A Friend from the Past

di Yucchan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'anomalia dei Dursley ***
Capitolo 2: *** Predizioni. Serpeverde VS Grifondoro ***
Capitolo 3: *** Primi Chiarimenti ***
Capitolo 5: *** La decisione di Viktor ***



Capitolo 1
*** L'anomalia dei Dursley ***


La mia prima fic quasi normale di Harry Potter

La mia prima fic quasi normale di Harry Potter! A parte una specie di song-fic scritta di cui non voglio parlare ==’’ Vabbè non fate caso ai commentino fra parentesi contro Poter. Ehm, io odio Harry Potter ma adoro le Draco/Harry… chi mi capisce è un vero genio! E lasciatemi dire… maledetta correzione automatica! Continua a scrivermi Zaini invece di Zabini! Ç__ç Ah visto e dato che odio anche il sesto libro di Harry Potter (maledetta Rowling me la pagherai) il libro qui non centra niente! A parte per alcuni dettagli

“- Harry è mio…- sibilò, Corey, a denti stretti –e presto se ne accorgerà…- aggiunse fulminandolo con lo sguardo e pagando il giornalaio, il quale mise i soldi nella cassa.” I Dursley improvvisamente sono più gentili con Harry e non solo fanno rimanere Ron ed Hermione una settimana prima dell’inizio della scuola a casa loro, ma vogliono anche che il giovane Potter torni da loro per Natale. Chi è questo Corey e che rapporto ha con Harry? Cos’è successo in passato fra lui Blaise Zabini e niente meno che il Principe delle Serpi, Draco Malfoy? Bè, se lo sapete fatemelo sapere! Uh, uh.. sto scherzando! Anche se non ci ho capito molto neanche io su quello che voglio scrivere, spero che la storia vi intrighi un pochetto e che vi lasci la voglia di recensire!^^ Ciaoneeen!

 

 

Primo Capitolo: L’anomalia dei Dursley.

 

 

“Forse dovrei cominciare a considerare seriamente il suicidio…” pensò Harry Potter, osservando la scena che gli si poneva davanti. Suo cugino Dudley aveva organizzato una festa a casa e, sfortunatamente per il moro, era stato costretto a partecipare. Non perché Dudley ci tenesse alla sua presenza, anzi, ma la sua era solo una scusa per poterlo umiliare e prendere in giro con i suoi compagni di scuola. Ma nonostante cercasse in tutti i modi di farlo offendere, i suoi compagni di Snobkin erano affascinati dal moro ragazzo con una strana cicatrice sulla fronte… (più che altro erano sorpresi di vedere una faccia tanto ebete… ndyucchan; uffa! Smettilaaaa!! Ndharry) in particolar modo le ragazze, e anche alcuni ragazzi, gli ronzavano continuamente intorno.

Era proprio in quel momento infatti che Harry rifiutava l’ennesimo invito a ballare. Cercò di distrarsi in qualche modo quando una voce attirò la sua attenzione. Era un ragazzo più alto di lui -“quanto malfoy” pensò subito harry-, con dei capelli nerissimi sistemati a spazzola con del gel e con dei ciuffi più lunghi che gli ricadevano sugli occhi, i quali erano di un bellissimo azzurro chiaro come il ghiaccio. (la frangetta è tipo quella di Kokuyo del manga Wish delle Clamp. aaah il ragazzo dei miei sogni *çç* ndyu; ecco appunto sogna -.- ndharry; grrr ti odio sfregiato ndyu)

- Lui è tuo cugino… Harry Potter?- chiese a Dudley con una voce alquanto calda e suadente, tanto che alcune ragazze li vicino smisero di chiacchierare.

- Si… un completo idiota. Tu non vieni a scuola con noi, non ti ho mai visto- rispose stizzito il ragazzo. Evidentemente erano convinti che Harry non potesse sentirli.

- No, infatti. Sono un amico del tuo compagno di banco. Mi ha chiesto di venire. Disturbo?- sorrise; un sorriso che Harry considerò a dir poco meraviglioso. Il ragazzo, dopo aver lasciato senza fiato Dudley, si avvicinò al moro con fare amichevole. Sorridendo gli porse la mano che Harry accettò di buon grado.

- Io sono Corey Taylor (come il cantante degli Slipknot, lo so. Ma non mi veniva altro^^’’ ndyu), tu devi essere Harry Potter. Piacere di conoscerti.- Potter ricambiò il sorriso spostandosi verso sinistra per fare spazio sul divano, invitando la sua nuova conoscenza a sedersi. Restarono lì a parlare per il resto della serata. 

Corey Taylor era un tipo veramente strano ma molto carismatico. Per alcuni argomenti sembrava avere la stessa testardaggine e stupidità di Ron per altri sembrava in tutto e per tutto Hermione. Oltre ai due lati che gli ricordavano i suoi migliori amici, Harry riuscì a conoscere molte altre cose di quel ragazzo. In giro era una specie di teppistello ribelle mentre d’altra parte dava l’aria di un tipo responsabile, con la testa sulle spalle; non aveva pregiudizi e detestava invece chi li aveva. Sembrava anche molto orgoglioso. A Harry ricordava anche molto Malfoy… tralasciando il fatto che ultimamente quasi tutto gli ricordasse il bel biondo…

Quando alla fine si salutarono era come se si conoscessero da anni. Si abbracciarono dandosi leggere pacche sulla schiena e Taylor gli disse “ci vediamo presto.

Poco dopo Harry, mentre tentava di prender sonno, ripensò a quella frase. Avrebbe veramente voluto rivederlo presto ma mancavano ancora quattro settimane all’inizio della scuola e solo due settimane dopo sarebbe andato a Grimmould Place!

Ron e Hermione! Ecco cosa poteva fare! Visto che non riusciva a dormire avrebbe scritto loro di quel ragazzo! Sarebbero stati sicuramente felici di sapere che si sentiva bene e che era riuscito a fare amicizia senza chiudersi in stesso dopo la morte di Sirius

Alzandosi prese carta e penna, si sedette alla scrivania vicino ad Edvige che già si pregustava la passeggiata notturna.

 

“Ehi Ron, Mione!

Come state? So gia che vi starete chiedendo come mai sia io a farmi sentire per primo, vero?

Non  preoccupatevi non mi sono drogato e non sto male! Anzi! Questa sera i miei zii mi hanno costretto a partecipare alla festa di mio cugino… due palle! Però ad un certo punto della serata ho conosciuto un ragazzo… è troppo forte! (e carino… mettiamo i puntini sulle i. Anche se non regge con la persona che amo…).

So già che Hermione lo adorerà al solo sentire parlare della sua enorme libreria. Suo padre è il presidente di un azienda molto prestigiosa e nel suo ufficio ha un ENORME libreria! Presente quella di Hogwarts? Ci andiamo vicini! Fatto stà che Corey (il ragazzo che ho conosciuto) ne ha letti una marea! È intelligentissimo, fa quasi paura a  dire il vero… quanto vorrei farvelo conoscere!

Spero che passino in fretta queste settimane per potervi rivedere!

Salutatemi tutti!

 

Harry”

 

Rilesse e piegò la lettera, legandola poi alla zampetta di Edvige che prese volentieri il volo. Non ci aveva messo molto a scrivere la lettera e questo non contribuì a migliorare la sua insonnia, anzi ora non vedeva l’ora di leggere la risposta e non riusciva proprio ad addormentarsi!

Visto che non aveva niente da fare decise di scendere e rubare qualcosina da mangiare, tanto a quell’ora i Dursley erano sicuramente sprofondati nel sonno. O almeno sperava.

Arrivato a metà delle scale sentì le voci dei suoi zii provenire dalla cucina.

- Petunia, è la cosa più bella che poteva capitarci in questo periodo! Finalmente quel buono a nulla ci è servito a qualcosa!- disse Vernon, la voce più roca del solito.

- Dici che accetterà, caro?- chiese di rimando la donna. Sembrava esserci un velo di preoccupazione nella voce.

- Non avrà poi molta scelta! Comunque… cos’è stato quel rumore?!- Harry, cercando di scendere lentamente, aveva fatto scricchiolare uno degli scalini attirando l’attenzione dei zii e costringersi alla ritirata. Quella conversazione gli diede da pensare per la maggior parte della nottata. Era evidente che stessero parlando di lui, non avrebbero mai definito un “buono a nulla” il loro Duddy, ma… che intenzioni avevano?

Lasciò perdere la conversazione origliata quando, il pomeriggio seguente, arrivò la risposta dei suoi amici.

 

“Harry!!!

Siamo contentissimi di sapere che hai fatto amicizia! Non vediamo l’ora che venga dopodomani per poterci divertire! Certo, però, che potevate avvertirci prima,avremmo avuto più tempo per comprare qualcosa di decente! Se non ci fosse stata Herm che se ne intende di babbani, erano guai! Quando le ho detto della libreria ha strabuzzato gli occhi! Te lo giuro sembravano fuori dalle orbite! Ehm… sbaglio o hai scritto che è… carino? Ok, questa parte ce la devi spiegare…

Comunque sia passando a cose MOLTO importanti… ti sei innamorato?! E di chi?! Viene ad Hogwarts? In che casa sta? Non sarà un professore? Se è Gazza ti uccido!Preparati psicologicamente perché quando tornerai ti tormenteremo con le domande e guai a te se non rispondi! e ce la pagherai cara per non avercelo detto!

A proposito! Tonks dice di essere passata di lì qualche giorno fa e ti ha visto fuori in giardino. Ha detto che sei completamente cambiato! A suo parere sei uno schianto! (non dirle che te l’ho detto o mi potrebbe picchiare) Vedi di non farmi rosicare troppo, almeno!

 

Ti risalutano tutti ed Herm ti manda un bacio.

 

Ron”

 

Harry rise alla sfilza di domande su chi era la “ragazza” che aveva rubato il suo cuore. Più che ragazza era il contrario… Già immaginava il caos totale di quando avrebbe annunciato il nome di Draco Malfoy… Rise ancora e lesse la fine della lettera. Bè in effetti era cambiato. Siccome per tutta l’estate non aveva nulla da fare si era allenato parecchio facendo jogging, addominali e molti altri esercizi. Il suo fisico era più accentuato, da sotto la maglietta si potevano intravedere i muscoli, il suo fondoschiena era bello e sodo i suoi capelli più arruffati che mai e gli occhiali abbandonati in un cassetto, sostituiti da lenti a contatto. Per di più, grazie ad un lavoretto che lo teneva occupato tutti i giorni della settimana solo di mattina, -Dalle 6 alle 13. il pomeriggio si allenava- si era potuto comprare un intero guardaroba di marca nuovo. (a me non fa né caldo né freddo se un vestito è di marca o meno, ma è per rendere l’idea^^’’ ndyu)

Osservandosi allo specchio sorrise accantonando la modestia. Oh, si… li avrebbe davvero sorpresi.

Ora il problema era risolvere l’ennesimo enigma (non che gli altri li avesse risolti -.-): ovvero: Dopodomani cosa? Mancavano ancora due settimane a quando si sarebbero rivisti!

Sarebbe rimasto sotto il sole cocente per ore se non fosse stato per Dudley, che gli riferì ,strano ma vero, gentilmente che lo stavano chiamando.

Entrò titubante in cucina, dove i suoi zii più il cugino lo stavano aspettando seduti intorno al tavolo, apparecchiato per il thè. Da quando i Dursley lo invitavano a prendere il thè?! Si sedette all’unico posto vuoto guardandoli sconcertato.

- Harry, caro, mangia anche i biscotti, sei così sciupato con tutti gli allenamenti che fai- a rompere il silenzio fu zia Petunia mentre gli versava il thè nella tazza. Ora che ci faceva caso, notò Harry, aveva parlato gentilmente come faceva di solito Molly Weasley! Decisamente qualcosa non quadrava… Da persona educata (-.-), comunque, prese la tazza ringraziando.

- Allora, questa mattina mentre ancora dormivi mi sono presa la libertà di usufruire della tua civetta, mi dispiace di non avertelo chiesto prima.- continuò la donna. Potter si irritò ma fece finta di niente, affermando che non c’erano problemi. –Ci ho messo non poco a convincerla a mandare una lettera ai tuoi amici. Li ho invitati a trascorrere una settimana da noi… che ne dici? Sei contento?- Quando finalmente tutti i neuroni (e sono veramente pochi ndyu) assimilarono bene la notizia, Harry credette di poter volare dalla felicità. Anche se la cosa lo lasciava sconcertato! Da quando frequentava Hogwarts aveva imparato che tutto è possibile, per quanto ne sapeva gli elefanti potevano anche volare ma i Dursley non potevano aver fatto una cosa tanto gentile verso di lui! Andava contro ogni legge o regola di quella casa! Una cosa inumana da parte loro! Se quelli erano i veri Dursley lui era Elvis Presley!! (O__o’’’’)

- Grazie…ehm…grazie davvero!- Stava per chiedere il perché, ma si disse che era meglio sbrigarsi e andarsene prima che cambiassero idea!! –Allora è meglio che vada ad avvisare il capo e… a mettere a posto! Grazie ancora!- aggiunse alzandosi; gli altri sorrisero (bleah!) Quello che Harry non vide mentre usciva era il ghigno che Vernon Dursley gli rivolse.

 

Passati i due giorni, finalmente arrivò il momento dell’arrivo dei suoi migliori amici. Sarebbero arrivati nel pomeriggio quindi aveva tutto il tempo! Tonks aveva detto loro del suo cambiamento ed era intenzionato a stupirli, infondo ora che se lo poteva permettere!

Cominciò a rovistare nell’armadio perennemente disordinato. Tirò fuori jeans larghi, stretti,pantaloni di pelle, camicie, magliette attillate, magliette sportive da basket o magliette enormi di almeno tre taglie più grandi, catene, borchie e fascette.. (insomma non si è capito che mi piacciono i dark, i rapper e lo stile basket^^’’’). Fuori faceva un caldo da morire quindi scartò qualsiasi cosa fosse di colore nero ed optò per uno stile più sul fashion (bleah!!) Indossò un paio di scarpe da ginnastica della nike slacciate, dei jeans larghi che gli si appoggiavano a malapena sui fianchi e lasciavano intravedere gran parte dei boxer neri aderenti (praticamente li aveva a metà fondoschiena), una camicetta bianca con i polsini sbottonati. I primi bottoni aperti della camicia lasciavano intravedere il petto abbronzato, dove era poggiata una catenina a forma di croce; una piccola ciocca di capelli era legata in un codino mentre il resto era come il suo solito tutto arruffato, il tutto con una traccia di matita sotto gli occhi verde smeraldo. (ma quando mai quello è così figo… -.-‘’’’ ndyucchan; antipatica ç_ç ndharry)

Si scrutò allo specchio e decise che andava più che bene.

Per passare il tempo pulì il casino che aveva fatto per vestirsi, riordinò il guardaroba sottosopra e diede da mangiare ad Edwige; quando si affacciò alla finestra vide una macchina parcheggiare sul viale della loro casa e delle teste rosse scendere.

Si precipitò al piano di sotto, spalancò la porta d’ingresso sotto lo sguardo sconvolto dei suoi zii e si fermò davanti ai suoi amici. C’erano Arthur Weasley, Ron, Hermione e Ginny; tutti rimasero in silenzio persi ad osservare l’aspetto a dir poco magnifico del loro migliore amico.

- state bene?- chiese il fulcro di tante attenzioni.

- ehm… si, ma… Harry! Sei così… così…- cominciò Hermione scrutandolo.

- … sexy!- finì per lei una sbavante Ginny. Un “ve l’avevo detto io!” si udì provenire da dentro la macchina. Tonks era rimasta seduta accanto al posto di guida salutando Harry con un gesto della mano. Arthur diede le loro valige ad Hermione e Ron e salutò Harry,pronto ad andar via.

- Signor Weasley se vuole entrare…- disse il moretto indicando la casa. L’uomo scosse la testa.

- Meglio di no Harry, i tuoi zii non apprezzerebbero- e indicò la finestra dove Vernon e Petunia li osservavano contrariati. –E poi devo riportare la macchina al Ministero. Su Ginny, salutali che andiamo.- continuò stringendo la mano del ragazzo in segno di saluto.

- Anche a me sarebbe piaciuto rimanere… Ciao ragazzi!-disse abbracciandoli (tranne Ron)e salendo in macchina. Dopo un ultimo cenno con la mano il Signor Weasley partì e il trio entrò in casa. Ron si guardò bene in giro, era la prima volta che metteva piede in una casa babbana.

Harry li condusse nel salotto presentandoli ai suoi zii.

- Zia Petunia, zio Vernon loro sono Ron Weasley ed Hermione Granger. Ron, Herm loro sono i miei zii e lui è mio cugino Dudley.- presentò molto in fretta il ragazzo; non vedeva l’ora di poter stare soli in camera per una lunga chiacchierata!

- Vi ringraziamo molto per averci invitati, Signori Dursley. La vostra casa è molto bella e pulita, complimenti.- fece subito i suoi ringraziamenti Hermione. Vernon in risposta fece una specie di grugnito, mentre Petunia, al contrario, sembrava molto lusingata. Dudley non la smetteva di fissare la ragazza con gli occhi e la bocca spalancata. Harry ghignò.

- Li porto in camera per sistemare i vestiti.- disse sbrigativo. Petunia storse la bocca.

- La cena sarà pronta alle sette. Siate puntuali.- annuirono e salirono le scale.

 

Ron curiosò un po’ in giro guardando i vari poster sui muri –notò con disappunto che solo uno di Quidditch gli altri erano tutti di cantanti- aprendo i cassetti e l’armadio. Era molto eccitato all’idea di passare una settimana come babbano, tornato a casa avrebbe fatto morire di invidia i fratelli e il padre! Si sedette sul letto per poter parlare di cose molto più importanti.

- Alloooooora…- cominciò Ron –riguardo a quel ragazzo… Corry…-

- Corey…- lo corresse Harry seduto sulla scrivania. –che volete sapere?-

- cosa intendevi con quel carino?-

Il moro lo guardò. Era tanto facile immaginare la scena in cui avrebbe rivelato di essere gay, ma dal vivo era tutt’altra cosa. Non era propriamente omosessuale, in realtà le ragazze non lo lasciavano del tutto indifferente, a dirla tutta c’era solo un ragazzo che lo attraeva, ma rimaneva comunque difficile annunciarlo ai suoi amici... e se non lo avessero accettato? Titubante e arrossendo terribilmente balbettò qualcosa.

- sono… io si… insomma… sono bi… bi….-

- bisessuale?- finì con fare affettuoso Hermione sedendosi accanto a lui. Potter annuì debolmente, guardandoli con espressione quasi impaurita, ma i due ragazzi stavano sorridendo. -Non ci sono problemi, Harry… Sai benissimo che nel mondo dei maghi gli omosessuali sono ben accetti, anzi. Gira voce che Cornelius Caramell abbia qualche amante… Ad Hogwarts, per esempio, la maggior parte dei studenti è bisex… a partire dai Serpeverde.- continuò la ragazza accarezzandogli dolcemente una spalla. L’ultima affermazione “stranamente” rincuorò Harry, il quale prese a parlare tutto eccitato del ragazzo che aveva conosciuto. Quando finì la sua descrizione Hermione aveva creato la riproduzione in miniatura del lago di Hogwarts, mentre si poteva chiaramente vedere invidia negli occhi di Ron. Anche lui sembrava gradire particolarmente il ragazzo.

- Ha degli occhi bellissimi!!! Sono di un azzurro chiarissimo…- "assomigliano molto a quelli di Malfoy... stupendi..." pensò.

- quanti anni ha questo Corry?- chiese il rosso.

- Corey…- puntualizzò Hermione con gli occhi trasognanti e le mani unite. -la nostra età.-

In quel momento Ronald sembrò ricordarsi di una cosa importante...

- Comunque...- disse attirando  l'attenzione dei due amici che ancora parlavano dell'affascinante Taylor. -ti sei innamorato?! E di chi?! Viene ad Hogwarts? In che casa sta? Non sarà un professore? Se è Gazza ti uccido!- disse tutto d'un fiato. Harry rimase per un attimo a fissarlo con gli occhi sbarrati per poi arrossire furiosamente. Si era completamente dimenticato di questo piccolo particolare e non si era preparato! Ora che diavolo gli avrebbe detto?!

Cercando di sembrare il più indifferente possibile scrollò le spalle e annuì.

- E chi è?- chiesero in coro i due amici. A quella domanda scosse violentemente la testa, tanto che gli altri temettero che gli si staccasse.

- Non posso assolutamente dirvelo! Fareste dei vestiti per gli elfi domestici con la mia pelle!!!- esclamò agitando le mani in segno di diniego. I due ragazzi assunsero un espressione a dir poco preoccupante.

- Ora ci hai messo la curiosità Harry!! Diccelo!- rispose Hermione mentre Ron si scrocchiava minacciosamente le dita. Il moro sospirò, elencando nella sua testa tutte le cose che avrebbe voluto fare prima di morire.

- Indovinate voi.- sorrise, anche se a disagio; più ci mettevano più tempo aveva per escogitare la fuga. Subito gli altri due cominciarono a sparare nomi a raffica.

- Hagrid?-

- No!-

- Gazza?-

- Bleah!!-

- Piton? è Piton?!-

- Oddio, mai!!!-

- è  un corvonero? Non sarà di nuovo Cho Chang! Dopo tutto quello...-

-Non è lei.- lo bloccò Potter. -provate le altre case-

- Grifondoro? Non sarà mia sorella oso sperare...-

- Macchè, non potrei mai! è come una sorella anche per me!-

Hermione era rimasta zitta da quando avevano chiesto di Gazza, pensando ad un possibile ragazzo/a. Harry aveva paura della loro reazione se lo avessero scoperto e frequentava Hogwarts. Da come le era stato descritto, questo Corey, era a dir poco divino mentre il ragazzo di cui il suo migliore amico si era invaghito era addirittura meglio di lui... chi poteva mai essere? Solo una persona poteva arrivare a tale bellezza e...

La ragazza spalancò gli occhi come se avesse appena scoperto i segreti dell'universo... (-.-''' ndtutti; ^-^''' ndyucchan) 

Con tono dolce e pacato si rivolse ad Harry che stava facendo finta di vomitare ad un'intuizione del rosso.

- Harry è per caso... Malfoy?-

-...-

Il silenzio ed il rossore comparso sulle gote del moro erano un ovvia risposta agli occhi della ragazza, la quale gli sorrise comprensiva.

- Credo che alcuni elfi domestici non sentiranno più tanto freddo...- sibilò Weasley a denti stretti con una mannaia (presa da chissà dove) stretta nella mano destra e un ago per cucire (sempre preso da chissà dove) nell'altra. Ci pensò Hermione a farlo desistere dall'uccidere il suo migliore amico, con un bello schiaffo dietro la  nuca.

- Ma Harry! è Malfoy! Draco Lucius Malfoy!- esclamò Ron sull'orlo del pianto.

- Esatto. Draco Lucius Malfoy, il ragazzo più bello che io abbia mai avuto a fortuna di vedere!- rispose di rimando Harry, serio. Serio da mettere i brividi.

Ron si impuntò cercando di convincere il suo migliore amico a cambiare idea; tirò avanti l’argomento per almeno una mezz’ora finchè i due ragazzi, stufi, non lo minacciarono.

Il tempo che rimaneva prima di cena Hermione si fece raccontare almeno cinque volte da Harry cosa in particolare l’aveva colpito di Malfoy, ed ogni volta rimaneva sorpresa dall’intensità in cui il moro lo descriveva. Accennava sempre ai suoi occhi freddi e grigi come tempeste, la pelle diafana e, aggiungeva lui, sicuramente liscia e morbida al tatto, i capelli biondi che risplendevano al sole, per non parlare delle labbra rosee come petali. (==’’ ndyu) Il suo corpo scolpito stava bene con qualsiasi cosa lui indossasse, dalla divisa della scuola a quella di Quidditch, l’espressione strafottente e di superiorità che assumeva ogni qual volta si incontrassero gli faceva andare in tilt il cervello. (come se gli servisse Malfoy per quello ==’’ ndyu) La ragazza era soddisfatta ma soprattutto felice che l’amico avesse trovato qualcosa in grado di distrarlo da Sirius. Gli ultimi due mesi, i componenti dell’Ordine erano tutti molto depressi e preoccupati per il giovane Potter e per le sue eventuali reazioni alla morte del suo padrino. Avevano paura che si chiudesse in stesso e furono piacevolmente sorpresi nel constatare che ciò non avvenne. (Oo) Per questo, pensò Hermione, dovevano ringraziare Malfoy.

- Per caso…- cominciò il bambino sopravvissuto giocando con una palletta di carta –i miei zii vi hanno detto perché vi hanno invitati qui?-

- No, ci hanno solo chiesto di venire qui una settimana. Come tu non lo sai?- rispose Ron interrompendo la sua perlustrazione dei vestiti nuovi del migliore amico. –Harry questa roba è fantastica!- aggiunse.

- L’altro giorno quando mi hanno avvertito che sareste venuti qui mi hanno trattato… bene! Erano gentili! E il giorno prima…- Harry raccontò loro della conversazione udita degli zii, lasciandoli alquanto perplessi. Dopodichè scesero per la cena.

Quando entrarono nella sala da pranzo e si accomodarono al tavolo Potter strabuzzò gli occhi. Ora aveva capito perché sua zia Petunia era rimasta chiusa in cucina tutto il giorno: Aveva preparato di tutto e al meglio, a cominciare da una zuppa come primo, al roast beef in salsa con patate all’insalata fresca con pomodori e infine il dessert, usando addirittura il servizio buono! Le cose erano due: o i Dursley si erano drogati o lo stavano facendo per dimostrare la loro “superiorità” ai maghi. Harry optò per la seconda opzione, ma anche la prima non era male. Per tutta la cena Ron cercò di mangiare come meglio e più compostamente poteva, Hermione, cercando di ignorare gli sguardi famelici di Dudley –che stava persino ignorando il cibo per guardarla-, continuava a complimentarsi per l’ottimo pasto con Petunia, la quale accettava di buon grado. Vernon li fissava sospettoso con i suoi occhietti critici, senza fiatare. Arrivati al dessert per la prima volta in tutta la sera cominciò una conversazione.

- Allora Harry, quando andrai dal tuo amico… ehm… Richard?- disse indicando Ron che lo fulminò con lo sguardo, ma evitò di correggerlo quando vide il cenno dell’amica.

- Stavo pensando di andar via insieme a loro alla fine di questa settimana, invece della prossima…- rispose torturando con il cucchiaino il suo gelato alla crema.

- Oh, ma è un peccato! Perché non rimani un’altra settimana qui con noi?- Hermione lo fissò allibita. Harry fece cadere il cucchiaino fissandolo allo stesso modo. Ron smise si mangiare (il che è grave) Vernon e Petunia lo guardarono sorridendo. O almeno con quello che loro pensavano assomigliasse ad un sorriso. –Capisco che dopo tutti questi anni la nostra proposta ti abbia scioccato… Facciamo così. Vai via con loro ma le vacanze di Natale le passi qui. Promesso?- aggiunse Petunia sempre “sorridendo”. Harry, scioccato com’era, non seppe che fare se non annuire.

Da quel giorno i Dursley non cambiarono di una virgola. Sempre gentili e premurosi verso Harry ed i suoi amici: Petunia si assicurava che le pietanze fossero di loro gradimento e che tutto fosse in perfetto ordine, Vernon conversava con loro delle ultime vicende quotidiane, di come andasse il suo lavoro; spiegò a Ron come se la cavavano i “babbani” e a sua volta si fece spiegare come vivessero i maghi. Dudley ogni tanto chiedeva ad Harry se volevano uscire insieme ai suoi amici e arrossiva ogni volta che Hermione gli rivolgesse la parola.

Harry non sapeva se essere contento o preoccupato di questo radicale cambiamento, ma tutti i suoi problemi furono accantonati quando, la mattina presto prima di partire per Grimmauld Place, si era offerto di andare a comprare il giornale a zio Vernon (“il minimo che posso fare dopo questa settimana” pensò) incontrò Corey Taylor.

Il ragazzo stava comprando un giornalino in un negozietto dietro casa e salutò Harry non appena lo vide entrare dalla porta cigolante. Insieme a lui c’era un ragazzo, un poco più basso, biondo con due grandi occhi verdi.

- Che ci fai qui?- Chiese abbracciando Corey. L’altro rispose posandogli alcune pacche sulla spalla e sorrise; il suo magnifico sorriso che ogni volta faceva impazzire Harry.

- Compravo un giornalino, una delle mie passioni... Oh, lui è Simon. Simon questo è Harry.- rispose presentandoli.

- Piacere- disse stringendo la mano al biondo, sorridendo mentre l’altro rispondeva “Piacere mio”.

- Come va, Harry?- chiese infine il moro, aspettando che arrivasse il proprietario.  

- Oh bene, non puoi immaginare che settimana stupenda ho passato!- stava quasi per chiedergli di accompagnarlo a casa per fargli conoscere Ron ed Hermione quando si ricordò che lo stavano aspettando per partire. –Oh, cavolo! Sono in ritardo!- aggiunse guardando l’orologio. Comprò in fretta il giornale e si rivolse al nuovo amico. –Devo andare. Spero di vederti per Natale! Mi sarebbe piaciuto prima, ma non è possibile. Ciao Corey!-disse cominciando a correre.

- E chi te lo dice che non è possibile?- sussurrò. Simon , tralasciando il commento, si passò la lingua sulle labbra.

- Niente male, quell’Harry…- Taylor si girò di scatto.

- Harry è mio…- sibilò a denti stretti –e presto se ne accorgerà…- aggiunse fulminandolo con lo sguardo e pagando il giornalaio, il quale mise i soldi nella cassa. Simon alzò le mani ghignando.

- Ecco il resto, giovanot…ma che??- quando alzò la testa per restituire il resto i ragazzi che fino a poco prima aveva davanti non c’erano più. “Strano” pensò. “La porta è dall’altra parte, me ne sarei accorto se fossero usciti… bah, la vecchiaia!”

 

Arrivato davanti casa fece in tempo a consegnare il giornale e salutare che subito partirono. Durante il viaggio raccontarono un po’ dei casini combinati in giro quella settimana. Non appena varcarono la soglia della casa di Sirius Black,(che ormai apparteneva ad Harry) furono sommersi di domande da parte dei gemelli, finché non arrivò la Signora Weasley con il suo abbraccio letale.

Solo passati due giorni, Harry, trovò un attimo di pace per evocare dopo settimane il ricordo del suo padrino. Nonostante tutto non pianse, trovò il coraggio e la forza di trattenersi tutto dentro, per la millesima volta.

Dopo due settimane di rotture a pulire la casa, finalmente si ritrovarono ad andare a Diagon Alley alle prese con le compere per Hogwarts. Harry, comunque, si sentiva un po’ giù di morale. In tutto il tempo che si era trovato a Grimmauld Place, Lupin non si era mai fatto vedere, nemmeno per fargli gli auguri per i suoi 16 anni. 

Dopo aver comprato i libri ed essere passati al negozio di scherzi dei gemelli Weasley, si recarono tutti al Paiolo Magico per pranzare. Poi sarebbero tornati a Grimmauld Place n°12. Mancavano solo tre giorni ad Hogwarts!

Avevano da poco finito di mangiare e stavano tutti ridendo e scherzando, quando una voce irrisoria e strascicata giunse alle loro spalle.

- Però… non credevo voi potesse permettervi di pranzare fuori…- sibilò sghignazzando Malfoy in modo che solo Harry, Ron ed Hermione potessero sentirlo. Dietro di lui, Blaise Zabini, gli diede una gomitata sussurrando “idiota, smettila. Sei proprio cocciuto, eh?”. Potter, che dava ancora la schiena ai due, cominciò a sudare freddo.

- Non sono cose che ti riguardano, Malfoy.- rispose alquanto irritato Ronald. Il biondo lo guardò sprezzante. Stava per aggiungere qualcosa di tagliente quando la voce acida di Harry raggiunse le sue orecchie.

- Vattene Malfoy.- Draco rivolse il suo sguardo sulla schiena di Potter.

- Sai che è maleducazione non guardare in faccia le persone mentre parli?- chiese strafottente. Blaise roteò gli occhi al cielo e si schiaffò una mano in faccia. Non cambiava mai…

- Sono maleducato pur di non vedere la tua stupida faccia.- rispose il moro. Per fortuna era girato di spalle, cosicché i due Serpeverde non poterono vedere la sua espressione affranta, delusa e rassegnata. Ron provò compassione per il suo migliore amico e ancora più odio verso il suo nemico. Hermione invece riuscì a leggere qualcosa negli occhi di Malfoy. Non era odio o disprezzo ma… tristezza? Rimase molto sorpresa dall’espressione di Draco. Zabini se e accorse e, sorridendole, annuì. Possibile che lui…?

La ragazza rispose al sorriso solo quando il biondo voltò le spalle, per poi andarsene con uno “Tsk!” scocciato, seguito dall’amico.

- Harry, mi dispiace…- disse Ron seriamente dispiaciuto.

- Non… non fa niente…-

 

Quando arrivò il giorno della partenza Harry, Ron e Hermione furono accolti dai calorosi saluti e abbracci dei loro vecchi amici davanti all’espresso di Hogwarts. Per la prima volta in sei anni il trio era arrivato in anticipo, così stettero almeno un quarto d’ora a chiacchierare con i Signori Weasley e gli altri accanto all’espresso. Molly non si riguardò dal fargli una bella ramanzina, raccomandandosi di non mettersi nei guai, di studiare tanto e di non litigare.

Parli del diavolo spuntano le corna…

Dietro di loro Malfoy, Zabini e Parkinson parlottavano guardando ogni tanto nella loro direzione. Gli unici che se ne accorsero, per fortuna, furono i tre amici. Harry e Hermione cercarono di ascoltare qualcosa della loro conversazione, mentre Ron distraeva gli altri. Sfortunatamente non riuscirono a sentire niente: il treno stava per partire.

Salutarono in fretta e salirono. Mentre Ron e Hermione facevano il loro giro di perlustrazione Harry occupò uno scompartimento insieme a Neville e Seamus, mentre Ginny, Dean (che stavano insieme suscitando le ire di Ron) e Luna raggiunsero alcuni Corvonero in un altro. Dopo alcuni minuti, il tempo per il treno di partire, sentirono delle voci: erano  nello scompartimento accanto a quello di Malfoy. (tra *-…-* sono le parole di Malfoy&co. nello scompartimento accanto)

*- non dovevi!-* disse Zabini. Il suo tono di voce era  piuttosto alto ed era molto simile a quello della Signora Weasley quando sgridava i gemelli.

In quel momento Hermione e Ron entrarono nello scompartimento, trovandoli tutti e tre con l’orecchio attaccato alla parete e chiesero subito spiegazioni.

- Sssssht!!!- risposero all’unisono gli altri. –Stiamo origliando Malfoy!- continuò Seamus.

In un nanosecondo i due ragazzi appena arrivati si erano attaccati alla parete.

*- è più forte di me-* sbottò seccato l’erede di casa Malfoy.

*- è più forte di te? È PIU’ FORTE DI TE?! Ma che diavolo di motivazione è?!-* quasi urlò il moretto scattando in piedi e spaventando Pansy. *-Se vuoi fartelo almeno amico dovresti trattarli bene!-*

*- Amico? E chi lo vuole come amico? Meno lo vedo meglio mi sento! È… è uno stupido! Stupido! Io… e anche tu lo sei! Lasciami stare!-*rispose di rimando Malfoy agitandosi sul sedile.

*- Cerchi di mentire persino a te stesso? Wow, ci riesci benissimo, vedo!-* disse Blaise. *- Sei un egoista, Draco! Non capisci che comportandoti ancora in quella maniera, non dai a noi l’opportunità di…-* continuò ma venne interrotto bruscamente da quello che era stato il suo migliore amico fin da piccoli.

*- Non te l’ho detto io di innamorarti!!-*

I Grifondoro trattennero il fiato a quella nuova scoperta. Zabini innamorato? Blaise Zabini il braccio destro di Malfoy, un Serpeverde… per chi mai aveva perso la testa? Chi era riuscito a far litigare i due Serpeverde?

Uno sbattere suggerì ai ragazzi che qualcuno era uscito dallo scompartimento e, come niente fosse, ognuno si rimise al suo posto. Dal vetro della porta scorrevole, videro Blaise camminare a grandi passo lungo il corridoio del treno.

Passarono buona parte della mattinata a parlare della nuova notizia accordando di non approfittare e andare in giro spifferando tutto, finchè Hermione non si stufò e chiuse il discorso.

- Chissà cosa succederà quest’anno!- esclamò Seamus, dopo aver finito il suo pranzo.

- Spero niente! Vorrei riuscire a passare almeno un anno in tutta tranquillità!- rispose Harry mangiando un’altra caramella Tutti i gusti+1. –Ora che Voldemort è chiuso ad Azkaban i guai dovrebbero essere finiti- aggiunse poi. Pochi mesi prima, al Ministero della Magia, grazie ad Harry e i suoi amici gli Auror erano riusciti finalmente ad arrestare Voldemort e tutti i suoi seguaci. Non proprio tutti, in effetti. Alcuni Mangiamorte erano fuggiti ma purtroppo, dopo che il loro Lord era stato arrestato, non si fermarono, anzi. Come per sfidare il Ministero, avevano portato avanti ciò che il loro Signore aveva cominciato, seminando il panico tra maghi e non. Proprio per questo L’Ordine della Fenice non si era sciolta e proprio per questo Harry ora correva maggiori rischi. Voldemort era stato catturato e i suoi fidati seguaci non avrebbero perso neanche un’occasione per farla pagare cara al bambino sopravvissuto (purtroppo==’’), il quale se ne fregava apertamente. L’unica cosa che veramente importava al giovane Potter era non perdere altre persone a lui care. Voleva anche soprattutto passare un tranquillo sesto anno!

- Suvvia, Harry! Così diventerebbe noioso! Solo studiare, studiare e studiare!- protestò l’amico. Gli occhi di Hermione brillarono dalla gioia.

Dopo altre ore di viaggio finalmente giunsero a destinazione. Raggiunsero le carrozze guidate dai Thestral fino al grande portone di Hogwarts, dove ad attenderli c’era Gazza. (Aaargh! Che orrida visioneeeee!! Ndtutti i primini che scappano e tornano sul treno.)

 

- Benvenuti e Bentornati.- Li salutò Silente dopo lo smistamento. -Sono contento di rivedervi in questo nuovo anno ad Hogwarts. Come nei precedenti anni abbiamo due novità, che annuncerò solo dopo il ben di Dio che abbiamo davanti- così dicendo diede due colpetti con le mani facendo apparire di tutto e di più sui rispettivi tavoli. –Buon appetito!-

Dopo essersi strafogati di cibi di ogni genere i studenti cominciarono a sentire il sonno coglierli, così come gli insegnati. Silente si alzò, ripulendo tutto con un gesto della mano.

- Vorrei ricordare che è severamente proibito entrare nella foresta e…- l’anziano Preside fece la lista di tutti gli oggetti inutilizzabili e di qualche altra severa regola. –Ora le novità. Come tutti sanno al termine dello scorso anno Lord Voldemort è stato catturato. Per festeggiare quest’ultimo avvenimento abbiamo deciso di organizzare un ballo il giorno di Samhain. Non…- La Professoressa McGranitt diede alcuni colpi sul tavolo per richiamare l’attenzione degli alunni, che ora bisbigliavano allegri ed eccitati per la nuova notizia. -Non è un ballo in maschera. Parteciperanno gli ex-campioni del Torneo Tre Maghi svoltosi ad Hogwarts due anni fa, Vicktor Krum della scuola di Durmstrang e la Signorina Fleur Delacour, i quali saranno nostri ospiti per due settimane. Inoltre…- Silente zittì un momento per far calmare il brusio che ormai invadeva l’intera Sala Grande. –Prima del vostro arrivo è stato effettuato uno smistamento. Un nuovo studente frequenterà il sesto anno di Hogwarts e farà parte della casata di Grifondoro. (io veramente volevo metterlo nei Corvonero… bah mi chiedo come sarebbe stato meglio ndyu) Non ha potuto frequentare i scorsi anni per motivi di salute. Sarà compito dei Prefetti Ronald Weasley ed Hermione Granger accompagnarlo insieme ai nuovi studenti fino alla rispettiva sala comune. Corey Taylor, vi starà aspettando qui fuori. Buona notte.- Blaise Zabini sussultò.

Tutti si alzarono e si diressero verso l’enorme porta decorata. Erano molto eccitati e il sonno scivolò via a molti di loro, soprattutto ad un Grifondoro.

- è lui!! È il ragazzo che ho conosciuto!- esclamò Harry guardando i suoi amici.

- Harry… noi qui siamo impicciati con tutti questi primini sovraeccitati… visto che lo conosci, potresti portarlo tu in sala comune?- chiese Ron, cercando di tener fermo un ragazzino saltellante. Anche se a fatica riuscirono ad uscire dalla Sala Grande, fino nel corridoio dove tutti si erano fermati ad osservare con tanto d’occhi sgranati(e saliva *çç* ndyu) il nuovo studente. Corey Taylor se ne stava con il braccio destro appoggiato alla ringhiera delle scale mentre il sinistro era steso lungo il fianco. Aveva un aria impeccabile ed elegante, da far competizione a Draco Malfoy. I capelli sistemati a spazzola con il gel ed i ciuffi più lunghi(liberi dal gel) della frangetta gli ricadevano sfasati sugli occhi color ghiaccio in netto contrasto con i suoi capelli neri come il carbone. Molte ragazze –e anche molti ragazzi- rimasero a fissare la sua figura come qualcosa di divino. Ron ed Hermione, scorto il ragazzo, erano rimasti a fissarlo a bocca spalancata mentre Harry, perfettamente a suo agio, gli si avvicinò sorridendo.

- Corey! Tu… non mi avevi detto di…- cominciò abbracciandolo e venendo ricambiato.

- Già… ma che sorpresa era se no? Anche Simon è un mago, ma frequenta Durmstrang. Credo ci sarà anche lui al ballo, è un ottimo amico di Vicktor- rispose allargando il sorriso (e facendo svenire alcune ragazze, compresa l’autrice *ççççççç* ndyu; datti un contegno!! Ndtutti) –Comunque stiamo attirando l’attenzione… che ne dici di andare al dormitorio?- chiese poi. In effetti tutti gli sguardi erano concentrati su di loro. Specialmente quelli di due Serpeverde…

Draco e Blaise fissarono la scena accigliati. Il primo da un po’ di tempo a quella parte non accettava in generale chiunque si avvicinasse troppo a Potter, sia che fosse un amico o che fosse un nemico, e la cosa lo turbava non poco. Insomma, lui odiava quel piccolo insolente eppure perché provava una strana fitta ogni qual volta la Weasley –che sapeva sbavava ancora per il moro- o la Chang gli si avvicinavano? Perché quando suo padre era stato catturato insieme ad altri Mangiamorte ed il Signore Oscuro lui si era sentito… felice? Libero? Forse perché era così. Anche se gli costava ammetterlo grazie a Potter lui si era liberato, ora poteva cambiare il suo destino, poteva diventare ciò che voleva e non uno spietato assassino…

Accanto a lui, Zabini stringeva i pugni, aveva gli occhi lucidi nell’osservare il nuovo arrivato dirigersi verso la sala comune Grifondoro insieme al famoso Trio. Quanti anni aveva l’ultima volta che si erano visti? 9…10? Sette anni erano passati e lui era l’unico a ricordare la loro vecchia amicizia. Lanciò uno sguardo di sottecchi a Draco. Lui non ricordava niente di tutti gli anni trascorsi con quel ragazzo, Corey. Erano anche loro un trio una volta. Altro che Malandrini, le avevano combinate veramente di tutti i colori! Ma né Malfoy né Taylor ricordavano niente... Per forza… dopo l’incidente i rispettivi genitori ritennero giusto cancellare loro la memoria… e Blaise era il solo a saperlo…

 

Continua…

 

Anteprima 2 capitolo:

*- E’ lui non è vero?- Zabini sgranò gli occhi. –Corey Taylor, intendo. È quel ragazzo con cui stavamo da piccoli.- continuò.

- Come hai fatto a…?-

- Me lo ricordo. Te, Draco e Corey stavate sempre insieme… prima dell’incidente. Credevo fosse morto…- rispose la moretta interrompendolo. – Ricordo anche che lui e Draco erano sempre in competizione…- aggiunse con un sorriso malinconico. Blaise sospirò.

- E lo sono tutt’ora… ma per motivi ben diversi… un motivo in particolare. Anzi una persona.- sussurrò massaggiandosi una tempia.*

 

Ed ecco fatto il primo capitolo!! Spero veramente che vi piaccia e che non vi sembri troppo noioso o banale ç___ç Se è così ditemelo! Devo sapere la triste e cruda realtà! *_* Volevo prima di tutto avvertire che il secondo capitolo l’ho scritto ed è finito ma lo posterò solo quando avrò finito il terzo e via così anche con gli altri. Anche se so già che morirò dalla tentazione di postarlo cercherò di trattenermi. Voleva anche dirvi che non so se metterò più avanti una o più lemon. Dubito perché sono negata ma poi ci penserò, comunque faccio sempre in tempo a mettere VM17 in caso!^^ Ok vi lascio! Al prossimo capitolo e COMMENTATE!^^

 

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Capitolo 2
*** Predizioni. Serpeverde VS Grifondoro ***


Secondo Capitolo: Predizioni

Secondo Capitolo: Predizioni. Serpeverde VS Grifondoro.

 

Il moro Grifondoro aprì gli occhi, stiracchiandosi. Si diresse in bagno e dopo essersi fatto una doccia calda preparò i libri per scuola. Erano passate due settimane e il professore di Difesa Contro le Arti Oscure non era ancora arrivato. Quel giorno avevano per la prima volta due ore di Divinazione con la Cooman in compagnia dei Tassorosso, due ore di Difesa con i Serpeverde e prima di pranzo un’ora di Trasfigurazione con Corvonero. Nel pomeriggio un’ora di Incantesimi sempre con i Corvonero e le ultime due ore di Pozioni con i Serpeverde.

“Una passeggiata insomma…” pensò amaramente Harry. Sbuffando scese le scale e aspettò nella sala comune l’arrivo dei suoi tre amici. Dal primo giorno di scuola Corey si era unito a loro. Era stato accolto caldamente dai Grifondoro e le altre case, ma non tanto dalle Serpi che lo presero subito di mira. Insomma, andava in giro con Potter! (maledetto porta sfiga -.-** ndyu; *Potter si gratta*)

Dopo la colazione lui Ron e Corey salirono le scale che portavano alla torre di Divinazione, mentre Hermione si dirigeva allegra dall’altra parte. Le prime due ore le avrebbe passate facendo Antiche Rune.

- Ora vedrai le mille e uno morti di Harry- sussurrò sghignazzando Ron a Taylor.

La stanza aveva come sempre un forte odore di incenso, le tendine erano tirate. (non ricordo l’aula della cooman -.- ndyu)

I tre ragazzi si sedettero ad un tavolino in un angolo; dietro di loro, immancabili, c’erano Lavanda e Calì, che per la prima volta sembravano interessate più ad un ragazzo seduto davanti a loro che alla lezione della Cooman… inutile dire di chi si trattava.

- Buongiorno ragazzi… Ooooh oggi sento molte aure negative- ammiccò verso Harry e gli altri. –si decisamente negative. Il mio Occhio Interiore mi dice che qualcosa succederà nei prossimi giorni…- guardò di nuovo nella direzione del moro che già ridacchiava. –vedo un colore… rosso… sangue… ed un… verdognolo direi…- aggiunse muovendo le mani e facendo tintinnare i numerosi braccialetti. Ron diede una pacca sulla spalla dell’amico.

- Cadrai dalla torre di Astronomia e sotto ci sarà un Troll ad aspettarti.- gli disse.

- Harry farà a botte?- chiese tranquillamente Corey e la Cooman annuì. –deve stare attento o morirà…-

Un borbottio si diffuse nell’aula,gli unici a ridere erano loro che si immaginavano già la faccia  della Cooman quando lo avrebbe rivisto a lezione la settimana dopo.

- Oggi vi insegnerò le basi delle Carte.- prese un mazzetto di Tarocchi e cominciò a mischiarle. Chiese un numero a lavanda (8) e tolse otto carte, la nona la girò: figurava una tigre seduta su di un ramo e intorno c’erano dei corvi. La professoressa sussultò. –oh! Sento qualcosa… unghie affilate…- Si avvicinò ad Harry consegnandogli la carta. –Occhi gialli che ti fissano… Preparati ragazzo…- e si allontanò. Corey la guardò accigliato.

- Secondo me è solo Mrs Purr. Non credo ci sia da preoccuparsi..- disse con fare indifferente e indicando la botola ai piedi del loro tavolo. Dietro di loro le due ragazze sbuffarono.

- Si può sapere perché dovete sempre contraddire la Professoressa Cooman? Lei vuole solo aiutarti Harry!!- esclamò Calì indignata.

La lezione andò avanti e il bambino sopravvissuto, secondo la Cooman, sarebbe dovuto morire almeno in altri sette modi diversi. Cinque minuti prima che suonasse la campanella, annunciando la fine delle due ore, Mrs Purr uscì dalla botola e si sedette in grembo ad Harry, fissandolo con i suoi occhi gialli.

Taylor si girò verso Lavanda e Calì sorridendo, le quali rimasero zitte ad osservare la scena. Harry e Ron erano allibiti.

 

Dieci minuti dopo erano seduti con Hermione nella classe di Difesa contro le Arti Oscure, sperando che il professore fosse finalmente arrivato.

- come hai fatto?- chiese Harry. –A sapere che Mrs Purr sarebbe…-

- Avevo visto Mrs Purr che entrava nella botola, ma ho tirato ad indovinare il resto…- rispose a disagio il moro. Doveva decisamente imparare a tenere la bocca chiusa…

Raccontarono il fatto alla brunetta che sorrise comprensiva, dicendo risoluta che quella era solamente una ciarlatana e non dovevano darle retta e rassicurò Harry che non sarebbe di certo stato ucciso da degli elfi domestici impazziti.

- Sono contento di vedervi tutti bene.- disse il professore entrando, attraversando la classe e poggiando la valigetta sulla scrivania. Gli alunni fissarono i capelli color topo, i vestiti stropicciati e rammendati e il sorriso caloroso a loro rivolto.

- Professor... Lupin?- (maledettoooooo! mannaggia a mè! Se non fosse che mi servi ti avrei fatto fare una delle morti più dolorose *_* ndyu; oddio O.O'' ndremus) chiese sorpreso Dean. Il sorriso dell'insegnante si allargò maggiormente. I Grifondoro scoppiarono in urla di gioia mentre i Serpeverde sbatterono le mani sui banchi, contrariati. Silente avrebbe avuto a che fare con molte lettere di protesta per questo!!

- Ok. Calmi, calmi… Oggi abbiamo già due ore! Ci daremo da fare quest’anno! Allora come avete passato le vacanze?- chiese e il suo sguardo trovò quello di Harry. Gli sorrise e notò che accanto a  lui c’era un ragazzo che tre anni prima non c’era. Eppure era convinto di averlo già visto… ma dove? Il taglio dei suoi occhi… Gli ricordava terribilmente qualcuno…

Alcuni ragazzi raccontarono le loro vacanze estive poi passarono alla lezione vera e propria, facendo un ripasso dell’anno precedente e nella seconda ora misero in pratica alcuni incantesimi di difesa che non avevano potuto utilizzare con la Umbridge.

Appena la campanella sentenziò la fine delle due ore i ragazzi uscirono dall’aula soddisfatti della lezione di quel giorno (anche i Serpeverde ma non lo davano a vedere.) mentre il trio -ormai quartetto- si avvicinò al professore,che li accolse con un enorme sorriso. Hermione iniziò con una sfilza di complimenti, affermando fiera che era addirittura migliorato (ma quando-.- ndyu), anche nel modo di insegnare e rispondere per bene alle domande provocatorie dei Serpeverde, dal suo terzo anno come insegnate ad Hogwarts; Ron le dava manforte anche se non è che ci capiva molto. Gli unici in silenzio erano Harry, che era ancora offeso dall’assenza del licantropo di tutta l’estate e Corey, il quale non aveva la minima idea di chi fosse. Quando finalmente Lupin riuscì a liberarsi dalle grinfie della ragazza si avvicinò al suo protetto sorridendogli.

- perché non ti sei fatto vivo quest’estate? Ero preoccupato!!- sbottò offeso guardandolo male. Il licantropo sospirò, poggiandogli una mano sulla spalla.

- Mi dispiace Harry. Ho avuto da fare un po’ di cose per via dei Mangiamorte rimasti e sono stato male per… quel fatto.- Harry,come a capire lo stato d’animo del suo professore, lo abbracciò stretto e con le lacrime agli occhi. Sapeva che con “quel fatto” non intendeva solo la luna piena ma anche la morte di Sirius, il suo migliore amico. Erano passati pochi mesi dalla sua morte e poteva immaginare il dolore che stava provando… lo stesso dolore che provava lui.

- Mi sei mancato, Remus…- sussurrò, poi si ricordò del nuovo amico. Si staccò ed indicò il moro. –Lui è Corey Taylor. Si è iscritto quest’anno ad Hogwarts, prima prendeva lezioni private a casa, perché è molto cagionevole di salute, ma ora è guarito. Corey lui è Remus Lupin. Era il miglior amico di mio padre e di Sirius Black. Ti avrò parlato di loro,no?- li presentò tutto d’un fiato. Il ragazzo annuì,stringendo la mano del professore,il quale si sentiva terribilmente a disagio, con quegli occhi puntati addosso…

 

Subito dopo pranzo Hermione si era catapultata in biblioteca, mentre Harry, Ron e Corey decisero di dirigersi verso il campo da Quidditch, dove si sarebbero svolti i provini per i nuovi giocatori. Erano immersi in una conversazione sui possibili nuovi battitori, che non si accorsero dell’elegante figura di Malfoy, seguito dai suoi scimmioni, Pansy e Blaise avvicinarsi verso di loro. Quest’ultimo sperò con tutto il cuore che il suo migliore amico fosse intenzionato ad un semplice saluto –non troppo amichevole o avrebbero sospettato qualcosa- ma niente e nessuno può fermare l’ira dei Malfoy. (che frase ragazzi *ççç* ndyu-che-si-scioglie)

Draco li aveva visti da lontano e il fato voleva che si girasse proprio nell’istante in cui il bel Taylor circondava il collo del Grifone con un braccio, attirandolo a se amichevolmente. “Amichevolmente” pensò acido il biondino, irritato per un motivo anche a lui sconosciuto. “Guarda che sguardo da maniaco che ha quel tizio…!” Senza distogliere lo sguardo dalle tre figure che si avvicinavano baldanzose al campo chiese al suo migliore amico il nome del nuovo studente e, senza pensarci due volte, si era alzato da sotto l’albero per raggiungerli, seguito subito dal resto della combriccola confusa.

- Ma guarda chi abbiamo qui. Potter, Weasley e il nuovo Taylor. Allora Potty vai a reclutare qualche sfigato per la vostra “squadra”?- disse con la sua solita voce strascicata. Pansy gli tirò una manica mentre Blaise continuava a fissare insistentemente l’ultimo arrivato. Possibile che non si ricordasse proprio nulla? Neanche ritrovandoseli davanti? Ancora si chiedeva perché gli “adulti” quel giorno decisero di lasciare la memoria unicamente a lui. Forse perché considerato il più responsabile fra i tre.

L’urlo di Pansy lo fece tornare alla realtà. Si girò di scatto per ritrovarsi davanti il suo migliore amico e Potter rotolarsi a terra cercando di colpirsi con calci, pugni, testate…

Corey prese il moro per le braccia mentre Zabini fece lo stesso con Malfoy cercando di dividerli. Harry aveva il labbro inferiore spaccato ed un livido sullo zigomo destro, mentre Draco riportava un taglio sul sopracciglio sinistro ed un rivolo di sangue usciva anche dal lato della bocca. (mi offro volentieri di pulirlo io!^ç^ ndyu; maniaca continua a scrivere!>< ndDraco; Su, Dracuccio tesoro, ieri non dicevi così…! Ndyu; Ma quale ieri!! T__T ndDraco)

- Ma siete scemi?!- urlò il sensuale Zabini. –Tolgo 5 punti ad entrambi!- disse utilizzando i suoi poteri da Prefetto e tirando per una manica il biondo. Intanto i Grifondoro se ne andavano imprecando verso il campo.

Arrivati nella sala comune Serpeverde, Blaise trascinò Draco nella loro stanza, fece entrare la moretta ma lasciò fuori i due scagnozzi.

- Si può sapere che ti è preso? Ma dico, sei impazzito? Adesso mi spieghi perché sei andato lì con l’intenzione di litigare! Lo so che ci sei andato per quello!- sbottò infine dopo aver insonorizzato la stanza e bloccato la porta con un incantesimo. Il biondo lo guardò male, pulendosi la bocca con il fazzoletto. –qualcosa ti ha fatto incazzare per caso? No, perché alzarsi di scatto e raggiungerli infuriato mi fa pensare questo!- aggiunse sedendosi su una poltroncina accanto al letto.

- Niente! Mi andava!- rispose stizzito Draco, lanciandogli un’occhiataccia.

- Sei incorreggibile! Perché non provi a farci amicizia? Sai anche tu che nessuno ti dirà più niente se ci provi. Tuo padre è ad Azkaban e tua madre è ragionevole, accetterà una tua qualsiasi scelta.- lo rimbeccò il moro Serpeverde, al che Malfoy si alzò pronunciando il contro incantesimo e uscì sbattendo la porta. Blaise sospirò lasciandosi sprofondare nella poltrona. Non andava bene. Affatto. Possibile che se non era cocciuto non si sentiva soddisfatto? Il moro sapeva perfettamente il perché dell’irritazione del suo migliore amico; si vedeva lontano un miglio che era geloso. Eppure non se ne accorgeva. O meglio, se ne era accorto ma gli riusciva alquanto difficile ammetterlo.

Preso com’era dai suoi pensieri sobbalzò leggermente quando sentì il tocco delicato di Pansy sul suo braccio. Le sorrise e lei ricambiò, ma si fece subito seria.

- E’ lui non è vero?- Zabini sgranò gli occhi. –Corey Taylor, intendo. È quel ragazzo con cui stavamo da piccoli.- continuò.

- Come hai fatto a…?-

- Me lo ricordo. Te, Draco e Corey stavate sempre insieme… prima dell’incidente. Credevo fosse morto…- rispose la moretta interrompendolo. – Ricordo anche che lui e Draco erano sempre in competizione…- aggiunse con un sorriso malinconico. Blaise sospirò.

- E lo sono tutt’ora… ma per motivi ben diversi… un motivo in particolare. Anzi una persona.- sussurrò massaggiandosi una tempia.

 

- Quel bastardo!- sbottò Ron Weasley entrando negli spogliatoi, dove si misero ad attendere gli altri. Il ragazzo diede un calcio al secchione accanto agli armadietti e si sedette su una panca. Accanto a lui Harry si teneva del ghiaccio sopra il labbro mentre Corey era appoggiato alla colonna davanti a loro. –Non lo sopporto! Sempre pronto a piantar grane!- aggiunse con espressione alterata.

- Calmati Ron. Non fa niente, credimi…- sussurrò Harry con aria triste. Quello veramente arrabbiato doveva essere lui, ma come poteva se a picchiarlo era stato Malfoy? Certo anche lui aveva risposto con altrettanta violenza, ma sentire il suo corpo a contatto con il proprio gli aveva invaso la schiena di piacevoli brividi.

- Oh, mi dispiace Harry…- rispose il rosso, sentendosi un po’ in colpa per aver insultato tutto il tempo contro il biondo. Non era ancora riuscito ad accettare del tutto il fatto che il suo migliore amico si fosse innamorato proprio di Draco Malfoy, ma aveva deciso che per il suo bene avrebbe tentato di essere comprensivo nei suoi confronti. –Lo so che lo ami, ma…- Corey a quell’affermazione alzò di scatto la testa, accigliandosi e scostandosi di poco dal muro mentre Ron spalancò gli occhi coprendosi la bocca con la mano rendendosi conto troppo tardi di aver rivelato a Taylor del segreto di Harry. Quest’ultimo anche se lievemente irritato per via della sbadataggine dell’amico (insomma se ci fosse stato un serpeverde nei paraggi?!) gli sorrise per fargli capire che non doveva preoccuparsi. Si voltò verso il moro, chiedendosi un attimo dopo, perché aveva assunto quell’aria come dire… offesa; sembrava anche contento.

- Vedi Corey io… si insomma mi piacciono i ragazzi. Ma anche le ragazze! Ecco..-

- Sei bisessuale. Come me. Non vedo il problema.- rispose sorridendogli affettuosamente. Ron lo guardò stranito.

- Davvero? Non me l’aspettavo! Bè, il fatto è che… non so come quindi non osare chiedermelo… mi sono innamorato di Malfoy…- aggiunse con aria sconsolata posando il fazzoletto contenente il braccio in grembo, senza però distogliere lo sguardo dagli occhi di ghiaccio dell’altro e fu sorpreso di quello che potè scorgerne: Sorpresa, incredulità, irritazione e infine odio. Tutte emozioni contrastanti di cui lui non conosceva l’origine.

Dal canto suo Corey era visibilmente scocciato. Aveva visto gli sguardi famelici, pieni di ammirazione e affetto che ogni tanto Harry rivolgeva al biondo, magari quando si incontravano per i corridoi o in classe, ma non pensava si trattasse di amore. Non in quel modo almeno. Poi quello che aveva notato, al contrario del giovane Potter, era che quegli sguardi erano totalmente ricambiati. La sua frustrazione era aumentata da quando si era accorto di certi gesti. Insomma Harry non doveva amare qualcuno, non all’infuori di lui. Harry Potter era suo. Gli apparteneva. E nessuno, tanto meno un biondino viziato, figlio di papà poteva cambiare le cose.

Corey arrivò alla conclusione. Doveva conquistare il suo Harry prima di Natale. E quale occasione migliore se non il ballo di Samhain? Sorrise fra sé e sé. Ora doveva solo pensare a corteggiare Potter Junior e viste le sue doti non aveva di cui preoccuparsi.

Poco dopo finalmente arrivò il resto della squadra, si recarono fuori sull’erba. Hermione li aveva raggiunti, sedendosi sugli spalti e, dopo aver rivolto loro un saluto, si immerse nello studio di un grosso tomo su pozioni. Stavano per iniziare quando videro due ragazzi raggiungerli correndo a perdifiato con in mano le loro scope.

- Ci siamo anche noi!- disse uno di loro fermandosi davanti al moro. -Battitori!- aggiunse, sottolineando il perché erano lì.

- V… voi?!- chiesero all’unisono Harry e Ron, guardandoli increduli.

 

Dopo aver sbattuto la porta, Draco, era uscito girando per i giardini di Hogwarts. Avvistò quasi subito il campo da Quidditch e le figure, quasi macchie, che sfrecciavano sopra di esso. Si intrufolò negli spogliatoi, attraversandoli e si acquattò sotto gli spalti; da quella posizione non poteva vedere i ragazzi in panchina che aspettavano il proprio turno, non che gli interessasse dato che la sua concentrazione su attirata da qualcosa, o qualcuno, che gli sfrecciò davanti. Vide il moro Grifondoro rimanere a mezz’aria ridendo e scherzando con una Katie allegra e un Ron agitato: molto probabilmente era il suo turno per la conquista del ruolo di portiere. Non riuscì a reprimere quello strano senso di… gelosia invadergli il cuore. Forse Blaise aveva ragione e lui stava solo tentando di mentire a sé stesso, con scarsi risultati tra l’altro. Ma che ci poteva fare se era nato sotto il nome di Malfoy? Anche volendo non avrebbe mai potuto instaurare un rapporto anche di sola amicizia con Potter, un po’ per via della sua famiglia, un po’ perché sicuro che l’altro si sarebbe categoricamente rifiutato. Non si era mai sentito così insicuro in tutta la sua vita.

In quel momento avrebbe benissimo potuto tornare indietro nella sua sala comune, prendere una delle tante ochette che gli gironzolavano continuamente attorno, farsi –senza mezzi termini- una sana scopata e dimenticare tutto eppure non muoveva un solo muscolo; continuava ad osservare Potter da sotto quegli spalti, senza distogliere nemmeno un attimo gli occhi dalla sua figura slanciata.

Ormai la cosa era ovvia persino a lui: Era attratto da Harry Potter.

Se solo quel giorno, sei anni prima, sull’Espresso non fosse stato così arrogante, altezzoso, superiore… così maledettamente Malfoy. Infondo però tutto tornava. Quel rifiuto lo aveva ferito profondamente e da quel giorno non aveva smesso di parlare del suo peggior “nemico”. Guarda c’è Potter, prendiamo in giro Potter, tormentiamo Potter, sempre Potter, Potter, Potter! (Aaargh! Ndyu)

Strinse gli occhi, guardandolo un ultimo istante, poi corse verso i sotterranei, tornando nella sua camera dove ancora c’erano i suoi migliori amici. Entrò sbattendo la porta e guardando entrambi.

- Mi piace Potter.- decretò infine. Pansy lanciò un urletto eccitato battendo le mani. Blaise spalancò gli occhi sorridendo.

- Ce l’hai fatta amico…- disse mentre il biondo si sedeva sul letto prendendosi la testa fra le mani.

- Mi sono nascosto al campo e l’ho osservato allenarsi. Mi stavo sentendo male… Era… bellissimo. Vederlo ridere insieme a quegli idioti dei suoi amici… avevo una voglia di schiantare tutti!- sbottò. L’inizio della frase era un sussurrò che si trasformò in un grido soffocato. Il sorriso di Zabini si allargò.

- Altro che ti piace se completamente cotto. Hai perso la testa Dray.- disse fermamente.

- Ohh il nostro Dracuccio si è innamorato!- cantilenò Parkinson carezzandogli un braccio guadagnandosi un occhiataccia agghiacciante.

 

Trascorse una settimana, nella quale tutte e quattro le case avevano scelto i loro nuovi giocatori. Harry e gli altri si trovavano a cena nella Sala Grande quando, finito il dessert, Silente attirò l’attenzione di tutti gli alunni su di sé.

- Ora che tutte le case hanno al completo le squadre possiamo inaugurare la stagione del Quidditch con delle partite amichevoli.- il brusio eccitato, come sempre accadeva quando l’anziano annunciava qualcosa, rimbombò nella Sala. –Domenica si disputeranno le prime. La mattina alle dieci Grifondoro contro Serpeverde. Il pomeriggio alle 15 Corvonero e Tassorosso. Ora vi auguro la buona notte.- concluse. “Ma è tra due giorni! Evvai!” esclamò qualcuno dal tavolo Tassorosso.

Harry e Draco si scambiarono un occhiata di sfida e prima che tutti uscissero dalla sala, cominciarono a discuterne facendo fermare gli studenti davanti alla porta, mentre Silente fece, divertito, cenno agli insegnanti di non intervenire.

- Spero tu abbia qualcuno di decente, Potter! Non ci sarà gusto a schiacciarvi se non ne valete nemmeno la pena!- soffiò irrisorio il Principe delle Serpi.

- Oh, ma noi abbiamo degli assi nella manica! Davvero micidiali i nostri battitori!- rispose a tono il grifone sghignazzando con Ron.

L’argomento di quel sabato, come tutti si aspettavano, fu concentrato sull’arma segreta di Potter. Alcuni sostenevano che avesse intenzione di incantarli in modo da aumentargli la forza, altri invece dicevano che Potter avrebbe ricoperto sia il ruolo dei battitori che del cercatore.

La sera Ron, Hermione e Corey erano seduti attorno al fuoco della sala comune. Ron e Corey giocavano a scacchi magici e Hermione leggeva; aspettavano che Harry tornasse dalla punizione datagli da Piton per una stupidaggine. Stavano giusto chiedendosi che fine avesse fatto l’amico quando questi entrò, avvicinandosi a loro a falcate e con un sorrisone da record si sedette sul sofà accanto alla brunetta. Fissò lo scoppiettare del fuoco con un sorriso ebete per almeno cinque minuti buoni prima di rivolgersi ai suoi amici.

- Stavo nell’aula di pozioni a riordinare senza magia con Piton che mi faceva la guarda, mi stuzzicava e mi toglieva punti perché lo guardavo “strano”.- disse infine. Ron fece roteare il dito indice intorno alla tempia sillabando agli altri “E’ impazzito del tutto”. –A un certo punto gli è arrivata una lettera e lui mi dice che sarebbe stato via per dieci minuti e si è raccomandato di non fare casino e mi toglie altri 5 punti perché ho “sospirato di sollievo troppo forte”.- prese un libro fra le mani e, senza guardarlo, cominciò ad accarezzarne la rilegatura. –fatto sta che poco dopo entra Malfoy.- Hermione assunse un espressione comprensiva, Ron contrariato più che mai storse il naso mentre Corey rimase impassibile.

- E cosa vi siete detti?- chiese Hermione sorridendo a sua volta.

- Mi ha chiesto dove fosse il professor Piton e io gli ho risposto che sarebbe tornato entro poco e che se voleva poteva aspettarlo qui. Lui ha accettato! Non ha fatto battutine non mi ha detto niente! Semplicemente mi osservava pulire. Ad un certo punto si alza dal banco prende uno straccio e mi aiuta a pulire. Insomma Malfoy che pulisce per aiutare me!- quasi urlò gesticolando come un pazzo gli occhi fuori dalle orbite, ma sempre con quel sorrisino sulle labbra. -Stava per chiedermi qualcosa ma Piton è entrato di botto e mi ha ordinato di sloggiare! Prima di uscire ho guardato Malfoy e mi ha sorriso salutandomi con un cenno della mano! Sono quasi morto!- disse tutto d’un fiato abbandonando la testa all’indietro sullo schienale del divano.

 

Era già strano vedere una decina di persone a colazione di Domenica mattina alle 9:00 , ma vedere, invece, tutta Hogwarts riunita in Sala Grande, più carica che mai era decisamente fuori dalla norma. Eppure ere solo una partita di Quidditch. Un amichevole per giunta. Serpeverde contro Grifondoro. Cosa poteva esserci di più eccitante?

Alle dieci in punto i giocatori delle rispettive squadre uscirono dai loro spogliatoi, levandosi in aria. Finalmente si scoprirono le armi segrete del capitano Harry Potter.

La tribuna Serpeverde scoppiò in una fragorosa risata, seguita a ruota dalle altre case, Grifondoro compresa, di fronte ad una simile idiozia. Persino Blaise, nonostante il suo sangue freddo, non riuscì a trattenersi. Il primo a parlare fu, ovviamente, Malfoy.

- I fratelli Canon?! Scherzi Potter?- gli urlò irrisorio. Harry e Ron si scambiarono uno sguardo d’intesa, ghignando mentre Colin e Dennis Canon, i loro nuovi battitori, diventarono rossi fino alla punta dei capelli.

- Cominciamo la partita.- rispose tranquillamente il moro.

Madama Bumb rilasciò il boccino e i bolidi, lanciò in aria la pluffa e diede il fischio d’inizio.

Harry e Draco si lanciarono subito all’inseguimento della pallina d’oro. Passati neanche venti minuti dall’inizio, metà squadra grigio-verde era stata colpita almeno una volta dai bolidi lanciati dai battitori Canon. Nessuno riusciva a credere ai propri occhi.

Harry sorrise. Era proprio quello il punto. Nessuno li avrebbe mai considerati come potenziali problemi perché stupidi, impacciati, goffi ed era proprio questa loro goffaggine a renderli “invincibili”. Talmente imbarazzati non si rendevano conto né di dove tiravano né di chi colpivano. Stranamente, comunque, non avevano mai beccato un rosso-oro.

Mai dire mai.

Verso metà partita un bolide lanciato da un agitatissimo Dennis colpì in pieno Harry disarcionandolo dalla scopa,a cui rimase aggrappato per le braccia. Ron, il portiere, e Corey, cacciatore, si fondarono sul ragazzo, ma Malfoy fu più veloce. Sotto gli occhi stupiti di tutti gli si avvicinò, lo prese per un braccio e lo tirò su, assicurandosi che fosse ben saldo sulla scopa.

- Grazie…- riuscì solamente a sussurrare il moretto; l’altro gli sorrise mentre Corey strinse le labbra. Gliel’avrebbe fatta pagare a quel figlio di papà. Decisamente.

 

Continua

 

Anteprima terzo capitolo:

*- Ehi Calì, dov’è Lavanda?- chiese Seamus esprimendo i pensieri di tutti.

- Non avete sentito? Sua cugina Elle, di Corvonero, e due sue amiche sono state trovate al terzo piano… pietrificate.- Harry sbiancò. Hermione si coprì la bocca con le mani. Corey non battè ciglio.

- Sono le tre ragazze che ti hanno chiesto del ballo Harry!- disse Nev.

- Pietrificate?! Intendi come al secondo anno?!- chiese agitato Harry.

 

- Non lo so. A Draco hanno fatto credere che i Malfoy sono Veela da generazioni. Il che non sembrerebbe strano. Ma non so cos’hanno detto a Corey. So solo che è pericoloso e va tenuto d’occhio dopo quello che ha fatto.- rispose Blaise, prima di lasciare un sospiro*

 

Ed ecco a voi ragazzi il secondo capitolo!!! Anche se non è chissàche dorebbe avere la funzione di i ntrigarvi a leggere... Sono contenta che Corey piaccia! A me comincia a stare antipatico, senza volerlo! Bah... Vabbè io vi lascio e spero di finire presto il quarto capitolo! Ciaoneeeen!!

 

Marty: Anche se un pò noioso ecco il continuo della storia! Grazie di aver commentato la fic di questa povera demente, che cercherà di evitare i commenti fra parentesi^^''' devi sapere che è più forte di me, quando si tratta di offendere Potter ù_ù...-

 

tinachan: Me contenta di quello che tu mi ha scritto!!! *__* Corey e Simon entrano a far parte della storia piacevolmente, dici? Simon non saprei, ma Corey pensavo che stesse un pò antipatico all'inizio... come lo è stato a me tra l'altro!^^''' Ma migliorerà...Grazie di aver commentato e spero che continuerai a farlo!^^

 

Maho_lupin: Corey uguale a Draco? Aaah, no! il fascino dei Malfoy è insuperabile! Ehhehe o almeno così la penso io^^''' Anche io trovo l'anticipazione fichissima! ^O^ L'ho messa a posta...O.o''' Al prossimo capitolo e grazie!^^

 

Ju: Anch'io! ^.- eheh

 

Lady Slytherin: Che nick affascinante...*_* Ahahah non farci caso! Adoro i Serpeverde come un vampiro adora il sangue! (che razza di paragone...OO'') Comunque grazie per tutti i complimenti! Addirittura meravigliosa? non ditemi così che mi monto la testa e poi mi avrete fra i piedi per molto tempo! XP Alla prossimaa!^_^ Ciaoneen!

 

 

Felicity89: Grazie! Felicità! Mi sento incredibilmente soddisfatta... soprattutto per l'ASPETTO FISICO di Corey... magari esistesse un tipo così! I ragazzi mori con gli occhi chiari (e specialmente con un pò di matita sotto l'occhio) sono stupendi *ççç* Ok, meglio che me ne vado.. eheh ciaonen!^^

 

Little Fanny: Ecco il sencondo capitolo! Spero ti piaccia anche questo anche se non vedo l'ora di finire il quarto!  Buahahahah *__*

 

 

 

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Capitolo 3
*** Primi Chiarimenti ***


Terzo Capitolo: Primi Chiarimenti

Terzo Capitolo: Primi Chiarimenti.

 

Il risultato della partita era ovvio a tutti: come sempre Grifondoro si era aggiudicato la vittoria, ma stranamente questo non parve interferire con l’umore sereno della Serpe. Se la sera prima si era sentito felice per un suo sorriso, ora Harry era al settimo cielo. Ormai quando si incontravano per i corridoi non litigavano più, non si lanciavano battutine. Si limitavano a fissarsi negli occhi, un fugace sguardo da parte di entrambi, sembrava dar loro la carica per affrontare la giornata.

A metà Ottobre iniziarono i primi corteggiamenti da parte di Corey. Cosa che il biondo notò con disappunto. Anche Blaise fece caso alle attenzioni piuttosto esplicite del moro e decise di aiutare l’amico, prendendo la palla al balzo per darsi da fare con la sua “bella”.

Hermione era la migliore amica di Harry e quale occasione migliore per aiutare il suo amico? Ci avrebbe guadagnato anche lui, dopotutto, conquistando la sua grifoncina.

La trovò sola in biblioteca, Sabato mattina verso le undici, che leggeva un vecchio libro sugli incantesimi. Con fare indifferente le si sedette davanti, salutandola con un cenno del capo. La vide agitarsi un poco sulla sedia e torturare con le dita un angolo dei vecchi fogli ingialliti. Sorrise fra sé e sé aprendo una pergamena pulita ed il libro di pozioni.

- Cavoli- disse poi con fare seccato. –Scusa, Hermione Granger, avresti una piuma d’oca da prestarmi? Le ho finite. Fortuna che oggi pomeriggio si va ad Hogsmead…- aggiunse sorridendole dolcemente. Non che cambiasse qualcosa: la ragazza era rimasta allo “Scusa” a guardarlo imbambolata. Punto primo, non era normale che un Serpeverde, per la precisione il migliore amico di Malfoy, le parlasse gentilmente chiedendole addirittura scusa. Punto secondo, la voce del moro… calda, suadente, profonda… non le venivano in mente aggettivi migliori di quelli per descriverla, era semplicemente stupenda. Scosse la testa ridestandosi e gli porse la piuma.

- Grazie- rispose gentilmente. –Andate ad Hogsmead oggi pomeriggio?- chiese d’un tratto facendola sobbalzare.

- Cosa? Oh, si…- rispose –Credo che spenderemo molto tempo ai Tre Manici di Scopa.- Persino lei si meravigliò di sé stessa. Perché gli aveva detto dove avrebbero trascorso tutto il tempo? Da una parte era meglio così; se solo Malfoy si fosse avvicinato…

- Ho la versione intera di quel libro se ti interessa.- disse mettendo via la sua roba e porgendole il libro. Quello che voleva sapere lo aveva ottenuto, ora rimaneva solo riferirlo a Draco e fare in modo di incontrarsi. –E’ stato un piacere parlare con te… Granger.- e se ne andò.

- Grazie…- sussurrò la ragazza, con lo sguardo perso nel vuoto. Raggruppò le sue cose e corse per raggiungere il moro. Ne avrebbe parlato con lui e gli avrebbe chiesto di unirsi, con Malfoy, a bere con loro. - Zabini!- urlò facendolo girare. –Devo chiederti una cosa. Vieni con me?- chiese e l’altro annuì. Si infilarono in un’aula vuota e si sedettero sui banchi. Hermione continuava a mordicchiarsi il labbro inferiore pensando alle parole giuste. Aveva deciso. Gli avrebbe raccontato tutto. Valeva la pena rischiare. –Ho decise di dirti una cosa importante. Spero di non sbagliarmi sul tuo conto. Ho notato, lo strano comportamento di Malfoy nei confronti di Harry. È più gentile e mi ha sorpreso di vedere che lo ha aiutato.- disse tutto d’un fiato., pregando veramente di non sbagliarsi. –Voglio sperare che le sue intenzioni siano buone. Harry è innamorato di Malfoy e ne soffrirebbe molto se… Zabini?- Blaise aveva assunto un’espressione di pura sorpresa: gli occhi spalancati, le labbra semichiuse in un accenno di sorriso. La fissava inebetito, non riusciva a crederci!

- Non posso crederci! È meraviglioso!- quasi urlò. –Draco è corrisposto!- aggiunse sbalordendo Hermione. Corrisposto? Questo voleva dire che… Senza pensarci abbracciò il Serpeverde di scatto bloccandolo sul posto.

- Oh, mi spiace..- disse staccandosi rossa in viso. –Quello che volevo chiederti Zabini…-

- Non fa niente. Chiamami Blaise.- la interruppe imbarazzato.

- Allora chiamami Hermione. Quello che volevo chiederti, Blaise, era se volevate unirvi a noi ai Tre Manici di Scopa. La mia intenzione era quella di farli andare d’accordo, conoscersi, ma ora che so di Malfoy sarà tutto più facile.- Blaise parve rifletterci un attimo. Bè a parte le chiacchiere e pettegolezzi degli altri, poteva andare tutto bene.

- D’accordo. Ma non dire niente a Potter di Draco e io farò lo stesso. Anche perchè devo ancora chiarire delle cose con Draco... non è da lui essere così gentile, dolce e disponibile, anche se è innamorato. Starà sicuramente pensando a qualcosa di stupido in quella sua testaccia!- decretò infine.

- Bene, allora è deciso. Ci vediamo lì alle 15:00- sorrise la brunetta.

 

Alle due e mezza erano sulle carrozze; Hermione sembrava piuttosto soddisfatta. Arrivati fecero giusto in tempo a passare da Mielandia che la ragazza li trascinò al locale. Ginny si unì a loro. Nel tragittò Corey sentì un paio di ragazzine dire qualcosa di molto poco casto su Harry e, irritato, mise un braccio intorno al collo del Grifone, attirandolo a sé in un gesto che aveva poco dell’ “amichevole”. Ma è propri questo che pensò il bambino-sopravvissuto; che fosse un semplice gesto fra amici. Così mise la mano dietro la schiena dell’altro continuando a scherzare. Corey ammiccò versa le ragazze che se la filarono. Hermione, invece, aveva assistito alla scena accigliata. Doveva decisamente scoprire le intenzioni del loro nuovo amico.

Appena entrarono nel locale furono circondati da maghi e streghe che volevano avere l’onore (-.-) di stringere la mano a colui che aveva sconfitto il più grande Signore Oscuro di tutti i tempi. Madama Rosmerta si fece largo tra la folla tirandoli via verso un tavolo circolare più appartato degli altri.

- Quanti siete ragazzi?- chiese la donna sorridendo.

- Cinque-

- Siamo in otto. Devono raggiungerci degli amici.- lo corresse Hermione. Gli altri la guardarono perplessi mentre si sedevano. Neanche dieci minuti dopo Blaise Zabini entrò nel locale seguito dai suoi due migliori amici; La brunetta si sbracciò verso di lui che annuì. Si sedettero con i grifoni. Draco, seduto di fronte a Corey e Harry, sembrava sorpreso quanto loro, mentre Blaise e Pansy, seduti accanto ad Hermione e Ginny, sorrisero.

- Che significa?!- soffiò Malfoy verso l’amico, che gli sorrise sornione come risposta. Il biondo capì e si girò di scatto verso Harry, il quale non si era accorto di niente neanche che Corey gli aveva rimesso il braccio attorno a collo sfidando il Serpeverde. Il silenzio che cadde fra gli otto ragazzi si fece alquanto pesante finchè Draco, incazzato nero col nuovo moro, cercò di peggiorare la situazione.

- Allora Taylor… non ho mai sentito questo cognome fra i maghi. Tuo padre è babbano?- sibilò il Principe delle Serpi, mentre gli altri si irrigidirono per l’imminente lite.

- Si- rispose freddo e tagliente, come solo Malfoy sapeva essere. Quest’ultimo stava per ribattere qualcosa quando la voce, stanca e rassegnata di Harry lo fermò.

- Malfoy, non mi pare il caso…- disse. Il biondino lo guardò per qualche istante, poi sorrise lievemente e annuì, stupendo, se possibile, ancora di più il resto del gruppo. Blaise guardò Hermione, che ricambiò, ammiccando verso Draco per farle capire cosa intendeva con l'ultima frase che le aveva detto in biblioteca quando si erano accordati per i pomeriggio da trscorrere insieme.

Dopo venti minuti di silenzio imbarazzante e qualche battuta sparsa, gli unici a parlare tranquillamente erano Hermione, Blaise e Pansy, poco dopo si aggiunse anche Ginny. Harry sembrava confuso, imbarazzato e a disagio allo stesso tempo, Ron lo stesso ma anche irritato da quell’assurda situazione, mentre Draco e Corey non la smettevano di fissarsi. Entrambi avevano, ovviamente, capito l’uno l’intenzione dell’altro. Per tutto il tempo non fecero che guardarsi male, non proferirono parola, troppo occupati nella loro personale e muta sfida, il semplice guardarsi sembrava bastare per far trapelare tutto l’odio che provavano. Tutto solo per il bambino-sopravvissuto.

- Io… io devo andare in bagno! Giusto! Si… aspettate, torno subito.- sbottò ad un certo punto Harry, sentendosi come soffocato da quell’aria. I presenti gli scoccarono un occhiata preoccupata, ma lui, con un sorriso, gli fece capire che andava tutto bene.

Entrò in bagno, poggiando le mani ai bordi del lavandino, osservando la sua figura riflessa sullo specchio. Non era particolarmente attraente quel pomeriggio, specialmente con quella faccia da pesce lesso che non sembrava volerlo abbandonare. Sorrise tra sé e sé a quel pensiero, aprendo il rubinetto e sciacquandosi il viso; quando riaprì gli occhi, vide il riflesso di Corey dietro di lui appoggiato a braccia incrociate allo stipite, un sorrisino dolce stampato sulle labbra piene.

- Tutto bene?- chiese dopo un attimo di silenzio.

- Certo- sorrise il moro, per poi rabbuiarsi. –No…- si corresse, girandosi e appoggiandosi sul lavandino mettendo le mani ai lati. Il moro gli si sedette accanto passandogli una mano sulla spalla come ad incoraggiarlo.

- Me ne vuoi parlare?-

- Non ce la faccio a stare con lui, nella stessa stanza. Insomma è… è opprimente! Con i suoi occhi gelidi… io non so che fare! Ho una voglia matta di saltargli al collo e dirgli quanto mi piace, ma poi penso che è un Serpeverde, è Malfoy e… mi immagino la sua espressione che va dal disgustato al divertito. Mi deriderà a vita.- disse tutto d’un fiato, buttandosi indietro la frangia con un gesto della mano. –Non lo sopporterei- aggiunse, mostrando i suoi grandi occhi verdi, ora lucidi per le lacrime che lottavano per uscire, verso l’amico. Il neo-Grifondoro non seppe cosa dire. L’amore che Harry provava verso Malfoy andava fino a questo punto? Sarebbe stato capace, lui, di romperlo e fare Harry suo? Per un minuscolo attimo pensò che no, non ce l’avrebbe mai fatta. Ma non si sarebbe arreso tanto facilmente. Voleva il moro per sé e lo avrebbe ottenuto in un modo o nell’altro, sporco o meno non gli importava, voleva solo la sua presenza accanto e sarebbe andato tutto bene. E aveva intenzione di cominciare sul serio.

Quando uscirono dal bagno fermò Harry per un braccio abbracciandolo, sorridendo quando sentì il moro ricambiare. Molto probabilmente pensava si trattasse di un semplice modo per consolarlo, eppure cos’era l’altro sentimento che sentiva nascondere quell’abbraccio?

Quando si staccarono, Corey gli poggiò una mano sulla guancia sinistra, per poi posare un lieve bacio sull’altra. Prima di allontanarsi carezzò la guancia arrossata per l’imbarazzo, per poi dirigersi dietro l’angolo, dove stava il loro tavolo. Il tutto ignaro degli occhi color nocciola che li fissavano sgranati.

Hermione aveva fatto una piccola tappa in bagno e quando ne era uscita aveva seguito tutta la scena. Ai suoi occhi erano chiari, ormai, i sentimenti del nuovo moro grifondoro ma per Harry era lo stesso? Pensò a Draco e si disse che non poteva essere così, ma doveva impedire che Corey facesse qualche sciocchezza. Harry e Draco si amavano, era un sentimento puro (mica tanto) e corrisposto, non intendeva assolutamente permettere di sciogliere il legame che li legava. Voleva un bene dell’anima a Corey, nonostante si conoscessero da non molto, ma questo non significava nulla. Le serviva l’aiuto di Blaise.

Quando tornò al tavolo trovò, con suo sommo piacere, il moro Serpeverde chiacchierare animatamente con Harry, il quale non sembrava affatto teso. A metà pomeriggio si stufarono di stare chiusi nel locale e decisero di farsi un ultimo giro per Hogsmead prima di tornare alla scuola. La cosa più divertente di quel giro fu vedere le facce stupite –e chi disgustate- degli altri studenti di Hogwarts. Insomma, non era certo cosa di tutti i giorni vedere tre Serpeverde e cinque Grifondoro uscire insieme. Specialmente se nel gruppo c’erano i due “rappresentanti” delle rispettive Case Draco Malfoy ed Harry Potter, che oltretutto stavano chiacchierando allegramente fregandosene di tutto e di tutti! Qualche metro dietro Hermione aveva richiamato l’attenzione di Blaise. che non se lo era fatto ripetere due volte, raccontandogli quanto aveva visto. Il moro rifletté attentamente alle parole dell’amica –per ora- arrivando alla conclusione di voler spaccare la faccia al nuovo grifone.

- Calma Blaise, non è questo il modo di agire. Aspettiamo che dimostri più attenzione verso Harry e, se lo farà, a quel punto ci parlerò io.- gli rispose calma la ragazza prima di raggiungere Ginny

A cena Hermione non fece altro che osservare ogni mossa ed ascoltare ogni parola che Corey rivolgeva al suo migliore amico. Quest’ultimo, sotto lo sguardo inquisitore e sospettoso della ragazza optò per una momentanea ritirata, ripetendosi mentalmente di tenerla sott’occhio. Non voleva essere ostacolato. Da nessuno.

- Ragazzi un poco di attenzione prego.- la voce di Silente fece zittire il chiacchiericcio degli studenti, portando la loro attenzione sulla sua anziana figura. –Non vi ruberò molto tempo, io stesso sento il sonno diventare pesante. Lunedì 22 Ottobre arriveranno Vicktor Krum e la Signorina Fleur DelaCour, accompagnati da alcuni studenti e dai rispettivi Presidi. Spero vi troverete nuovamente bene con loro. Buona notte.- li avvisò sorridendo alle loro facce entusiaste.

- Sta volta ci daremo da fare, amico.- Disse Ron ad Harry. –Non voglio finire come al quarto anno al Ballo del Ceppo. Sta volta sbrighiamoci a chiederlo a qualcuna carina, eh? O almeno accettiamo se ce lo chiedono!- aggiunse facendogli l’occhiolino. Il moro rise annuendo guadagnandosi un occhiataccia da Corey. Sempre se avrebbero fatto in tempo a domandarglielo, ovviamente…

Neanche a pensarlo il pomeriggio seguente dovunque andassero trovavano ragazzine petulanti che lanciavano sguardi languidi e maliziosi verso Harry. Il solito gruppo Grifondoro a cui si erano aggiunti Neville e Seamus, dopo aver passato la mattinata a poltrire sul letto, fu costretto da Hermione a recarsi in biblioteca per cercare di studiare una complicata pozione a base di piante e organi interni di un qualche animale a loro sconosciuto, quando una ragazza abbastanza carina gli si avvicinò, seguita dalle sue amiche sghignazzanti. Aveva dei soffici capelli color castano chiaro, la pelle diafana –arrossata giusto sulle guance- e gli occhi chiari. Sulla divisa era stampato il marchio dei Corvonero.

- Ehm, scusami Harry. Io sono Elle Brown, mia cugina è nei Grifondoro. Volevo chiederti se…si, insomma ti andrebbe di venire al ballo con me? Non rispondermi subito. Anche le mie amiche volevano chiederti di andarci con loro quindi ti preghiamo di pensarci. Lei è Silvie- e indicò una ragazzina minuta con capelli rossicci alla sua destra –mentre  lei è Kira (Oo). Ci vediamo più tardi! Ciao!- aggiunse indicando la ragazza bionda alla sua sinistra per poi scappare ridendo insieme alle amiche. Per tutto il tempo Harry non aveva detto una parola limitandosi a guardarle come fossero aliene.

- Hai capito Harry… allora con chi ci vai delle tre? Dimmelo così le altre me le prendo io!- sbottò Seamus con gli occhi che brillavano.

- Non so… Certo che se è come Lavanda eviterei volentieri ma… Non guardarmi così Hermione, la persona con cui voglio andarci io non accetterebbe mai il mio invito… Comunque… Kira era carina, ma credo che andrò con Elle.- rispose il moro. Hermione gli lanciò un’occhiataccia della serie “Tentar non nuoce, idiota!” mentre Corey, irritato più che mai, si alzò di scatto prendendo la sua roba.

- Ieri ho dimenticato di consegnare quella ricerca sulla trasfigurazione dei metalli (O.o) alla McGranitt. Ci vediamo più tardi.- disse con un sorriso tirato, uscendo. Hermione non disse niente: effettivamente il sabato avevano solo due ore di Trasfigurazione la mattina e la ricerca avrebbero dovuto consegnarla proprio il giorno prima.

Dopo altre due ore e mezza finalmente arrivò l’ora della cena, così decisero di andare a recuperare Taylor, che non si era più visto. Davanti alle porte della Sala Grande incontrarono la Professoressa McGranitt, piuttosto agitata.

- Professoressa scusi, ha per caso visto Corey? Doveva consegnarle la ricerca che si era dimenticato ieri…- le chiese Harry seguito dagli altri.

- Taylor? Ma di cosa sta parlando Potter, Taylor, al contrario di voi- e indicò i quattro ragazzi (Hermione sorrise orgogliosa) –mi ha consegnato quella ricerca ben due giorni in anticipo! E ora vogliate scusarmi ma vado di fretta è successo… bè meglio non dirlo a voi.- disse scoccando un occhiata al famoso trio -conosciuto per la sua curiosità ed il record di regole infrante- ed allontanandosi in tutta fretta. La ragazza rimase un poco scioccata: aveva consegnato due giorni in anticipo? Allora cosa aveva da fare di tanto importante da dover mentire ai suoi amici?

Si sedettero al tavolo Grifondoro dove trovarono Corey, che gli sorrise affettuoso, ma tutt’altro catturò la loro attenzione.

- Ehi Calì, dov’è Lavanda?- chiese Seamus esprimendo i pensieri di tutti.

- Non avete sentito? Sua cugina Elle, di Corvonero, e due sue amiche sono state trovate al terzo piano… pietrificate.- mormorò.

Harry sbiancò. Hermione si coprì la bocca con le mani. Corey alzò un sopracciglio.

- Sono le tre ragazze che ti hanno chiesto del ballo Harry!- disse Neville.

- Pietrificate?! Intendi come al secondo anno?!- chiese agitato Harry.

- Esatto. La McGranitt è andata a parlare con Lavanda, per calmarla sapete… sembra sia successo… più o meno due ore fa. La Sprite e Madama Chips si stanno già dando da fare per la pozione con le Mandragole. Povera Lavanda…- disse cercando di trattenere le lacrime. Non era possibile. Assolutamente no! Il Basilisco era morto, sconfitto il secondo anno!! Era stato proprio Harry ad ucciderlo! Pensò Hermione. Come era potuto accadere?! La biblioteca non era molto lontana dal terzo piano, avrebbero potuto sentirle urlare o viste… due ore prima?

Scoccò un’occhiata al moro Grifondoro seduto davanti a lei. Non sembrava sorpreso, né preoccupato. Ma non poteva essere stato lui, non avrebbe potuto. Doveva decisamente parlare con Blaise!

 

L’occasione si presentò il giorno seguente. Avevano due ore di Difesa contro le arti oscure con Serpeverde, ma il Professor Lupin per via di problemi personali non aveva potuto parteciparvi; così si era seduta accanto al moro, il quale aveva fatto cenno agli altri di allontanarsi (con Draco dovette insistere un po’ di più per farlo sloggiare)infine rimasero solo lei, Blaise e Pansy.

- Che dovevi dirmi?- chiese Zabini, gentile. Pansy sogghignò a tale dimostrazione di affetto. Com’era tenero!

- Si. È importante e comincio a preoccuparmi.- rispose. Il sorriso dalle labbra dei due scomparve. –Quando siamo andati ai Tre Manici di Scopa ho cominciato ad avere il sospetto che Corey ci provasse con Harry. Il tutto confermato poco dopo quando sono andati in bagno e io li ho seguiti. Cioè… dovevo andarci anch’io e li ho visti!- e raccontò brevemente ciò che aveva visto, per poi passare alle ragazze del pomeriggio precedente.

- Non capisco perché ti preoccupi. Infondo se Harry ama veramente Draco, non cambierà idea tanto facilmente, no?- rispose Blaise dopo aver ascoltato attentamente.

- Non ho finito. A distanza di un mezz’oretta circa, da quando Corey è uscito dalla biblioteca… quelle ragazze non state trovate pietrificate, come è successo al secondo anno!- aggiunse la brunetta. Man mano che parlava abbassava maggiormente la voce, fino ad un sussurro. I due ragazzi rimasero… appunto, pietrificati. Non era possibile!

- M-ma… insomma.. l’erede d-di Salazar non… non- balbettò Pansy, diventando violacea.

- La biblioteca non è molto lontana dal terzo piano…- disse Blaise, più a sé stesso che alle due ragazze.

- Appunto!- ribatté Herm.

- Bè, è normale. Se ricordo bene dopo l’incidente…-

- Quale incidente?- chiese la Grifondoro. I due Serpeverde si lanciarono un occhiata. Pansy annuì, neanche lei sapeva bene la storia.

Le trascinò in un aula in disuso, onde evitare orecchie indiscrete e insonorizzò la stanza. Si leccò nervosamente le labbra, facendo arrossire, senza volere, la brunetta. Che diavolo le veniva in testa? Non era il momento di fantasticare certe… scene esplicite in quel momento! Con Blaise poi!

Scosse il capo e aspettò pazientemente che il ragazzo fosse pronto a parlare.

- Hermione devi sapere che io, Draco e Corey eravamo migliori amici fino all’età di 9 anni.- Hermione spalancò gli occhi. Non si diceva proprio dal modo in cui si guardavano male quei due! –Eravamo inseparabili, ma a volte Draco e Corey litigavano di brutto, finendo col fare a botte e non parlarsi per giorni. Di solito il tutto finiva con una scrollata di spalle e una risata tra amici. Un giorno, quando avevamo nove anni, ci trovavamo a casa di Severus. Ci divertivamo un sacco ad infilarci di nascosto nel suo laboratorio, ma quella volta trovammo una specie di passaggio. Non ricordo come ci siamo entrati, fatto sta che ci siamo ritrovati in un posto strano, peggio del suo ufficio- disse e le due ragazze fecero una smorfia di disgusto. –Su un lato c’era un’enorme credenza dove vi erano esposte delle provette, ognuna con un etichetta. Furono quelle ad attirare la nostra attenzione. Brillavano, sembravano fosforescenti. Così ci avvicinammo ulteriormente ma, non ricordo per quale assurdo motivo, loro cominciarono a litigare, finendo col darsele. Persero l’equilibrio e caddero sulla credenza.- Blaise trasse un profondo respiro, stringendo le palpebre. –Ci fu un’esplosione e gli adulti, quali Severus, Lucius, Narcissa e John (padre di Corey) si precipitarono giù. Io mi tagliai con qualche scheggia, mentre Draco e Corey… le provette contenenti i liquidi fosforescenti si rovesciarono tutte addosso a loro. Principalmente su Corey. Li osservai bene e vidi che i loro corpi... era come se avessero risucchiato quei liquidi al loro interno- finì. Le due ragazze rimasero in silenzio per alcuni minuti.

- Cosa contenevano?- chiese infine Hermione, un poco preoccupata.

- Pansy, tu sai che nelle vene di Draco scorre sangue Veela, giusto? Ma non del tutto. Non lo è completamente, perché le fialette che caddero su di lui, contenevano una minima parte di sangue Veela. Tutte le provette contenevano sangue di varie creature magiche o mostri. Vampiri, Basilischi, Folletti, Draghi, Veela, Unicorno e chi più né ha più ne metta. Tutto il sangue era miscelato ad una dose di pozione, di cui Severus non mi ha mai parlato, che come effetto collaterale… bè avete capito, no? Il sangue gli è entrato dentro.- si spiegò il ragazzo, giocherellando con le unghie dell’indice e il pollice.

- Stai cercando di dirmi che Corey ha i poteri di tutte queste creature..-

- No, non tutti. Credo solo uno per ogni creatura. Ma non tutte le creature non preoccuparti!- si affrettò a precisare allo sguardo terrorizzato della bruna. -Alla fine decisero di cancellare la memoria sia a lui che a Draco. È per questo che Corey non ha mai frequentato Hogwarts, è sempre stato cagionevole da quel giorno. Altro effetto collaterale immagino. A quanto pare ha imparato a usare i “poteri” e a controllarli ed ha pietrificato quelle ragazze, perché geloso. Dobbiamo tenerlo d’occhio.- disse tutto d’un fiato. Hermione annuì distrattamente, non sapendo bene cosa dire. Era una cosa assurda, eppure spiegava molte cose. Quello che le premeva più di sapere era cosa dovevano farci con quelle fialette? L’unica risposta che le veniva era Voldemort. Un modo per dargli maggiore potere una volta fatto risuscitare, immagino. Pensò. Fortunatamente ora era chiuso ad Azkaban.

- Cos’hanno detto a Corey?- chiese Pansy, che fino a quel momento non aveva aperto bocca.

- Non lo so. A Draco hanno fatto credere che i Malfoy sono Veela da generazioni. Il che non sembrerebbe strano visto il loro fascino. Ma non so cos’hanno detto a Corey. So solo che è pericoloso e va tenuto d’occhio dopo quello che ha fatto.- rispose Blaise, prima di lasciare un sospiro.

 

Fuori dalla porta, Draco ripose le Orecchie Oblunghe comprate dai gemelli Weasley, nella tasca della divisa, allontanandosi. Tornò nell’aula di difesa e si sedette al suo posto; poco dopo rientrano anche i tre compagni, come niente fosse. Quando li aveva visti uscire si era insospettito e aveva deciso di seguirli. A quanto pare aveva fatto bene a comprarsi le orecchie oblunghe, alla fine gli erano servite a qualcosa. Non sapeva se essere arrabbiato o sconvolto. Probabilmente provava entrambe le emozioni in quell’istante. Era incazzato nero perché avevano osato cancellargli la memoria; sconvolto perché quel Corey, una volta suo migliore amico, doveva essere assolutamente potente. E anche assolutamente idiota per fare una cosa del genere a tre mocciosette. Insomma, se voleva sterminare (o pietrificare) tutti quelli che sbavavano dietro a Potter faceva prima a far esplodere tre quarti di scuola. La sua, comunque, era una vera e propria ossessione. E le ossessioni sono pericolose. Ti inducono a fare cose orribili, avvolte possono finire anche con il far del male al fulcro di tale ossessione, pur di averlo per sé. Ma non doveva neanche osare torcere un solo capello al suo Harry o gliel’avrebbe fatta pagare cara.

Draco sibilò quello che aveva pensato, analizzandolo. Detto in quel modo poteva sembrare che anche la sua fosse un ossessione per il moro. Ma non lo era. Lui sapeva che non era così. Lui amava Harry. Lo avrebbe protetto in qualsiasi modo possibile. E se Potter non provava lo stesso per lui, bè gli avrebbe augurato tutta la felicità del mondo.

Corey odiava Malfoy, di questo se ne erano accorti un po’ tutti, e la cosa era reciproca. Draco non vedeva proprio l’ora che fosse venuto da lui. Lì si che si sarebbe divertito…

Si voltò a guardare Harry: Era solo. I suoi amici stavano chiacchierando allegramente con Blaise e Pansy. Bè tutti tranne Weasley, che sembrava alquanto riluttante. Cogliendo la palla al balzo, si alzò e si sedette accanto al moro, suscitando qualche sospiro da parte delle ragazze. Non era cosa da tutti i giorni vedere i due ragazzi più ricercati della scuola, uno accanto a l’altro.

Ad Harry sembrò che il suo cuore si fosse fermato, giusto per dargli fastidio. Girò lo sguardo incrociando gli occhi grigi dell’altro, quasi perdendosi.

- Come mai sei rimasto qui da solo, Potter?- chiese dopo essersi osservati a lungo il biondo.

- Io volevo rimanere un po’ solo…- rispose Harry, rendendosi subito dopo conto che poteva essere frainteso. –Ma puoi rimanere!- aggiunse frettolosamente facendo ghignare il Serpeverde.

 

Continua...

 

Anteprima Quarto Capitolo:

- Un pò di attenzione ragazzi.- esclamò il preside alzandosi, portando la Sala a tacere. -I Presidi Igor Karkaroff e Madame Maxime sono finalmente arrivati. Diamogli il benvenuto-

 

- Ciao Harry, ci incontriamo di nuovo!- disse porgendogli la mano, che fu accettata.

- Ciao Simon!- rispose il moro sorridendo.

 

-Perchè sei tanto gentile con lui?Parlo di Harry. Non è da te. Normalmente lo avresti sedotto direttamente, invece ora fai tutto il dolce, con quei sorrisini... che vuoi fare?- chiese.

 

Ed ecco il terzo capitolo con un ritardo stratosferico! è anche corto e poco soddisfacente immagino, ma con questo caldo mi passa la voglia di fare qualsiasi cosa! IO ODIO L'ESTATE!! A parte la fine della scuola non c'è' niente di che... e io mi annoio... noia.... anche adesso...

Comunque spero che questo coso che dovrebbe essere un capitolo vi piaccia e attiri maggiormente la vostra attenzione. Uh uh... ci sono altre cose sul bel Taylor che Blaise non ha detto... che neanche il moro Serpeverde sa... BUAHAHAH. Ora passiamo ai ringraziamenti!!^^

 

tinachan: Personaggio preferito è Corey? Si devo ammettere che nonostante tutto può essere simpatico... ma dipende dai casi, secondo me. Comunque ti ringrazio per aver commentato anche il secondo capitolo e per il tuo consiglio nel migliorare... bè mi impegnerò! Anche perchè adoro leggere e scrivere fanfic, sarebbe stupendo migliorare!! Ancora grazie! Ciaoneeen!

 

Maho_Lupin: Bè per il ballo mi dispiace ma si dovrà aspettare il prossimo capitolo! Corey, si fa paura anche a me... non so mai come descriverlo in certi aspetti... La storia del Veela ormai si è "svelata" e per quanto riguarda Remus.. non  lo odio più! Sarà stato un periodo o qualcosa del genere! Però solo quello del film... il Lupin del libro continua a non starmi molto simpatico... sarà stata la prima impressione? Bho!! Grazie di aver commentato e spero lo farai ancora!! Ciaoneen kissen^^

 

Mana: Grazie!! Ecco il seguito, anche se non succede granchè! Diciamo che è una spcie di intermezzo... Kissen!^.-

 

Mistress Lay: Sono anch'io molto curiosa di vedere il continuo sai?^^''' Il mio cervelletto (che molto spesso funziona a scatti) deve ancora escogitare come se la svroglieranno tra loro Draco e Corey (che oltre a Kokuyo *ç* di Wih mi ricorda anche Fuuma di X1999... cioè i capelli più o meno sono quelli....Un giorno disegnerò Corey *_*) ma la linea generale della storia e quello che deve accadere, almeno quello, lo so bene^^''' grazie per aver commentato, spero di sentirti al prossimo cap!!Ciso Ciao!^O^

 

Nikoletta: Oddio... che dire... Grazie!! Me oltremodo felice^^ Se vuoi davvero leggere qualcosa di geniale (a mio parere).. farò un pò di pubblicità occulta.. puoi leggere "Fantasmi dal Passato" di Vilandra e "Un Cappello Parlante tutto Speciale" di Corvonero19. (l'adorooooooo) Dopo questo mini intervallo.. ti ringrazio ancora e ti saluto!^^ Ciso ciaaaao!

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Capitolo 5
*** La decisione di Viktor ***


Scusate per l'impostazione, ma sto utilizzando il portatile e appena posso sistemerò l'impostazione del capitolo, come gli altri. ^^''''''' Quarto Capitolo:La decisione di Viktor Se all'ora di pranzo Harry si sentiva felice, per cena camminava a tre metri da terra: quella mattina si era preoccupato per Lupin, dato che il giorno prima c'era stata la luna piena, ma quando Draco gli si sedette accanto all'ora di buco, quasi gli scoppiò il cuore. Avevano parlato un pò di tutto, principalmente sul Quidditch ed era persino riuscito a trovare il coraggio di fare i complimenti al biondino dicendogli che era migliorato notevolmente. A pranzo Silente aveva annunciato che per l'arrivo degli ospiti, quella sera a cena, tutti gli studenti avrebbero potuto vestirsi come meglio credevano. Nel pomeriggio, invece, era riuscito a rigirare Piton e ad evitare una punizione. In più aveva visto Draco rifiutare un invito al ballo da parte di una ragazza del quarto anno! Quella giornata non poteva andare meglio!! Si trovava nel bagno del suo dormitorio e mancava solo un quarto d'ora all'arrivo degli ex campioni. Aveva detto agli altri di avviarsi senza di lui e che li avrebbe raggiunti entro breve. Non amava molto darsi delle arie, tanto meno attirare l'attenzione, ma ora che poteva permetterselo, ora che aveva una possibilità di attirare la sua attenzione... bè, perchè non provarci? Prese la matita nera e tracciò una sottile linea intorno agli occhi verde smeraldo e passò un poco di rimmel sulle ciglia. Si scostò dal piccolo specchio sul lavandino e si avvicinò a quello grande che copriva gran parte della parete, dove poteva specchiarsi dalla testa ai piedi: Avrebbe baciato la sua figura in quel momento. Dopo varie ipotesi aveva optato per un paio di jeans neri aderenti a vita bassa. "Decisamente bassa" pensò voltandosi di spalle. Prese una cinta bianca di pelle per stringerli un pò. La camicia nera, ma leggermente più chiara, che dava più sul grigio, era come sempre aperta sui polsini, i primi due e l'ultimo bottoncino. Aveva legato una piccola ciocca di capelli dietro la nuca, formando un piccolo codino e lasciato arruffati il resto dei capelli. Mise giusto un pò di gel per abbassare la frangia sugli occhi, per accentuare il loro colore, già in contrasto con la matita ed il rimmel. Sulle unghie faceva bella vista lo smalto nero. "Perfetto." pensò sorridendo. "Ora le scarpe." (così SI che saresti figo, Potter! *ç* ndyu)Entrò nel dormitorio rovistando sotto il letto, trovando infine dei stivali semplici, adatti. Così, dopo aver messo la bacchetta in un sacchettino bianco -tipo quello usato per trasportare un flauto- legato in vita -i jeans erano decisamente troppo stretti per poter infilare la bacchetta in tasca-, si diresse verso la Sala Grande. Nel corridoio i quadri lo fissarono, alcuni male, altri gli fischiarono, ma la sua mente era rivolta ad una sola persona. Rifiutò, comunque, di immaginare la sua reazione, per non rimanerne deluso se fosse stata negativa. Insomma, e se fosse scoppiato a ridere insieme a Blaise? Ci sarebbe come minimo morto! Raggiunse finalmente le grandi porte. Con il cuore in gola e la mente affollata dai pensieri stava per aprirle quando sentì una voce chiamarlo. Per l'agitazione si voltò di scatto riconoscendo subito la figura Luna Lovegood avvicinarglisi. Portava un semplice maglioncino bianco a giro collo, sicuramente più grande di qualche taglia dato che le maniche le coprivano interamente le mani delicate, ed una lunga gonna viola, mentre le prime ciocche dei capelli biondi erano state legate dietro la testa. - Ciao Harry. Entriamo insime?- chiese guardandolo con i suoi occhi sempre spalancati. Il moro ci pensò un attimo. Forse era meglio entrare in compagnia, poteva sembrare meno sospetto. - Certo!- le sorrise, aprendo infine le porte decorate. Non tutta, ma almeno metà sala si zittì non appena Harry Potter varcò la soglia. Inutile dire che, in quella metà, erano presenti Corey e Draco. Il primo aveva stretto talmente forte la forchetta con cui stava giocando nell'attesa, da avere le nocche bianche, le labbra erano serrate e gli occhi puntati sul bel fisico del moro, mentre nella sua testa si ripeteva che doveva conquistarlo e in fretta. Il secondo era talmente perso nei suoi pensieri, chiedendosi dove potesse essere il suo Grifondoro, che non si accorse nemmeno dell'entrata di quest'ultimo finchè Blaise gli diede una poderosa gomitata fra le costole. Si era girato di scatto e aveva poi puntato gli occhi su quello che l'amico, ghignante, gli indicava. Rimase con il calice a mezz'aria, gli occhi grigi che quasi uscivano dalle orbite, la bocca leggermente aperta, le gote rosee -molto strano per lui- e la gola secca. Seguì il percorso del moro che si era andato a sedere fra i suoi amici, che dal canto suo non si era perso neanche un solo gesto del Serpeverde, rimanendone piacevolmente soddisfatto. - Harry!- esclamò Ron che non credeva ai propri occhi. -Hai deciso di far svenire metà popolazione femminile di Hogwarts?!- Aggiunse. Hermione gli diede uno scappellotto dietro la nuca, sorridendo. - Ma non capisci?!- disse ammiccando verso il tavolo verde-argento. Dopo quindici secondi il rosso parve capire e fece l'occhiolino al suo migliore amico. -Anche se io ancora non approvo del tutto. Ma magari, stando dalla tua parte, riuscirò a farmi prestare qualche tuo vestito nuovo.- gli disse. - Ron, già li indossi.- rispose Harry sorridendo mentre gli altri, compreso Ron, scoppiavano a ridere. Portava una maglietta rossa, con due righe blu alla fine delle maniche lunghe e dei jeans chiari -allungati con la magia- il tutto con un bel paio di scarpe da ginnastica bianche. - Un pò di attenzione ragazzi.- esclamò il preside alzandosi, portando la Sala a tacere. -I Presidi Igor Karkaroff e Madame Maxime sono finalmente arrivati. Diamogli il benvenuto- disse allungando la mano verso la porta, la quale si spalancò. Ad entrare per prime furono Madame Maxime e Fleur seguite da un gruppo di cinque ragazze di Beauxbatons. Dopo di loro Igor Karkaroff entrava seguito a ruota da Viktor Krum e altrettanti ragazzi di Durmstrang. -Prego, prendete posto dove preferite e Buon Appetito!- aggiunse l'anziano Preside una volta scemati gli applausi. Viktor Krum raggiunse a passo spedito il tavolo Grifondoro e si sedette fra Ron ed Hermione, mentre un altro ragazzo, arrivato con lui, si sedette fra Corey ed Harry, di fronte a Ron. - Alora Her-mio-ne come sta?- chiese il moro rivolgendole un sorriso, mentre lei ricambiava. - Benissimo! Tu come stai, Vicktor?- - Ciao Harry, ci incontriamo di nuovo!- disse porgendogli la mano, che fu accettata. - Ciao Simon!- rispose il moro sorridendo. - Simon!- soffiò irritato Corey dall'altro lato. Il biondino si girò strizzandogli l'occhio e ghignando come un cretino. Poi si voltò per parlare con Viktor ma... - Posso farlo sembrare un incidente! Due con una botta sola!! Agli Auror posso sempre dire che sono impazziti entrambi e si sono ammazzati a vicenda!! Ci sarà spargimento di sangue!!!- continuava a ripetere un certo biondo Serpeverde, fissando male il nuovo arrivato, che appena entrato si era messo vicino ad Harry, e Corey che continuava a fissare il corpo magnifico del moro. - Eddai Draco, come la fai lunga! Stanno solo parlando! Meditare addirittura di ucciderli per una chiacchierata...- gli fece esasperato Blaise. Draco gli lanciò un occhiataccia, per poi guardare il tavolo rosso-oro e tornare infine all'amico. - Certo che si divertono Krum e Granger...- soffiò cattivo. - Possono sempre impazzire in tre..- sibilò acido il moro portandosi il calice alle labbra. -E comunque quello biondo non sembra interessato ad Harry. Sta guardando da questa parte o sbaglio?- aggiunse dopo un lungo sorso. Draco assottigliò gli occhi per vedere meglio, per poi inarcare le sopracciglia sorpreso. - Con quella faccia da ebete sta guardando... lenticchia?- - Simon, ci sei?- fece esasperato Corey. Inutile. Era talmente preso a fissare intensamente di fronte a sè che non si accorgeva minimamente del vecchio amico. Harry gli sventolò una mano di fronte agli occhi, riuscendo finalmente ad attirare la sua attenzione. Simon si voltò guardandolo per un momento senza capire. Poi, con grande sgomento di tutti, gli sorrise prendendogli il viso fra le mani e gli scoccò un sonoro bacio sulla guancia, ora rosee per l'imbarazzo, per poi tornare a mangiare come nulla fosse. Un forte rumore di piatti o bicchieri che cadevano si udì provenire dal tavolo dei verde-argento, ma Harry non lo notò, troppo intento a fissare sconvolto Simon, che mangiava tranquillamente, e Corey che aveva un espressione talmente arrabbiata da far paura. Non fece nemmeno caso a Malfoy, che, usandola come un arma, brandiva minaccioso una forchetta dalla loro parte, mentre Blaise tentava di fermarlo. - Sono veramente contento di essere venuto qui! Veramente tanto. Com'è bella la vita!- esclamò infine Simon, addentando delle patate arrosto. - Ehm... io credo... si... allora, come stai?- farfugliò Harry, non sapendo cosa dire. - Non ci siamo presentati...- disse il ragazzo, ignorando la domanda del moro e rivolgendo lo sguardo agli altri Grifondoro. Uno in particolare. - Io sono Hermione Granger, piacere. Mentre lui è Ronald Weasley.- si presentò subito la brunetta porgendogli la mano, che venne afferrata e rilasciata in un nano-secondo. - Piacere, sono Simon Andrews.- rispose animatamente, senza staccare gli occhi verdi da quelli azzurri del rosso, che si sentì imbarazzato e stranamente... compiaciuto. - Non sei Russo?- chiese Ron, interessato di intraprendere una conversazione con il ragazzo di Durmstrang. Simon cominciò a spiegargli di suo padre, vecchio amico della madre di Corey, che aveva preferito la scuola di Durmstrang, per suo figlio nonostante abitassero a Londra. La cena passò velocemente , quasi non si accorsero della sala che lentamente si svuotava. I nuovi arrivati poterono scegliere dove stare per dormire; Simon non ci pensò due volte a seguire Corey nel dormitorio Grifondoro, mentre Krum, non potendo comunque stare con Hermione nel dormitorio delle ragazze, decise di seguire quel ragazzo biondo di Serpeverde che aveva conosciuto due anni prima… gli sembrava si chiamasse Malfoy… Il Principe delle Serpi lo condusse nella stanza che divideva con Zabini, Tiger e Goyle. Appena entrati notarono il letto in più; c’era qualcosa che poteva sfuggire a Silente? Si ritrovò a chiedere il bel biondo, mentre indicava al ragazzo il suo letto. Si buttò a peso morto sul proprio, fissando insistentemente il soffitto come se potesse aiutarlo a trovare una soluzione. Il ballo. Quanto gli sarebbe piaciuto poterci andare con Harry… ma non poteva certo andare a chiederglielo! Gli avrebbe riso in faccia! E se lo avesse disprezzato? O… ignorato?? Era sicuro di poter sopportare, anche se a fatica, l’odio, il disprezzo… ma non l’indifferenza. Una delle cose peggiori al mondo. Poteva chiedere a Blaise un aiuto, ma anche lui era nella sua stessa situazione. Invitarla o non invitarla? Erano entrambi sdraiati sui propri letti, esausti, fisicamente e psicologicamente. Era peggio di tre ore di lezione fatte dalla McGranitt! Il moretto si voltò a guardare il Campione della Nazionale Bulgara; In più ora ci si metteva pure Krum. Non c’era neanche competizione, diamine! Viktor era famoso, si conoscevano dal quarto anno e non l’aveva mai presa in giro, non l’aveva mai chiamata “Mezzosangue”… Mentre lui? Che aveva fatto? Era tutto il contrario! Era si, bello e affascinante, ma era un Serpeverde purosangue, un figlio di papà, che, insieme a Draco, non aveva fatto altro che tormentare il magico Trio! Sconforto totale… - Allora Blaise…- chiese il biondo dopo attimi di insostenibile silenzio. -Vorresti invitare Hermione al ballo?- il moro accanto a lui sussultò. - Si- rispose semplicemente il ragazzo stirando le labbra in un sorriso forzato, mentre Krum aggrottava le sopracciglia. - Ti piace Her-mio-ne?- chiese quest’ultimo avvicinandosi. Il moro Serpeverde lo fissò chiedendosi se l’altro volesse sembrare minaccioso avvicinandosi. Tsk! Lui era un perfetto Serpeverde e non si sarebbe fatto di certo mettere i piedi in testa! - Esatto. Molto.- disse l’ultima parola con particolare enfasi. –Qualche problema?- disse poi, facendo un sorriso falsamente innocente. Il ragazzo grugnì entrando nel bagno. Di certo non si sarebbe lasciato fregare la sua Hermione! Erano già andati al ballo insieme una volta e si piacevano a vicenda (illuso ndyu) avrebbe sicuramente accettato di nuovo! - L'hai fatto a posta, vero?- disse Blaise, guardando il suo migliore amico, che ricambiò con un ghignetto da serpe quale era. Il moro scosse la testa facendo uno sbuffo divertito. Fissò le tende verdi del suo letto a baldacchino per poi riposare lo sguardo su quello aggrottato dell'altro. Non era difficile intuire i suoi pensieri. -Perchè sei tanto gentile con lui?Parlo di Harry. Non è da te. Normalmente lo avresti sedotto direttamente, invece ora fai tutto il dolce, con quei sorrisini... che vuoi fare?- chiese. Il biondo lo fissò intensamente nei suoi profondi occhi blu, che sembravano leggergli dentro ogni volta, ma lo scostò quasi subito. - Io... credo di aver paura. Lui è così... uff... Se dovessi sedurlo subito.. ho paura che possa pensare che io sia interessato solo al suo corpo. Insomma, hai visto come lo tratta Taylor?- rispose muovendosi sul materasso. - Stupido...- borbottò Blaise dopo attimi di silenzio, girandosi su di un fianco per vedere meglio in faccia l'amico, il quale aveva alzato un sopracciglio. A quella muta richiesta decise di spiegarsi meglio. -Credi davvero di dover fingere e sorridergli come un ebete per guadagnarti la sua fiducia? E cosa farai quando tornerai ad essere sempre il solito Draco? Questo gli farà credere di essere preso in giro togliendoti la sua fiducia. Devi essere te stesso per poterlo conquistare. Non preoccuparti, te lo dico da amico e da buon osservatore, Potter è decisamente attratto da te. Non da Taylor. Lui è solo un amico, si vede lontano un miglio che Harry non è interessato in quel senso a lui.- Zabini sorrise tra sè e sè al miscuglio di espressioni presenti sul viso dell'altro. Sorpresa, gioia, soddisfazione. In fondo lui sapeva che Potter era innamorato perso del suo migliore amico... e viceversa... - Ehm… no…- sussurrò Hermione, la mattina seguente, portando nervosamente una ciocca castana dietro l’orecchio. - Eh?- Krum spalancò gli occhi neri, incredulo. Aveva appena rifiutato il suo invito! Perché.. - A me.. cioè, tu mi piaci, o almeno… insomma speravo me lo chiedesse un’altra persona… anche se dubito…- rispose sempre più imbarazzata, abbassando il capo a fissarsi la punta delle scarpe. Non credeva fosse così difficile rifiutare! E poi perché lo stava facendo? Blaise non avrebbe di certo invitato lei al ballo, sapeva perfettamente di non avere possibilità, in quanto considerata una Grifondoro mezzosangue… - Zabini?- chiese il Bulgaro aggrottando la fronte. La ragazza alzò il viso di scatto chiedendosi come avesse fatto a capirlo! Lei non aveva neanche mai parlato con Blaise davanti a lui, quindi come poteva sapere? Arrossendo furiosamente balbettò un "si" annuendo piano, senza però distogliere gli occhi nocciola da quelli neri di lui. Viktor la guardò stranito. Che annuiva a fare? Poi comprese e decise che, se non poteva averla... bè non faceva niente! Se lei era innamorata di qualcun'altro lui non poteva intromettersi... ma poteva, come dire... spingerli... - Capisco...- gli fece. Poi, sorprendendola, la prese per le spalle sospingendola lungo il corridoio. -Fatti avanti con Zabini visto che ti piace tanto Zabini...- enfatizzò lui facendole l'occhiolino e lasciandola lì, in mezzo al corridoio come una scema. Aprì e chiuse le palpebre più volte per poi avviarsi con noncuranza alla lezione di Antiche Rune. Si incontrò con Harry, Ron e Corey a pranzo dove gli amici gli fecero il riassunto delle "profezie" del giorno da parte della Cooman. Insieme a loro c'era Simon, che aveva scelto di frequentare le stesse classi dei tre ragazzi per quei giorni. Il ragazzo era un tipo simpatico, estroverso, non stava fermo un attimo, un degno avversario di Seamus Finnigan, insomma.(Anche se a Seamus la cosa non lo infastidiva minimamente, anzi.) - Quindi Harry, secondo quella pecora sei comunque destinato a morire?- chiese innocentemente. Gli altri risero al nuovo soprannome della povera professoressa, confondendolo. -Lo prendo per un si!!- rispose infine. -Mi hanno detto che al Ballo del Ceppo, al vostro quarto anno, c'erano le Wierd Sisters! Devono essere forti! Il mio problema sarà ballare... da quando frequento Durmstrang ho imparato dei balli... ma sono principalmente russi. Posso ballare il Can Can!!- esclamò saltando da un argomento all’altro. Agli sguardi, chi allucinati, chi interrogativi si alzò dal suo posto mettendosi in piedi sulla panca cominciando a ballare, per poi scendere sul pavimento, in mezzo alla Sala Grande (dove molti erano arrivati per il pranzo) e continuare la perfetta esibizione del Can Can. Dovettero fermarlo con la forza. Continua... Anteprima Quinto Capitolo: *- Che diamine vuoi?- soffiò. - Sapere com'è andata! Che ti ha risposto Harry?- Blaise aveva intuito in una risposta negativa, dall'atteggiamento dell'amico, ma con Draco non si poteva mai sapere. - Potter? Non ho idea di cosa tu stia parlando, Blaise. Cosa ha a che fare Potter con me?- rispose freddo il giovane Malfoy, voltandosi poi a seguire la lezione, lasciandosi osservare a occhi spalancati da un sorpreso Zabini* Ciao carissime! Finalmente posto questo maledetto capitolo! Mi dispiace di non essermi più fatta sentire!>< L'anno scorso ho avuto gli esami del terzo e non ho avuto tempo di scrivere e quest'anno la preside pretende che cominciamo a fare le simulazioni d'esame. Già dal quarto-.- Quindi il tempo per scrivere è andato a farsi fottere insieme all'ispirazione. Questa mattina mi sono messa a leggere i commenti e... oddiuuuu ç_ç Mi sono commossa ç_ç Grazie a tutti/e dei vostri commenti! Spero di non aver perso troppi lettori ç__ç Ma ora voglio riprendermi! Con una bella dose di HIM sparata nel timpani, una tazza di caffè e un pò di concentrazione spero di riuscire a trovare l'sipirazione necessaria per andare avanti! Ed ora.... i commenti!*_* Lady Depp: Odi Corey? Bè ammetto che posso ben capirti XD E concordo che nessuno può mettersi fra loro!! Grazie del commento, un bacioneee^^ Mistress Lay: Un neurone acido ed egocentrico XD Bellissimo XD Che fa Harry su questo capitolo? Nulla di che! E' sul prossimo che...bè lasciamo sta XD E' un mio piacere invece trovare il tuo commento*_* Grazie!*_* Alba: Sono contenta che ti sia piaciuto il terzo capitolo, ultimamente non sono molto soddisfatta purtroppo>< Thank you, my dear^^ Emissariadisaturno: Ed ecco qui il famoso quarto capitolo! Postato un anno e mezzo dopo il terzo, ma l'importante è che ci sia XD (Grammatica di m...-.-) Kristin: Bè qui dipende dai punti di vista. Insomma, può essere una palla al piede se ci si mette eh!>< Però lo trovo...ehm ehm...sexy ù//ù Selvy: Grazie!^^ Gokychan: Eccola! L'ho continuata!!>< Grazie del "meravigliossissimaaaaaaaaaaaa[..]" XD Un bacione!^^

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