Come un raggio di sole...

di _Colours_ of the _Music_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ricordi che fanno male... ***
Capitolo 2: *** Amici... ***
Capitolo 3: *** Pensieri che si sovrappongono ***
Capitolo 4: *** Un incontro inaspettato ***
Capitolo 5: *** Finalmente ti rivedo... ***
Capitolo 6: *** Momenti di amicizia ***
Capitolo 7: *** Al campetto, dopo molto tempo ***
Capitolo 8: *** In ospedale ***
Capitolo 9: *** Amore..? ***
Capitolo 10: *** Epilogo - Di nuovo insieme ***



Capitolo 1
*** Ricordi che fanno male... ***


Sono in ospedale. Il capitano e gli altri mi ci hanno portato dopo che io mi ero fiondato contro la Meteora Dirompente di Xeen, il giocatore della Genesis. Perché? Perché mi succede sempre così! Perché non riesco a giocare liberamente a calcio?! Vorrei… soltanto essere un giocatore come tutti gli altri, divertirmi, senza che Hayden mi disturbi o mi costringa a cambiare!
Guardai la sciarpa posata sul letto. N-No… Non posso liberarmi della personalità di Hayden… Non voglio perderlo! Eravamo… così felici insieme! Mi ricordo ancora quel giorno maledetto, dopo la fantastica partita che avevamo giocato…

***

-Che bella partita è stata!- io ero entusiasta.
-Sì! E hai visto che tiro ho fatto?- tu eri felice, come al solito.
-Certo! Fratellino, sei sempre fantastico!
-Modestamente! Sono il miglior attaccante della storia!
-Ahahah! Beh, anche Shawn è stato bravissimo!- la voce di nostra madre ci interruppe.
-Ma io sono stato più bravo!- eri molto sicuro di te…
-Il solito modesto, né, Hayden?- rise nostro padre.
-Io non sono modesto! Dico solo le cose come stanno!- mettesti il broncio, quel tuo inseparabile, inconfondibile broncio, con le braccia incrociate e le guance gonfie.
-Io continuo a pensare che se non difendi bene, non potrai ma vincere!- mi intromisi.
-Ma il più forte è quello che riesce a segnare!
Nostro padre ci guardò attraverso lo specchietto retrovisore.
-Allora voi due siete una coppia perfetta!
Ecco. La famosa frase che mi rimase impressa per tutti questi anni… Io e te saremmo stati veramente una coppia perfetta. Ci sorridemmo e ci battemmo il cinque in un gesto che voleva dire: “Non ci separeremo mai”. Ma non fu così. Quella maledetta valanga ci separò. Ma io non ti ho mai dimenticato, Hayden. E mai lo farò! Insieme saremmo stati perfetti, ed è quello che voglio diventare! Perfetto, come voleva nostro padre. Ma non posso farcela senza di te… Poi, vidi quella sciarpa. La TUA sciarpa, quella dalla quale non ti separavi mai, per nessun motivo al mondo. In quel momento, non avevo più nulla che mi collegasse a te. Non sentivo più quel legame inseparabile… Misi la sciarpa. Nemmeno quella aveva il calore che cercavo. Nemmeno quella sapeva darmi il tepore di cui avevo assoluto bisogno in quel momento. Mi girai e vidi il tuo corpo esanime, senza vita, che giaceva in mezzo alla neve. Mi sdraiai accanto a te e ti presi la mano. Le lacrime scesero dal mio viso di bambino. Non poteva essere vero, avevo perso il mio fratello, quel fratello sicuro di sé, che mi infondeva coraggio quando ero a terra e che mi faceva sentire più forte. La tua vicinanza mi era sempre servita, era la cosa più preziosa che avevo… E adesso, in un secondo, l’avevo persa… Mi strinsi a te, anche se il calore che ti avvolgeva poco prima era ora scomparsa. Chiusi gli occhi e ti strinsi forte la mano…

***

Senza Hayden nella mia vita sembrava quasi che fossi diviso in due. Prima dell’incidente ero completo, felice… Ma, dopo, l’altra metà di me se n’era andata… Quella sciarpa mi aveva fornito una parte di questa metà. Grazie ad essa, potevo vedere mio fratello tutte le volte che volevo, tutte le volte che avevo bisogno di lui. All’inizio ero felice di poterlo fare, ma, adesso, col passare del tempo, comincio seriamente ad averne paura. Hayden sta prendendo il sopravvento sul vero me. Ma non posso… Devo fare questo sacrificio. Mio padre avrebbe voluto questo, e io voglio renderlo felice!
Credo che, però, il capitano e l’allenatrice non abbiano capito quanto difficile sia per me… Hayden continua a ripetermi quella frase…
“Loro vogliono passarla a me! A Hayden Frost! Non a Shawn Frost…”. Io non so più cosa pensare…
Basta!
Non voglio restare sdraiato tutto il tempo! H-Ho bisogno di rinfrescarmi…
Mi alzo ed esco dalla mia stanza. È tutto buio… Non si sente anima viva.
Vado in bagno e mi dirigo al lavandino.
-Perché… deve succedermi questo..?
-Eheheh…- la voce di Hayden…
Alzo lo sguardo e mi vedo riflesso nello specchio.
-Hayden..! Cosa vuoi..?
-Se ti crea tutti questi problemi essere te stesso… allora perché non sparisci e lasci il posto a me? Sarebbe meglio per tutti...
-C-Cosa..?
-Hai sentito bene, fratellino…
-N-No! Non v-voglio..!!!
Troppo tardi… Hayden stava prendendo il sopravvento…

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Capitolo 2
*** Amici... ***


Alessia
Ero nel mio letto. Stavo pensando. Avevo osservato la Raimon dalla finestra della mia scuola. Avevo guardato tutta la partita contro la Genesis, da cima a fondo, anche l’incidente di quel ragazzo dai capelli grigi. Avevo visto che Darren aveva osservato il match dall’esterno del campo. Darren è il mio compagno di classe, alla Folkshore Junior High. E’ il mio migliore amico. Era rimasto veramente sconsolato dal risultato della partita, che non era nemmeno finita a causa della pallonata dell’alieno di nome Xeen. A dire il vero, ci ero rimasta male anche io. Pensavo che nessuno avrebbe mai battuto la Raimon! Io e Darren seguivamo sempre quella magnifica squadra! Non ci eravamo persi nemmeno una singola partita contro gli alieni! Avevamo assistito alle loro numerose vittorie e alle loro pochissime sconfitte. Però, queste ultime non erano mai state disastrose come quella di quel pomeriggio. Continuo a pensare alla faccia delusa di Darren… Io ci tengo a lui, e non vorrei mai che soffrisse… Ma quel giorno avevo preferito non dirgli nulla per consolarlo. Non so se avevo fatto la cosa giusta.
Il dubbio mi assale! Ho deciso: domani andrò da lui a vedere come sta. Sì, è la cosa migliore, lo so!
Mi sdraio su un fianco e chiudo gli occhi. Tutt’ad un tratto, una domanda mi passa per la testa: chissà come sta quel ragazzo dai capelli grigi… Quello che era stato colpito dalla Meteora Dirompente… Ma perché penso a lui?? Bah, io e i miei strani sbalzi di pensiero…
Fatto sta che mi devo addormentare. Domani ci sarebbe stata un’altra giornata di scuola, e avrei dovuto essere pronta e ben riposata.
Miracolosamente, mi addormento.

***

Giorno. Era giorno. Nessuna nuvola in cielo. Mi allenavo con la squadra di calcio in cui gioco. Darren è in porta, come sempre. Io in difesa. Il mio ruolo è quello di difendere, e quindi resto in difesa. Ma questa volta non posso stare ferma a lungo. Infatti, dopo pochi minuti di gioco, spunta un mostro gigantesco dietro alla scuola. Ma che dico? Non era un mostro! Era… Xeen! Questa volta è gigantesco! Minaccia di distruggere la scuola! Ecco! Sta alzando una gamba… Sta per spiaccicarci tutti! Non possiamo fare nulla! Mi rannicchio. È l’unica cosa che posso fare. Sento qualcuno che mi avvolge. È Darren… Apro la bocca per ringraziarlo, ma le uniche voci che si sentono sono le urla di tutti gli altri, che contrastano la mia. Abbasso la testa e chiudo gli occhi. Tutto si ammutolisce. Il silenzio assoluto incombe. Faccio per aprire gli occhi. Li apro pochissimo, giusto per vedere l’alieno colpito da una pallonata. Tutti si alzano in piedi, e guardano verso il nostro salvatore. È un ragazzo dai capelli castani e gli occhioni dello stesso colore. Una fascia arancione gli avvolge la testa, poco sopra la fronte. È Mark Evans, il capitano della Raimon. E non è solo. Dietro di lui sono comparsi tutti i membri della sua formidabile squadra…

***

Mi sveglio. O meglio, vengo svegliata da una voce familiare. Ma che dico… Questo è Darren!
-Ale, svegliati!
Mi sta scrollando e cercando di svegliare con tono dolce e pacato. Adoro quella voce… Ma è diversa dal solito. C’è molta tristezza celata in essa. Apro gli occhi.
-Mmh… Darren… Va tutto bene..?
-Io? Sì, sto benissimo… Perché me lo chiedi?
-Guarda che non riesci a mentirmi! Sono la tua migliore amica!
-…
-Visto? Hai qualcosa… Sei rimasto deluso per la partita di ieri, non è vero?
Lui si gira e mi guarda.
-Mi conosci troppo bene…
-Modestamente!
Appoggio la mano sulla sua spalla.
-Su, non devi preoccuparti! La Raimon è forte! E poi non ha tecnicamente perso! La partita si è interrotta, ma secondo me potevano farcela! Avrebbero solo dovuto credere di più in loro stessi e avrebbero vinto!
-… T-Tu credi..?
-Certo! Mark non è il tipo che si arrende, lo sai bene anche tu!
Sfoggio un sorriso a trentadue denti che sembra farlo rasserenare.
-Sì, hai ragione! Grazie, Ale!
Mi abbraccia. Succede sempre tra noi due. Io ricambio l’abbraccio. Lui è sempre così. Tenero e sensibile. Sembra un angioletto. Adoro quando mi abbraccia… Mi sento al sicuro.
-Figurati… Servono a questo gli amici…
-Giusto… A-Amici…
Arrossisco senza motivo. Come mai aveva esitato a dire amici..? Noi due siamo amici, dopotutto, no??
Ma non posso pensare altro che una voce dall’altoparlante ci avvisa di entrare nelle nostre classi.
-Andiamo!- dice lui, alzandosi e porgendomi la mano.
-S-Sì!- balbetto io. Aspetta… Perché ho balbettato?? O mamma, non capisco più nulla… Va beh, prendo la sua mano e vengo sballottata di qua e di là per i corridoi della scuola, fino ad entrare in classe.

Angolo dell'autrice
Eccomi qui per vostra sfortuna! Vi chiedo scusa per due motivi:
1) Questo capitolo fa schifo T^T
2) E' troppo smielato e sentimentale -.-"
Chiedo perdonoooooooooo >___<
Ok, non voglio annoiarvi oltre...
Al prossimooooooooooooooo ^o^

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Capitolo 3
*** Pensieri che si sovrappongono ***


Shawn
Ormai sono fuori dall’ospedale. O meglio, sto per uscire. Chissà se mi staranno aspettando… Ho seri dubbi…
Prendo la sciarpa sulla sedia. Penso ancora alle parole di Hayden…
“Se ti crea così tanti problemi essere te stesso, allora dovresti scomparire…”
Stringo il pugno. Come posso… scomparire?? Io non lascerò che Hayden prenda il mio posto. Non permetterò mai che accada…
Esco dall’ospedale a testa bassa. Ma dopotutto, loro vogliono l’attaccante, Hayden. A che servirebbe loro avere semplicemente un difensore..? A loro occorre un attaccante. Il leggendario bomber dell’Hokkaido… Io dovrei… lasciare davvero il posto a Hayden..? E’ questa la cosa giusta da fare? I miei compagni vorranno davvero che sia così? Ma io… Io sono Shawn Frost. Non Hayden Frost.
Ma… durante la partita contro la Genesis…
 

-Flashback-

Siamo troppo deboli in confronto a loro! Nemmeno la Tormenta Glaciale potrebbe valicare la porta!
“Adesso tocca a me… Vero..?”
No! Non sarà mai il tuo turno!!!
“Tsk… Ancora non ti sei deciso a capirlo?”
Capire cosa??
“Che loro vogliono Hayden. Vogliono me. Non l’insulso difensore.”
N-No! Tu ti sbagli! Vogliono che io passi loro la palla!
Shawn! Passala qui! Sono libero! Avanti!
“Allora non hai capito niente… Pensa a cosa dicono VERAMENTE…”
Cosa dicono… veramente..?
Hayden! Sono qui! Passala, passala!
Solo ora ho capito… Solo ora so cosa loro vogliono veramente… Ora mi è tutto chiaro… Che sciocco…

-Fine flashback-

 
Durante quella partita, Hayden mi aveva aperto gli occhi. Su quello che veramente i miei compagni volevano. Forse per il bene della squadra sarebbe stato meglio che io lasciassi fare a Hayden. Dopotutto, la sua Tormenta Glaciale avrebbe abbattuto qualsiasi portiere… Ma nella partita contro la Epsilon… aveva perso il controllo… Sarebbe stato veramente giusto lasciarlo fare..?
Sospiro. Non devo pensarci…
Saranno ancora alla Folkshore..?
Vedo la signorina Shiller.
-Mh? Oh, Shawn! Stai meglio adesso?
Mi rassicura il fatto che la signorina Shiller sia ancora qui.
-Certo! Scusi per quello che è successo…
-Non importa ora. Dobbiamo andare dagli altri.
Gli altri… Ciò vuol dire che sono ancora qui. Tutti quanti. Non ci speravo più…
-Sei sicuro di sentirti meglio?
-Certamente. Stia tranquilla, va tutto bene!
Sorrido. Un sorriso falso, dato che non so proprio cosa fare…
Sembra cascarci. Bene, meglio così.
Ma è veramente un bene..? Nascondere tutto a tutti..?
Seguo l’allenatrice che si è incamminata verso il campo.
Ci avviciniamo sempre di più. Sento le urla di Mark che incita gli altri a continuare. Ormai ho capito che si stanno allenando.
Ci avviciniamo alla panchina, dove, come sempre, si sono sedute Silvia, Celya e Nelly.
-Salve, ragazze!
-Shawn!
Tutti si fermano e corrono alla panchina gridando il mio nome.
-Shawn! Sei tornato!- esclama il capitano. –Come stai?
-Ora molto meglio! Scusate se vi ho fatto preoccupare…
-Nessun problema!
Il capitano mi posa la mano sulla spalla. È una sua abitudine.
Non mi aspettavo proprio tutta questa felicità nell’aspettarmi.
Sembrano tutti così contenti di rivedermi…
-Ora nessuno ci potrà più fermare!
Annuisco.
-Certamente!
Ho paura che nemmeno questa volta riuscirò a tenere a bada Hayden, che già da quel momento sembra voler prendere il sopravvento.
Forse… ha ragione lui.
Sì, devo farlo. Per il bene della squadra lascerò Hayden libero di venire fuori…

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Capitolo 4
*** Un incontro inaspettato ***


Alessia
Verifica di matematica…
Oggi, la verifica per cui avevo studiato tanto. Guardavo Darren, con il quale stavo attraversando i corridoi affollati della scuola.
-Darren, sei nervoso..?
Lui, ancora leggermente rosso per il momento precedente, rispose:
-Mh? P-Per la verifica, intendi?
-Esatto!
Dissi, annuendo.
Lui, tranquillo, scosse la testa.
-No, mi sono preparato molto bene! E tu?
-Per niente preoccupata!
Gli sorrisi, e lui arrossì.
-B-Beh, ne sono felice… Almeno siamo sicuri di prendere un buon voto…
-Già! ieri ho studiato tutto il pomeriggio! Mi sono scritta molti appunti, ma non li ho portati con me, perché non si sa mai che il professore pensi male!
-Vero! Conoscendolo!
Rise.
Adoravo vederlo ridere…
Incantata com’ero, non mi accorsi che aveva già ripreso il discorso.
-Secondo me il professore è un tipo troppo precisino… Ogni cosa che fai, lui ti deve per forza controllare, è ovvio!
-Ahahah, hai ragione, la penso come te!
Mi sorrise.
Arrossii.
-S-Scusa, vado a prendere una cosa nel mio armadietto… Arrivo subito!
-Tranquilla, fai con calma!
-Insomma… Se arriva il professore e io non ci sono inizierà la verifica, e sai come fa lui… Chiude sempre la porta a chiave durante una verifica!
-Già, anche questo è vero… Beh, allora sbrigati! Ti aspetto in classe e avviserò io il professore!
-Grazie! Volo!
E corsi via. Il mio armadietto era poco lontano dalla classe 3°A. Io frequentavo la 3°C con Darren, e le due classi erano un po’ distanti l’una dall’altra.
Ma, sorprendentemente, arrivai in fretta. Inserii la combinazione e lo aprii.
In quel momento, sentii dei passi dietro di me. Mi girai.
Vidi che c’era un mio compagno di classe, Ken. Era considerato il bullo della scuola, e mi dava i brividi solamente guardarlo.
Il peggio è che si stava avvicinando a me.
-Ehi, tu sei Alessia!
Mi spinse contro l’armadietto e mi sussurrò.
-Senti, se non mi fai copiare la verifica di matematica ti ridurrò in mille piccoli frammentini!
-K-Ken, ti ho già detto che non ho intenzione di farti copiare! N-Non voglio!
-Qualcuno ti ha per caso chiesto se volevi?!
Mi prese per il colletto della divisa.
-Qui si fa come dico io! E io ora dico che tu mi fai copiare!
-N-No…
Mi stava letteralmente spiaccicando contro l’armadietto.
All’improvviso, sentii un rumore. Poi, Ken mi lasciò, e io finii seduta a terra.
-Tutto bene..?
Mi chiese una voce gentile che si era avvicinata. Aprii gli occhi e guardai il mio salvatore.
-S-Shawn..?
-Come fai a conoscere il mio nome?
Lo avrei riconosciuto tra mille. Mi tese la mano e mi aiutò ad alzarmi.
-Shawn… Non posso credere che sia davvero tu! Finalmente ti ho incontrato!
-Mi sembri una fan della Raimon, allora…
-Altroché!!!
-Come ti chiami?
-Alessia! Non ti ricordi??
-Che intendi dire?
-Ma come?!
-Mh?
-Noi andavamo alle elementari insieme!!!

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Capitolo 5
*** Finalmente ti rivedo... ***


Shawn
Vagavo per i corridoi della Folkshore, quasi come se cercassi una meta precisa, quando vidi una ragazza in pericolo. Era stata minacciata da un bullo, che la teneva stretta contro un armadietto.
Io odiavo la violenza, perciò ho aiutato quella povera ragazza, tirando un pallone da calcio contro quel bullo, che giaceva svenuto sul pavimento.
E ora quella ragazza cerca di farmi ricordare un ipotetico e fantomatico incontro alle elementari…
Ma io non ricordavo di essere andato alle elementari insieme a lei, né mi sembrava di averla già vista da qualche parte…
-Allora, proprio non ti ricordi?
-Mi dispiace, ma non ricordo di averti già incontrata!
-Mmmh… Che strano! Eppure ci divertivamo tanto insieme!
-Mh… Io il divertimento me lo sono dimenticato da un pezzo…
Dissi malinconico abbassando lo sguardo. Più che altro mi sembrò di parlare con me stesso, che con la ragazza che avevo di fronte.
Costei mi alzò lo sguardo e mi sorrise.
-Dimmi un po’, come sta Hayden?
Sobbalzai. Cominciarono a traballarmi gli occhi. Come faceva lei a sapere di Hayden..? Come?! Forse davvero ci eravamo già conosciuti…
-V-Veramente… io…
-D’accordo, non ti fidi perché non ti ricordi di me…
-S-Sono spiacente…
-Va bene, allora queste ti rinfrescheranno la memoria!
Quella strana ragazza mise le mani nel suo armadietto, che era già aperto, e, dopo svariati tentativi falliti, estrasse da quest’ultimo quelle che sembravano delle fotografie.
Non riuscivo a vedere che cosa raffigurassero, ma dopo pochi minuti me le porse sotto agli occhi.
-N-Non ci posso credere..!
Le foto raffiguravano me e Hayden… prima dell’incidente… Ma non solo. C’era anche una bambina vicino a noi. Assomigliava incredibilmente a…
Alzai lo sguardo. Lei mi sorrise, incrociando le mani dietro la schiena.
In quel momento sentii uno strano calore dentro di me. Non sapevo da cosa fosse generato, ma un turbine di ricordo mi si fiondò nella mente e nel cuore. Hayden… lui era vivo..! Lo vedevo dopo tanto tempo..! Quel suo broncio…
Mi misi una mano sulla sciarpa. In quel momento vidi le cose chiaramente. Io… non potevo togliermi Hayden dalla mente, no! Non avrei più potuto parlare con lui… Non l’avrei più rivisto! Ma certo… Come mai non ci avevo pensato prima..!
Alzai lo sguardo verso la ragazza che in quel momento mi sembrava di conoscere da una vita.
-T-Tu… S-Sei Alessia..!
Lei annuì. Non ci potevo credere, avevo ritrovato un’amica che avevo perso tanto tempo prima..! In quell’istante mi ricordai tutto.
L’abbracciai forte. Lei mi strinse.
-Mi sei mancato, Shawn…
-Anche tu! Tanto!
Non potemmo dire altro. Una pallonata mi colpì ad un braccio. Mi girai. Un ragazzo dai capelli castani chiari corti, tutti spettinati era comparso in fondo ad un corridoio. Aveva tirato lui la pallonata. A dirla tutta a vederlo non sembrava potesse avere una tale forza di tiro.
-Darren..!
Alessia si staccò poco dopo aver sentito la pallonata, e si era girata di scatto, quasi sapesse chi era stato a calciare il pallone.
-Ale, cosa state facendo? Perché lui ti stava abbracciando?!
-Darren, calmati..!
Non capivo chi potesse essere quel ragazzo, ma sembrava piuttosto arrabbiato. Che ce l’avesse proprio con me?
Fatto sta che “Darren” mi si avvicinò con passo lesto e deciso.
Una volta arrivato davanti a me, mi posò un dito sul petto.
-Non provare a toccarla un’altra volta!
E si mise davanti ad Ale, abbracciandola.
-Darren, perché fai così..?
Il ragazzo arrossì un po’, ma non rispose.
-Non te la porto via.
Dissi. Avrei voluto dire ben altro, perché in quel momento tutto ciò di cui avevo bisogno era lei. Era Ale, un’amica fidata.
Ma lui sembrò arrossire ancora di più. Evidentemente tra quei due c’era più di una semplice amicizia…
Non sapevo il perché ma… mi sentivo deluso… Amareggiato…
-Shawn, perché non vieni all’allenamento con noi dopo la scuola?
Quando mi chiamò per nome, la sua voce risuonò così pura e semplice che arrossii, anche se non sapevo il motivo di tale rossore. Mi sentivo in imbarazzo…
-S-Se a Darren va bene, ci sto…
Il ragazzo stette un po’ a pensare, ma poi annuì, rassegnandosi.
In quel momento, una professoressa che girava per i corridoi ci vide.
-Alessia! Darren! Finalmente vi ho trovati!
I due ragazzi si guardarono. Ci furono due, forse tre secondi di silenzio, prima che si scatenasse la reazione dei due, che gridarono:
-LA VERIFICAAAAAAA!!!
E corsero via. Ale mi guardò mentre si allontanava e mi sorrise.
Io arrossii, non capivo ancora il perché.
Alzai il braccio.
-Ciao…
Sussurrai.
[Non farti distrarre…]
Hayden..!
[Devi pensare solo ad allenarti]
Non credo giocherò nella prossima partita…
[Invece tu giocherai! Fidati di me… fratellino…]


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Mi scuso per il ritardo e spero che ci sia ancora qualcuno che legge questa fic che è uno schifo u.u
Grazie a tutti coloro che la stanno seguendo!
Baci!
Acchan Fubu-chan (?)

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Capitolo 6
*** Momenti di amicizia ***


Alessia
Alla fine siamo arrivati in tempo per fare la verifica. Purtroppo. Ma dopotutto non era stata così difficile.
Nonostante io in matematica non andassi molto bene, quella verifica non mi sembrò complicata, anzi! Era facile!
Alla fine dell’ora suonò la campanella e la professoressa raccolse i nostri fogli. Sapevo che mi era andata benissimo.
Andai verso il banco di Darren. Lui sembrava giù di morale.
-Darren, come ti è andata la verifica?
-Uh?
Lui alzò lo sguardo incontrando il mio, e io mi preoccupai.
-Darren, cos’hai oggi?
-In che senso..?
-Sembri sovrappensiero…
-Non è niente…
-Sei sicuro?
-Certamente…
Appoggiai i gomiti sul suo banco e lo guardai negli occhi.
-Dimmi cos’hai!
Lui abbassò lo sguardo.
-Cosa… sei andata a fare prima..?
-Mh? Oh, intendi all’inizio dell’ora? Ecco, ero andata a prendere dei libri, ma un bullo mi ha minacciata…
-Che?!
Aveva finalmente alzato lo sguardo.
Io annuii.
-Sì, ma all’improvviso una palla lo aveva colpito, ed era stato nientedimeno che Shawn Frost!!!
-Come?? Shawn Frost, il famoso Lupo dei Ghiacci, ti ha salvata dal bullo??
-Certo… Cosa c’è di strano?
-C’è di strano che non avrebbe dovuto! Avresti potuto chiamare me…
-Ma tu eri in classe, non sarei riuscita a chiamarti!
-Mh…
-Ehi... Non è che sei geloso, vero..?
Lui arrossì di colpo.
-N-No!!! F-Figurati!!!
E girò lo sguardo dall’altra parte.
Io sorrisi.
-Strano, sei tutto rosso!
Lui si portò le mani al viso.
-D-Devo avere la f-febbre, non c’è a-altra spiegazione!
Adoravo quando balbettava così. Mi piaceva vederlo in imbarazzo, ma non volevo farlo sentire troppo a disagio, così lasciai cadere il discorso.
-Va bene, ti credo…
Sentii un impercettibile sospiro. Forse di sollievo.
-A-Ascolta… Come ti è sembrato Shawn..?
-Mh? Come mi è sembrato..? Beh, non molto diverso da quando era piccolo.
-Come?
-Uh?
Lo guardai.
-Come fai a sapere com’era da piccolo..?
-Io frequentavo le scuole elementari insieme a lui! Te ne avevo parlato, non ricordi?
Vidi Darren confuso per un paio di minuti. Poi la sua espressione cambiò.
-Ma io non pensavo che tu facessi sul serio!
Misi il broncio. Lo so, è stato un po’ infantile, ma preferivo mettere il broncio piuttosto che tirargli un pugno in testa.
Incrociai le braccia.
-Beh, almeno mi hai ascoltato…
-Ma allora è vero?
-Che cosa?
-Che andavi alle elementari con Shawn Frost!
-Certo! Mica mi metto a raccontarti bugie, io!
-Forse hai ragione…
-Forse?!
Lui rise.
-Ahah! Scherzavo, hai ragione!
-Meno male!
Mi misi a ridere anche io e poi gli sorrisi.
Non riuscivo a tenere il broncio a Darren troppo a lungo…

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Capitolo 7
*** Al campetto, dopo molto tempo ***


Shawn
Ero al campetto. E pensavo. Alzai lo sguardo. Il cielo era limpido, come prima che arrivasse la Genesis. Riabbassai lo sguardo.
-Se solo non ci fosse… questa maledetta Alius Academy… Sarebbe tutto più semplice…
Tirai un calcio al pallone, che finì contro il palo della porta. Digrignai i denti. Ma prima che potessi prendere il pallone, qualcuno batté le mani.
Mi girai. Sembrava venire dalla panchina.
Ed infatti, era stata Ale, che era in piedi dietro una delle panchine.
Quando mi girai, lei sorrise.
-Non sei cambiato di una virgola!
-Mh? Ale, sei tu! Beh, ho deciso di… fare quattro tiri…
-E non te ne è uscito manco uno!
-Beh…
-Ahah, ma scherzavo! Sei anche più bravo che da bambino…
Recuperò la palla al posto mio e me la porse.
-Sai, anche io me la cavo piuttosto bene!
-Davvero..?
-Certamente! Hayden mi ha insegnato un po’ di cose da piccoli!
Appena lei pronunciò il suo nome, la tristezza mi avvolse e abbassai di nuovo lo sguardo.
-A proposito, dov’è Hayden?
-…
-Shawn, che hai?
-Ecco…
Sospirai. Non sapeva nulla di Hayden e della sua fine…
-Hayden non è più tra noi…
-Eh?!
Lei sembrò più sorpresa che preoccupata.
-Non può essere vero, Shawn! Lui non può essere morto!
Io annuii.
-E’ così, Ale…
Sospirai nuovamente. Non avrei voluto mai toccare quell’argomento.
-Shawn… Io… Io non sapevo…
Le posai una mano sulla spalla.
-Non ti devi preoccupare… Tu non ne eri a conoscenza… Lo so bene…
-Veramente io non voglio…
-Ale, ti prego…
Stavo per crollare, non ero il tipo a cui piaceva discutere con qualcuno, specialmente un’amica perduta e ritrovata dopo moltissimo tempo, e per giunta di una cosa di cui nessuno riuscirebbe a parlare.
-M-Ma io…
Le tappai la bocca.
-Ale… Ti prego… Ti scongiuro, non parliamone più… Non… voglio più parlarne…
Ero stufo. Non volevo più sentire parlare né di Hayden, né di quello che era successo. Anche se lei mi avesse chiesto qualcosa, ero ormai determinato a non pensare più all’accaduto.
Ma lei, anziché discutere, annuì. Così io le tolsi la mano dalla bocca.
-Mi prometti… che non mi chiederai nulla… sulla morte di Hayden..?
Avevo gli occhi lucidi, tra poco sarei scoppiato, lo sapevo.
Lei mi abbracciò.
-Non ti preoccupare…
Cercando di trattenere ogni forma di singhiozzo, la strinsi forte.
-Non volevo… renderti così triste… Mi dispiace tanto, Shawn…
Tentai di dire qualcosa, ma ero consapevole che se solo avessi aperto bocca, le lacrime sarebbero scese sulle mie guance indisturbate, e i singhiozzi mi avrebbero reso impossibile parlare. Mi limitai a stringerla forte e ad affondare il viso nella sua maglia.
-Shawn!
Questo… questo era Nathan! Non ci voleva, in quel momento così drastico, ecco arrivare proprio lui, un membro della mia squadra!
Mi staccai in fretta e furia da Ale, passandomi una manica sugli occhi.
-Shawn, ti stiamo cercando dappertutto!
Nathan era vicino a noi.
-Tu sei… sei… Nathan Swift!
-Mh? Sì, sono io!
-Io mi chiamo Alessia, sono una fan della Raimon!
-Davvero?? Beh, piacere di conoscerti!
Lei sorrise.
-Mi dispiace interrompervi, m-ma noi dobbiamo allenarci.
Dissi io, cercando di sembrare il più freddo possibile.
-Va bene… A dopo, Shawn!
-A-A dopo…
-Allora ciao, Alessia!
Disse Nathan allontanandosi verso il pullman, parcheggiato poco più in là.
Ale sorrise nuovamente e mi prese il braccio proprio mentre stavo per seguire Nathan.
-Shawn… Ricordati… Hayden è molto più vicino di quanto pensi…

Angolo dell'Autrice che non aggiornava da tre secoli
Buona mattina (?) a tutti!!! Bene, so che sarete pochissimi e che probabilmente (MOLTO probabilmente) vi sarete già stufati di leggere questa... cosa, ma a coloro che sono rimasti... *Rotolano palle di fieno* ... spero che stia piacendo questa sottospecie di fic!
Recensite, mi raccomando! ^u^
Auguri di buon Natale e buone feste a tutti quanti!!!
BUONA VIGILIA DI CAPODANNOOOOOOO!!!
Alla prossima!!!

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Capitolo 8
*** In ospedale ***


Alessia
E così… Shawn non sapeva nulla… Cioè, sapeva ma… aveva frainteso tutto… Ma la sua espressione dopo che gli avevo chiesto dov’era Hayden era piuttosto triste… Che Hayden…
Scossi la testa. Non poteva essere veramente così.
Avevo intenzione di sapere ciò che era successo, ed era per quello che mi trovavo davanti all’ospedale.
-Così chiarirò ogni cosa una volta per tutte.
Entrai. Come ogni volta, c’era un enorme via vai dei dottori che correvano a destra e a sinistra con le loro cartelline in mano o sotto braccio. Mi diressi in segreteria.
-Mi scusi, potrei visitare la camera 162?
Dall’interno, un’infermiera, la solita, mi salutò.
-Oh, Alessia! Di nuovo qui, eh!
-Certamente! Devo controllare!
-Ahah, sì, hai ragione. Ti sta aspettando!
-Perfetto! Grazie!
Mi girai e mi diressi verso le scale mentre l’infermiera mi salutava affettuosa. Ormai conoscevo bene tutto il personale di quell’ospedale.
Cominciai a salire le scale. Nonostante l’ascensore funzionasse perfettamente, mi piaceva salire le scale, anche perché dentro l’ascensore sentivo una sensazione di chiuso insopportabile. Mi sentivo come rinchiusa in una stanza dalla quale non avrei mai potuto uscire.
Quei pensieri mi mettevano agitazione, perciò decisi di non pensarci più.
In pochi minuti mi ritrovai di fronte alla stanza.
-Numero 162… Hayden, sarai ancora qui dentro..?
Bussai e una voce familiare rispose.
-Avanti!
Aprii piano la porta.
-Hayden…
Lo vidi. Era sdraiato sul letto, che guardava fuori dalla finestra accanto al letto.
-Hayden, stai bene?
-Ciao Ale…
-Cos’è questa storia, Hayden? Ieri sono venuta qui come tutti i giorni, e tu mi avevi detto che avresti lasciato molto presto l’ospedale, quindi pensavo che oggi non ci saresti già più stato!
-Ale, non è così semplice… Te lo avevo detto solo perché me lo avevano riferito i dottori, ma sembra che alla fine abbiano scelto di tenermi ancora qui.
Abbassai lo sguardo e strinsi i pugni. Come al solito, non ci si poteva fidare dei dottori!
-Ale, tutto bene?
Mi guardò. Non alzai lo sguardo.
-Non posso continuare a vederti così… Se non possono farti uscire, che non ci diano delle illusioni per poi romperle!!
-Ale..
-Come possono tenerti ancora qui?! Dovresti… Dovresti essere libero! Libero di uscire, correre, giocare a calcio!!
Hayden non poteva scendere da quel letto, e tutto per quello stupido incidente! Avevo voglia di aiutarlo, di farlo alzare, volevo aiutarlo a camminare di nuovo…
Dopo un minuto di silenzio, Hayden sussurrò:
-Ale..
Scossi la testa e cominciai a piangere silenziosamente, sebbene sapevo che i miei singhiozzi si sarebbero comunque sentiti.
Sentii  Hayden che cercava di alzarsi e alzai lo sguardo. Stava davvero tentando di alzarsi dal letto, nonostante sapeva che… non poteva camminare…
-H-Hayden..!
Mi asciugai le lacrime e corsi verso di lui, facendolo sdraiare di nuovo.
Lui strinse i denti.
-A-Ale… Non devi fare così per me…
-Ma Hayden, i-io…
Lui mi sorrise.
-Tranquilla… Io sto bene anche così…
-Hayden…
Mi passai la manica della maglia sugli occhi e sorrisi.
-S-Scusami…
Lo abbracciai forte e lui ricambiò.
-Non devi scusarti…
Mi strinse forte.
-Prometto che… che ti farò tornare a giocare…
-Ale… Grazie…
Mi strinse ancora più forte.
Sapevo che, dopo l’intervento, Hayden non avrebbe più potuto camminare… Ma io dovevo aiutarlo, e dovevo aiutare anche Shawn…
A proposito… come mai Shawn non sapeva che Hayden era stato in ospedale per tutto questo tempo..?

Scusate per il ritardo! ^^'''

By Ale

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Capitolo 9
*** Amore..? ***


Quel giorno mi ero ripromessa che avrei portato Shawn all’ospedale e che gli avrei fatto vedere che Hayden era lì, era al sicuro e stava… bene. Insomma, non era morto come invece credeva lui! Come aveva sempre creduto dal giorno dell’incidente…
Perciò andai a casa di Shawn e bussai alla porta.
Mi aprì proprio Shawn e, senza dargli il tempo di dire nulla, gli presi il polso e cominciai a camminare verso l’ospedale.
-A-Ale ma che succede..? Dove mi stai portando?
-Vedrai.
Lo portai proprio all’ospedale, entrai mentre lo vedevo ancora piuttosto confuso.
-Ale ti prego usciamo…
-Shawn, so che odi gli ospedali…
-C-Cosa..? Come fai a saperlo?
-Non c’è tempo ora!
Lo portai davanti alla porta della camera 162. Bussai.
-Avanti!
Shawn sgranò gli occhi nel sentire quella voce, ma fu ancora più sorpreso quando aprii la porta.
-Mh? S-Shawn..?!
-Hayden!!
Shawn si fiondò letteralmente sul letto di Hayden e lo abbracciò più forte che poté mentre io sorridevo ancora sulla porta.
-Shawn… C-Che ci fai qui…?
-Ma che domande sono queste?! Come osi fare una domanda simile ad un fratello che non vedi da dieci anni?!
E mentre Shawn stringeva sempre più Hayden, quest’ultimo non poteva non chiedersi molte cose. Dopo una manciata di minuti alzò lo sguardo verso di me.
-Ale.. Sei stata tu a dire a Shawn che ero in ospedale..?
Io annuì.
-Che male c’è? Anzi, dovresti ringraziarmi!
Lui sorrise e stringe Shawn.
Chiusi la porta alle mie spalle.
-Hayden ma cosa ti è successo?!
-Nell’incidente io non ero morto…
-C-Cosa?!
-No… Ero solo svenuto, anche se le mie condizioni erano molto gravi. Quando l’ambulanza è arrivata non avevo ancora ripreso i sensi… Infatti quando aprii gli occhi mi ritrovai in questa stanza d’ospedale. Non riuscivo a muovermi, pero’… Mi faceva dannatamente male la gamba…
-Hayden…
-I dottori mi hanno raccontato tutto quando compii dieci anni. Mi dissero che mi avevano dovuto operare, e che quindi non potevo muovermi. Pero’…
A quel pero’ io sapevo cosa sarebbe seguito.
-Pero’ non potrò mai più ritornare a camminare, Shawn…
-C-Cosa hai detto..?
-Che dovrò restare a letto per il resto della mia vita… Durante l’intervento i dottori hanno dovuto… fare qualcosa alle mie gambe… Ancora non ho capito cosa hanno fatto… Ma pare che non potrò più alzarmi da questo letto.
Shawn era veramente sconvolto, lo si poteva vedere dalla sua espressione. In quel momento sentivo il bisogno di aiutarli… Sentivo che dovevo fare qualcosa…
Abbassai lo sguardo, ma lo rialzai subito dopo a seguito di una frase di Hayden.
-Pero’ Shawn non devi preoccuparti… Non sono stato così male…
-D-Davvero..?
-Certo… E lo devo solo ad Alessia.
Shawn si voltò a guardarmi.
-Quando arrivai all’ospedale, lei era già ricoverata qui. Eravamo entrambi solo bambini, ma sapevo che sarebbe stata l’unica a tirarmi un po’ su il morale.
Shawn sorrise, facendomi arrossire.
-E così è stato… Anche adesso che so perfettamente quale sarà il mio futuro, lei viene sempre qui, in ospedale, in questo luogo che odia tanto… Solo per farmi stare meglio.
-Davvero fai tutto questo per Hayden..?
-B-Beh.. Io ho solo cercato di stargli vicino… Mi sembrava molto triste quando l’ho visto la prima volta…
Shawn mi si avvicinò. Sentivo il cuore battermi a mille e la faccia bollente. Poi mi abbracciò, e mi sembrò quasi di non sentire più il battito di quel cuore che prima pareva stesse per scoppiare.
-Grazie…
Non riuscivo a parlare, le parole mi morivano in bocca prima di poter uscire. Lo strinsi forte come risposta a quel ringraziamento che sentivo di non meritare.
Perché mi sentivo così? Non mi era mai capitato…
Allora non pensavo minimamente che mi fossi potuta innamorare di Shawn.
Pensavo solo a quanto ero felice per aver ricevuto quell’abbraccio e per aver fatto rincontrare Shawn e Hayden.

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Capitolo 10
*** Epilogo - Di nuovo insieme ***


Per fortuna era andato tutto per il meglio e quella stessa sera, nel letto, mi ero trovata a ripensare a quel pomeriggio.
Shawn si era tolto la sciarpa che portava al collo, e non so cosa fosse successo, ma sembrava proprio un’altra persona. I ciuffi gli si erano rialzati, e sembrava anche meno triste di prima.
Adesso che sapeva che Hayden era ancora vivo potevo dire senza problemi che sembrava rinato.
E quando pensavo che ero stata proprio io a farli rincontrare, mi sentivo… bene. Dopotutto alla fin fine era stato grazie a me.
Shawn mi aveva detto che sarebbe rimasto tutta la notte insieme a Hayden all’ospedale. Pensavo che Hayden era fortunato ad avere un fratello come lui.
Sorrisi e mi addormentai.
La mattina dopo mi svegliai abbastanza presto nonostante fosse domenica e corsi all’ospedale.
Quello che vidi… non so che effetto mi fece.
Hayden stava provando a camminare con l’aiuto di Shawn, sotto la supervisione di un’infermiera.
-Hayden!!
Mi avvicinai e Hayden mi sorrise.
-Hai visto Ale? Posso camminare anche io!
-Ma… come fai?
-Il dottore dice che è grazie a te che hai portato qui Shawn. Pensavo che fosse meglio che non mi vedesse in questo stato, ma alla fine pare che abbia avuto un buon effetto.
-Quindi tornerai a camminare presto..?
-Sembra proprio di sì! E Shawn dovrebbe dirti una cosa.
-Mh?
Guardai Shawn. Era arrossito parecchio.
-G-Grazie Ale..
Sorrisi.
-Di niente!
-Avanti Shawn, voglio arrivare alla porta!
-S-Sì, calmo Hayden! Ancora devi fare pratica!
-Tranquillo, non sono così debole come pensi!
Shawn sorrise.
-Allora andiamo!
 

Cinque mesi più tardi

 
-Aspetta Hayden, non correre così veloce!!
-Siete voi lenti come lumache!
-Non cambierai mai Hayden!
-Chi arriva ultimo a quell’albero laggiù dovrà obbedire agli ordini di chi arriverà primo, cioè io!
-Ahahah! Non darti tante arie Hayden!!

Angolo dell'Autrice
Ed eccoci all'ultimo capitolo di questa fic! Ultimamente sto finendo tutte le storie in sospeso e questo mi da' un grandissimo sollievo. Peccato che ho ancora tante, troppe idee in testa.
Va beh, passiamo all'Epilogo.
Questo capitolo è forse troppo sbrigativo... Mi dispiace molto!
Ma non sapevo veramente come farla finire diversamente.
Quindi grazie a tutti coloro che hanno letto / recensito e a tutti quelli che recensiranno quest'ultimo capitolo.
Davvero grazie mille!


_Coloursof the _Music_

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