Blame it on the Hummerwood di tsubychan1984 (/viewuser.php?uid=11845)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando bisogna scegliere ***
Capitolo 2: *** Le regionali ***
Capitolo 3: *** Come informare le ND ***
Capitolo 4: *** Il gemellaggio Alcolico ***
Capitolo 5: *** Ti presento i miei... ***
Capitolo 6: *** Il ballo ***
Capitolo 7: *** Insieme siamo... ***
Capitolo 8: *** Voglio stare con te ***
Capitolo 1 *** Quando bisogna scegliere ***
Titolo:
Blame it on the Hummerwood Fandom: Glee Disclaimer:
Purtroppo Glee non l'ho inventato io (altrimenti Kurt Hummel
sarebbe il mio orsacchiotto personale) perciò non ci guadagno
nulla se non le crisi ormonali XD Note: Ispirata dalla
MAGNIFICA “Blaine Anderson presents: The Pips” e dalla
coppia Kurt Hummel e Thad Harwood. Un grazie infinito a Jessy per
aver creato una simile meraviglia! ^_^ Alcune frasi di questo primo
capitolo sono prese sono prese dalla sua storia. (cap. 18 “You
know you're in love when reality is better then your dreams”).
Che dire, abbiate pietà e ci sentiamo sotto!
-
Kurt tu per me non significhi nulla, lo sai vero?-
Il
ragazzo sussultò a quelle parole e si voltò a guardare
il suo compagno di stanza con gli occhi sgranati per la sorpresa.
-
Thaddy, hai preso il Lithium stasera?-
-
Quello non centra- Thad si avvicinò e gli accarezzò una
guancia col suo solito fare protettivo. Eppure c'era qualcosa nel suo
sguardo che fece rabbrividire il più piccolo. Perché
sembrava così freddo?
-
Tu per me sei come un fratellino Kurt, ci tenevo a sottolinearlo. I
nostri baci…. Erano sfoghi ormonali credo. Io per te non provo
altro se non affetto profondo, dettato da una sincera amicizia.-
Kurt
era confuso. Molto. E di certo il cuore che gli batteva all'impazzata
non aiutava.- Perché mi dici queste cose?-
Thad
sorrise. - Perché ti voglio bene e voglio solamente che tu sai
felice…-
Quelle
parole lo confortarono stranamente. Si avvicinò all'amico e lo
abbracciò.- Anche io ti voglio bene….-
Harwood
ricambiò l'abbraccio con forza e Kurt istintivamente chiuse
gli occhi, lasciandosi cullare dal più grande. Capitava
spesso, ultimamente. Gli veniva naturale ormai appoggiarsi a Thad o
abbracciarlo. Si sentiva così bene...
Il
ragazzo interruppe l'abbraccio e gli sorrise.- Vado a prendere un
libro da Wes, torno subito.-
Riuscì
ad annuire.- Thaddy? Sono davvero felice di averti conosciuto…-
-
Anche io Pookie, davvero.-
Così
dicendo uscì, lasciando un Kurt più confuso che mai in
piedi al centro della stanza. Il giovane soprano sospirò,
cercando di calmarsi. Aveva il cuore che gli andava a mille. Ormai
aveva imparato a conoscere Thad e le sue uscite imprevedibili, gli
voleva bene anche per questo. E poi era giusto mettere le cose in
chiaro, in fondo il suo compagno di stanza non era interessato a lui
in quel senso, lo sapeva.
“ Tu
per me non significhi nulla.”
Si
toccò le guance, un paio di lacrime erano alla fine cadute.
Con un sospirò, andò in bagno a lavarsi la faccia. Lo
specchio non mentiva, aveva gli occhi rossi di pianto. Beh, niente di
cui stupirsi, la morte di Pavarotti lo aveva scombussolato ed ora si
sentiva completamente abbattuto.
Era
un po' troppo sensibile quel giorno. Ecco perché se la
prendeva tanto per quelle parole.
E
poi a lui piaceva Blaine.
“ Tu
per me non significhi nulla.”
Non
doveva ripensarci, ogni volta sentiva un brivido di freddo. Sentì
gli occhi inumidirsi di nuovo.
Doveva
essere per Pavarotti, non c'era altra spiegazione.
Sussultò
quando sentì qualcuno bussare forte alla porta della camera.
Perplesso,
andò ad aprire, trovandosi davanti Wes.
-
Ehi, che succede?-
-
Thad è tornato?-
Kurt
aggrottò la fronte.- Ma non era venuto a prendere un libro da
te tipo...- guardò l'orologio solo per scoprire di essere
stato quasi un'ora imbambolato a deprimersi davanti allo specchio.-
Oddio, già così tardi? Aspetta, non è venuto da
te?-
Ecco,
ora iniziava a preoccuparsi.
E
a giudicare dalla faccia di Wes non era l'unico.- Kirk e Ethan
l'hanno visto correre per i corridoi a tutta velocità e sono
venuti a chiamarmi.- disse con un sospiro.- Ho provato a telefonargli
ma non mi risponde e ho guardato un po' in giro ma non c'è.
Hai idea di dove possa essere andato?-
Il
soprano andò in panico. Le aveva prese le medicine quella
sera? Ricordava di aver portato l'acqua, ma poi avevano parlato e gli
era completamente passato di testa.- Oddio, non lo so! Credi sia
fuori? Io non...Accidenti, sono il suo compagno di stanza, dovrei
saperlo dove...Ma c'è il coprifuoco, se lo beccano è
finito!-
Montgomery
gli mise le mani sulle spalle per fermare il monologo.- Ehi ehi,
respira Kurt! Lo conosci Thad, se tutto va bene è andato a
comprarsi altro veleno per i polmoni o sta improvvisando concerti con
qualche gatto randagio.- riuscì a strappare un sorrisino al
più piccolo. Bene, visto che stava ampiamente bluffando.- Ora,
recupera Sterling e Wilson e controllate che non si sia imboscato da
qualche parte qui a scuola, tipo dove teniamo le riserve di alcolici.
Io e David facciamo un giro fuori, ok?-
-
Ok.-
-
E sta tranquillo.- Wes gli fece l'occhiolino.- Non farti venire una
crisi isterica.-
Kurt
sbuffò.- Su, vai a cercarlo che è meglio.-
Guardò
il ragazzo allontanarsi, poi schizzò subito da Jeff e Flint.
Ok, era già in piena crisi isterica!
Rivoltarono
la scuola come un calzino, senza trovare traccia di Harwood fino a
quando il ragazzo non fece la sua comparsa in dormitorio con la sua
migliore aria menefreghista.
-
Thaddy, per la miseria! Ti stiamo cercando da almeno due ore!-
esclamò con un certo sollievo, e giusto un pizzico di
esagerazione, il soprano vedendolo arrivare.
Il
capo consiglio quasi lo ignorò.- Possibile che dobbiate
trasformare ogni cazzata in un affare di stato?!- sbottò,
passando vicino al terzetto.
Flint
spalancò la bocca indignato.- Ma che razza di bastardo...-
Jeff
ridacchiò, mettendogli una mano sulla spalla.- Su, non
prendertela. Sai com'è fatto Thad, no? E magari ha pure
ragione, forse abbiamo un filino esagerato con l'allarme generale.-
-
Ho un filino esagerato con l'allarme generale.- sbuffò
Kurt, alzando gli occhi al cielo.
Flint
lanciò un'occhiataccia verso la porta della camera del più
grande, poi sospirò.- Vabbé, lasciamo perdere,
l'essenziale è che sta bene.-
I
due augurarono la buonanotte a Kurt e si diressero verso la stanza
del biondo, per approfittare dell'ennesima uscita serale di Nick con
McKenzie.
Il
soprano si decise allora ad entrare nella sua. Thad gli dava le
spalle, fumando una sigaretta di fronte alla finestra aperta.
-
Ti senti bene?-
-
Cazzo, smettila di chiedermelo! Non ho bisogno della balia!-
Il
ragazzo non si lasciò scoraggiare.- Hai preso le medicine?-
-
Ma chi sei, mia madre?-
Kurt
si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla con fare
rassicurante.
Thad
si era ripromesso di non cedere. Di trattarlo come una pezza da
piedi, così forse sarebbe stato più facile lasciarlo
andare. Ma tutti i suoi propositi di acidità svanirono quando
incrociò gli occhi azzurri del compagno più piccolo.
Dio, avrebbe potuto perdersi in quegli occhi...
Prima
di riuscire a fermarsi gli mise una mano in testa e gli scompigliò
i capelli.
-
Ehi!- esclamò contrariato Kurt.
-
Rilassati Pookie, è tutto sotto controllo. E mi sono già
impasticcato per stasera, ok? Vai, ti lascio il bagno finché
finisco la sigaretta.-
-
Sicuro?-
Thad
gli rispose con un'altra energica carezza scompigliatrice e uno dei
suoi sorrisi da canaglia. Kurt non riuscì a non ricambiare,
sentendosi stranamente bene. Per la prima volta in quella giornata.
“ Tu
per me non significhi nulla.”
Meglio
andare in bagno prima che gli venisse di nuovo da piangere.
Decisamente
le riunioni caotiche pre-gara erano una regola non scritta dei Glee
Club. I Warbles non facevano certo eccezione.
Kurt
fissava già da un pezzo l'intreccio delle mattonelle sul
pavimento, cercando di estraniarsi da tutte le assurde questioni che
venivano di volta in volta sollevate. Chissà, magari una
Rachel Berry con la sua mania di dare ordini avrebbe fatto comodo lì
in mezzo...Si, per far scoppiare una guerra interplanetaria. Si diede
mentalmente dell'idiota e tornò a far finta di ascoltare la
discussione sugli assoli da assegnare a Blaine.
-
Io credo che la versione di Blaine sia addirittura meglio
dell’originale.- disse tranquillo Thad e il ragazzo alzò
appena gli occhi per guardarlo. Strano che proprio lui fosse così
calmo, contando poi che era tutta la giornata che girava per la
scuola con fare più irritabile che mai.
Ovviamente
il suo intervento diede il via ad un'altra girandola di commenti,
finché Blaine non si decise a prendere la parola.
-
Ne ho abbastanza, sono stufo…-
-
Sono d’accordo. Penso che dovremmo lasciarti scegliere la
canzone che preferisci cantare.-
Harwood
stava facendo leva a tutte le sue capacità autolesionistiche
per portare avanti quel discorso. Sapeva cosa aveva in mente Blaine e
gli stava servendo l'occasione su un piatto d'argento. Fortunatamente
il ragazzo si rivelò abbastanza intelligente da sfruttare
l'imbeccata, proponendo di variare il numero di apertura in un duetto
e farcendo il tutto con un discorso strappalacrime sulla morte del
piccolo Pavarotti.
Kurt
si rianimò decisamente a sentire quelle parole. Ma che gli era
preso a Blaine, aveva avuto un'illuminazione? Ah beh, tanto meglio
per lui. Si affrettò a votare a favore dell'idea, poi si voltò
verso il consiglio con un sorrisetto.
-
Mettete il mio nome nella lista per le audizioni?- disse facendo
l'occhiolino ai tre.
-
No.- intervenne Blaine.- Niente audizioni. Io voglio cantare il
duetto...con Kurt.-
Thad
cercò di non assumere una controproducente espressione
omicida, tanto era perfettamente inutile, mentre il suo compagno di
stanza balbettava sbalordito qualche assurda obiezione, subito messa
a tacere dal voto unanime a favore. Si costrinse ad alzare il
braccio, in fondo in quel modo Kurt sarebbe stato scelto come solista
alle regionali e sapeva che la cosa lo avrebbe reso estremamente
felice. Doveva accontentarsi.
-
Congratulazioni Kurt.- riuscì a dire, mentre gli altri si
aprivano in un applauso per uno sbalordito e lusingato Hummel.
Era
solista! Quasi non poteva crederci! Cercò con lo sguardo Thad,
ma nella confusione della fine dell'assemblea non riuscì a
trovarlo. Evidentemente era già uscito. Non poté fare a
meno di sentirsi un po' deluso. Avrebbe voluto condividere quel
momento con il suo amico. Uscì dalla stanza soprappensiero,
mentre Wes intimava a Blaine di muoversi a scegliere la canzone per
il duetto.
Kurt
temeva già qualche pezzo tipico stile Anderson, tipo “Misery”.
Niente contro i Maroon Five o le canzoni prime in classifica, ma
certo non erano la sua prima scelta per il debutto da solista!
Beh,
avrebbe fatto questo ed altro per stare sul palco da protagonista!
Si
sistemò in un'aula vuota, tirando fuori dallo zaino con un
sospiro triste l'occorrente per preparare degnamente la piccola bara
del suo canarino. Doveva distrarsi, ne aveva bisogno. Doveva cantare
un duetto con Blaine, Pavarotti era morto e Thad era di umore
intrattabile.
Fortunatamente
quel lavoro manuale richiedeva una certa concentrazione e presto si
estraniò dal resto del mondo, canticchiando appena Blackbird.
Infatti
quasi fece un infarto quando entrò Blaine.
-
Ehi, che fai?-
Almeno
riuscì dignitosamente a non sussultare come un invasato.- Sto
decorando la bara di Pavarotti.-
-
Beh, concludi, perché ho trovato la canzone perfetta per il
nostro duetto e dobbiamo provare.-
-
Spara.-
-
“Candles” di Hey Monday.-
Kurt
non riuscì a trattenere un sorrisetto incredulo.- Però,
sono impressionato. Di solito scegli le prime in classifica.-
-
Mi serviva qualcosa di un po' più....emotivo.-
Blaine
si accomodò accanto a lui, e il soprano colse l'occasione per
chiedergli perché avesse scelto proprio lui per il duetto.
Anderson
lo guardò per un attimo titubante, come se stesse cercando le
parole giuste da dire.- Kurt...C’è un momento, quando
dici a te stesso 'Oh, eccoti! È tutta la vita che ti cerco’…-
Il
soprano cercò di non restare poco elegantemente a bocca
aperta, mentre lo guardava avvicinarsi di più e prendergli la
mano. Beh, a naso non ci stava riuscendo molto bene. Blaine stava
davvero facendo quel che pensava o aveva preso una botta in testa ed
era piombato in un'altra delle sue fantasticherie?
-
Guardarti cantare Blackbird, questa settimana…. Ha
rappresentato quel momento per me. E chi aspettavo sei tu…-
Ok,
lo stava facendo davvero e lui non riusciva a fare altro che stare lì
a fissarlo come un pesce lesso.
-
Tu...tu mi emozioni Kurt. E questo duetto è solo una scusa per
passare più tempo con te.-
Hummel
si maledisse mentalmente. Aspettava una cosa del genere da quanto? E
ora non riusciva nemmeno ad avere una reazione decente!
E
poi Blaine si alzò, avvicinandosi sempre di più al suo
viso.
-
Devo spostarmi?-
Chiuse
gli occhi di scatto, proprio come quella volta davanti alla casa di
Rachel, chiedendosi per un attimo che accidenti doveva venirgli in
mente proprio in un momento simile.
Poi
sentì le labbra del moro sulle sue, dolci e morbide. Però
sapevano di menta, non di coca-cola e nicotina.
Kurt
non riuscì a muovere nemmeno un muscolo. Blaine lo stava
baciando e lui pensava a Thad. Aprì gli occhi all'improvviso,
mentre il solista dei Warbles si staccò, sentendolo poco
collaborativo.
-
Kurt....ho...ho fatto male per caso? Scusami io...-
-
No, no!- esclamò in fretta.- Tu non hai fatto niente, davvero!
Sono io che...-
Si
bloccò. Cosa poteva dirgli? Finalmente il ragazzo dei suoi
sogni era a portata di mano e lui non riusciva a far altro che fare
paragoni con Harwood.
Blaine
gli sorrise rassicurante.- Ehi, tranquillo. Ti ho un po' sconvolto,
lo so. Sei confuso.-
Kurt
quasi non riusciva a guardarlo negli occhi. Lo aveva ferito, eppure
Blaine riusciva a parlargli in quel modo dolce. Cosa c'era di
sbagliato in lui?
Si
alzò di scatto.- Ho...bisogno di un po' d'aria. Mi scarico la
canzone da internet e domani la proviamo con gli altri, ok?-
Il
moro annuì, guardandolo recuperare la sua roba in tutta fretta
per poi dirigersi verso l'uscita.
-
Ehi Kurt?-
Il
soprano si voltò, aggrappato alla tracolla della sua borsa
manco fosse una zattera di salvataggio.
-
Pensaci su, ok? Io sarò qui ad aspettare una risposta.-
Hummel
riuscì ad annuire, poi uscì in tutta fretta,
travolgendo senza quasi accorgersene degli stupefatti Flint e Jeff.
Girò l'angolo e iniziò davvero a correre. Nick lo
guardò perplesso, ma Kurt non gli badò. Arrivò
in camera, vuota, chissà dov'era Thad, recuperò le
chiavi del suo SUV e schizzò al parcheggio.
Doveva
allontanarsi da lì. Doveva restare un po' da solo. No, doveva
parlarne con qualcuno o sarebbe esploso.
Prese
l'i-phone, scorrendo la rubrica. Parlarne? Si, ma con chi? Suo padre
o Finn erano esclusi a priori, ci sarebbero entrambi rimasti secchi.
Flint, Wes, David? No, voleva bene ai ragazzi, ma aveva decisamente
la necessità di un punto di vista femminile. Indugiò a
lungo sul numero di Mercedes, ma passò oltre con un sospiro.
La sua amica forse era un po' troppo pro-Blaine. Idem Rachel.
Brittany probabilmente gli avrebbe rifilato qualche consiglio
infarcito di arcobaleni ed unicorni volanti e a quel punto avrebbe
sclerato definitivamente.
Poi
si bloccò su un nome. Beh, una cazzata in più o in meno
poteva permettersela, viste le circostanze, così schiacciò
il pulsante di chiamata.
Fissava
senza davvero vederla la sua diet coke, seduto ad uno dei tavoli del
Bel Grissino. Già il fatto che fosse riuscito a guidare fino a
Lima senza provocare stragi era una sorta di miracolo.
Guardò
nuovamente l'orologio, un po' scocciato, e bevve un altro sorso della
bibita tanto per passare il tempo, continuando a chiedersi che
diamine gli era saltato in testa. Finalmente una ben nota figura si
accomodò senza troppi preamboli davanti a lui.
-
Ovviamente offri tu, Hummel.-
-
Sei in ritardo, Santana.-
L'ispanica
lo ricambiò con uno dei suoi migliori sorrisetti bastardi.- Di
certo non vivo per assecondare i tuoi comodi, bambolina. E ancora non
ho ben capito perché hai chiamato me al posto della nasona o
di Aretha.-
-
Perché sei una vera stronza e non ti farai problemi a darmi
dell'idiota. Inoltre mi serve il punto di vista di qualcuno che se ne
frega altamente dell'intera faccenda, un po' di obbiettività
non guasterebbe in tutta questa storia.-
-
Già problemi con il nano da giardino?-
Kurt
cercò di non ridere, abbastanza inutilmente però.- Nano
da giardino?!-
-
Beh, si parla del tipo che ti sei portato dietro alla festa, no? Non
mi ricorderò mai il nome. E poi raggiunge livelli di bassezza
imbarazzanti.- Santana ghignò.- Certo che a te basta che
respirino, sei passato da quel gigante idiota di Hudson a un
lillipuziano.-
-
Senti chi parla.- borbottò il soprano.
-
Non era una critica, apprezzo un po' di sani esperimenti. Forza ora.
Ho bisogno di cibo gratis e disgrazie altrui su cui sparlare
abbondantemente.-
Il
ragazzo la guardò con un sopracciglio inarcato. Qualcosa gli
diceva che l'ultima frase non era totalmente sarcasmo, ma decise di
sorvolare per il momento.
Santana
si limitò a mangiare senza fare commenti, tranne rimandare
indietro piatti già vuoti e farsi portare doppia razione di
tutto, lasciando che Kurt le rifilasse un monologo senza fine e
riccamente particolareggiato degli ultimi mesi trascorsi alla Dalton.
-...E
poi me la sono praticamente data a gambe e ti ho chiamato. E questo è
quanto.- concluse il solista, seccando il quarto bicchiere di diet
coke.
La
Lopez sospirò, massaggiandosi le tempie.- Dio, perché
ho firmato quel giuramento anti-alcol? La mia adorata tequila mi
servirebbe per affrontare tanta imbecillità.-
-
Santana, sono serio!-
-
Anch'io.- inclinò la testa, guardandolo incuriosita.- In
effetti, però, a pensarci bene non è proprio colpa tua.
Dal punto di vista affettivo sei ancora in fase pre-adolescenziale.
Che bello, ho sempre sognato di insegnare come saper vivere a un
dodicenne imbranato!-
Kurt
la fulminò con lo sguardo, anche se doveva ammettere che non
aveva del tutto torto.- Silenzio.- borbottò.- Sputa il rospo
e piantala di prendermi in giro.-
-
Oh beh, io non la vedo così difficile sinceramente. Ok, ti
hanno baciato entrambi. Uno è il tuo principe azzurro delle
fiabe e l'altro uno stronzo alcolizzato. La questione per me è
piuttosto chiara.-
Sospirò.-
Blaine mi piace....cavolo, praticamente dalla prima volta che l'ho
visto. Dopo tutto questo tempo si è accorto di me e io...-
-
No, niente autocommiserazione per favore, potrei iniziare a lanciare
qualcosa o a rovesciare la diet coke sul tuo ciuffo iper-piastrato.
Senti, non metto in dubbio il fatto che il nano da giardino ti
piaccia. In fondo è basso ma ha decisamente un suo perché.
Certo non ti piace abbastanza.-
Kurt
arrossì, abbassando gli occhi.- E se fosse solo un momento di
confusione? Ne sono successe così tante! E poi...Thad è
etero.-
-
Oh, per favore!- sbottò Santana.- Vuoi farmi credere che c'è
qualche etero in quella scuola per gay?!-
-
Niente battute omofobe, è di cattivo gusto.-
-
E chi fa battute, sei tu che ti sei trasferito nel posto giusto per
trovare così tanti ragazzi da incasinarti l'esistenza. E
quanto è durato il “bacio chiarificatore”?-
-
Beh...-
-
Ecco, questo è un tempo abbastanza lungo da classificarlo come
una bella limonata, altroché! Non cercare di fregarmi Hummel.
E dimmi, se quei due vostri compagni non vi avessero interrotti,
credi che avreste smesso tanto presto di slinguazzarvi?-
Kurt
aveva una distinta voglia di seppellirsi dalla vergogna.- Oddio,
perché ho chiamato te? Smettila di usare certi termini!-
La
ragazza ghignò soddisfatta.- No, vero? Per quanto mi riguarda,
ho chiuso il caso.-
Hummel
abbassò lo sguardo, abbattuto.- Erano solo sfoghi ormonali.
Non volevano dire niente.-
Santana
lo guardò fisso, poi senza preavviso gli prese il volto tra le
mani e lo baciò.
Kurt
si staccò subito, decisamente traumatizzato.- Santana Lopez!-
-
Ti è piaciuto?-
-
Certo che no! Che ti è saltato in testa?-
-
Bene, non ci è voluto molto a capire che non sei etero, eh?-
Il
ragazzo ammutolì, mentre la guardava bere tranquillamente un
po' della sua diet coke, prima di ricominciare.- Ha significato
qualcosa?- chiese lei.
Si
ritrovò a fare un cenno di diniego con la testa.
-
Ovviamente neanche per me. E fidati, io sono la campionessa mondiale
degli sfoghi ormonali. Davvero credi che lo siano?-
-
In che razza di guaio mi sono cacciato.- mugugnò Kurt,
nascondendo il viso tra le braccia.
-
Su, su.- Santana gli diede qualche pacca incoraggiante sulla testa,
continuando a scroccare diet coke.- Ora, pensare a qualcun altro
mentre il tuo presunto uomo del destino ti bacia per me è
indice del fatto che una scelta l'hai già fatta eccome. Ti
serviva solo una spintarella perché sei un po' come una
bambina di prima media.-
Ignorò
quell'ultimo commento, ravvivandosi il ciuffo con fare nervoso.- Mi
ha fatto male.- sussurrò.- Quando mi ha detto che non
significavo nulla per lui.-
-
Ti ha colpito più della dichiarazione, immagino.-
Kurt
abbassò gli occhi.- Si.-
-
E' dura essere rifiutati dalla persona che ami.-
Il
soprano la squadrò per bene. Era seria, anche troppo.- Non
parli di Sam, vero?-
Santana
sbuffò.- Ti prego, credi davvero che potrei diventare così
patetica per bocca da trota?-
-
Bocca da trota?- ripeté Hummel, che non riuscì a
trattenersi e iniziò a ridacchiare.- Decisamente appropriato.-
-
Sapevo che avresti apprezzato.- constatò Santana.- Nonostante
la tua aria da angioletto, hai una vena bastarda degna di me.-
-
Senti chi parla, Satana!-
La
ragazza fece un inchino, sorridendo.
-
E tu? Chi ti fa stare male?-
-
Ah no, sono venuta qui a ridere delle tue disgrazie amorose, non a
cercare un confessionale!-
Kurt
le sorrise.- Lo so. Ti ringrazio.-
Santana
annuì, un po' a disagio.
-
Beh, sarà meglio che vada.- disse il ragazzo.- Westernville
non è dietro l'angolo e il coprifuoco ora è
implacabile.-
-
Coprifuoco?Davvero?-
-
Siamo entrati nell'era del proibizionismo della Dalton, mia cara
Satana. Noi studenti ci dobbiamo barcamenare tra traffici illeciti di
alcolici e rigide regole da infrangere.-
-
In questo caso spero proprio che ti prendano. Dopo che avrai pagato
il conto, naturalmente.-
-
Ahah, simpatica.-
Si
avviarono verso il parcheggio in uno scambio di battute sarcastiche e
si salutarono.
-
Ci vediamo alle regionali Hummel, vi faremo neri!-
-
Staremo a vedere Lopez!- ghignò Kurt, mentre saliva in
macchina.- E, Santana, quando vorrai un'altra cena offerta sarò
sempre pronto a sbeffeggiare le tue disgrazie amorose.-
La
ragazza lo guardò perplessa, poi si aprì in un
sorriso.- Attento Hummel, ho il tuo numero già pronto. E buona
fortuna con gli hobbit gay!-
Il
soprano la guardò allontanarsi in macchina, poi con un sospiro
si decise a partire anche lui.
Si,
in fondo aveva fatto bene a chiamarla, solo che ora veniva la parte
difficile.
La
camera che divideva con Thad era vuota e silenziosa. Kurt accese le
luci guardandosi intorno e trovando un messaggio per lui sul letto.
Non
mi sono sentito molto bene. Niente di grave, ma sai gli effetti che
mi fanno certe medicine. Torno a casa per stasera, ci vediamo domani!
Magari ti porto di nuovo al Mc Drive ;)
Sospirò,
buttandosi a peso morto sul letto. Non sapeva se essere deluso o
sollevato, forse un po' tutte e due le cose. Si costrinse ad alzarsi,
era inutile stare lì a piangersi addosso. Valutò per un
attimo se andare a trovare di soppiatto qualcuno dei ragazzi ma
scartò l'ipotesi. Non era decisamente in vena. Meglio lavarsi
i denti, mettersi il pigiama ed iniziare a lavorare sul duetto. Le
regionali erano alle porte e non poteva certo sfigurare, nonostante
tutto!
Dopo
essersi preparato per andare a dormire, si mise con il portatile sul
letto. Davvero, Blaine aveva scelto proprio una bella canzone.
The
power lines went out
and
I am all alone
Chiuse
gli occhi ed iniziò a cantare, immergendosi sempre di più
nel testo.
Lost
sight
Couldn't
see
When
it was you and me
Gli
venne quasi da sorridere. In un certo senso, vista la situazione,
quella canzone era una grandissima presa per il culo. Forse aveva
davvero bisogno di stare un po' da solo al buio per vedere un po' più
chiaramente.
Blow
the candles out
loooks
like a solo tonight
but
I think I'll be alright
Tenne
gli occhi chiusi, sentendo le lacrime che gli si impigliavano tra le
ciglia.
-
Thad...-
Ovviamente
nessuno gli rispose. Per quella notte era da solo.
Non
aveva dormito molto bene e si sentiva abbastanza uno schifo quella
mattina a colazione.
-
Secondo voi cosa ci farà fare la Silver oggi?- chiese allegro
Jeff, che adorava educazione fisica, beccandosi i gemiti terrificati
di Trent e un'occhiata assonnata da Nick.
Flint
guardò Kurt un po' preoccupato.- Ehi, tutto bene?-
-
Si, ho solo provato troppo per il duetto ieri sera. Alla fine non
riuscivo più ad addormentarmi.-
-
Oh già, Candles. Bella scelta.-
-
Te l'ha detto Blaine?-
Flint
sudò freddo, mica poteva spiattellare di aver dato l'idea al
solista e di aver “innocentemente” controllato il suo
operato il pomeriggio precedente. Fortunatamente ci pensò Nick
a levargli involontariamente le castagne dal fuoco.- No, è
solo che hai tenuto svegli Wes e David. Non hanno avuto cuore di
ucciderti perché vogliono vincere le regionali.-
Hummel
alzò gli occhi al cielo, mentre Jeff e Trent se la facevano
sotto dal ridere.
Flint
tornò all'attacco, memore della scena origliata il giorno
prima. Ancora non capiva che accidenti era preso al suo amico. Aveva
qualche terribile sospetto, ma preferiva non rimuginarci troppo su.-
Per il resto....tutto bene?-
-
A meraviglia.- mentì spudoratamente Kurt.- Almeno finché
non dovrò sgambettare agli ordini della sadica.-
-
Credo ci toccherà qualche partita, oggi.- valutò Jeff.
Flint,
Kurt e Jeff accolsero la notizia con una certa devastazione.
Thad
era nello spogliatoio, intento a chiacchierare con Nicholas.- Pronti
a farvi distruggere anche oggi?-
-
La vedremo, Harwood!- rispose ghignando Blaine.
Kurt
si concentrò sul cambiarsi, senza alzare mai gli occhi. Non
voleva vedere né uno né l'altro, altrimenti era la
volta che dava fuori di matto.
Seguì
svogliatamente i suoi compagni all'esterno, subito raggiunti dalla
professoressa Silver.
-
Bene ragazzi, anche oggi giochiamo contro la classe di Simmons.- E
che Dio ce la mandi buona, sembrò aggiungere mentalmente.- Una
bella partita di Football, per cui abbiamo qualche chance in più.
Iniziamo con i ruoli, dunque...-
Flint
gemette, invece Kurt si rianimò tutto d'un tratto. Football!
Aveva proprio bisogno di prendere a calci qualcosa.
-
Io faccio il Kicker!- urlò a voce così alta da far
venire un infarto praticamente alla classe intera, alzando la mano
come un'invasato.
La
Silver lo guardò male.- Hummel, che ti è preso?-
-
Il Kicker, il Kicker! La prego professoressa!-
-
Credi che dovrei passare a prendere la camicia di forza?- sussurrò
Nick a Jeff.
Il
biondo annuì.- Forse è il caso.-
-
Cos'è, una scusa per correre meno, Hummel? Ti avverto che
non...-
-
Professoressa, seriamente, crede davvero che sarei utile a placcare o
correre?-
-
Beh, neanch'io se è per quello.- intervenne Flint.
-
Tu sai calciare?-
-
Ovvio che no!-
-
Beh, fidati amico.- disse Kurt, con sguardo deciso.- C'è un
solo modo per vincere: io, Beyoncè ed evitare gli energumeni
assetati del mio dolce e virgineo sangue.-
Tutti
lo guardarono con gli occhi fuori dalle orbite.
-
Di cosa si è fatto secondo voi?- ridacchiò Trent.
Blaine era a dir poco sconvolto.
Alla
fine la Silver si arrese.- E va bene, Hummel, sei il Kicker. Ti
avverto però, sbaglia e la tua media nella mia materia
sprofonderà negli abissi.-
Il
solista si avvicinò preoccupato.- Va tutto bene, Kurt?-
-
A meraviglia!- sorrise quest'ultimo.
-
Ma sei sicuro che...-
-
Tu e Jeff pensate a fare punto.- ghignò il ragazzo, iniziando
a canticchiare Single Ladies sottovoce.
Wes
aveva osservato il tutto da distante.- Ma che gli è preso?
Sembrano tutti sconvolti.-
-
Forse non hanno voglia di prenderle anche oggi.- ghignò David.
-
Vi muovete?- sbottò Thad, ancora decisamente di malumore.-
Voglio un po' di sangue fresco da gustare dopo colazione.-
Kirk
gli passò accanto con una smorfia schifata mentre Wes alzava
gli occhi al cielo. Ormai Harwood era intrattabile da giorni e la
loro litigata non aveva aiutato.
Iniziò
la partita e stavolta il terzo anno riuscì a tenere testa al
quarto. Trent poteva sfruttare il fisico, Blaine e Nick correvano
come pazzi e Jeff era un buon Quaterback. Flint, quand'era in campo,
adottava il metodo di Rachel e cercava di evitare ogni minimo
contatto con la palla, tra le ire della Silver. La partita era
tirata, ma David riuscì a realizzare un touchdown, portando in
vantaggio la sua squadra. Peccato che Andrew cannò del tutto
il calcio piazzato. Kurt fece un sorrisetto, pregando che Beyoncè
lo assistesse al momento giusto. In fondo era una vita che non
giocava. Non dovette attendere molto, Jeff riuscì a pescare
libero Cameron e il ragazzo corse alla disperata verso la linea di
fondo, riuscendo a ristabilire la parità.
-
Forza Hummel, in campo!- ordinò severa la Silver. Kurt non se
lo fece ripetere due volte. Si affiancò a Jeff con aria
concentrata.
-
Kurt, sei pronto?- chiese Blaine.
Nessuna
risposta.
-
Kurt?-
-
Ehi, ci sei?-intervenne Nick.
-
Ssssshhhhh, mi deconcentrate! Pensate a placcare, voi!-
Jeff
alzò gli occhi al cielo e si preparò a sistemargli il
pallone. Il professor Simmons fischiò la ripresa del gioco, la
palla arrivò al biondo che la bloccò e guardò
verso Hummel...restando a bocca aperta.
Kurt
avanzò con i suoi amati passi di danza tra lo stupore generale
e arrivò sul pallone prima che Kirk e Ethan riuscissero a
fermarlo.
La
palla disegnò una perfetta parabola ed andò ad
infilarsi tra i pali. Il terzo anno esplose in un urlo di gioia
incredula.
-
Non ci posso credere!- esclamò stupefatto Trent.
-
Grande Kurt!- disse Jeff, assestandogli una sonora pacca sulla
spalla.
Quelli
del quarto anno erano altrettanto sconvolti.
-
Come cavolo è possibile?!- sbottò Kirk.
-
Però.- disse David.- Certo che Kurt è una sorpresa
continua.-
Thad
cercò invano di trattenersi, alla fine però si aprì
nel primo sorriso della giornata.- Quasi quasi gli chiedo
l'autografo.-
Kurt
guardò verso i pali con occhio critico.- E dire che è
un anno che non mi alleno. Sono proprio un genio.-
-
Co...come diamine hai fatto?- balbettò Flint.
Blaine
era a bocca aperta.- Ma tu non odiavi il Football?-
-
Oh si, mettere i pantaloni con le ghette era la parte peggiore
dell'essere in squadra, al McKinley.-
-
Cheeee????- esclamarono tutti.
Hummel
li ignorò e tornò tranquillamente in panchina,
beccandosi i complimenti della prof. Si sentiva stranamente fiero.
Gli tornò in mente la sua esperienza come Kicker, iniziata
praticamente per disperazione. Eppure aveva fatto vincere alla
squadra la prima partita della stagione. Praticamente l'unica. Si era
sentito forte, per la prima volta in vita sua. Era riuscito
addirittura a confessare a suo padre la propria omosessualità.
-
Io posso fare tutto.- disse con un sorrisino.
Si,
non doveva avere paura. Se la sarebbe cavata.
Thad
gironzolò un po' per la scuola con fare abbattuto. Non voleva
tornare in camera tanto presto e vedere Kurt. Sempre che non fosse a
gorgheggiare nella stanza di Blaine. Avevano passato il pomeriggio a
provare i numeri per le regionali, perciò aveva dovuto
sorbirsi infinite ripetizioni delle voci di quei due che si univano
perfettamente. Doveva accompagnarli, addirittura. Era stata una vera
e propria agonia. Ma aveva la magra consolazione di sentire la
meravigliosa voce del soprano, guardarlo mentre cantava concentrato,
deciso a fare bella figura in gara, fiero del suo ruolo di solista.
Aveva deciso di diventare freddo e scorbutico, ma ogni volta falliva
nel suo intento. Hummel gli sorrideva ed ogni sua resistenza svaniva
come neve a ferragosto. Lui e Blaine non si erano ancora messi
insieme ufficialmente, difficile che un simile gossip sfuggisse a lui
e a Cameron, però sapeva che era solo una questione di tempo.
Doveva lasciarlo andare.
Alla
fine si decise a rientrare in dormitorio. Una volta in camera, trovò
Kurt steso sul letto, apparentemente intento a fissare il soffitto.
Sentendo
la porta aprirsi, il giovane spostò lo sguardo verso di lui
con un sorriso.- Ehi.-
-
Ehi.- rispose Harwood, cercando di non metterci troppo entusiasmo e
di non incrociare neanche per sbaglio il suo sguardo. Senza dire una
parola si chiuse in bagno, sempre con lo sguardo di Kurt puntato
addosso. Si aggrappò al lavandino con tutte le sue forze, poi
si sciacquò la faccia con l'acqua gelida. Poteva farcela. Ce
l'avrebbe fatta.
Il
soprano era ancora steso a guardare il soffitto quando tornò.
Si voltò appena verso di lui.
-
Credo andrò a letto presto.- disse dandogli le spalle. Afferrò
il pigiama e iniziò a cambiarsi.- E' stata una giornata
stressante. Tutti quei coretti mi hanno rincitrullito e ci avete
battuto a football.-
-
Thad.-
-
Si?- chiese senza voltarsi.
-
Thad.-
C'era
qualcosa nel suo nome pronunciato in quel modo che lo fece
sussultare. Si arrese e si voltò verso il suo compagno,
trovandolo in piedi e con un'espressione profondamente seria.
-
Kurt, cosa...-
-
Davvero non significo nulla?-
Harwood
sentì tutto il sangue defluirgli dalla faccia. Doveva essere
di un'interessante colore cadaverico al momento. Non un bello
spettacolo, proprio no.
-
Di cosa parli?-
Hummel
si avvicinò a lui.- Davvero non significo nulla?- ripeté,
con gli occhi velati di tristezza.
Thad
richiamò tutto il suo autocontrollo. Ne aveva decisamente
bisogno.
-
Hai sentito quello che ti ho detto, no?- ribatté in fretta,
voltandosi.- Sei come un fratellino minore, infatti adesso ti stai
calando bene nella parte del piccolo rompipalle...-
-
Thad, per la miseria, guardami!- esclamò Kurt, sentendo le
lacrime arrivare. Già era difficile e quel cretino gli stava
complicando non poco le cose.
Harwood
si girò verso di lui al suo tono esasperato. Sembrava
sull'orlo delle lacrime. Gli si strinse il cuore, ma non doveva
cedere.
-
Guardami negli occhi e dimmi che non conto niente per te.-
-
Smettila cazzo.- sibilò irritato. Ma voleva torturarlo per
caso?!- Piantala con le paranoie e lasciami andare a dormire.-
-
Dimmelo.-
-
Non conti niente per me.- sputò fuori, fissandolo. Si odiò
a morte per quelle parole.
Ma
Kurt non cedette.- Non ci credo se me lo dici con quel tono.-
-
Insomma, si può sapere che vuoi da me?-
-
Che mi dici la verità! Perché tu significhi molto per
me, razza di idiota!-
Thad
rise amaro.- Non confonderti Hummel, è Anderson quello di cui
sei innamorato. Anzi, sono sicuro che sarebbe più che felice
di sentirsi dire certe cose, al contrario del sottoscritto.-
-
Lo so, me l'ha detto.-
Il
più grande lo guardò stranito.
-
Si è dichiarato. E poi mi ha baciato.-
Thad
sentì il suo cuore andare in mille pezzi. Letteralmente. Come
faceva Kurt a non accorgersene? Lo stava facendo a brandelli lui
stesso, centimetro dopo centimetro.
-
Vattene dal tuo ragazzo allora!- sbottò Harwood, cercando di
tenersi a bada.- Perché cazzo sei ancora qui a rompere le
palle?!-
-
Perché Blaine mi ha baciato, ma io riuscivo solo a pensare a
te!- gli urlò dietro Kurt, lasciando sfogare le lacrime.- Non
erano le tue labbra, non erano le tue mani, non eri tu! Si è
dichiarato e invece di essere felice continuava a venirmi da piangere
perché tu hai detto che non significavo nulla!-
Il
moro non riuscì a muovere nemmeno un muscolo. Non voleva,
perché era sicuro che altrimenti l'intera scena sarebbe
svanita. Se lo stava immaginando, per forza. Alla fine quelle pillole
di merda gli avevano fottuto del tutto il cervello.
-
Non dire cazzate.- sussurrò.
Kurt
ormai piangeva apertamente, ma non gli importava. Si avvicinò
ancora di più a Thad, che lo fissava immobile, e gli mise una
mano sulla guancia, accarezzandolo.
-
Ti voglio bene, Thaddy.- soffiò sulle sue labbra, per poi
annullare le distanze e baciarlo.
E
a quel punto Thad mandò al diavolo tutto, incapace di
trattenersi oltre. Ricambiò quasi con violenza, stringendo a
sé il più piccolo con forza, come se avesse paura di
vederlo sparire davanti ai suoi occhi. Sentì le mani morbide
di Kurt accarezzargli la nuca e d'istinto lo attirò ancora più
vicino a sé, mentre le loro lingue si muovevano sempre più
frenetiche.
Come
faceva a lasciarlo andare? Era la cosa giusta, razionalmente, ma non
poteva. Non riusciva a fare a meno di Kurt. E ora che lo stava
baciando con tanta foga, il cuore rischiava di esplodergli dalla
gioia.
Si
staccarono ansimando, totalmente a corto di fiato, restando
abbracciati a guardarsi negli occhi.
-
Non significo nulla per te?- disse di nuovo Hummel.
-
Dio, Kurt, mi farai morire.- rispose Thad, prendendo di nuovo
possesso di quelle labbra. Adorava baciarlo. Adorava stringerlo,
accarezzarlo, guardarlo...Era davvero andato.
Si
separarono di nuovo. Harwood chiuse gli occhi e si appoggiò
alla fronte di Kurt, sospirando.- Perché non riesco a starti
lontano?-
-
Allora non farlo.- sussurrò in risposta, con le guance ancora
rigate di lacrime.
-
Ehi.- fece Thad con un sorriso.- Basta piangere, Pookie. Bacio
davvero così male?-
Lo
sentì sbuffare.- Chiudi il becco, Harwood.-
Si
concesse un altro sorrisetto, per poi staccarsi un po', tornando
serio. Massaggiò sovrappensiero la schiena di Kurt, perdendosi
nel blu dei suoi occhi.- Cambierai idea.-
-
Non credo proprio.-
-
E poi sei innamorato di Blaine.-
-
Se ricominci con la storia dello sfogo ormonale, giuro che mi metto a
urlare.-
-
Wow, sei terrificante Pookie.- ridacchiò.- Davvero. Cerco in
tutti i modi di allontanarti e tu diventi sempre più
adorabile.-
-
Non voglio allontanarmi da te.-
-
Lasciami perdere. Lo sai, sono un pazzo alcolizzato pasticcomane,
anche se ho uno splendido humour nero per compensare. Non vado bene.-
-
Se permetti, lo so decidere da solo. E ora che mi ci fai pensare devi
ancora prendere il litio.-
Kurt
sciolse l'abbraccio e recuperò l'astuccio delle medicine con
una naturalezza disarmante, per poi riempire un bicchiere d'acqua.
-
Lo vedi?- disse Thad, osservandolo. - Vuoi davvero ridurti così
a vita?-
-
Continua pure a protestare.- ghignò il soprano.- Tanto sono
più testardo di te.-
Così
dicendo gli porse le pillole e l'acqua. Il più grande si
affrettò a mandarle giù, per poi tornare ad
abbracciarlo.
-
Non riesco a starti distante, sei peggio dello xanax!-
-
Dovrei prenderlo come un complimento?-
-
Decisamente.- soffiò Thad, accarezzandogli il viso con gesti
lenti e concentrati. Kurt chiuse gli occhi con un sospiro e lo lasciò
fare, con il cuore che gli batteva a mille.
-
Te l'ho già detto, no Thaddy?-
-
Cosa?-
-
Che non vado da nessuna parte.-
A
quel punto il suo cuore faceva più acrobazie di una montagna
russa, perciò non era in grado di formulare una risposta
sensata.
Molto
meglio baciarlo di nuovo.
Ed
eccomi!!!
Di
nuovo in questo fandom a fare i miei soliti danni! XDDD
Beh,
la scena pazza non poteva mancare, in fondo è una mia fanfic
;) e si, vorrei davvero vedere i Warbles giocare a Football! :D
Santana
è una grande donna a mio parere. Assolutamente niente contro
Mercedes o Rachel, ma qui mi serviva proprio lei ^_^
Uhm,
un po' mi dispiace per Blaine perché gli voglio bene, povero
piccolo. Però in questa storia Hummerwood rulez!
E
al prossimo capitolo le regionali! :)))
Grazie
a chi si è avventurato nella lettura.
E
inchiniamoci fino a terra davanti alla genialità di Jessy.
Correte a leggere “The pips”, da bravi! :)
See
you soon!
Ciriciaux!
Tsubychan1984
|
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Capitolo 2 *** Le regionali ***
Thad
era sveglio, a guardare la luce del sole rischiarare sempre di più
la stanza e il viso addormentato di Kurt accanto a lui.
In
qualche modo riusciva ad apparire ancora più angelico quando
dormiva. Ciò non aiutava il senso della realtà di
Harwood. Se non fosse stato per il calore del corpo del più
piccolo e il gomito che gli aveva praticamente conficcato nelle
costole nel sonno, non avrebbe mai creduto di essere veramente lì.
Faticava
ancora a ficcarsi in testa che tutto quello che era successo non era
un sogno del suo subconscio frustrato.
La
sera prima non avevano fatto che baciarsi e battibeccare. Thad
continuava a ribadire che Kurt stava prendendo un granchio, non
perché non fosse al settimo cielo ma per incredula felicità,
mentre il soprano rispondeva offeso a schiaffi e insulti. Poi si
assaltavano le labbra a vicenda e ricominciavano da capo.
Ad un
certo punto erano finiti stesi sul letto del capo-consiglio, proprio
come quella volta che Nick e Flint li avevano interrotti, e dopo un
pò Kurt aveva sbadigliato e si era accoccolato addosso a lui,
bofonchiando un “buonanotte”.
Non
che Thad fosse riuscito a dormire granché. Aveva continuato a
svegliarsi per paura di non trovare il più piccolo accanto a
lui, restava a guardarlo per un po' prima di abbracciarlo e scivolare
di nuovo nel sonno. E Kurt lo aveva anche preso a gomitate.
Era
stata la notte più bella della sua vita.
Solo
che ormai era finita e la luce che aumentava ad ogni minuto era lì
a testimoniarlo. Trattenne uno sbuffo infastidito. Non avevano
pensato a tirare le tende. Kurt si sarebbe svegliato presto
comunque, sole o non sole. Erano ormai le sei del mattino e il
soprano si alzava sempre presto per i suoi rituali di idratazione.
Inoltre tra una mezz'ora sarebbero passati a prenderlo Wes, David e
Blaine per la loro consueta corsetta mattutina, Hummel avrebbe
rivisto Anderson e ci avrebbe ripensato. O forse no. Dio, come se non
fosse già abbastanza schizofrenico di suo!
Quanto
avrebbe voluto fermare il sole, far durare quella notte per sempre!
Tutta la vita semplicemente a dormire accanto a Kurt, che poteva
pestarlo nel sonno quanto gli pareva se quello era il prezzo da
pagare.
How
do you rate the morning sun After a long and sleepless night? How
many stars would you give to the moon?
Si
ritrovò a canticchiare senza rendersene conto. “Morning
Sun” ci stava proprio a pennello. E in fondo anche il caro
vecchio Robbie era un po' matto da legare.
How
do you rate the morning sun It’s just too heavy for me and
all I wanted was the world
Si,
il sole era troppo pesante per lui quel mattino. Non voleva vederlo
sorgere, anche se la pelle di Kurt sembrava splendere alla luce.
The
morning brings a mystery The evening makes it history Who am I
to rate the morning sun?
-
Mi piace questa canzone.- mugugnò una voce dalle parti della
sua spalla.
Thad
si voltò con un sorriso.- Buongiorno Pookie. Ti ho svegliato?-
Kurt
scosse la testa, gli occhi ancora mezzi chiusi e un ciuffo di capelli
decisamente in fase di ribellione.- Ti prego, non guardarmi, devo
essere in condizioni pietose.-
- Si,
in effetti non ti consiglierei di sfilare in passerella al momento.-
ghignò il moro, beccandosi l'ennesima gomitata.
-
Come mai “Morning Sun”?-
Harwood
fece spallucce.- Non mi andava tanto che fosse già mattina.
Sembra tutto più razionale alla luce del sole e ieri sera
siamo stati tutto tranne che razionali.-
- Io
sono contento invece.- ribatté il soprano arrossendo
leggermente.- Potrò passare una nuova giornata con te.-
Thad
non sapeva se ridere o piangere a quelle parole, nel dubbio decise
per il primo bacio di giornata.
- E
dai Thaddy, non mi sono lavato i denti, avrò un alito
terribile...-
- No,
sai di buono.-
La
faccia di Kurt virò verso tonalità di rosso ancora
sconosciute. Farfugliò qualcosa sull'acqua fresca in faccia e
praticamente scappò in bagno, tra le risatine divertite di
Harwood.
Il
ragazzo si guardò allo specchio. Era rosso da far schifo,
aveva il segno del cuscino in faccia, i capelli sembravano reduci da
un bombardamento e la schiena protestava dopo una notte passata in
posizioni assurde per incastrarsi in due su un letto singolo.
Al
pensiero di aver dormito con Thad riuscì ad arrossire ancora
di più e si gettò addosso un bel po' di acqua fresca,
imbarazzato al massimo.
Eppure
si sentiva bene come non gli capitava da tempo.
Si
impose di calmare i battiti del cuore mentre tornava in camera. Il
capo consiglio era steso sul letto con gli occhi chiusi e la faccia
beata di uno che è in pieno sballo.
Kurt
si sedette con cautela sul bordo del letto prima di essere arpionato
e ributtato giù.
-
Ehi!-
-
Mmmmhhhh, altri 5 minuti, Pookie!- ridacchiò l'altro sul suo
collo.
Si
arrese con uno sbuffo.- Però poi ci alziamo. Io voglio fare
con calma il mio rituale di idratazione e tu devi prepararti per
andare a correre.- Hummel sospirò serio.- Poi dovrò
parlare con Blaine.-
Thad
annuì, senza dire nulla.
Kurt
lo squadrò e alzò gli occhi al cielo.- Ecco, gradirei
mantenere riservata la cosa finché non lo faccio, perciò
vedi di levarti quel ghigno da maniaco dalla faccia!-
Per
tutta risposta Harwood sorrise ancora di più.- Beh ci provo.
Mica è colpa mia se mi fai lo stesso effetto di una canna.-
Passò
i successivi 5 minuti ad evitare di farsi uccidere a cuscinate.
- Ma
che ha Thad stamattina?- chiese Flint a colazione.- Sembra più
drogato del solito.-
- E'
un cretino, ecco cosa!- sbottò Kurt, per poi voltarsi verso il
resto della tavolata, trovando immediatamente un ottimo argomento per
cambiare discorso.- Piuttosto, Nick sta morendo?-
Il
morettino in apparenza stava cercando di sprofondare nel tavolo, tra
litri di caffè e sparuti peli di gatto sulla giacca. Jeff lo
stava confortando con solidali pacche sulla spalla.
-
McKenzie ha scoperto che non ha 18 anni e una lamborghini e lo ha
mollato.-
- Ben
ti sta.- sentenziò Wilson, dolce una vangata in faccia.- Così
la prossima volta impari ad iniziare un rapporto con una menzogna.-
- La
mia vita è finita....- mugugnò Duvall funereo.
Fece
così pena a tutti che Trent ebbe l'impulso di dargli una delle
sue brioche, perché a stomaco pieno si è più
allegri, e Blaine gli cantò “Firework”, perché
Katy Perry era una medicina per tutti i mali dell'anima. Il soprano
alzò gli occhi al cielo e valutò per un secondo se
passargli il numero di Santana Lopez, anche se forse farsi riempire
di merda da una ex cheerleader stronza lo avrebbe affossato del
tutto.
E poi
aveva decisamente altro a cui pensare. Un po' di aiuto da parte di
Satana sarebbe servito a lui piuttosto, visto che doveva confessare a
Blaine di essere cotto di Thad. Brutta, brutta faccenda. Kurt si
tormentò per buona parte della giornata. Sapeva che avrebbe
ferito Anderson, una delle persone a cui teneva di più al
mondo, ma proprio per questo gli doveva la verità, più
aspettava e più lo illudeva.
Alla
fine delle lezioni, prese il coraggio a due mani e lo bloccò
fuori dall'aula di latino. Inutile continuare a cincischiare.-
Possiamo parlare un attimo?- disse, arrossendo fino alle orecchie.
Blaine
gli sorrise, cosa che non aiutò i suoi sensi di colpa.- Certo!
Facciamo quattro passi prima della riunione?-
Kurt
annuì, seguendolo verso il cortile. Non c'era molta gente
fuori, c'era il sole ma faceva ancora freddo, e quelle poche persone
erano velocemente di passaggio. Camminarono per un po' in silenzio,
finché il soprano non si decise a parlare.- Sai, ho
desiderato di piacerti anche solo un pochino, fin dalla prima volta
che hai cantato “Teenage Dream”.- sorrise al ricordo.-
Certo, nemmeno nei miei sogni migliori avevo sperato in una
dichiarazione di quella portata.-
Anderson
sembrò parecchio lusingato.- Sono stato davvero un idiota a
metterci tanto tempo, però.-
Kurt
sospirò, guardandolo negli occhi.- Blaine, tu sei davvero
speciale. Mi piaci, adoro parlare con te e passare del tempo insieme.
Perciò non voglio illuderti.-
-
Kurt, cosa...-
- C'è
un'altra persona.-
Il
solista a quelle parole sbiancò, sperando per un attimo di
aver capito male. Ma l'altro sembrava davvero serio e lo guardava con
espressione grave.
- Che
vuol dire?-
-
Sono innamorato di un altro.- rispose, abbassando gli occhi per non
piangere.
Blaine
era assolutamente senza parole. Come cavolo era possibile? Sapeva che
Kurt era l'unico gay dichiarato al McKinley, perciò i suoi
vecchi compagni delle New Directions non erano, quel giocatore di
Football represso era fuori discussione e tra i Warbles non... A quel
punto ebbe l'illuminazione e ripensò ai suoi peggiori sospetti
dell'ultimo periodo.
- No,
non dirmelo. Non dirmi che è Thad.-
La
faccia di Kurt toccò vette di rossore preoccupanti, come
risposta bastava e avanzava.
- Ti
sei innamorato di Thad?!- sussurrò incredulo il moro.
Hummel
annuì.
-
Dannazione!- sbottò Blaine, facendolo sussultare.- Kurt, per
la miseria, lo so che mi sono comportato da vero stupido con te, ma
non è un buon motivo per...Non farlo! Posso migliorare, posso
essere migliore per te! Io...-
Il
soprano gli afferrò le mani, guardandolo triste.- Lo so,
Blaine. E non ce l'ho con te, davvero. Ti voglio bene e credimi, odio
vederti così. So che sarai arrabbiato per un bel po', magari
non mi parlerai più, ma continuerò a volerti bene lo
stesso. Proprio per questo vorrei vederti stare con qualcuno che ti
merita davvero, che voglia solo te. Io...io pensavo a Thad. Tu mi hai
baciato e io non facevo altro che pensare a Thad.- Sentì un
paio di lacrime scendere e si asciugò le guance con un gesto
stizzito.- Non ti meriti una cosa del genere.-
Anderson
lo fissava senza dire una parola, anche lui pericolosamente vicino
alle lacrime.- Tu...tu pensavi a Thad?!-
- Mi
dispiace, mi dispiace! Non avrei mai pensato che potesse succedere,
ma io...ora...-
Il
moro si voltò di scatto, allontanandosi di qualche passo, per
poi fermarsi. Stringeva i pugni così forte da conficcarsi le
unghie nella pelle.
Kurt
non disse niente. Si avvicinò piano piano a lui, posandogli
una mano sulla spalla. Tremava.
-
Blaine.-
Il
moro si voltò. Stava piangendo silenziosamente ma riuscì
a fargli un piccolo sorriso.- Ne sono successe davvero troppe tra di
noi, eh?-
Annuì,
con gli occhi lucidi.- Credo di si.-
-
Credo...ho bisogno di stare un po' da solo ora.-
-
Certo.- Kurt sorrise triste.- Beh, immagino che dovremo metterci
sotto a provare “Misery” oggi pomeriggio se vogliamo
essere pronti per la gara.-
- Di
che parli?-
- Non
penso che vorrai ancora fare il numero con...-
-
No!- Anderson lo afferrò per le spalle.- Ti prego, no, non
togliermi anche questo! Permettimi...permettimi almeno di duettare
con te. E' l'unica cosa che ti chiedo.-
Il
soprano annuì.- Sarà un vero piacere cantare insieme,
Blaine.-
Il
ragazzo riuscì a sorridere, poi si voltò di corsa e
sparì dentro alla scuola.
Kurt
si sentiva esausto. Lo aveva fatto davvero, aveva appena scaricato
Blaine Anderson. Si asciugò gli occhi e, cercando di non
tremare, tornò verso il dormitorio. Doveva calmarsi, se voleva
riuscire a provare quel pomeriggio.
Thad
lo trovò in camera, poco prima della riunione, seduto sul
letto con lo sguardo rivolto verso il muro.
- Ehi
Pookie, che fai? Non vorrai mica tardare vero? Wes potrebbe fare una
strage!-
Si
preoccupò non sentendo risposta e si avvicinò al
ragazzo.
-
Kurt?-
Un
paio di occhi azzurri pieni di lacrime si voltarono verso di lui, poi
Kurt gli si gettò praticamente addosso.
-
Scusami.- sussurrò, il viso affondato nella sua spalla.-
Non...non pensare male, ti prego. Voglio bene a te, ma sto da schifo
lo stesso.-
Harwood
sospirò.- Devo dedurne che i due solisti non saranno molto in
forma, oggi.-
- Non
arrabbiarti...-
- Per
cosa?-
-
Perché piango per Blaine.-
-
Kurt, guardami.- nessuna reazione.- Dai Pookie, vieni fuori di lì.
Non ti mangiò mica.-
Hummel
si decise a staccarsi, singhiozzando.
Thad
non riuscì a non sorridere intenerito. Gli asciugò le
lacrime e gli accarezzò i capelli con fare protettivo.- Ehi,
non è un male essere sensibili. E so quanto ci tieni a
Anderson, anche se odio ammetterlo. Non sono arrabbiato, sul serio.-
Il
piccolo annuì, chiudendo gli occhi al tocco delle mani del
ragazzo.- Però faccio ancora il duetto con lui.-
- Ah
beh, vorrà dire che cercherò di ascoltare solo te. E
magari di prendere qualche dose extra di ecstasy per sopportare la
cosa...-
-
Idiota.- sbuffò Kurt, beccandosi un ghignò in risposta.
- Su,
asciughiamo quel faccino e poi andiamo. Vedrai che cantare ti farà
sentire meglio.-
Thad
aveva avuto ragione. Cantare lo aveva decisamente risollevato, anche
se aveva evitato di guardare in faccia Blaine a meno che non fosse
estremamente necessario. E il solista sembrava aver adottato la
stessa strategia. Flint lo aveva squadrato per tutta la riunione con
aria perplessa, fortuna che era stato abbastanza occupato ad aiutare
Jeff a salvare Nick. Il povero Duvall continuava a crogiolarsi nella
disperazione strimpellando alla chitarra “Love me tender”
e scatenando gli istinti omicidi repressi di tutto il resto del club,
tipici delle sedute prima della gara.
Anderson
dal canto suo ostentava la sua solita aria allegra, quasi irritante
per il troppo entusiasmo. Ma a osservarlo bene era pallido e il suo
sorriso era un po' troppo di circostanza.
Però
le loro prove erano andate davvero bene, “Candles”
riusciva alla grande, e tutti i Warbles erano particolarmente
elettrizzati per l'imminente competizione.
-
Sono distrutto. Non ho fame. Lasciami morire qui.- borbottò
Kurt, rientrando in camera.
Thad
rise di gusto.- La tua vena melodrammatica è eccezionalmente
comica per me. Ci ordiniamo una pizza e poi filmone? Che ne dici se
stavolta ci guardiamo “La sottile linea rossa”?-
-
Thad Harwood! Ti sembro nelle condizioni psichiche di affrontare un
film pieno di morti e mutilazioni in guerra?!-
- Se
aspetto che tu mi dica di essere pronto siamo a posto... Uhm, e
“L'esorcista”?-
-
Thad!-
- Va
bene, va bene, musical! “Sweeney Todd”?-
- Il
tuo gusto per il macabro è preoccupante!-
Il
moro rise, armeggiando con il lettore DVD, poi sentirono bussare alla
porta.
Quando
andò ad aprire, il capo consiglio si trovò davanti un
Blaine Anderson in chiara fase depressiva.
- Ma
che...-
-
Scusa, io...non, non sarei dovuto venire, però...-
-
Blaine?- intervenne perplesso Kurt.
Il
solista spostò lo sguardo su di lui.- Kurt...-
- Che
succede? Cosa...-
Non
riuscì a finire la frase. Blaine gli arrivò davanti,
posò la testa sulla sua spalla e iniziò a singhiozzare.
Hummel
era senza parole. Passò stupefatto con lo sguardo da Blaine a
Thad, che li fissava con cipiglio crescente.
-
Meglio che vada a farmi un giro.- borbottò Harwood con una
certa acidità, sbattendo la porta.
- Mi
spiace.- mugugnò Blaine.- Ora si arrabbierà con te.-
- Oh,
gli passerà.- Kurt lo prese per le spalle con dolcezza,
facendolo staccare.- Come mai?-
Anderson
sospirò.- Io...avevo bisogno di parlarne con qualcuno. Il
problema è che l'unica persona che riesce sempre a tirarmi su
il morale quando sono triste sei tu, Kurt. Sto male per te, vorrei
parlarne col mio migliore amico e il mio migliore amico sei tu.-
sbuffò.- Non ha molto senso, vero?-
Hummel
sorrise.- Probabilmente no. Però non posso lasciare il mio
migliore amico a piangere da solo, non credi?-
Blaine
annuì, grato.- Credi che riusciremo ancora a...essere come
prima?-
-
Possiamo provare a ricominciare, che dici?-
Si
scambiarono uno sguardo d'intesa. Non sarebbe tornato tutto a posto,
non subito, ma erano ancora Kurt e Blaine.
-
Forza ora.- esordì il soprano.- Siediti e sfogati per bene!
Altrimenti a che servono gli amici?-
Nel
frattempo Thad camminava per i corridoi cercando di non esplodere. E
non aveva neanche preso l'i-pod o le sigarette!
Non
riusciva a non essere geloso. Fosse dipeso da lui non avrebbe fatto
avvicinare nessuno a meno di due metri da Kurt. Figuriamoci poi
Blaine Anderson, la sua grande cotta!
Era
uscito perché sapeva che sarebbero volate parole grosse
altrimenti. Non riusciva davvero ad essere buono e altruista come il
suo piccolo Hummel. Appunto, suo!
Mentre
valutava se scortarlo in giro per la scuola come una specie di
guardia armata, scorse Nick e Jeff seduti su un muretto, con Flint
che li guardava poco distante.
-
Cosa ci fate fuori dalle stanze, Warble Wilson?- disse, con il suo
tipico tono da rompiballe.
-
Questo potrei chiederlo anch'io a te, Warble Harwood!- ribatté
il ragazzo.- E comunque quell'idiota sembra un'anima in pena e Jeff è
troppo buono per lasciarlo a soffrire da solo.-
-
Ohoh, come siamo acidelli! Menopausa?-
-
Vorrei vedere te, il mio ragazzo è tutto preso dai drammi del
suo migliore amico e io...-
Perché
gli suonava stranamente familiare?
- Ah,
sospetti dell'evidente omosessualità di Duvall?- ghignò
Thad.
Flint
sbuffò.- Ok, sono geloso, ora puoi finirla di prendermi per il
culo?-
-
Credimi.- disse con aria solenne.- Hai tutta la mia solidarietà!-
Il
più piccolo lo guardò in tralice.
Harwood
avanzò verso i due, sentendosi leggermente meno incazzato. Per
quanto fastidiosi, gli amici non andavano mai lasciati soli.
Probabilmente valeva anche per le vecchie cotte.
-
Forza uomini!- esclamò Thad, facendo sobbalzare di spavento i
poveri Jeff e Nick.- So io cosa ci vuole per ravvivare la serata!-
Tornò
in camera una mezz'oretta dopo. Kurt era a cavalcioni sulla sedia
della scrivania mentre Blaine, seduto sul tappeto, sembrava tutto
preso a gesticolare qualcosa tra un monologo e l'altro.
Il
sorriso con cui lo accolse il piccolo Hummel gli fece saltare il
cuore in gola, facendogli quasi pensare di mandare a quel paese il
resto del mondo e la combriccola di disperati che aveva radunato nel
frattempo al piano di sotto.
Quasi,
in fondo nemmeno lui era così bastardo.
-
Forza ragazze, basta pettinarsi le trecce!- esclamò tra lo
sguardo stranito di Blaine e quello inceneritore di Kurt.- Stoppate
il momento confessionale. Abbiamo da organizzare un piano di
battaglia! Warble Hummel, prendi il DVD dal lettore. Warble Anderson,
camera tua è stata appena scelta come location per la serata
dei depressi. Io ordino le pizze. Il Warble Nixon penserà a
reperire tutta la cioccolata della sua stanza, penso potrebbe bastare
per una campagna di Russia.-
-
Che?!-
- Su
Pookie, sarà divertente! Un musical che sprizza sangue, tanto
pomodoro rosso sulle pizze, cuori infranti che sanguinano!E il sangue
di Anderson che sgorgherà a fiumi se ci prova con te,
ovviamente. In ogni caso Nick si sta già deprimendo sul letto
di B e se non ci muoviamo Jeff si appisolerà sopra la
scrivania, ne sono certo!-
- Ma
Thad!- disse Kurt un po' stordito.- C'è il coprifuoco!-
Harwood
ghignò.- Stanza di Blaine, problema di Blaine.-
Scappò
via tra le risate, mentre i due lo rincorrevano per ammazzarlo.
Ok,
era decisamente un vero bastardo!
- Avanti, miei prodi!
Preparatevi all'assalto della fortezza nemica!- urlò Thad
smontando dalla BMW con un balzo per saltare addosso a Wes e David,
appena scesi dall'auto di Richard.
Erano alle Regionali,
finalmente. Il grande giorno della sfida con le New Directions era
arrivato.
E come al solito il capo
consiglio Harwood era uscito di senno, perciò nessuno gli
badò.
Kurt alzò gli occhi
al cielo, mentre con Nick cercava di aiutare Flint a far smontare
Jeff dalla porche. Insomma, il morettino era riuscito a farlo
svegliare in orario, però poi Sterling era piombato nel coma
più assoluto con la fronte sul cruscotto dell'auto del suo
ragazzo.
Tutti gli altri stavano
già cercando di entrare in clima gara. Kirk guardava con
commiserazione i comuni mortali attorno a lui, Trent era alla quarta
barretta al cioccolato della giornata, Cameron non la finiva più
di parlare, Jesse aveva tirato fuori una fiaschetta di Jack Daniels.
Erano ancora intenti a
sistemarsi, avevano impedito di un soffio a Jeff di addormentarsi
appoggiato ad un lampione, quando un'auto sportiva d'epoca vintage
parcheggiò proprio accanto a loro con una manovra decisamente
da professionisti.
Tutti si voltarono a
guardare il particolare veicolo.
- Oh signore.- sussurrò
Rich, vero fanatico di automobili.- E' una Lecar del 79!-
Mentre molti dei Warbles
erano impegnati a chiedersi cosa fosse una Lecar, e Hummel iniziava a
sentire i primi brividi lungo la schiena, una figura scese dall'auto.
Un particolare cappotto nero sportivo, tuta da ginnastica rossa,
occhiali da sole, fare autoritario e capelli alla Jessica Fletcher.
- Oh porca miseria...-
sussurrò il piccolo soprano, mentre Nick guardava perplesso
Blaine. Poteva giurare di averlo sentito borbottare qualcosa riguardo
ai “clisteri belli caldi”.
- Ma guarda!- urlò
la nuova arrivata.- La mia dolce, dolce porcellana!-
- Buongiorno Coach.- fece
Kurt con cautela.
Ogni singolo warble,
compreso Thad nonostante lo sclero in corso, si voltò a
guardarlo con gli occhi sbarrati.
Sue li ignorò tutti
e si piazzò davanti al suo ex studente, prendendogli il volto
tra le mani.- Giusto te cercavo, Porcellana.-
- L'ho già messo in
chiaro che non siamo in combutta, vero?-
- Oh, non farmi ricordare
che devo fartela pagare in questo momento, mi servi in forma! Tu e il
tuo gruppo delle cornacchie...-
- Usignoli.-
- Quello che è.
Vedete di fare il vostro dovere e battere il McKinley. Ovviamente non
riuscirete mai a vincere contro i miei ragazzi, ma conto su di te per
far assaggiare a Will Schuester il gusto dell'ultimo posto per il
secondo anno consecutivo!- ghignò con fare sadico.
Hummel cercò di
essere il più diplomatico possibile.- Il nostro scopo sarebbe
battere entrambi...-
- Non intralciarmi,
porcellana, non ti conviene. Ho una scaletta a prova di bomba che mi
porterà alla vittoria. E come sai, amo vincere!- si bloccò
e lo squadrò con sospetto.- Niente Celine Dion, vero?-
- Non verrò certo a
dire a lei la scaletta del...-
- Vero?- chiese Sue a un
centimetro dal suo naso esibendosi nel suo miglior ghigno da
capomafia.
- Niente Celine.- confermò
Kurt. La salute prima di tutto.
La Sylvester annuì
soddisfatta e lo lasciò andare.- Bene, bene. Ci vediamo
dentro, porcellana, preparati ad assistere al mio ennesimo trionfo!-
Hummel la guardò
mentre entrava nel teatro ridendo, tirando un sospiro di sollievo.
- Mamma mia, pensavo mi
avrebbe ucciso per quella volta in caffetteria.- sospirò,
rivolto a Blaine, ancora sotto shock.
- A me basta ricordare
quella roba che ha spacciato per caffè...- rispose
rabbrividendo il moro.
- Kurt, ma chi era quella
pazza?- chiese Wes.
- La Sylvester, la coach
delle Cheerleader del McKinley. E non farti sentire finché la
chiami pazza se vuoi conservare tutte le gambe intere!-
- Cheerleader?- chiese
perplesso David.- E che ci fa qui?-
- Fa da coach agli Aural
Intensity, per la gioia di poter battere e umiliare le New
Directions. Ha appositamente spinto il suo predecessore giù
dalle scale.-
- Oddio io credevo che
scherzassi!- urlò Anderson sconvolto.
Thad annuì serio.-
Quella donna sa, amici di ventura! Diventerà il mio
nuovo modello di vita!-
Tutti preferirono ignorare
il delirio di Harwood ed entrare nel teatro a prepararsi.
Flint si avvicinò a
Kurt.- Senti, ma che c'entrava Celine Dion?-
- No comment.- ringhiò
Hummel. Ci mancava solo che sapessero che era stato nei Cheerios!
Come da copione, nel
camerino dei Warbles regnava il più completo caos.
Nick e Richard
continuavano a farsi goccetti calmanti con Blaine e Jeff, Cameron
correva in giro per scaricare la tensione, Andrew si dondolava avanti
e indietro su una sedia, Kirk si lamentava come al solito con Ethan,
David e Nicholas facevano yoga. Kurt non aveva trovato di meglio da
fare che continuare a cantare “Defying Gravity” al
massimo della sua considerevole estensione vocale, più per
calmarsi che per scaldarsi. Flint, che alle provinciali era stato
male, sorseggiava del tè stringendo così forte il
bicchiere da rischiare di lavarsi.
E Wes stava già
preparando la correzione al valium per Thad, che saltellava con
entusiasmo sopra al divano.
- Tra cinque minuti
iniziano.- annunciò un pallido Jesse, entrando nella stanza
dopo l'ennesima puntata in bagno.
- Perfetto!- urlò
Harwood su di giri, sfuggendo a Wes e salendo sul tavolo. Poi tirò
fuori il martelletto delle riunioni dalla giacca.
- Ehi, quello è
mio!- sbottò Montgomery.
- Truppe, adunata!-
annunciò l'altro, ignorando l'amico e battendo con forza il
martelletto sul muro.- Allora uomini! E dame, anche, non
discriminiamo...-
Flint imprecò
sonoramente e Kurt gli lanciò addosso una scarpa, prontamente
evitata.
- Piano con l'entusiasmo,
Pookie!Si, dicevo... Compagni d'arme, ci siamo! La battaglia che
deciderà le sorti della terra è alfine giunta!Da qui in
poi non si fanno prigionieri, sarà vita o morte, gloria o
polvere, gioia o umiliazione...-
Wes gli allungò un
bicchiere.- Su, da bravo, beviti un po' di tè Thad, ti farà
bene...-
Ovviamente la richiesta
restò ignorata.- Proprio per questo io, Thad Harwood, vostro
supremo comandante, ho redatto le mie ultime volontà, che ora
vi renderò note!-
Estrasse un foglio dalla
tasca.
- Ditemi che è un
incubo...- gemette Kurt.
- Perché?- ghignò
Cameron.- E' così divertente!-
Il capo consiglio si
schiarì la voce e cominciò a leggere.- Io, Thad
Harwood, nel pieno delle mie facoltà mentali...-
- Scarse facoltà
mentali.- commentò Nick, recuperando un po' del suo salutare
sarcasmo.
- In fede rendo note le
mie ultime volontà!... Warble Kirk, cagami o ti becchi il
martello in fronte...Dicevo: a Jeff S. Sterling lascio la mia
collezione di CD di classica, perché esiste altro oltre
all'hip-hop! E una scatola di preservativi da usare con Wilson.-
I due divennero color
estintore.
- A Nick Duvall cedo la
mia lista di contatti nei Night Club dell'Ohio occidentale, così
finalmente la finirà con le seghe e avverrà
l'abbassamento dell'asta.-
- Grazie fratello!-
esclamò Nick, con in mano l'ennesimo bicchiere.
- A Blaine Anderson lascio
quei due millimetri di puro splendore, e poi dicono che non ti voglio
bene... A James Kirk non lascio niente perché so che
getterebbe via il lascito...-
- Confermo.- disse il
biondone.
- Le mie bottiglie
rimarranno al fido Jesse Martin, che saprà come tracannarle
con gusto. La BMW va a Richard James, che la tratterà come una
figlia....-
- Si!- esclamò il
ragazzo.
- ….Visto che la
rivenderà per pagare a Cameron James un lavoro su E!.A Pookie
lascio le mie carte di credito per lo shopping selvaggio.-
- Uhm, quasi quasi lo
uccido veramente.- valutò Hummel.
- A Flint Wilson, tutti i
miei libri. Così finalmente qualcuno li leggerà, io li
tenevo per fare il figo. A Ethan Moore lascio tutte le mie scarpe
perché abbiamo lo stesso numero. A Nicholas Madison lascio il
numero di mia zia Patricia, quella donna ha serio bisogno di un
lifting totale... Andrew Stuart, tu avrai la mia collezione di film.
E tu, Trent Nixon i buoni pasti per la mensa.-
Si voltò con un
sorriso inquietante verso Wes e David.- Infine, ai miei cari compagni
del consiglio lascio il calumet della pace che ho costruito in quinta
elementare, usatelo con saggezza per fumarvi l'impossibile e spargere
l'amore e la fratellanza tra i Warbles! Io, Thad Harwood, ho
parlato!-
David impedì a Wes
di bere il tè al valium per disperazione.
Per fortuna era il momento
di andare in sala. Gli Aural Intensity stavano per esibirsi.
I sospetti di Kurt sul
numero della Sylvester iniziarono nel sentire l'elenco dei giurati.
Una suora, una bigotta ultra-conservatrice e quel gigione
onnipresente di Rod Remmington.
Infatti il gruppo di Sue
si esibì su canzoni dedicate a Gesù. Ok, bravini,
orecchiabili, ma sul serio pensava che bastasse per vincere? O aveva
corrotto la giuria, cosa di cui non si sarebbe di certo stupito.
Non si soffermò
molto sul numero degli Aural Intensity. Anche perché iniziava
ad essere paralizzato per l'agitazione.
Era dietro alle quinte,
alle regionali, e stava per cantare un assolo!
- Ci sarà mai stato
qualcuno che è morto in scena?- chiese a Blaine con una vocina
intrisa di panico.
- Sei nervoso?-
Kurt si tormentò le
mani.- Ti prego, non giudicarmi! E' la prima volta che canto un
assolo in una competizione ufficiale. Continuo a sognarmi di entrare
e dimenticare le parole, o di aprire la bocca per cantare senza che
venga fuori alcun suono!- squadrò la faccia di Blaine.- Ok,
ora puoi giudicarmi.-
Anderson sorrise.- Trovo
che sia una cosa adorabile. Tu sei adorabile.-
- Yeeeeee!!!!!-
Non fecero in tempo a
capire da dove provenisse l'urlo che vennero entrambi travolti da
Thad.
- Belle signorine! Che
dite, abbiamo tempo di fare una cosa a tre prima dell'inizio? Veloce
veloce?-
- Thad!!!- sbottarono
entrambi.
- Oh, Pookie, non essere
geloso.- disse, pizzicandogli il naso.- Se ci tieni tanto a stare da
solo con me...-
- Harwood, un'altra parola
e giuro che ti strangolo!-
- E ora, dalla Dalton
Academy di Westernville Ohio, The Warbles!-
- Si va in scena!- urlò
Thad lasciandoli e zompettando verso il palco. Hummel si massaggiò
il naso maledicendolo.
Blaine lo guardò
con un sorriso.
- Che c'è?-
- Niente.- disse il
solista avviandosi.- Però ora sei meno nervoso, no?-
Kurt lo guardò
stupito per un attimo, per poi affrettarsi a seguirlo. Era vero, era
molto meno agitato di prima. Che Thad l'avesse fatto apposta?
Non ebbe il tempo di
pensarci. Non ebbe il tempo di pensare a niente, perché si era
appena sistemato accanto a Flint quando il sipario iniziò a
sollevarsi. Qualcuno gli strinse velocemente la mano da dietro.
Sorrise e chiuse gli occhi, sapendo che lì c'era Thad.
Li riaprì prendendo
un respiro profondo appena i ragazzi iniziarono a intonare l'armonia
di accompagnamento. Individuò per un attimo i volti di Rachel,
Mercedes, Finn e gli altri tra la folla, poi strinse brevemente la
mano di Harwood prima di lasciarla andare per avanzare di qualche
passo, iniziando a cantare.
Ogni preoccupazione, ogni
pensiero svanì e si concentrò solo sulla musica. Guardò
Blaine unirsi a lui con un sorriso, abbassando lo sguardo per un
attimo. Anderson ci stava mettendo tutto il suo amore in quelle
parole, lo sapeva. E anche se non poteva ricambiarlo, era deciso a
onorare al meglio i sentimenti del suo amico.
Cantavano guardandosi
negli occhi, esprimendo tutto quello che sentivano. Ogni volta che si
voltavano verso il pubblico Kurt guardava verso i suoi amici. La
faccia commossa di Puck non aveva prezzo!
Quando la canzone finì,
tutto il teatro esplose in una sentita standing ovation.
Blaine lo trascinò
in mezzo al palco e Hummel si esibì in un inchino, un po'
imbarazzato ma molto nel suo stile.
Thad l'aveva seguito con
gli occhi per tutta la canzone. Quanto avrebbe voluto duettare lui
con Kurt! Era davvero geloso di Anderson in quel momento, ma tutto
svanì quando il soprano si voltò per prepararsi al
numero successivo e lo guardò raggiante di felicità.
- Come sono andato?- gli
sussurrò velocemente Kurt.
- Divinamente.-
- Grazie Thaddy. Ti voglio
bene.- Poi corse al suo posto.
Per fortuna iniziò
“Raise your glass”! Seriamente, Harwood non avrebbe
resistito un secondo di più e gli sarebbe saltato addosso per
ricoprirlo di baci lì in mezzo al palco.
Si impose professionalità,
senza contare che quel numero gli piaceva parecchio, perciò
non ci mise molto a farsi trascinare dall'esibizione.
Andarono davvero alla
grande, trascinandosi dietro anche il pubblico. Si stavano divertendo
e si vedeva. Blaine faceva tutte le sue smorfie, Trent era tutto
preso nella parte e ancheggiava spudoratamente, Thad faceva lo scemo
con chiunque gli capitasse a tiro.
Alla fine il teatro
esplose di applausi, letteralmente. Tutti i Warbles si unirono in un
festoso abbraccio collettivo.
- Chi ha portato i
preservativi per l'orgia????- urlò stracarico Harwood,
lanciandosi letteralmente nel mucchio e scatenando una marea di
risate. Perfino Wes aveva smesso di tormentarlo, visto com'erano
andati bene.
Tornarono al camerino nel
delirio più assoluto.
- Siamo i migliori!!!-
- Spacchiamo troppo
gente!!!-
- Warbles Rules!-
Kurt si voltò verso
Thad con un sorriso smisurato.- Siamo andati davvero alla grande,
Thaddy! Come sono felice!-
Il capo consiglio a quel
punto non si trattenne più. Abbracciò il soprano,
posando la fronte sulla sua.
- Felice che tu sia
felice, Pookie.- sussurrò prima di baciarlo.
Kurt restò
assolutamente immobile dalla sorpresa. Oddio, lo stava baciando!
Davanti a tutti!
Per la prima volta nella
giornata, nella stanza era piombato il silenzio più assoluto.
Harwood si staccò
con un ghigno e Hummel affondò la faccia nella sua spalla,
mormorando.- Che vergogna!-
Quello fu più o
meno il segnale per scatenare l'inferno. Ogni persona presente iniziò
immediatamente a commentare la scena urlando.
-
Ommioddiononcipossocrederestateinsiemeenonlosapavothadseicrudeleraccontamitutto!!!-
sproloquiò Cameron, saltellando su e giù come un
tarantolato.
Flint era a bocca aperta.
- LO SAPEVO!!!!- urlò
fiero Trent.
Las festeggiava senza
vergogna.- Siiii, lo dicevo io! Team Hummerwood rocks!!!Pagare
gente!-
- Se avete scommesso
voglio la percentuale.- puntualizzò Thad.
- Scommesso?!- borbottò
scandalizzato Kurt. Non che facesse molto effetto, visto che era
ancora saldamente rannicchiato contro il suo ragazzo.
- Certo, tra Klaine e
Hummerwood. Devo dirlo, ho davvero sbancato tutti.-
- Accidenti a te,
Madison.- borbottarono Wes e Rich.
- Voglio morire.- borbottò
funereo Blaine.
- Oh si amico, deprimiti
con me!- esclamò Nick, tirando fuori la chitarra.- Su,
cantiamo insieme la mitica “Novella dello scaricamento”!-
- Che gruppo di fangirl
isteriche.- sospirò con rassegnazione David.
- Ehi, pookie?- disse
Thad.
- Mh?-
- Esci di lì?-
- No, mi vergogno.-
- Scusami, ma eri troppo
carino e io non riuscivo più a resistere. Sei arrabbiato?-
- Si, ti odio.-
Lo disse con un tono che
fece spuntare ad Harwood un inquietante sorriso beato sulla faccia.
Wes ebbe la prontezza di
riportarli all'ordine mentre Jesse, Jeff e Trent stavano già
per partire con i brindisi e Blaine pareva deciso a fidanzarsi con
una qualunque bottiglia contenente solfiti.
Le New Directions stavano
per esibirsi.
Fortunatamente l'annuncio
bastò. Tutti volevano vedere i loro avversari diretti
all'opera. Perfino Kurt si staccò da Thad, pur camminando a
testa bassa per nascondere il rossore crescente. Harwood gli sorrise
prima di prendere posto con gli altri membri del consiglio una fila
più su. Kurt si accomodò tra Blaine e Jeff come prima.
- Niente battute se ci
tenete alla vita.- sibilò, stroncando sul nascere il tentativo
di Flint di aprire bocca.
Rachel si presentò
sul palco, da sola.
E quando iniziò a
cantare...beh, Kurt doveva ammetterlo, era fantastica. Non riusciva a
distogliere lo sguardo. E la sua interpretazione per quella canzone
era particolarmente intensa.
- Incredibile, cantano
pezzi originali!- esclamò Kurt ammirato, mentre Tina e
Brittany entravano in scena.
Thad si sporse verso di
loro.- Ma B, fammi capire, quella è la tipa con cui hai avuto
l'appuntamento etero?-
- Esatto.-
- Cazzo, è
bravissima! Non potevi, che so, rubargli la voce?-
- Non sono mica Ursula!-
- Oh, adoro la Sirenetta!-
si intromise Jeff.- Il mio personaggio preferito è il gabbiano
pazzo!-
Si beccarono tutti quanti
uno scappellotto da Wes.- Finitela, voglio sentire!-
Kurt fu il primo a
scattare in piedi a fine numero, seguito da tutti gli altri. Rachel
era stata perfetta nella ballad, come sempre.
- Chissà se faranno
un pezzo originale anche per l'inno.- commentò Flint.
- Non mi stupirei,
conoscendoli.- commentò con affetto Hummel.
E poi iniziò una
canzone dal ritmo orecchiabile e accattivante...
Yeah,
you may think that I'm a zero But, hey, everyone you wanna
be Probably started off like me
Kurt scoppiò in una
risata allegra. Parlava di loro!Era davvero fortissima. Vide più
di uno dei suoi compagni tenere il tempo con il piede o le mani,
mentre sorridevano per il testo. Poi recuperò quelle manone da
sotto il sedile.
- Che dici?- chiese a
Blaine sorridendo.
- Facciamo un po' di
casino!-
- Concordo. Lancia,
Pookie!-
Il soprano iniziò a
distribuirle ai suoi compagni, poi si alzò in piedi, urlando
come un invasato tra le risate generali.
Just
go ahead and hate on me and run your mouth So everyone can
hear Hit me with the words you got and knock me down Baby, I
don't care Keep it up, I'm tunin' up to fade you out You wanna
be You wanna be A loser like me
Il ritornello era
perfetto! Poi Finn attaccò con la sua parte...
Push
me up against the locker And hey, all I do is shake it off I'll
get you back when I'm your boss I'm not thinkin' 'bout you
haters 'Cause hey, I could be a superstar I'll see you when you
wash my car
Kurt sussultò.-
Cavolo, sono io!-
Jeff lo guardò
stranito.- Che?-
- Questa strofa.- disse
stupito.- Questo sono io.-
Avevano messo una strofa
per lui nella canzone per le Regionali e la stava cantando suo
fratello! Continuò ad applaudire con gli occhi lucidi di
commozione.
I ragazzi continuarono in
un crescendo. Mercedes sparò uno dei suoi grandiosi acuti, e
poi la trovata del finto slushie al pubblico nel finale...davvero
troppo forte.
I Warbles si unirono
all'applauso generale. Poco da dire, i loro avversari erano stati
grandiosi.
- Ragazzi, la vedo dura.-
sentenziò David, interpretando il pensiero comune, mentre si
alzavano per tornare dietro alle quinte.
- I tuoi amici sono stati
bravi.-
Kurt si voltò verso
Thad.- Anche meglio di quel che pensavo.-
Il più grande gli
prese la mano.- Agitato? Nervoso?-
- No. Abbiamo fatto
davvero del nostro meglio. Ora sta ai giudici.-
- Ti avviso però.
Se vince la ruffianata della tua ex prof, io faccio una strage armato
di mitra.-
Il soprano ridacchiò
di gusto.- Ti diamo una mano un po' tutti, in quel caso.- sospirò.-
Voglio...voglio davvero vincere, sai?-
- Anch'io. Te lo meriti.-
- Ce lo meritiamo.- disse
per nascondere l'imbarazzo.
- Sai una cosa? Io sono
già felice così. Sono con i miei amici a cantare e ti
tengo per mano. Mi basta questo.-
Kurt sorrise, stringendosi
un po' più a lui.- Anche a me.-
Alla fine la vecchietta
ubriacona sul palco dichiarò vincitori le New Directions.
Hummel ci rimase un po'
male, ma in fondo se l'era aspettato.
Un po' meno aspettato
risultò essere il pugno che la Sylvester mollò subito
dopo la proclamazione alla presentatrice, mandandola K.O..
Meglio tornare a scuola a
deprimersi in compagnia. Lì si rischiava la strage!
Kurt sistemò la
rosa rossa in un vaso sul suo comodino, guardandola con un sorriso.
Nonostante la sconfitta, tutto il gruppo aveva comunque voluto fare
un bel funerale al piccolo Pavarotti. Per qualche motivo Jeff aveva
persino portato Caporale!
Era un po' triste per la
sconfitta, vero, ma in fondo era stata davvero una bella giornata.
Vabbé, tranne tutte le battute che i loro cari compagni erano
riusciti a sfornare sulla nuova coppia. E Thad aveva pure promesso
una cena al Mac all'inventore della trovata migliore.
Harwood lo abbracciò
da dietro, interrompendo i suoi pensieri.- Ora Pav è
sicuramente felice nel paradiso dei canarini.-
- Già.- rispose
Kurt con un sorriso, appoggiandosi a lui.- Uff, sono esausto.-
- Eri bellissimo oggi sul
palco, sai?-
Il più grande
ridacchiò vedendo le guance di Hummel andare praticamente in
fiamme. Gli diede un bacio sulla guancia, stringendolo di più.
- Ah, com'è che
faceva la tua strofa? “Push
me up against the locker”,
giusto?-
-
Io e gli armadietti abbiamo un rapporto molto stretto.-
Thad
fece una faccia scura.- Io li avrei ammazzati.-
-
Non per niente mi sono trasferito in una scuola senza armadietti!-
-
E dove le divise fanno un bel culo!-
-
Sei imbarazzante, Harwood...- sospirò Kurt.
Il
moro ghignò di gusto.- Comunque ti ci vedo proprio a
minacciare tutti con frasi del tipo “Lavorerete per me un
giorno, rifiuti umani!”-
-
Non proprio così, ma penso di averlo ripetuto a Puck più
o meno ogni volta che mi buttava nel cassonetto.-
-
Ma, ricordo male o è nelle New Directions? Ti buttava nel
cassonetto???-
-
Per fortuna c'era Finn, faceva sempre in modo di salvare le mie
giacche di Marc Jacobs. Il mio cavaliere senza macchia!-
-
Voglio saperlo o poi mi verrà voglia di picchiare il tuo
fratellastro?-
Hummel
mise un adorabile broncio.- Sempre così manesco!-
-
Sei davvero troppo carino e coccoloso!- lo stuzzicò Thad,
scompigliandogli i capelli.
Si
alzò per prendere un po' d'acqua, canticchiando allegramente.
-
“Push
me up against the locker. And hey, all I do is shake it off, I'll get
you back when I'm your boss!”-
-
Perché continui a canticchiarla?-
-
Mi piace. E' forte! “I'm
not thinkin' 'bout you haters! 'Cause hey, I could be a superstar,
I'll see you when you wash my car!”-
-
Non farai sul serio, spero!-
-
“Push
me up...”
eh? Perché?-
Il
piccolo alzò gli occhi al cielo.- Thad, hai scaricato Andrew
per strada solo perché si è azzardato a dire che le New
Directions avevano meritato la vittoria e per aver intonato il
ritornello, ricordi? Ho dovuto convincerti con le suppliche a
riprenderlo in macchina!-
-
Normali momenti di sfogo, Pookie! “And
hey, all I do is shake it off...”-
-
Thad Harwood, mi stai per caso prendendo in giro?-
-
Cosa te lo fa pensare?-
-
Il fatto che continui a cantare quella strofa.-
-
Adoro il tuo intuito! Si, ti sto prendendo in giro!-
Kurt
lo guardò male.- Ti avviso Harwood, la mia pazienza ha un
limite!-
-
Oh, lo so tesoro! La smetto.-
Ovviamente
un paio di minuti dopo aveva ricominciato con più entusiasmo
di prima.
Wes
e David si erano appena addormentati quando qualcuno cercò di
abbattere la loro porta a calci.
-
Che diamine succede, ora?!- borbottò incazzoso l'asiatico,
andando ad aprire, mentre Thompson mugugnava assonnato.
Quando
vide che era Thad cercò di chiudergli la porta in faccia senza
successo. Il capo consiglio entrò con un sorriso smagliante,
una certa voglia di fare casino e un cuscino sottobraccio.
-
Ehi ragazzi!-
-
Thad, che ci fai qui?- chiese David.
-
Oh, Kurt mi ha sbattuto fuori dalla stanza, perciò sono un
povero ragazzo randagio in cerca di un tetto. E' davvero adorabile
quando si arrabbia anche se diventa decisamente pericoloso.-
-
Non vorrai mica dormire qui!- esclamò Wes.
-
Sapevo che mi avresti ospitato, fratello!-
-
Ma non esiste, vai subito fuori dalle...-
In
quella la porta si aprì di nuovo, lasciando entrare uno dei
cortei più bizzarri mai visti alla Dalton. E si che ce ne
voleva.
Jeff
e Nick tenevano Blaine per le braccia, Flint e Trent per le gambe.
Sopra ad Anderson c'era la sua chitarra. I quattro lo scaricarono
senza tanti complimenti sul pavimento, tra lo sconvolgimento di Wes e
David e il totale divertimento di Thad, che ricominciò poi a
cantare “Loser like me” ignorandoli tutti.
-
Noi non ne possiamo più! Fatene quello che volete!- sbottò
Wilson.
-
E' tutta la sera che canta! Tutta. La. Sera!!!- rincarò Trent.
Jeff
annuì.- Caporale è traumatizzato.-
-
E io voglio deprimermi in pace!- mugugnò Duvall.- Oh, il mio
perduto amore...-
-
Insomma ragazzi, lo faccio per voi!- disse Blaine, mettendosi seduto
come se nulla fosse e accordando la chitarra.- Sono stato battuto da
Rachel Berry, devo esercitarmi di più! “I
am in misery....”-
-
Fuori tutti!!!!- sbottò Wes, bellamente ignorato.
Kurt
mise per un attimo la faccia fuori dalla porta sbraitando.- Il primo
che prova ad entrare qui è morto! Devo riposare o domani avrò
le occhiaie fino a terra!-
-
Insomma, che cavolo fate, io voglio dormire!- urlò Kirk, con
addosso un'elegante vestaglia.
-“I'm
not thinkin' 'bout you haters!”-
Arrivarono
anche Jesse e Richard.
-
Figo, una festa! Dov'è l'alcol?-
-
Chiamiamo il resto del gruppo!-
Il
povero Wes era rosso da far schifo.- Io vi faccio arrestare tutti!!!-
-
“Girl
you really got me bad, You really got me bad...”-
David
osservò la situazione con la sua proverbiale calma, scuotendo
la testa.
-
Poche ragazze da queste parti...- commentò.
Poi
si procurò immediatamente le armi segrete che stavano dietro
alla sua aria serafica da santone.
Tè
corretto al valium per tutti e tappi per le orecchie.
Ehi
gente!!!!
Oddio,
come sono stata veloce, non ci credo! @_________@ Non abituatevi
troppo bene, intanto cavalco l'onda dell'ispirazione Hummerwood! XD
No,
non riuscirò mai a fare un capitolo serio! Il dialogo tra Kurt
e Blaine riusciva meglio nella mia testa, secondo me -.- abbiate
pietà. In compenso credo che la scena iniziale mi sia uscita
bene.
Un
po' di note! XD
Ho
tardato un po' la rottura tra Nick e McKenzie rispetto a “The
Pips”. Domando scusa Jessy!
Blaine
che canta per consolare un amico ce lo vedo! XDDD
Richard
è appassionato di macchine perché Jessy in futuro lo
ha fatto metalmeccanico ^_^ Si veda “Some Hummerwood's
Moments”.
Io
adoro il rapporto tra Kurt e Sue, fin dalla prima stagione. Niente
mi toglierà dalla testa che a Sua Kurt stia piuttosto
simpatico, anche se non lo ammetterà mai!
Celine
Dion è un omaggio a Kurt campione nazionale con le Cheerios!
XD
Il
testamento...beh, alle provinciali c'era la dichiarazione d'amore,
ho pensato che alle Regionali era meglio alzare un po' il tiro! XD
Las
tifa Hummerwood anche in “The Pips” ^_^
I
Warbles sono chiaramente un branco di fangirl isteriche!
Puck
commosso è una delle cose più belle del mondo! XD
Niente
mi leverà dalla testa che quella strofa di “Loser like
me” sia interamente dedicata a Kurt!
“La
novella dello scaricato” e “Poche ragazze da queste
parti” sono mie oscure citazioni fumettistiche. Rispetto a
chiunque sarà così nerd da azzeccarle! :)))
Ok,
la smetto di rompere! ^_^ Grazie a tutti voi, vi adoro!!!!
Alla
prossima!
Ciriciaux!
Tsubychan1984
|
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Capitolo 3 *** Come informare le ND ***
Dopo aver perso le
regionali, la confessione a Blaine e lo sputtanamento della sua
relazione agli Warbles da parte di quel demente del suo ragazzo,
ancora doveva abituarsi al fatto di averne uno, Kurt aveva un altro
enorme problema da affrontare.
Informare le New
Directions.
Insomma, erano
praticamente la sua famiglia, per quanto disadattata, non poteva
tenerli all'oscuro!
Ok, a Puck probabilmente
non importava nulla della sua vita sentimentale, ma dopo la festa da
Rachel aveva adottato Blaine come “fratello di tequila”,
per quanto inquietante potesse sembrare. Vabbé, se ne sarebbe
fregato in ogni caso.
Finn....oddio, Finn ci
sarebbe rimasto secco!
Comunque erano tutti delle
fangirl isteriche da far invidia agli usignoli, per cui doveva
andarci con i piedi di piombo per evitare reazioni ormonali
esagerate.
E poi quando le tue
migliori amiche si chiamano Mercedes Jones e Rachel Berry tenere
segrete le relazioni era il modo migliore per prenotarsi un letto in
ospedale. Già le aveva scavalcate per chiedere consiglio a
Santana, cosa che gli garantiva come minimo un paio di calcioni ben
assestati da entrambe.
Comunque voleva poter
parlare di Thad con le sue donne, che diamine!
Erano passati un paio di
giorni dalla gara e Kurt si era abbastanza ripreso dalla sconfitta da
chiamare Mercedes.
La sua amica rispose con
entusiasmo.- Kurt, tesoro! Allora, smaltita la batosta?-
- Silenzio Jones, prima
che ti levi le crocchette!-
- Oh oh, siamo
minacciosi!- ridacchiò la ragazza.- Aspetta, sono con Tina e
Rachel, ti metto in viva voce.-
- Kurt! Che bello
sentirti!- esclamò l'asiatica.
E poi l'inconfondibile
voce della Berry.- Ehi rivale, come va?-
- Ciao ragazze! Bene, mi
fa piacere trovarvi tutte insieme perché...-
Non lo lasciarono
praticamente parlare.
- Oh, quanto ci manchi!-
- Vero, nessuno che sia
alla mia altezza, le sfide al Glee sono così noiose ora...-
- Vuoi finire male
nasona?!-
- Ehi!-
- Devi uscire con noi
Kurt!-
- Giusto, Tina ha ragione,
è da prima delle regionali che non ci vediamo!-
- Cavolo, è da
troppo che non facciamo un bel pigiama party tra dive!-
- Rachel, mi stai
escludendo?-
Hummel fissò
esasperato il telefono.- Ehm, ragazze...Vi avevo chiamato proprio per
chiedervi se vi andava di...-
- Ma capiti al momento
giusto!- lo interruppe di nuovo Rachel.- Abbiamo organizzato
un'uscita di gruppo al Bel Grissino sabato.-
- Ovviamente vieni!-
decretò Mercedes.
- Se magari mi lasciaste
parlare....-
- Porta pure Blaine, a noi
non dispiace!-
- Ma si, anche gli
sconfitti devono festeggiare!-
- Allora mi raccomando,
alle 8!-
- Ok, ma...-
- Oh scusa tesoro,
dobbiamo lasciarti, stanno per cominciare le prove.-
- Ci vediamo sabato!-
- Ciao Kurt!!!-
La comunicazione si
interruppe, lasciando il povero ragazzo a fissare il suo i-phone con
aria sconvolta, decisamente grato di non appartenere al genere
femminile in quel momento. Donne! E poi parlavano di lui!
Il suo piano iniziale era
stato quello di informare prima le sue amiche e poi il resto del
gruppo.
Oh beh, via il dente, via
il dolore!
- Sicuro che non ci sono
altri gay, lì in mezzo?-
- Smettila di rompere,
Thad.-
- Sicuro sicuro sicuro?-
Kurt sbuffò
esasperato, voltandosi con espressione omicida.- Mi hai ascoltato
nelle ultime due ore?! Ti avrò ripetuto tipo diecimila volte
che sono TUTTI etero!!! Anche se Sam ha i capelli più gay dei
miei, ma questi son dettagli...-
- Ah-ha! Lo sapevo!-
- Smettila di fare il
paranoico, quel poveretto usa Justin Bieber per rimorchiare...Ora,
per piacere, vuoi lasciare andare la mia giacca così vado,
visto che sono già in un ritardo pauroso?-
Thad era steso a pancia in
giù sul suo letto ed era fieramente aggrappato ai vestiti del
soprano. Lo guardò col broncio.- E' tutta colpa tua Pookie.-
- Mia?! E che ho fatto?-
- Ti sei dato una bella
occhiata allo specchio?-
- Cavolo, lo sapevo, non
sto bene! Devo cambiarmi!-
- Fermo lì! Sono
due ore che sbavo ad ogni cambio d'abito e tu, piccolo diavoletto, te
ne esci ogni volta con maglie attillate o con pantaloni così
stretti da essere illegali! Dio, ti fanno un culo magnifico...-
Hummel arrossì di
bottò.- Thad!!!-
- Non posso credere che
finirai la serata senza che qualcuno ti salti addosso.- borbottò
il moro.
- Non so se essere più
imbarazzato a morte o lusingato.- il piccolo si inginocchiò,
portandosi all'altezza del viso dell'altro.- Comunque tranquillo. So
difendermi. Posso urlare a livelli degli ultrasuoni in caso di
bisogno e ho Finn come guardia del corpo. Uhm, credo anche Puck.-
- Sarà meglio che
non ti guardino troppo perché altrimenti...-
Kurt lo baciò a
tradimento e Harwood si dimenticò completamente quello che
voleva dire. Gli succedeva tutte le volte. Non riusciva a biasimarsi
per questo perché quando stai slinguazzando con Kurt Hummel
concentrarsi sul resto del mondo è praticamente una cosa
blasfema.
Ovviamente finì per
allentare la presa mortale sul trench del soprano, che ne approfittò
per scappare.
- Ciao Thaddy, ci vediamo
dopo!- urlò, mentre correva fuori, lasciando il suo ragazzo
troppo stordito dal bacio per replicare alcunché.
- Dannato piccolo
Pookie....- mormorò Thad, ancora sulle nuvole. Forse era
meglio andare al ritrovo video del sabato sera, se restava in camera
rischiava di ammazzarsi di seghe!
Kurt invece si sentì
molto fiero di se stesso, visto che riuscì a battere tutti i
record di velocità e ad arrivare davanti al Bel Grissino con
soli dieci minuti di ritardo. Un miracolo, per i suoi standard.
I ragazzi lo salutarono
calorosamente, tra abbracci e pacche sulle spalle. Finn gli
scompigliò affettuosamente i capelli mentre entravano ed
Hummel fece il finto offeso per una ventina di secondi, giusto per
non perdere le buone abitudini, poi cercò di sedersi vicino a
suo fratello. Povero illuso. Mercedes e Rachel praticamente lo
sequestrarono, prendendolo di peso per le braccia. Kurt guardò
il Quaterback in cerca d'aiuto, ma Hudson non era messo meglio di
lui, visto come lo stava guardando Quinn. Brutta faccenda, forse tra
i due non era lui quello che stava peggio...
Alla fine si ritrovò
incastrato tra le sue amiche. Situazione molto pericolosa, visto
l'argomento da trattare.
Decise di non pensarci
subito, al solito stavano facendo un casino tremendo ed era bello
essere con i suoi vecchi compagni dopo tutto quel tempo. Gli
mancavano da morire!
- Allora, come va la
preparazione alle Nazionali?- ghignò.- il professor Shue ha
già trovato qualcosa dei Journey come numero d'apertura?-
Un coro di gemiti
sofferenti accompagnò quelle parole, facendolo ridacchiare.
Certe cose non cambiavano davvero mai!
- Dillo che ti vendichi
perché la sconfitta brucia.- borbottò Artie.
- A proposito, vi devo
ringraziare. Quella canzone, ecco...-
I suoi amici gli
elargirono dei sorrisi smisurati.
- Non potevamo non
citarti, Kurt!- esclamò Tina.
Quinn annuì.- Resti
comunque uno di noi.-
- Si, anche se ora sei un
canarino carino.- cinguettò Brittany. Gli venne davvero voglia
di abbracciarla.
- Vi voglio bene,
ragazzi...-
- Guardate, sta per
piangere.- esclamò Puck tutto contento.
Finn andò subito in
panico.- Oddio Kurt, ti prego no! Non sono bravo in queste cose del
consolamento!-
Il soprano sbuffò.-
Rilassati, non sto per trasformarmi in una fontana. E poi da che
pulpito Puckerman, durante la nostra ballad continuavo a guardarti e
sembravi vicino a diventare un fiume in piena!-
- Eh certo, ci vuole
immedesimazione! E poi, che cavolo, grondavate miele da ogni poro!-
- Portare canzoni
originali è stata la nostra arma vincente, comunque.- ragionò
Mike.
Rachel fece la ruota come
un pavone.- Idea mia, modestamente.-
- Cala le penne, Berry.-
- Silenzio Lopez!-
- A cuccia, voi due!-
esclamò Lauren, beccandosi occhiatacce omicide da entrambe.
- Però è
vero.- intervenne Sam, nel tentativo di evitare la prima carneficina
della serata.- Voi Warbles siete stati davvero fantastici. Cioè,
“Raise your glass”! Gente, è stato fortissimo!-
Un coro di consensi
attraversò il tavolo, cosa che lusingò non poco Kurt.
- Ma vogliamo parlare
della ballad?- sospirò sognante Quinn.
- Parliamone!- disse
entusiasta Mercedes.- Il primo ruolo da solista del mio ometto! Mami
è proprio fiera di te! E poi tu e Blaine eravate così....-
- Intensi.- suggerì
Tina.
- Commoventi.- sospirò
Puck.
Brittany li guardò
con un sorriso.- Canarini?-
Rachel era tutta un
gridolino.- Dolci, zuccherosi e romantici!-
Mercedes annuì.-
Sembravate usciti da una favola!-
Ok, era decisamente
arrivato il momento di mettere le cose in chiaro. Anche perché
il ghigno malefico che aveva Santana rischiava di circumnavigarle la
faccia già adesso e i ragazzi stavano chiaramente per avere un
coma diabetico. E poi...romantici? Zuccherosi? Favola???
Questo si chiamava
degenerare.
- Ehm, ecco ragazze, a
questo proposito...-
- Comunque, perché
non hai portato Blaine stasera?-
Hummel si chiese se la
Berry ci godeva ad interromperlo ogni volta.
- Si, così si
ubriacava e cominciava a limonare con te?- disse ironica Quinn,
mentre mezza tavolata sghignazzava di gusto.
- Per me l'ha lasciato a
casa perché altrimenti rischiavamo di scioglierci per il
troppo amore.- gongolò Mercedes.
Tina annuì.- Siete
davvero una coppia meravigliosa.-
- Piccoli e adorabili.-
concordò Lauren.
Finn era bianco come un
lenzuolo.- Coppia?-
Santana si stava
incrinando qualche costola nel tentativo di non ridere.
Kurt era praticamente
senza parole. Nel mentre gli arrivò un messaggio di Thad.
Ricorda a tutti il nome
Harwood. Se qualcuno ti tocca sarà l'ultima cosa che sentirà
nella sua patetica vita!
Sono circondato da
idioti!
Kurt inviò la
risposta, tornando a concentrarsi sul problema-confessione. La vedeva
assai critica. Ovviamente non aveva calcolato la Lopez.
- Vi siete già
messi insieme ufficialmente?- chiese Santana con un tono che era
tutto un programma. Si beccò in risposta un'occhiataccia
fulminante che la fece ridere ancora di più.
Perciò rincarò
la dose.- No, perché voglio essere invitata al matrimonio.-
- Oh Kurt, ti sposi? Bene,
starai una favola in abito bianco! Come una vera Barbie Principessa!-
Hummel non ebbe la forza
di insultare Brittany. Anche perché al momento era meglio
cercare di evitare una sincope al suo fratellastro.
- Finn, respira, non
indosserò nessun abito bianco nel prossimo futuro!-
Puck e gli altri ragazzi
stavano morendo dal ridere.
- Smettetela di dargli
scuse per svincolare!- tuonò Lauren.
Mercedes annuì.-
Esatto, non ci scappi tesoro!-
Frase che scatenò
l'interrogatorio.
- Allora, state insieme
vero?-
- Ti ha fatto la
dichiarazione cantando?-
- Oh si, che bello!
Preparate altri duetti romantici come “Candles”!-
- Dovevi portarlo, così
ci facevi vedere qualche bacio!-
- E io posso assicurare
che bacia bene!-
- Se, bacio, come se non
avessero approfittato del dormitorio!-
- Oddio, fino a che punto
siete arrivati??-
A quel punto Santana era
sotto al tavolo dal ridere, Finn traumatizzato a vita e Puck incitava
le ragazze nelle fantasie sconce.
Ovviamente il povero Kurt
esplose.
- Basta!!BASTA!!! Zitte
tutte per Gaga, ora parlo IO!!! Blaine NON è il mio ragazzo
porca miseria, gli ho detto di no!!!-
- Hummel, in questo
momento ti amo alla follia.- sghignazzò l'ispanica davanti
alle facce attonite del resto del gruppo.
Mercedes si riprese per
prima.- Gli...hai detto...COSA?!-
Rachel era senza parole.-
Ma...ma...quella volta che ci sono uscita ti sei persino presentato a
casa mia alle dieci di sera perché eri geloso!-
- Si beh, era un
appostamento in piena regola, solo che non è andato proprio
come previsto...- arrossì fino alle orecchie, ripensando a
quel primo bacio mozzafiato con Thad.
La Jones lo guardò
sospettosa.- Kurt Hummel, esattamente cosa ci stai nascondendo?-
- Non ve lo sto
nascondendo, sto cercando di dirvelo da giorni ma voi non mi lasciate
parlare...-
- Hai tutta la nostra
solidarietà.- sospirò Sam, tra l'approvazione maschile
generale.
Santana stava gongolando.-
Su bellezza, sputa il rospo. Voglio godermi il resto della scena.-
- Tu sai come va a finire
questo film?- le chiese Brittany.
Kurt si fece piccolo
piccolo sotto le occhiate omicide delle sue amiche.- Cos'è che
sa lei che noi ignoriamo?-
- Da quando in qua ti
confidi con Santana Lopez?!-
Magari poteva scappare da
sotto il tavolo, doveva essere magro a sufficienza...
- Mi serviva il parere di
qualcuno che non fosse emotivamente coinvolto, non linciatemi vi
prego!-
- Noi non siamo...-
iniziarono a protestare all'unisono le due, ma Hummel le guardò
in modo assai eloquente.
- Beh, insomma, stiamo
solo tifando per te.-
- Si, la tua vita sessuale
gay è meglio di una soap opera!-
Alle parole “vita
sessuale” Finn si strozzò con l'acqua, iniziando a
domandarsi con un certo panico dove nascondere il fucile di Burt per
evitare la strage.
- Forza Hummel.- lo incitò
Lauren.- Sputa il rospo.-
Kurt arrossì
appena, ma non riuscì a trattenere un sorriso.- Ehm...mi sono
innamorato. Si, insomma, mi sono trovato un ragazzo.-
Sull'intera tavolata calò
per un attimo il silenzio, poi tutte le ragazze iniziarono a
sospirare sognanti, Puck finse il vomito e Finn rimase pietrificato.
- Un ragazzo che non è
Blaine?- esclamò stupita Mercedes.- Oh insomma, cosa ti è
successo? Fino a poco tempo fa non facevi che parlare di lui e
ora...-
- Non me ne sono reso
conto subito.- borbottò il soprano.- Anzi, ci ho messo un bel
pezzo a svegliarmi, però è da un po' che io...si,
insomma, che mi piace Thad.-
- Thad?- chiese Rachel.-
Sbaglio o l'ho già sentito?-
- Aspetta, aspetta!-
intervenne Quinn.- Non è il nome del tuo compagno di stanza?-
- Ehm, si. Thad Harwood.-
sbuffò all'ennesima vibrazione del cellulare nella sua tasca.-
Ovvero l'idiota che mi sta inondando di messaggi paranoici. Appena
torno alla Dalton mi sente!-
- Oh, e come farai a farlo
tacere?- ghignò Santana.
Puck la seguì a
ruota.- Stessa stanza? Quante orgie avete già organizzato,
porcellini?-
- Kurt ti prego.- pigolò
Hudson.- Dimmi che non hai fatto orgie. Non posso pensare a te....che
fai...argh!-
- Ma siete scemi?!- sbottò
il ragazzo.- Non facciamo sesso!!!-
- Niente sesso? Dio, sei
una palla Hummel!- esclamò l'ispanica.
Brittany sorrise.- Oh, io
sono tanto felice per te Kurt! Hai già provato a fargli quella
cosa sul collo che ti ho insegnato?-
- Quale cosa?- chiese
l'intero Glee Club con sadico divertimento.
- Vi odio tutti.- borbottò
il soprano.- Grazie comunque, Brit. E no, non ho fatto niente.-
Lauren ghignò.-
Comunque si torna alla questione iniziale: perché non l'hai
portato?-
Tutti gli occhi si
posarono su Kurt, che iniziava a sentirsi come una specie di fenomeno
da baraccone.- Magari l'avessi fatto, sareste tutti stecchiti dalla
sorpresa a quest'ora.- borbottò acido.
- Tranne me.- disse
Santana.- Io starei qui a mangiare pop-corn e guardarvi pomiciare
furiosamente.-
- A questo punto potremo
dirgli la nostra idea, no?- intervenne Artie.
Mike annuì.-
Giusto, bella pensata!-
- Siii, così
potremo conoscerlo!- esclamò Tina.
Kurt inarcò un
sopracciglio.- Di che parlate?-
- Ora Puckzilla ti
spiega.- disse il ragazzo con un sorrisetto.- Sai che abbiamo firmato
un folle contratto analcolico.-
- Oh si. Ed è di
sicuro folle.-
- Bene, allora, vista la
nostra vittoria alle Regionali ho....persuaso il prof a lasciarci una
serata di, diciamo così, libertà di bevuta per
caricarci in vista delle Nazionali.-
Mercedes ridacchiò.-
In pratica lo ha pregato vergognosamente.-
- Ehi, era in debito! Mi
sono fatto un'intera giornata in un bagno chimico per trovare un
sostituto di Kurt al Glee!-
- Ti sei trovato la
ragazza grazie a questo.- puntualizzò Tina.
- Non allarghiamoci ora.-
sibilò Lauren.
Puck sospirò
ammirato.- Cavolo....Eh, comunque, torniamo al punto! Grazie alle mie
lusinghe, abbiamo il permesso per una festa!Ma niente spostamenti in
macchina post sbronza e nessuno se ne va finchè non ha ripreso
a connettere, questi sono i patti.-
- Casa di Brittany è
libera il prossimo fine settimana.- disse Artie, mentre la bionda
annuiva.- Ed è perfetta per fare casino. E' bella grande, ha
un giardino enorme e soprattutto è in periferia. Non ci
romperà le scatole nessuno!-
- Per farla breve, mi
state invitando e volete che chieda a Thad?-
Figurarsi se
quell'alcolista si tirava indietro!
- Non proprio.- intervenne
Rachel.- Avevamo pensato a una cosa più...di squadra.-
Puck annuì
solennemente.- Il sacro rito del gemellaggio alcolico.-
- Che?!-
Finn alzò gli occhi
al cielo.- La nostra idea era di invitare tutti i Warbles. Sai, per
conoscerci un po' meglio, sono i tuoi compagni di scuola e alle
Regionali è stata una bella sfida. Cavolo, io pensavo di
essere a posto perché Blaine già lo conoscevo, ora mi
devo preparare ad un nuovo ragazzo!-
- Ma sentitelo.- sbuffò
Mercedes.- Proprio come un vero fratello maggiore!-
- Effettivamente sei
imbarazzante Finn.- concordò Kurt.- Ma devo dire che mi fa
piacere. Insomma, ho capito bene? Volete che porti tutti i Warbles ad
una festa?-
Ghigni e cenni d'assenso
entusiasti attraversarono il gruppo.
- Oh beh,
conoscendoli...iniziate a fare scorte di alcol!-
Kurt rientrò nella
sua stanza cercando di fare piano, anche se dubitava che Thad fosse
già a letto.
- Thaddy? Sono tornato.-
Non c'era nessuno.
Aggrottò la fronte perplesso, ma non fece a tempo a fare un
passo che qualcuno lo afferrò alle spalle.
- Buh!-
Hummel fece un salto
pauroso, mentre il moro scoppiava a ridere.
- Mi hai fatto venire un
infarto, cretino!-
- Tremenda vendetta.-
disse Thad, abbracciandolo da dietro e sorridendo allegro.- Così
impari a non rispondermi.-
- Stavo guidando, mica
vorrai che vada a schiantarmi. E poi i tuoi sono sms da seghe
mentali.-
Harwood strofinò il
naso sul suo collo con fare affettuoso.- Lo so. E' una vera impresa
doverti condividere col mondo.-
- Scemo.- bofonchiò
Kurt, lasciandosi cullare dal ragazzo.
Thad lo fece voltare per
un bacio.
- Sei stato lì
dietro tutta la sera?-
Harwood scosse il capo.-
Ti ho visto dalla finestra e ho pensato di fartela pagare un po'.-
soffiò a un centimetro dalle sue labbra.
Si baciarono di nuovo.
Kurt sussurrò.- Farmela pagare per cosa?-
- Sei davvero un bambino
cattivo Pookie, dovrei sculacciarti. Vestirti così e poi
lasciarmi qui da solo...-
Hummel mugolò a
quel tono basso e roco, cercando di non pensare troppo a quella mano
che gli stava accarezzando l'addome. E all'altra che stava
chiaramente scendendo verso il sedere.
Andò in panico
praticamente subito.
- A proposito, domani
dobbiamo fare una riunione d'emergenza.- farfugliò staccandosi
da Thad, col viso in fiamme.
Il moro lo guardò
un po' stupito, poi iniziò a ghignare.- Sei così
dannatamente pudico da fare tenerezza.-
- Silenzio. Mutismo e
rassegnazione Harwood.-
- Una riunione per cosa
comunque?-
Il piccolo sorrise.- Oh,
domani lo saprai. Non voglio rovinarti il gusto della sorpresa.-
- E su, una piccola
anticipazione per il tuo uomo ultra sexy?-
- Scordatelo.- sorrise
Kurt.
Thad sospirò con
aria drammatica.- E allora non mi restano che le torture, preparati!-
- Si può sapere che
hai che continui a lamentarti oggi?- chiese Wes, mentre si dirigeva
col resto del consiglio a presiedere la riunione voluta dagli
Hummerwood, come erano ormai conosciuti.
- Ho fatto il solletico a
Kurt perché non mi voleva dire in anteprima in cosa consiste
la riunione. Sapete, lo soffre molto. Il problema è che
reagisce dando calci a caso, mentre muore dal ridere. Credo di avere
un paio di ematomi.-
David ridacchiò.-
La vostra relazione è stranamente sadomaso. Se non conoscessi
Kurt, direi che ti rincorre per la stanza armato di frustino.-
- Manca solo quello.-
ringhiò Thad, un po' per le botte e un po' perché solo
lui poteva immaginarsi il piccolo soprano con un frustino in mano!
Wes ghignò
divertito.- Riepiloghiamo: scalcia, ti schiaffeggia, ti prende a
cuscinate, ti caccia fuori dalla camera... e tutto questo in quante,
due settimane? E ovviamente non so che combinate a letto!-
David scoppiò a
ridere.- Dovremo stare attenti in spogliatoio, per me questi due sono
pieni di segni di morsi e succhiotti sotto i vestiti!-
- Di che cavolo parlate?-
L'asiatico alzò gli
occhi al cielo.- Harwood, le botte ti hanno instupidito più
del solito? Di sesso ovviamente.-
- Non lo facciamo.-
I due si bloccarono di
botto. Thad continuò tranquillamente per la sua strada.
- E allora, vi muovete?-
Si voltò con uno
sbuffo verso i suoi compagni, che lo fissavano a bocca aperta.
- Come sarebbe a dire che
non lo fate?!- esclamò David con stupore.
- Ti devo fare un
disegnino per caso?-
Montgomery era senza
parole.- Thad, tu sei un vero porco!-
- Grazie Wes, troppo
buono.-
- Intendo dire....andiamo!
Sei praticamente un maniaco! Quando stavi con Allison cercavi di
imboscarti anche nei posti più assurdi!-
Thompson rabbrividì.-
Non farmici pensare. Quell'armadietto della palestra...-
- Non vorrai davvero farci
credere che non hai ancora provato a saltare addosso a Kurt!-
Thad sospirò.- Non
è che non ci ho provato. In modo molto soft, ovviamente,
perché sono un gentiluomo. Pookie ha ancora qualche problemino
con questo, perciò rispetto il suo desiderio di andarci piano.
Su, ora basta, so che la mia vita è immensamente più
interessante della vostra, ma mi sono fatto prendere a calci per la
curiosità e non ho tempo per aspettare i vostri scleri.-
Wes e David si guardarono
con tanto d'occhi, mentre seguivano il loro amico verso la sala
prove.
- Ci va piano?! Mi sarei
stupito di meno se mi avesse detto di volersi fare la Cooper!-
- Non vorrei parlare
troppo presto, ma c'è la seria possibilità che sia
innamorato sul serio stavolta!-
Thad li sentì ma
non replicò nemmeno. Anche perché non era del tutto in
grado di spiegare come si sentiva al riguardo. Vero, era un gran
porco. Insomma, era pur sempre un adolescente con tutte le sue
voglie! Aveva avuto qualche storiella e poi Allison e non si era mai
tirato indietro da quel punto di vista. A pensarci ora, non ricordava
nemmeno più cosa lo avesse attirato di Allison. Forse perché
era carina e disponibile o magari la sua aria da fighetta con la
puzza sotto il naso, chissà. Certo ricordava bene che
passavano una gran quantità di tempo ad imboscarsi.
Con Kurt era diverso.
E non solo perché,
accidenti, era un maschio e a parte qualche limonata, spesso da
ubriaco, non si era mai spinto troppo in là nemmeno col
pensiero con un altro maschio.
Kurt lo rivoltava come un
calzino anche solo con un sorriso. Lo prendeva per mano e il mondo
diventava un posto decente. Lo baciava e lo spediva direttamente in
paradiso.
Sarebbe stato un bugiardo
a dire di non aver avuto certe fantasie sul suo ragazzo. Era bello,
era davvero stupendo. E dannatamente sexy, anche se lui era convinto
del contrario. A volte si sentiva sporco in confronto a lui, Hummel
sembrava davvero troppo puro per essere vero. Ma non poteva fare a
meno di spiarlo con la coda nell'occhio, o fissarlo spudoratamente a
seconda dell'occasione, e lasciare che il suo cervello producesse un
bel po' di fantasie sconce.
Sapeva che Kurt aveva un
grande problema da quel punto di vista, e non solo perché gli
aveva raccontato della chiacchierata sul sesso con suo padre e gli
aveva fatto vedere quei dannati opuscoli che a lui non avevano fatto
altro che dare spunti per le sue idee a luci rosse. Appena si toccava
l'argomento anche solo per caso, tipo durante le chiacchiere in
compagnia degli altri, Hummel entrava in agitazione, si imbarazzava
per la minima battuta e anche con lui si comportava a volte come se
avesse paura di essere sgridato.
Thad aveva tentato qualche
approccio con estrema cautela, per fermarsi ogni volta che sentiva
l'altro irrigidirsi a disagio.
Eppure lo trovava
adorabile, anche in questo. Forse era la sua malattia mentale a
parlare...
Voleva fare di più,
ma voleva anche far sentire a suo agio Kurt. Perciò aspettava.
Andava benissimo anche così, con il piccolo che lo baciava e
cercava di dargli un po' di educazione. Oppure prendersi a cuscinate
e farsi le coccole subito dopo.
Oppure dormire insieme.
Era capitato un altro paio di volte, magari guardavano un film stesi
fianco a fianco, poi ad un certo punto si voltava verso il soprano e
lo trovava profondamente addormentato e abbracciato a lui. Vederlo
dormire era una delle cose più belle del mondo.
- Era ora!- esclamò
l'oggetto dei suoi pensieri, riportandolo alla realtà. I
Warbles erano già tutti riuniti, mancavano solo loro tre. Kurt
era seduto accanto a Flint e Blaine sul divano nella sua classica
posa da diva.- Vi eravate persi?-
- Sai com'è, Wes
aveva problemi ad evacuare, perciò...-
L'asiatico gli assestò
un colpo di martelletto in testa tra le risate generali, per poi
dichiarare aperta la riunione e dare parola a Kurt, mentre Thad si
lamentava con David per la possibile commozione celebrale.
Harwood ascoltò con
interesse crescente la proposta della festa e nel mentre guardava
storto Anderson e Wilson per il solo fatto di essere seduti vicino al
suo ragazzo. Dio, doveva darsi una calmata, era in una scuola
maschile e non poteva uccidere ogni studente che camminava per caso
accanto a Kurt, anche se gli sarebbe piaciuto!
Intanto il soprano stava
concludendo il suo discorso.- Insomma, per farla breve, le New
Directions ci hanno invitato a quello che Puck ha definito un
gemellaggio alcolico. Che ne pensate?-
- Nel tuo discorso c'era
la parola alcolico.- ghignò Thad.- Secondo te cosa ne penso
Pookie?-
Hummel alzò gli
occhi al cielo.- Chissà come mai non avevo dubbi su questo...-
- Ehi, un momento!- sbuffò
Nelson.- Questi ci vogliono solo prendere in giro, secondo me!-
Kirk fece una smorfia.-
Non hai tutti i torti.-
- Non sono certo dei santi
e ci hanno sconfitto, ma questo non vi dà il diritto di
sparare a zero!- sbottò piccato Kurt.
- Festa, festa!- stava
intanto cantilenando Blaine, tutto allegro.- Che bello, ho proprio
bisogno di un bel party come quello a casa di Rachel! E paparino Puck
procurerà buon alcol per tutti! Le New Directions sono mitiche
se si tratta di feste!-
Il soprano lo guardò
con tanto d'occhi, dandosi dell'idiota per averlo lasciato solo con
Puckerman, Santana Lopez e soci quella sera. Ormai era perduto.
Andrew lo guardò
interessato.- In effetti sembrano tipi simpatici. Dici che sarà
abbastanza folle?-
Nick ghignò.-
Gente, l'ultima volta che è andato ad una festa delle ND
Blaine era così ubriaco da credersi etero, e ho detto tutto!
Io ci sto di sicuro, sarà un devasto!-
Elliot sbuffò.- Ci
toccherebbe pure chiedere un permesso per stare fuori? No grazie, io
la penso come Nelson.-
- Ma cosa mi tocca
sentire!- intervenne Nicholas.- Gente, state scherzando? Non vedete
il lato eccezionale della faccenda? Ci saranno ragazze! Ragazze!-
Jesse sospirò.- Oh
si, ragazze carine anche!-
- Carine? Ma l'hai
guardata bene la bionda?- chiese Richard sbavando.
- Quale delle due? Sono
entrambe uno schianto...-
- Ehm, non per smontare il
vostro entusiasmo.- li interruppe Kurt.- Ma le ragazze sono
praticamente già tutte occupate. E se non sono occupate sono
matte. E non intendo in senso buono, come se fossero simpaticamente
un po' fuori di testa, voglio proprio dire che sono delle pazze
psicopatiche. E vi sto parlando io che le ho come migliori amiche!-
Richard fece spallucce.- E
con ciò? Sempre ragazze sono! Già guardare è un
miglioramento!-
- Però come faccio
con Caporale? Non posso lasciarlo solo!- esclamò preoccupato
Jeff sotto allo sguardo pietoso del suo Flint.
- Non temere, Brittany
adora i gatti.- rispose il soprano.- Anzi, portalo con te, così
giocherà un po' con quell'enorme palla di pelo di Lord
Tubbington.-
- Buona idea!-
A quel punto David prese
la parola.- Ok, non possiamo ovviamente costringere nessuno a
partecipare, però secondo me è una bella idea e davvero
un bel gesto da parte loro.-
- Direi di lasciare la
partecipazione facoltativa.- propose Wes.- Chi ci sta, alzi la mano.-
Tranne Nelson e Elliot,
l'assenso fu generale.
- Beh, prepariamoci a una
serata di follie allora!-
Kurt scosse la testa
divertito.- Oh, non sai quanto Thaddy. Non ne hai proprio idea!-
Ola people!
Ordunque, so che è
un po' più corto degli altri, ma c'è una ragione
precisa. Questo capitolo mi stava venendo un mostro. Enorme. Ero a
pagina 20 del documento e ancora ben lontana dal finirlo. Perciò
l'ho spezzato in due nel punto più logico, che era questo, e
farò un capitolo in più che praticamente è già
scritto per tre quarti. E allunghiamo ancora, olè! XD
Spero che le care ND mi
siano venute fuori abbastanza sclerate. Si, sto realizzando tutte le
pazzie che mi hanno ispirato i Pips U_U Credo di aver descritto a
Jessy nelle recensioni il mio abbozzo di festa! XD Grazie per la
pazienza Jessy!
Il gemellaggio alcolico ci
sta troppo! Io ho visto i miei ragazzi di calcio fare una cosa del
genere, nel pieno dell'improvvisazione. La partita più
divertente che abbia mai visto! XD
Amo Brittany, ve lo dico.
E Kurt Barbie sposa è una fantasia che io e lei abbiamo in
comune :P
spero di aver reso
decentemente i pensieri di Thad, abbiate pietà di me!
Ok, al più presto
pubblicherò il resto delle follie! XDDDD
Grazie a tutti tutti voi,
siete troppo buoni!
A presto!
Ciriciaux!
tsubychan1984
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Capitolo 4 *** Il gemellaggio Alcolico ***
Kurt stava per morire
soffocato, ne era certo. Non si sarebbe alzato vivo da quella
poltrona, dove aveva avuto l'incauta idea di sedersi un attimo prima
che Lord Tubbington decidesse di usare il suo corpo come un cuscino.
Così ora l'enorme gatto di Brittany gravava su di lui con
tutto il suo considerevole peso, mozzandogli il fiato. Ma che
accidenti gli dava da mangiare a quel coso?!
I preparativi per la festa
di quella sera erano praticamente ultimati. Mancavano solo i ragazzi
del Glee, partiti in missione recupero alcolici, e i loro ospiti
dalla Dalton.
Hummel quel giorno aveva
pranzato con la sua famiglia, poi era stato sequestrato dalle ragazze
per i preparativi della festa. E già prevedeva che la serata
si sarebbe trasformata in un delirio. Rachel aveva portato il suo
impianto da casa, trasformando il giardino in un palco. E aveva
completato l'opera trasportando lì dal magazzino della scuola
quasi tutti i costumi usati dal Glee, tra le proteste di buona parte
del gruppo. In un certo senso era stato divertente ripescare certi
abiti, come quelli western per l'esibizione con April o i costumi del
Rocky Horror, ma ne temeva l'uso improprio una volta che il tasso
alcolico elevato avrebbe eliminato qualsiasi rimasuglio di raziocinio
a quella banda di pazzi.
Anche se il problema più
immediato per lui era il rischio di schiacciamento che correva.
- Brittany, ti prego, puoi
levarmi Lord Tubbington di torno? Te ne sarei grato!-
La ragazza continuò
a truccarsi allegramente.- Si vede che gli piaci Kurt. Non sapevo di
avere un gatto gay, che cosa divertente!-
- Questa è una
tigre, non un gatto! E sta cercando di uccidermi!-
- Ma no, tranquillo,
guarda come ti coccola invece! Non fa così con tutti, sai? Ha
anche buon gusto in fatto di gay! Lui e Santana litigano sempre,
invece. Secondo me è perché ruba le sigarette a
Santana.- scosse tristemente la testa.- Provo a farlo smettere ma è
davvero una dura battaglia.-
Kurt ci rinunciò,
alzando gli occhi al cielo. In quella entrò Mercedes, che gli
scoccò un'occhiata divertita.- Comodo?-
- Secondo te?- sibilò
acido, mentre la sua amica scoppiava a ridere.
- Dai, i ragazzi sono
tornati. Appena arrivano i tuoi compari iniziamo. Voi siete pronti?-
- Ti sembro pronto? Ho un
quintale di gatto sullo stomaco!-
- Io sono pronta.- trillò
Brittany.- Tranquillo Kurt, ora vedrai che andrà a leggere il
mio diario segreto e ti lascerà in pace.-
Detto fatto, Lord
Tubbington si alzò e uscì dalla stanza, lasciandolo
completamente allibito. La connessione tra la bionda e il suo animale
domestico era inquietante!
Scesero al piano di sotto,
dove Mike e Sam stavano già armeggiando con lo stereo,
sparando musica dance a tutto volume.
- E allora, dove sono
questi uccelli?- chiese Santana, mentre Puck sghignazzava come un
matto per il doppio senso da quattro soldi.
- Beh, sono le sette e
mezza. Ormai dovrebbero essere qui.-
Kurt non l'avrebbe mai
ammesso ad alta voce, ma aveva guardato l'orologio ogni cinque
minuti. Non vedeva Thad da quella mattina e già gli mancava.
- Ossignore!- esclamò
Finn, guardando fuori dalla finestra.- Che macchina!-
- Ecco, sono arrivati.-
commentò semplicemente il soprano, uscendo ad accogliere i
suoi amici. Dalla stradina privata che portava direttamente a casa di
Brittany stavano arrivando delle auto decisamente familiari e assai
gradite ai maschi del Glee, visto che tutti lo seguirono fuori. Le
ragazze andarono per non perdersi l'arrivo della nuova fiamma di
Hummel.
In testa c'era la Porche
di Flint, seguita dall'Audi di Kirk e dal fuoristrada di Richard.
- Ciao ragazzi!- salutò
allegro Kurt, mentre Flint e Jeff smontavano.- Avete trovato
facilmente la strada?-
- Miracolo dei navigatori
satellitari.- ghignò Wilson, che poi guardò perplesso
Puck inginocchiato davanti alla sua auto in preghiera.
- Dio, ti scongiuro, fammi
rinascere come ebreo Warble!-
- Si sente bene?- chiese
perplesso Jeff, con Caporale in braccio, mentre il resto del gruppo
della Dalton si univa a Wilson nelle risate generali e Kurt alzava
gli occhi al cielo.
Finn girava ammirato
intorno all'Audi.- Beh ragazzi, avete poco da ridere! Io pregherei
Santo Panino per una macchina così, se non l'avessi mangiato!-
Tutti lo guardarono
sconvolti.
Hummel invece era preso da
altri pensieri. Non gli tornavano i conti, decisamente no. Flint e
Jeff sulla Porche, Kirk, Ethan, David e Trent sull'Audi, Richard,
Jesse, Andrew e Nicholas nel fuoristrada...
Spalancò
terrificato gli occhi, ignorando le domande sussurrate nel frattempo
dalle ragazze.
- Flint.-
- Mh?-
- Ditemi che non l'avete
fatto, vi prego.-
- Cosa Kurtie?-
- Dimmi che ci sono due
auto ancora in viaggio. Non una sola, quella che penso io, e
soprattutto NON con l'equipaggio che penso io!-
Rachel e le altre lo
guardarono perplesse, i ragazzi ormai erano persi nel mondo dei
motori senza possibilità di recupero, mentre un bel po' di
warbles iniziarono a ridere sguaiatamente.
Flint fece spallucce.- E
che problema c'è?-
Kurt lo afferrò per
le spalle.- Problema?!Quelli non ci arrivano qui interi!!!-
- Meglio.- commentò
il morettino.- Un gruppo di idioti in meno.-
- Amore, non essere
perfido.- sorrise Jeff, mentre accarezzava Caporale.
- Lo sapevo che sono tutti
gay in quella scuola.- commentò Santana.
- Che bel gattino!-
sorrise Brittany.- Deve fare amicizia con Lord Tubbington!-
- Oh grazie!- rispose
tutto contento Jeff.- Kurt mi aveva detto che Caporale avrebbe
trovato compagnia e affetto qui.-
- Possiamo lasciar perdere
i felini e tornare al punto?!-
David ridacchiò.-
Oh, tranquillo Kurt! Se la caveranno...spero.-
- In effetti sono partiti
prima di noi.- commentò pensieroso Jesse.- Chissà dove
si sono cacciati.-
- Credete che dovrei
preoccuparmi per i miei compagni di consiglio?- chiese pacificamente
Thompson.
- Macché, lascia
che si disperdano, e poi così elimino anche due concorrenti e
mi spiano la strada per essere capo consiglio l'anno prossimo.-
- Flint!- lo riprese
Hummel seriamente sull'orlo di una crisi isterica.
Mercedes si avvicinò
curiosa.- Allora, qual è Thad?-
Wilson ghignò.- Oh,
tutte ad aspettare il tuo ragazzo?-
- Hummerwood Rocks baby!-
urlò Las, che non perdeva mai occasione per sottolineare al
mondo di averci preso subito giusto.
- Si, aspettiamo il suo
ragazzo.- si intromise Rachel.
Quinn si guardò
intorno.- Ma non manca anche Blaine? Dov'è?-
I Warbles erano a terra
dal ridere.
- Insieme al mio ragazzo.-
ringhiò Kurt.- E se non si sono schiantati contro qualche palo
della luce è la volta che li ammazzo entrambi!-
In quella si sentì
un gran casino in avvicinamento. Un misto di David Guetta a tutto
volume, stridio di ruote, motore e urla.
Una BMW bianca aveva
appena preso a tutta velocità la strada che portava lì.
Kurt sbiancò del
tutto. La musica era così alta da far sobbalzare la macchina,
il deficiente che era alla guida si stava divertendo a zigzagare
senza ritegno e Cameron era fuori con tutto il busto dal finestrino
posteriore di destra e rideva come un pazzo. Dall'altra parte sbucava
la testa urlante di Nick e quello che avrebbe giurato essere il
braccio di Blaine, armato di microfono, dio solo sapeva perché.
Thad parcheggiò con
una manovra da vero figo davanti al gruppo, strombazzando con il
clacson.
- Potrei farmela addosso.-
sussurrò Sam, guardando in estasi la BMW.
Puck sospirò.-
Questo si chiama avere stile!-
La musica era ancora a
livelli assordanti.
Wes scese dal sedile del
passeggero con passo malfermo, chiaramente stupito di essere ancora
vivo.- Non ho mai amato tanto la madre terra. Vi odio tutti.- pigolò.
Cameron non scese,
praticamente rotolò fuori ridendo.
- Kurt!Kurt!Kurt!- esclamò
tutto allegro, zompettando verso il soprano, ancora sconvolto.- Oh, è
stata una figata spaziale! E Thad ha avuto un'idea geniale e abbiamo
fatto una strada più lunga e piena di curve e allora abbiamo
deviato e ci abbiamo messo di più e...-
Rich lo prese per il
colletto.- Stoppati Cam. Lasciaci un po' di respiro, visto che a te
evidentemente non serve.-
Nick e Blaine intanto
stavano cantando con un certo trasporto “Gettin over you”
dietro alla radio, Anderson ci stava dando dentro nell'assolo di
Fergie e Duvall improvvisava entusiasticamente movenze rap.
- Gli uccellacci sono
sempre più interessanti!- commentò Santana, mentre ogni
maschio del Glee si avvicinava in pellegrinaggio a quella macchina da
paura.
E poi smontò Thad e
Kurt per un attimo perse ogni facoltà di ragionamento. Si
dimenticò persino l'epica lavata di capo che voleva rifilargli
per averlo fatto preoccupare.
Il moro aveva la sua
solita aria da figo un po' strafottente, sigaretta in bocca, occhiali
da sole e capelli sparati un po' a caso col gel.
Il problema era che quella
giacca di pelle bianca gli stava semplicemente da dio e l'aria da
bello e dannato era completata dalla maglietta attillata nera e i
jeans sdruciti.
Un po' troppo per il suo
livello di sopportazione.
Il capo consiglio lo
guardò con un sorriso sghembo, gettando la sigaretta ormai
finita e levandosi gli occhiali.- Ehi Pookie.-
Hummel nemmeno si accorse
delle teste di tutte le New Directions che scattarono verso di lui
all'unisono. Faticava ancora a formulare un pensiero coerente.
- Tu....tu....che
cavolo...-
Thad sorrise, gli arrivò
di fronte per poi accarezzargli una guancia e tracciare delicatamente
le sue labbra con il pollice.
- Che c'è, ti sono
mancato?- disse con un sussurro ben udibile.
A quel punto le ragazze,
tutte quante, si lanciarono in una serie di gridolini da fan
sull'orlo di una crisi di nervi, affiancate da qualche Warble, Las
ricominciò a delirare, Puck finse di nuovo il vomito e Finn
rischiò seriamente di rimanerci secco.
Nel mentre Kurt non aveva
mosso un muscolo. Apparentemente non si ricordava nemmeno più
come fare. Effetti collaterali delle crisi ormonali.
Santana annuì
soddisfatta.- Ora si che si ragiona Hummel, i miei complimenti. Tutto
merito mio.- ghignò rivolta verso Mercedes e Rachel, che erano
troppo perse nel ridacchiare per la faccia del loro amico per
rispondere a tono.
- Ehi, terra chiama Kurt,
ci sei?-
- Secondo me è
perso nel pianeta ormoni.-
Il capo consiglio gli
passò un braccio attorno alle spalle, sorridendo.- A naso ti
stanno prendendo per i fondelli.-
- Grazie per
l'informazione Sherlock.- borbottò il piccolo, iniziando a
dare segnali di ripresa a parte le guance che gli stavano andando a
fuoco.- Mi hai fatto preoccupare. Cretino.-
- Oh, dai, c'era Wes con
noi! L'ho portato per questo!-
Il povero Montgomery era
seduto per terra traumatizzato e stava mandando a quel paese David,
che rischiava di farsela sotto dal ridere.
- Maledetti! Voi ridete,
ma io ho rischiato la morte! Cameron non ha chiuso la bocca un
secondo, quei due cretini hanno improvvisato una discoteca e
Thad....lo ammazzo, ecco!-
Hummel sospirò di
compassione per lui, poi iniziò a fare le presentazioni, con
l'intromissione di un Blaine decisamente su di giri.
Rachel e le altre nel
frattempo erano intente a fare una radiografia completa al suo
ragazzo, che sembrava piuttosto divertito dalla cosa.
- Finitela.- borbottò
il soprano alle amiche, guardandole male. Non gli andavano troppo a
genio quegli sguardi di apprezzamento, a dirla tutta.- Siete
imbarazzanti.-
Ovviamente lo ignorarono.
Kurt si voltò verso
Finn, che sembrava enormemente a disagio.- Uh, ecco, lui è
Thad.-
Harwood ridacchiò.-
Bella la presentazione in famiglia, complimenti Pookie. Piacere,
fratellone.-
Hudson gli strinse la mano
perplesso. Era decisamente diverso da come se l'aspettava. E aveva
un'auto strafiga, cosa che giocava a suo favore. Però le
ragazze avevano parlato di vita sessuale, il che era alquanto
terrificante.- Ehm, si...piacere.-
- Beh, entriamo?-
intervenne Blaine.- Io sono qui per fare casino e sbronzarmi con
paparino Puck!-
Si beccò
un'amichevole pacca sulla spalla che quasi lo mandò a terra.-
Bravo ragazzo!-
- Puckerman, cosa hai
fatto a Blaine, si può sapere?-
- Davvero vuoi saperlo
Kurtie?- ghignò Puck, ammiccando con le sopracciglia.- Però
il tuo ragazzo potrebbe non essere felice se ti faccio sentire
cosacce...-
- I tuoi amici sono
interessanti Pookie. Specie se torturano Anderson.-
- Sta zitto, Harwood!-
- Finitela- borbottò
Hummel, per poi rivolgersi a Brittany.- Che ne dici di fare gli onori
di casa?-
- Gli onori? Io pensavo di
portarli in giardino!-
- Va benissimo Brit.-
La bionda sorrise felice e
fece accomodare gli ospiti.
Thad si avvicinò
all'orecchio di Kurt e sussurrò.- Ehi, come mai così
nervosetto?-
- Senti potreste
solo...evitare di bisticciare per un pò?-
- Scusa.- il moro lo baciò
sulla guancia.- E' che sei davvero troppo carino stasera. Non ragiono
bene.-
Hummel si mosse a
disagio.- Vado ad aiutare Brittany.-
Lo precedette di qualche
passo, tenendo gli occhi bassi. Non voleva guardarlo in faccia per
paura di trovare un'espressione delusa. O ancora peggio per vedere
quello sguardo dolce e un po' divertito che sfoggiava ogni volta per
rassicurarlo. Lo faceva sentire tremendamente in colpa.
Kurt si vergognava davvero
tanto di queste sue reazioni, ma non riusciva proprio ad evitarle.
Il fatto era che non aveva
assolutamente idea di come comportarsi in una relazione, specie dal
punto di vista fisico, e questo lo spaventava a morte. E se combinava
qualcosa di sbagliato? Come faceva a saperlo in quel caso?
Più di tutto lo
terrorizzava il pensiero di deludere Thad, perché era più
che sicuro che non sarebbe sopravvissuto al colpo.
Lo faceva sentire strano,
sempre. L'innocente cotta che aveva avuto per Finn impallidiva al
confronto ed era completamente diverso anche da quello che provava
per Blaine. Era come se, per la prima volta nella sua vita, avesse
capito davvero qual era il suo posto. Un posto dove si sentiva
protetto e al sicuro, dove poteva essere semplicemente se stesso.
Aveva bisogno di lui.
Eppure non riusciva
davvero a lasciarsi andare. Perché avrebbe potuto rovinare
tutto in un attimo, era tutto nuovo e la cosa lo metteva a disagio.
Lui non sapeva un bel
niente di sesso, al contrario di Thad. Gran brutta faccenda.
Ok, il discorso fatto con
suo padre aveva aiutato, anche se leggere quegli opuscoli era stato
francamente imbarazzante. Però non poteva non ripensare a
quando aveva chiamato Flint e il suo amico era stato, beh,
decisamente esplicito. Anche troppo.
I baci andavano bene.
Sapeva che gli riuscivano, Brittany gli aveva detto subito che era un
gran baciatore ed in fondo era un'esperta, anche se lui non aveva
sentito assolutamente niente in quell'occasione.
E abbracci e carezze erano
perfetti, passare le mani tra i capelli del suo ragazzo gli piaceva
un sacco. Senza contare quelle volte in cui si era addormentato con
lui perché non riusciva a resistere, stava troppo bene tra le
sue braccia.
Erano altri i pensieri che
non riusciva a gestire. Tipo quando il moro girava per la stanza in
boxer, o si atteggiava da rockstar, oppure era particolarmente
concentrato a studiare. Era bello. E sexy. Gli faceva fare pensieri
totalmente inappropriati.
Certe volte sentiva lo
sguardo di Thad su di sé, come una carezza, e la cosa gli dava
i brividi. Gli veniva l'istinto di baciarlo ogni volta.
Poi c'era Blaine. Blaine
che era suo amico ma ancora innamorato di lui, cosa che decisamente
non garbava ad Harwood. Si punzecchiavano ad ogni occasione
possibile. Kurt sapeva bene che era praticamente inevitabile, ma ci
stava male lo stesso. Erano entrambi importanti per lui, in modo
diverso. Perciò in pubblico limitava i contatti al minimo,
almeno per quel momento. Voleva dare a Blaine il tempo di abituarsi
alla cosa.
Arrivò in giardino
e Nick si aggrappò a lui, preoccupato.- In nome del cielo,
perché c'è un palco?-
- Io l'ho detto che
avresti terrorizzato qualcuno, Berry.- commentò Hummel con un
ghigno, rivolto alla sua amica.
Rachel fece un gesto
noncurante.- Ogni momento è buono per me per esercitare il mio
talento. Se credi di non essere all'altezza puoi sempre fare a meno
di esibirti.-
- Questa vuole morire.-
commentò a voce bassa Jeff, terrificato.
- Ma no.- ridacchiò
Thad, guardando i due che si squadravano in cagnesco.- Io lo trovo
piuttosto divertente.-
Santana sbuffò.-
Basta con le ciance e diamoci dentro! Il mio organismo è in
astinenza da alcol da troppo!-
- Già la amo.-
commentò sospirando Nicholas, mentre Jesse e Richard annuivano
sognanti.
Trent e Lauren intanto si
stavano affrontando per le patatine, con Puck, Artie e Cameron
intenti a fare il tifo. Ovviamente il povero Nixon finì al
tappeto.
- Non ti conviene Trent.-
Disse Kurt.- Lauren è il capitano del club di wrestling della
scuola.-
- Che donna...- sussurrò
ammirato Puckerman.
Un po' alla volta tutti si
stavano servendo di cibo e bevande e l'atmosfera iniziò a
sciogliersi.
Thad e Cam circondarono
Kurt.- Pookie, siamo curiosi.-
- Si, spiegaci le
relazioni amorose lecite e illecite!-
- Si, così domani
mattina siamo ancora qui, razza di comari! Allora, in breve...Tina ha
mollato Artie per stare con Mike, però ora Artie sta con
Brittany perciò direi che è a posto...-
- La bionda sta con quello
a rotelle?!- intervenne Rich, che stava origliando.- Al mondo non c'è
giustizia!-
Hummel sbuffò.-
Potreste evitare di giudicarlo dalla sedia a rotelle? Comunque, dove
eravamo...Ah, Puck si è fatto praticamente tutta la scuola,
del Glee si è salvata solo Tina. Spero. Ora è perso per
Lauren e lei lo usa come giocattolino. Santana in teoria fa coppia
con Sam, ma non lo darei così per scontato. La mia Mercedes è
fieramente single e poi arriviamo al grande casino.-
Cam stava praticamente
sbavando.- Cioè? Dicci dicci!-
- Finn, mio fratello, ora
è insieme a Quinn. Anche se l'anno scorso l'aveva mollata per
poi mettersi con Rachel perché Quinn l'aveva tradito con Puck.
Poi lui e Rachel hanno litigato e Quinn ha tradito Sam, che è
finito con Santana, perciò ora fanno coppia. Ma secondo me
Finn prova ancora qualcosa per Rachel. Se vi siete persi qualche
pezzo, giuro che avete tutta la mia solidarietà!-
- E per fortuna che era il
riassunto!- commentò Thad.
Kurt ridacchiò e
fece per prendere un bicchiere, ma Harwood glielo levò dalle
mani.
- Ehi!-
- No, tu niente alcol
Pookie.-
- Guarda che non sono un
bambino dell'asilo, se bevono loro posso farlo pure io! E poi non ho
intenzione di esagerare...-
- Beh, ne sono sicuro.
Però lo sai che poi finiresti comunque per ubriacarti, in
nostra compagnia è inevitabile come la morte. Il problema è
che tu da ubriaco tendi ad annusare colli e ad avvinghiarti alle
persone come un koala al suo albero, perciò se vuoi difendere
la tua virtù, ovviamente da me, per non parlare poi degli
altri presenti, è meglio se resti sobrio.-
- Nessuno mi salterebbe
mai addosso qui...-
Il capo consiglio scosse
la testa.- Ehi gente!- urlò per attirare l'attenzione
generale.- Vi rubo solo un attimo, piccola nota informativa.
Sinceramente, quanti di voi si farebbero Kurt, da sobri e soprattutto
da ubriachi? Giuro che forse non vi ammazzerò per questo!-
Le mani di tutte le
ragazze del Glee scattarono in aria all'unisono con quella di Thad. E
non solo loro. Hummel si guardò attorno sconvolto. Blaine va
bene, Jeff e Flint potevano starci, Ethan ancora ancora poteva
arrivare capirlo, ma Cameron, Las e Sam?! E Noah Puckerman??? Anzi, a
ben guardare, praticamente tutti tranne Kirk e Hudson!
- Fiiiinnnn, aiuto!!! Mi
vogliono stuprare!- esclamò terrificato, nascondendosi dietro
al fratellastro.- Dannati maniaci!-
- Sai come si dice no?-
ghignò Mercedes.- Il primo amore non si scorda mai!-
Tina annuì.- Sei
troppo carino Kurt.-
- Sono d'accordo.- disse
Lauren.- Anche se non ti reggerebbe il fisico con il mio amore.-
- Sembra che tu sia
piuttosto popolare, Kurtie.- ridacchiò Wilson.
A quel punto intervenne
Hudson, molto preso nella parte della guardia del corpo.- Ehi, giù
le mani dal mio fratellino! Insomma, è sconveniente! Puck,
pure tu!-
- Beh, che c'è?- il
ragazzo fece spallucce.- Ha detto da ubriaco. Penso che se lo fossi
abbastanza potrei seriamente scambiarlo per una ragazza.-
Quasi tutti i ragazzi
annuirono concordi.
Brittany sorrise allegra.-
Io me lo sono già fatta un giretto su Kurt. Non ero mai stata
con un bambino prima, era molto carino come ragazzo.-
- Eeeeeeeehhhhhh??????-
esclamarono sconvolti i warbles, mentre il povero soprano cercava una
pala per sotterrarsi dalla vergogna.
- Oh, ti stimo decisamente
di più ora Hummel!- commentò Kirk con un ghignetto.
Blaine lo guardò
storto.- E poi vieni a farmi quelle scene per la mia uscita con
Rachel? Hai fatto la stessa identica cosa!-
- Non è per niente
la stessa.....aaaaahhh, lasciamo perdere!- guardò di sottecchi
Thad.- Non uccidere Brit. Davvero, è a posto anche se vede
arcobaleni ovunque e il suo gatto ha la stazza di un elefante.-
- A dire il vero sono
piuttosto ammirato.- disse pensieroso il moro.- Ti sei fatto una
cheerleader, gran bel colpo!-
Finn lo guardò
supplichevole.- Kurt ti prego non bere.-
- Ma non c'è
pericolo!-
Fortunatamente per lui, la
conversazione si spostò presto su altro. Blaine e Rachel
ingaggiarono una lotta per l'uso del palco, Nick e Jeff scoprirono i
costumi, Sam si mise a chiacchierare con Kirk e Ethan, Andrew e gli
altri erano persi a sbavare guardando Santana e Brittany ballare.
Iniziarono ad essere tutti
piuttosto allegri. Kurt, seduto su un divanetto, osservava i suoi
amici scatenarsi in pose decisamente assurde per tutto il giardino. O
meglio, ogni tanto li osservava, per la maggior parte del tempo il
suo sguardo si posava su Harwood, intento a chiacchierare con Quinn,
Tina e Lauren. Wes era sul palco e si stava facendo stracciare da
Mercedes sulle canzoni di Christina Aguilera. Aveva voluto un po' di
sfida, povero illuso.
- Sbaglio o ti sta un po'
ignorando?-
Il soprano posò lo
sguardo su Blaine, decisamente brillo, che si stava accomodando
accanto a lui.
- Siete già in
crisi?-
- No, Blaine. E non deve
per forza restarmi attaccato tutta la sera.-
- Io ti avrei fatto
ballare invece.-
- Dopo, prima voglio
vedere come finisce l'umiliazione canora di Wes.-
- Non ti lascerei da
solo.-
Kurt sospirò.- Ti
prego, smettila. Ti fai solo del male, lo sai.-
Anderson abbassò
gli occhi.- Scusa. E' solo che...è difficile.-
- Lo so.- gli sorrise
incoraggiante.- Perché non canti qualcosa pure tu?-
- A proposito, che ve ne
facevate di tutte quelle parrucche lunghe che sono negli scatoloni
dei costumi? Nick ha cercato di soffocare Caporale con quella afro,
prima di essere aggredito da una specie di panzer con gli artigli.-
Hummel stava per
rassegnarsi a spiegargli la capellografia, quando le note di una
certa canzone invasero l'aria. Mercedes aveva finito di distruggere
vocalmente la povera anima di Wes, perciò i ragazzi avevano
riattaccato la radio.
Kurt saltò su con
uno strillo eccitato, facendo sobbalzare Blaine. C'era poco da fare,
con Beyoncè il suo corpo si muoveva praticamente da solo!
Thad lo osservò
perplesso mentre si posizionava in uno spazio libero seguito a ruota
da Brittany e Tina, altrettanto allegre e urlanti, per poi iniziare
a....
Porca di una miseria.
Ok, quella volta della
partita di Football gli era sembrato di riconoscere i passi di
“Single Ladies”, ma questo era diverso. Era fottutamente
diverso.
Quei tre stavano rifacendo
la coreografia del video e il modo in cui si muoveva il soprano era
difficilmente descrivibile in termini poco volgari. O almeno, lui al
momento non ci riusciva proprio.
Perfino un paio dei
ragazzi del Glee si unirono al balletto, sembravano stranamente
saperlo. Jeff iniziò ad imitare con entusiasmo i passi del
tizio asiatico.
Ma gli occhi di tutti
erano puntati sul terzetto. Specie i suoi.
Kurt si stava
sculacciando.
Poteva anche morire felice
dopo un simile spettacolo.
Harwood dovette
accavallare le gambe. La situazione iniziava ad essere critica. Non
riuscì però a trattenere un gemito frustrato quando il
ragazzo passò l'intero ritornello a sculettare e fare quel
movimento col bacino da stupro immediato.
Sentì la tipa
ispanica fermarsi al suo fianco e sghignazzare senza ritegno. Al
diavolo, poteva farci poco e pazienza se una stronza degna di stima
aveva voglia di sfotterlo un po'.
Fortunatamente la canzone
finì. Davvero, stava rischiando la sanità mentale!
Tutti esplosero in un
applauso.
- Ci riesce ancora
piuttosto bene, direi.- sorrise Tina.
- Si, anche ai giocatori
di Football.- ghignò il soprano.
Puck sbuffò.- Beh,
è decisamente meglio guardare voi!-
- E' stato fortissimo
Kurt!- esclamò allegro Cameron.
- Niente male.- annuì
Flint con aria saputa.- Sembravi quasi ammiccante.-
- Quasi?!Sei scemo?-
sbottò Santana, levando le parole di bocca a Thad.
- Beh, certo, in fondo
Kurt non sa per niente essere sexy, anche se ho provato ad
insegnargli.- commentò Blaine, scatenando una serie di
reazioni rabbiose.
- Cheeeee????- esclamarono
incredule le ragazze, cercando di aggredire il poveretto, mentre a
Finn e Sam andava di traverso la birra per lo shock. Artie
praticamente cascò dalla sedia a rotelle dal ridere.
- Ma siete tutti impazziti
in quella scuola per gay?- disse la Lopez.
Wilson sbatté le
palpebre un po' stupito.- Beh, nessuno pensa che sia sexy...-
- Amico, dovete farvi
riaggiustare gli ormoni!-
- Potreste smetterla di
parlare di me come se non ci fossi?- ringhiò Kurt.- Finitela
di rimarcare la mia mancanza di sex appeal!-
Thad si trattenne,
saltargli addosso davanti a tutti poteva sembrare una buona idea, ma
Kurt poteva percepirlo come un comportamento poco decoroso.
- Ma è vero! Quando
abbiamo fatto “Animal” più che espressioni sexy
sembravano espressioni da vomito, le tue.- fece Blaine.
Puck lo guardò con
commiserazione, passandogli un bicchiere.- Bevi, cane!-
- Waaaaaaaaa!!!-
- Qui serve una terapia
d'urto!- decretò Rachel.- Che dite, Lady Gaga o Britney
Spears?-
- Volete farmi venire nei
pantaloni per caso?- commentò Puck.
Hummel le guardò
male.- Non esiste, scordatevelo!-
Le ragazze iniziarono a
discutere sull'esibizione migliore, tra l'interesse dei Warbles per i
loro vecchi numeri. Nel mentre Santana con totale nonchalance rientrò
per un attimo in casa, portando fuori la tastiera del computer e
collegandola al grande schermo che i ragazzi avevano spostato dal
salotto al giardino per guardare MTV.
Quinn la vide e sorrise.-
Oh, ottima idea. Ha il collegamento internet?-
- Ci puoi giurare.- ghignò
l'ispanica, che era praticamente di casa dai Pierce.
David si avvicinò
incuriosito.- Che state facendo?-
- Un giretto sul sito
delle Cheerios.-
- Le Cheerios hanno un
sito?-
Nessuno si preoccupò
di rispondere ovvietà al povero Finn.
- Cheerios?- disse
pensieroso Nick.- Che mi ricorda?-
- Ma certo!- esclamò
Wes.- La coach pazza delle regionali!-
E Kurt capì cosa
avevano in mente.- Non azzardatevi!!!-
- Ottima idea!-
esclamarono invece Mercedes e le altre.
- Quinn Fabray e Santana
Lopez! Fermatevi immediatamente!-
- Manco morta, tesoruccio.
Non prima di aver recuperato un paio di video delle nostre
esibizioni.-
A Thad iniziò a
venire un tremendo sospetto. Sospetto di cui ebbe la conferma quando
Andrew domandò.- Scusate, ma non ho ancora capito che c'entra
con Hummel questo sito.-
Brittany sorrise radiosa.-
Oh, è per farvi vedere com'era bravo Kurt quando era nelle
Cheerios.-
Santana annuì.- E
Sue Sylvester non ti costruisce attorno il numero vincente delle
nazionali se non sei poco meno che pazzescamente sexy!-
- Ehm, vuol dire...-
iniziò perplesso Nick, mentre Flint tentava di non soffocare
per le troppe risate.- Che era...un vostro collega cheerleader?-
- Era il capo
cheerleader.-
- Quinn, non dire eresie
per favore! Sono entrato nelle Cheerios molto dopo che la Sylvester
ti ha sbattuto fuori per gravidanza!Non ho preso il tuo posto!-
- Non negarlo, Kurt, mi
hai sostituito come stella dello show!-
- Uccidetemi ora!- gemette
Hummel. Thad non poteva che essere d'accordo, per altri motivi più
strettamente connessi ai suoi ormoni. - Vi prego, fate un favore a me
e al mondo e risparmiatemi! In fondo sono 14 minuti in francese, non
credo interessi a qualcuno.-
- Lo dici tu!- esclamò
Jeff, tra una risata e l'altra.
- Sono seriamente offeso
perché non me l'hai detto prima.- ghignò Blaine.- Devi
farti perdonare!-
- Oh, lo farà.-
disse Santana.- I numeri su Madonna erano una vera bomba.-
- Cosa?! No, no, non
tirate fuori quella roba...Mercedes, non collaborare, aiutami!-
- Ma dai, io voglio
guardarlo!-
Frase che scatenò
un assenso praticamente generale, sottolineato dall'applauso alle
prime note della banda a scandire l'inizio di “Four Minutes”
Il video dell'esibizione
era proprio quello che temeva Harwood. Un attentato al suo
raziocinio, né più né meno. Doveva chiedere a
Pookie se aveva ancora quella divisa da qualche parte...
Kurt nel frattempo si era
rifugiato nell'angolo in cui giocavano Caporale e Lord Tubbington. Al
momento trovava la compagnia felina decisamente più
interessante di quella umana!
Si sedette su un cuscino
caduto per terra e prese in braccio il gatto di Jeff iniziando a
coccolarlo per calmarsi un po'.
- Ok, sono il migliore di
tutti qui, si sapeva.- sbottò.- Abbiamo capito, si potrebbe
passare oltre, ora?-
SPLASH!
Hummel chiuse gli occhi
per non esplodere. Non poteva essere capitato davvero. Doveva essere
la sua serata sfortunata, senza dubbio!
Alzò gli occhi sul
gatto di Brittany, che continuava a girare indisturbato per la
tavola, anche dopo aver urtato e rovesciato un'intera caraffa piena
di Coca Havana direttamente sopra la sua testa. Ora appiccicava di
bibita gasata fin nelle mutande e la sua povera camicia era zuppa!
Mercedes e Rachel
intuirono il pericolo di una possibile eruzione emotiva e si
avvicinarono sollecite.
- Oh, Kurt! Tutto bene
tesoro?-
- Mamma mia, che sfortuna!
Aspetta, ti recupero degli asciugamani!-
- Tutto ok.- mormorò
il ragazzo.- Sono solo decisamente da buttare, ora.-
Qualcuno gli fece alzare
il volto. Si ritrovò davanti il viso sorridente di Thad.
- Tranquillo Pookie. Una
bella doccia e tornerai come nuovo. Niente drammi, va bene?-
Ricambiò con un
sorrisino.- Va bene.-
- Vieni Kurt.- disse
Brittany, prendendosi per mano.- Puoi usare la mia spugna di Hello
Kitty se dici!-
Il ragazzo la seguì,
giurando silenziosamente di non toccare mai in vita sua una spugna di
Hello Kitty!
Kurt se la prese con calma
prima di tornare alla festa. Un po' perché si era fatto la
doccia con la sua solita cura, constatando che fortunatamente
Brittany aveva buoni gusti in fatto di bagnoschiuma e shampoo, e un
po' per quello che aveva addosso. La bionda aveva proposto qualche
vestito di suo padre, ma erano troppo grandi e come minimo ci avrebbe
navigato dentro. E non aveva la minima intenzione di usare i costumi
del Glee, non voleva dare al gruppo di maniaci altri spunti. Non che
il pigiama della sua amica fosse molto meglio da quel punto di vista,
ma era rosa ed era di Barbie. Perciò l'insieme lo rendeva
oggettivamente osceno. Inoltre, conoscendo i suoi polli, era
abbastanza sicuro che non se ne sarebbe accorto quasi nessuno.
E su questo aveva
pienamente ragione.
Incontrò i primi
disperati già sulle scale, dove per motivi ignoti all'umanità
Quinn e Jesse avevano deciso di fare una sfida a dama alcolica con
Andrew come arbitro. La ragazza stava picchiando il povero warble
dandogli dello stronzo. Probabilmente era la rabbia da sbronza unita
alla sconfitta.
Hummel scavalcò il
terzetto e decise di sedersi con cautela sul grande divano del
salotto. Dalla porta-finestra di fronte poteva vedere cosa stava
succedendo in giardino.
Jeff sembrava intento a
misurare i nasi di Rachel e Nick, Artie e buona parte dei suoi
compagni circondavano un tavolino perché Brittany lo stava
usando come cubo, sculettando a ritmo con la voce di Trent. Nixon
stava esibendosi in “Sexyback”. Il tasso alcolico doveva
essere alto davvero. A proposito di altezze, che ci faceva Finn
abbracciato ad un albero?
- Finalmente sei
riemerso.-
Thad si stese sul divano
guardandolo con un gran sorriso, appoggiando la testa alle sue
ginocchia.
Kurt inarcò un
sopracciglio.- Non sembri ubriaco.-
- Cos'è, deluso?-
- No, solo un po'
sorpreso. Pensavo come minimo di doverti ripescare dal punch a
quest'ora.-
Il moro sbuffò.-
Oh, scusa se magari ho pensato di aspettarti e accertarmi che non
iniziassi ad avere le tue solite crisi isteriche da diva!-
Nonostante il tono acido
che aveva usato, il soprano sorrise.- Davvero?-
- Idiota.- borbottò
Harwood, lasciandosi accarezzare i capelli.
- Grazie.- sussurrò
Kurt.
Thad lo abbracciò,
affondando il viso nella sua pancia e strusciandosi come un
cagnolino.- Mhhhh, profumi di lavanda.-
Hummel si immobilizzò,
preso alla sprovvista, riuscendo appena a farfugliare una risposta
non molto coerente.
- Ehi, tutto ok?-
No, non era ok, per
niente. Non era preparato ad una situazione simile. E Thad lo stava
guardando in quel modo dolce e comprensivo che lo faceva sentire così
dannatamente in colpa.
Distolse lo sguardo,
irrigidendosi.- Smettila.-
- Cosa?-
- Di guardarmi così!-
Harwood corrugò la
fronte perplesso e tornò a sedersi. Kurt aveva gli occhi fissi
a terra e si stava torcendo nervosamente le dita.- Così come?-
- Come...come se non fossi
uno stupido imbranato!-
Il moro lo fissò
stralunato per un attimo, poi sospirò.- Va bene, direi che noi
due dobbiamo parlare.-
Panico. Hummel sbiancò.
- Ti prego, non
lasciarmi.- disse in un mormorio tremolante.
- Ehi.- Thad gli afferrò
saldamente le mani per farlo smettere di torturarsele e le strinse
forte.- Perché dovrei fare una cazzata simile? Pookie,
guardami, ti fidi di me?-
Kurt incrociò
titubante il suo sguardo e annuì.
- Allora mi prometti di
dirmi sempre tutto quello che ti passa per la testa a partire da
ora?-
- Sono solo pensieri
stupidi.- borbottò.
- Ehi, io sono pazzo,
ricordi? Non puoi essere peggio di me!-
- Smettila di dire certe
cose!- sbottò il soprano.- Tu non sei pazzo!-
Il moro sorrise.- Ecco,
finalmente una reazione degna di te.- lo prese per le spalle e lo
attirò in un abbraccio. Kurt posò la testa sulla sua
spalla e chiuse gli occhi.- Avanti, dimmi che ti prende.-
- Ti sembra il luogo e il
momento ideale, in mezzo a questo branco di alcolisti?-
- Si, non ti permetterò
di svincolare sai? E poi sono tutti così ubriachi che
probabilmente non capiscono nemmeno dove...-
In quel momento Blaine
piombò correndo da uno dei corridoi, seguito da Puck che
portava in groppa Cameron armato di cellulare ed evidentemente
intento a riprende la scena.
Anderson rotolò sul
tappeto davanti a loro, si mise seduto e li guardò
terrorizzato.- I mangiamorte ci inseguono!-
Detto questo, si rialzò
di scatto e si fiondò fuori ad abbracciare le gambe di Mike.
- Goku! Smettila di farti
Chichi, salva il mondo da Voldemort! Presto, prima che Pollon smetta
di ballare e li riporti in vita con la sua polverina magica!-
Kurt guardò
sconvolto l'asiatico calarsi nella parte e menare calci rotanti
all'aria.- Secondo te con Pollon intendeva Brittany?-
Thad stava ridacchiando
come un invasato.- Per l'appunto, sono tutti troppo ubriachi per
badare a noi. Forza, sputa il rospo.-
Hummel arrossì,
abbassando lo sguardo sulle loro mani intrecciate.- Mi vergogno così
tanto.-
- Di cosa?-
- Non riesco a...Insomma,
quando tu mi...tocchi. Mi sale l'ansia ogni volta e lo odio.-
- Kurt, ti ricordi quando
ti ho detto che nessuno ti mette fretta vero? Se non ti senti ancora
pronto va bene.-
- No che non va bene!-
sbottò il piccolo.- Non va bene, perché certe volte
vorrei davvero lasciarti fare e invece mi blocco lo stesso. Non va
bene perché non ho idea di cosa sto facendo o cosa dovrei fare
e so che farò qualche stupido errore e sembrerò ancora
più idiota! Ho paura di sbagliare qualcosa la maggior parte
del tempo!-
Harwood restò per
un attimo senza parole.- Tu hai paura...hai paura di non andare bene
per me da quel punto di vista?-
- Tu l'hai...insomma,
avevi una ragazza e ci stavi con lei in quella maniera, no? Io invece
non ne so un bel niente di sesso, non credo nemmeno di esserne in
grado.- sospirò, cercando di ricacciare le lacrime.- Odio
essere così innamorato di te da non sapere cosa fare.-
Thad lo fissò in
silenzio, poi gli piazzò uno scappellotto a tradimento.
- Ahi!-
- Sei uno stupido Kurt.-
mormorò prima di baciarlo.- Davvero uno stupido.-
- Grazie per la
comprensione.- commentò sarcastico il soprano.
- Non mi importa
assolutamente un cavolo se non sai niente di sesso. Credi che io sia
sempre così sicuro? Non sono mai stato con un ragazzo prima e
sicuramente non nel modo in cui voglio stare con te. Procedo a
tentoni, tanto quanto te. E sono terrorizzato anch'io.-
- Da cosa?-
- Da te.- sorrise il
moro.- Sei così puro da essere abbagliante, sai? Sei una
persona meravigliosa, molto più di me. Delle volte penso
ancora di stare sognando. Ho paura di farti del male, sempre, perché
non sopporterei di ferirti. E ho il terrore di perderti, magari un
giorno ti stancherai di dover stare dietro ad un pazzo e tornerai da
Anderson.-
- No.- disse deciso
Hummel.- Non lo farò. E smettila di darti del pazzo.-
- Quando tu la smetterai
di darti dell'imbranato.-
Ridacchiò alla sua
smorfia, avvicinando il viso al suo fino a sfiorargli il naso.
Kurt gli accarezzò
una guancia.- Io resto qui. Solo...non lasciarmi, Thaddy.-
Harwood si scostò
un po', in modo da guardarlo bene negli occhi.- Pookie, ascoltami
bene e ficcatelo in testa. Non mi importa cosa fai o non fai. E'
quello che sei che mi toglie il respiro ogni volta.-
Il soprano quasi
singhiozzò, prima di aggrapparsi a lui e baciarlo con impeto.
Thad ricambiò, stringendolo il più possibile a sé,
finché Kurt non si ritrovò seduto praticamente in
braccio al suo ragazzo.
Quando si separarono si
sistemò un po' meglio e affondò il viso nel suo petto
per farsi coccolare un po'. Harwood non si fece certo pregare.
- Posso chiederti una cosa
Pookie?-
- Mh.-
- Come hai fatto quando
stavi con Brittany?-
Hummel sbuffò.-
Quello non è stato proprio...è stato stupido, ecco.-
- Stavi sperimentando un
po' per essere sicuro di non essere etero?-
- No. Sapevo di essere
decisamente gay, senza ripensamenti.-
- Per questo hai detto a
Blaine che non era la stessa cosa?-
Il ragazzo sospirò
e annuì.- Io...non ho sentito niente. L'ho lasciata fare, ma
era come non essere lì. Certo, ho dovuto fermarla ad un certo
punto altrimenti finiva male e non ero molto a mio agio nemmeno
allora in certe questioni. Poi siamo perfino finiti a parlare del
sapore delle labbra dei ragazzi tra un bacio e l'altro, come se fosse
una cosa perfettamente normale.-
- Perché l'hai
fatto allora?-
- Volevo dimostrare a mio
padre di poter essere etero.-
- Che?!- fece perplesso
Thad.
- Ovviamente non è
stata una grande idea. Però in quel periodo...beh, mi sentivo
giù di mio e mio padre aveva iniziato a passare del tempo con
Finn. Non che ci fosse qualcosa di sbagliato, ma mi faceva male
guardarli parlare di football, basket, macchine...Era come vederlo da
fuori relazionarsi con il figlio che aveva sempre voluto. Così
ho cercato di diventarlo io stesso.-
- Oh, Kurt.-
- Non ci è cascato.
E non gli è piaciuta la mia versione da vero maschio. Papà
mi vuole bene per come sono e non vorrebbe che cambiassi per far
piacere a lui. E sinceramente sono un pessimo etero. Però a
Brittany tengo molto, sai? Vedi di non minacciarla di morte.-
- Seriamente, credi potrei
riuscirci? Comunque sono d'accordo con tuo padre, tu sei perfetto
così come sei.-
- Nonostante il pigiama di
Barbie?- ridacchiò Hummel.
Thad gemette.- Dio, non
ricordarmelo...-
- Si, lo so che sono
pessimo conciato così.-
- Non era proprio quello
che stavo pensando io.-
Kurt sollevò la
testa e lo guardò negli occhi.- Davvero?-
Il moro gli massaggiò
le braccia, abbassando per un attimo gli occhi pensieroso.- Prima hai
detto di non sapere come comportarti con me in certe circostanze.-
- Ehm, si. Che c'entra?-
- Solo...vuol dire che ci
hai pensato? A fare qualcosa, intendo.-
Il soprano avvampò,
annuendo appena.
Harwood gli sparò
un sorrisone enorme.- Quindi io...ti piaccio in quel senso?-
- No guarda, di solito mi
blocco sempre a guardare degli scemi che scendono dalle loro BMW con
l'aria da tamarro!-
Il ragazzo rise di gusto,
passandogli le mani tra i capelli ancora umidi per attirarlo vicino.
- Sono lusingato, davvero.
Lusingato e onorato.-
- Parla per te. Come fai a
trovarmi carino con questo pigiama?-
- Credo ti troverei carino
anche in un sacco della spazzatura.-
- Non dirlo troppo ad alta
voce, Puck è abbastanza ubriaco da ricadere nelle vecchie
abitudini.-
Ridacchiò un altro
po', prima di rilassarsi sul divano e sorridere al più
piccolo.- Bene, sono tutto tuo.-
- C...come prego?-
- Kurt, voglio assicurarmi
che tu abbia capito bene quello che ti ho detto. Perciò il mio
corpo è a tua disposizione, fai di me ciò che vuoi.-
Hummel era praticamente
pietrificato.
- Non vuoi farlo?-
- S...si. Credo. Non lo
so. Oddio, che ansia!- lo guardò con gli occhi enormi per la
preoccupazione.- Me lo dirai se faccio qualcosa che non va bene?-
- Dubito fortemente che
potresti farmi qualcosa che non vada bene.- Thad si sporse appena per
sfiorargli le labbra.- Fai quello che ti senti, Kurt. Andrà
benissimo.-
Il soprano prese un bel
respiro, poi iniziò ad accarezzargli il viso.
Thad chiuse gli occhi con
un sospiro, ben deciso a godersi quel momento fino in fondo.
Kurt fece scorrere lo
sguardo sul suo ragazzo, arrossendo ancora un po' per il modo in cui
quella maglietta gli aderiva al corpo. Come cavolo aveva fatto a non
accorgersene prima?
Strofinò la guancia
sul suo viso. Aveva un accenno di barba che prudeva appena, era una
bella sensazione.
Molto lentamente, e con il
cuore che rischiava di saltargli fuori dalla gola, portò le
mani ad accarezzargli il torace.
Thad sospirò al
tocco di quelle dita delicate. Kurt si muoveva lento e un po'
impacciato, proprio per questo era perfetto.
Il moro gli accarezzò
la schiena. Lo sentì irrigidirsi sorpreso per un attimo, ma
poi passò e tornò a rilassarsi sotto le sue mani,
mentre era impegnato a tracciare linee senza senso sul suo petto.
Il soprano scivolò
un po' più in giù con le labbra, iniziando a lasciare
una scia di baci leggeri sul suo collo.
- Dio, e pensavi sul serio
che non potesse piacermi?- mormorò Harwood, gettando la testa
all'indietro.
- Non credo di essere
molto bravo.-
- Ti smentisco in pieno.-
Kurt sorrise. Era una
sensazione nuova per lui, scoprire di poter far sentire così
bene Thad. Non pensava di esserne in grado. Certo, non stava facendo
niente di che, però...cavoli, doveva farlo più spesso,
la pelle del suo ragazzo aveva un profumo così buono...
- Lauren, cazzo, condividi
quei pop-corn!- borbottò Flint.
- Silenzio pulce, lasciami
seguire la scena!-
- Waaaaaaa, fanno le
cosacce proprio come insegna paparino Puck!-
- Cinque dollari che
Harwood gli mette le mani nel culo entro i prossimi venti secondi,
Duvall.-
- Io dico entro i prossimi
quindici, Sterling.-
- Adoro il porno gay.-
ghignò Santana.
- Ma quale porno!- sospirò
Rachel.- Sono così teneroni!-
Mercedes rideva come una
pazza.- Gli sta facendo un succhiottooooo! Ahahahahah!-
- Dio, perché mi
fate assistere a certe scene?- borbottò Puck.
- Perché sono
eccitanti?- chiese Sam.
- Cazzo se lo sono.-
commentò David.
- Kurt fa quello che gli
ho insegnato io.- fece allegramente Brittany.- Però dovrebbe
mettersi a cavalcioni, così sta troppo scomodo. E poi deve
afferrargli i capezzoli e usarli come le manopole di una radio...-
A quel punto Thad non ce
la fece più e scoppiò a ridere senza ritegno, mentre
Kurt si voltava con espressione omicida.
Ammucchiati sulla
porta-finestra c'erano buona parte dei loro amici, i due gruppi ormai
fieramente mischiati, armati di nachos e pop-corn e chiaramente
intenti a godersi lo spettacolo.
- Dite un po', lo
conoscete il significato della parola privacy???-
Nessuno badò ad
Hummel e ai suoi scleri.
- Come si muovono i
capezzoli come manopole?- chiese Blaine, decisamente interessato.
- Se vuoi trovo Artie e te
lo faccio vedere, a lui piace.-
- Ah, ho vinto! Pagare!-
- Solo perché ci
siamo fatti sgamare come idioti!-
Trent e Cameron piombarono
in quel momento con addosso le maglie di “Empire State of
Mind”.
- Che ci siamo persi???-
- Ragaaaaaazziiiii, chi
canta con me “Waka Waka”?Eh?Eh?Eh?-
Kurt era mortalmente
indeciso se ammazzarli tutti subito o rivenderli ad un circo. Nel
mentre si era dovuto sedere sul divano perché Thad si stava
rotolando dalle risate.
- Possibile che non si
possa restare in santa pace per cinque minuti?! Io te l'avevo detto
che andava a finire così!-
- Beh, non me ne pento.-
ghignò Harwood, avvicinandosi.- Ti è piaciuto?-
Il soprano arrossì.-
Secondo te me la prenderei tanto se non mi fosse piaciuto?-
- La prossima volta
scegliamo un posto più tranquillo, che dici?-
- Oddio!-
- Niente paranoie Pookie,
promesso?-
- Ci provo.-
- Senti, ora posso farmelo
un goccetto per festeggiare?-
Kurt ghignò.- Un
goccetto?Le ultime parole famose!-
Ovviamente ci aveva visto
giusto.
Thad si era ben presto
unito alla folta schiera di follie alcoliche della serata.
Puck dava spettacolo sul
palco con addosso la divisa della Dalton di Kirk, ne aveva sempre un
cambio in macchina. Accanto a lui i cubisti. Detto di Brittany, che
ormai girava in reggiseno da più di un'ora, c'era Wes coperto
solo da biancheria intima e cappello da cow-boy, intento a sculettare
in faccia alla gente e a farsi infilare mance nelle mutande da
chiunque fosse così ubriaco e stupido da farsi convincere.
Trent aveva cercato di
usare Lord Tubbington come cuscino. Gran brutta idea.
Quinn continuava a
prendere a calci Jesse, che sembrava piuttosto felice della cosa.
Santana e Nick erano
seduti a terra armati di tequila e stavano piangendo come due
fontane.
- Io la amo così
tanto!Possibile che non voglia stare con me?-
- L'età non conta!-
singhiozzò l'ispanica.- E neanche il sesso!Che fai ancora
qui?!Vai a riprendertela, tu che puoi!- disse, assestando uno
schiaffo pauroso a Duvall.
- Santana, tu si che sei
un'amica, ti voglio bene!Ma come faccio?-
- Trova un modo, pezzo di
deficiente!-
E giù lacrime.
Meglio non menzionare
nemmeno la sfida a strip poker. Partecipanti: Ethan, Nicholas,
Jeff, Flint e Lauren. I due fidanzatini pomiciavano più che
giocare e la Zizes era rabbiosa per l'alcol. Las ed Et si ritrovarono
ben presto con pochi indumenti addosso.
Blaine era andato,
partito, totalmente cotto. Con una delle parrucche colorate del Rocky
Horror e indossando sopra la t-shirt il reggiseno a piramide
residuato del video di “Vogue” stava posando per Andrew,
armato di fotocamera, in quelle che lui riteneva in quel momento pose
sexy, tipo inarcarsi a ponte o fare la carriola sui gradini, sopra a
tutti i mobili alla sua portata. Poi ad intervalli regolari lui e
Rachel cercavano di dare la scalata a Finn. La ragazza perché
era in crisi d'astinenza, il warble per toccare nuovi picchi
d'altezza.
Tutti gli altri erano
intenti a ballare con diversi gradi di delirio.
Kurt stava ridendo con
Tina, che era completamente ubriaca. Il fatto era che Mercedes aveva
il suo sexy-abitino da Frank-N-Furter addosso e David continuava ad
inseguirla dichiarandole il suo amore.
D'un tratto sentì
la voce di Thad urlargli nell'orecchio.- Questa te la dedico Pookie!
Balliamo?-
Hummel ridacchiò,
lasciandosi trascinare al centro di quella pista improvvisata in cui
si era trasformato il giardino di casa Pierce, muovendosi a tempo con
il suono del basso pompato dalle casse.
Harwood iniziò a
ballargli attorno e a cantare.
There's so many things
I like about you,
I just don't know where
to begin,
I like the way you,
look at me with those beautiful eyes,
I like the way you, act
all surprised,
Kurt gli posò un
dito sulle labbra e continuò la canzone.
I like the way you,
sing along,
I like the way you,
always get it wrong,
Thad rise e ricominciò.
I like the way you,
clap your hands,
I like the way, you
love to dance,
I like the way you, put
your hands up in the air,
I like the way you,
shake your hair,
Si ritrovarono a cantare
insieme il ritornello.
I like the way you,
like to touch,
I like the way you,
stare so much,
but most of all...
Yeah
most of all...
I like the way you move
Kurt lo abbracciò
di slancio e lo baciò con trasporto. Il moro lo sollevò
per aria e lo fece girare. Tutto il resto del mondo sembrò
svanire in quel momento. C'erano solo loro due che si baciavano e
facevano gli scemi. Circondati dai loro amici e anche quello andava
bene.
Hummel lo guardò
con sorriso luminoso e poi ricominciarono a ballare, lasciandosi
trascinare dal ritmo e dalle follie collettive che venivano fuori.
Si, pensò deciso
Harwood, Kurt era decisamente arrapante anche con il pigiama di
Barbie.
Quando riaprì gli
occhi, Kurt si ritrovò a fissare un soffitto dalle tinte
pastello appena rischiarato dai raggi del sole. Gli sembrò di
sentire qualcuno parlare, ma non ne era sicuro.
Cercò di fare mente
locale e snebbiarsi il cervello, ma non era facile. Non aveva dormito
granché bene, in pratica era collassato per la stanchezza, e
il profumo di Thad accanto a lui non ispirava pensieri coerenti. Si
voltò sonnacchioso verso il ragazzo, chiudendo gli occhi. Un
momento, perché era a petto nudo?Cercò di mettere a
fuoco bene il viso del moro, che dormiva su un fianco e gli teneva
una mano sopra lo stomaco. Aspetta, ma aveva scritto qualcosa in
faccia? “President of United States of Bitches”?! E
Perché Kurt sentiva due mani sullo stomaco? E che peso aveva
sopra le gambe?
Si voltò con molta
cautela, imponendosi di non urlare, meglio non aizzare la mandria di
ubriaconi. In fondo non potevano averlo stuprato, gli sembrava che il
pigiama fosse ancora al suo posto e integro.
Si voltò dall'altro
lato ritrovandosi a un centimetro dal naso di Brittany, che dormiva
con il pollice in bocca ed evidentemente lo stava usando come
peluche. Alzò appena la testa. Dietro alla bionda la sagoma di
Artie era collassata sul bordo del letto matrimoniale. Non avrebbe
mai voluto vederlo in mutande, ma ormai era andata.
Trattenersi dal fare
l'isterico si rivelò più difficile quando abbassò
lo sguardo. Spalancò gli occhi. Il peso che sentiva era
semplicemente il sedere di Noah Puckerman, che era praticamente in
stato comatoso steso di traverso sul letto, bloccando loro quattro
per le gambe. Stava russando e sbavando poco oltre il ginocchio di
Artie e aveva ancora addosso la cravatta della Dalton, il cappello
usato per “Umbrella”, gli occhiali di Abrams e poco
altro.
- Buongiorno Kurt.-
mormorò una voce arrochita.
Il soprano si sollevò
appena sui gomiti per vedere chi era il povero reduce. Si, al momento
quella stanza sembrava decisamente un campo di battaglia e la lista
dei caduti era decisamente lunga.
Quando avevano avuto la
grandiosa pensata di spostare il materasso dalla camera dei signori
Pierce per schiacciarsi tutti in quella di Brittany, e spostare un
materasso alle tre del mattino con le situazioni che avevano intorno
era stata un'impresa degna di essere tramandata ai posteri, Kurt era
in uno stato troppo su di giri per calcolare la portata della
devastazione che ne sarebbe derivata.
Beh, almeno era riuscito a
beccarsi uno spazio più o meno decente!
Jeff dormiva sulla sedia a
rotelle di Artie con Flint in braccio, Kirk e Ethan erano collassati
sul divanetto, come facessero a starci era un mistero per le leggi
della fisica. Andrew non era stato altrettanto caparbio ed era
crollato sul pavimento lì accanto, con la testa posata su una
porzione di bracciolo libera. Si sarebbero divertiti in molti con i
reumatismi.
Finn era troppo grande per
il letto di Brittany, infatti i suoi piedi spuntavano fuori e si
posavano in testa a Mike, che sembrava più in meditazione che
altro visto che era seduto a gambe e braccia incrociate, col capo
reclinato sul petto, posato ai piedi del letto. Tina era riuscita ad
acciambellarsi su di lui. Rachel e Wes stavano usando Hudson come
materasso, stesi orizzontalmente sopra lo stomaco del povero
quaterback . Il capo consiglio aveva ancora banconote che gli
spuntavano dalle mutande. Da sotto il letto spuntavano un paio di
gambe con ai piedi le scarpe di Sam.
Jesse era a pancia in giù
sul pavimento, vicino alla porta, e Quinn e Richard usavano la sua
schiena come cuscino. Mercedes era riuscita ad accaparrarsi una
poltrona, donna fortunata. L'altra Poltrona era appannaggio di
Lauren, che stava usando Trent, in stato di morte apparente, come
poggiapiedi. David aveva le gambe stese addosso all'armadio per
riuscire ad incastrarsi in quel casino, visto che Nicholas aveva
sgombrato la scrivania e l'aveva usata come giaciglio dopo aver
fregato da chissà dove un cuscino e il cadavere del povero
Cameron occupava buona parte del resto del pavimento, steso a stella
come un tappeto. Kurt non era sicuro di voler sapere fino a che punto
fosse arrivato a farsi abusare più o meno volontariamente
dalle ragazze, visto che indossava occhiali da sole, il cappellino da
orsacchiotto di Brittany, aveva scritto “Teddy Bear” in
faccia, “Toy boy” sul petto nudo e un inquietante
“Proprietà delle Faberry” sull'addome. E quei
segni sulla pelle erano decisamente succhiotti. I pantaloni erano
stati sostituiti dalla gonna delle cheerios e un paio di pon-pon
erano abbandonati lì accanto.
A salutare Hummel erano
stati gli unici più o meno sopravvissuti: Nick e Santana, che
stavano seduti rannicchiati vicino all'uscita per la terrazza con un
thermos di caffè a far loro compagnia. La Lopez aveva addosso
il resto della divisa della Dalton, appartenuta in tempi migliori a
Kirk, Duvall era decisamente inquietante vestito da Cheerios. Per non
parlare dell'occhio nero e i segni di morsi.
- Quanto avete dormito
voi?- riuscì a mormorare Kurt, con un filo di voce.
- Niente.- rispose
Santana.- Ad un certo punto ho vomitato anche l'anima.-
- Perché, ne hai
una?-
Nick si beccò un
pizzicotto piuttosto doloroso.
- Comunque io l'ho
aiutata, non si lasciano le ragazze in difficoltà!-
- Non so se voglio davvero
saperlo.- disse il soprano.- Ma perché siete vestiti così?-
- Lui diceva che la loro
divisa non mi avrebbe reso giustizia. Perciò l'ho fregata a
Puck per dimostrare all'idiota che io sono una strafiga con qualsiasi
cosa addosso!-
- E lei ha detto che non
avevo abbastanza palle per mettermi anch'io la loro divisa! Non
potevo rinunciare alla sfida! E poi ora noi tre siamo diventati il
corpo cheerleader della Dalton, Thad e Wes ci hanno incoronato ieri
sera.-
- Ok, forse sono ancora
mezzo addormentato, ma non vedo altri deficienti in gonna, cosa
intendi con tre? Beh, oddio, Cameron in effetti ce l'ha. E chi ha
fatto le scritte a lui e agli altri?-
- Io, Mercedes e Lauren.-
ghignò l'ispanica.- Comunque è troppo carino così.
Le altre si sono divertite parecchio a sfogare le loro frustrazioni
sessuali direi.-
- Tu hai usato me per
quello, ti ricordo.- borbottò Duvall.- Mi hai morso. E preso a
pugni.-
- Continuavi a dire che
volevi anche tu il trattamento del nano, mi hai fatta incazzare!-
- E perché? In
fondo era solo a scopo didattico, non è che Brittany voleva
farselo sul serio!-
Kurt si guardò
attorno.- A proposito, dov'è Blaine?-
- In terrazza a
chiacchierare con i gatti.-
Nick l'aveva detto come se
fosse la cosa più sensata del mondo.
Santana prese un sorso di
caffè prima di sbuffare.- Ci ha sfracellato le palle tutta la
notte con la storia che voleva vedere l'alba.-
- E il conto alla
rovescia? Ogni due minuti! L'avrei ammazzato volentieri.-
- Vieni a vedere tu
stesso, bellezza.- lo invitò la ragazza.
- Si, e come faccio?-
- Oh, fregatene, nello
stato in cui è Puck non si sveglierebbe nemmeno se gli
ballassi sopra il can can.-
Con molta cautela, il
soprano riuscì a districarsi dalla marea di arti in cui era
sepolto e ad arrivare fino a loro evitando i vari cadaveri sparsi
lungo il percorso.
Si affacciò appena
dalla porta che dava sul terrazzo. Blaine era vestito da Cheerios,
con i capelli più ricci che mai, seduto a gambe incrociate su
quello che sembrava essere un vaso rovesciato. Il mormorio che Kurt
aveva sentito prima era lui, rivolto a Lord Tubbington e Caporale che
avevano l'aria di guardarlo con compatimento. O forse era solo lui
che aveva troppo sonno e pochi pensieri sensati.
-...E insomma, capite,
essere il solista mi stressa da morire perché fa di me la star
e devo sempre essere perfetto, però vorrei rimorchiare di più.
Secondo voi riuscirò a rimorchiare di più? Ma gli umani
potrebbero andare in calore come i gatti, no, sarebbe più
semplice...-
Ok, era decisamente
terrificante.
- Blaine.-
Il ragazzo si voltò.
Cosa accidenti gli aveva fatto Brittany per fargli venire il collo
così rosso di segni?!
- Questi gatti sono
maleducati, non mi rispondono!- sbottò lui con il tono di un
bambino di cinque anni.- I cani mi piacciono di più, come
quello giù in giardino.-
- Ne abbiamo già
parlato, B.- sospirò Nick.- E' un tosaerba, ficcatelo in
testa.-
- No, è un cane
blu.-
- In un certo senso mi
diverte.- disse Santana.- Quando io e Harwood avremo conquistato il
potere...-
- Come scusa?- chiese
perplesso Kurt.
- Ci siamo divisi i ruoli
ieri sera. Io sarò Presidente, la prima donna a tenere per le
palle l'America e il mondo. Il tuo uomo è un po' indeciso, io
volevo farlo mio vice, ma lui trova che sia più figo...-
- Segretario di stato!-
esclamò Thad. Hummel si voltò verso di lui giusto in
tempo per vederlo voltarsi dall'altra parte e ripiombare nel coma.
- Ecco, appunto. Dicevo,
quando avremo scalato le vette del potere, pensò mi prenderò
quell'hobbit come giullare di corte. In fondo è carino e mi
intrattiene decisamente bene. Lo farò girare per le mie stanze
vestito da cheerleader-
- E io che faccio?-
mormorò Nick.
- Prima pensa a
riprenderti la tua donna Duvall, o non ti metto nello staff!-
- A proposito, David è
partito. Continua a dire di voler sposare Mercedes.-
Santana ridacchiò.-
Per non parlare di Quinn. Per me si è fatta Jesse.-
- E anche Cameron.-
- Cammy non conta, è
come una bambola gonfiabile.-
- Io so fare i succhiotti
con le manopole ora!- fece tutto fiero Blaine.- Mi ha insegnato
Brittany!-
La Lopez lo centrò
in pieno con uno dei suoi sandali. Anderson incassò il colpo e
tornò a rivolgersi ai gatti.
Kurt sospirò,
prendendo un sorso di caffè.
Gemellaggio alcolico, che
idea stupida!
Ehilà gente!
21 pagine, 21! E non dico
altro, ho davvero dato il peggio di me! :P Spero davvero che le
paranoie di Kurt abbiano un senso logico, anche se mi piace parecchio
la parte in cui parlano ^_^ Almeno a me ^_^
Dunque, qualche
considerazione sulle sclerate! XD
Ispirate a storie
vere ^^'' Spostare il materasso dei miei da ubriachi alle tre del
mattino? Una Carneficina. Dormire con le gambe sull'armadio? Ho
dovuto farlo per riuscire a starci. Scrivere sulla faccia della
gente? Mi sembra il minimo!(tanto per citarne qualcuna)
Ok, Blaine doveva
venirmi sclerato, ma non credevo così sclerato! XD E' che la
storia dei mangiamorte è vera, un mio amico l'ha fatta sul
serio a casa mia (ho le prove filmico-scritte del suo racconto tra
Mangiamorte, onde energetiche, Pollon che resuscita tutti e
Voldemort che si impicca) e mi sembrava perfetta per Blaine. Poi mi
sono fatta prendere la mano e gli ho fatto rifare ESATTAMENTE tutto
quello che ha combinato il tipo quella sera! XD (poi lui al mattino
dopo sosteneva di non essere ubriaco, anche se si è scambiato
per una donna nelle foto sexy...)
Mi piace scatenare la
pornodiva che c'è in Wes. Che vi devo dire, Queer as Folk mi
ha rovinato ^^''
Ok, Santana e Nick.
Non so da dove mi siano usciti, ogni tanto i personaggi mi vanno per
conto loro :P Però sono troppo forti! XD Per non parlare di
Santana e Thad! XD
Cameron mi ispira
fantasie preoccupanti a dir poco
“I like the way
you move” dei Bodyrockers è il risultato dei miei
scleri sulle riproduzioni casuali dell'i-pod. -.- Mi sono immaginata
Eddy Martin che la cantava ed è diventata una canzone
Hummerwood.
Ribadisco il mio
amore per Brittany!
Mark Salling ha detto
che gli piacerebbe essere un Warble, come se servissero spunti per
le mie idee malate!
Sono riuscita a
slashare Kurt con Lord Tubbington, mi sento fiera di me! XDDDD
Vabbé, ovviamente
anche le note dovevano venirmi di un chilometro... ^^''
Grazie a tutti, vi
adoro!!!!!
Alla prossima!
Ciriciaux!
Tsubychan1984
|
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Capitolo 5 *** Ti presento i miei... ***
- Mi raccomando,
comportati bene Thad.-
- Smettila, stai
decisamente scassando le palle Hummel. Lascia fare a me.-
- E' proprio questo che mi
preoccupa.- sentenziò Kurt con uno sbuffo, incrociando offeso
le braccia e sprofondando nel sedile della BMW.
Erano diretti a quella
che, ne era certo, sarebbe passata alla storia come la cena del
venerdì più lunga della sua vita.
Ovviamente Finn non lo
aveva fatto apposta.
Probabilmente era il
motivo per cui era ancora vivo, l'inconscio di Kurt aveva tenuto
conto di quel particolare alla fine. Anche se era stato arduo
resistere alla tentazione di fare del male fisico al quaterback sul
momento.
Quella domenica, come
spesso capitava, il soprano era rimasto a Lima a mangiare, sarebbe
tornato alla Dalton dopo pranzo.
E come al solito si era
estraniato ad un certo punto dai discorsi tra suo padre e Finn,
quando la loro conoscenza dello sport iniziava a farsi troppo
approfondita e tecnica per poter intervenire. Poco male, lui nel
mentre parlava amabilmente con Carole del più e del meno.
Non prestava mai
particolare attenzione alle chiacchiere tra maschi, anche se
allungava sempre un orecchio per sapere quale argomento stavano
sviscerando.
Il suo primo errore quel
giorno fu di non preoccuparsi quando li sentì discutere di
macchine.
Per cui non riuscì
ad evitare l'innocente frase di Hudson, le cui colpe principali erano
quelle di ammirare le belle auto e non collegare mai il cervello alla
bocca.
- Anche la BMW del ragazzo
di Kurt è una vera bomba!-
Il soprano si bloccò
nell'atto di portarsi alla bocca un boccone di zucchine. Restò
lì, con la forchetta a mezz'aria e l'espressione da pesce
lesso, sperando ardentemente di aver sentito male. Non poteva averlo
fatto sul serio!
Sfortunatamente, l'aveva
fatto sul serio.
Burt Hummel quasi si
strozzò con la sua stessa saliva.- La BMW di chi?!-
- Di Thad. Si, insomma...-
Finn si guardò
attorno, incrociando la promessa di morte negli occhi del
fratellastro, l'occhiataccia della madre che lo intimava a chiudere
la boccaccia con la forza del pensiero e la minaccia insita nello
sguardo di Burt.
- Ops.- farfugliò.-
Ehm, ecco...Kurt, non uccidermi.-
- Grazie mille, Finn.-
sibilò acido in risposta.- Con te facciamo i conti dopo.-
Anche perché al
momento aveva già una bella gatta da pelare. Lasciò il
povero Hudson nel terrore e si voltò verso suo padre, che
aveva seguito il battibecco tra i due rabbuiandosi sempre di più.
- Figliolo, c'è per
caso qualcosa che dovresti dirmi?-
- Più o meno.
Dipende dai punti di vista. Se non dai troppo fuori di matto, si.-
- Chi, io? Sono
perfettamente calmo, ragazzo.- Secondo Kurt la sua faccia esprimeva
tutt'altro ma pensò bene di non replicare.- Allora, cos'è
questa storia? Chi sarebbe questo....Chad?-
- Thad, papà, si
chiama Thad. E' un mio compagno nel Glee della Dalton, dell'ultimo
anno.-
- E uscite insieme? Che
accidenti aspettavi a dirmelo?-
- Cercavo il momento
giusto per farlo.- borbottò Hummel, rosso di vergogna.- Visto
che non è da tanto che ci frequentiamo.-
- Scusa, ma che fine ha
fatto Blaine? Me lo ritrovo nel tuo letto la mattina, gira sempre per
casa...-
- Possiamo lasciar perdere
gli episodi imbarazzanti?! Io e Blaine siamo amici papà, solo
amici.-
Tralasciando ovviamente il
due di picche che aveva rifilato ad Anderson.
Carole si intromise,
sorridente.- Sono davvero felice per te, tesoro, te lo meriti.-
Burt non sembrava
altrettanto entusiasta.- Non sei un po' troppo giovane per...-
- Papà!-
- Insomma, ha un anno più
di te, sto solo cercando di capire se ti rispetta.-
- Papà!!!- sbottò
Kurt rosso come un peperone. Finn cercò di non pensare alla
festa con i Warbles e alla vita sessuale di Kurt.
- Oddio, non fate sesso
sul serio vero? Perché Puck parlava di orgie...-
- Finn Hudson, io ti
ammazzo!!!-
Per fortuna intervenne
Carole, l'unica che a quanto pareva era riuscita a mantenere un
minimo di controllo in quella casa.
Mollò uno
scappellotto educativo a suo figlio, poi posò una mano sulla
spalla di Kurt per calmarlo e rimetterlo seduto.- Su, tranquillo, sai
che è inutile prendersela quando parla a vanvera. Siamo tutti
molto contenti per te, ecco tutto. Vero Burt?-
Suo marito grugnì
qualcosa di apparentemente poco carino, poi sotto istigazione dello
sguardo perforante della moglie gli riuscì un:- Contenti, si.-
Kurt respirò a
fondo per calmarsi e non infilzare il suo inutile fratellastro con la
forchetta, poi fissò serio suo padre.- Lui...mi piace sul
serio papà. Quando siamo insieme mi sento davvero felice.-
L'uomo annuì
impacciato.- Beh, questa è una buona cosa.-
- Devi farcelo conoscere,
Kurt, assolutamente.-
Ok, stava decisamente
sottovalutando Carole e la sua vena sadica.
Burt si rianimò a
quelle parole.- Ottima idea.- disse con un sorrisino che era tutto un
programma.- Anzi, sai cosa? Può venire a cena venerdì
prossimo.-
- A....a cena?-
- Si. Ormai la cena del
venerdì è una nostra tradizione, non c'è
occasione migliore per conoscere questo Pat.-
- Thad.- lo corresse in
automatico Kurt.
- Si, vabbé, quello
che è. Sono davvero molto curioso di vedere che tipo è.-
Tradotto in parole povere,
ora erano davvero cazzi.
La cosa migliore secondo
il soprano era togliersi subito il pensiero. E pazienza se avrebbe
dovuto farlo davanti a buona parte dei loro amici. Era rientrato
piuttosto tardi, le scuse di Finn erano state lunghe ed elaborate e
avevano comportato lo spostamento di un numero imprecisato di
scatoloni per il cambio di stagione. Thad lo aveva preceduto in
mensa, dov'era seduto con il solito gruppetto di Warbles.
- Ehi Kurt, finalmente!-
esclamò Jeff con un sorriso.- Ti eri perso?-
- Stavo solo cercando di
torturare a sufficienza Finn.-
Tutti risero di gusto,
mentre il soprano si accomodava accanto ad Harwood.
- Noi invece abbiamo
appena finito di rianimare Richard.- ghignò il moro.
Wes gli diede subito man
forte.- Si, o sarebbe rimasto ubriaco anche questa settimana.-
- Io continuo a sostenere
che quella di Artie è una teoria geniale!- si difese il
ragazzo.- Il Bloody Mary è il massimo per il dopo sbronza!-
Las sospirò.-
Meglio prendere altro caffè.-
Hummel scosse la testa.
Quel cavolo di gemellaggio alcolico aveva lasciato degli strascichi
devastanti.
Bastava guardare lo
sguardo terrorizzato di Nick per capirlo.
- Fammi indovinare.-
chiese Kurt a Flint.- Santana lo ha chiamato?-
- Più che altro
minacciato di morte.- ghignò il suo amico.- Dice che deve
andare a riprendersi McKenzie o lo accompagnerà lei a calci in
culo. Vestito da Cheerleader.-
Thad ridacchiò
compiaciuto.- Adoro quella deliziosa arpia.-
Alla parola Cheerleader
Nick, Blaine e Cameron erano sbiancati.
- A proposito, a quando la
prossima esibizione?- rincarò Harwood con una buona dose di
sadismo, beccandosi dei gentili inviti ad andare a quel paese.
David invece era tutto un
sospiro. Wes lo guardò e scosse la testa con rassegnazione.- E
qui ne abbiamo perso un altro.-
- Silenzio Montgomery, tu
hai la ragazza e non puoi capire.-
- Io ci ho messo una buona
parola con Mercedes.- lo rincuorò il soprano.
- Kurt, sei un vero amico!
Dici che dovrei chiamarla?-
- Basta che non tiri in
mezzo me! L'ultima volta che ho provato a trovarle un ragazzo, e
avevo scelto davvero un gran figo, è finita in una rivolta in
mensa per le crocchette!-
- Lasciatelo dire Kurtie.-
fece Wilson.- I tuoi amici delle ND sono un gruppo di sclerati anche
peggio del nostro!-
- A me piacciono.- sorrise
Jeff.- Brittany mi da tanti consigli sulla cura dei gatti e poi mi
insegnerà un po' dei suoi passi di danza.-
Blaine ridacchiò.-
Capirai, tu e Brit sembrate due gemelli separati alla nascita!-
- Silenzio Anderson, o il
tuo calendario sexy girerà per la scuola!-
- Questa si che è
un'idea!- esclamò Nick, prima di scoppiare a ridere all'idea
con mezza tavolata.
Blaine gli fece la
linguaccia.- Zitto Duvall, tutta invidia perché sono una
Cheerleader migliore di te!-
- Nah, il migliore è
Cammy.- sghignazzò Richard.- Di sicuro il più
apprezzato dalle donne.-
- Ma io non me lo
ricordo.- piagnucolò il ragazzo.- Ho un grandioso pettegolezzo
su di me e non posso discuterne, è frustrante!-
- Io preferirei non
ricordare.- disse Kurt con un sospiro.
Thad si voltò a
guardarlo con un sorriso.- Tutto bene a casa, Pookie? Mi sembri un
po' stanco.-
- Abbiamo un problema.-
Il moro lo guardò
interessato.- Ti servono nuove idee per le torture a Finn?-
- Non tentarmi, potrei
davvero torturarlo stavolta.- sospirò.- Sei invitato a cena.
Venerdì sera.-
Lo aveva detto a bassa
voce perché sentisse solo Thad, eppure chissà come
tutti quanti avevano capito e si erano voltati verso di loro con
delle espressioni inquietanti da Guinness dei primati. Cameron poteva
anche essere una comare, ma quando si mettevano gli altri non erano
certo da meno!
- Oh, d'accordo.- rispose
tranquillo il moro.- Allora, questo problema?-
- E' questo, Harwood! La
cena è un problema!-
- E perché?-
- Perché suo padre
probabilmente ti accoglierà con il fucile in mano?- intervenne
Blaine, memore del suo risveglio post-sbronza dagli Hummel.
- Ecco appunto!-
A quel punto i Warbles si
erano tramutati in una massa di esseri ghignanti.
- Oddio, vorrà
preservare la purezza del suo bambino!- disse Wes, che per qualche
motivo assurdo sembrava al settimo cielo all'idea.
David si riprese dai suoi
dilemmi amorosi per dare man forte all'amico.- Visto il soggetto di
cui parliamo, ne ha da preoccuparsi!-
- Fighissimo!- esclamò
Cameron, gli occhi accesi dalla sacra luce del gossip.- Thad, dovrai
raccontarmi tutto!!!-
- Se sarai ancora vivo per
farlo!- sghignazzò Flint.
Nick annuì
solenne.- E' stato un onore conoscerti, fratello!-
- Branco di idioti...-
borbottò Kurt.
Thad invece restò
perfettamente calmo, a dispetto del suo carattere da schizzato.-
Tranquilli amici miei, ho tutta la situazione sotto controllo. Sono
un vero signore quando voglio.- sorrise al suo ragazzo.- Ci penso io
Pookie, non farti venire un infarto.-
- Siamo fregati.- sospirò
il soprano.
- Allora, che vuoi fare?-
gli chiese suo padre mentre uscivano insieme dal McKinley. Kurt
guardò l'edificio con una stretta al cuore. Avevano appena
salutato Finn, diretto alle prove del Glee. Era stata dura resistere
alla tentazione di fare un salto nell'aula del coro, ma al momento
non era il caso. Aveva già abbastanza pensieri per la testa.
Pensieri iniziati quando Burt lo aveva chiamato durante la pausa
pranzo.
Gli era preso un colpo,
pensando riguardasse la cena, in fondo mancavano solo un paio di
giorni e il soprano era già in paranoia.
Certo, non si era
aspettato l'invito a quell'incontro nell'ufficio del preside Figgins.
Con Karofsky e suo padre. Ovviamente gli avevano riferito in tutte le
salse quello che era accaduto al Glee, tra bulli pentiti, squadre per
pattugliare i corridoi capitanate da Santana e la nascita della
coppia più improbabile mai vista.
Gliel'avevano raccontato
Rachel e Mercedes in un'elaborata conferenza telefonica. Poi Tina. E
Finn. E Quinn. Arrivati a Brittany, aveva deviato il discorso sul
mangime per gli unicorni. Quasi quasi aveva avuto l'impulso di
chiamare la Lopez, o di farlo fare a Nick visto che ormai erano culo
e camicia, ma si era trattenuto. In fondo non era più affar
suo.
A quanto pareva, si era
sbagliato.
Montò in macchina
in silenzio, aveva lasciato il SUV all'officina, mentre suo padre
aspettava pazientemente una risposta.
- Non lo so. O meglio, lo
so ma è piuttosto complicato.-
- Kurt, sinceramente, la
cosa non mi fa fare i salti di gioia, ma se è quello che vuoi
va bene. A me basta che tu sia al sicuro.-
Il ragazzo sorrise.-
Grazie papà.-
- Pensaci su.- borbottò
l'uomo.- In fondo ormai è il weekend, non è che ti devi
trasferire stasera.-
- Era quello che pensavo
anch'io.-
- Sicuro di non volerti
fermare per cena? Fino a Westernville è lunga.-
- No tranquillo, non sono
stanco. E poi c'è il coprifuoco, preferirei evitare di fare il
ninjia per riuscire ad arrivare in camera.-
Burt ridacchiò
all'idea, parcheggiando davanti all'officina.
- Allora ci vediamo
venerdì sera, figliolo.-
Altro bel casino.
Fantastico.- Si papà, a venerdì.-
E così eccolo
seduto nella BMW di Thad diretto verso casa sua.
- Sinceramente non capisco
perché ti preoccupi tanto. E' solo una cena.-
- Non è solo una
cena, è la cena del venerdì! A casa mia è
praticamente sacra, fin da quando era ancora viva mia madre. Una cena
sacra in cui dovrò presentarti a mio padre! Mettiti nei miei
panni ed inizia ad assaggiare un po' di terrore.-
Harwood sbuffò.-
Grazie per la fiducia, eh.-
- Vorrei solo che il mio
ragazzo facesse una buona impressione ai miei genitori.- bisbigliò
imbarazzato.- E' chiedere troppo?-
Il moro sorrise.- Oh, non
temere, mi adoreranno! So essere perfetto con i genitori, specie con
le mamme. Le mamme vanno pazze per me.-
- Non voglio nemmeno
saperlo!-
Thad gli strinse un
ginocchio per poi riportare l'attenzione sulla strada.- So quanto ci
tieni a tuo padre, Kurt.- disse dolcemente.- Andrà tutto
bene.-
Il soprano chiuse gli
occhi e intrecciò per un attimo la mano con quella del
ragazzo. Harwood sorrise. Tipico di Hummel farsi tutte quelle
paranoie, anche se capiva quanto era importante per lui quella
faccenda. Era davvero curioso di conoscere il signor Hummel, in ogni
caso. Anche solo per capire che tipo di persona ci voleva per
allevare un essere così straordinario. Di sicuro stava per
subire un esame approfondito e la cosa sotto sotto lo divertiva
molto. Pensò con una punta di tristezza che a lui non sarebbe
mai capitato niente del genere con suo padre.
- Ecco, è questa.-
disse il più piccolo, distogliendolo dai suoi pensieri ed
indicandogli una casa piuttosto grande e ben tenuta.
Thad parcheggiò.-
Carina, mi piace.-
- Disse l'uomo che abita
in una mega villa.-
Il moro ghignò.- Tu
pensa a respirare Pookie. Color cianotico sei sempre carino, ma c'è
un limite a tutto.-
Lo sentì sbuffare
mentre smontava dall'auto, poi lo lasciò totalmente di stucco
andando ad aprirgli la portiera.
- Che stai facendo?-
- Mi comporto da perfetto
ragazzo beneducato. Meglio iniziare la serata con il piede giusto,
no?-
- Ti diverti a prendermi
in giro, ecco cosa.- borbottò Kurt, decisamente imbarazzato.
- Che cuore di pietra!
Dillo che ti è piaciuto!- esclamò, prendendo qualcosa
dal bagagliaio.
Ovviamente gli era
piaciuto molto, ma non gli avrebbe dato questa soddisfazione.
Piuttosto si preoccupò della mossa successiva del ragazzo.
- Thad, ti prego, no.
Questa è un'arruffianata bella e buona!-
- Silenzio, uomo di poca
fede. E' buona abitudine portare un presente alla padrona di casa.-
Hummel fissò
l'enorme mazzo di rose rosse.- In parole povere, è
un'arruffianata.-
- Ovvio. Conquista la
mamma e il lavoro è praticamente fatto!-
Il soprano alzò gli
occhi al cielo, avviandosi verso l'entrata.- Comunque stai molto
bene.-
Il moro sorrise
compiaciuto.- Visto? So vestirmi da solo ormai, sono grande! So anche
abbottonarmi la camicia.-
Questo lo fece ridacchiare
divertito. Si, stava decisamente molto bene con quella camicia bianca
e i pantaloni neri, perfettamente stirati. Tipica immagine da bravo
ragazzo. Ed era molto, molto figo. Ok, forse l'ultimo pensiero non
era strettamente connesso alla cena...
Si fermarono un attimo
prima di entrare.
- Andrà tutto bene,
vero?-
Thad sorrise.- Manca solo
che mi sistemi il colletto della camicia, poi posso eleggerti
ufficialmente a mogliettina preoccupata ideale.-
Kurt gli diede un pugno
sul braccio, ma poi gli sistemò effettivamente il colletto
perché era decisamente in preda alla preoccupazione. Harwood
si limitò ad un sorrisetto divertito.
- Siamo arrivati.- esclamò
Hummel entrando in casa.
Il moro lo seguì a
ruota, guardandosi attorno curioso. L'ambiente era caldo e
accogliente, arredato con cura. Sicuramente il suo ragazzo ci aveva
messo lo zampino.
Una donna dall'aria
materna e gentile venne loro incontro con un sorriso.
- Ciao tesoro, ben
arrivato. Tutto bene il viaggio?-
- Bene Carole, grazie.-
- E tu devi essere Thad.-
disse voltandosi verso di lui.- Io sono Carole Hummel, molto
piacere.-
- Il piacere è
tutto mio, signora. Questi sono per lei.- aggiunse dandole i fiori.
- Oh, non dovevi
disturbarti.-
- E' il minimo, per
ringraziarla dell'ospitalità.-
Kurt cercò di non
mettersi a ridere. Aveva ragione, il suo ragazzo era un ruffiano di
professione! Praticamente si era già comprato Carole!
In quella vide suo padre
arrivare dal salotto.- Ehi figliolo. Perfetto orario vedo.-
- Ciao papà.-
- Allora, non hai nessuno
da presentarmi?-
Il soprano si voltò
verso Thad, ancora intento a chiacchierare amabilmente con la sua
matrigna. Gli fece un cenno per attirare la sua attenzione. L'altro
ricambiò con un sorrisetto furbo e si avvicinò.
Sembrava perfettamente
calmo. Beato lui.
- Ti presento mio padre,
Burt Hummel. Papà, lui è Thad Harwood.-
I due si strinsero la
mano.
- Piacere.- borbottò
l'uomo, squadrandolo da capo a piedi.
Thad non si scompose.-
Signor Hummel, sono davvero contento di conoscerla.-
- Oh, credimi ragazzo, non
hai idea di quanto lo sia io...-
Kurt subodorò il
pericolo e si affrettò a cambiare argomento.- A proposito,
dov'è Finn?-
Carole sorrise.- Sta
finendo di preparare, mi ha dato una mano in cucina. Anzi, direi che
possiamo accomodarci a tavola, che ne dite?-
- Io ci sto.- esclamò
Thad.
La mascella di Kurt invece
al momento era a livello del terreno, perciò ci mise un attimo
a riprendersi.- Ti ha aiutato in cucina?! E non è esploso
tutto??? Sta arrivando l'apocalisse, me lo sento!-
La donna rise di gusto.-
L'ho costretto e tenuto sotto controllo, non può continuare a
vegetare nell'attesa che uno di noi due lo sfami! Comunque perfino
lui è in grado di condire un'insalata!-
- Siamo sicuri?- chiese
poco convinto il soprano.
Per poi ricevere un vero
shock entrando in sala da pranzo. Finn era in piedi, davanti ad una
ciotola di verdura cotta, con due contenitori di spezie in mano e
sembrava mortalmente indeciso su cosa fare.
- Kurt! Per fortuna sei
qui, ti prego aiutami!-
Il ragazzo non rispose
subito, troppo intento a fissare sconvolto la faccia piena di farina
e resti di pomodoro del suo fratellastro. Senza contare quello che
aveva addosso!
- Ehi amico!- lo salutò
Thad.- Esattamente, perché hai un grembiule con le paperelle?-
- Il mio grembiule con le
paperelle!-
- Quella cosa è
tua? Oddio, te lo voglio vedere addosso prima di morire!-
- Me l'ha regalato
Brittany.-
Hudson scrollò le
spalle.- Quello di mamma ha i merletti. Potendo scegliere di che
morte morire, erano meglio le paperelle.-
Harwood nel mentre stava
trafficando con il suo i-phone.
- Che accidenti stai
facendo?- chiese Kurt.
- Gli faccio una foto e la
posto su twitter. Certe emozioni vanno condivise.-
- Finiscila di fare il
cretino! E tu! Non vorrai seriamente mettere del curry lì in
cima!-
- Non so nemmeno cosa
sia.- piagnucolò il quaterback.- Però aveva un bel
colore. Mamma mi ha detto di condire e allora ho aperto l'armadietto
con tutte quelle polveri strane. Sembra il laboratorio di uno
scienziato pazzo. Comunque, dici che è meglio questa roba tipo
sabbia?-
- Zenzero, quello è
zenzero!-
- Zenze che?!-
- Finn Hudson, posa le
spezie!!!!-
- Non voglio ancora
morire....-
- E questo video finirà
su youtube.-
- E tu metti via
quell'i-phone!!!-
Carole stava seguendo la
scena ridendo come una matta. L'attenzione di Burt invece era tutta
sul ragazzo di suo figlio. Non era proprio quello che si era
aspettato. Non che sapesse cosa aspettarsi, con il suo bambino non si
poteva mai sapere e lui di certo in certe questioni non voleva
entrarci troppo, ma sapendo della sua vecchia cotta per Finn si era
immaginato tutt'altro. Questo era perfino diverso da quel Blaine.
Sembrava un damerino cresciuto nella bambagia. Di sicuro, vista la
macchina parcheggiata davanti a casa sua e i vestiti che aveva
addosso, non piangeva povertà. E aveva l'impressione che fosse
un tipo piuttosto smaliziato, anche se doveva ancora inquadrarlo
bene. Certo, il modo in cui stavano battibeccando lui e Kurt per il
telefono lo lasciò un po' sconcertato. La finirono solo quando
Carole li richiamò tutti all'ordine e a tavola.
Il soprano ebbe cura di
sedersi tra suo padre e Thad per evitare possibili problemi. Il suo
ragazzo non fece una piega.
- Ehi, perché non
hai invitato anche Quinn? Sarebbe stata una perfetta
serata-fidanzati!-
E sparava pure idiozie!
Carole annuì,
servendo la minestra.- Io gli avevo detto di invitarla.-
- Vi prego no.- rabbrividì
Hudson.- Datemi un po' di tregua almeno a casa! Tra poco c'è
il ballo e Quinn sta andando fuori di testa!-
Kurt sbuffò,
momentaneamente distratto.- Mamma mia, lo sapevo che tutti quegli
ormoni sotto stress avrebbero causato una rivolta!-
Harwood sembrava
decisamente intrigato dalla cosa.- Oh, si è trasformata in una
specie di sposa godzilla? Interessante!-
- Esatto! Quella roba lì!
Mi terrorizza, vuole farmi distribuire gadget con i nostri nomi, fare
la campagna elettorale, e dovrò usare una fascia per lo
smoking!-
Burt ridacchiò.-
Certe cose non cambiano mai.-
- Il ballo è un
momento importante per le ragazze.-
- Sono pienamente
d'accordo con Carole.-
Thad diede a Finn una
solidale pacca sulla spalla.- Fratello, ti capisco e condivido il tuo
dramma. Insomma, hai presente cosa diventa Pookie quando si parla di
vestiti? Altro che sposa godzilla, farebbe perdere la pazienza ad un
santo! Giuro, un giorno o l'altro mi manderà al manicomio!-
Hummel lo guardò
male, dandogli un pizzicotto da sotto il tavolo.
Suo padre aggrottò
la fronte perplesso.- Pookie?- poi si fece più cupo.-
Manicomio?-
Kurt considerò con
gioia l'idea di affogarsi nel piatto.
Per fortuna intervenne
Carole.- E' un nomignolo molto dolce, non trovi Burt?-
- Uh, penso...-
- Lui mi chiama Thaddy.-
aggiunse molto fiero il moro.
Finn era pensieroso.- Io
non ho un soprannome per Quinn, è un male?-
- Potresti chiamarla
spozzilla.-
- Non lo so nemmeno
pronunciare...-
Il soprano decise che era
il caso di optare per un drastico cambio di argomento.- Come va al
Glee?-
- Bene, il compito della
settimana è proprio forte! E voi?-
- Stiamo preparando le
esibizioni per la casa di riposo, e poi c'è la festa
parrocchiale...-
Thad sbuffò.- E
hanno bocciato la mia idea! A che serve essere capo consiglio se poi
mi bocciano le idee?-
- Capo consiglio?- chiese
interessata Carole.- Oh, sei uno degli studenti che dirigono il Glee
Club della Dalton? Kurt ci ha spiegato che fate tutto da soli.-
- Proprio così.-
sorrise.- Però non prendono mai sul serio le mie proposte.-
- Harwood, siamo seri.-
decretò Kurt.- Sai quanto io ami Gaga, ma fare “Judas”
per un pubblico di vecchietti in un ospizio e per un'esibizione
davanti a una chiesa è francamente una trovata terribile!-
- Avranno pure il diritto
di divertirsi anche loro, no?-
La donna rise di gusto.
Burt si schiarì la
voce per poi rivolgersi a Thad.- E dimmi ragazzo, che lavoro fanno i
tuoi genitori?-
Il moro fece spallucce.-
Papà è in politica e mamma...-
A quel punto l'uomo lo
interruppe incredulo.- Aspetta, Harwood? Mi stai dicendo che tuo
padre è il vice senatore Harwood?!-
- Si. Dicevo, mamma fa più
o meno la casalinga, quando non ha qualche consiglio di
amministrazione a cui partecipare. Possiede un paio di società
immobiliari.-
- Uh, figo.- commentò
Finn, nel silenzio generale.
Kurt notò il
disagio del suo ragazzo. Sapeva che la famiglia non era proprio il
suo argomento preferito, così si voltò verso suo padre,
stringendo per un attimo il ginocchio di Thad per tranquillizzarlo.-
Ha proprio una bella voce, sai papà? Ed è uno dei
migliori studenti del suo anno, anche se è un gran rompipalle
quando ci si mette.-
Harwood lo guardò
stupito, prima di riprendersi e sciogliersi in un sorriso, cosa che
ovviamente non sfuggì a Burt e Carole. Finn era immerso nel
suo terzo piatto di minestra.
- Quindi hai già
programmi per il college?- chiese l'uomo.
- Farò legge, dove
ancora non lo so. Ho fatto domanda in diverse università.-
Il soprano cercò di
non incupirsi.- Ti do una mano con il secondo Carole?-
- Certo, è già
tutto pronto, basta portarlo a tavola.-
La seguì in cucina,
cercando di non pensare al fatto che, di lì a qualche mese,
Thad sarebbe andato chissà dove a studiare. La sola idea lo
faceva stare male.
La sua matrigna lo guardò
intenerita.- Vedrai che andrà tutto bene.-
- Credi che papà lo
stia tartassando, di là?-
- Oh no, gli ho fatto
promettere di aspettare il caffè per quello.-
- Questo è
decisamente consolante.-
- Ci tiene molto a te,
vero?-
Hummel arrossì.- Tu
dici?-
Carole sorrise.- Forza,
portiamo il cibo prima che mio figlio inizi a dare morsi alla
tavola.-
Li trovarono immersi in
una discussione sullo sport.
- Ci stava raccontando
della tua bravura a baseball.- fece allegro Hudson.
- Ah, grazie mille.-
- Beh, la storia del
football la sapevano già.-
- Gran partita quella!-
esclamò Burt, per poi illuminarsi letteralmente nel vedere i
piatti in arrivo.
- Hamburger e patatine.-
disse la donna.- Ho pensato che avrebbe fatto piacere a voi ragazzi.-
- Ti voglio bene mamma!-
- Mi permetto di
concordare!-
- Tu non pensarci neanche
papà.- precisò Kurt, fulminando con lo sguardo il
genitore già armato di posate.- Ho saputo che ne hai mangiato
anche ieri e non va bene. Per te le verdure e petto di pollo.-
concluse posandogli davanti il piatto.
- Oh, andiamo figliolo!-
- Non mi commuovi. Hai una
dieta da seguire, non ho nessuna intenzione di rivederti in un letto
d'ospedale, altrimenti la prossima volta l'infarto viene pure a me!-
- Magari un po' di sale?-
L'occhiataccia di Kurt
bastò come risposta e Burt si arrese con un sospiro. Ma il
piccolo non aveva ancora finito. Si voltò verso il suo ragazzo
con aria bellicosa.- E tu vedi di non esagerare.-
- Cosa? Ne ho presi
solo..uhm, mi pare tre. Più le patatine.-
- Ti devo ricordare cos'è
successo l'ultima volta che ti ho visto ingozzarti di hamburger?-
- Era roba da McDonald e
avevo preso freddo. In ogni caso non ti ho vomitato sulle scarpe, le
ho schivate, perciò non farla tanto lunga.-
- Amico, che schifo.-
commentò Finn, mettendosi poi in bocca un hamburger
praticamente intero.
- Pensa a masticare, tu.-
lo rimbeccò Kurt.- Siete pessimi entrambi. E stai attento con
il ketchup Thad, ti sei sporcato la faccia.-
- Ah si?-
- E hai pure la camicia
bianca. Io non te la lavo sappilo, non sono la tua cameriera.-
- Che scassaballe che sei,
Hummel. E poi, chi te l'ha chiesto?-
- Taci Harwood, non hai
scusanti. Su, vieni qui.-
Il soprano gli prese il
mento per voltarlo e gli pulì la guancia con il tovagliolo.
Poi si bloccò, ricordandosi dov'era. Gli era venuto così
naturale che sul momento non ci aveva pensato, forse complice
l'atteggiamento calmo del moro. Ma non erano soli e non erano nemmeno
in compagnia di quei pazzi dei loro amici. Si guardò attorno.
Carole sorrideva ampiamente, Finn semplicemente aveva continuato a
mangiare, mentre suo padre lo guardava con tanto d'occhi. Burt aveva
seguito tutta la scena con stupore crescente e ora non riusciva a
distogliere lo sguardo dal figlio, che lo ricambiava con imbarazzo.
Thad decise di spezzare il
silenzio. Con una delle sue solite uscite.- Poi mi fai fare un giro
della casa Pookie. Specie camera tua, sono proprio curioso di
vederla!-
- Camera sua?- sibilò
minaccioso Burt, riprendendosi dal momento di sdolcinatezza.
Hudson pensò bene
di dare il suo contributo.- Ma Kurt ha detto che voi non fate le
cosacce! E poi è una cosa sconveniente.-
- Ma dai, in fondo
dividiamo la camera al dormitorio, l'ho già visto in
pigiama...-
- Cosa???-
- Carole, mi dai il
permesso di infilzarli alla gola con una forchetta tutti e due?-
sibilò Kurt, combattendo la distinta voglia di scavare una
fossa in giardino. Per nascondersi o gettare i cadaveri di Thad e
Finn, a scelta.
Burt sembrava anche lui
votato all'omicidio, anche se per motivi diversi.- Voi due...siete
compagni di stanza?!-
- Si certo.- rispose il
moro. Hummel ammirò il suo sangue freddo, nonostante tutto.-
Da quando si è trasferito. Credo sia la stanza più
pulita del piano, siamo piuttosto maniacali.-
- Ragazzo, non è
della polvere che mi preoccupo!!!-
- Papà! Non
facciamo sesso, quante volte te lo devo ripetere?!-
- Non mi hai detto che
eravate nella stessa stanza però!-
- Giuro che ho tenuto a
freno i miei istinti, Signor Hummel. E poi nel caso Pookie potrebbe
benissimo prendermi a calci in culo, quando gli faccio il solletico
ho sempre la peggio io.-
- Direi che è il
momento del dolce.-
Il soprano avrebbe
costruito un monumento alla sua matrigna dopo quella serata, poco ma
sicuro.
Mentre si gustavano il
dessert, Kurt si rincuorò al pensiero che la cena era quasi
finita.
- Ragazzi, mi aiutate a
sparecchiare?-
- Tu no.- disse Burt,
vedendo Thad alzarsi.- Sei un ospite. Noi ci possiamo accomodare in
salotto, intanto. Guardiamo la partita, se ti va.-
Ecco appunto, quasi.
- Credo che resterò
anch'io e...-
- Oh, tranquillo figliolo,
ce la caveremo. Tu tieni d'occhio tuo fratello, deve usare la
lavastoviglie.-
- Ossignore.- mugugnò
Finn.- Kurt, aiutami!-
- Ma si Pookie, vai ad
aiutarlo, su.- fece Thad con un sorriso sornione.
Il ragazzo si arrese,
lasciandosi trascinare in cucina, mentre Harwood seguiva il signor
Hummel nel salotto.
- Accomodati.- disse,
accennando al divano.
- E' venuto il momento
della chiacchierata vero?- esclamò con entusiasmo.- E' tutta
la sera che non aspetto altro!-
Burt lo guardò
perplesso.- Non dovrebbe metterti ansia?-
- Sono un fanatico
dell'horror e del macabro. Mi squarti pure.-
- Sei strano, ragazzo. Non
so come inquadrarti.-
- Mi creda, non sa quanto
ha ragione.-
L'uomo si schiarì
la voce, prima di continuare.- E così, tu stai insieme a mio
figlio.-
- Si signore.-
- E sei il suo compagno di
stanza.-
- Si signore.-
- La cosa non mi garba
granché.- lo squadrò con cipiglio.- Conosci Finn perché
eri alla festa di Brittany anche tu, giusto?- al cenno d'assenso,
continuò.- Quanto hai bevuto quella sera?-
- Meno del solito.
Rispetto ai miei standard, ovviamente. Cioè, ero comunque
sbronzo ma di solito faccio peggio.-
- E fumi anche?-
- Affermativo capo!-
Burt non era certo
contento della cosa, ma era anche decisamente stupito.- Non fai una
bella impressione così.-
- Me ne rendo conto.-
- Allora come mai tanto
sincero?-
- Ci guadagnerei qualcosa
a mentirle?-
L'uomo fece spallucce.-
Potresti cercare di avere la mia fiducia.-
- Lo sto facendo.-
- Dicendomi in faccia che
bevi e fumi.-
- Tra le altre cose, si.-
- Non fraintendere,
ragazzo.- sospirò Burt.- Non sono cieco e ho avuto anch'io la
tua età. Però il fatto è che tu esci con mio
figlio. Voglio solo sapere se sei una brava persona, perché
lui se la merita.-
Thad annuì serio.-
Sono perfettamente d'accordo. Ma francamente io non credo davvero di
meritarmi Kurt. Proprio per niente.-
Ebbe in risposta uno
sguardo stupefatto.- Come scusa?-
- A dire il vero.-
proseguì il ragazzo.- Non penso esista qualcuno che possa dire
di meritarsi Kurt, per come la vedo io. Suo figlio è
così...puro. Cazzo, non so nemmeno come definirlo. E' la
persona più straordinaria che abbia mai incontrato.-
Burt era letteralmente a
bocca aperta.
- Io invece sono uno
stronzo alcolizzato e fumato, con una lista di difetti lunga da qui
fino all'Alabama. Sono tutto tranne che un bravo ragazzo. Eppure per
qualche motivo lui ha scelto me. Non so come né perché,
ma questo essere magnifico vuole stare con me. E badi bene, non sto
dicendo che non ha difetti.- sbuffò, alzando gli occhi al
cielo.- E' uno stronzetto vanitoso e polemico, manesco e con un
cervello machiavellico da far paura. Mi fa andare fuori di testa.
Però lo adoro anche così, che posso farci.-
Burt si ricompose,
fissando serio il ragazzo di fronte a lui.- Tu...tu provi questo per
Kurt?-
- L'unica cosa che voglio
è stare con lui, finché questo lo rende felice. Tutto
qui.-
- Devo dire che non mi
aspettavo una cosa del genere.-
- Lei è un padre
fantastico. Kurt è davvero fortunato.-
- Non fare il ruffiano
ora, non attacca.-
- Parlo sul serio.- fece
Thad, sgranando gli occhi.- Lei è qui che parla al ragazzo di
suo figlio, che si preoccupa per lui! Per me è bellissimo.
Avete un rapporto speciale, voi due.-
- Anche quel Blaine ha
detto una cosa simile. Su come suo padre ha cercato di farlo
diventare etero.-
- Non credo che a mio
padre interessino i miei gusti sessuali. Tra l'altro, credo di essere
bisex tanto per chiarezza.-
- Sono sicuro che gli
interessa invece.-
- Oh no, non gliene frega
proprio niente di me. Cioè, so di suonare un po' ingrato, mi
ci sento anche. In fondo vivo in una villa, guido una BMW, vado ad
una scuola privata di alto livello. Mio padre mi dà tutto
quello che gli chiedo. Mi paga tutto. Solo, non si è mai preso
il disturbo di conoscermi. Nemmeno vuole farlo.-
Burt inarcò un
sopracciglio.- Stai cercando di intenerirmi?-
Thad si strinse nelle
spalle.- Siamo solo finiti a parlare di famiglia. E a dirla tutta,
odio parlarne. Magari ne ho un po' approfittato, si.-
L'uomo ghignò.- Sei
un ragazzo sveglio, lo devo ammettere. Ma devo dirlo, non mi va a
genio sapervi nella stessa stanza.-
- Lo capisco. Però
sarà dura cambiare a questo punto dell'anno. E soprattutto
l'unica altra camera disponibile è quella di Anderson e credo
potrei dare di matto e trasformarmi un serial-killer se Kurt finisse
in stanza con Anderson.-
- Lui è ancora un
bambino sotto certi punti di vista, perciò gli credo sul serio
quando dice che non fate sesso.-
- Confermo.-
- Ma non cercare di darmi
a bere che non avete fatto altro!-
- Beh, ci baciamo.
Parecchio. E qualche carezza, ma niente di troppo. Pookie va ancora
nel pallone. Quando sarà pronto, e la finirà di cantare
appena si nomina il sesso, me lo dirà.-
- Canta ancora?-
ridacchiò.
- Continuamente. Sempre.
E' un rompipalle.-
- Quel
soprannome....Pookie....E' piuttosto carino.-
Harwood annuì.-
Come lui, del resto.-
- Prenditi cura del mio
ragazzo, ok?-
A quel punto Kurt non ce
la fece più e fece irruzione nel salotto, dopo aver origliato
l'intera conversazione da dietro la porta in compagnia del resto
della famiglia. Finn era rosso come un peperone, mentre Carole
sorrideva, con le lacrime agli occhi.
- Oh papà!-
esclamò, gettandosi addosso a Burt e abbracciandolo.
L'uomo restò
immobile per l'imbarazzo, poi gli diede un paio di incerte pacche
sulle spalle.
- Su, su. Non fare così.-
borbottò, cercando di tenere un tono rude ma fallendo
miseramente.
- E tu!- urlò
staccandosi e piazzandosi davanti al suo ragazzo, rifilandogli una
sberla in testa.
- Ahia, cazzo!-
- Stupido imbecille! Non
azzardarti mai più a dire quelle cose su di te, capito?! Tu
vali molto più di quello che pensi Thad, e mi fai incazzare
come una iena quando parli così!-
- Ok!Ok! Kurt, smettila di
menarmi!-
Finn guardava la scena con
tanto d'occhi.- Ma perché lo sta picchiando?-
Carole sospirò.- Va
tutto bene, tesoro, vai a guardarti la partita.- avanzò verso
i due e posò gentilmente le mani sulle spalle del figliastro.-
Perché non gli fai fare il giro della casa ora?-
- Non sa quanto la
ringrazio.- mugugnò il moro, massaggiandosi la testa.
- Per te va bene, papà?-
- Ehm...si, si, vai.-
rispose Burt. Non sapeva se essere più scioccato o divertito
da ciò a cui aveva appena assistito.
Il soprano non se lo fece
ripetere due volte e trascinò Harwood verso le scale.
- Niente commenti, ok?-
mugugnò Kurt, un po' rosso in faccia.
Thad sogghignò.-
Penso di averne prese a sufficienza per stasera.-
- Ecco, è questa.-
disse Hummel, facendo strada dentro alla sua stanza.
- Cavolo, hai il lettone!-
Il moro si tolse le scarpe
al volo e si tuffò con slancio sul materasso, ridendo come un
bambino.
- Ehi, è il mio di
letto quello!-
- Si, qualcosa me lo
diceva.- ridacchiò, stendendosi supino e battendo la mano
sullo spazio accanto a lui.- Su, accomodati.-
Il soprano lo guardò
scandalizzato.- Ci sono i miei genitori di sotto!-
Thad alzò gli occhi
al cielo.- Ti assicuro, non ci tengo a farmi prendere a fucilate.
Solo...resta un po' qui con me, che dici?-
Il più piccolo non
rispose, si limitò a levarsi le scarpe e stendersi accanto a
lui. Si rilassò quasi subito, era incredibile come la
vicinanza del suo ragazzo gli facesse questo effetto. Intrecciò
le sue dita a quelle dell'altro, che ricambiò subito la
stretta. Restarono per un po' così in silenzio, semplicemente
stesi uno accanto all'altro, tenendosi per mano, a guardare il
soffitto.
- Thad?-
- Dimmi.-
Gli sfuggì un
sospiro.- C'è una cosa di cui ti devo parlare.-
- Seria?-
- Direi.-
- C'entra qualcosa il tuo
viaggetto a Lima dell'altro giorno?-
- L'avevi capito, eh?-
Il moro fece spallucce.-
Ti trovo piuttosto trasparente.- strinse un po' di più la mano
per incoraggiamento.- Forza, ti ascolto.-
- Sto pensando di tornare
al McKinley.-
Harwood chiuse gli occhi
con un sospiro.
- Sei arrabbiato?-
- No. Ci avevo pensato
anch'io.-
Kurt si voltò
appena verso di lui.- Davvero?-
- Davvero. Quella sera,
alla festa, in mezzo ai tuoi amici...eri tu. Eri veramente tu. Non
sei mai così alla Dalton.-
- Mi piace la Dalton. E mi
piace tantissimo far parte dei Warbles.-
- Lo so.- sorrise Thad.-
Ma tu non sei fatto per far parte del gruppo, anche se ci stai bene.
Tu devi emergere. Devi poter sparare commenti sarcastici, girare con
i tuoi vestiti alla moda, litigare per un assolo come una vera diva.
Tu sei nato per lottare, Kurt. E' una delle cose che amo di te.-
Il soprano si strinse un
po' di più a lui. Iniziò a parlare e raccontò
tutto. Gli spintoni, le minacce, la sua paura, l'espulsione di
Karofsky e tutto quello che era successo negli ultimi giorni.
Harwood lo ascolto in
silenzio, poi gli chiese.- Credi che sia stato sincero?-
- Penso di si.- Hummel
esitò un attimo, poi ricominciò a parlare.- C'è
una cosa, Thad. Una cosa che non ho detto a nessuno su questa storia.
Solo a Blaine, perché in quel momento non avevo nessun altro a
cui rivolgermi.-
- Nemmeno a tuo padre?-
- Neanche a lui. Non
riguarda solo me. Non so nemmeno se sia giusto dirtelo, ma voglio
farlo. Voglio che tu capisca.-
- Ok.-
- Quando sono venuto la
prima volta alla Dalton a spiarvi...-
- “Teenage Dream”,
giusto?-
- Già. Ho
conosciuto Blaine, Wes e David. Ed ero piuttosto abbattuto in quel
periodo, perché Karofsky continuava a darmi addosso e non
sapevo come fare. Blaine mi ha un po' rincuorato. Mi ha consigliato
di non fare la vittima. E io non ne potevo più di farla,
perciò quando mi sono ritrovato addosso ad un armadietto per
l'ennesima volta non ci ho visto più. Gli sono corso dietro.-
- Hai fatto cosa?!-
Kurt annuì.- Dentro
allo spogliatoio. Abbiamo cominciato a litigare, gli ho urlato di
tutto, gli ho detto che non era il mio tipo, che poteva prendermi a
pugni ma non sarei mai cambiato, cose così. Poi lui...-
- Se ti ha preso a botte
giuro che...-
- Mi ha baciato.-
Thad rimase per un attimo
senza parole.- Ti ha cosa, scusa??-
- Ci voleva anche
riprovare, ma io l'ho spinto via e se n'è andato. Per quello
mi minacciava di morte. Non voleva che lo dicessi in giro.-
- Cazzo, avrei quasi
preferito il pugno.- sospirò.- Quindi mi stai dicendo che il
tuo bullo personale è un gay represso?-
- E' ancora decisamente
confuso su questo mi sembra. Per me si, in ogni caso. E sono convinto
che lo abbia capito anche Santana.- gli raccontò del dialogo
tra lui e David nell'ufficio di Figgins.- Sembrava genuinamente
terrorizzato. Ammetto che un po' ho gongolato.-
- Ci credo, se si trova in
mezzo tra te e Santana...- sbuffò.- Non mi va tanto a genio
sapere che c'è un troglodita con una cotta per te, però
mi fido dell'arpia, se prova una mossa falsa quella come minimo gli
cava gli occhi.-
- Non ho detto che ha una
cotta per me.- brontolò Kurt.- Vorrei davvero, davvero tornare
al McKinley. Però l'idea di non vederti più tutti i
giorni è orribile.- Gli scappò una risatina triste.- Ma
forse dovrei iniziare ad abituarmi, visto che tra qualche mese te ne
andrai al college...-
- Affrontiamo un problema
alla volta, che dici?- Thad si voltò verso di lui.- Sono io
quello che non riesce a starti lontano. Perciò non credere di
liberarti di me così facilmente, la BMW non è mica
decorativa, sai?-
- Westernville non è
proprio a due passi.-
- Vuoi sul serio che ti
dica quanto me ne frega? Perché potrei diventare volgare.-
Il soprano sorrise,
appoggiandosi alla sua spalla.- Credo sia una buona cosa anche per
Blaine. Lo so che a te non piace, ma è mio amico. E non gli
passerà mai se continuerà a vedermi tutti i giorni.-
- Non ho mai detto che non
mi piace Anderson. Anzi. E' come una specie di folletto sempre
allegro e saltellante. Siamo semplicemente in lotta per te.-
- Mi dispiace.- mormorò
triste.- Avete rovinato il vostro rapporto per colpa mia.-
Thad ridacchiò.- Ma
smettila! Siamo maschi Pookie! Il giorno prima ci picchiamo per amore
e il giorno dopo siamo al bar insieme a bere birra.-
Kurt gli rifilò un
pizzicotto.- Non so come, ma so che ci hai infilato una presa in giro
per me in quella frase. Comunque Blaine resta mio amico.-
- Ovvio, non credere di
parlarmi di Vogue o trascinarmi per negozi, non mi sono ancora
cresciute le ovaie come a voi due e a Wilson...ahia! Basta
pizzicotti, mi arrendo!-
- Così impari a
dire cretinate!-
- Sei tremendamente
manesco.- si lamentò.
Hummel gli massaggiò
il dorso della mano con il pollice, ridacchiando.- Credo lo pensino
anche mio padre e Finn.- tornò serio e gli diede un bacio
sulla guancia.- Grazie per stasera, sei stato...beh, grazie.-
- Figurati, io mi sono
divertito. Tua madre cucina davvero bene, tuo padre è una
forza e Finn...è Finn! Mi fa morire dal ridere.-
- Ero molto agitato
all'idea di farvi incontrare.-
- Ma dai?- ghignò
Harwood.- Non l'avrei mai detto!-
- Abbiamo origliato tutto,
comunque.-
- Altra cosa che mi lascia
sconvolto...-
Kurt sbuffò.- Va
bene, ho colto l'ironia, puoi finirla ora. Quello che hai detto a mio
padre è stato... Davvero non capisci perché ho scelto
te?-
Thad si voltò verso
di lui, fissandolo serio.- Vuoi dirmelo tu?- soffiò incerto.
Il soprano ricambiò
lo sguardo.- Tu sei davvero uno stronzo rompipalle Thad. Spari a zero
su chiunque senza problemi, sei un maledetto autolesionista e ti
comporti come se non avessi un cuore.-
- Cavolo, troppi
complimenti...-
Il piccolo sorrise.- Ma
non sai dire di no quando una persona ti chiede aiuto, anche se fosse
Kirk. Sotto sotto ti preoccupi più degli altri che di te
stesso e tieni ai tuoi amici più di quanto sei disposto ad
ammettere. Tu, Thad Harwood, sei una gran brava persona. E non
sceglierei mai nessun altro, perché solo tu riesci a farmi
sentire così...perfetto. Sei unico.- Kurt si sollevò.-
Non mi devi meritare, basta che stai con me, perché mi piaci
solo tu.-
Thad lo attirò a
sé, incapace di fare altro se non baciarlo. Un bacio lento e
dolce, e quando si staccarono si limitarono a guardarsi negli occhi.
Non c'era bisogno di aggiungere altro.
Kurt tornò a
stendersi con un sorriso e ricominciarono a fissare il soffitto.
- Un po' di sesso ora?-
Il soprano scoppiò
a ridere.- Sei pessimo, Harwood!-
Il moro ghignò.-
Beh, ci ho provato. Che posso farci, quel maglioncino che hai
addosso...porca miseria, credo che su chiunque altro sarebbe
ridicolo, come ci riesci a farmi venire certe idee sconce?-
- Zitto tu, hai una
camicia bianca ti ricordo!-
- Oh.- ci ragionò
sopra un secondo.- Significa che mi trovi arrapante?-
- Puoi evitare certe
domande imbarazzanti?-
- Credo non la laverò
mai più. La indosserò tutti i giorni da ora in poi e
non la toglierò mai più.-
- Che schifo.-
Thad fece un sorrisetto
che era tutto un programma.- Magari però potresti...lasciarmi
toccare!-
Così dicendo iniziò
a fargli il solletico a un fianco.
- No! Dai, basta!- urlò
divertito Kurt tra una risata e l'altra.- Smettila Thad!-
- Ahi! Kurt non scalciare!
Miseria, i miei ematomi....Ahia!-
Fu così che li
trovarono Finn e Burt, accorsi alle urla del piccolo.
- Oddio, avrò
bisogno di molta terapia dopo questo!-
- Non so se picchiarlo o
ridere, visto quante ne sta prendendo da Kurt...-
Carole sbirciò
dentro la stanza con un sorriso.- Sono proprio carini insieme, non
trovate?-
- Sentito Pookie? Ahia! Ci
trovano carini.-
- Ahahahah! Mollami e poi
ne parliamo, maledetto! Ahahahah!-
- Mi accompagneresti in un
posto?-
Avevano appena lasciato
casa Hummel. Kurt aveva deciso di passare il week end alla Dalton per
salutare i ragazzi come si deve.
Thad lo guardò con
la coda dell'occhio.- E sforare il coprifuoco? Ci sto, combattiamo
l'autorità! Dove mi porti di bello?-
Hummel sospirò.-
Manca ancora qualcuno da presentarti.-
Il moro si zittì.
Aveva una mezza idea sulla destinazione finale, ma preferì non
aprire bocca mentre il suo ragazzo lo guidava attraverso le strade di
Lima. Fino al cimitero. Azzeccato in pieno.
Smontarono dalla macchina,
Kurt era decisamente titubante e fissava l'entrata ad occhi sgranati.
- Pookie, ti senti bene?-
- No.-
- Lo sai che non sei
costretto a farlo vero?-
Il soprano scosse la
testa.- Voglio solo... ti prego, accompagnami dentro, ok?-
- Ok. Non ti lascio.-
Thad lo prese per mano e
si avviarono. Kurt era pallido e tremava, ma comunque tirò
fuori il cellulare per far luce e lo guidò attraverso le
tombe.
Capì che erano
arrivati quando lo sentì bloccarsi, stringendogli la mano fino
a fargli male.
- Mamma.- sussurrò
con la voce incrinata.- Lui è il mio ragazzo.-
Harwood si inginocchiò
per guardare meglio la lapide. Elizabeth Hummel. Di certo la foto era
bella ma non le rendeva giustizia.
- Ti somiglia.- commentò
con dolcezza.- Avete gli stessi capelli. E lo stesso sorriso.-
Non arrivò nessuna
risposta. Non che se ne aspettasse una.
- La prossima volta
porterò un bel mazzo di fiori anche a lei, a saperlo lo
portavo già stavolta.-
A quel punto il più
piccolo scoppiò a piangere e Thad si affrettò ad
alzarsi in piedi e abbracciarlo.
- Volevo solo....mi è
mancata stasera e allora....-
- Sono onorato di aver
conosciuto la tua mamma Kurt.-
Rialzò lo sguardo e
lo fissò con gli occhi pieni di lacrime, accarezzandogli una
guancia.- Dovevo...dovevo farle sapere quanto ti voglio bene,
Thaddy.-
Ovviamente il ragazzo se
ne fregò altamente di essere in un cimitero di notte e lo
attirò per un bacio. Kurt non protestò per niente, anzi
si affrettò a ricambiare con un certo impeto, tanto che alla
fine si ritrovarono entrambi senza fiato.
Il moro gli sorrise
dolcemente, prendendolo per mano.- Torniamo indietro?-
Hummel annuì,
lasciandosi guidare.
- Pookie?-
- Mh?-
- Mi inviterai ancora alle
cene del venerdì?-
- E come credi di
scamparla? Ormai sei di famiglia pure tu!-
Bentrovati a tutti!
In questo capitolo ho
deciso di annegare nel fluff. Letteralmente. Tanto tanto miele che
cola. Che posso farci, ogni tanto sento il bisogno di romanticherie
tra una sclerata e l'altra...
Immaginare Burt Hummel in
una situazione simile è stato spassosissimo ^_^ Sono proprio
una bella famigliola quei quattro. E vabbé, amo Finn e le sue
pazzie. Forse è una fortuna che i RIB, tra le varie coppie
provate, non abbiano mai pensato ad una Finn/Brittany perché
potrebbe venirne fuori tipo un'esplosione nucleare XD
A me il capitolo soddisfa,
spero in bene per le scene in camera di Kurt e quella finale al
cimitero...
Ho un po' allungato il
capitolo perché ci ho messo il riferimento alla 2X18. Cioè,
sapevo già che avrei fatto tornare Kurt a questo punto, mi è
parso giusto farne cenno., anche alla storia del bacio.
Vi avviso, tra un po'
alzerò il rating. Presto la finiranno col fluff e inizieranno
a fare cosacce, regolatevi di conseguenza ;)
Grazie mille a tuuuuuutti
voi all'ascolto! :)))
A presto!
Ciriciaux!
Tsubychan1984
|
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Capitolo 6 *** Il ballo ***
- Allora, come va al
manicomio?-
Kurt sbuffò, le
dita ben intrecciate a quelle di Thad mentre si accomodavano su una
panchina armati di sacchetti di cibo. Alla fine non era riuscito a
resistere alle sue suppliche e si era fatto trascinare di nuovo al
McDrive. Almeno quella zona del parco era piuttosto tranquilla la
sera.
Prese un bel sorso di Diet
Coke prima di rispondere.- Senti da che pulpito, come se alla Dalton
ci fossero meno pazzi! Beh, mancano gli ormoni femminili impazziti,
quello è un vantaggio.-
Il moro rise di gusto.-
Oh, me le vedo! Tutte eccitate per vestiti e fiori! Finn non è
ancora scappato in Brasile?-
- Scemo.- borbottò
divertito, mollandogli una piccola manata sul braccio. Poi si fece
più serio.- Volevo chiederti se ti andava, ma visto che la
pensi così...-
Harwood inarcò un
sopracciglio con un sorrisetto allegro.- Come scusa?-
- Si, ecco...Volevo
chiederti se ti andava di venire al ballo con me, Thad, ma...-
- Beh, ovvio. Che domande
sono?-
- Come ovvio?!-
- Cos'è, sei
imbarazzato perché me l'hai chiesto tu? Io sono per le pari
opportunità, viva l'uguaglianza tra i sessi!-
- Sei sempre il solito
idiota!- sbottò arrabbiato il soprano.- Mi sarebbe solo
piaciuto andarci, e...-
Il ragazzo non gli lasciò
finire la frase. Gli prese il volto e lo fissò dolcemente.-
Pookie, vuoi farmi l'onore di venire al ballo con me?-
Kurt arrossì fino
alle orecchie e sussurrò.- Si...Ehi, no, aspetta!- esclamò.-
Non è giusto! Prima mi rispondi “beh ovvio” e poi
fai mister sexy per non farmi ragionare, è sleale!-
- Certo che sì!
Comunque non volevo offenderti.- disse serio, prendendogli la mano.-
Pensavi che non sarei venuto?-
- Beh, ecco...non è
proprio come uscire per un panino e...-
Thad gli scompigliò
i capelli.- Dai, è solo che mi sembra naturale accompagnarti,
sei il mio ragazzo! E se non l'hai notato ti adoro, perciò
riusciresti a farmi fare più o meno qualsiasi cosa. Senza
contare che vederti vestito tutto elegante è una di quelle
cose che danno un senso all'esistenza stessa dei balli scolastici.-
lo guardò e poi roteò gli occhi.- Dovrei anche vestirmi
in coordinato a te? Forse se insisterai molto. E con molto intendo
fino alla morte.-
- Magari decido di
risparmiarti.- ghignò il soprano, troppo contento per riuscire
a tenere il broncio. Anche perché poi il moro lo coinvolse in
uno di quei baci da togliere il fiato, perciò tutto il resto
del mondo smise di avere un senso logico.
Kurt appoggiò il
capo alla spalla del suo ragazzo con un sospiro rilassato, sentendo
subito dopo un paio di braccia circondarlo e stringerlo.
- La stanza non è
più la stessa senza di te.-
- Mi manchi anche tu.-
- Bene ragazzi, il ballo.-
Le parole del professor
Schue scatenarono varie reazioni, dall'applauso di Rachel
all'espressione scazzata di Sam:- La prego, mi dica che non faremo
canzoni sul ballo!-
Kurt non se la sentì
di dargli torto. In fondo aveva saputo praticamente per ultimo di
aver perso la sua...amante? Ragazza? Regina fustigatrice? Qualsiasi
cosa fosse Santana insomma, visto che il suo volto capeggiava più
o meno ovunque a scuola nei manifesti per la sua campagna di Re e
Regina con Karofsky.
- No.- chiarì
Schuester.- Noi saremo il ballo. Figgins ci ha chiesto di esibirci.-
- Cantiamo “Run Joey
Run”!-
La Berry si beccò
una sequenza di sguardi sconvolti e venne giustamente ignorata.
- So che non è
l'ideale con le Nazionali alle porte, ma non abbiamo altra scelta.
Inoltre quei soldi ci farebbero davvero comodo.-
- Amen.- borbottò
Puck. Erano un po' tutti stufi di vendere caramelle. Perfino con
Trent come cliente.
- Ora, il ballo è
un importante rito di passaggio e voglio che ve lo godiate fino in
fondo. Perciò, scaglioneremo i numeri, così avrete
tutto il tempo di ballare con il vostro accompagnatore.-
Rachel alzò la
mano, tra gli sbuffi generali. Poco ma sicuro, se faceva di nuovo
certe proposte canore sarebbe partita la battaglia!
- Professore, io avrei
un'idea per migliorare la sua proposta e avere più tempo per
tutti per ballare.- dichiarò, voltandosi con sorriso verso
Kurt ed estraendo il cellulare.
Hummel inarcò un
sopracciglio.- Cos'hai in mente?-
La ragazza non rispose,
iniziando a parlare al telefono.- Pronto, Wesley? Si, lo so che sei
al Glee, meglio anzi.- A quel punto tutti avevano afferrato e si
erano trovati costretti ad apprezzare un'idea di Rachel Berry.-
Abbiamo una proposta per voi Warbles.-
Le ragazze mi stanno
facendo giudicare i loro vestiti, è molto divertente! =)
Dovresti vedere Santana, un vero diavolo in rosso! :P
Thad sorrise, rispondendo
velocemente all'sms del suo ragazzo mentre Wes richiamava all'ordine
quella piccola riunione improvvisata.
- Ricapitoliamo.- fece
l'asiatico.- Un numero di gruppo, poi i pezzi da solisti. Chi deve
farlo con le ND può intanto provare con noi la sua parte di
canzone.-
Tra impegni vari e poca
voglia di fare, alla fine non tutti i Warbles avevano accettato di
partecipare alla “Missione McKinley”. Oltre ai tre capi
consiglio e a Blaine c'erano Nick, Trent, Flint, Jeff, Richard e
Cameron e persino Jesse.
Il povero David continuava
a guardare fuori dalla finestra e a sospirare.
Blaine cercò di
rincuorarlo.- Eddai, in fondo non è che Mercedes ti ha proprio
rifiutato.-
- Ma va al ballo con Sam.-
- E con Rachel.-
puntualizzò Thad.- Fanno una specie di uscita non sconcia a
tre. Piuttosto bizzarro e privo di senso, specie perché non è
sconcia.-
- Non hai nemmeno fatto in
tempo a chiederle!- esclamò Wes, nel tentativo di rianimare il
suo amico dallo stato di apatia.
- Esatto, fai come me.-
intervenne Jesse.- Mai arrendersi!-
Trent ridacchiò con
aria saputa.- Dio, lo sapevo che ti sei fatto Quinn alla festa.-
- Mi spiace deluderti ma
no.-
- Come no?- fece Nick
stupito.- Santana ne è così certa...-
Wilson sbuffò.-
Duvall, smettila di ascoltare quella pazza!-
Jesse fece spallucce.- Lo
ammetto, ho preso una bella sbandata. Starà anche con Finn, ma
secondo me ho le mie possibilità, tanto vale provarci.-
Richard ghignò.-
Ora ti riconosco amico!-
- E poi Finn ha quella
specie di storia infinita con Rachel che...-
- Cam, ti prego no!-
supplicò Jeff.
David annuì.- Avete
ragione, accidenti! Devo darmi da fare, ad iniziare dal ballo!-
- Parole sante amici.-
sorrise Blaine.- E' giusto fare di tutto per conquistare la persona
del cuore!-
Nel dirlo guardò
dritto verso Thad che lo ricambiò con una decisa occhiataccia.
Se aveva intenzione di provarci con Kurt, era un nano morto!
Wes decise di dare il via
alle prove, meglio schivare i conflitti, specie se amorosi!
- Cosa te ne fai di tutta
quella roba?- chiese Blaine, fissando la quantità di borse ai
piedi di Kurt, che si limitò a bere soddisfatto il suo latte
macchiato.
- Ho tante idee per il mio
vestito! Ti ringrazio davvero per avermi accompagnato, Blaine. Senza
te e Flint sarei ancora disperso per negozi.-
- Figurati.- sorrise
Anderson. Ringraziò mentalmente la fila che teneva l'altro
compagno di shopping impegnato al bagno, così aveva più
tempo per stare da solo con Hummel, che però era decisamente
preso dai suoi progetti di abbigliamento.
- Ti eccita così
tanto l'idea del ballo?-
- Perché, a te no?
E poi potresti dirmi qual è il numero di gruppo!-
- Mai.- ghignò il
warble.- Ti posso dare la scaletta completa del resto, ma quello è
top secret!-
In quella tornò
Wilson.- Cos'è, sta di nuovo cercando di corromperti per
sapere dell'esibizione?-
- Praticamente.-
Kurt sbuffò.- E va
bene! Però voi due acqua in bocca con Thad sul mio abito,
voglio che sia una sorpresa!-
Flint ridacchiò
divertito, mentre Blaine si limitava ad annuire con scarso
entusiasmo.- Mica è un matrimonio!-
- Silenzio Wilson, tutta
invidia perché di moda ne capisco davvero troppo!-
Anderson optò per
un cambio di discorso.- Allora, Finn e Quinn sono in testa ai
sondaggi per l'elezione?-
- Al momento si, ma la
Santofsky è in agguato. Per non parlare dei Pizes.-
- Quanto ringrazio il
fatto di frequentare un istituto maschile in questo momento!- sospirò
Flint.
- Scherzi?- ribatté
allegro il soprano.- Io mi diverto da morire, le ragazze mi usano
come guru della moda, la lotta per l'elezione è uno spasso e
con tutta questa storia è già un po' che nessuno mi
infastidisce per i corridoi.-
Blaine si fece serio.- Non
parlare troppo presto, Kurt. Le cose non possono essere cambiate così
velocemente.-
- Non sto dicendo che ora
tutti mi accettano. L'indifferenza comunque è già un
passo avanti, a mio modo di vedere.-
- Non è un po'
pericoloso andare al ballo con un altro ragazzo, tra l'altro?-
- Cosa dovrei fare, far
finta di portarci una ragazza?-
- Credo che Blaine intenda
che certa gente potrebbe vederla come una provocazione.- intervenne
Flint.
- Esatto.-
- Non ho intenzione di
provocare, solo...essere me stesso, ok? Sono scappato a sufficienza
ultimamente. Non preoccupatevi amici, ho tutto sotto controllo!-
Le ultime parole famose,
secondo Blaine.
Quando un paio di giorni
dopo si fermò a casa Hummel dopo le prove per la sua canzone
con Brittany e Tina, ebbe la conferma dei suoi peggiori timori.
Aveva chiacchierato con
Finn, nell'attesa che Kurt si decidesse a scendere con la prova del
suo vestito. Era arrivato anche suo padre e stavano parlando degli
smoking quando alla fine il soprano fece il suo ingresso in salotto.
Con un kilt.
L'unico ad accoglierlo con
un certo entusiasmo fu Finn, decisamente soddisfatto del risultato.
Lo definì un Braveheart gay, tanto che Kurt fece una piroetta
con una certa dose di vanità.
Ok, se voleva provocare
aveva trovato il modo migliore per farlo.
E Burt Hummel sembrava
essere sulla stessa linea di pensiero, tanto da indispettire suo
figlio.
- Blaine, appoggiami!-
- Io...penso che tuo padre
abbia ragione.-
Kurt perforò il suo
amico con un'occhiata. Bene, se quella era l'accoglienza da parte
delle persone che gli volevano bene era a posto...
Ma nonostante i discorsi,
anche sensati, lo ammetteva, di suo padre e Blaine non cambiò
idea. Sarebbe andato al ballo con quell'abito, non aveva intenzione
di rinunciarci solo per quello che potevano pensare certi stupidi.
- Thad, aspetta!-
Harwood si voltò
inarcando un sopracciglio, vedendo venire verso di sé
Anderson.
- Ti devo parlare.-
- Te lo ripeto, niente
mobili da scalare. Già in sala prove dai il peggio di te,
meglio non portare questa tua perversione fino al McKinley!-
- Non dire cazzate, per
favore, sono serio! Si tratta di Kurt.-
Allarme rosso lanciato.
Thad lo squadrò cercando di non essere troppo acido nella
risposta.- Ok, sentiamo, cosa devi dirmi sul MIO ragazzo?-
- Devi convincerlo a
cambiare il vestito per il ballo.-
Il moro era senza parole.-
Ma se nemmeno so cosa vuole indossare!-
- Io si, sono passato da
casa sua prima perché voleva fare una prova...-
- Si, so che dovevi
andare.- lo interruppe con un gesto della mano.- Pookie in effetti
sembrava piuttosto incavolato al telefono. Che hai combinato?-
- Niente.- fece piccato il
solista.- Io e suo padre abbiamo cercato di mettergli in testa che è
inutile andare a caccia di guai quando sei già un bersaglio.
Ok senti, mi ha chiesto di non dirti niente sul vestito e obbedisco.
Ma fidati, ha un po' esagerato. Devi fargli cambiare idea!-
- Nemmeno per sogno.-
Anderson rimase basito.-
Harwood, qui è in gioco la sua incolumità, perché
non capisci?! Oh, scusa è vero, ti sei scoperto gay da tipo un
paio di mesi!-
- Beh, problemi?- sbottò
il moro, voltandogli le spalle.- Ora scusami, non vorrei guastarmi la
cena.-
- Ma allora non te ne
frega proprio un cazzo di lui!-
Blaine non fece in tempo a
finire la frase che si ritrovò schiacciato contro il muro.
- Prova a ripeterlo.-
ringhiò Thad.
- Certo che lo faccio!
Dovresti pensare al suo bene, anche a costo di proteggerlo da se
stesso! Tu non sai cosa può capitare ai ragazzi come noi!-
il capo consiglio lo
lasciò andare con un gesto stizzito.- Credi che non lo
sappia?! Credi che non ci pensi ogni giorno da quando è
tornato in quella scuola, ogni fottuto minuto?? So bene cosa è
successo a te, Blaine, ed è un vero schifo!-
- Beh, allora fai qualcosa
cazzo!-
- Non posso.-
- Non puoi cosa?-
- Non ci riesco. Non
riuscirei mai ad andare da Kurt e dirgli di non essere se stesso fino
in fondo. Sarò anche un pezzo di merda per questo, pensala
come ti pare, ma non cercherò di fargli cambiare idea.
Perciò, se vuole mettersi qualcosa di stravagante per il ballo
lo può fare, fosse anche un cazzo di vestito da principessa
Disney!!!-
- Io lo farei.- sibilò
Blaine.- Io lo vorrei proteggere.-
- Anch'io.- fece piano
Thad, andandosene.- Ma non a costo di soffocarlo.-
Si mise quasi a correre
verso camera sua, senza voltarsi. Se avesse incrociato di nuovo lo
sguardo di Anderson c'era il serio rischio di farla finire male.
Appena entrato si fiondò praticamente sull'astuccio delle
medicine, odiando un altro po' di più la sua dipendenza dallo
Xanax. Mandò giù quella dannata droga con un po'
d'acqua e si abbandonò sul letto. Quanto avrebbe voluto poter
stringere Kurt in quel momento. Invece doveva aspettare ancora una
giornata, poi lo avrebbe accompagnato al ballo. Non vedeva l'ora.
Prese il cellulare, la mano che ancora gli tremava per l'agitazione,
e iniziò a scrivergli qualche sms per distrarsi dalla
discussione con Anderson. Gli saliva ancora il sangue alla testa a
pensarci. Le motivazioni di Blaine erano certo buone, ma Thad se ne
infischiava altamente del giudizio altrui.
Avrebbe protetto lui Kurt.
Ad ogni costo.
Quando bussò alla
porta di casa Hummel venne ad aprirgli Carole.
- Benarrivato Thad!- lo
salutò con entusiasmo.- Accidenti, che eleganza, stai davvero
benissimo!-
- Grazie signora Hummel.-
- Kurt non è ancora
pronto. Se vuoi puoi aspettare in salotto con Finn e Burt.-
- Finn è ancora a
casa?-
- Tra poco uscirà
anche lui.- ridacchiò la donna.- Se tarda proprio stasera,
Quinn gli farà la pelle.-
Il moro la seguì in
salotto. Alla vista di Hudson, non riuscì a trattenere un
ghigno.
- Niente commenti.- disse
secco il quaterback.
- 'Sera, signor Hummel.-
fece affabile Harwood, Burt rispose da dietro il giornale che stava
leggendo.- Amico, davvero, ti voglio bene ma non posso tacere.- il
ghigno si accentuò.- Fascia azzurro cielo?-
- E' come il vestito di
Quinn.- borbottò a disagio Finn, che si sentiva decisamente
ridicolo con quella roba.
- Comunque fai la tua
figura. Certo, non hai la mia eleganza naturale, ma sei comunque
passabile.-
Burt commentò con
uno sbuffo ben udibile.- Quanto siamo modesti.-
- Io preferirei un vestito
come il suo.- fece Finn.- Non questa roba color puffo.-
- Ti prego fratello, non
servirmi così certe battute, potrei andare avanti per ore a
sparare commenti ambigui sul grande puffo...-
Lui e il padre di Kurt
scoppiarono in una sonora risata. Anche Hudson abbozzò un
sorrisetto.
- Non rischi di fare
tardi?-
- Nah, ci mettiamo un
attimo ad arrivare al Bel Grissino. Venite anche voi a mangiare lì?-
Scosse la testa.- No, ho
prenotato da un'altra parte. Almeno la cena vorrei passarla in
tranquillità.-
- Non dirmelo...- sbuffò
con aria torva il quaterback.
Harwood non fece in tempo
a chiedergli che cosa voleva dire, perché in quel momento
sentì Burt esclamare.- Era ora!- con un certo divertimento.
- Alle feste si arriva
sempre elegantemente in ritardo, papà.- disse una voce soave
dalle scale.
Kurt fece il suo ingresso
in salotto e la bocca di Thad si spalancò pian piano a quella
vista. No, non stava sognando. Aveva davvero addosso un kilt. A quel
punto poteva bellamente dire addio a qualsiasi pensiero razionale,
visto che tutto il suo cervello era impegnato a registrare quanto
poteva essere sexy il suo ragazzo, perfino con un vestito del genere.
L'intero completo sembrava fatto apposta per lui, tanto lo faceva
risaltare. E quegli stivali alti...cercò di non pensare troppo
a Kurt con solo quelli addosso ma fallì miseramente.
Il soprano lo guardò
titubante, visto il prolungato silenzio. Poco ma sicuro, se reagiva
come Blaine lo avrebbe mandato a quel paese per far coppia con
Brittany.
- Allora?- disse con un
sorrisetto.- Non mi sta bene?-
Thad deglutì prima
di rispondere.- Tu lo sai che il kilt di solito si porta senza
mutande? Le hai, vero?-
- Ehi!- sbottò
Burt.- Pochi pensieri sulle mutande di mio figlio!-
Hummel incrociò le
braccia, offeso.- Beh, grazie tante!-
- Solo per informazione.
Sono già rassegnato a fare a botte per te stasera, non vorrei
vederti anche piroettare senza biancheria...-
- Ma ti pare????-
- Sei bellissimo.-
sussurrò ammirato.
Kurt arrossì di
botto, bloccandosi.- Questo è il minimo.- rispose con un filo
di voce, facendo scoppiare a ridere Harwood.
- Adoro quando fai lo
stronzetto insistente Pookie!-
Finn si grattò la
testa.- Voi due siete strani forti.-
- Poco ma sicuro.- ghignò
Thad, avvicinandosi al suo ragazzo con una scatola in mano.- Questo è
per te.-
- Hai...preso sul serio i
fiori?- il sorriso del soprano era di gioia incredula e ad Harwood
servì tutto l'autocontrollo di cui disponeva per non
mangiarselo di baci lì e subito.
- Non mi pareva il caso di
prendere un corsage, non sapevo neanche di che colore poi. Così
ho puntato su questi.- aprì la scatola, mostrando una coppia
di garofani rosa.- Che dici, sono promosso?-
- Sono bellissimi,
Thaddy.-
Il moro sorrise, prendendo
un fiore.- Posso?- chiese avvicinandosi.
Kurt annuì,
socchiudendo gli occhi per godersi il suo profumo quando il ragazzo
si avvicinò per appuntargli il fiore. Si guardarono per un
attimo, poi il soprano annullò le distanze e lo baciò
sulle labbra. Thad lo strinse a sé e approfondì il
contatto, molto dolcemente.
- Ossignore, prendetevi
una stanza!-
- Quanto siete carini!
Burt, non sei d'accordo?-
- Mhp. Si. Se non gli
toglie le mani di dosso...-
- Burt!-
I due si staccarono
ridendo, restando però abbracciati, voltandosi verso il resto
della famiglia. Carole era già armata di macchina fotografica.
- Forza voi tre!-
esclamò.- Voglio un ricordo dei miei ragazzi al ballo.-
Finn gemette e Kurt gli
rifilò una gomitata per farlo tacere.
Thad gli passò un
braccio attorno alla vita, ridacchiando.- Manesco.-
- Pervertito.- ribatté
Hummel con un sorrisetto furbo.- Non ho dimenticato il discorso
mutande. Sei senza speranza.-
- Mi dichiaro colpevole
signor giudice, mi sculacci!-
- Volete finirla di
sussurrarvi porcate voi due???-
Dopo aver soddisfatto le
manie fotografiche di Carole, e aver ignorato le richieste di Finn
che era praticamente scappato da Quinn, Thad e Kurt uscirono di casa.
- Mi raccomando, niente
alcolici!-
- Si, signor Hummel.-
- E guida con prudenza!-
- Si, signor Hummel.-
- E a casa prima di
mezzanotte!-
- Oddio, per caso suo
figlio di secondo nome fa Cenerentola?-
- Papà!!!!- sbottò
esasperato Kurt, trascinandosi via il suo ragazzo, che rise di gusto
fino alla BMW.
Una volta montati, il
soprano si gettò praticamente tra le sue braccia.- Off, ehi
Pookie! Che c'è?-
- Niente, solo...Mi sei
mancato da morire!-
- No caro, tu mi sei
mancato da morire! Non ne hai idea!-
- Nemmeno tu!-
Thad lo attirò più
vicino per un bacio. Si staccarono lentamente, restando a fissarsi
negli occhi.
- Ehi Thaddy.-
- Dimmi.-
Kurt sorrise, arrossendo
un po'.- Anche tu sei bellissimo stasera.- sussurrò.
E lo era davvero. Quel
completo sui toni del marrone scuro gli stava da dio, era proprio
perfetto così elegante in giacca e cravatta. Thad non era
stato l'unico ad imbambolarsi. Anche il piccolo non riusciva a
staccargli gli occhi di dosso, neanche in quel momento. Osservò
il suo profilo illuminato dalla luce dei lampioni, mentre guidava per
Lima. La camicia color granata faceva risaltare la sua carnagione e
Kurt si ritrovò a fissare il suo collo, immaginando a come
doveva essere slacciargli la cravatta e scoprire lentamente il
resto...
- Eccoci.-
La voce di Thad lo
risvegliò dalle sue fantasticherie. Per fortuna il ragazzo era
intento a parcheggiare e non lo stava guardando in faccia. Si toccò
una guancia, sembrava sul punto di prendere fuoco. Guardò il
posto per distrarsi. Era un piccolo ristorantino tipico, in una zona
piuttosto tranquilla della città.
- Ci sono venuto con mia
madre qualche volta. E' carino, pensavo potesse piacerti cambiare un
po'...-
Hummel gli prese la mano
con un sorriso.- E' perfetto.-
Il moro rispose con
entusiasmo.- Su, andiamo a mangiare o non ci arriviamo più al
ballo!-
- Tsk! Siamo semplicemente
in elegante ritardo.-
- Dio, sei proprio una
diva isterica!-
Il pizzicotto a quel punto
risultò inevitabile.
Il parcheggio del McKinley
era piuttosto animato quando Thad fermò la BMW.
- Toh, siamo gli ultimi,
non l'avrei mai detto.-
- Finiscila.- ghignò
Kurt.- Come se ti dispiacesse.-
- No, infatti. E' solo
decisamente divertente.-
In effetti il resto dei
Warbles era già davanti all'entrata della palestra, dove si
erano accordati per trovarsi. C'era anche Lily, la ragazza di Wes.
- Era ora.- disse
l'asiatico, tra le risate generali.
- Kurt, che forte!-
esclamò Cameron. Flint sembrava decisamente shoccato e Nick
decisamente perplesso.
- Grazie Cam.- sorrise
Hummel.
Thad si affiancò al
suo ragazzo con un ghigno divertito.- Ignorali, sono tutti invidiosi
perché anche tirati a lucido non sono fighi quanto te.-
Un coro di proteste
scherzose soffocò quelle parole. In quella videro arrivare
verso di loro Santana accompagnata da Dave Karofsky. L'ispanica
procedeva con passo da padrona del mondo, mentre il suo
accompagnatore cercava più o meno di starle dietro.
- Che donna.- commentò
Harwood con un sorriso, mentre buona parte dei warbles, compreso Wes
che per questo si beccò un pestone da Lily, era troppo
impegnato a sbavare a terra per commentare.
Quando la coppia tirò
dritto senza fermarsi, Nick commentò.- Ma come? Non saluta
nemmeno me?-
Kurt sbuffò. Almeno
lui si era ripreso, visto che gli altri idioti avevano ancora le
mascelle a livello del terreno.- Voi non votate e questi sono gli
ultimi momenti di campagna elettorale. Ovvio che non venga qui a
perdere tempo.- Buttò uno sguardo poco indietro e alzò
gli occhi al cielo.- Ed ecco un altro esempio in arrivo.-
Quinn, a dir poco
abbagliante, stava per fare il suo ingresso in palestra trascinandosi
dietro Finn, decisamente più impacciato.
- Più che
accompagnatori sembrano cagnolini.- fece il moro.- Pookie, metterai
il guinzaglio pure a me? Potrebbe piacermi come cosa.-
Il soprano gli mollò
uno schiaffo su un braccio, mentre Richard si impegnava a rianimare
Jesse, che aveva all'apparenza perso ogni neurone dopo aver visto la
Fabray in tutto il suo splendore.
- Ohi fratelli!- li salutò
Puck, accompagnato da Lauren.- Allora, pronti alla serata di follie?-
Blaine lo guardò
divertito, inarcando un sopracciglio.- Paparino, ma non siete in gara
pure voi? Niente campagna elettorale?-
- Non offendere nano, noi
siamo i guerrieri della strada!-
- Puntiamo su paura e
intimidazione.-
Tutti scoppiarono a
ridere. Kurt strizzò l'occhio a Lauren per la scelta del
vestito.
- Ehi, ecco Rachel!-
esclamò Anderson.
Sam veniva di fretta verso
di loro, seguito da Mercedes, David rischiò l'infarto, Rachel
e....
Thad inarcò un
sopracciglio.- Quand'è che il triangolo è diventato un
quadrato?-
- Per fortuna Finn è
già dentro...- commentò a bassa voce Kurt, mentre Evans
si fermava davanti a loro.
- Ciao a tutti! Cavolo,
pensavo di essere in ritardo, Artie mi ha scritto che è già
sul palco!-
- Tranquillo amico.- fece
Puck.- Sono appena arrivato anch'io. Lui è andato a
controllare l'allestimento con la band.-
- Fate il numero di
apertura, giusto?- disse Blaine, mentre i due annuivano.- Ragazze,
siete bellissime.-
Rachel sorrise.- Grazie,
anche tu stai benissimo Blaine.- poi si voltò verso il suo
accompagnatore.- Loro ci danno una mano per la serata, fanno parte
dei Warbles, il Glee Club della Dalton Academy. Ragazzi, vi presento
Jessie St. James.-
- Un coro maschile?-
commentò con un ghignetto Jessie.- Uhm, il nome mi dice poco,
vi ho mai sconfitti?-
- Ha vinto le nazionali
per quattro anni di seguito.- puntualizzò la Berry.
Kurt scosse la testa.- Lo
sappiamo, Rachel.-
Jessie si voltò
verso di lui.- Ehi, ciao....ehm, Kurt giusto? Per fortuna il tuo
aspetto è piuttosto inconfondibile.-
Il soprano stiracchiò
le labbra in una specie di sorriso, il massimo che riuscì a
produrre. Per fortuna Puck e Sam li incitarono ad entrare.
- Simpatico come un ananas
nel culo.- commentò Thad con la sua consueta delicatezza. I
warbles annuirono solidali.
La palestra era stata
tirata a lucido e decorata a dovere per la festa. Kurt, Rachel e
Mercedes iniziarono a commentare tutto eccitati. Lily e Cameron si
unirono a loro per buona misura.
Blaine prese per un attimo
da parte Thad.- Vedo che non mi hai ascoltato, alla fine.-
- Cosa posso farci? Il
kilt gli dona.-
- Spero per lui che vada
tutto bene.-
- Oh, anch'io Anderson.
Non sai quanto.-
Per fortuna Kurt lo
chiamò, non aveva per niente voglia di stare a battibeccare
con il solista.
- Ehi Thaddy, iniziano!-
Puck, Sam e Artie erano
sul palco e, dopo qualche frase di saluto, attaccarono la prima
canzone.
Flint storse il naso.-
“Friday”?!-
Jeff sorrise.- Ma dai, è
carina! E poi la stanno facendo bene.-
Trent ghignò.- Per
fortuna ci siamo noi ad alzare la cifra tecnica della serata.-
- Avviamoci verso il
palco.- fece Wes.- Dopo è il nostro turno.-
- Goditela, Pookie!-
ghignò Harwood, mentre Blaine gli passava accanto con un
occhiolino.
Mercedes si avvicinò.-
Che canzone fanno?-
- Sinceramente non ne ho
idea. La cosa mi fa paura.-
Nel mentre i suoi compagni
del Glee avevano finito il loro numero tra l'entusiasmo generale.
Puck si trattenne sulla scena giusto il tempo di presentare i loro
ospiti per la serata, poi lasciò il posto a Blaine e agli
altri, che attaccarono subito con un'armonia di sottofondo piuttosto
ammiccante. Almeno quanto i movimenti di bacino.
Sugar, sugar.
She sits alone waiting
for suggestions
He's so nervous,
avoiding all the questions
His lips are dry, her
heart is gently pounding
Don't you just know
exactly what they're thinking
If you want my body and
you think I'm sexy
Come on, sugar, let me
know
If you realy need me,
just reach out and touch me
Come on, honey, tell me
so, tell me so, baby
Kurt sbarrò gli
occhi, deglutendo. Era ufficiale, il suo ragazzo voleva farlo morire
quella sera.
Lily sorrise.- “Do
ya think I'm sexy”, eh? Ecco perché me l'ha dedicata!-
Mercedes e Rachel
rivolsero un sorrisetto al loro amico, che era troppo intento però
a fissare il palco, rosso come un peperone. Thad ballava sulla voce
di Blaine con movimenti lenti e spudorati. Beh, anche gli altri, ma
al momento non aveva né la forza né la voglia di
guardare gli altri.
His heart's beating
like a drum,
'Cause at last he's got
this girl home
Relax baby, now we are
alone
If you want my body and
you think I'm sexy
Come on, sugar, let me
know
If you realy need me,
just reach out and touch me
Come on, honey, tell me
so, tell me so, baby
Il pubblico femminile del
McKinley sembrò comunque apprezzare parecchio, almeno a
giudicare dall'applauso fragoroso che scoppiò a fine canzone.
Flint restò sul palco, attaccando un pezzo dei Cinema Bizzare,
mentre gli altri tornarono verso di loro.
Thad guardò Hummel
e ghignò di gusto.- Andiamo a prendere da bere, Pookie, ho
idea che ti serva!-
Kurt si fece trascinare
via tra le risate generali.
- Sono felice che ti sia
piaciuta.-
- Silenzio.- sibilò
il piccolo.- Non una parola, non dopo tutte quelle...mossette.-
- Hai dimenticato le facce
erotiche.-
A Kurt scappò uno
sbuffo che lo fece scoppiare a ridere. Harwood prese un paio di
bicchieri e gliene passò uno dopo averlo riempito.
- Urgh, nessuno ha ancora
corretto questa roba con dell'alcol?-
- Thad!- esclamò
allarmato il soprano, restando inascoltato.
- No, cioè, è
fondamentale! Sono convinto che Puck ci stia già lavorando, a
saperlo lo facevo io...-
- Cosa vorresti fare tu?-
Il moro si voltò di
scatto dalla sorpresa, trovandosi davanti al naso Sue Sylvester che
lo fissava con la sua migliore espressione da spia del KGB.
-....Correggere il punch?
Ma ovviamente non ho alcol extra con me e non posso.-
- Ragazzo, lo sai vero che
basta l'intenzione per finire nel mio ufficio, no?-
- Sia buona, coach.-
intervenne Hummel.- So che è un idiota, ma è nuovo qui.
Non conosce ancora i suoi metodi di tortura.-
- Uh, suona intrigante.-
Sue lo squadrò per
bene.- Porcellana, è il tuo cavaliere per il ballo?-
- Quello che ho trovato.-
Harwood gli rifilò
una spinta scherzosa, mentre la coach lo studiava.
- Questo ti fa decisamente
guadagnare punti, piccolo delinquente.-
- E' un onore, detto da
lei. Spero che Pookie rientri nei cheerleader perché era
assolutamente...-
Il soprano gli tappò
la bocca, zittendo la vocina nella sua testa che lo istigava ad
affogarlo nel punch.- Buona serata, coach.- disse, trascinandolo via.
Poteva sentirlo ridere sulla sua mano.
- Fallo rigare dritto,
porcellana!-
Kurt alzò gli occhi
al cielo.- Oddio, e pure tu che te ne esci con certe proposte!-
disse, lasciandolo andare.
Thad già rideva.- E
di che ti offendi? Dovevo vendicarmi, eri troppo bello con quei
vestiti da cheerleader e non volevi neanche dirmelo!-
- Sono io quello in crisi
perché il mio ragazzo ha fatto un'esibizione sexy!-
Il moro sorrise.- Oh
davvero? Come intendi punirmi?-
Hummel scosse la testa
esasperato, senza riuscire a trattenere un sorrisetto.- Fai il bravo
stasera, magari potrei decidere di sospendere la pena.-
And who do you think
you are, running round leaving scars,
Collecting your jar of
hearts, and tearing love apart
Thad era fermo a bordo
pista accanto a Kurt, ascoltando l'interpretazione di Rachel. Doveva
ammetterlo, era davvero bravissima. Gli piaceva molto il suo modo di
cantare. Ed era veramente coinvolta dalla canzone, almeno a giudicare
dalle occhiate che lanciava a Finn.
- Non è bello che
siano tutti così tolleranti quest'anno?-
Si voltò verso il
suo ragazzo, che però aveva lo sguardo fisso sulla pista da
ballo. Si limitò a rispondere con un “già”
molto neutro, guardando le varie coppie ballare. Wes e Lily
sembravano saldati insieme, Sam aveva di nuovo battuto sul tempo
David, Santana cercava di essere convincente con quel tipo, Mike e
Tina si stavano slinguazzando alla grande. Anche lui avrebbe voluto
ballare quel lento con Kurt. Ma sapevano entrambi che non era una
buona idea. Lì non erano alla Dalton, con il suo clima di
tolleranza. Lì Kurt doveva sopravvivere in un ambiente che,
quando andava davvero di lusso, mostrava totale indifferenza verso di
lui. Sembrava il caso di quella serata. Nessuno aveva neanche
commentato troppo apertamente il suo vestito, tanto per dirne una. A
Thad era sembrato fin da subito un po' strano, visto che gli idioti
di certo non mancavano tra quelle mura. Fissò di sottecchi il
soprano. Ondeggiava appena sul posto, a ritmo della canzone, e moriva
chiaramente dalla voglia di unirsi alle danze, di potersi godere la
festa come tutti.
E Harwood in quel momento
capì, in un lampo di comprensione, perché aveva
indossato un kilt, a costo di essere preso in giro a vita.
Si stava esprimendo
nell'unico modo possibile.
C'era della logica, in
effetti, bastava guardare le ragazze. Riversavano se stesse nella
scelta dell'abito del ballo, perché le rappresentava. Come
Santana, abbigliata da vera diavolessa. Quinn era semplicemente
perfetta, una regina nata. Rachel sembrava uscita da una casa di
bambole. Mercedes aveva messo in risalto tutte le sue forme. Tina non
si era discostata dal suo look gotico e Brittany era rimasta fedele
al suo essere pazzerella.
Quel vestito era Kurt. Era
lui, in tutte le sue contraddizioni. Un frac e una tuba non avrebbero
mai urlato altrettanto bene “Kurt Hummel”.
Potevano togliergli anche
il piccolo piacere di un ballo, ma non potevano impedirgli di essere
semplicemente se stesso.
Thad resistette
all'impulso di stringerlo forte e non lasciarlo più andare. Si
limitò ad un affettuoso contatto spalla contro spalla, a cui
il soprano rispose con un sorrisetto.
Era tutto quello che
potevano permettersi in quel momento.
Rachel aveva lasciato il
posto a Brittany, Trent e Cameron, che cambiarono totalmente genere e
attaccarono l'ultimo successo di Kesha.
Nick si avvicinò a
Santana al bancone.- Sete?-
- Secondo te?-
- Il tuo cavaliere?-
- Bagno.-
Restarono per un attimo
zitti, gli occhi fissi sul palco.
- Allora, come sono le tue
prospettive di vittoria?-
L'ispanica non si voltò
verso di lui, ma continuò a guardare verso il trio che si
esibiva.- Pensi davvero che mi lascerò battere da Quinn
Fabray?-
Il ragazzo ridacchiò.-
Anche se devo ancora capire perché ti sei candidata
sinceramente. Cioè, sei strafiga e su questo non ci piove, ma
non mi parevi così interessata alla cosa fino a poco fa.-
- Duvall, sei andato a
riprenderti la tua donna?-
- No.- Nick sospirò
tristemente.- Come dici tu, sono davvero un codardo.-
- Ecco perché siamo
amici.- Santana gli fregò il bicchiere, bevendogli il punch,
poi lo fissò seria.- Non sei l'unico ad essere codardo tra i
due. Mi sono candidata per questo. E ora scusami, ho un'elezione da
vincere.-
- In bocca al lupo,
Satana.-
- Crepi, nasone.-
- Ti è piaciuta
l'esibizione di gruppo?-
Kurt sobbalzò
stupito, trovandosi alle spalle Blaine.
- Ah, sei tu! Scusa, non
ti avevo proprio sentito arrivare. Bellissima, non c'è che
dire, ma siete un gruppo di pazzi e questo si sapeva.-
Anderson gli fece
l'occhiolino.- Era per te. Lo è anche la prossima, ti piacerà
di certo!-
Hummel lo guardò
stranito, mentre il ragazzo si allontanava con un ghigno. Per fortuna
Thad stava scambiando due parole con Finn e non se n'era accorto.
La situazione rischiava
davvero di degenerare.
E in effetti degenerò.
Blaine ci stava dando
dentro con l'interpretazione, insieme a Brittany e Tina.
I ragazzi stavano tutti
ballando, visto il bel ritmo.
- Ma l'avrà fatto
apposta a vestirsi in coordinato con i musicisti?-
Kurt rise insieme agli
altri alla battuta di Trent. Tutti tranne Thad, che stava fissando
perplesso un punto poco distante.
- Che combina Finn?-
Il soprano si voltò
in tempo per vedere il Quaterback dare una spinta a Jessie St. James,
che rispose subito.
- Oh, miseria!- esclamò.-
Ora sono cavoli!-
I due si spintonavano
sempre più forte, ignorando i richiami di Rachel e Quinn. Fino
all'inevitabile, cioè al pugno che Finn rifilò al
ragazzo più grande, dando un ottimo motivo alla Sylvester per
cacciarli entrambi.
- Lo sapevo che non
sarebbe finita bene.- fece Kurt, mettendosi le mani nei capelli.
- Che succede?- chiese
Blaine, appena tornato dopo il numero. La musica si era fermata,
l'elezione era vicina.
- Finn ha preso a pugni
mister simpatia St. James.- sospirò preoccupato Hummel.
Jesse si avvicinò a
loro, fissando Quinn preoccupato.- Quindi non correrà come
Re?-
Thad scosse la testa.-
Dio, ottimo gancio destro, ma ora la bionda lo ammazzerà!-
Kurt concordò
silenziosamente. Quella serata si stava instradando verso il fiasco.
- David Karofsky!-annunciò
il preside Figgins con un certo entusiasmo. In fondo aveva appena
eletto il Re del ballo.
- Ma no, io volevo
paparino!- sbuffò Blaine.- E poi, proprio Karofsky...-
Sbirciò di
sottecchi Kurt, che fissava il palco con espressione neutra.
- Tutto ok?-
- Certo. In effetti era
prevedibile.-
Thad era troppo impegnato
a squadrare con disappunto il tipo che aveva rubato un bacio al suo
Pookie prendersi la corona, perciò non tentò nemmeno di
commentare.
- Quindi la Regina è
Santana!- esclamò allegro Nick.- E vai!-
Richard annuì
solenne.- Scelta più che azzeccata direi.-
Il soprano non era molto
interessato all'esito finale, a dirla tutta. La lotta era stata
divertente, certo, ma per lui cambiava poco, chiunque avesse vinto. E
le sue amiche, a modo loro, erano tutte e tre splendide e degne del
titolo.
- E ora la Reginetta del
ballo per il 2011...- fece il preside.- Con uno schiacciante numero
di voti, anche se non si era candidata...-
Kurt si scambiò
un'occhiata perplessa con Flint. Non si era candidata? Oh beh, i
finali a sorpresa erano sempre i migliori!
Intanto quella pausa prima
dell'annuncio si fece strana. Il preside fissò il foglio con
il nome con un'espressione di...disappunto? Sembrava non volerlo
leggere...
- Kurt Hummel.-
Thad si congelò.
Non aveva capito bene. Non poteva aver capito bene. Poi qualche
cretino fece un verso di scherno e lui si voltò a guardare il
volto del suo ragazzo farsi sempre più bianco mentre partivano
sporadici applausi ironici.
Lo conosceva abbastanza
bene da sapere che era in arrivo una crisi, e sarebbe morto prima di
lasciarlo crollare in mezzo a quel mucchio di stronzi. Fece per
afferrarlo, ma Kurt lo anticipò, correndo fuori dalla
palestra, con gli occhi già lucidi. Harwood si affrettò
a rincorrerlo, lasciando i loro amici totalmente basiti. Anche
Santana e Quinn uscirono di gran carriera, seguite da Rachel e
Brittany.
- Lo sapevo che sarebbe
successo qualcosa, lo sapevo!- borbottò Blaine.
Flint sembrava troppo
sconvolto per commentare. Jeff gli passò un braccio attorno
alle spalle, squadrando tutti presenti con disappunto.
Visto che il Re e la
Regina dovevano fare il primo ballo e perciò non c'era musica,
tutti erano intenti a commentare la scena appena vista.
Puck venne verso di loro,
incazzato come una bestia.
- Se becco chi è
stato.- sibilò.- Faccio un macello!-
- E io ti aiuto!- esclamò
Mercedes.
- Kurt?- chiese
preoccupato Sam.
- Gli è andato
dietro Thad.- rispose Anderson.
Noah annuì.- Bene.
Lui è forte, vedrete che se la caverà.-
Blaine lo fissò
poco convinto, ma non disse niente.
Quello era davvero troppo
forse, anche per Kurt.
Thad non conosceva bene
quella scuola, perciò aveva rischiato di perderselo un paio di
volte, ma alla fine aveva visto il piccolo entrare in una stanza in
fondo ad un corridoio.
Puntò dritto verso
la porta di quella che si rivelò essere l'aula canto. Kurt gli
dava le spalle, seduto al pianoforte.
- Kurt.-
- Non mi sono mai sentito
così umiliato.- sussurrò ferito, la voce piena di
lacrime. Harwood sospirò, avvicinandosi. Gli posò una
mano sulla spalla, abbracciarlo non gli sembrava una buona idea al
momento, era già abbastanza vicino al crollo così.
- Quanto sono stato
stupido!- disse tra i singhiozzi.- Solo perché tutti ci hanno
lasciato in pace stasera e nessuno mi ha preso in giro ultimamente ho
pensato che...che fosse cambiato qualcosa! Invece è tutto
uguale a prima!-
- Kurt...-
Si voltò, con
un'espressione ferita che lo colpì come un pugno allo
stomaco.- Sono solo un'enorme scherzo anonimo!-
Thad si sedette accanto a
lui, facendogli posare la testa sulla sua spalla e lasciandolo
sfogare. Restò in silenzio, non sapeva assolutamente cosa
dirgli. Che sarebbe andato tutto bene? Che grande, grandissima
cazzata. Oppure che non era successo niente? Come poteva dirgli una
cosa del genere mentre si consumava di lacrime addosso a lui? Non era
niente, non era un semplice scherzo. Quella era sul serio cattiveria,
fatta solo per farlo soffrire.
Il moro chiuse gli occhi,
cercando di controllare la rabbia, non era proprio il momento quello.
Doveva pensare a Kurt ora. Serrò gli occhi, maledicendosi
mentalmente. Non lo aveva difeso, non ci era riuscito.
I singhiozzi del soprano
si erano praticamente esauriti, intanto, ma nessuno dei due si mosse.
Thad si limitò a portargli una mano tra i capelli ed
accarezzarlo piano.
Hummel sospirò,
chiudendo per un attimo gli occhi e godendosi quel silenzio
tranquillo, così diverso da quello che aveva accolto la sua
elezione a Regina della serata.
Non sapeva nemmeno lui
perché era scappato fino all'aula del Glee, forse
semplicemente era il posto che preferiva in quella scuola, l'unico
dove si sentiva veramente a suo agio nonostante tutte le litigate o
le lotte per gli assoli. Quello era il suo mondo.
- Vuoi che ti riporti a
casa?- chiese Thad con un sussurro.
Kurt sbuffò,
alzandosi. Iniziò a camminare avanti e indietro, mentre il suo
ragazzo lo guardava, seduto al piano.
- Se torno a casa ora so
già che lo rimpiangerò a vita. Non voglio ricordarmi
del mio ballo come l'ennesima umiliazione.- si fermò,
sospirando.- Sono stanco di scappare.-
Harwood si limitò a
fissarlo. Kurt ricambiò, con uno sguardo deciso.- Credo...si,
io...tornerò là dentro, e mi farò incoronare.-
- Non sei costretto a
farlo.-
- Vogliono una reginetta
da prendere in giro? Bene, l'avranno! Che si divertano pure, ma non
scapperò stavolta. Non riusciranno a buttarmi giù. E
poi ve lo devo. A Blaine, Flint e Jeff. A voi ragazzi. E a te.- lo
guardò, con gli occhi offuscati dalle lacrime.- Se non
capiscono quello che abbiamo, peggio per loro. Non mi vergogno di ciò
che sono e non mi vergognerò mai di noi.-
Thad si alzò senza
dire una parola, gli prese una mano e la baciò.
- Vorrei riuscire a dirti
quanto sei straordinario in questo momento, ma proprio non ce la
faccio.- gli asciugò un paio di lacrime.- Sono onorato di
essere il cavaliere della Regina. E poi diciamolo, avevi previsto
tutto. Il vestito da matrimonio reale era un chiaro segnale che non
ho colto.-
Il soprano ridacchiò
tra le lacrime e prese il fazzoletto che Thad gli stava porgendo.
- Allora, andiamo?-
Kurt annuì e gli
prese la mano, pronto ad uscire dal suo rifugio per affrontare il
mondo.
Ola!!!
Eccomi,
riemergo dallo sclero -.-''
No,
allora, ve lo dico, se non avete trovato un po' di cosacce è
perché ho dovuto dividere anche questo capitolo! :P A pagina
30 ho pensato che era meglio! XD Comunque inizialmente pensavo di
mettervelo tutto intero, tanto l'ho scritto quasi tutto negli ultimi
giorni, ma non volevo farvi aspettare oltre! Mi dispiace davvero per
il ritardo con cui pubblico questo capitolo, ma oltre all'inizio dei
campionati giovanili di calcio, che puntualmente tra cartellini e
roba varia mi fa sclerare ogni anno, si è aggiunta
l'organizzazione lampo di una laurea, e scrivere un papiro richiede
tempo e menti diaboliche! XD Nota informativa per chi non sapesse
cos'è un papiro: cartellone un metro per settanta in cui si
sputtana il laureato con molto affetto tramite caricatura porno,
foto, racconto in rima di vita, morte, miracoli e figure di merda da
leggere da ubriachi davanti ad amici e parentame vario XD
(spiegazione concisa!)
Ok,
qualche nota sul capitolo: non prendetevela troppo con Blaine e Thad.
Il nostro Anderson ci prova ancora con Kurt, anche se si metterà
il cuore in pace assai a breve. In quanto alla reazione al vestito,
capitelo. Non trovo sbagliato il suo punto di vista, lo fa solo per
il bene di Kurt. E anche Thad, in modo totalmente diverso. In quanto
al litigio con Blaine, beh sappiamo che non ha proprio un carattere
facile...
“Do
ya think I'm sexy”. Vabbé, l'avete ascoltato il cd dei
Warbles? L'avete sentita questa? Ecco, se la facessero sul serio con
il balletto che mi immagino io...beh, crisi ormonale seria!!! XD
Ecco, ho messo un po' di accenni alle altre coppie ogni tanto, lo
trovavo in linea visto che è il capitolo del ballo, perciò
più corale. In futuro farò di certo altri accenni ma
non così tanti =) E per il vestito di Thad ho preso
ispirazione dalla scena del ballo che più mi ha segnato
l'esistenza e da quell'essere divino che è Brian Kinney. Spero
bene che tutti conosciate Queer as Folk altrimenti, poveri profani,
vi ordino di recuperarlo assolutamente! XD ;)
Ok, e
dopo questo papiro di commento, al prossimo capitolo! :))
Grazie
a tutti, siete fantastici! :)))
See
you soon!
Ciriciaux!
Tsubychan1984
|
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Capitolo 7 *** Insieme siamo... ***
Il trambusto in palestra
non si era ancora placato quando Thad tornò dagli altri.
- Come sta Kurt?- chiese
subito Blaine, preoccupato.
Il moro si limitò a
fare un cenno verso il palco e a mormorare – Eccolo.-
Tutti si voltarono
stupefatti, vedendo Hummel avanzare verso il Preside.
Flint lo fissò a
bocca aperta.- Che...che cavolo fa?!-
- Si fa incoronare.-
Tornarono a guardare verso
il loro amico, che fissava la sala con gli occhi ancora rossi di
lacrime ma con espressione ferma.
- Signore e Signori, la
Regina del ballo per il 2011, Kurt Hummel.- disse Figgins, per poi
mettergli la corona e porgergli lo scettro.
Il silenzio era tale che
si poteva tagliare con un coltello quando Kurt si avvicinò al
microfono, si mise in posa e...- Mangiati il fegato, Kate Middleton.-
Jeff fu il primo ad
esplodere in una risata liberatoria, a cui si unirono presto gli
altri, mentre le ragazze applaudivano entusiaste.
Non solo loro, tutti
iniziarono ad applaudire.
Thad strinse i pugni fino
a farsi male. Ipocriti, erano solo dei maledetti ipocriti! Non
avevano nessun diritto di applaudirlo, nessuno! Quei falsi non
avevano idea di quanto Kurt fosse speciale.
- E ora il Re e la
Reginetta, come da tradizione, avranno l'onore del primo ballo.-
L'annuncio del preside
riuscì a distrarre Harwood dai suoi propositi di strage.
- Cosa???-
- Calmo amico.- fece Wes,
prevedendo il disastro.
David gli diede man
forte.- Infatti, è solo un ballo.-
Si, con un gay represso!
Kurt e quel Karofsky si
scambiarono un paio di battute sottovoce, prima che Mercedes e
Santana attaccassero con gli Abba e le note di “Dancing Queen”
riempissero l'aria.
I due capi consiglio non
erano sicuri di poter gestire il loro collega ancora per tanto.
Ma in quel momento Dave
Karofsky se la diede praticamente a gambe, lasciando Hummel da solo
in mezzo alla pista tra la sorpresa generale.
Kurt fissò il muro
di folla davanti a sé, incapace di muoversi. Che doveva fare,
ora? Ballare da solo? Lasciare spazio alle altre coppie?
Una mano afferrò la
sua da dietro e si ritrovò a fare una piroetta senza neanche
accorgersene, finendo poi tra le braccia di Thad, che lo fissava con
un sorriso.
- Mi concedi questo ballo,
principessa?-
- Stupido.- disse Kurt
ridacchiando.- Certo che te lo concedo.-
- Ah, metto in chiaro che
ti faccio piroettare solo perché sono tranquillo sulla storia
delle mutande. E non avrei certo lasciato a qualcun altro questo
gravoso compito.-
Il soprano sorrise ancora
più apertamente, lasciandosi piano piano andare, con gli occhi
fissi sul volto di Thad. Tutti gli altri potevano pure sparire, per
quanto lo riguardava.
You are the dancing
queen
Young and sweet, only
seventeen
Dancing queen, fell the
beat
of the tambourine, oh
yeah
You can dance, you can
jive
Having the time of your
life
Ooh see that girl,
watch that scene
Dig in the dancing
queen
Rachel fu la prima a
finire in pista con Sam, subito seguiti da Puck e Lauren, Tina, Mike
e Brittany. I Warbles non si tirarono certo indietro e ben presto la
festa tornò a rianimarsi.
Kurt a quel punto decise
di scatenarsi del tutto e a quel paese il resto. Era il suo ballo,
era la reginetta e non sarebbero riusciti a buttarlo giù di
morale. Pensò solo a ballare con il suo ragazzo, come aveva
sempre sognato di fare, ritrovandosi a saltellare circondato da tutti
i suoi amici alla pioggia di palloncini.
Quando Santana scese dal
palco a fine canzone, Artie e Richard raggiunsero Mercedes per “Blame
it(on the alchohol)”, dando nuovo vigore alla serata.
Thad ballò ancora
un po', poi si allontanò con la scusa della pausa sigaretta.
Il sorriso felice che gli rivolse Kurt era così splendente da
far male.
Si riscosse, aveva delle
cose da fare. Escludendo purtroppo i suoi buoni propositi di omicidio
di massa.
Per prima cosa prese un
attimo da parte Puck.- Quanti numeri ci sono ancora prima del mio
turno?-
Il ragazzo ci pensò
sopra un attimo.- Uhm, quattro mi pare. No, aspetta, cinque, abbiamo
il vostro team Cheerleader su “Getting over you”.-
- La loro fissa per quella
canzone è preoccupante. Comunque cambio di programma, si torna
all'idea originale, passa parola agli altri.-
- Ok, no problem. Bella
pensata, anzi. Ma chi ti fa da seconda voce allora?-
- Ora cerco di
recuperarlo.- Così dicendo andò verso il banco del
rinfresco.
- Devo parlarle.- disse,
puntando diretto verso Sue, che fissava con sguardo malevolo gli
studenti.- Non è piaciuta neanche a lei, eh?-
- E' uno scherzo davvero
di bassa lega, io saprei decisamente fare di meglio! Senza contare
che è una grandiosa mancanza di rispetto non solo verso
Porcellana, ma anche nei confronti delle altre candidate.-
- Ho un'idea per tirare su
il morale a Kurt. E senza correggere il punch.-
- Cosa c'entro io?-
- Mi serve il permesso per
far rientrare una persona.-
Thad stava correndo fuori,
armeggiando con il cellulare. Voleva richiamare indietro Finn, ma
scoprì ben presto che non c'era bisogno di sprecare credito,
visto che praticamente inciampò sul quaterback, seduto sui
gradini d'ingresso.
- Ehi, sei rimasto qui!-
Hudson fece spallucce.- Ho
fatto un macello, ma non vado a casa ora. Aspetto Quinn, dopo quello
che ho combinato è il minimo.- sbuffò.- Immagino che
senza cavaliere non le sia andata tanto bene... allora, chi è
la regina?-
Harwood si rabbuiò.-
Kurt.-
Finn si voltò così
di scatto da farsi male al collo.- Cosa?! Mi prendi in giro...-
- Magari...- borbottò
funereo, accendendosi una sigaretta.- Quegli stronzi hanno anche
avuto il coraggio di applaudirlo alla fine. Però Pookie è
stato eccezionale, giuro. Ah, hanno eletto Re quel Karofsky, se ti
interessa. Solo che se l'è data a gambe prima del ballo.-
- Porca miseria, e io mi
sono fatto cacciare come un cretino! Scommetto che sono stati quei
bastardi della squadra di Hockey, Scott Cooper e gli altri!-
- Dimmi chi è e lo
bastono a sangue.- fece con tono freddo Thad, appoggiandosi al muro.
Soffiò fuori un po' di fumo.- Secondo te c'entra anche quel
Karofsky?-
- Non credo. Cioè,
non so quanto è effettivamente cambiato, però ci tiene
a stare in cima. Come tutti qui. E non si sarebbe mai sputtanato una
possibile elezione con Santana Lopez per prendere in giro Kurt.
Voglio dire, a che serve essere Re se la tua Regina è un
ragazzo eletto per una cattiveria?-
Il moro fece spallucce,
gettando la cicca.- Può darsi.-
- Non stai dentro con
lui?-
- Si, però dovevo
recuperarti. Torna dentro, tra un po' devo esibirmi.-
- Ehm, amico, so che tu
non conosci ancora la Coach Sylvester, ma se mi becca in palestra...-
Harwood ghignò.-
Tranquillo. Ho il suo permesso per farti rientrare per la canzone.
Certo, ho dovuto cedere ad un paio di condizioni, tipo che ti
riporterà fuori personalmente trascinandoti per un orecchio e
che le devo un paio di favori grossi.-
Il ragazzo alzò gli
occhi al cielo.- Che poi non capisco. Ok stare vicino a Kurt, ma non
ti servo per forza io per cantare i Black Eyed Peas.-
- No, si torna al mio
piano originale, ho scartato “Don't phunk with my heart”.-
- Oh. Quello accantonato
perché era...molto zucchero e non volevi metterlo a disagio?-
Thad gli sorrise. L'idea
gli era balenata dopo aver sentito quel pezzo alla radio. Aveva
progettato il tutto con Finn e Puck ed era andato a Lima per le prove
ogni volta che sapeva Kurt impegnato altrove, tipo quando faceva
consulenza vestiti o la giornata di shopping con Blaine e Flint. Alla
fine gli era sembrato però un po' troppo e per non esporre il
suo ragazzo a possibili prese in giro aveva deciso di usare qualcosa
di più neutro. Ma visti gli ultimi sviluppi, fare a gara con
Anderson nell'imitare i gorgheggi di Fergie gli sembrava decisamente
stupido, oltre che inutile. Doveva fare qualcosa per Kurt e il primo
brano che aveva scelto era perfetto. Senza contare la piccola ma
fondamentale variazione che aveva in mente per il testo.
- Proprio quello. Ho già
avvisato Puck e gli altri. Però mi servi tu come seconda voce
e servi anche a tuo fratello.-
Finn si alzò con un
sorrisetto.- Non dire altro amico, ti seguo. E ottima idea anche, è
proprio quello che ci vuole.-
- Quando uno è un
genio...- fece Thad, incamminandosi di nuovo verso la sala. Era ora
di andare in scena.
- Quanto cavolo hai
fumato, si può sapere?- fece Kurt con uno sbuffo esasperato.
- Già, sei stato
via una vita.- puntualizzò Flint.- E tra poco è il tuo
turno, sai?-
Harwood ghignò.-
Tranquille signore, ho tutto sotto controllo!-
Inutile dire che si beccò
un calcione da entrambi.
In quella arrivò
Puck.- Tutto pronto capo!-
- Bene, quando i tre
pazzoidi hanno finito diamo inizio allo show!-
Hummel inarcò un
sopracciglio.- Cosa c'entra Puckerman scusa, non dovresti cantare
tu?-
- Ma certo Pookie.- si
avvicinò fino a sussurrargli all'orecchio.- E canterò
solo per te.-
Kurt arrossì,
voltandosi verso di lui, ma Thad si stava già allontanando con
Puck.
Sam si avvicinò per
un attimo a David.- Ehi, alla prossima canzone invita Mercedes a
ballare.-
- Cosa? Ma non è
quella di Thad dei Black Eyed Peas?-
- Fidati.- ribadì
Evans, facendogli l'occhiolino.- Fatti sotto, vedrai che andrà
bene.-
Thompson lo guardò
perplesso.- Perché mi dici queste cose? Sei tu il suo
cavaliere stasera.-
- Ma ti piace, giusto?-
- Non si nota, eh?- fece
il ragazzo con una smorfia.
- E' una brava ragazza e
un'ottima amica.- disse Evans.- Per questo siamo qui insieme stasera.
Perciò non vedo controindicazioni nel farla ballare con un
buon partito.- ammiccò a David con un occhiolino.- Mi
raccomando, mi fido di te!-
- Puoi giurarci, amico!-
Il biondo alzò i
pollici in segno di approvazione, poi si affrettò a
raggiungere gli altri, mentre Blaine concludeva la canzone con un
ultimo acuto, tra gli applausi.
- Ottima esibizione.- fece
Thad, facendosi passare il microfono.
- Sentiamo la tua ora.-
Il moro sorrise, per poi
portarsi al centro del palco.- Bene, liceo McKinley!Siete caldi???-
- Oddio, ti pareva se non
iniziava a fare il deficiente!- sbottò Kurt, mentre il resto
della palestra rispondeva con un urlo entusiasta.
- Tenetevi stretti alle
vostre dame, allora. La prossima canzone è dedicata alle
regine della serata, specialmente a quelle vestite in omaggio ad
Alexander McQueen.-
- Molto carino.- ghignò
Mercedes.
- Che dooooolce.- fece
Flint, sfarfallando le ciglia.
- Vi odio entrambi.-
borbottò il soprano, fissando il palco con la faccia in
combustione. Si stupì non poco di vedere che tutti i ragazzi
delle ND erano dietro a Thad, compreso Finn, chissà per quale
miracolo, che ricambiò il suo sguardo con un occhiolino.
Prima che lui o una delle
ragazze riuscisse a commentare la presenza del quaterback, iniziarono
le prime note della canzone. Ragionò che in effetti le sue
amiche non avevano mai sentito cantare Thad.
You light the skies up
above me
A star so bright you
blind me yeah
Don't close your eyes
don't fade away don't fade away oh
Yeah you and me we can
ride on a star
If you stay with me
girl
We can rule the world
- Sbaglio o...invece di
“girl”...- bisbigliò Rachel stupita.
- Ha detto “Kurt”.-
concluse Quinn.
Yeah you and me we can
light up the sky
If you stay by my side
We can rule the world
Kurt non disse una parola.
Era troppo preso da quello che gli stava cantando Thad insieme a Finn
e agli altri. Le voci dei due ragazzi creavano un mix piacevole
insieme e quella canzone...
Harwood scese dal palco,
venendo verso di lui.
If walls break down I
will comfort you
If angels cry oh I'll
be there for you
Lo prese per mano, sempre
guardandolo negli occhi, portandolo verso il palco.
You've saved my soul
Don't leave me now
don't leave me now oh
Yeah you and me we can
ride on a star
If you stay with me
girl
We can rule the world
Yeah you and me we can
light up the sky
If you stay by my side
We can rule the world
Cantò di nuovo il
suo nome nel ritornello, mentre anche Finn lo prendeva per mano,
facendolo fermare al suo fianco a guardare Thad che si lanciava
nell'ultima parte del numero.
All the stars are
coming out tonight
They're lighting up the
sky tonight
For You
For You
All the stars are
coming out tonight
They're lighting up the
sky tonight
For You
For You
oh
I loro amici erano tutti
lì davanti, intenti a ballare. David era riuscito ad invitare
Mercedes e la faceva volteggiare con un sorriso ebete sul volto, Wes
era appiccicato alla sua Lily, Nick ovviamente ballava con Santana. E
non erano i soli. Blaine e Brittany, Rachel e Cameron, Richard e
Tina, Jesse era riuscito a convincere Quinn e perfino Lauren ballava
con Trent. Tutti attorno a Jeff e Flint, poco intenzionati a
nascondersi, dopo l'exploit di Kurt.
Yeah you and me we can
ride on a star
If you stay with me
girl
We can rule the world
Yeah you and me we can
light up the sky
If you stay by my side
We can rule the world
All the stars are
coming out tonight
They're lighting up the
sky tonight
For You
For You
All the stars are
coming out tonight
They're lighting up the
sky tonight
For You
For You
All the stars are
coming out tonight
They're lighting up the
sky tonight
For You
For You
All the stars are
coming out tonight
They're lighting up the
sky tonight
For You
For You
I
ragazzi esplosero in un boato di applausi, di certo molto più
sentiti di quelli educati del resto del pubblico. Harwood si inchinò
ironicamente, passando il microfono a Puckerman per “Crazy
little thing called love”, mentre la Sylvester stava già
trascinando via il povero Hudson.
Si
fermò davanti al soprano, che lo fissava con gli occhi lucidi.
- Ti è
piaciuta?- sussurrò serio.- Giuro che puoi prendermi in
parola. Noi due insieme possiamo fare tutto, ne sono convinto.-
Kurt
lo abbracciò di slancio, incapace di trovare una risposta
migliore, stringendolo forte.
Thad
sorrise, perché quel gesto bastava e avanzava.
Jesse
non pareva intenzionato a lasciare la mano di Quinn, che invece aveva
pensato di smetterla con le danze dopo quella canzone per Kurt.
- Mi
lasci, per favore?-
- E se
ti rispondo di no?-
La
bionda lo fulminò con lo sguardo, ma il ragazzo non cedette di
un millimetro, sfoderando un sorriso sicuro.- Hai di meglio da fare
al tuo ballo di fine anno se non ballare?-
-
Magari non voglio ballare con te.-
-
Magari. Ma io non ne sono così sicuro.-
Quinn
sospirò, mentre Jesse la trascinava di nuovo in pista.
-
Senti, te l'ho già detto, quello che è successo alla
festa è stato...-
- Si,
ok, mi hai dato quel bacio solo perché eri fradicia, ho
afferrato.-
-
Parla piano.- sussurrò stizzita.- Ho un'immagine da difendere
io!-
- Se
iniziassi a preoccuparti un po' meno dell'immagine e un po' più
di te forse vivresti meglio.-
La
ragazza sospirò.- Jesse, ti prego. Sei un bel tipo lo ammetto,
ma io sono...-
-
Innamorata di un altro? E' per questo che ti fai trattare così,
Quinn? Ha fatto a botte per Rachel davanti ai tuoi occhi!-
Abbassò
gli occhi, scuotendo la testa.- Smettila! Io sono innamorata di
Finn!-
- Lui
non lo è di te, però. E nemmeno tu, credo. Vi volete
bene, non lo nego, ma non è amore.-
-
Silenzio.- sussurrò stancamente Quinn. Non voleva sentirlo.-
Tu non sai niente.-
- So
solo una cosa.- disse il ragazzo in tono serio.- Io non ti ho mai
levato gli occhi di dosso stasera, al contrario di qualcun altro.-
Continuarono
a ballare fino all'ultima canzone.
-
Bene, eccoci.-
- Si,
eccoci.-
Nessuno
dei due accennò a scendere dalla macchina, parcheggiata
davanti a casa Hummel. Era l'una passata, il ballo era finito da
poco. Thad aveva riaccompagnato subito a casa Kurt, sapeva che gli
altri si stavano organizzando per il dopo festa, ma non gli pareva
assolutamente il caso.
-
Sicuro di non voler dormire qui? Ti preparo il divano.-
-
Tranquillo Pookie, non sono stanco. E poi la three-six si è
organizzata con gli alcolici per la sbronza post sbronza da festa.-
-
Siete irrecuperabili.- commentò Kurt, facendolo ridacchiare.
Tornò
di nuovo il silenzio, poi il soprano gli afferrò la mano.- Mi
accompagni?-
- Non
dire ovvietà Pookie.-
Si
beccò un pizzicotto, che accolse con un sorriso divertito, e
finalmente si decisero a smontare. Kurt prese la mano di Thad,
avviandosi verso l'ingresso. Di sicuro suo padre lo stava aspettando,
conoscendolo, e non voleva farlo stare in ansia. Con sua sorpresa,
non erano soli.
-
Finn?- chiese un po' perplesso, vedendo suo fratello camminare avanti
e indietro fuori dalla porta.
- Ehi,
ciao!-
- Che
fai, non entri?-
In
fondo era partito prima di loro piuttosto mogio. Sia Quinn che Rachel
lo avevano bellamente ignorato, nonostante le sue offerte di pace. La
Berry, visto che St. James era già andato via, si era fatta
dare un passaggio da Wes e Lily, mentre Quinn era montata in macchina
con Mercedes, David, Sam e Jesse, ignorandolo con aria imbufalita.
Non
che a lui la serata fosse andata così bene, in effetti.
Il
quaterback fece spallucce.- Ho pensato, sai...magari potevi darmi la
tua corona, se vuoi. Così possiamo dire che mi hanno eletto Re
e tu puoi andare a dormire in pace.-
Era
un'idea così dolce e stupida, totalmente degna di Finn Hudson,
che Kurt non riuscì a trattenere un sorriso. Adorabile idiota
che non era altro. Stava cercando di evitargli altri disagi, per
quanto in modo inutile e un po' impacciato.
Gli
strinse un braccio.- Grazie Finn. Ma lo verrebbero a sapere comunque
prima o poi, tanto vale dirglielo adesso. Non importa, va bene così.-
- Oh.-
Hudson aggrottò la fronte.- Non ci avevo pensato.-
- Sei
proprio un bravo fratello.- fece Kurt, venendo ricambiato da una
smorfia un po' triste.
- Mi
sento in colpa per non averlo impedito.-
- E
come avresti potuto farlo?-
Thad
sbuffò.- Amico, credimi, non sai come mi sento io, ti capisco
benissimo. Ma devo dare ragione a Pookie, non potevi saperlo.-
-
Entriamo.- disse il più piccolo, precedendo i due dentro casa.
Come
aveva previsto, suo padre era ancora sveglio per aspettarlo. C'era
anche Carole, seduti sul divano, con la coperta e in pigiama, a
guardare un vecchio film in tv per passare il tempo. Si voltarono
entrambi sentendoli arrivare.
-
Bentornati.- disse la donna, stiracchiandosi.
- Era
ora.- fece Burt, sbadigliando.- Avete sforato l'orario, lo sapete?-
- Come
se ci avessi messo sul serio l'orario, papà.-
L'uomo
ghignò, poi lo fissò divertito.- Cos'è, hai
rubato la corona a Finn?-
Thad
si mosse a disagio al contrario di Kurt, che sfoderò un
sorrisetto un po' triste.- No, a dire il vero a Quinn.-
Burt
sembrò perplesso per un attimo, ma vedendo che il figlio non
rideva si accigliò.- Che scherzo è questo?-
- Mi
hanno eletto reginetta.-
Ci fu
giusto un secondo di silenzio incredulo, poi il padre di Kurt esplose
in un bestemmione che fece impallidire perfino Thad, mentre Carole
guardava il figliastro shoccata. Poi Burt si lasciò andare ad
uno sfogo piuttosto rumoroso e piuttosto incazzato con cui Harwood
non poteva che concordare dall'inizio alla fine. Lo lasciarono tutti
fare, vista la situazione.
-
Papà, non importa.- fece ad un certo punto il ragazzo,
posandogli una mano sulla spalla, visto che sembrava intenzionato ad
andare subito al McKinley a fare fuoco e fiamme.
- Non
importa???Kurt, è una cattiveria bella e buona e io non..-
- E'
vero.- lo interruppe.- E' una cattiveria. Ma nonostante questo il
ballo è stato bellissimo. Ho passato una serata divertente con
i miei amici, ho ballato un lento con il mio ragazzo e mi sono
divertito un sacco.- si voltò con un sorriso verso Harwood.-
Thad mi ha anche dedicato una canzone.-
-
Eccolo che si monta la testa.- scherzò il moro.
Burt
passò lo sguardo da uno all'altro incredulo. Suo figlio
sembrava molto calmo, nonostante tutto. Lo avevano eletto reginetta e
lui sorrideva. Guardò perplesso tra lui e quel Thad. Non stava
bluffando, Kurt era davvero felice di quella serata. Felice e
innamorato. Questo più di tutto contribuì a calmarlo.
Carole
sorrise al marito, poi diede a Kurt un bacio sulla guancia.- Sei
davvero un ragazzo coraggioso. E a te come è andata?- disse
voltandosi verso il figlio, che si abbassò per farsi baciare.
-
Lasciamo perdere, mamma, ti prego.-
La
donna sospirò, alzando teatralmente gli occhi al cielo, cosa
che fece ridere Kurt e Thad.
- Beh,
forse è il caso di andare a dormire ora.- borbottò
Burt, ancora un po' alterato. Si avvicinò ad Harwood, mentre
anche Carole augurava loro la buonanotte, e gli mise una mano sulla
spalla.- Ti ringrazio per quello che fai per mio figlio, ragazzo.-
Thad
rispose con un cenno, il soprano invece elargì al padre un
sorriso smisurato.
- Uh,
credo che li seguirò anch'io.- sbadigliò Finn.- Voi che
fate? Thad resta qui sul divano?-
- No,
io torno a Westernville.-
- Vai
pure Finn, salgo tra poco.-
- Ci
puoi giurare che vado.- borbottò Hudson.- Mi rifiuto di
assistere alle vostre smancerie di fine serata.-
Hummel
quasi lo spedì al piano superiore con uno dei suoi famosi
calci calibrati. Harwood era semplicemente troppo occupato a
ridacchiare.
Rimasero
soli. Kurt guardò il suo ragazzo di sottecchi. Non voleva che
andasse via. Non sapeva nemmeno spiegarselo, solo voleva restare con
lui ancora un po', ne aveva bisogno quella sera.
Thad
era rimasto fermo senza dire una parola fino a quel momento, poi si
riscosse.- Beh, forse è il caso che io....-
Kurt
gli afferrò la mano d'istinto.
- Ehi
Pookie, cosa c'è?- chiese in tono dolce.
Non te
ne andare.
Cavolo,
era davvero una frase così difficile da dire? Eppure la sua
lingua sembrava annodata, non riusciva a parlare.
- Ti
va un caffè?- sussurrò alla fine. Beh, sempre meglio di
niente.
Il
moro gli sorrise.- Se mi fai compagnia, certo.-
- No,
per me latte caldo.-
-
Oddio, sei proprio gay!-
-
Stronzo.- borbottò Kurt, prendendolo a pedate fino alla
cucina, ottenendo solo di farlo ridere di più.
Thad
si accomodò al tavolo, guardando il suo ragazzo muoversi tra
credenze e fornello.
- A
proposito, ho visto Santana trascinare via Nick. Sono montati tutti
in macchina con Blaine e quindi c'era anche Cameron. Dici che sia il
caso di iniziare a preoccuparsi per quei tre?-
-
Kurt, ne vuoi parlare?-
- Di
cosa?-
- Lo
sai.-
- Non
preoccuparti, te l'ho detto.-
-
Guarda che non va tutto bene.-
Il
soprano sospirò.- Lo so, non ho detto questo. Per il resto è
stato bello e a ben pensarci è un titolo ambito.-
-
Almeno non ho infranto il mio sogno adolescenziale di poter dire di
avere come ragazza la reginetta del ballo.-
Kurt
ridacchiò appena, posandogli davanti la tazza fumante. Piombò
di nuovo il silenzio, mentre entrambi bevevano.
- Hai
preso le medicine?-
-
Certo che sì.-
- No,
intendevo...- Hummel si mosse a disagio.- Odio quella roba e fosse
per me la butterei a mare, ma con quello che è successo...Ho
visto che faccia avevi prima, ero preoccupato che ti venisse una
crisi ad un certo punto.-
Harwood
sbatté con forza il pugno sul tavolo.- Cazzo!- il soprano
sobbalzò spaventato da quella reazione.- No, ora spiegami come
cazzo ti viene in mente di preoccuparti di questo in una situazione
simile!-
-
Scusa tanto se ci tengo a te!- sbottò Kurt, raccogliendo le
tazze vuote con gesto di stizza e voltandogli le spalle.- Vorrà
dire che la finirò di farlo se è questo che...-
Thad
lo interruppe subito.- Ma porca miseria, cosa c'entra?! Sono io
quello che dovrebbe essere preoccupato e in paranoia, non capisci?
Stavi per andare in pezzi stasera e non sono riuscito ad evitarlo!-
- Sei
l'unico motivo per cui non sono andato in pezzi,stasera.- sibilò
in tono fermo il piccolo, bloccando così quello sproloquio.
Kurt
era ancora di spalle, posato al lavello della cucina, ma il moro
riusciva quasi ad immaginarsi la sua faccia, triste ma decisa. Come
quella che aveva sul palco mentre andava a prendersi quella dannata
corona che ancora aveva in testa. Hummel si voltò verso il suo
ragazzo, sospirando.- Sono in ansia continuamente, sai? Ho sempre
paura che tu ti senta male e di non essere lì ad aiutarti.
Perché sei importante per me, Thad. E senza di te stasera
io...- si interruppe, mordendosi le labbra e abbassando appena lo
sguardo.- Vorrei solo...non andare via, ok?-
Qualche
attimo dopo la sua schiena cozzò contro il frigorifero, con
Thad che lo coinvolgeva in un bacio così irruento da lasciarlo
senza fiato. Si aggrappò alle spalle dell'altro per mantenere
un minimo di equilibrio, mentre sentiva con un certo imbarazzo un
ginocchio insinuarsi tra le sue gambe, allargandole. Anche quel bacio
era diverso dal solito. Era più...voglioso, per quanto solo
pensare quella parola lo metteva in imbarazzo. Assecondò la
bocca del suo ragazzo in tutto, Harwood sembrava essersi dato lo
scopo di ficcargli la lingua in gola a vita e lui stava decisamente
ricambiando, sentendo nel frattempo le sue mani vagargli per la
schiena senza una logica. Gli sfuggì un gemito un po' sorpreso
quando Thad lo strinse ancora di più a lui, col ginocchio a
solleticargli le parti basse decisamente poco protette dal kilt.
Reclinò
la testa all'indietro, incapace di trattenersi, andando a sbattere
contro l'elettrodomestico senza praticamente accorgersene.-
A...ah...-
- Sei
bellissimo Kurt.- gli sussurrò all'orecchio Harwood con un
tono così roco da mandargli una scarica di brividi lungo la
schiena, per poi iniziare a succhiargli il lobo. O forse erano quelle
mani che risalivano pian piano le sue cosce a impedirgli di
ragionare. Sapeva solo che stava facendo un casino dannato e si morse
le labbra per paura che lo sentissero al piano di sopra, mentre la
lingua di Thad era passata ad esplorargli il collo. Affondò le
mani tra i capelli del suo ragazzo, cercando inutilmente di mantenere
un minimo di controllo. Ogni buon proposito però si frantumò
quando Thad gli afferrò il sedere con entrambe le mani,
sollevandolo leggermente e attirandolo più vicino.
Fortunatamente il moro pensò bene di tornare ad occuparsi
della sua bocca o il verso da porno che gli era appena uscito avrebbe
tormentato gli incubi di suo padre per gli anni a venire. Non che ne
sapesse molto di versi porno comunque, visto che i suoi tentativi di
guardare certi filmacci si erano sempre conclusi con dita nelle
orecchie e canzoni per coprire i rumori. In ogni caso non dovevano
essere molto diversi da quelli che stava emettendo lui ora, sulle
labbra morbide di Thad. Una piccola parte del suo cervello stava
cercando di ricordargli che era nella sua cucina, con i suoi genitori
in casa, con quell'orso di Finn che poteva arrivare da un momento
all'altro per i suoi famosi spuntini notturni, ma il modo in cui lo
stava toccando il suo ragazzo non aiutava il pensiero razionale,
anzi. Istintivamente rispose a quelle attenzioni, strusciandosi
contro Harwood e soprattutto contro quella gamba incastrata tra le
sue che minacciava di farlo impazzire a breve.
Thad
rabbrividì a quel gesto, lasciandosi scappare un gemito
prolungato e staccandosi da Kurt giusto il tempo per passare di nuovo
al suo collo, beandosi dei versetti eccitati prodotti dal piccolo con
una vocetta ancora più acuta del solito. Se voleva distruggere
il suo autocontrollo con quei miagolii ci stava riuscendo
perfettamente. La pelle di Kurt era così bianca...poco ma
sicuro, gli stava lasciando una fenomenale mappatura di succhiotti,
però non riusciva proprio a farne a meno. E poi stava adorando
quel kilt al momento, decisamente. Specie perché ora le sue
mani avevano raggiunto l'elastico dei boxer del soprano.
-
Tha...Thaddy...-
Il
tono un po' incerto di Hummel gli fece rialzare la testa. Si fermò
per un attimo a guardarlo. Aveva le guance in fiamme, il fiato corto
e gli occhi lucidi di piacere e un po' sorpresi. La corona pendeva da
un lato ora, mentre il suo vestito era praticamente tutto sollevato.
Thad
si riscosse. Che diavolo gli stava facendo? E Hummel lo avrebbe anche
lasciato fare, glielo leggeva negli occhi. Probabilmente una parte di
lui voleva disperatamente lasciarlo fare. Ma non era giusto, non
così. Non con Kurt in quello stato. Per quanto si fosse
dimostrato incredibilmente coraggioso, era stato ferito da quel che
era successo al ballo. Aveva trovato la forza di reagire ed andare
avanti, questo non voleva per niente dire che aveva già smesso
di starci male. Quella sera era fragile. E vulnerabile. Si scostò
di scatto, non lasciandosi troppo tempo per ripensarci.
Kurt
sbatté le palpebre, colto un po' alla sprovvista.
-
Scusa, non avrei dovuto, io...- biascicò il moro, lasciandolo
andare.
-
Cos...ho...ho fatto qualcosa di sbagliato?-
- No!-
esclamò Thad, accarezzandogli una guancia.- No Kurt, tu non
hai fatto niente, sono io che...- si bloccò, sospirando.- E'
meglio che vada, ora. Buonanotte Pookie.-
Meglio
fare in fretta e non guardare di nuovo verso Kurt, altrimenti avrebbe
ceduto ai suoi ormoni e lo avrebbe sbattuto senza pietà sul
tavolo della cucina. Sarebbe stato un buon modo di morire, visto che
nel caso Burt Hummel avrebbe provveduto a imbottirlo di piombo con il
fucile.
Era
quasi arrivati alla macchina e stava cercando di estrarre il
pacchetto di sigarette dalla tasca con le mani che ancora un po'
tremavano, quando un tocco delicato sul suo braccio lo fece fermare.
La mano morbida di Kurt si posò sulla sua guancia facendolo
voltare e subito dopo sentì le labbra del soprano sulle sue
coinvolgerlo in un bacio dolce e lento, così diverso da quelli
di poco prima ma non per questo meno intenso.
-
Ecco.- sussurrò Hummel con un sorriso, staccandosi.- Così
va meglio. Non mi andava di farti andare via così.-
Thad
sospirò felice, accarezzandogli la mano ancora posata sul suo
volto.- Non essere così sicuro del mio autocontrollo, Pookie.-
Lo
guardò, era ancora rosso in faccia da prima e di certo il
giorno dopo avrebbe avuto un'ottima scusa per indossare qualche
magnifico foulard. Era assolutamente splendido.
- Mi
fido di te.- soffiò, prima di baciarlo di nuovo.- Buonanotte
principe. Grazie per il ballo.-
Harwood
gli fece di nuovo il baciamano, come nell'aula del Glee. Kurt lo
guardò con il cuore che andava a mille.
-
Sogni d'oro, principessa, dormi bene.-
Kurt
sbuffò, ma l'espressione del suo viso era dolce.- Che stronzo
che sei Thaddy.-
-
Insultami quanto vuoi, specialmente se usi quel tono affettuoso.-
Il
ragazzo gli regalò un ultimo sorriso, prima di voltarsi e
correre verso casa. Thad lo seguì con lo sguardo, rispose al
suo cenno di saluto e restò lì finché non vide
la porta di casa Hummel chiudersi.
Era a
casa. Era al sicuro da tutto e stava bene.
Si
accese la tanta agognata sigaretta, montando in macchina e partendo a
velocità sostenuta per tornare alla Dalton.
Buttò
i Linkin Park a tutto volume, mentre cercava di concentrarsi quel
minimo sulla guida. Pensava a Kurt, non riusciva a fare altro. Il suo
viso arrossato in cucina, la sua mano sulla guancia mentre lo
baciava, gli occhi che gli brillavano durante la canzone. Le sue
lacrime nell'aula del Glee. Strinse forte il volante, cercando
inutilmente di cancellare quelle immagini spiacevoli, senza
riuscirci. Piano piano sentì la rabbia riaffiorare. Tutta
quella storia lo faceva incazzare come una bestia.
Kurt
fissava la corona posata sul comodino, incapace di dormire. Se ne
stava semplicemente disteso sul letto, osservando la luce della luna
rischiarare leggermente la stanza, quel tanto che gli permetteva di
distinguere bene la sagoma di quello stupido oggetto preso da qualche
bancarella per cui le ragazze si erano scannate per settimane.
E
invece la regina era lui.
Rabbrividì,
cercando di ricacciare indietro le lacrime. Poteva ancora sentire il
suo nome scandito nel silenzio generale, tra urla e applausi
sporadici. Come se avesse ancora addosso gli sguardi di scherno dei
suoi compagni di scuola. Si era sentito così...sbagliato, in
quel momento. Un vero scherzo della natura. Quelle occhiate fredde
sembravano dirgli che se l'era meritato.
Serrò
gli occhi. Non voleva piangere, non di nuovo e non a causa di certa
gente.
Li
aveva affrontati. Ci era riuscito e tanto bastava, anche se faceva un
male cane. Forse Blaine aveva avuto ragione a dirgli di andarci piano
ed essere prudente, a partire dal vestito. In fondo sapeva quello che
faceva quando aveva scelto di mettere il kilt. Semplicemente quello
che facevano tutti al ballo: si era messo in mostra, solo che l'aveva
fatto alla sua maniera, esagerata e modaiola. Era salito sul palco
anche per cancellare quel timore che aveva visto nei volti dei suoi
amici. Lo stesso lampo di paura che aveva attraversato per un attimo
gli occhi di Karofsky quando gli aveva sussurrato di fare coming out
lì davanti a tutti. Certo, dopo che la scolaresca aveva
mostrato tutta la sua tolleranza in materia, proprio un suggerimento
geniale!
E poi
Thad l'aveva fatto ballare, lo aveva tenuto abbracciato per tutto il
tempo senza battere ciglio e gli aveva cantato una canzone. Chiuse
gli occhi, lasciando che ai ricordi spiacevoli si sostituisse la voce
del suo ragazzo, così calda e particolare. Doveva ricordarsi
di scaricare quel brano, per forza!
“Sei
bellissimo Kurt”
Affondò
a faccia in giù nel cuscino, sentendosi arrossire al ricordo
di quelle parole. Era la prima volta che veniva toccato in quel modo
e al solo pensiero lo stomaco gli andava in subbuglio per l'emozione.
Aveva fantasticato un po', certo, ma la sua immaginazione non lo
aveva per niente preparato alla sensazioni delle mani di Harwood che
lo accarezzavano, prima lente e dolci, poi più decise e
sfrontate. Per una volta non si era perso nei suoi soliti dubbi e si
era semplicemente lasciato travolgere dai gesti del suo ragazzo, anzi
aveva perfino cominciato a ricambiare. Strinse il cuscino,
nascondendo ancora di più il viso come se qualcuno potesse
vedere quanto era rosso e capire cos'era successo. Quel momento era
suo, solo suo.
Quando
Thad aveva interrotto bruscamente il contatto subito non aveva
capito, era rimasto troppo stupito sul momento. Aveva cominciato a
realizzare solo guardando il moro allontanarsi in fretta dopo averlo
salutato.
Si era
fermato per lui.
Sulle
prime aveva avuto paura di aver sbagliato qualcosa, però
quella sera a casa di Brittany Thad lo aveva decisamente rassicurato
su questo. Poi si era sistemato un attimo il kilt in un gesto
automatico e ci era arrivato. Il suo ragazzo era stato a dir poco
paziente con lui, avrebbe avuto tutte le ragioni per mandarlo a quel
paese visto che i primi tempi saltava in aria appena accennava una
mossa di troppo. Invece Harwood aveva sempre rispettato i suoi tempi
e il suo bisogno di andarci piano, cosa per cui Kurt non avrebbe mai
smesso di ringraziarlo.
Non
era il momento giusto. Thad lo aveva capito prima di lui, Kurt quella
sera era troppo sconvolto per pensare lucidamente. Anche in quel
momento, solo in camera sua, era continuamente in bilico tra sorrisi
e pianto.
Si
alzò di scatto, andando verso la scrivania. Al diavolo,
avrebbe dormito poco comunque, tanto valeva farlo subito.
Quando
più tardi tornò a letto, chiuse gli occhi e si immaginò
la voce di Thad al posto di quella di Gary Barlow che usciva dagli
auricolari a ricordargli che insieme erano speciali.
Thad
non si preoccupò di fare poco rumore per via del coprifuoco
quando arrivò al parcheggio. Scese dalla macchina sbattendo la
porta, sigaretta in bocca, dirigendosi verso il capanno che era ormai
diventato il loro punto di ritrovo per le festicciole improvvisate
tra Warbles. E come da copione eccoli lì. Oltre a un paio di
reduci del ballo, ovvero Trent, Richard e Wes, c'erano quelli che non
andavano a casa nel weekend ed erano sempre pronti alla festa quindi
ecco Kirk, Ethan, Nicholas e Andrew.
- Già
tornato?- chiese Montgomery, tra lo stupito e l'ironico.- Pensavo
seriamente di non vederti prima di domani, e non necessariamente in
senso porno.-
L'asiatico
però si zittì non appena lo vide bene in faccia.
-
Birra?- fece Nicholas, tendendogli una bottiglia, ignaro del
pericolo.
Thad
la prese e la spaccò a terra con un gesto così violento
da far sobbalzare tutti.
- La
regina! Quegli stronzi lo hanno eletto la cazzo di Regina!- urlò
Harwood, iniziando a prendere a calci la prima cosa disponibile, che
fortunatamente risultò essere solo lo scatolone dove tenevano
un po' di coperte per scaldarsi, tra gli sguardi attoniti degli
altri.
I
ragazzi si guardarono tra di loro, senza sapere bene cosa fare,
mentre il moro non accennava a finire, anzi era passato a rovesciare
una sedia. Wes e gli altri avevano informato gli assenti sullo
svolgimento della serata, perciò sapevano già di Kurt e
il perché della rabbia dell'amico.
- In
tutta franchezza.- disse Kirk, con un certo cinismo.- Di che ti
stupisci?-
Ci
vollero tutti i muscoli di Richard e la buona volontà di
Andrew per impedire a Thad di passare a sfogarsi sul famigerato
apparato dentario perfetto del biondo.
-
Ripetilo se ne hai le palle, stronzo!!!- ruggì, cercando di
liberarsi.
- Ehi,
datti una calmata! Non è per cattiveria, non ho niente contro
Hummel, è un bravo ragazzo. Ma non dirmi che sei così
stupito della cosa. E' esattamente quello che è. Non che ci
sia qualcosa di male.-
- In
linea di massima non hai torto.- gli borbottò Wes.- Ma
decisamente momento sbagliato, chiudi il becco!-
-
Lasciatemi andare!- urlò Harwood. Rich e Andrew scambiarono
un'occhiata con Montgomery, che annuì, e lasciarono la presa
sul loro compagno. Subito l'asiatico trascinò fuori l'amico.
Thad
si liberò dalla presa di Wes una volta uscito.- E mollami,
cazzo!-
Il
ragazzo sospirò, ubbidendo.- Ti serve qualcosa?-
- Da
bere, porca miseria! Dio, ho le mani che mi prudono dalla voglia di
rompere qualcosa!-
- Sei
tu che hai spaccato la birra.- gli mise una mano sulla spalla.- Ti
posso capire amico. Perché se Lily fosse stata trattata
così....- scosse la testa lasciando la frase in sospeso.- Ti
prendo dell'acqua.-
-
Provaci e te la sputo addosso.-
-
Dovresti finirla di prendere le medicine con gli alcolici.-
-
Fanculo Montgomery, dammi una cazzo di bottiglia!-
Wes
alzò gli occhi al cielo e tornò nel capanno giusto il
tempo per recuperare una birra da passare a Thad.- Torna dentro
quando sarai di nuovo in grado di connettere.-
Così
dicendo lo lasciò solo. Il moro si allontanò un poco,
sedendosi sull'erba del prato e buttando giù una pillola con
la birra. Voleva comunque spaccare qualcosa.
Chiuse
gli occhi, cercando di non pensare a Kurt che correva fuori dalla
palestra mentre alcuni di quei bastardi ridevano. Beh, sperava almeno
si fossero goduti il momento, visto che poi il suo ragazzo gli aveva
fatto il culo, metaforicamente parlando. Aveva molte più palle
lui che tutti loro messi assieme.
Restò
lì per un bel po', a fissare il cielo con sguardo torvo,
finché non sentì qualcuno sedersi accanto a lui. Guardò
alla sua destra e quasi ringhiò.- Ti avverto Anderson, rischi
grosso. Non rispondo del tutto delle mie azioni.-
- Si,
Wes e David mi hanno detto che probabilmente mi ucciderai.- ribatté
il solista tranquillo.- Altra birra?-
- Da
qua.- esclamò, prendendo la bottiglia che l'altro gli
porgeva.- Che cazzo vuoi ora, si può sapere? Sbandierarmi in
faccia che avevi ragione? Beh, congratulazioni!-
Blaine
non rispose subito, restando per un attimo a giocherellare con la sua
bottiglia, poi soffiò fuori.- Sono io che devo chiederti
scusa. Mi arrendo.-
-
Cosa?-
- Con
Kurt, intendo. Basta.-
Thad
prese un bel respiro profondo.- Blaine, sul serio, ho una gran voglia
di spaccare il naso a qualcuno, non ti ci mettere pure a fare sti
discorsi...-
- Puoi
spaccarmelo, se credi. In fondo un po' me lo merito, avrei dovuto
mettermi il cuore in pace quando me l'ha detto invece di provarci di
nuovo.-
Il
moro sbuffò.- Che cazzo...In realtà vorrei prendermi a
botte da solo. O dare fuoco ad un po' di gente.- si voltò a
guardare il compagno con cipiglio.- Lo sapevo che ci stavi provando
stasera...-
Anderson
non fece niente per negare, anzi. Annuì con decisione prima di
bere un altro sorso di birra.- Perché ancora non avevo capito,
adesso invece si.-
-
Smettila di parlare per enigmi, capito che?-
-
Quello che c'è tra voi due.-
Harwood
lo fissò attonito.- Ma sei scemo? No, riformulo, più
scemo di quel che già sapevo?!-
-
Probabile.- borbottò Blaine.- Ma sai, pensavo...pensavo fosse
colpa mia. Io ho combinato un bel po' di casini con Kurt e tu eri
lì.-
-
Esatto.- lo interruppe con tono duro Thad.- Io c'ero. E non è
stato piacevole cercare di spingerlo verso di te.-
- Mi
ero convinto di potermelo riprendere, che la sua fosse solo una cotta
passeggera, che avesse un po' confuso l'amicizia con l'amore.- gli
uscì una risatina triste.- Che stupido, mai sottovalutare Kurt
Hummel!-
Thad
fissava serio davanti a sé, stringendo ciuffi d'erba nei pugni
chiusi.- Lui era innamorato sul serio di te, B. Se ti fossi fatto
avanti prima sareste insieme, ora.-
-
Forse.- convenne Blaine.- Ma non ne sono così sicuro. Credo
che alla fine avrebbe comunque scelto te.-
- Non
puoi saperlo.-
-
Dici? Parli così perché non hai visto da fuori cosa
eravate tu e Kurt stasera. Non so, luminosi mi viene da dire. Non
credo abbia mai guardato me con quello stesso sguardo adorante.-
Harwood
rilassò un po' la presa, prendendo un respiro profondo.-
Dovevo seguire il tuo consiglio, così è rimasto solo
ferito di più.-
- No,
avevi ragione tu, Thad. Nessuno di noi può chiedergli di
cambiare.-
- Non
l'ho protetto.-
Blaine
sbuffò.- Oh miseria, non dire cazzate per favore!-
-
Grazie per la considerazione, eh?- ghignò il più
grande.
- Bah,
fanculo Harwood.- il solista seccò i resti della sua birra,
poi lo guardò.- Lo ami così tanto?-
Thad
si bloccò nell'atto di prendersi una sigaretta. Sbatté
le palpebre, un po' preso alla sprovvista, anche se la risposta era
ovvia.- Si. Si, lo amo.- disse con naturalezza.
Strano,
era la prima volta che pronunciava quelle parole ad alta voce. Come
se quella sera avesse passato una linea di confine ben definita. A
quel punto non poteva più tornare indietro. Beh, cosa
importava, se aveva accanto a lui Kurt?
Blaine
sorrise tristemente.- Ho fatto davvero una grandissima cazzata eh?-
- Non
limitiamoci, hai fatto una vagonata di cazzate Anderson.-
-
Certo che come tiri su il morale tu...- sbuffò, facendolo
ridacchiare.
Harwood
si accese la sigaretta, sbirciando la faccia depressa del suo
compagno. Senza dire una parola gliela passò.
Blaine
lo guardò stranito.- Che fai?-
- Dai
prendi, fatti un tiro.-
- Ma
che dici? Io non fumo! E poi fa male alla voce!-
-
Oddio, una non ti ucciderà, Bublè dei miei stivali! Su,
perfino il grande puffo si faceva qualche canna per sopportare tutti
gli sclerati blu!-
- Che
c'entra il grande puffo con...Harwood, sei un bastardo!-
-
Blaine, taci e prendi.-
Il
ragazzo si arrese, provando a fare un tiro e tossendo subito. Ma Thad
non accennava a muoversi per riprendersi la cicca e lui semplicemente
continuò, mentre qualche singhiozzo si faceva largo tra un
colpo di tosse e l'altro.
Thad
sbirciò di sottecchi e alzò gli occhi al cielo.- Ti
avverto, va bene tutto ma non ho intenzione di consolarti mentre
piangi per il tuo perduto amore.-
- Ma
taci.- sbuffò Blaine, strizzando gli occhi per scacciare le
lacrime.- Che dici di tornare dentro? Qua fuori si congela.-
- Che
ore si sono fatte?-
-
Quasi le cinque.-
Il
capo consiglio fischiò.- Però, e dove siete stati a
imboscarvi fino a quest'ora, si può sapere?-
Blaine
gemette.- Non chiedere. Ma se ti interessa saperlo, Santana dovrebbe
ancora essere qui.-
Thad
sputò la birra.- Che?!-
- Nick
si lamenta tanto della sua carretta ma ci tiene, perciò non ha
voluto darla in mano a me, figuriamoci a Cam.-
-
Oddio, devo sapere tutto!- urlò il ragazzo, alzandosi in piedi
e tornando al capanno, subito seguito da Blaine.
Dentro
c'erano le prime vittime della serata, ovvero Trent, Nicholas ed
Ethan, collassati in vari angoli. Kirk, da vero gentleman, aveva
fatto sedere la Lopez sulle sue ginocchia e la guardava annoiato
mentre si faceva versare del liquore da Cameron. David sembrava
strafatto, seduto con una faccia a dir poco beata in un angolo.
-
Allora, hai finito di fare la furia devastatrice?- chiese Wes con uno
sbuffo assonnato vedendoli rientrare.
Jesse
ghignò.- Oh, Blaine è vivo. A sentire i racconti non ci
avrei scommesso un centesimo.-
Anderson
alzò gli occhi al cielo, lasciandosi cadere accanto a Cameron,
mentre Santana li guardava divertita.
-
Senti, ma tu quando hai intenzione di andartene?-
-
Silenzio nano, più tardi devo riportare la macchina all'idiota
così mi faccio accompagnare a Lima.-
Richard
la guardò perplesso.- Non lo lasci dormire un po'?-
- E
perché dovrei avere pietà, scusa? Se non era per me era
qui con voi segaioli!-
- Mia
cara, sei deliziosamente stronza.- fece Thad, imitando il tono da
lord di Kirk, il biondo lo guardò male, sedendosi accanto a
Cameron.- Allora è avvenuto l'abbassamento dell'asta?-
-
Santana ci ha fatto fare una serenata per la ragazza di Nick!- fece
il ragazzo tutto eccitato.- Poi sono rimasti a discutere una vita e
alla fine si sono saltati addosso, è stato davvero forte!-
L'ispanica
fece un sorrisetto.- Tutto merito mio ovvio.-
- Fai
paura quando ti arrabbi.- disse Blaine.- Hai iniziato a sbraitare in
spagnolo! Cavolo, mi hai lasciato delle unghiate sul braccio!-
- Beh,
se aspetto voi siamo a posto!-
Harwood
annuì.- Più che giusto. Ti vedo di buonumore,
nonostante l'elezione, è successo qualcosa di bello?-
La
ragazza rispose con un sorrisetto che era un programma, perciò
Thad passò a prendere in giro David.- E a te si può
sapere che ha fatto Mercedes?-
- Ha
accettato di uscire con me.-
- Ah.
Vabbè, complimenti, ma mi aspettavo dalla faccia che te
l'avesse come minimo mollata...-
Si
beccò una dolorosa pedata tra le risate generali.
Kirk
arricciò il naso.- Non hai proprio stile, Harwood.-
- Ti
sta bene Thad!- ridacchiò Jesse.
-
Parla per te, hai una cinquina stampata in faccia.-
Wes
ghignò.- L'unico che ha segni di succhiotti sono io, non per
niente sono il leader!-
Fu
sommerso dai fischi dei presenti.
-
Quinn non era collaborativa?- fece maliziosa Santana.
- L'ho
baciata davanti alla porta e mi sono beccato una pizza in faccia.
Sono sulla strada giusta.-
Blaine
lo guardò perplesso.- Ma se ti ha preso a sberle!-
- La
ragazza è complicata amico, ma io non demordo!-
Richard
scosse la testa.- Si può sapere di che vi lamentate voi?!
Almeno avete combinato qualcosa! Io ho rischiato di lasciarci la
pelle insieme a Puckerman per colpa di quella pazza di una coach!-
- Il
mondo sarebbe stato molto grato a Sue Sylvester, nel caso.- commentò
Santana con la sua consueta dolcezza.
David
scosse la testa.- Beh, Rich, ma anche voi...siete andati a scegliere
come pezzo finale un mash-up tra “I know you want me” e
“Hotel room service” di Pittbull...Era praticamente
un'istigazione al sesso di gruppo!-
- Ma
cavolo, era il ballo! E' quello che si fa dopo il ballo!-
-
Almeno alcuni.- aggiunse Santana, mentre Kirk scuoteva la testa.
- A
proposito.- intervenne Thad.- Jeff e Flint non ci sono per il motivo
che penso io?-
-
Camera libera, e non aggiungiamo altro.- ghignò Cameron.
Il
ragazzo sorrise, accettando il bicchiere che gli stava porgendo
Jesse. Sentì il cellulare vibrargli in tasca e lo prese, un
po' stupito. Chi cavolo gli scriveva a quell'ora?
Si
sciolse in un sorriso, leggendo chi era il mittente.
Tu canti questa canzone
molto meglio dei Take That. Anche se sei un po' scadente come
principe.
Silenzio principessa.
Dormi, o ti verranno le occhiaie e smetterai di essere carino :P
Sono profondamente
offeso! :P Tanto non mi freghi, so che mi trovi carino comunque. :P
Volevo solo dirti che mi piace, te la farò cantare fino allo
sfinimento. XD Grazie Thaddy <3
Canterò sempre
per te, Pookie.
Buonasera!
Posto
oggi, già so che domani sarà un delirio, venerdì
parto e sto via tutto il weekend, perciò niente computer,
quindi eccomi! :) Vi avviso che per il prossimo ci sarà da
aspettare un po', inizierò a scriverlo settimana prossima. No,
non ho cominciato questo fine settimana perché è da
domenica mattina che ho la testa altrove e non faccio che guardare tg
sportivi e deprimermi. RIP Sic, mi mancherai!
Ok,
dopo il momento depressivo, qualche nota a random sul capitolo! XD
Si
ok, fan poche cosacce....sono sadica! XDDD Si rifaranno presto!
Oddio,
ad un certo punto mi sono incartata sui pensieri post-ballo di Kurt
@___________@ Cioè, nella mia testa filava meglio, speremo
ben!
E
ci voleva il chiarimento con Blaine ^_^ A me la scena piace, che ne
dite?
Tra
un po' Santana regnerà sui Warbles.....
Niente
contro il Samcedes, mi piace molto, però in questa storia
forza David!
Vi
sono piaciute le canzoni per il ballo? Ce li vedo Richard e Puck
cantare Pittbull! XDDD
Sto
shippando Jesse e Quinn in maniera inquietante...
Adoro
la tontaggine di Finn
La
canzone cantata da Thad è “Rule the World” dei
Take That (colonna sonora di “Stardust”, se non l'avete
mai visto ve lo consiglio anche solo per il personaggio interpretato
da De Niro!). La adoravo già prima e ora la ascolto a
ripetizione! Il testo secondo me è perfetto per gli
Hummerwood e cantata da Thad e Finn sarebbe uno spettacolo! Poi ok,
ogni volta mi immagino dicano “Kurt” nel ritornello, ci
sta troppo bene! XDDDD
Spero
vi piaccia la fine del ballo, grazie mille a tutti voi!!!
A
presto!
Ciriciaux!
Tsubychan1984
|
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Capitolo 8 *** Voglio stare con te ***
- Non capisco perché
bocciate sempre le mie proposte.-
- Chiudi il becco Thad.-
sbuffò Wes, mentre David ridacchiava divertito. I tre stavano
tornando dalla riunione dei Warbles, in cui avevano cominciato a
discutere delle esibizioni per l'assemblea di fine anno.
- “Welcome to the
black parade” è perfetta.- rincarò Harwood.
- E' l'assemblea di fine
anno. Dovrebbe essere una specie di grande saluto, non una pedata nel
sedere.-
Il moro fece spallucce.-
Almeno passiamo subito il giusto messaggio: il mondo là fuori
è una merda. E se proprio non la volete potreste lasciarmi
fare il numero su “Everybody loves me” dei One Republic.
Non è altro che la pura verità.-
- David, ti prego
uccidilo.- mugugnò Wes.- Io non ne ho più la forza.-
Thompson ridacchiò
di gusto.- Sembrate due bambini dell'asilo ragazzi, davvero. Alle
volte mi sento come una baby-sitter.-
- Grazie eh.- commentò
l'asiatico, aprendo la porta della camera, mentre Thad scoppiava a
ridere con David.- Voi lo avete già finito il saggio di
storia?-
- Quasi, mi sono un po'
incasinato sulla versione di greco.-
- Forza ragazzi, solo un
altro mesetto!- esclamò il ragazzo di colore, cercando di
portare un po' di conforto.-
- Ok dai, ci vediamo dopo,
quella roba non si tradurrà da sola purtroppo.-
- Fai un fischio se ti
serve il vocabolario.-
Thad fece un cenno
affermativo, sentendo la porta chiudersi subito dopo alle sue spalle.
Sbuffò. Era un po' stanco quel giorno, i professori li stavano
davvero caricando in vista degli esami, e pensare che il tempo era
così bello...
Entrò nella sua
stanza e si congelò sulla soglia, sorpreso. Non era vuota e ad
aspettarlo c'era davvero l'ultima persona che si aspettava di vedere.
Suo padre.
L'uomo non si era voltato
sentendolo entrare, era davanti alla sua scrivania e teneva in mano
quella foto.
Thad sgranò gli
occhi. Era uno scatto fatto la sera del ballo al McKinley. Lui e Kurt
ad un certo punto si erano arresi al rito dei ritratti alle coppiette
in posa. Ovviamente i loro amici ne avevano approfittato per
trasformare anche quel momento in una gazzarra assoluta e Harwood si
era fatto trascinare in un amen. Ma aveva adorato fin da subito
quello scatto di loro due, motivo per cui lo aveva stampato e
incorniciato. Nella foto abbracciava Kurt da dietro, mentre il suo
ragazzo si appoggiava a lui con un sorriso e tenendo lo scettro con
un fare un po' da diva. Il loro atteggiamento era difficilmente
fraintendibile.
- Bah, si può dire
che almeno te lo sei scelto carino.- commentò finalmente suo
padre con noncuranza, voltandosi verso di lui.
Il ragazzo sbatté
le palpebre, colto alla sprovvista.- Cosa ci fai qui?-
- Yale.- disse
semplicemente. La mano di Thad iniziò a tremare. Il ragazzo si
maledisse mentalmente, ma non riusciva ad evitare quella reazione
nervosa. Era bastata una parola per mandarlo in panico, come sempre.
Per non parlare del
silenzio successivo.
Altro scatto nervoso,
stavolta più evidente, e Harwood si ritrovò
intensamente a pregare che l'uomo non lo avesse notato. Peccato che
il sorrisetto compiaciuto sul suo viso dicesse il contrario.
- Dimmi figliolo, visto
tutto quello che faccio per te era tanto difficile ricambiare con
questa piccola cosa?-
- Mi hanno preso alla
Columbia e alla Cornell.- ribatté, cercando di eliminare il
tremito alla voce.- E l'ultima volta che ho controllato erano
entrambe nell'Ivy League.-
- Oh si. Peccato che tre
generazioni di Harwood hanno frequentato Yale e tu sarai il primo a
rompere questa tradizione. E pensa, non perché non sei stato
ammesso, sarebbe stato già abbastanza. No, tu non hai nemmeno
fatto domanda!-
- Princeton mi ispirava di
più.- Il suo tono di voce era freddo, ma ormai non riusciva a
controllare gli spasmi al braccio. Sapeva che a suo padre non
importava veramente quale università avrebbe scelto, in fondo
erano tutte tra le più prestigiose d'America. No, era stato lo
sgarbo per aver disobbedito alla sua “leggera imbeccata”
su Yale. Ma Thad non aveva voluto saperne. Già si era
rassegnato a frequentare il corso di laurea scelto dal genitore,
almeno il luogo voleva sceglierlo liberamente. E soprattutto che
fosse il più lontano possibile da casa e da quel che voleva
suo padre.
- Cos'è, hai
intenzione di sfidarmi ragazzino?-
- Vuoi mandarmi a Yale?
Beh, fallo! Sappiamo tutti come funziona no? Una bella donazione per
qualche cazzata accademica ed eccomi iscritto!-
L'uomo si mise a ridere.-
Ti piacerebbe, eh, farmi spendere una fortuna solo per farmi
dispetto! Spiacente, non ne ho la minima intenzione. Sei già
una seccatura sufficiente così, ma era giusto farti sapere
quanto hai deluso me e tua madre con questi tuoi giochetti
infantili.-
- Non venire a dirmi che
alla mamma importa!- forse l'ultima frase l'aveva un po' urlata.-
Scommetto che a lei vanno benissimo anche le altre scuole che ho
scelto, sei tu quello che...-
- Io sono un padre molto
deluso Thad. Ma cosa posso farci, sei vuoi autodistruggerti continua
pure così. Immagino che saprai ben consolarti con il culo di
quel ragazzino.-
A quel punto la
razionalità del ragazzo mollò gli ormeggi.- Non ti
azzardare...- sibilò velenoso.- Non provare a dire nulla su
Kurt...-
- Ti sto solo avvisando.
Poi non venire a piangere da me quando sarà chiaro che l'unica
cosa che gli interessa è il tuo cognome.-
Thad scattò in
avanti, pronto a stenderlo con un pugno e non arrivandoci mai. Suo
padre lo stava fissando, severo e autoritario come lo ricordava da
tutta la vita, e la sua mano si bloccò a mezz'aria, incapace
di muoversi. Al contrario l'uomo non ebbe nessuna difficoltà a
mollargli un manrovescio che lo mandò quasi a terra.
- Insegnare qualcosa a voi
bambini è una vera fatica e una grossa perdita di tempo.-
commentò, mentre Thad non riusciva a fare altro che fissare il
pavimento a occhi sgranati e toccarsi il livido che stava nascendo
sulla sua guancia.
- Credo inviterò a
cena il tuo giocattolino un giorno di questi, le buone maniere vanno
sempre conservate. Vedi che non faccia brutte figure davanti a tua
madre.-
Non lo degnò di uno
sguardo mentre usciva e chiudeva la porta dietro di sé,
lasciando il ragazzo ancora fermo immobile in mezzo alla stanza, gli
occhi sgranati e i tremiti ormai incontrollabili.
Sempre così,
sempre. Arrivava, diceva quello che voleva e lasciava solo macerie.
Macerie.
Aveva insultato Kurt.
Aveva toccato la loro foto
con quelle mani...la faccia gli bruciava per lo schiaffo...
Sentì appena lo
schianto della cornice contro la parete. Il vetro andò in
mille pezzi ma Thad non se ne accorse. Non si accorse nemmeno di aver
fracassato la lampada. Un paio di schegge lo avevano ferito alle
mani. Un attimo dopo la scrivania era rovesciata su un fianco.
- Ehi Thad, ma che
cacchio....-
Si lanciò con un
ringhio verso quella voce. Era tornato per tormentarlo. Era tornato,
ma stavolta non si sarebbe fermato, stavolta...
- Thad, Thad! Fermati, che
stai facendo?!-
- Sono io, amico, sono io!
Non picchiarmi!-
- Ma che cazzo...-
Il moro sbatté le
palpebre. Non era suo padre, stava tendendo Cameron schiacciato
addosso al muro del corridoio e aveva già il pugno pronto.
Jesse lo stava tenendo fermo e Richard approfittò della sua
immobilità per liberare il fratello, spingendolo via.
Si rese conto di cosa
stava per fare. Ignorò i suoi amici che lo richiamavano e
corse in camera, chiudendo la porta. Si tuffò praticamente sul
cassetto rovesciato a terra, recuperando l'astuccio dei medicinali.
Clorpromazina, eccola.
Dannate pastiglie viola.
Thad ne mandò giù
più in fretta possibile.
Finn fissava il parcheggio
davanti a sé, istupidito. Le persone che uscivano dalla
funzione funebre erano velate dalle lacrime che gli riempivano gli
occhi, ma che si rifiutavano di cadere.
Era successo davvero.
Aveva davvero lasciato Quinn.
Non aveva più mosso
un muscolo da quando la ragazza era scesa dalla macchina, sbattendo
la porta. Non l'aveva seguita, sarebbe stato inutile e anche
piuttosto ipocrita e probabilmente non avrebbe fatto che peggiorare
la situazione. Rachel intanto stava andando via con Mercedes e Sam.
Cercò di scuotersi, almeno per andarsene a casa, ma non
riusciva a muovere un muscolo. Si sentiva come dopo una decina di
placcaggi in serie. Senza protezioni.
Un'ombra, poi qualcosa
sbatté sul finestrino, facendolo sobbalzare dallo spavento. Si
voltò, ritrovandosi davanti la faccia disperata di Kurt, i
pugni serrati fino a far male, appoggiato alla portiera come se fosse
sul punto di crollare.
Hudson si riscosse in un
attimo a quella vista, dimenticando per un secondo i suoi problemi.
Fece cenno al ragazzo di spostarsi e scese dalla macchina.
- Kurt! Cosa succede,
che...-
- T-ti prego Finn,
accompagnami alla Dalton...devo...- scosse la testa, singhiozzando.-
Per favore...potresti solo...-
Non lo lasciò
nemmeno finire, visto lo stato in cui era. Gli passò un
braccio attorno alle spalle e lo fece montare in macchina.
- E' successo qualcosa a
Thad?- chiese preoccupato, mentre usciva dal parcheggio a velocità
sostenuta. Non poteva esserci altra spiegazione, suo fratello non era
uno che andava in panico per nulla e l'ultima volta che l'aveva visto
così Burt era attaccato ad un respiratore. Ed ora eccolo lì,
ancora addosso i vestiti del funerale di Jean Sylvester e grossi
lacrimoni che gli scorrevano lungo le guance. Questo lo spaventò.
Certo, non era il primo pianto che si faceva quel giorno, mentre
allestivano il tutto perché sembrasse “La fabbrica di
cioccolato”, Kurt era scoppiato all'improvviso mormorando
qualcosa su sua madre. Finn, estremamente a disagio, non aveva
trovato di meglio che dargli dei buffetti affettuosi in testa,
attento a sfiorare appena il ciuffo sapientemente scolpito per non
dover poi fare i conti con una crisi isterica ciclopica. Era sembrato
sufficiente però, visto che il piccolo lo aveva guardato con
un sorriso e si era asciugato gli occhi subito. Poi, va beh,
praticamente ogni persona presente alla funzione aveva gli occhi
rossi alla fine. Ma questo...perfino lui, non proprio un campione
mondiale di empatia, capiva che era diverso. Questa era disperazione.
Assomigliava troppo a quando si rifugiava in biblioteca per piangere,
ignorato da tutti. O a cantare “I want ho hold your hand”.
- Kurt, cos'è
successo a Thad?-
- Non lo so, io...Sta male
Finn, non chiedermi altro per piacere.-
Il ragazzo annuì,
concentrandosi sulla guida, cercando di ignorare le immagini di Kurt.
O di Quinn, scoppiata a piangere su quello stesso sedile. O Rachel
che non lo guardava più, che sembrava tutta presa da quel
St.James...
Cosa c'era che non andava
in lui?
Arrivati al parcheggio,
Kurt barcollò leggermente scendendo e Finn lo prese al volo
prima che si schiantasse a terra.
- Uh, beh, ti aiuto io.-
mormorò, fissando la scuola ad occhi sgranati.- Da che parte?-
Hummel si staccò da
lui, ringraziandolo con un cenno del capo.- Seguimi.- mormorò,
dirigendosi verso i dormitori. Qualche ragazzo li guardò
incuriosito, specie ai primi piani, dove la situazione era normale.
Il vero vespaio era al piano del quarto anno, praticamente tutti i
Warbles erano riuniti lì in cima, tutti intenti a passeggiare
avanti e indietro e a discutere di chissà cosa. Finn seguì
con un po' di disagio il fratello, che invece marciava spedito e con
urgenza nel suo vecchio dormitorio.
Wes si accorse di lui.-
Kurt! Ascolta, non so cos'è successo, stava benissimo fino a
dopo le lezioni, poi...-
- Fammi passare.- disse il
soprano, ingoiando le lacrime.
- Non so se è il
caso.- intervenne Richard.- Sembrava spiritato, non ci ha nemmeno
riconosciuti prima e dovresti vedere come ha ridotto la camera.-
Blaine si affiancò
a Finn.- L'ho chiamato io.- disse.- Per quanto la cosa mi rode, è
l'unico che può fare qualcosa e non era giusto tenerlo
all'oscuro.-
- Come no, si beccherà
un cassetto in testa!- sbuffò Flint.
- Non mi farà
niente.- ribatté Kurt con decisione.- Lasciatemi andare da
Thad.-
- Lo accompagno io.-
intervenne Hudson.- Così gli do una mano e, beh, state più
tranquilli pure voi, no?-
Per un attimo suo fratello
lo guardò ad occhi sgranati, poi sospirò di
gratitudine.- Grazie Finn.-
Il quaterback fece un
cenno del capo, poi lo seguì dentro alla stanza, restando un
po' stupito perché Kurt non aveva nemmeno bussato. Strano, di
solito era molto attento a certe cose. O forse, gli venne in mente
mentre sobbalzava sorpreso alla vista del macello, già sapeva
che sarebbe stato inutile.
La camera era nel caos più
completo, compreso il letto vuoto che doveva essere appartenuto ad
Hummel nel suo periodo alla Dalton.
Per non parlare di Thad.
Steso sotto alle coperte, con la faccia rossa e sudata, tossiva e
ansimava come se ogni respiro gli costasse fatica.
Eppure riuscì ad
accoglierli con un versaccio non proprio di benvenuto. Hudson si
richiuse in fretta la porta alle spalle.
- Thaddy...- sussurrò
Kurt.
- Vattene via!-
Harwood urlò così
forte da procurarsi un accesso di tosse che lo piegò in due,
ma la cosa non fermò il soprano, che continuò ad
avanzare verso il letto.
- Vattene, cazzo,
vattene!-
- No.-
- Non ti voglio! Non
voglio nessuno, io...-
- Non me ne frega niente.-
disse Kurt, sedendosi sul bordo del letto. Fece per accarezzarlo ma
il moro si scansò bruscamente. Hummel cercò di
prendergli il viso per farlo voltare e Thad lo prese per i polsi con
forza, iniziando a lottare con lui.
- Ehi cosa...- esclamò
preoccupato Finn, avvicinandosi. Ma nessuno dei due gli badò.
- Vattene, vattene!-
- Te lo scordi.-
- Lasciami da solo cazzo!-
- Non mi farai del male
Thad.-
- Si che lo farò!
Lo sai, succederà e non potrò farci niente!-
- Thaddy.- fece dolcemente
Kurt.- Ti voglio bene. E so che non mi faresti mai del male.-
Harwood lo lasciò
andare e scoppiò a piangere, voltando la testa dall'altra
parte. Il soprano gli passò le dita tra i capelli, per cercare
di calmare entrambi.
Finn li fissava a bocca
aperta. Ok, quel ragazzo decisamente non stava bene, e non solo a
livello fisico. A lui Thad piaceva. Ok, era un po' pazzo e certe
volte strafottente, però era un tipo a posto e lo trovava
simpatico. Gli piaceva come ragazzo di Kurt. E quello che vedeva lo
faceva davvero preoccupare. Si avvicinò, fissando suo
fratello. No, quell'espressione sul suo viso non gli piaceva proprio.
Se Harwood era già crollato per qualcosa, Kurt era decisamente
pronto a seguirlo a breve. E cosa poteva fare lui? Aveva la
sensibilità di un pachiderma in una cristalleria... Si sforzò
di trovare qualcosa da dire, senza esito. Le parole non erano mai
state il suo forte. Poi gli venne in mente una cosa che poteva fare.
In fondo non era stato proprio Kurt a dirgli che quella era la sua
arma più grande?
Arrivò alle spalle
del più piccolo e cominciò ad intonare la canzone,
sperando andasse bene.
Oh, why you look so
sad?
Tears are in your eyes
come on and come to me
now
Kurt si voltò a
guardarlo ad occhi sgranati. Hudson si bloccò, convinto di
aver fatto l'ennesima vaccata, ma poi il piccolo lo sorprese
continuando la strofa.
Don't be ashamed to cry
Let me see you trought
'Cause I've seen the
dark side too
Finn gli sorrise appena e
continuarono assieme.
When the night falls on
you
You don't know what to
do
Nothing you confess
Could make me love you
less
Finn aiutò Kurt a
cantare quella canzone e il soprano gli fu grato, perché in
quel momento non era sicuro della tenuta dei suoi nervi. E la voce di
Kurt era tutto quello che serviva a Thad. Amava quella voce, amava
sentirlo cantare. Iniziò a rilassarsi, si lasciò
accarezzare il viso. Non voleva fargli del male. Lui era Kurt.
I'll stand by you
I'll stand by you
Won't let nobody hurt
you
I'll stand by you
Thad si lasciò
abbracciare. Continuava a piangere e a tossire come un dannato.
Hummel sorrise appena a suo fratello per ringraziarlo. Sospirò,
toccando il viso del suo ragazzo.- Scotti davvero tanto. Stai
praticamente andando a fuoco.-
- Lo so.- sussurrò
appena il moro.
Poi Kurt disse una cosa
che Finn non capì.- Hai preso la Clorpromazina vero?-
Cloporche? Di che parlava?
Harwood annuì.- Ho
dovuto, stavo quasi per picchiare Cam. Davvero Kurt, dovresti uscire
anche tu...-
- Scordatelo.- fece secco
il soprano, asciugandosi le lacrime.- Assolutamente scordatelo, mi
hai capito? Io non vado da nessuna parte, resto qui con te.-
Finn notò un'altra
cosa guardando Thad. Tremava. E non solo per la febbre. Le mani
avevano degli scatti quasi nervosi a volte.
- Kurt, che cos'ha
esattamente?- chiese serio.- Tu lo sai, vero?-
Il piccolo non si voltò
a guardarlo.- Si, lo so. Ma non posso dirtelo, non ora.-
- Starà bene?-
- Si.-
- E tu starai bene?-
Kurt non rispose. Si
limitò a levarsi le scarpe e stendersi sul letto accanto a
Harwood, che era troppo debole per protestare in quel momento. Ci
provò, ma un altro attacco di tosse lo stese.
Hummel lo abbracciò,
poi disse a Finn.- Torna pure a casa, io resto con lui. Ora chiamo
papà e lo avviso.-
Hudson alzò gli
occhi al cielo.- Lascia stare, meglio che mi faccia staccare io la
testa vista la situazione. E ti aspetto, tanto che cavolo ci vado a
fare a casa?-
Kurt sorrise.- Grazie
Finn.-
Lo guardò
accoccolarsi accanto a Thad, che però continuava a scuotere la
testa e a cercare di spingerlo via. Solo che ci voleva ben altro a
fermare Kurt Hummel. Restò ancora per un attimo nella stanza,
poi uscì il più silenziosamente possibile. Non c'era
più niente che potesse fare lì. Chiuse piano la porta,
appoggiandosi e scivolando fino al pavimento con un sospiro. I
Warbles sembravano essersi spostati nella camera di fronte. Qualcuno
guardò verso di lui, ma Finn nemmeno se ne accorse. La faccia
che aveva fatto Kurt, piena di lacrime ma fiera e determinata. Lui
non era così forte invece, proprio per niente. Era un vero
disastro.
Qualcuno si fermò
accanto a lui, riconobbe Blaine, David e Jesse. Quest'ultimo sembrava
guardarlo un po' storto per qualche motivo. O forse era lui che
vedeva tutto nero quel giorno.
- Tutto bene, là
dentro?- chiese Anderson.
Finn annuì.- Ci
penserà Kurt, è a posto.-
David inarcò un
sopracciglio.- Sicuro? Perché sembri un po' sconvolto amico.-
- Ho lasciato Quinn.-
Hudson sgranò gli
occhi. Non l'aveva ancora detto a nessun altro, non era più un
segreto. Ora era reale, era passato. Non sapeva nemmeno lui perché
lo avesse detto proprio in quel momento. Forse era semplicemente
troppo da sopportare.
- Ho lasciato Quinn.-
ripeté, iniziando a singhiozzare. Mancava proprio, pensò
con una punta di fastidio.
Sentì qualcuno
sospirare, poi sedersi accanto a lui. Era Jesse.
Gli passò una
bottiglia di birra senza dire una parola. Hudson ne bevve un sorso,
poi la restituì.
David e Blaine si
guardarono perplessi.- Beh Finn...- iniziò Thompson.-
Benvenuto nella Three-six mafia.-
Ci vollero mari e monti e
tutta l'eloquenza data a Finn dall'alcol per convincere Burt a
lasciarli dormire fuori entrambi. Dopo aver giurato e spergiurato che
non avrebbe lasciato solo Kurt per neanche mezzo secondo, meglio
omettere che già l'aveva fatto, che sarebbero arrivati in
orario a scuola il giorno dopo, che non avrebbero bevuto, qui i sensi
di colpa gli fecero pesare particolarmente le due Bud che aveva in
corpo e la terza che teneva in mano, ed altre raccomandazioni
fortunatamente stoppate da sua madre, Hudson riuscì nella
titanica impresa. Wes e David lo ospitarono nella loro stanza mentre
mangiava la pizza che aveva ordinato e sfogava le sue pene amorose
davanti all'attento pubblico warble, con Cameron a fare domande a
raffica. Lì la vedeva critica anche solo sopravvivere fino
alla mattina dopo, figurarsi andare a scuola...
Kurt nel frattempo era
riuscito a tranquillizzare un po' Thad, che al momento era stanco e
debilitato dalla febbre e sul punto di appisolarsi. Aveva appena
smesso di agitarsi. Non aveva cenato, era così in ansia che
gli era completamente passata la fame. Prese una pezza bagnata dal
catino che aveva riempito in bagno e la passò sulla fronte di
Thad, per dargli un po' di sollievo. Quella dannata cosa forse lo
aiutava, ma aveva davvero degli effetti collaterali da schifo.
Harwood aveva protestato un bel po', ma Kurt non aveva voluto
sentire ragioni. Non era un medico, non poteva fare niente per lui
tranne che stargli vicino e quello aveva fatto. Aveva cantato, Thad
si calmava parecchio finché cantava. “Pure Immagination”
sembrava essergli piaciuta un sacco, difficile dirlo.
Hummel cercò di
calmarsi nel vederlo dormire, ma non ci riusciva. Gli rinfrescò
ancora il viso, accarezzandolo dolcemente. Cos'era successo per
ridurlo così? Non gliel'aveva detto, avevano parlato davvero
poco. E come poteva evitare che succedesse di nuovo? Come poteva
farlo stare meglio? Serrò gli occhi, scuotendo la testa. Ecco,
un'altra persona che amava che stava male e lui non poteva fare
niente...
Riaprì gli occhi di
scatto. Allora era questo. Questo si provava ad amare qualcuno. Certo
amava suo padre, e anche Carole e Finn. Voleva davvero bene a tutti i
suoi amici. Ma questo, questo era diverso. Era come una morsa, dolce
ma anche terribile, come avere qualcosa che premeva sotto la pelle,
dappertutto, qualcosa di troppo grande da contenere.
Era Thad, semplicemente
era Thad.
La porta si aprì e
Finn entrò barcollando, con addosso un pigiama che gli
lasciava scoperte le caviglie, armato di diet coke e pizza e
decisamente provato dalla stanchezza.
- Come fate a uscirne vivi
ogni giorno? Cameron è devastante...-
- Cosa...-
- Visto che dormiamo qui
Nicholas mi ha prestato un pigiama. E per te me ne ha dato uno Flint.
E non hai mangiato perciò ti ho portato della pizza.-
Kurt lo guardò
stupito.- Grazie, ma non era il caso che ti preoccupassi tanto. Non
ho molta fame comunque. E poi non ho voglia di lasciarlo solo...-
Il quaterback roteò
gli occhi e sbuffò, posò la roba sul letto vuoto, dopo
aver sgombrato un po' di casino, poi praticamente lo prese di peso.
- Ehi!-
- Lui dorme, non se ne
accorgerà. E poi se deperisci si alleerà con Burt e
mamma per ammazzarmi e non è una bella prospettiva. Non
protestare e mangia.-
Stranamente l'odore della
pizza gli aprì lo stomaco. Ringraziando il cielo nel rendersi
conto che era una vegetariana, ne addentò subito un pezzo. Poi
si voltò a controllare Thad.
Finn lo guardò
serio.- Sei proprio perso eh? Ci sei dentro con tutte le scarpe.-
- Credo che avrei scelto
una frase più poetica ma sì.-
- Kurt, che cos'ha
davvero?-
Il piccolo vacillò
per un attimo, poi chiuse stancamente gli occhi.- Deve prendere delle
medicine. E alcune di queste sono, beh, devastanti per il fisico.-
- Medicine? E' malato?-
Hummel lo guardò
intensamente.- Giurami che non lo dirai a nessuno Finn. Ho bisogno di
aiuto stasera ma questa è una cosa personale. Nemmeno ai
nostri genitori, deciderà lui quando dirglielo.-
- E' così grave?-
- Giuralo.-
Finn annuì serio,
prendendogli la mano.- Sono una frana come fratello ma lo farò.-
- Non sei una frana.- il
soprano gli strinse la mano forte.- Soffre di disturbo bipolare della
personalità. Prende un sacco di roba per controllarsi e...non
fare male a se stesso o agli altri.-
Hudson sbatté le
palpebre, intento a digerire la notizia.- E oggi....-
- Non so bene cosa ha
scatenato la crisi, ma ha dovuto prendere un farmaco per calmarsi.
Uno dei più forti. Non l'avevo mai visto così e sto
uscendo di testa.-
- Uh beh, non capisco
perché me l'hai fatto giurare, sai? Con un nome così
complicato ti assicuro che me lo sarò già dimenticato
per domani.-
Kurt scoppiò a
ridere praticamente per la prima volta quel giorno. Rise fino a farsi
venire le lacrime agli occhi, cercando nel contempo di non svegliare
Thad. Sapeva che Finn aveva capito. C'era un fondo di verità
in quella frase, ma sapeva che suo fratello aveva capito ed era una
cosa di cui aveva disperatamente bisogno in quel momento. Lo
abbracciò di slancio.
- Grazie, Finn Hudson. Sei
il miglior tontolone del mondo.-
- Pre...prego.- borbottò
il ragazzo, rosso per l'imbarazzo.
Non dissero altro, mentre
Kurt finiva la sua cena. Poi iniziarono a sistemare la camera. Il
soprano sapeva bene quant'era pignolo il suo ragazzo in fatto di
pulizia e non voleva fargli ritrovare quel macello una volta sveglio.
Per fortuna quell'orso di Finn si rivelò molto utile per
spostare gli oggetti pesanti.
Alla fine Kurt era stanco
morto. Andò in bagno a cambiarsi e quando tornò in
camera si diresse verso il letto di Thad.
- Beh, allora io vado...-
fece Hudson.
- Vai dove?-
- A mendicare un letto per
dormire da Wes e David. Oppure Blaine ha detto che ha posto e...-
- Non dire assurdità,
qui c'è un letto vuoto e libero, le lenzuola sono
nell'armadio.-
- Ma è il tuo, tu
dove....- Kurt gli rispose indirettamente infilandosi sotto alle
coperte accanto a Thad, cosa che lo gettò nel panico. Burt lo
avrebbe ammazzato!
Hummel si girò a
guardarlo con uno sbuffo rassegnato.- Tranquillo, non faremo di certo
robaccia stasera. Io dormo con lui e tu sul letto e questo è
quanto.-
Finn borbottò
qualche protesta sulle coppiette in amore, ma aveva sonno e non si
oppose.
Thad dormiva
profondamente. Kurt gli fece posare la testa sulla sua spalle e gli
baciò la fronte.
- Ti amo, Thaddy.-
sussurrò, prima di scivolare nel sonno.
Era tutto quello che
serviva.
La luce del sole lo
svegliò presto la mattina dopo. Non che avesse dormito bene,
era stata una notte agitata e si era svegliato spesso per rinfrescare
un po' Thad. Ripensò per un attimo alla prima volta che
avevano dormito insieme. Ad Harwood che si svegliava coccolandolo e
canticchiando “Morning Sun”. Ora era il moro ad essere
abbracciato a lui, con il viso affondato nel suo petto e i capelli
che gli solleticavano il mento. Li accarezzò, toccandogli la
fronte. Era ancora caldo e la tosse non era sparita durante la notte.
Ma stava meglio. Kurt non avrebbe saputo dire perché, ma
sentiva che era così.
- Alla Columbia.-
Quasi sobbalzò per
la sorpresa. Thad aveva ancora gli occhi chiusi, ma il ritmo del
respiro era cambiato.
- Cosa?-
- Comunque volevo
andarmene il più lontano possibile... Los Angeles, San
Francisco, Miami...New York.-
- Parli dell'università?-
Il ragazzo alzò la
testa e gli sorrise.- Sei ancora qui, piccolo Pookie testardo.-
- Inutile che sprechi il
fiato Harwood, da qui non me ne vado.-
- E poi dicono a
me...Comunque, sai, io sono il meglio del meglio e mi pareva giusto
puntare all'Ivy League, no? E poi sono tutte sufficientemente fuori
dalle scatole.- lo guardò serio.- La Cornell è un po'
fuori città e la Columbia mi ispira di più. Poi avevo
in testa la voce di Bono che canta “City of Blinding lights”
perciò New York è perfetta.-
Il cuore di Kurt cominciò
ad accelerare.- Andrai....a New York?-
- Mio padre non è
contento. E' stato qui ieri e mi ha chiarito la sua posizione. Non
vedo l'ora di andarmene via da lui. E poi ci sei tu.- Aprì gli
occhi e lo fissò.- Tu vuoi diventare una stella Kurt. Sei nato
per diventarlo. E al mondo non c'è posto migliore. Perciò
no, non ho scelto New York per te, ma ti aspetterò là
l'anno prossimo.-
Hummel lo strinse in un
abbraccio soffocante.- Si. Si, aspettami.-
Restarono stretti per un
po', mentre il sole si alzava sempre di più e qualche rumore
dalle stanze vicine indicava che i più mattinieri si stavano
alzando.
- Verrai a salutarmi
all'aeroporto, vero?-
- Non credere Pookie, a
costo di farmi portare in spalla da Wes ci sarò! Saluta la
Grande Mela per me, ok?-
- Tu vedi solo di guarire
o col cavolo che esci da qui.-
- Uh, si, minacciami...-
Kurt sbuffò.- Sono
serio, scemo. Mi è venuta una paura tremenda!-
- Lo so.- fece Thad.- E
non sopporto di farti star male.-
Hummel distolse lo
sguardo, incerto.- Thaddy io...l'ho detto a Finn. So che non ne avevo
il diritto, ma avevo bisogno di qualcuno che mi capisse ieri.-
Il moro sospirò.-
Ok. Finny è un bravo ragazzo. Lo capisco Pookie, davvero.
Senza contare che un giorno o l'altro dovrò essere sincero con
i tuoi, qualche alleato sarà utile.-
Il piccolo sorrise e lo
baciò.- Meglio che mi faccia una doccia veloce, dobbiamo
andare fino a Lima. Posso...-
- Pookie, fino a un mese
fa questa stanza era anche tua, credo che tu abbia il diritto ad una
doccia.-
- Sveglio Finn allora, ci
mette una vita a carburare.-
- Sai comunque cosa mi
farebbe stare davvero, ma davvero meglio?-
- Scordatelo.-
- Non ho nemmeno finito la
frase.-
- Ti conosco Harwood. Non
verrò fuori dalla doccia nudo e tutto bagnato...-
- Già solo a
sentirlo mi sento meglio, dai...-
- No!-
- Daiiiiiii!-
- Non mi incanti!-
- Daaaaaa.....-
Furono centrati in pieno
da una cuscinata, mentre Finn si alzava e barcollava verso il bagno
borbottando.- Coppiette in amore, accidenti a loro...-
- Come sarebbe a dire
che avete perso?-
Sospirò,
sistemandosi il telefono per sentire meglio in mezzo a quella
gazzarra.- Dodicesimi Thad, ti devo fare uno schemino?-
- Ma come? Avete
battuto noi Warbles, destinati a diventare campioni intergalattici
supremi, e poi perdete le nazionali? Aspetta, c'è qualche
interferenza, sento urla in spagnolo...-
Kurt si chinò per
evitare un oggetto volante, a ben guardare una scarpa di Mike. Donne.
Valle a capire. E poi chiamavano lui regina del melodramma!
- No, è Santana. E'
un po' uscita di testa e non è facile tenerla ferma quando
parte.-
- Ma insomma, che
cavolo è successo?-
- Ti dico solo youtube.
Bacio della vergogna. Finn e Rachel sul palco. Non aggiungo altro per
amor di decenza.-
- Oh.- pausa
riflessiva.- Ooooohhhhh! Cavolo, Finny è un boss e io lo
stimo! Mi fiondo subito a cercare il video.-
- Buona visione. Non
ridere troppo.-
- Allora, com'è?-
- Fantastica.- sospirò
Kurt.- Adoro già New York. Ma manchi tu.-
- Vengo a prenderti
appena arrivi ok?-
- Ok.- sorrise Kurt.- Ho
solo voglia di stare con te.-
Alla fine si erano
ritrovati sui sedili posteriori della BMW. E, in tutta onesta, né
Kurt né Thad avrebbero saputo dire come ci erano arrivati.
Il soprano era tornato da
New York il giorno prima, però era andato subito a casa per la
stanchezza e non si erano visti. Poco male, visto che avevano poi
recuperato alla grande.
Avevano passato insieme
praticamente tutta la giornata, tra soste con gli amici in
caffetteria, Kurt aveva intrattenuto lui, Blaine e gli altri con i
succosi racconti del dopo-gara e dettagliate imitazioni dell'ira di
Santana, passeggiate nel parco e una puntata al centro commerciale,
per finire con una bella cenetta.
Poi Harwood lo aveva
accompagnato a casa in macchina ed erano partiti con un bacio della
buonanotte. Poi i baci erano diventati due, poi tre, finché ad
entrambi non era sembrato più comodo passare dietro.
Morale della favola,
stavano allegramente pomiciando da buoni venti minuti e non parevano
molto intenzionati a smettere.
Thad aveva una mano
affondata tra i capelli morbidi di Kurt, mentre l'altra gli
accarezzava dolcemente il fianco. Sentiva lungo la schiena i tocchi
delicati del suo ragazzo e la cosa gli dava i brividi. Era anche
remotamente consapevole di doverci andare piano, per evitare che la
cosa degenerasse, ma certo avere Kurt mezzo steso addosso a lui non
era un buon incentivo per smetterla.
Non che Hummel fosse messo
meglio in quel momento in fatto di capacità di ragionamento,
anzi aveva praticamente spento il cervello. L'unica cosa a cui
riusciva a pensare, mentre si staccava dalla bocca di Harwood per
affondare il viso nel suo collo, era al buon odore della pelle di
Thad. Senza ragionarci troppo, seguì quello che gli suggeriva
l'istinto del momento e si mise a cavalcioni sulle gambe del ragazzo,
iniziando a baciarlo su e giù per il collo.
Thad gemette forte. Era
ufficiale, Kurt voleva farlo morire quella sera. E soprattutto non
aveva ancora ben afferrato quanto fosse labile il suo autocontrollo.
- Pookie...-
Nessuna risposta.
- Kurt.....Kurt, fermati.-
Ci fu una specie di
mugolio indefinito come reazione a quelle parole tra un bacio e
l'altro, poi il soprano tornò ad occuparsi della sua
produzione di succhiotti.
- Sul serio, Pookie,
smonta dalla macchina o non ti garantisco di riuscire a trattenermi.-
- Allora non farlo.-
Il moro sbarrò gli
occhi, abbassando lo sguardo. Il suo ragazzo si era fermato, almeno
quello, e stava con la testa appoggiata alla sua spalla. Gli
accarezzò una guancia e gli fece alzare lo sguardo per
scontrarsi con quegli occhi limpidi.
Il viso di Kurt era
arrossato ma stranamente calmo. Harwood non osò fare nemmeno
un fiato, in attesa. Sentiva che in qualche modo quello era un
momento importante e non voleva assolutamente rovinarlo.
Hummel prese la sua mano e
gli baciò dolcemente il palmo, mentre lui non riusciva a far
altro che guardarlo in adorazione, ipnotizzato da quel gesto così
dolce e intimo.
- Accarezzami.-
Thad serrò gli
occhi e rabbrividì, trattenendo a stento un gemito.- Kurt...-
Il soprano distolse lo
sguardo imbarazzato.- Non vuoi?-
- Dio Pookie, certo che lo
voglio fare, da morire. Ma non lo devi dire solo perché lo
penso io.-
Kurt si morse il labbro.-
No, io...voglio sentirti vicino Thaddy. Come quella sera dopo il
ballo.- Si accoccolò di nuovo sulla sua spalla.- Toccami
ancora, ti prego...-
Il moro gli prese il volto
tra le mani e lo baciò, lasciandolo senza fiato.
Thad si staccò,
guardandolo fisso negli occhi.- Tu mi fai davvero un brutto effetto,
Pookie.- sussurrò. Senza distogliere lo sguardo gli prese una
mano e la portò all'altezza del cavallo dei pantaloni. Kurt
sussultò nel sentire l'eccitazione del suo ragazzo, che
gemette al contatto.
- E' una cosa seria.-
disse, accarezzandogli il viso.- E voglio che tu sia sicuro di
volerlo sul serio.-
Hummel annuì,
chinandosi a baciarlo.- Penso solo a te, Thad. Quando hai avuto
l'attacco non riuscivo a chiudere occhio. Ero a New York e volevo
solo stare lì con te. Non voglio nessun altro.- distolse lo
sguardo, avvampando di botto.- E poi....ehm....ecco....-
Harwood lo guardò
per un attimo perplesso, poi capì. Gli risalì
lentamente la coscia con la mano, sentendolo trattenere il fiato,
fino ad arrivare a sentire che anche il piccolo aveva un casino
nascente nelle parti basse.
- Oddio.- soffiò
fuori Kurt, a metà tra il gemito e l'imbarazzo.
- Quindi....ti faccio un
certo effetto direi.-
Il soprano mugolò,
nascondendo il viso nella sua spalla.- Che vergogna...-
- E di che?- fece dolce
Thad.- E' perfettamente normale e devo dire che la cosa mi lusinga
parecchio. A te no?-
Hummel appoggiò la
fronte alla sua, annuendo. E non aveva ancora tolto la mano dai suoi
pantaloni, cosa che mandò definitivamente al diavolo qualsiasi
altra folle obiezione e convinse Thad a baciarlo con urgenza,
stringendolo di più a sé. Kurt reagì con una
certa sorpresa all'inizio, specie perché sentì le mani
di Harwood insinuarsi sotto alla sua maglietta ad accarezzargli
l'addome, poi si lasciò andare, gemendo alla sensazione dei
tocchi del moro sulla pelle.
Improvvisamente sembrava
esserci troppo spazio tra lui e Thad, come se non fossero ancora
abbastanza vicini. O almeno, a lui non bastava più. Si
strusciò su di lui per approfondire il contatto, facendo così
scontrare le rispettive erezioni e strappando ad entrambi dei versi
eccitati.
- Fallo ancora.- gli
sussurrò all'orecchio Thad con voce roca e il fiato corto.-
Dio, Kurt, fallo di nuovo.-
Il soprano ormai aveva
spedito il cervello in ferie perciò non se lo fece ripetere
due volte, aggrappandosi alle spalle del suo ragazzo e baciandolo con
passione. Gli girava la testa, sapeva solo che quella mossa era
tipo...wow. Specie visto che era accompagnata dalle esplorazioni di
Thad sotto la sua maglietta.
Il moro si avventò
sul suo collo dopo l'ennesimo colpo di bacino, iniziando a leccarlo
dal mento fino alla clavicola, lasciando una scia umida sulla sua
pelle accaldata. Gli afferrò il sedere con entrambe le mani,
assecondando i suoi movimenti. Poi gli venne un'idea e spinse Kurt a
stendersi sul sedile il più dolcemente possibile, invertendo
le loro posizioni.
Hummel mugugnò di
disappunto per la perdita del contatto con il suo ragazzo, anche se
fu solo temporaneo. Thad si stese su un fianco accanto a lui,
attirandolo a sé visto anche lo spazio ridotto. Ok che la sua
macchina era una BMW, ma aveva pur sempre i suoi limiti di grandezza.
Kurt apprezzò il
calore del corpo del moro contro il suo e si accoccolò addosso
a lui.
- Thaddy...-
Il moro gli posò un
dito sulle labbra. - Se non ti piace, fermami.-
Lo fece voltare nel suo
abbraccio, fino a che Kurt non si ritrovò con la schiena
contro il petto di Thad, la sua bocca a tormentargli la pelle giusto
sotto l'orecchio, una mano a percorrergli il petto, sollevandogli la
maglietta e l'altra che armeggiava con l'apertura dei suoi pantaloni.
In qualche remoto angolo del suo cervello c'era ancora qualche punta
di preoccupazione per quello che stava per succedere, ma Harwood
riuscì a mandargli in pappa il cervello andando ad
accarezzargli l'interno coscia su e giù, con una lentezza
esasperante. Non riusciva a smettere di ansimare, voleva solo
continuare a subire quella magnifica tortura. Mosse istintivamente il
bacino contro l'erezione di Thad, che affondò il viso tra i
suoi capelli nel tentativo di soffocare un gemito.
Dove cavolo aveva imparato
Kurt a fare una cosa del genere? Ah, giusto, Single Ladies. Benedetta
Beyoncé!
Incapace di trattenersi
oltre, salì nuovamente lungo la coscia del suo ragazzo e
infilò la mano nei suoi boxer, andando a stringere la sua
erezione.
Il soprano urlò,
gettando la testa all'indietro e spingendosi di più contro la
sua mano. Continuando a strusciarsi su di lui, eccitato, Thad mosse
la mano lungo tutta la lunghezza di Kurt, iniziando a masturbarlo.
Hummel iniziò ad
emettere versi sempre più incoerenti. Non si sentiva nemmeno
più le gambe, tutto il suo sangue sembrava defluito dalle
parti del pene. Incapace di stare fermo, si spinse verso la mano del
ragazzo, che nel frattempo aveva portato una gamba sopra la sua.
Erano quasi troppe sensazioni tutte insieme: l'erezione di Thad con
cui si scontrava ad ogni movimento del bacino, la sua lingua che gli
percorreva il collo, le dita che gli pizzicavano il capezzolo, il
calore del suo corpo, per non parlare di quello che stava facendo
dentro ai suoi pantaloni.
- Tha...Thad...-
- Sono qui Kurt. Sono qui
con te.-
Gli sfuggì
l'ennesimo urlo eccitato e il moro affondò il viso nel suo
collo. Kurt aveva un odore buonissimo, pensò in modo piuttosto
incoerente, intensificando il ritmo. Sentiva che ormai il suo ragazzo
c'era quasi.
Infatti poco dopo il più
piccolo inarcò la schiena e venne con un ultimo urlo. Thad lo
seguì a ruota dopo essersi strusciato un altro paio di volte
contro il corpo di Hummel, abbandonato addosso a lui.
Kurt lo sentì
gemere forte mentre anche lui raggiungeva l'orgasmo. Stava ancora
cercando di riprendere fiato, senza osare muovere un muscolo, stava
già tremando a sufficienza di suo. La mano fresca di Thad si
posò sulle sue guance in fiamme. Kurt si voltò appena a
guardarlo, perdendosi in quelle iridi scure e calde.
- Stai bene?-
Il soprano gli posò
un leggero bacio sulle labbra, non era sicuro di riuscire a formulare
una frase coerente in quel momento e quella sembrava una buona
risposta alla domanda. Harwood rispose con un bacio profondo e dolce,
che fece definitivamente sciogliere quel poco che rimaneva del suo
stomaco. Levò la mano dai suoi pantaloni e prese un fazzoletto
per pulirsi un po', per poi tornare subito ad abbracciarlo, facendolo
voltare verso di lui. Kurt chiuse gli occhi e si lasciò
coccolare dal suo ragazzo.
- Ehi, stai tremando.-
- Scusa...io non...-
- Di che ti scusi?-
rispose con un sorriso.- Sei perfetto così.- Thad restò
in silenzio per un momento, accarezzandogli i capelli.- Ho
esagerato?-
- Solo...è stato,
ecco, intenso. Non me l'aspettavo.- Kurt mugolò d'imbarazzo.-
Oddio, siamo nel vialetto di casa mia! Nella tua macchina! E se mio
padre e Finn tornavano dalla partita e ci beccavano? Ma che mi dice
la testa...-
- Oh, c'era questo
rischio?- Harwood ci ragionò sopra giusto un secondo.- Beh,
sarebbe stato un gran bel modo di morire.- commentò,
beccandosi una gomitata.
- Idiota.- borbottò
il piccolo, facendolo sorridere.
- Lo sapevo che saresti
entrato in paranoia, Pookie.-
- Fatti gli affaracci
tuoi.-
- Faccio notare che tu sei
affar mio.-
- Senti, ho già le
mie difficoltà a formulare pensieri coerenti, potresti per
piacere lasciarmi un po' di delirio nelle frasi?-
- Tutto il delirio che
vuoi, promesso.- Thad sorrise, tirandolo a sedere.- Uhm, abbiamo
appannato per bene i vetri, chiaro segnale.-
- Oddio.- borbottò
il soprano scendendo dall'auto. L'aria frizzante della sera lo fece
rabbrividire per un attimo, ma l'accolse con piacere. Inspirò
a pieni polmoni, chiudendo gli occhi nel sentire il suo ragazzo che
gli accarezzava i capelli.
- Sei tipo la cosa più
adorabile del pianeta, specie perché sei tutto scombinato. E
quel faccino rosso è un amore.-
Kurt sussultò,
ricordandosi di avere ancora la patta aperta ed affrettandosi a
rimediare.- Così di certo non mi aiuti a farmelo passare, il
rossore.-
Il moro lo guardò
intenerito.- Non preoccuparti, fila subito in camera e datti ai tuoi
rituali sugli intrugli, ok? Ti mando un messaggio appena arrivo?-
Hummel annuì,
cercando qualcosa da dire, ma gli occhi di Thad gli facevano perdere
il filo ogni volta. Gli prese le mani e chiuse gli occhi quando il
moro si sporse per baciarlo un'ultima volta, prima di lasciarlo
entrare in casa. Era dalla sera del ballo che facevano così,
Thad non montava in macchina se prima non l'aveva visto entrare in
casa. Era una cosa un po' stupida e da principessine sceme, però
gli piaceva sentire il suo sguardo addosso, era meglio di qualsiasi
parola di saluto.
Rientrò in casa con
il cuore che batteva a mille, e non certo per i pochi metri percorsi
dal vialetto a lì. Ora che non aveva più il calore del
corpo del suo ragazzo a fargli da distrazione, iniziò a
realizzare per bene tutto quello che era successo.
Porca Miseria.
Ma porca miseria sul
serio!
Il soprano si gettò
un'occhiata attraverso lo specchio dell'entrata. Ciuffo spettinato,
guance rosse, maglietta un po' sgualcita, leggeri segni sul collo. E
ovviamente aveva macchiato i boxer.
- Oh, porca miseria...-
- Kurt, sei tu?-
Praticamente saltò
in aria dallo spavento, lasciando piuttosto perplessa Carole, che era
in salotto a godersi un film in santa pace.
La donna lo guardò
perplessa.- Va tutto bene?-
Al che il povero Kurt
sgranò gli occhi come un cerbiatto in mezzo a un'autostrada e,
incapace di formulare qualcosa di più intelligente, pigolò.-
Credo di aver macchiato i boxer.-
Carole inarcò le
sopracciglia, fissandolo con tanto d'occhi. Poi si sciolse in un
sorriso intenerito e lo prese per le spalle.- Forza, direi che ci
vuole un po' di latte caldo.-
Il ragazzo la seguì
come un'automa e con una rigidità degna di Pinocchio. Perché
non era andato dritto in camera come gli aveva suggerito Thad? Che
poi era tutta colpa sua se non riusciva nemmeno a ragionare,
accidenti a lui!
Si aspettava qualche
commento dalla sua matrigna, ma a rompere il silenzio c'erano solo il
rumore del fornello, lo sbattere delle tazze sul tavolo e il
sottofondo della TV ancora accesa in salotto.
Carole gli posò
davanti la sua tazza, con un sorriso.- Ecco. Non preoccuparti, Burt e
Finn non torneranno prima di un'altra mezz'ora, hai tutto il tempo
per sistemarti.-
Kurt annuì
meccanicamente.- Gra...grazie.-
- Respira tesoro, non è
successo niente. Stai parlando con la donna che ha cresciuto Finn
Hudson, dopo aver lavato le sue lenzuola credo di essere pronta a
tutto.-
La faccia del soprano virò
verso un affascinante rosso semaforo.- Non credo di volerlo sapere.-
disse, facendola ridere di gusto. Si morse il labbro, incerto.- Lo
dirai a papà?-
- Dio no, ci tengo a mio
marito. Non ho molta voglia di fargli venire un altro infarto.-
Questo lo fece sorridere
per un attimo.- Ti ha raccontato del discorso che mi ha fatto
sul...ehm, hai capito.-
- Oh si, e sono molto
fiera di entrambi per questo.- gli prese una mano.- So che non è
stato facile, lo capisco bene. Ho dovuto crescere un figlio cercando
di fare anche le cose solitamente destinate ai padri e non sempre ci
sono riuscita, inutile negarlo. E sai com'è tuo padre. Ha
dovuto rielaborare un bel po' di cose quando siete rimasti soli.-
- Non so come farei senza
di lui. Però...a volte mi manca terribilmente la mia mamma,
non offenderti.-
Carole si avvicinò
e lo strinse.- Ma certo che ti manca, Kurt.-
Kurt si lasciò
coccolare per un po', ritrovando la calma che aveva perso dopo aver
varcato la soglia di casa.
- E' stata la prima
volta.- sussurrò dopo un po'.- Cioè, non in quel senso,
che dico, però non... è un po' imbarazzante.-
- Ti ha toccato in modo
diverso?- chiese dolcemente Carole.
- Si.-
- Sei davvero innamorato
di Thad, eh?-
Hummel sbuffò.-
L'ha capito perfino Finn, fai un po' tu.-
La donna rise di gusto,
sciogliendo l'abbraccio.- Non c'è niente di male a desiderare
in quel senso la persona che ci piace. E poi siete maschi. Come ho
detto, credo di poter affrontare dei boxer da lavare senza uscire di
testa. Finisci il latte prima che si freddi del tutto.-
- Se arrossisco un altro
po' potrei riuscire a scaldarlo io.-
Si sorrisero da sopra le
tazze, senza bisogno di aggiungere altro.
- Meglio che vada a
cambiarmi prima che i fanatici del football rientrino.-
- E io forse riuscirò
a vedere il finale del film.-
- Carole...beh, grazie.-
- Figurati tesoro.-
Kurt era in camera sua,
fermo davanti allo specchio. Si era fatto una bella doccia, messo il
pigiama e ora doveva solo prepararsi per messaggiare un po' con Thad
prima di andare a dormire. Però erano cinque minuti buoni che
se ne stava fermo a fissarsi allo specchio. La stessa faccia di
quella mattina. Da fuori non sembrava diverso. Niente a che vedere
con il subbuglio che aveva dentro. Si sentiva il cuore andare a
mille, e non solo per l'imbarazzo. Continuava a sentire le mani di
Thad che lo accarezzavano dappertutto. Si sentiva bene, si
sentiva...eccitato. Ecco, quello era il termine giusto, eccitato.
Proprio lui che ancora aveva il riflesso di cantare quando le
conversazioni si facevano troppo osé per le sue povere
orecchie. Ma questo era diverso. Non era un parlare astratto di
esperienze altrui o girare su internet a guardare filmacci. Si
trattava di lui e Thad ed era stato così naturale e
dannatamente giusto...
Sobbalzò sentendo
la suoneria del suo cellulare.
Eccomi, sono arrivato
sano e salvo. Finito con le creme Pookie?
Non ho neanche
cominciato. Quanto hai corso, pazzo che non sei altro?
pazzo lo so,
specialmente per te (; A che pensi?
A te.
Anch'io
Penso di volerti qui me
Tuo padre potrebbe
staccarmi la testa
Sicuro come l'oro. Però
lasciami fantasticare un po'.
Tutto quello che vuoi,
Pookie.
E tu, a cosa pensi?
Penso che sei la cosa
migliore che mi sia mai capitata, Kurt.
Beh, poteva decisamente
addormentarsi felice quella sera.
Ed ecco che riemergo
dall'oblio. Si, sono ancora viva! XD Mi dospiace per questo ritardo
immane, questo è stato un capitolo particolarmente difficile
da scrivere, con tante cose concentrate, ma soprattutto è
appena passato un periodaccio in cui scrivere non era proprio in cima
ai miei pensieri. Niente di grave, solo che litigare in compagnia per
motivi inesistenti non è mai bello e sono praticamente appena
uscita dalla guerra fredda. Infatti poi ho scritto questo, mezzo
capitolo di un'altra fic e una one su Glee nel giro di tipo due
giorni ^^''.
Spero in bene, incrocio le
dita per le scene qui presenti, dalla crisi di Thad a quella in
macchina...
Beh, anche Jessy ha
spedito Thad a New York con Wes, ci avevo pensato pure io perciò
sono a posto anche con i Pips :D
Ah, piccolo sondaggio, c'è
una canzone in Italiano che per me è terribilmente Hummerwood
e mi piacerebbe usarla nella fic, cosa ne pensate?
Comunque ora ho invaso
anche twitter se volete XD @tsubychan1984, w la fantasia nei
nickname! XD
A presto!
Ciriciaux!!!
Tsubychan1984
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