Al limite del paradiso

di twetty82
(/viewuser.php?uid=5469)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. La svolta di una vita ***
Capitolo 2: *** 2. Convivenza forzata ***
Capitolo 3: *** 3. Nuova scuola... ***
Capitolo 4: *** 4. l'appuntamento disastroso ***
Capitolo 5: *** 5. Scusa....ma io ti devo proteggere ***
Capitolo 6: *** 6. L'amico del sergente...si può cambiare? ***
Capitolo 7: *** 7. Che mi tocca fare!!!! ***
Capitolo 8: *** 8. Tensione nell'aria ***



Capitolo 1
*** 1. La svolta di una vita ***


AL LIMITE DEL PARADISO

AL LIMITE DEL PARADISO

CAPITOLO 1. LA SVOLTA DI UNA VITA

 

- Naraku non mi uccidere! Dammi ancora un po’ di tempo e ti restituirò la somma di denaro-

- Ma lo sai che ormai il tempo è scaduto!-

Naraku teneva la sua pistola dritta sulla fronte dell’uomo, che gli stava difronte. Uno dei soliti polli: un fallimento nel lavoro, licenziati e abbandonati dalla famiglia, e si rifugiavano nel gioco d’azzardo, sperperando gli ultimi risparmi posseduti. Indebitandosi pure con lui, Naraku, il temuto boss della mafia giapponese. Ma lui non era stupido come loro, voleva essere ripagato con interessi che neanche le banche si sognavano.

Se non riaveva il suo denaro succedeva questo:

BANG BANG

Due colpi di pistola dritti in fronte.

Gli piaceva sparare con la sua pistola, anche se era potente, adorava sporcarsi le mani.

Soffiò sopra alla canna della beretta, come facevano gli antichi corsari con le loro pistole riempite di polvere da sparo.

- Bene! Portatelo via – ordinando ai suoi secondini di nascondere il corpo.

Naraku si sistemò la ciocca di capelli nero fumo dietro l’orecchio, per poi fare dei passi indietro per uscire dal qual vincolo. Dinanzi a sé si ritrovò una ragazza, dalla lunga capigliatura nera, che si teneva le mani all’altezza bocca: tremanti. Come vide Naraku dirigersi verso di lei, iniziò a correre, lasciando a terra la borsa.

- Uomini, acciuffatela! Non voglio testimoni!-

" Manca solo che una ragazzina impicciona mi mandi in carcere…"

Vide i suoi subordinati correrle dietro, si avvicinò alla borsa che la ragazza aveva dimenticato. Al suo interno trovò molte cose: fazzoletti, caramelle, carte e scontrini sgualciti, un assorbente e il suo portafoglio. Tenne il portafoglio in mano, lasciando cadere il resto.

Il suo portafoglio di Hello Kitty ( pubblicità occulta) azzurro conteneva pochi e niente spiccioli, 1400 Yen ( per chi non lo sapesse corrispondono a 10 Euro, circa.), ma questo al boss non interessava, aprì la carta d’identità.

- Bene Kagome Higurashi, era meglio che oggi te ne stassi a casa! Da adesso in poi, la tua vita non sarà spensierata come quelle delle tue coetanee!!-

 

*****

Kagome correva, ogni tanto si guardava alle spalle per vedere quanto vantaggio avesse: poco… Non era mai stata brava a correre, al massimo, a scuola, riusciva a malapena a resistere per 10 minuti, ma la sua forza d’animo era tale da farla andare più veloce di Speedy gonzales.

Entrò nel parco, dietro a casa sua e si tuffò in un cespuglio. Rimase immobile. Vide i due uomini, che la inseguivano, proseguire diritti senza neanche considerare quel cespuglio.

Era salva…

Uscì dal suo nascondiglio, una decina di minuti dopo, ritrovandosi ricoperta da minuscoli fiorellini bianchi e foglioline.

Salì la grande scalinata, che divideva la strada dalla sua casa, affianco al tempio scintoista.

Aprì la porta e cadde terra, era esausta….Non sapeva se essere felice per averla scampata o triste per quello che aveva visto in quel vincolo. Il piccolo Souta comparve vicino alla soglia, appoggiandosi al muro e continuando a mangiare dal sacchetto di patatine. Incuriosito guardò la sorella, che era a gattoni, vicino alla porta.

- Nonno, Kagome è tornata! – urlò

- Che hai sorellona, hai una faccia! Sembra che hai visto un cadavere!-

- Più o meno…- rispose lei

- Dai… e com’era?- disse il fratello stupito

- E’ stato orribile…- mettendosi a piangere

Nella mente le si proiettavano quelle immagini, come se fossero diapositive di un film che nessuno voleva vedere!

- Nonno, nonno, Kagome ha visto un cadavere!-

L’anziano uomo arrivò vicino ai due ragazzi, inginocchiandosi vicino alla nipote.

- Bambina, e vero?- le domando con più dolcezza possibile

- Si nonno, è stato terribile!-

- Vieni tesoro, andiamo a sederci sul divano!

- No nonno – asciugandosi le lacrime- Accompagnami dalla polizia…-

*****

Una settimana dopo…

- Colonnello, la civile, Kagome Higurashi, non è al sicuro nell’attuale residenza!-

- Da che cosa lo deduce tenente?-

- Alcune informazioni, riguardanti la civile, sono trapelate dal centro di comando. Richiedo il trasferimento in una casa protetta in America, sotto la sorveglianza del miglior agente.-

- Si riferisce al Sergente Takashi?-

- Esattamente Colonnello. Lui è il migliore in questo campo.-

L’ufficiale superiore si alzò dalla sua scrivania di legno, dando le spalle al suo subalterno, si diresse alla finestra.

- Lo sa che, il sergente è in congedo ormai da un anno. Da quando è successo quel fatto… rammenta tenente?-

- Si, ne sono al corrente!-

- Ormai è l’ora che torni al lavoro! E’ giovane ed è il migliore! Me lo chiami!!!- mettendosi le mani dietro la schiena.

- Si Colonnello. Con il vostro permesso, io mi congedo.-

- Si, vada pure.-

Il tenente si portò la mano destra alla fronte come segno di saluto ed uscì dalla stanza.

" Caro Inuyasha, è ora di dare una svolta alla tua vita…."

 

 

FINE CAPITOLO 1

Scusate, lo so che l'avevo glia impostato ma erroramente l'ho cancellata!!! la mia furbizia...

Per vostro dispiacere, sono tornata alla riscossa con un’altra storia!!! Lo so, voi non ne potete più di me!!!!!

La storia non sarà sempre così tragica, ci sarà anche qualche scenetta divertente…

Commentate in molti. Un bacione, Kyoko

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2. Convivenza forzata ***


AL LIMITE DEL PARADISO

AL LIMITE DEL PARADISO

Grazie mille per i commenti, senza dimenticare chi ha letto solamente il capitolo

X luna91: mi spiace, ma dovrai accontentarti di immaginartelo in vestiti normali!

X Elychan: non posso svelare niente! L’unica soluzione è continuare a leggere! Tutto verrà svelato a tempo debito!!!!

CAPITOLO 2. CONVIVENZA FORZATA

Cara mamma,

Tu non crederai dove sono ora: in aereo. Mi stanno di nuovo trasferendo, ma questa volta sarà molto più lontano, da te e dal Giappone.

Da un giorno all’altro mi hanno detto: " Signorina Higurashi, prepari le sue valigie. Verrà trasferita…"

Cose da pazzi!!!! Perché quel maledettissimo giorno non sono rimasta a casa??? Sigh sigh…Mi hanno messo pure sotto custodia, che palle!!!

Mi mancate moltissimo…

Kagome guardò la lettera che aveva scritto, l’appallottolò e la gettò accanto alle altre, erano una decina.

Guardò fuori dal finestrino e con sua sorpresa avvistò la terra, di quel paese, tanto straniero a lei. Costretta ad abitarci contro la sua volontà…

Guardò l’uomo, se si poteva definire così un ragazzo sui 23 anni, che le stava accanto. Stava dormendo.

Moriva dalla voglia di stuzzicarlo, ma non era il caso dopotutto. Allora gli sfiorò lievemente il braccio.

- Che c’è?- chiese scorbutico senza aprire gli occhi.

- Niente, volevo solo vedere se dormivi!- rispose lei

" mai svegliare il can che dorme… però quant’è scontroso!!!"

- Si, dormivo contenta!!!- rimanendo sempre con gli occhi serrati

- Ma se mi hai risposto subito?!-

- Ragazzina, non mi rompere. Guarda fuori dal finestrino e conta gli uccelli che volano…- disse sistemandosi sul sedile.

- SIGNORI PASSEGGERI, ALLACCIATE LE CINTURE DI SICUREZZA. L’AEREO STA PER ATTERRARE ALL’AEROPORTO DI LOS ANGELS. GRAZIE PER AVER SCELTO LA JAPAN AIR-LINE-

- Visto, ti ho anche facilitato il risveglio…-

- Ah ah ah, che spiritosa che sei!!- sarcastico affermò lui, volgendo i suoi occhi di un intenso nero verso la ragazza.

 

Scesi dall’aereo e recuperate le valigie, Kagome di colpo si intromise nella strada del suo "guardiano", bloccandolo.

- Inuyasha, due….- mettendo in vista due dita della mano

- Eh…? Due cosa?- guardando stranito la ragazza

- Due…- avvicinandogli vicino agli occhi le due dita

- Senti, non sono onnisciente, né tanto meno un indovino, per cui P-A-R-L-A!- gesticolando con la mano

- Due uccelli – portandosi un dito sulla bocca facendo finta di meditare – credo gabbiani…-

- E allora?- un enorme gocciolone comparve sulla testa di Inuyasha

- Niente, mi hai detto di contarli e io l'ho fatto!!!- facendogli un sorrisone

" Mio Dio, chi mi è capitato di proteggere: una ragazzina pazza e squinternata!!!"

" Uffa…. Chi mi è capitato come guardia del corpo: un ragazzo burbero e incapace di stare agli scherzi! Sigh sigh… rivoglio la mia vita precedente!!!!"

Entrambi salirono nel giallo taxi, che li condusse alla residenza a loro destinata: una carina casetta.

- Che bella…- disse Kagome quando la vide, facendo un bel giretto attorno e la suo interno.

- Ragazzina vieni qua un secondo- le urlò Inuyasha trascinando una delle valige di Kagome

- Non mi chiamo ragazzina!- gli rispose lei andandogli incontro

- Scema di una ragazzina stupida, va meglio così?-

- Ah ah spiritoso. Kagome, basta e avanza come nome!-

- Bon... tieni- lanciandogli una scatolina – è per te! Non pensare che te l’abbia regalato io, intesi!-

- Grazie lo stesso- reggendo in mano il ciondolo a forma di stellina – è bellissima-

- Si si, comunque indossalo e non toglierlo mai! E’ resistente sia all’acqua che al fuoco. Se un giorno decidessi di darti fuoco, il ciondolo rimarrebbe intatto!-

- Questa idea non mi alletta al momento, la terrò buona per il prossimo futuro!-

Guardò il ragazzo andarsene con la sua borsa e Kagome subito gli fece una linguaccia, dicendogli che era uno screanzato.

- Dato che, sei con le mani in mano, potresti aiutarmi, invece di farmi gestacci alle mie spalle. Sto faticando solo per portare la tua valigia!-

- Beh, chi te l’ha detto di farlo, se ti lamenti tanto!-

- Bene…- lasciando il borsone- fai come vuoi- andandosene

La ragazza spinse il suo bagaglio fino ad una porta, l’aprì. Al interno della stanza, trovò un letto matrimoniale un tavolo con delle starne apparecchiature.

- Ah, non ci pensare! Quella è mia!- buttandosi al suo interno – e qui, tu, non devi mai entrare!-

Kagome voleva buttare giù la porta e prenderlo a valigiate, ma si contenne. Se no da protetta passava a criminale!

Trovò la sua stanza, carina, niente male, un po’ vuota ma decente. Mancava solo un po’ di tocco femminile. Iniziò a sistemare i vestiti e la stanza finché non fu soddisfatta del risultato.

Andò in salotto, sedendosi sul divano, accese la televisione. Sebbene tutti i programmi fossero in inglese, ci capiva benissimo. Le piaceva molto quella lingua ed a scuola aveva dato sempre ottimi risultati in quella materia.

Davanti a sé si materializzò una lattina di fresca Coca-Cola, l’afferrò e bevve un breva sorso. La stessa cosa fece Inuyasha, sedendosi accanto a lei.

- Vedo che ti sei messa il ciondolo come ti avevo ordinato. Allora il mio nome l’hai imparato fin troppo bene e sai anche che ti devo proteggere!- la ragazza continuava a muovere la testa come annuendo. – Da adesso in poi, frequenterai la scuola qui, sotto falso nome. Spero che tu sappia l’inglese!-

- Come sotto falso nome? Voglio sempre tenere Kagome!-

- Sarai Kagome Takemoto e frequenterai la "Angel High School" e la tua residenza sarà questa! Dimenticavo… non dovrai mai dire il vero motivo del tuo soggiorno qui!-

- Ma verrà qualcun altro in questa casa?-

- No-

- Cosa?!? Io dovrei stare in questa casa, sola con te? E’ escluso!!!-

- Guarda che non voglio lo voglio neanch’io! Ma gli ordini sono ordini…-

 

Fine capitolo 2

Forse Kagome vi sembrerà un po’ scema ed infantile, ma mi piaceva metterla così!

Un bacione, Kyoko

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3. Nuova scuola... ***


AL LIMITE DEL PARADISO

AL LIMITE DEL PARADISO

CAPITOLO 3, NUOVA SCUOLA…

- Come sarebbe gli ordini sono ordini!!!! E se io non volessi stare sola con te?-

- Ti attacchi…- disse stizzito

" Ma che risposta è "ti attacchi…" ????"

- Questo è tutto! Qualche domanda?-

- No signore!- lo calzonò lei

" che cretina"

- Senti io ordino una pizza. Ne vuoi anche tu?-

- Si, margherita, per piacere! Senti io vado in camera appena arriva la pizza, chiamami per favore!

- Ah ah- prendendo il cordless in mano

*****

Si buttò sul letto, affondando il suo volto nel cuscino. Delle piccole lacrime sceserono dai suoi occhi…

" Ma perché, perché, devo stare qui!!! Voglio tornare a casa dalla mia famiglia. Non voglio farmi una vita nuova, rivoglio la mia vecchia… Quando potrò mai tornare a casa… " quando verrà arrestato Naraku, lei, signorina, potrà tornare a casa ma fino ad allora lei dovrà stare sotto protezione"… ma quando avverrà questo momento????"

- Kagome, vieni, sono arrivate le pizze- uscì subito dalla camera

- Mi hai chiamato per nome!!-

- Mi è toccato, perché altrimenti non venivi mai più a mangiare e io non volevo sentirmele!!- addentando un pezzo di pizza

" Beh, non è tanto incazzoso!! Ha anche lui un briciolo di dolcezza!"

*****

" Non deve essere male andare in questa scuola!!" pensò Kagome osservando l’edificio scolastico. Era enorme e possedeva un piccolo giardinetto all’entrata. C’erano gruppetti di ragazzi e ragazze, vestiti con abiti leggeri. Era in California, lì non tramonta mai il sole.

Andò, con passo lento e timoroso per i corridoi, attirando l’attenzione di quelli che sarebbero stati i suoi nuovi compagni.

Bussò alla porta della presidenza ottenendo un " avanti" detto in tono autoritario

- Buongiorno signora preside- disse in ottimo accento americano

- Tu devi essere la nuova arrivata, Kagome, se non mi sbaglio. Non stare lì in piedi accomodati- disse indicando una delle poltroncine di pelle davanti alla sua scrivania – Mi capisci vero?-

- Anche se sono giapponese capisco chiaramente l’inglese!-

- Molto bene, ora ti accompagnerò nella tua nuova classe. Ma prima qual è il motivo per cui ti sei trasferita qui?-

- Motivi di studio- "vediamo se va bene la balla che abbiamo inventato io e Inuyasha?"

- Ok, spero che sarà istruttivo-

" Bingo…" – Senz’altro-

Si fermarono davanti all’aula " 4B" (la mitica 4B, chissà perché l’ho messo in quest’aula??! Per chi gli fregasse è la mia classe attuale!!! Lo so nn vi frega un cazzo, ma comunque va bene!!!) c’era scritto sulla porta. Come entrò la preside, i ragazzi ordinatamente si alzarono in piedi, dandole il buongiorno.

- Ragazzi, sono venuta qui per presentarvi la vostra nuova compagna di classe. Kagome entra…- intimandola ad entrare – non siate duri con lei. E’ venuta qui con uno scambio di studio… penso di aver detto tutto, ora la parola a Kagome-

Kagome stava morendo dalla vergogna. Si sentiva un po’ osservata, giusto quei 20 paia d’occhi la fissavano, senza contare il professore e la preside: 22!!!

- Mi chiamo Kagome Takemoto, ho 18 anni, mi sono appena trasferita da Tokyo, come ha detto la vostra preside per motivi di studi. Parlo abbastanza bene l’inglese, per cui non serve che facciate strani versi per farvi capire. Spero di allacciare amicizia con voi…-

Fece un sospiro di sollievo, ce l’aveva fatta!!!!

La classe era entusiasta della nuova arrivata, i ragazzi perché pensavano di aver trovato una potenziale fidanzata e le ragazze per aver trovato una potenziale amica.

- Bene Kagome, puoi andare a sederti infondo vicino alla finestra!!- disse il professore indicando un banco accanto ad una ragazza con un’alta coda di cavallo (chissà chi è!!)

Si sedette, sorridendo e salutando la compagna.

- Ciao, io sono Sango piacere- allungandole la mano – Ma sei davvero giapponese?- Chiese incuriosita

- Si, perché?- ( se fossi stata Kagome gli avrei risposto – Nooo per finta- lasciamo stare la mia stupidità)

- Niente, ero solo curiosa! Se ti serve una mano non esitare a chiedermi-

- Grazie Sango- "sembra simpatica, spero che diventeremo amiche…"

*****

A ricreazione fu tempestata da una marea di domande e a malapena riusciva a dare una risposta esauriente a tutto…. Già si era scordata i loro nomi: Shirly, Candy, Mandy, tutti similari. C’era perfino uno che si chiamava come un piatto tipico del suo Paese, un certo Azuki. li unici nomi che si ricordava perfettamente, oltre a Sango, erano Kouga, Hojo e Kanna, quelli che avevano origine nipponica…

Erano tutti simpatici in apparenza, ma cosa si nascondeva sotto la loro pelle abbronzata??? Erano figli di papà, ricchi e viziati…. Forse, ma mai giudicare dall’apparenze….

*****

Alla fine della scuola, appena entrò in casa, si buttò sul divano. Era stanca, troppe novità nella sua vita.

- Bentornata, com’è andata?- chiese Inuyasha sedendosi sulla poltrona, fissando la ragazza, che rispose alzando il pollice.

- Se la sono bevuta la storia del corso di studi?-

- Si – inginocchiandosi sul sofà – è andato tutto bene –

- Lo immaginavo, questi americani sono degli allocchi-

- Ma simpatici…- aggiunse la ragazza

- Sarà….- sarcasticò

- Perché sei sempre così ostile? Sei insopportabile-

- Non sputare sentenze se non mi conosci!!!-

- E come potrei, se sei sempre così?-

- Infatti, non sono affari tuoi! La mia vita privata deve rimanere privata. Mica scrivo, nei cartelloni pubblicitari ai bordi delle strade la mia vita privata!!-

- Io non sto dicendo questo. Dato che devo convivere con te, almeno, potrei sapere qualcosina?-

- No!! Tra noi c’è un rapporto di lavoro!! Tu sei solo un compito che devo svolgere!!-

Kagome si alzò abbastanza irritata e si rifugiò nella sua stanza, sbattendo violentemente la porta.

" e’ riuscito con le sue maniere del cazzo a rovinarmi la giornata. Come potrò mai andare avanti così??"

Si spostò un capello, che le punzecchiava e sentì una lacrima solitaria. Si guardò il dito, la piccola goccia d’acqua era lì, come farle da piccolo specchio della sua esistenza.

Voleva qualcuno che le dicesse: "dai Kagome, fatti forza, non abbaterti al primo ostacolo sulla tua via"

Tirò su col naso…" Inuyasha, se tu sei così scontroso, allora, lo sarò anch’io…"

 

Fine 3 capitolo

Sono contenta che non avete trovato Kagome tanto infantile, dato che è ispirata completamente al mio carattere ( solo io posso fare battute del genere: " due… due gabbiani")

Comunque grazie mille per i commenti, sono commossa!!!! Devo ringraziare: Luna91, Shirin, Klikka, bettachan91, Emy93, Mewmina91( spero che ti vada bene la lunghezza di questo cappy!!), Daniul, Wyatt, Leftmad, Luchia Nanami, Miss valentine e Iris ( o forse meglio dire Ilis)

Siete tutti delle grandissime persone, vi voglio bene!!!!!!

Un bacione, Kyoko

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 4. l'appuntamento disastroso ***


AL LIMITE DEL PARADISO

AL LIMITE DEL PARADISO

Eccomi qui!!!! Devo ringraziare per chi fin'ora abbia letto la storia, ma soprattutto per chi abbia commentato Raskama81, Emy93, Shirin, Klikka, Luchia Nanami,Bettachan91,Kagome93, Miss Valentine e Iris

 

CAPITOLO 4, L’APPUNTAMENTO DISASTROSO

Con il passare dei giorni, il rapporto con Sango si consolidò, creando l’inizio di una profonda e solidale amicizia. Sin dal primo giorno di scuola, era rimasta la sua compagna di banco.

Durante la lezione, Kagome si perdeva a guardare fuori dalla finestra o guardare e non ascoltare il professore mentre intratteneva la classe con una delle sue lezioni. Questa era una di quelle volte, ma fu risvegliata dalla sua trance da un biglietto, la classica penna con un pezzetto di carta conficcata al suo interno. Lo aprì, incuriosendo pure Sango.

- Kagome, all’ora di pranzo vieni in terrazza perché vorrei parlarti-

Si guardò attorno, ma del mittente non vi era traccia.

- Kagome, che c’è? Cosa c’è scritto sul bigliettino?- le bisbigliò Sango

- Ma niente, tieni se vuoi leggere- porgendole il biglietto

- Sei qui da poco e hai già un ammiratore segreto!-

- Ma che ammiratore segreto….- arrossendo lievemente

- Là in fondo, signorine, fate silenzio-

- Ci scusi professore- rispose Kagome all’insegnante

Con la coda degli occhi guardò Sango, che se la rideva silenziosamente.

 

*****

Il terrazzo era deserto, quando arrivò. Si sedette sul muretto godendosi il panorama.

- Kagome, sei venuta allora…- accanto alla ragazza comparve un ragazzo.

- Questa deve essere tua, Kouga- estraendo dalla tasca dei jeans la penna.

- Grazie. Ti volevo chiedere se eri libera domani pomeriggio?- sedendosi accanto alla ragazza e guardando l’orizzonte.

- Sarebbe appuntamento?- esclamò guardando il ragazzo – si, credo d’essere libera!-

- Ok, ti farò da guida per la città!-

- Guarda caso, mi servirebbe proprio una guida!- sorridendogli- Dove c’incontriamo?-

- Vedi la, che c’è un grande centro commerciale?- indicando con il dito un grande edificio

- Si, lo vedo, quello color arancione?-

- Esattamente, facciamo per le 16 davanti all’entrata principale. Adesso sarà il caso di tornare, se no non riesco a mangiare il mio pranzo! Vieni con me?-

- Si- saltando giù dal muretto.

*****

- Allora?- domandò Sango

- Allora, cosa?- finendo di masticare il suo panino

- Chi era il tuo ammiratore? Dai dimmi sono curiosa!!-

- Cosa ti interessa?!… e va bene, era Kouga, mi ha chiesto di uscire! Tutto qua!- addentando il suo pranzo

- Tu dici " TUTTO QUA?", ma lo sai chi è Kouga?- chiese esterrefatta la ragazza

- Un nostro compagno di classe?- rispose titubante

- A parte questo, è il ragazzo più bello e più corteggiato della scuola!!!-

- Davvero??!- guardando Kouga mentre scherzava assieme ai suoi amici.

Era carino, capelli neri corti tirati su con il gel, occhi azzurri come il cielo. Abbronzato e con una collanina di palline di legno, che gli donava molto. Si poteva dire che era affascinate.

- Si! Se si sparge la voce del vostro appuntamento, diventeresti una ragazza molto popolare nella scuola! Attorno a lui c’è sempre una ragazza, che dichiara il suo amore. Se non mi credi guarda tu stessa!- indicando con la testa la scenetta che si stava svolgendo in corridoio.

Era una ragazza, sui 16 anni, con una lunga treccia di capelli biondi, che gli offriva, timidamente, un pacchetto di cioccolatini.

Questo succede abitualmente. Se non fosse il quaterback della squadra di football di questa scuola, sarebbe obeso come una palla, a forza di mangiare tutti quei dolcetti!!!-

- Ne sai si, Sango!!- dandole una leggera gomitata

- Sono stata anch’io una di quelle sceme, qualche anno fa!-

- Scopro i tuoi segreti dell’infanzia!!- beffeggiandola – Racconta!-

- No no no…. Tò guarda, casualmente suona la campanella. Mi dispiace, ma …. rinuncia!!!-

- Uffa, te lo chiederò più avanti! Non mi dimentico le cose molto facilmente, soprattutto fatti piccanti!!!!-

*****

- E’ escluso! tu non esci domani con quel ragazzo!!!-

- Guarda che non ho chiesto il permesso, paparino!!! Ho solo detto che domani esco, punto e stop!!!-

- E io ti dico di no! Sono io che ti proteggo e quindi decido io!!!- rispose Inuyasha ( hai un po’ di manie di grandezza?)

- Senti, non mi rompere! Non sei il mio ragazzo, tanto meno, mio padre, per cui volente o dolente, io ci andrò!- alzandosi dalla sedia in cui era seduta

- Dove vai?- chiese sbadigliando

- In camera mia, ho un mucchio di compiti!-

- Ti serve una mano?- mostrandosi gentile

- No grazie, combino da sola! – disse stizzita

- Tanto, io, di sicuro, non ti aiutavo, lo chiesto solo per far conversazione!!- facendole uno smagliante sorriso

- Guarda, neanche non ti rispondo! Non voglio sprecare energia inutilmente con te!!- andandosene

- Com’è divertente stuzzicarti!!- le urlò Inuyasha

*****

Guardò di nuovo l’orologio, segnava le 16 meno 2. Aveva preferito andare all’appuntamento un po’ prima, così aveva tutto il tempo di perdersi!!!

Si sistemò per l’ennesima volta la gonnellina azzurra. Riguardo l’ora: erano le 16 in punto.

- Ciao Kagome…- era Kouga, in perfetto orario, le si avvicinò, consegnandole una rosa bianca – E’ per te- dandole un lieve bacio sulla guancia

- Grazie, è bellissima- annusandone il profumo

- Non quanto te! Vogliamo andare- porgendole il braccio

- Si- aggrappandosi

- Che ne dici di fare un giretto per i negozi e poi andare a bere qualcosa. Ti va?-

- Certo-

- Allora procediamo!- entrando nell’edificio- Dimmi… ti piace vivere in America?-

- Si, non c’è male!-

- Sai, anch’io ho dei parenti che vivono in Giappone. Sono stati loro a suggerire il mio nome a mia madre!-

- Infatti, mi sembrava che avesse qualcosa di familiare! Mi hanno detto che sei molto popolare a scuola!-

- Si…-

- Per cui dovrei essere, in qualche modo, lusingata o privilegiata ad uscire con te?-

- Diciamo pure di si…- : ))

- lo sai che sei strano!- esclamò la ragazza

- Questo dovrebbe essere una critica o un complimento?-

- Fa un po’ tu- praticamente ridendole in faccia

- Senti Kagome… tu mi piaci- bloccandola tra le sue braccia, contro una parete – Vorresti diventare la mia ragazza?-

Kagome si soffermò a fissare il pavimento in cerca di una risposta, mentre si mordeva il labbro inferiore, poi lo guardò negli occhi, perdendosi nelle sue iridi celesti. I loro si stavano avvicinando quando Kouga si bloccò.

Kagome aprì gli occhi e lo vide con una faccia terrorizzata, guardò alle sue spalle. C’era un uomo che nascondeva il suo volto dietro il frontalino di un capello da baseball, che puntava una pistola alle spalle di Kouga. Si spostò e notò qualcosa di familiare in quella persona: i lunghi capelli neri.

- Mani in alto e non ti muovere!- ordinò

 

Fine capitolo 4

Chi sarà mai l’uomo misterioso con la pistola?

INFORMAZIONE DI SERVIZIO: lo saprete nel prossimo capitolo, non perdetelo! ( mi sembra di essere diventata la signora che promuove la prossima puntata di una sit-com). Commentate in massa…

Un bacione, Kyoko

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 5. Scusa....ma io ti devo proteggere ***


AL LIMITE DEL PARADISO

AL LIMITE DEL PARADISO

CAPITOLO 5, Scusa… ma io ti devo proteggere

- Mani in alto e non ti muovere!- ordinò

- Inuyasha, lascialo andare! Ci stavamo solo baciando, niente di male!!! Devi sempre rovinare tutto, brutto scemo!!!!- dandogli un calcio sulla gamba, ma lui non si scompose

- Kagome… stava approfittando di te- e rivolgendosi verso Kouga- Faccia contro il muro. E’ vero quello che dice lei?-

- Si si…. È tutto vero! Ti prego non uccidermi, lasciami andare…- disse il ragazzo tremante

Inuyasha ritrasse la pistola e la sistemò nella parte posteriore dei jeans, mentre Kouga se la dava a gambe levate

- Ma, si può sapere perché tu, ti trovi qua. Mi hai pedinato? Sei uno stupido, come hai potuto rovinare tutto!!!! Scemo!!!!!!!!!!!-

- Invece di offendermi, potresti ringraziarmi: " Oh Inuyasha… tu si che sei una brava persona, sei bellissimo! Come potrei, io, umile ragazza, avere un difensore del genere! Sono fortunata!!!!"- imitando la voce di Kagome.

- A a, peccato che io, queste cose non te le direi mai!!! E per piacere togliti quel cappello che ti voglio vedere in faccia!!!!-

- Contenta adesso???- togliendosi il berretto

- Meglio e ora…- avvicinandosi sensualmente al ragazzo – prendi questa!!!!- picchiandolo con la rosa

- Ahi, Kagome, ahi…. Smettila, ahi, c’ha le spine!!!-

- Ben ti sta’! Così impari!!! – continuando a dargli la rosa in faccia

- Piantala, ora torniamo a casa!!- proteggendosi il volto con le mani

- Non ci penso proprio!! Io non torno a casa con te!! Sei un brutto scemo di uno stupido cretino, impiccione!!!-

- Se le cose stanno così….-

Inuyasha prese in braccio Kagome, caricandola di peso sulle spalle.

- Brutto scemo, mettimi giù!!!- e con la mano si teneva la gonna, per non dare spettacolo della sua biancheria e dando calci al ragazzo.

- Non pensare di tirarmi calci lì, perché faresti una brutta fine!!-

- A si?!- e tirò un potente calcio alle parti basse di Inuyasha, il quale si piegò dal dolore, dando così il modo alla ragazza di scappare.

- Dai Kagome, non andartene!- disse ancora accucciato

- E si che me ne vado…. Tu hai rovinato il mio appuntamento e io ti rovinato "qualcos’altro"-

- Io non mi faccio fregare da una ragazzina!- arrivandole da dietro e prendendola di nuovo in groppa, però, questa volta, con la mano libera si proteggeva il cavallo dei pantaloni.

- Scommetto che non ho speranze!- disse rassegnata

- Esatto!!-

- Quando mi lascerai?-

- Finché non ti calmi!!-

- Allora mi dovrai portare fino in Giappone!!!-

- Mi accontenterò di portarti fino a casa!-

Le persone, per strada, li guardavano malamente e talvolta incuriositi! Ma poi proseguivano per la loro strada.

La presa di Inuyasha era forte e la sua mano si era soffermata sull’incavo della schiena, proprio sopra al sedere della ragazza. A questo pensiero, lei arrossì.

- Inuyasha…-

- Dimmi…-

- Ti manca la tua casa?-

- Un po’…-

- Perché non possiamo tornare in Giappone?-

- Perché là, tu sei in pericolo e qui no!-

- Ah!-

Arrivarono a casa, Inuyasha chiamò Kagome un po’ di volte, ma lei non gli rispose.

" Si sarà addormentata!"

La portò in camera sua e la depose sul letto. Le tolse le scarpe e la coprì con una coperta.

- Inuyasha….- sussurrò lei

- si?-

Ma la ragazza era addormentata, aveva parlato nel sonno!

Le diede un bacio sulla fronte, dicendole sottovoce

- Scusami, per prima, ma… io ti devo proteggere….-

 

 

Fine capitolo 5

Visto!! Inuyasha non è un ghiacciolo!!! All’inizio può esserlo stato, ma…. come sapete, il ghiaccio si scioglie lentamente!! Questo è l’Inuyasha, the original, in questa storia!!!

Non mi ammazzate perché il capitolo è corto, ma mi piaceva interromperlo qua!!! Commentate in branco!!! Grazie a : Emy93, Bettachan91, Shirin, Klikka, Luchia Nanami, Luna 91, Barby Sbarby, Pinacchia, Kagome93, Kl@88 e Daniul.

X Emy93: non era affatto una minaccia la mia e-mail!! Nessuno mi capisce……….sigh sigh

X Kl@88 la dovete smettere di mettere cagate al posto di commenti!!!! Scusate è una pazza sclerotica che ha trovato le mie storie!!!

 

Un bacione, Kyoko

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 6. L'amico del sergente...si può cambiare? ***


AL LIMITE DEL PARADISO

AL LIMITE DEL PARADISO

CAPITOLO 6, L'AMICO DEL SERGENTE.... SI PUO' CAMBIARE?

- Ciao Kagome... racconta, com'è andato l'appuntamento?- le domandò Sango, mentre, insieme all'amica andava in classe.

- Ti dico solo che non sarò una delle ragazze più popolari di questa scuola!- buttando a terra lo zainetto

- Perché, cos'è successo?-

- E' stato un disastro!-

- Se non me lo dici tu, me lo dirà ben lui!!- indicando il ragazzo che procedeva nella loro direzione. Si sedette sul banco di Kagome guardandola

- Tu mi devi delle spiegazioni: chi era quello?- chiese Kouga

- Ah...lui era...- " e ora che mi invento"- il mio ex! E' molto geloso e ...-

- Violento, volevi dire?-

- Bé ecco...-

- Perché?... voglio sapere anch'io!!!!- disse Sango intromettendosi alla conversazione.

- Mi ha puntato la pistola mentre ci stavamo per baciare!- gli spiegò Kouga

- Vi stavate per baciare???- urlò Sango

- Si, ma sono venuto quì, per chiederti un altro appuntamento!!-

- Guarda, ti direi anche di sì, ma, vorrei sistemare prima le cose con quello stupido!-

- Ti aspetterò...- andandosene

- Kagome racconta: chi è questo? Com'è, carino? E' ancora innamorato di te, se ti ha seguito fino in California!!!!-

- Non voglio parlare di quello stupido….!!!-

*****

- Non voglio parlare di quello stupido….!!!- come sentì quella frase, gettò la cuffia sul tavolo.

Quel ciondolo che Kagome portava al collo non era altro che una trasmittente collegata alle apparecchiature sofisticate in camera sua. Dà lì, Inuyasha poteva captare quello che diceva la ragazza e il suo battito cardiaco.

- Chi si crede di essere quella ragazzina? Io dovrei essere il suo ex ragazzo? Ma stiamo scherzando!?! Chi potrebbe mai sopportarla!!!-

Prese il telefono digitando un numero.

- Pronto sono il Sergente Takashi, parola d’ordine: 5stt8624. Mi passi il Sergente Kazaana. Bene attendo…Miroku, viene immediatamente qui nella casa protetta a Los Angeles. Ho problemi con la ragazza. Come dici? Parti sta sera, grazie sei un amico!- chiuse la conversazione

*****

- Sergente Kazaana, dove sta’ andando?-

- Buonasera Capitano, stò andando a sostenere il Sergente Takashi nella sua missione. Signore, penso che tutto quel tempo fermo, gli abbia fatto male-

- Vada a svegliarlo a dovere! Quella ragazza è un importante testimone per il processo contro il boss Naraku!-

- Signore, perché non l’avete affidata a me?-

- Gli ordini sono venuti dall’alto, ma dalle vostre precedenti missioni, non era il caso di affidarvi una ragazza!-

- Capisco…con il vostro permesso, io mi congedo-

- Permesso accordato…-

*****

- Kagome… ora non mi scappi! Non ti lascio andare finché non mi avrai detto tutto-

- Va bene, ma ad una condizione: dovrai anche tu rispondere a delle mie domande. Ci stai?-

- Si- rispose Sango – Inizio io: Allora è vero che, ti stavi per baciare con Kouga?-

- e’ tutta la mattina che te lo ripeto, SIIIIII. C’è stato del tenero tra te e Kouga?-

- Diciamo di si. Siamo stati fidanzati per una settimana, ma poi abbiamo capito entrambi che, non eravamo fatti l’uno per l’altro. Ti piace Kouga?-

- Un po’. Senti, mi sono rotta di questa botta e risposta del cavolo, andiamo a prenderci un gelato. Ti va’?-

- Ma ti sembra domande da fare? Certo di si, ad un buon gelato non si può mai dire di no!!!-

*****

- Non ricordo che qui, in America girassero tali bellezze!!!-

- Sei il solito, Miroku!!! Grazie per essere venuto!!-

- Come potrei mai abbandonarti, amico.- battendogli una mano sulla spalla – Cambiando discorso, dov’è la tua " protetta"?- concluse guardandosi attorno

- Se guardi l’ora, ti accorgerai che, sono le 9 del mattino…. Forse è a scuola?!-

- Inuyasha non iniziare!!! Com’è la ragazzina? E’ bella?-

- Si può dire che è carina…-

- Il tuo " carina" equivale al " bellissima" di ogni comune mortale di sesso maschile. Inuyasha, non avrai perso l’interesse per le ragazze?- (ALT!!!! NON IN QUEL SENSO!!!! CAPITO!!!!)

- Si, l’avrò perso….- lo sguardo gli si rabbuio

- Scusa, non volevo toccare un tasto dolente, Scusami-

" Sul serio, non si sarà ancora ripreso da quella storia…."

- Non ti preoccupare…. Vieni ti mostro la tua stanza!-

- Guarda che mi va bene dormire con Kagome, si chiama così giusto?!-

- E’ fuori discussione… C’è una camera in più e tu occuperai quella!!!!-

- Uffa… non si può mai scherzare con te!!!! Le hai dato il ciondolo?-

- Miroku, non sono mica un principiante io, sono un professionista!!!-

- Sospetta qualcosa? Sa che è una trasmittente?-

- No, non credo. Non è molto sveglia….-

- Lascia che la giudichi io!! Quando torna?-

- Per l’una…-

- E le prepari il pranzo?- chiese malizioso

- Non sono la sua balia…. Si arrangia-

- Sei crudele… beh sei tu!! Vedrai la conquisterò con le mie maniere! Le preparerò un pranzetto con i fiocchi!!!-

- Ma guarda te….- disse Inuyasha guardandolo incredulo

- Come va a scuola?-

- Ma, da quello che ho sentito…bene. Pensa che ha quasi già trovato il ragazzo!-

- Allora è bellissima. Ma….cosi intendi per "quasi"? C’è sotto il tuo zampino??????-

- Diciamo di sì. Sai che sono impulsivo!-

- Anche troppo…- portandosi le mani al volto- povera ragazza, la compatisco…-

*****

- Sono tornata… ma cos’è questo profumino?-

Kagome si apprestò ad andare in cucina.

- Inuyasha, cosa stai cuci…ma tu non sei Inuyasha! Chi sei?- Domandò al ragazzo che gli stava davanti. Aveva i capelli marrone e occhi azzurro-blu, indossava un grembiule da cucina e reggeva in mano un cucchiaio.

" Ma è uguale a …Kikyo…"

 

FINE CAPITOLO 6

Sospendo così…. Vi lascio alla vostra immaginazione!!! Su… scherzavo…!!! Fra un po’ scopriremo il mistero di Inuyasha!!! Kikyo?? Tranquilli non comparirà!!!! Avete visto… è entrato il vostro maniaco preferito.

Grazie mille per le recensione!!! Grazie grazie grazie grazie grazie….

Ringrazio: Denebola88, Luna91, Klikka, Raskama81, Koneko-chan, Daniul, Wyatt, Lerouge, Luchia Nanami, Betta91, Kagome93, Pia, Pinacchia e Miss Valentine!!!

Un super bacione a tutti

Kyoko

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** 7. Che mi tocca fare!!!! ***


AL LIMITE DEL PARADISO

AL LIMITE DEL PARADISO

Eccomi qui!! Non vi potevo lasciare le cose in sospeso….!!! Grazie mille per i commenti ricevuti e per chi solo a osato ( in senso positivo) leggere.

 

CAPITOLO 7, CHE MI TOCCA FARE!!!!!

" Ma è uguale a …Kikyo…"

- Tu chi sei?- ridomandò Kagome

- Ma come, non sai chi sono io! Inuyasha non ti ha mai parlato di me?- chiese sconsolato

- Nnnoo!! Non mi pare- rispose al quanto preoccupata

- E te pareva…..- scuotendo la testa in basso – Io sono Miroku, un amico e collega di Inuyasha, non ti preoccupare!!-

" O Inuyasha non ha superato la tragedia o è diventato cieco o cambiato sponda e spero che non sia così! Però Kagome assomiglia moltissimo a Kikyo, spero che questo fattore non intralci la missione. Che gran pezzo di merda è stato il Colonnello ad affidargli questa ragazza…"

- Hey… mi ascolti… Miroku?- sventolandogli la mano davanti agli occhi – Cosa stai cucinando?-

- E’ un segreto, tu sistemati a tavola!-

- Ok, ma l’altro stupido dov’è?- chiese mentre si sedeva sulla sedia

- Chi, Inuyasha? E’ andato a correre!-

- A sta’ ora? E’ pazzo!!! Mmmm…. Buono, che cos’è?- masticando un boccone del pranzo

- Una mia specialità, semplice ma da leccarsi i baffi!!- osservandola mangiare

- Rimarrai qui per molto?-

- Per mio disappunto, no. Rimarrò, al massimo tre giorni, non di più. Perché?-

- No niente. Per quanto tempo dovrei starmene con quell’indefinibile persona?-

- Non ti saprei dire! Ma è così antipatico?-

- Nei miei confronti sì!-

- Non devi biasimarlo, ha passato un brutto periodo!-

- Cos’è successo?-

- Ecco vedi…- in quel momento la porta d’ingresso si aprì.

- Oh, sei tornata!- disse Inuyasha andando in cucina

- Se sono qui!!- sarcasticò lei

- Vedo che vi siete conosciuti-

- Grazie Inuyasha, per averle parlato di me, sei stato un vero amico! Guarda non serviva!!- disse ironicamente

- Prego Miroku! Io vado a farmi- disse girando l’angolo, ma 2 secondi dopo ritornò sui suoi passi – Miroku, tieni le mani apposto!!-

- Ma se sono un angioletto!- disse sbattendo numerosamente le palpebre

Inuyasha gli puntò il dito: - Ti ho avvisato!-

Kagome li guardava, senza capirci una mazza " o parlano in codice o mi sono persa qualcosa…"

- Perché ti ha detto quelle cose? Parlavate per caso in codice?-

- No, e solo che… lui lo chiama " il mio brutto vizio", ma non sono che un umile ragazzo…-

" Che razza di gente che esiste al modo e mi capita. Uno è un deficiente scorbutico, l’altro un donnaiolo… povera me!!"

- Hai tanti compiti?- chiese il ragazzo

- No, ho solo qualche esercizio di matematica!-

- Io sono bravissimo in matematica, ti serve una mano?-

- No, grazie! Combino da sola…-

- Ti va dopo, quando hai finito di fare i compiti, di vedere un film o devi uscire?-

- Ci sto! Possiamo vederlo anche tra un oretta!!-

*****

- Che film è?- chiese Kagome avvicinandosi a Miroku

- Non te lo dico! Non hai problemi di cuore, vero?-

- No, al momento no!- " oh dio un film horror!! Non posso dirgli che sono una fifona di primo grado!!"

- Molto bene- " Manca solo che crepa per la paura! E poi cosa metterebbe Inuyasha sul rapporto: morte per visione di una pellicola horror! Sarebbe il colmo…" – Kagome, io faccio i pop-corn ( i poppy corny nella mia lingua!!!), tu intanto chiedi a quell’altro, se si vuole unire a noi!-

Kagome bussò alla porta della camera di Inuyasha….

- Che c’è?- rispose lui dall’interno della stanza

- Vieni a vedere un film?-

- No, non ne ho voglia, ma grazie comunque!-

- Ok- e tornando da Miroku – Niente da fare…-

- Meglio così, più pop-corn per noi!- mostrando il sacchetto dove c’erano i pop-corn appena tolti dal microonde – Ci andiamo a sedere?-

Miroku inserì il dvd dentro al lettore e accese la tv.

- Ce lo godiamo questo film…. guarda che bello schermo a cristalli liquidi che abbiamo a disposizione!. Abbiamo proprio dei buoni sponsor…. Kagome, che hai? Non dirmi che hai paura?-

- Chi, io? Tsk… non io!-

- Allora perché tremi? Stai facendo cadere tutti pop-corn sul divano!-

- E’ solo una tua impressione!- e si sedette con le ginocchia sotto i sedere

 

Kagome non voleva farsi credere fifona, per cui non nascose il volto dietro le mani, come faceva sempre. Ogni tanto faceva finta di cercare qualche pop-corn, ma non poteva stare un ora e mezza a cercare qualcosa!!

Alzò gli occhi, per un istante, sullo schermo e vide di colpo apparire un fantasma. Mollò un urlo mentre lanciò in aria il sacchetto dei pop-corn, che cadde rovesciato sulla testa di Miroku, spargendo per la stanza tutto il contenuto.

Pochi secondi dopo arrivò di corsa Inuyasha, con la pistola in mano. Gli caddero le braccia quando vide la scena. Kagome addosso a Miroku che tremava, mentre quest’ultimo, con un’espressione di grande gioia, il sacchetto di carta in testa e ricoperto da pop-corn, palpava il sedere alla ragazza.

Inuyasha si avvicinò al collega, gli soffiò via il sacchetto e gli diede un colpo con il calcio della pistola

- Miroku, molla la presa!- gli intimò e poi si accucciò davanti alla fanciulla – Che ti è preso?-

- Ho visto un fantasma!!!- la sua voce era tale e uguale a quella di una bambina.

Alla risposta della ragazza, Inuyasha si batté la mano in faccia. La alzò di peso e le disse. – Dai andiamo a prendere una boccata d’aria! Miroku, tu raccoglierai ogni singolo pop-corn, intesi!-

" era meglio che non li lasciavo soli!!"

- Meglio?- facendo sedere Kagome su una panchina

- Si sto meglio, grazie! Ma ti posso fare una domanda: si comporta sempre così?-

- 365 giorni all’anno!-

" Appunto mentale: non guardare mai più un film con Miroku, allunga le mani"

Dopo un quarto d’ora rientrarono, trovando Miroku seduto sul divano che finiva la visione del film. Appena li sentì entrare, si voltò verso di loro.

- Piccioncini, dove eravate andati?-

Inuyasha e Kagome si votarono entrambi, contemporaneamente per vedere se c’era qualcuno dietro di loro.

- Sto parlando con voi due!-

I due si guardarono e si misero a sbraitargli contro.

- Come potrei essere la sua ragazza, se non lo sopporto!-

- Stessa cosa, ma aspetta…- avvicinandosi a Miroku, che impigliato tra i capelli aveva ancora un pop-corn – Si è capito tutto… questo stava comprimendo il tuo cervello, impedendoti di dire cose sensate!!-

- Ah Ah Ah, simpatico!!-

Fine capitolo 7

Simpatica la scenetta del film?! COMMENTATE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Un bacione Kyoko

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** 8. Tensione nell'aria ***


AL LIMITE DEL PARADISO

AL LIMITE DEL PARADISO

Scusate per il mio immenso ritardo nell'aggiornare sarà più due mesi che non mi faccio vedere in questo sito!! scusate!!! sarà un pò in ritardo, ma c'è l'ho fatta!!! vedrò, se riesco agiornerò tutte le altre!! ok, per vostra sfiga!!!! dopo due mesi, a voi la lettura!!!

CAPITOLO 8, TENSIONE NELL’ARIA

Quei due giorni in quella casa furono un delirio!! Miroku faceva il cascamorto con Kagome. Le faceva piedino o gli cadeva, per sbaglio, la mano sul suo sedere. Kagome, per girare per la casa doveva andare a braccetto con Inuyasha, che le faceva da angelo custode…

Una sera era capitato, che Inuyasha lo buttasse fuori di casa, perché non ne poteva più, costringendolo a trascorrere la notte in giardino.

Due giorni, per fortuna, passano veloci…

Quando se ne andò, per poco non si aprirono una bottiglia di Champagne.

 

*****

- Sergente Kazaana, come stava la signorina Higurashi?-

- Bene capitano!!- disse ripensando ai bei momenti in sua compagnia.

- E il sergente Takashi?-

- In ottimo stato anche se, ha ancora qualche difficoltà! Signor capitano, posso farle una domanda?-

- Mi dica pure!-

- Perché la teste è stata affidata proprio a lui? Non lo farà soffrire di più?-

- Le ho già detto l’ultima volta: gli ordini arrivano dal Colonnello, che sostiene che è il modo migliore di farlo tornare in sé…-

- ma…-

- Sergente, se ha dei compiti li vada a svolgere!- disse in tono autoritario facendo capire che la conversazione era conclusa.

*****

- Come sarebbe che stai fuori il pomeriggio?-

- Si, esco con Sango. Inuyasha, non fare questioni!-

- E va bene ….- disse, era rassegnato.

- Grazie!!! Aspetta un secondo…. ascolta… silenzio… mancava in questi ultimi giorni!-

- Già…-

- Ma infondo, Miroku sarebbe anche simpatico, se non avesse dei tentacoli al posto delle braccia!! Ora vado, a stasera! Ciao-

****

Kagome tornò a casa per appoggiare lo zaino e cambiarsi d’abito. Prima di tornare via, si soffermò sulla porta di Inuyasha. Non era in camera e lo sapeva benissimo. Aveva sentito l’acqua della doccia scorrere. Aprì la porta e la richiuse dietro di sé. Era curiosa di sapere cos’erano quelle apparecchiature! Prese tra le mani la cuffia, ma da essa non proveniva nessun suono. L’unica cosa che era stata capace di riconoscere, era il computer nero, tutto il resto erano, per lei, strani aggeggi dallo stesso colore.

Iniziò a comminare verso la porta, quando fu attratta da una fotografia sul comodino. Raffiguravano due persone: uno era Inuyasha con sotto braccio un ragazza che le assomigliava tantissimo. Entrambi sorridevano.

Sentì la porta che si apriva, riuscì appena a voltarsi. Era Inuyasha, con un asciugamano all’altezza della vita, mentre si strofinava i suoi capelli neri con un altro.

- Che ci fai qui? Chi ti ha dato il permesso di entrare?-

- Ecco… io … ti stavo cercando- disse cercando di mettere a posto la foto, ma lui la vide

- Non è una scusa plausibile!!- gettando l’asciugamano che teneva in mano.

Il ragazzo la afferrò, gettandola sul letto e tenendole le braccia distese sopra la testa

- Parla… che ci fai qui?-

I loro visi erano a pochi centimetri l’uno dall’altro, mentre i capelli di lui, bagnati, sfioravano la candida pelle di lei.

- Te l’ho già detto: ti stavo cercando!- arrossendo per la distanza

- Per quale motivo?-

- Volevo farti un piacere, avvisandoti che stavo uscendo! Se non mi credi, guardami negli occhi!!-

I suoi occhi marroni, color cioccolata, dicevano la verità, allora il ragazzo si convinse.

-Scusa!- alzandosi da lei

- Ti posso fare una domanda: chi è quella ragazza?- indicando la fotografia

Inuyasha si voltò, dando le spalle a Kagome, che intanto si era seduta sul letto.

- Lei era Kikyo…-

- Kikyo??-

- Si, la mia fidanzata o forse sarebbe meglio dire la mia ex…-

- Ti ha lasciato?- chiese timidamente, sapendo che stava mettendo il dito in una ferita non del tutto cicatrizzata

- No…lei è morta…-

to be continued……

FINE CAPITOLO 8

Un po’ si è capito il perché Inuyasha si comportava così con Kagome!!!

ANTICIPAZIONI: Inuyasha rivelerà tutta la sua storia. Non perdetela….

Commentate!!!!!!!! Un bacione, Kyoko

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=80168