Look at me! Part 2 - My beautiful family.

di ShimizuBookman_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** So di aver sbagliato,tutti commettono gli errori.. ***
Capitolo 2: *** Sayonara baby ***
Capitolo 3: *** "everything's perfect." ***
Capitolo 4: *** "keep me in your memory" ***
Capitolo 5: *** "Love like woe." ***



Capitolo 1
*** So di aver sbagliato,tutti commettono gli errori.. ***


Erano passati 3 lunghi anni.
3 anni da quanto lui era partito con Barbabianca ed era andato incontro alla morte,a Marineford.
Guardai assentemente fuori dalla finestra,accarezzandomi delicatamente la pancia poco gonfia, in attesa di ciò che era carne della carne mia e sua.
Non sapevo se sarebbe tornato,Drew sarebbe nato senza il padre accanto a sè,ma in fondo,pensò Anne,c'erano cose peggiori nel mondo.
Non mi aspettavo nemmeno lontanamente che Ace,dopo quei passati anni trascorsi senza la sua compagnia,stesse tornando a casa con un mazzo di rose bianche,le sue preferite,in cerca di parole con le quali scusarsi,mentre percorreva il tragitto di casa.
Si erano trasferiti in una casetta su una piccola isoletta al largo della Grand Line,in un minuscolo squarcio che si affacciava sul mare.
Alcune spinte nella mia pancia mi facevano capire che il nostro bambino sarebbe nato a momenti,infatti Dadan,la ex bambinaia di Ace,camminò in soggiorno sentendomi mugugnare qualcosa.
- Manca davvero poco.. forse questo pomeriggio.
Le rivolsi uno sguardo sorridente,misto a una profonda malinconia.
Sentì bussare alla porta,quando tornò di là,per aprire. 
Quasi strillò senza chiamarmi o dirmi chi fosse,così mi costrinsi ad alzarmi a fatica per percorrere il lungo tragitto soggiorno-porta,vedendolo.
Era.. lì.
I capelli corvini erano leggermente cresciuti,arrivando appena alle spalle,al contrario dei miei,lunghi fino a sotto il seno.
Gli occhi color delle nocciole mi guardavano curiosi,esaminando il mio corpo esile e stanco per i giorni precedenti,le notti in bianco,le chiamavo io.
Poi sorrise a 32 denti,come faceva sempre,mischiando lo sguardo da cucciolo a uno divertito,porgendomi il mazzo di rose che teneva segretamente dietro la schiena.
Senza parole gli corsi incontro,allacciando le braccia intorno al suo collo,stringendolo con maggiore forza del solito,inspirando quel profumo che mi era tanto a lungo mancato e proibito.
Un secondo sorriso sghembo,e lo tirai per mano in casa,mentre lasciava il capello appeso sull'armadio a 2 ante.
- Piccola,come stai?
- Come cazzo pensi che sia?! Sono incinta,idiota,e tu te ne sei andato per un cazzo di 3 anni lasciandomi qui da sola con quella scassapalle di Dadan!
Senza rendermene conto pronunciai tutto velocemente,inspirando e dilatando le narici,ricomponendomi.
Liberò una risata sonora,mettendo le mani sui miei fianchi.
- La prendo come un "sono proprio stati 3 anni di merda.
Annuì incrociando le braccia al petto.
- E tu? dove sei sparito? 
Sul petto c'era una cicatrice profonda e scavata,sulla quale posai un indice,probabilmente reduce di Marineford.
Lo stesso sguardo,lo stesso sorriso,lo stesso profumo di ciliegie.
Perfino le guance arrossate erano rimaste tali,imbarazzato lievemente.
- Per fortuna è arrivato il padre!
Questa frase di Dadan mi bastò per correre in camera,distendendomi.
- Che..che succede?!
Ma guardatelo,sembrava un bambino inesperto.
- Ci siamo.. sta fuori Ace. Dadan lo spintonò leggermente fuori,chiudendo la porta e infilando i guanti da chirurgo.
Chiusi gli occhi,addormentandomi.
Quando mi svegliai,un bellissimo bambino dalle lentiggini aranciate mi guardava curioso,dagl'occhi ambrati.
Entrò in camera guardandomi dolcemente,mentre lo prendeva leggermente dalle mie braccia.
Eh si,era tale e quale al padre.

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Capitolo 2
*** Sayonara baby ***


Mischiai lo sguardo passandolo dal nauseabondo per lo sforzo al dolce,ammirando le due cose più preziose al mondo,in piedi accanto a me.
Quando tornai in me,lucida,scesi dal letto ancora vagamente pallida,appoggiando una mano sulla spalla di Ace,mentre lui mi guardava con la coda dell'occhio.
- Amore,posso chiederti una cosa?
- mh? Dimmi tutto piccola.
- Avresti.. avresti voluto,avere lui?
- Che? fiammellina,dovresti averlo capito quando te l'ho proposto.
Scossi la testa mandando via altri pensieri. Del tipo "dove sei stato per tutto questo tempo,se hai frequentato altre donne,se sei ancora innamorato di me,nonostante abbi un aspetto terrificante ecc ecc.." Ma tenni per me i miei dubbi,mordendomi internamente la guancia.
- Qualcosa ti turba? Mi alzò il viso prendendolo tra il pollice e l'indice,mentre posava Drew nella culla,che nel frattempo si era addormentato beato.
- No.. è solo che.. guardai nuovamente altrove.
- Solo che? chinò leggermente il viso,stampando un bacio sulle mie labbra,anche se vi era qualcosa di..di diverso,dal solito.
- Niente..niente..
Mi veniva da piangere per qualche stupido motivo di cui ignoravo l'esistenza,mentre giravo i tacchi e tornavo in camera mia,indossando una camicia gialla che mi aveva regalato prima di partire,e che aveva indossato quando era ancora un novellino.
Appoggiò il braccio allo stipite della porta.
- Sei.. cambiata..
- Lo so,ho messo su chili con la storia del parto..
scosse la testa,restando serio.
- Intendo.. sei cambiata di carattere.. cosa ti turba?
Mi conosceva troppo,troppo bene. A volte rimpiangevo di essere sposata con lui.
- Ti sei.. innamorato di qualche bella e attraente ragazza,ultimamente?
- Mh,solo una. 
- Lo immaginavo.
Scosse la testa portandosi dietro la mia schiena,abbracciandomi da dietro.
- Sei tu,sciocchina.
Un lento rossore si formò pian piano sulle mie guance lentigginose,cercando di divincolarsi.
- Ace,ti prego.. sono seria. 
Chinai il viso,nascondendo delle lacrime.
- Ehi..ehi.. shh..
Singhiozzai lievemente,dannazione,ormai avevo vent'anni,dovevo contenermi per queste bambinate.. eppure continuavano a rigarmi le guance,cadendo a terra.
- Vuoi che me ne vada? 
Appoggiò il mento sulla mia testa,guardando davanti a sè.
- No,sei stato troppo a lungo lontano da me,ora non fare un passo.
Annuì appena,strofinando la guancia sui miei capelli e inspirando profondamente.
- Sai da cioccolata..
- E tu da ciliegie.
Sorrise allegramente,mentre una foto scivolò fuori dalla sua tasca.
Mi inginocchiai per prenderla,dove c'era fotografata una splendida ragazza,stretta a lui.
Sbiancai di colpo,probabilmente,perchè mi tenne il braccio per non cadere.
Gliela posai di forza sul petto,scostando per uscire.
- Anne,aspetta non..
- Lasciami stare.
Dadan mi guardò stupita,facendo scorrere gli occhi da me a lui,preoccupata.
- Anne,dove vai?
- Dove cazzo mi pare,Dadan. 
Alzò un sopracciglio ancora più stupita.
- Ace,cosa hai fatto?
La sentii borbottare mentre uscivo,sbattendomi la porta alle spalle.
Gettai via il fiore d'ibisco che avevo tra i capelli,buttandolo oltre il burrone che sporgeva sul mare,mentre cadeva,bianco e pallido,lungo le rive azzurre d'acquamarina.



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Capitolo 3
*** "everything's perfect." ***


Non so per quanto rimasi sotto quell'albero di ciliegio,a fissare la linea del mare che si espandeva.
Minuti,forse ore.
Guardai gli shorts neri che avevo sempre e costantemente addosso,stringendo appena il borsellino azzurro che minacciava di cadere copiosamente,mentre sentivo Dadan avvicinarsi a me,il vento scompigliare i capelli e portare il suo odore fino a me. Lei non era come noi,come il cioccolato e le ciliegie,che creano qualcosa di afrodisiaco. Sapeva più da.. Bosco. Da pini,diciamo.
- Che vuoi,Dadan?
- Anne,tesoro,ho parlato con Ace.
- Con chi?
- Lo sai benissimo con chi. Hai intenzione di rimanere arrabbiata con lui per sempre?
- Perchè,mi è proibito forse?
- No,ma lo sai anche tu che non sarà così. Parlerete e finirete a letto come fate sempre per riconciliare le cose.
- Non è vero,sta zitta dadan.
Alzò le spalle,probabilmente il mio tono arrabbiato e imbarazzato era ben udibile.
- In ogni caso,è qua con me.
- Mi sembrava che tu non potessi sapere da ciliegie.
Ace liberò una flebile risata,che mozzai girando il viso e fulminandolo con lo sguardo.
- Andate da Drew,io torno dopo.
Non sono mai stata brava a mentire su queste cose.
- Oh,e l'ibisco dov'è?
- E' volato via.
Tutti sapevano che non poteva essere volato via,se incastrato tra i miei capelli,ed effettivamente non era così.
Sospirarono entrambi.
- Anne,amore,non provo nulla per quella ragazza.
Guardai l'orizzonte,mentre il vento mi scompigliava le ciocche corvine.
- Si certo,e io sono babbo natale.
La solita affermazione che facevo quando lo volevo prendere in giro.
Mi girai alzandomi in piedi e superandoli,tornando verso casa. Invece che fare la cena andai da Drew che nel frattempo piangeva copiosamente,così gli diedi da mangiare,cullandolo.
- E così,siamo solo io e te,piccolo.
Un piccolo ruttino accompagnato a un sorriso contento mi fece ridere appena,mentre batteva le manine eccitato.
Lo riporsi nella culla,girandomi e sbattendo sul petto di Ace.
- Ahio,sta attento a girare con tutti quei muscoli,o qualcuno prima o poi ci andrà a sbattere e farà un'incidente mortale.
Rise di gusto,inarcando appena la schiena.
- Hai ragione,chiedo venia,piccola.
- No,non ti perdono. Voglio essere rimborsata.
- Come,in natura? Si leccò lentamente il labbro superiore.
Arrosii guardando altrove.
- Ma che dici,scemo?! soldi,soldi!
Allacciò le braccia intorno ai miei fianchi,facendomi risbattere contro il petto.
- Devo dedurre che mi hai perdonato?
- Non dedurre un cazzo,Esu. Ci sto ancora pensando.
Scorse un dito lungo il seno e i fianchi minuti,ghignando.
- Devo accellerare i tempi di scelta?
Morse delicatamente il lobo dell'orecchio.
- A cuccia,pornostar.
Rise maggiormente,rischiando di cadere all'indietro,mentre facevo lo stesso,ghignando.
- Beh,forse potresti.. come si dice,testare le mie capacità?
- Non serve,so che non hai niente sotto la cintura.
- Tu dici?  
Mi prese la mano,guidandola alla cintura perchè la sciogliessi. Lo feci,buttandola altrove.
- Io non guardo nulla,eh!
- Ma devi accertartene che io sia dotato!
Mi feci un facepalm immenso,ridendo.
- Aspetta,hai fatto 3 anni di castità?
Sorrise.
- Assolutamente,dobbiamo recuperare.
- C'è Drew ora,non bisogna svegliarlo..
- Cosa vuoi che sia,mandiamo Dadan a tenerlo e ti cucino una cosetta romantica.
- Tu? ma se senza di me non sai fare nemmeno la pasta al tonno,no,che dico,un'insalata..
Rise sarcasticamente.
- Ha..ha..ha. Spiritosa!
Gli feci un buffetto sul naso,ridacchiando.
Era la pure e semplice verità.

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Capitolo 4
*** "keep me in your memory" ***


Petali ovunque.
Di rose,d'ibisco rosso,bianco e rosetta,sparsi sul pavimento fino alla camera,oltre il letto incorniciato da candele nere e rosse.
Un candelabro a 3 candele era riposto,acceso,sul comodino centrale,insieme ad una bottiglia di vino bianco.
Guardai stupita lui avvolto solo da un asciugamano da doccia simile al mio,guardarmi con occhi pieni di emozione.
- Sei sempre il solito baka romantico,sai che odio queste cose.
- Non importa,è un occasione fantastica questa.. 
Sorrise appena,invitandomi a sedermi accanto a lui,lo feci senza troppe esitazioni,mentre portò una mano sul mio accappatoio,slegando la cintura di morbido velluto che mi cingeva i fianchi.
Feci lo stesso,giocando con il bordo del suo,mentre lo buttai altrove,incrociando le braccia sul petto,rendendomi conto di essere nuda.
Arrossii quando scorse un dito lungo le forme del mio corpo,facendomi sussultare e guardare altrove,mentre con due dita mi spostava il viso.
- Hai uno splendido corpo,perchè me lo stai proibendo?
- Non te lo sto impedendo,accendino baka.
- Ah si? Perfetto allora.. 
Con un fluido movimento si portò sopra di me,divaricandomi le gambe.
- Hahah no. 
Feci per chiuderle,mentre stringeva leggermente la presa.
- Ehi,ehi pornostar. 
Gli picchiettai sulla testa,stringendo le ciocche nere.
- Abbiamo già fatto questa cosa altre volte,no?
- Si,ma..
- Shh.. 
Posò le labbra sulle mie zittendomi mentre entrava delicatamente,facendomi sussultare per la seconda volta.
Osservai il caminetto acceso per non guardarlo in viso,creare delle sfumature rossastre lungo la sua schiena,già abbastanza abbronzata,mentre stringeva i pugni accompagnando i movimenti.
Quando provai a divincolarmi mi fece appoggiare la schiena sullo schienale del letto,tenendomi sempre per i fianchi e affondando il viso nell'incavo del mio collo,baciandolo dolcemente.
Avrei riso,se non stessimo facendo tutto ciò,e gli avrei ricordato che non ero una ragazza romantica,e odiavo queste cose.
Quando entrambi ci guardammo per un breve istante affondai negl'occhi color nocciola,cercando di distrarmi e deglutendo lievemente.
Troppo,troppo vicino.
Alcune lingue di fuoco gli percorsero la schiena,mentre con gli indici passavo linee lente lungo la sua spina dorsale,facendogliela inarcare lievemente,aumentando appena quei movimenti.
Lasciai che indurisse i muscoli più di quanto non lo erano già,abbandonandosi in me e appoggiandosi lievemente sul mio petto,stanco.
Gli strinsi le ciocche nere facendolo mugugnare appena,ridendo. 
Forse aveva ragione Dadan.
Forse era vero che lui era un bravo ragazzo come sembrava,ed era anche vero che per far pace andavamo a letto insieme,e le cose tornavano come prima,ma solo perchè lo volevamo entrambi.
Se avessi voluto,avrei già divorziato e ciao ciao,tanti saluti. Ma restavo del fatto che vederlo così,avvolto leggermente tra le lenzuola sottili,mentre mi dedicava il sorriso più dolce del mondo,mi facesse pensare che tutti sbagliamo.
Lasciai divagare lo sguardo sulle candele ormai consumate,mentre i capelli neri si aprivano a ventaglio,sul cuscino rosso sangue,creando un contrasto notevole.
Mi baciò appena il collo finchè non mi addormentai,con una mano stretta sul lenzuolo sopra il mio e il suo petto,assaporando il calore che il suo corpo emanava.



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Capitolo 5
*** "Love like woe." ***


Il sole entrava penetrante dalla finestra della camera da letto,sopra i nostri corpi e sopra le nostre anime leggere.
Aprì un occhio guardandomi attorno e girandomi verso di lui,con un lento fruscio di lenzuola,mi mossi piano per non svegliarlo mentre un espressione beatamente placata
mi fece capire che invece era sveglio da un pò,solo che non lo dava a vedere. Sospirai appena passando le dita fra quei leggeri e lisci capelli corvini,mentre lui alzava 
pigramente la sua,passandola fra i boccoli della stessa tonalità.
- Mh,buongiorno piccola.
Cosa potevo chiedere di meglio se non il suo buongiorno,appena svegliata la mattina presto?
" Prova a pensare come gli angeli,che non hanno tonalità di buio nelle loro anime"
Presi una frase che mi ero annotata da chissà dove e che era scritta in grandi caratteri corsivi sul quadernetto sul comodino.
Mi mossi per prenderlo,osservandolo con la coda dell'occhio,mentre scrutava minuziosamente i dettagli del mio corpo nudo,gustandosi le fiamme che ogni tanto facevo comparire 
lungo la schiena e le spalle,con una sorta di provocazione.
" Diventa migliore ogni giorno"
Scorsi le frasi con interesse,trovandone una con su scritto:
" Le anime da sole sono solo frammenti d'umanità che unite creano qualcosa simile al big bang,danno vita a qualcosa di più grande"
L'attenzione venne distolta da una mano che scivolò piano sotto il lenzuolo,accarezzando i fianchi nudi per tirarmi a sè e rimuovere il quadernetto,rimettendolo sul comodino.
- Ehi,non avevo fin..
La frase venne mozzata da un bacio sensuale,di cui mi accorsi solo quando sentì le sue labbra calde e bagnate sulle mie,umettate dalla lingua che le stava leccando.
- D-devo fare la colazione,ace..
- Di già,fiammellina? Sono solo le 11..
- Solo? Vecchietto,ora che non sono più incinta non ho bisogno di dormire quanto te,orso.
Aggrottò la fronte a quella ultima parola,arricciando ulteriormente le labbra già strette di loro,morbide e umide,dove il sole faceva le sfumature rosastre e azzurre,risultato del riflesso
del mare che si espandeva,a pochi metri dalla casa,appena fuori dal terrazzo della camera.
Una volta messa una vestaglia gli tirai addosso i boxer lacerati la sera prima,centrando esattamente il viso con una risata divertita.
- Vestiti,andiamo fuori.
L'aria che investì i miei capelli mi fece sussultare appena,mentre l'orlo della veste da notte spumeggiava,confondendosi con il verde dell'erba.
Mi chinai,sedendomi sulle ginocchia a prendere un mazzo di ibischi rossi e bianchi,creando un boquet.
Mi raggiunse poco dopo,con una camicia gialla sbiadita e i soliti pantaloni neri,scalzo.
Fece lo stesso,sedendosi accanto a me con le braccia all'indietro che reggevano la schiena,alzando il viso verso il cielo e chiudendo gli occhi,poi quando vide che l'osservavo
curiosa tolse un ibisco dal mazzo e lo ripose accanto al mio orecchio,sorridendo.
- Questo fiore è nato per stare fra i tuoi capelli,nei quali può immergersi nella tua bellezza.
Il rossore si ampliò sulle guance,tirandomelo a sè dal colletto della camicia.
E continuò tutto lì,da dov'era cominciato.
Un paesino sperduto nel mare,dove Portuguese D. Rouge aveva dato alla luce suo figlio,Portgas D. Ace,che ora riposava beato,fra i candidi fiori.
Lasciai che il profumo staccasse i nostri,provando a pensare a qualcosa di più concreto di una semplice realtà,di un futuro ancora incerto e distorto.
Un semplice presente,insieme alla persona che amavo,con anima,cuore e tutto il respiro che mi permettesse di donargli.
Ti amo,Ace.


{ E qui è finita! Essì,mi sono scese le lacrime nel scrivere le frasi finali.. ma tranquilli! siccome sono una romanticona di prima categoria,e l'amore per Ace non si è estinto in 3 anni,credo
sia doveroso ( le mie amiche me lo consigliano) continuare questa fanfic con un "Look at me" part 3.
Che ne dite? <3
a presto allora!

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