Anche le star s'innamorano veramente?

di Jasperina ed Emmettina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo capitolo ***
Capitolo 2: *** 2° Capitolo ***
Capitolo 3: *** 3° Capitolo ***
Capitolo 4: *** 4° Capitolo ***
Capitolo 5: *** 5° Capitolo ***
Capitolo 6: *** 6° Capitolo ***
Capitolo 7: *** 7° Capitolo ***
Capitolo 8: *** 8° Capitolo ***
Capitolo 9: *** 9° Capitolo ***
Capitolo 10: *** 10° Capitolo ***
Capitolo 11: *** 11° Capitolo ***
Capitolo 12: *** 12° Capitolo ***
Capitolo 13: *** Avviso!! E' Importante leggetelo! ***
Capitolo 14: *** NUOVA SCRITTRICE! ***
Capitolo 15: *** 13° Capitolo ***
Capitolo 16: *** 14°capitolo ***



Capitolo 1
*** Primo capitolo ***


Salve ragazze e ragazzi(se mai ci fossero),siamo Aia Cullen ed Alice Whitlock, abbaimo provato a scrivere questa storia e accanto ad ogni capitolo sarà segnato da ki è stato scritto..beh ci siamo cimentate già in altre storie scritte da noi ed ora ci cimentiamo a scriverne una a quattro mani... spero vi piaccia e fateci sapere cosa ne pensate... bacetti alla prox

Capitolo 1

Raccontato da Giulia (Scritto da Alice Whitlock)

Miami, caldo, bellissime spiagge e soprattutto bei fusti che ci passano giornate intere a rimorchiare belle ragazze. E’ qui che io e la mia migliore amica ci siamo rifugiate per un mese, nella bellissima Miami. Io e lei ci conosciamo dall'asilo e abbiamo passato ogni cosa assieme. Abbiamo prenotato la nostra stanza in un hotel lussuosissimo dove ci va ogni tipo di gente alla moda. Noi due entravamo in quella categoria. La nostra camera aveva una bella vista sul mare, dove questa notte saremmo andate al falò per incontrare gente nuova e sicuramente per finire la serata in assoluto divertimento. Angela uscì dal bagno con il vestito appena comprato. Lei bionda, occhi azzurri, un po’ alta indossava un vestito lungo fino alle ginocchia stretto in vita, azzurro. -Wow vogliamo impressionare qualcuno stasera?" chiesi ridendo Mi fece la linguaccia e mi lanciò i miei abiti. Andai in bagno e dopo essermi lavata e dopo essermeli messi mi guardai allo specchio. Non stavo male. Mi girai su me stessa riguardandomi allo specchio, alta magra mora e occhi marroni con vestito uguale a quello di Angela ma viola. - Giulia sbrigati" mi urlò Uscita mi misi le ballerine e andammo a bere qualcosa al bar della spiaggia. Un volta Arrivate prendemmo posto all'ombra e ci mettemmo a guardare i ragazzi che facevano di tutto per mettersi in mostra. -Guarda il ragazzo moro con la lattina di coca in mano, non è carino??" chiesi -Molto -Se stasera viene al falò alla spiaggia quasi quasi potrei chiedergli di venire su in camera con me, ti aggiungi anche te?" chiesi ridendo -Va bene, almeno ci divertiamo un po’" disse bevendo il drink. Risi di nuovo e sì, ormai non siamo più vergini da un sacco di tempo, l'avevamo perse entrambe l'anno scorso alla festa della scuola, negli spogliatoi della palestra e nessuno si era accorto di niente. Per fortuna. Il ragazzo con la coca si avvicinò e ci chiese se stasera andavamo al falò e quando gli dicemmo che ci saremmo state ne fu felice. Ci salutò e se andò. -Cominciamo bene" disse Angela. -Concordo in pieno" dissi ridendo. Verso pomeriggio inoltrato tornammo in hotel, mangiammo e subito dopo andammo in camera a vestirci e a truccarci. Decidemmo di metterci entrambe degli short e t-shirt con converse, anche se di diverso colore. Mi feci i codini e partimmo di nuovo per la spiaggia. Era uno spasso, musica a volume al massimo, drink ovunque e molta gente carina. Rividi il tipo con la coca e gli andai incontro con Angela. Felice che noi fossimo venute ci chiese di ballare con lui e noi accettammo. Ballammo scatenate finche, Thomas, il ragazzo andò a prenderci da bere. - Ne vale la pena?" mi chiese la mia amica - Sai, è un tipo rozzo, credo che sia meglio lasciar stare" dissi Angela mi prese la mano e si mise a correre. - Che fai?" gli urlai - Ti prego, non voglio rimanere un minuto di più " e detto questo ricominciammo a correre. Giunte fuori tiro dal ragazzo camminammo per le strade, guardando le vetrine dei negozi e entrando in qualche bar. Quando si fece tardi tornammo indietro e Angela mi afferrò il braccio - Oddio, Kellan Lutz e Jackson Rathbone " urlò. I due ragazzi si girarono verso di noi e li fissai. Era vero stavano entrando nel hotel di fianco al nostro. Erano proprio loro. E l'unica cosa che mi è venuta in mente è "cazzo che boni ."

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Capitolo 2
*** 2° Capitolo ***


 

Salve ragazzi e ragazze... cm avete trascorso la Pasquetta? Beh vorremmo ringraziare le persone che fino ad ora hanno dato un occhiat alla storia... vi ringraziamo di cuore...beh speriamo che continuiate a segiurci e che lasciate un commento, un opinione... alla prox kiss

 

2° Capitolo

Raccontato da Kellan Lutz (Scritto da Aia Cullen)

 

"Il volo per Miami è all’imbarco B55 “ Ecco questo era il nostro volo, io e Jack avevamo deciso di concederci una vacanza di relax e c’è la meritavamo. Ma qualcosa è andato storto, mi ero dimenticato che ormai con la saga di Twilight, noi per le ragazze eravamo idoli e migliaia di fan ci stavano inseguendo urlano i nostri nomi. Arrivammo all’imbarco correndo e una volta saliti nell’aereo avevamo il fiatone e andammo a sederci nei posti in prima fila - Mio dio quante ne erano !! pensavo che non ne saremmo usciti vivi – disse Jack - All’inizio l’avevo pensato anche io… me no male che l’aereo era ancora qui.. altrimenti non so che fine avremmo fatto – dissi sdrammatizzando. Il volo fu piacevole e questa volta prima di scendere dall’aereo indossammo il cappuccio e un paio di occhiali per non farci riconoscere. Il trucco funzionò alla perfezione, nessuna fan scatenata in vista, all’uscita dell’aeroporto chiamammo un taxi e ci facemmo portare in albergo. Il viaggio in taxi non fu molto lungo, quando arrivammo dinanzi all’albergo, scendemmo e pagammo il taxi. Non appena l’auto se ne fu andata sentimmo gridare - Oddio, Kellan Lutz e Jackson Rathbone – contemporaneamente io e Jack ci voltammo e dinanzi a noi c’erano dure ragazze.. molto carine, ma la nostra più grande paura e che ci si fiondassero adosso… anche se impossibile noi chiedevamo solo di essere trattate come due persone normali che si vanno a fare una vacanza ma a quanto pare era una richiesta impossibile. Ci preparammo al peggio, ma le due ragazze non si mossero, non urlarono, non stavano correndo e questo mi meravigliò molto, poi pian piano incominciarono ad avvicinarsi, forse avevo cantato vittoria troppo in fretta, quando ci furono vicine, non fecero niente, anzi, ci sorridevano e basta - Salve ragazzi… noi siamo Giulia ed Angela, siamo vostre grandissime ammiratrici, ci potreste fare un autografo? – chiese Giulia e il loro comportamento mi colpì molto come fu lo stesso anche per Jack che fissava Angela mentre le faceva un autografo. Non era mai successo una cosa del genere, erano le prime e forse anche ultime ragazze che non ci saltavano addosso e sbraitavano e quindi decisi di ringraziarle invitandole a bere qualcosa - Ragazze vorrei ringraziarvi a nome mio e quello di Jackson per aver capito, che in fono oltre al cinema abbiamo una vita come c’è l’hanno tutti e per questo vorrei invitarvi a bere qualcosa… ci fareste questo onore? – chiesi molto gentilmente e le ragazze accettarono. Posammo prima i bagagli e poi ci dirigemmo ad un bar li vicino - Allora come mai siete a Miami? – chiesi - Siamo qui per un mese di vacanza… dovevamo staccare la spina. E voi? Come mai qui? – rispose Angela sorseggiando la sua coca cola - Anche noi siamo in vacanza… - rispose Jack sorridendo alla piccola Angela, in certi aspetti fisici somigliava alla nostra amica Ashley - Sai somigli molto al personaggio di Alice Cullen, sei minuta come lui, capelli simili hai suoi, l’unica differenza è che sei bionda ed hai gli occhi azzurri – lei arrossì - Grazie.. sai l’ho dicono in molti ma questa somiglianza io non la vedo – - Fidati di noi, che conosciamo Alice Cullen – rispose Jack sorridendo, anche perché lui sapeva benissimo com’era Alice. La serata passò in fretta in loro compagnia, parlammo e scherzammo, verso le 23.00 tornammo in albergo ma ci fu un piccolo inconveniente, all’entrate del nostro c’erano migliaia di fan scatenate e non sapevamo cosa fare - Ho un idea, seguitemi – disse Angela e così facemmo. Passammo dal retro del nostro albergo sino ad arrivare a quello accanto che era dove risiedevano loro - Mettetevi di nuovo i cappucci e gli occhiali – disse prima di entrare nell’albergo. Salimmo in camera dove eravamo più al sicuro - Bene, Kellan ora chiama l’albergo accanto e digli di portare i vostri bagagli qui, mentre tu Jackson chiama qui e prenotate una stanza – disse Angela sorridente - Geniale il tuo piano sorellina – disse Giulia battendo il cinque all’amica - Devo ammettere che come idea non è male – commentò Jack ed entrambi eseguimmo gli ordini di Angela. Non appena fu tutto sistemato le ringraziammo e le invitammo a passare l’intera giornata con noi, domani per ringraziarle a dovere. Andammo nella nostra nuova camera e ci sistemammo - Sai Angela mi piace molto, è simpatica, dolce ed anche malefica quando serve… avevi proprio ragione somiglia in tutto e per tutto ad Alice – commentò Jackson sistemando la sua roba - Sai, nemmeno Giulia è male… mi piace, è eloquente… dolce… questa sera abbiamo fatto un grande incontro – dissi felice di quello che era accaduto. Restammo alzati un altro po’ poi entrambi ci coricammo, non ero mai stato bene come lo ero stato sta sera con quelle ragazze in tutta la mia vita.

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Capitolo 3
*** 3° Capitolo ***


 

Salve ragazzi e ragazze.. come va? beh per iniziare vorremmo ringraziare chi ci segue siamo davvero contente che sia di vostro gradimento magari se qualcosa non vi è chiaro chiedetelo e vi sarà data una spiegazione.. beh che dire vi lasciamo leggere il capitolo...

 

Capitolo 3

Raccontato da Giulia e Angela

 

 

Io e Angela ci svegliammo al bussare della porta, Angela andò ad aprire e la sentì parlare con un ragazzo, e successivamente chiudere la porta.

- Giulia, Giulia, alzati alzati, muoviti muoviti" continuava a ripetere prendendomi per un braccio e cercando di buttarmi per terra.

- Che vuoi? Chi era alla porta?" chiesi massaggiandomi il braccio

- Kellan e Jackson, ci portano a colazione e poi a fare compere" disse, era molto emozionata.

- Andiamo a prepararci allora"dissi di cattivo umore

- Che c'è? Non ti piace più Kellan?" mi chiese

- No, mi hai svegliata, ecco il problema"dissi e lei si mise a ridere. Andai in bagno, mi lavai e mi vestì. Questa volta optai per una camicetta bianca e una semplice gonna con le ballerine. Angela entrò e mi cacciò fuori dal bagno e quando usci vidi che indossava una maglietta nera e pantaloncini in jeans con converse.

- Pronta, andiamo" disse quasi urlando. La seguì fuori dalla camera e in ascensore e quando arrivammo in sala vidi Kellan e Jackson seduti che ci aspettavano.

- Ciao Angela, sei meravigliosa" disse Jackson appena la vide.

- Ciao a tutti" dissi io stufa e mi abbandonai alla sedia.

- Qui qualcuno è arrabbiato?"chiese Kellan - No, figurati, è che odio svegliarmi presto" dissi

- Ti capisco " disse Jackson. Facemmo colazione parlando di tutto, scuola, posti che volevamo visitare, fidanzati e spiaggia. Quando finimmo di fare colazione Kellan esclamò che dovevamo andare a fare compere. Ci alzammo tutti

- Noi andiamo verso il negozio di Calvin Klain e voi? "chiese Kellan

- Noi verso il negozio di Berska" disse Jackson guardano Angela.

- Ok a dopo" disse Kellan e mi prese per mano e andammo verso il garage sotterraneo. Aveva una bella macchina, enorme, nera, finestrini neri, apposta per lui. Partimmo e notai che guidava bene, mi portò fino al negozio che aveva detto, osservai la vetrina e lo guardai.

- Ehm scusami Kellan, intimo? " chiesi

- Si, mi piacerebbe vederti in intimo" disse sorridendo

- Scusa, è così che tratti le ragazze con cui esci? "chiesi

- No, tu sei l'unica" e mi portò dentro il negozio. Salutò il commesso e mi portò nel reparto biancheria intima femminile, guardò un paio di capi e me li consegnò.

- Scusa? Se vuoi vedere uno spogliarello vai nelle strutture apposite" dissi e mi voltai. Mi afferrò per il braccio fermandomi

- Non voglio vedere nessun spogliarello, voglio vedere come stai con l'intimo addosso..alla fine è come stare in costume no?" chiese Ci pensai un po’ e presi in mano i capi che Kellan aveva scelto. Entrai in camerino e mi provai il primo. Nero, di pizzo. Mi guardai allo specchio e guardai bene fuori e vidi che c'era Kellan, lo chiamai e si avvicinò. Aprì la tendina e mi feci ammirare. Mi guardò a lungo.

- Bellissimo, prova quello bianco identico." disse ridendo. Chiusi la tendina e obbedì.

- Fatto?" chiese Kellan

- Aspetta, non riesco a chiudere il reggiseno" dissi Kellan entrò e mi guardò divertito

- Che fai scemo, esci prima che ci beccano" dissi sottovoce.

- Che vuoi che mi facciano..aspetta" e mi aiutò ad allacciarmelo. Mi fece girare attorno e mi guardò

- Che c'è, non va bene?" chiesi

- No, no è perfetto, stai bene con il bianco" disse e si avvicinò. Si chinò su di me e mi baciò. Presa dal bacio gli misi le mani al collo e mi avvicinai di più. Sentì le sue mani sul seno, e mi slacciò il reggiseno facendolo cadere a terra. Mi baciò i capezzoli facendomi gemere, poi sentì la sua mano salire fino alla mia intimità e facendomi aprire le gambe mi penetrò con le dita. Gemetti più forte quando aumentò il ritmo, mi strinse di più a se, continuavo a baciarlo, le mie mani slacciarono i suoi pantaloni, e andai a toglierli i boxer, gli accarezzai il suo membro ormai rigido e Kellan mi prese in braccio. In quel preciso istante sentimmo fuori dal camerino qualcuno tossire

- Si? " chiese Kellan fermandosi

- Mi dispiace signor Lutz, ma c'è qualcuno al telefono." disse Kellan si mise i boxer, si allacciò i pantaloni e mi guardò.

- Prendi quello bianco, ti dona di più." disse e mi baciò. Se ne andò e mi vestì con calma. Uscita dal camerino con l'intimo in mano andai alla cassa dove mi aspettava Kellan, pagò e uscimmo. Rimanemmo in silenzio mentre salimmo in macchina e partimmo per l'hotel.

 

 

Jackson mi portò alla Berska, durante il tragitto in macchina parlammo di musica, arte e spettacolo. Dio quant'è divertente. Arrivati alla Berska, Jackson mi prese per mano e mi guidò in tutti i reparti, presi un paio di vestiti e andai a provarli. I camerini erano tutti vuoti, meno male pensai.

- Posso entrare anch'io con te? " chiese Jackson guardandomi

- Certo"dissi Entrò con me nel camerino e guardai che non ci fosse nessuno e chiusi le tendine. Jackson mi fissava, lo guardai un po’, e decisi di provare i vestiti. Mi tolsi la maglietta e pantaloni rimanendo in intimo e notai che Jackson mi continuava a guardare. Presi la maglietta e a un certo punto sentì delle dita accarezzarmi la schiena, lentamente su e giù, erano calde e mi provocavano dei brividi di piacere, mi voltai e lo guardai, poi lentamente mi avvicinai a lui, lo presi e lo feci sedere sulla piccola sedia davanti allo specchio, gli tolsi i pantaloni e mi sedetti su di lui, cominciai a muovermi avanti e indietro con il bacino, e sentì il suo membro irrigidirsi, e questa cosa mi piaceva, Jackson mi tolse il reggiseno e cominciò a giocare con i miei capezzoli, buttai la testa all'indietro e roteai gli occhi dal piacere, dopo un po’ Jackson si alzò e mi fece togliere le mutandine, dopo avermi spogliata completamente mi fece risedere sulle sue gambe e ricominciai a muovere il bacino, lui continuava a gemere dal piacere, mentre io trattenevo la mia voglia di urlare, quando stava per penetrarmi all'improvviso mi squillò il telefono, Jackson si fermò, e io presi il cellulare. Accidenti mia madre, guardai delusa Jackson che si rivestiva e che usciva, rassicurai mia madre che andava tutto bene, e mi vestì. Proprio sul più bello doveva chiamarmi?? Accidenti pensai, spero che non se ne sia andato, presi i capi e uscì dal camerino e lo guardai. Mi sorrideva, mi prese la mano e andò a pagare i vestiti, poi tornammo nel nostro hotel dove mi lasciò davanti alla camera e lui andò nella sua. Entrai e vidi Giulia sul letto con un sorriso stampato sulla faccia. Le corsi in contro e le raccontai cosa mi era successo, poi Giulia mi raccontò la sua esperienza e mi fece vedere l'intimo, mentre io i miei nuovi vestiti. Ci abbracciammo e ridemmo. Sentì il cellulare di Giulia squillare e lo guardò.

- Mmm..è Kellan, mi ha chiesto se vado in camera sua, vuole parlarmi. Ah sì, ho dato il tuo numero a Jackson ieri sera, ti dispiace? " chiese

- Nono, anzi " e risi

- Vado, a dopo " disse dopo essere uscita dal bagno, ebbi il forte sospetto che si era messa il nuovo intimo, poi sentì il mio telefono squillare. Mi arrivò un messaggio da Jackson, mi scrisse il numero della stanza e con scritto a fianco "ti aspetto". Andai in bagno e mi diedi una sistemata, poi con il cuore che mi martellava, andai verso la sua camera, e bussai. Sospirai e Jackson mi aprì.

 

 

..Beh che dirvi, se non fosse abbastanza chiaro la parte viola e raccontata da Giulia e quella blu scuro raccontata da Angela... beh speriamo vi sia piaciuto e speriamo di ricevere le vostre opinioni... fateci sapere cosa ne pnsate di questa FF ... al prossimo capitolo kiss

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Capitolo 4
*** 4° Capitolo ***


 

SALVE RAGAZZI E RAGAZZE.... COME VA? BHE' CI SCUSIAMO PER IL RITARDO MA ABBIAMO AVUTO QUALCHE PROBLEMA COL COLLEGAMENTO DI INTERNET... PERDONATECI... VORREMMO RINGRAZIARE TUTTI QUELLI CHE CI SEGUONO  E IN PARTICOLARE edward bella PER AVER RECENSITO E SIAMO MOLTO CONTENTE CHE TI STIA PIACENDO... QUESTO CAPITOLO TE LO DEDICHIAMO... ALLA PROX KISS  

 

 

4° Capitolo

Raccontato da Jackson e Kellan (Scritto da Aia Cullen)

 

 

 

 

Quando aprì la porta mi ritrovai dinanzi una dea, i miei occhi guardarono i suoi e ci fu uno sguardo d’intesa. La feci accomodare e quando fu dentro rimase sorpresa, per questo incontro avevo preparato la stanza a dovere, avevo ordinato la cena e cosparsi il letto di petali di rose. Mi aveva colpito dal primo momento che i miei occhi si posarono su di lei

- Jack è bellissimo – disse coprendosi la bocca con una mano

- Vogliamo cenare mademoiselle ? – dissi sorridendo

- Oui massier – disse reggendomi il gioco e risi. La feci accomodare e iniziammo a mangiare e tra un boccone e l’altro parlammo dei nostri interessi; la cena passò tranquilla ma un desiderio si era impossessato del mio corpo da quando l’avevo vista alla porta. In questo momento stavamo mangiando il dolce e casualmente lei fece cadere il bicchiere di vino e si sporcò

- Mio dio che cosa ho combinato – disse alzandosi e facendosi rossa in viso

- Non ti preoccupare non è successo niente, vieni ti mostro dov’è il bagno – e dicendo ciò la condussi lì. Dopo un po’ uscì da quella stanza con solo indosso una culotte blu e una vestina bianca e mi incantai, il suo viso era rosso e in quello stato ai miei occhi appariva ancora più bella. Mi avvicinai a lei che intanto aveva abbassato il viso dalla vergogna, gli l’ho alzai portando la mia mano sotto il suo mento sino a quando i nostri occhi non si incontrarono. Piano mi avvicinai alle sue labbra posandogli un bacio e mille scosse elettriche mi percossero. Continuammo a baciarci e pian piano divennero baci carichi di passione, la presi in braccio e la condussi in camera da letto, l’adagiai delicatamente sul letto e continuai a baciarla. Piano scesi sul suo collo lasciandogli una scia di baci, mi fermai e alzai il voltò per capire qualche reazione e ciò che vidi mi fece tremare il cuore. Nei suoi occhi leggevo pura passione, pian piano le sue mani tremanti si avvicinarono al mio torace ed iniziarono a sbottonare la camicia, quando la tolsi le mi fissò e tirandomi una ciocca di capelli catturò le mie labbra. Da quel bacio traspirava la voglia di appartenerci, le mie mani fecero scendere le bretelle della sua sottoveste mentre lei mi sbottonava il jeans. Rimanemmo entrambi in intimo e ci fissammo allungo contemplando i nostri corpi “nudi”. Le mie mani vagavano sul suo corpo e si soffermarono su i suoi seni, iniziai a stuzzicarla mentre le sue mi accarezzavano avidamente il torace scendendo sempre più giù. I nostri sospiri si trasformarono in gemiti di puro piacere mentre con la lingua e una mano le stimolavo entrambi i seni lei ribaltò le posizioni, prendendo il comando. Le sue labbra furono sulle mie e pian piano scesero sul collo e poi sempre più giù sino ad arrivare sul mio membro ora teso e duro. Le sue labbra da prima timide si fecero più audaci e aiutandosi con le mani mi dette piacere. Lei, angelo così puro in quel momento era diventato angelo tentatore, pian piano stavo arrivando all’apice del piacere ma non era così che volevo arrivasse così ribaltai le posizioni portandola sotto di me e con le mie labbra cominciai a darle piacere e quando la sentì pronta la penetrai con un'unica e possente spinta. Lei spalancò gli occhi ed inarcò la schiena e senza darmi tempo per farla abituare la sentì muoversi verso di me, pian piano le mie spinte divennero sempre più forti e decise sino a quando entrambi arrivammo all’apice del piacere urlando i nostri nomi, e mi accasciai sul suo seno. Piano uscì da lei e mi stesi al suo fianco attirando essa su di me e con un lenzuolo ci coprimmo. Il suo respiro, come il mio, si fece regolare e insieme ci addormentammo li, su quel letto dove la passione ha preso il sopravvento.





Dopo aver chiamato Giulia preparai tutto il necessario per passare una serata magica, ero riuscito a trovare la copia inedita di New Moon per fargliela vedere e poi gliela avrei regalata come segno del mio amore per lei. Io sono un po’ come Emmett nella storia, scherzo sempre ma in realtà so essere serio e un ragazzo dolce. Decisi di vestirmi come il personaggio che ho interpretato così mi dirigo in bagno e dopo una doccia fredda misi le lentine oro e indossai un paio di jeans scuri con sopra una maglietta aderente che mise in risalto i miei muscoli. Preparai la camera da letto per la visione del film. Avevo pensato a tutto, pop-corn, patatine, pizza e birra. Da quel poco che l’aveva conosciuta capii subito che era una ragazza molto bella, simpatica e semplice. Mentre stavo verificando le ultime cose, qualcuno bussò alla porta, andai ad aprire ed era Giulia in tutto il suo splendore. Indossava un vestito che le arrivava sopra il ginocchio nero da cui si poteva constatare che indossava l’intimo che quella mattina gli comprai. La feci entrare e le spiegai quali erano i programmi della serata. Andammo in camera da letto dove, dopo esserci sistemati, parlammo delle nostre vite. Quando si fecero le dieci di sera mettemmo il dvd e iniziammo a vederlo. Lei lo guardava con attenzione, o almeno così sembrava, ogni tanto beveva dalla sua bottiglia di birra e guardandola bene, sembra assorta in chissà quali pensieri. Vederla semi distesa sul letto ,mi faceva uscire pazzo, averi voluto averla subito, ma non sono un maniaco, se lei avrebbe voluto fare l’amore con me, io sarei stato molto più che disponibile. Mentre facevo le mie seghe mentali non mi accorsi che Giulia mi fissava con un sorriso malizioso e i suoi occhi brillavano di una strana luce. Mi avvicinai famelico alle sue labbra e lei con tanto ardore rispose al bacio appassionato che le stavo dando. Le sue mani finiscono sul mio petto nel tentativo di distendermi così glielo concessi e alla fine mi ritrovai con lei sopra di me con uno sguardo famelico mentre sbottonava i miei jeans e infilava una sua mano tra i boxer e la mia pelle e strinse il mio membro con passione, poi alza lo sguardo e mi fissa negli occhi.

- Hai intenzione di viziarmi?” mi domandò

- Perché me lo chiedi?” gli chiesi

- Perché indossi le lentine che utilizzi nel film… mi stai facendo impazzire…” disse sospirando, poiché una mia mano era scesa a massaggiare il suo seno

- Forse… ti piacciono?” gli domandai

- Certo… ma ora basta parlare” disse e poi in pochissimo tempo mi ritrovai senza più ne i jeans ne i boxer. Lei prese a massaggiare il mio membro poi all’improvviso portò le sue dolci labbra su di esso e lo accolse tra le sue labbra. Mi trovavo in paradiso questa era l’unica possibilità, mi sbagliavo ero vivo e lei era qui ed era mia. Non volevo venire senza di lei così con un unico movimento la portai sotto di me e iniziai a spogliarla molto lentamente beandomi dei suoi gemiti che man mano scendevo al suo centro diventavano più forti e frequenti. Eravamo entrambi nudi avvicinai le mie labbra fra le sue gambe e presi a leccarla facendola gemere più forte quando iniziai a succhiare il clitoride e infilai due dita dentro di lei. Quando la reputai pronta delicatamente la penetrai. Le spinte da lente presero man mano più frequenza e divennero più passionali. Più lei cercava me più io affondavo in lei, fino a quando non la sentii tremare prossima al piacere così con due spinte più possenti e profonde la feci urlare dal piacere. Continuai ad affondare in lei fino a quando non la raggiunsi e mi accasciai su di lei. Uscì delicatamente dal suo corpo e lei si accoccolò vicino a me poggiando il suo capo sul mio petto. Ci coprì entrambi e insieme ci addormentammo soddisfatti e appagati di tutto ciò che era accaduto.

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Capitolo 5
*** 5° Capitolo ***


 

Eccoci di nuovo qui, speriamo ke il precedente capitolo vi sia piaciuto e siamo molto felici che ci seguiate se pur in silenzio vi ringraziamo di cuore e un grazie speciale va a edward bella che ci lascia un commento e siamo contente che la storia ti piaccia e non sai quanto anche noi lo desideriamo ma purtroppo uono così non esiste.. hihi

Speriamo ke qst capitolo sia di vostro gradimento anke se non è molto lungo, ci scusiamo :), ankora grazie alla prox kiss

 

P.s.: Questo capitolo lo dedichiamo a edward e bella.

Tutti i capitoli dal punto di vista delle ragazze vengono scritti da Alice Whitlock e quelli dal punto di vista dei ragazzi vengono scritti da Aia Cullen.


 

5° Capitolo

Raccontato da Giulia e Angela (Scritto da Alice Whitlock)

 

 

Mi svegliai quando era ancora buio, ma decisi di tenere gli occhi chiusi per riaddormentarmi e rifare quel bellissimo sogno, sembrava così reale, era fantastico. Cambiai posizione per mettermi più comoda e sentì qualcuno stringersi a me e aprì gli occhi di scatto. Toccai il braccio della persona e sentì che era muscoloso e mi girai. Kellan Lutz nudo stava dormendo, risi contenta che non sia stato un sogno e mi alzai. Mi misi una camicia che trovai e mi diressi in bagno. Accesi la luce e guardai l'immenso bagno davanti a me, era stupenda, tutta di lusso...fatta apposta per star come Kellan..guardai la doccia e decisi di farla, avevo bisogno di sciogliermi un po’, accesi l'acqua e quando fu abbastanza calda mi tolsi la camicia ed entrai. Sotto il getto d'acqua mi rilassai e pensai alla notte che avevo passato assieme a lui finché.. << Mi hai fatto prendere un colpo, pensavo di averti fatto prendere paura prima" disse Kellan ridendo.. << No tranquillo, mi sono svegliata e avevo bisogno di una doccia calda" dissi diventando rossa. << Posso entrare anch'io?" chiese << Certo, non è mia la camera" dissi mettendo il sapone sulla spugna..lui rise e entrò..mi prese di mano la spugna e mi guardò.. << Posso??" chiese sorridendo Lo guardai per un po’.. << Fai pure" dissi.. Incominciò a insaponarmi per bene, con movimenti leggeri e delicati, sul seno, sul ventre, sulla mia parte intima, sulle mie cosce. Lo guardai, mi stavo trattenendo dal volerlo violentare, e chiusi gli occhi. << Stai male?" chiese Kellan.. << No, mi stai facendo impazzire" dissi Si alzò e mi guardò << Davvero??" chiese ridendo << Ti devo rispondere o ci arrivi da solo?" risposi acida. Rise e mi strinse a sé, sentì il suo membro indurirsi e sorrisi, Kellan mi risciacquò e aprì la porta della doccia e mi fece uscire, mi abbracciò a lui e mi prese in braccio portandomi ancora bagnata sul letto. Una volta messa delicatamente su esso cominciò a baciarmi il collo e scendere più giù, mi fece impazzire completamente e lo misi sotto di me, entrò in me e cominciai a muovermi velocemente facendolo godere, raggiungemmo l'apice insieme e mi distesi sopra di lui, accarezzandogli il petto mentre Kellan ci copriva con il lenzuolo, ci riaddormentammo insieme abbracciati, felici di esserci amati ancora.



Aprì gli occhi e notai che Jackson mi guardava sorridendo, << Buon giorno" dissi ricambiando il sorriso << Buon giorno anche a te principessa" disse Mi stiracchiai e notai che ero ancora nuda, anzi, che eravamo ancora nudi. Guardai Jackson che mi osservava e mi avvicinai a lui baciandolo. Ci facemmo trasportare dal bacio e Jackson si mise sopra di me, gli baciai il collo e scesi con la mia mano sul suo membro e cominciai a dargli piacere, sentì che stava gemendo di piacere e questa cosa mi piacque. Quando lo sentì duro lui mi penetrò dolcemente, si mosse all'inizio piano poi invece il ritmò accelero, comincia a urlare dal piacere sotto i suoi movimenti, Jackson gemeva e spingeva di più a ogni mio urlo, raggiungemmo l'apice insieme e quando uscì di me dolcemente lo abbracciai, non ci addormentammo finché i nostri respiri tornarono regolari e quando ci addormentammo entrambi eravamo felici per esserci amati ancora una volta.

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Capitolo 6
*** 6° Capitolo ***


 

Salve..eccoci qua... scusateci per il ritardo ma abbiamo avuto un po di problemi... spero possiate perdonarci.... vorremmo ringraziare tutte coloro che ci seguono...grazie di cuore

 

Risposta alle recensioni:

edward bella: siamo contente ke il precedente capitolo ti sia piaciuto ed ci rende felici sapere ke tu abbia un capitolo preferito...hihihihih scs x il ritardo ma ora eccoti il capitolo...speriamo ke ti piaccia...alla prox kiss

 

QST CAPITOLO LO VORREMMO DEDICARE A edward e bella PER RINGRAZIARLA PER IL SOSTEGNO KE CI DA, FACENDOCI SAPERE LA SUA OPINIONE...GRZ ......

 

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6° Capitolo

Raccontato da Kellan e Jackson (Scritto da Aia Cullen)

 

Mi svegliai e mi accorsi di essere solo nel letto, lei non c’era ma al suo posto c’era un biglietto con su scritto

 

Buon giorno amore mio,

questa notte è stata magica, indimenticabile e spero lo sia stato anche per te.

Al tuo risveglio non ci sarò, avevo delle faccende da sbrigare con Angy.

A più tardi Giulia

 

Così terminava il biglietto, riappoggiai la testa sul cuscino e ripensai alla notte fantastica passata con lei e un sorriso apparve sulle mie labbra. Mi alzai dal letto e mi andai a fare una doccia, seppur eravamo in vacanza oggi avevamo una conferenza stampa, così mi preparai. Dopo un po’ tornò in camera anche Jack ed aveva un sorriso a trentadue denti

<< Buon giorno Kellan… passata bene la notte?” chiese ridendo

<< Ma come siamo spiritosi quest’oggi… - risi - … la notte è stata bellissima e a te?”

<< Meravigliosa” disse solamente, poi andò in bagno a farsi la doccia. Dopo un po’ andammo alla conferenza dove vi erano migliaia di giornalisti pronti a chiederci qualsiasi cosa, ci accomodammo e l’incubo ebbe inizio

<< Ho una domanda per il signor Lutz… è vero che lei ha una relazione con una sua fan?” tasto dolente, non sapevo se dire la verità o meno, ma optai per una bugia

<< No, non ho una relazione con una fan” risposi convinto di questa affermazione, anche se non era vero

<< Una domanda per il signor Rathbone… lei è impegnato con una delle sue fan?” e che cazzo, oggi giravano tutti sulla stessa cosa

<< No mia cara, sono felicemente single” rispose fermamente il mio amico. Le domande andarono avanti, sempre sullo stesso argomento e ci furono delle domande esilaranti del tipo “ ha mai fatto sesso con una sua fan?” oppure “ si è mai innamorato di una sua fan?” ovvio che prontamente sia io che il mio amico abbiamo negato, ma io dico sono domande da porre? Mah… sbattere i propri cazzi su i giornali non mi sembra una cosa normale.. ma d'altronde questi sono i rischi che corrono gli attori. La conferenza stampa terminò e ci dirigemmo nuovamente al nostro albergo e ciò che si parò dinanzi hai miei occhi fu terribile. Giulia e Angela, stavano caricando le loro valige in un taxi e in quel momento tutte le certezze che avevo avuto sino a poco fa erano crollate come un castello fatto di carta.

 

 

 

Quando mi risvegliai ero solo in stanza, il mio angelo tentatore era scomparso ma aveva lasciato un biglietto sul suo cuscino lo presi e lo lessi

 

Buon giorno amore mio,

mi rincresce non essere presente al tuo risveglio per osservare i due pozzi di smeraldo

che ti ritrovi ogni qual volta mi guardi. In essi una strana luce si accende è la cosa

mi affascina molto, purtroppo ho delle cose da sbrigare con Giuly.

A presto amore mio Angy


 

Le parole usate nel biglietto mi colpirono , mi aveva chiamato amore mio e il mio cuore nel leggere quel biglietto aveva perso dei battiti, ricaddi sul cuscino e pensai alla magica notte passata con lei, il suo corpo al contatto col mio, le sue labbra sulle mie… era stato una cosa che non avrei dimenticato facilmente. Purtroppo fui costretto ad alzarmi perché oggi avevamo una conferenza stampa e ritornai in camera dove trovai Kellan già pronto e raggiante

<< Buon giorno Kellan… passata bene la notte?” chiesi ridendo seppur sapendo cos’era successo

<< Ma come siamo spiritosi quest’oggi… - rise - … la notte è stata bellissima e a te?”

<< Meravigliosa” dissi solamente, poi andai in bagno e mi feci una doccia. Dopo un po’ scendemmo per andare alla conferenza dove c’erano migliaia di giornalisti pronti a chiedere le cose più imbarazzanti, ci accomodammo e cominciò l’inferno

<< Ho una domanda per il signor Lutz… è vero che lei ha una relazione con una sua fan?” questa fu la domanda che venne rivolta al mio amico e per un momento mi preoccupai anche perché non sapevo se rispondere con sincerità alle domande che mi verranno poste ma il mio amico rispose fermamente con una bugia

<< No, non ho una relazione con una fan” così decisi di adottare lo stesso schema

<< Una domanda per il signor Rathbone… lei è impegnato con una delle sue fan?” e che cavolo oggi tutti si erano impuntati su questo fatto ma risposi con una bugia

<< No mia cara, sono felicemente single” dissi facendo anche un finto sorriso. La conferenza andò avanti e mille domande ci furono poste ed esse giravano sempre sullo stesso argomento, mentre stavo bevendo un sorso d’acqua mi venne posta una domanda a dir poco personale e per poco non mi affogavo. Mille domande imbarazzanti ci furono poste e rispondemmo sempre con una bugia. Per fortuna questa tortura ebbe fine e tornammo in albergo e la scena che si parò dinanzi hai miei occhi fu terribile, Angela, con le sue valige stava salendo, assieme a Giulia in un taxi, aveva il volto rigato di lacrime. Vedere la mia principessa in lacrime mi spezzò il cuore e in quel momento il mondo mi crollò addosso.

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Capitolo 7
*** 7° Capitolo ***


 

Ehi la ragazzeeee...cm avete passato la giornata??? Noi bene... c scusiamo x il ritardo.... ( noi in ginocchio a kiedere perdono)....

 

Risposta alle recensioni:

edward bella: ehiiiiii...ciao... nn ti preokkupare xk la storia è a lieto fine.... ci dispiace averti messo tristezza ma anke se le ragazze sanno ke era necessario mentire si sn sentite offese... speriamo ke qst capitolo ti piaccia..alla prox kiss

 

_LoveJacobBlack_ : ehi...ciao.. grz x la recensione.... certo kela continuiamo e speriamo ke qst capitolo ti piaccia.... kiss alla prox

 

8° Capitolo

Raccontato da Giulia e Angela (Scritto da Alice Whitlock)

 

Non potevo credere che avessero detto quelle parole dopo tutto quello che era successo fra noi, mi sentì presa per il culo quando Kellan rispose che non aveva avuto una relazione con una sua fan, anche a Angela è andata male, Jackson mentì anche lui, anche se lo facevano per il loro bene, per noi invece è stato come ricevere una pugnalata al petto. Dovevo immaginarlo che alla fine sarebbe successo. Caricai i bagagli in macchina assieme a Angela e vidi che Kellan e Jackson stavano arrivando preoccupati.

<< Dove state andando? >> chiese Kellan

<< Lontano da voi, torniamo a casa >> rispose Angela in lacrime

<< Perchè?? Per favore, ditemi che non centra l'intervista di oggi >> chiese Jackson

<< Ci sei arrivato finalmente, sai ci siamo solo illuse, per voi era solamente una botta e via, per noi no, è stato importante..cosa vi costava dire la verità per una volta?? >> chiesi io urlando

<< Perchè non ne parliamo in un luogo più privato? >> chiese Kellan

<< NO, ne parliamo qui >> disse Angela.

<< Se noi ammettevamo che abbiamo una storia con delle nostre fan, non puoi immaginare che casino ne veniva fuori, ci avrebbero seguito, non avremmo più avuto pace per noi, non potremmo più avere una vita! >> disse calmo Jackson

<< Ma ne valeva comunque la pena, non possiamo credervi, è troppo difficile a questo punto, alla fine cosa credi, che non lo verranno a sapere?? >> disse Angela

<< Per favore, ripensateci, perchè non ci riproviamo? Abbiamo sbagliato lo sappiamo entrambi >> Disse Kellan

<< No, non possiamo, non ci potremmo più fidare di voi, siamo testarde mi dispiace...Vi auguro tutte le fortune di questo mondo...addio >> disse Angela entrando nel taxi

<< E’ stato bello conoscervi veramente, addio Kellan, addio Jackson, buona fortuna per tutto >> e così entrai anch'io in macchina, Angela piangeva e la coccolai, partimmo e guardai Kellan e Jackson guardarci partire, stupiti e arrabbiati.

 

 

 

Caricai i bagagli in macchina piangendo, dopo solo 3 giorni stavamo già partendo per tornare a casa, non avrei sopportato di vedere Jackson dopo quello che aveva detto nell'intervista, quelle parole sono state troppo dure per me, e entrambi avevamo deciso di tornare a casa. Alzai lo sguardo e vidi arrivare il mio Jackson e Kellan.

<< Dove state andando? >> chiese Kellan

<< Lontano da voi, torniamo a casa >> dissi ancora in lacrime.

<< Perchè?? Per favore ditemi che non centra l'intervista di oggi >> chiese Jackson guardandomi

<< Ci sei arrivato finalmente, sai ci siamo illuse, per voi era solamente una botta e via, per noi no, è stato importante..cosa vi costava dire la verità per una volta?? >> chiese urlando Giulia.

<< Perchè non ne parliamo in un luogo più privato? >> chiese Kellan

<< NO, ne parliamo qui >> dissi io sfidandolo.

<< Se noi ammettevamo che abbiamo una storia con delle nostre fan, non puoi immaginare che casino ne veniva fuori, ci avrebbero seguito, non avremmo avuto più pace per noi, non potremmo più avere una vita! >> disse calmo Jackson..o almeno ci provava.

<< Ma ne valeva comunque la pena, non possiamo credervi, è troppo difficile a questo punto, alla fine cosa credi, che non lo verranno a sapere?? >> dissi, è vero, lo verranno comunque a sapere, ma non da noi ovviamente.

<< Per favore, ripensateci, perchè non ci riproviamo? Abbiamo sbagliato lo sappiamo entrambi >> Disse Kellan

<< No, non possiamo, non ci potremmo più fidare di voi, siamo testarde mi dispiace...Vi auguro tutte le fortune di questo mondo...addio >> dissi e entrai in macchina. E’ stato bello finché è durato, guardai Jackson e vidi che stava male, Giulia disse qualcosa e entrò in macchina anche lei. Guardai Kellan, era a bocca aperta, ci è rimasto male pure lui..Giulia mi abbracciò e il taxi partì lontano dalla persona che amavo.

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Capitolo 8
*** 8° Capitolo ***


 

Buona sera... cm va? avete trascorso bn la giornata?...cm sempre vorremmo ringraziare tutte coloro ke ci seguono in particolare edward bella che ci lascia sempre un commento e infatti qst capitolo lo dedichiamo a leiiiii...

 

Risposta alle recensioni:

edward bella : il precedente è stato un capitolo triste ma ci faremo perdonare in seguito lo promettiamo.... per postare la storia in qst modo basta andare su EFP Editor HTML.... qnd aprirai qst sito vedi che c'è la barra degli strumenti dove deciderei la scrittura ecc...sotto c'è un altra barra e su di essa c'è una finestrella blu cn scritto HTML cliccaci sopra ed incolla il testo del capitolo, una volta fatto premi il pulsante verde al disotto della finestrella che si aprirà. Una volta fatta qst operazione apporterai le modifike ke vorrai e qnd farai aggiungi capitolo... riclicca sulla finestrella HTML e ti uscità il testo modificato, copialo e incollalo e fai aggiungi capitolo e vedrai ke il testo sarà cm l'hai modificato. Qst è il link della pagina

EFP Editor HTML

Speriamo ke la spiegazione sia stata chiara se non è così potrmmo aiutarti noi... nn esitare a chiedere... alla prox kiss

 

Vi lasciamo al capitolo...alla prox kiss

 

 

 

8° Capitolo

Raccontato da Kellan e Jackson (Scritto da Aia Cullen)

 

 

 

Se n’era andata… aveva detto BASTA… mi aveva lasciato… la colpa è solamente mia, dovevo dire la verità a quella conferenza e se tutta la mia vita sarebbe diventata impossibile non mi sarebbe importato perché al mio fianco avevo lei ma ora tutto ciò che avevo costruito con lei l’avevo buttato. Jackson era messo peggio di me, con la tristezza e il dolore entrammo nell’albergo e ci rifugiammo nella nostra camera. I giorni passarono e quella non era più una vacanza ma una tortura così facemmo le valige e tornammo alla vita di tutti i giorni. In questo momento eravamo in aereo dove era iniziato tutto ed ora li finiva. Non appena arrivammo un ondata di giornalisti e fan si ammassavano intorno a noi, non avevo proprio voglia di firmare autografi e lasciare interviste, zitti e muti, io e Jack ci dirigemmo all’auto. Arrivammo a casa e nemmeno il tempo di svuotare le valige che subito partimmo per le riprese del terzo capitolo della saga di Twilight, essere di nuovo nei panni di Emmett mi riportò indietro a quella splendida notte e una lacrima scese sul mio volto ma che subito asciugai. Le riprese iniziarono ma non ne combinavo una giusta, girammo una scena quattro volte e Nikki capì che qualcosa non andava << Ehi.. c’è qualcosa che non va? >> mi chiese preoccupata

<< No.. tutto bene >> dissi perché non mi andava di raccontare ciò che mi turbava

<< Ok.. se lo dici tu >> detto questo si allontanò, la pausa terminò e ricominciammo a girare, il mio unico pensiero era rivolto a lei, aveva lasciato un vuoto dentro me che nessuno poteva colmare, perché io amavo lei e nessun altra, nessuna era come lei, spiritosa, acida e dolce allo stesso tempo, sensuale. Quando la facevi arrabbiare diventava acida, irritata ma con un piccolo gesto diventava dolce ed io amavo il suo carattere, con tutte le speranze che avevo provai a chiamarla, il telefono squillava ma nessuno rispondeva, durante la giornata lo feci una decina di volte ma i miei tentativi furono vani. Tornammo a casa e subito mi feci una doccia per togliermi quel maledetto cerone che iniziava a darmi fastidio… ogni cosa che facevo mi ricordava il suo volto, il suo sorriso, la sua gentilezza.. ormai la mia vita era diventata una cosa impossibile, senza di lei niente aveva più senso. Mi stesi sul letto, mi persi a guardare nel vuoto, ciò che vedevo era me con Giulia ma man mano la sua l’immagine andava a sbiadirsi sino a rimanere solo io, quel futuro mi faceva fremere e in qualsiasi modo lo avrei evitato.

 

 

 

 

Se n’era andata, in lacrime era salita in quel maledetto taxi e se n’era andata. In quel momento un dolore atroce m’invase il petto, tutto ciò che avevo costruito con lei in questi tre giorni si era rotto e la causa era stata della mia idiozia, nel non dire la verità a quella maledetta conferenza. Eravamo ancora lì a guardare l’orizzonte dove era scomparso il taxi con la persona che amavo. In silenzio, io e Kellan tornammo in camera e non proferimmo più parola. Passarono giorni e a mio avviso non mi sembrò più una vacanza ma bensì una tortura, senza dire niente facemmo le valige e tornammo a casa, in questo momento eravamo in aereo e la mia mente si perse nei più belli dei ricordi ma mi costrinsi a non pensarci. Arrivammo in aeroporto e una massa informe di fan e giornalisti ci assalì, non ero dell’umore adatto e nemmeno Kellan, così in silenzio uscimmo da essi e tornammo a casa. Non appena arrivammo subito ripartimmo alla volta delle riprese del terzo capitolo della saga Twilight, quando presi le parti di Jasper e mentalmente mi preparai andai sul set e la prima persona che vidi fu Ashley alias Alice e il volto della mia amata apparve dinanzi ai miei occhi dorati, il suo volto sorridente e sereno e in un attimo si trasformò in una smorfia di dolore, avrei voluto consolarla ma non potevo, a portarmi alla realtà fu la voce squillante di Ashley e mi accorsi che sul mio volto era scesa una lacrima che subito asciugai

<< Jack… e da 20 minuti che ti chiamo e non mi rispondi ma cosa… stavi piangendo? >> chiese inarcando un sopracciglio

<< Si scusa … no e che le lentine mi danno fastidio >> inventai subito una scusa per placare il tornado di domande di Ashley << Ok.. su andiamo >> e iniziammo il lavoro. Le riprese finirono e provai a chiamarla ma nessuno mi rispose… riprovai molte volte ma solo il vuoto. Non facevo altro che pensare a lei e in ogni istante vedevo il suo viso triste e avrei fatto di tutto per cancellare la tristezza da quel volto d’angelo, tornai a casa distrutto sia fisicamente che psichicamente, quando Kellan fu uscito dal bagno mi andai a fare una doccia. Mi asciugai e mi specchiai, vedevo un volto affranto, nel mio petto c’era un enorme buco e l’ho avevo causato io stesso, con un gesto rapido scaraventai ciò che c’era sulla mensola dinanzi a me. Per un momento rimasi a fissare il vuoto, quando mi risvegliai da essi automaticamente mi misi il pigiama e mi coricai senza mangiare, ripensai ai giorni passati con lei ed erano stati meravigliosi e pensare che non l’avrei più guardata dormire mi fece scorrere brividi di puro terrore lungo la spina dorsale e in ogni modo possibile che esista avrei rimesso le cose apposto.

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Capitolo 9
*** 9° Capitolo ***


 

 

SALVE RAGAZZE...COME VA? COME SEMPRE VORREMMO RIGRAZIARE CHI CI SEGUE IN SILENZIO E IN PARTICOLARE edward e bella PER LA RECENSIONE CHE CI LASCIA AD OGNI CAPITOLO GRAZIE DI CUORE....

 

RISPOSTA ALLE TECENSIONI:

 

edward e bella: ehi ciaoooooo...allora ci sei riuscita a postarlo? beh ci farebbe piacere darci un occhiata ci diresti il titolo? Beh credo che questo sia l'ultimo capitolo con un po di tristezza e in questo ci sarà una sorpresa che speriamo sia di tuo gradimento. Siamo contente che il capitolo ti sia piaciuto e beh i ragazzi le amano davvero e se una persona ci tiene davvero se la perde le lacrime scappano sempre anke se è una.... ti lasciamo leggere il capitolo e speriamo con il cuore ke ti piaccia... alla prox kiss

 

Ps: QST CAPITOLO LO DEDICHIAMO A edward e bella PER RINGRAZIARA DEI COMMENTI CHE LASCIA AD OGNI CAPITOLO

 

 

 

 

9° Capitolo

Raccontato da Giulia e Angela (Scritto da Alice Whitlock)

 

 

Io e Angela salimmo sull'aereo il quale ci avrebbe riportato a casa, il viaggio fu lungo, pensai solamente a Kellan, e a quella notte magica che avevamo passato. Guardai Angela, assorta anche lei nei suoi pensieri, sentì una lacrima scendermi sul viso ma l'asciugai subito. L'aereo atterrò e vedemmo i nostri genitori aspettarci. Ci fecero mille domande sul perchè tornammo prima ma mentimmo dicendo che non ci piaceva il posto. Arrivata a casa, andai in camera piansi maledicendo il nome di Kellan per aver rovinato tutto. I giorni pian piano passarono, notai che Kellan mi chiamava ogni ora, ma non avevo il coraggio di rispondergli, nemmeno ai messaggi che m'inviava. Mi mancava da morire, mi mancavano le sue labbra, i suoi occhi, la sua voce, il suo profumo. Mi pareva che il mondo mi crollasse addosso. Angela veniva a casa mia ogni giorno, rimanevamo in silenzio per ore, senza dire niente, ci consolavamo così, nel dolore dell'altra. Sapevamo entrambe di amarli, ma sapevamo che avevamo sbagliato sia noi che loro. La vita faceva schifo, letteralmente schifo, dopo 2 mesi io e Angela guardammo la tv e vedemmo che Jackson e Kellan andavano alle premiazioni con delle ragazze bellissime, si erano già dimenticati di noi, in fondo è normale, per loro siamo state solo una notte di sesso. Non buttai via il dvd che Kellan mi regalò quella sera, mi piaceva guardarlo ogni sera, almeno avevo un ricordo di lui. Oltre al dolore della mia perdita, da un po’ di tempo cominciavo ad avere nausea e vomito, anche Angela aveva i miei stessi sintomi, mia madre quando lo venne a sapere cominciò a farmi domande..

<< Sii sincera, per caso hai fatto sesso con qualcuno? >> chiese mia madre guardandomi dopo essere entrata in camera mia << Si, con Kellan Lutz, hai presente Emmett Cullen? >> chiesi dopo aver pensato se essere onesta o mentire

<< Si >> disse

<< Beh con lui >> dissi distogliendo lo sguardo

<< Avete usato le precauzioni? >> mi chiese dopo un po’. Oddio, non ricordo bene, percorsi velocemente quella sera, ogni singolo dettaglio.

<< No, non mi sembra >> dissi

<< Bene, quand'è stata l'ultima volta che hai avuto il ciclo? >> mi chiese dopo un'imbarazzante silenzio

<< Prima di partire >> dissi dopo un lungo esame

<< Ok, chiamo il ginecologo per fare una visita >> e andò in salotto.

Mi toccai il ventre, era impossibile che io aspettassi un bambino da lui, inimmaginabile. Andammo dal ginecologo e mi disse che ero incinta da due mesi e mezzo, mi chiese cosa volevo fare, guardai mia madre che mi disse

<< Pensaci bene tesoro, qualsiasi scelta farai ti appoggerò >> disse accarezzandomi i capelli. Guardai il piccolo schermo e guardai il mio piccolo o piccola bambina, decisi immediatamente cosa volevo fare.

 

 

 

 

Una volta imbarcate sull'aereo pensai a Jackson, a tutto quello che avevamo fatto, a quello che ci eravamo detti, non capivo il motivo della sua bugia, assorta dai miei pensieri vidi Giulia guardarmi, e vidi una lacrima scendere nel suo viso, stavamo male per loro, li amavamo, troppo. Scesa dall'aereo e dopo essere tornata a casa guardai il cellulare e vidi Jackson chiamarmi, non risposi, alla fine rimanevo solo una ragazza da una notte, anzi, rimanevamo. Andavo a casa di Giulia ogni giorno consolandoci in silenzio, avevamo bisogno di entrambi per andare avanti, per riuscire a sopravvivere a questo dolore che ogni giorno mi lacerava il petto. Un giorno, il dolore aumentò quando vidi Jackson accompagnare una bellissima ragazza al Red Carpet, in quel momento, il mondo mi crollò addosso, non per via della ragazza, ma per il suo sorriso che aveva stampato in faccia, alla fine, le parole che disse l'ultimo giorno erano tutte cazzate, corsi in bagno e vomitai, era da un paio di giorni che avevo la nausea e vomito, e comincia a temere di aver preso qualche malattia in vacanza. Passarono i giorni, Jackson mi chiamava e mi mandava messaggi di continuo, non rispondevo mai, era più facile per me, così cominciavo a diventare forte. Passarono 2 mesi e la nausea e vomito si facevano più frequenti, il ciclo mi era saltato di due mesi, ero confusa. Mi squillò il telefono e guardai il display. Era Giulia.

<< Ciao >> risposi

<< Ciao senti ti devo parlare, devo dirti una cosa >> mi disse, sentì nella sua voce aria di preoccupazione

<< Che succede? >> chiesi allarmata

<< Sono incinta >> mi disse

<< Di Kellan? >> chiesi

<< E' ovvio, è due mesi che sono in ritardo e ho fatto sesso solo con lui, quindi mi pare ovvio, però ho deciso di tenerlo >> mi disse

<< Fai bene, senti due mesi hai detto? >> chiesi un po’ preoccupata

<< Si perchè? >> chiese

<< Anch'io ho un ritardo di due mesi..e sto avendo nausea e vomito..non è che per caso anch'io..>> dissi senza terminando la frase.

<< Facciamo così..domani vieni con me dal ginecologo e vediamo se lo sei anche tu, credo comunque di si >> mi disse.

Il giorno dopo andammo dal suo ginecologo, ero preoccupata a morte, mi visitò e mi disse che anch'io ero incinta di due mesi, cominciai a piangere e il dottore ci lasciò sole.

<< Non ti preoccupare, ci sono io con te, i tuoi non si arrabbieranno credo >> disse consolandomi

<< Non è per quello che piango, è perchè..come lo diremo a loro? >> dissi

<< Non lo so, non lo faremo, alla fine è questo che loro volevano no? >> disse cominciando a guardare il vuoto.

<< Ho deciso..lo tengo anch'io..però..forse..a Jackson lo farò vedere >> dissi, lei mi guardò e mi abbracciò.

Ora iniziava una nuova vita per me..

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Capitolo 10
*** 10° Capitolo ***


 

 

Buona sera ragazze... cm va??? Vorremo ringraziare tutte coloro ke ci seguono e in particolare edward bella che ci lascia sempre una recensione grz....

 

Risposta alle recensioni:

edward bella: ciaoooooo... grz per aver lasciato la recensione e a nome mio e quello della mia amica grz di cuore.... beh tutt'è l'inizio... loro pensano ke i ragazzi non vogliono sapere nnt di loro e qnd loro tirano conclusioni affrettate...anke io avrei tenuo il bambino... beh x qnt riguarda ragazzi... x loro lo spettacolo continua e anke se sn tristi nn possono darlo a vedere xk cm hai dtt fbbero dareomande. 

Siamo contente ke tu sia riuscita a postare il capitolo...Beh ti lasciamo leggere il capitolo e aspettiamo una tua recensione.... alla prox kiss

 

Ps: Questo capitolo cm sempre lo dedichiamo a edward bella alla prox kiss

 

 

 

10° Capitolo

 

Raccontato da Jackson e Kellan (Scritto da Aia Cullen)

 

 

 

Passarono 2 mesi da quando successe quell’incidente che mi separò dalla persona che più amavo, continuavo a chiamarla ma lei non rispondeva ed io ci stavo male perché avevo paura di non ricordare più com’era il suono della sua voce. Purtroppo seppur addolorato la mia vita continuava, il mio lavoro più che altro, alle conferenze dovetti mostrarmi sereno senza alcun problema ma io dentro di me morivo. Andai alla cerimonia del Red Carpet con Kellan accompagnati entrambi da due ragazze bionde che erano le protagoniste dei film che avevamo girato dopo il terzo capitolo di Twilight. Non sapevo se Angela guardava il Red Carpet ma il quel momento desiderai ardentemente che non lo facesse perché avrebbe sicuramente frainteso i miei sorrisi, le mie parole. Dovevo fargli capire che era lei che amavo, era lei che volevo al mio fianco e che mi accompagnasse a queste cerimonie e non questa stupida ragazza e come si dice “Passato il Santo, passata la festa” e dopo quella cerimonia tornammo a girare nuovi film.




Passarono tre mesi e dopo aver terminato le riprese dell’ultimo film, io e Kellan fummo ingaggiati in un film intitolato “ Amici per la vita “ dove noi avevamo i ruoli principali, due migliori amici, Mike ed Austin, che si conoscono dall’infanzia ma arrivati all’età adolescenziale si separano e dopo molto tempo si incontrano perché Mike(Kellan) finisce in galera e Austin(Io) è una guardia giurata che lavora in carcere. Mike chiede aiuto ad Austin per farlo uscire da li e l’amico l’ho aiuta. Austin automaticamente perde il posto di lavoro ed ora entrambi sono ricercati. Riescono a fuggire a molti posti di blocco sino a rifugiarsi a Roma dove Mike conosce un amico che può aiutarli ma in un sparatoria tra polizia e i ragazzi Austin perde la vita e Mike viene arrestato. Gli vengono dati 5 anni di carcere e passati questi anni va alla tomba dell’amico e da allora va tutti i giorni sino a quando una malattia non lo stappa dal mondo dei mortali e viene seppelliti vicino al suo migliore amico.

Adesso ci troviamo a Roma per quando da lontano scorgo la figura di una ragazza che somiglia in modo incredibile ad Angela, la guardo meglio e mi rendo conto che è proprio lei e con lei c’è anche Giulia, corro a chiamare Kellan che da prima restio poi lo convinco e ci dirigiamo dalle nostre amate. Le vediamo sedute su una panchina, ma non possiamo credere a ciò che vediamo, loro, le nostre amate avevano tre le braccia dei bambini, ci avvicinammo increduli

<< Angela >> dissi rimanendo ancora confuso

<< Giulia >> Kellan era sorpreso

<< Kellan, Jackson >> si alzarono entrambe sorprese di vederci lì, in quel momento una rabbia scosse il mio corpo

<< A quanto pare non avete perso tempo >> dissi con tutta l’acidità

<< No ti posso spiegare >> disse con faccia preoccupata

<< No non mi devi spiegare niente, non voglio sapere NIENTE >> dissi perdendo la calma ed iniziano ad urlare e la bambina iniziò a piangere

<< E tu, non hai niente da dire? >> chiese Kellan a Giulia, lei abbassò il capo

<< Si ma sono sicura che non mi ascolterai >>

<< Guarda hai perfettamente ragione perché non ti voglio ascoltare, Jack andiamo >> e detto questo c’è ne andammo, seppur arrabbiato dentro avevo un dolore che opprimeva il mio cuore e nonostante tutto tornammo al film.

 

 

 

 

 

Ciò che avevo visto mi sembrava inverosimile, la mia amata mi aveva del tutto dimenticato. Vederla con quel neonato tra le braccia era come ricevere un'altra pugnalata al cuore, perché avrei voluto essere io a renderla madre, avrei voluto avere un bambino con lei, che somigliasse tutta sua madre, perché lei era la bellezza fatta a persona. Ma sapere che quel bebè non era mio mi fece sentire male ma nonostante ciò tornai al mio lavoro. Iniziammo con le riprese ma la maggior parte del film si svolgeva Roma e quindi saremmo rimasti li per circa due mesi. I giorni passarono ma il mio pensiero era rivolto solo a lei che popolavo i miei sogni da ormai un anno, di tanto in tanto la vedevo ma non mi facevo vedere da lei, si era costruita una vita ed io non avevo nessun diritto di distruggerla. Quando capitava di vederle Jack ricadeva in una specie di trans e sul suo volto scendeva una lacrima che subito portava via. Capitava che le osservavamo per ore quando erano al parco e più osservavo quella bambino e più vedevo che mi somigliava certo che l’immaginazione gioca brutti scherzi e pensare che quella bambina fosse mia. Tornammo in camera e come nostro solito ci stendemmo ogn’uno sul proprio letto e ci immergemmo nei nostri pensieri

<< Sia più guardo quel bambino e più vedo che mi somiglia.. non so se succede anche a te >> disse Jack e a quanto pare non ero il solo a farmi quella fantasia

<< Si capita anche a me ma sai siamo talmente innamorati di loro che non vogliamo credere all’evidenza, non vogliamo credere che loro si sono fatte una famiglia >>

<< Forse hai ragione ma.. >> ad interromperlo fu il suono del suo cellulare e dopo poco suono anche il mio, un messaggio da Giulia


Ciao.. scusa se ti disturbo ma devo parlarti, è urgente Per favore vieni al parco, vicino al lago c’è una panchina aspettami li

Per favore è importante

Giulia



Mi voleva parlare, dai toni del messaggio sembrava davvero una cosa importante

<< E’ Angela. Dice che mi vuole parlare ed è urgente >> dice Jack interrompendo i miei pensieri

<< Anche Giulia vuole parlare con me e dice che è urgente >>

<< Bene allora andiamo a vedere cosa hanno da dirci >> disse Jack con un sorriso e detto questo ci dirigemmo hai rispettivi appuntamenti.

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Capitolo 11
*** 11° Capitolo ***


 

Buona seraaaaaa... ci scusiamo immensamente x il clamoroso ritardo... purtroppo siamo state impegnate con la scuola.... scusateci....ringraziamo tutte coloro ke stanno leggendo e in modo particolare ringraziamo edward bella per le recensioni ke ci lascia e le dedikiamo il capitolo anke x scusarci.....

 

Risposta alle recensioni:

edward bella: scusaci se ti abbiamo fatto attendere allungo ma cm ho dtt prima la scuola ci ha tenute impegnate...speriamo ke qst capitoli ti piaccia... baci alla prox kiss

 

 

 

11° Capitolo

 

Raccontato da Giulia e Angela (Scritto da Alice Whitlock)

 

 

 

Mandai il messaggio a Kellan e mi sedetti sulla panchina con in braccio Sophia, guardai il suo bel visino, i suoi occhi erano identici a quelli del padre, azzurri, stupendi. Invece per via del colore dei capelli e del viso era uguale a me. La strinsi delicatamente a me e ricordai quei momenti senza Kellan, come durante il parto, volevo che fosse lui a stringermi la mano e non mio padre, volevo che fosse lui a prenderla in braccio per la prima volta, volevo che fosse lui a coccolarla mentre piangeva.. ma si sa.. non si può avere tutto dalla vita..

<< Ciao >> disse Kellan fermandosi davanti a me. Mi alzai e notai che guardava la nostra bambina.

<< Ciao Kellan.. >> dissi sforzandomi di parlare

<< Allora.. chi è il padre?? >> chiese guardandomi negli occhi

<< E’ una storia lunga, non credo che tu mi crederai.. ma è giusto che tu lo sappia >> dissi con voce tremante..

<< Va bene.. dimmi >> disse sedendosi..

<< Ok, allora.. quando siamo tornate a casa da Miami, abbiamo cominciato ad avere dei strani sintomi, c'è nausea, vomito e molta fame a volte, pensavamo che fosse una malattia invece dopo un mese sono andata dal ginecologo e ho scoperto di essere incinta di Sophia, e il padre sei tu Kellan >> dissi tutto d'un fiato, abbassai lo sguardo e Sophia cominciò a guardare suo padre con quei suoi occhioni azzurri.

<< Sei libero di non crederci, io dopo.. di te.. non ho avuto nessuno.. beh.. volevo solo dirtelo.. che.. se vuoi.. qualche volta vuoi venire a vederla.. non ci sono problemi.. è anche tua >> dissi a fatica trovando le parole giuste..

<< Perchè non me lo hai detto? Dopo tutte le chiamate che ti ho fatto.. non mi hai risposto.. mai.. avevo tutto il diritto di saperlo visto che sono suo padre.. ora rispondimi >> disse con tono normale per non spaventare la piccola.

<< Credimi.. lo stavo per fare.. ma dopo ho visto che eri in dolce compagnia al Red Carpet e ho lasciato stare >> dissi

<< Sei una stupida.. lo sai che io amo solo te.. era tutto un copione.. anche la famosa l'intervista lo era.. ma non ci avete ascoltato.. >>

<< So di aver sbagliato grazie.. >> risposi acida

<< E per la cronaca.. ti amo anch'io >> dissi stavolta guardandolo dritto negli occhi.. Mi guardò, sorrise e si avvicinò a me con il viso, mi allungai anch'io e le nostre labbra si toccarono, fu un bacio lungo, le nostre labbra avevano fame dell'altra, contente che dopo tanto tempo si fossero rincontrate con la stessa passione. Guardai Kellan

<< Perdonami >> dissi con le lacrime pronte a scendere

<< Pensi che non l'abbia già fatto?? >> Disse accarezzandomi i capelli e tirai indietro le lacrime

<< Sophia... è un bellissimo nome.. >> disse guardando la piccola

<< Vuoi prenderla in braccio?? >> chiesi, guardai il suo volto e notai che era in difficoltà, risi

<< Non ti preoccupare, è facile >> dissi passando la bambina a Kellan. La prese in braccio e cominciò a coccolarla, facendo delle buffe facce e facendo una vocina stupida, e Sophia si divertiva e con le sue piccole manine toccava il viso del papà..

<< Em.. senti.. per il cognome ho dovuto mettere il mio >> dissi guardando quella bella scena

<< Lo cambieremo.. >> disse guardandomi

<< Tu veramente vuoi cambiarle il cognome con il tuo? >> chiesi

<< Si.. perchè? >> chiese poi

<< Non hai paura di finire nei giornali scandalistici per questo fatto? Di aver fatto sesso con una di 17 anni e di averla fatta rimanere incinta? >> chiesi

<< Non m'importa.. Sophia è mia.. e lo sei anche tu >> disse sorridendo.. Lo guardai mentre metteva la bimba nel passeggino e si avvicinò a me.. mi baciò e mi prese la mano..

<< Starò con te.. per sempre >>.

 

 

 

 

<< No.. aspetta.. rispiegami il motivo del perchè non me lo hai detto prima.. >> mi disse Jackson mentre cominciava a giocare con Daniel..

<< Te l'ho detto.. quelle parole all'intervista mi hanno fatto troppo male, per non parlare poi della serata al Red Carpet con quella ragazzaccia con cui eri, i tuoi sorrisi e le tue parole.. non era poi un bello spettacolo per me sai.. ci sono rimasta malissimo >> dissi distendendomi sull'erba accanto a lui..

<< No.. non hai ricevuto i miei messaggi?? >> chiese

<< Si.. dove dicevi che era tutto finto.. il Red Carpet e anche l'intervista.. >>

<< E allora perchè non mi hai risposto ?? Sai non sei l'unica che c'è rimasta male.. anch'io ho dei sentimenti >> disse sorridendo.

<< Si lo so.. ma.. avevo paura.. non so come spiegarmi.. >> dissi sforzandomi di non perdere la testa.

<< Ok... allora... io amo te... solamente te... tu sei mia.. ti voglio anzi ti pretendo.. ora che abbiamo anche un bambino.. beh.. credo che non ti perdo di vista neanche un attimo.. ti prego.. credimi.. non sto scherzando >> disse guardandomi << Si lo so.. anch'io ti amo Jackson.. però.. non so.. ho paura >> dissi

<< Di cosa? >> chiese allarmato << Il tuo lavoro, per non parlare delle tue fan che cercano ogni minuto di violentarti per strada >> dissi indignata..

<< Non ti preoccupare tesoro, per il lavoro per un paio di anni posso anche smettere, suonerò nella band.. e poi.. per le fan non ti preoccupare.. esistono le guardie del corpo apposta.. ahah >> disse ridendo

<< Non ho detto questo riguardo al lavoro.. voglio dire.. non è che cambia qualcosa ora che sei padre? >> chiesi

<< No, non cambia nulla tesoro >> mi disse.. Lo guardai e mi avvicinai alle sue labbra e lo baciai, lui ricambiò con la mia stessa passione il bacio, ero contentissima che aveva accettato il nostro bambino, pensavo che non lo volesse.. invece.. << Non puoi immaginare quanto sia contento Angela >> mi disse

<< ho un figlio, ho un figlio >> disse in continuazione

<< Sono felice che tu sia contento.. pensavo che non lo volessi.. >> ammisi diventando rossa

<< Cosa?? No, no sono molto felice invece.. non vedo l'ora di dirlo ai miei e agli altri.. >> disse

<< A tutti?? Non hai paura non so di essere giudicato? >> chiesi

<< Macchè... a me non m'importa finché stiamo assieme.. niente mi farà del male tesoro >>

<< Sono contenta che tu dica questo.. molto contenta >> dissi

<< Ma dimmi un po’.. la bambina di Giulia... è figlia di Kellan?? >>

<< Si, si chiama Sophia.. è bellissima >> dissi

<< Ma che dici?? il nostro è il più bel bambino che esista al mondo >> disse mettendo il bebè nel passeggino.. Camminammo per un po’ fino al laghetto..

<< Senti i miei.. non vogliono che tu.. ti faccia vivo a casa mia, perchè mi hanno vista soffrire parecchio.. quindi >> dissi imbarazzata

<< Non ti preoccupare, con il tempo cambieranno idea.. ormai dovranno anche sopportare la tua lontananza.. >>

<< In che senso? >> chiesi allarmata.. che voleva fare? Rapirmi forse??

<< Angela, mia cara, vorrei che tu venissi a vivere con me.. ora che sei maggiorenne.. mi piacerebbe che vivessimo solo noi tre.. se a te va bene ovviamente.. >> disse spingendo il passeggino..

<< Si, mi piacerebbe molto, quando si parte? >> chiesi felice

<< Pensavo dopo le riprese del film.. fra un mese.. se ti andava..>>disse sorridendo

<< Certo che mi va >> dissi quasi urlando Jackson mi prese la mano e mi baciò.. rimanemmo per un ora sotto un albero con Daniel in braccio a guardare il tramonto.. guardavo oltre.. il mio futuro accanto all'uomo perfetto..

 

 

 

Ecco i due bellissimi bambini di due anni...nella foto nn dimostrano due anni ma l'idea è quella speriamo ke vi piacciano

 

Sophia e Daniel

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Capitolo 12
*** 12° Capitolo ***


Eccoci di nuovo qua... scusateci per il ritardo... ma abbiamo avuto un po di problemi... come sempre ringraziamo tutte coloro ke leggono e in particolare vorremmo ringraziare edward bella e jenny cullen per aver recensito la storia...grazie di cuore.

 

Risposta alle recensioni:

edward bella: hey...ciaooo!! siamo contente ke ti sia piaciuto... nn ti preokupare...e cmq la tua storia è davvero bella....complimenti...beh speriamo ke qst capitolo sia di tuo gradimento e ci scusiamo ankora per il ritardo...alla prox kiss

jenny cullen: hey ciaoo.... inanzitutto grazie per aver dato un okiata a qst ff... ti dobbiamo dire ke qst ff è nata da un gioko poi abbiamo decisa di scriverla... cm idea è originale... non la si trova in giro spesso. Non ti preokupare per le recensioni passate...a noi importa ke qst storia ti piaccia.... e riguardo al capitolo da parte dei genitori dei ragazzi... avevamo deciso di farlo... ma lo volevamo mettere cm epilogo... speriamo ke qst capitolo sia di tuo gradimento...alla prox kiss

 

P.S.: QUESTO CAPITOLO LO DEDICHIAMO A edward bella E jenny cullen..... BUONA LETTURA A TUTTEE!!

 

 

 

12° Capitolo

Raccontato da Kellan e Jackson (Scritto da Aia Cullen)

 

 

 

 

Non potevo crede che quello splendore di bimba fosse mia figlia, era una cosa meravigliosa, ero finalmente diventato padre e

con la persona che più amo al mondo. Sarei sempre stato con loro e non le avrei abbandonate mai. Gli avrei sicuramente

chiesto di venire a vivere con me a Los Angeles perchè non sarei mai più stato lontano da lei. Ora eravamo stesi sul letto,

dopo due anni di lontananza rifacemmo l'amore e i nostri corpi si desiderarono, lei ora dormiva ed io la osservavo, era stesa

su di me e non l'avrei mai più lasciata andare. Perso nei miei pensieri le incominciai ad accarezzare la schiena e si svegliò


<< Scusa amore, non ti volevo svegliare >> dissi sorridendogli


<< Non ti preoccupare >> e mi diede un bacio e mi feci trasportare anche perchè mi erano mancate quelle candide labbra


<< Giulia, ho una proposta da farti >> dissi timoroso


<< Di cosa si tratta? >> chiese curiosa


<< Vedi, in questi anni ho capito quanto ti amo e adesso non potrei vivere un minuto lontano da te perciò ti chiedo, perchè

non vieni a vivere con me a Los Angeles con nostra figlia? >> mi fissò con gli occhi sgranati e per un momento ebbi paura di

un rifiuto


<< Certo amore che vengo a vivere con te... >>e mi abbracciò e la mia vita non poteva andare meglio


<< Che dici se oggi vieni a trovarmi sul set? >>


<< Ok ... verrò e porterò anche Sophia così potrà vedere il suo papà lavorare >> rise e in quel momento la bambina si svegliò,

lei scese dal letto, la prese e la sistemò tra noi due e visti così sembravamo una famiglia felice. Giulia e Sophia erano

diventate la mia ragione di vita ed io non volevo sembrare solo una famiglia ma lo volevo essere e avevo l'intenzione di

chiedergli di sposarmi, Jackson l'ho avrebbe chiesto ad Angela questa sera ed io non avevo intenzione di tirarmi indietro e

finalmente mi decisi e molto presto, con l'aiuto di Jack, avrei chiesto in modo speciale alla mia amata di diventare mia sposa.

 

 

 

 

 

 

Aveva accettato di venire a vivere con me a Los Angeles e fu la notizia più bella che potesse darmi oltre alla nascita del mio piccolo ometto, Daniel era un bambino stupendo, era tutto sua madre e non potevo ancora credere che la mia piccola dea, così fragile e sensibile possa avermi reso la persona più felice del mondo, ora eravamo tutti e tre stesi sul letto e stavamo facendo il solletico a Daniel

<< Amore perchè oggi tu e Daniel non venite a trovarmi sul set? >>

<< Sii.. vedlò il mio papà lavolaleeee hahaha >> e continuai a fargli il solletico

<< Ma non credi che sia pericoloso per la tua carriera, insomma hai 20anni ed io ne ho 19.. non hai paura di finire su i giornali scandalistici? >> chiese preoccupata

<< Amore, quante volte te lo devo dire che della mia carriera lavorativa non me ne frega un tubo, a me basta avere accanto voi due per vivere >> dissi per l'ennesima volta

<< Ma io non voglio che tu abbandoni il tuo lavoro, in fondo è così che mi sono innamorata di te >> disse facendomi un meraviglioso sorriso che in due anni mi era mancato, anzi mi era mancata lei in tutti i sensi e piano mi avvicinai alle sue labbra e le diedi un bacio carico d'amore ma Daniel ci interruppe facendo il solletico alla mamma ed io mi unì a lui, ormai Angela era diventata la mia vita e questa sera gli avrei chiesto di sposarmi anche se da poco gli avevo chiesto di convivere, per quanto riguarda i suoi genitori li avrei affrontati perchè non potevano privarmi del mio ossigeno. Verso tardo pomeriggio io e Kellan andammo al set e con grande gioia aspettammo le nostre amate con i nostri figli, ora stavamo girando alcune scene e dopo un paio di cak il regista ci diede 5 minuti di pausa e andammo al piccolo bar; da lontano intravedemmo un ondata di giornalisti assalire le nostre amate e ci fiondammo ad aiutarle

<< Ehi .. ehi ... ehi.. lasciatele in pace >> dissi facendomi largo tra i giornalisti con Kellan e raggiungemmo Angela e Giulia

<< Signor Kellan è vero che quella bambina è sua figlia? >> chiese una giornalista, volevo dirgliene quattro ma Kellan mi precedette << Si è mia figlia e lei è la mia ragazza, c'è qualche problema? >> la giornalista si azzittì

<< E signor Rathbone quel bambino è suo figlio? >> chiese un altro

<< Insomma basta! Si è mio figlio e lei è la mia ragazza possibile che non vi facciate mai i cazzi vostri. Possibile che ogni cosa che facciamo sia una scoop o uno scandalo.. finalmente ho trovato l'amore della mia vita ed ho un bambino bellissimo ed adesso che ci siamo, e così sarà chiaro a tutti - mi inginocchiai dinanzi a lei e tirai dalla tasca l'anello che avevo comprato quella mattina - Angela mi vuoi sposare? >> finalmente avevo fatto il grande passo ed anche se avevo paura di un rifiuto dovevo mettere in chiaro che non stavo scherzando e che i giornalisti ci dovevano lasciare in pace. Dal viso della mia dea iniziarono a scendere delle lacrime

<< Si... si amore ... ti voglio sposareee >> e si fiondò tra le mie braccia con Daniel e finalmente potevamo formare una vera famiglia.

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Capitolo 13
*** Avviso!! E' Importante leggetelo! ***


Vorrei Un Momento D'Attenzione!

 

Buona sera a tutti.. sono Angy Cullen ma penso vi sarà più noto Aia Cullen ma lasciando perdere un attimo questo.. vorrei avvisarvi di una cosa...

Purtroppo la mia socia Giuly Hale alias Alice Whitlock ha abbandonato la stesura di questa storia senza avvisarmi...

Vorrei scusarmi con tutti coloro che ci seguivano evidentemente per lei non era importante questa fic ma per me lo è ma avevamo deciso di scriverla con due teste diverse, due modi di scrivere completamente diversi e non me la sento di continuarla da sola... per questo vi chiedo se qualcuno è interessato a scrivere con me questa storia beh ne sariei felicissima ma se non ci fosse nessuno sono disposta a cederla a chiunque la voglia contiunare.. 

In particolare volevo scusarmi con edward bella Donnie forever in love e Joey24 ci avete sostenute nel migliore dei modi.. mi avete dato idee su come continuare i capitoli precedentemente postati ma si vede che per la mia socia non era abbastanza... mi dispiace avervi deluso.. 

Se qualcuno fosse interessato alle proposte fatte può mandarmi un messaggio a Aia Cullen, li mi troverete di sicuro...

Mi scuso ancora..

Grazie per l'ascolto

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Capitolo 14
*** NUOVA SCRITTRICE! ***


Cari Lettori..

è con piacere che vi annuncio che la storia non sarà interrotta, grazie a edward bella che si è offerta di scriverla assieme a me.. quindi tra non molto la storia sarà aggiornata... 

GRAZIE DI CUORE A TUTTI COLORO CHE MI SEGUONO ANCORA!


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Capitolo 15
*** 13° Capitolo ***


Buona seraaaaa!! Allora come pre-annunciato la storia continuerà grazie a edward e bella che si è offerta di continuare a scrivere la storia con me! Quindi ecco a voi l'attesissimo 13° capitolo.. il 14° lo scriverà la nostra edward e bella quindi siate ancora pazienti e godetevi questo capitolo!

 

13° Capitolo

Raccontato da Angela e Giulia (Scritto da Aia Cullen)

 

Avevo le lacrime agli occhi per la gioia, lui ci teneva davvero a me e le mie paure erano infondate, l'unica paura che avevo ora era affrontare i miei genirori per un'ennesima volta perchè non potrò mai dimenticare quando seppero che io ero incinta per poco non me ne andavo di casa

Inizio flaschback

Ero incinta di Jackson, non mi dispiaceva almeno avrei avuto con me una parte di lui ma la cosa che mi metteva più terrore era affrontare i miei genitori, ma se non volevo rimanere solo per i prossimi 9 mesi dovevo dirglielo, quindi presi un bel respiro e scesi di sotto

<< Mamma, papà vi devo dire una cosa importante >> dissi seriamente

<< Dicci cara.. è successo qualcosa? >> chiese mia mamma

<< Beh in un certo senso si... mamma, papà sono incinta >> dissi tutto d'un fiato, silenzio assoluto

<< COSA!?!? E POTREI SAPERE DI CHI? >> chiese mio padre urlando ma questo mi fece arrabbiare ancora di più

<< Inanzitutto non urlare che ci sento... poi ho 19 anni e sono adulta e vaccinata quindi smettetela di trattarmi da bambina >> dissi urlando a mia volta

<< Ok..calmiamoci tutti...ora per favore ci diresti chi è il padre?>> chiese mia madre cercando di mantenere la calma. Senza proferire parola accessi la TV e in quel momento stava andando in onda la pubblicità del film che stavano girando

<< Ecco... è lui >> i miei rimasero sbigottiti

<< AH.. ma che bel candidato, una celebrità che ti mette incinta e poi se ne va... bene, tu questo non lo rivedrai più e non vedrà nemmeno suo figlio >>

<< NO! Tu non puoi impormi questo... io.. lo amo e non ti permetterò di allontanare MIO figlio da lui >> dissi calcando la parola mio

<< Finchè starai sotto il tetto di casa MIA farai ciò che dico io >> rispose a suo volta e questo fu l'ultima goccia che fece trabboccare il vaso

<< Bene... queste sono le tue condizioni? Allora io me ne vado >>

<< Aspetta dove vuoi andare... Nicolas insomma... il bambino è suo e non puoi negargli di vivere la sua vita... di scegliere per lei chi deve vedere... vuoi che patisca ciò che abbiamo sofferto noi? >>

<< No... ma io voglio solo tutelare il suo bene >>

<< E allora non vietarmi di rivederlo perchè mi faresti solo del male >>

<< Bene... non ti vieterò di vederlo MA in casa mia non c'è l'ho voglio... che questo sia chiaro... ma se fossi in te non ci spererei così tanto >> sapevo a cosa alludeva ma la speranza è l'ultima a morire...

Fine flaschback

<< Hey Angy, tutto bene? >> mi chiese Giuly... non mi ero accorta che ora eravamo sedute

<< Stavo ripensando al putiferio che fece mio padre quando seppe che ero incinta e non so come dirgli che mi sposo... >>

<< Non ti proccupare... con l'aiuto dei miei riusciremo a calmare tuo padre e a darti in sopsa... e poi comunque puoi sempre ricorrere alla faccina da cervo bastonato... con lui funziona sempre... >> e ridemmo... è vero, mio padre non sa resistere quando faccio quella faccina... intanto in lontananza vedevo il mio futuro marito e mio figlio giocare insieme e questo mi rese più che felice.

 

 

 

 

Che bello!! la mia migliore amica si sposava ed avevo una missione.. certo che i suoi genitori sono troppo severi, i miei non hanno fatto un putiferio anzi erano contentissimi comunque dovevo parlargli per farmi aiutare nel mio intento...

<< Hey amore... senti io devo andare a fare una cosa non è che terresti per pochi minuti Sophia? >> chiesi avvicinandomi. Che teneri stavano giocando insieme...

<< Ma certo amore.. non c'è bisogno nemmeno che me lo chiedi... >> che dolce era anche per questo che l'amavo

<< Va bene amore.. mi raccomando fate i bravi >>

<< Va bene mammina >> rispose la mia piccolina.. era la cosa migliore che mi poteva capitare, ora Sophia era con il padre ed ora io potevo andare dai miei. Mi misi in marcia e dopo poco arrivai a casa entrai

<< Mamma.. Papà potete scendere un attimo vi devo chiedere un enorme favore >> dissi e dopo poco si materializzarono nel salotto

<< Cosa succede amore? La piccola dov'è? Sta bene? >> mia madre lo disse tutto d'un fiato

<< Mamma calmati.. la piccola sta bene ora è con Kellan.. sentite vi devo chiedere un aiuto >> << Dicci cara >> rispose mio padre

<< Vedete Angela si sposa e ha paura di dirlo hai suoi..sapete come hanno reagito alla notizia che la loro figlia era in dolce attesa... non è che potreste aiutarmi a farli stare calmi? >>

<< Davvero? Angela si sposa... ma che bella notiziaaa!! ma certo a mamma ci saremo anche noi... >> bene adoravo i miei

<< Bene..allora alle 21.00 da Angela.. grazie >> e li abbracciai. Trafelata ritornai dai miei amori << Hey Angela.. tutto bene.. questa sera alle 21.00 è tutto pronto >>

<< Oh grazie Giulia sei mitica..ti adoro >>

<< Cosa si fa alle 21.00? >> a chiederlo fu il mio dolce ragazzo con la mia bambina accompagnato dal futuro marito della mia migliore amica

<< Questa sera Angy dirà hai suoi che si sposa e ci saranno anche i miei.. sapete per calmare gli animi >>

<< Non ti preoccupare amore.. andrà tutto bene >> disse Jack abbracciandola

<< Si amore.. ma sei a prova di proiettile? >> chiese Angy

<< No ma indosserò un giubotto anti-proiettili >> e ridemmo

<< Hey sorellina i tuoi sono così tremendi? >> ormai ci consideravamo un unica famiglia tanto che Kellan anche lui chiama Angy sorellina e viceversa

<< Tu non sai quanto.. >> e ridemmo tutti...

Questa sera saremmo andati tutti a casa di Angy per aiutarla e se i suoi non avrebbero accettato la notizia c'è ne saremmo andate via..

 

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Allora com'è stato? spero vi sia piaciuto.. allora ci si vede alla prossima e lasciate tanti commenti...

Baci Aia Cullen ed edward e bella

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Capitolo 16
*** 14°capitolo ***


Ragazze mi presento sono edward bella e sono la nuova scrittrice e aiuterò Aia Cullen a scrivere questa storia, all'inizio ero io che la leggevo, ma ora sono una delle scrittrici, questo capitolo di oggi vi farà vdere un po'il mio modo di scrivere, spero che vi piaccia ora senza giri di parole vi lascio al capitolo

Pov Angela

 Stasera avremmo detto ai miei genitori che mi sarei sposata, avevo paura, tanta paura della reazione dei miei genitori, se loro fossero stati d’accordo benissimo, se invece fossero stati contrari al matrimonio avrebbero perso loro figlia. Io non avrei mai rinunciato a Jackson per nessuno al mondo, e avremmo cresciuto nostro figlio insieme. Adesso mi trovavo nella camera da letto con Jack che ci stavamo vestendo. Nessuno dei due parlava.

Dopo esserci vestiti ci mettemmo seduti in salotto ad aspettare che arrivassero Kellan e Angela. Jackson giocava con Daniel. Li guardai giocare felici e questo mi fece sorridere.

“Guarda la tua mamma che ride”disse Jack, Daniel si voltò verso di me.

“Solleticooooo”urlò il piccolo.

 “Solleticcooo”gli fece eco Jack e si buttarono su di me a farmi il solletico, stavo morendo, finalmente suonò il campanello e si bloccarono facendomi prendere aria.

Mi sedetti mentre Jack andò ad aprire. Dopo poco fece ritorno con Giulia e Kellan che teneva in braccio sophia.

 “Avanti andiamo!”disse Kellan felice.

In macchina mi venne l’ansia, a ogni kilometro ero sempre più nervosa.

“Amore tranquilla”disse Jack.

 “Facile per te”

“Guarda che dovrei essere io il nervoso, tuo padre è me che vuole uccidere mica te”disse sorridendomi.

“Hai ragione, ed è per questo che sono nervosa”dissi.

 Si avvicinò a me e mi diede un bacio a stampo.

“Tranquilla ok? Ci sono io con te”disse stringendomi la mano.

 Dove la trovava tutta quella tranquillità? Non riuscivo proprio a capirlo, ma mi aiutava sapere che Jack era tranquillo. Lo guardai e mi sorrise. Mi appoggiai alla sua spalla, Daniel e Sophia giocavano tranquilli.

“Sai Jack ha ragione”disse Giulia. “Alla fine il matrimonio non salterà se tuo padre non ti da l’approvazione. Certo ci rimarrai male, ma l’importante è che siate voi tre”disse.

“Poi ci saremo noi”disse Kellan.

“Già, speriamo in bene”dissi.

Poco dopo arrivammo davanti casa, mia madre ci aprii è il bambino si butto subito fra le sue braccia.

“Ciao tesoro come stati?”chiese mia madre abbracciandomi.

“Tutto bene”dissi.

“Ti vorrei presentare Jackson il padre di Daniel”dissi.

 “Oh”disse mia madre spiazzata, ma gli strinse ugualmente la mano. Poi mi guardò come a dire ‘che intenzioni hai?’.

 “Non siamo venuti qua solo per una visita di cortesia mamma, dobbiamo parlare e dirvi una cosa”dissi. mia madre squadrò Jack e poi ci fece entrare e si presentò a Kellan.

 Daniel andò dal nonno a salutarlo.

“Giulia di la in salotto ci sono anche i tuoi”

 “Si lo so grazie”disse Giulia sorridendole.

 “Ometto come stai?”

“Bene gualda c’è anche il mio papà”disse il bambino.

 Mio padre appena ci vide ci incenerì con lo sguardo e nascosi subito la mano con l’anello.

“Che ci fa lui qua?!”chiese mio padre.

“Papà non iniziare, siamo qua per dirvi una cosa importane”dissi.

 “Sei incinta dinuovo?”chiese guardando male Jack.

“No signore non è incinta”disse Jack tranquillo.

 “Allora cosa volete Angela, te l’ho detto che non lo voglio in casa mia”disse mio padre.

Daniel si avvicinò al padre che lo prese in braccio.

“Mi spiace perché se vorrai vedere tuo nipote più spesso dovrai accettarlo”dissi.

“Adesso perché non facciamo una cosa? Ci sediamo mentre i bambini vanno a giocare così parliamo tranquillamente?”chiese la madre di Giulia.

 “Si sono d’accordo”disse mia madre.

 “Bambini perché non andate a giocare nell’altra stanza? Potete prendere i giochi che ci sono nella cesta”

“Ma voglio restare con papà”disse Daniel stringendo il padre.

 “Vai a giocare con Sophia altrimenti si sente sola e ti ruba i giocattoli”disse Jack.

 “Ok andiamo”disse a sophia correndo nell’altra stanza.

 “Allora cosa ci dovevi dire?”chiese mia madre sedendosi vicino a mio padre.

Guardai Jack che mi fece un sorriso rassicurante.

“Beh prima di dirvi il motivo della nostra visita volevo dirvi che niente mi farà cambiare idea sulla mia scelta”dissi.

 “Cosa ci devi dire non è niente di grave spero”

“No, mamma tranquilla non è niente di grave”dissi.

 “Ma…”dissi prendendo un lungo respiro. Guardai mio padre nervosa, avevo paura di quello che avrebbe detto.

“Io e Jack ci sposeremo”dissi.

“Come?”chiese mio padre.

“Hai capito papà ci sposeremo”dissi facendogli vedere l’anello.

 “No, io non ti permetterò di sposarti con uno così”

“Mi scusi?”chiese Jack.

“Hai capito, tu hai prima messo incinta mia figlia e poi te ne sei andato lasciandola sola. Ora vuoi pure sposarla per poi magari lasciarla sola appena troverai qualcun’altra. Io non lo permetterò, lei merita di essere felice e non con uno come te”disse mio padre furioso.

“PAPA!”sbottai.

“Non ti lascerò parlare così, lui è l’uomo che amo, il padre di mio figlio. Quando ci siamo lasciati lui non sapeva che io ero incinta. Tu non sai niente di quello che abbiamo passato, io lo amo è Daniel anche. Forse non resteremo sposati per tutta la vita forse si, forse no, nessuno lo saprà, ma per ora voglio sposarlo perché so che è quello giusto e non voglio che mio figlio cresca senza un padre solo perché tu non vuoi che sia nella mia vita. Vuoi che io sia felice? Bene dacci la tua benedizione, perché anche senza di te mi sposerò”dissi con le lacrime agli occhi.

“Allora cercati qualcun altro per farti accompagnare all’altare”disse mio padre duro.

 “Nicolas!”disse mia madre.

“Aspettate un attimo”disse il padre di Giulia. “Perché prima di dire qualcosa non ci rifletti?”

 “No, io quello non lo voglio nella mia famiglia, dopo quello che ha fatto, anche tu non so come tu faccia ad accettare quest’altro dopo quello che ha fatto a Giulia”disse mio padre indicando Kellan.

 “Ok adesso è il caso che intervenga”disse Jack.

 “No tu dovresti essere l’ultimo a mettere parola. Chissà quante altre hai messo incinte, oppure hai illuso solo per andarci a letto”disse mio padre guardando male Jack. Le lacrime uscirono Jack mi strinse a se.

“Vede cosa sta facendo?”disse Jack. “Sta rendendo infelice sua figlia”gli disse con voce dura.

 “Io so cosa rende felice mia figlia”

“No, non lo sai altrimenti accetteresti lui nella mia vita”dissi io tra i singhiozzi.

Jack mi strinse dolcemente.

“Lui non ti renderà felice”disse mio padre.

 “Mamma perchè piangi?”chiese Daniel entrando.

“Non è niente piccolo torna di la”dissi.

 “Dai vai di la, ora passa, la mamma ha dovuto prendere una medicina che non gli piaceva”disse Jack sorridendo e rassicurando Daniel che tornò di la da Sophia.

“Adesso fai come vuoi ma sappi che io non lo accetto nella mia casa”

“Allora non vedrai più tuo nipote”dissi.

“Giulia, Nicolas, non mi sembra il caso di parlarne ora, io ora per colpa tua non permetto a mia figlia di non farmi vedere mio nipote solo perché tu non vuoi il padre. Mi spiace ma lo accetterai, se tua figlia è felice con lui così perché tu devi rovinare tutto”disse mia madre.

“Non ti ci mettere anche tu, cos’è tutti contro di me?”chiese mio padre. “Ora fate quello che volete, ma non vi permettete a mettere piede in casa mia, se vorrai Giulia potrai venire con Daniel, ma lui non si deve permettere dopo quello che ti ha fatto, ti ha solo usato devi rendertene conto”

 “ORA BASTA”disse Jack con voce dura.

 

Ora ditemi un po' se vi è piacuto lo spero, tranquille potete dirmi tutto accetto tutti i tipi di commenti=)

ora scappo vi do un forte abbraccio anche da parte di Aia Cullen speriamo lascerete un commento in tanti=)

 

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