Tu sei la mia ragione di vita

di Stefy_Love_Darren
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** My Past, Present and Future ***
Capitolo 2: *** Che delusione ***
Capitolo 3: *** Intervista ***
Capitolo 4: *** HAPPY BIRTHDAY KRIS! ***
Capitolo 5: *** La morte sarà l'unica causa della nostra separazione ***
Capitolo 6: *** I Will Love You ***
Capitolo 7: *** I Can't Believe You're Gone ***
Capitolo 8: *** Sorpresa! ***
Capitolo 9: *** Wow...Siamo nella merda ***
Capitolo 10: *** La Svolta ***
Capitolo 11: *** Finnaly, The Wedding Parte 1 ***
Capitolo 12: *** Prima notte di nozze ***
Capitolo 13: *** Finnaly, The Wedding Parte 2 ***
Capitolo 14: *** E se davvero... ***
Capitolo 15: *** Altre occasioni ***
Capitolo 16: *** Don't Wanna Miss You Tonight ***
Capitolo 17: *** Ti amo, per sempre ***
Capitolo 18: *** Prima ecografia ***
Capitolo 19: *** Cosa conta? La fiducia ***
Capitolo 20: *** Sputa il rospo ***
Capitolo 21: *** MTV Movie Awards '11 ***
Capitolo 22: *** Un insieme di emozioni ***
Capitolo 23: *** Imprevisti ***
Capitolo 24: *** Dottoressa!!! ***
Capitolo 25: *** Si, sto bene ***



Capitolo 1
*** My Past, Present and Future ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

My Past, Present and Future (cap 1)





Ciao a tutti! Sono Stefy e questa è la mia prima Ff su Robsten. Spero vi emozioni come mi sono emozionata io a scriverla. Spero che con il tempo la mia scrittura diventi un po' più sciolta.
Vi avviso che ogni capitolo verrà postato ogni sabato così ho tempo tutta una settimana per scriverlo.
Se vi va lasciate una recensione! Baci!



POV KRISTEN

 

Era da un po' che desideravo conoscere il futuro Edward Cullen. Il ragazzo che mi avrebbe accompagnata in un'avventura di anni e anni (se tutto fosse andato bene). Io ero stata scelta per interpretare Bella, protagonista femminile della saga di Twilight già da un paio di settimane. Penso sia un ruolo davvero interessante. Io ho sempre adorato questi libri e non mi poteva capitare ruolo più bello.
Ora mi trovavo qui, vicino a Stephanie Mayer e Catherine Hardwicke , la regista. Mi avevano chiesto di assistere ai provini per la scelta del magnetico vampiro Edward. Naturalmente io accettai. Ero sempre stata curiosa e, a quanto diceva Catherine, il mio parere sarebbe stato utile.
Era ora. Entrai nella sala provini e mi sedetti vicino alla regista.
“Tieni Kris. Qui ci sono tutti i nomi dei candidati. Guarda un po' se ne conosci qualcuno” mi disse Catherine.
“O..ok” mi misi a leggere i nomi: Henry Cavill, Hayden Christensen, Robert Pattinson, Orlando Bloom e Gerard Way. No, ti prego! Henry Cavill NO!!! Non potrebbe mai passare per un diciassettenne. Gli altri non li conosco, tranne ovviamente Orlando Bloom. Bah.. infondo doveva decidere la regista.
“Per favore, desidero qui con me Orlando Bloom” urlò all'improvviso l'assistente di Cath. Immediatamente lui entrò con tutta la sua bellezza nella stanza. Wow... era bellissimo. Però non mi convinceva. Non trovavo fosse adatto per il ruolo.
“Bene Orlando. Recita la parte che ti ho mandato la scorsa settimana per favore.” disse Catherine.
“Certo” e incominciò a ripetere la parte.
“Bene Orlando. Ti faremo sapere!”
“Grazie” e uscì con molta tranquillità dalla stanza. Era abituato ai provini dopo anni di esperienza.
Dopo i provini di Henry Cavill e Gerard Way che non ci entusiasmarono per niente, mancavano solo due ragazzi.
“Hayden Christensen!”
“Eccomi!”
W O W ! era bellissimo! Forse era quello giusto. Bello,travolgente,sguardo magnetico. Io e le donne che mi affiancavano ci scambiammo uno sguardo. Già.. forse era quello giusto.
“Bene, recita pure la parte.”.
“Ok, vai pure ma non andartene!”
forse non c'era neanche bisogno di sentire l'ultimo. Chi era? Ah, si: Robert Pattinson. Per correttezza lo facemmo entrare.
“Robert Pattinson!”
“Ehm, si arrivo!”
entrò un ragazzo alto, bello e raggiante. aveva uno sguardo magnetico, occhi azzurri e un sorriso sghembo, proprio come quello di Edward Cullen. Forse era lui quello giusto. No, possiamo anche togliere il forse. ERA quello giusto e io capii dal primo istante che era azzeccato per la parte ma anche per qualcos'altro, qualcun'altra. Io.

 

“Ehi,amore! A che pensi??” mi disse Rob interrompendo i miei pensieri.

“Niente! Ricordavo il nostro primo incontro al provino di Twilight. L'inizio di tutto. L'inizio di noi” risposi al mio fidanzato con un enorme sorriso che lui ricambiò senza esitare.

“Ti amo da impazzire” mi sussurrò all'orecchio sedendosi sul divano insieme a me abbracciandomi.

“E' il motivo per cui siamo qui!” risposi ripassando le battute di Breaking Dawn. In fondo era quello che pensavo anche io.

“Hai fame?”

“Si, Rob. Senti, ho una voglia matta di pizza. Ne ordiniamo una?”

“Mmhhhh. In realtà volevo cucinassi un po'...” rispose Rob.

“Dai!!!! Per favore!!! Non ne ho voglia!!!” ribattei facendo la faccina dolce a cui lui non riusciva a resistere.

“Così non vale!!! Sai che non so resistere quando fai così!!! Va bene. Chiamo Pizza Express. Come la vuoi?” mi rispose arreso.

“Al prosciutto, grazie”.

“Okay” e si diresse verso il telefono.

Lo sentii parlare con la pizzeria e intanto chiusi gli occhi, ero un po' stanca dopo tutto un giorno di riprese.

“Amore,per le pizze c'è da aspettare almeno due ore. Sei ancora sicura di volerla così tanto?” mi urlò dalla cucina Rob

“Sì! Ho troppa voglia!” risposi. Guardai l'orologio sul lettore DVD della televisione. Segnava le 21:15. Avevo una fame terribile, ma non c'era nient'altro che mi andasse se non la pizza.

Robert ritornò a posizionarsi vicino a me come pochi minuti prima. Mi accoccolai sul suo petto e incominciai a giocherellare con le sue dita. Notai che era dimagrito perchè la fedina di fidanzamento che aveva al dito era libera di roteare senza sforzo e riuscii a sfilarla facilmente dalla sua mano. Lessi ciò che avevo fatto incidere all'interno dell'anello: “My Past, Present and Future”. Era il nostro regalo di S.Valentino del 2010. Avevamo deciso di regalarcelo a vicenda.

Amore... Tutto questo stress ti ha fatto dimagire! E anche parecchio! Guarda!” indicai con gli occhi la mia mano che reggeva la fedina.

Si... è colpa di tutto questo stress per Breaking Dawn.” mi rispose un po' angosciato “Ho paura che i funs restino delusi. Questo è il film che corona tutta la saga! Sarò all'altezza?”

Rob. Smettila di farti seghe mentali! Tu sei sempre stato perfetto nei panni di Edward. Le funs lo hanno sempre dimostrato. Ogni film è stato meglio del precedente e sicuramente Breaking Dawn sarà il migliore di tutti!” lo incoraggiai con un sorriso tenero.

Già. Hai ragione, devo smetterla di farmi problemi!” mi sorrise ma capii subito che era un sorriso sforzato. Non cambierà mai. Era sempre stato orgoglioso e testardo.

La fame mi stava assalendo. Uffa, erano ancora le 21:30. Come avrei fatto a resistere fino alle 23?

All'improvviso mi venne un'idea e la stanchezza che provavo fino a qualche minuto prima se ne andò improvvisamente. Iniziai a baciare le dita di Rob, salendo piano piano fino alla spalla mentre gli sbottonavo la camicia. Lui ebbe un brivido e lo vidi eccitarsi. Continuai, eravamo sulla strada giusta. Quale miglior modo per aspettare le pizze se non quello di fare l'amore con la ragione della mia vita? Continuai a baciarlo arrivando fino all'incavo del collo. Lui intanto contribuì a togliermi la maglia e mi slacciò il reggiseno di pizzo nero. Ok, lui era pronto, ma volevo mandarlo in estasi. Gli slacciai i jeans e li spinsi giù: potei già vedere il suo pesciolino eccitato. Mi scappò un ridolino.

Che ridi? Cosa aspetti? Dai! Tira giù! O lo faccio io!” di disse impaziente ma io ignorai le sue parole. Mi misi a cavalcioni su di lui e iniziai massaggiarli il petto mentre le mie labbra premevano prepotentemente sulle sue. Spostai le mie mani sui suoi capelli. Gli era sempre piaciuto, come piaceva a me. Mi rilassava massaggiare i suoi capelli morbidi e setosi. “Kris!” gemette Robert.

Decisi che era abbastaza e gli sfilai i sui boxer facendoli finire perterra. Lui uscì dallo stato di trance in cui lo avevo mandato e invertimmo la posizione. In un secondo mi ritrovai imprigionata nelle sue mani mentre mi sfilava le coulotte. Entrò dentro di me con dolcezza come faceva sempre e mi portò in paradiso. Avevo fatto sesso con altri ragazzi ma mai avevo fatto l'amore con uno di loro. I miei pensieri furono interrotti da Robert che mi domandava allarmato “Kris ti senti bene? Cos'hai?”. Solo allora mi accorsi che stavo piangendo. Le lacrime mi rigavano il viso, non riuscivo a frenarle, sgorgavano senza sosta dai miei occhi umidi.

Oh. Scusa.” risposi

Non devi scusarti amore! Cos'hai? Ti senti male?” replicò ancora più allarmato.

No,no Rob. Tranquillo! Sto bene!”

Ma allora perchè piangi?” silenzio “Ti prego Kris! Mi stai uccidendo! Che hai?”

Mi decisi a rispondere “Rob, vedi, piango perchè stavo pensando a tutte le volte che ho fatto sesso con un ragazzo.” mi guardò accigliato “Fammi finire. E pensavo che con tutti gli altri ho fatto sesso, mentre con te sto facendo e ho sempre fatto l'amore. Mi sento felice, sono felice Rob. Tu,tu mi rendi felice. Grazie di essere qui con me.” finalmente sputai fuori la mia gioia.

Amore mio, io ti ho aspettata tanto, ho aspettato che finalmente ti accorgessi con chi stavi insieme” Trasalii al pensiero , Micael mi aveva tradita il giorno prima dell'inizio delle riprese di New Moon e non solo quella volta “e ora che finalmente ti ho, sarò con te per sempre” e indicò l'anello dove c'era riassunto tutto quello che voleva dirmi: Il mio passato,presente e futuro.


GRAZIE 1000 PER LA VOSTRA LETTURA
SE SI VA LASCIATE UNA RECENSIONE
CI SENTIAMO SABATO PER IL PROSSIMO CAPITOLO!
UN BACIO STEFY

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Capitolo 2
*** Che delusione ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Che Delusione (cap 2)





Ciao a tutti! Eccomi di nuovo qui con il secondo capitolo della mia Ff! Lo so, lo so. Ieri avevo detto che avrei postato i capitoli al sabato ma oggi avevo un'improvvisa ispirazione! U.U  e allora ho deciso di caricarlo ugualmente. Spero siate contente!
Ringrazio alepattz per la tua recensione! Mi ha fatto davvero tanto piacere!
Bene, bando alle ciance vi lascio al capitolo!
Recensite! Baci!! <3 Stefy

 


POV ROBERT

 

Kristen si addormentò sul mio petto nudo esausta mentre ancora qualche lacrima le rigava il dolce viso di porcellana. Restai per mezz'ora a guardarla, era una cosa che mi rilassava, proprio come al mio "collega" Edward Cullen. Era bellissimo osservarla dormire perchè quando chiudeva gli occhi e si addormentava, il suo viso si rilassava e ogni lacrima o espressione malinconica sparivano per lasciare posto alla Kristen beata e sorridente. Stavo per addormentarmi anche io quando il campanello suonò.

DLIN DLON
DLIN DLON

Cazzo, le pizze.

Con rammarico mi scostai da Kristen, mi misi al volo la camicia e i jeans e andai ad aprire. L'uomo delle consegne era già sparito, ma aveva lasciato le pizze davanti alla porta della nostra stanza d'albergo. "Ma che cavolo..." fu allora che notai un post-it attaccato alle pizze che diceva: "Offre la casa" presi le pizze e le portai in cucina. Kristen non si era ancora svegliata allora presi la sua pizza, che aveva un odore alquanto stuzzicante e la poggiai davanti a lei aspettando che il suo naso inspirasse il dolce profumo del cibo. Storse il naso: "Mmh.. Cos'è questo buon odore??" chiese ancora ad occhi chiusi.

"Amore, la tua pizza! La volevi così tanto prima. Se non ti va la mangio io" dissi per stuzzicarla un po'. Si drizzò in piedi "Non se ne parla! Ho fame!" mi rispose alterata e ancora un po' sonnolenta. Si diresse in cucina a prendere un coltello per tagliarla ma quando tornò da me...

"Rob! Dov'è la mia pizza?"

"Non lo so" dissi divertito

"Dove l'hai nascosta?"

"Da nessuna parte.. L'ho solo mangiata!" dissi malizioso

"Robert Thomas Pattinson, ti conviene darmi la MIA pizza altrimenti..."

"altrimenti cosa?"

appena pronunciai quelle parole Kris mi saltò addosso e incominciò a farmi il solletico sotto i piedi, l'unico posto dove lo soffrivo

"No! Kris! Non vale!" urlai cercando di immagazzinare aria nel mio corpo.

"Mali estremi,estremi rimedi"

"O..o..ok..okay! La pizza è sotto la coperta!!" e finalmente smise di farmi il solletico e tirai un sospiro di sollievo.

"Quanto sei buffa quanto fai così! Sei bellissima" le dissi incantato da come mangiava la pizza in un modo davvero rozzo, ma lei riusciva a farlo sembrare fin elegante.

"Anche tu" e si accoccolò su di me mentre io addentavo la mia pizza ai funghi. Accesi la TV su un canale di gossip. A me e Kris piaceva sentire le stronzate che raccontavano su di noi. Dopo la pubblicità ecco le nostre belle facce stampate sullo schermo. Il gossip del giorno diceva: -Kristen Stewart incinta?- durante il servizio, il programma mostrava una foto di Kris con un lieve rigonfiamento sulla pancia e la foto era ritoccata con Photoshop, si vedeva lontano un miglio!

"Ah,ah,ah,ah,ah! Questa è bella! Ora ritoccano pure le foto per far sembrare vera la notizia!" ci mettemmo a ridere insieme.

Diventammo entrambi più seri quando sulla TV apparve l'anteprima del prossimo servizio: -ESCLUSIVA! FOTO TRAPELATE DALLA PELLICOLA DI THE TWILIGHT SAGA: BREAKING DAWN-

Ci guardammo per un istante decisamente allarmati entrambi. Finalmente la pubblicità finì e partì il servizio. La giornalista diceva: Ieri sono state diffuse sul web delle foto molto scottanti rubate alla Summit sulla pellicola di The Twilight Saga: Breaking Dawn. La Summit chiede la collaborazione di tutti i fan: Smettete di condividere le foto, aspettate di vedere il film nella sua interezza e bellezza.

"Oh, no! Come può essere successo! Presto Rob! Accendi il pc!" mi disse Kris e feci subito quello che mi disse.

"Oh mio Dio! Kris! Vieni! Sono più di 25 foto! Cazzo! Ma chi può aver fatto una cosa del genere! Tutto l'impegno che ci abbiamo messo! Come hanno fatto! No,no,no! Non può essere vero!" urlai.

Sentii il mio cellulare squillare: era Bill. Risposi

"Ciao Bill! Hai visto le foto?"

"Si! Sono incazzato nero! Prenderemo provvedimenti! Domani mattina ci sarà una riunione speciale con la Summit. Mi raccomando, puntuali alle 9. Ciao Rob!"

"Ok! Ciao!"

Avevo messo il viva voce in modo tale che potesse ascoltare anche Kristen. Alzai lo sguardo e i nostri occhi si incrociarono. Provavamo le stesse identiche emozioni: frustrazione,rabbia,sorpresa, delusione.

"Amore, andiamo a letto. Dobbiamo essere lucidi per domani" mi sussurrò Kris

"Sì, andiamo" e ci dirigemmo verso la camera da letto.

 

Non riuscivo a dormire. Ero troppo ansioso e arrabbiato per farlo. L'unica cosa che mi rilassava in quel momento era il dolce respiro di Kristen sul mio petto. Dormivamo sempre così, accoccolati insieme. Adoravo sentire la sua presenza sulla mia pelle e lei amava sentirmi vicino in ogni momento della giornata,anche quando dormivamo. Per fortuna Kris riuscì ad addormentarsi. Sembrava meno ansiosa di me. No,lo era anche lei, solo che era troppo stanca per passare una notte insonne. Cercai di concentrarmi sui nostri respiri che ormai si erano fusi in uno solo. Poi mi concentrai sui nostri cuori che battevano all'unisono e finalmente mi addormentai.

 

DRIIIIIIIIN

la sveglia suonò e mi alzai subito in piedi. Anche se mi ero riuscito ad addormentare, avevo dormito male. Mi sentivo più stanco di ieri. Kristen era ancora nel mondo dei sogni. Cercai di svegliarla dolcemente: prima un bacio sulla guancia,poi sul collo e infine sulle labbra. Si svegliò.

"Buon giorno amore mio"
"Buon giorno sirenetta"

"Nuovo soprannome?"

"Mmh.. sì, diciamo di sì. Mi è venuto così spontaneo."

"Beh, sappi che mi piace" mi sorrise e si avventurò sulla mia bocca. Ricambiai il bacio ma poi mi scostai.

"Rob ma che ti prende oggi? Non è da te fermare un bacio!" mi chiese ansiosa

"Kris, nulla, sono solo molto agitato per la riunione. Anzi, dovremmo sbrigarci! Fra un'ora dobbiamo essere là."

"Ah,già. Me lo ero dimenticato. Sì amore, ora mi preparo. Però mi dai un bacio?"

"Certo"

"VERO" puntualizzò

La baciai. Il bacio fu tenero e intenso e quando finì, Kris mi guardò soddisfatta.

 

 

POV KRISTEN

 

Arrivammo in sala conferenze leggermente in anticipo, ma trovammo già i capi della Summit.

Io e Rob ci sedemmo in prima fila vicino a Bill e finalmente la riunione cominciò.

Ero molto agitata per le decisioni che avremmo preso in questa riunione. E Rob pure. Aveva il viso teso e le mascelle serrate, tipiche di quando era ansioso.

"Salve a tutti!" prese a parlare un signore della Summit "Vado subito al punto, senza giri di parole. A pubblicare quelle foto sul web non è stato un ladro, ma noi.".

"COSA???????????" urlò Bill spezzando il silenzio tombale che c'era fino a un attimo prima. Rob cercò di trattenerlo per un braccio prima che si scatenasse un putiferio e lo convinse a rimanere seduto. Bill continuò più pacato "Siete impazziti? Avete sabotato il film dell'anno! Ora tutti sanno tutto! Come avete potuto??"

"C'è una logica dietro tutto questo. Noi abbiamo pubblicato quelle foto per far sì che i fans si accanissero e impazientiscano. Dopo questo assaggio, la gente non vedrà l'ora di venire al cinema. E questo sarà un bene per tutti. Più guadagno" finì soddisfatto.

"Ma avete pensato a loro? Avete pensato a quale delusione ora provano? Avete pensato che a loro non importa niente del guadagno? Avete pensato a me,a quale delusione io stia provando in questo momento? Mesi di duro lavoro, buttati al vento! Ovvio che no!" protestò Bill e poi se ne andò. Rob e io ci unimmo a lui.

Le parole di Bill erano la verità, a noi non ci importava del guadagno, ma che i fans della saga fossero felici ed emozionati all'uscita del film! Non che sapessero già cosa aspettarsi! Del guadagno non me ne fotteva un cazzo, il mio guadagno di tutti questi anni passati a girare la saga di Twilight era stato Robert. Che delusione.


BENE!!! COME PROCEDERA' LA STORIA??? ^^
SEGUITE IL PROSSIMO CAPITOLO!
SE VI VA RECENSITE!
STEFY



 

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Capitolo 3
*** Intervista ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Intervista (cap 3)



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Ehi! Eccomi di nuovo qui con il terzo capitolo! Ho deciso di postarlo ora perchè sabato 9 Aprile (il giorno in cui dovevo pubblicare questo) posterò un cap solamente dedicato al compleanno di Kristen!!!!! Spero siate contente! :)
Grazie mille a alepattz, daddyaya76 e a marmottapremurosa per le vostre recensioni! :)

In questo capitolo succederà una cosa molto importante per i nostri Robsten!
Vi lascio alla lettura e, come sempre, recensite per farmi sapere se vi è piaciuto!
Baci!
Stefy




POV ROBERT

 

Dopo qualche giorno, sul set del film tornò tutto normale, come se non fosse accaduto niente. Io e Kristen avevamo deciso di guardare l'accaduto da un'altra prospettiva, quella dei fans. Navigando sui social network presto capimmo che aveva fatto piacere l'uscita di quelle maledette foto, ma per fortuna, notammo anche che molte pagine, sopratutto su Facebook, cancellavano le foto per rispetto nostro. Ci riempì il cuore di gioia.

Kris e io eravamo diventati come dei fratelli per i fans. Mi è sempre dispiaciuto non poter conoscere uno per uno, nessuno escluso, ma purtroppo non era e non sarebbe mai stato possibile.

 

Eravamo tornati per un po' nella nostra casa di Los Angeles. Bill aveva detto che potevamo rilassarci per tre settimane, avevamo quasi finito: che bello!

Questa mattina dovevamo tenere un'intervista per Vanity Fair. L'intervista più importante di tutta la mia vita. Io e Kris avevamo deciso di rivelarci, di uscire allo scoperto. Lo avevamo scelto perchè ormai c'erano stati troppi avvistamenti ed era palese che stessimo insieme. In più lo decidemmo basandoci anche sulla frase di Ruth, la manager di Kristen: -Ora la vostra vita privata non lo è più.-

Avevamo deciso e non eravamo spaventati per il “dopo”.

 

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DRIIIN DRIIIIIN

“Fottuta sveglia” mormorai nel sonno “Spegnila Stew!”

Aspettai un po' ma il suono assordante non finì. Allora allungai un po' la mano verso Kris. Non c'era. Scattai subito in piedi un po' ansioso. Perchè ero così agitato? Infondo poteva essere semplicemente in bagno!

“Kris??” la chiamai ma non ricevetti alcuna risposta. “Kris? Dove sei?” chiesi un po' più forte di prima. Silenzio. Allora mi alzai e mi diressi verso il bagno, bussai e aprii la porta. Nessuna Kristen.

Il cuore mi batteva a mille. Aprii la porta della stanza e mi diressi giù di sotto. Fu allora che mi rilassai, quando vidi dalle scale la mia dolce metà che cucinava molto attentamente. Scesi gli ultimi scalini che mi separavano dal pavimento e andai incontro a Kris che ancora non mi aveva sentito.

Prima di metterle le mani sui fianchi controllai che non stesse facendo qualcosa di pericoloso, come accendere il fuoco o versare del latte. Stava semplicemente impastando. Allora...

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“Buuuu” le urlai poggiandole le mani sui fianchi e facendo una leggera pressione. Sobbalzò e si girò per guardarmi accanita. Era troppo bella quando faceva così.

“Robert!!! Ma sei matto??? Mi hai fatto prendere un coccolone!! Ufff... Non la passerai liscia. E pensare che io stavo preparando la tua torta preferita! Oggi te la scordi!” mi rispose

“Dai!!! Non vale!!! Daiiii!!!” ribattei con la faccia da cucciolotto. Free Image Hosting at www.ImageShack.us Dopo qualche secondo si rilassò e mi scocco un grosso bacio sulla guancia “Ehhhh Pattinson. Come farò con te? È impossibile arrabbiarsi!”

“Lo so. Sono un cucciolo patatoso e stropiccioso.” le risposi scherzando. Mi tirò una dolce gomitata nello stomaco.

“Tieni “CUCCIOLO PATATOSO E STROPICCIOSO” disse ,sottolineando l'espressione buffa che avevo inventato prima, e mi porse due muffins appena sfornati.

“Tesoro, ma da quando sei sveglia?”

“Ehm.. dalle 5” mi rispose imbarazzata.

“Perciò hai passato esattamente 5 ore a cucinare?!?!?!” . Annuì.

“Ma amore, perchè ti sei alzata? Magari ti riaddormentavi” le dissi facendole segno di sedersi sulle mie gambe.

“La verità è che sono molto agitata. MOLTO” mi confessò

“Anche io. Vedrai che dopo aver sputato il rospo ci sentiremo meglio. Non ci dovremo più nascondere, faremo tutto alla luce del sole” cercai di consolarla, ma non servì

“Lo so! È stupendo questo, però bah. Non riesco a tranquillizzarmi”

La cullai un paio di minuti sul mio petto.

“ A che ora arrivano i fotografi e l'intervistatore?”

“Alle 11, perciò è meglio che andiamo a vestirci.” Scese dalle mie gambe e salendo le scale mi urlò:

“Rob! Ti devi vestire con i vestiti che ci hanno lasciato loro! Ricordalo!!”

Merda. Dove li avevo messi? È possibile che io sia così disordinato? Eppure Mike, l'intervistatore, me li aveva portati due giorni fa.

“Ehm... sì,certo!”. Finì di mangiare il mio Muffin e mi diressi in camera. Kris era sotto la doccia per fortuna, così potei cercare con calma i vestiti.

Cercai,cercai,cercai dappertutto. - Ah! Sì! Sulla poltrona della sala del pianoforte. Tornai in camera sconsolato. Non c'erano. Mi rimisi a cercare nell'armadio,nelle valigie. Solo allora mi accorsi che Kris mi osservava appoggiata alla porta del bagno con aria divertita. Trasalii a cosa l'avvolgeva: solo un piccolo asciugamano che le arrivava fino a neanche metà coscia.

“Che ridi tu?” le dissi accigliato

“Stavi cercando questi?” tirò via da dietro la schiena il completo che stavo cercando da ormai 20 minuti.

“Ti ho fatto uno scherzetto. Poco fa ti ho detto che l'avresti pagata per lo spavento che mi hai fatto pren.....” non la lasciai finire che subito la presi in braccio e la portai sul letto incominciando a farle il solletico. “Brutta stronza!!”

“T....e....Te....Lo me...r....ita...vi!!!” disse fra i respiri. Adoravo vederla ridere in quel modo, era bellissima. Il suo asciugamano si levò e ringraziai il cielo che avesse l'intimo. Non c'era tempo per fare un'avventura amorosa.

“Basta Rob!!!”

“Ok! Mi fermo solo perchè abbiamo fretta!”

Andai a vestirmi con il completo blu che Vanity Fair mi aveva offerto. Kris andò in bagno a finire.

“Ma quanto ci metti?!?!?” le urlai da fuori la porta del bagno

“Un attimo! Ho finito ora!”

Mi tornai a sedere sul letto e accesi la TV. Niente d'interessante. All'improvviso la porta del bagno si aprì e ne uscì una dea. Quella non era Kris, quella era Afrodite. Spalancai gli occhi e per un attimo sentii il mio piccolo Robby agitarsi, ma cercai di controllarmi e ci riuscì. Indossava un vestitino nero, lungo fino a metà coscia e senza spalline. Ai piedi portava le sue scarpe preferite: le All Star. Solo lei le sapeva portare in quel modo.

“Kris, sei bellissima”

“Visto che ne è valsa la pena aspettare?”mi sussurrò con un sorriso a 32 denti “e anche tu sei bellissimo signor Pattinson!”

“Sirenetta, vieni qui. Voglio un bacio. Lo ESIGO, ORA” si chinò su di me e incominciammo a baciarci.

Fu un bacio tenero e innocente.

 

 

POV KRISTEN

 

Sarei rimasta per tutto il giorno fra le sue braccia, ma proprio mentre provavo a pensare ciò...

 

DLIN DLON

 

L'ansia che fino a un secondo prima era sparita, ora mi stava improvvisamente divorando.

“Vado io” dissi scocciata. Rob mi seguì.

Aprimmo la porta e facemmo entrare l'equipe di Vanity Fair.

“Ehi Kristen! Ehi Robert!” ci salutò imbarazzato Mike. “Che onore vedervi!” non sapevo cosa rispondere. Per fortuna ci pensò Robert

“Per noi è un onore diffondere una notizia così importante sul vostro giornale” gli sorrise.

“Bene! Allora incominciamo prima con l'intervista e poi facciamo le foto, va bene?” ci domandò

“Certo” risposi. “Vieni, la facciamo in salotto. Per te è ok? Ieri ci ho messo un'intera giornata a metterlo a posto!” sorrisi imbarazzata

“Certo! Va più che bene! Certo che avete proprio una casa accogliente!”

“Grazie. Naturalmente... L'indirizzo... Tienilo per te!” rispose Rob ansioso

“Certo, non ti preoccupare. Siamo abituati a queste cose. Ok allora. Sediamoci”

ci accomodammo sul divano di casa e l'intervista iniziò. Era un'intervista video, che poi sarebbe stata pubblicata su internet e alcuni pezzi sarebbero poi stati scritti sull'articolo nel giornale.”

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CIAK!

“Salve a tutti amici di Vanity Fair! Oggi,il vostro amico Mike, si trova in compagnia di due persone davvero speciali: Robert Pattinson e Kristen Stewart! Oggi ci sveleranno una notizia davvero importante! Una piccola pubblicità e torniamo da loro!”

BUONA!

“Ok amici! Salutiamo i nostri protagonisti!”

“Ehi!” rispondemmo in coro

“Il tempo stringe, perciò... Vi lascio la parola”

Naturalmente iniziò Rob, io ero troppo emozionata

“Si. Allora, in questa intervista io e Kristen volevamo dire che...”

“Che......” rise simpatico Mike

“Io e Kristen dichiariamo ufficialmente che stiamo insieme, ormai da 3 anni.” sorrise.

“WOW! Amici! Avete sentito??? ora non ci sarà più il dilemma...”

“Robsten o non Robsten..” dissi finendo la frase “Io e Rob ci siamo sempre amati. Abbiamo preferito tenerlo nascosto per così tanto tempo per via dei paparazzi e tutto il resto. Ma ora noi siamo pronti per affrontare tutto ciò” dissi sorpresa di me stessa.

“Sì, Kristen ha ragione. Io dichiaro davanti a tutto il mondo di averla amata, amarla e che la amerò per sempre”

“Awwwwwwww che dolce” commentò Mike! “Bene, ora che l'annuncio è fatto parliamo un po' dei vostri prossimi film”

Incominciammo a discutere e a dare informazioni in merito a Breaking Dawn e ai nostri futuri progetti, ritornando per l'ennesima volta all'argomento foto rubate.

Dopodiché ci avviammo in giardino per fare qualche foto simpatica da pubblicare sulla rivista. Naturalmente non poté mancare una foto con un bacio.

 

Finalmente avevamo finito. L'equipe se ne andò e noi ci sdraiammo beati sul letto.

“Mi sembra sia andata bene” dissi a Rob

“E' andata alla grande! Poi quegli scatti! Magnifici!” mi rispose tutto soddisfatto.

“Amore, io avrei un po' di fame. Controlliamo cosa c'è?”

“Ehi! La tua torta!!”

“Si, ma quello è il dolce! Vorrai pur mangiare almeno un piatto di pasta!”
“Si.. Controlliamo” scendemmo a controllare la riserva di cibo: nulla...

“Ops. È il caso di andare a fare la spesa”

“Già. Vai tu? Io sono stanca!”

“Tutto per farti felice, amore mio!”

“Grazie” gli scoccai un bacio sulla guancia. “Torna presto”. Annuì e uscì di casa .

Dopo neanche cinque minuti sentì suonare il campanello.

“Ehi! Va bene che ti ho detto di far veloce ma non così pr....” urlai prima ancora di aprire la porta. Appena l'ebbi fatto mi trovai davanti l'ultima persona che mi sarei immaginata di incontrare.

“T..tu? Che ci fai qui?”

 



BENE RAGAZZE! :) CHI SARA' ALLA PORTA?????????????????????
LO SCOPRIRETE NELLA PROSSIMA PUNTATA!
HO DECISO CHE POSTERO' DOMENICA! :)
BACI!!!
RECENSITE!!!!!!!!!!!

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Capitolo 4
*** HAPPY BIRTHDAY KRIS! ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

HAPPY BIRTHDAY KRIS! (cap 4)
 

 


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CIAO A TUTTI! ECCOMI QUI COME PROMESSO CON IL CAPITOLO DEDICATO AL COMPLEANNO DI KRISTEN! OGGI COME SAPPIAMO E' IL SUO COMPLEANNO! :D AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII  :)
IL CAPITOLO DI OGGI NON E' LA CONTINUAZIONE DEL PRECEDENTE MA UNO SOLO DEDICATO ESCLUSIVAMENTE AL COMPLEANNO! IL CAPITOLO SEGUENTE DELLA STORIA LO PUBBLICHERO' DOMANI! :D
IL CAPITOLO E' UN PO' PIU' LUNGO DEL SOLITO! :D
LEGGETE, METTETE MI PIACE E RECENSITE SE VI VA! UN BACIO
STEFY

PS VI LASCIO UN VIDEO CHE HO FATTO SU KRIS :)




POV KRISTEN

Mi svegliai e con immenso piacere notai che Robert era ancora nel letto a dormire. Adoravo vederlo riposare: si trasformava in un angelo incrociato ad un cucciolo. Quando dormiva faceva sempre le labbrucce. Era troppo tenero. In effetti quando una settimana fa aveva inventato il suo nuovo soprannome, CUCCIOLO PATATOSO E STROPICCIOSO, aveva ragione. Mi avvicinai a lui, quasi a sfiorare il suo naso. Sentivo i nostri respiri fondersi in un unico suono. Era bello vedere e sentire quanto ci appartenevamo.

D' un tratto mi ricordai di che giorno era. Il 9 Aprile. Esattamente 21 anni fa nascevo. Era il mio compleanno e ancora non avevo deciso cosa fare.

Mi accorsi che il mio cucciolo aveva cambiato pozione e si era accoccolato su di me.

“Ehi! Di solito è il contrario!” mormorai per non svegliarlo. Di nuovo mi ritrovai a pensare a quanto fosse tenero.

Guardai la sveglia: erano le 8:30. Robert doveva tenere un'intervista per le 10, perciò ,con malincuore, mi decisi a svegliarlo.

“Amore... Amore...”

“Ehi,piccola. Come stai?” adoravo quando mi chiamava così.

“Bene. Sono le otto e mezza. Ti ho svegliato visto che alle 10 devi essere là.”

“Grazie amore, sei un angelo” mi rispose dolcemente. “Quanto sei bella, dio solo lo sa.”. Sorrisi. Gli schioccai un bacio a stampo sulle labbra.

“Ehi, sai che non mi accontento solo di questo!” prese il mio viso tra le mani e dopo uno sguardo profondo si avventurò sulle mie labbra facendoci entrare prepotentemente la lingua. Quanto lo amavo. Dio solo lo sapeva.

Finito il bacio Rob si alzò e mi disse

“Kris, resta a letto, dormi oggi che puoi. Io tornerò per le quattro. Dormi amore,dormi” me lo disse accarezzandomi la guancia e con una voce talmente rilassante, che il sonno mi divorò immediatamente.

“Ok. Fai il bravo!” gli risposi facendogli l'occhiolino mentre usciva dalla stanza.

“E tu dormi bene”.

“Ciao”

Mi addormentai.

 

Mi svegliai all'ora di pranzo e scesi giù in cucina per mangiare qualcosa, anche se non avevo tanta fame. Aprii il frigorifero e tirai fuori due uova. Le sbattei e le versai nella padella per farci una frittata.

“Anche il prosciutto, vah!” dissi mentre riaprivo il frigo.

Divorai il mio pranzo e verso le due mi accoccolai sul divano e accesi la TV.

Tutti i canali di gossip parlavano di me, già era il mio compleanno! Solo allora mi venne in mente che Rob si era totalmente dimenticato di farmi gli auguri. Come poteva essere possibile? Gli scorsi anni era stato sempre così attento. Di solito me li faceva subito alzati. Diventai triste: il mio Rob, come poteva essere successo? Non è da lui!

Corsi su in camera a prendere il mio iPhone e controllai se ci fossero dei messaggio o chiamate. Nulla.

 

DLIN DLON

 

Corsi ad aprire.

“Ehi Dakota!   Che ci fai qui?” le dissi trovandomela davanti alla soglia di casa “Entra!”

“Auguriiiiiiiiiiiiiiiii” mi urlò emozionata! “Che cosa hai organizzato per stasera??”

“Emh... veramente.. mi sa che Rob si è dimenticato.” le confessai

“Cosa?????? No è impossibile. Rob che si dimentica il tuo compleanno?!?!?! Da non credere. Ma non ti ha né telefonato né mandato sms?”

“No. Solo qualche SMS che non fanno cenno all'argomento, dove mi chiede solo come sto e se ho mangiato e cosa.” il mio umore era decisamente a pezzi. Kris! Insomma! Era solo uno stupido compleanno, sì, però era il mio.

“Strano,strano... beh, visto che non ci ha pensato lui...” mi prese per un polso e mi trascinò via di casa

“Ota!!!!! Guarda come sono vestita! Per favore!! non posso uscire così!!”

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“Ops,scusa. Però giura che vieni.”

“Oh, tanto non riuscirei a scapparti”

“Hai ragione!” mi rispose compiaciuta.

Salii le scale e mi cambiai. Mi infilai una maglia di Robert grigia e dei Jeans e mi diressi verso Dakota.

“Ok! Andiamo!!!!”

Salimmo in macchina e ci dirigemmo verso la sua casa.

Passammo l'intero pomeriggio a parlare e divertirci. Ci divertimmo così tanto che il tempo passò in un batter d'occhio e mi accorsi che dovevo andare a casa quando fuori era tutto buio. Erano le 20:30.

“Scusa Ota, mi dispiace ma io dovrei tornare a casa. Ti dispiace accompagnarmi?”

“Certo!”

 

Scesi dalla macchina e aprii la porta di casa.

Era tutto buio: strano, Rob doveva essere tornato già dalle quattro. Mah...Posai le chiavi sul tavolino, tolsi le scarpe e mi diressi in cucina. Nulla, esattamente come prima, vuota.

Non c'era il minimo rumore. Notai un post-it appeso al frigorifero bianco immacolato, che prima non c'era. Mi avvicinai, lo staccai e lo lessi: CIAO PRINCIPESSA, VAI DOVE AMIAMO TANTO RIDERE INSIEME. Accennai un sorriso. Non lo aveva dimenticato. Mi diressi in sala. Questo era il posto dove ridevamo come dei matti alle notizie dei gossip.

Trovai un altro post-it appiccicato alla TV: BENE, ORA DIRIGITI VERSO IL POSTO PIU' RILASSANTE DEL MONDO. Per me era di sicuro il giardino. Uscii dalla porta sul retro e sull'albero, un'altro foglietto giallo: ACQUA,ACQUA.

Mmmm questo era difficile. Certo! La piscina! Mi diressi verso l'acqua e trovai un altro post-it sul lettino a sdraio: BRAVA, CE L'HAI QUASI FATTA. ORA VAI NELLA MIA STANZA PREFERITA. Era sicuramente la stanza del pianoforte. Andai anche lì e trovai l'ennesimo bigliettino che diceva: OK, ORA TROVAMI.

“Rooooob!! Ti ho trovatoooo. Esci fuori.” urlai proprio come una bambina. In quella stanza non c'era. Mi si illuminò una lampadina nel cervello: la sua stanza preferita non era solo quella, ma anche la camera da letto. Corsi verso la mia destinazione ma un altro biglietto giallo mi bloccò appiccicato alla porta: ENTRA.

Non esitai ed aprii molto lentamente la porta.

Ci misi un po' per riconoscere la nostra camera: era totalmente trasformata!

Mille candele appoggiate sui mobili emanavano una luce soffusa e il pavimento era completamente ricoperto di petali bianchi. Al centro della stanza i petali cambiavano colore e diventavano rossi, messi in una posizione tale da formare un cuore enorme. Dentro al cuore altri petali bianchi che mi auguravano buon compleanno.

Il mio sguardo si spostò verso il letto: il lenzuolo era bianco e i cuscini rossi. Appoggiata tra i due guanciali, c'era una bottiglia di spumante. Anche qui qualche petalo rosso e una rosa.

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Nell'angolo della camera c'era apparecchiato un tavolino. Non riuscivo a capire bene il contenuto dei piatti, ma distinguevo benissimo gli ennesimi petali rossi e un'altra bottiglia di spumante.

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“Auguri” mormorò Robert uscendo dal bagno.

“Hai fatto tutto questo..... da solo??” non mi uscivano le parole. Annuì. “Ma come hai fatto?! Tu eri all'intervista fino alle quattro! In queste poche ore non puoi aver fatto tutto da solo!” ero incredula.

“Beh... diciamo di si. Ho fatto finta di andare all'intervista e, con l'aiuto di Dakota, ce l'ho fatta”

“Ecco perchè insisteva così tanto! Ma questi petali... dove li hai presi?”

“Devi esserne onorata! Arrivano direttamente dal tuo stato preferito” mi sorrise compiaciuto

“Noooooooo! Arrivano dall'Italia!!! Non ci posso credere! E io che...” mi fermai prima di rovinare l'atmosfera

“Tu che?”

“No, niente di importante” restò ancora in attesa “Credevo te lo fossi dimenticato!” non sembrava deluso. “ Ma tu... lo hai fatto apposta! Vigliacco!!”

“Esattamente! Dai, vieni, il cibo è ancora caldo”

ci sedemmo al tavolo e iniziammo a mangiare tutto quanto. Cibo italiano: aveva proprio fatto centro.

“Grazie” gli sussurrai quando ebbi finito il dolce.

“Ti amo” fu la sua risposta

finita la nostra cena romantica, Robert mi prese in braccio e mi adagiò delicatamente sul letto. Aprimmo lo spumante e ne bevemmo due bicchieri.

“Ti amo troppo, lo sai, vero?” mi sussurrò nell'orecchio

“No, me lo dimostri?”

“Esigente la signorina!”

“Scusa, è o non è il mio compleanno?”

“Hai ragione”

Incominciò a baciarmi delicatamente prima le labbra, poi il collo scendendo fino al mio ombelico.

Mi tolse i pantaloni e io feci lo stesso con la sua maglietta, per poi procedere,lui alla mia maglia e io ai suoi pantaloni.

Facemmo l'amore per tutta la notte, il regalo migliore.

 

Quando mi svegliai era mattino tardi. L'avevo capito perchè i raggi forti e caldi del sole penetravano dalle finestre e colpivano la mia schiena nuda. Era un'atmosfera piacevole: il sole, il profumo di rosa, il letto soffice, la tranquillità. Non volevo aprire gli occhi: ero in uno stato di piena beatitudine. Cercai di fianco a me Rob con la mano, ma non lo trovai. Questa fu l'unica ragione che mi costrinse ad aprire gli occhi. Al posto di Robert c'erano un biglietto e un CD. Presi in mano il foglio di carta e incominciai a leggere le poche righe che vi erano scritte.

 

“Ciao amore, ben svegliata! Sono uscito a fare un po' di spesa.

Di fianco a questo biglietto c'è un CD: è un altro regalo per te. È una musica che ho composto io pensando a te e al nostro futuro insieme.

Ascoltalo

Ti amo

Flippy”

 

senza esitare presi il disco e lo infilai nello stereo e cliccai PLAY (E' ORA DI ASCOLTARE LA CANZONE! :)

la melodia partì. Mi arrivò subito al cuore, era leggera e soffice e mi ricordò la natura e la libertà, una farfalla che vola nel cielo.

Le lacrime incominciarono a sgorgarmi dagli occhi, non riuscivo a controllarle.

D'un tratto due mani mi afferrarono da dietro e mi costrinsero a girarmi. Non volevo far vedere a Rob che piangevo, si preoccupava subito.

“Kris, cos'hai?” ecco, appunto

“Niente, niente. È solo che... è bellissima Rob, grazie. Come farò a ringraziarti?”

“Tu mi dai tutto, anche solo respirando” mi riportò in mente i ricordi di New Moon. Questa era una frase che aveva in comune con Edward, Rob me lo aveva sempre detto.

Sorrisi. “Anche tu”

“Posso esprimere un desiderio anche se il mio compleanno è già passato?”

“Certo”

“Anzi, due” sorrisi maliziosa

“Ti concederò questo onore, spara!”

“Uno, Baciami”, fu un bacio casto, innocente, un bacio per darci il buon giorno.

“Due, vorrei che me la suonassi con il piano”

“Certo tesoro!”

Tutte le volte che lo sentivo suonare mi emozionavo, e ora ancora di più visto che la canzone era per me, la mia canzone.

Mentre ascoltavo, pensai a quanto fossi fortunata, sfacciatamente fortunata.

 

Ecco qui, il capitolo è finito.
Io spero vi sia piaciuto e  che vi abbia fatto emozionare come me quando l'ho scritto.
Un bacio, a domani con il sequel della storia vera e propria.
Stefy.

RECENSITE! :)

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Capitolo 5
*** La morte sarà l'unica causa della nostra separazione ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

La morte sarà l'unica causa della nostra separazione (cap 5)

Eccomi qui!!!! :) Come promesso a postare il quinto capitolo dove ci sarà il primo litigio fra i due piccioncini! U.U
Oggi non ho tanto da dire :P
Ringrazio alepattz e daddyaya76 perchè siete veramente le mie lettrici numero 1!!! :) Grazie grazie grazie grazie!
Bene, ora vi lascio al capitolo! Buona lettura! :*
Stefy



POV ROBERT

 

Avevamo bisogno di cibo. Con tutti gli impegni che avevamo ci dimenticavamo anche di fare la spesa! Il colmo! Andai al supermercato più vicino, che per fortuna era sempre deserto, frequentato da simpatiche vecchiette che non sapevano chi io fossi.

Misi nel carrello un po' di tutto e una bella quantità di sushi visto che a Kris piaceva tanto. Pagai e mi diressi a casa.

Stavo per aprire la porta quando vidi dalla finestra l'essere più spregevole del mondo: Micheal. Cosa voleva ancora? Voleva rovinarci la vita?

Decisi di non entrare e ascoltare tutto dalla finestra: volevo assistere alla conversazione in questo modo.

“Kristen, come stai?”

“Beh, vuoi la verità? Fino a 5 minuti fa ero completamente felice. Ora, beh... sono incazzata. Che ci fai qui?” le rispose acida Kristen, come non l'avevo mai vista.

“Sì, scusa, forse ho fatto male a piombare così in casa tua”

“Molto male e poi non è casa mia, ma nostra, di Rob e me” le mie labbra si aprirono in un sorriso udendo quelle parole.

“Si, scusa, vostra”

“Ok, quante volte te lo dovrò chiedere ancora? COSA CI FAI QUI?” Kris alzò un po' la voce

“Vedi Kristen, io ho sbagliato a tradirti, mi ero ubriacato, non volevo farlo”

“Se, come no. Ti sei ubriacato tutte le sere prima di New Moon nel giro di due mesi. Che bella faccia tosta che hai va!”

“Kris, forse risulterò poco credibile ma io ti amo ancora”
“Bene, io no” mi sorpresi a vederla così determinata e decisa.

“Kris, per favore. Io e te possiamo ricominciare. Tu non puoi stare con quel barbone!”

“Scusa come l'hai chiamato?” come mi aveva chiamato?

“Dai Kris, ammettilo! È un barbone”

Kristen si mosse e si diresse verso la porta e la spalancò:“Vattene. Esci da questa casa. SUBITO! Alza il culo!!!”

mi decisi a entrare e sbucai fuori dall'angolo

“Ehi Kris, che succede?” feci il finto tonto

“Un'ospite MOLTO GRADITO mi è venuto a fare visita” la sua voce aveva un accento talmente ironico che non chiesi spiegazioni.

“Micheal, cosa vuoi ancora? La finisci di tormentarci?” dissi rivolgendomi a Micheal

“Si, sono venuto solo a dirti una cosa Kris: durante le riprese di The Runaways, Robert ti ha tradita con mia sorella e altre tre o quattro ragazze”

COSA???????? CHE CAZZO DI BALLE SI ERA INVENTATO???

Mi imbestialii

“Brutto stronzo! Che cazzo dici??” non ci pensai due volte a mollargli un pugno in un occhio facendolo cadere. “Vattene, stronzo! Vattene! Esci da casa nostra!”

finalmente uscì. Chiusi la porta violentemente. Ero arrabbiato, molto arrabbiato.

Mi voltai a guardare Kristen: aveva un'espressione incredula e gli occhi vitrei e umidi.

Mi avvicinai e mentre cercai di abbracciarla lei si scostò e una prima lacrima le rigò il viso.

“E' vero Rob?”
“Cosa?”

“Quello che ha detto Michael, è vero?”

“Kristen, stai scherzando spero. Come fai a domandarmelo? È ovvio che sono tutte cazzate! Andiamo Kristen! Non vorrai mica credere a quello lì, il cui unico scopo è quello di rovinarci la vita!!”

“Vedi Rob, io non dubito di te, ma in quei giorni eri diffidente, non mi chiamavi mai, mi evitavi” un'altra lacrima “Rob, voglio la verità”
“La verità? Te l'ho già detta! Cazzo Kris! Anche io stavo girando un film in quel periodo, eravamo tutti e due occupati e sotto stress. Non ti evitavo! Kristen, per favore, non dargliela vinta”

“Rob... per favore” altre lacrime. Sentivo che anche i miei occhi fra poco avrebbero ceduto.

“Bene. È chiaro” presi il cappotto e le chiavi e uscì di casa andando allo sbaraglio ad ubriacarmi in qualche squallido pub.

 

 

POV KRISTEN

 

Erano ormai più di cinque giorni che Rob non si faceva più sentire. Non sapevo dove era né con chi era. L'avevo chiamato più di cento volte nel giro di quei giorni, ma neanche ad una chiamata ricevetti una risposta. Incominciavo a preoccuparmi sul serio.

Era tutta colpa mia. Come avevo fatto a dubitare di lui? Come? Come avevo potuto rovinare un giorno importante come quello dove avevamo annunciato la nostra relazione ufficialmente? Come?

Erano ormai ore ed ore che piangevo senza sosta e l'unica persona che mi stava vicina era Dakota.

Anche lei aveva provato a mettersi in contatto con Rob, ma nulla.

Mi sentivo proprio come Bella in New Moon: avevo una voragine scavata nel petto, angoscia e senso di colpa. Sarebbe stata mia la colpa della fine della nostra storia.

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In questi giorni non mi ero presa cura di me stessa. Avevo brufoli ovunque dovuti allo stress e occhiaie profonde. Ero esausta e stremata.

Mi coricai sul letto dalla parte dove dormiva Robert: il suo cuscino profumava di lui, la fragranza più buona dell'universo. Presi una foto che ritraeva me e Rob ,che tenevo appoggiata sul comodino, e l'affondai al petto. Altre lacrime incominciarono a scorrere e stanca mi addormentai.

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Mi svegliai ed era buio. Saranno state le sette di sera.

Nelle orecchie avevo le cuffie dell'ipod ed era in riproduzione la mia canzone: strano, non lo avevo messo. La prima lacrima della serata mi uscì dagli occhi, ma una mano liscia e morbida , che avrei riconosciuto fra altre mille, la fermò

“Robert?” domandai incredula vedendolo coricato vicino a me

“Ciao, vedo che ti sei impadronita del mio cuscino” mi sorrise dolcemente e io arrossì

“Scusa, scusa,scusa,scusa” mi buttai al collo di Rob e lui mi lasciò sfogare “Come ho fatto? Sono una cretina!!!”

“Non ti preoccupare, io sono stato troppo impulsivo. Non dovevo reagire così”
“E io non dovevo dubitare di te. Ma non so perchè l'ho fatto! Io mi fido di te Rob! Credimi! Non so che mi sia succ...” mi bloccò la bocca con le dita e mi baciò. Fu un bacio tenero che piano piano cresceva di intensità. Mamma mia, quanto mi era mancato

“Quanto mi sei mancata”

“Anche tu!!! Non sai quanto!”

“Guardati! Sei magrissima! È colpa mia, non dovevo andarmene così. Perdonami” con mio grande stupore una lacrima gli rigò il viso

“Ehi! Qui l'unica che deve chiedere perdono sono io! Pensavo di aver mandato a rotoli tutto, per una stupida mia scemenza”

“Potrà succedere di tutto, ma la morte sarà l'unica causa della nostra separazione, fidati” mi rispose Rob. Che bella e sopratutto vera che era quella frase. Noi avremo superato tutto.

“Ti amo”

Scendemmo in cucina a mangiare qualcosa: finalmente avevo riacquistato l'appetito, forse anche troppo. Mi divorai ben tre pezzi di Sushi.

“Avevi fame eh?” mi chiese malizioso Rob

“Beh.. sai... quando non mangi per cinque giorni!” udendo la mia risposta si fece cupo in volto “ No Scusa! Non intendevo darti la colpa. È tutta colpa mia, smettila di rimproverarti” lo sgridai

“Sai che sono testardo, diciamo che la colpa è di tutti e due?”

“NO!” fece la sua solita faccia da cucciolo che non vedevo da tantissimo tempo “E va bene... Robert Thomas Pattinson, tu mi corrompi! Non vale!” rise.

Quando ebbi finito di ripulire la cucina mi diressi verso Rob che era in camera nostra. Stavo per saltargli addosso ma vidi che si era addormentato. Poverino, chissà quanto aveva bevuto! Conoscendolo, tanto.

Presi la coperta e la stesi sul mio tesoro e mi accoccolai vicino a lui.

Purtroppo lo svegliai: “Scusa, non volevo svegliarti”

“Non ti preoccupare non stavo proprio dormendo del tutto”

“Rob, ti volevo chiedere una cosa...”

“Dimmi, tutto quello che vuoi”

“Dove sei stato il questi giorni? Insomma, conoscendoci so che sei andato ad ubriacarti in qualche bar, ma poi dove hai dormito?”

“Sono andato da Kellan. Mi ha ospitato per un paio di giorni e poi sono andato in giro per night club!”
“Cosa???”
“tranquilla, sto scherzando!”

“Meglio per te!”

“In questi giorni ho fatto anche un'altra cosa molto interessante”

“Cosa??” mi tenne un attimo in suspense “Ho organizzato un viaggetto per noi due.”
“Wow! Che bello!!! E dove andiamo?” ero elettrizzata, non avevamo mai fatto un viaggio noi due da soli, una vacanza.

“Sorpresa!”
“Nooooo ti prego! Non riuscirò a sopportare tanto! Sempre con le tue scoccianti sorprese!”

“Stai tranquilla, non dovrai aspettare molto! Partiamo dopodomani!”

“Cosa???”
“Già. Perciò tiriamo fuori le valigie! Si parte!!”


BENE!!! FINISH!!! :)
Dove andranno i nostri Robsten??? Andranno a......... lo scoprirete Sabato prossimo!
Baci!
Come al solito se vi va recensite!
Stefy

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Capitolo 6
*** I Will Love You ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

I Will Love You (cap 6)

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Salve gente!! Eccomi qui puntualissima con il sesto capitolo della mia Ff! Questo è decisamente il capitolo più lungo che io abbia mai scritto (non che ne abbia scritti migliaia! ^_^" ). Finalmente Kris scoprirà dove la sta portando il suo bel Robert e in più succederà qualcosa di ancora più bello!
Perciò vi lascio alla lettura! Bacioni!
Stefy



POV KRIS

“Allora??? Me lo dici dove andiamo?”
“Fammici pensare... NO!”
“Uffa!! Sei Cattivo!” fece per darmi un bacio ma mi scostai sperando di averlo ferito un po' per corromperlo. Scoppiò a ridere: missione fallita

“Guarda che non riuscirai a corrompermi! So cosa hai in mente furbacchiona... non cederò anche se non mi dovessi toccare per il resto del giorno. È una sorpresa e resterà tale fino a quando saremo atterrati a.... BOH!!” stronzo. “Dai, sali in macchina, fra poco saprai dove andiamo! Su,su!”

“Ok...”

arrivammo nel posto dove in nostro jet privato sarebbe atterrato, e con grande piacere era già lì.

Ci accomodammo sui sedili e non ce la feci a fare l'arrabbiata: mi distesi tra le braccia di Robert.

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“Lo sapevo che non ce l'avresti fatta!”
“Prr. Però dammi almeno un indizio”

“Ok... Andiamo in Europa. Basta, ora aspetti!”

“Europa... Francia, Italia, dove dove?”

“NON TE LO DICO! NON INSISTERE!”
“Cattivo” gli dissi imbronciata.

L'aereo partì. Fu un movimento dolce e tranquillo. Dopo pochi minuti eravamo già su nel cielo.

“Ma sai che ho notato che questo è il primo viaggetto che facciamo da soli?! Intendo proprio soli, soli!” feci notare a Rob

“Si... in tre anni non ce lo siamo mai regalato! Ci ha pensato il tuo Rob!” mi fece l'occhiolino. Mamma mia quanto era dolce. Sprizzava felicità da tutti i pori. Infondo non aveva torto, possedeva tutto ciò che voleva: una carriera (alquanto brillante), dei genitori, i soldi e sopratutto, una fidanzata che lo amava con tutta se stessa. Aveva proprio tutto... o forse no. Non ci avevo mai pensato prima d' ora, ma io desideravo di più, desideravo una famiglia con Robert. Forse lo voleva anche lui. Non ne avevamo mai parlato. Decisi di rompere il ghiaccio.

“Rob... senti. Ti volevo chiedere una cosa” dissi imbarazzata

“Ehi Kris! Tutto quello che vuoi, dimmi” aveva percepito il mio stato d'animo

“Emh... sinceramente mi vergogno un po' a chiedertelo. Tu.. Tu... hai mi pnst d avre na fmilia ora?” sputai la frase tutta d'un fiato. L' avevo pronunciata talmente velocemente che non si capì niente

“Cosa???? Kris! Non ho capito! Calmati, per favore” mi accarezzò una guancia. Questo servì a farmi rilassare leggermente.

“Tu hai mai pensato di avere una famiglia ORA?” sottolineai bene l'ultima parola. Pensavo di averlo sorpreso ma non lo era affatto.

“Eccome se ci ho pensato! E ci penso tuttora! Io desidero tanto una famiglia, Kris. È la cosa più bella!”

“C...co...con me?” gli chiesi in disagio

“Certo Kristen! Con chi altro pensi che potrei farla? Tu sei l'unica, e lo sarai sempre!”

“Perciò... anche tu vuoi?” il mio viso si illuminò grazie al sorriso che sfoggiarono le mie labbra

“Si, tanto.”

“Mi sentivo un po' una pazza. Cioè, insomma, non è da tutti desiderare già una famiglia vera e propria a 21 anni!”

“Tu non sei pazza, sei solamente sicura che con me potrai creare la tua famiglia su fondamenta solide, perchè io e te non ci separeremo MAI. Ci saranno liti, scontri, ma il nostro amore sarà per sempre. E io penso la stessa identica cosa”

“Si, è vero, è quello che penso! Ma che fai? Leggi nel pensiero? Oddio! Questo non è Rob! Questo è Edward!” scoppiammo a ridere.

Ero felicissima che Rob desiderasse avere dei bambini con me. Il nostro amore era davvero destinato a durare in eterno. Lo sapevo io e lo sapevano tutti, ma sopratutto il mio cuore. Non avrei mai pensato di avere dei bebè con qualcuno che non fosse stato la mia ragione di vita, con qualcuno con cui non sarei rimasta tutta la vita. Ho sempre odiato i divorzi e l'idea di trasportare i bambini di là e di qua. Certo, per chi non si trova proprio più è la decisione migliore, ma questo non sarebbe mai successo tra me e Rob. No, non era prematuro pensare già a una famiglia. Io avevo già vissuto emozioni forti e intense, a cominciare dal nostro amore.

“Ehi, cos'hai?” mi chiese dolcemente Rob interrompendo i miei pensieri. “Ti vedo pensierosa”

“No, nulla, stavo pensando che il nostro amore è forte” mi sorrise e mi strinse ancora di più a sé.

“Già, lo è. Ora cerca di dormire... il viaggio è un po' lunghetto”

“Ok, magari dormi anche tu”

“Se ci riesco sì.” lo vedevo strano

“Rob, ma cos'hai? Ti senti bene?” gli domandai preoccupata

“Kris, sto benissimo. Sono solamente...”

“Cosa?”

“FELICE. Sono contento del nostro viaggio, sono contento di ciò che sta accadendo tra di noi, sono felicissimo che tu mi abbia chiesto se desideravo una famiglia. Sono felice”

“Anche io amore mio. Tanto, non sai nemmeno quanto”

posò le sue labbra sulle mie e iniziammo a baciarci. Le mie labbra si modellavano nelle sue e le nostre lingue giocavano.

 

“Emh...emh... mi scusi signor Pattinson, mi dispiace disturbarla ma siamo arrivati” comunicò una voce maschile

“Oh, si grazie. Non si preoccupi” rispose Rob ancora addormentato “Amore... sveglia! Siamo arrivati! Finalmente scoprirai dove siamo!” mi scosse leggermente accarezzandomi il braccio.

“Mh.. ok”

scendemmo dal jet e mi trovai stampato di fronte agli occhi il Big Ben.

“Londra!!!!!! Oh amore... ma è bellissimo” ecco perchè era così contento. Lui amava Londra con tutto il suo cuore. Era la sua casa.

“Ne ero certo che ti sarebbe piaciuto.”

“Grazie mille” a seguire un altro bacio a stampo

“Se non ti dispiace dormiremo a casa dei miei. Però se non vuoi poss...” non lo lasciai finire

“Va benissimo, grazie” gli sussurrai nell'orecchio dopo avergli tappato la bocca con due dita.

“Ok..” era ansioso. Ma perchè mai? “Allora chiamiamo un taxi e andiamo”
“Ma sei sicuro che i paparazzi e i fans non ci assaliranno?”
“Stai tranquilla tesoro, è un taxi speciale”
“oh.. beh... Se lo dice Robert Pattinson mi fido!” feci l'occhiolino e vidi spuntare dall'angolo della strada una macchina che si dirigeva verso di noi. Era una mini coper con i vetri oscurati. Quando la macchina si fermò davanti a noi, il tassista scese. Ma non era un guidatore qualunque, era la sorella di Rob, Lizzy.

“Ciao Kris!!!!! Sorpresa!!!!” urlò abbracciandomi “Ciao fratellino!!!Come state??” si rivolse a Rob abbracciando anche lui.

“Bene, grazie. Ci porti a casa? Siamo un bel po' stanchi” disse con gentilezza Robert abbracciando Lizzy

“Certo, il fuso deve essere straziante per voi. Salite”

ci accomodammo dentro il nostro taxi improvvisato e partimmo.

 

“Kristen! Svegliati! Siamo arrivati!” mi urlò nell'orecchio Rob

“Ouh! Piano! Mi hai rotto i timpani!” gli tirai un schiaffetto sulla guancia

“Pardon” si scusò facendo la sua solita faccina irresistibile

“Scuse accettate. Dai ora andiamo che è da tanto che non vedo i tuoi. E anche tu, perciò, muoviti”

“Come siamo frettolose...” gli feci la linguaccia scendendo dall'auto

entrammo in casa accompagnati da Lizzy e in sala da pranzo incontrammo i genitori di Rob: Clare e Richard. Erano due persone favolose: le avevo conosciute due anni fa quando Rob mi aveva portato dalla sua famiglia per fare l'annuncio ufficiale del nostro fidanzamento. Clare era una donna veramente adorabile: preparava torte su torte ed era sempre stata gentile con me ma lo è con tutti. Richard era simpaticissimo, aveva sempre la battuta pronta: ecco da chi aveva preso Rob!

“Ciao tesoro! Ciao Kris! Oh! Da quanto tempo! Fatevi abbracciare!” ci urlò Clare

“Ciao mamma!” Rob era sempre stato un po' il cocco di mamma e infatti corse ad abbracciarla. Io lo seguì e salutammo tutti.

“Certo che te la sei proprio scelta bene Robert! Kris è una ragazza stupenda!”

“Grazie Clare” arrossì

“Sì, mamma. Hai ragione, è un dono dal cielo. Ora se non vi dispiace noi andiamo a dormire, il fuso ci ha un po' rincoglioniti”
“Certo amore, andate! La stanza è già pronta.”
“Grazie mamma. Vieni Kris ”

“OK”

seguì Robert attraverso un corridoio e una rampa di scale, arrivando in una stanza ampia e candida. Le lenzuola erano bianche e i cuscini neri.

“Vieni tesoro, per questi giorni dormiremo qui”

“Emh... veramente...”

“Che problema c'è?”

“Veramente volevo stare da sola.”

“C..cosa? Beh.. s..se è quello che vuoi” mi rispose deluso Rob e fece per andarsene. Lo afferrai dal polso

“Ma dai!! Dove vai? Stavo scherzando! Vieni qui scemo!”

“Wow.. ci sono cascato... bastarda!” dopo aver posato le valigie mi prese in braccio e mi scaraventò sul letto e incominciò a farmi il solletico dove lo soffrivo da morire: sui fianchi

“No!! Ti prego Rob! Dai era solo uno sch.... ahhahahahahah”

“Uno scherzo di cattivo gusto”

il respiro mi mancava, mi sentivo soffocare. Incominciai a tossire. Rob smise subito di torturarmi

“Kris, stai bene?” mi chiese allarmato

“Si,si. Solo senza fiato. Fermati, per favore” lo implorai
“Certo”

ci mettemmo sotto le coperte e io mi rannicchiai sul petto di Robert.

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“Kris, visto che ora qui è mattina, ora noi dormiamo. Poi stasera ti porto in un posticino”
“Si, che bello! Dove? Ma a cosa fare te lo chiedo! Non me lo dirai mai!”
“Esatto!”

“Sei proprio cattivo” gli tirai un colpetto sull'addome

“Shhhh! Dormi, altrimenti dopo sarai stanca.”

“Ok...”

 

DRIIIN DRIIIIN DRIIIN

“Mmh... ho sonno...” bofonchiai ancora nel sonno “Rob... spegni la sveglia” nessuna risposta

aprii gli occhi: nessun Rob. Ad un tratto la porta si spalancò violentemente

“Ehi!! Kris! Muoviti! Per le otto devi essere uno splendore! Guardati, sembri un panda! Vieni.. ora ti sistema la tua Lizzy”

“Ma perchè dovrei essere uno splendore?”

“Rob ti porterà in un posto! Non te lo ricordi più?”
“Ah, già”

“Ok, alzati e vai a farti una doccia” obbedì. In effetti ne avevo proprio bisogno, dopo il viaggio mi sentivo uno straccio e una doccia mi avrebbe sicuramente aiutata.

Finito il relax all'interno del bagno mi buttai come una barbie nelle mani di Lizzy.

“Dai... distruggimi”

“Kris! Così mi offendi!” scherzò “Ok, innanzitutto mettiti questo vestito”

tirò fuori da un copri abiti bianco un vestitino stupendo. Era oro completamente ricoperto da pagliuzze dorate.

“Wow, è bellissimo”

“Già! Dai mettilo! Altrimenti arriverai in ritardo!”

indossai il vestito. Mi stava bene: era abbastanza corto, come piaceva a me

“Bellissimo... però forse per Rob sarà troppo corto. Che dici?”

“Oh, non penso proprio visto che l'ha comprato lui!”

“Veramente? L'ha scelto lui?” Lizzy annuì. “Ok, bene. Le scarpe? Questa è la cosa che mi preoccupa di più”

“Anche queste le ha scelte lui” mi porse un paio di decoltè altissime.

“No! Sono altissime! Come farò a tenerle tutta la sera? In più oltre al tacco c'è il plateau! Robert....”

“Dai! Guarda che le ha scelte con tanto amore” mi addolcì all'idea di Rob che andava a fare shopping per me

“Ok, pronta. Ora truccami e pettinami”

“Okkkk!”

dopo circa mezz'ora ero pronta.

“Beh, Lizzy. Devo ammetterlo: hai fatto un ottimo lavoro”

“Modestamente. Ok, giù di sotto c'è già la limousine pronta che ti aspetta, vai corri dal tuo UOMO” sottolineò l'ultima parola

“Ok. Ma ci voleva addirittura la limousine?”

“Rob....”

scesi nell'atrio e salutai i parenti di Robert e salii in macchina. Un mezzo così grosso per una sola persona: che stupidaggine.

Quando la macchina si fermò l'autista mi venne ad aprire la porta.

“Gra...” non era l'autista ma Rob. “Ciao amore”

“Ciao bellezza. Sei spettacolare”

“Tutto merito di Lizzy”

“No, del soggetto!” mi sorrise e mi afferò per un fianco guidandomi verso...

“OH, MIO, DIO! Rob! Ma mi ha portata sul London Eye!”

“Già...! e stasera è tutto per noi!”

“Tutto tutto!”

“Tutto tutto. Sai, essere famosi alcune volte aiuta”

“Cavolo, non ci posso credere” mi sorrise e mi baciò

“Signorina, mi segua”

“Va bene signor Pattinson”

Rob mi prese per mano e mi aiutò a salire in una delle cabine dell'enorme ruota panoramica

“Ma è enorme!”

“Lo so, ma infondo mi serviva uno spazio grande”

notai che dentro la cabina c'era uno stereo, un microfono, un tavolo apparecchiato e addirittura un divano

“Siediti” Rob spostò un po' la sedia del tavolo per farmi accomodare.

“allora Robert, perchè questa cena?”

“Non posso invitare la mia ragazza fuori?”

“Certo, ma questa è una cena TROPPO speciale per essere una normale uscita”

“Giusta osservazione. Beh, il vero motivo lo scoprirai fra un po'. Prima mangiamo”

“Va bene. Che hai fatto preparare?”

“Spaghetti e milanese con patatine fritte. Non è nulla di speciale. Sai, il cibo deve significare poco rispetto al vero motivo di questa cena”

“Va benissimo, sai che adoro le cose semplici” mi prese la mano e la accarezzò.

La ruota incominciò a girare e quando fummo in cima prima di iniziare a mangiare ci soffermammo sul magnifico panorama

“Wow Rob, è magnifico”

“Già... come te!”

“Dai ora non scherzare. Sono seria. È veramente stupendo, grazie”

“Sai che l'ho fatto con amore”

“Lo so”

Iniziai a mangiare.

“Ah, Rob, grazie anche per il vestito: è bellissimo”

“è vero, è bellissimo e in più ti sta d'incanto”

“Grazie. Allora, visto che abbiamo finito di mangiare... me lo dici il vero motivo di questa cena?”

“Se insisti....”

Robert si avvicinò allo stereo e partì una canzone intanto che lui si dirigeva verso il microfono. Incominciò a cantare:   (QUESTA è LA MELODIA)

"Hello my love
you're beautiful
you're my light,
my breath,
my water,
You're my heart.
Since I saw you for the first time
I understand that you would be forever mine.
No one will take you away from me
anyone.
I'll take you with me,
always
everywhere
where you want,
The important thing is that we'll be together
forever.
There will be quarrels and fights
but our love is stronger than that.
I have loved you,
I love you
and I will love you until the last second of my life.
I want to spend all my days with you
I want a family, with you
I want everything with you.
Now, with this song
I declare myself to you. "

TRADUZIONE:

"Ciao amore mio,

sei bellissima

sei la mia luce

il mio respiro

la mia acqua

sei il mio cuore.

Da quando ti ho vista per la prima volta

ho capito che tu saresti stata per sempre mia.

Nessuno ti porterà via da me

nessuno.

Ti porterò con me,

sempre

ovunque

dove tu vorrai,

l'importante è che staremo insieme

per sempre.

Ci saranno liti e scontri

ma il nostro amore è più forte di tutto ciò.

Io ti ho amata,

ti amo

e ti amerò fino all'ultimo secondo della mia vita.

Con te voglio passare tutti i miei giorni

con te voglio una famiglia

voglio tutto con te.

Ora, con questa canzone,

mi dichiaro a te.”

 

La canzone terminò. Il mio viso era già inondato di lacrime. Robert si avvicinò e me le asciugò con il pollice e dopo si inginocchiò davanti a me

“ Inginocchiandomi davanti a te ti porgo questo anello in segno del mio amore.” mi mise il cofanetto aperto tra le mani. L'anello era d'argento con incastonato un diamante a forma di cuore che rifletteva ogni particella di luce che ci circondava.

“Kristen Jaymes Stewart, mi concederesti lo straordinario onore di diventare mia moglie?”

Non riuscivo a parlare. Volevo urlagli di sì talmente forte da rompergli un timpano ma non ci riuscivo, l'unico suono proveniente dalla mia bocca era il mio respiro affannoso.

Mi buttai al collo di Rob trasformandomi in una fontana vivente

“Si,si,si,si,si,si,si,si! SI!!!!!!” finalmente riuscii a dirlo.

Robert mi prese in braccio e mi fece coricare sul divano

“Ti amo” mi disse

“Grazie di amarmi”

Mi baciò: fu quello più intenso che ci eravamo scambiati in tutti questi anni.



Bene! Siamo giunti alla fine di questo capitolo! Spero vi sia piaciuto!
Recensite e condividete su Facebook se vi va!
Un bacio!!!
Stefy ^^

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Capitolo 7
*** I Can't Believe You're Gone ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

I Can't Believe You're Gone (cap 7)

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Ciao a tutte ragazze! Come non iniziare con la foto Robsten che è uscita Lunedì??? *-* E' accaduto alla premiere di Water For Elephants a New York! Lo saprete già tutte! :P ROBSTEN IS REAL!
Cooooooomunque!!!! Avete visto???? :) Ho postato 3 giorni prima!!!!!! :D in questi giorni ero ispirata allora ne ho approfittato e visto che il cap è pronto... perchè non caricalo? Sabato penso di caricare il seguente perchè in questi giorni appunto ho tanta ispirazione e voglia di scrivere!
Grazie 1000 a tutte le persone che hanno recensito, a quelle che hanno inserito la storia nei seguiti, preferiti ecc :D
un ringraziamento particolare a
alepattz , Spongii e Serena che mi sostengono sempre! :D GRAZIE!!!!
BENE, VENIAMO AL CAPITOLO!
In questo capitolo succederà una cosa non molto bella, anzi, parecchio brutta.... Siete curiose??
Leggete il capitolo! :)
PS: Sembra lungo, ma in realtà è il testo di una canzone che occupa tanto spazio! ;)
PSS: Il titolo della canzone che si sente dopo è
In Loving Memory di Alter Bridge

Baci
Stefy



POV ROBERT

 

Io e Kris facemmo l'amore per ore. Purtroppo non avevamo potuto farlo per tutta la notte perchè non sarebbe stato carino farsi trovare lì dai turisti di Londra. Era stato fantastico ed emozionante. La luce della città si rifletteva sui nostri corpi creando sfumature colorate e spettacolari a cui anche l'anello contribuiva. Era un diamante vero, l'avevo cercato a lungo in quei giorni di lontananza da Kris. In realtà l'arrabbiatura mi era passata già dopo la prima sbronza. Il resto dei giorni mi ero dedicato all'organizzazione del viaggio e della notte sul London Eye. Trovare quell'anello non era stato facile: avevo girato tante gioiellerie, le più costose e lussuose di tutta Los Angeles, ma nessuno mi convinceva molto, in più la misura non andava bene. Finalmente, cercando sul web trovai un rivenditore a Londra, così nel pomeriggio, mentre Kristen dormiva beata, l'avevo comprato.

“DAI MICHAEL! VATTENE! Io amo Rob e lo amerò per sempre!” urlò improvvisamente Kris. Mi spaventai. Era notte fonda e all'improvviso Kristen urlò quella frase: stava sognando.

Gli toccai la fronte era calda e sudata. Kris continuava a gemere.

“Kristen. È solo un sogno non ti preoccupare!” gli sussurrai nell'orecchio. Non si svegliò e si rilassò. La calma invase di nuovo la stanza da letto. Restai a guardare Kris che dormiva per un po' ma poi mi addormentai.

 

DRIIIIN DRIIIIN

ancora addormentato presi il cellulare e risposi:

“Bill?”

“Ciao Robert, mi dispiace averti svegliato ma è mezzogiorno!”

“Veramente qui è notte... comunque non ti preoccupare”
“Ohhh scusa. Mi ero dimenticato che sei a Londra. Comunque ti volevo chiedere se domani puoi tenere un'intervista”

“Si, stasera torniamo a casa perchè fra qualche giorno ho la premiere di Water for Elephants a New York.”
(NE APPROFITTO PER FARVI VEDERE QUANTO ERA BELLO! *-*)

“Bene, a domani allora”

“Ciao”

Non avevo più sonno. Allora scesi in cucina a preparare la colazione da portare a Kris. Latte e cacao con una brioche alla nutella, una bella spremuta e per coronare il tutto tre margherite.

Guardai l'orologio... erano le sette. Andai a svegliare Kristen perchè dovevamo ancora fare le valigie.

“Bella addormentata! Sveglia! Guarda che ti ho preparato!” gli posai il vassoio con la colazione sulle gambe.

“Mhhh quante cose buone. Buon giorno comunque” mi afferrò per il colletto della camicia e mi tirò a sé dandomi il bacio del buon giorno.

“Come siamo affettuose stamattina!” le risposi malizioso

“Devo dire che sono di ottimo umore” mi sfoggiò un sorriso a 32 denti che mi intenerì non poco.

“Bene, allora sei pronta ad affrontare il viaggio in tranquillità, Kris?”

“Ovvio”

“E potrei sapere il motivo di questa tua felicità?” le chiesi gentilmente. Dopo un'espressione stranissima mi rispose

“Sarò la futura signora Pattinson!” saltò fuori dal letto per lanciarsi su di me. Mi avrebbe fatto un immenso piacere se non fosse successo quel che era accaduto. Kris si era dimenticata di avere il vassoio vicino alle gambe e con la sua eccitazione lo rovesciò per terra. Quando sentimmo il rumore assordante dei pezzi di ceramica del bicchiere, della tazza e del piattino che conteneva la brioche, che si spargevano sul pavimento, Kristen si pietrificò.

“Kristen! L'avevo preparata con tanto amore!” ero dispiaciuto.

“Ops. Mio dio! Che disastro! Sono una sbadata!!” la felicità scomparve immediatamente dal suo volto

“Dai, non è successo niente, ora puliamo” le carezzai una guancia che era diventata rossa per l'imbarazzo.

“Che stupida!”

“Tesoro, non ti preoccupare! ”

“Ma i piatti sono di tua mamma! E tu l'hai preparata con tanto amore!”

“Sapessi quanti piatti ha mia madre! Pff! E ora te la vado a preparare di nuovo!”

“Non ho fame”

“Dai Kris, devi mangiare qualcosa!” la implorai

“No, Rob, grazie ma non ho fame.”

“Ok, però non essere triste ok? Signora Pattinson” le sorrisi e le scoccai un bacio sulla guancia aspettando la sua risposta

“Ok, prometto”

“Bene, ora vieni e aiutami con la valigia.. non riesco a chiuderla!”

“Sei sempre il solito!”

ci alzammo dal letto e Kris ripiegò tutti i miei vestiti e chiuse la valigia. Fece la stessa cosa con la sua.

Scendemmo al piano di sotto e salutammo i miei genitori e le mie sorelle. Non gli avevamo ancora detto del matrimonio, ma presto saremo ritornati a Londra e glielo avremo detto.

Quando fummo nella macchina Kristen si accoccolò su di me.

“Sai, avrei voluto restare di più. Solo due giorni sono pochi”

“Hai ragione, ma purtroppo fra qualche giorno ho la premiere di Water for Elephants. Sarebbe piaciuto tantissimo anche a me.”

“Già...”

DRIIIIIIN DRIIIIIIN DRIIIIIIIN

il mio cellulare squillava. Lessi il nome sul display:

“Mamma?”

“Robert! Corri subito a casa!” la voce di mia mamma era fredda e singhiozzante

“Mamma, che è successo???” urlai allarmato

“Si tratta di Lizzy”

“CHE E' SUCCESSO?”

“Ha avuto un incidente.”

“Cosa??? corriamo subito”

chiusi la telefonata prima ancora di ricevere una risposta

“DEAAN VAI A CASA SUBITO” urlai al mio bodyguard

“Che succede Rob?” mi chiese preoccupata Kris

“Lizzy ha avuto un incidente”

“Oh mio dio. Come sta?”

“Kristen! Come faccio a saperlo cazzo!!!!!!!!!” le urlai contro. “Oddio, scusa. Non volevo”

“Non ti preoccupare. Sei agitato, lo so.” mi accarezzò una guancia

mi arrivò un SMS da Victoria

SIAMO ALL'OSPEDALE. RAGGIUNGETECI

“DEAN! CI PORTI ALL'OSPEDALE GRAZIE!”

“Cazzo Kris, cosa le è successo. Se le fosse capitato qualcosa di grave?” ero decisamente ansioso e spaventato.

“Rob, vedrai che andrà tutto bene. Abbi fiducia”

“Ti prego, abbracciami” Kristen lo fece. Mi rilassava sentirla fra le mie braccia, sentire il suo odore, il calore della sua pelle. Fece per spostarsi: “No, ti prego”

“Va bene, stai tranquillo, non le succederà niente”

“Grazie, grazie di esserci sempre”

“E ci sarò per sempre, sarò tua moglie” sorrisi a questo pensiero. Fra qualche mese saremo diventati la famiglia Pattinson.

Finalmente arrivammo all'ospedale.

Corsi incontro ad un'infermiera e gli chiesi indicazioni per raggiungere mia sorella. La risposta di lei mi fece abbastanza incavolare.

“Oh cavolo, tu sei Robert Pattinson!”

“Si, proprio io. Ora per favore mi può dire dov'è mia sorella, Lizzy Pattinson?”

“Cavolo, non ci posso credere. Fai una foto con me?”

“Signorina, mi scusi, ora ho altre cose da fare più importanti”

mi avviai verso un'altra infermiera più anziana che non mi riconobbe e mi diede le indicazioni. In questo modo avevo perso sicuramente una fan ma mia sorella era più importante.

Mi diressi verso il reparto di rianimazione. Cavolo, rianimazione, era grave.

“Tesoro!” mi abbracciò in lacrime mia mamma appena l'ebbi raggiunta.

“Mamma, come è successo?” le chiesi accarezzandole il capo

“E' stata investita da un matto che inoltre è scappato” singhiozzi “Robert, ho paura”

“Clare dobbiamo stare uniti, vedrai che ce la farà. Ma i medici che cosa dicono?” le disse Kris abbracciandola.

“Grazie cara. Il dottore ha detto che è grave ma non in pericolo di vita. Ha parecchie ferite, quella più grave... -singhiozzi- alla testa. Ha detto che potrebbero esserci conseguenze.”

Incominciai a piangere, le lacrime mi rigavano il viso come piccoli ruscelli.

Mi sedetti sulla sedia vicino alla porta della sala operatoria. Kris si accomodò vicino a me.

“Ehi, come stai?” mi chiese dolcemente mettendomi un braccio intorno al collo.

“Male, Kris. Male.”

“Posso fare qualcosa? Non riesco a vederti così.” una lacrima le rigò il viso

“Non piangere, basto già io.” le asciugai la goccia d'acqua salata che le usciva dall'occhio umido con il pollice “Sai cosa potresti fare per me?”

“Dimmi: tutto quello che vuoi”

“Telefona a Bill e digli che non posso tenere l'intervista per questo motivo” le passai l'iPhone

“Ok. Vuoi che ti prendo qualcosa? Un caffè?”

“Si, grazie amore” Kristen si avviò lungo un corridoio.

Non ero mai stato in un ospedale per una cosa seria. Fissavo quella maledetta porta verde davanti a me sperando di vedere un medico uscire. Lizzy, la mia sorellona ora si trovava là dentro, nelle mani di uomini vestiti di bianco. Non poteva andarsene così, non in quel momento! Era giovane, aveva ancora tutta la vita davanti. Non poteva lasciarmi così.

Kristen interruppe i miei pensieri

“Tieni” mi porse il caffè

“Grazie. Che ha detto Bill?”

“Ha detto di non preoccuparti e che ti è vicino”

Iniziai a sorseggiare la bevanda.

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“Rob, ho incontrato l'infermiera di prima”
“Quale?”
“Quella che non ti ha dato le informazioni e che era troppo impegnata a ripigliarsi dopo averti visto”

“Ah, si”

“Beh, mi ha detto di dirti che si scusa. Capisce di essere stata scortese. Si scusa immensamente e infine ti fa i complimenti”

“Oh, grazie. Dopo vedrò di andarle a farle un autografo. In fondo è stata gentile a scusarsi”

“Si, se lo merita”

baciai la fronte di Kris. Era calda

“Sei sicura di star bene? Sei calda”

“Ho solo un po' di mal di testa, niente di insopportabile” mi sorrise. Stava male, ma non voleva farmelo pesare.

“Stanotte cos'hai sognato?”

“Sinceramente non me lo ricordo. Perchè?”

“Perchè stanotte hai urlato a squarciagola: DAI MICHAEL VATTENE! Io amo Rob e lo amerò per sempre.”
“Oh, non mi ricordo proprio”

“Mh.. ti credo visto che hai l'espressione di una appena scesa dalle nuvole”

“Giuro!”

La porta davanti a noi si spalancò e uscì un dottore. Scattai subito in piedi e corsi davanti

“Dottore, dottore. Come sta?”

“Le abbiamo dovuto fare un'operazione molto delicata. Ha una ferita molto profonda alla testa”

“Quindi dottore?”

“L'operazione è riuscita ma è in uno stato di coma. Nei prossimi giorni potrebbe svegliarsi, come no.”

“Perciò potrebbe non farcela”

“Dipende tutto da lei. Noi abbiamo fatto tutto il possibile.”

“Grazie dottore” rispose mia madre.

Avevo perso tutte le speranze. Lizzy stava morendo. No! No! No! Non le avevo mai detto quanto le volevo bene! Quanto ci tenevo a lei, non mi poteva abbandonare così.

Altre lacrime incominciarono a scorrere sul mio volto, stavolta in numero maggiore. Kristen mi prese la mano e notai che anche lei piangeva. Ci avviamo verso casa accompagnati da Dean.

Per tutto il viaggio io e Kris stemmo abbracciati senza dire una parola. L'abbraccio bastava per confortarci a vicenda.

Arrivati a casa ci coricammo subito nel letto

mi accoccolai su Kristen. Questa volta ero io che avevo bisogno di conforto e non lei. Succedeva poche volte. Lei mi avvolse il capo con il braccio e strofinava la sua mano sul mio braccio.

“Kristen, come farò? Come?”

“Robert, non perdere le speranze! Lizzy è forte e giovane. Ce la farà”

“Non ne sono convinto, è grave! È in coma!!” ero decisamente isterico e odioso. Chiunque mi avrebbe già tirato uno schiaffo, invece Kristen era sempre lì, a consolarmi e a farmi sentire il centro dell'universo

“Per favore, devi avere fiducia. Se tu smetti di sperare io smetto di vivere”

“Scusa, come fai a sopportarmi? Sono isterico al massimo”

“Quando ami una persona la sopporti sempre, e poi ti capisco, non mi dai fastidio” sorrise e mi baciò la fronte “ora dormi.”

“Buona notte amore mio, grazie” le diedi un bacio sulla mano e cercai di addormentarmi

 

Guardai la sveglia

2:45

non ero ancora riuscito a chiudere occhio, non ce la facevo.

Mi liberai con delicatezza dalla presa di Kristen facendo attenzione a non svegliarla e mi diressi verso la stanza della musica. Presi la mia chitarra e iniziai a cantare le parole che mi vagavano per la mente:

 

Thanks for all you've done
I've missed you for so long
I can't believe you're gone
You still live in me
I feel you in the wind
You guide me constantly

I've never knew what it was to be alone, no
Cause you were always there for me
You were always there waiting
And ill come home and I miss your face so
Smiling down on me
I close my eyes to see

And I know, you're a part of me
And it's your song that sets me free
I sing it while I feel I can't hold on
I sing tonight cause it comforts me

I carry the things that remind me of you
In loving memory of
The one that was so true
Your were as kind as you could be
And even though you're gone
You still mean the world to me

I've never knew what it was to be alone, no
Cause you were always there for me
You were always there waiting
But now I come home and it's not the same, no
It feels empty and alone
I can't believe you're gone

And I know, you're a part of me
And it's your song that sets me free
I sing it while I feel I can't hold on
I sing tonight cause it comforts me

I'm glad he set you free from sorrow
I'll still love you more tomorrow
And you will be here with me still

And what you did you did with feeling
And You always found the meaning
And you always will
And you always will
And you always will

Ooo's

And I know, you're a part of me
And it's your song that sets me free
I sing it while I feel I can't hold on
I sing tonight cause it comforts me

 

Thanks for all you've done
I've missed you for so long
I can't believe you're gone
You still live in me
I feel you in the wind
You guide me constantly

I've never knew what it was to be alone, no
Cause you were always there for me
You were always there waiting
And ill come home and I miss your face so
Smiling down on me
I close my eyes to see

And I know, you're a part of me
And it's your song that sets me free
I sing it while I feel I can't hold on
I sing tonight cause it comforts me

I carry the things that remind me of you
In loving memory of
The one that was so true
Your were as kind as you could be
And even though you're gone
You still mean the world to me

I've never knew what it was to be alone, no
Cause you were always there for me
You were always there waiting
But now I come home and it's not the same, no
It feels empty and alone
I can't believe you're gone

And I know, you're a part of me
And it's your song that sets me free
I sing it while I feel I can't hold on
I sing tonight cause it comforts me

I'm glad he set you free from sorrow
I'll still love you more tomorrow
And you will be here with me still

And what you did you did with feeling
And You always found the meaning
And you always will
And you always will
And you always will

Ooo's

And I know, you're a part of me
And it's your song that sets me free
I sing it while I feel I can't hold on
I sing tonight cause it comforts me

 

TRADUZIONE

 

Grazie per tutto quello che hai fatto
mi sei mancata per così tanto tempo
non riesco a credere che te ne sia andata
vivi ancora in me, ti sento nel vento
mi guidi costantemente

non avevo mai saputo cosa significasse essere soli, no
perchè eri sempre qui per me
eri sempre qui aspettando
e tornerò a casa e mi mancherà il tuo volto
così sorridente nei miei confronti
chiudo gli occhi per vedere

e lo so, tu sei una parte di me
ed è la tua canzone che mi libera
la canto mentre penso che non potrò andare avanti
canto stanotte perchè questo mi conforta

ho portato con me le cose che mi ricordano di te
in memoria dell'unica che è stata così vera
sei stata proprio così come potevi essere
e sebbene te ne sia andata
significhi ancora il mondo per me

non avevo mai saputo cosa significasse essere soli, no
perchè eri sempre qui per me
eri sempre qui aspettando
e tornerò a casa e non sarà più lo stesso, no
tutto è così vuoto e solo
non riesco a credere che tu te ne sia andata

e lo so, tu sei una parte di me
ed è la tua canzone che mi libera
la canto mentre penso che non potrò andare avanti
canto stanotte perchè questo mi conforta

sono felice che lui ti liberi dalla tristezza
ti amerò ancora di più, domani
e tu sarai ancora qui con me

e ciò che hai fatto lo hai fatto con sentimento
e ne hai sempre trovato il significato
e tu sarai sempre...
e tu sarai sempre...
e tu sarai sempre...

e lo so, tu sei una parte di me
ed è la tua canzone che mi libera
la canto mentre penso che non potrò andare avanti
canto stanotte perchè questo mi conforta.

 

Kristen mi stava ascoltando dalla porta.

“Scusa, ti ho svegliata. Torna pure a riposare”

“Non c'è niente di meglio che svegliarsi con il suono della tua voce. Certo, quello che canti è bellissimo, è una canzone stupenda, però cosa ti avevo detto prima?” era un po' arrabbiata

“Kris, non ci riesco”

“Ma come fai a pensarla già morta? Potrebbe svegliarsi ora, in questo istante, quando tu la saluti già”

aveva perfettamente ragione. Ero disperato. Mi misi le mani sulla faccia e iniziai a piangere.

“Ehi, ehi. Shhhh. Ci sono io qui con te” Kristen mi venne incontro premurosa e mi abbracciò

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“Ti prego, dimmi che è un incubo”

“Purtroppo non lo è, ma finirà in un sogno, vedrai”

“Ti prego, stringimi”

Kristen aumentò la pressione e ci ritrovammo appiccicati l'uno all'altra come due calamite. Che bella sensazione.

“Senti Rob, ti va se andiamo all'ospedale?”

“Ok, magari si è svegliata!” le rivolsi un sorriso sforzato

Arrivati all'ospedale incrociai l'infermiera con cui mi ero comportato male.

“Ehi!”

“Oh. Scusa, sono stata terribilmente scortese, cavolo. Che vergogna”

“Non ti preoccupare. Ti va se facciamo una foto?”

“Cosa? Dici davvero? Dopo quello che ho fatto?”

“Certo” era emozionatissima e mi porse il suo cellulare e scattammo la foto. Per fortuna era venuta al primo colpo.

“Grazie mille Robert! Grazie! Scusa ma ora devo tornare al lavoro”

“Certo, ciao!”

Kris era rimasta a guardare tutto il tempo

“Come sei stato gentile! Questo è il mio Rob!”

le baciai il capo camminando verso quell'odioso corridoio del giorno scorso.

Mia mamma era lì. Non si era allontanata un minuto.

“Ciao mamma, ci sono novità?”

“Ciao. No, nulla” si accasciò sulla sedia

“Mamma, abbi fiducia” guardai Kristen che mi sorrise e con la bocca mimò un ANDRA' TUTTO BENE.

“E' difficile tesoro.”

“Lo so, ma dobbiamo farlo per lei”

all'improvviso la porta si aprì e uscì il dottore

“Dottore! Ci sono novità?” chiese mio padre

“Si” rispose lui

“Allora?” chiesi impaziente.

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FINITOOOOOOOOOOOOO
COSA SUCCEDERA' A LIZZY??? LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO! :D
SE VI VA RECENSITE
BACI
STEFY

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Capitolo 8
*** Sorpresa! ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

 Sorpresa! (cap 8)
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Ciao a tutti! Incomincio con l'augurarvi una buona e felice Pasqua ricca di cioccolato!!!!!!!!!!!!!!!!!! :P Io per domani ho cucinato la buonissima torta Sacher a modo mio, ovvero senza marmellata all'interno, ma con una cremina fratta di nutella e panna montata! Gnam!!!! ^^
Bene, detto ciò passiamo alla storia :D
E' un capitolo abbastanza tranquillo, non succederà niente di brutto! :) è bastato quello prima (Per ora XD). E' scritto ancora dalla parte di Rob...
Ringrazio davvero tutte le persone che hanno recensito, quelle che hanno messo la storia tra i preferiti, i seguiti ecc. GRAZIE!!!
Bene, vi lascio alla lettura. Un bacio e a sabato prossimo
PS: Molte persone mi chiedono quanti capitoli avrà questa Ff... precisamente non lo so... ma spero di arrivare a 50. Kiss
Stefy



POV ROBERT


Dottore! Ci sono novità?” chiese mio padre

Si” rispose lui

Allora?” chiesi impaziente

il dottore sorrise e io mi sentii subito meglio “Si è svegliata. Ha avuto un trauma cranico che per fortuna si è fermato in superficie e non è arrivato al cervello” disse il dottore

Oh mio dio! Si! Possiamo vederla?” gli chiesi super emozionato ed entusiasta

Si, però massimo due persone alla volta. È ancora frastornata”

Robert, andate tu e Kristen” mi disse mia mamma

Sicura? Non vuoi andare tu?”

Posso aspettare ancora qualche minuto ora che so che sta bene” mi sorrise

Ok. Grazie!” diedi un bacio a mia mamma e poi presi per mano Kris ed entrammo dentro quella porta verde che fino a due minuti prima mi angosciava

lizzy era lì, davanti a me. Portava una fasciatura alla testa, al braccio e un cerotto sulla fronte.

Lizzy, tesoro! Come ti senti?” le corsi vicino e le afferrai la mano mollando quella di Kristen

Ciao Rob! Mi sento abbastanza bene, certo, non al cento per cento... però... poteva andare peggio”

Oh, dio, non sai quanto ho avuto paura!”

Già! Ha pure scritto una canzone pensando che fossi già morta! Avrei voluto ucciderlo! Cacchio! Ti credeva già morta, io lo sapevo che ti saresti svegliata e cercavo di farlo capire anche a lui, ma niente... cocciuto come un mulo!” rise Kris tirandomi un pugno sulla spalla

Si, è vero. Che stupido che sono stato”

Mmmh e come faceva la canzone?”

Kristen cercò di intonarla:

Faceva tipo:

I can't believe you're gone
You still live in me
I feel you in the wind
You guide me constantly

Rob! Mi offendi! Scusa io sono forte! Secondo te sarei morta? Cattivo. ” risi della sua espressione finta arrabbiata

Già... Dio quanto mi sei mancata” l'abbracciai.

Ehi, ehi Pattz, mi fa piacere però, piano... sono ancora dolorante” mi ammonì Lizzy

Ops scusa. Beh, ci vediamo. Ora faccio entrare la mamma”

Ok, ciao fratellone. Ciao Kris, e scusa”

Scusa per cosa?” chiese meravigliata Kristen

Beh... hai dovuto sopportare sto qui!”

Ahahah già!” Kristen si chinò a baciarla.

Andiamo a casa? Mi sembri stanca” chiesi a Kristen uscendo dalla stanza

Si, grazie. Però prima ti va un caffè?”

Certo”

Arrivati alle macchinette infilai la moneta all'interno della fessura e selezionai COFFE. Kristen era dietro di me.

Ecco, prendi” dissi tirando fuori il bicchiere dallo sportello. Mi girai ma Kristen non era più lì. O meglio era lì ma in una posizione diversa.

Oh mio dio, Kristen! Cos'hai?” era distesa per terra, priva di conoscenza. “Aiuto! Mi serve aiuto!” urlai a squarciagola

un dottore che stava bevendo un caffè mi venne subito incontro. La toccò

E' caldissima, avrà la febbre molto alta” cacchio, l'avevo sottovalutata. Me lo aveva detto la sera prima che aveva mal di testa. Merda, ero così preoccupato che non mi ero accorto che stava male. Arrivò un lettino e ci sistemai Kristen sopra.

Il dottore la portò via io lo seguii fino ad un punto

Mi scusi, lei dovrà attendere qui”

Va bene”. Mi accasciai su l'ennesima sedia di quel fottuto ospedale, aspettando notizie che per fortuna arrivarono presto

Sta meglio, aveva la febbre. Non era altissima, 39, però sicuramente sarà stata sotto stress non è vero?”

Emh, si” si era aggravata anche per lo stress che le avevo procurato. Che imbecille.

Come pensavo. Ha avuto un calo di pressione. Ora sta bene. Potete andare a casa ma lei deve restare assolutamente a riposo a letto”

Certo dottore, grazie. Deve prendere qualche medicina particolare?”

“No, va bene la semplice tachipirina”

Grazie”

Fece per andarsene ma poi si girò verso di me e un po' imbarazzato mi chiese: “Scusi, se non è troppo chiederlo, potrebbe fare un autografo per mia figlia. Ha tutta la camera piena delle vostre facce!” rise

Certo! Non c'è problema” mi porse un foglio e firmai

Grazie mille. Non ci crederà quando glielo dirò”

Oh, beh, se non dovesse crederci se vuole facciamo una foto” cercavo di essere sempre gentile con i fans. In fondo quel che sono e che ho, lo devo a loro.

C..cosa? Dice davvero?” mi chiese meravigliato

Certo! E poi mi dia pure del tu!” sfoggiai un sorriso. Mi faceva tenerezza quel padre. Pensai che quando lo fossi stato anche io mi sarebbe piaciuto essere così: accontentare i miei figli in tutto.

O..ok! Però se puoi aspettare due minuti mia figlia dovrebbe arrivare ora. Sai.. sarebbe un regalo fantastico, in più oggi è il suo compleanno”

Certo, con piacere. Kristen dov'è?”

Eccola lì. Sta uscendo”

mi diressi verso Kris e la presi sotto il braccio

Come ti senti?”

Un po' rintronata, ma sto bene.” mi sorrise. Sì, stava meglio.

Ora dovrebbe arrivare la figlia del dottore. Gli ho promesso che faremo una foto perchè oggi è il suo compleanno. Te la senti?”

Si, certo! Sono presentabile?”

le sistemai un po' i capelli “Perfetta” le sorrisi.

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Non mi sorridere così, altrimenti mi fai svenire!”

Così come?” rifeci il mio solito sorriso che la faceva impazzire.
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Smettila!” mi tirò un pugno sullo stomaco

Ti amo anche io!”

"Dio quanto sei bello quando sorridi."

"Tu di più" mi sorrise

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E' arrivata mia figlia, è nel mio studio” ci disse il dottore

Sì, arriviamo” ci incamminammo insieme al signore verso lo studio.

Lui entrò

Ciao Lisa. Ho un regalo per te”

Ma papà! Mi hai già regalato il cellulare e una mega festa! Non c'è bisogno di un altro regalo, sul serio.” era una ragazza rossa scura, gli occhi castani e molto carina. Avrà avuto all'incirca 16 anni.

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Beh, diciamo che questo è stato un regalo improvviso” la ragazza restò un po' perplessa dopo la risposta del padre. Il dottore si girò verso di noi facendoci segno di entrare

Presi per mano Kristen e entrammo con un sorriso.

Papà? È uno scherzo? No cioè, non può essere vero!” si portò le mani alla bocca.

E invece siamo proprio noi. In carne ed ossa” disse Kristen

No, no, no. Vi prego! Robert e Kristen! Oh mio dio! Ma papà! Come hai fatto?”

Beh... erano qui”

Oh, mi dispiace, se erano all'ospedale vuol dire che è successo qualcosa di brutto”

che tenera!

No, tranquilla, Kristen ha avuto solo un calo di pressione” risposi avvicinandomi “Allora, vuoi una foto?”

Cazzo! SI!”

Wei! Cosa sono ste parole!” la sgridò il padre

Scusa mi è scappata” ci mettemmo tutti a ridere

io e Kristen ci accostammo vicino alla ragazza e il padre ci scattò una foto

Dio, vi posso abbracciare?” ci domandò

Certo!” rispondemmo in coro e ci infiltrammo tra le sue braccia uno alla volta

Wow, non mi sembra vero. Beh, vi lascio andare, Kristen deve riposare, è stanca e anche tu non scherzi” rise rivolgendosi a me

Maleducata!” la sgridò per la seconda volta il dottore

Oh! Ha pienamente ragione!” risposi “Arrivederci”

Uscendo con la coda dell'occhio vidi la ragazza che saltò in braccio al padre e quasi caddero.

Grazieeeeeeeeeeeeeeeee” urlò a squarciagola

Ti immagini quando succederà a te questo?” mi disse Kristen accorgendosi di ciò che guardavo

Sarebbe fantastico” la strinsi forte a me poggiandole la mano sul fianco. Lei posizionò la sua testa sul mio petto.

 

 

Era il giorno della premiere di Water for Elephants a New York. Kristen era ancora impegnata a girare qualche scena finale di Breaking Dawn a Vancuver, ma quella sera mi avrebbe raggiunto. Stavo seduto sul divano con una birra in mano. Le scrissi un messaggio.

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-Ciao amore. A che ora prendi l'aereo e finalmente mi raggiungi?

-Rob... scusa... non so se ce la faccio. Mi hanno trattenuta qui. Devo rigirare ancora un po' di scene! -.-

-Cosa? Ma no! E io come faccio senza di te stasera! T_T

-Sono incazzata anche io. Scusami, è colpa di Bill, non mia.

-Lo so amore. Ti amo. Non vedo l'ora di riaverti fra le mie braccia

-E io non vedo l'ora di esserci. Un bacio. Ti chiamo appena posso

-Ti amo immensamente

-Anche io, troppo.

Uffa, Kristen non ci sarebbe stata. Uffa, uffa, uffa. E se mi stesse raccontando una bugia per poi farmi una sorpresa?

Per essere certo che non mi stesse mentendo telefonai a Bill:

Ciao Bill. Senti ti volevo chiedere... è vero che Kris deve girare ancora alcune scene?”
“Si, mi dispiace Rob, ma non potrà venire oggi”

Si, lo so già. Non fa niente. Grazie”

Ciao! Auguri per stasera ragazzo!”

Grazie!”

attaccai. Non mi stava mentendo. Uffa.

Ormai si erano fatte le 3 del pomeriggio così andai in camera a prepararmi. Mi feci una doccia e la barba. Indossai il completo grigio scuro che aveva scelto Kristen. Mi annodai la cravatta e chiusi la giacca.
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Dean passò a prendermi con un suv nero e mi portò sul red carpet.

Prima di scendere mi domandò:

Pronto a un casino di urla?”

Sono sempre pronto a questo” e scesi dalla macchina. Le grida delle ragazze, donne e vecchie rimbombarono nella mia testa. Mi risaltò subito agli occhi una vecchia che indossava una maglietta bianca con la mia faccia stampata sopra. Wow, ora ero anche l'idolo delle vecchiette. Mi faceva tenerezza, così andai a farle un autografo.

Percorsi lentamente tutto il tappeto rosso fermandomi a fare firme e foto. Dean mi diceva di sbrigarmi ma volevo accontentare tutti.

Tenni un paio di interviste con Reese (che era molto carina) a diversi programmi: incontrai Pop Sugar e il mio amico Josh di MTV.

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Finito tutto il tran tran fuori dal cinema finalmente entrammo a visionare il film. Io mi sedetti vicino a Reese e a Christoph. Il film iniziò. Dopo un minuto Reese si alzò se se ne andò:

Dove vai?”

In bagno” sussurrò.

Ma è appena iniziato”

Mi scappa!” e se ne andò.

Dopo una trentina di secondi ritornò al posto.

Ci hai messo poco”

Veramente il viaggio è durato un po'”

Kris!!!”

Shhhh” mi tappò la bocca. Col buio non l'avevo riconosciuta

Ma... tu non dovevi...”

Sorpresa! Ora sta bravo e fammi vedere il film!” si girò verso lo schermo e mi prese la mano.

Mi sei mancata” le sussurrai all'orecchio e lei sorrise.

Finito il film ci recammo all'after party.

Allora, ti è piaciuto?”

Tantissimo, poi eri talmente sexy!” si posizionò in braccio a me.

La baciai

Quanto mi sei mancato!” mi disse nell'orecchio. E poi riposizionò le sue labbra sulle mie.

Ma come hai fatto a venire?”

Beh... Ti ho mentito!”

Ma io ho telefonato a Bill!”

Lo ha fatto pure lui!” rise

Mmmh mascalzoni! Mi hai fatto stare triste tutto il giorno!”

Scusa amore” mi disse con aria coccolosa.

Perdonata. L'importante è che ora ci sei. Senti... andiamo via?” le proposi

Va bene. Abbiamo tutta la notte per salutarci”

E soprattutto saremo in privato!”

Giusta osservazione” si alzò e dopo aver salutato i miei colleghi e i miei genitori uscimmo dall'hotel.

Un'ondata di flash ci invase. Ormai ero abituato. Io e Kristen avevamo le mani intrecciate. Entrammo in macchina.

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Uffa sti cacchio di paparazzi!” disse scocciata Kristen che cercava di coprirsi il viso con i capelli.

Mmh, molto fastidiosi” mi avvicinai velocemente al suo viso e le sfiorai le labbra. Lei si voltò non appena le nostre bocche vennero in contatto.

Ma che fai? Sei matto?” disse imbarazzata Kris.

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Forse te lo sei dimenticato, ma noi abbiamo fatto un'intervista dove abbiamo confessato tutto!”

Lo so, ma mi vergogno!”

La macchina partì lasciandosi i fotografi alle spalle.

Bella la mia timidona!” le feci un buffetto sulla guancia e poi la feci accoccolare su di me e stemmo abbracciati tutto il tragitto verso il mio hotel.



FINISH!!!!!!!!!! CHE COSA SUCCEDERA' AI NOSTRI ROBSTEN?
LO SCOPRIRETE SABATO PROX! NON MANCATE!
VI LASCIO CON QUESTA MERAVIGLIOSA IMMAGINE! :d
STEFY

 

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Capitolo 9
*** Wow...Siamo nella merda ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Wow...Siamo nella merda (cap 9)
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Ciaoooooooooooo!!!
Inizio col fare gli auguri a William & Kate! (anche se non li sentiranno mai! XD)
Finalmente posso dirlo: - 6 giorni e finalmente rivedremo Rob al cinema!!! YEAH!!!!!!!! :D
Bene, veniamo a noi....
Questo sarà un capitolo leggermente movimentato!
Prima di lasciarvi alla lettura rigrazio di cuore veramente tutti! Qualche giorno fa, il primo capitolo è arrivato a 1000 visualizzazioni! GRAZIE 1000 a tutti!
Grazie anche alle persone che recensiscono, grazie alle 7 persone che hanno messo la storia tra i preferiti, alle 4 nei ricordati e alle 18 nelle seguite, grazie, grazie, grazie!!!!!

Concludo col dire che dedico questo capitolo alla mia dolce Serena, non vedo l'ora che sia domani per rivederti!!! <3
Buona lettura.
PS: RECENSITE!!! Ditemi come è venuto, perchè questo è stato un esperimento perchè l'ho scritto di notte quando non riuscivo a dormire! :D
Baci
Stefy


POV Kristen

 

Finalmente Rob aveva finito tutte le premiere per promuovere il suo nuovo film. Era piaciuto tantissimo alla gente ed anche a me. Robert aveva dimostrato che poteva recitare cose ben differenti da Twilight al contrario di ciò che pensavano molte persone. Era stata una performance brillante, poi era bellissimo e sexy. Certo, mi aveva dato un po' fastidio la scena d'amore, però era solo un film.

Eravamo ritornati a Londra per dare la grande notizia del matrimonio ai genitori di Robert. Per l'occorrenza erano giunti anche i miei, con la scusa di fare una vacanzina.

Io e Rob eravamo ancora in aereo.

“Senti, noi stiamo andando ad annunciare la cosa, però non abbiamo la data! Non ti sembra un po' stupido?” gli chiesi

“Beh, allora decidiamola” mi accarezzò i capelli

“Qui? In aereo?”

“Beh, che problema c'è?”

“Nessuno... è solo... strano” rise

“Beh, tu che dici? Quando diventi mia moglie?”

Feci qualche calcolo.

Mi sarebbe piaciuto sposarmi in estate, ma poi l'idea del trucco che si scioglie, il sudore, i capelli appiccicati alle spalle... NO! D'inverno troppo freddo, volevo fare la cerimonia all'aperto. L'autunno troppo cupo per un avvenimento così gioioso. Restava la primavera. Si, era la stagione perfetta: il tempo bello, un venticello leggero e tanti fiori!

“Che ne dici di inizio giugno?”

“Così presto?”

“Beh, così non farà troppo caldo! E poi, sinceramente, non vedo l'ora di diventare tua moglie” gli sorrisi “C'è qualche problema?” lo vedevo un po' perplesso.

“Anche io non vedo l'ora, però c'è abbastanza tempo per organizzarlo?”
“C'è un'amica di Dakota che fa l'organizzatrice di matrimoni. Ota mi ha raccontato che è riuscita a metterne su uno in una settimana ed è venuto da Dio”

“Mh, ok, va bene. Poi dobbiamo decidere chi invitare. Vuoi una cerimonia in grande o solo con la famiglia?” mi chiese guardandomi negli occhi.

“Non in grande però voglio invitare anche qualche amico! Poi per gli invitati ci pensiamo”

We inform our passengers that the plane is landing. Please, fasten your seat belt.

Annunciò l'altoparlante.

“Bene, siamo arrivati. Pronta?”

“Si”

Arrivammo a casa di Rob e prima di dare l'annuncio salimmo in camera a darci una rinfrescata dopo il lungo viaggio.

“Io vado a farmi una doccia!” urlai a Robert entrando in bagno. Mi spogliai e mi infilai subito sotto il getto d'acqua. Nonostante fosse già metà maggio, la temperatura era abbastanza bassa: fui costretta ad alzare un po' il calore dell'acqua. Il vapore aveva appannato le pareti della doccia.

Quando fui soddisfatta dell'azione rigenerante della doccia, uscii.

“Ehi!” Rob era davanti allo specchio ed era attento a farsi la barba. Gli stava crescendo e da quando lo avevo visto andare in giro due anni prima con una foresta al posto di una leggera barbetta, lo avevo implorato di farsela il più possibile, altrimenti sarei scappata. Lui naturalmente non voleva “perdermi” e così accettò.

  

“Vedo che sei sotto i miei ordini!”

“Oh! Sì Signora!” e si mise la mano sulla fronte come i soldati. Mi avvicinai e gli accarezzai il pezzo di guancia libero dalla schiuma da barba.

“Però come l'avevi prima mi piaceva. Un po' va bene. L'importante è che non arrivi a QUEL punto” gli sorrisi e gli baciai il petto nudo. Lui mi accarezzò la schiena.

  

“Tesoro, lasciami finire che dobbiamo parlare di una cosa importante prima di scendere giù”

“Quale cosa?”

“Un attimo, ora te lo dico. Due minuti”

“Va bene, ti aspetto in camera” gli scoccai un altro bacio sul petto. Mi diressi verso la stanza adiacente e mi infilai una maglietta a caso e dei jeans.

Immediatamente Rob mi raggiunse.

“Allora?” chiesi impaziente

“Beh, noi stiamo per scendere ad annunciare il nostro matrimonio. Un'ora fa abbiamo deciso la data, però non abbiamo pensato al luogo”. Si sedette di fianco a me sul letto

“Giusto, non possiamo presentarci senza neanche sapere dove lo facciamo”. Che stupida, è vero!

“Appunto. Senti, se a te va bene, io avrei pensato ai Caraibi o lì vicino. Che ne pensi?”

“Sarebbe fantastico. Ci faremo consigliare anche dall'amica di Dakota”

“Va bene. Andiamo giù?”

“Ok”.

Vedevo Rob parecchio agitato. Piccolo, si emozionava tanto per queste cose. Anche io lo ero, però ero tranquilla, sapevo che i nostri genitori sarebbero stati contenti della nostra decisione. Presi la mano di Robert e gli diedi un piccolo bacio sul dorso e infine intrecciai la mia con la sua. Scendemmo le scale e raggiungemmo i nostri parenti in sala da pranzo.

“Allora! Cosa dovete dirci di così importante?” ci sollecitò il padre di Rob.

“Emmmh.” capii che Robert non ce l'avrebbe fatta ad iniziare così presi parola io e Rob mi strinse la mano per darmi conforto ma anche per ringraziarmi.

“Io e Robert...”
“Oh mio Dio! Sei incinta?” urlò mia madre
“No, mamma, no.” la bloccai subito “per ora” le ultime parole le pronunciai così piano che solo Robert riuscì a sentirle e mi sorrise.

“Ah, ok.” era un po' delusa. Mia mamma non vedeva l'ora di diventare nonna. Era strano! La maggior parte delle donne di solito non vogliono esserlo quando si è ancora abbastanza giovani.

“Io e Robert abbiamo deciso di sposarci. Siamo sicuri l'una dell'altra e non aspettiamo altro”

“Wow! Ma è bellissimo!!!!!!!!!!!” Clare e mia mamma urlarono insieme e corsero ad abbracciarci insieme a Lizzy e Victoria.

“I padri cosa ne pensano?” chiese Robert con un sorriso che rivelava tutta la sua ansia.

Silenzio.

Mio papà e Richard si guardarono.

Io e Robert facemmo lo stesso. Potevo vedere l'espressione preoccupata di Rob e vedevo anche la mia riflessa nei suoi occhi.

Dopo un istante che sembrò durare dieci minuti, i nostri papà si misero a ridere.

“Vi abbiamo messo paura, eh!” disse mio padre in una fragorosa risata.

“Emh, si in effetti si” disse sollevato Robert.

“Siamo felicissimi!” Richard si avvicinò e ci baciò. Fece la stessa cosa mio papà.

“Allora, quando e dove?” chiese Victoria.

“Beh... Io e Kristen abbiamo pensato di sposarci verso gli inizi di giugno, e il posto dobbiamo ancora deciderlo di preciso, ma abbiamo in testa i Caraibi”

“Wow! I Caraibi!”

“Ma non è troppo vicino giugno?” chiese Clare.

“Ci affideremo ad un'amica di Dakota Fanning, la ragazza bionda che fa Jane in Twilight” aggiunsi vedendoli perplessi “appunto, ci affideremo ad una sua amica che organizza matrimoni fantastici in un lampo” dissi

“Perfetto. Però volevo dirvi una cosa, anche se siete nelle mani di una professionista, mi raccomando, seguite sempre tutto da vicino e insistete su ciò che volete perchè sarà il giorno più bello della vostra vita. Mi raccomando” ci disse mia mamma venendoci incontro. Ci baciò.

“Grazie mamma” lasciai la mano di Robert per abbracciare mia madre.

“Tesoro, ti voglio tanto bene. Anzi, vi voglio tanto bene” precisò unendo nell'abbraccio il mio futuro marito. Lui non esitò un attimo.

 

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Eravamo tornati nella nostra casa a Los Angeles da neanche due giorni che subito ci impegnammo nei preparativi.

Il giorno dopo il nostro rientro chiamai subito Dakota.

“Ciao Ota!”

“Ehi! Tesoro! Come stai?”

“Bene grazie, tu?”

“Non c'è male. Mi sono fidanzata!”

“Quando???”

“Due settimane fa”

“E cosa aspetti a dirmelo?”

“Scusa... Beh... Ci possiamo vedere oggi così ti racconto?”
“Guarda ti chiamavo proprio per chiederti se oggi ha impegni perchè ti devo parlare di una cosa molto, molto importante”
“Cosa??”

“Non posso dirtelo al telefono!”

“Ok, allora arrivo subito!”

Prima ancora che potessi risponderle chiuse la comunicazione, era sempre stata curiosa.

Dopo neanche mezz'ora arrivò a casa.

Rob andò ad aprirle

“Ehi Rob!”

“Ciao Ota, Kristen è in camera, ti sta aspettando”

Sentii dei passi pesanti sulle scale e...

“KRIIIIIIIIIIIS!!! DIMMI SUBITO!!!” urlò come una matta entrando in camera.

“Ok, basta che ti calmi”.

Si tranquillizzò.

“Bene. Spara”

“Oh! Ma cos'è quest'anello???” le chiesi per stuzzicarla un po' vedendo il suo anellino di fidanzamento.

“Cazzo Kris!”

“Bene, bene. Io e Rob ci sposiamo”.

Restò a bocca aperta.

“Oh! Ci sei, sei morta?” le chiesi sventolandole la mano davanti al volto.

“Tu..tu... ti sposi??”. Feci cenno di sì. “WOW!!! Oh my god!! Oh mio dio!! è bellissimo!!!!! Vieni qui!!!” mi stritolò abbracciandomi.

  

“Grazie Ota. Sapevo di poter contare sulla tua approvazione”

“Ovvio! Oh! Che bello! E io sarò la damigella vero?”

“Certo, che domande mi fai?!”

“Oh! Grazie”.

TOC TOC

“Avanti!”.

Entrò Rob con un vassoio in mano.

“Ehi. Ho pensato che vi avrebbe fatto piacere un gelato. Volete?”

“Si! Grazie amore!”. Posò il vassoio sul letto e poi si chinò a darmi un bacetto.

“oh!!! Ma che fidanzato dolce che hai! Dolce proprio come il gelato che sto mangiando!”

“Lo so” sorrisi a Robert e lo baciai di nuovo.

“Ora sciola che stiamo parlando di cose importanti!” Ota lo cacciò.

“Cattiva”

“Bye!!!”.

Robert mise il finto broncio e uscì dalla camera soffiandomi un bacio.

“Avrai un marito favoloso. Sono contenta, te lo meriti” divenne all'improvviso seria.

“Grazie tesoro” mollai il gelato e l'abbracciai forte.

“Ti voglio bene”

“Anche io, tantissimo.” sciolsi l'abbraccio. “Ota, ti volevo chiedere, mi daresti il numero di quella tua amica che organizza matrimoni?”

“Certo. Ma quando lo volete fare?”

“Inizio giungo ai Caraibi.”

“Wow! Beh, il numero... si aspetta... eccolo” cercò nella rubrica “Chiamo io o tu?”

“Prima tu, poi me la passi”.

Si portò il cellulare all'orecchio.

“Pronto, sono Dakota Fanning, un'amica di Kate. Potrebbe passarmela?”

“In che senso non lavora più? Io avrei bisogno che mi organizzasse un matrimonio”

“Ma è impossibile! Lei adora il suo lavoro, come è possibile che non lo faccia più?”

“Cosa? No! Non lo sapevo! Nessuno me lo aveva detto! Mi scusi!”

“Grazie, arrivederci”.

Chiuse la chiamata

“E' morta in un incidente d'auto l'anno scorso, scusa, non lo sapevo”

“Oh, mi dispiace. Dai non ti preoccupare, ne troveremo un'altra. È pieno di organizzatrici”.

Accesi il computer e cercai su internet.

composi il numero della prima ragazza.

“Salve, vorrei che mi organizzasse un matrimonio”

“Si, primi di giugno”

“Ah, ok, grazie.”

“Allora?” mi chiese Dakota.

“Dice che è troppo presto.”

“Beh, proviamo un altro.”

Chiamai tutti i contatti che mi ero procurata ma tutti mi risposero allo stesso modo: “SIGNORINA LEI E' PAZZA A PENSARE CHE IN 15 GIORNI IO LE RIESCA AD ORGANIZZARE UN MATRIMONIO AI CARAIBI”. Avevo provato a contrattare dicendo che avremmo pagato il doppio, ma nulla. Non dissi chi ero perchè io e Rob avevamo deciso di non diffondere la notizia. Lo avremmo detto in seguito, a cosa ormai fatta, altrimenti ci saremmo trovati un branco di paparazzi impazziti al nostro matrimonio.

Il mio umore era pessimo. Dakota se ne andò perchè si era fatto tardi. Avevamo chiamato più di 100 persone tra agenzie e privati.

Io e Rob eravamo stesi sul letto e lui cercava di consolarmi. Dovevamo fare tutto da soli in sole due settimane.

“Dai, non ti preoccupare. I nostri parenti ci aiuteranno. Ci sono anche Dakota, Ash e Nikki! Stai tranquilla!”

“Nikki no di sicuro”

“Perchè?”
“Come perchè? Ti sei dimenticato che ci ha provato con te?!?!”

“Oh, è stato tanto tempo fa... non conta più ormai!”

“Beh, sta di fatto che tu le piaci e io e lei non siamo più legate come una volta e di sicuro lei non vorrà aiutarmi”. Mi era dispiaciuto tagliare i rapporti con Nikki, ma non poteva starmi vicina, era un suicidio sia per lei sia per me. Lei era gelosissima e io vivevo sempre con l'angoscia che ci provasse con Rob. Ringraziai il cielo che non interpretasse ruoli molto legati a Bella, tipo Alice. Mi rattristai un po' ricordando i bei momenti passati con lei.

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“Non lo puoi sapere” mi sgridò Rob.

“Beh, non ha importanza. Robert... “

“Si?”.

“Siamo nella merda”.

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Voillà! Finish.... Come si arrangeranno i nostri piccioncini???
Scopritelo sabato prossimo! :D
Vi lascio con questo video su Rob che ho fatto io!
Ditemi se vi piace!
Un bacio!
Stefy

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Capitolo 10
*** La Svolta ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

La Svolta (cap 10)
 



Wei! Salve a tutti!!!
Ieri ho visto Water For Elephants! E' stato veramente stupendo! *-* Poi Rob era una cosa......... Mamma mia!!!!! Lo adoro quando è così trasandato!!!!!
Coooomunque....
Ho aperto questo nuovo capitolo con questa bellissima immagine che ho trovato su web! La adoro! Mi piace un sacco veramente!
Veniamo al capitolo!
Questo è un cap tranquillo! Si risolveranno un paio di cose...
Voglio dedicarlo in particolare ad una mia lettrice,
francypattinson. Alla fine capirà il perchè! :D
Buona lettura...
E come al solito, cliccate mi piace, condividete su Facebook e Recensite se vi va! Un bacio! :D
Stefy



POV ROBERT.

Kristen si addormentò avvolta dalle mie braccia. Quello che ci aspettava era un percorso in salita. Avevamo due settimane per organizzare un matrimonio ai Caraibi e dovevamo partire da 0. Kris non era molto fiduciosa e si era abbandonata al nervosismo. Certo, sarebbe bastato posticiparlo di un po', ma lei non ne voleva sapere, voleva farlo a tutti i costi a giugno, il 4.

Facendo attenzione a non svegliare Kristen, mi alzai e mi diressi verso la scrivania , presi una penna e scrissi che ero in bagno a farmi la doccia. Posai il biglietto sul letto ed andai in bagno.
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Mentre ero sotto la doccia sentii Kris cantare. Tesi l'orecchio e riuscì a captare la canzone: Fucking Perfect di Pink. Cavolo, stava proprio cantando a squarcia gola! Dopo questa canzone incominciò ad accennare On the Floor di Jlo. Uscii dalla doccia e trovai per terra un foglietto con scritto: YOU'RE FUCKING PERFECT TO ME. I LOVE YOU. Le mie labbra si aprirono in un sorriso. Probabilmente, lo aveva fatto passare sotto la fessura della porta.

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Mi asciugai e uscii dal bagno. Mi appoggiai alla parete e mi fermai ad osservare la mia creatura perfetta che era girata dalla parte opposta. Ad un certo punto si girò e incominciò a muoversi nel letto e a cantare, aveva gli occhi chiusi così non mi vide.

 

This is my last call to you
Then I'll give up everything
That we had, that we'd do
And you'll never hear me sing
All these songs about you
So just take this time and think
Just take this time and think

 

Si muoveva scatenata sotto il lenzuolo e cantava. Quando la canzone finì aprì gli occhi e finalmente mi vide.

“Noooo mi stavi guardando! Che vergogna!!!” si tirò la coperta sul viso e si chiuse a modi riccio. Io mi avvicinai e mi distesi vicino a lei e la circondai con le braccia.

“Ti vergogni di farti vedere allegra da tuo marito?”

“Non sono allegra, anzi, sono super nervosa, ma sto cercando di distrarmi con della buona musica”

“Ho visto! Bella l'ultima canzone” le sorrisi

“Mi mette una carica pazzesca!”

“Fammela ascoltare”.

Kristen mi mise l'auricolare nell'orecchio e la musica partì. In effetti era molto movimentata ed energica.

“Sì, è energica, hai ragione”

“La adoro” mi sorrise e mi schioccò un bacio a stampo.

“Però.. le parole non sono molto adatte a noi”

“Lo so stupidino! Però il ritmo spacca di brutto”

“Giusto...”.

Mi squillò il cellulare. Sul display c'era scritto BILL

“Pronto?”
“Ciao Rob. Come va?”
“Tutto ok”
“Senti, fra un po' dobbiamo rigirare alcune scene.”
“Quali?”
“Della luna di miele. Non mi convincono.”
“Ah. Quando?”
“Presumo la prossima settimana oppure i primi di giungo, dipende come riesco ad organizzarmi per la location. Ora scappo, ciao”
“Ciao”

MERDA

“Kris... proprio non ci vogliono far sposare...”

“Che succede Rob?” mi chiese allarmata e spaventata per la risposta che avrebbe ricevuto

“Dobbiamo rigirare alcune scene della luna di miele”

“E dov'è il problema?”

“Il problema è che le gireremo i primi di giugno”

Si accasciò sul letto e incominciò a mugugnare e infine si mise a piangere.

“Uffa! Ma perchè... perchè... Rob!!”. Tirava pugni al cuscino.

L'abbracciai e la coccolai un po'.

“Mi sa che l'ultima possibilità è spostare la data...”

“Uffa!!!”

DRIIN DRIIN

“E' di nuovo Bill” informai Kristen. Lei mi tolse il cellulare dalle mani e rispose.

“Ciao Bill, senti, mi dispiace ma noi non possiamo venire a girare. Punto e basta” le strappai l'iPhone dalle mani e si imbronciò restando delusa.
“Scusa Bill”.
“Ma perchè non potete?”
“Niente... Si che possiamo... Avevamo altri impegni ma li sposteremo”

“Come se il matrimonio fosse un impegno modificabile” replicò Kris sottovoce.

“Abbiamo trovato la location. Gireremo ai Caraibi, nelle isole Vergini, più precisamente a St.Thomas”.

CARAIBI? ISOLE VERGINI?

Il mio viso s'illuminò. Kristen mi guardò un po' perplessa.

“E quando gireremo?”
“Incominciamo il 30. Per il primo giugno dovremmo aver già finito.”
“Ok, perfetto. Ci dobbiamo vedere prima, con tutto il cast. Vi devo dire una cosa”
“Certo, facciamo dopo alle 11? Così ne approfitto per darvi qualche informazione”.
“Ok, ciao!”

“Ho una notizia meravigliosa”.

“Non la voglio sentire”.

“Dai, Kris! Su!”

“Per te è più importante il lavoro del nostro matrimonio?”. Sputò la sua domanda con disprezzo.

“Ovvio che no. Però non mi è sembrato carino rispondere così a Bill. Tutto qui”.

“Certo...”

“Kristen, sei sicura che non vuoi sapere la notizia?”

“Sì...” .

Uscii dalla camera per dirigermi al piano di sotto.

“Beh... allora vorrà dire che non saprai mai la soluzione ai nostri problemi per il matrimonio e non ci sposeremo”.

Chiusi la porta dietro di me.

Kristen non tardò ad arrivare, sapevo che non avrebbe resistito.

“Dai dimmelo!” mi prese per un braccio.

“No, mi hai offeso”.

“Non era mia intenzione”

“Non mi vuoi più sposare”.

“Non è vero!!!! Che caspita dici Rob?? Dai per favore...”

Tirò il mio braccio e mi fece girare. Fece la faccia da cucciolotta. La presi in braccio e la feci coricare sul divano.

“Me lo dici? Dai!”

“NO”.

Si fiondò su di me e mi baciò prima il naso, la guancia, il collo e infine la bocca.
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“Ora me lo dici?”

“Se me ne dai un altro, sì”. Mi baciò di nuovo. Stavolta fu più intenso.

“Contento?”

“Si... Allora te lo dico. Le riprese iniziano il 30 e finiscono il primo di giungo”.

“Non vedo cosa ci sia di bello! Anzi! Cazzo!”

“Se magari mi facessi finire! La location è St.Thomas, nelle isole Vergini ai Caraibi. Così giriamo e poi ci sposiamo! Siamo già lì!”

“WOW! È PERFETTO!!! Yeeeh!” urlò e saltò su di me abbracciandomi.

“Hai visto che la soluzione arriva sempre? Non bisogna disperarsi”.

“hai ragione... Però guarda che lo dobbiamo organizzare lo stesso! Anzi, più velocemente! Abbiamo meno giorni.”

“Non ti preoccupare, ci riusciremo, parola di Robert Thomas Pattinson”.

“Allora mi fido...” mi sorrise.

“Alle 11 ci vediamo con Bill. Ci saranno anche tutti gli altri... io ne approfitterei per annunciare il matrimonio”.

“Wow, sì, è perfetto”.

 

POV KRISTEN


“Ciao Bill”

“Ciao Kristen! Come stai? Ti vedo in forma!”

“Tutto bene, anzi benissimo” guardai Rob che mi teneva la mano e mi sorrise.

“Cosa state tramando voi due??” chiese intromettendosi Ashley.

“Ciao Ash!” l'abbracciai.

“Tesoro! Mi sei mancata!!”

“Anche tu!!”

Dopo tutti i saluti, ci sedemmo al tavolo del ristorante dove ci eravamo recati e Rob incominciò a parlare. Prese la forchetta e colpì due volte il bicchiere per richiamare l'attenzione di tutti. Si schiarì la voce.

“Amici miei... ho una cosa da dirvi.”

“Dicci!” lo incoraggiò Kellan.

“Io e Kristen ci sposiamo e siete tutti invitati”.

“Cosa? Stai scherzando?” chiese incredulo Kellan.

“Ovvio che no” mi guardò per chiedere conferma e io annuì.

“WOW! È BELLISSIMO!!!!” Ashley, Dakota ed Elizabeth mi saltarono addosso.

“Io lo sapevo già! Alla faccia vostra!” disse Ota alle ragazze.

“Wei! A lei lo dici e a noi no? Bastardina!” ci mettemmo a ridere.

“Ma quando e dove lo fate?” chiese jackson

“Il 4 giugno, a St.Thomas ai Caraibi. Noi saremo già lì a girare alcune scene della luna di miele”. Risposi

“Così è per questo che mi hai risposto in quel modo prima!” mi chiese Bill

“Si... scusa... mi sono comportata male, scusa ancora!”

“niente tesoro, è una notizia fantastica! Sono felice per voi”.

“Vi volevo chiedere un mega favore però, sopratutto alle ragazze. MI DOVETE AIUTARE” scandì bene le parole in un'improvvisa crisi di panico. “L'albergo, il ricevimento, gli invitati, le guardie del corpo, il vestito, il trucco, il....” non mi fecero finire

“STAI TANQUILLA!! CI SIAMO NOI QUI!” mi disse Ashley.

“grazie... grazie davvero”. L'abbracciai.

 

Dopo aver finito di mangiare Nikki, che era stata in disparte tutto il tempo, mi si avvicinò.

“Ciao Kristen”.

“Ciao”

“Senti... ti volevo parlare... hai due minuti?”
“Certo”

Ci allontanammo dal tavolo.

“Kristen, lo so che ho sbagliato, lo so, sono stata una stupida, mi dispiace tantissimo, non sai quanto! Non riesco neanche a capire quello che mi sia frullato in testa! Come ho fatto a provarci con il ragazzo della mia migliore amica, ex migliore amica, come? Come? Kristen, devi credermi, io.. io.. MI DISPIACE. Non ce la faccio più. Io ti amo, ti voglio un bene dell'anima! Non ce la faccio più a sopportare questa tensione e questo distacco! Io ti chiedo scusa, scusa, scusa!” una lacrima le rigò il viso. Improvvisamente mi resi conto che anche io non potevo fare a meno di lei. Nikki era stata sempre indispensabile. Nikki era Nikki. Anche io la adoravo e le volevo un sacco di bene.

“Nikki, io... anche io ti voglio tanto bene! Cazzo! Mi manchi tantissimo. Non ce la faccio più neanche io. Però... se ti piace Rob non possiamo essere amiche, lo sai, vero?”

“Kristen... a me il tuo fidanzato non mi è mai piaciuto, né tanto meno ne sono stata innamorata! Io non so cosa mi sia preso quella maledetta sera! Non lo so! Cacchio!” un'altra lacrima scese giù dagli occhi e anche i miei cedettero.

“Va bene... non ti preoccupare... vieni qui!” ci abbracciammo per davvero tanto tempo.

“Non sai quanto mi sei mancata!”

“Anche tu, tantissimo!” le risposi.

“Grazie”.

“Grazie a te per avermi fatto aprire gli occhi”.

Mi prese le mani

“Kristen... sono stra felice per te e Rob, veramente... e sappi che io ci sono, giorno e notte. Se ti viene una crisi di panico, oppure devi scrivere gli inviti, o devi decidere il menù... il mio numero lo sai. Io ci sono”.

“Grazie nikki, grazie davvero. Ti voglio bene”.

Un altro abbraccio.

Ero contentissima di essermi riappacificata con Nikki. Sentivo bisogno di lei. L'avevo perdonata dal primo istante in cui lei si avvicinò a me, perchè sapevo già cosa voleva dirmi.

 
 

Voillà!!! Capitolo finito! Spero vi sia piaciuto!
Recensite, mettete mi piace e condividete!!!!
Un bacio enorme!
Stefy

PS: Contenta francypattinson??? :D

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Capitolo 11
*** Finnaly, The Wedding Parte 1 ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Finnaly, The Wedding [Parte 1] (cap 11)

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Salve a tutti, cari lettori e lettrici! :D
Inizio col fare gli auguri a Robert!!! Ieri è stato il suo compleanno!!! Auguri!!!!! [Anche se non li sentirà mai! T_T].
Grazie mille a tutti quanti. La storia sta avendo centinaia e centinaia di visualizzazioni! Grazie mille davvero, non so come ringraziarvi!!! :')
Bene... parliamo del capitolo...
Non ero sicura che sarei riuscita a postarlo oggi perchè volevo dedicarmici bene, poi per fortuna sono riuscita a finirlo! :D

FINALMENTE ROB E KRIS SI SPOSANO!!!!! YEEEEEEEEH!
Ho dovuto dividere il giorno del matrimonio in due capitoli, altrimenti veniva veramente troppo lungo...
In questo capitolo ci sarà la cerimonia e il pre-cerimonia. :)
In quello di sabato prossimo ci sarà il pranzo e tutto il resto.

LE PARTI SCRITTE IN CORSIVO SONO I RICORDI DI KRIS!!!
Buona lettura!

PS: Per questo cap vorrei un po' di recensioni!!! Grazie!!! :D 
Stefy


POV Kristen

3 giugno 2011

Stavo seduta sul letto della mia camera d'albergo a pensare.  Avevo appena finito di festeggiare il mio addio al nubilato insieme ad Ashley, Nikki e Dakota. Non avevamo fatto chissà cosa... solo qualche bicchierino e chiacchere tra amiche.Rob era con Kellan, Tom e Jackson a festeggiare il suo. Ashley mi regalò un completo intimo.

Dakota la giarrettiera.

Nikki un vestito da sera bellissimo.

Poi, tutte insieme mi regalarono una cosa che con mi sarei mai aspettata. Un test di gravidanza. Sapevano il mio desiderio e le ringraziai molto. Non era un regalo di valore come i precedenti, ma significò molto per me.


Ero lucidissima, ma mi feci la doccia per la seconda volta nello stesso giorno: mi rilassava.

Faceva un caldo atroce perciò mi buttai sotto il getto gelido della doccia.

Pensai ai giorni precedenti, a come eravamo riusciti ad organizzare questo giorno alla perfezione grazie all'aiuto dei nostri carissimi amici. Li avrei ringraziati a vita.

 

“Ho trovato il posto. È un albergo molto appartato a St.Thomas e molto lussuoso. Ecco qualche foto. Da qui sembra molto frequentato ma l'ho prenotato solo ed esclusivamente per noi. Sarà tutto per voi in quei giorni. Risulterà chiuso per le persone.” mi disse Ash porgendomi l'iPad.
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“"Questa è la tua camera"
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"Wow, è perfetto! Sembra un sogno!"

Ho già parlato con il proprietario, è disposto ad organizzare tutta la cerimonia sulla spiaggia, come tanto desideri e il ricevimento si terrà nel salone. Eccolo” toccò di nuovo l'aggeggio e lo inclinò verso di me, apparì un'altra foto.

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“Ash, è stupendo! Mi fido di te. Grazie”

“Ti voglio bene, lo sai”.

 

“Questa è la lista degli invitati e questo è lo schema dei tavoli... che ne pensi?” chiesi a mia mamma porgendole il foglio dove avevo scarabocchiato. Io e Rob avevamo deciso di dare a ogni tavolo non un nome, ma una nostra foto. Free Image Hosting at www.ImageShack.us

“Beh, penso sia ottimo! Ma chi sono Jessica, Lucas, Jacob e Jennifer?”.

“Allora, Jessica è la ragazza di Tom, Lucas il fidanzato di Dakota, Jacob quello di Ashley e Jennifer è la ragazza di Taylor”.

“Ah ok,ok”.

 

 

“Allora, che vestito?” mi domandò Nikki

“NON NE HO LA PIU' PALLIDA IDEA”. Era la pura verità.

“Bene... ehm.... Il colore?”

“Beh, bianco. Questo è sicuro”

“Ok, allora... che ne dici? Andiamo?” mi propose Nikki incoraggiandomi.

“Va bene”.

Arrivammo in un negozio pieno zeppo di abiti da sposa. Non avevo mai visto così tanti vestiti in vita mia... MAI. Neanche quando accompagnavo Ashley a fare shopping.

“Oh mio Dio... a che ora usciremo di qui?” chiesi ironicamente a Nikki.

“Beh, non lo so... ma quando lo faremo... tu dovrai avere un enorme sacchetto”.

“Già...” le sorrisi e poi mi voltai verso l'enorme parete piena di vestiti ordinati per colore e per modello. Ne avevo già adocchiato qualcuno, perciò mi avvicinai a guardare meglio.

“Ciao Nikki!” disse entrando nella sala la commessa. Era una sua amica, perciò avrebbe tenuto segreto il matrimonio.

“Ciao Julie! Eccoci qui. Mi pare che Kris avesse già visto qualcosa di interessante” si voltò verso di me e mi fece l'occhiolino. Le sorrisi

“Salve signorina Stewart”

“Kristen”

“Ok, Ciao Kristen, avevi qualche idea particolare o vuoi che ti consigli qualcosa?” mi domandò.

“Beh, ci sono moltissimi vestiti qui, tutti così meravigliosamente stupendi. Ne ho visto un paio”.

“Bene, allora fammi vedere quali”. Sorrise e io la guidai verso gli abiti che mi avevano incuriosita di più.
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Li provai tutti.
 

Mi sentivo strana e inadeguata infilata in quei vestiti da principessa delle favole, non mi sentivo al posto giusto.

Ma forse era normale che mi sentissi così, poiché io stavo vivendo una vera e propria favola, che non sarebbe svanita una volta aperti gli occhi dopo un bellissimo sogno: quella era la mia vita, la mia favola reale.

“Beh, allora?” mi domandò Nikki.

“Tu che dici?”.

“A me piace da impazzire il secondo che hai provato, ti sta benissimo”. Anche la commessa era d'accordo. In effetti forse era quello che piaceva di più anche a me. Riprovai gli abiti che mi piacevano di più e alla fine scelsi il secondo. Era stupendo.

Quando tornai a casa anche Ashley e Dakota furono molto entusiaste della scelta che avevo fatto.

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DRIIN DRIIN

Il cellulare che squillava mi riportò alla realtà.

“Pronto?”

“Kris, domani alle 6.30 fatti trovare sveglia, lavata, pulita e pronta perchè vengo a pettinarti e a truccarti.” Era Ashley.

“Non si saluta eh?”

“Scusa Kris. Ciao... Domani alle 6:30...” non la lasciai ripetere la frase.

“Ok! Capito!”

“Vedi di essere lucida e DORMI stanotte”.

“Mi auguro veramente di farlo. Dove siete tu e tutti gli altri?”

“Siamo quasi appena partiti. Per mezzanotte siamo lì”.

“Mh... Ok.”

“Sei tanto agitata?”

“Si... tanto...” confessai con un groppo in gola.

“Tranquilla, se ti preoccupa l'idea che Rob possa scappare, cancellala subito, non potrà mai succedere”.

“Si, lo so. Ora cerco di dormire”.

“Va bene tesoro, un bacio”

“Baci”.

Chiusi la chiamata.

Cazzo, l'ansia saliva...

 

DININ

 

Un messaggio... era Robert.

-Ciao amore, come stai? <3

-Ansiosa... Tu?

-Ansioso... Vorrei chiamarti, ma se Kellan scopre che ti chiamo la sera del mio addio al nubilato mi crocifigge a testa in giù!

-E ha ragione... non dovresti neanche stare qui a scrivermi questi SMS

-Mi manchi troppo.

-Anche tu, ora vado a dormire. Torna a goderti la festa. Ti amo.

-Vai già a dormire? Non sono neanche le 10!

-Se non vado subito a dormire domani al tuo fianco ci sarà uno zombie e non Kristen. Non mi sembra il caso... devo riposare.

-Giusto... beh, allora vai. Ti amo.

-A domani, io sarò quella in bianco... giusto per non sbagliarti.. :P

-E io quello in nero. Ti amo

-Ti amo.

 

Buttai il cellulare sul comodino e abbracciai il cuscino che profumava di rosa. Mi addormentai cullata dalle note della mia canzone.

 

DRIIIIN DRIIIN

Fottuta sveglia. Con rammarico mi alzai, spensi la sveglia e aprii le tende. Non mi ero ancora resa conto di che giorno fosse.

“Cazzo!!!!”

Oh mio dio, fra meno di 5 ore sarei diventata Kristen Pattinson. Mi suonava strano dirlo, soprattutto ad alta voce!

Mi rifeci la doccia, la ceretta e prima di asciugarmi i capelli aspettai Ash. Intanto mi misi una canottiera e dei pantaloncini.

“Eccomi!!!!!!” urlò Ashley entrando in camera. “Dove sei?”

“Ash, sono in bagno! Entra pure!” mi stavo mettendo lo smalto rosa confetto sulle unghie dei piedi. Dovevo metterlo perchè avrei indossato delle scarpe aperte, anche se credevo che non si sarebbero mai viste sotto il mio vestito lunghissimo.

“Ciao bellezza! Stamattina sei... come dire... raggiante!” mi sorrise e posò un enorme borsone sul pavimento.

“Dovrei avere paura?” le chiesi indicando la borsa.

“Serve tanta roba!” disse giustificandosi.

“Bene, incominciamo dal trucco”.

Ash mi disse di sedermi sulla sedia di fronte alla finestra e così feci.

Dopo circa due ore il mio viso e i miei capelli erano pronti.

“Cavolo Ash, è un ottimo lavoro... GRAZIE!” l'abbracciai

“Grazie, ma ora presto! Devi metterti il vestito! Siamo in ritardo!”

corsi in camera e con il suo aiuto dopo mezz'oretta avevo l'abito addosso e il bouquet in mano.

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Sudavo freddo

“Sei pronta?” mi chiese Nikki che era venuta a salutarmi.

“Si...” dissi con una voce strozzata

“Andiamo...”

Ci allontanammo dall'albergo e raggiungemmo la spiaggia poco distante. Vedevo qualche persona seduta sulle sedie, ma il mio sguardo fu catturato dall'addobbamento.

La spiaggia era divisa in tre parti, a destra e a sinistra sedie ricoperte di seta bianca coronate da un fiocco rosa di tulle. Al centro si apriva il corridoio dove sarei dovuta passare. Era ricoperto di petali, così come quasi l'intera spiaggia. All'ingresso vi erano decorazioni con prodotti tropicali, mentre al culmine c'era l'arco nuziale.

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“Ti piace?” mi chiese Ashley.

“Tantissimo!”.

“Sono contenta. È ora... sei pronta?”.

“Si...” guardai mio padre che mi prese a braccetto e incominciammo a camminare verso l'altare.

Quando le persone si accorsero di me si posizionarono subito ai posti. Non mancava nessuno, erano venuti tutti.

Iniziò la marcia nuziale, non avevo notato il pianoforte.

Ashley, Nikki e Dakota, che erano le mie damigelle, sfilarono prima di me per andarsi a posizionare nel posto prestabilito. Fecero lo stesso Tom e Kellan, i testimoni che aveva scelto Rob.

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La musica cambiò, divenne più vivace e capii che era il mio turno. Sudavo freddo, non ero mai stata così agitata in vita mia. Non avevo mai provato questa sensazione. Mi tranquillizzai quando, a pochi metri da me lo vidi.

Era come l'acqua nel deserto, la luce in una grotta! Quando lo vidi il mio sguardo si illuminò e lo fecero anche i suoi occhi. Dire che era bellissimo è un insulto! Era il mio Dio. Indossava un completo nero che gli stava d'incanto, i capelli pettinati ma sempre con quel tono sbarazzino. Mi sorrise e io feci lo stesso. Mio padre mi trascinava avanti, mentre le figlie di mia zia, che avevano 7 anni, mi reggevano lo strascico del vestito.
Free Image Hosting at www.ImageShack.us Finalmente arrivai da Robert. Mio papà posò la mia mano su quella di Robert che mi disse all'orecchio: “Sei bellissima, ti amo”. Gli sorrisi, non riuscii a rispondere, avevo la voce bloccata. Guardai mia madre che stava per mettersi a piangere e le sorrisi, lei mi soffiò un bacio con la mano.

La cerimonia iniziò.

“Cari amati, siamo qui riuniti, alla presenza di Dio, per unire questo uomo e questa donna secondo il vincolo del Sacro Matrimonio così come istituito da Dio, regolato dai Suoi comandamenti, benedetto da nostro signore Gesù Cristo, e onorato da tutti gli uomini. Per quanto queste due persone siano venute liberamente per essere unite in questo luogo sacro, se c'è qualcuno tra i presenti che è a conoscenza di qualcosa per cui non possano essere legalmente uniti in matrimonio, gli chiedo di parlare ora o di tacere per sempre”.

Nessuno fiatò.

“Robert, vuoi prendere questa donna come tua sposa, amarla ed onorarla, esserle fedele, vivere con lei ed essere lei, in accordo con i comandamenti di Dio, nel Sacro Vincolo del Matrimonio?”

“Lo voglio” mi guardò. Nel tono della sua voce potevo leggere l'ansia che lo divorava. Ero felice che non ero solo io ad essere così ansiosa.

“Kristen, vuoi tu prendere questo uomo come tuo marito, amarlo ed onorarlo, essergli fedele, vivere con lui ed essere lui, in accordo con i comandamenti di Dio, nel Sacro Vincolo del Matrimonio?”

“Lo voglio”.

“Scambiatevi le promesse”.

Robert mi prese la mano.

“Io Robert, prendo te, Kristen, come mia legittima sposa. E prometto solennemente, davanti a Dio e questi testimoni, di amarti ed esserti fedele, in ricchezza ed in povertà,nella gioia e nel dolore, in salute ed in malattia, finché morte non ci separi.”

“Io Kristen, prendo te, Robert, come mio legittimo sposo. E prometto solennemente, davanti a Dio e questi testimoni, di amarti ed esserti fedele, in ricchezza ed in povertà,nella gioia e nel dolore, in salute ed in malattia, finché morte non ci separi.”. Meno male, ero riuscita a dirlo, anche se con una voce spezzata.

“Gli anelli Prego”

Una musica iniziò e le bambine che prima mi reggevano il vestito avanzavano con un cuscino bianco, candido come la neve, dove c'erano adagiate le fedi.

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Robert prese la mia e mentre la infilava perfettamente nel mio anulare sinistro pronunciò:

“Con questo anello, simbolo e pegno del nostro costante ed eterno amore, io ti sposo”.

Presi anche io l'anello e lo infilai al suo dito esile.
“Con questo anello, simbolo e pegno del nostro costante ed eterno amore, io ti sposo”.
“Con l'autorità conferitami dalla Chiesa, io dichiaro Robert e Kristen marito e moglie. L'uomo non separi ciò che Dio ha unito. Può baciare la sposa”. Gli invitati batterono le mani.

Robert si girò e finalmente avemmo il nostro primo contatto fisico vero e proprio. Mi prese tra le sue braccia forti, io lo avvolsi al collo, nonostante il bouquet. Lui sfiorò le mie labbra per poi modellarle contro le sue.

Era mio, per sempre, finchè la morte non ci avrebbe separati.
 

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Finito!!! Spero che vi sia piaciuto!
Ci sentiamo sabato prox per vedere come continua il matrimonio dei nostri piccioncini!
RECENSITE!!!
Un bacio
Stefy

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Capitolo 12
*** Prima notte di nozze ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

Prima notte di nozze (cap 13)

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Ciao a tutti!
Ecco il nuovo capitolo!!!
Questo cap è relativamente più corto degli altri e parlerà della prima notte di nozze!!! :D
ATTENZIONE
Ad un certo punto le parole diventano rosse. Vuol dire che la scena è leggermente più spinta! ;)


Vi lascio alla lettura!
E votate per gli MMA!!!!!!!!
Aggiungetemi su Fb per restare aggiornate e avere spoiller! QUI!
Stefy




POV Kristen

 

Gli invitati si erano tutti rintanati nelle loro camere. Ashley, Kellan, Jackson, Bill e Catherine erano ripartiti subito perchè avevano degli impegni di lavoro.

“Vieni qui! Non mi scappi cara!”. Robert mi rincorreva sulla spiaggia per prendermi in braccio e portarmi nella nostra suite.

“No!!!” correvo a stento con il vestito addosso, perciò dopo pochi metri mi raggiunse.

“Presa!” mi avvolse con le sue forti braccia e mi baciò il collo.

“Non voglio andare in camera”.

“Perchè?” mi chiese abbastanza shoccato, forse pensava che fossi stanca o che... insomma, non vedessi l'ora di farlo. In effetti lo ero, ma volevo restare ancora un po' sulla spiaggia.
“Non ti sembra magnifico qui fuori? Restiamo ancora un po'”.

“Come vuoi amore”. Eravamo rivolti verso il mare. La luna e le centinaia di stelle si riflettevano sull'acqua blu scuro.

“E' bellissimo”. Ero completamente incantata e presa da quell'atmosfera così tranquilla e serena.

“Non quanto te”.

“Robert, non fare lo scemo, non puoi paragonare me con un paesaggio del genere, sono seria. È magnifico”. Mi baciò di nuovo il collo. “Rob, vado a togliermi il vestito e a mettermi il costume. Ho voglia di farmi un bagno”. Lui sciolse la presa e mi lasciò andare. Dopo pochi metri notai che mi seguiva.

“Che fai?”

“Anche io voglio farmi un bagno. Vengo a cambiarmi”.

“Ok. Vieni” mi fermai e gli porsi la mano libera (nell'altra tenevo le scarpe) per afferrare la sua.

Entrati nella haul dell'albergo, il receptionist si avvicinò a noi.

“Signori Pattinson, la signorina Greene mi ha pregato di consegnarvi questi prima che voi foste andati a dormire”. Ci porse un pacchetto avvolto da della carta regalo color oro.

“Ah, ok. Grazie” e si allontanò. “Che sarà mai?” chiesi e mi sedetti sul divanetto incominciando a scartare.

“Ma... sono dei costumi!” mi rivolsi a Rob sorridendogli.

“Già... dai, andiamo a metterli”. Lui afferrò la chiave della camera e lentamente ci incamminammo.

Quando fummo in camera non mi soffermai a guardare l'arredamento e mi tolsi subito il vestito, volevo fare il bagno subito, l'avrei ammirata dopo la suite.

“Dai! Ci sei? Ho fatto prima io di te che avevo tutto il vestito addosso!” Rob uscì dal bagno con addosso il costume e...

“Ma! Robert! Che caspita fai?” . Aveva al collo il papillon.

“Non riesco a toglierlo...”. Sorrisi intenerita e mi avvicinai a lui afferrando i lembi del fiocco, per poi slegarlo in qualche semplice mossa.

“Grazie amore”. Mi sfiorò le labbra.

“Andiamo!!” lo afferrai per il polso e uscimmo verso la spiaggia privata della suite.

“Wow...” il cielo era diventato ancora più limpido e aveva lasciato spazio a una luna perfettamente piena e a tantissime stelle. “E' bellissimo”. Ci fu un attimo di silenzio. Eravamo tutti e due persi nel blu del mare e del cielo, che ora erano un tutt'uno. Poi Robert si mosse e iniziò ad avvicinarsi alla riva. Mise un piede a bagno e poi si girò verso di me.

“Vieni Kris! Si sta benissimo”.

“Arrivo”. In poche falcate lo raggiunsi e gli afferrai la mano e lui mi sorrise. La luce della luna illuminava i suoi denti bianchissimi, facendoli quasi luccicare.

“Ci tuffiamo?” gli proposi interrompendo i miei pensieri.

“Ok al 3.

1

2

3” mi tuffai lasciando la mano di Rob e mi immersi nelle acque cristalline del Mar dei Caraibi. L'acqua era tiepida, si stava veramente molto bene. Risalii in superficie e sentii una fragorosa risata provenire da dietro.

“Ma che... Rob!!! cattivo!” non si era tuffato. “Perchè non ti sei tuffato?”
“Boh così...”

“Va beh, non ha importanza...” mi girai e iniziai a nuotare verso il largo lasciando perdere Robert.

Dopo un paio di minuti lui mi raggiunse e mi afferrò per un braccio.

“Ehi, ma ti sei arrabbiata?” mi chiese catturando i miei occhi.

“No, non sono arrabbiata”.

“E invece sì.”

“No Robert, ti ho detto che non sono arrabbiata”. Cercai di di dirlo in un tono confortevole. Non ero arrabbiata, assolutamente! In un giorno del genere, niente e nessuno poteva farmi incazzare.

Robert mi mollò e si allontanò.

“Cazzo Rob! Dove vai?”

“In camera”

“Ma che cavolo dici! Vieni qui!” gli andai incontro. Lui non si girò. Accelerai il passo e mi ritrovai a fare rumorose falcate. Finalmente lo raggiunsi. “Robert!” lo presi per il braccio e violentemente glielo tirai. Lui si voltò.

“Dimmi”

“Ora perchè sei incazzato, scusa?”

“Sono arrabbiato perchè ti ho fatta arrabbiare”.

“Mmhh, Rob! Ti ho detto che non sono arrabbiata! Come potrei esserlo? Anzi, ora lo sono perchè non capisco il tuo comportamento! Cazzo Rob! Come posso essere arrabbiata nel giorno più bello della mia vita! Non sono arrabbiata”. Sottolineai l'ultima frase scandendo bene le parole.

“Dimostramelo”.

“Ho capito dove vuoi arrivare signorino eh!!! Tutte scuse e messe in scena!! Scemotto!” lo baciai. Voleva fare l'amore. Lo sapevo io!

Lui mi prese il viso tra le mani e mi baciò il collo e poi la bocca. Le sue labbra assaporavano le mie, assorbendo ogni particella del mio amore. Ma quanto lo amavo? Troppo.

Robert mi prese in braccio e gocciolante, mi portò a riva.

“Non mettermi per terra, altrimenti mi si appiccica la sabbia!”.

“Allora che ne dici se continuiamo in camera?”. Mi chiese malizioso alzando un sopracciglio.

“Ovvio”. Lo baciai di nuovo e poi gli morsi leggermente il labbro inferiore. Lui senza mettermi giù si diresse verso la portafinestra.

Quando fummo all'interno della suite, mi adagiò delicatamente sul letto e ci bloccammo per un attimo a guardarci negli occhi. Sguardi intesi, ricchi di amore, passione e gioia. Poi si avvicinò a me e ricominciò a baciarmi. Le sue mani circondavano il mio viso, le mie i suoi fianchi. Mi tolse il costume e lentamente le sue furono sulle mie spalle per poi finire sul mio seno, che sembrava essere fatto apposta per quelle mani. Ero completamente rapita da quell'uomo, ero totalmente sua.

Sfilai i boxer a Robert e lui entrò dolcemente dentro di me, con spinte dolci e regolari che via via si facevano più intense.

Mi sentivo incredibilmente bene, in una bolla di felicità e piacere. Lo desideravo, era mio, solamente mio. Mi sentivo amata e sapevo che lo sarei stata per il resto della mia vita.


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RECENSITE!!! :)

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Capitolo 13
*** Finnaly, The Wedding Parte 2 ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Finnaly, The Wedding Parte 2 (cap 12)
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Weiiii....
Ciao a tutti!!!!!! :D
Come state??? Io bene! :)
Questa volta ho pubblicato venerdì perchè questa sera non ho niente da fare e il capitolo è pronto, perciò, perchè lasciarlo lì? ;)
Bene, in questo cap si concluderà il matrimonio... non è niente di che, infatti non mi convince molto... :/ FATEMI SAPERE!!! u.u
Prima di lasciarvi alla lettura, vi invito ad aggiungermi come amica su Facebook per restare sempre in contatto con me e per avere delle anticipazioni sui capitoli! ;)
Ecco il link del profilo! :)

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Detto questo, leggete, mettete mi piace e se avete due minutini recensite...
Le recensioni, a noi "scrittori" servono molto per capire se il lavoro va bene e sopratutto quando una recensione è critica, aiuta a migliorarci, mentre se è positiva ci da la carica per andare avanti!
BUONA LETTURA
Stefy



POV KRISTEN


Io e Rob scattammo un bel po' di foto in riva al mare, prima di andare nel salone.

 

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“Wow...” fu l'unica parola che riuscii a dire entrando mano nella mano con mio marito. Anche lui era sorpreso quanto me.

“Ashley! Ma è stupendo!!!!!” le disse Robert andandole incontro.

“Merito del proprietario! Io ho solo scelto il posto”.

C'era anche un karaoke. Lo avevo chiesto perchè volevo fare una sorpresa a Rob.

Ci sedemmo nel nostro tavolo e l'antipasto non tardò ad arrivare: Gamberetti con salsa rosa.

“Amore, sei bellissima” mi disse Rob imboccandomi.

“Grazie. Anche tu, ma tu sei sempre stupendo. Però oggi sembri un Dio greco”. Mi sorrise e mi accarezzò la guancia.

Ad un certo punto qualcosa incominciò a suonare.

DLINDLINDLINDLINDLIN

Giusto, avevamo messo ad ogni invitato un bigliettino con due campanelle attaccate e la scritta:

“Se un bacio agli sposi vuoi regalare,

la campanella devi far tintinnare”.

“Bacio, bacio, bacio, bacio!” iniziarono ad urlare Kellan e Tom. Si unirono tutti dopo pochi secondi.

“Va bene, va bene” li tranquillizzò Rob e mi diede un bacio, casto ma intenso.

“Uhhhhhhhhhhhhh” urlò la folla.

Quando finii di mangiare anche il primo, mi diressi verso i tavoli a fare un po' di intrattenimento.

“Ciao mamma, papà, Richard, Clare. Come va? State mangiando bene?” avvolsi le spalle di mia madre e di mia suocera.

“Benissimo Kristen, grazie. È così perfetto questo giorno!” mi risposero.

“Già... grazie mille per il vostro aiuto! Bene, vi lascio finire”.

Cambiai direzione e andai dai miei amici. Parlammo un po' e dopo poco ci raggiunse Robert che era andato dagli altri tavoli.

“Ecco lo sposo!!!!” urlò Dakota

“Già... eccomi... come ve la spassate?”

“Benissimo. È favoloso qui Rob!” disse Tom con un'aria un po' da ubriaco.

“Emh... quante bottiglie vi siete scolati?”

“Tom, da solo, una!”

“Bene, una e non siamo neanche al dolce! Tom, come pensi di arrivare a casa!”

“Amico, stai tranquillo! Non tocco più vino ora, ok?” disse lui mettendo una mano sulla spalla di Robert.

“Sarà meglio. Io a casa non ti ci porto, avrò di meglio da fare” e mi guardò malizioso.

“Signor Pattinson! Ha già tutto in mente per stasera, eh?!?!” urlò Nikki.

“Shhhh” la ammonii e si misero a ridere.

Arrivò la torta e come da tradizione, scattammo varie foto al momento del taglio.
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Robert appoggiò le sue mani sulle mie e insieme la tagliammo per poi divorarla.

Mi alzai e mi diressi verso le apparecchiature del Karaoke. Tutti mi guardarono stupiti, non era da me fare queste cose! Afferrai il microfono e iniziai a parlare.

“Questo è il giorno più bello di tutta la mia vita. Volevo ringraziare i nostri amici che ci hanno aiutati ad organizzare una magnifica giornata! Un ringraziamento speciale alle mie fantastiche damigelle, Ashley, Nikki e Dakota, che mi hanno sopportata in questi giorni. Tra crisi di panico, paranoie e qualche pianto isterico!” iniziai un applauso e loro tre sorrisero imbarazzate. “Grazie alla mia famiglia e a quella di Robert, che ci hanno sempre sostenuti in questa nostra scelta.” mia mamma arrossì e quasi si mise a piangere. “Infine, un ultimo grazie, un grazie con la G maiuscola, a Robert, l'uomo che mi ha fatto diventare la donna che sono oggi e che mi ha sempre affiancata e fatta sentire protetta, ma sopratutto amata, come mai mi ero sentita prima, portandomi con grandi sacrifici e ostacoli addirittura all'altare. Spero che continuerà a farlo per il resto della mia vita. Ti Amo”. Riuscii a vedere le lacrime che rigavano il viso di mio marito. Rob da fuori sembrava forte e impenetrabile, ma era un ragazzo molto sensibile e sapevo che lo avrei fatto commuovere pronunciando quelle parole davanti a tutti. Lui si alzò e venne da me e mi baciò. Le sue labbra avvolgevano le mie e le modellavano, portandomi su un altro mondo.

“TU SEI TUTTA LA MIA VITA” mi pronunciò tra un respiro e l'altro. La gente applaudì e ci furono fischi e urli.

Fece per prendere il microfono ma lo bloccai.

“Un attimo... devo fare ancora una cosa, che, se devo essere sincera mi preoccupa assai!”

“C'è qualche problema?” mi domandò Robert.

Non gli risposi e feci partire la base del karaoke. Robert mi guardò molto sorpreso e sentendomi cantare, il suo sguardo si illuminò. Mi guardava come se fossi una dea o la sua preda. Mi voleva ed ero sua, lo sarei stata per sempre!


We're a long long way, from the people we used to be
And you're a long way past, takin' a chance on me
And the shadows of doubt
Have all faded out
And made it so easy to see

Honestly, I'm yours                                                                                                                        Onestamente, Sono tua
Finally, I'm sure                                                                                                                              Finalmente,Sono sicura
I'm where I belong and baby,                                                                                                        I sono dove mi appartengo e piccolo,
you're all that I need                                                                                                                      tu se tutto quello di cui ho bisogno
Honestly                                                                                                                                          Onestamente
Honestly                                                                                                                                          Onestamente

I have to confess, it's all because of you
You showed me how to live in the simple truth
Where else do you go
When you know that you know
After everything we've been through
Honestly, I'm your's
Finally, I'm sure
I'm where I belong and baby, you're all that I need
Honestly
What more could I need
But your love and affection that you give so selflessly
Honestly
Huh, oh, yeah...
Oh...
Honestly, I'm your's
Finally, I'm sure
I'm where I belong and baby, you're all that I need
Honestly, I'm your's
Finally, I'm sure
Eh...
I'm where I belong and baby, you're all that I need
Honestly...

Ad un certo punto Robert mi accarezzò una guancia e prese un altro microfono e si unì a me cantando il ritornello. Ci guardavamo negli occhi, osservavamo l'anima del nostro amato e cercavamo di fissare quella parole nei ricordi di entrambi: Onestamente, sono tuo, finalmente sono sicuro.

“Brava Stew!!!!!!!!!!!!!!” urlò Dakota quando la canzone terminò. Poi Rob incominciò a parlare:
“Bene, Kristen mi ha letteralmente fregato la sorpresa, perchè anche io le avevo preparato una canzone...”
“Davvero?” le chiesi incredula.
“Già!”
“Beh, guarda che la voglio sentire lo stesso!” lo rimproverai.
"Ok... allora vatti a sedere”. Feci come mi disse.

“Allora, questa è una canzone italiana, che esprime veramente ciò che vorrei dire a Kristen in questo giorno speciale. La canterò in italiano e poi in inglese. Ora voi vi chiederete come mai la canto in italiano e io vi rispondo che cantarla solamente in inglese sarebbe stato troppo facile. Ho voluto impegnarmi e metterci tutto me stesso. È da più di una settimana che non faccio altro che provarla perciò... niente.. vado... AMORE MIO QUESTA CANZONE E' PER TE”. Mi soffiò un bacio che ricambiai con un enorme sorriso.

Robert incominciò a cantare pronunciando parole incomprensibili in italiano.


“Accettami così, ti prego non guardare
nella mia testa c'è un mondo da ignorare
voglio che tu sia mi complice discreta
accettami e sarai la mia bambola di seta.
Accettami e vedrai, andremo fino in fondo
non pensare a cosa è giusto e cosa sta cambiando
andiamo al Polo Nord o al Sud se preferisci
accettami ti prego dimmi che ci riesci.
Non ho detto mai di essere perfetto
se vuoi ti aiuto io a scoprire ogni mio difetto
se ne trovi di più ancora mi sta bene
basta che restiamo ancora così insieme.
Amo, amo è qualcosa che si muove
su e giù per lo stomaco, più freddo della neve
Amo, amo è un buco alla ciambella
la sua dolcezza effimera la rende così bella.
Accettami e vedrai insieme cresceremo
qualche metro in più e il cielo toccheremo.
Più alti dei giganti più forti di Godzilla
faremo una crociera su una nave tutta gialla.
Andremo su un'isola che sembra disegnata
con colori enormi e un mare da sfilata
Per quanto mi riguarda ho fatto già il biglietto
ti prego non lasciarlo accanto a un sogno in un cassetto.
Amo, amo è qualcosa di speciale
su e giù per lo stomaco è come un temporale
Amo, amo è il sugo sulla pasta
finchè non è finito non saprò mi dire basta
Amo, amo è un dono di natura
perchè la nostra storia non è solo un'avventura.
Amo, amo è una semplice canzone
e serve a me per dirti che SEI UNA SU UN MILIONE”

Capivo giusto solo qualche parola. Era troppo bello sentire il suo accento inglese mischiato all'italiano. Mia madre conosceva un po' la lingua e guardando la sua espressione capì che Rob stava pronunciando bene tutte le parole, o quasi, perchè non aveva l'espressione di tutti gli invitati (compresa me), ovvero stupita e un po' perplessa ma allo stesso tempo dolce, lei capiva.
Non potei trattenere qualche lacrima, vedere mio marito, (sì, perchè ora potevo chiamarlo così) che mi dedicava una canzone davanti a tutta quella gente e sopratutto in italiano, per me era davvero una cosa bellissima. Chissà quanto aveva provato!

Incominciò a cantarla in inglese.

"
Accept me like this
Please don't look
In my head there is
a world you must ignore
I want you to be
my discreet accomplice
accept me and you will be
my silk doll.
Accept me and you'll see
we'll go till the end
don't think about what's right
and about what is changing
We'll go to the North Pole
or to the South if you want
Please accept me
tell me that you can do it/you're able to do it.
I've never said
that I am perfect
and then I'm the one helping you discover
my every fault
If you find even more (faults)
it's still ok
It's enough to stay
still together like this.
I love, I love
It's something moving
up and down my stomach
colder than snow
I love I love
it's like the hole of a doughnut
your ephemeral sweetness
makes you so beautiful.
Accept me and you'll see
we'll grow together
some meters taller
we'll touch the sky
taller than giants
stronger than godzilla
we'll take a cruise
on a ship all yellow.
We'll go to an island
that seems to be painted
with big colors
and a beautiful sea
As far as I'm concerned
I've already booked the ticket
Please don't leave it
Beside a dream, inside a drawer.
I love I love
it's something special
up and down my stomach
it's like a storm
I love I love
it's like ketchup on top of the pasta
until it's finished
I'll never be able to say it's enough.
I love I love
it's a gift of nature
because our story
it's not just an affair.
I love I love
it's a simple song
that helps me tell you
you're one in a million."

Le mie lacrime aumentarono. Se prima erano solo dovute a sensazioni e pensieri, adesso che capivo tutto il testo e il significato della canzone, non riuscii a contenere la mia gioia.

Quando Robert finì di cantare, ci fu un grande applauso e io gli corsi incontro e lo abbracciai forte, per poi trafiggerlo con un bacio. Le mie labbra assaporarono le sue, cariche d'amore. Sentivo il gusto salato delle mie lacrime che si intromettevano nel nostro bacio. Robert sorrise e poi mi diede un ultimo bacio a fior di labbra.

“Continuiamo dopo amore”. Mi sorrise per l'ennesima volta.

Tutte le volte che i suoi denti incrociavano il mio sguardo, venivo scossa da una sensazione opprimente di felicità e dolcezza. Era incredibilmente tenero e seducente allo stesso tempo.

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“Va bene”. Gli feci la linguaccia e lui mi accarezzò la guancia rosea. “Grazie per la canzone, è stupenda!”.

“Riporta per filo e per segno tutto quello che voglio dirti”.

“Ma quanto ci hai messo ad impararla tutta in italiano?” gli chiesi curiosa.

“Beh... ho assunto un insegnate privato! E in una settimana l'ho imparata!”.

“Wow. Ti volevo chiedere... ma veramente andiamo in una nave tutta gialla?” gli chiesi dolcemente.

“Se lo desideri, sarà fatto”.

“Grazie”. Lo abbracciai di nuovo. Questo non fu un abbraccio carico di passione, ma di dolcezza e tenerezza.

“Ti amo... per sempre”. Mi accarezzò i capelli.

 

---------------------------------------------------------------------------

Mi misi di spalle e iniziai a contare.

“3

2

1

Lancio!!!”

Lanciai il bouquet a caso e immediatamente mi voltai per vedere chi lo avrebbe preso e capitò in mano di Nikki.

“Nikki!!!! Sarai la futura sposa!!”
“Ma se non ho nemmeno un ragazzo!” mi rispose scocciata

“Mai dire mai.... C'è tempo, mica ti ho detto che ti devi sposare domani! Relax!” le sorrisi e corsi ad abbracciarla.

“Allora... la togliamo questa giarrettiera?” urlò Kellan

“Come sei pesante!” lo rimproverò Ashley.

“Eh dai!!!”

“Ok, ok! Rob dai vieni!” tagliai la testa al toro e sfilai una gamba dal vestito porgendola in avanti. Robert, che stava venendo verso di me, si bloccò un attimo e deglutì. Un insieme di fischi e urla invase la stanza. Mi fecero arrossire. Ricominciò la sua avanzata. Arrivato da me, si chinò e prese con i denti la giarrettiera e delicatamente la sfilò giù dalla mia gamba.

“Ecco fatto”. Mi disse.

“Wow, sei un campione... non è che ti sei allenato con qualcuno?” gli chiesi ironicamente.

“Ma che dici!”

“Amore, scherzo! Rilassati!”

“Si,si, molto divertente.”. La folla si mise a ridere. Mi avvicinai a lui e lo avvolsi dietro al collo.

“Lo sai che ti amo, vero? Ma tanto, tanto, tanto!” sfoggiai il miglior sorriso di tutti i tempi. Lui mi circondò i fianchi e mi accarezzò la guancia, per poi arrivare alla bocca.

“io lo so... e tu, lo sai che anche io ti amo tanto, tanto, tanto, tanto?”

“Si, lo so.”

“TI AMO” dicemmo all'unisono.

Poi le nostre bocche entrarono in contatto per la milionesima volta in quella giornata.

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Bene, anche questo capitolo è giunto al termine!!
Spero vi piaccia!!!!
:D
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Recensite baciiii
Stefy

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Capitolo 14
*** E se davvero... ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

E se davvero... (cap 14)

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Salve a tutti!
Come state? Io benone!
Su Facebook avevo detto che non sarei stata in grado di postare il capitolo oggi, ma ieri sera mi sono impegnata e... YES! Ce l'ho fatta!!!
A proposito, aggiungetemi!
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Sono super emozionata! Domani ci saranno gli MTV Movie Awards! Si parla di sorprese... Waaaa non vedo l'ora! *-* Voi li guarderete di notte oppure la replica? Io di notte insieme alla mia migliore amica! *-*

COOOOOOMUNQUE!

Oggi ho da dirvi due cose IMPORTANTISSIME su questo capitolo.

  1. Gli avvenimenti (Premiere) sono accaduti veramente però non sono in ordine cronologico seguendo la realtà, ma secondo il criterio della mia storia.

  2. Non ho fatto un capitolo sulla luna di miele... ho deciso di andare avanti con la storia e appunto di non soffermarmici. La luna di miele verrà descritta nei vari capitoli, grazie ai ricordi di Robert e Kristen. In questo capitolo ne abbiamo un assaggio. Spero non vi sia dispiaciuto, ma preferivo fare così. I ricordi sono i paragrafi scritti in corsivo. Comunque vi posso dire che la luna di miele è durata due settimane e il luogo è una piccola isola deserta nel mar dei Caraibi! So che molti di voi aspettavano il capitolo sulla luna di miele. Spero di non avervi delusi e di non aver perso dei lettori per questo.

Il capitolo sarà scritto dalla parte di entrambi

Detto ciò, vi volevo ringraziare perchè la storia ha raggiunto le 10.000 visualizzazioni!! WOW! Sono veramente felice!!!
Grazie a tutti quelli che mi sostengono sempre, qui attraverso le recensioni e su facebook!
Grazie anche alle 14 persone che hanno inserito la storia tra i preferiti, le 7 nei ricordate, le 27 nelle seguite e tutte le altre persone che la seguono anche non avendo l'accounto su EFP.
GRAZIE!

 

Buona lettura

Stefy

 

 

POV ROBERT.

 

Me ne stavo steso sul letto, fissando il soffitto che mi sovrastava. L'indomani sarei dovuto partire per un infinito tour promozionale in Europa per il mio nuovo film, Water For Elephants. Sarei stato felice se non ci fosse il piccolo problema che Kris non sarebbe venuta con me (perchè doveva iniziare le riprese di Snow Withe) e che dovevo mettermi in viaggio due giorni dopo la fine della luna di miele. La mia testa viaggiava ancora nel paradiso tropicale dei Caraibi. In altre circostanze mi avrebbe fatto piacere incontrare i miei fans di altri paesi del mondo.

“Amore, a che pensi?” mi chiese Kristen interrompendo i miei pensieri.

“A tante cose. Penso a quanto ti amo, alla luna di miele, al matrimonio...”

“E...” lei riusciva a capire tutto, tutto di me! Anche solo sentendo la mia voce. Sapeva che non era finito l'elenco.

“E che per quasi due settimane non ci vedremo!” dissi isterico.

Lei mi accarezzò il petto e poi mi baciò le dita.

“Vedrai che passerà presto”. Cercò di consolarmi.

“Tu non sei preoccupata?”

“Si, ho paura che tu domani non salirai sull'aereo, ad essere sincera”.

Mi uscì una risatina isterica dalla bocca. Forse aveva ragione, ma non sopportavo l'idea che sarei dovuto starle lontano per così tanto tempo.

“Tu devi andare, si tratta della tua carriera. Ora che finalmente riuscirai a farti ricordare dalla gente non solo per Twilight ma anche per altri bellissimi film. Rob, devi farlo. Io sarò qui e ti aspetterò”. Riprese Kristen.

Le accarezzai la schiena e lei si accoccolò su di me.

“Hai ragione”.

“Dai! Poi ci vedremo a Londra!”. Kristen avrebbe girato il film lì e io per fortuna dovevo andarci, così per un paio di giorni l'avrei rivista.

“Si, amore, hai ragione”.

“Ora dormi, domani sarà una lunga giornata”.

“Buona notte tesoro”. Mi avvicinai al viso di Kris e le sfiorai le labbra.

“Notte”.

Chiusi gli occhi e cercai di addormentarmi...

Ma non ce la feci per le due ore seguenti. Nella mia testa viaggiavano ancora i bellissimi ricordi della luna di miele.

 

“Allora, che ti va di fare oggi?” proposi a Kristen ancora mezza addormentata.

“Le opzioni?”. Sbadigliò. Che tenera che era!

“Beh, passeggiata, nuotata, giro turistico oppure stare qui a poltrire. Scegli tu”.

“Andiamo alla spiaggia!” saltò fuori dal letto.

“Come vuoi amore”. Si avvicinò a me e mi circondò i fianchi. Poi appoggiò la testa sul mio petto e si stiracchiò.

“Ehi!” urlai sentendo il rumore delle sue ossa.

“Non ho dormito benissimo stanotte. Poi russavi!” mi diede un colpetto sulla schiena.

“NO! Io non russo! E beh, tu parli!”

“E che ho detto?” ripensai alla notte.

“Beh, dicevi, -no, non può essere! Non sono ancora pronta!- qualcosa di questo genere. Ti ricordi che cosa hai sognato?” sapevo già la risposta, ovviamente non se lo ricordava, come la maggior parte delle volte.

“No...”

“Che novità!!!” scoppiammo a ridere. “Allora al mare! Prendi il costume”.

Uscimmo dalla camera e come due bambini l'ultimo giorno di scuola, felici più che mai, ci buttammo in acqua.

“Aiuto!! Cos'è quel coso!!!” urlò Kristen.

Mi avvicinai per guardare meglio.

“Tesoro, è un pesciolino, non ti fa niente! Guarda, scappa!”. Lo scacciai via.

“Grazie!” mi avvinghiò a me e mi circondò il collo con le braccia e i fianchi con le gambe.

“Cosa vuoi che faccia ora, signorina?!”

“Stringimi, ho bisogno di te”. Feci ciò che mi disse, in un lampo sprofondammo in un momento di tenerezza e sdolcinatezza.

 

DRIIIIIN

“Noooo. Non voglio andare a scuola! Dai mamma!”

“Emh, Rob! Stai bene?” aprii gli occhi e lei era lì, davanti a me, bella come il sole.

“Ehi!” guardai l'orologio: segnava le 6:00 “Perchè mi hai svegliato?”

“Si dà il caso che tu debba partire tra due ore...”

“Partire?” non mi ricordavo niente. Kristen mi guardò stralunata.

“Ma, ma Rob, tu stai male”.

“Ah! Già, scusa mi ero dimenticato”.

“TU SEI MATTO. Seriamente, pensavo che ti si fosse fuso il cervello più di quanto lo sia già!”. Le lanciai un'occhiata di sfida e poi incominciai a farle il solletico sui fianchi.

“Simpaticona!”

“Dai! Basta, vai a vestirti! Questo è un ordine!”

“Sì signora!” le mollai un bacio leggero sulle labbra e mi diressi verso l'armadio.

 

Aeroporto.

 

“Uffa, non voglio andare...” ero insopportabile,continuavo a lamentarmi.

“Robert!” Kristen mi minacciò con lo sguardo.

“Ok, ok. Non lo dico più”. Mi arresi alla sua volontà.

“Prometti”. Mi puntò il dito sul naso.

“Prometto”.

“Robert, dobbiamo andare”. Mi disse Dean “L'aereo sta per partire”.

Mi avvicinai a Kristen e la baciai intensamente. Chissà quando avrei potuto di nuovo assaporare il gusto delle sue labbra!

“Robert” mi richiamò Dean.

“Cazzo, Dean. Stai un po' buono!” gli dissi girandomi scocciato e ripresi a baciare Kris che intanto se la rideva sotto i baffi.

“Ciao amore mio. Ci vediamo tra qualche giorno. Ti amo da impazzire”.

“Ok. Ciao amore, ti amo anche io”. Accarezzai la sua guancia e poi mi accostai a Dean dirigendomi verso l'aereo guardando Kristen che piano piano si allontanava da me.

 

 

POV Kristen

 

Stavo guardando lo streaming della Premiere di Robert a Berlino. Mamma mia quanto era bello con quel completo marrone! Ripensai al messaggio che mi aveva mandato poche ore prima.

-Amore! Mi è venuto un dubbio atroce! La fede!!!!! Che faccio, la tolgo?

-Si, toglila è meglio per ora

-Ok, come vuoi. Ti amo

-Ti amo anche io.

Preferivo che le nostre nozze restassero nascoste ancora per un po' di tempo.

Mi sentivo terribilmente sola, così decisi di chiamare Nikki.

“Ehi Nikki! Come stai?”

“Bene, solo un po' stanca. Sono stata tutto il giorno sul set. Tu come stai? Ti sento un po' giù! Stai bene?”

“A parte l'assenza di Rob che mi demoralizza un po', ieri ho avuto anche un paio di attacchi di nausea. Poco fa ne ho avuto un altro”.

“Non è che...”

“No, penso di no. Ieri sono andata a trovare mia mamma che ha una specie di virus intestinale. Me lo avrà attaccato”.

“Ok, ma non escludere l'ipotesi”

“Nikki, senti, non è che hai voglia di venire a farmi un po' di compagnia? Mi sento terribilmente sola”.

“Ehi! Scherzi! Non devi neanche chiederlo! In un lampo sono lì da te”

“Grazie tesoro”.

“Kristen. Lo sai che io ci sono sempre, lo sai.”

“Grazie Nikki, grazie davvero di tutto!”

“Arrivo”

e infatti dopo un mezz'ora era già a casa mia distesa sul mio letto. Scherzavamo e prendevamo in giro Robert e il nuovo ragazzo di Nikki, Thomas.

“Senti Kris, ti posso dire una cosa?” divenne all'improvviso seria.

“Certo, dimmi.”

“Secondo me dovresti farlo il test” incrociò le braccia.

“Non so...” non credevo di essere incinta. Mi sembrava il solito virus.

“Kristen non costa nulla provarci, solo un paio di minuti”. Si, aveva ragione. E se fossi stata davvero incinta?

“Ok, hai ragione. Vado a prenderlo”. Mi avvicinai al bagno e presi dal mobiletto la confezione del Clearblue.

“Ecco. Vado a farlo allora”.

“Sì, forza, su!” mi incoraggiò lei sfregandomi la spalla.

Entrai in bagno e seguii alla lettera tutte le istruzioni. Ora bisognava solo aspettare qualche minuto.

“Allora?” mi domandò curiosa Nikki.

“Dobbiamo aspettare ancora 10 minuti”.

Finalmente l'orologio segnava le 23 e i dieci minuti erano passati. Sicuramente erano stati i minuti più lunghi e stressanti di tutta la mia vita!

Mi diressi in bagno e afferrai tra le mani la bacchetta bianca, senza guardare l'esito e uscii.

“Nikki.” mi preparai a dirle il risultato. “È....”

  

Bene, spero vi sia piaciuto.
Recensite!
Baci
Stefy

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Capitolo 15
*** Altre occasioni ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Altre occasioni (cap 15)

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Ciao a tutti!
Oggi posto il capitolo venerdì perchè domani non posso, vado a fare shopping per la festa di fine scuola! Yeahhh
FINALMENTE E' FINITA!
Cooooomunque.... parliamo di cose più interessanti!!!
Avete visto gli MTV Movie Awards????? I nostri hanno trionfato in TUTTO!  u.u Sono i migliori! Il best Kiss mi ha un po' delusa... Però è stata una cosa simpatica... mi sono rallegrata poi vedendo il video nel backstage! *-*
COMUNQUE! PARLIAMO DEL CAPITOLO!
C'era in ballo la gravidanza di Kris... bene, in questo cap scoprirete tutto! (Anche se penso abbiate già capito...)
E' un capitolo ricco di avvenimenti ed  abbastanza lunghetto!
Vi lascio alla lettura!
Un bacio!
Stefy

PS: Se volete, recensite, cliccate Mi piace e condividete su Facebook! Grazie! :)


POV KRISTEN

Eravamo rimasti a questa frase...

Mi diressi in bagno e afferrai tra le mani la bacchetta bianca, senza guardare l'esito e uscii.
Nikki.” mi preparai a dirle il risultato. “È....”.


 

Nikki mi guardava impaziente e mi fece cenno con le mani di continuare.

E' negativo”. Sospirai dopo aver letto l'esito. Lei si alzò e con due falcate mi raggiunse.

Sei sicura? Fa vedere le righette”. Allungò la mano e io le porsi il test.

Qui ti dice direttamente se sei incinta o meno. Non ci sono le righe”.

Ah, ok”.

Bene, ora che sappiamo la verità, andiamo a dormire. Ti fermi qui?” le proposi.

Se non ti do fastidio, mi piacerebbe molto”.

Ma che dici! Se te lo chiedo!”

Dopo esserci cambiate e lavate, ci accomodammo sul letto e parlammo un po' prima di addormentarci.

Kiki, dimmi la verità, ti dispiace che sia negativo il test, vero?”. Sapevo che me lo avrebbe chiesto, era una domanda ovvia.

Beh, sai, io e Robert vogliamo una famiglia, ne abbiamo parlato più volte. Però non sono sicura di essere pronta, ora”.

Mmh”

Però sarei stata felice se fosse risultato positivo, non posso negarlo”. Una lacrima solitaria uscì dal mio occhio. Nikki mi tirò a sé e mi avvolse, cullandomi.

Ci saranno altre occasioni, non ti preoccupare tesoro”.

Si, lo so”. Infondo io e Rob potevamo riprovarci, non c'era nulla di sbagliato. Avevo reagito in quel modo perchè sotto sotto speravo che fossi incinta, si era accesa una speranza in me. Quella nausea frequente... mi ero illusa.

Dormiamo ora”. Acconsentii e chiusi gli occhi cercando di addormentarmi.

 

Passarono un paio di giorni e io dovevo partire per Londra. L'inizio di un nuovo film, Biancaneve. Ero felice perchè l'indomani avrei rivisto Robert, però ero debole e sfiancata. La nausea non era sparita, né tanto meno calmata. Presi qualche pasticca in quei giorni, facevano effetto, ma dopo un po' ritornava la situazione iniziale. Incominciavo a preoccuparmi, così decisi di andare dal medico. Non mi era mai piaciuto l'ambito della medicina e degli ospedali, cercavo sempre di evitarli in qualunque modo. Ma quella era una questione importante.

Salve dottoressa Smith”

Ciao Kristen! Cosa ci fai qui?” mi chiese stupita. Frequentavo pochissimo il suo studio, circa una, due volte l'anno.

E' da un paio di giorni che ho continua nausea, giramenti di testa e mi sento debole. Ho fatto il test di gravidanza ma è risultato negativo”.

Mh, mangi?”

Sì! È questo il punto! Ho la nausea, però mangio lo stesso!” la mattina mi ero mangiata un muffin e una tazza di caffè!

Kristen, quante volte hai fatto il test di gravidanza e quando?”

L'ho fatto una volta sei giorni fa”.

Rifallo, alcune volte questi test non sono affidabili. Magari ti è capitato quello difettoso”.

Lei crede?” si riaccese una speranza in me.

Tutti i sintomi portano ad una sola direzione, la gravidanza. Ascoltami Kris, fallo”. Lei era sempre così premurosa e affettuosa verso di me. Non mi stupiva il fatto che fosse la dottoressa preferita delle star. Era il medico di fiducia di numerose persone famose, soprattutto giovani, come Nina Dobrev, Emma Waston, Avril Lavigne...

Ok, lo farò. Grazie mille. Quanto le devo?”

Ma scherzi? Niente, vai a fare questo maledetto test! So per certo che sarà positivo!” sorrise.

Grazie mille! Vado subito, le faccio sapere come è andata!” e mi incamminai verso l'uscita, sentendo di sfuggita il suo “ci conto” come risposta. Tutte le volte che uscivo da quel palazzo avevo una carica positiva addosso, era la dottoressa che me la trasmetteva. Corsi subito in una farmacia deserta e comprai il famoso oggetto e poi tornai a casa, dove trovai Nikki e Ashely ad aspettarmi. Erano molto preoccupate, mi vedevano debole e un po' giù di morale.

Allora Kristen, cosa ti ha detto?” mi urlarono all'unisono correndomi incontro.

State calme”. Mi sedetti sul divano. “Ha detto che sto bene e che dovrei rifare il test di gravidanza, perchè secondo lei sono incinta e può capitare che ogni tanto questi test facciano cilecca”.

Bene!!! Allora che aspetti! Vai!!!” mi abbracciò Ashely sollevata. Intravidi il sorriso di Nikki e la sua espressione più rilassata.

Vado!” tirai fuori il test dalla borsa e mi diressi in bagno. Seguii attentamente ogni passaggio indicato nelle istruzioni, ragionandoci più volte con la massima prudenza e attenzione, magari ero io che avevo sbagliato qualcosa sei giorni prima. Trascorsi i noiosissimi, ansiosissimi e lunghissimi 10 minuti, presi il test e lo passai alle mie amiche.

Guardate voi, io non ho il coraggio”. Mi coprii gli occhi con la mano. Ashely allungò la sua e lo prese.

Vediamo un po'...” sparai leggermente le dita della mano che copriva i miei occhi per vedere le loro espressioni: impassibili. Mi demoralizzai, era di nuovo negativo. Tolsi la mano dal viso.

Kristen...” incominciò Ashley “Mi dispiace ma...”

Diventerai mamma!!!!!!!” urlarono insieme.

C..c...cosa? Veramente? Fate vedere!” corsi vicino a loro e strappai dalle mani di Nikki la bacchetta bianca che riportava la scritta: “INCINTA”.

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Wow... non ci posso credere!” portai istintivamente le mani sulla pancia “Qui...qui dentro ora c'è un mini-Rob!”

O una mini-Kris!” precisò Ashely.

Sono così felice!” corsi ad abbracciare entrambe.

Anche noi lo siamo, tanto Kirs. Vi vogliamo tanto bene, a te, a Rob e a questo minuscolo esserino che tieni in grembo”.

Grazie Nikki, grazie Ash per esserci sempre! Come farei senza di voi?”

Saresti persa!” e scoppiammo in una fragorosa risata.

 

 

Piccolino, oggi conoscerai il tuo papà!” sussurrai vicino alla mia pancia, ancora incredibilmente piatta, convinta che quel minuscolo esserino, grande quanto un fagiolo, potesse sentirmi e capire. Ero seduta sull'aereo che mi avrebbe finalmente portata da Rob dopo sette lunghissimi giorni di lontananza. Ci eravamo sentiti al telefono e su skipe. Il problema della seconda opzione era la difficoltà dell'orario, ma alla fine ci accordammo per un'ora: le tre del pomeriggio per me, le nove di sera per lui. Era l'orario più comodo.

Squillò il cellulare: era Robert.

Ciao amore mio!” urlai tutta emozionata.

Sei di buon umore oggi eh?”

Si! Finalmente ti rivedo! Stasera sei tutto per me, vero?”

Ma... veramente, c'è una festa con il cast...”

C..cosa?” non poteva lasciarmi sola in albergo! Lui che era così in ansia di lasciarmi per una settimana, ora che finalmente poteva rivedere i miei occhi andava ad una festa. Carino...

Amore! Ma è ovvio che sto scherzando! Secondo te cosa mi frega della festa. Io voglio solo TE!” sottolineò le ultime parole.

Cattivo, mi stavi facendo incazzare!”

Sorry.... mi perdoni?” fosse stato davanti a me ora avrebbe sfoggiato la sua solita faccia da cucciolo.

Va bene. Ora sto per partire! Ci vediamo stasera. Mi troverai in camera. Te lo prometto!”

Ok, ti amo”

Ti amo anche io. Ricordati di togliere la fede”

Va bene! Ciao!” e riattaccò.

L'aereo si alzò e io cercai una posizione comoda per dormire. La trovai subito per fortuna e mi feci cullare dalle mie canzoni preferite verso il mondo dei sogni.

 

Kristen, svegliati! Siamo arrivate!” mi urlò nell'orecchio Ruth.

Ah, va bene!”

guardai fuori dal finestrino, era buio. Scendemmo dall'aereo e ci dirigemmo subito verso l'albergo che aveva prenotato Robert.

Buona sera signorina Stewart!” mi diede il benvenuto un uomo tozzo che sedeva alla reception “una singola?”

Emh, veramente sarei in camera con il signor Pattinson”

Oh, giusto, che scemo. Mi scusi! Sono un po' fuso a quest'ora!” immediatamente mi girai a guardare l'orologio che segnava mezzanotte e mezza. Di lì a poco Robert sarebbe tornato dall'after party, mi aveva promesso che ci sarebbe stato poco.

Così mi incamminai verso la suite e vi entrai. Era grande e accogliente. Andai subito in bagno a farmi una doccia dopo quelle lunghissime 10 ore di aereo! Ero sudata marcia. Per essere a Londra, faceva più caldo del solito.

Quando ebbi finito di rinfrescarmi mi coricai sul letto e accesi la TV.

Dopo una buona mezz'oretta sentii dei passi nel corridoio e attesi il rumore della chiave. Nulla. Dopo una manciata di minuti altri passi, ma ancora niente Robert. Questo accadde per circa cinque, sei volte e mi stufai così catapultandomi alla porta la aprii e mi gettai fuori per vedere cosa stesse succedendo! Uscendo dalla stanza un corpo, mi bloccò e delle mani mi afferrarono. Quelle mani, quell'odore, quella pelle morbida che avrei riconosciuto tra mille altre. Alzai lo sguardo ed eccolo lì, di fronte a me, lucente come il sole.

Ma ciao!” mi soffiò

C...ciao”. Finalmente stavo di nuovo bene. Ero a contatto con il suo corpo, lo sentivo, sentivo le vibrazioni che mi percuotevano dopo tanto tempo e mi sentii a casa. Mi gettai al suo collo e iniziai a baciarlo. Assaporavo la sua pelle, le sue labbra sottili e lui fece la stessa cosa per un paio di minuti.

Entriamo” mi spinse dentro continuando a baciarmi fino a farmi stendere sul letto. In un attimo eravamo nudi e pronti per amarci di nuovo dopo troppo tempo. Mi sentivo a casa, stretta nella sua presa forte e potente, mentre cercavo di donargli tutto l'amore che avevo.

Poi ci accasciammo stremati sul letto e ci addormentammo abbracciati.

Al mattino, casualmente la mano di Rob finì sulla mia pancia e mi fece ricordare della notizia meravigliosa che dovevo dargli e lo svegliai. Mi era dispiaciuto un sacco, dormiva così bene, ma dovevo dirglielo!

Amore, svegliati! Di devo dire una cosa importante!” scattò in piedi.

Cosa? Cos'è successo? Stai male?”

No, no, stai tranquillo. Ti devo dare una bella notizia”. Sorrisi

Wow! Sentiamo!” si mise comodo sorridendo.

Robert, sono incinta”. Il sorriso sparì dalla sua faccia, divenuta ora sorpresa.

C..cosa? Stai scherzando?”

Ovvio che no”. Si passò una mano tra i capelli, cosa che faceva sempre quando era nervoso.

Ma come è possibile? Non prendevi la pillola?”

Non l'ho presa”.

C..co...come non l'hai presa? Ma sei matta?” mi urlò in faccia. Non lo riconoscevo.

Ro..Robert...” la voce mi si spezzava in gola. “Ne abbiamo parlato tante volte... è da tanto che non la prendo più! Credevo ti avrebbe fatto piacere!”

Infatti mi avrebbe fatto piacere, non ora!” mi rispose isterico più di prima.

Cosa vuoi dire Robert?” sentivo gli occhi umidi.

NON SIAMO ANCORA IN GRADO”. Urlò più forte di prima. L'aveva detta grossa... e se ne accorse pure lui. Cercò di rimediare “No, io...”

Robert! VATTENE! TU non sarai in grado di gestire un bambino! Vorrà dire che me ne occuperò da sola!”

No, Kris, io non...” si avvicinò a me allungando una mano che mi sfiorò il braccio, ma io l'allontanai subito.

VATTENE!!!!” gli tirai un pugno sul petto tra i singhiozzi che ormai mi stavano divorando.Non ci potevo credere! Avevamo parlato tante volte di formare una famigliola, mi sembrava così strano... Non voleva questo bambino, la cosa che più mi aveva resa felice in quei giorni!

No, non vado. Parliamo!” mi afferrò i polsi.

VATTENE!!!!!”

“NO!” cercavo di spingerlo indietro senza successo.

Allora vorrà dire che me ne andrò io”. Cercai di liberarmi dalla presa ferrea. “Mollami” non lo fece “MOLLAMI CAZZO! TI HO DETTO DI LASCIARMI!” finalmente si accorse di quanto fossi disperata e lentamente abbassò le mani e io fuggii in bagno sbattendomi la porta dietro e chiudendola a chiave. Mi accasciai sul pavimento, con la schiena appoggiata alla porta. Sentii i passi di Robert avvicinarsi e poi la maniglia si mosse.

Kristen, aprimi”. Non risposi, non avevo più le forze, potevo solo piangere e sfogarmi bagnando il pavimento bianco.

 

 


 


 

Ecco qui!
Non uccidetemi, vi prego!!!!
Ricordate, Robsten is True... Perciò.... ;) Giungete alle conclusioni!
Stefy!

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Capitolo 16
*** Don't Wanna Miss You Tonight ***


 

TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Don't Wanna Miss You Tonight (cap 16)

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Salve a tutti! Carissimi lettori!! ^_^
FINALMENTE HO FINITO LA SCUOLA!!! Yeahhhhhhhhh
(Magari ci scappa anche qualche aggiornamento della storia anticipato, ora che ho più tempo :)
Prima di parlare del capitolo, voglio dedicare questo aggiornamento a una persona che mi sostiene sempre su Facebook. Lei penso sia la mia "fans" n° 1. Legge sempre, commenta e vive proprio la storia! Io la adoro!!!!!
Sto parlando di Arianna Cirillo. GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE. Ci tenevo a dirlo "pubblicamente".

Bien, detto questo, passiamo al capitolo... Inizio col dire che è scritto sia dalla parte di entrambi.
Siamo rimasti un po' male lo scorso capitolo, no?
In questo sarà presente parecchio dolore, d'altronde, la situazione non è proprio rosea... :(
Ma non temete, la vostra Stefy salverà la situazione! ;)
Ok, vi lascio alla lettura!
Un bacio!




POV ROBERT
 

Mi avvicinai alla porta e afferrai con forza la maniglia che si muoveva a vuoto.

“Kristen! Aprimi!”. Non ricevetti alcuna risposta.

“Apri questa maledetta porta!” insistetti ancora. Volevo chiarire.

“Robert...” pronunciò il mio nome con calma ed estrema lentezza, ma poi scoppiò. “VATTENE!!!!!!”

Mi arresi e presi il cellulare, il portafoglio e le sigarette e poi uscii dalla camera, lasciandola a malincuore. Sapevo che si sarebbe ridotta ad uno straccio, a piangere l'anima. Che bastardo che ero! Ma come avevo potuto fare una cosa del genere? Io volevo quel bambino, lo volevo! Negli ultimi mesi io e Kris quasi non avevamo parlato d'altro! Avevamo deciso che ci avremmo provato finita la promozione di Breaking Dawn. Ora, quella piccola creatura era arrivata all'improvviso, non ero pronto ad una notizia del genere. Però lo desideravo, e mi stupii di come io avevo reagito. Cretino, deficiente, cretino, STRONZO! Mi ripetei in testa lungo il tragitto verso la casa dei miei genitori.

“Robert? Che ci fai qui?” mi domandò mia mamma vedendomi.

“Ti devo parlare, devo riflettere e ho bisogno d'aiuto!” lei si sporse e mi tirò a sé abbracciandomi.

“Entra tesoro. Ci sono solo io. Gli altri sono usciti”.

Ci accomodammo sul divano e finalmente scoppiai anche io. Lasciai che le lacrime che mi pungevano gli occhi sgorgassero liberamente sulle mie guance.

“Oh, amore. Che è successo?” mi chiese allarmata mia mamma.

“Mamma, ho fatto una cazzata, una grandissima cazzata! L'ho persa! L'ho persa per sempre!” mi gettai fra le sue braccia.

“Shhh. Tranquillo. Ti va di raccontarmi?” mi accarezzò il capo. Feci cenno di sì e tra i singhiozzi, incominciai a parlare.

“Quando sono tornato in albergo c'era Kris che mi aspettava. Abbiamo fatto l'amore, tutto bene fino a stamattina. Lei, lei mi ha detto...” feci una breve pausa “che è incinta”.

“Ma è stupendo!!!!!” gridò entusiasta lei.

“Lo so mamma, ma io preso dall'agitazione e dalla sorpresa, sono andato in crisi e le ho detto che non eravamo in grado di occuparcene e in poche parole le ho fatto capire che non lo voglio”

“Oh...”
“Ma mamma! Io lo voglio! Voglio questo bambino! Voglio tenerlo in braccio, farlo giocare! E sopratutto voglio Kristen! Come faccio??? L'ho persa per sempre e ora non so come riparare!”. Mi ero trasformato in una fontana vivente.

“tesoro, vedrai che la soluzione arriverà. Tu non l'hai persa, vi amate troppo per far sì che il vostro rapporto vada a rotoli. In tutti i miei anni di vita non ho mai visto una relazione più solida e due persone innamorate come lo siete voi. MAI! Perciò si sistemerà tutto. Vedrai”

“Mamma, non lo so. Ho fatto troppi errori, non so se riuscirà a perdonarmi anche questa volta”.

“Tesoro, ora hai bisogno di riposare, vai su, tranquillizzati e vedrai che si sistemerà tutto. Abbi fiducia” mi tirò di nuovo a sé stringendomi forte. Come era bello sentire mia madre così vicino. Lei era da sempre stata la mia “consigliera” e ci azzeccava sempre in tutto! Speravo lo avesse fatto anche questa volta...

Andai in camera e mi coricai sul letto. Chiusi gli occhi, mi bruciavano da morire. Cercai di non pensare a niente e con molta fatica mi addormentai.

 

POV Kris

 

Mai come in quel momento desideravo fumarmi una sigaretta e andare a bere litri e litri di drink. Però non potevo. Ora dentro di me cresceva una piccola creaturina innocente.

No, no, no! Non ci potevo credere! Robert, la persona che ritenevo più dolce, più amorevole, più comprensiva del mondo mi aveva delusa in quel modo. Non riuscivo a spiegarmelo. Non capivo il perchè di quella reazione, così frenetica, isterica e deludente... magari era stato colto di sorpresa, infondo avevamo programmato tutto, invece il bimbo era arrivato all'improvviso, silenzioso, indisturbato. Ma se fosse stato sorpreso, sicuramente mi avrebbe cercata, contattata dopo qualche giorno. Di solito quando litigavamo succedeva così, ma questo non era un litigio normale, sopratutto perchè lui non mi chiamò MAI. Era passata più di una settimana e non avevo ricevuto neanche un messaggio. Neanche un semplice SCUSA o ancora un più semplice CIAO. Niente. Nei primi giorni di lontananza controllavo costantemente il cellulare senza successo. Negli ultimi tempi, invece, ci avevo quasi rinunciato. Era sparito nel nulla. Io non mi ero fatta sentire da nessuno, chiamai solamente Ash e Nikki, che però erano a Los Angeles, cosa ne potevano sapere di dove fosse mio marito!

Quel giorno mi svegliai più carica e più in forma. Decisi di chiamare a casa dei genitori di Robert. Composi il numero e attesi qualche secondo. Dopo due squilli, una voce roca e assonnata rispose.

“Pronto?”

Attaccai immediatamente. Era LUI. Non so perchè lo feci. All'improvviso tutto il coraggio con cui mi ero svegliata si nascose, per lasciare spazio alla solita Kristen timida. Beh, almeno sapevo dove era, sapevo che non era morto, né disperso per il Regno Unito.

Ero proprio un coniglio! Cavolo, io volevo chiarire con Robert, volevo riaverlo accanto. Però, se lui non voleva questo bambino, non sarebbe successo mai.

Kristen! Forza! Tamburellai le dita sulla pancia piatta e ripresi in mano il cellulare e composi per la seconda volta il numero. Avevo il cuore a mille.

“Pronto?” rispose una voce femminile, Lizzy.

“Ciao Lizzy. Sono Kris”.

“Ciao! Ma dove sei? Come stai?”

“Sono in albergo, e beh, come vuoi che stia?”

“Mio fratello è uno scemo! Tu ti meriti di meglio”:

“Dai, ora non dire così! Io lo amo”. Era la pura, innocente verità! Anche se mi aveva fatto male, non potevo cambiare i miei sentimenti sei suoi confronti. Erano troppo forti.

“Sì, lo so. È l'unico motivo per cui è ancora in vita! Altrimenti lo avrei ucciso!”

“Smettila!”

“Ok, ok. Ma come stai? Nel senso, hai la nausea?”

“Un po'... alcune volte avrei bisogno di una mano. La SUA mano. Però, non c'è”. quante volte, mentre ero chinata sul gabinetto, desideravo che ci fosse Rob a tenermi i capelli e a confortarmi.

“Non parlare così, Kris! Altrimenti finisce male”.

“Senti Lizzy... posso... posso parlare con lui?”

“Sicura?”

“Si”

“Ok, aspetta un secondo... è su in camera”. Sentii le scale scricchiolare e una porta aprirsi.

“Ehi, aspetta un attimo”. Riprese lei.

“Che c'è?”

“Senti?” allungai l'orecchio e sentii Robert cantare.

“Si, sento. Lasciami ascoltare”

“Ok” sentii che si allontanò il telefono dall'orecchio.

 

You are the one
It’s not just for fun
Don’t wanna miss you tonight
I wanna kiss you so right
Don’t wanna miss you tonight
I want to kiss you untill the sunrise

 

 

“Ma lo senti?” disse Lizzy parlando sottovoce

“Si,si”

“Che ridicolo”.

“Non è vero. Lui si rifugia nella musica e si sente bene quando lo fa!” sentii un'altra melodia e così le chiesi di farmi ascoltare.


Come up to meet you,
Tell you I'm sorry,
You don't know how lovely you aaaare.
I had to find you,
Tell you I need you,
Tell you I set you apaaart.
Tell me your secrets,
And ask me your questions,
Oh, let's go back to the staaart.
Runnin' in circles,
Comin' up tails,
Heads on the science apaaart.
Nobody said it was easy,
It's such a shame for us to paaart.
Nobody said it was easy,
No one ever said it would be this hard.
Oh, take me back to the staaart.

I was just guessing,
The numbers and figures,
Pulling the puzzles apaaart.
Questions of science,
Science and progress,
Do not speak as loud as my heaaart.
Tell me you love me,
Come back and haunt me,
Oh, when I rush to the staaart.
Runnin' in circles,
Chasin' tails,
Comin' back as we aaare.
Nobody said it was easy,
Oh, it's such a shame for us to paaart.
Nobody said it was easy,
No one ever said it would be so haaard.
I'm goin' back to the start.

 

Ancora un'altra melodia. Stavolta erano parole sue.

 

Yes, I know. I am an idiot.
you, you know, you're fantastic.
I, stupid boy,
I can ruin everything, always.
tell me the reason why I am this?
after I open my mouth
all the good times they become terrible.
I love you Kris and you know it.
I know you love me, I hope.
but is that enough?
I never change, i'll always be that!
how many errors can you forgive me again?
I want you
I want you and the little baby that you hold lovingly preserved
Our little creature.
I want to be his dad
give him the baby food
and want to be your side at all times of your life. and his life.
but how can i tell you?
Now you don't want to see me
don't want to hear my voice.
but I can't blame you for that.
Instill is my fault.
as always.

TRADUZIONE


, lo so. Io sono un idiota.
Tu, lo sai, sei fantastica
Io, ragazzo stupido,
  Riesco a rovinare tutto, sempre.
dimmi il motivo per cui io sono così?
dopo che ho aperto la mia bocca
tutti i bei momenti diventano terribili.
Ti amo Kris e lo sai.
Lo so che mi ami, spero.
ma è sufficiente?
Io non cambierò mai, sarò sempre così!
quanti errori puoi perdonarmi di nuovo?
Ti voglio
Voglio te e il bimbo che tieni amorevolmente custodito.
La nostra piccola creatura.
Voglio essere suo padre
dargli la pappa
e vogliono essere al tuo fianco in ogni momento della tua vita. e della sua vita.
ma come posso dirtelo?
Ora che non vuoi vedermi
non vuoi ascoltare la mia voce
ma non posso rimproverarti per questo.
  Infondo è colpa mia.
come sempre.


Il mio viso era inondato di lacrime e sentii anche Robert che piangeva disperatamente. Non lo avevo mai sentito piangere così. Si credeva praticamente un mostro. Il mio cuore si sciolse. Tutta la rabbia e il rancore che avevo erano improvvisamente spariti. Sentivo il pianto disperato di mio marito e riuscivo solo a pensare a noi e alla nostra magnifica storia, che non poteva finire così.

  

FINITO!!!
SECONDO VOI CHE COSA SUCCEDERA'???
LO SCOPRIRETE LA PROX SETTIMANA! ^^
UN BACIO
STEFY

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Capitolo 17
*** Ti amo, per sempre ***


 

TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Ti amo, per sempre (cap 17)

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Salve a tutti!

Ok, ok, lo so! Sono veramente dispiaciuta... vi avevo promesso che il capitolo lo avrei postato prima di sabato e guardate quando lo pubblico, un giorno prima! Sono proprio scandalosa.. :/ Purtroppo sono stata impegnatissima con la danza (martedì ho il saggio! Fatemi in bocca al lupo! u.u), poi vari saggi di mie amiche e pizza di classe, un casino!
COOOOOOOMUNQUE!

FINALMENTE i nostri Robsten si riappacificano! Yeeeeehhhh! ^^ Ve lo avevo promesso che non sarebbe durata a lungo! u.u

Il capitolo sarà scritto da parte di entrambi e niente...

Buona lettura, recensite e mettete me gusta!! :)

 

PS: Dedico questo capitolo a daddyaya76 che mi segue sin dal primo capitolo e ogni settimana trova il tempo di lasciarmi una sua magnifica ed entusiasmante recensione! GRAZIE!
Inoltre ringrazio tutti i nuovi lettori e in particolare Sara, che mi ha detto che si è letta tutti i 16 cap precedenti in un giorno! Che tour de force! XD

Bando alle ciance...

ecco il capitolo!
Stefy

 

 

POV ROBERT.

 

Poteva un ragazzo solare e allegro come me, ridursi in quello stato? Evidentemente sì.

Vagavo per casa, con l'aria da zombie. Ringraziai il cielo che il mio tour promozionale di Water For Elephants fosse finito.

Mi sedevo sul divano a guardare programmi TV a cui non ero mai stato interessato prima. Mangiavo quel poco che mi bastava: un po' di pasta o panini, qualche lattina di birra ed ero a posto, per modo di dire. Non ero a posto per niente! Io in quel momento dovevo essere a casa mia, con mia moglie e mio figlio, nel nostro nido d'amore, non a casa dei miei. Mi sentivo proprio un bamboccione. Ma d'altronde dove potevo andare? Potevo andare a casa a Los Angeles, ma ero quasi sicuro che avrei incontrato Kristen e lei naturalmente non mi avrebbe neanche aperto la porta, così sarei finito in un hotel. No, preferivo stare dov'ero.

Ma quanto ero stupido? Me ne stavo lì seduto a cantare canzoni malinconiche, senza ombra di vita: da tagliarsi le vene. Eppure non riuscivo a far diversamente. Tutta la mia vita ora era punto di domanda enorme.

Avevo appena finito di cantare la mia nuova canzone, che più che canzone preferivo definire l'insieme delle mie emozioni e sentimenti che provavo in quel momento. Senza volerlo mi ritrovai in un pianto disperato che cercavo di controllare senza avere successo, era più forte di me. Mi succedeva spesso in quel periodo. Fino a quel momento avevo considerato debole e senza palle un uomo che piange, ma solo ora mi rendevo conto di quella cazzata enorme. Le lacrime sono un istinto naturale per ogni uomo, donna o maschio che sia. Personalmente, mi sentivo meglio quando piangevo, forse perchè il dolore che provavo era troppo grande per restare imprigionato all'interno del mio corpo.

Immerso nei miei pensieri e nelle lacrime sentii un sussurro dietro di me.

"Che faccio?" mi voltai immediatamente, asciugandomi leggermente il viso. Dietro alla porta vidi un'ombra.

“Chi è?” domandai incuriosito.

“Emh... sono io Rob. Posso entrare?” era Lizzy.

“Oh, la signorina Lizzy si degna di parlarmi! Se hai intenzione di farmi notare ancora quanto sono stupido e stronzo, no. Lo so già da solo. Altrimenti entra”. Dopo aver raccontato l'accaduto anche a lei, non mi aveva più rivolto la parola. Lei e Kris erano molto amiche e non riusciva a sopportare che le avessi fatto ciò. Se non lo sopportava lei, figuriamoci io! Avevo deluso come non mai la mia ragione di vita!

“Scusa... voglio... voglio solo parlare”. Si avvicinò cauta e vidi che chiuse una chiamata.

“Con chi parlavi?”

“Emh... era... era Kristen”. Mi confessò.

“Oh. E... cosa ti ha detto?” Kristen aveva telefonato, buon segno.

“Era lei anche prima quando sei andato a rispondere tu”. Quando avevo risposto la chiamata terminò subito.

“Oh.”

“Comunque, Kris voleva parlare con te”. Cosa? Voleva parlare con me!

“C..con me? Ma come è possibile? Come minimo ora dovrebbe odiarmi”.

“Le manchi. E se lo vuoi sapere la sua voce non era arrabbiata, anzi... lei ha bisogno di te Robert. Senza non può andare avanti. Le ho chiesto se aveva la nausea, come stava e sai lei cosa mi ha risposto?” feci cenno di no con la testa. “Mi ha detto esattamente queste parole: Un po'... alcune volte avrei bisogno di una mano. La SUA mano. Però, non c'è”. questa era una pugnalata al cuore.

“Io... io... Oh!” sprofondai nelle braccia di mia sorella.

“Dovete risolvere. Lei ora non è più arrabbiata, è triste. Devi fare qualcosa. Non aspettarti di certo che faccia lei il passo!”

“Ok.. ma, hai detto che voleva parlare con me, perchè non me l'hai passata?”

“Perchè mentre salivo, ha sentito che cantavi e ha voluto ascoltare. Ha sentito tutto. E con tutto intendo anche l'ultima canzone. Si è commossa e si è messa a piangere, non ce la faceva a parlare. Mi ha detto che forse avrebbe richiamato stasera. Ora, io ti consiglio di sorprenderla, prima che lei chiami! Lei crede che tu non sappia niente della sua telefonata. Vai da lei, fai qualcosa, non lo so. Però ti prego, risolvete!”.

Mi sembrava così strano parlare così con mia sorella. Era il discorso più profondo che avevamo avuto in 25 anni! Di solito lei mi riempiva di battute e insulti.

“Ma ora lei dov'è? È tornata a LA?”

“No, è ancora qui. È in albergo”.

“Ok, Lizzy, io devo fare qualcosa. Ora mi spremo il cervello, devo organizzare una cosa indimenticabile. Mi dai la tua disponibilità se ho bisogno di una mano?”

“Certo”.

Ero cambiato da così a così, finalmente era riapparso il Robert combattivo e laborioso. Sorrisi.

“Oh! Questo è il mio Rob! Da quanto tempo è che non sorridi eh?!” mi diede un colpetto sulla spalla.

“Già... da un bel po'”.

“Sai... quella canzone... mi ha commossa! Guarda!!!” mi indicò un punto sul suo volto. Mi avvicinai e notai una lacrima.

“Noooo. Lizzy che piange per una MIA canzone? Deve essere proprio malinconica allora!”

“Si!! Lo è! Comunque... scusa se in questi giorni non ti ho cagato di striscio. Io, io ero incazzata a morte! Ma ora ho capito, e penso che abbia capito anche Kristen”:

“Grazie Lizzy, grazie”. Ci abbracciammo.

“Ok, ok! Ora basta smancerie! Mettiti al lavoro! Voglio una cosa EPICA”. Si alzò dal letto e mentre pronunciò l'ultima parola allargò le braccia tracciando un cerchio immaginario nel vuoto.

“Sì signora”.

 

 

POV Kristen

 

Ma, allora Robert lo voleva. Non potevo crederci. Però non capivo il perchè della sua reazione dopo il nostro allontanamento. Se lo voleva, perchè non era venuto a chiedermi scusa? Forse perchè si vergognava troppo, o forse credeva di aver fatto un errore incorreggibile. Conoscendolo, optai per la seconda opzione.

Il mio cellulare squillò e ancora in lacrime per la commozione, risposi.

“Lizzy?”

“Kristen, dai non ti abbattere. Stasera, usciamo”.

“Questo è un invito o mi hai programmato la serata?”

“Emh... devi venire, non permetterò che tu stia sola in albergo a piangere. Andiamoci a fare qualche drink!” tipico di Lizzy, in questo assomigliava molto a Dakota, sempre con lo spirito d'iniziativa e solari al massimo. Beh, ero decisamente fortunata ad avere queste persone vicino a me.

“Non posso bere. Ricordi, ho un piccolo Pattinson in pancia! Se bevo chissà come uscirà!”

“Giusto.... però secondo me è una piccola Stew!”

“Bah... chi lo sa... tra due settimane ho la prima ecografia”.

“Ahhhhhh. Beh, sono sicura che Robert ci sarà. Comunque, ci stiamo dilungando troppo! Passo a prenderti tra mezz'ora. Fatti bella!”

“Ma una maglietta e jeans no eh?”

“NO!” questa fu un'imposta! Risposta irrevocabile.

“ok.. mi preparo”.

Mi alzai dal letto e mi incamminai all'armadio: una volta arrivata, lo spalancai.

“Che mi metto?”

Optai per una maglietta nera e dei jeans, andando contro le regole dettate da Lizzy. Dovevo essere elegante? Beh, ci aggiunsi i tacchi, per me quello era elegante. I capelli li lasciai liberi.

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Lizzy non tardò ad arrivare e non discusse sul mio abbigliamento, non ero proprio dell'umore giusto.

“Dove andiamo?” le domandai. Lei mi guardò pensierosa e dopo qualche secondo mi rispose.

“Ora ti porto in uno dei pub più belli di Londra”.

“Certo, brava... Lizzy, stasera ti stai dimenticando un po' troppe cose: uno, sono ancora incinta,non è cambiato niente in 30 minuti, e se vado a bere poi... lasciamo perdere. Due, il pub più bello di Londra, uguale gente, uguale paparazzi, uguale foto, uguale essere rincorse per tutto il tempo. NO GRAZIE”.

“Mmh, come se lagnosa! Beh, allora andiamo a mangiare da Mc Donald's non so!”

“Ok, Lizzy... tu stai male... andare a fare una passeggiata con un gelato in mano non va bene?”

“Ok, scusa...”

“Dai, andiamo”.

Ci incamminammo verso un chioso poco distante e ordinammo i nostri gelati: panna e fragola Lizzy e cioccolato, panna e crema io. Avevo fame!

“Kristen, ti manca Rob, vero?” mi chiese mentre avevamo rincominciato a camminare lungo il Tamigi.

“Tantissimo Lizzy, troppo. Non lo vedo né sento da due settimane!”

“Gli manchi tantissimo anche tu, questo lo sai vero?”

“Lizzy, ma se veramente mi ama come dice, perchè non mi ha mai chiamata? Perchè?” le chiesi mentre una lacrima si confondeva con il mio gelato che stavo assaporando.

“Io ci ho parlato. Vedi... lui in pratica crede di aver fatto un errore irrimediabile, e ha paura di perderti per sempre”.

“Ma lui non può perdermi, io e lui siamo una cosa sola. E...” mi bloccai vedendo dove eravamo arrivate.

“Che c'è Kris? Ti senti bene?”

Chiusi un attimo gli occhi cercando di spingere indietro le lacrime.

“Si, è che... qui Rob mi ha chiesto.... di sposarlo ecco”. Eravamo dal London Eye. La prima lacrima scese sulla mia guancia.

“Oh, scusa, non volevo...”

“no, niente. Non potevi saperlo”. Mi asciugai con il palmo la guancia.

“Vuoi... vuoi andare via?”

“NO. Cioè... ti va se saliamo?”

“Certo, ma sei... insomma sei sicura?”. Mi chiese leggermente preoccupata.

“Si”. Volevo rivere quel momento bellissimo della mia vita, dove tutto luccicava intorno a me, dove io e Robert eravamo più uniti che mai.

Salimmo sulla cabina e ci accomodammo su uno dei divanetti che circondavano l'intero perimetro. Mi voltai verso il vetro: quanto era bella Londra. I ricordi di quella sera di qualche mese prima riaffiorarono nella mia memoria, uno alla volta. Ad un tratto, mentre guardavo fuori, mi sembrò di vedere la figura di Robert riflessa sul vetro. Impossibile, ero in soggezione. Chiusi gli occhi, le lacrime scendevano a go go, Lizzy era lì di fianco a me e mi teneva la mano. Li riaprii quando una mano mi toccò la spalla. Mi girai immediatamente, spaventata da quel contatto improvviso. Era lì davanti a me, i suoi occhi azzurri leggermente arrossati (aveva pianto molto evidentemente) ma ugualmente mozzafiato, la barba leggermente cresciuta e un'espressione tesa in volto. Dopo due secondi di shock improvviso, senza neanche pensarci due volte, mi buttai nelle braccia di Robert. Lui mi avvolse amorevolmente, stringendomi, mentre io mi stringevo a lui. Quanto mi era mancato! Risentire il suo profumo, il suo corpo, le sue mani, rivedere i suoi occhi, era la cosa più bella che mi potesse capitare.

“Dio Kristen! Scusa, scusa, scusa! io.. io non so come ho potuto!”. Anche lui si era messo a piangere.

“Oh Robert! Io ti amo”.

“Kristen io ti amo troppo, non so come sia potuto accadere... scusa, scusa. Lo sai che io volevo questo bimbo! Lo sai! Cazzo! Scusa! Non posso pensarci, come ho fatto a trattarti così”. Eravamo sempre stretti l'un l'altro. Io lo attirai a me ancora di più, sprofondando nel suo petto.

“Robert, lo so! Ti amo”. Dopo qualche secondo prese il mio viso tra le mani e lo allontanò.

“Kristen, riuscirai mai a perdonarmi anche questa?” mi guardava dritto negli occhi. Poteva leggere la mia anima e io la sua.

“Io ti ho già perdonato, credo che l'abbia fatto già da molto tempo”. Era vero, infondo non ero mai stata veramente arrabbiata con lui. Lo amavo troppo.

“Amore mio, io non so come farmi perd...” lo zittii buttandomi su di lui e facendo combaciare le mie labbra con le sue. Fu un bacio ricco di passione, che cresceva piano piano. Era da troppo tempo che non ci baciavamo, che non ci sentivamo completamente uniti.

“Ti amo”. Sussurrò nel mio orecchio.

“Ti amo anche io, sempre, ricordalo”. Risposi.

Mi voltai, e vidi che Lizzy non c'era più eravamo soli.

“Robert, andiamo via”. Gli presi la mano e lo trascinai fuori.

“Dove vuoi andare?”

“Andiamo nel mio albergo, ho bisogno di averti, di essere tua, ho bisogno di te”.

Arrivammo nella mia stanza e lui mi prese in braccio, facendomi coricare delicatamente sul letto enorme.

“Sei sicura che questa è una camera singola?”

“In effetti è una doppia, sai dovevamo starci noi due”. Si bloccò e si rabbuiò. “Amore, stai tranquillo, l'importante è che ora ci sei, e ci sarai sempre. Non mi abbandonerai mai più, vero?” gli accarezzai una guancia.

“mai, mai Kristen”. Prese a baciarmi il collo per poi arrivare alla bocca. Intanto io gli sbottonai la camicia che indossava e la buttai per terra. Passai poi ai jeans.

Lui tolse la mia t-short e i jeans. Poi sbottonò il reggiseno e mi sfilò gli slip delicatamente. Mi alzai e mi avvinghiai a lui per qualche minuto, volevo assaporare ogni momento, ogni azione che non avevamo fatto per così tanto tempo.

Robert si preparò per amarmi, ma un secondo prima che lo facesse si bloccò. E io mi spaventai.

“Che hai? Non ti va?”.

“No, no. È che... non è che facciamo male al bambino?”

Mi sciolsi come un ghiacciolo a sole. Ecco il primo gesto di Rob da papà premuroso.

“No, sai ora il nostro bimbo è grande come un fagiolo...”. Lui mi sorrise e poggiò la sua mano sulla pancia ancora piatta e io vi unii la mia. “Devi essere solo delicato”.

“Ok, lo farò. Ti amo lo sai?”

“Si, e so anche che ami nostro figlio, lo so”. Avvicinai il mio viso al suo e lo baciai intensamente.

Poi riprendemmo da dove ci eravamo fermati pochi minuti prima.

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E voillà!
Il capitolo è finito! ^^
Spero vi sia piaciuto!
Recensite e mettete mi piace! Un bacio!
Stefy

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Capitolo 18
*** Prima ecografia ***


 

TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Prima ecografia (cap 18)

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Salve a tutti!!!!
Ebbene sì! Sorpresa!!!! ^^ Ho caricato giovedì sera il capitolo! *mesisenterealizzata* u.u :D
Ma lo sapete che vi amo?
Veramente!
In questo aggiornamento volevo ringraziare TUTTI TUTTI TUTTI! Ma proprio TUTTI!
Chi mi segue qui su EFP, chi su Facebook, chi recensisce, chi mette mi piace, chi condivide su Fb, le 21 persone che hanno inserito la storia nei preferiti, le 14 nei ricordati e le 36 nelle seguite!!! GRAZIE!!!! GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
A proposito, sapete che io invio il capitolo a tutte le persone che hanno messo la storia nei preferiti, ricordati e seguite, ogni volta via messaggio qui su EFP (lo condivido anche su FB naturalmente) volevo scusarmi con voi perchè ora che siete veramente tanti ci metto un po' a inviare a tutti il capitolo! Perciò scusatemi se tardo un po'! :)
Detto questo, passiamo al capitolo...
Sarà molto molto dolce... avremo la prima ecografia, dove Rob e Kris vedranno per la prima volta il/la loro piccolino/a. ;)
Non ho nient'altro da dire!
Bando alle ciance!
Ecco il capitolo! Yeah!
Stefy

RECENSITE!!!! :D




POV KRISTEN


Mi sentivo tremendamente bene, beata fra le braccia di mio marito, ritornato finalmente a casa. Quante volte mi ero chiesta se sarei stata di nuovo in quella posizione. Pensavo sempre al peggio per essere preparata in tutto, però non sempre si rivelava una buona idea, ormai credevo che la nostra storia fosse finita, senza speranza. Mi capitavano giorni dove i ricordi di anni felici svolazzavano nella mia mente, come per farmi dispetto, dicendomi che non avrei più rivissuto quei momenti insieme a Rob. Invece ora ero tra le sue braccia, sorridente e raggiante, e con noi vi era anche il nostro piccolo miracolo.

Mi accarezzai e massaggiai lentamente la pancia, convinta che il gesto potesse rilassare il bimbo.

“Mi ha perdonato, sono felicissimo”. Sussurrò all'improvviso Rob.

“Cosa?”

Non ricevetti alcuna risposta. Mi appoggiai al gomito e mi sollevai per osservarlo meglio. Stava sognando. Era la prima volta in tanti anni che lo sentivo parlare nel sonno. Mentre dormiva sembrava così innocente, indifeso, mi fece tenerezza. La mia mano che prima era sulla pancia si spostò sulla guancia del mio secondo tesoro. Gli diedi una carezza. La barba leggermente cresciuta mi grattò la mano. Sorridente mi riposizionai sul suo petto e mi riaddormentai pensando alla mia vita che era finalmente tornata alla normalità, io e Rob avevamo riposizionato il pezzetto fuori posto del grande puzzle a quello giusto.


.......

Passarono due settimane. Eravamo ritornati a Los Angeles. Io avevo interrotto per qualche settimana le riprese di Snow Withe. Io e Robert eravamo di nuovo in perfetta sintonia. Ci amavamo veramente tanto e cercavamo di dimostrarcelo a vicenda con piccoli gesti quotidiani.

Quella mattina dovevamo andare a fare la prima visita dalla ginecologa, la prima ecografia essendo passate 5 settimane. Ero molto emozionata ma anche impaurita. Finalmente avrei sentito il battito del cuoricino di mio figlio, ma se questo battito non ci fosse stato? Cercavo di non pensarci.

“Buon giorno mammina”. Mi svegliò dolcemente Rob.

“Ciao amore mio”. Lo attirai a me e gli diedi un bacio carico di dolcezza.

“Pronta per salutare ufficialmente il nostro piccolo?” lui mi accarezzò amorevolmente la guancia liscia.

“O piccola! Dovremo aspettare ancora un po' per saperlo. Comunque... si sono pronta”.

“Non ti vedo molto convinta”.

“Ho paura Rob. E se quel battito non ci fosse? Se il suo cuoricino non funzionasse?”. Gli dissi spaventata.

“Basta Kris! Basta!”. Nei giorni precedenti lo avevo assillato con mille paure e incertezze, doveva essere stanco di sentirmi lamentare.

“Già... hai ragione. Basta!” sorrisi. “Andiamo”.

Ci preparammo e nel giro di un'ora eravamo già nello studio della dottoressa Smith.

“Ciao Kris, ciao Rob! Come state?” si avvicinò e diede un bacio ad entrambi.

“Bene grazie dottoressa”

“Pronti?” ci chiese invitandomi a sdraiarmi sul lettino.

“Si”. Mi stesi. Robert mi seguì e afferrò la mia mano, poi mi baciò la fronte e mi sussurrò un piccolo “Ti Amo”. Sorrisi.

“Allora, vediamo questo bel bimbo!” mi spalmò un gel freddissimo sulla pancia, che per qualche minuto mi fece venire i brividi, e incominciò a massaggiare con l'ecografo. Attesi il tun-tun del cuoricino ma niente.

“Dottoressa?” chiesi allarmata e strinsi più forte la mano a Rob guardandolo. Ora anche lui era preoccupato, aveva lo sguardo fisso sulla dottoressa.

“Tranquilli, tranquilli.” subito dopo la sua frase un cuoricino iniziò a battere. Una lacrima di gioia mi rigò il viso e Rob mi accarezzò la guancia.

“E' nostro figlio!” dissi quasi urlando dall'emozione.

“Amore mio! Dottoressa, possiamo vedere?” chiese Robert super emozionato.

“Si, solo un attimo. Devo finire di controllare un paio di cose”. Attendemmo qualche minuto. Io e Rob ci scambiavamo sguardi carichi d'amore e dolcezza, quella era la nostra creaturina! La dottoressa riprese. “Robert, Kristen, voi non avete un bellissimo e sano bambino, ma due bei bimbi sani come pesciolini”.

“C..cosa?” mamma, questa non me l'aspettavo proprio. L'ipotesi dei gemelli, tra l'altro possibilissima, non mi era neanche passata per l'anticamera del cervello.

“Wow, due! E sono tutti sani, stanno bene?” chiese Robert più emozionato di me.

“Benissimo. Purtroppo ancora non riesco ad individuare il sesso. Comunque entrambi sono sanissimi ed energici. Sentite i loro cuori”. Fece partire l'audio e un battito, anzi due battiti, presero possesso della stanza. Mi emozionai talmente tanto da non riuscire a parlare.

Parlavano i miei occhi, le lacrime scendevano libere e la mia bocca era aperta, sfoggiando un sorriso a 64 denti. Le nostre mani erano strette, ormai sudate, ma non ci lasciavamo, non in un momento come quello. L'ipotesi che fra qualche mese avrei tenuto tra le braccia due piccoli bebè mi fece rabbrividire dall'emozione.

“Ecco, guardate qui”. La dottoressa spostò il monitor verso di noi e io mi sporsi per vedere meglio. Non riuscivo ad individuare niente però.

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“Dottoressa, non vedo niente”. Disse imbarazzato Rob. Mi consolai che anche lui si trovasse nella mia stessa situazione.

“Allora questo è il primo e questo è il secondo”. Indicò due piccoli punti sullo schermo, tracciandone la circonferenza. “Ora sono ancora molto piccini, qualche centimetro. Alla prossima ecografia potrete già vedere bene i bimbi e se saranno in una buona posizione, potremmo sapere anche il sesso”.

“E' meraviglioso”. Guardai Rob. Era emozionatissimo, la sua espressione era come la simpatica emoticon che si metteva nei messaggi per indicare brillantezza e stupore, *-*: aveva gli occhi lucidi che brillavano sotto la luce della lampada e sfoggiava il suo sorriso pieno e caldo. Quello era il mio uomo, nessuno me lo avrebbe portato via.

“Già, è stupendo Rob!” lui si voltò verso di me e mi travolse con i suoi occhi azzurro intenso. Gli strinsi di più la mano e lui si avvicinò a me chinandosi e mi baciò il capo.

“Ti amo. Vi amo”. Sussurrò sui miei capelli con il suo respiro caldo.

“Noi ti amiamo”. Risposi con tutta spontaneità e sincerità.

“Dottoressa, possiamo risentire i battiti?” chiese emozionato Rob.

“Certo. Se volete possiamo anche registrarli su un CD che potete portare a casa”. Schiacciò un tasto e la stanza si riempì di nuovo di quel piccolo ma forte suono regolare e preciso.

“Wow! Sarebbe fantastico”. Risposi emozionata.

“Ok. Allora dopo ve lo preparo. Ora facciamo il test di paternità”. Avevo sentito bene? TEST DI PATERNITA'??? perchè? Io e Rob non lo avevamo richiesto.

“Scusi? Perchè?” chiese confuso mio marito sorpreso almeno quanto me.

“Non avete letto il cartello fuori? Ora in questa clinica è un controllo di routine”.

“Ah e come mai?” chiesi ancora più confusa di prima.

“Veramente non sapete la storia?”

“no... Quale storia?”

“Qualche anno fa ci fu un grosso scandalo. Un'attrice, di cui non ricordo il nome, era incinta ed è venuta a farsi fare tutti gli esami qui. Alla fine, non so come, si è scoperto che il papà del neonato non era suo marito ma un altro uomo. La donna ci sporse denuncia perchè lei credeva fosse un'esame d'obbligo, il test di paternità. La clinica subì una grande umiliazione e da allora si esegue tutte le volte per evitare spiacevoli sorprese. Ormai è già da 7 anni che è così”.

“Oh, ma non mi sembra molto giusto”. Dissi stranita.

“Anche a me Kris, però non posso farci niente, ordini superiori, e io non voglio rischiare il posto di lavoro. Sai questa è una clinica molto prestigiosa...”

“Capisco. Beh, se è così facciamolo”. Risposi ormai arresa.

“No! Non è giusto! Scusa, perchè dovresti farlo? Questi bambini sono miei!” urlò Robert spaventandomi.

Presi tra le mani la sua mano e la baciai, poi gli strofinai il braccio.

“Amore, lo so che i nostri piccolini sono tuoi, ma io non voglio che la dottoressa perda il lavoro, è sempre così gentile. Infondo non ho niente da nascondere”.

Mi guardava perplesso.

“Ehi, dai!”. Lo incoraggiai facendo una faccina dolce.

“Sì amore, hai ragione. Beh facciamolo”.

“Ok, perfetto. Grazie mille Robert”. Disse uscendo la dottoressa.

Dopo aver seguito tutta la procedura per il test, ci recammo di nuovo nella sala di prima e la dottoressa Smith mi porse un CD.

“Ecco i battiti”.

“Grazie mille. Chissà quante volte lo ascolteremo!” dissi emozionata.

“Il risultato del test ve lo comunicherò domani al telefono”.

“Non si preoccupi, non c'è bisogno che perda tempo. Non telefoni, tanto sappiamo già il risultato. Lo abbiamo solo fatto per la norma”.

“Ok, grazie mille di nuovo”.

Uscii dalla porta mano nella mano con Rob.

“Ehi, Kris! Aspetta!” urlò lei. “Dobbiamo fissare la prossima ecografia, altrimenti non trovi posto”. Corsi nello studio.

.......

“Certo che eri proprio attivo il giorno in cui mi hai messa incinta eh!” gli dissi sorridendo.

“Già... i miei spermatozoi facevano scintille!”. Scoppiammo in una fragorosa risata. Ero stesa sul suo petto e riuscivo a sentire ogni suo respiro.

“Robert, ti immagini che fra qualche mese avremo due bimbi?” sussurrai improvvisamente emozionata.

“Kristen, grazie, grazie”. Mi baciò la guancia.

“Perchè amore?”

“E' grazie a te che ora diventeremo una famiglia stupenda, è grazie a te che noi siamo qui ora, abbracciati, mi hai perdonato”. Mi disse accarezzandomi i capelli.

“Dio, Robert, quante volte te lo devo dire che non ti devi più sentire in colpa, quante? SMETTILA”. Lui tendeva sempre ad assumersi troppe colpe, io lo avevo perdonato, noi eravamo inseparabili e in qualche modo saremo ritornati di nuovo insieme.

“Ti amo troppo”. Si sporse e fece combaciare le sue labbra con le mie e mi baciò.

“Sai che ora, grazie a te e ai tuoi ormoni impazziti, avremo due bambini urlanti per casa. Chissà quante ce ne faranno passare!” risi intenerita e lui si unì a me. Poggiò la mano sulla mia pancia e incominciò ad accarezzarla.

“I nostri piccolini”.

“Ma secondo me non ci stanno tutti e due qui dentro! Guarda! Io sono troppo piccola, come fanno a starci due bambini?” dissi quasi esasperata indicando la mia pancia.

“Beh, se ci sono vuol dire che in qualche modo ci staranno anche tra otto mesi”.

Mi sorrise e mi attirò ancora di più a sé. Poggiò la mano sulla mia fronte sentendo che ero sudata, parecchio sudata.

“Kris, hai caldo? Sei sudatissima”.

“In effetti sto mordendo. Andiamo a farci una doccia fresca?” gli proposi maliziosa.

“Accetto molto volentieri madame!”. Feci per alzarmi ma in meno di due secondi non sentii più alcuna superficie sotto di me.

“Ma che fai?”

“Tu sei la mia principessa!”. Mi aveva presa in braccio. Io, arresa, abbandonai la testa nell'incavo del suo collo mentre Rob si dirigeva verso il bagno.

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Ok bellissimi!
Vi ringrazio per la lettura e ci sentiamo la settimana prossima! ^^
Un bacio enorme!
RECENSITE!


IMPORTANTE IMPORTANTE IMPORTANTISSIMO!!!!!

Votate per i Teen Choice Awards!!! U.U
Qui c'è una piccola guida sulle categorie e come votare!
MI RACCOMANDO!
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Stefy

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Capitolo 19
*** Cosa conta? La fiducia ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Cosa conta? La fiducia! (cap 19)
 


Salve a tutti!!!!
Come vedete sono riuscita a caricare prima il capitolo! Yeahhhhhh :D
Oggi non ho tanto da dire...
Il capitolo è scritto dalla parte di Rob, dopo tanto tempo! :D
Alcuni di voi avevano già il sospetto che accadesse qualcosa in questo cap a causa della mia invenzione sul test di paternità...
Beh, dovevo farli litigare... mi girava così! U.U
Ci rivediamo alla fine del capitolo che vi devo dire ancora due paroline! :D
Buona lettura!!!
Stefy
<3



POV ROBERT



“Piccola, come ti senti?”

“Rob...” chinò nuovamente il capo sul gabinetto scossa da altri conati di vomito.

“Stai tranquilla”. Più la vedevo lì, più mi immaginavo quando Kris affrontò questi momenti da sola durante il nostro litigio. Poverina, in quel momento mi faceva davvero tanta pena e pensare che io non c'ero...

Quando si sentì meglio si alzò e io l'aiutai durante il tragitto verso il lavandino. Ormai era diventata una routine: gabinetto, lavandino, gabinetto, lavandino.

“Ti senti meglio?”.

“Sì, grazie”. Mi rispose debole e poi si ancorò al mio fianco per essere sorretta durante il percorso verso la camera. La feci accomodare sul letto e, prima di unirmi a lei, aprii le finestre, era metà luglio e si moriva di caldo. Poi mi stesi vicino a Kris e lei non tardò ad accovacciarsi sul mio petto. Restammo qualche minuto in un silenzio assurdo. Potevo sentire i suoi respiri affannosi, ancora non del tutto ripresa dalla nausea, che molto probabilmente aveva ancora. Povera piccola. Per quanto fossi felice che aspettassimo un bimbo, anzi, due, vederla così mi faceva quasi impietosire.

“Sai pensavo a una cosa...” Kristen ruppe il magico silenzio che si era creato. “Sai, dovrò velocizzare le riprese di Snow Withe, perchè fra poco la pancia crescerà e sarebbe un casino...” si passò la mano nei capelli e si sistemò meglio strofinandomi il petto.

“Kristen, fai quello che ti senti. Io non ti voglio obbligare a fare niente, solo che se stai male non devi pretendere troppo da te stessa. Poi per ora la pancia non si vede. E hai quasi finito le riprese, perciò magari riesci a cavartela”.

“Speriamo, io amo il mio lavoro e amo i nostri bimbi, non voglio rinunciare a nessuno dei due”.

“E tu non ci dovrai rinunciare amore mio. Magari parteciperai a meno eventi e premiere, però non abbandonerai la recitazione. Non devi. Piuttosto, il 20 Agosto ci sono gli MTV Movie Awards, ti va? Possiamo anche non andare se non te la senti”.

“Ora come ora no, però sono tra un mese e spero che siano passati tutti questi attacchi di vomito, o almeno diminuiti. Sai ci tengo, voglio andare. Siamo candidati in tante categorie e non voglio deludere i fans”. Mi guardò con aria soddisfatta, come se sapesse già che avremo vinto tutti i premi.

“E ci andremo se è quello che vuoi”. Le accarezzai la fronte per poi passare alla guancia morbida e vellutata.

“Quest'anno ti bacio. E tu non fare scherzi, capito?” risi.

“Te lo prometto. Posso riceverne uno anche ora signorina?”

“Ma certo mio principe”. Mi sporsi verso di lei, facendo combaciare perfettamente le nostre labbra.

Squillò il cellulare di Kristen. Le feci cenno di stare tranquilla e mi sporsi verso il comodino e diedi un'occhiata allo schermo: Numero sconosciuto. Portai il telefono verso l'orecchio, rispondendo.

“Pronto?”

“Ciao Kris, sono la dottoressa Smith”.

“Sono Robert, Kris non sta tanto bene”.

“Oh, e cos'ha? Particolari problemi?”

“No, non non si preoccupi! Solo nausea, ha appena vomitato”.

“Oh, capisco, però posso parlarle?”. Ma che cosa voleva? Perchè insisteva in quel modo?

“Scusi ma ora non se la sente può dire tutto a me”.

“Beh, avrei preferito parlarne con lei ma non importa. Ho i risultati del test e Robert...” fece una piccola pausa “tu non sei il padre”. Mi crollò il mondo addosso, sentii un peso improvviso sulle spalle. Come facevo a non essere il padre? Era impossibile! Finalmente trovai la voce per rispondere.

“E' impossibile, ci deve essere un errore”.

“Nessun errore, mi dispiace Robert, se non ne fossi stata certa non te l'avrei detto”.

“No, no non può essere”. Kristen mi guardava preoccupata, non capendo il senso delle mie parole. Il telefono scivolò dalle mie mani e cadde sul letto. Kris lo prese e lo attaccò preoccupata all'orecchio, mentre io rimanevo lì, immobile, senza darmi una spiegazione.

“Pronto?” quasi urlò lei per l'agitazione.

“Cosa? No dottoressa è impossibile. C'è un errore”. Aveva gli occhi fuori dalle orbite, era sorpresa almeno quanto me.

“Dottoressa, io so con chi ho fatto sesso negli ultimi mesi e l'unica persona è mio marito”.

“Va bene, arrivederci”. Chiuse la chiamata e lentamente posò i suoi occhi sui miei. Vidi uno sguardo sorpreso ma allo stesso tempo molto impaurito.

“Rob...”

“Kristen, ma come...” sentii una lacrima scendere sul mio viso.

“Robert, ti giuro, ti giuro sulla mia anima che sei tu il papà”.

Silenzio.

“Robert, io non so come sia potuto accadere, cazzo! Tu sei l'unica persona con cui ho fatto l'amore negli ultimi anni! Non riesco a capire!”. I suoi occhi si bagnarono di lacrime.

Silenzio. Ero shockato! Non potevo crederci, non poteva essere successa una cosa del genere.

“Cazzo Rob! Parla! Dimmi qualcosa! Ti prego devi credermi. Non mi abbandonare di nuovo”. Lacrime amare scorrevano come piccoli ruscelli sul viso della mia dolce metà.

“Kristen... io... io ti credo”. Certo che le credevo. Ero completamente certo che non avrebbe potuto fare una cosa del genere! Non Kristen, no. Allargai le braccia per accoglierla. Lei immediatamente corse verso di me e mi avvolse i fianchi.

“Rob...” piangeva, piangeva e piangeva disperatamente. Per quanto mi si stringesse il cuore a sentire i suoi singhiozzi, la lasciai sfogare, accarezzandole la schiena e baciandole il capo. Ma dopo un paio di minuti non ce la feci più.

“Kristen, ti prego basta”. Lei alzò il viso e ancorò i suoi occhi verdi, che ora risplendevano di più a causa delle lacrime, ai miei.

“Basta, mi uccide vederti così. Smettila di piangere”. La implorai accarezzandole il contorno del viso dolcemente.

“Oh, Rob. io... io non so come sia potuto accadere. Ti giuro, credimi... non potrei mai farti una cosa del genere”. Si ributtò contro il mio petto, afferrando la mia maglietta. Continuava a giustificarsi, gesticolando nervosamente per aria.

“Kristen, guardami”. Non mosse il viso. Insistetti “Guardami”. E alzò timorosa il volto.

“Amore, IO TI CREDO”. Sottolineai bene le ultime parole, cercando di stampargliele nella testa.

“Grazie... lo sai che non avrei mai potuto, vero?”.

“Certo che lo so”. Portai le mani dal suo viso sulla sua pancia, ancora incredibilmente piatta. Lei mi sorrise e si accucciò di nuovo sul mio petto. Restammo in quella posizione per un'infinità di tempo.

“Kris, è meglio se ti stendi. Vieni”. L'aiutai a coricarsi sul letto e poi mi affiancai al suo corpo, dalla parte opposta del letto.

“Ti amo, tanto”. Mi sussurrò.

“Ti amo anche io, ricordatelo sempre. E ti prego, la prossima volta che decidi di piangere come una fontana, avvertimi, perchè stavo per svenire dal dolore”.

“E perchè?”

“Non sopporto sentirti piangere, per di più in quel modo”. Aggrottai le sopracciglia ripensando alla scena di qualche minuto prima. Kristen si avvicinò di più a me.

“Scusa... è che ho avuto paura. Tanta paura”. Mi confessò a due centimetri dagli occhi.

“Di cosa amore?”

“Temevo mi abbandonassi. Avevo paura mi lasciassi da sola di nuovo”. Quelle parole mi trafissero il cuore. Lo avevo già fatto una volta, bastava. Non avrei mai potuto abbandonarla, mai.

“Tesoro, ti ho giurato e ti giuro che non ti lascerò MAI più”.

“Mai”. Ripeté lei e io le carezzai il viso. “Però io devo sapere... perchè l'esito è così”.

“Ci penseremo domani, ora dormiamo. Io so che sono il papà di queste due bellissime creature e so che ho una moglie stupenda, che mi ama da morire. Questo è ciò che conta”.

“Ti amo tanto, tanto”. Mi prese la mano e la portò sul suo ventre, dove poi unì la sua.

“Noi contro il mondo, sempre”. Le sussurrai delicatamente vicino all'orecchio.

“E vinciamo, vero?”

“Certo”.

Mi sorpresi di me stesso, di come avevo reagito alla notizia. La maggior parte delle persone avrebbe reagito in modo molto diverso. Io credevo a Kris, lo sapevo e sentivo le mie cellule dentro il suo corpo. Io mi fidavo ciecamente di Kristen ed ero completamente certo che non avrebbe mai fatto una cosa del genere, non la mia piccola e dolce Kris.

 

 

Qualche giorno più tardi andammo di nuovo in clinica per fare un secondo test, che naturalmente rivelò che io ero il padre.

“Kristen, Robert, sono così dispiaciuta! Qualcuno ha scambiato i risultati! Però non capisco, perchè il nome era il tuo! Qualcuno deve aver proprio manomesso il test. Mi dispiace così tanto. Spero che non sia successo niente tra voi a causa di questo terribile errore”.

“Per fortuna no. Robert ha molta fiducia in me, e io il lui. E lo ringrazio per questo”. Kris mi afferrò la mano.

“Dottoressa, però noi vogliamo scoprire chi è stato”. Aggiunsi.

“Oh, vi prego, non mettete in mezzo la clinica o saranno guai per tutti”.

“Cercheremo di mantenere tutto segreto. Non penso sia stato qualcuno interno alla clinica”. Non c'era nessuno che ci voleva male o che conoscevamo, perciò...

“Ma chi può essere stato?”. La dottoressa si passò la mano tra i capelli e mise su un'espressione perplessa.

“Qualcuno che evidentemente voleva farci litigare, e io ho già un sospetto”.

Kris mi guardò confusa e io le feci cenno che dopo le avrei spiegato tutto.

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Ecco qui!!!! :D
Vi ho fatto uno scherzetto... con questo capitolo volevo dimostrare quanto ormai Rob e Kris sono uniti e hanno fiducia l'uno nell'altra. ^^
Spero che come al solito il capitolo vi sia piaciuto e....
RECENSITE!!!!
Bacioni

 

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Capitolo 20
*** Sputa il rospo ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Sputa il rospo(cap 20)

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Salve a tutti!
Eccoci giunti al 20esimo capitolo! Chi lo avrebbe mai detto, pensavo che avrei abbandonato tutto e invece io sono ancora qua (E giààà XD). Sono ancora qui grazie a voi che recensite, che mettete mi piace e mi donate tutto il vostro sostegno! Grazie
In particolare, voglio ringraziare una persona straordinaria, simpaticissima, che mi sostiene sempre su Facebook, GRAZIE Laura Piovani, GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!!!!
Un saluto particolare va anche a alekikka1994, che ha inserito una recensione negativa lo scorso capitolo, spero che questo sia di tuo gradimento...
Bene, ora vi lascio alla lettura!
Ci vediamo in fondo per i commenti al capitolo.
Stefy



POV Kris

 

“Secondo me è stato lui”. Disse di punto in bianco Robert mentre era immerso nei suoi pensieri guidando verso casa.

“Emh, scusa, mi sono persa qualcosa... lui chi?”

“Come chi, Michael, no?” rispose ovvio.

“Ma... va bene che non è un uomo meraviglioso, ma arriverebbe a tanto?”. È vero, lui mi aveva fatto male, ma non lo avevo mai considerato un ragazzo cattivo, anzi.

“Kristen, tu non riesci a capire. Tu non sai come ti guarda, lui ti vuole, farebbe pazzie per riaverti”. Restai un attimo interdetta.

“Ma come ha fatto a scoprirlo?”

“Magari ha dei complici in clinica...” Robert mi rispose tranquillamente, non era per niente scosso o sorpreso, insomma, mi sembrava un po' ridicolo.

“Ma non ti pare un po' stile telefilm americano modi Beautiful?”

“Si, in effetti, però non c'è limite alla scemenza umana”. Scese dalla macchina e mi aiutò.

“Ce la faccio amore, grazie”. Entrai in casa e mi diressi subito in camera. Ero veramente molto, molto stanca, quindi mi coricai sul letto. Robert non tardò ad arrivare e vedendomi stesa a corpo morto, si preoccupò troppo, come al solito.

“Kris, che hai? Stai bene?”. Subito mi fu accanto e mi accarezzò la guancia.

“Si, si. È che sono molto stanca, scusa”.

“Non ti devi scusare, ricordati, devi riposare!”

“Lo so, lo so paparino!” dissi forse con un tono leggermente scocciato, anche se non lo ero affatto.

“Scusa, alcune volte posso essere troppo protettivo, ma ho sempre paura che vi succeda qualcosa e non potrei mai perdonarmelo”.

“Amore, a me piace quando fai così...” gli carezzai la guancia e lui afferrò la mano e ne baciò il palmo.

“Vado a farmi una doccia, vuoi venire anche tu?”. Mi disse.

“No, grazie, vedo a mangiare qualcosa”.

“Ok, c'è un barattolo di nutella nuovo, l'ho comprato apposta per te ieri”.

“Grazieeee” gli saltai addosso e lui mi afferrò senza difficoltà. “Ti amo lo sai?”

“Forse il concetto non mi è troppo chiaro”. Scherzò lui.

“Allora te lo spiego meglio”. Avvicinai il mio viso al suo e gli diedi un bacio tutt'altro che casto.

“Ok, tutto chiaro ora professoressa”.

“Perfetto, il tuo voto è A+”

“Oh, grazie e il suo è A+++++++++, anche se non esiste”. Mi sorrise e mi lasciò andare.

“Quanto sei scemo...”

Scesi in cucina e presi un panino e vi spalmai sopra un bel po' di nutella, quasi mezzo barattolo. Cavolo, da quando ero incinta mangiavo come un porco! Mi stupii di essere ancora come prima.

Sentii un rumore.

Qualcuno bussava alla porta. Andai ad aprire e prima di farlo guardai chi fosse: Michael. Appena lo vidi fui assalita da un'improvvisa rabbia che poi sfumò grazie all'idea che impegnò i miei pensieri. Dovevo farlo entrare, quella era come una prova. Come mai era venuto proprio oggi? Forse perchè voleva vedere se ero sola, piagnucolante a causa dell'esito del test che aveva modificato lui? Aprii la porta.

Il sorriso che aveva scomparve immediatamente. Beccato! Sperava di vedermi con gli occhi gonfi e rossi, eh? Misi su l'espressione più allegra che potevo fare.

“Ciao Michael, che ci fai qui?”

“Emh... veramente...”

“Che c'è?” lo sfidai.

“volevo vedere come stavi”.

“Oh, va tutto alla grande, va benissimo, tu Michael?”

“B..b..bene. Robert?” lui che chiedeva di Rob, doveva essere per forza una scusa.

“E' su che si fa la doccia, vieni entra!” mi spostai per farlo entrare. Subito lui restò in bilico tra il vialetto e la porta, sentendo le mie parole. Doveva essere piuttosto strano sentirle da me, dopo l'ultima litigata che avevamo avuto. Io stessa mi stupii di essere riuscita a dirle nonostante il mio rancore nei suoi confronti. Alla fine si decise ad entrare.

“Vado a chiamare Rob”.

“Oh, Kris non c'è bisogno, davvero”. Ignorai la sua preghiera.

“Siediti e serviti pure lì c'è del caffè”. Dissi indicando il tavolo dove avevo lasciato il foglio dell'esito del test. Salii le scale ed entrai in bagno, dove il mio amore si stava facendo la barba.

“Perchè quel sorrisino maligno? Devo avere paura?” mi disse lui.

“Ho in pugno Michael”

“Dovrei sapere di cosa stai parlando?”

“E' in cucina con davanti il test, quello vero, lasciato “involontariamente” sul tavolo”. Dissi facendo il segno delle virgolette con le mani.

“Perciò?” continuava a non capire.

“Sei proprio cocciuto. Lui lo vedrà, mi chiederà se sono incinta e io gli risponderò se è sicuro di non saperlo già e bla bla bla... finché non ci dirà la verità. Deve essere stato per forza lui, scusa altrimenti perchè è venuto qui proprio oggi?”

“Giusta osservazione detective. Allora scendiamo”. Lo presi per mano e andammo da Michael, che aveva un'espressione sconvolta.

“Ciao Michael! Scusami, non sono molto presentabile, ma mi stavo facendo la barba.” esordì Rob.

“Emh... ciao, non ti preoccupare”.

“Perchè sei così sconvolto? Sei forse molto sorpreso di vedere ciò che c'è scritto su quel foglio?” dissi.

“C...cosa?”

“Sappiamo tutto, sappiamo che sei stato tu a far manomettere il test”.

“Non so di cosa tu stia parlando”. Fece il finto tonto.

“Perchè lo hai fatto?” insistetti determinata.

“Ti ho detto che non so...”

“SMETTILA! Non attacca!” questa volta fu Rob a parlare. No, parlare era il verbo sbagliato. Sbraitò letteralmente, era veramente pauroso.

“Non urlarmi contro”.

“Ah si? Altrimenti?” Rob fece per avvicinarsi ma lo fermai afferrandolo per il braccio.

“Non ti rivolgere MAI più così a me. MAI!”. Michael insisteva e come potevo permettere che mio marito stesse fermo? Lo lasciai. E lui si avvicinò furtivamente a Michael e afferrò il colletto della sua camicia.

“Io ti parlo come mi pare e piace, chiaro?”

“Mollami”.

“Dai Rob, lascialo andare”. Intervenni senza alcun risultato, dovevano risolvere loro la cosa, io non c'entravo più niente.

Robert strinse di più la presa e spinse Michael sul bordo del bancone sbattendolo contro il muro, non forte, ma con fare minaccioso.

“Lo sai che io ti denuncio vero? Io ti mando in galera! Guai se ti avvicini ancora una volta alla nostra famiglia, chiaro?”

Silenzio.

“Hai capito, razza di stronzo?” Rob era senza controllo. Mi avvicinai cauta e lo implorai con gli occhi di smetterla e lui lo lasciò. Michael si sistemò leggermente la camicia.

“Comunque è vero, sono stato io. Bravi, i miei complimenti”. Finalmente sputò il rospo e si confessò applaudendo le mani.

“Michael... perchè... perchè lo hai fatto?”. La mia voce era spezzata, ricca di tutte le paure che avevo provato appresa la tragica notizia.

“Kristen, speravo che lui ti avrebbe lasciata, così io sarei... beh, sarei venuto da te. Ti prego... non odiarmi... io... ti voglio con me.”

“Come faccio a non odiarti? Tu, imbecille che non sei altro, tu mi volevi solo rovinare la vita!” ormai anche io ero furiosa dopo quella frase. Pretendeva di passarla liscia dopo quello che aveva fatto? No signore!

“Non è così! Volevo rovinarla a lui! A te ci avrei pensato io.” indicò Rob.

“Ma lo capisci che io e Robert siamo una cosa sola, lo siamo sempre stati, e a maggior ragione, ora siamo una famiglia. Se tu frantumi la sua vita, rovini anche la mia. Poi scusa, veramente pensavi che io mi sarei arresa? Cioè... insomma, so con chi ho fatto sesso Michael! Sarebbe bastato ripetere il test, come d'altronde abbiamo fatto, e tutto si sarebbe sistemato. Povero illuso”.

“Io...”

“E' inutile che cerchi altre scuse Michael... perchè non hai scusanti! Lo sai che è orribile la cosa che hai fatto, vero? Lo sai?” lui non fiatò. “Certo che non lo sai! Tu sei talmente andato con la testa che ora non hai più il senso della ragione!” scoppiai a piangere. Le mie lacrime di rabbia e dolore mi bagnavano velocemente le guance. “Tu.. tu sei un coglione!”

“Tu sei una puttana, se tu fossi rimasta con me, tutto questo non sarebbe successo!”

“Come cazzo l'hai chiamata?” Rob, che era stato in silenzio tutto quel tempo, parlò.

“Put-ta-na”. Michael scandì bene la parola. Robert avanzò ma io lo precedetti e gli tirai un sonoro schiaffo.

“Verme, esci subito di qui, esci. Vattene!” urlai con voce ancora più spezzata dalle lacrime. “Verme di merda! Cazzo esci!!!!” lo spinsi fuori dalla porta e mentre usciva pronunciò una frase che mi lasciò di stucco.

“Voi me la pagherete, non starete mai più tranquilli”. In altre circostanze non mi avrebbe neanche toccata di striscio, ma il modo in cui la pronunciò, suonava proprio come una promessa che voleva assolutamente mantenere.

Sbattei la porta dietro di me e mi accasciai sul pavimento. Rob fu subito vicino a me e mi abbracciò forte. Io appoggiai il viso sulla sua spalla e mi liberai da tutte le lacrime che avevo in corpo.

 

 

Dopo qualche settimana era tornato tutto come prima, sereno, luccicante. Le nausee erano diminuite e la pancia ancora non si vedeva ed io avevo appena finito le riprese di Snow Withe.

Quelle parole ora non mi facevano più paura, anche se ogni tanto riaffioravano nella mia mente come campanelli d'allarme. Da quel giorno non ero mai stata completamente rilassata, qualcosa in me, stava sempre in allerta e mi sembrava che per Rob fosse lo stesso.

Robert aveva iniziato a girare un nuovo film, Cosmopolis a Toronto. Questa era l'unica nota negativa... naturalmente ero felice che avesse ricominciato a lavorare dopo un periodo di pausa che si era preso per stare un po' con me, ma lasciarci era sempre stato molto difficile. Le prime settimane ero partita con lui, ma quella volta no. La mattina era partito ed io ero rimasta sola a Los Angeles. Ci pativo sempre, è inutile, non riuscivo a trattenermi, qualche lacrima scappava sempre, però dopo un po' mi ci abituavo, se così si può dire. Ripensai alla mattina.

“No, non posso lasciarti sola!”. Aveva ripetuto quella frase mille volte. Andava avanti e indietro per la camera nervosamente, passandosi le mani tra i capelli. Mi fece sorridere.

“Amore?”

“Dimmi”.

“Vieni qui, siediti”. Mi spostai un po' per fargli spazio sul letto e lui si sedette di fianco a me. Presi il suo viso tra le mani e mi avvicinai per baciarlo, per poi riprendere il discorso.

“Ora, ascoltami bene. È vero, mi mancherai, però non voglio che rinunci al tuo lavoro per me. Non voglio. Poi io starò bene, vedi come sto molto meglio?”. Gli sorrisi, mi costava un po' farlo, poiché ero molto triste, però se avessi pianto, non lo avrei convinto a partire, ovvio.

Lui annuì.

“E se ho bisogno d'aiuto chiamo mia madre, Ash o Nikki o Da...”

“Ti prego, non chiamare Dakota! Combinerebbe solo guai!”. Sorrisi.

“Va bene, niente Ota. Ma tu mi prometti di stare tranquillo?”

Non mi rispose.

“Rob! Promettimelo!”.

“Va bene, va bene... farò del mio meglio”. Sorrise, anche se fu molto forzato.

“Bravo, e ricordati, io non sarò sola, con me ci sono i nostri fagottini, ricordatelo!” le mie labbra si aprirono in un sorriso sincero e le mie mani si spostarono sul ventre. Anche lui sorrise, visibilmente emozionato e felice della mia affermazione. Che tenero che era, certe volte lo guardavo aiutarmi, prepararmi da mangiare o solo accarezzarmi la pancia e mi accorgevo di quanto fosse fantastico, di quanto io ero fortunata ad averlo tutto per me.

“Ora sono più tranquillo. Ricordati di accendere l'allarme, chiaro?”.

“Si Rob”.

Da quando avevamo avuto quello spiacevole incontro con Michael e spaventati dalla sua frase, avevamo fatto installare un efficiente, super funzionale e super costoso sistema d'allarme. Rilevava ogni cosa e prima di entrare da qualsiasi porta bisognava inserire un codice in numeri. Io e Rob avevamo scelto la data di concepimento dei nostri bambolotti, il 10 giugno, durante la luna di miele. In questo modo, nessuno lo avrebbe indovinato!

DRIIIN DRIIIN

Il cellulare mi riportò alla realtà. Lo afferrai e, senza guardare il display, risposi, certa che fosse Rob.

“Ciao amore!”.

“Kris! Come stai?”. La sua voce era lo specchio del suo stato d'animo, ansioso.

“Rob, stai tranquillo! Sto bene, stiamo bene”. Istintivamente le mie dita furono subito sulla pancia.

“Mi mancate...”

“Anche tu amore, tanto. Ma ci vediamo presto”.

“Lo so, ma è sempre difficile starti lontano”. Alcune volte mi sorprendevo di quanto io e Rob fossimo perfetti insieme, avessimo gli stessi pensieri e da quanto lui mi amava. Si, perchè io non ero ancora abituata, ogni giorno passato con lui, mi regalava un'emozione impareggiabile.

“Difficile ma non impossibile! Dai così per un po' non dovrai fare più il mio schiavetto”. Risi, per sdrammatizzare leggermente la situazione.

“A me fa piacere, è il lavoro più bello che potessi desiderare”. Scoppiai in una fragorosa risata, questa volta molto più sincera.

“Che hai da ridere Kris?”

“Beh, aspetta qualche mese, quando io diventerò intrattabile, isterica, con gli ormoni pazzi e le voglie continue. Aspetta e vedrai che cambierai idea”.

“Il mio amore per te non cambierà mai, anzi, si moltiplicherà, perchè devo estenderlo anche ai nostri bimbi. Piuttosto, come stanno?”

“Credo bene”.

“La pancia? Nausee?”

“Allora, la pancia è sempre uguale, per ora non noto cambiamenti, mentre per quanto riguarda le nausee sono molto diminuite, massimo una volta al giorno, altrimenti se sono fortunata, niente”.

“Bene, sono contento...”

“Ok amore, ora dormo che sono stanca... ci sentiamo domani, buone riprese”.

“Hai acceso l'allarme?”

“Si, Rob, tutto acceso. Ti amo”

“Buona notte piccola mia”.

“Buona notte, ti amo tanto”.

“Io di più”.

“Ciao”.

Io non potevo stare lì. Dovevo andare da lui. Era troppo per me, e sapevo che lo era anche per Robert. Già, forse non dovevo arrendermi così facilmente, ma io dovevo stare con lui. Chiamai Ruth e le dissi le mie intenzioni. Volevo partire, subito! Lei quasi mi urlò in faccia, ma alla fine la convinsi. Prendemmo il primo aereo diretto a Toronto e alle dieci di sera arrivai. Chiamai Dean e gli dissi di venirmi a prendere immediatamente senza dirlo a Robert. Dopo una mezz'oretta fui sul set. Quando uscii dal taxi per fortuna riuscii a non farmi vedere da nessuno e con l'aiuto di Dean entrai nel camper di Robert. Non so perchè feci quella pazzia. Avevo talmente bisogno di lui! Anche se infondo non eravamo così distanti, mi sembrava fosse dall'altra parte del mondo e io non riuscivo a stargli lontana in un momento come quello. Forse erano riaffiorate in me le paure delle minacce di Michael, stare a casa da sola, forse mi aveva spaventata, ma la ragione più imponente era la stramaledetta voglia che avevo di stare con lui, sempre.

La porta si aprii e venne subito chiusa con una spinta secca.

“Dio, che caldo, si muore con sta camicia”. Borbottò la mia voce preferita. Rob non mi vide subito a causa della luce spenta, ero sdraiata sul divanetto da dove potevo osservare ogni sua mossa nella penombra. Lo vidi aprire il frigo ed afferrare una bottiglia d'acqua che scolò quasi del tutto. Poi si spostò ad accendere il ventilatore e solo allora si girò verso di me.

“Chi...chi è?”. non risposi. Robert avanzò di qualche passo. “Chi sei?”. Mi alzai e lentamente gli andai incontro. Lui era come immobilizzato, non si era neanche sporto ad accendere la luce. Quando finalmente gli fui abbastanza vicina, parlai.

“Non mi riconosci?”

“K... Kris?” si scongelò ed immediatamente mi abbracciò. “Dio! Che ci fai qui? Come hai fatto?”

“Beh... mi mancavi troppo”.

“Amore, grazie per essere venuta, grazie!” mi prese il viso tra le mani e mi baciò intensamente.

“Dio, quanto mi sei mancato”.

“Anche tu amore, anche voi”. Posò le mani sulla mia pancia e si abbassò. Subito non capii le sue intenzioni, ma quando sentii le sue morbide labbra sul mio ventre, una lacrima mi scese dagli occhi.

“Cosa ha...?” non lo feci finire.

“E' solo che... che ti amo tanto Rob, ti amo, ti amo”. Unii le mie mani alle sue e lo baciai.

“Ti prego non piangere”.

“E' più forte di me, sai quanto sono emotiva!” mi uscii un risolino.

“Già... ora devo andare fra poco ho un'altra pausa. Aspettami qui. C'è tutto ciò di cui hai bisogno. Ti amo”.

“Grazie, buon lavoro”.

Dalla finestra sentii Rob e Dean parlare.

“Tu lo sapevi vero?”.

“Chi credi che l'abbia portata qui eh?” si mise a ridere.

“Grazie”.

“Di nulla Rob. Io farei di tutto per voi, lo sai”.

“Grazie mille, davvero”.

È vero, io avevo stretto un legame molto più profondo con Dean che con il mio bodyguard! Per quanto lo adorassi, Dean aveva quel tocco in più, forse quel tocco paterno che il mio non aveva. Lui era stato sempre molto gentile con me e Rob, era sempre disponibile ad aiutarci.

Trascorsero un paio d'ore e io mi addormentai. Fu Rob a svegliarmi.

“Ehi, ho la pausa, ma se vuoi continua a dormire”.

“No, no... Ma...c..cosa...?”

“Che c'è?”

“Che cavolo hai combinato ai capelli?” dissi scandalizzata. Quei capelli che tanto adoravo, ora... ora non c'erano praticamente più! Da una parte erano leggermente più corti, mentre dall'altra, aveva dei veri e propri buchi!

“E' per una scena del film”.

“No... no... i tuoi capelli! Ora ti dovrai rasare! Non puoi andare in giro così!”. Gli sfiorai la chioma che tanto adoravo.

“Lo, so... sono molto ridicolo?”

“Già... molto! No, ora io come faccio senza i tuoi capelli?”

“Mi dispiace...”

“Però... sei sexy”. Ammiccai lo sguardo.

“Davvero?”

“Molto”. Mi morsi il labbro e lui mi caricò sulle sue ginocchia.

“Anche tu sei molto sexy amore”.

“Mh, grazie!” mi sporsi per baciarlo e lui si avvicinò a me, facendo combaciare le nostre bocche.

“Continuiamo in albergo”.

“Ok Rob”.

Scese dal camper prima lui e si fermò a firmare più di 60 autografi. Ma dove lo trovavo un altro uomo così? Alle 5 del mattino, stanco, assonnato, aveva la pazienza e sopratutto la gentilezza di accontentare i suoi fans. Era un amore, veramente. Mentre lui era intento a firmare e a farsi scattare foto, io scesi dal camper, sperando di passare inosservata, ma non fu così.

“Hi Kristen!” mi avevano beccata. Mi girai e feci un debole saluto con la mano e salii in macchina attendendo Robert, udendo le grida emozionate delle ragazze.

“Oh mio dio! È Kris! Era qui!!!”

Quando anche lui arrivò ci dirigemmo verso l'albergo.

“Sei un vero tesoro lo sai?”

“Perchè?” mi domandò.

“E me lo chiedi? Sei veramente da imitare! Hai accontentato le tue fans. Sono veramente orgogliosa”.

“Beh, era il minimo che potessi fare... sono state lì tutta la notte!”.

“Beh, un altro attore non lo avrebbe fatto. O comunque non avrebbe fatto autografi a tutti”.

“Grazie amore”.

Arrivammo all'hotel e Robert mi portò nella sua camera.

“E' una singola, ma sono sicuro che ci adatteremo”.

“Ne sono certa. Senti... che ne dici di riprendere da dove abbiamo interrotto prima?”.

“Mh... dici da questo?”. Prese a baciarmi per poi passare al collo.

“S..si”. Riuscii a pronunciare una debole affermazione positiva.

“Perfetto”.

“Rob, ti voglio, ora, subito”.

“Ti amo”.
 

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Bene!
Allora... sono sicura che molti di voi avevano già capito che era stato Michael. IO LO ODIO! Perciò nella mia storia deve fare il cattivo u.u
Comunque non vi preoccupate, ora la nostra coppietta vivrà un periodo bellissimo, ricco di emozioni e belle cose! :D
Bene, io spero vi sia piaciuto!
E se vi va, recensite!
Bacioni
Stefy

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Capitolo 21
*** MTV Movie Awards '11 ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

MTV Movie Awards '11 (cap 21)

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Ciao a tutti!
MI SCUSO IMMENSAMENTE!!!! Ho avuto dei problemi con il Pc e non ho finito il capitolo... così mi ritrovo quasi una settimana dopo a caricarlo!
Ringrazie davvero TUTTI TUTTI TUTTI per il sostegno!
Bene, vi lascio il capitolo.....
Che parlerà degli MTV movie awards SPECIALI, diciamo, come avrei voluto che fossero realmente! :D
Buona lettura!
Stefy



 

POV Kris

 

Andavo avanti e indietro per la camera, cercando trucchi e accessori per prepararmi al meglio per il grande evento: gli MTV Movie Awards 2011. Fino all'ultimo minuto ero indecisa se andare o meno a causa della mia gravidanza. Avevo paura che si notasse qualcosa, che potessero scoprirlo tutti. Ma alla fine decisi di accettare l'invito visto che la pancia non si vedeva quasi per niente.

Tesoro, sei sicura che te la senti? Possiamo anche non andare”. Questa era la milionesima volta che mi faceva la stessa identica domanda.

Rob, sto benissimo, davvero. Poi te l'ho detto, siamo nominati in tante categorie e vinceremo sicuramente tutto. Non voglio mancare”.

E come fai ad esserne certa?”

Perchè i nostri fans sono i migliori del mondo”. Mi stupii di quanto quella frase fosse vera. Da sempre ci avevano sempre sostenuti e amati. Non riuscivo ancora a credere che così tante persone potessero amarci in quel modo.

Già...”. Gli scoccai un bacio sulla guancia e presi il mio vestito dall'armadio. Per l'occasione avevo scelto un mini abito rosso senza spalline. Un vestito semplice, ma a dargli un tocco di originalità, vi erano numerose spille di varie forme, che creavano giochi di luce, applicate su tutta la superficie dell'abito. Era veramente stupendo. Per il red carpet scelsi delle decoltè nere, ma mi sarei portata dietro le scarpe da ginnastica, classico. Poggiai il vestito sul letto e mi recai in bagno a truccarmi molto semplicemente. In un quarto d'ora avevo finito tutto. Presi l'abito e mi spostai davanti all'enorme specchio appeso alla parete. Come ogni giorno guardai il mio corpo, per vedere se fosse cambiato qualcosa. Non vidi nulla. Mi infilai il vestito e un'altra occhiata scappò sullo specchio.

Ma...” mi era sembrato di vedere qualcosa. Mi girai meglio di profilo.

Che succede?” intervenne subito Rob. Io ignorando le sue parole, continuai la perlustrazione del mio corpo. Mi levai l'abito e poggiai le mani sul basso ventre.

Wow...” mormorai. Le mie dita tracciavano leggere il contorno della pancia. Un piccolo rigonfiamento, minuscolo. Una persona che non era abituata a vedermi spesso non lo avrebbe di certo notato, o comunque avrebbe pensato che io avessi messo su qualche chilo. Ma io mi osservavo tutti i giorni, mi controllavo centimetro per centimetro e conoscevo fin troppo bene il mio corpo.

Rob... si vedono...” mi girai e sfoggiai un sorriso a sessantaquattro denti e lui fece la medesima cosa venendomi incontro.

I nostri bimbi!” mise le sue mani sulla mia pancia e l'accarezzò dolcemente.

Robert, i nostri cucciolotti! Guardali!” indicai la pancia. Ero completamente estasiata e affascinata. Il mio sguardo vagava tra il mio riflesso sullo specchio, la mia pancia e verso Robert. Anche lui era terribilmente emozionato, lo leggevo nei suoi occhi lucidi, nel suo sorriso ampio.

E' bellissimo tesoro!” si sporse e mi accolse nelle sue braccia amorevolmente. Il contatto del mio corpo nudo con gli abiti freddi di Rob mi fece rabbrividire leggermente.

Era incredibile che due creature, giorno dopo giorno, stessero crescendo dentro di me. Le nostre creature.

Rob, si vede tanto?” lui si allontanò leggermente per avere una visuale più ampia e mi squadrò.

No, solo io lo vedo. Se tu lo chiedessi ad Ash o a qualunque altra persona non lo noterebbe, fidati”. Mi sorrise.

Ok... allora muoviamoci. È tardi”.

Si, Dean ci sta aspettando fuori”. Scendemmo e lungo il vialetto una grossa Range Rover ci aspettava.

Oh, finalmente! Siamo in ritardo!”. Mormorò Dean.

Scusaci...” rispose Robert.

Niente”.

Senti Dean... come mi vedi? Cioè.. noti qualcosa?”. Ecco la mia prova. Lui mi guardò varie volte dall'alto verso il basso e poi rispose.

No... cioè... ti sei tagliata i capelli per caso?”.

Grazie mille Dean! Comunque, no, non sono tagliata i capelli. Andiamo”.

Lui borbottò qualcosa e salimmo in macchina

 

 

Ehi Kris! Come sei raggiante oggi!” mi urlò da 10 metri Nikki venendomi incontro.

Grazie!” sorrisi e l'abbracciai.

Un po' di pancia c'è eh!”

Cosa? Si vede tanto?” entrai in panico. Ma possibile? Ne ero certa, per tutto il giorno sarei stata in ansia.

No, no, tranquilla Kristen. Solo un pochino, ma sembra la pancetta di qualche mangiata in più. Stai calma e goditi le vincite!” mi schioccò un bacio sulla guancia e poi si allontanò.

Kristen!” sentii una voce chiamare “Kristen! Corri, devi fare il red!” era Ruth.

Si, si arrivo!” due sospiri e via. Salii sul palchetto davanti a dozzine di fotografi impazziti, i flash mi accecavano, ma ormai ero abituata.

Kris! Sei splendida!!!!” urlò qualcuno e io mi girai e feci cenno con i pollici in su.

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Le urla dei fotografi mi rimbombavano in testa.

Kristen! Qui!”

Kristen! Per favore!”

Kristen, Kristen!!”. Per fortuna ero arrivata alla fine del palchetto, perchè un giramento di testa mi colpì e scesa dovetti aggrapparmi per qualche minuto a Ruth che mi domandava allarmata se stessi bene o se volessi tornare a casa. Dopo una manciata di minuti stavo di nuovo bene ed entrai nell'enorme salone allestito benissimo per l'occasione.

Dove mi devo sedere?” domandai ad un signore dell'organizzazione e lui mi indicò tre poltrone in terza fila. Naturalmente io ero in mezzo a Rob e Taylor. Mi sedetti aspettando che uno dei due arrivasse.

Ehi Kristen!” Emma Watzon era alla mia destra e mi salutava energicamente.

Ciao! Come stai?”

Tutto bene. Ti vedo molto bene! Sei... luminosa!” si aprì in un sorriso ampio che io ricambiai.

Grazie mille! Anche tu sei veramente stupenda...”

Grazie... a quanto posso immaginare va a gonfie vele con Pattinson, vero?”

Eh già. Tutto benissimo. Ogni giorno è sempre più splendido dell'altro...soprattutto ora.” pronunciai con un filo di voce le ultime parole, infatti lei non sentì.

Dio, state così bene insieme! Secondo me avete un futuro”.

Oh Grazie Emma! Lo spero anche io”

Ora devo andare. Ci si vede!”

Ciao!”

Mi aveva fatto piacere parlare con lei. Molti ci credevano nemiche, ma in realtà Emma mi era stata da sempre simpatica e avevamo stretto una buona amicizia. Arrivò Tay e lo show era quasi iniziato, ma di Rob nessuna traccia.

Ma dov'è Robert?” chiesi allarmata.

Kris, non l'ho visto... a quanto pare non ha fatto il red carpet”.

Cosa?”

Già..” prima che io mi potessi allarmare troppo lo vidi spuntare dalle scale.

Ma dove eri finito?” sussurrai quando arrivò. Lo show era appena iniziato.

Scusa, ero in bagno e poi mi ha telefonato mia madre e abbiamo parlato”.

Non potevi parlarci dopo?”

Insisteva...”

Va beh, ti perdono per questa volta. Ma non farlo mai più!” dissi puntando il dito sul suo naso.

Promesso”. E mi accarezzò una guancia. Un riflettore ci puntò subito la luce contro e la telecamera riprese la carezza di Rob.

Oh! La coppia dell'anno che si scambia carinerie in diretta MONDIALE! Wow!” urlò Jason. Tutti si misero a ridere e io diventai rossa come un pomodoro, anzi, peggio e sprofondai il viso tra le mani di Robert. Lui mi accarezzò la schiena per confortarmi.

Che teneri”.

Il primo premio assegnato fu la miglior performance maschile, e vinse Robert. Lui salì sul palco e afferrò i popcorn.

Beh... Grazie. Non riesco a credere di aver vinto di nuovo questo premio! Cavolo! Zac Efron piangeva nella sua clip!” risate dal pubblico “NO, beh, volevo ringraziare seriamente tutti i miei fans per avermi votato e ringrazio anche la mia famiglia e Kristen, perchè senza di loro non sarei qui in questo momento”. Un Aww generale coinvolse la platea. “E niente, spero di vederci il prossimo anno! Ciao” e ritornò a sedersi.

Grazie per la dedica amore”.

In realtà volevo ringraziarti per i doni che fra qualche mese mi farai, ma non era il caso, no?”

Giusto tesoro”. Gli afferrai la mano. Improvvisamente fui travolta da un senso di benessere e felicità infinita. Era bello fare tutto ciò davanti al mondo, senza nasconderci. Eravamo felici, sembravamo la copia di Brad Pitt e Angelina Jolie, solo un po' più giovani. Si, mi sentivo bene mentre baciavo Robert in mezzo alla strada, oppure gli stringevo la mano ad un evento del genere. Ero libera.

Furono chiamati sul palco alcuni attori e poi fu la volta della miglior lotta. Naturalmente si aggiudicarono il premio Rob, Xavier e Bryce. Lei indossava un lungo abito fuxia con una cinturina color panna in vita, che metteva in risalto il suo bel pancione di 6 mesi. E quando anche io sarei diventata come lei? Che bello...

Arrivò il turno del miglior bacio. Cacchio, con tutti i pensieri per i bimbi, la mia salute e tutto il resto, non avevamo pensato a che cosa inventarci sul palco. Gli anni precedenti avevamo scampato il bacio, o meglio, io lo avevo sviato.

Cosa facciamo?” sussurrai nell'orecchio di Rob.

Tranquilla, ci penso io”.

Scusa, ma non mi sento per niente tranquilla. Tu sai essere molto pericoloso”.

Così mi offendi!”

E' la verità! Comunque dimmi solo se hai intenzione di baciarmi”.

Sì, ti bacerò”.

Ok...”

Furono annunciati i nostri nomi e salimmo sul palco mano nella mano.

Robert prese subito la parola, mentre io afferrai il premio.

Beh... tutti ormai sapete che io e Kristen siamo felicemente sp...fidanzati. Tay mi ha chiesto di fare qualcosa di sorprendente, originale, magari che coinvolgesse anche lui... ma in realtà non mi viene in mente niente”. La telecamera inquadrò per un attimo Taylor che aveva un'espressione alquanto stupita. Di certo Robert si era inventato tutto. Intervenni io.

Beh... dovresti fare quello che ti senti...” mi guardò profondamente.

E tu?”

Cosa?”

Cosa vuoi fare? Cosa ti senti?”.

Beh... non saprei...” si eravamo decisamente ottimi attori. In realtà volevo sbaciucchiarmelo lì, davanti a tutto il mondo. Volevo che lui accarezzasse il mio pancione, ma non potevamo, almeno per ora. Lui si avvicinò cauto e piano piano allungò il viso verso il mio. A un centimetro dalle mie labbra si spostò e mise la mano tra i capelli.

Avevi qualcosa fra i capelli”.

Ma..”. Aveva detto che mi avrebbe baciata! Lui si avvicinò nuovamente al microfono.

Sapete cosa mi va di fare ora?”. Silenzio.

Voglio decisamente baciare questa ragazza”. Mi indicò e poi si fiondò su di me appoggiando le sue labbra sopra le mie e giocandoci. Grida e applausi provenivano dal pubblico. Cavolo, questo era il nostro primo vero bacio in diretta, in tv, il primo bacio ufficiale! Quando finì ci allontanammo mano nella mano ma io ritornai correndo al microfono.

E per la cronaca... era quello che volevo anche io”. E ritornai da Robert. Il pubblico si mise a ridere.

Ritirammo anche il premio per il miglior film e poi io vinsi anche la miglior performance femminile.

Beh... se sono qui è grazie principalmente alla mia famiglia e ai miei fans... si, io ringrazio sopratutto loro! Perchè sono i migliori fans del mondo i migliori che potessi desiderare...” mi commossi leggermente “Certe volte mi siedo e penso a come tanta gente possa amarmi in questo modo. Infondo... infondo io non sono nessuno per loro veramente. Però in qualche modo mi vogliono bene e... e mi AMANO. Io veramente ringrazio tutti. Scusami Natalie... ma il popcorn è mio! Devi prendertela con loro!” ironizzai un po' e la platea si mise a ridere “No, veramente, anche tutte le altre ragazze sono fantastiche! Natalie, Emma, Emma! Insomma... si... grazie. E ringrazio anche Robert che sta rendendo la mia vita bellissima ed emozionante. Grazie amore mio!”. Gli soffiai un bacio. Lui ricambiò con un sorriso stampato in faccia.

Lo show finì e noi tornammo a casa dopo l'aftrer party. Era stata una giornata bellissima, un giornata... vincente, se così si può dire. Si, eravamo i migliori. Io, Rob e i nostri bimbi.

 

 

Qualcuno bussò alla porta violentemente.

Cazzo Kris! Rob! Aprite immediatamente questa porta o la sfondo!” quella voce, l'avrei riconosciuta distante un chilometro, Ruth. Evidentemente era successo qualcosa se veniva alle sei di mattina a bussare in casa nostra in quel modo. Ma che cosa poteva essere accaduto? Robert si alzò prima di me ed andò ad aprire, io lo raggiunsi immediatamente.

Ruth! Che ti prende? Che è successo?” le domandai ancora mezza addormentata.

Me lo chiedi!?!?!” si passò una mano tra i capelli.

Ruth... scusa, veramente... non capisco!” vagai fra i ricordi ma non mi venne in mente niente che potesse causare una reazione del genere.

Non capisci? Bene, allora guardate questo bel giornale! Anche questo, oppure c'è anche questo! Ma se accendete il computer c'è da tutte le parti, in ogni pagina! Dai!” lanciò sul tavolo una manciata di giornali di gossip. Robert ne afferrò uno e si avvicinò a me per leggere insieme. Una grossa scritta in giallo stampatello maiuscolo: LE NOZZE SEGRETE DI ROBERT PATTINSON E KRISTEN STEWART. L'immagine ritraeva me e Rob vicini con in bella mostra le fedi. Come avevamo potuto dimenticarci di toglierle? Come!!! io e robert ci scambiammo una breve occhiata.

Ecco... capite ora? Come avete potuto! Ora non si può più tornare indietro o mentire! È palese! L'avessi portata solo tu Kris, allora potevamo farlo! Ma la indossi anche tu! Non possiamo... ora dovete accettare l'idea che sapranno tutti che siete sposati”.

Ruth... scusaci... io non so come sia potuto accadere! Veramente! La togliamo sempre”. Si scusò Rob.

SI.. Ruth, veramente scusami! Ma non hai visto che ce l'avevo? Potevi dirmelo!”

Con tutte le cose a cui devo pensare non mi preoccupo dei tuoi anelli Kristen! Comunque... ora che farete? Dovete lasciare qualche intervista o qualcosa... non potete tacere!”.

MERDA.

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Cosa faranno i robsten? :D
Bene, io spero vi sia piaciuto! Spero di riuscire a caricare il capitolo sabato! Man Ma non lo so....
bacioni!
§Stefy

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Capitolo 22
*** Un insieme di emozioni ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Un insieme di emozioni (cap 22)
 

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Ciao a tutti! Come vedete non ho voluto aprire il capitolo con la solita immagine ma con una creata da me proprio per la storia! Sarebbe la copertina del giornale XD
Bene....
Ho deciso che d'ora in avanti tutto ciò che vi devo dire al di fuori del capitolo ve lo scrivo in basso. Qui vi parlo solo del capitolo.
Sarà un Pov Kristen e ci saranno ben TRE avvenimenti importanti! Si, in questo capitolo mi sono data alla pazza gioia! :)
Bene.... buona lettura!

 

POV Kristen
 

Dovevamo rimediare al danno. Questa volta non potevamo dare la colpa solo ad uno di noi due, eravamo entrambi complici del nostro scandalo. Eravamo costretti a rivelare il matrimonio. Quando Ruth si informò per qualche rivista o programma televisivo, MTV si mise in prima fila, o meglio, Josh. Nel corso degli anni era diventato veramente nostro amico e ci avrebbe fatto piacere annunciare le nozze con lui, perciò andò per MTV.

Il mattino era arrivata tutta la troupe che posizionò gli apparecchi tecnici nel nostro giardino.

Io mi ero vestita molto semplicemente, una maglietta bianca trasparente, che lasciava intravedere il reggiseno, con jeans e converse. Avevo scelto apposta una maglia molto larga in modo tale da nascondere la pancia che iniziava a notarsi abbastanza. Robert una camicia e un paio di jeans. Eravamo entrambi tesi, infondo nessuno dei due voleva rivelare la notizia così presto, però non potevamo ignorare l'accaduto, anche perchè i giornalisti ci avrebbero riempito di domande costantemente.

Ciao Rob, ciao Kris”. Iniziò Josh.

Ciao”.

Allora, come state?”.

Bene grazie”. Rispose Robert.

Allora, agli MTV Movie Awards avete fatto un'ottima impressione! Insomma, quel bacio... da urlo. Era quello che tutti volevamo. I fans sono impazziti”.

Già...” mormorai.

Peccato che vi sia sfuggito qualcosa”. Eccolo, il tasto dolente...

Volevamo tenerlo privato ancora per un po', però insomma, eravamo presi e di solito agli eventi togliamo sempre la fede, però eravamo di fretta e ci è sfuggito di mente. Volevamo rimanesse ancora per un po' segreto, insomma... è la nostra privacy, però... colpa nostra”. Spiegò Rob.

Si, io e Robert siamo marito e moglie già da 4 mesi e va tutto benissimo”. Mi voltai a guardarlo e gli sorrisi, lui fece lo stesso afferrandomi la mano e stringendola.

Già, va tutto, davvero tutto benissimo”. Solo io potei cogliere il secondo significato di quel 'tutto', era ovvio si riferisse alla mia gravidanza. L'impulso di accarezzare il pancione mi avvolse ma riuscii a controllarlo. Questo doveva necessariamente restare nascosto ancora per un bel po', avevamo avuto troppe dimenticanze per i miei gusti.

Perciò... cavolo! Robert Pattinson e Kristen Stewart sposi!!!!! Wow! Non mi sembra vero. Vi ho conosciuti poco più di quattro anni fa e guardatevi, marito e moglie!” urlò Josh.

Esattamente. Devo ammettere che ogni tanto tornerei indietro...” scherzai. Robert mi guardò con un'espressione sorpresa in volto.

Cosa?”

Troppo... protettivo”. Scoppiammo in una fragorosa risata.

Scusami se non voglio che ti accada nulla mogliettina!” sottolineò l'ultima parola e mi lasciò la mano. Speravo non si fosse offeso.

Però a me piace quando fai così”. Mi morsi il labbro e poi mi accoccolai su di lui e mi accolse amorevolmente.

Che amori... bene, con i piccioncini più famosi di Hollywood, vi saluto cari! Ciao!”

le telecamere si spensero e Rob mi diede un piccolo bacio. Fece per accarezzare la pancia ma io riuscii a fermare in tempo la sua mano, ricordandogli che non potevamo farlo e lui si scusò.

 

Nei giorni seguenti tutto il web e i giornali di gossip erano in delirio per la notizia del nostro matrimonio. Avevamo cercato di uscire il meno possibile, visto che ad ogni angolo di Los Angeles c'erano giornalisti e paparazzi. Ma quel giorno dovemmo farlo per forza: la mia seconda ecografia. Essendo incinta di due bimbi la gravidanza andava monitorata con più frequenza e attenzione. Arrivammo allo studio della dottoressa Smith e ci accomodammo sulle sedie. C'era un po' da aspettare...

Come stai?” Rob posò la mano sul mio ginocchio. Io unii la mia.

Bene amore. io... ti vedo un po' preoccupato! Cos'hai?” vedevo la sua espressione tesa e la mascella serrata.

Non so... secondo me la pancia è troppo piccola! Ci fosse solo un bambino capirei, ma due!” cercai di tranquillizzarlo passandogli la mano fra i capelli.

Tesoro, stai tranquillo, può succedere... infondo uno, sono piccolina io, non può venirmi un pancione da Kung Fu Panda. Due, sono solo al quarto mese... un po' la pancia si vede però è dal quinto che cresce sempre di più giorno dopo giorno. Vedrai che crescerà. Stai tranquillo, ok?” gli baciai il dorso della mano per poi portarla sulla guancia. Io mi abbandonai a quel contatto.

Va bene. Scusa”.

Non devi scusarti amore”. Mi diede un piccolo bacio a fior di labbra.

Improvvisamente sentimmo una vocina allegra e frizzante provenire dalla nostra destra, mi voltai e davanti a me vi era una bimba magra, occhi azzurri e capelli biondi, quasi platino da quanto erano chiari. Aveva massimo 8 anni. Indossava un vestitino color panna che le arrivava fino al ginocchio abbinato ad un paio di sandali.

Ciao!” urlò allegramente.

Ehi. Chi sei?” esordì Rob.

Io mi chiamo Rachel. Tu?”.

Robert”.

E tu come ti chiami?” disse voltandosi verso di me con uno sguardo tanto curioso, quanto innocente.

Kristen piccola. La tua mamma dov'è?”

E' dentro quella stanza con il mio papà” indicò la porta dello studio “Sai, la mia mamma ha la pancia tanto grossa! Dice che tra un po' avrò un fratellino”.

Che bello! E tu perchè non sei dentro con loro?” domandò Rob.

Stavo giocando con le costruzioni però ora non ho più voglia. Posso parlare con voi?”.

Ma certo tesoro! Vieni!” mi chinai per prenderla in braccio e la feci sedere sulle mie gambe. Era leggera come una piuma.

Rachel, quanti anni hai?”

Io 7!”

Oh! Come sei grande!” Rob le accarezzò la guancia e lei sorrise. Vedere quella scena mi fece immaginare quando questo sarebbe successo con i nostri pargoletti.

Kristen, perchè sei qui?”

Io devo fare la stessa cosa della tua mamma”.

Ah si? Ma allora perchè tu non hai la pancia come lei?” emh... come glielo spiegavo? Per fortuna arrivò Robert in mio soccorso.

Perchè il tuo fratellino ora è più grande del bimbo che sta per arrivare a Kristen! Allora la pancia della tua mamma è più grande! Hai capito?”

Più o meno... come si chiama il tuo bimbo?”. I nomi... ci avevo pensato molte volte, ma parlando con Rob ci eravamo detti che sarebbero arrivati da soli, nel momento più opportuno.

Non lo sappiamo ancora e il tuo fratellino come si chiama?”.

Robert, come te!” disse indicando Rob. “Però la tua pancia è bella perchè non è tanto grossa come quella della mamma” continuò.

Non feci in tempo a rispondere che la bambina saltò via correndo dalla mamma che stava uscendo dalla stanza con un sorriso ampio. Rachel appoggiò la testa sul pancione della madre mentre l'abbracciava. Come erano belle. La bimba prese per mano la mamma e la condusse da noi.

Mamma loro sono Robert e Kristen! Sai che lei è qui per fare la cosa che hai fatto tu!”

Ah si? Piacere, Diana” porse la mano verso di noi e la stringemmo.

Voi siete... insomma... siete Robert Pattinson e Kristen Stewart vero?” disse il marito.

Si... però la prego, non dica niente su internet o altro. La scongiuro! Abbiamo appena fatto sapere del nostro matrimonio... sarebbe troppo. La prego in ginocchio”. Dissi.

Possiamo pure pagarla”. Aggiunse Rob.

Ma per carità! Non vi preoccupate! No dirò una parola... so cosa si prova a vivere nell'oscurità, a nascondere tutto. Io sono il fratello di Blake Lively”.

Oh! Certo! Ce la saluti tanto! Noi dobbiamo andare ora”.

Sicuro”.

Grazie mille. Ciao Rachel!” cantammo in coro i e Rob.

Ciao!” fece cenno con la manina.

Diana, quando?” dissi e lei capì immediatamente a cosa mi riferissi.

2 Mesi! Tu?”

5! In bocca al lupo”

Grazie anche a te!”

Crepi” Ed entrammo nello studio.

Appena entrammo la dottoressa si scusò nuovamente per la faccenda del test, era rimasta profondamente delusa perchè Michael era riuscito a corrompere un'infermiera e lei era stata costretta a licenziarla: una certa Jessica Jones.

Allora Kris, vediamo un po' come stanno questi due birbantelli?” mi accomodai sul lettino e Rob mi seguì tenendomi la mano. Ero emozionata come la prima volta, o forse addirittura di più, perchè vedevo i nostri piccolini crescere e diventare sempre più reali.

La dottoressa posizionò il gel sul basso ventre e iniziò a muovere l'ecografo guardando attentamente il monitor. Vi era un silenzio tombale... iniziavo a preoccuparmi.

Allora Kris, hai superato i mesi critici, ora la strada è spianata, spetta solo a te stare tranquilla e serena. È molto importante che tu sia felice, i bimbi assorbono le vibrazioni e se sei triste non gli farebbe molto bene”.

Si tesoro, devi stare tranquilla”. Robert mi carezzò una guancia.

Si, faccio la brava. Il sesso?”.

Sono cattivelli questi bimbi! Non si vogliono far vedere!”. Disse scocciata, forse più curiosa di me di saperlo.

Uffa”.

Comunque volevo dirvi che se volete potete incominciare a parlare ai bambini. Da ora iniziano a percepire i suoni e le voci dal mondo esterno”.

Cioè.. vuol... vuol dire che mi capiscono?”. Disse emozionato Rob.

Beh, non proprio capiscono, però sentono”. Sorrise e noi facemmo lo stesso. “Aspettate! Uno si sta girando! Vediamo se riesco a vedere!” strinsi più forte la mano di Robert e lui mi sfiorò la guancia con la bocca. Lo dottoressa trafficò un po' con l'ecografo e il monitor e poi ci fece sentire il battito prima di dirci il sesso.

Bene... uno dei vostri bimbi è una femminuccia!” ci sorrise allegramente e io e Rob ci guardammo intensamente negli occhi consapevoli che quelli erano i frutti del nostro amore.

Grazie dott...” non mi fece finire.

A quanto pare oggi i vostri bimbi sono molto bravi! Si sta girando anche l'altro!” io mi sporsi un po' per osservare meglio tutti i movimenti di quell'esserino, di cui riuscivo a cogliere la testolina, le braccia con le mani e le gambe con i piedini. Mi bastò un attimo per capire che il secondo bimbo era anch'esso una femmina, avendo visto prima.

E' una bimba...” pronunciai quasi incantata, precedendo la dottoressa.

Esattamente Kris!”. Ero super emozionata, e lo era anche Rob che non mi aveva mollato un secondo la mano, neanche per mettersi a posto i capelli, come suo solito.

Uscii dalla clinica contentissima e felicissima di tutto. Ero VERAMENTE felice. Avevo tutto ciò che potessi mai desiderare, una carriera splendida, una famiglia, un marito che mi amava più di ogni altra cosa al mondo e due principesse che in poco più di due giorni erano diventate il centro del mio universo affiancando Robert.

 

 

Rob!!!!!!” urlai. Ero sdraiata sul divano a guardare un film. Lui scese immediatamente dal piano di sopra dove stava suonando e mi raggiunse. Da più di due settimane ero entrata nel quinto mese e la pancia stava crescendo a vista d'occhio. Ogni giorno mi guardavo allo specchio e mi vedevo più somigliante a una balena che ad un essere umano. La pancia stava diventando seriamente grossa. Ero stra felice di questo, mi piaceva accarezzare il pancione e sentire qualcosa muovere, però per il momento nessun calcio o pugno. Adoravo sdraiarmi sul letto nelle braccia di Rob e incrociare le mie mani alle sue sulla pancia. Qualche volta ci era capitato addirittura di dormire in quella posizione. Altra cosa che mi rendeva molto più felice era vedere che Robert si era sollevato notando il pancione che piano piano diventava sempre più grosso.

Dimmi amore”.

Stai qui con noi? Stiamo guardando un film e ci annoiamo senza il nostro papà!” dissi con il musetto dolce e la vocina. Spesso mi capitava di parlare al plurale e lui capiva subito a chi mi riferissi.

Ma certo! Come faccio a dire di no alla mia regina e le sue principesse?” si accomodò vicino a me e io mi rannicchiai sul suo petto portando le mani sulla pancia. Fece la stessa cosa.

Ti amo”. Mi sussurrò all'orecchio.

Anche io”. Sorrisi, certa che potesse vedermi.

Dio è così triste!” dissi alla fine del film. Scelsi di guardare 'Non lasciarmi', film molto bello ma alquanto deprimente. E gli ormoni non aiutavano. Scoppiai a piangere.

Dai tesoro, non fare così! Ti prego!” mi supplicò asciugandomi le lacrime.

E' così triste!” ripetei.

Non piangere, guarda che le bimbe lo capis....” non finì la frase vedendo che le mie lacrime cessarono immediatamente e i miei occhi si sbarrarono. Ero certa, certissima, assolutamentissimo certa di aver sentito un movimento nella pancia. Ma non uno dei soliti, del liquido amniotico, segno che le piccole si muovevano, sentii proprio un... calcio.

Che c'è?” chiese allarmato Rob. Quando mi resi conto di quello che era successo le lacrime ricominciarono a scendere e la mia bocca si aprì in un sorriso infinito. La mano scese automaticamente sul ventre.

Rob... una delle due ha scalciato”. Lui sorrise insieme a me e mi abbracciò.

Vedi, neanche lei o lei... beh insomma...” specificò “vuole che piangi per queste cose!”. Mi disse talmente vicino al viso che io più che ascoltare le sue parole mi soffermai sul movimento sinuoso delle sue labbra.

Si, avete ragione. Scusa... sono questi ormoni pazzi”. Dissi passandomi la mano fra i capelli.

Ti amo”. E attaccò le labbra alle mie rapendomi e portandomi in camera da letto.
 

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E Voillà!!!! Vi piace quest'ultima immagine??? Io la trovo stupenda!!! **
Comunque.... un paio di ringraziamenti...
SIamo arrivati a ben 80 recensioni... cavolo, sono proprio felicissima!!! Ringrazio tutte le persone che mi stanno accompagnando in questa  bella avventura sin dall'inizio, da quel 2 Aprile, giorno in cui ho postato il primo capitolo.
Ringrazio anche tutti i nuovi lettori, e in particolare Bella_Vap, Ally Cullen e feffixoxo.
GRAZIE anche a tutti i lettori silenziosi e alle 31 persone che hanno inserito la storia tra i preferiti, le 15 nei ricordati e le 47 nei seguiti! GRAZIE MILLE!
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
Ci sentiamo sabato prossimo! **
Ciau!

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Capitolo 23
*** Imprevisti ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Imprevisti (cap 23)

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Questo è un capitolo MOLTO importante! ;)
Non vi dico niente...
Solo... leggete! ;)



POV KRISSS

 

“Rob stasera mangiamo cibo italiano?”

“Ok amore”

“Vai a fare un po' di spesa? Cucino qualcosa!”

“Va bene, a patto che mi prepari uno di quei dolci buonissimi che sai fare solo tu!”

“Affare fatto” Rob mi diede un bacio a fior di labbra e poi uscì di casa. Io mi misi il grembiule e incominciai a preparare una torta al cioccolato e cocco. Tirai fuori gli ingredienti e seguii passo passo la ricetta, dopo di che infornai la torta. Guardando l'ora mi stupii che Robert non fosse ancora tornato, perciò lo chiamai.

“Ehi, dove sei?”

“Scusa tesoro, sto arrivando. C'era uno davanti a me che ha fatto la spesa per un anno, cazzo! Ci credi che sono stato in coda venti minuti”.

“Ok, mi dispiace... Mi stavo preoccupando. C'è una bella torta che ti aspetta!”

“Non vedo l'ora di assaggiare te e la torta!” disse con tono ammiccante. Poco dopo rientrò finalmente a casa e mangiammo spaghetti al ragù e cotoletta alla milanese.

“Che buona tesoro!” disse mentre masticava un enorme boccone di torta.

“Grazie”. Anche io stavo letteralmente divorando la mia fetta, insomma, dovevo sfamare tre persone!

“Dopo devo uscire, ho un incontro di lavoro. Mi propongono un nuovo film!” disse entusiasta.

“Bene, sono felicissima! Vedi di non andare troppo lontano questa volta, eh!” dissi ironicamente. Non sopportavamo le distanze... entrambi...

“Farò il possibile tesoro”. Mi accarezzò la guancia. “Vieni con me? Non mi va di lasciarti tutto il pomeriggio sola”.

“No, non me la sento Rob. Avevo già una mezza idea di chiamare Ash... vedo se riesco ad uscire”. Da quando avevo fatto l'ultima ecografia non avevo più messo piede fuori dalla porta. Non sapevo come comportarmi. Volevo tenere nascosto ancora per un po' la gravidanza, però avevo già fatto i conti: alle premiere di Breaking Dawn avrei avuto il pancione di 8 mesi, anzi quasi 9. A quel punto dovevo dirlo, però mancavano ancora più di due mesi, ci avrei pensato.

“Ok stai attenta.. ora devo scappare”. Si alzò e prese la giacca. “Non stancarti troppo amore”.

“No, promesso...” sorrisi e poi andai verso di lui a baciarlo. Lui mi accontentò e poi si chinò a salutare le bimbe.

“Ehi principesse. Fate le brave eh! E tenete a bada la mamma, che quando si scatena...” lasciò la frase in sospeso. “Vi voglio bene”. E accarezzò il pancione. Mi emozionavo sempre quando lo faceva. Era così dolce e amorevole, era fantastico. Avevo immaginato molte volte il suo comportamento durante la mia gravidanza, ma non me lo sarei mai aspettato così... bellissimo e splendido.

“Ciao Amore, in bocca al lupo”. Gli dissi e lui uscì. Io presi un'altra fetta di torta, cavolo! Avevo fame! La mangiai davanti ad un bel film. Scelsi Moulin Rouge. Dio quanto adoravo quel film! Ogni volta mi emozionavo sempre di più, davvero uno dei film più belli di sempre.

“Beh, che ne dite, chiamiamo la zia Ashley?” dissi ad alta voce accarezzandomi la pancia. Presi il cellulare e le chiamai.

“Ehi Ash!”

“Tesoro! Come stai?” disse con la sua solita voce squillante e armoniosa.

“Benissimo. Tu?”

“Splendidamente! Ti devo raccontare un paio di novità”.

“Anche io!” dovevo ancora dirle che tra poco avrebbe dovuto fare da baby sitter a due piccole pesti, le mie principesse...

“No... non sarà mica...” e lei afferrò subito il concetto.

“Esatto!”

“NO! Ti prego, dimmelo!!!”

“No, no. Vieni a casa mia.”

“Ok arrivo subito”.

“Andiamo a comprare qualcosa? È tipo due settimane che non esco di casa. Dobbiamo andare dove non c'è nessuno”.

“Afferrato il concetto piccola. Arrivo immediatamente”.

E infatti dopo poco più di mezz'ora era a casa sdraiata sul divano a raccontarmi la sua nuova storia nata con Kellan.

“Io lo sapevo che vi sareste messi insieme”. Dissi convinta “Insomma, avete una sintonia, quando vi guardate... veramente siete perfetti”.

“Non quanto te e Rob. Oh, voi si che siete la coppia ideale, la coppia modello”.

“Litighiamo anche noi, eh!”

“Ed è assolutamente prescritto nella ricetta medica! ;) Se non si litiga poi non si fa pace e non ci si fanno le coccole post-perdono, se non addirittura sesso post-litigio...” scoppiai a ridere.

“Di chi è questa teoria?”

“Di Ashley Greene!” e un'altra risata invase il salotto.

Una fitta al ventre mi fece bloccare la mia folle risata. Un calcetto.

“Kris? Stai bene?”

“Si, tranquilla, mi picchiano!” lei rise.

“Che bello, ehi, ma non mi hai più detto il sesso, stronza!” mi diede uno schiaffetto alla mano.

“Sono due bimbe”.

“Che bello!! Così le farò diventare maniache dello shopping!”

“Wow!” dissi ironicamente.

Un altro calcio...

“Ok, ok.. faccio la brava! Ubbidite a papà eh?!?” sussurrai vicino alla pancia.

“Dovrei sapere di cosa stai parlando?”

“Prima di andare Rob ha detto qualcosa tipo: Tenete a bada la mamma o qualcosa del genere”. Lei rise.

“Posso sentire se si muovono?” chiese timida.

“Si, vieni”. Le presi la mano e l'appoggiai su un preciso punto della pancia, proprio dove una delle due si stava muovendo.

“Wow...” disse affascinata.

Dopo un'oretta ci decidemmo ad uscire. Ashely mi portò in un centro commerciale in periferia, semi vuoto. Qualche donna di mezza età e vecchietti. Benissimo. Non potevo correre il rischio di far scoprire la gravidanza. Per sicurezza mi ero messa una felpa di Rob, che mi stava parecchio grande... però la pancia ora non si poteva nascondere più di tanto.

Prima tappa, Forever21. Acquistai qualche maglietta e un abito da indossare a casa. Presi un top bianco delizioso, che addosso metteva in risalto il pancione. Era bellissimo

“Quel top è veramente fantastico Kris! Ottima scelta. Mette bene in risalto le tue dolci forme”.

“Si!”

“Secondo me sarebbe perfetto da mettere in una seratina romantica con Rob”. Mi fece l'occhiolino.

“Si... sono convinta che a Rob piacerebbe ta..” mi bloccai, spaventata da una mano appoggiata sulla mia spalla destra. Mi voltai e vidi... Michael.

“Micheal...” dissi in tono scocciato “che c'è?”.

“Ciao anche a te!”

“Fai il simpaticone eh? Dopo quello che hai fatto”. Gli urlò in faccia Ashely.

“Tu non ti intromettere barbie”. Guardai Ash. Si stava incazzando.

“Ash, vai a farti un giro. Un secondo e ti raggiungo”. Lei mi guardò in tono di conferma “Tranquilla”. E si avviò verso un negozio vicino.

“Allora.. vedi di sbrigarti, ho da fare compere”.

“Non ti è mai piaciuto lo shopping”.

“E' vero, ma devo comprare vestiti per tre ora!”

“Dai prendiamoci un caffè”. Lo guardai stralunata. Dopo quella furiosa litigata mi invitava a bere? Ma era completamente uscito di melone?

“Ma sei completamente matto? Ti ricordi come ci siamo lasciati qualche mese fa? Te lo devo ricordare?”.

“No, tranquilla... ma a me è passato tutto”.

“Bene... sono felice per te, ma a me no. Mi dispiace Michael”. Dissi leggermente più calma.

“Ok, ma neanche un caffè? Insomma... mi vorrei... ecco, scusare”. Lui non era uno che chiedeva perdono facilmente. Doveva essere sincero.

“Va bene”. Ci avvicinammo a Starbucks e ci sedemmo al tavolo.

“Cavolo... è cresciuta la pancia!”

“Già...” accarezzai il ventre

“Kristen, scusa... io... non so da dove incominciare”.

“Incomincia e basta”. Dissi in tono incoraggiante.

“Vedi, per prima cosa... io non provo più niente per te. Sono fidanzato con l'infermiera che mi ha aiutato con i test. Io l'ho fatto solo per vedicarmi... perchè tu mi hai lasciato per Robert”.

“Va bene. Ti ho perdonato, non ho fatto denuncia, ma sai che potevo benissimo farlo vero?”.

“Certo e io ti ringrazio per questo”. Lui avvicinò la sua mano per posarla sulla mia. Solo per un secondo, perchè io immediatamente spostai la mia.

“Che c'è? Neanche la mano ti posso prendere?”

“Michael, io sono sposata. E potrebbero esserci paparazzi”.

“Kristen sei gratta cazzo! Insomma! Io sono pur sempre il tuo ex! Sono stato nel tuo letto!” si alzò in piedi ed iniziò a sbraitare. Non lo riconoscevo più. Io mi alzai per cercare di calmarlo ma lui continuò. “Non posso neanche sfiorarti la mano!”

“Calmati...”

“Ok, scusa”. Uscimmo dal locale e ci fermammo in un corridoio deserto.

“Piuttosto... scusa me è una domanda che mi viene spontanea... come mai sei in questo posto sconosciuto? Come mi hai trovata?” non rispose e abbassò lo sguardo. “Tu... tu mi hai fatta seguire! Bastardo!!!!” gli tirai un pugno sul torace.

“Calmati!”

“Che calmati cazzo! Io sono... SPIATA dal mio ex... si, certo... non ti interesso più! Vallo a raccontare alla tua cara infermierina! Vaffanculo Michael!”

“Kristen ora stai esagerando!”

“Io ti denuncio! Stalker di merda!!” ormai ero uscita fuori di senno.

“Che hai detto?” ripetei la frase.

“Ti denuncio bastardo!!”

“Ehi... calma! Che ti denunci e denunci puttana!” mi afferrò i polsi ma io riuscii a liberarmi e gli tirai uno schiaffo piuttosto violento.

Fu un attimo.

Lui mi colpì le spalle e mi fece cadere violentemente.

Mi immobilizzai, in quel momento non mi preoccupai di nient'altro al di fuori delle bambine. Una fitta dolorosissima invase il mio basso ventre. Michael era visibilmente sconvolto, mi guardava con gli occhi sbarrati. La mia mano si posò subito sulla pancia.

Un urlo di dolore invase la mia gola.

“Michael! Chiama Ashely!” lui prese il cellulare e dopo poco lei fu inginocchiata vicino a me.

“Ashley.. fa malissimo!” lei mi accarezzò la fronte per poi passare alla mia guancia bagnata dalle lacrime.

“Sta arrivando l'ambulanza. Stai tranquilla”.

Mi sentivo svenire... il dolore aumentava sempre di più e qualcosa lungo le mie gambe scorreva... sangue..

“Le mie bambine...” il tempo di dire ciò e poi... buio.

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Ok... lo so... resterete in ansia...
Purtroppo dovrete aspettare per un po'... Perche vado in vacanza...
Sorry e don't worry!
Stefy

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Capitolo 24
*** Dottoressa!!! ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Dottoressa!! (cap 24)
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Cao splendori come vedete sono riuscita a caricarlo!
E' corto vi avviso... ma l'importante è che sappiate che cosa succede! :)




POV Rob

 

“Allora Robert, firma qui e il lavoro è tuo”. Il regista mi porse un foglio e una penna stavo per firmare quando la mia mano invece di dirigersi verso la penna, andò verso il cellulare che squillava.

“Mi scusi un attimo”.

“Prego”. Sorrise.

“Pronto?”
“Rob sono io, Ashley”.

“Sto per firmare un contratto molto importante. Che c'è?”

“Devi venire subito all'ospedale”. Ospedale... il mio viso si sbiancò e la mano incominciò a tremare, così come la voce.

“Ospedale?” riuscii a dire con un filo di voce.

“Si Kristen ha avuto... sì insomma... un incidente. Ha perso del sangue ora non so che le stanno facendo è appena entrata in sala operatoria”. All'improvviso anche la sua voce si fece singhiozzante, eco della mia.

“Arrivo subito Ashely. Stai tranquilla”.

“Prima di entrare in sala mi ha pregato di dirti che ti amerà per sempre nonostante quello che succederà”. Sentii un altro singhiozzo provenire dal telefono.

“Dio così mi spaventi”.

“Rob tu vieni e basta”.

“Arrivo”. Mi avviai verso la porta dimenticandomi addirittura di salutare il regista. Che cafone, prima di aprire la porta mi girai a scusarmi.

“Mi scusi.... mia moglie ha avuto un incidente devo andare all'ospedale”.

“Vada pure... ne riparleremo. Auguri”. Mi sorrise gentile e mi porse la mano.

“Grazie”.

Dean mi accompagnò di corsa all'ospedale dove trovai Ashely in lacrime seduta su una sedia.

“Ashely!” urlai dalla fine del corridoio. Lei mi corse incontro e mi abbracciò singhiozzante

“Rob... è... grave”. Una lacrima scese dai miei occhi.

“Grave per chi?”

“Sia per Kris, sia per le bimbe”.

“Come.. come è successo? Che è successo? Credevo fosse al sicuro con te!”

“io... è stato lui!” si girò indicando una persona che non avevo notato prima.

“Tu! Che cazzo ci fai qui?” non mi rispose. “Ashely?” lei mi raccontò tutto l'accaduto. Ora non solo ero disperato per le condizioni di Kristen ma ero incazzato, incazzato nero! Rischiavo di perdere la persona più importante della mia vita per colpa di quel lurido verme!

“Robert io.. scusa. Non volevo”. Mi avvicinai lento verso di lui. Era visibilmente scosso e dispiaciuto, ma non mi facevo intenerire per così poco. Ero una belva... se solo qualcosa fosse andato storto... se fosse successo qualcosa a Kris o alle bambine lo avrei sbattuto in galera, oltre a riempirlo di botte. Poteva starne certo.

“Volevi rovinarmi la vita? Beh, ci sei riuscito!” sbraitai. Avevo gli occhi rossi, reduci dalle lacrime.

“Robert ti prego.. io non volevo davvero”. L'istinto prese il sopravvento e non potei fermare la mia mano che colpì violentemente il suo viso, spaccandogli il labbro. Lo trascinai per un braccio verso l'uscita di sicurezza, uscendo su un ampio balcone.

“Ora mi devi spiegare perchè ce l'hai tanto con me. Che ti ho fatto Michael! Cazzo!”

“Beh è semplice, mi hai rubato la ragazza”.

“Ma non ti rendi conto che con me è felice?”

“Poteva esserlo più con me”. Un altro pungo partì, stavolta verso il suo stomaco. Dovevo sfogarmi con qualcuno, e l'unico con cui potevo farlo era lui, perchè era stata tutta colpa sua. Volarono calci, pugni e mai come in quel momento mi sentivo tanto realizzato nel picchiare qualcuno. Doveva provare dolore come me, anche se era diverso. Lui non reagì, magari infondo era un po' intelligente, magari aveva capito di meritarselo.

Qualche minuto dopo Michael era finito non so dove a farsi medicare le ferite e io a prendermi un caffè con Ashley. Chiamai i genitori di Kristen che arrivarono immediatamente.

“Robert!” urlò Jules dall'altro capo del corridoio correndo verso di me, e si buttò nelle mie braccia. Piangeva disperata e io non potei fare a meno di unirmi a lei. Era più forte di me.

“Jules... io ho paura...” lei mi guardò profondamente, piantando i suoi occhi verdi nei miei. Mi ricordavano terribilmente quelli di Kris. E se non li avessi mai più visti?

“Robert, andrà tutto bene”. Fece un debole sorriso.

“Dio, come fai ad essere così forte?” un mio singhiozzo invase la stanza. Mi rifugiai nelle sue braccia. Era sorprendente la sua forza, anche nei momenti peggiori lei sapeva tirarsi su e pensare positivo, come Kristen. Lei non mi rispose e sospirò.

I minuti passavano lenti, le ore non passavano mai eppure io mi sentivo rinchiuso in quello squallido edificio da giorni. Dopo tre ore nessun medico di aveva detto qualcosa. Andavo avanti e indietro per il corridoio, piangendo e quando le lacrime mi davano un po' di tregua, affondando il viso nelle mani. Mi sembrava di essere ritornato indietro di mesi, quando Lizzie aveva avuto l'incidente. Solo che questa volta era diverso... potevo non vedere mai più il viso della mia Kristen. Quei lineamenti così perfetti da far invidia a Venere, quegli occhi verdi che non sapevano nascondermi alcuna emozione, il suo sorriso, sempre pieno di vita e... i suoi i baci, le sue carezze. Non poteva succedere questo! Non avevo fatto nulla di male! La mia Kristen... le mie bimbe...

Per qualche assurdo motivo, girovagando per l'ospedale, finii nel reparto neonatologia. Vedevo tutti quei bimbi bellissimi, adagiati in culle rosa e azzurre, messi tutti in fila. E pensare che fra poco più di tre mesi ci sarebbero state le mie principessine! Perchè ci sarebbero state insieme a Kris. Le lacrime uscirono dai miei occhi incontrollate mentre mi scioglievo a vedere quei bimbi. Tornai da Ash e Jules.

Di colpo la porta si aprì e io letteralmente mi buttai sulla dottoressa.

“Dottoressa! La prego! Come sta?” lei si tolse gli occhiali e mi guardò negli occhi.

“Allora Kristen ha preso un colpo molto forte sul lato destro della pancia. Le due bambine erano eterozigoti, ovvero, avevano due sacchi amniotici, placente eccetera completamente separati. Ciò vuol dire che sono state fecondate due uova. Purtroppo abbiamo avuto un distacco della placenta troppo grande per uno dei feti e... non ce l'ha fatta. Abbiamo provveduto ad esportare il feto con un delicato intervento simile ad un cesareo perchè la gravidanza era troppo avanzata per fare un raschiamento. Kristen sta bene, e anche la bambina che è sopravvissuta, la gravidanza continuerà come di consuetudine ma non sarà più gemellare. Dovrà comunque restare a casa per un mese perchè la placenta si è distaccata, seppur di pochissimo, anche nell'altra. Provvederà la ginecologa a darvi tutte le istruzioni. Mi dispiace tanto”. Le lacrime scendevano lente sul mio volto mentre Juls mi abbracciava, singhiozzante anche lei. “Potete andare a parlarle”.

Julls mi diede un'occhiata e invitandomi ad andare per primo. Come glielo spiegavo? Come facevo a dirle che avevamo perso un figlio?

Innanzitutto cercai di asciugare le lacrime e i miei occhi umidi e poi entrai nella stanza di Kristen. Lei era lì, stesa sul letto enorme dell'ospedale. Probabilmente dormiva o sonnecchiava. La coperta rosa che la ricopriva formava una montagnetta all'altezza della pancia. Mi sedetti sul bordo del letto e le accarezzai la fronte. Una lacrima scappò al mio controllo. Cercai di levarla subito di torno, ma Kristen aprì gli occhi.

“Rob”.

“Ehi...” sussurrai debole accarezzandole dolcemente la guancia morbida.

“Perchè piangi?”. Non risposi e abbassai lo sguardo.

“E' successo qualcosa alle bambine vero?” continuò lei e io annuii debole e un singhiozzo mi percosse. Lei sembrava impassibile.

“Robert spiegami cosa è successo”. Confuso dalla sua reazione risposi incerto.

“Le due bambine avevano due sacchi amniotici diversi e tu hai preso una forte botta solo sulla parte destra e quindi una delle due bambine non ce l'ha fatta”.

“Perciò qui c'è ancora una bimba?”

“Esatto”. Lei si sporse verso di me in cerca di un abbraccio che io le donai immediatamente. Avevo bisogno di quel contatto, di sentirla ancora tra le mie braccia. La mia Kristen. Anche lei si era messa a piangere, debolmente e in modo silenzioso. Sapevo che in realtà il dolore la stava divorando. Si staccò da me.

“Robert... devo.. devo stare un po' da sola”.

“Ok come vuoi”. Le diedi un piccolo bacio a fior di labbra e mi avviai verso la porta con gli occhi che pungevano, le lacrime volevano uscire fuori. Prima di uscire mi soffermai ad osservarla per qualche secondo, la sua espressione buia in volto, le sue lacrime, mi fecero capire che ci avrebbe atteso un periodo molto difficile.
 

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E voillà!
Mi dispiace tanto... vi giuro che mi sono messa a piangere! :'(
Ora parto e dovrete aspettare 2 settimane per il continuo!
Intanto recensite e vi mando un bacio enorme!! **
Stefy

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Capitolo 25
*** Si, sto bene ***


TU SEI LA MIA RAGIONE DI VITA

 

Si, sto bene (cap 25)

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Salve a tutti!
Ecco il capitolo! Si! Venerdì! u.u Ahah!!
Io sono depressa... 10 giorni e comincia la scuola... T_T
COOOOOOMUNQUE!
In questo capitolo succederanno un paio di cose...
Bene! Vi lascio alla lettura!
Bacio!
Stefy


POV ROB

“Ok Kristen, perciò, hai capito? Devi stare assolutamente a riposo, ti concedo solo un'ora e mezza in piedi poi devi stare seduta o sdraiata”.

“Mhmh”. Kristen annuii e mugugnò gli stessi monosillabi che pronunciava ad ogni risposta. Profonde occhiaie scure circondavano i suoi occhi verdi spenti.

“Lo so Kristen, è difficile....” disse la dottoressa sfiorandole la mano, ma lei ritirò subito la sua.

“No, lei non lo sa”. Rispose acida. La dottoressa Smith sospirò. “Mi scusi, non volevo essere scortese”. Continuò Kris rendendosi conto del suo tono maleducato.

“No, Kristen, hai ragione... posso solo immaginare quello che stai passando, che state passando” specificò guardandomi “da un lato vorresti mollare tutto deprimerti, non mangiare, ma dall'altro stai lottando per rimanere viva perchè dentro di te c'è ancora tua figlia. Non è così?”

“Si, esatto... tutti i giorni a casa piango, non parlo con nessuno, nemmeno con lui...” mi guardò di sfuggita. “Ripenso a quel giorno, se io non fossi andata con lui... Ashley mi aveva avvertita! Però poi mi accorgo che io ho ancora una bimba da nutrire e accudire... però, per quanto io la possa amare, è difficile, lei mi ricorda sua sorella. Ogni volta che sento un calcio me ne immagino due... ogni cosa è collegata alla perdita di questa bambina... Vede, in casa prima regnava l'allegria, io e Robert giocavamo, ci baciavamo, facevamo l'amore, ora va già bene se ci scambiamo una carezza o una parola. E mi dispiace tanto, perchè è tutta colpa mia...” fiumi di lacrime amare iniziarono ad uscire dagli occhi di Kris. Io subito l'accudii tra le mie braccia, cercando di assaporare quel momento il più possibile, certo che non ce ne sarebbe stato un altro nel giro di poco tempo.

Le baciai dolcemente la fronte in tono rassicurante.

“Kristen, io ti sto vicino e non ti abbandonerò, lo sai questo”. Lei annuii.

Tornammo a casa e Kristen si dileguò in camera da letto come faceva dall'ultima settimana. Io mi diressi in cucina a cercare qualcosa da mangiare. Trovai qualche biscotto. Mentre assaporavo i dolcetti di pasta frolla e cioccolato mi prese un momento di sconforto e mi sfogai. Incominciai a piangere silenziosamente, cercando di non farmi sentire da Kristen, avrei solo peggiorato le cose. Mi mancava tutto di lei. Stava tutto il giorno in camera, rifiutandosi di parlare... io non ce la facevo a vederla così. Avevo un dolore dentro lancinante.

“Robert, perchè piangi?” sussurrò la voce del mio angelo. Mi girai di colpo, colto alla sprovvista. Mi asciugai velocemente le lacrime e feci un debole sorriso.

“Niente, un momento di sconforto”. Lei si avvicinò a me e cauta unì la sua fronte alla mia e chiuse gli occhi respirando profondamente. Fui un attimo interdetto da quel gesto. Fino a quel momento non aveva azzardato a nessun contatto, ero sempre io a darle qualche carezza o segno d'affetto.

“Robert, io mi sto impegnando tanto, ma è difficilissimo”.

“Lo so, ma non credere che sia difficile solo per te. Non sai quanto io stia soffrendo”.

“Mi dispiace tanto... non te lo meriti”. Una lacrima solcò il suo viso di porcellana. Poi continuò. “Forse dovresti andare... rifarti una vita. Io ti sto facendo soffrire troppo. Non ti merito”.

“Cosa? Kristen! Come fai a dirmi certe cose! Io starò sempre con te, ti starò vicino sopratutto nei momenti difficili! Kristen io sarò sempre con te. Però anche tu devi essere con me. Non mi devi lasciare solo, non abbandonarmi, non escludermi, non chiuderti in te stessa! Ti prego! Mi laceri il cuore!” urlai in preda alla disperazione. Lei se ne accorse e mi accarezzò dolcemente il viso per tranquillizzarmi.

“Robert, io sono qui. Ti prometto che mi impegnerò di più. Lo farò per me, per te, per la piccola, ma sopratutto per la bimba che ora non abbiamo più. Robert dobbiamo stare uniti. Senza di te io non ce la faccio”.

“Kristen, sono qui”. L'abbracciai forte e poi lei appoggiò le sue labbra sulle mie e ci scambiammo un bacio profondo. Era da tanto, troppo tempo che le nostre bocche non venivano in contatto.

“Amore, ti amo”. Sussurrò.

 

2 settimane dopo.

 

“E' giusto che paghi”. Disse Kristen mentre Michael usciva dalla sala del tribunale scortato da un agente di polizia. Lo avevamo denunciato per stalking, oltre ad aver raccontato al giudice dell'incidente al centro commerciale. Poche volte avevo avuto fede nella giustizia, ma questa volta mi aveva appoggiato. Michael era stato condannato a 30 anni di carcere, per le minacce, il continuo assillamento a Kristen e sopratutto per quella dannata spinta.

“Si...” l' avvolsi con un braccio mentre uscivamo dall'aula.

“Robert... credevo fosse diverso, credevo non meritasse una punizione del genere, ma lui deve pagare, deve sapere cosa si prova a soffrire per colpa di qualcun altro. Lui ha ucciso la nostra bambina, noi lo abbiamo mandato in galera”.

“Kris, lui ha rovinato la nostra vita, ma ora non ci darà più fastidio. Amore, non ci sarà più nessun Michael”. Le sorrisi e lei avvicinò il suo viso al mio per baciarmi.

“Beh, questa prospettiva mi attrae!” rise.

“Ahm e sentiamo... ti attirerebbe anche una sorpresa?”. Le dissi malizioso. Lei mi guardò con fare confuso.

“Tipo?”.

“Se è una sorpresa...”

“Beh, ci sto”.

“Non avevo dubbi”. Ridemmo entrambi e Kris appoggiò la testa sul mio torace.

Arrivati a casa mi feci subito una doccia ed uscii a preparare la sorpresa per Kristen.

“Amore! Come mi devo vestire?” urlò Kristen dalla camera.

“Come vuoi, non è una cosa formale”. Ed uscii dalla porta.

 

 

POV Kristen

 

seduta sul divano, accarezzai il mio pancione. Certo, ero felice che almeno una si fosse salvata, però io volevo anche l'altra! Rob e io stavamo piano piano riuscendo ad abituarci all'idea convincendoci che infondo sono cose che succedono, la vita non è perfetta.

La bambina scalciò e automaticamente le mie labbra si aprirono in un sorriso.

“Ehi piccola, come stai? Prima o poi dovremo trovarti un nome!”

il cellulare squillò e risposi immediatamente. Aspettavo notizie di Rob da ormai due ore e mezza.

“Amore, che fine hai fatto?”

“Ho finito tutto! Ora ti passa a prendere Dean”.

“Lo sai che sono curiosa?” lui si mise a ridere

“Dai dovrebbe essere quasi arrivato, ci vediamo tra un'ora”. Così tanto tempo? Doveva essere parecchio lontano il posto.

“Ok, vado a prepararmi. Ti amo”.

“Anche io”.

Corsi in camera e mi infilai un paio di jeans e la canottiera che avevo comprato il giorno dell'incidente al centro commerciale. Non avevo mai avuto il coraggio di metterla, ma ora mi sentivo pronta, sentivo che questo brutto periodo stava passando. La canottiera era bianca, scollo a V. Sullo scollo erano intrecciati fili di raso neri, che rendevano il capo sexy e originale, davanti ritraeva una bambina che giocava con un orsetto. I capelli li lasciai liberi e mi truccai un po' di marrone e nero.

Il campanello suonò e io fui pronta giusto in tempo.

“Ciao Dean!” lo abbracciai.

“Ciao tesoro, come stai?”

“Mi sento di dire, bene. Si, mi sento bene”.

“Che bello, sono felice”. Mi accarezzò la guancia. “Dai sali che siamo in ritardo”.

Il viaggio fu snervante, volevo sapere dove mi trovavo, ma con Dean che aveva la bocca chiusa con l'attack e i finestrini oscurati, non riuscii a capire niente. Finalmente la macchina si fermò e qualcuno aprì la porta. Era naturalmente robert. Mi squadrò per bene e poi mi porse la mano per farmi alzare, continuando a guardarmi.

“Ok, hai finito la tua esplorazione?”. Dissi ironica, non mi dispiaceva se mi guardava, anzi.

“Scusa è che è più forte di me, sei bellissima”. Mi avvicinai e gli diedi un bacio a fior di labbra. Poi il mio sguardo oltrepassò Robert e si soffermò su un piccolo gazebo illuminato sulla... spiaggia. Il mare cristallino, blu notte, un piccolo falò acceso e tanti, tanti fiori.

“Wow...” mormorai.

“Ti piace?”

“E me lo chiedi? È bellissimo”.

“Sono contento che ti piaccia”. Mi prese per mano e mi guidò dentro l'abitacolo.

“Guarda... faremo un bel picnic sulla spiaggia, se ti piace, altrimenti andiamo in un r...” non lo feci finire e gli posai due dita sulle labbra.

“E' perfetto Rob”. Lui sorrise e mi baciò le dita.

Mangiammo rostelle, panini, insalata e una buonissima torta al cioccolato. io ne mangiai tre fette... che ingorda!

“Perchè questa sorpresa?” domandai curiosa.

“Sai... in verità questa volta non c'è un motivo... volevo solo farti sentire bene, stare insieme a te in un posto tranquillo”.

“E' il motivo più bello che tu potessi scegliere”.

“Oggi mi sembri felice”.

“Lo sono Rob... lo sono e anche tanto”.

“Era da tanto che non ti vedevo così felice. Da quasi un mese, non sai quanto mi fa piacere”.

“Si... è grazie a te e alla bimba che sto riuscendo ad affrontare tutto ciò”. Accarezzai il pancione e lui unì la sua mano. Lo guardai e sorrisi.

“Kristen, tu sei tanto forte...”

“Non è vero. Sai quante volte ho paura di perdere anche questo bambino?! Faccio sempre attenzione, infondo c'è un distacco della placenta anche qui...” mi afferrò la mano.

“Kristen, insieme siamo forti, è vero c'è il rischio, ma noi stiamo facendo di tutto per tenerla al sicuro. Dobbiamo sperare Kristen, sperare”. Di colpo mi illuminai... l'avevo trovato! Era quello giusto! Il nome per la mia piccola.

“Rob!” urlai.

“Che c'è, ti senti male?” disse subito allarmato.

“No, no... Rob... l'ho trovato...” confuso mi guardò negli occhi.

“Cosa tesoro?”.

“Il nome, il nome per la bimba. Ce l'ho”.

“Dai, dimmelo”. Sorrise.

“HOPE. Rob che ne dici? Ti piace?”. Il mio volto si illuminò grazie al sorriso che sfoggiai.

“E' perfetto Kristen. È tutto perfetto, tu sei perfetta”. Lo baciai con passione.

Dopo un po' lui si alzò e andò a prendere un... regalo?

“E questo?” dissi mentre mi porgeva il pacco.

“Per te”. Sablordita iniziai a spacchettare. Tirai fuori dal sacchetto rosso brillante una maglietta bianca larga. Sembrava una semplice t-shirt, quando notai la stampa. Vi era una foto mia e di Rob abbracciati e sorridenti. Era una foto che scattammo dopo il matrimonio. Sulla foto c'era la scritta.

“Remember? We VS. All” (Ricordi? Noi CONTRO Tutti) una lacrima mi scese dagli occhi. Maledetti ormoni...

“Robert... è stupenda!” lo abbracciai forte.

“Sono contento che ti piaccia. Guarda, ne ho una anche io”. Si sbottonò la camicia e sotto indossava la stessa maglietta.

“Me la metto anche io”. Mi tolsi la canottiera e infilai la maglietta. Notai robert deglutire vedendomi nuda e sorrisi.

“Ti sta benissimo”. Sussurrò.

“Certo, non sarà alla moda, ma è la maglietta più bella che io abbia mai avuto”.

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Vi è piaciuto??? :3
Recensite... Beh Micheal ora dovete considerarlo morto! u.u
E beh la bimbaaaaaa.... HOPE!!!!
Spero vi sia piaciuta anche la maglietta che ho fatto! :3
Bye bye!
Stef

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