La forza di un amore

di xGryffindor_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Era un buon inizio ***
Capitolo 2: *** Avanti il prossimo ***
Capitolo 3: *** Il momento tanto atteso ***



Capitolo 1
*** Era un buon inizio ***


  La forza di un amore


Ormai era passato un mese dalla guerra che aveva sconvolto il mondo magico, e la felicità dei sopravvissuti era immensa. Ma nonostante fosse tutto finito, Hermione non riusciva ad essere felice, anzi, ogni giorno che passava era sempre più triste. Era rimasta a casa dei Weasley, che aveva sempre considerato come una seconda famiglia e a cui voleva tanto bene. Ma dopo la morte di Fred la Tana era caduta in un cupo silenzio interrotto solamente dalla signora Weasley che lavorava senza sosta per non pensare alla perdita del suo amato figlio. Bill era tornato a Villa Conchiglia, Charlie in Romania, Percy e Arthur avevano ricominciato a lavorare, ma molto più del solito: nessuno di loro riusciva a stare in quella casa che senza Fred aveva perso tutta l’allegria. Rimanevano solo la signora Weasley, George, Ron e Ginny, anche se lei usciva spesso con Harry che faceva di tutto per tirarla su di morale, con scarsi risultati. Hermione aveva deciso di restare alla Tana per aiutare i Weasley , in particolare Ron, il ragazzo che amava e che dopo la fine della guerra aveva aperto bocca solo per mangiare o bere . Lei soffriva molto per questo; ricordava benissimo il loro bacio nel bel mezzo della guerra e ogni volta che ci ripensava desiderava rivivere quell’istante. Una mattina si alzò decisa a migliorare la situazione, preparò la colazione insieme alla signora Weasley e aspettò con lei che Ron, Ginny e George scendessero per mangiare. Quando furono tutti seduti a tavola, la tristezza era quasi palpabile ma Hermione non si demoralizzò e appena tutti ebbero finito di mangiare esclamò << Ehi Ron, mi aiuteresti a riordinare la tua camera?>>. Il ragazzo alzò il volto pallido e sciupato, la fissò con aria stupita per alcuni istanti e infine rispose con tono piatto << Certo>> e insieme salirono di sopra. Quando entrarono nella stanza, Hermione tentò un sorriso e, con il tono più allegro che riuscisse a fare, chiese<< Allora, da dove cominciamo?>>. Evidentamente la sua voce non era uscita armoniosa come aveva sperato, perchè Ron disse<< Hermione, so che non sei felice qui e se vuoi sei libera di andartene, anche se preferirei che non lo facessi…Sai lui mi manca molto ma vederti mi fa sentire meglio>>. Le strinse la mano e Hermione sentì uno strano calore sulle guance, ma non ci badò e rispose <>; Ron la abbracciò e appoggiò la testa sulla spalla di Hermione, che dopo un istante di esitazione, gli accarezzò i capelli. Rimasero abbaracciati per ore o forse minuti o forse solo per pochi istanti, ma quando Ron si staccò da lei, Hermione vide che aveva gli occhi lucidi e solo in quel momento si rese conto che la sua camicetta era bagnata. Non sapeva che fare, non voleva che Ron ricominciasse a piangere, ma fortunatamente fu lui a rompere il silenzio mormorando << Grazie Hermione, sei fantastica>> , dopodichè le rivolse un debole sorriso che lei ricambiò: era un buon inizio.
                                                                                                                      

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Capitolo 2
*** Avanti il prossimo ***








Nota dell'autore: Inizio dicendo che questo capitolo non parla molto di Ron e Hermione e poi mi scuso
per il fatto che forse non è nemmeno tanto bello, ma è la mia prima fanfiction. Detto questo, buona lettura :D



Nei giorni seguenti Ron migliorò - non molto- ma a Hermione bastava che ogni tanto sul suo volto comparisse un sorriso. Così decise che il prossimo da aiutare era George, che stava peggio di tutti. Riflettè a lungo a come tirarlo su di morale, ma non le venne in mente niente di decente; poi pensò che aveva bisogno dell’aiuto di Ron. Lo chiamò e gli disse cosa voleva fare, ma neanche lui riuscì ad elaborare qualcosa; allora Hermione disse << Proviamo a chiedergli se vuole aiutarci a ripulire il giardino dagli gnomi, basta che lo facciamo uscire da quella camera>>.
Ron rifelttè qualche istante disse << Proviamo >>. Salirono al piano di sopra lasciando la signora Weasley intenta a lavare alcune pentole.
Appena furono davanti alla porta, si guardarono negli occhi per qualche secondo prima che Ron la aprisse ed entrasse nella stanza buia e disordinata. George era sdraiato sul letto e fissava il soffitto con lo sguardo vuoto, ma appena i due entrarono facendosi largo tra gli scatoloni di prodotti Weasley,si voltò a guardarli. <>, chiese con aria cupa mettendosi a sedere, << Si… ti va di aiutarci a ripulire il giardino?>> disse Hermione prima che Ron potesse aprire bocca; << No, grazie…voglio restare da solo>>. << Avanti George, tu stai sempre rinchiuso in questa camera da solo…>> intervenne Ron, << Dovresti uscire un po’>>, aggiunse. George si limitò a gurdarlo senza rispondere, così Ron lo prese per il braccio e cominciò a tirarlo per farlo alzare dal letto e Hermione fece lo stesso, ma sfortunatamente inciampò in uno scatolone e cascarono tutti e tre a terra.
Si guardarono negli occhi per un tempo infinitamente lungo, poi Hermione scoppiò in una risata cristallina seguita da Ron e infine anche George sorrise. Nel frattempo la signora Weasley, spaventata dal tonfo della caduta, era salita di sopra e quando li vide a terra che ridevano non potè non ridere anche lei mentre lacrime di gioia spuntavano dai suoi occhi. La Tana sembrava essersi risvegliata al dolce suono delle risate che da tempo non si udiva e improvvisamente tutto apparve più felice. La signora Weasley aiutò i tre ad alzarsi e poi chiese quasi urlando<< Andiamo tutti a ripulire il giardino? >>  << Si!>> risposero Ron, Hermione e George insieme e tutti uscirono per svolgere il loro compito.
Quando furono in giardino videro arrivare Harry e Ginny in lontananza e li raggiunsero; << Ciao!>> disse lei sorpresa di vederli tutti fuori dalla casa. Ginny ormai era quasi tornata alla normalita grazie ad Harry, e Hermione sapeva che desiderava che tutta la famiglia si riprendesse. << Ciao Ginny, come stai?>> chiese George lasciando tutti a bocca aperta; Ginny lo fissò per un po’ prima di scoppiare in lacrime ed abbracciarlo. George strinse la sua sorellina così forte da toglierle il respiro, poi anche Ron e la signora Weasley si unirono all’abbraccio.
Harry ad Hermione si guardarono negli occhi e poi tutti e due nello stesso istante sorrisero soddisfatti… La felicità stava tornando. 

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Capitolo 3
*** Il momento tanto atteso ***


N. D. A: Ecco il nuovo capitolo! Scusate per il ritardo, ma ho avuto molti impegni. Mi scuso in anticipo per gli eventuali errori e grazie a tutti quelli che la leggeranno :)


Ormai a casa Weasley era quasi tornato tutto alla normalità: il signor Weasley e Percy erano molto più presenti a casa, Ginny aveva deciso di tornare ad Hogwarts, la signora Weasley era finalmente serena e Ron aveva ripreso tutte le sue vecchie abitudini, compresa quella di ingozzarsi.
Se pur con molta fatica, anche George si era ripreso e aveva deciso di riaprire i Tiri Vispi Weasley, il negozio che prima gestiva con Fred. Così una mattina annunciò la sua decisione e Ginny si offrì volontaria per accompagnarlo perchè non voleva andare a Diagon Alley con la signora Weasley, che ci and da sola. Dato che Percy e il signor Weasley erano al Ministero,Ron e Hermione rimasero soli alla Tana.
Hermione aveva tanto desiderato quel momento, ma ora che era arrivato si sentiva tremendamente in imbarazzo; c'erano miliardi di cose che avrebbe voluto dire a Ron e non aveva la minima idea di dove cominciare. I suoi pensieri vennero interrotti da Ron che improvvisamente chiese raggiante << Che ne dici se facciamo una partita a Quidditch? >> << Ma Ron, io non so giocare! >> rispose Hermione meravigliata, << Ah...Giusto >> mormorò lui imbarazzato. Seguirono alcuni istanti di silenzio, dopodichè Ron recuperò il suo entusiasmo e propose << Posso insegnarti a volare; prometto che sarò una bravo maestro >>, << Non credo sia una buona idea, sono una vera frana >> rispose Hermione sempre più confusa.
Ron prese in mano la sua scopa e con l'altra afferrò il braccio di Hermione facendola alzare dalla sedia su cui era seduta, poi esclamò << Ma certo che è una buona idea! >>, << Tu prendi quella >> aggiunse indicandole la scopa di Ginny. Hermione afferrò la scopa senza neanche pensarci-evidentemente trascinata dall'entusiasmo di Ron- e insieme uscirono in giardino.
Ron montò sulla scopa e disse ad Hermione di fare lo stesso; lei obbedì mentre Ron continuava: << Piegati sulle ginocchia e datti lo slancio... è semplice >> Detto questo si alzò in volo e gridò << Avanti, seguimi! >>. Hermione si piegò sulle ginocchia, si diede lo slancio e, con sua grande sorpresa, iniziò a volare. Seguì Ron con andatura barcollante e finalmente si sentì libera di tutti i pensieri che prima affollavano la sua mente; chiuse gli occhi per godersi l'aria che le scompigliava i capelli. Era così felice che si ricordò di essere su un manico di scopa solo quando perse il controllo e colpì Ron.Precipitarono urlando e poi atterrarono sul giardino con un gran tonfo.
<< Ti sei fatta male? >> Hermione udì il tono preoccupato di Ron e aprì gli occhi che aveva tenuto chiusi per lo spavento, << No, non preoccuparti >> rispose e solo in quel momento si accorse che il volto di Ron era a pochi centimetri sul suo. Prima ancora che le sue guance diventassero rosse per l'imbarazzo, lui la baciò e lei ricambiò senza pensarci due volte.
Fu un bacio dolce, semplice, ma per Hermione fu la risposta a tutte le domande e i dubbi che aveva accumulato in quei mesi. Poi si guardarono negli occhi e nello stesso istante sorrisero, consapevoli che non si sarebbero lasciati mai più.
 

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