Le cronache di Narnia: Another Story

di strongfordrew
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chiacchere notturne e nuove conoscenze ***
Capitolo 2: *** Allusione e la villa del professore ***
Capitolo 3: *** L'armadio e Narnia ***
Capitolo 4: *** Tutta la magia del cuore... ***
Capitolo 5: *** Unione di anime, ricongiungimenti e sacrifici.... ***
Capitolo 6: *** Battaglia finale;Re e Regine di Narnia. ***
Capitolo 7: *** Avviso ***
Capitolo 8: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Chiacchere notturne e nuove conoscenze ***


Le cronache di Narnia: Another Story.
 
"Peter! Prendi Edmund e andiamo in cantina, veloce!"grida mia madre mentre le bombe rischiano di distruggere la nostra casa. La seconda guerra mondiale ormai è iniziata e prende tutto ciò che ostacola il suo cammino.

Strappa dalle famiglie persone che hanno avuto sogni, progetti, speranze  e un passato.Ora invece sono loro il passato.

Mi metto alla ricerca di Ed attraverso i frammenti dei mobili, i vetri e i cocci delle tazze sparsi sul pavimento. Eccolo, si è rifugiato sotto i resti del tavolo. 
"Ed, dai andiamo in cantina! La mamma ci aspetta giù." gli dico cercando di sovrastare il frastuono che producono le bombe. 
Lui annuisce e mi segue. La cantina non è molto lontano, dobbiamo solo stare attenti e guardare dove camminiamo. Finalmente siamo dentro. Nostra madre chiude il portone. Siamo al sicuro. 
"Ragazzi, domani mattina partirete in Inghilterra.Andrete a vivere nella dimora di un professore così oltre a garantirvi la sicurezza avrete anche un educazione degna." ci spiega mamma mentre ci sediamo nei vecchi divani. Poi si rivolge a Edmund e dice:
"Con voi verranno anche Lucy e Susan Ed. Anche la loro famiglia è preoccupata e sappiamo bene che l'unico modo perchè voi stiate bene è partire.".Si gira verso di me e continua:
"Lucy la conosci benissimo ovviamente: è la migliore amica di Ed. Susan invece non l'hai mai vista però non preoccuparti è una ragazza per bene oltre che la sorella maggiore di Lucy. Ha la tua stessa età quindi presumo non ci saranno incomprensioni fra voi due." Poi ci abbraccia come se quelli da consolare fossimo noi e non lei. Lo so che la mamma soffre ma pur di proteggerci è disposta a tutto. E conta su di me in quanto fra
tello maggiore e uomo di casa da quando è morto papà. Quindi io non ho intenzione di deluderla. Nè lei, nè Edmund.

"E ora a nanna su!" conclude quando finalmente il fuoco è cessato. Nonostante questo non è prudente uscire di notte quindi dormiremo qui in cantina.
Si addormenta quasi subito.È distrutta. Io e Ed invece siamo ancora svegli. Per noi è difficile restare tranquilli in un momento del genere e sapere che domani partiremo è un altro paio di maniche.....


All'improvviso mi ricordo che non saremo soli. Ci saranno Lucy e la sorella maggiore, Susan. Lucy è una ragazzina simpatica, ha sempre la risposta giusta al momento giusto ed è in grado di zittire Edmund tanto quanto mia madre. E con questo ho detto tutto.
Susan invece se non l'avesse nominata mamma non saprei neanche della sua esistenza. Ed non mi aveva mai parlato di lei...eppure considerato che ha la mia stessa età dovrei conoscerla.
Forse è meglio chiedere a Ed.
"Ehi Ed"bisbiglio nel buio." tu la conosci bene la sorella di Lucy?Susan?"
"Si,anche se non la vedo spesso perchè studia fuori. Comunque quando la incontro a casa di Lucy è sempre un piacere. È una ragazza fantastica, molto studiosa e ragionevole. Non si fa mettere i piedi in testa da nessuno nonostante sia di una dolcezza e gentilezza infinita. Con quei tuoi modi da playboy avrai pane per i tuoi denti, credimi. Per quanto riguarda la bellezza preferisco Lucy...però non è male nemmeno Susie. Comunque, da quando è scoppiata la guerra è tornata a casa per aiutare la famiglia. Per questo parte con noi. Non vuole abbandonare Lucy. Hanno un legame molto forte." sussurra Ed.
Tzè, di certo non mi farò sgridare da una ragazza....penso. Poi mi viene in mente cos'ha detto mio fratello riguardo alla bellezza.
"Così, preferisci Lucy eh?" gli dico con sguardo di chi la sa lunga.
Lui mi guarda stranito poi sul suo viso appare la comprensione e sbotta:
" Okay, a quanto pare devo schiarirti un po' le idee. Punto primo: a me non piace Lucy. Le voglio un bene dell'anima ma non mi piace. Punto secondo: quello che ho detto prima era solo un semplice dato di fatto."
" Ma davvero? Uhm....okay. Quindi non ti dispiace se domani lo dico a Lucy, vero? Dopotutto  è un semplice dato di fatto, no?"
" Non provarci neanche!" sbotta tirandomi un cuscino preso dalla poltrona su cui è sdraiato. Ridacchio tra me e me poi dò la buonanotte e cerco di prendere sonno.
Domani sarà una giornata moooolto lunga.


**
L'indomani mattina.
-Edmund e Peter arrivano alla stazione.

Mi guardo intorno in cerca delle ragazze mentre Ed cerca di consolare mamma che singhiozza piano sulla sua spalla e lo stringe in un abbraccio spacca-ossa.
"Su mamma, sii forte. Ci sentiremo sempre, te lo prometto. Dai, fatti coraggio."
"Oooh i miei bambini sono cresciuti" continua a dire lei. Mi domando se si ricordi che io ho 18 anni, Ed 16 e che siamo cresciuti da un bel pezzo.
"Mah, le madri. Per loro è come se fossimo ancora poppanti." penso scuotendo la testa.Poi sento qualcuno che ci chiama:
"Ed! Peter!" È Lucy.Cerca di raggiungerci correndo trascinando più che può la pesante valigia che si porta dietro. Nonostante il carattere forte che possiede quella ragazzina, la sua corporatura minuta la fa sembrare incredibilmente fragile. È proprio vero che a volte l'apparenza inganna.

Quando arriva molla senza troppi complimenti la valigia e si butta addosso a Ed. Poi finito di salutare lui e la mamma si gira verso di me e dice col suo solito gioco scherzoso:
"Allora Peter, visto qualcuna che ti interessa qui in treno? Dimmelo, così posso prepararmi psicologicamente a spiegarti come funziona la mente femminile e quindi aiutarti a conquistarla. Oh povera me!" conclude con finto fare melodrammatico.
"Mi sei mancata molto Lucy, sul serio. Sopratutto le tue battutine." dico scompigliandole i capelli. 
Poi sento Ed dire:" Susie che bello rivederti" Mi giro e vedo la ragazza più bella che io abbia mai incontrato che va incontro a mio fratello tendendo e braccia come per abbracciarlo. Ha lunghi capelli corvini boccolati che le arrivano sino alla vita e le incorniciano il viso a forma di cuore; gli occhi sono grandi, blu, circondati da lunghe ciglia e la forma li fanno sembrare quelli di una cerbiatta, il naso è all'insù e le labbra a cuore sono rosse e carnose.Indossa un vestito semplice che fa risaltare le dolci curve del suo corpo: è beige, con una fascia stretta appenna sotto il seno e degli sbuffi di tulle sulle maniche; le arriva a due centimetri sopra il ginocchio, il che permette ha le sue gambe di muoversi liberamente. 

Appena ci raggiunge abbraccia mio fratello dicendo:"Oh Ed, tesoro come sei cresciuto! Quanto mi fa piacere rivederti. Io e Lucy, sopratutto Lucy, ci siamo sentite parecchio sole in questo periodo". Con la coda dell'occhio vedo Lucy arrossire. "Evidentemente Edmund non è il solo ad essere innamorato." penso. Ma la mia attenzione viene di nuovo rapita da sua sorella che adesso, finito di salutare Ed e mia madre, si è girata verso di me inchiodandomi con i suoi grandissimi occhi blu e mi porge la mano presentadosi:
"Oh, tu devi essere Peter, il fratello maggiore di Edmund. Piacere, io sono Susan. Un compagno della mia stessa età che immagino mi aiuterà nella difficile impresa del badare a questi due scatenati." dice sorridendomi. Io di rimando le stringo la mano. Poi mi giro verso Ed e Lucy intenti a lanciarsi sguardi complici. 
"Oh, ma certo. Emh...voi due!" li chiamo. Loro mi guardano con uno sguardo colpevole tipico di chi è stato appena beccato a fare qualcosa di sbagliato. " Se quelli sguardi significano che ne dovete combinare una delle vostre, vedete di cambiare espressione. Ci siamo capiti? Perchè se dovete fare qualche scherzo....voglio partecipare anche io!" concludo ridendo. 
" Oh no, e io che speravo di poter stare tranquilla" dice Susan ridendo.
" Non temere Susie, io e Lu abbiamo deciso di fare da bravi" le risponde Ed dandole un buffetto sulla guancia. 
"Che cosa?!?" esclamo guardando allucinato mio fratello. Lui mi fa l'occhiolino. Poi capisco e sorrido in modo innocente tentanto di riparare. "Emh...cioè...certo. Mi raccomando niente scherzi.". 

La mamma ci interrompe dandoci delle piccole spinte per farci salire sul treno. 
" Su, ora salite. Il treno sta per partire".Ci abbraccia poi dice a Susan:
"Susie, tesoro. Confido in te per far sì che questi tre si comportino bene."
"Non si preoccupi. Ci penso io a loro. Vero Peter?" mi chiede Susan con sguardo minaccioso. Io fingendomi intimorito annuisco e sorrido alla sua direzione, poi offrendomi di portarle la valigia raggiungiamo Lucy e Ed nello scompartimento del treno.

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Capitolo 2
*** Allusione e la villa del professore ***


CAPITOLO 2.

 
Notammo subito che gli scompartimenti erano tutti occupati da ragazzi come noi: stremati dalla guerra e in cerca di protezione, libertà, sicurezza e aria pulita da respirare. In tempi come questi la maggior parte dei ragazzi della mia età per esempio vanno in guerra, a lottare per la patria oppure le madri, dopo aver visto i loro mariti morire, mandano all'estero i figli temendo che subiscano la stessa sorte dei loro padri. Un po' come è successo a noi insomma. 

I volti di mio fratello e le ragazze sono apparentemente allegri ma so che dietro quell'allegria si nasconde la paura, e la tristezza. 
Paura di non farcela, paura di non tornare, paura di morire e non poter vedere scorrere la tua vita.
Tristezza nel vedere che le tue certezze stanno cadendo, tristezza quando ti rendi conto che stai compiendo un viaggio molto probabilmente di non ritorno, tristezza nel dover dire addio.

Chissà se tutto questo finirà, un giorno.....

"Sono curiosa di vedere com'è la casa del professor Kirke. La mamma mi ha detto che è molto grande, piena di stanze ,una biblioteca e studi fornitissimi di ogni atrezzatura per lo studio."dice ad un tratto Susan, interrompendo le mie riflessioni. Quando ha parlato della biblioteca e le si sono illuminati gli occhi mi sono ricordato che Ed mi ha detto che è una ragazza molto studiosa.

Decisamente il mio opposto.

Durante il viaggio l'ho potuta osservare attentamente mentre conversava con Lucy o mio fratello: ho notato subito che è una ragazza forte e come ha detto Ed non si fa mettere i piedi in testa facilmente. Però il suo lato forte e determinato và di pari passo con la sua dolcezza e razionalità. Non è di quelle bellezze foloranti come quelle delle ragazze che di solito rimorchio io. È di una bellezza rara, delicata che ti colpisce proprio per la sua semplicità. 

Io invece al contrario di lei, non sono molto razionale e giudizioso. Sono molto avventato e la metà delle volte non penso mai prima di agire. La mamma dice che sono piuttosto infantile per la mia età. E non le dò torto. Comunque adesso è ora di crescere. Da quando papà è morto mi prendo molte delle responsabilità che prima toccavano a lui ma è rimasto sempre in me un po' di quel bambino che sono stato anni fa.
"Si, Susan. La tua sete di conoscenza verrà colmata finalmente. Non ce la facevo più di sentirti blaterare su cosa avresti o non avresti letto al tuo arrivo. Ti dovrei soprannominare biblioteca ambulante." sento dire a Lucy.
"Meno male che sei spiritosa altrimenti saresti di una noia mortale. E per la fortuna di qualcuno sei anche bella sennò...."al suono di queste parole tiro un calcio a quel genio di mio fratello minore. Poi gli intimo di starsi zitto con lo sguardo. Non sopporto che faccia allusioni del genere come se non ci fossi.
Lucy ride mentre guarda la sorella, che ha sul viso un'espressione confusa e osserva Edmund come se fosse un alieno. Poi evidentemente si ricorda di come la sorella l'ha chiamata e dice:
"Ah sii? Io sarei una biblioteca ambulante? Invece tu, cosa saresti di grazia? Pensate che per venire in stazione e incontrarvi si è alzata 2 ore prima e si è cambiata almeno 20 volte. Dico bene, Lucy?"
"Non è vero, sta' zitta Su." ribatte offesa Lucy, con le guance imporporate dall'imbarbazzo.
Io rido, poi riprendo il discorso di prima.
"Mmh, già. Sono curioso anche io di sapere com'è la casa del professore...." Dico pensando alle nuove conquiste che farò se il professore ha figlie in casa.
"Adori i libri anche tu?" mi chiede Susan.
"Oh, no.Lui dice che è allergico. Mio fratello probabilmente si sta chiedendo se ci saranno anche le figlie del professore"
"Cosa?!? Ha delle figlie?" Chiedo già entusiasta a Ed.
"No. Non è sposato e non ha figli." dice Susan.
"Ah. Peccato".

La nostra conversazione viene interrotta dal controllore che ci avvisa che siamo arrivati a destinazione. Io e Ed aiutiamo le ragazze a portare le valige poi, con un po' di fatica, scendiamo dal treno. Evidentemente siamo gli unici a dover scendere in questa zona perchè gli altri ragazzi restano tranquilli nei loro scompartimenti. 
Scendendo dal treno ci incantiamo a osservare il paesaggio. È bellissimo. Tutto il contrario della città: intorno a noi si stende il grande manto verde del prato poi più in là compaiono i primi alberi e una distesa di delicati fiori di campo. Davanti a noi c'è un piccolo sentiero segnato da uno steccato. Sicuramente porta alle abitazioni sparse per la campagna.
"È meraviglioso" bisbigliano all'unisono Lucy e Susan. 
"Già, il cielo è così limpido rispetto a casa. Lì ormai c'è solo disperaz...." continua Ed, però viene interrotto da un suono di zoccoli. 
Due cavalli trascinano una carrozza, guidata da una donna dall'aria severa e austera. Quando interrompe il cammino osserva i nostri cartellini. Deduco che l'abbia mandata il professore a prenderci. 
"Tutto qui? Avete portato solo questo" ci chiede osservando i nostri bagagli.
I nostri effetti sono andati tutti distrutti dalle bombe, e quello che ci è rimasto perlomeno basterà ancora qualche mese.
"Si, siamo solo noi." Rispondo anticipando Susan che comunque pone la sua domanda poco dopo.
"La manda il professor Kirke?"
"Si, e ora salite. Vi farò vedere le vostre stanze e vi illustrerò le regole"
Detto questo, ci fà segno di salire. Noi obbediamo. Non mi faccio di certo intimorire da quella donna però adesso devo sembrare tranquillo per trasmettere sicurezza agli altri. Susan osserva in malo modo la donna per un po'. Anche lei non è molto contenta del tono che ha usato però riprende subito il controllo di sè e assume un'aria allegra e spensierata. 
Lucy, tranquillizzata dal comportamento della sorella, si appoggia a lei e sorridde continuando ad osservare il paesaggio.

**

Dopo circa mezz'ora di viaggio, imbocchiamo un altro sentiero, questa volta in mezzo alla foresta. Giungiamo ad un cancello dietro il quale l'enorme villa si erge in tutta la sua magnificenza. 
È grande, maestosa e circondata da un bellissimo ed enorme giardino sul quale sono piantati alberi di mele, pini e alberi di pesco. Sul lato est c'è una veranda nella quale si può trovare fresco nelle giornate di sole. 

Varcata la soglia del portone, la donna inizia subito a illustrarci le regole da rispettare durante il nostro soggiorno.
"In questa casa, le regole sono la cosa più importante che dovete rispettare oltre alla quiete del professore e la mia. Potete usare a vostro piacimento la biblioteca e i vari studi presenti, tutte le stanze eccetto quelle al terzo piano. Poi, vediamo...ah si. Non si urla, non si corre e non si toccano gli oggetti antichi. Se avete bisogno di qualcosa potete chiedere a me a qualunque ora." ci spiega mentre saliamo le scale diretti alla zona notte."Il signorino Peter e il signorino Edmund dormiranno nella seconda stanza a destra del secondo piano. Le signorine Susan e Lucy, invece, staranno nella stanza accanto. La colazione verrà servita alle 8.00, il pranzo alle 12.00, mentre la cena alle 21.00 .Bene..."conclude."Immagino che siate stanchi. Potete andare nelle vostre stanze. La cena verrà servita all'orario che vi ho detto prima."

Poi se ne va, lasciandoci soli nelle nostre stanze. 
Io e Ed salutiamo le ragazze. Ci rivedremo poco prima di cena. Siamo distrutti, adesso e non chiediamo altro che un po'di riposo

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Capitolo 3
*** L'armadio e Narnia ***


CAPITOLO 3.
 
Nel mese successivo imparammo a evitare il più possibile quella donna.

Ci divertiamo tutto sommato. A parte le lezioni di latino che mi dà Susan....

Quella ragazza quando si tratta di studiare diventa un drago inferocito e se provo a farla calmare o faccio lo spaccone usa anche epiteti molto coloriti per sgridarmi.
Comunque, al di fuori dello studio è spiritosa, allegra e ragionevole. È anche molto saggia, dà sempre ottimi consigli.In questo periodo abbiamo legato molto, praticamente siamo inseparabili.

Adesso siamo in veranda sdraiati tutti e due sullo stesso divano: Susan poggia la testa sul mio petto e cerca di disegnare la parte di giardino che si scorge da questa posizione.Lei e Lucy preparato degli ottimi biscotti al cioccolato che sono stati divorati da me e Edmund nel giro di cinque minuti.Le ragazze ci hanno minacciato di chiuderci nella stanza della governante per il resto del mese, poi siamo riuscite a calmarle e Ed e Lucy si sono messi a svolgere degli esercizi che Susie li ha assegnato.
Io intanto cerco di distrarla per poter divertirmi un po', però con lei non funziona. Anzi, come cerco di strapparle il foglio dalle mani mi tira delle gomitate in pancia che mi fanno gemere di dolore. Così adesso vedendomi tutto dolorante si è stampata sulla faccia un ghigno soddisfatto.

La mia ancora di salvezza poi diventa Lucy che all'improvviso esclama tutta eccitata:" Ragazzi che ne dite di giocare a nascondino?" 
"Non è una cosa da bambini?" chiede Edmund dubbioso. Lucy lo fulmina con lo sguardo facendolo subito rizzare in piedi e dire:" Cioè...voglio dire...nascondino. Certo, perchè no?"
Non sono di certo entusiasta però è l'unica cosa che si può fare qui visto che ci sono molte stanze. Così mi alzò all'improvviso dimenticandomi che Susan era appoggiata a me e urlo:" E nascondino sia!"
" Brutto deficiente, mi hai fatto sbattere la testa sul divano!" dice Susan massaggiandosi la testa.
" Oh, Susie mi dispiace..ti fa molto male?"
"Tu che dici?" ribatte scocciata. L'aiuto ad alzarsi e comincio a contare.
Arrivato a 30 inizio a cercarli. La prima che trovo è Susan che si era nascosta dentro una panca nel sottoscala. Poi ecco Edmund. Direi un nascondiglio poco originale visto che si è nascosto dietro una tenda nel soggiorno.
Trovati loro due iniziamo a cercare Lucy ma non si trova, così decidiamo di salire al piano superiore ed eccola.
"Ehi ragazzi mi dispiace!" dice. Noi tre ci guardiamo confusi poi chiedo:
"Ma per cosa?"
"Beh, sono sparita per delle ore. Non immaginate cosa ho scoperto! Sono entrata in questa stanza al terzo piano. Lo so, lo so Susie. Il terzo piano è vietato e non sarei dovuta andare lì."Lucy anticipa la domanda della sorella, poi continua:
"Comunque. In quella stanza c'era un armadio così sono entrata dentro per nascondermi e indovinate: mi sono ritrovata in un mondo fantastico! Si chiama Narnia! Lì ho conosciuto un fauno,il signor Tumnus e gli ho promesso che tornerò a trovarlo!"
Io sono completamente scioccato. Insomma un conto è viaggiare con la fantasia, un altro è credere che una cosa del genere esista. 
"Ma....ma...Lucy non è possibile..."balbetta Susan. Io automaticamente le dò ragione e così anche Edmund.
"Tranquilli, domani vi farò vedere"Dice lei."Adesso andiamo a mangiare.Ho una fame da lupi e sicuramente avranno già servito la cena."
Ancora una volta annuisco sempre sotto shock e seguo gli altri nella sala da pranzo.

Finito di cenare andiamo a letto. Domani sarà un giorno pieno di sorprese.Dò la buonanotte a Susan e Lucy poi mi sdraio sul mio letto e cerco di dormire.
**
Sicuramente un raggio di sole è riuscito a filtrare dalle tende perchè una luce accecante interrompe con prepotenza il mio riposo.Stanotte ho avuto un sonno molto agitato e potrei giurare di aver sentito qualcuno uscire dalla stanza e rientrare.
Non è il momento di pensare ai miei sogni, comunque.Entro nella stanza di Susan e Lucy e le sveglio cosicchè possano vestirsi e scendere a fare colazione.

Come al solito Edmund non si è ancora alzato, quindi mando Lucy a svegliarlo. Infatti,poco dopo, dalla cucina sentiamo le sue urla nel tentativo di far alzare dal letto Edmund.
Io e Susan scoppiamo poi a ridere quando vediamo entrare in sala da pranzo Ed bagnato dalla testa ai piedi e Lucy che sorride soddisfatta.
"Io l'ho sempre detto che sei diabolica, Lucy!" riesco a dire tra le risate. 
Dopo aver fatto la colazione Lucy ci conduce nella stanza al terzo piano. Varcata la soglia noto che è la stanza è completamente vuota tranne che per un enorme armadio posto al centro. Entriamo dentro e apriamo l'anta.
Inizialmente vedo solo delle pellicce ma andando più in fondo riesco a scorgere dei rami innevati.
Guardo Susan incredulo. Forse mi aspetto che mi dica che sto sognando, che è solo un'allucinazione, come fa sempre. Ma non credo che questa volta farà così. La vedo avanzare e automaticamente l'afferro per il polso.
"Che c'è?"
"Non andare, può essere pericoloso.Andrò io per primo."Cerca di ribattere ma prima che possa farlo mi metto davanti a lei e faccio un passo avanti. Qualcuno mi ha spinto perchè sono caduto faccia a terra sulla neve. 
Le ragazze ridono e cominciano a lanciare palle di neve contro di me e Ed.

"Allora, che ne dite se vi presento il Signor Tumnus?" ci chiede Lucy.
Noi acconsentiamo a condizione, come abbiamo stabilito io e Susan, che si torni a casa presto. 
Lu ci fa strada in mezzo alla neve cercando di riconoscere il percorso fatto il giorno precedente, però si ferma all'improvviso e balbetta:"Ma...cosa?"
La casa del fauno è completamente distrutta sia fuori che dentro: la porta è stata sfondata, ci sono vetri rotti sparsi ovunque e i mobili sono ribaltati. Su una parete è appeso un manifesto. Lo strappo e insieme a Susan lo leggo:
Mandato di arresto 
Il fauno Tumnus è
condannato per alto tradimento verso la Regina
 e Imperatrice di Narnia, Jadis:
ha fraternizzato con il nemico e aiutato un umano.
       
Mogree
-Polizia segreta
Lunga vita alla Regina!
 
"Oh no! È stato condannato per colpa mia!" urla Lucy in lacrime. Subito Ed l'abbraccia mentre lei continua a singhiozzare. Dalla porta si vede un piccolo passero che si poggia nel ramo di un albero lì vicino.
D'un tratto si sente:"Pss....pss"
Susan allora chiede incredula:"Quel passero ha fatto pss a noi?" Usciamo fuori lentamente per paura che possa essere la polizia: se quel fauno è stato arrestato per aver fraternizzato con Lucy, di certo noi non siamo i benvenuti qui a Narnia.
Sento che Susan si attacca alla mia schiena con una mano e cammina dietro di me.Lucy invece è ancora abbracciata a Edmund, però anche loro ci seguono.

Da dietro una roccia si sente il rumore di un ramo spezzato poi con un balzo un castoro spunta fuori da dietro di essa. Io mi avvicino e cerco di tranquillizzarlo allungando una mano però quest'ultimo dice:" Non ho intenzione di annusarla se è questo che volevi"
Io sobbalzo e spalanco gli occhi sorpreso. Susan si stringe di più a me, la sorella invece si avvicina al castoro e fa:"Oh come siete carino!" e gli accarezza la testa.
Il castoro si lascia coccolare, però dopo un po' ci avvisa che questo non è un luogo abbastanza sicuro per parlare, poichè gli alberi potrebbero far sapere della nostra presenza e considerando il fatto che per la Regina siamo i nemici non è una bella cosa.
Così il Signor Castoro ci conduce nella sua casetta (costruita da lui stesso ) dove ad attenderci trovammo la Signora Castoro che, dopo averci fatto accomodare, ci offrì della buonissima marmellata.Con il marito iniziò a spiegare il perchè dell'odio della Regina verso di noi.
"Vedete..." cominciò il Signor Castoro."Aslan è tornato e per via della profezia la Strega Bianca, che non è la vera Regina di Narnia, è furiosa e non vuole che attraverso di voi questa si avveri perchè significherebbe la sua sconfitta."
"Chi è Aslan e cosa centriamo noi con la profezia?" chiede Susan.
"Aslan è il Re dell'intera foresta, il vero Re di Narnia.la profezia dice che  verrà il tempo in cui due figli di Adamo e due figlie di Eva libereranno Narnia dalla tirannia." Vedendo le nostre facce confuse si affrettò a spiegare:
"Ma non capite? Voi.Voi siete i figli di Adamo che ci libereranno dalla tirannia della strega. Aslan vi sta aspettanto e ha già radunato le vostre truppe sua Maestà" disse poi rivolto a me. 
"Un momento, Peter. Ragiona.Voi non siete dei Re e non siete neanche qui per questa profezia."Penso cercando di ragionare. 
"Cosa?!?! Ma siete sicuri?" domando io.
"Certo principe Peter, anche le principesse parteciperanno alla guerra e il popolo di Narnia verso la lbertà."
Mi giro verso Susan e Lucy per sentire cosa ne pensano ma nell'istante in cui mi giro noto l'assenza di Edmund.
Corro verso la direzione lasciata dalle tracce di Ed e gli altri mi seguono. Ma non possiamo andare avanti.Ormai è troppo tardi.Edmund è entrato nel castello della Strega.E io ho preso la mia decisione: combatterò. Andrò da Aslan e riprenderò mio fratello costi quel che costi. Ma andrò da solo. Farò scortare Susan e Lucy fino all'armadio dal Signor Castoro.

"Bene. Io ho preso una decisione.Andrò da Aslan e mi farò aiutare inanzitutto a riprendermi Edmund poi farò il mio dovere e combatterò per aiutare Narnia." dico rivolto a Susan e Lucy.
"Okay Peter. Noi ti aiuteremo allora."Questa è la proposta di Susan, la proposta che io dovrò subito bocciare. È troppo pericoloso per loro. Ormai Susan è diventata una sorella per me e mi sento malissimo se penso che potrebbe combattere. Lucy, beh, Edmund non me lo perdonerebbe mai se lasciassi combattere la sua migliore amica. 
"No.Il signor Castoro vi scorterà all'Armadio e tornerete dal Professor Kirke. Poi tornerà da me e mi condurrà da Aslan." ribatto io.
Il volto di Susan è contratto dalla rabbia e adesso si è macchiato di un delizioso rosso che la rende ancora più bella. Però quest' ultimo pensiero svanisce quando la vedo avanzare a grandi passi verso di me.
In questo momento posso dire che ho davvero paura.
"Sentimi bene Peter. Adesso tu la smetti di dire queste cavolate e mi ascolti."Inizia."Io e Lucy verremo con te perchè:
Primo: Non hai sentito la profezia? Le principesse guideranno il popolo di Narnia verso la libertà. Ergo anche noi verremo e faremo la nostra parte.

Secondo: Io non ti lascerò andare a combattere da solo.

Terzo: Solo perchè siamo donne non vuol dire che non abbiamo coraggio e non siamo forti quanto voi uomini.
Quarto:"

"Che lista lunga..."Bisbiglio io.
"Già proprio così.Comunque.Quarto: Anche noi teniamo a Edmund e lo rivogliamo ad ogni costo." 
" E va bene...."mi arrendo."Ma verrete ad una sola condizione: quando mi renderò conto che è troppo per voi vi farò segno di scappare e voi lo farete okay?"
"Okay" acconsente alla fine Lucy. Vedo che Susan è ancora arrabbiata e non è molto convinta. Apre la bocca per ribattere, poi la richiude e viene trascinata dentro casa dalla sorella.
"Maestà quando partiremo?" mi chiede il Signor Castoro.
"Domani mattina all'alba. Non voglio perdere altro tempo."

Torniamo alla casa dei castori, dove troviamo le ragazze che aiutano la Signora Castoro a preparare le scorte di cibo per il viaggio.
"Si parte domani mattina all'alba. Aslan ci aspetta." annuncio appena entro.
Lucy e la castora mi sorridono incoraggianti. Susan,invece, non mi degna di uno sguardo.
Capisco che è offesa dal mio comportamento ma non potrei sopportare se le accadesse qualcosa...ma chiarirò con lei domani.

Dobbiamo riposare, domani il viaggio sarà lungo e abbiamo bisogno di forze
.
 

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Capitolo 4
*** Tutta la magia del cuore... ***


CAPITOLO 4.
Non sei solo, siamo insieme, sarò al tuo fianco 
sai che prenderò la tua mano quando si raffredderà 
ed è come se fosse arrivata la fine perchè 
non c'è alcun posto dove possiamo andare 
tu sai che non mi arrenderò, no non lo farò..
________________________________________________________

Sento qualcuno che mi scuote. È Lucy. 
"Dai Peter, è l'alba e dobbiamo sbrigarci." bisbiglia mentre ci dirigiamo in cucina. Poco prima di entrare però si ferma e si gira verso di me.
"Senti, mia sorella è furiosa con te.Non voglio farti la predica ma ti avviso: non devi mai trattarla come se non fosse in grado di fare una determinata cosa. Che sia pericolosa o meno per lei. Cerca di chiarire perchè durante il viaggio non ci saranno molte occasioni."
"Grazie, Lucy. Ma io non volevo dire che non era in grado di combattere...ero e sono solo molto preoccupato."
"Io lo so.Lei non però"
Detto questo mi precede ed entra in cucina dove la Signora Castoro e il marito stanno discutendo.
"Oh cara, muoviamoci. Non capisci l'urgenza?"
"L'urenza sarà quando ci fermeremo a riposare e tu ti lamenterai perchè non ho portato niente da mangiare! Quindi adesso lasciami fare, hai capito?"

Susan li guarda divertiti però come si accorge dell mia presenza indurisce lo sguardo e si dirige nelle stanze marciando, superandomi come se fossi invisibile. Io la seguo e prima che possa chiudere la porta della stanza che condivide con Lucy l'afferrò per il polso.
"Che cosa vuoi?Pensi che non sia in grado neanche di andare nella mia stanza da sola?" Mi chiede in tono duro e sfidandomi con gli occhi.
"No. Senti..."Un attimo di esitazione." Mi dispiace per ieri notte. Io non intendevo dire che non sei in grado di combattere. Ero semplicemente preoccupato per te e Lucy."
"Non ci credo. Voi maschi e la vostra superiorità"Bofonchia guardando altrove.
"Non è questione di superiorità. Il fatto è che non potrei sopportare che tu, e Lucy naturalmente, rischiate la vita."
Il suo sguardo si è addolcito, ma capisco che non vuole darmela vinta, così continuo.
"Come pensi che possa guardare Edmund o te in faccia se Lucy dovesse farsi male?"
"Peter...non devi preoccuparti. Stai tranquillo, andrà tutto bene. Ne sono sicura." Mi sorride e va in camera a prepararsi.Ho come la sensazione di essermi tolto un grosso pesso dallo stomaco.
Ringrazio Lucy a mezza voce e controllo che tutto sia a posto.
 
Ora che anche Susie è pronta, possiamo andare. Le ragazze e la signora Castoro portano le scorte di cibo mentre io e il sognor Castoro apriamo la fila e le guidiamo nel sentiero ghiacciato. Sapevo che il viaggio sarebbe stato lungo ma quando ho visto che la Luna aveva preso il posto del Sole mi sono sentito subito esausto come mai prima d'ora.

"Forse è meglio che ci accampiamo e ripartiamo domani mattina"Propone Susan.
 Tutti sono d'accordo così mi occupo della legna per il fuoco. Però mentre raccolgo i rametti  inciampo su qualcosa e sbatto il labbro su una pietra.
Oh cavolo...sta sanguinando.Penso. Torno al punto dove ho lasciato i miei compagni però noto che sono tutti addormentati, tranne Susan. È seduta su un tronco che fa da panchina e guarda il cielo.
Appena mi vede spalanca gli occhi e corre verso di me:
"Oh, Peter cosa ti è successo?"
"Tranquilla Susie. Mentre raccoglievo i rami sono inciampato e ho sbattuto il labbro su una pietra. Però credo stia sanguinando."
"Mmh...dovrei aver portato qualcsoa per medicare le ferite dalla casa dei castori. Aspetta, vado a prenderle..." Io mi siedo sul tronco mentre lei cerca in una sacca l'occorrente. 
"Ecco, trovato." Si avvicina,si siede sulle mie gambe e comincia a medicarmi il labbro con del disinfettante e del cotone. Sono abituato a sedermi accanto a lei o come ieri pomeriggio averla accanto, però questa sua vicinanza mi turba. Posso sentire il profumo di rose del suo collo.
"Fatto"dice dopo poco. Fa per alzarsi ma inciampa su una radice e cade di nuovo su di me. Questa volta però il suo viso è a pochi centimetri dal mio. Lei arrossisce di botto e spalanca la bocca.
Io invece sono impietrito dalla sorpresa: insomma, fino a ieri dicevo che era come una sorella per me, invece adesso che è così vicina vorrei baciarla.

Ho tanta di quella confusione in testa....

Prima che ,comunque, possa fare qualcosa Susan si alza e balbetta un:
"Mi...mi dispiace. Scusa, sono inciampata."
"Tranquilla, non è successo niente." Sorrido per rassicurarla.
"Bene, il labbro è apposto adesso, emh...buonanotte." 
"'Notte.."
Mi addormento così, con la sensazione di aver qualcosa che mi impedisce di pensare...quasi mi scoppiasse la testa dalla confusione...

**
Questa mattina, dopo aver fatto colazione, ci rimettiamo in marcia verso la collina dove Aslan ha radunato le truppe.
 Con Susan è tutto come prima.Beh, tutto come prima nel senso che siamo di nuovo inseparabili e che ridiamo e scherziamo  come al solito. Lucy, però, credo abbia notato che c'è qualcosa di diverso in me perchè da quando siamo partiti non mi toglie gli occhi di dosso.Anche se è preoccupata per Ed,tanto che stanotte l'ho sentita piangere, cerca di stare attenta a ciò che succede intorno a lei. Evidentemente cerca una distrazione, come tutti noi.

Per il resto del viaggio comunque il mio pensiero và a mio fratello, insomma...non riesco a capire come ci abbia potuto tradire...
Eppure non aveva mai detto che era già stato qui a Narnia...e noi siamo stati tutto il tempo con lui...tranne...
Nello stesso momento in cui ho pensato a questa frase ho capito.I torni contano.
La notte prima che Lucy ci portasse qua ho sentito dei rumori...ecco cos'erano......
Resta il fatto che ci ha traditi però....

I miei ragionamenti vengono interrotti dal signor Castoro che esclama: 
"Guardate chi c'è! I poteri della Strega si stanno indebolendo!"
Davanti a noi c'è un uomo vecchio, vestito di rosso, sopra una slitta trascinata da numerose renne. È Babbo Natale.
"Ecco i figli di Adamo e di Eva! Sono secoli che vi aspettiamo. E ora che siete arrivati, i poteri della Strega si stanno diminuendo e torna il Natale. Immagino che stiate andando da Aslan" dice con voce profonda.
"Si signore." dice Lucy
"Bene. Il Natale è arrivato,dopotutto:
Il dolore sparirà, quando Aslan comparirà; al digrignare dei suoi denti fuggon tutti i malviventi; quando romba il suo ruggito , gelo e inverno é ormai finito;se lui scuote la criniera, qui torna la primavera.
E naturalmente io ho qualcosa anche per voi.
Peter, figlio di Adamo. Vieni" Io faccio un passo avanti mentre estrae uno scudo e una spada dal sacco sulla slitta.
"Questo scudo e questa spada ti serviranno nella vicinissima guerra alla quale parteciperete per rendere libero il vostro popolo."
Mi porge i regali. Io ringrazio.

Lo scudo è d'argento ed al centro vi è disegnata un'immagine di un leone rampante rosso vivo. La spada ha l'impugnatura dorata e il fodero e la cintura per contenerla sono della misura esatta per me. 

Poi Babbo Natale passa a Susan, e anche lei fa un passo avanti.
"Susan, figlia di Eva" Le porge un arco e un corno, poi continua:"Fidati con tutta te stessa di questo arco e difficilmente esso sbaglierà mira. E quando suonerai questo corno un immediato aiuto avrai." Anche lei ringrazia. Adesso è il turno di Lucy che guarda meravigliata quello che l'uomo le porge: una bottiglietta di cristallo e un pugnale d'argento.
"Lucy, figlia di Eva. In Questa bottiglietta c'è un liquore estratto dai fiori di fuoco che crescono sulle Montagne del Sole. È un cordiale: se tu o qualcuno dei tuoi amici sarete feriti, basteranno poche gocce per farvi guarire immediatamente. Il pugnale invece dovrai usarlo solo in caso di emergenza perchè il mio volere è quello di non vederti scendere in battaglia."
"Grazie Signore e buon Natale"
"Buon Natale anche a voi, sue Maestà" Ci saluta così e riparte con la slitta sul cammino precedentemente preso.
Noi riprendiamo il nostro e dopo poche ore eccoci giunti a destinazione.

Sulla collina dinanzi a noi ci sono numerose tende e creature magiche: centauri, leopardi e orsi parlanti e altre creature alle quali non so dare un nome. Le tende portano in cima una bandiera con la stessa immagine del leone disegnata sul mio scudo. Dall'ultima tenda, la più grande e in cima alla collina, uscì un leone, dal pelo dorato e morido.È Aslan.
È bellissimo e terribile allo stesso tempo.I suoi occhi trasmettono sicurezza ma chiunque avrebbe  paura nel vederlo per la prima volta in tutta la sua grandezza.

Il signor Castoro ci ha raccontanto la sua storia: Aslan è figlio dell'Imperatore d'Oltremare, e col suo canto ha creato la terra di Narnia e tutti gli animali che la abitano, concedendo loro il dono della parola. È saggio e misericordioso, ma nonostante la sua natura benigna sa anche essere potente e pericoloso.
Giunti al suo cospetto, ci inchiniamo.
"Benvenuto, Peter figlio di Adamo e benvenute a voi Susan e Lucy figlie di Eva. Ma dov'è il quarto?" ci chiede.
"Li ha traditi signore. Si è recato la notte in cui sono arrivati a casa mia dalla Strega Bianca" Io non ho avuto la forza di rispondere, così il signor Castoro l'ha fatto per me.
"Aslan, per favore, può aiutarci a riprenderlo? È il mio migliore amico e io sono preoccupata"dice Lucy. Susan,invece, mi accarezza il braccio con fare materno.
"Farò tutto il possibile, ma è più difficile di quanto tu creda..."Detto questo, il leone si rivolge al leopardo che sta di fianco a lui e ordina:"Porta le figlie di Eva nella loro tenda, dai loro i vestiti e lasciale riposare.Il viaggio è stato lungo."
Susan e Lucy seguono i leopardi.Io alzo finalmente lo sguardo e mi rivolgo ad Aslan.
"Mi dispiace per mio fratello. Non riesco a capire come ci possa aver tradito"
"Peter, vieni con me.Ti mostro una cosa."
Saliamo sulla collina e mi indica qualcosa all'orizzonte. Sulla foce del Grande Fiume si erge un enorme castello.
"Quello Peter è Cair Paravel, il castello dei quattro troni. La profezia dice che solo quando due figli di Adamo e due figie di Eva siederanno in quei troni Narnia avrà finalmente pace. Quei troni, Peter sono destinati a te, a tuo fratello e a quelle ragazze. Adesso è il momento di scegliere se adempiere al vostro destino..."
"Abbiamo già scelto Aslan."

Con questa frase mi congedo e mi dirigo verso le tende. 
Da una all'improvviso esce Susan, che non avendomi visto, mi finisce letteralmente addosso.
"Scusa....Peter.È già la seconda volta che ti cado addosso..." bisbiglia in preda all'imbarazzo.
"A me non dipiace, invece..." Di nuovo quell'impulso di baciarla.Avvicino il mio viso al suo ma...
"Emh emh..." Lucy si schiarisce la voce. Noi ci allontaniamo di scatto e lei riprende a parlare.
"Susan, volevo solo dirti che sei bellissima. Con quel vestito sembri la mamma" È vero.Susan ha indosso un vestito bianco, lungo fino ai piedi con intarsi dorati sugli orli e sbuffi di tulle sul corpetto dorato.
"Grazie Lucy...ma la mamma non ha un vestito così da quando è scoppiata la guerra e..."
"Ad ogni modo Lucy ha ragione.Sei davvero bellissima."La interrompo io. Lei arrossisce mentre  mi giro ed entro nella tenda che mi ha indicato prima il leopardo.

In questo momento tutto mi è chiaro. Ho sbagliato a giudicare il nostro rapporto fin dall'inizio. Lei non è come una sorella per me. È molto di più.
Saranno quei suoi  grandissimi occhi blu, la sua fierezza, la sua dolcezza ma solo adesso mi rendo conto che mi ha stregato dal primo sguardo che ho posato su di lei.
Ora non mi resta che farglielo capire...

**
In questi giorni non abbiamo ancora avuto notizie di Ed, è come se la Strega bianca lo stesse trattenendo con sè in attesa di sferrare l'attacco finale.Io mi sto allenando con la spada insieme a Oreius(un centauro e cavaliere di Narnia), Susan con arco e frecce e Lucy...beh, Lucy sta sempre peggio. Da quando Ed se n'è andato non è più lei.Ha perso quell' aria allegra e spensierata che la caraterizzava da sempre.
In compenso sto facendo progressi con Susan. Dal giorno che ci siamo scontrati non perdo un'occasione per farle capire quanto tengo a lei: le faccio complimenti, l'accarezzo e la guardo e lei mi ricambia ogni tanto.Però c'è qualcosa che la trattiene, non è più disinvolta e spesso si allontana dal gruppo. Credo che perfino Lucy se ne sia accorta.

Adesso siamo seduti intorno al fuoco e guardiamo le stelle. Io e Lu cerchiamo di distrarci parlando e facendo qualche battutina, lei no.È silenziosa e ha gli occhi gonfi e rossi, come se avesse appena finito di pangere.
D'un tratto si alza, mormora un "Notte" appena accennato e entra nella sua tenda.
Basta.Decido di seguirla. È da un po' di tempo che cerca di evitarmi e voglio sapere perchè.
Quando entro, mi guardo intorno....eccola.Susan è appoggiata al palo centrale della tenda e mi dà le spalle. Mi avvicino, mi metto di fronte a lei e poggio le mani sulle sue spalle. Tiene lo sguardo basso, ma non mi impedisce di vedere le lacrime che rigano il suo volto.Cerca di non darlo a vedere ma i singhiozzi sono più forti di lei.
"Perchè mi eviti?" chiedo a voce a bassa.
"No. Peter...non ti sto evitando."
"Susan..."
"Davvero, no.Sono solo preoccupata per Ed, per Lucy, per te...per me.Tutto qui."
"Oh avanti, sappiamo benissimo tutti e due che non è per quello.Anche Lucy si è accorta che siamo più distanti, cosa strana visto che prima eravamo inseparaili.Secondo me stai cercando di nascondere e ignorare quello che proviamo..."
"Ti sbagli.Io non provo niente per te"Bisbiglia lei.
"Negare non serve a niente Susie....Io ti amo...e se tu lo ammettessi tutto finirebbe..."
"Quindi secondo te io dovrei ammettere che ti ricambio, così per un po' saremo tutti felici e contenti giusto? E poi? Dimmi, cosa succederà quando incontrerai la tua prossima conquista? Mi dirai:Ehy Susan, un anno fa stavo scherzando!Non ti amo più?"

Sono totalmente allibito: lei pensa che la lascerò per un'altra...

"Ma cos...?"Balbetto io.
"Oh, andiamo. Pensi davvero che io non sappia delle tue imprese da playboy? Pensi che non sappia che mia sorella ti dava consigli su come conquistare le ragazze? Pensi che lei e Edmund non mi abbiano raccontato che ne cambi una ogni mese, che le lasci appena ne vedi un'altra più carina e le butti via come pezzi di una collezione ormai priva di valore? Io non voglio essere uno di quei pezzi!" Urla in preda alle lacrime.
"Pensi che ti lascerei?" Lei non risponde, si limita ad annuire.
"Pensi che io sia quel tipo di persona?Beh, ti sbagli.Lo ammetto, prima della morte di mio padre ero così: un ragazzino immaturo che aveva solo voglia di divertirsi. Da quando è scoppiata la guerra sono cambiato, ho iniziato a prendermi cura di mio fratello, di mia madre e di tutti quelli che amo e che mi amano. Quando ti ho incontrata hai sconvolto i miei orizzonti e li hai allargati, hai aperto la mia mente e l'hai colmata con la tua immagine. Niente è più come prima. Quando il Signor Castoro ci ha detto della profezia e della guerra che presto scoppierà nella mia mente sei apparsa tu in mezzo alla battaglia che rischiavi la vita. Quell'immagine mi ha ucciso.

All'inizio credevo che fosse amore fraterno, lo stesso che provo per Lucy, poi ti guardavo, ti sfioravo e dentro di me si faceva strada la consapevolezza che non fosse più così. Perchè non è mai stato così."
Susan continua a scuotere la testa e a piangere, come per convincersi che le mie parole sono solo bugie. Allora le prendo il viso tra le mani e mormoro:
"Ti amo Susan. E continuerò a farlo per sempre. Ti prego credimi..." E la bacio con tutta la forza che mi è rimasta, con tutto l'amore che provo per lei.
Ricambia. È un bacio timido, ancora riluttante, il suo.Cerco di trasmetterle la mia stessa sicurezza e probabilmente ci riesco perchè il bacio si trasforma in qualcosa di più....

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Capitolo 5
*** Unione di anime, ricongiungimenti e sacrifici.... ***


CAPITOLO 5.
 
Dentro te ascolta il tuo cuore 
E nel silenzio troverai le parole. 
Chiudi gli occhi e poi tu lasciati andare, 
Prova a arrivare dentro il pianeta del cuore 
____________________________________________________________
Un piccolo raggio di sole mi sveglia.

Guardo Susan, è bellissima anche di prima mattina con i capelli scompigliati e le labbra ancora rosse da questa notte: poggia una mano e la testa sul mio petto, il suo si alza e si abbassa in modo regolare e la bocca è dischiusa come se aspettasse un altro bacio.
Non posso descrivere le emozioni che abbiamo provato stanotte, però posso dire che abbiamo unito le nostre anime;

i nostri dolori: il tradimento di Ed, la tristezza di Lucy...;

le nostre paure: paura della guerra, paura di perderci, paura per le persone che amiamo...;

le nostre gioie: gioia nell'esserci trovati...;

la nostra speranza: forse piccola, ma è sempre l'ultima a morire...;

Ma sopratutto il nostro amore e i nostri cuori: le uniche due cose che ci possono salvare.

Quel raggio di sole ha svegliato anche lei.Sbadiglia e chiude gli occhi di nuovo, ancora insonnolita.
"Sei bellissima"Le sussurro in un orecchio.Poi le accarezzo la schiena nuda.
"Grazie....anche per essermi stato vicino stanotte.Ma che ore sono?"
"Sinceramente non lo so, ma forse è meglio che ci vestiamo e andiamo dagli altri."Rispondo.

Dopo dieci minuti usciamo dalla tenda. L'aria fresca mattutina ci scompiglia i capelli.Aslan in cima alla collina, mi fa segno di seguirlo. Anche Susan lo vede.
"Peter, io vado al fiume okay?Ho bisogno di rinfrescarmi. Tu vai pure" Mi dice. Io le sorrido e le bacio la fronte, poi la guardo mentre si allontana.
Raggiungo Aslan. 

"Peter, ho ricevuto notizie sulla Strega Bianca e tuo fratello. Si sono accampati non molto lontano da qui per controllare la situazione. Tu, Lucy e Susan d'ora in poi dovrete fare molta attenzione: lei vi vuole tutti. Quindi non andate mai in giro da soli. La Strega potrebbe mandare qualcuno per un'imboscata."
"Cosa facciamo allora? Non sarebbe meglio spostarsi verso Bernuga?( Luogo inventato.Nda)"
Ma Aslan non fa in tempo a rispondermi. Il suono di un corno interrompe la nostra conversazione. È il corno di Susan. E ciò può voler dire soltanto una cosa: è in pericolo.
"Corri"mi dice il leone.
Corro più veloce che posso al fiume perchè Susie aveva detto che sarebbe andata lì. 

Oh, no. Susan è appoggiata con la schiena ad un albero e tra le mani ha il corno. Sul suo viso un'espressione impaurita mentre guarda il branco di lupi davanti a lei. Il più grosso le ringhia contro: è Mogree, il capo della polizia segreta.
Sguaino la spada e mi metto tra lei e il lupo.
"Stai lontano da lei!" Sibilo. E dico sibilo perchè sembro davvero un serpente pronto a balzare sulla sua gola.
"Ah, tu devi essere il nuovo principino. Sai, tuo fratello ci sta dando parecchie noie."
"Non nominare mio fratello!"
"Avanti, questa non è la tua guerra. Perchè dovresti combattere? Non hai abbastanza coraggio, poi..." Fa un passo avanti.Io continuo a puntargli la spada contro.
"Coraggio, abbassa la spada" Susan è immobile dietro di me. Il lupo questa volta mi balza addosso. Mi graffia un braccio, però ho ancora la spada in mano quindi con tutta la forza che ho in corpo lo trafiggo e poi la sfilo bruscamente dal suo corpo.

I lupi fuggono. "Seguiteli, vi porteranno dal quarto figlio d'Adamo" odina Aslan ai centauri corsi in aiuto.Io mi giro verso Susan. Ha gli occhi chiusi, la stessa espressione spaventata di prima dipinta sul viso. Glielo accarezzo e pian piano la vedo rilassarsi. Apre gli occhi e mi guarda, per poi baciarmi. La stringo a me come se stessi per perderla.
"Peter, pulisci la tua spada e porgimela" Il nostro momento viene interrotto da Aslan. Faccio come mi dice.
"Ora inginocchiati."Mi poggia la punta della spada sulla spalla sinistra e comincia:
"Peter figlio di Adamo, per aver dimostrato il tuo coraggio io ti nomino cavaliere e principe di Narnia. Uccidendo il lupo hai dimostrato il tuo sangue freddo, il tuo coraggio e l'amore verso questa fanciulla. D'ora in avanti sarai noto come Sir Peter Flagello dei Lupi" Mi sollevo e lo ringrazio. 
"Grazie Aslan."
"Ora porta la tua compagna in tenda, la vedo piuttosto stanca e provata.Io attenderò l'arrivo di tuo fratello." Ci congediamo ed entriamo in tenda, dove ad attenderci c'è Lucy.
Ha pianto di nuovo....

**
Un'ora dopo.
"Principe Peter, vostro fratello è tornato." Il leopardo che di solito sta alla sinistra di Aslan ci annuncia il ritorno di Edmund.
"In questo momento sta conferendo con Sua Maestà Aslan, quindi potete uscire soltanto dalla tenda, e non dovete avvicinarvi." Fa un breve inchino verso di me, Susan e Lucy, poi esce dalla tenda. Noi lo seguiamo poco dopo.

In cima alla collina Ed e Aslan passeggiano. Non sentiamo cosa dicono, essendo troppo lontani, però notiamo che mio fratello tiene lo sguardo basso. 
Lucy ha gli occhi gonfi di lacrime e si tortura l'orlo dell'abito con una mano.
L'attesa è snervante. Nonostante sia ansioso di riabbracciare mio fratello voglio sapere prima di tutto i motivi del suo tradimento. Cosa l'abbia indotto ad abbandonarci.

Finalmente Edmund alza lo sguardo, viene congedato da Aslan e si dirige verso di noi. Arrivato a pochi metri di distanza, Lucy le corre incontro e lo abbraccia. Poi gli prende il viso tra le mani e lo bacia con forza. Lui risponde con altrettanta passione.
Io e Susan sorridiamo a questa vista. Mi stringe la mano mentre io le passo un braccio intorno alla vita.
"Se lo meritano. Come ce lo meritiamo noi."Afferma sicura Susie.
Nel momento in cui interrompono quell'incontro di labbra, scoppiano a ridere...felici. Complici di quella tranquillità ritrovata.Si prendono per mano e si avvicinano a noi.
"Mi dispiace davvero per avervi traditi. Vi giuro che non ero in me." Dice Ed. Poi il suo sguardo cade sulla mia mano e quella di Susan intrecciate e compare sulla fronte una piccola ruga, segno che è confuso.
"Abbiamo tante cose da raccontarti, ma prima spiegaci cosa ti è successo."Rispondo io raggiante. Nell'ultima frase però la mia voce si è inevitabilmente indurita. Non riesco a dimenticare tutto il dolore che ci ha procurato andandosene.Sopratutto a Lucy...
"Emh..okay."Lo vedo un po' indeciso. Evidentemente si è accorto del cambiamento della mia voce.Prende un respiro profonfo poi riprende:
"La notte prima che arrivassi insieme a voi, sono venuto da solo.Ero curioso.Però ho incontrato la Strega Bianca. Mi ha fatto sedere sulla sua slitta e mi ha persuaso a mangiare dei dolci strani. Non ho capito più niente, ecco perchè di mattina ero nervoso. Mi ha convinto che lei fosse la vera regina e che avrei dovuto portarle voi.Quando poi ha cominciato a smettere di darmi i dolci ho capito. E poi sono venuti i soldati di Aslan a prendermi." 

Non voglio sentire altro.Mi basta che sia qui. Lo abbraccio cercando di fargli capire quanto mi è mancato. Lo stesso fa Susan, solo che lei riesce anche a parlargli. È molto più brava di me con le parole.
"Oh tesoro! Non puoi capire quanto ci sei mancato...eravamo così in pensiero! Hai distrutto Lucy andandotene!"
"Davvero?"
"Si, passavo 3/4 del mio tempo chiusa in tenda..." Mormora Lucy. Sta ancora piangendo. Ed l'abbraccia e dice:
"Non ti lascerò più. Mai più!" Poi si rivolge a noi:
"E voi? Quali sono le novità di cui andate blaterando?"Chiede riferendosi alle nostre mani ancora intrecciate.
Io e Susan ridiamo.
Susan:"Diciamo che siamo felici. Finalmente siamo completi."
Io aggiungo fiero:" E....Aslan mi ha nominato Principe e Cavaliere di Narnia. Poi mi ha soprannominato  Sir Peter Flagello dei Lupi
Susie ride e bofonchia: "e modesto sopratutto..."
La prendo per i fianchi per poi buttarla sull'erba e farle il solletico.Lucy ride vedendo la sorella però non si accorge che Ed mi fa l'occhiolino e la butta a terra come io ho fatto con Susan. Quest'allegria e spensieratezza ci è stata rubata per molto tempo. Ora non possiamo fare altro che godercela finchè dura, considerando che fra pochi giorni scoppierà una guerra.

Le nostre risate vengono interrotte dall'arrivo di un minotauro e Aslan che ci viene incontro. Deduco che non sia uno dei nostri dallo sguardo che il leone gli riserva.Torniamo subito seri.
"Jadis, Regina di Narnia, Imperatrice delle Isole Solitarie e sovrana di tutte le creature magiche chiede il permesso di recarsi qui per conferire con lei, Aslan"
Aslan:"E sia, ma deve tenere lontano voi, suoi seguaci dal mio accampamento."
Il minotauro si allontana. Attendiamo l'arrivo della Strega Bianca con grande agitazione.
Sentiamo l'odore del pericolo che si avvicina. 

Dieci minuti dopo....

L'attesa comincia a essere troppo pesante.
Ah, eccola. Trasportata su un piattaforma sulla quale è posato un trono. Lei stà seduta lì, lo sguardo malvagio posato su di noi. Mi metto davanti a Susan per proteggerla in caso di qualche brutto scherzo. Ed fa lo stesso con Lucy.La sua esperienza con la strega lo deve aver fatto diventare ancora più protettivo verso di lei...

Il suo cammino si ferma a pochi metri di distanza da Aslan che stà davanti a tutti.
"C'è un traditore tra i tuoi Aslan?"Domanda con voce glaciale.
Lo sguardo di tutti si posa su Edmund.
"Che cosa vuoi strega?"
"Quello che mi appartiene. Il ragazzo, Aslan. O ignori quello che dice la Grande Magia?"
Dalla bocca del leone nasce un ringhio brutale.
"Non citare la Grande Magia in mia presenza, Strega. Io c'ero quando è stata scritta!"
"Allora rammenti che ogni traditore è mio di diritto! La Grande Magia dice chiaramente che se il sangue del traditore non verrà versato e non mi apparterrà, come ella proclama, Narnia sarà distrutta dall'acqua e dal fuoco! Dammelo Aslan, mi appartiene!"
"Allora vieni a prendertelo!" Grido io.
"No, Peter."mormora Susan.
Aslan ignora la mia esclamazione e torna a rivolgersi a Jadis:" Non è il luogo più adatto per discutere di questa faccenda.Conferirai con me in privato"
Il leone, seguito dalla Strega, entra nella sua tenda. Si sentono dei mormorii spezzati e spesso confusi. Intanto Lucy ha ripreso a piangere.

Dopo alcuni minuti, che sono sembrati ore, escono dalla tenda scarlatta. La Strega dice:"Chi mi assicura che manterrai la parola?"
Aslan, indignato dall'insinuazione, ruggisce ancora una volta e la Strega fugge a gambe levate.
Aslan:"Potete stare tranquilli, Jadis ha rinunciato al sague del quarto figlio di Adamo."
Sono talmente sollevate che non sento neanche il dolce peso di Susan sopra di me. Riesco a sentire solo risate, grida di giubilo per la salvezza di mio fratello. E io che ne sono partecipe.

**
Qualcosa mi accarezza il viso e uno strano rumore di foglie invade la tenda. Apro gli occhi e mi alzo bruscamente, scocciato dal fatto di essere stato svegliato all'alba dopo tutti i festeggiamenti di ieri notte.Ed mi segue a ruota. Guardiamo confusi le foglie di un albero che formano una figura umana astratta.
"Vi porto brutto notizie dalla Signorina Susan e la Signorina Lucy, sue Maestà"
Spalanco gli occhi e il mio cuore comincia a battere furiosamente contro il mio petto dall'agitazione.
"Cosa è successo?" Chiede mio fratello, spaventato.
"Sua Maestà, Aslan è morto. Si è sacrificato per la sua vita, principe Edmund."Gli risponde.Poi si rivolge a me:
"Principe Peter la Strega Bianca ha dichiarato inizio alla guerra. Oreius l'aspetta per l'organizzazione delle sue truppe. La nostra salvezza è nelle sue mani.Ah, dimenticavo"Aggiunge prima di sparire."Le signorine la raggiungeranno presto. La principessa Susan mi ha detto di riferirvi che stanno bene, vogliono solo dare un ultimo addio a Aslan."
Io e Ed raggiungiamo veloci il centauro. 

"Oreius, voi starete con me nel grande spiazzo di cui abbiamo parlato 2 giorni fa."Comincio."Con noi i saranno i centauri, i leopardi e tutte le altre creature magiche dalla nostra parte. Sulle rocce, Edmund guiderà gli arceri al posto di Susan, poi ci raggiungerà nel momento in cui attireremo i nemici sulle torre.Le principesse hanno mandato un messaggio: stanno bene e arriveranno presto. Noi intanto cominciamo.Abbiamo anche l'effetto sorpresa."
"Come desiderate mio Signore. Le vostre armature e le spade sono nella tenda."
"Benissimo." Edmund annuisce poi mi fa segno di seguirlo nelle tende destinate all'atttrezzatura per la battaglia.
Ci cambiamo con uno certo sforzo, tanto siamo agitati. Prendiamo i cavalli e insieme ai soldati raggiungiamo il punto in cui scoppierà questa maledetissima guerra.

Aslan ormai è morto, restiamo soltanto noi.

Ci sistemiamo nel grande spiazzo che ho indicato prima a Oreius. Qui si terrà la prima parte della battaglia poi quest'ultima si sposterà sulle rocce, dove a quel punto entrerà in gioco Edmund con gli arceri. Un nostro vantaggio è che non si aspettano che le ragazze combatteranno quindi possiamo contare anche sull'effetto sorpresa.
La formazione delle truppe è sistemata. Ecco che arrivano i nemici, con la Strega Bianca in testa su un carro trainato da due grossi orsi polari.
Oreius:"Quando è pronto sua Maestà."
"Tu stai con me?" Domando.
"Sino alla morte!"
Sollevo la spada, e grido: "PER NARNIA E...PER ASLAAAAAN!"

La battaglia è cominciata.

La tensione è alle stelle....

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Capitolo 6
*** Battaglia finale;Re e Regine di Narnia. ***


CAPITOLO 6.
Ed un soldato raccontò 
Di come il cielo si oscurò 
E In terra pianse lacrime 
Urlando ruggine 
Ma che cosè la libertà? 
E che significato ha? 
Non si può credere a una bandiera se 
E´ il sangue a vincere 
_____________________________________________________
 
"ATTIRIAMOLI SULLE ROCEEEE!"grido ad Orieus. I centauri si spostano in massa nel posto indicato dal mio secondo. I leopardi e i minotauri invece intratterranno i soldati della Strega in modo da darci il tempo di reagire e mettere in atto la tattica della seconda parte della battaglia.

Questa, ormai, è cominciata da almeno un'ora. Abbiamo abbattuto parecchi nemici. Ma siamo in pochi, purtroppo, e non abbiamo abbastanza forze per resistere al lungo. Possiamo contare ancora sull'ostacolo delle rocce e sull'arrivo delle ragazze. Speriamo che almeno loro stiano bene...se dovesse accaderle qualcosa, sopratutto a Susan, non me lo perdonerei mai.
Mi sistemo al centro della valle. Ecco, le creature oscure si avvicinano. Il mio parere è quello che sia meglio stare in attacco che in difesa, per non farci trovare impreparati. Ferisco parecchi avversari, ma continuano a essere troppi per noi. Gli arceri hanno dato il via ad un nuovo attacco. Non ce la facciamo...

"ED!!! ED!!! SONO TROPPI PER NOI! VAI VIA E TROVA LE RAGAZZE!" È questo l'ordine che rivolgo a mio fratello. Non posso permettere che lui, Lucy e -deglutisco al pensiero- Susan possano rischiare di morire. Lo vedo allontanarsi quindi presumo abbia fatto come gli ho detto. 
Riparto alla carica.
Non riesco a descrivere le sensazioni che si provano durante uno scontro di questa grandezza però non ho mai provato nulla del genere prima d'ora. Nel mio sangue scorre adrenalina pura e una sensazione di onnipotenza mi invade anima e corpo. Forse perchè so che il mio destino è questo, forse perchè sento già mio questo popolo, forse perchè semplicemente credo in questa cosa....non lo so. 

Intravedo in mezzo alla massa un bagliore dorato. Oh no, è la strega. Però, sta lottando contro qualcuno, ma non riesco a capire chi.....
Mi avvicino di più....Edmund. La Strega lotta contro Edmund....però, noto che non ha più lo scettro magico con cui trasforma in pietra gli oppositori, quelli che si ribellano a lei. Sembra che mio fratello sia in vantaggio....ma....
Quello che vedo mi gela il sangue nelle vene, il mio cuore perde un battito e tutto quello intorno a me diventa sfocato. La Strega Bianca ha infilzato Edmund su un fianco. Mio fratello cade a terra privo di sensi.

All'improvviso la mia vista  si chiazza sgradevolmente di rosso. Colpisco tutto ciò che intralcia il mio cammino verso la loro padrona. In questo momento voglio solo vendetta contro il mostro che ha ucciso Ed.
Spero che le ragazze si sbrighino ad arrivare, ho bisogno di tutto l'aiuto possibile.

Di fronte a me ora c'è Jadis, la Strega Bianca. Cerco di colpirla allo stomaco, ma lei reagisce. Non ha molta esperienza: di solito sta dietro le quinte oppure se entra in scena chiude il sipario trasformando chi la sfida in pietra. Evidentemente senza il suo scettro è persa. È forte, certo. Ma io in questo momento sono trascinato dall'odio e dal coraggio. Affondo colpi ben precisi, mirati ad un unico obiettivo: il cuore. Se solo riuscissi a disarmarla almeno di una spada sarebbe molto più facile. Ma non mi perdo d'animo.

Il pensiero inevitabilmente va a mio fratello, a tutte le nostre avventure, la nostra infanzia, le belle giornate passate a casa del professore, le sue battute su me e Susan e poi il suo tradimento.Quanto dolore ci ha procurato per colpa della Strega Bianca....

Senza che me ne accorga mi ritrovo sdraiato sul terreno.Il mio momento di distrazione ha fornito un vantaggio alla strega. 
Mi infilza un braccio con una delle spade facendomi gemere dal dolore. È una sensazione bruttissima: come se altre mille lame mi stessero trapassando, come se fuoco mi stesse bruciando....
Solleva con tutte e due le braccia l'altra spada: mira dritto al petto.

D'un tratto un ruggito sovrasta il fracasso della battaglia. Riesco ad alzarmi e guardo in quella direzione. È Aslan. Sul suo dorso ci sono Susan e Lucy e dietro di loro tutti gli abitanti di Narnia trasformati precedentemente in statue. 
Le ragazze scendono dal leone e si precipitano al mio fianco. Susan impugna l'arco e scocca le frecce colpendo tutti gli avversari intorno a lei. Lucy cerca con lo sguardo Ed, ma nell'istante in cui nota che non c'è, sul suo viso compaiono le prime lacrime che scendono come un fiume in piena quando i suoi occhi vedono il corpo di mio fratello inerme sull'erba.
"ED! ED! TI PREGO, RISPONDIMI!" Grida scuotendolo. Ma Edmund non la rispoderà. Si è battuto con valore.
Susan corre da me. Mi bacia. Un bacio ricco di emozioni diverse: amore, dolore, tristezza, gioia,, di nuovo dolore....
"La battaglia è terminata. Aslan ha finito la Strega Bianca. Il resto dei suoi seguaci si è arreso..." sussurra contro il mio petto. Poi mi guarda negli occhi un attimo e subito dopo spalanca gli occhi. "Il cordiale....il cordiale che Babbo Natale ha donato a Lucy...è in grado di lenire qualunque ferita.."
Corre verso di Lucy, controlla che Ed respiri. Io sono immobile davanti a loro, incapace di fare altro. Credo che mio fratello respiri ancora perchè Lucy sfila la bottiglietta di cristallo dalla cintura. Mi inginocchio di fianco al capo di Ed.
Lu versa una goccia nella sua bocca leggermente dischiusa. Respira più facilmente adesso. Attendiamo...

2... 3... 4... 5 secondi e mio fratello apre finalmente gli occhi. Cerca di guardarsi intorno, ancora intontito. Ma non fa in tempo: si è ritrovato le labbra di Lucy premute dolcemente sulle sue.
Susie scoppia a piangere sul mio petto.Le accarezzo piano i capelli per tranquillizzarla. 
Ed si è liberato con difficoltà dall'abbraccio stritolatore della sua ragazza e ora l'accarezza piano, come io con Susan.
Aslan ci ha raggiunti, così ci alziamo.
"Peter e Susan,Edmund e Lucy. Vi siete battuti con valore, avete affrontato il vostro destino, avete seguito la voce dei vostri cuori. Ora è giunto il momento di vivere la vostra nuova vita come re e regine di Narnia"
"Un momento..ma tu non eri morto?"Domanda Ed.
"Dovete sapere che la Strega conosceva solo una parte della legge della Grande Magia.Essa dice sì che se il sangue del traditore non andrà a lei Narnia sarà distrutta dall'acqua e dal fuoco. Ma dice anche che se un innocente si sacrifica al posto del traditore esso risorgerà, più forte di prima. E allora anche la morte viene sconfitta."
"Fico" Mio fratello e le sue uscite inopportune....Scuoto la testa rassegnato.
"E ora, andiamo a Cair Paravel. Lì avverrà la vostra incoronazione."

**
Un' ora dopo. 
Siamo davanti al portone della Sala dei Quattro Troni. Attendiamo che Aslan ci chiami.

Mezz'ora fa, quando siamo arrivati qui a Cair Paravel, ci hanno trascinato in una grande stanza per provarci gli abiti della cerimonia. Una grande fatica, però ne è valsa la pena. Le ragazze sono ancora più belle con gli abiti reali.
Susan indossa un abito blu, che risalta i suoi bellissimi occhi. Le maniche blu sono lunghe ornate da piccoli disegni argentati, il corpetto azzurro anch'esso con decorazioni argentate lascia,all'altezza dei fianchi, il posto alla lunga gonna dell'abito. Il tutto risalta le sue dolci curve e la slancia in altezza: un mix perfetto di bellezza e raffinatezza.I capelli ricadono sulle spalli in morbide onde.
Lucy invece indossa un abito dello stesso modello di Susan, cambiano solo i colori:le maniche e la lunga gonna sono rosse, i disegni dorati e il corpetto arancione. Anche le sue curve risaltano di più,rendendola dolce e posata. I capelli, già ondulati di natura, ora sono boccolati e le ricadono delicatamente sulle spalle.
Io e Edmund, in abiti reali, ci siamo fatti coordinare secondo i colori che indossano le nostre ragazze:
Edmund indossa la veste reale rossa con il mantello arancione; 
Il mio abito, invece, è azzurro con il mantello blu.

Sento la voce profonda di Aslan che ci chiama per la cerimonia. 
Io e Susan apriamo il portone e varchiamo la soglia per primi. Veniamo sistemati di fronte ai troni al centro, Ed alla mia destra, Lucy alla sinistra di Susie.
Il leone e il signor Tumnus (liberato da Aslan prima di raggiungerci durante la battaglia) si avvicinano a Lucy
Aslan:" In nome dello sfavillante mare dell’Est, ecco a voi la regina Lucy, la Valorosa."
Si inchina, e le viene posata sulla testa una corona d'argento, dalla forma a ghirlanda.
Poi passano a Edmund.
"In nome del grande bosco dell’Ovest, re Edmund, il Giusto."
Sulla sua testa viene messa una corona più grande, da uomo, in argento.
È il turno di Susan...com'è bella...
"In nome dello splendente sole del Sud, la regina Susan, la Dolce"
Il signor Tumnus posa sul suo capo, come un ultoriore ornamento all'acconciatura, una corona dalla forma a ghirlanda in oro.
Ora è il mio turno.
"In nome del limpido cielo del Nord, ecco re Peter, il Magnifico."Adesso sulla mia testa c'è una corona molto più grande di quella di Ed, più decorata e in oro.
Aslan:"Peter e Susan voi, essendo i maggiori, sarete il Re e la Regina Suprema.
Quando si è re o regine di Narnia, si è sempre re o regine.Possa la vostra saggezza illuminarci finchè le stelle non cadranno dal cielo"
Stringo più forte la mano di Susan. Edmund e Lucy non hanno un contatto fisico ma si fissano negli occhi, complici.

Il grande leone abbandona la Sala dei Troni e si allonatana sulla spiaggia....sono certo che lo rivedremo nel corso degli anni.

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Capitolo 7
*** Avviso ***


Il prossimo capitolo, lo troverete postato la mattina del 3 Settembre.
Scusate, ma per motivi personali non posso pubblicarlo oggi 

A presto, 
R.

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Capitolo 8
*** Epilogo ***


EPILOGO: 3 anni dopo....
Adesso e sempre
combatteremo insieme ma
a volte io mi perdo un pò
e penso solo a te
Ricordo quando dicevi
tu per me sei unica...
___________________________________________________
Un raggio di sole mattutino mi ha già svegliato da parecchio ormai. Così, come ogni mattina, contemplo il bellissimo volto della mia Regina posato sul mio petto. 

La Regina Susan, la Dolce. Ancora non ci credo, nonostante siano passati tre anni, che sia tutta mia. Ricordo quando a casa del professor Kirke mi sgridava quando facevo le boccacce mentre interrogava Ed. Le accarezzo una guancia e le scosto i capelli dal volto. Lei apre gli occhi al tocco della mia mano sulla sua pelle, mi sorride e poi sbadiglia ancora insonnolita.
"Dormito bene, Susie?" Le chiedo mentre poso un piccolo bacio sulla sua fronte.
"Mmh...si, tu?" 
"Benissimo come sempre, da quando mi sveglio al tuo fianco"
"Ruffiano, guarda che oggi tocca a te fare il bagnetto a Carolyn.." Mugugna contro il mio pettto. Giusto, Carolyn, la nostra principessa di appena 2 anni che già ci tormenta perchè spruzza schiuma dapertutto.
Accidenti, oggi non me la scampo...Penso. Poi l'immagine di nostra figlia di fa strada nei miei pensieri e ogni fastidio scompare.
Carolyn è bellissima, proprio come la sua mamma. Ha lunghi capelli boccolati e  biondi come i miei, gli occhi e la bocca invece sono quelli di Susan. Ha un carattere allegro e vivace come la zia Lucy però è anche molto dolce.

"E se lo chiedo a Ed? Dopotutto lui adora Carolyn...." Chiedo più a me che a lei.
"Scordatelo, tocca a te! E poi oggi lui e Lucy devono scegliere i tessuti per gli abiti di Brendon. Nostro nipote sta crescendo a vista d'occhio: neanche le scarpette gli stanno più!"

Ah sì. Brendon, il mio super scatenato nipote che a preso tutto da mio fratello in quanto all'aspetto e da Lucy in quanto alla vivacità. Lo stesso bambino che coinvolge mia figlia nei suoi scherzetti ai danni di Lucy. Menomale che la sorella di Susan è uguale a loro sennò qui a Cair Paravel si scatenerebbe un putiferio.
I miei pensieri vengono interrotti dalla mia adorata moglie:

"E ora, andiamo a prepararci per fare colazione così laverai Carolyn a stomaco pieno eh?" E si dirige in bagno ridacchiando.
Sospiro rassegnato.

**
Eccoci seduti a tavola come una famiglia normale. Beh, non proprio visto che Carolyn si sta imbrattando la coroncina con la marmellata e Brandon se la mordicchia tutta.

Io e Susan scuotiamo la testa mentre la cameriera cerca di pulire quel disastro. Lucy e Ed invece se la ridono: neanche diventare re e regina ha cambiato il loro carattere. Anzi, sono più scatenati di prima!

Ma dopotutto è per questo che ci vogliamo bene....e continueremo a farlo anche durante i periodi difficili....
 
 
The End


 
Angolo autrice:
Scusate se vi ho un po' deluse in questo capitolo, ma davvero con i problemi famigliari che in questo momento mi ritrovo ad affrontare non ho potuto fare di meglio. Presto tornerò con un'altra fanfiction e spero mi seguirete anche in quella. 
Ringrazio Soffio per il sostegno e tutte le altre che mi hanno recensito per la fiducia.

A presto, 
R.

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