Not so different di Legar (/viewuser.php?uid=95662)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lenzuolo ***
Capitolo 2: *** Illusione ***
Capitolo 3: *** Caduta ***
Capitolo 1 *** Lenzuolo ***
Not so different
Lenzuolo
Aro
Nessun
colpevole trova
indulgenza di fronte a se stesso.
Emanuele Severino
Didyme.
Sorella.
Mi
manchi, sai? Certe volte, come adesso, mi pento della furia che mi
attraversò
quel giorno. Ti ho uccisa a sangue freddo, convinto che fosse la cosa
migliore
da fare.
Avevo
bisogno di Marcus, ho bisogno di
lui.
Non potevo permettere che voi fuggiste, che abbandonaste i Volturi.
Stringo
con una mano un lembo del lenzuolo che mi copre, forte, fin quasi a
strapparlo.
«Aro?»
è la voce della mia Sulpicia a riscuotermi dai miei pensieri.
Lascio che la malinconia sfugga dalla mia mente, mentre la
mia compagna tira via il lenzuolo e mi si avvicina per baciarmi.
Sam
Il dente crudele
del dolore non fa mai
soffrire tanto come quando rode la ferita e non la taglia di netto.
William
Shakespeare
Un lenzuolo
sporco di sangue. Quel lenzuolo
sporco di sangue. Il mio dolore, il mio senso di
colpa, la mia dannazione.
Pensavo di averlo gettato, dimenticato.
Invece me lo ritrovo davanti agli occhi, a
testimoniare l’ineluttabilità della mia colpa.
Non avrei dovuto riaprire questo cassetto, non dopo averlo
sigillato per via del suo colpevole
contenuto.
Con disperazione mi prendo il volto tra le mani. Vorrei
piangere, per cercare di gettare via tutto il dolore che pensavo di
essere
riuscito a lasciarmi alle spalle.
Ma il viso di Emily è fisso nei miei pensieri. Lei mi ha
salvato da me stesso.
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Capitolo 2 *** Illusione ***
Not so different
Illusione
Jane
Nulla
è più facile che
illudersi, perché l'uomo crede vero ciò che
desidera.
Demostene
Io
sono forte.
È quello
di cui mi sono convinta in questi anni al servizio dei Volturi, vedendo
i
vampiri più potenti cadere sotto il mio sguardo.
Il mio
potere non ammetteva eccezioni. Finché non ho incontrato
lei, quell’inutile
umana. Bella.
Non
potevo crederci. Mai per una volta ho pensato che qualcuno avrebbe
potuto
resistermi.
La mia era solo
un’illusione.
Vorrei
stringere il suo collo tra le braccia e farla soffocare. O affondare
una mano
nel suo petto e stritolare il suo cuore. O bere il suo sangue e
prosciugarla.
Vorrei ucciderla,
per non lasciare tracce della mia patetica illusione.
Leah
«Beato
colui che non si aspetta nulla
perché non sarà mai deluso» era la nona
beatitudine.
Alexander Pope
Quarantadue
giorni. Quarantadue fottutissimi
giorni dal mio ultimo ciclo mestruale.
I primi tempi mi ero illusa che fosse un semplice ritardo,
forse dovuto allo stress: era impossibile che io fossi incinta. Ormai
so che
non è così.
Mi ero illusa che potesse essere una cosa normale, ma quanto
di quello che mi è successo è normale? Come ho
potuto anche solo pensarlo?
Ho contato i
giorni,
gocce di sangue del mio cuore ferito.
Sono un vicolo cieco
genetico:
non avrò mai un figlio, la più grande gioia per
una donna.
Un’altra cosa che il gene dei licantropi mi ha rubato.
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Capitolo 3 *** Caduta ***
Not
so different
Caduta
Caius
Sarai
completamente in
pace con il tuo nemico solo quando morirete entrambi.
Kahlil
Gibran
Un
lupo. Un lupo enorme.
Credevo
di aver superato la mia paura, e invece ancora mi tormenta.
Il combattimento
comincia, inevitabile per due creature nemiche da sempre. Una danza
mortale
avviene sul suolo del bosco, guidata dalla musica dei colpi vicendevoli.
Poi,
non so come, mi distraggo. Non avrei dovuto. Il lupo mi fa cadere sul
suolo del
bosco. Sta per uccidermi.
Ma io
sono più forte del giovane licantropo. Uno scatto fulmineo e
gli stacco la
testa dal corpo. Ho vinto.
Una semplice caduta mi stava costando la vita. Sarà il
simbolo
del mio fallimento, uno spettro a guidare la mia caccia ai licantropi.
Si
estingueranno tutti.
Jared
L'amore,
come tutte le cose che non
conoscono né logica né misura, non può
essere affrontato con la ragione o il
buon senso.
Terenzio
La
fisica non è di certo la mia materia preferita.
Se
non ci fosse
l’attrito con l’aria, tutti i corpi cadrebbero
verso il basso descrivendo un
moto uniformemente accelerato.
Leggo
l’enunciato sul libro, ma la mia mente vaga altrove:
precisamente verso la ragazza seduta al mio fianco.
La vedo scrivere qualcosa su un foglio strappato dal suo
quaderno, poi accartocciarlo e stringerlo nel palmo. Sotto il banco, lo
lascia
cadere nella mano che le ho porto. Lo apro.
“Segui
la lezione! Ti amo.”
c’è
scritto.
Sorrido alla mia Kim. La caduta dei gravi – quali i
bigliettini romantici nelle mani degli innamorati- non sarà
più tanto noiosa!
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