The Secret Diary of Rose Weasley

di Crystal_M
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13. ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14. ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15. ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16. ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17. ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18. ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19. ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20. ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21. ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22. ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23. ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24. ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25. ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26. ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27. ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28. ***
Capitolo 30: *** Capitolo 29. ***
Capitolo 31: *** Capitolo 30. ***
Capitolo 32: *** Capitolo 31. ***
Capitolo 33: *** Capitolo 32. ***
Capitolo 34: *** Capitolo 33. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Caro Diario





1 Settembre 2025



Caro Diario,

io sono Rose, Rose Weasley.

Sì, esatto, mio padre e mia madre hanno salvato il Mondo Magico durante la Seconda Guerra...sono così fiera di loro.

Non essendo più minacciati - e per fortuna, aggiungerei - da nessun mago oscuro pronto a conquistare il mondo, io mi limito a cercare di sopravvivere e di superare l'adolescenza.

Oggi ero sull'Espresso per Hogwarts e mi sentivo nervosa, avevo bisogno di fare qualcosa. Ed ecco che, come un'illuminazione, tu sei spuntato dalla borsa. La mamma deve averti infilato li in un mio attimo di distrazione. Mi sei stato regalato l'anno scorso, ovviamente da lei. Continua a insistere sul fatto che non posso passare tutto il mio tempo sulla scopa e che devo trovare un passatempo un po' più...sedentario, ecco.

Beh, non so come né perchè, ma ho deciso di inizare a scrivere qui. Già mi fa abbastanza strano scrivere come se stessi davvero parlando con qualcuno...ci farò l'abitudine, vero? 

Comunque, penso inizierò con lo scrivere un po' di me.

Ho 17 anni e frequento il sesto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Sono di altezza, diciamo, nella media, e sono abbastanza magra. Dom continua ad insistere sul fatto che io passi tutto quel tempo a giocare a Quidditch solo per mantenere un bel fisico; non è affatto così.
Ho i capelli rossicci - marchio di famiglia, a sentire papà - e mossi e gli occhi color caramello proprio come quelli di mia mamma.

Vivo a Godric's Allow con i miei genitori e mio fratello più piccolo, Hugo, affianco ai miei cugini. Siamo una famiglia affiatatissima: basti pensare che mio padre e mio zio Harry sono migliori amici e Al, mio cugino, è il mio migliore amico. 

Poi ovviamente ci sono tutti gli altri cugini: Fred, Rox, James, Lily, Vicky, Dom, Luis, Molly e Lucy.

Lo so, siamo moltissimi. Ad Hogwarts ormai ci conoscono tutti, sanno quanto importante per noi sia la famiglia e sanno che ci aiutiamo qualunque cosa succeda, pur non essendo tutti nella stessa Casa.

Io, ovviamente, sono una Grifondoro come i miei genitori; Dominique è Corvonero e Al, per esempio, lui è Serpeverde. 

La cosa non mi urta per niente...se non per un piccolo particolare: il suo migliore amico non è nientemeno che il bellissimo e biondissimo rampollo di casa Malfoy.

Nonono, non essere precipitoso, caro Diario; io non lo odio per la brutta reputazione di suo padre. Io lo odio perchè è INSOPPORTABILE.

Non smettiamo mai di battibeccare, ma è lui che mi istiga! Lo sa quanto sia importante per me andare bene a scuola e non fa altro che ricordarmi quelle pochissime volte in cui mi ha battuto in qualcosa.

Per non parlare di quando si vanta di essere un bravo Cercatore! Io sono una Cacciatrice molto più capace di lui, questo è poco ma sicuro.

Lily, mia cugina, dice che il nostro è un rapporto di amore-odio e che in realtà siamo profondamente innamorati l'uno dell'altra. 

La vedo moooolto difficile.

Comunque, qui in queste pagine di diario scriverò tutto ciò che mi passa per la testa. Ora che ho iniziato a scrivere, seppur poche righe, ho capito che questo è quello che mi serviva: un qualche modo per scaricarmi alternativo al Quidditch. 

Ora devo proprio andare. Mio fratello mi sta chiamando a squarciagola e sento Fred e Rox ridere; sicuramente un altro dei loro stupidi - ma comunque geniali - scherzi.

A presto,

Rosie.


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Non so perchè ho iniziato a scrivere questo "diario". 

Ok, forse lo so. Amo Rose Weasley e mi piace pensare di vedere il mondo attraverso i suoi occhi. 
 
Questo è solo un imput, più avanti le pagine di diario diventeranno più lunghe e anche più interessanti :)

Alla prossima pagina! 

C.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


Capitolo 1

 

2 Settembre 2019

 

Caro Diario,

indovina da dove ti sto scrivendo?
Esatto, da HOGWARTS!
Non posso ancora crederci, sono davvero troppo felice. Oggi è stata una giornata intensa, davo ammetterlo.
Prima di tutto alla stazione la mamma mi ha trattenuta almeno mezz'ora per tutte le raccomandazioni e papà mi ha fatto promettere di battere Scorpius Malfoy - figlio di un loro vecchio "nemico" a quanto pare - in tutte le materie.
Sul treno sono stata in scompartimento con Al, Dom e altre due ragazze molto simpatiche. Scorpius stava per entrare a sedersi con noi, ma quando mi ha vista è tornato sui suoi passi ed è uscito.
Boh.
Arrivati ad Hogwarts abbiamo attraversato il Lago Nero - un altro ragazzino è caduto, stava morendo di paura! - e poi siamo andati in Sala Grande per essere Smistati.
Devo ammettere che Hagrid è davvero simpaticissimo, Jamie aveva proprio ragione.
Comunque, ecco il momento cruciale: la preside, la Professoressa McGranitt, pronuncia il mio nome.
Lentamente mi avvicino alla panchetta e mi siedo, ammetto tremando un pochino.
In che Casa sono stata smistata?
GRIFONDORO!! Sono troppo troppo troppo felice. Tra l'altro il Cappello ha detto anche che ho proprio il cervello di mia madre ed era incerto se mandarmi a Corvonero (casa di Dom, tra l'altro)...ma io ho preferito il rosso-oro e lui mi ha ascoltata.
Per Morgana non immaginerai mai in che Casa è stato smistato Al! E' finito in Serpeverde!!
Mi aveva detto qualche giorno fa, a casa a Godric's Allow, che aveva paura di finire tra le Serpi perchè James l'avrebbe preso in giro. Io non ci trovo nulla di male e a quanto pare, dopo aver parlato con zio Harry, anche lui era contento all'idea.
E' nella stessa casa di Scorpius; a contrario di quello che dice papà io lo trovo...carino
Comunque, successivamente siamo andati ognuno nei rispettivi dormitori, io ho svuotato il mio baule, messo la mia Nimbus 2010 al sicuro e...ed eccomi qui, a scrivere.
Ho conosciuto tutti i professori e sono fantastici! Non vedo l'ora di iniziare le lezioni.
Ora devo andare, Logan Cashman, il Prefetto di Grifondoro, ci sta chiamando per scendere a cena.

Ti aggiornerò presto!

Rosie.

 

02 Settembre 2025
 
...esatto. 

Quella è stata la mia prima e ultima pagina di diario dal primo anno a...ieri. Esattamente quattro anni e 364 giorni fa.

L'ho riletta stamattina, trovata sul fondo del mio baule; stavo usando quella pagina per proteggere la mia amata scopa.

Comunque, ti rendi conto di quello che c'è scritto? 

Ti rendi conto che io, Rose Weasley, ho definito Malfoy... carino? Malfoy! Carino! Nella stessa frase! 

Oh, Morgana, questo diario non lo deve davvero leggere nessuno, mi sentirei troppo in imbarazzo. 

Una cosa, però, sicuramente non è cambiata da quel giorno: la mia voglia di superare quella Serpe presuntuosa qui sopra nominata in ogni cosa che faccio. 

Oggi era la prima vera e propria gionata di scuola, qui ad Hogwarts. Ah, finalmente!
Non vedevo l'ora di vedere il modo in cui mi avrebbero trattato i professori dopo gli splendidi G.U.F.O. che ho superato l'anno scorso. Come previsto, mi hanno elogiata davanti a tutta la classe.

Sinceramente la cosa un po' mi ha messo in imbarazzo...tranne quando a farlo è stato il professor Lumacorno, alla seconda ora; perchè? Beh, ma ovviamente perchè durante Pozioni sono in classe con Malfoy.

Vedere la sua faccia sorpresa al fatto che il suo professore preferito - io sono più che certa che lo definisca così solo perchè è una delle poche materie in cui prende praticamente sempre E - elogiasse me invece che lui è stato come bere una boccetta intera di Felix; mi sentivo invincibile.

Così ho passato la mattinata, felice e spensierata, decisa a salire prima di pranzo a raccontarti tutto. Ora però devo scendere a mangiare e poi ho l'allenamento di Quidditch; stasera ti aggiorno! 

Rose.



 

 
 
Caro diario, 

mi puoi spiegare perchè diamine non tengo mai la boccaccia chiusa? Mi spieghi perchè devo sempre raccontare ad Albus le cose che mi succedono? 

Perchè è tuo cugino, nonchè il tuo migliore amico, mi risponderai.

E devo ammettere che hai ragione; ma dovevo proprio raccontargli della pagina di diario che avevo trovato - e il mio imbarazzantissimo commento su Malfoy - proprio mentre quest'ultimo si avvicinava a noi, da dietro le mie spalle?

«Oh, davvero, Weasley? Dovrei esserne lusingato o sorpreso?»

La voce proveniva esattamente da dietro di me. E sapevo perfettamente a chi apparteneva. C'era solo una persona in tutta Hogwarts a pronunciare il mio cognome con quel tono...e quella persona era proprio Malfoy.

Io mi sono bloccata di scatto, spalancando gli occhi. Al è scoppiato a ridere.

«Dai, Al! Un po' più di tatto! Tua cugina ha appena confessato il grande amore che prova nei miei confronti e tu la deridi così? Che cattivo cugino, che cattivo cugino...» ha detto Malfoy. 

Pur dandogli le spalle, praticamente vedevo quel suo solito sorrisetto compiaciuto apriglisi sul viso. 

Come se improvvisamente il mio cervello avesse deciso di riprendere a funzionare, ho chiuso la bocca - che era ancora aperta a formare una piccola o, lettera finale di carino - e mi sono voltataverso il biondo.

«E' passato molto, molto, molto tempo, caro mio. Le cose cambiano. » gli ho sibilato contro.

«Ah si? Ne sei proprio sicura?» ha ribattuto allora lui, avvicinando il suo viso al mio, continuando a fissarmi dritta negli occhi.

Che occhi incredibilemente grigi.

Sì, caro diario, è proprio quello che ho pensato in quel momento.

E, non so per quale assurdissima ragione, il mio cuore ha iniziato a battere quasi più velocemente delle ali di un Boccino e ho sentito le guance avvampare.

Malfoy allora, allargando ancora di più il sorriso che ormai sembrava indelebilmente disegnato sulla sua faccia, mi ha sfiorato le gote arrossate e ha detto: «La tua voce dice una cosa, ma il tuo corpo ne dice un'altra...»

Mi sono alzata di scatto, allontanandomi da lui. 

«Basta! Smettila con tutte queste idiozie! Me ne vado, non ho intenzione di perdere tempo a parlare con un Troll egocentrico come te. E tu, Al, » ho continuato, voltandomi a guardare mio cugino, il quale era piegato in due dalle risate, « devi smetterla - di - ridere! Ti credevo il mio migliore amico per Merlino! »

E, detto questo, me ne sono andata, scansando Malfoy e facendo finta di non sentire il suo «Ci si vede in giro, Weasley... » pronunciato con tono tra il malizioso e il divertito. 

Per fortuna l'allenamento di Quidditch mi ha fatto eliminare quasi tutta la rabbia che avevo in corpo - ti assicuro che avrei potuto combattere a mani nude contro un Ungaro Spinato da quanto ero nervosa - e ora, scriverti, mi ha tranquillizzata ancora di più.

Perchè, caro Diario, perchè? Perchè il mio corpo avuto questa cavolo di reazione improvvisa e totalmente imprevedibile? 

Oh Morgana, aspetta solo che lo venga a sapere Lily. Sarò marchiata a vita. 

Figurati. Parli del drago e spuntano le zanne... 

Sento Lily che va sbraitando il mio nome per tutta la Sala Comune. Meglio che vada a tappargli la bocca prima che la cosa diventi pubblica e la mia vita sociale finisca del tutto.

Domani ti aggiornerò, sperando di superare la giornata - e, soprattutto, l'ora di Pozioni.

La tua senza speranze, 

Rosie.

Ps. Perchè mi sembra ancora di sentire le dita di Malfoy sfiorarmi la guancia? 





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Eccolo qui, il primo capitolo :)

Grazie a DarkHermioneGranger, bess_Black, Flaqui e JeyMalfoy_ per aver recensito il prologo, spero facciate lo stesso con questo capitolo.

Ma, cosa che mi renderebbe ancora più felice, spero che vi piaccia! Le cose iniziano a farsi più interessanti ;)

Lo stile "Diario" è del tutto nuovo per me, spero che funzioni.

Alla prossima pagina! 

C.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


 

CAPITOLO 2


23 Settembre 2025


Caro diario, 

finamente la settimana è finita. E' stato un incubo; Malfoy non mi lascia mai in pace per quello che ha scoperto sul mio conto e continua con quelle sue frasette maliziose che mi fanno venire i nervi. 

Non riesco nemmeno più ad uscire con Albus tranquillamente perchè c'è sempre lui che gli ronza intorno!

Per fortuna, essendo io e Al entrambi Prefetti e sapendo la preside della nostra amicizia, ci ha dato praticamente ogni turno di ronda insieme. Tranne il Sabato, perchè il Sabato - cioè domani - sono di ronda con nientemeno che...Malfoy.

Amo il Sabato: posso alzarmi più tardi del solito, posso stare tranquilla nel parco a leggere sulle sponde del Lago Nero...ma odio il Sabato sera, per colpa di quel biondino ipocrita.

Poi c'è Lily che continua a parlare del mio grande amore per il Serpeverde...non so ancora come faccia a pensare una cosa del genere. Perchè piuttosto non si occupa di Lysander? 

Già, lei e Lysander escono insieme. La cosa andava avanti da anni ormai, ma mia cugina si divertiva a far dannare quel povero ragazzo. Finché finalmente l'anno scorso lui l'ha invitata al Ballo di Inverno e da allora sono coppia fissa.
Anche se dovresti sentire che litigi! Le loro voci riecheggiano per tutta la sala comune. Ovviamente poi, dopo due secondi, sono di nuovo li a tenersi per mano come se nulla fosse successo.

A volte mi chiedo come dev'essere...voglio dire, io riesco benissimo a vivere senza un ragazzo, non ne ho bisogno. 
Ho la mia famiglia e i miei amici...ma vorrei sapere cosa si prova ad andare a lezione, vedere LUI che semplicemente ti sorride, che ti passa affianco e ti sfiora il braccio gentilmente, che ti fa compagnia e ti abbraccia mentre leggi o che semplicemente passeggia tenendoti per mano.

Non ho mai sentito la mancanza di un ragazzo come in questo momento, Caro Diario. Che le frasette cattive di Malfoy mi abbiano fatta impazzire? 

«Hai paura di avvicinarti troppo ad un ragazzo, Weasley?» mi ha detto stamattina, quando mi sono spostata - ok, magari esageratamente - per farlo passare senza il rischio di sfiorarlo di nuovo.

Il fatto è che il mio corpo non sopporta il contatto con il suo, è come se andasse in tilt; il cuore inizia a battermi a duemila all'ora e divento rossa come solo papà sa fare.

Ecco, questa è la cosa che mi fa più arrabbiare. Perché mi sta succedendo? Non accadeva da sei anni ormai, il mio cervello aveva imparato a respingere quel pensiero, aveva creato una barriera tra il razionale e il Malfoy...e ora si sta sbriciolando. Senza nessun motivo preciso.

Ora, seduta qui alla finestra della mia stanza, con l'oscurità che ormai è scesa sul parco attorno al Castello, vorrei solo salire sulla mia scopa e volare, e insieme a me i miei pensieri. A volte vorrei addirittura spegnere la Luna, perché il suo splendere mi ricorda tanto quegli incredibili occhi grigi in cui, DI NUOVO!, non riesco a non sprofondare. 

Si sta facendo tardi, Caro Diario, e credo proprio di dover andare; Al mi starà aspettando per il turno di ronda e vorrei evitare di far beccare Lily a sbaciucchiarsi con Lys fuori dalla sala comune. Sai, lui è Corvonero come sua madre. 

Ti scriverò presto, sperando che il mio cervello decida di tornare a funzionare. Ho deciso di parlarne anche con Al - ovviamente senza specificare il nome del colpevole - e vediamo cosa ne pensa. 

Detto questo, odio profondamente quell'essere chiamato Scorpius Hyperion Malfoy. Mi sta incasinando la vita, di nuovo.

Tua, 

Rosie.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3. ***


 

CAPITOLO 3




24 Settembre 2025


Caro Diario, 

non puoi nemmeno lontanamente immaginare la giornata che ho appena passato.

Stamattina mi sono alzata tranquillamente alle 9.00 e sono scesa con Lily in Sala Grande a fare colazione. Lì ci siamo viste con Dom e Roxanne che hanno continuato a litigare per mezzora: la degna figlia di George Weasley aveva tinto i capelli della mezza veela di verde durante la notte e quella mattina ci aveva messo ore a fare andare via il colore. 
A dirla tutta, aveva ancora qualche strisciolina verde fluo che si intravedeva.

Comunque la giornata è andata proprio bene, una di quelle giornate tranquillissime che passi con le tue amiche a parlare, leggere e passeggiare per il parco, ormai colorato di arancione e rosso per l'ormai ufficialmente iniziato autunno.

Lì, sdraiata sulle sponde del Lago Nero con il mio amato libro e le mie amiche che chiacchieravano dietro di me, non mi sarei mai immaginata di passare una serata del genere.

Come ogni sabato sera, mi sono preparata per la tortura: la ronda con Malfoy.

Ovviamente sarà in ritardo pensavo, mentre scendevo le scale del dormitorio delle ragazze. 

Ma, uscendo dalla Sala Comune, scopro di essermi sbagliata.

«Tu cosa ci fai qui?» gli chiedo, incredula.

Lui mi guarda, alzando un sopracciglio. «Magari perchè siamo di ronda insieme?»

Sentendomi un'idiota per la domanda, l'ho semplicemente superato, sentendolo sbuffare.

Stavamo camminando per il corridoio del terzo piano in silenzio - continuando io, nel frattempo, a sentirmi un Troll per la mia precedente domanda e, ancora di più, per il fatto che mi importasse -, quando abbiamo sentito dei sussurri.

Ho tirato subito fuori la bacchetta, pronta ad ogni evenienza. Bloccando Malfoy contro il muro con la mano libera e mi sono sporta a vedere chi fosse. 

Dopo pochi secondi mi sono girata e ho abbassato la guardia, sbuffando. 

«Chi è?» mi chiede il Serpeverde.

«Lily e Lysander. Quanto volte le ho detto di non uscire a quest'ora...ora mi tocca andare li ad interrompere le loro smancerie...»

Stavo per uscire da dietro la colonna dove ci eravamo nascosti, quando lui mi blocca.

«E questo cosa vorrebbe dire, Malfoy?»

«Perchè non la smetti di fare la maestrina con il cuore di ghiaccio? Quei due si stanno divertendo» - te lo posso assicurare anche io, Caro Diario, visti i risolini che sentivo - «e non vedo motivo per cui interromperli.»

L'ho guardato incredula, per poi realizzare come mi avesse appena definita.

«Io non ho il cuore di ghiaccio!» gli ho sibilato contro.

Lui, per tutta risposta, si avvicina ancora di più a me, fissando i suoi occhi nei miei.
Quei bellissimi occhi grigi...

«Malfoy, smettila, allontanati da me» gli chiedo, cercando suonare il più minacciosa possibile. Ma, purtroppo, il tremore della mia voce mi tradisce.

«Oh, come mai quella vocina? Cos'è, ti innervosisce il fatto che io sia così vicino?» sussurra ancora lui, sottolineando la penultima parola e avvicinandosi di più.

Oramai eravamo praticamente l'uno contro l'altra, io con le mani bloccate al muro - la destra che stringeva ancora la bacchetta - e lui completamente sopra di me. I nostri visi si sfioravano, potevo sentire il suo respiro...

«Adoro quando arrossisci» mi dice, in tono gentile.

Io, che intanto stavo cercavo di divincolarmi, mi sono bloccata all'istante. Cosa avevano sentito le mie orecchie? Ok, qualcuno doveva avermi Confuso non verbalmente.

Credo che anche lui si sia accorto di aver detto una trollata perchè, dopo aver spalancato gli occhi per un istante, il suo solito odioso sorriso gli torna a decorare il viso.

«Oh...basta un semplice complimento a farti tranquillizzare? Sono proprio curioso di vedere cosa succede se invece faccio questo...» dice poi.

Si, Caro Diario. Ti giuro che non riesco ancora a crederci. Sono talmente sconvolta che quasi non riesco a scriverti, le mani mi tremano troppo e ho già rischiato di bucare la pergamena più di una volta.

Ma devo farlo, magari scriverlo mi aiuterà a mandarlo giù e a farmene una ragione.

«Oh...basta un semplice complimento a farti tranquillizzare? Sono proprio curioso di vedere cosa succede se invece faccio questo...» mi aveva detto.

Esattamente prima di baciarmi.

La cosa che più mi sconvolge, oltre al fatto che, voglio dire, Malfoy! mi stava baciando!, è che io non l'abbia spinto via e Cruciato per l'affronto.

Oh no. Io ho ricambiato il bacio.

Non so cosa mi sia preso in quel momento...so solo che lì, appoggiata contro il muro con le labbra di Scorp--Malfoy sulle mie, tutto quello che volevo era non staccarmi più da lui.

E' stato un bacio anche abbastanza passionale, devo ammetterlo.

Ma com'è possibile?! Lui è M A L F O Y! Il ragazzo che odio da quando sono al primo anno! Non è possibile che mi sia piaciuto baciarlo!

Fatto sta che, una volta che il mio cervello ha deciso di prevalere sui miei ormoni, l'ho spinto via da me con tutta la forza che avevo. 

Lui è caduto a terra, facendosi vedere da Lily e Lysander e facendoli scappare verso le rispettive Sale Comuni. Dai, almeno un aspetto positivo c'è stato...

Aveva il fiato corto. Purtroppo non potevo biasimarlo, visto che lo avevo anche io. L'ho guardato negli occhi, essendo certa di trovarci il solito luccichio malizioso e divertito.

Ma invece quel ragazzo è riuscito a contraddirmi ancora una volta. In quei due pozzi grigio-azzurri non c'era altro che stupore. E, oserei dire, anche un pizzico di imbarazzo.

Senza mai staccare gli occhi da lui, mi sono abbassata, puntandogli la bacchetta contro il viso. 

« Non-Provarci-Mai-Più » gli ho sibilato contro.

E poi ho girato i tacchi, l'ho lasciato lì, per terra, nel corridoio del terzo piano. All'inizio camminavo, ma appena ho raggiunto le scale mi sono messa a correre, non potevo rischiare che qualcuno mi vedesse in quello stato, con le lacrime che mi rigavano il viso.

Ed ora eccomi qui, a scriverti quello che mi è appena successo. Le lacrime hanno deciso finalmente di fermarsi. Non so perchè io stia piangendo, non riesco a capirlo.

Ma ormai ci sono troppe cose che non riesco a capire, come il fatto di sentire ancora le labbra di Malfoy sulle mie.

Ora devo andare. E' tardi e sono sconvolta. Non so cosa succederà domani quando lo vedrò, non so se continueremo ad insultarci o semplicemente ci eviteremo. 

Non lo so.

Qualunque cosa succeda, te lo farò sapere. Non so che farei senza queste pagine bianche pronte ad assorbire ogni mia parola, ogni mia frustrazione, ogni mia lacrima pur di farmi sfogare.

Tornerò a scriverti presto.

Tua,

Rose.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4. ***


 

CAPITOLO 4



12 Ottobre 2025


Caro Diario, 

scusa per la mia lunga assenza. Queste tre settimane mi hanno sfinita.

Innanzitutto i professori continuano a scambiare me per mia mamma e per questo mi assegnano sempre i compiti più difficili.
E' colpa mia se alla mamma piaceva studiare?! Io non sono lei!

Gli allenamenti di Quidditch poi sono sfiancanti; lo adoro. Amo volare sulla mia scopa con il vento tra i capelli, per non parlare della soddisfazione di quando segno un punto durante la partita. 
Sono felice di come stiamo giocando, McInally sta tirando su proprio una bella squadra. E, devo ammetterlo, anche un bel fisichino.

Ti ho mai descritto Seth McInally, caro diario? 

Lui è il capitano della squadra di Quidditch, Settimo anno, ovviamente Grifondoro. E' alto, ha i capelli castani a spazzola e dei bellissimi occhi verdi, decorati da delle lunghe ciglia. 

E' dal quarto anno che mi fa il filo, ma sinceramente non gli ho mai dato molta corda. Il fatto è che da quando Malfoy...beh, da quel giorno, è come se avessi aperto gli occhi. 
Quel che pensavo una cosa da sgualdrina si è rivelato...stupendo. Odio ammetterlo, ma quel bacio con Malfoy mi ha fatto cambiare idea sul baciare un ragazzo. 
Ricordo perfettamente le sue mani che bloccavano le mie, il suo respiro corto mentre si avvicinava, quegli occhi tremendamente grigi fissi nei miei e il sapore delle sue labbra...

Nonono. Non ci devo pensare. Non posso pensare a Malfoy in questo modo. Non io, non lui. Soprattutto ora che mi evita praticamente tutto il giorno. 

La mattina successiva al...al fatto, sono scesa come sempre in Sala Grande per fare colazione. 
Ho provato a camminare dritta verso il mio tavolo senza farmi distrarre da nulla, ma i miei occhi mi hanno tradita e sono guizzati automaticamente alla tavolata verde argento. 

Lui era li, appena mi ha vista si è irrigidito immediatamente, si è alzato senza dire niente ed è uscito. 

Inutile dire come mi sono sentita. Cosa mi aspettavo? Che corresse da me e mi baciasse di nuovo, come aveva fatto qualche ora prima e come aveva fatto milioni di volte nei miei sogni di studentessa del primo anno a Hogwarts? 
Ne è passato di tempo, è vero, ma ora quei sogni sono più vividi che mai. 

Per Morgana! Mi odio per averglielo permesso, per avergli permesso di creare una breccia nel muro che il mio cuore si era autocostruito, un muro anti serpente.

Sono una ventina di giorni che ormai mi evita...non si presenta nemmeno il Sabato sera per andare di ronda. Finora non ho detto nulla alla McGranitt, cerco di pensare a lui il meno possibile. Ma questa settimana no, voglio dire, non può baciarmi e pretendere di passarla liscia così!! 
Domani lo bloccherò dopo l'ora di Trasfigurazione che abbiamo insieme e gliene dirò quattro. 

...cosa stavo dicendo prima di partire in quarta a parlare di Malfoy? 

Oh, si, Seth. Ad essere sincera inizio a compiacermi dei suoi complimenti e la sua compagnia non mi dispiace affatto. E' un ragazzo intelligente, di buone maniere e un bravissimo giocatore di Quidditch. 

Mi sento forse in qualche modo attratta da lui? Magari si. 

Il mio problema sai qual'è, caro Diario? E' che il mio cervello, ogni volta, lo compara a Malfoy. 

Dannazione a me e a quella dannata serpe, come osa rovinarmi la vita sentimentale ora? Non gli bastava essere tremendamente bravo a scuola?

E' arrivata Lily, devo andare. Sono il suo tutor di Antiche Rune e domani ha un test; mi chiedo ancora perchè si ostini tanto a frequentare una classe che odia e per cui non è proprio particolarmente portata.

Oh, la mente umana. 

Prometto di scriverti al più presto! 

La tua, 

Rosie.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5. ***


 

CAPITOLO 5




13 Ottobre 2025


Caro Diario, 

oggi, come ti avevo preannunciato ieri sera, ho parlato con Malfoy.

Ma non è stato per nulla come me lo sarei aspettato.

Ero in biblioteca a studiare, quando con la coda dell'occhio ho visto una chioma bionda spuntare da dietro uno scaffale.

E' il momento giusto. ho pensato. Anche perchè non c'era praticamente nessuno, a parte due o tre Corvonero, quindi non c'era il rischio che qualcuno mi vedesse conversare con quell'essere.

Velocemente e il più silenziosamente possibile ho messo via le mie cose, per poi avvicinarmi al biondo.
Mi sono piazzata proprio dietro di lui, per poi schiarirmi la voce e pronunciare «Malfoy.»

Lui è sobbalzato, facendomi sorridere.

«Weasley! Cosa ci fai qui? Oh, aspetta...questo è l'habitat naturale dei Secchioni...» mi ha sibilato contro, rivoltandosi verso lo scaffale pieno di libri.

«Oh, si, certo. Invece non è l'habitat dei conigli» gli ho risposto allora io, sottolineando volutamente l'ultima parola. «Hai intenzione di spiegarmi perché mi eviti o continuerai a farlo? Perchè sinceramente non mi dispiace neanche tutta questa tranquillità...»

«Invece si che ti dispiace, Weasley. Anche perchè altrimenti non saresti qui a parlarmi, ora.» ha risposto lui, voltandosi verso di me e guardandomi inaspettatamente negli occhi.

Non ero pronta a quello. Non ero pronta ad una tale verità sbattutami in faccia. Non ero pronta ad ammettere nemmeno a me stessa che si, mi mancava la sua presenza, che anche le sue costanti frecciatine erano meglio di totale indifferenza.

«Oh, ho toccato il punto dolente? Cosa credevi, che ti evitassi perché fossi un coniglio?» ha iniziato lui, avvicinandosi sempre di più a me e facendomi indietreggiare. 

«Pensavi che non avessi il coraggio di guardarti negli occhi dopo quello che è successo? Io l'ho fatto per te, Weasley. Ti sono stato alla larga per evitare che il tuo cuore battesse troppo velocemente e che tu non arrossissi per l'eccessiva vicinanza. Ma a quanto pare ti piace giocare con il fuoco...» ha continuato, finendo con un sussurro.

Ero con le spalle contro gli scaffali dietro di me. Le sue mani contro di essi. Esattamente come la sera di tre settimane prima.

«Non mi fai nessun effetto, Malfoy. Io non sono come le tue amichette che farebbero qualsiasi cosa per infilarsi nei tuoi pantaloni»

«In realtà sono io che mi infilo sotto la loro gonna, Weasley. E, comunque, dici davvero? Perchè il tuo diario diceva il contrario...»

Mi si è bloccato il respiro.

«Devo ammettere che al primo anno eri molto più sveglia di quanto tu non sia ora in fatto di ragazzi...»

Ho ripreso a respirare. Stava parlando della pagina che avevo letto ad Al. 

«Ero molto più ingenua, invece. Ora non mi verrebbe mai in mente di definire uno come te carino» gli ho risposto.

Stavamo parlando a sussurri, essendo uno a pochi centimetri dall'altra. Me ne sono resa conto improvvisamente, arrossendo all'istante.

«Come mai rossa più del solito, Weasley? Ti sei accorta di aver detto una gran bugia? Perché nessuna ragazza prima d'ora ha detto una cosa del genere...»

«Magari non hanno abbastanza forza di volontà» ho ribattuto io, mettendogli la risposta successiva su un piatto d'argento.

«Oh, tu invece ce l'hai?» mi ha chiesto lui, abbassando gli occhi sulle mie labbra.

Io ero pietrificata, non riuscivo a pensare lucidamente con il viso di Malfoy a pochi centimetri da me.

Improvvisamente e con un gesto rapidissimo, il Serpeverde mi ha circondata con le sue braccia muscolose e mi ha attirata a se, corpo contro corpo.

Potevo sentire il suo petto contro il mio alzarsi ed abbassarsi velocemente, a ritmo con il suo respiro.

«Vuoi dire che tu hai abbastanza forza di volontà per evitare che quello di qualche settimana fa succeda di nuovo? O, forse, è proprio questo quello che vuoi?»

Il suo respiro si stava mischiando con il mio. Respiravamo all'unisono. Ci fissavamo negli occhi. Ed è proprio lì, in quei pozzi azzurri talmente chiari da sembrare grigi, che ho notato un cambiamento. 
Non mi stava guardando con desiderio morboso...piuttosto con innocente curiosità e aspettativa, anche se le sue parole dicevano il contrario. 

Gli occhi sono lo specchio dell'anima, dicono. Spero vivamente sia così.

Fatto sta che, quasi stavo per ricascarci, quando un Corvonero che passava di lì ha fatto cadere un libro, rompendo l'incantesimo.

«Beh, ora devo andare Malfoy. Vedi di presentarti per il turno di Sabato, non ho intenzione di coprirti ancora con la McGranitt» ho detto, allontanandomi da lui e raccogliendo la mia borsa da terra.

Andandomene a passo sicuro, non ho potuto fare a meno di voltarmi, notando - purtroppo devo ammetterlo - con piacere, che Malfoy mi stava seguendo con lo sguardo.

Mi dici tu cosa devo fare, Caro Diario? Io proprio non lo so! 

Vado a studiare ora, compito di Pozioni domani alle prime due ore. 

Grazie per esserci sempre. 

A presto! 

Rosie.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6. ***


 
CAPITOLO 6




20 Ottobre 2025

 
 
Caro Diario, 
 
Non sai che strano periodo che sto passando.

Quando quest'estate, la notte di San Lorenzo, ho espresso il desiderio di vivere l'anno più emozionante di tutti ad Hogwarts...non credevo sarebbe successo davvero. E, soprattutto, non in questo modo. 

Sono Prefetto di Grifondoro, Cacciatrice della squadra di Quidditch, a scuola sono una delle migliori e...ho una vita sociale al di fuori dei miei cugini.

Va bene, va bene, ok. Ho sempre avuto una vita sociale. Ma mai un ragazzo mi aveva fatto la corte...ho forse ero semplicemente io che non volevo ammetterlo? 

Non lo so. Ieri ho avuto un'iteressantissima conversazione con Al! Era da un po' di giorni ormai che non passavamo un po' di tempo io e lui e finalmente ieri ho colmato quel vuoto. Siamo andati sotto il nostro albero: una grossa quercia sulle sponde del Lago Nero dalla quale si può vedere lo Stadio da Quidditch; io e lui - e Malfoy - vi abbiamo inciso i nostri nomi al primo anno e da quel giorno è diventato il nostro albero. 

Fatto sta che, una volta lì sotto, abbiamo iniziato a parlare di tutto, di ogni cosa che ci passava per la testa. E io...ho parlato anche di Malfoy. Ovviamente non ho specificato il suo nome...ma ho chiesto ad Al il suo parere su un' ipotetica situazione tra un ragazzo ed una ragazza che si sono sempre odiati. Potrebbero mai...piacersi? 

Oh, Morgana. Non posso nemmeno credere di averci pensato per davvero!! 

«Perché no» mi ha risposto lui, dopo avermi rivolto un sorrisetto che solo lui poteva capire. «Magari è proprio per questo che si sono sempre odiati - anche se odio mi sembra una parola grossa. Semplicemente non hanno mai voluto ammettere a loro stessi quanto si vedessero bene insieme e quindi passano il tempo a stuzzicarsi per attirare l'attenzione dell'altro. Perché me lo chiedi?»

Io ho semplicemente alzato le spalle. «Così. Serviva ad una mia amica.»

Per tutti i Folletti della Cornovaglia, lo so...una scusa meno plausibile non avrei potuto usarla, vero? Comunque lui, con il solito sesto sempre che lo cratterizza, non ha insistito. Anzi, ha cambiato completamente argomento.

«Senti, Rosie...tu e Violet siete molto amiche, non è vero?» mi ha chiesto, iniziando a giocherellare con la sua sciarpa verde argentata. 

Io, che ero sdraiata a guardare il gioco di luci tra foglie e cielo - che cielo strano...di un azzurro così chiaro da sembrare quasi grigio -, mi sono alzata sui gomiti. 

«Violet Spring intendi? Bionda, occhi azzurri, quinto anno, Corvonero?» gli ho chiesto. Pur avendo gran parte della visuale sulla sua schiena, potevo vederlo arrossire.

«Sì, lei, esattamente lei. Ecco...sai se per caso ha già un accompagnatore per il Ballo di Halloween di Lunedì prossimo?» 

Io sono rimasta senza parole. Il mio Al che va ad un ballo? Ed invita una ragazza?

«Non guardarmi così! Ho 17 anni, per Merlino, è anche ovvio che mi interessino le ragazze! Scorpius ha avuto la stessa reazione quando gli ho parlato della mia idea di invitare Violet e il bello è che lui si diverte con le ragazze anni ormai! Io vorrei solo invitarla ad un Ballo, mica farci chissà che cosa!» 

Mio cugino sembrava davvero scocciato, si era anche alzato in piedi, continuando ad osservare il Lago. Mi sono scusata subito con lui, per poi alzarmi anche io e prendergli la mano.

«Scusa» gli ho detto. «E' che mi fa strano pensare al mio migliore amico che si fa problemi per invitare una ragazza ad uscire. Sei uno dei migliori Portieri che Serpeverde abbia mai avuto, sei un bel ragazzo, simpatico e bravo a scuola; cosa può desiderare di più una ragazza?» 

«Sì, ma Rosie, non capisci...la mia paura non è quella che mi dica di no - perchè so benissimo che non succederà. Sai qual'è il mio timore invece? E' che accetti solo perchè sono il figlio del Prescelto e della grande Cacciatrice delle Holyhead Harpies, nonché nipote di due grandi Auror e fratello di nientemeno che James Potter, Cercatore dei Chudley Cannons. Io voglio che lei accetti di uscire con me, non con il mio passato.»

Parlando, piano piano aveva abbassato la voce. Io, se prima ero senza parole, ora sembravo direttamente sotto Pietrificus Totalus. Come può pensare una cosa del genere? Sforzandomi, sono riuscita a spiccicare qualche parola.

«Non è così Al, lo sai benissimo. Sei un ragazzo fantastico, come ho già detto. Non farti di questi problemi. Vai da Violet e chiedile di accompagnarla al Ballo. Accetterà di sicuro» gli ho detto, abbozzando un sorriso.

«Sì, penso che lo farò» ha risposto lui, lasciandomi la mano e iniziando a sfregarla contro l'altra per riscaldarsi. «Ma ora andiamo dentro, qui fuori si gela. Ti va di venire giù nei sotterranei per una cioccolata calda?» mi ha chiesto, prendendomi a braccetto.

Io ho semplicemente alzato le spalle, anche se entrambi sapevamo che sarei andata. Come resistere a della cioccolata calda in una fredda giornata d'autunno?

Si, lo so Diario, in teoria non avrei il permesso di scendere nei sotterranei...ma con il fatto di essere la migliore amica di Al, ormai gli altri Serpeverde non ci fanno nemmeno caso, a volte mi salutano pure - anche se con nulla di più che un cenno del capo. 

Quindi, dopo il discorso con mio cugino sono scesa con lui nella sua Sala Comune e siamo stati un po' a chiacchierare del più e del meno davanti al fuoco. E sai cosa è venuto fuori tra quel più e quel meno? Che Malfoy non ha ancora invitato nessuna al Ballo. E nessuno ha ancora invitato me...

Oh, per Morgana, non so perché se solo ci penso mi sembra di avere uno stormo di Doxy nello stomaco. Anche perché dovrebbero apparire quando penso a Seth, visto che so che vuole chiedermelo...e invece eccoli li, se solo una minuscola parte del mio cervello pensa al biondo. 

Non ci siamo nemmeno rivolti la parola più di tanto questa settimana, a parte qualche solita frecciatina...anche se devo ammettere che c'è qualcosa di diverso nell'aria. Sarà immaginazione? Non so. 

L'unica cosa che so è che devo scappare a cena, per Merlino, mi ero dimenticata degli allenamenti di Quidditch serali! 

Ti scriverò presto, prometto. 

Rosie.




 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7. ***


CAPITOLO 7




28 Ottobre 2025

 


Caro Diario, 

Che freddo! Più che autunno oggi sembra inverno inoltrato. 

Da quando mi sono alzata non mi sono mai tolta di dosso il mio felpone di Quidditch giallo ocra e rosso (qualche genio l'anno scorso si è reso conto che d'inverno si gelava e che nessuno però avrebbe mai indossato quegli orribili sopracappotti che avevamo prima) e i miei larghi pantaloni della tuta bordeaux.

Per contrastare questo abbigliamento sciatto, però, ho messo su un tocco di trucco e per fortuna i miei ricci hanno deciso di scendere giù a boccoli ben definiti. 

E sai una cosa? Mi sa che funziona.

Per tutto il giorno ho conversato con Seth: al cambio dell'ora, a pranzo, durante il pomeriggio in biblioteca mentre "componevamo" il saggio per Antiche Rune...è proprio un ragazzo interessante, devo ammetterlo.

Ma la conversazione migliore è stata quella dopo la vittoria a Quidditch contro Corvonero...

«Hey, Rose!» mi ha chiamata, appena uscita dagli spogliatoi, subito dopo la doccia. 

«Seth! Tu che ci fai ancora qui?» gli ho chiesto, con un sorriso.

«Sinceramente aspettavo che la Cacciatrice migliore della squadra uscisse dalle doccie...l'hai vista per caso?»

Io ho finto di pensarci un po' su. «Mmh...può darsi...come mai la cerchi?» 

«Niente di particolare...semplicemente non vorrei che tornasse a castello da sola a quest'ora...non sarebbe sicuro per una splendida ragazza come lei girovagare senza che nessuno la protegga...tu che dici?» 

Io sono scoppiata a ridere e, prendendolo a braccetto, abbiamo iniziato a camminare. Quanto non è dolce? 

«Oh, e poi dovevo parlarti di una cosa» mi dice, dopo qualche minuto di silenzio. 

Ecco, lo sapevo. Ha notato il mio cambio di impugnatura della scopa e non gli va bene... ho pensato.

«Certo» gli rispondo, quando un brivido di freddo mi è corso lungo la schiena. 

«Vieni qui» ha sussurrato, stringendomi a se. 

Sinceramente...non me lo aspettavo, Diario. Ma la parte migliore deve ancora venire. 

«Allora...di cosa dovevi parlarmi?» gli chiedo, stringendomi ancora di più al suo corpo caldo.

Oramai eravamo praticamente davanti al Portone di Ingresso e lui, essendo Caposcuola, doveva fare il turno di Ronda. Ci siamo fermati nell'atrio, stretti l'uno all'altra.

«Ecco...» 

Quasi mi è sembrato di vederlo arrossire.

«Sai che Lunedì c'è il Ballo di Halloween, vero? Che domande, ovvio che lo sai...»

Oh per tutti i Draghi della Norvegia ho pensato, mentre annuivo.

«Beh...se ti fa piacere...e se non sei già occupata, ovvio...tiandrebbediandarciconme?» mi ha chiesto.

«Ehm...Seth, mi sa che ho perso la parte finale...»

Lo so, sono cattiva a volte. Ma volevo sentirmi dire le paroline magiche.

«Dicevo...ti piacerebbe concedermi l'onore di farti da accompagnatore?»

Pur essendo sera, le luci dell'Atrio mi permettevano di distinguere il cambio di colore tra la sua faccia e le sue guance. 

«Con immenso piacere, Seth» gli ho risposto dopo qualche secondo, con un caldo sorriso.

«Oh, si!» ha esclamato lui, abbracciandomi. «Scusa, ma ora devo andare. La McGranitt chiama!» 

«Tranquillo, vai pure. Ci si vede più tardi in Sala Comune» gli ho risposto, baciandolo sulla guancia e rivolgendogli l'ennesimo sorriso, cercando di ignorare il peso che sentivo sul petto.

In quel momento ero felice. Il ragazzo che mi piace si era appena proposto di farmi da accompagnatore...perchè del peso sul petto quando l'ho salutato?

Semplice. Lo sguardo di Malfoy, appena rientrato anche lui dal parco, fisso su di me mentre accettavo di accompagnare Seth al Ballo. 

Devo proprio andare ora, ho bisogno di parlare un po' con Al.

Ti aggiornerò presto! 

Rosie.

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Capitolo 9
*** Capitolo 8. ***


 

CAPITOLO 8
 


31 Ottobre 2025

 


Caro Diario, 

Wow. 

Credo che questa parola - se può essere considerata una parola vera e propria - racchiuda esattamente quello che provo.

E' l'una e mezza di mattina del primo Novembre e io sono seduta sulla poltrona sotto la finestra della mia stanza, come ogni volta che ti scrivo.

Non ti ho mai scritto a quest'ora, è vero...ma non posso aspettare a domani, non dopo la serata che ho appena passato.

Ho ancora il vestito addosso. Ma iniziamo da questa mattina. 

A colazione, in Sala Grande, come al solito mi sono seduta affianco a Lily, Roxanne, Hugo e Seth. 
Incredibilmente c'erano tutti gli studenti - o almeno la maggior parte di loro - questa mattina e la cosa mi ha stupito non poco. 

Ma, come è solita fare, la Preside mi ha subito chiarito le idee. 

«Buongiorno, Studenti.» ci ha salutato la professoressa McGranitt. «Come promesso, oggi annunceremo la novità riguardante il Ballo di Halloween di stasera!» 

A quella frase, un mormorio di sottofondo si è fatto largo tra le lunghe tavolate della Sala. Ma la Preside ha comunque continuato.

«Attenzione! La differenza dagli anni precedenti è che, questa sera, il Ballo sarà...professor Paciock, vuole annunciarlo lei?»

Zio Neville, come lo chiamiamo io e il resto della famiglia - ovviamente non davanti ad altri studenti o professori -, si è alzato in piedi e con un sorriso a 32 denti ha affermato: «Stasera sarà un Ballo in Maschera!» 

Non aveva nemmeno finito di parlare, che Lily è scattata in piedi con un sorriso largo quasi quanto quello del professore di Erbologia. 

«Siiii!» ha esclamato poi, insieme ad un'altra ventina di ragazze. Ma Zio Neville non aveva ancora finito.

«Ogni studente» ha continuato, «dovrà indossare una maschera che gli copra almeno gli occhi - in questo modo ci si riconoscerà a fatica e persone di case diverse potrebbero finire col conoscersi meglio, seppur per caso. Bene, vi lascio alle vostre ciambelle e vi auguro buona giornata!»

«Oooh, Rosie, sono così emozionata! Non vedo l'ora di andare!» ha sussurrato Lily prendendomi per il braccio.

«A chi lo dici!» l'ha seguita a ruota Roxanne. 

Roxanne? 

Non era proprio la persona da cui mi aspettavo entusiasmo...

«Vi rendete conto che posso fare scherzi a chi e come voglio senza che nessuno mi riconosca?! Mitico!» ha terminato, per poi alzarsi e correre via.

Ti pareva.

«Rosie, io devo scappare ad Incantesimi ora, ho un test importantissimo in preparazione ai M.A.G.O. di fine anno. Ci vediamo più tardi, si?» mi ha salutato Seth, per poi accarezzarmi i capelli. 

«Certo» gli ho detto, sentendo lo sguardo di Lily puntato su di me e le mie orecchie diventare di un rosso fuoco non indifferente. 

Fingendo di dover proprio scappare mi sono dileguata anche io. 
La giornata è poi seguita normalmente, tutta la scuola non faceva che parlare del Ballo.

«RoseRoseRosee, ma cherie!» mi sono sentita chiamare da Dominique, mentre salivo le scale per andare in Sala Comune, subito dopo l'ultima ora di lezione. 

«Dom! Come mai da queste parti?» 

«Oh, beh...ricordi la promessa che mi hai fatto quest'estate? E' arrivato il momento di mantenerla!»

«Quale prom...oh, Morgana.»

Si. Questa estate la mia malefica - e amata - cugina mi ha fatto promettere che mi sarei fatta sistemare da lei per ogni evento mondano che la scuola organizzasse. Sinceramente me n'ero completamente dimenticata. 

Con il muso lungo - ma anche leggermente eccitata, devo ammetterlo - mi sono diretta con lei in Sala Comune dove il mio Extreme Makeover stava per avere inizio.

Pur essendo una Corvonero poteva entrare tranquillamente su nella Torre di Grifondoro, la Signora Grassa la adora.

Fatto sta che, dopo un'ora abbondante di lavoro...

«Voilà! Guarda un po' che splendore!» ha esclamato, porgendomi lo specchio. 

Non riuscivo a riconoscermi, Diario. I miei capelli erano perfettamente lisci, non un'imperfezione sul viso, gli occhi erano truccati alla perfezione con un ombretto dorato, mascara e eyeliner. 

«Ho scelto questo colore perchè fa pandan con il vestito e la maschera che ti ho scelto. Eccoli qui!» ha continuato, porgendomi i due oggetti. 

«Rose? Sei lì sopra?» mi sono sentita chiamare da Seth. 

«Sì, eccomi, scendo subito!» gli ho risposto, affrettandomi con una mano ad indossare l'incantevole vestito azzurro con decorazioni dorate che mia cugina aveva avuto il buon gusto francese di prendermi e afferrando la maschera, dello stesso colore, con l'altra.

«Grazie mille Dom...ti adoro!» le dico, scoccandole un bacio sulla guancia e sistemandomi la maschera sugli occhi.

Scesa le scale, tutta la Sala Comune si è voltata verso di me. 

«Rose, tu sei...meravigliosa» mi ha detto Seth, prima di prendermi a braccetto e dirigersi insieme a me verso la Sala Grande.

Quest'ultima, brulicava già di gente, pur non essendo la festa ancora iniziata. Era strano non riuscire a riconoscere nessuno...

«Vado a prendere qualcosa da bere. Mi aspetti qui?»

«Certo Seth, vai pure.» gli ho sorriso di rimando.

«Buonasera»

Una voce alle mie spalle mi ha fatto voltare di scatto. 
Dietro di me, un bellissimo ragazzo in completo nero con camicia bianca, mi fissava.

«Sei proprio splendida questa sera, sai?» mi ha detto poi.

Una maschera nera gli copriva la parte superiore del viso, lasciando alla luce solo gli occhi.

Che occhi. ho pensato. Talmente grigi da sembrare quasi azzurri...









Scusa, avevo finito l'inchiostro e sono dovuta scendere di sotto a prenderne un'altra boccetta.
Comunque, dicevamo...

«Sei proprio splendida questa sera, sai?» mi ha detto il ragazzo dai bellissimi occhi dall'effetto pari a quello di una gigantesca calamita.

Io, tanto per cambiare, mi sono sentita le guance diventarmi di un rosso porpora che ormai mi stava diventando familiare.

«Oh...arrossisci per una così semplice verità?» mi ha detto poi, sfiorandomi una gota con la mano destra. 

Che mani morbide ho pensato, notando poi anche una cicatrice che gli correva lungo il palmo.

«Chi devo ringraziare per tutti questi complimenti?» gli ho chiesto allora io, ansiosa di conoscere il suo nome. Sapevo di conoscerlo, ma non riuscivo proprio a capire chi fosse...

«Oh, non è quello l'importante» mi ha risposto di rimando. Poi, dopo aver guardato oltre le mie spalle, ha aggiunto: «Penso di dover andare ora. Mi prometti solo una cosa? Concedimi un Ballo, 'sta sera»

Io non ho fatto a tempo nemmeno ad annuire che lui si era già dileguato tra la folla.

«Quello chi era, Rose?» mi sono sentita chiedere da Seth, appena tornato dal tavolo delle bevande.

«Bella domanda» gli ho risposto semplicemente, senza staccare gli occhi dal punto dove poco prima il ragazzo era sparito.

In quel momento, una musica allegra ha iniziato a riempire l'aria, con il risultato di un'invasione di studenti nella "pista da ballo" - ovvero il centro della Sala Grande.

«Balliamo?» mi chiede Seth, prendendomi per la mano e trascinandomi nella mischia. 

Ridendo, l'ho seguito con piacere, dimenticandomi per un attimo dell'affascinante incontro di poco prima. 

«Oh mamma mia, sto morendo di sete, vado a prendere qualcosa da bere, rimani pure qui con Lily e Lysander!» ho urlato all'orecchio del mio cavaliere, cercando di sovrastare la musica.

Dopo averlo visto annuire mi sono fatta largo tra le centinaia di studenti chiusi in una sola sala per raggiungere la tavolata dei drink.

Dopo essermi servita un bicchiere di Aquaviola, ho iniziato ad osservare la Stanza. Quanti studenti c'erano davvero in quel Castello? Quanti pensavo di conoscere come le sue tasche e in quel momento non riconoscevo per colpa di una semplice maschera sul viso? A volte le cose sono proprio diverse da come le abbiamo sempre pensate e la vita non tarda mai a ricordarcelo, seppure ad un semplice Ballo studentesco.

Immersa nei miei pensieri, quasi fosse destino, il mio sguardo è arrivato fino al portone di ingresso, e il mio respiro si è bloccato. Il misterioso ragazzo dell'ora precedente era lì, appoggiato ad una delle grandi porte, e mi fissava.

Mi ha sorriso e poi si è voltato, uscendo nel parco. E io, come tirata da una corda invisibile, l'ho automaticamente seguito.

Arrivata fuori, per un attimo ho pensato di averlo perso di vista; e invece eccolo lì, sotto la quercia dove sono solita accamparmi con le mie amiche durante le giornate troppo calde, la Quercia con l'incisione mia, di Al e di Malfoy, la mia Quercia.

«Che cielo, questa sera, non è vero?» ha detto lui, lo sguardo perso oltre il Lago Nero. La luna piena che si rifletteva sull'acqua creava un gioco di luce meraviglioso.

«Ma noi ci conosciamo? Io so che è così, ma proprio non riesco a riconoscerti...» dico allora io, fermandomi affianco a lui e osservandolo.

I capelli biondi gli ricadevano sulla maschera, creando uno splendido contrasto con il colore nero di quest'ultima. 
Il naso era di una forma perfetta, le labbra rosee pure. Mi ha fatto pensare subito al Cavaliere delle favole babbane, Diario.

«Oh, si che ci conosciamo, Rose» mi ha detto, facendomi venire la pelle d'oca non appena ha pronunciato il mio nome. «Ci conosciamo da anni, ormai...ma quante a volte abbiamo parlato, cercando di conoscerci per davvero? Sono passati troppi anni ormai, dall'ultima volta» 

Più che con me, stava parlando a sé stesso, con lo sguardo sempre fisso sull'acqua. 

Da lontano, ho sentito la musica provenire da castello cambiare e diventare da allegra e movimentata a calma e profonda: il primo lento della serata era finalmente arrivato.

Come se se ne fosse accorto anche lui, il ragazzo misterioso si è voltato verso di me. 

«Musica. Mi concede questo ballo, madamigella?» mi chiede, porgendomi la mano e inchinando leggermente la testa. 

Il mio sguardo cadde di nuovo sulla cicatrice. 

«Con molto piacere» ho detto semplicemente, prendendogli la mano.

Così, in una notte di luna piena, mi sono ritrovata a ballare un lento con un ragazzo misterioso, che a quanto pare conoscevo da anni. 
I nostri movimenti erano perfettamente coordinati, non un passo falso, non un errore. I nostri respiri andavano all'unisono, gli sguardi incatenati l'uno all'altro. 

Purtroppo, però, tutti i sogni finiscono, e così è stato per la nostra canzone. 
Ci siamo fermati, senza però staccarci l'uno dall'altra. Rendendomi conto della vicinanza dei nostri visi, un brivido mi ha attraversato la schiena.

«Hai ragione, fa freddo stasera. Ti riporto dentro tra un attimo. Non prima, però, di aver fatto questo» ha detto.

E poi mi ha baciata. Esatto, Caro Diario, lo splendido ragazzo misterioso mi ha preso viso tra le mani e lentamente, senza mai staccare gli occhi dai miei, mi ha baciata.

Al contatto con le sue labbra, il mio corpo ha reagito come se un pacco di Fuochi Forsennati fosse appena stato acceso dentro di me. Le farfalle allo stomaco di sono trasformate in dragoni dalle giganti ali e la schiena è stata corsa dall'ennesimo brivido di eccitazione.

E' stato tutto perfetto. Questa sera ho trovato il mio ragazzo perfetto.

Faccio ancora fatica a crederci, Diario. Come è possibile che io, Rose Weasley, l'unica della famiglia a non aver ancora avuto un vero ragazzo, si ritrovi a baciarne uno talmente misterioso e perfetto da non sembrare neanche vero?

Dopo il bacio, mi ha chiesto scusa per la cattiva educazione, ma proprio doveva scappare. Ho provato a chiedergli il suo nome, ma con un sorriso ha evitato nuovamente di rispondermi.

Mi sentivo in un modo incredibile in Cenerentola, subito dopo scoccata la mezzanotte. Ma, questa volta, il principe e la povera ragazza si erano scambiati i ruoli, con il risultato di lasciare me a guardare una schiena allontanarsi nell'oscurità.

Completamente scombussolata, sono tornata in Sala Grande per dire a Seth, dopo un piccolo bacio sulla guancia, che ero davvero stanca e che sarei venuta su in dormitorio.

Fortunatamente, essendo lui con i suoi amici, non ha fatto più di molte storie. Se solo avesse saputo...

Ed ora eccomi qui, a raccontarti la mia avventura di una notte.

Chissà chi sarà mai quel ragazzo misterioso...sicuramente non me lo dimenticherò presto.

Anzi, sai una cosa? Lo troverò. Ho già tre indizi: capelli biondi, cicatrice sul palmo della mano destra e splendidi occhi grigio-azzurri.

Vado a dormire ora, ho proprio bisogno di spegnere un po' il cervello; o di sognare un certo cavaliere.

Ti scriverò al più presto. 

Tua,

Rose.

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Capitolo 10
*** Capitolo 9. ***


 


CAPITOLO 9

 




5 Novembre 2025


Caro Diario, 
 
In questo momento sto per sclerare. Non è stata per nulla una giornata tranquilla. 
 
Per cominciare, Lily questo pomeriggio mi ha fatto venire i nervi. 
L'ho invitata in camera mia per dirle quello che mi era successo la settimana prima e spiegarle perchè ero stata strana tutta la settimana, quando lei - che da circa mezzora mi stava parlando del suo ragazzo e di come fosse finita male la sera di Halloween - esce con la frase:
 
«E' tutta colpa di quei due che si baciavano sotto la Quercia» mi ha detto.
 
Io, che stavo preparando le mie cose per l'allenamento di Quidditch, mi sono bloccata all'istante e mi sono girata a guardarla, allibita.
 
«Ah, ora è colpa loro?!» le ho risposto io. 
 
«Se non fossero stati li a sbaciucchiarsi come due sanguisughe io ora sarei probabilmente con Lysander...»
 
«Lily, ma sei scema?! È il parco di tutti gli studenti mica il tuo! E poi ti ricordo che anche tu eri li per sbaciucchiarti con Lys!» 
 
Non potevo crederci. Ma ti rendi conto Diario?! Ora era colpa mia se lei voleva venire a spettegolare con me su quello che aveva visto! A volte non la capisco proprio. Le voglio un bene dell'anima, ma in quel momento l'avrei strangolata.
 
«Per Morgana, Rose, stai calma! E che avrò detto mai! A volte non ti capisco proprio, pensare che ero venuta qui per parlare un po' con te visto che avevi una notiziona da raccontarmi...ma a 'sto punto non importa. Meglio che vada» ha avuto poi il coraggio di rispondermi, prima di girarsi ed andarsene. 
 
Ti giuro, ero allibita. 
 
Per fortuna ora vado a scaricarmi giocando un po' a Quidditch ho pensato in quel momento. 
 
Ma no! 
 
Innanzitutto Denny Lane, l'altra cacciatrice, ha deciso bene di farsi male durante i primi dieci minuti di allenamento. 
Per seconda cosa da una settimana cerco di stare il meno possibile vicina a Seth, ma non è facile, essendo nella stessa squadra di Quidditch, stessa Casa e stesso gruppo di amici. Adoro stare con lui...ma a volte mi dispiace per quello che è successo la sera di Halloween, mi sento come se lo avessi tradito.
Ok, lo so, non stiamo insieme ufficialmente...ma è ovvio che c'è qualcosa più di amicizia tra noi. 
 
O forse c'era
 
E' da tutta la settimana che non faccio altro che guardarmi intorno, cercare di notare se qualcuno mi sta osservando più del solito, mi è venuta la fissazione di guardare le mani di tutti i ragazzi con cui parlo. Non so che fare!
 
Oh, e peggio di tutto, sono sempre distratta. Cosa che Malfoy non ha mancato di notare, ovviamente, e continua a prendersi gioco di me.
 
«A che pensi, Weasley?» mi ha chiesto oggi mentre eravamo di ronda insieme come ogni maledettissimo Sabato.
 
Io ho semplicemente alzato le spalle. Sicuramente non gli sarei andata a raccontare quello a cui pensavo!
 
«Niente che possa interessarti, Malfoy. Piuttosto, concentrati a controllare che non ci sia nessuno in giro» gli ho risposto, senza pensare seriamente a quello che dicevo.
 
«Oh, andiamo Rossa, lo sai benissimo anche tu che non c'è mai nessuno. E se anche ci fosse, gli consiglieremmo solo di far presto a tornare in Sala Comune.»
 
Non sapendo cosa rispondere a quella assoluta verità, ho semplicemente alzato le spalle. Poi qualcosa nella mia mente che non riuscirò mai a capire, mi ha spinto a fargli una domanda.
 
«Allora...piaciuto il Ballo di Halloween?»
 
Probabilmente anche lui si è sorpreso quanto me della domanda, perché si è subito irrigidito.
 
«Perchè me lo chiedi, Weasley?» mi ha chiesto, sulla difensiva.
 
«Boh, non lo so, era tanto per provare ad avere una conversazione civile!» ho sbottato io, stupendomi della mia sincerità.
 
«Oh, beh...mi sono sinceramente divertito. E' stata una serata...interessante. Ho visto cose che non pensavo potessero accadere e il tutto mi ha ridato speranza in diversi campi» mi ha risposto. «Beh, il tempo è finito. Me ne torno nei Sotterranei, domani ho una partita di Quidditch e ho decisamente bisogno delle mie 15 ore di sonno.» 
 
«Oh, andiamo! Nemmeno quando avevo due anni dovevo dormire così tanto! Sei proprio una femminuccia» gli ho risposto io di rimando, ridendo.
 
Lui ha fatto la faccia da finto offeso, per poi ridere anche lui.
 
Dopo qualche secondo però ci siamo bloccati. Stavamo ridendo l'uno CON l'altra invece che uno DELL'altra?
 
«Ehm, si, beh...buonanotte Weasley.» mi ha detto con un accenno di sorriso.
 
«Buonanotte, Malfoy.»  
 
Quello stupido, idiota, imbecille di un Serpeverde. Per un secondo mi ha fatto sentire bene come il Principe Nero - come l'ho ribattezzato io per il colore della sua maschera - della notte di Halloween. 
 
Oh, aspetta un secondo, un gufo sta picchiettando alla finestra. 
 
 
-
 
 
Per Merlino. Non puoi neanche immaginare quello che ho appena ricevuto.
 
E' una lettera, Diario. Una lettera da parte sua.
 
Te la attacco qui sotto, ora devo proprio andare. Ho bisogno di dormirci un po' su. 
 
A prestissimo, 
 
Rosie.
 
 
“Cara Rose, 
 
ho bisogno di vederti di nuovo, come la notte di quasi una settimana fa. Se questo è quello che anche tu vuoi, vediamoci Sabato prossimo, dopo il tuo turno di ronda, alla Quercia.
 
Non so come firmarmi, spero che osservando il gufo che ti ho mandato tu riesca a capire. "

 
 
Era un gufo nero.

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10. ***


 


CAPITOLO 10






12 Novembre 2025
 
Caro Diario, 
 
Mi trema la mano mentre ti scrivo. Sono appena tornata in stanza dal parco. Sono appena tornata alla vita reale da un sogno. 
 
Credo sia meglio che ti racconti tutto dall'inizio.
 
Questa settimana è passata abbastanza in fretta a dir la verità. Tra i compiti, le verifiche che si vanno ammonticchiando man mano che le vacanze di Natale si avvicinano, il muso di Lily e le continue prove di Seth di avvicinarsi a me, non ho proprio avuto il tempo di pensare a nulla.
 
Tranne che al messaggio. Quello il pensiero che mi tormentava da tutta la settimana...non potevo tenermelo dentro. E così, ne ho parlato con Albus.
 
«Al...mi manchi» gli ho detto, il Mercoledì mattina. «Mi sento come se ci fossimo allontanati, non parliamo più spesso come prima e la cosa mi spezza il cuore. Lo so che siamo impegnati tra compiti, quiz, verifiche...ma ho proprio bisogno del mio migliore amico in questo momento»
 
«Oh, Rosie! Come mai questo slancio di affetto?» mi ha detto di rimando, con un sorriso. Poi mi ha stretta a sé, come solo lui sa fare. 
«Ti va di vederci giù in camera mia dopo la scuola? Malfoy ha un incontro con Lumacorno e in più in parco si gela. Magari potrei anche convincere gli elfi a portarci due belle cioccolate calde»
 
Non ho potuto far altro che sorridere. Quanto adoro quel ragazzo?
 
Così dopo scuola sono scesa direttamente nel covo delle Serpi e mi sono seduta sul letto di Al, aspettandolo.
 
«A che pensi?» mi ha chiesto una volta entrato, facendomi sobbalzare. 
 
«Beh, ecco...è proprio questo di cui volevo parlarti» gli ho risposto.
 
«Spara» ha semplicemente detto lui, sedendosi accanto a me sul letto e passandomi una delle due cioccolate che aveva in mano.
 
Così ho iniziato a raccontare. A cominciare dal Ballo di Halloween, al bacio sotto la Quercia, fino al messaggio del Sabato precedente. 
 
Gli ho anche confessato la mia fissazione per le mani dei ragazzi, nelle quali cercavo una traccia di cicatrice...la cosa tra l'altro deve averlo colpito, perché ha sgranato gli occhi come si è pietrificato come se un fulmine lo avesse appena colpito. Dopo poco si è rilassato comunque, tra l'altro con un bel sorriso sul viso.
 
«Hai intenzione di andare Sabato sera, vero Rosie?» mi ha chiesto.
 
«Certo che si! Voglio scoprire chi è...anche a costo di sfilargli la maschera in un momento di distrazione!» sono sbottata io. 
 
Lui ha sorriso e ha scosso la testa. «Secondo me invece dovresti aspettare che lui si mostri da solo» mi ha detto. «Se indossa una maschera ci sarà un motivo, no? Magari si vergogna, stupidamente, dei suoi sentimenti...ti rivelerà chi è quanto si sentirà pronto, dagli il suo tempo.»
 
Io l'ho guardato ammirata. «Wow. Sembra quasi che tu sappia di cosa stai parlando!» 
 
Lui ha semplicemente alzato le spalle, continuando a sorridere.
 
«Piuttosto, tu come va con Violet?» gli ho chiesto, cambiando argomento e facendolo diventare paonazzo.
 
Scoop caliente in arrivo! 
 
Dopo un'ora di chiacchiere, ecco che Malfoy entra in camera, bloccandosi alla mia vista. 
 
«Oh, Malfoy. Già qui?» gli ho chiesto, con tono evidentemente dispiaciuto.
 
«Weasley, anche io sono felice di vederti. E tu, Potter, cos'è quel sorriso che c'hai stampato in faccia?»
 
Sì. Erano migliori amici da sei anni e ancora si chiamavano per cognome. Proprio non riuscivo a capirli.
 
«Evita quel tono con me, Malfoy...ci aspetta una bella chiacchieratina.» ha risposto lui, allargando ancora di più il sorriso e facendo irrigidire il biondo.
 
No, non riuscivo a capire nemmeno quello. 
 
«Beh...io vado. Ciao Al, grazie della chiacchierata. Malfoy» ho detto, per poi uscire.
 
E così, liberatami dal peso del segreto del Principe Nero, la settimana è passata.
 
E Sabato sera è arrivato.
 
«Weasley, io devo andare» mi ha detto Malfoy, alla fine del nostro turno di ronda. «Mi copri tu questi ultimi dieci minuti?»
 
Io sono sbottata. «Oh, non credo proprio. Sono io quella che deve andare via prima, ho...ehm...una cosa importante da fare» gli ho risposto, facendolo incomprensibilmente sorridere.
 
«Senti, facciamo così, per oggi finiamo prima d'accordo? Per dieci minuti non cambia nulla e comunque nessuno lo andrà a dire alla McGrannit. Ci stai Rossa?»
 
«Affare fatto.» 
 
Corsa su in camera, mi sono infilata un paio di Jeans, messa una magliettina carina, indossato giacca e sciarpa e, sotto il mantello di zio Harry prestatomi da Al, sono scesa in parco.
 
Il vento freddo mi faceva rabbrividire, ma non me ne importava. Lui era li, proprio dove mi aveva detto.
 
Arrivata sotto la Quercia, mi sono fermata dietro di lui.
 
«Ciao» ho sussurrato, facendolo sobbalzare.
 
«Sei venuta» ha detto lui, sottovoce, voltandosi verso di me.
 
La maschera nera e argento gli brillava sul viso, illuminata dalla luce della Luna. 
 
«Cosa pensavi, che non l'avrei fatto? Non sei l'unico che aveva bisogno di questo incontro» gli ho detto io, aprendogli completamente il mio cuore. 
 
«Oh, Rose!» ha semplicemente sussurrato, prendendomi per mano e stringendomi a sé.
 
Con la testa appoggiata al suo petto, potevo sentire il suo cuore battere velocissimamente, come le ali di un Boccino.
 
Come le ali di un Boccino...mi ricordava qualcosa, ne ero sicura. Ma cosa? 
 
Al tocco della sua mano con i miei capelli, nel momento stesso in cui ha iniziato ad accarezzarli, un brivido di piacere mi ha percorso la schiena. 
 
«Hai freddo?» mi ha sussurrato all'orecchio.
 
«Non potrei sentirmi meglio» gli ho risposto io, per poi ripensarci. «O forse si...» ho aggiunto, per poi alzare la testa, mettermi in punta di piedi e appoggiare le mie labbra alle sue. 
 
Il calore del suo bacio mi ha invaso, Diario, mi ha riempita di gioia, di passione, di voglia di essergli il più vicina possibile. Mi sono stretta a lui, decisa a non lasciarlo più andare. Le nostri mani si sono strette le une con le altre, gli spazi tra le mie dita sono stati pienamente riempiti dalle sue. 
 
Dopo circa un'ora eravamo seduti sulla neve, sotto la grande Quercia. Eravamo in silenzio, mentre con un dito seguivo la cicatrice sulla sua mano. Ho sospirato.
 
«Cosa c'è?» mi ha chiesto, stringendomi a sé.
 
«Avrai mai intenzione di dirmi chi sei?» 
 
Lui si è irrigidito, per poi togliere il braccio da attorno alle mie spalle.
 
«No, non intendevo turbarti, scusami...» ho iniziato, per paura di aver rovinato tutto.
 
Lui mi ha sorriso, per poi infilare una mano sotto il mantello, alla ricerca di qualcosa. Dopo qualche secondo, ecco tirare fuori una collanina dal quale pendeva un ciondolo dorato.
 
«E quella...cos'è?» 
 
«E' una chiave. Io...vorrei che la portassi con te, per adesso. Così posso essere sicuro che una parte di me sarà sempre con te e...magari un giorno riuscirai a capire chi sono veramente, chi si nasconde sotto questa» mi ha risposto, indicandosi la maschera. 
 
Io ho spostato i capelli e mi sono girata, permettendogli di allacciarmi la catenina.
 
«Quel giorno arriverà, te la restituirò» gli ho risposto, baciandolo dolcemente. «E, quel giorno, potrai ufficialmente affermare di avere le chiavi del mio cuore.» ho poi aggiunto contro le sue labbra.
 
Lui, di tutta risposta, mi stretta contro di lui, baciandomi appassionatamente. 
 
«Ora è meglio rientrare» ha affermato poi, con il fiato corto.
 
«Si» ho semplicemente risposto io, non riuscendo a dire altro.
 
Mano nella mano, siamo arrivati in silenzio fino al Castello.
 
«Ti scriverò presto, Rose» mi ha salutato, dandomi poi un ultimo bacio e scappando via.
 
Non riuscivo a muovermi. Avevo ancora gli occhi chiusi e sentivo le sue labbra sulle mie, come se fosse ancora li. Non volevo aprire gli occhi, ritrovarmi da sola, accettare il fatto che non saprei quando lo avrei rivisto ancora. 
 
Voltandomi di scatto, un tintinnio mi ha fatto sorridere. 
 
Quella piccola chiave mi ha dato la forza di aprire le palpebre, di tornare alla realtà, di farmi camminare, passo dopo passo, verso la Torre Grifondoro.
 
E, ora, è sempre questa chiave che mi ha dato la forza di scrivere, che mi da un motivo di sorridere.
 
Sorridere perchè mi riporta nel sogno. Sorridere perchè, Caro Diario, non è stato solo un sogno. 

Rose.

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Capitolo 12
*** Capitolo 11. ***




CAPITOLO 11





18 Novembre 2025
 
Caro Diario, 
 
Sono le tre del pomeriggio e io sono già qui a scriverti. Credo proprio che mi scaricherò tra le tue pagine, come faccio sempre. 
 
Ma questa volta è anche peggio, perché tu sei l'unico - e sottolineo l'unico - a cui posso porgere questa domanda.
 
Perché? Perché tutto d'un tratto, da zero vita sentimentale in assoluto, mi sono ritrovata ad avere tre ragazzi per la testa? 
 
Per prima cosa Seth. Voglio dire, quale ragazza non sarebbe al settimo cielo per tutte le attenzioni che lui mostra verso di me? Solo un'idiota come la sottoscritta, ecco quale. 
E' bello, corpo degno di un Capitano di Quidditch, simpatico, intelligente, Grifondoro...e in più è dolce e mi riempie di attenzioni. 
 
Eppure? Non so, è come se...la scintilla non fosse scattata.
 
Cosa che invece non ha mancato di succedere con quell'idiota di Malfoy. 
Sì, Diario, penso sia così, anche se in minimissima parte. No no no, non è possibile...è possibile che sia attratta da Malfoy? 
 
Mi si blocca la mano perfino a scriverlo, figurati a pensarlo davvero.
Comunque, che sia vero o no, quello che sicuramente è certo è che quell'idiota mi ha baciata, circa un mese fa, e a me è piaciuto. Alquanto. Ed è stato il mio primo bacio!
 
MALFOY. 
IL. MIO. PRIMO. BACIO.
 
Ti rendi conto? Vuol dire che non lo dimenticherò mai...come dimenticarsi del primo bacio? Poi così dannatamente appassionato...così da film...così inaspettato, eppure stupendo...

Ma sto uscendo di tema.
 
Il terzo ragazzo, non che il più importante...il Principe Nero. 
 
Morgana, lui si che è un sogno. Per non parlare dei suoi occhi...talmente grigi da sembrare azzurri, due bellissimi, profondissimi pozzi grigio-azzurri. 
E il suo bacio...quando le mie labbra sono sulle sue, è come se un Ungaro Spinato iniziasse a gironzolare per il mio stomaco, sputando fuoco e fiamme. Mi viene la pelle d'oca al solo pensiero delle sue mani lungo la mia schiena...
 
Oddio! Seth è appena apparso all'ingesso della biblioteca. Devo scappare ad allenamento, venerdì prossimo c'è la partita contro Serpeverde e dobbiamo decisamente distruggerli.
 
A stasera! 
 
Rose.


 


 
Caro Diario, 
 
Ok. Non so cosa mi prenda ma...ho come avuto un'assurdissima idea oggi, dopo allenamento. 
 
Ero sdraiata sotto la Grande Quercia, come spesso faccio quando ho bisogno di riflettere, e...un raggio di sole ha colpito le iniziali incise sul tronco dell'albero.
 
S.R.A. Scorpius, Rose, Al.
Noi tre, amici, insieme.
 
Sembra un secolo fa. E in effetti lo è, sei anni alla mia età sono davvero un secolo. 
 
Eppure sembra impossibile, come io e lui potessimo andare così d'accordo un tempo e starci sulle scatole così tanto ora...
 
Mi ricordo quei giorni. Mi ricordo benissimo. Eravamo inseparabili, proprio come io e Al siamo ora. Ma, cosa ancora più incredibile, io e Malfoy eravamo inseparabili. 
 
Andavamo insieme ovunque, studiavamo insieme, giocavamo a Quidditch, scherzavamo, ridevamo. 
E, sono praticamente sicura, che tra noi ci fosse anche qualcosa leggermente di più di amicizia. 
 
Lo so, avevamo solo undici anni...ma come lo spieghi il fatto che ci tenessimo spesso per mano quando nessuno guardava, che ci aspettassimo ogni giorno dopo l'ultima ora di lezione per andare insieme in biblioteca, che io morissi per i suoi occhi, pur non capendo cosa fosse quel sentimento? 
 
E poi tutto è cambiato. Lui mi ha mentito. Mi ha mentito per stare con lei. Lei, che io non sopportavo e sopporto ancora di meno adesso. Lei, che suo padre adorava tanto. Lei, che ha rovinato tutto. Lei, Leanne Flitt. 
 
Dovevamo vederci come ogni Mercoledì pomeriggio al campo da Quidditch; ma quel giorno no, «ho una riunione tra Serpeverde del primo anno» mi ha detto. 
Ma ovviamente non era così...lui era con lei, dall'altra parte del Lago, a giocare a Quidditch e a scambiarsi occhiate tenere e giocose. Occhiate che lui solitamente riservava a me.
 
Mi sono sentita talmente tradita in quel momento...quasi mi fa ancora male il pensiero. 
Albus lo sa, ovviamente, ma non gli ha mai detto nulla. O almeno spero.
 
Comunque, stavo pensando proprio a quei giorni, a come Malfoy riuscisse a farmi sorridere con un solo sguardo...quando un pensiero mi ha colpito come un Bolide. 
 
Il suo sguardo...i suoi occhi...il colore dei suoi occhi...
 
Sono balzata a sedere. 
 
I suoi occhi, caro Diario, sono grigi. O, per essere più precisi, talmente grigi da sembrare azzurri.
 
Ma può essere davvero possibile? E' talmente un'idiozia...come può non esserlo?
 
Tutte quelle parole dolci, tutti quei baci, tutto quel sentimento...come può essere la verità?
 
Come può Malfoy essere il mio Principe Nero? 
 
Ti avevo detto che era un'idea stupida. Eppure...
 
C'è solo un modo per scoprirlo: la cicatrice sulla mano. 
 
E quale momento migliore della partita di Quidditch di settimana prossima? C'è la stretta di mano alla fine di ogni partita. E li sarà proprio quando vedrò se il mio cervello si sta solamente impappinando da solo o se qualcosa funziona ancora li dentro.
 
Devo proprio andare ora, l'allenamento mi ha distrutto e sono anche rimasta a chiacchierare con Al fino a tardi, prima di venire a scriverti.
 
Ti scriverò al più presto...preparati per le novità.
 
Tua, 
 
Rosie.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12. ***



 
CAPITOLO 12





‎25 Novembre 2025
 

Caro Diario, 
 
sono al settimo cielo! Oggi la mamma ha fatto una sorpresa a me e Lily...e sai cosa abbiamo ricevuto? Due gattini!
 
Sono stupendi, uno bianco e uno nero, li hanno trovati papà e zio Harry vicino ad una casa distrutta durante una delle tante ispezioni per il Ministero.
 
Ovviamente il mio è quello nero, nero come la notte. Appena l'ho preso in braccio, dopo che il professor Paciock me l'ha passato, è stato...amore. Non so se ogni studente si sente così con il proprio animale, ma io e il mio gattino abbiamo come una connessione. Non ho ancora deciso come chiamarla - è una femminuccia -, devo ancora trovare il nome adatto. Ora sta dormendo qui sul mio cuscino, non l'ho ancora vista aprire gli occhi. Deve essere proprio stanca, poveretta.
 
Comunque, sai Diario, sono un po' preoccupata per papà e Zio Harry. Il Ministero li costringe a fare milioni di ispezioni inutili, viaggiano un sacco, a quanto mi scrive la mamma. 
Da quando Kingsley ha deciso di ritirarsi e Podmor ha preso il suo posto, il Ministero è diventato paranoico. Continua a creare leggi su leggi per preservare la Segretezza Magica per paura che qualche pazzo rischi di recare danno ai babbani.
 
Sai che stavano addirittura per passare un decreto che vietava di usare la magia fuori dalla scuola anche ai maggiorenni?! Io ho appena compiuto diciassette anni, non voglio perdere questo privilegio ancora prima di averlo assaporato appieno!
 
Ma non è stata solo una giornata felice. E' sta anche una giornata abbastanza...scioccante.
 
Hai presente il viaggione che mi ero fatta su Malfoy? Ecco, ho deciso di parlarne con Al, oggi.
 
Si è anche mostrato interessato durante tutto il mio blaterare, senza mai smettere di sorridere. Che ci fosse di tanto allegro non so...
 
Comunque, non appena gli ho chiesto se sapesse nulla di una cicatrice sulla mano di Malfoy, è subito diventato serio, è scattato in piedi e con un «Scusa Rosie...devo scappare! Ho ancora da finire il tema di Pozioni per domani e sono indietrissimo...ci vediamo più tardi!» mi ha lasciata lì, da sola, sdraiata sotto la Quercia, come un'idiota.
 
Poi, però, mentre ancora pensavo alla cicatrice del Principe Nero e a come avessi fatto a controllare la mano del Cercatore Serpeverde prima della partita...ecco qualcuno comparire dal nulla.
 
«Weasley.» mi ha salutato il ragazzo, spuntando da dietro il grande albero.
 
«Malfoy!» ho detto, forse con troppo entusiasmo.
 
«Hey...sembri quasi contenta di vedermi. Sicura che vada tutto bene?» mi ha chiesto, sorridendo.
 
«Io...ehm, si, certo. Avevo solo paura che qualcuno volesse attaccarmi e, beh, invece eri solo tu» ho biascicato, non sapendo cosa dire.
 
Purtroppo, mi sono accorta solo dopo aver chiuso la bocca quali grandi trollate avessi detto. Ma perchè non avevo ereditato l'abilità di Roxanne e Fred nel raccontare balle?
 
«Okay...» ha detto semplicemente lui, stupendomi nell'evitare battutine. Ma non è finita. Mi ha stupito ancora di più il suo gesto successivo: senza smettere di sorridere, si è seduto accanto a me, con le braccia strette intorno alle gambe piegate, lo sguardo fisso sul Lago Nero.
 
«Allora...come mai qui tutta sola?» mi ha chiesto, dopo qualche minuto di silenzio. 
 
«Io...chiacchieravo con Al. Se n'è appena andato, lo cercavi?» 
 
«Oh, vedo, vedo...quel traditore ti ha spifferato la nostra formazione di domani eh? Ebbravo Potter..» 
 
Io sono scoppiata a ridere. «Fidati, non lo farebbe mai! Piuttosto che perdere contro di me, cosa successa più e più volte tra l'altro, farebbe un Giuramento Infrangibile davanti a tutta la squadra!» 
 
Lui ha sogghignato. «Si, concordo. Anche se devo correggerti su un piccolo particolare...non è vero che voi Grifi ci avete battuto più e più volte...noi vi siamo di gran lunga superiori!»
 
Io mi sono girata a fissarlo. «Oh, ma per favore!» avrei voluto dire.
 
Ma non ci sono riuscita.
 
Perchè? Perchè in quel momento, nel momento esatto in cui i miei occhi hanno incontrato i suoi, ho capito.
 
Io lo vedevo. Lo vedevo, per la prima volta veramente. I suoi occhi, quei profondissimi occhi talmete grigi da sembrare quasi azzurri, mi avevano incantata, impedendomi di parlare.
 
Senza pensarci, gli ho afferrato la mano destra. Una lunga cicatrice ne attraversava il palmo, proprio come mi ero aspettata. Involontariamente ho iniziato a seguire quella sottilissima linea con un dito, provocando un brivido al ragazzo.
 
«Rose...» ha sussurrato allora lui, capendo. 
 
Questa volta quella attraversata da un brivido sono stata io. Quella voce...sono un ragazzo aveva mai pronunciato il mio nome in quel modo. E io forse non ero pronta per accettarlo.
 
«Rose!» mi ha chiamata, mentre io correvo verso il castello, percorsa da i brividi.
 
Ti rendi conto, Diario? Ti rendi conto?! 
 
Tutto...tutto il mio mondo sta collassando. Come può essere?! Come può?
 
Malfoy...ha una cicatrice sul palmo della mano destra.
 
Malfoy...ha degli occhi effetto calamita, talmente grigi da sembrare azzurri.
 
Malfoy...ha la capacità di pronunciare il mio nome come nessun altro sa.
 
Scorpius...è il Principe Nero. 
 
Ma come può essere? Noi non siamo fatti per stare insieme. Anche papà me lo ha detto, ancora prima di iniziare il mio primo anno ad Hogwarts. 
 
"Non dargli troppa confidenza Rosie...nonno Arthur non ti perdonerebbe mai se tu sposassi un Purosangue"
 
Eppure, il Princ...Scorpius, quella sera, sotto la Quercia, mi aveva detto qualcosa che solo in questo momento mi è venuto in mente. 
 
"Sai, Rose...a volte alcune persone, quelle come me, hanno bisogno di una maschera per esprimere i loro veri sentimenti. E sotto questa semplice copertura, tutto assume una connotazione diversa. Certe cose, certe relazioni, che fin da bambino ti sono state insegnate impossibili, diventano in qualche modo...giuste." 
 
E se avesse avuto ragione? Se davvero il nostro battibeccare continuo da quando avevamo dodici anni non fosse altro che il risultato di influssi esterni di idee altrui?
 
Sicuramente non sono mai state rose e fiori tra me e lui...anzi, proprio per nulla...ma io so quello che ho provato le poco volte che siamo stati...davvero vicini.
 
Sia sotto la Quercia la notte di Halloween, sia le due settimane dopo sempre sotto il grande albero, sia qualche mese prima su nel corridoio del terzo piano. 
 
Quelle sensazioni non le ho mai provate con nessun altro, Diario. Nemmeno quei piccoli bacetti con Seth avevano quell'effetto...totalmente disarmante, quel profumo capace di inebriarmi. 
 
So esattamente come comportarmi. Grazie a te, caro Diario, che mi permetti sempre di riordinare le mie idee. 
 
Domani c'è la partita di Quidditch contro le Serpi e io so esattamente cosa fare.
 
Nox, la tua,
 
Rose.

 
 
Ps. Il mio micetto ha appena aperto gli occhi! Sono di un azzurro stupendo e mi hanno appena dato spunto per il suo nome: Crystal.
 
Sì, la chiamerò Crystal.

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Capitolo 14
*** Capitolo 13. ***



CAPITOLO 13





26 Novembre 2025
 
Caro Diario, 
 
Abbiamo vinto! Sono davvero troppo felice, non sai quanto ci siamo allenati per vincere la partita di oggi...! 
Serpeverde ha catturato il boccino ma abbiamo lo stesso vinto per maggior numero di goal. Ti rendi conto? Siamo stati davvero grandissimi! 
 
Non ti dico poi la felicità della professoressa McGranitt alla nostra vittoria...penso che il Quidditch sia l'unica cosa in grado di scomporla!
 
Comunque, oggi è stata davvero una giornata stupenda, piena di soddisfazioni e...scoperte.
 
Innanzitutto questa mattina mi sono svegliata con la mia Crystal che mi leccava il naso e si strusciava contro di me. Le ho fatto qualche coccola, le ho dato un po' di latte  - sapevo che essere amica degli elfi del castello avrebbe portato anche qualche vantaggio! - e poi ho incontrato Lily in sala comunque, per scendere insieme a colazione.
 
Si, lo so, avevamo avuto quella piccola discussione riguardo ai due svergognati che si baciavano sotto la Quercia...ma da ieri, dal momento esatto in cui abbiamo ricevuto i micetti, tutto è passato, scomparso, e siamo tornate amiche come prima. Sono stati davvero una benedizione.
 
In Sala Grande ho fatto colazione con i miei amici, come sempre, e poi sono andata in classe. 
Ho notato con dispiacere come Scorpius non ci fosse...ma di lui parleremo dopo.
 
A Pozioni è stato fantastico: ho anche vinto la sfida della giornata - essendo il biondo Serpeverde assente è come se avessi partecipato da sola - ! Ricompensa? Una bella boccetta di Felix Felicis, corretta con un tocco di Amortentia. 
 
Il resto della giornata è stato brillante, ero tutta gasata per la partita contro le Serpi, ma ero anche nervosissima. 
 
Sì, lo ammetto...non solo per la partita in sé...anche per quello che avevo intenzione di fare dopo la partita.
 
Comunque, alle 19.00 eccomi lì, in campo, pronta a salire in groppa alla mia scopa. 
Scorpius era li, esattamente di fronte a Seth, occhi fissi sul Boccino. Era concentratissimo, questo si poteva facilmente capire. 
Ma una parte di me sapeva, e sperava, che con la coda dell'occhio mi osservasse, curioso dei miei movimenti e magari anche imbarazzato per ciò che era successo il giorno precedente.
 
Ed ecco che, nel bel mezzo dei miei soliti viaggi mentali, il fischio d'inizio riempie l'aria, facendomi sobbalzare e costringendomi a reggermi saldamente alla mia scopa, che quasi sembrava andare per conto suo.
 
Che giocata, Diario, che giocata! Tra un goal e l'altro - io, Denny e Lily li abbiamo bombardati! - controllavo Malfoy: non mi ero mai accorta di quanto fosse sexy in divisa da Quidditch...cosa che mi ha convinto ancora di più di aver preso la decisione giusta.
 
Dopo circa 45 minuti di gioco, il biondo ha afferrato il Boccino, mettendo fine alla partita e facendo guadagnare 150 punti ai verde argento. Eppure...non erano abbastanza! Grifondoro si è portato a casa la vittoria! 
 
Si, lo so, sono troppo gasata.
 
Comunque, la parte interesante della giornata avviene durante il dopo partita.
 
Fatta la doccia e festeggiato un po' con le mie compagna di squadra in spogliatoio sono uscita, fermandomi davanti allo spogliatoio maschile con la scusa di dover parlare con mio cugino. 
 
Dopo circa 10 minuti, eccolo uscire, accompagnato dal suo migliore amico. 
 
Bingo.
 
«Hey, Scor...Malfoy, posso parlarti un attimo?»
 
Lui, alquanto sorpreso a stare dalla sua espressione, si è voltato verso Al.
 
«Tranquillo, io ti aspetto a castello» ha detto quest'ultimo, sorridendo. «Complimenti per la partita, Rosie!» mi ha detto, per poi dirigersi verso il portone d'ingresso.
 
«Allora, Rose...dimmi pure. Oh, aspetta, forse hai solo intenzione di sfiorarmi di nuovo per poi scappare?» mi ha detto il biondo, una volta rimasti soli.
 
Io ho semplicemente sorriso. «Oh, no, affatto. Per il mio comportamento di ieri devo scusarmi...davvero. Per questo motivo...» ho iniziato, per poi spostarmi i capelli da dietro il collo, armeggiando con qualcosa «...ho deciso di darti questa» ho terminato, mettendogli al collo la catenina che lui stesso - sotto gli abiti del Principe Nero - mi aveva dato quasi un mese prima. 
 
Poi, sorprendendolo ancora di più, l'ho baciato sulle labbra. 
 
«Già. Ora puoi ufficialmente affermare di avere le chiavi del mio cuore» ho sussurrato, per poi scappare verso castello e lasciarlo lì imbambolato.
 
Da quando, caro Diario, mi diverte così tanto farmi desiderare da un ragazzo? 
 
Non lo so affatto. Quello che so è che oggi Scorpius si è presentato con il mantello dell'invisibilità davanti alla mia Sala Comune, invitandomi ad uscire. 
 
Abbiamo camminato mano nella mano per...circa quattro piani di scale, per poi fermarci nello stesso corridoio del nostro primo bacio.
 
«Ricordi?» mi ha sussurrato lui con fare malizioso, bloccandomi al muro.
 
Pur essendo entrambi sotto il mantello dell'invisibilità, sono arrossita violentemente, sorridendo al contempo.
 
«Se mi ricordo? Non proprio...vuoi rinfrescarmi tu le idee?» gli ho risposto, stupendomi di me stessa e facendolo scoppiare a ridere. 
 
Che bella risata , ho pensato. O, almeno, ho iniziato a formulare il pensiero, perché qualche secondo dopo il mio cervello era andato in tilt, causa bacio mozzafiato. 
 
Sì, devo dire che ho passato proprio una giornata degna di nota.
 
Ora il fatto è...che cosa siamo io e Scorpius? E, se fossimo realmente qualcosa, dovremmo mostrarlo apertamente o sarebbe meglio di no? 
 
Io vado, Diario, sono davvero stanchissima, tra la partita e la super serata con Scorpius ho proprio bisogno di dormire. 
 
Ti scriverò presto, quello è sicuro! Anche perché ho ricevuto una strana lettera dalla mamma...te ne parlerò la prossima volta.
 
Nox!

Tua, 
 
Rosie.

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Capitolo 15
*** Capitolo 14. ***


 
CAPITOLO 14





02 Dicembre 2025
 
Caro Diario, 
 
puoi crederci che siamo già a Dicembre? Praticamente mezzo anno è già passato e fra sole due settimane ci sono le Vacanze di Natale! Finalmente un po' di pausa. 
 
E...sai cosa significa, oltre all'arrivo vacanze, l'avvicinarsi del Natale? Sì, il Ballo di Natale è alle porte! 
 
Lo so, non me n'è mai fregato nulla...ma quest'anno è diverso e grazie ad una persona che non avrei mai immaginato potesse rendermi così felice: Scorpius Hyperion Malfoy.
 
E' da una settimana che usciamo, clandestinamente; non vogliamo far sapere a nessuno di noi due...per prima cosa perché sarebbe lo "scoop bollente" del semestre e io non saprei come spiegarlo a Seth; secondo, non credo che il Signor Malfoy ne sarebbe molto felice se lo venisse a sapere...; e, terzo e più importante, è sorto un piccolo e inaspettato problema: Lily. 
 
Perché? La discussione che abbiamo avuto questo Mercoledì mi ha spiazzata del tutto.
 
Eravamo allo Stadio ad allenarci per conto nostro, quando una sua domanda mi ha fatto bloccare.
 
«Senti, Rosie...secondo te Scorpius ha una ragazza? E' da qualche giorno che lo vedo più allegro del solito e sono sicura che dietro il suo buonumore c'è una ragazza di cui lui è sicuramente innamorato! Ce lo si legge negli occhi»
 
Io sono arrossita di colpo e mi sono allontanata un po' da lei, volteggiando sulla mia scopa. 
 
«Non saprei...» le ho risposto. Quanto odiavo doverle mentire...ma avevo promesso a Scorp di mantenere il segreto. «Perché ti interessa?»
 
Ora quella ad arrossire era lei. Perché quella reazione alla domanda? La risposta non avrebbe tardato ad arrivare.
 
«Boh...curiosità...» mi ha detto all'inizio. Poi, dopo qualche secondo, è scesa a terra e si è seduta a gambe incrociate con le mani sulla faccia, come per nascondersi.
 
«Ok, ecco la verità. Lo so che tu non lo sopporti e che non c'è mai stata molta chimica tra voi...»
 
Oh, Lily, se solo sapessi!
 
«...ma quando è con me è diverso.» 
 
Ok, fermi tutti. Di cosa stava parlando? 
 
«Le volte che capita che io vada a parlare con mio fratello e lui è li, mi tratta sempre bene, non si prende gioco di me, è gentile...e poi, Rosie, hai visto i suoi occhi?»
 
Eccome se li ho visti , ho pensato. Ma quello non era il fatto. Il fatto era che a Lily non poteva piacere Malfoy! Non lui! Non ora! 
 
«Quindi...cosa pensi di fare?» le ho chiesto, involontariamente quasi in un sussurro.
 
«Io...ho intenzione di provarci con lui.» ha detto, scostandosi i capelli da davanti alla faccia e scattando in piedi. «Sì, e se il mio piano va a buon fine, andrò anche al Ballo di Natale con lui.» 
 
Perché? Perché a me Diario? Io e Scorp avevamo deciso proprio la sera di quel Ballo per "uscire allo scoperto" andandoci insieme...ora cosa faccio?
 
«E Lily, se ci va con un'altra ragazza?» le ho chiesto ancora.
 
Lei, che mi stava dando le spalle, si è voltata per guardarmi negli occhi: «Oh, cara Rose, la sua vita non sarà affatto una passeggiata da quel momento in poi.»
 
Conoscevo quello sguardo; di solito glielo vedevo negli occhi prima di un tiro di Pluffa particolarmente potente o quando parlava di picchiare la professoressa Babbling con il suo stupido tomo di disegni per bambini (aka Il libro di Antiche Rune). 
 
Ammetto di essere leggermente spaventata dalla sua possibile reazione.
 
Comunque, questa non è l'unica cosa che mi ha lasciata un po' così questa settimana. 
Ti ricordi che ti ho accennato una lettera di mamma che mi aveva colpita? 
Ecco, questa settimana ho letto un articolo sul Cavillo che parlava praticamente della stessa cosa.
 
Da quando papà, mamma, gli zii e i loro amici hanno sconfitto Voldemort, gli attacchi ai babbani sono davvero diminuiti; ma non scomparsi. 
C'è sempre qualche pazzo ancora convinto che la purezza di sangue sia tutto e che va in giro ad ammazzare babbani innocenti. 
Per fortuna però, per quel tipo di persone, ci sono gli Auror come lo zio e papà. 
 
Beh, fatto sta è che ora che Podmor è Ministro, il Ministero stesso sembra stare degenerando, andando all'estremo opposto rispetto a quello di Voldemort e dei Mangiamorte, i suoi seguaci.
Che Podmor sia di famiglia babbana è risaputo...ma perché tutta questa ansia nel difendere i babbani? Sta facendo passare un sacco di leggi per privilegiare i mezzosangue e i nati babbani e molte antiche leggi magiche stanno venendo rivedute e rinforzate.  
Anche secondo il Cavillo c'è sotto qualcosa...spero solo che tutte queste ispezioni non facciano esaurire papà, c'è già la mamma per quello.
 
Con Scorpius, invece, va tutto benissimo. Non mi sarei mai aspettato che avere un ragazzo, che avere SCORPIUS MALFOY come praticamente ragazzo, potesse essere così bello ed elettrizzante. Ovviamente nessuno sa di noi due, ma la cosa rende il tutto più divertente.
 
Principalmente passiamo il tempo insieme sotto la Quercia dopo le partite di Quidditch quando tutti sono a festeggiare oppure giù in camera sua quando Al non c'è. 
 
In Sala Grande qualche occhiatina ci scappa, qualche sorriso, qualche occhiolino dannatamente sexy da parte sua da farmi arrossire fino alle orecchie.
 
E poi in biblioteca; i baci in biblioteca sono i migliori. Profumo di libri, bacio del ragazzo che più mi piace, la leggera ansia di essere beccati...
 
Lo so, non è un ragionamento da sana di mente, ma che ci devo fare? 
 
Oh, ecco il gufo di Scorpius. Stasera la passiamo insieme! Come ogni Sabato siamo di ronda e lui mi ha assicurato che Al non sarà in camera fino a notte inoltrata (per qualche stupido torneo di scacchi nella sala comune dei Corvonero...) ; sono super emozionata! 
 
Meglio che vada. 
 
Ti farò sapere presto com'è andata la serata! 
 
Sempre tua, 
 
Rose.

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Capitolo 16
*** Capitolo 15. ***



 
CAPITOLO 15





09 Dicembre 2025


 
Caro Diario, 
 
a volte mi chiedo perché le cose non possano solo essere semplici, chiare e perfette. Perché? 
Perché tutto deve essere complicato e pieno di fraintendimenti? 
 
No, non sono in uno dei miei momenti di profonda riflessione sulla vita solo perché non ho nulla di meglio da fare. C'è un motivo perché ti sto scrivendo questo.
 
E tutta ha avuto inizio questo pomeriggio. 
 
Dopo l'allenamento, io e Lily siamo tornate in sala comune sfinite. Seth ci sta davvero ammazzando di lavoro, ma è un Capitano bravissimo e Grifondoro non ha davvero avuto da tempo una squadra così tecnica come la nostra. 
 
Io la fatica sinceramente non la sentivo molto, anche perché ogni volta che abbiamo allenamento, casualmente anche i Serpeverde sono lì.
 
Uguale: Scorpius è lì.
 
Lo so, dovrei concentrarmi solo sul Quidditch...ma come faccio quando dall'altra parte del campo c'è il mio ragazzo (si, posso chiamarlo così ora, più tardi ti scrivo il perché), in tenuta sportiva con le braccia scoperte - e che braccia diario... - e che continua a mandarmi occhiatine...io come faccio a non distrarmi? 
 
Beh, stavo pensando a tutto questo anche in camera mia, quando Lily, sdraiata sul suo letto, esattamente affianco al mio, non ha lanciato un urletto.
 
«Rose!» ha esclamato, facendomi sobbalzare e correre da lei. «Guarda qui!»
 
Non appena raggiunta, mi ha mostrato quello che teneva in mano: una piccola scatolina contenente uno stupendo anello verde.
 
«Lily! Un ammiratore!» ho esclamato io al settimo cielo, sperando che questo potesse allontanarle la mente dal MIO Scorp. «Chi te l'ha mandato?» le ho chiesto.
 
Quasi mi avesse capita, Snow, il gattino bianco di Lily, balza sul letto con un bigliettino in bocca.
 
«Oh. Merlino.» ha semplicemente detto mia cugina, tenendo il bigliettino in mano. «Rosie! Leggi! Oh Merlino Merlino Merlino!» ha detto lei, iniziando a sobbalzare qua e la dalla gioia.
 
Io, felicissima per lei, ho preso il bigliettino e ho letto. Il sorriso mi è morto sul volto.
 
Potrei avere l'onore di accompagnarla al Ballo di Natale?
 
Scorpius. 
 
 
No. Non è possibile. Non può farmi questo. 
 
Beh, tecnicamente poteva, perché non stavamo ancora davvero insieme. Ma, comunque, come poteva? Come poteva chiedere a mia cugina di accompagnarlo al Ballo?
 
«Rose...cos'hai? Non mi sembri molto felice per me...» mi ha detto lei, con un tono leggermente infastidito.
 
Oh, certo, ora quella infastidita era lei! Ma si può?!
 
«Io vado a cercare Scorp per dirgli di si. A dopo» mi dice, uscendo dalla stanza. 
 
Non. Potevo. Crederci.
 
Dovevo trovare il biondo prima che lo facesse mia cugina. Esigevo delle spiegazioni. 
 
Senza nemmeno cambiarmi, sono uscita dalla stanza, con Crystal che mi seguiva a ruota. 
 
«Vieni qui» le ho detto dolcemente, tenendola in braccio e accarezzandole la testolina nera, facendole fare le fusa.
 
«Sai cosa facciamo ora?» le ho chiesto, continuando a camminare verso l'uscita del dormitorio. «Ora andiamo a cercare quell'idiota di un Serpeverde che ha usato chiedere a mia cugina di andare al Ballo. Sì, sì, gliela spaccheremo quella testolina senza cervello, vero? Sì, sì...» le dicevo, con quella voce in falsetto tipica di chiunque parli ad un cucciolo.
 
Sorte o volontà divina non so, fatto sta che girando l'angolo del corridoio del terzo piano - sì, credo davvero che questo posto abbia qualcosa di ancora più stregato dell'intera Hogwarts -, sono andata a sbattere contro qualcosa.
 
«Meowww!» si è lamentata Crystal, cadendo dalle mie braccia.
 
«Ma cosa...» ho solo fatto a tempo a pronunciare io, prima che un braccio mi tirasse sotto un mantello e una bocca si appoggiasse contro la mia. 
 
«Cos'è, colta di sorpresa, Weasley?» 
 
Solo una persona mi chiamava così. 
 
«Tu!» gli ho urlato contro, togliendo il mantello dalla testa di entrambi e spingendolo via. «Come hai osato?! E' mia cugina, per Morgana, MIA CUGINA! Con tutte le ragazze che ci sono, proprio a lei dovevi andare a chiedere di accompagnarti al Ballo?! Sei un'idiota!» ho continuato, prendendolo quasi a pugni. 
 
Ora che lo guardavo era ancora peggio, perché amavo tutto quello che vedevo e pensare che potesse avermi fatto questo mi uccideva.
 
La sua espressione sembrava confusa.
«Tua cugina? Ma chi? Ne hai duemila...E lei comunque cosa centra?» mi ha chiesto, fermandomi le mani. 
 
«Non osare mentirmi in faccia! Tu, brutto tr...»
 
«Ok, pianopianopiano» mi ha fermata lui, mettendomi una mano sulla bocca. «Iniziamo dal fatto che non ho la più pallida idea di cosa tu stia parlando, mi dici almeno se la risposta è sì o no? Se volevi dirmi no ci sono un'infinità di modi più civili di questo...» 
 
Le sue parole mi hanno fatto leggermente calmare. O, almeno, la voglia di ucciderlo stava diminuendo.
 
«Dirti no a che cosa?» gli ho chiesto, leggermente confusa.
 
«All'invito del Ballo. Vedo che non stai indossando il mio anello, per cui immagino sia un no...»
 
«L'anello per Lily dici?» gli ho chiesto allora.
 
«Oh, per Merlino! Non dirmi che sono così sfigato!»
 
«Scorpius...di cosa stai parlando?» 
 
«Ok, allora. E' già da un po' che volevo chiederti di accompagnarmi al Ballo. Solo che volevo trovare un bel modo per farlo...ed ecco che ho trovato la cosa perfetta: un anello verde, che sarebbe stato benissimo con i tuoi capelli e che ti avrebbe permesso di portare una piccola parte Serpeverde con te» ha iniziato, facendomi inevitabilmente sorridere all'ultima frase. Nel frattempo, mi aveva preso le mani.
«Quindi mi sono detto: Forza Scorp, puoi farcela. Sei un Malfoy o no? e sono corso a chiedere il mantello a tuo cugino. Portando con me l'anello sono poi salito nel vostro dormitorio e ho trovato la tua stanza. Sono entrato e mi sono ritrovato due letti davanti, esattamente identici. E il tuo gattino lì» ha continuato, indicando Crystal che si è avvicinata a lui strusciandosi sulle sue gambe e facendo le fusa, «non mi ha aiutato per niente. Continuava ad appollaiarsi su entrambi i letti, prima uno e poi l'altro. Stavo andando in panico, quando ho sentito delle voci avvicinarsi, probabilmente tu e tua cugina Lily. Così ho semplicemente lanciato la scatolina sul primo letto che mi è capitato sperando nel 50 e 50 di possibilità che avevo. Ma a quanto pare la fortuna non è con me...» ha terminato, abbassando la voce. 
 
Poi, vedendo che non reagivo ma che fissavo Crystal, con una mano mi ha alzato il mento, costringendomi a guardarlo negli occhi.
 
«Pensi davvero che ti avrei mai fatto una cosa del genere?» mi ha chiesto, in un tono talmente dolce da farmi quasi sciogliere. Sembrava quasi ferito.
 
«Beh...tecnicamente non sono nemmeno la tua ragazza...» ho balbettato io, arrossendo violentemente.
 
Lui ha sorriso. «Oh, è così Weasley? Ora pretendi addirittura di avermi tutto per te?» mi ha detto. 
 
Io ho spalancato gli occhi. Poi ho visto il suo viso farsi sempre più vicino mentre lui si accingeva a sussurrarmi all'orecchio: «Bene, perché lo sono...»
 
E poi l'ha fatto. In quel momento, le sue mani hanno lasciato le mie, per andare a infilarsi tra i miei capelli e attirarmi verso di lui. Piano piano ci stavamo avvicinando, i nostri visi così vicini, potevo sentire il suo respiro, potevo sentire il suo cuore battere...non riuscivo a resistere a quelle labbra, dovevano essere mie. Così ho fatto la prima mossa, mi sono buttata, come ormai stavo facendo da giorni, e l'ho baciato.
 
Lui non aspettava altro, a vedere la sua reazione. Credo non mi abbia mai baciato così appassionatamente come in quel momento. Una delle sue mani è scesa lungo la mia schiena, per stringermi ancora di più a lui. Un brivido mi ha attraversata, ma non mi sono fermata, non volevo che quel momento terminasse. I nostri corpi erano completamente aderenti l'uno all'altro, i nostri petti si alzavano e abbassavano all'unisono, le mie mani che giocavano con i suoi capelli. 
 
Quanto è durato? Non lo so. So solo che quando ci siamo staccati avevamo entrambi il fiato corto ed eravamo rossi in viso.
 
Guardandoci negli occhi abbiamo sorriso. Chi l'avrebbe mai detto? ho pensato.
 
«Allora, Weasley...qual'è la tua risposta?» mi chiede, con fare malizioso.
 
Io faccio finta di pensarci un po' su. «Uhm...non saprei...che cosa direbbe il mio ragazzo se lo scoprisse?» gli ho risposto, ridacchiando.
 
«Oh, ne sarebbe estremamente onorato. D'altronde, chi altri può affermare di avere il super sexy e atletico Scorpius Hyperion Malfoy tutto per sé?» 
 
«Decisamente nessuno!» ho esclamato io ridendo, per poi baciarlo di nuovo. 
 
In quel momento, Crystal ha iniziato a miagolare, facendomi girare e staccare da Scorpius. Tutto questo, esattamente due secondi prima che un gruppetto di Tassorosso voltasse l'angolo.
 
«Meglio che vada» ho sussurrato, notando le occhiate stupite degli altri studenti a vedere me e Malfoy insieme. Poi, ad alta voce, ho aggiunto: «Quindi, Malfoy, vedi di non essere in ritardo per il turno di ronda domani! Non ho intenzione di aspettarti ancora, andrò direttamente dalla Preside!» 
 
Lui ha sogghignato, afferrando il mio arrivederci che implicava un invito ad uscire la sera successiva, per poi rispondere: «Ma ovviamente, mia Weasley» 
 
Con un'ultima occhiata di saluto, mi sono abbassata a prendere Crystal in braccio e mi sono ridiretta verso la Torre Grifondoro, accennando un saluto ai Tassorosso che ancora ci osservavano.
 
«Grazie Crystal» ho sussurrato, accarezzandola e dandole un bacetto sul naso. «Sei il miglior gattino del mondo!» 
 
Devo dire che la settimana è finita abbastanza bene. E' rimasto solo un piccolo problema...

Come lo dico a Lily?
 
 
Rose

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Capitolo 17
*** Capitolo 16. ***


 
CAPITOLO 16

 


18 Dicembre 2025
 
Caro Diario, 
 
devo ammettere che questa settimana è stata abbastanza tranquilla, rispetto alle scorse.
 
Purtroppo le mie passeggiate nel parco con Scorp sono diminuite, ma con questo freddo è impossibile persino pensare di mettere piede fuori dalle calde mura del castello per più di quindici minuti. 
 
Purtroppo la stagione di Quidditch per ora è ferma, ricomincerà a gennaio al ritorno dalle vacanze...che, a proposito, iniziano tra meno di una settimana! Il treno per Londra è il 24 mattina. 
 
Da una parte non vedo l'ora di tornare a casa: papà e mamma mi mancano più di quanto ammetterò mai e ho voglia di stare un po' nella mia camera ad ascoltare la mia musica al volume che voglio. Qui ad Hogwarts, essendo in camera con Lily, devo accontentarmi dei momenti in cui lei non c'è. Diciamo che, ecco, non abbiamo proprio gli stessi gusti musicali. 
 
Dall'altra parte, comunque, so che non appena sarò a casa Hogwarts mi mancherà da morire. Tutti i miei amici, i fantasmi che girano, l'atmosfera natalizia...e, soprattutto, Scorpius
 
Lo so, Diario, suonerò come una stupida ragazzina innamorata, ma cosa ci posso fare...mi stavo abituando, questa è la verità.
 
Mi stavo abituando a svegliarmi la mattina e trovarmi ogni giorno una varietà di rosa diversa davanti alla porta - mi sveglio sempre prima di mia cugina per cui non se n'è ancora accorta - ; mi stavo abituando a sentire le farfalle nello stomaco mentre mi preparavo a scendere in Sala Grande per colazione perché sapevo che lo avrei visto; mi stavo abituando ai nostri baci rubati tra una lezione e l'altra, dietro alle migliaia di statue del Castello; mi stavo abituando ai nostri incontri segreti la sera, su alla torre di Astronomia, dove potevamo parlare e guardare le stelle, proprio come quella nostra prima notte sotto la Quercia. 
 
Si...mi stavo abituando.
 
Mercoledì, comunque, c'è il Ballo di Natale e ho accettato di andare con lui. Sono alquanto nervosa a dir la verità...andarci con lui significa svelare quello che c'è tra noi al mondo. Significa svelare quello che c'è tra noi a Lily. 
 
Ad essere sinceri io avevo intenzione di dirglielo prima, non voglio rovinarle il Ballo in questo modo...ma come faccio? Anche Albus mi ha consigliato di dirglielo...oh, si, Al sa tutto. Non mi sono nemmeno presa la briga di dirglielo, so benissimo che lo sapeva già prima ancora che succedesse. Un giorno ho semplicemente iniziato a parlare dell'argomento come se fosse una cosa nota e lui non ha accennato a fermarmi, ha semplicemente sorriso e mi ha lasciata continuare a parlare. 
 
Beh, è il mio migliore amico mica per nulla. 
 
Hey, ha iniziato a nevicare! Non puoi nemmeno immaginarti quanto bello è il castello in questo periodo, penso sia il mio momento dell'anno preferito in assoluto.
 
Fuori ogni cosa è ricoperta di neve e la luce della luna la rende splendente. 
 
Dentro le mura, l'atmosfera è ancora più calda e accogliente del solito. Ghirlande sono appese ad ogni parete e Pix si diverte a "decorare"  le statue a tema natalizio. 
Ma, la parte migliore, è la Sala Grande.
 
Dal soffitto, brillanti e soffici fiocchi di neve scendono sopra di noi, fermandosi poco prima di toccare le nostre teste; alle pareti sono appese ghirlande di fiori, luci colorate e migliaia di biglietti di auguri - penso sia stata la professoressa Cooman ad avere l'idea - ; e poi, proprio affianco al tavolo dei professori, c'è il grandissimo e bellissimo albero di Natale.
 
Penso non mi stancherò mai di guardarlo. Quest'anno hanno scelto il bianco come colore principale. Le palle di Neve appese ovunque su di esso sono splendide: ognuna di esse racchiude un piccolo villaggio o una pista da pattinaggio o una fabbrica di giocattoli o un oggetto natalizio...ovviamente animato. 
 
La stella sulla punta poi non smette mai di brillare e le parole Draco Dormiens Nunquam Titillandus volteggiano attorno ad essa. 
 
Come si fa a non amare una cosa del genere? 
 
Ora devo andare, Scorpius mi sta aspettando. Sono gli ultimi giorni di scuola e e stiamo cercando di passare più tempo possibile insieme.
 
Lo so, lo so, siamo smielati, cosa ci posso fare? 
 
Mercoledì ti scriverò per farti sapere com'è andato il ballo. Speriamo in bene!
 
Sempre tua, 
 
Rose.

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Capitolo 18
*** Capitolo 17. ***



CAPITOLO 17
 

 


24 Dicembre 2025

 

Caro Diario, 

sembra incredibile essere a casa di nuovo. Sono arrivata questa mattina e già un pochino Hogwarts mi manca. Per fortuna però ci sono papà e mamma, si vede che sono felici di riavere me e quella peste di Hugo a casa. 

Ma tornerò a parlarti dell'atmosfera Natalizia di Casa Weasley in un altro momento; prima, devo raccontarti del Ballo di Natale.

Sinceramente, era già da qualche giorno che vedevo Lily strana. Sembrava come...insospettita, come se controllasse sempre i miei movimenti, o almeno ogni volta che eravamo insieme. 

Una sera, arrivata in camera dopo un appuntamento con Scorp, l'ho trovata seduta sul letto, le ginocchia piegate al petto e la coperta stretta a se; in lacrime. 

«Lily!» ho esclamato preoccupata, correndo a sedermi affianco a lei. «Cos'è successo?» 

Lei mi ha spinta via, stupendomi. Poi, alzando la testa, mi ha guardata con rammarico e sofferenza. Avevi gli occhi rossi, sicuramente piangeva già da un pezzo. 

Il suo sguardo faceva stare male me, ma le sue parole mi hanno colpita come un coltello, lento e affilato, togliendomi quasi il respiro.

«Pensi che io non lo sappia?!» ha urlato. «Pensi che io non sappia di te e Malfoy?! Sarò pure più piccola di te, ma non sono scema, vedo come vi guardate! Quegli sguardi, quei risolini, magari riuscite a fregare quei troll dei suoi amici con le false litigate e commenti taglienti, ma sicuramente non fregate me!» 

Sapeva tutto.

«Lily, io...volevo dirtelo, davvero...ma...»

«Ma cosa? Cosa, Rose?! Sono troppo piccola per capire? Sono troppo ingenua e innamorata per accettare la cosa? Sei mia cugina, per tutti i folletti, ti voglio bene, sarei stata felice per te! E, sinceramente, ti consideravo anche la mia migliore amica. A quanto pare la cosa non è ricambiata» ha continuato, con tono grave.

Dopodiché, ora in silenzio, si è infilata sotto le coperte, dandomi la schiena. 

«E per il tuo anello» ha terminato, senza nemmeno voltarsi, «l'ho lanciato a Malfoy quando sono andata a fare la peggiore figura della mia vita, accettare l'invito al Ballo che ovviamente non era per me» 

Ero totalmente scioccata. Le mie emozioni si scontravano dentro di me, creando una sorta di apatia che mi rendeva impossibile pensare chiaramente. Solo più tardi, quando ormai ero sdraiata anche io nel mio letto, le lacrime hanno deciso di scendere, lasciando tracce bollenti sul mio viso.

La mattina successiva, come ormai succedeva da qualche tempo, è stata Crystal a svegliarmi, leccandomi il viso.

Con uno sbadiglio ho iniziato ad accarezzarla. «Buongiorno anche a te, piccolina» ho sussurrato, meritandomi un bacetto sul naso. 

Con un balzo, poi, è scesa dal letto per andare a grattare contro la finestra.

«Cosa c'è lì?» le ho chiesto, alzandomi a sedere sul letto. Vedendo che però non avevo intenzione di raggiungerla, ha fatto una cosa che mi ha lasciata senza parole. Si è seduta di fronte alla finestra e...in un attimo il vetro non c'era più. 

Uscendo dall'apertura che si era appena creata - aveva fatto scomparire il vetro! - è uscita e rientrata mezzo minuto dopo, tenendo in bocca due pacchettini. 

«Lils, non sai cos'è appena succes- » stavo iniziando a dire a mia cugina ma, voltandomi e non vedendola, come nemmeno tutto il resto delle sue cose, i ricordi della sera precedente mi hanno colpita come un pugno allo stomaco. 

Decisa a non pensarci in quel momento, mi sono concentrata sulle due scatoline che il mio incredibile - nel vero senso della parola - gattino mi aveva portato. 

 

Cara Rose, 

visto che la prima volta non ha funzionato, ho deciso di ritentare. Stasera passo a prenderti alle 7 e spero di vederti indossare questo piccolo regalo. D'altronde, è sempre stato tuo in realtà.

Scorpius

All'inizio confusa, dopo aver aperto la scatolina un sorriso pieno di gioia mi ha attraversato il viso, risanando un pochino la ferita che mia cugina aveva aperto. 

All'interno vi era una catenina argentata con una splendida e lucida chiave come ciondolo. Avvicinandola al viso per osservarla meglio, ho notato delle piccole incisioni celesti: "La chiave del mio cuore." 

Riponendola al suo posto e non vedendo l'ora di indossarla, mi sono poi ricordata del secondo pacchettino. Aprendolo, ho trovato un piccolo collarino argentato e decorato da delle pietre dello stesso celeste delle incisioni. Un bigliettino poi diceva: 

 

Ah, Weasley, questo è per il tuo gattino malefico. Senza di lei non sarei riuscita a ritrovare la chiave e, se ora stai leggendo questo biglietto, è perché lei ha fatto quello le avevo chiesto, portandoli da te. Lo so, lo so...intelligente, sexy e pure incredibilmente romantico...cosa potresti volere di più? 

S. 

 

«E soprattutto modesto.» ho aggiunto a bassa voce, sorridendo. Malfoy non cambierà mai. 

Dopo aver fatto indossare il collare nuovo a Crystal, che tra l'altro sembrava apprezzare parecchio, mi sono alzata, lavata e vestita, pronta ad affrontare quella che sarebbe stata una luuunga giornata. 

Prima di uscire dalla porta, però, qualcosa ha attirato la mia attenzione. Tanti piccoli fiocchi di neve erano sparsi attorno a dove fino alla sera prima era il cuscino di Snow. 

Da quando nevica dentro le stanze? 


 

Quella si che è stata una giornata lunga. Lily mi ha evitata per tutto il giorno, Albus ha provato a consolarmi, dicendomi che le sarebbe passata...ma io non ne sono così sicura.

L'ho ferita, Diario, capisci? Ho ferito mia cugina, ho ferito la mia migliore amica. E tutto ciò perché? Perché sono una stupida fifona che ha paura delle conseguenze delle sue proprie azioni.

Per fortuna da qualche tempo esco anche con Violet, la ragazza di Al. E' molto simpatica e davvero carina. Dopo aver saputo di quello che era successo - Al dice che posso fidarmi - mi ha invitata nella sua stanza per prepararci insieme per il Ballo. 

Con un sorriso ho accettato, essendo davvero felice per mio cugino, per aver trovato una ragazza d'oro che tenesse a lui. 

Così, dopo l'ultima ora di lezione, sono salita in camera per prendere il mio vestito e tutto l'occorrente e poi sono andata in camera da Violet. 

Preparandoci, abbiamo anche parlato. 

«Hey Rosie?» ha iniziato, mentre si truccava. «Ti dispiace se ti faccio una domanda?» 

«Ovvio che no, Vì. Dimmi pure.» 

«Com'è che tutto d'un tratto tra te e Malfoy è nato questo amore? Voglio dire...non vi odiavate mica voi due?» 

Bella domanda. Davvero-bella-domanda.

«Beh, ecco...sinceramente non lo so neanche io» le ho confessato. Poi sono arrossita, pensando a quello che stavo per dirle. «Credo...credo che sia sempre stato così. O almeno da parte mia» ho detto, sentendomi persino le orecchie in fiamme. 

Dal bagno ho sentito provenire una risolina. «Sai, è quello che dice sempre Al. Dice che il vostro "odio" in realtà non è mai stato altro che profondo interesse l'uno per l'altra, ma vi divertivate troppo a stuzzicarvi per ammetterlo» 

Riflettendoci su un attimo, ho capito che aveva proprio ragione. Dopo che Scorpius mi aveva per così dire "tradita" per quell'altra Serpeverde, durante il primo anno, lo avevo sinceramente odiato per un bel pezzo. Mi dava fastidio anche la sua semplice presenza. 

Dopo un po', però, pur contando il fatto che la rabbia avesse iniziato a sbollire, le nostre frecciatine non sono finite, anzi, sono aumentate ancora di più se possibile. 

E forse è proprio questo che ha tenuto vivo l'interesse l'uno per l'altra. Forse era proprio il fatto che non fossimo la tipica coppia smielata - anche se purtroppo stavamo correndo il rischio di diventarlo - ad aver aiutato il nostro rapporto a svilupparsi. 

Dapprima allegra per la rivelazione, un'amara consapevolezza mi ha riportato sulla terra. «Lily lo diceva sempre...» ho detto a mezzavoce. 

Violet, stupendomi ancora di più, mi ha abbracciata da dietro. «Stai tranquilla Rosie» ha detto poi. «Vedrai che si risolverà tutto anche con lei. In questo momento devi semplicemente essere felice di stare per andare al Ballo con il ragazzo che più ti piace, senza preoccuparti di nient'altro. Sei splendida e quella catenina è uno spettacolo»

Sorridendo, le ho risposto. «Grazie mille, anche tu sei davvero bellissima. Al è fortunato ad averti come ragazza e lo sono anche io. Però, per quanto riguarda il fatto di andare con Scorpius, ovvio che sono felice, essendo lui il mio ragazzo…però è anche la ragione per cui ho litigato con Lily.»

«Ascolta…secondo me sinceramente non è lui la ragione principale…secondo me lei se l'è più presa per il fatto che tu le abbia nascosta una cosa così importante. Chiedile scusa, scrivile un biglietto. Vivete una di fronte all'altra a Godric's Hollow, siete cugine. Sai quanto tempo avete per parlare? Si risolverà tutto, tranquilla.» 

Io mi sono girata, senza parole. Ma come mai non avevo mai notato questa splendida ragazza per tutto questo tempo? 

«Sei fantastica» le ho detto, abbracciandola. 

«Figurati. Ora andiamo, Scorpius e Al stanno per arrivare!» 

Così, emozionate e pimpanti - anche se il pensiero di farmi vedere da tutti con Scorp mi innervosiva alquanto - siamo uscite dalla Sala Comune, per trovarci con i nostri accompagnatori.

«Cos'è, tanto belle da togliervi la parola?» ha chiesto Violet non appena li abbiamo incontrati, salutando Al con un rapido bacio sulla bocca.

Io ho fatto lo stesso con Scorp, sentendomi stranamente felice di non dovermi preoccupare di stare sotto il mantello dell'invisibilità per mostrare il mio affetto al ragazzo.

Lui, per tutta risposta, mi ha sfiorato la collanina, per poi scendere al braccio e prendermi la mano. «L'hai messa» ha sussurrato, guardandomi negli occhi. 

«Ovvio che si. Mica tutti possono vantarsi di possedere la chiave del cuore del vanitoso e biondissimo rampollo di casa Malfoy» gli ho risposto io, senza distogliere lo sguardo. 

Lui ha sorriso. Morgana, che sorriso! 

«Ehm, ehm» ha tossicchiato Albus, fissandoci mentre abbracciava Vì da dietro. «Voi due piccioncini dovete muovervi, il Ballo sta per iniziare» 

Pensando all'idea dell' uscire allo scoperto mi sono irrigidita. Il mio Serpeverde sembra essersene accorto perché mi ha sussurrato all'orecchio: «Cos'è, Weasley? Paura del giudizio altrui?» 

Io sono scoppiata a ridere, sentendo il nervosismo scomparire. Quel ragazzo non cambierà davvero mai…

Senza pensare più a nulla, Al, Violet, Scorpius e io siamo entrati in Sala Grande, ridendo e scherzando come una normalissimo e comunissimo quartetto di ragazzi.

Ma a quanto pare la maggior parte degli studenti non la vedeva a questo modo…infatti, non appena entrati, molti si sono girati a guardarci, iniziando a mormorare.

Anche Scorp deve averlo notato perché mi ha stretto ancora di più a sè, facendomi fare una piroetta e baciandomi appassionatamente sulla bocca. 

«Almeno adesso hanno qualcosa di serio di cui spettegolare» mi ha detto il biondo, sorridendomi maliziosamente.

Così, liberandomi definitivamente dell'ansia che sentivo sul petto, sono scoppiata a ridere e non ho fatto altro che divertirmi, come ogni altra studentessa avrebbe fatto ad un Ballo di Natale, con il mio magnifico ragazzo al mio fianco. 

Ora devo proprio andare, la mamma mi sta chiamando dalle scale…a quanto pare la cena è pronta. Sì, tipico cenone di Natale…con gli zii e i cugini. 

Con Lily. 

Spero di superare questa sera, magari trovo il tempo di parlarle. Domani ti scrivo come va e quali regali ho ricevuto! 

Non vedo l'ora.

A prestissimo, 

la tua Rose.

 

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Capitolo 19
*** Capitolo 18. ***



CAPITOLO 18





25 Dicembre 2025

 

Caro Diario, 

Buon Natale! Non posso crederci che finalmente sia arrivato. 

Ma, ovviamente, oggi non è stata una giornata solo ricca di gioia come dovrebbe essere…ecco quello che è successo.

Come ogni mattina di Natale, io e la mia famiglia ci siamo svegliati presto per andare a casa Potter, affianco a noi, per scambiarci ed aprire i regali.

Appena entrati, sono rimasta senza fiato: il salotto degli zii era pieno di pacchetti. Grandi, piccoli, colorati, eleganti, fiocchi giganti e scatolette fluttuanti. Ce n'erano persino alcuni che ballavano a ritmo di musica. 

Hugo mi ha tirato per un braccio. «Rosie, muoviti! Andiamo ad aprirli!» 

Presa dall'eccitazione di mio fratello, entrambi siamo corsi verso la montagna di regali, ovviamente dopo aver abbracciato gli zii. 

Sedendomi, mi sono - casualmente - ritrovata di fronte a Lily. Rattristandomi, ho provato a guardarla negli occhi, ma lei ha evitato il mio sguardo. 

«Cuginetta!» 

Quella voce…

« JAMIE! » ho esclamato, voltandomi e saltando in braccio al mio cugino maggiore. Ho sentito le lacrime salirmi agli occhi. Non lo vedevo da moltissimo  e mi mancava da morire. L'ho sempre considerato il mio fratello maggiore, non avendone io uno, e lui si è sempre comportato da tale. A scuola mi aiutava con gli allenamenti - essendo capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro - e mi ha sempre protetta dagli stupidi ragazzetti che i primi due anni mi prendevano in giro per i miei capelli un tempo ribelli. 

«Come stai, bellezza? Mi sei mancata da matti!» mi ha detto lui, rimettendomi a terra. Per un momento, ho pensato di parlare con Scorpius. 

Ma ecco quegli occhi verdi e quei capelli ribelli tipici dei Potter, guardarmi pieni di affetto e di gioia. 

«Io sto bene! E tu? Come va il Quidditch? Ho visto che siete secondi in classifica!» 

Sì, James gioca nei Cannoni di Chudley come cercatore. E' sempre stato bravissimo in quello sport e tutta la famiglia ha sempre saputo che sarebbe finito a giocare  livello professionale. 

«Sì, stiamo giocando proprio bene. Ovviamente tutto merito del bellissimo e bravissimo cercatore che si ritrovano…» mi ha risposto lui, alzando le sopracciglia. 

Oh, Morgana, eccolo che inizia! 

«Voi due, potete rimandare le chiacchiere a più tardi? Io voglio aprire i miei regali!» ha esclamato Hugo, impazientemente. 

«E regali sia!» ha esclamato allora James con un sorriso.

Sono davvero fortunata ad avere una famiglia del genere; ho ricevuto dei regali stupendi. Mamma e papà mi hanno preso la nuova Nimbus appena uscita che tanto desideravo, non posso crederci di averla davvero ricevuta! 

Anche gli zii ne hanno presa una, per Lily. «Così sarete una squadra ancora migliore» ha detto zia Ginny, sorridendo.

Io e Lily ci siamo guardate per un secondo. «Scusa…» ho provato a dirle con gli occhi, ma lei si è invece voltata per prendere il prossimo pacchetto. 

Le parlerò più tardi, ho deciso.

Continuando con i regali, ho ricevuto un paio di cuffie verdi stupende da parte di Hugo, il tipico maglione natalizio con una R sopra da parte di nonna Molly, una vecchia penna gabbana da nonno Arthur, una maglia autografata da tutti i giocatori dei Cannoni di Chudley ovviamente da James, una cornice bellissima decorata da un leone e un serpente che giocavano insieme da parte di Al e un braccialetto con l'incisione "Migliore amica" da parte di Lily. L'avrà sicuramente comprato prima che tutto questo succedesse….

Ma c'era un'altro pacchetto. Immaginando il mittente, il mio cuore ha iniziato a battere più velocemente. Notando l'ottima qualità della carta in cui era impacchettato e l'eleganza del biglietto, mi è stato subito chiaro: tipico della nobile Casata Malfoy. 

Lentamente ho sfilato il fiocco verde e ho aperto il pacchetto. All'interno c'erano un libro, una scatolina e un biglietto. Ho letto il biglietto per prima cosa: 


Buon Natale, Rose. Ricordo che un giorno mi hai parlato di quanto ti piace leggere i libri babbani e grazie ad Al ho scoperto che non avevi uno dei tuoi libri preferiti; ora potrai smettere di prenderlo in prestito dalla biblioteca di Godric's Hollow! Il secondo pacchettino, mi spiace, ma non è per te; capirai aprendolo. Grazie per l'orologio - Al parla nel sonno e tra il suo blaterare c'era anche i vari regali che tu hai comprato -, ma davvero, non ce n'era bisogno. Mi avevi già fatto un regalo incommensurabile quel pomeriggio, dopo la partita di Quidditch. Tu sei tutto quello che potessi chiedere e tutto quello di cui ho bisogno. 

Mi manchi già. 

Tuo, 

S.


 

Una valanga di emozioni mi ha invasa come mai prima di quel momento. Felicità, tristezza, nostalgia, calore. Avrei voluto allo stesso tempo piangere e ridere, chiudere gli occhi e lasciarmi andare nei ricordi o correre al camino e metropolverizzarmi a Villa Malfoy. Sapendo che nessuna delle mie idee avrebbe funzionato, ho semplicemente deciso di prestare attenzione al libro: The Notebook. 

Aveva davvero comprato il mio libro preferito. Sentendo la gratitudine sovrastare tutti le mie altre emozioni, ho aperto il secondo pacchettino: all'interno, vi era una targhetta con un'incisione: Crystal.

Era stupenda, argentata e con la scritta celeste, proprio come il collare che mi aveva regalato per il Ballo. Stavo per mostrarlo a Crystal quando lei e Snow mi hanno fatta bloccare. Entrambe stavano soffiando come solo i gatti davvero arrabbiati sanno fare e…soffiavano in direzione di Lily. 

A quanto pare non sono stata l'unica a rivolgere la mia attenzione a loro perché in quel momento zio Harry ha urlato: «Lily, stai ferma! Non toccarla!»

Lily ha lasciato immediatamente il pacchetto, lo sguardo confuso. 

«Ron, Hermione, vi ricordate Alicia? E' la stessa collana!» ha continuato lo zio. «Lily, è una collana maledetta. Potevi morire toccandola! »

« Chi te l'ha mandata? » ha chiesto James.

« Non .. c'è.. nessun.. biglietto. » ha semplicemente risposto Lily, ancora scioccata per l'accaduto. 

« Ok, ehm, non preoccupatevi! Rose, Hugo, avete già aperto tutti i regali? State pure qui, noi dobbiamo parlare » ha detto papà, scambiando sguardi preoccupati con la mamma e gli zii. 

«Per Morgana, Lily! Per fortuna ti sei fermata in tempo!» ho esclamato io, abbracciando mia cugina, senza aspettarmi minimamente la sua reazione: senza nemmeno guardarmi negli occhi,mi ha spinta via.

Un po' scombussolata - anche per la reazione di Lily - , sono salita in camera mia, trovando un'altra sorpresa. Una splendida rosa rossa infiocchettata era appoggiata sul mio letto. Sfiorandola, una voce mi ha riempito la testa. 

Pensavi che avessi già finito con i regali? ha detto la voce, per poi scoppiare in una risata cristallina. Buon Natale, bellezza

Il silenzio è tornato nella stanza, lasciandomi lì a fissare il fiore e a sorridere come un'idiota. 

Quel ragazzo non finirà davvero mai di stupirmi. 

La giornata è poi passata abbastanza tranquilla, pur essendoci ovvia tensione scorrere tra gli adulti per quello che è successo a Lily. 

In questi giorni ho intenzione di chiedere spiegazioni a papà, non può pensare di passarla liscia così. 

Ora devo proprio andare, Crystal mi sta fissando dalla sua nuova cuccia con occhi assonnati e sta facendo appisolare anche me. 

Ti scriverò presto! 

Sempre tua, 

Rose. 

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Capitolo 20
*** Capitolo 19. ***


 

CAPITOLO 19




1 Gennaio 2026
 

Caro Diario, 

no, non ho semplicemente sbagliato la data; oggi è davvero il primo giorno dell'anno! 

Per l'esattezza le prime ore dell'anno, perchè sono appena tornata in camera dopo una notte davvero folle. 

E indimenticabile.

Qualche giorno fa, mentre io e Hugo giocavamo a scacchi, papà leggeva il giornale e la mamma sistemava la casa, un gufo ha bussicchiato alla finestra del salotto.

«Ron, vai tu?» ha chiesto la mamma, dalla cucina. Sentendo il gufo insistere, ha ripetuto «Ron, vuoi andare a vedere chi ci scrive? ...RONALD WEASLEY!» 

Io, che mi aspettavo la tipica scenetta, non avevo ancora staccato gli occhi da papà. All'urlo della mamma, eccolo fare un balzo, lanciare il giornale in aria per lo spavento e guardarsi attorno con sguardo perso.

Alzando gli occhi al cielo, ho poi rivolto ancora la mia attenzione a lui, indicando la finestra con un frammento di uno dei tanti pezzi che avevo mangiato ad Hugo. 

Sbuffando, papà si è alzato - ovviamente con lentezza teatrale - ed è andato a slacciare la lettera dalla zampa di un elegante e bianchissimo gufo reale e a prendere il sacchettino di velluto che portava nel becco. 

«Allora? Chi ci scrive?» ha chiesto la mamma dopo qualche minuto, sporgendosi dalla porta della cucina. 

«Oh, non indovineresti mai.» ha risposto lui, voltandosi con un sorriso. « E' una lettera da parte di niente di meno che la Famiglia Malfoy» 

Io ho alzato la testa di scatto, guardandolo a bocca aperta. 

Da quando la famiglia Malfoy ci scriveva? O meglio, da quando l'intera famiglia Malfoy ci scriveva?

«Questa si che è nuova. E cosa dice?» ha continuato a chiedere la mamma.

«E'...un invito»

A questo punto anche l'attenzione di Hugo era totalmente rivolta totalmente a papà.
 
«La Famiglia Malfoy ha il piacere di invitare voi, Ronald Weasley, Hermione Granger in Weasley, Hugo e Rose Weasley, a passare la bellissima notte di Capodanno assieme a loro. La festa si terrà a Villa Malfoy, dalle ore 20.00 del giorno 31 Dicembre 2022 alle ore 2.00 del giorno 01 Gennaio 2023. In allegato alla presente, c'è una passaporta che si attiverà una volta estratta dall'involucro e vi porterà direttamente al luogo suddetto. RSVP. Firmato: Draco Lucius, Astoria Greengrass e Scorpius Hyperion Malfoy» ha letto papà.
 
Il mio cuore, al nome di Scorpius, ha iniziato a battere a mille e, contando il silenzio è piombato sulla stanza, per un attimo ho persino avuto il timore che i miei familiari potessero sentirlo. 

«Beh...perché no? Potrebbe essere carino e soprattutto nuovo» ha concluso papà, dopo qualche secondo.

Se l'invito aveva sconvolto la mamma, la reazione di suo marito le aveva fatto cadere la mascella dallo stupore.

Io, d'altro canto, ormai completamente dimentica della partita che avevo iniziato contro Hugo, sono corsa su in camera mia per andare a dare ad Al la buona notizia.

Non appena raggiunta la finestra, non ho nemmeno avuto il tempo di chiamalo che Al era già li che si sporgeva dalla sua. Sì, la mia stanza è esattamente di fronte a quella di mio cugino. 

«Hai ricevuto- ?»

«Si!» 

«E avete intenzione di- »

«SI!» 

Con uno sorriso a duemiliardi di denti, l'ho visto scomparire nella sua stanza, dileguandosi con un «Devo scrivere a Violet!» e sbattendo i vetri. 

Io mi sono buttata sul letto a faccia in giù, sorridendo contro il cuscino.

Sì, si preannunciava un interessantissimo Capodanno.


Stamattina - o meglio, ieri mattina, mi sono svegliata stranamente piena di energia. 

Saltellando, sono andata in bagno, mi sono fatta una bella doccia e ho indossato i miei comodi pantaloni della tuta e la mia felpona. 

Al vestito per la festa ci avrei pensato più tardi e al trucco ci avrebbe pensato Dominique, anche lei invitata.

Aprendo l'armadio, però, non ho potuto fare a meno di prendere il mio vestito: un bellissimo abitino nero aderente con decorazioni rosse fuoco. Hey, era capodanno dopo tutto!

Toccandolo, la mia mente ha iniziato uno dei suoi tanti viaggioni: io e Scorpius, nel mezzo della pista da ballo, attaccati l'uno all'altra che balliamo un lento, intorno a noi tutto buio, la luce solo su di noi...

«Qualcuno ancora più sognante del solito, oggi?» ha detto una voce alle mie spalle.

Con un balzo sono tornata alla realtà, accorgendomi di star ballando con il mio vestito. Arrossendo fino alle orecchie mi sono voltata, mettendolo via.

«Ehm, si...buongiorno anche a te, Al» ho detto, cercando di darmi un contegno. Impresa impossibile, visto che fino a due secondi prima stavo ballando con un vestito in camera mia.

«Allora...Violet è stata invitata?» gli ho chiesto, cercando di cambiare argomento. Era da giorni che cercava di mettersi in contatto con lei e finalmente la sera prima ci era riuscito.

«Sinceramente mi ha detto che alla sua famiglia non è arrivato nessun biglietto, ma papà e mamma mi hanno dato il permesso di invitarla, visto che Lily non viene» ha detto, con un sorrisone.

«Come Lily non viene?!» ho esclamato io, distruggendo la sua allegria e il mio relax in un colpo solo. 

Complimenti, Rosie. Iniziamo bene.

«Beh, ecco, no...ha detto che non si sente molto bene e che vuole fare compagnia qui a casa a nonno Arthur...che per ovvi motivi non ha intenzione di venire» ha detto mio cugino, guardando il pavimento.

«Si, non si sente bene...entrambi sappiamo il motivo, vero Al?» ho detto io, sbuffando.

«Dalle il suo tempo Rose, fra un po' le passerà. Si vede che era proprio presa da Scorp...»

«Ma proprio presa cosa!» ho esclamato io furente, non riuscendo più a trattenermi, con le prime lacrime che iniziavano a rigarmi il viso. «Com'è possibile che fosse presa se continuava a dirmi quanto fosse ovvio che fossimo fatti l'uno per l'altra?! E poi non usciva mica con Lysander?!» 

«Oh, vedo che qui i discorsi si fanno interessanti»

Perfetto. Lily era appena entrata nella stanza di Al. 

«Lily...» 

«No no, va bene, non c'è problema. Vi lascio soli a confidarvi. E' questo che i migliori amici fanno, no? Si dicono cose che non direbbero a nessun altro ma che hanno la fiducia di dire a quest'unica altra persona di cui si fidano ciecamente, o sbaglio?» mi ha interrotta, con ovvio sarcasmo nella voce, per poi lasciare la stanza con uno sguardo insieme ferito e arrabbiato.

Io mi sono lasciata cadere a faccia in giù sul letto con un sospiro esasperato. Perchè, diario? Perché? 

«Albus! ALBUS! Vieni giù!» ho sentito la voce di mia zia chiamare nella casa accanto. 

«Vai, ho bisogno di piangermi addosso per un po'» ho detto, senza alzare la testa dal cuscino. 

«ARRIVO! E tu, non buttarti troppo giù: stasera andrai pur sempre a casa del tuo ragazzo ad incontrare la famiglia» ha detto con un ghigno, per poi scomparire dietro la porta.

Le farfalle nel mio stomaco al pensiero della festa si sono improvvisamente trasformate in ungari spinati sputanti fiamme dalle zanne. 

Non l'avevo ancora pensata in questo modo...perfetto, proprio perfetto.



«Forza tesoro! Muoviti! La passaporta partirà tra pochi minuti!» mi ha chiamata la mamma da sotto.

Io, però, non mi sono mossa. Continuavo a fissare il mio riflesso nello specchio, trovando ogni piccola imperfezione nel mio corpo, nel mio vestito, nei miei capelli, nel mio trucco...

«ROSE WEASLEY! SCENDI SUBITO, ORA!» la voce di Victoire, un'altra mia cugina, mi ha come risvegliato. Con la sua percentuale veela dominante era raro sentirla arrabbiata...ma quel tono non prometteva nulla di buono.

Riluttante sono allora uscita dal bagno e ho sceso le scale: praticamente tutto il clan Weasley-Potter - il che non è affatto una cosa da niente - mi stava fissando, aspettandomi a piedi delle scale. 

«Oh, cuginetta! Ma come siamo belle! Tutta in tiro per qualcosa in particolare? O, meglio dire, qualcuno in particolare? » ha chiesto Roxanne con un ghigno, non appena raggiunti gli altri. Io le ho lanciato un'occhiata quasi peggiore di quella di quella di Zia Muriel quando facciamo commenti sui suoi vestiti, tanto da farle sparire il sorriso. 

Praticamente nessuno - in famiglia - sapeva di me e Scorpius e sicuramente questo non era il momento adatto per venire allo scoperto. 

Per fortuna e giusto in tempo, le passaporte ha iniziato a splendere, attirando l'attenzione di tutti. 

«Forza, tutti insieme!» ha incitato lo zio Harry, portando ogni famiglia ad accerchiarsi attorno alla propria passaporta. 

«Tre, due, uno...» ed eccomi risucchiata nell'ormai familiare vortice. 


Villa Malfoy non poteva essere più imponente. Un edificio massiccio e incredibilmente elegante allo stesso temposi ergeva di fronte a noi, circondato da un altrettanto immenso giardino. 

« ...miseriaccia.» ho sentito sussurrare papà. 

Non appena arrivati tutti, ci siamo diretti verso quello che sembrava l'ingresso principale. 

Un elfo domestico ha aperto la porta ancora prima che noi bussassimo, offrendosi disponibile a prendere i nostri cappotti e a qualunque cosa di cui avessimo bisogno. 

Beh, caro Diario, se l'esterno era senza fiato, l'interno lo era ancora di più. Ogni parete era di marmo bianchissimo, con decorazioni nere, argento e verde scuro. 

I colori di Serpeverde , ho capito all'istante. 

Lo stemma di famiglia era ritratto sul pavimento del grande ingresso, illuminato da un bellissimo - e immagino anche costosissimo - lampadario di cristallo. 

«Potter. Weasley» 

Una voce fredda ci ha fatto voltare. Lucius Malfoy stava in piedi di fronte a noi, serio e composto come sempre. Astoria era alla sua destra, mentre alla sua sinistra...

Scorpius.

Non lo vedevo da una settimana e il mio cuore ha avuto un balzo. Fortunatamente avevo deciso di essere in prima fila davanti a tutto il resto della mia grande famiglia e, in questo modo, i miei occhi non hanno faticato ad essere trovati dai suoi. 

Nel preciso istante in cui si sono incontrati, il mio cuore ha saltato un battito. Quegli occhi azzurro-grigi, quel sorriso bellissimo, quelle labbra...sinceramente, penso di non aver mai desiderato più ardentemente un suo bacio. 

«Hey, Malfoy. Grazie davvero per l'invito. Come procede la festa? Ci siamo persi qualcosa?» ha detto zio George con la sua solita allegria, rompendo il silenzio pieno di tensione. 

«Non c'è di che» ha risposto la signora Malfoy, con un sorriso, ma senza scomporsi più di tanto. «Volete venire in salotto? I ragazzi possono pure fare un giro della casa, se la cosa facesse loro piacere. Da questa parte»

Non appena dei genitori non c'era più traccia, il mio auto controllo ha ceduto.

«Scorp!» ho sussurrato, correndo ad abbracciarlo e facendomi invadere dal suo profumo. 

Lui ha ricambiato l'abbraccio con altrettanto entusiasmo, facendomi capire quanto anche lui ne avesse sentito la mancanza. 

«Bleah, che sdolcinati» ha esclamato Louis. «Dai, ragazzi, andiamo a farci un giro mentre i due piccioncini qui si mangiano la faccia. Questa casa deve essere fantastica!» ha poi aggiunto con allegria e con il tipico accento francese preso da zia Fleur, iniziando a correre lungo un corridoio li affianco e portandosi dietro tutta la banda, ad eccezione di Albus e James.

«Io e te cuginetta...abbiamo molte cose da raccontarci» ha detto quest ultimo fissando le dita intrecciate mie e di Malfoy, per poi seguire gli altri.

«Al, andiamo su in camera da me? Mi sono già stufato di tenere la maschera del figlio perfetto» ha suggerito Scorpius.

Mio cugino ha annuito, iniziando a salire l'ampia scalinata di fronte a noi. 

Ovvio che sa dove andare, è il suo migliore amico, mi sono risposta, prima ancora che la domande mi sorgesse nella testa. A contrario mio, non è la prima volta che viene qui.

La camera di Scorpius era tanto spettacolare quanto il resto della casa.

Larga e spaziosa, era la stanza più luminosa di Villa Malfoy che avessi visto fino a quel momento. Alle pareti, dipinte del verde scuro tipico di Serpeverde, erano appesi poster dei suoi personaggi preferiti di Quidditch e di cantanti, foto ritraenti lui e i suoi amici - molte delle quali con Al -, scaffali pieni zeppi di libri e di coppe di tornei estivi di Quidditch. 

E poi, sul comodino affianco al suo letto, ecco il mio regalo.

«L'hai ricevuto!» ho esclamato, stringendo leggermente la presa attorno alla sua mano. Lui mi ha sorriso di rimando.

«Ovvio che si. E' stata davvero un'idea spettacolare, per non parlare dei guanti da Quidditch. Sono MERAVIGLIOSI.»

Si, per Natale ho pensato di prendergli due cose: una che sicuramente avrebbe apprezzato - essendo attrezzatura utile al suo sport preferito - e l'altra...beh, l'altra era da parte di Rose-la-sua-ragazza.

La cornice che gli avevo mandato riluceva infatti sul suo comodino, le nostre immagini all'interno di essa che salutavano e scoppiavano a ridere, scambiandosi occasionali baci.

«Ti avevo detto che sarebbe stato carino portare con noi la macchina fotografica, qualche volta» ho detto con un risolino, portando alla mente quel bellissimo pomeriggio di fine novembre passato sulla riva del Lago Nero a farci foto e a fare gli stupidi. 

La sua risata non ha tardato ad accompagnare la mia. «Ebbene si, per una volta avevi ragione anche tu»

Essendo lì con Al e non volendolo lasciare in disparte, ci siamo seduti tutti e tre sul letto a chiacchierare, scherzare e fare giochi. 

Dopo circa un paio d'orette, mentre il mio ragazzo e mio cugino giocavano alla play station - un gioco elettronico babbano di cui i ragazzi sembrano essere drogati - qualcuno ha bussato alla porta.

«Avanti» 

«Vì! » ha esclamato Albus, vedendo la sua ragazza spuntare da dietro la porta. Vedendoli abbracciarsi e scambiarsi un bacio appassionato, non ho potuto fare a meno di scambiare un'occhiata complice con Scorpius, rendendomi conto di non avere avuto ancora l'occasione di avere il mio di bacio.

«Finalmente!» ho detto poi io, non appena si sono staccati. «Stavo iniziando a deprimermi qui tutta da sola a guardare 'sti due uccidersi a FIFA...un gioco per la play station...vedrai tu stessa» ho aggiunto poi, ai suoi sguardi confusi. Non molti purosangue conoscevano i passatempi babbani e sono più che certa che il signor Malfoy non fosse a conoscenza del gioco in camera del figlio. 

Dopo circa mezz'ora ho sentito il mio stomaco brontolare e ho guardato l'orologio. Dieci e trenta. 

«Scorp, ma noi abbiamo intenzione di mangiare qualcosa?» gli ho chiesto. 

Lui non ha fatto nemmeno a tempo a voltarsi che un elfo domestico è apparso nella stanza con un vassoio con quattro piatti pieni cibo, facendo prendere un infarto a me, Albus e Violet. 

Scorpius si è voltato e mi ha sorriso, scoppiando poi a ridere dalla mia faccia ancora leggermente scioccata. «Dopo un po' ti ci fai l'abitudine. Dai Potter, facciamo una pausa per la cena e poi possiamo continuare. Ringrazia la mia bella per aver interrotto il mio sterminio» ha detto.

Albus ha alzato gli occhi al cielo. «Ti prego. Se non sbaglio stiamo pareggiando» ha ribattuto, indicando lo schermo con un dito.

«Sì, sì, come vuoi» 

Ah, ragazzi.

La nostra cenetta a coppie è stata davvero lunga e piacevole. Poco dopo che tutti e quattro avevamo terminato il dolce, l'orologio ha scoccato le 11.30.

«Solo mezz'ora alla mezzanotte!» ha esclamato Violet, scattando in piedi. «I miei vogliono che io sia presente al cambio dell'anno, mi danno sempre un bacio sulla fronte ciascuno» 

Io e miei amici l'abbiamo fissata, facendola arrossire. 

«Cosa volete...» ha allora aggiunto, con evidente imbarazzo. «Ognuno ha le sue tradizioni e loro ci tengono davvero.» 

Al si è alzato in piedi, prendendola per mano. «Allora dovremmo proprio scendere» ha detto, ricevendo come premio un riconoscente sorriso da parte della Corvonero dai boccoli biondi. «Non vorrei mai privarli del loro piccolo tesoro.» ha continuato, facendo sciogliere, comprensibilmente, la ragazza. 

«Voi venite giù con noi?» ha chiesto lei, lo sguardo momentaneamente su di noi. 

Io e Scorp ci siamo scambiati un breve sguardo, ma abbastanza lungo da capire che su quello fossimo d'accordo. 

«Nah, penso che staremo qui ancora per un po'» ha risposto lui, guardando Al maliziosamente.

«MALFOY, CHE DIAMINE!» ha esclamato mio cugino, voltandosi e iniziando a dirigersi verso la porta. «Tieniti quegli sguardi per te d'accordo? Sarà anche la tua ragazza, ma è sempre mia cugina!» ha poi terminato, chiudendosi la porta alle spalle, subito dopo aver lasciato uscire Vì.

Non appena i due sono scomparsi, il silenzio è calato nella stanza. 

Scorpius, che ancora stava fissando la porta, si è voltato verso di me. 

Io mi sono sentita il corpo in fiamme, sentendo il suo sguardo bruciare su di me. 

«Non ho ancora avuto l'occasione di dirti quando sei splendida, stasera» mi ha detto, avvicinandosi a me. «E, ad essere sincero, anche tremendamente sexy» 

Quel tono, per Morgana, quella voce! Come posso resistergli? 

Senza pensarci due volte mi sono lasciata baciare, ricambiando con passione.

Finalmente eravamo di nuovo insieme, finalmente le mie labbra erano di nuovo unite alle sue, finalmente i nostri respiri erano di nuovo una cosa sola. 

Arretrando sul letto mi sono appoggiata alla parete retrostante, trovando le perfetta posizione per rilassarmi completamente e lasciarmi andare con lui.

Le mie mani stavano giocando con i suoi capelli quando l'orologio ho scoccato le e-quarantacinque. 

Quindici minuti alla mezzanotte.

Come se quel suono lo avesse in qualche modo risvegliato, ho sentito il suo bacio farsi più intenso e la sua mano scendere lungo la mia gamba. Un brivido di piacere mi è corso lungo la schiena. 

«Mi sei mancato da morire» gli ho sussurrato, iniziando a baciarlo sul collo. 

Nel frattempo, il mio cervello si stava facendo i viaggioni più assurdi. 

Rose, è arrivato il momento. Lui è il ragazzo giusto, lui è quello che vuoi, quello che stai aspettando da sempre. Il tuo ragazzo da romanzo di Nicholas Sparks. E tu lo hai sempre saputo.

Questa consapevolezza mi ha improvvisamente resa più leggera e mi ha come risvegliato i sensi, aumentando le piacevoli sensazioni che stavo provando. 

La mano di Scorpius, intanto, non si era fatta problemi ad andare sotto il vestito e, non trovando alcuna resistenza da parte mia, ha continuato ad accarezzarmi teneramente, mentre io gli slacciavo la soffice camicia di seta.

Per qualche strano motivo ho sentito la necessità di staccarmi da lui per un attimo, per guardare l'orologio. 

Un minuto alla mezzanotte. 

«Cosa- ?» ha provato a chiedermi lui, ma non gli ho dato il tempo di terminare. Senza pensarci due volte ho ricatturato le labbra del biondo con le mie: questa volta avevo intenzione di terminare il 2025 e iniziare il 2026 nel migliore dei modi: baciando il ragazzo che ha rubato il mio cuore. 

E il fato, le stelle, Dio o qualunque cosa vogliate, quella sera ha deciso di accontentarmi. Proprio nel bel mezzo del nostro ennesimo bacio, ecco l'orologio scoccare la mezzanotte. 

Interrompendo momentaneamente il bacio ho sorriso. Lui si è leggermente allontanato, per incatenare il suo sguardo con il mio. 

I suoi occhi sembravano così seri in quel momento...

«Ti amo, Rose Weasley.» ha detto poi.

Penso che in quel momento il mio cuore abbia smesso di battere. 

Sentendomi invadere dalla felicità più pura e assoluta, ho sentito il sorriso illuminarmi il viso. 

«Ti amo anche io, Scorpius» 

Per non stare qui a raccontarti tutto il resto - anche perchè ti assicuro che non c'è modo che renda onore a quanto fantastico e incredibile sia stato - ti lascio intendere ciò che è accaduto successivamente. 

Ti dico solo che si, è quello che pensi. E sì, comporta la completa fiducia dell'altro, l'amore puro e sincero e...la totale assenza di vestiti. 

Eh si, Caro Diario, cosa avrei potuto chiedere di più da questo inizio di 2026? 


Sempre tua, 

Rose.
 
 

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Capitolo 21
*** Capitolo 20. ***



CAPITOLO 20
 


7 Gennaio 2026
 


Caro Diario, 

ebbene si, eccomi di nuovo ad Hogwarts. 

La voglia di ricominciare la scuola era proprio sotto zero - e lo è ancora... -, però ammetto che il castello mi mancava. 

La neve è sempre lì, fuori, nel parco, a tingere tutto con il suo bianco pennello. 

Sono felicissima di una cosa però: finalmente ricomincia la stagione di Quidditch! Soprattutto dopo essermi allenata con Jamie tutte le vacanze, altro che Serpeverde...li distruggeremo. 

Prima di partire, però, ho avuto un'interessante discorso con papà.

Eravamo entrambi in camera mia, io sdraiata sul mio letto e lui seduto sulla sedia di fronte alla mia scrivania. 

Stavamo parlando del più e del meno, di come gli sarei mancata ora che la scuola ricominciava - sì, sono la cocca di papà, cosa ci posso fare? -, quando una domanda mi ha attraversato il cervello.

«Hey, papà?» l'ho interrotto, nel bel mezzo di uno dei suoi lunghissimi monologhi. «Allora avete qualche idea di chi abbia mandato quella collana a Lily?» ho chiesto.

Lui si è irrigidito subito. «Tu...tu non preoccupartene, tesoro. Lascia fare a noi adulti.»

Ringrazia il cielo che sei mio padre e che ti voglio bene, ti sei appena salvato da una fattura orcovolante , ho pensato.

«Sì, sì, come no. Tra tre mesi compio 17 anni, papà, questa frase la puoi usare con Hugo magari, ma non con me» gli ho risposto. «Ora, vuoi dirmi che sta succedendo? Tu e lo zio sempre via per lavoro, gli attacchi in giro per il mondo magico...cos'è, pensi che tu sia l'unico a leggere il giornale? » ho aggiunto, alla sua occhiata sorpresa. «Anche io mi tengo informata. E ora questa collana stregata. Cosa succede? Ho il diritto anche io di sapere. Non è forse questo che ha aiutato te, la mamma e gli zii a sconfiggere Voldemort? Il fatto che voi foste a conoscenza delle cose?» 

Touché. 

Lui, con sguardo sconfitto e preoccupato, si è alzato per andare a chiudere la porta. 

«Rosie, Rosie...mi ricordi tanto la mamma alla tua età in questo momento.» ha cominciato, con un mezzo sorriso. Poi, però, è tornato subito serio. «Sai, non è proprio un periodo bellissimo questo per il mondo magico...o babbano. Il Ministero della Magia è pieno di impiegati di nascita babbana o comunque non completamente magici e la maggior parte di loro ha subito molte perdite durante la Grande Guerra. Per questo, pur essendo maghi e streghe loro stessi e lavorando al Ministero...non vedono la magia di troppo buon occhio.» 

Io l'ho guardato incredula. «E...questo che cos'ha a che fare con gli attacchi? O con la collana?» 

«Beh, diciamo che non tutti sono d'accordo con i Grimm, come si fanno chiamare. Hanno preso il nome da i famosi fratelli Grimm, scrittori di favole babbane. Loro erano maghi, eppure hanno sempre preferito scrivere storie dove il protagonista babbano sconfigge "la strega cattiva". Secondo i fratelli il mondo magico era una cosa fantastica, facendone parte loro stessi; erano però convinti che dovessimo nasconderci ancora di più, adattarci alle vite dei babbani e non far venir loro nemmeno il minimo dubbio sull'esistenza della magia. E questo, Rosie, è proprio quello che i Grimm di oggi vogliono fare e ciò a cui io e tuo zio ci stiamo opponendo con tutta la forza che abbiamo. »

Io ero allibita. Non una parola, non un movimento, non un battito di ciglia. Mi sembrava addirittura di trattenere il respiro.

Com'è possibile che qualcuno voglia tenere la magia fuori dalla propria vita, avendo ricevuto un dono tanto grande? Soprattutto dopo quello che la mia famiglia aveva passato durante la Grande Guerra per proteggere i non-magici, loro li ripagavano così? Non era giusto, non aveva senso.

«Quindi la collana...» ho cominciato a realizzare ad alta voce.

«Sì. Un pacchetto da parte dei Grimm. Quando ormai voi ragazzi eravate tornati nelle vostre stanze io, la mamma e gli zii abbiamo analizzato il pacco un po' più attentamente. Beh, non c'era nessun biglietto, nessun nome. Che l'abbia aperto Lily è stato solo un caso, avrebbe potuto aprirlo chiunque. La cosa che non riusciamo a capire è -» 

« Come ha fatto ad arrivare qui?» ho terminato la frase per lui. Io e papà abbiamo sempre avuto come una connessione e ci capiamo alla perfezione. La maggior parte delle volte.

Infatti poco dopo lui ha annuito, rimanendo però in silenzio. Dopo qualche minuto qualcuno ha bussato alla porta. 

«Ronald vieni giù, Harry deve parlarti» ha detto la mamma sporgendo la testa in camera mia. «E tu, Rosie, dovresti preparare le tue cose, dopodomani si torna a scuola e il tuo baule è ancora vuoto.» 

«Dai, ora ti lascio tesoro. E mi raccomando, tieniti tutto per te, d'accordo? Ti scriverò le novità via posta. A dopo» ha detto allora papà alzandosi e lasciando la stanza dopo avermi dato un bacio sulla fronte. 

Ti rendi conto, Diario? Siamo tutti impazziti! Ora che sono ad Hogwarts andrò a fare ricerche un po' più approfondite e spero di scoprire qualcosa di nuovo e che mi possa aiutare a capire meglio la situazione.

Per il resto, va tutto abbastanza bene. Crystal è qui affianco a me, coccolosa e pazza come sempre. In questo momento lei e Neve stanno giocando, il che sinceramente mi rattrista un pochino…perché mi continua a ricordare il mio litigio con Lily. Non capisco ancora perché l'abbia presa così male…un po' esagerata, non credi? Sono passate più di due settimane ormai! 

Le lezioni sono ricominciate e ci stanno già riempiendo di compiti. Quanto manca alle vacanze di Pasqua? 

Incredibilmente sto iniziando ad adorare Pozioni. Il motivo? Semplice: sono in classe con il mio ragazzo ed il mio migliore amico. 

Dalla festa di Capodanno poi…tra me e Scorp non potrebbe andare meglio. Ogni giorno sono in camera da lui dopo gli allenamenti, non torno nemmeno su da me. Serpeverde e Grifondoro si allenano gli stessi giorni nelle due diverse metà campo, quindi subito dopo posso scendere direttamente nei sotterranei, doccia e poi sto con lui un paio d'orette. Oh, Diario, aspetto quelle due ore da quando mi sveglio. Al ormai se n'è fatto una ragione ed uscendo lui con Vì ci divertiamo molto noi quattro. 

Mi dispiace di starmi allontanando un po' da Dom, ma lei passa il tempo con Lily…e quindi non possiamo vederci spesso come prima.

Beh, Crystal si è appena appallottolata sul cuscino e sta miagolando di vole--


Scusami, ma la luce si è improvvisamente spenta non appena Crystal ha iniziato a miagolare. Se non lo sapessi impossibile penserei l'abbia spenta lei. 

Ti scriverò presto, lo prometto! 

Tua, 

Rose.

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Capitolo 22
*** Capitolo 21. ***



CAPITOLO 21




14 Gennaio 2026
 


Caro Diario, 

dimmi che sto ancora dormendo. Ti prego, dimmi che ora in realtà sono ancora nel mio letto, che questa giornata è stata solo un lungo, terribile incubo.

Dimmelo!

Stamattina mi sono svegliata allegra come al solito, non vedendo l'ora di scendere in Sala Grande. 

Finalmente Sabato,  ho pensato. 

Girandomi per salutare Crystal, ho visto che però non era li affianco a me, ma stava annusando la borsa a tracolla di Lily, appoggiata contro il suo baule. 

«Crystal! Vieni qua tesoro, non voglio altri motivi per cui mi possa odiare!» ho sussurrato, notando che mia cugina ancora dormiva nel suo letto, e indicandola con un cenno del capo.

Il mio gatto però sembrava non ascoltarmi e io, dopo vari richiami, ho semplicemente deciso di lasciar perdere. Cosa ci trovasse di tanto interessante poi lo sapeva solo lei.

Comunque, dopo essermi lavata e vestita sono scesa in Sala Grande per colazione. 

Sarebbe stata proprio una bella giornata. Io e Scorpius avevamo deciso di passare la mattinata con tutti i nostri amici a giocare a Quidditch - per prima cosa non volevamo essere la coppietta noiosa che se ne sta sempre per conto proprio e secondo avevamo scommesso che io sarei stata una migliore Cercatrice di quanto lui sarebbe stato un bravo Cacciatore. Sì, ci saremmo scambiati i ruoli e avremmo giocato a squadre miste, non divisi per Casa.

Se solo fosse andato tutto come previsto…

Eravamo lì a fare colazione, quando Lily si è avvicinata a noi. Io ero seduta di fronte al mio ragazzo, come al solito, e lei si è sporta sul tavolo, proprio affianco a lui. 

«Rosie cara» mi ha detto con voce mielosa, lasciandomi bloccata con il bicchiere pieno di succo di zucca a mezz'aria. «Magari oggi pomeriggio vengo anche io alla particella di Quidditch, anche se nessuno si è disturbato di invitarmi. D'accordo? A dopo cuginetta bella.» mi ha detto, sorridendo a tutti e a me in particolare. Poi, lasciando il tavolo, ha accarezzato il braccio di Scorpius.

Essendo io ancora immobile con lo sguardo perso, Al ha parlato, sorridendo. «Bene! Vi siete finalmente chiarite! Io che ti avevo detto, Rose? »

Io, come risvegliandomi, ho appoggiato il bicchiere sul tavolo scuotendo la testa. «No…non abbiamo mai parlato, mai chiarito. Non capisco. Tu cosa ne pensi, Scorp?» ho chiesto.

Ma lui non mi ha risposto subito. No. Lui mi ha guardato un attimo, per poi sussurrare: «Scusatemi, ora non ho tempo per questo. Non posso più passare nemmeno un secondo lontano da lei. Al, ci vediamo dopo. Weasley.»

Già scioccata per come mi avesse salutata come se non fossi nessuno, una domanda mi è sorta spontanea, o almeno nella mia testa. 

Lei chi? 

Beh, la risposta sarebbe arrivata a brevissimo. Infatti, dopo aver parlato, si è alzato, senza nemmeno accorgersi di tutti gli occhi puntati addosso a lui, e si avvicinato a….

…Lily.

«Hey, dolce Lils, andiamo a fare una passeggiata?»

In quel momento il mio mondo si è fermato. Tutto è scomparso intorno a me: niente più amici seduti intorno a me, niente più tavolo, niente più Sala Grande. Le uniche cose rimaste erano le loro mani, le loro dita intrecciate. 
E i loro sguardi, quegli occhi chiarissimi che un giorno brillavano per me, in quel momento bruciavano per lei. 

La voce di mia cugina mi ha come riportata alla realtà. 

«Con piacere!» ha detto, prendendolo a braccetto e voltandosi verso di me con un sorriso vincente. 

Io ho sentito gli occhi riempirsi di lacrime. Non poteva essere vero…

L'ultima cosa che ho visto sono state le loro spalle, mentre si dirigevano fuori nel parco, insieme, a braccetto. 

Ho ancora quel sorriso impresso nella mente, Diario. Quel sorriso felice, orgoglioso e soddisfatto che mia cugina aveva stampato sulla faccia. 

Guardandomi intorno, ho notato di non essere l'unica ad aver osservato la scena; praticamente metà della tavolata aveva gli occhi puntati su di me. Fatto che le mie lacrime hanno preso come un invito formale ad uscire e a iniziare a scendere lungo le mie guance.

«Rose…» ha sussurrato Al, ma non ci ho fatto caso. Mi sono alzata e sono corsa via, lontana da quel posto, lontana da tutti, lontana da LORO.

Non ero nemmeno arrivata in Sala Comune che ho visto Crystal corrermi in contro. Oh, quel gattino, sapeva sempre come mi sentivo, quando avevo bisogno di qualcuno. 

Rallentando mi sono abbassata, per prenderla in braccio. 

«Perché?» le ho chiesto, quasi aspettandomi una risposta. «C-com'è potuto succedere? Fino a ieri andava tutto bene…i-io…come ha potuto farmi questo? Mi ha detto che mi amava…che voleva passare ogni momento vicino a me…c-che non riusciva a starmi lontano…perché ci sono cascata? Perché mi sono lasciata trattare come una delle sue tante amichette usa e getta? P-perchè? Mi sono donata a lui! Gli ho dato la chiave del mio cuore, sono andata contro i p-pregiudizi, ho convinto papà di quanto fosse un bravo ragazzo…e ora?!» 

A questo punto ero arrivata in camera e mi sono buttata sul letto, continuando a piangere, senza riuscire più a spiccicare nemmeno mezza parola. 

So che i miei amici mi hanno portato qualcosa da mangiare verso ora di pranzo e hanno anche provato a bussare per venire a consolarmi, ma Crystal ha fatto un bel lavoro ha tenerli fuori. Apprezzavo la loro preoccupazione, ma proprio non volevo vedere nessuno in quel momento. 

Non ho mangiato nulla in tutto il giorno, ma mi si è chiuso lo stomaco. Quel sorriso, Diario…non riesco ancora a togliermelo dalla testa. E, ogni volta che mi viene in mente, è come una coltellata dritta nel petto. 

Crystal sta miagolando in direzione del letto di mia…di Lily, credo stia arrivando e non ho voglia di parlare o di vederla o di niente che abbia a che fare con lei. Meglio se mi metto a dormire. 

Ti scriverò prestissimo, anche perché non ho la minima intenzione di uscire da questa stanza almeno per un po'. 

Tua, 

Rose.

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Capitolo 23
*** Capitolo 22. ***


 

CAPITOLO 22




22 Gennaio 2026


Caro Diario, 

eccomi di nuovo qui, a scriverti.

Sai cosa mi sembra incredibile? Che girando poche tue pagine, io legga cose incredibili, che sembrano successe ad un'altra persona. Eppure quella ero io, quello era lui, quelli eravamo noi.


Solo poche pagine, ed un abisso di differenza.

La settimana appena passata è stata una delle più terribili di sempre. Ogni volta che li incrociavo mi sentivo morire dentro, sentivo il mio cuore sbriciolarsi in pezzetti sempre più piccoli...

Sai, caro Diario, penso di avere capito solo in questo momento perchè i primi filosofi, pensando a dove potessero essere rinchiusi i sentimenti, li abbiano localizzati proprio qui. 

Quando vedo Lily e Scorpius, tenendosi per mano, baciandosi, la mia mente vola subito a quando eravamo noi a farlo, noi ad essere felici, insieme. E, nello stesso momento, il mio petto viene come inondato da questo dolore indescrivibile che mi riempie e mi lascia senza fiato. Mi viene voglia di piangere, di urlare, di correre lì e farli scomparire nel nulla, mi basterebbe solo un piccolo e semplice colpo di bacchetta e..puf! Niente più Lily, niente più Scorpius.

Eppure so di non poterlo fare, so che non è la cosa giusta. 

Albus, come al solito, mi ha fatto capire qual'era la cosa giusta da fare: andare avanti. 

«Rosie, io...non ce la faccio più a vederti così» mi ha detto un giorno, mentre studiavamo insieme in biblioteca. «E' da giorni che non parli praticamente mai, che mangi poco e che te ne stai rinchiusa in camera immersa nei tuoi libri. Quelli, per quanto fantastici, non sono vita vera, Rosie, la vita vera siamo noi, le persone che ti vogliono bene e sentono la tua mancanza.»

Io ho alzato gli occhi dalla mia pergamena per guardarlo. «Non saranno veri, come dici tu, Al, ma almeno mi danno una seconda possibilità. Una possibilità di vivere una storia d'amore, un'avventura, un viaggio e, perché no, magari anche di fare un salto nel passato. E lì, nero su bianco, tutto è pianificato, tutto va come deve andare. La storia non cambia con il tempo, le...le persone non cambiano.» 

«Beh, qui quella cambiata sei tu, tesoro. E ci manca la vecchia Rose, quella sempre vivace, sempre scattante, sempre pronta a ribattere a qualunque cosa diciamo. A Violet manca la sua amica, a i professori manca l'alunna più brillante, a me manca la mia migliore amica»

E, guardandolo negli occhi, mi sono resa conto di quanto avesse ragione. 

Quella cambiata qui ero proprio io. Da quando ho iniziato ad uscire con Scorpius sono diventata un'altra persona: più solare, più allegra, ero proprio la felicità allo stato puro. 

Ma prima? Prima che tutto questo iniziasse? Prima che Malfoy mi baciasse, su, al corridoio del terzo piano? 

Non mi pare proprio che la mia vita facesse schifo, anzi, proprio per nulla. Voglio dire, ero single, sì, eppure non ero sola. Tanti amici, tante cose da fare e pure qualche ragazzo che mi faceva il filo. 

Sì. Albus aveva ragione. Dovevo andare avanti, tornare la Rose di sempre. Sono una Weasley, per tutti i Draghi della Norvegia!

«E quel sorriso? Non dirmi che mi è bastato così poco...» ha detto Al, il quale però sorrideva a sua volta, il viso illuminato.

«Grazie davvero, Albus. Non so come farei senza di te, sei fantastico» ho detto, abbracciandolo. Poi, voltandomi a prendere le mie cose, ho aggiunto, senza smettere di sorridere: «Ora però devo andare, ho alcune faccende da sbrigare. Ci vediamo dopo a cena giù in Sala Grande.»

Ovviamente, tempismo perfetto, in quel momento Lily e Scorpius entrano in biblioteca, mano nella mano, ridendo allegramente. Lei mi lancia uno sguardo, lui non si accorge nemmeno della mia presenza. 

Per un attimo mi sono sentita mancare l'aria, quella mano gigante stringermi ancora il petto...

No. Non potevo permetterlo in quel momento, dov'erano finiti tutti i miei buoni propositi? 

Così, con un respiro profondo e ad occhi chiusi, mi sono ripresa, per poi riaprirli sorridendo a mia cugina e continuando a camminare, sentendo al contempo gli occhi fieri di Al puntati su di me. 

Arrivata su in camera, era tempo di un Extreme Makeover. Per prima cosa mi sono fatta una bella doccia, una di quelle lunghe e rilassanti, portando Crystal con me sotto l'acqua. Quella micetta riusciva sempre a mettermi il buon umore e in quel momento era proprio quello di cui avevo bisogno, una bella dose di allegria. 

Subito dopo essere uscita e aver asciugato Crystal, il mio sguardo è caduto sulle boccette di prodotti per capelli che zia Fleur mi aveva regalato per Natale e che io non avevo mai usato. Beh, perché no? Magari funzionavano per davvero. 

E, Caro Diario, per Merlino se funzionano. Non ho mai avuto dei ricci più perfetti. 

Passata al trucco, ho provato a ricordare ogni passaggio che Dom aveva fatto quando mi aveva preparato per il ballo, il modo di applicazione e tutto. Ringrazio il cielo di come l'ultima volta mi sia ricordata di portare con me la mia Penna Prendiappunti, almeno avevo una base da seguire. 

Dopo circa quaranta minuti, sono uscita dal bagno, soddisfatta. Proprio in quel momento il mio stomaco ha iniziato a brontolare.

Non mi ero accorta di quanta fame avessi, meglio scendere a cena, mi sono detta. Qualche vestito carino, un paio di biscottini a Crystal e Neve e poi giù per le scale della torre. Avevo un progetto in mente, non potevo più aspettare. 

Entrata in Sala Grande, ho avuto la riprova di non aver fatto per nulla un disastro con il mio aspetto. Gli occhi della maggior parte dei ragazzi era puntata su di me. Tra questi, come mi sono accorta con piacere, anche quelli di Seth McInally. 

«Ragazzi! Scusate il ritardo. Sto morendo di fame, cosa c'è per cena oggi?» ho chiesto ai miei amici, una volta sedutami. 

Loro, per tutta risposta, mi hanno fissato a bocca aperta.

«Te l'avevo detto, Vì, che aveva funzionato!» ha esclamato Al.

Io gli ho sorriso, per poi annuire verso la mia amica. Avevo appena aperto la bocca per dire che sì, aveva proprio un ragazzo fantastico, quando l'espressione di lei è cambiata, gli occhi fissi sull'entrata della Sala.

Seguendo il suo sguardo mi sono voltata anche io, capendo la ragione del suo cambiamento. 

Mia cugina e Malfoy erano appena entrati, avvinghiati come sempre. Con espressione allarmata, i miei amici sono rimasti in silenzio, spostando lo sguardo prima su di me e poi su di loro, alternativamente. 

Io li ho però rassicurati, mentre mi alzavo in piedi. «State tranquilli, è tutto ok. Ora ci penso io.»

Sì, caro Diario, era arrivato il momento. 

Il momento di chiarire con Lily. 



Tua, 

Rose.

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Capitolo 24
*** Capitolo 23. ***



CAPITOLO 23




25 Gennaio 2026


Caro Diario, 

ciao! Lo so, ti ho scritto prima del solito…ma devo proprio raccontarti le novità! 

Per prima cosa…sì, ho davvero parlato con Lily. Un paio di giorni fa, in Sala Grande, ho provato ad andare lì da lei per chiarire…ma era con Scorpius e mi ha detto che proprio non poteva parlare. 

Non che me ne sia fatta grandi problemi a dir la verità…la presenza di Malfoy così vicino a lei ancora non mi va giù e mi fa davvero troppo male. 

Ma quella sera no. Oh no, quella sera, in camera, nulla mi avrebbe impedito di parlarle. 

E infatti, è proprio quello che è successo. Dopo cena, sono salita in camera e mi sono preparata per andare a letto. Lily ci ha messo un po' ad arrivare…che sperasse che per quel momento io fossi già addormentata? 

Beh, non è stato così. Nient'affatto. 

«Lily, finalmente sei tornata! Com'è stata la cena?» le ho chiesto, non appena è entrata in camera.

«Come al solito…grazie…» ha risposto, titubante, evitando il mio sguardo.

«Bene, mi fa piacere. Senti, Lily, credo proprio che noi due dovremmo parlare» sono arrivata al punto, senza troppi giri di parole.

 Lei si è bloccata all'istante, ancora dandomi la schiena. E' rimasta in silenzio, finché ho sentito un singhiozzo. 

Voltandosi, è scoppiata in lacrime e, guardandomi negli occhi, ha finalmente parlato. «Mi dispiace, Rose! Mi dispiace da morire, davvero! Sono stata una stronza, Scorpius era il tuo ragazzo e io avevo appena litigato con Lysander, non ce la facevo a vederti con lui, felici e innamorati…dovevo fare qualcosa, dovevo averlo per me. Io…io non so come sia successo» ha sussurrato, alla fine. «Spero potrai perdonarmi, un giorno»

L'ho fissata per un po'. Sembrava davvero dispiaciuta…ma come aveva potuto? Quegli occhi arrossati, quello sguardo implorante…sembrava impossibile che fosse la stessa persona che mi aveva rubato il ragazzo.

Alla fine mi sono decisa a parlare anche io. 

«Sì, Lily, sei stata proprio una stronza. Lo capisco che eri arrabbiata con me perché non ti ho detto subito di me e Malfoy, capisco che ti infastidiva vedere…noi due…felici, ma davvero, come hai potuto? Come hai potuto fare questo a me? Credo che non lo capirò mai. Mi sento morire ogni volta che ti vedo con lui. Mia cugina, la mia migliore amica, che gira per il castello mano per mano con il mio ex ragazzo, senza fregarsene minimamente della mia presenza, di quello che provo io, del dolore infinito che mi causa. E' come se io, mesi fa, fossi saltata addosso a Lys, davanti ai tuoi occhi, prendendolo per me solo per semplice e pura gelosia. E sì, io e Scorpius eravamo incredibilmente felici insieme, Lily. Lo eravamo. E tu saresti dovuta essere felice per me, invece che essere gelosa. Non eri proprio tu a dirmi continuamente quanto fossimo fatti l'uno per l'altra? Quanto saremmo stati perfetti insieme? E tu, proprio tu, sei stata quella che me l'ha portato via. Tu. Che mi dicessi quelle cose solo perché in realtà speravi che fosse vero per te, che io rispondessi con un "ma va, Lily! Tu e lui siete perfetti!" E' questo che volevi? Perché, mi dispiace, ma non succederà.»

Ho poi fatto una breve pausa, per riprendermi un secondo. Finalmente le avevo detto quello che pensavo, quello che provavo, quello che mi aveva tormentato per giorni. Guardandola, ho visto un espressione sorpresa, triste, ferita. Con un profondo respiro, ho allora continuato: 

«Comunque, come ho detto prima, sei mia cugina, nonché la mia migliore amica. Non voglio perderti per uno stupido ragazzo. Io ti voglio bene e…se tu sei felice, io sono felice» le ho detto, con un sospiro.

Anche se questo vuol dire morire dentro ogni volta che ti vedo con lui…

Lei ha alzato lo sguardo dal pavimento e ha sorriso, correndo verso di me e saltandomi addosso, abbracciandomi. 

«Grazie Rosie, grazie! Mi dispiace tantissimo, davvero, ma hai ragione, nulla ci dividerà, tanto meno un ragazzo! Non so cosa mi abbia preso, mi farò perdonare, lo prometto. Lo prometto. Ti voglio bene, mi sei mancata da morire!» 

Appoggiata alla mia spalla, la sentivo ancora singhiozzare. Sì, mi era mancata anche lei. Dopo tutto era la mia migliore amica, non potevo farci nulla. E, guardando verso la porta di fronte al mio letto, ho notato che non eravamo le uniche ad essere felici della riconciliazione…Crystal e Neve erano appallottolate nella stessa cuccia, una di fianco all'altra. Non sono riuscita a trattenere un sorriso; si, sarei riuscita a superare questo periodo. Non ero sola e non lo sarò mai. 

 

Più tranquilla e serena del solito, stamattina sono scesa a fare colazione. Finalmente avrei potuto iniziare la giornata in modo positivo, con tutti i miei amici attorno a me, felici e insieme. 

Ma ovviamente, non è stato così. 

«Sì, anche io non vedo l'ora di andare a Hogsmeade! Ci divertiremo da mor--» stava dicendo Hugo, quando un urlo l'ha interrotto. 

«TU!» 

Hugo si è bloccato di colpo e io e i miei amici ci siamo girati di scatto e contemporaneamente. Malfoy era appena entrato in Sala Grande e si stava dirigendo a grandi passi verso di noi…verso Lily. 

«COME HAI POTUTO? COME HAI POTUTO FARCI QUESTO? E' LA TUA MIGLIORE AMICA E IO ERO TUO AMICO!» ha sbraitato, tirando mia cugina per un braccio e costringendola ad alzarsi in piedi. Gli occhi di metà corpo studentesco erano puntati su di noi. 

«Io…» ha iniziato Lily, cercando di tirare indietro il braccio.

«Tu cosa? TU COSA?!» ha continuato allora Malfoy, strattonandola. Io non ci ho visto più.

«Basta! La vuoi smettere? Cos'è successo di tanto grave, Malfoy? Ti sei stufato pure di lei?» gli ho detto io in tono pieno di odio, spingendolo via da Lily e mettendomi in mezzo a loro.

Lui, a quanto pare, non si aspettava la mia reazione, perché è arretrato, con sguardo sorpreso.

«Stufato? Stufato? Pensi sia così? Pensi che io mi sia stufato di te e per questo sia andato da lei? Pensi che io sia andato da lei? E la difendi pure? Ha incantato anche te, non è vero? Non puoi pensare veramente che io abbia fatto una cosa del genere…non sapendo quello che provo per te» ha detto, con sguardo ferito. 

Non ce l'ho fatta più. Tutto quello che mi ero tenuta dentro, la mia rabbia, il mio dolore, la mia frustrazione, mi hanno riempita in una volta e sono esplosa.

«Come ti permetti? Come?! Come ti permetti di dirmi che mi ami ancora dopo quello che mi hai fatto? Come puoi? Non solo mi hai fatto soffrire, mi hai usata, mi hai fatto litigare con la mia migliore amica e mi hai distrutta completamente. E ora hai pure il coraggio di dire che provi ancora qualcosa per me e di incolpare Lily? Mi dispiace avvisarti che non si sbaciucchiava da sola in giro per la scuola. Era con un ragazzo, vediamo un po' se mi ricordo chi…oh, aspetta un attimo. Tu. » 

Lui mi ha fissata negli occhi. Eravamo a pochi centimetri di distanza e io tremavo. La mia mano pizzicava, pronta per dare uno schiaffo a quella faccia tanto perfetta. Come si permetteva di avere quell'espressione? Aveva pure il coraggio di fingere di essere ferito per quello che gli stavo dicendo? Di riversare tutta la colpa su Lily? 

«Tu credi a quella bugiarda invece che a me» ha sussurrato, con voce spezzata. 

Immagino che il mio cervello abbia preso quella frase come un permesso per far scattare la mia mano verso la sua faccia, dove un sonoro schiaffo ha lasciato un segno rosso. 

«Cosa succede qui? Weasley! Malfoy! Diamoci una calmata!» è arrivata la McGrannit sbraitando e dividendoci. «Da  voi, signorina Weasley, proprio non me lo aspettavo. Tornate subito a sedervi o uscite di qui! Cinque punti in meno a Serpeverde e Grifondoro!»

Perfetto. Ci mancava solo questo.

«Ci scusi, signora Preside. Non accadrà più» ha detto Malfoy, per poi voltarsi e andare via. 

Io ho fatto lo stesso, tornando a sedermi con i miei amici. Guardando Lily, ho notato uno sguardo colpevole sul suo viso. L'ho abbracciata.

«Stai tranquilla, tesoro. Lo so che non è colpa tua e che non sei una bugiarda, lascia perdere quell'idiota.» le ho sussurrato all'orecchio, accarezzandole i capelli. 

 

La giornata è poi passata abbastanza tranquilla, anche se la tensione per quello che era successo non mi ha più abbandonata. 

Anzi, è aumentata, ora di sera.

Perché? Beh, per una semplicissima lettera trovata sul davanzale della mia finestra pochi minuti fa, scritta in quella elegantissima e ordinatissima calligrafia che mai più avrei potuto dimenticare.

"Ho bisogno di parlarti. Hai sentito la sua versione della storia, adesso tocca a me. Sabato, durante le due ore di ronda che abbiamo insieme. 

S.M."

 

Beh, ora, non mi resta che aspettare.
 

Sempre tua, 

Rose.

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Capitolo 25
*** Capitolo 24. ***



CAPITOLO 24

 

6 Febbraio 2026 


Caro diario, 

lo so, lo so, avevo promesso che ti avrei scritto sabato sera, subito dopo aver parlato con Scorpius...ma proprio non ci sono riuscita. 

Eppure ora sono qui! 

Gli allenamenti di Quidditch mi chiamano, per cui non stiamo qui a perdere tempo con giri di parole e arriviamo al succo della questione: Sabato e la ronda con Scorpius. 

Come ogni Sabato, alle 8 precise sono uscita dalla Sala Comune, ritrovandomi Malfoy di fronte. 

«Incredibile, puntale oggi» ho detto, con voce piatta, superandolo a grandi passi. «Io controllerò l'ala Nord del Castello, tu puoi andare a Sud. Se c'è qualche problema...» ho iniziato a dire, ma lui non mi ha lasciato nemmeno finire la frase.

«Rose. Per favore. Dammi la possibilità di spiegare» ha detto, prendendomi per un braccio, mentre scendevamo le scale.

Io l'ho tirato via. «Non mi toccare. Vuoi parlare? D'accordo, parliamo. Alla fine delle scale arriviamo al- » ho provato ad iniziare, ma nuovamente sono stata interrotta. Questa volta, però, non era colpa di Malfoy. 

Ad interrompermi, erano state le scale. La voce di mio papà mi è rimbombata nella testa: "Attenta tesoro...alle scale piace cambiare!“ 

«Dannazione!» ha imprecato Malfoy, mentre mi sorreggeva per evitare che cadessi. «Buona fortuna ad aspettare che gli torni la voglia di mettersi a posto» ha poi continuato, riferendosi alle scalinate.

Io mi sono guardata intorno, cercando di trovare una soluzione. 

«Beh, iniziamo a vedere da questa parte, magari troviamo una strada secondaria» 

Incredibilmente, il biondo Serpeverde mi ha seguita senza alcuna esitazione. Superata una porta, eccoci in un lungo corridoio non troppo ben illuminato, che mi trasmetteva una sensazione familiare, anche se non riuscivo a capirne il motivo...e poi, dopo una quindicina di passi, ecco la statua della Strega Orba.

Non ci posso credere, ho pensato. Ovvio che quel corridoio mi sembrava familiare...ci trovavamo nientemeno che al corridoio del terzo piano, alias il luogo del nostro primo bacio.

Io mi sono portata una mano alla fronte e, in contemporanea, Scorpius ha parlato. «Incredibile, vero? Sembra quasi che qualcuno stia giocando con noi e con la nostra capacità di mantenere il controllo» 

Io l'ho guardato incredula. Aveva appena espresso a parole quello che il mio cervello aveva solo avuto il coraggio di pensare. 

«Beh, visto che il destino ha deciso di stare dalla mia parte per una volta, non ho intenzione di sprecare altro tempo. Hai ricevuto la mia lettera, qualche giorno fa?» mi ha chiesto. 

Io ho annuito. «Sì, ma...» 

«No, Rose, ma un corno. Ora mi ascolti. La bugiar- tua cugina» si è corretto, ovviamente evitando di farmi arrabbiare ancora prima di iniziare a parlare, « l'hai ascoltata, ora ho il diritto di essere ascoltato anche io.» 

La sua logica non faceva una piega. Quindi, ho semplicemente taciuto, appoggiandomi al muro dietro di me. Poi l'ho fissato negli occhi, dandogli silenziosamente il permesso di parlare. 

«Bene» ha detto allora. Poi, con un profondo respiro, ha iniziato il suo monologo. 

«Rose, io ti amo. Vorrei che queste due semplici parole potessero bastare a farti capire ogni cosa. Ma a quanto pare non è così, quindi proverò a spiegarti diversamente.» 

Così ha iniziato e, insieme alle sue parole, anche le mie lacrime hanno iniziato a venire a galla, sentendosi finalmente libere di uscire e di mostrarsi apertamente a colui che per giorni ormai aveva causato loro di scorrere come torrenti lungo le mie guance, ormai quasi perennemente umide. 

«Il solo pensiero di farti soffrire mi uccide. Lo so, lo so che prima di qualche mese fa eravamo come Auror e Mangiamorte; ma cosa posso farci? All'amor non si comanda. Da quando mi hai sfidato a baciarti, dopo aver scoperto della "cotterella" che avevi per me al primo anno, una strana sensazione mi ha pervaso ogni volta che mi trovavo nelle tue vicinanze. Dovevo averti, dovevi essere mia. Il fatto che McInally ti girasse intorno in continuazione mi faceva andare in bestia e, grazie ad Al, sono riuscito ad organizzare il piano della festa in maschera, per darmi l'occasione di dimostrarti che anche io, in fondo, non ero solo uno stronzo Serpeverde viziato, ma che ero in grado di farti innamorare di me.» 

A questo punto, si è fermato un secondo, concedendosi il tempo di prendere qualche profondo respiro, come se volesse cacciare via il groppo che, sapevo, gli bloccava la gola, come in quel momento stava esattamente succedendo a me. 

« Quello che è successo con Lily, non è altro che un grosso, gigantesco sbaglio. Io non l'ho mai voluta, Rose, mai. Avrei potuto averla, era più che ovvio che lei mi desiderasse; pur uscendo con Lysander non ha mai smesso di fissarmi, di uscire con Al ogni volta che sapeva io fossi nei dintorni, di mandarmi quelle occhiatine che solo voi ragazze sapete mandare. Non sarò un Corvonero, ma non sono completamente stupido. E l'altro giorno, mi ha avvelenato. Rose, ti giuro quello che vuoi, che se avessi avuto pieno potere delle mie azioni nulla di questo sarebbe mai successo. Ma mi ha avvelenato, ha approfittato di un mio momento di distrazione per somministrarmi un filtro d'amore e farmi fingere di amarla. Ma ora non funziona più, anche lei lo sapeva che non sarebbe mai durata, perchè nulla di quello che è successo tra noi è mai stato vero. E mai lo sarà, perchè il mio cuore appartiene a una e una sola Rossa. E, per essere più precisi, quella con dei fantastici boccoli che le contornano il viso e che la rendono la più meravigliosa creatura mai esistita.»

A quel punto, non sapevo cosa dire. Eravamo vicini - davvero vicini - e potevo sentire il suo respiro sul mio viso. I miei occhi, seppur appannati, non riuscivano a staccarsi dai suoi, quei bellissimi e profondissimi occhi grigio-azzurri che tanto amavo.

E loro amavano me, lo potevo vedere. In quei due pozzi luminosi potevo vedere passione, tristezza, amore e dolore, gli uni mischiati con gli altri. 

Eppure come potevo credergli? Come potevo credere che mia cugina, la mia migliore amica, avesse avvelenato il mio ragazzo in modo che agisse come se fosse innamorato di lei? 

La mia mente non lo voleva accettare, ma il mio istinto, in fondo in fondo, un pochino ci credeva eccome. 

«Scorpius, io...come posso crederti? Lo capisci che lei è mia cugina e la mia migliore amica? Come posso davvero credere che mi abbia fatto una cosa del genere?» gli ho risposto, la voce rotta da leggeri singhiozzi. 

Lui mi ha lanciato un'occhiata esasperata. «Io ti amo, Rose! Ti amo! Come puoi pensare che io possa farti una cosa del genere?!» 

Ora non era più calmo, non era più lì, a pochi centimetri da me, a fissarmi negli occhi. Ora stava camminando avanti e indietro, senza fermarsi, passandosi la mano nei capelli. 

«Davvero, non riesco a capirti. Come puoi affermare di amarmi e poi credere a lei?» mi ha chiesto. Sfortunatamente, non era una domanda retorica, da come il suo sguardo mi ha fatto capire. 

«Io...sì, hai ragione. Ti amo, e non sarà facile superare questa cosa. Ma voglio anche un bene dell'anima a mia cugina e non voglio perderla per nulla al mondo» 

Fermandomi un attimo per riflettere, delle parole lette quel pomeriggio sul mio libro di letteratura inglese babbana preso da casa mi è tornata alla mente.

"You can't start the new chapter of your life if you keep re-reading the last one. - Non potrai mai cominciare un nuovo capitolo nella tua vita se continui a rileggere l'ultimo." 

Com'era l'ultimo capitolo della mia vita? Cosa lo caratterizzava? I miei amici. Lily, la mia migliore amica. Ragazzi. Scorpius, il mio ragazzo. E ora? Ora era tutto diverso, eppure io continuavo a pensare a loro come in passato, come se nulla fosse successo. 

Così, improvvisamente, mi è venuta un'idea. 

«Sai una cosa? Devo iniziare il nuovo capitolo, senza fare caso all'ultimo.» ho detto, guadagnandomi un'occhiata confusa, che ho prontamente ignorato. 

«Dobbiamo chiarire questa cosa, in maniera definitiva. E lo faremo tutti e tre insieme.» 


Sempre tua, 

Rose.

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Capitolo 26
*** Capitolo 25. ***



CAPITOLO 25 


 

14 Febbraio 2026


Caro diario, 

sì, è San Valentino! E, se posso essere sincera, non avrei potuto passare una giornata migliore di questa. 

Sai che avevo deciso, qualche giorno fa, di parlare con Scorpius e Lily, tutti e tre insieme, per chiarire ogni cosa? Beh, ho dovuto rimandare. Solo di qualche giorno, però; Scorpius mi ha promesso che, non appena superato San Valentino, avremmo parlato.

Il perché della sua richiesta ancora non mi era chiaro...fino a questa mattina. 

Mi sono svegliata di buon'ora, come sempre, e anche particolarmente di buon umore. 

«Ma buongiorno, tesoro!» ho detto alla mia gattina, una volta alzatami dal letto. «Guarda un po' cos'ho qui...» ho aggiunto subito dopo, per poi far apparire dal nulla un bel e morbido orsetto, decorato da un rossissimo cuore con la scritta "Buon San Valentino".

«A quanto pare anche quest'anno sono single...vuoi essere il mio Valentino?» le ho detto, con un sorriso, vedendo come si fosse subito accoccolata al suo nuovo giocattolo.

Guardandomi intorno ho notato con tenerezza che Lily dormiva ancora. Avevamo avuto un allenamento stremante il giorno prima e mia cugina aveva davvero dato il massimo. Se c'era una cosa in cui lei e suo fratello si assomigliavano, era la voglia di vincere la coppa di Quidditch. 

La lascerò dormire ancora un po' , ho pensato, dicendomi che anche se avesse saltato la prima ora di Pozioni l'avrei sempre potuta aiutare in seguito.

Aperto il mio armadio per scegliere cosa indossare, ecco Crystal apparire da sotto un maglioncino rosso piegato sul primo scaffale. 

«Oh Merlino santissimo! Crystal! Mi hai fatto prendere un infarto! Per tutti i Boccini d'Oro...» 

Lei, di tutta risposta, ha miagolato allegramente, indicandomi con il muso il maglioncino che poco prima era stato il suo nascondiglio. 

«Ah, te la ridi, eh? Brutta antipatica...me la pagherai!» le ho detto, ridendo. Poi prendendo i vestiti, ho aggiunto: «E tutta questa fissazione? Vuoi che lo indossi? E rosso sia, immagino anche tu sia stata colpita dall'atmosfera!» 

Dopo circa mezz'ora sono uscita dalla mia stanza, pronta per iniziare la giornata. Da quando avevo parlato con Scorpius mi sentivo meglio, pronta a riprendere la vita nelle mie mani.
In aggiunta, davanti alla porta della mia stanza, un bellissimo mazzo di fiori mi aspettava, con un bigliettino. 

 

"Mi spiace il fatto di esserci allontanati...spero tu mi possa perdonare. Buon San Valentino, Campionessa. Con affetto, Seth." 


Quanto non era tenero quel ragazzo? Dovevo davvero ripensarci su, riguardo a lui. 

Messo da parte il mazzo di fiori, sono finalmente scesa. Arrivata però in Sala Comune, l'atmosfera mi ha colpita. C'era troppo silenzio, pur essendo solo le 7.30 di mattina...

«Hey Rose! Eccoti finalmente!» ha esclamato una voce.

Ed eccomi perdere altri 10 anni della mia vita per la paura.

«Per tutti i Draghi della Norvegia, Albus! Cosa diamine ci fai qui?!» ho esclamato io, rivolgendomi a mio cugino, il quale mi fissava dalla porta della Sala Comune. 

«Eh, lo vedrai presto...non sai quanto mi ci è voluto a far riaddormentare tutto il tuo dormitorio...»

«Tu hai fatto cosa?!» ho urlicchiato incredula.

«Tu non ti preoccupare, si sveglieranno tra poco. Per cui muoviti ed esci da quel ritratto!»

Io gli ho semplicemente lanciato un'occhiata confusa, per poi seguire il suo comando. Prima di raggiungere l'uscita mi ha però fermata.

«Ah, e Rosie? Bel maglioncino» 

Appena superato il buco del ritratto, un buonissimo profumo di fiori mi ha inondata.

Rose.

Avrei riconosciuto quel profumo ovunque. Anche se può sembrare scontato, le rose erano davvero il mio fiore preferito; le rose rosse. 

E in quel momento, i miei occhi non vedevano solo una rosa rossa. Petali e petali mi circondavano, accompagnati dal loro buonissimo profumo. 

Dopo qualche secondo, scomparsi. Già mi stavo per rattristare quando eccoli riapparire un poco più avanti. Sembrava quasi volessero essere seguiti...

E così ho fatto. Lo so, Diario, chi si metterebbe mai a seguire dei petali di rosa fluttuanti alle 7.15 di mattina? 

La sottoscritta. 

Dopo aver sceso un paio di rampe di scale, attraversato qualche corridoio e qualche occasionale porta, eccomi che mi ritrovo all'aria aperta. 

Su una balconata, di preciso. Una balconata che dava su tutto il parco della scuola, lasciandomi senza parole dal panorama mozzafiato.

«Buon San Valentino» 

Quasi ho rischiato di cadere giù dal balcone. Cos'è, era per caso il giorno "spaventiamo Rose fino alla morte" e io non ero a conoscenza? 

«Seth, ti giuro che se questo è uno scherzo...» ho iniziato a dire, ma la voce mi si è bloccata in gola. 

Ovviamente non era Seth il bellissimo ragazzo che stava in piedi di fronte a me; era Scorpius.

«Cos'è, ti aspettavi qualcun altro?» mi ha chiesto, con voce scherzosa, eppure tinta da una leggera sofferenza. 

«Io...no...è solo che...lui...il mazzo di fiori...» ho balbettato, senza però riuscire a comporre una frase completa.

Quanto. Era. Sexy. 

Oh, caro Diario, non so nemmeno se posso esprimerlo a parole.

Indossando un completo nero elegantissimo, Scorpius sembrava un modello delle più importanti case di moda. Capelli perfettamente disordinati, smoking nerissimo e camicia bianca, mi mandava in palla il cervello. 

«Stai tranquilla, va bene così. E' normale che più di un ragazzo sia pazzamente innamorato di te» ha detto avvicinandosi a me. Poi, facendo apparire una rosa - un'altra - dal nulla, me l'ha porta, avvicinando il suo viso al mio ancora di più. 

«Buon San Valentino, amore.»

In quel momento, ogni mia barriera è crollata. Quei muri che per settimane avevo costruito e rinforzato erano crollati, tutti d'un colpo. Non sono riuscita a trattenermi.

E l'ho baciato. 

All'inizio sembrava sorpreso e non ha ricambiato. Ma dopo pochi secondi, ripresosi...per Merlino se ha ricambiato! Con un bacio pieno di passione, di gioia, di liberazione. 

Staccatici, dopo qualche minuti, siamo rimasti abbracciati, a fissarci negli occhi. Le sue braccia erano intorno a me e le sue mani erano appoggiate alla fine della mia schiena, ancora chiuse intorno a quell'unica rosa piena d'amore che era stata capace di distruggere un muro di dolore.

Le mie, come uno specchio, erano accinte attorno a lui. Così, stretti l'uno all'altra, i corpi che aderivano completamente, potevo sentire il suo cuore battere, come se fosse il mio. 

E forse era proprio così. Forse, era proprio mio. 

«Ti amo, Rose Weasley. Lo so, l'ho detto varie volte ormai, ma ha davvero significato. Io...io ho provato a pensare a qualcos'altro da dirti, qualcosa di diverso. Qualcosa che avesse a che fare con quanto sto bene quando sono con te; qualcosa che avesse a che fare con quanta gioia e sollievo mi dia sapere che tu non hai verso di me i pregiudizi che la maggior parte della gente ha per colpa di mio padre; qualcosa che avesse a che fare con quanto tu sia dannatamente sexy e quanto mi faccia impazzire ogni piccola particella del tuo corpo. E, beh, l'unica cosa che sono riuscito a trovare e che davvero racchiuda tutto questo non sono altro che queste due paroline, di nuovo. Io...io ti amo e basta. Io...» 

Erano lacrime, quelle che vedevo brillare nei suoi occhi? Se c'era qualcosa che mai, mai, nella mia vita mi sarei aspettata di vedere, era Scorpius piangere. Scorpius Hyperion Malfoy, piangeva. Di gioia. Grazie a me

Sì, c'erano un miliardo di cose che avrei voluto dire in quel momento. Che dico un miliardo, molte di più. Ma nulla poteva davvero esprimere ciò che pensavo, ciò che provavo. 

Così l'ho semplicemente baciato. Non uno dei soliti baci, però. Non c'era fretta, follia, eccitazione, in questo bacio. 

Invece, c'era solo e solamente amore. 

«Ti amo anche io, Scorpius Malfoy, come non ho mai amato nessuno»

Ho mai accennato quanto odio la scuola, a volte? Beh, lo ribadisco qui. Perché ovviamente, cosa poteva interrompere quel momento perfetto se non il suono della campana? 

«Ugh. Pozioni alle prime due ore...non credo riuscirò a superare questa giornata!» ho sbuffato, appoggiando la fronte al suo petto.

Lui ha ridacchiato, accarezzandomi i capelli. «Oh, stai tranquilla, bellezza...se il mio piano procede per la sua strada non sarà difficile arrivare a sera» ha detto.

Io ho alzato la testa per guardarlo, confusa. 

«Tu non ti preoccupare. Vai a lezione ora, ci vediamo tra due orette» ha terminato, rompendo l'abbraccio e porgendomi la rosa e dandomi un bacio sulla fronte.

«Scusa tu non vieni?» gli ho chiesto, mentre ormai lui si allontanava.

«Ho una faccenda da sbrigare!» mi ha urlato lui, per poi girarsi e correre via. 

Pozioni non è stata particolarmente interessante oggi, o almeno per me. Abbiamo trattato le Pozioni d'Amore - ovviamente - e la maggior parte delle ragazze in classe fremeva di eccitazione. Tutte tranne Lily, la quale sembrava piuttosto tesa. 

Magari è tesa per non essersi alzata in orario... ho pensato. 

Anche se poi, ad essere sincera, il mio inconscio ha aggiunto: O magari è l'argomento trattato oggi, quello che la rende nervosa...

Fatto sta che, dopo due lunghissime ore, come al solito mi stavo dirigendo verso l'uscita dei sotterranei, pronta per la mia lezione successiva. 

«Hey, Weasley! Ferma!» mi sono sentita chiamare. Solo una persona mi chiamava Weasley in quel modo...

«Si, Malfoy?» ho chiesto, voltandomi a guardarlo, sorridendo. 

Lui mi ha sorriso di rimando. «Tu non vai da nessuna parte adesso. Tu vieni con me.»

Io ho alzato un sopracciglio. «Oh, certo...e lo dici tu alla prof. McGranitt?» ho ribattuto io, pensando di aver messo fine alla cosa.

Il suo sorriso, però, si è allargato. «Già fatto» ha detto.

«Tu cosa?» gli ho chiesto, incredula. 

«Ho chiesto alla McGranitt se fosse d'accordo a farti saltare una giornata di scuola per andare a fare delle ricerche al di fuori delle mura. E, beh, essendo noi due studenti modello...ha accettato. Siamo entrambi giustificati per l'intera giornata!» ha esclamato, abbracciandomi e alzandomi da terra, facendo poi una giravolta su se stesso. 

Io sono scoppiata a ridere. «Oh, Malfoy, non smetterai mai di stupirmi!» ho esclamato.

«Direi proprio di no, Weasley!» 

E, in effetti, avevo ragione. Dopo aver ricevuto la buona notizia, mi ha preso per mano e mi ha portato fuori dalle mura, quel tanto perchè ci fosse possibile smaterializzarci. Lo so, in teoria non siamo ancora maggiorenni e non abbiamo il permesso di farlo...ma siamo entrambi in grado, quindi perché no? Non nuoceva a nessuno accorciare un po' il percorso.

Comunque, dopo pochi secondi, eccoci su una collina, affiancata da un bosco. 

«Dove siamo?» ho chiesto. 

«Voltati.» mi ha risposto. E, ancora una volta, l'ho ascoltato senza esitazione. 

«Wow.» 

Tutta Hogwarts, giardini, lago nero e Hogsmeade compresi, si estendeva davanti ai miei occhi. Potevo vedere i piccoli puntini degli studenti spostarsi lentamente in lontananza, i primini allo stadio da Quidditch per le lezioni di volo...

«Non è stupendo? Spesso, durante l'estate, vengo qui per pensare. A...casa...è tutto sempre troppo teso, troppo rigoroso. E quindi mi rintano qui» ha detto, abbracciandomi da dietro. 

«E' meraviglioso» ho sussurrato io. Poi, voltandomi verso di lui, ho aggiunto: «Tutto questo è fantastico, Scorpius. Io...non so davvero cosa dire. Il fiore, la richiesta alla McGranitt, questo...io...io ti amo» ho detto. 

Aveva davvero ragione. Non c'erano parole migliori di quelle. 

«Shh...vieni qui » ha sussurrato allora lui, stringendomi ancora di più a lui e trovando le mie labbra.

Finalmente, dopo giorni e giorni, ci siamo amati di nuovo, con passione e con amore, come se il contatto con l'altro potesse guarire le ferite e il dolore provato in tutto quel tempo.

Scorpius aveva preparato ogni cosa, su quella collina. Un paio di coperte, una tovaglia con un cestino da picnic sopra, delle candele, petali di rosa sparsi ovunque, musica...

E' stato davvero una giornata eccezionale. 

La sera, dopo essere tornati a castello, il mio Valentino mi ha riaccompagnata in Sala Comune. 

«Vorrei poter passare la notte con te...» mi ha sussurrato all'orecchio.

Al solo pensiero, un brivido di piacere mi ha attraversata. Dandogli un lungo bacio, l'ho poi allontanato da me. 

«Vai, va. Che tra poco il mio buon senso se ne va a quel paese e ti porto dentro con me»

Lui mi ha lanciato quel suo sorriso di sbieco che tanto amavo. «Beh, se la metti così...» 

Dopo averlo baciato l'ennesima volta, mi sono girata, entrando per metà nel buco del quadro, il quale già cominciava a lamentarsi per il troppo tempo che ci stavamo mettendo. 

«Grazie ancora per la fantastica giornata. Buonanotte, ti amo!» gli ho detto, osservandolo con passione. In quel momento l'idea di dover passare anche solo poche ore lontana da lui mi sembrava una pazzia. 

«Buonanotte anche a te, amore. E Buon San Valentino» mi ha risposto lui, continuando ad osservarmi, mentre mi voltavo per entrare in sala comune. 

«Ah, Weasley?» ha aggiunto dopo pochi secondi.

«Sì, Malfoy?»

«Adoro il tuo maglioncino.» 

Buon San Valentino, caro Diario. 

A presto!

Sempre tua, 

Rosie.

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Capitolo 27
*** Capitolo 26. ***



CAPITOLO 26
 



25 Febbraio 2026
 

Caro Diario, 

ciao! Scusa la mia lunga assenza ma il Quidditch mi sta sfinendo. Ho un sacco di novità da raccontarti! 

Prima di tutto, ho parlato con Lily e Scorpius. 

Indovina un po'? Scorpius aveva ragione. Lily mi ha mentito, ha tradito la mia fiducia, più di una volta...ma ecco com'è andata. 

Mercoledì scorso sono scesa a fare colazione un po' prima, accompagnata da un'assonnata Lily e pronta ad incontrare Scorpius in Sala Grande. 

C'eravamo messi d'accordo la sera prima, ovviamente senza far sapere nulla a mia cugina.

«Aww, Rosiee...perché mi hai fatto alzare così presto? Ieri tu e Seth ci avete dato dentro ad allenamento e ho i muscoli che ancora mi fanno male...» si lamentava la piccola Potter, mentre scendevamo le scale. 

«Tranquilla, tra poco lo capirai.»

Arrivate davanti al grande portone, ecco il mio ragazzo che ci aspetta, puntuale. 

Una volta ogni tanto è in orario anche lui,  ho pensato, sorridendo.

«Hey» 

Il tono del biondo Serpeverde non era certo tra i più allegri.

«Rose...tutto questo che cosa significa?» mi ha chiesto mia cugina, forse iniziando a realizzare.

«Questo, Lily, significa chiarimento. Definitivo.»

Lei non ha detto nulla, ma ha semplicemente seguito me e Scorpius fuori, sotto il porticato del cortile d'ingresso. 

Dopo averli fatti sedere su due delle molte panchine di pietra sparse per il cortile, mi sono piazzata di fronte a loro, senza dire una parola, spostando il mio sguardo dall'uno all'altra e viceversa.

«Bene. Cominciamo con il dire che ho perdonato entrambi, a prescindere, e che quindi mi aspetto totale onestà. Quello che salterà fuori oggi - perché qualcosa salterà fuori, statene pur certi - non cambierà l'amicizia o l'amore che provo per voi. Tutto chiaro?» 

Gli altri due hanno annuito. 

«Perfetto. Scorpius, iniziamo da te. Dammi la tua versione dei fatti» ho detto, appoggiandomi al muretto che correva lungo il porticato. 

Il mio ragazzo ha allora cominciato a raccontare, parlando di come non si ricordasse molto di quei giorni, ma avesse solo una vaga idea di come Lily avesse versato la pozione d'amore nel suo calice a colazione a sua insaputa e da quel momento lui non avesse visto altra ragazza al di fuori di lei. Mi ha raccontato di come si ricordasse di aver inciso i loro nomi sulla Grande Quercia che cresce sulle sponde del Lago Nero e di come in quel momento qualcosa gli avesse solleticato il cervello, una consapevolezza di come fosse tutto sbagliato, tutto innaturale…ma lui l'aveva scacciata, non voleva farsi rovinare il sogno da uno stupido pensiero come quello. 

La cosa, devo ammettere Dario, mi ha colpito come una sottile freccia nel cuore, una di quelle appuntite, che penetrano a fondo. Quella era la nostra Quercia, il nostro luogo…e ora, a quanto pare, non lo era più. 

Lily, in tutto questo, semplicemente ascoltava, gli occhi che piano piano le diventavano sempre più lucidi. 

«…E poi una mattina tutto era scomparso, mi sono svegliato con il mal di testa e girando la testa ho notato una foto mia e di tua cugina sul comodino. Non capendo ho chiesto ad Al e lui mi ha spiegato tutto, ed è stato lì che sono corso in Sala Grande per parlarti e dirti tutto. E…beh, poi il resto lo sai anche tu» ha terminato Scorpius. 

Io, che ancora fissavo il vuoto dietro di lui, non ho detto niente per qualche minuto. Come poteva essersi inventato tutto ciò? Ed essere così consistente nelle sue bugie? Era già la seconda volta che mi raccontava questa storia e non aveva cambiato nulla, se non l'aggiunta di qualche dettaglio in più…

«Lily, comincia pure» ho detto, senza però girarmi.

Non sentendole dire nulla, ho poi posato lo sguardo su di lei. Mia cugina aveva lo sguardo basso con le lacrime che, scendendole lungo le guance, cadevano a terra, lasciando il segno sul pavimento di pietra. 

«Lily?» 

«Oh, Rosie!» ha esclamato lei, prendendosi il viso tra le mani e iniziando a parlare. «Quello che ha detto Scorpius è tutto vero, ogni cosa, dalla pozione nel suo succo di zucca all'incisione sulla Quercia; io volevo averlo, per una volta volevo che fosse mio, che il ragazzo per cui avevo una cotta pazzesca ricambiasse. Speravo che, magari, dopo aver passato qualche giorno con me sotto effetto del filtro d'amore, anche lui iniziasse a ricambiare i miei sentimenti, per davvero…ma ovviamente non è stato così, anche perché nel suo cuore non c'è più spazio per nessun'altra ragazza, nessun'altra a parte te» 

Io ero senza parole. Sinceramente me lo aspettavo…però faceva male comunque, mi faceva soffrire sentirle dire queste cose. Ancora non potevo capire come avesse potuto…

«Rosie, mi dispiace. Mi dispiace da morire. Ti ho già detto che sono stata una stronza e lo intendo davvero. Non so nemmeno io come ho potuto farti una cosa del genere, sei mia cugina, sei la mia migliore amica…non so davvero cosa mi sia preso. Spero solo che tu mi possa perdonare, una seconda volta, sapendo tutta la verità»

Così ha finito di parlare, sempre tra i singhiozzi, e così io ho annuito. Le avevo già sentite quelle parole. Mi ricordavano molto quelle che mi aveva detto qualche settimana prima, su in camera. Eppure questa volta, come lei stessa aveva sottolineato, non c'era più nulla da nascondere, nessuna verità occulta. 

Con un profondo respiro, ho capito che era il mio turno di parlare. 

«Lily. Scorpius. Come ho detto prima di iniziare tutto questo, io vi ho già perdonati entrambi, a prescindere. VI amo entrambi, moltissimo, e non posso e non voglio perdervi. Quello che mi hai confessato mi fa soffrire da impazzire, Lily, » ho confessato, facendole aumentare i singhiozzi sommessi, «ma va bene così, la vita non è sempre facile e piacevole. Tutto quello che volevo era semplicemente…la verità.» 

Lei è scattata in piedi, venendo ad abbracciarmi e affondando il viso nei miei capelli. Io le ho accarezzato la testa, cercando di tranquillizzarla. 

Sì…potevo superare questa cosa. Forse, dopo tutta, quella uscita più distrutta da tutto questo è stata proprio lei e non io. 

Guardando Scorpius da sopra le spalle di mia cugina gli ho lanciato uno sguardo pieno di amore e di messaggi silenziosi. Lui ha annuito e, con un mezzo inchino, e un "Ti amo" labiale, si è voltato e si è iniziato ad incamminare verso il castello, lasciando a me e a mia cugina il tempo di tranquillizzarci. E riflettere.



Ma, caro Diario, ho anche altre novità da raccontarti. 

Ieri è arrivata una ragazza nuova a scuola. Si chiama Alessia Marino, ha 14 anni e viene dall'Italia. 

Lo so, non è bellissimo? 

E indovina un po' in che casa è stata smistata? Grifondoro! Sarà a nuova compagna di stanza mia e di Lily. 

Ma fammi spiegare bene com'è andata. 

Venerdì ero in classe, precisamente nell'aula della professoressa Babbling, quando la McGranitt è apparsa alla porta. 

«Oh, Minerva. Posso fare qualcosa per te?» ha chiesto educatamente la prof. di Antiche Rune. 

«Ciao, Bathsheda. Posso rubarti la signorina Weasley per un secondo?» ha risposto la Preside, attirando la mia attenzione.

«Certamente. Signorina Weasley.» 

Con il permesso della professoressa ho allora seguito la Preside fuori dall'aula, onestamente felice di perdermi qualche minuto di Antiche Rune. 

Lì fuori, però, non c'era solo la McGranitt ad aspettarmi. Una ragazza all'incirca alta come me, capelli lunghi e scuri, occhi neri e viso dolce, era in piedi li con lei.

«Rose, lei è Alessia, Alessia Marino. Alessia, questa è Rose Weasley. Siccome sei stata assegnata alla Casa di Grifondoro ho deciso che starai in camera con la signorina Weasley e la signorina Potter. Bene, direi che ora posso lasciarvi sole...dovete conoscervi un po'» ha detto, presentandoci e osservandoci con un sorriso compiaciuto. «Siete entrambe scusate dalle lezioni del resto della giornata, potete andare.» 

Io puoi immaginarti quanto fossi felice. Non conoscevo questa nuova ragazza per nulla, eppure già mi stava simpatica. Beh, onestamente chiunque in grado di salvarmi da un'altra noiosissima mezz'ora di Antiche Rune e da un'ora di Aritmanzia mi sarebbe simpatico a prescindere. 

«Allora, Alessia giusto?» ho iniziato, tanto per rompere il ghiaccio. 

Lei ha annuito. Ci stavamo incamminando verso la Torre Grifondoro per andare a sistemare le sue cose. 

Le ho sorriso. «Come mai hai deciso di venire ad Hogwarts solo ora?» le ho chiesto, sinceramente curiosa. Non è solito ricevere nuovi studenti, soprattutto a secondo semestre inoltrato. 

«Purtroppo la mia scuola è stata chiusa» ha detto, con una leggera sfumatura di malinconia nella voce. «I miei genitori però non ne hanno voluto sapere di mandarmi ad una scuola babbana e perdere quello che avevo già imparato alla Vittorio Emanuele II, la Scuola di Magia e Stregoneria di Milano...ho detto qualcosa che non va?» ha poi aggiunto, notando la mia reazione. 

Io mi ero bloccata di colpo, avevo smesso di camminare e la fissavo a bocca aperta. 

Era Italiana, veniva da Milano! Se non me lo avesse detto non lo avrei mai capito, aveva un'accento perfetta. 

«Tu sei italiana!» ho esclamato, guadagnandomi un mentale "Capitan Ovvio".

«Già...» ha detto lei, con un sorriso divertito. 

«Ma è fantastico! Ora ho anche un'amica italiana...oh, Hogwarts non smetterai mai di stupirmi!» ho detto allora, saltellandole affianco e prendendola a braccetto. 

«Allora...da che domanda vuoi cominciare?» ho detto, facendola scoppiare a ridere.

Oh si, caro Diario, prevedo la nascita di una davvero interessante amicizia. 

Sempre tua, 

Rosie.


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Lo so, è un capitolo strano. Soprattuto la seconda parte, giusto? 

Ma fidatevi di me, ogni cosa ha un suo perché (;

A presto, 

Crystal.


 

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Capitolo 28
*** Capitolo 27. ***



Capitolo 27

 

8 Marzo 2026 


Caro Diario, 

finalmente ti ho ritrovato! Che spavento mi hai fatto prendere…pensavo di averti perso per sempre. 

Quante novità, in queste poche settimane…ma parliamo di una cosa per volta.

Innanzitutto, Alessia. Ti ricordi di lei, diario? 

Sì, è la studentessa italiana arrivata poco tempo fa. Come avevo previsto, è davvero una ragazza fantastica. Simpatica, allegra…si è integrata bene nel gruppo. 

E, soprattutto, mi ha portato delle notizie davvero interessanti. 

«Allora, raccontaci! Com'è l'Italia? La tua scuola è come Hogwarts? Anche voi giocate a Quidditch?» ha iniziato ad interrogarla Hugo, superato l'imbarazzo iniziale. 

Sono quasi sicura al cento per cento che abbia una cotta per lei…anche se magari è un po' presto per dirlo.

«Haha ovvio che abbiamo il Quidditch! Scherzi? Amo giocare…» ha iniziato, con un sorriso. Lo stesso, però, è sparito quasi all'istante. «Per quanto riguarda la mia scuola, sì, diciamo che un po' ad Hogwarts ci assomiglia...assomigliava. Anche se il parco era molto più piccolo e niente Foresta Proibita o Vecchio Platano Picchiatore» ha continuato, con un sorriso amaro. 

«Assomigliava?» ho chiesto io, curiosa.

«Sì…è per questo che sono qui ad Hogwarts, ora. La mia vecchia scuola è stata chiusa…definitivamente.» 

Le otto paia di occhi erano puntate su di lei, miei compresi. 

«Chiusa? E perché mai dovrebbero averla chiusa?» ho chiesto ancora.

Lei ha sospirato. «Non l'hanno solo chiusa, l'hanno distrutta, rasa al suolo. Ora non c'è altro che uno stregato appezzato di terra, invisibile ai non magici e una triste rovina per quelli come noi»

Io non riuscivo ancora a capire. «L'hanno…chi?»

Lei si è guardata intorno sospettosa, come se avesse paura che qualcuno potesse sentirla. Poi, a sussurrato: «I Grimm.»

La mia mente, come una molla, è balzata subito indietro alla mia conversazione con papà di qualche mese prima.

"Sai, non è proprio un periodo bellissimo questo per il mondo magico...o babbano….. Hanno preso il nome da i famosi fratelli Grimm, scrittori di favole babbane. Loro erano maghi, eppure hanno sempre preferito scrivere storie dove il protagonista babbano sconfigge "la strega cattiva"….. Secondo i fratelli il mondo magico era una cosa fantastica, facendone parte loro stessi; erano però convinti che dovessimo nasconderci ancora di più, adattarci alle vite dei babbani e non far venir loro nemmeno il minimo dubbio sull'esistenza della magia. E questo, Rosie, è proprio quello che i Grimm di oggi vogliono fare"

Sì, mi ricordavo bene. 

«Non posso credere che siano arrivati a questo punto» mi sono lasciata scappare.

I miei cugini, il mio ragazzo, i miei amici e Alessia stessa si sono voltati verso di me. 

«Sai di cosa sta parlando?» hanno chiesto all'unisono.

«Sai di cosa sto parlando!» ha esclamato Alessia. 

«Ok…pianopianopiano. Credo che una riunione sia assolutamente necessaria…ma non qui e non ora. Stanza delle Necessità, venerdì, mezzanotte?» ho chiesto, guardandomi intorno e trovando tutti annuendo. 

Perfetto. 

Davvero non riesco ad aspettare di sapere ogni cosa che Alessia ha da dirci. Se c'è qualcosa di cui papà non mi ha parlato, lei riempirà le lacune. 

Come possono? Come possono distruggere così una Scuola di Magia? E per quale motivo, poi? Per difendere i babbani? No, non riesco proprio a capire. 

Comunque, vedremo. Domani parleremo tutti insieme e spero che le cose si chiariscano. 

A proposito di cose chiarite…indovina un po' chi ha fatto pace? Sì, Scorpius e Lily! 

E' già da un po' che mia cugina mi chiedeva di andare a parlare con Scorp per convicerlo di perdonarla…ma lui non ne voleva proprio sapere.

«Oh, ora manda te? Non ha nemmeno il coraggio di venire a parlarmi di persona?» mi ha detto ripetutamente. Oggi pomeriggio eravamo in parco, a fare un giro e ha passare un po' di tempo insieme sotto la Grande Quercia, quando il mio Bigliettino Trasmittente ha iniziato a brillare. 

Sì, esatto. Io, Lily e Al siamo riusciti a crearne tre tutti collegati…il Bigliettino Trasmittente è un pezzetto di carta, ovviamente stregato, che ti permette di comunicare con una o più persone semplicemente scrivendo su di esso. Crearlo non è facile…ma quando, durante le lunghe vacanze estive alla Tana, non hai nulla da fare, ogni cosa è possibile. 

In quel momento, solo una scritta in calligrafia molto femminile con tanto di cuoricini come puntini sulle "i" era apparsa sul foglietto bianco :
   

"Convincilo a venire in biblioteca"    
 

«Che dice?» mi ha chiesto Scorpius, appena voltatosi verso di me e vedendomi rimettere il bigliettino in tasca. 

«Oh, nulla di che, è Al che vuole che andiamo in biblioteca ad aiutarlo con quel progetto per Pozioni…» ho detto, abbassandomi per baciarlo sulle labbra. 

«Mk, può decisamente aspettare» ha semplicemente detto lui, sorridendo e tornando ad osservare le nuvole. 

Il Serpeverde era sdraiato a pancia in su sotto la Quercia e osservava il cielo, perso nel suo mondo. Indossava dei jeans un po' sbiaditi sulle ginocchia, una polo bianca con lo stemma dei Malfoy e la felpa verde scuro aperta della squadra di Quidditch della sua Casata. I capelli, disordinati come sempre - credo che il fatto di passare tutto quel tempo con Al non gli abbia fatto troppo bene -, si muovevano al vento. 

Ok, dammi pure della ragazzina innamorata, diario, ma non puoi immaginare quanto splendidamente sexy fosse in quel momento. 

«…cosa? » mi ha chiesto, notando come lo stessi osservando.

Io ho sorriso. «Nulla. Semplicemente mi piace osservarti. Sei davvero dannatamente sexy in questo momento, se devo essere sincera» 

«Oh, finalmente ti sei decisa ad ammetterlo, eh?» ha detto allora lui con un sorriso malizioso, girandosi sul fianco e mettendomi schiena a terra, per poi baciarmi lentamente. 

«Beh, se la cosa può farti piacere, sei proprio splendida anche tu, quest'oggi» mi ha detto, senza allontanarsi un centimetro.

«Oh, solo oggi?» 

Lui ha alzato gli occhi al cielo, sbuffando divertito. Io ho ridacchiato di rimando, prendendolo dal colletto e attirandolo a me, per baciarlo con intensità. 

«Mmmh, come siamo passionali oggi…che il fatto che mi sia ricordato della festa della donna abbia fatto scattare una scintilla ormai spenta?»

Mi sono finta offesa. «Ormai spenta? Come osi!» ho esclamato, rotolando su me stessa e ritrovandomi su di lui. 

«D'accordo, d'accordo, non si è mai spenta…come potrebbe?» ha detto, senza mai smettere di sorridere. «Ti amo, dolcezza.» 

«Ti amo anche io, Malfoy.» Poi, dopo un veloce bacio, sono balzata in piedi. 

«Ma ora dobbiamo andare in biblioteca! Il tuo migliore amico ci aspetta!» 

Appena arrivati e subito dopo aver capito di essere stato preso in giro, il biondo si è voltato verso di me con sguardo incredulo. Lily era seduta al tavolo, con il suo libro di Antiche Rune e… nessuna traccia di Al. 

Il mio ragazzo mi ha lanciato uno sguardo da Dopo facciamo i conti  ed è andato a sedersi al tavolo. 

Io mi sono allontanata, lasciandoli parlare. Non ne posso davvero più della loro guerra fredda…e, a quanto pare, oggi ha finalmente funzionato! Quando sono usciti, si sono salutati con un abbraccio. Veloce, sì, ma sempre un abbraccio. 

Oh, eccolo. Crystal è appena entrata nella mia stanza e si è messa a miagolare davanti alla foto mia e di Scorp che ho sul comodino; il che vuol dire che il biondo mi sta aspettando fuori dall'entrata della Sala Comune. 

Sì, a quanto pare la mia micetta approva la nostra relazione…e ci aiuta con piacere. 

«Grazie, tesoro» le ho detto, dandole un bacetto sul muso. «Magari ti porto un regalino più tardi, che ne dici?» 

Ooh, per tutta risposta sta facendo le fusa e si sta strusciando contro il mio collo.

Caro diario, devo davvero scappare. Ho un appuntamento per la festa della donna, e sono già in ritardo! 

A presto, 

la tua

Rose.

 

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Capitolo 29
*** Capitolo 28. ***


 

CAPITOLO 28



18 Marzo 2023

 

Caro Diario, 

 

che giorni strani che sto passando ultimamente. Sì, la scuola va tutto bene e anche con Scorpius…però non so.

 

Una decina di giorni fa, io ed il gruppo - che ora comprende anche Alessia -  abbiamo avuto una riunione straordinaria. 

 

Verso le 11.30 Scorp è venuto a prendere noi Grifondoro su alla Torre, mentre Al andava dalla sua ragazza e Dom.

 

Avevamo deciso di trovarci tutti davanti alla Stanza delle Necessità, a mezzanotte in punto.

 

«Coraggio, andiamo» ci ha incitate Scorpius. «Abbiamo solo mezzora e speriamo di non trovare inconvenienti»

 

Per inconvenienti, si intende Gazza - un magonò che controlla i corridoi della scuola durante la notte e il giorno, facendo si che nessuno infranga le regole…lavorava a Castello persino ai tempi di papà e mamma, credo sia immortale! - e, peggio ancora, Pix. 

 

«Ho quasi rischiato di andare a sbattere contro il poltergeist mentre venivo qui…grazie a Dio sono riuscito ad evitarlo per un pelo» ha infatti poi aggiunto.

 

A mezzanotte in punto, eccoci tutti e nove davanti alla magica stanza. 

 

«Tutti pronti?» ho chiesto. «Bene. Ora immaginatevi una stanza insonorizzata con posti dove sedersi per ognuno di noi e magari qualcosa su cui prendere appunti. Oh, e anche una pila di recenti edizioni della Gazzetta del Profeta.»

 

Non appena ricevetti l'OK da tutti, chiusi gli occhi e girai la maniglia.

 

Non c'è niente da fare, diario, questa stanza non finirà mai di stupirmi. Davanti ai miei occhi, si apriva un grande spazio delimitato da nove lati, con una postazione unica e perfetta per ognuno di noi su ciascuno di esso ed una sedia girevole al centro.

 

Il primo lato, a partire da sinistra dell'entrata era occupato da un'amaca, sicuramente per Rox; il secondo con una comoda poltrona di pelle reclinabile come quella di papà, ovviamente per Hugo; il terzo, aveva una poltroncina di velluto rosa acceso che praticamente urlava il nome Dominique; il quinto e il sesto erano occupati da due divanetti verdi scuro e, per le occhiate complici che Scorpius e Albus si sono scambiati, sono sicura siano per le due coppie del gruppo; il settimo mostrava una comoda poltrona circolare con tanto di cuscino e coperta, sicuramente per Alessia - era da un po' che mi diceva quanto l'Inghilterra fosse fredda rispetto all'Italia; e l'ottavo, una semplice poltrona tutta pelosa, per Lily. 

 

No, caro diario, non mi sono dimenticata della quarta parete; quella, era occupato da una gigantesca lavagna elettronica, pronta a registrare qualsiasi dato volessimo caricarci. Affianco ad essa, una montagna di Gazzette, cronologicamente divise per mese e giorno di pubblicazione.

 

«E' perfetta.» ha sussurrato Alessia. 

 

Superato lo stupore iniziale, ognuno è andato ad occupare la propria postazione. Poi, silenzio assoluto.

 

Tutti si stavano guardando attorno impazienti, quando Vì ha finalmente parlato. 

 

«Allora, iniziamo da qualcosa di semplice» ha cominciato. «Sapete tutti perché siete qui, giusto?» ha chiesto.

 

Tutti hanno annuito e Hugo ha anche detto ad alta voce: «I Grimm»

 

«Esatto. Quindi, visto che la maggior parte di noi non ne sa nulla, direi che a parlare dovrebbe cominciare qualcuno che invece sa di cosa sta parlando…Rose?» 

 

Wow. Io era sinceramente stupita da come Vì avesse preso in mano la situazione. Ma, d'altronde, se il Cappello l'ha smistata in Corvonero ci deve anche essere stato un motivo. 

 

Così, accettando l'invito della sua mano, mi sono alzata in piedi, mettendomi in piedi davanti alla lavagna. 

 

«Beh, allora…diciamo che io non ne so molto più di voi» ho iniziato a dire, dopo che Vì è tornata ad accoccolarsi ad Albus. «Quel poco di cui sono a conoscenza, mi è stato detto da mio papà…» ho poi continuato.

 

Alla fine del mio racconto, mi sono guardata intorno per vedere le reazioni dei miei amici. Alcuni erano increduli, altri confusi, altri…offesi.

 

«Perché mai papà avrebbe dovuto dirlo a te invece che a me?» ha sbuffato Hugo. «Io sono il secondo uomo della famiglia, credo sia mio diritto sapere queste cose! Se poi succedesse mai qualcosa a papà…» 

 

«Non succederà nulla a Ron Weasley» ha detto Alessia, causando un rossore alquanto intenso sulla faccia di mio fratello. Poi si è alzata, per venire affianco a me.

 

«Come Rose vi ha già detto, i Grimm sono dei fanatici protettori di babbani che vedono qualunque essere magico come un possibile pericolo. Il problema, però, è che non sono affatto stupidi; non attaccherebbero mai un mago famoso quanto vostro padre, soprattutto contando il fatto che sia sposato con Hermione Jean Granger e che lei sia una fiera metà babbana.» 

 

Se la determinazione di Vì mi aveva presa alla sprovvista, la risolutezza di Alessia aveva avuto molto più effetto. Poi il modo in cui parlava dei miei genitori…essendo figlia del grande Ron Weasley e della intelligentissima Hermione Granger, non mi ero mai fatta più di tanti problemi ad accettare il fatto che tutti ci conoscessero, i miei cugini e me. Però non mi ero mai resa davvero conto di quanto rispetto gli altri maghi potessero avere per i miei genitori e zii, senza nemmeno conoscerli di persona. E, sono sicura, i miei cugini stavano realizzando la stessa identica cosa.

 

«Quello che i Grimm però hanno sì il coraggio di fare è piano piano prendere il potere, riducendo al massimo il numero di scuole di magia e costringendo la popolazione magica a concentrarsi negli stessi posti, rendendo più semplice il loro ritrovamento» ha continuato.

 

Io, che ormai ero tornata sul mio divanetto, pendevo dalle sue labbra. Ogni parola che quella piccola strega italiana pronunciava si faceva strada nel mio cervello, toccando tasti e risvegliando memorie che un tempo avrei dato per inutili, ma che ora prendevano un senso tutto nuovo. 

 

«I Grimm preferiscono non attaccare con la forza, anche se non si fanno problemi ad usarla con quelli che decidono di andare contro le loro idee radicali. Usano metodi subdoli, attaccando i punti deboli dei loro nemici, non i nemici stessi…»

 

«La collana stregata» 

 

Tutti si sono girati verso di me. 

 

«Ma certo! La collana stregata che ho ricevuto per Natale!» ha esclamato Lily. «Non c'è dubbio che…»

 

«…sia stata opera dei Grimm!» hanno concluso Al e Hugo.

 

Sì, in momenti intensi come questi, noi Potter-Weasley finiamo addirittura le frasi l'uno per l'altro.

 

«Per questo quando abbiamo chiesto spiegazioni dopo aver aperto il regalo…» ha cominciato Dom.

 

«…non ci hanno voluto dare spiegazioni. Non volevano farci preoccupare.» ha finito Rox. 

 

Come volevasi dimostrare.

 

«Quindi che si fa?» ha chiesto Vì.

 

«Beh» ha iniziato Alessia, «io direi che dovremmo per prima cosa studiare quello a cui stiamo andando contro. La Stanza ci ha dato a disposizione copie e copie di Gazzette del Profeta. Quindi ora la domanda da fare è…a chi piace leggere?»

 

Ti aggiornerò presto.

 

Sempre tua, 

 

Rosie. 

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Capitolo 30
*** Capitolo 29. ***


CAPITOLO 29




4 Luglio 2023

 

Caro Diario, 

 

eccomi qui, di nuovo nella mia stanza, a Godrics Allow. Mi fa stranissimo essere tornata a casa. Il fatto di non rivedere più molti dei miei amici dell'ultimo anno…boh, mi fa davvero strano. Matt, ad esempio. Ti rendi conto che la prossima volta che tornerò ad Hogwarts lui non sarà più lì? 


Lo so, lo so, ora sto con Scorpius, ma lui sarà sempre una persona importante per me, il primo ragazzo ad avermi guardata in quel modo. Sai, mi ha salutata l'ultimo giorno di scuola ed è stato terribile. Ma fammi raccontare tutto…
 

Ero in camera, mi stavo preparando per scendere in Sala Grande per gli ultimi annunci pre-vacanze estive. Voglio dire, era l'ultima volta che molti miei amici mi avrebbero vista per mesi e, beh, volevo fare bella figura. 

 

Così, mi sono messa un bel vestitino turchese - regalo di compleanno di zia Fleur - e anche il mio fermaglio a forma di rosa azzurra - regalo di compleanno di Scorpius, poi dovrò raccontarti bene anche di quel giorno… - per tenere a bada il mio ciuffo ribelle. 

 

«Tu stai qui e fai la brava» ho detto a Crystal dandole un colpettino sul naso e facendola starnutire, «tra meno di due ore sono di nuovo su e poi dobbiamo andare in stazione! Quindi vedi di farti trovare qui, birichina»

 

Allegra come solo quel gattino riusciva a rendermi, mi sono diretta in Sala Comune quando, girato l'angolo, sono andata a sbattere contro qualcuno. 

 

«Oh, per Merlino, scusami tanto!» 

 

Io, alzando gli occhi, stavo per rispondere che «No, non fa nulla!» ma le parole mi si sono bloccate in gola. 

 

Davanti a me c'era Seth, quello che una volta era stato il MIO Seth. Ed era…splendido. Oh, Caro Diario, come mi vergogno a dirlo! Ma per un momento ho davvero pensato a quanto bello e affascinante fosse. Per non dire poi quanto stava bene vestito in quel modo! Camicia aperta a righe azzurre e bianche con sotto una t-shirt bianca, jeans e scarpe da ginnastica, capelli leggermente disordinati e occhi profondissimi, era proprio da mozzare il fiato.

 

Improvvisamente la sua mano, ancora ferma sul mio braccio, ha iniziato a bruciare. Così, mi sono rapidamente spostata, affrettandomi anche a dire qualcosa. 

 

«Io non…voglio dire, figurati, non ti preoccupare, nemmeno io stavo guardando dove mettevo i piedi» ho farfugliato.

 

«Rose! Proprio te stavo cercando» mi ha risposto allora lui con un sorriso. «Ti dispiace se ti accompagno giù?»

 

«Me? No, ovvio che no!» ho detto, forse con un po' troppo entusiasmo. Stavo decisamente esagerando. 

 

Così, ci siamo messi a camminare, in silenzio, uno affianco all'altro. E, mentre le nostre braccia ondeggiavano vicinissime, quai sfiorandosi, mi sono chiesta come sarebbe stato. Come sarebbe stato stare con lui, tenere la sua mano, uscire con lui, ridere e scherzare come ero sicura avremmo fatto per anni. O, almeno, fino a quando Scorpius non aveva sentito Al parlare del mio Diario e…beh, la storia poi la sai. 

 

«Sai, a volte mi chiedo come sarebbe stato» ha detto lui un attimo dopo, facendo eco ai miei pensieri e lasciandomi spiazzata. «Voglio dire, ammettilo, non pensavi anche tu che sarebbe successo?» mi ha poi chiesto, non appena ci siamo fermati ad una panchina in uno dei saloni del Castello. Era un posto in cui spesso, ai vecchi tempi, andavamo a parlare e a confidarci. E, beh, a passare un po' di tempo da soli.

 

Io sono solo riuscita ad annuire. 

 

«Oh, RosieRose…» ha sospirato, pronunciando il mio vecchio soprannome con un tono tanto dolce da farmi quasi sciogliere. «Io ero sicuro avrei avuto un futuro con te, fiero di essere affianco alla bellissima e incredibile donna che sei diventata. Pensa, oggi, è il mio ultimo giorno ad Hogwarts da studente. Ti rendi conto? L'ultima volta che mi fermerò qui, a parlare, con te. Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati? Sì, è stato proprio qui, 3 anni fa.» 

 

Eccome se mi ricordavo. il mio 3 anno ad Hogwarts, quando ancora mi facevo influenzare e ferire da quello che quelle Serpi degli amici di Scorpius mi dicevano. Soprattutto lei…Leanne Flitt. Già, quella piccola…ehm, Serpe, che aveva iniziato il mio odio per il giovane Malfoy. 

 

Comunque, quel giorno Leanne mi aveva preso in giro, davanti a Malfoy, ovviamente, per i miei capelli e dopo una battibeccata mi aveva lanciato un incantesimo che me li aveva trasformati in rametti di cespuglio vero e proprio, con tanto di spine qua e la. 

 

Lei si era beccata una bella punizione e io…beh, io ero scappata via in lacrime. 

 

Chi mi aveva trovata, in lacrime, seduta su quella panchina e mi aveva aiutata? Sì, domanda degna di Capitan Ovvio: Seth. Era stato in quel momento che la mia prima cotta per lui era nata, lui era il mio eroe. Già cercatore della squadra di Quidditch, era più grande di me di un anno e portava ancora l'apparecchio. Solo il pensiero mi fa sorridere…quanto è cambiato, esteriormente! E quanto è rimasto il solito dolce e altruista ragazzo all'interno…

 

«Ovvio che mi ricordo, è quando la mia cotta per te è inziata» mi sono fatta scappare, pentendomi subito dopo e sentendo le guance avvampare. 

 

Seth è scoppiato a ridere. «Oh, andiamo RosieRose…non dirmi che ancora arrossisci davanti a me! Mi lusinghi» ha detto, sghignazzando. 

 

«Avrai avuto anche un lunga cotta per me…ma non mi hai mai amato come ami lui. Sai, si vede da come lo guardi. Esattamente come io guardo te»

 

E quello, quella frase, caro Diario, mi ha spiazzata, del tutto. E mi ha anche ferita, un pochino. Come potevo aver fatto soffrire un ragazzo così? Perché l'avevo fatto soffrire, e lo stavo facendo ancora, lo vedevo nei suoi occhi. 

 

«Io…Seth…non so cosa…io ho sempre tenuto tantissimo a te e ci tengo ancora, spero che questo tu lo sappia» ho detto io.

 

Lui mi ha regalato un sorriso amaro. «Lo so, lo so. Sai, a volte credo che il biondino non sappia quanto tu sia speciale, ma sono sicuro che lo scoprirà presto, proprio come ho fatto io. Tu sei davvero una strega fantastica, Rose Weasley. Bellissima, affascinante, intelligente e piena di risorse. Per non parlare poi di come giochi a Quidditch!» 

 

Ormai, le lacrime avevano iniziato a scendermi lungo le guance, in quanto prevedevo le sue prossime parole.

 

«Per questo mi mancherai da morire, gli anni prossimi. Sarà strano, a settembre, non poter fingere di trovare tutti gli scompartimenti occupati per sedermi con te, o ridere e scherzare insieme, o anche solo osservarti mentre studi. Sì, sarà difficile non vedere più la ragazza di cui sono innamorato da anni, da quando ero solo un piccolo bambino con l'apparecchio e lei una bambina con i capelli a cespuglio. Mi mancherai tanto RosieRose, ma ricordati che sarai sempre qui, nel mio cuore e nella mia mente.»

 

Poi, senza aggiungere altro, mi ha abbracciata, accarezzandomi i capelli come faceva un tempo e come aveva fatto quella lontana notte di 3 anni fa. Poi, dopo avendomi dato un bacio sulla testa, si è alzato, allungandomi una mano. Così, senza dire una parola, siamo scesi in sala grande, fianco a fianco, io ancora piangendo. 
 

Arrivati nel grande Salone ci siamo divisi, salutandoci con uno sguardo. 

 

Poi, girandomi, ecco incontrare i Suoi occhi. Quegli unici occhi che sempre mi ipnotizzeranno e faranno sentire le farfalle nello stomaco. Sentendo le lacrime ancora bruciarmi gli occhi, ho semplicemente alzato le spalle, azzardando un mezzo sorriso. 

 

Il mio ragazzo, guardandosi intorno, ha visto Seth che ancora mi fissava: e allora penso abbia capito. Mi si è avvicinato e…mi ha abbracciata. 

 

Niente di più, niente di meno. Solo un semplice, lungo e forte abbraccio. 

 

Sì, era lì dove appartenevo. Tra le sue braccia, e di nessun altro. Solo con lui mi sentivo così sicura, così protetta. Nessuno avrebbe potuto ferirmi, non finché lui era lì. Io sapevo quanto lui fosse geloso di Seth, anche se non lo aveva mai ammesso, eppure non ha commentato con disprezzo il fatto che io piangessi per lui, stavo provando a capirmi, era lì. E per me questo vale più di ogni cosa.

 

«Ti amo e lo farò sempre» ha sussurrato Scorpius al mio orecchio, ricevendo come risposta solo i miei singhiozzi trattenuti a stento, riconoscendoli in cuor suo come dimostrazione di amore puro ed incondizionato. Il mio cuore era semplicemente un po' troppo pieno di sentimenti contrastanti in quel momento per far arrivare il messaggio alla bocca.

 

Rose Weasley non abbassa le sue barriere davanti a nessuno, in modo che nessuno possa ferirla. Ma con lui non è così e so che non lo sarà mai. Di lui mi fido, ciecamente e so che lui sarà sempre lì per me, proprio come il suo abbraccio lo era in quel momento. 

 

Sì, Caro Diario, è stato tristissimo salutare tutti i miei amici dell'ultimo anno. Ma sai una cosa? So che questo non è un addio, è solo un arrivederci. Perché loro, le persone a cui tengo e che tengono a me, ci saranno sempre e non verranno mai dimenticate. 

 

E sai come faccio a saperlo? Beh, proprio oggi un gufetto marrone ha bussato alla mia finestra, portando una scatolina e un bigliettino. 

 

La scatola conteneva una piccola pianta Bonsai. Il bigliettino? Diceva solo questo:

 

"Così non dimenticherai mai che anche le creature più belle e pure, un giorno venivano chiamate cespugli.

Grazie per aver catturato il mio cuore, RosieRose."

 

Nessuna firma. Ma non ce n'era bisogno. 

 

Tua, 

Rose. 

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Capitolo 31
*** Capitolo 30. ***


 

CAPITOLO 30



1 Settembre 2023

 

Caro Diario, 

 

lo so. Lo so, devo vergognarmi. Non ho praticamente mai scritto quest'estate…il fatto è che ho davvero fatto un sacco di cose. Come al solito abbiamo passato la maggior parte del tempo dai nonni alla Tana e anche Alessia è venuta a trovarci per qualche giorno! 

 

E beh, anche Scorpius ovviamente. A quanto pare papà approva la relazione…anche se è stato abbastanza difficile far andare giù l'idea al nonno. Non c'è niente da fare, non riesce a non compararlo al signor Malfoy e a suo padre, il nonno di Scorpius. Spero che prima o poi riesca ad accettarlo. 

 

Mi sono divertita molto questo mese: abbiamo giocato un sacco a Quidditch - devo tenermi in forma per il Campionato di quest'anno! -, siamo andati a trovare gli altri nonni in Australia, siamo andati un sacco di volte a Diagon Alley a fare shopping e la mamma ha permesso a me e Lily, con gran dispiacere di Hugo, di andare a trovare Alessia in Italia. E' stato incredibile! Amo la magia. 

 

Quindi sì, diciamo che è stata proprio una bella estate. 

 

Tranne per un piccolo particolare: il Ministero e i Grimm. 

 

Ti giuro diario, sono completamente impazziti. Durante l'estate papà e zio Harry ci saranno venuti a trovare alla Tana sì e no due settimane, dovevano lavorare SEMPRE. Io e il gruppo abbiamo provato a scoprire il più possibile su di loro, ma per ora siamo solo riusciti a mettere insieme un'idea abbastanza precisa di quello che sono davvero i Grimm.

 

I Grimm sono un gruppo di maghi, la maggior parte di loro nati babbani, fanatici della Segretezza Magica. Secondo loro i maghi non dovrebbero minimamente rischiare di essere scoperti dai babbani, ma anzi lasciar perdere la loro magia e amalgamarsi con loro. Insistono con il fatto che la convivenza delle due "specie", se vogliamo chiamarle così, sia la cosa migliore; ma come si può convivere pienamente se non accettando e accogliendo le caratteristiche dell'altro? E, visto che i babbani non potranno mai avere in nessun modo dei poteri magici, allora dovrebbero essere i maghi a diventare babbani. 

 

Non ha alcun senso. 

 

In più secondo noi i Grimm sono dietro agli attacchi. Già…ci sono stati un po' di attacchi ultimamente, motivo per cui lo zio e papà lavorano così tanto, ad un sacco di importante famiglie magiche, soprattutto purosangue. Penso che sia per questo che il signor Malfoy abbia accettato di far stare Scorpius da noi. Con tutto quello che il nonno - e Scorpius stesso - dicono di lui, io so che in fondo in fondo tiene a suo figlio e vuole il meglio per lui. E soprattutto che sia protetto e al sicuro. 

 

Ora che siamo tornati ad Hogwarts vedremo…

 

Anche questo è impensabile. Ti rendi conto che ho appena iniziato il mio ULTIMO anno ad Hogwarts? Il mio ultimo primo settembre su questo treno, il mio ultimo banchetto di inizio anno, il mio ultimo anno da cacciatrice di Grifondoro…mi vengono le lacrime agli occhi solo a pensarci. Voglio dire, ovvio che sono felice di finire la scuola…ma la verità che questa è la mia seconda casa e ho abbastanza paura del mondo là fuori. Anche perché non ho la minima idea di quello che farò. Sono i pochi i fortunati che sanno già cosa vogliono; Al e Scorpius, per esempio, entrambi vogliono diventare Auror. Seth McInally, te lo ricordi? Lui ha sempre voluto giocare professionalmente a Quidditch. Io…io non ne ho la minima idea. 

 

Oggi allo smistamento ero gelosissima di quei bambini. Hanno solo undici anni e alcuni di loro hanno scoperto solo pochi mesi prima di essere dei maghi…non hanno la minima idea di quello che li aspetta. Del sogno che stanno iniziando a vivere. Essendo Caposcuola però, - lo so, sono troppo felice! E tutti i miei familiari concordano su come sia il ruolo perfetto per me - ho dovuto tenere questo sentimento per me e cercare di rendere il loro primo giorno il più facile possibile. 

 

Alessia è ancora in camera con me e Lily. Sono felice di averla conosciuta e il fatto che i suoi genitori vivano in Italia ci aiuta a tenere d'occhio i movimenti dei Grimm anche lì. 

 

Non sai quanto è cresciuta la mia Crystal! E' diventata proprio una gattina stupenda. E poi è sveglissima, chissà se tutti i gatti sono così. 

 

Sai, mi viene da ridere se penso ancora alle facce di tutti a King's Cross quando mi hanno vista correre tra le braccia del mio ragazzo e baciarlo in bocca. Voglio dire, non lo vedevo da 3 settimane, mi sarà anche mancato! 

 

Tra l'altro in queste tre settimane è andato ogni giorno ad allenarsi come battitore con i Puddlemere United e non ti puoi immaginare che fisico gli sia venuto. Due braccia…la sua spiegazione è stata: «Essere un cercatore mi rendeva il fisico troppo fragilino, avevo bisogno di un po' di vero Quidditch!» 

 

Bah. 

 

Comunque, dicevo, in stazione. Dopo esserci salutati così siamo rimasti un po' a guardaci negli occhi. 

 

«Ciao, Weasley. Ti sono mancato vedo» ha detto con il suo sexyssimo mezzo sorriso. 

 

«Malfoy. No, in verità non molto…avevo solo voglia di far arrabbiare un po' nonno Arthur» gli ho risposto.

 

Infatti, girandomi e intrecciando le dita con quelle del biondo, ho subito colto lo sguardo tra lo scioccato e l'incredulo di mio nonno. Per non parlare poi del signor Malfoy! Sembrava un bolide lo avesse appena mancato di un centimetro. La mamma sorrideva e anche la signora Malfoy sembrava essere ok con la cosa. 

 

«Vado a salutare i miei. Ci vediamo sul treno?» gli ho chiesto, per poi aggiungere in tono triste: «Ah, no! Come ti ho detto sono Caposcuola e devo sedermi nel loro vagone…verrò a salutarti comunque» 

 

«Ah, Rose…non ti ho detto una cosa nell'ultima lettera che ti ho scritto…» ha sussurrato lui.

 

Io mi sono irrigidita leggermente, spingendolo con lo sguardo a continuare.

 

«Sono Caposcuola anche io!» ha urlato sollevandomi da terra e facendomi fare una piroetta. 

 

Non appena ripresa, l'ho guardato incredula. «TU? Caposcuola?» 

 

Lui ha fatto la faccia del finto offeso. «Beh, la cosa non dovrebbe sorprenderti tanto. Sono simpatico, bello, affascinante, intelligentissimo…è ovvio che abbia influenza sui marmocchietti! » 

 

Io ho alzato gli occhi al cielo, per poi dirigermi verso la mia famiglia. Miseriaccia, quanto è egocentrico quel ragazzo…

 

«Ciao mamma, ciao papà. Ci vediamo a Natale allora. E, papà, mi terrai in formata riguardo a quella cosa?» li ho salutati, dando un bacio ad entrambi e sussurrando la domande nell'orecchio di mio padre. Lui ha annuito, alzando gli occhi al cielo.

 

«Ciao tesoro! Mi raccomando, scrivici appena arrivi e facci sapere come va tutto. Salutaci Neville  e digli che è invitato da noi a prendere un té in qualsiasi momento lui abbia libero. Oh, e facci sapere come va il tuo essere caposcuola e mi raccomando inizia subito a studiare per i M.A.G.O. di fine anno, il tempo vola!» ha iniziato a blaterare mia madre da perfetta mamma coccia. 

 

Io l'ho tranquillizzata un po', assentendo ad ogni raccomandazione e poi mi sono voltata per andare dai miei amici mentre Hugo veniva sottoposto alla stessa scenata. Scorpius era lì ad aspettarmi, mano aperta tesa verso di me. Io l'ho afferrata, ho guardato i miei amici. Quello sarebbe stato il mio ultimo anno ad Hogwarts e ognuna di quelle persone l'avrebbe reso fantastico. 

 

«Allora, siete pronti?» 

 

Scappo a letto. Ti aggiornerò presto!

 

Tua, 

 

Rose. 

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Capitolo 32
*** Capitolo 31. ***



CAPITOLO 31



8 Settembre 2023

Caro Diario, 

eccoci qui, di nuovo io e te. Ormai è passata da una settimana ed è tutto strano. Sì, siamo tornati alla routine… ma c'è qualcosa di diverso nell'aria. 

Sarà per gli amici ormai diciannovenni che non ci sono più? Sarà per il fatto che mi stanno già riempiendo di compiti dopo un'estate che non faccio assolutamente nulla? Sarà per il fatto che l'atmosfera diventi tesa ogni volta che si parla di babbani? Non lo so. Fatto sta che è così, strano.

Per fortuna quest'anno non ho materie troppo difficili…essendoci i M.A.G.O. poi non volevo esagerare. Come al solito ho Rune Antiche, poi Incantesimi, Difesa contro le Arti Oscure, Astronomia, Aritmanzia e Trasfigurazione. Alla fine quella più pesante sarà Rune Antiche, ma sai che soddisfazione finire con un E in questa materia alla fine dei M.A.G.O. ? 

Ok, sono una nerd.

Comunque! Da lunedì si inizia la prima vera e propria settimana di scuola…che voglia! Pur amando Hogwarts e considerandola la mia seconda casa, non vedo davvero l'ora di finire. Basta lezioni, orari, regole da rispettare…basta scuola! 

Cavolo, se mai la mamma leggerà questo diario le verrà un infarto.

La settimana appena passata è stata carina, tutto sommato. Io e il Gruppo ci siamo registrati per le lezioni, Lily sta già impazzendo dicendo che non arriverà mai ai G.U.F.O. pronta, Alessia la prende in giro a morte per questo, Hugo continua ad essere infatuato perso di lei ma troppo timido per dirglielo, Rox ha già ricominciato a fare scherzi, Dominique si lamenta per la brutta divisa, Malfoy fa il figo per essere diventato Caposcuola e Albus cerca di sopravvivere in questo gruppo di pazzi, aiutando anche Violet a scegliere le sue materie e comportandosi da fidanzatino perfetto. Tutto normale, insomma. 

E io…boh, io cerco di rientrare nella routine. Sveglia presto, qualche coccola a Crystal, qualche minutino con Scorp e poi colazione in Sala Grande, pronta per bivaccare in giro per il Castello, qualche visitina ad Hagrid - ovviamente non intorno all'orario té….non sia mai che ce ne offra un po'! - e qualche partitella a Quidditch.

A proposito di Quidditch! Settimana prossima ci sono le prove per entrare in squadra e le selezioni per i Capitani delle squadre di quest'anno. Sono proprio curiosa di sapere chi vincerà!

Sai che qui sono tutti ancora scioccati dalla relazione Weasley-Malfoy? Già tutti quelli figli di amici di scuola dei miei si facevano mille problemi per l'amicizia tra Malfoy e Al…figurati ora che lui sta con nientemeno che una Weasley! Ma voglio dire, almeno hanno qualcosa di cui parlare.

Io e Scorp infatti ci divertiamo ancora qualche volta a fingere di odiarci. Vedi tutti che ci osservano increduli e poi tornano a chiacchiericciare tra loro. Non ti dico poi quando scoppiamo a ridere e ci baciamo! E' troppo per il loro cuoricino. 

Comunque non è sempre tutto rose e fiori con Scorpius. A volte mi fa proprio impazzire. Come quando se ne viene fuori con delle idee assurde per andare a sabotare i Grimm. 

Voglio dire, non sappiamo ancora nulla! Quello che abbiamo è pochissimo, con così scarse informazioni non possiamo andare da nessuna parte. Ci farebbe solo ammazzare, o peggio, espellere. E non ho intenzione di essere espulsa l'ultimo anno prima della libertà! Nonono

Poi non so perché quest'anno si è riavvicinato ai suoi compagni di casa. Non che la cosa mi dispiaccia, non siamo solo noi del Gruppo i suoi amici…però quei ragazzi sono strani, non so. Hanno qualcosa che non mi convince. 

Ho un'altra bellissima notizia! Ho chiesto alla McGranitt di farmi lezioni speciali niente meno che per…diventare Animagus! Mi hanno sempre affascinato i racconti di papà su come la Direttrice, allora solo professoressa, spaventasse lui e i suoi amici trasformandosi in classe. Non avendo ancora deciso cosa voglio fare dopo la scuola, non si sa mai che mi serva.

Quindi sì, questa settimana è andata così. Ma stai tranquillo che dalla settimana prossima avrò molto di più da scriverti, anche solo per lamentarmi dei professori noiosi e che assegnano miliardi di pergamene! 

Ora devo andare. Albus, Vì, Scorpius ed io andiamo a farci un'uscita a coppie ad Hogsmade. Anche Lily e Lysander dovevano venire, ma come al solito hanno litigato questa mattina e ora lei sostiene di non voler vederlo nemmeno mai più.

Sì, ok. 

Ci sentiamo presto!

Tua, 

Rosie.
 

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Capitolo 33
*** Capitolo 32. ***



CAPITOLO 32
 

11 Ottobre 2023 


Caro Diario, 

non posso più evitare di scriverti a questo punto. Tu non sai cosa sia successo un mese fa…finora sono stata presa dai preparativi, per questo la mancanza di notizie. Ma è giunto il momento di raccontarti quello che sta succedendo.

La settimana del 10 Settembre i professori sembravano strani…o meglio, le lezioni si svolgevano in modo bizzarro. C'era molta più pratica e meno testa sui libri.

Le lezioni erano collegate tra loro; un giorno hanno parlato di Centauri in ogni.singola.ora di lezione. A pozioni abbiamo studiato come ricavare l'essenza curativa di Dittamo, in caso di attacchi, addirittura in compresenza con la professoressa di Erbologia. A Difesa abbiamo imparato come difenderci da una di quelle creature mezze umane. A Storia della Magia la loro discendenza e il loro primo avvistamento. 

E così per molte altre creature magiche: dai Pixie e gli gnomi ai draghi e le sirene. Ero confusa, come tutti i miei amici d'altronde…o, almeno, fino alla cena di Venerdì 15 Settembre.

Come ogni sera ero scesa in Sala Grande con Lily, Alessia e altri Grifondoro. Stranamente quella sera sembrava tutta la scuola si fosse riunita lì; i tavoli strabordavano di studenti. 

Senza farci però troppo caso siamo andati al nostro posto, rivendicando la posizione preminente da ragazzi dell'ultimo anno. Da lontano vedevo Scorpius e mio cugino già seduti al loro tavolo. Vedendoci, ci fanno un cenno col capo in segno di saluto. Poi tornano a rivolgere la loro attenzione verso il tavolo dei professori. Seguendo il loro sguardo, notai la Preside in piedi, pronta a zittire tutti e a pronunciare un discorso. 

Feci una silenziosa domanda ad Hagrid, il quale sembrava leggermente più pallido del solito, e il mezzo gigante rispose un'alzata di spalle. Forse nemmeno lui sapeva cosa stava succedendo. 

Come previsto, ecco la McGranitt battere sul suo calice richiedendo il silenzio. «Ragazzi? Ragazzi, andiamo. Silenzio!» urlò.

Notando poi soddisfatta come tutti avessero eseguito il suo ordine, ha continuato: «Per cominciare, buona sera a tutti. Molti di voi avranno notato come le lezioni degli scorsi giorni si siano svolte in maniera inconsueta. Vi assicuro che no, non siamo impazziti né tanto meno organizzando un piano malvagio…anche se, alcuni di voi, potranno pensarla così» ha aggiunto piano, quasi sottovoce, ma udibile a tutti. Era riuscita a cogliere l'attenzione di ogni singolo studente, me compresa. 

Dopo qualche secondo di riflessione, ha ricominciato: «Essendo passati ormai decenni dall'ultima volta che una situazione come questa si sia presentata, per ovvi motivi, io, Minerva McGranitt e tutto il corpo docenti abbiamo l'onore di annunciare a tutti voi che…»

No. Non era possibile. Le mie orecchie non stavano davvero sentendo quelle parole. 

«…Hogwarts parteciperà al Torneo Tremaghi 2023-2024 » 

C'è voluto almeno un minuto perché noi studenti realizzassimo ciò che avevamo appena udito. Poi, la Sala Grande era esplosa nel caos. 

«Silenzio! Ragazzi, silenzio!» provava la McG, senza molto successo. Come poteva pretendere che noi l'ascoltassimo dopo aver sganciato una bomba del genere? 

«SILENZIO!» 

La poderosa voce del professor Kennedy, nuovo bellissimo e affascinantissimo insegnate di Difesa Contro le Arti Oscure riuscì a zittire la maggior parte di noi, guadagnandosi uno sguardo riconoscente della preside, addirittura quasi arrossita un pochino. 

Le leggende già diffuse per il castello dicono che Kennedy sia di discendenza veela, ragione del suo fascino, e che persino l'anziana preside a volte ne fosse preda. Single, biondo e mistero da intellettuale, molti dicono che di aspetto somigli al famoso Gilderoy Allock, insegnante al tempo di papà e zio Harry, poi rivelatosi un truffatore nullafacente e narcisista. 

Comunque, ancora scossi per la notizia e cercando di prestare attenzione alla McGranitt ci siamo voltati nuovamente verso di lei, sentendola terminare: «Lo so che è una notizia sconvolgente, tanto eccitante quanto incredibile, ma nei giorni successivi verranno chiarite tutte le regole: chi potrà partecipare, quali saranno i requisiti, dove si svolgerà il torneo. Vi pregherei di avvisare le vostre famiglie al più presto possibile, magari una Casa per volta per non creare troppa confusione alle guferie. Buona cena a tutti» 

Ancora scossa, con lo sguardo mi sono messa a cercare Scorpius. Aveva un sorriso da un orecchio dall'altro e parlava animatamente con Al e i suoi compagni di casa; l'eccitazione nell'aria era palpabile. Ero solo io quella preoccupata? 

«Rosie, oddio! Ti rendi conto? Assisterai ad un Torneo Tremaghi! Sono così emozionata, vorrei troppo essere al tuo posto! Stupidi genitori, non potevano mettermi al mondo un anno prima? Che palle!» si lamentava Lily, nel frattempo abbracciandomi e scuotendomi le spalle. Doveva urlare per sovrastare il frastuono che nel frattempo si era andato a creare. 

Quindi abbiamo deciso di prendere qualche panino al volo e mangiare di sopra, nella Stanza, in modo da poter anche parlare della notizia che ci avevano appena dato. 

Dopo essermi fatta notare da mio cugino, ho mosso l'indice destro tre volte avanti e indietro davanti al mio naso e lui ha annuito, voltandosi poi ad avvisare Scorp. Quello era il nostro segno per indicare la Stanza delle Necessità, in modo da evitare che tutti né entrassero a conoscenza. 

Durante il tragitto ho pensato molto, sai, Diario? Voglio dire, dovevo cercare di riordinare un attimo le idee. 

Parteciperemo al Torneo Tremaghi! L'ultima volta che Hogwarts ha partecipato non è andata proprio benissimo e pur in assenza di Lord Voldemort diciamo che i rischi sono davvero altissimi…ma allora perché sono così eccitata alla sola idea che il mio nome esca dal calice? Il famoso Calice di Fuoco dentro il quale papà mi ha confessato di aver voluto mettere il suo? La sola idea di mettermi alla prova in questo modo mi esalta e allo stesso tempo spaventa. E se non fossi in grado? Se gli altri studenti fossero più bravi? Se le prove fossero troppo difficili da superare? Allora poi non sapevo nemmeno dove si sarebbe svolto il torneo né chi sarebbe effettivamente andato…

La Stanza oggi quel giorno ordinata diversamente: c'erano sì tutte le nostre solite postazioni, poltrone e divanetti vari, ma al posto della lavagna e degli archivi utili per le ricerche sui Grimm che stavamo continuando a fare c'erano…libri. Libri di Storia della Magia che parlavano del Torneo Tremaghi, libri di Pozioni, Incantesimi…un po' di tutto, diciamo. 

«Ciao amore» mi ha salutato Scorpius una volta arrivato, dandomi un leggero bacio sulle labbra e sedendosi di fianco a me sul nostro divanetto. Era da poco che aveva iniziato a chiamarmi così, più o meno da quando aveva cominciato a frequentare la biblioteca un po' più spesso. Chi avrebbe mai detto che la letteratura babbana possa fare questo effetto?

In ogni modo, mi fa venire la pelle d'oca ogni volta. Cosa posso farci, sono innamorata.

«Ma scusate» ha iniziato Alessia, interrompendo il silenzio e interrompendo i viaggoni mentali che sono sicura tutti si stavano facendo, «Il Torneo Tremaghi non è mica quello in cui Lord Voldemort ha ucciso Cedric Diggory e a cui ha partecipato vostro padre?» 

Albus e Lily hanno annuito. Zio Harry comunque evitava di parlare di quell'episodio…tanto sa che prima o poi lo dovremo studiare in Storia della Magia e quindi non trova il motivo di portare alla mente certi orribili ricordi. 

«Io metterò il mio nome nel calice di certo» affermò Hugo, facendosi grande e guardando la reazione di Alessia con la coda dell'occhio. Ah, questi ragazzi…

«Non essere un troll, non ti lasceranno mai. A meno che tu non passi magicamente al sesto anno e compia diciassette anni entro la partenza» lo spense subito Lily, guadagnandosi un'occhiata infuocata. 

«Quindi è così? Niente studenti dei primi 5 anni?» ha chiesto Violet. 

«Se anche fosse così, non sono altro che degli ingenui. Pensano di fermarmi con uno stupido limite di età? Sono una Weasley per tutti gli Schiopodi, e degna figlia di mio padre. Troverò un modo per mettere il mio nome nel calice» ha risposto invece Roxanne, annuendo veemente. 

Tutti noi abbiamo alzato gli occhi al cielo, per poi tornare a mangiare ciò che era rimasto nei nostri piatti, parlando a gruppetti. 

«Allora, sei eccitata della notizia?» mi ha chiesto il biondino seduto a fianco a me. Mi stava cingendo con un braccio e io ero mezza sdraiata con la testa appoggiata sul suo petto. 

«Sì, decisamente. Non so cosa darei perché fossi chiamata a partecipare. Lo so che è pericoloso e tutto…ma vuoi mettere l'emozione a partecipare? L'essere ricordato per sempre come uno dei Vincitori per eccellenza?» ho risposto io. 

Scorpius sospirò e mi strinse più forte a sé. 

«Che cosa c'è?» gli ho chiesto allora, voltandomi verso di lui in modo da guardarlo negli occhi. Ci ho trovato si una punta di eccitazione, ma sommersa in un azzurrissimo mare di paura e timore. 

Prendendomi il viso tra le mani e avvicinandolo tanto da far toccare i nostri nasi sussurrò: «E tu non sai cosa darei perché tu non fossi mai coinvolta in tutto questo e potessi rimanere qui al sicuro» 

Non sapendo cosa rispondere, l'ho semplicemente baciato, cercando di esprimere con quel gesto tutto ciò che a parole non sarei stata capace di fare. 

Domani in treno ti dirò tutto più nel particolare, ma ora sono davvero stanca. Eh già, in treno…il giorno della partenza è arrivato. 

Si va al Torneo Tremaghi. 

Tua, 

Rose.

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Capitolo 34
*** Capitolo 33. ***


 

CAPITOLO 33

 


12 Settembre 2023
 

 

Caro Diario, 

 

come promesso, eccomi qui a scriverti. Al momento sono in treno e fuori dalla finestra scorrono verdi colline e paesaggi bellissimi, indescrivibilmente belli. Non c'è traccia del grigio e nuvoloso cielo londinese; il sole splende. 

 

Vì si è addormentata accoccolata ad Albus e Scorpius è a giocare a scacchi in un altro vagone, creando il momento perfetto per confidarmi con te. 

 

Questa mattina ad Hogwarts tutti i professori ci hanno salutati con un discorso e dei calorosi "in bocca al drago", "disarmali tutti", ecc . Lily era emozionantissima per me e Hugo mi ha addirittura abbracciata, seguito a ruota da Alessia e altri miei amici troppo piccoli per partecipare al Torneo. 

 

Con la coda dell'occhio ho visto che Violet aveva appena salutato i suoi compagni di casa e le sue dita erano già intrecciate a quelle di mio cugino. Non facendo nemmeno in tempo a chiedermi dove fosse, ecco che mi sento abbracciare da dietro. 

 

«Sei pronta?» mi sussurra Scorpius sul collo, baciandomelo poi velocemente. 

 

Io ho annuito, ho fatto un ultimo cenno della mano ai miei amici e parenti e, con i miei compagni, ormai potevo affermarlo, di squadra, mi sono diretta verso il treno, il mio ragazzo sempre al mio fianco. 

 

Sono molto agitata per il Torneo. Chi verrà scelto? Come saranno le prove? Ci saranno veri pericoli? E soprattutto…che cosa ne pensano i Grimm di tutto questo?

 

Ne abbiamo parlato, il Gruppo ed io. Ho persino chiamato James a partecipare ad alcune riunioni. Ho chiesto prima il consenso degli altri, ovvio, ma a parte qualche occhiata infastidita di Al ho ricevuto il consenso, tra l'altro molto acceso da parte di alcuni di noi. 

 

Penso che il fastidio di Al sia espressione del suo timore di essere messo in secondo piano rispetto al fratello maggiore. Mi aveva confessato questa sua paura anni fa, al secondo penso, e avevo notato il suo cambio di atteggiamento quando Jamie aveva finito con la scuola. 

 

In ogni modo, anche il mio cugino più grande aveva partecipato ad alcune riunioni, ovviamente quelle riguardanti i Grimm. 

 

«Cuginetta! Dimmi pure! Hai bisogno di parlarmi del serpentello che chiami il tuo ragazz…oh. » aveva detto la prima volta che la sua faccia è apparsa tra le braci del camino ora presente nella Stanza. Io ovviamente sono arrossita - non volevo che Scorpius sapesse che io chiedo consigli di comportamento a James - e il resto del gruppo lo fissava in silenzio: Rox osservava interessata lo scoppiettio delle scintille, Lily sorrideva divertita, Al si era teso leggermente, stringendo la mano di Violet, la quale intanto si era alzata a sedere, non più tutta abbracciata al suo ragazzo. Dominique lo guardava impassibile, Hugo con fastidio, avendo notato lo sguardo sognante di Alessia alla vista del Potter più grande. E Scorpius…beh, Scorpius fissava me. 

 

«Oh. Non sapevo la tua lettera fosse un invito ad una festa. Buonasera bellissime! Ragazzi, fratelli. Qual buon vento!» 

 

«Non ti abbiamo chiamato per parlare di me,» aveva iniziato Scorpius, con una chiara nota di fastidio nella voce, «ma della partecipazione di Hogwarts al Torneo Tremaghi e di come i Grimm potrebbero reagire a riguardo. Tu che comunque vivi fuori dal castello magari puoi darci una mano» 

 

«Hogwarts parteciperà al Torneo Tremaghi?!» ha esclamato James in tutta risposta, con una vocetta acuta. «Quando io ero a scuola non ha mai partecipato! Vi pare una cosa giusta? Scriverò alla McG, le dirò io…» 

 

«James! Ma hai sentito cos'ha detto Scorpius?! Non stiamo parlando di te, stiamo parlando dei Grimm!» l'ha bloccato Lily prima ancora che lui terminasse la frase. E' incredibile quanto mi ricordi zia Ginny a volte. 

 

Le braci del camino si erano allora mosse fino a formare un piccolo cerchio in corrispondenza della bocca del ragazzo. «La mia stessa sorella che mi tradisce per un Serpeverde?» 

 

«E, comunque, Scorp ha detto "per parlare del Torneo Tremaghi e dei Grimm". Quindi le sue obiezioni non sono del tutto fuori luogo» aveva affermato Alessia, guadagnandosi l'attenzione di tutti. Tutti, compreso l'ex Grifondoro. 

 

«Esattamente! Grazie per l'appoggio bella signorina. A proposito, ci conosciamo?» 

 

Penso che la mia amica stesse per svenire. 

 

«Ehm…no, non proprio…io…io sono Alessia, per colpa dei Grimm io, ecco, sono dovuta venire a Hogwarts dall'Italia e…ecco, sono venuta a visitarvi quest'estate ma tu eri via e…ecco, si» ha balbettato, arrossendo fortemente. 

 

«Ma guarda un po' te, una fortuna dopo l'altra i miei fratellini. Io sono James, molto piacere»

 

«Non dovevamo parlare dei Grimm? Altrimenti posso anche andarmene a giocare a scacchi con Nate e Connor» ha sbuffato Hugo, evidentemente infastidito.

 

Tutti hanno annuito, Alessia e James compresi, e abbiamo iniziato ad esporre il problema al Potter più anziano, informandolo anche delle nostre scoperte.

 

Già dalla seconda riunione a cui ha partecipato è stato molto più utile: ci ha detto di aver provato a chiedere un po' in giro, anche ai simpatizzanti Grimm facenti parte del suo gruppo di amici. Purtroppo però, per colpa del suo cognome, non molti erano propensi a confidarsi con lui riguardo le loro inclinazioni politiche.

 

Comunque, a quanto era riuscito a capire, i Grimm non sono per nulla contenti di questo fatto. Ovviamente, oserei aggiungere. Che cosa c'è di peggio di un Torneo prettamente magico nel cuore della Francia? Chissà che affluenza di spettatori! Maghi e streghe di tutto il mondo…e nessuno poteva scartare l'idea che ci fossero draghi, grifoni o altre gigantesche creature magiche coinvolte nelle prove. 

 

Sarà tutto da vedere, sicuramente bisogna tenere gli occhi ben aperti. 

 

Ho scritto anche a papà; è probabile che a lui e zio Harry venga assegnato il comando della sicurezza. Lo spero davvero, in questo modo potremmo parlare loro dei nostri risultati di ricerca e delle nostre idee. 

 

Oh, Scorpius è appena tornato in cabina. Dobbiamo andare ad avvisare tutti di prepararsi a scendere. 

 

Siamo arrivati a Beauxbatons. 

 

Tua, 

 

Rose.

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