L'emozione non ha voce.

di Niahm
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Primo Capitolo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ciao, eccomi qui con una nuova pubblicazione non mia e sottolineo NON MIA
E' di una cara amica, che a parer mio scrive da favola, quindi merita di esser pubblicata. 
E' collegata alla one-shot che ho scritto io. 
Non mi resta altro, che augurarvi buona lettura.
Giorgia <3 





-Nate, ti prego … và piano!- una voce femminile, la voce di Erika, mi implora di rallentare la macchina. Stiamo percorrendo l’autostrada verso il centro città, il paesaggio è ancora più particolare e suggestivo con le poche luci che illuminano l’asfalto. –No, non ho intenzione di rallentare …- sospiro girandomi a guardare la donna seduta alla mia destra. –Non finché mi dirai chi è questo Jeremy del cazzo!- aumento la stretta sul volante, gli occhi fissi sulla linea bianca. Lei sospira preoccupata, -Te l’ho già detto: è solo un collega e un amico!- poi il suo sguardo si fa più dolce, -Perché sei sempre così geloso, Natanian?- allunga una mano e mi accarezza il viso. Alzo lo sguardo verso lo specchietto: la mia piccola stà bene, sembra che dorma. –Posso esserne sicuro? Se scopro che te lo porti a letto …- solo dopo mi accorgo della gravità delle mie parole. Percepisco subito la tensione di quel momento -C-cosa?- chiede Erika con voce strozzata –Pensi davvero che io ti possa tradire?- questa volta nel suo tono non c’è un minimo di comprensione, solo rabbia e delusione. –Mi fido di te, Erika!- mentre parlo continuo a guardarla, e la strada passa in secondo piano. –Solo che … ho paura di, di ….- non mi accorgo di una pericolosa curva a qualche metro di distanza. –Cosa Nate?! Cos …- vedo l’espressione di Erika cambiare all’improvviso, -Naaaate! La strada!- urla coprendosi il volto con entrambe le braccia. Tutto quello che accadde in seguito … è solo un ricordo sfuocato: un forte rumore di uno schianto, il finestrino frantumato, le urla di una bambina … e poi il silenzio. Fù così che morirono mia moglie e la mia bellissima bambina. 
 
Solo che, ho paura di perderti.

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Capitolo 2
*** Primo Capitolo ***


Nate:
 
 
Suono il campanello, con l’altra mano reggo la lattina di birra. Passano pochi secondi e la porta si apre: ragazza alta, bionda e prosperosa, 
sorriso fantastico e occhi blu. –Nate- sussurra saltandomi tra le braccia, io accenno un sorriso e lascio cadere la lattina. L’unico motivo                valido per non finire una birra, è avere tra le mani una ragazza disponibile a farsi portare a letto. –Serena,i tuoi sono in casa?- chiedo senza preoccuparmi di essere troppo scortese, troppo scortese per il ruolo del fidanzato perfetto. Serena non risponde, si limita ad unire le sue labbra con le mie e condurmi lungo le scale, fino alla porta della sua vistosa camera da letto. Il nostro era un rapporto fisico: poche parole e tanto sesso, ma a nessuno dei due era mai dispiaciuto. Fingevamo che tutto andasse bene e che il nostro fosse Amore, il vero e grande amore. -Seguimi!- lei mi prende per il colletto della camicia e in pochi secondi ci ritroviamo sopra il solito letto. Cos’era che ci impediva di essere una comune coppia? Beh semplice, la mancanza dei brividi sulla pelle e l’emozione delle parole dette sottovoce.
 
Kendra: 
 
 
Un pomeriggio passato con la propria migliore amica, nessun rimorso dei compiti lasciati incompleti dentro lo zaino e solo tanta voglia di godermi i miei sedici anni. Appena entro capisco che i miei genitori non ci sono: erano sicuramente impegnati in uno dei loro tanti viaggi senza preavviso. –Serena?- esclamo dal salotto, nessuna risposta. –Serena? Devo raccontarti un sacco di cose …- insisto salendo le scale con passo pesante. Ha lasciato la porta socchiusa, senza riflettere entro in camera . –Serena, hai per caso visto … Oh mio Dio!- rimango letteralmente paralizzata a guardare quello che mi si presenta davanti agli occhi. Mia sorella era completamente avvinghiata al corpo sodo e muscoloso di Nate, il suo fidanzato. -Kendra, esci! SUBITO!- Serena indica furiosa la porta della stanza, mentre quello stronzo del suo ragazzo continua ad ‘’impegnarsi’’ come niente fosse. –Io, ehm …- scoppio in una risatina nervosa –Voi, uhm … fate come se non ci fossi!- blatero qualcosa senza senso e comincio a cercare nei disordinati cassetti della scrivania. Alle mia spalle, sento il rumore appiccicoso dei loro baci e il continuo sfruscio dei lenzuoli: stavano davvero continuando senza problemi … Disgustoso!. –Serena, scusami ancora ma …- trovo il coraggio di voltarmi – Ho urgente bisogno del tuo mp3! E rimanere a guardarvi non è sicuramente nella lista delle mie 10 serate migliori!-. Mia sorella si alza di scatto e comincia a frugare tra le mensole sopra il letto. -Ehi, bella biondina …- sussurra Nate –Io e tua sorella siamo impegnati … Non me ne fotte un cazzo del tuo dannato mp3!- mi dice brusco, nemmeno si degna di togliere lo sguardo dal corpo mezzo nudo di mia sorella. Mi avvicino allo stronzo puntandogli un dito contro il petto, -Senti, bel faccino! Me ne frego di aver interrotto la tua scopata giornaliera …- guardo Serena indecisa se continuare la discussione, lei però sembra del tutto impegnata a cercare l’aggeggio musicale. - … E sai che ti dico? Potrai sicuramente recuperare con una delle tante puttanelle che ti porti a letto!- sbotto del tutto infuriata. Contrariamente da quello che mi aspetto, Nate scoppia in una risata cattiva e maliziosa –Sei gelosa, biondina?- inclina la testa e un ricciolo castano gli scivola sulla fronte. –Cosa?- alzo un sopraciglio –Io non verrei mai, e dico MAI … a letto con uno come te!- rispondo con disdegno. Lui sorride e si stiracchia sul grande letto, -Bene, perché io non sprecherei mai un preservativo … per una come te!- detto questo afferra Serena per la vita e l’attira a sé.

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