Oblivion

di Sacu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Finale alternativo parte 1 ***
Capitolo 13: *** Finale alternativo parte 2 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 12 - Fine ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


COMMENTO AUTRICE
Ok, sono cascata anche io nella trappola "Dramione". Sì, d'accordo, me ne vergogno già da sola senza che mi diciate niente, però questa coppia mi intriga e ho voluto provare a scrivere qualcosa su di loro.

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Ignari di non essere i soli, due studenti seduti dalla parte opposta della stanza stavano sudando freddo. Non era per la difficoltà prevista di ciò in cui si stavano impegnando, infondo erano i migliori del loro corso. Lei perché adorava studiare e si entusiasmava nel conoscere cose nuove. Lui perché voleva riscattare il suo nome e dimostrare a tutti quanto valesse.

Erano i migliori fra i presenti, ma non era la tensione dell'esame a preoccuparli quanto la pozione in sé che stavano preparando: Memoria.
Senza che quasi se ne accorgessero le loro mani esperte terminarono ciò che era richiesto prima degli altri, in contemporanea, e portarono la provetta alla cattedra.
Togliti dai piedi Sanguesporco! Non vedi che devo consegnare la provetta?”
Nel caso il fumo della pozione ti avesse attenuato la vista, Furetto, è esattamente quello che sto facendo anche io!”
Ma io ho finito per primo!”
Abbiamo finito insieme e se fossi un gentiluomo faresti educatamente andare prima me!”
Una Sanguesporco non merita neanche l'educazione!”


Prima che potessero schiantarsi a vicenda furono rimproverati dagli esaminatori e sbattuti fuori dall'aula. Si fronteggiarono lanciandosi mute sfide con i loro occhi, nocciola e profondi quelli di lei, grigi e misteriosi quelli di lui. Poi, senza abbassare lo sguardo, si girarono e ognuno andò per la sua strada.

 

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L'ultimo studente era appena uscito esausto ma felice dopo l'esame di Pozioni, l'ultimo previsto per i M.A.G.O. del settimo anno. La mattina avevano sostenuto la teoria, mentre nel pomeriggio si erano cimentati nella preparazione della pozione Memoria, dando fondo a tutto ciò che avevano imparato dalle lezioni con Lumacorno.
Quell'anno c'erano stati più studenti del solito; innanzitutto perché il professore, a differenza di Piton, apriva la sua classe anche a studenti con Oltre Ogni Previsione e non solo con Eccezionale; inoltre molti studenti erano tornati per concludere l'anno che non avevano finito a causa della battaglia contro Voldemort.
Per questo motivo l'aula di Pozioni, adeguatamente incantata per far entrare tutti gli esaminandi, era in preda al disordine più completo, tra calderoni gorgoglianti e ingredienti sparsi per tutto il pavimento. Indi per cui, dopo aver raccolto le provette per assegnare il voto, gli esaminatori furono ben più che felici di lasciare l'aula in fretta e furia.
Se solo si fossero attardati qualche minuto in più...

 

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Una ragazza dai lunghi capelli ricci aveva aspettato che l'aula fosse vuota con ansia nascosta dietro un angolo buio del corridoio. Un brutto presentimento la faceva sentire irrequieta e voleva assicurarsi che tutto andasse bene, per questo aveva atteso con una pazienza che non sentiva di avere per quasi un'ora. Ad ogni ragazzo che usciva sentiva il suo cuore perdere un colpo e cominciava a perdere le speranze quando finalmente vide andarsene anche l'ultimo esaminatore.
Era il momento.
In un silenzio teso entrò nell'aula, chiedendosi velocemente la porta alle spalle. Passato il primo momento di sconcerto per le condizioni pietose della stanza e pensando a quei poveri Elfi che avrebbero dovuto ripulire il tutto, si avvicinò alla sua postazione.
Eccola là, la sua opera. Memoria: liquido denso, striato con più sfumature di grigio, pozione di elevata difficoltà ma dalla preparazione rapida di sole quattro ore, si somministra a chi ha perso la memoria per cause naturali o magiche, come l'Oblivion. Praticamente perfetta. Avrebbe sicuramente preso Eccezionale. Ma in quel momento non le importava.
Stava per infrangere una legge della scuola, ma ormai gli esami erano finiti e non potevano più espellerla; o forse potevano annullarle gli esami? Poco le importava ormai, aveva deciso. Anche se era proibito doveva prendere un po' di quella pozione.
Nonostante le tremasse un po' la mano riuscì a versare del liquido in una fialetta e la ripose in una tasca della gonna.
Ora veniva la parte più difficile.
Da mesi aveva la sensazione che qualcosa non andasse. Soffriva spesso di mal di testa, si scordava delle piccole cose e quando la sua amica Ginny rievocava gli anni precedenti lei era presa come da vuoti di memoria.
Inizialmente non gli aveva dato troppo preso pensando fosse colpa dello studio per i M.A.G.O. Poi però i mal di testa erano aumentati e i rimedi di Madama Chips non facevano più effetto. Così si era barricata in biblioteca fino a scoprire qualcosa che mai avrebbe voluto sapere: qualcuno l'aveva sottoposta a più Oblivion non perfettamente riusciti.
La domanda era: perché?
Solo un motivo grave può indurre un mago ad interferire con la mente di un'altra persona dato che si tratta di un incantesimo difficile e delicato che può portare a conseguenze negative se realizzato male. Lei per fortuna non aveva ancora sintomi così profondi ma se non avesse preso la pozione al più presto le cose sarebbero peggiorate.
La domanda sul perché era indissolubilmente legata al chi. I suoi genitori erano babbani, quindi esclusi a priori. Ginny e la famiglia Weasley? Assolutamente no! I suoi migliori amici, Harry e Ron? Si fidava più di loro che di se stessa. Certo, la sua relazione con Ron non era durata che un paio di mesi, ma erano d'accordo entrambi sul fatto che non c'era altro tra loro se non una profonda amicizia. Di certo il ragazzo non aveva motivo di vendicarsi di lei o di nasconderle qualcosa.
Ma chi altri avrebbe avuto l'occasione e un motivo per obliviarla?
Be', la risposta era lì in quel calderone.
Materializzò una tazza e la riempì con la pozione. Si guardò un'ultima volta intorno per essere sicura di essere sola. E bevve.


Mentre finiva l'ultima goccia la porta si aprì lasciando entrare un ragazzo alto dai capelli biondi e gli occhi grigi.
Draco Malfoy.
Nei suoi occhi si leggeva preoccupazione mista ad altri sentimenti, ma lui non le diede modo di scorgere altro perché prima che lei potesse anche pensare di muoversi o dire qualcosa, in un lampo entrasse la bacchetta e le lanciò un incantesimo.
Petrificus Totalus!”


Si era fatta fregare come una ragazzina al suo primo anno, come se non avesse mai duellato, come se non avesse combattuto contro Voldemort, come se non fosse stata la migliore strega della sua generazione. Semplicemente si era lasciata incantare da quei occhi grigio-tempesta lasciando al suo avversario tutto il tempo di agire. Quei occhi che ora ora la guardavano così intensamente da farla stare male. Avrebbe abbassato la testa se solo si fosse potuta muovere. Invece era ferma in piedi, di fronte a lui, con il braccio sinistro lungo il fianco e la mano destra ancora a stringere la tazza. Di certo esistevano posizioni più imbarazzati in cui venir pietrificati, ma questo non la faceva sentire meglio: era stata scoperta in flagrante ad infrangere una regola e di certo lui non avrebbe tardato ad avvisare i professori. Quale occasione migliore per il Purosangue Draco Lucius Malfoy per umiliare Hermione Jane Granger, la Sanguesporco che odiava dall'età di undici anni perché la riteneva indegna della magia? Ecco servito il modo su un piatto d'argento.


In quel momento sentì una fitta dolorosa nella testa. La pozione stava evidentemente facendo effetto e i ricordi cominciavano a tornare. Nel mentre Malfoy cominciò ad avanzare verso di lei.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Sono arrivato tardi...”


Grifondoro aveva battuto di 170 a 60 la squadra si Serpeverde grazie ad Harry che aveva preso, o meglio ingoiato, il boccino d'oro. Lui e Ron si erano avviati verso la capanna di Hagrid per festeggiare con tè e biscotti, lei li avrebbe raggiunti dopo: aveva visto il Piton fare il Malocchio al suo amico e voleva chiarire, per questo aveva cominciato a seguirlo.
Purtroppo però il professore era sceso nei sotterranei, probabilmente diretto a parlare con un Marcus Flitt che non faceva altro che ripetere quanto fosse scorretto afferrare il boccino con la bocca e non con le mani, quando si perse. Era lì solo da un paio di mesi e ancora non sapeva orientarsi nel castello e i corridoi bui dei sotterranei le sembravano tutti uguali.
All'improvviso sentì una voce. Si diresse in quella direzione e più si avvicinava più ne era sicura. Malfoy.
Quando gli fu davanti, in quel corridoio seminascosto, lui sussultò. Stava blaterando a vanvera con se stesso e di certo non si aspettava di avere spettatori, soprattutto se Grifondoro e di origine babbana.
Vedendo quella faccia buffa Hermione rise.
Cosa ci fai qui?”
Mi sono persa.”
Raccontala a qualcun altro. Cosa ci fai qui Granger?”
Mi sono persa Malfoy. Davvero. Non è che potresti accompagnarmi per favore?”
Draco la squadrò disgustato.
Perché mai dovrei farlo? Non sono affari miei se ti trovi nei guai. Perché non chiami i tuoi amichetti?”
Hai ragione, ma io potrei andare a raccontare in giro quello che stavi dicendo poco fa...”
Dagli occhi grigio-tempesta sembrava partissero fulmini da quanto era furioso.
Tu cosa? Cosa hai sentito? Dimmelo!” Urlò mentre l'avvicinava.
Hermione fece un passo indietro avvolgendosi un po' di più nel mantello, quasi la potesse proteggere dalla rabbia del ragazzo.
Ecco... Ho sentito che tuo padre è arrabbiato... Per via di Harry... Che lui è diventato un cercatore...”
Vedendo gli occhioni della ragazza farsi lucidi, Draco si calmò. La rabbia se ne stava andando lasciando posto al senso di colpa per averla fatta spaventare e adesso sentiva il desiderio di farsi perdonare. Suo padre gli aveva ripetuto fino alla nausea che quelli come lei erano solo feccia e che non doveva mischiarsi con loro, eppure dentro di sé sentì che era la cosa giusta. Non sapeva perché, lui la odiava, ma in quel momento l'abbracciò.
Per lei, ma anche per se stesso.
Forse ho esagerato Granger.” Sussurrò.
Lei rimase in silenzio, sconcertata dal cambio repentino di atteggiamento del ragazzo, immobile, mentre una mano del ragazzo saliva a carezzarle la testa. Avrebbe dovuto allontanarlo, eppure era come bloccata da qualcosa. Aveva la sensazione che Draco avesse bisogno di lei in quel momento e i suoi pensieri furono confermati quando lui cominciò a parlare.
Erano cent'anni che nessuno entrava nella squadra di Quiddicth al primo anno. E Potter, lui che non sa neanche cosa sia il Quiddicth, lui che viene esaltato da tutti senza merito solo per il fatto di esistere, lui, lui per merito mio è diventato cercatore di Grifondoro!”
Hermione avrebbe voluto ribattere ma qualcosa la trattenne. Draco si stava sfogando e doveva lasciarlo parlare.
Incitato dal silenzio della ragazza, riprese.
Se solo sapessi come ha reagito mio padre quando l'ha saputo! E' venuto qui a scuola, ha coinvolto anche il consiglio scolastico, ma niente! Silente non ha voluto cambiare idea. Tu non puoi neanche immaginare quanto si sia arrabbiato quando la McGranitt gli ha detto del suo talento! Gli ha raccontato tutto, capisci? Di come io abbia lanciato la ricordella di Paciock e di come Harry l'abbia incredibilmente ripresa! E' colpa mia, capisci?
Mio padre ha passato ore ad insegnarmi come cavalcare una scopa. E Potter diventa cercatore al posto mio! Per colpa mia!
Ed adesso ha pure vinto la partita. La prima partita, contro Serpeverde! Capisci? Mio padre mi ucciderà...”
La stretta del ragazzo si fece più salda ed Hermione si decise a parlare.
Ti sbagli, non è colpa tua. Certo, tu hai sbagliato a prendere la ricordella di Neville, ma non sei responsabile di ciò che è successo. Harry è davvero molto bravo e in ogni caso Madama Bumb lo avrebbe notato prima o poi, era solo questione di tempo. Tuo padre non può incolparti per una decisione presa dagli insegnanti.” E dopo di ché, non sapendo bene cosa aggiungere per calmarlo, gli diede un bacio sulla guancia.
Draco si staccò da lei come ustionato: aveva caldo e stava arrossendo.
C-Che ti è s-saltato in m-mente?” Chiese balbettando come se fosse stato Paciock.
Lei lo guardò con quei suoi occhioni nocciola e questo, invece di farlo sentire meglio, lo agitò ancora di più.
Mi sembrava che avessi bisogno di aiuto, ti volevo solo rassicurare.”
Un Malfoy non ha mai bisogno di aiuto, ricordatelo Granger.”
A me sembrava proprio il contrario. Guarda che non c'è niente di male se ammetti che avevi bisogno di qualcuno per sfogarti!”
Ridicolo!”
E detto questo si incamminò verso il corridoio centrale.
Adesso dove stai andando?” Gli chiese Hermione.
Non avevi detto di esserti persa?”
E in silenzio lo seguì fino a un corridoio che conosceva.
Grazie Malfoy, ti prometto che non dirò niente a nessuno.”
Non ne dubito. Ma non siamo pari.”
Lei fece per domandare qualcosa, ma lui le si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia, facendola arrossire.
Ora va meglio.” Le sussurrò nell'orecchio.
Poi, sfruttando la sua sorpresa, estrasse la bacchetta.
Oblivion!”


...avrei dovuto immaginare che prima o poi avresti capito...”


Quel giorno c'era molta confusione in Sala Comune e visto che era abbastanza caldo Hermione decise di andare a studiare in giardino. Mentre cercava un albero a cui appoggiarsi vide qualcosa in lontananza, come se qualcuno stesse volando sopra lo stadio di Quidditch.
Sapendo che non era giorno di allenamenti per nessuno si avvicinò curiosa.
Fu sorpresa di vedere che sopra una scopa nuova di zecca volava un felice Serpeverde.
Malfoy! Che stai facendo, è contro il regolamento volare senza permesso!”
Il ragazzo scese fino alla sua altezza ma non mise i piedi per terra.”
Nessuno ha chiesto il tuo parere, Granger!”
Smettila Malfoy, tuo padre sarà anche ricco ma questo non ti esime dal comportarti come tutti! Inoltre qui ci possono stare solo i giocatori!”
Ma io sono un giocatore.”
Come?”
Esatto, Granger. Sono il nuovo cercatore di Serpeverde e come puoi vedere questa è la nuovissima Nimbus 2001 che mi ha regalato mio padre. E' molto più veloce rispetto a quella di quella di Potter.”
Be'... In ogni caso oggi Serpeverde non ha nessun allenamento. Quindi adesso tu scendi e ce ne torniamo insieme al castello.”
Malfoy parve pensarci su, poi disse: “Se volevi stare insieme a me potevi dirlo, ti accontento subito!”
MALFOY...!”
Il ragazzo la trascinò sulla scopa e salì verso l'alto.
Mettimi subito giù!”
Smettila di lamentarti, o cadrai! E poi chi lo spiega alla McGranitt come ti sei fatta male?”
Hermione guardò verso il basso e istintivamente si strinse a Draco che sorrise. Sapeva della sua avversione al volo e il suo unico scopo era stato quello di farla spaventare, ma ora che lei gli stava vicina per cercare un riparo, ora che si avvicinava a lui per essere salvata gli sembrava così piccola e indifesa che non riusciva a non esserne felice. Istintivamente lei si stava fidando di lui.
La strinse forte mentre le diceva di stare calma. Fecero un paio di giri lungo il campo, non troppo in alto ma abbastanza affinché lei avesse paura e rimanesse stretta a lui. Non sapendo il perché volava piano, lentamente, per rimandare il momento in cui l'avrebbe dovuta lasciare andare.
Infine la riportò a terra.
Lei trasse un sospiro di sollievo mentre anche lui scendeva dalla scopa.
Allora Granger, piaciuto il giro turistico? Sappi che volare con me è un onore riservato a pochi.”
E in effetti non aveva mai fatto salire nessuno con lui (e anche se ancora non lo sapeva non lo avrebbe fatto neanche in futuro).
Devo dire che Harry è molto più bravo di te...”
Draco strinse la presa sulla scopa ed era pronto a ribattere, ma lei continuò.
...ma devo ammettere che non te la cavi poi così male. Scommetto che farai un figurone con quella nuova scopa!” Finì sorridendo.
Il cuore di Draco perse un battito. Lei, Hermione Granger, la studentessa più brava della scuola gli stava facendo un complimento?
Non poteva ringraziarla, ma il sorriso con cui le rispose lo fece al posto suo.
Bene, adesso che hai finito di infrangere le regole ce ne torniamo al castello!”
Hermione gli afferrò un polso per trascinarlo via, ma lui fece resistenza e lei si sbilanciò, cadendo tra le sue braccia. Lui sfruttò quella vicinanza e gli diede un rapido bacio a fior di labbra mentre lei sgranava gli occhi per la sorpresa. Le aveva rubato il suo primo bacio e aveva regalato il suo a lei. Ma Hermione non ebbe tempo per replicare, Draco aveva già impugnato la bacchetta.
Oblivion!”

(Pochi giorni dopo:
Per lo meno, nessuno nella squadra di Grifondoro si è dovuto comprare l'ammissione. Loro sono stati scelti per il talento.”
Malfoy vacillò, ripensando al complimento che aveva ricevuto da quella stessa ragazza che adesso lo insultava.
Nessuno ha chiesto il tuo parere, sporca Mezzosangue.”)

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


 “...ma non credevo che avessi davvero il coraggio di intrufolarti di nascosto nell'aula degli esami a rubare la Memoria...”


Hermione sentiva mal di pancia da giorni e si era decisa ad andare in infermeria cercando Madama Chips per un rimedio. Solo si era scordata chi ci fosse.
Malfoy era stato graffiato da Fierobecco e ora era lì sdraiato su un letto con una fascia a coprirlo.
Sperando di passare inosservata girò i tacchi e tornò verso la porta quando la sua voce la raggiunse.
Granger! Che gentile a preoccuparti per me! Hai anche lasciato i tuoi amichetti a casa, brava.”
Figurati Malfoy! Che vuoi che mi interessi un finto malato?”
Finto? Quello stupido ippogrifo mi ha squarciato il braccio, stava per uccidermi!”
Fierobecco ti ha fatto a mala pena un graffio, tu piuttosto ti sei sentito male quando hai visto il sangue! Non ti facevo così delicato...”
Senza rendersene conto Hermione si era avvicinata al suo letto. La tensione era alle stelle.
Sei solo una sporca Mezzosangue! Cosa ne puoi capire tu di creature magiche?”
Io so più cose di te anche se sei nato...”
Hermione non finì la frase. Cos'era ciò che vedeva negli occhi di lui? Divertimento?
Malfoy! Ti stai prendendo gioco di me?”
Dopo due anni e mezzo te ne sei accorta! E pensare che i professori dicono che sei intelligente, ma forse ti fanno i complimenti perché fai loro pena.”
Hermione ignorò la frase e gli si avvicinò per scrutarlo meglio. Non si rese conto di quanto gli fosse vicina, o forse a lei sembrava una distanza normale, ma lui non resistette! Averla così vicino lo faceva sentire nervoso, così per placare quella sensazione le mise un braccio dietro la testa e le diede un lungo bacio sulle labbra.
Si aspettava una reazione da parte della ragazza, ma questa aveva chiuso gli occhi e non fece niente fin quando non si staccarono.
MALFOY!”
E' il mio cognome.”
Che ti è saltato in testa?”
Andiamo, non mi sembra ti sia dispiaciuto!”
Mi hai preso alla sprovvista!”
Forse inizialmente, ma dopo?”
Hermione prese la bacchetta e gliela puntò contro. Quella di Draco era sul comodino, troppo lontana affinché lui la raggiungesse senza che lei gli lanciasse un incantesimo.
Non stiamo parlando di me ma di te! Adesso rispondimi: perché ti diverti ad insultarmi? E perché mi hai baciato?”
Draco la guardò rassegnato mentre si lasciava cadere sul cuscino. Era in trappola e ci si era cacciato con le sue stesse mani.
Semplicemente mi piace litigare con te, sei l'unica che mi sa rispondere a tono. L'unica che non si mette a piangere dopo.”
Anche Harry e Ron ti sanno tenere testa.”
Ma loro sono maschi.”
Che vuol dire?”
Vuol dire che ho risposto anche alla seconda domanda.”
Lei lo guardò spaesata.
Draco, io...”
Il cuore del ragazzo esultò sentendo la ragazza pronunciare il suo nome.
Ridillo!”
Sembrava un bambino che aveva trovato il regalo che tanto desiderava sotto l'albero. Gli sorrise.
Draco.”
Lui non riuscì a mascherare la felicità e la strinse subito in un forte abbraccio. Un abbraccio che a Hermione sapeva di addio.
Cingendola ancora con un braccio, con l'altro si sporse ad afferrare la sua bacchetta.
Oblivion.”



...in fondo dovevo aspettarmelo dall'eroina che ha combattuto contro il Signore Oscuro...”


Le ore passate a prepararsi per il Ballo del Ceppo non erano state sprecate. Ne era valsa la pena per vedere tutte quelle facce sorprese, tutte quelle espressioni sbigottite al suo passaggio, come se magicamente si fossero accorti solo adesso che lei era una ragazza, anzi una bella ragazza!
Ma a lei non importava. Si era fatta bella solo per se stessa e voleva passare una piacevole serata in compagnia di Krum. E magari dei suoi amici. Amici che invece la stavano facendo sentire a disagio. Ron che si era arrabbiato per la sua stupidità ed Harry che non riusciva ad imporsi col suo amico prendendo le sue difese.
Così si era fatta consolare da Krum passando tutta la serata a ballare tra le sue braccia.
Ma se i suoi amici avevano delle motivazioni per essere arrabbiati con lei (anche se insulse), quel ragazzo che la osservava con sguardo minaccioso non ne aveva. Non più del solito almeno.
Krum l'aveva riaccompagnata fino alla Signora Grassa e l'aveva salutata con un bacio casto sulle labbra.
Stava per entrare nel dormitorio quando si sentì afferrare per un braccio e fu trascinata in un vicino corridoio in quel momento deserto.
Lasciami andare subito!”
Solo quando quella persona la sbatté contro il muro, bloccandole ogni via di fuga appoggiando le sue braccia sul muro accanto a lei lo riconobbe.
Malfoy, cosa vuoi?”
Senza staccare gli occhi dai suoi prese a giocare con i suoi capelli.
Ti sei fatta liscia per lui?”
Non ho tempo da perdere con uno come te!”
Cercò di andarsene, ma lui glielo impedì spingendo il suo corpo contro quello di lei, imprigionandola alla parete.
Ti sei fatta bella per lui e quello neanche ti bacia per bene. Che fallito!”
La mente di Hermione capì solo una parola di tutta la frase.
Bella?”
Solo allora si rese conto della posizione in cui si trovava e arrossì di colpo. Ma poi ritrovò il suo orgoglio.
Krum è un gentiluomo, a differenza tua, e mi rispetta! E poi è stato un bel bacio!”
Capì subito di aver detto la cosa sbagliata perché lui le afferrò i polsi con una mano e glieli portò sopra la testa. Poi le avvicinò le labbra all'orecchio e con una voce così calma da essere inquietante le parlò.
Ritira quello che hai detto! Altrimenti ti mostro cosa è in grado di fare un Malfoy quando si scorda le sue origini e si abbassa al livello dei Sanguesporco.”
Se sperava di averla spaventata si sbagliava di grosso.
Quando la smetterai di rifugiarti dietro il tuo cognome? Avanti, sono curiosa, mostrami cosa è in grado di fare Draco quando smette di essere un arrogante Purosangue!”
Lui riportò la testa davanti quella di lei per poterla guardare in viso. Nei suoi occhi non c'era paura, ma determinazione. Qualsiasi ragazza si sarebbe spaventata, ma non lei, non la Sanguesporco che suo padre gli diceva di odiare e che il suo cuore (come aveva realizzato quella sera stessa) amava.
In un attimo le sue labbra furono su quelle di lei, calde, morbide, invitanti. Non voleva che Krum la baciasse, lei era sua! A lui aveva dato il primissimo bacio, anzi lui gliel'aveva strappato. Ma quello dato al secondo anno era troppo casto, adesso voleva di più.
Mordicchiandole il labbro riuscì a farle schiudere le lebbra e rapido insinuò la lingua dentro la bocca di lei, stringendole di più i polsi per non farla scappare. Ma lei al contrario gli si stava docilmente arrendendo e aveva cominciato a rispondere con una passione che lui non si aspettava e che non sperava.
La liberò dalla stretta e portò un braccio intorno alla sua vita, mentre con l'altro, dietro il collo, l'avvicinava a sé, mentre lei gli accarezzava i capelli con l'altra mano appoggiata al suo petto.
Quando si staccarono si guardarono entrambi sorpresi e imbarazzati. Ma subito si ricomposero.
Questo è un bacio, non quello che ti ha dato quel fallito.”
Cos'è Malfoy, ti senti in competizione? O forse sei geloso?”
Stava per mentirle poi cambiò idea.
Tanto valeva togliersi quel peso dallo stomaco.
Hai ragione Mezzosangue.
Sono geloso di vederti in biblioteca con Krum, sono geloso di vedere con quanta attenzione ti prepari per uscire con lui, sono geloso quando le tue labbra toccano le sue! E sono geloso di quel Weasley che ti gira sempre intorno! Tu sei mia e mia soltanto Mezzosangue.
Ma non posso averti...” Concluse sospirando.
Draco...”
Hermione vide una goccia rossa cadere per terra. Il ragazzo aveva stretto così forte i pugni che si era conficcato le unghie nella carne ferendosi.
Draco! La tua mano!”
Prese la sua mano tra le sue e la studiò, poi aggiunse: “Devo portarti subito in Infermeria!”
Non è niente, Mezzosangue...”
Ma lei non gli diede retta e provò a trascinarlo via. Non si rese conto della bacchetta del ragazzo puntata contro di lei.
Oblivion...”

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


 “...sei sempre stata coraggiosa, molto più di me...”


Era il quinto anno. Silente era scomparso, il suo posto era stato preso dalla Umbridge e i Prefetti di Serpeverde facevano a gara a chi toglieva più punti a Grifondoro.
Momento più che ottimo per nascondersi dalla confusione sulla Torre di Astronomia, sempre deserta di giorno, per studiare in santa pace.
Peccato che quel giorno ci fosse già una persona; Draco Malfoy stava appoggiato sui gomiti alla balaustra, col viso rivolto in direzione del lago, mentre il suo mantello era accuratamente ripiegato e appoggiato per terra. Una leggera brezza gli scompigliava i capelli che finalmente portava senza gel.
Se non avesse saputo com'era il suo carattere avrebbe detto che era affascinante.
Ripresasi da quel pensiero, non avendo voglia di litigare tornò indietro, ma nel farlo sbatté la gamba contro lo spigolo della porta gridando per il dolore e facendo cadere a terra i libri con un sonoro tonf. Il suo tentativo di passare inosservata era andato a farsi benedire.
Maledizione!”
Sentì un tocco gentile sulla sua spalla: Draco le stava facendo segno di sedersi.
Non è niente, verrà solo un grosso livido.”
Tutti i Sanguesporco sono così stupidi da non capire quando si sono fatti male o solo te?”
Lasciami in pace Furetto! Non vedo come la cosa ti riguardi!”
Sono un Prefetto, se uno studente si fa male io sono responsabile.”
Per la cronaca sono un Prefetto anche io e tutta questa tua dedizione al lavoro non ti si addice. Ora se non ti spiace devo trovare un posto dove studiare.”
Ma Draco la ignorò del tutto. Con uno sguardo serio (preoccupato?) le prese la gamba infortunata e la controllò. Vedendo che non era niente di grave si rassicurò, poi entrasse la bacchetta e sussurrando un incantesimo a bassa voce per non farlo sentire alla ragazza le guarì il livido.
Tu non sei Malfoy! Come hai fatto a procurarti i capelli per la Polisucco?”
Il ragazzo non riuscì a trattenere una forte risata. Hermione ne rimase affascinata, era davvero bello quando si toglieva la maschera da Purosangue strafottente.
Hai ragione, non sono Malfoy. Io sono Draco.” Le rispose semplicemente. L'aiutò a rialzarsi e la condusse fino alla balaustra.
Con grande sorpresa di entrambi il pomeriggio trascorse rapidamente. Stavano bene a chiacchierare insieme, riuscivano a ridere e scherzare e in quelle ore si era creata una certa sintonia.
Perché non lasci mai vedere questo lato di te?” Gli chiese a bruciapelo mentre il sole tramontava.
Perché sono un Malfoy.”
Ma tu sei anche Draco. E questo mi piace di più.”
Lui sorrise. “Sono entrambe le cose, ma purtroppo non posso mostrare Draco perché è debole. Mio padre dice che i Malfoy non devono essere vulnerabili.”
E tu?”
Io cosa?”
E tu cosa ne pensi?”
Lui stimava moltissimo suo padre e non gli era mai passato per la mente di poter avere un pensiero diverso dal suo. Quello che gli diceva Lucius era una legge non interpretabile e lui aveva sempre pensato che per renderlo orgoglioso di sé avesse dovuto fare quello che gli diceva. E pensare quello che gli diceva.
Tutti gli chiedeva il suo parere su qualsiasi cosa, in quanto Malfoy, ma nessuno interpellava mai Draco. A nessuno interessava. A nessuno tranne lei.
Lei, la Mezzosangue, la so-tutto-io che rappresentava tutto ciò che odiava. E che amava. Lei che non era sua e non lo sarebbe mai stata.
A nessuno interessa.”
Ad Hermione non sfuggì la tristezza del ragazzo e senza rendersene conto alzò la mano fino a toccare la sua guancia, fino ad accarezzarlo.
A me sì.”
Lui non si scostò dal suo tocco, come lei aveva temuto, anzi chiuse gli occhi e portò le sue mani su quella di lei e cominciò a baciarle le dita, una a una. Poi lentamente passò all'interno della mano, dal palmo fino al polso. Lì si fermò. Le sue mani tremavano mentre la loro presa si fece più salda.
Cosa non darei perché questo momento durasse in eterno.”
Hermione non credeva alle proprie orecchie. Draco si stava forse dichiarando?
Ma prima che potesse rispondere sentì la punta di una bacchetta puntata dietro la schiena.
Oblivion.”


...immagino che tu adesso stia ricordando tutto...”


Non andava mai al bagno del secondo anno, non c'era più entrata dal secondo anno. Un po' per via del fantasma che lo abitava, Mirtilla Malcontenta, un po' perché le ricordava di quando era stata pietrificata dal Basilisco e aveva rischiato di morire.
Ma quel giorno rischiava di fare tardi a Trasfigurazione e quel bagno si trovava giusto lungo la sua strada e dovette entrare.
Si stava lavando lavando le mani a un lavandino che rimaneva un po' nascosto quando sentì la porta aprirsi. Non ci fece molto caso, pensò che si trattasse di una ragazzina del primo anno ancora non a conoscenza dei pianti strazianti di Mirtilla, ma quando sentì la sua voce che chiamava il fantasma il suo cuore perse un battito. Era la voce di Malfoy. Che diavolo ci faceva Malfoy lì?
Si portò davanti a lui e indicandolo col dito indice gli parlò.
Furetto, questo è bagno delle ragazze, non puoi stare qui!”
Ma quando finì di parlare si accorse che qualcosa non quadrava. Il ragazzo aveva gli occhi rossi e piangeva... Sì, Draco Malfoy stava piangendo!
Malfoy, cosa ti è successo?”
Quella vista insolita l'aveva shockata, tant'è che quando lui l'abbracciò lei non fece niente per spostarsi. Lo portò anzi vicino alla finestra e lì si sedettero mentre il Serpeverde piangeva sulla spalla di Hermione che lo cullava amorevolmente per cercare di calmarlo.
Rimasero lì per quasi un'ora, finché lui non smise di piangere e cominciò a raccontarle tutto. Le disse che sua zia l'aveva fatto marchiare come Mangiamorte, le disse di come lo volessero usare per punire la sua famiglia, le disse che avrebbe dovuto uccidere Silente, le disse di come non ce la facesse più ad essere Malfoy e di come volesse essere considerato solo come Draco.
Solo Mirtilla pareva capirlo, ma lei era un fantasma, era morta! Non contava.
Hermione ascoltò in silenzio mentre il ragazzo le versava addosso quel fiume ininterrotto di parole. Ad ogni frase sentiva la paura per i piani di Voldemort assalirla ma anche la speranza che Draco si tirasse indietro facendo la scelta giusta.
Aveva capito che non bastava dirgli qualcosa del tipo “parla con Silente, lui ti aiuterà!”, perché la questione era più complicata di quanto sembrasse: c'era di mezzo la sua famiglia.
Oh, certo, l'Ordine avrebbe potuto proteggere sua madre e suo padre ancora ad Azkaban, ma chi avrebbe protetto lui dalla delusione della sua famiglia?
I suoi genitori e sua zia era tutto ciò che aveva e loro erano schierati dalla parte del Signore Oscuro. Era sangue del loro sangue, non poteva tradirli.
Così lei gli carezzò i capelli e gli disse l'unica cosa che poteva.
Draco, tu sei un presuntuoso arrogante, ma non sei uno stupido. Dentro di te sai qual è la cosa giusta e sai qual è la migliore. Sei un Serpeverde, hai l'astuzia necessaria per raggiungere i tuoi scopi, sono sicura che non ti sarà difficile trovare un compromesso tra le due e quando ci sarai riuscito tutto si risolverà. Io non posso combattere la tua battaglia, mi trovo dall'altra parte del campo, ma se vuoi io sono qui per sostenerti.”
Lui la strinse forte a sé.
E' incredibile come tu sia stata dolce con me nonostante il modo in cui ti tratto, Mezzosangue”
Cos'era quello, un maldestro tentativo per ringraziare? Devi migliorare Furetto!” Disse riuscendo a strappargli un sorriso. Sì, era riuscita un po' a risollevargli il morale.
Ma come, dopo tutto quello che ti ho detto mi insulti?” Chiese fingendosi offeso.
Ma tu mi chiami Mezzosangue!”
E' solo quello che sei.”
E tu sei uno stupido, tronfio, bugiardo, arrogante, idiota...”
Dimmi una cosa.” Disse interrompendo i suoi insulti. “Andrai a raccontare quello che ti ho detto a San Potty e Lenticchia?”
Oh poverino, ti senti così insignificante rispetto a loro che senti la necessità di screditarli usando dei soprannomi infantili?”
Ehi, bada a come parli Sanguesporco!”
Comunque non saprei, credo che dovrei pensarci. So che è un tuo segreto, ma loro sono i miei amici e io gli racconto sempre tutto. Senza contare che è dall'inizio dell'anno che Harry si domanda se tu sia un Mangiamorte!”
Non credevo che Potty fosse intelligente.”
Andiamo Draco,adesso basta, mi infastidisce che tu offenda i miei amici!”
Il tono stizzito di lei non passò inosservato e fece ingelosire il ragazzo.
Certo, difendi pure i tuoi amichetti! Sbaglio o il Pezzente non fa altro che sbaciucchiarsi con la Brown? E sbaglio o il Prescelto è talmente impegnato dietro la Weasley femmina per dedicarti del tempo? Loro se ne fregano di te e tu li difendi!”
Dritto al centro del bersaglio. Forse se avesse fatto il battitore avrebbe avuto più successo nel Quiddicth.
Chi ti credi di essere? Tu non hai alcun diritto! Vieni qui, nel bagno delle ragazze, ti sfoghi con me, mi fai perdere le lezioni e ti senti in diritto di giudicare! Tu non sai niente di me, non ti permettere mai più di dire certe cose!”
Se tu non stessi sempre appiccicata a quei due saresti più felice!”
Certo, magari dovrei stare appiccicata a te? Tu mi renderesti felice?”
La domanda uscì quasi più come una richiesta piuttosto che come un'offesa, ma Draco non se ne accorse, troppo preso dal mascherare i suoi sentimenti per lei. La ragazza stava sollevando la questione giusta: lui era degno di Hermione?
Lei avrebbe saputo cosa fare con i suoi genitori. Lei avrebbe saputo cosa fare con Silente. Lei avrebbe saputo cosa fare col Signore Oscuro. Ma lei era lei e lui era lui. Draco non aveva il coraggio di Hermione e non poteva fare le scelte della Grifondoro. Lui era un Malfoy, doveva vivere la sua di vita e doveva portare onore alla casata. Non aveva scelta.
Dopo attimi di silenzio che a Hermione parvero minuti, lui rispose tenendo lo sguardo basso.
Non so se riuscirei a renderti felice, ma ti giuro che se potessi, se solo ne avessi la possibilità, se solo potessi scegliere mi impegnerei con tutto me stesso per renderti la donna più invidiata al mondo per quanto è felice.”
Ed Hermione lo baciò. Un bacio forte, passionale, intenso, che bruciava di amore e di tempo perso, che nascondeva brama e ricerca dell'altro. Un bacio lungo che li lasciò senza fiato.
E' la cosa più bella che qualcuno mi abbia mai detto!”
Ma non avrei dovuto.” Rispose tristemente.
Le mise poi la mano dietro la testa e avvicinò le sua labbra alla fronte di lei, dandole un dolce bacio. Poi con la bacchetta pronta pronunciò l'incantesimo.
Oblivion!”

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


 “...per questo ho deciso di spiegarti...”


Avendo perso l'anno di studio per combattere Voldemort, Hermione era tornata ad Hogwarts per prendere i M.A.G.O. Senza Harry e Ron tra i piedi aveva molto più tempo per studiare e per consolidare la sua amicizia con Ginny e nonostante i suoi amici le mancassero molto era felice di poter avere un po' di tempo per sé, senza dover preparare piani assurdi per salvare il mondo. O meglio, avrebbe voluto avere un po' di tempo per sé visto che già a partire dalla seconda settimana di settembre erano cominciati i suoi doveri di Caposcuola.
Organizzare le gite ad Hogsmeade, gestire gli orari per gli allenamenti di Quiddicth, sistemare la tabella dei turni per la ronda serale, fare la ronda serale...
Per non parlare poi di tutti i ragazzini che le correvano dietro! Lei non era più la so-tutto-io, la secchiona Mezzosangue Zannuta. No, era improvvisamente diventata Hermione Granger, bellissima e popolarissima ragazza, eroina del mondo magico che aveva sconfitto Voldemort.
Doveva letteralmente scappare da orde di ragazzini sovreccitati probabilmente dal troppo zucchero delle torte (che fosse una rivalsa degli Elfi per vendicarsi dei suoi tentativi per liberali? Nah, impossibile, loro volevano essere liberi).
Neppure in biblioteca trovava pace, sembrava di essere tornati ai tempi di Krum, quando il cercatore andava in biblioteca per avvicinarla, con l'unico risultato di portarsi dietro le sue rumorose fan e di rovinarle lo studio.
Il solo momento di pace era durante le ronde. I ragazzi non potevano uscire, a meno che non volessero far perdere punti alla loro Casa, così riusciva ad avere un po' di silenzio.
Silenzio che si accentuava particolarmente durante le ronde col Furetto. Da quando avevano iniziato il settimo anno lui aveva cambiato atteggiamento. Certo, non aveva smesso di essere il solito arrogante, ma la guerra aveva cambiato tutti. Lei era cresciuta, diventata più matura e più sicura di sé. Lui invece voleva riscattare il suo nome e aveva cominciato ad impegnarsi nello studio e a prendere i suoi doveri di Caposcuola più seriamente. Non insultava più quasi nessuno, solo spaventava qualche piccolo Grifondoro (quello è sempre divertente) e litigava con lei. Aveva persino smesso di fare scherzi a Paciock e ignorava la Piattola!
Non perdeva occasione per rifilarle qualche battuta tagliente, ma sembrava avercela più con lei in quanto Hermione che in quanto Sanguesporco.
Ma cosa ancora più strana, le rivolgeva la parola sono quando erano in pubblico! Durante le ronde serali che facevano insieme, da soli, non parlavano mai. Stavano in silenzio da quando lasciavano la Stanza dei Prefetti (sede dei Prefetti e Caposcuola) fino a quando ci tornavano per firmare il verbale.
Poteva quasi andare bene (meglio ignorarsi che insultarsi) se non fosse che si trattava un silenzio teso. E lo sapevano entrambi.
Pareva che a Malfoy andasse bene così. Ma la curiosità di Hermione non era d'accordo.
Quella sera, una delle tante in cui dovevano controllare il settimo piano, tirò fuori il suo famoso coraggio da Grifondoro e per la prima volta dopo tante ronde gli parlò.
Malfoy, come mai quando siamo soli non mi parli mai? Cos'è, una Sanguesporco come me non ha il diritto di sentire la tua voce?”
Il ragazzo letteralmente inchiodò, rischiando di inciampare, ma si riprese subito.
Non sapevo che ti piacesse essere insultata, mi sorprendi Mezzosangue. Cos'è, forse ti eccita?” Chiese con un tono malizioso che Hermione non apprezzò.
Come non detto, Malferret; mi sembravi cambiato e speravo di poter avere una conversazione civile con te, ma a quanto vedo la guerra ti ha rincitrullito del tutto!”
Già, i perdenti diventano stupidi e i vincitori diventano dei palloni gonfiati...”
Scusa?” Adesso erano fermi entrambi in mezzo al corridoio; si fissavano, occhi nocciola contro occhi grigio-tempesta. Nessuno dei due aveva intenzione di abbassare lo sguardo.
Guarda che ti vedo! Da quando San Potter e Lenticchia hanno smesso di farti da cagnolini non fai che circondarti di una miriade di ragazzi! Ora che hai salvato il mondo magico sei al centro dell'attenzione! Di', Granger, ti piace? E' bello avere tutti quegli sguardi su di te, vero? E' bello sapere di accendere i desideri di tutti i ragazzi della scuola, vero? Perché sei tornata Granger!? Potevi fare il corso per Auror, non era necessario che tornassi. O forse l'hai fatto per essere ammirata, per essere sotto i riflettori e potertene vantare!?”
Hermione era dir poco furiosa. Un tempo si sarebbe messa a piangere mentre Harry avrebbe tirato un pugno a Draco e Ron avrebbe tentato un incantesimo, ma adesso lei era cresciuta. Non era più la ragazzina che riceve per la prima volta la lettera per Hogwarts, adesso era una strega sopravvissuta ad una guerra. Era una giovane donna.
Capisco, ti ho rubato tutta l'attenzione! Povero piccolino, se qualcuno non lo considera mette il broncio e fa le bizze! Come mi dispiace, ma stai tranquillo, una volta finita la scuola i tuoi amici Purosangue torneranno a considerarti. O meglio, considereranno il nome Malfoy. Sono certa che te in quanto Draco non interessi a nessuno.”
Idiota di una Sanguesporco, pensi che qualcuno sia interessato a te come... Granger? Tutti pensano a te come la strega che ha sconfitto il Signore Oscuro, non certo per come sei o per quello che vali!”
Ti sbagli, io ho degli amici che mi stimano per ciò che sono e per quello che faccio...” Ma non finì la frase perché si bloccò sgranando gli occhi facendo perplimere* il ragazzo.
Tu... tu hai ammesso che io sono una strega...?”
Draco capì di aver commesso un errore e tentò di rimediare.
Ecco... non posso negare tu abbia la capacità di usare la magia... solo che non ne sei degna... sì, è così, tu sei nata babbana e non dovresti avere la bacchetta.” Rispose soddisfatto sperando di essersi ripreso.
...e hai anche detto che valgo!”
No, non si era ripreso, anzi cadeva sempre di più nella spirale che lui aveva creato.
Senti Granger, tu puoi fraintendere le mie parole come e quanto vuoi, ma io sono Caposcuola e devo ispezionare questo piano. Perciò, se non ti spiace, io continuo il mio lavoro con o senza di te.”
E così dicendo la sorpassò per proseguire con la ronda ma Hermione lo seguì.
Giuro Malfoy che io non ti capisco! Possibile che tu riesca a parlarmi solo per insultarmi e non riesci a sostenere una conversazione normale? Cos'è, hai forse paura di me?”
Se ti fa piacere continua a illuderti Mezzosangue!”
Adesso basta, voglio una risposta, adesso!”
Il ragazzo, messo alle strette, fece per prendere la bacchetta ma Hermione lo precedette con un incantesimo non verbale e lo disarmò, impossessandosi della sua arma. Poi cominciò a camminare verso di lui con la bacchetta puntata al suo petto, facendolo arretrare fino alla parete.
Non sapevo ti piacesse dominare, Mezzosangue, stasera sei una sorpresa continua.”
Cercò di parlare calmo, ma il tremolio nella voce e lo sguardo preoccupato lo tradirono.
Sono stufa delle tue bugie. Parli o devo usare il Lelilimens per avere una risposta sensata?”
Il ragazzo sogghignò. “Neanche il Signore Oscuro in persona è riuscito ad usare la Legilimanzia su di me, come puoi pensare di farlo tu?”
E' vero, Harry mi aveva detto che Piton aveva provato ad entrare nei tuoi ricordi ma che non c'era riuscito... Evidentemente sei bravo...”
Esatto Granger, sono migliore di quel tuo stupido amichetto!”
Hai ragione Malfoy, Harry non è mai stato bravo a nascondere i suoi sentimenti.”
Ovvio che ho ragione, a differenza sua io ho dovuto imparare in tutti questi anni a farlo.”
Bene Malfoy, e quali sentimenti hai imparato a nascondere?”
Ecco dove voleva andare a parare Hermione! Forse se non fosse nata babbana sarebbe stata smistata a Serpeverde.
Draco deglutì a vuoto, ma non rispose.
D'accordo, l'hai voluto tu. Legil...”
I miei sentimenti per te.”
Era stato solo un sussurro, detto con lo sguardo colpevole. Ma ciò bastò al suo cuore per perdere un battito. La bacchetta che era ancora puntata contro di lui le cadde di mano mentre i suoi occhi cercavo inutilmente quelli grigio-tempesta di lui, abbassati verso il pavimento. La sorpresa le aveva tolto la parola e il silenzio fu interrotto dalla voce di lui.
So che sei una vera strega. So che non ti piace stare sotto i riflettori. So che non sei tu a cercare i ragazzi ma sono loro dei pervertiti che ti stanno appiccicati come api sul miele. E tutte le volte che ti vedo inseguita da loro mi va il sangue al cervello e devo controllarmi per non cruciare nessuno. Solo adesso loro si sono accorti di quanto tu sia bella, prima non riuscivano ad andare oltre la corazza di so-tutto-io che ti era costruita e non ti vedevano come ragazza. Ciechi! E adesso pretendono di seguirti, di parlarti, sognano di baciarti... Per la miseria Granger, non sai quanto mi faccia male tutto questo!
Io so quanto tu valga indipendentemente dalla magia o meno; il tuo carattere, quel miscuglio di dolcezza, determinazione, curiosità e orgoglio mi fanno impazzire. Non resisto a vederti circondata da quegli assatanati quando vorrei essere io starti vicino! Vorrei essere io circondarti con le mie braccia, a proteggerti. E non posso, maledizione! Tu sei Hermione Granger, l'eroina, mentre io sono Draco Malfoy, il Mangiamorte! Maledizione!”
Concluse la frase sfogando la sua frustrazione con un pugno sul muro, ferendosi la mano.
Hermione raccolse rapida la bacchetta e con un incantesimo non verbale gliela guarì.
Sei stupido a farti male da solo. E poi non capisco il problema, tu non sei un Mangiamorte.”
Ti ha dato il volta il cervello Granger? Guarda!” Quasi urlò tirandosi su la manica sinistra mostrando il marchio di Voldemort. “Grazie a Potter e a mia madre non mi hanno mandato ad Azkaban, ma questo dimostra chiaramente quanto io sia colpevole!”
Sotto lo sguardo esterrefatto del ragazzo, Hermione gli afferrò delicatamente il braccio e posò dolcemente le labbra sul tatuaggio, lasciandolo sbalordito.
Draco, tu sei colpevole solo di aver amato troppo la tua famiglia. Tu non sei un assassino, non hai ucciso né Silente né altri. Non mi interessa se è stato per paura o per altro, sta di fatto che tu non ti sei macchiato di quei crimini. Hai accettato di essere marchiato solo per proteggere tua madre e tuo padre; non hai avuto scelta, come me del resto.
Io sono di origine babbana, non potevo scegliere da quale parte stare, solo se combattere o meno. E io ho scelto di combattere per proteggere i miei genitori e le persone a me care. Per proteggere, Draco, esattamente come hai fatto tu coi tuoi genitori. Come vedi non siamo così diversi infondo.”
A quel punto, il ragazzo non riuscì più a mantenere l'autocontrollo e la strinse a sé baciandola.
Lei cominciò a carezzargli la schiena come se avesse aspettato quel momento da anni e lui perse l'ultimo briciolo di razionalità; scambiò i posti e la bloccò contro il muro, senza staccarsi dalle sue labbra, come se il solo pensiero di starle lontana fosse più doloroso di una Cruciatus. Mentre lei portava l'altra mano verso i capelli lui prese a baciarle il collo dall'orecchio fino alla spalla, fin quando il desiderio per entrambi fu insopportabile.
Granger...” la chiamò con voce roca “se vuoi fermarmi fallo adesso... o non ne sarò più in grado.”
Malfoy...” Ogni parola coerente era difficile in quel momento e solo uno spreco.
Draco si fermò a guardarla. Come gli era saltato in mente di chiederle di fermarlo? Come poteva farlo quando le sue labbra erano così morbide, le sue guance rosse e i suoi occhi così lucidi di desiderio?
Ma se lei l'avesse voluto, si sarebbe fermato.
Draco...” aggiunse “siamo al settimo piano...”
Lì per lì lui non capì. La vide sottrarsi al suo abbraccio, recuperare le bacchette e rimettersi a camminare. Stava per perdere ogni speranza, quando la vide fermarsi poco distante e passare tre volte davanti alla parete, dove apparve una porta.
Poi lei si girò verso di lui sorridendogli e facendogli cenno di raggiungerla.
La Stanza delle Necessità.
La camera era piuttosto sobria, niente poltrone inutili, niente oggetti sfarzosi, solo un paio di sedie e un un tavolino rotondo. L'essenziale. Perché non serviva niente che ricordasse le loro differenze. All'interno non c'era nessun colore che rimandasse alle loro Case. Niente verde, niente rosso, solo pareti bianche e mobilio in legno di ciliegio. I muri erano illuminati da un camino di marmo bianco scolpito con immagini floreali, che richiamavano quelle incise nel grande letto a baldacchino, e sui bassi comodini c'erano delle candele profumate.
Lì, in quella stanza, loro erano solo Hermione e Draco.
Il ragazzo si maledì da solo per quello che stava per dire, ma era più forte di lui.
Granger... Vuoi davvero perdere la verginità con me? Non te ne pentirai poi?”
Lei si mise a ridere.
Malfoy, cosa ti fa credere che io lo sia ancora? Ti ricordo che ho passato la maggiore età da un pezzo, ho 19 anni e mezzo.”
Quella notizia non lo rese felice.
Tu... con chi...? Ma certo, Lenticchia! Maledetto Pezzente...”
Hermione invece di arrabbiarsi rise di nuovo.
Allora? Non mi stavi baciando poco fa? Potrei dedurne che hai cambiato idea...”
Passarono una lunga e passionale notte, per poi addormentarsi abbracciati.
Quando Malfoy si svegliò era quasi mattina. Si ritrovò la testa della ragazza sul suo petto mentre lui l'abbracciava con la mano sinistra.
No, non era un sogno. Quella nel suo letto era Hermione Granger! La donna che amava!
Cercò di spostarsi senza svegliarla, ma non ci riuscì.
Buongiorno Draco.” Lo salutò lei sorridendo.
Buongiorno Granger.”
Mi chiamerai mai per nome?”
Solo quando troverò il coraggio di dirti ciò che provo per te.”
Be', ieri sera è stato un buon inizio, non trovi?”
Intendevo quando riuscirò a dirti tutto senza doverti poi cancellare i ricordi.”
Draco, non capisco...”
Mentre lei intuiva cosa stava per accadere, lui prese la becchetta dal comodino. Fece appena in tempo a vedere il lampo d'ira nei suoi occhi nocciola, poi disse una sola parola.
Oblivion.”



...mia piccola Hermione.”

 

Era arrivato di fronte a lei. Malfoy era così vicino che lei poteva sentire il suo profumo.

 

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* Perplimere: neologismo non riconosciuto dall'Accademia della Crusca. L'ho comunque usato perché mi sembrava adatto. Significa “essere perplesso”.
Per maggiori informazioni sul termine: http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4409&ctg_id=44


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SPAZIO AUTRICE
Ragazzi, non so come ringraziarvi! Ho cominciato a scrivere questa storia così per caso e mi state già seguendo in tanti! Sono davvero felice del sostegno che mi mostatre e spero che la trama continurà ad appassionarvi!
Ringrazio per tutte le recensioni che mi lasciate, che mi rendono felice, e per aver messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate!
Siete fantastici! Vi mando tantissimi baci e abbracci virtuali!!!

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Era avanzato senza mai staccare gli occhi dai suoi, come a volersi sincerare del fatto che lei avesse ricordato tutto, e la scrutava con un'intensità che non gli aveva mai visto. Le gambe le avrebbero ceduto se solo non fosse stata pietrificata e quasi ringraziò per quello.
Qualsiasi cosa lui le avesse fatto, lei non avrebbe potuto reagire. Fino a pochi minuti prima avrebbe avuto il terrore di trovarsi impotente di fronte a Draco Malfoy, ma ora che aveva recuperato i ricordi pregava solo che lui non avesse intenzione di cancellarglieli. Non di nuovo. Non ora che lei sapeva.
Come se le avesse letto nel pensiero, Draco parlò.
Vorrei che bastasse un Oblivion come le altre volte...”
La sua voce poco più che un sussurro ebbe il potere di far accelerare il battito di Hermione. Lui era lì, vicino, a portata di mano e lei non poteva toccarlo. Dannazione!
Pareva che anche lui la pensasse allo stesso modo perché alzò la mano destra per farle una carezza, ma prima che le sue dita toccassero la morbida guancia di lei, ritrasse la mano come scottato, lasciandola a mezz'aria. Un lampo di tristezza passò tra gli occhi grigio-tempesta, mentre la mano a cui aveva negato il tocco della ragazza si dirigeva a prendere una ciocca dei suoi riccioli castani.
Ti ho osservata quest'anno” disse con un tono di voce più alto mentre si avvicinava la ciocca per annusarne il profumo, sempre guardandola dritta negli occhi “e ho capito che ci devono essere stati dei problemi con l'incantesimo obliviatore. Temo di averne abusato troppo, per questo ne hai risentito. Speravo di sbagliarmi, ma dopo l'ultima volta che ti ho cancellato la memoria...” si soffermò su quella frase, non per malizia ma per desiderio, poi riprese “...i tuoi mal di testa sono aumentati. Ho sentito dire alla Weasley che dimenticavi delle cose e avevi dei vuoti di memoria passeggeri sugli anni precedenti. Lei diceva che studiavi troppo, ma io sapevo che erano i problemi causati dall'Incantesimo. E lo hai capito anche te.”
Fece una pausa cercando di far chiarezza tra le sue idee. Lo aspettava un discorso importante e dova dar fondo a tutto quel poco di coraggio che aveva.
Fu mio padre ad insegnarmi l'Oblivion. Il Ministero impone ai minorenni di non usare la magia al di fuori della scuola, ma nelle famiglie di antica tradizione Purosangue non se ne tiene troppo conto. Certo, nessun genitore spinge il proprio figlio a trasgredire questa regola, anche perché un incantesimo fuori controllo potrebbe creare danni e attirare le attenzioni del Ministero, ma se è il figlio ad insistere... e soprattutto se il padre è un Mangiamorte... allora al bambino viene regalata una bacchetta anche uno o due anni prima.
Io ricevetti la mia bacchetta di biancospino il Natale prima di venire ad Hogwarts. Pensavo che mio padre mi avrebbe insegnato qualche incantesimo per preparami alla scuola, per poter mostrare a tutti che io ero il migliore. Ovviamente mi sbagliavo. Il vecchio Lucius riteneva inutili certi trucchetti e decise di insegnarmi gli incantesimi veri, da bravo Mangiamorte qual era; cominciò quindi con quelli che lui ritenne utili ed essenziali per intraprendere la sua stessa strada: Colloportus, Hominum Revelio, e Oblivion.
Coi primi due fu un fallimento su tutta la linea. Mio padre non è mai stato un buon maestro e non capiva quanto quegli incantesimi fossero fuori dalla mia portata; è impossibile che un bambino di dieci anni riesca a gestirli.
Migliori risultati ci furono con l'Oblivion. Non so dirti il motivo, dato che è più difficile degli altri due, ma la possibilità di giocare con la mente delle persone mi affascinava e mi ha stimolato ad impegnarmi. Riuscii ad ottenere i primi successi solo dopo molti mesi, quasi prima della partenza per Hogwarts, ma questo bastò a mio padre per essere orgoglioso di me.
Una delle poche volte.”
Impossibile non notare la tristezza dell'ultima frase ed Hermione ebbe l'impulso di abbracciarlo ma non ci riuscì. Giuro che lo schianto appena mi libero!
Draco vide la rabbia negli occhi di Hermione e ne fraintese il motivo.
So che quello che ho fatto era sbagliato. Non si usa l'Oblivion senza un valido motivo, c'è il serio rischio di apportare danni al cervello se eseguito male, ma sei stata tu ad insegnarmi che esiste la cosa giusta e quella sbagliata. E non sempre si può trovare un compromesso, non in un caso simile.
Ti dirò, in confronto la scelta di uccidere o meno Silente era niente in confronto a ciò che ho passato ogni volta che ti obliviavo.
Ho seguito il tuo consiglio, sai? Con Silente intendo, ho trovato il giusto compromesso proprio come mi avevi detto tu. Sì, ho fatto entrare i Mangiamorte nel castello ma non sono stato io ad ucciderlo, ho aspettato che arrivasse qualcun altro a farlo al mio posto. E come hai detto tu le cose sono andate per il verso giusto, Voldemort è stato ingannato ed è morto.
Ma quale compromesso posso raggiungere con te? Non c'è una via di mezzo tra l'averti accanto e lo starti lontano.
Essere tuo amico? Fare come quell'idiota del Pezzente che ti è stato amico, ti ha trattato come uno straccio e a cui ti sei concessa per primo?”
La mano di Draco si serrò intorno ai capelli della ragazza tirandoglieli un poco e facendole male.
Credi che abbia dimenticato? Credi che possa scordarmi come ti giravano attorno quei due insulsi maghetti da quattro soldi? Delle parole gentili che avevi per loro? Dei sorrisi che avevi solo per loro? E degli abbracci che vi scambiavate?
Perché pensi che ce l'avessi così tanto con voi, eh? Per quale motivo pensi che sfruttassi ogni occasione per umiliare Potter e Weasley? Loro non ti meritano, non sanno che gioiello avevano davanti, non sanno apprezzarti!”
Dopo la piccola sfuriata, la mano di Draco si rilassò tornando a giocherellare con i riccioli della ragazza.
Come al Ballo del Ceppo, ricordi? Il pezzente neanche sapeva che tu fossi una ragazza, ma dico io, si può essere più ridicoli? Ma forse è stato un bene, perché non avrei sopportato di vederti tra le sue braccia per tutta la sera. Ti avrebbe tenuta ferma su una sedia a fare da soprammobile. E tu eri così bella quella volta... E' stato allora, quando ti ho visto entrare a fianco di Krum che ho capito...”
Draco deglutì ma si impose di non abbassare lo sguardo. No, non in quel momento. Dopo non l'avrebbe più rivista, se ne sarebbe andato, ma adesso lei meritava di sapere la verità.
...Hermione... io ti amo.”
La ragazza sgranò gli occhi.
Draco Malfoy, il Purosangue che l'aveva sempre insultata per il suo “sangue sporco” le stava dicendo che l'amava?
E' così. Forse non mi crederai e tutto sommato non mi interessa. Non sono qui per convincerti, ma per dirti la verità, perché tu la meriti.”
Sia la sua voce che il suo sguardo si erano addolciti e la mano lasciò la ciocca riccioluta per osare poggiarsi impacciata sulla testa.
Ti avevo notata fin dal primo momento, quando ti vidi passare di scomparto in scomparto per aiutare quel disperato di Paciock a ritrovare il rospo, Oscar mi sembra. Ammetto che le prime impressioni su di te non furono positive, con quel cespuglio in testa, con quell'aria da so-tutto-io e soprattutto con quel cognome babbano. Per non parlare del tuo rapporto con Potter! Aveva rifiutato la mia proposta di amicizia e poi si fa vedere in giro con te! Era decisamente troppo.
Ma poi... quando mi hai dato quell'innocente bacio sulla guancia hai fatto scattare qualcosa dentro di me. Inizialmente non ne capii il motivo ma mi sorpresi più volte mentre ti guardavo; mi dicevo che era per osservarti, per scoprire i tuoi punti deboli. Non capivo come facessi ad avere sempre la risposta a tutto, come fossi la migliore in tutte le materie. Diamine, eri una babbana!
Piano piano imparai a conoscerti meglio. Sapevo ad esempio che avevi paura del volo.” Si concesse una piccola risata. “Confesso che al secondo anno scoprii perché ti avevano smistata a Grifondoro. Non è da tutti avere il tuo coraggio di affrontare le tue paure e di... tenermi testa.
Ero così felice di quel nostro piccolo volo insieme... e poi le tue parole hanno rovinato tutto.
Ma non te ne faccio una colpa, non più adesso. Infondo sono stato io a obliviarti.”
La sua mano tornò a giocare coi riccioli mentre i suoi occhi si facevano sempre più tristi.
Ho sempre cercato di starti lontano e di non parlare mai con te quando eravamo soli perché tu riuscivi sempre a leggere tra le righe. Ogni volta che ti ero vicino diventava più difficile gestire i miei sentimenti e nonostante io controllassi sempre le mie parole non riuscivo a non farmi sfuggire delle piccole cose. E tu spietatamente le captavi e mi obbligavi a spiegare senza pietà. Tu e quella tua stramaledetta curiosità che mi ha fatto innamorare di te...”
Passò la mano a farle una carezza sulla testa.
Tu riuscivi a capirmi, semplicemente, come nessuno ha mai saputo fare. Come quando ci incontrammo per caso alla Torre di Astronomia e sei rimasta lì nonostante ti insultassi da anni... per non parlare poi di come ti sei presa cura di me nel bagno di Mirtilla. Se non ci fossi stata tu quel giorno con me chissà cosa sarebbe successo... Chissà, forse avrei ucciso davvero Silente e il Signore Oscuro avrebbe reclamato la mia vita invece di quella di Severus...”
Hermione sentì la mano di Draco scossa da un brivido di paura, ma lui si staccò subito prendendole una ciocca di capelli e portandoseli vicino per annusarli nuovamente. Voleva imprimersi bene quel profumo per scacciare via tutti i pensieri negativi. Poi riprese a parlare.
La notte che ho passato con te è stata la più bella della mia vita. E' stato come un sogno, anzi, molto meglio! Tu eri reale, eri lì con me, per me, tra le mie braccia, invocando il mio nome... Non scorderò mai quell'unica notte in cui tu sei stata mia.”
Con quelle parole Hermione seppe che stava per arrivare la batosta che le avrebbe spezzato il cuore.
Come hai detto una volta Hermione, noi ci siamo trovati sui due campi opposti della battaglia. Non abbiamo scelto noi dove nascere, anche se io non mi pento di essere un Malfoy. Sai, non mi ci vedo proprio a vivere tra i babbani.
Ma per colpa delle nostre origini diverse non mi sono mai potuto avvicinare a te. Cosa avrebbe detto mio padre? Avrebbe sicuramente diseredato il suo unico erede piuttosto che vederlo insieme ad una Sanguesporco. Tu non hai idea di quanto possa essere terribile quando pensa che l'onore dei Malfoy sia messo a rischio... Ma inutile parlare di lui, adesso è ad Azkaban, lì non potrà più fare niente.
Be', i motivi per cui non potevamo stare insieme sono piuttosto chiari. Tu Mezzosangue amica del Prescelto, io destinato a divenire Mangiamorte. Non c'era nessuna possibilità.
Poi c'è stata la guerra. Tutto è cambiato.
Il mondo dei maghi è stato stravolto, le antiche famiglie Purosangue non sanno più che direzione prendere per mantenere la linea di sangue pura e allo stesso tempo come adeguarsi al cambiamento della società. Ma una cosa la sanno per certa: che intrattenere amicizie con Mangiamorte e simpatizzanti gli è nocivo.
Mio madre ed io siamo stati salvati da Azkaban e siamo riusciti a mantenere tutto ciò che avevamo prima. Tutto tranne la nostra influenza.
Un tempo mio padre entrava ed usciva dal Ministero come se ne fosse il padrone, mentre tutti i salotti di Londra facevano a gara per avere mia madre per un tè.
Adesso invece ci allontanano come se fossimo ricoperti di puzzalinfa.
Per questo motivo quest'anno mi sono impegnato al massimo per ottenere i M.A.G.O. Voglio dimostrare a tutti quanto valgo, che per quanto un Malfoy possa cadere in basso riuscirà sempre a rialzarsi. Voglio dimostrare che io, Draco, merito la loro fiducia.
Ed è per questo motivo non possiamo stare insieme Hermione. Tu non hai idea di come ci riempiano di insulti non appena pensano che non li sentiamo. Cosa dicono su di me, su mia madre... Tutto questo è già difficile da sopportare di per sé e non ce la farei se la tua reputazione venisse macchiata. Pensa Hermione, ogni cosa per cui hai combattuto, ogni tuo sforzo per riuscire ad entrare nel mondo dei maghi verrebbe gettato al vento. Non saresti più l'eroina del mondo magico, ma la ragazza del Mangiamorte... E come potrei mai riuscire io a chiederti di sposarmi, sapendo che dandoti il mio cognome ti appesantirei con un simile macigno!
No Hermione, non posso farti carico di un peso che spetta solo a me e mia madre. Non ce la farei.”
Draco a stento controllava le lacrime e la gola secca di certo non lo aiutava a parlare. Ma d'altronde, cos'altro c'era da dire?
Rimase in silenzio mentre osservava due piccole gocce salate rigare le guance della ragazza.
Stava piangendo. Soffriva. Per colpa sua.
Credimi, mia piccola Hermione, è meglio così. Non pensavo l'avrei mai detto, ma Weasley ti darà una vita migliore.”
Poi portò una mano dietro la testa di Hermione procurando così il primo vero contatto tra i due.
Il tuo primo bacio è stata la prima cosa che ti ho preso. Lascia che un bacio sia anche l'ultima.”
Dopodiché posò delicatamente le sue labbra su quelle di lei.
Non disse altro.
Hermione lo vide uscire dalla stanza senza che lui si voltasse a guardarla.

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SPAZIO AUTRICE
Ecco a gran richiesta il nuovo capitolo, appena finito di scrivere! Ma tranquilli, non temete, non finisce così! ;)
Volevo ringraziare tutti quanti, ogni ora che passa si aggiunge qualcuno a seguire questa storia! Non potevate farmi regalo più bello per dimostrarmi il vostro apprezzamento per il mio lavoro. Grazie infinite, siete meravigliosi!

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Quel codardo di un furetto platinato gliel'avrebbe pagata cara!
L'aveva lasciata pietrificata dopo che si era dichiarato! Ma si poteva essere più stupidi e meschini?
Aveva passato mezzora a cercare di giustificarsi con un esaminatore che l'aveva trovata per caso nell'aula, venuto a riprendere una boccetta d'inchiostro che aveva scordato. E meno male che era arrivato lui, altrimenti chissà per quanto tempo sarebbe rimasta pietrificata!
Appena si era liberata di lui cacciando bugie e scuse si era precipitata a cercare Malfoy.
Ovviamente, dato che l'ultimo esame era finito, aveva già lasciato il castello.
Codardo d'un furetto platinato! Giuro che ti troverò anche dovessi cercarti in capo al mondo!”

Spendendo l'ultima settimana ad Hogwarts della sua vita in intense ricerche nel Reparto Proibito per trovare un incantesimo che le indicasse la posizione di Draco (se Voldemort si fosse applicato di più nella Magia normale invece che in quella Oscura avrebbe trovato Harry miliardi di volte), il capo al mondo si rivelò essere Zabini Manor.

=======================================================================

Sei un idiota.”
Lo so.”
Forse lo sai, ma di sicuro non l'hai capito! Hai bisogno di qualcuno che te lo ripeta, così magari ti entra in testa.”
Tua madre ti chiama, Blaise.”
Io non ho sentito niente.”
Perché non vai a controllare?”
Mi hai preso per uno stupido, Draco? Pensi che non mi renda conto quando cerchi di liberarti di me?”
Visto che sei così intelligente da capirlo, lasciami solo.”
Scordatelo.”
Almeno stai zitto.”
E come farei a condividere la mia intelligenza con te? Pensa quanto sono generoso!”
Illuminami allora!”
Come, sei così sconvolto da non riuscire a lanciare un Lumos da solo?”
Blaise, maledizione! Smettila di scocciarmi con queste stupidaggini, non fai ridere nessuno!”
Bah, non sai apprezzare del buon spirito. Comunque stavo parlando della Granger.”
Strano... non parli mai di lei... Sembra quasi che te ne sia innamorato.”
Non confondermi con te! E se ne parlo è perché sei un idiota.”
Blaise, tua madre ti chiama.”
Sì, e io sono Merlino. Dicevo, lo sai cosa penso di lei. E' una Mezzosangue, non è degna di uno come te, ma dopotutto non sarebbe male se la sposassi.”
ZABINI, SEI IMPAZZITO? Ti ho detto che l'ho pietrificata, le ho confessato che l'amavo e poi me la sono squagliata. Dimmi Blaise come fai a tirare fuori la parola matrimonio da questa storia!”
Da persona intelligente quale sono sarà un piacere illuminarti, amico mio.
Per prima cosa, anche se la ragazza non è una Purosangue è comunque una strega e coi tempi che corrono non sarebbe male imparentarsi con una del suo status, sai, tanto per calmare le acque e allontanare certe maldicenze sulla tua vita da assassino di babbani.
Secondo, lei è Hermione Granger, l'eriona che ha combattuto contro Voldemort! Sarebbe perfetto unire le vostre immagini per cercare di riunire il mondo dei maghi, persino il Ministro in persona ti stringerebbe la mano per una cosa simile.
Terzo: vuoi mettere la faccia Potter e Weasley vedendola sull'altare accanto a te? Scommetto che se chiedi a Potter di farti da testimone gli fai prendere un infarto eliminando uno dei problemi del mondo!”
Zabini, tua madre...”
Non ho finito! Infine, cosa di cui non mi capacito, tu la ami. Pensaci Draco, vuoi davvero rinunciare all'unica donna che potrebbe passare la vita con te non per i tuoi soldi e per il tuo cognome ma solo per ciò che sei? Anche se è solo una Mezzosangue merita una possibilità, non credi?”
E' questo il punto, Blaise! Sono io che non merito possibilità, sono io che non sono degno di lei! Maledizione, come fai a non capire... Lei è così... Pura! Non voglio macchiarla con le mie colpe.”
Hai visto che avevo ragione a dire che sei un idiota? Ti è mai passato per la testa di chiedere la opinione?”
Ho fatto la scelta giusta! E' l'unico modo che avevo per proteggerla!”
Repetita iuvant: sei un idiota. Se la conoscessi davvero come dici, sapresti che in questo modo la stai insultando! Sia perché così insinui che lei non sappia badare a se stessa, sia perché le togli la cosa più importante per lei: la libertà di scelta!
Ascolta Draco, lei è una Mezzosangue, è nata da dei babbani e fino a undici anni non sapeva neanche cosa fosse la magia. Lei ha scelto di andare a Hogwarts ad affrontare un destino ignoto. Lei ha scelto di diventare amica di Potter e di sostenerlo nonostante molti l'allontanassero per questo. E Lei ha scelto di combattere contro il Signore Oscuro pur sapendo di rischiare la vita in ogni momento.
Non confondere la sua vita con la nostra! Noi non abbiamo mai avuto la possibilità di decidere per colpa di un qualcosa più grande di noi, ma per lei è diverso! La sua vita è composta solo ed esclusivamente di scelte e te le hai tolto l'unica cosa importante per lei!
Complimenti!”
...sono un idiota...”
Finalmente l'hai capito!”
E ora cosa dovrei fare Blaise?”
Semplice, vai da lei e chiarisci!”
Ma...”

La frase di Draco fu interrotta da un bussare insistente.

Blaise, sei sordo? Sono minuti che ti chiamo!”
Il ragazzo andò ad aprire la porta lanciando un'occhiata truce al suo amico.
Scusa madre, stavo infomando Draco della sua stupidità. Avevi bisogno di me?”
Personalmente no, ma si è presentata una ragazza alla porta chiedendo di te.”
Daphne?”
No, non la conosco, ma penso che abbia la tua età. L'ho fatta accomodare nel salottino.”
E non le hai chiesto chi è?”
Ti sembro forse il tuo Elfo domestico? Comunque vedi di mandarla vi a presto, indossa dei vestiti troppo eccentrici per i miei gusti e non vorrei che qualcuno la vedesse qui.”
D'accordo madre, vado da questa ragazza. Draco, ti spiace...?”
Vai pure, io ti aspetto qui.”

L'ultima cosa che Blaise si aspettava quando aprì la porta del salottino era una testa riccia tutta spettinata, uno sguardo omicida che avrebbe fatto impallidire un serial killer e una bacchetta di vite puntata contro.
Non farmi perdere tempo, Zabini, non sono dell'umore adatto! Tu non mi interessi, voglio solo lui e so che lo stai nascondendo! Dimmi dove si trova e non ti torcerò un capello!”
Blaise non avrebbe mai voluto tradire il suo amico, ma una delle sue regole era: mai mettersi contro una donna arrabbiata col suo uomo! Quindi non ebbe scelta. O forse infondo voleva solo divertirsi assistendo al massacro ormai prossimo.

=======================================================================

Più i minuti passavano più Draco percepiva come una sorta di elettricità nell'aria. Scostò la tenda verde e si affacciò alla finestra della stanza di Blaise. Era estate, in cielo non c'era neanche una nuvola, non sembrava volesse piovere.
Per scacciare quella sensazione si avvicinò alla piccola libreria in mogano. Erano libri recenti e ovviamente tutti scritti da maghi. Fece per prenderne uno che parlava di Draghi, quando la porta si spalancò.
Non fece in neanche in tempo a voltarsi per capire cosa succedesse che vide la libreria diventare enorme. No, distruggerà il muro! Ma anche il muro si stava ingrandendo... E allora capì: sono io che mi sto rimpicciolendo!
Appena l'effetto finì riuscì a girarsi verso la porta.
Terrore. Liscio senza ghiaccio!
Una Hermione Granger gigantesca stava ghignando soddisfatta verso di lui con ancora la bacchetta a mezz'aria e dietro il suo amico Blaise era piegato in due dalle risate.
Zabini, puoi lasciarci un momento?” Chiese la ragazza continuando a fissare Draco.
E perdermi il divertimento?” Rispose lui.
Zabini... Fuori!” Disse con tono che non ammetteva repliche.
Ma è camera mia!” Provò il ragazzo.
Bene. Vuoi che trasfiguri anche te?” Disse finalmente voltandosi verso l'ex-Serpeverde con fare minaccioso.
Mentre Draco registrava le parole trasfiguri e anche, Blaise chiudeva la porta borbottando cose come “non è giusto!” e “quando mi ricapita?”


Finalmente soli, Malfoy. Adesso veniamo a noi!”
Ma Draco, che aveva avuto una mezza idea su cosa gli avesse fatto Hermione, ma pregava Merlino che non fosse vero, si avvicinò al grande specchio che arrivava fino al pavimento.
Per Salasar Serpeverde!” Avrebbe detto se non fosse stato trasfigurato in un... furetto! Invece gli uscì solo un misto tra un soffio (come quello dei gatti) e un “COCOCO”.
Si voltò verso Hermione sempre soffiando arrabbiato, ma ogni intenzione di reagire fu gelata dallo sguardo di lei. Troppe emozione in quei occhi nocciola. Rabbia, tristezza, preoccupazione... Tutte insieme in quello sguardo così magnetico che riuscì a immobilizzarlo a terra.
Scambiando quella posizione per una resa, Hermione ripose la bacchetta nella tasca dei suoi eccentrici pantaloni babbani, prese incollo il furetto e si mise seduta sul letto.
Vedi Malfoy...” cominciò a parlare mentre accarezzava il morbido pelo dell'animale.
Sei un idiota. Se tu non mi avessi pietrificato a quest'ora saremmo felici in vacanza al mare, insieme, e invece no! Hai dovuto rendere le cose più complicate.
Ma davvero hai pensato che non ti avrei cercato? E soprattutto che non ti avrei trovato?”
Fece una pausa mentre con la mano destra si soffermava a grattare dietro l'orecchio di Draco.
E come ti sei permesso di insultarmi in questo modo? Pensi che io non sia in grado di prendere delle decisioni sulla mia vita? Se davvero mi avessi osservato tutti questi anni sapresti che non mi interessa il parere degli altri ma solo quello che penso io.
E io penso che voglio stare con te, Draco.”

Aspetta, aspetta, cosa stava dicendo la sua Hermione?
Malfoy da quei pochi incontri che c'erano stati aveva intuito o forse solo sperato che anche lei provasse qualcosa per lui. Ovvio, non amore, ma di certo non si poteva negare l'evidente feeling.
Ma perché stare con lui, il Mangiamorte, quando poteva vivere felice con Weasley?


Inoltre, sempre se mi avessi osservato, sapresti che Ron ed io ci siamo lasciati dopo appena un paio i mesi. Siamo molto amici e forse un tempo c'è stato anche qualcosa di più, ma la guerra ci ha cambiati tutti e le nostre strade si sono separate. Non potrei mai stare con lui, nessuno dei due sarebbe felice senza amore.”
A quell'ultima parola le orecchie del furetto si mossero ed Hermione sentì i battiti di Malfoy accelerare.
Esatto Draco, sto parlando di amore. Non so come sia successo, forse perché ho avuto la fortuna di poterti avvicinare quando eri senza le tue guardie del corpo e di capire meglio il tuo carattere. Sai, non sono ancora riuscita a comprenderlo appieno, ho solo scoperto che hai numerose sfaccettature, ma se me ne darai l'occasione vorrei esplorarle tutte.”

Al povero furetto stava quasi per venire un infarto per la felicità a quelle parole, ma Hermione lo appoggiò a terra e prese la bacchetta.
Draco era certo che adesso lo avrebbe ritrasfigurato, lui le avrebbe chiesto scusa in mille modi per ciò che le aveva fatto e infine sarebbero stati felici insieme.
Niente di più sbagliato!
Hermione sollevò la bacchetta e con un incantesimo non verbale lo pietrificò, poi sempre senza parlare lo ritrasfigurò nella sua vera forma umana.
La ragazza si mise a ridere vedendo Malfoy immobile con gli occhi sgranati e la bocca aperta per lo stupore, ma questo non la decise a cambiare idea. Dopo essersi ripresa dal momento di ilarità, gli parlò.
L'altra volta tu mi hai pietrificata e io sono venuta a cercarti. Adesso lascia che pareggi i conti: dovrai essere tu a venire da me! Esatto Malfoy, io ho preso la mia decisione venendo qui, adesso dovrai essere tu a riflettere su quello che vuoi dalla vita. E sappi che non ti aspetterò in eterno, perciò vedi di capirlo alla svelta!”
Sotto lo sguardo allibito di Draco, la ragazza stava per aprire la porta, quando si batté la mano sulla fronte.
Giusto! Stavo quasi per dimenticare!” E tornò indietro, di fronte a lui.
Non capisco come hai fatto a prendere Eccezionale al M.A.G.O. in Incantesimi! Vedi,” disse tirando fuori la sua voce da so-tutto-io “io ho avuto mal di testa e perdita di memoria non perché tu abbia abusato dell'Oblivion, ma semplicemente perché lo avevi eseguito male. Questi sono Obliovion fatti bene.”
E così dicendo tirò fuori da una tasca la fialetta di Memoria (che aveva rubato il giorno dei M.A.G.O. e che era riuscita a nascondere prima dell'arrivo di Draco) e gliela mise davanti agli occhi.
Quando capì che lui l'aveva riconosciuta, la stappò e gliela versò in bocca.
Ti aspetto, Draco.”

E se ne andò mentre il ragazzo sentì una dolorosa fitta alla testa.

================================================================
SPAZIO AUTRICE
Accidenti, quando ho cominciato giuro che non pensavo che questa storia sarebbe stata così seguita! Sono felice!
Come promesso, ecco il nuovo capitolo, ma attenzione! Non è ancora finita per i nostri protagonisti! Riusciranno a stare insieme prima o poi?
Appuntamento al prossimo capitolo! ;)

Ringrazio tutti quelli che mi hanno recensito (già 31 recensioni su 6 capitoli, siete strepitosi!) e chi mi segue!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


I ragazzi che erano stati pietrificati erano guariti, Potter era entrato nella Camera dei Segreti, aveva ucciso il Basilisco e aveva liberato un suo Elfo. Gli esami erano stati cancellati in suo onore e adesso tutti passavano la notte a festeggiare.
Draco non se ne andava più in giro tutto tronfio come se fosse il padrone del posto. Al contrario, aveva un'aria risentita e imbronciata.
La goccia che aveva fatto traboccare il vaso fu vedere Hermione correre tra le braccia di Potter gridando “Ce l'hai fatta!” come se fosse il salvatore del mondo.
In tre parole: tutto andava male.
Quel banchetto stava durando troppo per i suoi gusti, così lasciò la Sala Grande per andare a trovare un po' di pace lungo il lago nero. Era estate, non c'era nessuna nuvola e le stelle sembravano così vicine da poterle toccare. Peccato che fossero così lontane...
Dei passi delicati lo destarono dai suoi pensieri.
Malfoy, che ci fai qui?”
Lei era l'ultima persona che voleva vedere in quel momento.
Ora che non sei più pietrificata cercavo un posto abbastanza lontano per non essere contaminato da te!”
Smettila, ti credi davvero migliore di me? Guarda cosa ha fatto tuo padre a Ginny!”
Che c'entra, è stato mio padre, non io!”
Che vuoi dire?”
Voglio dire, Sanguesporco, che non puoi attribuire a me le azioni di mio padre. Siamo due persone diverse.”
Ma tu odi i Weasley!”
Certo, ma non per questo li ucciderei. Senti Granger, tornatene dentro dai tuoi inutili amichetti a festeggiare, voglio stare solo.”
Io ho il diritto di stare qui!”
I Sanguesporco come te non dovrebbero neanche mettere piede ad Hogwarts, perciò se io ti dico di andartene tu devi farlo!”
Altrimenti cosa fai? Chiami tuo padre?”
Draco eliminò la distanza che c'era tra i due in pochi passi e le afferrò le mani bloccandole ogni movimento.
Una bella ragazza come te non dovrebbe provocarmi Granger! Tu non sai cosa sono in grado di fare!” Le disse minaccioso fissandola negli occhi. Ma in quelli di lei non c'era paura.
Ah sì? Sentiamo, sono curiosa!”
E senza che lei potesse fare niente lui posò le sue labbra su quelle di lei dandole un lungo, casto bacio in cui sfogò tutta la sua frustrazione di quei giorni.
Quando si staccò lei rimase pietrificata dallo stupore come non avesse preso la pozione di mandragola.
Ecco cosa posso fare.”
M-Malfoy! P-Perché l'hai f-fatto?”
Perché sei un bella ragazza.”
Quando vide gli occhi nocciola di lei aprirsi per la sorpresa, lui capì che si era spinto troppo oltre e cercò di rimediare.
Perché credi che l'abbia fatto, eh Sanguesporco? Potter gira per il castello come un generale vittorioso dopo una guerra! Immaginati che faccia farà quando saprà cosa ti ho fatto!”
Tu hai intenzione...”
Esatto, e tu non puoi impedirlo!”
Quando Hermione vide un ghigno formarsi sul volto del ragazzo, capì che non aveva scampo.
Solo che Draco aveva fatto male i suoi conti.
Dopo aver lasciato l'infermeria, la ragazza era stata in biblioteca a documentarsi sull'Oblivion, l'incantesimo usato dal professore Allock e ne aveva apprese le basi. Certo, ancora non lo aveva provato, ma...
Fossi in te non ne sarei così sicuro!”
Rapida estrasse la bacchetta e presa dall'adrenalina del momento quasi urlò.
Oblivion!”


(Malfoy non poteva sapere che più tardi una certa ragazza dai capelli ricci, dopo aver finito tutta l'adrenalina in circolo, ripensò alla parola bella che per la prima volta qualcuno aveva accostato a lei, ma soprattutto a chi l'avesse fatto.)

=======================================================================

Era il giorno di Natale. Potter aveva ricevuto una nuova scopa, la Firebolt e ne era felice, ma la Granger non dello stesso avviso aveva osato pensare che potesse essere stata mandata da Sirius Black. Lei si preoccupava semplicemente per i suoi amici, e loro? Invece di esserle grati si arrabbiavano con lei.
E non era stato grazie a quel gatto spelacchiato, Grattastichi, che si era attivato lo Spioscopio? E loro? Invece di ringraziarla per avergli dato un indizio sul fatto che il topo fosse l'Animagus che aveva venduto i genitori di Potty al Signore Oscuro, si erano arrabbiati perché il gatto aveva strappato il pigiama del Pezzente.
La ragazza era corsa via dalla Sala Comune piangendo, senza rendersi conto di essere ancora in pigiama e senza una direzione precisa. Fu così che casualmente si ritrovò davanti l'ufficio di Silente. Me se fino a quel momento la cosa non le importava, cambiò idea appena vide chi c'era lì fuori.
Malfoy era appoggiato al muro, con le braccia incrociate e con una gamba piegata con stampata sul volto un'espressione soddisfatta.
Nonostante fosse il giorno di Natale suo padre doveva discutere di alcune cose con Silente per la soppressione di Fierobecco e lui lo aveva accompagnato. Adesso lo stava aspettando lì fuori.
Hermione rimase un attimo ferma a guardarlo, come imbambolata: lui era tornato a Malfoy Manor per le vacanze, che ci faceva lì?
Appena tornò in sé si accorse di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato e si voltò per tornare da dove era venuta, quando la sua voce la fermò.
Accidenti Granger! Dovrebbe essere proibito andare in giro con dei pigiami così... ridicolmente babbani! Pensavo avessi più gusto.”
Malfoy si divertiva a stuzzicarla, gli piaceva troppo litigare con lei e non perdeva occasione. Ma stavolta lei rimase lì, ferma in mezzo al corridoio, con la testa bassa.
Mentre le si avvicinava per capire il motivo del suo silenzio la sentì singhiozzare e i suoi dubbi furono confermati quando le vide il volto.
Stava piangendo.
Qualcosa di non ben identificato dentro di lui si smosse facendolo arrabbiare.
Parla Granger, chi ti ha fatto questo?” Le chiese mettendole le mani sulle spalle.
Lo lo guardò spaesata, poi il suo volto fu rigato da nuove copiose lacrime e dopo che l'ebbe portata in un'aula vuota cominciò a raccontargli tutto. Di Harry. Di Ron.
Hermione parlava inconsapevole dell'effetto che quelle parole stavano avendo sul ragazzo che per la prima volta fu portato a provare un nuovo sentimento: la gelosia.
Gelosia di sapere quanto lei tenesse a Potty e al Pezzente. Gelosia di vedere quanto lei si disperava per loro. Gelosia di sapere che nei pensieri di lei non c'era posto per nessuno se non per quei due.
Quando lei ebbe finito lui le disse solo: “Loro non meritano le tue lacrime.”
Dopo di ché si girò per uscire ma fu trattenuto.
Dove stai andando?”
A spaccare la faccia a quei due.”
Che cosa?”
Sveglia, Granger! E' ovvio che tu abbia ragione su quella scopa! Chi mai regalerebbe a Potter una Firebolt costosissima se non per procurargli qualche danno? Li farò ragionare io a suon di pugni!”
Ma non dicevi che fare a pugni era una cosa troppo babbana?”
Loro non meritano che sprechi la mia magia!”
Insomma Malfoy, non posso permetterti di fare del male ai miei amici!”
Il ragazzo si bloccò. Lei nonostante tutto ancora li difendeva.
Come vuoi Sanguesporco, non è affar mio se ti piace soffrire. Comunque ti ringrazio.”
Hermione non capì.
Per cosa?”
Ma per la dritta sulla nuova scopa, naturalmente. Vado subito ad avvisare Flitt suggerendogli di cominciare immediatamente a creare nuovi schemi di gioco. Chissà come reagiranno i tuoi insulsi amici sapendo che sei stata proprio tu la causa della loro prossima sconfitta! Chissà come si sentiranno traditi da quella che pensavano essere una loro amica...”
Come fai ad essere così viscido Malfoy! E io che pensavo ti fossi preoccupato per me!”
Il ragazzo si esibì in una secca risata sarcastica.
E dire che i professori pensano tu sia intelligente. Ho finto, no? Ho finto per trovare un punto debole e poterti attaccare! Ora scusami, devo parlare col Capitano di Serpeverde. Buon Natale, Mezzosangue.”
Ma non appena ebbe voltato le spalle, la ragazza resa irrazionale dalla rabbia prese la bacchetta.
Oblivion.”


(Più tardi Hermione rifletté sulle parole di Malfoy e capì due cose.
La prima era che i suoi sospetti sulla scopa era fondati e decise di parlarne dopo pranzo con la McGranitt.
La seconda era che il comportamento dolce e protettivo del ragazzo non coincideva con le sue parole fredde.)

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Mancava un'ora al coprifuoco e lui stava passeggiando per i fatti suoi nel corridoio quando sentì un rumore provenire dalla Biblioteca chiusa. Non che gli interessasse, ma non avendo niente di meglio da fare decise di andare a vedere chi stava infrangendo le regole, magari per poterlo ricattare.
Non si aspettava certo di trovare una ragazza dai capelli ricci e gli occhi nocciola nel Reparto Proibito.
Le si avvicinò senza far rumore da dietro mentre lei stava cercando qualche libro sul ripiano; ma le si avvicinò troppo, sentì il suo profumo e non resistette dall'avvicinare le sue labbra all'orecchio di lei.
Granger” sussurrò.
Hermione sobbalzò voltandosi e diventò tutta rossa facendo sorridere il ragazzo.
Malfoy! Mi hai fatto prendere un colpo! Cosa ci fai qui?”
Sono venuto a vedere chi infrangeva le regole. Curioso che si tratti di una persona ligia come te, chissà cosa dirà la McGranitt quando lo verrà a sapere...” Mentre parlava con voce bassa aveva preso a giocare distrattamente con una sua ciocca, ma la ragazza quasi non se ne accorse.
Tu non lo dirai, vero?”
Perché non dovrei?” Continuò con quella voce sensuale. “Sai che ti potrebbero espellere, vero? Soprattutto ora che ospitiamo il Torneo Tremaghi e non si sa quanti pericoli ci siano in giro... I professori non approveranno il tuo comportamento e sono certo che mio padre sarà felice di spingere in tale direzione... Così torneresti tra i babbani, dove saresti sempre dovuta stare.”
Non puoi essere così meschino.”
Oh, io lo sono. Ma...”
Ma?”
Potrei decidere di scordarmi di averti vista qui.”
E cosa vorresti in cambio, Malfoy?”
Il ragazzo sorrise. Sì, poteva osare chiederlo, al massimo avrebbe usato un Oblivion per farle dimenticare la cosa.
Un bacio.”
COSA?”
Hermione si accorse solo allora della mano del ragazzo che giocava coi suoi capelli e si allontanò subito da lui.
Non prendermi in giro Malfoy! Inoltre anche tu sei qui dentro e potrei dire che anche tu sei colpevole di aver infranto le regole! In più io ho una scusa per esserci, sto cercando dei libri per prepararmi alla prova sugli antidoti ai veleni che ci farà fare Piton l'ultima lezione del trimestre!”
Chi pensi di prendere in giro, Granger? Questi qui non sono libri sui veleni, ma sulla bellezza! Dimmi la verità!”
In effetti Hermione quella sera era rimasta molto male per qualcosa che aveva detto Ron: la sua intenzione era di andare al ballo con la ragazza più carina che avesse accettato, indipendentemente dalla sua intelligenza. Questo le aveva fatto male, perché a Weasly non era passato neanche per l'anticamera del cervello di considerare Hermione nella sua lista, non solo non riconoscendo quanto fosse carina, ma neanche calcolandola come ragazza! Per questo motivo adesso stava cercando incantesimi e pozioni per apparire al meglio e dargli una lezione.
Venendo a conoscenza della stupidita del Pezzente, Malfoy prese la Grifondoro per mano e l'accompagnò fuori dalla sezione proibita, fermandosi di fronte ad uno scaffale.
Io non mi intendo di queste cose, ma so che mia mamma ha questo libro a casa.” Disse indicandole un grosso libro (molto piccolo per gli standard di Hermione) dalla copertina di pelle rossa.
Lei staccò la mano e prese a sfogliare incantata il libro: era esattamente ciò che cercava! Dentro c'erano molti consigli su come acconciare i capelli, come scegliere il colore per il trucco e tante altre cose.
E' fantastico, qui spiega come abbinare il mio vestito!”
Di che colore è?” Chiese interessato il ragazzo.
Blu pervinca.”
Peccato, secondo me non sta bene coi tuoi capelli ricci. Potresti provare a lisciarli.”
Dici davvero?”
Lui fece un cenno d'assenso con la testa e il sorriso che le illuminò il viso rese felice Draco.
Grazie Malfoy!”
Lui continuava ad osservarla mentre sfogliava le pagine come se le stesse accarezzando e immaginò di essere quel libro; prima di potersene rendere conto la sua bocca parlò per lui.
Peccato che vado al ballo con Pansy, avrei potuto invitarti.”
Ad Hermione quasi cadde il libro dalle mani mentre alzò lo sguardo a cercare gli occhi grigio-tempesta di lui. No, non la stava prendendo in giro questa volta e questa consapevolezza la fece arrossire fin la punta dei capelli.
Ehm... be', ecco, se tu l'avessi fatto avrei dovuto rifiutare...”
A queste parole qualcosa dentro Malfoy si ruppe in mille pezzi.
...perché vedi, ci vado con Viktor...”
Il ragazzo era come paralizzato.
...V-Viktor?”
Viktor Krum.”
La rabbia del ragazzo esplose.
Dannazione Mezzosangue, quasi ti metti a piangere perché Weasly non si accorge della tua esistenza quando VIKTOR KRUM, il cercatore più famoso del mondo, ti ha invitata al ballo! Che fai, ti prendi gioco di me? E io stupido! che spreco il mio tempo aiutandoti per andare al ballo con Krum!”
Hermione indietreggiò spaventata, non riusciva a capire i repentini cambi di umore del ragazzo che aveva di fronte e ne aveva paura. Ma non fece molta strada perché si trovò con le spalle allo scaffale.
Quando Draco la vide così terrorizzata e in trappola perse la testa. Voleva fare qualcosa, punirla, farla stare male come stava lui in quel momento. In un attimo spinse il suo corpo contro quello di lei e la baciò con rabbia profanando la sua bocca con la lingua.
Hermione cercò di ribellarsi, ma le mani di lui gli impedivano qualsiasi movimento così provò a mordergli il labbro.
Sentendo quel sapore ferroso, il ragazzo si calmò un poco, ma non smise di baciarla. Cercò invece di essere più gentile per cercare di coinvolgerla ed infine lei cedette ricambiando. Sentendo la sua resa Draco credette di impazzire e quello si trasformò nel bacio più bello e passionale che avesse mai dato.
Quando si staccarono avevano entrambi il fiato corto e avevano perso la cognizione del tempo, probabilmente era già passato il coprifuoco.
Senza osare guardarlo in faccia, Hermione recuperò il libro dalla copertina rossa e fece per andarsene, quando Draco la fermò.
Ehi Mezzosangue, chissà cosa dirà la Skeeter quando saprà che hai baciato me mentre andrai al ballo con Krum.”
Alla ragazza si gelò il sangue nelle vene. Ma poi pensò che era stufa di subire certi ricatti e si voltò a fronteggiarlo.
Bene Malfoy, fa' un po' come ti pare. Per quanto mi riguarda la Skeeter può pubblicare ciò che vuole, non mi interessa!”
Il ghigno del ragazzo svanì.
Come vuoi, ma pensa alla tua reputazione: la Mezzosangue che circuisce il giovane erede dei Malfoy solo per avere un po' di notorietà... Immaginati quante copie vendute!”
La ragazza perse la testa. Malfoy intuì i suoi movimenti ma fu troppo lento per potersi divendere.
Oblivion!”

 

(La ragazza non riusciva ad addormentarsi quella sera. Ripensava alla gentilezza del ragazzo, a come si era arrabbiato quando gli aveva detto che andava al ballo con Krum... che fosse geloso? No, un Malfoy non è geloso, tanto meno di una Mezzosangue. Ma allora quel bacio? Possibile che tutta quella passione che aveva sentito in quel primo bacio serio della sua vita fosse solo una menzogna?)

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Il pomeriggio passato in biblioteca con Nott, Tiger e Goyle non aveva contribuito a migliorare il suo umore. Per di più quel Potter era entrato a cercare qualcosa sullo Svanimento Parziale rovinando del tutto la giornata. Goyle sarebbe andato a picchiarlo se non avesse detto a Tiger di fermarlo. Che stupidi, non capivano che se avessero reagito avrebbero ammesso implicitamente di aver letto il Cavillo con l'intervista di San Potty e avrebbero passato dei guai con la Umbridge.
Ma pochi giorni dopo ci pensò Marietta Edgecombe a sollevargli il morale, confessando una riunione segreta e illegale in una stanza magica chiamata Stanza delle Necessità. Oh, la ragazza in sé gli era piuttosto indifferente, ma sospettava che la faccia orribilmente sfigurata da una serie di fitte pustole purpuree che le si allargavano sul naso e sulle guance formando la parola spia fosse una trovata della Mezzosangue. Chi altri avrebbe avuto una simile geniale idea?
E come non essere felici, quando la Umbridge diede cinquanta punti a Serpeverde perché aveva fermato Potty con un Incantesimo d'Inciampo?


Ma questo lo ricordavo...” Pensò Draco.

Quello che non ricordava fu cosa accadde dopo. Insieme ad alcuni Serpeverde cercarono i ragazzi che avevano partecipato alla riunione. Alcuni andarono nella Guferia, altri nei bagni, altri ancora nei corridoi più isolati... Ma c'era un solo posto dove poteva essere andata la Granger. La Biblioteca.
Si diresse a passo svelto e sicuro in quella direzione; di certo la porta chiusa non sarebbe stato un ostacolo per lei, con tutti gli incantesimi che conosceva non avrebbe avuto difficoltà ad entrare. Sperò solo che non ci fosse nessun altro.
Dall'interno non si intravedeva alcuna luce. Forse se avesse fatto piano, senza rumore, l'avrebbe presa alla sprovvista. Abbassò la maniglia con la mano sinistra mentre con la destra impugnava saldamente la bacchetta. Meglio essere prudenti.
Non ci volle molto a trovarla (sola) dietro una pila di libri e il suo incantesimo non tardò ad arrivare.
Expelliarmus!”
Draco si scostò appena in tempo per evitare il colpo.
Serpensortia!” Ok, non era un super-incantesimo e non si aspettava certo che mettesse in difficoltà la sua avversaria, ma fu il primo che gli venne in mente.
Un serpente velenoso strisciò tra le gambe di Hermione che in preda al panico perse la bacchetta di mano e cadde a terra. Avrebbe saputo reagire a qualsiasi altro incantesimo ma non a quello. Draco non poteva saperlo ma lei odiava i serpenti, ne aveva fobia!
M-Malfoy! T-Togliomi questo c-coso di dosso!”
Per tutta risposta il ragazzo rise.
Andiamo Granger, non dirmi che una so-tutto-io ha paura di un serpentello!”
T-Ti prego...”
Vedendo gli occhi nocciola supplicanti e un po' lucidi, Malfoy non poté esimersi dall'aiutarla facendo evanescere il serpente. Quando tornò a guardarla si accorse che Hermione stava tremando così non si trattenne dal chinarsi verso di lei e stringerla tra le sue braccia per rassicurarla.
Malfoy... cosa...?”
Shh, non dire niente. Va tutto bene, ci sono io con te.”
La ragazza non capiva come questa consapevolezza avrebbe dovuto rassicurarla, eppure il calore di lui la fece sentire al sicuro e piano piano si calmò.
Va meglio adesso?”
Sì... Malfoy?”
Dimmi.”
...grazie.”
Draco si staccò un poco da lei per poterla osservare meglio in volto.
Il dovere mi impone di salvare le damigelle in pericolo, Mezzosangue.”
Per la prima volta aveva pronunciato quella parola non con disprezzo, ma quasi come se fosse un soprannome.
Hermione non seppe perché. Forse per quella sorta di gentilezza che lui le aveva usato, o forse soltanto per scaricare l'ultima adrenalina rimasta in circolo dopo la paura di essere espulsa dalla Umbridge e la vista del serpente, fatto sta che baciò Draco.
Il ragazzo non se l'aspettava, se fosse stato in piedi sarebbe caduto dalla sorpresa! La Granger, la sporca Mezzosangue che odiava, la dolce ragazza che amava, la sua Hermione lo stava baciando!
Ma la felicità durò poco. Dopo qualche secondo la ragazza tornò in sé e si rese conto di ciò che era appena successo.
No, no, no! Cosa ho fatto!”
Non so tu come lo chiami, ma questo era un bacio Granger!”
Ma io non ti amo!”
Il cuore di Draco si sentì come stritolato dalla Piovra del lago nero e poi picchiato a morte dal Platano Picchiatore.
Non c'è bisogno di fare tutte queste storie solo per questo. Si può baciare anche senza amore, sai? E poi sono io che dovrei agitarmi ora che mi hai contaminato col tuo sangue sporco.”
Il tono del ragazzo era freddo e tagliente e ferì la ragazza mandandola di nuovo nel panico, facendole prendere una decisione. Senza staccare gli occhi da quelli duri di lui, quasi nell'inutile speranza di ritrovare un barlume della gentilezza che aveva mostrato fino a poco prima, cercò a tastoni la bacchetta cadutale prima e la impugnò.
Oblivion.”

(Mentre si rigirava nel letto la ragazza si domandava, senza trovare risposta, come gli era saltato in mente di baciare il ragazzo che odiava.)


La partita contro Grinfondoro era stata persa, dannato Vasey che non ha giocato! Chissà come stavano festeggiando adesso nella torre rosso-oro.
Per calmare l'irritazione decise di fregarsene del coprifuoco (infondo, anche se non era il tuo turno per la ronda, era un Prefetto e se necessario poteva inventarsi una balla sul momento) e di andare a spasso per i corridoi.
Arrivò per caso al settimo piano, quando si accorse che era comparsa una porta davanti all'arazzo di Barnaba il Babbeo bastonato dai Troll. Qualcuno era entrato nella Stanza delle Necessità.
Entrò. Rimase a bocca aperta.
La stanza, illuminata a giorno, sembrata sparita per lasciare spazio ad un infinito giardino pieno di alberi e fiori di ogni colore. Dei piccoli sentieri si incontravano e separavano permettendo di perdersi tra quelle piante (alcune delle quali Draco non aveva mai visto) e dei piccoli ruscellini separavano le varie zone, accessibili attraverso dei piccoli ponticini.
Un gruppo di uccellini variopinti si accorse del suo ingresso e lo guidò fino a quella che doveva essere la parte centrale, dove una bellissima fontana in pietra grigia dava origine ai vari ruscelletti.
Lì, seduta, con gli occhi persi nel vuoto, c'era Hermione Granger.
Draco l'avvicinò cercando di non spaventarla. Il suo volto portava segni di copiose lacrime, ma adesso non piangeva più, era come se fosse svuotata e non ci fosse più niente dentro di lei.
Dov'è la Granger?” Chiese Draco.
Hermione si voltò verso di lui accorgendosi solo in quel momento della sua presenza. Ma non diede segni di sorpresa, né di fastidio. Non diede alcun segno. Se non avesse risposto si sarebbe potuto pensare che era in trance.
Non capisco di che parli Malfoy. Io sono qui.”
Nessuna domanda sul perché lui si trovasse lì, nessuna battuta tagliente o saccente, semplicemente una risposta alla sua domanda. Se Malfoy avesse conosciuto un po' il mondo dei babbani avrebbe pensato di avere di fronte una macchina.
Non penso proprio. La Granger che conosco io affronterebbe la situazione, piuttosto che starsene qui a piangere.”
Quella Granger stasera aveva un impegno con un sogno infranto e mi ha lasciata da sola.”
Malfoy si mise seduto accanto a lei, ammirando il paesaggio.
L'hai fatto tu?”
La Stanza delle Necessità non può creare la vita, solo degli oggetti che possono essere trasfigurati o materializzati. Avevo bisogno di un posto dove pensare.”
Cos'è successo?”
Niente tono sprezzante, niente prese di giro, niente obblighi, solo interesse. Interesse per lei. Per lei che quella sera aveva visto il suo amato Ron avvinghiato a quella... Brown.
Draco ascoltava combattuto tra la sua gelosia nel sapere che lei amava un altro e la voglia di uccidere Weasley per quello che le aveva fatto.
La prese per mano, cercò di rassicurarla dicendo che il Pezzente non capiva quanto fosse fortunato e parlarono a lungo, talmente in sintonia che dopo un po' l'atmosfera si fece più distesa e stranamente romantica, così che il ragazzo cercò di approfittarne. L'abbracciò baciandole dolcemente l'orecchio e lungo il collo. Lasciandosi per una volta trasportare dalla situazione senza pensare alle conseguenze, Hermione non si oppose e Draco aumentò la sua audacia fino a che si trovarono sdraiati sull'erba uno sopra l'altro e lei lo fermò.
Se non vuoi farlo non sei obbligata.”
No, io lo voglio. E' che sono vergine... non so certe cose, ecco.”
Lui le diede un casto bacio rassicurante.
Quelle parole da sole erano riuscite a far dimenticare a Draco il fatto di essere un Mangiamorte e la sua missione di uccidere Silente.
Non preoccuparti, devi solo seguire il tuo istinto e fidarti di me.”

(Malfoy non poteva ricordare altro perché dopo un'intensa e bellissima notte si era addormentato con lei tra le sue braccia e la mattina si era svegliato seduto in mezzo al corridoio del settimo piano.
Ma poteva ben intuire cosa fosse successo.)

Hermione si era svegliata felice quella mattina nonostante avesse visto Ron baciare un'altra, ma non capiva perché. Eppure lei lo amava, perché invece si sentiva così leggera?
Aprì gli occhi per controllare che ore fossero, quando si rese conto di dove era, con chi era e di cosa aveva fatto!
Era a dir poco sconvolta! Si era concessa al ragazzo che odiava e che ricambiava questo odio! Si rivestì talmente in fretta che non si domandò neanche perché lui avesse il braccio sinistro fasciato, non dandogli importanza. Il suo animo stava lottando. Da un lato c'era il fatto di aver tradito Ron in quanto ragazzo, Harry in quanto suo amico e se stessa in quanto nata-babbana. Dall'altro c'era il piacevole ricordo senza alcun rimpianto di quello che avrebbe ricordato per il resto della sua vita come uno dei momenti più belli.
Solo su una cosa il suo animo era d'accordo.
Oblivion.”

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SPAZIO AUTRICE
Ed eccoci arrivati al decimo capitolo! Inizialmente avevo pensato di farne solo cinque o sei, ma poi mi sono lasciata prendere la mano e ho scritto un po' di più, spero che non me ne vogliate :)
Vi ringrazio infinitamente tutti quanti siamo già arrivati a quota 58, per me è praticamente un record! Siete grandi!
E ora passo ad inserire la lista di persone che ringrazio maggiormente!

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Mancava una settimana al Primo di settembre, quando l'Espresso per Hogwarts sarebbe partito inarrestabile portando gli studenti a scuola. In molte famiglie con almeno un genitore babbano si discuteva se far frequentare o meno il nuovo anno ai ragazzi, per paura che potesse accadere loro qualcosa. Ma la lotta contro la paura non era prerogativa dei figli misti e dei nati-babbani, quella volta anche un ragazzo Purosangue temeva per la propria incolumità e per quella della sua famiglia. Un ragazzo di nome Draco Malfoy.
Aveva fallito la missione di uccidere Albus Silente assegnatagli dal Signore Oscuro in persona ed era rimasto in vita solo per il fatto che era riuscito a far entrare i Mangiamorte nel castello.
Una mezza vittoria che gli aveva permesso di sopravvivere. Una mezza sconfitta di cui il prezzo era stato alto.
Ma quel giorno cercava di non pensare alle Cruciatus del Signore Oscuro mentre si dirigeva al Ministero per un affare di suo padre. Prima era passato a comprare degli ingredienti rari in un negozietto poco raccomandabile nascosto nella Londra babbana e, dato che avevano bloccato la materializzazione all'interno del ministero, adesso si stava dirigendo là a piedi.
Mancava poco, già vedeva l'edificio, quando l'abbaiare di un cane lo distrasse. Vide un paio di Mangiamorte che circolavano sempre di fronte al Ministero dirigersi verso un minuscolo vicolo e li seguì. Il cane stava abbaiando a qualcosa dietro un paio di grossi bidoni, ma lì non c'era niente se non dell'aria maleodorante. O almeno così sembrava prima che il cane mordesse quello che era un mantello e lo facesse scivolare a terra rivelando così la figura di una giovane ragazza dai capelli ricci.
Ehi, ma non è la Sanguesporco amica di Potter questa?” Domandò un Mangiamorte al compagno. Ma mentre questo stava per rispondergli, Hermione gli lanciò rapida uno stupeficium, mentre l'altro fu confuso da Draco, arrivatogli alle spalle. Solo allora la ragazza si accorse della sua presenza.
Malfoy...? Cosa...?”
Presto, prima che si riprendano!”
Hermione recuperò il Mantello dell'Invisibilità mentre Draco con la bacchetta aprì una porta di sicurezza lì accanto chiusa da un lucchetto e coperta da graffiti, che si spalancò con uno scoppio. I due si precipitarono dentro richiudendosela alle spalle come se non fosse successo niente. Malfoy le fece cenno di stare in silenzio e si incamminarono lungo un buio corridoio che conduceva a un teatro vuoto.
Nessuno dei due parlava.
Lei pensando a cosa avesse spinto Draco ad aiutarla. Perché di certo non la stava portando in una trappola, non avrebbe avuto senso. No, il ragazzo l'aveva salvata e ora la stava aiutando.
Lui pensando ai mille modi in cui il Signore Oscuro lo avrebbe torturato prima di ucciderlo se avesse saputo cosa aveva appena fatto. Fortuna che era un ottimo Occlumante!
Entrambi però pensavano la stessa cosa: Ma cosa diavolo gli era passato per la testa? Lei era una Sanguesporco e lui la odiava! Perché si era comportato così?
Con la differenza che lui sapeva cosa l'aveva spinto ad agire, mentre lei brancolava nel buio. Fu in quel momento che i dubbi fin'ora sopiti sugli atteggiamenti di lui divennero più chiari.
Lui prova qualcosa per me!” Realizzò Hermione. Il cuore prese a batterle forte e la temperatura le sembrò superare i 40° da quanto aveva caldo.
Draco, che fraintese il suo rossore come agitazione per i due Mangiamorte, cercò di rassicurarla.
Non preoccuparti, fra poco usciremo da qui e potrai andartene dove ti pare. Non dirò a nessuno che ti ho vista.”
Perché sei intervenuto?”
A volte sembri scema, Granger. Credi che quelli ti avrebbero chiesto amichevolmente di seguirli per portarti a bere il tè? Ti avrebbero fatto del male e quando si fossero stancati ti avrebbero portata nelle segrete di Malfoy Manor in attesa del Signore Oscuro.”
Con ti avrebbero fatto del male, intendi...”
Ovvio, Granger, sei una bella ragazza, cos'altro potrei intendere.”
Un brivido misto fra paura e schifo le percorse la schiena, per poi soffermarsi sulle parole di lui.
Bella?”
Draco si fermò come fulminato in mezzo al corridoio. Come se fosse diventato una statua di sale. Poi enza voltarsi a guardarla riprese a camminare dritto davanti a sé, ma accelerando di poco il passo.
Non fraintendere, intendo come femmina, Sanguesporco. Io di certo non ti toccherei neanche con un dito! E di sicuro non ho bisogno di abusare di te quando posso avere una Purosangue!”
Hermione ormai sapeva che il tono duro serviva a mascherare qualcosa, anche se non capiva cosa, ma in ogni caso quella risposta secca la indispettì.
Malfoy, visto che ti senti contaminato anche solo dalla mia presenza non avresti dovuto intrometterti! Pensi davvero che non sappia gestire un paio di Mangiamorte?”
Smettila di darti della arie Granger! Non ti rendi conto di cosa stai facendo? Qui non siamo a scuola! Vai a giro da sola, ti fai trovare vicino al Ministero! Sai che stanno cercando tutti i Sanguesporco, vero? Sai che San Potter è su tutti i manifesti come ricercato n.1? Vi stanno cercando in tutta l'Inghilterra!”
Ma che gentile a preoccuparti! Sappi che noi siamo al sicuro e presto distruggeremo Tu-Sai-Chi!”
Illusa! Lui è troppo potente!”
Ma noi conosciamo il suo punto debole!”
Hermione si accorse troppo tardi di cosa aveva detto. Ormai era fatta. Adesso Draco non l'avrebbe più lasciata andare così facilmente.
Ma lui la stupì.
Se davvero è così porgi i miei auguri a San Potter. Ma digli anche che se ti ritrovo a giro da sola giuro che lo ucciderò con le mie stesse mani prima che lo faccia il Signore Oscuro.”
Hermione stava per rispondere, ma le parole le morirono in gola quando vide che erano arrivati all'uscita del Teatro, dove le loro strade si dividevano. Forse non si sarebbero più rivisti.
Rimasero a fissarsi quasi per un minuto senza che nessuno dei due capisse i pensieri dell'altro.
Fu Draco a spezzare quel momento per primo. Abbassò la maniglia per aprire la porta e fece per uscire quando Hermione, che non poteva rischiare che lui andasse in giro a raccontare di averla vista lì, gli lanciò l'incantesimo.
Oblivion.”

(Fu da quel giorno che Malfoy entrò prepotente nei pensieri di lei, anche se faceva di tutto per non ammetterlo.)

Quell'anno San Valentino veniva di domenica e Draco si stava pentendo di essere tornato a finire il settimo che aveva perso. Un sacco di ragazze e ragazzine gli giravano intorno e l'uscita ad Hogsmeade non era stata questa grande idea. Non sapeva più dove nascondersi!
Fu così che scappando da un gruppo di queste indemoniate si era ritrovato alla Stamberga Strillante. Aveva temuto la sua aurea cupa e spettrale fin dal terzo anno, dalla sua prima visita alla città, ma adesso gli sembrava il posto più sicuro al mondo!
Fu così che entrò chiudendosi la porta alle spalle ringraziando Merlino per essersi salvato.
Quasi temeva più quelle creature del Signore Oscuro!
Be', forse aiutava anche il fatto che Voldemort fosse morto.
Se invece di perdersi tra i suoi pensieri si fosse allontanato dalla porta si sarebbe evitato lo spigolo che lo prese proprio in mezzo alle scapole, facendolo gridare dal dolore.
Smettila di lamentarti Malfoy, è colpa tua se ti sei piantato qui davanti! E adesso lasciami entrare o mi troveranno!”
Quella voce saccente e quella piccola mano che lo spinse via non potevano essere che di una persona: Hermione Granger!
Maledizione Mezzosangue, cosa credi di farmi?”
A te niente, Furetto, ma per quanto mi riguarda sono inseguita da un'orda di ragazzi indemoniati che mi assillano per portarmi a bere una cioccolata da Madama Piediburro.”
E perché sei venuta proprio qui?”
Perché tutti hanno paura di questo posto, nonostante ogni diceria sul fatto che sia abitata dai fantasmi sia infondata. I rumori che hanno dato inizio alla leggenda erano causati da Remus Lupin che si rifugiava qui durante il plenilunio ai tempi della scuola.”
10 punti a Grifnodoro.” Disse con tono sarcastico. “Ma non puoi stare qui, come vedi ci sono già io!”
Cos'è Malfoy, sei così grasso che occupi la casa intera?”
Senti Sanguesporco...”
Ma Hermione sentì solo dei passi che si avvicinavano.
Presto, nascondiamoci!”
Un gruppo misto di ragazzi e ragazze entrò nella Stamberga Strillante parlottando tra loro.
E' impossibile che siano qui.”
Ma io ho visto Dracuccio che veniva in questa direzione!”
E io ho visto Mione!”
E sentiamo, che ci farebbero quei due, insieme, qui?”
Magari si sono dati appuntamento!”
Tutti si voltarono verso la ragazzina del terzo anno che aveva parlato fulminandola con lo sguardo.
Non dire sciocchezze! Quei due si odiano!”
Appunto! Il confine tra odio e amore è molto sottile! Che cosa romantica se fosse vero!”
Be', c'è un solo modo per scoprirlo! Dividiamoci e cerchiamoli!”
Ecco, adesso sì che erano nei guai. Non solo li avrebbero trovati, ma li avrebbero trovati insieme! Draco stava già pensando a quali balle poter rifilare, quando Hermione gli fece cenno di seguirlo senza far rumore.
Non che si fidasse molto, ma non aveva scelta. E per sua fortuna si dovette ricredere!
La ragazza lo portò dritto ad un passaggio segreto.
Qui siamo al sicuro, nessuno di loro lo conosce.”
Poi con un incantesimo non verbale illuminò la bacchetta cominciando a camminare, lasciandolo lì da solo come un fesso.
Ehi, Granger, aspettami! Dove stiamo andando?”
Non so tu, ma io torno ad Hogwarts. Non ho intenzione di passare un minuto di più con quegli idioti!”
Non parlarono per tutto il tragitto, ma non si sentivano a disagio per questo. Era come se ognuno fosse perso nei suoi pensieri ma allo stesso tempo presente nei confronti dell'altro.
La prima a parlare fu Hermione per bloccare Draco.
Dove pensi di andare?”
Lui si voltò seccato. “Che ne dici Granger? Se da lì proviene la luce, vuol dire che c'è l'uscita.”
Lei sbuffò. “Fa' pure, ma quando ti troverai pieno di lividi e con qualche osso rotto non venire a piangere da me.”
Dopo tutta questa strada vuoi per caso tornare indietro?”
Lei per tutta risposta gli passò avanti uscendo per prima. La vide premere un pulsante e poi camminare in direzione del castello senza voltarsi.
Draco uscì a sua volta e capì dove si trovasse: sotto il Platano Picchiatore! Che stranamente non si muoveva. Certo, la Granger deve aver fatto qualcosa!
Si incamminò anche lui verso il castello e stava per tornare alla Sala Comune quando vide la Granger correre verso di lui.
Corri Malfoy! Scappa!”
Una ventina di ragazzine e ragazzini del primo e secondo anno, che non avevano ancora il permesso per le visite ad Hogsmeade, felici che i loro idoli fossero lì al castello, cominciò ad inseguirli con in mano mazzi di fiori e cioccolatini (sicuramente ripieni di qualche pozione d'amore).
Fortuna che lui giocava a Quiddicth e lei dopo l'anno passato a nascondersi con Harry e Ron aveva un buon fiato, perché scapparono per tutto l'edificio per quasi mezz'ora, finché non giunsero al settimo piano. I ragazzini erano troppo piccoli per conoscere la Stanza delle Necessità e lì dentro non li avrebbero cercati. Così passarono tre volte lì davanti e sulla parete comparve la porta.
Entrarono. Finalmente al sicuro.
Un camino in pietra riscaldava la piccola stanza, arredata con un tavolo di legno chiaro, un paio di poltrone e una piccola libreria. Sulla parete di destra si apriva una porticina che portava ad un piccolo bagno azzurro. Nient'altro, solo quanto bastava per nascondersi qualche ora.
Non avrei mai pensato di dirlo, ma non vedo l'ora che sia domani (lunedì) affinché tutta questa storia finisca!”
E io non l'avrei mai pensato di dire, Furetto, ma sono d'accordo con te.”
Hermione senza perdere altro tempo andò a cercare un libro e si mise seduta sulla poltroncina color crema. Draco invece si sedette sull'altra a fissare la ragazza.
Dopo qualche minuto Hermione se ne accorse.
Così mi consumi Malferret.”
Lui non si scompose. “Non ho niente di meglio da fare.”
Potresti leggere, ad esempio. Sai quella cosa che si fa coi libri per imparare?”
Oggi è domenica, non ho voglia di studiare.”
Continuarono a stuzzicarsi per un po', fin quando le loro parole persero ogni tono serio e si trasformarono in piccoli scherzi, fino a che Hermione si scordò del tutto del libro che aveva iniziato e si trovò a parlare con Draco. Era incredibile come a distanza di due anni, con la guerra e tutto il resto di mezzo, riuscissero ad avere quel particolare feeling. Neanche con Ron si era mai sentita così.
Già, Ron... Il ragazzo che aveva creduto di amare e per il quale aveva scoperto di provare solo una profonda amicizia... Con il quale non avesse mai parlato così... Che non aveva quei bellissimi e imperscrutabili occhi grigio-tempesta... Che non aveva quei capelli del colore della luna.. Per il quale il cuore non le era mai battuto così forte...
OH MIO DIO! MI SONO INNAMORATA DI DRACO MALFOY! Di quel Draco Malfoy che mi odia e vorrebbe vedermi sepolta sotto una lastra di pietra!”
Pensò Hermione scattando in piedi.
Granger, che t'è preso tutt'a un tratto?”
Ehm... Mi sono ricordata che devo fare una cosa...”
Draco non voleva che quel momento finisse bruscamente in quel modo.
Non credo sia il caso di uscire, ci staranno ancora cercando.”
Ma io devo... ehm... studiare Trasfigurazione.”
Inventatene un'altra, Granger!” Disse alzandosi e avvicinandosi a lei, facendola arretrare.
Devo dare da mangiare al gatto?”
Ritenta, sarai più fortunata.”
Oh, hai mangiato cioccolatini babbani?”
Scusa?”
Sì, sai, quando ci sono dei concorsi e te apri il cioccolatino sperando che sia quello vincente, quando poi trovi sempre e comunque la scritta ritenta...” e vedendo lo sguardo vacuo di lui aggiunse “no, certo, ovviamente non sai di che parlo...”
Era ormai spalle al muro.
E' così difficile dire la verità, Granger? Se vuoi posso usare il Legilimens!”
Prese il silenzio di lei per un assenso e tirò fuori la bacchetta.
L'hai voluto tu! Legili...”
MI SONO INNAMORATA DI TE!” gli urlò.
Draco si domandò se stesse sognando o meno ma non ebbe tempo per rispondersi. Hermione aveva già la bacchetta in mano.
Oblivion!”

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Quella maledetta Mezzosangue gliela avrebbe pagata cara!
L'aveva lasciato lì pietrificato nella camera di Blaise! Si poteva essere più insensibili e meschini?
Lui dopo che l'aveva pietrificata le aveva fatto una dichiarazione in piena regola e lei invece gli aveva fatto bere la Memoria e lo aveva mollato lì da solo.
"Maledetta Mezzosangue! Giuro che ti troverò anche dovessi cercarti in capo al mondo!"

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Capitolo 12
*** Finale alternativo parte 1 ***


COMMENTO AUTRICE
Come giustamente mi hanno fatto notare, l'ironia del dodicesimo capitolo stona un po' col resto della storia. Nonostante io sia dell'avviso che la parte importante è quella dei ricordi e che la fine sia di minore importanza, ho deciso di risistemare l'ultimo pezzo. Non toglierò il dodicesimo capitolo perché a me piace molto, ma aggiungo due capitoli un pochino più seri a conclusione della storia. Siete liberi di preferire quello che volete :)


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Blaise aveva lasciato tutto il tempo ai due piccioncini per chiarirsi, ma adesso era passato troppo tempo. Non che gli importasse qualcosa ma quel silenzio era troppo strano; non stavano facendo l'amore e non stavano litigando. Che si fossero schiantati a vicenda?

Preoccupato per l'integrità del suo mobilio, si decise a bussare.
Nessuna risposta.
Al diavolo!” pensò “E' camera mia!” e così dicendo entrò.
Niente in tutta la sua vita lo aveva mai preparato ad una simile scena: l'algido Draco Malfoy immobile nella sua stanza con un'espressione deficiente scolpita in viso e la bocca spalancata!


Finiscila Blaise!”
Il suo amico neanche riusciva a parlare da quanto rideva. Era già un miracolo che lo avesse sciolto dall'incantesimo!
Non è colpa mia” risate “se ti lascio trasfigurato in furetto” altre risate “e ti ritrovo pietrificato” ancora risate “con quell'espressione idiota!” tripudio di risate.
Zabini, falla finita immediatamente! Ti rendi conto di cosa mi ha fatto? Mi ha cancellato la memoria!”
Blaise riuscì un po' a ricomporsi, almeno quanto bastava da poter finire una frase.
Esattamente come hai fatto te.”
Ma è diverso! Io l'ho fatto perché l'amavo, lei perché aveva paura di me, capisci? Non si fida!”
Fammi capire” disse non riuscendo a trattenere un'altra risata “tu la tieni lontana, la insulti, le cancelli la memoria e lei dovrebbe fidarsi di te? Diavolo Draco, hai lasciato la testa al San Mungo quando sei nato?”
Ma allora perché mi ha dato la pozione? Perché mi ha fatto ricordare?”
Blaise sbuffò scocciato, finalmente aveva smesso di ridere.
Sei un idiota.”
Vuoi ripartire con questa storia? Blaise, accidenti, spiegami!”
Ma quanto sei impaziente! Allora, lei è una Grifondoro, no? E' abituata a buttarsi in situazioni suicide. E' ovvio che non si fida di te, ma ti ama e ti sta dando una possibilità! Sta a te coglierla o meno.”
Draco parve calmarsi e si diresse alla finestra dove si appoggiò sui gomiti.
Rifletti sulle mie parole?” Chiese Blaise.
Così pare.”
Pensi che abbia detto qualcosa di sbagliato?”
Dopo un attimo di silenzio, Draco rispose. “No, penso che quello che dici sia vero.”
Dannazione Draco!” Disse alzando la voce. “E si può sapere che cosa ci fai ancora qui? Va' da lei, no?”

Blaise lo aveva praticamente sbattuto fuori di casa per andare da Hermione. Ma il suo amico si era scordato un piccolissimo insignificante dettaglio: dov'era andata Hermione?
Non gli aveva lasciato nessun indizio, solo le aveva detto di andare da lei. Da dove cominciare?
Poi un brutto, orribile, disastroso pensiero si fece largo prepotente nella sua mente: avrebbe dovuto chiedere aiuto agli amici della ragazza.
Cercò di scacciare quell'idea, ma più passava il tempo più si rendeva conto che era l'unica opzione possibile. Così, cercando di zittire il suo orgoglio che gli urlava di non abbassarsi a tanto, decise che la famiglia Weasley era la più indicata, dopotutto il Pezzente era l'ex della sua amata.
Si smaterializzò davanti quella che loro chiamavano Tana. Era così malmessa da poter gareggiare con la Stamberga Strillante! E laggiù... quelli erano Gnomi da giardino! Perché accidenti non li cacciavano via?
Mentre si mordeva la lingua cercando di trattenere tutti gli insulti che gli venivano in mente (che non lo avrebbero aiutato ad ottenere le informazioni) si portò davanti all'entrata e bussò.
Da dentro casa sentì le riconoscibili voci dei signori Weasley.
Arthur caro, puoi aprire la porta? Io non posso o si brucia il pranzo.”
Certo Molly.”
La faccia cordiale del signor Weasley sbiancò alla vista del ragazzo e il pover'uomo non riuscì a spiccicare parola per la sorpresa, tanto che quando la signora Weasley chiese chi c'era alla porta lui non rispose.
Un po' stizzita per essere stata ignorata, la signora Weasley abbandonò il suo regno (la cucina) per andare a controllare.
Arthur, insomma, chi...”
Quando la poverina si trovò davanti Malfoy vestito con una lunga veste da mago di colore nero non riuscì a trattenere un urlo! Che diavolo ci faceva un Malfoy in casa sua?
Ma quando vide il ragazzo alzare il sopracciglio con fare interrogativo si calmò. Lo scrutò meglio e dalla sua agitazione percepì il suo imbarazzo di trovarsi lì, sicuramente voleva sapere di Hermione. Doveva tenere molto a lei.
Scusa Draco, non mi aspettavo di vederti. Cosa posso fare per te?”
Sto... cercando la Granger... è qui per caso?”
Hermione? E' passata di qui prima, perché la cerchi?”
Devo... ehm... parlarle.”
Presa dalla tenerezza per l'algido ragazzo che adesso le chiedeva aiuto stava quasi per confessare, quando ci ripensò. In fondo che male c'era a farlo sudare un po'? Dopotutto si trattava di Hermione, la sua quasi-nuora, lui doveva dimostrare di meritarsela.
Non so dove sia adesso, so che andava in vacanza coi suoi genitori. Forse Harry sa dove.”
...Potter?”
Ehm... Sì.”
Io dovrei andare a chiedere un favore a Potter?”
Non vedo altre alternative se vuoi parlare con Hermione.”
Capisco... e dov'è Potter?”
A casa sua, a Grimmauld Place.”

Ci mancava solo questa! Umiliarsi con Potter per sapere dov'era la Granger... Fortuna che suo padre era ad Azkaban e sua zia era morta, altrimenti una cruciatus non gliela toglieva nessuno!
Si smaterializzò a Grimmauld Place. Non era mai stato in quella casa perché era dell'altro ramo dei Black, ma sua madre gliene aveva parlato spesso, raccontandogli delle teste degli Elfi domestici appese ai muri. Ma non era lì per rivangare i ricordi, era lì per la sua Mezzosangue.
Bussò alla porta e subito riconobbe la voce della Piattola. Possibile che i Weasley fossero ovunque?
Lascia Harry, vado io! Tu finisci di stendere il bucat... AHHH!”
Esattamente come sua madre, la piccola Weasley urlò, portandosi poi una mano alla bocca rendendosi conto della cosa stupida che aveva appena fatto.
Ginny, che succede?” Si precipitò da lei il Salvatore del Mondo.
LUI è qui!” Spiegò lei indicando il ragazzo fuori dalla porta.
Lui chi? …Malfoy? Cosa diavolo ci fai a casa mia?” Domandò quello con fare minaccioso e stringendo i pugni.
Draco sbuffò, pensando se rispondere o insultarlo. Optò per una via di mezzo.
Grazie Potter, anche io sto bene, no, non mi va del tè sono solo di passaggio.”
Ti credi spiritoso Furetto?”
Ti credi educato Sfregiato?”
SBAM!
Lo Sfregiato aveva osato chiudergli la porta in faccia!
Si augurò che la Granger non pretendesse da lui che andassero d'accordo, perché sicuramente non sarebbe mai successo!
Si allontanò da lì pensando a quali altre persone frequentasse la sua amata e avendo individuato il prossimo obiettivo si smaterializzò.
Non poté quindi sentire le parole che si scambiarono i due ragazzi dentro la casa.


Harry, perché l'hai chiuso fuori? Hermione non ci aveva detto...?”
Lo so Ginny, ma sono certo che a lei non dispiacerà se lo facciamo sudare un po'. Deve mostrarsi degno di lei!”
E ricevere la porta in faccia ti sembra la cosa migliore per mostrale che lo è?”
Non lo so, ma di sicuro è divertente.”

Se non fosse che non era lontano dalla Tana avrebbe detto che quella casa era in mezzo al niente. E cos'era quel coso appuntito che sbucava dal tetto? Meglio non sapere...
Guardandosi intorno incerto come se qualcosa o qualcuno lo potesse aggredire da un momento all'altro, bussò alla porta. Stava quasi per andarsene, quando una ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi grigio argenteo che le davano un'aria sognante gli aprì la porta.
Buongiorno Malfoy, sei qui per i Nargilli che infestano il tuo giardino?”
Cosa?”
I Nargilli, Malfoy, quei animaletti dispettosi che...”
Non ho tempo per le creature immaginarie Lovegood! Sai dov'è la Granger?”
E' passata questa mattina a salutarmi prima di andare in vacanza coi suoi genitori, dovrai aspettare almeno un paio di settimane prima che torni.”
Che cosa? E dove è andata?”
Non me lo ricordo, aveva un nome strano... Ma perché non provi a chiedere a Neville? Penso abbia salutato tutti gli amici oggi... Ehi Malfoy, dove vai?”
La ragazza richiuse la porta triste per la maleducazione del ragazzo che non l'aveva neanche salutata. Si tirò su il morale pensando che Draco avrebbe girato ancora a lungo prima di trovare la sua amica.

Ma cosa sto facendo! Pensò Draco. Come posso abbassarmi fino a questo punto?
Alzando lentamente la mano che gli sembrava tutt'a un tratto pesante come un macigno, bussò piano alla porta, quasi sperasse che l'inquilino non sentisse.
Dal rumore dei passi capì che era stata una precauzione inutile.
Sì? ...P-Per G-Godric, M-Malfoy!”
Di fronte a lui stava Neville Paciock balbettante e con gli occhi sgranati per lo stupore. No, questo era troppo, non poteva farsi aiutare proprio da Paciock! Così lo lasciò lì da solo e se ne andò.
Malfoy, aspetta che volevi?”
Ma era troppo tardi, dopo pochi passi il ragazzo si era già smaterializzato.
E io che volevo dirti di Hermione...”

Stavolta non avrebbe permesso allo Sfregiato di sbattergli la porta in faccia! Lo avrebbe costretto a dirgli tutto, con le buone o con le cattive. Anzi, se avesse dovuto usare le cattive sarebbe stato anche meglio. Ghignando al pensiero di quali fatture lanciargli contro, bussò di nuovo alla casa di Grimmauld Place.
Ma non gli aprì chi si aspettava.
Il Signorino Malfoy desidera?”
Kreacher! L'Elfo domestico di Potty, inutile perdita di tempo.
Devo parlare urgentemente con Potter.”
Padron Potter non c'è, Signorino Malfoy?”
Come non c'è? E dove diavolo è andato?”
Padron Potter e Padrona Weasley pranzano alla Tana, Signorino.”
Dannato Sfregiato...”

La Tana. Di nuovo. Sperava di non doverci più mettere piede, invece eccolo lì in piedi davanti la porta. Gli aprì Lenticchia, per fortuna né urlò come la madre e la sorella né rimase immobile senza parole come il padre.
Togliti dai piedi Weasley, cerco Potter!”
Ehi Harry, ti vogliono alla porta!”
Chi è Ron?” Chiese una voce provenire dall'interno della casa.
Un Furetto!” Rispose quello.
Cerchi guai Weasley?” Minacciò Draco.
Non quanto te.”
Il Furetto dovrà aspettare, sarebbe scortese lasciar freddare tutte queste prelibatezze che ha cucinato la signora Weasley.” Urlò Harry dall'interno.
Potter, non ho intenzione di aspettare fuori dalla porta mentre te mangi!”
Harry caro, il ragazzo ha ragione! Entra pure Draco e unisciti a noi, ho cucinato in abbondanza per tutti!” Propose la signora Weasley.
Draco e Ron si guardarono negli occhi entrambi sconvolti e orripilati. Il primo a riprendersi fu Draco che si voltò furtivo per andarsene quando fu trattenuto dalle parole di Ron.
Malfoy, dove credi di scappare? Non sai che è scortese rifiutare un invito a pranzo?”
Se per Ron era difficile pranzare con Draco, per Draco era un colpo molto basso dover pranzare con tutta la famiglia Weasley e Potter. Ma non aveva scelta.
Senza non poter far niente per tirarsi indietro, Malfoy entrò in casa lanciando occhiate omicida al Pezzente.

Numerose portate dopo...
Era tutto buonissimo, signora Weasley.”
Oh, grazie Draco, sono felice che ti sia piaciuto.”
Il ragazzo non ricordava neanche da quanto non mangiava così tanto. E per di più era tutto molto buono, cosa che lo sorprese notevolmente; non si aspettava certo che la signora che aveva insultato per tutti quei anni potesse creare simili leccornie. Quasi sperò di poter tornare a pranzare lì con loro... Ma che diavolo sto pensando? Scacciò quei pensieri indegni per un Malfoy e si rivolse ad Harry.
Ora Potter se non ti spiace dovrei parlare con te!”
Mi dispiace eccome!”
Harry!” Lo rimproverò Ginny.
Dai, non posso dirglielo, così è troppo facile!” Si scusò quello.
Adesso cominciava a capire! Lo avevano mandato a desta e a manca apposta per fargli perdere tempo!
Ti stai prendendo gioco di me, Potty?”
Ce ne hai messo a capirlo!”
Ascoltami bene, Sfregiato, se non mi dici immediatamente dove è andata la Granger...”
E' a casa sua.” Lo interruppe Ginny.
COSA?”
Ginny, perché glielo hai detto? Era divertente!” Chiese Ron.
Dai, ha sofferto abbastanza! E poi Hermione lo sta aspettando. Vai da lei, Malfoy, sta finendo di fare i bagagli perché tra poco parte coi suoi genitori.”
Un momento Malferret!”
Cosa voleva ancora San Potter? Non gli aveva già fatto perdere abbastanza tempo?
Falla soffrire e ti verrò a cercare in capo al mondo pur di fartela pagare!”
Idiota! Pensi davvero che abbia intenzione di far soffrire l'unica donna che abbia mai amato?”
Silenzio. Lui, Draco Lucius Malfoy, aveva ammesso in presenza di testimoni (e che testimoni!) di provare qualcosa (e non un sentimento qualunque!) per la Sanguesporco Hermione Jane Granger.
Tutti i presenti parvero come congelati, quando finalmente Ron ritrovò la facoltà di parlare.
Draco Malfoy! Tu AMI davvero Hermione Granger?”
Ma che domanda era quella? Secondo loro perché non era a casa sua, nel lusso di Malfoy Manor, invece di essere lì con loro nella sala da pranzo di quella catapecchia?
E perché la starei cercando altrimenti?”
Non la stai prendendo in giro?” Aggiunse Harry.
Senti Sfregiato, adesso dovrei essere con la Granger a parlare, non qui a dare spiegazioni a voi!”
D'accordo, d'accordo. Va' da lei e salutamela.”
Non sono il tuo gufo! Arrivederci signora Weasley e grazie ancora per il pranzo.”

Finalmente fuori da quella costruzione che avevano il coraggio di chiamare casa! Decisamente, il termine Tana era più adatto. Stava per smaterializzarsi, quando si ricordò di un piccolissimo insignificante dettaglio...


Malfoy, cosa diavolo ci fai ancora qui? Perché non sei da Hermione?”
...Non so dove abita...”


Finalmente era arrivato a casa della Granger. Aprì il cancello e percorse il vialetto in mezzo al giardino fino a raggiungere la porta, dove bussò.
Nessuna risposta.
Dall'interno però giungevano diversi rumori quindi c'era per forza qualcuno. Ritentò bussando ancora.
Sempre nessuna risposta.
Facendo appello ai suoi vaghi ricordi sulle sue conoscenze dei babbani, si ricordò che loro usavano un campanello.
Ma qui non vedo campane... Che sia questo coso?”
DLIN-DLON
Dal rumore fastidioso evidentemente sì. Per fortuna che con quello era riuscito a palesare la sua presenza e un distinto signore dai capelli brizzolati gli aprì la porta.
Buongiorno, desidera?”
Lì per lì rimase spiazzato. Non aveva considerato di incontrare i genitori di lei. I genitori babbani di lei! Ma non per niente era un Malfoy e si riprese subito.
Buongiorno, sto cercando la Granger.”
Certo, le chiamo subito mia moglie.”
Moglie? No, intendevo Her... sua figlia.”
Ah, tu devi essere Draco! Sì, ora che ti guardo meglio ti riconosco, ci siamo visti al binario 9¾. Entra figliolo, Hermione ti sta aspettando, scusa se non ti accompagno ma sai, siamo in ritardo coi bagagli. Sali le scale, la prima porta a destra.”

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Capitolo 13
*** Finale alternativo parte 2 ***


SPAZIO AUTRICE
Ok, non è del tutto serio, ma meglio di così non potevo farlo, spero che vi piaccia. Questa parte sicuramente non avrà epiloghi o spin-off, la storia è conclusa così. A voi il giudizio!


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Era lì. Solo una porta lo separava dalla donna che amava. Solo l'ultimo ostacolo per la sua felicità.

Tremava. Lui, Draco Malfoy, tremava di fronte a quella porta. E se lei avesse cambiato idea? E se non volesse più stare con lui? E se avesse capito di essersi sbagliata e non lo amasse?
SBAM!
Gli arrivò la porta in faccia.
Cosa diavolo... Draco! Che ci facevi dietro la porta di camera mia!?”
Accidenti Mezzosangue, mi hai rotto il naso!”
Be', è colpa tua! Quando perderai l'abitudine di piantarti davanti alle porte?”
E tu quando perderai l'abitudine di aprirle di scatto come un animale?”
Qui l'unico animale sei tu, Furetto. Dai, fa' vedere! Non mi sembra rotto, perdi solo un po' di sangue. Vieni, entra così ti sistemo.”
Si accorse in quel momento che non aveva mai pensato a come potesse essere la stanza della Granger. Lei era stata nei suoi pensieri per anni e lui neanche una volta si era immaginato la sua camera. Ma forse era stato un bene, perché di certo non se la sarebbe aspettata così.
Era una stanza rettangolare, con un letto ad una piazza sul lato lungo di fronte alla porta, proprio sotto la finestra. All'altro lato lungo, quello della porta, era appoggiato un immenso armadio (stracolmo di vestiti) mentre sul lato piccolo a sinistra (in prossimità del letto) c'era una piccola libreria mista tra libri magici e babbani.
Ma quello che colpì Draco furono gli scaffali sul lato corto a destra e quella scatola che era sulla scrivania.
Granger, cos'è quello?”
Hermione seguì con lo sguardo il dito di Draco.
Si chiama televisore, serve per vedere le immagini registrate e immagazzinate tramite appositi dispositivi, tipo le videocassette. E' divertente.”
E quelle?”
Quelle sono foto di me in montagna.”
Ma sono ferme!”
Sì Malfoy, le foto babbane non si muovono. Senti, sei qui per avere ripetizioni di Babbanologia?”
Certo che no, Granger!”
Bene, allora sto aspettando.”
Cosa?”
Che tu mi dica perché sei qui.”
Io? Io sono qui perché tu mi devi parlare!”
Come?”
Ascoltami Granger! Io mi sono già dichiarato una volta, non sperare in una replica. Adesso tocca a te.”
Vuoi una melensa dichiarazione di amore eterno?”
No, voglio che tu mi dica che intenzioni hai.”
Ma la testa l'hai lasciata al San Mungo quando sei nato? Se sono venuta a cercarti per prima vuol dire che voglio dare una possibilità a.... noi.”
Noi?”
Io più te, uguale noi. Oltre a Babbanologia servono ripetizioni di Aritmanzia?”
Granger ma tu mi ami?”
Hai bisogno di sentirtelo dire per la tua autostima?”
Mezzosangue...”
Ti amo.”
Silenzio. Due parole che gli fecero dimenticare tutte le altre.
Adesso che lo sai che intenzioni hai?”
Sposarti.”
Silenzio. Una parola che le fece dimenticare tutte le altre.
Ti ho portato questo.” Continuò lui e senza che lei capisse cosa succedesse, Draco tirò fuori un piccolo anello d'oro bianco con incastonato uno smeraldo e glielo mise all'anulare sinistro. Un anello semplice e bello, come lo era lei.
Ma la ragazza fece qualcosa di inaspettato, si sedette sul letto accanto alla valigia ancora da finire mentre lo guardava con un'espressione seria e indecifrabile. L'aria si fece tesa.
Credo dovremmo parlare.”


Ecco le parole che nessuno vorrebbe mai sentirsi dire. Rimase lì, bloccato in piedi, senza osare muoversi, con gli occhi grigio-tempesta che non si staccavano da quelli nocciola quasi ne fossero stati intrappolati.
Dato che lui non disse niente, Hermione riprese.
Poco prima che tu arrivassi mi ha telefonato Harry con un tipo di comunicazione babbana, e mi ha raccontato tutto. Di come mi hai cercata, di come hai pranzato con i Weasley senza insultarli, di come hai detto che mi ami...” a questa parola si bloccò. Draco sentì le gambe diventare più deboli ma non osava muoversi per paura di spezzare il sogno che credeva di aver trovato per essere catapultato in un incubo.
Ed è stata la cosa più romantica che potessi fare per convincere i miei amici. Sai, i Weasley ed Harry sono una seconda famiglia per me.”
Quelle parole facevano presagire un ma.
Ma io non sono ancora convinta della validità dei tuoi sentimenti. Lasciami spiegare meglio: adesso che ho di nuovo tutti i ricordi so cosa provi per me. Ma nonostante questo hai dimostrato di non conoscermi a fondo privandomi inizialmente della possibilità di ricordare, poi della possibilità di reagire alla tua dichiarazione e adesso... con quest'anello mi privi della possibilità di starti lontano.
Come io ho capito che in te non esiste soltanto il Mangiamorte Malfoy ma c'è anche Draco, il ragazzo di cui mi sono innamorata, tu devi capire che io non solo solo la Sanguesporco Granger salvatrice del mondo magico e amica di Potter, ma anche Hermione.”
Lo so.” Rispose il ragazzo con un fil di voce.
Forse lo sai ma non l'hai capito. Vedi, io non sono una bambolina di pezza da tenere in mostra, come tu non sei lo schiavo dei tuoi genitori. Non importa quello che pensano gli altri, noi abbiamo la possibilità, anzi l'obbligo di impegnarci ad essere ciò che vogliamo. E tutti hanno questo diritto.
Tu mi hai detto che ti stai impegnando per riscattare il tuo nome. Capisci, Draco? Tu hai scelto!
Perché allora non lasci lo stesso diritto a me? A me che dici essere la donna che ami? Perché non mi lasci il diritto di scegliere se starti accanto o meno?”
Non era una domanda retorica; voleva una risposta.
Lui l'avvicinò inginocchiandosi di fronte a lei e prendendole le mani fra le sue.
Perché non oso immaginare cosa farei senza di te. Ho provato a scordarti, ti assicuro che ho fatto di tutto, ma non ci riesco! Quello che provo per te è troppo forte. Ho cercato di tenerlo nascosto finché ho potuto, sapendo che tu eri felice senza di me, ma quando hai bevuto quella pozione... Ho temuto che mi rifiutassi così ti ho allontanata per primo.
Quando poi a tua volta mi hai fatto ricordare ero felice. Felice come non lo ero mai stato in vita mia. Credevo che tutto si sarebbe risolto! Ma poi ho dovuto cercarti e sono andato a casa dei tuoi amici... Lì ho ricordato quanto diverse fossero le nostre esperienze passate e di quanto le nostre strade siano distanti. Non avevo scelta Hermione, o ti lasciavo andare una volta per tutte oppure ti costringevo a stare con me. E ho preferito legarti a me, ho bisogno che tu sia mia e mia soltanto. La mia anima verrebbe distrutta da un tuo rifiuto, capisci?”
Quindi sei egoisticamente disposto a sacrificare la mia libertà piuttosto che rischiare di soffrire? In parole povere, non ti fidi di me?”
Il coraggio non è una virtù della mia casa.”
Hermione continuò a fissarlo sperando che lui aggiungesse qualcosa a quella sterile risposta, ma non disse altro. Rimasero in silenzio, lei seduta sul letto, lui inginocchiato davanti a lui e presto le loro mani ancora unite furono bagnati dalle lacrime di lei.


Hermione, sei pronta?” Suo padre li fece ritornare alla realtà ricordando che lei stava per partire.
Un momento.”
La ragazza staccò le mani da quelle di Draco, si sfilò l'anello dal dito e lo posò sulla mano destra di lui.
Se non hai altro da aggiungere, io dovrei finire di preparare la valigia.”
Lui non si muoveva ancora. Fissava l'anello, incredulo, col cuore a pezzi. Lei si alzò di scatto, costringendo il ragazzo a fare altrettanto, e si voltò verso l'armadio, come se niente fosse successo, come se fosse stata un'illusione.
Quando lei lei tornò alla valigia aperta su letto di lui non c'era traccia.

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Sei un idiota.”
Mi sembra un déjà-vu.”
Io mi ripeto, ma tu sei così idiota da non renderti conto di ciò che hai fatto!”
Ho capito, Blaise. Adesso ho bisogno di stare solo.”
Solo con quella bottiglia di Firewhiskey?”
Non dirmi che sei geloso che preferisca la sua compagnia alla tua!”
Non dire sciocchezze! Nonostante in Inghilterra sia ILLEGALE bere super-alcolici prima dei ventun anni, per me puoi frequentare tutte le bottiglie che vuoi, ma non quella! E' il Firewhiskey più vecchio che abbiamo e mia madre ti uccide se gliela finisci!”
Dio, Blaise, il tuo migliore amico sta progettando il suicidio e tu gli rinfacci una bottiglia di liquore?”
Ma almeno hai capito cosa hai sbagliato?”
...dovevo prendere la bottiglia dalla dispensa invece che dalla cantina?”
Intendevo con la Mezzosangue.”
...lei non mi vuole.”
Sei un idiota. Forse dovrei finanziare il San Mungo per un rimedio contro la stupidità.”
Lei mi ha ridato l'anello dopo che le avevo chiesto di sposarmi!”
Non esattamente. Lei ti ha ridato l'anello perché tu la volevi costringere a sposarti.”
Tu non capisci! Come avrei fatto se lei mi avesse detto di no?”
Lo stesso che stai facendo adesso. Con la differenza che nell'altro modo avevi la possibilità che lei dicesse di sì. Non facendole la domanda ti sei giocato entrambe le risposte e ancora una volta hai scelto te per lei, costringendola a rifiutarti.”
Ah, così sarebbe colpa mia adesso?”
Oh, ci sei arrivato!”
Blaise, ma sei serio?”
Come poche volte in vita mia.”


Un Elfo bussò alla porta interrompendo i due ragazzi.
Padrone, c'è una visita per voi e per il signor Malfoy, padrone.”
Pansy?”
Padrone no, non è una ragazza padrone.”
Non ti ha detto il nome?”
Padrone, io ho chiesto il nome, ma lui non ha voluto dirlo padrone.”
I due ragazzi si guardarono negli occhi, uno promettendo silenziosamente che la conversazione non era finita, l'altro felice di essere scampato alle parole dell'amico.


Un ragazzo dagli occhi azzurri e dai folti capelli rossi impugnava saldamente una bacchetta mentre aspettava il suo obiettivo, che altri non era se non Draco Malfoy.
Quando lo vide arrivare quasi stava per lanciargli una fattura che gli aveva insegnato la sorella, quando si fermò. L'aspetto trasandato, il pallore cadaverico, la barba non tagliata e le occhiaie del ragazzo, per non parlare di quei occhi spenti, lo impietosirono.
Weasley! Che ci fai a casa mia?” Domandò Blaise che non gradiva certe visite. Ron poteva essere il salvatore del mondo, ma per lui sarebbe rimasto sempre il Traditore del suo sangue.
Sono venuto per lui.” Disse indicando Malfoy con la bacchetta.
Mi hai trovato.” Rispose quello. “Sbrigati a dirmi quello che devi e poi vattene.”
Sono qui per Hermione.”
A quel nome il cuore di Draco che sembrava essere morto prese a battere furiosamente.
Corse verso Ron e lo prese per le spalle scuotendolo.
Le è successo qualcosa? Parla!”
Ron gli diede una spinta per toglierselo di dosso, ma non aveva calcolato lo stato di Draco che cadde a terra facendo intervenire Blaise.
Weasley ti consiglio di dirci perché sei venuto e di parlare chiaro o dovrai vedertela con me.”
Certamente. Sono qui perché Hermione sta soffrendo. Ieri Ginny è andata a salutare dopo che era tornata dalle vacanze coi suoi e l'ha trovata in condizioni pietose! Be'...” aggiunse poi lanciando un'occhiata disgustata a Draco “sempre meglio delle tue Malfoy. Ti sei visto allo specchio in questi giorni?”
Scosso dall'insulto non tanto velato di Ron, il ragazzo si rialzò in piedi per affrontarlo.
Perché credi che sia così, eh? E' per colpa sua! Io volevo sposarla e lei mi ha rifiutato! Che diritto ha lei di stare male?”
Ron lo guardò perplesso.
A me Hermione ha raccontato un'altra versione e dato che lei non mente mai, o te sei un bugiardo oppure hai un disturbo della percezione della realtà.”
Come osi?”
Io propendo per il disturbo della percezione della realtà, sai gli piace fare la vittima sempre e comunque.” Aggiunse Blaise senza perdere occasione di dire la sua.
Zabini, ma da quale parte stai?” Domandò irato Draco.
Dalla tua, come sempre. Ma visto che non ascolti me, che sono il tuo migliore amico, magari ascolterai le parole del migliore amico della ragazza che ami.”
Supportato e rincuorato dalle parole di Blaise, Ron riprese a parlare.
Hermione ha sì parlato di matrimonio, ma ha detto che la volevi costringere. Cerca sul dizionario, chiedere e costringere sono due parole diverse.
Ascoltami, Harry, Ginny ed io non siamo ovviamente d'accordo sulla vostra relazione, ma sappiamo tutti quanto siano infidi i sentimenti e spesso capita di innamorarsi della persona sbagliata. Sappiamo quindi che Hermione non potrà essere felice che con te, per questo abbiamo deciso di venire a parlarti.”
E dove sono gli altri?”
Ginny sta ehm... trattenendo Harry perché lui voleva farti ragionare a suon di cruciatus, quindi sono solo. Ma non è questo il punto.
Devi sapere che nonostante Hermione sia molto dolce, comprensiva e semplicemente fantastica, è anche una donna con un carattere forte, determinato e indipendente. Una che sa il fatto suo, insomma.
Prova a pensare che sia un animale feroce: lo metteresti mai in un gabbia?”
Esistono gli zoo.”
Sì, certo, puoi intrappolare Hermione; ma lei non sarebbe mai felice e lentamente il suo amore per te la porterebbe a consumarsi e annientarsi. Tu vuoi questo? Vuoi questo quando per renderla felice basterebbe così poco?
Sappi che la fiducia e la libertà possono essere un cappio molto più stretto a agire meglio della costrizione. Dalle ciò che le serve, dalle la possibilità di scegliere, dimostrale che ti fidi di lei e vedrai che lei sceglierà te.”
A quelle parole Draco aveva abbassato la testa e stretto i pugni. Weasley aveva dannatamente ragione. Ma come fare? Come sconfiggere la propria paura, lui che era così codardo!?
Poi un'idea lo fulminò.
MA CERTO!”
E lasciando basiti Blaise e Ron si smaterializzò senza dire altro.


Draco si era materializzato nel laboratorio di Malfoy Manor, dove teneva tutte le fiale già pronte. Aveva creato quella pozione l'anno prima, per il giorno del suo processo, quando fu scagionato, ma ne era avanzata un po' e l'aveva messa al sicuro in una piccola ampolla, nascosta dietro tutte le altre.
Appena la trovò rise istericamente e la bevve tutta d'un fiato senza sprecarne una goccia.



Hermione stava studiando un grosso manuale sulle leggi per il Controllo delle Creature Magiche, quando sua madre gli disse che aveva una visita. Pensando che fosse Ginny venuta a riprendere un foulard lasciato il giorno prima, rispose di farla salire in camera.
Vieni pure Ginny, il tuo foulard...”
Ma le parole le morirono in gola quando vide Draco.
Hermione.” Disse a mo' di saluto.
Perché sei qui Malfoy?”
Il tono indifferente della ragazza non incantò il giovane. Lei era ancora in pigiama nonostante fosse pomeriggio, col letto disfatto e la valigia ancora da svuotare; e di certo i suoi occhi rossi non lo ingannavano: Weasley aveva ragione, lei soffriva.
Per colpa sua.
Ma avrebbe rimediato.
Per dirti che forse non avevo tutte le ragioni.”
Hermione chiuse il libro e lo appoggiò accanto a sé sul letto senza staccare gli occhi da quelli di lui.
Stai forse cercando di dirmi che hai sbagliato e che ti vuoi scusare?”
Ecco... io non avrei usato proprio queste parole... Ma possiamo dire che il concetto è all'incirca quello.”
Sai vero che non mi bastano delle frasi non dette e che ho bisogno dei fatti?”
Sono qui per questo.”
Avanti allora.”
Le prese le mani e l'aiutò ad alzarsi, poi prese l'anello con lo smeraldo da una tasca del vestito e le chiese.
Hermione Jean Granger, vuoi mettere fine alle mie sofferenze accettando di diventare mia moglie?”
E' una proposta di matrimonio o un ricatto morale?”
E' solo una formalità, perché devi fare la difficile...”
Per mettere fine alle MIE sofferenze fingerò di non aver sentito e ti do un'altra possibilità.”
Draco non capiva cosa si aspettasse la ragazza che aveva di fronte. Le stava dando la scelta che voleva, no? Perché si lamentava della forma? Voleva una dichiarazione di quelle che si leggono nelle storie romantiche? Pensò a lei, cosa volesse, cosa le piacesse, pensò all'anello che le aveva comprato, semplice e delicato come lei... e capì.
Hermione, vuoi sposarmi?” Semplice, diretto, senza fronzoli, una frase che nella sua semplicità racchiudeva tutto ciò che era necessario. La fine della barriera tra Purosangue e Mezzosangue che gli impediva di stare insieme, la capacità di umiliarsi chiedendo qualcosa, la fiducia che lui le mostrava, l'amore così forte che provava per lei fino al punto di chiederle di unirsi per il resto della vita. In quella frase lei ritrovò il Draco che amava e lo baciò con trasporto, mente il ragazzo ringraziava mentalmente la pozione.
Ce ne hai messo di tempo!”
Ma alla fine ci sono riuscito.”
Confesso che avevo perso le speranze.”
Malfidata! Allora, quale data pensi che dovrei scrivere sugli inviti?”
Data? Inviti? Draco, io non ti ho detto di sì.”
Fu come se il mondo gli cadesse addosso.
Ma... come? Hai sorriso, ti si sono illuminati gli occhi e mi hai baciato... tu questo lo consideri un no?”
E' un no al matrimonio. Ma non a te.”
Giuro Mezzosangue che non ti seguo più.”
E' semplice. Ho quasi venti anni, sto studiando per entrare al Ministero e per di più non siamo stati insieme neanche un giorno. Non posso sposarti, ma questo non significa che non voglia stare con te.”
E cosa proponi?”
Propongo di cominciare a frequentarci e se le cose funzionano di provare a convivere. Se poi tutto andrà per il meglio e se fra tre o quattro anni vorrai ancora sposarmi... allora accetterò.”



SEI ANNI DOPO


Harry e Ginny si erano sposati da un paio d'anni e avevano dato alla luce un bambino di nome James Sirius, che adesso aveva appena un paio di mesi.
Ron aveva iniziato il corso Auror lasciando il negozio del fratello e conviveva con Lavanda.
Luna si era fidanzata con Rolf Scamandro.
Paciock stava risparmiando i soldi per comprare l'anello di fidanzamento ad Hannah Abbott.
Blaise era sposato con Daphne e avevano una bellissima bambina di quattro anni.
Tutti erano felici e contenti.
Tutti tranne Draco Malfoy.


Giuro che se stavolta si rifiuta di sposarmi la schianto!”
Papà non arrabbiarti, sai che la mamma non vuole!”
Senza dubbio suo figlio, Nihal Draco Malfoy, di cinque anni, aveva ereditato quel tono saccente da sua madre, oltre che il colore dei capelli. Fortuna che almeno gli occhi grigio-tempesta li aveva ereditati da lui.
Ti stai sbagliando Nihal, non sono arrabbiato, sono solo agitato! Sta per nascere la tua sorellina e tua madre non vuole ancora sposarmi!”
Forse perché hai finto di fare l'incantesimo contraccettivo quando non l'hai fatto per avere me e la sorellina?”
Draco fermò la sua camminata lungo la sala d'attesa del reparto di Maternità per guardare il figlio. Sì, l'intelligenza era di Hermione.
Sei troppo piccolo per sapere queste cose.”
Non è vero, la mamma dice che non c'è niente che sia troppo difficile da imparare, basta che chi lo spiega usi parole semplici! Sei tu che non sei in grado di farti capire.”
Ok, la tendenza ad insultare l'aveva presa da lui.
Porta rispetto a chi è più grande di te e conosce più cose, ragazzino!”
Quindi devo rispettare di più la mamma perché è più grande di te e conosce più cose?”
Dannato moccioso, l'avrebbe strozzato se non fosse stato suo figlio.
Ehi Malfoy, ti fai mettere i piedi in testa da un Mezzosangue in miniatura?”
Ecco Blaise che invece di salvarlo infieriva, tanto per cambiare.
Taci Zabini! Sei fortunato che Hermione mi abbia sequestrato la bacchetta o ti avrei già polverizzato!”
Be', dopo quello che hai fatto la scorsa volta quando è nato Nihal...”
Che è successo?” Chiese subito il bambino sentendosi chiamato in causa.
Niente figliolo, lo zio Blaise scherza.”
Di certo tu non scherzavi quando hai dato fuoco al Reparto perché non ti facevano vedere la Granger.”
Era mio diritto assistere alla nascita del mio erede.”
Ma non lo era litigare con la madre di tuo figlio durante il parto per convincerla a sposarti. Sono servite tre infermiere per farti uscire!”
Se lei avesse accettato non sarebbe successo niente!”
E se tu non l'avessi messa incinta apposta” disse una voce alle sue spalle “forse lei ti avrebbe sposato!” Era Potter.
Maledizione, la convivenza andava bene e nonostante questo lei mi rifiutava. Che altro avrei dovuto fare?”
Ma, non saprei, forse aspettare i suoi tempi?” domandò retorica Ginny, arrivata insieme al marito.
Adesso non ha più importanza!” Disse con voce risoluta facendo preoccupare tutti preneti. “Userò lo stesso piano che usai sei anni fa per convincerla a stare con me!”
Erano tutti incuriositi da quella frase, in effetti non aveva mai detto niente a nessuno del suo piccolo segreto. Ma non era ancora il momento di svelare le carte.
In quell'istante entrò un'infermiera.
Adesso può entrare signor Malfoy, la piccola Chara Hermione Malfoy e sua madre la stanno aspettando, non vorrà farle attendere!”


Prima di entrare nella stanza, Malfoy prese una fialetta dalla tasca e la bevve senza rimpianti.


Sua figlia era meravigliosa. Piccola, con la pelle rosea e qualche capello biondo riccioluto. Da grande sarebbe stata bellissima.
Quando ebbe finito di osservarla, quindi dopo molto tempo, e si decise a farla tornare tra le braccia di Hermione, lui decise di tentare nuovamente.
Senti Hermione, so che ormai te l'ho chiesto talmente tante volte da annoiarti, ma...”
Sì!” lo interruppe lei.
Malfoy la guardò spaesato. “Forse non hai capito, ti sto dicendo...”
Sì Draco, ho capito. Sì, voglio sposarti.”
...come?”
Ecco, penso che sia il momento giusto. Ormai mi sento realizzata col lavoro al Ministero e la nostra relazione, nonostante gli alti e bassi, procede piuttosto bene. Inoltre adesso abbiamo anche un altro figlio... Sì, penso che adesso siamo pronti per questo grande passo.”
, pensò Draco, lo sapevo che pozione avrebbe funzionato!
Una cosa però ti chiedo.”
Tutto quello che vuoi, amore mio.”
Non voglio cambiare cognome, voglio mantenere il mio!”


Eh sì, neanche la pozione Felix Felicis poteva competere con la testardaggine e l'orgoglio di Hermione Granger.

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FINE

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Capitolo 14
*** Capitolo 12 - Fine ***


Blaise aveva lasciato tutto il tempo ai due piccioncini per chiarirsi, ma adesso era passato troppo tempo. Non che gli importasse qualcosa ma quel silenzio era troppo strano; non stavano facendo l'amore e non stavano litigando. Che si fossero schiantati a vicenda?
Preoccupato per l'integrità del suo mobilio, si decise a bussare.
Nessuna risposta.
Al diavolo!” pensò “E' camera mia!” e così dicendo entrò.
Niente in tutta la sua vita lo aveva mai preparato ad una simile scena: l'algido Draco Malfoy immobile nella sua stanza con un'espressione deficiente scolpita in viso e la bocca spalancata!



Finiscila Blaise!”
Il suo amico neanche riusciva a parlare da quanto rideva. Era già un miracolo che lo avesse sciolto dall'incantesimo!
Non è colpa mia” risate “se ti lascio trasfigurato in furetto” altre risate “e ti ritrovo pietrificato” ancora risate “con quell'espressione idiota!” tripudio di risate.
Zabini, falla finita immediatamente! Ti rendi conto di cosa mi ha fatto? Mi ha cancellato la memoria!”
Blaise riuscì un po' a ricomporsi, almeno quanto bastava da poter finire una frase.
Esattamente come hai fatto te.”
Ma è diverso! Io l'ho fatto perché l'amavo, lei perché aveva paura di me, capisci? Non si fida!”
Fammi capire” disse non riuscendo a trattenere un'altra risata “tu la tieni lontana, la insulti, le cancelli la memoria e lei dovrebbe fidarsi di te? Diavolo Draco, hai lasciato la testa al San Mungo quando sei nato?”
Ma allora perché mi ha dato la pozione? Perché mi ha fatto ricordare?”
Blaise sbuffò scocciato, finalmente aveva smesso di ridere.
Sei un idiota.”
Vuoi ripartire con questa storia? Blaise, accidenti, spiegami!”
Ma quanto sei impaziente! Allora, lei è una Grifondoro, no? E' abituata a buttarsi in situazioni suicide. E' ovvio che non si fida di te, ma ti ama e ti sta dando una possibilità! Sta a te coglierla o meno.”
Draco parve calmarsi e si diresse alla finestra dove si appoggiò sui gomiti.
Rifletti sulle mie parole?” Chiese Blaise.
Così pare.”
Pensi che abbia detto qualcosa di sbagliato?”
Dopo un attimo di silenzio, Draco rispose. “No, penso che quello che dici sia vero.”
Dannazione Draco!” Disse alzando la voce. “E si può sapere che cosa ci fai ancora qui? Va' da lei, no?”

Blaise lo aveva praticamente sbattuto fuori di casa per andare da Hermione. Ma il suo amico si era scordato un piccolissimo insignificante dettaglio: dov'era andata Hermione?


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TOC-TOC
Arthur caro, puoi aprire la porta? Io non posso o si brucia il pranzo.”
Certo Molly.”
Silenzio.
Arthur, chi è alla porta?”
Altro silenzio.
Arthur, insomma, chi... AHHH! ...Ehm... Volevo dire... Buongiorno Draco, cosa posso fare per te?”
...sto... cercando... ehm... la Granger... è qui per caso?”
Hermione? E' passata di qui prima, perché la cerchi?”
Devo... ehm... parlarle.”
Non so dove sia adesso, so che andava in vacanza coi suoi genitori. Forse Harry sa dove.”
...Potter?”
Ehm... Sì.”
Io dovrei andare a chiedere un favore a Potter?”
Non vedo altre alternative se vuoi parlare con Hermione.”
Capisco... e dov'è Potter?”
A casa sua, a Grimmauld Place.”


TOC-TOC
Lascia Harry, vado io! Tu finisci di stendere il bucat... AHHH!”
Ginny, che succede?”
LUI è qui!”
Lui chi? …Malfoy? Cosa diavolo ci fai a casa mia?”
Grazie Potter, anche io sto bene, no, non mi va del tè sono solo di passaggio.”
Ti credi spiritoso Furetto?”
Ti credi educato Sfregiato?”
SBAM!
Harry, perché l'hai chiuso fuori? Hermione non ci aveva detto...?”
Lo so Ginny, ma sono certo che a lei non dispiacerà se lo facciamo sudare un po'. Deve mostrarsi degno di lei!”
E ricevere la porta in faccia ti sembra la cosa migliore per mostrale che lo è?”
Non lo so, ma di sicuro è divertente.”


TOC-TOC
Buongiorno Malfoy, sei qui per i Nargilli che infestano il tuo giardino?”
Cosa?”
I Nargilli, Malfoy, quei animaletti dispettosi che...”
Non ho tempo per le creature immaginarie Lovegood! Sai dov'è la Granger?”
E' passata questa mattina a salutarmi prima di andare in vacanza coi suoi genitori, dovrai aspettare almeno un paio di settimane prima che torni.”
Che cosa? E dove è andata?”
Non me lo ricordo, aveva un nome strano... Ma perché non provi a chiedere a Neville? Penso abbia salutato tutti gli amici oggi... Ehi Malfoy, dove vai?”


TOC-TOC
Sì? ...P-Per G-Godric, M-Malfoy!”
...”
Malfoy, aspetta non andartene, che volevi?”


TOC-TOC
Il Signorino Malfoy desidera?”
Kreacher, devo parlare urgentemente con Potter.”
Padron Potter non c'è, Signorino Malfoy?”
Come non c'è? E dove diavolo è andato?”
Padron Potter e Padrona Weasley pranzano alla Tana, Signorino.”
Dannato Sfregiato...”


TOC-TOC
(n.d.a. Le parti in corsivo sono quelli provenienti dall'interno della casa)
Togliti dai piedi Weasley, cerco Potter!”
Ehi Harry, ti vogliono alla porta!”
Chi è Ron?”
Un Furetto!”
Cerchi guai Weasley?”
Non quanto te.”
Il Furetto dovrà aspettare, sarebbe scortese lasciar freddare tutte queste prelibatezze che ha cucinato la signora Weasley.”
Potter, non ho intenzione di aspettare fuori dalla porta mentre te mangi!”
Harry caro, il ragazzo ha ragione! Entra pure Draco e unisciti a noi, ho cucinato in abbondanza per tutti!”
...”
Malfoy, dove credi di scappare? Non sai che è scortese rifiutare un invito a pranzo?”

Numerose portate dopo...
Era tutto buonissimo, signora Weasley.”
Oh, grazie Draco, sono felice che ti sia piaciuto.”
Ora Potter se non ti spiace dovrei parlare con te!”
Mi dispiace eccome!”
Harry!”
Dai, Ginny! Ma così è troppo facile!”
Ti stai prendendo gioco di me, Potty?”
Ce ne hai messo a capirlo!”
Ascoltami bene, Sfregiato, se non mi dici immediatamente dove è andata la Granger...”
E' a casa sua.”
COSA?”
Ginny, perché glielo hai detto?”
Dai, ha sofferto abbastanza! E poi Hermione lo sta aspettando. Vai da lei, Malfoy, sta finendo di fare i bagagli perché tra poco parte coi suoi genitori.”
Un momento Malferret!”
Che vuoi Potty?”
Falla soffrire e ti verrò a cercare in capo al mondo pur di fartela pagare!”
Idiota! Pensi davvero che abbia intenzione di far soffrire l'unica donna che abbia mai amato?”
...”
Draco Malfoy! Tu AMI davvero Hermione Granger?”
E perché la starei cercando altrimenti?”
Non la stai prendendo in giro?”
Senti Sfregiato, adesso dovrei essere con la Granger a parlare, non qui a dare spiegazioni a te!”
D'accordo, salutamela.”
Non sono il tuo gufo! Arrivederci signora Weasley e grazie ancora per il pranzo.”


TOC-TOC
Malfoy, cosa diavolo ci fai ancora qui? Perché non sei da Hermione?”
Ehm... non so dove abita."


TOC-TOC

TOC-TOC

Mi sembrava che i babbani usassero un campanello... Ma qui non vedo campane... Che sia questo coso?”
DLIN-DLON
Buongiorno, desidera?”
Ehm... Buongiorno, sto cercando la Granger.”
Certo, le chiamo subito mia moglie.”
Moglie? No, intendevo Her... sua figlia.”
Ah, tu devi essere Draco! Entra figliolo, Hermione ti sta aspettando, scusa se non ti accompagno ma sai, siamo in ritardo coi bagagli. Sali le scale, la prima porta a destra.”

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Era lì. Solo una porta lo separava dalla donna che amava. Solo l'ultimo ostacolo per la sua felicità.
Tremava. Lui, Draco Malfoy, tremava di fronte a quella porta. E se lei avesse cambiato idea? E se non volesse più stare con lui? E se avesse capito di essersi sbagliata e non lo amasse?
SBAM!
Gli arrivò la porta in faccia.
Cosa diavolo... Draco! Che ci facevi dietro la porta di camera mia!”
Accidenti Mezzosangue, mi hai rotto il naso!”
Fa' vedere! Non mi sembra rotto, perdi solo un po' di sangue. Vieni, entra così ti sistemo.”
Si accorse in quel momento che non aveva mai pensato a come potesse essere la stanza della Granger. Lei era stata nei suoi pensieri per anni e lui neanche una volta si era immaginato la sua camera. Ma forse era stato un bene, perché di certo non se la sarebbe aspettata così.
Era una stanza rettangolare, con un letto ad una piazza sul lato lungo di fronte alla porta, proprio sotto la finestra. All'altro lato lungo, quello della porta, era appoggiato un immenso armadio (stracolmo di vestiti) mentre sul lato piccolo a sinistra (in prossimità del letto) c'era una piccola libreria mista tra libri magici e babbani.
Ma quello che colpì Draco furono gli scaffali sul lato corto a destra e quella scatola che era sulla scrivania.
Granger, cos'è quello?”
Hermione seguì con lo sguardo il dito di Draco.
Si chiama televisore, serve per vedere le immagini registrate e immagazzinate tramite appositi dispositivi, tipo le videocassette*. E' divertente.”
E quelle?”
Quelle sono foto di me in montagna.”
Ma sono ferme!”
Sì Malfoy, le foto babbane non si muovono. Senti, sei qui per avere ripetizioni di Babbanologia?”
Certo che no, Granger!”
Bene, allora sto aspettando.”
Cosa?”
Che tu mi dica perché sei qui.”
Io? Io sono qui perché tu mi devi parlare!”
Come?”
Ascoltami Granger! Io mi sono già dichiarato una volta, non sperare in una replica. Adesso tocca a te.”
Vuoi una melensa dichiarazione di amore eterno?”
No, voglio che tu mi dica che intenzioni hai.”
Ma la testa l'hai lasciata al San Mungo quando sei nato? Se sono venuta a cercarti per prima vuol dire che voglio dare una possibilità a.... noi.”
Noi?”
Io più te, uguale noi. Oltre a Babbanologia servono ripetizioni di Aritmanzia?”
Granger ma tu mi ami?”
Hai bisogno di sentirtelo dire per la tua autostima?”
Mezzosangue...”
Ti amo.”
Silenzio. Due parole che gli fecero dimenticare tutte le altre.
Adesso che lo sai che intenzioni hai?”
Sposarti.”
Silenzio. Una parola che le fece dimenticare tutte le altre.
Ti ho portato questo.” Continuò lui e senza che lei capisse cosa succedesse, Draco tirò fuori un piccolo anello d'oro bianco con incastonato uno smeraldo e glielo mise all'anulare sinistro. Un anello semplice e bello, come lo era lei.
Lei si riprese e cercò di sfilarsi l'anello.
Ma io non ho intenzione di sposarti!”
Ma se hai detto che mi ami?”
Ti amo, ma non siamo stati insieme neanche un giorno come puoi pensare al matrimonio?”
Semplice, abbiamo già perso fin troppo tempo. Inoltre è tradizione dei Purosangue quando ci si dichiara di scambiarsi la promessa di matrimonio.”
Ma io non sono una Purosangue!” Si oppose Hermione mentre faticava a far uscire l'anello.
Ma presto ne sposerai uno, dovrai cambiare certe tue abitudini.”
Questo è tutto da vedere. E poi hai preso l'anello sbagliato, questo è troppo stretto!”
No, l'anello è giusto.”
Hermione si bloccò di colpo. No, non poteva averlo fatto...
MALFERRET! HAI PER CASO INCANTATO L'ANELLO?”
Complimenti, l'hai capito prima del previsto. Adesso non potrai toglierlo fino a quando saremo sposati, quando verrà sostituito dalla fede nuziale.”
Perché accidenti hai fatto una cosa simile?”
Perché non volevo rischiare di perderti proprio ora che ti ho trovata.”
Quindi ancora una volta hai scelto al posto mio.”
...se vuoi metterla così...”
E come diavolo dovrei metterla?”
Hermione, fai troppa attenzione a certe sottigliezze.”
L'aveva chiamata per nome. Per la seconda volta. Era così felice che si scordò di rispondergli e lui ne approfittò per baciarla. Il loro primo bacio da fidanzati non lo avrebbero mai scordato.
Quando si staccarono però la ragazza aveva un ghigno che non prometteva niente di buono.
Ascolta, a differenza tua io voglio darti una scelta...”
Una gocciolina traditrice di sudore attraversò la fronte del ragazzo.
...puoi scegliere tra venire in vacanza due settimane con me e i miei genitori, ovviamente una vacanza babbana in mezzo ai babbani, oppure puoi scordarti il matrimonio.”
E tu questa la chiami scelta? A me da tutta l'impressione di chiamarsi ricatto!”
Draco, fai troppa attenzione a certe sottigliezze.”
Lo avrebbe firmato anche sotto giuramento: se Hermione fosse nata Purosangue sarebbe stata smistata a Serpeverde!

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Circa un anno dopo si leggeva sulla Gazzetta del Profeta:
 

POTTER TESTIMONE DI NOZZE DELL'EROINA HERMIONE GRANGER E DEL MANGIAMORTE DRACO MALFOY!

IL MINISTRO SHAKLEBOLT DICHIARA: “CHE QUESTA UNIONE ELIMINI UNA VOLTA PER TUTTE LE DIFFERENZE E I PREGIUDIZI!”
 

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FINE

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* considerando che Hermione è nata il 18 settembre del 1979 e Draco il 5 giugno 1980, ho pensato di non mettere DVD, internet o cellulari, ma di limitarmi alle vecchie VHS.

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SPAZIO AUTRICE
Eccoci arrivati alla fine! Quando ho iniziato non ero neanche sicura di finirla, mi spiego meglio: inizialmente avevo in progetto solo la prima parte, ovvero fin dove Draco si confessa e pensavo di scrivere la parte successiva tra qualche settimana. Ma visto che mi avete seguita e incoraggiata così in tanti mi sono sentita in dovere di terminarla subito.
Io preferisco gli Happy End, quindi spero che questo sia si vostro gradimento. Non so se fare un epilogo o una one-shot con la vacanza insieme ai genitori di Hermione e sul matrimonio, perché penso che la parte importante della storia sia quella dei ricordi. Quindi per ora non c'è niente in cantiere ma non mi precludo nessuna strada.
Come mi hanno giustamente fatto notare, questo capitolo è leggermente comico e stona un po' col resto della storia. Ammetto che è così. Questo per diversi motivi, sia perché mi dispiaceva lasciare i personaggi (e la comicità lo rendeva più facile) sia perché avevo paura di farlo troppo smelenso, cosa che a me non piace. Probabilmente quando scriverò la one-shot sul matrimonio rivedrò anche questo capitolo, dandogli un finale più degno. Cioè, le cose non cambieranno, Draco dovrà fare il giro di tutti gli amici di Hermione, ma magari lo rendo più serio.
Vi ringrazio infinitamente tutti quanti e vi saluto affettuosamente!


Più di mille visite solo il primo capitolo.

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