Morto all'hotel Total Drama

di AnnieJ
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Non è un suicidio ***
Capitolo 3: *** Ultimo capitolo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
 
31 Marzo Ore: 21.30
Lindsay entrò nella vasca idromassaggio lasciandosi trasportare dalle bollicine.
La sua adorata paperella gialla la accompagnava sempre fin da quando aveva cinque anni.
“Sei tu, Tyler?”chiese a un certo punto.
Se solo fosse vivo, l’oggetto di plastica avrebbe sicuramente alzato gli occhi al cielo per le tante volte che veniva scambiato per il fidanzato della ragazza.
“Potevi anche rispondere!”disse irritata Lindsay schizzando l’acqua.
Uscì rossa di rabbia  e si mise l’asciugamano rosa profumato.
La porta si spalancò e un ragazzo in tuta la salutò: “Ciao Lindsay!”.
“Aaaah, un maniaco!”gridò spaventata brandendo una sedia come arma.
Tyler alzò gli occhi al cielo, non sarebbe cambiata mai.
“Lindsay, sono Tyler!”
“Non è vero, lui doveva tornare alle dieci”.
“Sono tornato prima per stare con te”disse in un tono rassicurante.
La ragazza si tranquillizzò e lo salutò con calore.
Insieme, dopo aver messo i loro rispettivi pigiami, si misero sul letto a guardare un telefilm divertente abbracciati.
1 aprile Ore: 9.00
La bionda svampita si svegliò molto presto rispetto a quello che dormiva di solito, ma oggi aveva una sfilata importante.
Dopo aver passato diverso tempo a truccarsi e ad acconciarsi i capelli uscì dalla camera alla ricerca di Tyler.
Ovviamente, lui era andato a lavorare come insegnante di ginnastica, ma lei non si ricordava.
Anche i vicini, ovvero gli ex concorrenti del Reality, erano andati al lavoro.
Dopo la fine di TDWT, i ragazzi non ce la facevano più a non avere più privacy e visto che Gwen aveva guadagnato molti soldi con il suo primo film Horror creato da lei in persona, un gruppetto si era unito e aveva dato vita all’hotel Total Drama.
Non era molto grande, infatti, conteneva solo otto persone, ma in compenso era molto lussuoso.
Comunque, ritornando alla caccia al tesoro per trovare Tyler, entrò nella stanza numero 2, mentre la sua era la 5.
La porta era socchiusa, una cosa strana ma Lindsay non ci fece caso.
Entrò e la scena che le si parò davanti la fece urlare dall’orrore: “TYLER! NOOOOO!”
Lacrime copiose le scesero dalle guance.
 Per fortuna oggi era il giorno libero di Gwen che stava cercando un’ispirazione per il suo prossimo film.
“Cosa c’è?”chiese preoccupata sulla soglia della camera.
“Tyler è morto!”
Gwen guardò all’interno della camera numero due.
Un ragazzo, capelli castani chiari, fessura tra i denti e fisico magrolino era morto impiccato attaccato con una corda contro il lampadario.
Ma quello non era Tyler…



Angoletto: Questa è la prima storia a genere poliziesco che faccio. Mai in tutta la mia vita ci ho provato e quindi siate clementi. Dovete congratularvi anche con Angelo della notte 
che è stata molto utile per rendere questa storia decente. I capitoli saranno pochi, massimo tre.

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Capitolo 2
*** Non è un suicidio ***


1 Aprile 2018 Ore:9.30
Le strisce gialle della polizia erano disseminate per tutta la camera di Cody.
Un trambusto regnava nell’Hotel, il via vai dei poliziotti, i pianti disperati di Sierra nella stanza numero tre, il chiacchiericcio triste dei coinquilini…
Izzy esaminava il cadavere; la sua pazzia con gli anni si era affievolita, anche se qualche volta Caleido appariva all’improvviso.
Negli ultimi tempi aveva intrapreso la carriera di medico patologo ed era la migliore del suo campo.
Noah osservava il corpo del suo migliore amico in un eterno riposo e stava facendo di tutto per reprimere le lacrime.
Non doveva essere debole, era pur sempre un poliziotto serio e aveva visto tantissime morti nel suo lavoro.
Ma quella non era una morte qualsiasi.
“Non è stato un suicidio!”dichiarò la rossa notando dei segni violacei che corrispondevano esattamente a due paia di dita.
“Certo che non è stato un suicidio!”esclamò Sierra comparsa non si sa come, non si sa quando”Aveva una vita perfetta con me, chissà come gli mancherò!”
“Certo, sarà così in pena di non poterti più abbracciare”rispose sarcastico Noah.
La ragazza dai capelli viola gli lanciò uno sguardo indignato e stava per replicare, quando il loro capo li interruppe:”Finitela! Ora se non vi muovete a trovare il colpevole, vi licenzio entrambi!”
Assomigliava vagamente a Chef: stessa carnagione scura, stesso corpo robusto, stessa espressione burbera.
La prima volta che lo videro pensavano che fosse veramente lui e per la disperazione avevano anche cercato di scappare.
Gli abitanti dell’Hotel si sedettero intorno alla grande tavola rotonda che Duncan aveva “preso in prestito” sul set di Excalibur mentre andava a salutare Gwen.
“tra di noi c’è l’assassino!”disse Sierra guardando male tutti, specialmente Duncan che aveva una reputazione ben nota, Izzy che era ancora un po’ pazza e Gwen, semplicemente perché era Gwen.
“Non è detto che sia uno di noi!”rispose Noah che odiava anche solo pensare per un secondo che uno dei suoi amici potesse essere l’artefice di quel delitto.”Possono essere anche i velocisti che concorrevano contro Cody”.
Ebbene sì, le continue corse per evitare la stalker avevano reso Coy particolarmente veloce e sarebbe potuto andare alle Olimpiadi del 2020.
Izzy picchiò la testa contro il tavolo, mentre cercava di prendere il suo diario per appuntare le varie prove ed ecco che genialoide fece la sua entrata spargendo intelligenza in tutta la sala.
“Allora forma di vita basata sul carbonio comunemente chiamata Noah, andrai a interrogare i suoi compagni dello sport comunemente chiamato atletica; mentre io e il mio grandissimo cervello esamineremo il corpo con più attenzione”.
Il sopracitato non poteva fare a meno di sorridere, anche in quella brutta situazione.
La multiple identità della ragazza lo divertivano sempre molto.
Si diresse verso la porta e indicò Sierra:”Allora vieni o no, a prendere quel bastardo che ha tolto la vita al nostro Cody?”
“Subito!”
“E noi che facciamo?”chiese Gwen”Vogliamo svelare anche noi il mistero!”
Tutti gli altri annuirono alle sue parole e i due poliziotti sbuffarono.
“Ci starete soltanto d’impiccio così”.
  Purtroppo le facce da cucciolo dei loro amici messe tutte assieme erano una vera arma diabolica di persuasione.
Così scesero nella stradina diretta al campo sportivo, dove probabilmente si celava un possibile sospetto.
Appena calpestarono l’erba fresca, videro un ragazzo guardarli confuso.
Si avvicinò al gruppetto e chiese:”Voi siete gli amici di Cody, vero?”Tutti annuirono.” Mi potete spiegare perché non si è presentato agli allenamenti mattutini?”
Era visibilmente preoccupato, soprattutto notando le divise che avevano addosso Noah e Sierra.
“Cody è morto!”rispose il primo secco.
Ed ecco la solita tiritera: faccia sconvolta, piccoli passi indietro e la domanda:”Cosa?”
“E’ successo tra le due e le cinque di questa notte, ma adesso ci puoi dire chi sei tu?”
Lo sconosciuto si riscosse dallo stato di trance.
“Il mio nome è Sam Green, sono uno dei compagni di squadra di Cody”.
Aveva capelli molto scuri, quasi neri, carnagione chiara e occhi castani.
“Ci sa dire dov’era la notte del decesso tra le due e le cinque?”chiese Gwen.
I due agenti la guardarono male, era il loro lavoro!
“Ero insieme alla mia fidanzata, chiedetelo se volete!”
Stavano per fare qualche altra domanda, quando il telefono del sarcastico squillò.
“Pronto?”
“Smettela di rompere a quel ragazzo, non è lui l’assassino!”
Ma che cosa era Izzy, una sensitiva?
Noah controllò il telefono e scoprì una cimice, c’era da aspettarselo.
Sei ancora in linea?”
Probabilmente era tornata normale, visto che non usava più termine scientifici da far andare in pappa il cervello di chiunque.
“Sì, perché lui non è l’assassino?”
“La corda che è stata usata appartiene al nostro magazzino, uno di noi è l’assassino!”
Il ragazzo premette la cornetta rossa del cellulare, spegnendolo.
“Allora?”chiesero in coro i ragazzi curiosi.
“Uno di noi è l’assassino!”
“Ve lo avevo detto!”disse Sierra” E non pensate che quella squilibrata di Izzy sia innocente, non si può sapere cosa passi in quella testa malsana!”
Noah emise un grugnito al sentir gli insulti che stava lanciando a izzy.
Si squadrarono, uno di loro era il traditore, uno di loro era l’assassino, ma la domanda da un milione di dollari era: chi poteva essere?

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Capitolo 3
*** Ultimo capitolo ***


Angoletto:Allora come avevo detto questa storia sarebbe durata poco, anche perché l'avevo ideata come one-shot. Questo è l'ultimo capitolo che spero non vi deluderà. Ci vediamo ancora sotto.




1 Aprile Ore:18.40
Noah odiava questa situazione, odiava questo stupido giorno, odiava se stesso per non essere riuscito a salvare Cody.
Continuava a sperare che  apparisse nella stanza vivo e vegeto sorridente che gli annunciava che tutto era solo un pesce d’Aprile.
Ma non sarebbe mai tornato e lui lo sapeva e non poteva fare altro che trovare chi gli aveva tolto la vita.
Si ritrovava seduto insieme agli altri ex concorrenti nella solita sala con la tavola rotonda.
Non facevano che schiamazzare, lanciarsi accuse e insulti a destra e manca.
Ormai la fiducia era estinta.
“BASTA!”urlò all’improvviso il moretto non sopportando più tutto quel rumore.
Subito nella stanza calò il silenzio e sei paia di occhi lo fissarono perplessi.
Nella sua vita, Noah non aveva mai urlato, ma oggi non era proprio riuscito a trattenersi.
Con più calma, notando di essere stato preso in considerazione disse:”Non possiamo continuare a urlarci in faccia, perdiamo solo tempo così”.
“Noah ha ragione!”esclamò Izzy guadagnandosi il miglior sorriso del ragazzo.“Ora vi mostro cos’ho trovato”.
Lanciò qualcosa per terra che sprizzò fumo da tutte le parti, facendo tossire i presenti.
Quando la nube svanì, la rossa, molto teatralmente, stava indicando un enorme lavagna bianca.
“E allora?”chiese scettica Sierra.
Izzy puntò gli occhi in direzione dell’oggetto e con un “Ops” appena sussurato lo girò dall’altra parte.
 Mostravano foto raccapriccianti che sembravano tratte da un film horror.
 Sotto di esse c’erano scritte con un pennarello indelebile, annotazioni, frecce varie.
Quello non era proprio il lavoro che doveva fare lei, ma un poliziotto.
Tutti però sanno che Izzy è speciale.
“Allora prova n.1”incominciò indicando la prima foto che mostrava in grande, la testa e il collo di Cody, che fece accapponare la pelle anche ai due amanti dell’horror: Duncan e Gwen.
“Come vedete questi segni violetti sono causate da delle dita. Purtroppo l’assassino aveva dei guanti e non sono riuscita a prendere impronte digitali”.
Vedendo i visi delusi dei suoi amici si affrettò a dire:”Ma non preoccupatevi, ora entra in gioco la prova n.2: la corda. Come avevo già accennato al telefono a Noah questa è stata usata dopo la morte di Cody e si trova solo e esclusivamente nel nostro magazzino, quindi il campo si restringe a noi sette”.
Izzy però non si era per niente resa conto che quello che aveva detto non era per niente rassicurante.
Non solo c’era un assassino in giro in libertà, ma dormiva sotto il loro stesso tetto ed era anche loro amico.
“Inoltre come dimostra la prova n.3, le finestre erano sbarrate”continuò la pazza.”Nessuno tranne noi poteva permettersi di entrare”.
“Ehi, ma quella non è la corda che ha inventato Damian?”chiese Lindsay che sicuramente non aveva capito niente del loro discorso.
“Come, come, come?”sbottò Sierra.”La corda l’ha fabbricata Duncan?”
In effetti in un certo punto di vista la cosa era un po’ strana e il punk divenne il centro dell’attenzione.
“Perché hai creato questa corda?”
“Bhe, poteva servire prima o poi a Gwen per una scena del suo film!”disse un po’ incerto.
“O per uccidere!”disse Sierra adirata.
La tensione era alle stelle, si poteva quasi toccare e più ci pensavano più capivano che non poteva che essere lui.
Cody continuava a ronzare come una mosca dietro a gwen e Duncan doveva essersi stancato di tutte le sue attenzioni verso la sua ragazza.
Il movente gelosia era sicuramente il più diffuso e nessuno vedeva altra soluzione.
“Duncan Walker sei in arresto!”dissero all’unisono i due poliziotti.
“Ma io sono un sceneggiatore, questo è il mio lavoro!”
Ma ormai nessuno più ascoltava le sue scuse, non era certo una coincidenza che la sua corda era finita intorno al collo di Cody.
Gwen lo guardava spaventata, maledicendo se stessa per aver intrapreso una relazione con un assassino e non essere rimasta con Trent.
“Andiamo, Gwen diglielo!”disse Duncan quasi implorando.
Ma la gotica non lo guardava più e l’ultima cosa che il ragazzo vide furono le lacrime nere, per colpa del mascara, della sua oramai ex ragazza.
**
Noah osservava il soffitto della sua stanza sdraiato sul suo letto.
Non poteva credere che fosse Duncan l’assassino, certo era pur sempre stato un criminale in passato, ma non aveva mai veramente ucciso una persona.
Non poteva credere che Izzy avesse risolto, insieme a una domanda di Lindsay, il mistero.
In effetti, non poteva credere a un sacco di cose in quel momento.
Si alzò e prese la bella bottiglia di champagne che gli aveva regalato Gwen per il compleanno.
Non aveva mai sopportato tanto l’alcool, ma si sentiva in vena di festeggiare e fare una sorpresa alla rossa.
Uscì dalla camera n.4 per dirigersi a quella davanti.
Fece un lungo sospiro per prendere coraggio e bussò alla porta.
Una Izzy scatenata con il suo vecchio vestito verde gli aprì la porta.
“Sìììì, hai portato lo champagne!”disse felice, battendo le mani come una bambina di sei anni a Natale. “Vieni entra, mi stavo provando questo vecchio vestito, secondo te come mi sta?”
Noah non sapeva cosa dire, il suo fisico era ancora invidiabile e quel vestito lo risaltava ancora di più.
Anche se sapeva, di essere banale, le disse: “Sei bellissima!”
“Aww, come sei dolce, gamberetto!”
Il ragazzo sorrise, ricordandosi quanto si arrabbiava per quel soprannome.
“Ehi che dici, ci guardiamo le vecchie stagioni di A tutto reality?”
“Certo, guardiamo i momenti più belli della mia vita!”rispose sarcastico.
Izzy tirò fuori il cd e accese la tv.
Subito le immagini di A tutto reality: l’isola, gli fecero venire un groppo in gola.
Vedere Cody nei momenti in cui era ancora vivo, gli suscitava un senso di angoscia.
“Certo che i criminali peggiori sono quelli che si fingono tuoi amici!”pensò ad alta voce Noah.
“Non sono d’accordo”gli rispose Izzy”Secondo me sono al secondo posto. Al primo posto ci sono i criminali col distintivo”.
Una lampadina si accese nel cervello del ragazzo.
Il movente gelosia era sicuramente il più diffuso, ma avevano certamente sbagliato persona.
“Ti amo!”disse senza pensarci, baciando Izzy.
La rossa era rimasta pietrificata e per la prima volta senza parole.
“Dove vai?”chiese dopo essersi ripresa dallo shock.
“Sierra”rispose solamente il poliziotto.
E in quel momento anche la ragazza capì e subito si diressero  verso la stanza n.3 che si trovava al primo piano.
 
Nel frattempo
 
“Toc, toc”
La porta della stanza n.1 si aprì e il viso pallido di Gwen comparì sulla soglia.
“Oh, ciao Sierra”
“Ciao, volevo farti un po’ di compagnia, dopo quello che è successo a Duncan”
“Non c’è bisogno, grazie comunque”
Stava per chiudere la porta, ma il piede destro di Sierra la fermò.
“Insisto, ti serve compagnia.”
“Va bene”rispose Gwen non molto entusiasta.
“Mi puoi prendere della birra, per favore? Ho una sete!”esclamò Sierra con un ghigno.
“Oh, certo te la vado a prendere subito”
“Fai con calma, non ho fretta”
Quando osservò che la gotica si era allontanata, chiuse la porta a chiave.
Gwen non sarebbe mai uscita da quella stanza o almeno, non viva.
Tirò fuori il suo coltello molto affilato esaminandolo con piacere e quando l’altra ragazza si avvicinò, glielo puntò contro.
Per lo spavento, la dark fece cadere la bottiglia di birra che andò in frantumi, lasciando sul pavimento migliaia di schegge di vetro.
“Stai scherzando, spero”
“Oh, mi dispiace deluderti, ma non credo proprio”.
“T-t-tu hai ammazzato Co-co-Cody?”
“Ti credevo più perspicace, non è, che Lindsay ti ha contagiato della sua idiozia?”
“Perché lo stai facendo?”
Sierra rise di gusto, come se Gwen avesse detto la cosa più divertente del mondo.
“Perché lo sto facendo? Mi sembra ovvio.”rispose con un ghigno.”Tu mi hai rubato il mio Codichino!”
Intanto che parlava, aveva legato la sua vittima al letto con delle manette.
“Io non te l’ho rubato!”
“Invece sì, continuava a scappare da me e sicuramente tu c’entravi qualcosa!”
Gwen aveva già capito che anche se continuava a negare, quella pazza furiosa non si sarebbe fermata.
L’unico modo per sopravvivere era farla continuare a parlare.
“Da quando vuoi uccidermi?”
“Da un po’ e ieri che stavo quasi per farcela, Cody si è messo in mezzo e voleva raccontare tutto alla polizia!”rispose Sierra triste.”Ho preferito che morisse piuttosto che stare con una ruba fidanzati!”
La sua faccia era terribilmente spaventosa e Gwen si chiese perché non l’aveva ancora arruolata per il suo film.
“Così ho preso la corda di Duncan dal magazzino per incolparlo!”
“Che cosa c’entra lui?”
“Ma ovvio sciocchina!”rispose Sierra.”Così, tu disperata dalla perdita di Duncan, ti uccidi bruciandoti”.
Gwen deglutì sapendo cosa la attendeva.
“Ma prima, voglio rendere onore a Codichino, incidendo una bella C sopra la tua schiena”.
Le tirò su la maglietta e con rabbia tracciò la C, molto lentamente.
La ragazza urlò dal dolore, cosa che piacque molto alla stalker.
“E ora facciamo una bella doccia di benzina!”
“FERMA, MANI IN ALTO!”
Con un poderoso calcio, Noah aveva rotto la porta e fermato appena in tempo quella psicopatica.
Sierra lasciò andare il coltello e arrabbiata venne ammanettata.
“Un giorno ti ucciderò, stanne certa!”
Con un sospiro di sollievo dopo essere liberata Gwen si buttò sul letto esausta
1 Aprile Ore:22.40
Questo giorno non finisce maipensò Noah dopo aver portato quella pazza assassina alla centrale.
Gwen si era ripresa da quell’orribile esperienza dopo aver corso ad abbracciare Duncan  che era appena ritornato dalla gattabuia.
Qualcuno bussò alla porta, ma chi poteva essere a quest’ora?
“Ciao, mi sembrava di aver lasciato in sospeso qualcosa o sbaglio?”chiese Izzy e senza neanche farlo parlare lo baciò con foga.
Noah rimase stupito da quella reazione, ma poi ricambiò il bacio.
E per la prima volta in quello stupido giorno, era felice.

Allora vi è piaciuta questo finale(Tutti:NO!) Bhe vorrei ringraziare Angelo della notte mi ha dato l'idea della tortura, ricordatevi lei è una grande sadica.
A quelli che l'hanno messa tra le preferita e le seguite e chi ha recensito. Siete i migliori!

 
 

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