Io non ho paura

di Roev_Chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Epilogo ***
Capitolo 2: *** Qualcosa di cui aver paura ***
Capitolo 3: *** Nella neve ***
Capitolo 4: *** Sola nella foresta ***
Capitolo 5: *** Fuoco ***
Capitolo 6: *** Bosco ***
Capitolo 7: *** Io non ho paura! ***



Capitolo 1
*** Epilogo ***


Epilogo
Flemminia. Una ragazza di nome Mizu grazie all’aiuto di un misterioso forestiero riesce
a sconfiggere il padre e coronare il suo sogno di diventare allenatrice di pokémon.
Insieme al forestiero che l’ha aiutata, un ragazzo di nome Terra, Mizu ha intrapreso
il suo viaggio per la regione di Sinnoh. La ragazza ha conquistato sei medaglie delle
palestre, come l’amico. Ora, i due sono in viaggio per Nevepoli, dove li aspetta la loro
settima medaglia. Durante la traversata del Monte Corona, il Charmeleon di Terra si
evolve in un Charizard nero. Questo fatto sembra preoccupare molto Mizu, però.
Cosa teme la ragazza, di questo nuovo cambiamento?

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Piccolo angolo idiota dell'autrice (idiota):
Salve a tutti! Questa è la terza storia che parla delle avventure di Mizu e Terra. Eh si si, la terza. Mi 
sorprendo di me stessa, riesco a portare avanti una storia mia senza lasciarla a metà °^° Cooomunque...
Questo era solo un Epilogo, non è nemmeno da considerarsi una capitolo ç.ç Spero che vi abbia incuriositi! ;D
Questo racconto è il seguito di "Change my Life": http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=790468&i=1
Cioè... non proprio un seguito, le vicende sono ambientate dopo quella storia D: 
Questi invece sono alcuni miei disegnini su Mizu, Terra e i loro pokémon:
Mizu e Terra: http://roevchan.deviantart.com/gallery/31765633#/d46zjja
Mizu e Sceptile: http://roevchan.deviantart.com/gallery/31765633#/d489kff
Mizu e Zorua: http://roevchan.deviantart.com/gallery/31765633#/d42gst8
Terra e Umbreon (e un Caterpie arrandom): http://roevchan.deviantart.com/gallery/31765633#/d487a16
Terra e Charizard: http://roevchan.deviantart.com/gallery/31765633#/d48jpyn
...Ok, ora la pianto qui di rompervi le palline e vi lascio in pace D:
Ciaoooooo! xD
Verox_XVIII

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Capitolo 2
*** Qualcosa di cui aver paura ***


Mizu spalancò gli occhi di colpo e si tirò in piedi di scatto, facendo sobbalzare Grovyle, Eevee e Zorua, che dormivano di fianco a lei, riscaldandola. La ragazza si strinse la mantella, infreddolita. Il percorso 216 era un’area completamente coperta da nevi perenni, e cadeva una neve leggera che dava un senso di profonda tranquillità. Si erano accampati in una cavità naturale di fianco al monte Corona. Era una grotta poco profonda, dove per fortuna la neve non la copriva. Il clima era comunque gelido, e il fuoco delle braci si stava estinguendo. La ragazza si alzò dal suo sacco a pelo e uscì dalla grotta, camminando scalza in mezzo alla neve. I suoi piedi erano talmente freddi, che a Mizu sembrò che bruciassero, ma dopo un brave camminata, non li sentì più. Si avvicinò ad un albero secco e allungò le mani, raccogliendo dei rami secchi per il fuoco. Grovyle la aiutò di sua spontanea volontà tagliando dei rami grossi con il suo attacco fendifoglia. La ragazza lo ringraziò sorridendogli e si avviò alla grotta con la legna in mano. La buttò sulle braci e soffiò per aizzare la fiamma, ma qualcosa la precedette: una lingua di fuoco proveniente dal buio. Mizu scattò per lo spavento e indietreggiò impaurita. Due occhi rossi la fissavano. Il Charizard di Terra sbadigliò spalancando le fauci, mentre il ragazzo gli dormiva accanto. Il pokémon nero tornò a dormire sospirando profondamente, mentre una nuvola di fiato si propagò quando allargò le narici. Mizu si infilò tremante nel sacco a pelo e fece fatica ad addormentarsi, sentendo Charizard respirare talmente forte che sembrava stesse russando. A tratti le sembrò che le stesse respirando sull’orecchio, così si tirò il sacco a pelo fino a coprirsi completamente. Sembrava un Metapod. Per fortuna sentiva che i suoi pokémon le stavano vicino, così riuscì a chiudere gli occhi. Li riaprì non appena sentì Terra svegliarsi.
-Come mai ti sei svegliata subito?- Le chiese preoccupato il ragazzo. Mizu si stropicciò gli occhi.
-Non riuscivo a prendere sonno…- Rispose vaga. Arrotolarono il sacco a pelo e ripresero il cammino verso il Percorso 217. Mizu rimase in silenzio per tutto il tragitto, fino all’arrivo di una locanda posta verso la meta dei due. Pranzarono e si riposarono nella locanda, si chiamava “Baita Neve Fresca”. Ripresero il viaggio, addentrandosi nel Percorso 217. Era un’enorme distesa di neve, sembrava quasi un deserto.
-Per fortuna che il tempo è sereno!- Esclamò Terra ottimista, scrutando in lontananza una foresta –Dovremo attraversarla.- La indicò -…però prendiamocela comoda, sembra divertente!- Liberò il suo Charizard, che spiccò il volo sopra le teste dei due. Mizu si irrigidì mentre Grovyle la superò nel passo. Il pokémon verde si voltò e lanciò un’occhiata preoccupata alla ragazza. Lei si ricosse sentendo il suo pokémon chiamarla, e, vedendo in lontananza il pokémon nero sorvolare la piana innevata, si avvicinò con cautela all’amico. Eevee e Zorua presero a giocare in mezzo alla neve mentre i due allenatori scendevano a tentoni dalla collinetta. Spesso Terra lanciava delle occhiate interrogative alla ragazza, ma lei lo ignorava, cercando di non destare sospetto. Poi, il ragazzo parlò.
-Se molto silenziosa.- Disse. Mizu non parlò, si limitò a tenere d’occhio Charizard, sperando che non si avvicinasse troppo –E’ successo qualcosa?- Insistette Terra.
-No.- Rispose lei.
-Non è da te fare così.- Continuò lui. Mizu si bloccò.
-Non…- Provò a parlare, ma serrò la bocca. Terra aggrottò la fronte –Solo un po’ di nostalgia… Ho una mezza intenzione di passare a Flemminia a salutare la mia famiglia… E poi mi mancano Regen e Cloud*…- Borbottò la ragazza.
-E anche Rasken**?- Terra assunse un'espressione cupa –Comunque è una tua scelta, io non ti costringo a venire con me a Nevepoli…- Mizu lo guardò.
-Vado e torno. In una settimana sono sicura di potercela fare. Tu potresti approfittarne per allenarti, no?- Gli sorrise, poi si voltò –Aspettami. Tornerò!- E si mise a correre, ripercorrendo la stessa strada che avevano fatto. Grovyle e Zorua presero a correre dietro alla loro allenatrice, presi alla sprovvista da quel gesto. Appena la ragazza fu abbastanza lontana dal punto in cui aveva lasciato Terra, si accucciò vicino a una roccia e coprì il volto. I due pokémon la raggiunsero, e vedendola, si lanciarono un’occhiata interrogativa, cercando di darsi delle risposte. Grovyle si avvicinò a lei, e le prese la mano. Mizu alzò la testa. Piangeva.
-Che cosa faccio?- Singhiozzò.


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 *Regen e Cloud: I cugini di Mizu. Posseggono due Vaporeon, di cui uno shiny (di Cloud). Appaiono nella storia “Change my Life”.
**Rasken: Il padre di Mizu. Possiede uno Zoroark, padre dello Zorua della ragazza. Appare nella storia “Change my Life”.

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Capitolo 3
*** Nella neve ***


Mizu si guardò attorno: il paesaggio del percorso 216 era coperto da neve, foreste, rocce, e i piedi del Monte Corona cadeva proprio dietro la Baita Neve Fresca. Non aveva molta scelta: stare una settimana per i fatti suoi, oppure tornare da Terra e raccontargli come stavano le cose. Ma si rifiutava; non voleva fare la figura della stupida davanti a lui. Ammirava Terra, per il suo coraggio e il suo modo di prendere scelte, sicuro di sé e senza rimpianti. Mizu invece era timida, insicura, paurosa e patetica “…e banale.” Aggiunse secca, pensando seriamente di fare un salto a Flemminia dalla sua famiglia. Erano mesi che non li vedeva e non li sentiva. Però, se fosse tornata, suo padre molto probabilmente l’avrebbe persuasa con la forza a rimanere. Scosse la testa, cacciando il pensiero di andare dalla sua famiglia. Non avrebbe sopportato l’idea di tornare per poi farsi di nuovo incatenare le ali della libertà che aveva conquistato con tanta fatica. Decise di rimanere una settimana nei dintorni della strada per Nevepoli e il Monte Corona, ad allenarsi, magari. Passò alla Baita Neve Fresca e chiese se potevano ospitarla per dormire per sette giorni.
-Sette giorni sono tanti.- Commentò il locandiere, un uomo di mezza età vestito da montanaro e un folto barbone che gli copriva il volto –Andrebbe a costare in tutto 1500 Pokécoupon*…- Mizu si fece scappare un verso preoccupato.
-Ne ho solo 500…-
-Potrebbero bastare per tre notti.- Rispose l’uomo. Mizu si ricordò della cavità naturale ai piedi del Monte Corona, dove aveva dormito con Terra la notte prima.
-Starò qui nei dintorni, ecco i soldi per le tre notti.- Mizu depose le monete sul tavolo –Le altre quattro notti le passerò fuori dalla locanda.-
-Fuori?! Ma sei impazzita? Con questo freddo poi! Qui fuori la notte pullula di Sneasel e Abomasnow, è pericoloso!- La avvertì preoccupato.
-Non si preoccupi.- Sorrise la ragazza. Uscì dalla locanda lasciando l’uomo a bocca aperta. Decise che avrebbe passato la prima notte all’aperto, ma mancava ancora qualche ora prima che il sole tramontasse. Decise di fare un giro e ispezionare i dintorni del Percorso 216, così cominciò la sua scarpinata in mezzo alla neve, seguita da Grovyle e Zorua. Camminò avanti e indietro ai piedi del Monte Corona, e lo scalò di qualche metro. Scese e risalì un po’ di volte, infine decise di dirigersi verso la grotta dove avrebbe passato la prima notte. Mentre si dirigeva sul luogo, incontrò due sciatori, un ragazzo e una ragazza, e uno snowboarder. Si fermò a parlare con loro e strappò un paio di informazioni sul luogo.
-Noi siamo di Nevepoli, questo non è un luogo per giocare, la notte. Le persone qui vengono solamente per fare una vacanza sci, e si fermano tutti alla baita qui vicino.- Spiegò il ragazzo mentre slacciava lo snowboard dagli scarponi.
-Si. Pensa che qualche mese fa un gruppo di escursionisti è scomparso da queste parti…- Fece la ragazza –Sono stati travolti da una valanga.- Concluse tremando. Mizu la guardò inorridita.
-Secondo me se li sono mangiati i Mightyena.- Replicò lo snowboarder.
-Dopo che li ha travolti la valanga!-
-Invece secondo me hanno inseguito un Murkrow e quello li ha fatti perdere per il versante della montagna, poi gli Sneasel li hanno derubati e loro sono morti di fame ibernati nel ghiaccio.- Fece lo sciatore ipotizzando. Mizu rabbrividì per la paura.
-Va bene… io adesso devo andare.- Tagliò la corda in fretta e furia pensando a tutti le orribili cose che gli avevano raccontato quei tre ragazzi. Si diresse verso la grotta ed entrò. Riconobbe le braci dove avevano acceso il fuco e qualche legno secco sparso qua e là. Li raccolse e li strusciò l’uno contro altro, cercando di generare qualche scintilla. Il sole stava quasi per tramontare e tutto intorno a loro stava diventando buio. Mizu tremò di freddo. Non era ancora riuscita ad accendere quel dannato fuoco. Almeno il Charizard di Terra era utile in certe situazioni. Frugò nella sua borsa e in un angolo, trovò una scatola nuova di fiammiferi. Si chiese da quanto tempo li teneva nella borsa. Senza pensarci due volte, aprì lo scatolino e accese un piccolo fuocherello, che alimentò subito con della legna secca. Mentre si scaldava davanti al falò insieme ai suo pokémon, mangiò del pane e della frutta, mentre Zorua dormiva e Grovyle scrutava nei dintorni, vigile. Quando, per un istante, Mizu alzò la testa dal piatto, vide un gruppo di alberi muoversi. Alberi. Cominciò a viaggiare con la mente e a pensare a tutte le cose più possibili e immaginabili: alberi che camminano.
“Sono spiriti maligni.” ; “Sono mostri.” ; “Sono venuti per mangiarmi.” ; “Sono pokémon?!” ; “Terra, AIUTO!”
Si buttò nel sacco a pelo e si coprì, tutta, presa dalla paura. Liberò i suoi Eevee e Staravia. Almeno coi suoi pokémon si sentiva sicura. Eevee e Zorua, che si era svegliato, si accucciarono vicino a lei, mentre Staravia volò fuori dalla grotta. Sentì dei versi acuti del suo pokémon, per lunghi istanti. Poi Grovyle uscì pure lui dalla grotta. Ritornarono dopo lungo tempo, e si misero a dormire a fianco della loro allenatrice, che chiuse finalmente gli occhi. A distanza, un Noctowl cantò. Poi fu il silenzio; e infine, il buio.
 

 
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*Pokécoupon: Monete del mondo dei pokémon, il nome è stato preso dal videogioco Pokémon Battle Revolution, per console Nintendo Wii.

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Capitolo 4
*** Sola nella foresta ***


Quando i raggi del sole penetrarono nella caverna, Mizu aprì finalmente gli occhi, accecata da quel sole. Da nord arrivavano delle nuvole che portavano solo una cosa: altra neve, e tempesta. Mizu rimase immobile ancora per altri istanti. I suoi pokémon dormivano ancora. Forse era troppo presto per alzarsi, pensò pigramente. Dentro il sacco a pelo stava bene, i suoi pokémon la circondavano e impedivano che il freddo penetrasse, e si riscaldavano a vicenda. Quando Mizu si alzò col busto, subito Staravia si scansò, mentre Grovyle aprì gli enormi occhi gialli, lanciando brevi sguardi alla sua allenatrice. Zorua ed Eevee invece si stiracchiarono, ma non si svegliarono, così la ragazza decise di non svegliarli. Uscì dalla grotta e affondò le mani nella neve, raccogliendola e appoggiandosela sulle palpebre, cercando di svegliarsi bene. Appena fu abbastanza lucida per pensare e la vista si era abituata al bianco accecante del Percorso 216, fu inorridita dallo spettacolo che si presentò intorno a lei: impronte. Impronte ovunque, che arrivavano dalla foresta e rientravano nella medesima. Non erano le stesse, erano tutte diverse le une dalle altre, di forma e grandezza. Notò anche qualche albero sfregiato da forti artigli, altri erano completamente spezzati in due. Indietreggiò, e la paura divenne terrore: corse verso la grotta e raccolse la sua roba, ammassandola nella borsa, richiamò i suoi pokémon nelle pokéball e corse lontano da quel posto, ma più andava avanti e più impronte trovava. La neve cominciò a cadere leggera, mentre il cielo si ingrigì. Mizu cercò di correre verso la baita più in fretta che poteva, ma la neve la rallentava e il freddo le pungeva le gambe. Poi, inciampò e cadde. Quando alzò la testa da terra, di fianco a lei, una macchiolina grigia si mosse. Un Poochyena la osservò curioso. Era molto piccolo, probabilmente un cucciolo di qualche settimana. Se Mizu l’avesse preso in braccio, quello le sarebbe stato tranquillamente seduto sul palmo della mano. Ma non lo prese, non provò nemmeno a toccarlo, perché dalla parte opposta, un Mightyena la guardava ringhiando piano. La ragazza si alzò piano allontanandosi da quel cucciolo. Poochyena la seguì trotterellandole in mezzo alle gambe.
-Sciò! Sciò!- Fece piano Mizu. Sentì il Mightyena ringhiare più forte –Pussa via!- E corse, lasciando il piccolo imbambolato in mezzo alla neve. Si voltò per vedere il pokémon lupo avvicinarsi al cucciolo e portarlo via, verso la foresta. Mizu non si fermò e corse più in fretta che poteva. Ma più andava avanti, e più si sentiva osservata… dagli alberi, dalle rocce… dalla foresta intera. Corse ancora fino a quando intravide la baita. Era stanca e le sue gambe stavano per cedere, ma non poteva fermarsi. Non in quel momento. Si precipitò all’ingresso, salì le scale ed entrò sbattendo la porta alle spalle. Il locandiere la guardò strabuzzando gli occhi.
-Che ti è successo?- Chiese l’uomo. La ragazza respirò affannosamente mentre il suo cuore stava per uscirle dal petto da quanto le batteva forte.
-Io…- Provò a dire, ma senza successo. L’uomo appoggiò le chiavi della stanza che Mizu aveva ordinato e la ragazza le afferrò, salendo le scale di legno. Entrò nella stanza 23 e chiuse a chiave la porta, buttandosi sul letto. Uscì dalla stanza solo la sera, per la cena. Una ragazza che lavorava alla locanda le servì una minestra calda, che Mizu spazzolò via in poche cucchiaiate. Finito di cenare, il locandiere si avvicinò a lei.
-Che cosa ti è successo sta mattina, ragazzina?- Le chiese di nuovo. Mizu alzò le spalle.
-Ieri sera prima di addormentarmi ho visto… alberi… muoversi.- Farfugliò –La mattina era pieno di impronte… poi ho visto un Mightyena con il suo cucciolo… e ho pensato che il suo branco non doveva essere lontano… sono scappata qui…- Spiegò mugugnando. Il locandiere alzò le spalle.
-Gli alberi che si muovevano probabilmente erano gli Abomasnow.- Disse –Verso che ora gli hai visti?-
-Non lo so… era buio, il sole era appena tramontato… stavo per addormentarmi…- Rispose la ragazza rabbrividendo al pensiero degli alberi. Il locandiere fece alcuni brevi cenni, accarezzandosi la barba.
-Capito.- E se ne andò verso il bancone. Mizu rientrò nella sua stanza e guardò fuori dalla finestra. L’unica luce fioca che illuminava la stanza della ragazza, era un lume di candela che produceva un pigro fuocherello. Mizu osservò attentamente la foresta di fronte alla baita. Era stranamente calma. Grovyle saltò sulla mensola della finestra.
-Tutto questo silenzio non mi piace.- Disse Mizu. In effetti, c’era una quiete spaventosa: la neve cadeva piano e silenziosa, mentre il suo colore candido risaltava il paesaggio. Aguzzò la vista per scorgere un leggero movimento tra gli alberi, e rabbrividì vedendo una figura bianca, alta circa un paio di metri, forse anche di più, con un corpo tozzo che abbatteva uno degli alberi. Rabbrividì mentre si nascose dietro la tenda scura della finestra. Forse era uno dei famosi Abomasnow di cui il locandiere parlava tanto. Non osò guardare oltre e decise di andare a dormire, mentre il rumore di alberi che si spezzavano non davano tregua al suo udito.



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Piccola nota:
È da un po’ di settimane che non aggiorno, con l’inizio della scuola ho poco tempo da dedicarmi a scrivere, anche perché ho degli orari impossibili, più i compiti e lo studio… e il fine settimana cerco di uscire il più possibile coi miei amici, quindi perdono se non ho più aggiornato T.T
Vi saluto tutti e vi mando un abbraccio!
Verox_XVIII

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Capitolo 5
*** Fuoco ***


Mizu passò tre giorni chiusa dentro la sua stanza nella baita, e il quarto giorno dovette per forza levare le tende. Guardò il portafogli. Sospirò e lo infilò nello zaino, mentre Zorua, Eevee e Grovyle la guardavano e si scambiavano brevi occhiate. Eevee abbassò le orecchie, notando lo sguardo demoralizzato della ragazza. Lei cercò di sorridere per non far preoccupare i suoi pokémon, ma loro non erano tipi da cascarci: avevano passato mesi insieme, ed erano entrati in una reciproca empatia. Mizu uscì dalla locanda e il freddo pungente del Percorso 216 la investì. Nevicava, e alcune raffiche di vento la costringevano a fermarsi per guardarsi attorno e cercare di orientarsi.
-Sta arrivando una tempesta…- Osservò Mizu ad alta voce. Eevee si fermò di colpo e tese le orecchie. Si guardò attorno allarmato, con gli occhi sgranati e il corpo rigido. L’ambiente era circondato da una nebbiolina che lasciava intravedere un’ombra gigantesca: la montagna. Corse verso la sua allenatrice e le afferrò la mantellina rossa e beige. Tirò indicando dritto davanti a loro –Cosa c’è, Eevee?- Gli chiese. Il piccolo pokémon marrone saltellò in mezzo alla neve, chiamandola. Grovyle le prese la mano e la guidò attraverso la nebbia, seguendo Eevee. Camminarono a lungo e, la ragazza, ormai stanca, intravide una piccola luce verso i piedi della montagna. La riconobbe come la caverna dove aveva dormito giorni addietro. Si fermò e guardò le due luci –Terra?- Fece. Una poteva essere il fuoco del falò, l’altra la fiamma della coda di Charizard. Mizu si mise a correre verso l’incavatura –Terra!- Esclamò entrando dentro la grotta. Si fermò e avvampò dalla vergogna appena vide un uomo dai capelli rossi in stile afro e il suo Infernape.
-Ehilà.- La salutò lui –Ti sei persa, ragazzina?- Le chiese. Mizu si ricompose e fece un profondi inchino.
-Scusa! Mi dispiace, pensavo di trovare un mio amico qui… Chiedo scusa per il disturbo!- Disse tutto d’un fiato. L’uomo scoppiò a ridere.
-Ehi, mica ti mangio! Non chiedere scusa, va tutto a posto.- Le disse –Ti sei persa?- Mizu si raddrizzò.
-Più o meno…- Bofonchiò abbassando lo sguardo.
-Bhe, allora siamo in due.- Rise di nuovo. La ragazza lo guardò rimanendo a bocca aperta. Guardò il suo Grovyle che alzò le spalle “Ma sta bene?” Pensò –Ehi, io mi chiamo Ooba*, e lui è il mio amicone Infernape! E tu?- Ridacchiò.
- Mizu.- Rispose la ragazza –E loro sono i miei Eevee e Grovyle.-
-Sembrano molto forti.- Osservò Ooba –Quindi saresti un’allenatrice di pokémon, giusto?-
-Sì. Sto andando a Nevepoli per sconfiggere Suzuna** insieme a un mio amico.- Spiegò.
-Ah… e dov’è il tuo amico?- Le chiese alzando le sopracciglia. Mizu tentennò.
-Vorrei tanto saperlo anche io…- Mormorò –Ci siamo… persi di vista.-  Spiegò in fretta. Ooba la guardò dritta negli occhi, il suo grigio profondo contro il viola insicuro di Mizu, che continuava a evitare il suo sguardo indagatore. L’uomo alzò le spalle; sembrava aver intuito tutto.
-Se ne sei sicura…-  Mizu si sentì demoralizzata. Quel ragazzo aveva capito che la scusa non abboccava –Comunque se vuoi ti posso accompagnare fino a Nevepoli domani, conosco Suzuna. Sai, io sono un Superquattro.- Ridacchiò indicandosi. Mizu sgranò gli occhi. Terra le aveva spiegato che i Superquattro sono gli allenatori più forti dopo il Campione. Mizu era di fronte a uno dei più potenti allenatori della regione di Sinnoh. Si sentì debole, c’era una grande differenza di forza tra i pokémon di lei e Ooba. Lui la guardò –Ehi, mica ti mangio! Cannibale non lo sono ancora!- Ridacchiò sorridendole e indicandole di sedersi davanti al fuoco. Mizu tentennò un po’, ma alla fine si avvicinò a piccoli passi e si sedette vicino al falò, scaldandosi pian piano –Ah… il fuoco… così potente che perfino noi umani non riusciamo a controllarlo.- Ooba raccolse i resti della legna bruciata -Basta una scintilla, e tutto ciò che è intorno a lui diventa cenere.- Aprì la mano e il vento fece volare la cenere. Mizu osservò la scena, poi guardò il fuocherello e le sembrò di avvampare. Scattò, attirando l’attenzione di Ooba –C’è qualcosa che mi sfugge? Oppure… è solo la mia impressione? Sbaglio, Mizu Kuria?- La ragazza rimase impietrita. Come faceva quel ragazzo a conoscere il suo cognome?
-Cosa…-
-Memoride, giusto? Mi ricordo che tu e il mio fratellino Baku giocavate sempre insieme. Io ero ragazzino quando successe quell’incidente. Ah, Terra è quel tuo amico sbruffone, quello coi capelli lunghi; accompagnato da un Charizard nero?- Disse Ooba. Mizu rimase sbigottita.
-Tu sei il fratellone di Baku?- Fece incredula.
-Bhe, si.- Rise –Ma tu eri troppo piccola, evidentemente non ti ricordi di me!- Mizu divenne rossa.
-In effetti non ti ho riconosciuto…- Ammise un po’ vergognandosi.
-Sai, penso di aver capito perché sei rimasta sola in mezzo alle montagne. E’ per quel Charizard, giusto?- Le chiese di nuovo. Mizu abbassò lo sguardo -E’ tuo amico, dovresti dirglielo…-
-Io mi vergogno… voglio dimostrare a Terra che sono forte anche io.-
-Confidarsi con gli amici non è segno di debolezza!- La ammonì Ooba alzando la voce. Mizu sobbalzò quando il ragazzo la prese per le spalle e la scosse –Devi andare da Terra! ORA!- La afferrò per la mantella e la fece avvicinare al fuoco del falò –Che cosa vedi?- Mizu si divincolò.
-LASCIAMI!- Mizu nel fuoco vedeva la distruzione, i Charizard e ombre del suo passato che lei aveva gettato nell’oscurità per dimenticarle.
-Devi affrontarlo se vuoi che le tue paure sopiscano e i dubbi si dissolvano!- La lasciò andare e la ragazza uscì da quella grotta, cadendo in mezzo alla neve gelida. Guardò Ooba.
-Devo andare da Terra?- Chiese. Il ragazzo le sorrise.
-Sei ancora qui?- Mizu si alzò in piedi e continuò a guardarlo.
-Ti ringrazio.- E come era arrivata se ne andò. Il Superquattro si stiracchiò.
-Io? Ho fatto qualcosa?- E, guardando il cielo coperto dalle nuvole grigio piombo e dai fiocchi di neve, scoppiò a ridere.


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*OobaSarebbe il nome originale di Vulcano, Superquattro della lega di Sinnoh.
**SuzunaSarebbe il nome originale di Bianca, capopalestra di Nevepoli.


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Kuria: chiara in giapponese, il nome e cognome di Mizu formano la parola acqua e chiara.

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Angolo idiota per autrice idiota:
E' quasi un mese (o due?) che non aggiorno più, vi prego di perdonarmi! >.<
L'insicurezza di Mizu mi ha contagiata e non sapevo come trattare Ooba... o meglio, il nostro caro Vulcano! xD
Consideratelo come una comparsa v.v
Spero di aggiornare il più presto possibile! Ringrazio tutti quella che hanno letto i primi capitoli e l'hanno continuata
fino a qui! Un saluto! ^^
Verox_XVIII

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Capitolo 6
*** Bosco ***


Sarebbe stato stupido da parte di Mizu pensare che Ooba fosse un pazzo, o uno stupido. Era stato furbo, l’aveva spronata a tirare fuori il coraggio, e adesso era diretta verso Nevepoli. Il bosco era calmo, i pokémon anche, così Mizu avanzava senza troppi intoppi, a parte la neve e la paura di incontrare pokémon selvatici feroci. Sentiva che in qualche modo era vicina a Nevepoli; camminò a lungo in mezzo alla neve e passò davanti a un lago: era grosso, e ghiacciato vicino alla sponda. Aprì la cartina della regione.
-Deve essere per forza il Lago Arguzia. Manca poco!- Disse ottimista ritirando la cartina. Riprese la camminata mentre Zorua dietro di lei giocava a saltare dentro le impronte che lasciava l’allenatrice in mezzo alla neve. Passò di nuovo davanti al lago e continuò a camminare senza badare al paesaggio intorno a lei. Fu quando (dopo una lunga marcia in mezzo agli alberi e i cespugli)  passò per la terza volta davanti al lago che Mizu cominciò a preoccuparsi. Si voltò a guardare Zorua –Che sta succedendo? Abbiamo girato in tondo fino ad ora?- Fece grattandosi il capo. Era confusa, non capiva come mai era di nuovo al punto di partenza. Decise di fare retrofront e ripercorrere la strada di prima. Il paesaggio era uguale in qualunque aspetto, e Mizu cominciava a temere di essersi persa; decise di liberare Staravia e Grovyle dalle pokéball in suo aiuto. Il pokémon erba tagliò i rami con fendifoglia, permettendo a Staravia di volare in alto. Zorua gli saltò in groppa, così ispezionarono i cieli in due; Grovyle se ne stava appollaiato su un ramo e li teneva d’occhio dal basso. Fu quando udirono Staravia gridare in lontananza, che intuirono avesse trovato qualcosa.
-Seguilo, Grovyle!- Ordinò Mizu. Il pokémon ubbidì e cominciò a saltare da albero in albero, indicando la direzione che dovevano prendere. Si fermarono davanti a un muro di spessi rovi: Mizu ricordò che aveva continuato a deviarli, pensando fosse inutile provare a superarli. Grovyle cominciò a tagliarli con fendifoglia ed Eevee li sbaragliò con il suo palla ombra. Ci misero un po’, ma alla fine riuscirono a farsi strada tra la fitta vegetazione, ma lo spettacolo che si ritrovarono davanti fu lo stesso di prima: il bosco innevato –Accidenti!- Sbottò Mizu. Cominciava a perdere la pazienza. Tese un respiro profondo e si guardò attorno con molta attenzione. Staravai gridò di nuovo, planando in mezzo agli alberi. Sembrava imprecare contro qualcosa: aguzzando la vista, la ragazza notò qualcosa che si muoveva tra le fronde –Chi c’è?!- Chiese allarmata. Zorua compì un balzo dalla groppa di Staravia e azzannò qualcosa nell’aria, che si mostrò: era un piccolo pokémon con la testa gialla e due code, teneva gli occhi chiusi. Mizu afferrò in fretta il pokédex dalla sacca e lo strumento identificò il piccolo pokémon come Uxie, il protettore del Lago Arguzia.
-Zorua, non fartelo scappare!- Il piccolo pokémon nero continuava a tenere ben salda la presa, ma Uxie lo fece andare addosso a un gruppo di rami. Zorua rimase incastrato in quell’impiccio, e continuava a dimenarsi. Mizu lo richiamò nella pokéball e si ritrovò Uxie davanti alla faccia. Il piccolo pokémon mosse le palpebre: stava aprendo gli occhi.
 
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Terra aprì gli occhi di scatto e si tirò su dal letto. Uscì di corsa dalla baita dove alloggiava e guardò verso il bosco. La fievole nebbia e i fiocchi di neve davano al paesaggio un tono di pace, ma la foresta era minacciosa. Sentì come se qualcuno avesse bisogno di lui, come se lo stessero chiamando.
-Mizu…?- Mormorò fissando il bosco. Liberò il suo Charizard, che spalancò le fauci e dispiegò le ali. Terra gli saltò in groppa e il pokémon nero si alzò da terra, volando in cielo.
  





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Piccolo spazio autrice:
Diooo sono in ritardissimo, scusate!! >_<
E' che con lo studio e impegni vari non ho avuto tanto tempo da dedicarmi qui,
poi sto scrivendo un'altra fic che spammo, lo dico. Mi auto-spammo xD
Va bhe, lo scrivo dopo, chiedo ancora perdono per il ritardo gigantesco! *fa un mega inchino*
Ah, e ringrazio tutti colore che seguono la storia! *altro mega inchino*
Un saluto e un bacione a tutti!!
Verox_XVIII

Auto - spam:
Ao No Exorcist - [Candy Piano.] ♥
Roev Akuma è una studentessa del primo anno al corso speciale per esorcisti, seria, arrogante e con lo sguardo di ghiaccio,
ma con una passione che tiene segreta: ama suonare il pianoforte. Per soddisfare la sua passione, Roev è disposta a tutto...
Anche a contrattare con il preside dell'accademia della Vera Croce, ovvero il demone Mephisto Pheles. Ce la farà la
ragazza a resistere al patto a cui è stata sottoposta?

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Capitolo 7
*** Io non ho paura! ***


Quando Mizu aprì gli occhi vide Uxie per terra, svenuto, e Grovyle dietro di lui che ritirò il suo attacco fendifoglia. Evidentemente lo aveva colpito in pieno mentre il piccolo pokémon stava per aprire gli occhi. La ragazza notò con stupore, che alcuni piccoli cristalli di ghiaccio si stavano sollevando in aria. Era come se nevicasse al contrario, ma più i cristalli salivano, più il paesaggio mutava completamente, mostrando la strada verso Nevepoli: Mizu intuì che il fatto che avessero girato in tondo fino a quel momento, voleva dire che avevano camminato in un illusione.. A qualche metro di distanza, Mizu vedeva il cartello dell’ingresso nella città. Evidentemente, quel paesaggio illusorio di poco prima, lo aveva creato Uxie. Dall’alto, sentì il rumore di un potente battito d’ali, e una voce molto familiare: era Terra ed era con Charizard. Mizu si mise a correre verso una vicina radura. Guardò in cielo “Avanti, devo tirare fuori il coraggio come mi ha detto Ooba.” Strinse i pugni e tese un respiro profondo “Io non ho paura!”
-Terra!- Lo chiamò. Qualche istante dopo, il ragazzo e il suo pokémon planarono a qualche metro di distanze da Mizu. La ragazza rabbrividì appena vide il pokémon nero. Mosse qualche passo verso l’amico, senza avvicinarsi troppo.
-Pensavo fossi in pericolo.- Le disse il ragazzo, preoccupato. Mizu lo guardò alzando le sopracciglia.
-Ma no, me la sono cavata, tranquillo…- Lo rassicurò –Terra, devo dirti una cosa.- Borbottò lei, come per non farsi sentire.
-Dimmi tutto.-
-Ti ho mentito, non sono andata a Flemminia dalla mia famiglia. Sono rimasta vicino alle montagne.- Disse la ragazza tutto d’un fiato. Terra guardò il suo Charizard, per poi rivoltarsi verso Mizu.
-Come mai?-
-Perché… devi sapere una cosa… in realtà, io da piccola vivevo nel villaggio di Memoride. Era un villaggio pacifico, ma dalle montagne scesero un branco di pokémon. Erano dei Charizard, che si erano fatti violenti a causa della fame.- Mizu fece una pausa –Diedero fuoco al mio villaggio, Memoride fu fatta a pezzi dal fuoco e dalle fiamme; il Charizard che attaccò la mia famiglia era cromatico.- Indicò il pokémon dell’amico –Esattamente come il tuo.-
-Ma lui non ti farebbe mai del male.- Ribatté calmo Terra, poggiando una mano sul muso del pokémon.
-Lo so, ma io adesso ho il terrore dei Charizard. Sono di natura violenta, alla fine.-
-Non centra niente. Possono essere anche docili se lo vogliono.- Terra si avvicinò all’amica e le prese la mano. Lei d’istinto arrossò e cercò di ritrarsi, ma lui la strattonò piano e  la trascinò con sé verso il pokémon nero.
-No Terra, ho paura! Lasciami! No! No!- Urlò balbettando a tratti. Lui non le diede retta e, guidandola con la sua mano, le fece accarezzare il muso. Mizu si irrigidì e tremò per il terrore “Ricordati cosa di ha detto Ooba, ricordati cosa ti ha detto Ooba!” Si diceva. Cosa le aveva detto Ooba?
 
Confidarsi con gli amici non è segno di debolezza! Devi affrontarlo se vuoi che le tue paure sopiscano e i dubbi si dissolvano!
 
Mizu si morse le labbra. Era così che stava dimostrando a Terra che anche lei poteva essere coraggiosa come lui, se lo voleva? Si liberò dalla stretta dell’amico e lo guardò decisa, negli occhi. Terra aggrottò la fronte confuso.
-IO NON HO PAURA!- Gridò Mizu. Il ragazzo non seppe come reagire, si limitò a sorriderle. Fu solo quando Mizu si voltò di scatto e abbracciò il muso di Charizard, che Terra ci rimase veramente di stucco, sgranò gli occhi e aprì la bocca.
-Mizu!- Fece quasi come rimproverarla. La ragazza teneva gli occhi chiusi, e quando li riaprì, incrociò lo  sguardo con quello del pokémon nero.
-Ce l’ho fatta…- Mormorò.
-Come ti senti?-
-Lui… è caldo.- Sorrise –Mi sento bene, anche se ho ancora un po’ di timore.- Confessò.
-E’ normale; è come tuffarsi in acqua da un dirupo: la prima volta esiti, la seconda hai ancora un po’ paura, la terza volta sai che non puoi temere più nulla.- Spiegò Terra sorridendole. Mizu ricambiò il sorriso, sentendosi forte e soddisfatta per aver dimostrato coraggio nell’affrontare le sue paure. Quando pensò che era tutto finito, Terra con un scatto la prese in braccio, facendola avvampare dal rossore e dalla vergogna.
-Che stai facendo?!- Balbettò. Terra non le rispose e diede una pacca al suo pokémon, che si chinò.
-Voliamo!- Rispose una volta montato in groppa a Charizard, con Mizu davanti a lui.
-Questo no!- Urlò. Non fece in tempo a protestare che Si erano già alzati da terra. Mizu chiuse gli occhi e urlò, Terra rise. E insieme volarono più in alto, scacciando la paura.



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Angolo autrice:
Cavoli, è la terza storia con Mizu e Terra che riesco a concludere senza lasciare a metà! *W*
(Dovete sapere che, come è capitato milioni di volte, iniziavo Fic o racconti e li lasciavo a metà, perché manco di ispirazioni. Maledette ispirazioni T.T)
Comunque ringrazio tutti coloro che l'hanno letta e che hanno apprezzato il racconto :3
Vi saluto, vi mando tanti abbracci e...

http://roevchan.deviantart.com/gallery/31988772#/d48rai5
Anche lei vi abbraccia :3
Verox_XVIII

P.s.
PERDONO PER IL RITARDO! ç_ç

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