I'm Not A Girl, Not Yet A Woman.

di vanryo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You're not like the others ***
Capitolo 2: *** Who Are You? ***
Capitolo 3: *** Reflection ***
Capitolo 4: *** Oh, and she never gives out ***
Capitolo 5: *** Ordinary Life ***
Capitolo 6: *** Ordinary Life part.2 ***



Capitolo 1
*** You're not like the others ***


 Allora, è la prima volta che mi addentro in questo fandom, e sinceramente la cosa mi preoccupa un po'. Ho letto un sacco di ff stupende, e dubito che potrò arrivare a tale livello. Ma la voglia c'era qundi perché non provare?
Ho cambiato l'età sia a Robert che a Jude abbassandola ai due singolarmente, ma aumentandone  tra loroXD In questa fic mi piaceva, e vi confido che l'età differente è un mio kink #coff
Quindi; Robert ha trentasei anni e Jude ventisei.
Potete pure insultarmi e mandarmi a quel paese XD

________________
Robert P.O.V

Lo sapevo di aver fatto una cavolata quando mi sono fatto trascinare da  quel gruppo di cretini dei miei amici in questo club.
E' vero che ormai sono single da tempi immemorabili - la realtà è che sono quasi stato mollato sull'altare. Io volevo scappare e la mia lei era già scappata con un giovanotto conosciuto durante una gita in qualche centro termale - ma portarmi in certi posti ambigui è decisamente troppo.

- Andiamo Robbie, è pieno di strafighe qui. E anche fighi. E pure tutti e due, se mi sono spiegato.-

No, Chris Evans. Non ti sei spiegato per nulla, maledetto cazzone. Mi chiedo perchè debba ritrovarmi a trentasei anni amico di ragazzini (Ok. abbiamo solo sei anni di differenza, ma Chris è troppo scemo.) che pensano solo a scopare.
Non dite niente. Ovviamente anche a me piace darci dentro, ma non è un chiodo fisso!

- Intende dire che ci sono anche transessuali e travestiti- mi spiega l'Altro Chris - E' un bar aperto a tutti, praticamente. Nessuno fa storie e ci sono tutti per tutti.-

L' Altro Chris è Chris Hemsworth , e sebbene sia più giovane di Evans - che davvero, dovrei cominciare a chiamare Christopher per non fare confusione - è più maturo e riservato. Delle volte.

- E' qui che ho conosciuto Tom- continua con un sorriso soddisfatto dipinto in volto - magari va bene anche a te!-

Tom è il suo fidanzato. Una compagnia piacevole, visto che tra i tre è su cui si puo' conversare su qualcosa che non sia sempre e solamente sesso.
Anche se non ci conosciamo da molto, giusto un paio d'anni, non ha mancato di darmi il suo appoggio quando il matrimonio è andato a monte. Essendo amico del suo uomo, inevitabilmente abbiamo finito per legarci.
Con dispiacere mi è noto che non è presente con noi stasera, ma mi rassicura pensare che non c'entra con questo piano di buttarmi letteralmente tra le braccia di qualsiasi sconosciuta. O sconosciuto

- Chissà..- dico vago, lanciando occhiate nel locale, dove davvero ce n'è per tutti i gusti.

Mi sento un pò stupido ad usare un termine del genere, in realtà. Ma ora come ora l'alcol annebbia la mia mente e non saprei come altro esprimermi.

Arrivo al quarto drink prima di notare uno di quei "tutti e due" che ha definito Christopher. E' un ragazzo, ma una ragazza.


E'... indefinibile.
Due occhi stupendi, evidenziati ancora di più dal trucco nero. Forse un po' troppo, ma alla fine se serve per far notare quei zaffiri è più che ben accetto.
Almeno per me.
Capelli neri, molto probabilmente una parrucca, e un tubino nero che stringe un petto abbastanza muscoloso, con le spalle lasciate scoperte.
Mi guarda sensuale, invitandomi ad avvicinarmi con un gesto del dito.
Non ci penso neanche un minuto a lasciare soli i due Chris, prima di raggiungere quella bellezza.


- Non ti ho mai visto  prima di stasera - ha un accento particolare. Sicuramente non è americana. Come Chris. Il suo forte accento australiano non si è ancora lasciato sconfiggere dal nostro americano.

- I miei amici mi hanno coinvolto in questa uscita speciale. Dicono che ho bisogno di conoscere nuova gente e sfogarmi un po'. -

- Un bell'uomo come te fatica a conoscere gente?- mi chiede sorpresa, e riesce a farmi arrossire almeno un po'. - Questa è davvero bella!-

- Non come te - mi esce. Santo Cielo, sembro un ragazzino del liceo.

Ma lei ride. E non per schernirmi.

- Minx -  si presenta offrendomi la mano smaltata e io m'azzardo in un baciamano che evidentemente apprezza.

- Robert. -

____

Non ho ancora imparato come riferirmi a Minx. Ma questa non è una cosa di grande importanza.
Credo di essermi innamorato un po'.
Io, che ho sempre avuto difficoltà, mi sono innamorato della persona più complicata che mai potessi incontrare.
Da quella sera sono tornata spesso al locale, sotto suo invito. Dalle tre alle cinque volte a settimana.

Parliamo tanto e non parliamo di nulla.
Non conosco il suo cognome, il suo vero nome o cosa faccia. Una volta mi ha detto che lavorava al piano bar del locale e qualche sera cantava.
Ma visto che non si riteneva poi così brava ha deciso di smettere.
Le uniche cose evidenti sono che è più giovane di me, e ha un lato artistico verso cose che a me non interessano più di tanto.
E che è Inglese. Ecco svelato il mistero del suo accento.

- Tesoro - mi disse una sera sussrandomi all'orecchio - Non sono una ragazza -  poi rise portandosi una mano tra i capelli neri. Quella volta aveva una parrucca più corta, ma era stupenda lo stesso.
Allora non avevo proprio capito perchè avesse quel sorriso mente mi sussurava quelle parole nell'orecchio. Cioé, lo sapevo che non era una ragazza.
Fisicamente, credo.
Ma di una cosa sono sicuro. Non è una ragazza, ma è più bella di qualsiasi donna abbia mai visto.
Poi capì.
A Minx piaceva citare continuamente film e Musical, quindi quella sera si era ironicamente paragonata a una canzone di Wicked, a cui era sempre desiderata andare.
Adorava da morire un Musical a cui non era mai potuta andare. La trovavo assurdamente tenera.

- Ti porto io a vederlo. Così magari mi faccio un po' di cultura, no?-
E mi aveva abbracciato, e poi baciato. Le sue labbra possono portarmi alla perdizione, mentre il suo sguardo di ghiaccio eccitarmi come raramente mi è capitato. Sempre e solamente con lei.
E non siamo ancora stati a letto.
___________

La sera dell'appuntamento aspetto Minx fuori dal teatro chiedendomi cosa indosserà questa sera, e se è il caso di concludere la serata andando oltre il bacio della buonanotte.
Non nego di aver paura,per una volta, di compiere questo passo.
E non perché Minx è... Minx , ma perché sta diventando davvero importante, anche se ci conosciamo così poco.
Sto arrivando a scoprirla lentamente. E mi piace ogni lato di lei.
Mi chiedo se Minx indosserà quella parrucca bionda un po' troppo appariscente, quando qualcuno mi da' un colpetto sulle spalle.
Mi volto, e vede un ragazzo con un sorriso splendente solo per me.
Un bel ragazzo, corregge il mio cervello.
E' più alto di me, capelli corti e occhi azzurri - credo,- con un po' di matita nera.
Sembra che aspetti soltanto una mia parola.
- Allora!- esclama dopo un po' - Non mi dici niente?- fa un giro su sè stesso, mostrandomi l'elegante giacca di pelle che indossa, e battendo appena col tacco dei lussuosi stivali neri, che non sembrano propio da uomo ma gli stanno da favola.
- Mi dispiace... credo che tu mi abbia confuso per qualcun altro.- dico impacciato, anche se il suo tono di voce mi è decisamente noto.
- Robert, sono io.- mi dice il ragazzo sorridendomi, e non posso fare a meno di sgranare gli occhi.
- Minx?!-
- Jude - mi corregge -  E' il mio vero nome, in realtà. - si mette le mani in tasca e mi sorride ancora. E ancora. - Pensavo fosse più indicato mostrarmi in questi panni per la nostra serata ufficiale. Meno imbarazzante per te.-

Ma quando ho detto che sarebbe stato imbarazzante?

Ora sono davvero confuso. Credevo che Minx... Jude, qualunque sia il nome con cui vuole essere chiamata - inizio già a essere nuovamente incerto su come rivolgermi - fosse una ragazza, e si sentisse a disagio nei panni maschili. Ma ora me la ritrovo qui. Solo che non è Minx. Ma un ragazzo bellissimo, se possibile, ancora più bello di lei.

- Entriamo Rob? - mi chiede emozionato come un bambino tirandomi per mano.
E io inizio a chiedermi in cosa mi stia addentrando.

_____________________

[ndA] Credo che i due Chris siano noti a tutti XD Tom, è ovviamente Tom Hiddleston , ossia Loki. Quel povero puccino incompreso #coff
Tutti e tre lavorano con Robert sul set di " The Avengers". Dio, non vedo l'ora che esca XD
 
Allora, allora V.V
Ecco Jude, nei panni di Minx (da Rage ,film del 2009 che non ho visto, e quindi non posso  comprendere la personalità di questo personaggio, ma mi ha dato spunto vedere Jude in questi panni) e Jude... Jude XD

jude



Jude


Robert me lo immagino come Larry Paul da Ally McBeal. Caratterialmente può non assomigliarci ma lo vedo come uomo piuttosto impacciato, comunque <3
robert

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Capitolo 2
*** Who Are You? ***


Robert P.O.V


It's time to try
Defying gravity
I think I'll try
Defying gravity
And you can't pull me down!



Ok, qualcuno deve spiegarmi cosa sta cantando quella tizia con la faccia verde, perché credo di essermi perso nella trama alla seconda canzone di questa cosa.

In realtà non sto prestando nessuna attenzione, perché il criceto che c'è nella mia testa sta girando spaventosamente nella ruota, e riesco a pensare a tutto, fuorché che godermi davvero lo spettacolo.

Quando ho visto Jude mi si è mozzato il respiro. In parte perché è stupendo, ma maggiormente perché ignoro chi sia.


So if you care to find me
Look to the western sky!
As someone told me lately:
"Ev'ryone deserves the chance to fly!"
And if I'm flying solo
At least I'm flying free
To those who'd ground me
Take a message back from me
Tell them how I am
Defying gravity
I'm flying high
Defying gravity
And soon I'll match them in renown
And nobody in all of Oz
No Wizard that there is or was
Is ever gonna bring me down!


- Oh, Robert! - esclama prendendomi una mano e stringendola forte emozionato, quando la strega verde, che credo si chiami Elfa, si alza in volo.
Ha le lacrime agli occhi.
In questo momento mi fa tenerezza, come tutte le volte che Minx si esalta per qualsiasi cosa. Anche la più piccola.

Ecco qual è il problema in sostanza. Non so chi sia la persona che è al mio fianco.
__________________

Lo spettacolo è finito da un po', ma siamo rimasti dentro per almeno dodici minuti di applausi. Sì, forse esagero, ma sicuramente Jude sarebbe rimasto dentro almeno un'ora a spellarsi le mani.
Minx lo avrebbe fatto sicuramente.

- E' stato così... così fantastico! Le luci, la musica... l'interpretazione! Oddio, sto ancora tremando...-

Parla e parla ancora. Forse non si rende contro che non lo sto davvero ascoltando, perché impegnato a guardarlo abbastanza male.

Credo di avercela con lui, ma è complicato da spiegare.

Quando arriviamo al portone del suo condominio si volta verso di me e mi squadra con fare incerto.

- Non hai detto una parola per quasi tutta la serata...- dice piano facendo ondeggiare il sacchetto con la maglietta di Wicked che gli ho regalato in ricordo della serata.

- Non avevo niente da dire. Le tue parole bastavano per tutti e due .- dico con un sorriso falso. Non mi viene da sorridere sinceramente, e non mai stato bravo a fingere. Difatti Jude se ne accorge subito.
Ma lascia correre.

- Vuoi salire da me? - mi chiede con quel tono. Lo so cosa significa. L'ho usato così tante volte in vita mia.

- Non credo proprio .- rispondo troppo velocemente, e noto un'espressione ferita sul suo volto. Forse si sente anche offeso.

- Robert ...-

No. Non guardarmi con quelli occhi azzuri malinconici. E non usare quel tono di voce.
Non ce la posso fare altrimenti.

- Mi vuoi dire qual'è il problema? Pensavo che fossimo arrivati a... - vedo che tentenna in cerca della parola giusta - pronti per il passo successivo.-

- Credevo di esserlo - rispondo sincero - ma non con te. Tu... io non so chi sei - lo squadro dalla testa ai piedi. E' davvero stupendo, e farebbe la felicità di qualsiasi persona. Ma io non riesco a pensarci.

E' tutto molto confuso nella mia mente, in realtà.
Sto parlando a Jude come se avessi le idee chiare, ma le parole mi muoiono in gola, e se lui continua a guardarmi come un cucciolo ferito, farò ancora più fatica ad andare avanti con questa conversazione.

- Come non sai chi sono? - sorride per allentare la tensione che si sta creando - Lo sai benissimo chi sono. Stiamo... usciamo insieme da un po' di mesi, sei stato a casa mia e una volta mi hai pure aiutato a riordinare l'armadio.- conclude ridacchiando.

Inevitabilmente sorrido ripensando a quel pomeriggio dove Minx mi ha mostrato tutti i suoi vestiti, qualcuno più appariscente dell'altro, e la montagna di scarpe coordinate. Non ho mai trovato più piacevole fare ordine come in quel giorno.

- No - trovo la forza di dire - Quella era Minx . Tu sei Jude e... francamente non penso sia la stessa cosa. Perché sei venuta vestita così? Voglio dire... non ti ho mai detto che mi avresti messo in imbarazzo! Quando mai te l'ho fatto capire? Per me non ha nessuna importanza! -

Jude rimane in silenzio e mi fissa curioso. Probabilmente non si aspettava questa risposta, e la sua mente vagava verso tutt'altra direzione.

- Rob, guarda che prima di essere Minx sono Jude. Non è che possa cancellarmi con uno schiocco di dita!-

- Ma lo fai! Io non ho conosciuta questa persona... che sei adesso. Io ho conosciuto Minx. Pensavo che tu fossi... -

- Sò benissimo cosa sono Robert -  calca il mio nome con tono gelido per la prima volta - Non è che se per due ore o poco più non indosso la mia gonna o una delle mia parrucche smetto di essere la ragazza che hai conosciuto quella sera al bar. Io mi sento Minx. Io sono Minx, ma sono anche Jude. Questo aspetto non è forse quello che amo di più... - si tocca appena sul petto - ma fa parte di me comunque.-

Fisso questo ragazzo che ho di fronte un po' più dolcemente. Ha davvero il carattere della mia Minx.
Anche se l'ho vista pochissime volte arrabbiata, poichè non abbiamo mai avuto l'occasione di litigare veramente.

- Allora,- si siede su un gradino lasciando il posto necessario anche per me e appoggiando il sacchetto - ora che anche i miei vicini sanno che ho un amico decisamente troppo problematico... cosa vuoi fare?-

- Sono solo un amico adesso?-

- L'hai detto tu con le tue parole. Sei davvero strano. Mi accetti come Minx e sei disposto ad innamorarti di me con quell'aspetto, ma non riesci a guardarmi nello stesso modo quando sono così. Tutti farebbero il contrario al posto tuo.
Io devo ancora capire alcune cose Robert... e non so se riesco a parlartene subito . So solo che quando ti ho incontrato mi hai stupito così tanto che ho subito iniziato a creare dei castelli in aria. E ogni volta che ci vedevamo, pensavo che quei sogni potevano realizzarsi davvero... Insomma, ho fatto tutto di testa mia... -

Poso una mano sopra la sua. Sta tremando, e non credo sia per il freddo.
Mi odio un po' per averlo reso in questo stato, ma molte cose le sto sentendo io, perché ho capito che questa relazione si sta complicando . Ma non sono disposto a lasciarmela sfuggire dalle mani.

- La tua mano è così calda...- sussura con un sorriso, che però non trasmette nessuna emozione.

- Posso rimanere con te stanotte? - chiedo io stavolta, perché non sono certo di volermene andare a casa e lasciare Jude solo dopo la conversazione che abbiamo avuto. Avrebbe tutto il diritto di dirmi no, anzi. Potrebbe anche spingermi giù per la scale che non gliene farei nessuna colpa.

- Sì, per favore - dice piano -... non ho molto sonno ora. Potrei fare un po' di caffè e parlare ancora un po'. O magari ci limitiamo a stare sul divano e guardiamo un film. Rent .-

Storco appena il naso.

- Ehnnò. Ho appena visto un musical e me ne devo subire un altro subito dopo? Sarò ignorante in materia ma non tanto da non conoscere questo titolo!-

- E io che speravo di fartela... - Jude si alza recuperando la sua maglia e mi porge la mano libera per aiutarmi.
La differenza d'altezza tra noi non è poi così tanta.

Saliamo fino al suo appartamento, che ormai conosco molto bene, e si toglie la giacca di pelle buttandola sul divano mentre si dirige in camera da letto.

Mi guardo attorno, nel piccolo soggiorno- cucina che negli ultimi mesi ho praticamente imparato a conoscere  come le mie tasche. Un piccolo tavolo dove fa capolino un portatile dove so che annota diverse cose. Pensieri, opinioni.
Alcune volte mi ha confessato di aver ricevuto come risposte degli insulti abbastanza pesanti, e sebbene mantenesse una maschera di indifferenza vedevo nei suoi occhi la sofferenza.

Non ci sono foto dei suoi genitori. Alcune di amici, amiche come lei e della sorella.
 Dopo cinque minuti Jude torna scalzo e si mette a preparare l'acqua per il caffè. L'operazione procede in silenzio, finchè in un paio di minuti non torna vicino a me con una tazza fumante in mano.

Ci spostiamo sul divano, dove non smette di guardarmi.

- Cosa c'è?-

- Niente. E' che sei così bello. Non credo di avertelo mai detto ... -

Arrossisco come un tredicenne. Lui che dice a me che sono bello.

- Se io sono bello tu sei stupendo allora.-

- Ma preferisci Minx, no? -

Ne parla come se fosse una sorella. O un'altra identità.
La cosa che continua a martellarmi nella mente è che io sto considerando Jude come un'indentità fittizia di Minx.

- Robbie...- dice poi  stringendo la tazza nelle mani - ... quando ero un bambino, mi trovavo più a mio agio con mia sorella che con gli altri bambini. Ammiravo e invidiavo la sua delicatezza. Volevo essere come lei... In un certo senso, quando mi guardavo allo specchio non mi trovavo poi così disgustoso o fuori posto. Penso di essere stato fortunato sotto quel punto di vista.-

Ha ragione. Ha dei lineamente delicati, ma allo stesso tempo decisi.
Un aspetto dolce, ma che può farti pensare le cose più eccitanti che la tua mente possa sfornare.

- Non voglio costringerti a rivelarmi tutti di te in una volta sola... Jude.-

- E io non voglio che mi guardi mai più come hai fatto stasera. Dalle altre persone posso sopportare quello sguardo. Non da te. Non lo accetto da te, Robert.-

- Non volevo. Mi dispiace, ti ho chiesto già scusa. E' che non...-

- Non riesci a capire come possa smettere i panni di Minx? Pensi che sia superficiale e ritenga il mio essere donna una cosa da nulla?-

- Questo lo stai dicendo tu. Continui a mettermi in bocca parole che non ho detto.-

Però ha ragione. La prima cosa che mi è balzata nella mente quando me lo sono visto davanti è stata: Dov'è Minx? Perché è stato così facile scegliere di non metterti il tuo vestito preferito e il rossetto rosso per venire da me?-

- Oh Rob, non pensare che io sia così ingenuo...-

- Continui a usare il maschile per definirti...- dico con tono acido.
 Giuro che non volevo usarlo! Dio, perché sento che tutto sta andando per il verso sbagliato?

- Perché non so ancora se voglio definirmi davvero donna, tesoro. Minx non è un gioco per me, comunque.-

Lo so che non è un gioco. Non volevo dargli la sensazione che lo stessi pensando, anche se effettivamente non poteva che fraintendere.

-... non credo che sia una buona idea che io rimanga per il film... o parlare.- Mi alzo in piedi, incerto di quello che potrebbe succedere una volta che uscirò da quella porta.

Jude si alza a sua volta, poggiando sul tavolo la tazza. Lo imito.

- Non devi andartene. Per favore, non puoi andartene.- mi sussura dolcemente  abbracciandomi.

Il suo tono è così ammalliante. Il suo accento è ammaliante.

-...vorrei che tu stessi qui con me sempre. Mi sento come un palloncino che galleggia nell'aria quando ti ho intorno...-

Continua a parlare, e io chiudo gli occhi lasciandomi cullare un po'. Ancora qualche secondo e probabilmente non capirò più quello che mi sta dicendo.

-  Hai ragione. Sono confuso, ma vorrei raccontarti tutto per davvero e non lasciare niente in sospeso. Ma devi accettarmi Robert. Come hai fatto con Minx. Puoi volermi bene come ne vuoi a lei? Sono sempre io. Vorrei che te ne accorgessi...-

Riaprò lentamente gli occhi, e mi perdo nel suo sguardo. Ecco. Lo sguardo è sempre quello.  Capace di trasmettermi mille emozioni diverse nello stesso istante.
Posso provarci. Posso provare ad amare Jude come amo Minx.

- Lo farò, te lo prometto.- snocciolo piano, e vedo un sorriso accendersi.

- Grazie. Grazie. Grazie...- continua a ripetere, finchè non ci ritroviamo a baciarci.

La sua mano mi accarezza teneramente i capelli, e la mia un suo fianco.

Jude continua a baciarmi sulle labbra, per poi spostarsi sulle guancia e infine sul collo.

Non credo di aver sentito mai tanti brividi in vita mia.

Una piccola vocina nel mio cervello grida lontana " Tradimento!", e la zittisco, perché ho appena promesso a Jude di guardarlo come se fosse la mia Minx, perché è lei.

Quando Jude, evidentemente soddisfatto del succhiotto che mi ha lasciato, lascia il mio collo, mi prende per mano e mi conduce fino alla camera da letto.

Sbarro gli occhi. Sono teso, agiato. Forse mi sudano anche le mani.
Non ho mai programmato quando sarebbe stata la prima volta in questa nuova relazione, ma di sicuro non immaginavo che sarebbe stata stasera. Non con tutti i  discorsi che ne sono nati.

Mi ritrovo seduto sullo spazioso letto di Minx, e Jude mi toglie la giacca, facendomi poi stendere e sbottonandomi la camicia con una leggera malizia negli occhi.

Dannato sguardo che non fa che tenermi incatenato e mandarmi in pappa il cervello.

Sospiro pesantemente quando sento le sue mani forti ma morbide sul mio petto e indugiare pigramente sulla cintura dei pantaloni per poi decidersi a sfilarla.

E mentre le cose prendono quel percorso, non riesco a lasciarmi andare del tutto.

La voce nella mia mente si è fatta più forte.
Tradimento, Tradimento, Tradimento!

E vedo la mia Minx lontana.
_____________

n.d.a Volevo ringraziare manubibi e _kia91_ per aver commentato il primo capitolo, e tutte le persone che hanno messo il capitolo tra preferiti o tra le storie da seguire.
Davvero, grazie.
Spero di non aver deluso con questo secondo capitolo X""D *incerta*

Per inciso, anche se è evidente, nella parte iniziale Robert e Jude sono alla fine del primo atto di "Wicked" e stanno ascoltando Defying Gravity . E ovviamente la strega verde è Elphaba e non Elfa XD

Provavo diverse sensazioni mentre scrivevo... non so se sia perché ero davvero presa o per l'agitazione per una cosa che devo fare domani XD
Comunque, aspetto commenti e impressioni e se volete continuare a seguire questa fiction non può che farmi piacere! XD

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Capitolo 3
*** Reflection ***


Minx P.O.V

Quando vivevo con i miei genitori e mia sorella, ricordo di aver sempre sentito una barriera con loro. Mi soffermavo tante volte a guardare mia madre che con lentezza e acuratezza si truccava in bagno prima di uscire per una cena o un cinema, cercando di memorizzare pian piano come si facesse.

Natasha, mia sorella, scuoteva la testa e rideva piano dicendo che ero strano.
Io non capivo molto bene quella cosa. Trovavo davvero più interessante passare il tempo in quel modo piuttosto che guardare noiose partite di pallone alla televisione, e cercavo anche sempre di sfuggire a mio padre quando mi proponeva di iscrivermi a qualche club sportivo.

Mi sono trascinata a fatica durante l'adolescenza. Forse, il primo momento in cui mi sono sentita davvero felice è stato quando ho indossato per caso, presa dalla troppa curiosità, il vestito bianco che mia sorella aveva indossato dopo la Cresima.
Era semplice, con spalline sottili e finiva in una gonna ampia appena sopra le ginocchia.

Mi sentivo bellissima. Anzi, credo che quella sia stata la prima volta che mi sono riferita a me stessa come Minx.

Quel giorno avevo tredici anni e stavo iniziando a capire chi fossi veramente.
E arrivata al liceo ormai sapevo benissimo chi volevo diventare.
Allora ero ancora Jude, ma riuscivo a viverci lo stesso.

Poi, un giorno durante il mio ultimo anno del liceo, Jude stava iniziando a capire che pian piano si sarebbe sempre visto meno.

________________________________

Jude P.O.V

- E' strano...- mi guardo il petto, i fianchi stretti in tutti i lati in cui mi è possibile. Piatto, ovviamente.
Invidio tantissimo la figura di mia sorella, i suoi capelli lunghi e la grazia. L'ha ereditata tutta da mamma, e fortunatamente un po' anche io. Mi sento meno brutto grazie a quella.

A scuola ci sono un sacco di ragazzi che mi guardano, quasi tutti malamente perché le loro amiche continuano ad invitarmi a uscire con loro o per pranzare insieme a mensa. Non rifiuto quasi mai, soltanto perché adoro sentirle parlare con quelle voci, alcune flautate, altre appena un po' stridule. L'attrazione non c'entra nulla, invidio solamente le loro gambe, i seni e la pelle morbida.

Ma sai, non tutte le ragazze hanno una pelle bianca e morbida. Guarda che la tua è sicuramente migliore di quella di molte studentesse che ci sono nella terza classe.

Sorrido piano. Minx sa decisamente come farmi tornare il sorriso. Insieme a nonna. Anzi, tra poco credo che andrò anche a trovarla per bere un the in santa pace e spettegolare quanto mi pare. Ultimamente la vedo un po' stanca, e spero che le faccia piacere passare del tempo insieme a me.

Hai rubato il rossetto di tua madre, Jude.

Oh, Minx. Non è il momento delle prediche ora per favore. Poi quando uscirai ti lascerò tutto lo spazio che vuoi. Mi dispiace di non essere adatto per te, quindi tentavo solamente di migliorare il mio aspetto finché non potrai essere davvero te stessa.

Bhé, hai scelto un colore favoloso. Mi stava d'incanto.

Sorrido a questa voce nella mia testa che ogni giorno si fa sempre più forte e mi sfilo il vestito di mia sorella, che ho indossato velocemente sopra un paio di pantaloni, e lo ripiego con attenzione sperando che non si accorga che qualcuno l'ha preso dal suo armadio.
Non faticherebbe a risalire a me, perché non è la prima volta che prendo qualcosa in prestito da lei, ma che ci posso fare se tutti i suoi vestiti stanno molto meglio a me - Minx - che a lei?

Mi infilo di malavoglia la mia anonima maglietta nera e mi do una leggera pettinata per poi uscire di casa e andare a trovare mia nonna.

Mi accoglie con un sorriso e io l'abbraccio.
Profuma di farina e dolci. Credo che potrei ricordarmi del suo odore per sempre.
Mi saluta con un bacio sulla guancia e mi fa accomodare in cucina dove mi serve una tazza di the inglese.

- Allora, come stai tesoro?-

Ha un tono leggermente stanco, ma mi ascolta interessata e sento che non finge di sforzarsi.

- A scuola tutto bene. Ho volti alti e credo di piacere a un ragazzo, visto che non fa altro che guardarmi.- dico emozionato ma anche leggermente deluso.

-Oh, non fare quel faccino coniglietto.- dice subito veloce con tono bonario - Lo so che cosa stai pensando. Vedrai che arriverà il tuo principe quando sarai pronto a mostrare Minx. Come si dice? il tuo uomo non te lo toglie nessuno.-

Cielo, grazie per far esistere questa donna. Chi ha detto che le persone anziane sono bigotte e non possono capire?
Mia nonna mi capisce molto più dei miei genitori e di mia sorella, e quando le ho detto del disagio mi prende delle volte quando mi guardo allo specchio e vedo un ragazzo ricambiare il mio sguardo malinconico non ha fatto altro che prepare del the e spronarmi a raccontarle tutto e ordinarmi di smettere immediatamente con le lacrime.

- Lo spero- dico con un lieve sorriso -... credo di essere pronto a dire addio ai miei genitori dopo la scuola. E di presentarmi per come sono davvero. Anche se... credo che mi mancherà essere Jude. Non è poi così male- ridacchio - insomma.-

- Bhè coniglietto, se hai davvero deciso allora avrei una cosa per te.- si alza e mi fa segno di alzarmi. La seguo curioso, e mi porta in camera sua aprendo un'anta dell'armadio e tirando fuori una busta bianca che mi porge.

- Su, lumacona! Aprilo.-

Storco un po' il naso per il passaggio da coniglio a lumaca e apro piano il palco facendo attenzione.
Devo sedermi per l'emozione. Ho tra le mani un vestito stupendo. E' bianco, elegante. Così femminile e sensuale.

Alzo lo sguardo su mia nonna che continua a sorridermi felice e radiosa.

-E' un po' vecchio, ma ho visto che questi abiti stanno tornando di moda. E sono sicura che sarai meravigliosa con questo addosso tesoro mio. Quindi, voglio vederti indossarlo quando sarai pronta per venirmi a salutare. Col tuo uomo. Indossavo questo la notte che ho conosciuto tuo nonno, riposi in pace, e decisamente è stato uno dei motivi per cui si è avvicinato.-

Si siede vicino a me e mi abbraccia, mentre appoggio la fronte sulla sua spalla e lascio scappare qualche lacrima, perdendomi nel suo profumo di farina.

__________________



Minx P.O.V

Apro piano gli occhi e vedo Robert che continua a dormire.
Gli accarezzo piano una guancia e sorrido prima di baciarla. E' così bello anche mentre dorme.
Che uomo meraviglioso.
E finalmente abbiamo fatto l'amore, anche se sento che per lui ci sarà qualche problema. Ieri sono venuta a conoscenza del fatto che il suo cervello macina pensieri a una velocità mostruosa.

Faccio una doccia veloce, prendo un paio di pantaloncini e infilo la maglietta di Wicked che mi ha regalato per poi scegliere la parrucca nera.
Un po' di crema e una leggera linea di matita nera e sono pronta. Puo' anche bastare così.

- Robbie...- lo chiamo dolcemente e lui apre debolmente un occhio per poi acceccarmi con un sorriso radioso quando è completamente sveglio. Ieri sono stata male perché non mi ha mai sorriso in questo modo, ma ora eccolo qui.

- Ciao tesoro - mi dice attirandomi a sè e baciandomi intensamente.

- Volevo dirti che stavo per preparare la colazione.- Si alza  e recupera la sua biancheria prima di chiudersi in bagno e far capolino in cucina una ventina di minuti dopo. Gli servo una tazza di caffè e un paio di uova strapazzate con una fettina di bacon. Mi guarda come se fossi fatta d'ora e rido davanti a quei favolosi occhi da cucciolo che ha.

Lo sa benissimo di avere un'arma e lo adoro perché finge di non esserne consapevole e la utilizza sempre contro di me.

- Allora...- mi siedo al suo fianco sospirando -...grazie per ieri sera. E' stata... strana, diversa. Un po' difficoltosa verso la fine ma... importante.-

Lo vedo irrigidirsi appena e posare la forchetta -... Approposito di ieri sera... -

-... Non vorrai ricominciare Robert? -

- Ma devo sapere! Io voglio sapere di Jude! Mi sento come... come se ti avessi tradita. Come se stessi facendo l'amore con un'altra persona! -

Gli accarezzo la mano, stringendola poi - Guarda che tu non hai sbagliato assolutamente nulla, amore. Tu non mi hai tradito! Io sono Minx e Jude... Jude sono sempre io, ma ero io prima di uscire alla scoperto. Mi ha aiutato per spianarmi la strada prima che potessi vivere liberamente. Qualche volta però... fatico ancora a stare qui e ho bisogno di lui.-

Mi guarda leggermente confuso. Posso capirlo. Anzi, potrei anche capirlo se mi stesse prendendo per una pazza. Sentito dall'esterno il mio discorso potrebbe passare soltanto per quello di una folle.

- Scusami - dice- Scusami per favore, ma tutto questo continua ad essere davvero complicato per me! Insomma, ieri hai detto che era meglio essere nei panni di Jude per non provocarmi imbarazzo!-

Sento un peso all'altezza del cuore che non è per niente piacevole. Inizio ad avvertire la paura che Robert possa decidere che io sia troppa complicata e lasciarmi, per poi diventare soltanto uno dei tanti uomini che ho avuto. Ma lui non lo è, dannazione.
Io lo amo.

- Ma cosa c'è di complicato? - chiedo dolcemente, cercando di non fargli capire il mio improvviso malessere - Io sono Minx e Jude è una piccola parte di Minx, tutto qui.-

Non mi sembra molto convinto. Ma dannazione, perché non riesce ad accettare che puo' essere una cosa così ovvia?

- Non mi piace come hai posto la cosa. Io non ho mai detto di trovarmi in difficoltà o in imbarazzo ad uscire con te. Anzi, mi piacerebbe andare anche in posti diversi invece dei soliti locali!-


Sento il telefono squillare, forse per salvarmi dalla discussione che sta diventando davvero pesante.

Mi alzo veloce e rispondo.

No, decisamente questa telofonata non ha salvato proprio nulla. Mi sta facendo male il cuore ancora di più.

Perché, perché nella mia vita non puo' andare tutto bene per un po' di tempo?

-... grazie per avermi informato.- sussuro posando la cornetta e cercando di riprendere fiato.

- Chi era al telefono? - mi chiede avvicinandosi, ma io alzo una mano per fermarlo.
Non voglio che nessuno mi tocchi in questo momento.

- Era mia sorella.-

- E' successo qualcosa di br... -

- E' morta mia nonna. Ha ritenuto che fosse giusto riferirmelo, anche se non posso andare al funerale.-

Mi sistemo la parrucca, cercando di ignorare l'espressione perplessa di Robert che so non tarderà a farmi altre domande.

- Ma... perché? -

Lo sapevo.

- Robert, per questo motivo .- mi indico - Non vedo i miei genitori da un sacco di tempo. Da quando ho lasciato quella casa...- mi stringo le braccia, cercando di scacciare dalla memoria le occhiate di mia madre e gli insulti di mio padre.

- Anche se andassi come Jude, non cambierebbe nulla. Ormai per loro è come se non fosse mai esistito,morto. Sepolto. Una maschera ... E ora quelli non mi lasciano nemmeno avvicinare al funerale di mia nonna perché si vergognano del figlio che hanno.-

Lascio da parte la tristezza atroce per la morte della nonna, per sfogare un po' di rabbia.
Tanta rabbia. Tantissima rabbia verso quei due individui che mi hanno trattato come se fossi spazzatura e non rispettano l'amore che provo per quella donna che adesso non c'è più.

- Fregatene e vacci lo stesso. Se i tuoi genitori non ti hanno sostenuto questo non deve impedirti di andare a trovare tua nonna! Non sarai sola, ci sarò anche io. Verrò con te e diranno qualcosa...-

Robert non deve avvertire la pesantezza della mia famiglia e andare fino in Inghilterra solo perché quelli sono dei mostri senza cuore.
Scuoto la testa.

- Non importa. Non importa, Robert. Anche se non vado al suo funerale...- faccio fatica - sa che le ho sempre voluto bene e sempre gliene vorrò. Mi dispiace non aver realizzato un suo desiderio e... -

L'occhiata di Robert mi fa capire che non intende cedere su questa cosa, ma sono irremovibile. So per certo che se mi presentassi con lui, papà non si tratterebbe nemmeno durante il funerale e lo insulterebbe. E nessuno al mondo deve permettersi di rivolgere anche solo una parola d'odio contro quest'uomo.

- Davvero, non importa.- dico più dolcemente- Andrò a visitare la sua tomba quando sarò certa di poterlo fare. Lì puoi accompagnarmi se vuoi.-

 Annuisce e si perde un attimo a guardare l'appartamento per poi incrociare le bracciae fissarmi.- Allora torniamo alla questione Jude.-

E' sofferente, lo vedo. Ha lo stesso sguardo della sera prima quando cercavo di spiegargli che io sono anche Jude, e che lui non deve farsi problemi per questo. Provo a ripeterglielo.

- Ma sei tu la prima a farti il problema!-  sbotta guardandomi male, e questo mi ferisce.
Non ha mai alzato la voce con me Minx da quando ci conosciamo. Ieri sera forse non era entusiasta ma...

- Io non mi faccio nessun problema Robert! Perché non riesci a capire che ...-

- Tu sei una donna Minx? Ti senti una donna? Oppure è solo uno strano giochetto che... oddio, che ne so? Sei feticista di qualche assurda mania...-

Gli do uno schiaffo. Non riesco a credere che abbia davvero detto quelle parole.  Mi dice scusa, capendo che ha esagerato, visto anche il momento e come mi sento per la notizia appena ricevuta. Delle volte, non è davvero un campione di sensibilità.

- Certo che mi sento una donna! Non lo sono ancora ma ci sto arrivando! Voglio arrivarci piano...-

- E allora perché, perché hai tirato fuori Jude così all'improvviso con me? - si massaggia la guancia, ma poi lascia perdere, cercando di abbracciarmi e io lo lascio fare , Il calore del suo corpo è così rilassante e mi fa stare bene. Lo so perché la notte scorsa mi sono sentita bene come mai in vita mia. Con nessuna persona al mondo ho avvertito un benessere così forte. Forse, soltanto con mia nonna.

- Volevo che tu conoscessi tutto di me, anche quello che ancora sono. Delle volte... quando ero piccola... cioé, quando Jude era piccolo parlavamo.- mi asciugo un occhio, sperando di non spaventarlo. Spero che non mi prenda per pazza e fugga dal mio appartamento e mi lasci sola per non tornare mai più.

Non posso sopportarlo. Non posso perderlo. Non voglio.

- Perché non mi racconti un po' meglio come stanno le cose? Ho un sacco di tempo a disposizione, sai? Con tutte le volte che ho coperto i due Chris in ufficio , per una volta che lo fanno loro di certo non moriranno.-  mi sorride accarezzandomi i capelli finti e baciandomi sulla fronte.

Dio, come lo amo.

Ci sediamo in soggiorno, e schiarendomi la voce, torno un po' indietro. A quando sono andata a parlare da Jude la prima volta.
E mentre sono stretta a lui, posso sentire il profumo del suo dopobarba preferito al pino , di cui ha lasciato una boccetta nel mio piccolo bagno, e qualcosa che non sono mai riuscita a definire, ma che ha una punta di dolce.

Un altro profumo che non potrò mai dimenticare.
________________

n.d.a * si asciuga la fronte* Scrivere di Minxe Jude è stato molto complicato. Devo dire che con Robert riesco a scorrere via molto più velocemente XD
Difatti, non sono molto convinta di questo capitolo #dannazione.

Ringrazio queenseptienna, manubibi (REATTOREJOE), _kia91_ , LiliRochefort, _Bya_Love e Haarp_C per aver commentato la storia <3 E anche le 14 persone che la stanno seguendo.

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Capitolo 4
*** Oh, and she never gives out ***


Robert  P.O.V


E' passata una settimana da quando io e Minx abbiamo parlato, dopo la nostra prima pseudo-litigata.
L'istante dopo mi sono sentito veramente male. Sono stato indelicato a parlarle con quel tono dopo che aveva ricevuto una telefonata dalla sorella che la informava della morte della nonna.

Oltre alla sua uscita, mi ha spiegato anche come la donna fosse l'unica della famiglia che l'avesse capita, e di come fosse importante per lei.

Proprio per questo non riesco a comprendere perché non abbia voluto andare al suo funerale!
Insomma, non mi sarei fatto nessun problema ad accompagnarla, se era un problema andare da sola.

Credo che abbia bisogno di svagarsi. La morte della nonna l'ha colpita molto, come il raccontarmi tutto. Ora che ho il quadro generale delle cose, provo un po' di tenerezza anche verso Jude. Da ragazzino, affrontare tutto e tutti non deve essere stato per niente facile, ma lui l'ha fatto. Semplicemente.

Ho spiegato la situazione ai ragazzi-  non tutta, visto che sono cose private di Minx - e loro hanno risposto che era l'ora che presentassi a loro adeguatamente la mia ragazza, visto che l'avevano incontrata poche volte e di sfuggita. E che così potevano anche raccontarle aneddoti imbarazzanti su di me.

Non ho molti amici, ma quei pochi che posseggo valgono davvero.
________________

Christopher non è potuto venire.   Bhè, perfetto. Ultimamente si è buttato tanto sul lavoro che non sembra più nemmeno lui. Credo lo stia faccendo per l'ultima storia finita male. Per colpa sua, ovvio.
Frequentava due ragazze allo stesso tempo, e l'hanno letteralmente sgamato.
Mi ricorda qualcosa, ma è meglio sorvolare.*

Visto che preferisco iniziare con i miei migliori amici, perché ero con loro quando ho visto Minx la prima volta, la lista non era poi così lunga.
Quindi, sono venuti Chris e Tom. Buona cosa.
Tom riesce sempre a far sentire a proprio agio le persone, e infatti, da quando siamo entrati lui e Minx non hanno fatto che parlare tra loro a bassa voce, fermandosi di tanto in tanto per bere un sorso di birra.

- Allora - mi chiede Chris - Fai sul serio, eh?-

Assolutamente.

- Anche io e Tom vogliamo dare una svolta al nostro rapporto. Sai ... -

Tom interrompe con garbo Minx dalla loro chiaccherata e squadra Chris - Hai detto che avresti aspettato che ci fossero tutti i nostri amici per dirlo.-

- Oh, andiamo! Christopher lo sa già, i tuoi lo sanno,  i miei anche, i tuoi colleghi pure! E pure la commessa del negozio dove eravamo e ti ho fatto la sorpresa...-

Io e Minx ci scambiamo occhiate e a lei scappa un sorriso. Immagino che le faccia bene trascorrere del tempo con altre persone in una atmosfera rilassata.
Bhé, più o meno.

- Vi sposate? - chiede con tono innocente, e Tom abbassa lo sguardo imbarazzato mentre Chris annuisce radioso.

- Ah, mi sembra ovvio che sei invitata Minx! Magari è la volta in cui Robert riesce ad arrivare alla fine di un matrimonio.-

Minx si porta una mano sulle labbra, e tenta di non ridere. Tom per una volta butta al vento la sua eleganza, felice di non essere per cui secondi al centro dell'attenzione e scoppia a ridere.

- Verrò con piacere- dice poi guardandomi - se Robert vuole, ovvio.-

- Ma certo che voglio portare la mia fidanzata al matrimonio del mio migliore amico.- rispondo guardandola come se mi avesse fatto una domanda elementare, e lei si colora di rosso in un modo delizioso.

Dio, come la amo.

________________


- Ho deciso Robert, finalmente. Non sono mai stata così sicura. Io... io voglio continuare col percorso di transizione.-


Minx è seduta sul divano e mi tiene stretta una mano - Quando ho visto i tuoi amici, che sono splendidi, e come ti rivolgevi a me mi sono decisa. Poi ho sognato anche la nonna e... e voglio andare avanti. Ma ho paura di sapere se tu... se tu voglia rimanere o no con me.- conclude con una nota di paura nella voce. Negli ultimi giorni si è ripresa alla grande, e sta anche legando molto con gli altri. Addiritura ha presentato delle sue amiche a Tom. Mancherà poco per vederli fare shopping insieme.

Mi fa piacere che mi parli di questo, e sinceramente pensavo che prima o poi sarebbe arrivato questo argomento.

So cos'è il percorso di transizione. Mi sono informato da quando avevo captato un vago discorso sulla nostra litigata.

Non ho problemi. Perché dovrei averne? E' il desiderio di Minx, diventare completamente lei. Chi sono io per dire che non deve farlo? Voglio che lo faccia.
Voglio che realizzi il suo desiderio.

L'unica paura che ho è sciocca, comune. E' l'assunzione di estrogeni ed antiandrogeni. La successiva operazione.

Forse dovrà essere lei a fare forza a me.

- Però... però credo che dovrò andare in Inghilterra e... sono una persona orribile, perché Natasha mi ha chiamato dicendomi che nonna mi ha lasciato dei soldi, e sai che ora non lavoro ma...-

- Sssh, amore- la bacio sulla fronte e le tolgo la parrucca accarezzandole i suoi veri capelli corti- Ti capisco. Ti capisco perfettamente. Ma non devi preoccuparti di nulla. Non usare i soldi di tua nonna. Tienili per altro, ci penso io ad aiutarti.-

Minx si tira indietro e mi guarda fisso - Robert! Non voglio i tuoi sold...-

- Per favore - sapere i suoi punti deboli, i miei occhi, non è sempre bello ma in questo momento è necessario per calmarl - voglio che tu sia felice. A me non pesa, davvero! Voglio che affronti serenamente quando ci dovremo informare per le sedute dallo psichiatra che acconsenti alla terapia ormonale e... -

- Di questo ho paura anche. Io non ero Jude, ma non odiavo esserlo. Non credo che questo sarà mai molto chiaro.-

- Minx,- sono deciso - Una volta per tutte, dimmi decisa che cosa vuoi fare. Pensa soltanto a te stessa in questo momento, e fa finta che non ci sia nessun altro.-

Rimane in silenzio, con lo sguardo basso. Poi stringe i pugni e prende fiato guardandomi decisa.- Robert, io voglio arrivare fino alla fine. Essere completamente Minx come ho sempre sognato.-

- E succederà, tesoro. Ti darò  tutto l'aiuto possibile. Ti accompagnerò dallo psichiatra. Ti starò vicino in qualsiasi momento. Ti aspetterò in ospedale e ti ascolterò  in qualsiasi momento. E se solo per un secondo potrai vacillare, cosa che non credo, ti giuro che non  farò pressione ma continuerò ad ascoltarti.-

Mi abbraccia forte, buttandomi all'indietro sul divano e mi bacia. Ancora, ancora e ancora.

- Ma tu... tu sei vero? No, perché sei meraviglioso. Ti ho sempre sognato.- dice in un tono adorabile, pieno di sentimento e dolce.

- E' normale, Minx. Ti amo. Cosa dovrei fare altrimenti?-

Mi bacia ancora.
Davvero, questo è tutto quello che mi basta. Cosa mi importa di spendere soldi per realizzare il sogno della persona che amo? Si è decisa, è un grande passo.

E sono fiero di lei.

Jude ha lasciato Minx. Le ha lasciato tutto il posto che meritava.

Sebbene stavo iniziando a capirlo, ora davanti agli occhi ho colei con cui voglio continuare a passare ogni momento. Non ha più incertezze, o dubbi. Ed è meraviglioso.

Voglio costruire per noi due lo stesso rapporto che hanno Chris e Tom.

Mi spiego: Sono sempre stato terrorizzato dai legami, e solo Dio sa come sia arrivato all'altare. Ma ricordo che, mentre architettavo la mia fuga, la mia ex mi ha facilitato le cose andandosene lei.

E ora, mi sono innamorato perdutamente di una persona che il resto del mondo considera strana, che guarda male per strada o abbassa la voce per non farsi sentire mentre la critica o la deride, e io non l'ho mai vista in questo modo.

Per me Minx è la creatura più meravigliosa e perfetta che esista.

Lo so.
Esagero, ma suppongo che questa sia davvero la prima volta che mi innamoro seriamente, perché non ho nessuna paura di questo rapporto. Nemmeno di arrivare fino a quel passo.

Anzi, lo desidero!
Stiamo insieme da pochi mesi, non conosciamo ancora tutto l'uno dell'altra- a livellodi gusti personali. Per quanto riguarda la vita, Minx conosce ogni mio piccolo segreto, e lei si è aperta raccontandomi ogni piccolo segreto, fatto o paura che l'hanno accompagnata- ma per quello, se non ora, può anche bastare  il tempo che verrà dopo, no?

Conosco persone che si sono sposate dopo sei mesi di fidanzamento e stanno insieme da vent'anni.

Conosco anche persone che sono state fidanzate dodici anni e si sono lasciate dopo un anno di matrimonio.

Il tempo non importa, visto?

Io sono impaziente di parlare di questo con Minx, ma questo può aspettare.

Ora c'è solo lei e tutto quello che dovrà affrontare. Il prepararsi psicologicamente, le sedute, gli ormoni e le pratiche in comune.
Certo, questo sarà molto più in ma voglio concludere tutto prima di farle la proposta.

Spero che accetti. Spero che per lei non sia troppo o che io le sembri esagerato quando verrà il momento.
Se non vorrà, la capirò. Mi accontenterò di quello che abbiamo ora.
Ma non la farò uscire dalla mia vita.

Quanto sono diventato melodrammatico.
Mi metterei a ridere, se non passassi per scemo. Voglio che Minx continui a pensare, erroneamente, che sono perfetto e non si metta a ridere a sua volta vedendo che prendo in giro me stesso.

Mi sta baciando ancora, accarezzandomi il viso.

E al momento, vorrei che continuasse a farlo.


_______________

N.D.A

Mi scuso se questo capitolo è più corto del precedente e che non ho risposto ai commenti D: Mea culpa. Sono culopesa e ... bhé, era un pochetto giù XD

Scrivere dal punto di vista di Robert è infinitamente più semplice XD Ma come sempre, non sono convinta. Sono caduta un po' troppo sul sentimentalismo, ma pensavo che un capitolo un po'  "soft"  visto il precedente ci volesse.

Ringrazio come sempre manubibi, _kia91_ , LiliRochefort , _Bya_love_ e tutti quelli che leggono e non recensiscono, ma hanno questa storia tra preferiti o le fic da seguire! <3

* credo che la manu coglierà questa citazione filmica, ma anche le altre XD

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Capitolo 5
*** Ordinary Life ***


Minx P.O.V

- Minx? Signorina Law?-
La psicoterapeuta richiama la mia attenzione, dopo che mi sono distratta ad osservare i vari quadri, soliti Test di Rorschach e la laurea ben esposti.

- Mi scusi, mi ero persa un attimo.- rispondo educatamente sistemandomi al meglio sulla sedia e sorridendole, ricevendo a mia volta un sorriso di risposta.

Ormai è un bel pò di tempo che sto procedendo con l'assunzione di estrogeni ed antiandrogeni, e pian piano sto cominciando a vederne gli effetti.

Anche parlare con la signora Lowitt, mi è molto d'aiuto. Di recente avevo avuto uno strano incubo, dove c'erano i miei genitori e Jude, che mi guardavano con disprezzo. Ma difatti, lo sguardo di Jude era diverso. Ferito... respinto. E io avvertivo la sensazione che stavo uccidendo qualcuno.

Certamente, non è stato per niente piacevole. Ma questo non mi ha fermato, e le seudte procedono sempre bene. Oggi, mi sta parlando di come dovrebbe procedere l'operazione che dovrei compiere in futuro.

- Le stavo dicendo, l'iter chirurgico maschio-femmina consiste in vari interventi chirurgici iniziando, in genere, da una mammoplastica additiva, che consiste nell'introduzione di una protesi nella piega mammaria. L'intervento solitamente viene integrato alla terapia ormonale che sta compiendo, fortunatamente senza  problemi. Tranne per quando...-

Ah, già. Quando tramite l'iniezione intramuscolare ho avuto un rischio di infezione e Robert è andato in crisi più di me. Ormai tipico per lui. Sorrido ricordandolo.

-Poi arriviamo alla vaginoplastica che si divide in 2 fasi: demolitiva e ricostruttiva. Ciò significa che...- mi fissa cercando di essere più cauta possibile - insomma, signorina Minx. Procederanno con la cstrazione e ..-

La interrompo alzando la mano - Mi scusi se la fermo. Lei è gentilissima e tutto questo fantastico...bhè, ok...l'ultima parte mi ha fatto venire dei leggeri brividi ma già lo sapevo... volevo solo chiederle se era possibile che lei mi riferisse tutto questo in presenza del mio fidanzato. So che quanto tornerò a casa mi chiederà ogni cosa e non credo proprio di essere in grado di ripeterli così bene tutto questo discorso importante.-

La Lowitt sorride e annuisce. Persino lei ormai conosce bene Robert, e credo intuisca anche le sue reazioni. Continuiamo con la seduta, e poi ci salutiamo dandoci appuntamento alla settimana prossima.

________________

Quando rientro nel mio appartamento, Robert sta dormendo sul divano. Negli ultimi giorni ha avuto degli straordinari e nemmeno il tempo per passare a casa sua. Fortunatamente ha dei cambi qui da me, e poi mi piace tornare e trovarlo ad aspettarmi.

Dev'essere molto stanco, se non si sveglia neanche dopo il bacio che gli ho fato sulla fronte. Sorrido.
E' così bello mentre dorme... Bhé, lui è bello sempre.

Tolgo il cappotto e mi sistemo. Preparo la mia iniezione quotidiana e me la faccio da sola. Di solito è Rob che mi assiste ma non voglio disturbarlo aspettare che si svegli. Per questo, posso anche farcela da sola.

Stringo gli occhi mentre l'ago penetra la pelle e tiro un leggero sospiro di sollievo quando tutto finisce un istante dopo. Mal sopporto gli aghi, ma almeno l'iniezione intramuscolare è più sicura per il fegato che l'assunzione orale.


Mi trascino in camera e mi guardo allo specchio dopo essermi messa in abiti comodi, orgogliosa man- mano dei risultati che sto ottenendo. Non sono ancora visibili del tutto, è presto, ma io vedo qualcosa. O forse è soltanto soggezione, chissà.

Apro l'armadio,e tiro fuori da una busta protettiva il vestito che mi ha regalato mia nonna, accarezzandolo delicatamente e poggiandomelo addosso per vedere come sto.
Presto. Ben presto potrò indossarlo con fierezza. E sò che la nonna mi guarderà, ovunque essa sia.

-Che stai facendo?-
 Mi volto portando il vestito dietro la schiena, come se fosse un segreto o qualcos'altro. Suppongo sia solamente una normale reazione al fatto che Rob, finalmente alzato, mi ha sorpreso mentre ero sovvrapensiero.

- Riordinavo l'armadio, tutto qui. Ti ho svegliato facendo rumore?- rispondo, riprendendo l'abito e sistemandolo sul letto. Rober si avvicina e mi stringe piano una spalla guardandolo a sua volta- No, non avevo più sonno. E' quello che ti ha regalato tua nonna?-

Annuisco .- Vorrei indossarlo quando sarà tutto finito e andrò a trovarla. Sò che può sembrare un lasso di tempo troppo lontano ma... le ho promesso che l'avrei indossato una volta che fossi uscita davvero. E con l'uomo della mia vita.-

- Bhé, per ora ne hai una su due, no?- scherza baciandomi sulla guancia. In realtà, ha detto solamente la verità.

Torna in soggiorno, mentre io resto a rimuginare su alcuni pensieri che ho da un po' di tempo a questa parte.
Io e Robert, sposati.
Insomma, credo che il nostro sentimento sia abbastanza grande - ovviamente per me è immenso - e il fatto che lui mi stia così vicino in questo momento in cui ho iniziato il ciclo di ormoni e tutto il resto, prova quanto sia serio.
Quindi, perché non sognare in grande?
Non ho quasi mai fatto sogni sciocchi o frivoli, ma più di una volta mi sono immaginata, circondata dalle mie amiche, in un abito da sposa con Rob al mio fianco.
Da donna. Completamente donna. Coi capelli lunghi e veri. Con un vero seno.
Come ho sempre desiderato. E per me, quanto per lui.
Giuro che quando arriverò all'operazione, gli chiederò di sposarmi.
Chi ha detto che deve essere sempre l'uomo a fare la proposta?
Certo, per iniziare potrei chiedergli di prendere in ipotesi la convivenza...
Arrosisco a questo pensiero. Sarebbe come una specie di prova, no?
Svegliarmi con lui ogni giorno, salutarlo la mattina quando esce per lavorare e accoglierlo al ritorno con una cena. Uscite e rientrate insieme...

Oddio, sono troppo eccitata a questo pensiero. In fin dei conti, ormai passa gran parte della settimana da me, oppure capita che sia io a trascorrere tre-quattro giorni da lui.
Ho deciso: glielo chiedo.
Mi guardo allo specchio. Ho la mia parrucca nera, e indosso una maglia di Robert con semplici pantaloni da ginnastica. Questa stessa mattina ha detto che ero splendida, quindi vado a colpo sicuro.

Vado in soggiorno, armata del mio coraggio, per una cosa che per una volta non ne richiede molto.
- Robert, volevo...-
- Ehilà Minx! Sei splendida come al solito! Ma... hai iniziato bene la somministrazione di quella roba là... hai una pelle così liscia. Molto più di mia zia che...-
- Christopher - sibila Robert furente, mentre mi porto una mano sul viso. Non me la sono presa, tutt'altro!, ma doveva venire proprio ora a fare una visita?

____________

- Minx, mi dispiace. Non mi aspettavo che venisse qua. Probabilmente sarà stato mollato un'altra volta e ha solo bisogno di compagnia...- mi dice più tardi quella sera Robert, mentre mi aiuta a lavare i piatti.

- Guarda che Christopher mi piace e non me la sono presa. Anche se pensa che io sia immersa nei più grandi cliché della storia..-

- Come quando ti ha chiesto se RuPaul è il tuo idolo? -

- Errore innocente. Comunque non credere di scappare dlla cosa, continuerò comunque a guardare la sua trasmissione.- concludo, gustandomi un'espressione di sconfitta sul volto di Robert, che evidentemente non sopporta troppo certe trasmissioni.

- Non ero molto socievole, non perché mi ha offeso ma per altro. Era capitato in un momento sbagliato, perché stavo per chiederti se...-

Forza Minx! Puoi farcela. Non è difficile. Hai dovuto dire tante cose nella tua vita di cui ti angosciava solo il pensiero ma che poi non hai esitato a far uscire. Questa è una cosa bella. Fallo senza pensarci. Senza pensarci...

- Stavo per chiederti se volevi prendere in considerazione il fatto di vivere insieme, ecco.- riesco a formulare con un tono basso, con lo sguardo puntato sul lavandino della cucina.

Robert stà in silenzio, e io non riesco proprio a guardarlo.

Lui continua a non dire una parola. Inizio a scocciarmi, ma giusto leggermente.

- Perché pensavo sai... passi qui da me praticamente cinque giorni a settimana ...e lo stesso io da te! Ho mezzo armadio nella tua camera e poi...poi...- arrosisco terminando le parole e decidendomi finalmente a guardarlo.

E' paonazzo e sicuramente più rosso di me in viso. Gli occhi scuri e lucidi.

- Dovevo essere io a chiedertelo - mormora guardandomi a disagio come per chiedermi scusa- Mi stavo preparando, ma pensavo volessi più tempo anche perché...insomma,l'ultima settimana hai detto che è stata un po' stressante per le medicine e tutto il resto. Pensavo che una cosa del genere potesse metterti un po' in agitazione e visto che hai bisogno di rilassarti...-

Lo interrompo con un bacio, perché sicuramente continuerebbe fino a domani mattina a cercare di fare un discorso con parole inutili su come scusarsi perché non è riuscito a precedermi.
Robert vuole davvero rendere perfetta la mia vita in ogni piccola cosa.

- Non preoccuparti -sussuro - Lo sai che non sono il solito tipo di ragazza.-ridacchio sulle sue labbra, e anche lui si lascia coinvolgere mentre mi accarezza la schiena e posa le mani sui miei fianchi.

- La mia risposta è , comunque. Anche se suppongo tu l'avessi già capito. Ovviamente, verrai a stare da me... Ehy, calma. Per il momento. La casa è più grande e poi... potremmo prenderci una nuova casa o un appartamento più grande..-

Mi appoggio a lui,la guancia su una sua spalla - Ma mi stai già pagando le medicine e la dottoressa... al momento non ho un soldo, e per queste cose...-

- Bhé, ti troverai un lavoro presto no? Ho sentito da Christopher, che una delle sue ex-fidanzate avrebbe bisogno di un aiuto nella sua libreria. Si trova nella stessa via dov'è il bar in cui ci siamo conosciuti.-

- Ma so qual'è!- esclamo contenta - In libreria? Davvero?-

- Ho detto a Chris che potresti essere interessata, sia perché ne hai bisogno e vuoi lavorare...sia perché sò quanto ami i libri e immaginavo potesse piacerti come lavoro.-

- Grazie, grazie, grazie! Domani chiamerò sicuramente Christopher per ringraziarlo! E  poi... poi...- parlo a vanvera, ormai sono sicura che l'attenzione di Robert è scemata. Non tutti sono entusiasti di assumere... una come me, come se avessi qualche malattia. Certi ti guardano come se avessi due teste o quattro paia d'occhi. Ma posso dire che, per quanto mi riguarda, questo non mi ha mai scoraggiato nel continuare.

Ormai sto costurendo la mia vita. Sto diventando veramente me stessa, come sogno da una vita, lavorerò e avrò al mio fianco Robert.
Chi ha detto che l'uomo perfetto non esiste, bhè... ha sbagliato in pieno.

________

N.D.A Scusate il ritardo lettrici di fiduciaH<3 In questo capitolo ho inserito qualche informazione riguardo al procedimento che sta seguendo Minx e l'operazione futura. Spero che non risulti noioso o l'abbia inserito in moda da appesantire la cosa.

I vostri commenti sono l'amore. <3

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Capitolo 6
*** Ordinary Life part.2 ***


Note: capitolo scritto per la challenge del [info]rdjudefic_ita
Il prompt è "Perdono"

Robert  P.O.V

Molto probabilmente dovevo aspettarmi che Minx sarebbe esaurita, prima o poi, per tutte le medicine che deve prendere e le continue visite dalla psicoterapeuta. Ma purtroppo, non sono state solo queste a farla soffrire.

Un giorno si è chiusa in bagno urlandomi da dietro la porta che non aveva più intenzione di prendere nulla, perché tanto non sarebbe riuscita ad arrivare alla fine e che faceva semplicemente schifo.

- Minx! - gridai continuando a battere sulla porta - smettila di dire queste cazzate ed esci! Sei solo stanca e sotto stress per le medicine! E' normale,dannazione!-

- Sta zitto, zitto, zitto!- strillò - e, davvero. La sua voce sta diventando pian piano sempre più acuta e femminile a dispetto di quello che lei continuava a ripetere chiuse dentro quel bagno -  Non sai di come cazzo mi sento! Non lo sai!-

- Se non me lo dici come faccio a saperlo?! - sbottai con voce incrinata prima di ricacciare indietro un singhiozzo che minacciava di uscire. Oh, come è riuscita a farmi male con poche e semplici parole - Minx, per favore... è normale. Non c'è niente che sta andando male e... e se anche fosse, puoi parlarne con me. Per favore, esci...- alla fine, stavo ufficialmente piangendo. In silenzio, perchè non volevo mostrarmi debole davanti, anche se nascosto da una porta, lei.

Dopo qualche minuti, Minx aprì la porta, col mascara sciolto che le rigava le guanche perché ovviamente aveva pianto anche lei e portò le sue mani al mio viso - Robert, Robert! Scusami... per favore, perdonami! Non... volevo urlare e...oddio, stai... stai piangendo?-

- Solo prima, tranquilla.- la abbracciai, dandole un bacio sulla testa per poi scendere sulle sue labbra mentre lei avvolgeva le sue braccia intorno al mio collo, stringendomi sempre più forte a sè come se non volesse farmi più andare via. La baciai ancora e ancora.
Quando ci staccammo, tirai fuori il fazzoletto che avevo in tasca iniziando a pulirle il viso - Posso perdonarti soltanto se mi dici cosa c'è che non va, ok? Mi sembrava tutto a posto. Prendevamo le medicine insieme e anche quando la dottoressa ha parlato nei dettagli dell'operazione e la castrazione c'ero anche io come volevi.-

La risposta che uscì dalle sue labbra, facendola tremare ancora mi fece star male.

- Mamma. -

Sua madre l'aveva chiamata il giorno prima, sicuramente quando ero a lavoro, curiosa del fatto che avesse un nuovo numero e ovviamente del cambio di domicilio.
L'aveva avvertita Natasha, che Minx aveva risentito giusto per dirle che ormai era praticamente fidanzata , alla faccia sua , e che stava con un uomo perfetto e bellissimo. Ammetto di aver leggermente gongolato in quel momento.
Quindi, automaticamente sua madre l'aveva chiamata. Non si sentivano da un sacco di tempo, anche per via dell'assenza di Minx al funerale della nonna.
Giorno in cui sicuramente non avrebbe esitato a deriderla e ferirla perché se n'era andata via di casa per vivere. Quale ipocrita.
E difatti Minx mi raccontò che al telefono la madre - al quale raccontò tutti di noi e del trattamento che stava seguendo -, piangendo dalla vergogna, le disse che le faceva schifo, e che era un disonore. Tutto quello che faceva non avrebbe portato a nulla di buona e non sarebbe mai stata una donna.

La mia Minx è più donna di quanto lei mai potrà solo desiderare essere. E' fragile, ma ha anche il coraggio di una leonessa e una forza invidiabile da chiunque.
Ma ha anche bisogno che qualcuno glielo ricordi, perché nei suoi ventisei anni di vita ha conosciuto tante persone cattive che l'hanno sempre fatta dubitare.

Ci ho messo tanto per farla calmare, perché aveva ripreso a piangere e io quello non poteva sopportarlo. La strinsi a me,continuando a ripeterle un sacco di parole una dietro l'altra, tanto veloce che lei neanche le capì, e alzò il viso con una smorfia ordinandomi di ripetere piano. Scoppiamo a ridere, e al suono della sua risata mi sentii finalmente meglio.
Fortunatamente anche lei si riprese quando le dissi -ricordai - che era anche "grazie" alla sua famiglia che era arrivata a quel punto. Per dimostrare a se stessa che loro non potevano fare niente contro di lei, nè disconoscendola nè insultandola.
- Scusami ancora per aver urlato contro di te Robbie.- mormorò, strusciando la sua guancia liscia contro la mia con un accenno di barba, mentre il petto che le stava crescendo premeva contro il mio, facendomi andare in tilt il cervello.
Serrai le mani sui suoi fianchi quando lei si tirò leggermente indietro guardandomi con aria grave-  Mi desidererai ancora quando avrò fatto l'operazione?-

- Ma certo.- risposi confuso.

- Voglio dire, anche adesso che... sto avendo questo cambiamento qua... sotto puo' sembrarti strano.- borbottò imbarazzata convinta che fingevo di passare sopra al fatto che le medicine avessero ridotto la dimensione dei testicoli e fatto quasi scomparire l'erezione, come se fosse una cosa normale. Oddio, ammetto che inizialmente fui stupito. Ma era ovvio. Non sapevo mica che i medicinali erano in grado di fare una cosa del genere! Minx ne era rimasta entusiasta, prima di chiedersi come poteva essere per me la cosa.
Amo Minx anche perché, ad ogni domanda che riserva per lei, automaticamente ne pone una anche per me.

- Tesoro, io ti desidererò sempre da morire. Anche quando sarai una vecchietta di ottanta anni, con capelli bianchi, zampe di gallina e bastone per la sciattica.-

- Scemo!- rise, prima di tornare sulle mia labbra, e chiudere per quel momento - e quelli dopo- ogni possibile discorso.

Comunque, non è che in questo periodo abbiamo molti rapporti. Ci coccoliamo tantissimo e arriviamo fino al punto che porterebbe sicuramente a una sana e bella rotolata tra le lenzuola. E' stata una decisione presa di comune accordo.
Più o meno.
Non voglio che Minx si stanchi anche per questo. Prendere medicine la stanca, e a lavoro molte volte dice di sentirsi smorta, ma che comunque è felice di lavorare in un bel posto come la libreria.
Quindi, non voglio che si stressi a pensare che debba soddifarmi o che so io.
E lo dico, perché so benissimo che Minx crede che io abbia diritto a una sana scopata ogni volta che mi gira. Sia mai.
La mia vita di coppia puo' andare benissimo anche se non faccio sesso con la mia ragazza per qualche mese. Anche se dovesse essere un anno e passa. Quello che ci vuole.
Ovviamente, dovrò fare attenzione anche al periodo post-operazione, ma come ho detto non ho nessunissimo problema a farmi bastare qualche pomiciata, fantastica per essere precisi, e strusciata.

Ormai sono passati quasi cinque mesi da quando il trattamento è iniziato, e praticamente sugli otto/nove mesi da quando stiamo insieme. Tra una settimana ci sarà anche il matrimonio di Chris e Tom, che hanno dovuto far slittare per problemi a riunire tutti i parenti in una data che andasse bene a tutti. Casualmente, il giorno dopo coincide perfettamente con il nostro mesiversario.
Perfetto.
Voglio dire, perfetto per me. Minx sarà ancora ancora sicuramente euforica per l'atmosfera da matrimonio, e per il vestito da damigella che indosserà perché quando l'ha visto si è ammirata per mezz'ora nello specchio del negozio, mentre io continuavo a guardare l'orologio e Tom la riempiva di complimenti.
La mia intenzione è quella di prendere coraggio, e chiederle di sposarmi una volta finita l'operazione.

Il mio primo matrimonio si preannunciava un disastro ancora prima di cominciare, e fortunatamente non è mai stato celebrato.
Ho avuto paura dei lagami, non sapevo nemmeno quale fosse davvero la relazione con la mia ex giunto a questo punto.
Ma ora, riesco a capire che è questo il mio posto. Voglio stare con Minx, e cancellare qualsiasi cosa possa renderla triste.
Voglio darle la vita e tutte le cose belle che merita, perché è lei quella che mi completa e rende felice.
Con stupore, mi rendo conto che senza di lei non saprei più riprendermi.
Se non l'avessi al mio fianco, non sarei più in grado di innamorarmi di qualcuno.
Perché, alla fine, è stata Minx la prima ragazza di cui mi sono innamorato veramente.
Devo tenerla vicino a me.
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Non sono morta! XD

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