Capitolo 4: La fine del 1991, bilanci di vite e il 1992 il Tribute per Freddie...

Il 1991, è un anno anche di bilanci, dopo la morte di Freddie.

Il 25 marzo esce il nuovo singolo di Brian da solista, che lui stesso non voleva far pubblicare, ma durante una delle tante visite a casa, Jim Beach gliene parlò a Freddie, il quale gli disse di andarlo a pubblicare.

Brian acconsente e il singolo, è un successo.

Soprattutto i tre hanno bisogno di riflettere, si prendono una lunga vacanza.

Si apre il 1992, i Queen decidono di organizzare un tributo per Freddie.

Vi parteciperanno parecchi cantanti: da Zucchero, George Michael, Liza Minelli e molti altri allo stadium Wembley.

L'unico che pare non fosse molto contento di questa cosa pare che fosse John...

Una foto, di Roger che parla al pubblico dove dice, che si può ridere o piangere liberamente per Freddie e qui un' altra dove compare l'attrice Elisabeth Taylor.

“Sei sempre il solito gasato, Roger” sbuffò Brian, scuotendo la testa.

“Perché?”

“Cercavi di rubarci la scena” rispose John, con una risata.

Il batterista scosse la testa.

David Bowie che si inginocchia e comincia a pregare il padre nostro, riducendo in completo silenzio lo stadio.

“Non riuscivo a credere, che David riuscisse a fare una cosa del genere...!” esclamò Roger, sollevando entrambe le sopracciglia.

Axel Rose ed Elton John che cantano “One In a Milion” testo omofobico, in un momento imbarazzante.

“Poveretti, non riuscivano a cantare, soprattutto Axel era in imbarazzo completo”

Robert Plant che perde la battaglia contro Innuendo, non sembra molto felice...

“Povero, ma eravamo così tanto complicati da suonare?”

“Eravamo dei perfezionisti fino all'ossessione” rispose Brian.

“E voi due non facevate che litigare per giorno interi per una nota” rise l'ex bassista.

Geoge Michael che canta Somebody to love. Mitico.

“Ha una voce simile a quella di Freddie, ci sono rimasto di sasso”

“Incredibile, eh?”

Liza Minnelli presentata da un commosso Brian May, prima di cantare We are the Champions.

“Eh, il solito che cercava di non piangere?”

“Ma sta zitto, Roger” borbottò. Con un dito s'asciugò una lacrimuccia furtiva.

Altro momento d'imbarazzo mentre la Taylor pronuncia il suo discorso contro l'Adis.

“I soliti rompiscatole”

“Credo che comunque sia servito un pochino a lenire il dolore, ragazzi miei”

“Questo me lo disse anche il cantante dei Deff Leppard, Joe Elliot mi disse che era un degno commiato d'addio per Freddie, un qualcosa del genere non si sarebbe mai più visto” raccontò Brian

sospirando.

Roger alla fine del concerto, che grida al cielo, dopo la fine del concerto: “Buonanotte Freddie, ti amiamo!”.

“Credi che abbia sentito?” chiese Roger, senza staccare gli occhi dalla foto.

“Sì ha sentito, lo ha sentito benissimo, che gli hai detto addio” rispose John con un sorriso melanconico.

“Mi chiedo, stava per caso piangendo o sghignazzando, dicendo: “Ma guarda quei tre, allora sentono la mia mancanza”

“Chi lo sa, Brian e chi lo sa?”

La band non annunciò mai ufficialmente il scioglimento della band, anche se Freddie diceva sempre

che sarebbe non sarebbe stato facile, trovare un sostituto.

Ma i tre pensavano che fosse davvero finita, non volevano far finta di essere i Queen...anzi per loro era sbagliato.

Nel frattempo Brian pubblicò il singolo “Too much love to kill you” dal cd Back to the light, Roger

era andato alle Bermuda lasciando i Cross da parte, John andò in vacanza a Los Angeles, valutando l'idea di ritirarsi, dopo la nascita di Cameron.

I soldi raccolti, al Tribute Mercury andarono all'ospedale Mercury Phoenix Trust che contribuirono alla causa contro l'Aids, la gente fu più conscia del fatto di questa malattia e come proteggersi.

Capitolo 5: 1993-1994: Quando lentamente si riprende la strada

Dopo il 1993, il 94' apre nuove strade, per Brian e Roger, nel frattempo John si è ritirato.

Roger pubblica il singolo con i Cross, Nazis dall'album Happiness, di cui contiene la traccia, Old Friend, una dedica all'amico scomparso.

Roger ha sempre scordato il testo di We will rock you nei suoi tour da solista, e ci sono molte registrazioni, in particolare del 1994/1995 in cui d'impappina spesso durante questo pezzo, a volte improvvisando con dei "na na na" al posto del testo!

Nella primavera del 94' Roger e John si rincontrano per primi per sistemare i nastri con le ultime canzoni, lasciate da Freddie.

Per esempio, per Roger gli ci volle un paio di settimane per riuscire a superare l'impressione della voce disincarnata di Freddie, ma alla fine in qualche modo riuscì a superare la cosa.

Nel frattempo anche Brian voleva dare il suo contributo e pensando che i due stessero tutto sbagliato, sequestrò i nastri e ci si mise al lavoro.

Fu come ricostruire, un enorme puzzle dove tutti i pezzi andavano rifiniti e rimessi insieme, forse questo servì anche a lenire il dolore della sua perdita.

“Siamo arrivati ad un bel punto della nostra storia, gente”

Una foto mostra i tre intenti al lavoro. Mentre riascoltano i nastri, poi un'altra dove c'è Freddie al piano mentre canta, sembra scocciato.

“It's a beatiful day, se non sbaglio era dell'1980, a Monaco di Baviera...ricordo che Freddie aveva fumato troppe sigarette e allora aveva la voce roca”

Freddie, nel 1985, mentre canta Made in Heaven.

“Made in heaven, questa doveva essere la canzone iniziale di Mr Bad Guys, poi noi l'abbiamo ripescata”

“Te lo ricordi? Quando abbiamo visto il video, abbiamo pensato ma questo chi diavolo si crede di essere?” rise John.

“Lui si era ispirato all'Inferno di Dante Alighieri, della Divina Commedia”

“Le te me live...poi che c'è?”

“Mother Love...” rispose Brian.

“Ah, qui Freddie non riuscì mai fare il finale perché la broncopolmonite lo stava divorando, la registrammo insieme, due settimane prima della sua morte...”

“Hai voluto mettere, un pezzetto di Going Back, quella vecchia canzone dall'album di Larry Lurex,

poi un pezzetto dei cori di One Vision durante uno dei Wembley e il pianto di un bambino, come se lui avesse potuto tornare indietro...”

“My life has been saved, questa era tua vero John?

“Era dell'89, la inserimmo In the Miracle...”

In una foto foto, mentre Freddie balla. Gli abiti che indossa sono stati disegnati da Diana Moseley: giacca bianca tipo quella del Wembley, bretelle in un cui erano stati inseriti proiettili e pantaloni anche quelli bianchi.

“Perché Diana, ha voluto conciarlo stile “Romeo Armato”?”

“Fred era un gran romanticone, quindi ha voluto vestirsi in quel modo” spiego Brian.

In un'altra dove ci sono 300 ballerine che fanno la marcia, il nostro Freddie che balla in mezzo ad altre due, vestite in modo alquanto provocatorio...

“Ehm...Brian, Roger sta sbavando sulla foto...”

“Heaven for Eveyone, sono stato io...a scriverlo nel 1987, il solito genio”

“Certo...come no...”

“Roger sei davvero gasato, eh?” commentò John, battendogli una mano sulla spalla.

“Too much love to kill you...scritta da Brian, Frank Musker and Elizabeth Lamers”

“Mmm...la eseguimmo con Luciano Pavarotti nel 2003, con Pavarotti canta le parti secondo i versi in lingua italiana”

“Come al solito i problemi, il

“A Winter's Tale, è stata l'ultima canzone che ha composto, Freddie...”

“Qunado cantò It's a beatiful day? Quasi non riusciva più, ma è riuscito a farla lo stesso”

“Poi c'è “Yeah”

“Di quattro secondi, era un piccolo campione di “Action this Day”

“L'ultima traccia! Venne fuori dai toni bassi, un qualcosa di strano, abbiamo preso gli accordi di è It's a beatiful day, poi abbiamo messo altre piste strane, un misto...”

“C'è un ricordo, di questo...stavamo in sala registrazione a lavorare ad uno dei pezzi, e pioveva a dirotto. Qualcuno fece una battuta e Freddie si mise a ridere, la sua voce rimase impressa nel nastro insieme al tuono...”

“Quindi abbiamo voluto metterla, come omaggio a lui...” disse John, sorridendo.

“Sarà stato contento?”

“Penso di sì”

Però chissà, cosa avrebbe detto il Freddie ad un simile dono...