Don't know why.

di sheisvirgi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter one. ***
Capitolo 2: *** Chapter two. ***
Capitolo 3: *** Chapter three. ***
Capitolo 4: *** Chapter four. ***
Capitolo 5: *** Chapter five. ***
Capitolo 6: *** Chapter six. ***
Capitolo 7: *** Chapter seven. ***
Capitolo 8: *** Chapter eight. ***
Capitolo 9: *** Chapter nine. ***
Capitolo 10: *** Chapter ten. ***
Capitolo 11: *** Chapter eleven. ***
Capitolo 12: *** Capitolo twelve. ***
Capitolo 13: *** Chapter thirteen. ***
Capitolo 14: *** Chapter fourteen. ***
Capitolo 15: *** Chapter fifteen. ***
Capitolo 16: *** Chapter sixteen. ***
Capitolo 17: *** Chapter seventeen. ***
Capitolo 18: *** Chapter eighteen. ***
Capitolo 19: *** Chapter nineteen. ***
Capitolo 20: *** Chapter twenty. ***
Capitolo 21: *** Chapter twentyone. ***
Capitolo 22: *** Chapter twentytwo. ***



Capitolo 1
*** Chapter one. ***


DON'T KNOW WHY.
 

«Forse era destino che andasse così, però quel dolore non è ancora sparito. I suoi occhi, le sue labbra, le sue mani, il suo modo di essere mi facevano ancora quell'effetto, non so se hai presente... fare l'indifferente appena lo vedi nonostante il cuore sia a mille, nonostante si senta ancora la stessa emozione di una volta, ma una parte di me si rende conto che ora è tutto diverso, specialmente lui è diverso. Ma nonostante tutto ciò sono felice, felice perchè quello che si è rovinato è lui non io... io sono la stessa, forse più matura di prima, ora però mi sono resa conto che... preferisco andare avanti, magari salgo su un vagone del treno di qualcuno più maturo che sappia riconoscere quel che vuole, sì!»
 

 
Guardavo fuori dalla finestra, pioveva, era metà giugno ma dal tempo sembrava settembre. Il rumore della pioggia stava diventando fastidioso, quindi decisi di prendere il mio iPod dalla borsa, mi misi le cuffie e cliccai il tasto play senza neanche vedere cosa c'era in riproduzione. Stavo ascoltando "Everything" di Michael Bublé, ed eccomi qui: Victoria Smith, mora, occhi verde-acqua e sorriso smagliante, seduta in una sedia all'aeroporto di New York ad aspettare il volo per Londra.
Avevo fame, ero ferma in una sedia d'aspetto da circa un'ora, tirai fuori dalla borsa un muffin che mi ero presa un paio di ore prima da Starbucks e iniziai a mangiare, poi notai che una donna stava per dare un avviso all'autoparlante e mi tolsi immediatamente le cuffie...
«C'è un ritardo per il volo New York - Londra, l'aereo non partirà come previsto alle 19.20 ma alle 20.00 si prega di imbarcarsi per il volo New York - Londra tra circa 30 minuti.» disse la ragazza all'autoparlante.
«Si, ma che palle. Sono ore che aspetto e il volo è anche in ritardo, certo, andate tranquilli, tanto non ho problemi ad aspettare qui ancora mezz'ora, vaffanculo.» bisbigliai tra me e me.
Il ragazzo che era accanto a me, si voltò e mi sussurrò«Ahahah beh, se ti può consolare, non sei l'unica che sta aspettando questo volo da ore.» e mi accennò un sorriso comprensivo.
«Ah davvero? Beh, sì, forse questo è incoraggiante ahahah!» ricambiai il sorriso.
«Piacere Liam! Tu sei... ?» mi domandò divertito.
«Victoria, ma puoi chiamarmi Vicky» risposi sicura.
«Ok, Vicky... vai a Londra in vacanza?» mi domandò incuriosito.
«Mhmm, no, sbagliato. A dire il vero, sono stata due settimane in vacanza a New York per i miei diciotto anni e ora ritorno a Londra.» risposi guardandomi intorno.
«Ah, quindi sei anche tu una londinese...» aggiunse con un non so che di provocatorio.
«Si... speravi fossi Newyokese?» aggiunsi divertita.
«No, ero solo curioso!» affermò sincero.
«Quindi anche tu di Londra?» chiesi compiaciuta. Stava divertando divertente punzecchiarci a vicenda.
«Esatto! Io, insieme ai miei amici.» si voltò e di fianco a lui erano seduti altri quattro ragazzi che stavano parlando tra di loro.
«Ragazzi... vi presento Victoria! ... E' di Londra, come noi!» mi sentii otto occhi puntati addosso e non fu una bella sensazione.
«Davvero? Anche tu di Londra? Non ti ho mai vista in giro, strano.ro» disse un ragazzo con i ricci, facendo un'espressione divertita, poi continuò a fissarmi.
«Beh, Londra è una città grande.» affermai fredda.
«Piacere Harry!» e mi porse la mano con un sorriso.
Quei ragazzi mi ricordavano qualcosa, era come se avessi la sensazione di averli già visti da qualche parte...
«Victoria, ma chiamami Vicky!» precisai io, ricambiando il saluto.
Poi ebbi un'illuminazione, come un ricordo di chi fossero quei ragazzi.
«No, aspetta. Styles? Hai detto di chiamarti Harry, giusto? Harry Styles? Sì, sì, ora ricordo, la mia compagna di banco impazzisce per te, se non sbaglio.» dissi a fatica tra un pensiero e l'altro.
«Sì, sono io. Lui è Zayn, lui Niall e il ragazzo vicino a Niall è Louis. Liam l'hai già conosciuto a quanto pare, comunque siamo i One Direction!» affermò soddisfatto.
«One Direction! Sì, ora ho presente. Cosa ci facevate a New York? Un super mega tour dalle fans americane?» chiesi divertita.
«Più o meno, una cosa simile!» rispose accennando una risata Niall.
«E state ritornando a casa? Vi prendete già una pausa?» chiesi con un'espessione provocatoria.
«Si, non abbiamo organizzato tour estivi e quindi passeremo le vacanze a Londra.» mi rispose Harry fissandomi intensamente gli occhi.
«Vacanze? Dobbiamo scrivere tantissime canzoni, non la chiamerei "vacanza".» lo corresse Louis.
Stavo per ripondergli quando...
«Si prega di imbarcarsi per il volo New York - Londra delle 20.00, ripeto si prega di imbarcarsi per il volo New York - Londra delle 20.00»
«Che posto hai?» mi domandò Zayn.
Tirai fuori dalla borsa il mio biglietto e lessi il mio posto.
«Ho il posto: 4F ... voi?» dissi velocemente attendo una risposta.
«Perfetto noi abbiamo dal posto 4A al 4E, siamo vicini.» rispose Zayn con un sorriso a trentadue denti.
«Fantastico! Che aspettiamo a imbarcarci?» esclamai tutta sorridente.
«Dopo di lei, signorina!» aggiunse Zayn, provocandomi.
Risposi alla provocazione guardandolo negli occhi per poi sfoderare nel suo sorriso perfetto.
Potei giurare di aver sentito Harry tirargli un ceffone ma continuai ad avviarmi verso l'aereo soddisfatta.


NOTE:
E' la mia prima fan fiction sugli One Direction, ero ispirata quando ho scritto questo capitolo e ho deciso di postarlo! Ahahah spero vi piaccia :3 
Fatemelo sapere tramite una recensione (:

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Capitolo 2
*** Chapter two. ***


Entrata nell'aereo mi misi a cercare il mio posto, quando un secondo dopo sentii la mano di Zayn sul mio fianco... Mi stava facendo segno di girarmi e di sedermi perchè aveva già trovato i nostri posti. 
Io presi il posto laterale, quello vicino al finestrino, Zayn quello centrale mentre Harry si dovette accontentare dell'ultimo posto rimasto. Per quanto riguarda Liam, Niall e Louis, beh... loro si misero di fianco a noi, negli altri tre posti avanzati.
«Finalmente!» escamai.
«Sei contenta di tornare a Londra?» mi chiese Harry.
«Devo essere sincera? Mhm, no, non sono contenta, ma aspettare troppo in una sedia d'attesa tutto il giorno mi ha distrutto, sono giusto un po' stanca.» spiegai.
«Posso capire il tipo di sensazione, allora!» mi rassicurò sorridendomi.
Ricambiai il sorriso, tirai fuori dalla mia borsa il mio iPod ma lo risistemai al suo posto. Non volevo iniziare ad isolarmi come mio solito mettendomi le cuffie alle orecchie, quindi mi limitai a guardare fuori dal finestrino dell'aereo poi presa dalla noia più totale, iniziai a vedere cosa c'era di bello nei film che programmavano nelle mini-televisioni che erano a disposizione per ogni passeggero e notai che avevo davvero una bella indecisione di scelta.
«Io opterei per un film d'azione o thriller!» affermò Zayn sicuro.
«Sicuro? Stavo per puntare su un drammatico ahah!» ribattei io.
«Non mi sembra il caso» disse accennando una risata.
«Beh, allora vada per un film d'azione, ma ti ricordo che ci aspettano ben 6/7 ore di viaggio e credo che ci potremmo anche permettere sia un film d'azione che un film drammatico!» gli risposi divertita.
«Un giusto compromesso! Ok, io scelgo il film d'azione, tu quello drammatico e il tempo che ci avanza lo useremo per conoscerci meglio... Ci stai?» disse Zayn guardandomi tutto sorridente.
«Ci sto!» risposi sicura.
«Bene, bene. Allora io scelgo... mhhm, fammi pensare... "Source Code"!?» disse guardandomi come se volesse un segno di approvazione.
«Source Code? Waaa, con Jake Gyllenhaal! Non potevi scegliere film migliore, Jake è il mio attore preferito!» dichiarai facendolo divertire.
«Devo essere geloso?» domandò con un'espressione maliziosa.
«Direi proprio di sì, quando si tratta di un attore eccezionale e un figo della madonna come Jake, bisogna proprio essere gelosi.» dissi ridacchiando.
«Qualcosa mi dice che è meglio cambiare film ahaha!» propose.
«Neanche per sogno, caro Zayn. Source Code hai voluto e Source Code guardiamo. Io penso di scegliere "Come Acqua per gli Elefanti" è carino, poi c'è Reese Witherspoon che è molto carina come attrice.» dissi convincente.
«Ok, vada per questi due film!» esclamò indicando i due mini-televisori.
«Ora prepariamoci al decollo.» aggiunse.
«Ehi, voi due, volete una Air Vigorsol, per il decollo?» ci chiese Harry.
«Certo, sono le mie preferite!» risposi contenta come una bambina quando da piccola riceve per regalo una Barbie ahahah.
Dopo che Harry ci diede le Vigorsol, io e Zayn passammo circa 4 ore e 30 minuti tra i film che avevamo stabilito di vedere; durante il decollo Zayn mi aveva vista un po' tesa e prese l'iniziativa di tenermi la mano, giusto per tranquillizzarmi. Sinceramente apprezzai molto questo suo gesto, mi piacque il fatto di sentirmi protetta e che lui in una qualche maniera si fosse interessato al mio umore o al come io mi sentissi.
Improvvisamente Zayn spezzò il silenzio «Dobbiamo conoscerci meglio e cominceremo ora!»
Guardandolo con un punto interrogativo disegnato negli occhi risposi tranquilla «Ok, ci sto!»
«Inizio io.» riprese Zayn «Attore preferito?»
«Non è giusto, sei avantaggiato, tu questo lo sai già: Jake Gyllenhaal.» sorrisi.
«Megan Fox.» disse ridendo.
«Addirittura? ahah canzone preferita?» chiesi io.
«Your Song.» mi disse.
«Lost e Me and Mrs. Jones di Michael Bublé.» dissi guardandolo per un secondo.
«Ti piace Michael Bublé? Sei da sposare, ragazza.» disse scherzosamente sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Il gioco andò avanti con altre mille domande, tra una risata e l'altra.
Dopo tante ore di viaggio, finalmente l'aereo atterrò e mi ritrovai a Londra, la città che avevo lasciato per ben due settimane.
«Eccoci arrivati!» esclamarono dal nulla Niall e Louis.
«Stai con noi stasera?» mi chiese Liam davanti a tutti.
«Considerando che in programma non ho niente di meglio da fare e non ho la minima intenzione di stare tutta la serata rinchiusa in casa a raccontare ai miei genitori ogni particolare della vacanza... Mhhm, sì, sto con voi stasera!» precisai io mordendomi il labbro.
«Alle otto a casa nostra.» disse Niall sicuro.
«Prima cosa: wow, avete una casa dove state tutti e cinque? Seconda cosa: non ho idea di dove sia casa vostra.» risposi un po' scocciata.
«No, infatti, non ti devi preoccupare. Abbiamo trovato questa sistemazione così stiamo tutti insieme, la casa è grande quindi c'è posto anche per un'ospite, in questo caso tu...» mi spiegò Louis che non riuscì a terminare la frase interrotto da Harry.
«Per quanto riguarda il "dove sia casa nostra" ti passo a prendere io dieci minuti prima delle otto, tu dimmi l'indirizzo e non c'è problema!» continuò Harry.
«Beh, non so che dire. Grazie ragazzi, davvero! L'indirizzo te lo scrivo sul braccio, aspetta che tiro fuori una biro dalla borsa...» dissi io alla ricerca di una penna funzionante.
Quando trovai la biro, scrissi a Harry il mio indirizzo e salutai i ragazzi.
In ogni caso, mi portavo dietro un presentimento da quelle prime ore passate con quei nuovi ragazzi appena conosciuti... Ci sarebbe stato un nuovo inizio!

NOTE:
woow! ahahah mi fa piacere che vi sia piaciuto il primo capitolo... mi ha fatto molto piacere ♥ grazie di cuore! inoltre è già seguita da 10 persone ed è tra i preferiti di 2 persone :) fatemi felice continuando a lasciare qualche recensione *lancia carote* :3

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Capitolo 3
*** Chapter three. ***


Guardai fuori dalla finestra, sognando ad occhi aperti come sempre. Avevo lasciato New York da poche ore, iniziavo già a sentirne la mancanza ed ero triste.
Decisi di scendere giù in salotto a vedere un po’ di tv.
Mi soffermai per un paio di secondi davanti allo specchio vicino alle scale, guardando il mio riflesso nello specchio e improvvisamente distolsi lo sguardo e mi sedetti sul divano, accesi il televisore, ma come al solito non c'era niente di interessante. Lasciai la tv accesa su Mtv e intando andai in cucina a prepararmi qualcosa da mangiare.
Come al solito ero da sola a casa, i miei genitori erano al lavoro, ma non dovevano tardare molto, in fondo ero appena arrivata da New York, non mi vedevano da due settimane e la mia mancanza forse si era un po' sentita.
Addentai il mio panino alla nutella, andai in salotto e mi sdraiai sul divano, stetti a pensare... insomma li conoscevo da poco e forse accettare di andare a casa loro era stata una scelta un po' troppo affrettata, ma erano cantanti, per di più famosi, non potevano farmi niente di male, anzi erano tipi simpatici e di buona compagnia.
Diedi un ultimo morso al mio panino e la canzone che proveniva dalla tv mi fece ritornare nel Pianeta Terra, abbandonai il mio Pianeta dei sogni e rimasi incantata davanti alla televisione. 
Cinque ragazzi stavano cantando una canzone... Quei cinque ragazzi che io avevo conosciuto poche ore fa... Cinque ragazzi maledettamente bravi e sì, anche belli...
Finita la canzone apparve "What Makes You Beautiful - One Direction".
Senza essermene accorta mi ritrovai il viso rigato di lacrime. 
La canzone era divina, me ne innamorai subito! Finito il video, spensi subito la tv e andai di corsa sul mio pc portatile, il tempo di caricarsi e accesi internet, andai su google e cercai "One Direction", il motore di ricerca mi diede parecchi siti su di loro, andai su wikipedia e lessi la loro storia... e scoprii tante nuove cose su di loro.
Lessi ogni singolo articolo che riguardasse loro e la loro vita, fino a quando non seppi tutto su di loro. Forse non era corretto da parte mia informarmi su ciò che li riguardava in quella maniera, insomma loro non sapevano quasi niente di me, io invece avevo una gran quantità di informazioni su di loro.
Il cellulare iniziò a vibrare, guardai lo schermo del mio BlackBerry: era Megan!
«Ssssssalve!» gridai io.
«Salve anche a lei. Mi raccomando non chiamare la tua migliore amica per dirle che sei atterrata sana e salva.» disse ironica.
«Ahahah scusa, ma tra una cosa e un'altra mi sei passata di mente.» le risposi sincera.
«Sai che dovrai farti perdonare per questo?» 
«Beh, lo avevo intuito.»
«Allora come è andata? Novità?» chiese curiosa.
«Non ci crederai mai... ho conosciuto gli One Direction e stasera vado a casa loro.» strillai eccitata.
«Chi? Hai conosciuto chi...?» 
«One Direction... conosci?» chiesi incredula.
«One Direction? C'è tu vai a casa di un tipo che si chiama così? Ma ti sei fumata... un nome normale, no? Chennesò Will, Jamie...» 
«Ferma, ferma, ferma. Meg, non hai capito. Presente Jennifer? La mia compagna di banco? Quella che sbava dietro a cinque ragazzi che sono una band?»
«Yes, povera sfigata ahahaha è davvero convinta che...»
Interruppi Megan, prima che potesse dire altro.
«Si, ok, non mi interessa. Il punto è che quel gruppo, la band dietro la quale muore Jennifer, si chiamano One Direction!»
«No, momento momento momento... Fammi capire. Vai a casa dei ONE DIRECTION? Waaaa, ma sei una grande! Oddio, non ho la più pallida idea di chi siano questi qua, ma l'idea che tu li abbia conosciuti, che siano famosi e che bho, vabbè, sei mitica ahahahah!»
«Vuoi venire con me?» le chiesi cercando di essere convincente.
«Oh, Vicky, stasera non posso, ma tanto ci uscirai un'altra volta, quindi vada per la prossima volta. Mi raccomando fai colpo e non rubarmi il più figo, perchè adesso mi informo su 'sti qua e poi ti faccio sapere.»
«Ahahah tardiiii... il più figo lo prendo io! Poi è questione di pareri, magari a te piace un tipo che a me non piace. Comunque sì, sono carini tutti e cinque, quindi sarà una scelta complicata.» risposi divertita.
«Bene, bene. La mia migliore amica a casa di 'sti qua. Ah, un'altra cosa, mettiti uno dei mille vestiti che abbiamo comprato un mese fa quando abbiamo fatto shopping da Abercrombie e Hollister, mettiti il reggiseno di Victoria's Secret, poi cioè ti chiami Victoria, quindi mi pare ovvio ahaha! Quanto sono simpatica?» disse accennando una risata.
«Smettila di fare la simpaticona, cara la mia Megan. Al vestito non ci ho ancora pensato, quindi adesso mi faccio una doccia e ci penso. Ci sentiamo più tardi o domani. Un bacio.» 
«Ciao Vicky, un bacione anche a te!» rispose Meg.
Chiusi la chiamata, mi infilai sotto la doccia, mi lavai corpo e capelli ma li lasciai bagnati, era caldo, li feci asciugare da soli, nel frattempo stetti in casa a sistemare la mia valigia.
Intanto durante il pomeriggio, i miei genitori arrivarono a casa, li salutai con un enorme abbraccio, in fondo mi erano mancati due quei rompi scatole.
«Amore, come è andata? Il volo? Non è caduto l'aereo, vero?» mi chiese mamma.
«Si, mamma, il viaggio è andato bene…No, non è caduto l’aereo»
Roteai gli occhi: mia mamma e la sua paura del volo…il fatto che ne avessi appena preso uno per New York la rendeva ancora più apprensiva di quanto era solitamente.
«Stavo scherzando, cara.» ironizzò.
«Certo, lo so! Se no non mi staresti parlando.»
Alzai ancora gli occhi al cielo: mia madre e il suo stramaledetto senso dell’umorismo.
Dopo aver aggiornato entrambi i miei genitori, su come avevo passato la vacanza e sul fatto di aver conosciuto dei "tipi famosi" finalmente mi diressi verso la mia camera per decidere come sistemarmi.
I capelli si erano asciugati, ed erano diventati un riccio voluminoso, ora dovevo solo scegliere gli abiti adatti a quel tipo di serata e magari avrei potuto portare qualche porcheria da smangiucchiare, volevo essere carina. Quindi con estrema calma, iniziai a prepararmi.
Si prospettava una bella serata estiva!

NOTE:
Yuuuuuhùùù, ce l'ho fatta! in ogni caso grazie per tutte le recensione belle che mi avete fatto, mi hanno fatto piacere *w*
spero che vi sia piaciuto il capitolo in ogni caso. 
Scrivetemi quello che ne pensate perchè lo voglio sapere è_é
se non lasciate una recensione molto bella a questo capitolo allora siete OUT uù 
scherzo (:
oggi vi tiro un pò di gelato per addolcirvi l'umore *tira*

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Capitolo 4
*** Chapter four. ***


«Vickyyy! Hanno suonato il campanello, credo sia per te!» urlò mia mamma,
«Sì, un attimo, arrivo sono pronta.» urlai svelta, sistemandomi per l'ultima volta e prendendo le ultime cose.
Corsi alla porta, l'aprì e mi ritrovai faccia a faccia con Harry.
«Buonasera! Sei bellissima.» disse sicuro.
«Con me non attacca, quindi finiscila di dire cazzate.» risposi facendogli una linguaccia.
«Comunque ciao, eh.» disse abbracciandomi.
Ricambiai l'abbraccio ma mi staccai praticamente subito, in fondo lo conoscevo da poco, ma era solo un abbraccio insignificante.
Aprì di nuovo la porta alle mie spalle e urlai:
«Mamma, papà... torno stasera, faccio tardi. Non aspettatemi, ciao.»
Chiusi la porta e sorrisi a Harry.
«Direi che sono pronta, andiamo?» chiesi.
«Certo, ti accompagno alla macchina.»
Mi aprì lo sportello per farmi entrare. Durante il tragitto da casa mia a casa sua ascoltammo la radio e lui mi raccontò un po' la sua nuova vita da star, come era cambiato il suo stile di vita in così poco tempo.
Quindici minuti dopo mi ritrovai nella casa dei One Direction.
Appena Harry aprì la porta mi ritrovai nel caos più totale.
Louis si mangiava una carota tranquillo, come se fosse la cosa più normale del mondo, Niall stava rincorrendo Liam per tutta la casa per un motivo a me sconosciuto e Zayn si stava guardando allo specchio compiaciuto.
«Salve famigliaaaa!» urlò Harry.
Nessuno calcolò Harry, tutti avevano gli occhi puntati su di me.
«Vickyyy!» esclamarono in coro sorridendo e venendomi incontro.
Ognuno di loro mi abbracciò, io non me lo aspettavo quindi ricambiai l'abbraccio un po' intimidita, mi sorprendeva il fatto che fossero così aperti e spontanei con una ragazza che alla fine era solo un'estranea, ovvero io, Victoria.
«Vuoi una carota?» mi propose Louis sorridente.
«Mhm, no, grazie ahahah!» risposi divertita.
«Abbiamo deciso di vedere un film, tanto abbiamo una sala apposta per vedere i film con un mega schermo e poltrone comode. Ti va?» propose Niall.
«Certo, ottima scelta!» risposi convinta.
«Ah, dimenticavo... ho portato queste da smangiucchiare.» dissi indicando un mega pacchetto di liquirizie Haribo che avevo appena tirato fuori dalla mia borsa.
Harry sgranò gli occhi e fece un sorriso smagliante.
Mi venne incontro e mi stritolò in un abbraccio. Io non avevo capito il perchè della sua reazione.
«Sei da sposare!» disse con gli occhi che gli brillavano.
Io ancora non capivo...
«Impazzisce per le Haribo e questo spiega il motivo della sua reazione esagerata.» mi spiegò Liam.
Tra tutte le notizie che avevo letto su Internet, giuro, non avevo letto che a Harry piacessero le Haribo, avevo semplicemente deciso di portarle perchè piacevano tanto anche a me.
«Stai esagerando, Harry. Sono solo liquirizie.» disse Louis a Harry.
«Parla quello che si mangia carote ogni ora.» ribattè Harry.
«Okaaaaay! Guardiamo il film che è meglio.» conclusi io.
Non mi ero accorta che Zayn non la smetteva di togliermi gli occhi di dosso.
Quando tutti gli altri si stavano dirigendo verso la "sala cinema in casa" Zayn si avvicinò a me.
«Sei davvero stupenda, stasera!» mi sussurò.
«Non è vero Malik, ma grazie.» risposi diventando bordò in faccia ed abbassando lo sguardo.
«Sì che è vero, sei splendida! ... e non mi contraddire.» disse tirandomi su il viso con due dita.
In quel momento i nostri occhi si incrociarono e il mio corpo era come se stesse per prendere fuoco.
«Zaaaayn!» urlò Niall dalla sala.
«Vieni andiamo di là.» mi disse Zayn, porgendomi la mano.
Stemmo tutta la serata in sala a vedere telefilm e film vari a mangiare Haribo e carote fino alla nausea; io capitai in una poltrona dove alla mia sinistra c'era Zayn mentre alla mia destra c'era Harry.
Verso fine serata, mi arrivò un messaggio, quindi decisi di andare in un'altra stanza per vedere chi fosse.
«Ragazzi, vado in cucina a vedere se ci sono dei pop-corn, sto mangiando delle gran liquirizie, ho voglia di pop-corn ahah.» accennai sorridente.
Era Megan...
"Minchia, minchia, minchiaaaa! Jennifer poteva dircelo prima che quei cinque sono dei figoni della madonna, dio santo. Ho la bava che arriva sotto terra. Cazzo, io voglio Niall, no aspetta Louis, oddio no, io me li voglio fare tutti ahahaha no, dai, credo che quello che mi abbia colpito di più sia Niall, quindi vada per Niall. Fammeli conoscere al più presto. Much Love."
Stavo per risponderle, quando vidi un’ombra venire verso di me, credevo fosse Zayn, invece era Harry.
«Hei, mangia pop-corn, che combini?» mi chiese.
«Stavo, stavo... cercando di capire dove fossero i pop-corn.» dissi cercando di essere convincente.
«Posso farti una domanda?» 
«Certo, dimmi pure…» risposi.
«Ma... ti piace Zayn
Non mi aspettai quella domanda, non sapevo neanche cosa rispondere, perché non lo sapevo neanche io.
«Perché vuoi saperlo?»
«Non rispondermi con un’altra domanda…»
Ci fissammo per qualche minuto, in assoluto silenzio. Io mi guardavo le scarpe e lui fissava me con le braccia conserte.
«No… siamo solo amici, credo.»
Lui sembrò sollevato, lo vidi venire verso di me, mi prese la faccia tra le sue mani e mi baciò. Successe tutto così molto velocemente che non ebbi neanche il tempo di chiudere gli occhi, li avevo sbarrati; il mio impulso mi diceva di staccarmi dalla bocca di Harry, ma ero come paralizzata, senza nessuna forza.
Harry mi aveva attratto da subito, forse era per quello che non riuscivo a staccarmi da lui, poi baciava davvero bene.
Mi sentivo osservata, infatti vidi qualcuno scappare, ma non riconobbi chi fosse; ad un tratto ci staccammo, io rimasi immobile a guardarlo.
«Cosa significa questo bacio?»
«Che vorrei uscire con te…»
Non riuscivo a dirgli niente, sembrava che avessi perso l’uso della parola, si avvicinò ancora a me e mi ribaciò, questa volta a stampo.
«Ora vado di là, bella… i pop-corn sono nella credenza» disse strizzandomi l'occhio.
Se ne andò correndo.
Rimasi ferma un paio di minuti come paralizzata, con lo sguardo nel vuoto, indecisa sul come mi sarei dovuta comportare con Harry e con Zayn.
Poi aprì la credenza, presi i pop-corn e andai dai ragazzi.
«Zayn? Dov'è finito?» chiese Harry.
«Bho, l'ho visto correre dalla cucina ci ha urlato "Vado in camera mia, non disturbatemi" e questo è quanto. Non l'avete visto prima in cucina?» ci spiegò Niall.
«No... non mi sembra.» rispose confuso Harry.
Calò il silenzio, non pensavo fosse Zayn l'ombra di pochi minuti fa che era scappata di corsa, mentre Harry mi stava baciando. Cazzo, non può essere.
«Vado a parlare con Zayn.» disse sicuro Harry.
«E' meglio che vada.» dissi fredda.
«No, aspetta, ti accompagno io a casa, prendo le chiavi della macchina un'attimo.» mi disse Liam.
«Ah, okay. Grazie Liam.» risposi.
Uscì da quella casa confusa e anche quando arrivai a casa, nella mia camera non smisi di pensare a ciò che mi era appena accaduto. Non è che può baciarmi tranquillamente, di punto in bianco e scombussolarmi la vita!

NOTE:
Grazie per le recensioni e per i complimenti (:
Devo dire che non so ancora come andrà a finire questa storia, ma ho già in mente come voglio svilupparla !
Dìn Dòn, arrivederci (: 
Spero vi sia piaciuto il capitolo, recensite e ditemi quello che ne pensate! 
sono avanzate un po' di Haribo quindi ve ne offro un pochino *lancia*

se recensite vi amo. lol

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Capitolo 5
*** Chapter five. ***


Ero nel pieno del sonno quando il telefono iniziò a suonare. Non avevo chiuso occhio quella notte e solo alle 5 del mattino ero riuscita ad addormentarmi.
Vidi un nuovo messaggio nel mio telefono: era Megan che mi diceva che sarebbe venuta da me nell'arco di mezz'ora. Come sempre ero a casa da sola, i miei erano al lavoro. 
Scesi in cucina come uno zombie per prepararmi una bella tazza di caffè nero bollente: questo era tutto ciò che mi serviva per iniziare bene la giornata.
Rimasi così in cucina, osservando la mia tazza di caffè fumante.
Speravo che quella quiete durasse molto a lungo, quando il campanello suonò: era Meg.
«Ma ciao migliore amica che ha conosciuto cinque fighi!» urlò Megan stritolandomi in un abbraccio.
«Hey ciao Meg! Anche io sono felice di vederti...» ironizzai io.
«Allora? Voglio sapere tutti i dettagli non tralasciare niente!» disse.
«Harry, il ricciolino, mi ha baciata…»
«Harry… che cosa?» disse urlando come una gallina.
«Shhh! Hai capito benissimo…»
«Oddio! E adesso?»
«Non lo so…! Sono confusa cavolo! Non è che può venirmi a baciare così, improvvisamente come niente fosse e scombussolarmi la vita!»
Megan mi guardò stupita.
«Ma non mi avevi detto che ti ispirava anche un altro tipo...Zayn. E con Zayn? Come la metti?»
«Con Zayn niente, siamo…»
«…solo amici!» aggiunse Meg scocciata.
Mi fermai di colpo.
«Come?»
«Hai capito! Oh avanti Vicky! Non dire cavolate! Si vede che ti piace Zayn, non puoi negarlo! Ti brillano gli occhi quando parli di lui. La verità è che…»
«...la verità è che lui mi considera solo un’amica!»
«Ma che ne sai?»
I miei occhi si stavano riempiendo di lacrime, ma cercai di trattenermi.
«E' una mia sensazione.»
Megan sbuffò, stava per parlami ma io la interruppi.
«Scusami, non mi sento molto bene… Questa storia mi ha completamente scombussolato.» 
Con le lacrime sull’orlo degli occhi, Megan mi abbracciò e mi consolò come fanno le mamme con le bambine piccole quando hanno bisogno di sentirsi protette. Feci sprofondare la mia faccia nella sua spalla.
Iniziai a piangere silenziosamente, ero confusa, molto confusa.
Da quando avevo incontrato Zayn, dal primo istante che i nostri occhi si erano incrociati, provavo qualcosa, qualcosa che avevo sempre tenuto nascosto a me e agli altri.
La cosa era più grave di quanto pensassi, mi ero presa una cotta per un cantante; e uno dei membri della sua stessa band mi aveva appena baciata. Un membro molto attraente per il quale, in realtà, non provavo niente.
Io non ero mai stata una ragazza molto aperta con le persone, a parte con quelle di cui mi fidavo ciecamente e che conoscevo da una vita.
Perché con lui mi ero aperta così facilmente? Perché? Perchè in aereo ero riuscita a scherzare con lui con tanta facilità? Che cosa aveva lui di tanto speciale? Lo conoscevo da poco, non mi era mai capitato di raccontare liberamente i fatti miei ad una persona appena conosciuta, perché con lui ci ero riuscita?
Tutte quelle domande mi rimbombarono nella testa fino a farmi scoppiare le tempie.
Finalmente cominciavo a sentirmi meglio.
«L’ho sempre detto che sei la migliore amica del mondo!» le dissi.
«Oh andiamo, tu hai fatto lo stesso con me, quando non riuscivo ad uscire da quella storia, quella complicata storia con Richard.» disse Megan con sguardo comprensivo.
«Eri davvero distrutta, quel ragazzo ti ha fatto soffrire tanto.»
«E adesso finiscila di piangere e vai a fare la troia con Malik ahahah!» disse Meg per farmi fare una bella risata.
«Che cazzo dici? Cogliona ahaha!» dissi fulminandola.
«Dico la verità, razza di beduina. Cioè vuoi continuare a piangerti addosso o preferisci cercare di rimediare qualcosa con Zayn?» disse come se la risposta fosse già ovvia.
«Mhm, ci devo pensare? ahaha» dissi facendo la finta insicura.
«Beh, io direi che un figo della madonna così è meglio non lasciarselo scappare.»
«Povero, chissà come starà soffrendo ora...» dissi dispiaciuta.
«Perchè dovrebbe stare male? Lui non sa niente del bacio. Almeno che quel furbo di Harry non abbia fatto il figo vantandosi di averti baciata, cosa molto probabile quindi...» 
Non fece in tempo a concludere la frase che aggiunsi...
«Sì, lo so. Sono nella merda. Per il semplice motivo che mentre Harry mi baciava, ho visto un'ombra in cucina, ed era Zayn. Ha visto tutto, è corso in camera sua e si è chiuso lì, poi Harry è andato da lui a parlargli ma non so come si sia conclusa la situazione.»
«Cazzo dici? Porca puttana, ma siete due coglioni, oh. La porta non l'ha chiusa nessuno dei due?»
«Ma ti pare? Non pensavo che mi baciasse...»
«Vabbè, oh. Ormai è successo quindi non ti resta che vederti con Zayn e dirgli come una emerita cretina "ho fatto una cazzata mi piaci tu" oppure... oppure, potresti fare la troia, gli salti addosso e fidati, non penso ci sia bisogno di altre parole, capirà da solo, ohh yesss.» disse strizzandomi l'occhio.
«Io dico che tu non sei normale. Direi che parlarli potrebbe bastare.» dissi sicura.
«Ora preparati che ti porto a fare un giro e intanto passiamo da Starbucks.» mi propose Meg.
«Affare fatto!» dissi felice.
 
Intanto la sera prima a casa dei One Direction...
 
Toc Toc.
«Ehi, posso entrare?» chiese Harry.
«Vai via, non rompermi il cazzo.» rispose freddo Zayn.
«Oh, andiamo Zayn, fammi entrare ti devo parlare.»
Zayn si affacciò alla porta, appoggiandosi sul ciglio, lasciando Harry lì fuori.
«Oh, certo. Ti dovrei far entrare perchè mi devi parlare. Per dirmi cosa? Com'è stato bello baciare Vicky? Che sei un figo perchè fai il puttaniere con le ragazze? Oh beh, se è per questo bravo, ti faccio i miei complimenti Styles, farai strada nella vita.» aggiunse Zayn.
E proprio mentre Malik stava per chiudere la porta, Harry la bloccò con la mano e riuscì ad entrare nella stanza di Zayn.
«Esci immediatamente da questa stanza.» urlò.
«Zayn, Zayn, aspetta fammi spiegare. Ok, lo so faccio schifo, sono una merda, ma siamo migliori amici, mi hai sempre detto chi ti piaceva, non mi hai mai nascosto nulla e io ho dato per scontato che Vicky non ti interessasse, ma a quanto pare, vista la tua reazione, quella ragazza ti piace e anche parecchio quindi non so che dirti, a parte chiederti scusa, davvero. Sarò stato anche un amico del cazzo, ma non l'ho fatto di apposta, semplicemente mi sentivo attratto e l'ho baciata, non ho pensato al fatto che potesse piacere a te.» spiegò Harry con gli occhi lucidi.
«Non mi piace quella ragazza.» rispose acido.
«Io dico che quella ragazza ti ha fatto perdere la testa, non hai mai fatto una scenata così per nessuna ragazza.» disse Harry sedendosi nel letto.
«Ok, lo ametto. Mi piace Vicky, ma anche tu cazzo, che bisogno avevi di baciarla subito?» aggiunse scocciato.
«Lo sai come sono, dopo aver chiuso con Elizabeth che forse è stata l'unica ragazza con la quale ho avuto una storia vera, sempre che quello che c'è stato tra noi si possa definire "una storia", non riesco ad avere niente di serio con le ragazze o almeno non voglio avere niente di serio e inzio a fare il puttaniere, mi capisci no... So che non è un comportamente corretto, ma non mi sento pronto per un'altra storia, non voglio dire che Vicky sia stata la solita botta e via, semplicemente mi andava di baciarla e l'ho baciata, ma tranquillo d'ora in poi la tratterò d'amica anzi, adesso intendo dirle subito che è stato un malinteso.» cercò di giustificarsi.
«Si, certo, un malinteso. L'hai illusa. Lo sai come sono le ragazze... Ora sarà a casa sua a farsi mille complessi mentali sul perchè l'hai baciata e sul cosa possa significare quel bacio e bla bla bla» disse Zayn cercando di arrendersi.
«Adesso tu non fai il coglione che se ne sta in disparte, chiarisco con lei, le spiego tutto e tu le fai capire ciò che provi e dal di lì sarà tuuuuuutto in discesa.» consigliò Harry da buon amico.
«Dai, domani andiamo a fare un giro così ti distrai un attimo e poi pensiamo bene a come risolvere la situazione.» propose Harry.


NOTE:
In questo capitolo non sono successi tanti scoop, ma dovevo scriverlo per farvi capire i chiarimenti vari e cosa pensavano i protagonisti u.u
Spero che questo capitolo non vi abbia deluse (: piccola domanda: secondo Harry ha reagito in modo giusto dicendo quelle cose a Zayn... e Vicky ha fatto bene a sfogarsi con Megan? ahahah bho, fatemelo sapere nei commenti :3
Bene, ringrazio le fanciulle che commentano ma che soprattutto seguono questa storia con tanta passione!
Vi mando duemilabaci (ahah ma cosa vi importa? pfff) e un sacco di caramelle dolciuose (ditelo che avete letto solo per prenderle, eeeh! eddai, non mi offendo)

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Capitolo 6
*** Chapter six. ***


Infilai un paio di shorts stracciati e una maglietta ed uscii di casa, sperando di trascorrere una giornata rilassante distraendomi dai mille pensieri che mi giravano per la testa.
Entrai insieme a Megan da Starbucks, solitamente io e lei prendavamo il nostro solito frappuccino insieme ad un muffin passando un paio d'ore a chiacchierare tranquille.
E proprio mentre mi ero distratta quasi completamente da ciò che mi era successo ieri sera, sentii una voce che mi sembrava di conoscere, mi girai e vidi Harry al bancone ad ordinare qualcosa da mangiare.
"E ti pareva..." pensai. 
Mi guardai in giro un po’ spaesata, poi… mi vidi davanti Harry.
«Harry… mi hai fatto spaventare!» 
«Scusa, non era mia intenzione… Senti, potrei parlarti?» mi chiese.
«Sì, da soli?»
«Ah, scusa, non mi sono presentato... Harry, Harry Styles.» disse Harry a Meg porgendole la mano.
«Lo so, so chi sei. Io sono Megan, ma puoi chiamarmi Meg.» disse accennando un sorriso.
Lui mi prese per mano, per farmi allontanare da Megan, ci ritrovammo in piedi vicino al bancone.
Tutto ad un tratto piombò il silenzio, lui mi fissava ed io guardavo per terra, sul ciglio della porta d’ingresso.
«Volevi dirmi qualcosa?» chiesi perplessa.
La sua faccia si illuminò.
«Sì, ascolta... ti vorrei parlare di quello che è successo prima, la faccenda del bacio…»
Mi fermai e lo guardai.
«Mi hai mentito vero?» mi chiese Harry.
«A che ti riferisci?»
«Alla domanda se ti piace Zayn...»
I miei occhi iniziarono a guardare in giro, cercando di non fissare Harry negli occhi.
«Ah…»
«Ti piace vero? Perché non me lo hai detto prima?»
«E tu come fai a saperlo?»
«Bhè, bastava vedere la tua espressione dopo il bacio!»
Ridacchiai.
«Ti prego, non dire niente a Zayn!»
«Ma perché?» chiese stupito.
«Come perché? Perché lo conosco appena! È solo uno stupidissimo errore, non dovevo prendermi una cotta per lui…»
Mi guardò comprensivo.
«L’amore non si può programmare, io lo so bene! Non c’è niente di male ad essere innamorati…»
Mi pizzicò la guancia.
«Poi ormai penso sia troppo tardi, ci ha visto in cucina. Sa quello che è successo.»
Lo guardai con gli occhi lucidi.
«Quindi era lui... come l'ha presa?» 
«Mhm, di sicuro non bene... Comunque dovresti dirglielo...» aggiunse sicuro.
«Cosa?»
«Che ti piace.» disse con un sorriso.
«Ma sei pazzo?»
«Scusa magari gli piaci! Che ne sai?»
«Preferisco di no…»
Mi fissò stranamente.
«Cioè tu vorresti vivere nel dubbio per sempre?»
Deglutii.
«Magari poi gli piaci e tu non lo sai… perdi solo del tempo!»
Quanto aveva ragione! Io ero così, preferivo non dire niente e vivere nel dubbio piuttosto che dirglielo direttamente.
«Sì ma se nel caso io non dovessi piacergli, mi renderei ridicola!»
Harry sbuffò.
«Ma quanti complessi ti fai? Se ti dovesse dire che non gli piaci ti metti il cuore in pace…»
Ridacchiò, io sorrisi.
«Non sono il suo tipo di ragazza…»
«Ma smettila! Ti ricordo che io sono il suo migliore amico e lo so che tipo di ragazze frequenta…»
«Già, non ragazze come me!»
Alzò gli occhi al cielo.
«La smetti di sminuirti così?»
«Harry sveglia! Ti ricordo che ha 58295639 fan fighe che gli sbavano dietro!»
Fece una smorfia.
«Sei una testina di cavolo lo sai? Anzi d’ora in poi ti chiamerò testina!»
«E io mostro!»
«Perché?»
«Perchè lo sei!»
Iniziammo a ridere.
Non ce la facevamo più, io avevo le lacrime agli occhi e Harry era piegato in due dalle risate, ad un tratto piombò lì davanti Zayn, io diventai seria tutto di un colpo, aveva l’aria arrabbiata
«Disturbo?» disse in tono alquanto acido, io deglutii.
«No…» rispose Harry.
«Hazza, posso parlarti?»
Non mi aveva neanche calcolata.
«Certo dimmi…»
«In privato…!» aggiunse Zayn come se fosse ovvio.
Detto questo Zayn lo prese per il braccio e lo tirò il più lontano possibile da me, in modo che io non potessi sentirli parlare, o meglio, urlare.
Zayn aveva incominciato a sbraitare contro Harry, e lui poveretto subiva tutto, quando ad un tratto iniziò ad urlare anche lui, la situazione stava degenerando ed io dovevo fare qualcosa.
Mi avviai verso di loro a passo veloce, vidi che Harry, mentre parlava con Zayn, mi indicava parecchie volte, ero quasi arrivata da loro, quando ad un certo punto, in lontananza vidi Zayn correre all'uscita. Mi precipitai da Harry.
«Hey che è successo?»
Harry aveva il fiatone.
«Niente...»
Sbuffai alzando gli occhi al cielo ed iniziai a correre per cercare di raggiungere Zayn, correvo senza sapere dove andare, non sapevo neanche dove fosse.

NOTE:
non ho molto da dire, solo salutarvi e ringraziarvi se avete letto il capitolo e continuate a seguire la mia storia (:

Ancora grazie per il supporto e per le critiche :3
questa volta visto che sono da stabucks (si, certo come no) vi offro un frappuccino, dovete solo scegliere il gusto! *w*

 

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Capitolo 7
*** Chapter seven. ***


Arrivai ad un certo punto, poi le mie gambe cedettero, mi fermai e mi piegai appoggiandomi con le mani sulle ginocchia per riprendere fiato; respiravo affannosamente.
Mi raddrizzai e vidi che ero arrivata in un posto mai visto prima, ero arrivata in un parco, probabilmente un parco privato, di cui nessuno o pochi sapevano dell'esistenza; sentivo anche un odore piacevole.
Mi fermai qualche minuto, ammirando il paesaggio. 
Poi mi ricordai il motivo per cui ero lì, cercare Zayn.
Cercai con gli occhi una sagoma assomigliante a lui, mi stavo per arrendere fino a quando non vidi qualcuno seduto in una panchina, così mi avvicinai; lo riconobbi subito, era Zayn.
Presi un bel respiro, poi parlai.
«Finalmente ti ho trovato!»
Lui si girò a mezzo busto, sembrava meravigliato; mi sedetti vicino a lui, a gambe incrociate mentre mi studiava in ogni piccolo particolare.
«Come hai fatto a trovarmi?»
Mi disse guardandomi negli occhi mentre sorrideva, mi spostai il ciuffo dei capelli che mi si era posato sull’occhio destro.
«Ti ho rincorso…»
Restammo a fissarci per qualche secondo.
«Si può sapere che è successo?» chiesi curiosa.
La sua espressione cambiò, divenne cupo in volto.
«Problemi di cuore…»
Mi disse con un filo di voce, ma scandendo allo stesso tempo quelle parole; i miei occhi si sbarrarono.
«Ah… siamo nella stessa situazione, allora.»
«Diciamo di sì…»
Mi rispose sorridendomi, io ricambiai il sorriso.
«Come hai fatto a trovare questo posto?»
«L’ho trovato un giorno, per caso, qualche anno fa… nessun ragazzo sa dell’esistenza di questo posto. A volte ci sono dei vecchietti, ma di rado. Per il resto nessuno conosce questo parco.»
«Bhè adesso lo so io!»
Ridacchiò ed io mi unii a lui.
«Noi due, Harry, Liam, Niall e Louis.» aggiunse.
«Scusami! Io non dovrei neanche essere qui, ti lascio da solo…»
Feci per alzarmi ma lui mi bloccò afferrandomi per il braccio
«No ti prego… resta.»
Ci fissammo per qualche secondo.
«Ok.»
Dissi con un filo di voce, così mi rimisi seduta; piombò il silenzio, si poteva sentire solo il fruscio del vento che faceva spostare le foglie degli alberi; vidi Zayn fissarmi con la coda dell’occhio, mi girai verso di lui.
Stava portando la sua mano sulla mia faccia "oddio oddio! E adesso che fa?" pensai tra me e me, mi spostai di qualche millimetro.
«Aspetta! Ferma, hai una ciglia…»
Mi mise la sua mano sulla guancia, era fredda come un cubetto di ghiaccio, ma che al contatto della mia pelle divenne a temperatura normale.
Con il pollice tolse la ciglia vicino al mio occhio, ci fissavamo in continuazione, il mio cuore batteva a mille "che mi succede? Perché respiro affannosamente?" pensai mentre ci avvicinammo l’uno all’altra sempre di più.
«Sai, hai dei bellissimi occhi.» disse dolce.
«Oh, andiamo tutto qua? E' il meglio che sai fare?» dissi provocandolo.
Mi alzai dalla panchina, avevo le mani in tasca e guardavo in giro, avevo ancora l’imbarazzo di prima. Si alzò in piedi anche lui e in men che non si dica era vicinissimo a me, io mi morsi le labbra cercando di non ridere ma era più forte di me, lui continuava a fissarmi cercando di trattenersi il più possibile, ad un tratto mi toccò i fianchi, io iniziai a ridere come una deficiente, lui mi seguì a ruota.
«Il meglio che so fare, dici? Soffri il solletico?»
Mi disse ridendo.
«Da morire!»
Non feci in tempo a finire la frase che già mi si era fiondato addosso facendomi il solletico, io che cercavo di divincolarmi ma non ci riuscivo; ridevo come una matta.
Continuavamo ad indietreggiare, senza accorgerci che stavamo per scontrarci nelle radici di un albero, eravamo così presi a farci il solletico che ad un tratto io inciampai all’indietro, Zayn cercò di non farmi cadere dandomi la mano, ma il risultato fu che ci ritrovammo a ridere seduti per terra.
Continuammo a ridere come dei pazzi mentre eravamo ancora per terra tra le foglie, Zayn si alzò e mi aiutò.
«Meglio?»
«Decisamente!»
Sentivo il suo respiro sul mio collo, cosa che mi faceva rabbrividire; mi spostò dietro all’orecchio una ciocca di capelli con il suo tocco così delicato e trascinante.
In quel momento, mi sentivo protetta tra le sue braccia, ma cosa più importante è che mi sentivo bene, una cosa che non mi capitava da tanto, tanto tempo; ascoltavo il suo respiro come se mi parlasse e volesse dirmi qualcosa.
Restammo così per parecchi minuti dopo di che levò le mani dalla mia schiena e le posò sul mio volto, accarezzandomelo dolcemente.
Quando ad un certo punto ci ritrovammo Harry, Louis, Liam e Niall davanti a noi.
Io e lui, ci allontanammo come se non fosse successo niente di che, ci girammo a guardarli.
«Ops! Scusate, ho interrotto qualcosa?» chiese Harry.
«No niente!» rispondemmo in coro io e lui.
Louis ci guardò divertito.
«Se lo dite voi…» disse Harry con un sorriso.
Sentimmo avvicinarsi qualcun'altro, era Megan che aveva appena appoggiato la mano sulla spalla di Niall, Zayn si avvicinò a Harry per sussurrargli qualcosa ma Megan parlò.
«Che è successo?»
«Come non lo sai? Vicky è la nuova f…»
Harry si interruppe, Zayn gli aveva appena schiacciato un piede.
«…f-fedele amica di Zayn!»
Harry mi sorrise ed io ricambiai imbarazzata.
«Oooooh! Ho capito!»
Ridacchiò e Zayn si mise una mano dietro al collo imbarazzato, io mi massaggiai la tempia, calò il silenzio.
«Vedo che avete già fatto conoscenza...» dissi per rompere il silenzio.
«Sì, arrivi tardi Vicky. Mi sono presentata da sola e ho fatto la figura della cogliona, brava.» disse facendomi una smorfià Megan.
Tutti scoppiarono a ridere.
«Noi due non ci siamo ancora presentati, però. Sono Zayn Malik, piacere! tu sei... ?» disse Zayn sorridendole.
«Sì, lo so, non c'era bisogno che ti presentassi, sai?» disse Megan scoppiando in una risata.
«Comunque io so chi sei tu, ma tu non sai chi sono io, giusto... Piacere Megan, ma puoi chiamarmi Meg!» disse divertita.
Il resto della giornata trascorse placidamente, la solita noia. Niente di emozionante come avevo sperato.

NOTE:
Scusate l'assenza degli ultimi giorni, ma con la scuola non riesco a scrivere spesso nuovi capitoli *sob*  
Ma son tornata! E mi ero ripromessa di scrivere mentre ero fuori, e così ho fatto: tadààààn :D 
Continuo a ringraziare infinitivamente tutte le buone anime che recensiscono i miei capitoli! *tira caramelle*
Nei prossimi capitoli farò aprire un pò Vicky, così smetterà di essere troppo misteriosa! 

Spero vi sia piaciuto il capitolo *w*

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Capitolo 8
*** Chapter eight. ***


Erano passati una decina di giorni. E tutto sembrava essere tornato come prima, l'unica cosa che era cambiata nella mia vita era che ero diventata amica con 5 persone che erano delle star. Cosa si prova? Beh, orgoglio. Un grandissimo orgoglio e una grandissima felicità.
Stavo conoscendo Zayn sempre meglio e quel ragazzo non faceva altro che interessarmi sempre più. Harry era diventato un ottimo amico, potrei definirlo il mio migliore amico, perchè alla fine, nonostante lo trovassi davvero attraente lui era solo Hazza, il mio migliore amico, non qualcosa in più non qualcosa in meno.
Ultimamente avevo notato che tra Megan e Niall c'era del tenero, però era un pensiero che mi ero tenuta per me, poi Megan mi ha confessato che stava iniziando a provare qualcosa per Niall, Harry mi ha detto che Niall gli aveva accennato che si stava interessando a Megan e beh, il mio pensiero si è confermato.
Per il resto niente, ero la solita ragazza di sempre. 

 
 
Io e Megan avevamo deciso di invitare Jennifer a casa mia, per raccontarle quello che ci era successo. Mi accucciai sul divanetto vicino a Jennifer. Mise E! News e cacciò un urlo.
Mi voltai di scatto verso lo schermo. Stava parlando del concerto dei One Direction di qualche sera prima. Parlava del tutto esaurito e della solita orda di fans urlanti. Ma non era quella la notizia. Durante il concerto erano state riprese alcune scene per il nuovo dvd che sarebbe uscito a Natale. Jennifer urlava ogni volta che inquadravano Louis e Megan non era da meno perchè urlava ogni volta che vedeva Niall, fortunatamente il servizio durò solo pochi minuti e la smisero di disturbare i vicini.
«Voi due non siete normali... urlare come pazze ogni volta che li vedete!» dissi riferendomi a ciò che era appena successo.
«Ma sono così carini!» dissero in coro.
Scoppiai a ridere.
«Scema!» mi urlò Meg.
Mi diede uno spintone che quasi cadevo giù dal divano.
«Anche loro sono delle persone normali!» aggiunse Jennifer.
«Vorrebbero cara mia, vorrebbero, ma ormai è troppo tardi.»
Le dondolai il mio dito indice davanti al naso. Si mise a ridere.
«Io sono realistica, e francamente fatico a credere a quello che non vedo. Cara la mia Jennifer, la tua probabilità di incontrare quei cinque, anche se incontrarli sarebbe niente, visto che io e Meg li conosciamo, quindi diciamo la tua probabilità di far innamorare uno di loro di te, è alta quanto quella che ho io che Zayn Malik mi riporti il braccialetto che ho dimenticato la sera scorsa a casa sua.»
«Guarda che potrebbe farlo...» disse Jennifer.
«Non ci dorme la notte..»
«Tu sei davvero troppo scettica e razionale.» aggiunse.
«Che tradotto significa avere un pò di buon senso...»
«Ma che buon senso! La vita è ricca di sorprese, Vicky hai 17 anni, dovresti godertela. Altrimenti non saprai apprezzarle quando arriveranno.»
«Io non ho detto che non voglio godermi la vita, solo che non voglio coronarmi di aspettative impossibili.»
«Non sai mai cosa ti potrebbe succedere. Non lo puoi sapere.»
«Questo è certo.. certo come il fatto che il mio braccialetto non lo riavrò oggi, visto che Malik sta facendo prove per il concerto, come vedi ci sono cose fondate e altre no..»
«Quel braccialetto potrebbe tornare quando meno te lo aspetti.»
«Aspetterò che il campanello suoni allora.»
Replicai in tono di sfida indicando la porta.
Il motivo per cui quel dannatissimo campanello aveva deciso di suonare proprio in quel momento però rimane un mistero ancora oggi.
«Oh mio Dio..» urlò Megan.
«Coraggio, vai ad aprire scetticismo confezione due per uno.» mi disse con sguardo provocatorio Meg.
Mi aveva incastrato, per me era una falsa tutta programmata.
Mi alzai per andare ad aprire la porta camminando all'indietro per non staccare lo sguardo da quello di Meg e Jen e girai, voltata, il pomello. Jennifer fece una faccia da morto e rimase immobile come una mummia.
«Ma cosa..»
Mi girai anche io e diventai come lei. Davanti a me avevo il futuro marito di Jennifer, il futuro marito di Megan, il ladro di braccialetti, il mio migliore amico e Liam.
«Questo è tuo?» disse Malik.
«Lavorate per la CIA?» dissi.
«Abbiamo i nostri giri..»
Fece spallucce. Scoppiarono a ridere.
«Allora siete pericolosi..»
Incrociai le braccia.. stavo tentando di mantenere il controllo, al contrario di Jen che stava andando in iperventilazione.
«Potrebbe anche essere..» aggiunse Hazza.
Zayn si era avvicinato a me e nonostante mi mancasse il respiro gli tenni testa.
«Ora che ho il mio braccialetto, non ho più nulla da temere.»
Gli presi il braccialetto dalla mano e me lo legai al polso.
«Cerca di non perderlo più allora.»
Mi si era fermato il battito del cuore, si era avvicinato al mio viso e sentivo il suo respiro. Cercavo di non darlo a vedere, per quanto mi riuscisse.
«Vedrai che non succederà più.. Ma non avete di meglio da fare voi cinque, insomma, non siete delle superstar? Non avete servizi fotografici, interviste o altro da fare?»
Scherzai. Malik mi slacciò una bandana che avevo al polso e cominciò a giocarci.
«Perchè non te la leghi in bocca? Dovresti ringraziarmi.» mi rispose Zayn con un sorrisino.
«Se me la lego in bocca, poi come te lo dico grazie?»
«Basta voi due!»
Disse Louis che finora non avevo sentito parlare.
Scoppiammo a ridere e io mi ripresi la bandana.
«Comunque... grazie..»
«Sappi che non lo faccio spesso...»
Mi sapeva molto di provocatorio. Non si era spostato di un centimetro e mi rendeva le cose difficili.
«Peccato, sei un ottimo fattorino delle consegne, ma dovresti portarti il kit di pronto soccorso, qualcuno potrebbe morirti davanti.»
«E' successo...»
Rise. Megan si era appiccicata a Niall e si stavano sorridendo. Mi voltai verso Jen per vedere come stava, era diventata viola.
«Hei, che ha la tua amica?» chiese Liam.
Louis era entrato e andava verso di lei. Cercai di fermarlo.
«Credo che debba realizzare la scena, non è molto brava a gestire l'emozioni. Anzi saranno cinque minuti che non respira, e se, lui, ... »
dissi indicando Louis
« ... si avvicina credo che potrebbe anche svenire.»
Fece un passo indietro, incerto sul da farsi.
«Beh noi dobbiamo andare.» disse Niall.
«Giusto.. prove per concerti da superstar vi aspettano, come no.» aggiunse con un sorriso malizioso Meg.
«Vedrai!» le disse Niall avvicinandosi e dandole un bacio sulla guancia.
Appena usciti mi precipitai verso Jen, che non rinsaviva, le dovetti tirare uno schiaffo e tornò sulla terra.
«Jen! Jennifer! Ci sei?»
«OH-MIO-DIO! C'è.. hai.. hai visto anche tu??»
Jen indicava la porta come se avesse appena visto un fantasma.
«Sì, c'ero anch'io ricordi?»
«Mi chiedo come tu abbia fatto a mantenere la calma.»
«Ho i nervi saldi... è il mio solito buon senso.»
Mi toccai la testa con l'indice.
«Idiota!»
Mi misi a ridere.
«Comunque hai perso la scommessa Vicky!» mi disse Jen.
«Piantala! E' stata solo una coincidenza! Ero convinta fossero impegnati.. sai, i soliti impegni da personaggi famosi.»
«Se se...»
«E' così!»
«Ma smettila! Comunque, Dio Liam, non lo trovi molto più bello dal vivo? E Louis? Il mio Louis? Assolutamente divino. E Harry? Le sue fossette sono adorabili. E Niall? Ha degli occhi fantastici. E Zayn? Hai visto come ti guardava?»
«Come?»
«Guarda che ho visto che avevi il fiato corto!»
Sospirai e mi acciambellai di nuovo sul divano.
«Non cambia niente, mi vede solo come un'amica.»
«Scommettiamo?»
«Tutto quello che vuoi.»
Se solo avessi potuto avere una sfera di cristallo avrei rinunciato ad accettare tutte quelle scommesse di Jen, ma in quel momento non sapevo quante ne avrei perse...

NOTE:
Spero vi sia piaciuto! :3

Ringrazio tutte le mie care recensitrici, e continuo a viziarvi tirandovi un sacco di caramelle! <3 
Grazie ancora di cuore, DAVVERO!

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Capitolo 9
*** Chapter nine. ***


Erano passati già 5 giorni, e per tutto il tempo non avevo fatto altro che pensare al fatto che Zayn e la sua “banda” potessero tornare o in un qualche modo farsi vivi. Ultimamente erano sempre impegnati tra concerti, interviste e cose varie e avevano iniziato a non farsi più sentire e io la stavo prendendo male.
Speravo che quella porta si riaprisse di nuovo e che ci fosse lui. "Stupida, stupida, stupida! Ma cosa ti dice il cervello? Non comportarti come una bambina".
Era come se avessi perso una dose di razionalità... la mia cara razionalità. Quella che mi aveva sempre aiutato in momenti come quelli. La ragione. La mia ragione. Da una parte la mia ragione prevaleva e mi ricordava, che era un cantante, una star, un divo. Alias, impossibile da avvicinare. Ma dall'altra non riuscivo a smettere di pensare al suo sguardo. 
Non so perchè stavo reagendo così, in fondo lo conosceva da circa tre settimane, potevo chiamarlo, eravamo diventati ottimi amici ma avevo sempre paura di disturbare, di essere appiccicosa, di essere possessiva, insomma avevo paura di essere di troppo.
Quel pomeriggio Megan mi portò a fare un giro. Mi credeva abbattuta per il mio solito umore, ma stavolta era qualcos'altro. 
Entrammo da Starbucks e ci bevemmo una cioccolata calda. Lei mi stava raccontando di una sua disavventura da piccola, ma io non la stavo ascoltando, rimescolavo la cioccolata col cucchiaino lentamente e ogni tanto le annuivo. Poi deve avermi porto una domanda perchè attirò la mia attenzione.
«Vicky, mi stai ascoltando?»
Disse schioccando le dita davanti al mio naso
«Come?»
«Va tutto bene?»
«Ehm si certo.. sono solo un pò stanca..»
«Anch'io se devo essere sincera. Sono stata sveglia tutta la notte aspettando un messaggio da Niall o una chiamata ma niente. Sono talmente impegnati che si sono dimenticati di noi... FANTASTICO!»
«Bene, allora non sono l'unica che si è accorta che mantenere un rapporto, anche solo di amicizia con una star è un tantino complicato.»
«Dai, da un lato dobbiamo anche capirli... Poi ci avevano avvisato che non si sarebbero fatti sentire spesso causa troppi impegni, no? Non dobbiamo essere tristi. Torniamo a casa, ok?»
«D'accordo!»
Uscimmo dal bar, si stava meglio, era più caldo, sul retro del caffè si addentrava un piccolo boschetto che portava su un parco. Il parco dove ero stata un paio di settimane prima con Zayn. Qualcosa mi diceva di andare lì, volevo trovarlo lì. La speranza è l'ultima a morire, no?
Avevo voglia di farmi una passeggiata da sola. In QUEL parco.
«Senti Meg, io vado a fare due passi.. mi farà bene.»
«Ok.. vuoi che venga con te?»
Feci di no con la testa, le sorrisi per tranquillizzarla.
Se ne andò, un pò sicura, ma tranquilla.
Mi addentrai nel boschetto respirando il profumo degli alberi. Nel parco si stava bene. Camminai per qualche centinaia di metri, sovrappensiero, senza guardare dove andavo. Era passata ormai una mezz'ora buona, quando alzai lo sguardo per vedere dove ero finita. Mi guardai attorno stupita. Era finita in un piccolo giardinetto completamente racchiuso da piante come nascosto, lontano da dove ero stata con Zayn settimane fa. Al centro c'era una panchina, una sola. Mi chiesi se non fosse proprietà privata ma non c'era nessuno. Mi sedetti sulla panchina. Era un posto bellissimo. Isolato da tutto. Che conoscevo solo io. Chiusi gli occhi e cominciai a rilassarmi, sentivo solo il fruscio delle foglie, nient'altro. 
Ormai avevo perso l'unica cosa che mi era rimasta: la speranza. In quel momento volevo solo rivederlo, ma a quanto pare in quel parco ero sola.
Passai un paio di minuti con gli occhi socchiusi. All'improvviso sentii un rumore di passi, quando riaprii gli occhi c'era un altra persona seduta accanto a me. Mi si fermò il cuore.
«Vengo spesso qui.»
«Dici sul serio?»
Mi calmai subito, come se di fianco a me ci fosse un qualsiasi sconosciuto.
«Si, è isolato da tutto e non c'è mai nessuno.»
Si voltò verso di me, ma io non riuscivo a guardarlo, tenevo gli occhi fissi sugli alberi. Poi mi decisi a guardarlo negli occhi.
«Sapevo di poterti trovare qui.» dissi continuando a guardare i suoi occhi con la stessa intensità con la quale lui mi guardava.
«Già. Anch'io sapevo di trovarti qui.»
Per qualche istante ci fu il silenzio. Poi mi sorrise facendomi una carezza.
«Ti capita mai di sentire il bisogno di tornare ad una vita normale?»
«A volte.. Vorrei poter camminare per strada senza che nessuno mi fermi, parlare con le persone come se fossi una persona qualunque, senza che queste sappiamo nulla di me.»
«Beh, non tutti sanno tutto di te, se ti può rasserenare. Se in media ci sono sei miliardi di persone al mondo, vedrai che non tutti sanno chi sei.»
«Questo restringe il campo.»
«Non ti pare?»
Scoppiammo a ridere. Poi ci fissammo a lungo. Improvvisamente pensai che non era poi così impossibile come pensavo avvicinarlo a me, e infondo era una persona come un'altra. Improvvisamente pensai che non gli avevo rivolto nessuna delle domande che avrei voluto fargli, domande a cui avevo pensato durante tutti e cinque i giorni. Improvvisamente, mi resi conti che ci eravamo ritrovati lì insieme in quel posto magico a parlare come fossimo amici di vecchia data.
«Ora.. è meglio che vada. Immagino che anche tu abbia da fare. Sai, pensavo fossi impegnato con tutti quei tuoi impegni da star, ma a quanto pare no.» aggiunsi un po' delusa.
«Ho trovato un'oretta per stare senza gli altri. Ti ho chiamato ma non mi hai risposto, allora ho pensato di venirti a cercare qua.» rispose.
«Questo spiega tutto. Il cellulare l'ho lasciato a casa...»
Scoppiammo a ridere, di nuovo.
Lui si alzò in piedi.
Sembrava quasi dispiaciuto di dover andarsene.. e lo ero anche io.
«Cerca di portarti sempre dietro il cellulare. Sai, potrebbe venirmi voglia di chiamarti per poterti vedere.»
«Dici davvero?» dissi facendo la misteriosa.
«Dico davvero cara Victoria!»
Mi avvicinai a lui per stritolarlo in un abbraccio.
«Finiscila di essere così adorabile Malik, ok?»
«Finiscila di essere così dannatamente dolce e stupenda, ok?»
A quelle parole gli sorrisi maliziosa e lo fece anche lui. 
Appoggiai la mia testa sulla spalla di Zayn e automaticamente lui posò la sua sulla mia. Ci facemmo un gesto con la mano e poi mi diressi nella direzione opposta per tornarmene a casa.
Mi sentivo meglio, più sollevata, diversa. Strana agli occhi della mia razionalità, ma sicuramente, un pizzico più felice.

NOTE:
Buonasera serabuona, spero vi sia piaciuto il capitolo! *sisi* 
Detto ciuò, ringrazio infinitamente tutte le ragazze che continuano a seguirmi e ad appassionarsi a questa storia: oggi vi tiro un pò di Haribo e orsetti gommosi, così potete scegliere :3 *lancia

Un grazie speciale perchè sono undicesima tra le popolari *sonofieradime*
Spero continuerete a seguirmi con lo stesso incoraggiamento di prima. 

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Capitolo 10
*** Chapter ten. ***


Nei giorni seguenti ero uscita più spesso con Meg e riuscivo a mantenere le conversazioni senza problemi. Gli avevo raccontato tutto dell'episodio al parco ed era eccitatissima. 
«Wow!»
Era l'unica cosa che era riuscita a dirmi. Quel giorno c'era un tempo terribile, ma noi volevamo uscire lo stesso.
«Tanto non piove vedrai!»
«Sei sicura?»
Chiesi incerta.
«Non prenderemo l'ombrello, non voglio pensare che potrebbe piovere.»
«Ma se poi piove?»
«Ma no!»
Inutile dire che dopo dieci minuti di passeggiata è venuta giù tanta di quell'acqua che in pochi minuti eravamo diventate fradice. Eravamo già distanti da casa e nel parco non c'era posto dove ripararsi. Sedersi sotto un albero non sarebbe stata una buona idea, c'erano già i fulmini.
«Non piove vero?» dissi leggermente arrabbiata.
«Dai su, ammettilo che è stato eccitante!»
Scoppiai a ridere e lei si unì a me. Com'era scema. Sdrammatizzava su ogni situazione, sempre. Ed era forse una delle sue doti migliori.
Ci mettemmo sul ciglio della strada, sul marciapiede, verso casa. Passavano poche macchine, ma le pozzanghere le prendevano tutte. E chi prendeva l'acqua? Con la pioggia non si vedeva più niente e solo dopo un quarto d'ora ci rendemmo conto che eravamo finite dall'altra parte della città.
«Ma cosa.. fantastico!» esclamai io.
«Oddio! Dai torniamo indietro.»
«Cosa vuoi.. tanto ormai siamo già zuppe.» rispose Meg.
La pioggia si fece più forte e cominciavo ad avere freddo. Mi abbracciai a me stessa per riscaldarmi un pò, ma anche il mio giubbotto era bagnato del tutto.
Dalla strada svicolò un altra automobile nera, che veniva verso di noi, dopo aver svoltato la curva capii che era una limousine. Passandoci davanti cominciò a rallentare. Erano i One Direction. Mi sentii morire, dire che eravamo fradice era una battuta.. chissà che figuraccia. D'altronde stava piovendo di brutto.
«Oh mio dio..ma quelli ci perseguitano.» dissi.
Dissi tra i denti a Megan che si era fermata di fianco a me.
Hazza tirò giù il finestrino.
«Va tutto bene?»
«Ehm ciao! Si si benissimo.. non preoccupatevi!»
Meg mi tirò una gomitata.
Al finestrino si affacciarono anche tutti gli altri quattro componenti.
«Ma chi la date a bere!» disse Louis.
«Parlare di acqua non mi sembra adeguato.» ironizzò Megan.
Cominciarono a tremarmi i denti ma cercai di frenarli.
«Dai salite, vi riportiamo a casa.» disse Liam.
«Ma siamo fradice, vi bagnamo tutto.» dissi io.
Avevano già aperto lo sportello della limousine, non ci restava che entrare.
Gocciolammo dappertutto come ovvio che sarebbe successo.
Avevamo di fronte tutti e cinque.
C'era silenzio.. Decisi di romperlo.. era troppo imbarazzante. Volevo dire la via, ma tanto la sapevano già. Quindi usai la domanda di riserva.
«Dove stavate andando?»
«In studio.» rispose Harry.
«A registrare qualche canzone per il dvd.» aggiunse Zayn.
«Ma lo studio è dall'altra parte della città..»
«Già, lo sappiamo.»
«Vi abbiamo fatto deviare!» 
«Non è un problema.»
Niall sorrise a Meg, che stava per avere un mancamento.
«Volete venire anche voi?» chiese Liam.
«Dove?»
«In studio.»
«Scherzi?»
Eravamo arrivate a casa. Guardai fuori dal finestrino.
«Asciugatevi vi aspettiamo qui.» disse Zayn.
«Ehm.. ok..» dissi accettando la proposta.
«D'accordo!» urlò Megan.
Uscimmo veloci. E salimmo subito in camera a cambiarci.
«Oddio!» iniziò ad urlare Megan quando entrò nella mia camera.
«Cosa?»
«E adesso cosa mi metto?»
«Idiota!»
Le tirai uno spintone e scoppiammo a ridere.
Io mi vestii con i primi jeans che mi capitarono sotto mano e una camicia azzurra. Megan aveva letteralmente scaraventato tutti i vestiti sul letto e aveva cominciato a frugare con le mani.
«Meg! Non abbiamo tempo! Sono 20 minuti che aspettano!»
«Si ma...»
Presi un paio di jeans e una maglietta dal mucchio e glieli lanciai.
«Muoviti.»
Presi un giubbotto asciutto e mi diressi verso la porta. Meg si stava ancora guardando allo specchio.
La guardai male.
«Uffa arrivo!»
Per infilarsi i jeans quasi non si spezzava una gamba. I capelli li avevo ancora un pò bagnati, ma non avevo tempo di asciugarli.
«Dici che sono ancora lì?»
«Perchè non dovrebbero?»
«Perchè ti sei cambiata i vestiti 18 volte!!»
«Esagerata!»
La limousine c'era ancora. Chissà che effetto faceva a tutte le macchine che erano passate.
«Ce l'avete fatta finalmente!» disse Harry.
«Colpa sua.»
Indicai subito Meg.
«Hei!»
Risalimmo in macchina. Non mi ero nemmeno accorta che aveva smesso di piovere. Dopo pochi minuti eravamo arrivati allo studio. Ero un pò nervosa, non sapevo che fare. Come comportarmi. Meg invece sprizzava eccitazione da tutti i pori. Mi chiedevo come faceva. Anche loro erano disinvolti, ovviamente. L'unica a disagio ero io. Scendemmo dalla macchina ed entrammo nel piccolo studio di registrazione. I One Direction salutarono subito tutti ed entrarono della saletta di registrazione. A noi era permesso stare fuori. Non so quante ne cantarono anche se erano tutte bellissime. Cantavano benissimo, sarei rimasta lì ad ascoltarli per ore. Anche se rimanemmo lì solo per due.
«Wow cantate davvero bene!»
Dissi subito appena uscirono.
«Mi associo!» disse tutta eccitata Meg.
Lei era sconvolta totalmente. I ragazzi ci ringraziarono. Chissà quante volte se lo saranno sentiti dire..
Uscimmo dallo studio e si era già fatto buio.
«Ehm.. noi dobbiamo andare... ma prendiamo un taxi, voi non preoccupatevi.»
«Guarda che non c'è problema!»
Zayn si mise a ridere.
«Dai salite.»
Cinque minuti ed eravamo tornate già a casa.
«Beh.. grazie di tutto..» dissi io.
«E' stato stupendo!» aggiunse Meg.
«E' stato un piacere.»
Disse Zayn inchiodandomi con uno sguardo.
«Già.»
Subito dopo Zayn si sporse verso di me stampandomi un bacio sulla guancia.
«Ci vediamo.» disse Louis.
La limousine sparì dietro l'angolo e noi tornammo in casa.
Mi tolsi la giacca e sprofondai sul letto.
«C'è del cinese in frigo.» dissi.
«E tutto quello che sai dirmi dopo questo pomeriggio?»
«Sono stanca..»
«Anche io.. ma è stato bellissimo!»
«Si hai ragione.»
Ci furono pochi minuti di pausa..
«Secondo me ti piace Zayn..»
«Che Cosa? Ma sei pazza... non lo so neanche io se mi piaccia o meno, figurati se lo sai tu.»
Mi accorsi di aver detto una frase senza senso.
«Si, certo... lui non ha fatto altro che guardarti per tutto il tempo!»
«Ma smettila..»
«Eddai, non puoi negarlo..sotto sotto ti piace!»
Passarono altri secondi interminabili. Mi tirai su ai piedi del letto e sospirai per un attimo.
«C'è del cinese.. in frigo.»

NOTE:

Sualve bella gente!
allora, come al solito, ringrazio tantissimo tutte le buone anime che hanno recensito lo scorso capitolo, sono contenta che vi sia piaciuto <3 

Spero che anche questo capitolo non vi abbia deluse (:
Fatemi sapere nei commenti, mi riempite sempre il cuore di pace amore e giuoia infinita *canticchia*  e io in cambio vi riempo lo stomaco di caramelle *tira*
Grazie
 per aver portato la storia sesta nelle storie più popolari, grazie veramente ad ognuna di voi.

p.s. un pacchetto super-extra di Haribo solo per le ragazze che mi hanno messa tra le preferite! ahhaha *lancia*

Grazie ancora, spero continuerete a seguire la storia :3

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Capitolo 11
*** Chapter eleven. ***


Era passata un altra settimana. Il tempo sembrava volare, ma in realtà scorreva lento. Non vedevo gli One Direction da quella giornata di pioggia, o meglio non vedevo Zayn. 
Ero abbastanza nervosa. Dovevo calmarmi. Pensai che un pò d'aria mi avrebbe fatto bene. Uscii di corsa e mi diressi verso il mio solito parco. Camminavo veloce senza guardare dove andavo. Nel pensare non mi ero nemmeno accorta di essere arrivata al “nostro” giardinetto. Volevo tornare subito indietro, ma poi per la curiosità controllai che non ci fosse. La panchina era vuota. Non resistetti nel sedermi. Mi sedetti dove si era seduto lui l'ultima volta. Una parte di me l'avrebbe voluto lì subito, ma l'altra lo voleva evitare. Aspettai per mezz'ora, quando finalmente sentii quel dolce rumore di passi che si avvicinavano. Sorrisi, ma non mi voltai.
«Ciao.»
Dissi ancora voltata con la voce più mielosa che potevo sfoderare.
Nessuno rispose.
Mi volti di scatto e cacciai un urlo che stavo per cadere dalla panchina.
Era un cane tutto solo, mi prese un colpo.
In quello stesso momento mì arrivo un messaggio.
Era Zayn.
«Ti passo a prendere a casa?»
«Sono al parco!»
«Passo lì, aspettami (:»
Mi avvicinai sul ciglio della strada e trovai la solita limousine. Aveva ricominciato a piovere e faceva già freddo. Entrai in macchina e di fronte a me c'era lui.
«Ciao.» disse stampandomi un bacio sulla guancia.
«Ciao cosa..?»
«Voglio portarti a vedere una cosa. Parti James.»
«Come?»
Mi girai verso l'autista, poi di nuovo di fronte a Zayn.
«Dove mi stai portando?»
«Credi davvero che te lo direi?»
«In effetti me lo aspetto...»
«Ci hai provato..»
«Questa è segregazione di persona!»
«Un giorno mi ringrazierai..»
«Stai commettendo un reato federale punibile per legge.»
«Sono sicuro che non mi denuncerai..»
«Ne sei così sicuro?»
Mi fulminò col suo sguardo.
«Assolutamente.»
Scoppiammo a ridere.
«Dove sono gli altri?»
«A casa..»
«Sanno che mi hai rapito?»
«Qualcosa del genere.. E Megan?»
«Credo che in questo momento abbia chiamato la polizia perchè sono sparita da più di due ore.»
«Sono cose che capitano!» sbuffò.
«Idiota!»
«Sul serio!»
«Ah si?»
«Certo.. vedrai con l'invasione aliena come andrà a finire.. ci farai presto l'abitudine.»
Scoppiai a ridere.
«Tu sei pazzo..»
«Hei occhio a come parli è con Zayn Malik che stai parlando...»
«Scusa se non mi sono messa ad urlare e non necessito di aerosol per respirare.»
«Non ne saresti capace.. non sei una fan come si deve.» mi provocò.
Mi passai una mano davanti alla faccia e presi un tono disperato. Cominciai ad urlare e ad agitare le braccia.
«Oh mio dio! Sei tu, Zayn, Zayn Malik! Oddio! Sposami!»
«Si.. una cosa del genere.»
Non trattenni le risate.
«Ma non ti stufi? Voglio dire, quante ne avrai sposate ormai?»
«Guarda che non ho mai accettato nessuna promessa di matrimonio..G»
«Ovviamente. Dai dimmi dove mi stai portando.»
«No.»
«Dai!»
«Lo vedrai esattamente fra 5 minuti.»
L'auto si fermò guardai fuori dai finestrini ma non riuscivo a capire dove eravamo.
Aprii la portiera per uscire, ma Zayn si mise dietro di me, mettendomi le sue mani sopra ai miei occhi.
«Ti piacerebbe..»
Uscimmo e continuò a camminare dietro me sempre con le mani sui miei occhi.
«Giuro che se cado e mi ammazzo ti maledirò dall'aldilà.»
«Correrò il rischio.»
Mi prese per i fianchi e mi guidò, non avevo idea di dove mi trovassi.
«Ma dove cavolo..?»
«Calmati!»
Percorremmo un centinaio di metri poi ci fermammo.
«Mi fai vedere?»
Tolse le sue mani dalla mia vista e riaprii gli occhi. Eravamo di fronte ad una casa.
«Una casa?»
«Voglio sistemare questa casa, anzi mini-casa chiamala come vuoi. E tu mi aiuterai a sistemarla.»
«Perchè io? Mi hai preso per la donna delle pulizie o cosa?»
Alzò le spalle.
«Mi serviva un parere esterno. Poi non ti farò pulire casa, inizieremo col scegliere di che colore pitturare le stanze e come riarredarla.»
Mi misi a ridere. Facemmo tutto il giro della casa quando alla fine trovammo una combinazione perfetta di come sistemare i vari mobili e scegliemmo di che colore dipingere le varie stanze.
«Tutto qua?»
«Cosa ti aspettavi?»
«Bhe, chennesò che avessi già pennelli e quant'altro per poter iniziare a dipingere...»
«Mi cogli alla sprovvista, poi non sono così previdente, non sapevo ancora di che colore dipingere le varie stanze.»
«Okok, sei giustificato Malik.»
Tornammo verso la macchina da James, entrai e partimmo.
«Idee?»
«No.»
«Mi deludi!»
«Non sappiamo dove comprare la vernice per dipingere la casa di Zayn Malik oddio! Cioè è la casa di Zayn Jawaad Malik. Aiuto!!»
Riimitai la fans scatenata di prima e lui scoppiò a ridere.
Ci fu una breve pausa in cui riordinai le idee.
«Sai tutti i miei nomi, allora sei una fan per davvero.»
Lo ignorai.
«Compriamolo al supermercato, li hanno di tutto, no?»
«Al supermercato?»
«Sì, dove se no?»
«E' tardi, facciamo così, chiedo al mio agente di comprare tutto il necessario e domani ti passo a prendere alle 3 e andiamo a dipingere.»
«Oh certo, perchè tu sei Zayn Malik e ti puoi permettere di far fare tutto ad un agente, ovvio.» dissi puntandogli il dito contro come se lo volessi rimproverare.
«Oh, finiscila.»
Scoppiai a ridere.
«Comunque, perchè hai scelto me come commissario esterno?»
Ci fu qualche istante di pausa.
«Perchè sei l'unica persona che conosco che non mi salterebbe addosso.»
«E io che pensavo che la fama fosse una pacchia.»
Ridemmo ancora e parlammo per tutto il resto del viaggio.
Dopo poco fui subito davanti a casa. Uscimmo dalla macchina insieme.
«Allora vado...»
«Grazie di tutto.»
Gli sorrisi.
Lui mi prese per i fianchi inchiodandomi con uno dei sui sguardi.
«Ciao bellissima!» e mi stampò un enorme bacio sulla guancia.
Tornai in casa felice, Megan era seduta sul divano con un cuscio sulla pancia, quando mi vide scattò in piedi.
«Dove diavolo sei stata?»
«Tranquilla! Ero con Zayn.»
«Come? Dici sul serio?»
«Si..»
«E cosa avete fatto?»
«Siamo andati in una sua casa personale in culo al mondo.»
Mi guardò stranita.
«Voleva un 'parere esterno'. Non fare domande.»
La frase mi faceva ancora effetto, però mi ero divertita. Zayn Malik, infondo, era una persona normale.

NOTE:
Bene, ringrazio le fanciulle che commentano e seguono questa storia con tanta passione! Vi mando tremilabaci (di cui non vi importa un bel niente) e un sacco di caramelle (ditelo che avete letto st'affare solo per prenderle, eeeh! susu, non mi offendo
un'altra cosa, se non lo sapete sono @itsyankees su twitter, per qualsiasi cosa chiedetemi pure ;)
batsa farfugliare,
grazie ancora ragazze, mi fanno davvero tanto piacere le vostre recensioni :3

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Capitolo 12
*** Capitolo twelve. ***


Quella sera stessa decisi di passare l'intera serata nella mia camera, da sola.
Accesi la bajour e mi stesi sul letto facendomi trasportare dai miei pensieri.
Ad un certo punto sentii il mio telefono vibrare.
Presi in mano il BlackBerry, che con la lucina rossa mi indicava un nuovo messaggio da leggere.
Era Zayn.
«Il mio agente ha ordinato la vernice per i muri, arriva solo tra una settimana. Ci toccherà aspettare...»
«Assì? Cosa stai insinuando?»
«Che anche domani è mia intenzione rapirti (:»
«No, io in quella casa non ci ritorno ahah!»
«Infatti ti porto da un'altra parte. Da soli. Io e te.»
«Mhm, ok, ci sto!»
«Passo da te sulle 3. A domani bella :)»
«Notte, Zayn :)»
E mi addormentai così, con ancora il cellulare tra le mani.
*Driiiin*
-Ma porca di quella puttana.- dissi, con la voce ancora assonnata, cercando di spegnere la sveglia che emetteva quel suono maledetto.
Modo migliore per iniziare la giornata?
Mi alzai per aprire la finestra. Il cielo era pulito e il sole era accecante, meglio di così. Sbuffai.
Mi feci una doccia veloce, mi misi delle panta fatte a jeans e una maglia comoda abbastanza lunga che mi copriva il sedere e indossai le mie solite Converse.
Uscii immediamente di casa, ero sul vialetto ad aspettarlo.
La sua macchina nera, accostò poco lontano da me.
Questa volta era la sua macchina, non una limousine, questo significava che a guidare sarebbe stato lui.
Sorrisi mentre lui si avvicinava.
Ok: non sapevo come comportarmi.
«Ehi.» mi sorrise.
Poggiò entrambe le sue mani sui miei fianchi, mentre mi stampava un bacio vicinissimo alle mie labbra.
Sì, lo ametto: sarei anche potuta morire da un momento all’altro tra le sue braccia.
Il tocco leggero con le sue labbra carnose non mi fecero capire più niente e intanto nel mio stomaco c'erano le farfalle che, quando ero con lui, era una sensazione che conoscevo benissimo.
Gli sorrisi anch’io.
Mi accompagnò alla macchina, aprendomi lo sportello.
Una volta entrati in macchina ci fu un silenzio imbarazzante.
«Ormai rapirmi è diventato il tuo hobby.» dissi con un voce un po' provocante.
«Beh, ad essere sincero, non è che mi dispiaccia.» sorrise malizioso mentre mise in moto e intanto fece retromarcia.
«Dove mi porti di bello?»
«Sorpresa o vuoi saperlo?» mi chiese con lo sguardo fisso nella strada.
«Mhm voglio saperlo!»
«...In spiaggia.» mi disse con una mano al volante e una sul cambio.
Sarei potuta morire in quell'istante. Vederlo di profilo, concentrato sulla guida, con quello sguardo sensuale, beh, controllare i miei ormoni era diventata un'impresa.
«Fantastico! Amo la spiaggia.»
«Dici sul serio?» sorrisi.
«Certo.» dissi annuendo.
Di nuovo quel silenzio imbarazzante. Decisi di romperlo.
«Te alla guida sei pericoloso o mi posso fidare?»
«Stai insinuando che sto guidando male?» disse facendo il finto arrabbiato.
«Ahahah no, volevo solo accetarmi che non fossi spericolato o cose simili!»
«Zitta e poche storie.» mi zittì.
«Okok, stai calmo Malik.»
«Hai veramente paura di me?»
«Ahaha stavo scherzando, lo so che sei bravo e prudente alla guida!» dissi un po' ironica.
«Ok, ti sei salvata con quest'ultima frase.»
«Beh, buono a sapersi ahah.»
Per ora te la stai cavando bene alla guida!
Daii smettila con questa storia!
Ahah io mi divertivo! 
Passarono alcuni minuti di silenzio, poi sentì alla radio una delle mie canzoni preferite!
«Alzaa!» urlai con tutte le mie forze!
«Cosa? Cosa devo alzare?»
«Alza quel cavolo di volume!»
«Sai, avevo capito il doppio senso.»
Gli tirai un pacca sul braccio.
Zayn alzò immediatamente il volume!
«I Maroon 5» urlai.
«Cantiamo insieme?» mi propose lui.
«Certo! Ci sto.»
"Look for the girl with the broken smile, asked if she want to stay awille,
and she will be loved, she will be loved!"
Quella scena mi ricordava troppo 'The Last Song' e il fatto di essere lì con Zayn a cantare a squarciagola quella stupenda canzone mi faceva venire le lacrime agli occhi, era tutto perfetto.
"And she will be loved, she will be loved!"
«Ahah questa scena è da rifare!» mi disse sorridendo.
«Assolutamente, da rifare e rifare! Non potevi dire frase migliore.»
«Quanto manca? Molto?» chiesi.
«Poco.» rispose.
«Bene.»
Eravamo arrivati ad un semaforo rosso, si voltò fissandomi. Sorrise.
Ricambiai il sorriso. Mi prese il mento con due dita e mi stampò un altro bacio vicinissimo alla bocca.
«Sei bella!» mi sussurò all'orecchio.
Sorrisi diventando improvvisamente bordò.
Prevedevo una bella giornata.

NOTE:
Capitolo cortino.
Prima di tutto ringrazio le gentili fanciulle che mi hanno scritto in passato: spero che continuerete a farlo perchè mi riempite di giuoia!
In questo capitolo non accadrà molto.. è uno di quei capitoli di transizione, suppongo .mm. non mi piaceva l'idea di fare accadere una cosa dopo l'altra in poco tempo, nè tanto meno di fare subito una cosa del tipo "Passarono i giorni..." D:
Entreremo nel vivo della storia nel prossimo capitolo, vi anticipo che ci sarà una cosa tanto attesa, un bel colpo di scena, insomma *uu*
vi tiro una vaschetta di gelato, perchè fa freddo ed è quello che ci vuole ahahah :3
posso chiedervi l'enorme favore di mettere questa storia tra le preferite? #muchlove
virgi (:

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Capitolo 13
*** Chapter thirteen. ***


(era successo un casino con il capitolo tredici, fortuna che salvo tutto, questo è quello giusto.)



Passammo l'intero pomeriggio in spiaggia a parlare e scherzare.
Si erano fatte le 6 del pomeriggio. Il sole stava per tramontare. Ma nel cielo c'erano parecchie nuvole.
Io ero seduta tra le gambe di Zayn.
Avevo le sue mani sui miei fianchi e il suo mento nella mia spalla.
Non mi sentivo più il cuore.
Però sentivo dei grandi brividi.
Mi baciava sulla guancia. Mentre a volte posava le sue labbra delicate nel mio collo lasciandomi il segno di qualche succhiotto. Mi faceva letteralmente morire, davvero.
Mi girai di scatto.
Feci sfiorare le nostre labbra.
Sentii una goccia nel viso, forse stava per piovere ma non ci diedi molta importanza.

Lui si passò una mano tra i capelli, non sapevamo che fare oltre a fissarci; all’improvviso si avvicinò sempre di più a me ma si fermò.
«Hai intenzione di baciarmi o vuoi aspettare Babbo Natale?»
Ridacchiò poi mi sollevò il mento con due dita e, finalmente, mi baciò.
Quel bacio lo aspettavo da tanto, troppo tempo; misi una mano attorno al suo collo mentre lui mi accarezzava i capelli e 
poggiai l'altra mia mano sul suo petto.
Sentivo il suo cuore battere fortissimo e il respiro gli mancava.
Non sapevo più niente in quel momento. Cosa stava succedendo? Perchè provavo tutte sensazioni belle messe assieme?
Era un bacio molto lento ed appassionato, quei baci che fanno vedere solo nei film, ma ora non era un film, era la realtà, la mia realtà.
C’eravamo solamente io. Era come se volessimo unire i nostri cuori in un unico grande cuore, eravamo totalmente presi; era un momento magico, come se ci appartenessimo e quel bacio appassionante non volevamo farlo terminare. Le nostre lingue si muovevano all’unisono.
Interruppe improvvisamente quel bacio perfetto.
«Ehi, sta piovendo.» la sua voce, dio com'era sensuale. Il suono della sua voce, unito a quello delle onde che si infrangevano sulla riva.
Lo guardai come se fosse diventato un alieno.
Era vero, non me ne ero accorta. Stava iniziando a piovere.
Stavamo iniziando a diventare tutti fradici dalla testa ai piedi.
Mi alzai in piedi, mi tolsi le Converse e andai a riva bagnandomi i piedi.
«E' calda!» dissi.
«Non vorrai fare il bagno, Vicky!» disse come se io avessi avuto una pazza idea.
«Dai, Zayn. È un'occasione fantastica, no?» lo guardai intensamente cercando di convincerlo.
Rise.
Si alzò. Gli andai in contro. Lo afferrai per il colletto della camicia inziando a baciarlo e contemporaneamente gli sbottonai la camicia.
MI MANDAVA A PUTTANE GLI ORMONI CON QUEL SUO FISICO.
Ci spogliammo entrambi rimanendo con solo la biancheria intima.
Intrecció la mia mano alla sua.
Mi sollevò da terra prendendomi tra le sue braccia. A lui l'acqua arrivava quasi alla pancia.
Sorrise.
Mi lasciò lentamente e delicatamente.
Sentii un brivido a causa del contatto con l'acqua.
Mi aggrappai al suo collo.
Presi di nuovo l'iniziativa.
... Inaspettatamente... inspiegabilmente... misteriosamente... mi sentivo il cuore a mille...
sentivo il battito del mio cuore in ogni parte del mio corpo... le mie mani tremavano e sudavano... mi girava la testa... non capivo più nulla.
Era come se niente intorno a me esistesse... c'era solo lui accanto a me.
Poi iniziarono a tremarmi le ginocchia... inspiegabilmente... non riuscivo a farle smettere...
dei brividi gelidi mi percorsero tutto il corpo... sentivo freddo... poi avevo caldo... sudavo e tremavo...
La testa continuava senza motivo a girare mentre quel suo sorriso continuava a farmi sentire quelle prese improvvise allo stomaco.
I miei pensieri prima si fermarono di colpo e poi ripresero a girare vorticosamente nella mia testa... non avevano logica ne senso compiuto...
Non avevo mai provato tanta eccitazione, agitazione, felicità, sgomento e ansia tutte insieme.
Orami non riuscivo a controllare nessuna parte di me stessa... era come se la mia mente e il mio corpo si fossero freddamente staccate una dall' altra.
Lo guardavo con occhi adoranti, sapevo che lo avrei baciato.
Entrambi lo sapevamo.
Quando il suo sorriso si spense, lentamente mi avvicinai alle sue labbra... Occhi chiusi... bocca socchiusa...
Le nostre labbra s'incollarono... l'una all'altra... mi sentii come non ero mai stata prima...
Sentivo il suo cuore accelerare i battiti...
Ora sentivo anche il mio cuore a mille... li sentivo battere insieme mentre lo nostre labbra giocavano armoniosamente l'una con l'altra...
Tutti i miei dubbi svanirono... era come se quel tocco vellutato... quel contatto tra il mio corpo e il suo avesse trasformato in me qualcosa...
Ci guardammo entrambi sorridendo... Lui mi sorrise e poi avvicinò le mie labbra alle sue accompagnandole con una carezza...
Le nostre labbra si unirono nuovamente... Lui me le accarezzava dolcemente con la sua lingua...
Finchè il bacio divenne più profondo, passionale...
In quel momento mi stava stringendo la vita... sentivo il suo desiderio premere contro il mio corpo...
E nelle nostre bocche incominciò una dolce battaglia di lingue... Che si sfioravano.... Si allacciavano.... Si attorcigliavano...
Un gioco che procurava sensazioni mai sentite... e io questa volta mi sentii più sicura di me stessa... risentii di nuovo quel brivido prima freddo poi caldo attraversare il mio fragile corpo.
Mossi la mia mano... anche se la mia mente non aveva mai ordinato di farlo... istintivamente la misi dietro la sua schiena...
Accadeva tutto senza un perchè... accarezzandogli la schiena sentii il calore del suo corpo contro la mia mano.
Era bello sentire le nostre labbra giocare... era fantastico sentire le nostre lingue sfiorarsi gentilmente... era come se tutto in quegli istanti fosse dannatamente perfetto.
Non mi mancava niente.
Lui mi dava tutto quello di cui avevo bisogno.
Sinceramente? Volevo rimanere così per sempre.
Non respiravo più.
Mi guardò.
Inziammo a fare la lotta in acqua. Ormai fare la lotta era diventato il nostro gioco preferito.
Io mi divertivo a schizzarlo con l'acqua, lui si divertiva a prendermi in braccio e a farmi cadere.
«Sai che si è fatto tardi?» disse con le labbra ancora sulle mie.
«Si.»
Uscimmo dall'acqua sorridendo.
Si avvicinò a me.
La distanza tra noi era nulla.
Il mio labbro inferiore fu morso dai suoi denti. Nuovamente. Mi sentii avvampare.
«Ahh!» urlai.
«Scusa.»
«Non ti avevo detto di staccarti.»
Mi aggancai al suo collo riprendendo a baciarlo appassionatamente.
Sinceramente ammalarmi era l'ultimo dei miei problemi.
Sarei potuta rimanere tra le sue labbra per sempre.


NOTE:
In primis (devo ripassare latino!): grazie per le recensioni, sono felicissima soprattutto che vi piaccia il pesonaggio di Victoria, ci ho dovuto pensare un pò su!
In secundis (che nemmeno esiste): amo questo capitolo, potrebbe sembrarvi noioso, ma penso racchiuda il sentimento speciale che si è creato tra questi due fanciulli (?)
Continuo a ringraziare infinitivamente (?) tutte le buone anime che recensiscono i miei capitoli! *tira caramelle*
NELLE SEGUITE DI 92 PERSONE E NELLE PREFERITE DI 77!
(a chi mi mi ha messo tra le preferite!) --->*tira un secondo pacchetto di caramelle*

Spero continuerete a seguirmi con lo stesso incoraggiamento di prima.

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Capitolo 14
*** Chapter fourteen. ***


Oggi dovevo vedermi con Zayn nella sua mini-casetta.
Sinceramente non sapevo come comportarmi con lui.
Sì, ci eravamo baciati ma volevo che fosse lui a fare la prima mossa...
 
Zayn si chiuse la porta alle spalle.
«Ehi» disse. «Ho una cosa per te.»
«E' un pony? Ho sempre voluto un mini-pony!»
«Sì.» disse Zayn, annuendo con un sorrisetto sulle labbra.
«E' un pony, Vicky. Credo che in questo quartiere si possano tenere tranquillamente dei pony in casa.»
«Aspettami qui.» aggiunse.
Uscì e tornò con un barattolo di vernice e due pennelli.
«Ho pensato che potremmo cambiare un po' le cose.»
Tirò fuorì un coltellino e aprì la latta.
«Chiudi gli occhi.» disse poi, aspettando prima di sollevare il coperchio in modo che non vedessi il colore.
Chiusi gli occhi e mi misi le mani sulla faccia.
Sentii un leggero clic.
«Ora aprili.»
Zayn aveva disegnato il contorno di un cuore sul muro del salotto in un bellissimo color rosso scuro.
«E' stupendo.» dissi.
Gli diedi una piccola gomitata nelle costole.
«E' così che conquisti le ragazze? Dipingendo cuori sulle pareti?»
«E' così che conquisto la ragazza che mi piace.» mi corresse.
Riempì il cuore con dell'altra vernice.
«Ti piace davvero il colore?»
Lo abbracciai. «Lo adoro.»
«Davvero? Puoi dirmelo se non ti piace.»
«Io non lo avrei mai scelto, ma è perfetto. Avrei scelto il bianco o qualcosa del genere. Un beige magari... Ma sarebbe stato così noioso.»
«Il bianco lo possiamo usare per la camera da letto! Il salotto invece lo facciamo rosso.»
«Sei proprio un buffone.» replicai sorridendo.
«Ma ti terrò lo stesso.» precisai.
«Meglio per te.»
Fece scivolare la mano nella tasca posteriore dei miei pantaloni.
«Dunque, io non sono molto brava a verniciare...»
«Bè, d'ora in poi non avrai più nessun problema.»
E mi passò il pennello.
«Adesso?»
«Adesso ti insegno io!»
Mise la mano sopra la mia e per i primi minuti verniciammo con lui dietro di me, che muoveva il pennello che tenevo in mano con la sua mano.
Decidemmo di accendere MTV, così la musica ci fece compagnia per tutto il tempo.
Ridemmo e verniciammo finchè l'intero salotto non fu di un bellissimo colore rosso.
«Potremmo fare gli imbianchini.» disse Zayn quando ebbimo finito.
«Mhm, non ci giurerei.»
Scoppiammo a ridere.
Zayn si avvicinava sempre di più a me con il pennello rosso in mano. Sbattei contro la porta.
Mi aveva intrappolata.
«Che fai? Hai paura di me?» disse scherzoso.
«Assolutamente no. Ma hai un pennello in mano e qualsiasi cosa tu voglia fare non mi sembra una buona idea.» ribattei.
«Oh, andiamo.Ti fidi di me?» mi chiese.
«Mhm, ho i miei dubbi.»
«Bè, vedi di farteli passare, cara la mia Vicky. Ora chiudi gli occhi.»
Feci come mi disse.
Sentii il tocco delicato del pennello sopra il mio viso.
Zayn mi stava scarabbochiando la faccia.
Appena realizzai quello che stava facendo presi il mio pennello e per difendermi iniziai a pitturarlo dappetutto.
In meno di un minuto iniziò una lotta.
Lui che mi faceva il sollettico e intanto mi pitturava ed io che cercavo di fare altrettanto con lui.
«Okok. Zayn, basta. Tregua, hai vinto.» urlai con tutte le mie forze.
«Sicura?» disse prendendomi per i fianchi iniziando a farmi il sollettico. 
Non riuscivo a fermarlo, stavo ridendo come una pazza e in più eravamo entrambi sporchi di vernice rossa dalla testa ai piedi.
Ad un certo punto, spostò le sue mani dai miei fianchi al mio viso. Mi fece una leggera carezza e mi baciò. Non un bacio a stampo. 
Un bacio profondo. Passionale. Intenso.
Era come se lui avesse bisogno di me.
Automaticamente misi la mia mano nella sua schiena sotto la sua maglietta, anche se la mia testa non aveva ordinato di farlo.
Fu una cosa istintiva.
«Credo che io e te dovremmo farci una doccia.» disse sorridendo malizioso.
Mi baciò a stampo inchiodandomi in uno dei suoi sguardi.
Mi prese per la mano e mi trascinò nel bagno.

NOTE:

Scusate l'assenza degli ultimi giorni ç__ç
Siete una meraviglia. Voi che recensite e che mi scrivete su Twitter che amate questa storia!
io davvero, non so come ringraziarvi *uu*
ho raggiunto le 100 seguite e mi sento troppo realizzata!
non so su twitter potete mandarmi una reply con scritto se volete che vi avvisi quando posto. sono @itsyankees 
non ho molto da dire, solo salutarvi e ringraziarvi se avete letto il capitolo e continuate a seguire la mia storia. 
un bacione enorme (ma che vi interessa?) lo so che volete le caramelle uwù è Natale... quindi *lancia un pandoro enorme con lo zucchero a velo*

 

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Capitolo 15
*** Chapter fifteen. ***


(vi avviso: questo capitolo è un po' hot uwù)

Ero sotto la doccia.
L'acqua mi rinfrescava tutto il corpo. 
Il getto della doccia fece miracoli sul mio sistema nervoso, man mano che sentivo l'acqua scivolarmi lungo il corpo.
Ero immobile a riflettere sotto il getto delicato dell'acqua, chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dai mille pensieri che mi vorticavano nella testa. 
Sinceramente? 
Mi piaceva, era uno dei pochi momenti dove mi lasciavo trasportare solo ed esclusivamente dai miei pensieri mentre le gocce d'acqua mi bagnavano tutto il corpo era come se quelle piccole, e forse anche inutili goccioline mi aiutassero a riflettere... 
Mi misi le mani sulla faccia. 
Sentii un rumore vicino a me. Feci uno scatto improvviso dallo spavento. 
Davanti a me c'era Zayn.
In quell'esatto momento sollevai lo sguardo sul torace nudo e palpitante, sul suo ventre piatto, le sue braccia muscolose al punto giusto, sulla linea sinuosa della sua schiena. 
Senza volerlo trattenni il fiato spalancando la bocca, stupita da quello spettacolo inaspettato che si stava rivelando tanto piacevole.
«Che cazzo stai facendo, Zayn?»
Mi spinse delicatamente indietro finché non toccai la parete fredda del box doccia: le maioliche gelide, a contatto con la mia pelle mi fecero rabbrividire; Zayn spostò sopra di noi il getto d'acqua calda, che iniziò a scivolare sui nostri corpi.
Stetti in silenzio fissandolo. Per un attimo restammo immobili, ci guardammo senza dire una parola, ma ebbi l'impulso irrefrenabile di afferrare i suoi capelli corvini, spingerlo verso di me e baciarlo, baciarlo come mai avevo fatto con nessun altro.
«Che c'è di male?» ribattè lui tranquillo.
Guardavo il suo viso come si guarda un'opera d'arte, non distoglievo mai lo sguardo, stavo lì con la bocca chiusa e il respiro affannato; Zayn invece appariva molto più controllato, sapeva di avere il controllo della situazione e per questo accennava quel suo sorrisetto, quello che usava certamente con tutte le ragazze. In quel momento però non mi importava, Zayn era ciò che volevo e lui voleva me, non potevo chiedere di meglio.
Con la lingua mi accarezzò la carotide calda e subito avvertii il pulsare frenetico del sangue. Lui era chiaramente eccitato, i muscoli tesi delle sue cosce serrate contro i miei fianchi ne erano una prova evidente.
Il ritmo del mio cuore era diventato irregolare solo con un semplice bacio.
Quelle braccia e spalle forti, leggermente allenate e abbronzate, lungo le quali feci scorrere la punta delle dita per sentire la delicatezza del muscolo. Per non parlare dell'osso della spalla che portava l'attenzione alla pelle morbida e nascosta del collo.
Le nostre lingue si sfioravano, si toccavano e fuggivano via, mentre con i denti combattevamo per mordere uno le labbra dell'altro: quel bacio così caldo e bagnato esprimeva perfettamente quello che provavamo, il desiderio che animava ogni nostro gesto.
Mi stava facendo letteralmente impazzire.
Il moro mi teneva stretto tra sé e la superficie in marmo, accarezzava i miei fianchi, le mie gambe e con le labbra, morbide e rosse, baciava il mio collo succhiando e leccando parti ampie di pelle. 
Misi la mia mano sul suo petto e gli morsi senza delicatezza le sue labbra. 
Averlo con me, succube dei miei desideri, mi faceva sentire bene.
Mi toccava appena eppure sospiravo come fossi all'apice di un amplesso; improvvisamente presi l'iniziativa e con la mano scesi ad accarezzare il suo ventre.
Senza dubbio lo colsi di sorpresa, Zayn infatti mi guardò un attimo allibito, la mia improvvisa intraprendenza lo aveva sconvolto.
Sentii il suo corpo caldo, nonostante fosse bagnato a causadell'acqua. 
Mi strinse a sè.
Iniziai a sospirare. 
Sentivo che la schiena si stava irrigidendo sempre di più. 
Sentirlo mio era dannatamente appagante...
Con un dito percorse con una lentezza esasperante la mia colonna vertebrale.
Senza respiro, poi poggiai la fronte sulle maioliche fredde serrando gli occhi.
Successivamente mi strinsi nel suo petto e chiusi gli occhi ascoltando il suono sordo del suo cuore mentre sfioravo il suo braccio con le dita.
Non fecemmo l'amore ma ci andammo molto vicino.
Scivolò lentamente a terra trascinandomi con sé; lasciammo che l'acqua picchiasse sui nostri corpi.
Zayn si sedette appoggiando la schiena al muro e mi strinse forte contro il suo petto accarezzando i miei capelli, poi mi sussurò all'orecchio:
«Ti amo, Victoria»
«Ti amo anche io Zayn.» 
E pensare che  il moro sotto di me era il sogno di ogni ragazza.
Uscimmo dalla doccia.
Afferrò un grande asciugamano e lo avvolse intorno alle mie spalle, per sé ne prese uno leggermente più piccolo legandoselo in vita. 
Senza accorgermene portai le labbra in avanti in un'espressione delusa.
Lui se ne accorse.
«Perchè quella faccia? Mi preferivi nudo?» disse con tono divertito.
Gli lanciai la prima cosa che mi capitò tra le mani: un flaconcino di crema che trovai sul lavandino, che però lui evitò senza problemi.
«Idiota!» quasi ringhiai.
Non mi sembrava intimorito.
«Smettila di fare l'arrapata e asciugati i capelli.»
Mi piaceva perchè si preoccupava per me, voleva assicurarsi che non prendessi freddo, lo capivo dal suo fare premuroso; notavo che non voleva darlo a vedere, ma teneva a me più di quanto fosse disposto ad ammettere e io percepivo questo suo messaggio non troppo diretto.
Mi avvicinai e mi iniziò a tamponare i capelli con un asciugamano per eliminare l'acqua di troppo.
Dopo poco con le mani sulle mie guance, mi sollevò il viso guardandomi  dritto negli occhi.
«Smettila di fissarmi Malik.» 
«Stai facendo lo stesso con me!» 
Mentre allacciavo le braccia intorno ai suoi fianchi premette le sue labbra contro le mie.
Trascorremmo tutto il resto del pomeriggio abbracciati sul mio letto, ogni tanto si divertiva a farmi il solletico, costringendomi ad urlare e contorcermi in modo disumano tra le sue risate.

NOTE:
lo so, vi ho fatto aspettare troppo per questo capitolo, ma sono stata stra-impegnata con la scuola.
spero mi perdonerete.
non so quando riuscirò a riaggionare, abbiate pazienza D:
Capitolo cortino, ma con un sacco di atti inaspettati *uu*
ne approfitto per dirvi che ho scritto una OS su Harry se vi va di dare un'occhiata la trovate qua ---> You're impossible to resist.
Nei preferiti di 90 persone! (credo di amarvi *sisi*)
Ringrazio tutte le mie care recensitrici, e continuo a viziarvi tirandovi un panettone enorme visto che siamo nel periodo natalizio <3 
Grazie ancora di cuore, 
virgi.

 

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Capitolo 16
*** Chapter sixteen. ***


Entrai nella stanza che io definivo "lavanderia" per asciugare i miei vestiti quando ad un certo punto entrò Zayn dalla porta. 
Era già pettinato, vestito e tutto profumato, sembrava come nuovo, sembrava uscito da una favola Disney. 
Io invece, con i vestiti di Zayn nei quali galleggiavo visto che erano una taglia decisamente troppo grande per me e in più i capelli arruffati sembravo una barbona.
«Non ti preoccupare, faccio io!» disse.
Senza darmi il tempo di ribattere, mise i vestiti nell'asciugatrice; io intanto mi sedetti sopra la lavatrice a gambe incrociate.
«Ehi, ti piacciono i 30 Seconds To Mars?» disse indicando la sua maglietta che indossavo. 
Abbassai la testa per fissare la maglia che portavo.
«Sai, la maglia dei One Direction non c'era e quindi...» risposi con tono sarcastico.
«Ti sta bene.» 
«Scherzi?! Sembro una barbona.» scoppiai in una risata. 
«Nient'affatto.» rispose serio. 
Si appoggiò allo stipite della porta incrociando le braccia, io scesi dalla lavatrice e mi diressi verso di lui mettendomici di fronte. 
«Cosa ci trovi in me?» 
Sospirai, volevo uscire dalla porta ma lui bloccava l'uscita.
«Tutto.» 
Lo guardai scuotendo la testa.
Mi impediva l'uscita, cercavo di spostarlo ma lui mi prese per le braccia in modo da impedirmi di fare qualsiasi movimento.
«Guarda che non mi fai paura, Malik.» dissi con sguardo provocatore.
«Tu dici?» disse senza togliermi gli occhi di dosso.  
Mi si avvicinò al viso di qualche centimetro.
«Si.» risposi a testa alta, guardandolo negli occhi.
Si avvicinava sempre di più, i nostri visi stavano per sfiorarsi.
«Sicura?» 
Il suo respiro era sempre più vicino.
«S-si..» affermai con voce tremante. 
Le nostre bocche erano a pochi centimetri di distanza.
Mi voltai di lato per riprendere fiato.
«Ok, hai vinto.» aggiusi sbuffando. 
Sentimmo sbattere la porta.
Ci voltammo di scatto. Corsi verso le scale.
Erano arrivati Liam e Louis.
«Ciao!» urlò Liam. 
«E bravo il Malik!» gridò Louis.
Liam gli diede uno spintone. 
«Ok, noi togliamo il disturbo!» disse Liam prendendo per un braccio Louis. 
«Ma cos.... AHHHH!» urlò Lou mentre Liam lo stava trascinando nel salotto. 
Intanto Zayn mi caricò in spalla.
Cercai di dimenarmi ma fu un tentativo inutile perchè non aveva intenzione di mettermi giù.
Allo stesso tempo cercai di coprirmi perchè avendo solo una maglietta grande, temevo si vedessero le culotte che indossavo.
Andammo a controllare i panni. Chiuse la porta sedendosi per terra contro essa.
«Dai, perchè non andiamo in salotto da loro?» 
Dissi sedendomi di fianco a lui.
«Così noi due stiamo soli.»
Sbuffai facendo finta che mi dispiacesse.  
Si sentivano lo loro voci, si sentivano urla perchè si erano messi a giocare alla play e a quanto pare Liam stava vincendo.
«Non posso credere che Lou stia perdendo cinque a zero!» 
Scoppiammo a ridere, poi appoggiai la testa contro il muro.
«Perchè stai diventando così inavvicinabile?» 
Lo guardai stranita.
«Perchè inavvicinabile?» 
«All'inizio sei un po' cauta ma allo stesso tempo sei acida, come se dovessi proteggerti... poi quando uno impara a conoscerti sei diversa..»  
«Sono i due lati del mio carattere...»
Respirai.
Ci fu un minuto di silenzio.
«Ti va di fare un altro giro?»
«Mhm, no grazie!»
Mi prese per un braccio, io feci in modo che lui lasciasse la presa ma fu un tentativo inutile perchè mi ritrovai tra le sue gambe.
«Dai, voglio andare di sotto.»
Mi avvicinai alla porta per aprirla e andare di sotto, ma non si apriva.
Ci riprovai una seconda volta.
«Zayn è chiusa a chiave?»
«No. Forse è caduto il chiavistello e si è chiusa... ci serve la chiave o qualcuno che la apra da fuori
Lui con tutta la calma del mondo si ritornò a sedere vicino alla porta e mi trascinò vicino a lui.
«Non fare quella faccia disperata.» mi disse tranquillo.
«La musica della play è altissima e stanno urlando non ci sentiranno mai.»
«Non è la fine del mondo.» disse con tono rassicurante.
«Ok... ok...» dissi agitata.
«Prima o poi si accorgeranno che non veniamo giù e conoscendo la curiosità di Lou ci verranno a cercare.»
Lo guardai allibita.
Lui rise.
«Vedrai, ci ritroveranno.»
Mi accennò un sorriso, io intanto sbuffai e mi appoggiai al suo petto.
In realtà ero felice di stare lì con lui.
Restammo a fissare l'oblò della lavatrice.
Poi lui iniziò a fissarmi profondamente.
Le mie guance stavano andando in fiamme e quindi distolsi lo sguardo dal suo.
Lui ritornò a fissare l'oblò della lavatrice.
«Ti ho mai detto che sei bellissima?»
«Si... e dovresti smetterla.»
«Perchè?»
«Perchè potresti avere di meglio.»
Non sapevo perchè gli stessi dicendo realmente quelle parole, ma era la verità. 
«Vicky, cosa stai dicendo?»
«Perchè me?»
«Perchè non te?»
«Te l'ho detto prima, puoi avere di meglio.»
«Anche te!»
«Non credo proprio...» sospirai.
«Nessuno mi impedirà di stare con te.»
Arrossii, non mi aspettavo queste parole.
Era davvero interessato a me.
Si alzò in piedi e mi porse una mano per farmi alzare.
«Andiamo dagli altri.»
«Come?!»
Tranquillamente tirò fuori dalla sua tasca la chiave e la inserì.
«Ma cosa...?!»
Mi avvicinò il suo dito alle mie labbra per farmi stare zitta.
Poi mi baciò. Un bacio profondo. Io ero ancora confusa, ma lui con una mano nei miei fianchi e l'altra sulla porta, girò la chiave e sempre con le mani dietro alla mia schiena mi trascinò fuori. 


NOTE:

Scusate se vi ho fatto aspettare più del solito, ma la signorina ispirazione non si decideva ad arrivare! çwç
Ringrazio le dolci anime che continuano a spendere parte del loro tempo per lasciare una recensione, siete fantastiche!
E ringrazio anche coloro che hanno messo la mia storia nelle preferite, sono davvero onorata! *w*
Sono nelle preferite di 100 persone ed è un bellissimo numero *sisi*
vi ricordo che ho postato una OS You're impossible to resist. e sarei ispirata (?) a trasformarla in una vera e proprio ff, ditemi che ne pensate! 

Vi vedo un po' meno partecipi rispetto all'inizio, quindi bho, ci terrei particolarmente alle vostre opinioni e ai vostri commenti! (:

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Capitolo 17
*** Chapter seventeen. ***


Era un paio di giorni che non vedevo Zayn. 
Intanto peró mi ero sentita con Harry.
Mi aveva raccontato che si stava sentendo con una ragazza (e fin qui tutto a posto), insomma ero contenta che il mio migliore amico si stesse sentendo con qualcuna, contenta finchè Harry non mi disse il nome della ragazza, in me scattó qualcosa, iniziai ad innervosirmi. Non poteva, NON poteva essere vero, non poteva davvero frequentare quella ragazza.
 
• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •
 
«Sono contentissima per te, Hazza!» dissi stritolandolo in un abbraccio.
«Chi è la fortunata?» dissi curiosa.
«Si chiama Anne.» rispose.
Ci fu un momento di silenzio.
«Anne Hisly?» chiesi incredula con la voce tremolante. 
«Esatto. La conosci?» disse sorridendo.
«È uno scherzo, vero?» 
«Perchè uno scherzo?» chiese stupito.
«Mi stai prendendo in giro, spero.» 
«Perchè dovrei prenderti in giro, Vicky?» 
«Io quella puttana la uccido.» urlai alzandomi di colpo dal divano.
Harry mi prese per un braccio.
«Ehi, vedi di moderare il linguaggio, Victoria!» 
Odiavo quando mi chiama per nome. 
«Io non modero proprio un bel niente, Styles!» 
«Invece ti dai una calmata, Victoria. È pur sempre una ragazza con la quale mi sto sentendo. Io non offendo il tuo ragazzo, non offendo Zayn!» ribattè. 
«Ma che cazzo di discorsi sono? Punto primo: Zayn non è il mio ragazzo. Punto secondo: è il tuo migliore amico, nonchè componente della band della quale fai parte, è ovvio che tu non lo offenda.» 
«Quindi?» disse con un non so che di minaccioso. 
«Quindi un cazzo, Styles! Dio mio, con tutte le fighe che ti puoi permettere proprio quella troia?» 
«Mi spieghi che cazzo ti ha fatto? Per quale motivo la odi così tanto?» 
«Odio, credo addirittura che sia odio reciproco dai tempi della materna.» 
«E se vi odiate c'è bisogno di chiamarla troia?»
«Lo è! È una troia! Forse tu non sei a conoscenza della sua reputazione. Ti chiarisco le idee. In quinta elementare ha dato il suo primo bacio, in seconda media ha perso la verginità e beh, dal di lì è stato tutto in discesa. Tutti la cercavano, tutti la volevano, insomma era il desiderio sessuale di mezza scuola, anche ora alle superiori ovvio. Beh, non li biasimo è una ragazza bella, diciamo appariscente, la si nota subito. Ma a te che interessa della aua reputazione, giusto? A te interessa solo che sia una ragazza facile, no? Vuoi una ragazza che te la dia, vero? Beh, non potevi fare scelta migliore, Styles. I miei complimenti. Scopatela dalla mattina alla sera, non penso che per lei ci siano problemi. Spero siate felici insieme!» conclusi prendendo la mia roba e dirigendomi verso la porta. 
«Victoria, vieni immediatamente qui! Victoria!» urló venendomi incontro, bloccandomi il braccio. 
«Ma si puó sapere che diavolo ti è preso?» 
I suoi occhi verdi mi fissavano. Sembravano delusi da me. Mi sentivo una merda, avevo deluso il mio migliore amico ma non riuscivo a sopportare l'idea di lui insieme a Anne. 
Non era gelosia, no. 
Semplicemente questo era il mio modo per cercare di proteggere una persona alla quale tenevo da ragazze che volevano stare con lui solo per la sua fama. 
«Scusa Harry, ho bisogno di stare da sola.» 
Mi scese una lacrima. Lui lasciò la presa dal mio braccio. 
Aprii la porta e uscii immediatamente. 
La mia pancia tremava mentre cercavo di trattenere i singhiozzi. 
Non riuscivo più a trattenerli. Il mio si trasformó in un lamento, in un pianto che sembrava avesse vita propria.
A volte mi lasciavo andare anche se mi faceva paura piangere con ogni singola parte di me. 

NOTE:

Capitolo cortino e molto merdoso, lo so çwç
In questo capitolo non è successo molto... è uno di quei capitoli di transizione, credo. Dovevo postarlo perchè in futuro farà capire un po' di cose (teoricamente) ahahah :O
Come prima cosa ringrazio le gentili fanciulle che continuano a recensire ogni singolo capitolo, dal primo fino ad adesso, non rispondo alle recensione ma sappiate che le leggo TUTTE e mi fate felicissima.
sono tra le preferite di 129 e nelle seguite di 153 (VI AMO TANTO
detto ciuò, ho iniziato una nuova fan fiction, se volete dare un'occhiata per ora ho postato solo tre capitoli --->
You're impossible to resist.
son contenta perchè questa ff nuova è già tra le seguite di 20 e nelle preferite di 20 *u*
ora tolgo il disturbo...
vi lancio un enorme pacco di pop corn così potete leggere l'altra mia ff con qualcosa da sgranocchiare (?) ahahahahah sono caldi, salati e al burro! *lancia i pop-corn*

 

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Capitolo 18
*** Chapter eighteen. ***


Ero a casa di Zayn. 
Non la sua mini-casa, ero a casa degli One Direction, ma eravamo da soli. 
Solo io e Zayn. 
«Sei ubriaca?» disse Zayn ridendo. 
«Quasi.» mi sentivo un po' brilla, ma non ero del tutto ubriaca. 
«Prima al ristorante mi hai lasciato ad affrontare quel vino tutto da sola, ora devi rimetterti in pari.» 
Con la scusa di essere ubriaca potevo permettermi di essere più audace del solito. 
Afferrai Zayn per la camicia, lo attirai a me e lo baciai.
Lui ricambió il bacio. 
«Dovrei prepararti da bere…» mormorai con le labbra ancora premute  contro le sue. Lo sentii annuire.
«Siediti sul divano. Torno subito.»
Ero a casa sua ma sapevo benissimo dove Harry e Louis tenessero da bere. 
Avevo trovato una mezza bottiglia di vodka e un quarto di bourbon. 
«Bourbon o vodka?» gridai. 
«Immagino che non ci sia della birra.»
«Mi dispiace.» 
«Vodka.» rispose con tono interrogativo. 
Misi la vodka in due bicchieri.
Zayn era seduto sul divano con una mano sopra alla coscia. 
Gli porsi il suo bicchiere e mi sedetti di fianco a lui. 
Zayn bevve un sorso e fece una smorfia. 
Pensai che la vodka fosse andata a male, assaggiai ma non aveva nulla di strano. 
«Bè è carino avere la casa tutta per noi.» 
Mi resi conto di quello che aveva detto e mi bloccai. 
Ok, la vodka gli aveva fatto effetto. Insomma, non penso che potesse dire queste cose in uno stato di assoluta sobrietà. 
Avevo le guance in fiamme. Anche il suo viso era rosso. 
Bevve un altro sorso. Era quasi cotto pure lui.
Era bello perchè non eravamo ubriachi peró quel po' di alcool faceva dire o fare ad entrambi cose che se fossimo stati sobri molto probabilmente non avremmo detto o fatto. 
«Già!» dissi prendendo il suo bicchiere e facendo sfiorare le nostre dita.
Stesi le gambe poi le ripiegai sul divano facendo in modo che il mio ginocchio gli toccasse la coscia. 
«Harry mi ha detto che l'altro giorno avete litigato.» 
Zayn non scostó il mio ginocchio dalla sua coscia. 
«Sì, abbiamo avuto una leggera discussione. Diciamo che non mi va a genio la sua ragazza. Ok, non sono cavoli miei ma so il tipo di ragazza di cui lui ha bisogno e Anne non è quella giusta per lui.» affermai sicura. 
«Sai come è fatto Harry. Poi non penso che si interessi molto del fatto che Anne sia giusta o meno; non è il tipo da cose serie.» 
«È quello che gli ho detto anch'io.» 
Mi spostó dietro l'orecchio una ciocca di capelli che mi era finita sul viso. 
«Torno subito.» 
Feci le scale e corsi in bagno. 
Mi guardai allo specchio, me la presi comoda e aspettai che le guance tornassero del loro colore naturale e che il cuore riprendesse a battere normalmente. 
Quando uscii dal bagno vidi la porta della camera di Zayn socchiusa non resistetti e l'aprí. 
Entrai e fui sommersa dal suo odore, quella stanza sapeva di lui, sorrisi instintivamente. 
Uscí socchiudendo la porta e ritornai in salotto. 


NOTE:
che cosa succederà tra questi due piccioncini, eh?! *w*

chissà cosa combineranno nel prossimo capitolo ahahah 
comunque ci tenevo a precisare una cosetta: come avete visto nello scorso capitolo Vicky e Harry hanno litigato, ma state tranquille Vicky è innamorata di Zayn però nonostante Harry sia il suo migliore amico lei è fisicamente attratta da lui... ci tenevo a ribadirlo perchè molte di voi avevano paura che la storia diventasse Vicky-Harry ma assolutamente no... oddio, secondo i miei piani no, quindi fatemi sapere cosa avete da dire a riguardo ;)
quindi ci terrei particolarmente a sapere la vostra opinione, lasciatemi tante recensioni *u*
vi ringrazio infinitamente perchè è quasi e dico quasi nelle preferite di 150 persone lafgkfgjdksfgjkds voi mi volete morta!

ah, vi ringrazio ancora per star seguendo anche la mia seconda fan fiction  
You're impossible to resist. è già tra le seguite di 50 e nelle preferite di 42, non me lo sarei immaginata tutto questo successone! GRAZIE INFINITE. 

ah... dimenticavo... oggi vi tiro il tiramisù e il mascarpone! la crema è fresca quindi non dovreste avere problemi di stomaco (?) *lancia*
vi adoro :)

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Capitolo 19
*** Chapter nineteen. ***


Non feci in tempo a tornare in salotto che a metà scala mi ritrovai davanti Zayn. 
Era buio e la sua immagine non era nitida. 
Instintivamente misi le mani in avanti per cercarlo. 
Le mie mani incontrarono il suo petto e lui mi attiró a sè. 
Gli misi le braccia intorno al collo mentre lui sollevandomi mi portó in camera. Stava andando in una stanza che non avevo ancora notato. Non era la sua camera. 
«Dove mi stai portando?» accennai. 
Mi fece tacere strappandomi un lieve bacio.
Zayn tenendomi in braccio e non riuscendo a mettere la mano nella maniglia aprì la porta con un calcio e la riuchiuse nella stessa maniera. 
Mi ritrovai in una specie di soffitta. Era una stanza bellissima, c'era un letto gigante ma allo stesso tempo con un materasso quasi attaccato a terra con lenzuola bianche, un armadio e altri oggetti che sono normalmente presenti in qualsiasi camera da letto.
Mi fece stendere sul letto e io lo tirai violentemente a me afferrandolo per il colletto della camicia. Lo baciai bruscamente. Lui si staccó qualche minuto per accendere le candele che erano sparse in giro per la stanza. 
Lo spinsi a sedersi mentre mi metteva a cavalcioni sopra di lui. Sentivo Zayn eccitarsi attraverso i suoi pantaloni che erano a stretto contatto con i miei.
Sentivo il suo desiderio premermi addosso. Mi mancava il respiro e gemetti senza volere. 
Infilai le mani sotto la sua camicia appoggiandole nei suoi pettorali fino a sentire il suo respiro invadermi. 
Lui fece lo stesso con me, inizialmente mi mise le mani sopra ai fianchi per poi salire all'altezza del mio reggiseno che poi sganció con estrema abilità. 
Di conseguenza lo afferrai per la camicia e iniziai a sbottonargliela, presa dalla foga di baciarlo saltai qualche bottone e dovetti ritornare indietro in modo da poterglieli sbottonare tutti. Quando lui si tolse la camicia con una mano, mi aiutó a togliere la mia maglia. 
Appena mi tolse la maglia il reggiseno che mi aveva sganciato poco prima scivoló per terra. 
Zayn smise di baciarmi per guardarmi intensamente. 
Poi sorridendo si avvicinó al mio labbro inferiore per morderlo mentre lo teneva tra i suoi denti. Io feci altrettanto con lui. 
Zayn mise le sue mani sui miei glutei avvicinandomi a sé, il mio seno toccó il suo petto caldo e sentii un brivido percorrermi lungo la schina. 
Gli misi la mano nella cerniera dei jeans per fare in modo che rimanesse senza. 
Lui rimase senza pantaloni, si tolse i boxer in modo da rimanere nudo. Era come me lo ero sempre immaginato, era estremamente perfetto.
Con foga mi rimise le mani nei glutei avvicinandomi al suo organo chiaramente eretto. 
Sentii un altro brivido quando avertii la sua erezione avvicinarsi al punto più delicato. 
Mi accarezzó il viso fissandomi come se volesse avere la certezza che fossi sicura di quello che stavamo per fare. 
Lo guardai con sguardo sicuro annuendo con la testa. 
Lui con estrema dolcezza mi sistemó una ciocca di capelli dietro all'orecchio lasciandomi un lieve bacio. 
Il desiderio di entrambi era troppo forte quando sentii che stavamo per diventare un unico corpo. 
Stava entrando dentro di me, instintivamente lo attirai ancora di più a me.
Le nostre labbra ancora attaccate si aprirono all'unisono per gemettere. 
Ci lasciammo andare entrambi mentre respiravamo contemporaneamente. 
Continuai con impeto ad attirarlo a me e Zayn inizió a muoversi dentro di me con un ritmo moltó più rapido e svelto. 
Realizzai di star provando un piacere mai provato prima. 
Realizzai di star facendo l'amore per la prima volta con Zayn. 
Realizzai di star desiderando Zayn con tutta me stessa. 
Realizzai che lui era mio. 
Realizzai di essere completamente innamorata di lui. 
Appena notai nel suo viso un aspetto di totale ebbrezza fui assalita da un piacere che mi resi conto di non aver mai provato.
Ci fissammo mentre stavamo entrambi raggiungendo il culmine. 
Raggiunsimo l'orgasmo all'unisono gemettendo mentre i nostri respiri nonostante fossero irregolari avessero un ritmo sincronizzato. 
Mi abbandonani con la testa sopra al suo petto aspettando che i nostri respiri tornassero ad avere una cadenza normale mentre Zayn con le gambe attorcigliate alle mie continuava ad accarezzare i miei capelli e ad accarezzare con estrema dolcezza il mio fragile corpo. 

NOTE:
questo capitolo è stato un partoo! çwç
ci ho tipo messo secoli... scrivevo e cancellavo perchè non ero mai soddisfatta e non lo sono tutt'ora perchè non è così che me lo immaginavo nella mia mente ma va be' :)
ditemi un po' voi se vi è piaciuta questa scenetta hot... finalmente il Malik si è deciso ad agire asjgfjsdkgfjkdsgds (?)
anyway, per quanto riguarda il prossimo capitolo... molte mi hanno chiesto dove siano finiti Niall e Megan?! be' pensavo di dedicare un po' del prossimo capitolo a loro quindi fatemi sapere se vi va di sentir parlare anche di loro ;D
un GRAZIE enorme a tutte voi che state leggendo... nelle preferite di 170 e nelle seguite di 190 (poi uno non deve adorarvi, cavolo io vi amo) 
grazie anche alle quasi 100 persone che seguono la mia seconda fan fiction 
You're impossible to resist
con questo capitolo vi siete addolcite troppo quindi niente dolci per oggi (triste verità)
un bacione <3

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Capitolo 20
*** Chapter twenty. ***


Mi svegliai stropicciandomi gli occhi. 
Mi resi subito conto di non essere in camera mia e realizzai di essere nella camera di Zayn. 
Ancora con gli occhi semi chiusi lo cercai con la mano ma l'unica cosa che sentii era il suo cuscino ancora caldo. 
Mi guardai attorno e notai tantissime foto attaccate alle pareti e i nostri indumenti lasciati per terra durante la notte. 
Mi alzai dal letto ancora assonnata, aprii l'armadio e mi infilai la prima maglia che mi capitó sotto mano. 
Era una maglia decisamente troppo grande per la mia taglia, mi copriva a malapena il sedere, ma era comoda e aveva il profumo di Zayn quindi poteva andare bene. 
Aprii la porta, il mio intento era andare in cucina ma la mia attenzione fu subito attirata dal getto della doccia che proveniva dal bagno. 
Posi delicatamente la mano sulla maniglia della porta cercando di fare il meno rumore possibile. 
Appena entrai mi ritrovai Zayn con l'asciugamano legato al bacino che si stava frizionando i capelli a testa in giù. 
Appoggiai instintivamente le mie mani sui suoi fianchi e lui si giró di scatto. 
«Buongiorno, ben svegliata!» disse lasciandomi un lieve bacio a stampo. 
«Buongiorno a te!» dissi facendogli una carezza. 
«Volevo farmi una doccia veloce per poi prepararti la colazione e portartela a letto ma a quanto pare non tutto è andato secondo i miei piani...» mi disse. 
«Be`, apprezzo lo stesso il gesto!» risposi con sguardo comprensivo. 
«La colazione vado a prepararla io visto che ho fame!» dissi facendogli una smorfia. 
Lui mi prese per i glutei e mi appoggió alla porta baciandomi appassionatamente. Successe tutto talmente velocemente che non realizzai. 
Ricambiai con foga il bacio per poi liberarmi dalla sua presa. 
«Cerca di tenere a bada gli ormoni, Malik.» dissi fissandolo dritto negli occhi per poi chiudermi la porta alle spalle. 
Scesi le scale e appena arrivai in cucina mi ritrovai un biondino con la faccia attaccata ad una scatola di biscotti. 
Non riuscivo a capire chi fosse poi appena sentii grugnire nel mangiare realizzai che poteva essere solo una persona: Niall James Horan. 
«Horaaaan!» urlai. «Giù le zampe dai miei biscotti.» 
Lui alzó la faccia piena di briciole. 
«Ciao Vicky!» disse riprendendo a mangiare. 
«E tu da dove sbuchi? Dal frigorifero?» chiesi. 
«Ti ricordo che in questa casa ci abito da molto tempo prima di te.» disse sicuro mentre cercava di leccare le briciole che aveva attorno alla bocca. 
«Ok, hai vinto. Un punto per te.» dissi aprendo la credenza cercando una bustina di Twinings.
«Comunque sei un pozzo senza fondo.» dissi. 
«Già!» rispose lui mentre beveva la sua tazza di latte. 
Alzó il viso e mi sorrise. 
Io scoppiai a ridere. 
«Horan! Hai tutti i baffi bianchi del latte!» dissi senza riuscire a trattenere le risate. 
Poi sentii una forte pacca nel sedere. 
«Buongiornoooo!» urló Megan dandomi ripetute manate nel culo. 
«Sempre la tua finezza nel salutarmi.» dissi. 
«Oh capirai, per qualche manata nel culo, scommetto che Malik fa di peggio!» rispose sorridendomi a 32 denti. 
«Ah-Ah-Ah simpatica.» ironizzai. 
In quell'esatto momento entró Zayn in cucina. 
«E voi due da dove saltate fuori?» chiese perplesso. 
«Siamo qua da ieri notte, abbiamo visto che stavate dormendo tutti abbracciati, tutti vicini, tutti appiccicati, tutti coccolosi, tut...» disse Niall.
«Abbiamo capito, non c'è bisogno di andare oltre!» lo bloccai.
«Abbiamo dormito nella nostra camera! Gli altri hanno dormito fuori.» puntualizzó Megan. 
«Chiaro.» disse Zayn rubando un biscotto a Niall. 
«Che avete combinato stanotte, eh?» chiese curioso Zayn. 
«Lo stesso che avete combinato voi.» rispose con nonchalance Megan. 
«Grazie per i dettagli.» le dissi.
«È il tuo ragazzo che è curioso..» affermó sicura.
La fulminai.
Niall mi passó la mia tazza di the` e Megan inizió a mangiare il suo yogurt. 
«Progammi per la giornata?» chiese Niall con la bocca piena di cereali. 
«No, per ora niente.» gli rispose Zayn che stava mangiando una brioches. 
«Gli altri mi pare siano via...» disse Meg. 
«So di certo che Harry è con Anne ma Louis e Liam non ho idea di dove siano!» ci informó Niall.
Abbassai gli occhi alla sola idea di Harry insieme ad Anne e scossi la testa per cacciare via quell'orrido pensiero.
«Che ne dite di andare in spiaggia?» propose Megan. 
«Mha, io non ne avrei molta voglia..» dissi. 
«Va beh, ci pensiamo con calma intanto voi due sedetevi che finiamo di fare colazione.» disse Zayn. 


———————————————
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«Voglio i dettagli.» disse Meg chiudendosi alle spalle con forza la porta del bagno. 
«Prima tu.» risposi. 
«No, dai. Non tenermi sulle spine.» mi disse di ribatto.
«Da quanto va avanti con Horan?» le chiesi. 
«Intendi da quando la prima volta?» mi chiese maliziosa.
«Eh si.» dissi come se fosse ovvio. 
«Poco più di una settimana!» esclamó sorridente. 
«Una settimana? E non mi hai detto niente?» chiesi.
«Oh andiamo, non ti chiamavo perchè non volevo disturbarti. Liam mi diceva sempre che eri con Zayn, Louis diceva che eravate usciti e bla bla bla e non volevo disturbarti.» si giustificó. 
«Lo sai che non disturbi, peró dimmi... Sei tutta felice, ti trovi bene, vero? È da tanto che non ti vedevo quel sorriso stampato in faccia. Da più di un anno Meg.» dissi. 
«Giá, avevo preso molto male la fine dell'altra storia ma con Niall è diverso...» mi disse. «Sembra una di quelle frasi fatte ma è davvero diverso, credo sia il suo essere bambino che in una qualche maniera mi porti ad avere sempre e costantemente il sorriso in faccia.» aggiunse. 
«Sono felice per te Meg!» dissi abbracciandola.
«Te con Zayn?» chiese curiosa. 
«Una favola! Giuro, una favola! La nostra prima volta è stata stanotte. Ma a parte questo, il suo carattere si completa perfettamente al mio. Mi fa ridere, mi sento sicura, protetta, so che di lui mi posso fidare, mi emoziona e sì, sembro scema ma mi sento davvero amata.» dissi liberandomi di quelle parole.
Era bello dichiararsi così con Meg. In un certo senso stavo realmente dicendo ad alta voce cose che mi ero sempre tenuta dentro ma che alla fine pensavo davvero. 
«Ti brillano gli occhi quando parli di lui!» mi disse.
«Dici davvero?!» chiesi.
«Sì, dico davvero. E posso confermare, è completamente adatto a te!» mi disse.
«Anche Horan è quello giusto per te!» risposi.
Due secondi dopo mi ritrovai abbracciata a lei. 
«Dai sfigata, andiamo in salotto che ci stanno aspettando!» disse dandomi un'ennesima pacca nel culo mentre stavo uscendo dal bagno.
«Ma la smetti?!» le dissi con tono acuto. 
«No, mi diverto troppo!» mi rispose divertita. 
Inutile dire che mentre stavamo scendendo le scale iniziai a riempirla di sculacciate. 

NOTE: 
lo so, è un obrobrio di capitolo, non succede niente di che e come se non bastasse sono stata impegnata con la scuola ed era tipo tre millenni che non aggiornavo! mi scuso per gli errori grammaticali ma non ho tempo di rileggere D:
inoltre, mi scuso per non aver risposto alle recensioni, scusate davvero ma non sono riuscita, ma sappiate che le ho lette TUTTE.
quindi parto con i ringraziamenti perchè siete fantastiche! 
mi fate tanto felice, giuro *w* è quasi nelle preferite di 200 #muchmuchlove <3
grazie anche a chi sta seguendo "You're Impossible To Resist" che è tipo seguita da 140 *si inchina e ringrazia* (?)
*
lancia muffin di Starbucks*

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Capitolo 21
*** Chapter twentyone. ***


Ero a casa da sola. Megan mi aveva detto che sarebbe uscita con Niall. 
Dalla finestra proveniva un vento freddo. Era estate ma non era una bella giornata. Nel chiudere la finestra mi accorsi che c'era Harry seduto nella sua macchina sul mio vialetto.
Non lo avevo neanche sentito arrivare.
Mi sciolsi i capelli che prima avevo raccolto in una coda e li sistemai in modo ordinato. 
Poi mi passai l'indice sotto gli occhi per sistemare la matita, molto probabilmente tutta sbavata. Tentativo inutile. 
Afferrai un cardigan e mi affrettai a chiudere la porta. 
Harry era seduto al posto del guidatore. Abbassó lo sguardo quando mi vide e non lo rialzó neanche quando aprii la portira e mi sedetti vicino a lui. 
«Mi stavi per caso spiando?» 
«Dovresti imparare a chiudere la finestra, anzi le persiane.» 
La sua voce era stanca e sembrava irritata, come quando lo distraevo mentre cercava di scrivere canzoni. 
«Come farebbero se no i pervertiti come te a godersi lo spettacolino?» 
«I vestiti non te li sei tolti, quello non lo avrei guardato.»
«Grazie Harry. Grazie infinite.» sputai fuori quelle parole. 
«Guarda che non era inteso in quel senso. Io…»
«Finiscila.» sapevo perfettamente che non intendeva in quel senso, ma era soddisfacente essere arrabbiata con lui e dimostrarglielo. 
Abbassó lo sguardo, poi mi fissó, intento nell'incrociare i miei occhi. Non glielo permisi. 
Si guardó le mani che erano appoggiate sul volante. 
«Non mi fai entrare dentro casa?» chiese. 
«Fa freddo, non trovi?» aggiunse. 
«Pensi che me ne importi qualcosa?» 
Aprii il cruscotto e presi un chewing gum nel solito posto in cui le teneva. 
«Dai Vicky! Hai freddo anche te.» esclamó muovendo le dita. 
«A differenza tua io posso rientrare in casa quando voglio.» 
«Ok.» disse mettendo la macchina in moto. 
«Dove diavolo mi stai portando?» 
«Da nessuna parte. Solo che non voglio morire di freddo.» accese il riscaldamento con aria calda puntata verso di lui. Poi puntó la ventola centrale verso di me. 
«Sai che è uno spreco di benzina?» dissi.
«Non mi interessa niente.» rispose più irritato di prima. 
«Che cazzo c'è che non va?»
«Cosa?» 
«Che ci fai qui, Harry?»
Gli squilló il cellulare, la suoneria era alquanto imbarazzante.
«Carina!» commentai sarcastica.
Mi guardó agitato. 
«Dai rispondi.»
«Staró zitta.» aggiunsi sollevando le mani come se dovessi giurare. 
Si mise all'orecchio il suo iPhone e rispose. 
«Baby Anne, ciao!» mormoró con sorriso falso e tono altrettanto falso. 
Mi guardai intorno come se dovessi cercare un sacchetto per vomitare all'istante. 
«Non ho trovato quel DVD.»
«Sì, avevano altri film ma so che a te non piacciono.»
Harry mi guardava impaurito come se da un momento all'altro potessi urlare “Anne! Il tuo ragazzo è nel mio viale!”.
«Sì.» rispose. «Se non lo trovo là, proveró a Boutyplace e poi torno a casa.»
Fissó fuori dal finestrino. 
«Certo, certo. Se non lo trovo neppure lí cercheró in un altro negozio, intendevo questo.»
Si voltó dalla parte opposta alla mia. 
«Ti amo anch'io.» disse riattaccando la telefonata. 
«Ciao Anne!» urlai. 
Harry si voltó di scatto. 
«Perchè l'hai fatto?!»
«Tanto la telefonata l'avevi già chiusa!» 
«Sì, ma perchè l'hai fatto?»
«La domanda sarebbe: perchè sei qui?» chiesi di rimando. 
«Non mi piace che io e te abbiamo litigato. Non mi piace come sono rimaste le cose tra noi.» 
«Cosa vuoi da me, Harry? Fammi capire, cosa ti aspetti che ti risponda?» 
Si limitava a fissarmi. 
Poi si avvicinó a me, la distanza tra noi stava diventando nulla. Mi bació. 
Per un secondo lo lasciai fare. 
Mi permisi di scoprire per la seconda volta cosa si provava ad essere baciata da lui. 
Le sue labbra erano morbide e la sua bocca delicata. Cercavo di ritrarmi, ma Harry mi teneva ferma. 
Tentai di stringere le labbra, m lui mi bació con più forza. 
«Dai, Vicky.»
E mi bació ancora. 
 
…to be continued.

NOTE:
ahahahahahah avete il diritto di odiarmi visto che mi ho castrato il capitolo in questo modo, ho lasciato forse un po' troppa sospamce ma se non lo spezzavo veniva fuori una cosa troppo lunga che non si inculava nessuno u_ù
quindi niente, per colpa della scuola ci sto mettendo secoli a portare avanti questa ff ma spero di farmi perdonare in una qualche maniera... quindi vi lascio tanti gelati (fatemi sapere che gusto volete)   (?) 
ringrazio infinitamente chi recensisce, legge, mi mette tra le seguite e preferite, siete adorabili ♥

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Capitolo 22
*** Chapter twentytwo. ***


— nel capitolo precedente.
 
[… Si limitava a fissarmi. 
Poi si avvicinó a me, la distanza tra noi stava diventando nulla. Mi bació. 
Per un secondo lo lasciai fare. 
Mi permisi di scoprire per la seconda volta cosa si provava ad essere baciata da lui. 
Le sue labbra erano morbide e la sua bocca delicata. Cercavo di ritrarmi, ma Harry mi teneva ferma. 
Tentai di stringere le labbra, m lui mi bació con più forza. 
“Dai, Vicky.»
E mi bació ancora.]
 
«No.» risposi. 
Cercai di respingerlo ma continuava a tenermi a sè. 
Misi la mia mano sul suo mento e lo staccai con forza. 
«Che cazzo…?» disse Harry. 
«Che cazzo cosa?» 
«Non immaginavo potesse essere così!» 
«Così come?»
«Tipo girare mezza cittá per cercare un cazzo di DVD che vuole vedere.» 
I suoi occhi erano umidi. 
«Harry, tu non stai girando mezza cittá. Sei seduto nella macchina, nel viale sotto casa mia e mi hai appena baciato!» 
Rimase in silenzio. 
«Qui non si tratta del fatto che a te interessa solo scopare, vero?» stavo per esplodere. 
«Il problema è che la vita da fidanzato non è come te la immaginavi.»
Avvicinai la mia mano alla maniglia della portiera. 
«Il problema non sono io, sei tu.» dissi. 
«Vicky…»
«No! Vicky un par di palle.» gridai. 
«Io non sono un pupazzo, di sicuro non il tuo, ok?» urlai. 
Non lo guardavo in faccia. 
Strinsi la maniglia della portiera con tutte le mie forze. 
«Non capisco.»
«Non puoi manipolarmi.» 
«Ehi, calmati.» si avvicinó con la mano ma con violenza gliela scansai. 
«Forse tu non ti rendi conto che sono una persona e quando tu te ne vai via, sorpresa!, la mia vita continua.»
«Dai, Vicky!»
«No, dai tu! Ora tu te ne andrai via e io dovró convivere con il fatto che il mio migliore amico mi ha baciato.»
«Secondo te chi potró chiamare per sfogarmi? Nessuno. Perchè tu sei il mio migliore amico.»
Mi bruciavano gli occhi, a momenti le lacrime mi avrebbero rigato il viso. 
«Vaffanculo Vicky!»
«È sempre stato così Harry!»
«Vicky…» disse sfiorandomi la mano. 
«È che tu sei la mia migliore amica ma a volte mi sento attratto da te.» 
«Bé, maledizione Harry. Anch'io inizialmente ero attratta da te ma provo forti sentimenti verso Zayn.»
«E tanto per la cronaca non ho mai usato questa scusa per smettere di essere tua amica.» aggiunsi. 
Aprì la portiera e scesi dalla macchina. 
«Un attimo!» urló Harry prima che potessi chiudere lo sportello. 
Mi voltai. 
«Perchè?» 
«Perchè ho fatto una cazzata Vicky. Fanculo.» 
«Sei la ragazza del mio migliore amico, lo so, ma è stato più forte di me.»
«Non sono la sua ragazza.» lo corressi. 
«Fatto sta che vi amate e io devo rispettare questo.»
«Il punto è che ti voglio come migliore amico, chiaro?» 
Scese dall'auto e si mise di fronte a me. 
«Il punto è che sono un coglione, Vic!»
Spinsi la portiera finchè non si chiuse con un clic. 
«Non è una novità, Styles! Sei un emerito coglione, confermo!»
«Dai, ora abbracciami.» mi incoraggió. 
Non feci come mi disse. 
Lui prese l'iniziativa e mi ritrovai stritolata in un suo abbraccio. 
«È la giornata dei “Free Hugs”?» chiesi stupita. 
«Ti voglio bene.» 
«Io invece ti odio, sai?»
«Ah e se provi un'altra volta a baciarmi ti do un calcio nei coglioni talmente forte che ti castro così è la volta buona che tieni a bada i tuoi ormoni.»
Sorrise.
Mi staccai dall'abbraccio e decisi di rincasare.

NOTE:
ebbene sì, questo capitolo è uscito una merda e ci ho messo secoli ad aggiornare çwç
vabbè, ditemi che ne pensate :')

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