Your eyes can't lie

di SmileLoveDream
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Ero Miley Cyrus. Non era un modo per darmi delle arie o per avere
l'attenzione rivolta verso di me.
Era semplicemente un dato di fatto.
Sospirai. Avevo sempre dato per scontato che questo fosse quello che
volevo. Tutti l'avevano dato per scontato.
Ero allegra, spumeggiante, vivace. Eppure non ero sempre così
su di giri. A volte mi sarebbe piaciuto poter piangere. In silenzio.
Senza che nessuno mi giudicasse, per questo.
Ma no, ovvio. Non potevo. Ogni volta che non ero Miss Felicità venivo
criticata. Non ero, e non sono tutt'ora, una persona triste.
Non lo sono, e sicuramente non lo sarò mai.
Ma, ecco, diciamo che volevo, ogni tanto, potermi sentire libera di
far cio che mi andava. Di dire, un bel giorno "Ehi, gente! Oggi non
sono Miley Smiley, non sono Miley la cantante, non sono Miley
l'attrice. Oggi sono solo Miley!".
Ma non mi era permesso.
Ebbi l'impulso di mangiucchiarmi allegramente le unghie. Per
scaricare la tensione, il nervosismo.
Ma poi ricordai che no, Miley non poteva avere una sola unghia, una
sola pellicina fuori posto.
Ero sempre stata riconoscente ai miei fan e alla mia famiglia per
avermi aiutata a diventare cantante e attrice, ciò che più
amavo fare. Ed ero ancora, riconoscente. Sul serio.
Solo che... non lo sapevo neanche io. Ero nervosa, infastidita col
mondo intero. Ero arrabbiata anche con me stessa, per essere così
arrabbiata con il resto del mondo. Perchè non era da me, era da
bambinetta viziata.
C'era solo una persona che riusciva a farmi sentire in pace col
mondo. Solo che quella persona non c'era più per me.
E, specificai nella mia mente, non ci sarebbe stata più. Dovevo
solo convincermi di non sentire le farfalle nello stomaco ogni volta
che lo vedevo in TV, o sui giornali, oppure ogni volta che lo
sentivo alla radio.
Davvero; Nick non esisteva più per me. Non doveva più esistere.
Ormai Niley faceva parte del passato. Ed era arrivato il momento
di mettermelo in testa, una volta per tutta.
Definitivamente.
Sbuffai, spazientita.
No, quel giorno c'era qualcosa che proprio non andava in me.
Incrociai le dita, sperando che questa situazione cambiasse presto.
Sperando che fosse solo qualcosa di passeggero. Già.
E allora perchè non riuscivo a convincermi?



Nota dell'autrice
Buonasera! :)
Sono nuova di qui, e spero che seguirete le mie storie.
Ok, ve lo dico già, i capitoli che scriverò riguardo a questa storia
non saranno tutti deprimenti come questo xD
Ma questa era più o meno un'introduzione, e quindi... capitemi ù.ù xP
Spero che mi lascerete tante tante recensioni :D
(sì, lo so già che troverò scritto "0 recensioni", ma lasciatemi
sognare *_*)
Quindi, tanti tanti saluti :D
E ricordate, se la storia vi piace, recensite ;D
Perchè mi renderete felice e avrei qualche ragione in più per
continuare questa storia xD
Baci :3

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Quel giorno avevo un concerto. Così presi la macchina, e guidai verso il posto in cui si svolgeva il concerto.
Una volta arrivata, sentii vari «Ehi, Miley!», e mi chiesi se quelle persone mi salutassero per il semplice fatto che fossi Miley Cyrus, o se fosse perchè davvero mi trovassero simpatica. Optai per la seconda opzione, perchè... bhe, meglio essere ottimisti.
Andai nei camerini, e indossai i vestiti che avevo scelto: pantaloncini corti, di pelle e stracciatissimi. Maglietta bianca scollata con la scritta "Rock!", stivali neri e cintura borchiata.
Tutti credevano che questo fosse solo il mio modo per ribellarmi, per dimostrare a tutti che non fossi più "Hannah Montana", per convincere la gente che ormai fossi grande. Ma in realtà non era per questo. Mi vestivo così perchè mi piaceva vestirmi così, non dovevo dimostrare niente a nessuno. Quello era solo il mio stile. Ma nessuno mi ascoltava. Tutti mi facevano domande; giornalisti, paparazzi... ma nessuno mi ascoltava davvero. Nessuno prendeva sul serio quello che dicevo, nonostante io dicessi solo e soltanto ciò che pensavo, ciò che per me era vero.
Una volta vestita, truccata e pettinata, mi diressi verso il palco. Non appena arrivai, sentii urla, fischi, 
«Miley, ti amiamo!
», e per la prima volta in tutta la giornata, mi sentii un po' meglio. Erano queste le cose che mi rendevano felice: essere lì, sul palco, con i miei fan. Io amavo i miei fan. Erano meravigliosi, dolci, ed era la verità quando dicevo che i miei fan fossero i migliori del mondo.
Feci un grande sorriso alla Miley Smiley, vedendo tutti i cartelloni che avevano preparato per me. Nonostante ormai mi esibissi da tanto tempo, per me queste piccole cose continuvano ad essere importanti.
Per tutto il palco esplosero le note di "Can't be tamed", e cominciai a cantare. Cantare per me era un'emozione unica. Un modo per sfogarmi, per svuotare la mente. Proseguii con "See you again", con "Fly on the wall", poi con "Who owns my heart?", "I love Rock 'n Roll" perchè era una canzone che amavo praticamente da sempre, e continuai con "Bottom of the ocean".
Alla fine, mi restò l'ultima canzone da cantare. Era "Party in the USA", solo che... bhe, più o meno cambiai programma.
Sapevo che c'era un modo per farmi sentire meglio. Normalmente avrei ignorato quell'istinto, e avrei seguito la scaletta.
Solo che non volevo.
Così, cantai la canzone che desideravo cantare.
Una delle canzoni più importanti che avessi mai scritto.
"7 things".
Sì, volevo urlare a tutto il mondo le sette cose che più odiavo di Nick. E volevo urlare quanto odiassi la settima cosa. Quanto odiassi il fatto che lui facesse in modo di farsi amare da me. Perchè sì, forse era quello il vero problema. Non avevo mai dimenticato Nick. Non avevo mai dimenticato il mio Principe Azzurro.
Quando cantai "The seven things i hate about you, your vain, your games..." guardai tutti gli spettatori, i miei fan. Volevo che capissero che questa non fosse una canzone come tutte le altre, che fosse davvero importante. E mentre mi guardavo in giro...
Lo vidi.
Lui.
Il protagonista della canzone che stavo cantando in quell'esatto momento.
Nick.
Accidenti. Perchè era qui? Cosa ci faceva a un mio concerto? E soprattutto... cosa avrei fatto quando la canzone sarebbe finita?
Sapevo che sarebbe venuto. Magari per chiedermi spiegazioni del perchè avessi cantato quell'ultima canzone. O perchè l'avessi cantata con così tanto sentimento.
La canzone finì.
Da lì a pochi minuti avrei parlato con Nicholas.



Nota dell'autrice
Ed ecco a voi il secondo capitolo! :D
Spero che non vi abbia deluso :)
Innanzitutto, grazie mille per le recensioni :3
Non me le aspettavo davvero, quindi capirete perchè mi stesse venendo un infarto quando ho letto "1 recensione", e poi "2 recensioni" ecc... xD
Grazie ancora :'D
Vi prego vi prego vi prego, continuate a lasciare recensioni *_* Non immaginate quanto mi facciano felice <3
Baci, Simona

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Scesi dal palco, e andai nel mio camerino.
Nick stava arrivando.
Ero sicura che l'avessero fatto entrare, perchè, bhe... lui era Nick Jonas.
E poi... avrebbe bussato alla porta del mio camerino.
Lui sapeva che in scaletta c'era "Party in the USA" come ultima canzone. Lo sapevano tutti.
E magari il vero problema non era nemmeno quello.
Il problema era che avevo cantato "7 things" con molto... ehm, entusiasmo, e l'avevano capito tutti.
Lui compreso.
Valutai l'idea di buttarmi giù dalla finestra, ma con la mia fortuna mi sarei pure rotta una gamba.
Molto bene.
Perchè, oh, perchè avevo deciso di cantare quella canzone?
Ero proprio un'idiota.
Dio, era così imbarazzante.
All'improvviso... toc toc.
«Miley...?» Nick era arrivato.
Okay, l'idea di buttarmi dalla finestra iniziava a sembrarmi incredibilmente allettante.
Respirai profondamente. Per più o meno 5 secondi. E poi capii che era il caso che lo facessi entrare.
Andai ad aprire la porta.
«Ehi, Nick!» dissi con finto tono disinvolto.            
Ma credetemi, gente... In quel momento ero tutto tranne che disinvolta.
Ero agitata.
Be', era soprattutto colpa del suo volto angelico. Quanto era bello? Mio Dio.
Nick mi sorrise.
Il mio cervello andò KO.
«Allora, che ci fai da queste parti?»
Lui sbattè le sue lunghe ciglia nere.
«Niente di che, ero venuto al concerto perchè volevo proporti di fare un'altra canzone insieme. "Before the storm" ha avuto molto successo. Ed è stato davvero bello lavorare con te. Così, mi stavo chiedendo, perchè non fare un altro duetto?»
Eh già, perchè?, mi chiesi.
Perchè non mettere a dura prova i miei nervi?
Finsi un'espressione entusiasta.
«Sarebbe fantastico!Solo... be', ultimamente sono un po' occupata. Quindi...» feci una faccina triste. «Mi sa che non riusciremo a lavorare molto presto ad una nuova canzone.»
Nick mi guardò con un'espressione delusa. Ohh, quant'era dolce. L'avrei mangiato di baci.
«Sei proprio sicura? Non ci metteremo molto. Dai, Miley... come ai vecchi tempi!» mi rivolse un sorriso a trentadue denti.
Perchè non riuscivo a ragionare con lui intorno?
Mi conoscevo.
Non sapevo dire di no a Nicholas.
Sospirai.
«E va bene.» risposi. «Come ai vecchi tempi.» ribadii.
Nick mi sorrise.
E il mio cuore si sciolse.
«Grazie mille, Miles!» esclamò, abbracciandomi.
Avevo dimenticato quanto fosse bello essere abbracciata da lui.
«Figurati.»
Nick mi guardò attentamente. «Quasi dimenticavo... bel concerto!E, ehm...» Si fermò un attimo. «Bel finale. Hai cantato con molta... grinta. Ma... l'ultima canzone non era "Party in the USA?"»
Ecco. Lo sapevo. Voleva una spiegazione.
«Sì, be', ecco, vedi...» balbettai. «Era da tanto che non cantavo "7 Things". E... so che ai fan piace molto, così ho voluto accontentarli.»
La mia era una bugia. Ero me stessa, che avevo voluto accontentare.
Nick mi sorrise.
«Ah. Capito.»
Gli restituii il sorriso.
«Bhe, allora... ci sentiamo. Mi chiami tu per scegliere quando lavorare per la canzone?»
«Sì. Perfetto, Smiley.» Mi chiamava sempre così, quando eravamo più piccoli. Mi tornarono alla mente una miriade di ricordi.
Mi diede un bacio sulla guancia.
«Buonanotte.»
Deglutii a fatica. L'odore della sua pelle morbida mi travolgeva ogni volta.
«Buonanotte.» risposi.
Non appena Nick uscì dal camerino, mi appoggiai alla porta, e scivolai piano piano. Un po' come nei film.
Cavolo. Presto avrei scritto una canzone con Nick.
Quella notte, per la prima volta da un po', andai a letto decisamente elettrizzata.




Nota dell'autrice
Ehilà! :D
Ok, vi ringrazio subito per le recensioni *-*
Credetemi, davvero non me le aspettavo :'D
Quindi... ecco a voi il terzo capitolo... questo è già un po' più movimentato xD
Spero che vi piaccia :)
E mi raccomando, continuate a lasciarmi recensioni :3

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