Buonanotte, clichè di MedusaNoir (/viewuser.php?uid=85659)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Dio del sesso ***
Capitolo 2: *** Il segreto di Rose ***
Capitolo 3: *** Sguardo di ghiaccio e cuore in gola ***
Capitolo 4: *** Il Ballo di Hogwarts ***
Capitolo 5: *** Colazione in Sala Grande ***
Capitolo 6: *** L'incontro segreto ***
Capitolo 7: *** Il pedinamento ***
Capitolo 8: *** La divisa di Ginny ***
Capitolo 9: *** Rinchiusi a Villa Malfoy ***
Capitolo 1 *** Il Dio del sesso ***
Buonanotte,
clichè
Il
Dio del sesso
Draco
si sbottonò la camicia e la lanciò dietro di
sé. Senza
aspettare oltre, si gettò, bramoso, sul corpo della ragazza
che giaceva sopra
il suo letto.
-
AHI, Draco! Mi hai cacciato un occhio!
Il
ragazzo allontanò immediatamente il gomito dal volto di
Pansy, che si teneva la mano sull’occhio dolorante.
-
Scusa, Pansy! – esclamò dispiaciuto. –
E’ che… Va bene,
cercherò di… di stare più attento.
Le
tolse con qualche difficoltà il reggiseno, poi
cominciò
ad armeggiare con i propri pantaloni. Pansy sbuffò, infastidita:
possibile che la
loro prima volta dovesse procedere così a rilento?
Finalmente
Draco riuscì a spogliarsi, togliendo infine gli
ultimi vestiti anche alla sua ragazza. Stava per entrare dentro di lei
quando
Pansy strillò.
-
Che c’è? – le chiese con un sorrisetto
malizioso. – Non te
lo ricordavi così…?
-
Il preservativo! – lo interruppe lei, agitata.
-
Ma… Non è adatto
all’atmosfera. Cerca di capire, Pansy, non posso
mettermi a cercare di
infilarmelo proprio ora che…
-
E invece lo farai: non ho nessuna intenzione di rimanere
incinta!
Draco
sbuffò e allungò un braccio verso il comodino.
Quando
finalmente fu pronto, tornò a sdraiarsi su Pansy. Le
sfiorò il collo con la
punta delle dita, facendola ridere; aggrottò le
sopracciglia, contrariato.
-
E ora che c’è?
-
Niente, è che… mi fai il solletico! - . La
ragazza cercò
di ridarsi un contegno, arrossendo dall’imbarazzo.
– Scusa, ma… il fatto che
sia la prima volta mi rende nervosa, ecco.
A
quelle parole Draco sorrise e le passò il dorso della mano
sulle guance rosse. – Sta’ tranquilla.
La
baciò cercando di placare la sua ansia; dopo qualche
momento, riprovò ad entrare in lei, sperando che non ci
fossero altri intoppi.
Ma il peggio doveva ancora venire.
La
storia si stava rivelando decisamente complicata: Draco
si trovava a combattere contro un muro che non lo lasciava passare,
cercando
allo stesso tempo di distruggerlo e di far smettere a Pansy di emettere
gridolini di dolore. Quando pensava di stare finalmente per farcela,
sentì la
porta del dormitorio spalancarsi.
-
Per la barba di Merlino! – esclamò Blaise,
immobilizzandosi sulla soglia e facendo sobbalzare i due amanti. Pansy
si coprì
di corsa il corpo con il lenzuolo, mentre Draco scivolò
giù dal letto. –
Avvertite quando fate qualcosa, no? Draco, questo non è mica
il tuo
appartamento privato e non pensare che il tuo paparino possa
comprartene uno
solo perché siete ricchi! Appendi un calzino fuori dalla
porta la prossima
volta!
Uscì
senza aggiungere altro. Draco e Pansy si guardarono,
sospirando.
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Salve!
Che dire? Stavo leggendo qualche recensione su Fastidious e mi sono
trovata davanti una marea di clichè... decisamente
insopportabili. E allora ho pensato: perché non scrivere una
raccolta su come
dovrebbe essere?
Dovevo accoppiare Draco con qualcuna e ho scelto Pansy,
perché non se ne parla nemmeno, di riferirmi ad un'altra
fantomatica ragazza/moglie che si dice che lui abbia avuto dopo
Hogwarts. E' la prima volta di entrambi (e sottolineo "entrambi": Pansy
ha sempre dimostrato di essere pazza di Draco, non di farsela con tutti
i ragazzi che incontrava), è logico che siano imbarazzati e
decisamente inesperti; inoltre ho voluto ricordare un particolare che
nelle fanfictions non viene citato praticamente mai: ragazzi, indossate
il preservativo, altrimenti vi ritroverete protagonisti di una long
dalle prospettive drammatiche (ma solo le prospettive) e sarete
costretti a fuggire con la vostra amata e sposarvi di nascosto
perché i vostri genitori non vorranno mai avere un nipote e
sentirsi nonni così giovani e... Ok, mi fermo, devo
respirare. L'entrata di Blaise (non potevo usare Tiger e Goyle, che
probabilmente sarebbero rimasti come fessi a guardare) è
utile per mostrare che non ci sono studenti di Hogwarts con una camera
privata e che non ci si infila sempre nella Stanza delle
Necessità, altrimenti dove farebbe le sue riunioni l'ES?
- Ehi, Harry! Ciao, Harry! Come stai, Harry? Già arriv... OH
MIO DIO!
Ops, Colin li ha beccati.
Il rating arancione vale per questa prima flash, spero che come inizio
vi sia piaciuto ♥
Medusa
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Capitolo 2 *** Il segreto di Rose ***
Il segreto di Rose
-
Allora? Hai fatto quello che ti avevo chiesto? –
sussurrò
Rose, sporgendosi sul tavolo verso Albus per evitare che qualcuno
potesse
sentirli.
Suo
cugino annuì. – E’ stato difficile, ma
alla fine ci sono
riuscito.
-
Evvai! – esultò sottovoce la ragazza. –
Grazie, Al: sapevo
di poter contare su te, nessun altro avrebbe potuto svolgere questo
incarico!
-
Hai fatto bene a fidarti – sorrise Albus.
-
Non ne hai fatto parola con Lily, vero? – si
informò Rose
inarcando le sopracciglia.
-
Neanche a pensarci: sarebbe corsa a riferire tutto a Hugo.
-
Già… Meglio non avergliene parlato - . La ragazza
si
guardò intorno prima di proseguire. -
Dov’è?
-
Ce l’ho qui – rispose Albus frugando nelle tasche:
estrasse una piccola busta e la passò alla cugina.
-
Finalmente! Il simbolo del mio grande amore…
-
A-AH!
Albus
e Rose sussultarono, presi alla sprovvista, e Hugo ne
approfittò per afferrare la bustina.
-
No, Hugo, aspetta – esclamò Rose preoccupata.
– Non è
quello che pensi…
-
Ah, no? Perché, mia cara sorellina, questo è
proprio
quello che mi aspettavo di trovare - . Tirò fuori
l’oggetto misterioso e lo
osservò soddisfatto. – Finissimo cioccolato al
latte! Proviene da una
succursale svizzera di Mielandia, se non sbaglio.
Albus
sospirò, nascondendo il volto nella sciarpa di
Grifondoro: tutto il suo lavoro era andato in fumo, dal momento che ora
Hugo
avrebbe inviato un gufo alla madre per raccontarle che Rose aveva
interrotto la
dieta. Lanciando uno sguardo alla cugina, si rese conto che forse
sarebbe stato
meglio così, dato il peso che Rose stava mettendo su.
La
ragazza cercò invano di afferrare la tavoletta di
cioccolato. - Ti prego, Hugo, era in offerta! Ti prometto che, dopo
questa, non
mangerò dolci per un mese!
-
A chi vuoi darla a bere?
-
Non puoi privarmi del cioccolato, sai come ne vado pazza!
-
VOI DUE! – strillò Madama Pince agitando un
braccio verso
di loro. – Come vi permettete ad urlare in biblioteca? La
gente viene qui per
studiare… E portate via quel cioccolato!
I
due fratelli uscirono immediatamente per sfuggire alle sue
urla, ma Rose, che cercava ancora di riavere indietro il suo prezioso
tesoro,
non diede tempo a Hugo di varcare la soglia della biblioteca prima di
lanciarsi
su di lui; il fratello la intercettò e si spostò
tempestivamente, facendola
cozzare contro uno studente biondo del quarto anno.
-
Ehi, sta’ un po’ attenta! – si
lamentò Scorpius
scrollandosela di dosso. – Queste ragazzine
infantili… - mormorò poi mentre
riprendeva a camminare.
-
Scusa! – gli urlò dietro Rose. Si voltò
verso il fratello,
allontanando dal viso i capelli crespi. – Ridammi il mio
cioccolato! -.
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Buondì (anche se ormai è sera)!
Prima di tutto, voglio dirvi che sono veramente felice del successo che
sta avendo questa storia: un solo capitolo e 7 recensioni, una
preferita e 16 seguite *________* Davvero, mi fa un sacco piacere
perché io punto sempre sulle lacrime e sono felice di
riuscire quindi a strappare qualche risata!
Dopo avere scritto il primo capitolo, pensavo di inserire nella storia
elementi demenziali, però mi dispiaceva un po' e inoltre
(dato l'elemento che avevo in mente e che non voglio dirvi ora,
perché potrei scegliere di proporlo in seguito in chiave
semplicemente comica) non avrei potuto parlare della Nuova Generazione
o dei Malandrini; tuttavia, ci sarà un capitolo demenziale e
in un certo senso AU, perché dovrò inserire le
Mary Sue Crossover!
Ho voluto parlare della Nuova Generazione perché... beh, era
l'unica cosa che continuasse a rimbombarmi in testa: Rose ha un
segreto, si confida solo con Albus (clichènico - si
dirà così? - amico SERPEVERDE di Scorpius, quindi
si potrebbe pensare che il problema di Rose riguardi lui), lei vuole un
simbolo del grande amore (che non è il biondino Dio del
sesso, secondo solo al suo papà, ma la cioccolata - cosa che
avrei scelto anch'io!)... Inoltre mi è sempre balenata nella
testa l'idea che, nonostante Rose possedesse il cervello di Hermione
(come dice Ron nell'epilogo. Ma quante parentesi sto mettendo?!), fosse
più simile al padre, al contrario di Hugo. Non so, questa
idea mi piace!
Abbiamo anche Scorpius nel finale e la sua presenza è
emblematica. Si lamenta, se ne va. Non le dà nemmeno della
lurida Weasley; e perché dovrebbe, dico io? Mah, scontri
generazionali!
Volevo ringraziare tutti quelli che hanno recensito, che mi seguono,
Roxy che mi ha segnalata su Fastidious (♥) e "tutti quelli
che mi conoscono" (citazione che probabilmente capiranno solo coloro
che hanno passato l'infanzia su Super 3!).
Medusa
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Capitolo 3 *** Sguardo di ghiaccio e cuore in gola ***
Sguardo di ghiaccio e
cuore in gola
-
Come ci si sente, ,ad essere una sporca
Mezzosangue? – esclamò Draco sputando ai
piedi di Hermione.
Lei
si voltò di scatto, colpita dalla reazione del ragazzo
che amava. Sentì il cuore batterle con forza nel petto,
incredula, mentre
assisteva ad un comportamento così tipico di lui,
ma che in quel preciso istante le fece venire i brividi
dall’emozione.
Incontrò
gli occhi grigi di Draco, li vide cambiare come il
giorno e la notte: ora il suo sguardo di ghiaccio sembrava spaventato,
completamente disorientato, come se il ragazzo non avesse mai potuto
immaginare
ciò che stava accadendo.
E
finalmente il pugno di Ron raggiunse il suo naso.
-
Non ti azzardare mai più, Malfoy!
Hermione
sapeva che avrebbe dovuto sgridare il suo amico per
quel gesto avventato, ma era intenta a cercare di tenere a freno un
sorriso che
premeva per mostrarsi: Ron aveva preso le sue difese, ma non come al
secondo
anno, impugnando una bacchetta rotta, bensì scagliandosi
contro Draco senza
neanche pensare a ciò che il suo gesto avrebbe potuto
comportare. Tiger e Goyle
assistevano alla scena, immobilizzati dallo stupore, e a quel punto
Hermione
capì che sarebbe stato meglio intervenire prima che i due
enormi Serpeverde se
la prendessero con Ron.
-
Ron, andiamo… -
disse tirandogli una manica.
Si
voltò verso Harry per cercare sostegno, ma lui aveva
appena estratto la bacchetta, pronto ad un eventuale attacco.
In
quell’esatto momento Piton apparve dalle scale.
-
Venti punti in meno per Grifondoro – esordì dopo
avere
guardato superficialmente la scena, continuando a camminare.
Nonostante
il sangue che gli colava dal naso, Draco esultò
in silenzio e lanciò a Harry, Ron e Hermione occhiate
soddisfatte.
-
E punizione. Stasera nel mio studio, Potter, Weasley e
Granger.
-
Ma... Ha cominciato lui! – esclamò Ron indicando
Draco,
che assunse immediatamente un’espressione di profondo dolore.
-
Silenzio, Weasley.
Hermione
avrebbe voluto ribattere, ma si limitò a seguire i
suoi amici nella Sala Grande senza dire una parola. Osservò
Ron lamentarsi
della punizione di Piton, dei punti tolti alla loro Casa, di quanto
fosse
idiota Malfoy, e ancora una volta dovette trattenere un sorriso.
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E così ho scritto anche il terzo capitolo! Sto andando di
fretta O.O In questo momento dovrei studiare, ho un esame
martedì e il computer dovrebbe starmi alla larga... ma avevo
quest'idea e l'ho buttata giù! A causa del poco tempo che
ho, risponderò alle vostre recensioni del precedente
capitolo più tardi, sorry.
Qui chi abbiamo? Aaah, una Dramione! Personalmente non sopporto questa
coppia, ma ciò a cui mi riferisco in questo capitolo non
sono le Dramione in generale, bensì quelle che vogliono far
innamorare due personaggi così diversi con un solo sguardo:
lui la insulta, le sente il cuore in gola, si guardano come se non si
fossero mai visti.
Ci sono Harry e Ron - niente Ginny in minigonna- , ci sono Tiger e
Goyle - niente occhi color zaffiro, non vi sto a dire nemmeno di chi.
E Piton. Piton. "L'adorabile" professre di Pozioni non mette in
punizione Draco, non cercherebbe di far andare d'accordo lui e Hermione
costringendoli a stare soli soletti in una stanza buia. E non si
unirebbe a loro (ma questa è un'altra storia...).
Spero vi sia piaciuto ^^
Medusa
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Capitolo 4 *** Il Ballo di Hogwarts ***
Il Ballo di Hogwarts
-
Allora, come sto?
Pansy
roteò su se stessa, mostrando a Daphne il vestito rosa
pallido; la sua amica alzò i pollici per manifestare la
propria approvazione.
-
Sei splendida, Pansy!
La
ragazza si voltò di nuovo verso lo specchio, ma il sorriso
le si affievolì non appena ebbe scrutato meglio il proprio
viso. Avevano
ragione le Corvonero che aveva sentito il giorno prima in Sala Grande:
sembrava
un carlino.
Osservandosi
con attenzione, notò la durezza dei propri
lineamenti e la bassa statura, elementi che non erano mai stati un
problema per
lei, almeno finché non le si era presentata davanti la
prospettiva di andare al
Ballo del Ceppo con Draco Malfoy.
-
Che rabbia! – si lamentò, sbattendo i piedi.
-
Cosa succede? – le chiese Daphne finendo di appuntarsi un
nastro verde tra i capelli rossi.
-
Sono orrenda! Non riesco a capire come abbia fatto Draco
ad invitarmi…
-
Beh, è molto semplice: gli sei stata alle costole per
giorni, alla fine ha dovuto cedere.
-
Ma mi ha chiesto lui di uscire!
-
Certo, ma chi altro avrebbe potuto invitare? Io ero già
stata presa da Blaise, Millicent è tornata a casa
perché temeva di fare una
figura orrenda poiché non voleva invitarla
nessuno… Eri rimasta solo tu.
-
Ehi!
Pansy
e Daphne si voltarono, notando una ragazza minuta che
era seduta sull’ultimo letto del dormitorio. Portava occhiali
spessi come fondi
di bottiglia, aveva il volto lentigginoso e rivolgeva alle due compagne
Serpeverde un’occhiata ferita.
-
Guardate che ci sono anch’io – esclamò.
-
Ah, sì… - disse Daphne, riprendendo ad occuparsi
del
proprio aspetto. – Scusa, Tania, ci eravamo
dimenticate…
-
TRACEY! – ululò la ragazza chiedendo con forza il
libro e
precipitandosi in bagno.
Pansy
ridacchiò. – Avrebbe dovuto fare come Millicent:
nessuno si accorgerà mai di lei! - . Rimase qualche momento
in silenzio,
osservando allo specchio il profilo del proprio viso nella speranza di
un
improvviso cambiamento. – Magari se passo la serata
mostrandogli il profilo
sinistro…
-
Potresti farlo ubriacare.
La
ragazza sbuffò. – Sì, con una
Burrobirra. Non so dove
trovi certe idee…
-
Ma sarebbe bello, no? Avere Draco tra le braccia… Se tutto
dovesse finire come speri, ti lascio il dormitorio e passo la notte sul
divano
della Sala Comune; ci penso io a far sparire Trisha dalla circolazione.
Pansy
avvampò, imbarazzata. – Che cavolo dici, Daphne?!
E… e
poi i ragazzi non possono salire nel nostro dormitorio!
Daphne
scoppiò a ridere. – Dai, scherzavo… Ora
andiamo, rischiamo
di far aspettare i nostri cavalieri - . Mentre usciva dal dormitorio,
lanciò un
ultimo sguardo all’abito di Pansy. – Dove
l’hai comprato?
-
Da Stratchy&Sons, naturalmente. Hanno il meglio del
meglio. Speriamo che vada bene, stasera. –
sospirò. – E’ più di un anno
che
corro dietro a Draco e non credo si presenterà presto
l’occasione di un altro
ballo ad Hogwarts! -.
_____________________________________________________________________________________________________________________________
Ed eccomi qui con il quarto capitolo!
Devo dire che stavolta sono soddisfatta, mentre per il secondo e il
terzo non lo ero molto... Torna Pansy. Lo so, lei e Draco erano
già del primo capitolo e nonostante questo li ho usati di
nuovo, lui nel terzo e lei qui, ma mi piacciono un sacco, e soprattutto
mi piace sfatare i "miti" su di loro! Per il prossimo mi
informerò sui Malandrini, leggerò qualcosina
perché voglio trovare bei clichè da smantellare.
Quelli che ho colpito qui? Bene, cominciamo:
- Pansy non è bella
- Daphne viene sempre descritta come bionda, ma facendo ricerche non ho
trovato niente, quindi l'ho fatta diventare rossa (giusto per sfizio!)
- La Burrobirra non ubriaca, ma forse è utile ricordarlo
- Non ci sono miriadi di balli ad Hogwarts, e soprattutto non ce ne
sono semplicemente perché uno studente li richiede
- Non si indossano abiti Dolce&Gabbana, Versace, Prada...
perlomeno non lo fanno sicuramente i Purosangue: diamine, sono marche
babbane!
- Non si può "copulare" nei dormitori femminili
- Chi diavolo è Tracey Davis?! Qui ho immaginato che fosse
talmente "sfigata" per i canoni di Pansy e Daphne da non venire nemmeno
presa in considerazione da loro, che sbagliano volontariamente il suo
nome
Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto ^^
Ringrazio i recensori (♥), i quattro che mi hanno messo tra
le preferite e i tre nelle ricordate, per non parlare delle 33 persone
che seguono la storia, wow! O.O
Al prossimo capitolo!
Medusa
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Capitolo 5 *** Colazione in Sala Grande ***
Colazione in Sala
Grande
-
Mirare, piegare e… FUOCO!
Il
budino volò sopra il tavolo dal cucchiaino teso da James,
atterrando sui capelli già unti di Piton, che aveva scelto
la strada sbagliata
per raggiungere la sua amica Lily.
-
Fantastico, James! – si complimentò Peter,
battendo le
mani finché la figura infuriata di un Prefetto di Grifondoro
non gli si stagliò
davanti.
-
Potter! – esclamò Lily. – Cosa credevi
di fare?
-
Di cosa stai parlando? - . James le sorrise, impassibile.
-
Del budino sui capelli di Severus!
-
Oh - . Alzò lo sguardo, scrutando Piton che si toglieva in
silenzio i pezzetti di cioccolato dalla testa. – Non vedo
alcuna differenza: mi
sembrano sempre così sporchi… Non è
che ti sei sbagliata, Evans?
-
Ti ho visto…
-
Vuoi venire a Hogsmeade con sabato?
-
Magari portati dietro anche Mary Macdonald! – intervenne
Sirius.
Lily
lanciò ad entrambi uno sguardo di fuoco. – Solo
perché
ci ho parlato una volta non significa che sia amica di Mary. Per quanto
riguarda te, Potter, cercherò di non mandarti direttamente
al diavolo.
-
E’ un sì? – le urlò dietro
James mentre Lily si
allontanava; Piton gli rivolse un sorriso soddisfatto.
-
Mi dispiace, amico, non hai successo con le donne –
tentò
di consolarlo Sirius.
-
Che stai dicendo? Potrei chiedere di uscire a chiunque!
Ehi, Mildred! - . Richiamò l’attenzione di una
Corvonero che stava passando in
quell’istante. Si passò una mano tra i capelli
neri, sfoggiando un’espressione
che riteneva abbastanza seducente. – Ti va di andare insieme
ad Hogsmeade?
La
ragazza inarcò le sopracciglia. – Toglietelo dalla
testa.
-
Potresti uscire con me, James!
James,
Sirius e perfino Remus, fino a quel momento immerso
nella lettura della Gazzetta del Profeta,
guardarono increduli Peter, che sorrideva speranzoso al suo idolo.
-
Peter – esordì Sirius, cercando di non scoppiare a
ridere
per la pessima scelta di parole dell’amico. – Devo
ricordarti che tu tornerai a
casa per le vacanze di Natale?
-
Oh, è vero…
-
Continuerò a chiedere un appuntamento a Lily, sento che la
prossima volta sarà quella buona! –
esclamò James, speranzoso.
-
La Lily che, se non sbaglio, aveva un nuovo brufolo sul
naso oggi? – ghignò Sirius. – Proprio
una bella scelta! - . Osservò il piatto
ormai vuoto, sospirando. – Se tu, per qualche miracolo,
dovessi uscire con lei,
io con chi vado ad Hogsmeade? Peter torna a casa, Remus è
troppo preso dai
G.U.F.O., che vorrei ricordare essere tra due stagioni, per staccarsi
dai
libri… e non ho nessuno che metta una buona parola per me
con Mary.
-
Potresti chiedere a Nathalia – propose Remus chiudendo il
giornale.
-
Già! – concordò James. –
E’ cotta di te!
-
Non mi piace.
-
E allora? Ti basterebbe uscirci questa volta e poi addio!
Sirius
aggrottò la fronte. – Non sono il tipo che gioca
con
le ragazze.
-
Direi che è ora di andare, altrimenti rischiamo di
arrivare tardi a Trasfigurazione – li interruppe Remus
alzandosi e prendendo la
borsa con i libri.
-
Non lo mangi, quello? – gli chiese Peter indicando il
budino al cioccolato intatto sul suo piatto.
-
No – rispose Remus storcendo il naso. - Preferisco non
mangiare tanto cioccolato: non voglio mica diventare come Lumacorno! -.
_____________________________________________________________________________________________________________________________
E sfatiamo anche il mito dei Malandrini, che ricordo essere James,
Sirius, Remus e Peter, e non James, Sirius, Remus e Lily: come
avrebbero potuto i Potter affidare la propria vita ad uno sconosciuto?!
Beh... ok, hanno sbagliato lo stesso!
Ho seguito i vostri consigli, grazie :D
Cos'abbiamo qui?
- Piton ha i capelli unti, non "setosi"
- James non piace a tutte (e ha i capelli neri!)
- Lily non è perfetta
- Sirius non gioca con le ragazze
- Remus non gira sempre con la cioccolata in tasca
- Peter esiste! (ma sarebbe stato meglio di no)
In questo capitolo ho chiamato Piton per cognome perché ho
scelto il punto di vista dei Malandrini u.u
Spero vi sia piaciuto ^^ Ora devo pensare al prossimo!
Medusa
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Capitolo 6 *** L'incontro segreto ***
L'incontro segreto
-
Sei tu, Lucius?
-
Sì – annuì l’uomo
avvicinandosi alla cognata nella
penombra del salone. – Ho fatto piano, Narcissa non si
è svegliata…
-
Meglio che dorma, almeno ci lascerà soli
soletti – sghignazzò Bellatrix.
– Allora, sei pronto?
-
Sei tu quella che non vede l’ora da fin troppo tempo.
La
donna scoprì i denti, sorridendo emozionata. –
Veramente
troppo -. Portò la mano vicino a quella di Lucius, poi
entrambi scomparvero.
Un
istante dopo si trovarono tra alberi alti e frondosi, i
rami mossi leggermente dal vento; la luna splendeva sopra di loro,
approfittando di un varco tra le foglie.
-
Finalmente – esclamò Bellatrix. – Qui
non ci troverà
nessuno.
-
No, siamo al sicuro – le confermò una voce poco
lontano,
mentre lei lasciava frantumarsi a terra la piccola tazza di ceramica
che era
servita da Passaporta. – Il Signore Oscuro ha scelto il luogo
migliore per
questa riunione.
- Rodolphus,
Rabastan – salutò educatamente Lucius.
-
Buonasera, Malfoy – rispose Rodolphus raggiungendo la
moglie.
-
Ma guarda, siete arrivati insieme! – esclamò
Mulciber. –
Quando il marito non c’è… Non ditemi
che avete fatto una cosa tanto crudele
alla povera Narcissa -. Le ultime
parole dell’uomo furono spezzata da un urlo di dolore:
Bellatrix aveva estratto
la sua bacchetta.
-
Non osare mai più dire un’assurdità del
genere – sibilò
senza smettere di scagliare la Maledizione Cruciatus.
-
Bellatrix è andata dai Malfoy per comodità
– spiegò
tranquillamente Dolohov disegnando cerchi a terra con la bacchetta.
–
Altrimenti sarebbe corsa dal Signore Oscuro: sappiamo tutti che avrebbe
preferito fargli constatare di persona la fedeltà
che ha mantenuto per tutti questi anni… Chissà
però se lui l’avrebbe voluta con
sé: non ce lo vedo, a mettere su famiglia -. Parò
la maledizione di Bellatrix
alzando appena in tempo la bacchetta. – Andiamo, Bella,
c’è un mucchio di altra
gente su cui potrai sfogare la tua rabbia!
-
Tu smetti di insultare mia moglie, però –
ringhiò
Rodolphus.
In
quell’istante un altro Mangiamorte si manifestò
davanti
ai loro occhi: Severus Piton apparve accanto a Yaxley, molto
più alto di lui, e
si tolse il cappuccio scoprendo il proprio volto.
-
Da un sacco non ti si vedeva, Piton! – esclamò
Avery
andandogli incontro. – Dì un po’, non mi
è ancora chiara una cosa: sei una spia
nostra o di Silente?
-
Del Signore Oscuro, ovviamente – si limitò a
mormorare
Piton tra i denti. Afferrò la mano di Avery, stringendola in
un pugno.
-
Tredici anni, tredici! E dire che quando andavamo a scuola
eravamo praticamente inseparabili…
Tu, Lucius, eri troppo grande: quando siamo arrivati eri già
al sesto anno.
Sapete, quando andava a Hogwarts mio padre frequentava con Voldemort:
che dite,
mi permetterà di chiamarlo per nome? –
scherzò.
-
Provaci e finisci direttamente all’altro mondo – lo
ammonì
Mulciber.
_____________________________________________________________________________________________________________________________
Questo capitolo non mi soddisfa molto, ma effettivamente quelli che mi
sono piaciuti più finora sono su Draco e Pansy!
Sarà che trovo abbastanza clichè da sfatare
legati a loro... Ma ho voluto tentare anche con i cari Mangiamorte.
Prima riunione dopo l'uscita da Azkaban: ho ipotizzato che fosse
presente anche Piton, inviato da Silente per fare la spia come al
solito.
Miti da sfatare? Beh, in primo luogo il presunto idillio tra Lucius e
Bellatrix: a parte il fatto che io adoro i Malfoy come coppia, ma
com'è possibile mettere insieme loro due?! Non scherziamo,
eh.
Bellatrix e Voldemort non metteranno mai su famiglia e tantomeno
avranno figli che si scopriranno essere Harry o Hermione, maleficamente
allontanati dalla famiglia d'origine da quel cattivone di Silente...
Già, perché è stato questo a rendere
malvagi Bellatrix e Voldemort. Piani di conquista del mondo magico?
Naaa, loro volevano solo vivere insieme con i loro amati figlioletti!
Lucius è più grande di Piton, ma molti non
sembrano averlo capito; inoltre Piton è abbastanza basso, se
non erro, quindi smettiamola, di rappresentarlo come un fustacchione.
Tom. Eh, sì, Tom. Prova a chiamarlo così, Avery,
e se sarai fortunato ti beccherai solo una Cruciatus (a giudicare dalla
sua fortuna, però, mi sa che gli toccherebbe qualcosa di
peggio),
Ho chiamato giusto i Lestrange per nome nei dialoghi (e Bellatrix, che
è una signora u.u), dal momento che, beh, hanno lo stesso
cognome XD
Ringrazio chi mi ha suggerito alcuni di questi clichè, sono
stati utili ♥ Ne avete altri in mente? Fatemi sapere!
Ringrazio anche le 8 persone che hanno messo la raccolta nelle
preferite, le 4 nelle ricordate e le 59 (59!) nelle seguite, wow O.O Ringrazio ovviamente anche i recensori, a cui rispondo ogni volta che aggiorno, quindi non preoccupatevi di risposte arrivate dopo millenni XD
Alla prossima!
Medusa
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Capitolo 7 *** Il pedinamento ***
Il
pedinamento
4
Febbraio 1994
Anche oggi il mio
Draco era bellissimo! Lo guardavo e mi sentivo sciogliere: i suoi occhi
sono
come l’argento e i capelli… Oh, i suoi capelli!
Daphne dice che sono davvero
brutti, ma che ne vuole sapere lei, che ancora non ha incontrato il vero
amore?
Stamattina ho seguito
Draco tutto il giorno (le altre studentesse mi odieranno, ho la fortuna
di
stare sempre con lui!): a colazione ho distolto lo sguardo per un
momento
perché Millicent insisteva a rivolere indietro il suo tema
di Trasfigurazione, secondo
lei dovrei smettere di copiare (neanche lei ha trovato il vero amore,
altrimenti capirebbe che non riesco certo a studiare con Draco nella
Sala
Comune), e quando mi sono girata di nuovo qualcuno aveva fatto cadere
del succo
di zucca sulla divisa di Draco e lui è dovuto correre a
cambiarsi! Beati Goyle
e gli altri, possono vedere il suo petto scolpito tutte le volte che
vogliono!
Piton ci ha chiesto di
preparare una pozione e sono sicura che Draco sarebbe stato il migliore
della
classe, se solo non avesse dovuto aiutare di nascosto Tiger.
Così a fare bella
figura è stata quella schifosa Mezzosangue della Granger! Ma
tanto Piton ha
finto di non vedere e ha dato una E solo a Millicent, ah ah! Mentre
uscivamo
dall’aula qualcuno ha spinto Draco e l’ha fatto
cadere: sono sicura che fosse
colpa di Potter, è talmente invidioso di lui!
Non sopporto le
ragazze che stanno intorno al mio amore, è chiaro che
fingono di non guardarlo
per attirare la sua attenzione facendo le indifferenti. Che urto! Sono
tranquilla solo quando ci sono mostri come la Granger o i traditori del
proprio
sangue in giro, perché tanto Draco non guarderebbe mai
quella secchiona con i
denti da castoro e i capelli che non riescono a stare al loro posto!
Però devo confessarti
una cosa bruttissima: oggi Draco, durante la cena, ha rivolto il suo
splendido
sorriso a una spilungona Serpeverde del quarto anno. Lei ha visto che
ero
furiosa (anche se ha fatto finta di non essersi accorta di me) ed
è fuggita via
spaventata. Spero tanto che se la tolga dalla testa, io lo amo
così tanto!
Ora devo andare, ti
racconterò ancora domani.
Tua Pansy
Daphne
rotolò a terra, tenendosi la pancia, mentre con
l’altra mano reggeva ancora il diario di Pansy; quando la sua
amica entrò nel
dormitorio, non le ci volle molto per realizzare ciò che era
appena successo.
Si lanciò su Daphne e le strappò via il prezioso
diario, il volto in fiamme.
-
Cosa credevi di
fare?
-
Non ho mai riso così tanto! – riuscì a
dire Daphne. Si
rimise in piedi con le lacrime ancora agli occhi. – Ma
davvero pensi quello che
hai scritto?
-
E’ tutto vero! – rispose indignata Pansy.
-
Io non credo che i suoi capelli sembrano leccati da un
Ippogrifo solo perché non ho trovato il “vero
amore”: Draco non è bello come lo
descrivi tu!
-
Sì che lo è! Quegli occhi grigi…
-
Ecco, grigi, non “argento”.
-
Sta’ zitta! I capelli di un colore così chiaro,
per non
parlare della pelle diafana…
-
Io la definirei bianchiccia.
-
Beh, solo perché non hai un vocabolario vasto come il mio!
-
Certo, certo, - lasciò perdere Daphne, cercando di
ricordare altri particolari che Pansy aveva riposto in quelle pagine.
– Cos’è
questa storia del succo di zucca rovesciato sui pantaloni di Draco?
-
Non l’hai visto?
-
Non ho visto qualcuno
farglielo cadere addosso: ho visto lui
bere come un Troll!
-
Ero girata , - si difese Pansy, incrociando le braccia
davanti al petto.
-
Guarda caso, è stato ancora qualcuno
a buttarlo a terra dopo Pozioni, non è stata colpa di
Draco che è inciampato nel mantello.
-
L’hanno spinto di sicuro!
-
E poi cosa significa che non puoi studiare perché
c’è
Draco? Sei tu a pedinarlo dovunque vada! L’unica cosa che ho
trovato vera tra
tutte quelle assurdità è che Draco non guarda la
Mezzosangue… Ti rendi conto,
però, che le ragazze non gli prestano attenzione
perché non vogliono davvero
prestargli attenzione? Blaise
almeno è carino!
-
Quella smorfiosa del quarto anno gli va dietro, se
n’è
andata via di corsa solo perché l’ho spaventata, -
tentò Pansy.
Daphne
rise, alzando gli occhi al soffitto. – Non era spaventata
da te, era inorridita
perché lui le stava
rivolgendo il suo… Com’era? Splendido
sorriso. Ah, ecco un’altra cosa: è una
schiappa in Pozioni, mettitelo in
testa; perfino Theo è più bravo di lui!
-
Non mi importa, non mi importa, non mi importa! –
strillò
Pansy, stanca di ascoltarla. Stringendo il fidato diario tra le mani,
corse
nella Sala Comune pur di allontanarsi da Daphne e trovò
Draco su una poltrona,
imbronciato; con le labbra curvate in un sorriso innamorato, si sedette
accanto
a lui.
-
Cosa succede?
-
Odio Potter, - si lamentò Draco, poggiando il mento sul
palmo della mano. – Perché tutti lo guardano
sempre? Solo perché ha quella stupida
cicatrice… Io sono molto meglio
di lui!
In
quel momento entrarono nella Sala Comune alcune ragazze
del quarto anno, tra cui quella a cui Draco avevo sorriso e che ora
seguiva con
lo sguardo offeso, e nessuna sembrò avere notato la sua
presenza. Pansy si
trattenne dall’accarezzargli dolcemente i capelli: forse
Daphne aveva ragione,
ma che importanza aveva?
_____________________________________________________________________________________________________________________________
Io
amo Pansy. Se non si fosse capito, io
amo Pansy!
Scusate
il ritardo! Mi sono accorta che non aggiornavo da quanto? Quasi sei
mesi! SEI MESI! Certo, alcune storie sono messe peggio, ma qui non si
può dire che ci fosse mancanza di clichè, quelli
purtroppo abbondano!
Ringrazio
tutte coloro che mi hanno dato suggerimenti sui clichè
relativi a Draco (quelli che non ho messo saranno inseriti in futuro):
la maggior parte dei capitoli è su lui e Pansy, ma non posso
farci niente, mi ispirano proprio.
Questa
one-shot è ambientata al terzo anno e prende in
considerazione i seguenti clichè:
-
Draco Principe delle Serpi (di cui tutte sono innamorate)
-
Studenti che possono non mettere la divisa (ma anche questo
è un punto che approfondirò più avanti)
-
"Occhi del color dell'argento, capelli dorati e pelle diafana"
-
Eccellenza di Draco in Pozioni (non ricordo nemmeno se Millicent
continua Pozioni dopo il quinto anno, ma ho voluto riscattarla un po')
-
Portamento e incredibile eleganza di Draco
-
Ghigno sexy di Draco
-
Hermione non è Emma Watson. Emma Watson è
oggettivamente bella, Hermione no. E i suoi capelli non sono boccoli
color cioccolato
Non
sono riuscita a concludere il capitolo senza una nota "romantica": sono
convinta che Pansy amasse veramente Draco, che non volesse vedere i
suoi difetti, ma anche che in fondo se ne fosse accorta e non gliene
importasse niente. Oh ♥
Spero
che questo capitolo vi sia piaciuto, perdonate il ritardo!
Medusa
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Capitolo 8 *** La divisa di Ginny ***
La divisa di Ginny
Ginny
Weasley camminava a testa alta tra i corridoi di
Hogwarts.
Inizialmente,
passando accanto alla Sala Grande, aveva avuto
l’istinto di correre nel proprio dormitorio e di rimanerci,
ma non lo aveva
seguito: doveva mantenere la decisione presa, non importava cosa
avrebbero
pensato gli altri di lei. Se solo sua madre fosse stata lì,
come avrebbe potuto
commentare la divisa della figlia? Di certo le avrebbe urlato di
mettersi
qualcosa di decente, più adatto a una tredicenne della gonna
che indossava!
Si
accorse che alcuni studenti si voltavano verso di lei,
rimanendo a bocca aperta; una ragazza del quarto anno
sussurrò malignamente
all’orecchio dell’amica, che non si
sforzò di trattenere una risata additando
Ginny.
Avanti, hai lezione,
non c’è tempo per i ripensamenti: ora sei vestita
così e ci rimarrai per il
resto della giornata, si ripeteva mentalmente Ginny, mentre
Colin alzava la
fidata macchinetta fotografica per immortalare l’evento.
-
Ginny! -. Hermione spuntò alle sue spalle, osservandola
con stupore. – Che cosa…?
-
Non ora, Hermione, ho lezione, - tentò Ginny di liquidare
ogni tipo di conversazione.
-
Conciata in questo modo?
-
E’ assurdo che a dirmelo sia proprio tu!
Hermione
sospirò, poi afferrò il braccio
dell’amica. - Vieni,
andiamo in bagno, ti aiuto io con la magia. Muoviamoci prima che ti
veda Ron;
ti ho avvistata appena in tempo, stavamo uscendo da Incantesimi.
Ginny
seguì Hermione senza dire una parola; una volta che la
porta del bagno si fu richiusa, scoppiò in un pianto
isterico.
-
Ginny…
-
Ho lezione, ho lezione, non posso perdere tempo, lo sai!
-
Non mi ci vorrà molto. Fosse stata una gonna da allungare,
sarebbe stato più complicato, ma non
c’è nessuno strappo: è solo coperta di
fango. Un incantesimo e sarà pulita.
-
D-dici?
-
Certo, e ora lavati il viso, sei sporca anche lì.
Ginny
annuì, obbediente. Quando lei ebbe tolto ogni traccia
di terra dalla pelle e Hermione dalla sua divisa, Ginny si sedette sul
pavimento del bagno, nascondendo il volto.
-
Mi spieghi cos’è successo? – le chiese
Hermione,
inginocchiandosi davanti a lei.
-
Tre Serpeverdi del mio anno, - mormorò Ginny. –
Mentre
tornavamo al castello dopo Erbologia, hanno preso in giro Harry per
provocarmi,
ne sono sicura, e io non potevo stare a guardare.
-
Ti sei scagliata contro di loro? Oh, Ginny, come ti è
saltato in mente?
-
No, io le ho solo insultate, sono state quelle tre a
buttarmi a terra. Non potevo mettermi a frignare, lo avrebbero pensato
anche se
fossi corsa a cambiarmi…
-
… così hai deciso di fare finta di niente.
-
Già.
Hermione
sospirò, riflettendo. – Perché non
lasci perdere
Harry?
-
No, non posso, lui è…
-
Per un po’, solo
per un po’. Sei una bella ragazza, non è giusto
mostrargli il tuo amore difendendolo
quando non c’è: dovresti provare a essere
più naturale… Te stessa. Sono certa
che gli piaceresti molto.
-
E… e se non dovessi riuscirci? Se a lui quella me stessa
non piacesse?
-
Beh, allora vorrà dire che nel frattempo avrai mostrato il
tuo vero carattere a tutti. Detto fra noi, - sussurrò
Hermione, mettendo una
mano davanti alla bocca, - Neville si è divertito molto con
te al Ballo del
Ceppo e l’altro giorno ho sentito un ragazzo di Corvonero
dire che sei davvero
carina. Non ti abbattere, dai!
Ginny
sorrise debolmente, in parte convinta dalle sue
parole.
-
Ora andiamo a lezione, non voglio farti fare ancora tardi.
Riprenderemo la conversazione un’altra volta, va bene?
-
Sì.
Prima
che uscissero dal bagno, però, tre ragazzi apparvero
sulla porta.
-
Ehi, sorellina! – esclamò George, avvicinandosi a
Ginny.
-
Abbiamo saputo che hai avuto una piccola discussione poco
fa, - disse Fred.
-
Ma non preoccuparti, - aggiunse Lee, - non ti daranno più
fastidio.
-
Cosa avete fatto? -. Hermione ridusse gli occhi a fessure,
sospettosa.
I
tre si scambiarono una rapida occhiata.
-
Naaa, niente di che!
-
Una sciocchezza!
-
Abbiamo solo parlato!
Hermione
non parve convinta, ma si rese conto che le lezioni
erano ormai cominciate; spinse Fred e Lee fuori dalla porta.
– Questo è il
bagno delle ragazze!
-
Bello! – si finse meravigliato Fred. –
Così anche voi
donne non siete creature eteree, eh?
-
Ginny, - mormorò George, cercando di non farsi sentire da
Hermione, - è giunto il momento di insegnarti la Fattura
Orcovolante.
_____________________________________________________________________________________________________________________________
Sono
riuscita a farvi credere che Ginny andasse in giro mezza nuda, eeeh?
Come no? Allora ho fatto bene a inserire dopo quel "fosse stata una gonna da
allungare"!
Ginny. La mia Ginny. Il mio
personaggio preferito. Ginny non
è una sgualdrina, sarebbe ora di metterselo in testa. E una
ragazza che va in giro mezza nuda, a meno che non sia Effy Stonem, non
è una fiQua, è una ragazza che va in giro mezza
nuda; in ogni caso, non è la Ginny della Rowling.
Il riferimento all'età
di Ginny all'inizio poteva essere inteso come "è troppo
piccola per vestirsi così", ma con la seconda parte la
spiegazione dei suoi pensieri sarebbe "è grande per andare
in giro con i vestiti sporchi di fango, non è più
una bambina"
"E’ assurdo che a dirmelo
sia proprio tu!": Ginny si riferisce alle lezioni, ma volevo lanciare
un rapido attacco alla Mione delle fanfictions.
Ginny e Hermione forse non sono
migliori amiche, ma vanno molto d'accordo, per cui doveva essere lei a
risolvere la situazione; prima di vederla, però, Hermione
era con Harry e Ron, perché non va in giro con
Ginny a Hogwarts. Ho voluto anche inserire il "missing moment" di
quando Hermione inizia a convincere Ginny a essere se stessa.
Devo dirvi chi è il
Corvonero?
Dopo Ginny, si passa a Fred e
George (anche se in questo capitolo sono stati solo delle comparse):
non solo Fred, c'è anche George. Ma oltre a loro due non
bisogna dimenticare il
loro migliore amico, Lee Jordan! Come hanno tolto di mezzo
le tre Serpeverdi? Con uno dei loro prodotti, ovviamente. Ho immaginato
anche che Ginny ancora non conoscesse la Fattura Orcovolante nel quarto
libro.
Penso basti. Spero. Boh!
(Il maledetto HTML non mi riduce la prima frase delle note. Crucio!)
Medusa
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Capitolo 9 *** Rinchiusi a Villa Malfoy ***
Rinchiusi a Villa
Malfoy
Passi
di corsa, un respiro affannato, il sudore sulla fronte
del bambino di cinque anni: Narcissa cambiava strada guardandosi
indietro ogni
dieci secondi, mentre con una mano trascinava il braccio del piccolo
Draco.
-
Corri, Draco! – lo incitò, maledicendosi poi per
avere
parlato ad alta voce. E se Lucius l’avesse sentita?
Quando
il cigolio della porta dello studio echeggiò nel
corridoio, Narcissa spinse Draco nella prima stanza alla loro destra;
prima che
potesse chiudere le tende che illuminavano la camera degli ospiti,
però,
qualcuno entrò lentamente nel loro nascondiglio.
-
Mamma… - mormorò Draco, preoccupato.
-
Dobby! – esclamò Narcissa, per un istante
sollevata. –
Cosa ci fai qui?
-
Padron Lucius vi sta cercando, - rispose tremante l’Elfo
domestico. – Dobby deve dirgli dove siete.
-
Dobby, - ripeté Narcissa con forza, puntando un dito
contro l’Elfo, - non ti azzardare a farlo. Ora uscirai da
questa stanza e
riferirai a Lucius di non averci trovati, sono stata chiara?
-
M-ma pa-padron Lucius mi…
-
Non importa se ti picchierà, qui c’è
qualcosa di più
importante in ballo! – lo interruppe la donna. –
Fa’ come ti ho detto!
Dobby
piegò leggermente la testa, obbediente, e uscì
dalla
camera. Narcissa si voltò verso Draco, che ancora respirava
affannosamente, e
gli prese il volto sudato tra le mani.
-
E’ tutto a posto, amore mio, - tentò di
rassicurarlo. –
Adesso ci nasconderemo in questo armadio e vedrai che tuo
padre…
-
Narcissa!
La
donna sussultò e, senza aggiungere altro, entrò
con il
figlio nell’armadio di mogano e lo strinse a sé,
portandosi un dito davanti
alle labbra prima di chiudere le ante per chiedergli di fare silenzio;
rimasero
al buio, fingendo di non esistere e ascoltando le voci di Lucius e
Dobby
provenire dal corridoio.
-
Li hai trovati, Dobby?
-
La… la signora e il si-signorino non ci sono…
-
Un Troll saprebbe mentire meglio di te!
Le
parole di Lucius furono seguite da un urlo di dolore di
Dobby, probabilmente colpito dal bastone del suo padrone;
l’uomo entrò nella
camera, guardandosi intorno.
-
E…
-
No, Draco, no! –
sussurrò Narcissa, disperata.
-
Et…
-
No!
-
ETCIU’!
Erano in trappola.
Lucius
spalancò le ante dell’armadio, felice di averli
catturati; nel suo volto, però, era evidente
l’amarezza per il gesto compiuto
dalla moglie.
-
Narcissa, - esclamò, - alla tua età sperare di
poter fare
ancora certe cose…
Narcissa
aprì la bocca per rispondere, ma la risata del
piccolo Draco invase l’aria: il bambino, ancora rannicchiato
nell’armadio, si
teneva la pancia e rideva fragorosamente.
Alla
madre sfuggì un sorriso. – E’ stato
divertente…
-
Non è stato divertente, Cissa! – la
sgridò Lucius. – Draco
si sta riprendendo adesso dal vaiolo di drago, non puoi farlo
giocare a nascondino!
-
Si annoiava, sono giorni che passe il tempo a letto! – si
difese Narcissa, accettando l’aiuto del marito per uscire
dall’armadio. – E
cosa vorresti dire con “alla tua età”?
-
Che hai trent’anni, - sospirò Lucius, alzando lo
sguardo
al soffitto, - e non è normale giocare a nascondino. Sai,
comincio a chiedermi
se mio padre avesse avuto ragione…
-
Ah sì? E da quando Abraxas avrebbe voce in capitolo? Solo
perché mi detesta non
può fare altro
che parlare male di me: si è perfino opposto al nostro
matrimonio! Se non fossi
stata una Black, sicuramente avremmo dovuto fare qualche pazzia come
una fuga
d’amore… E ora tu cominci a dargli ragione, a
chiederti se hai fatto bene a
sposare la ragazza che amavi?
-
Va bene, va bene, - si arrese Lucius davanti
all’indignazione della donna. Mai, si ripeteva, mai tirare in
ballo Abraxas
quando sua moglie si comportava da ragazzina.
-
Papà! – strillò Draco, saltandogli in
braccio. – Te
l’abbiamo fatta, vero?
Lucius
si ritrovò a sorridere, osservando l’espressione
felice sul volto del bambino dopo i terribili mesi passati a letto.
-
Sì, - rispose, mentre gli accarezzava i capelli biondi e
gli dava un leggero bacio sulla fronte sudata a causa della malattia
appena
finita, - tu e tua madre siete un’ottima squadra.
_____________________________________________________________________________________________________________________________
Che
novità, parlo di Draco! Va bene, in questo caso anche dei
Malfoy, la si può considerare una svolta!
L'idea
del capitolo (che avrebbe dovuto essere ambientato in giardino, durante
un pomeriggio estivo, con i Malfoy che parlavano di ricevimenti...) mi
è venuta da Charme, che suggerendomi un clichè ha
detto: "Ma Draco e Narcissa fanno comunella per
riuscire a resistere di fronte alle sevizie di Lucius. Chiaramente."
Alla
fine non ho usato molti clichè, mi piaceva l'idea di parlare
di una fuga di Narcissa e Draco dal "terribile" Lucius, che come in
tutte le fyccyne che si rispettino maltratta il figlio e la moglie; ho
parlato anche del matrimonio proprio per niente
combinato, perché io sono convinta che i Malfoy si amassero.
E del fatto che Draco non rida mai.
Spero
che anche questo capitolo vi sia piaciuto! ^^
Su
con i suggerimenti (e ringrazio chi mi hai aiutata fino ad ora
♥)!
Medusa
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