Unmask Your Desire di talita (/viewuser.php?uid=90909)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nice to see you again - Prologo ***
Capitolo 2: *** No longer that little girl ***
Capitolo 3: *** Mega Magnet ***
Capitolo 4: *** Going Crazy ***
Capitolo 1 *** Nice to see you again - Prologo ***
Salve a tutte. Sono nuova in questa sezione. È poco che
seguo veramente gli A7X, ma dopo aver ascoltato tutto "Nightmare" mi
sono decisamente innamorata e non ho potuto fare a meno di scrivere
qualcosa su di loro, ovviamente dimostrando tutto il mio amore. ;) Di
solito scrivo solo dei 30 Seconds To Mars (cosa che ovviamente non vi
interessa)
Quindi vogliate scusarmi se ancora non so qualcosa
su di loro, sulla loro vita. Ho girato tutto il web per scoprire cose
su di loro e ho trovato parecchie informazioni e poi ho deciso di scrivere.
Ovviamente non so come sono i ragazzi, quali sono
le loro abitudini e sopratutto i loro caratteri. Spero solo che la
storia vi piaccia.
ps. Vi prego, se avete qualcosa da dirmi,
consigli, notizie da darmi, scrivetemi.
Grazie mille in anticipo.
Buona lettura.
Prologo.
Non era la prima volta che entravo in uno studio di registrazione, anzi
Matt mi aveva già portato nello studio dove hanno
registrato il loro primo album.
Entriamo nella saletta, tutti i membri della band
e vari tecnici ci guardano.
«Ragazzi, guardate chi è
venuta a trovarci», dice Matt prendendomi per le spalle e
mettendomi davanti a lui. «Ve la ricordate mia cugina,
Megan?».
Il primo che si alza e mi viene incontro
è Zacky, l'unico forse che si ricorda veramente di me.
«Megan! Oddio come sei
cambiata!», dice abbracciandomi.
«Ciao Zack! Sono passati quasi undici
anni, ero una bambina», gli ricordo.
«Vero», sorride lui
imbarazzato.
«Ciao Megan», mi saluta anche
Johnny facendomi un cenno con la mano.
Poi Synyster si alza, ma rimane lontano, dopo
avermi analizzato a lungo sorride. «Ciao», dice.
Non fa nulla rimane fermo li dov'è.
«Ciao Brian», gli
sorrido. Mi guarda negli occhi per un interminabile minuto
finché Matt non si schiarisce la voce interrompendo il
silenzio. È successo qualcosa di strano in quel minuto, come
se un mega magnete mi stesse attirando verso di lui, i suoi profondi
occhi scuri, il suo sguardo fisso sul mio faceva quasi paura e allo
stesso tempo mi incuriosiva. Darei tutto per sapere cosa ha pensato in
quel momento.
«Allora Megan, che ci fai da
queste parti?», mi chiede Zacky mentre io mi siedo sul
diavanetto.
«Sono stata un po' in giro per
lavoro», dico vaga.
«È stata tre anni in
Italia», dice Matt. «A cazzeggiare»,
aggiunge sorridendo.
«Già. E voi, cosa fate qui?
State già pensando ad un altro album?».
«In realtà
sì», ammette Matt.
Improvvisamente Syn si alza e mi passa davanti
scuotendo la testa e farfugliando qualcosa che a me è
sembrato: “mi serve una sigaretta”.
«Che gli prende?», chiedo.
Matt alza le spalle. «Vado a
controllare», dice alzandosi e seguendo Syn fuori.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** No longer that little girl ***
Ed ecco a voi il primo capitolo, spero di avervi incuriosito abbastanza
con il prologo.
Ah.. non ho detto: la storia è
ambientata nel futuro, forse il 2012, mentre i ragazzi si
concentrano per il nuovo album.
No longer that little girl
Quando Matt torna, lo fa assieme a Syn, mentre io discuto con Johnny
sulla mia incapacità nel suonare il basso.
Tutti ci fermiamo e li guardiamo. Matt sorride
come se niente fosse, anche Syn, ma intuisco che c'è
qualcosa che non funziona.
Dopo qualche minuto Matt mette tutti sull'attenti
e comincia a raccontare le sue idee. «Maggie tu canti
ancora?», mi chiede dopo un po'.
«Eh?», non ero collegata,
stavo mandando un messaggio alla mia amica Zita.
«Ti ho chiesto se canti
ancora».
«Ah, sì. Canto... ogni tanto,
per passione».
«Magari ti inserisco nel nuovo
album», dice facendomi l'occhiolino.
«Già», gli sorrido
e poi torno al messaggio. “Syn è un figo, Zacky
è scemo e Johnny è super affascinante in
più so che è tornato single!”, con un
mezzo sorriso lo invio, so che le piacciono i bassisti.
«Megan, cosa fai stasera?»,
Zacky mi fa voltare verso di lui.
«Ehm, pensavo di fare un giro per i
locali di Los Angeles, la mia amica non conosce la zona e forse domani
andiamo a Las Vegas».
«Insomma non perdete tempo».
«Esatto», gli faccio
l'occhiolino.
«Noi stasera andiamo in un locale,
perché non venite con noi, tu e la tua amica?»,
Zacky sembra molto euforico. «Magari la tua amica è lesbica,
può essere la nuova fiamma di Johnny», aggiunge
facendogli il solletico.
«Smettila Zack!», lo riprende
Johnny e poi si mettono a picchiarsi.
«Smettetela tutti e due torniamo al
lavoro», li ferma Matt.
Rimango ad ascoltarli per un po' poi ricevo una
chiamata da Zita.
«Dimmi», le rispondo, ma non
sento la sua risposta, i ragazzi stanno facendo troppo casino,
sopratutto Zacky. «Aspetta che vado fuori».
«Che casino! Che stanno
facendo?».
«Suonano e fanno gli idioti. La prossima
volta vieni con me», le dico.
«Sì infatti, ma non mi
sembrava giusto, volevo lasciarti un po' di tempo con tuo
cugino».
«Che carina, grazie. Comunque stasera
Zacky ci ha invitato ad uscire con loro, penso vengano tutti».
«Grande!».
«Ok, dai.. scegli qualcosa di carino da
metterti per Johnny», rido e dopo chiudo la chiamata.
Quando rientro mi scontro con Syn che ha una
sigaretta in bocca.
«Oh, scusa», gli dico. Oh,
Gesù... se continua a fissarmi così penso che
scoppierò. Distolgo lo sguardo e mando giù la
saliva.
«Sei cresciuta», dice
guardandomi dall'alto. Torno a guardare i suoi occhi, sorpresa per
quello che ha detto, sorpresa che mi abbia parlato. Ho una piccola
cotta per lui fin da quando avevo 12 anni. «E ti sei
schiarita i capelli», dice sfiorandoli quasi con timore.
«E sei così diversa... bella».
Che cosa ha detto? Credo di essere arrossita fino
alla radice dei capelli. «Ehm.. Grazie», dico
imbarazzatissima.
Continua a guardarmi e sta alzando la mano verso
il mio viso, ma qualcosa gli passa per la testa e l'abbassa quasi
subito.
Rimaniamo ancora un po' li, lui smette di fissarmi
e guarda per terra sorridendo. «Scusa, vai pure».
Lo osservo accendersi la sigaretta e allontanarsi.
Rientro in saletta e saluto Matthew dopo di che, ancora un po'
frastornata torno a casa da Zita a cui devo raccontare ogni cosa.
«Oddio! Pensi volesse accarezzarti il
viso?», chiede incredula.
«Non lo so... forse era un
allucinazione, forse ho visto male».
«Vabbè, stasera valuteremo la
situazione».
«Non c'è niente da valutare,
Zita. È sposato! Guarda a caso con la sorella gemella della
moglie di mio cugino».
Scuoto la testa disperata. Fanculo, non
è più come quando avevo 12 anni, lui è
un uomo, sposato tra l'altro e io non sono più la piccola
cuginetta di Matt che andava in giro per casa per stare con loro... Ma
oggi quando l'ho visto quella brutta cotta che avevo è
riaffiorata.
«Dai cazzo Meg, non voglio vederti
così. Fanculo a Syn, stasera ti troverai un bel biondone con
gli occhi verdi, proprio come piace a te».
«Ok», sorrido. Sono brava a
fingere.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Mega Magnet ***
Qui siete di poche parole eh... anzi, zero. O forse è il
pregiudizio perché sono nuova nella sezione?! XD fa niente..
Buona Lettura..
Mega Magnet
Quando arriviamo al locale, sono tutti in una saletta privata, che
ballano e si ubriacano.
Ci sono proprio tutti: Matt con Valary, Zacky con
Gene, Brian e Michelle... l'unico solo è Johnny che si
è appena lasciato con la ragazza. Valary praticamente mi
salta addosso quando mi vede. «Ciao Meg!», mi
stritola e mi da un bacio sulla guancia. «Ah, quanto tempo
è passato dall'ultima volta che ci siamo viste»,
dice come se fossimo amiche da sempre, anche se è la moglie
di mio cugino non ci parliamo più di tanto e la maggior
parte della famiglia non la sopporta. «Conoscevi la mia
sorella gemella? Michelle», dice indicando una donna che si
alza per salutarmi. Sono davvero identiche, grazie al cielo le posso
riconoscere per via dei capelli, Valary è bionda platino e
Michelle invece è più sul castano chiaro.
«Lei è la moglie di Brian, si sono sposati l'anno
scorso», continua Val ridendo.
«Oh, sì. Matt me lo ha
detto», sorrido e stringo la mano alla ragazza.
«Ragazzi, lei è la mia amica
Zita», la indico. Tutti simpaticamente le stringono la mano,
ovviamente senza bisogno di presentazioni.
Mi siedo tra Valary e Michelle dopo aver lasciato
Zita tra Zacky e Johnny, di Johnny mi fido, ma Zacky potrebbe fare
qualche casino.
Le gemelle cominciano a riempirmi di domande
così che devo raccontare tutta la mia vita: «Sono
andata in Italia per studiare, ho fatto un corso di moda e ho trovato
un lavoro grazie a Zita, mi ha aiutato molto».
«Lei cosa fa?», chiede Valary.
«Abbiamo seguito insieme il corso di
moda, ma qualche mese dopo lei è passata a quello di
fotografia, è la sua passione».
«Che bello!», Michelle sembra
molto interessata e sembra anche più simpatica di sua
sorella. Dopo altre chiacchiere, Matt mi porta un drink e io mi alzo
per fare un giro del locale, ma mi annoio. Torno nella saletta
riservata a noi e mi apposto dove posso vedere la gente fuori che si
scatena. Quando mi giro incrocio gli occhi di Syn, è in
piedi con una bottiglia di birra in mano, tiene una mano sul fianco
della moglie davanti a lui che allegramente parla con Matt. Distolgo lo
sguardo e torno a fissare la pista da ballo, mi viene voglia di
buttarmici anche io. È tanto che non mi scateno come facevo
una volta, oggi sarebbe un bel giorno per ricominciare, Los Angeles mi
fa questo effetto.
Dopo poco qualcosa mi costringe a guardare Syn,
ancora quel mega magnete... mi sta fissando. Ma che cosa vuole?
Il mio sguardo passa da lui a Zacky che
stranamente è solo con Gena, ergo: Zita è
scomparsa. «Zacky, dove hai messo Zita?», gli
chiedo quando sono abbastanza vicina.
«Non l'ho so... credo andasse a fumare e
Johnny si è offerto di accompagnarla», dice
ridendo malizioso.
«Scemo», gli do un pugno sul
braccio e mi dirigo fuori a cercarla. Quando la trovo fuori, davanti a
Johnny appoggiato ad un muro, lei che aspira dalla sigaretta e sorride,
mi sento bene, stranamente. «Mi avevi detto che
smettevi», le dico. «Almeno quello...».
Finalmente mi vede, butta fuori il fumo e subito
spegne la sigaretta. «Hai ragione, scusa. Che è
successo?», chiede.
«Nulla», dico guardandola
dritto negli occhi per farle capire che ovviamente c'è
qualcosa che non va. «Johnny puoi scusarci un
momento?», chiedo prendendo da parte Zita. Quando siamo
abbastanza lontane tiro un gran sospiro. «Syn continua a
fissarmi, forse me lo sto immaginando... Lo desidero così
tanto da immaginarmelo? Oddio, sono pazza!».
«È possibile, ma in questo
caso non credo tu sia pazza. Credo che voglia qualcosa. Ho visto come
ti guardava quando siamo arrivate».
«Cosa vuole?».
«Questo dovrai scoprirlo tu»,
mi sorride mentre scuoto la testa disperata. No... no, lui non vuole
niente da me, è solo che è sorpreso di vedermi
dopo undici anni. «Solo una cosa Meg: non farti troppe
illusioni, è un uomo, è una star ed è
sposato», dice. «Se non ti dispiace torno da Johnny
che la cosa si stava facendo interessante».
«Sì, scusa se vi ho
interrotti». Lei mi sorride e torna da Johnny. Combattendo
con strani pensieri rientro nel locale e quello che sta succedendo mi
distrae dal mio monologo interno; Michelle è china, sta
vomitando l'anima, Brian le tiene indietro i capelli e preoccupato
chiama Matt. Mi avvicino un po' per sentire.
«La porto a casa», annuncia
Valary aiutando la sorella a sedersi.
«No. La porto io a casa», dice
Syn categorico.
Lo osservo andare via con Michelle e intanto
Johnny e Zita rientrano nella saletta.
«Che è successo?».
«Michelle ha vomitato, ma non mi
sembrava che fosse così ubriaca», spiego. Ho
bevuto più io di Michelle, si vede che regge poco l'alcol.
Il resto della serata trascorre tranquilla, senza
Brian è stato più facile.
Passa qualche giorno, cerco di evitare le chiamate di Matt e sto
andando in giro alla ricerca di un lavoro.
Io e Zita ci sediamo ai tavolini di Starbucks.
«Pensi che ti richiameranno da Vogue
Megazine?», mi chiede prendendo un sorso dal suo
caffè.
«Non penso», do un morso al
mio muffin e controllo l'ora.
«Ma dai... Potresti occuparti del
closet, hai un gran curriculum, hai studiato in Italia e...».
«Non vuol dire nulla», la
interrompo. «Vedremo...», sorrido. In
realtà sono molto speranzosa. «Parliamo d'altro...
Johnny si è preso il tuo numero?».
«Sì», sorride
imbarazzata. È strano vederla così. «E
mi ha anche mandato un messaggio».
«Scherzi? Quando? E perché
non me lo dici?».
Lei sorride e tira fuori il cellulare.
«Dice: È stato davvero bello conoscerti, se vuoi
qualche volta passa in studio con Megan, ti do qualche lezione di
basso. Bacio, Johnny», finisce di leggere il messaggio, alza
lo sguardo su di me e fa un sorrido a 30mila denti.
«Be', ha scritto
“bacio” e non qualcos'altro...», dico.
Lei sorride mettendo via il telefonino «Gli hai
risposto?».
«Sì, ma se non vuoi andare
per non vedere Syn, stai tranquilla».
Alzo gli occhi al cielo. «Ma smettila.
Ci andiamo anche domani se vuoi. Ora chiamo Matt». In
realtà io voglio vedere Syn, voglio capire che cosa vuole da
me, perché mi guarda in quel modo... «Ciao
Matt!».
«Maggie! Dimmi tutto».
«Zita e Johnny hanno una tresca, si
mandano messaggini dolci», dico ridendo. Zita mi guarda
scuotendo la testa, ma non fa nulla, pensavo mi picchiasse.
«Ah sì? Bel lavoro Johnny,
è una gran bella ragazza, attento però,
è un'amica di mia cugina», dice ovviamente capisco
che Johnny deve essere lì con lui.
«Sei in studio?».
«Sì, siamo arrivati
adesso».
«Posso fare un salto?».
«Non me lo devi nemmeno chiedere. Ti
aspetto», chiudiamo la chiamata e io faccio un gran sorriso a
Zita.
«Adesso?», mi chiede. Annuisco
prendendo la mia borsa. «No, no... devo farmi una doccia
e...».
«E preparati
psicologicamente?», chiedo alzandomi.
«Sì», ammette.
«Be', hai 20 minuti di tempo per farlo,
finché non arriviamo allo studio», dico
trascinandola per un braccio.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Going Crazy ***
Rieccomi.. scusate, ma non avendo internet a casa è
scomodo.. ma ho rimediato.. dalla prossima settimana mi attivano la
linea.. ok, non vi interessa..
Grazie ancora a tutte.. e buona lettura.
Going Crazy
Quando arriviamo allo studio comincio ad agitarmi.
«Meg», Zita mi ferma.
«Risolviamo la “questione Syn”, non
voglio vederti così e... indipendentemente da come
vada», mi mette una mano sulla spalla e sorride,
«io ci sono sempre per te, ok?».
Non riesco a trattenermi e l'abbraccio. Ci
ricomponiamo ed entriamo.
I ragazzi ci salutano rumorosamente, tranne Brian,
che se ne sta zitto chino sulla sua chitarra. Smetto di
guardarlo e sorrido a Zacky.
«Capo, posso staccare per
mezz'oretta?», chiede Johnny avvicinandosi a Zita. Si vede
che gli interessa. «Ho promesso a Zita che le davo qualche
lezione di basso».
«Sì, sì, facciamo
tutti una pausa dai...», Matt gli da una pacca sulla spalla
che lo fa quasi cadere addosso a Zita. Io me la rido, mi siedo sul
divanetto mentre Matt apre il frigo. «Ehm.. Ragazzi abbiamo
esaurito la birra».
«Vado io!», si offre subito
Zacky alzando la mano.
«Zack ti ricordo che ti hanno ritirato
la patente per guida in stato di ebrezza», dice Matt, ridendo.
«Ehi, non ero sbronzo»,
ribatte. «Ero un po' allegro. Fanculo, allora guidi tu
Matt», conclude.
Matthew scuote la testa e si gira verso di me.
«Torniamo subito, andiamo al Wal-Mart che c'è
qua», dice poi guarda Syn.
Johnny e Zita sono spariti non so dove e io e
Brian siamo rimasti soli. Pessima situazione.
«Come mai non ci sono le
ragazze?», gli chiedo dopo vari minuti di silenzio.
«Sono in giro a fare
shopping», mi risponde sorridendo. Io non so più
che dire e lui sta zitto. Tiro fuori il cellulare e guardo... nemmeno
io so cosa.
Il silenzio che c'è è
imbarazzante.
«Com'è l'Italia?»,
mi chiede dopo poco.
Alzo lo sguardo su di lui. «Bellissima.
È un paese straordinario, ma lo saprai anche tu, ci sei
stato».
«Sì, ma non l'ho mai
visitata, non come hai fatto tu, insomma».
Ancora silenzio. Ed ecco che il mio stomaco
comincia a contorcersi, i suoi occhi fissi nei miei. No, non riesco a
sostenere il suo sguardo, sposto la mia attenzione sui miei piedi.
Si alza e si siede al mio fianco. «Di te
ricordavo quella piccola ragazzina dagli enormi occhi blu che ogni
volta che mi vedeva, si nascondeva», dice sorridendo.
Sorrido. «Sì, ero una bambina
un po' timida».
Lui continua a fissarmi. «C'è
qualcosa in te...», comincia, ma non finisce.
Mando giù la saliva, il mio cuore sta
battendo a mille e sono quasi sicura che lui riesce a sentirlo.
«Che effetto ti fa questo?»,
dice sfiorandomi il braccio con le dita.
«Brian... No», chiudo gli
occhi e spero che smetta.
«Senti anche tu l'elettricità
che c'è nell'aria tra noi?». Oh Dio, ditemi che
sto sognando, questo è solo un bellissimo sogno, un
bellissimo sogno che deve finire. Lo vedo inumidirsi le labbra e
avvicinarsi pericolosamente.
«Sei sposato, Brian», dico
girando il viso di lato. Questo va contro tutto quello che sono,
è sbagliato, lo so, ma perché non riesce a
fermarmi del tutto?
Mi sfiora la guancia, delicato e mi riporta a
fissarlo negli occhi. So cosa sta per succedere, so che sta per
baciarmi e io lo voglio.
Quando la sua mano si infila tra i miei capelli e
le sue labbra sfiorano le mie, una scarica elettrica mi attraversa il
corpo smuovendo ogni mia cellula, è come se potessi volare.
Apro leggermente le labbra per lasciarlo entrare con la lingua.
Perché mi sento così
maledettamente bene quando so che sto facendo una cosa tanto sbagliata?
«Fermami», sussurra passando
le sue labbra sulle mie. «Fermami o rischio di
impazzire».
Non riesco a respirare, il mio cuore non pompa
più sangue, il cervello non riceve ossigeno, non riesco a
pensare.
Piano piano ci allontaniamo.
Riprendo a respirare e finalmente torno lucida.
«Matt e Zack stanno per tornare», gli dico. Lui si
alza dal divanetto e si passa una mano tra i capelli.
«Brian», lo richiamo. «Facciamo finta che
questo non sia mai successo, ok?».
«Non posso fare finta, perché
è successo!», dice guardando il soffitto.
«Io ti desidero, è così
sbagliato?».
«Sì è sbagliato,
tanto anche!».
«Ecco le birre!!», la voce di
Zachy arriva prima di lui. Subito apre una bottiglia e me la passa.
Nessuno si accorge di nulla.
«Grazie», sorrido.
Anche Zita e Johnny ci raggiungono e si prendono
una birra.
Guardo Zita spalancando gli occhi e poi facendo un
segno con la testa verso Syn. Mi alzo e raccolgo la mia roba.
«Ragazzi, è stato bello, ma
adesso dobbiamo andare. Domani mattina presto dobbiamo andare a Palm
Springs», annuncio. «E dobbiamo ancora fare le
valigie. Grazie per le birre, Matt».
«Ma come, di già? Ok, appena
tornate da Palm Springs passate di qua, anche Amy viene a trovarci,
vuole incontrarti».
«Sì, lo so. Le ho mandato una
mail», dico controllando il mio BlackBerry. «Ci
sentiamo, ok? Ciao ragazzi».
Zita saluta Johnny con un bacio a stampo e tutti
cominciano ad urlare.
«Sì sì, come se
non aveste mai visto un bacio», si difende lui mentre Zacky e
Syn lo picchiano.
Rido per la scena e poi io e Zita usciamo.
«Che è successo? La tua faccia mi ha
allarmato», dice Zita quando saliamo in macchina.
«Ci siamo baciati», dico
stringendo forte il volante e appoggiandoci la testa.
«Oh, mio Dio».
«È stato... Non avevo mai
baciato un uomo così... lui... Ha detto che tra noi
c'è elettricità, mi ha chiesto di fermarlo o
impazziva, ma io ero già impazzita prima di lui. Ha detto
che mi desidera», mi rimetto dritta e appoggio la testa
all'indietro sul sedile. «È dannatamente
sbagliato». Perché? Sono la sfigata di turno, sono
arrivata tardi. «Cosa devo fare?».
«Non lo so. Davvero non lo so,
Meg», mi poggia una mano sulla coscia.
«Io lo voglio», dico fissando
l'asfalto davanti a me. «Oh Signore, aiutami». Non
so veramente cosa fare. «Ok, ora basta. Pensiamo a
divertirci», dico accendendo il motore della macchina.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=811715
|