LOVE AND WAR

di danyazzurra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** 5 MESI PRIMA ***
Capitolo 3: *** AVVERTIMENTI ***
Capitolo 4: *** L' ORDINE ***
Capitolo 5: *** LITIGI ***
Capitolo 6: *** SENTIMENTI ***
Capitolo 7: *** SERPEVERDE ***
Capitolo 8: *** LA PRIMA RIUNIONE ***
Capitolo 9: *** REAZIONI ***
Capitolo 10: *** MARY ***
Capitolo 11: *** RABBIA ***
Capitolo 12: *** SCOMPARSA ***
Capitolo 13: *** ADDIO ***
Capitolo 14: *** COPPIE DI CUORI ***
Capitolo 15: *** AMICIZIA ***
Capitolo 16: *** PECORE NERE ***
Capitolo 17: *** L' APPUNTAMENTO ***
Capitolo 18: *** BATTAGLIA ***
Capitolo 19: *** AL SAN MUNGO ***
Capitolo 20: *** ENERGIA ***
Capitolo 21: *** RISVEGLIO ***
Capitolo 22: *** FIDUCIA ***
Capitolo 23: *** CAPIRSI ***
Capitolo 24: *** FESTE ***
Capitolo 25: *** AMORE? ***
Capitolo 26: *** L' ATTACCO ***
Capitolo 27: *** ADDIO MAMMA ***
Capitolo 28: *** CAOS ***
Capitolo 29: *** PETUNIA ***
Capitolo 30: *** FUNERALE ***
Capitolo 31: *** TERAPIA ***
Capitolo 32: *** TRE MESI ***
Capitolo 33: *** PUNIZIONE ***
Capitolo 34: *** MALEDIZIONI ***
Capitolo 35: *** FORZA DI VOLONTA' ***
Capitolo 36: *** RAPITI ***
Capitolo 37: *** PREPARARSI ***
Capitolo 38: *** BATTAGLIA II ***
Capitolo 39: *** JAMES ***
Capitolo 40: *** AMORE ***
Capitolo 41: *** MAGO E ADDII ***
Capitolo 42: *** MATRIMONIO ***
Capitolo 43: *** ATTACCO ***
Capitolo 44: *** FERITI ***
Capitolo 45: *** RISVEGLI DOLOROSI ***
Capitolo 46: *** ADDIO MARY ***
Capitolo 47: *** RITORNI ***
Capitolo 48: *** PREPARAZIONE ***
Capitolo 49: *** CATTURATI ***
Capitolo 50: *** 50 CAPITOLO ***
Capitolo 51: *** TRATTATIVE ***
Capitolo 52: *** AIUTI ***
Capitolo 53: *** CAMBIAMENTI ***
Capitolo 54: *** FUGGIRE ***
Capitolo 55: *** FINALMENTE SALVI ? ***
Capitolo 56: *** INCINTA ***
Capitolo 57: *** NATALE I° PARTE ***
Capitolo 58: *** NATALE II PARTE ***
Capitolo 59: *** RITORNI ***
Capitolo 60: *** AVVERTIMENTI, DI NUOVO ***
Capitolo 61: *** AMORE E FOLLIA ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


 

Il cuore le batteva incessantemente nel petto.
Ne sentiva il rumore, era come un cavallo che galoppava impazzito.
Lily era seduta sul letto dell’ infermeria della scuola, tutto era così confuso.
Quell’ odore forte e acre le riempiva le narici.
 Albus Silente era seduto  davanti a lei e la guardava con un espressione dispiaciuta “ ricordi qualcosa?” le chiese,la voce dolce e comprensiva,  Lily annuì, aveva gli occhi velati di lacrime ma alzò lo sguardo su di lui, era confusa.
Si portò una mano alla testa e sentì che era fasciata, non ricordava neanche perché, aveva alcuni ricordi, ma non riusciva a focalizzarli, tutto quello richiedeva troppa forza, e lei adesso aveva il cuore spaccato.
 “ Chi è stato ?” chiese Silente rompendo nuovamente il silenzio.
L’ immagine delle due persone più importanti della sua vita la assalirono.
Erano davanti a lei morti.
Gli occhi freddi e vitrei.
Non avrebbero più sorriso, non l’ avrebbero più abbracciata.
Lily scosse la testa, una lacrima le scese nel viso, era stufa di essere forte.
Ora era sola.
 “ Scusami Lily” l’ anziano preside si alzò “ forse è ancora troppo presto”  di nuovo li vide, perfetti, come se non fosse successo niente, non era come nelle uccisioni alla babbana, niente sangue, niente lividi, solo occhi e braccia spalancate e così Harry e Julie Evans erano morti.
 Lily non si era mossa di un millimetro.
Le mani strette a pugno, aveva le nocche sbiancate, tanto stava stringendo le mani, era davvero così irreale, era così recente.
Solo qualche ora fa , sua sorella si era sposata, lei aveva avuto una dispensa dalla scuola per partecipare, poi alla sera quando Petunia era partita per il viaggio di nozze e lei si accingeva a passare la notte a casa con i suoi era scoppiato il caos.
Non riusciva a pensare.
Non connetteva.
Forse non era lucida e razionale
“ Lily mi senti?” Albus Silente la stava guardando preoccupato e lei riportò lo sguardo su di lui “ ci sono i tuoi amici qui fuori “ le disse.
 Lily si concentrò, i suoi amici, le sembrava tutto così strano.
Le sembrava appartenessero ad un'altra vita.
Ad un'altra Lily.
 “ Sono stati molto in pena in queste ore” le spiegò Silente“ il signor Potter e la signorina Prewett  soprattutto” sorrise “ pensavo di doverli legare per costringerli a stare fuori”.
 Lily scosse la testa di nuovo.
Non voleva vedere nessuno
Soprattutto James Potter.
Non ora.
Non dopo il caos.
Non aveva la forza.
“ Lily dai loro una possibilità, tengono davvero a te” decretò
Lily annuì senza troppa convinzione.
Poi lo vide voltarsi verso madama Chips “ dieci minuti Poppy e poi un bel sonno senza sogni” le disse.
 “ Mi dispiace davvero “ le disse, riportando l’ attenzione su di lei “ domani parleremo…prima che tu riparta per il funerale” le disse.
Funerale.
Funerale.
Funerale.
 L’ ultima parola echeggiò nella sua mente, Silente le sorrise tristemente ed uscì.
Passarono pochi minuti e Lily sentì correre, dopo pochi secondi Alice si affacciò alla sua tenda e le si gettò letteralmente addosso.
 “ Sono felice che tu stia bene”
La stringeva tra le braccia ma Lily continuava a non provare niente, era ancora immobile, le mani contro i fianchi .
“ Tesoro perché è successo a te?” chiese continuando a piangere.
Ma Lily non piangeva era completamente senza forze.
 “ Lily parlami “ le disse Alice che sembrava aver capito e il cui viso era contratto in una smorfia di preoccupazione.
 Lily alzò gli occhi su Alice ma le si velarono di lacrime.
“ Alice perché non fai salutare la Evans anche a noi”  la rimproverò bonariamente James Potter, Lily alzò lo sguardo ma la sua espressione restò immutata.
Vide James ed il suo amico Sirius accanto a lui, poi spostò lo sguardo e vide Remus e Peter, accanto a loro c’ erano Mary ed Emmeline e tutti la stavano guardando come se fosse una bomba ad orologeria.
Vedeva che erano indecisi se sorriderle per incoraggiarla o restare seri e farle capire la loro solidarietà.
La gravità di quello che era successo la invase.
Ma non voleva crollare davanti a loro.
Non poteva era la caposcuola Evans.
Era una dura, e questo era tutto ciò che restava di lei .
“ Andate via” le prime parole che diceva in tutta la sera e sembravano piene di rancore.
 Alice si portò la mano alla bocca e James sbiancò.
 “ Sei ancora sotto shock” le disse Remus, anche se sembrava che volesse rassicurare tutti quanti.
“ Viaaaaa” urlò Lily e madama Chips li fece uscire all’ istante.
Appena fu rimasta sola Lily Evans pianse tutte le sue lacrime.
Tutto ciò che era successo era colpa sua.
Riusciva a pensare solo a quello.
Sua sorella aveva ragione era un mostro
Maledetto fosse il suo sangue sporco.
Maledetto fosse l’ uomo, se così si poteva chiamare, che dava tutta quell’ importanza al sangue.
Maledetti tutti quelli che avevano ucciso i suoi genitori.
Si sarebbe vendicata anche se le fosse costata la vita.

ANGOLETTO : SPERO TANTO CHE QUESTA STORIA SIA DI VOSTRO GRADIMENTO !!! E' UNA LONG CHE SI SVOLGERA' NELL' ULTIMO ANNO DI SCUOLA...CI SARANNO MOMENTI ROMANTICI E MOMENTI MENO... ASPETTO VOSTRE OPINIONI !!! GRAZIE A CHIUNQUE LA LEGGA

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Capitolo 2
*** 5 MESI PRIMA ***


5 MESI PRIMA

 “ Mamma non la voglio al matrimonio” si impuntò sua sorella.
 Lily voltò lo sguardo come se la cosa per lei non facesse la minima differenza.
 “ Petunia hai una sola sorella e lei sarà al tuo matrimonio”
 Lily sentì Petunia sbuffare rumorosamente
“ la stiamo riportando in quella scuola per pazzi, io ho perso una sorella tanto tempo fa” comunicò atona
 “ mamma se non mi vuole non ci sarò” disse Lily accingendosi a scendere di macchina, lo sguardo fiero per non mostrare alla sorella, quanto le sue parole l’ avessero ferita.
 “ Non diciamo sciocchezze” intervenne Harry, suo padre “ Petunia tua sorella ci sarà al matrimonio “ decretò “ non fare la bambina viziata”.
Petunia indietreggiò di un passo e Lily capiì subito cosa stava pensando, i suoi avevano preso le sue difese, era l’ ennesimo motivo per odiarla.
 “ devi accettare tua sorella” le disse sua madre comprensiva
 Petunia guardò Lily con tutto l’ odio che riusciva a trasmetterle e Lily ridusse gli occhi a due fessure, possibile che in lei non fosse rimasto neanche un briciolo di amore ?
 “ se non mi vuole non imporrò la mia presenza” disse orgogliosamente alzando gli occhi su sua madre.
 “ Non dire sciocchezze “ ripetè Julie Evans guardando la figlia maggiore “ Tuny tua sorella è una strega non un’ assassina” dichiarò semplicemente.
 Petunia stava diventando tutta rossa.
 Lily immaginò che sentire i suoi che la difendevano così a spada tratta, la facesse morire di gelosia
“ invece lo è “ urlò.
 Lily si guardò intorno vide Potter e Black passarle accanto ma distolse subito lo sguardo inquieta.
 Petunia si gonfiò in petto e poi abbassò la voce come se si vergognasse di quello che stava per dire “ l’ ho vista io con quel Piton “ aveva gli occhi febbrili
 “ quel povero uccellino” Lily capì subito a cosa si riferisse Petunia.
Ricordava l’ estate di due anni prima, quando Severus tutto orgoglioso le aveva mostrato le maledizioni senza perdono.
 “ Fece una magia e l’ uccellino cinguettava sdraiato a terra”
 la cruciatus
 “ poi ne fece un’ altra e l’ uccellino provò ad affogarsi “
 l’ imperius
 “ infine dalla bacchetta di quel tremendo ragazzo uscì una luce verde e l’ uccellino era morto senza neanche un cinguettio”
 l’ anatema che uccide, la peggiore di tutte.
E così Petunia li aveva spiati.
“ Le disse che per questo finirebbero in prigione ad Azberan” mormorò spaventata “ Azkaban” la corresse Lily senza neanche provare a negare.
Ricordava bene quel giorno.
 Severus era felicissimo di farle conoscere la supremazia dei maghi, di farle vedere cosa potevano fare se volevano.
Fu la prima volta che litigarono.
Lei lo aveva rimproverato per l’ ennesima volta dicendogli che le persone che frequentava lo stavano cambiando, e che si faceva trasportare troppo da loro, che non c’ erano supremazie e che dovevano cercare di vivere in pace,
Pochi mesi dopo successe il “ fattaccio” e da allora le loro strade si erano divise.
“ Non sono più amica di Severus” disse semplicemente.
Sua madre sospirò di sollievo dando per scontato che fosse per quell’ episodio “ hai visto Tuny “ le disse”  Lily è una brava ragazza” .
Petunia incrociò le braccia davanti al petto e voltò lo sguardo stizzita.
Il padre scosse la testa scocciato “ tua sorella ci sarà visto che il matrimonio lo pago io” disse mettendo fine alla discussione.
 “ Io devo andare “ comunicò Lily, abbracciò il padre e la madre e voltò lo sguardo verso Petunia “ non osare toccarmi mostro” le disse lei.
Quelle parole la ferirono ma si voltò comunque verso la madre “ ci vediamo a natale” le disse con un sorriso, poi con un ultimo saluto se ne andò.
Senza neanche voltarsi indietro passò la barriera tra i due binari.
Era arrabbiata nera.
Sua sorella era una stupida
perché la odiava così tanto ?
Perché non voleva accettarla per quello che era ?
Vide Mary affacciata al finestrino del treno e la salutò con la mano, poi lasciò i bagagli e respirò a fondo, non doveva farsi turbare.
Quello era il suo ultimo anno.
L’ anno dei mago.
L’ anno in cui lei Lily Evans sarebbe stata una perfetta caposcuola.
Si aggiustò la spilla e si apprestò ad aiutare dei ragazzi del primo anno a sistemarsi.
 “ Lily” alzò gli occhi al cielo, quella voce, la conosceva anche troppo bene.
 “ Piton” sibilò “ non vorrai farti vedere con una sangue sporco” disse sistemando la valigia di un bambino, poi si voltò, si portò le mani sopra la testa, come a simulare un fantasma “ scappa finchè sei in tempo” gli disse con voce tetra.
Sentì una risata dietro le spalle ed automaticamente si voltò.
Oh no, sua sorella, Piton e ora James Potter  e Sirius Black , quale peccato doveva espiare ?
“ Potter” dissero Lily e Piton all’ unisono
“ io mi preoccuperei Jamie parlano insieme ora” sentenziò Black con un sorriso, ma James non l’ ascoltava guardava Piton con odio e lui ricambiava, Lily si sentì schifata, volse le spalle al gruppo e se ne andò, “ Lily “ si sentì richiamare ma lei non li ascoltava più.
Qualche vagone più in giù si sentì di nuovo chiamare ma questa volta era la voce amica di Remus, lei lo abbracciò di slancio
 “ come stai ?” gli chiese “ passata una bella estate?” Remus assentì con la testa poi si battè un dito sul petto “ sei caposcuola”  sorridendo lo abbracciò di nuovo “ ehy Lily se mi vede James mi fa fuori” disse lui scherzando per il secondo abbraccio “ chi se ne frega di Potter” disse Lily alzando le spalle “ faremo tutte le ronde insieme” urlò felice.  
Remus sorrise di rimando “ a proposito di James lo hai visto?” chiese  “ il pallone gonfiato? “ chiese Lily “ certo è insieme al suo caro amichetto, infrangiamo cuori insieme, e tanto per cambiare litigavano con Piton”.
Remus scosse la testa, James doveva proprio cambiare registro con Lily o lei non avrebbe mai cambiato opinione su di lui “ li raggiungo” le disse “ ok, io vado dalle ragazze, ci vediamo dopo nella carrozza dei caposcuola” gli disse sorridente.
Quando arrivò al vagone occupato dalle sue amiche Alice l’ abbracciò subito e poi tornò a sedersi accanto a Franck Paciock suo ragazzo da una vita
Lily abbracciò anche Mary e Emmeline, insieme ad Alice erano le sue amiche del cuore e quell’ estate le erano mancate tantissimo
“ allora Lily”  le disse Alice felice “ cosa racconti come hai passato l’ estate ?” le chiese
 Lily sbuffò “ noiosa” decretò
 Alice e Mary erano purosangue quindi sempre circondate dai maghi, quindi si prodigarono in racconti “ ho passato quasi tutta l’ estate con il mio Frank, Jam e Sir” esordì Alice, cercando di stuzzicarla
“ immagino il divertimento con quei gasati” la bloccò Lily
Alice la guardò incupita, non poteva dirle che James aveva sempre pensato a lei e che contava i giorni al rientro a scuola
Lily ricambiò il suo sguardo, vedendola stringersi a Franck.
Alice era pazza di lui
Si erano messi insieme al quarto anno
Ed adesso non si separavano mai
Erano la coppia che Lily sperava un giorno di diventare con il suo ragazzo
Si amavano e si complementavano
Però purtroppo la sua migliore amica, era anche una grande amica di Potter
“ io invece sono andata al campo scuola magico…esperienza molto interessante” commentò Mary per cambiare discorso
“ ho imparato un sacco di magie difensive” si vantò “ e le ho anche dovute usare su qualche ragazzo troppo…diciamo audace”
Mary con il suo caschetto moro e gli occhi azzurri sembrava la copia al femminile di Sirius Black ed una volta le aveva anche spiegato che alla lontana erano imparentati, come con Alice e Potter, spiegandole che le famiglie purosangue erano tutte imparentate
A Lily quella cosa faceva un po’ impressione, ma notando bene anche Mary e Alice si somigliavano molto
“ e comunque a me una vacanza con Potter e Black non sarebbe dispiaciuta affatto” ammiccò
Lily sorrise sapeva che Mary era innamorata persa di Black, ma entrambi pieni di corteggiatori non si erano mai avvicinati più di tanto
“ Io invece sono stata al mare con mia madre” disse Emmeline, lei era una mezzosangue, i suoi erano separati e lei viveva con sua madre che era babbana, ma al contrario di Petunia, la madre di Emmeline la incoraggiava e appoggiava ad entrare nella sua nuova vita
Emmeline era completamente diversa da Mary
Tanto timida quanto l’ altra era estroversa
Bionda e con gli occhi di un azzurro quasi ghiaccio
E pazza dell’ unico malandrino con un po’ di cervello
Remus Lupin.
Lily stava per raccontare di sua sorella ma si fermò “ scusa Frank” disse.
Lui stampò un bacio ad Alice “ ho capito vado dai ragazzi” disse facendo il finto dispiaciuto, Lily gli sorrise.
 “ Lily ma è Frank “ disse Alice dopo che fu uscito
“ sta in camera con loro” commentò Lily riferendosi a Potter e la sua banda
 “ ok ok “ alzò le mani Alice arrendendosi
 “ anche se non capisco perché non provi a conoscerlo meglio” disse Emmeline
 Lily la guardò in tralice, eppure lo sapevano che l’ argomento Potter era tabù
 Lily si sarebbe aspettata una cosa del genere da Alice che era amica di James da quando erano nati, entrambi purosangue, vicini di casa, insomma pappa e ciccia, ma non da Emmeline
 “ cosa volevi raccontarci” chiese Mary, capendo il disappunto di Lily e riportando l’ attenzione sull’ argomento iniziale
Lily cominciò a raccontare tutto, della sua cara sorellina
“ tua sorella peggiora di anno in anno” commentò Alice
“ non so come fai a sopportarla è un arpia” si arrabbiò Mary che con il suo carattere prendeva fuoco subito
“ non devi nemmeno ascoltarla” disse Emmeline consolandola
Lily annuì e cominciò a raccontare anche dell’ episodio tra Piton e Potter sul treno
 “ anno nuovo abitudini vecchie” commentò Mary ridendo
 “ si ricomincia” disse Alice
“ già vistooo” disse Emmeline con voce finta annoiata
“ la verità è che sono entrambi pazzi di te” intervenne di nuovo Alice
Lily sbuffò “ Potter è solo pazzo per se stesso” commentò “ vado a fare presenza nel vagone caposcuola” disse alzandosi ed uscendo.
 
ANGOLETTO : SIAMO TORNATI INDIETRO DI QUALCHE MESE SERVIRA’ PER CAPIRE COME SIAMO ARRIVATI AL PUNTO DEL PROLOGO…PETUNIA SPERO DI AVERLA FATTA ABBASTANZA ODIOSA…IO LA DETESTO !!! GRAZIE A CHIUNQUE MI LEGGE E A CHI MI HA MESSO TRA LE SEGUITE !!! FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE !! BACI

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Capitolo 3
*** AVVERTIMENTI ***


Lily si stava apprestando a raggiungere il castello insieme alle amiche e a Frank, presenza fissa ormai, visto che non lasciava Alice per più di dieci minuti quando arrivò anche Potter.

 Lily sentì il suo odore prima ancora di voltarsi.
Aveva un buonissimo profumo.
Era un profumo naturale e forse era anche per quello che tutte le ragazze gli cadevano ai piedi ,ma restava una pallone gonfiato e sicuro di se.
 “ Allora Evans” esordì e lei neanche si voltò “ vieni a Hogsmade con me quando faremo la prima uscita?” Lily sbuffò.
 “ dieci zellini Mary” sentì dire ad Alice “ sapevo che non avrebbe retto neanche fino all’ entrata” Mary singhiozzò fintamente “ non vale tu lo conosci molto bene” si lamentò.
 Lily era stupita, le sue amiche, le amiche che dovevano starle vicine scommettevano su di lei e Potter?
“ ma siete fuori?” le rimproverò ignorando la richiesta di Potter “ scommettete su di me?” si stupì ancora.
Alice sbattè gli occhi innocentemente.
 “ andiamo Lily scherzano” disse James “ ti ho dato il permesso di chiamarmi per nome?” chiese arrabbiata “ no anzi ti ho dato il permesso di rivolgermi la parola?”
 Lily si era fermata, voltandosi verso James e lui la guardava stupito “ dammi una possibilità Evans, esci con me “ le disse avvicinandosi “ se ti avvicini ti crucio” lo avvertì, riprendendo a camminare senza aspettare nessuno.
“ Fratello te la sei scelta pazza “ disse Sirius
 “ Black prima o poi crucierò anche te “ gli urlò senza voltarsi.
 Sirius ridivenne di colpo serio, le minacce della Evans facevano davvero paura.
 “ E’ stanca ed è stata una brutta giornata” la giustificò Alice con gli altri amici, prima di raggiungerla.
***.
“ Non capisco “ le stava dicendo Alice.
Erano da poco salite nel dormitorio e si stavano tutte cambiando prima di andare a dormire.
“ perché ce l’ hai così tanto con Jamie?” le chiese
 “ e a te perché sta tanto simpatico?” le chiese di rimando
 “ ha un gran cuore Lily” commentò lei con un sorriso “ e secondo me ti ama alla follia”.
 Lily sbuffò “ quante ne ha amate alla follia ?” chiese “ con quante ragazze lo abbiamo visto?” continuò una nota isterica nella sua voce “ e con quante per più di una sera ? “
 Mary rise e Alice la fulminò “ bè non ha tutti i torti “ si giustificò.
 “ E poi fatemi il piacere di pensare ai vostri ragazzi, io non sono innamorata di Potter e non lo sarò mai “.
 detto questo si mise sotto le coperte e tirò le tende per far capire che la conversazione era finita.
Intanto nel dormitorio maschile James Potter era steso sul letto e giocava con il suo boccino.
Ma tutti potevano notare che aveva la testa altrove.
 “ Ehy ramoso non essere così turbato” lo incoraggiò Sirius
“ hai una marea di ragazze che ti corrono dietro” continuò ridendo.
 James riprese il boccino tra le mani e guardò Sirius
“ certo sempre meno di quante ne ho io” si corresse subito continuando a ridere
 Remus scosse la testa e Peter e Frank si fecero contagiare dalla sua risata.
 “ Ormai sono anni che ti sei fissato è ora di sostituirla” disse ancora Sirius
 “ non mi sembra che il nostro James nel frattempo abbia sofferto di solitudine “ intervenne Peter ammirato
“ le altre sono contorno” disse James guardando Peter poi spostò lo sguardo su Sirius e lo guardò serio “ lei è insostituibile” disse semplicemente.
  “ James non otterrai niente così” gli disse Remus che stava riponendo la maglia nel baule.
 “Forse non le piaccio”
Sirius ricominciò a ridere “ piaci a tutta la scuola James” gli disse “ tranne che a lei” commentò tra le labbra
Era davvero abbattuto.
I ragazzi si scambiarono uno sguardo veloce poi Remus si sedette sul suo letto “ è il tuo carattere che non le piace” sentenziò “ fagli vedere la tua parte matura, fai meno lo sbruffone e vedrai che le cose cambieranno” elencò .
“Io non capisco neanche come hai fatto a prendere una fissa del genere per lei” commentò Sirius, un po’ acidamente “ potresti avere chiunque” continuò per indurlo in tentazione “ è unica” commentò, Frank e Remus sorrisero, Sirius lo guardò come fosse impazzito e Peter continuava a fissarlo.
Passò qualche giorno e James stava cercando di seguire il consiglio di Remus.
Niente dispetto di inizio anno ai serpeverde.
Niente boccino svolazzante sopra di lui .
Niente occhiate maliziose alle ragazze.
E soprattutto niente tormento
 Lily era stupita non sembrava neanche James Potter.
 non riusciva a fare altro che guardarlo.
Forse era stato sostituito da qualche alieno.
“ Pozione polisucco” disse a voce alta
“ Chi?” chiese Alice guardandola
 “ No è che” tergiversò Lily “ Potter non sembra il solito…il solito idiota” sentenziò.
 Emmeline rise apertamente ed i malandrini si voltarono verso di loro “ come mai pensi a lui?” le chiese Mary con lo sguardo indagatore “ veramente ha attirato la mia attenzione perché non ha fatto niente” disse imbarazzata “ e comunque non penso a lui” continuò “ voi due piuttosto” continuò Lily “ non avete tolto un attimo lo sguardo da Black e Remus”  Emmeline arrossì e Mary abbassò lo sguardo “ non è vero” balbettò
“ ecco gli orari ” si avvicinò Frank salvandole “ oh cielo,  oggi due ore di Mc Granitt, due di Lumacorno e poi Prewett “ Lily sospirò “ dura giornata” commentò .
“ Due pergamene per la Mc Granitt, una per Lumacorno ed esercitazioni per difesa contro le arti oscure e siamo solo alla seconda settimana” si lamentò Mary all’uscita dell’ ultima lezione, Alice sorrise solidale,  “ siamo in tempo di guerra” commentò Emmeline “ Emmeline ha ragione sono tutti argomenti molto importanti” .
Davanti a loro camminavano i malandrini e Lily era sempre più stupita Potter sembrava davvero maturato.
Si sentì in colpa.
Forse una possibilità la meritava davvero
Si chiese se fosse impazzita e scosse la testa, ma continuava a pensare a lui continuamente, quella mattina l’ aveva davvero stupita.
Durante pozioni, lezione che facevano con  i serpeverde non si era lasciato coinvolgere in nessuna lite ed anzi un paio di volte aveva anche calmato Black che sembrava voler rispondere alle provocazioni.
 “ Lily devo parlarti”
 Severus le toccò la spalla per farla voltare.
Tutto intorno a lei si fermò.
Le sue litigate con Piton erano famose quasi come quelle con Potter.
Vide James avanzare di un passo e Remus mettergli una mano sulla spalla.
 Alice la guardava stupita
 “ Io non voglio parlare con te Piton “ gli rispose malamente.
 “ Devi farlo è importante” le disse afferrandola per un polso.
 James si liberò e sguainò la bacchetta
“ Non toccarla” lo sguardo di Piton dardeggiò su Potter.
Sembrava non aspettasse altro che una sua parola.
 “ Chi pensi di prendere in giro eh?” gli disse Piton sfottendolo “ ti ho osservato in questi giorni, cerchi di fare il bravo ragazzo per colpirla, ma lei sa come sei” gli urlò.
 James alzò la bacchetta “ il tuo carattere tornerà fuori Potter e…”
Lily si parò davanti a Piton, sapeva che James stava per perdere la pazienza
“ Ok andiamo” disse Lily guardandolo
“ Potter posa la bacchetta se non vuoi che ti tolga punti “ ordinò “ ragazze vi raggiungo a pranzo “ disse e sparì con Severus prima che qualcuno potesse dire qualcosa
Si infilarono in un’ aula vuota.
 “ Lily sta succedendo qualcosa e molto in fretta”
 Lily lo guardò
 “ quindi ?” chiese
“ io non voglio che tu sia in pericolo” le disse
“ Hai smesso di frequentare i tuoi amici?” gli chiese
 Piton abbassò lo sguardo
” è proprio perché li frequento ancora che te lo dico” sospirò “ sei in pericolo Lily” le disse
 “ conosco le manie del tuo capo ma non sono l’ unica nata babbana della scuola hai intenzione di avvertire tutti?” chiese
“ li ho sentiti” disse lui alzando gli occhi su di lei  “ tu sei molto in vista e Potter anche” continuò
 Lily sorrise “ Potter è purosangue” gli comunicò
 “ si ma i suoi sono schierati nella guerra contro il signore oscuro…inoltre tutti sanno che è pazzo di te” concluse con una smorfia sul volto, come se l’ idea lo disgustasse.
 “Il signore oscuro?” lo schernì  Lily quasi ridendo “ ma ti senti? Ti sei completamente fritto il cervello? “ gli chiese.
 Piton la guardò con un espressione indecifrabile
 “ lui non è il signore di nessuno è solo un pazzo e idiota…” “ ma ha il potere “ la interruppe Piton “ e tu sei una nata babbana molto odiata, tutti ti conoscono, sanno che sei forte e ti vogliono piegare” le disse.
 “ Torna a casa Lily” le consigliò “ io non scappo  Piton, non sono una vigliacca” sentenziò semplicemente.
“ Io non sopporterei di perderti “ le confessò, gli occhi tristi.
 Lily lo guardò strabuzzando gli occhi.
 “ mi vogliono uccidere?” chiese “ e tu invece di andare da Silente a denunciare i tuoi amichetti vieni da me?” chiese
Piton si mosse sulla sedia inquieto“ tengo molto a te” le disse lui.
 “ IO INVECE VOGLIO CHE TU MI STIA LONTANO” urlò “ FORSE QUANDO SARO’ MORTA CAPIRAI QUANTO SEI STUPIDO A FARTI TRASCINARE IN QUESTO GIOCO”.
Era fuori di se.
Non sapeva neanche perché urlava.
Forse la minaccia di morte o forse l’ ennesima delusione che era stato Severus.
“ FORSE ALLORA PROVERAI RIMORSO “ gli urlò voltandosi verso la porta.
Poi si fermò, la mano sulla maniglia.
 “ Cosa ti importa di una lurida sangue sporco” gli disse “ stammi lontana se ti vedono con me passerai qualche guaio no?”  gli chiese ed uscì dalla porta senza riuscire a vedere lo sguardo triste di Severus Piton.
 
ANGOLETTO : RINGRAZIO AMBERHALE PER AVER COMMENTATO ANCHE TUTTE QUELLE CHE HANNO MESSO LA MIA STORIA TRA LE SEGUITE E LE PERSONE CHE MI LEGGONO E BASTA
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE !!! ACCETTO ANCHE LE CRITICHE !!! UN BACIO

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Capitolo 4
*** L' ORDINE ***


Era appena uscita dall’ aula dove era chiusa a parlare con Piton, quando dovette fermarsi.

Le parole che lui, le aveva detto l’ avevano colpita più di quanto volesse dare a vedere.
Si appoggiò al muro.
Prese un forte respiro.
Non poteva crederci Severus le aveva appena detto, che alcuni suoi compagni la volevano morta.
Perché?
Perché questa fissazione con il sangue puro?
La cosa assurda è che le sembrava che lui, volesse farle capire che lo faceva per lei.
Lo odiava, era un debole.
Lei lo avrebbe difeso sempre.
Anche dopo la loro litigata.
Anche dopo che la loro amicizia era ormai finita.
Lei lo avrebbe difeso, non avrebbe permesso a nessuno di minacciarne la morte, ed invece lui cosa faceva? L’ avvertiva??
Sentiva di impazzire, le lacrime le stavano salendo agli occhi, ma non voleva piangere, lei non piangeva mai.
“ Lily “
Si diede della sciocca
Come aveva potuto fermarsi pochi metri dopo l’ aula.
Adesso lui l’ aveva vista.
Lei non si voltò neanche “ dimmi Severus…” gli disse in tono piatto “ cosa significava la nostra amicizia per te?” gli chiese quasi ansimante.
Stava cercando prepotentemente di non far scendere le lacrime e questo le richiedeva un grosso sforzo
 “Tu sei tutto per me Lily” le disse tra i capelli.
Lei si voltò trovandosi a pochi centimetri da lui.
Non era mai stata innamorata di lui, ma era stato il suo migliore amico, per anni.
Era stato colui che gli aveva insegnato ad essere strega e sentiva di dovergli dare una possibilità
“ Allora Severus, esci fuori da questo inferno e fermali” lo implorò guardandolo negli occhi scuri, cercando lo sguardo del suo amico.
Ma non lo trovò.
Avevano prese strade diverse ed adesso non si sarebbero più ricongiunte.
“ Non posso “ rispose lui mestamente
“ vedi Piton”
 si stava di nuovo arrabbiando.
Lui aveva appena scansato la sua mano tesa, la sua offerta di pace, adesso era davvero finita.
 “ E’ questa la differenza tra me e te…io non ho paura” gli disse con lo sguardo fiero, i suoi occhi verdi determinati.
 “ Ed adesso se vuoi scusarmi vado a pranzo” gli disse sistemandosi il maglioncino
“ Lily…” iniziò Piton
“ non…rivolgermi…mai …più…la …parola” disse Lily scandendo bene le sillabe, poi si voltò e se ne andò.
Questa storia l’ aveva davvero turbata.
Ma sapeva che se l’ avesse raccontata alle sue amiche, loro si sarebbero preoccupate molto, però voleva parlarne e voleva fare qualcosa, superò la sala grande e si diresse nell’ ufficio di Silente.
James non aveva pace continuava a gettare sguardi verso il gruppo di ragazze seduto poco più avanti a loro, il pranzo era già iniziato e di Lily nessuna traccia.
Una ragazzina gli si avvicinò, James alzò gli occhi su di lei non doveva avere più di tredici anni “ capitano sei bellissimo” gli disse, ma James la bloccò subito “ scusa ma non voglio uscire con te” lei lo guardò con uno sguardo da cucciolo smarrito che a James fece una gran pena, ma in quel momento non aveva tempo.
Doveva tenere d’ occhio quando il portone della sala grande si fosse aperto voleva vedere che la sua Evans stesse bene.
“ Mocciosus non le farà niente” disse risoluto Remus.
Era un buon osservatore.
Sapeva sempre cosa passasse per la testa degli amici, forse il suo piccolo problema peloso lo aveva costretto, ad osservare le reazioni della gente, per sapere cosa aspettarsi.
“ Cosa ne sai?” chiese James, la cui gamba ballava senza che riuscisse ad averne controllo
 “ Piton tiene a Lily” continuò Remus
 “ è immerso fino agli occhi nelle arti oscure” si arrabbiò James
“ guardiamo la mappa” sdrammatizzò Sirius con un sorriso “ almeno sapremo dove sono” disse
 James annuì e tirò fuori dalla tasca una pergamena gialla.
 “ Giuro solennemente di non avere buone intenzioni” mormorò puntando la bacchetta.
Guardò di nuovo verso il gruppetto delle amiche di Lily.
Anche loro sembravano molto nervose e continuavano a guardare verso l’ entrata.
Aveva detto a tutti loro che sarebbe arrivata per pranzo ed adesso non si faceva vedere
Non era da Evans.
Abbassò gli occhi sulla mappa, tutti i nomi erano in sala grande per cui fu facile trovare i due che non lo erano.
 “ Piton è nel dormitorio di serpeverde” asserì guardando Sirius, lui fece una faccia schifata, “ e la Evans è con lui?” chiese “ no è nell’ ufficio di Silente” mormorò James pensieroso.
Cosa ci faceva nell’ ufficio di Silente ?
“ Che abbia attaccato Piton?” chiese Minus in un sussurro
“ non credo” disse Remus “ ora lui sarebbe in infermeria” asserì semplicemente
“ appena arriva…” cominciò James
 “ non faremo niente” lo interruppe Remus “ vuoi che pensi che la spii ?” chiese,
James sospirò “ forse ce lo racconterà lei” suppose Peter
 “ si e forse mia nonna vola senza scopa” disse sarcasticamente Sirius “ è la persona più maledettamente riservata che conosca, non ce lo dirà mai” proseguì.
 “A noi no” disse James con una luce negli occhi “ ma…”
 Remus lo osservò
“ Ali” urlò James,
Alice si voltò, sembrava quasi allarmata, erano decisamente tutti in tensione per lei
 “ non pensarci neanche” gli disse Remus
 “ perché è un idea fantastica” Sirius era estasiato, anche se non sapeva lo stratagemma ideato da James, sapeva che sarebbe stato bellissimo metterlo in atto
 “ tanto non accetterà “ convenne Minus e per una volta aveva ragione
“ non pensarci proprio James” gli disse lei “ un conto è aiutarti, un conto è dirti le sue confidenze”
Stava per andarsene offesa quando James la fermò “ per favore siamo amici da una vita” provò a commuoverla “ voglio sapere solo cosa ha fatto con Piton “ insistè
“ James Potter, Lily ha ragione sei davvero irritante, ho detto di no” e voltandogli le spalle se ne andò.
 James tornò a concentrarsi sul pasticcio di patate, doveva sapere cosa era successo, pensò deciso.
Lily entrò nell’ ufficio di Silente.
 “A cosa devo l’ onore signorina Evans” l’ accolse lui.
Lily pensò al modo migliore di dirglielo e non sembrare pazza o paranoica.
Non era una che si preoccupava per niente, ma aveva sentito la sincerità nelle parole di Piton e questo la faceva preoccupare alquanto.
Alla fine optò per dirgli la verità, tanto Silente capiva sempre tutto, non si meravigliò infatti quando lo vide annuire dopo le sue parole.
“ So che Voldemort ha già reclutato diversi ragazzi della scuola” disse semplicemente.
 Lily lo guardò stupita ma non proferì parola.
 “ li tengo nella scuola, perché fuori si unirebbero subito a lui e così invece riuscirò sicuramente a controllarli meglio” rispose alla sua domanda implicita
 “ voglio entrare nell’ ordine della fenice” disse Lily risoluta dopo aver annuito.
 “ mi domando cosa tu sappia dell’ ordine della fenice “ chiese Silente, guardandola a fondo, quasi come se volesse leggerle nell’ anima.
 “ E’ una cosa molto pericolosa e gli studenti non possono unirsi “ continuò, Lily annuì si era aspettata questa reazione.
 “ Mi perdoni signore” Lily prese un respiro “ ma qualcuno già mi vuole morta a scuola” disse inarcando un sopracciglio “ credo di essere già in pericolo” asserì.
Abbassò gli occhi.
“ Ho saputo dell’ ordine per caso” confessò.
 “ Alice e Potter l’ anno scorso parlavano di una missione molto pericolosa in cui erano coinvolti i loro genitori” Albus annuì.
Lily alzò gli occhi fissandolo con determinazione “ sono una studentessa, brillante e intelligente” non era il momento di essere modeste, lei voleva davvero entrare nell’ ordine.
 “ in più raramente qualcuno mi batte a duello” sospirò
“ non ho mai detto niente a nessuno e così continuerò a fare, ma la prego non mi faccia aspettare ancora un anno” lo pregò
 “ non posso stare con le mani in mano, siamo in guerra ed io ci sono più dentro di tanti altri, mi permetta di aiutarvi contro Voldemort” Silente notò che non aveva neanche battuto ciglio nel nominare il più grande mago oscuro di tutti i tempi, era davvero coraggiosa.
“ non credo che accetterai un no vero?” le chiese
ANGOLETTO :  RINGRAZIO AMBERHALE PER AVER COMMENTATO ANCHE LO SCORSO CAPITOLO , RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE L’ HANNO MESSA TRA LE SEGUITE O LE PREFERITE…SPERO CHE LA STORIA VI STIA PIACENDO, FATEMI SAPERE UN PARERE ANCHE SE NEGATIVO MI FAREBBE UN PIACERE ENORME…

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Capitolo 5
*** LITIGI ***


Era così stanca.

Aveva parlato con Silente altre due ore.
Lui le aveva raccontato tutto quello che poteva sull’ ordine e lei aveva ascoltato attenta, poi si erano messi d’ accordo e finalmente alla riunione dell’ indomani avrebbe partecipato anche lei.
Adesso si sentiva il peso di tutta quella giornata sulle spalle, erano solo le quattro, ma le era sembrata una giornata infinita.
Aveva saltato il pranzo ma non aveva neanche fame, inoltre il pranzo ormai doveva essere terminato da un pezzo per cui decise di andare in sala comune.
Raddrizzò le spalle e scavalcò il buco del ritratto, pregustando il divano vicino al camino.
Ancora non aveva messo entrambi i piedi dentro la sala, quando vide Alice alzarsi da accanto a Frank e venirle incontro con lo sguardo accigliato “ dove sei stata?” urlò “ ci hai fatto preoccupare da morire”
Mary ed Emmeline la raggiusero un secondo dopo.
 Lily sorrise, le sue amiche.
Loro tenevano davvero a lei.
Qualcuno teneva davvero a lei.
 “ è colpa di Piton?” chiese Emmeline preoccupata dal suo silenzio
“ scusate ma…” Lily sospirò ed incrociò lo sguardo di James.
Aveva alzato lo sguardo appena lei aveva varcato la soglia e non si era più mosso di un millimetro ma non si era alzato.
Nessuna scena alla James Potter, quel ragazzo la stupiva sempre più .
“ Allora ?” chiese Mary sorridendo.
 Oh Merlino, l’ avevano beccata a fissare Potter, adesso tutti avrebbero pensato…non ma non c’ era niente da pensare si ripetè Lily innervosendosi.
“ Allora niente” disse spiccia “ non è successo niente di grave con Piton, abbiamo parlato, ma…” si interruppe guardando Alice, sapeva quanto poteva essere insistente “ non ho voglia di parlarne” vide le sue amiche scambiarsi sguardi accigliati, ma non dissero niente.
 “Maledizione Evans, ci siamo preoccupati a morte” .
James Potter, si era alzato in piedi
Alla fine non aveva più resistito.
Come aveva predetto Piton, il suo carattere era venuto fuori.
 Potter non era paziente ed era molto ansioso.
Non poteva dominarsi più di tanto.
Ed in quel momento la sua espressione non prometteva niente di buono.
Lily si voltò fronteggiandolo
“ Te l’ ho chiesto Potter? ” gli chiese.
Vide che stava giocando a scacchi con Remus, il quale dopo averlo visto alzarsi in piedi, si era messo una mano sul viso scuotendo la testa.
 “ Porco Salazar manchi da quattro ore “ gridò
“vorresti darci la colpa perché eravamo preoccupati per te?” sembrava davvero sconvolto
Ma Lily era stanca e impaurita non aveva le forze per riuscire a capire anche la sua apprensione
Gli puntò gli occhi addosso
Sembrava volesse ucciderlo
“ primo non urlare con me Potter, secondo “ disse indicando il piccolo capannello di gente che si era formato “ non sono assolutamente affari vostri”
Lily incrociò le braccia stizzita
“ Mo…Piton poteva farti del male”
James era fuori di sé
Solitamente era Lily che si arrabbiava e James che cercava di tenerla buona, adesso invece erano entrambi infuriati e la cosa era pericolosa.
Molto pericolosa.
“ ho già detto che Piton voleva parlare” lo liquidò lei “ e di cosa?” la rimbeccò lui
“ NON SONO FATTI TUOI” urlò Lily
Fece per salire le scale del dormitorio, ma James con uno scatto da cercatore, scavalcò il divano e le si parò davanti.
“ James” l’ ammonì Sirius, che era rimasto anche lui stupito dalla violenza della lite, ma lui non l’ ascoltò
“ avete fatto pace pacetta?” la prese in giro lui
“ SPOSTATI POTTER” gli urlò senza degnarlo di una risposta
“ NO”
“ SPOSTATI IMMEDIATAMENTE SE NON VUOI CHE TI FATTURI” gli disse tirando fuori la bacchetta
“ QUALCHE MAGIA IMPARATA DAL TUO AMICHETTO?”
Lily pensava che le sarebbe uscito il fumo dal naso dalla rabbia.
L’ idiota di Piton ed adesso l’ idiota di Potter.
Era stremata.
Esplose.
“ SEI UN BAMBINO VIZIATO, OLTRE AD UN PALLONE GONFIATO, NESSUNO TI HA MAI DETTO DI NO VERO?” gli chiese con rabbia
 “ BENE ADESSO TE LO DICO IO” urlò
“ NON TI DIRO’ COSA HO DETTO A PITON”
A James parve di aver ricevuto uno schiaffo
“ NON USCIRO’ MAI CON TE”
Secondo schiaffo
“ NON SARO’ MAI LA TUA RAGAZZA”
Pugnalata al cuore
“ E’ PER QUESTO CHE TI PIACCIO TANTO? SONO LA TUA SFIDA? L’ UNICA CHE OSA DIRTI DI NO, MI DISPIACE PER IL TUO EGO POTTER MA A ME FAI SOLO RABBIA…PENSAVO FOSSI MATURATO…MA UNO COME TE NON PUO’ MATURARE”
Aveva urlato senza prendere fiato.
Era rossa in volto per la collera
“ E FAMMI IL FAVORE DI NON RIVOLGERMI PIU’ LA PAROLA”
Poi si voltò ed andò verso il ritratto scavalcandolo
Alice che aveva assistito a tutta la scena, con la bocca spalancata e senza fiatare, baciò velocemente Frank e la seguì.
Mary e Emmeline si guardarono annuendo e poi la seguirono anche loro.
James osservò le persone che lo stavano guardando incuriositi in attesa di una sua reazione.
Lui era James Potter non poteva farsi vedere abbattuto e ammutolito
“ avrà le sue cose” disse sorridendo, tutti cominciarono a ridere e tornarono a fare quello che stavano facendo.
Lui li guardò ancora un minuto poi abbassò lo sguardo, triste e senza farsi notare salì in dormitorio



ANGOLETTO : come avrete notato il mio James non è uno che accetta passivamente tutto quello che Lily fa...per me sono una coppia meravigliosa e quindi non dovrebbero " accontentarsi" però spero di essere rimasta nel canone dei loro personaggi... RINGRAZIO AMBERHALE CHE MI INCORAGGIA SEMPRE E  MELLYLE CHE MI HA RECENSITO LO SCORSO CAPITOLO !! INOLTRE RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE HANNO MESSO LA STORIA TRA LE SEGUITE/PREFERITE E RICORDATE !!! PER FAVORE RECENSITE E FATEMI SAPERE SE VI PIACE !!! UN BACIO

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Capitolo 6
*** SENTIMENTI ***


Sirius si accorse quasi subito che James se ne era andato

Conosceva bene il suo amico e sapeva che la litigata con la Evans doveva averlo scosso molto.

Salì nel dormitorio e lo trovò seduto sul proprio letto, le mani sulla testa ed i palmi a coprire gli occhi.

Gli mise una mano sulla spalla “ andiamo Jamie è una stronza” gli disse  per consolarlo
James scosse la testa, senza muoversi da quella posizione
Sirius alzò gli occhi, notando l’ ingresso degli altri malandrini, fece un cenno d’ intesa e Remus e Peter si sedettero sul letto davanti a loro
“ recupererete” disse Remus “ non è la prima volta che litigate” lo consolò, anche se, pensò, di una litigata di questa portata, non aveva ricordo
James scosse la testa nuovamente.
Sirius stava davvero cominciando ad arrabbiarsi, chi pensava di essere quella stupida per trattare in quel modo James
“ sai che ti dico” disse alzandosi in piedi, il tono che faceva trasparire la sua rabbia “ è lei il pallone gonfiato” continuò
“ Non ti conosce James e sputa sentenze come…”
“ NO” James si alzò in piedi per affrontare l’ amico
Aveva gli occhi lucidi e arrossati, segno che stava cercando di trattenere le lacrime che premevano per uscire
“ TU NON CAPISCI, LEI HA RAGIONE, L’ HO ATTACCATA SOLO PER GELOSIA” urlò, poi si girò infilandosi in bagno e chiudendo a chiave la porta
I malandrini si guardarono stupiti, chiedendosi come risolvere la situazione
****
“ Diffindo” il sasso prese velocità ed andò a schiantarsi contro l’ albero, facendo cadere un po’ di corteccia
“ Diffindo” ripetè dopo aver spostato di poco la mira, un altro sasso partì veloce schiantandosi contro un ramo e facendo cadere molte foglie.
“ hai intenzione di distruggere tutto il castello?” le chiese Alice dolcemente, arrivandole alle spalle.
Lily guardò prima lei e poi il castello “ pensi mi sfogherebbe?” chiese con un mezzo sorriso.
Si sedette a terra
Era sfinita da quella giornata
Vide Alice sedersi accanto a lei ed Emmeline e Mary posizionarsi davanti
Restarono in silenzio per alcuni minuti
Le sue amiche sapevano che aveva bisogno di sbollire ed aspettavano in silenzio una sua parola
“ Potter è un idiota” commentò Lily
“ è cotto di te” le disse di rimando Alice
“ oggi è stata la dimostrazione che non è vero…che per lui sono solo una sfida” disse con rabbia
Puntò la bacchetta verso un altro sasso e lo fece volare ad una velocità impressionante contro il lago
“ perché ti da così  noia ?” chiese Mary, gli occhi indagatori puntati sui suoi
Aveva fatto la domanda perfetta, perché le importava?
Non le era mai importato che Potter la considerasse una sfida
Anzi si divertiva a metterlo in difficoltà
“ perché sono stufa” affermò con poca convinzione
Emmeline sbuffò e si alzò
“ pensavo avessi più rispetto per noi e per la nostra intelligenza” le disse prima di voltarsi verso il castello
“ No Em aspetta” la bloccò Lily “ cosa ti ho fatto?”
Lei si voltò arrabbiata
“ NOI SIAMO LE TUE AMICHE” disse calcando la parola amiche
“ TI CONOSCIAMO DA 7 ANNI, DORMIAMO CON TE, STIAMO TUTTO IL GIORNO CON TE “ continuò
“ NOI NON SIAMO CIECHE FORSE TU LO SEI…TU SEI NATA COME UNA SFIDA PER POTTER MA ORMAI E’ INNAMORATO DI TE DA ANNI…SOLO CHE TU NON TE NE ACCORGI E QUANDO SEMBRA CHE COMINCI AD ACCORGERTENE NON LO AMMETTI NEANCHE CON NOI…A TE PIACE JAMES POTTER”
Lily la guardava confusa.
Emmeline non si arrabbiava mai
“ pensa quanto soffriamo noi perché Remus e Sirius non si accorgono minimamente di noi e te che hai la possibilità di essere felice te la fai sotto dalla paura?” le chiese Mary
Lily le guardò ad una ad una.
Avevano ragione, lo sapeva
Erano le sue amiche, era tutto ciò che aveva
“ Non volevo prendervi in giro” disse con le lacrime agli occhi
Le amiche erano sconvolte non avevano mai visto un cedimento da parte sua
Alice si alzò e l’ abbracciò forte “ ti voglio bene tesoro” le disse
“ il fatto è…che io…un po’…forse…non so…Potter “
Era una frase sconclusionata, ma era un inizio e questo parve bastare alle amiche che le sorrisero felici
“ però resta il fatto che è un pallone gonfiato”
“ che mi ha detto cose tremende”
“ e che non potrebbe mai funzionare tra di noi” elencò
“ Lily era preoccupatissimo per te” disse Mary, ripensando a come James non avesse trovato pace nelle ore che Lily non si era fatta vedere
“ è stato uno sfogo, non so come abbia resistito a non venirti a cercare” confessò Emmeline
“ A proposito cosa voleva Piton da te?” chiese Alice
Lily sbiancò
Silente le aveva detto di fare attenzione su chi riponeva la fiducia, ma su di loro avrebbe messo la mano sul fuoco.
L’ ultima volta però ti sei scottata Lily, pensò dentro di sé
“ Fidati di noi” le disse Mary
“ So che dopo quello che è successo con Piton non riesci a fidarti più di nessuno”
Alice le leggeva nel pensiero?
“ vogliamo aiutarti “ aggiunse
“ non sei sola” disse Emmeline
Lily le guardò seria
Sapeva come avrebbero reagito e non voleva farle preoccupare, ma non riusciva più a portare quel peso da sola
Due lacrime le solcarono il viso e Lily cominciò a raccontare
“ Ti ha minacciata” Mary scattò in piedi furiosa” devo cercare Piton” asserì
Lily scosse la testa“ in realtà credo che nel suo modo contorto di vedere le cose volesse proteggermi”
“ E adesso ?” chiese Alice preoccupata
“ sono stata da Silente, lui mi aiuterà” disse Lily generica
Non poteva dire loro che era entrata nell’ ordine
“ ma non potrà essere sempre con te” si oppose Mary
“ Dillo ai ragazzi” propose Alice
“ No” scattò Lily
“ hai una condanna sulla testa…va al di là di tutto” le disse Emmeline
“ per ora no” disse Lily alzandosi
“ dove vai?” le chiese Emmeline
“ a cena ho saltato anche il pranzo e non ho intenzione di semplificare le cose a quei maledetti” disse sorridendo
 
ANGOLETTO : CAPITOLO DI TRANSIZIONE LO SO…SPERO SIA LO STESSO DI VOSTRO GRADIMENTO !! VOLEVO FAR VEDERE CHE LILY COMINCIA A CAPIRE CHE PROVA QUALCOSA PER JAMES ANCHE SE LE COSE NON SARANNO ANCORA FACILI !!! GRAZIE A AMBERHALE PER INCORAGGIARMI SEMPRE E A  MELLYLE E PIPOLET CHE HANNO RECENSITO LO SCORSO CAPITOLO…GRAZIE ANCHE A TUTTE QUELLE CHE MI HANNO MESSO TRA LE PREFERITE RICORDATE O SEGUITE…VORREI TANTO ANCHE UN VOSTRO PARERE !! GRAZIE ANCHE A CHI MI LEGGE E BASTA !! UN BACIO A TUTTE

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Capitolo 7
*** SERPEVERDE ***


La ronda era appena iniziata, ma l’ aria era gelida

Remus era molto silenzioso
 Lily teneva gli occhi bassi e lo guardava ogni tanto di nascosto
Per tutta la cena i malandrini non le avevano rivolto la parola
Non l’ avevano neanche salutata limitandosi ogni tanto a qualche occhiata
James non l’ aveva neanche guardata
Lily sapeva che avrebbe dovuto chiarire con lui
Che avevano sbagliato entrambi, ma il suo orgoglio non glielo permetteva
Lei era Lily Evans, ed in fondo lui l’ aveva accusata di usare la magia oscura e di farsi trascinare da Piton
Le era sembrato quasi di parlare con la sorella
Però adesso rivoleva Remus
Rivoleva indietro il suo migliore amico
Sbuffò passandosi una mano tra i capelli ramati “ oh andiamo è ridicolo” disse
“ Io e te siamo sempre stati amici” continuò fermandosi in mezzo al corridoio del quinto piano
Remus sospirò
Il rapporto tra i malandrini era molto profondo, ed il ricordo dell’ amico in lacrime molto recente
“ non chiedermi di scegliere tra te e lui”  le disse
“ Non ti chiedo di scegliere, ma solo di continuare ad essermi amico” disse lei arrabbiata
“ Ad essere il mio amico” continuò
“ Sta male” disse Remus con semplicità “ e lui per me c’ è sempre stato” commentò guardandola negli occhi
“ perché ti ha aiutato ad accettarti?” chiese Lily stupendolo
“ perché ha fatto il solito gesto plateale di diventare un animago?”
Remus sbiancò
“ anche io ti ho accettato”
Remus divenne rosso come i capelli di Lily “ Co..Cosa?” chiese
“ so che sei un lupo mannaro dal terzo anno e che gli altri sono animagi dall’ anno scorso” gli disse con fierezza
“ Potter e i suoi amici non sono gli unici che sanno fare due più due” lo schernì
“ Ti ho sempre accettato perché te sei la persona più buona e onesta che conosca ed ho sempre mantenuto il segreto…”
Un botto poco lontano da loro li interruppe
Si guardarono per un secondo, Remus ancora sconvolto
Poi si precipitarono verso la fonte del rumore
Svoltato l’ angolo trovarono una ragazza di corvonero circondata da due serpeverde
La ragazza piangeva ed i piedi le si muovevano ad una velocità impressionante, quasi come in un tetro ballo
“ Finite incantatem” urlò Remus
“ expelliarmus” urlò Lily in contemporanea e le due bacchette finirono nella sua mano
Lily si chinò accanto alla ragazza di corvonero, che notò, non doveva avere più di tredici anni
“ vieni ti porto da madama Chips” la consolò
“ Rendici la bacchetta mezzosangue” sbraitò uno dei due
“ dovreste vergognarvi, prendervela con una ragazzina,  trenta punti in meno a Serpeverde” sentenziò Remus
La ragazzina continuava a piangere, quindi Lily l’ aiutò a rialzarsi
Non era ancora completamente in piedi, quando le arrivò uno sputo sulla mano
Si guardò la mano inorridita, se non si fosse alzata l’ avrebbe preso in faccia
“ Andiamo da Silente subito” ordinò Remus, dalla cui faccia traspariva odio
“ stai al tuo posto mezzosangue” ordinò lui rivolto a Lupin
“ questo è quello che merita quando una lurida sangue sporco vuole disarmare un mago” il suo ghigno metteva paura
“ Ritira quello che hai detto” urlò Remus
Lily si guardò di nuovo la mano schifata, poi lasciò la ragazzina e senza proferire parola puntò la bacchetta sui due appendendoli per la caviglia
“ niente male la sanguesporco eh?” lo prese in giro
Si avvicinò al ragazzo che le aveva sputato e stando attenta a restargli di lato, si pulì il dorso della mano contro il suo maglione
“ mi infetti” gli disse
Fece cadere le loro bacchette a terra e si girò per lasciarli là
“ andiamo Remus”
Lupin la stava guardando ammirato, aveva una forza d’ animo incredibile
“ morirai Evans” le urlò dietro l’ altro
“ molto presto” aggiunse il primo
Remus si voltò per tornare indietro ma Lily lo bloccò
“ portiamola in infermeria” disse, lo sguardo triste
La portarono in infermeria e spiegarono a madama Chips cosa le avevano fatto
Lei la trattenne per la notte
“ grazie” disse la ragazzina tra le lacrime
“ mi hanno sorpreso mentre tornavo da un appuntamento” si giustificò
Lily sorrise “ pensa al tuo appuntamento e cerca di scordare quello che è successo dopo” le disse rassicurandola
Remus la salutò ed insieme uscirono dall’ infermeria
Adesso la situazione era ribaltata
Remus la guardava senza riuscire a dire niente
“ torniamo in sala comune?” chiese Lily per spezzare il silenzio
Remus si bloccò guardandola a fondo
“ ti hanno minacciato dovremmo dirlo a Silente”
Lily sorrise, anche se in realtà sentiva la tensione alle stelle
“ non essere sciocco volevano impaurirci” ma inevitabilmente fu scossa da un brivido di paura
“ ti hanno minacciata Lily…e tu tergiversi questa storia non mi è chiara”
Lily sospirò
“ diciamo che io tengo il tuo segreto da anni…tu puoi tenere il mio?” gli chiese
Lo sguardo di Remus si fece più indagatore
“ raccontami tutto per favore” dalla voce di Lupin traspariva preoccupazione
E Lily per la terza volta in quel giorno raccontò cosa le era successo
“ James lo deve sapere” lo sguardo di Remus era orripilato, se James avesse saputo sarebbe impazzito
Lily lo afferrò per un braccio
“ giurami” gli disse
“ giurami che non dirai niente a nessuno” gli impose
Lily potè giurare di aver visto una lacrima brillare nell’ occhio del lupo mannaro
“ voglio aiutarti” le disse
“ Ho parlato con Silente e lui mi aiuterà “ si giustificò lei
Remus aveva molta fiducia in Silente, quell’ uomo aveva creduto in lui, quando neanche lui stesso credeva in lui, lo aveva accolto nella scuola quando nessun preside lo avrebbe fatto, quindi annuì
Lily gli sorrise di rimando
Sapeva che il suo segreto era al sicuro con lui e quindi si avviarono alla sala comune
 
ANGOLETTO : GRAZIE ALLA MITICA AMBERHALE CHE MI SEGUE E MI RECENSISCE SEMPRE !!! GRAZIE ANCHE A TUTTE QUELLE RAGAZZE CHE HANNO MESSO QUESTA STORIA TRA LE SEGUITE/PREFERITE O RICORDATE MI FAREBBE PIACERE SAPERE SE VI PIACE !!! GRAZIE ANCHE A CHI MI LEGGE E BASTA UN BACIONE A TUTTI !!!! 

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Capitolo 8
*** LA PRIMA RIUNIONE ***


Il giorno dopo a cena, Lily cominciava ad essere agitata

I malandrini non le rivolgevano ancora la parola ma Remus le sorrise e la salutò
“ parteggi per il nemico?” disse Sirius, senza sforzarsi di tenere la voce bassa
“ abbiamo parlato” si giustificò Remus “ ha molti problemi” continuò
James alzò la testa di scatto, ma non disse niente
 “ non è una giustificazione” asserì Sirius che non riusciva più a vedere il fratello ridotto così
Lily si chiedeva cosa sarebbe successo, in cosa consisteva una vera riunione dell’ ordine
Le amiche cercavano di farla distrarre, ma Lily lanciava continuamente occhiate verso Silente
“ Non salirò in dormitorio con voi” disse alle amiche
Alice la guardò preoccupata
“ Silente mi vuole parlare” si giustificò
Detestava mentire ma non poteva dire niente
“ pensi abbia scoperto chi ti vuole morta ?” chiese Mary quasi con rabbia
“ abbassa la voce” la rimproverò
Vide Remus voltarsi verso di loro, ma lei gli sorrise d’ incoraggiamento
Poi il suo sguardo andò su James Potter
Mangiava a testa bassa, scambiando ogni tanto qualche parola con gli altri
Sembrava a pezzi
Lily si sentì in colpa
Doveva parlargli ma non era ora il momento più adatto
Finita la cena, Lily si allontanò dalle altre, avvertendole di non aspettarla alzata
Poi si avviò verso il Gargoyle
“ gelatine tutti i gusti più uno” disse stancamente e salì
Ad attenderla trovò tutti i membri dell’ ordine
Silente glieli presentò tutti
I signori Potter, Prewett, i giovani Wesley, Malocchio Moody e tanti altri nomi che avrebbe imparato piano piano
Le fu fatto un quadro generale della situazione e fu ascoltata quando fu il suo turno
“ sai fare i Patronus ? ” chiese Malocchio
Lily annuì “ ce li hanno insegnati l’ anno scorso”
“ il mio è una tigre” continuò sorridendo
Alzò gli occhi e vide che volevano una dimostrazione, agitò la bacchetta, appellando il viso dei suoi genitori e delle sue amiche e disse “ Expecto Patronum”
Una cerva argentea spuntò dalla bacchetta
“ una cerva?” chiese Lily spaventata “ ma era una tigre” si giustificò
“ I patroni cambiano” spiegò il padre di Alice
“a volte prendono le sembianze di quelli delle persone a cui teniamo “  continuò la madre
“ conosci James Potter?” chiese Charlus Potter
“ è un mio compagno di scuola” rispose lei
Charlus e Dorea sorrisero ma non diedero ulteriori spiegazioni
Lily cercò di ricordare il patronus di Potter ma non le veniva in mente
Dalla reazione dei genitori doveva essere una cerva anche la sua, ma non capiva, era assurdo lei non era innamorata di lui
“ bene, al bisogno, comunicheremo con quelli” le comunicò Molly Wesley per toglierla dall’ imbarazzo
Poi tutto fu rimandato alla settimana seguente
“ vigilanza costante” le disse Moody quasi spaventandola
Silente e gli altri sorrisero, probabilmente abituati ai modi di fare di Moody e lei uscì per andare in dormitorio
Appena scavalcato il ritratto della signora grassa, sentì il sangue ribollirle nelle vene e le salirono le lacrime agli occhi
 Potter era steso sul divano della sala comune, una ragazza era sotto di lui e Lily ringraziò che fossero ancora vestiti
“ potrebbero passare dei ragazzini cinque punti in meno a Grifondoro” comunicò, avviandosi verso il dormitorio
Potter alzò la testa di scatto, staccandosi dalla ragazza e lei vide che era una tassorosso
“ e cinque in meno a tassorosso per essere fuori nell’orario non consentito” disse con rabbia
Ma non voleva essere arrabbiata
Cosa le importava in fondo
Potter poteva fare quello che voleva, come sempre
“ dove sei stata?” le chiese lui fingendo un tono disinteressato che fece arrabbiare ancora di più Lily
“ da nessuna parte” rispose lei arrabbiata
“ scusa Cheryl ma te ne devi andare” disse lui, rivolto alla ragazza
“ non ci pensare neanche Cheryl lo faccio io” lo rimbeccò Lily, salendo il primo gradino
James la trattenne per un braccio
“ non pensare di fare la sceneggiata dell’ altro giorno” lo redarguì lei
“ stavolta ti schianto prima” lo avvertì
“ E’ mezzanotte passata e sono molto stanca” sbuffò “ sai una cosa Potter, pensavo fossi a pezzi e volevo chiederti scusa…grosso errore” disse rabbiosa
Lui lasciò la presa impallidendo
“ grosso, grossissimo errore”  ribattè con più enfasi
Voleva chiedergli scusa?
Aveva rovinato tutto
Un’ altra volta
Lily si voltò ma James la bloccò di nuovo trattenendola per un braccio
Quando si voltò di nuovo lei sembrava volesse trasmettergli tutta la rabbia con gli occhi
Ma non voleva lasciarla andare
Ha detto che voleva chiarire
E lui era davvero a pezzi
La guardò negli occhi
Quegli occhi verdi
Profondi
Intensi
Arrabbiati
“ mollami Potter” gli ordinò
Lui non interruppe il contatto
“ MOLLAMI POTTER” disse a voce più alta
La ragazza che li stava guardando stupita si alzò
“ io…ecco…io vado” disse imbarazzata
Lily spostò lo sguardo su di lei
Non ricordava che fosse ancora la
Quando era con Potter, tutto  intorno tendeva ad annullarsi
“ ciao Cheryl” disse Potter senza neanche voltarsi, né tantomeno lasciarle il braccio
“ sei anche un maleducato” lo freddò lei appena il ritratto si fu chiuso alle spalle della ragazza
“ Sirius mi ha convinto a distrarmi un po’ “ si giustificò “ non mi importa di lei” aggiunse
“ la tua vita amorosa non mi interessa, puoi distrarti con chiunque basta che mi lasci in pace” rispose Lily
“ in fondo sei James Potter non ti importa di nessuna ma tutte cadono ai tuoi piedi no? Nessuna ti dice mai di no” affermò con rabbia
“ tranne te” sospirò James “ sei stata chiarissima l’ altro giorno” disse con gli occhi tristi
Lily alzò lo sguardo su quegli occhi nocciola che l’ attraevano come una calamita
James le toccò la mano “ mi dispiace” le disse
Lily la ritrasse come scottata
Perché il solo contatto doveva darle i brividi?
Era impazzita?
Si impose di tornare in se
“ ho esagerato Lily ma vedi io…”
“ Evans, solo Evans per te Potter” lo interruppe sfidandolo con gli occhi
A lei non importava niente di lui
Al diavolo tutti
“ Comunque ho davvero avuto una serata stancante” sospirò
“ ieri ho esagerato anche io e non voglio rilitigare con te quindi…”prese un respiro
“ se puoi mollarmi vado a letto”
James non aveva staccato un secondo gli occhi dal suo viso
Era così bella
Era la sua Lily
Invece di lasciarla andare, la tirò per il braccio verso di sé e la baciò
 
ANGOLETTO : FINALMENTE IL BACIO !!! CHE NE DITE ? COME LA PRENDERA’ ORA LILY ??  DEVO DIRE CHE LA FRASE GROSSO…GROSSISSIMO ERRORE E’ UN OMAGGIO A PRETTY WOMAN CHE HO SEMPRE ADORATO !!! POI RINGRAZIO COME AL SOLITO AMBERHALE CHE NON MANCA MAI UNA RECENSIONE E CHE E’ COME AL SOLITO MITICA !!! RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE MI SEGUONO CHE HO NOTATO SONO DIVERSE RAGAZZE…VI VA DI LASCIARMI UNA RECENSIONE ?? ANCHE NEGATIVA…TUTTO VA BENE PER MIGLIORARE INFINE RINGRAZIO CHIUNQUE MI LEGGA UN BACIO

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Capitolo 9
*** REAZIONI ***


Lily sbarrò gli occhi

Era rimasta stupita

Ma le sue labbra erano così morbide
Così dolci
Avevano un buon sapore
Forse era solo stanca
Ma non riuscì a resistere
Dopo pochi secondi si ritrovò a rispondere al bacio, una scarica elettrica le attraversò il corpo, era una bella sensazione stare tra le sue braccia
E per diversi minuti i pensieri di entrambi si scollegarono
“ Non posso” disse Lily staccandosi di colpo
“ non mi hai fermato” affermò James, con un sorriso che gli arrivava da un orecchio all’ altro
“ sei uno sbruffone” lo rimproverò seria
Ma James parve non sentirla
“ Evans mettiti con me”
“ no”
“ ma ci siamo baciati”
“ anche con la ragazza di prima e chissà con quante altre da quando è ricominciata la scuola”
James sorrise era forse gelosia?
“ Tu hai un sapore più buono”
“ fai schifo Potter”
Fece per andarsene
“ per favore Lily ti amo”
“ per la quattrocentoquarantacinquesima volta Potter non ti credo”
“ esci con me almeno”
“ Potter impiccati”
“ ma sarà significato qualcosa per te quel bacio”
Lily arrossì al pensiero
“ non voglio più parlare dell’ incidente di due minuti fa”
Si impuntò lei
Il problema è che le era piaciuto tanto, forse troppo
“ incidente?”
Lo sguardo di James era di nuovo triste
“ si sono molto stanca e non ho saputo oppormi, non ricapiterà” sentenziò Lily
“ e se lo dirai negherò” lo informò, gli occhi nei suoi fermi e determinati
“ buonanotte” disse voltandosi
“ notte Evans” rispose James con voce triste
Lui si sedette sul divano un po’ incupito
Ma poi la felicità lo travolse, in fondo era sempre stato un ottimista
Anche se lei lo avrebbe negato fino alla morte
Lui aveva baciato Lily Evans e lei lo aveva contraccambiato
Era stato un bacio bellissimo
Emozionante
Passionale
Perdifiato
Lo avrebbero rifatto ne era sicuro
Salì i gradini a due a due
Non stava più nella pelle
Spalancò la porta
Prese la rincorsa
E si buttò a capofitto nel letto di Sirius
“ ACC…PFF” borbottò Sirius
James si mise a saltargli sulla pancia
“ sveglia felpato” urlò
Remus accese la luce
“ Per Merlino James “ lo rimproverò, la voce ancora impastata dal sonno
“ sono quasi le due” squittì Peter, guardando l’ orologio
Frank si tirò su assonnato
“ Andiamo ragazzi, il mondo è bello” disse entusiasta
Gli altri fissarono il suo viso imbambolato
“ la notte è troppo bella per dormire”
Remus si alzò preoccupato e gli tastò la fronte
“ è fresco” disse scuotendo la testa
“ hai bevuto qualcosa?” chiese Frank
Sirius si scosse per levarselo di dosso
“ Cheryl ti ha rifilato un filtro d’ amore?” chiese preoccupato
Peter si portò una mano alla bocca “ hai ucciso la Evans?”
Remus trasalì ma nessuno lo notò
Guardavano tutti James che continuava a scuotere la testa, l’ espressione beata in viso
“ ok ora mi sto preoccupando” disse Sirius alzandosi
“ fino a ieri sembravi sull’ orlo del suicidio ed ora…non so…dovresti vederti” gli disse ridendo
“ c’ entra Lily ?” chiese Remus, sapeva che l’ amico si riduceva in quelle condizioni solo per lei
James annuì
“ se non l’ hai uccisa, l’ hai baciata” sentenziò Frank
Tutti scoppiarono a ridere, ma James annuì
“ Oh Morgana” esclamò Frank a cui non era sfuggito il gesto
Tutti smisero di ridere
Sirius voltò la testa talmente velocemente che non era sicuro gli fosse ancora rimasta attaccata
Remus si alzò di nuovo ed andò vicino a James, si chinò e lo guardò attentamente in volto
“ non è vero” sentenziò “ non hai alcun segno di essere stato picchiato” sorrise
James sorrise di rimando
“ infatti lei mi ha corrisposto”  affermò
Tutti scoppiarono a ridere
Sirius si stava rotolando per terra e Peter si teneva la pancia
James s’ imbronciò
“ E’ VERO” urlò e tutti si fermarono di nuovo
“ vi pare che dopo 6 anni scherzerei su una cosa del genere” disse loro buttandosi sul letto ed incrociando le braccia dietro la testa
James cominciò a raccontare, tutti lo ascoltavano a bocca aperta, era incredibile che Lily Evans avesse ceduto
“ ma poi mi ha detto di scordarmi di tutto” aggiunse, il tono triste
“ che era stanca e che ha sbagliato” il tono ancora più triste
Sirius gli battè una mano sulla spalla
“ amico l’ hai baciata “ affermò e detto questo cominciò a fare un trenino con Peter
James alzò le braccia al cielo trionfante
“ hai ragione Sir da domani dovrà ammettere che le piaccio e che…”
“ la lascerai stare” commentò Remus freddamente
E per la terza volta tutti si bloccarono
James lo guardò torvo
Perché il suo amico non era felice per lui ?
“ Rem mi spaventi” disse James cercando di restare razionale
“ ti piace la Evans?” chiese Sirius che invece di razionale non aveva più niente
Remus scosse il capo “ voglio solo che la lasciate stare…ha molti problemi sentenziò”
Sirius e Peter si lasciarono cadere con un tonfo sul letto
Ecco, adesso potevano dire addio al sonno
James non avrebbe lasciato in pace Remus per tutta la notte
**
 “ Lily”
Era stata quasi tutta la notte seduta in bagno
Accanto alla doccia, cercando di pensare
Come aveva potuto
Come aveva fatto Potter a farla cedere
Si era fatta incantare, come tutte quelle ochette che prendeva sempre in giro
Però quel bacio era stato così bello
Le sue braccia così rassicuranti e forti che non avrebbe mai voluto lasciarle
Non riusciva a pensare nitidamente, la mancanza di sonno non l’ aiutava
Le piaceva Potter?
La sua nemesi
L’ esatto opposto di quello che pensava di aver sempre voluto?
Il pallone gonfiato?
Lo sbruffone ?
No doveva toglierselo dalla testa
E allora perché lo aveva baciato ?
Si mise la testa tra le gambe, le lacrime agli occhi
Era impazzita?
“ Lily sei qua” disse Alice, entrando nel bagno tutta trafelata
Dopo pochi secondi fece capolino anche Mary
“ perché non rispondevi?” chiese lo sguardo preoccupato
“ e perché il tuo letto non è disfatto?” chiese Emmeline arrivando da dietro
“ Potter” rispose solo Lily, desiderando nascondersi sotto il pavimento
Le reazioni furono le più diverse, Emmeline traballò, Mary sorrise ed Alice aveva assunto la stessa espressione di un quadro babbano che Lily ricordava doveva rappresentare un urlo
“ scherzi?” chiese Alice
“ sei andata a letto…” “ Mary” la interruppe “ cosa stai dicendo?” si scandalizzò
“ bè lo hai detto te” si giustificò “ e poi il letto era intatto e te che sembri sconvolta…”
“ ho baciato James Potter” disse Lily per mettere fine a tutte le elucubrazioni dell’ amica
“ sono felice Lily “ disse Alice abbracciandola “ James è un bravo ragazzo e …”
Lily si alzò, ancora la faccia seria in volto
“ io non voglio mettermi con lui è stato un errore e gli ho detto di dimenticarlo”
Emmeline sbuffò un po’ spazientita “ sei un caso disperato “ affermò
“ ero appena tornata da Silente e lui si stava baciando con un'altra ragazza…” s’ interruppe
“ e tu hai marcato la tua proprietà” disse spiccia Mary
“ no” si giustificò Lily, passandosi una mano tra i capelli in disordine “ è che ci siamo messi a litigare e poi…e poi non lo so come abbia fatto ma mi ha baciato ed io ho risposto”
“ è una cosa bellissima” disse Emmeline
“ per ora non voglio pensarci…baciava un’ altra…pensate ancora che mi ami davvero?” chiese
Passò in rassegna tutti i volti della amiche, annuivano ed erano tutte e tre felicissime
“ per favore state dalla mia parte” disse loro
 
ANGOLETTO : RINGRAZIO AMBERHALE CHE CON NON MANCA MAI UNA RECENSIONE E’ MITICA E MI SPRONA A CONTINUARE !!! RINGRAZIO TUTTE QUELLE CHE MI HANNO MESSO TRA LE SEGUITE/ RICORDATE /PREFERITE…SPERO MI LASCERETE UNA RECENSIONE !! INFINE RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE MI LEGGONO !! BACI A TUTTE

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Capitolo 10
*** MARY ***


Si prepararono e scesero in sala grande per la colazione, Alice raggiunse Frank ed Emmeline si avvicinò ai malndrini, era domenica, il giorno del Quidditch
Appena la vide James scattò in piedi “  Lily ”
“ se mi chiami Lily  un’ altra volta ti schianto Potter” si arrabbiò lei sedendosi per la colazione
“ vieni ad Hogsmade con me oggi pomeriggio ?”
Remus scosse il capo, era stato tutta la notte a cercare di sviare le domande dell’ amico ed alla fine preso per stanca, aveva dovuto ammettere che la guerra preoccupava molto Lily, anche se la cosa era molto riduttiva.
James aveva passato diverse fasi, da quelle dell’ uomo disperato a quelle del supereroe, alla fine di tutto era quasi giorno e Remus sperava di averlo convinto a lasciarla in pace
Speranza vana chiaramente
“ No “ rispose Lily senza neanche guardarlo
 “ ci siamo baciati” le urlò James così forte che anche Sirius scosse la testa e si battè una mano sulla fronte
“ nei tuoi sogni Potter ” lo freddò tornando a pensare alla colazione
“ ha attirato l’ attenzione di tutti “ disse Emmeline vagamente imbarazzata e facendo scorrere lo sguardo per la sala grande
Lily sentì la rabbia ribollirle nelle vene
“ magari ci sarebbero cose più importanti a cui pensare” commentò con un tono di voce alta
“ invece di pensare alla scoppiettante vita di Potter “ si arrabbiò alzando ancora di più la voce
Le amiche la guardarono stupita
“ Voldemort ci ha dichiarato guerra e non interessa a nessuno” urlò, guardando le persone al tavolo con sfida
“ persone scompaiono e muoiono tutti i giorni ma noi sbaviamo dietro a Potter”
Alice le passò una mano sul braccio per calmarla, in quei giorni Lily era proprio come una pentola a pressione
“ adesso si che ci guardano tutti “ commentò Mary ridendo
Lily incrociò lo sguardo di James e vide che la guardava stupito, poi vide una ragazzina avvicinarsi a lui
“ capitano vinci per me “ gli disse con voce sdolcinata
“ ridicolo” commentò Lily buttando il cucchiaio sul tavolo e alzandosi
“ Evans”
Era una persecuzione, Lily non si voltò ed uscì dalla sala
“ Evans”
L’ afferrò per il polso
Lei si voltò di scatto arrossendo, i ricordi ancora troppo freschi
Vide James guardarla e sorridere, anche lui aveva collegato i pensieri
“ hai ragione “ le disse serio
Un attimo… James Potter serio?
“ nessuno di noi da abbastanza peso alla dichiarazione di guerra che ha fatto Voldemort”
Lily aprì la bocca stupita
“ però, dobbiamo anche fare in modo che Voldemort non ci trovi morti, no?”
Lily aggrottò le sopracciglia
Non capiva dove James volesse arrivare
“ vieni a vedermi giocare?” le chiese
I sentimenti contrastanti di Lily tornarono fuori
Cinque minuti prima vedeva qualcosa di maturo in lui
Cinque minuti dopo riusciva a distruggere tutto
“ continua a sognare Potter” gli rispose voltandosi
“ Lily non verrai?” Mary la raggiunse
Mary era cacciatrice della squadra di grifondoro
Ma era anche una delle sue migliori amiche, come poteva dirle di no
“ se lui non mi mette in imbarazzo” borbottò incrociando le braccia
James s’ inchinò “ agli ordini signora”
“ ok allora mi avvio al campo” disse Mary, facendo l’ occhiolino al proprio capitano e sorridendo nel chiaro intento di lasciarli soli
“ non pensarci neanche” la bloccò Lily
Diede un occhiata al corridoio
I ragazzi stavano uscendo, ma delle sue amiche neanche l’ ombra, l’ unica speranza restava Mary
“ vengo con te” disse prendendola sottobraccio e portandola fuori
Appena fuori aggredì Mary
“ menomale dovevate starmi vicine, siete sparite tutte” si arrabbiò
“ ti sei ingelosita di quella ragazzina” disse lei con semplicità
“ sai benissimo che non è vero…è Potter che mi da sui nervi” continuò
Teneva lo sguardo basso e si accorse troppo tardi di aver urtato qualcuno
“ stai attento” disse arrabbiata
Alzò gli occhi, ma davanti a lei si trovò lo stesso ragazzo che le aveva sputato addosso qualche giorno prima
Trasalì
“ Fai bene ad avere paura Evans, Mc Nair non dimentica” le sussurrò
McNair era quello il nome di quel pazzo
Lei si toccò automaticamente la bacchetta “ cosa vuoi fare ? “ chiese “ ci sono tutti i professori” disse sprezzante
Lui ghignò sadicamente
“ non mi provocare sanguesporco”
Mary le si parò davanti
“ ed io sono una purosangue, quindi posso mandarti a fanculo ?” lo provocò
McNair strinse i pugni in segno di minaccia
“ McNair andiamo” Piton arrivò dietro di lui
La guardava fissa, anche in quel momento i suoi occhi sembravano volerle dire di scappare
 “ non è finita” li minacciò
“ sto tremando” Lily si passò le mani sulle braccia, come per riscaldarsi
“ arrivano altre persone ” lo  avvertì Piton, distogliendo finalmente lo sguardo da Lily
McNair alzò lo sguardo poi girò sui tacchi e se ne andò
 “ imbecille” commentò Mary, chinandosi a raccogliere la borsa di Lily, caduta nell’ urto
I ragazzi dietro di loro, le sorpassarono, guardandole e sussurrando
“ ne fanno sempre una questione di sangue” continuò Mary, rialzandosi e passandole la borsa
Lily, la prese ma tremava dalla rabbia, non era facile controllarsi
Sapere che quei ragazzi, la volevano morta, solo per l’ assurda idea del loro padrone
E soprattutto che di quelle persone, faceva parte anche Piton
“ come se lui fosse migliore di te perché ha i genitori maghi e non babbani”  
Mary stava continuando a imprecare, mentre frugava nella borsa
“ non vale un unghia di te, Lily” le disse, sbuffando e riprendendo a camminare
 “tutte cazzate” frugò ancora nella borsa
Lily la seguì con lo sguardo, ancora turbata
“ dai cerca di non pensarci…hai l’ acqua? Credo di averla lasciata in sala ? ” chiese
Mary era davvero disarmante a volte, un monologo infinito e poi la conclusione era, cerca di non pensarci ?
Come faceva a non pensarci?
“ cerca di non pensarci?” disse arrabbiata, prendendo l’ acqua dalla borsa e passandogliela
“ magari fa parte di quelli che mi vogliono morta” si arrabbiò, tirando un calcio ad un sasso
“ ma noi non lo…”
Lily si voltò non sentendo più parlare l’ amica e la vide a terra in preda a crisi convulsive
Oh cielo!!!
“ Mary” la scosse, ma lei non si fermò
Calma Lily, si disse, non sapeva cosa fare, provò con un rinnerva ma lei non diede segno e continuò a essere preda delle convulsioni
Calma Lily si ripetè,  si guardava intorno, ma non c’era nessuno
Calma un cazzo !
Come poteva stare calma
“ aiuto” urlò
Nessuna risposta
Erano ormai troppo lontane dal castello
“ Mary” chiamò di nuovo
Ma l’ amica non si fermava
Prese la bacchetta e fece un patronus
Si stupì di nuovo vedendo uscire una cerva
Lo mandò a Silente
E dopo pochi secondi lui si materializzò accanto a lei
Guardò lei e poi Mary
Prese in braccio Mary, l’ afferrò per un polso, ruotò su se stesso e dopo pochi secondi stavano già consegnando Mary alle cure di madama Chips
ANGOLETTO : POVERA MARY, MI SI STRINGEVA IL CUORE PER LEI A SCRIVERE E ADESSO ? RINGRAZIO AMBERHALE/ POTION FANG/ S LILY S E GIGIA PER AVERMI RECENSITO !! INOLTRE RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE L’ HANNO MESSA TRA LE SEGUITE/PREFERITE O RICORDATE ED ANCHE A CHI LE LEGGE E BASTA !!! UN BACIONE A TUTTE

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Capitolo 11
*** RABBIA ***


“ cre…credevo…non ci si potesse smaterializzare ad Hogwarts” balbettò Lily ancora spaventata
“solo io posso” affermò Silente con un sorriso
Lily guardò Mary
Aveva smesso di muoversi convulsamente, ma era ancora senza conoscenza e da come Madama Chips si indaffarava dietro di lei, non doveva star bene
“ si riprenderà vero?” chiese a Silente, la sua voce era tremante
“facciamo lavorare Poppy” disse semplicemente Silente, conducendola fuori
“ la prego mi dica che starà bene” disse agitata, sicura che il preside volesse deviare il discorso
Con un crack si materializzò davanti a lei un elfo domestico
Lily sussultò, ancora nervosa
“ Ecco le cose della signorina McDonald” disse, mentre per inchinarsi strofinava il naso grande come una patata per terra
“ Grazie Sal” rispose Silente e l’ elfo scomparve di nuovo
“ cosa è successo?” chiese Silente
“ non lo so !! mi dica se starà bene “ si spazientì Lily
“ Lily è importante che tu non perda la lucidità “ spiegò Silente “ dimostrami che sei davvero pronta per l’ ordine” le disse
Lily si sentì colpita da quelle parole
Cercò di far mente locale
Credeva che il suo cervello si sarebbe messo a fumare per la velocità con cui lo stava facendo lavorare
“ ho litigato con Potter, lei voleva avviarsi al campo, sono andata con lei, ci siamo scontrate con due serpeverde, non aveva l’ acqua, le ho passato la mia…”
Si bloccò di colpo
“ l’ acqua” urlò
Silente annuì “ la farò esaminare a Lumacorno” commentò “ ma credo proprio che l’ abbiano avvelenata”
Lily trasalì
“ Mary si salverà?” chiese con il pianto nella voce
“ devi aver fiducia in madama Chips” le disse alzandosi
Lily si arpionò al suo braccio
“ l’ acqua era mia…volevano colpire me” disse
Gli occhi sbarrati dalla paura
“ è colpa mia”  aveva gli occhi imploranti
Sperava che Silente le dicesse che si sbagliava
Che non avevano cercato di ucciderla
E che non c’ era andata di mezzo Mary per colpa sua
Sperava quasi che la svegliasse
“ è colpa di chi ha fatto questo” disse Silente sospirando
“ ti aspetto stasera nel mio ufficio” le disse
Lily si accasciò sulla sedia
Ma si rialzò subito
Non riusciva a stare seduta
Pensava e ripensava a quello che era successo
Si mise le mani nei capelli, sollevandosi qualche ciocca nervosamente
E se Mary fosse morta?
Volevano lei
Mary era la sua migliore amica
Non sarebbe mai riuscita a perdonarselo
“ maledizione” disse a voce alta, cominciando a prendere a pugni il muro
Tirava pugni, sfogava la paura che aveva
Tirava altri pugni, sfogava la sua rabbia e la sua frustrazione
Non riusciva a smettere, era come una droga
Non pensava al dolore fisico
Alleviava il dolore mentale
L’ aiutava a non pensare a Mary
A non pensare che quell’ acqua gliel’ aveva data lei
Qualcuno le bloccò la mano nell’ atto di dare l’ ennesimo pugno al muro
Si voltò e vide James Potter che la guardava con espressione spaventata
“ Basta” mormorò con voce calma
Lily incrociò gli occhi con i suoi
Quegli occhi ebbero il potere di calmarla
Lui le prese le mani e le aprì con delicatezza
Lei seguì il suo sguardo e vide che sanguinavano
“ Ferula” disse e delle bende le fasciarono le mani
Lily alzò lo sguardo e gli sorrise riconoscente
Sembrava le avesse dato un calmante
Da quando lo aveva visto, tutti i pensieri si erano azzerati
Si maledì,  non poteva innamorarsi di lui
Era contronatura
Era James Potter
Arrossì e spostò lo sguardo imbarazzata
Vide che c’ erano anche tutti gli altri
I malandrini, Alice, Frank e Emmeline e tutti li stavano guardando
Alice si strinse a Frank
Perché per lei non poteva essere così facile ?
Perché non poteva lasciarsi andare?
“ chi…chi vi ha chiamato “ balbettò Lily cercando di tenere ferma la voce
“ la McGranitt ha sospeso la partita e ci ha informato” rispose Alice
“ come sta?” chiese Sirius
Sembrava stravolto
Non aveva notato che si era estraniato e che era rimasto seduto su una sedia senza dire una parola
“ come sta?” ripetè con voce grave fissandola negli occhi
“ non lo so” rispose “ non mi hanno ancora fatto sapere niente” si giustificò
“ cercavi di sfondare il muro a mani nude per niente?” chiese ironico
Ma nella sua voce non c’ era ironia
Sembrava quasi disprezzo
“ Sirius” lo ammonì Remus
“ no Lunastorta…lei non può sempre raccontarci quello che vuole”
“ cosa stai insinuando?” chiese Lily, facendo un passo indietro ed andando a sbattere contro il petto di James
“non sta insinuando niente” disse lui con una voce che Lily non riconosceva e mettendole le mani sulle spalle
“ andiamo Jamie c’ era solo lei” sbottò Sirius con voce rabbiosa
Lily si scostò da James, come se si fosse di colpo scottata
“ IO…TU…” guardò Sirius
“ non  starai davvero pensando…” non riusciva neanche a parlare
Era impazzito?
“ Sirius che stai dicendo sei impazzito?” chiese Emmeline, dando voce ai pensieri di Lily
Non ebbe modo di rispondere
La porta si aprì e Madama Chips apparve sulla soglia
“ signorina Evans?”
Lily si voltò e la raggiunse di corsa, seguita dagli altri
Il volto di Madama Chips sembrava stanco, ma le sorrise
“starà meglio” sentenziò
Alice abbracciò Frank e Emmeline in un impeto di felicità si strinse contro Remus, dopo pochi secondi però si staccarono arrossendo entrambi
Lily riprese a respirare, non si era accorta che aveva trattenuto il respiro fino a quando Madama Chips non aveva dato il responso “ sopravvivrà” disse in un soffio
La donna annuì “ un bruttissimo veleno, non posso ancora farvi entrare, deve riposare, tornate stasera verso le quattro e con un po’ di fortuna sarà sveglia” comunicò loro
“ grazie” disse Lily con le lacrime agli occhi, poi si voltò
“ Lily” la chiamò James
“ statemi lontano” disse atona uscendo dal corridoio
ANGOLETTO : SIRIUS HA PERSO UN PO’ LA TESTA…D’ ALTRONDE ANCHE NEI LIBRI LA ROWLING LO DESCRIVE COME TROPPO IMPULSIVO E QUINDI HO PENSATO CHE IN UNA SITUAZIONE COSI’ SIRIUS POTESSE IMPAZZIRE…PERO’ POVERA LILY…ED ORA JAMES??  RINGRAZIO AMBERHALE / MARTYS GOOD E IMBARAZZATINA MALANDRINA PER LE RECENSIONI E GLI INCORAGGIAMENTI ! RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE L’ HANNO AGGIUNTA ALLE SEGUITE/PREFERITE O RICORDATE E SPERO CHE VOGLIATE LASCIARMI UN PARERE !! INFINE RINGRAZIO CHIUNQUE LA LEGGE !! UN BACIONE A TUTTE !!

 

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Capitolo 12
*** SCOMPARSA ***


“ brutto deficiente” Alice si avvicinò pericolosamente a Sirius
“ si può sapere cosa ti è passato per la testa?” chiese Emmeline
Sirius si sentì davvero in colpa
Tutti lo stavano guardando
Tutti tranne James
Il suo amico, suo fratello, non gli aveva rivolto parola da quando Lily se ne era andata dall’ infermeria
Ed adesso che non si era fatta vedere neanche a pranzo
La cosa era peggiorata
Non lo guardava e Sirius stava male
Ok aveva esagerato
Ma lei non gli permetteva di scusarsi
Era sparita
Remus arrivò tutto trafelato
“ non c’ è neanche in guferia” disse guardando tutti tranne Sirius
Perfetto ora anche Remus ce l’ aveva con lui
“ sono le quattro” squittì minus
“ hai ragione adesso Mary dovrebbe svegliarsi” disse Alice con un sorriso triste
“ cerchiamo di stare vicina almeno a lei” aggiunse Emmeline e con un occhiata complice all’ amica si avviarono
Erano preoccupate, esageratamente preoccupate
Insomma una loro amica, aveva rischiato di morire e loro pensavano a Lily e ai suoi atti da primadonna ?
Sirius era decisamente arrabbiato
“ Ramoso credimi, non volevo essere così duro” azzardò mentre si avviavano in infermeria
James non rispose
“ ero fuori di me per Mary” si giustificò
James non lo guardò
Peter mosse gli occhi dall’ uno all’ altro sperando in una reazione, ma poi li riabbassò sconsolato
“ insomma per due parole buttate li “ si sfogò Sirius
“ Deve sempre far preoccupare le persone, farsi cercare, far la primadon…”
“SMETTILA” urlò Remus
Sirius sgranò gli occhi
James lo guardò sbalordito
Remus non si arrabbiava mai
Il suo problema peloso lo portava a perdonare tutto agli altri malandrini
Anche le ragazze si erano fermate, sentendo l’ urlo di Remus
“ TU…TU…NON HAI IDEA” disse fremendo di rabbia
“ non parlare di cose che non sai” lo ammonì cercando di calmarsi e riprendendo a camminare
James lo fissò per qualche altro secondo, la delusione negli occhi
“ dovresti dubitare anche di me…sono stato l’ ultimo a vederle prima che uscissero” disse sarcastico
Sirius si sentì morire, ma non potè replicare perché entrarono tutti dentro l’ infermeria
“ Ehy bell’ addormentata “ Alice si sedette sul letto quando vide Mary sbattere le lunghe ciglia
“ ci hai fatto una paura come stai?” chiese Emmeline, con un sorriso e sedendosi dall’ altra parte del letto
Mary sorrise
“ un mezzo schifo” commentò, poi guardò tutti
“ capitano la partita” mugolò
“ non pensare alla partita la McGranitt l’ ha sospesa” la rassicurò con un sorriso
Mary sorrise
“ ricordi qualcosa ?” Sirius uscì dall’ ombra
Non era da lui
“ ho parlato con Silente” rispose lei, guardandolo un po’ stupita, Sirius sorrise e si riappoggiò al muro
Nessuna battuta, nessun sorriso, nessuno sguardo complice con James
Qualcosa non andava
Tornò a guardarli tutti, era confusa ma mancava qualcuno
Mancava Lily
“ Lily?” chiese
Tutti rimasero in silenzio
Sembrava sceso il gelo
“ ha bevuto anche lei ? non ce l’ ha fatta?”
Mary cominciava ad agitarsi, per cui Alice le coprì una mano con la propria
“ Arriverà” commentò Alice
Mary spalancò gli occhi
“ l’ avete lasciata sola?”
Cercò di mettersi seduta, ma le forze le mancarono
“Mary calmati” disse Emmeline ferma
“ andremo a cercarla” la consolò Alice
Mary si mise le mani sul viso incapace di fermare le lacrime
“ Alice non capisci?”
“ Silente mi ha spiegato tutto” disse con un singhiozzo
“ stanno facendo quello che hanno minacciato” spiegò
“ ma tu sei purosangue” intervenne Remus
“ ce l’ avevano con lei…avevano avvelenato l’ acqua…io ho bevuto dalla sua bottiglia”
Alice lanciò un gridolino ed Emmeline si alzò in piedi spaventata
 “ dobbiamo trovarla subito” disse Remus calcando con la voce la parola subito
James stava cominciando a preoccuparsi
La cosa non gli piaceva
Passava lo sguardo dalle ragazze a Remus
Erano agitati
“ cosa vuol dire?” chiese Sirius arrabbiato
“ vuol dire che non dovevamo lasciarla sola” disse Remus prendendo la mappa dalla tasca di Sirius
“scusate” mormorò poi allontanandosi dall’ infermeria
“giuro solennemente di non avere buone intenzioni” puntò la bacchetta sulla mappa ed anche gli altri lo raggiunsero
“ Voglio che mi spieghi questa faccenda Remus” lo minacciò James il volto trasfigurato dalla preoccupazione
“ si lo vorrei anche io” intervenne Sirius, beccandosi un’ occhiataccia dall’ amico
“ ora non abbiamo tempo, aiutatemi a trovarla” disse scrutando più a fondo la mappa
“TROVATA” urlò James strappando di mano la mappa a Remus
“ è sola ?” chiese quest’ ultimo in un sussurro
“ NO” gridò James rabbioso, prima di cominciare a correre
James pregava
Pregava che lei stesse bene
L’ amava e non aveva capito cosa lei cercava di dirgli
Tutte le frecciatine di Remus,
le allusioni alla guerra
E non aveva capito che lei era in pericolo
“ dove stiamo andando ? “ chiese Remus, facendo capire a James che non era solo
“ perché sei così agitato, chi c’ è con lei ?” chiese Sirius
James non l’ aveva ancora perdonato
Sapeva che le accuse verso Lily erano dettate dall’ ansia
Sapeva che Sirius era pazzo di Mary
Ma lei era la sua Lily e proprio lui l’ aveva messa in pericolo
“ tuo fratello” gli disse con disprezzo
ANGOLETTO : COSA AVRA’ COMBINATO LILY ? COSA CI FA CON REGULUS? SPERO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA !! RINGRAZIO AMBERHALE / POTIONFANG E GGIGIA PER LE RECENSIONI !! INOLTRE RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE L’ HANNO MESSA TRA LE PREFERITE/ RICORDATE O SEGUITE E RINGRAZIO ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTI !!

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Capitolo 13
*** ADDIO ***


 qualche ora prima
Lily era appena uscita dall’ infermeria
Mary si sarebbe ripresa
Quello che le aveva detto, Sirius però, la faceva star male
Lei era Lily Evans
Lei, stava dalla parte del bene
Come aveva potuto, anche solo pensare, che volesse far del male a Mary
La sua migliore amica
Sirius, era un imbecille, la detestava solo, per come lei trattava James
Si doveva essere per quello, o forse l’ ansia per Mary
Perché ti importa ? si chiese
È il miglior amico di James, e lui e James sembravano avere un cervello in comune
Forse lo pensava anche lui
Scosse la testa e decise di andare a parlare con Silente
Lui, le confermò che il veleno era nell’ acqua
Confermò, che probabilmente, era destinato a lei
Le disse, che quella sera, avrebbero fatto una riunione dell’ ordine
Che l’ avrebbe aiutata, poi la mandò via dicendo che era già in ritardo per il pranzo
Ma lei non era andata in sala grande
Non lo aveva mai detto a nessuno, ma al suo quinto anno, dopo la litigata con Piton, si era ritrovata a passeggiare davanti ad un corridoio
Era così nervosa, che andava avanti e indietro, riflettendo su quanto fosse stupido e maledicendosi, perché nonostante tutto, nonostante quello che lui le aveva detto, lei gli voleva bene
All’ improvviso, una porta si era materializzata, davanti a lei e Lily un po’ titubante era entrata
L’ aveva accolta una stanza, quasi vuota, con un camino piuttosto grande, un divano piazzato davanti ed un tavolino, con una pergamena ed una penna e dei fazzoletti di carta
Era stata li tutta la notte, e nessuno l’ aveva disturbata
Da allora, ogni volta, che voleva sfuggire a Potter, Piton, sua sorella o soltanto avere un attimo di pace, andava nella stanza invisibile, era il suo angolo, il suo momento di solitudine e tranquillità
Lì riusciva a rigenerarsi
Si distese sul divano e cominciò a pensare, perdendo la cognizione del tempo
Dopo un po’, si riscosse dal torpore
Si guardò le mani fasciate
Era successo davvero.
I pensieri continuavano ad affluirle in testa, come un fiume in piena
Mary, Sirius, James, non poteva permetterlo
Si alzò, neanche la sua stanza invisibile, riusciva a farla star meglio
Camminò in fretta, uscendo dal castello
Non sapeva neanche lei dove andare e cosa fare
Era confusa, quella giornata era stata infernale
L’ incontro con McNair, l’ avvelenamento di Mary, l’ accusa di Sirius
“ Lily stai bene?”
Lily trasalì, riscossa dai pensieri
quella voce, sembrava felice
Piton era lì, davanti a lei, con due amici serpeverde
Lily si guardò intorno, camminando era entrata nella foresta proibita
Doveva uscire subito
“stupito Piton?” non poteva crederci, sicuramente era parte del gruppo anche lui
“ mezzosangue non osare parlare” disse uno dei due amici
“ sei il fratello di Sirius vero ?” chiese, notando la somiglianza con Sirius
“ il Black più intelligente” confermò lui
“ fareste un bel testa a testa” commentò lei, sarcastica
“non muori mai eh sanguesporco ? ” disse subito dopo
“ non è morto nessuno…spiacente per voi” li schernì
Guardò Piton, era passato dall’ iniziale espressione felice, ad una di impenetrabile freddezza 
“ ora se non vi dispiace…” disse passandogli accanto
“ non ti rendi conto del merito che hai?” le chiese l’ altro ragazzo, che non conosceva
Fermandola per un braccio e mandandola a sbattere contro un albero
Le si mozzò il fiato, che intenzioni avevano, si chiese
“ ti porteremo ad esempio” rispose, vedendo che lo guardava stupito
“ siamo degni di servire il signore oscuro…uccideremo la studentessa più forte di Hogwarts” concluse Regulus sorridendo
Lily rabbrividì e poi guardò Severus
Tirò fuori la bacchetta e lui annuì impercettibilmente, sembrava quasi le leggesse sempre nella mente
“ dovrete riuscirci prima” affermò, alzando il mento
“ STUPEFICIUM” urlò puntando la bacchetta contro “ l’ altro “ Black, che non riuscì a scansarsi e cadde a terra
Poi puntò la bacchetta sull’ altro ragazzo, ma vide che era fermo lo sguardo vacuo
“ gli hai fatto un imperius” disse a Piton, senza però togliere lo sguardo dall’ altro ragazzo
“ stupeficium” urlò Piton, ed anche l’ altro ragazzo cadde
Poi senza proferire parola, si affrettò a puntargli la bacchetta contro la tempia
“ oblivion” mormorò
Lily era davvero stupita
L’ aveva aiutata
“ non potrò esserci sempre”
Le disse, voltandosi verso di lei
“ grazie” mormorò, guardandolo negli occhi, sembravano tristi
“ non potrò aiutarti sempre, o sei con loro o sei contro di loro” sentenziò
“ non dovresti avere dubbi Sev lo sai ” disse amaramente,  lui sorrise
“ io ho fatto la mia scelta e tu la tua ” decretò tristemente
“ perché Sev?” gli chiese, in un sussurro
Lui non rispose
“ non girare più sola e accertati di circondarti di persone fidate” si raccomandò
Lily sospirò
“ adesso schiantami”
Negli ultimi due anni avrebbe voluto schiantarlo almeno una decina di volte
Allora, perché, adesso la sua bacchetta tremava
“ mi hai aiutato” commentò, incerta
“ è il mio regalo di addio…adesso devo pensare a me “ le disse, sollevando di nuovo la bacchetta
“ SCHIANTAMI” urlò “ DEVI FARLO O CAPIRANNO CHE TI HO AIUTATA” continuò
Le bacchette erano puntate l’ una contro l’ altra, ma la mano di Lily non era ferma
“ SCHIANTAMI O TI SCHIANTO IO ” ordinò
“ Piton” l’ urlo di James arrivò alle loro orecchie, prima ancora di vedere la sua figura
“ Potter e l’ allegra combriccola” commentò Piton, appena li vide
“ andiamo Lily” disse Remus guardandola preoccupato
Lei si avvicinò a lui
“ stai bene?” le chiese James
Lily annuì, ancora un po’ scioccata
James, senza darle il tempo di riflettere, l’ abbracciò di slancio
“ io…io…ero preoccupatissimo” le disse tra i capelli
Non si oppose
Era una sensazione bellissima
Tutti la guardavano, ma in quel momento, non le importava
Lei guardò Severus
Il suo amico, ormai perduto
Li guardava con disprezzo
Capì che quella, era la sua vecchia vita
Che lui, non l’ avrebbe davvero più aiutata
Che lui, non ci sarebbe più stato, per lei
Che sarebbe diventato, un seguace di Voldemort
Che lei, forse amava davvero,  James Potter
Lo vide alzare la bacchetta, con un ghigno
Si staccò di colpo, da James
“STUPEFICIUM” urlò e Severus cadde svenuto
Lo aveva fatto apposta
Lily ne era sicura
Ma non poteva rischiare che colpisse James
“ wow tre serpeverde tutta da sola” commentò ammirato, Peter
James la guardò
“ stai davvero bene?”  le chiese
Lily alzò lo sguardo su di lui e annuì con un sorriso
 Sirius, fissava con orrore il fratello
Sentì la rabbia, ribollirgli nelle vene
Suo fratello, era uno stupido
Perché ? perché non capiva?
“torniamo al castello” propose Peter, che cominciava ad essere inquieto, dentro la foresta
“ dobbiamo chiamare Lumacorno” sentenziò Remus
“ già, deve venire a prendersi, la sua feccia” mormorò Sirius, a se stesso
ANGOLETTO : SPERO CHE QUESTO CAPITOLO, VI SIA PIACIUTO E SIA STATO ALL’ ALTEZZA DELL’ ASPETTATIVA !!! DUE COSE CHE SPERO SI SIANO CAPITE, PRIMO, LA STANZA INVISIBILE DI LILY E’ LA STANZA DELLE NECESSITA’, HO PENSATO CHE NON ESSENDOCI NEANCHE NELLA MAPPA DEL MALANDRINO, I RAGAZZI NON LA CONOSCESSERO E PER UNA VOLTA MI PIACEVA CHE INVECE LILY LA CONOSCESSE, SECONDO PITON STA COMINCIANDO GIA’ AD APPLICARE LA LEGISMANZIA…INFATTI HA ALZATO LA BACCHETTA, QUANDO LILY PENSA TUTTE QUELLE COSE DI LUI E CHE “ FORSE” SI E’ INNAMORATA DI JAMES…IO PITON LO VEDO GIA’ UN PO’ PENTITO, MA NON RIESCE A TORNARE INDIETRO, PERCHE’ VEDE CHE HA PERSO LA SUA LILY E QUELLA GLI SEMBRA LA SUA UNICA VIA DI USCITA !!! RINGRAZIO AMBERHALE / S LILY S/ GGIGIA / POTIONFANG E ALYX PER LE RECENSIONI !! INOLTRE RINGRAZIO CHIUNQUE MI HA MESSO TRA LE PREFERITE/SEGUITE O RICORDATE ED ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO !! GRAZIE ED UN BACIONE A TUTTE

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Capitolo 14
*** COPPIE DI CUORI ***


Sirius era seduto sul bordo del letto di Mary.
Ormai, tutto il suo tempo libero lo passava con lei.
Un po’ perché non parlava con James da due giorni, un po’ perché non riusciva a starle lontano più di tanto.
Quella ragazza le piaceva, e non gli importava niente se gli avevano sempre insegnato che un Black non può amare, qualcosa dentro di lui, gli faceva capire che non era una semplice cotta.
Sorrise.
In quel momento, Mary stava dando un ampia dimostrazione, del fatto che stesse meglio.
Le aveva appena raccontato, cosa era successo con Lily e lei non aveva reagito esattamente per il meglio
“ COSA HAI FATTO?” urlò
“ SIRIUS BLACK COSA HAI FATTO” ripetè, scandendo meglio le parole
“ io…stavi morendo e lei era l’ unica presente” si giustificò ,rendendosi conto anche lui dell’ assurdità della cosa
“ era la rabbia lo avresti fatto anche tu “ si impuntò imbronciandosi leggermente
Mary scosse la testa e alzò un sopracciglio
“ dubiteresti mai di James?” gli chiese
Sirius abbassò gli occhi sconfitto, era stato davvero impulsivo
“spero ti abbia schiantato” determinò lei
“ Mc Donald “ si finse scandalizzato, Sirius sorridendo
“dovresti aver più rispetto” la ammonì avvicinandosi a lei
“ e tu dovresti scusarti”
Sirius si alzò in piedi infuriato “ non se ne parla”
Non poteva dire che non ce la faceva
Maledetto orgoglio
“ dobbiamo lavorare sul tuo orgoglio” sentenziò Mary tirandolo per un braccio e costringendolo a rimettersi seduto
“ fai pratica con me e comincia a dirmi perché eri così in ansia… tanto da accusare Lily ” gli disse con un sorriso
“ La Evans fa sempre soffrire James” borbottò lui
“ non mi sembra abbastanza” sussurrò, avvicinandosi a lui
“ sei un amica a cui voglio bene” ritentò Sirius, che però non riuscì a fare a meno di ridurre ancora la distanza
“ no, no, no” Mary sorrise, erano vicini, vicinissimi
“ ci metteremo nei guai” sussurrò lui, a pochi centimetri dalla sua bocca
“ quindi?” chiese lei fintamente ingenua, spostandosi leggermente indietro
Sirius scosse i suoi lunghi capelli corvini, ridendo ed accorciò definitivamente le distanze, baciandola con passione
“ lo sai che ora ti dovrai dare alla monogamia vero ?” gli sussurrò sulle labbra
Lui si incupì, staccandosi “ hai ragione” riflettè “ Mc Donald è finita “ le comunicò con un sorriso
Mary si stupì, ma fu solo un attimo, dopo un secondo un sorriso le illuminò nuovamente il viso
“ ok “ gli disse “ almeno domani, potrò uscire con Morris” disse semplicemente
“cosa?” Sirius, si alzò irato “ Morris !!!!” urlò
Mary scoppiò in una sonora risata e Sirius capì il suo gioco “ brutta…” non riuscì a finire il discorso, che lei lo aveva attirato a se per il cravattino per baciarlo di nuovo
***
“Pensi che Mary si riprenderà presto ?” Emmeline alzò lo sguardo su Remus, avevano appena lasciato Mary e Sirius soli e stavano tornando in sala comune
“io penso che Sirius l’ aiuterà” disse con lo sguardo malandrino, Emmeline rise e Remus si voltò come attratto, aveva una risata stupenda
Ma come poteva lasciarsi andare, non poteva, lui era troppo pericoloso, non sarebbe mai potuto stare con nessuno
“ che c’ è ?” chiese lei, arrossendo e sentendosi fissata
sei bella, bellissima, avrebbe voluto dirle, ma le parole gli morirono dentro, non sarebbe mai stato abbastanza per nessuna, “ niente”  le disse, sorridendo e  scavalcando il ritratto
Emmeline aprì la bocca, voleva ribattere, dietro quei silenzi, c’ erano troppe parole non dette, ma poi cambiò idea, lei non era Mary, non era Lily, non aveva il coraggio, per cui rispose al sorriso e  lo seguì
***
“ Allora che cos’ è questa specie di tregua tra te e James?” Alice, le si sedette accanto e Lily sospirò posando la piuma
“ Alice devo fare ancora trenta centimetri di tema per pozioni e finirmi di preparare per trasfigurazione” brontolò “ non devi andare a baciare il tuo Frank ?”
Alice scosse la testa divertita
“ la cosa è troppo succulenta per passare inosservata, negli ultimi giorni non lo offendi, non lo prendi in giro e…” sorrise” ti ho anche beccato, un paio di volte, a chiamarlo James”
Come evocato dal suo stesso nome, James scavalcò il ritratto con Peter al seguito
“ sai” bisbigliò Alice, seguendo lo sguardo di Lily “ il suo fan club è disperato…dicono che dopo, quella Cheryl, non sia più stato, con nessuna”
Lily la fulminò con lo sguardo “ fammi finire il compito o giuro che non ti aiuterò con il tuo” la minacciò
Alice sbiancò e poi si allontanò sorridendo
“ ehy Evans “ James Potter, dopo pochi minuti prese il posto di Alice
“ non finirò mai il tema di pozioni per stasera” sbuffò sconsolata Lily
“ tanto Lumacorno, ti adora comunque” le disse lui con un sorriso
“ mi adora, perché sono diligente e mi impegno” gli comunicò arrabbiata
“si, si, come vuoi te” la prese in giro “ allora domenica ad Hogsmade ?” le chiese poi a bruciapelo
“ Potter” cominciò Lily, ma non riuscì a finire il suo rifiuto, in quel momento Sirius entrò in sala comune e Lily vide lo sguardo di James, farsi serio, quasi triste
“ non gli parli ancora?” chiese
“ per colpa sua, sei stata attaccata” rispose lui, senza tener bassa la voce
Lily vide Sirius guardarli e poi tornare a parlare con Remus e Peter
“ per  colpa mia, la mia migliore amica è quasi morta” lo fece riflettere
“ è diverso” James si passò una mano tra i capelli nervosamente “ tu non lo sapevi” decretò
“ e poi non mi sembra che gli parli neanche tu no?” la guardò stupita
“ io sono rimasta ferita dalle sue parole” gli disse in un sussurro
Un attimo, si stava davvero confidando con lui ?
“ ma sono sicura che era solo preoccupato per Mary e voleva sfogarsi con qualcuno”
E stava cercando di far riappacificare i gemelli siamesi ?
Coloro che messi insieme, erano l’ idiozia alla massima potenza?
Ma non riusciva più a vedere James, sofferente in quel modo
“ se ci fosse stata la ragazza che ami al suo posto, tu cosa avresti fatto?” chiese abbassando gli occhi
James, vide Lily sul letto d’ infermeria, pallida, morente, immaginò di non sapere, come stava e si vide in preda alla pazzia, all’ angoscia
All’ improvviso la reazione di Sirius, gli sembrò tollerabile
“ parla con lui” gli disse Lily “ tu senza di lui non sei niente, lui senza di te non è niente, i malandrini ne risentono” gli disse con un sorriso
James la guardò a fondo, sapeva che era vero, il suo amico, suo fratello, gli mancava
“ ha sbagliato lui” decretò orgogliosamente
Lily si spostò una ciocca di capelli, da davanti al viso
“ se metti da parte un po’ del tuo orgoglio grifondoro, verrò ad Hogsmade con te”
Oh cielo lo aveva detto davvero?
Erano giorni, che pensava di accettare il suo invito
“ eh?” James si girò verso di lei, la mandibola, che rischiava di cadergli sul tavolo
“ hai sentito bene James Potter, ma hai solo questa possibilità, giocatela bene”
Dopo sei anni, gli stava dicendo di si ?
James avrebbe voluto abbracciarla, stringerla, baciarla e non necessariamente nell’ ordine, ma qualcosa gli disse, di non esagerare
“ e con questo intendo dire” disse Lily, con calma “ che usciremo solo come amici e non accetterò che tu ci provi con me” specificò con un sorriso
“ tranquilla Evans, stavolta sarai tu a volermi baciare” le disse, sorridendo anche lui
Lily lo guardò, James Potter, sembrava aver appena vinto alla lotteria
Gli occhi nocciola erano illuminati e il sorriso, gli arrivava da un orecchio all’ altro
James si alzò e si diresse verso i malandrini, sotto lo sguardo sorridente di Lily che riprese la piuma e ringraziò mentalmente, che la lasciassero in pace
COMMENTO : SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI PIACCIA, LE COPPIE SONO FORMATE, SIRIUS E MARY SONO PIU’ AUDACI, GLI ALTRI UN PO’ MENO…RINGRAZIO AMBERHALE/ POTIONFANG E MARTY’ GOOD PER LE RECENSIONI !! INOLTRE RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE HANNO INSERITO LA STORIA TRA LE PREFERITE/ SEGUITE O RICORDATE , MI FAREBBE PIACERISSIMO UNA VOSTRA RECENSIONE !! INFINE RINGRAZIO ANCHE CHI MI LEGGE E BASTA !! UN BACIONE !!

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Capitolo 15
*** AMICIZIA ***


Sirius e Remus alzarono lo sguardo, vedendo James dirigersi verso di loro, Peter invece lo abbassò, per paura che l’ amico, lo volesse rimproverare.
“ Cosa c’ è ?” chiese Remus a Sirius, cominciava ad essere insofferente, per la situazione che si era creata, vedere James e Sirius ai ferri corti, lo faceva star male, per non parlare del fatto che si stava avvicinando la luna piena e lui non si sentiva molto bene.
James non rispose, continuava a guardare fisso Sirius, appena si fu avvicinato abbastanza, alzò una mano e Remus fece per intervenire, ma sorprendentemente la posò sulla spalla di Sirius “ penso sia arrivato il momento di parlare no?” disse con un sorriso disarmante.
Gli occhi di Sirius si illuminarono, come non succedeva da giorni.
Remus e Peter sorrisero, quando videro Sirius annuire e seguirlo nella loro stanza.
“ siamo di nuovo amici?” chiese Sirius, sedendosi sul letto, ma continuando, per difesa a tenere freddo il tono di voce.
James scosse il capo “ non fare il Black con me, non ti riesce” gli disse con un sorriso.
“ abbiamo fatto un patto, sette anni fa, quando ci siamo conosciuti, saremo stati fratelli e niente ci avrebbe diviso” gli disse James
“ ma Lily ci è riuscita” continuò.
 Sirius lo guardò interrogativamente
 “ ma è anche riuscita a riunirci” concluse.
“ Evans?” chiese Sirius, sempre più stupito
James annuì
“ Si è stata lei a farmi capire, che io probabilmente sarei stato a pezzi quanto te e che non ti sono stato abbastanza vicino, dovevo capire che eri innamorato di Mary, già nel momento in cui la Mc Granitt, ci ha comunicato quello che era successo e te sei sparito come un fulmine “ alzò il viso verso di lui e lo vide abbassare gli occhi, con fare colpevole.
“ Ti sto dicendo che mi dispiace” gli disse.
“ Non voglio scuse Jamie, sono stato un idiota, non pensavo davvero quelle cose” disse, una lacrima che brillava nei suoi occhi
James lo abbracciò di slancio “ se ci beccano, penseranno male” arrossì Sirius, sciogliendosi dall’ abbraccio
James rise e si sedette accanto a lui.
“ sei la mia famiglia, l’ unica famiglia che voglio e che ho e se dovrò sopportare la Evans lo farò” gli disse Sirius.
James annuì “ ti chiedo solo un favore” gli disse , fissandolo negli occhi
“ ti conosco meglio delle mie tasche Jamie” lo interruppe Sirius “ mi scuserò con Lily Evans, avevo già intenzione di farlo, non dovevo dubitare della perfetta caposcuola” ammise scherzando
James sorrise “ era quello che volevo chiederti, in fondo dovrai essere il mio testimone di nozze”
Sirius cominciò a ridere sguaiatamente, la sua risata canina era mancata molto a James
“ ti piacerebbe Potter” gli disse, in una buffa imitazione di Lily
“ Ehy la sua voce è troppo soave, per essere storpiata dalla tua”  si arrabbiò James
Sirius rise di nuovo “ e comunque, grazie alla nostra litigata, Lily ha accettato di uscire con me domenica”
Sirius, stavolta si catapultò dal letto da ridere “ ehy non è uno scherzo” gli urlò James, affacciandosi dal bordo
Sirius ridivenne serio “ dopo questo, cosa può succedere che vi sposerete davvero ?” lo canzonò
“ non sei divertente” gli disse, gettandogli un cuscino in faccia
Sirius rise, tirandoglielo indietro, ma James si abbassò e il cuscino colpì Peter che in quel momento stava entrando “ Ehy” brontolò “ e noi che eravamo preoccupati” disse Remus affacciandosi e prendendo il cuscino dalle mani di Peter, per lanciarlo verso Sirius
“ preoccupati?” chiese Sirius ridendo “ la nostra amicizia è a prova di bomba” disse buttandosi su James, Peter e Remus si guardarono, poi Peter urlò “ mooooonte” e si buttarono anche loro sul povero James
“ so…soff…aiu…soffoco” urlò James, cercando di toglierseli di dosso
***
“ così i malandrini hanno risolto i loro problemi eh?” chiese Lily, ironica a Mary
Lily, Alice ed Emmeline, erano andate a far compagnia a Mary, non che stesse molto tempo sola, visto che Sirius era sempre con lei, ma Lily sapeva che quella notte ci sarebbe stata la luna piena e sapeva che i ragazzi, sarebbero stati impegnati ad aiutare Remus, così con una scusa qualsiasi, aveva proposto alle ragazze di passare la serata con Mary.
“ credo ci sia il tuo zampino Lily” rispose Mary, guardandola a fondo
Anche le altre la guardarono “ Sirius dice, che hai accettato di uscire con James” rivelò, prendendo una caramella, dalla sua scorta
Lily sorrise “ era così abbattuto” si giustificò arrossendo
Alice cominciò a battere le mani e Emmeline invece le alzò verso il cielo “ sia ringraziato il cielo, hai messo la testa a posto?” chiese
“ devo solo uscirci, mica sposarlo “ si difese, subito Lily
“ ti rendi conto che fino a un mese fa, lo avresti schiantato se te lo avesse chiesto, figurati proporglielo tu” disse Emmeline
Alice l’ abbracciò “ sono così felice”
Lily si districò dall’ abbraccio “ mi sto già pentendo” disse con finta tristezza nella voce
“ no, non sia mai, chi lo sopporterebbe dopo ?” chiese scherzosa Alice
“ ma infatti, riesci a sopportarlo solo tu” le rispose Lily, incrociando le braccia
“ ok, ok , cambiamo soggetto, Mary non ci devi raccontare niente?”
Mary quasi soffocò con la cioccorana “no “ disse tossendo
Lily la guardò, alzando un sopracciglio
 “ va bene, sto con il ragazzo più bello di Hogwarts” confessò
“ Ehy il mio Frank mi tradisce?” scherzò Alice
Tutte risero
“ domani finalmente uscirò di qua  e potrò sfoggiarlo un po’ in giro per la scuola” disse Mary sognante
“ tra il tuo fan club ed il suo, infrangerete diversi cuori” disse Emmeline, sorridendo e soffiando per farsi asciugare lo smalto
“ te invece con Remus?” chiese Alice
Emmeline si intristì “ sembra che qualcosa lo blocchi” soffiò in direzione delle unghie “ è logorante, stiamo benissimo insieme, ma non riusciamo a raggiungere lo step successivo, insomma c’ è riuscita anche Lily”
“ Emm” urlò quest’ ultima “ io non mi fidanzerò con James, è un uscita da amici, mettetevelo in testa subito” si arrabbiò
“anzi perché ad Hogsmade, non andiamo tutte insieme”
Si alzarono un coro di voci di protesta
“ io non rinuncio ad un uscita con Frank”
“ non ci penso proprio, la prima volta con Sirius”
“ vorrei provare a stare sola con Remus”
Lily alzò le mani “ ok, ho capito, mi tocca sopportarlo, ok un paio d’ ore e poi possiamo tornare al castello no?”
Risero ancora e Lily, avrebbe dato qualsiasi cosa per fermare il tempo in quel momento
Solo loro
Tranquille a ridere e scherzare
Niente pensieri, niente minacce, niente paure
“ Basta così” la voce di madama Chips le interruppe
“ adesso la signorina Mc Donald deve dormire” impose
“ ma…” provò ad opporsi Mary
“ niente ma, dovete andarvene e mi raccomando caposcuola Evans entro due minuti” le raccomandò
Lily annuì, in fondo era la caposcuola, doveva essere diligente
“ andiamo ragazze” disse seria, poi strinse Mary  in un abbraccio
“ ci vediamo domani” le disse, lasciò che anche le altre la salutassero e si diressero verso la sala comune
“ mi fai copiare Aritmanzia?”
“ Alice ma era per domani “ Emmeline era scandalizzata
“ pensavo che Mary fosse un caso disperato, ma tu la batti” le disse Lily, senza però riuscire a trattenere un sorriso
In quel momento un ululato le fece sobbalzare “ notte da lupi “ scherzò Alice
Lily abbassò gli occhi, sperando che tutti stessero bene
ANGOLETTO : SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO !!! RINGRAZIO LA MITICA AMBERHALE CHE NON MANCA MAI UNA RECENSIONE !! INOLTRE RINGRAZIO TUTTE QUELLE CHE MI HANNO MESSO TRA LE PREFERITE / SEGUITE O RICORDATE…MI PIACEREBBE SAPERE COSA NE PENSATE!! INFINE RINGRAZIO CHIUNQUE MI LEGGE !! UN BACIO A TUTTE
 
Sirius e Remus alzarono lo sguardo, vedendo James dirigersi verso di loro, Peter invece lo abbassò, per paura che l’ amico, lo volesse rimproverare.
“ Cosa c’ è ?” chiese Remus a Sirius, cominciava ad essere insofferente, per la situazione che si era creata, vedere James e Sirius ai ferri corti, lo faceva star male, per non parlare del fatto che si stava avvicinando la luna piena e lui non si sentiva molto bene.
James non rispose, continuava a guardare fisso Sirius, appena si fu avvicinato abbastanza, alzò una mano e Remus fece per intervenire, ma sorprendentemente la posò sulla spalla di Sirius “ penso sia arrivato il momento di parlare no?” disse con un sorriso disarmante.
Gli occhi di Sirius si illuminarono, come non succedeva da giorni.
Remus e Peter sorrisero, quando videro Sirius annuire e seguirlo nella loro stanza.
“ siamo di nuovo amici?” chiese Sirius, sedendosi sul letto, ma continuando, per difesa a tenere freddo il tono di voce.
James scosse il capo “ non fare il Black con me, non ti riesce” gli disse con un sorriso.
“ abbiamo fatto un patto, sette anni fa, quando ci siamo conosciuti, saremo stati fratelli e niente ci avrebbe diviso” gli disse James
“ ma Lily ci è riuscita” continuò.
 Sirius lo guardò interrogativamente
 “ ma è anche riuscita a riunirci” concluse.
“ Evans?” chiese Sirius, sempre più stupito
James annuì
“ Si è stata lei a farmi capire, che io probabilmente sarei stato a pezzi quanto te e che non ti sono stato abbastanza vicino, dovevo capire che eri innamorato di Mary, già nel momento in cui la Mc Granitt, ci ha comunicato quello che era successo e te sei sparito come un fulmine “ alzò il viso verso di lui e lo vide abbassare gli occhi, con fare colpevole.
“ Ti sto dicendo che mi dispiace” gli disse.
“ Non voglio scuse Jamie, sono stato un idiota, non pensavo davvero quelle cose” disse, una lacrima che brillava nei suoi occhi
James lo abbracciò di slancio “ se ci beccano, penseranno male” arrossì Sirius, sciogliendosi dall’ abbraccio
James rise e si sedette accanto a lui.
“ sei la mia famiglia, l’ unica famiglia che voglio e che ho e se dovrò sopportare la Evans lo farò” gli disse Sirius.
James annuì “ ti chiedo solo un favore” gli disse , fissandolo negli occhi
“ ti conosco meglio delle mie tasche Jamie” lo interruppe Sirius “ mi scuserò con Lily Evans, avevo già intenzione di farlo, non dovevo dubitare della perfetta caposcuola” ammise scherzando
James sorrise “ era quello che volevo chiederti, in fondo dovrai essere il mio testimone di nozze”
Sirius cominciò a ridere sguaiatamente, la sua risata canina era mancata molto a James
“ ti piacerebbe Potter” gli disse, in una buffa imitazione di Lily
“ Ehy la sua voce è troppo soave, per essere storpiata dalla tua”  si arrabbiò James
Sirius rise di nuovo “ e comunque, grazie alla nostra litigata, Lily ha accettato di uscire con me domenica”
Sirius, stavolta si catapultò dal letto da ridere “ ehy non è uno scherzo” gli urlò James, affacciandosi dal bordo
Sirius ridivenne serio “ dopo questo, cosa può succedere che vi sposerete davvero ?” lo canzonò
“ non sei divertente” gli disse, gettandogli un cuscino in faccia
Sirius rise, tirandoglielo indietro, ma James si abbassò e il cuscino colpì Peter che in quel momento stava entrando “ Ehy” brontolò “ e noi che eravamo preoccupati” disse Remus affacciandosi e prendendo il cuscino dalle mani di Peter, per lanciarlo verso Sirius
“ preoccupati?” chiese Sirius ridendo “ la nostra amicizia è a prova di bomba” disse buttandosi su James, Peter e Remus si guardarono, poi Peter urlò “ mooooonte” e si buttarono anche loro sul povero James
“ so…soff…aiu…soffoco” urlò James, cercando di toglierseli di dosso
***
“ così i malandrini hanno risolto i loro problemi eh?” chiese Lily, ironica a Mary
Lily, Alice ed Emmeline, erano andate a far compagnia a Mary, non che stesse molto tempo sola, visto che Sirius era sempre con lei, ma Lily sapeva che quella notte ci sarebbe stata la luna piena e sapeva che i ragazzi, sarebbero stati impegnati ad aiutare Remus, così con una scusa qualsiasi, aveva proposto alle ragazze di passare la serata con Mary.
“ credo ci sia il tuo zampino Lily” rispose Mary, guardandola a fondo
Anche le altre la guardarono “ Sirius dice, che hai accettato di uscire con James” rivelò, prendendo una caramella, dalla sua scorta
Lily sorrise “ era così abbattuto” si giustificò arrossendo
Alice cominciò a battere le mani e Emmeline invece le alzò verso il cielo “ sia ringraziato il cielo, hai messo la testa a posto?” chiese
“ devo solo uscirci, mica sposarlo “ si difese, subito Lily
“ ti rendi conto che fino a un mese fa, lo avresti schiantato se te lo avesse chiesto, figurati proporglielo tu” disse Emmeline
Alice l’ abbracciò “ sono così felice”
Lily si districò dall’ abbraccio “ mi sto già pentendo” disse con finta tristezza nella voce
“ no, non sia mai, chi lo sopporterebbe dopo ?” chiese scherzosa Alice
“ ma infatti, riesci a sopportarlo solo tu” le rispose Lily, incrociando le braccia
“ ok, ok , cambiamo soggetto, Mary non ci devi raccontare niente?”
Mary quasi soffocò con la cioccorana “no “ disse tossendo
Lily la guardò, alzando un sopracciglio
 “ va bene, sto con il ragazzo più bello di Hogwarts” confessò
“ Ehy il mio Frank mi tradisce?” scherzò Alice
Tutte risero
“ domani finalmente uscirò di qua  e potrò sfoggiarlo un po’ in giro per la scuola” disse Mary sognante
“ tra il tuo fan club ed il suo, infrangerete diversi cuori” disse Emmeline, sorridendo e soffiando per farsi asciugare lo smalto
“ te invece con Remus?” chiese Alice
Emmeline si intristì “ sembra che qualcosa lo blocchi” soffiò in direzione delle unghie “ è logorante, stiamo benissimo insieme, ma non riusciamo a raggiungere lo step successivo, insomma c’ è riuscita anche Lily”
“ Emm” urlò quest’ ultima “ io non mi fidanzerò con James, è un uscita da amici, mettetevelo in testa subito” si arrabbiò
“anzi perché ad Hogsmade, non andiamo tutte insieme”
Si alzarono un coro di voci di protesta
“ io non rinuncio ad un uscita con Frank”
“ non ci penso proprio, la prima volta con Sirius”
“ vorrei provare a stare sola con Remus”
Lily alzò le mani “ ok, ho capito, mi tocca sopportarlo, ok un paio d’ ore e poi possiamo tornare al castello no?”
Risero ancora e Lily, avrebbe dato qualsiasi cosa per fermare il tempo in quel momento
Solo loro
Tranquille a ridere e scherzare
Niente pensieri, niente minacce, niente paure
“ Basta così” la voce di madama Chips le interruppe
“ adesso la signorina Mc Donald deve dormire” impose
“ ma…” provò ad opporsi Mary
“ niente ma, dovete andarvene e mi raccomando caposcuola Evans entro due minuti” le raccomandò
Lily annuì, in fondo era la caposcuola, doveva essere diligente
“ andiamo ragazze” disse seria, poi strinse Mary  in un abbraccio
“ ci vediamo domani” le disse, lasciò che anche le altre la salutassero e si diressero verso la sala comune
“ mi fai copiare Aritmanzia?”
“ Alice ma era per domani “ Emmeline era scandalizzata
“ pensavo che Mary fosse un caso disperato, ma tu la batti” le disse Lily, senza però riuscire a trattenere un sorriso
In quel momento un ululato le fece sobbalzare “ notte da lupi “ scherzò Alice
Lily abbassò gli occhi, sperando che tutti stessero bene
ANGOLETTO : SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO !!! RINGRAZIO LA MITICA AMBERHALE CHE NON MANCA MAI UNA RECENSIONE !! INOLTRE RINGRAZIO TUTTE QUELLE CHE MI HANNO MESSO TRA LE PREFERITE / SEGUITE O RICORDATE…MI PIACEREBBE SAPERE COSA NE PENSATE!! INFINE RINGRAZIO CHIUNQUE MI LEGGE !! UN BACIO A TUTTE

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Capitolo 16
*** PECORE NERE ***


Lily era seduta in camera sul letto e stringeva un foglio tra le mani
Alice entrò in camera festosa, ma quando vide l’ espressione di Lily si bloccò
Non piangeva, ma aveva un espressione di pieno disgusto e sembrava arrabbiata
“ Lily” disse solo
“ mi hanno scritto i miei, dicono che va tutto bene” disse sorridendo
Ma era un sorriso triste
“ mi hanno detto che Petunia, ha scelto l’ abito e che anche lei ha aggiunto una lettera per me, che devo essere contenta per i suoi sforzi”
Alice, ancora non capiva
“ ma la lettera di Petunia” disse con rabbia
“ dice che non è colpa mia se sono così, che capisce che non posso fare a meno di essere un mostro” sbuffò rumorosamente
“ che è talmente contenta per me, che se volessi restare qua a Natale mi capirebbe e mi appoggerebbe”
Alice era sconvolta, quella ragazza era davvero una stronza
“ TI RENDI CONTO, MI CAPISCE…MA CHE FORTUNA CHE HO AD AVERE UNA SORELLA COSI’ COMPRENSIVA” si alzò dal letto
Mary ed Emmeline, entrarono in quel momento
“ che succede?” chiese Mary, notando Lily in piedi accanto al letto e il viso sconvolto
“ Petunia le ha scritto” spiegò Alice
Lily accartocciò la lettera della sorella e la gettò nel cestino “ incendio” disse puntando la bacchetta
Fissò il fuoco e poi si voltò verso le amiche che la guardavano impaurite
“ io vado in sala comune, devo ripassare” disse seria, uscendo dalla porta.
“ Quella ragazza è irritante” Sirius seduto sul divano, strinse gli occhi osservando Lily, che seduta al tavolo con le altre ragazze, stava studiando, senza alzare gli occhi dal libro
“ Ehy “ protestò James, alzando gli occhi dalla pergamena
“ non mi permette di scusarmi, ogni volta che mi avvicino si dilegua” si giustificò Sirius
“ Oh andiamo “ lo rimproverò Remus
“ devi prendere il toro per le corna” lo incoraggiò
“ Toro?” si stupì Sirius, guardando James
Questo scosse le spalle con espressione stupita
“ siete davvero troppo purosangue, mi stupisco che non siate serpeverde” li canzonò Remus
James e Sirius assunsero un espressione quasi offesa “ serpeverde?” urlarono in coro
Remus sorrise “ intendo dire che devi prendere in pugno la situazione” spiegò
“ insomma ormai sappiamo tutti, come è fatta Lily” Sirius inarcò un sopracciglio ma prima che potesse aprire bocca Remus parlò di nuovo “ l’ hai ferita ed hai torto marcio” gli disse “ devi essere tu a fare la prima mossa” continuò
Sirius guardò esasperato verso James, per scambiarsi una delle loro solite occhiate complici, ma lo vide fissare assorto Lily, doveva rimediare o avrebbe rischiato di perdere il suo amico davvero
Si alzò e seguendo la linea dello sguardo del suo amico, si avvicinò al tavolo dove Lily stava studiando con le altre ragazze
La prima a notarlo fu Mary, che gli sorrise “bacio ? “ gli chiese, lui annuì e le stampò un bacio sulle labbra
Lily raccolse tutte le sue pergamene e fece per alzarsi “ scusate, devo consultare un libro in biblioteca” si giustificò, vedendo i loro sguardi interrogativi
“ allergica a me, Evans?” chiese Sirius, sulla difensiva
“ penso di si” lo accusò Lily, alzandosi in piedi
Sirius sbuffò, era davvero una ragazza tremenda “ ti accompagno, vorrei parlarti”  le disse
“ non è il momento” disse Mary, sapendo che l’ amica, non si trovava nello stato d’ animo migliore
“ invece si “ si oppose Sirius
Lily cercò un modo per sfuggire alla cosa, ma non lo trovò
Scrollò le spalle “ se proprio vuoi” gli disse atona, incamminandosi senza aspettarlo
Camminarono per un po’ in silenzio
Lily stringeva i libri al petto e Sirius era molto serio come se non riuscisse ad iniziare
Erano quasi arrivati alla biblioteca, quando Sirius parlò
“ penso di doverti ringraziare” iniziò, un po’ a disagio  “ sei riuscita a farmi chiarire con James”
Lei si fermò per guardarlo
 “ e penso anche di dovermi scusare” disse tutto un fiato
“ non dovevo dubitare di te, non avevo motivo per farlo, ero completamente uscito di testa” le confessò
Lily alzò gli occhi al cielo, perché oggi ce l’ avevano tutti con lei ?
“ ok”  alzò le mani “ dirò a Ja…Potter e a Mary che lo hai fatto, non importa che lo fai davvero” gli disse ricominciando a camminare
“ so che te lo hanno chiesto loro e che non mi sopporti per come ho sempre trattato Potter, quindi puoi anche andare, ti reggerò il gioco” lo informò
Sirius sbuffò “ Per Merlino, sei davvero snervante, ti sto chiedendo scusa ! sarebbe stato troppo aspettarsi un grazie?”
Lily incrociò le braccia sul petto, la rabbia accumulata con la lettera della sorella, rischiava di esplodere “ hai ragione perché io non dovrei accettare le tue scuse, in fondo il sommo, l’ importantissimo Sirius Black, il membro di uno delle casate di maghi più importanti si degna di porgermele, chi se ne importa se mi hai pensato un assassina, se credevi che potessi aver tradito una delle mie migliori amiche “ era rossa di rabbia “ sei un ragazzino viziato dalla mamma ed abituato ad avere tutto” sentenziò
Sirius scosse la testa, come poteva mettere di mezzo la sua famiglia
Si arrabbiò a sua volta “ chi ti credi di essere per giudicare sempre tutti ?”
“ non sai niente di me Evans, altrimenti sapresti che sono due anni che ormai vivo da James e che con la mia famiglia non voglio avere niente a che fare”
Lily aprì la bocca stupita
“ non ti stupire Evans” la rimproverò “ hai conosciuto mio fratello, non ti sei fatta un idea di come sia la mia famiglia?” le disse sempre più arrabbiato
“ ho tagliato i ponti con tutti loro, quando ho annusato che tipo di persona volevano farmi diventare e per fortuna, ho avuto vicino un amico come James, e tu mi accusi di essere un ragazzino viziato?” le rinfacciò
Lily era ormai senza parole
Il senso di colpa la invadeva e si sentiva meschina, stava facendo con lui, quello che la sorella faceva con lei, non gli dava neanche una possibilità, lo stava vedendo come un mostro senza neanche conoscerlo
“ mi dispiace per quello che ti ho detto e per quello che ha cercato di farti mio fratello” le disse, aggirandola per tornare indietro
“ mi dispiace” soffiò lei, voltandosi
“ so cosa vuol dire essere una pecora nera in un gregge bianco” mormorò
Sirius si voltò verso di lei stupito, la rabbia che piano piano scemava
“ forse dovremo ricominciare “ propose Lily
“ non ti richiederò Scusa” disse Sirius, con orgoglio, infilandosi le mani in tasca “ hai avuto la tua possibilità” continuò
Lily sorrise “ ma io intendo, ricominciare da capo”
“ ho sempre considerato te e James degli stupidi palloni gonfiati, e lo siete”
Sirius la guardò accigliata
“ ma forse dietro c’ è qualcosa, vi devo una possibilità ” continuò Lily
“ sono Lily Evans” concluse, porgendogli la mano
“ Sirius Black” sorrise lui stringendola
“ ho un amico che potrei presentarti” le disse scherzoso “ si chiama James Potter” aggiunse
“ purtroppo ho già accettato di uscire con quel tipo, anche se ho paura che me ne pentirò” gli disse continuando a sorridere
“ ammetto che non da questa impressione, ma è la persona migliore che conosca” le disse tornando serio
“ e farebbe tutto per te” Lily arrossì
“ Sirius Black, non farmi pentire, di questa ritrovata pace” lo ammonì
“ hai detto te che dovevamo provare a conoscerci, che hai sbagliato a giudicarci…”
“ non mettermi in bocca parole che non ho detto” lo interruppe, passando un dito ammonitore, davanti al suo viso “ siete due immaturi all’ ennesima potenza, vivete di scherzi e di ragazze facili, e non cambierò opinione su di voi, spero solo che dietro questa superficialità ci sia qualcosa di più “ disse
“ bè come ritratto non è lusinghiero” si lamentò Sirius
Lily rise di gusto
Continuarono a ridere e scherzare per tutto il tragitto di ritorno, verso la sala comune e Lily scoprì che Sirius poteva essere un amico simpatico, quasi, quanto lo era Remus
 “ coraggio e orgoglio” disse alla signora grassa, che si spostò per farli passare
Quando James vide entrare Lily e Sirius ridendo, pensò che fosse un allucinazione
Si avvicinò a loro lentamente, quasi impaurito
“ ecco Lily, lui è James Potter” disse Sirius continuando a ridere
Tutti li guardarono, come se fossero impazziti
James per primo, strabuzzò gli occhi “ James, questa è una mia nuova amica Lily Evans” concluse Sirius
La faccia di James era sempre più interrogativa
Lily scoppiò a ridere “ buo..buonanotte” disse tra le risate e si voltò, facendo ondeggiare i suoi capelli rossi
 
ANGOLETTO : SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO !! FINALMENTE SIRIUS E LILY SONO DIVENTATI AMICI…IN FONDO IO LI VEDO MOLTO SIMILI DI CARATTERE!!! IL PROSSIMO CAPITOLO SARA’ FINALMENTE L’ USCITA DI LILY E JAMES CHISSA’ COME ANDRA’ !! GRAZIE AD AMBERHALE E ZAPHIRA00 PER LE RECENSIONI !! GRAZIE A TUTTE LE PERSONE CHE L’ HANNO MESSA TRA LE PREFERITE/ SEGUITE O RICORDATE…UN VOSTRO PARERE MI FAREBBE DAVVERO PIACERE !! GRAZIE INFINE A CHIUNQUE LA LEGGA!! UN BACIO A TUTTI!!

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Capitolo 17
*** L' APPUNTAMENTO ***


“ James, non puoi metterti quello è troppo freddo” lo rimproverò Remus, scuotendo la testa
“ ma questa è l’ unica maglia che mi sta bene” si lamentò lui
Sirius sorrise “ è quasi dicembre, direi che per la mezza manica è troppo tardi” gli disse ironico
“ non andrà bene” commentò, sedendosi sul letto
“ andrà benissimo” lo incoraggiò Peter
James alzò lo sguardo sui suoi amici
“ sicuramente, come ti vesti non farà cambiare le cose” gli disse Remus, sedendosi davanti a lui
“ infatti rovinerò tutto, come al solito” disse con un tono di voce angosciato
“ Jamieeee” urlò Sirius “ sei più stressante del solito, infilati un maglione e vai…andrà tutto benissimo” lo rassicurò
James passò in rassegna, i volti sorridenti dei suoi amici
“ ci vediamo verso le undici ai tre manici di scopa ok?” gli disse infine Remus, con un sorriso
James annuì ed uscì
“ non esco” disse determinata
Lily, era davanti alla porta chiusa della sua stanza
“ devi farlo” le impose Emmeline
“ mi pentirò” obbiettò lei
“ forse no” la incoraggiò Mary
“ impossibile” ribattè sconsolata
“ impossibile sei tu” la rimproverò Alice, spingendola fuori dalla porta
“ non mi sento bene” provò
“ hai solo paura” la rassicurò
“ ci vediamo ai tre manici di scopa” le disse, chiudendole la porta alle spalle
James e Lily si incontrarono a mezze scale
“ sei bellissima” le disse lui, osservandola a fondo, era vestita semplicemente con una gonna di velluto marrone ed un maglioncino a scacchi, probabilmente sarebbe passata inosservata a chiunque ma non a lui
James l’ aspettava da troppo tempo
Lily arrossì leggermente “ bè…grazie” mormorò a disagio
***
Erano appena arrivati al villaggio, ma Lily si sentiva tesa
“ fa freddo” disse, per cercare di sciogliersi, stringendosi di più nel suo cappotto
James sorrise, senza rispondere, riusciva a capire le sue emozioni.
Camminarono un altro po’, parlando del più e del meno, ma sempre in maniera molto imbarazzata
Arrivarono davanti alla stamberga strillante.
James sorrise, la sua Lily, sapeva tirare fuori gli artigli, come una vera leonessa e poi si imbarazzava, solo per un uscita
La prese per i fianchi, sollevandola e facendola sedere sulla  staccionata
“ ehy ! siamo solo amici” protestò lei debolmente, ancora in subbuglio per le emozioni provate
“ solo amici” ripetè James, guardandola con un sorriso
“ non ti bacerò Potter” gli disse, fissandolo negli occhi
“ so aspettare” rispose lui avvicinandosi leggermente
Lily, lo spintonò scherzosamente e facendo così vide un graffio spuntare da sotto la felpa di James
“ Remus?” chiese, allungando le dita per toccarglielo
James rabbrividì
Aveva avuto diverse ragazze, ma nessuna riusciva a trasmettergli quelle emozioni con un solo tocco
“ non è niente” disse con la voce roca “ Sir è messo peggio” le spiegò
“ non stento a credere, che poi vi perdoni tutto” scherzò Lily, ritraendo le dita, lentamente
James sbuffò “ esagera sempre, non deve sentirsi in colpa” commentò
“ noi siamo diventati animagi per lui, volevamo aiutarlo, volevamo che non fosse solo” disse pensieroso
“ e se ogni tanto, ci scappa qualche graffio, pace” continuò
Lily cominciò a ridere
“ che c’ è ?” le chiese James
“ è assurdo, l’ unica cosa fatta per altruismo e non potete raccontarlo a nessuno” scherzò
Continuò a ridere, appoggiandosi alle sue spalle per scendere dalla staccionata
“ dove andiamo?” chiese, dandosi lo slancio e finendo dritta contro il suo petto
Il cuore cominciò a batterle fortissimo, e sorprendentemente sentì il cuore di James battere all’ unisono con il suo
“ scusa” mormorò, alzando gli occhi su di lui
Gli occhi di James sembravano velati e non sorrideva
Forse avrebbe potuto, si disse, avvicinandosi a lui
James non si mosse, stava rispettando la sua volontà, ma il suo corpo sembrava, teso come una corda
Lily non resistette più
Le piaceva
Lo amava
Era inutile combattere, contro se stessa
 
Avrebbe perso
Si alzò sulle punte, sfiorandogli le labbra
James le passò una mano dietro la vita
“ giuro che se non mi baci, lo faccio io” le disse, con una voce strana, quasi sofferente
Lily sorrise e si lasciò definitivamente andare
Gli circondò, il collo con le mani e lo baciò
Dopo pochi secondi, la passione li prese
Lily intrecciò le dita sui suoi capelli e cominciò a giocare con le ciocche
James le accarezzava la schiena ed i fianchi, cercando di attirarla il più possibile verso di se
“ pensavo odiassi i miei capelli” le disse James con un sorriso, quando si staccarono, entrambi senza fiato
“ odio, quando li stuzzichi sempre però…” sorrise maliziosa “ io li posso stuzzicare quanto voglio” scherzò
“ vorresti dire che…” s’ interruppe, prendendola sotto le braccia e sollevandola davanti a lui
Lily si dovette appoggiare alle sue spalle
“ fai che non me ne debba mai pentire” commentò
“ come potresti pentirti di stare insieme al grande James Potter?” le chiese lui scherzoso
Posandola a terra e stampandole un bacio sulle labbra
Lei si scansò
“ ecco mi sto già pentendo” gli disse, ricominciando a camminare e nascondendo un sorriso
“ Lily…” James la stava inseguendo, quando una fenice argentea si mostrò davanti a loro
“ signorina Evans, subito al castello” disse una voce, la voce inconfondibile di Albus Silente
Lily guardò James “ mi dispiace” gli disse
“ Lily che succede?” chiese lui, spaventato “ era Silente ?” chiese stupito
Lei gli stampò un bacio “ non dirlo a nessuno ok?” gli disse
“ ma…” iniziò, con un espressione confusa e spaventata
“ per favore, quando torno ti spiegherò “ gli disse e senza dargli tempo di controbattere si smaterializzò
Appena arrivò davanti al cancello di Hogwarts, trovò Molly Wesley ad aspettarla
“ hai la bacchetta?” le chiese a bruciapelo
Lily annuì, tirandola fuori
“  alcuni dell’ ordine sono stati attaccati, dobbiamo andare tutti” commentò agitatissima
Poi l’ afferrò per un braccio ed insieme si smaterializzarono
Quando Lily si materializzò insieme a Molly Wesley all’ interno di una casa, sentì un incredibile baccano
“ Silente, vuole che tu rischi il meno possibile, stammi dietro” le intimò Molly
 “ chi è stato attaccato?” chiese Lily , svoltando l’ angolo insieme a lei
Ma Molly non rispose, erano arrivati al centro della battaglia
 
ANGOLETTO : JAMES E LILY FINALMENTE SI SONO MESSI INSIEME !!! MA ADESSO LILY SI E’ TROVATA COINVOLTA NELLA SUA PRIMA BATTAGLIA, D’ ALTRONDE FA PARTE DELL’ ORDINE PERCHE’ VUOLE AIUTARE LE PERSONE CONTRO I MANGIAMORTE…GRAZIE A S_LILY_S / POTIONFANG / ZAFIRA00 E ALYX PER LE RECENSIONI MI FANNO MOLTO PIACERE GRAZIE !! GRAZIE A TUTTE LE PERSONE CHE L’ HANNO MESSA TRA LE SEGUITE/ PREFERITE O RICORDATE, MI PIACEREBBE UN VOSTRO PARERE !! E GRAZIE A CHIUNQUE MI LEGGA !!

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Capitolo 18
*** BATTAGLIA ***


Uno schiantesimo volò verso di loro “ PROTEGO” urlò Molly e questo tornò indietro
Lily boccheggiava
C’ erano persone a terra
Non le vedeva in faccia
Non sapeva se erano vive o morte
Aveva chiesto lei di far parte dell’ ordine, ma essere dentro una battaglia, era diverso
Guardò davanti a sé, Molly non c’ era più. Era stata risucchiata dentro la battaglia
“ COMBATTI” le urlò Il signor Prewett
E a quell’ urlo Lily si riscosse
“ STUPEFICIUM” urlò contro un mangiamorte
Non era difficile riconoscerli
Avevano tutti la maschera
Cominciò a combattere senza sosta
Si spostava lungo il salotto
Schiantando quanti più mangiamorte poteva
Uno schiantesimo, rischiò di colpirla e lei si buttò dietro il divano
Le sua ginocchia, batterono contro qualcosa, rompendolo e provocandole alcuni tagli
Maledicendo di aver addosso una gonna, la sfilò da sotto le gambe, dandole un occhiata veloce
Era una cornice
Il cuore minacciò di uscirle dal petto
In quella cornice, ridevano e si abbracciavano quattro persone
Una di loro era James
Quella era casa Potter
Si sentì afferrare dai capelli
“ Lily Evans” disse una voce, che riconosceva nonostante la maschera
L’ aveva infastidita per anni
L’ aveva insultata e umiliata ed era riuscito a portarsi via il suo migliore amico
Ora non lo vedeva da due anni, da quando lui si era diplomato, ma lei non avrebbe mai più dimenticato la sua voce
“ Malfoy” disse Lily, cercando di liberarsi
Lui rimase talmente stupito, che mollò la presa
Lily ne approfittò e creò uno scudo tra loro
“ stupida sangue sporco” le disse
“ ti sei unita a questo gruppo di pazzi?” chiese
“ STUPEFICIUM” urlò Lily, verso un altro mangiamorte che si stava avvicinando
“ morirete tutti” le disse Malfoy, con calma, annullando l’ incantesimo scudo che li separava
“ STUPEFICIUM” urlò Lily, precedendolo
Lucius Malfoy, fu scagliato con forza contro il muro e Lily si ributtò nella battaglia
Nello stesso momento un incantesimo la prese in pieno, provocandole un taglio su un braccio
Lily si accasciò dolorante, ma prima che potesse rialzare la bacchetta, davanti a se si scagliò Lucius Malfoy
I capelli biondi che gli uscivano dalla maschera
“ HAI ALZATO LA BACCHETTA SU DI ME…TU SUDICIA…SUDICIA...” urlava pieno di rabbia
“ CRUCIO” urlò
Lily si contorceva in preda a dolori atroci, non aveva mai provato quella sensazione
Era come se la carne si lacerasse
Poi finì, qualcuno lo aveva interrotto
Appena riprese coscienza di se, vide Charlus Potter, alzarle la testa
“ come stai ?” le chiese
“ è casa vostra questa?” chiese a fatica
Charlus annuì
Ma non ci fu tempo di continuare, un nuovo attacco li portò a dividersi e a difendersi di nuovo
Lily schivò un incantesimo, ma un altro la raggiunse sul fianco, facendola piegare dal dolore
Stava per essere colpita nuovamente, quando Dorea Potter le si parò davanti e riuscì a fermare l’ incantesimo
“ grazie” le disse ancora un po’ sofferente
Vide Dorea, duellare con il mangiamorte, ma fu costretta a riportare la sua attenzione su un altro mangiamorte e cominciò a duellare con lui
Dopo un tempo che a Lily sembrò infinito, molti mangiamorte cominciarono a smaterializzarsi ed alcuni furono arrestati dagli auror
Lily cadde sui ginocchi
Era sfinita e ferita
Cominciò a guardarsi intorno
Silente stava bene,
Molly si reggeva la testa e suo marito Arthur la stava sorreggendo
Il padre di Alice, venne sollevato da qualcuno che si smaterializzo con lui
La madre di Alice invece, sembrava stare abbastanza bene
Malocchio, sanguinava copiosamente dal viso
“ sei stata brava” Silente si chinò accanto a lei
“ ho la nausea” commentò, con voce flebile
“ è normale, è la prima volta, ma abbiamo fatto bene a prenderti nell’ ordine” si complimentò con un sorriso
“ non vedo i signori Potter” disse Lily continuando a guardarsi in giro
“ Dorea è stata colpita da un incantesimo molto potente, Charlus si è già smaterializzato al san mungo”
Lily scosse la testa
“ non è possibile” disse con le lacrime agli occhi
“ ce la farà vero? Lei…James…io…”  traballò
Silente, la guardò
“ non può essere di nuovo colpa mia” disse tremante
“ calmati, non è assolutamente colpa tua” le disse
“ ora andiamo da madama Chips” le disse afferrandola per un braccio e smaterializzandosi con lei
Madama Chips, voleva tenerla li, ma Lily iniziò a protestare
“ sto bene” disse, mentre le fasciava una gamba
“ ti hanno maledetto” si oppose lei
“ non mi è successo niente” continuò guardando implorante il preside
“ professore per favore” continuò
“ preside, la ferita al fianco e al braccio sono frutto di incantesimi molto potenti. Devo trattenerla ” sentenziò Madama Chips
“ma…” iniziò Lily
Silente la zittì con una mano
“ mi fido ciecamente di Poppy…mi dispiace Lily, resterai qui” le comunicò
“ ma i miei amici e James…devo vederlo…devo stargli vicino” lo implorò
“ parlerò io con James e gli spiegherò tutto” le disse
“ dovrò dargli un permesso, per raggiungere la madre, lo vedrai al ritorno”
Lily fece una smorfia di disappunto, ma non protestò
Nella sua mente, stava già delineando un piano e non era da perfetta caposcuola
Lily era rimasta sola nell’ infermeria
Era passata più di un ora
Sicuramente James, sapeva già tutto
Probabilmente stava raggiungendo il san mungo con una passaporta o con la metropolvere
Lily si sentiva male
Si sentiva male dentro
Era di nuovo colpa sua
Prima la sua migliore amica, poi la madre del suo ragazzo
Fece un muffliato alla porta di Madama Chips
Si alzò lentamente
La testa le girò e si appoggiò al letto
Si concentrò e si rivestì
Per fortuna, in queste ultime due settimane, la sua amicizia con i malandrini, le era servita a scoprire qualche passaggio segreto
Ricordava bene, quello che, conduceva ad Hogsmade
Si avviò, tenendosi il fianco
Si sentiva davvero a pezzi
Ringraziando Merlino, non aveva incontrato nessuno
Ma la cosa, non sarebbe passata inosservata
Probabilmente si sarebbe presa, la prima punizione della sua carriera scolastica
E proprio nell’ anno dei mago, pensò, sentendosi improvvisamente peggio
Si tenne al muro, procedendo lentamente
Ma doveva parlare con James
Doveva chiarire
Forse era già arrabbiato con lei
Magari non l’ avrebbe più voluta vedere
Uscì fuori dal tunnel e le gambe le tremarono
Con determinazione, si concentrò materializzandosi al san mungo
Cadde sui ginocchi
La smaterializzazione l’ aveva indebolita
Forse madama chips non aveva tutti i torti
Non stava affatto bene
Ma ormai non sarebbe tornata indietro
La ragazza al bancone, la guardò incuriosita
“ Cerco Dorea Potter” le disse
La ragazza la guardò attentamente
“ sei ferita” le disse, alzandosi
“ non è niente” si giustificò, aggrappandosi al bancone per non cadere
“ cerco Dorea Potter” ripetè con determinazione
“ mi dispiace, non c’ è nessun Potter ricoverato qua” le disse l’ infermiera, continuando ad osservarla
Certo, era un membro dell’ ordine, nessuno le avrebbe detto dove era
Si sentì una stupida
“ per favore” pregò con voce debole e cercando di restare lucida
Alzò gli occhi e vide James e Sirius, appoggiati alla ringhiera del piano superiore
“ non importa” sussurrò, staccandosi dal bancone
Ma come le venne a mancare il sostegno, sentì il buio avvolgerla
“ James” chiamò debolmente, prima di cadere a terra
 
ANGOLETTO : SCUSATE SE NON HO PIU’ AGGIORNATO MA PURTROPPO, HO PERSO MIO NONNO A CUI TENEVO TANTISSIMO E NON AVEVO PIU’ VOGLIA DI SCRIVERE!! DOBBIAMO PERO’ CERCARE DI CONTINUARE QUINDI PER NON PENSARE MI SONO BUTTATA SUL RACCONTO E OGGI MI E’ USCITO FUORI QUESTO CAPITOLO !! SPERO VI PIACCIA !! RINGRAZIO ALYX / AMBERHALE / POTIONFANG / ZAPHIRA00 E VALENTINA 1993 PER LE RECENSIONI !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA MESSO TRA LE PREFERITE/ SEGUITE E RICORDATE !! INFINE RINGRAZIO CHIUNQUE MI LEGGA !! ALLA PROSSIMA

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Capitolo 19
*** AL SAN MUNGO ***


James si voltò di scatto.
Aveva sentito, qualcosa.
Una voce.
Un soffio.
Il suo nome.
Ma quando abbassò gli occhi, davanti a lui c’ era solo un agitata infermiera che si stava inginocchiando dietro al bancone
“ James?” lo chiamò Sirius preoccupato
James scosse la testa sconsolato
“ per un attimo…ho creduto…non importa” gli disse, scostandosi dal parapetto
Buttò il bicchierino del caffè nel cestino
“ Torniamo da papà “ disse a Sirius, passandosi una mano tra i capelli
Sirius, gli pose una mano sulla spalla, guidandolo verso la sala di attesa
Quando la Mc Granitt era venuto a chiamare James, qualche ora prima, dicendogli che Silente doveva parlargli, Sirius aveva temuto qualcosa del genere.
Silente non li avrebbe mai chiamato a quell’ ora se non fosse stato per qualcosa di importante
James era uscito dall’ ufficio di Silente, con gli occhi sbarrati e le lacrime che minacciavano di scendergli sulle  guance “ la mamma” disse solo, appena vide Sirius, che lo aspettava nel corridoio
Sirius sussultò, Dorea, colei che lo aveva amato più di sua madre “ cosa è successo ?” gli chiese impaurito
James scosse la testa “ non lo so”
“ prendo solo poche cose, Silente mi sta autorizzando una passaporta per il san mungo “ gli spiegò
“ vengo con te” disse Sirius
James gli sorrise riconoscente e dopo neanche venti minuti erano partiti.
Adesso erano ore che erano davanti alla porta del reparto incantesimi e ferite magiche del San Mungo ed ancora neanche un medimago era uscito a dargli notizie
James faceva avanti e indietro per tutto il corridoio
“ dai Jamie starà bene” lo tranquillizzò suo padre
“ non puoi saperlo” sibilò James, guardando il padre con ira
“ con quale incantesimo è stata colpita?” chiese, Sirius lo guardava con apprensione
“ non lo so James, ci hanno attaccati è intervenuto tutto l’ ordine”
“ ma come hanno fatto a trovarvi?” chiese Sirius
Charlus fece per rispondere, ma in quel momento uscì il medimago
“ signor Potter?” chiamò
I tre uomini si avvicinarono, James lo guardava con paura
Non aveva il viso rilassato
“ la maledizione che l’ ha colpita, le ha fatto perdere molto sangue” sentenziò
James trattenne il respiro
“ abbiamo fermato l’ emorragia ed abbiamo fatto una trasfusione” continuò
James continuava a guardare il medimago confuso.
Cosa stava dicendo?
“ si riprenderà, ma dovrà continuare ad assumere pozioni rimpolpa sangue per qualche mese” concluse con un sorriso
Sua madre, si sarebbe salvata
Vide Sirius, agitare un pugno in aria in segno di vittoria e suo padre sorridere, passandosi una mano tra i pochi capelli rimasti
“ possiamo vederla?” chiese James, l’ urgenza nella voce
Non si accorse delle lacrime, fino a quando non gli arrivarono all’ angolo della bocca
Le asciugò velocemente
Il medimago annuì “ uno per volta e pochi minuti, deve riposare” li avvertì
“ dottor Reid dovrebbe venire, una ragazza è svenuta in portineria” li interruppe un infermiera
James la osservò, era la stessa infermiera che aveva visto prima
Ebbe una brutta sensazione, ma la mise a tacere, adesso doveva vedere sua madre
“ grazie “ disse, mentre il dottore si scusava con loro andandosene
“ non sono neanche riuscito a vedere Lily” disse James affranto, mentre attendevano che Charlus uscisse dalla stanza
“ Remus sa tutto, le spiegherà e vedrai che al ritorno sarà tutto a posto “ lo confortò Sirius, vedendo lo sguardo dell’ amico
“ non lo so ho…ho come una brutta sensazione” affermò James, alzandosi
“ tua madre sta bene e Lily ha accettato di mettersi con te dovresti essere felice” gli disse Sirius con un sorriso
“ già” commentò James, poco convinto
Buttò un occhio verso la stanza dove avevano visto sparire il dottore, la brutta sensazione, sembrava legata a lui
“ pensi che sia in combutta con Voldemort?” chiese, alludendo al medico
“ James non stai ragionando” si alterò Sirius
“ ha salvato tua madre, devi calmarti” gli impose
James sbuffò
“ hai ragione” disse solo, prima di entrare a dare il cambio al padre
Sua madre, aveva qualche taglio sul viso, ma nel contesto sembrava stare bene
Purtroppo nel mondo della magia, niente era ovvio come sembrava e James sapeva che sua madre se l’ era cavata per un soffio
Le prese la mano “ mamma” disse piano
Dorea sbattè piano le palpebre “ Jamie” soffiò
James le si buttò tra le braccia, come un bambino piccolo, amava sua madre
“ mamma non dovevi rischiare così, dovevi andartene” la rimproverò con la voce spezzata dal pianto
Sua madre sorrise, prima di riaddormentarsi nuovamente
***
Il giorno dopo Dorea stava decisamente meglio
“ tutti e tre i miei uomini si sono preoccupati per me” commentò sorridendo loro
Sirius sorrise felice di sentirsi includere nel gruppo
Aveva sempre considerato Dorea come una mamma e lei lo aveva sempre ricambiato, era quello che più lontano ci poteva essere da Walburga e lui ne era felice
“ domani però voglio che voi due torniate a scuola” disse indicando James e Sirius
Charlus sorrise, nel vedere lo sguardo dei due, sapeva che ancora non avrebbero voluto lasciarla
“ già James dovrà affrontare l’ ira della Evans” disse Sirius con un sorriso
Charlus e Dorea si scambiarono uno sguardo
“ lascia stare Sir” commentò imbarazzato James
“ ma come dopo sei anni che rompi, raccontando ai tuoi, anche quante ciglia, ci sono nei bellissimi occhi di Lily non gli dici che ce l’ hai fatta?” continuò in tono ironico
James arrossì, muovendosi a disagio nella sedia
“ ti sei fidanzato con lei?” le chiese il padre incuriosito
James arrossì ancora di più
“ Sirius esagera” disse lanciando un occhiata all’ amico che era palesemente divertito
“ io sono riuscito a uscire con lei” si giustificò, guardando di nuovo Sirius che ormai rideva senza contegno
“ poi non lo so…Silente l’ ha chiamata e poi non l’ ho più vista, forse l’ avrei vista la sera ma…insomma Silente mi ha chiamato per te” disse incrociando gli occhi della madre, che gli sembravano quasi preoccupati
“ non l’ hai rivista quindi?” chiese la madre, scambiando uno sguardo preoccupato con suo padre
“ no” rispose con tranquillità
Poi parve ripensare ai loro occhi, li guardò entrambi
“ cosa è successo?” chiese agitato
“ dobbiamo raccontarti qualcosa” disse Charlus, con calma
Sirius si avvicinò a James, forse Lily non aveva raccontato loro tutto ed era sicuro che a James le loro spiegazioni non sarebbero piaciute
Come previsto appena ebbero finito di raccontare, James era livido di rabbia
“ mi avete sempre detto che non potevo far parte dell’ ordine” disse rivolgendosi al padre con rabbia
“ Jamie è così ma la situazione di Lily è diversa” si giustificò
“ avete permesso a Lily di entrare in battaglia…e mi dite che è stata ferita e maledetta e …” non riuscì a finire, aveva paura, non sapeva come stava, non l’ aveva vista e se qualcosa fosse andato storto ?
“ James è stato Silente che ha accettato, le minacce che aveva ricevuto e la sua determinazione lo hanno convinto”  sua madre sperava di riuscire a calmarlo, ma quello lo agitò ancora di più
James si passò una mano tra i capelli e guardò Sirius aveva la sorpresa dipinta sul volto
“ devo vederla” disse alzandosi
“ James…” suo padre lo bloccò per un polso
“ NO” urlò
“ voi dovevate dirmelo, io dovevo essere con lei, combattere al suo fianco…” si liberò dalla stretta del padre
“ ci vediamo a natale” disse prima di uscire, senza voltarsi
 
ANGOLETTO : OK NON MI UCCIDETE !! SO CHE IN QUESTO CAPITOLO NON SUCCEDE NIENTE DI ECLATANTE E CHE E’ UN PO’ DI TRANSIZIONE…MA ERA ARRIVATO IL MOMENTO CHE JAMES SCOPRISSE DELL’ ORDINE…INOLTRE SO CHE NON SI VEDE LILY MA NEL PROSSIMOCAPITOLO TORNERA’ E VEDREMO COSA LE E’ SUCCESSO !! GRAZIE A GGIGIA / ALYX / POTIONFANG / ZAPHIRA00 E DAPHNE91 PER LA VICINANZA E PER LE RECENSIONI !! GRAZIE A CHIUNQUE MI HA MESSO TRA LE PREFERITE/ SEGUITE E RICORDATE…MI FAREBBE PIACERE SAPERE COSA NE PENSATE!! GRAZIE ANCHE A CHI MI LEGGE E BASTA !! UN BACIONE A TUTTE

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Capitolo 20
*** ENERGIA ***


James era appena uscito nel corridoio quando la voce di suo padre lo bloccò
“ JAMES” urlò
James si fermò sul posto, voltandosi, suo padre non urlava mai
“ non osare andartene, senza salutare tua madre” gli disse
“ perché me lo avete tenuto nascosto?” chiese, le lacrime che gli pungevano gli occhi
“ sai che l’ ordine è un segreto” gli disse muovendo gli occhi verso la porta chiusa, davanti alla quale si erano fermati.
James trasudava rabbia
“ tu sapevi chi era, quando è entrata nell’ ordine” gli disse gli occhi ridotti a due fessure
“ vi ho sempre parlato di lei, sapete quanto è importante per me e non mi avete detto niente” continuò, sputando fuori tutta la sua rabbia
Charlus abbassò la testa
“ non potevamo opporci” disse piano
“ tu non ti rendi conto papà” affermò
“ io la amo più di me stesso” concluse, le mani strinte a pugno
Charlus sorrise e guardò James
“ ce ne rendiamo conto invece” gli disse con una luce negli occhi
A James sembrava quasi che suo padre volesse aggiungere qualcosa ma non lo fece
“ nessuno voleva mettere in pericolo Lily, ma forse è meglio se ne parli con lei” disse enigmatico
 “ ora torna dentro e saluta tua madre”
Ma James non lo ascoltava più
La porta davanti a loro si era aperta e lui sentì il fiato mozzarglisi in gola
Davanti a lui, c’ era un letto
Non vedeva la persona che lo occupava
Ma i capelli rossi di quella persona, l’ avrebbe riconosciuti tra mille
“ Lily” mormorò sbiancando
Charlus si voltò in direzione del suo sguardo e aprì la bocca sbalordito
“ dovrebbe essere ad Hogwarts” disse continuando a guardare il figlio
James non parlava e non si muoveva
Avrebbe voluto correre da lei, ma aveva paura
Che razza di grifondoro era ?
Mosse un passo verso di lei
Le gambe gli tremarono
Si fermò di nuovo, riusciva solo a guardare fisso davanti a se, a tenere lo sguardo sui suoi bellissimi capelli rossi
“ devo scrivere a Silente”
James non rispose
“ James?” lo chiamò suo padre incerto
Nessuna reazione
“ James?” ritentò
Ancora nessuna risposta
James era fermo davanti alla stanza senza riuscire a entrare.
Forse era passato un minuto, forse dieci, forse venti, ma non riusciva a muovere un passo.
Tutto intorno a lui si era annullato.
Sirius gli arrivò alle spalle
Probabilmente suo padre lo aveva avvertito
“ andiamo amico” gli disse incoraggiante, tenendo lo sguardo fisso su Lily
James voltò finalmente lo sguardo da Lily per incrociarlo in quello di Sirius
“ non si è mai mossa” gli disse con le lacrime agli occhi
“ da quando l’ ho vista, non ha mai fatto un movimento” rimarcò spaventato
Sirius gli pose una mano sulla spalla
“ forse è sedata, andiamo a vedere e poi parleremo con i medici” gli disse rassicurante
Si avvicinarono piano piano
Sirius poteva sentire il respiro accellerato di James
Aveva già dovuto subire la paura di perdere la madre, non era giusto che adesso subisse questo
James si sedette accanto al letto
Era così bella
Era come l’ aveva vista il giorno prima
Non riusciva a capire cosa avesse
Nella magia, niente era come appariva
Le accarezzò il viso “ Lily” chiamò piano
Ma lei non rispose
“ è sicuramente sedata” lo consolò Sirius
Dopo pochi minuti entrò Charlus
“ ho parlato con i medimaghi ed ho scritto a Silente” disse
“ è la maledizione che l’ ha colpita al fianco” continuò
“ non è una maledizione normale” spiegò loro
Sirius gli stringeva la spalla
Sentiva la sua pressione, farsi più forte ogni volta che le notizie si facevano brutte
“ è una maledizione che prosciuga la magia e le energie con essa, i medimaghi pensano che abbia usato le ultime per smaterializzarsi qua” continuò, guardando la mancanza di reazione del figlio
James sentiva, come se l’ aria intorno a se, si fosse prosciugata
“ ma perché non ci ha pensato Silente?” chiese Sirius
“ non lo so, sto aspettando una sua risposta” rispose Charlus
“ si riprenderà?” chiese James con la voce rotta, senza riuscire a staccare gli occhi da Lily
Charlus non rispose
James si voltò
“ papà…starà…meglio?” scandì con rabbia
“ la sua energia magica è a un livello troppo basso ” confessò Charlus
James si prese il volto tra le mani
“ gliela darò io” disse guardando il padre
Charlus avrebbe voluto stringere il figlio, ma sapeva che adesso non gli avrebbe permesso di avvicinarsi.
“ James, non funziona così, non è una trasfusione, nessuno le può donare magia o energia” disse, cercando di tenere il tono più rassicurante possibile
James si chinò di nuovo, appoggiando i gomiti sulle cosce e prendendosi il viso tra le mani
Non poteva perderla.
“ non possiamo fare niente?” chiese Sirius, con una voce stranamente roca
Charlus scosse la testa
James, sentì Sirius stringergli la spalla, fino quasi a fargli male
Sirius lo capiva, sapeva esattamente cosa stava provando in questo momento
Sentirono un pop e Silente si materializzò al loro fianco
“ finalmente abbiamo ritrovato Lily” affermò con un sorriso
“ ritrovato ?” chiese Sirius, guardando il preside con aria stupita
“ si signor Black” rispose Silente, guardando James, che non si era ancora voltato
“ credo che Lily sia…per così dire, scappata dall’ infermeria” continuò Silente con la sua aria tranquilla
James scoppiò a ridere
Rideva così forte da avere le lacrime
Rideva guardando il corpo immobile di Lily e desiderando piangere
“ lei…sc…scap…scappata” disse tra le risate
Tutti lo guardarono, sapevano che non era una reazione normale
Doveva essere una risata isterica
“ Jamie calmati” gli disse Sirius, puntando gli occhi su di lui
“ ma ti rendi conto Sirius” gli rispose James ancora tra le risate
“ Lily che scappa dall’ infermeria, non lo farebbe mai” continuò, asciugandosi gli occhi
“ e poi a che scopo sarebbe venuta qua?” chiese, tornando serio e fissando il suo sguardo in quello del professor Silente
“ questo credo sia meglio chiederlo a lei” sentenziò Silente, guardandolo con un luccichio negli occhi
“ se potremo, chiederlo a lei” sussurrò James, guardando Lily
“ ho molte speranze al riguardo signor Potter” gli disse mostrandogli una fiala
“ Poppy, aveva già intuito il tipo di maledizione oscura che l’ aveva colpita” lo informò Silente
“ era venuta ad informarmi, poco dopo aver parlato con voi ed io… si credo di aver trovato la soluzione”
James aprì la bocca stupito
“ ma se neanche i medimaghi ci sono riusciti” si oppose Sirius
“ lo so…ma vede Signor Black…a volte la soluzione più semplice è la più efficace”
James sbuffò, odiava quando il preside parlava ad enigmi
“ cioè?” chiese quasi con rabbia
Silente parve non farci caso
“ Poppy mi aveva parlato di questa particolare maledizione oscura, chiedendomi se fosse meglio portarla qua, per avere cure adeguate, ma io sapevo di avere una pozione” spiegò
James scattò con la testa, la speranza brillava nei suoi occhi nocciola
“questa pozione, rende una parte di energia magica, un’ ultimo ritrovato del mio buon amico alchimista” continuò
“ certo non è ancora stata sperimentata, ma mi fido di Nicolas, quell’ uomo ha molta esperienza” disse con un sorriso
“ sicuramente avrebbe avuto più efficacia, se avessi potuto somministrargliela ieri, quando tornando in infermeria non l’ ho trovata ma…” guardò direttamente James
“ penso che avrei dovuto prevedere un comportamento simile, è molto difficile ragionare, quando si è in preda all’ amore” disse con un sorriso
James per la prima volta, rispose al sorriso, Lily sarebbe guarita, non gli importava nient’altro.
 
ANGOLETTO : OK SE MI VOLETE CRUCIARE SONO PRONTA A TUTTO !!! VI AVEVO DETTO CHE LILY IN QUESTO CAPITOLO CI SAREBBE STATA, INVECE C’ E’ SOLO LA SUA PRESENZA !! MA QUESTA ERA UNO DEI CAPITOLI, CHE AVEVO GIA’ DAVANTI AGLI OCCHI QUANDO HO IMMAGINATO LA STORIA !! PER ME LILY E’ FORTE E DETERMINATA E NON AVREI IMMAGINATO UN COMPORTAMENTO DIVERSO…AH NON CREDO CI SIA BISOGNO DI SPIEGARE CHI E’ L’ AMICO ALCHIMISTA DEL PRESIDE VERO ?
RINGRAZIO ZAPHIRA 00/ AMBERHALE/ ALYX/ POTIONFANG / GGIGIA E CESCAPADFOOD PER LE RECENSIONI…SPERO DI NON AVERVI DELUSO !! INOLTRE RINGRAZIO CHIUNQUE MI HA MESSO TRA LE PREFERITE/ SEGUITE/ RICORDATE E ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE

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Capitolo 21
*** RISVEGLIO ***


Lily aprì gli occhi, poco per volta.
Sbattè le palpebre, due, tre volte.
Le sentiva pesanti, quasi come se stesse ancora dormendo.
La luce la colpì, costringendola a richiudere subito gli occhi.
Prima di riuscire ad abituarsi, dovette chiudere e riaprire gli occhi, qualche altra volta.
Poi finalmente li aprì definitivamente
Si guardò intorno con stupore, era ad Hogwarts, in infermeria.
Perché era li?
Ricordava di essere andata a cercare James, e di essere svenuta.
Spostò il viso di lato, accanto a lei c’ era James Potter, addormentato sulla poltroncina.
Sorrise, aveva un espressione davvero buffa, le sopracciglia contratte e la bocca formava una strana smorfia, causata dalla pressione della mano su cui si poggiava.
Lily non sapeva neanche come James avesse saputo di lei, forse era riuscita a farsi sentire, prima di perdere i sensi, ma era davvero felice che lui fosse li, che fosse li per lei
Cercò di mettersi a sedere, sentendo le forze mancarle.
Non capiva perché ogni movimento, le costasse così tanta fatica, forse il giorno prima era stata davvero avventata, forse non stava davvero bene.
Si voltò di nuovo verso James e lo vide sveglio, sembrava stupito di vederla muoversi. Stupito di vederla con gli occhi aperti
Lo vide sgranare gli occhi, come se non credesse a quello che vedeva.
Quasi come se Lily, in quel momento per lui, fosse una visione.
Lily adorava questo lato di James, aveva un viso talmente espressivo.
Potevi leggergli in faccia, tutto quello che provava.
In quel momento era felicità.
Semplice e pura felicità
Si alzò abbracciandola di slancio
“ Ehy sto bene” protestò, stupendosi lei stessa di come fosse, bassa e debole la sua voce
Lo sentì irrigidirsi tra le sue braccia e quando si staccò delicatamente da lei aveva una faccia tremendamente seria.
Lily gli sorrise, quasi timidamente, ma lui non rispose
La cosa turbò molto Lily, lui le sorrideva sempre.
Forse sua madre…non voleva pensarci, chiuse gli occhi, respirando a fondo
“ come stai ?” gli chiese James preoccupato
“ bene” rispose Lily, provando di nuovo a sorridere
“ bene, chiamo Madama Chips” la informò atono, voltandole le spalle
Lily si sentì persa, perché si comportava così ?
“ aspetta James” lo chiamò
Lui si voltò, ma la sua espressione era invariata e non le disse niente
“ come sta tua madre?” chiese, pregando dentro di se, che stesse bene
“tu come sai che mia madre non è stata bene?” le chiese di rimando
“ io…forse me lo ha detto Remus” mentì Lily
Capì di non essere stata convincente, quando vide negli occhi di James la delusione
“ scusa” disse continuando a guardarlo
Era serio, troppo serio.
Non era il suo James.
“ sono un po’ confusa, forse lo svenimento…” ipotizzò
“ si forse” disse James, continuando a guardarla con delusione
“ o forse il fatto che sei stata due settimane, tra la vita e la morte, dopo essere intervenuta insieme all’ ordine, per un attacco a casa mia” sentenziò duro
Lily trasalì
Le informazioni le penetrarono piano in testa, James sapeva che era nell’ ordine e lei era rimasta ferita gravemente
“ due…due settimane” mormorò
“ no io sono svenuta” si oppose
James non le diede ascolto
“ me lo avresti detto Lily?” le chiese
Lily abbassò lo sguardo “ io non potevo” disse
James sbuffò
“ sei quasi morta Lily” le disse con rabbia
“ hai avuto fortuna, se Silente non avesse avuto la pozione, saresti morta” continuò
Lily sentì gli occhi riempirsi di lacrime “ morta? Ma io…”
“ non posso, davvero Lily, scusami ma non posso ascoltarti ora” le disse James
“ ho passato due settimane, tra la rabbia, la paura, l’ angoscia, sai cosa vuol dire? Aver paura di non poter più vedere il tuo volto, più sentire la tua voce, mi dispiace Lily” disse prima di voltarsi ed andarsene
Madama Chips, la venne a controllare e la rimproverò per essere fuggita dall’ infermeria
Le disse che la cosa, non sarebbe passata in secondo piano e che il fatto che avesse rischiato la vita, avrebbe sicuramente accresciuto la sua punizione
Ma a Lily non importava, in quel momento l’ unica cosa a cui riusciva a pensare era la delusione negli occhi di James.
Possibile che lo avesse perso?
Adesso che aveva capito di amarlo?
“ Quando ho visto James entrare in sala comune, non potevo crederci”
Alice era entrata come un tornado ed adesso le stava saltando al collo, felice e festosa
Emmeline e Mary la studiavano, senza avvicinarsi
Sembravano arrabbiate anche loro
Lily sentì una lacrima scenderle nel volto
“ per favore ditemi che non siete arrabbiate anche voi” chiese guardandole in volto
Mary scosse la testa e sorrise abbracciandola
“ Lo ero, ma vedo che come al solito ti stai punendo abbastanza da sola” le disse scherzosa
Anche Emmeline sorrise
“ vorrei che adesso che sappiamo dell’ ordine non ci fossero più segreti tra noi “ le disse stringendola a sua volta
“ è così bello vederti finalmente star bene” commentò Mary, abbracciandola di nuovo
“ abbiamo avuto così tanta paura” aggiunse, posandole una mano sulla sua
Lily si asciugò le lacrime, che le erano scese e puntò lo sguardo sulle amiche
“ potete dirmi cosa è successo ?” chiese
Alice la guardò con sospetto
“ James non ti ha detto niente?” chiese a sua volta
“ Ali, se me lo avesse detto, non starei qua a domandarlo a te” disse con una punta di acidità
“ almeno sappiamo che a livello neurologico sta bene, questa era la vecchia Lily” commentò Emmeline con un sorriso
Lily sorrise a sua volta
“ la  prima parte della storia la conosci senz’ altro meglio di noi, attacco a casa Potter eccetera eccetera “ iniziò Mary
“ Mary nell’ eccetera eccetera ci sono persone ferite, tra le quali mio padre” la rimproverò Alice
Mary si scusò con gli occhi “ non volevo sminuire” disse
“ comunque” continuò Emmeline
“ tu hai fatto questa fuga dall’ infermeria e ti sei smaterializzata al san mungo, per James immagino”
Lily annuì, quella parte la ricordava
“ ma non sapevi che la maledizione che ti aveva colpito al fianco era una maledizione molto potente, non da nessun sintomo fuori se non un piccolo taglio ma dentro ti distrugge e ti prosciuga da tutte le energie” la informò
“ sei svenuta in portineria, ma nessuno sapeva chi eri ed i medimaghi non avevano mai visto quel tipo di maledizione” continuò Mary
“ voi come fate a sapere tutto questo?” chiese Lily
Emmeline sorrise “ ce lo hanno raccontato James e Sirius” le disse
“ è James che ti ha riconosciuto, per caso a quanto ha raccontato Sir, passava davanti alla tua porta e ti ha visto, è stato…” cercò le parole ricordando il racconto di Sirius
“ è stato traumatico, non si aspettava di vederti li, non sapeva cosa avevi, non sapeva che facevi parte dell’ ordine, ma il colpo più grande è stato quando hanno detto che probabilmente saresti morta e che non c’ era niente da fare”  continuò Emmeline con la voce ridotta a poco più di un sussurro
“ poi è arrivato Silente e con una delle sue entrate ad effetto, ha detto di avere la soluzione” sdrammatizzò Mary
Lily sorrise, felice che il suo preside, fosse il mago più potente di tutti i tempi
“ ma sono stati comunque giorni difficili, ti hanno portato qua ad Hogwarts, ma il processo per rigenerare l’ energia è molto lento e doloroso” disse Alice
“ Non avevamo la certezza che avrebbe funzionato, venivamo a trovarti tutti i giorni e James veniva anche la notte, non riusciva a dividersi da te, era a pezzi” continuò
“ ora capisco come mai è arrabbiato” disse Lily
“ era davvero disperato in questi giorni” lo giustificò  Alice
“ si credo che abbia perso anche due o tre spasimanti a causa delle occhiaie” scherzò Mary
Lily rise, ma questo le provocò una piccola fitta
Vide le ragazze guardarla, ma lei scosse la testa
“ ieri ci siamo messi insieme “ le informò, con un lieve rossore
Alice strillò e Mary e Emmeline corsero ad abbracciarla
“ Ah Lily, non era ieri, erano due settimane fa “ la informò Mary, ridendo assieme alle altre ed abbracciandola stretta
“ devo parlare con lui” disse risoluta
“ tornerà vedrai, non riesce a starti lontano e quando tornerà, gli dirai tutto quello che provi ” consigliò Emmeline
“ e se non mi ascoltasse?” chiese, dando voce ad una delle sue più grandi paure
“ Lily Evans, hai dimenticato come farti ascoltare da James Potter?” chiese un incredula Mary
“ già,  non credo sia mai stato un problema per te no?” scherzò Emmeline
Lily annuì sorridendo
 
ANGOLETTO : OK SONO PRONTA PER LE INFAMATE !! MA AVEVO SEMPRE DETTO CHE IL MIO JAMES NON SAREBBE STATO BUONO E CALMO A GUARDARE QUELLO CHE FACEVA LILY…INSOMMA OK ESSERE BUONI ED AMARE TANTO IL COMPAGNO MA CREDO CHE OGNUNO DI NOI, AVREBBE AVUTO UN DIAVOLO PER CAPELLO NO? E JAMES DI CAPELLI NE HA ANCHE TANTI AHAHA ( BATTUTACCIA) !! PER CHI MI SEGUE IN ENTRAMBE LE STORIE SO CHE PER L’ APPUNTO I DUE LITIGI SI SONO ACCAVALLATI E STARETE PENSANDO CHE AVEVO PROPRIO VOGLIA DI LITIGARE, MA PROMETTO CHE LE COSE PIANO PIANO SI SISTEMERANNO !! RINGRAZIO AMBERHALE/ CESCAPADFOOD / ZAPHIRA00  E POTIONFANG PER LE RECENSIONI !! INOLTRE RINGRAZIO CHIUNQUE MI HA MESSO TRA LE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE …MI FAREBBE TANTO PIACERE UNA VOSTRA RECENSIONE !! INFINE RINGRAZIO ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIO A TUTTE

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Capitolo 22
*** FIDUCIA ***


Erano passati tre giorni da quando si era svegliata.
Ma di James non aveva visto neanche l’ ombra.
Lily era costretta ancora a stare a letto, ma non resisteva più.
Le ragazze venivano a trovarla ogni momento, in cui erano libere dalle lezioni.
Ed anche i malandrini erano venuti a trovarla, ma sempre senza James.
Madama Chips le aveva comunicato che il giorno dopo si sarebbe potuta alzare e se tutto andava bene l’ avrebbe dimessa.
La professoressa Mc Granitt invece era venuta a comunicarle la sua punizione.
Un mese di pulizie nell’ infermeria.
La sua prima punizione in sette anni.
La sua prima punizione, l’ aveva presa per James e non era servita a niente.
“ ecco qua Lily” Remus arrivò trafelato con una pila di quaderni in mano.
Sirius e Peter lo seguivano, ma anche stavolta James non era con loro.
Non riuscì a nascondere uno sguardo di delusione.
Sapeva che era arrabbiato, ma doveva permetterle di chiarirsi.
“ gli passerà” mormorò Remus tra i suoi capelli, mentre le dava un bacio sulla guancia
Tipico di Remus, non gli sfuggiva niente.
“ stai molto meglio se vuoi studiare” affermò Sirius con un sorriso, aiutando Remus a posare tutti i quaderni sul comodino.
“ sono bloccata qua, cosa dovrei fare?” gli chiese lei in risposta
“ potresti sempre scappare, sei molto brava in questo” la prese in giro lui
Lily incrociò le braccia.
“ senti chi parla, sarete usciti dalla scuola non so quante volte. L’ ultima volta ti ho beccato con James…”
Si interruppe, non voleva parlare di James.
Ma era impossibile parlare di Sirius, senza parlare di James.
Scosse la testa, non doveva essere triste, avrebbe chiarito con lui, se glielo avesse permesso.
Vide i ragazzi scambiarsi uno sguardo e poi fissare un punto imprecisato dietro le sue spalle.
“ comunque” riprese con voce sicura
“ devo recuperare quasi tre settimane di scuola e tra un po’ iniziano le vacanze di natale quindi…devo mettermi sotto” disse con un sorriso
Remus sorrise in risposta.
“ Lily se hai bisogno di aiuto…” iniziò Peter
Sirius rise
La sua risata canina rimbombò in tutta l’ infermeria.
“ da te?” lo prese in giro
Lily lo guardò male.
“ sai che ti voglio bene, ma non sei esattamente una cima” continuò Sirius
“ grazie Peter” rispose lei, fingendo di non aver sentito Sirius e stringendo una mano a Peter.
Questo arrossì e guardò preoccupato dietro alle spalle di Lily.
Lei si voltò, ma non vide niente.
“ ti lasciamo studiare” disse Remus, dopo essersi schiarito la voce
Lily annuì e i ragazzi la salutarono.
“ riposati Evans” le disse, posandole una mano sulla gamba come saluto.
Lily lo fermò, trattenendolo.
“ perché non viene?” gli chiese
Remus guardò Sirius e uscì con Peter, lasciando loro un po’ di intimità.
“ dagli tempo” le rispose, guardando il vuoto
“ oggi è il terzo giorno che sono sveglia e lui non è più tornato, mi sembra di avergli dato tempo” si oppose
“ Lily ne devi parlare con lui ” le disse, ma non la guardava negli occhi, continuava a guardare il vuoto.
“ Per Merlino Sirius guardami” ordinò.
Sirius spostò lo sguardo su di lei.
“ si è già trovato un'altra?”
Sirius non riuscì a trattenersi e cominciò a ridere sguaiatamente.
“ cavoli non avrei mai pensato di sentire questa frase uscire dalla bocca della Evans” affermò
“ è gelosia questa?” rimarcò
Lily incrociò le braccia stizzita.
“ non sto scherzando” disse offesa
“ ok, ok “ sorrise
“ stai tranquilla, sei sempre al centro del suo mondo” le disse scherzoso.
Lily si pentì di averglielo chiesto.
“ Sirius vattene prima che ti mandi una bella fattura, a far parte dell’ ordine ne ho imparate di fantasiose” gli disse.
Sirius divenne serio e la salutò uscendo di corsa, con Lily che rideva apertamente.
Però c’era qualcosa di strano nel loro comportamento.
Si mordicchiò un unghia sovrappensiero, continuavano a guardare dietro di lei.
Si voltò di nuovo, ma non c’era niente.
Le avevano messo un po’ di agitazione.
Mise le gambe a penzoloni sul letto.
Forse avrebbe potuto piano piano alzarsi.
Mise un piede in terra e aspettò che tutto intorno a lei smettesse di girare.
Quando tutto si fu placato, si staccò dal letto e sorrise.
Si reggeva in piedi, perfetto.
Appena Madama Chips, l’ avesse visto, l’ avrebbe sicuramente dimessa.
Fece il giro del letto, un passo per volta.
Era felicissima, l’ avrebbero dimessa.
Sarebbe potuta correre da James e chiarire con lui.
A costo di chiuderlo dentro una stanza, l’ avrebbe ascoltata.
Sentì un fruscio e si voltò, ma girando su se stessa incespicò sui suoi passi ancora malfermi e sarebbe finita a terra se due braccia uscite dal nulla non l’ avessero afferrata.
Lily emise un piccolo grido, ma poi ci pensò.
Nessuno aveva questi riflessi.
Nessuno a parte…
 “ James” disse, tendendo la mano davanti a lei e afferrando qualcosa di morbido e setoso al tatto.
Era una strana sensazione, non sapeva neanche lei cosa stava cercando di afferrare.
Se lo fece scivolare tra le mani e la testa di James uscì dal niente.
All’ improvviso tutto si chiarì.
“ eri qua” disse Lily.
“ ecco perché gli altri non facevano che guardare dietro di me” continuò riflettendo
“ hai un mantello dell’ invisibilità”
James arrossì, sentendosi scoperto.
Lily finì di scoprirlo era leggermente inquietante vedere solo la sua testa e le sue braccia.
Lui la sollevò, senza dire niente e la fece nuovamente adagiare sul letto.
“ non dovevi alzarti” le disse preoccupato, infilandosi il mantello in tasca.
Cercava di tenere il tono freddo, ma Lily riusciva solo a pensare che lui era li con lei.
“ sto bene” gli disse con un sorriso.
“ Madama Chips ha detto che ti avrebbe fatto alzare domani” le disse serio.
“ eri qua?” gli chiese
James abbassò gli occhi.
Le ragazze avevano ragione, lui non l’ aveva mai lasciata.
“ adesso devi riposare” le disse
Lily incrociò le braccia.
“ devi andare da qualche parte ?” gli chiese
“ credi davvero che sia questo il problema Lily?” gli chiese lui di rimando.
“ pensi davvero che ci sia qualche altra ragazza?”
A Lily tornò alla mente il discorso fatto con Sirius pochi minuti prima.
Lui era lì.
“io…” cominciò titubante
“ tu non capisci Lily” si arrabbiò James.
“ Io ti amo e sei quasi morta” continuò
“ sei quasi morta e non mi hai detto in cosa sei coinvolta, non mi hai dato la possibilità di aiutarti.”
Lily stava cercando di riavvolgere il nastro, era rimasta alle parole ti amo.
La amava davvero?
“ mi…ami?” chiese titubante
James sbuffò.
“ sono anni che cerco di fartelo capire Evans, ma tu non mi credi, non ti fidi di me” le disse in un tono triste.
Lily non rispose neanche, gli gettò le braccia al collo.
“ sono imperfetta, isterica, ed hai ragione non mi fido di nessuno” vide James, contrarre il viso in una strana smorfia.
“ ma puoi aiutarmi” gli disse con un sorriso.
“ insegnami a fidarmi di te” continuò fissandolo negli occhi.
James guardò quei bellissimi occhi verdi e capì di non aver scampo.
L’ avrebbe perdonata.
L’ aveva già fatto.
L’ amava troppo.
Le accarezzò i capelli e le sorrise.
Poi piano scese sulle sue labbra chiudendole in un bacio appassionato.
 
ANGOLETTO :  NON CE LA FACEVO PIU’ !! SO CHE FORSE JAMES MERITAVA QUALCHE SPIEGAZIONE IN PIU’ MA VOLEVO TROPPO CHE TORNASSERO INSIEME…SONO UNA ROMANTICONA IN FONDO !! CI SARA’ TEMPO PER LE SPIEGAZIONI…SCOMMETTO CHE AVEVATE CAPITO TUTTI CHE JAMES ERA SOTTO IL MANTELLO VERO ? HO PROVATO A FARE LA MISTERIOSA MA ERA PREVEDIBILE CHE LUI NON RIUSCISSE A STARE LONTANO DA LILY !! SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO !! RINGRAZIO ALYX / CESCAPADFOOT / POTIONFANG / ZAPHIRA00 / DAPHNE 91 E AMBERHALE PER LE RECENSIONI INOLTRE RINGRAZIO CHIUNQUE MI ABBIA MESSO TRA LE PREFERITE SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 23
*** CAPIRSI ***


Lily era seduta sul divano della sua sala comune.
Finalmente era stata dimessa.
Adesso stringeva tra le mani una pergamena.
La grafia scorrevole di Albus Silente, le comunicava che quella sera ci sarebbe stata una riunione dell’ ordine.
“ Non vorrai andare” James la stava guardando preoccupato.
“ James, ti ho spiegato perché faccio parte dell’ ordine” sospirò Lily.
“ Se ti hanno minacciata, ti aiuterò “ le disse lui.
“ Già dimenticavo, perché mi sono rivolta a Silente ? Bastava venire da James Potter” gli disse con sarcasmo.
“ E’  inutile che tu faccia ironia, io voglio proteggerti” le disse sinceramente preoccupato.
Le prese la mano e Lily sorrise.
“ sei il solito sbruffone” gli disse.
Ma non c’ era astio nella sua voce.
“ Ma tu mi ami ugualmente no?”
Lily sobbalzò.
Quando lui le aveva detto di amarla, lei ne era stata felicissima ma non aveva risposto.
“ Non gonfierai il tuo ego con le mie parole” gli disse con un sorriso.
Per il momento preferiva rimandare.
Era davvero questo l’ amore?
James sorrise, ed era un sorriso perfetto.
Capiva. Non l’ avrebbe spinta a dirglielo, fino a quando lei stessa non fosse stata pronta.
“ Sei stata dimessa ieri, non andare stasera” tornò alla carica.
“ Mi spieghi cosa non capisci di “ siamo in guerra” chiese Lily stufa.
Si alzò dal divano, senza smettere di guardarlo.
“ Voldemort è un pazzo, uccide indistintamente, sanguesporco, babbani e mezzosangue…”
“ Non dire così” la interruppe James.
“ Ah giusto e uccide anche chi simpatizza con loro e quindi questo include anche te nella sua lista”  concluse.
“ Hanno provato ad uccidermi James, sono in pericolo, anche in questo momento, io devo farlo, devo fare qualcosa!” si arrabbiò
 “ Che succede qua?” chiese Sirius, raggiungendoli e buttandosi di peso sul divano accanto a James
“ Sono deperita Srius? O forse ho qualche ferita che non riesco a vedere?” gli chiese Lily accigliata.
Sirius sorrise guardando il suo amico.
“ Non mi mettete in mezzo” disse tendendo una mano a Mary che si  voleva sedere sulle sue ginocchia.
“ Potter è asfissiante…era meglio quando non sapeva niente” si giustificò Lily.
“Mi preoccupo per te, sei ancora debole per andare alla riunione dell’ ordine” la informò James, cercando un appoggio in Remus ed Emmeline che li avevano appena raggiunti.
“ Ti ripeto che sono in formissima e tra due giorni iniziano le vacanze di natale” gli disse
“ Non tornerò fino a dopo il matrimonio di mia sorella, devo sapere a che punto sono” continuò Lily
Alice, Frank e Peter comparvero da dietro il ritratto, la cena era finita .
“ Ali diglielo te” James si appellò all’ unica che riusciva a far ragionare Lily.
Ma Alice scosse la testa.
“ No Jamie, non mi trascinerai dentro con te” le disse Alice con un sorriso.
Lily sorrise con aria trionfante .
“ Spiacente Potter hai perso” le disse ironica.
James le diede uno sguardo irato .
“ Hanno tutti paura di te” borbottò “ ma sanno che ho ragione, ci hai quasi rimesso le penne” continuò puntiglioso.
“ Quasi infatti, ma sono ancora viva mentre tantissime persone muoiono per questa guerra ed io non posso stare con le mani in mano” disse seria.
“ Tu non sai cosa ho provato” le disse triste.
Gli amici guardavano tutti James, sembravano trattenere il respiro.
Loro lo sapevano.
Loro gli erano stati vicini.
“ Mi dispiace, ma non mi sono fatta attaccare apposta” gli rispose con stizza.
“ E poi è solo una riunione” continuò calma.
“ Non sto andando in battaglia” concluse.
James annuì sconfitto, ma subito dopo una luce malandrina, gli illuminò gli occhi nocciola.
Sirius sorrise, non gli era sfuggita la cosa, si chiese cosa avesse in mente l’ amico.
“ Ok mi arrendo” disse a conferma della teoria di Sirius.
James che si arrendeva? Impossibile.
James si alzò e si avvicinò a Lily.
“ Ora come premio, però, voglio un bacio” le disse con un sorriso strafottente.
Lily arrossì, diventando un tutt’ uno con i suoi capelli.
“ Paura Evans?” le disse vedendo che non si muoveva.
“ Affronti i mangiamorte e poi hai paura di baciarmi davanti agli altri?” la schernì, gonfiandosi in petto con orgoglio.
Sirius e Mary ridevano apertamente
Sapevano che per Lily, baciare James in sala comune, avrebbe significato ammettere davanti a tutti che lui aveva vinto.
Ed anche se Sirius sapeva che, per James, Lily non era solo una sfida, sapeva anche che per Lily non sarebbe stato facile.
Remus invece guardava l’ amico accigliato, non era sicuro che questo portasse a qualcosa di buono.
Lily si guardò intorno, c’ era una discreta quantità di gente.
Con la cena appena finita, tutti erano tornati nelle proprie sale comuni.
“ Ok Potter” disse Lily, con gli occhi verdi che brillavano.
Si avvicinò a lui e mise un braccio attorno al suo collo, mentre con l’ altro teneva ancora salda la sua bacchetta.
Alice scosse la testa, conosceva l’ amica, non sarebbe finita bene per James.
Lily pose le labbra su quelle di James e subito la sala comune si riempì di mormorii e fischi di ammirazione.
Lily pronunciò un incantesimo non verbale, prima che le labbra di James si schiudessero per iniziare il loro bacio. Ma soprattutto prima che tutto intorno a lei sparisse e diventasse superfluo, come ogni volta che baciava James.
James si staccò piano, non avrebbe mai voluto dividersi da lei, ma le risate che sentiva intorno a se, cominciavano a preoccuparlo.
Guardò i malandrini e vide che cercavano invano di trattenere le risate.
“ Che succede ?” chiese a Sirius
“ Diciamo che mentre baciavi la tua bella, deve aver piovuto…olio” disse scoppiando definitivamente a ridere
James si volse interrogativamente verso Remus e Peter
“ Che sta dicendo?” chiese
Peter era scosso dalle risate e non riusciva a parlare e Remus stava cercando di non ridere per riuscire a parlare, ma con scarso successo.
“ James ancora non hai imparato a non sfidare Lily ? ” Alice venne in aiuto di Remus
James si voltò verso Lily .
“ Che hai fatto?” chiese spaventato.
Cominciò a guardarsi intorno e vide che tutti gli guardavano la testa e ridevano.
“ Accio specchio” disse Emmeline, provava un po’ di pena per James, anche se si era meritato questo scherzo.
Lo specchio le balzò in mano e lo tese a James.
James si specchiò i suoi capelli erano neri, lisci come spaghetti e anche piuttosto unticci.
Se fossero stati un po’ più lunghi, sarebbero stati come quelli di…
Un urlo risuonò nella sala comune.
“ Evans, fai tornare subito i miei capelli” ordinò
Lily sorrise, ma non si mosse.
“ Remus, dimmi che conosci il controincantesimo” pregò James con voce disperata.
“ Mi spiace James” si giustificò lui
“ Qualcuno conosce un cavolo di controincantesimo?” chiese rivolto a tutte le persone che lo stavano additando.
“ Ci penso io James…” gli disse Lily, con voce dolce, mentre gli accarezzava il viso
“ Quando torno” concluse ridendo
James incrociò le braccia arrabbiato
Lei lo guardò prima di uscire, era così bello con quella espressione.
Salutò anche gli altri e si avviò alla riunione.
Sicuramente l’ avrebbe pagata cara.
James di solito organizzava gli scherzi, ma per una volta era stato bello fargliene subire uno.
Aveva fatto pochi passi, quando la voce di James la bloccò.
“ Lily aspetta”
Aveva rimediato un cappellino, per nascondere i suoi capelli e Lily non potè fare a meno di sorridere.
“ Non pensare che abbia pena di te, James” gli disse.
“ Non lo penso, anche perché sarebbe la prima volta” le disse con un sorriso.
“ Voglio solo accompagnarti” si giustificò.
“ e concludere il nostro bacio” continuò prendendola per la vita e facendola appoggiare ad una colonna riparata dalla vista.
“ Che tu ci creda o no, sono davvero preoccupato per te” le disse fissandole i suoi occhi verdi.
“ Che tu ci creda o no, so badare a me stessa” rispose Lily.
James sospirò “ sei la ragazza più cocciuta che conosca” le disse, scendendo sulle sue labbra.
Lily rispose al bacio e come sempre perse la cognizione del tempo e dello spazio.
Intrecciò le braccia dietro al suo collo, salendo a stuzzicargli i capelli.
Ma quelli non erano i suoi capelli.
Non erano morbidi e schizzati in tutte le direzioni.
Quel pensiero la riportò sulla terra.
Scoppiò a ridere sulle sue labbra “ mi dispiace James, non ce la faccio a baciarti così” gli disse.
“ Allora falli tornare come prima” le disse lui speranzoso.
“ Dovrai soffrire un po’ prima” scherzò Lily.
“ Sai che non la passerai liscia vero?” la minacciò.
“ Cos’ è non sai stare agli scherzi Potter?” lo prese in giro, avviandosi verso l’ ufficio di Silente.
“ Ti aspetto qua” le comunicò James, quando arrivarono a destinazione.
“ Non so quanto durerà” lo avvertì Lily.
“ Oh non credo che aspetterò molto” la informò lui.
Ed infatti fu così.
La riunione era stata fatta, solo allo scopo di tirare le somme dopo l’ attacco a casa Potter.
Non era morto nessuno, nell’ ordine, ma qualcuno portava ancora i segni dell’ attacco.
La signora Potter sembrava star bene, il padre di Alice invece era ancora zoppicante, Malocchio Moody sembrava ancora più segnato rispetto all’ ultima volta.
“ Per finire” comunicò il preside
“ Ci sono altre persone che vogliono entrare a far parte dell’ ordine” guardò Lily con un sorriso.
“ Sembrerebbe che il coraggio della signorina Evans, abbia fatto scuola” disse
Lily lo guardò interrogativamente, poi si guardò intorno e vide che la maggior parte delle persone presenti non sembravano avere un espressione molto felice.
“ entrate ragazzi” disse con un tono di voce leggermente più alto.
Uno alla volta entrarono dalla porta, James, Sirius, Remus, Peter, Frank, Alice, Mary ed Emmeline.
James fece l’ occhiolino a Lily prima di andare a sedersi accanto agli altri.
Lily era sbigottita, avevano deciso tutti di entrare in guerra?
“ Silente sai che non sono d’ accordo” si oppose il padre di Alice, guardando la figlia spaventato.
“ Mi dispiace Sam, ma sono tutti maggiorenni e devo ascoltare le loro richieste, come ho fatto con quella della signorina Evans” disse serafico.
“ Hanno tutti quanti una forte motivazione e sono tutti ragazzi molto capaci” aggiunse
Lily assottigliò gli occhi, nessuno di loro le aveva detto niente.
“ Sai che il caso di Lily era diverso Albus” si oppose la signora Potter.
“ Dorea il fatto che loro abbiano dei genitori che sono a conoscenza della guerra, non significa che non abbiano una propria capacità di giudizio”  le disse Albus con calma.
“ Per me sono dentro” disse la signora Paciock, guardando il figlio con orgoglio.
“ Non mi aspettavo niente di diverso da te,  Augusta” commentò Silente con un sorriso.
Piano piano, tutti diedero il suo consenso e la riunione finì.
Tutti i genitori, si apprestarono a salutare i figli.
Lily si avvicinò a Remus e Peter anche loro non avevano nessuno da salutare.
“ Lily” Dorea Potter le si avvicinò e lei la guardò imbarazzata.
“ Stai bene?” le chiese
“ Benissimo, come nuova, grazie al professor Silente” disse con un sorriso.
“ Lei sta bene?” chiese
“ Oh non mi era success niente” rispose continuando a sorridere, poi gettò un occhiata al figlio che parlava con suo padre.
“ Cosa gli hai combinato ai capelli?” chiese
Lily arrossì.
“ Una piccola lezione” rispose con un filo di voce.
Dorea scoppiò a ridere e Lily potè notare che nonostante James, fosse la fotocopia del padre, aveva la stessa risata contagiosa della madre.
“ Immagino ne avesse bisogno, è mio figlio e lo conosco molto bene” commentò.
Poco dopo tornarono tutti verso la sala comune.
Ma Lily era silenziosa.
“ Ehy mi togli l’ incantesimo?” chiese James, con voce lamentosa, appena varcarono il ritratto.
Lily sussurrò il controincantesimo e James si passò una mano tra i capelli sorridendo.
“ Ah bellissimi e morbidissimi capelli” commentò, prendendo Lily per la vita
Ma lei non si oppose, né reagì.
“ Che c’è ?” chiese James preoccupato.
“ Non mi avete detto niente” disse Lily guardandolo fisso
“ Avete preso una decisione così grossa e importante come far parte dell’ ordine senza dirmelo?” continuò guardando le amiche.
James sorrise.
“ Che c’ è Evans non ti piacciono i segreti ?” chiese con lo stesso tono di scherno, usato da lei in precedenza
Lily li guardò tutti.
Sorridevano per la sua faccia sorpresa, ma per una volta non si arrabbiò e si trovò a sua volta a sorridere.
James aveva ragione, lui aveva subito per la prima volta uno scherzo e lei aveva capito come si sentivano le persone, quando lei le teneva all’ oscuro di tutto.
 
ANGOLETTO : OK  ADESSO SONO TUTTI PARTE DELL’ ORDINE !!! CAPITOLO SCHERZOSO, MA COME AVETE LETTO MANCANO POCHI GIORNI ALLA PARTENZA DI LILY E QUINDI VOLEVO UN PO’ DI CALMA PRIMA DELLA TEMPESTA. IN PIU’ I NOSTRI BENIAMINI HANNO IMPARATO ENTRAMBI A STARE NEI PANNI DELL’ ALTRO !!! VI HO FATTO UN BEL CAPITOLO LUNGO PERCHE’ SABATO PROSSIMO E’ LA VIGILIA E PUO’ DARSI NON CE LA FACCIA AD AGGIORNARE NELL’ EVENTUALITA’ VI FACCIO GLI AUGURI DI UN MERAVIGLIOSO NATALE A TUTTI !! COME REGALO UNA RECENSIONE SAREBBE GRADITA : ) )   RINGRAZIO AMBERHALE / ALYX / CESCAPADFOOT / DAPHNE91 / ZAPHIRA00 E POTIONFANG PER LE RECENSIONI !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE/ SEGUITE / RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTI !!

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Capitolo 24
*** FESTE ***


La mattina di Natale, Lily fu svegliata da un picchiettare alla finestra.
Si alzò e sorrise, un bel gufo faceva bella mostra di se sul davanzale.
Se Petunia fosse arrivata in quel momento, probabilmente, avrebbe iniziato ad urlare come una pazza.
Aprì la finestra e prese la lettera ed il pacchettino.
Riconobbe subito la grafia di Alice.
Legò tre piccoli pacchetti al gufo di Alice.
Essendo vicina di casa di James, avrebbe pensato lei a recapitarla a James e Sirius.
Avrebbe voluto vederli, sicuramente non si aspettavano un regalo da parte sua.
Per fare avere il regalo a Remus e Peter invece utilizzò il suo gufo.
Non aveva ancora chiuso la finestra che arrivarono altri due gufi.
Lily sorrise prima ancora di sapere chi fossero.
Mary ed Emmeline, non aveva dubbi.
Aprì i suoi regali.
Emmeline le aveva regalato un libro.
Guardò la copertina.
Un ragazzo giovanissimo, con dei capelli biondissimi le sorrideva.
“ Sopravvivere alle battaglie, di Gilderoy Allock” lesse a voce alta.
Sicuramente Emmeline, lo aveva fatto, pensando alla sua ultima battaglia, ma quel ragazzo non le ispirava per niente fiducia.
Mary invece le aveva regalato un vestito verde.
Si intonava moltissimo ai suoi occhi ed era davvero molto bello, anche se Lily dubitava che lo avrebbe mai indossato.
Era troppo corto per i canoni di Hogwarts.
Alice infine le aveva regalato una bellissima cornice.
Sul bordo c’ era scritto solo “ amiche” ma racchiudeva tutto quello che provavano l’ una per l’ altra.
Doveva averla incantata perché cambiava continuamente la foto, anche se i soggetti erano sempre loro due.
Cominciò a sentire odore di biscotti e come una bambina, si lasciò guidare scendendo al piano di sotto.
Trovò suo padre e sua madre intenti a cucinare, mentre Petunia non si era ancora svegliata.
Quello era il suo momento preferito di tutte le vacanze.
Solo lei ed i suoi genitori.
“ MAMMAAAAA”
Ecco Petunia si era svegliata.
E non sembrava neanche di buon umore.
“ Mamma fuori c’ è un gufo “ si lamentò rivolgendo a Lily uno sguardo pieno di disprezzo
“ Ditegli che non deve far vedere a tutti di essere un mostro” continuò
Suo padre sbuffò.
“ Buon Natale Petunia” gli disse
Petunia distolse lo sguardo, fissando il muro.
“ Oggi verrà anche Vernon e sua sorella Marge” cominciò a lamentarsi.
Sembrava sul punto di piangere.
Lily sapeva che faceva così per attirare la loro attenzione.
Sua madre le circondò le spalle con un braccio.
“ Non si accorgerà di niente te lo prometto” le disse rassicurante.
Lily alzò gli occhi al cielo.
Riusciva sempre a impietosirli.
Decise di andare a vedere di chi era il gufo.
Era la civetta di James.
Legata alla sua zampina c’ era un piccolo pacchetto ed una lettera.
Aprì il pacchetto curiosa.
Dentro c’ era una piccola collana in argento con un bel giglio di brillantini.
Lily lo osservò ammirata.
Era bellissimo.
Se lo mise subito al collo, pensando a come lei e James si fossero fatti dei regali simili.
Forse non erano così diversi.
Aprì la lettera e la lesse tutta un fiato.
James la invitava a passare capodanno a casa Potter con le ragazze e tutti i malandrini.
Ora la cosa ostica sarebbe stato farsi mandare.
Doveva studiare un buon piano pensò.
Poi si vestì ed attese, come un condannato a morte, aspetta l’ esecuzione.
Sarebbe stata una lunga giornata.
Ed in effetti non si era sbagliata di molto.
Petunia monopolizzava la conversazione, con il suo matrimonio che si sarebbe svolto a giorni.
Ogni volta che provava ad inserirsi, la freddava in qualche modo o fingeva di non sentirla e le parlava sopra.
Colse l’ occasione per attuare il suo piano.
“ Mamma cosa ne dici se invito qualche amica per capodanno?” chiese con innocenza
“ Amici come te?” chiese Petunia scandalizzata.
“ Si Tuny ma non preoccuparti dirò loro di non fare niente” disse guardando allusivamente i Dursley.
“ Anche se loro non sono abituate come me…” si finse pensierosa.
“ Non se ne parla” si scaldò Petunia alzandosi in piedi.
“ Lei non può invitare quella gente” mugolò guardando i genitori.
“ E’ anche casa mia” si arrabbiò Lily.
Si era dimenticata che stava recitando una parte.
Le reazioni della sorella la facevano sempre arrabbiare.
“ PAPA’” urlò Petunia.
Lily volse lo sguardo verso suo padre.
“ Petunia tua sorella può invitare chi vuole” decretò guardandola fissa negli occhi.
“ Purchè non siano ragazzi” continuò con un sorriso.
“ Io tra dieci giorni mi sposo” si arrabbiò Petunia, prendendo la mano di Vernon con fare melodrammatico.
“ Ho bisogno di tranquillità, non posso avere quella gente per casa” decretò.
Lily sorrise. Quanto era prevedibile la sua cara sorellina.
“ In effetti Petunia credo che avrai bisogno di calma prima del tuo matrimonio” asserì con tranquillità
Petunia la guardò con sospetto.
“ Sai papà credo di essere anche io ad agitarla ” le disse con una falsa faccia preoccupata.
Decisamente i malandrini non avevano una buona influenza su di lei.
“ Quindi cosa proporresti?” chiese la madre con un sorriso.
“ Potrei andare io dalle mie amiche” concluse.
Sua madre continuava a guardarla sorridendo. Forse aveva capito il suo trucco.
“ Tornerò il due, pronta per seguire Petunia in tutto e per tutto” propose.
Suo padre parve rifletterci sopra.
Forse stava valutando, quanto ci avrebbe rimesso in sanità mentale, se le amiche di Lily fossero venute da loro.
“ Alice, Mary e Emmeline le avete conosciute tutte” disse Lily, cercando di convincerli ulteriormente.
“ Accetta papà “ intervenne Petunia.
Il padre le guardò entrambe e poi annuì.
Lily si alzò felice della sua riuscita e cominciò a togliere i piatti.
“ Ci sarà anche il ragazzo che ti ha regalato quella bella collana?”
Lily si portò una mano al ciondolo e guardò la madre che la stava osservando sorridente.
“ Credo proprio di si” le disse continuando a sorridere.
Era inutile cercare di mentire alla madre. Sapeva sempre tutto.
Per tutto il resto del pranzo, niente sembrava più turbare Lily .
Era così felice.
Scrisse ad Alice per mettersi d’ accordo.
Poi preparò le sue cose e vi mise dentro anche il vestito verde di Mary.
Forse alla fine lo avrebbe indossato, pensò con un sorriso.
Quando fu il momento di tornare di sotto l’ assalì l’ angoscia.
Non poteva stare ancora con sua sorella e i Dursley per cui decise di andare a fare una passeggiata.
 “ Esco un po’ “ disse alla Madre.
Julie le sorrise in risposta.
Capiva il suo disagio.
Era diventata una situazione insostenibile, tra le due sorelle.
Lily uscì di casa e respirò a fondo.
Sentiva l’ aria di libertà.
Lontani da quei palloni gonfiati dei suoi pseudo parenti.
Si sedette sulle altalene pensando a quando ci andava con Severus.
Per quanto si era comportato male con lei. Per quanto fosse un pazzo che si era unito ad un gruppo di pazzi.
La sua amicizia gli mancava.
Come evocato dai suoi pensieri, lo vide a pochi passi da lei.
“ Hai avuto un buon Natale?” le chiese.
Conosceva già la risposta.
Sapeva dei suoi rapporti con sua sorella.
“ Te invece?” chiese Lily di rimando.
Anche lei conosceva già la risposta.
Sapeva che i suoi genitori erano una coppia infelice.
Che suo padre non accettava che sua madre fosse una strega.
Severus sospirò e si sedette sull’ altalena accanto a lei.
“ Allora alla fine hai ceduto a Potter?” chiese guardandola
Lily si sentì avvampare dalla rabbia.
Come poteva farle la morale.
“ Mi hai suggerito tu di circondarmi solo di persone di cui potevo fidarmi” gli disse ironica.
“ Sai che grazie ai tuoi amichetti ho perso tre settimane della mia vita?” gli chiese.
Piton annuì
“ Ho detto io a Madama Chips, che tipo di maledizione era, appena l’ ho saputo” le confessò.
Lily si voltò verso di lui.
“ Vuoi che ti ringrazi ?” le chiese Sarcastica.
“ Ti ringrazierei se decidessi di mettere la tua vita al servizio di qualcuno con un po’ di sale in zucca “
Piton scosse la testa.
“ Hai scelto Potter” sentenziò guardandola profondamente nei suoi occhi verdi.
Lily sbuffò alzandosi.
La catena dell’ altalena emise un cigolio, cominciando ad andare avanti e indietro.
“ Non prendermi in giro Sev, ti sei fatto traviare prima che scegliessi James” disse arrabbiata.
“ Credi che abbia dimenticato come mi hai chiamato alla fine del quinto anno? “ chiese.
“ Dicevi che non c’ erano differenze tra i maghi e poi sei stato il primo a seguire le pazze idee del tuo signore” concluse.
Si appoggiò al palo di legno.
“ Non so neanche perché ti parlo ancora” disse abbassando gli occhi.
“ Eravamo amici” disse lui con lo sguardo triste.
“ Non posso essere amica di un mangiamorte” disse Lily semplicemente
“ Ma io ti voglio ancora bene” confessò Severus abbassando gli occhi.
A Lily sembrava quasi di essere tornata indietro di qualche anno.
Di parlare con il suo amico undicenne, che le diceva che le voleva bene.
Che per lei ci sarebbe sempre stato.
Ma non era così.
“ Pensi che il tuo signore mi risparmierà perché sono tua amica?” gli chiese con un sorriso di scherno.
“ Potrei conquistare la sua fiducia. Parlarci” rispose Piton
“ Illuso” sentenziò Lily, avviandosi per tornare a casa.
Severus la prese per un polso.
“ Scegli me e lui ti salverà “ le disse fissandola negli occhi
“ Salverà anche tutti gli altri mezzosangue? Metterà fine a questa guerra?” chiese Lily avvampando di rabbia.
“ Ho già scelto Severus” gli disse semplicemente.
“ Ho scelto James ” continuò.
“ Torneranno alla carica Lily” le disse.
“ Li ho sentiti, sanno tutto di te” continuò.
Lily sospirò.
“ Sono pronta anch’ io”  gli rispose.
Piton la guardò ancora un attimo prima di andarsene con un espressione affranta.
***
“ Lily” Alice non la fece neanche entrare in casa, che la travolse con il suo abbraccio
“ Alice lasciala almeno entrare” la rimproverò Dorea, apparendo dietro la porta.
Lily sorrise in risposta.
Entrare in quella casa le faceva un po’ effetto.
Ogni posto. Ogni angolo, le ricordava la battaglia
“ Non preoccuparti è normale” le disse Dorea abbracciandola, dopo aver visto il suo sguardo smarrito.
Le fece portare le sue cose al piano di sopra.
E finalmente Lily si sentì più a suo agio.
Il piano di sopra non lo aveva mai visto.
Non c’ era stata nessuna battaglia.
“ James e tutti gli altri ?” chiese Lily arrossendo sotto lo sguardo della signora Potter che la guardava con un sorriso comprensivo.
“ Arriveranno” rispose tranquilla
“ James è andato con Sirius a prendere Peter, mentre Charlus è a prendere Mary” continuò
“ Remus ed Emmeline sono già nelle loro stanze a prepararsi” concluse uscendo.
Lily si sedette sul letto.
Avrebbe diviso la stanza con Alice.
“ Dai Lily racconta, cosa hai fatto in questi giorni?” le chiese Alice
Mentre Lily raccontava iniziarono a prepararsi.
Lily infilò il vestito verde e si lasciò al collo la collana di James.
Quando furono pronte decisero di scendere ad attendere gli altri.
Trovarono già Emmeline e Remus che parlavano tra di loro.
Lily e Alice si scambiarono un occhiata, erano così affiatati.
Dopo pochi minuti cominciarono ad arrivare piano piano anche gli altri ospiti.
Frank con Rick un altro Grifondoro del loro anno.
Mary con Charlus ed infine James con Sirius e Peter.
Appena James vide Lily si bloccò sul posto.
“ Io…felice…tu…qui” le disse balbettando
Remus sorrise, vedendo il volto inebetito dell’ amico.
“ Soggetto, verbo e complemento oggetto” lo prese in giro Sirius
James arrossì ma non si mosse.
Anche Lily lo guardava, gli era mancato così tanto.
“ Dai andiamo a prepararci, prima che tu lasci una pozza di bava nel salotto di tua madre” continuò Sirius.
James si voltò fulminandolo con gli occhi e dopo aver rivolto un altro sguardo a Lily salì al piano di sopra con gli altri.
La festa fu decisamente più bella di quella che aveva avuto a Natale.
Lily si stava divertendo tantissimo.
Aveva ballato con tutti i malandrini e parlato più volte con Charlus e Dorea.
Se a settembre qualcuno le avesse detto che avrebbe passato il capodanno da James e ne sarebbe stata felice, Lily lo avrebbe fatto internare.
Dopo aver brindato all’ avvento del nuovo anno Charlus e Dorea si congedarono.
Avvertendoli che avevano fatto un incantesimo sui loro letti e se per le tre ciascun proprietario, non fosse stato nel proprio letto, sarebbero tornati a prenderli per un orecchio.
Lily sorrise per il piccolo stratagemma.
Sicuramente molti genitori babbani avrebbero voluto la stessa fortuna.
Controllare i figli, pur andando a letto. Una bella idea.
“ Ti è piaciuto il mio regalo” le disse James avvicinandosi e porgendole un bicchiere di spumante.
“ Molto. Ma stai cercando di farmi ubriacare?” chiese Lily sorridendo
Era da poco il 1977 ed avevano già bevuto più del consentito.
“ Credi che mia madre me lo lascerebbe fare?” scherzò lui
“ Alice ti ha dato il mio regalo?” gli chiese imbarazzata
James si spostò di poco il maglione e mostro la catenina in filo di cotone con il ciondolo in argento che raffigurava un cervo.
“ E’ bellissima…come te” le disse, prendendola per la vita
“ James Potter” si indignò Lily continuando però a sorridere
“ Non vorrai…” non riuscì a terminare la frase che James si era già chinato sulle sue labbra.
Lily si perse in quelle labbra.
Gli era mancato davvero molto.
Si aggrappò alle sue spalle e perse la connessione con il mondo intorno a lei.
Sentì la mano di James scenderle alla vita, ma non le diede fastidio.
Anzi la frizione, che aveva provocato, del vestito contro la sua pelle, le aveva dato un piacere inaspettato
“ Ehy volete un letto ?” la voce di Sirius li fece tornare sulla terra.
Si allontanarono arrossendo per aver perso completamente il controllo.
Lily odiava perdere il controllo di se stessa e invece ogni volta che James la baciava non riusciva neanche più a pensare.
Aveva già baciato altri ragazzi.
A volte era anche stato bello.
Ma non aveva mai perso il senno come le capitava con James.
Si guardarono ancora e Lily capì che James stava vivendo il suo stesso turbinio di emozioni.
Se fossero stati soli, forse non si sarebbero fermati.
James le prese la mano e la condusse sul divano insieme agli altri.
Scherzarono per il resto della serata.
Lily avrebbe voluto raccontare loro di Piton ma decise di rimandare all’ indomani.
Era una serata troppo perfetta.
Alle tre come promesso Charlus venne a prenderli tutti e li ricondusse nel proprio letto ponendo fine alla serata.
 
ANGOLETTO : BUON ANNO A TUTTI !! SCUSATE PER LA LUNGA ATTESA…PROMETTO CHE NON SUCCEDERA’ PIU’ MA LE FESTE… L’ ALTRA LONG…SPERO DI ESSERMI FATTA PERDONARE CON QUESTO CAPITOLO BELLO LUNGO!! ATMOSFERA PIU’ O MENO SPENSIERATA MA IL PROSSIMO CAPITOLO SARA’ QUELLO DELL’ ATTACCO E L’ ATMOSFERA SI FARA’ UN PO’ PIU’ DURA !! RINGRAZIO AMBERHALE/ ALYX / CESCAPADFOOT / POTIONFANG/ DAPHNE91 / ZAPHIRA00 / ROSEBLACK98  E GIULYHERMY96 PER LE RECENSIONI !! INOLTRE RINGRAZIO CHIUNQUE MI ABBIA MESSO TRA LE PREFERITE/ SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO!! UN BACIONE A TUTTE

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Capitolo 25
*** AMORE? ***


“ Quidditch?” chiese Mary euforica.
Lily storse il naso. Non sopportava il Quidditch ed ancora meno sopportava l’ esaltazione che provavano i suoi amici per quello stupido sport.
Purtroppo James aveva addirittura un campo tutto per se.
“ E’ il primo gennaio, sai come dice la tradizione babbana, quello che fai il primo dell’ anno, lo fai tutto l’ anno” disse Emmeline scherzosa
Sirius e James la guardarono stupita “ Non ho mai sentito…” iniziò Sirius
“ Serpeverde” lo canzonò Remus.
Sirius guardò l’ amico fingendosi irato, ma poi si voltò verso James e scoppiò a ridere.
Charlus e Dorea comparvero in quel momento.
“ Noi andiamo dai genitori di Alice” disse Charlus.
“ Ma torneremo presto e all’ improvviso” minacciò Dorea seppur con un sorriso.
I ragazzi si avviarono fuori per giocare la loro partita.
Lily e Peter rimasero a bordo campo a guardarli.
“ Grazie per il regalo Lily” disse Peter timidamente, guardando James come se avesse paura che potesse schiantarlo dalla scopa.
Lily sorrise, era così timido.
Così indifeso.
Capiva cosa aveva spinto i malandrini a prenderlo sotto la sua ala protettiva.
“ Sono felice di avervi imparato a conoscere” disse Lily.
“ Voi malandrini siete un bel gruppo” continuò sincera, erano così  uniti.
Sembrava si completassero.
“ Io non so cosa ci faccio con loro” confessò Peter guardando verso il campo.
“ Non sono bello, non sono bravo a scuola, non sono bravo a Quidditch” le disse.
Lily lo guardò le faceva davvero una gran tenerezza.
“ Se ti vogliono bene, qualche pregio devi pur averlo no?” chiese.
Peter annuì seppur poco convinto, ma non potè ribattere perché arrivarono tutti gli altri.
“ Mi hai visto prendere il boccino?” chiese James atterrando accanto a Lily.
Lily scosse la testa “ stavamo parlando” si giustificò.
“ Brutto topaccio mi insidi la fidanzata?” chiese James.
Il tono di James era scherzoso, ma Lily vide Peter sobbalzare.
Sembrava avesse quasi timore di loro.
Lo osservò mentre scherzavano tutti insieme, ogni volta che James e Sirius dicevano qualcosa sembrava pendere dalle loro labbra.
Ogni volta che facevano una battuta o uno scherzo, non mancava di ridere o applaudire.
Lily pensò che quel ragazzo, aveva davvero bisogno di credere di più in se stesso e che per lui era stata una fortuna trovare i malandrini e non qualcuno che lo avrebbe sicuramente portato sulla cattiva strada.
“ Dai ora Coda giochi te “ propose James.
Un coro di proteste si sollevò da tutti gli altri.
“ Dobbiamo giocare tutti ed almeno io vado a prendere una cioccolata con Lily” si giustificò con un sorriso malandrino.
Nessuno fu felice di avere in squadra Peter, ma dopo aver protestato un altro po’ ricominciarono a giocare.
James e Lily andarono in cucina e si fecero una cioccolata calda.
Non avevano ancora finito di berla che James si avvicinò a Lily.
“ Non abbiamo un discorso in sospeso noi?” le chiese.
“ Stammi lontano Potter” lo avvertì lei, appoggiando la cioccolata sul ripiano.
James si avvicinò ancora sorridendo.
“ perché ?” le chiese innocente.
Mancavano pochi centimetri.
“ Siamo soli e dobbiamo tornare fuori e…” e ho una fottuta paura di volerti, aggiunse nella sua testa.
Lui le pose un dito sulle labbra.
“ Parli troppo Evans” la rimproverò scherzoso.
Lily fece per ribattere ma lui la precedette baciandola.
Lily si strinse a lui e come sempre, perse la cognizione di sè.
Chi era?
Dove era?
Era con James e lo stava baciando, solo questo le importava.
James le passò le mani sui fianchi arrivando fino alla fine della sua maglia.
Continuava a passare le mani in quel piccolo lembo di pelle scoperto, tra la fine della maglia e l’ inizio dei suoi pantaloni.
Sembrava quasi le stesse chiedendo il permesso di andare oltre.
Lily strecciò le mani da dietro il collo di James passandogliele sul petto.
James fremette a quel contatto e la strinse di più a sé.
I bacini combaciarono e questo riportò Lily alla realtà.
Con un sussulto si staccò da lui.
“ Non possiamo noi…” si giustificò.
James si passò una mano tra i capelli, cercando di ritrovare l’ autocontrollo.
“ Sono gli ormoni… abbiamo diciasett’ anni e non pensiamo…non ragioniamo… ma potrebbe entrare chiunque” Lily continuava a parlare velocemente. Nervosamente.
“ Potrebbe entrare tua madre” disse spalancando gli occhi.
James annuì.
“ Hai ragione su tutto tranne che su una cosa” le disse prendendola per la vita.
“ Quale?” chiese sorridendo e intrecciando di nuovo le mani dietro al suo collo.
“ Non sono gli ormoni è l’ amore” le disse sulle labbra prima di baciarla di nuovo.
Sentirono una voce schiarirsi e si staccarono di botto.
Charlus e Dorea erano sulla porta con un sorriso.
“ Mamma. Papà” disse James con voce stridula, mentre Lily ringraziava tutti i santi per essere riuscita a fermarsi prima.
“ Noi stavamo prendendo una cioccolata” si giustificò James.
“ Molto dolce” aggiunse Charlus.
Dorea rise sonoramente e James e Lily diventarono rossi fino all’ attaccatura dei capelli.
“ Io vado a preparare le mie cose” sussurrò Lily imbarazzata.
Il resto della giornata passò tranquillamente, fino a quando per Lily non fu il momento di ripartire.
“ Devi davvero andare via?” chiese Alice triste
Lily la guardò “ ho un matrimonio a cui partecipare” le disse senza entusiasmo.
“ Pensa che dalla prossima estate non dovrai più sopportarla per casa” la consolò Mary, alzandosi dalle ginocchia di Sirius per abbracciarla.
Lily annuì guardando Sirius negli occhi.
Ripensò al loro discorso.
Sapeva che lui la capiva.
Capiva molto bene cosa voleva dire non essere accettato.
“ Finalmente passerai un’ estate tranquilla” le disse Emmeline abbracciandola a sua volta
“ Difficile,  almeno che non cambi anche città “ rispose lei ironica.
Poi abbracciò anche Remus e Peter. Infine si prese una scompigliata di capelli da Sirius.
Lui e la sua avversione agli abbracci.
“ Li riservi tutti per Mary eh?” scherzò Lily.
“ No per James” ribattè Mary facendo ridere il gruppo.
Era rimasto solo James e la stava guardando con una luce nel suo viso espressivo.
“ Mi mancherai” le sussurrò tra i capelli prima di scendere delicatamente sulle sue labbra.
Si sentì un gemito di dolore e quando si separarono videro Sirius con il viso contratto in una smorfia e Mary guardarlo minacciosa.
“ Non si interrompe” lo rimproverò scherzosa.
Lily rise, poi improvvisamente ripensò al discorso di Piton.
Doveva dirglielo?
Non era il momento giusto, lo avrebbe fatto a scuola.
 “ Ricordi il discorso sui segreti vero?” le disse James come se le avesse letto nel pensiero.
Doveva aver assunto un espressione pensierosa perché tutti la guardavano.
 
“ Non è niente” si giustificò con un sorriso.
James la studiò attentamente, ma non disse niente.
“ Lily” la rimproverò Alice.
Era bastato uno sguardo ed Alice aveva capito.
Adesso tutti la fissavano.
Lily sbuffò “ Non è niente davvero, è solo Severus”
Alice portò una mano alla bocca.
“ L’ ultima volta che è stato solo Severus mi hanno avvelenata” ribattè Mary.
Sirius la strinse a sé, non gli piaceva ricordare quei momenti.
“ Inutile ripetere che volevano te” aggiunse Emmeline, guardandola spaventata.
James spostò il peso da una gamba all’ altra a disagio.
Sembrava volesse dire tante cose ma stesse cercando di trattenersi.
“ Quando lo hai visto?” chiese Alice
“ A Natale, ti ricordi che viviamo vicini?” le chiese Lily ironica
Remus e Sirius la guardavano in modo strano.
Peter sembrava spaventato e continuava a guardare James.
“ Cosa ti ha detto?” chiese Remus cercando di apparire calmo.
“ Perché parli ancora con lui ? ” James era scoppiato.
“ Possibile che non impari mai?” chiese ancora.
“ E’ un mangiamorte. E’ pericoloso” continuò.
Sirius gli mise una mano sul braccio, cercando di fermare il fiume in piena che erano le sue parole.
Gli amici sapevano che era la sua apprensione a parlare.
Il suo preoccuparsi per gli altri. Per Lily.
Ma Lily odiava sentirsi protetta.
“ Non credo di dover avere il tuo permesso”  disse Lily arrossendo per la rabbia.
“ E non sappiamo se è davvero un mangiamorte” ribattè.
“ Cosa ha di speciale Piton?” le chiese di rimando.
“ Non capisci che è immerso nelle arti oscure?” chiese ancora.
“ Quando si parla di lui sei così ottusa, eppure sei la ragazza più intelligente che conosca” continuò.
Remus voleva fermarlo prima che fosse troppo tardi, ma ormai Lily fremeva dalla rabbia.
“ No sono stupida” le disse con una calma fredda.
“ Non cambierai mai” constatò guardandolo fisso negli occhi.
Aprì la porta per uscire.
“ Lily” la richiamò Alice.
Lily si voltò furiosa.
“ Devo andarmene Ali. Non posso parlare con lui” disse indicando James.
James continuò a tenere gli occhi bassi.
“ Non è con me che non puoi parlare” borbottò.
Lily tremò per la rabbia.
“ Cosa vuoi saperne. Sai tanto così della mia vita” gli disse stringendo il pollice e l’ indice quasi fino a toccarsi.
Guardò di nuovo Alice  “ E’ una causa persa…ho sbagliato io” concluse.
“ Voglio solo proteggerti. Ti amo” le disse angosciato.
Lily sbuffò, era davvero troppo arrabbiata.
“ Non ho mai avuto bisogno di protezione e non usare l’ amore come pretesto per le tue stupide sceneggiate” lo freddò.
James indietreggiò di un passo, ferito dalle sue parole.
“ Dicci almeno cosa ti ha detto?” chiese Sirius preoccupato, cercando di riportare la calma.
James quando si trattava di Lily,  era ancora più impulsivo di lui.
“ Mi minacciano…tanto per cambiare” rispose Lily guardando James con gli occhi pieni di ira.
James sussultò, l’ ultima volta che era stata minacciata, in breve tempo avevano anche agito.
“ E il mangiamorte voleva avvertirmi” disse con sarcasmo.
“ Ma tanto a chi importa” continuò arrabbiata uscendo dalla porta.
Non ascoltò i richiami degli amici.
Non ascoltò nessuno e si smaterializzò.
 
ANGOLETTO : ALLORA SO CHE MI ODIATE…MI SONO ODIATA ANCHE IO…ERANO FINALMENTE COSI’ CARINI ED INVECE PUF SVANITO TUTTO !! MA RILEGGENDO LA MIA STORIA HO NOTATO CHE NEL PROLOGO LILY ERA ARRABBIATA CON JAMES E SICCOME SIAMO ARRIVATI AL PUNTO DEL PROLOGO LE COSE DOVEVANO COMBACIARE !! POI LO SO VI AVEVO PROMESSO L’ ATTACCO MA QUESTA COSA HA PRESO TANTO SPAZIO E QUINDI E’ RIMANDATO TUTTO DI UN CAPITOLO…MA NON PREOCCUPATEVI CI SARA’ LA SETTIMANA PROSSIMA !! RINGRAZIO CESCAPADFOOT / GIULYHERMY96 / FEDERCHICCA / ROSEBLACK98 / KIKKA196 / AMBERHALE / ZAPHIRA00 E ALYX PER LE RECENSIONI !! RINGRAZIO ANCHE TUTTE LE PERSONE CHE MI HANNO MESSO TRA LE PREFERITE /SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTI !!

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Capitolo 26
*** L' ATTACCO ***


“ Allora Lily come ti sembra?” La voce di sua madre la riportò alla realtà.
Lily era immersa nei suoi pensieri. Il litigio con James l’ aveva davvero innervosita.
Erano già due giorni che era rientrata a casa, ma non riusciva a pensare che a lui.
“ Te l’ ho detto mamma, Lily è una spostata” commentò Petunia con voce acida.
Lily alzò gli occhi al cielo e spostò lo sguardo sulla sorella.
Stava facendo l’ ultima prova per l’ abito da sposa e la madre, aveva insistito, che fosse presente anche lei.
“ Due sorelle devono condividere tutto “ aveva commentato.
Peccato che subito dopo, Petunia avesse fatto notare, che loro non erano più sorelle.
“ Ti sta bene “ disse semplicemente.
Lily non riusciva a mentire.
L’ abito da sposa di Petunia, era tipico di lei.
Sembrava volesse gridare al mondo “ Mi sto per sposare “.
Ed attirare così l’ attenzione di tutti. Come sempre.
Il corpetto era eccessivamente lavorato e la gonna era troppo ampia, per un fisico sottile come quello di Petunia e la faceva assomigliare ad una meringa.
“ Sto bene?” chiese Petunia con voce alterata.
“ E’ tutto quello che riesci a dire?” chiese ancora.
La sua espressione era sconvolta e Lily si ritrovò a pensare, che per amor della pace, avrebbe dovuto mentire meglio.
“ Sei bellissima Tunia” disse con un sorriso.
Sua madre sorrise in risposta.
“ Su Petunia adesso tocca a te” le disse.
Sembrava le stesse imboccando le parole, come se fosse una bambina di cinque anni.
Petunia non si sforzò neanche di sorridere.
“ Vorrei fossi la mia testimone” disse tra i denti.
Lily sorrise. Davvero una richiesta spontanea.
“ L’ abito te lo ha già scelto la mamma” la informò.
“ Devi solo venire in chiesa tra cinque giorni” continuò seria.
Lily avrebbe quasi voluto dirle di no.
Vedere la rabbia sul suo viso.
Ma guardò sua madre che le sorrideva incoraggiante ed il coraggio le venne meno.
Annuì imponendosi di sorridere.
***
“ Pensi che dovrei cercarla?”
Sirius sbuffò, era la ventesima volta che James gli faceva la stessa domanda.
Chiuse il baule con uno scatto e lo fissò negli occhi.
Sembrava davvero distrutto.
Quattro giorni che non la vedeva e che non avevano sue notizie e James si stava già sciogliendo come neve al sole.
Quale incantesimo aveva usato Lily con lui, si chiese Sirius con un sorriso.
“ Perché sorridi?” gli chiese, guardandolo con rabbia.
“ Parlo sul serio” lo rimproverò.
“ Jamie domani torniamo ad Hogwarts e Lily dovrà affrontare il matrimonio della sorella” gli disse.
“ Se tanto mi da tanto, sarà isterica. E’ meglio se aspetti che torni al castello per parlarle” gli spiegò.
James abbassò lo sguardo, tornando a concentrarsi sul baule.
“ Comunque sei stato uno stupido con lei” lo prese in giro.
“ Ma non dovresti essere dalla mia parte?” gli chiese buttandosi sul letto.
Sirius rise.
“ Fratello è impossibile essere dalla tua parte” lo prese in giro.
“ Insomma non serve un genio, come Remus, per capire che la Evans non vuole sentirsi controllata” asserì.
Sirius si buttò nell’ altro letto, senza smettere di guardarlo.
“ E tu che fai ? le dici cosa può o non può fare?” gli chiese.
“ Intelligente da parte tua” lo prese in giro ridendo.
James lo guardò storto, prima di spostare lo sguardo verso la finestra pensieroso.
Forse Sirius aveva ragione.
“ E’ che sono spaventato” gli confessò.
“ O geloso? ” gli chiese Sirius con un sorriso di scherno.
James lo fissò dritto negli occhi.
“ Sono spaventato perché Lily è forte, coraggiosa, fa parte dell’ ordine e non si sottrarrà mai ad un combattimento, neanche se ne andasse della sua stessa vita” sospirò guardando Sirius che annuiva serio.
“ E sono geloso. Geloso perché Piton è sempre in mezzo, perché l’ avvicina con la scusa di metterla in guardia e la sottopone a dei pericoli enormi…perché lei nonostante tutto, gli vuole ancora bene” ammise.
Sirius sorrise triste.
“ Vedrai che ad Hogwarts vi chiarirete” gli disse semplicemente.
“ Le scriverò” disse alzandosi trafelato dal letto ed afferrando una pergamena e la piuma.
Sirius sorrise, James era altamente prevedibile.
***
Lily si guardò allo specchio.
Tutto sommato il risultato non era niente male.
Il suo vestito da damigella era di un candido verde che riprendeva il colore dei suoi occhi e faceva risaltare i suoi capelli rossi.
Ringraziò mentalmente sua madre per averlo scelto. Sicuramente Petunia le avrebbe preso un vestito che l’ avrebbe fatto assomigliare ad una bomboniera rosa.
Sentì picchiettare sulla finestra e vide il gufo di James.
Pensò di non farlo entrare, per dare una lezione a quel presuntuoso, ma poi la curiosità ebbe la meglio.
Aprì la finestra e lasciò che il volatile le consegnasse la lettera.
“ AHHHHHHHHHHHH” un urlo squarciò il silenzio della casa.
Lily appoggiò frettolosamente la lettera sulla scrivania voltandosi verso la sorella.
“ NON VOGLIO VEDERE QUEI MOSTRI OGGI” urlò Petunia con voce lamentosa.
Sua madre accorse, mentre Lily stava facendo uscire il gufo.
“ Lily lascia che tua sorella sia tranquilla oggi” la rimproverò con un sorriso.
Lily sospirò, sapeva che la madre lo diceva per non far andare Petunia in escandescenza, ma era stufa di questa situazione.
Decise che fosse meglio sparire, fino a quando la sorella non fosse stata pronta.
Quando Petunia scese in salotto, dovette nascondere la risata dietro ad una mano.
La piccola ed esile Petunia era una cosa enorme.
Probabilmente avrebbe fatto concorrenza al suo grasso, quasi marito.
Quando finalmente Petunia divenne la signora Dursley, Lily tirò un sospiro di sollievo.
Forse Mary aveva ragione, adesso, si sarebbe davvero liberata di lei.
Per tutta la festa non fece altro che scappare e non farsi provocare da Tunia, che al centro dell’ attenzione, amava metterla in imbarazzo con parenti e amici.
Lily si ritrovò più volte a pensare alle sue amiche ed ai malandrini, arrivando a sentire la loro mancanza.
Quando salì in macchina per tornare a casa tirò un sospiro di sollievo.
Petunia non era in macchina con loro, era partita per il viaggio di nozze e Lily si sentì molto allegra.
Era finita. Adesso l’ aspettava una tranquilla serata con i suoi genitori.
“ E’ stato un bel matrimonio” affermò sua madre, girandosi verso di lei.
“ Anche tu sei stata bravissima” le disse suo padre guardandola dallo specchietto retrovisore.
Lily sorrise, cingendo da dietro, il collo del padre con le braccia.
“ Deve esserci un black out” commentò sua madre, guardando incupita il buio in cui era avvolta la strada di casa loro.
I sensi di Lily si misero in allarme e scendendo dalla macchina si guardò intorno spaventata.
Quando non vide nessuno scosse la testa, non poteva impaurirsi per tutto.
“ Quando devi tornare ad Hogwarts?” chiese suo padre chiudendo la macchina.
“ Tra due giorni” commentò Lily, mentre sua madre apriva la porta di casa.
Pensò che per la prima volta, ne era quasi dispiaciuta.
“ Vorremo passare qualche giorno in più con te” le disse suo padre, quasi leggendole nel pensiero.
“ Che quadretto commuovente” commentò la voce acuta di una donna.
Uno alla volta uscirono allo scoperto una ventina di mangiamorte e Lily si pietrificò.
Aveva lasciato la bacchetta di sopra.
Suo padre le si parò protettivamente davanti.
“ Cosa volete?” chiese.
“ Non abbiamo soldi in casa” affermò sua madre con un filo di voce.
La donna che aveva parlato prima, rise sguaiatamente.
“ Soldi Babbani ?” disse tra le risa.
Alla parola Babbani, suo padre si voltò verso di lei.
“ Chi sono?” le chiese in un sussurro.
Ma Lily ancora una volta non fece in tempo a rispondere.
Con un colpo di bacchetta Harry Evans si ritrovò attaccato al muro, appeso a qualche centimetro da terra.
“ Lasciatelo” urlò Lily.
Un mangiamorte le si avvicinò.
I lunghi capelli biondi uscivano da sotto la maschera.
“ Malfoy… maledetto” imprecò Lily.
Malfoy le strinse il collo “ Perché non tiri fuori la bacchetta sanguesporco?” le chiese in tono derisorio.
Lily sentì un gemito di dolore e vide sua madre cadere sulle ginocchia.
Un mangiamorte l’ aveva colpita.
Lily era spaventata. I suoi genitori non potevano difendersi contro di loro.
Neanche lei poteva difendersi. Era senza bacchetta.
“ LASCIATELI STARE NON HANNO FATTO NIENTE” urlò sentendo le lacrime premergli gli occhi.
“ Tira fuori la bacchetta” la sfidò Lucius.
Lei si aggrappò alle sue mani, cercando di togliersele dal collo.
“ Cosa c’ è ti senti troppo vigliacco?” gli chiese.
Lo stava sfidando con gli occhi.
Malfoy strinse la bacchetta fino quasi a spezzarla, poi le gettò un incantesimo e Lily volò contro il muro.
Piccole stelle le si formarono davanti agli occhi, ma si rialzò coraggiosamente.
Sentiva i mangiamorte ridere e quella donna, rideva più forte di tutti.
“ Tu non sei degna di parlarmi” le disse freddo Lucius.
Lily gettò uno sguardo sul padre, ancora fermo nella posizione di prima.
I suoi occhi la pregavano di non provocarlo. Di farli smettere.
“ Cosa volete da noi?” chiese sua madre, cercando di rialzarsi.
“ Vogliamo sapere dalla vostra bambina chi fa parte di quell’ assurda società segreta”
Lily spalancò gli occhi. Parlavano dell’ ordine.
Non poteva tradirli.
La donna le si avvicinò.
“ Allora?” le chiese.
“ Non ve lo dirò neanche se a chiedermelo fosse Voldemort in persona” le sputò contro coraggiosamente.
Uno schiaffo le arrivò forte in viso, facendola cadere a terra.
Sentì il sapore del sangue in bocca.
“ Non osare pronunciare il nome dell’ oscuro signore” la rimproverò la donna, pestandole una mano con lo stivale.
Lily urlò di dolore.
Doveva averle rotto le ossa della mano.
“ Bellatrix” una voce fredda, sibillina, fece trasalire Lily.
Bellatrix si spostò, facendo si che Lily potesse vedere il nuovo arrivato.
“ E così mio caro Lucius, questa è la ragazzina che ti ha dato filo da torcere?” chiese guardandola.
Lily non riusciva a crederci.
Sbattè gli occhi per mettere meglio a fuoco, l’ uomo davanti a lei.
La sua veste nera lunga fino ai piedi.
La sua pelle quasi trasparente ed i suoi occhi rossi e brillanti di follia.
Voldemort era in casa sua.
Era perduta.
“ Mi stupisco di te Lucius” parlava con una calma impressionante e dava alla voce una leggera inflessione di divertimento.
“ Non mi sembra neanche una studentessa particolarmente dotata” Fece un movimento con la bacchetta e Lily si ritrovò ad andare nuovamente a sbattere contro il muro.
Provò a respirare, ma dalla trachea sembrava non voler passare, neanche una particella di ossigeno.
Guardò Voldemort negli occhi con odio.
Vide il suo sguardo divertito. Sentì le urla dei suoi genitori. Sentì le risa dei mangiamorte.
Intorno a lei intanto, tutto stava diventando buio.
Improvvisamente fu rilasciata.
Cadde a terra, respirando affannosamente.
Tossendo e cercando di riportare aria nei suoi polmoni.
“ Alzati” ordinò Voldemort ed un paio di mani invisibili, costrinsero Lily ad alzarsi in piedi.
“ Per favore lasci andare i miei genitori” lo pregò Lily.
“ Perché?” chiese Voldemort.
“ Sono babbani, inutile feccia umana” la stava guardando con espressione divertita.
In quel momento suo padre si scagliò contro Voldemort.
Se avesse saputo chi era, probabilmente, non lo avrebbe fatto.
Ma Lily li aveva sempre tenuti all’ oscuro della guerra.
Voldemort non si scompose neanche “ Crucio” disse puntando la bacchetta contro di lui.
Lily lo vide contorcersi tra i dolori.
Corse verso suo padre “ per favore, per favore” ripeteva.
Ormai le lacrime, scendevano nelle sue guance.
Anche sua madre, nonostante fosse ferita si scagliò contro un mangiamorte.
Questo si fece sopraffare dallo stupore e non fu pronto.
Dopo pochi secondi però, la prese per le spalle sbattendola contro il muro.
Lily urlò di nuovo, prima di vedere la bacchetta del mangiamorte a terra.
Si gettò sulla bacchetta e schiantò il mangiamorte.
“ Come osi alzare la bacchetta su un mago…lurida babbana”
Un calcio le arrivò nel ventre facendola stramazzare al suolo.
Lily sorrise alzandosi, adesso aveva una bacchetta.
E cosa potrai fare contro Voldemort? Si chiese impaurita.
“ Crucio” Voldemort puntò la bacchetta contro sua madre, ed anche lei cominciò ad urlare in preda ai dolori.
Lily era ferita. Spossata.
“ Se non mi dirai i nomi di tutti gli appartenenti all’ ordine vedrai morire i tuoi genitori” la minacciò con la voce calma e tranquilla.
Lily rabbrividì visibilmente.
Chi pensava di prendere in giro. Li avrebbe uccisi ugualmente e lei non avrebbe mai tradito i suoi amici.
“ Marlon Brando, Cenerentola e Biancaneve sono a capo dell’ organizzazione “ lo sfidò con un luccichio negli occhi.
Vide tutti i mangiamorte cominciare a sussurrare curiosi.
Nessuno di loro conosceva film e favole babbane.
“ Crucio” Lily si contorse dal dolore.
Era una cosa insopportabile.
Era diverso dalla volta precedente. Ancora più intenso. Ancora più doloroso.
Sembrava non finire mai .
Tese le braccia. Cercò con le mani di aggrapparsi al pavimento.
Era puro dolore. Smettila pensò in un attimo di lucidità.
Come era iniziato finì. Lily si voltò sul fianco, sentendo un conato di vomito salirle alla gola.
“ Chi pensi di prendere in giro sanguesporco?” le chiese.
Lily si alzò ansimando.
Strinse la bacchetta, aveva ancora la bacchetta si disse con un sorriso.
“ Mi chiedo quanto dolore tu voglia sopportare” disse Voldemort con un ghigno.
“ O quanto tu ne voglia far sopportare ai tuoi genitori” continuò puntando la bacchetta e cruciandoli entrambi.
“ Basterebbe una piccola informazione e tutto finirebbe” le disse incoraggiante.
“ Finirebbe con la nostra morte “ disse Lily con un filo di voce.
“ Bè in effetti” Voldemort parve pensarci mentre riportava l’ attenzione su di lei.
“ Non credo, che il risultato cambi” le disse con un sorriso di scherno.
“ Ma voglio essere clemente e permetterti di morire con dignità” le propose
“ CREPA” urlò Lily con tutto il coraggio che riuscì a raccogliere.
Dopo pochi secondi si ritrovò schiantata contro il muro.
Di nuovo.
Si alzò a carponi lentamente, ma si sentiva debole.
Si toccò la testa. Perdeva sangue perfetto.
Alzò la testa e vide che l’ attacco era partito dalla donna.
E Voldemort non ne sembrava affatto felice.
“ Sono il tuo cagnolino Bella?” Il signore oscuro si stava avvicinando pericolosamente a lei.
“ Mio signore…Scusi mio signore…La sangue sporco ha osato…” mentre parlava Bella continuava ad inchinarsi e prostrarsi davanti a lui.
“ Cosa ti ha fatto pensare che avessi bisogno del tuo aiuto stupida” si arrabbiò senza alzare la voce.
“ CRUCIO” urlò diretto a Bella.
I mangiamorte stavano tutti guardando la punizione di Bella.
Ora pensò Lily.
Ora sono distratti.
“ Expecto Patronum” disse con voce debole e pensando al capodanno appena passato.
Una bellissima Cerva argentea fuoriuscì dalla sua bacchetta.
“ Silente aiuto” bisbigliò  mentre Voldemort si voltava verso di lei.
Prima che chiunque potesse fare qualcosa, la cerva galoppò uscendo dalla casa.
ANGOLETTO : NON SONO MOLTO BRAVA NELLE SCENE DI TORTURA E DI TERRORE !! INFATTI QUESTO CAPITOLO NON MI HA SODDISFATTO IN PIENO…SPERO CHE VI SIA PIACIUTO LO STESSO !!! MI PROSTRO DAVANTI ALLA MITICA ROWLING CHE E’ RIUSCITA A FARE TANTI ATTACCHI E FARLI ESSERE BELLI, CREDIBILI E COINVOLGENTI !! GRAZIE A AMBERHALE / ALYX / CESCAPADFOOD/ ZAPHIRA00 / FEDERCHICCA / ROSEBLACK98 E GIULYHERMY96 PER LE RECENSIONI !! GRAZIE ANCHE A TUTTE LE PERSONE CHE HANNO MESSO LA MIA STORIA TRA LE PREFERITE / SEGUITE / RICORDATE MI PIACEREBBE AVERE UN VOSTRO PARERE E GRAZIE ANCHE A CHI MI LEGGE IN SILENZIO !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 27
*** ADDIO MAMMA ***


Voldemort interruppe la maledizione su Bellatrix, voltandosi verso Lily.
“ E’ molto irritante constatare, come ancora, qualcuno si creda più intelligente di me” le disse avvicinandosi.
“ Io che mi sono spinto oltre i limiti consentiti” la sua voce era calma, ma dai suoi occhi traspariva molta rabbia.
Si avvicinò a Lily con un sorriso.
Lily alzò un sortilegio scudo, lanciando un occhiata veloce verso i suoi genitori. Erano troppo lontani.
“ Hai avvertito Silente?” le chiese annullando il sortilegio, con un colpo di bacchetta ed avvicinandosi ancora.
Lily lo guardò fisso negli occhi.
“ Pensi che abbia paura di Silente?” chiese di nuovo.
Voldemort rise e tutti i suoi mangiamorte lo imitarono.
“ Tu di cosa hai paura?” chiese ironico.
“ CRUCIO” urlò puntando la bacchetta nella sua direzione.
Lily cominciò a contorcersi in preda a dolori tremendi.
La pelle le sembrava le venisse strappata via e che le ossa si stessero piegando su se stesse.
“ Per favore la smetta” lo pregò Julie Evans, inginocchiandosi davanti a lui.
“ Per favore…Per favore è la mia bambina” continuò a pregarlo piangendo.
Voldemort interruppe l’ incantesimo su Lily e si voltò verso di lei.
“ Grazie” singhiozzò la signora Evans, con le lacrime che scendevano copiose dagli occhi.
Lily rabbrividì, cercando di rialzarsi.
“Complimenti Lily davvero una madre intelligente” le disse schernendola.
Lily respirò a fondo, era davvero stremata.
“ Una babbana che sa che il suo posto, è ai miei piedi” asserì ridendo.
Tutti i mangiamorte, risero insieme a lui.
“ L’ amore di una madre” continuò con voce fredda.
Lily si alzò con la forza della disperazione.
Doveva capirlo Voldemort non aveva mai pietà.
Aveva avere in mente qualcosa.
“ Cosa farebbe per la sua bambina?” le chiese sarcastico, alzando la bacchetta verso di lei.
“ Morirebbe?” continuò ridendo.
“ NO” urlò Lily.
Ma fu questione di un attimo.
Prima che lei potesse fare gli ultimi passi, che la separavano dalla madre, Voldemort puntò la bacchetta contro sua madre, che lo guardò con occhi sbarrati.
“ AVADA KEDAVRA” urlò .
Julie Evans cadde all’ indietro, senza emettere alcun suono, se non il piccolo tonfo della caduta.
Lily urlò.
Gli urli, si mischiarono al pianto di suo padre ed alle risa dei mangiamorte.
“ La debolezza umana” commentò Voldemort, mentre Lily si accasciava su sua madre.
“ MAMMA…MAMMA…MAMMA” urlò disperata.
Anche suo padre la raggiunse e si chinò sul corpo della moglie, abbracciandola e piangendo silenziosamente.
Sua madre era morta. Voldemort l’ aveva uccisa. Senza pietà.
Perché si chiese Lily.
Era di nuovo colpa sua.
Voleva colpire lei. Le persone a cui teneva.
La rabbia la invase. Si alzò.
L’ odio negli occhi, puntando la bacchetta contro Voldemort.
“ Cosa vorresti fare sciocca?” le chiese con un sorriso.
“ Ti avevo avvertito…avresti solo dovuto parlare” le disse.
Lily mosse la bacchetta. Non sapeva neanche lei quale incantesimo, avesse in mente.
Aveva la mente confusa, vedeva solo gli occhi di sua madre, davanti a sé.
Voleva solo che Voledemort la pagasse. Che smettesse di ridere.
Voldemort la precedette e senza neanche parlare, la sollevò qualche centimetro da terra.
“ Sciocca. Sciocca ragazza” le disse calmo.
“ Osi puntare la tua bacchetta contro di me?” gli chiese.
Lily si alzò ancora in aria e poi ricadde con un tonfo a terra.
“ Lasciala stare maledetto” urlò suo padre, tra le lacrime.
Lily si alzò piano, ma come fece forza sulla mano rotta, ricadde a terra.
Bellatrix rise forte.
“ Mio signore…posso mio signore ?” chiese Bellatrix, con gli occhi che luccicavano, aggrappandosi alla veste di Voldemort.
Lily non sapeva neanche, cosa quella folle donna gli stesse chiedendo, ma dopo pochi secondi il dolore della cruciatus la invase.
Era meno forte di quando gliel’ aveva lanciata Voldemort.
Ma perse comunque la lucidità, cercando di restare aggrappata al dolore e non pensare che la sua mamma era appena morta a causa sua.
***
James e Severus si stavano guardando in cagnesco.
Remus scosse la testa, sembravano i protagonisti di qualche film babbano, dove si sfidavano a duello per il cuore della dama.
Ed in effetti un duello c’ era stato.
Erano rientrati a scuola quel giorno, ma erano riusciti ad arrivare, solo, alla fine delle lezioni.
Appena si erano incontrati nel corridoio, c’erano state le provocazioni ed infine le azioni.
Represse un sorriso, guardando Sirius con quel naso enorme e Peter con il viso pieno di bolle.
Piton invece aveva dei tentacoli che gli uscivano dalla bocca ed il suo amico McNair aveva delle bruciature su tutto il viso.
Lui e James miracolosamente erano integri.
 “ Albus, io credo che questi attacchi tra studenti, debbano essere in qualche modo scoraggiati”  disse il professor Lumacorno, guardando Albus negli occhi.
Silente annuì con un sorriso, spostando lo sguardo tra il naso di Sirius ed il volto di Severus.
“ Converrai con me che questi ragazzi Grifondoro debbano essere puniti” sentenziò.
Sirius lo guardò con un mix di stupore e di astio.
“ Mio caro Horace” Silente spostò lo sguardo su di lui.
“ Convengo con te che, tutti, questi ragazzi debbano essere puniti” disse Albus.
“ Ma sono pur sempre dei ragazzi” aggiunse, facendo l’ occhiolino a James.
“ dieci punti in meno ad ognuno dei ragazzi coinvolti e una settimana di punizione con il professor Lumacorno” sentenziò Silente con un sorriso.
“ Ma Albus…” la voce del professore si spense piano, vedendo entrare nell’ ufficio, una bellissima cerva argentea.
Silente s’ incupì, mentre tutti gli altri si guardavano attorno meravigliati.
“ Silente aiuto” disse la cerva debolmente.
“ Lily” disse James, voltandosi di scatto verso Piton.
Era la voce di Lily.
Sapeva che anche lui, doveva averla riconosciuta.
Sapeva che anche lui, stava pensando alle minacce mosse contro di lei.
Lo vide stringere i pugni, ma non disse niente.
Vigliacco, pensò James.
Si alzò di scatto dalla sedia.
“ E’ Lily “ ripetè agitato.
Silente non rispose, lo fissò per un momento.
“ Andate” disse per congedarli.
Lumacorno cominciò a fare strada ai serpeverde, ma i malandrini non si mossero.
Era Lily e quella richiesta d’ aiuto sembrava così disperata.
“ Andiamo?” chiese Lumacorno dall’ arco della porta.
James lo guardò come se lo avesse appena maledetto.
“ Vai Horace, conduci i tuoi ragazzi nella loro casa…a loro penso io” ordinò Silente.
Lumacorno annuì, prima di chiudersi la porta alle spalle.
“ Professore, era Lily” ripetè nuovamente James appoggiando con forza le mani sulla scrivania.
Remus gli pose una mano sulla spalla “ stai calmo” mormorò.
James scosse la testa.
Non gli importava se era il preside, Lily stava chiedendo aiuto.
Lily non chiedeva, mai aiuto.
Il pensiero di Lily al san mungo, era ancora troppo fresco.
“ Professore deve fare qualcosa subito” sibillò irato.
“ Si James, lo so” gli disse calmo Silente.
Tese la bacchetta davanti a sé e mandò la sua fenice argentea a tutti i membri dell’ ordine.
James fremette dall’ agitazione e Sirius gli strinse un braccio.
“ Dobbiamo andare anche noi Sir” gli disse James con la disperazione negli occhi.
Sirius annuì semplicemente, cercando di tranquillizzarlo.
Dopo pochi minuti, dal camino cominciarono ad apparire, i Potter, i Prewett, gli Wesleay e tutti gli altri membri.
“ Cosa succede Albus?” chiese Charlus, guardando prima suo figlio e poi Sirius con il naso troppo cresciuto.
“ Un attacco…credo” rispose Albus.
“ Lily Evans, penso ci sia un attacco a casa sua” continuò fissando lo sguardo in quello di James.
Molly si portò le mani alla bocca in un modo che ricordava molto la nipote.
“ Tu…credi…Voldemort” balbettò piano, appoggiandosi al braccio di Arthur.
“ Andiamo subito” intervenne Dorea, guardando James.
James annuì.
Silente si voltò di nuovo verso di loro “ So che vorreste tutti partecipare ma…”
“ Non se ne parla “ intervenne James.
“ Se lei mi lascia qua, io scapperò dalla scuola e mi materializzerò appena possibile” disse fissando il preside con determinazione.
“ James…” lo riprese il padre.
“ Stavolta, non la lascio sola” disse per concludere il discorso.
Silente guardò ancora un attimo gli occhi determinati e furiosi di James, poi annuì.
“ Silente, noi siamo più che sufficienti” si oppose il padre di Alice, cercando di dar man forte ai Potter.
Aveva paura che se lo avesse saputo, anche Alice sarebbe voluta intervenire.
“ Non abbiamo tempo per discutere” disse James diretto a Silente.
Silente annuì con un luccichio negli occhi.
“ Io ho sempre pensato, che l’ amore può vincere su tutto” disse.
Prese il mappamondo sulla sua scrivania e cominciò a preparare la passaporta.
“ Ed il nostro signor Potter, qua presente, ne ha davvero molto” riprese, guardando James con un sorriso.
“ Signor Black e signor Minus voi andrete in infermeria” ordinò Silente.
Sirius provò a protestare, ma Silente alzò una mano.
“ La passaporta è pronta ed il giovane signor Potter ha ragione, non abbiamo tempo per discutere “ disse serio.
Sirius e Peter abbassarono gli occhi, maledicendo i serpeverde.
“ Gli altri si preparino, si attiverà tra tre secondi “ disse Silente guardando tutti i componenti dell’ ordine, che annuirono.
“ Uno”
Remus guardò James preoccupato.
“ Due”
James ricambiò lo sguardo e prese un profondo respiro.
“ Tre”
Tutti posero immediatamente la mano sul mappamondo e con un familiare strappo, sparirono.
James si guardò intorno.
La passaporta li aveva condotti in un parco giochi.
Non sapeva neanche quale fosse la casa di Lily.
In silenzio, seguì gli altri.
Sembravano molto sicuri, di quello che stavano facendo.
“ Voi state indietro” gli ordinò suo padre.
James non discusse, dovevano salvare Lily. Quello era importante.
Entrarono nella casa e la vide.
Stava urlando, per un incantesimo.
Sentì le stomaco, raggiungergli il cuore.
Si mosse per andare da lei, ma Remus lo fermò.
“ Peggiorerai le cose, aspetta Silente” gli disse in un sussurro.
Silente agitò la bacchetta e l’ incantesimo si ruppe.
“ Ciao Tom” disse, mentre Voldemort si voltava verso di lui.
ANGOLETTO : SIGH ABBIAMO PERSO LA MAMMA DI LILY E LA BATTAGLIA NON E’ ANCORA FINITA !!! PERO’ SONO ARRIVATI SILENTE E JAMES !!! NON HO MOLTO DA DIRE LASCIO A VOI I COMMENTI !! GRAZIE A AMBERHALE / ALYX / CESCAPADFOOT / FEDERCHICCA / ZAFIRA00 / DAPHNE91 / HERM93 / GIULYHERMY96 E ROSEBLACK98 PER LE RECENSIONI !! SIETE SEMPRE STUPENDE E MI INCORAGGIATE TANTISSIMO !! GRAZIE ANCHE A CHI MI HA AGGIUNTO TRA LE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE...MI FAREBBE PIACERE UN VOSTRO PARERE !! E GRAZIE A CHIUNQUE MI LEGGA !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 28
*** CAOS ***


Voldemort si voltò per fronteggiare il suo più grande nemico.
I suoi occhi continuavano a brillare di follia, ma il sorriso gli si spense nel volto.
“ Allora Tom “ disse Silente con calma.
“ Te la prendi con i miei studenti adesso?” gli chiese.
La sua voce era calma, ma l’ ironia nascosta in questa frase, fece infuriare Voldemort.
“ Silente” disse Voldemort, gli occhi rossi che dardeggiavano di rabbia.
I Mangiamorte lo osservavano attentamente in attesa di un suo ordine.
Voldemort agitò la bacchetta ed inviò un incantesimo silenzioso contro Silente.
Questo alzò la bacchetta e creò uno scudo che proteggesse tutti.
Lily si alzò lentamente a carponi.
James la osservava in silenzio.
Odiava non poter far niente.
Per quale motivo era lì , se doveva guardare la ragazza che amava rischiare la vita.
Mosse un passo, senza che nessuno lo notasse.
Lily voleva raggiungere il padre e cercare di portarlo vicino a Silente.
Lui lo avrebbe sicuramente protetto.
Improvvisamente due mani, la tirarono verso l’ alto e Lily emise un piccolo grido, quando la bacchetta le sgusciò tra le mani.
Malfoy le stava puntando la bacchetta contro la vita, attendendo solo un ordine da parte del suo signore.
Lily sentiva la bacchetta premerle contro le costole.
Il suo sguardo vagò tra le file dell’ ordine, fino a quando non trovò quello di James.
I suoi occhi nocciola erano sgranati e dal suo viso traspariva la paura.
Di colpo le mani la rilasciarono e Lily fu libera.
Cadde sul pavimento ed alzò gli occhi impaurita.
Silente aveva inviato un incantesimo contro Malfoy.
Questo però permise a Voldemort di infrangere lo scudo protettivo di Silente e colpì con un incantesimo il padre di Alice.
Poi fu il caos.
Incantesimi che volavano da ogni parte.
L’ ordine combatteva contro i mangiarmorte.
Silente e Voldemort si affrontavano, senza proferire parola.
La battaglia era cominciata.
Lily si mise nuovamente in ginocchio.
Vedeva suo padre, non era lontano da lei.
Abbracciava sua madre ed ogni tanto lo vedeva alzare la testa per controllare che sua figlia fosse ancora viva.
“ Come stai?” James la raggiunse, inginocchiandosi davanti a lei.
Lily non rispose, limitandosi ad annuire con le lacrime agli occhi.
“ Stupeficium” James si alzò risucchiato nuovamente dalla battaglia.
Lily continuò il suo percorso per raggiungere il padre.
Non alzò la testa neanche quando un incantesimo le passò vicino.
Guardava suo padre, sembrava una preda terrorizzata in mezzo ad un branco di cacciatori.
Per fortuna nessun mangiamorte sembrava ritenerlo abbastanza importante e nessuno lo attaccava.
Lily lo raggiunse.
“ Andiamo papà” gli ordinò.
Non si guardò intorno. Amici, Nemici, niente era importante.
Contava solo portare fuori suo padre e il corpo di sua madre.
“ Guarda, guarda chi ha trovato la sorpresa” disse la voce ironica di Bella.
Lily alzò lentamente la testa, fissando i suoi occhi in quelli folli di Bellatrix Black.
“ Per favore voglio solo portare in salvo la mia famiglia” la pregò Lily con le lacrime agli occhi.
“ Per favore voglio solo portare in salvo la mia famiglia” cantilenò Bella con un sorriso.
“ Lascia che mio padre esca di qua” le disse.
Bella spostò un attimo lo sguardo verso Voldemort e poi tornò a concentrarsi su di lei.
“ Ora sei mia” le disse con un sorriso folle
“ Crucio” urlò e Lily fu trasportata nuovamente in un mondo di dolore.
James schiantò un altro mangiamorte e spostò lo sguardo su Lily.
Boccheggiò di paura quando la vide in preda alla Cruciatus.
“ Maledetta” urlò precipitandosi verso di lei.
“ Expelliarmus” urlò Remus, riuscendo a raggiungerla prima di lui.
“ Come osi mezzosangue” gli urlò contro Bella.
Anche James raggiunse Remus e si frappose tra Lily e Bella.
“ Ma guarda, gli amici del mio caro cuginetto…e lui dov’ è ?” chiese Bella.
Remus si voltò verso Lily.
“ Vai” le ordinò.
Lily non avrebbe voluto lasciarli in balia di quella pazza, ma aveva paura per i suoi genitori.
Guardò Remus e poi James, ma ormai le davano entrambi le spalle.
“ Andiamo papà “ mormorò.
Suo padre prese sua madre tra le braccia e si alzò lentamente.
“ Ti porterò fuori e poi rientrerò a dare una mano” gli disse Lily.
Suo padre si fermò.
“ No Lily , sono dei pazzi. Tu vieni con noi” le disse.
Lily guardò il padre negli occhi.
Non capiva.
Non capiva che ormai quello era il suo mondo.
“ Ci sono persone a cui voglio bene papà “ gli disse lentamente.
“ Dobbiamo portare tua madre all’ ospedale” si oppose il padre.
Lily lo prese per le braccia “ La mamma è morta” gli disse, mentre le lacrime scendevano dal suo volto.
“ Stupeficium” Lily si voltò e vide James cadere schiantato da Bella.
“ No” urlò .
Bella si voltò “ Avada Kedavra” urlò diretta a lei.
Lily si sentì gelare.
Non aveva la bacchetta. Non poteva difendersi.
Sarebbe morta. Avrebbe rivisto la sua mamma.
Suo padre per istinto di protezione, fece un passo in avanti e si fece investire in pieno dall’ incantesimo.
Lily cadde in ginocchio, nello stesso istante in cui suo padre, cadeva a terra con gli occhi sbarrati.
Non vide neanche il signor Potter stendere Bella con un incantesimo.
Non vide il resto delle persone combattere.
Non vide le persone ferite o la battaglia finire.
Non sentì Voldemort smaterializzarsi.
Non sentì le voci di James e di Remus che le parlavano.
Non si accorse delle loro lacrime.
Fissava i corpi dei suoi genitori, senza riuscire a fermare le lacrime.
Harry e Julie Evans erano morti.
Si aggrappò alla camicia del padre.
Quella camicia così elegante che aveva usato per il matrimonio della figlia.
“ Per favore” urlò .
Due mani gentili la scostarono da loro.
“ Lasciatemi qui” li pregò piangendo.
“ Andiamo Lily sei ferita” le disse Silente con voce gentile.
Lei si voltò ed incontrò quegli occhi azzurri così gentili.
“ Professore li hanno uccisi” disse tra i singhiozzi.
Silente annuì.
“ Non me ne vado, resto con loro…hanno bisogno di me…non possono star soli…non hanno la bacchetta…sono soli…mia sorella…io sto…” stava dicendo Lily sotto shock.
Silente non la fece finire e puntandole la bacchetta contro le fece un incantesimo, facendola scendere in un sonno incantato, per permettergli di portarla via.
La prese in braccio appena si afflosciò tra le sue braccia.
“ Vado ad Hogwarts…vi aspetto li” disse guardando James e Remus.
Appena sparirono, James spostò lo sguardo sui genitori di Lily.
Non erano gli unici morti, ma erano sicuramente i più innocenti.
James tirò un calcio alla sedia accanto a lui, che ricadde rumorosamente a terra.
“ James” Suo padre gli pose una mano sulla spalla e James si rese conto che stava singhiozzando.
“ Papà “ disse abbracciandolo.
Dorea circondò le spalle di Remus con un braccio.
“ Siete stati coraggiosi” gli disse.
Remus annuì tra le lacrime.
“ E’ la vostra prima battaglia è normale che siate sconvolti” disse Charlus staccandosi dal figlio.
“ I genitori di Lily ?” chiese Remus con la voce rotta.
Charlus si voltò verso Arthur Weslay “ Ci pensate voi?” gli chiese.
Arthur annuì e Charlus e Dorea si smaterializzarono con James e Remus.
Il viaggio da Hogsmade fino ad Hogwarts era sembrato lunghissimo a James.
Voleva vedere Lily, sapere come stava, poter parlare con lei.
Quando La McGranitt li fece entrare dentro al castello, li guardò con apprensione.
Scambiò uno sguardo con i signori Potter e poi scosse la testa, guidandoli fino all’ infermeria, dove le ragazze ed il resto dei malandrini li aspettavano.
“ Merlino James siete feriti ?” Sirius gli saltò al collo e James alzò la testa per la prima volta.
“ Sto bene” disse
“ Remus?” chiese Peter, voltandosi verso di lui.
Remus annuì , sedendosi rigido sulla sedia davanti all’ infermeria.
“ James ma cosa è successo? Lily come sta?” Alice lo assalì di domande ma James era troppo stanco e distrutto per parlare.
“ Alice” le disse Dorea.
“ Ne hanno passate tante per stasera” la informò seria.
“ Appena vorranno parleranno loro” continuò.
Poi guardò l’ orologio.
“ James noi torniamo a dare una mano” gli disse.
James annuì lentamente.
“ Torneremo appena possibile” concluse accarezzandogli il viso, prima di andarsene.
James pensò che Lily non avrebbe mai più potuto avere una carezza dalla madre.
Pensò che le avevano portato via tutto.
Con un moto di rabbia si alzò avvicinandosi alla porta dell’ infermeria.
“ Dove vai?” gli chiese Sirius, afferrandolo per le braccia.
James si voltò.
Aveva gli occhi così pieni di rabbia.
Sirius non aveva mai visto quell’ espressione nel volto del suo amico.
“ Da lei” disse rabbioso, scrollandosi le mani dell’ amico.
Prima che potesse entrare, Silente si affacciò alla porta.
“ Sta abbastanza bene, malgrado tutto” sentenziò.
“ Che vuol dire malgrado tutto?” chiese Mary agitata.
Silente fece correre uno sguardo tra tutti i ragazzi.
“ So che siete qui per lei e che le volete bene” disse con un piccolo sospiro.
“ Ma ha perso i genitori ed è stata ferita e torturata” li informò.
Alice cominciò a piangere a singhiozzi.
Emmeline cominciò a boccheggiare incredula.
Mary si aggrappò con tutta la forza che aveva al braccio di Sirius per non urlare, il quale strinse forte la mano sulla spalla di James.
Peter andò da Remus che non si era neanche alzato e gli battè una pacca sulla schiena.
“ Quindi” iniziò guardando James negli occhi.
“ Vi prego di restare fuori, fino a quando non vi farò entrare” concluse.
“ Devo stare con Lily è mia amica” protestò Alice tra i singhiozzi.
“ Avrà bisogno di una buona amica signorina Prewett, ma non ora ” le rispose, rientrando dentro.
 
  ANGOLETTO : QUESTO CAPITOLO NON SONO CONVINTA SIA VENUTO BENE…TROPPE COSE DA FAR COINCIDERE CON IL PROLOGO E QUINDI NON POTEVO DARE LIBERO ARBITRIO ALLA MIA FANTASIA MA ADESSO LA BATTAGLIA E’ CONCLUSA…COME NE USCIRA’ IL RAPPORTO TRA JAMES E LILY ? RINGRAZIO LE MITICHE RAGAZZE CHE MI RECENSISCONO E MI INCORAGGIANO SEMPRE ALYX / GIULYHERMY96 / CASCAPADFOOT / DAPHNE91 / FEDERCHICCA / ROSE BLACK98 E ZAPHIRA 00 GRAZIE DAVVERO !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE O RICORDATE !! RINGRAZIO ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 29
*** PETUNIA ***


Nel momento in cui aprì gli occhi, Lily si guardò per un attimo intorno confusa.
Ma poi, il ricordo della sera prima l’ assalì e le lacrime le salirono agli occhi.
Sarebbe voluta rimanere in quello stato di dormiveglia.
Quello stato di incoscienza, quando realtà e fantasia si confondono. Quando, non sai se stai vivendo o dormendo.
“ Ben svegliata signorina Evans” Madama Chips le apparve davanti.
Aveva in mano, una delle sue pozioni che non sembrava promettere niente di buono.
“ Deve prendere questa pozione “ le disse passandogliela.
Lily storse il naso, prendendo il bicchiere.
Lo annusò un attimo , respirando quell’ odore forte e poi lo buttò giù in un sorso.
Strizzò gli occhi, cercando di trattenere un conato di vomito, ma non protestò.
Madama Chips sorrise “ E’ davvero sorprendente signorina Evans” le disse, riprendendo il bicchiere.
“ Chiunque avrebbe protestato” la informò con un sorriso di ammirazione.
“ A cosa serve protestare?” chiese Lily in un sussurro, lasciandosi ricadere sui cuscini.
Madama Chips la guardò un attimo, mentre il sorriso, le si spegneva in viso.
Non piangeva. Non rideva. Non aveva alcuna reazione e la cosa la preoccupava
“ Avvertirò il professor Silente che è sveglia” le disse uscendo.
Lily annuì.
Dopo pochi minuti, tornò con Silente.
“ Allora Lily come stai stamani?” le chiese il professore.
Lily alzò la mano fasciata.
“ Le ossa si stanno ricomponendo, posso sentirlo” gli rispose.
“ Anche la testa mi fa meno male”  continuò, portandosi una mano, sulla fasciatura.
Silente la guardò, sembrava fredda e distaccata.
Gli occhi, però, la tradivano.
“ Gli occhi sono lo specchio dell’ anima Lily” le disse.
Lily abbassò lo sguardo.
“ E’ normale che tu stia male. E’ normale che tu, sia devastata dal dolore” le disse ancora.
“ Non opporti ai tuoi sentimenti. Il tuo cuore è la cosa più bella che hai” concluse.
Lily sentì gli occhi riempirsi di lacrime.
A cosa serviva avere un cuore. In questo momento il suo cuore sanguinava.
Aveva perso i suoi genitori.
Quei maledetti, li avevano uccisi e lei adesso era sola. Contava solo questo.
“ Vorrei andare via” disse alzando gli occhi, fino a incontrare quelli del preside.
“ Certo per il funerale” commentò Silente pensieroso.
“ Tuttavia, credo sia giusto, che tu torni a casa tua accompagnata”  propose.
Lily scrollò le spalle “ Non mi importa” disse serafica.
“ Benissimo” concordò Silente.
“ Allora darò un permesso a lei ed ai suoi amici per uscire dalla scuola, appena sarà pronta” concluse.
Lily lo guardò negli occhi “ non può farmi accompagnare da qualcuno dell’ ordine?” chiese, ricordandosi di come la sera prima li aveva aggrediti ed era uscita fuori di testa.
“ Lily io credo che i tuoi amici siano davvero smaniosi di starti vicino e inoltre…” si fermò alzandosi dalla sedia.
“ Credo che nessuno, neanche io, riuscirei ad impedire a James Potter di venire con te” le disse con un sorriso.
***
James si passò le mani tra i capelli.
“ Fermo” lo bloccò Alice, prendendogli le mani.
“ Per favore, evita qualsiasi cosa, la innervosisca” lo avvertì.
James si guardò le mani e sospirò piano.
Quel suo gesto così naturale. Tutti sapevano che innervosiva Lily, ma lui non riusciva  a stare fermo.
Erano fuori dall’ infermeria ed aspettavano che Lily potesse uscire.
Silente li aveva avvertiti che sarebbero potuti andare con lei, al funerale.
Ma tutti avevano paura, dopo la sua reazione della sera prima.
Remus e Peter erano silenziosi.
Sirius gli stava accanto e cercava di tenerlo tranquillo.
Mary , Alice ed Emmeline gli camminavano intorno, incapaci di fermarsi in qualche posizione.
“  Ciao”
James sollevò la testa e rimase basito.
Lily era davanti a loro.
Era seria. Aveva gli occhi gonfi ma il suo sguardo era fermo e fisso e li scrutava, senza nessuna reazione apparente.
“ Andiamo?” chiese loro.
Nessuno osò proferire parola e si diressero verso l’ aula, dove il preside aveva approntato una passaporta per loro.
Tutti guardavano Lily , ma lei non guardava nessuno.
Sirius guardò James che non riusciva a staccare gli occhi da Lily.
“ Pronti?” chiese, quando il cestino si illuminò.
Lily annuì scambiando per la prima volta uno sguardo con James e pose la mano sul cestino insieme a tutti gli altri.
Subito furono risucchiati via e dopo pochi secondi si ritrovarono, nuovamente nel parco giochi.
Lily si alzò, scuotendosi i Jeans e passò un’ occhiata sui suoi amici, assicurandosi che tutti, fossero giunti a destinazione.
Guardò in direzione di casa sua e vide i volti dei suoi genitori.
I suoi genitori che amava e che l’ amavano ed ormai non era rimasto più niente.
Le lacrime rischiavano di invaderla nuovamente. La colpa, la stava nuovamente assalendo.
“ Lily dove dobbiamo andare?” le chiese dolcemente Alice, avvicinandosi.
Lily si riscosse, non si era accorta di essersi bloccata, con lo sguardo perso.
Si voltò lentamente verso Alice “ Io…” cominciò incerta.
“ Non preoccuparti ci penso io” disse Remus, sorridendole e facendo strada a tutti gli altri.
James si avvicinò a Lily.
“ Vorrei poterti aiutare” le disse sincero.
“ Non puoi” rispose lei guardandolo.
“ Almeno che tu non sia in grado di far tornare i morti” gli disse ricacciando indietro le lacrime ed avviandosi verso casa sua.
James la fermò per un braccio e Lily lo guardò con gli occhi infuocati.
“ Non voglio parlarne James, va bene?” gli chiese alzando leggermente la voce.
Tutti si fermarono, voltandosi verso di loro.
Mary fulminò James con lo sguardo e si avvicinò a Lily, prendendola sotto braccio.
“ Lily mia cara” una vicina di casa li vide e le andò incontro.
Abbracciò Lily, prima che lei potesse opporsi, cominciando a blaterare frasi con voce commossa.
“ Mi dispiace tanto…che fatalità…un incidente d’ auto…mi dispiace povere piccole…siete sole”
Un incidente d’ auto a questo si era ridotta la morte dei suoi genitori?
Certo essendo circondati da babbani, non potevano certo dire che erano stati assassinati dal più grande mago oscuro di tutti i tempi, ma potevano dire comunque che erano stati assassinati.
Lily si sentì nuovamente sull’ orlo delle lacrime.
Le sembrava quasi, che avessero sminuito, la morte dei suoi genitori.
I suoi genitori che erano morti difendendola, in una guerra di cui non sapevano niente.
La vicina intanto continuava a parlare “ verrò al funerale sicuramente” concluse.
Poi girò lo sguardo su gli altri  “ Sono tuoi amici?”
Lily non sapeva più come uscire dalla situazione.
“ Piacere signora” intervenne Sirius, togliendola dall’ impaccio.
“ Sono certo che capirà che Lily è molto sconvolta…ci scusi, ma adesso andiamo dentro” le disse esibendo uno dei suoi più famosi sorrisi.
La signora sorrise, quasi imbarazzata e Mary lo guardò con rimprovero.
Sirius prese per mano Lily e la condusse dentro casa.
Aveva appena aperto la porta, quando delle forti grida le arrivarono alle orecchie.
Tutti rimasero gelati sul posto.
Si sentirono per un attimo, di troppo, ad invadere un dolore tanto forte.
Lily prese un respiro e si affacciò al salotto, mentre tutti restavano nel corridoio, per permettere alle due sorelle di parlarsi in privato.
Ma nessuno, aveva previsto, quanto forte sarebbe stata, la reazione di Petunia.
Petunia stava piangendo ed urlando, appoggiata alla spalla del marito, quando attirata dal rumore alzò il viso e vide Lily.
Guardò il suo viso segnato e la mano fasciata.
La rabbia le riempì gli occhi.
Lily si fermò sull’ arco della porta, incapace di dire qualsiasi cosa.
Sapeva di meritare la sua rabbia.
“ TU…ASSASSINA…” le urlò andandole incontro.
James guardò Sirius preoccupato e fece un passo in avanti.
Sirius lo bloccò “ Non credo che Lily gradirebbe” gli sussurrò.
James si fermò fissando gli occhi sulla schiena di Lily.
“ Sa difendersi da sola…se vuole” sussurrò Remus.
James guardò Remus, come al solito, lui aveva capito tutto.
Lily non voleva difendersi.
Il suo senso di colpa era talmente forte che sentiva di meritare tutte le accuse.
“ NON OSARE PRESENTARTI AL FUNERALE” Petunia era fuori di sé dalla rabbia.
“ Petunia, tesoro calmati” tentò Vernon.
“ NON MI CALMO SONO MORTI PER DIFENDERE LEI…PERCHE’ HANNO UN MOSTRO PER FIGLIA”
Il suono di uno schiaffo risuonò.
“ Petunia” la riprese Vernon.
Lily si toccò la guancia, ma incassò in silenzio.
James non resistette più si divincolò da Sirius ed affiancò Lily.
Gettò un’ occhiata a Lily. Era completamente devastata.
“ Come ti permetti? “ si arrabbiò, fissando la figura esile di Petunia.
“ Ti sei portata il tuo fidanzato?” chiese Petunia, con una risatina isterica.
“ E’ uno spostato come te?” le chiese con sarcasmo.
James pensò che se non fosse stata una donna, le sarebbe volentieri saltato al collo.
“ Anche lei soffre come te” continuò James sempre più arrabbiato.
“ CERTO CHE SOFFRE E’ COLPA SUA” urlò ancora Petunia.
Anche gli altri si erano avvicinati alla porta, per dare aiuto a Lily e James.
“ NON E’ COLPA SUA” le urlò contro James.
Lily non voleva difendersi. Bene. Lo avrebbe fatto lui per lei.
Lily doveva capire che non era colpa sua.
“ E’ rimasta ferita anche lei” si arrabbiò ancora.
“ VORREI FOSSE MORTA LEI AL POSTO DI MAMMA E PAPA’”
Tutti inorridirono.
James non ci vide più e tirò fuori la bacchetta.
Remus stava per togliergliela con un Expelliarmus, quando Lily, pose una mano su quella di James e gli fece abbassare la bacchetta.
“ Mi dispiace che non sia stato così, Petunia” disse asciugandosi una lacrima.
Poi si voltò dando le spalle alla sorella ed uscì senza guardare nessuno.
COMMENTO : CHE PETUNIA NON  SIA UNO ZUCCHERINO ORMAI LO SAPPIAMO…ED IO NON RIUSCIVO AD IMMAGINARE REAZIONE DIVERSA…IN FONDO LA ROWLING CI DICE CHE NON AVEVA IN CASA NEMMENO UNA FOTO DELLA SORELLA !! E POI IL MIO ODIO PER LEI ORMAI E’ ASSODATO : ) GRAZIE A AMBERHALE / ALYX/ CESCAPADFOOT / FEDERCHICCA/ ZAPHIRA00 / HERM93 /ROSEBLACK98 / DAPHNE91 / GIULYHERMY96 PER LE VOSTRE BELLISSIME RECENSIONI !! GRAZIE ANCHE A CHI MI HA MESSO TRA LE PREFERITE/ SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 30
*** FUNERALE ***


James guardò Petunia solo un secondo.
Un secondo in cui cercò di capire, se davvero, quello che leggeva nei suoi occhi, era puro odio.
Si chiese se davvero, l’ invidia verso la sorella, l’ aveva portata fino al punto di scavalcare la morte. Di mettere da parte, la sofferenza e il dolore per i genitori morti pur di far soffrire Lily.
“ Andatevene” disse Petunia, ricambiando lo sguardo di James.
“ Andatevene tutti da casa mia” ordinò.
James strinse con forza la sua bacchetta, poi senza degnarla ulteriormente di uno sguardo uscì.
Sirius avrebbe voluto fermarlo, ma conosceva il suo amico e sapeva che non era il momento.
“ Io…non credevo che fosse così” disse Sirius, chiudendosi la porta alle spalle.
“ E per chi non la conosceva ecco a voi la cara sorellina di Lily” disse ironica Alice.
“ Potrei presentarle Walburga, andrebbero molto d’ accordo o se siamo fortunati, la ucciderebbe” scherzò Sirius.
Sua madre e Petunia, avevano molto in comune, peccato che la madre detestasse quegli esseri inferiori, chiamati babbani, altrimenti, sarebbero potute essere molto amiche.
“ Smettila” disse James serio.
Si era fermato al lato della casa e nessuno lo aveva notato.
Sirius s’ incupì, sentendosi quasi in colpa.
“ Non capisci ? eppure dovresti capire meglio di tutti “ lo rimproverò, voltandosi verso di lui.
Sirius abbassò lo sguardo.
“ James non volevo…” iniziò ma James lo interruppe.
“ Si sente già in colpa per quello che è successo, non le serve che sua sorella l’ accusi, si sente già un’ assassina “ continuò stringendo i pugni.
“ Vado a cercarla” sentenziò.
“ Dove la cercherai?” chiese Peter, intimorito dalla situazione.
James scrollò le spalle.
Non gli importava, avesse dovuto girare anche tutta la città, l’ avrebbe trovata.
“ Perché non provi al parco giochi dove siamo arrivati?” gli suggerì Remus.
“ E’ lì che incontra sempre Piton…probabilmente, le piace quel posto” continuò.
James annuì prima d’ incamminarsi.
Quando arrivò davanti al parco giochi, la vide.
Era seduta sopra un altalena. La testa bassa, appoggiata alla catena.
I suoi bellissimi capelli rossi, illuminati dal sole di quella fredda giornata di gennaio.
Le si parò davanti, oscurandole il sole e Lily seppe già chi era prima ancora di alzare lo sguardo. Come al solito il profumo naturale di James le arrivò alle narici. Era così buono.
“ Vattene “ gli disse con un filo di voce.
“ No. Tu smettila” la rimproverò lui, inginocchiandosi davanti a lei.
“ Non ho intenzione di guardarti crogiolare nella colpa…Non è colpa tua” le disse serio.
Lei non rispose e lui le alzò il mento.
“ Senti Lily, questa non sei te” le disse.
“ Arrabbiati, urla, mandami a quel paese, ma non permettere a nessuno, di accusarti di cose che non hai commesso” continuò.
“ Cosa ne sai tu ?” gli disse, alzando leggermente la voce.
“ Io ero lì e non è stata la tua bacchetta a lanciare quella maledetta maledizione” gli rispose.
“ Loro cercavano di difendermi” si giustificò Lily con la voce rotta.
“ E tu?” gli chiese James.
“ Non hai provato a difenderli?” chiese ancora.
“ Se fossi morta tu, avresti voluto che i tuoi si sentissero in colpa? Che avessero pensato di non averti difeso?”
Lily si alzò in piedi, stringendo i pugni.
“ NON SONO MORTA PERCHE’ MIO PADRE E MIA MADRE SI SONO SACRIFICATI PER ME” urlò.
“ L’ ANATEMA CHE UCCIDE NON ERA PER LORO” continuò diventando rossa come i suoi capelli.
James sospirò, capiva la sua rabbia, ma non riusciva più a vederla così.
 “ Credo che tua madre e tuo padre, non avrebbero mai voluto sopravvivere a te” le disse.
“ Si dice sempre che l’amore per un figlio, è l’amore più forte, che si possa provare “ continuò.
“ Volevano informazioni sull’ ordine ed io, sempre così testarda, non gli ho detto niente. Forse se lo avessi fatto…” gli disse mentre le lacrime rigavano il suo volto.
“ Vi avrebbero ucciso prima. Pensi davvero che Voldemort vi avrebbe risparmiato?” le chiese.
Lily alzò gli occhi su James.
“ Allora perché soffro così ?” gli chiese con la voce rotta.
“ Perché il cuore, mi fa così male che sembra stia per spezzarsi?” continuò.
James guardò i suoi occhi disperati e la prese tra le braccia.
“ Perché purtroppo è così” le disse tra i capelli.
“ Perché ami i tuoi genitori. Perché ti mancheranno per sempre. Perché la loro morte è ingiusta” elencò accarezzandole i capelli, mentre lei continuava a sfogarsi, dentro il suo abbraccio.
“ Perché sei una ragazza forte e con dei valori ” continuò scostandole il viso dal suo petto.
“ Ed io ti amo per tutto quello che sei”  concluse, dandole un leggero bacio sulle labbra.
Lily si strinse di nuovo al petto di James. Singhiozzando. Sfogandosi. Lasciando cadere la maschera davanti a lui.
“ Non è giusto” gli disse tra i singhiozzi.
“ No non lo è “ rispose James senza smettere di abbracciarla.
Stettero li per minuti o forse per ore. In quel piccolo mondo tutto loro.
Dove Lily piangeva tra le braccia di James e si lasciava curare da lui.
Poi Lily smise di piangere. Le sue spalle si fermarono. Il suo viso si affacciò lentamente dalla spalla di James.
“ Quella stronza di mia sorella” disse piano, asciugandosi una lacrima ribelle, che minacciava di scendere dal suo occhio.
“ Giuro che la schianto” continuò, alzando leggermente la voce.
“ Lei…Lei…non ho neanche parole per definirla…andiamo” concluse, staccandosi da lui e prendendolo per un braccio.
James sorrise.
“ Questa è la Evans che conosco io” commentò James quasi tra sé.
Quando arrivarono nuovamente davanti a casa, Lily non piangeva più.
Trovarono gli altri ragazzi seduti sulle scalette di casa.
“ Perché siete fuori?” chiese Lily arrabbiata.
Tutti si guardarono in volto. Gli occhi verdi di Lily non erano più apatici, adesso una nuova luce li illuminava.
Erano pieni di rabbia.
“ La tua sorellina…” iniziò Alice, guardandola sorpresa.
“ Ho capito” disse Lily alzando una mano.
“ Tutti dentro” ordinò con rabbia.
Peter scattò in piedi, facendo sorridere tutti.
Lily aprì la porta, quasi con violenza.
“ I miei amici possono stare qua quanto vogliono. E’ anche casa mia” Lily cominciò a parlare mentre ancora Petunia, non era nel suo campo visivo.
“ Osi tornare qua?” si arrabbiò Petunia, alzandosi in piedi.
“ Se oso?” chiese Lily, avvicinandosi alla sorella.
“ Io amo i miei genitori e soffro per la loro morte” le disse.
“ Sei tu che non mostri il minimo rispetto per la loro morte e non chini la testa davanti alla gravità della cosa” continuò.
“ CERTO CHE CHINI LA TESTA E’ COLPA TUA “ urlò Petunia.
Lily scoppiò a ridere. Una risata sarcastica, priva di allegria.
“ Non ti permetterò più di ferirmi” le disse, gli occhi furenti di rabbia.
“ Non sai cosa significhi amare talmente tanto una persona da volerla proteggere a tutti i costi” continuò.
“ Mi fai solo pena” concluse voltandosi.
Sirius battè una pacca sulla spalla di James.
“ Complimenti amico, hai tirato fuori la iena che è in Lily” gli disse scherzoso.
James gli sorrise. “ Lo sai che riesce solo a me” gli disse.
Poi tornò serio e fissò gli occhi sui suoi.
“…e felpato per quell’ accenno alla tua famiglia…io…” sapeva di aver esagerato, prima.
Sirius gli diede una leggera spallata.
“ Lo so amico” gli rispose con un sorriso.
Petunia sembrava ardere di rabbia. Prese la sorella per un braccio.
“ TU FAI PENA. TU SEI UN MOSTRO” le urlò piangendo.
Lily si scrollò il braccio con violenza.
“ Per me la mia famiglia è morta con i miei genitori. Ci vediamo al funerale Petunia” le disse con voce fredda.
Poi prese James per mano e indicò tutti i suoi amici.
“ I miei amici sono la mia famiglia adesso” continuò.
“ Loro mi amano e mi accettano…per loro non sono sbagliata” poi senza voltarsi indietro inforcò le scale.
***
Lily stava stringendo mani e ricevendo condoglianze da quasi un ora.
James non l’ aveva lasciata un secondo.
Le aveva sempre tenuto la mano, anche mentre i suoi genitori venivano posti sottoterra.
Lily era distrutta. Adesso li aveva persi. Li aveva persi per sempre.
“ Non li hai persi Lily” gli disse Remus, leggendole quasi nel pensiero.
“ Loro sono qui” si pose una mano sul cuore e Lily sorrise lievemente ringraziando il suo amico con gli occhi.
Quando quasi tutte le persone se ne furono andate, Lily si avvicinò a Petunia.
Le diede un bacio sulla guancia. Sapeva che lei, non si sarebbe spostata, troppo intimorita dal giudizio della gente.
“ Addio Petunia” le disse dolcemente.
La sorella sgranò gli occhi, ma non disse niente. Sollevando il mento orgogliosamente.
Lily uscì dal cimitero e pochi minuti dopo si trovarono di nuovo davanti alla passaporta.
Gli occhi le si riempirono di lacrime. Quel giorno aveva detto addio a tutta la sua famiglia.
Adesso era sola. Ma li avrebbe vendicati. Non avrebbe avuto pace fino a quando Voldemort non fosse stato sconfitto.
Alice l’ abbracciò, seguita a ruota da Mary ed Emmeline.
“ Torniamo a casa” disse Lily in un sussurro.
Posero la mano sul cestino e pochi secondi dopo, il familiare strappo, li riportò indietro.
ANGOLETTO : IO HO SEMPRE VISTO LILY COME UNA PERSONA FORTE E CORAGGIOSA NON POTEVA RESTARE CON IL SENSO DI COLPA PER SEMPRE…E JAMES L’ AMA TROPPO PER LASCIARGLIELO FARE. SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO !! ADESSO LILY E’ QUASI PIU’ ARRABBIATA CHE DISPERATA…VEDREMO COSA SUCCEDERA’ : ) RINGRAZIO AMBERHALE / ALYX / CESCAPADFOOT / HERM93 / GINEVRA JAMES / FEDERCHICCA / ROSEBLACK98 / BABYLILY / GIULYHERMY96  E LADYS PER LE RECENSIONI !! GRAZIE ANCHE A CHI MI HA AGGIUNTO TRA LE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 31
*** TERAPIA ***


Lily si svegliò di colpo. Ansimando.
Si guardò intorno. I letti, delle sue compagne di stanza, erano immobili. Nessuno aveva urlato, non c’ era nessun combattimento.
Respirò a fondo, asciugandosi le lacrime che le erano scese. Era ormai passato più di un mese da quando i suoi genitori erano morti, ma non era ancora passata una notte, senza che lei ne rivedesse la morte.
Lo sguardo gelido di Voldemort. La risata di Bellatrix. Il lampo verde che glieli aveva strappati.
Si alzò, cercando di fare meno rumore possibile, conscia che ormai il sonno, non sarebbe tornato.
Guardò fuori dalle finestre, era ancora buio.
Infilò la divisa e decise di scendere in sala comune.
Si sedette sul divano, fissando il fuoco del camino ancora acceso.
“ Penso proprio che domani lunastorta sarà a pezzi” la voce di Sirius, che entrava scavalcando il ritratto, la bloccò.
Oh no c’ era la luna piena, si disse, alzandosi frettolosamente in piedi.
James era già abbastanza apprensivo così, se l’ avesse beccata anche sveglia a quell’ ora, le avrebbe fatto il terzo grado.
Cominciò a salire le scale, silenziosamente.
“ Lily”
Lily si bloccò, irrigidendo le spalle e strizzando gli occhi, indispettita. Perché la fortuna non era mai dalla sua parte ?
Si voltò lentamente, in effetti sarebbe stato impossibile, passare inosservata in piena notte e con la sala comune vuota.
James, Sirius e Peter la stavano guardando preoccupati.
“ Io…io vi stavo aspettando” si giustificò Lily.
Sirius represse una risata “ Come no” disse in un colpo di tosse.
“ Sirius Black, ero davvero preoccupata per voi” si arrabbiò Lily.
James la guardò, fissando lo sguardo nei suoi occhi verdi.
“ Non mentirmi Lily” le disse.
Lily sospirò “ allora non fate domande, di cui conoscete già la risposta “ disse Lily fredda.
Sirius rise forte.
“ La ragazza ha ragione” commentò in risposta all’ occhiataccia di James.
“ Sirius non hai sonno?” gli chiese James, con una punta di rabbia nella voce.
Sirius rise ancora, ma poi prese Peter per un braccio e si avviò.
“ Buonanotte Lily” gli disse Peter con un sorriso.
Lily rispose al sorriso e Sirius le scompigliò i capelli, poi scomparvero su per le scale, ridendo e continuando a fare battute.
Lily si voltò nuovamente verso James.
La stava guardando serio. Preoccupato.
“ Sto bene “ gli disse lei esasperata. Da quando era tornata a scuola, sembrava scattata una gara di solidarietà. E sembrava che James, fosse deciso a vincerla.
“ Non vorrai che creda che sei sveglia, alle quattro del mattino, per aspettarci” le disse lui avvicinandosi e cingendole la vita con un braccio.
“ Non è niente di che” si giustificò Lily. Lei non le voleva tutte queste attenzioni.
James sapeva che Lily non riusciva a pensare ad altro che ai suoi genitori.
Sapeva che per lei era difficile, continuare a vivere. Combattere il suo senso di colpa.
La vedeva frequentare le lezioni, studiare, mangiare e stare con loro in sala comune, ma vedeva anche che era come se non ci fosse. Come se niente la toccasse più.
“ I tuoi genitori vorrebbero che vivessi la tua vita” le disse comprensivo.
“ Non saprò mai cosa vorrebbero i miei genitori, perché non ci sono più” gli disse seria.
“ Non ho più nessuno” continuò abbassando gli occhi.
Il pensiero di Petunia, fece fremere James di rabbia.
Come potevano due sorelle essere così diverse?
Come poteva, quella stupida, farsi guidare solo dalla rabbia e dall’ invidia?
Scosse la testa, scacciando via quei pensieri. Doveva concentrarsi su Lily.
“ Hai me” le disse semplicemente.
James le stampò un bacio sulle labbra e poi si staccò subito da lei.
“ So io di cosa hai bisogno” le disse con un sorriso.
Lily lo guardò sorpresa. Aveva ancora il timore delle trovate di James Potter.
James la prese per mano e la condusse fuori dal ritratto.
“ Dove andiamo?” gli chiese Lily stupita, mentre James la stava quasi trascinando di peso.
“ Fuori” le rispose semplicemente continuando a sorriderle.
Lily si fermò di botto, costringendo anche James a fermarsi “ Cosa?” chiese.
“ Ho detto che andiamo fuori” ripetè. Aveva gli occhi che brillavano. Sembrava che gli fosse appena venuta un’ idea molto malandrina.
“ Ci sento benissimo, Potter” si offese Lily, incrociando le braccia, ma restando ferma sul posto.
“ Ma sorvolando sul fatto che infrangiamo almeno una cinquantina di regole della scuola e che se ci dovessero beccare, Grifondoro non potrebbe vincere la coppa delle case, almeno, per i prossimi dieci anni…” s’ interruppe per prendere fiato.
“ Mi spieghi come cavolo pensi di uscire da un castello chiuso ?” gli disse senza tanti preamboli.
“ Lily Evans non sei la strega più intelligente della scuola?” le chiese James ironico.
“ Rifletti…sono o non sono James Potter? Conosco almeno quattro o cinque modi per uscire dalla scuola di notte ma…” continuò prendendole nuovamente la mano.
“ Tu stasera ne conoscerai solo uno” le disse scherzoso.
“ Ma che ci andiamo a fare fuori ?” chiese Lily, mentre lui la trascinava davanti ad un arazzo.
“ Lily fai sempre troppe domande” la rimproverò James con un sorriso.
Lily gli lanciò un’ occhiata torva, mentre percorrevano il passaggio segreto che li portava fuori dalla scuola.
Continuarono a correre in silenzio fino a quando non arrivarono davanti al lago nero, poi James finalmente si fermò.
“ Insomma James, mi trascini fuori dalla scuola e non mi spieghi neanche perché ?” gli chiese Lily stizzita, stringendosi le braccia attorno al corpo.
Era uscita senza mantello e nonostante fosse ormai quasi marzo, le nottate erano sempre pungenti.
James si tolse il mantello e glielo avvolse attorno alle spalle “ Non fare lo scemo…ti ammalerai” si oppose lei.
James rise “ vuoi sapere perché ti ho portata qua ?” le chiese con noncuranza.
Lily annuì sedendosi sull’ erba. James si sedette accanto a lei.
“ Remus, che come sai è una fonte molto attendibile, dice sempre che gli animali sono un’ ottima terapia contro tristezza e malinconia” le spiegò.
Lily si accigliò, non era sicura di aver capito, cosa volesse intendere.
“ Io sarò la tua terapia” le disse, baciandola sulle labbra ed alzandosi in piedi.
“ Ora mi trasformo e tu potrai fare quello che vuoi con me” continuò.
“ Potrei prenderti in parola Potter” scherzò Lily.
James le fece l’ occhiolino e cominciò a trasformarsi.
Lily era impressionata, dove pochi secondi prima c’ era James, adesso, c’ era un cervo.
Sapeva da anni che era, insieme a Sirius e Peter un animago, ma vederlo trasformarsi era davvero impressionante.
Stava riflettendo se anche lei sarebbe mai riuscita a farlo, quando il muso di James le venne a picchiettare la gamba.
Lily lo guardò un po’ indecisa. Poi il suo volto si aprì in un sorriso.
Accarezzò il suo muso e lui le si strusciò contro “ Ehy attento alle corna” scherzò lei.
Lui in risposta la stuzzicò un po’ con le corna, costringendola ad alzarsi.
Cominciò a galoppare e lei ridendo gli corse dietro.
Era la prima risata da un mese a quella parte e James fu felice di sentire di nuovo la risata cristallina di Lily.
Lui si abbassò per farla salire sopra “ No James, non sei mica un cavallo” si oppose lei ridendo.
James scosse le corna, cercando di farle capire che voleva che lei salisse.
Lily lo guardò, nuovamente indecisa “ No” disse con voce incerta.
James emise un suono e Lily decise di provarci, gli salì in groppa e James cominciò a portarla in giro.
Lily rise di nuovo. Sembrava una bambina, il giorno di Natale.
Poi James si chinò facendola scendere e si trasformò nuovamente in se stesso.
Insieme si distesero sull’ erba, mentre James riprendeva fiato.
“ Però…sei una finta magra” le disse, beccandosi un cazzotto, non troppo lieve nelle costole.
La guardò. La bocca era distesa in un sorriso e gli occhi le brillavano di nuovo.
Finalmente era riuscito ad annullare, per quell’ arco di tempo, i suoi pensieri. Era riuscito a farla ridere e a farla essere felice e a James quello bastava.
In quel momento non c’ era la guerra e non c’ era Voldemort. C’ erano solo loro due.
James le accarezzò una guancia. “ Dovresti sempre sorridere” le disse.
Lily arrossì lievemente “ Te dovresti essere sempre un cervo” gli disse in risposta.
“ Come ti permetti ?” s’ indignò James, sorridendo.
“ Adesso per farti perdonare…” iniziò ma Lily lo interruppe, prendendogli il viso con entrambe le mani.
“ Lasciami indovinare” gli sussurrò ad un centimetro dalle sue labbra.
James avrebbe voluto ridere, ma avere Lily ad un centimetro da lui, stava mandando tutti i suoi sensi in confusione.
Annullò quella piccola distanza e la baciò.
Il bacio si approfondì in pochi secondi e i sensi presero il sopravvento.
Era un mese che Lily non sorrideva e parlava a stento. Era più di un mese che lui desiderava nuovamente stringerla.
La strinse a se, facendo aderire i loro corpi e Lily non si oppose. Le loro labbra unite e i loro respiri intensi.
“ Vorrei coprirmi un po’ anche io” le disse lui, facendola rotolare sopra di sé di modo che il mantello, ricadesse a coprire entrambi.
“ Se vuoi ti rendo il mantello” disse Lily con finta innocenza.
James rise, impossessandosi nuovamente delle sue labbra.
Il profumo di Lily stava mandando il suo cervello in tilt. Quando Lily fece scorrere le mani lungo il suo petto, James pensò che probabilmente non avrebbe più risposto di sé.
Fece scorrere le mani lungo i fianchi di Lily ed arrivò fino ad accarezzarle i glutei.
Scese a baciarle il collo e Lily gli accarezzò una guancia stuzzicandogli i capelli e baciando ogni parte del suo viso.
James pensò che Lily non poteva essere cosciente dell’ effetto che aveva su di lui.
“ Lily “ le prese le mani, tra le sue, cercando di riacquistare il controllo di sè.
“ Vuoi fermarti ?”  gli chiese, impaurita di aver osato troppo. Perché quando era con James, tutto intorno a lei si annullava? Come faceva a farle perdere così il controllo ?
James sgranò gli occhi guardandola.
La desiderava così tanto, che tutto in lui pareva ardere e lei gli stava chiedendo, davvero, se voleva fermarsi?
ANGOLETTO : OK CAPITOLO DI TRANSIZIONE…D’ ALTRONDE LILY SI DEVE RIPRENDERE E NON E’ FACILE MA DICIAMO CHE CON LA GIUSTA TERAPIA : )) PIANO PIANO SI CERCA DI ANDARE AVANTI !! LA FRASE CHE TUTTE AVRETE RICONOSCIUTO SUI GENITORI DI LILY E’ PRESA DAL PRIGIONIERO DI AZKABAN…COME VI HO SEMPRE DETTO PER ME HARRY E’ MOLTO SIMILE A LILY DI CARATTERE…ORA VI CHIEDO SECONDO VOI CHE FARANNO LA PERFETTA CAPOSCUOLA E IL MALANDRINO? SI FERMERANNO? RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE MI RECENSISCONO SEMPRE ALYX / CESCAPADFOOT / FEDERCHICCA / ROSEBLACK98 /DAPHNE 91 / GIULYHERMY96 E HERM93 GRAZIE A TUTTE !! INOLTRE RINGRAZIO CHIUNQUE MI HA MESSO TRA LE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO !! RICORDATEVI CHE UNA RECENSIONE E’ BEN GRADITA !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 32
*** TRE MESI ***


“ No che non voglio fermarmi” le disse James, facendola rotolare ed imprigionandola sotto il suo corpo.
Le diede un lieve bacio sulla gola “ Ma devo” continuò alzando gli occhi a fissare quelli verdi di lei.
Quegli occhi che sembravano un immenso prato di notte. Quegli occhi che lo facevano impazzire.
“ Ti pentiresti” le disse, staccandosi lievemente, se fosse rimasto così tanto a contatto con lei, avrebbe mandato a quel paese le sue buone intenzioni.
“ Tu non vuoi fare l’ amore con me…Tu vuoi amore e lo cerchi da me” continuò, mentre Lily deviava lo sguardo, cercando di trattenere le lacrime.
Aveva ragione. Sapeva che James aveva ragione.
La perdita dei suoi genitori. La reazione di Petunia e lei che si sentiva così sola. Si sentiva come se nessuno potesse amarla più.
“ Non devi. Io ti amo comunque ” le disse accarezzandole una guancia.
Si distese accanto a lei, portando il suo corpo vicino a sé.
Lily non parlava, si strinse a lui e si lasciò tenere stretta. Si lasciò amare.
“ Faremo l’ amore per la prima volta tra tre mesi, nella nostra casa” la informò James con leggerezza.
Lily trasalì “ Che cosa?” chiese con voce debole.
James sorrise e si sollevò per guardarla negli occhi.
“ Tra tre mesi, dopo che avremo preso i MAGO, io e te andremo a vivere insieme” continuò ad informarla, come se fosse una cosa della quale avevano già parlato e che avevano deciso insieme.
Lily si passò il dorso della mano sotto gli occhi, per asciugare le lacrime che inevitabilmente erano cadute, poi si sollevò anche lei.
“ Tu vorresti…” s’ interruppe quando vide una luce illuminare gli occhi di James.
“ Preferisci sposarti subito?” le chiese con un sorriso.
“ Credevo che trattandosi di me, avresti voluto una prova” le disse scherzoso.
Lily scosse la testa. Era stupita.
“ Stai dicendo che…” anche questa volta s’ interruppe non riusciva a parlare.
“ Per Godric devo aver combinato qualcosa…il filtro d’ amore non ha funzionato…Ho lasciato Lily Evans senza parole” scherzò James, fingendosi agitato.
Lily gli tirò un pugno.
“ Stupido” gli disse ridendo.
“ E’ che non capisco, vuoi davvero vivere con me?” gli chiese tornando seria.
“ Evans lo voglio da sei anni “ le disse prendendole il viso con le mani ed avvicinandola a sé.
Lily sorrise e si lasciò baciare. Voleva davvero vivere con lei.
“ La domanda è …” le disse James serio “ Tu lo vuoi ?”
Lily prese una mano di James e se la portò al cuore. Gli fece sentire il suo cuore galoppare impazzito.
Poi prese la sua e la portò al cuore di James e sentirono i cuori battere all’ unisono. Veloci. Impazziti.
“ Lo voglio, quanto lo vuoi tu” gli disse, facendo aprire le labbra di James in un ampio sorriso.
James urlò felice alzandosi in piedi.
“ Sapevo che non potevi dirmi di no” le disse ridendo.
Lily si alzò, sfilandosi il mantello di James, per non inciampare e s’ incamminò senza aspettarlo.
“ Lily…Lily aspetta…che ho detto?” le chiese, fermandola per un polso.
“ Mi hai già fatto pentire James” gli disse seria.
James però vide i suoi occhi brillare e capì che non era vero. Che non era affatto pentita.
La prese per la vita e la fece volteggiare.
“ Non te ne farò mai pentire Lily…te lo prometto” gli disse prima di baciarla nuovamente.
“ Impossibile” disse Lily sarcastica ma poi si lasciò baciare.
Appena il primo raggio di sole illuminò i capelli di Lily, James pensò che non erano mai stati così belli.
Che il primo sole, dava una luce meravigliosa ai suoi capelli rossi. Che in quel momento sembravano vivi e che avrebbe avuto decine di anni per osservare ogni loro minima sfaccettatura.
Che svegliarsi accanto a lei ogni giorno, sarebbe stato bellissimo.
Rientrarono nel castello silenziosamente. Tutto si stava svegliando intorno a loro, potevano sentire i primi rumori e le prime voci, animare il castello.
Videro Remus uscire dall’ infermeria e avviarsi verso la sala comune.
Lily notò la faccia stanca e segnata dalla brutta nottata che doveva aver passato e si sentì un po’ in colpa.
James aveva passato quasi tutta la notte ad aiutare il suo amico e la restante parte, l’ aveva passata ad aiutare lei.
“ Non ci pensare neanche” le disse James in un sussurro.
Adesso le leggeva anche nel pensiero.
Lily si voltò verso di lui. “ E’ stata la notte più bella della mia vita” le disse semplicemente.
Lily sorrise annuendo ed insieme raggiunsero Remus.
“ Da dove spuntate” gli chiese con voce stanca, dopo che ebbero oltrepassato il ritratto della signora grassa.
Poi osservò Lily, i suoi occhi rossi e gonfi e spostò lo sguardo su James.
“ Cosa hai combinato?” gli chiese, sollevando un sopracciglio.
James rise, battendo una pacca sulla spalla dell’ amico.
“ Sono emozionato per tutta la fiducia che riponi in me ” gli disse ridendo
Remus continuò a guardarlo, non si sarebbe fatto abbindolare da James.
“ Lily?” le chiese spostando lo sguardo su di lei.
“ Rem è colpa mia non di James, lui mi ha aiutato” si giustificò.
“ E lei verrà a vivere con me” esordì James non riuscendo a contenere la sua felicità.
Remus rise “ Si come no, amico” gli disse con un finto sguardo comprensivo.
“ E’ vero. Diglielo Lily” disse rivolgendosi direttamente a lei.
Remus lo guardò con uno strano sguardo di compassione “ Povero James” gli disse.
Lily sbuffò e si avviò su per i dormitori, lasciando James e Remus a prendersi in giro a vicenda.
***
 Seguire le lezioni quella mattina, non era stato molto semplice.
Aveva rischiato di addormentarsi più volte, si era voltata anche diverse volte verso James e lo aveva visto distrutto ed appoggiato al banco, con Sirius e Peter che cercavano di tenerlo sveglio.
Anche la sua materia preferita, quel giorno, sembrava avercela con lei.
Dovevano preparare , la pozione della morte vivente, una potente pozione soporifera ed anche solo i fumi sembravano influire su di lei.
“ Lily” Remus, suo compagno di banco a pozioni, le tirò una gomitata, notando che stava rallentando l’ andatura della mescolata.
Lily alzò la testa e gli sorrise grata.
“ Ma siete stati svegli tutta la notte?” gli chiese un po’ per curiosità, un po’ per tenerla sveglia.
Lily annuì, aggiungendo l’ Asfodelo e continuando a mescolare.
“ Andrai davvero a vivere con lui?” continuò curioso.
Remus era il suo migliore amico e non trovava motivo, per dovergli mentire.
Annuì e Remus aprì la bocca, ma poi scosse la testa ridendo, non riuscendo probabilmente a dire, quello che voleva dirle.
Lumacorno le passò davanti e guardò la sua pozione, le sorrise incoraggiante.
Il fatto che non si fosse espresso in lodi e lodi e lodi, voleva proprio dire che quel giorno, la pozione non le stava venendo molto bene.
Cercò di concentrarsi “ Benissimo” sentì dire dal professore, qualche banco più indietro.
Lily seppe di chi parlava, ancora prima di voltarsi.
“ Ha già finito ed ha preparato una pozione perfetta” disse Lumacorno, prendendone una cucchiaiata e annusandola.
“ Venti punti a Serpeverde” continuò con entusiasmo.
Lily guardò Severus negli occhi e lui ricambiò il suo sguardo.
Non si erano neanche più guardati, da quando erano morti i suoi genitori.
Lo guardò con odio. Lui l’ aveva avvertita, ma aveva cercato di fermarli?
“ Suvvia signorina Evans, andrà meglio la prossima volta” disse Lumacorno, scambiando la sua occhiata per un’ occhiata d’ invidia.
Lily guardò Piton ancora un attimo e poi si voltò di scatto.
Quando la lezione finì, Lily si alzò e si mosse per raggiungere Alice, Mary ed Emmeline che l’ aspettavano.
“ Lily una parola” la fermò Lumacorno.
Lily guardò le amiche e le fece cenno di avviarsi a pranzo, mentre i malandrini stavano scappando e ridendo, probabilmente per qualche scherzo architettato ai danni di qualche serpeverde.
Lily tornò a concentrarsi sul suo professore.
“ Ho saputo della tua famiglia” le disse serio.
Lily respirò a fondo, aveva paura che volesse parlare di quello.
Finora si era limitato a guardarla ed adesso, che era passato un mese, si sentiva autorizzato a parlarne.
“ Mi è molto dispiaciuto e se avessi bisogno di un qualsiasi aiuto…”
“ Va tutto bene professore” lo interruppe Lily, non sarebbe riuscita a parlare ancora dei suoi genitori.
Si agitò leggermente sul posto, passando da un piede all’ altro agitata.
“ Posso andare?” gli chiese.
Lumacorno la guardò ancora e poi annuì.
Appena uscita dalla stanza, una mano l’ afferrò per la spalla e la fece girare.
Guardò quegli occhi neri e impenetrabili. Gli occhi di Piton.
“ Vattene Piton” disse Lily con tutta la cattiveria che riuscì ad imprimere nella sua voce.
Piton la guardò a fondo.
“ Non ho avuto possibilità di parlare con te, sei sempre circondata da tutti quei palloni gonfiati” Lily sapeva che avrebbe voluto dirle che era sempre con James.
“ Non chiamarlo così” gli disse, mentre sentiva la rabbia invaderla.
“ Una volta lo chiamavamo così assieme” ribattè  Piton triste.
“ Prima che ti unissi a quel pazzo” sentenziò Lily con voce dura.
“ E comunque, prima che lasciassi uccidere i miei genitori” gli disse, prima di voltarsi per andarsene.
Severus la prese per un polso, costringendola a voltarsi.
“ Non sono stata chiara, non voglio più parlare con te” gli disse con cattiveria.
 “ Non volevo che i tuoi genitori morissero” le disse lui semplicemente.
Lily senza riflettere gli tirò uno schiaffo.
“ Non osare parlare di loro” gli impose rabbiosa, mentre lui la lasciava andare e si portava una mano al volto, ancora sconvolto.
“ E’ questo che ti dici, quando passi le informazioni su di me? Che non vuoi che succeda niente?” gli disse, quasi urlando.
Le lacrime che avevano cominciato a scenderle sulle guance.
Come poteva. Come osava anche solo nominarli. Era lui che aveva passato le informazioni. Doveva essere stato lui.
“ Comunque non preoccuparti li vendicherò “ disse determinata.
Severus sgranò gli occhi. Conosceva tropo bene Lily, sapeva riconoscere quando era sincera.
“ Non devi sfidarlo” le disse spaventato.
Lily rise, tristemente, la rabbia ormai stava prendendo il controllo su di lei.
 “ NON HAI CAPITO CHE NON VOGLIO PIU’ VEDERTI. NON VOGLIO PIU’ AVERE A CHE FARE CON TE. SO CHE E’ ANCHE COLPA TUA E NON MI IMPORTA NIENTE DELLE TUE PAROLE, DEI TUOI AVVERTIMENTI, PER ME SEI MORTO CON LORO “  gli urlò con la voce rotta dal pianto.
Severus la guardò e a Lily parve quasi di vedere una lacrima nei suoi occhi. Ne fu soddisfatta. Lei soffriva, anche lui, doveva soffrire.
“ Signorina Evans” Lumacorno si affacciò dalla stanza, facendo scorrere lo sguardo da lei a Severus.
“ Cinque punti in meno a Grifondoro e Serpeverde e stasera in punizione con me” determinò.
Lily spostò lo sguardo rabbioso sul professore poi annuì e se ne andò senza guardare più nessuno.
 
ANGOLETTO : OK CAPITOLO MOLTO DI TRANSIZIONE !! MA CHE LASCIA CAPIRE DIVERSE COSE…OVVERO LILY E JAMES SONO SEMPRE PIU’ COINVOLTI…IL MALANDRINO SI E’ FERMATO PER PAURA DI ROVINARE TUTTO : )) E LILY NON HA DIMENTICATO I SUOI PROPOSITI DI VENDETTA E PRESTO LA VEDREMO ALL’ OPERA !! RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE RECENSISCONO SEMPRE ALYX / CESCAPADFOOD / HERM93 / FEDERCHICCA / LILY-JAMES LOVE /ARYELLE E GIULYHERMY96 !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO TRA LE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE !! ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! RICORDATE CHE UN PARERE FA SEMPRE PIACERE !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 33
*** PUNIZIONE ***


Lily si sedette sulla poltrona, davanti al camino, della sala comune di Grifondoro.
Aveva un volto scurissimo e tutti sapevano che era arrabbiata, ma non ne sapevano il motivo.
Gli altri erano seduti, attorno al tavolo che fingevano di fare i compiti, ma in realtà stavano cercando di decidere chi dovesse farsi avanti.
“ Sei la sua migliore amica” bisbigliò James, guardando Alice.
“ Tu sei il suo ragazzo” rispose lei piccata.
Per tutto il pranzo, Lily non aveva rivolto parola a nessuno.
Era entrata, sedendosi al tavolo accigliata e rispondendo a monosillabi alle amiche che cercavano di farle dire, cosa fosse successo.
Dopo un po’, le sue amiche avevano smesso di porle domande, conoscendo ormai bene il carattere di Lily, sapevano che sarebbe servito solo a farla arrabbiare di più.
Ma adesso che erano tornati dentro la loro sala comune, Alice e James stavano scoppiando.
Dovevano sapere cosa le era successo.
“ Si da il caso, che vorrei rimanere ancora il suo fidanzato” disse James, con un’ occhiata di rimprovero ad Alice.
“ Si da il caso, che vorrei rimanere ancora la sua migliore amica” ribattè Alice.
“ Per me dovreste smetterla tutti e due e lasciarla in pace” intervenne Remus, senza staccare gli occhi dal libro.
Sirius rise sonoramente, beccandosi un’ occhiataccia da Lily, che però subito dopo tornò a fissare il fuoco davanti a lei.
“ Saggio…saggio  Rem” bisbigliò Sirius, guardando James.
“Mai stuzzicare la tigre sopita” scherzò ancora, stiracchiando le braccia.
James sbuffò.
“ Peter andrai te” propose.
Peter alzò gli occhi di scatto, terrorizzato.
“ Co..co…cosa?” chiese scuotendo la testa.
“ Attento Peter o farai l’ uovo” lo prese in giro Sirius, ridendo ancora.
“ Si Peter, tu le fai tenerezza a te non dirà niente” continuò James.
Peter continuava a scuotere la testa energicamente “ No…no…io no” disse, senza riuscire a smettere di scuotere la testa.
“ Mary ? Emmeline?” chiese Alice, spostando lo sguardo sulle amiche.
“ Ah no, siete voi che volete infilare la testa nella bocca del leone” rispose Emmeline, prendendo la bacchetta e cancellando una frase sulla sua pergamena.
“ Infatti capitano, se sei pazzo non ci posso far niente” le diede man forte Mary.
James sospirò, tornando a guardare Lily.
Era o non era un valoroso Grifondoro?
“ Culla dei coraggiosi di cuore” disse per darsi la carica, alzandosi in piedi, sotto lo sguardo divertito di tutti.
“ Vai così, amico” lo incoraggiò Sirius.
Si avvicinò alla poltrona di Lily, sapendo che tutti, stavano seguendo ogni suo movimento.
“ Lily” le disse, sedendosi accanto a lei.
Lily alzò il viso verso di lui.
“ Alla fine hai perso te?” gli chiese con sarcasmo.
James la guardò sorpreso.
“ Sapevo che parlavate di me e sapevo che volevate conoscere il motivo della mia rabbia, quello che non sapevo era di incutervi tanto timore” gli disse sospirando.
“ Sai Lily quando sei arrabbiata, tendi a prendertela per…”
“ Non sono mica Voldemort” lo interruppe alzandosi.
James la fermò per un braccio “ Non andartene” le disse.
“ Spiegami cosa è successo, le ragazze hanno detto che Lumacorno ti ha fermato a fine lezione, sei arrabbiata con lui ?”
Lily lo fissò senza vederlo realmente.
“ Sono arrabbiata con il mondo James” gli disse alterandosi.
“ Sono arrabbiata perché un mese fa ho perso i miei genitori, sono arrabbiata perché mia sorella è un’ idiota, sono arrabbiata perché non riesco a fare niente per impedirmi di sentirmi vuota, sono arrabbiata perchè vorrei vedere Voldemort ed i suoi mangiamorte morire” disse tutto un fiato.
Poi si alzò in piedi.
“ Me ne vado un po’ in camera, tanto per voi sono solo un caso patologico, la povera triste e isterica Lily” concluse, guardando verso il tavolo dove stavano gli altri.
Nessuno riuscì a dire niente, tutti troppo colpevoli per parlare.
“ Lily noi vogliamo aiutarti” si giustificò Alice.
Lily fissò il suo sguardo. Le lacrime che puntavano per uscire, ma che lei teneva orgogliosamente a bada.
“ Stasera sono in punizione con Lumacorno” comunicò loro.
Emmeline aprì la bocca sorpresa.
Lily in punizione ? E con Lumacorno?
“ Ma Lumacorno ti adora” si oppose Mary.
“ Si ma adora anche un altro studente e forse dovevo evitare, di farmi sentire, mentre gli dicevo che per me è morto” li informò Lily.
“ Piton” mormorò Remus.
Lily annuì seria.
“ E ora che ho soddisfatto la vostra curiosità” disse, liberandosi dalla stretta di James.
“ Lasciatemi in pace” disse con rabbia, prima di andarsene su nei dormitori.
Alice abbassò lo sguardo colpevole.
“ Possibile che c’ entra sempre Mocciosus?” chiese Sirius con rabbia, guardando James che ancora fissava le scale.
“ Ha ragione” disse Remus.
“ Ci siamo comportati come dei bambini” continuò serio.
Emmeline annuì “ io vado da lei” disse semplicemente, alzandosi.
Alice e Mary si alzarono, avevano gli occhi tristi, sapevano di essersi comportate male.
Sapevano che dovevano dare all’ amica, modo di spiegarsi.
Senza dire più niente a nessuno, inforcarono anche loro le scale e sparirono alla loro vista.
***
“ Alle undici ti vengo a prendere” la informò James con un sorriso.
Lily non si era più fatta vedere, fino a cena, ma adesso sembrava più tranquilla.
Aveva gli occhi gonfi, segno che le sue amiche, dovevano essere riuscite a farla sfogare, ma per lo meno aveva lo sguardo meno arrabbiato.
“ Non importa James, è tutto ok “ lo tranquillizzò.
“ No che non è tutto ok…sei in punizione con Lumacorno, per due ore nei sotterranei, alle undici vengo a prenderti” ripetè James.
Lily annuì e si alzò per recarsi alla punizione.
Si guardò intorno e vide Piton, parlare con Regulus.
Meglio, doveva passare due ore con lui, sperava di evitare anche il tragitto.
Camminò velocemente verso i sotterranei e bussò all’ ufficio di Lumacorno.
“ Lily” l’ accolse lui, con un sorriso.
“ Mi è davvero dispiaciuto punirti” le disse, continuando a sorridere.
Lily non rispose, limitandosi a contraccambiare il sorriso.
“ Ora aspettiamo anche Severus e poi pulirete tutti i calderoni…non hai portato la bacchetta vero?”
Lily riflettè.
Aveva portato la bacchetta. Mezza scuola ce l’ aveva con lei, non poteva permettersi di viaggiare senza, ma sicuramente se glielo avesse detto, lui gliel’ avrebbe sequestrata.
Scosse la testa “ Benissimo Lily “ la lodò, mentre sentivano bussare alla porta.
Quando Lumacorno aprì, Lily distolse immediatamente lo sguardo, mentre il professore, faceva le domande di rito anche a Severus.
“ Mi raccomando, tutti i calderoni devono essere puliti” disse passando lo sguardo dall’ uno all’ altro, prima di lasciarli.
Lily sentiva lo sguardo di Severus su di lei.
Non esiste, si disse mentre si apprestava a pulire il primo calderone.
“ Lily”  ancora provava a parlare con lei?
Piton non esiste, continuò a pensare, per non aggredirlo.
Severus sospirò e si dedicò al suo calderone.
Alle dieci e mezzo, avevano finito.
Aver evitato di parlare tutto il tempo, aveva fatto risparmiare loro molto tempo.
“ Bravissimi” disse loro Lumacorno, quando rientrò per controllarli.
“ Dai miei migliori studenti, non immaginavo niente di diverso” li lodò.
Lily sentì nuovamente lo sguardo di Severus su di sé, ma non si voltò.
Lumacorno guardò il suo orologio “ sono le dieci e mezza “ affermò guardandoli, con aria incerta, poi parve ripensarci e scosse la testa.
“ Potete andare” li liquidò con un sorriso.
Lily annuì ed uscì, seguita da Severus.
“ Lily per favore” la pregò Severus, quando furono nel corridoio.
Lily poteva sentire la rabbia ribollirle nelle vene. Perché non la lasciava in pace?
Piton la fermò per un polso.
“ Non puoi, davvero fingere che io non esista” le disse guardandola nei suoi occhi verdi.
Lily lo guardò. Scrutando quegli occhi che le erano sempre sembrati così impenetrabili, ma che quando si rivolgevano verso di lei, erano sempre così gentili.
“ Sai quanto tengo a te” le disse, con voce triste.
Lily stava per ribattere che poteva eccome, e che non le importava niente di lui, quando lo vide irrigidirsi e la sua presa aumentare sul suo braccio.
Si voltò convinta di trovarsi davanti James e gli altri malandrini, invece ebbe un piccolo sussulto, quando vide un gruppo di serpeverde, avvicinarsi a loro.
Regulus li guardava con un sorriso di scherno che a Lily non piacque affatto.
Istintivamente mosse la mano, per prendere la bacchetta nascosta sotto la gonna, ma non fece in tempo, uno stupeficium la fece volare contro il muro.
 
ANGOLETTO : OH – OH E ADESSO ? LO SO SONO UN PO’ CATTIVELLA A LASCIARVI COSI’…MA NON DOVRETE ASPETTARE MOLTO PER VEDERE COSA COMBINANO I NOSTRI SIMPATICISSIMI SERPEVERDE : )) POI SPERO CHE NON GIUDICHERETE MALE LILY PER LA PRIMA PARTE IN FONDO HA 17 ANNI E HA APPENA PERSO TUTTA LA FAMIGLIA, SI TIENE TUTTO DENTRO E CERCA DI ANDARE AVANTI…E GLI ALTRI CERCANO DI AIUTARLA MA NEL MODO SBAGLIATO…INSOMMA PENSO CHE ANCHE IO SAREI SCOPPIATA : )) RINGRAZIO AMBERHALE / ALYX / CESCAPADFOOT / FEDERCHICCA / GLENFRY91 / HERM93 / DAPHNE 91 / ARYELLE / ITSELIS-WILLIAMS E GIULYHERMY PER LE RECENSIONI !!! INOLTRE RINGRAZIO CHIUNQUE MI HA AGGIUNTO TRA LE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 34
*** MALEDIZIONI ***


Regulus guardò Piton con una luce negli occhi.
Era chiaramente soddisfatto di essere riuscito a schiantare la studentessa più abile della scuola. Colei che dai racconti dei loro amici mangiamorte aveva dato filo da torcere anche ai migliori di loro.
Alzò la bacchetta contro Lily “ Avada…”
Severus gli bloccò il braccio.
“ Sei impazzito?” gli chiese interrompendolo.
“ Vuoi commettere un omicidio sotto il naso di Silente?” gli chiese con voce ferma, ma mentre dentro di sé il cuore gli aveva fatto un balzo nel petto.
Regulus ed i suoi amici, come al solito non lo avevano ascoltato e nonostante lui avesse cercato di deviarli, avevano fatto di testa loro.
Adesso non gli restava che sperare di essere abbastanza convincente.
“ Se la Evans muore io sarò nei guai” determinò, cercando di apparire noncurante.
“ Tutti sapevano che era in punizione con me” lo informò Severus.
“ Il signore Oscuro ti proteggerà, potremo raggiungerlo e saremo accolti da eroi” ribattè Regulus.
Piton scosse la testa.
“ No…non se gli scateniamo tutto quel gruppo di pazzi contro” si oppose Severus, cercando di intimare al suo cuore di rallentare.
Se avessero ucciso Lily…non poteva neanche pensarlo.
“ Il Signore Oscuro ci renderà merito, se, riusciremo a passargli le informazioni che vuole” disse, fissando i suoi occhi in quelli di Regulus.
Avery e Nott annuirono.
“ Ha ragione Piton. Rischiamo di essere beccati” disse Avery, quasi spaventato.
Regulus sbuffò “ Quindi cosa proponi?” gli chiese.
“ L’ Imperius” affermò Severus semplicemente.
Black inarcò un sopracciglio “ se ne accorgeranno” .
“ Non se saremo bravi…ed io sono molto bravo” lo informò Severus.
“ La sottoporrò ad Imperius, lasciandola in tutto e per tutto uguale, solo che quando uscirà dalle riunioni dovrà venire a farmene il resoconto” continuò con un sorriso.
In questa maniera avrebbe salvato la vita a Lily e lei sarebbe rimasta nella sua vita.
“ E Potter?” chiese Regulus.
“ Ti ho detto che non si accorgerà di niente” rispose Piton tra i denti.
Black annuì “ procedi” gli ordinò.
Severus odiava questo modo di fare di Regulus, solo perché apparteneva a una famiglia molto antica ed in vista per Voldemort, si sentiva il capo, ma rimase in silenzio, felice di essere riuscito a salvare Lily.
Si chinò su di lei.
“ Perdonami” le sussurrò all’ orecchio.
Maledire la sua migliore amica. Colei che lo aveva fatto rinascere, che lo aveva aiutato a superare tutti i drammi della sua famiglia.
Purtroppo però lui non era fortunato come lei. Non aveva avuto scelta.
Nessuno lo aveva mai considerato un amico, mentre nella cerchia dei mangiamorte era importante, per la sua abilità con le pozioni e con la magia.
Prese un forte respiro.
La risvegliò con un innerva e prima ancora che lei potesse rendersi conto di cosa le stesse succedendo, la Obliviò e la sottopose alla maledizione.
Mentre le impartiva le istruzioni, pensò che anche se si fossero mai accorti di quello che era successo a Lily, non avrebbero mai potuto collegarlo.
Ripose la bacchetta e guardò Regulus.
“ Adesso andatevene” gli disse.
Regulus lo guardò nei suoi occhi neri per un altro secondo e poi si girò su se stesso.
I malandrini svoltarono l’ angolo in quel momento.
“ Guarda, guarda il mio fratellino” disse Sirius sarcastico.
Piton trattenne il respiro.
Era arrivato Potter, quella era la prova del fuoco.
“ Cosa state combinando?” chiese con voce fredda, gettando un’ occhiata a Lily.
“ Lily stai bene?” le chiese guardandola a fondo.
Lily annuì e Sirius spostò di nuovo lo sguardo su suo fratello.
“ Tu cosa vuoi da queste parti vergogna della famiglia? Ti preoccupi per una sanguesporco ?”.
Sirius si sentì afferrare il braccio da Peter.
“ Stai calmo” gli intimò.
“ Si Sirius stai calmo, o i nostri caposcuola dovranno togliere dei punti ad entrambi” lo prese in giro.
Come se gli importasse davvero dei punti, pensò Sirius, guardandolo come se potesse ucciderlo.
James invece posò gli occhi su Lily. Aveva detto di star bene, ma gli sembrava confusa.
“ Che le avete fatto ?” chiese con rabbia, guardando Piton.
Regulus rise.
“ E’ tutta intera no?” gli disse con disprezzo.
James avrebbe voluto saltargli al collo ma Remus lo trattenne.
“ Siamo nel loro territorio “ gli sussurrò.
Non era il momento di attaccar briga con i serpeverde.
Non erano molto lontani, dalla loro sala comune e Lumacorno poteva essere ancora nei paraggi.
“ Portatevi via questa feccia” continuò Piton, spingendola da un braccio e facendo ridere gli altri.
Doveva essere convincente, si ripetè. Doveva farlo per se stesso e per Lily.
Peter continuò a trattenere Sirius, mentre i serpeverde gli passavano accanto, ridendo sonoramente.
“ Lily” James si precipitò da lei.
“ Tutto ok ?” le chiese, alzandole il viso.
Non era tutto ok. Lily non abbassava mai lo sguardo.
Lily non sarebbe mai rimasta ferma ed in silenzio, mentre Piton la offendeva.
“ Sono stanca James” disse debolmente.
James annuì, scambiandosi uno sguardo con gli altri malandrini.
“ Un incantesimo?” chiese a Remus.
“ Non mi hanno fatto niente” si oppose Lily, prima che Remus potesse rispondere.
“ Sono solo stanca, voglio andare a letto” gli disse cominciando a camminare.
Quando arrivarono in sala comune, James era sempre più sospetto.
Non sembrava neanche lei. Era confusa e non parlava molto.
Non era Lily.
“ Lily aspetta” le disse, fermandola per un polso.
Lily scosse la testa.
“ Ho dovuto pulire, tutti i calderoni di pozioni senza magia, sono davvero molto stanca” si giustificò, avviandosi per le scale.
James guardò Sirius, che gli stesse mentendo?
“ Ti hanno fatto qualcosa Lily?” le chiese Remus, anche lui molto preoccupato.
“ Non mi hanno fatto niente vi ho detto” si arrabbiò Lily.
“ Voglio solo andare a letto” continuò liberandosi dalla stretta di James.
James sospirò “ ok ne parliamo domattina” le disse, mentre lei gli aveva già dato le spalle.
“ Ah Lily, io e Sirius andiamo un po’ nelle cucine ok ?” le chiese.
Lily annuì e scomparve, in cima alle scale.
“ C’ è qualcosa che non va” sentenziò James.
“ Si decisamente. La vera Lily non ci avrebbe mai dato il permesso di uscire di nuovo” concordò Sirius.
“ La vera Lily?” chiese Peter spaventato.
“ Pensate che non sia lei ?” chiese Remus “ Pensate alla polisucco?” chiese ancora.
Anche Remus, stava perdendo la sua solita calma.
“ E se le avessero fatto un incantesimo? Se la stessero uccidendo piano piano?” chiese James, il panico nella voce.
Sirius scosse la testa.
“ Sanno che li beccheremo subito, neanche loro credo, siano così stupidi” rispose.
James sospirò, passandosi nervosamente le mani  tra i suoi capelli corvini.
“ Magari è davvero solo stanca” ipotizzò Peter.
“ Si e magari mia nonna vola senza scopa” lo prese in giro Sirius.
“ Tuo fratello e Piton ” disse James minaccioso.
Stava seguendo un suo ragionamento, i malandrini lo guardarono preoccupati.
“ Mio fratello e Piton due idioti” rincarò Sirius, lasciandosi cadere sul divano.
“ Se le hanno fatto qualcosa…” continuò James, con la rabbia negli occhi.
“ Se le hanno fatto qualcosa, lo scopriremo James” lo tranquillizzò Remus, mettendogli una mano sulla spalla.
“ E la pagheranno” minacciò Sirius serio. Era ancora furibondo per la discussione con Regulus.
Lui era una vergogna. Solo lui doveva vergognarsi.
James si lasciò cadere sul divano, accanto a Sirius.
“ Cosa ti è successo Lily ?” chiese in un sussurro.
Gli altri si guardarono, preparandosi a passare una notte in bianco con il loro amico.
ANGOLETTO : ALLORA VE LO ASPETTAVATE ? CHIARAMENTE DOVETE IMMAGINARVI L’ IMPERIUS DEI LIBRI…QUELLA CHE CI VIENE DESCRITTA COME IRRICONOSCIBILE, OVVERO SE VI RICORDATE CI VIENE DETTO CHE LE PERSONE ANDAVANO A LAVORARE PER MESI SENZA CHE NESSUNO SI ACCORGESSE DELLA MALEDIZIONE…QUELLA DEL FILM CON GLI OCCHI BIANCHI DI KRUM…E’ UN PO’ IRREALE : )) LILY E’ COSI’ CONFUSA PER L’ OBLIVION E PERCHE’…VA BE’ LO CAPIRETE !! SONO MOLTO IN ANTICIPO SULLA PUBBLICAZIONE PERCHE’  MI AVETE MINACCIATO ( E QUINDI MI SONO SBRIGATA)  : )) E PERCHE’ VOLEVO AUGURARVI BUONA FESTA DELLA DONNA !!! RINGRAZIO ALYX / CESCAPADFOOT / FEDERCHICCA / SARAH JONES13 / DAPHNE 91 / HERM93 / GIULYHERMY96 / ARYELLE / CATHY LINTHON E LJMIKA !! INOLTRE RINGRAZIO CHIUNQUE MI HA AGGIUNTO TRA LE PREFERITE/ SEGUITE E RICORDATE…MI PIACEREBBE SENTIRE ANCHE I VOSTRI PARERI !! ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!

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Capitolo 35
*** FORZA DI VOLONTA' ***


Lily uscì dalla riunione dell’ ordine insieme a tutti gli altri.
Quella era la prima riunione che avevano avuto, dopo l’ incontro di Lily con i serpeverde e chiaramente gli effetti della maledizione cominciarono subito a farsi sentire su Lily.
Sentiva che doveva fare una cosa, ma non voleva farla.
Devi andare da Severus, si diceva e contemporaneamente si dava delle stupida.
Lei non parlava più con Severus.
Lui ha passato le informazioni, si ripeteva, no lui ti vuole bene le diceva un angolo della sua testa.
Lily era confusa.
Anche se cercava di comportarsi normalmente, sentiva che doveva andare a parlare con Severus.
“ Lily mi ascolti?” chiese Alice, attirando l’ attenzione di tutti.
I malandrini continuavano ad osservarla, anche se in quasi due settimane non avevano notato niente di strano, continuavano a tenerla d’ occhio.
“ Io…si dimmi Alice” disse Lily, cercando di mettere a tacere le voci nella sua testa.
“ Ti ho chiesto, cosa pensi di questa nuova missione” ripetè, pazientemente l’ amica.
“ Ecco non lo so, coinvolge così tanti membri dell’ ordine” rispose Lily, passandosi una mano sulla fronte, perché l’ immagine di Piton continuava a tornarle in mente?
“ Stai bene?” le chiese James avvicinandosi.
“ Io…si, credo di si” non voglio andare nei sotterranei, si disse.
Le sue gambe si fermarono.
Il suo cervello diviso, tra andare nei sotterranei o non andare.
“ Lily” la chiamò Mary.
“ Lasciatemi stare, per favore” implorò, mentre si sentiva sudare, cosa le stava succedendo?
“ Dove vai ?” le chiese Alice, quando la vide voltarsi.
Non andare.
Vai.
Non andare.
Vai.
La testa le girò vorticosamente, mentre le sue gambe continuavano a rimanere piantate, come due macigni a terra.
“ Non sto bene” mormorò, prima di svenire.
James la prese al volo.
“ Meglio di un boccino” scherzò Peter.
“ Non c’ è niente da scherzare” lo rimproverò James.
“ Questo è sicuramente un regalino dei nostri amici Serpeverde” disse, mentre l’ adagiava a terra.
 “ Ramoso sta benissimo” disse Sirius con un sospiro.
“ Magari avrà studiato troppo o avrà un po’ di febbre” continuò.
James abbassò il viso su Lily.
Lui sentiva che c’ era qualcosa.
 “ Andiamo James, sono passate due settimane” gli disse Remus, chinandosi accanto a lui e mormorando un reinnerva.
“ E fino ad adesso è stata benissimo” concluse, sorridendo a Lily che stava riaprendo gli occhi.
Lily era tornata ad essere quella di sempre, ma lui continuava a non essere convinto.
La vedeva scherzare, frequentare le lezioni, ma lui era convinto che gli sfuggisse qualcosa.
“ Stai bene?” le chiese James preoccupato.
Devo andare da Severus.
Non devo dire niente agli altri.
Lily sospirò senza rispondere.
“ L’ accompagno da Madama Chips” si offrì Alice, guardando l’ amica.
“ Sto bene” rispose Lily, cercando di alzarsi a sedere.
Vai da Severus.
Vai da Severus.
“ NO” urlò Lily.
“ Cosa no?” chiese James guardandola.
Adesso tutti la stavano guardando con apprensione.
Severus le continuava a tornare in mente, ma non riusciva neanche a dirlo agli altri.
Si appoggiò al braccio di James, nuovamente senza forze.
James si voltò verso Sirius “ pensi ancora che sia tutto a posto?” gli chiese alterato.
Sirius scosse la testa, guardando il volto ancora dubbioso, dell’ amico.
“ Non è possibile “ asserì semplicemente.
“ Sirius ha ragione amico” gli disse Remus.
“ Ormai è successo da due settimane, non esiste pozione che agisca dopo così tanto tempo” gli spiegò.
Lily sentiva tutto come ovattato.
Nel suo cervello, si stava svolgendo una battaglia.
Devi andare da Severus.
Non posso tradire chi amo.
Devi andare da Severus. Lui è tuo amico.
No che non lo è.
James prese un respiro.
Gli occhi di Lily si muovevano senza fermarsi.
Lily aveva qualcosa, lui ne era sicuro.
Nessuno gli aveva creduto ma ora era innegabile.
La prese tra le braccia, guardando gli altri.
“ La porto da Silente” li informò, prima di dar loro le spalle.
Appena arrivò da Silente, gli raccontò tutto quello che era successo.
Lily era su una sedia e non sembrava seguirli.
Ancora presa dalla sua battaglia interna.
Silente la osservò a fondo, prima di chinarsi su di lei.
“ Siete venuti subito da me?” chiese, fissandola negli occhi.
James annuì preoccupato.
“ Cos’ ha ?” chiese, mentre con il pensiero andava a quei giorni tremendi della permanenza di Lily al San Mungo.
“ Non le hanno fatto niente vero ?” chiese ancora.
“ Non mi hanno fatto niente” disse Lily con veemenza, scattando in piedi.
Silente annuì gettando un’ occhiata a James.
“ Credo sia sotto imperius” determinò.
James sgranò gli occhi.
“ CHE COSA?” urlò spavantato.
Devi andare subito da Severus.
Lily si alzò di scatto, ma le braccia di Silente la tennero ferma.
“ Questo suo comportamento” disse pensieroso.
“ Lei è così perché sta cercando di combattere l’ imperius” continuò, poi si voltò verso James.
“ Quando è cominciato?” gli chiese.
“ Dopo la riunione, era confusa, non riusciva a dirci cosa le succedeva” disse James.
“ Cercano di spiarci, ma credo che abbiano sottovalutato, la volontà della signorina Evans” disse Silente, accennando un lieve sorriso.
“ Sono stati Black e Piton “ lo informò James.
“ James è una maledizione molto potente e si rischia Azkaban, non credo sia prudente, accusare dei tuoi compagni così” lo informò Silente.
Prese la bacchetta e dopo qualche minuto, annullò l’ incantesimo su Lily.
Lily sentì come se la pressione sulla sua testa, fosse svanita.
Alzò gli occhi su James e Silente.
“ Stai bene?” le chiese James.
Lily socchiuse gli occhi, cercando di concentrarsi.
“ Dovevo fare qualcosa, ma non ricordo cosa” disse, guardando Silente.
“ Vedo che sta bene” rispose Albus con un sorriso rassicurante.
“ Credo che non sia prudente per voi stare soli, accertatevi di essere sempre in compagnia di qualcuno” raccomandò loro.
Lily annuì, portandosi una mano alla testa.
Le pulsava terribilmente.
“ Per quello che le ho detto ?” chiese James con rabbia.
Silente guardò Lily “ credo di riuscire a tenerli d’ occhio meglio se restano a scuola” rispose con tranquillità.
***
“ E’ stata maledetta” James era fuori di sé.
Era in camera con i malandrini e continuava a percorrere la stanza a grandi passi.
“ Maledetta capite? E Silente che fa?” chiese, guardando Remus.
“ Niente. Non fa niente, non mi crede o finge di non credermi” disse con rabbia, sedendosi con un tonfo sul letto.
“ Forse non sono stati loro, sono passate due settimane, prima che riuscissimo a capire che era successo qualcosa” ipotizzò Peter.
“ Eri in vacanza, quando ci hanno spiegato le maledizioni senza perdono?” lo schernì James.
“ Ti guidano. Ti impongono di fare qualcosa, ma esteriormente resti sempre te” continuò con rabbia.
“ James calmati” gli impose Remus, guardandolo negli occhi.
“ Adesso Lily sta bene e Silente avrà sicuramente un piano” gli disse rassicurante.
James sbuffò.
“ Lily sta bene grazie alla sua forza di volontà, altrimenti sarebbe stata nelle loro mani”
Sirius non emetteva un fiato. Non sapeva se era stato davvero Regulus, ma lo credeva capacissimo di averlo fatto.
James prese la mappa del malandrino.
“ Giuro solennemente di non avere buone intenzioni” disse picchiando un piccolo colpo sulla pergamena.
“ Dove vuoi che sia? Sarà in dormitorio” gli disse Frank.
James annuì “ Silente ha detto di proteggerci a vicenda” si giustificò, mentre richiamava il nome di Lily sulla mappa.
Sirius sospirò, scambiandosi uno sguardo con Remus, non potevano dargli torto.
Era stato l’ unico a credere fino in fondo che a Lily fosse successo qualcosa.
L’ unico a capire che non era la sua Lily.
Adesso Lily si era chiusa in sé stessa.
Da quando James le aveva spiegato cosa era successo, il suo equilibrio già precario dopo la morte dei suoi genitori, se ne era definitivamente andato e Lily si era chiusa in sé stessa.
“ Sa di essere stata usata…ma si riprenderà James” gli disse Remus, arrivando direttamente al nocciolo del problema.
James stava per ribattere quando un urlo arrivò ai loro orecchi.
James e Sirius si guardarono un secondo e poi riabbassarono di scatto lo sguardo sulla mappa del malandrino.
Videro i puntini corrispondenti a Lily, Alice, Mary ed Emmeline correre verso la sala comune e non ebbero neanche il tempo di pensare.
Si precipitarono fuori.
“ Ragazzi” si oppose Peter, quando vide James lanciare la mappa, per correre fuori.
Quando si voltò di nuovo verso di loro erano spariti.
“ Fatto il misfatto” pronunciò velocemente, prima di seguirli insieme a Remus e Frank.
Appena arrivarono in  sala comune, fecero appena in tempo a vedere la chioma rossa di Lily sparire al seguito di Alice.
“ Che succede?” chiese Sirius, fermando Mary, prima che anche lei scavalcasse il ritratto.
“ L’ orologio” balbettò Mary, con le lacrime agli occhi.
Sirius guardò il suo orologio.
Non capiva.
Scambiò uno sguardo con Remus e Peter, mentre James e Frank erano già spariti alla ricerca di Lily e Alice.
“ Dobbiamo andare da Silente” intimò Emmeline, guardando l’ amica.
Mary guardò Sirius un secondo, prima di riprendere a correre.
“ Mc Donald spiegami subito cosa sta succedendo?” le chiese agitato, correndo accanto a lei.
“ L’ orologio di Alice” gli disse di nuovo.
“ Perché l’ orologio di Alice vi ha sconvolte così tanto?” chiese Peter ingenuamente.
Sirius fermò Mary per un polso.
“ Adesso basta” le disse rabbioso.
“ Non è un gioco. Abbiamo tutti i nervi a fior di pelle. Spiegati” le intimò.
Mary si scosse il polso, guardandolo con rabbia.
“ Sei il solito idiota. Lo so benissimo che non è un gioco e non ho sicuramente, tempo, di discutere con te” gli disse orgogliosa.
“ Stupido e viziato” ringhiò, riprendendo a correre.
Sirius rimase per un attimo imbambolato sul posto.
“ Dai Sir”  Remus gli diede una pacca sulla spalla e ripartirono alla volta dell’ ufficio del preside.
Quando entrarono nell’ ufficio, Alice stava già urlando come una forsennata.
Frank la teneva per la vita, per cercare di calmarla e Silente sembrava pensieroso.
“ Perché le lancette di mio padre e mia madre sono su persi?”  urlò Alice.
Lily era seduta su una sedia la testa tra le mani, la scena le era purtroppo, troppo familiare.
James era seduto accanto a lei ed alzò a malapena la testa, per fare un cenno ai malandrini.
Mary si precipitò all’ altro lato dell’ amica, prendendole la mano.
“ Avevano una missione, ma non mi è ancora arrivato nessun resoconto” disse Silente, sempre immerso nei suoi pensieri.
 “ Devo saperne di più” mormorò a fior di labbra.
“ Il tuo orologio indica le lancette dei tuoi genitori su perso?” chiese di nuovo, come se stesse seguendo un filo logico dei suoi pensieri.
Alice annuì, con foga.
“ Il mio orologio non sbaglia mai” disse Alice con le lacrime agli occhi.
“ I miei genitori sono persi” singhiozzò disperata.
Silente creò un piccolo patronus e lo spedì a Malocchio, con precise istruzioni.
“ Dobbiamo solo attendere la risposta” commentò, guardando Alice negli occhi.
Sirius si sedette nervosamente accanto a James.
“ Qualcuno mi spiega cos’ è quest’ orologio?” chiese continuando a guardare Mary.
Era la prima volta che litigavano e non gli piaceva affatto, questo senso di colpa che sentiva dentro di sé.
“ Alice ha un orologio” gli spiegò James a voce bassa.
“ Che mostra dove sono i componenti della tua famiglia” continuò, accarezzando la mano a Lily, che ancora non aveva alzato lo sguardo.
“ Tutte le sere prima di dormire, guarda dove sono puntate le lancette” disse.
Conosceva Alice da quando erano nati e sapeva del fascino che aveva su di lei, quell’ orologio.
“ Possono essere puntati, su casa, lavoro, scuola, viaggio, pericolo di morte o persi” gli elencò infine, con un sospiro.
“ E le lancette dei suoi sono su persi?” chiese Remus.
James annuì, con lo sguardo triste.
Aveva sempre detto ad Alice che quell’ orologio era inquietante, ma lei non aveva mai voluto sentire ragioni e non se ne separava mai, portandoselo dietro anche quando veniva ad Hogwarts.
“ Tutti i Prewett ne hanno uno, ognuno con i propri membri della famiglia” concluse, come se questo spiegasse tutto.
Sirius sospirò, per questo Mary era così sconvolta.
Era preoccupata per l’ amica.
Il senso di colpa si fece sempre più forte.
Si diede dello stupido.
Era decisamente un Black atipico.
Un Grifondoro che si innamora e si sente in colpa.
ANGOLETTO :  QUESTO CAPITOLO MI HA MESSO UN PO’ IN CRISI…PERCHE’ INIZIALMENTE L’ IDEA ERA UN’ ALTRA MA POI MI SEMBRAVA FOSSE TROPPO ANCHE PER LILY E QUINDI LE HO FATTO CONTROBATTERE SUBITO LA MALEDIZIONE IMPERIUS COSI’ COME SUCCEDE AD HARRY NEL CALICE…QUINDI ALLA FINE NON E’ VENUTO GRANCHE’ E  VI SARA’ SEMBRATO CHE L’ ABBIA MESSA DA PARTE TROPPO PRESTO MA VI ASSICURO CHE LA QUESTIONE TORNERA’ FUORI E NE’ JAMES NE’ LILY LO DIMENTICHERANNO…ADESSO PERO’ C’ E’ UNA QUESTIONE PIU’ IMPORTANTE…E PROMETTO CHE PER FARMI PERDONARE AGGIONERO’ PRESTO : )) RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE CON LE LORO RECENSIONI, MANDANO AVANTI LA STORIA !! ALYX / FEDERCHICCA / CESCAPODFOOT / DAPHNE 91 / GIULYHERMY 96 / ARYELLE / DOBBY 00 / LJMIKA / CATHY LINTHON / LULU97 E HERM93 !! RINGRAZIO ANCHE CHI MI HA AGGIUNTO TRA LE SEGUITE/ PREFERITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 36
*** RAPITI ***


I minuti che seguirono furono pieni di angoscia per tutti i ragazzi.
Lily era seduta sulla sedia, si teneva il volto tra le mani, senza riuscire a guardare l’ amica.
Come poteva farlo ?
I suoi genitori erano morti solo pochi mesi prima, non aveva forza per sé stessa, come poteva aiutare lei.
Alice piangeva silenziosamente sulla spalla di Frank.
Silente si era seduto nuovamente alla scrivania, apparentemente tranquillo, ma tradiva la sua ansia picchiettando le dita delle sue mani giunte.
Sirius continuava a tenere lo sguardo fisso su Mary, voleva che lei lo guardasse, voleva farle capire che le dispiaceva.
Voleva liberarsi di quel maledetto senso di colpa che gli opprimeva il petto.
“ Quando Walburga mi ha detto che i Black non possono amare, mentiva come sempre” sussurrò a James.
James si voltò verso l’ amico, con espressione stupita.
Era davvero un’ affermazione importante per lui.
James non lo aveva mai sentito parlare d’ amore.
Era lui quello che di solito lo riempiva di sviolinate e dichiarazioni di amore su Lily, ma Sirius nonostante, fosse ormai palese quello che provava per Mary, non si era mai sbilanciato, adducendo sempre la scusa della sua famiglia e che quelli come lui non possono innamorarsi.
“ Sirius, vedrai che dopo potrete parlare” gli disse James, spostando lo sguardo su Alice.
Era preoccupato anche lui per la sua amica.
Avevano solo diciassette anni e si ritrovavano coinvolti in una guerra più grande di loro.
Tutto per colpa di quel maledetto di Voldemort.
Tutto per cercare di vivere in pace e non sotto la dittatura di un pazzo.
Finalmente un orso argenteo arrivò in presidenza e parlò con la voce di Moody.
“ Un’ imboscata Silente” disse con la sua voce dura.
“ Ne hanno rapiti sei e uccisi due”
La sentenza galleggiò per un attimo nell’ aria.
Rapiti? Uccisi ?
I ragazzi si guardarono negli occhi, consci che potevano essere i genitori o i parenti di chiunque.
Silente si fissò per un attimo le mani, poi si alzò.
“ Dovete tornare nel vostro dormitorio” disse serio.
James guardò Silente, era estremamente serio.
“ Devo partire subito” sentenziò, congedandoli con un cenno della mano.
“ Professore chi è morto?” chiese Remus, stringendo i pugni.
“ Signor Lupin, purtroppo non ne so più di voi” rispose Silente, accarezzandosi la barba.
Sicuramente stava già elaborando una teoria su ciò che poteva essere successo.
“ Adesso andate, vi chiamerò appena tornerò ad Hogwarts” disse, precedendo Sirius che aveva già aperto la bocca per parlare.
Tutti si avvicinarono alla porta, senza riuscire a dire altro.
“ Signor Lupin, Signorina Evans, tutti devono tornare in dormitorio” si raccomandò Silente.
Remus e Lily annuirono.
Sicuramente Silente aveva paura che i Malandrini, potessero fare qualche colpo di testa.
“ Dobbiamo fare i bravi e andarcene a letto” commentò Sirius sprezzante.
Aveva una brutta sensazione, non sapeva se era ancora dovuto al senso di colpa, ma aveva quel senso di oppressione che lo perseguitava.
“ Come pensi di fare Black, non sappiamo neanche dove sono” si arrabbiò Mary.
Sirius strinse gli occhi stizzito, ma non rispose.
“ Dove sono lo sappiamo, lo hanno detto alla riunione” riflettè Lily parlando per la prima volta.
Alice si bloccò, voltandosi verso l’ amica.
“ Credi che potremo raggiungerli?” le chiese, asciugandosi una lacrima.
Lily guardò l’ amica negli occhi e annuì silenziosamente.
“ Lily” la rimproverò Remus.
“ Sai benissimo che rischieremo l’ espulsione” si oppose Emmeline.
“ Ci sono cose più importanti della scuola” affermò Lily.
Si stupì lei stessa delle sue parole, ma ne era fermamente convinta.
Non voleva che altri subissero la sorte dei suoi genitori.
Ed anche se nessuno lo diceva apertamente, Lily sapeva che James, Mary, Frank, Emmeline e Alice erano preoccupati.
Non erano solo i signori Prewett, c’ erano altri quattro rapiti e due morti e nessuno sapeva chi fossero.
“ Andiamo” disse James, appoggiandola immediatemente.
“ James dovremo aspettare” si oppose Remus.
Erano arrivati davanti al ritratto della signora grassa, ma nessuno sembrava intenzionato a dire la parola d’ ordine.
Tutti si guardavano, cercando di prendere una decisione.
“ Silente si sta occupando della cosa, noi saremo solo di intralcio” disse Remus, guardando l’ amico.
“ O di aiuto” lo contradisse Sirius.
“ Ci sono ancora le ronde” disse Peter.
“ Peter ha ragione…poi sicuramente i rapiti saranno stati portati da qualche parte” lo appoggiò Frank, realista.
Il silenzio calò nuovamente su di loro.
“ Mandragola” disse James con rabbia e superò il ritratto senza aspettare nessuno.
Sirius pose una mano sulla spalla di Lily.
“ Coraggio” le disse.
Lily annuì e seguì James all’ interno.
Le ore passavano, ma tutti continuavano ad essere svegli e preoccupati.
Ogni tanto l’ idea della fuga, tornava fuori e infiammava gli animi e le discussioni, fino a quando capivano che era impossibile e gli animi tornavano ad essere abbattuti.
Finalmente il ritratto si aprì.
Lily staccò la mano da quella di James e guardò il suo orologio.
Erano le sei, erano stati svegli tutta la notte.
La Mc Granitt apparve davanti a loro.
Era seria in viso e Lily non presagì niente di buono.
“ Venite con me” disse soltanto.
Alice alzò la testa dal grembo di Frank.
“ I miei genitori?” chiese.
“ Vi prego seguitemi” disse loro.
Appena arrivarono in presidenza vi trovarono diversi membri dell’ ordine, tra cui  Malocchio, Fabian Prewett, Augusta Paciock e  Charlus Potter.
Avevano tutti il viso contrito.
James li guardò ad uno ad uno, avevano tutti la rabbia nel viso e la tristezza negli occhi.
Charlus si avvicinò subito a James.
“ Devo parlarti Jamie” gli disse semplicemente.
James trattenne il respiro, mentre Malocchio continuava ad inveire.
“ Sapevano Silente” commentò Malocchio, con rabbia.
Prese la sua fiaschetta e bevve un sorso di qualcosa che conosceva solo lui.
“ Ne abbiamo catturato solo uno. Erano numericamente superiori a noi” commentò tetro.
I ragazzi continuavano a guardarli, mancavano troppe persone.
James continuava a guardare suo padre ed il suo volto sconvolto.
Sembrava aver pianto, fino a due minuti prima.
“ James devo parlarti andiamo fuori” gli disse con un filo di voce.
James s’ irrigidì, stringendo la mano di Lily fino a farle male.
“ La mamma è stata presa?” chiese impaurito.
“ James usciamo” rispose suo padre.
James scosse la testa.
 “ Dimmi dove è la mamma” sillabò.
“ James tua madre è tra i rapiti” disse Charlus, mentre le lacrime rigavano il suo volto.
“ Gideon e Dorcas sono morti” disse Malocchio, mentre tutto intorno a James si annullava.
“ Chi sono i rapiti ?” chiese debolmente.
“ Tua madre, entrambi i suoi genitori, Benji Fenwick ed Arthur e Molly Weasley” elencò calmo Malocchio.
La sua freddezza era proverbiale, invece i ragazzi rimasero a bocca aperta.
Alice s’ inginocchiò prendendosi il volto tra le mani, Frank la circondò subito tra le braccia.
Sirius si avvicinò a James, ponendogli una mano sulla spalla, Lily continuava a tenergli la mano.
Rapiti, pensò.
Rapiti da Voldemort, traditori del suo sangue, se non erano già morti, lo sarebbero stati presto.
“ Cosa facciamo?” chiese Sirius con un filo di voce.
Dorea era di nuovo in pericolo e per lui Dorea era una madre, l’ unica persona che assomigliasse ad una madre.
“ Ci organizziamo” rispose Silente.
“ Dobbiamo andare subito “ si arrabbiò James.
“ Potrebbero ucciderli da un momento all’ altro” disse con un filo di voce.
Sperava con tutto se stesso che sua madre fosse ancora viva.
Silente annuì.
“ James non sappiamo dove siano, dobbiamo restringere il campo” gli disse, parlandogli lentamente.
James era stizzito, non era un bambino. Era solo un ragazzo preoccupato.
“ Non sappiamo quale casa abbiano scelto come quartier generale e  purtroppo i Mangiamorte di Voldemort sono pieni di case che potrebbero essere messe a disposizione” lo informò.
Moody ringhiò di rabbia repressa.
“ Andiamo in tutte, una per una” Moody era molto affezionato a Gideon e Fabian, li considerava quasi dei figli, li aveva addestrati lui ed adesso uno dei due era morto.
Con un Crack un elfo domestico si presentò davanti a loro.
“ Kreacher” ringhiò Sirius, guardando il brutto muso del suo elfo domestico.
Kreacher fece un mezzo inchino a Sirius “ padroncino” disse con voce lamentosa.
Sembrava quasi schifato di vedere Sirius.
“ Traditore del suo sangue” affermò a mezza voce, voltandosi verso Silente.
Sirius mosse un passo. Voleva colpire quello stupido elfo.
Quello stupido elfo che continuava a servire quei pazzi dei suoi genitori.
“ Fermo” Silente lo fermò prima che potesse avventarsi su di lui.
“ Devi essere gentile con lui” gli disse.
Sirius sbuffò, ma non si mosse.
Se Kreacher era lì poteva dire solo una cosa.
“ Se l’ elfo di Sirius è qua…” iniziò Remus.
Silente lo fermò con una mano.
“ Puoi darmi quello che ti hanno incaricato di darmi?” chiese rivolto all’ elfo.
Kreacher posò la scatola sulla scrivania.
“ Bene puoi tornartene dai tuoi padroni” lo congedò Silente.
Kreacher diede un’ altra occhiata piena di disprezzo a Silente, poi si voltò verso Sirius.
“ Vattene e non tornare mai più “ ordinò Sirius con rabbia.
Sirius sperò con tutto se stesso che Kreacher fosse obbligato a seguire i suoi ordini nonostante lui se ne fosse andato.
Con un crack l’ elfo scomparve come era apparso.
“ Non tornerà “ commentò Silente, avvicinandosi la scatola.
“ Non sono più il suo padrone” si oppose Sirius.
Silente scosse la testa.
“ Ti ha chiamato padroncino, per adesso lo sei ancora” sentenziò aprendo il coperchio e guardando dentro.
“ Folle” commentò senza riuscire a trattenersi.
Tutti si guardarono negli occhi.
“ Cosa c’ è Silente?” chiese Augusta, guardandolo negli occhi.
“ Mia cara Augusta, qua dentro c’ è la prova della follia di Voldemort” disse e tutti notarono che aveva gli occhi lucidi.
Moody si avvicinò facendo scorrere il coperchio. Ebbe uno scatto di rabbia e ancora prima di richiuderlo, cominciò ad emettere una serie di suoni e parole irripetibili.
“ Non capisco” disse Fabian, avvicinandosi a Silente.
“ Fino a quando non sapremo di più, nessun altro vedrà il contenuto di questa scatola” commentò Silente serio.
Il viso di Lily si accigliò, cosa c’ era dentro la scatola.
“ Nella sua follia e nella sua mania di grandezza però, Voldemort ha commesso un errore” disse Silente.
“ O forse non credeva che un erede dei Black potesse mai entrare a far parte dell’ ordine” commentò spostando gli occhi su Sirius.
Sirius sentì le mani informicolarsi. Gli arti gli dolevano.
Aveva capito anche lui.
Aveva capito quando aveva visto Kreacher.
“ Sono a casa dei tuoi genitori Sirius” sentenziò Silente.
Tutti si voltarono verso di lui e Sirius impallidì.
I suoi genitori.
I suoi pazzi genitori, così amanti di Voldemort e di quello che prometteva da offrirgli anche Grimmauld Place come quartier generale.
“ So che sono ormai anni che sei fuggito dai Potter” disse Silente.
“ ma adesso la domanda è…” continuò Silente, guardandolo negli occhi.
“ Saresti pronto ad affrontarli da nemico?” chiese.
Era necessario sapere, in battaglia non poteva controllare tutti, ma non poteva neanche permettere che Sirius si lasciasse uccidere.
 “ Saresti pronto a maledirli o a ucciderli se fosse necessario ?” chiese ancora
Sirius si guardò le mani un attimo.
Le sue mani tremavano per la rabbia.
I suoi genitori erano pazzi.
Sentì lo sguardo di tutti su di lui. Il silenzio pesargli addosso, poi spostò lo sguardo su Mary che lo guardava quasi con compassione, su James, Lily, Remus e Peter.
Lui era divorato dalla rabbia verso la sua famiglia, ma sembrava che nessuno dei ragazzi, gliene facesse una colpa.
Prese un forte respiro, poi lentamente annuì.
ANGOLETTO: IMMAGINATE TUTTI COSA CI SIA STATO NELLA SCATOLA VERO ? POVERO SIRIUS CREDO CHE CHIUNQUE NEI SUOI PANNI NON POSSA FARE A MENO DI SENTIRSI IN COLPA !! SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO, E’ BELLO LUNGO QUESTA VOLTA : )) RINGRAZIO CESCAPADFOOT / GIULYHERMY96 / FEDERCHICCA / ALYX / LULU-HERM /ROSEBLACK98 / PENSIEVE /LJMIKA E ARYELLE PER LE RECENSIONI !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO TRA LE PREFERITE /SEGUITE E RICORDATE SPERO MI FARETE SAPERE COSA NE PENSATE !! E GRAZIE ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 37
*** PREPARARSI ***


Regulus si guardò allo specchio, stringendo tra le mani una lettera che aveva appena ricevuto.
Si pettinò i suoi capelli scuri.
Assomigliava davvero così tanto a Sirius.
I suoi capelli neri, i suoi occhi azzurri. Forse l’ unica differenza erano i tratti del viso, leggermente più spigolosi.
Sospirò. Sirius suo fratello.
Sirius che lo aveva abbandonato per correre tra le braccia di una famiglia che non era la sua.
Che andava in giro per tutta la scuola, facendo scherzi immaturi e che si vantava davanti a tutti di suo fratello.
Suo fratello James.
Ebbe uno scatto di rabbia e si appoggiò allo specchio.
Quello non era suo fratello.
Sirius poteva negare, ma lui aveva il suo stesso sangue nelle vene. I suoi stessi genitori.
Eppure era riuscito a ribellarsi, si disse, era riuscito ad andarsene e voltare le spalle a Walburga e Orion.
A voltare le spalle a lui.
Le lacrime gli salirono agli occhi.
Sirius era lo stesso fratello che gli aveva detto che non lo avrebbe mai abbandonato, ma poi il destino li aveva divisi.
Case diverse e stesso orgoglio.
Nessuno dei due riusciva a fare il primo passo verso l’ altro. Nessuno dei due riusciva a mettere da parte l’ orgoglio e cercare di chiarire e così si erano allontanati del tutto.
“ Reg” una voce femminile, seguita da un lieve colpo alla porta interruppe i suoi pensieri.
Riacquistò il controllo di sé, un Black non cede mai, ed uscì dal bagno.
“ Reg voglio venire anche io stasera” disse con voce lamentosa, sedendosi composta sul letto.
Regulus sospirò e si sedette sul letto davanti a lei.
“ Non se ne parla Cissy” obbiettò Regulus, alzando gli occhi per l’ esasperazione.
“ Ne abbiamo già parlato hai quattordici anni, non puoi assistere “ sentenziò, mentre guardava entrare Piton, Nott, Avery e McNair.
“ Hai solo due anni più di me, non puoi decidere cosa devo o non devo fare” si oppose Narcissa, sempre con voce molto composta.
“ Stasera ci sarà anche Lucius alla cerimonia?” chiese con gli occhi che le brillavano.
Piton sospirò.
“ Non è un gioco Narcissa” le disse.
“ Ed il fatto che ti preoccupi se c’ è o non c’ è il tuo ragazzo, fa capire molto bene la tua immaturità” continuò.
Regulus osservò Piton.
Poteva notare quanto era poco felice, quanto la cerimonia che ci sarebbe stata quella sera, pesasse anche sulle sue spalle.
Lui non aveva un fratello con cui avrebbe chiuso definitivamente.
Non aveva un fratello che da quel momento in poi, sarebbe stato solo un nemico per lui.
Ma era comunque in una posizione difficile, innamorato di una sanguesporco che non sarebbe mai stata salvata.
“ Io vengo” affermò Narcissa, incrociando le braccia sul petto e riportando l’ attenzione su se stessa.
“ Non essere assurda Cissy” disse alla cugina.
Un lampo passò negli occhi azzurri di Narcissa.
“ Se non mi portate con voi, dirò tutto. Farò la spia a Silente” determinò.
“ Serpe” la rimproverò con rabbia Avery.
“ Non capisci che vogliamo proteggerti ?” le chiese con rabbia.
“ Proteggere te stesso semmai” disse con calma Severus.
Sapeva che se Avery reagiva così era solo per paura.
Solo perché temeva la reazione di Lucius, il suo promesso sposo e fedele Mangiamorte.
Avery si voltò verso Piton. La rabbia negli occhi.
Nessuno poteva dirgli che aveva paura.
“ E te Piton cosa ci dici? Perché la stupida babbana non è corsa da te con le informazioni?” gli chiese strafottente.
“ Non ci sarà stata nessuna riunione” disse con tono di sufficienza.
“ O forse ti hanno beccato” intervenne McNair con un ghigno.
Piton strinse i pugni.
Non potevano averlo beccato.
L’ Imperius non poteva essere individuata.
La persona sottoposta alla maledizione, continuava a comportarsi come sempre e lui era stato molto attento.
Nonostante fosse stato tentato di mettere fine anche alla sua stupida storia, con quello stupido di Potter, si era trattenuto e le aveva ordinato, solo, di passargli le informazioni.
“ Non sono uno stupido, riesco a fare un Imperius, al contrario di qualcuno che ancora non ha capito come si impugna la bacchetta” lo provocò.
Mc Nair si alzò, stringendo i pugni.
“ Piton, stupido mezzosangue” gli disse, fronteggiandolo.
Narcissa si portò una mano alla bocca, spaventata.
“ Adesso basta” disse Regulus, alzandosi e spingendo con una mano McNair , verso il muro.
“ Abbiamo cose più importanti da fare” continuò, guardando Piton.
Strinse ancora la lettera nella sua mano.
“ Stasera riceveremo il marchio” disse con un sorriso, alzando il pugno che teneva la lettera.
“ Il signore Oscuro ha grandi progetti per noi” disse orgoglioso.
Cercò di non pensare a quante volte suo fratello lo aveva messo in guardia.
Sirius non meritava niente. Non meritava la sua fiducia.
Lui lo aveva abbandonato.
Il suo unico fratello lo aveva lasciato, per seguire il suo sogno di un mondo migliore.
Rise tra sé.
“ Stasera saremo dei Mangiamorte” disse, guardando negli occhi i suoi compagni.
Avery, Nott e McNair risero con lui, ma Piton non rideva.
Sicuramente lo avrebbe fatto, ma sicuramente lo stava facendo soltanto per sentirsi parte di qualcosa.
Per non sentirsi abbandonato.
Per la rabbia che provava verso la Evans e verso Potter.
Regulus fissò il suo sguardo in quello di Piton e finalmente questo annuì.
***
Sirius alzò il suo sguardo su Silente.
I suoi occhi azzurri, che facevano cadere tutte le ragazze ai suoi piedi, in quel momento erano incupiti.
Nessuno meglio di lui, sapeva di quale crudeltà erano capaci i suoi genitori.
Nessuno meglio di lui, sapeva che razza di folli, aveva come genitori.
“ Quando interveniamo?” chiese.
Gli occhi di Silente si addolcirono.
“ Stasera. Dobbiamo farlo subito” disse, picchiettando involontariamente le dita sulla scatola davanti a lui.
Aveva sempre saputo che Voldemort era pazzo.
Da quando era andato a prenderlo in quell’ orfanotrofio Babbano, aveva sempre sospettato di lui.
Lo aveva tenuto d’ occhio durante gli anni di scuola, ma questo non gli aveva impedito di uccidere una studentessa. Ma adesso aveva passato il segno.
Lo aveva sfidato. Gli aveva inviato i pezzi di uno dei membri dell’ ordine.
Non sapeva ancora chi fosse, ma era qualcuno dei rapiti e questo poteva solo voler dire che voleva incontrarlo.
Voleva battersi con lui. Dimostrare che poteva vincerlo.
Sospirò, non avrebbe mai creduto di doversi battere nuovamente con un mago oscuro di una tale ferocia.
Aveva sottovalutato Grindewald, guidato anche da un sentimento verso di lui, ma non avrebbe mai sottovalutato Voldemort.
“ Forse sarebbe meglio non coinvolgere i ragazzi” disse Malocchio pensieroso.
Silente alzò una mano, prima che chiunque potesse parlare.
“ I ragazzi sono già coinvolti” determinò.
“ La maggior parte di loro, ha un conto in sospeso con Voldemort” disse spostando lo sguardo su Lily.
“ Gli altri hanno i genitori o persone a cui vogliono bene in ostaggio” continuò, guardando Alice.
Prewett fece per parlare, ma Silente lo anticipò.
“ Se gli impedissimo di venire, troverebbero il modo e sarebbero sicuramente, molto più in pericolo” disse semplicemente.
Remus e Peter si guardarono negli occhi, trattenendo un sorriso.
“ Tra un mese avranno i Mago, non sono dei ragazzini. Sono pronti” sentenziò.
Vedere Silente, così duro, così cattivo nelle sue parole, fece venire la pelle d’ oca a Lily.
Era davvero arrabbiato.
Silente non si arrabbiava mai.
“ Adesso tornate in sala comune e cambiatevi” ordinò loro.
“ Qualsiasi cosa, andrà bene Signor Lupin” continuò, precedendo la sua domanda.
I Ragazzi uscirono senza aggiungere altro.
Ognuno perso nei suoi pensieri.
Ognuno che cercava di infondersi coraggio.
“ Mary” Sirius la fermò per un braccio, appena arrivarono in sala comune e guardando gli altri che lo superavano, con un occhiata.
Mary respirò a fondo.
“ Non ho niente da dirti Sir. Devo prepararmi per una battaglia” gli disse.
Sirius, sentì il cuore dolergli ma non la lasciò, anzi fece scorrere il pollice sul suo polso, in una lenta carezza.
Non saperva come dirglielo.
Non era mai stato bravo con le parole, figuriamoci con le scuse.
“ Senti Mary, magari ho esagerato” le disse con coraggio.
“ Magari ?” chiese lei, inarcando un sopracciglio.
Sirius sospirò.
“ Ok ho esagerato, ok, ok” disse, mettendo le mani avanti a sé per difesa.
“ Non pretendere più di questo da me” le disse, guardandola negli occhi.
Mary trattenne un sorriso.
“ Insomma un Black non si scusa, un Black non sente dolore…”  lasciò in sospeso la frase per avvicinarsi a lei.
“ L’ ennesima puttanata di mia madre” le disse con un sorriso.
Mary intrecciò le braccia, dietro al suo collo.
Come poteva resistere?
Come poteva restare arrabbiata con lui?
Quando lui si chinò sulle sue labbra, lei era già pronta ad accoglierlo.
ANGOLETTO : ALLORA CHE NE DITE ? COME AVRETE CAPITO DAI DUE PUNTI DI VISTA IL PROSSIMO CAPITOLO CHE SARA’ UN GRAN CASINO VI AVVERTO…SARA’ LA BATTAGLIA A CASA DI SIRIUS E COME AVRETE CAPITO CI SARANNO ANCHE REGULUS E SEVERUS E GLI ALTRI …QUINDI LA SITUAZIONE NON SARA’ SEMPLICE !! RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE RECENSISCONO SEMPRE E CHE MI INCORAGGIANO  OVVERO ALYX / CESCAPADFOOT / FEDERCHICCA / GIULYHERMY96 / ARYELLE / DAPHNE 91 / LIJMKA / LULU- HERM / PENSIEVE  E  HERM93 !! INOLTRE RINGRAZIO CHIIUNQUE MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 38
*** BATTAGLIA II ***


Sirius pensava che non avrebbe mai più rimesso piede in quella casa.
Erano ormai quasi due anni che era fuggito da loro.
Dai suoi genitori, dalla loro mentalità assurda.
Erano ormai due anni che viveva dai Potter, quella famiglia che non era la sua, ma che lo aveva accolto come se ne fosse, sempre, stato parte.
Adesso Dorea, l’ unica donna che considerava una madre, era prigioniera in quella casa.
Prigioniera, come lo era stato lui per anni.
Respirò a fondo, sentì la mano di Mary coprire la sua e stringergliela.
Alzò gli occhi su di lei e cercò di sorriderle. Ma non era una cosa possibile, il suo viso non si muoveva, i suoi muscoli facciali, troppo contratti per muoversi.
Quando Silente aveva creato la passaporta, Sirius si era reso conto che era una cosa reale.
Che sarebbe, davvero, dovuto tornare in quel posto orrendo.
Adesso erano lì, nella sua camera e tutti si guardavano intorno, nonostante la semioscurità che avvolgeva la stanza.
Sirius aveva sempre odiato, tutta l’ oscurità che avvolgeva la casa. Quell’ oscurità che i suoi genitori tanto amavano.
“ Davvero ti piacciono questi aggeggi babbani?” chiese Frank, indicando il poster di una moto babbana, che Sirius aveva appeso in camera, anni prima.
Tutti sapevano che Frank stava cercando di alleggerire la tensione, ma nessuno aveva voglia di ridere e nessuno rispose.
“ Non voglio che rischiate più del dovuto” li ammonì Silente, guardandoli ad uno ad uno.
“ Noi andremo avanti, voi vi occuperete di coprirci le spalle” continuò, con un tono che non ammetteva repliche.
Sirius guardò James, conosceva l’ amico e sperava che non facesse niente di avventato.
“ Vigilanza costante” disse Moody, prima di uscire al seguito di Silente.
Sirius sospirò e si apprestò ad uscire, non voleva restare in quella stanza un minuto di più.
“ Aspettate qua” mormorò Charlus.
Conosceva i suoi ragazzi ed erano l’ esatto esempio dell’ impulsività dei diciassette anni.
Sirius guardò nuovamente James e lesse nel suo sguardo, la sua stessa voglia di combattere, di opporsi a tutti quegli uomini e quelle donne che con tanta foga stavano portando avanti il loro progetto, la loro pazzia.
Dopo pochi minuti i primi rumori della battaglia iniziarono a diffondersi nell’ aria e Sirius si aggrappò alla ringhiera delle scale con tutte le sue forze, per trattenersi, per cercare di ubbidire, di non scendere.
Ma quando mai hai dato retta a qualcuno? Si chiese, cominciando a scendere i primi scalini.
Una mano lo tenne fermo e Mary lo guardò con un espressione che era più una preghiera.
Sirius sbuffò e si fermò di nuovo.
“ Come possiamo coprirgli le spalle da qua?” chiese Lily arrabbiata.
Sirius la guardò. Proprio Lily, proprio il caposcuola perfetto, gli stava passando accanto decisa a scendere gli scalini.
“ E’ una pazzia” mormorò Peter, cercando di fermarla.
James rimase un attimo sbigottito, ma si riprese quasi subito.
“ Lily” la pregò, ma Lily non sentiva e non vedeva nessuno.
Sentiva solo le urla dei suoi genitori, che nella sua testa si confondevano alle urla reali del combattimento in corso.
La sua mano poggiata lungo il corrimano e l’ altra stretta nella bacchetta.
L’ espressione seria, decisa.
Vedeva solo il suo progetto. Solo la sua vendetta.
Tutti la seguirono, preoccupati, sapevano cosa le stava passando per la sua testa.
Forse per lei era troppo presto tornare in battaglia, dovevano immaginarsi che non si sarebbe comportata razionalmente.
Avevano vissuto ogni giorno con lei, in questi mesi e sapevano esattamente cosa sta provando. Cosa stava pensando.
Ognuno di loro poteva sentire i pensieri di Lily come se fossero i propri.
Appena scese l’ ultima rampa di scale, una porta si aprì e Lily si schiacciò contro il muro.
Gli altri erano ancora troppo lontani.
Lily tenne lo sguardo basso, stringendo spasmodicamente la sua bacchetta.
In fondo era quello che voleva no?
Le vesti frusciarono accanto alle sue orecchie, erano in tanti, pensò Lily mentre il suo cuore cominciava ad accellerare impazzito.
Il fruscio si fermò e lei si voltò, cercando di tranquillizzare il suo respiro. Qualcuno l’ aveva vista. Adesso non poteva più tornare indietro.
Alzò gli occhi, scontrandosi contro gli occhi rossi di Voldemort che la guardò con un sorriso.
Il respiro le si fermò nei polmoni. Era quello che voleva no?
“ Signorina Evans” sibillò Voldemort con calma.
James le fu accanto in un secondo, la bacchetta alzata, ed anche gli altri si precipitarono giù.
Lily li guardò, era un suicidio.
“ e amici” continuò Voldemort, con tono mellifluo.
Era un suicidio di massa. L’ ordine era troppo impegnato con i Mangiamorte, nessuno li avrebbe notati.
Stava condannando a morte i suoi amici, pensò con rabbia.
Spostò lo sguardo un attimo, non c’ era solo Voldemort, aveva sentito altre vesti frusciare, aveva sentito altri passi.
Sobbalzò, quando il suo sguardo s’ incrociò con quello freddo e nero di Piton.
Lily avrebbe potuto dire che era terrorizzato, anche se come sempre, era difficile individuare la sua espressione, dietro a quella maschera di freddezza.
Aveva la manica tirata su e il Marchio nero che faceva bella mostra di sé.
Lily lo guardò inorridita.
Lo aveva fatto davvero?
Severus seguì il suo sguardo e si affrettò a tirarsi giù la manica della veste.
“ Puoi nasconderlo, ma non cambia ciò che sei” gli disse coraggiosamente, mentre nel suo sguardo cercava di imprimere tutto il disprezzo possibile.
Piton incassò il colpo, senza muoversi di un millimetro e guardando negli occhi la sua ex migliore amica.
Lily aveva le lacrime agli occhi.
Il suo amico. Quello che era stato il suo migliore amico, adesso l’ aveva tradita per sempre.
Sapeva che lei era carne da macello per Voldemort. Ma lo aveva fatto lo stesso.
“ Stupida Babbana” disse Avery con rabbia, alzando la bacchetta, ma Regulus lo precedette “ Recido” urlò .
“ Protego” urlò a sua volta James, creando uno scudo.
Lily sorrise grata a James, se non fosse stato per i suoi riflessi, adesso, avrebbe un braccio in meno.
Sirius guardò il fratello con odio, non aveva davvero ritegno.
“ Sei orgoglioso di ciò che sei diventato?” gli chiese con disprezzo.
Prima che Regulus potesse reagire, Voldemort scoppiò a ridere, gelando il sangue a tutti.
Una risata lugubre, mentre i suoi occhi saettavano verso la stanza dove si stava svolgendo il combattimento.
“ Sarà davvero simpatico, giocare con voi bambini” disse loro, con voce divertita.
Puntò la bacchetta verso Alice e prima che lei potesse anche solo alzare la sua per difendersi, la videro piegarsi su se stessa in preda a dolori atroci.
Tutti sgranarono gli occhi, spaventati, Voldemort li avrebbe uccisi tra le torture più atroci.
Subito dopo però videro Voldemort, socchiudere leggermente gli occhi e puntarli alle loro spalle.
“ Tom” la voce di Silente, erano salvi.
Silente gettò un’ occhiata ad Alice, che cercava di non urlare dal dolore.” Portala via” disse rivolto a Frank, che si alzò smaterializzandosi con Alice, tra le braccia.
“ Mi pare di averti già detto di lasciar stare i miei studenti” disse Silente, con un tono di voce calmo, ma che nascondeva una minaccia ben più grossa.
Voldemort rise di nuovo.
“ Per quanto probabilmente sarebbe piacevole vedervi morire, non credo sia educato da parte mia fare aspettare Silente” continuò canzonandoli.
“ Miei nuovi fedeli, questo è il vostro primo compito, rendetemi orgogliosi” disse rivolto ai nuovi Mangiamorte, prima di dar loro le spalle.
“ Stu..” Lily non riuscì neanche a finire la frase che si ritrovò schiantata contro il muro da Voldemort stesso.
Stava per puntare nuovamente la sua bacchetta contro di lei, quando Silente attirò la sua attenzione, inviandogli un incantesimo e Voldemort contrattaccò, cominciando una battaglia ben più impegnativa.
Sirius quasi ringhiò dalla rabbia,  mentre James correva da Lily.
Sirius non riusciva a smettere di guardare il fratello. Sembrava quasi che lo guardasse con un’ espressione soddisfatta.
Tutti gli altri erano immobili, i Mangiamorte ancora sconvolti.
Silente poteva averli visti?
Lily si premette la mano sul petto, faceva davvero molto male.
James l’ aiutò ad alzarsi , Lily lo guardò un attimo, era rimprovero quello nei suoi occhi?
Appena spostò lo sguardo, però la rabbia l’ assalì di nuovo, cedendo il posto a qualsiasi cosa stesse provando in quel momento.
“ L’ HAI FATTO EH?” urlò Lily.
Le sembrava di impazzire dalla rabbia. Era diventato uno di loro, uno di quelli che aveva ucciso i suoi genitori.
“ BASTARDO” urlò di nuovo, avventandosi contro di lui e cominciando a tempestarlo di pugni sul petto.
Tutti rimasero sconvolti, razionalmente, sapeva anche lei che era una cosa stupida, una cosa quasi infantile.
Ma non riusciva a resistere. Aveva giurato per anni di volerle bene e che non gli importava del suo sangue.
“ Diffindo” Lily si portò una mano al polso e la bacchetta le cadde di mano.
Fu un attimo, un solo secondo e poi il bruciore cominciò ad invaderla.
Alzò gli occhi su Piton, ma vide che le fissava il braccio, sconvolto.
“ Stupido idiota” la voce di Sirius ed un  secondo dopo un incantesimo partì dalla sua bacchetta.
Lily capì che l’ incantesimo era partito da Regulus, il caro fratello di Sirius.
Lampi di luce cominciarono passarle sopra la testa, accanto, da tutte le parti.
La battaglia era cominciata.
La testa le girava, ma riprese la bacchetta, cominciando anche lei a mandare incantesimi ai Mangiamorte.
“ Corri Lily” James la prese per un braccio, portandola dietro un muro.
“ Sto bene…sto bene” gli disse ansante, mentre lui mormorava un incantesimo curativo.
Lily sentì un urlo di Peter e fece due passi per cercare di uscire dal nascondiglio, ma James la bloccò di nuovo.
“ Non stai bene Lily” gli disse James, cercando di combattere con lei che provava in tutti i modi ad opporsi, per tornare nella mischia.
Lily alzò gli occhi su di lui. Cosa stava dicendo? Dovevano tornare di là.
Lo guardò con rabbia, perché perdeva tempo a curarla ? Non potevano lasciare i suoi amici soli.
“ Sono in troppi…dobbiamo andare…dobbiamo andare subito” gli intimò Lily, l’ agitazione che traspariva dalla sua voce.
James sospirò, cercando di calmarsi.
“ Guarda” le disse con rabbia, alzandole il braccio, nonostante Lily continuasse ad opporsi con forza.
Lily sgranò gli occhi, aveva un polso reciso.
 “ Se non ti curo, morirai dissanguata in pochi minuti” la informò con la paura nella voce.
“ Espimendo” disse, puntandole la bacchetta verso il polso sanguinante.
“ O forse è quello che vuoi Lily?” le chiese sempre più arrabbiato.
Lily lo guardò interrogativa.
“ Tutti siamo preoccupati, tutti siamo arrabbiati, ma non cerchiamo di farci ammazzare” le disse mentre evocava delle bende e le fasciava il polso.
“ Ho già mia madre, per la quale sono preoccupato a morte, per favore Lily” l’ ammonì.
Lily prese un respiro ed annuì. Forse era davvero stata irrazionale.
“ E’ bello rivederti fratello”  disse Sirius, rivolto a James, ma nel tentativo di far vacillare il suo vero fratello.
Regulus lo guardò con rabbia e gli inviò un altro incantesimo.
Lily cercò di schiantare Severus con uno Stupeficium e Piton si difese con facilità, ma senza rispondere all’ attacco.
“ Attacca vigliacco” urlò Lily, inviandogli un altro incantesimo non verbale.
Piton si difese di nuovo “ Attacca come il vigliacco che sei”  gli urlò con disprezzo.
Piton vide Nott guardarlo con la coda dell’ occhio, non poteva più rinviare, doveva attaccarla o sarebbe stato sospetto, strinse le labbra per la rabbia e le rinviò un altro incantesimo.
In quel momento, Sirius inviò a Regulus un incantesimo ma lui non fu pronto a difendersi.
Subito sentì la pelle ardere “ Che mi hai fatto maledetto?” gli chiese Regulus.
“ Brucia?” gli chiese Sirius sarcastico, assumendo il suo solito ghigno strafottente.
“ Brucia sicuramente meno di quanto bruci avere un fratello come te” rispose Regulus con rabbia.
“ Filobabbano…mi fai schifo” gli disse, sputando a terra.
Sirius sentì le sue vene ribollirgli dalla rabbia.
“ Stupeficium” urlò e Regulus, volò lungo disteso contro il muro.
Lily creò uno scudo e si voltò un attimo, vide Mary contorcersi a terra, senza bacchetta.
Il cuore le mancò un battito “ SIR” urlò con tutto il fiato che aveva in gola.
Sirius e James si voltarono entrambi verso di lei, spaventati e poi seguirono il suo sguardo.
“ Maledetto” urlò Sirius, lanciandosi contro il Mangiamorte.
Stava usando la Cruciatus e Mary si stava contorcendo agonizzante.
No, no, no, no, no, riusciva solo a pensare.
“ Petrificus Totalus” urlò ed il Mangiamorte cadde a terra, con un tonfo incredibile.
Sirius si chinò su Mary, spaventatissimo e la vide boccheggiare dal dolore.
“ E’ tutto ok” le disse con un sorriso.
“ Ci penso io a te” le disse, prendendola in braccio.
Mary lo guardò e si strinse a lui, nel suo abbraccio forte.
Piton inviò un incantesimo verso Remus, ma lui lo parò, subito dopo James gliene inviò uno a sua volta.
Come osava pensò Piton, come osava?
Gettò istintivamente un’ occhiata a Lily e la vide combattere con Dailey.
Lei amava James, non sarebbe mai stata sua, quella consapevolezza, gli fece aumentare la collera.
In quel momento successero più cose contemporaneamente.
Fabian Prewett entrò nella stanza “ Abbiamo i prigionieri” disse concitato.
Molti Mangiamorte si guardarono e si smaterializzarono.
Vigliacchi pensò James ma non gli importava, il sollievo lo stava invadendo, come se potesse sentire l’ ossigeno arrivargli diretto ai polmoni.
Chiuse gli occhi un secondo.
Piton sorrise, per la prima volta da giorni, forse da mesi, forse da quando aveva compreso di aver perso per sempre l’ amore della sua vita.
“ Sectumsempra” urlò rivolto a James.
Lily si voltò di scatto verso James e vide il suo petto squarciarsi.
Urlò.
Urlò con tutto il fiato che aveva in gola.
Il Mangiamorte ne approfittò per inviarle un incantesimo, ma la prontezza di riflessi di Remus la salvò, schiantando Dailey.
Lily si precipitò su James, nello stesso istante di Fabian.
Gli pose una mano sul petto, il suo battito era così debole, sentì anche il suo rallentare.
James non poteva morire. Lei non sarebbe sopravvisuta.
Le lacrime le ricadevano sulle guance “ Dobbiamo portarlo via” disse agitato Fabian, mentre cercava di mormorare incantesimi curativi.
Il sangue non si voleva fermare. Lily lo guardava come se non appartenesse a James, non era possibile che James stesse perdendo tutto questo sangue.
James aprì gli occhi e prese la mano di Lily, lei lo guardò, come si fermava tutto quel sangue? Perché non riuscivano a fermarlo ? Sembrava che James cercasse di parlare ma non riuscì a dire niente, poi la debolezza gli fece perdere i sensi.
Lily si portò i palmi delle mani alle tempie, ormai aveva il viso così pieno di lacrime che non riusciva neanche più a vedere nitidamente.
James, James, James, ti amo James, ti amo non morire, riusciva solo a pensare.
Piton non poteva aver fatto una cosa del genere. Non poteva averlo voluto veramente uccidere.
Lily si prese il viso tra le mani, poi si alzò e senza neanche guardarlo, senza neanche parlare, inviò a Piton uno stupificium talmente potente, che sbattè contro il muro con una forza inaudita.
Regulus rise, vedendo il suo rivale, colui che gli aveva portato via suo fratello, agonizzare a terra in una pozza di sangue.
Sirius appoggiò Mary contro il muro e puntò la bacchetta contro il collo di Regulus, prendendolo alla sprovvista.
“ Uccideresti tuo fratello?” gli chiese Regulus ridendo.
Sirius sentì la bacchetta affondare nella carne del collo di Regulus.
Perché no? Perché avevano lo stesso sangue? Non aveva lo stesso sangue di James, ma in quel momento poteva sentire il suo cuore sanguinare.
“ Se James muore” gli disse, premendo ancora più forte.
“ Se mio fratello muore, giuro che ti uccido con le mie mani” lo minacciò, la rabbia che trasudava dalla sua voce, avrebbe fatto tremare chiunque.
“ Sirius” lo riprese Fabian.
Sirius si voltò verso di lui, cercando di non guardare James. Era davvero troppo doloroso.
“ Silente vuole che vi porti via, subito” gli disse “ E James non ha molto tempo, le mie cure non reggeranno” continuò.
Sirius annuì e lasciò andare Regulus “ non finisce qua” lo minacciò.
Regulus lo guardò con rabbia, stringendo i pugni, ma Sirius si era già voltato.
Peter e Emmeline, gli puntarono subito la bacchetta contro.
Si chinò anche lui su James “ lo porto io” gli disse, con le lacrime agli occhi.
“ Tu porta Mary, ci penso io a lui” disse Remus, prendendo James tra le braccia.
Approfittando della distrazione di tutti, Regulus prese Piton e si smaterializzò.
Non restava più nessuno dei Neo Mangiamorte.
Lily guardò James, mentre Remus si smaterializzava con lui.
 Emmeline le prese la mano “ starà bene” le disse, con le lacrime agli occhi.
Lily alzò lo sguardo su di loro e dopo pochi secondi si smaterializzarono anche loro.
 
COMMENTO: SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO, E’ BELLO LUNGO NON MI SONO SENTITA DI INTERROMPERE LA BATTAGLIA !! COME AL SOLITO LA BATTAGLIA MI HA CREATO UN PO’ DI DIFFICOLTA’…SOPRATTUTTO IL CERCARE DI STARE DIETRO A TUTTI…MI INCHINO ALLA BRAVURA DELLA ROWLING COME SEMPRE E SPERO DI ESSERE RIUSCITA A FARE UN LAVORO DECENTE : ))  MI SONO CONCENTRATA DI PIU’ SU LILY/PITON E JAMES E SU SIRIUS E REGULUS CHE CREDO FOSSERO QUELLI PIU’ COINVOLTI NELLA BATTAGLIA !! GRAZIE MILLE A CHI MI RECENSISCE SEMPRE OVVERO ALYX / ARYELLE / GIULYHERMY96 / LULU-HERM / AUDREY C /FEDERCHICCA / HERM93 / CESCAPADFOOT / PENSIEVE /LJMIKA E JUST A LITTLE WIZARD  INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO TRA LE PREFERITE / SEGUITE O RICORDATE O ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! FATEMI SAPERE !! UN BACIONE A TUTTI !!

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Capitolo 39
*** JAMES ***


James uscì dallo spogliatoio, guardandosi intorno.
Nessuno attorno a lui. Nessuno sugli spalti.
Si passò una mano, sopra i suoi pantaloni da Quidditch e strinse forte a sé la scopa.
Qualcosa non tornava.
Come mai non c' era nessuno a vedere quella partita?
Come mai Lily e Sirius non erano in prima fila a fare il tifo per lui?
Montò in sella alla scopa, con un senso di paura dentro di sé.
“ James”
James si voltò verso la voce ed un sorriso gli nacque sul volto.
“ Mamma, sei venuta per la partita?” le chiese.
La madre lo guardò intenerita.
“ Amore mio, sono venuta per salutarti” gli disse, con un sorriso.
James aggrottò le sopracciglia, i brividi che gli percorrevano tutto il corpo.
“ Per salutarmi?” chiese stupito.
Dorea annuì.
“ Non devi incolparti, hai fatto il possibile” gli disse criptica.
“ Mamma cosa stai dicendo?” chiese, sempre più stupito.
Perchè, se cercava di ricordare cosa avesse fatto prima, non ci riusciva? Si chiese.
Dorea lo abbracciò.
“ Sei il mio bambino e ti amerò sempre” gli disse, abbracciandolo.
James fu scosso nuovamente dai brividi, quelle parole gli sapevano di addio.
“ Mamma non dire così, che cos' hai stai male?” chiese James, scostandosi leggermente, adesso era davvero spaventato.
“ Adesso sto benissimo” gli rispose con un sorriso.
Un nuovo brivido.
“ Ho freddo” le disse in un sussurro.
“ E' strano io non ho mai freddo”
Cosa c' entrava adesso il freddo? Si chiese.
Perchè si sentiva la testa vuota?
“ Perchè ci siamo solo noi?” le chiese ancora.
Dorea sorrise “ torna James” gli disse.
James rabbrividì di nuovo, sentendo le lacrime pungergli gli occhi.
“ Dove siamo mamma?”
Più si guardava intorno e più capiva che, quello, non era il campo da Quidditch di Hogwarts.
“ Dammi le mani” gli disse Dorea.
James le diede le mani e improvvisamente i ricordi della battaglia lo invasero, facendolo barcollare.
“ Sono...m...morto?” balbettò impaurito.
Il fiato non riusciva ad uscirgli correttamente dai polmoni.
Piton gli aveva lanciato un Sectumsempra, l' ultima cosa di cui aveva ricordo erano le urla di Lily e il suo sguardo disperato.
Lily. Lily. Lui l' amava così tanto e adesso la morte l' aveva divisi di nuovo.
Erano andati in battaglia per i prigionieri di Voldemort, per sua madre.
Sua madre, che era lì con lui.
Era lì con lui? Sgranò gli occhi.
“ Sei morta anche tu?” gli chiese spaventato.
“ Ti voglio bene Jamie” gli disse la madre.
“ Ricordalo sempre” insistè con convinzione.
James annuì, sentendo le lacrime, scendergli ormai libere sulle guance.
Lily, Sirius, i Malandrini.
“ CAZZO” urlò, scaraventando la sua scopa contro il campo, ma spalancò la bocca, quando la vide sparire prima che toccasse il terreno.
“ NON E' SERVITO A NIENTE” urlò con ancora più rabbia.
“ Siamo morti, sono venuto per salvarti e non ci sono riuscito” disse, passandosi una mano tra i capelli e cercando di calmarsi.
“ Dovevo fare ancora tante cose” si arrabbiò.
“ Quell' emerito idiota di un Mangiamorte” inveì, gli occhi che gli vibravano di rabbia.
“ Io dovevo fare ancora i Mago, dovevo ancora fare gli scherzi con i Malandrini, dovevo...dovevo sposare Lily” concluse, con la voce che gli si spegneva.
Dorea sorrise.
“ Dovresti proprio imparare a gestire il tuo carattere” lo rimproverò la madre, approfittando del silenzio che si era creato.
James le diede un' occhiata obliqua “ tanto adesso ho tutta l' eternità” le disse sarcastico.
Un altro brivido.
“ Devi tornare James” le disse con una dolcezza infinita.
James cominciò a collegare tutte le tessere del puzzle.
“ Dobbiamo tornare vuoi dire?” le chiese con un filo di voce.
Dorea scosse la testa “ E' troppo tardi per me” gli disse.
James la fissò nei suoi occhi nocciola.
I suoi stessi occhi.
“ No mamma” disse in un singhiozzo.
In gola aveva un nodo e non riusciva ad impedire alle lacrime di scendere lungo le sue guance.
“ Non ti lascio” le disse, prendendole le mani.
Dorea scosse la testa di nuovo.
“ Le persone che ami non ti lasciano mai del tutto” gli disse, accarezzandogli una guancia.
“ Questa frase me l' ha detta un mago molto potente, me l' ha detta quel grande uomo di Silente, ed è la verità” continuò.
“ Non è il tuo momento, papà ti aspetta, Sirius e Lily ti aspettano insieme ai Malandrini”
James rabbrividì di nuovo, sentendo le ginocchia cedergli.
“ Sono così debole” le disse, sedendosi a terra.
“ Stanno cercando di riportarti da loro” lo informò la madre.
“ Torna con me” la implorò di nuovo.
Dorea si inginocchiò, poggiando le mani sulle sue ginocchia.
“ Sei il mio bambino coraggioso” gli disse.
James si asciugò rabbiosamente una lacrima.
“ Torna da loro, sposa Lily e rendimi nonna e orgogliosa di te, come solo tu sai fare”
James alzò gli occhi sulla madre.
Perchè ? Perchè era tutto così ingiusto?
Lui voleva tornare. La sua voglia di vivere e tutte le cose che doveva ancora fare, lo spingevano a tornare, ma come poteva voltarle le spalle ed andarsene?
“ Tornerai sai?” gli disse in tono scherzoso.
“ Ed io sarò qua ad aspettarti” continuò, con le lacrime agli occhi.
James abbracciò di slancio la madre.
“ Mi mancherai” le disse, cercando di trattenere le lacrime.
“ Mi raccomando dillo anche a tuo padre ed a Sirius, non è colpa vostra e vi amo tantissimo” gli disse, accarezzandogli i capelli.
James la strinse più forte a sé.
***
Lily era seduta sulla poltroncina e non riusciva ad emettere più un solo suono. Una sola lacrima.
Davanti a lei steso su quel lettino dell' infermeria c' era James.
La battaglia aveva davvero causato tanti morti e feriti. Troppe persone avevano perso la vita e troppe la stavano rischiando in quel momento.
Ma davanti a sé, riusciva solo a vedere, le immagini di James con il petto squarciato.
James che sanguinante, la guardava come se volesse appigliarsi a lei.
Era così pallido, aveva perso tanto di quel sangue.
Silente in persona si era occupato di lui. Silente aveva fermato tutto quel sangue ed adesso Madama Chips gli stava somministrando, due pozioni rimpolpa sangue ogni ora.
Adesso, le avevano detto, toccava solo a lui.
Toccava a lui, combattere e reagire per tornare a vivere.
Lily si mise una mano sulla bocca, cercando di trattenere un singhiozzo, ce la doveva fare.
Non poteva pensare di non poter più vedere i suoi occhi.
La sua espressione malandrina, di quando combinava qualcosa.
I suoi occhi così sinceri, che le permettevano di leggergli dentro, che le permettevano di vedere ogni suo pensiero.
Era sola in infermeria, Charlus era ancora con la moglie al San Mungo.
Si strinse nelle braccia, rabbrividendo, Dorea era morta, il padre di Alice era morto, Molly Weasley era gravemente ferita, maledetti Mangiamorte.
Maledetto Voldemort.
Lui e le sue folli idee, Dorea, il padre di Alice, Molly, James stesso erano tutti purosangue eppure questo non lo aveva fermato.
Il cuore le sembrava stretto in una morsa, il dolore che provava nel vedere James così era davvero troppo forte.
Lo amava così tanto e non glielo aveva neanche mai detto.
Lei e il suo caratteraccio. Sorrise tra le lacrime, James l' amava nonostante tutto.
Appoggiò la fronte al suo petto, inspirandone il profumo.
Perchè non glielo aveva detto? Perchè doveva sempre sentirsi spaventata dal mondo e dai sentimenti?
“ James ti amo” gli disse, poggiando lievemente le sue labbra sulle sue.
“ Ti amo così tanto” disse, cercando di trattenere le lacrime.
Una mano le si poggiò sulla spalla, facendola sussultare.
Si voltò ed incontrò lo sguardo triste di Sirius.
“ Si sveglierà” le disse convinto.
Lily annuì e si gettò tra le sue braccia, piangendo.
Sirius le accarezzò la schiena, lasciandola sfogare.
Quel Sirius che non abbracciava, quel Sirius che non provava emozioni, adesso stava condividendo tutto il dolore di Lily.
“ Ehy piano o il mio migliore amico mi ucciderà “ le disse, scostandola leggermente.
Lily sorrise, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano e stava per ribattere quando un gemito li fece voltare.
Lily si inginocchiò accanto a lui, pregando con tutta se stessa, James stava sbattendo piano le palpebre.
La mano si mosse nella sua e Lily se la portò alle labbra “ Svegliati James” lo implorò.
James, come avesse sentito il suo comando, aprì gli occhi e guardò Lily.
Cercò di riportare il respiro nei suoi polmoni.
Era tornato. Era tornato davvero.
“ James” Sirius gli battè una mano sulla gamba.
“ Amico è bello rivederti” gli disse con un sorriso, ma non sembrava completamente felice.
“ Mia madre è morta” bisbigliò.
Lily sobbalzò non era una domanda, cercò Sirius con lo sguardo, come avrebbe dovuto rispondere?
Lentamente Lily annuì e lo vide chiudere gli occhi.
Guardò nuovamente Sirius impaurita.
Sirius gli mise una mano sulla spalla “ Amico...” iniziò.
James scosse la testa e riaprì i suoi occhi pieni di lacrime.
In quel momento ebbe la certezza che non aveva sognato.
Alzò piano una mano e toccò il viso di Lily, il viso che aveva sempre avuto davanti a sè. Il viso della ragazza che amava più di sè stesso.
"
 Sposami” le disse in un soffio.
Lily sentì il cuore arrivarle in gola e le mani tremare.
“ Ti amo” gli rispose, gettandosi tra le sue braccia.

 

COMMENTO: OK PROMETTO CHE PER ORA I CAPITOLI TRISTI SONO FINITI...O MEGLIO, CHIARAMENTE NON SARANNO PROPRIO AL SETTIMO CIELO, VISTO CHE QUANTI MORTI CI SONO STATI MA PER QUALCHE CAPITOLO LA SITUAZIONE SARA' PIU' LEGGERA :)) QUESTO CAPITOLO RICORDA MOLTO LA SITUAZIONE DI HARRY MA MI PIACEVA COSI' SPERO VI SIA PIACIUTO UGUALMENTE :)) RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO OVVERO : ALYX / ARYELLE / CESCAPADFOOD / HERM93 / GIULYHERMY96 / JUAST A LITTLE WIZARD / FEDERCHICCA / LJMIKA / LULU-HERM / PENSIEVE / CATHY LINTHON E SARA JONES 13 !! GRAZIE ANCHE A CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE E GRAZIE ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 40
*** AMORE ***


Lily era davvero preoccupata.
Ormai erano due settimane che James si era svegliato.
La settimana prima, avevano partecipato a più di un funerale, ma soprattutto avevano partecipato al funerale di Dorea.
Avevano visto la disperazione di Charlus ed il dolore di Sirius, ma James, nonostante fosse molto provato, non aveva versato neanche una lacrima.
Nessuno di loro era tornato ad essere lo stesso, dopo la battaglia.
Alice doveva ancora andare ogni giorno in infermeria, per farsi dare una pozione che le impedisse di vomitare ogni minuto, Mary era ancora scioccata per le Maledizioni che le erano state inferte e comunque tutti in un modo o nell’ altro avevano subito qualche perdita.
Adesso Lily era con Sirius in biblioteca, ufficialmente a prepararsi per i MAGO, in realtà però non riusciva a fare a meno di pensare a James ed al suo comportamento.
“ Sirius, lo sai che non è normale” disse Lily, incrociando le mani sopra il tavolo.
Sirius incrociò le braccia al petto e si dondolò su due gambe della sedia “ Forse siamo noi che esageriamo” disse pensieroso.
Lily gettò un’ occhiata al tavolo, accanto al loro, dove un gruppo di ragazzine, non facevano altro che guardarli e ridere sommessamente.
“ No” disse Lily,  fulminandolo con gli occhi.
“ Non è normale, non ha avuto alcun tipo di reazione” si arrabbiò e spazientita mosse la bacchetta, facendo ricadere Sirius, su tutte le quattro gambe della sedia e provocando un piccolo tonfo.
“ Silenzio” la voce della bibliotecaria, fece arrossire Lily e Sirius represse una risatina.
“ Per fortuna tra una settimana abbiamo i MAGO, perché abbiamo davvero avuto una pessima influenza su di te” le disse scherzoso.
Lily cercò di restare seria, ma dopo qualche secondo le labbra le tremarono e scoppiò in una risata.
“ In effetti “ disse ridendo “ non credo di essere, mai, stata ripresa in biblioteca” continuò.
Pensò a quanto erano cambiate le cose nel corso di un anno, si era innamorata di James, aveva scoperto che Sirius poteva essere un buon amico, quasi quanto Remus e aveva scoperto che il suo amico di una vita era solo uno squallido Mangiamorte.
Gli occhi le si fecero tristi al pensiero di quello che Piton aveva fatto a James, a tutto quello che aveva fatto anche lei.
Non lo aveva dimenticato, era impossibile dimenticare che per colpa sua, James aveva rischiato di morire, ma Silente era stato chiaro, fino a quando fossero stati ancora degli studenti, non potevano agire contro di loro.
Dovevano farlo per Hogwarts, ma tra una settimana avrebbero dato l’ addio ad Hogwarts e sicuramente avrebbe avuto modo di rincontrare Piton.
“ Non è normale” ripetè Lily, fissando Sirius dritto negli occhi.
“ Lo so” sussurrò Sirius, in risposta, seguendo il filo dei suoi pensieri.
Persino lui.
Persino l’ inossidabile Sirius Black, aveva pianto, non era riuscito a mantenersi impassibile, di fronte alla morte, dell’ unica figura che considerava una mamma e sapeva che l’ amico, amava sua madre e che stava nascondendo i suoi sentimenti.
“ Ma chi siamo noi per dire che sia giusto, farlo piangere? Farlo esporre? Se lui pensa di soffrire meno così dovremo lasciarlo stare” le disse.
Lily sospirò “ Deve sfogarsi o soffrirà molto di più “ determinò, cercando di non badare alle ragazzine attorno a lei.
Sirius si passò una mano tra i capelli, nervoso e attirò nuove risatine dal tavolo accanto.
“ Se non le sistemi tu, lo farò io” lo minacciò, stringendo le mani attorno al libro.
“ L’ unico sistema è ignorarle” le disse, ridendo per l’ espressione arrabbiata che aveva assunto Lily.
“ Se ci fosse Mary qua con te, starebbero più zitte” disse, alzando di un tono la voce.
Le ragazzine cominciarono a parlottare tra loro nervosamente e Lily sorrise a Sirius in un modo molto malandrino.
“ Mi fai paura Evans” scherzò Sirius.
Lily sorrise ancora “ ok tornando a James, ora gli parlerò io, ma stasera te gli farai un discorso, di quelli tra uomini” gli propose.
Sirius si sporse verso di lei.
“ Parliamoci chiaro Lily, noi ragazzi non parliamo come voi, non ci abbracciamo o ci consoliamo a vicenda”
Lily lo guardò implorante, avevano parlato molto in quelle due settimane di quanto sarebbe stato importante per James, affrontare l’ argomento con Sirius, ma lui non si era mai detto d’ accordo.
“ Ci proverò “ si arrese, non resistendo ai suoi occhi tristi.
Lily sentì le risatine e gli urletti ricominciare, guardò Sirius ma lui alzò le mani e le indicò l’ entrata della biblioteca.
“ Non crederai che il tuo ragazzo passi inosservato vero?” le disse provocandola.
Lily lo fulminò “ ridicolo “ disse, prima di concentrarsi su James.
Lo vide avanzare insieme agli altri Malandrini, con passo deciso e sicuro, vide che la stava guardando fissa negli occhi e le stava sorridendo.
Lily sentì il cuore mancarle un battito, come aveva fatto a non accorgersi per anni, di cosa era l’ amore?
James arrivò al tavolo e si chinò su di loro, esibendo uno di quei sorrisi che mascheravano i suoi occhi così tristi.
“ Felpato, puoi ridarmi la mia ragazza?” chiese ironico.
Sirius sorrise “ E’ tutta tua amico” gli rispose, cominciando a parlare con Remus e Peter.
“ Andiamocene” propose Lily, non riuscendo più a sopportare quelle piccole oche.
James annuì “ e dove andiamo, mia bella caposcuola?” le chiese.
Lily si alzò e lo prese per mano “ te lo mostrerò” gli disse, prima di lasciargliela un attimo, per fare il giro del tavolo.
Quando passò davanti al tavolo delle ragazzine, vide le occhiate di rabbia e di invidia che le inviavano e non resistette avvicinandosi al tavolo.
I Malandrini si guardarono, chiedendosi che intenzioni avesse, la Evans arrabbiata, poteva essere molto pericolosa.
“ Vi darò un consiglio, abbiate un po’ di dignità per voi stesse” disse loro, prima di voltargli le spalle.
Vide i Malndrini, guardarla, cercando di reprimere una risata “ Evans mi fai, davvero, paura” ribadì Sirius.
“ Invidiosa” una voce stridula, le arrivò alle orecchie.
I Malandrini tornarono seri di botto, temendo la sua reazione, ma Lily sorrise, guardando James.
Sapeva che stava per comportarsi da immatura, che stava per fare una cosa che l’ avrebbe messa al pari dei Malandrini che aveva rimproverato per anni.
Ma al diavolo, i Malandrini, non erano poi tanto male.
Intrecciò le mani dietro al collo di James e lo baciò con tutta la passione che aveva.
James rispose al bacio, prendendola per la vita e attirandola a sè e come sempre per Lily tutto il resto perse significato, non esisteva più niente, solo il desiderio che aveva per James.
Remus si schiarì la voce, per riportarli alla realtà.
Lily si staccò dolcemente, arrossendo lievemente e guardando James, poi si voltò verso il tavolo delle ragazzine.
“ Io me lo sposo” disse loro, con un sorriso di scherno.
“ Oh si decisamente” affermò James, ridendo e stampandole un nuovo bacio sulle labbra.
Remus si mise una mano davanti alla bocca, per non scoppiare a ridere, Peter cominciò a ridere sommessamente, tanto che sembrava quasi soffocare, Sirius invece non ebbe questa premura e la sua risata canina si sparse per tutta la biblioteca.
“ FUORI” urlò la bibliotecaria e tutti e cinque uscirono, tra le facce sconvolte delle ragazzine.
Continuarono a ridere, anche mentre uscivano, tanto che Remus dovette appoggiarsi al muro di fianco alla biblioteca.
“ Menomale che tra una settimana, finisce la scuola o l’ avresti pagata cara” le disse scherzoso.
“ Già hai visto che facce?” rimarcò Peter.
James le si avvicinò all’ orecchio “ allora dove volevi andare ?” le sussurrò, provocandole brividi per tutta la schiena.
Lily lo guardò, poi intrecciò nuovamente la mano alla sua, stupendosi di come le loro mani sembrassero fatte per completarsi, di come la sua mano entrasse alla perfezione in quella di James.
“ Fermati qua” gli disse, una volta arrivati davanti ad un muro.
James alzò un sopracciglio, guardando Lily cominciare a camminare avanti e indietro davanti al muro.
Si stava chiedendo se fosse impazzita, quando ad un tratto una porta si materializzò davanti a loro.
Lily gli sorrise “ andiamo?” gli chiese, entrando dentro la stanza.
James aggrottò le sopracciglia, che posto era? Lui che pensava di conoscere tutto di Hogwarts, non ne aveva mai saputo l’ esistenza.
“ Allora?” Lily fece capolino dalla porta, invitandolo ad entrare con la mano.
James fece un mezzo sorriso ed entrò.
“ Benvenuto nella mia stanza invisibile o nella mia stanza del relax, come preferisci” gli disse, allargando le braccia.
“ La stanza invisibile?” chiese James, guardandosi intorno.
Un divanetto, un caminetto e una scrivania con carta e piuma.
“ Non l’ avevo mai sentita” sussurrò, avvicinandosi al caminetto e guardandolo, il fuoco era vero.
Lily sorrideva nel vedere la sorpresa negli occhi di James.
“ L’ ho trovata dopo i GUFO, dopo la litigata con …” s’ interruppe, non voleva neanche nominarlo.
“ Bè insomma, non l’ ho detto a nessuno e questa è rimasta la mia stanza invisibile, la stanza dove potevo scappare da tutti” gli spiegò.
James annuì e si avvicinò a lei “ almeno qua, avremo un po’ d’ intimità” le disse, circondandole la vita con un braccio.
Lily lo fermò con una mano “ Ti ho portato qua per parlare” gli disse.
James alzò gli occhi al cielo “ Sto bene Lily “ le rispose, spazientito.
Lily sospirò “ Non è vero” disse, accarezzandogli una guancia.
James ebbe un moto d’ impazienza e si allontanò di scatto.
“ Cosa vuoi che faccia Lily ? dimmelo. Vuoi che pianga tutte le mie lacrime, che mi disperi sulla tomba di mia madre, che maledica i Mangiamorte in tutte le lingue che conosco? Cosa vuoi che faccia, dimmelo” si arrabbiò James.
Lily sentì la rabbia di James, doveva smuoverlo. Ce l’ avrebbe fatta.
“ James tua madre è morta e non hai avuto una singola reazione” lo provocò.
“ Non voglio avere una reazione” gridò James.
Sembrava davvero sconvolto, Lily alzò una mano “ ok lasciamo perdere” gli disse, con voce triste, voltandosi verso il camino.
“ No, che non lasciamo perdere” gli occhi di James, fremevano di rabbia.
“ Dimmi cosa vuoi che faccia”  continuò, voltandola verso di lui.
Lily fissò il suo sguardo negli occhi nocciola di James e li vide pieni di lacrime.
Merlino cosa ho fatto, pensò Lily.
“ Devo piangere e piangere come hai fatto te? I tuoi genitori sono tornati forse?” le chiese con rabbia.
Lily sapeva che era la rabbia a parlare ed il dolore, ma era così difficile restare in silenzio.
“ O Forse dovevo gettarmi in pasto a Voldemort come te” le disse, ridendo sarcastico.
Una lacrima scivolò lungo la guancia di Lily, ma non disse niente.
James parve riscuotersi appena vide le lacrime di Lily.
“ Mi dispiace” le disse, passando il pollice sotto il suo occhio per asciugarla.
“ Mi dispiace” ripetè, con la voce rotta e prendendosi il viso tra le mani.
Lily si avvicinò a lui, prendendogli dolcemente il viso tra le sue mani.
“ Mi dispiace tanto, mi dispiace tanto, mi dispiace tanto” ripetè James, lasciandosi andare alle lacrime, tra le braccia di Lily.
Lily sentì il cuore dolerle. Vedere James, il suo James, il Malandrino sempre allegro e ottimista, in quel momento disperato e piangente, le stava facendo male.
Ma era necessario.
Necessario per tornare a vivere e per non morire lentamente.
Dopo qualche minuto i singhiozzi cominciarono a diminuire e James sollevò la testa dal petto di Lily.
Soffriva ancora terribilmente, ma sentiva come se il peso che gli opprimeva il petto si fosse leggermente alleggerito.
Si distesero per terra, sul tappeto davanti al camino, senza neanche toccarsi, di fianco, voltati l’ uno verso l’ altra, in silenzio, guardandosi.
Stettero in quella posizione per un’ ora o forse per due, perdendosi l’ uno negli occhi dell’ altro.
James guardava gli occhi profondi di Lily, i suoi occhi così verdi, come un prato in primavera. I suoi occhi sempre così forti e determinati. I suoi occhi a cui si era appigliato per non morire.
Poi finalmente James, trovò la forza di parlare di nuovo, di reagire “ Grazie” le disse, avvicinandosi a lei.
Lily sorrise  “ Nel bene e nel male” disse Lily, imitando la voce solenne di un sacerdote.
James sorrise a sua volta “ Sto per sposare una strega “ le disse, baciandola.
“ Non sai quanto è vero” gli rispose sulle labbra, prima di rispondere alla dolcezza del suo bacio.
Il bacio si fece più profondo dopo pochi secondi e James si schiacciò contro Lily, desiderando sentirla più vicino a sé.
Lily gli accarezzò i capelli e quando si staccarono entrambi ansimanti, si guardarono con occhi colmi di desiderio.
“ Ti amo” gli disse Lily.
Per James fu come il più potente degli afrodisiaci e le catturò nuovamente le labbra, le accarezzò la schiena e scese a baciarle il collo.
Lily stava perdendo completamente la cognizione di sé stessa, poteva sentire il suo seno contro il petto di James, i battiti accelerati del loro cuore.
Sentì il suo desiderio ed il desiderio di James fondersi insieme.
Infilò le mani sotto il maglione della sua divisa e toccò la pelle del suo petto, lo sentì tremare al contatto delle sue mani e sorrise leggermente.
James le fermò le mani, prendendola per un polso “ Non devi” le disse, con voce roca.
Lily scosse la testa “ Non devo” disse, cercando di controllare la voce “ Voglio” gli disse, baciandolo di nuovo.
James sorrise, ma quando Lily gli depositò un bacio sul lobo dell’ orecchio, perse completamente la testa, iniziando a baciarla in ogni parte del suo corpo.
Le sfilò il maglione e la cravatta, continuando a depositarle baci leggeri sul collo e sul seno.
Lily gemette e James finì di spogliarla, lasciandola solo in intimo, poi si spogliò a sua volta.
Lily passò le mani sul suo petto.
Lo voleva, lo voleva così tanto, riuscì a pensare prima che James le facesse perdere completamente la testa, continuando a toccarla e baciarla dappertutto.
Quando scese a baciarle l’ ombelico, Lily emise un piccolo gridolino.
James rise sommessamente e risalì per circondarle il seno con le labbra.
Quando entrambi erano al limite del piacere, James la guardò “ lo vuoi davvero ?” le chiese, non voleva rovinare tutto con Lily. L’ amava troppo.
Lily non riuscì a rispondere, la sua mente sembrava non riuscisse a comporre frasi coerenti.
Annuì. James le prese la mano, intrecciandola alla sua e piano entrò in lei.
Le loro mani intrecciate combaciarono perfettamente, proprio come loro che adesso erano una persona sola.
Erano fusi insieme, erano amore puro.
COMMENTO : OK NON SO SE MI SONO FATTA UN PO’ TRASPORTARE…MA NON CREDO DI ESSERE DA RAITING ROSSO NO? SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO, IN TUTTE LE SUE PARTI : )) VI DICO LA VERITA’ INZIALMENTE LA “ PRIMA VOLTA “ DOVEVA ESSERE A CASA LORO, MA POI HO PENSATO CHE QUESTO FOSSE IL MOMENTO PIU’ ADATTO, SPERO CHE VI SIA PIACIUTA LA COSA !!RINGRAZIO LE 13 MITICHE PERSONE CHE MI HANNO RECENSITO OVVERO : ALYX / ARYELLE / CESCAPDFOOT /FEDERCHICCA / HERM93 / ALWAYS 89 / LJIMIKA / JUST A LITTLE WIZARD / LULU- HERM / CATHY LINTHON / PENSIEVE / GIULY HERMY 96 E NILAN !! GRAZIE ANCHE A CHI MI HA AGGIUNTO TRA LE PREFERITE / SEGUITE E RECENSITE ED ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 41
*** MAGO E ADDII ***


“ Non sono pronta”
“ Si che lo sei”
“ No, devo assolutamente ripassare”
“ Lily calmati, sarai perfetta come sempre”
James la prese per le braccia, ponendola davanti a sé.
Lily scosse la testa, gli occhi che trasmettevano tutto il panico di quel momento.
“ No, tu sei di parte, io non sono pronta” ribadì.
James alzò gli occhi al cielo esasperato e gettò un’ occhiata a Sirius.
Sperava di ricevere una sua occhiata complice, ma lo vide impegnato a baciare Mary.
“ Ehy” gli disse, per attirare la sua attenzione.
“ Perché solo la mia ragazza, deve essere preda di una crisi isterica?” gli chiese sarcastico.
Sirius rise, separandosi da Mary.
“ Amico, te l’ ho detto molti mesi fa che Lily non era a posto con la testa” scherzò Sirius.
Remus e Peter entrarono dal buco del ritratto.
“ Remus per favore, chiedimi qualcosa” lo pregò Lily.
Remus guardò James che lo stava pregando con gli occhi di provare a calmarla.
“ Lily i MAGO sono domani, sai tutto, sei pronta” le disse cercando di rassicurarla.
“ Si ormai è tardi per ripassare” confermò Peter, con un sorriso.
Lily cominciò a camminare davanti al camino, borbottando qualche parola, tutti la guardavano senza osare dire niente.
“ E’ tardi” disse voltandosi verso James.
“ E’ tardi lo dice anche Peter, non posso farcela”  ribadì.
Peter guardò James, leggermente impaurito “ ha travisato le mie parole” disse in un sussurro.
“ Codaliscia sei finito, scappa” gli intimò James, prima di cominciare ad inseguirlo.
Non ci mise molto a raggiungerlo e gli si gettò addosso, vedendo un’ occasione così ghiotta Sirius non se la fece scappare e saltò anche lui sopra al povero Peter.
Lily cominciò a divenire sempre più rossa di rabbia, i suoi capelli ed il suo viso stavano divenendo di un solo colore.
“ Basta” sibilò, voltandosi verso di loro, ma le urla di Peter coprivano la sua voce.
“ BASTA” urlò e James e Sirius si voltarono spaventati.
“ Domani abbiamo i MAGO, non costringetemi a togliervi punti” gli disse.
James e Sirius balzarono in piedi, spaventati.
“ Merlino James, la McGranitt si è impadronita di Lily” gli disse scherzoso.
“ Lily andranno bene vedrai “ le disse Remus, per cercare di calmarla.
Lily passò uno sguardo su tutti i suoi amici e le sue amiche. Possibile che non si rendessero conto, quanto per lei era importante essere perfetta?
Lei era una nata babbana e molti pensavano che quello non fosse il suo posto, che non meritasse la magia che le scorreva nelle vene, lei aveva sempre dovuto dimostrare che non era così.
“ Avete ragione, vi sto solo annoiando” disse mesta, prima di avviarsi per le scale.
“ Lily “ la fermò James.
Lily sorrise e gli accarezzò una guancia, la loro notte di amore era ancora così vivida nei suoi ricordi.
“ E’ tutto ok” gli disse calma.
“ Vado a letto, ci vediamo domani, alle otto pronti per i MAGO” continuò, stampandogli un bacio sulle labbra.
James sorrise “ Ti amo” le disse.
Lily gli circondò il collo con le sue mani e si avvicinò ancora di più a lui.
“ Ti amo anch’ io” gli disse, baciandolo.
“ Ma se vengo bocciata…” minacciò, senza staccarsi dalle sue labbra.
James rise “ Sai che James Potter non sbaglia mai, andrai benissimo” le ripetè.
Lily si staccò e gli tirò un pugno sul braccio “ sbruffone” gli disse divertita.
“ Buonanotte a tutti” disse, scomparendo dietro l’ angolo.
“ Lily sta proprio svalvolando per domani” disse Sirius, appena James li ebbe nuovamente raggiunti.
“ Lily vuole essere perfetta domani” affermò Alice.
James annuì.
“ Si ma con la guerra che c’ è fuori, si potrebbe dire che i problemi sono altri” si oppose Sirius.
Aveva imparato a voler bene a Lily, ma nell’ ambito scolastico, continuava proprio a non capirla.
“ La guerra che c’ è fuori, alimenta la sua voglia di essere perfetta” disse Remus pensieroso.
Remus, sapeva perché, a lui non sfuggiva mai niente.
Sirius lo guardò con un sopracciglio inarcato.
“ Sai come sono visti i nati babbani in questi tempi” disse, con un sospiro.
“ Voldemort ha molti adepti ed in tanti pensano che lei, come altri nati babbani, non dovrebbe avere un briciolo di magia” gli spiegò.
“ Si ma in tanti pensano che sia ridicolo” si oppose James.
Remus annuì “ Ma lei vuole dimostrare, adesso più che mai, che merita il suo posto nel mondo della magia, che merita di essere una strega”
Tutti guardarono Remus stupiti, per l’ ennesima volta lui aveva capito cose che agli altri erano sfuggiti.
Sirius si sentì in colpa “ Perché sei sempre così arguto Remus?” gli chiese ironico.
“ Io osservo” si giustificò Remus, con un sorriso.
***
Infine i MAGO passarono e così anche gli isterismi di Lily.
Dopo la chiaccherata con Remus, tutti erano stati molto più comprensivi, rispetto alla voglia di Lily di apparire perfetta e persino Peter si era arreso a studiare con lei.
Lily e gli altri fecero le loro prove scritte, tutti assieme e quando invece si trattò di fare la prova pratiche se la cavarono tutti egregiamente. Anche Peter andò bene e sicuramente avrebbe avuto i voti adatti per divenire un Auror.
“ Adesso è davvero finita” disse James, prendendo la mano di Lily e portandosela alle labbra.
“ Oh no, c’ è il banchetto e la coppa delle case” disse Sirius, con un sorriso e gettando un’ occhiata alle clessidre, in cui rubini e smeraldi erano estremamente vicini.
“ Non si riesce a capire chi ha vinto” si lamentò Peter, voltando leggermente la testa per cercare di vedere meglio.
Remus prese la sua testa sotto il suo braccio “ Abbiamo vinto noi” gli disse, con voce sicura.
Peter lo guardò sorpreso, ma decise di lasciar perdere, inutile chiedere a Remus come faceva a sapere qualcosa, lui intuiva sempre tutto.
Si sedettero a tavola e come al solito i Malandrini cominciarono a monopolizzare l’ attenzione di tutti.
“ Non abbiamo preparato nessuno scherzo di fine anno” si lamentò Sirius, beccandosi uno scappellotto da Mary.
“ Ormai credo che dobbiate deporre lo scettro” disse Emmeline.
Sirius e James si guardarono intristiti.
“ Guardali” disse Mary “ fanno quasi tenerezza” commentò scherzosa.
“ Si, forse se non fossi impazzita per sette anni per colpa loro” disse Lily, ironica.
James le fece l’ occhiolino, sorridendo.
“ Sappi Evans che i Malandrini verranno ricordati per sempre” disse Sirius in tono solenne.
“ Si ma non certo per il loro cervello” si oppose Lily, scherzosa.
Alice rise “ Inutile Sir, con Lily non ce la puoi fare” gli disse, tra le risate.
Sirius si unì alle risate e guardò Lily “ James sei proprio sicuro di sposare il prefetto perfetto?” gli chiese, fingendosi disperato.
James annuì e si chinò a baciare Lily “ non potrei essere più sicuro” affermò.
Lily rise e fece una linguaccia diretta a Sirius che stava scuotendo la testa, come da copione.
 “ Bene, prima di mangiare dobbiamo assegnare la coppa delle case” disse Silente, facendo ammutolire tutti.
“ Al quarto posto Corvonero con duecentosettanta punti, al terzo Tassorosso con trecentoquindici punti, al secondo…”
Silente si fermò un attimo ed a Lily sembrò quasi che guardasse verso di loro.
“ Serpeverde con quattrocento punti ed al primo Grifondoro con quattrocentodieci punti”
Silente non aveva ancora finito di parlare che un grandissimo boato si levò dal tavolo dei Grifondoro.
Lily si unì agli applausi e alle ovazioni, notando che anche Tassorosso e Corvonero stavano applaudendo molto sportivamente.
Silente battè le mani e le decorazioni rosso e oro apparvero per tutta la sala grande.
James baciò Lily, prendendole il viso tra le grandi mani e Lily rise, era entusiasta come un bambino.
I festeggiamenti dal tavolo dei Grifondoro non accennavano a placarsi e Lily spostò gli occhi e vide Lumacorno stringere la mano della McGranitt, infine gettò un’ occhiata al tavolo dei Serpeverde, li vide imprecare e arrabbiarsi, sorrise scorrendo lo sguardo fino a quando non incrociò gli occhi di Piton.
I suoi occhi neri e impenetrabili.
Lily si chiese se sapesse quanto adesso lo odiava, quanto male le aveva fatto.
Se fosse consapevole di essere diventato quanto di più lontano da un amico ci potesse essere.
Tutto quello che le era successo in quell’ anno era colpa sua. Tutto era riconducibile a lui.
Lo guardò ancora un attimo, sentendo la rabbia scorrergli nelle vene, quella sarebbe stata l’ ultima volta che si sarebbero visti da studenti, dopo sarebbero stati solo nemici.
“ Lily” la chiamò Mary, vedendo l’ odio nei suoi occhi.
Lily si voltò, tutti la stavano guardando “ Allora com’ è il pasticcio?” chiese, fingendosi indifferente.
James le accarezzo una mano “ non lo vedrai mai più” le disse, capendo subito il motivo del suo disagio.
Lily sorrise “ Chi?” chiese, con una finta espressione sorpresa.
Tutti risero e ripresero a mangiare.
Quando finirono di cenare, decisero di uscire fuori.
“ Il lago nero, la foresta proibita…mi mancherà tutto di Hogwarts” disse Mary.
Sirius annuì “ L’ albero a cui appendevamo Mocciosus” disse ridendo.
Lily abbassò gli occhi e James lo guardò in tralice, doveva proprio nominarlo ?
“ L’ albero che Lily ha martoriato dopo la litigata con James” disse Emmeline, per cambiare discorso.
Lily arrossì, avvicinandosi all’ albero che aveva diverse ammaccature “ Povero albero, so che non mi avevi fatto niente…non è colpa tua ma di Potter” disse scherzosa.
“ Ehy “ si oppose James e la prese per la vita.
“ Non ci provare Evans, anche perché tra un po’ sarai una Potter anche tu” le disse, attirandola a sé.
“ Cosa ho fatto di male” disse Lily, alzando gli occhi al cielo e trattenendo una risata.
“ Adesso è davvero finita” disse Alice, sedendosi sul prato e fissando il castello che di notte sembrava quasi avesse una propria vita e la luce che lo illuminava lo rendeva ancora più magico.
“ Però abbiamo chiuso l’ anno in bellezza” gli diede manforte Frank.
Lily sospirò, cercavano di essere dei normali diciasettenni che si preoccupavano se la loro casa aveva vinto oppure no, ma Lily sapeva che era tutta una finzione.
Leggeva nei loro volti la durezza e la complessità di tutto ciò che l’ ultimo anno di scuola aveva rivelato loro.
Che c’ era un mondo fuori, dove c’ era un pazzo che voleva comandare su tutti ed imporre le proprie idee razziste e omicide.
Che c’ era un pazzo che uccideva chiunque non fosse dalla sua parte.
Sapeva che avrebbero sentito la nostalgia di quella scuola, ma non solo per quello che era significato per loro.
Non solo perché per quasi tutti loro, aveva significato, amore e amicizia, ma anche perché era stato il loro mondo dorato. Il mondo in cui tutto restava fuori e che li aveva abituati piano, piano ad affrontare tutto.
Dovevano tanto ad Hogwarts. Quella scuola li aveva fatti conoscere, amare e li aveva fatti diventare ciò che erano. Erano entrati bambini e ne erano usciti adulti coscienti e preparati per ciò che volevano essere.
Adesso li aspettava il fuori. Li aspettava la guerra e tutti loro avevano già avuto un assaggio di ciò che voleva dire, tutti avevano combattuto e tutti avevano già perso qualcuno o erano rimasti feriti.
Ma proprio per quello nessuno di loro si sarebbe tirato indietro.
Lily si strinse di più a James e guardò le sue amiche negli occhi. Lesse nei loro occhi, la sua stessa decisione.
Sarebbero stati sempre insieme ed insieme avrebbero fatto di tutto per uccidere Voldemort. Per avere la pace che meritavano.
COMMENTO: SO CHE FORSE SEMBRA UNA FINE, MA NON LO E’, ALMENO NON CREDO : )) NEL SENSO CHE DEVO ORDINARE LE IDEE PER IL DOPO HOGWARTS, MA LA MIA IDEA E’ SEMPRE STATA QUELLA DI CONTINUARE LA STORIA FINO AL NON LIETO FINE : (( PER CUI VI CHIEDO SOLO UN POCHINA DI PAZIENZA, SPERO DI RIUSCIRE A FARCELA PER MARTEDI’ COME AL SOLITO, MA SE NON CE LA FACESSI SARA’ SOLO QUESTIONE DI UNA SETTIMANA IN PIU’ PER ORDINARE LE IDEE  : )) RINGRAZIO LE MITICHE RAGAZZE CHE MI HANNO RECENSITO : ALYX / CESCAPADFOOT / FEDERCHICCA / ALWAYS89 / GIULYHERMY 96 / ARYELLE / JUST A LITTLE WIZARD / LJMIKA /PENSIEVE / HERM 93 E END LESS !! RINGRAZIO ANCHE CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTI !!

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Capitolo 42
*** MATRIMONIO ***


Lily non riusciva a credere che fossero già passati quasi nove mesi da quando avevano detto addio ad Hogwarts.
Tante cose erano cambiate da allora.
Lei e James avevano trovato una piccola casa a Godric’ s  Hollow, Sirius era andato a vivere con Mary nella casa che gli aveva lasciato suo zio a Grimmaud Place ed anche Remus, Emmeline  e Peter avevano trovato la loro collocazione.
Frank e Alice si erano sposati due mesi dopo aver lasciato la scuola.
Tutti stavano frequentando il corso per divenire Auror e continuavano a vedersi, dentro e fuori l’ accademia.
Adesso Lily era seduta sul divano di casa sua e ascoltava la risata argentina di Alice. Quella risata che riusciva sempre a mettere di buonumore tutti.
“ Ora tocca a te, tesoro” le disse Alice.
“ A cosa ti stai riferendo?” chiese Lily, fingendo di non comprendere.
“ Bè domani ti sposi, è un po’ troppo tardi per fare la finta tonta” le disse Mary, scherzando.
Gli uomini erano stati banditi.
James avrebbe dormito da Sirius, insieme a Frank e gli altri Malandrini, mentre Lily si sarebbe fatta coccolare tutta la sera dalle sue amiche.
“ Ho sentito che i babbani, festeggiano la notte prima del matrimonio” disse Emmeline, con un sorriso.
“ E noi cosa stiamo facendo?” le chiese Alice.
Emmeline rise, prima di concentrarsi di nuovo su Lily  “ Si ma loro festeggiano in modo diverso vero Lily?”
Lily fece una smorfia “ No, grazie” disse soltanto “ altrimenti chi si alza domani” continuò, guardando Emmeline in tralice.
Perché la sua saggia e tranquilla amica, ogni tanto doveva avere qualche pazza idea, degna di Mary?
“ Va bene, va bene, era solo così per parlare, scusami prefetta perfetta “
Lily sbuffò, James non aveva mai smesso di chiamarla così e quindi tutti si sentivano in dovere di farlo come e quando volevano.
Alice rise di nuovo “ Dai non fate innervosire la sposa” le rimproverò, prima di tornare a scherzare e a parlare del più e del meno.
***
“ Non posso crederci” Lily si alzò di scatto dal letto.
“ Sono le otto e venti alle dieci mi sposo, perché non mi ha svegliato nessuno” cominciò a parlare, agitandosi vistosamente.
Le ragazze balzarono a sedere sul letto e guardarono l’ orologio prima di cominciare a ridere.
“ Cosa c’ è da ridere, sono un disastro e devo ancora cominciare a prepararmi non sono…”
“ Non sei pronta, lo so” disse Alice, continuando a ridere ed alzandosi per abbracciarla.
“ Ma sono le quattro meno venti, quindi sposa che ne dici di dormire un altro pochino?” le chiese, mostrandole l’ orologio.
Lily guardò l’ orologio e si portò una mano sulla fronte, stava letteralmente impazzendo.
“ Non ti ricordo così nervosa dai tempi dei MAGO “ disse Mary, con voce impastata ma divertita.
“ Perché non provi a sposarti?” le chiese Lily ironica.
“ Oh no, un Black non ama” rispose Mary divertita “ e io non posso sposare chi non mi ama” sentenziò.
“ Ah si e quindi come mai vivete insieme?” chiese Emmeline, stando al gioco.
“ Ci facciamo compagnia” disse Mary, trattenendo una risata.
“ Immagino il tipo di compagnia che vi fate” disse Alice, scoppiando a ridere.
“ Allora domani al matrimonio potrei presentargli Kate, ricordi Kate?” disse Lily , provocandola.
“ Quella ragazza di Corvonero, siamo nello stesso corso in accademia e ci sarà anche lei” continuò, studiando la sua reazione.
Sapeva che Mary e Sirius si amavano, ma erano entrambi due testoni ed erano allergici a matrimoni o fidanzamenti e non avevano mai ufficializzato la cosa, neanche nella cerchia di amici.
“ Vuoi ritrovarti a fare la sposa fantasma?” la minacciò Mary.
“ Saresti una fantastica compagna per Nick quasi senza testa” le disse ironica.
Lily rise “ Non scherziamo e poi chi lo regge James?” scherzò Alice.
Tornarono a dormire, ma Lily continuava a pensare e ad essere molto agitata.
Era felicissima di sposare James, ormai non aveva più alcun dubbio, ma nonostante le sue amiche cercassero di farla essere felice, Lily sapeva che sarebbe stato un matrimonio con un po’ di amarezza.
Sarebbe stato un matrimonio senza i suoi genitori e senza sua sorella che per lei era morta, sarebbe stato un matrimonio senza i genitori di James, visto che pochi mesi dopo Dorea anche Charlus, l’ aveva raggiunta.
Era morto, semplicemente. Una mattina non si era mai alzato, ma tutti sapevano che era stato il dolore a consumarlo lentamente.
Sarebbe stato un matrimonio in mezzo alla guerra, visto che le persone continuavano a morire e Voldemort continuava ad uccidere chi non era d’ accordo con lui, qualsiasi fosse il loro stato di sangue.
Una lacrima le rigò il viso, da piccola aveva immaginato un matrimonio completamente diverso.
Un matrimonio dove il suo papà l’ accompagnava all’ altare, la sua mamma piangeva per lei e sua sorella le faceva molte foto.
Un matrimonio che sapeva di favola, dove tutti erano felici, nessuno aveva paura o soffriva per la perdita di qualcuno.
Represse un singhiozzo, non doveva piangere adesso, altrimenti la mattina neanche con tutto il trucco magico del mondo, avrebbe coperto le occhiaie.
Alice le si avvicinò ed entrò sotto le coperte con lei.
Lily non ne fu neanche troppo stupita, ricordava quando si era sposata lei, ricordava di aver fatto la stessa cosa.
“ James ti ama” le disse guardandola negli occhi.
“ Tu lo ami” continuò, seria. Lily annuì, non aveva dubbi sui suoi sentimenti per James.
“ Riformerete la vostra famiglia, non dimenticherete mai le persone che avete perso, ma andrete avanti”
Lily sorrise, mentre Alice le asciugava una lacrima.
“ Ora smetti di piangere o domani sarai orrenda” la minacciò, facendola ridere.
“ Ti voglio bene Aly” le disse Lily, stringendola a sé.
“ Anche io te ne voglio, scemina” la rassicurò Alice.
“ Anche noi ti vogliamo bene Lily” dissero Mary ed Emmeline in coro, facendole capire che erano sveglie.
Dopo pochi minuti si alzarono, era impossibile per loro dormire, non ci riuscivano proprio ed il silenzio che accompagnava la notte ed il nervosismo per il giorno successivo, alimentava solo la tristezza, quindi decisero di alzarsi e di tenersi impegnate.
“ Va bene, devo dirvi una cosa” disse Alice, mentre facevano colazione.
Lily sollevò un sopracciglio stupita.
“ Oggi è il giorno di Lily, ma giuro che non ce la faccio più” disse con voce esasperata.
“ Aly mi preoccupi” intervenne Emmeline, prendendole la mano.
“ Non lo so, è solo un sospetto, non lo sa neanche Frank, ma sapete che non sono mai stata brava a tenermi le cose per me” disse di getto.
Mary aggrottò le sopracciglia, preoccupata.
“ Mi è saltato il ciclo” disse, aprendosi in un sorriso.
“ Alice ma va…va…va” ribattè Mary, ridendo ed apprestandosi ad abbracciarla.
“ Ci hai fatto preoccupare, invece è una cosa bellissima” disse Emmeline, abbracciandola a sua volta.
“ Cielo, Cielo, Cielo….sei…sei…sei…”
“ Sei riuscita a far restare senza parole Lily, credo che James ti chiederà il segreto” scherzò Mary.
Alice le sorrise e si voltò verso Lily, aveva il viso così felice.
“ Lily calmati” le disse Alice, prendendole le mani “ ancora non lo so con certezza, voglio aspettare qualche altro giorno” continuò.
“ Oh mamma Alice, ma è bellissimo “ disse Lily, con voce stridula, stringendo l’ amica in un abbraccio fortissimo.
“ Tu non ti rendi conto, una bella notizia in questa marea di…” si fermò, prima di dire una brutta parola.
“ Merda, si Lily, dillo pure, siamo proprio in mezzo alla merda” concluse per lei Mary.
Emmeline la guardò male “ Sei davvero un maschiaccio” la riprese.
Mary fece la linguaccia “ Mai detto il contrario” scherzò.
Emmeline guardò stupita Lily e scoppiarono a ridere, seguite a ruota da Alice e Mary.
Lily pensò che le sue amiche non le avrebbe mai cambiate, che ognuna aveva un tratto che le distingueva, ma si volevano bene come sorelle.
Alice guardò l’ orologio e scattò in piedi.
“ Andiamo o tra poco arriverà Remus” le disse agitata.
Lily guardò Alice e poi l’ orologio erano le sette e mezza e alle dieci si sposava.
Remus sarebbe arrivato alle nove e mezza per accompagnarla all’ altare, onore che al matrimonio di Alice era toccato proprio a James.
Emmeline diede un piccolo urletto, prima di prendere Lily per un braccio e portarla di sopra.
Lily si trovò travolta dalle sue amiche.
Aspettarono che uscisse dalla doccia e poi Mary si occupò dei suoi capelli, mentre Emmeline le metteva lo smalto e Alice la truccava.
Lily stava impazzendo, non era abituata ad essere al centro del ciclone e si sentiva un po’ fuori posto.
Quando alle nove e mezza, Remus suonò puntuale Alice le stava mettendo il velo.
“ Non si torna più indietro” le disse Mary, scherzosa.
Lily si leccò le labbra nervosa, aveva sete, le sembrava di avere perennemente la gola secca.
“ Smettila Mary” l’ ammonì Emmeline, notando che Lily non sorrideva più.
Lily si alzò in piedi, il vestito la ingombrava ma non poteva restare seduta “ Salvami Rem” gli disse, notandolo fermo sull’ arco della porta.
Remus sorrise e le si avvicinò, era il suo migliore amico.
La persona che l’ aveva capita, sempre, con uno sguardo “ Da chi?” le chiese scherzoso.
“ Da loro” rispose Lily, quasi tremante.
Remus, prese un respiro, sapeva che il nervosismo non era solo colpa delle ragazze “ Sei bellissima sai?” le disse, baciandola sulla guancia.
“ James resterà senza fiato” continuò, tranquillizzandola.
Lily sentì le mani tremarle, sarebbe davvero diventata la signora Potter.
“ Sono una pazza a sposare James Potter” disse con enfasi, ma restando con il sorriso.
Remus scosse la testa “ sei stata una pazza a non accorgerti per anni quanto ti amava” le disse, rassicurandola.
Uscirono di casa ed arrivarono davanti alla chiesa.
Le ragazze si disposero per entrare prima di lei e Lily prese un forte respiro.
“ Pronta per diventare la Signora Potter?” le chiese Remus.
“ Prontissima” rispose Lily, alzando il mento.
Non aveva dubbi. Lei lo amava e lui amava lei, nessuno avrebbe potuto cambiare questa cosa, mai.
I loro sentimenti sarebbero rimasti reali e vividi fino a quando non sarebbero morti.
Il loro amore era troppo forte e come diceva sempre Silente, era l’ amore la chiave di tutto.
Emmeline, Alice e Mary entrarono una alla volta, bellissime nei loro vestiti blu, Mary fece l’ occhiolino a Sirius e andò a disporsi accanto all’ altare.
Quando la marcia nuziale partì, Lily iniziò a tremare “ Se cado mi prenderai?” chiese con voce tremante a Remus e lo sentì ridere.
Ma Lily non inciampò, nonostante il suo vestito fosse ampio e lungo oltre le sue scarpe, Lily non ebbe alcuna esitazione, guardava solo James e i suoi occhi che sembravano adorarla.
Guardava il suo James, bellissimo nel suo abito nero e riusciva solo a pensare che stava coronando il suo sogno.
Anche James non riusciva a fare a meno di guardare Lily, di guardare i suoi meravigliosi capelli rossi, in quel momento arricciati e desiderò passarvi una mano dentro per sentire la consistenza delle nuvole, di guardare i suoi bellissimi occhi verdi che risaltavano ancora di più, per la felicità che la invadeva in quel momento, di guardare il suo corpo fasciato da un corpetto che brillava, e la gonna ampia e ripresa al centro che faceva uscire un pezzettino di tulle pieno di brillantini. Ne era certo, Lily non era mai stata così bella e non era mai stata così sua.
Quando fu il momento di scambiarsi le promesse, il sacerdote le mise il libretto sotto gli occhi, ma Lily sentì tutto il fiato venirle risucchiato dai polmoni.
Era nervosa, era agitata, era felice.
Non ricordava di essere mai stata così felice ed iniziò a ridere convulsamente.
James cominciò a ridere con lei, guardandola e capendo il suo nervosismo “ no…no…non ce…la faccio” disse Lily, tra le risate “ ci hai ripensato?” le chiese il sacerdote scherzoso
Lily scosse la testa “ non sono mai stata più sicura” rispose Lily , cercando di ricomporsi mentre tutte le persone in chiesa venivano contagiate dalla sua risata ed un applauso d’ incoraggiamento, nasceva spontaneo.
Alice, Mary e Emmeline si guardarono ridendo, l’ influenza di James faceva davvero male a Lily.
“hai capito la nostra Lily” commentò Sirius, sollevando gli angoli della bocca in un sorriso represso.
“ E’ molto nervosa” la giustificò Remus, scuotendo la testa e ridendo a sua volta.
Lily si asciugò le lacrime di commozione e finalmente disse le sue promesse, scambiandosi gli anelli con James.
“ Facciamo un applauso a questa nuova coppia” disse solennemente il sacerdote.
L’ applauso partì ma Lily non lo sentì perché James era sceso sulle sue labbra, sigillando la loro promessa d’ amore eterno e annullando come sempre tutto quello che era intorno e loro.
***
“ Sono stanchissimo” disse Sirius, lasciandosi cadere sulla sedia.
Ormai erano rimasti solo loro a festeggiare e Lily non poteva essere più felice.
Solo lei e James ed i suoi amici.
“ Se ne sono andati tutti, puoi smettere di guardare in cagnesco ogni ragazzo che si avvicina a Mary” lo prese in giro Remus.
“ Come sarebbe a dire in cagnesco?” chiese Sirius stupito.
Remus mugolò spazientito “ possibile che non conosci neanche un detto babbano? In cagnesco…cioè molto male, come un cane insomma”
Sirius rise rumorosamente “ ma lui è un cane” disse Peter divertito.
“ ahha si un cane da caccia” disse Sirius orgoglioso, portandosi Mary in braccio.
“ o un cane da tartufo” replicò Lily, continuando a ridere.
Sirius la guardò storto “ ehy ti perdono solo perché ormai sei mia sorella” le disse, fingendosi offeso.
“ Che onore” disse Lily, stando allo scherzo.
James si portò una mano di Lily alle labbra “ Ehy Potter andiamo a dormire?” le chiese James, scherzando sul suo cognome.
Lily lo guardò male “ Ti avevo detto che prima o poi saresti stata una Potter” ribadì, gli occhi che gli luccicavano malandrini.
“ Da quando avevi undici anni, James” intervenne Remus, fingendosi esasperato.
“ Dettagli” si oppose James, sorridendo.
“ Insomma Potter, sempre tante chiacchere e pochi fatti?” lo rimproverò Lily, maliziosa.
James rise sollevandola in un colpo tra le braccia “ Dai la buonanotte a tutti” disse giocoso, mentre Lily gli depositava un bacio nella piega del collo.
James rise “  GIURO SOLENNEMENTE DI NON AVERE BUONE INTENZIONI, questa notte “ disse, guardando i Malandrini e richiamando il loro motto prima di scomparire per le scale.
Gli altri risero e li salutarono.
“ Serata finita” disse Peter, sconsolato.
“ Per loro è appena iniziata” ribattè Sirius, ridendo.
ANGOLETTO : SONO TORNATA !! SPERO NON MI ABBIATE DATO PER DISPERSA !! IL PRIMO CAPITOLO DELLA NUOVA PARTE, L’ HO DEDICATO AL MATRIMONIO DEI NOSTRI BENIAMINI…SPERO NON VI SIA SEMBRATO TROPPO SDOLCINATO, MA INSOMMA E’ UN MATRIMONIO E POI MI SONO ISPIRATA AL…MIO ( OK QUANTE SONO SVENUTE?? VI AVEVO DETTO DI ESSERE GRANDICELLA : )) SO CHE NON C' E' MOLTO JAMES MA MI PIACEVA DESCRIVERLO DAL PUNTO DI VISTA DI LILY E SPERO CHE VI PIACCIA ANCHE PERCHE' NON CI SARANNO MOLTI ALTRI CAPITOLI FELICI :)) RINGRAZIO ALYX / CESCAPADFOOT / ARYELLE / FEDERCHICCA / JUST LITTLE WIZARD / MIK / PENSIEVE / LJMIKA / END LESS /GIULY HERMY 96  E ALWAYS 89 PER LE BELLISSIME RECENSIONI !! SPERO MI FARETE SAPERE ANCHE IN QUESTO CAPITOLO !! GRAZIE ANCHE A CHI MI HA INSERITO TRA LE PREFERITE/ SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO !!

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Capitolo 43
*** ATTACCO ***


 “ Hai sentito ? sembra che Molly sia di nuovo incinta “ disse Emmeline.
“ Che cosa?” Mary per poco non affogò nella sua Burrobirra.
“ A che numero sono arrivati ? “ chiese Sirius, ridendo e battendo una pacca sulla schiena di Mary.
“ Sette” rispose James.
“ No, sei “ lo corresse Lily.
“ Hanno Bill, Charlie, Percy i piccoli Fred e George e adesso sta arrivando il sesto” elencò Lily, facendo scorrere le dita ogni volta che avanzava di un nome.
Tutti si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere.
“ Sei figli sono tantissimi” disse Remus, pensieroso.
Sirius rise e come al solito la sua risata echeggiò per tutto il salotto di Lily e James.
“ Dì pure che è da pazzi” commentò.
“ Bè anche noi non vogliamo fermarci ad uno solo” disse Alice, arrossendo leggermente.
“ Volete fare concorrenza a Molly e Arthur ?” chiese Mary, scherzosa.
Alice scosse la testa “ oh no al pensiero di tutte le nausee che dovrei soffrire “ disse lamentosa.
“ Ma tre” pensò un attimo, incrociando lo sguardo di Frank “ si credo che tre sarebbe il numero perfetto” concluse.
Lily sorrise, appoggiandosi nell’ incavo delle braccia di James, ormai era ufficiale, Alice aspettava un bambino e sarebbe nato a Febbraio, lei e James invece ne avevano parlato ma per ora non si sentivano pronti per fare un bambino, per adesso dovevano concentrarsi sulla guerra e pensare a diventare Auror.
Guardò James che le fece l’ occhiolino, cogliendo i suoi pensieri.
Perché suo marito, leggeva ogni sua minima espressione facciale? Perché ormai non riusciva a nascondergli più niente.
“ E voi piccioncini?” chiese Sirius.
“ Quando mi fate diventare padrino?” chiese ancora.
James si sollevò e andò a sedersi vicino a Sirius “ e chi ha detto che sarai tu il padrino?” gli chiese, scherzoso.
Sirius assunse un’ espressione indignata “ Ehy con due genitori come voi, ha bisogno di un padrino sano a cui rivolgersi” disse .
“ Non potete mica prendere il lupo o il topo no?”
Remus e Peter gli si lanciarono direttamente addosso e dopo pochi secondi ne nacque una battaglia da cui le ragazze cercarono di fuggire.
“ Sono proprio scemi” commentò Mary.
“ Già, ormai siamo diplomati da un anno…” disse Lily pensierosa “ si dovrebbe credere che ormai siano cresciuti” continuò con un sorriso.
“ Lily approfittò per salutarti, io e Frank andiamo a letto” commentò Alice “ sai le donne incinta si stancano facilmente” le disse con un sorriso.
Alice era davvero straordinaria, si emozionava e rendeva partecipi le amiche di ogni piccola emozione.
Lily sorrise di rimando “ veniamo anche noi” disse Emmeline .
“ A questo punto credo che andremo tutti “ commentò Mary, puntando la bacchetta contro i ragazzi per separarli definitivamente.
Si sentirono parecchie urla di protesta, ma piano piano tutti si ricomposero e si apprestarono a salutarsi.
“ Ehy non vi smaterializzate?” chiese James, vedendo che tutti si stavano avvicinando alla porta.
“ La signora Paciock ha troppe nausee e noi gli facciamo compagnia “ disse Sirius, alzando gli occhi al cielo e fingendosi esasperato.
“ Nessuno ti obbliga Black” disse Mary, tirandogli una gomitata nelle costole.
“ E potrei lasciare sola un’ amore di donna come te?” le chiese ironico e ponendole un bacio a stampo sulle labbra.
Mary rise e si voltò a salutare Lily e James “ A domani” disse loro.
“ In accademia” disse Lily sorridendo e chiudendo la porta.
Appena se ne furono andati, Lily prese la bacchetta e spostò i bicchieri e le bottiglie vuote verso la cucina.
James le cinse la vita, posandole un bacio sul collo “ James devo finire” protestò Lily, pur con un sorriso.
“ Ehy ti sei già stancata di me?” le chiese James, attirandola a sé e fingendosi dispiaciuto.
“ E’ uno smacco nel suo ego signor Potter?” gli chiese Lily.
James la prese tra le braccia, facendola ridere “ il mio ego sta benissimo” le disse ironico, baciandole la punta del naso.
“ Tanto ormai hai ceduto a me Signora Potter” continuò, portandola in camera e chiudendosi la porta alle spalle.
Si amarono per tutta la notte, fino a quando furono troppo stanchi per andare avanti e dimostrare l’ uno all’ altro, l’ amore, il desiderio e la passione che provavano.
Lily si appoggiò al petto di James e guardò l’ orologio “ Merlino, domani saremo a pezzi in accademia” disse strabuzzando gli occhi.
James la strinse a sé “ calma Evans, non siamo più ad Hogwarts “ le disse, ridendo.
“ James”
“ Lily vorrei dormire adesso” protestò James, sentendo le palpebre pesanti.
Lily annuì, accoccolandosi meglio contro di lui.
“ James”
James spalancò gli occhi, sentendo il cuore accellerare, guardò Lily ma sembrava stesse dormendo.
Eppure era sicuro di aver sentito una voce.
Una voce lontana che sembrava quasi soffocasse.
“ James”
Scattò in piedi, senza riflettere e cominciò a girare la stanza.
Stavolta l’ aveva sentito era sicuro e non era la voce di Lily, sembrava più la voce di…
Sirius, corse verso i suoi vestiti sparpagliati della sera prima, mentre Lily, si alzava attirata dal rumore e dalla sua espressione spaventata.
“ Che c’ è James?” chiese, cercando di non apparire spaventata.
Ma James non l’ ascoltava, in quel momento doveva solo parlare con Sirius.
Perché lo stava chiamando ? Era notte inoltrata.
Finalmente trovò lo specchio che teneva sempre in tasca e vi vide il volto di Sirius.
“ Sirius, amico  che succede?” chiese spaventato, mentre anche Lily si sporgeva per vedere.
“ James…” sembrava non riuscisse a dire altro.
Lily guardò meglio l’ angolazione “ James è disteso” disse in preda al panico.
Dovevano essere stati attaccati.
Non si vedeva nessun altro dallo specchio, ma Sirius stesso, non sembrava stesse molto bene.
Si guardarono un secondo, se erano stati attaccati quando erano venuti via da casa loro, erano ormai passate ore.
James guardò gli occhi dell’ amico. Del fratello e li vide spenti.
“ Sir, dimmi dove siete, subito” ordinò mentre Lily si stava già vestendo.
“ Cosa credi di fare?” disse James, rivolto a lei.
“ Stavano andando a casa di Frank e Alice, farò tutta la strada” disse pratica.
Non poteva pensare, doveva agire.
“ No, tu non vieni potrebbero esserci dei Mangiamorte”
Lily rise senza allegria.
“ I miei migliori amici potrebbero essere tutti morti e secondo te me ne resto qua?” gli chiese ironica.
“ Sempre illuso Potter” gli disse, sorpassandolo.
“ Aspettami” disse James, infilandosi velocemente i pantaloni.
“ Fratello arriviamo” disse guardando lo specchio, ma Sirius aveva gli occhi chiusi.
James pregò, non riusciva a fare altro che pregare mentre lui e Lily uscivano in strada.
Tirarono fuori le bacchette, erano le cinque del mattino ed il buio sembrava cominciare a rischiararsi.
Camminavano piano, guardandosi intorno, guardinghi.
I Mangiamorte potevano essere dappertutto, poteva essere una trappola, poteva essere qualsiasi cosa.
Si tenevano la mano, stringendosela forte, fino a farsi male.
Il cuore accellerato, la paura per i loro amici che usciva dalla loro pelle, insieme al sudore.
Finalmente li trovarono.
Il fiato si  congelò nei polmoni di Lily, e le gambe si rifiutarono di muoversi mentre guardava la scena che le si prospettava davanti.
“ Sirius” James, si chinò su Sirius, sollevandolo leggermente da terra.
“ Andiamo amico, rispondi” disse con il panico nella voce.
Lily spostò gli occhi, sui suoi amici.
Erano tutti riversi a terra, in diverse posizioni.
Sentiva la testa in confusione, cosa doveva fare? Da chi doveva andare ?
Sentì il fiato accellerarle, mentre si avvicinava ad Alice e le tastava il collo.
“ E’ viva” disse, in un sospiro.
Gli occhi le si riempirono di lacrime, mentre passava a Frank, disteso accanto a lei.
Sirius aprì gli occhi “ Sirius” disse abbracciandolo
“ Mary” disse Sirius in un sospiro.
James si guardò intorno, appoggiando Sirius a terra e vide Remus lì accanto “ Rem, amico mio” lo chiamò.
Remus emise un verso di dolore e James sentì il cuore ricominciare a battere. Era vivo.
Fece passare gli occhi tra tutti gli amici e vide che mancava Peter.
“ PETER” urlò.
Guardò Lily e la vide cercare di svegliare Mary “ ha il battito debolissimo” gli disse, con la voce rotta.
James scosse la testa, sentendo la rabbia invaderlo “ MALEDETTI” urlò.
“ USCITE FUORI” ripetè, girando su sé stesso e guardandosi intorno con occhi spiritati.
Lily si alzò e gli prese il viso.
“ Devi calmarti, dobbiamo salvarli” gli impose.
James la guardò, senza vederla realmente.
Era una situazione così irreale.
Erano in mezzo ad una strada ed intorno a loro, c’ erano i loro amici,morenti.
Lily creò il suo patronus, cercando di pensare al sorriso dei suoi amici e una cerva angentea e lucente uscì dalla sua bacchetta.
“ Abbiamo bisogno di aiuto” disse e la inviò alla sede dell’ ordine.
***
Regulus si prese la testa tra le mani.
Cosa aveva fatto ?
Si sentiva le mani sporche di sangue, anche se sapeva benissimo che non lo erano.
Aveva attaccato suo fratello. Aveva ucciso suo fratello.
Lui non lo aveva riconosciuto con la maschera, ma per un attimo quando i loro occhi si erano incrociati, gli era quasi sembrato che lui lo vedesse.
Lo vedesse per quello che era.
Si coprì il marchio con una mano, non riusciva più a guardarlo.
Lui non lo voleva.
Lui era stato trascinato in questa cosa. Non era riuscito ad opporsi ai suoi genitori.
“ Perché Sirius?” chiese a sé stesso.
Perché non era stato forte come lui. Perché non era fuggito con lui?
Sirius gli aveva detto più volte che i Potter avrebbero accettato anche lui, ma Regulus aveva visto Sirius allontanarsi sempre più e non ne aveva avuto il coraggio.
Sorrise tristemente, il coraggio era ciò che a lui era sempre mancato.
Era ciò che aveva sempre distinto Sirius.
E adesso cosa restava di Sirius?
Si sarebbe salvato ? o aveva appena contribuito ad uccidere suo fratello.
Si alzò in piedi tappandosi violentemente le orecchie. Non voleva sentire.
Non voleva più sentire le grida di suo fratello nella sua testa, non voleva più vedere gli occhi di Voldemort freddi e spietati.
Erano stati sfortunati, così aveva detto Bellatrix, quando li avevano trovati, prima di premersi il marchio nero e chiamare il suo padrone.
Sfortunati perché Voldemort li voleva e li cercava.
Li mandava in giro a cercare Auror o meglio ancora membri di quel gruppo di pazzi guidati da Silente.
Quando Bellatrix aveva visto Sirius, uno sguardo folle l’ aveva illuminata.
Lei sarebbe stata premiata.
Avrebbe fornito a Voldemort le persone più adatte per la sua lezione, per sfogare la sua rabbia contro Silente che osava continuare ad opporsi a lui.
Lacrime calde gli scesero sul viso, al ricordo di tutte le torture che avevano subito quei ragazzi, ragazzi come lui, che chiedevano solo di vivere liberi la loro vita.
Voldemort aveva detto chiaramente di non ucciderli, ma di imprimere bene la lezione nelle loro teste di modo che potessero passare il messaggio a Silente.
Lui era rimasto senza fiato, senza parole nel vedere la cattiveria della cugina, di Lucius, di Nott o di Mc Nair che si accaniva contro la ragazza di suo cugino, talmente pesantemente che Regulus credette che ancora non le avesse perdonato di averlo sfidato ad Hogwarts.
Battè un pugno contro il muro della camera, soltanto Piton sembrava basito quanto lui, per tutta la cattiveria che erano riusciti a tirare fuori, soltanto i suoi occhi sembravano adombrati quanto i suoi.
Ma non potevano fermarsi, perché loro non erano coraggiosi, erano solo degli stupidi Serpeverde che non riuscivano a far niente per fermarli, che non era riuscivano ad opporsi.
Adesso era finita. Doveva tirare fuori il suo coraggio.
Doveva ricordare le parole che gli aveva sempre detto suo fratello e che in quel momento gli rimbombavano in testa più che mai.
“ Essere un Black non significa avere il destino già deciso, il destino te lo fai con le tue scelte”
Sapeva che aveva ragione, lo aveva sempre saputo pur non riuscendo ad ammetterlo.
Adesso le sue scelte sarebbero cambiate.
Si sarebbe avvicinato all’ Oscuro Signore e avrebbe trovato il modo per ucciderlo.
Solo a quel punto sarebbe stato felice.
Soltanto in quel momento sarebbe potuto tornare da Sirius.
COMMENTO: ALLORA SECONDO LA CRONOLOGIA DI MAMMA ROW REGULUS ELIMINA L’ HORCRUX NEL 1980 ADESSO SIAMO A META’ DEL 1979 QUINDI HO PENSATO CHE DOVESSE SUCCEDERE QUALCOSA DI BRUTTO PER FARLO CAMBIARE E RIFLETTERE !! ALICE E FRANK NON AVEVANO AVUTO LA LORO SECONDA VOLTA E  QUINDI PURTROPPO DOVEVA SUCCEDERE !! COME STARANNO ?? VEDREMO : ))SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E RINGRAZIO LE RAGAZZE CHE RECENSISCONO SEMPRE E MI SPINGONO AD ANDARE AVANTI : ALYX / CESCAPADFOOT / ALWAYS 89 / ARYELLE / JUST LITTLE WIZARD / LJMIKA /PENSIEVE / FEDERCHICCA E GIULYHERMY96 !! RINGRAZIO ANCHE CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO VORREI TANTO UN VOSTRO PARERE !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 44
*** FERITI ***


Ehy Rem come stai ?” Lily si chinò su Remus cercando di forzare le sue labbra ad aprirsi in un sorriso.
Non era facile, perché in quel momento sorridere era esattamente l’ ultima cosa che desiderava, ma doveva farlo.
Doveva farlo per Remus. Per lui che doveva aver passato l’ inferno e che era stato l’ unico fino a quel momento a riprendere conoscenza.
 “ Peter” sussurrò Remus, sbattendo più volte le palpebre e cercando di tenerle aperte.
Lily lo guardò trattenendo il fiato.
Aveva sempre ammirato l’ amicizia che c’ era tra i quattro Malandrini sin da quando aveva scoperto che cosa avevano fatto per Remus.
In quel momento però avrebbe voluto che la loro amicizia non fosse tanto forte.
James era a pezzi, non riusciva a lasciare la stanza di Sirius, non riusciva a dormire, mangiare voleva solo guardare Sirius.
Guardare suo fratello e sperare in un minimo movimento, in un minimo miglioramento.
Lei faceva la spola tra tutti i suoi amici, cercava di smuovere James dal suo stato di torpore e parlava con i medimaghi.
Ogni tanto i membri dell’ ordine facevano la sua comparsa, ma erano tutti impegnati nelle ricerche di Peter.
 Moody era venuto per dir loro che non c’era alcuna traccia, per interrogarli e cercare di capire cosa sapevano.
“ Peter…” Lily riflettè, Remus aveva appena ripreso conoscenza ed era ancora ferito, non poteva sobbarcarlo subito di una simile notizia.
“ Rem…” iniziò titubante, poggiando una mano sopra la sua, ma lui le strinse la mano osservandola con i suoi occhi castani e così intuitivi.
“ Lo hanno preso vero ?” le chiese.
Lily lo guardò compassionevole e annuì.
Non era mai stata brava a mentire, soprattutto a Remus, il suo migliore amico, l’ unico che l’ avesse sempre capita e appoggiata.
Vide gli occhi di Remus riempirsi di lacrime e dopo pochi secondi lo vide cercare di sollevarsi.
“ E gli altri? “ chiese con voce spaventata “ gli altri dove sono ?” chiese di nuovo.
Lily gli pose subito una mano sulla spalla per farlo rimettere giù.
“ Rem ti sei appena svegliato, per favore” lo implorò.
Remus si dibattè qualche secondo poi le forze gli mancarono e si ributtò sui cuscini.
“ Lily devi dirmi come stanno” le disse serio.
Lily lo guardò, ormai non riusciva neanche a fingere di sorridere, a che pro avrebbe dovuto farlo?
Tanto in qualsiasi modo glielo avesse detto lui avrebbe sofferto.
“ Non vuoi sapere come stai tu?” gli chiese.
Remus stava meglio degli altri semplicemente perché la sua tempra da lupo mannaro gli aveva permesso di guarire più facilmente.
Per una volta la sua maledizione era stata la sua salvezza.
“ Lily per favore non tergiversare” le disse con voce piena di rimprovero.
“ Perché non vuoi dirmi niente?” le chiese.
Lily prese la sedia e la pose accanto al suo letto “ perché…” disse Lily, cercando di trattenere le lacrime.
“ Perché adesso devi pensare a guarire o non potrai aiutarci con quei maledetti mangiamorte” gli disse con voce poco ferma.
Remus sospirò “ non puoi farlo Lily” le disse, guardandola nei suoi occhi verdi.
“ O me lo dici o vado a vedere io…con i miei occhi” sentenziò duro.
Lily lo guardò, aveva ragione, anche lei non avrebbe mai voluto essere tenuta all’ oscuro.
“ Sono gravi Remus” disse in un soffio.
Remus si mise una mano sugli occhi, quelle parole, da quando si era svegliato, aveva solo temuto quelle parole.
“ Mary è quella più grave” disse Lily con le lacrime agli occhi.
“ E’ stata colpita da più di un incantesimo che può essere mortale” gli comunicò asciugandosi una lacrima.
“ Non me la fanno neanche vedere”  continuò, con il pianto nella voce.
“ Mi hanno solo detto che è stata colpita da una maledizione che le ha provocato gravi danni interni e dall’ incantesimo Zilerius…” La voce le si spezzò.
“ Non sanno se ce la farà…” concluse, prima di prendersi il viso tra le mani.
Remus rilasciò piano il respiro, lo aveva trattenuto per tutto il racconto di Lily.
Non poteva crederci.
Mary non poteva morire,  Sirius sarebbe morto con lei.
Prese un respiro, cercando di appellare tutto il suo coraggio “ Sirius?” chiese, temendo la risposta.
Lily sollevò il viso dalle sue mani, mordendosi un labbro “ Lui…ecco…lui non è grave quanto Mary, ma necessita di molte cure è pieno di ustioni su tutto il corpo e ha perso molto sangue, inoltre è stato torturato…” lasciò la frase in sospeso, cercando di riprendere fiato, non riusciva a credere che li avessero ridotti in quelle condizioni. Non riusciva a credere che loro non ci fossero per dargli una mano.
Remus afferrò un lembo del lenzuolo con una mano, stringendolo e sentendo il tessuto sotto le sue dita.
Maledetti.
Mary e Sirius rischiavano la vita e lui sapeva, sapeva che Sirius era stato torturato da Bellatrix, l’ aveva riconosciuta.
La pazza cugina di Sirius non si era fatta scrupoli a torturarlo fino a portarlo in punto di morte.
La rabbia lo stava invadendo, si sentiva quasi come nei momenti che precedevano la sua trasformazione.
Sapeva che non era una cosa possibile, sapeva che la luna piena era appena passata, ma gli sembrava quasi di sentire il lupo dentro di lui, ringhiare di rabbia di sentire la sua fame di carne umana. Della loro carne umana, di coloro che avevano fatto questo ai suoi migliori amici.
Guardò Lily, prima di porgli l’ altra domanda, l’ altra domanda che tanto temeva “ Emmeline?”
Anche se la loro storia era finita prima di cominciare Remus si ritrovò a pregare.
Pregare che non fosse molto grave, che si stesse riprendendo.
La paura gli stava invadendo il cuore insieme alla disperazione.
La loro storia era finita solo per la sua paura, la sua solita paura di non riuscire ad essere adatto, di non poter mai amare nessuno per colpa del suo problema, ma in realtà il suo cuore non era mai stato d’ accordo e continuava ad amarla nonostante la sua mente si opponesse.
Lily abbassò lo sguardo “ è stata torturata a lungo con la Cruciatus proprio come te, speriamo che si riprenda presto, te hai avuto una ripresa più rapida per la tua fibra da lupo” gli disse.
Lily non ce la faceva più, sapeva che ogni sua parola era un dolore indescrivibile per Remus.
Sapeva che lui aveva appena vissuto una battaglia ed era ancora ferito, sapeva che doveva essere spaventato a morte per la sorte dei suoi amici, sapeva che era giusto che lui sapesse ma lei non ce la faceva più a ripetere le stesse parole che erano state come coltelli nel suo cuore.
Non ce la faceva a dare a Remus lo stesso tipo di dolore che lei stava provando da ore.
“ Alice ha perso il bambino” gli disse in un fiato, prevenendo la sua domanda “ ed anche lei e Frank non hanno ancora ripreso conoscenza” concluse, poi si asciugò le lacrime e prese un forte respiro.
“ Mi dispiace Rem” gli disse, cercando i suoi occhi, sapeva di averlo appena distrutto.
Una lacrima luccicò negli occhi di Remus “ non è colpa tua” disse lui atono, voltandosi verso la finestra.
“ Si che lo è, dovevamo essere con voi” gli disse, cercando di trattenersi dal piangere di nuovo.
“ Siete stati attaccati, siete stati feriti e noi dove eravamo?” gli chiese con la rabbia nella voce.
“ Eravamo a dormire” concluse rabbiosa.
Remus si voltò di scatto verso di lei.
“ Lily leggi nel futuro?” le chiese con rabbia.
Lily lo guardò a bocca aperta, Remus non si era mai arrabbiato con lei.
“ Tu e il tuo stramaledetto senso di colpa” le disse, assottigliando gli occhi.
“ Non tutto è colpa tua e questo non lo è “ continuò con rabbia.
“ Non ci hai torturato tu, non eri con quei maledetti Mangiamorte” concluse, prima di deviare di nuovo lo sguardo.
Lily sentì le lacrime invaderle gli occhi, aveva ragione un’ altra volta, aveva esagerato.
Remus si era appena ripreso e aveva appena saputo tutto, neanche lei aveva avuto il tempo di metabolizzare la cosa e lei già lo assaliva con i suoi sensi di colpa ?
Cosa le prendeva?
“ Scusa” gli disse in un sussurro.
Remus si voltò di nuovo verso di lei e Lily vide che aveva le guance bagnate di lacrime.
“ E’ soltanto che non avrei voluto che…” la voce le si spezzò.
Remus le prese la mano “ lo so, Lily”  le disse sincero.
Lily si tuffò tra le sue braccia “ ho avuto paura di perdere anche voi…ho ancora paura di perdervi” gli disse tra le lacrime.
Remus le accarezzò la schiena comprensivo, Lily aveva perso più di una persona per colpa dei Mangiamorte e di Voldemort e lui sapeva che aveva promesso a sé stessa di eliminarlo e di non perdere più nessuno.
Purtroppo però la vita non era una favola e il cattivo non veniva sempre sconfitto dai buoni.
“ Signora Potter?” la voce del Medimago la fece voltare.
Lily guardò il Medimago negli occhi e li vide seri, troppo seri, si voltò verso Remus e vide che anche lui fissava il medimago con paura.
“ Devo parlarle” disse questo e nella sua voce sembrava ci fosse un moto di urgenza.
Lily sospirò e si alzò, la paura le bloccava le gambe, il suo cuore sembrava quasi fermo da come si era rallentato, ma doveva affrontarlo.
Remus la prese per un polso “ parlate qua” la pregò.
Lily fece cenno di diniego, doveva prima sapere cosa doveva dirle il Medimago e Remus doveva riposare per guarire “ Tornerò” gli disse, imponendosi di sorridere.
Il Medimago aspetto che uscisse prima di iniziare a parlare.
“ Signora Potter, le complicanze di Mary Mc Donald…”
Lily avrebbe voluto continuare a sentire, ma le sue orecchie si rifiutarono, registrando solo un lieve ronzio.
Non era possibile.
Non era vero.
“ Non Mary “ sussurrò.
Il cuore le parve fermarsi, si guardò le mani in un gesto automatico, sentendo le gambe cedere.
“ Signora Potter” la voce del Medimago era preoccupata.
Lily alzò lo sguardo pieno di lacrime su di lui “ mi dica che non è morta” lo pregò .
Da quando lo aveva visto, da quando l’ aveva chiamata Lily aveva avuto un senso di oppressione nel petto.
Immaginava, da quando l’ aveva trovata, da quando aveva sentito il suo cuore così debole, Lily aveva temuto questo momento.
Il Medimago non rispose e a Lily parve come se qualcuno l’ avesse appena scollegata dal mondo esterno.
Non riusciva a pensare, non riusciva a sentire, nella sua testa aveva soltanto le ultime frasi che si era scambiata con Mary.
“ Ci vediamo domani”
“ In accademia”
Non ci sarebbe stato un domani.
Tutto era finito.
Un singhiozzo le sfuggì dalle labbra, mentre si chinava sui talloni lasciandosi scivolare contro il muro.
Sentiva il dottore che la chiamava ma per lei era solo un indistinto brusio.
Sentì la bile salirle in gola, non poteva essere morta.
Non lei. Non la sua migliore amica.
“ Mary, Mary, Mary” ripeteva mentre lacrime copiose le scendevano sulle guance e il respiro le si faceva più pesante.
***
Peter ansimò.
L’ ultima Cruciatus lo aveva messo a dura prova.
Se non fosse stato legato a delle catene, probabilmente in quel momento sarebbe stato a terra incapace di rialzarsi, incapace di muoversi.
Lucius Malfoy lo stava torturando da ore ormai.
Gli avevano detto che era stato scelto.
Era stato scelto perché durante la battaglia aveva provato a nascondersi.
“ Dove sono i tuoi amici adesso ?” gli chiese sprezzante Lucius.
Peter boccheggiò, sicuramente i suoi amici erano feriti.
Sicuramente i suoi amici erano al San Mango a curarsi e poi lo sarebbero venuti a cercare.
“ Cosa volete da me?” chiese Peter, con voce tremolante.
Lucius lo guardò divertito.
Era proprio una buffa imitazione di uomo.
L’ unico del gruppo che aveva provato a nascondersi.
Un vigliacco.
Un inetto incapace e consapevole di esserlo.
Avrebbe soltanto meritato di morire, era un offesa per il mondo magico.
Un offesa quasi quanto i patetici Sanguesporco.
Ma il Signore Oscuro lo voleva, voleva parlare con lui.
Voleva usarlo per i suoi scopi ed il Signore Oscuro sapeva essere molto convincente, anche se Lucius pensò guardandolo dritto in quei suoi piccoli occhi impauriti che probabilmente non avrebbe necessitato di molta convinzione.
“ Tra poco avrai l’ onore di conoscere il Signore Oscuro” gli disse.
Gli occhi di Peter si sgranarono sempre più impauriti.
COMMENTO : MI SENTO MALISSIMO HO UCCISO IL MIO PRIMO PERSONAGGIO PRINCIPALE E SONO DISPIACIUTISSIMA…CREDO CHE QUANDO SARA’ IL MOMENTO DI LILY E JAMES NON RIUSCIRO’ NEANCHE A SCRIVERE : )) ALLORA COME VI SEMBRA ?? MARY E’ MORTA E ALICE HA PERSO IL BAMBINO…QUALCUNO AVEVA GIA’ FATTO I CONTI E SI ERA IMMAGINATO CHE PER NEVILLE SAREBBE STATO TROPPO PRESTO…COME HO DETTO LO SCORSO CAPITOLO SIAMO A META’ DEL 1979 E QUINDI PER ORA E’ IN ARRIVO SOLO RON E IN TEORIA HERMIONE STA PER NASCERE, MA LEI NON LA CONOSCIAMO ANCORA : )) PETER HO PENSATO CHE FOSSE ARRIVATO IL MOMENTO DI COMINCIARE A FARGLI FARE IL DOPPIO GIOCO…ANCHE SE PIANO PIANO PERCHE’ ANCORA DEVONO FIDARSI DI LUI, PURTROPPO !! NEL PROSSIMO CAPITOLO VEDREMO LE REAZIONI DEGLI ALTRI : )) RINGRAZIO COME SEMPRE LE FANTASTICHE PERSONE CHE RECENSISCONO SEMPRE OVVERO ALYX / CESCAPADFOOT / FEDERCHICCA / ARYELLE / JUSTLITTLE WIZARD / LJMIKA / HERM93 / ALWAYS 89 / GIULYHERMY96 / LULUHERM E JASWEASLEAY !! GRAZIE DAVVERO PER GLI INCORAGGIAMENTI !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE O RICORDATE ED ANCHE CHI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!

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Capitolo 45
*** RISVEGLI DOLOROSI ***


Lily entrò piano nella stanza dove Sirius era ancora incosciente.
Guardò James che si era addormentato sulla sedia, ripiegato su se stesso, una mano sulla guancia e i suoi occhiali storti sul naso, poi spostò lo sguardo su Sirius.
Era ancora incosciente, il corpo fasciato a causa delle ustioni che i Mangiamorte gli avevano inflitto.
Gli occhi le si riempirono di lacrime al pensiero della sua sofferenza fisica e al pensiero di quello che avrebbe sofferto quando e se si fosse svegliato.
Si asciugò le lacrime.
Il pensiero era continuamente su Mary.
Non riusciva a credere che Mary non c’ era più.
Pensare che era morta, che l’ avevano uccisa.
Pensare a quanto avrebbe sofferto Sirius.
Si sentì invadere nuovamente dalla rabbia e dall’ angoscia, vedere Sirius era un continuo promemoria di Mary.
I loro momenti insieme, i loro scherzi e le loro prese di giro le rimbombavano nelle orecchie.
Quei maledetti.
Quei maledetti figli di puttana.
Si appoggiò con la mano al letto di Sirius e un singhiozzo le uscì impotente dalle labbra.
La sua migliore amica, la ragazza più solare e allegra che avesse mai conosciuto, la ragazza più coraggiosa e imprevedibile, in un attimo tutto era sparito.
Si voltò di nuovo verso James e vide che la stava osservando, immobile.
Vide la paura nei suoi occhi e la consapevolezza che qualcosa non stesse andando per il verso giusto.
“ Hai parlato con i dottori?” le chiese spaventato.
Lily annuì tra le lacrime, non riusciva ancora a proferire parola.
Se avesse aperto la bocca probabilmente avrebbe gridato.
Avrebbe gridato tutta la sua rabbia  e la sua frustrazione.
Avrebbe gridato contro quel pazzo di Voldemort e quei folli che lo stavano seguendo.
Avrebbe gridato fino a non avere più voce, fino a quando probabilmente non l’ avrebbero rinchiusa.
James si avvicinò preoccupato, il suo viso doveva essere quasi irriconoscibile perché la stava guardando apprensivo e interrogativo allo stesso tempo.
La prese per le spalle e la circondò con il suo abbraccio.
Non le chiese neanche cosa fosse successo.
Cosa l’ avesse sconvolta fino a quel punto.
La circondò solo con le sue braccia, capendo che in quel momento avrebbe soltanto potuto darle il suo amore.
Lily stette tra le sue braccia immobile, sconvolta, stette ferma tra le sue braccia a godersi il suo profumo che riusciva sempre a tranquillizzarla a godersi l’ amore che sembrava trasmetterle uscire dalla sua pelle per entrare nella propria.
Avrebbe voluto dimenticarsi, per un attimo di tutto, fingere che non fosse successo niente, che non fossero neanche maghi, che non ci fosse una guerra fuori e che fossero semplicemente una coppia appena sposata e non una coppia che sta vivendo l’ apprensione per tutti i suoi amici.
Pianse senza riuscire a fermarsi e senza che James la fermasse o le dicesse niente, la teneva solo stretta a sé, come se fosse l’ unica cosa che contava per lui, come se si stessero appigliando a vicenda a loro stessi.
Dopo qualche minuto riuscì a calmarsi leggermente “ Mary” disse Lily tra le lacrime e sentì James irrigidirsi.
Si staccò leggermente, cercando di non piangere, di parlare fluentemente, ma le parole sembravano incepparsi nella sua bocca, sembravano rifiutarsi di uscire, quasi il suo cervello si stesse opponendo anche lui a tutto questo.
“ Mary?” chiese James, la sua voce era roca, lontana, forse già immaginava, forse già sapeva.
Gli era bastato guardare i suoi occhi e vedere quel verde che tanto amava così oscurato, così cupo.
“ E’…morta” disse Lily e pensò che mai nessuna parola le era costata così tanto, che mai nessuna parola era stata così difficile da pronunciare.
James si allontanò di un passo, gli occhi sgranati e le pupille dilatate.
“ Non è vero” sussurrò.
Voltò di scatto la testa verso Sirius che dormiva e non sapeva e continuò ad indietreggiare.
“Non è possibile” mormorò di nuovo, allontanandosi ancora fino a battere le gambe contro la sedia.
La guardò un attimo, il suo corpo tremava e le lacrime scendevano dai suoi occhi.
“ NON E’ POSSIBILE” urlò, prendendo la sedia e scaraventandola lontano.
Lily sobbalzò, sapeva perfettamente cosa stava provando James perché era la stessa cosa che stava provando lei.
Non avevano più nessuno, i Mangiamorte avevano ucciso le loro famiglie e adesso avevano attaccato i loro migliori amici, l’ unica famiglia che gli restava.
Sentì James respirare pesantemente e lo guardò, ansimava e tremava quasi fosse preda di un attacco convulsivo, continuava a guardare Sirius e la rabbia nel suo sguardo era raggelante.
“ James calmati” Lily si avvicinò, prendendogli il viso tra le mani.
Calmati ? come poteva chiedergli di calmarsi quando anche le sue mani tremavano, quando anche lei trasudava rabbia da ogni poro della sua pelle.
Chiuse gli occhi, appoggiando la fronte al suo mento e cercando di respirare regolarmente, di portare il suo cuore a battere regolarmente.
“ Me lo hanno ucciso capisci ?” chiese James con voce rotta.
Lily prese un respiro e si allontanò leggermente.
“ Quei maledetti non hanno ucciso solo Mary, hanno ucciso anche lui” le disse, continuando a guardare la figura di Sirius.
Lily chiuse le mani a pugno e le riaprì più volte, doveva cercare di contenersi.
“ Lo aiuteremo” disse in un soffio.
“ Tu…tu non capisci Lily” le disse James, fissandola nei suoi occhi.
“ Se tu morissi, io morirei con te, non riuscirei a sopravvivere” le confessò, senza spostare gli occhi dai suoi, perdendosi nel verde dei suoi occhi.
“ Non moriremo, nessun altro morirà” disse Lily, cercando di tenere la voce sicura.
“ Mary è morta” disse James come se lo stesse realizzando soltanto in quel momento.
Si coprì gli occhi con la mano e Lily non potè far altro che restare a guardarlo impotente.
Lo abbracciò e lui infilò il suo viso nell’ incavo della sua spalla.
“ Signori Potter”
Lily sussultò.
Un Medimago li stava guardando dall’ arco della porta.
“ La Signora Paciock si è svegliata, ha bisogno di voi”
La mano di Lily tremò, mentre se la portava alla maglia, aggiustandosela in un gesto automatico.
Alice.
Alice, come poteva dirle del bambino, come poteva dirle di Mary.
“ Si è svegliato anche Remus” disse Lily a James “ vai da lui e spiegagli cosa  successo” gli disse.
James guardò ancora un attimo Sirius, poi annuì ed insieme uscirono dalla stanza.
***
 Remus entrò nella stanza di Sirius.
Ormai si erano svegliati tutti, e tutti si stavano lentamente riprendendo.
Alice sedeva su una sedia, guardando fuori dalla finestra, erano passati due giorni da quando Lily le aveva detto di Mary e del bambino e lei non aveva più proferito parola, si era chiusa in un mutismo pieno di dolore.
Frank le teneva la mano ma anche lui aveva gli occhi persi nel vuoto, nessuno di loro poteva capire che cosa significava sapere di aspettare un bambino, di avere dentro una piccola parte di te e poi perderlo per la cattiveria di alcune persone.
Emmeline era in piedi e teneva lo sguardo basso, ogni tanto una smorfia di dolore le contraeva il viso, ma sembrava decisa a non lamentarsi mai .
In fondo in quel momento tutti stavano soffrendo.
James era seduto sulla sedia più vicina a Sirius, non riusciva a togliersi di dosso la paura per i suoi due amici, per Sirius ancora incosciente e per Peter che ancora non era stato trovato.
Lily era accanto a lui, la rabbia negli occhi e nel cuore soltanto Mary.
Remus si avvicinò ad Emmeline, le prese la mano e lei alzò gli occhi su di lui, provando a sorridere.
Era strano come in pochi giorni tutti si fossero ripresi e come allo stesso tempo non accennassero a riprendersi.
Il dolore mentale andava oltre quello fisico.
Quello che era successo a Mary aleggiava su di loro come una condanna, tutti sapevano che avrebbero potuto essere i prossimi ma allo stesso tempo tutti avevano solo una gran sete di vendetta.
“ Dobbiamo farle il funerale” disse Remus, rompendo il silenzio.
Lily si voltò di scatto verso di lui.
Cosa stava dicendo ?
Ne avevano già parlato e sapeva che dovevano aspettare Sirius, che i dottori avevano detto che stava lentamente migliorando e sapeva anche che  Sirius non li avrebbe mai perdonati se non lo avessero aspettato.
“ Rem…” iniziò Emmeline, ma Remus alzò una mano sospirando.
“ Lo so” disse.
“ Lo so anche io, so che Sirius ci odierà ma i dottori dicono che deve essere portata via, che deve essere seppellita” disse e ad ogni parola sembrava impallidisse sempre di più.
Lily si voltò di nuovo verso Sirius.
“ Potrebbero volerci ancora dei giorni prima che Sirius si riprenda” disse Lily, pensierosa.
James si passò una mano tra i capelli nervosamente, ormai erano giorni che viveva in quella stanza.
“ Si riprenderà presto” disse James, guardando Remus.
Remus sospirò “ James dobbiamo farlo” gli impose.
James si alzò in piedi “ non possiamo farlo e lo sai” gli disse.
“ Sai che quando si sveglierà ci odierà se lo faremo” continuò, guardando Remus nei suoi occhi tristi.
“ Sai che non possiamo farlo, non noi, non i Malandrini” concluse, alzando di un tono la voce.
Remus se possibile impallidì ancora di più.
I Malandrini ? cosa restava dei Malandrini ?
“ Perfetto allora gli daranno una sepoltura loro, Mary sarà sola, sarà seppellita senza nessuno accanto solo perché Sirius ci odierebbe? “ gli chiese spazientendosi.
“ Non credi che così ci odierà di più ?” gli chiese ancora.
Lily ed Emmeline passavano gli occhi dall’ uno all’ altro.
Remus raramente perdeva la pazienza e James era sempre stato rispettoso dell’ intelligenza dell’ amico, ma adesso si guardavano con rabbia.
La rabbia che ormai era salita in superficie di tutti loro, sembrava destinata ad esplodere.
James e Remus ricominciarono a discutere ma Lily aveva smesso di seguirli, si guardava le mani come se fossero la cosa più interessante del mondo, ma in realtà i suoi pensieri erano altrove.
Aveva ragione Remus.
Aveva sempre ragione Remus.
James era troppo impulsivo e si faceva trasportare dai sentimenti verso suo fratello che gli impedivano di essere obbiettivo.
Mary non poteva essere sola.
Se dovevano farle il funerale allora non sarebbe stata sepolta in compagnia di pochi sconosciuti.
Sarebbe stata sepolta davanti ad un viso amico. Davanti al suo viso.
“ Io andrò” disse a voce alta, sovrastando le voci di James e Remus.
Entrambi si zittirono.
“ Mary è morta da eroina e non permetterò che non abbia nessuno a piangere per lei” disse sentendo gli occhi di nuovo pieni di lacrime.
Vide Emmeline annuire “ è la nostra amica” disse, continuando a guardare Lily.
“ Siamo un gruppo”
Lily e Emmeline si voltarono incredule.
Alice aveva appena parlato, aveva alzato gli occhi e stava guardando James negli occhi.
Lily sapeva che Alice e James erano amici da sempre, sapeva che Alice e James si volevano molto bene.
“ James, noi siamo un gruppo “ disse seria.
“ Non abbandoneremo Sirius, ma non abbandoneremo Mary “ concluse, mentre le lacrime le scendevano implacabili.
James trattenne il respiro, quasi indeciso sul da farsi poi annuì, guardando Remus.
Sirius mugolò, riportando l’ attenzione di tutti su di lui.
Lo aveva fatto spesso negli ultimi giorni, i dottori dicevano che era normale  e che era segno che si stava riprendendo.
“ Si riprenderà presto James e riusciremo anche a ritrovare Peter” disse Remus, avvicinandosi a lui e ponendogli una mano sula spalla.
“ I Malandrini torneranno” gli disse, cercando di sorridere.
James si voltò per sorridere a Remus ma quando si voltò di nuovo verso Sirius lo vide sbattere gli occhi.
Ormai quasi sperava quasi che non si svegliasse fino a dopo il funerale di Mary ed invece Sirius aveva scelto proprio quel momento per aprire i suoi occhi azzurri.
 James lo guardò preoccupato, sembrava smarrito, sembrava non riuscisse a capire che cosa aveva intorno.
James temette che non si ricordasse o che le maledizioni gli avessero lasciato qualche problema.
“ Sirius, fratello, mi riconosci?” gli chiese esitante.
Sirius fissò i suoi occhi su di lui, vide il suo volto preoccupato e i suoi occhi stanchi e gonfi, poi spostò lo sguardo osservandoli uno ad uno.
“ Mary” disse quasi completamente senza voce.
James rilasciò il respiro, si ricordava di Mary , stava bene e la sua memoria era intatta.
“ Sir” James non resistette e gli balzò al collo.
Senza pensare a niente, senza pensare al dolore che probabilmente gli stava provocando, senza pensare alla domanda che gli aveva fatto, pensando solo a Sirius, solo al fatto che quel ragazzo che per lui ormai era un fratello era vivo e stava bene.
Lily li guardò e per un attimo le parve di essere tornata ai tempi di Hogwarts, sorrise mentre qualche lacrima non potè trattenersi dallo scendere sul suo viso.
“ E’ bello vederti sveglio amico” anche Remus, si chinò su di lui e cercando di tirare il suo volto in un sorriso lo abbracciò.
Sirius sorrise ai suoi due amici, per poi passare di nuovo lo sguardo su tutti i suoi amici, sembravano molto provati.
Guardò Alice e Frank accanto a lei e gli sembrò di non aver mai visto gli occhi di Alice così vuoti.
Guardò Lily ed Emmeline, gli sorridevano ma i loro occhi tradivano i loro sorrisi.
Mary e Peter dove erano ?
Si agitò sul letto, poteva esser successo loro qualcosa?
“ Devi stare calmo” gli disse James, mettendogli una mano sulla spalla.
Sirius gli afferrò il polso e lo fissò negli occhi, duro, serio come non aveva mai guardato suo fratello.
“ Mary e Peter ?” chiese, cercando una risposta negli occhi di James.
Cercando una risposta negli occhi del suo migliore amico, negli occhi della persona che conosceva meglio al mondo.
Gli occhi che non gli avrebbero mai mentito.
COMMENTO : ECCO UN ALTRO BEL CAPITOLO TRISTE E PURTROPPO CE NE SARA’ ALMENO UN ALTRO PRIMA DI TORNARE AD AVERE UN PO’ DI TRANQUILLITA’ IN COMPENSO HO AGGIORNATO PRIMA E IL CAPITOLO E’ BELLO LUNGO ; ))  SPERO VI SIA PIACIUTO E CHE MI FARETE SAPERE !! RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO LO SCORSO CAPITOLO ALYX / CESCAPADFOOT / ARYELLE / FEDERCHICCA / JUST LITTLE WIZARD / ALWAYS 89 / LJMIKA / PENSIEVE / LULU HERM E DAPHNE 91 !! RINGRAZIO ANCHE CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE/ SEGUITE E RICORDATE…UN VOSTRO PARERE MI FAREBBE DAVVERO PIACERE ED INFINE RINGRAZIO ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!

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Capitolo 46
*** ADDIO MARY ***


Almeno una volta nella vita, capita a tutti di voler essere in un altro posto, di voler essere un’ altra persona ed in quel momento James si sentiva proprio in quella maniera.
Gli occhi di Sirius erano disperati, angosciati, sembrava che nel suo essere sentisse il dolore che lo circondava.
Sembrava che dopo tutto il tempo che era stato in coma, gli fosse bastata una sola occhiata ai suoi amici per capire che c’ era qualcosa che non andava.
James prese un respiro e spostò lo sguardo su Lily, quasi chiedendole implicitamente un aiuto.
“ Guarda me” gli disse Sirius.
Guarda me, un imperativo troppo doloroso per James, se Sirius avesse dovuto dirgli che Lily era morta, lui sarebbe impazzito, come poteva essere complice dei Mangiamorte e provocargli tutto questo dolore, ma come poteva mentire al suo migliore amico a colui che era suo fratello per scelta.
Sospirò le parole gli mancavano, l’ aria gli mancava, gli sembrava quasi d’ impazzire.
“ Non posso farlo” mormorò, abbassando gli occhi.
La stretta della mano di Sirius si allentò e il suo colorito divenne ancora più pallido.
Il dolore lo stava invadendo, la consapevolezza lo stava invadendo.
“ Sono morti?” chiese con voce tremolante.
Sirius che era la sicurezza fatta persona, Sirius che era la persona più orgogliosa che conoscesse in quel momento stava cedendo, stava rivelando la sua paura più grande, stava dimostrando di avere amore dentro di sé.
James sentì le lacrime salirgli agli occhi.
Non doveva essere lui a dirglielo, non poteva essere lui a dargli questo dolore, ma Sirius continuava a guardarlo, voleva che fosse lui, credeva in lui.
“ James?” chiese di nuovo, la paura nella voce.
Il silenzio che lo circondava era quasi assordante, nessuno aveva il coraggio neanche di respirare, nessuno riusciva a guardare Sirius per paura che leggesse la verità nei loro occhi.
Sirius si alzò a sedere “ devi stare fermo” lo riprese James.
Sirius scosse la testa “ No” disse imperioso, guardandolo negli occhi.
“ Non chiedermi di stare fermo, non farlo” gli disse affannosamente, cercando di alzarsi in piedi.
James lo afferrò per un braccio “ Per favore Sirius” lo pregò.
Sirius lo guardò, la rabbia nei suoi occhi azzurri sembrava quasi prendere forma.
“ Devo vederla…devo capire…voglio vedere…voglio vedere come sta” disse agitato.
James intensificò la stretta al suo braccio “ Sirius…lei…lei non c’ è più “ disse cercando di tenere la voce ferma.
Sirius si mise a ridere e cercò di liberarsi dalla stretta di James “ vaffanculo Ramoso” gli disse tra le risate.
James sapeva che non stava davvero ridendo, i suoi occhi parlavano per lui.
I suoi meravigliosi occhi grigi erano così cupi e pieni di dolore da non riuscire a mentire.
“ Vaffanculo, sei un cretino” gli disse, mentre la risata gli moriva nel viso.
“ Sei uno stupido cervo” continuò, mentre le lacrime riempivano i suoi occhi.
“ Non devi dirmi queste cose” gli disse scansando la sua mano.
“ No…non…devi…dirmele” non riusciva più a parlare, ormai sentiva il respiro affannoso e le lacrime sul suo volto.
La testa gli girò vorticosamente e le gambe gli cedettero facendolo cadere a terra.
James e Remus si chinarono su di lui, pronti per aiutarli, ma lui alzò una mano per spazzare via le loro.
“ No “ disse in un sussurro, mentre James e Remus si guardavano, non capendo come comportarsi.
“ NOOO” urlò, pieno di rabbia.
Quell’ urlo fece venire la pelle d’ oca a Lily, alzò gli occhi al soffitto cercando di ricacciare indietro le lacrime.
Sirius non aveva bisogno di persone che piangessero, aveva bisogno di una spalla su cui piangere.
Si chinò su di lui e lo guardò i suoi occhi verdi puntati in quelli azzurri di Sirius, poi senza dirgli niente lo abbracciò.
Non aveva mai abbracciato Sirius, lui non era un tipo da abbracci, era un tipo da scherzi e prese in giro ma tutti prima o poi hanno bisogno di un abbraccio.
Sirius non protestò, non provò neanche a mandarla via, si appoggiò alla sua spalla e infossò la testa dentro il suo collo.
Nessun rumore, nessuna parola, non avrebbero neanche potuto dire che Sirius era cosciente se non fosse stato per il leggero muoversi delle sue spalle.
Rimasero così per diversi minuti o forse per qualche ora, nessuno aveva il coraggio di muoversi, nessuno poteva dire niente che avesse senso.
***
Sirius aveva gli occhi freddi, fermi, vitrei.
Guardava la bara davanti a lui come se fosse un ultimo residuo della sua vita.
I dottori non volevano farlo uscire dall’ ospedale, si era svegliato solo da due giorni e dopo ciò che aveva saputo non era riuscito né a mangiare né a dormire aumentando ancora di più la sua debolezza.
Ma Sirius non aveva mai ascoltato nessuno.
Non aveva mai ascoltato i professori e non aveva mai ascoltato i dottori, solo James e Mary erano riusciti a farsi sempre ascoltare da lui ad entrare fino in fondo alla sua anima, a toccare il suo cuore.
Adesso Mary non c’era più, era distesa in quella stupida bara per colpa dei Mangiamorte, per colpa di Voldemort e delle sue pazze idee.
Mary che era anche una Purosangue e che non avrebbe mai dovuto temere per la sua vita ed invece se ne era andata.
James gli stava tenendo una mano sulla spalla, e Remus era dall’ altra parte, vigile come non mai, entrambi pronti a prenderlo al suo primo cedimento.
Entrambi i suoi amici pronti per lui.
Appena la bara venne calata nella terra, Sirius la guardò solo un secondo prima che la rabbia lo facesse tremare.
Voltò le spalle e se ne andò senza aspettare nessuno.
James e Lily si scambiarono uno sguardo, prima di fare un cenno a Remus e seguirlo.
Trovarono Sirius seduto su un muricciolo, subito fuori dal cimitero.
James si sentì malissimo, il suo cuore sembrava piangere per suo fratello, non sembrava neanche lui, era dimagrito, il viso era quasi scheletrico e le occhiaie violacee sotto i suoi occhi non rendeva giustizia al suo volto così bello.
Si sedette accanto a lui e Remus fece lo stesso dall’ altra parte.
Nessuno dei tre disse niente, sarebbe stato solo stupido o falso.
Cosa avrebbero potuto dire, mi dispiace ? non doveva succedere?
Sapevano benissimo che non doveva succedere, sapevano benissimo che era una morte ingiusta.
Sapevano benissimo che Sirius era distrutto.
Potevano solo aspettare che Sirius trovasse di nuovo la voglia di parlare, potevano solo aiutarlo a non morire, potevano solo stargli vicini.
“ Tra poco ci sarà la luna” disse Sirius, voltando lo sguardo verso Remus.
Remus annuì, meno di una settimana, gli sembrava quasi di sentirne già gli effetti, anche se non sapeva quanto era il lupo o quanto era lui ad essere arrabbiato.
“ Potremmo tornare a casa mia” continuò Sirius, una luce cattiva negli occhi.
“ Potresti attaccare sotto forma di lupo “ propose infine, con rabbia.
James spalancò la bocca, e guardò Remus che sembrava altrettanto scioccato.
“ Non puoi chiedermi questo” si oppose Remus.
“ Sono persone malvagie, non sono neanche persone “ disse alzando di un tono la voce.
Remus scosse la testa “ non riuscirei a farlo” esclamò convinto.
Sirius rise senza allegria “ sarebbe il lupo a farlo per te”
Remus scosse la testa ancora più vigorosamente.
“ Cerco sempre di non fare del male a nessuno, i miei sensi di colpa mi uccidono solo se vi graffio e tu vorresti farmi uccidere delle persone?” gli chiese, sgranando gli occhi.
“ Sirius non possiamo metterci al loro livello” ribattè James.
Sirius si voltò verso l’ amico “ hanno ucciso Mary, forse hanno ucciso anche Peter e tu mi dici che non vuoi metterti al loro livello ?” gli chiese arrabbiandosi e alzandosi in piedi.
“ Sirius ci dobbiamo organizzare, siamo ancora inesperti, quando avete affrontato i Mangiamorte siete quasi morti” gli disse cercando di farlo ragionare e alzando una mano per riavvicinarlo a loro.
Sirius guardò la mano prima di spazzarla via violentemente.
“ SI ORGANIZIAMOCI” urlò, stringendo i pugni.
“ ASPETTIAMO CHE MUOIA QUALCUN ALTRO…TANTO PER ORA LE VOSTRE VITE SONO PERFETTE…MA COSA SUCCEDEREBBE SE LA PROSSIMA FOSSE EMMELINE ?” chiese furioso e guardando Remus negli occhi.
“ E SE FOSSE LILY ? CAMBIERESTI IDEA JAMES ?” chiese, spostando lo sguardo pieno di lacrime su James.
James aveva automaticamente aperto la bocca, in un riflesso incondizionato.
Vedere Sirius così lo stava uccidendo, sapeva che la sua era solo rabbia, che non ce l’ aveva con loro ma con chi aveva fatto quello scempio quel giorno.
Si rendeva conto di tutto ma non gli avrebbe permesso di farsi ammazzare.
Lo abbracciò di slancio, prima che Sirius potesse fermarlo   “ Ti prometto che la vendicheremo” gli disse.
 “ Ma non permetterò che ti faccia ammazzare, non permetterò che il mio migliore amico, che mio fratello muoia di dolore “ continuò determinato.
“ Dobbiamo restare insieme per uccidere quel folle “ concluse, guardandolo negli occhi.
***
 Gli occhi di Peter erano come sempre ormai pieni di lacrime.
Lo avevano torturato più volte, adesso Voldemort in persona era davanti a lui.
Lo guardava con quegli occhi freddi come il ghiaccio e rossi come il fuoco.
“ Dove sono i tuoi amici?” gli chiese.
Peter tirò su con il naso, James, Sirius, Remus non sapeva dove potevano essere, perché non erano venuti a cercarlo.
“ Non…non…lo so” balbettò.
Non voleva più dolore, non voleva più sofferenza, gli avevano inferto torture che gli sarebbero bastate per una vita.
Voldemort però non lo torturò, anzi scoppiò a ridere “ sei patetico” gli disse sibillino.
“ Nessuno tiene a te, sei solo un piccolo ometto patetico” rimarcò.
Spostò lo sguardo su Lucius “ puoi ucciderlo” gli disse con noncuranza.
Peter sgranò gli occhi, mentre Lucius alzava la bacchetta pronto per eseguire l’ ordine.
“ No” pregò Peter, la voce rotta dal pianto.
“ No per favore” disse, cercando di inchinarsi e risultando soltanto buffo a causa delle catene.
Voldemort rise di nuovo e la sua risata echeggiò in tutta la stanza.
“ Abbiamo un accordo?” gli chiese.
Peter lo guardò, pensando di nuovo ai suoi amici, pensando che avrebbe tradito gli unici amici che lo avevano sempre accettato.
“ Abbiamo un accordo ?” chiese di nuovo Voldemort, con una leggera nota di rabbia nella voce.
Non si faceva aspettare Lord Voldemort.
Peter annuì, chinando il capo e non riuscendo a fermare le lacrime.
Voldemort lo guardò con disprezzo “ bene, Lucius spiegagli cosa deve fare “ disse, prima di uscire facendo svolazzare il suo mantello.
ANGOLETTO : OK CON QUESTO CAPITOLO SI CHIUDE LA PARTE SUPER- IPER- MEGA TRISTE…ADESSO AVREMO ALMENO UN CAPITOLO BUONO…MA PURTROPPO CI AVVICINIAMO ALLA FINE E LE PARTI FELICI SONO SEMPRE MENO !! SPERO NON ABBIATE ODIATO SIRIUS MA HA SUBITO UN TRAUMA TROPPO GROSSO !! RINGRAZIO MOLTISSIMO LE PERSONE CHE HANNO RECENSITO E INCORAGGIATO OVVERO ALYX / CESCAPADFOOT / ARYELLE / JUST LITTLE WIZARD / FEDERCHICCA / ALWAYS 89 / LULU HERM E GIULY HERMY96 !! INOLTRE RINGRAZIO CHIUNQUE MI HA AGGIUNTO TRA LE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE !! E ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! RECENSITE E FATEMI SAPERE !! UN BACIONE !!

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Capitolo 47
*** RITORNI ***


Lily andò in cucina, mormorò un incantesimo e la spugna cominciò a lavare i piatti.
Avevano cenato velocemente, come sempre ultimamente, e poi James si era precipitato da Sirius.
James e Remus non si muovevano quasi da casa sua.
Sirius si era completamente annullato, dopo la sua malsana idea di uccidere tutti, usando il piccolo problema peloso di Remus, si era chiuso in casa e non usciva più.
Non faceva più le ronde, non faceva il suo lavoro da Auror e soprattutto non voleva vedere nessuno.
A volte lei, Frank, Alice ed Emmeline erano andate da lui, ma gli sembrava quasi di essere di troppo.
Di essere di troppo in un dolore così grande.
Sirius passava le giornate sul divano, cercando di annullarsi mentalmente e fisicamente.
James e Remus facevano quello che potevano, alternando l’ aiutare Sirius con il cercare il povero Peter che ormai era scomparso da più di due mesi.
Lily rabbrividì.
L’ aria cominciava ad essere fredda, era fine ottobre e l’ ambiente intorno a lei, sembrava rispecchiare il suo umore.
Tutto intorno a lei cominciava ad essere freddo e triste.
Non riusciva a superare la morte di Mary, il ricordo di quando aveva trovato i suoi amici per strada, attaccati, feriti era ancora vivido in lei.
Era impossibile per lei superare la morte di Mary, quando per causa di questa il loro gruppo si era sgretolato.
Rabbrividì di nuovo e si sporse per chiudere la finestra.
Un rumore le giunse alle orecchie.
Subito i suoi sensi da Auror si misero in allarme e improvvisamente davanti ai suoi occhi si formarono immagini dove James era steso in mezzo alla strada e lei lo teneva tra le braccia, proprio come pochi mesi prima.
Il suo petto squarciato dall’ incantesimo di Piton.
Piton con un mezzo sorriso sul viso.
Lily si chiese se fosse stato davvero consapevole che avrebbe rischiato di ucciderlo con quell’ incantesimo, si chiese per l’ ennesima volta, come lui si fosse avvicinato tanto alle arti oscure, come lei avesse potuto non accorgersene e fermarlo quando ancora era in tempo.
Il rumore si ripetè e Lily si chiese se fosse il caso di uscire.
Aveva promesso a James che sarebbe rimasta chiusa in casa, che avrebbe fatto tutti gli incantesimi di protezione di modo che nessuno potesse entrare e che avrebbe aperto soltanto a lui e soltanto se le avesse detto la parola d’ ordine.
La parola d’ ordine.
Per un attimo i suoi pensieri corsero di nuovo ad Hogwarts, la loro ultima notte ad Hogwarts, è vero non erano stati esattamente dei diciasettenni spensierati, la guerra era arrivata anche là, ma dentro il mondo dorato e ovattato di Hogwarts tutto era parso più semplice.
Tutto sembrava più facile da affrontare.
“ L..Lil…Lily “ questa volta era sicura.
Non era un rumore, non era un gemito, era qualcuno che la chiamava.
Corse fuori con la bacchetta in mano e il terrore negli occhi.
Pregava con tutta sé stessa che non fosse qualcuno dei suoi amici, che nessuno fosse stato attaccato.
Non sapeva neanche più pregare, era arrivata alla fase in cui ormai credeva che il destino ce l’ avesse con lei.
Che il disegno della sua vita avesse qualcosa di sbagliato, che le avessero regalato un dono, come quello di essere strega per toglierle contemporaneamente molte delle cose che la rendevano felice.
Si guardò intorno e vide una palla raggomitolata, si avvicinò piano.
Sapeva che quella era una persona, lo sentiva piangere e gemere ma non riusciva a capire chi fosse.
Potrebbe essere una trappola, diceva la sua testa, ma lei non riusciva ad ascoltarla.
Il suo istinto era più forte della ragione e il suo istinto le diceva di avvicinarsi, le diceva che se avesse lasciato morire quella persona, chiunque fosse, non se lo sarebbe mai perdonata.
Appena si avvicinò tanto da vederlo da vicino, il suo cuore mancò un battito.
“ PETER” urlò chinandosi su di lui.
Santo cielo era davvero Peter.
Dopo due mesi che lo cercavano Peter era riuscito a tornare da loro.
“ Peter, Peter, apri gli occhi sono Lily “ gli disse in tono concitato.
Fece leva su sé stessa per voltarlo, era sempre stato minuto ma lei era più piccola di lui e lui in quel momento era un peso morto.
“ Peter, per favore, dimmi come stai” gli disse, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime.
Peter, il piccolo Peter finalmente era tornato da loro.
Forse era fuggito, forse avevano deciso che non gli serviva più , ma non era importante, contava soltanto che era tornato da loro.
Cercò di guardarlo meglio, non sembrava ridotto molto bene “ Chiamo James andiamo al San Mungo” gli disse per incoraggiarlo.
Si sollevò per inviare il Patronus ma Peter la fermò per un polso “ Il San Mungo no” le disse.
La sua voce sembrava così priva di forze, i suoi occhi così spenti.
Doveva aver passato le pene dell’ inferno.
“ Va bene, il San Mungo no” gli disse, evocò il suo Patronus e lo spedii da James.
“ Sta arrivando, ce la fai ad alzarti ?” gli chiese, sapeva che la sua voce agitata non lo aiutava ma Lily non ce la faceva a stare calma.
Dopo mesi finalmente Peter era di nuovo con loro.
I Malandrini sarebbero stati di nuovo al completo.
Forse adesso Sirius avrebbe reagito.
Dopo pochi secondi James, Remus e Sirius si materializzarono davanti al cancellino di casa.
Lily incrociò gli occhi castani del marito solo un attimo.
Vide il suo sguardo smarrito, vide che cercava di capire cosa fosse successo, vide che aveva notato le sue lacrime. In un solo secondo James sapeva già come stava.
“ Entrate, veloci c’ è Peter “ disse concitata.
I Malandrini si guardarono negli occhi un attimo e poi si precipitarono dentro.
Il primo ad accorrere fu proprio Sirius.
“ Amico mio “ disse a Peter “ ci hai fatti preoccupare “ rimarcò James aiutando Sirius a portarlo in casa.
Peter non riuscì a trattenere alcune lacrime “ va tutto bene” gli disse Remus, sorridendo e aprendo la porta agli altri due.
Peter venne adagiato sul divano “ dobbiamo portarti al San Mungo “ gli disse James.
“ No, il San Mungo no” si oppose Peter con lo sguardo spaventato.
“ dobbiamo portarti per forza, sei uno straccio amico” gli disse Sirius e Lily sorrise era la prima volta da quando era morta Mary che sentiva Sirius dire qualcosa che assomigliasse ad una battuta.
Forse il ritorno di Peter lo avrebbe spinto a reagire.
Peter cercò di tirarsi su e una smorfia di dolore gli comparve sul viso “ Peter ragiona” intervenne Remus, ma Peter lo interruppe “ Ha spie dappertutto ricordate ?” gli disse con la voce contratta dal dolore.
Remus guardò James, aveva ragione, lo avevano sempre detto, ormai neanche il San Mungo era sicuro per loro.
Voldemort aveva aperto la caccia agli Auror e soprattutto aveva aperto la caccia ai membri dell’ ordine guidato da Silente.
“ Chiamo Emmeline “ disse Lily sicura.
Remus le lanciò un’ occhiata “ Sta studiando da Curatrice” si giustificò Lily.
Remus emise un sospiro e annuì.
Le cose tra Remus ed Emmeline erano ormai discese a precipizio.
Quello che era successo invece di avvicinarli, li aveva allontanati sempre di più.
Emmeline aveva iniziato a gettarsi nei suoi studi da Medimaga e aveva lasciato l’ accademia per Auror, continuava a presenziare alle riunioni dell’ ordine e aveva messo in chiaro che non l’ avrebbe mai lasciato, che pur non volendo più diventare un Auror non avrebbe abbandonato la causa, ma si era allontanata da loro.
Si era allontanata da Remus.
“ Sei fuggito ?” gli chiese James, riportando Lily alla realtà.
Peter annuì “ non so neanche io come ho fatto…non ho più la bacchetta…un errore di un Mangiamorte…”
Peter parlava confusamente e Lily lo guardava, sembrava voler mettere le distanze tra lui e i suoi amici, le sembrava quasi come se si sentisse in colpa, ma probabilmente era un impressione, probabilmente non voleva far pesare ai suoi amici ciò che gli era successo.
Emmeline si materializzò dopo pochi minuti e dopo la sorpresa iniziale cominciò a curare Peter.
Nel giro di un quarto d’ ora aveva già fatto cadere Peter in un sonno incantato e si stava apprestando insieme ai ragazzi a portarlo al piano di sopra.
“ Levicorpus” mormorò James, guardando che Peter restasse  in posizione supina.
Sirius si sedette subito accanto a lui e Remus e James si misero al suo fianco.
“ E’ stato maledetto più volte” disse Emmeline, mentre Lily l’ accompagnava di nuovo in salotto.
“ Gli hanno fatto molti incantesimi, non è ridotto bene, ma guarirà “ disse con un sorriso.
Lily rispose al sorriso, era la prima bella notizia nell’ arco di mesi.
“ Quando tornerai a controllarlo ?” le chiese Lily.
“ Ogni giorno Lily, avrà bisogno di cure per molto tempo” la informò, prima di smaterializzarsi.
***
Lily era seduta sui gradini d’ ingresso della sua casa.
Era ormai passata una settimana e Peter era stato trasferito a casa di Sirius.
Era stato proprio Sirius a proporlo e da quando Peter era a casa sua Sirius sembrava stare meglio, sembrava che avere qualcuno di cui occuparsi o meglio tenere la testa occupata e lontana dal pensiero di Mary, fosse riuscito a far uscire Sirius da quel tunnel in cui era entrato.
“ Sai che non mi piace che resti qua fuori da sola”
Lily chiuse gli occhi, godendosi la voce di James.
Anche nei rimproveri le sembrava avesse una voce dolce, quando parlava con lei, qualsiasi cosa le stesse dicendo James riusciva a trasmetterle tutto l’ amore di cui era capace.
“ Hai nascosto i coltelli ?” chiese Lily, guardando James sedersi accanto a lei.
James sorrise, guardandola con la stessa tenerezza con cui  si guarda una bambina che crede ancora a Babbo Natale “ Lily è una stupida credenza” le disse dolcemente “ anche la magia nel mondo dei babbani è una credenza “ si oppose Lily.
James sorrise “ sai che non è la stessa cosa, vediamo i fantasmi continuamente non aspettano la notte prima di Ognisanti per venirci a trovare “ le spiegò razionalmente e poi, aggiunse dentro di sé, nessuno di loro è divenuto un fantasma, pensò con amarezza.
Erano andati tutti avanti, non li avrebbero visti mai più.
Lily sbuffò “ Mi piace farlo come piccolo omaggio, mi piace pensare a loro quando lo faccio” disse mordendosi l’ interno di una guancia.
James sorrise e le circondò le spalle con un braccio, sapeva che in quel momento stava pensando ai suoi genitori, sapeva che non essendo magici non potevano sapere se loro sarebbero tornati o no.
Il 31 ottobre a Lily piaceva nascondere i coltelli, come voleva la tradizione, era un omaggio per i morti che potevano andare a trovarli durante la notte.
Era una credenza secolare in Inghilterra e Lily seguiva questa tradizione.
“ Peter sta meglio ?” chiese Lily, cercando di cambiare argomento, di non farsi prendere dalla tristezza.
James annuì “ credo che stia facendo bene anche a Sirius” disse pensieroso.
Lily sapeva che James era ancora molto preoccupato per Sirius “ occuparsi di lui, lo tiene impegnato” continuò.
Lily sorrise “ Per Sirius è stato difficile più che per noi, ma forse adesso ha ritrovato una speranza, forse adesso si è reso conto che vale la pena continuare a lottare “ disse.
James le lanciò un’ occhiata falsamente indignata “ Signora Potter non crede di conoscere Sirius troppo bene ?” le chiese.
Lily rise “ uhm sì hai ragione, qualcuno mi aiuti sto cominciando a ragionare da Malandrina “ disse scherzosa.
James le baciò le labbra “ per forza hai sposato il più bello e simpatico di loro” disse, gonfiandosi in petto.
Lily sbuffò alzando esasperata gli occhi al cielo  “ ho visto una stella cadente “ disse dopo qualche minuto di silenzio.
James alzò gli occhi verso il cielo, ma non fece in tempo a vedere niente.
“ Hai espresso il desiderio ?” le chiese, ponendole un bacio sulla fronte.
Lily annuì “ quale ?” chiese ancora James.
“ Impiccione come al solito Potter” lo rimproverò Lily scherzosa, alzandosi in piedi.
“ Non lo dico certo a te” rincarò con un sorriso, prima di entrare in casa.
James la prese per un braccio e l’ attirò a sé “ ma io lo faccio per lei signora Potter” le disse, cingendole la vita.
“ Voglio assicurarmi che il suo desiderio non sia sprecato” le disse ad un centimetro dalle sue labbra “ Ad esempio se desideri avere un marito perfetto è un desiderio sprecato “ continuò.
Lily gli tirò un piccolo pugno sul braccio “ brutto sbruffone” disse divincolandosi “ pallone gonfiato “ continuò, vedendo che lui non accennava a lasciarla “ non cambierai mai” concluse, voltando il viso e incrociando le braccia al petto.
James annuì con un sorriso “ uhm uhm “ disse ponendole un lieve bacio sul collo “ poi ?” le chiese.
Lily si lasciò sfuggire un sorriso “ poi cosa?” chiese, cercando di non pensare alle sue labbra che le avevano percorso tutto il collo e adesso stavano scendendo sulle sue spalle.
“ Mi piacciono i tuoi insulti, ma non sono fantasiosi” le disse, scostandole la maglia per baciarla sulle spalle.
Lily chiuse gli occhi e James infilò le sue mani sotto la maglia accarezzandole lentamente la schiena.
“ Credevo di averti dato nuovi spunti” disse, facendo scorrere le mani dalla sua schiena ai suoi fianchi, fino ad arrivare alla sua pancia e risalire lentamente.
“ James” disse in un sussurro.
James sorrise di nuovo e la prese tra le braccia e cominciando a salire le scale.
Lily approfittò della sua posizione per cominciare a baciarlo, partendo dal pomo d’ adamo e arrivando fino alla sua mascella.
Fece scorrere le mani sul suo petto fino ad arrivare all’ attaccatura dei suoi pantaloni e lentamente lo accarezzò scendendo piano piano in un terreno pericoloso “ Lily “ gemette James, tremando per l’ eccitazione.
Lily lo guardò, i suoi occhi marroni brillavano di eccitazione. Brillavano per lei.
Quando la depose sul letto, Lily non smise di guardarlo e lui non interruppe il contatto.
Si amarono con passione.
Le loro mani e le loro bocche desiderose di ricevere sempre di più dall’ altro.
Il cervello di Lily si sconnesse del tutto quando James la fece sua.
Quello era l’ amore, non aveva bisogno di nient’ altro.
L’ amore di James la riempiva e la completava rendendola felice come nient’ altro riusciva a fare.
Era vero non poteva desiderare un marito più perfetto di così.
James la capiva con uno sguardo.
James l’ amava più di sé stesso e glielo dimostrava ogni giorno con ogni gesto.
E’ vero era un pallone gonfiato e non sarebbe cambiato mai, ma era il suo pallone gonfiato e non l’ avrebbe mai voluto diverso.
 COMMENTO : SONO TORNATA !! OK LO SO MI DOVREI PROSTRARE AI VOSTRI PIEDI SONO IN UN RITARDO MOSTRUOSO E NON HO SCUSANTI…NON E’ NEANCHE IL CLASSICO BLOCCO, PERCHE’ ORMAI QUESTA STORIA E’ DELINEATA NELLA MIA TESTA…SARO’ SINCERA MI ERO UN PO’ ABBATTUTA PERCHE’ MI SEMBRAVA CHE QUESTA STORIA VI PIACESSE SEMPRE MENO…CHE LE LETTURE DIMINUISSERO, MENTRE L’ ALTRA STORIA ERA MOLTO SEGUITA…E NON MI SENTIVO PIU' IN GRADO !! MA IO NON LASCIO MAI LE COSE A META’ E JAMES E LILY MI MANCAVANO E VOI CON LORO... QUINDI ECCOMI QUA !! SPERO CHE MI PERDONERETE E CHE QUESTO CAPITOLO VI POSSA PIACERE !! SO CHE PETER FA RABBIA…MA PER LORO E’ SEMPRE IL LORO AMICO…PURTROPPO SI FIDANO DI LUI : )) RINGRAZIO CHI RECENSISCE E MI SPINGE A CONTINUARE OVVERO CESCAPADFOOT / ARYELLE / JUST LITTLE WIZARD / ALYX/ RISA SLITHERIN / ALWAYS 89 / FEDERCHICCA / GIULY HERMY 96 / LILS / LULU HERM E JAS WEASLEY GRAZIE DI CUORE !! GRAZIE ANCHE A CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE A CHI LEGGE SOLTANTO !! AH DIMENTICAVO NON CREDO DI FARCELA AD AGGIORNARE PRIMA DELLE VACANZE…MA DOPO IL 20 AGOSTO SARO’ DI NUOVO A PIENO RITMO !! BUONE VACANZE E UN BACIONE !!

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Capitolo 48
*** PREPARAZIONE ***


“ Bentornato Minus” la pacca sulla spalla che ricevette Peter era l’ ennesima pacca di bentornato che aveva ricevuto da quando era entrato dentro la stanza.
Erano alla riunione dell’ ordine e tutti sembravano davvero felici di rivederlo.
Gli altri Malandrini erano sempre accanto a lui e sorridevano, felici per le sue facce imbarazzate.
“ Minus” la pacca sulla spalla che ricevette da Malocchio, fu quasi soffocante e Peter cominciò a tossire.
I Malandrini risero e si sedettero al suo fianco “ Bè ?” gli chiese Sirius “ non sei felice che tutti siano contenti di rivederti?” gli chiese facendogli l’ occhiolino.
Peter annuì sorridendo imbarazzato.
Abbassò lo sguardo sulle sue mani.
Stringi e rilascia. Stringi e rilascia.
Cercava di tenere la mente vuota e di non farsi sopraffare da quello che avrebbe dovuto fare dopo la riunione.
Bellatrix Lestrange lo attendeva per avere il suo resoconto.
Ma forse non era obbligato.
Forse poteva evitare di tradire i suoi amici.
I suoi occhi si ridussero a due fessure e inconsapevolmente cominciò a tremare.
Cosa avrebbe fatto Voldemort in quel caso ?
Non si sfida Voldemort, disse a sé stesso.
Ormai aveva accettato e non poteva sfuggire al suo destino.
“ Tutto ok ?” gli chiese Remus, al quale come al solito non era sfuggita la sua reazione.
Peter annuì di nuovo “ andrebbe molto meglio se non mi chiedeste tutti come va” si lamentò.
Gli altri Malandrini lo guardarono stupiti.
Non era da lui arrabbiarsi così . Sembrava nervoso.
Peter abbassò lo sguardo colpevole ma Lily andò in suo soccorso “ lasciali stare sono delle capre” gli disse, poggiandogli una mano sulle sue intrecciate.
Peter arrossì e  guardò Lily negli occhi “ è normale che ti senta nervoso e a disagio, se tutto diventasse troppo, vattene e non voltarti” gli disse incoraggiante.
“ Si ma topastro con questa storia non mi rubare la moglie” disse James scherzoso.
Lily alzò gli occhi al cielo e James la strinse a sé baciandole la punta del naso.
In quel momento entrò Silente e tutti si zittirono come se fossero ancora ad Hogwarts e lui stesse per fare il suo discorso d’ inizio anno.
Silente non aveva mai dovuto impegnarsi per ottenere le attenzioni degli studenti, neanche quelle dei Malandrini, la sua esperienza e la sua saggezza parlavano per lui.
“ Allora, prima di tutto voglio esprimere la mia felicità nel rivedere il signor Minus in mezzo a noi” disse Silente con un luccichio negli occhi.
Peter lo guardò per una manciata di secondi prima di abbassare lo sguardo imbarazzato.
Silente si accarezzò la barba soprappensiero, ma non disse niente.
“ E ora passiamo all’ ordine del giorno” disse serio.
“ Ci stiamo preparando da mesi ormai e credo sia arrivato il momento di stanare Voldemort”
Qualcuno dei presenti sussultò e Silente passò lo sguardo su tutte le persone davanti a lui.
“ Non vi chiedo di non aver paura” disse loro “ stiamo per infilarci in una cosa davvero pericolosa, ma tutti sapete quanto è importante estirpare Voldemort” continuò.
“ Voldemort sta continuando ad uccidere chiunque lo ostacoli o non lo pensi come lui”
Sirius strinse le mani a pugno. Il ricordo del sorriso di Mary gli apparve nella mente.
“ Aver paura è normale” disse con semplicità “ Vi considererei stupidi se non l’ aveste, vi chiedo solo di non lasciare che prenda il sopravvento, di affrontare questa paura” concluse e i suoi occhi che sembravano sempre così buoni in quel momento sembravano così decisi.
“ Lascio la parola a Malocchio e lui vi esporrà il piano” disse, prima di spostarsi di lato e lasciare che Malocchio prendesse il suo posto.
***
“ E’ quasi pronto, Peter è tornato ?” si erano spostati tutti a casa di Sirius e avevano deciso di cenare assieme, ma Peter aveva detto che li avrebbe raggiunti.
“ Ha detto che passava da sua madre” disse Remus, guardando l’ orologio.
Nessuno era tranquillo, il piccolo Peter era fuori da solo e non aveva voluto che nessuno lo accompagnasse.
“ Credo che la prossima volta, qualcuno di noi dovrebbe andare con lui “ disse Frank.
“ Si hai ragione” confermò James “ è assurdo che si muova da solo, dopo quello che gli è accaduto” rimarcò.
Emmeline sbuffò “ non ha voluto nessuno, da quando è tornato sembra così cupo…” commentò.
“ E’ solo scioccato” la interruppe Sirius con voce dura “ lo sarebbe chiunque al suo posto” disse con una punta di acidità.
“ Mi chiedevo solo se sarebbe più tornato quello di una volta” si difese Emmeline.
Sirius la fissò negli occhi.
I suoi occhi non erano più tornati quelli di prima.
Il suo azzurro che sembrava quello del cielo in una mattinata d’ estate adesso sembrava quasi spento.
“ Nessuno tornerà quello di prima “ asserì.
Il silenzio calò nella stanza.
Ognuno perso nei propri pensieri.
Era vero.
Avevano deciso di fare quella cena per festeggiare il ritorno di Peter.
Ma nessuno di loro stava veramente festeggiando.
Era una gioia a metà.
Sapevano che quello che era successo li aveva cambiati profondamente.
Aveva cambiato il loro modo di essere.
I Malandrini con il loro eterno ottimismo avevano perso lo smalto di una volta.
Non riuscivano a scherzare e lasciarsi tutto alle spalle, perché il tutto era davvero troppo.
Remus sembrava quasi avesse più cicatrici, ogni volta che si trasformava e che il lupo prendeva il sopravvento su di lui, la sua rabbia poteva venire fuori e anche gli altri Malandrini faticavano a tenerlo tranquillo.
Peter era un anima in pena. Da quando era tornato sembrava, se possibile, ancora più pauroso e insicuro di prima, ed era sicuramente colpa del trattamento che aveva subito dai Mangiamorte.
Sirius continuava ad essere devastato.
Fingeva che gli fosse passata, che il suo animo fosse guarito ma tutti sapevano che appena restava solo crollava, che si sentiva come imprigionato, come se non riuscisse a fare niente per impedirsi di morire lentamente.
James cercava di aiutare i suoi amici ed era l’ elemento su cui tutti potevano contare, ma capitava spesso di vederlo con lo sguardo perso nel vuoto a riflettere e ricordare.
“ Non vedo l’ ora di attaccare Voldemort” disse Sirius con rabbia.
“ Voglio guardarlo negli occhi” continuò con la rabbia che cresceva ad ogni parola.
“ Voglio che mi guardi e mi implori” concluse e il suo sguardo sembrava così pieno di odio da far quasi paura.
“ Hai sentito Silente. Si occuperà lui di Voldemort, noi dovremo pensare ai Mangiamorte” si oppose Lily con altrettanta rabbia.
“ Vedremo chi lo trova per primo” asserì Sirius con un sorriso.
Lily provava una rabbia incredibile e allo stesso tempo il cuore le si spezzava per Sirius.
“ Sei un idiota” gli disse fissandolo negli occhi.
Sirius si alzò in piedi di scatto “ Cos’ hai detto Evans?” chiese.
Lily si avvicinò di un passo, le mani strette a pugno “ Che sei un idiota” ripetè senza paura.
James si alzò subito, ponendosi tra i due ragazzi che si stavano guardando con odio.
“ Smettiamola” disse deciso, guardando entrambi.
“ Non preoccuparti James, ho rispetto della tua mogliettina” gli disse derisorio, pur senza spostare gli occhi da Lily.
“ E’ lei che non ricorda più cos’ hanno fatto a Mary “ disse con cattiveria.
Le bocche di tutti si spalancarono e passarono lo sguardo da Sirius a Lily impauriti.
Da quando Lily e Sirius erano diventati amici, non avevano mai litigato, si erano sempre rispettati e si erano stati vicini a vicenda.
Lily vide rosso per un attimo e cercò di respirare a fondo per calmarsi.
Affiancò James “ Come puoi dirmi una cosa del genere?” chiese Lily, la voce incerta.
“ Io sono stata accanto a lei fino alla fine…” poi parve riflettere “ ma non mi devo giustificare con te” gli disse riducendo ancora le distanze.
“ Tu sembri un bambino viziato che non rifle…”
“ STAI ZITTA” urlò Sirius e James lo guardò mettendosi di nuovo davanti a Lily.
“ MARY ERA L’ UNICA COSA CHE CONTASSE PER ME…IO DEVO VENDICARLA”
“ FACENDOTI UCCIDERE ?”
Lily aveva quasi il fiatone per la rabbia.
James le passò un braccio intorno alla vita per farla retrocedere di un passo.
“ IO UCCIDERO’ VOLDEMORT”
“ NO. LUI UCCIDERA’ TE E PROBABILMENTE ANCHE ALTRE PERSONE PERCHE’ GRAZIE ALLA TUA IDEA GENIALE DI NON SEGUIRE IL PIANO TUTTO ANDRA’ A PUTTANE”
“ TU NON SAI COSA VUOL DIRE PERDERE TUTTO”
Lily scattò in avanti e schiaffeggiò Sirius.
Nessuno osò parlare mentre Lily tremava di rabbia e Sirius si toccava la guancia basito.
“ Me ne vado” disse Lily, guardando James.
I suoi occhi erano pieni di lacrime represse.
“ Salutatemi Peter “ disse guardando Alice e si smaterializzò.
James rimase scioccato un attimo “ devi riflettere prima di parlare Sir, è sempre stato un tuo problema” gli disse e si smaterializzò anche lui.
Sirius si lasciò cadere sul divano con rabbia.
“ E’ sempre la solita perfettina petulante” commentò quasi tra sé.
“ Sai Sirius, James ha ragione dovresti riflettere prima di parlare” lo rimproverò Remus.
“ Lily non ha più nessuno e Mary era una delle sue migliori amiche” gli disse.
Sirius si passò di nuovo la mano sopra la guancia.
Era sempre il solito impulsivo.
Era vero. Voldemort aveva ucciso i suoi genitori e sua sorella non le parlava.
Era questo che li aveva spinti ad avvicinarsi.
Erano così simili e le loro famiglie seppur fossero l’ opposto, erano così uguali.
Loro erano le pecore nere.
Ricordava ancora la loro chiaccherata e la sofferenza che aveva visto negli occhi di Lily.
La sofferenza uguale alla sua che li aveva avvicinati e ora aveva rovinato tutto.
Mary lo avrebbe rimproverato e gli avrebbe imposto di chiedere scusa a Lily.
Si passò di nuovo una mano tra i capelli, prima di affondare il viso tra le sue mani.
Mary non gli avrebbe mai permesso di dire quelle cose.
Mary lo avrebbe fermato.
Mary gli impediva sempre di fare sciocchezze.
Emise un gemito d’ impazienza e sollevò il viso, guardando ad uno ad uno tutti i suoi amici.
In quel momento entrò Peter e li guardò sorpreso “ che succede ? “ chiese.
Sirius lo guardò con un mezzo sorriso.
“ Prendete tutto quello che abbiamo preparato” ordinò loro.
Un sorriso malandrino spuntò dalle labbra di Remus “ Sei un po’ tardo ma hai un cuore d’ oro” gli disse capendo le sue intenzioni.
Sirius sorrise “ I Black non hanno cuore” lo riprese alzandosi in piedi e afferrando la sua bacchetta.
“ I Black forse no, ma Sirius Black sì “ disse Emmeline sorridendo.
Sirius afferrò una manciata di polvere volante e si posizionò dentro il camino “ vi aspetto là “ disse prima di pronunciare la destinazione.
Appena arrivò a Godric’ s hollow, vide Lily e James abbracciati sul divano e Lily aveva il viso infossato nella spalla di James.
“ Se state facendo cosacce non voglio vedere” disse ironico, mentre anche gli altri arrivavano al suo fianco.
James gli lanciò un’ occhiata di rimprovero e Sirius gli rispose con un ghigno.
“ Che sei venuto a fare?” chiese Lily, asciugandosi velocemente le lacrime.
“ Non sia mai che qualcuno ti veda debole Evans “ le disse Sirius, sorridendo.
“ Cosa sei venuto a fare” sillabò Lily scattando nuovamente in piedi.
James si alzò guardando Sirius con ammonizione.
Amava Sirius come un fratello, ma Lily non avrebbe retto un secondo round.
“ Non ci crederai” iniziò e Lily notò che sembrava quasi a disagio.
“ Ma soltanto tu, riesci a farmi fare sempre la figura del cretino”
James sorrise e si rilassò.
“ Sei un cretino” disse Lily, incrociando le braccia al petto.
Sirius sorrise “ sai Mary ti avrebbe dato ragione, come sempre” affermò.
“ Perché anche Mary sapeva che eri un cretino” continuò Lily imbronciata.
“ Io voglio quanto te che Voldemort venga ucciso, voglio quanto te che Mary venga vendicata, voglio quanto te che questa storia finisca” disse Lily.
“ Ma non voglio che tu affronti Voldemort mettendo a repentaglio te e il piano…non voglio che…”
“ Non lo farò “ la interruppe Sirius.
Lily aprì la bocca e Sirius le si avvicinò “ mi accontenterò della mia cuginetta” disse facendole l’ occhiolino, prima di abbracciarla.
“ Sei un cretino” gli disse Lily, picchiandogli il petto.
Sirius rise, la sua risata canina che nessuno era riuscito a sentire da mesi.
“ Ehm, Ehm “ li interruppe James.
“ Felpato se hai finito di rubarmi la moglie” lo rimproverò scherzoso.
Sirius si staccò da Lily e si finse pensierosa “ Uhm Lily, fossi in te ci ripenserei i cani sono più dolci dei cervi” le disse stando allo scherzo e beccandosi un’ occhiataccia da James.
“ In effetti tutte quelle corna…” disse Lily ridendo.
James la strappò quasi letteralmente dalle braccia di Sirius “ Ehy via le zampacce cagnaccio cattivo” gli disse, guardandolo con un cipiglio arrabbiato.
Sirius scoppiò a ridere e alzò le mani “ ok…ok…” disse fingendosi rassegnato “ Se tua moglie ha finito di darmi dell’ idiota potremo mangiare” propose, inarcando un sopracciglio.
L’ atmosfera era cambiata radicalmente.
Appena si sedettero al tavolo, tutti cominciarono a ridere e scherzare e per una sera cercarono di dimenticare la guerra e tutte le brutture che portava con sé.
Per una sera cercarono di essere dei semplicemente dei vecchi amici. Dei semplici ventenni.
COMMENTO : EHM MI NASCONDO ?? NO OK VI AFFRONTO DA BRAVA GRIFONDORO : )) E’ PASSATO UN MESE…MA NON STARO’ A TEDIARVI CON SPIEGAZIONI VARIE…SEMPLICEMENTE HO 3 STORIE APERTE E QUESTA E’ LA PIU’ DIFFICILE PERCHE’ DEVO SEGUIRE DELLE LINEE E QUINDI MI CI DEVO DEDICARE A FONDO QUANDO MI CI METTO : )) RIGUARDO AL CAPITOLO SPERO CHE NON CE L’ ABBIATE NE’ CON LILY NE’ CON SIRIUS…E’ CHE E’ DAVVERO DIFFICILE PER DEI RAGAZZI DI VENTANNI RITROVARSI IN MEZZO AD UNA GUERRA E ANCHE TRA LORO NASCONO DISSAPORI… RINGRAZIO RISA SLITHERIN PER AVERMI SEGNALATA TRA LE SCELTE…MI HAI EMOZIONATA…NON ME LO ASPETTAVO : )) SPERO DI MERITARE LA TUA FIDUCIA : )) RINGRAZIO LE MITICHE RAGAZZE CHE MI RECENSISCONO SEMPRE CESCAPADFOOT / ALYX/ ALWAYS 89 / ARYELLE / LILS / RISA SLITHERIN / FEDERCHICCA / GIULYHERMY 96 / AMELI E LJMIKA !! SPERO MI FARETE SAPERE ANCORA !! INOLTRE RINGRAZIO CHIUNQUE MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!

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Capitolo 49
*** CATTURATI ***


James voltò la testa per cercare Lily e la vide impegnata a pattugliare il perimetro che le era stato assegnato.
Tutto doveva essere perfetto. Loro dovevano essere precisi.
La possibilità di prendere Voldemort era anche nelle loro mani.
E non c’ era niente che James desiderasse di più.
Prendere Voldemort. Smettere di combattere, smettere di vivere nella paura e nel terrore.
Poter vivere felice insieme a Lily e ai suoi amici e perché no ? magari ampliare anche la famiglia.
Non ne avevano parlato esplicitamente, con Lily, ma James sapeva che se avessero avuto un figlio ora, in questo momento, ne sarebbero stati terrorizzati.
Avrebbero dovuto crescerlo in mezzo alla guerra e non era certo quello che lui, immaginava come futuro per suo figlio.
Lui voleva liberargli il mondo da Voldemort, voleva che non sapesse neanche che cos’ era la paura o il terrore di dover scappare e nascondersi.
Voleva il classico futuro felice, dove lui e Lily avrebbero potuto viziarlo e dargli tanti fratellini e sorelline.
Voleva che potesse sempre sentirsi amato e che non dovesse avere un padre e una madre che si assentavano per cose, come le riunioni dell’ ordine o per ronde improvvise a causa di attacchi a persone innocenti.
Scosse la testa.
Decisamente non era il momento ideale per un figlio.
“ Potter” ringhiò Moody “ sei nel mondo dei sogni?” gli chiese irato.
James si riscosse e si avvicinò a Sirius per essere pronto a difendere il suo lato della casa.
“ Pensavo fosse ormai finito il tempo in cui fissavi inebetito la Evans “ lo prese in giro, voltandosi per controllare Peter e Remus che erano poco distanti da loro.
James sorrise “ ah felpato, non passerà mai “ disse James con un sorriso.
Sirius gli tirò una spallata “ mammoletta” lo provocò, James stava per rispondergli a tono, ma la voce di Malocchio li fece immobilizzare.
“ Vigilanza costante” gli disse, spuntando alle loro spalle.
“ Se fossi stato un Mangiamorte, voi sareste morti” continuò, facendo roteare il suo occhio magico, per guardarsi alle spalle.
James e Sirius tornarono subito seri “ Scusa Mal “ disse James, sollevando di nuovo la bacchetta.
“ Sì scusaci tanto” disse Sirius con voce contrita.
James lo guardò in tralice, riusciva a vedere benissimo che stava prendendo in giro la proverbiale attenzione di Malocchio.
“ Insomma, alla fine non stiamo facendo molto qua no?” sussurrò Sirius in risposta alla sua occhiata.
James alzò gli occhi al cielo. Sirius aveva promesso a Lily che non avrebbe agito d’ impulso, ma restare intorno alla casa, solo per essere sicuri che i Mangiamorte non fuggissero, mentre Silente si occupava di Voldemort continuava a sembrargli una cosa inutile.
“ Chi se ne frega, se scappano uno o due pesciolini, quando lo squalo è lì dentro” disse amareggiato e dal suo tono trapelava, quanto quelle parole gli costassero.
James guardò il suo migliore amico. Lo capiva.
Aveva cercato di appoggiare Lily, perché in fondo lei aveva ragione, perché la rabbia di Sirius era talmente tanta che avrebbe rischiato di farsi uccidere, ma nel contempo capiva Sirius.
Se fosse morta Lily quella sera. Se quella torturata fino a toglierle ogni briciola di vita, fosse stata lei, James sapeva che sarebbe impazzito di dolore.
Probabilmente avrebbe reagito proprio come Sirius.
Probabilmente il suo unico e vero obbiettivo, la sua unica ragione di vita, sarebbe stata, uccidere Voldemort.
Farlo soffrire, fino a quando non avesse dovuto invocare pietà.
Un brivido lo scosse dall’ interno. Sì, capiva Sirius.
“ Dai amico, spostiamoci” gli disse, tirandogli una pacca sulla spalla.
Fecero in tempo a fare pochi passi, quando davanti a loro si stagliò una figura.
Le bocche di Sirius e di James si aprirono all’ unisono, quando i loro occhi s’ incrociarono con gli occhi rossi di Voldemort.
Alzarono immediatamente le bacchette, ma Voldemort ghignò.
Un ghigno tremendo.
Un ghigno pieno di cattiveria.
E prima che James e Sirius potessero anche solo fiatare, Voldemort mosse la sua bacchetta e li schiantò.
***
Sirius aprì lentamente gli occhi.
Appoggiò i palmi sul terreno, emettendo un leggero gemito.
Sentiva le tempie pulsare senza pietà.
Si guardò intorno, cercando di capire dove fosse e vide il corpo di James disteso a pochi passi da lui.
Non si muoveva. Che fosse morto ?
Il panico lo assalì, mentre il cuore gli si stringeva nel petto.
Non avrebbe sopportato di perdere anche lui.
Non poteva essere morto.
“ James” chiamò, ma la sua voce era bassa e roca.
Si portò una mano alla testa, sedendosi.
Gli faceva molto male, si guardò la mano e vide del sangue.
Voldemort li aveva schiantati, quello doveva essere il regalino di chi li aveva trasportati fino a là.
“ James” disse, muovendosi carponi. Le sue ginocchia non avrebbero retto, se avesse provato a mettersi in piedi.
“ Andiamo, fratello rispondi” la sua voce era concitata e appena riuscì a raggiungere James lo voltò verso di lui.
James non rispose, ma Sirius gli passò una mano sotto le narici e sentì il suo respiro.
Era vivo.
Guardò la porta di metallo che li rinchiudeva.
Dove erano?
Cosa era successo agli altri ?
Forse a quest’ ora li stavano già cercando.
Doveva cercare di restare tranquillo e razionale.
Se solo James avesse aperto gli occhi, lui avrebbe saputo come farlo restare razionale, lui lo avrebbe calmato.
Invece in questo momento era tutto un fuoco.
Era pieno di rabbia e di odio.
Si erano lasciati fregare, avevano abbassato la guardia e adesso erano in mano di Voldemort e altre persone avrebbero rischiato la vita per colpa loro.
Dovevano essere più prudenti. Erano stati degli stupidi.
“ Sir” la voce di James lo riportò al presente.
Lo vide toccarsi a sua volta la testa e scuoterla come per cercare di ritrovare la lucidità.
“ Che è successo…no aspetta…Voldemort” disse confusamente.
Sirius annuì, lasciando che si alzasse.
“ Voldemort” disse di nuovo James sgranando gli occhi.
“ Merlino, Lily, Lily dov’ è ?”  chiese agitato.
Sirius sorrise, almeno era sicuro che non ci fossero stati danni neurologici.
“ James, non so neanche dove siamo noi, come puoi pretendere che sappia dov’ è Lily ?” gli chiese, cercando di calmarlo.
James si alzò in piedi senza difficoltà, sicuramente l’ adrenalina e la paura lo stavano tenendo su.
“ Sirius, Voldemort era lì , gli altri potrebbero essere morti, Lily potrebbe essere morta” gli disse.
Il suo respiro era affannoso e sembrava che la paura lo avesse fatto sbiancare ancora di più.
Il suo pallore era preoccupante.
“ Sono sicuro che gli altri stanno bene, siamo noi che andavamo in giro con la bacchetta abbassata, come due principianti” lo rassicurò Sirius.
James lo guardò, poi si girò verso la porta e assestò un calcio contro di essa.
Un forte rumore metallico rimbombò per tutta la stanza.
“ VOLDEMORT” urlò “ MALEDETTO VIGLIACCO, VIENI AD AFFRONTARCI” urlò ancora.
Sirius lo prese per un braccio “ Sei impazzito, siamo senza bacchetta” lo ammonì.
James si scosse il braccio guardandolo “ Devo sapere Sirius, devo sapere o impazzirò “ gli disse e il suo sguardo tremendamente serio, fece capire a Sirius che diceva sul serio.
Guardò James e annuì.
D’ altronde era quello che aveva sempre voluto anche lui.
Cominciò a battere contro la porta, insieme a James, sperando che qualcuno li sentisse e che lo dicesse a Voldemort.
Dopo quasi mezz’ ora, erano stanchi e sfiniti.
James si lasciò cadere a terra e si prese la testa tra le mani.
La preoccupazione per Lily, lo stava uccidendo.
Sirius lo capiva e non sapeva come comportarsi.
James non aveva mai avuto questo problema con lui. James aveva sempre saputo prenderlo e aveva sempre avuto la parola giusta.
Ma James era cresciuto in una famiglia piena di amore, con dei valori da portare avanti, non era stato, sempre, l’ elemento che voleva distinguersi dalla sua famiglia, che voleva andare contro di essa e le sue stupide idee razziste.
Stava per sedersi accanto a lui, quando la porta scattò e Sirius si voltò verso questa.
“ Sirius “
Sirius sgranò gli occhi. Davanti a lui c’ erano  le ultime persone che avrebbe immaginato di vedere.
“ Walburga” disse in un sussurro, guardandola nei suoi occhi azzurri, prima di spostare gli occhi verso quelli che avrebbero dovuto essere suo padre e suo fratello.
“ Lasciateci andare” ordinò deciso, cercando lo sguardo di Regulus che teneva gli occhi bassi.
Walburga tese le labbra fino a ridurle ad una linea sottile “ Sei un traditore del tuo sangue, uno sporco babbanofilo” sentenziò dura.
Sirius rise.
Una risata finta, priva di qualsiasi allegria, ma non voleva far capire a sua madre, quanto lo facesse soffrire sentire il disprezzo nelle sue parole.
“ Ma non mi sarei, mai, aspettata che il sangue del mio sangue, si unisse al gruppo dei pazzi che seguono Silente” continuò.
Sirius strinse i pugni, pur continuando a tenere il suo volto disteso in un sorriso.
Sangue del suo sangue? Inorridiva al solo pensiero.
“ Le aspettative spesso deludono, mammina ” disse ironico.
“ Anche tu, non sei la madre che mi aspettavo “ disse strafottente.
Non vide neanche suo padre alzare la bacchetta, ma si ritrovò scaraventato, con forza,  contro il muro.
“ Non osare parlare così a tua madre “ lo ammonì il padre con voce dura.
Sirius si rialzò a fatica, ma voleva affrontarli da uomo, non sarebbe rimasto a terra.
“ Quella donna non è mia madre” disse con altrettanto odio.
Regulus lo guardò. Non sapeva neanche Sirius cosa leggere nei suoi occhi.
Non era odio, sembrava quasi invidia.
Orion rialzò la bacchetta “ CRU..” ma Walburga lo fermò, poggiando una mano sulla sua.
“ Ha ragione “ disse sorridendo.
“ Noi abbiamo solo un figlio. Un figlio di cui vado molto orgogliosa” continuò, mettendo una mano sopra la spalla di Regulus, ma a Sirius parve quasi che lui fosse a disagio.
“ Tu, sei dove devi stare” concluse e la sua voce non aveva niente di materno .
Sembrava che stesse parlando con un estraneo. Con una persona qualsiasi.
Si voltò per andarsene ma la voce di James la bloccò “ Ci sono altre persone, oltre a noi ? ” chiese afferrando Walburga per un braccio.
Orion lo allontanò, con un movimento della bacchetta, mandando anche lui a  sbattere contro il muro.
“ Certo che ci sono” disse con un sorriso “ e li vedrete presto” concluse, guardando il figlio con disprezzo.
Poi si voltarono ed uscirono.
Sirius era scosso.
La sua famiglia.
Tutta la sua famiglia erano andati lì, solo per dirgli quanto lo disprezzavano e quanto erano felici che finalmente fosse in mano loro.
Si voltò verso James e vide che era ancora contro il muro, anche lui, era scosso dalle parole di suo padre.
Qualcun altro era stato preso.
Sirius si mise a sedere in fondo alla cella e James continuava a camminare come un leone in gabbia.
Sirius avrebbe voluto dirgli qualcosa. Tranquillizzarlo.
Ma la verità era che si sentiva responsabile. Si sentiva responsabile per la sua famiglia.
Come sempre. Si sentiva in colpa per la sua famiglia piena di pazzi furiosi.
“ Smettila “ gli disse James, fermandosi un attimo davanti a lui.
“ Conosco quello sguardo e non mi piace” continuò “ Tu non sei come loro” determinò.
“ Dobbiamo solo capire come uscire di qua” gli disse, passandosi nervosamente, una mano tra i capelli.
Sirius fece un mezzo sorriso.
James liquidava sempre la faccenda così.
“ Tu non sei come loro”  e per lui il discorso era chiuso.
Ne avevano parlato tante volte e James lo aveva sempre rassicurato dicendogli che generare una vita non rendeva genitori.
Ed era vero, lui aveva conosciuto dei veri genitori.
Charlus e Dorea erano ciò che avrebbe sempre desiderato, come genitori.
James era il fratello che aveva sempre voluto.
La porta si aprì di nuovo e stavolta Sirius non rimase sorpreso di vedere Regulus davanti a sé.
Era da ore che si chiedeva come mai sembrasse a disagio, come mai sembrasse che volesse ancora dirgli qualcosa.
“ Puoi liberarci?” gli chiese James, speranzoso, forse anche lui aveva notato il suo strano atteggiamento.
Regulus non lo guardò neanche. Il suo odio verso James doveva essere aumentato.
“ Non verrete uccisi, per ora” disse continuando a fissare gli occhi di Sirius.
“ Vogliono informazioni sul gruppo di Silente da voi, sanno che ne fate parte”
Sirius scosse la testa “ come possono…?”
“ C’ è una spia nel vostro gruppo” disse sbrigativo, senza smettere di guardare il fratello.
“ Chi ?” chiese James.
Regulus non rispose né diede segno di averlo sentito.
“ Non diremo niente” disse Sirius deciso.
Regulus sorrise e Sirius si stupì ancora una volta di vedere quanto i loro volti fossero simili.
Erano l’ opposto. Il bene e il male nel solito volto.
“ Hanno preso i Paciock, il lupo mezzosangue, il piccoletto e la sangue sporco” disse con la stessa tranquillità che avrebbe avuto se avesse elencato gli ingredienti di una pozione.
“ Parlerete eccome” sentenziò.
Sirius sentì la rabbia invaderlo e guardò James, il suo sguardo non poteva essere più disperato.
La sangue sporco era sicuramente Lily.
“ Sei venuto a gongolare” si arrabbiò Sirius, alzandosi in piedi.
“ Sono venuto a dirvi che vi conviene parlare o la ragazza e il lupo moriranno” concluse.
James non ci vide più dalla rabbia e lo afferrò per la veste, ma per la seconda volta in poche ore si ritrovò attaccato al muro.
“ MALEDETTI” urlò James.
“ NON DOVETE NEANCHE SFIORARLA” urlò ancora, era fuori di sé, anche se l’ incantesimo che lo stava tenendo attaccato al muro, gli impediva di muoversi, Sirius era sicuro che se avesse potuto si sarebbe battuto con Regulus anche a mani nude.
Pur disarmato, avrebbe provato ad affrontarlo, per salvare Lily.
Regulus rise “ verranno a prendervi tra poco” disse, rilasciando l’ incantesimo e uscendo dalla porta.
Sirius non capiva il comportamento di suo fratello.
Doveva essere felice.
Era quello che aveva sempre voluto. Era diventato un Mangiamorte e adesso avrebbe assistito alle loro torture.
Ma ci doveva essere qualcosa, la sua voce gli era sembrata triste. I suoi occhi non sembravano vittoriosi ma solo rassegnati e poi perché li aveva avvertiti ? e perché dirgli che c’ era una spia tra di loro ?
C’ erano troppe cose nel comportamento di suo fratello che non tornavano.
James ricadde carponi e Sirius si chinò su di lui “ andiamo amico, ne usciremo lo sai “ gli disse speranzoso, ma in realtà neanche lui vedeva la via  d’ uscita.
James scosse la testa “ hanno Lily “ disse con voce rotta.
“ Forse non è lei” disse Sirius, neanche lui credeva alle sue parole, ma si sentiva morire dentro a vedere James distrutto così.
James alzò il viso verso di lui “ era l’ unica nata babbana presente alla villa”  disse con rabbia.
Sirius stava per ribattere quando la porta si aprì per l’ ennesima volta e per l’ ennesima volta un membro della sua famiglia fece il suo ingresso.
Gli faceva sempre più schifo essere un Black.
Bellatrix e suo marito Rodolfus entrarono e dopo averli guardati, mossero la loro bacchetta e James e Sirius si ritrovarono nuovamente in piedi.
“ Finalmente” disse Bellatrix con la sua voce stridula.
COMMENTO :  AVETE RAGIONE SONO IN RITARDO E IN PIU’ QUESTO E’ UN CAPITOLO DI TRANSIZIONE, MA SE VI DICO CHE HO QUASI PRONTO IL CAPITOLO DOPO…VI ARRABBIATE UN PO’ MENO ?? : )) COME AVRETE CAPITO, SIAMO ALLA TERZA VOLTA E SIRIUS E JAMES STANNO PER ESSERE CONDOTTI DAVANTI A VOLDEMORT…ORA VEDREMO COSA SUCCEDERA’ E COME POTRANNO SCAPPARE !! GRAZIE MILLE ALLE FANTASTICHE RAGAZZE CHE RECENSISCONO SEMPRE E MI INCORAGGIANO AD ANDARE AVANTI CESCAPADFOOT / ARYELLE / ALWAYS 89 / RISA SLITHERIN / CE / LILS / FEDERCHICCA / GIULYHERMY 99 E LJMIKA !! GRAZIE DI CUORE !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 50
*** 50 CAPITOLO ***


Non ho mai fatto dediche, ma non ero neanche mai arrivata a 50 capitoli in una storia…quindi dedico questo capitolo alle persone che recensiscono questa storia e mi hanno aiutato ad arrivare fino a questo punto !! grazie davvero !!

 
Lily si appoggiò al muro prendendosi la testa tra le mani.
Remus continuava a guardarsi intorno come se cercasse una scappatoia e Peter guardava Remus, sperando che la sua arguzia li conducesse da qualche parte.
“ Non posso crederci” disse Remus, sbattendo una mano contro la porta di ferro.
“ Mal…Malocchio sarà riuscito a fuggire?” chiese Peter in un sussurro.
Remus lo guardò.
Malocchio era la loro unica speranza.
L’ ultima cosa che Remus ricordava, prima di essere stato schiantato, era Malocchio circondato da almeno cinque Mangiamorte.
“ De…deve esserci riuscito…ci sarà riuscito no ?” Peter, lo stava guardando con la disperazione negli occhi.
I suoi occhi erano più acquosi e disperati del solito e aspettava una sua conferma.
Come se lui avesse avuto il dono della preveggenza e avesse potuto dirgli che ne sarebbero usciti vivi.
Spostò lo sguardo su Lily.
Era sempre ferma nella solita posizione, le dita infilate tra i suoi capelli rossi e la testa bassa.
Remus non avrebbe saputo dire, se era disperata, arrabbiata o rassegnata.
Era soltanto immobile.
“ Lily, pensi di essere dei nostri ?” la provocò.
Lily alzò la testa e guardò Remus con i suoi determinati occhi verdi “ credi che potremo fare qualcosa?” gli chiese sarcastica.
Peter guardò Remus e poi Lily “ Ce la dovete fare, siete sempre stati i più bravi ad incantesimi” la sua voce era sempre più simile ad uno squittio.
Ma aveva paura.
I Mangiamorte che facevano parte della cerchia ristretta di Voldemort, sapevano che lui passava le informazioni.
E se lo avessero detto ai suoi amici ?
Non aveva potuto fare a meno di comunicare ai Mangiamorte della trappola che avevano organizzato per Voldemort, ma adesso avevano preso anche lui.
Potevano ucciderlo per sbaglio oppure dire ai suoi amici che era un traditore.
Immaginava già la rabbia di Sirius, lo sguardo di disapprovazione di Remus e James.
James che non aveva parlato a Sirius, perché aveva messo in pericolo Lily, che cosa gli avrebbe detto?
Gli avrebbe mai più rivolto la parola ?
A lui che aveva messo in pericolo, tutti loro ?
Non poteva permettersi di perdere l’ amicizia dei Malandrini, era tutto ciò che aveva, le uniche persone che lo avevano sempre accettato per come era.
Ma non era neanche riuscito a dire di no a Voldemort.
Era impossibile, dire di no, al più grande mago di tutti i tempi.
Forse piano piano, sarebbe riuscito a farlo capire anche a loro e allora sarebbero stati nuovamente dalla stessa parte.
“ Vedi bacchette in giro?” gli chiese Lily, sottolineando con una mano l’ evidenza.
Peter abbassò lo sguardo “ non prendertela con lui” la rimproverò Remus “ per lo meno, sta provando ad azionare il cervello, mentre tu stai ferma lì “ rincarò.
Remus adorava Lily, ma amava la sua forza e vederla in quello stato gli faceva rabbia.
Doveva smuoverla.
“ Cosa vuoi che faccia ?” chiese Lily arrabbiata, alzandosi in piedi.
Ma come si alzò tutto iniziò a girare e si dovette reggere al muro, per non cadere.
“ Stai bene?” le chiese Remus, andando verso di lei.
Lily lo guardò arrabbiata “ sto benissimo, deve essere per lo schiantesimo” si giustificò.
Sì, doveva essere per lo schiantesimo, perché l’ alternativa, la spaventava troppo.
Remus annuì non troppo convinto.
“ Mi dispiace” le disse subito dopo “ è che siamo rinchiusi qua, non sappiamo cosa vogliono farci, non sappiamo quanto intendono tenerci e…” s’ interruppe, spostando lo sguardo verso la piccola finestrella nel muro “ tra due giorni ci sarà la luna piena” spiegò, senza riuscire a guardare nessuno dei due amici in volto.
Peter strillò leggermente “ ci devono liberare” disse agitato.
“ Io…tu…noi…” si alzò e cominciò a battere contro la porta “ AIUTO” urlò.
Lily rise leggermente, anche se sembrava una risata isterica e guardò a fondo Remus.
Sembrava pallido e i suoi occhi erano cerchiati da delle occhiate, sicuramente il suo corpo riusciva a sentire, il momento che si avvicinava “ bè forse preferirei morire per mano tua, che non per mano di quel vile di Voldemort” disse, appoggiandosi contro il muro.
Remus ricambiò lo sguardo, avrebbe voluto arrabbiarsi per quello che gli aveva detto, ma più continuava a guardarla e meno si sentiva arrabbiato.
Lily aveva qualcosa.
Il suo volto era, se possibile, ancora più pallido di prima.
“ Non ti rendi conto, di cosa dici. Io, ne morirei ” le disse serio.
Lily annuì “ sì, lo so” gli disse, lasciandosi scivolare nuovamente contro il muro “ ma non preoccuparti, hanno in mente qualcosa e come Sanguesporco, sarò in cima alla lista”
Remus scosse la testa, continuava a fare ironia, ma riusciva a vedere nei suoi occhi una rabbia folle.
Si sedette accanto a lei, ignorando Peter che continuava a battere contro la porta.
“ Mi dici cosa c’ è ?” le chiese. Non era, solo, perché erano prigionieri. Remus ne era sicuro.
Era sempre stato un buon osservatore ed era sicuro che Lily avesse un fuoco dentro che la stava tormentando.
“ Te l’ ho detto, sto bene” ripetè, tornando a guardare verso la porta “ e se Peter smettesse, starei ancora meglio” disse ironica.
Remus la prese per le spalle e la fece voltare verso di lui.
“ Sono Remus “ le disse, arrabbiato “ ricordi ? Io tengo il tuo segreto e tu tieni il mio” continuò, usando le parole di quando erano ancora studenti.
“ Sembra una vita fa’ “ mormorò Lily.
Remus annuì “ Eravamo così diversi” disse “ il mio unico problema era badare a quegli scemi di James e Sirius e non uccidere nessuno una volta al mese “ disse scherzoso.
“ Già, il mio unico problema era dire no a James Potter e non essere uccisa da qualche esaltato Serpeverde” rispose Lily stando allo scherzo.
Remus rise “ bè, dire di no a James, era un grosso problema” ribattè scherzoso.
Lily rise a sua volta.
“ Rem…” iniziò Lily.
Remus la guardò, sembrava avere le lacrime agli occhi “ che succede, Lily ?”  le chiese di nuovo.
Peter smise di battere sulla porta e si voltò verso di loro “ non…risponde nessuno” disse impaurito.
“ Prova ancora “ lo incoraggiò Remus.
Aveva paura che se si fosse seduto con loro, Lily si sarebbe chiusa nuovamente.
“ Grazie” sussurrò Lily.
Remus annuì “ sei preoccupata per James ?” ipotizzò.
In fondo, durante il combattimento, non avevano visto neanche l’ ombra di James e Sirius e Remus, sapeva che non era normale.
C’ erano state grida, schiantesimi, parate.
James e Sirius dovevano averli sentiti, perché allora non erano accorsi ?
James non avrebbe mai lasciato Lily in difficoltà e Sirius, aveva una tale rabbia dentro che, non si sarebbe mai tirato indietro all’ idea di uccidere qualche Mangiamorte.
“ Anche “ disse Lily in un sospiro“ non riesco a capire dove siano finiti, lui e Sirius “ continuò “ spero solo che siano riusciti a fuggire” concluse con la speranza nei suoi occhi verdi.
Remus la guardò ancora “ Anche ?” le chiese, facendole capire che non gli era sfuggito, quel piccolo particolare.
Lily prese un respiro e lo guardò nei suoi occhi castani “ non dire niente, non commentare, non giudicarmi” lo ammonì.
Remus inarcò le sopracciglia “ mi stai facendo preoccupare” le disse, intimorito.
Lily diede un’ altra occhiata a Peter che continuava a fare un fracasso infernale.
“ Sono in ritardo di due settimane” gli confessò.
Per un momento a Remus passò per la testa qualsiasi cosa. Ritardo in cosa? Poi comprese
“ Oh…” disse soltanto.
Non sapeva come reagire. Sembrava che Lily fosse tormentata da questa cosa, quindi doveva esserci altro.
“ E…voglio dire…tu…James…” non riusciva neanche a concludere la frase.
“ Non imitare Peter, ti prego” lo implorò, Lily “ in realtà non lo so “ continuò “ non ho fatto nessun test” confessò.
Remus scosse la testa “ non capisco” le disse ed era vero.
Gli sembrava tutto così ingarbugliato e non ne capiva il motivo, il suo cervello continuava a lavorare instancabile, per cercare di rimettere insieme i pezzi, poi improvvisamente comprese.
“ James non lo sa” le disse e non era una domanda, ne era sicuro.
Conosceva James, avrebbe costretto Lily a fare il test, se fosse stato necessario.
Lily prese un altro respiro “ No” confessò in un sussurro.
“ Non capisco, hai paura che non ne sarebbe felice? Ci sono guai tra di voi ? se vuoi posso parlargli…” le disse, anche se non credeva neanche lui alle sue parole.
James amava troppo Lily e l’ aveva aspettata per così tanto tempo.
Lily scosse la testa “ sono io che ho paura” gli disse “ ho paura del risultato” rimarcò.
“ Ma Lily…”
“ Se fossi incinta ? “ lo interruppe “ siamo stati due pazzi, siamo entrambi coinvolti, in prima linea, nella guerra e se fossi davvero incinta? cosa potrei dirgli: i tuoi genitori sono dei pazzi egoisti ?” gli chiese, asciugandosi una lacrima con rabbia.
“ E quando dovremo andare alle riunioni dell’ ordine, cosa gli dirò? Ti amo, non è colpa tua, se sei il frutto di due incoscienti ?” gli chiese ancora e la sua voce tremava.
Remus le prese la mano e la guardò con comprensione “ Dovresti solo dirgli, sei il frutto di due persone innamorate che hanno scelto di vivere” le disse incoraggiante.
Lily cominciò a passare nervosamente, le mani sui suoi pantaloni.
 “ Dovresti dirgli che i suoi genitori lo amano e che tutto quello che stanno facendo, lo stanno facendo per dargli un futuro da persona libera” la rassicurò ancora.
“ E poi non siete soli, avete noi su cui contare” concluse.
Lily gli sorrise tra le lacrime “ E James ? non abbiamo mai parlato apertamente di bambini, in un futuro prossimo” gli disse sconsolata “ magari non lo vuole, magari anche lui crede che sarebbe da incoscienti” ipotizzò.
Remus sorrise “ Ancora non hai imparato a conoscere, il grande e il divino James Potter?” le chiese scherzoso.
Lily storse la bocca “ sai quanto ti ama” riprese Remus “ e amerà alla follia anche lui…o lei “ continuò sorridendo.
“ Puoi scommetterci che gli comprerà una scopa, prima ancora che impari a camminare” le disse scherzoso.
Lily sorrise, alzando gli occhi al cielo “ Oh no, dovremo ricominciare a parlare di Quidditch” disse stando allo scherzo.
Ma in realtà, già riusciva a figurarsi la scena.
Il loro piccolo bambino su una scopa giocattolo e James che lo seguiva dappertutto.
Come poteva aver davvero pensato che non lo avrebbe amato.
Era una scusa. Una scusa, per non dover dare la colpa, solo alle sue stupide paure.
“ Sono una stupida fifona” commentò subito dopo “ continuo a tenermi dentro le cose che mi terrorizzano, vorrei averlo detto a James” gli disse.
“ Lo farai” le disse Remus “ appena capiremo, come uscire da questa situazione” sentenziò, guardando Peter.
“ Ma non gli si romperà quella mano?” chiese Lily, rivolta a Remus.
“ Bè, io gli romperei tutte le ossa e quindi…” s’ interruppe e guardò Lily come se avesse avuto un’ illuminazione.
“ Che c’ è ?” chiese lei, spaventata dallo sguardo di Remus.
“ Codaliscia” disse Remus pensieroso.
Lily aprì la bocca, aveva capito.
“ Peter” lo chiamò, ma il frastuono fatto da Peter era davvero infernale.
“ PETER” urlò, alzandosi in piedi.
Peter si fermò e lo guardò, sembrava sul punto di mettersi a piangere “ Come abbiamo fatto a non pensarci subito? ” chiese.
Peter continuava a guardarlo, senza capire cosa intendesse dire.
“ Trasformati “ gli disse “ trasformati, io ti farò passare di là “ disse indicando la piccola finestra, sopra le loro teste.
“ Tu andrai a chiamare Silente e ci farai liberare” concluse.
Il volto di Peter si aprì in un sorriso, per la prima volta un sorriso illuminò il suo volto.
Era salvo e poteva rimediare anche a quello che aveva fatto.
Si mise in posizione e si trasformò.
Dopo pochi secondi, Lily, vide un piccolo topo grigio, girellarle intorno ai piedi.
“ Non mi spaventi, Peter” gli disse sorridendo, mentre Remus lo prendeva tra le mani.
Cominciarono a sentire girare una chiave e Lily e Remus si guardarono spaventati.
“ Corri, Peter” gli ordinò Remus, mentre lo poggiava sulla piccola finestrella.
Lily guardò la finestra era grande quanto un libro e in più c’ erano le sbarre, ma Peter si mosse in mezzo ad esse ed uscì.
Fecero in tempo a vederlo scomparire, prima che la porta venisse spalancata con un botto.
Lucius Malfoy e il giovane Mc Nair erano davanti a loro.
“ Bella la luna ?” chiese Lucius, strafottente.
Remus strinse i denti “ sarà più bella tra un paio di giorni” disse minaccioso.
Lucius rise “ chissà se la Sanguesporco Evans, sarà d’ accordo “ disse, avanzando un passo verso di lei.
“ Dov’ è il piccoletto ?” chiese Mc Nair e sembrava arrabbiato.
Remus si grattò un orecchio con indifferenza “ forse è riuscito a smaterializzarsi” ipotizzò.
Mc Nair lo colpì allo stomaco e Lily urlò.
Lucius distolse lo sguardo da lei, percorrendo tutta la stanza con gli occhi.
“ Non lo ripeteremo” disse con una calma quasi irreale e tirando fuori la sua bacchetta.
“ Dov’ è il piccoletto ?” chiese, puntando la bacchetta dritta contro il viso di Lily.
“ Aspettavo questo momento “ le disse mellifluo, scostandole una ciocca di capelli con la punta della bacchetta.
Lily trattenne il respiro ma non disse niente.
Lucius guardò Mc Nair che colpì nuovamente Remus.
Lily si morse un labbro per non urlare, quando vide Remus cadere a terra e il suo naso cominciare a sanguinare.
“ Allora…” iniziò Lucius “ non possiamo ancora maledirvi, ma non smetteremo tanto presto con lui “ la minacciò “ quindi…per l’ ultima volta, dov’ è il tappetto biondo ?” chiese ancora.
Lily non rispose e Lucius guardò di nuovo Mc Nair.
Era così che funzionava. Lui ordinava e Mc Nair picchiava a sangue Remus ?
Non poteva permetterlo.
“ FERMO” urlò “ Fermo, per favore, noi non lo sappiamo, ci siamo svegliati ed eravamo soli…davvero, noi non lo sappiamo” la sua voce era implorante.
Guardò Malfoy negli occhi e sperò con tutta se stessa di essere sembrata convincente.
Lucius rise e rinfoderò la bacchetta.
 “ Adesso, sei la Sanguesporco che conosco ” la schernì, con un sorriso.
Remus gemette, rialzandosi per cercare di andare verso Lily, ma Lucius lo guardò “ Non preoccuparti Mezzosangue, arriverà anche il tuo momento” gli disse e la sua voce sembrava divertita.
Passò di nuovo lo sguardo sui volti di entrambi e sorrise “ Siete pronti ?” chiese “ state per essere portati al cospetto del Signore Oscuro” li informò soddisfatto.
Remus e Lily si guardarono impauriti.
McNair si avvicinò a Lily, guardandola con un gran sorriso.
Non aveva dimenticato i loro incontri a scuola e la voglia di rivalsa era molta.
La stava guardando come se volesse ucciderla o chissà che altro “ Walden” lo ammonì Lucius.
Mc Nair la strinse per le braccia e l’ avvicinò a sé. Sul viso aveva un ghigno crudele che fece tremare Lily.
“ Lasciala stare” si oppose Remus, cercando di muoversi verso Lily, ma Malfoy sfoderò nuovamente la sua bacchetta e la puntò contro il suo petto, facendolo arrestare.
 “ Walden “ la voce di Lucius, questa volta sembrava arrabbiata “ Loro, sono del Signore Oscuro “ sibilò minacciosamente.
McNair alzò le braccia in segno di resa “ lo so” disse, prima di sputare nel viso a Lily.
Lily si toccò la guancia lentamente, inalando il suo puzzo di tabacco e di marcio, poi si chinò su se stessa e vomitò.
McNair rise “ ora chi è che infetta, schifosa Sanguesporco ?” le chiese, mentre Lily si rialzava e cercava di pulirsi la bocca, come possibile.
Remus la stava guardando inorridito e anche Lucius Malfoy non sembrava soddisfatto del gesto, ma Lily si rialzò e raddrizzò la schiena.
Guardò McNair con odio, ma non disse niente.
Ricordava quel giorno ad Hogwarts, il suo gesto.
Avrebbe voluto fargliela pagare, anche provare ad assalirlo alla babbana sarebbe andato bene, ma non poteva.
Non poteva rischiare di scatenare la sua ira e mettere in pericolo il suo bambino.
Parlare con Remus le aveva aperto gli occhi.
Era sicura di aspettare un bambino.
Le nausee, i capogiri, gli odori forti.
Ricordava bene quello che le aveva raccontato Alice durante la sua breve gravidanza e i sintomi c’ erano tutti.
Sarebbe nato un piccolo Potter.
Il frutto del suo amore e di quello di James.
Remus aveva ragione. Doveva smettere di pensare alle sue paure.
La guerra e Voldemort erano una realtà, ma era una realtà anche l’ amore che provava per James.
Quello che provava per James era così profondo e così intenso che era sicura che lo avrebbero potuto trasmettere anche al loro bambino.
Si portò istintivamente una mano alla pancia e alzò il mento, lasciandosi condurre fuori da Lucius Malfoy.
Adesso avrebbe avuto una vita che dipendeva da lei e non si sarebbe tirata indietro.
Sperava con tutta se stessa che Peter arrivasse presto a destinazione e che, con l’ aiuto dell’ ordine, avrebbero ucciso Voldemort.
Ma se così non fosse stato, se Voldemort fosse sopravvissuto e il suo bambino, fosse dovuto crescere in mezzo ad una guerra, avrebbe fatto il possibile per farlo vivere normalmente e per farlo sentire amato.
Avrebbe sacrificato, tutto quello che aveva, per proteggere questo bambino.

COMMENTO : OK SONO PRONTA PER LE INFAMATE…VI ASPETTAVATE L’ AZIONE, MA DOVRETE ASPETTARE ANCORA UN CAPITOLO : )) PERO’ IN QUESTO CAPITOLO SUCCEDONO MOLTE COSE, SI SCOPRE CHE HARRY E’ IN ARRIVO E LA NOSTRA LILY COME AL SOLITO SI TIENE TUTTO DENTRO, PER FORTUNA REMUS RIESCE A SMUOVERLA E A FARLE CAPIRE CHE NONOSTANTE LA GUERRA, POTRA’ ESSERE UNA BUONA MADRE !! PETER E’ FUGGITO CHE FARA’ SECONDO VOI ?? SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO !! RINGRAZIO TANTISSIMO LE RAGAZZE CHE NON MI ABBANDONANO MAI E MI INCORAGGIANO SEMPRE OVVERO CESCAPADFOOT / ARYELLE / RISA SLYTHERIN / ALWAYS 89 /LJIMIKA / CE E GIULY HERMY 96 !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 51
*** TRATTATIVE ***


Lily venne sospinta in malo modo dentro la stanza.
Traballò leggermente ma poi si risollevò sulle sue gambe.
Si guardò intorno.
Sembrava una di quelle stanze che vedeva nei film, quando era piccola.
Nei film ambientati nel medioevo o nella corte francese.
La stanza era molto grande, con un soffitto molto alto e le finestre erano oscurate da delle grosse tende nere che impedivano, quasi del tutto, il passaggio della luce.
In fondo alla stanza, c’ era uno scranno, in quel momento vuoto.
Sicuramente il posto occupato da Voldemort.
Nella penombra, Lily, non riusciva a vedere i volti di tutte le persone intorno a lei.
Vedeva che c’ erano tante persone, alcuni sembravano indossare la maschera da Mangiamorte, altri no.
Mc Nair la prese per un braccio e la portò verso di sé.
Lily agitò il braccio per liberarsi ma lui non mollò minimamente la presa.
“ Ora ti divertirai “ le disse in un sussurro e Lily spostò il viso schifata.
“ Walden” l’ ennesimo rimprovero di Lucius Malfoy, lo fece staccare da lei e Lily guardò Remus negli occhi.
Sapeva che anche lui si stava chiedendo, cosa avevano in mente.
Continuò a passare gli occhi, tra le persone presenti, voleva ricordarne il più possibile.
Trasalì quando vide Severus Piton.
Si morse un labbro a disagio. La stava guardando fissa.
Probabilmente non le aveva staccato gli occhi di dosso, da quando era arrivata.
Lily lo fissò con rabbia.
Non si erano più visti dalla fine della scuola.
Da quando lui, con il suo comportamento, aveva condannato a morte i suoi genitori, da quando lui aveva scelto la parte sbagliata.
Ma nel profondo del suo essere, Lily, non potè fare a meno di essere delusa.
Dentro di sé, aveva sempre la speranza che ci fosse ancora qualcosa di buono in lui.
Dentro di sé, non aveva mai smesso di sperare che tornasse sui propri passi e capisse la follia dell’ uomo che li stava guidando.
Non aveva mai smesso di sperare che dentro di lui ci fosse ancora qualcosa del ragazzino undicenne, che le aveva insegnato ad essere una strega e che l’ aveva consolata, quando credeva di essere un mostro.
Invece non c’ era più niente di lui.
Era una marionetta.
Era diventato solo un burattino che si faceva guidare da Voldemort.
Distolse lo sguardo e lo puntò contro il muro.
Troppa la rabbia. Il dolore.
All’ improvviso sentì una voce allegra e cantilenante.
“ Io porto Sirius Black “ cantilenava la voce e Lily si ritrovò a trattenere il respiro.
Guardò Remus impaurita e subito dopo, videro entrare, Bellatrix che precedeva Sirius e James, legati da una corda, ed infine entrò Lestrange, chiudendo quella macabra fila.
Remus guardò Lily e sembrò volerle intimare la calma con gli occhi.
Non potevano niente.
C’ erano troppi Mangiamorte e loro erano disarmati.
Si sarebbero fatti uccidere e lei doveva pensare al suo bambino.
Si conficcò le unghie nella pelle del palmo delle mani, per restare immobile, mentre James entrava.
Lily sapeva che lui non l’ aveva ancora vista, ma sapeva anche che appena l’ avrebbe vista, James, non si sarebbe controllato.
Incrociò lo sguardo di Sirius, che sgranò gli occhi, guardando prima lei e poi Remus.
Lily scosse la testa, cercando di fargli capire di non dire niente.
Ma sapeva che stava solo rimandando l’ inevitabile.
Il Rumore di una grossa porta che si apriva interruppe il ridere isterico di Bellatrix e Voldemort fece il suo ingresso, andando verso il suo trono.
Fece frusciare la veste nera mentre si voltava per sedersi e Lily strinse gli occhi, sembrava più bianco e con gli occhi più rossi della volta precedente.
Non aveva la più pallida idea di cosa stava facendo. Ma ogni volta che lo vedevano sembrava meno umano.
Tutti s’ inginocchiarono per accoglierlo e in quel momento gli occhi di Lily e James s’ incrociarono.
Erano rimasti soltanto loro quattro in piedi ed era difficile non notarsi.
Lily vide il panico negli occhi di James “ va’ tutto bene” sussurrò, sperando che lui riuscisse, dall’ altra parte della stanza a leggere le sue labbra, così come lei poteva vedere, le lacrime di paura, nei suoi occhi.
“ Allora” disse Voldemort in tono freddo “ Chi si è unito a noi, quest’ oggi?” chiese, facendo un cenno con la bacchetta si suoi Mangiamorte. Il segno di portarli davanti a lui.
Mc Nair la prese per le braccia, ma Lily si scosse “ cammino da sola “ disse rabbiosa.
L’ uomo stava per reagire, ma Voldemort scoppiò a ridere “ Bene, la coraggiosissima Signorina Evans” disse guardandola.
Lily sostenne il suo sguardo, fino a quando Mc Nair non la fece inginocchiare “ Chinati” le disse, spingendola dalle spalle.
“ LASCIALA”
Lily chiuse gli occhi, quando sentì l’ urlo di James.
Si era chiesta quanto ancora potesse starsene, fermo, immobile, a guardare quell’ uomo che la trattava come un oggetto.
Voldemort si voltò verso di lui, con un ghigno stampato sul volto “ Sì, lasciala” disse rivolto al suo Mangiamorte, il quale si raddrizzò e chinò la testa.
“ Potresti sporcarti le mani, con il suo sangue” disse calmo “ E’ molto meglio fare così “ disse puntando la bacchetta contro Lily.
Le ginocchia di Lily si piegarono di colpo e andarono a sbattere sonoramente contro il pavimento.
“ NO” urlò James scattando in avanti, ma Bellatrix lo fermò con uno scudo di protezione.
“ Posso mio signore?” disse con la sua vocina stridula.
Voldemort si voltò verso di lei con aria annoiata e le fece il cenno di procedere con la mano.
Bellatrix puntò la bacchetta contro Remus e anche lui cadde a terra di schianto.
Lily stava cercando di non guardare James, ma non era facile, tutto in lui trasudava rabbia e odio.
“ Cosa volete?” chiese Remus.
Lucius Malfoy, guardò Voldemort e al suo cenno di approvazione, scagliò una maledizione Cruciatus contro Remus.
Remus si contorse come perforato da mille coltelli e appena Malfoy ritrasse la bacchetta, Remus, cominciò a boccheggiare e a cercare d’ inalare aria nuova.
Lily si chinò su di lui, cercando di farlo rimettere a sedere, ma McNair le fece perdere l’ equilibrio, facendola finire nuovamente a terra.
“ Non potete chiedere niente al Signore Oscuro” spiegò loro Malfoy.
“ Il vostro sangue è impuro e non siete degni” continuò.
“ IL MIO E’ PURO” disse James “ PRENDETE NOI E LASCIATELI ANDARE” lo aiutò Sirius.
Voldemort rise di nuovo “ Voi ragazzi, mi farete …” si fermò cercando la parola esatta “ morire” disse, tornando serio.
Puntò la bacchetta su Lily e poi la spostò su Remus.
Lily e Remus.
Fece questo giochetto per quasi un minuto, mentre la risata di Bellatrix gli faceva da sottofondo.
“ Vediamo come è il Sangue sporco di una ladra di poteri “ disse con una calma fredda.
Lily urlò nello stesso istante in cui sentì il calore nel suo braccio.
Il sangue cominciò a schizzare dal suo braccio ed il dolore era tale che Lily ne era quasi accecata.
Non urlare. Non dargliela vinta, pensava, ma il dolore rendeva difficile farlo.
“ No, no, no” James si stava muovendo per liberarsi e cercava di scagliarsi contro lo scudo.
Non poteva guardarla morire ed era sicuro che Voldemort, volesse fare proprio quello.
Voldemort guardò verso James e Sirius “ Il vostro è sangue puro” disse “ sangue di mago. Unitevi a noi e non ci saranno ritorsioni” continuò.
Sirius rise “ Pazzo” disse con aria di sfida.
Voldemort puntò la bacchetta verso Remus e con un crack la sua gamba si ruppe.
Remus si morse il labbro per cercare di non urlare e Voldemort ghignò.
“ Ogni vostro rifiuto, sarà una tortura sui vostri amici”
James e Sirius strinsero i pugni fino a farsi del male. Voldemort li voleva dalla loro parte.
“ Il vostro sangue è troppo puro. Viene da generazioni di maghi e di streghe e non sarà versato inutilmente” continuò “ il loro sangue sarà versato, fino a quando non ne resterà più neanche una goccia” e per rimarcare le sue parole, puntò nuovamente la sua bacchetta su Lily e le provocò un grosso taglio sulla gamba.
Lily ansimò dal dolore.
Non voleva piangere ma le lacrime premevano per uscire.
Non voleva urlare, per James e per se stessa.
Si lasciò cadere a terra, cercando di tenersi il braccio e la gamba ma Mc Nair la rialzò subito.
Voldemort fece un cenno a Bellatrix e James e Sirius vennero condotti davanti a lui.
Adesso erano davvero vicini.
Lily avrebbe voluto tendere una mano e toccare James. Le sarebbe bastato il contatto.
“ Sirius Black e James Potter, due importanti maghi Purosangue che hanno perso la via” disse ironico Voldemort.
“ Unitevi a noi e dateci tutte le informazioni sul gruppo di Silente e potrete chiedere qualsiasi cosa vogliate”
Lily guardò James.
La stava guardando. Sperò con tutta se stessa che non stesse valutando l’ idea, per salvarla.
“ Non te lo perdonerò mai” disse, ma le parole si mischiarono ad un urlo di dolore, quando McNair, infilò le sue dita, dentro la sua carne aperta.
Lily ricadde a terra, guardando James e Sirius, imponendogli con gli occhi di non fare cazzate.
La guerra doveva finire, lo doveva al bambino che aveva in grembo, lo doveva ai suoi genitori che erano morti per una guerra di cui neanche ne sapevano il significato.
Non potevano sacrificare un intero gruppo di persone, per salvare lei e Remus.
Voldemort si voltò di nuovo verso di lei “ Forse il Signor Potter e il Signor Black, hanno bisogno di un ulteriore incentivo” disse, puntando nuovamente la bacchetta verso Lily.
“ NO” urlò James.
Lily scosse la testa. Possibile che non capisse. Li avrebbero uccisi lo stesso.
Salvare una Sanguesporco e un Mezzosangue ibrido? Loro erano morti, potevano solo sperare che arrivasse Peter e il resto dell’ ordine.
Vide le lacrime solcare il volto di James.
James che era la persona più pura che Lily avesse mai conosciuto.
Il suo modo di fare da pallone gonfiato e da sbruffone, coprivano soltanto un cuore d’ oro e un’ anima pura.
“ Ci uccideranno lo stesso” disse Remus, prendendosi un calcio in una costola.
Voldemort si alzò “ Adesso basta” disse e tutti si fermarono sul posto.
Potevano sentire l’ uno il respiro dell’ altro o i gemiti di dolore di Lily e Remus.
“ Credo di aver capito che il Signor Potter e il Signor Black, abbiano bisogno di tempo per pensare” disse come se fosse un professore preoccupato per l’ assenza di risposta.
Lily lo guardò schifata. Non era sicuramente preoccupato per James e Sirius.
Se fossero passati dalla sua parte bene, altrimenti, li avrebbe uccisi.
Si stava semplicemente divertendo con loro.
“ Che vengano condotti in cella. Insieme” specificò “ magari questo chiarirà a loro le idee” disse con un sorriso malvagio.
“ Curala” disse James, scattando in avanti e arrivando ad un passo da Voldemort.
“ Curala o morirà dissanguata” disse, mentre due paia di mani, lo bloccavano per le spalle e lo riportavano indietro.
La rabbia negli occhi di Voldemort era quasi palpabile.
Lily sapeva che era perché James era arrivato vicinissimo a lui.
“ STUPIDI “ urlò e la sala parve rimbombare alle sue urla.
Malfoy e Lestrange si guardarono spaventati, sapevano come poteva essere pericoloso il loro Signore, quando si arrabbiava.
“ CRUCIO” urlò diretto a Lestrange.
Questo si contorse sotto la bacchetta del suo padrone.
Lily lo guardava a bocca aperta. Voldemort non provava affetto neanche per i suoi seguaci.
Era una persona che non riusciva ad amare.
Per la prima volta provò pena per lui.
“ Portateli in cella e riportatemeli domani mattina” disse imperioso.
Bellatrix degnò di una sola occhiata il marito, prima di prendere Sirius per un braccio.
“ Fermi” disse Voldemort e di nuovo un ghigno sorse sulle sue labbra quasi invisibili.
Agitò la bacchetta e Lily si piegò di nuovo tra le braccia di Mc Nair.
Le aveva provocato un altro taglio.
Non letale, ma profondo.
Un taglio che sommato agli altri non le avrebbe permesso di arrivare alla mattina dopo.
Tra urla e grida i quattro ragazzi furono condotti fuori.
Lily sentì le gambe cederle.
Il sangue continuava a colarle da tutte le parti e lei si sentiva sempre più debole “ Prendila in braccio” disse Malfoy secco, mentre cercava di tenere in piedi Remus.
“ Con piacere” disse McNair, sollevandola tra le braccia.
James e Sirius si voltarono rabbiosi e nonostante le corde provarono a scagliarsi verso di lui, ma Bellatrix e Rodolphus presero in mano la situazione e li mandarono a sbattere violentemente contro il muro.
“ Fossi in voi, non mi approfitterei troppo della bontà del Signore Oscuro”
Sirius sputò ai piedi della cugina e lei gli dette uno schiaffo e poi lo prese per le guance “ Mi sono divertita così tanto con la tua ragazza” gli disse “ Mi chiedo se mi divertirò ugualmente con te” continuò.
Sirius si agitò tra le corde. Voleva torcere il collo alla cugina. Immaginava che fosse stata lei, ma sentirglielo dire era ancora più duro.
Le porte della cella si spalancarono e tutti e quattro vennero buttati dentro. Malfoy mormorò un incantesimo per togliere le corde a James e Sirius e poi si chiuse violentemente la porta alle spalle.
James si precipitò da Lily “ non provarci” le disse, vedendole socchiudere gli occhi.
Si strappò un pezzo della maglia e lo legò sopra il taglio della gamba, intanto Sirius se ne strappò un altro pezzo e lo legò proprio sopra il taglio del braccio.
Remus si appoggiò al muro “ dobbiamo fermare anche quello sul fianco” disse ansimando e togliendosi il giubbotto per sfilarsi la maglia a sua volta.
James la prese e la premette contro il fianco.
Era un brutto taglio e perdeva molto sangue.
“ Sto bene “ disse Lily, cercando di mettersi seduta.
Sì stava bene, se ignoravi il fatto che stava perdendo tantissimo sangue, e si sentiva sempre più debole.
“ Ti salverò, Lily” le disse, mentre le dita di Lily sfioravano le sue per tenersi da sola, la maglia di Remus, contro il fianco.
Lily guardò la maglia che si stava già impregnando di sangue “ Il solito presuntuoso” disse scherzosa.
James la guardò arrabbiata “ come fai a scherzare? “ la rimproverò “ ti stai dissanguando” continuò.
“ James” lo riprese Remus, guardandolo e cercando di fargli capire che non doveva esagerare.
“ No” si arrabbiò James, alzandosi in piedi “ non starò a guardarla morire. Passerò dalla loro parte, ma non dirò niente, mi farò uccidere” disse sempre più arrabbiato.
Si passò una mano tra i capelli nervoso “ diciamogli di sì, Sirius” disse “ passiamo dalla loro parte e salviamoli” continuò.
“ Non mi sembra un grande piano, Ramoso “ replicò Sirius.
“ NON STARO’ QUI A GUARDARLA MORIRE” urlò James fuori di sé.
Sirius lo prese per le braccia “ calmati” gli disse “ è proprio quello che vuole Voldemort, farci impazzire” determinò Sirius.
“ Abbiamo una speranza, James” gli disse Remus “ siamo riusciti a far uscire Codaliscia” gli disse.
Lily guardò James.
Si sentiva sempre più debole. La maglia di Remus era ormai impregnata di sangue e anche le fasciature non avrebbero retto molto.
“ Diamo una possibilità a Peter” disse Lily e Remus sorrise, lei vedeva sempre il bene in tutti.
Lily si chiese se avrebbe dovuto dirgli del piccolo che stava crescendo dentro di lei, ma forse sarebbe stato solo egoismo.
Se lei fosse morta, soltanto Remus, sapeva e James avrebbe pianto solo per lei e non per lei e per il suo bambino.
Si distese nuovamente “ Lils” la chiamò James, preoccupato.
Lily aprì gli occhi “ aiutami ad immaginare qualcosa di bello, James” gli disse, mentre lui le faceva appoggiare la testa sul suo ventre “ aiutami a dimenticare dove siamo, fammi immaginare i nostri figli”
James le strinse la mano, portandosela alle labbra e ponendoci un bacio sopra.
Era una richiesta strana, ma si era immaginato così tante volte i loro bambini che per lui non fu difficile rispondere “ Il primo sarà un maschio e avrà i tuoi occhi” le disse, con le lacrime agli occhi “ e i tuoi capelli” disse Lily, in un ansimo.
James annuì “ poi avremo una femmina e avrà i tuoi occhi e i tuoi capelli “
Lily annuì.
James voleva il loro bambino, respirò a fondo cercando d’ incanalare più aria possibile.
Doveva vivere. Doveva vivere per lui. Sperando che, lui, ci fosse ancora.
COMMENTO: ALLA FINE SONO STATA BUONA PER ORA NO ?? NO AVETE RAGIONE, NON SONO MAI BUONA!! ALLORA CHE NE DITE? MI PIACEREBBE SENTIRE QUALCHE OPINIONE, PERCHE’ PER CHI SCRIVE SONO DAVVERO IMPORTANTI !! NON DOVETE PENSARE CHE JAMES AVREBBE FATTO LO STESSO ERRORE DI PITON OVVERO CHIEDERE LA SALVEZZA DI LILY IN CAMBIO DI SE STESSO…SEMPLICEMENTE JAMES E’ TALMENTE DISPERATO CHE E’ DISPOSTO A FAR SALVARE LILY E POI MORIRE !! GRAZIE ALLE FANTASTICHE PERSONE CHE MI INCORAGGIANO AD ANDARE AVANTI OVVERO CESCAPADFOOD / ALWAYS 89 / RISA SLYTHERIN /  ARYELLE / GIULY HERMY 96 E CASSIE EDERA !! INOLTRE RINGRAZIO CHIUNQUE MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE !! SAPERE COSA NE PENSATE SAREBBE DAVVERO IMPORTANTE PER ME !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 52
*** AIUTI ***


Lo so direte che ci ho preso gusto, ma dedico questo 52°capitolo alle 52 persone che mi hanno messo tra gli autori preferiti !! grazie di cuore a tutte !!


Non poteva permettere che morisse.
Non poteva permetterlo.
Perché il Signore Oscuro aveva attaccato lei ?
Perché non Potter ? O Black ? O Lupin ? In fondo Lupin, era un mezzosangue.
Strinse i pugni, non riusciva a togliersi dalla mente, i suoi occhi verdi e la determinazione in quegli occhi.
Dopo la prima volta in cui si erano riconosciuti, in cui aveva letto nei suoi occhi l’ ennesima delusione,mai una volta, lei, lo aveva di nuovo guardato.
Ma lui, aveva guardato lei.
L’ aveva vista cercare di non urlare alle torture, l’ aveva vista guardare Potter negli occhi e cercare di comunicare con quelli.
Aveva visto l’ amore nei suoi occhi, quando Potter era corso verso il Signore Oscuro.
Quell’ amore che lui aveva tanto anelato in lei, ma che non aveva mai potuto avere.
Lei non era mai stata innamorata di lui e da tanto tempo, ormai troppo, aveva perso anche la sua amicizia.
E come poteva biasimarla.
Era stato una delusione dietro l’ altra.
Le aveva detto di essere una Sanguesporco, l’ aveva disprezzata davanti agli altri, si era unito a Voldemort e aveva ricevuto il Marchio.
Era diventato tutto quello che Lily detestava.
Ma adesso lei stava morendo.
E lui, come sempre, era soltanto stato a guardare.
Ma cosa avrebbe potuto fare? Cosa poteva fare contro il Signore Oscuro ?
Poggiò i gomiti sopra le cosce e infilò le dita tra i suoi capelli.
Era tutta colpa di Potter. Lui sapeva che l’ avrebbe fatta uccidere un giorno o l’ altro.
L’ Auror, il gruppo di Silente, era tutto troppo pericoloso per lei e Potter doveva saperlo.
Forse non l’ amava abbastanza da proteggerla come avrebbe fatto lui.
Provò una rabbia immensa, pensando a come sarebbe stato diverso se Lily avesse scelto lui.
Lui non le avrebbe permesso di mettersi in pericolo, sicuramente l’ avrebbe nascosta e protetta o forse sarebbe riuscito a farla entrare nelle schiere di Voldemort, in fondo il Signore Oscuro, apprezzava le buone menti che potevano aiutarlo.
Sbattè un pugno accanto a lui, ma chi prendeva in giro.
Conosceva Lily da quando erano due bambinetti che correvano e facevano piccole magie su piante e animali.
Lily non era una vigliacca, non era come lui, non si sarebbe mai nascosta e sicuramente non avrebbe mai accettato di far parte dei Mangiamorte.
Lily era troppo pura. Era un giglio.
Si alzò.
Aveva visto le sue condizioni. Aveva visto Mc Nair issarsela tra le braccia, perché lei non riusciva a camminare.
Su una cosa Potter aveva ragione, Lily non sarebbe arrivata alla mattina.
***
Suo fratello aveva sempre avuto ragione.
Da quando era entrato ad Hogwarts aveva sempre cercato di essere il contrario di come era lui.
Ricordava lo sdegno di sua madre, quando Sirius divenne un Grifondoro.
Ricordava la rabbia con la quale Sirius rispondeva ogni volta che lei offendeva i Babbani o i Mezzosangue.
Per anni Sirius era stato, per lui, l’ esempio da seguire. Il fantastico fratello maggiore che lo consolava quando piangeva per i rimproveri dei genitori, che gli diceva che non era tanto importante se non riusciva ad essere cattivo e superiore con gli altri bambini, come invece avrebbero voluto i suoi genitori.
Per anni, più tardi, Sirius era stato l’ esempio da non seguire. Il reietto, la pecora nera, l’ appestato.
Colui che pensava che si potesse essere tutti uguali, che essere membro della casata dei Black non ti rendesse superiore agli altri, che i babbani potevano anche essere simpatici, che i loro genitori, erano solo degli idioti conservatori.
Era la persona che non si premurava di nascondere quanto per lui, fosse stupido tagliare le teste degli elfi domestici, o ostentare lo stemma dei Black anche sopra l’ argenteria, o seguire le regole di Voldemort.
Fino a quando non era fuggito.
Fino a quando il suo coraggio Grifondoro era riuscito a mettere in atto, quello che sognava da anni.
E allora lui era rimasto, davvero, solo.
Era rimasto solo lui a portare avanti il ruolo del figlio perfetto, ma quel ruolo cominciava a restargli stretto.
Era troppo vigliacco per ammetterlo con i suoi genitori, ma lui non riusciva ad uccidere impunemente le persone, che non avevano altra colpa che essere nati in una famiglia che non era come la sua.
Importante. Ricca. Purosangue.
Anche oggi, guardare quella ragazza torturata non gli aveva dato nessun piacere.
Tortura. Uccisioni.
Era anche riuscito a cogliere una conversazione e la parola Horcrux, da allora si era chiesto che cosa fossero e se fosse stato quello il motivo per il quale Voldemort, sembrava perdere ogni giorno sempre più, la sua umanità.
Sirius aveva ragione, Voldemort era un pazzo.
Lui doveva far qualcosa.
Aveva sentito la conversazione tra due Mangiamorte, della cerchia interna, Se Sirius e Potter l’ indomani, non fossero passati dalla loro parte, sarebbero morti.
Voldemort li avrebbe riconsegnati a Silente in una scatola.
E lui era sicuro che suo fratello, non avrebbe mai ceduto, non avrebbe mai accettato di passare sopra a quello per cui aveva lottato per anni.
Si alzò e si diresse alla porta.
***
Sirius guardò James e Lily.
Lei era appoggiata sul suo ventre e stava cercando di ascoltarlo.
I suoi occhi lottavano per restare aperti.
La maglia di Remus era ormai zuppa del suo sangue e anche le fasciature improvvisate che le avevano fatto sul braccio e sulla gamba, sembravano cominciare ad impregnarsi.
Non sarebbe resistita molto.
Non sapeva neanche quanto tempo era passato, ma sicuramente non avrebbe visto la luce, di un nuovo giorno.
Guardò le mani di James congiunte con quelle di Lily.
I polsi di James sembravano mostrare la carne viva, probabilmente durante tutto il tempo che erano stati di sopra con Voldemort, li aveva strusciati contro le corde, cercando di liberarsi.
Spostò lo sguardo su Remus, era accanto a lui e aveva il viso contratto dal dolore.
Non avrebbe saputo dire se era più fisico o mentale.
La gamba rotta e la Cruciatus, sicuramente lo stavano debilitando molto, ma anche il forte legame che aveva con Lily, lo stava facendo soffrire.
La verità era che Lily era piano piano entrata nella vita di tutti loro.
In punta di piedi, non si erano quasi accorti di come la sua presenza fosse diventata indispensabile per loro.
Era l’ amore della vita di James, la spalla su cui sfogarsi di Remus, l’ amica che consolava Peter e la sorella con cui ridere e scherzare per lui.
Alla fine Lily, era diventata parte integrante dei Malandrini.
“ Tieni gli occhi aperti, Lily “ la voce agitata di James, lo riscosse.
Cosa doveva fare?
“ Forse dovremo davvero consegnarci” disse con voce fredda.
Vide Remus e James voltarsi verso di lui.
Non riusciva a credere di averlo detto davvero.
Lui era fuggito da tutto questo.
Era fuggito quando aveva sedici anni, non aveva mai voluto avere a che fare con tutta questa spazzatura.
Il sangue puro e tutte quelle stronzate.
Rimettersi nelle loro mani, lo avrebbe ucciso.
Ma vedere Lily morire e vedere James, colui che per lui era più di un fratello, soffrire le stesse pene che stava soffrendo per Mary, sarebbe stato ancora più largamente orrendo.
“ Secondo te, ci lasceranno davvero andare?” chiese Remus con una punta di rabbia.
La sofferenza e il dolore stavano facendo uscire il suo lato animalesco.
La notte successiva ci sarebbe stata la luna e sicuramente anche questo, provocava dolore in lui.
“ Saremo la vostra cerimonia d’ iniziazione” disse ironico “ uno a testa” concluse, scuotendo la testa.
“ Lily deve essere salvata” si oppose Sirius.
Remus annuì “ lo so” disse soltanto.
James guardò Sirius.
Si sentiva in stato confusionale.
Non riusciva a pensare, a fare un ragionamento coerente.
Si chiese se Sirius, avesse davvero ragione, o se l’ avesse Remus.
Se loro si fossero consegnati e come prova della loro lealtà, gli avessero fatto uccidere Remus e Lily ?
Era già una tortura per lui, vederla soffrire così, non sarebbe riuscito a muovere neanche un dito verso di lei.
Si sentì stringere il polso.
Una presa debole ma decisa “ Non pensarci neanche” disse e la sua voce era poco più di un sussurro.
“ Hai promesso che non mi avresti mai tradito” gli disse ancora.
“ Non puoi tradire me e te stesso “ lo riprese ed un piccolo colpo di tosse la fece sussultare.
James le sollevò la testa, cercando di posizionarla ancora più in alto, per farla respirare più agevolmente.
Guardò i suoi occhi smeraldo.
Nonostante tutto, la forza e la determinazione che leggeva nei suoi occhi, lo incoraggiavano.
Per quanto potesse essere assurdo, era lei, ad incoraggiare lui.
 “ Sai che i tuoi occhi, sono stati la prima cosa che mi ha attratto di te ?” le chiese.
Sirius sorrise guardandoli.
Lily aveva ragione.
Non potevano farlo. Non potevano tradire loro stessi e quello in cui credevano.
Non potevano tradire le persone che erano morte per impedire che Voldemort prendesse il sopravvento.
Scosse la testa, guardando gli occhi di Lily inumidirsi di lacrime.
Si sollevò e raggiunse i due ragazzi “ ok, basta così piccioncini” disse con un sorriso.
Era un sorriso impostato e indossato soltanto a beneficio di Lily, ma dentro di sé, pregò di riuscire ancora a fingere bene.
“ Prima avete elencato tutti i figli, con tutte le loro caratteristiche, compreso il numero di scarpe”
James lo guardò come se fosse impazzito, ma Sirius gli sorrise, ancora più ampiamente, prima di tornare a concentrarsi su Lily.
“ Adesso James inizia la sviolinata sui tuoi occhi e le tue ciglia ?” chiese fingendo un tono di voce scandalizzato.
“ Con tutto il rispetto Ramoso, ma ha dovuto sopportare queste cose per sette anni, se vuoi ucciderla basta dirlo “ disse guardando Remus e cercando un po’ di appoggio in lui.
Remus chiuse la bocca.
Inizialmente era rimasto sbalordito dal tono giocoso e pieno di vita che Sirius stava usando, ma poi aveva compreso.
Se Lily si fosse rassegnata, impaurita o abbattuta, tutte le loro speranze di riuscire a salvarla sarebbero state vane.
Quindi toccava a loro, fare i buffoni.
“ Sì in effetti, James, così ci uccidi tutti” disse Remus, stando allo scherzo.
Sirius rise “ in effetti Lily, potresti morire di noia” disse calcando la voce sulla parola morire e facendo un occhiolino a Lily.
James passò lo sguardo da Sirius a Remus.
Non sapeva se arrabbiarsi o picchiarli direttamente.
Lily stava morendo dissanguata e loro scherzavano così ?
Erano impazziti del tutto ?
Stava per rispondere a tono a Sirius, quando sentì Lily ridere.
Era una risata sommessa e mischiata a gemiti di dolore, ma era una risata e i suoi occhi sembravano, quasi felici.
“ Sirius, mi fai morire dal ridere” disse Lily, cercando di prendere fiato.
Remus si spostò strisciando verso di loro e si appoggiò contro il fianco di James.
“ Permetti ?” gli chiese ironico “ devi essere molto comodo se Lily è appoggiata a te da ore” disse scherzoso.
James era ancora senza parole.
Sapeva che cosa stavano facendo i suoi amici.
Conosceva i Malandrini, come nessun altro al mondo e vedeva i loro occhi, preoccupati e terrorizzati, quasi quanto i suoi, ma sentiva le loro voci allegre e vedeva i sorrisi sui loro volti.
Era il loro modo per aiutare Lily.
Non avevano una bacchetta. Non potevano far niente. Quello era il loro modo per combattere la volontà di Voldemort.
Li aveva messi in cella insieme, perché vedessero Lily morire, perché impazzissero o si disperassero dal dolore, invece loro avrebbero combattuto anche questa volta.
Si stampò un sorriso in faccia e guardò Remus “ Ehy sei troppo in forma per appoggiarti a me” gli disse scherzoso.
Lily rise ancora, cercando di non stringere gli occhi per il dolore.
Rimasero così per un po’. Cercando di non pensare a niente. I Malandrini si prendevano in giro e scherzavano e Lily rideva di tutte le loro disavventure.
Dopo un po’ però le palpebre cominciarono a farsi pesanti. Tutto un tratto sentirono tutti una grande debolezza invaderli “ c’ è qualcosa che non va” mormorò James, cadendo sdraiato sul pavimento.
Nel giro di pochi secondi anche gli altri lo seguirono.
COMMENTO: OK FORSE ADESSO ABBIAMO SIN TROPPE PERSONE CHE VOGLIONO AIUTARLI, MA SAPPIAMO CHE PITON, REGULUS E PETER SONO UNO MENO AFFIDABILE DELL’ ALTRO…ANCHE SE INSOMMA, SIAMO NEL 1979 QUASI ‘80 E QUINDI REGULUS STA PER INTRAPRENDERE LA SUA CROCIATA CONTRO L’ HORCRUX QUINDI QUALCHE DUBBIO CHE IL FRATELLO AVESSE RAGIONE GLI DOVEVA VENIRE, PER NON PARLARE DI PITON CHE PER AMORE DI LILY…VABBE’ SAPETE COME LA PENSO NO ?? MAGARI CI DOVEVA PENSARE PRIMA : ))  RINGRAZIO MOLTISSIMO CESCAPADFOOT / RISA SLYTHERIN / ALWAYS 89 /ARYELLE / CE /  GIULYHERMY 96 / JAMES E LILY ARE IN LOVE E CASSIE EDERA !! GRAZIE A TUTTE DI CUORE…SPERO MI FARETE SAPERE ANCHE STAVOLTA !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!

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Capitolo 53
*** CAMBIAMENTI ***


Lily sbattè piano le palpebre e prese un forte respiro.
Riusciva a respirare bene.
Non c’ erano rantoli che arrivavano dai suoi polmoni e non c’ era alcun affaticamento.
Si sollevò leggermente e si guardò intorno.
James, Remus e Sirius erano sdraiati accanto a lei. Vedeva i loro petti, alzarsi e abbassarsi ritmicamente.
Stavano soltanto dormendo.
Avevano delle posizioni scomposte e questo la induceva a pensare che probabilmente non si fossero addormentati di loro volontà.
Si sollevò a sedere, cercando di non guardare la stanza che si ostinava a girare intorno a lei e cercò di guardarsi attentamente.
Sentiva la maglia di Remus umida sulla sua pelle e la scostò. Era ormai rossa del suo sangue, doveva averne perso molto, ma contemporaneamente ebbe la consapevolezza che il sangue si fosse arrestato.
Si tolse anche le fasciature improvvisate che James aveva fatto per il suo braccio e la sua gamba e guardò sotto di esse.
Dove dovevano esserci i tagli, ormai, c’ erano solo dei segni rossi.
Erano delle brutte ed orrende cicatrici e sicuramente le sarebbero rimaste, ma non sanguinavano più e la cosa, non poteva, essersi risolta naturalmente.
Sorrise. Era già preparata al suo destino.
Credeva che sarebbe morta e invece era viva e piuttosto sana, adesso dovevano soltanto uscire da quel posto orrendo.
Lanciò distrattamente un’ occhiata verso la porta, prima di pensare a come svegliare i ragazzi, ma il suo sguardo tornò subito su di essa.
Era aperta.
I suoi sensi si misero subito in allarme.
Che fosse l’ ennesimo gioco perverso di Voldemort ?
Che avesse trovato un altro modo per divertirsi e per liberarsi di loro ?
Si spostò verso James, trascinandosi verso di lui, non era sicura di riuscire ad alzarsi. Soltanto spostarsi verso di lui, era stata un’ impresa.
“ James” lo chiamò, scuotendolo leggermente, ma lui non reagì minimamente.
Era sola. Non sapeva come svegliarli senza bacchetta. Doveva guardarsi intorno. Doveva provare ad uscire.
Si alzò in piedi.
La testa le girò vorticosamente e rischiò di cadere di nuovo a terra.
Nonostante le ferite avessero smesso di sanguinare, aveva perso davvero molto sangue, non mangiava e non beveva da un giorno intero.
Nel complesso era molto debole.
Si portò una mano al ventre “ resisti, piccolo mio” sussurrò.
Sapeva che tutto quello che aveva fatto per quel bambino era sbagliato.
Sapeva di essere stata molto egoista a voler negare, anche a se stessa, che ci fosse stato un bambino.
Ma sentiva di amare già, quella piccola vita che cresceva dentro di lei e adesso avrebbe vissuto, solo, pensando a lui.
O forse lei. Pensò con un sorriso.
Si avvicinò lentamente alla porta.
Le sembrava che ogni passo le costasse una fatica enorme.
Le gambe pesavano e la testa continuava a vorticarle senza tregua.
Appoggiò una mano sulla porta e spinse leggermente.
La porta si aprì con un cigolio.
Si affacciò e vide un uomo, era seduto su una sedia accanto alla cella e il suo sguardo imbambolato, la fece pensare all’ Imperius.
Probabilmente era stato maledetto e probabilmente se lo avesse risvegliato, avrebbe visto che anche la sua memoria era stata rimossa.
Si appoggiò al muro per riprendere fiato. Soltanto aver spinto la porta, l’ aveva sfiancata.
Era ancora più debole di quello che credeva.
Si avvicinò a lui,  scorrendo ma mantenendo la spalla poggiata al muro.
Non sarebbe andata molto lontana così e doveva anche tornare indietro e svegliare James e gli altri.
Sentiva il suo respiro affannoso dentro le sue orecchie.
Voleva solo avvicinarsi alla guardia e prendergli la bacchetta, ma ogni movimento le sembrava difficilissimo.
Spostarsi era difficile. Tendere il braccio era faticoso.
Tornare indietro le sembrava impossibile.
Rimase ferma per qualche minuto. Immobile nel silenzio più totale.
Se qualcuno l’ avesse vista, sarebbe stata, sicuramente, una condannata a morte.
L’ avrebbero uccisa, senza pietà. Senza difficoltà.
Cercò d’ imporre alle sue gambe di muoversi. Un passo dopo l’ altro, non era difficile.
Sentiva il viso sudato e i capelli attaccati alla fronte.
Non doveva affrontare tutto da sola. Aveva sempre avuto questo problema.
James aveva ragione.
Finalmente un passo dopo l’ altro, arrivò davanti alla guardia e gli prese la bacchetta dalle mani.
Si guardò intorno non si vedeva anima viva.
Eppure era una cosa troppo strana, per essere una fatalità.
Se loro fossero fuggiti, questa cosa, sarebbe costata la vita a molte persone.
Nessuno avrebbe rischiato di morire, per mano di Lord Voldemort.
Nessuno li avrebbe aiutati. Ma allora come era potuto accadere ?
Si girò piano su se stessa, per tornare indietro e prendere i ragazzi.
Anche se sentiva le sue gambe cedere ad ogni passo, si sentiva felice come una bambina a Natale.
Adesso avevano una bacchetta.
Non era molto, ma in qualche modo avrebbero potuto, almeno provare a difendersi.
Perse l’ equilibrio e cadde carponi. Mise le mani in avanti e sentì con i palmi il pavimento freddo.
Cercò di respirare a pieni polmoni, per provare a rialzarsi.
Le sembrò di sentire una voce vicino a lei. Il suo nome.
Un incoraggiamento a non lasciarsi andare a muovere il suo corpo da quella posizione.
Avrebbe voluto poter creare acqua e cibo dal niente. Ma non poteva, era una delle leggi magiche.
Doveva trovare la forza, soltanto, in se stessa.
Mosse le mani, stringendole a pugno e forzando sul pavimento per rialzarsi.
Il pavimento smussato e privo di piastrelle, le graffiò le dita, ma s’ impose di non pensare e di continuare a fare forza, fino a quando non si sollevò nuovamente.
Appena fu in piedi, si sentì vacillare.
Capiva perfettamente, chi diceva che prima di svenire, si vedevano le stelle.
Piccoli puntini neri le saettavano davanti agli occhi.
Si sentì avvolgere dall’ oblio, ma stavolta il suo corpo non toccò terra.
Pochi secondi dopo sentì un liquido freddo bagnarle le labbra.
Aprì gli occhi e ciò che vide la spaventò.
Vide che aveva la testa appoggiata sulle sue gambe e che lui stava cercando di farle bere qualcosa da una boccetta.
Non era una sprovveduta. Era sempre stata brava in pozioni e sapeva che, in quel momento, poteva somministrarle di tutto.
Chiuse le labbra e cercò di spostarsi da lui.
Le forze le mancarono nuovamente, ma la sua volontà, riuscì a farle tenere gli occhi aperti.
“ Devi bere, stupida” le disse, afferrandole un polso, per impedirle di spostarsi.
“ Non ho fatto tutto questo per niente” continuò.
La sua voce era piena di rabbia repressa, ma Lily non credeva che fosse diretta a lei.
Lo guardò con sospetto “ Perché dovrei fidarmi di te” gli disse debolmente.
“ Perché ti ho curata e sapevo che saresti stata la prima a riprendere conoscenza e perché non voglio che mio fratello muoia” le spiegò.
La sua voce non si era alterata minimamente, ma i suoi occhi grigi e così simili a quelli di Sirius, si erano illuminati, nel momento in cui aveva pensato al fratello.
Che ci fosse ancora amore in lui ? Che ci fosse una speranza per lui ?
“ Quindi bevi subito “ le ordinò.
“ Pretendi che ti creda? se io e gli altri dovessimo morire, tu ne avresti soltanto da guadagnare” si oppose Lily.
Regulus sollevò leggermente un labbro, emettendo un mezzo sorriso.
“ In effetti tu e il tuo caro maritino, mi avete dato solo problemi, ma io voglio salvare mio fratello e so che lui non fuggirà senza di voi” fece una smorfia “ credo sia il vostro stramaledetto onore Grifondoro” disse con rabbia.
“ E ti metti contro il tuo Signore ?” si oppose ancora Lily.
Regulus fece un gesto d’ impazienza.
Perché quella ragazza non poteva bere e basta ?
Era una semplice pozione ricostituente, senza non sarebbe riuscita a muovere un passo e se gli altri avessero dovuto occuparsi anche di lei, sarebbero andati incontro a morte certa.
“ Senti” le disse “ le cose stanno così o ti fidi, bevi e successivamente vai con la bacchetta a svegliare gli altri o stai qua, mezza morta e aspetti che qualcuno ti trovi e vi uccida” le disse semplicemente.
Lily lo guardò. Sembrava molto serio mentre le diceva questo ed in fondo se l’ avesse voluta uccidere o maledire, si sarebbe approfittato di lei, mentre era ancora senza sensi.
Gli prese la boccetta dalle mani e la trangugiò tutta in un sorso.
“ Brava bambina” le disse, alzandosi e voltandole le spalle.
“ Dove vai ?” gli chiese Lily, appoggiandosi con le spalle al muro e cominciando a sentire le forze tornarle.
“ Starai meglio in pochi secondi” le disse, senza voltarsi “ svegliali e scappate ora, prima che il castello si svegli” le consigliò, cominciando a camminare per andarsene.
Lily cercò di alzarsi in piedi e si stupì di come le sue gambe, rispondessero finalmente ai comandi.
“ Vieni con noi” gli disse e fu felice di sentire la sua voce uscire forte e nitida.
Regulus si voltò verso di lei. Era già ai piedi delle scale e poggiava la mano sul corrimano.
“ Con una Sanguesporco ? ” le chiese sarcastico, sapendo che così se ne sarebbe andata.
Era pur sempre Regulus Black e non avrebbe permesso che una stupida qualunque lo umiliasse.
Contrariamente a quello che si aspettava, Lily non si mosse di un millimetro.
Si limitò a guardarlo con una luce di fierezza negli occhi.
“ Hai appena salvato questa Sanguesporco” gli rispose con altrettanta ironia.
Regulus, fece scorrere il suo indice lungo il corrimano.
Avanti e indietro. Avanti e indietro. Pensieroso.
“ Non significa niente. Io non faccio parte del vostro mondo” le disse, guardandola.
“ Sirius ti vorrebbe” Lily non riuscì a trattenersi, ma sapeva che se Sirius l’ avesse sentita pregare Regulus di tornare, probabilmente si sarebbe arrabbiato tantissimo.
I Grifondoro non pregano nessuno. Ma a volte Lily, si chiedeva se non fosse tutto un esagerazione, il loro orgoglio li portava a fare quello che era giusto, ma non riuscivano a perdonare chi non faceva la cosa giusta.
Regulus alzò un sopracciglio. Sicuramente conosceva abbastanza il fratello da non crederle.
“ Proverebbe a capire” insistè Lily.
“ Ho da fare” si giustificò Regulus.
Lily aprì leggermente la bocca. Che scusa era ? Ho da fare ? una banale scusa.
Sembrava quella usata da un ragazzo che non vuole uscire con una ragazza.
Essere sbruffone, doveva essere una caratteristica dei Black.
“ Gli dirò cos’ hai fatto” lo minacciò “ lo dirò a tutti” rimarcò, guardandolo dritto negli occhi.
Regulus rise sommessamente, lasciando che i suoi capelli neri gli ricadessero sugli occhi. In quel momento era davvero uguale a Sirius.
Si portò una ciocca dietro le orecchie e si prese un attimo per guardare l’ orologio.
Poi alzò di nuovo gli occhi su di lei  “ Tic, Tac” le disse, indicandole l’ orologio.
Lily sgranò gli occhi guardando il suo orologio, poi cominciò a correre verso la cella.
“ Mi dispiace” sussurrò Regulus, guardandola rientrare nella cella.
Niente l’ avrebbe reso più felice che poter riabbracciare suo fratello.
Niente l’ avrebbe reso più felice che abbandonare quella gabbia di matti, soprattutto dopo aver scoperto a cosa era arrivato Voldemort per portare avanti le sue idee.
Chissà, forse, dopo aver fatto quello che aveva in mente, avrebbe davvero lasciato tutto.
Regulus rientrò nella stanza che occupava nel castello e si gettò sul letto.
Lily Evans era una ragazza estremamente intelligente e con una bacchetta in mano sarebbe riuscita a portare gli altri fuori da lì.
Gli occhi pieni di fierezza della Evans gli tornarono davanti agli occhi.
Era lo stesso sguardo che vedeva sempre in Sirius. Lo stesso orgoglio, la stessa consapevolezza di essere dalla parte giusta.
E lui ? Voleva davvero che quel folle arrivasse al potere ? o lo faceva soltanto per compiacere i suoi genitori ?
Doveva cominciare a pensare con la sua testa. A fare quello che Sirius aveva sempre fatto.
Ripensò con nostalgia alla loro infanzia. A come Sirius lo difendesse sempre, a come lui tendesse sempre a fuggire e nascondersi.
Adesso non poteva più nascondersi.
Ripensò alle parole di sua cugina Bellatrix. Quella mattina gli aveva affidato l’ ennesima missione per conto dell’ oscuro.
Sì, adesso era arrivato anche il suo momento di agire.
“ Kreacher “ chiamò piano.
Il piccolo elfo si materializzò davanti a lui.
Nessuno si poteva materializzare nel castello, ma Lord Voldemort non aveva pensato al potere degli elfi.
Creature troppo stupide e inferiori per essere prese in considerazione da lui.
“ Cosa può fare Kreacher per il suo amato padrone ?” chiese l’ elfo chinandosi, fino quasi a toccare il pavimento.
Regulus gli accarezzò la testa glabra “ puoi alzarti, Kreacher” gli disse con un sorriso.
Kreacher lo guardò con uno sguardo pieno di amore. Non era solo sudditanza, quel piccolo elfo teneva davvero al suo padrone.
“ Che ne dici di fare un viaggetto ?” gli chiese con un sorriso.
COMMENTO : EH SI’ ALLA FINE E’ ARRIVATO REGULUS PER PRIMO…MA I RAGAZZI NON SONO ANCORA FUORI DAL CASTELLO…E CON QUESTO HO DETTO TANTISSIMO !! IN COMPENSO ABBIAMO DETTO ADDIO A REGULUS…COME SAPPIAMO STA PARTENDO ALLA RICERCA DEGLI HORCRUX E QUINDI…BE’ LO SAPETE NO ?? GRAZIE MILLE ALLE FANTASTICHE RAGAZZE CHE MI RECENSISCONO OVVERO CESCAPADFOOT / ALWAYS 89 / RISA SLYTHERIN / ARYELLE / CE / GIULYHERMY 89 / JAMES E LILY ARE IN LOVE / CASSIE EDERA E FEDERCHICCA !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE O RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 54
*** FUGGIRE ***


“ Come sarebbe a dire che è stato mio fratello ?”
Lily aveva dovuto raccontare qualcosa di quello che era successo ai Malandrini e, aveva optato per la verità.
Quando li aveva risvegliati e l’ avevano vista in piedi e piuttosto in salute, dopo l’ entusiasmo iniziale, non avevano reagito esattamente bene, cominciando a tempestarla di domande, per il sospetto di una possibile trappola.
Adesso era riuscita a calmarli o, perlomeno, a calmare James e Remus che, al contrario di Sirius, stavano soltanto pensando ad uscire da quel posto infernale.
“ Non abbiamo tempo, Sirius “ lo ammonì Lily, svoltando verso l’ ennesimo corridoio.
Erano riusciti ad uscire dai sotterranei e proprio come aveva predetto Regulus, non avevano incontrato nessuno, ma adesso che erano al piano di sopra la situazione era comunque drammatica.
Non avevano la più pallida idea di dove andare.
Quella casa era immensa e quei corridoi tutti uguali.
Erano dentro una casa, ma gli sembrava di essere dentro ad un labirinto.
Non riuscivano a trovare un corridoio che non li conducesse ad una porta che dava su qualche stanza e non potevano rischiare di aprirla e di trovarsi contro qualche Mangiamorte.
Avevano soltanto una bacchetta ed erano fisicamente provati.
Lily aveva curato la gamba di Remus, ma non era un Guaritrice e pur avendo cercato di fare il meglio e di applicare tutti gli incantesimi che la sua mente ricordava, non era riuscito a renderlo del tutto stabile.
James e Sirius stavano bene, ma Sirius era completamente scollegato e non partecipava, continuando soltanto a ripetere che il suo adorato fratellino, li stava mandando incontro a morte certa.
All’ ennesima protesta di Sirius, Lily si fermò prendendo un respiro.
“ Senti” disse voltandosi verso Sirius “ ti ho detto che tuo fratello era sincero, credo di essere in grado di riconoscere una persona sincera, mi ha curato e liberato e quando stavo per crollare per la debolezza, mi ha curato di nuovo, mentre poteva benissimo lasciarmi lì e aspettare che qualcuno mi trovasse” gli spiegò.
“ Ma tu, non vuoi credere che tuo fratello possa aver fatto qualcosa di giusto” gli disse arrabbiata.
“ Liberissimo di farlo, ma evita di farci uccidere tutti, facendoci perdere tempo” concluse, voltandosi di nuovo.
Sirius rimase fermo. Le mani strette a pugno e la rabbia che lo divorava.
Regulus fare qualcosa di giusto ?
Come poteva crederci ?
Aveva smesso di sperarci da molti anni, da quando lo aveva pregato di non prendere la via dei suoi genitori, da quando aveva scoperto che era diventato un Mangiamorte dei più fedeli.
“ Andiamo Sir” gli intimò James, cercando di sorridergli.
Sirius scosse la testa.
Aveva ragione Lily, in quel momento dovevano pensare soltanto ad uscire da quel posto, ci sarebbe stato tempo successivamente per tutti i suoi dubbi e se davvero Regulus si era ravveduto, avrebbe parlato con lui ad ogni costo.
“ L’ incanto quattro punti” disse pensieroso.
Lily e Remus si voltarono di scatto verso di lui, per poi guardarsi in volto.
Non ci avevano pensato.
Era un incantesimo così banale, un incantesimo che imparavi nei primi anni di scuola e che poi dimenticavi.
Perché quando mai capita di perdersi in un labirinto?
“ Ma come le due menti più brillanti della scuola, non avevano pensato a questo semplice incantesimo ?” disse Sirius, con voce derisoria e guardando prima l’ uno e poi l’ altro.
Remus lo guardò “ Dai Black, muoviti” disse scherzoso, mentre Lily mormorava l’ incantesimo.
L’ incantesimo fece subito il suo dovere, mostrando loro la strada da seguire.
Cominciarono a percorrerla e finalmente videro la porta d’ ingresso della casa.
Si posizionarono davanti alla porta d’ ingresso e guardarono la maniglia, senza però osare toccarla.
“ Ci saranno sicuramente degli allarmi” disse Lily guardando Remus.
Lui assentì “ ci troveremo tutti i Mangiamorte alle calcagna, prima ancora di riuscire ad uscire dal cancello” intervenne James.
“ Già forse era questo che sperava Regulus” disse Sirius, che ancora cercava di riflettere sulla redenzione del fratello.
“ Smettila Sirius” bisbigliò Lily anche se avrebbe voluto urlare.
A volte pensava che l’ orgoglio Grifondoro non fosse esattamente una buona cosa.
Impediva loro di vedere le cose con la giusta prospettiva e di dare alle persone una seconda possibilità.
“ Vorrei vedere te, se io fossi stato salvato da Mocciosus e cominciassi a dirti che in realtà è tanto una cara persona” disse ironico Sirius.
Lily alzò gli occhi al cielo “ ti sembra la stessa cosa?” disse rabbiosa.
Ogni volta che si toccava il tasto Piton, Lily tendeva a perdere la razionalità.
“ Non è la stessa cosa, per colpa di Piton i miei sono morti ed ha anche provato ad uccidere James con quell’ incantesimo oscuro”
“ Come fai a sapere…”
“ Basta” li interruppe Remus “ non è il momento di mettersi a litigare tra di noi” disse deciso.
Entrambi si voltarono verso di lui, ancora con gli occhi che sembravano emettere fiamme, ma Remus resse il loro sguardo.
“ Vorrei ricordarvi che abbiamo solo questa possibilità” li informò “ Se ci beccano ci uccidono e se non lo fanno loro, domani notte ci sarà la luna piena e moriremo tutti comunque” continuò, appoggiando una mano al muro.
Lily abbassò gli occhi. Aveva ragione.
Il giorno successivo Remus si sarebbe trasformato e non sarebbero riusciti a gestirlo.
Il lupo non ascolta. Il lupo prende il sopravvento e ti costringe a fare anche quello che non vorresti mai, gli aveva detto una volta Remus.
Avrebbero potuto pregarlo, parlarci, cercare di risvegliare il suo lato umano, ma la realtà era che lui, avrebbe ascoltato solo il suo lato animale.
Non poteva evitarlo. Era costretto. Costretto dal lupo.
“ Ho un piano” disse Lily alzando gli occhi e guardandoli ad uno ad uno.
“ Apriremo la porta e nessuno di noi dovrà voltarsi indietro” tutti la guardarono aggrottando le sopracciglia e non capendo dove voleva arrivare.
“ Loro sanno che faremo di tutto l’ uno per l’ altro e giocheranno su questo. Prendendone uno, crederanno di aver fermato tutti” continuò.
“ Lily non crederai…” disse James ma Lily lo interruppe “ Sì lo credo e dovrai farlo se non vuoi vedermi morire” gli disse determinata.
“ Ognuno di noi punterà al cancello e ognuno di noi” disse guardando James “ non si volterà per gli altri, qualsiasi cosa senta, qualsiasi cosa veda, cercherà di arrivare al cancello e smaterializzarsi al quartier generale” concluse.
Tutti si guardarono. Non sapevano cosa dire. Era un’ ardua prova.
Restare fermi. Fingere indifferenza. Fuggire lasciando un amico alle spalle, pensando solo alla propria salvezza.
Era una cosa contraria alla natura Grifondoro ed era una cosa impensabile per loro.
James scosse la testa “ non posso” disse e Sirius si accodò “ neanch’ io” concordò.
“ Dovete farlo” disse Lily ma James e Sirius continuavano a scuotere la testa e Lily cercò appoggiò in Remus.
Sapeva che lui aveva capito che non avevano altra scelta.
“ Ha ragione” intervenne Remus, beccandosi un’ occhiataccia da James, ma infischiandosene.
“ Rifletti James. Lily ha ragione, se ci prendono, Lily sarà la prima a morire” disse crudo, ma la sua voce tremò leggermente, tradendo la sua determinazione.
“ Se uno di noi arriverà in fondo, tornerà in tempo reale con gli altri dell’ Ordine e allora saremo salvi” disse Remus, pregando con tutto se stesso che fosse la verità e che non li avessero uccisi tutti con un Avada Kedavra istantaneo.
James alzò gli occhi su Lily “ mi chiedi di di abbandonarti anche se ti sentissi urlare o se fossi ferita o peggio ancora ?” le chiese con gli occhi che pregavano che lei negasse “ mi chiedi di lasciarti ?”
Lily chiuse gli occhi un attimo, se avesse continuato a guardare gli occhi di James, il suo coraggio avrebbe vacillato.
Poteva leggere così tanto amore in quegli occhi. Era incredibile che James avesse tutto questo amore dentro di sé.
“ Sì Potter, sei troppo appiccicoso ultimamente” disse scherzosa.
Tutti sorrisero, ma dubitava di essere davvero riuscita a convincere qualcuno.
“ Voto infrangibile” disse Remus e James si voltò verso di lui.
Remus avrebbe voluto non dover essere così crudele. Tutto dentro di lui stava urlando, ma era necessario.
Conosceva i suoi amici e conosceva se stesso, sapeva che anche se adesso avevano tutti le migliori intenzioni, avrebbero potuto vacillare e mandare tutto all’ aria.
“ Stai scherzando vero ?” disse Sirius rabbioso.
“ Non sta scherzando ed abbiamo perso anche troppo tempo” disse Lily “ procediamo” continuò guardandoli.
“ Se il voto non verrà rispettato, io morirò comunque” disse a James e invitò lui e Sirius a darle la mano.
Sirius e James si guardarono, indecisi sul da farsi “ andiamo, non abbiamo tempo” intimò Lily, guardando l’ orologio.
Erano le sei e sicuramente il castello avrebbe iniziato a svegliarsi con le prime luci.
Quadri, armature e chissà che altro a cui era stato apposto un incantesimo di vigilanza.
Sirius prese la mano di James e la portò su quella di Lily “ non farmi pentire, Evans” le disse, sapendo che aveva appena costretto il suo migliore amico e suo fratello a fare una cosa orribile.
“ Potter” disse Lily accennando un sorriso “ Sono Lily Potter” disse scherzosa, guardando James.
Remus fece l’ incantesimo e poi invertirono le persone, Lily fece l’ incantesimo ai tre Malandrini.
La luce soffusa dell’ alba cominciò ad entrare da una finestra e Lily prese un respiro “ ora” disse, mettendo la mano sulla maniglia e aprendo di colpo la porta.
Appena aprirono la porta gli occhi di Lily si dilatarono, un suono stridente e fortissimo si diffuse per tutto il castello.
Guardò il cancello. Era in fondo. Molto in fondo.
Tra loro e il cancello, c’ era quasi un Kilometro di giardino.
James le prese la mano “ non lasciarla, Lily Potter ” le disse, ma Lily liberò la mano e gli prese il viso tra le mani.
Gli diede un velocissimo bacio sulle labbra “ corri”  gli disse, staccandosi velocemente da lui e cominciando a correre per conto proprio.
Lily sentì le lacrime invaderle gli occhi, vedendo l’ espressione smarrita ed impaurita di James, ma non poteva fare altrimenti.
Era ancora troppo debole. Sarebbe stata solo un peso per James.
Lui avrebbe pensato solo a proteggerla e non a raggiungere il cancello.
Cominciò a sentire le urla dei Mangiamorte che accorrevano e continuò a correre, senza guardarsi intorno.
Cercando d’ isolare le voci di tutti. Cercando di non pensare a quello che poteva succedere.
Era crudele, era un gioco al massacro, era la loro unica possibilità.
L’ unica cosa che la consolava, era che James con la sua tempra da ex Cercatore, era sicuramente quello che aveva più possibilità.
Sirius, anche lui aveva molte possibilità. Ma Remus con la sua gamba, curata approssimativamente e lei con il suo fisico debilitato, avevano poche possibilità.
Si portò istintivamente una mano al ventre.
Il suo egoismo e la sua paura avevano sottoposto il suo bambino a troppe sofferenze.
“ La mamma ti ama” disse continuando a correre “ resisti ancora un po’” lo pregò.
Anche se in realtà, poteva solo sperare che gli altri ce la facessero.
Schivò un colpo che la mancò di pochi centimetri.
Non osava voltarsi. Sentiva che si stavano avvicinando. Sentiva il suo respiro sempre più agitato.
Vide Remus a pochi metri da lei e James e Sirius più avanti “ Usa la bacchetta” le urlò Remus, ma lo vide distogliere subito lo sguardo da lei.
Guardò la bacchetta tra le sue mani e decise.
Lanciò un incantesimo scudo su James e successivamente su Sirius.
Si voltò per lanciarlo anche a Remus, ma in quel momento un dolore intenso la fece piegare su se stessa.
Alzò il viso, guardando con occhi offuscati James che era quasi arrivato al cancello.
Le mascella contratta e gli occhi fissi davanti a sé, poi perse conoscenza.
***
Remus sentiva la sua gamba arrancare.
Sapeva che Lily aveva fatto del suo meglio, ma sapeva anche, che  non essendo una Guaritrice non era riuscita a curarlo del tutto.
Infatti, adesso il suo ginocchio cedeva e la muscolatura, sembrava non reggere il suo peso durante la corsa.
Mise una mano sulla sua coscia, stringendo per cercare di attutire il dolore che ogni passo gli provocava.
Vide Lily raggiungerlo. Era parallela a lui e sembrava molto affaticata.
Si scambiarono uno sguardo, solo un secondo, per non avere la tentazione di aiutarsi a vicenda.
Non potevano. Avevano fatto il voto infrangibile.
Vide i Mangiamorte che la stavano quasi raggiungendo “ Usa la bacchetta “ gli urlò, prima di voltarsi.
Non riusciva a guardarla.
L’ avrebbero raggiunta e lui non poteva far niente.
Sentiva tante urla. Cercò di usare il suo udito per distinguere le urla dei Mangiamorte e quello dei suoi amici.
Si conficcò le unghie nel palmo della mano, quando sentì Lily urlare di dolore.
Subito dopo un’ incantesimo lo raggiunse ed entrambe le gambe gli cedettero, costringendolo a cadere con la faccia riversa sull’ erba.
***
Regulus.
Riusciva solo a pensare a lui.
Il suo cervello sembrava rifiutarsi di pensare ad altro. Di concentrarsi sulla fuga.
Li aveva davvero aiutati o, questo era l’ ennesima prova che era un traditore e che voleva la sua morte e quella dei suoi amici ?
Non riusciva a credere che avesse guarito Lily senza un secondo fine, che li volesse davvero liberi.
Quale sarebbe stato il suo guadagno?
Avrebbe tanto voluto crederci.
Avrebbe voluto credere che fosse cambiato, che avesse capito che questa storia di Voldemort era una follia, ma non poteva essere così.
Il suo dolce fratellino non faceva niente senza interesse.
Non li avrebbe mai aiutati per semplice bontà d’ animo.
Lui non era così. Lui era un Mangiamorte.
Vide una luce blu alzarsi su di lui. Inizialmente pensò ad un incantesimo ed incassò istintivamente la testa dentro il collo per proteggersi.
Capì che era un incantesimo scudo.
Lily. Lei aveva la bacchetta.
Adesso che era protetto avrebbe tanto voluto voltarsi e vedere come stavano gli altri, ma non poteva.
Quando vide la luce sparire, ebbe la consapevolezza che Lily era stata colpita.
Pregò con tutto se stesso che avesse solo perso i sensi, ma continuò a correre.
Sentiva una rabbia incredibile.
“ EVANS” urlò con tutta la rabbia che aveva dentro, ma non ricevette risposta.
Non doveva fidarsi di Lily e della sua propensione a sacrificarsi per gli altri.
Odiava non poter far niente.
Non vedeva Lily, non vedeva Remus, vedeva solo James che era poco più avanti di lui e che stava scartando tutti gli incantesimi con la sua agilità di cercatore.
Mancavano pochi metri al cancello. Doveva stringere i denti.
Le sembrò di sentire la risata sadica di sua cugina, poi la voce sofferente di Remus.
Ebbe l’ istinto di girarsi, ma contemporaneamente fece appello a tutto il suo coraggio per non farlo.
S’ impose di mettere una gamba avanti all’ altra, mentre le sue gambe avrebbero solo voluto ruotare su se stesse e tornare indietro.
Ma fece in tempo a fare ancora pochi passi, prima che un incantesimo lo colpisse alla schiena e l’ incoscienza l’ avvolgesse.
***
Era quasi arrivato.
Gli sembrava di essere tornato ai tempi della scuola.
Solo che quello non era Quidditch e  non c’ era niente di divertente in quello che stava succedendo.
Stava correndo per quel giardino maledetto e scartando continuamente incantesimi che gli scagliavano contro.
Erano dei maledetti vigliacchi.
Sapevano che non erano armati, eppure gli lanciavano comunque incantesimi contro.
Lo sapevano ma non gli importava, erano dei codardi. Erano dei Mangiamorte.
Vide una luce blu avvolgerlo e le lacrime gli invasero gli occhi.
Lily. L’ unica che avesse una bacchetta.
Gli aveva inviato un incantesimo scudo e lui non poteva neanche voltarsi a vedere come stava.
Sentiva tutto dentro di sè fremere. Era davvero una lotta contro di se stesso.
Tutto dentro di lui gli diceva di voltarsi.
Il suo cervello. Il suo cuore. Il suo stomaco che era stretto in una morsa, ma non poteva.
Non poteva o lei sarebbe morta comunque e tutto sarebbe stato vano.
Guardò il cancello. La loro unica salvezza.
Il voto infrangibile diceva che non poteva voltarsi fino a quando non fosse arrivato al cancello.
La sentì urlare e il suo cuore si ruppe.
Doveva essersi rotto. Non lo sentiva più battere.
Strinse i denti fino a farli scricchiolare, poteva sentire la mascella dolergli per la forza che imprimeva nel morso.
Vedeva il cancello come se fosse un boccino da raggiungere. Una meta.
Doveva farcela per Lily e per tutti i Malandrini.
Con un ultimo scatto lo raggiunse e lo aprì con un movimento fulmineo.
Nello stesso istante sentì un incantesimo raggiungerlo e spezzargli il fiato nei polmoni.
Il dolore durò solo un secondo prima di perdere i sensi.
Eppure in quel secondo, prima che la coscienza lo abbandonasse e il suo corpo toccasse terra,  gli sembrò di vedere gli occhi azzurri e rassicuranti di Silente.
 
COMMENTO : SI LO SO SONO STATA CATTIVA…MA INSOMMA FUGGIVANO DA UN POSTO CHE PULLULAVA DI MANGIAMORTE, SE FOSSERO USCITI COME SE NIENTE FOSSE SUCCESSO NON SAREBBE STATO MOLTO REALISTICO NO?? E SO ANCHE CHE L’ ULTIMA PARTE E’ UN PO’ CONFUSIONARIA…MA IMMAGINATE CHE CASINO NELLA TESTA DI QUEI POVERI RAGAZZI…PERO’ JAMES HA APERTO IL CANCELLO E…MA GLI OCCHI DI SILENTE C’ ERANO O NO?? BE’ VEDREMO NEL PROSSIMO CAPITOLO : )) RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE RECENSISCONO OVVERO CESCAPADFOOT / ARYELLE / RISA SLYTHERIN / ALWAYS 89 / CASSIE EDERA / CE / GIULYHERMY96 / FEDERCHICCA E JASWEASLEAY !! SPERO MI FARETE SAPERE ANCHE IN QUESTO CAPITOLO !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTI !!

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Capitolo 55
*** FINALMENTE SALVI ? ***


Appena Lily riaprì gli occhi capì che era al sicuro.
Non c’ erano urla intorno a lei, né il fracasso d’ incantesimi lanciati che andavano a schiantarsi in ogni dove.
Era in una piccola stanza piuttosto asettica, ma non le sembrava una stanza del San Mungo.
Le due poltroncine presenti erano rivestite di morbido velluto rosso e un piccolo tavolino era poggiato contro il muro sotto la finestra.
Si tirò su a sedere e sentì tutto il sangue affluirle di colpo alla testa, facendogliela girare vorticosamente.
Si portò una mano su di essa e gemette per il disappunto. La sua testa era fasciata.
Le sembrava di essere tornata indietro nel tempo. Di essere tornata indietro a quando Voldemort aveva ucciso i suoi genitori.
Questo le fece salire le lacrime agli occhi.
I suoi genitori. Si era sempre ripromessa di vendicarli, invece ogni volta che si era trovata davanti a Voldemort ne era uscita perdente.
Il silenzio che c’ era nella camera sembrava protrarsi anche fuori.
Non c’ era neanche un rumore o un verso di animale. C’ era solo lei con i suoi pensieri.
Era sola.
Il pensiero di James la fulminò improvvisamente.
Si guardò automaticamente di nuovo intorno. Non era accanto a lei.
Era stato salvato? Ma poi, lei, era sicura di essere stata salvata?
E se fosse stato l’ ennesimo piano malato di Voldemort?
Si alzò dal letto ignorando la sua testa che le mandava segnali di allarme.
Doveva vedere. Doveva essere sicura che non fossero ancora prigionieri, che i Mangiamorte non li avessero nuovamente presi.
Si avvicinò alla porta e prese un respiro.
Sentiva il suo cuore martellare alla stessa velocità delle sue tempie.
Mise una mano sulla maniglia e spalancò la porta.
Si era aperta.
Un sorriso le si formò istantaneamente sulle labbra, ma non fece in tempo a fare neanche un passo che il viso di Silente le apparve davanti agli occhi.
“ Devo dire, mia cara Lily, che riuscire a battermi sul tempo non è facile” le disse con un sorriso.
Lily indietreggiò di un passo “ Silente” disse in un sussurro.
“ In persona” confermò lui, indicandole con una mano il letto.
Lily seguì con lo sguardo la sua mano ma non si mosse “ Che storia è questa? Dove sono? Dov’ è James? E gli altri ? sono al San Mungo ? Qualcuno è ancora prigioniero ?”
Lily si sentì senza forze per la veemenza con cui aveva esposto tutte le sue domande, ma Silente non si scompose.
Si aggiustò gli occhiali sul naso e si avvicinò al letto.
“ Siete tutti in salvo. Ma se ti metti seduta e prendi la pozione che ho qui con me, risponderò a tutte le tue domande”
Lily lo guardò come se fosse impazzito.
Aveva un grandissimo rispetto per Silente. Il mago più potente che avesse mai conosciuto.
Ma adesso si metteva a trattarla come una bambina ?
“ Vado da sola” disse, ma dopo qualche passo si dovette fermare e appoggiare al muro.
Silente si alzò e la prese delicatamente per un braccio “ sono tutti in salvo Lily” ribadì “ per fortuna il piccolo Peter è arrivato prima che succedesse l’ irreparabile” disse, lasciando che si sedesse sul letto.
“ E adesso prendi questa” le disse, tirando fuori una fialetta con dentro un liquido viola da dentro la veste.
“ Come faccio a sapere che sia effettivamente lei, che non sia qualche maledetto Mangiamorte con la Polisucco o magari “ si fermò piegando la testa di lato per guardarlo meglio “ Voldemort in persona” disse continuando a scrutarlo.
Silente sorrise di nuovo “ Non mi sarei aspettato niente di diverso dalla strega più brillante della sua generazione” disse con voce tranquilla.
Fece un paio di passi e poi si fermò “ ricordo ancora quando al tuo settimo anno sei venuta a chiedermi di entrare a far parte dell’ Ordine della Fenice. Ricordo ancora i tuoi occhi attenti e determinati, quasi quanto adesso ” le disse.
Lily rilasciò il respiro “ Santo cielo, Silente” disse in un fiato.
Era lui. Non vi era alcun dubbio.
Avrebbe quasi voluto abbracciarlo, se non fosse stata così tremendamente preoccupata per James e gli altri.
“ Allora siamo salvi davvero” disse con voce tremante e incredula.
Il loro piano era stata la cosa più improvvisata e arrangiata che avesse mai visto, eppure aveva funzionato.
Aveva funzionato?
Perché Silente non rispondeva?
“ Prendi la pozione” le disse soltanto.
Lily abbassò lo sguardo sulla pozione e poi la rialzò sul mago “ mi sta tenendo nascosto qualcosa?” chiese.
Non era una stupida. Il comportamento di Silente non era il suo solito comportamento.
Silente incrociò le mani sopra la sua veste e Lily avrebbe pagato pur di conoscere almeno una parte dei suoi pensieri.
“ James” disse Lily.
L’ aveva detto o lo aveva solo pensato?
Non lo sapeva neanche lei. Non riusciva a credere che fosse successo qualcosa a James e lei non gli aveva ancora detto del bambino.
Si portò automaticamente una mano al ventre.
“ Il bambino sta bene” le disse Silente e lei alzò lo sguardo scioccata “ Anche se vorrei dire che è stato imprudente da parte tua e di Alice andare in ricognizione, nonostante le vostre condizioni” la rimproverò.
“ Alice è incinta? “ chiese sorpresa, ma Silente si limitò a guardarla con un sorriso.
Lily lo guardò negli occhi e trangugiò la pozione tutta in un sorso.
Scosse la testa per cercare di alleviare il cattivo sapore e poi guardò Silente “ adesso mi dica tutto” gli disse seria.
Silente annuì “ Siamo in un’ ala del castello di Hogwarts” la informò “ Il San Mungo non è più sicuro da molto tempo per noi membri dell’ ordine. Siamo riusciti a salvarvi grazie alle informazioni di Peter Minus”
Lily annuì. Lo aveva lasciato andare lei.
“ Quando siamo arrivati, però, eravate stati colpiti tutti quanti”
Lily trattenne il respiro “ ma io avevo fatto un incantesimo. Ero l’ unica con la bacchetta e avevo creato uno scudo su Sirius e James” si oppose Lily.
“ Gli incantesimi di protezione vengono a mancare quando la persona che l’ ha fatto perde conoscenza o muore” le spiegò Silente.
Lily si morse il labbro inferiore per cercare di non piangere.
Non aveva una bella sensazione “ James?” chiese e le sembrava che il suo cuore avesse smesso di battere in attesa della sua risposta.
“ E’ stato colpito da un incantesimo molto potente. Lui, diciamo che James ha rimosso alcuni ricordi fondamentali”
La testa di Lily cominciò a vorticare e le gambe a divenire molli.
Avrebbe voluto sedersi ma era già seduta.
“ Ma sta bene?” chiese con un filo di voce.
“ Sta bene e puoi vederlo quando vuoi, anzi io credo che vederti potrebbe fargli soltanto bene”
Lily sorrise ma al contempo continuava ad avere una sensazione di oppressione nel petto.
Quanto aveva rimosso? Aveva dimenticato anche lei ?
La consapevolezza che dovesse essere così la fece impallidire.
“ Si è dimenticato di me” disse in un sussurro.
Silente si limitò a guardarla “ mi dispiace, Lily” le disse “ ho agito sulla sua mente e ho fatto il possibile, ma sembra semplicemente bloccato”
Lily annuì mordendosi l’ interno della guancia forte, sempre più forte, fino a sentire la pelle sollevarsi.
“ Lui si ricorderà di me” disse speranzosa, poi alzò di nuovo gli occhi su Silente “ mi porti da lui” disse decisa.
Appena entrarono nella stanza di James, quello che la colpì di più, era la serietà di tutti i Malandrini.
Peter si voltò verso di lei abbozzando un sorriso.
Remus era seduto e aveva le mani poggiato sulle gambe fasciate.
Sirius era a petto nudo con una fasciatura enorme che sembrava quasi rivestirlo.
“ State bene?” chiese guardando Remus.
“ Noi sì Lily, ma vedi…”
Lily lo interruppe alzando una mano e si avvicinò a James che stava ancora parlando con Sirius e sembrava non aver neanche notato la sua presenza.
“ James” disse piano.
James alzò lo sguardo su di lei e Lily dilatò gli occhi.
Nessun sorriso. Nessun segno di riconoscimento. Nessuno sguardo pieno d’ amore.
Solo curiosità.
“ Tu sei ?” le chiese.
Lily sentì la pelle informicolarsi e sarebbe solo voluta fuggire. Non poteva essere.
Sirius la guardò con uno sguardo pieno di compassione “ non si ricorda neanche di noi” le disse, per farle capire che la comprendeva, poi si alzò e la fece sedere al suo posto.
“ James lei è tua moglie” disse Remus.
James scosse la testa “ mia moglie?” chiese come se quelle parole fossero troppo per lui.
Guardò Lily dritto nei suoi occhi verdi “ mi dispiace” disse prima di poggiare gli avambracci sulle sue cosce e tuffare il volto tra le mani.
Lily si alzò in piedi di scatto “ non ce la faccio” disse, muovendosi per uscire.
Sirius la bloccò “ Lily, non puoi lasciarlo” e il suo volto era pieno di rabbia.
Lily sentì le lacrime scendere dai suoi occhi e si maledì per non essere riuscita ad impedirlo.
“ Non lo lascio” disse con altrettanta rabbia.
“ Come puoi solo pensare che lo lasci, io lo amo” ribadì.
“ Allora resta con lui” si oppose Sirius.
“ Io…devo solo pensare…devo metabolizzare la cosa” disse Lily, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano.
Sirius stava per ribattere ma James attrasse l’ attenzione di tutti alzandosi in piedi.
“ Sirius Black” disse e Sirius sobbalzò quando James lo chiamò per nome e cognome.
Erano amici. Fratelli. Anche per lui non doveva essere semplice.
Gli occhi di Sirius e di Lily si fissarono su James.
Forse qualcosa si era sbloccato “ lasciala andare” disse e Lily sentì le proprie gambe piegarsi.
Non si era ricordato di niente.
Guardò Sirius un attimo negli occhi e poi uscì.
***
Lily non sapeva come avrebbe dovuto comportarsi, se doveva lasciargli tempo, se doveva comportarsi come sempre.
Rientrò nella sua stanza e guardò il letto.
Buttarcisi sopra e piangere tutte le sue lacrime, non sarebbe stata una soluzione.
E poi, lei, non era il tipo che si arrendeva.
Rivoleva James. Il suo James.
I suoi occhi innamorati. La sua voce adorante.
Si pose una mano sul ventre “ aiutami piccolino. Aiutami a riprendere il tuo papà a farlo tornare…”
Si bloccò. Aveva avuto un’ illuminazione.
Cercò Silente e gli chiese se era possibile avere quello che le serviva.
Silente annuì “ ricorda Lily, adesso è tutto nelle sue mani e tutto nella sua testa, gli incantesimi sono stati tutti guariti, lui non ha più niente è soltanto bloccato” la informò.
Poi con uno schiocco di dita fece apparire quello che Lily aveva chiesto.
“ Trovo che sia una cosa perfetta puntare sul vostro amore” le disse con un sorriso “ Vorrei averci pensato io” concluse, facendole un occhiolino e lasciando la stanza.
Lily cercò gli altri Malandrini e li mise a conoscenza del suo piano.
Sirius rimase per un attimo basito “ Mi sembra una follia” disse.
Remus scoppiò a ridere “ senti forse a te piace sentirti chiamare Sirius Black, ma a me non piace affatto sentire Remus Lupin dalle labbra di James, sapere che non sa neanche chi sono Felpato, Codaliscia e Ramoso” disse innervosito.
Peter passò lo sguardo dall’ uno all’ altro, come sempre troppo timido per prendere effettivamente una parte tra gli amici.
Sirius sospirò “ E sia” disse, poi un sorriso gli si formò sulle labbra “ e poi con le follie ci vado a nozze” continuò ironico.
Lily diede loro il necessario e appena lasciarono la stanza si preparò.
Legò i suoi capelli rossi e s’ infilò i vestiti che aveva preparato, infine uscì dalla stanza.
Si fermò davanti alla stanza di James “ Si comincia “ disse rilasciando il fiato.
Spalancò la porta “ POTTER” urlò, prima ancora di vederlo e poi lo vide.
Gli altri Malandrini gli avevano fatto indossare la divisa di Hogwarts, proprio come la indossavano loro e lei stessa.
Vide James voltarsi verso di lei e guardarla con l’ espressione leggermente meno confusa. Ma forse era una sua impressione.
“ SI PUO’ SAPERE COSA TI E’ PASSATO PER LA TESTA” urlò arrabbiata.
Dentro di sé sorrideva. Pensare che lo aveva davvero trattato così per anni.
Si avvicinò puntandogli un dito contro il petto.
“ Adesso per colpa tua, Grifondoro potrà scordarsi la coppa della case” inveii battendogli il dito contro il petto.
Sirius si mosse, ma Lily lo bloccò con uno sguardo “ oh no, Black, non lo salverai tu e neanche Remus o Peter, a me non importa se siete i mitici Malandrini, per me siete studenti normalissimi che credono di avere soltanto un ego maggiore della loro altezza”
James aprì la bocca e gli altri dovettero trattenere una risata. Si era calata molto bene nella sua parte.
In fondo si era comportata in quel modo per così tanto tempo.
“ Dovrei togliervi dieci punti a testa, ma si dà il caso che anche io sia una Grifondoro ed anche io voglia battere quei maledetti Serpeverde, quindi ve ne toglierò soltanto cinque”
Lily non aveva smesso per un attimo di guardare James negli occhi.
Sperava che guardando i suoi occhi verdi, ricordasse che cosa le aveva detto solo pochi giorni prima, quando stava morendo.
Lo sguardo di James si offuscava e si rischiarava, come se stesse combattendo una lotta interna.
“ Piton” disse ad un tratto.
Lily ebbe un attimo di sbandamento e guardò Sirius vedendo anche nel suo sguardo la sorpresa.
“ Mocciosus” disse ancora.
Lily scosse la testa “ Chi se ne importa se volevi dare una lezione al povero Piton, non si fanno certe cose. Certi incantesimi sono proibiti a scuola”
James era confuso, ma non riusciva a distogliere lo sguardo da quegli occhi leggermente a mandorla.
Quegli occhi verdi che sembravano fatti apposta per decorare il suo viso e quei capelli rosso fuoco.
Fuoco come il carattere e la passione che quella ragazza stava dimostrando.
“ Ti credi divertente, Potter ?” gli chiese “ sei soltanto un bullo prepotente che si diverte a fare scherzi idioti con amici idioti”
“ Ehy” intervenne Sirius, prima di prendersi una gomitata da Remus.
“ Stai zitto” gli disse vedendo che voleva intervenire.
“ Ma sembra la stessa scenata che gli fece il giorno dei GUFO, James poi, fu a pezzi per giorni” sussurrò Sirius.
“ E questa volta forse lo smuoverà” sussurrò a sua volta Remus.
James si passò una mano tra i capelli nervosamente, gli sembrava di non capirci più niente.
“ Sempre a passarti quella mano tra i capelli per avere l’ aria di uno appena sceso dalla scopa, mi fai schifo Potter, mi dai la NAUSEA “ concluse.
James non aveva smosso gli occhi dai suoi e Lily cercò di non vacillare sotto al suo sguardo.
Quello sguardo che si era accorta di amare con tutta se stessa.
“ Cos’ ho fatto ?” chiese James, passando lo sguardo sui suoi amici.
“ Chi ho offeso ? Chi è Piton? “ chiese ancora.
Lily sentì gli occhi riempirsi di nuovo di lacrime, vedendolo accucciarsi sui talloni e raccogliersi quasi in un guscio protettivo.
Non era servito a niente.
Aveva sperato. Aveva creduto di poter risvegliare in lui, l’ amore che provava per lei, ma lo aveva soltanto fatto andare in crisi.
“ Spero sarai contenta, Evans” disse Sirius, togliendosi il maglione di dosso e allentandosi la cravatta.
“ Tutta questa recita e non è servito a niente” si lamentò “ anzi adesso è in piena crisi e abbiamo ottenuto che l’ unico di cui si ricorda è Mocciosus”
Lily lo stava lasciando parlare, ma sentiva la rabbia invaderla sempre più.
“ Perché tu hai avuto un’ idea migliore, non è vero ?” gli chiese sarcastica, alzando gli occhi ancora velati di lacrime su di lui.
“ No, sei tu quella dalle idee brillanti, quella dei piani brillanti e quella che riesce a farsi aiutare a fuggire da mio fratello, abbiamo visto come è andata” continuò.
“ Sirius smettila “ lo ammonì Remus, guardando il volto sempre più pallido di Lily.
“ No che non la smetto” disse tirandosi fuori la camicia dai pantaloni.
“ Gli hai fatto rivivere tutte le cattiverie che gli dicesti per i GUFO” continuò, sedendosi di schianto sul letto.
“ Ma qualcosa in lui si è smosso” disse Lily, indicando James e chinandosi per accarezzargli i capelli.
“ Forse, dovremo riprovare” propose.
Sirius scoppiò a ridere e la sua risata canina rimbombò per tutta la stanza “ oh no, Evans, non riproveremo proprio un bel niente”
Lily strinse gli occhi, fulminando Sirius con lo sguardo “ Potter” disse “ Non Evans, sono Potter, adesso” gli disse, mettendo le mani sulle ginocchia per alzarsi in piedi, ma una mano si chiuse di scatto sul suo polso.
Lily vide tutto, come se le immagini fossero rallentate.
James alzò il viso e improvvisamente i suoi occhi erano nitidi.
Non avevano più niente di offuscato e il suo sguardo era di nuovo Malandrino.
Lily aprì la bocca ancora incredula, ma James la stava guardando con il suo solito sguardo pieno d’ amore.
La stava riconoscendo.
“ Canide da strapazzo, smetti di infastidirla, lei è Lily Potter” disse rivolgendo un sorriso agli amici.
Per l’ entusiasmo tutti e quattro saltarono addosso a James che perse l’ equilibrio e cadde sul letto.
“ Sei tornato, Ramoso”  disse Sirius, prima di alzarsi e lasciarlo libero.
“ Sì e tu approfitti della mia assenza, per infastidire mia moglie, eh ?” gli chiese con finto rimprovero, alzandosi anche lui dal letto.
Sirius si portò una mano alla testa, quasi imbarazzato e guardò Lily.
Lei annuì, sapeva che lui stava andando nei pazzi, quasi quanto lei, e non poteva fargli una colpa per quello che aveva detto.
James prese Lily tra le braccia incurante che gli altri fossero ancora nella stanza e la fece piegare leggermente all’ indietro, come se stessero ballando.
La guardò negli occhi incatenandoli ai suoi e le sorrise.
“ Non potrei mai, non riconoscere gli occhi di cui mi sono innamorato, gli occhi di mia moglie…”
“ E della madre di tuo figlio” lo interruppe Lily.
COMMENTO:  POI NON DITE CHE NON SONO BUONA EH ?? LO SONO STATA TANTISSIMO IN QUESTO CAPITOLO PER DUE MOTIVI…PRIMO E’ LUNGHISSIMO E SECONDO LA MANCANZA DI MEMORIA DI JAMES DOVEVA DURARE DI PIU’ MA IO PER PRIMA NON CE LA FACEVO PIU’…VOLEVO CHE SAPESSE DI HARRY !! E QUINDI…ECCO LILY L’ HA DETTO : )) AH DIMENTICAVO ALCUNE FRASI SONO RIPRESE DALLA MITICA ROW...MI SERVIVA PER LA RECITA : )) ADESSO PER LA REAZIONE PERO’ DOVRETE ASPETTARE IL PROSSIMO CAPITOLO !! UN GRAZIE INFINITO ALLE FANTASTICHE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO E CHE SPERO MI FARANNO SAPERE ANCHE IN QUESTO CAPITOLO OVVERO: CESCAPADFOOT / ARYELLE / CASSIE EDERA / RISA SLYTHERIN / FEDERCHICCA / JAS WEASLEY / GIULY HERMY 96 / BETABI POTTER / LORAINE / SWIFTIEPOTTERIANA 13 !! GRAZIE DI CUORE !! E GRAZIE ANCHE A CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE E GRAZIE ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!

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Capitolo 56
*** INCINTA ***


“ Che cosa?” James aprì le sue braccia per lo stupore e Lily si sentì cadere.
Chiuse gli occhi, preparandosi per la sicura schienata che avrebbe battuto contro il duro pavimento della stanza, ma li riaprì appena si accorse che questa non era avvenuta.
James era in ginocchio e l’ aveva ripresa al volo, quasi come se fosse un boccino.
Lily sorrise, anche se avrebbe dovuto essere arrabbiata con lui, non poteva.
Semplicemente non ci riusciva. Non dopo aver visto i suoi occhi illuminati da una luce di pura e semplice felicità.
“ Sarò padre?” le chiese, quasi titubante, quasi avesse paura di sentirsi dire che era uno scherzo.
Lily annuì e James l’ avvolse totalmente tra le sue braccia.
La fece stendere piano a terra e posò le proprie labbra sulle sue, senza darle modo di aggiungere altro.
Come se quella conferma fosse l’ unica cosa che voleva. Come se quella conferma lo stesse letteralmente facendo impazzire.
Sentirono qualcuno che si schiariva la voce “ ehy, vi ricordate di noi? Siamo qua” disse ironico Sirius, ma la sua voce era divertita.
“ Lasciali stare, Sir” lo rimproverò Remus, mentre James e Lily si staccavano con un sorriso quasi imbarazzato.
“ Forse tu vuoi assistere, ma io non ci tengo” replicò Sirius “ e poi bloccano la crescita del povero Pet” continuò.
“ Allora…” cominciò James, fissando gli occhi in quelli del suo amico fraterno “ andatevene fuori di qua” gli propose senza troppe cerimonie.
Sirius aprì la bocca portandosi la mano sul cuore con fare teatrale “ tu” disse “ tu brutto cervide ingrato, ci stai buttando fuori per poter fare cose indegne con la tua compagna?” chiese fingendosi scandalizzato, mentre Remus e Peter sogghignavano.
James agitò una mano davanti a sé “ proprio così” confermò ridendo.
Sirius gli tirò un calcio scherzoso sul sedere “ davvero un bell’ amico” disse avviandosi all’ uscita con gli altri due.
Si fermò sulla porta e si voltò nuovamente verso di loro “ avremo un nuovo Malandrino” disse raggiante “ quando hai finito di festeggiare con la tua bella, che ne dici di festeggiare come si deve con dei veri amici?” gli chiese scherzoso.
“ Sirius Black, fuori di qui” gli impose Lily, senza muoversi dalla sua posizione.
La risata di Sirius, forte e coinvolgente, li accompagnò per tutta la loro uscita.
James le scostò un ciuffo dalla fronte delicatamente, accompagnando il suo gesto con una lenta carezza al viso “ è vero?” le chiese.
Lily sorrise senza rispondere “ voglio dire è proprio vero, vero?” le chiese ancora incredulo.
La felicità nel viso di James era così palpabile che Lily non potè non darsi della stupida per aver dubitato della sua reazione.
Sollevò una mano e la portò sul suo viso, accarezzando lentamente quel profilo che tanto amava “ sì “ disse in un sussurro.
James la sollevò per stringerla tra le sue braccia e Lily rimase quasi inerme a godersi il suo calore, il suo amore.
“ Di quanto sei?” le chiese, deponendole un bacio leggero sulle labbra “ cinque settimane, credo…o forse sei, devo ancora farmi controllare” gli confessò.
James s’ accigliò un attimo e si sollevò su un braccio “ mi vuoi dire che non hai ancora fatto alcun test?” le chiese stupito.
Lily sorrise ancora più ampliamente “ scusa Potter, se negli ultimi tempi sono stata un po’ occupata” affermò ironica.
James annuì “ hai ragione, l’ importante è che tu non ti sia fatta prendere dalle tue paure e dai sensi di colpa” ribattè, inarcando un sopracciglio.
Lily alzò gli occhi al cielo, mordendosi un labbro a disagio. Come poteva, sempre, dimostrare di conoscerla così bene?
Era così trasparente per lui?
“ L’ hai fatto” affermò James.
Lily cercò di liberarsi dal suo abbraccio, non voleva discutere. Doveva essere un momento perfetto e non doveva essere rovinato da litigi inutili.
Ma James non la lasciò andare, trattenendola tra le sue braccia e guardandola fissa negli occhi, come se stesse aspettando una sua risposta.
“ Ok, sì hai ragione, l’ ho fatto” si spazientì Lily “ hai ragione come sempre, sono una stupida e non dovrei dubitare di te”
James spalancò gli occhi “ dubitavi di me?” le chiese sempre più stupito.
“ Credevi che dopo averti aspettato per sette anni, dopo averti dichiarato il mio amore in tutte le lingue che conosco, dopo averti voluto con tutto me stesso, non avrei amato il nostro bambino?”
James era così stupito che le sue orbite oculari rischiavano di uscirgli fuori dagli occhi.
Si alzò a sedere e si passò nervosamente una mano tra i capelli, non riusciva a credere che ancora, non avesse la totale fiducia in lui.
“ Non capisco, Lily” disse e la sua voce era quasi delusa “ davvero. Credevo che ormai ti fidassi di me, che credessi nel mio amore e alle mie parole…siamo sposati per Merlino”
Disse le ultime parole quasi con rabbia. Sembrava davvero deluso da lei.
Lily prese un respiro e si alzò a sedere a sua volta.
Gli fermò la mano e la raccolse racchiudendola in mezzo alle sue “ non è così, James” gli disse lentamente.
“ Io ti amo e credo nel tuo amore, non ho dubbi e…”
“ E allora come hai anche solo potuto pensare che non avrei voluto qualcosa di così prezioso, il frutto del nostro amore”
Lily aprì le labbra sorpresa. James era sempre stato molto chiaro nei suoi sentimenti eppure in quel momento, lui aveva una scintilla particolare negli occhi.
Sembrava quasi che tra i due fosse lui a portare dentro una vita e che questo gli disse una luce nuova, viva, felice.
“ Non dubitavo che tu l’ avresti voluto, ma del fatto che lo avresti voluto…ora” chiarì.
“ Viviamo questa guerra, abbiamo perso genitori, amici e ci siamo dentro fino al collo, ho avuto paura…”
James la interruppe, portando l’ indice sopra le sue labbra.
“ Ho capito” le disse, aprendo il suo volto in un sorriso “ sei sempre la mia Lily Evans” continuò, piegando la testa di lato per osservarla meglio “ colei che pensa prima agli altri che a se stessa” concluse.
Si alzò in piedi porgendole la mano per farla alzare assieme a lui “ uhm, probabilmente hai ragione” concordò Lily, accettando la sua mano e alzandosi “ tranne che su una cosa” gli disse cercando di trattenere un sorriso e ottenendo di rimando un’ occhiata confusa di James.
Lily si appoggiò alla sua spalla e si sollevò sulle punte “ Sono la Signora Potter” gli sussurrò all’ orecchio.
James sentì un brivido partirgli dalla spina dorsale e propagarsi per tutte le membra, rise forte, l’ effetto che Lily aveva su di lui non sarebbe mai cambiato, e prima che lei potesse scansarsi la prese tra le braccia e la sollevò per adagiarla sul letto.
“ Sei davvero molto attraente in questo momento, Signora Potter” le soffiò sulle labbra.
Lily rise “ cosa credi di fare, potresti far male al bambino” lo rimproverò.
James si scostò di scatto “ davvero?” chiese spaventato.
Lily vide la sua espressione e rise ancora di più “ è forte come suo padre, è sopravvissuto a Voldemort” lo tranquillizzò.
James annuì con un sorriso, ma non sembrava del tutto convinto, quindi Lily  lo prese per il maglione e lo attirò a sé “ vediamo se mi ricordo ancora come si toglie la divisa di Hogwarts” disse maliziosa.
***
“ Ecco i piccioncini” la voce di Sirius era forte e attirò l’ attenzione di tutti i membri dell’ ordine presenti in quel momento “ ce ne avete messo di tempo” li rimproverò scherzoso.
“ Lasciali stare” lo rimbrottò Remus, notando diversi volti girarsi verso James e Lily.
“ Perché dovrei? Sono stati sicuramente fino ad adesso…”
James puntò gli occhi sull’ amico e gli lanciò uno sguardo d’ avvertimento che lo fece zittire.
“ A parlare dei nomi” concluse Sirius, con sguardo furbo.
Remus e Peter scossero la testa, mentre James e Lily si sedevano accanto a lui.
“ Delicato” disse Lily ironica, mentre Sirius si guadagnava una spallata dal suo amico.
“ Sai Lily, i cani non sono delicati” si difese Sirius “ fedeli, simpatici, giocherelloni…ma non delicati”
Lily scosse la testa “ alcuni cani lo sono, tu, non lo sei”  si oppose, prima di voltarsi per una nuova entrata.
Vide il volto raggiante di Alice e si alzò di scatto correndole incontro “ Alice” la chiamò tuffandosi letteralmente tra le sue braccia.
Per tutto il tempo della loro prigionia non erano riusciti neanche a vedersi, sapeva, grazie a Silente, che era salva, ma vederla davanti a sé lo rendeva finalmente vero.
“ State bene” le disse sciogliendo l’ abbraccio.
Alice sorrise “ non ci hanno neanche sfiorato, credo che non volessero versare del sangue puro” le spiegò con una smorfia di disgusto.
Lily sorrise di rimando, in effetti anche James e Sirius non erano stati toccati, almeno, non prima della loro folle fuga.
Alice la prese per un polso allontanandola da Frank “ devo dirti una cosa” le sussurrò mantenendo il volto serio.
Lily sorrise, l’ amica non era capace di fingere, neanche per queste cose, ma non poteva toglierle la soddisfazione di dirle che era incinta.
“ Ovvero?” chiese Lily, anche se le costò molta fatica fingersi seria.
Alice si guardò intorno, Frank scherzava insieme ai Malandrini, Silente e Moody parlavano tra di loro e anche gli altri presenti nella stanza non sembravano degnarli di molta attenzione.
“ Volevo che fossi la prima a saperlo, per cui ho minacciato Frank di morte se lo avesse detto ai ragazzi…e comunque James aveva molti problemi a ricordare qualsiasi…”
“ Alice” la interruppe Lily, era curiosa anche se sapeva già, sapeva che era un controsenso, ma aveva così voglia di sentirselo dire.
“ Hai ragione…io…ecco…noi…aspettiamo un bambino” le confidò
Lily sgranò gli occhi ed emise un urlo di felicità abbracciando l’ amica con forza.
“ Lily, mi uccidi così “ scherzò Alice, ma poi divenne nuovamente seria e prese una mano di Lily tra le sue “ ho paura, Lily” le disse e Lily quasi trasalì, Alice, la sua amica pura e sempre piena di vita, aveva gli occhi cupi e tristi.
“ Non dovresti reagire così” la rimproverò Lily “ fallo per lui” insistette.
Alice sospirò guardandosi le mani “ lo so, ma ho sofferto tanto la prima volta e potrebbe risuccedere in qualsiasi momento” si sfogò e istintivamente si portò una mano al ventre.
“ Siamo stati degli incoscienti, siamo in guerra, potrei perderlo di nuovo” una lacrima le scese sul volto e Lily strinse le labbra, aveva le sue solite paure.
“  Potrebbero uccidere me e Frank e lui resterebbe solo oppure…”
Lily la fermò prima che potesse dire altro, mettendole una mano sopra la sua e spostandosi ancora di più verso la porta, di modo che non le vedessero.
“ Ascoltami bene” le disse e Alice alzò gli occhi su Lily, sentendo la sua voce sicura.
“ Siamo in due ad essere state incoscienti” continuò e Alice aprì le labbra e sgranò gli occhi, ma prima che potesse dire qualsiasi cosa Lily riprese “ Ho avuto le tue stesse paure…identiche” e Alice annuì consapevole “ ma sono arrivata ad una conclusione, amo così tanto James, che l’ idea di portare in grembo suo figlio mi rende la persona più felice di questo mondo” Alice annuì di nuovo e un sorriso spuntò lieve nel suo volto “ aver visto la felicità nei suoi occhi mi è bastato, è vero, c’ è la guerra e siamo tutti in pericolo, ma siamo delle Grifondoro e non dobbiamo lasciarci intimidire da loro e dobbiamo cercare di vivere la nostra vita fino in fondo e…” alzò una mano quando la vide aprire la bocca per parlare “ e se dovesse succederci qualcosa, Tu, Frank e i Malandrini crescerete mio figlio, mentre se succederà qualcosa a voi, non lasceremo mai solo…”
“ Neville” la interruppe Alice con le lacrime agli occhi.
Lily sorrise “ Neville? Sai già che è un maschio?” le chiese.
Alice si asciugò una lacrima e fece un gesto di noncuranza con la mano “ ancora no, ma Frank ne è così sicuro che si rifiuta di parlare di nomi di bambine, per cui se sarà una femmina saremo nei guai” le disse scherzosa.
Lily sbuffò “ uomini” disse con un sorriso, poi guardò il volto dell’ amica, sembrava un po’ più tranquilla.
Certo fino a quando ci fosse stata quella maledetta guerra, non avrebbero mai potuto vivere in pace, ma sapere di poter contare l’ uno sull’ altro riusciva a renderli più sereni.
“ Andranno a scuola insieme” realizzò Alice, illuminandosi “ magari saranno nella stessa stanza proprio come noi” rimarcò abbracciando Lily.
“ Cresceranno insieme” l’ appoggiò Lily cercando di convincersene lei stessa.
***
Albus Silente osservò le due ragazze.
Si erano appartate ma non erano impossibili da vedere.
Entrambe in stato interessante, entrambe con gli occhi illuminati dall’ amore e dall’ amicizia.
“ Nato da chi l’ ha tre volte sfidato”
Chiuse gli occhi. Quelle due ragazze avevano dato così tanto alla guerra, avevano cercato di opporsi a Voldemort in ogni maniera. E l’ avevano sfidato tre volte, almeno che la memoria non lo ingannasse, ma per sua sfortuna, lo ingannava raramente.
“ Nato sull’ estinguersi del settimo mese”
Era inutile dir loro qualsiasi cosa fino a quando i bambini non fossero nati, se fossero nati a inizio luglio o magari ad agosto, non avrebbero risposto ai requisiti, perché spaventarle adesso?
Ora che erano uscite dall’ inferno e stavano assaporando un po’ di Paradiso?
“ Il solo col potere di sconfiggere l’ Oscuro Signore”
Albus scosse la testa e si tolse gli occhiali, appoggiò le mani in grembo e si apprestò a pulirli con la barba.
Chi avrebbe mai pensato che quella deliziosa, ma falsa, veggente, sarebbe riuscita a prevedere davvero qualcosa?
Quando le aveva dato appuntamento alla Testa di Porco, aveva davvero creduto di far un buco nell’ acqua.
Aveva pensato di essere cortese, ma di rifiutare con fermezza la sua assunzione e in quel modo avrebbe avuto anche un buon motivo per togliere quella materia inutile dal programma.
Aveva salutato Aberforth e ingenuamente non aveva guardato le persone che erano sedute vicino a loro, ma non poteva biasimarsi, era stata un’ ingenuità dettata dalle circostanze.
Dettata dal fatto che non avrebbe mai creduto che Sibilla Cooman potesse fare davvero una previsione.
Quando invece l’ aveva vista roteare inquietantemente gli occhi e gettare la testa all’ indietro era rimasto sbalordito.
La sua sete di conoscenza l’ aveva bloccato sul posto e quando, dopo le prime parole, aveva capito che la profezia trattava di Voldemort, aveva fatto cenno ad Aberforth di buttare fuori quel Mangiamorte.
Sfortunatamente, mentre lui ascoltava la fine della profezia, quello sciocco di suo fratello se lo era fatto sfuggire, e adesso Albus, non riusciva a farsi a meno di chiedersi se Piton, lo avrebbe riferito al suo signore.
Si rimise gli occhiali. Sicuramente sì, si rispose senza indugio, qualsiasi cosa renda felice Voldemort è un piatto prelibato per i suoi Mangiamorte.
Passò lo sguardo da Lily ad Alice e di nuovo dall’ una all’ altra incupendosi, doveva trovare una soluzione.
Erano così dolci e materne in quel momento, anche se non avesse saputo niente della gravidanza, avrebbe potuto facilmente intuirlo dai loro gesti. Gli abbracci, le lacrime, il modo in cui si erano toccate la pancia a vicenda.
Loro stavano lottando e lui non poteva restare a guardare.
Avrebbe trovato una soluzione. A costo di consumare le sue brillanti meningi, avrebbe trovato il modo di proteggere le due ragazze e le loro famiglie.
COMMENTO: ECCOMI !! CHIEDO UMILMENTE SCUSA PER IL RITARDO…ALLORA PRIMA DI TUTTO, C’ ERA DAVVERO QUALCUNO CHE PENSAVA CHE JAMES AVREBBE REAGITO MALE?? IMPOSSIBILE, VERO? POI LE DUE AMICHE SONO PIENE DI PAURE E CREDO CHE SIA NORMALE PER IL PERIODO CHE STANNO VIVENDO MA SAPERE DI POTER CONTARE L’ UNA SULL’ ALTRA LE TRANQUILLIZZA UN PO’…ANCHE SE ROWLING CRUDELE : (( TERZO: SILENTE, LUI E’ SEMPRE DIFFICILE DA DESCRIVERE…E MI SONO CHIESTA MA GLI AVRA’ DETTO SUBITO DELLA PROFEZIA E POI MI SONO RISPOSTA…OVVIAMENTE NO, AVRA’ CERCATO DI PROTEGGERLI COME HA FATTO CON HARRY…SPERO DI NON AVER SBAGLIATO MA IO LA VEDO COSI’ : )) GRAZIE ALLE FANTASTICHE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO E CHE MI HANNO INCORAGGIATO OVVERO CESCAPADFOOT / ARYELLE/ RISA SLYTHERIN / FEDERCHICCA / SWIFTIE POTTERIANA13 / LORAINE / BETABI POTTER / JAS WEASLEY E GIULYHERMY96 !! SPERO MI FARETE SAPERE ANCHE STAVOLTA, INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!

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Capitolo 57
*** NATALE I° PARTE ***


“ Sarà femmina”
Lily non credeva di aver mai sentito la voce di James così imperiosa.
“ E io ti dico che nascerà Neville” s’ impose Frank, stendendo le gambe e incrociando le braccia come a dichiarare il discorso chiuso.
Era la mattina di Natale ed erano nel salotto di casa Paciock per un pranzo tutti assieme.
Nessuno aveva più nominato il loro rapimento e per quel giorno non ci sarebbe stata nessuna riunione dell’ ordine, stavano semplicemente cercando di comportarsi come dei normali ventenni.
Stavano cercando, almeno per un giorno, di chiudere la guerra fuori e concentrarsi solo su cose semplici e forse un po’ futili come il sesso dei loro bambini.
“ Dev’ essere femmina, perché si deve sposare con il mio bambino” replicò James e il suo viso sembrava anche piuttosto serio.
“ Allora sarai tu ad avere una femmina” si oppose Frank categorico.
Lily e Alice trattennero una risata, mentre li osservavano dall’ arco della porta.
Erano andate a chiamare i ragazzi perché il pranzo era pronto, ma non si aspettavano certo di sentirli disquisire su una cosa del genere.
Anche se sapevano che non stavano realmente litigando e che era semplicemente il loro modo di fare, Frank e James sembravano due bambini che si litigavano l’ ultima figurina di Cioccorana.
La risata di Sirius calda e avvolgente si sparse per tutta la stanza “ oh no, meglio che sia maschio, t’ immagini una bambina ad immagine e somiglianza della Evans?” chiese scherzoso.
“ E cosa ci sarebbe di male?” intervenne Lily, entrando definitivamente dentro la stanza e dando un’ occhiata poco rassicurante a Sirius.
Sirius non si lasciò intimidire, anzi il suo viso si aprì nel suo solito sorriso strafottente “ puoi risponderti da sola” disse “ basta che ti guardi in questo momento” continuò scherzoso.
“ Padrino…padrino” mormorò James tra i denti come monito a darsi una calmata se non voleva rischiare di vedersi togliere il suo ruolo da padrino.
Lily lo sentì ma fece finta di niente e continuò a fissarlo cercando di non sorridere “ Affogati, Black”  gli rispose e Sirius rise di nuovo “ scherzi?” le chiese “ e poi come faccio a fare da padrino alla creatura?” chiese divertito.
Lily sembrava sul punto di ribattere che il suo ruolo non era poi così sicuro e quindi James corse in aiuto dell’ amico.
Passò un braccio intorno alle spalle della moglie “ se dovesse assomigliare a Lily, allora vorrei che fosse una bella femminuccia” affermò con enfasi mentre anche Alice si sedeva accanto al marito.
Remus e Peter si scambiarono uno sguardo divertito “ Ruffiano” disse Remus in un colpo di tosse “ e allora tutti quei discorsi sul fatto che se fosse una femmina non le diresti di avere una vagina fino al compimento dei suoi vent’ anni?” lo provocò invece Peter.
James spalancò gli occhi e fece a Peter un eloquente segno con la mano, mandandolo a quel paese, ma non riuscì a replicare perché Lily si voltò verso di lui.
Gli occhi verdi pieni di rabbia “ è vero, Potter?” gli chiese minacciosa.
James scosse la testa “ no, certo che no, amore” si giustificò, lanciando un’ altra occhiata a Peter e questo si mosse a disagio sulla sedia, indeciso se scappare subito o attendere ancora qualche minuto.
Lily sospirò “ sai che ti dico, Alice?” chiese guardando l’ amica negli occhi “ spero che siano entrambe femmine, almeno imparano questi due maschilisti” sentenziò semplicemente.
Remus rise “ bè Lily, pensa che se fosse femmina dovrebbe crescere in mezzo a noi quattro e…”
Lily lo interruppe guardandolo con un’ occhiata inorridita.
Una povera bambina circondata dai quattro Malandrini che non volevano farla uscire o farle indossare una gonna troppo corta.
Non solo un padre apprensivo ma anche tre zii impiccioni a cui rendere conto?
Sarebbe stata segnata a vita “ Oh no, speriamo sia un bel maschietto” disse sconsolata.
“ Brava” esclamò James, dandole un bacio sulla testa “ almeno potrà farsi la piccola Paciock” affermò guardando Frank con sfida.
“ Potter” lo rimproverò Lily, mentre i Malandrini scoppiavano a ridere e Frank sembrava arrabbiarsi sempre di più.
Frank assottigliò gli occhi “ se avrò davvero una femmina, nessuno di voi si potrà avvicinare al mio fiorellino” replicò “ ma tanto avremo un maschietto, vero amore?” le chiese.
Alice rise accoccolandosi di più nell’ abbraccio del marito “ ceeeerto” disse scherzosa e Lily scoppiò a ridere.
“ Avrete una femmina e il mio figlioccio la castigherà” disse Sirius sicuro.
Lily si alzò in piedi “ Ok questo è troppo, Remus, tu sarai il padrino del piccolo” disse e Sirius aprì la bocca stupito “ no, James diglielo, lei non mi può fare questo…tu sei mio fratello…”
“ E tu sei un porco” lo interruppe Lily.
“ No, un cane” replicò Sirius divertito e Lily sospirò rimettendosi seduta “ credo che dovremo valutare molto bene, il discorso del padrino” disse fingendosi seria.
“ Io sono disponibile” si offrì Remus, facendole un occhiolino e Lily sorrise “ grazie, Rem, sapevo di poter contare su di te” rispose Lily, guardando Sirius con un sorriso di trionfo.
“ Ehy non scherziamo! Lunastorta, non provarci neanche e tu, James, dille che non può farmi una cosa del genere”
“ Che fai guaisci adesso?” lo provocò Lily e Sirius assottigliò gli occhi “ Pericolo, Evans” le disse.
Lily rise “ oh-oh, ho così paura che ho la pelle d’ oca” replicò senza staccare gli occhi da lui.
“ Potreste smettere?” chiese James, guardandoli entrambi “ stavamo facendo un discorso serio, su quando il mio piccolo Potter sposerà la piccola Paciock” concluse facendo di nuovo scoppiare a ridere tutti i ragazzi.
“ James, non sei più divertente” lo riprese Alice dandogli un’ eloquente occhiata di rimprovero.
“ Io e te siamo cresciuti insieme, eppure nessuno ha castigato l’ altro…”
“ E vorrei vedere” la interruppero Frank e James in coro e Sirius scoppiò a ridere “ Era impossibile Prewett, stai con Frank da una vita, ma nel caso della piccola Paciock…”
“ Lasciali parlare, Aly” lo interruppe Frank, parlando solo con Alice, come se gli altri non ci fossero “ pregusto già il momento in cui Neville tornerà a casa e ci dirà di aver messo incinta la Potter”
“ E io pregusto i manici di scopa che gli darò nel groppone” replicò James.
“ E allora io…”
Tutti cominciarono ad alzare la voce e stavano davvero litigando scherzosamente sul futuro dei figli.
Lily scosse la testa esasperata. I ragazzi non sarebbero cambiati mai.
La maturità non faceva parte di loro, o almeno, non totalmente.
“ Sai cosa pregusto io?” chiese Alice, alzando la voce per farsi sentire dagli altri.
Tutti si zittirono e la guardarono “ Il mio divorzio” disse esasperata.
Lily era sicura che Alice scherzasse, ma nonostante tutto Frank sgranò gli occhi impaurito.
“ Scherzi, vero amore?” le chiese, un po’ spaventato.
“ Non lo so” disse facendo l’ occhiolino a Lily e alzandosi per uscire dalla sala.
“ Questa me la paghi “ disse puntando un dito minaccioso contro James e alzandosi per seguirla subito.
James rise e Lily scosse la testa. Non sarebbero cambiati mai.
“ Per fortuna la mia dolce Evans non è così “ affermò James baciandole la testa.
Remus cercò di trattenere una risata guardando il volto di Lily, sembrava una che ne stava pensando una delle sue.
“ Evans e dolce nella stessa frase non ci possono stare” protestò Sirius e Peter scoppiò a ridere.
“ No, ha ragione Potter” gli disse spostando lo sguardo ad incontrare quello del marito “ io sono così dolce e tenera” affermò a sua volta “  e sono così orgogliosa di portare dentro di me, il frutto dei suoi geni malati” continuò ironica.
James aprì e rischiuse la bocca più volte, mentre gli altri Malandrini ridevano per l’ espressione di James.
“ Ti batte sempre” disse Remus orgoglioso e scambiandosi un cinque con Lily.
“ Ehy parteggi per il nemico?” chiese Peter, ma Remus gli diede una spallata e finse di abbassare la voce.
“ Devo pur cercare d’ ingraziarmela se voglio essere il padrino” scherzò.
“ Astuto” replicò Peter, prima che Sirius cominciasse a dichiarare che era lui e solo lui, il futuro padrino di quel bambino.
E tutti scoppiarono a ridere.
Quando Alice e Frank tornarono abbracciati e sorridenti si alzarono tutti per andare a pranzo, ma non avevano ancora finito di servire la prima portata che una fenice argentea entrò nel loro salotto.
Improvvisamente le loro espressioni mutarono e i loro occhi s’ incupirono.
Il Patronus di Albus Silente non era mai ambasciatore di buone notizie.
Solitamente li richiamava per un attacco o per una riunione improvvisa, molto spesso dettata da qualche rapimento o uccisione.
Quando chiamò Sirius e Remus tutti aprirono la bocca stupiti, anche Peter si fermò con la forchetta a mezz’ aria.
I due interpellati si guardarono negli occhi, cercando una muta risposta nello sguardo dell’ altro, ma non ne trovarono e si alzarono in piedi.
“ Finite di mangiare” si oppose Alice, guardando i loro volti improvvisamente seri e preoccupati.
“ Sì, non può essere qualcosa di grave, altrimenti ci avrebbe convocati tutti” affermò James, dando manforte all’ amica.
Remus guardò Lily, le sue labbra ancora aperte e i suoi occhi tristi. Se li aveva convocati da soli poteva significare soltanto che era qualcosa che riguardava le loro famiglie.
“ Volete che veniamo anche io e James?” chiese Lily, continuando a guardare il suo amico.
Remus scosse le spalle e Sirius sorrise “ se hanno ucciso mia madre tornerò per invitarvi a ballare sulla sua tomba” disse sarcastico.
James fece un mezzo sorriso al suo amico fraterno.
Sapeva che nonostante le sue parole fossero dure e nonostante tutto l’ odio che provava nei riguardi della madre, e delle sue maniere fredde e incostanti, se lei fosse morta non sarebbe stato ugualmente piacevole per Sirius.
“ Ci facciamo sentire noi” disse Remus, il volto ancora contratto in una maschera di preoccupazione, poi si smaterializzò.
“ Lo controllo io” li tranquillizzò Sirius, ma Lily inarcò un sopracciglio.
L’ impulsivo Sirius che controllava il razionale Remus?  Se non fosse stata così preoccupata per loro sarebbe scoppiata a ridere.
Il pranzo finì subito dopo. Il Natale era stato interrotto.
La voglia di mangiare  e di festeggiare era passata a tutti. Peter si alzò adducendo la scusa che doveva andare a trovare sua madre.
James non protestò, da quando Peter era stato rapito, sembrava avesse sviluppato una sorta di paura e di attacco quasi morboso verso la madre, ma d’ altronde come poteva biasimarlo.
Tutto quel tempo in mano dei Mangiamorte avrebbero impressionato chiunque, ancora di più il piccolo e fragile Peter.
Lily e Alice continuavano a torcersi le mani nervosamente e pregare in silenzio che qualsiasi cosa fosse successa non fosse troppo grave.
Frank e James si guardavano senza riuscire a proferire parole.
Tutta l’ allegria e la spensieratezza che c’ era stata fino a poche ore prima sembrava essere stata risucchiata dalla potenza dei ricordi.
I ricordi che tutti loro avevano sulle loro famiglie.
Chi più e chi meno, tutti avevano perso qualcuno per colpa della guerra e adesso avevano paura che stesse succedendo la stessa cosa ai loro amici.
“ Voi non pensate…” provò Frank e tutti alzarono lo sguardo verso di lui.
“ Sì, Frank” accordò James “ credo che purtroppo tutti stiamo pensando la stessa cosa” disse in un sospiro e passandosi la mano tra i capelli nervosamente.
Lily continuava a strusciare le sue mani contro i pantaloni. Avanti e indietro.
Avanti e indietro, come se quel movimento potesse darle qualche sollievo.
La sua mente continuava ad andare al giorno che si era risvegliata dopo la morte dei suoi genitori.
Aveva scacciato tutti i suoi amici, aveva detto loro di non aver bisogno di nessuno, ma alla fine, se non fosse stato per loro, probabilmente sarebbe morta schiacciata dal senso di colpa.
Remus era come lei, nel senso di colpa ci sguazzava e Sirius, lui aveva già perso Mary e con la sua forza e l’ apparente ripresa, non la ingannava neanche un po’.
“ Io vado da loro” affermò alzandosi di scatto.
James la guardò solo un secondo e poi annuì e si alzò anche lui “ ce la fai a smaterializzarti? Sennò posso andare da solo” le disse.
Lily sorrise mettendogli una mano sopra il braccio “ non trattarmi da malata, Potter” disse con orgoglio e guardarono Alice e Frank per capire cosa volevano fare, ma i due si erano già alzati.
“ Bè vogliamo andare o dovete ancora litigare?” chiese Frank con un sorriso strafottente.
James sorrise guardando Alice e trovò i suoi occhi pieni di lacrime “ te l’ ho già detto una volta, James, siamo un gruppo “ affermò, ripetendo le parole che aveva usato il giorno del risveglio di Sirius, dopo la morte di Mary.
Il cuore di Lily mancò un battito al ricordo della reazione di Sirius e sperò che non dovesse avere altri dolori.
Perdere Mary l’ aveva quasi ucciso.
Quando si materializzarono ai confini di Hogsmade, Lily fu assalita da un conato di vomito, ma cercò di reprimerlo “ stai bene?” le chiese James.
Il suo viso era preoccupato e Lily si chiese se il suo colorito fosse diventato verde come immaginava.
Si raddrizzò sulle spalle e prese dei forti respiri a bocca aperta “ benissimo” disse, cercando di sorridere, ma come aprì la bocca per parlare di nuovo, un altro conato la investì e Lily stavolta non potè resistere e si piegò sullo stomaco, espellendo tutto quel poco cibo che aveva ingerito.
James le mise una mano sulla fronte e Lily tossì un paio di volte “ ok, ok ce la faccio” disse guardando James “ scusate” si giustificò, spostando lo sguardo su Alice e Frank.
Alice sorrise “ non ti preoccupare dà molta noia anche a me” le disse “ ma non come la prima volta…” le parole le morirono in bocca e Frank si scambiò uno sguardo con James “ dobbiamo andare” disse James, guardando Lily per essere sicuro che stesse bene.
Le sembrava leggermente più colorita e anche se i suoi occhi erano pieni di lacrime e le sue gote sembravano più rosse dei suoi capelli, il momento d’ emergenza sembrava passato.
“ Gratta e netta” mormorò Lily, ripulendo le tracce del suo disturbo.
Fecero una tappa ai Tre manici di scopa, di modo che Lily e Alice potessero ricomporsi in bagno e poi si avviarono verso il castello.
“ Stai davvero bene?” le chiese James apprensivo e Lily sorrise “ spero che non prenda la tua apprensione”  scherzò Lily prendendogli la mano e lasciando che Alice e Frank camminassero avanti a loro.
James scosse la testa con un sorriso “ io, invece, spero che prenda la tua forza” disse baciandola.
“ Bè…io sarei felice se avesse il tuo ottimismo” disse Lily e James rise “ forse perché avere il tuo è un po’ difficile dato che non c’ è” la prese in giro.
Lily gli tirò una gomitata fingendosi offesa “ Brutto…” ma James fermò le sue parole con un bacio.
“ Uhm se il nostro piccolo prende il tuo carattere siamo fregati “ replicò scherzoso “ saremo in balia di un piccolo despota” continuò.
Lily assottigliò gli occhi “ attento a quello che dici, Potter” lo ammonì “ o questa mamma despota potrebbe scappare con il tuo bambino” scherzò.
James sorrise e l’ attirò a sé “ non credo… ormai ti ho conquistata, Evans” replicò.
Lily gli diede un’ occhiata obliqua “ sai mi stupisco che non mi sia ancora lievitata la pancia, aspettando tuo figlio immaginavo che fosse gonfio come il padre, ma forse ho buone speranze che abbia preso da me” affermò sarcastica.
James la prese per la vita e la fermò contro il suo petto.
Il castello era a pochi metri da loro e Alice e Frank stavano già inviando un Patronus per farsi aprire.
“ Puoi dire quello che vuoi, Lily” le disse, scostandole un ciuffo di capelli dalla guancia “ so che mi ami” continuò accarezzandole la guancia con i polpastrelli.
Lily lo guardò seria chiedendosi se poteva ancora reggere la parte, ma poi i suoi occhi incrociarono quelli di James e tutto all’ improvviso scomparve intorno a loro e come sempre esistevano solo loro due.
Loro due e il loro infinito amore.
Gli passò le braccia intorno al collo “ Sì, futuro padre molto immaturo, ti amo” disse avvicinandosi alla sue labbra e lasciando che lui la baciasse.
“ Ma se ti sento un’ altra volta dire che il figlio di uno si farà quello dell’ altro, io…”
James rise. La sua Lily era altamente prevedibile, o almeno per lui ormai lo era.
***
Appena entrarono videro diversi ragazzi voltarsi verso di loro incuriositi.
Sicuramente si stavano chiedendo come mai degli estranei fossero dentro il castello.
Per fortuna non era molto affollato, visto che molti probabilmente erano partiti per le vacanze di Natale.
Il quartetto comunque cercò di non dare nell’ occhio e proseguì fino all’ ufficio di Silente.
“ Pallini acidi” disse Lily e il Gargoyle si mosse per concedere loro il passaggio.
Salirono le scale lentamente, ogni scalino che si lasciavano alle spalle li rendeva più agitati.
Lily immaginò Remus e Sirius dentro l’ ufficio di Silente, le loro teste basse e preoccupate per qualche notizia, quindi rimase stupefatta, quando dopo aver bussato trovò l’ ufficio vuoto.
Solo Albus Silente davanti a loro.
“ Immaginavo che sareste arrivati” disse lui, spostando lo sguardo da Lily e Alice “ come state?” chiese loro.
Lily e Alice sorrisero “ Bene Silente, in realtà cercavamo Sirius e Remus” si giustificò Lily.
Silente annuì “ certo” .
“ Ma credo che purtroppo siano già andati presso le loro abitazioni” spiegò loro.
Lily storse la bocca “ Cos’ è successo?” chiese, facendo la domanda che era nelle menti di tutti.
Perché non erano tornati, visto che avevano detto che l’ avrebbero fatto?
O forse l’ avevano fatto, ma non li avevano più trovati?
Silente la guardò a fondo, prima di spostare lo sguardo su Alice.
Lily ebbe la spiacevole sensazione che le stesse studiando, che stesse cercando di valutare qualcosa.
Ma poi parve riprendersi, afferrò una copia della Gazzetta del profeta e la passò ai ragazzi.
James la prese e cominciò a leggere la prima pagina.
La sua espressione s’ incupiva sempre più mano a mano che leggeva, infine girò pagina e lesse anche la seconda e la terza pagina.
“Allora?” chiese Lily, per quanto cercasse di mettersi sulle punte non ci arrivava e l’ espressione di James non le piaceva per niente.
Anche Alice e Frank sembravano aspettare un suo cenno, una sua spiegazione.
James chiuse la gazzetta e la strinse tra le mani “ Dove sono?” chiese con una voce così preoccupata che fece trasalire Lily.
Lei gli toccò il braccio “ Che succede, James?” gli chiese.
James la guardò, i suoi occhi sembravano veramente preoccupati.
“ Regulus è morto”  disse in un fiato “ sembra sia stato ucciso da Voldemort”
Lily lo guardò con gli occhi sgranati.
Regulus era morto ucciso da Voldemort. Forse aveva scoperto che li aveva aiutati, forse si era esposto troppo per aiutare suo fratello.
Sospirò intuendo che non era finita lì  “ E Remus?” chiese, mentre Alice le prendeva il giornale dalle mani.
James chiuse i pugni cercando di contenere tutta la sua rabbia “ I lupi Mannari si sono uniti a Voldemort e stanno decimando famiglie intere…l’ intera comunità magica li ha messi al bando” spiegò passandole il giornale.
“ Ma nessuno potrebbe credere che Remus…”
“ Mi dispiace contraddirti, Lily” disse Silente “ ma purtroppo le persone credono a ciò che vogliono credere e se la Gazzetta dice che i lupi mannari sono cattivi, allora molte persone della nostra comunità li vorranno eliminare”
Prese un respiro sedendosi sulla sedia dall’ altro lato della scrivania “ infatti il Ministero ha messo una taglia, per loro sono ibridi e non gli importa neanche se vengono presi vivi o morti”  commentò e ad ogni parola Lily sentiva il suo cuore scivolare sempre più in basso.
Remus con la sua paura di essere pericoloso, con il suo terrore di far del male alle persone.
Tutti i suoi incubi sembrava si stessero realizzando.
“ Dobbiamo andare da loro” disse Alice, dando voce ai pensieri di tutti.
Fecero per uscire dall’ ufficio, ma la voce di Silente li fermò “ Mi chiedevo, se avete detto a qualcuno della gravidanza” chiese e passò lo sguardo sui volti di tutti e quattro.
“ Bè lo sanno diverse persone dell’ ordine, anche qualcuno dell’ ufficio Auror ” spiegò James, ma Lily aggrottò le sopracciglia “ c’ è qualche motivo per cui deve restare nascosta?” chiese stupita, Silente non chiedeva mai, solo per chiedere.
Il vecchio mago si lisciò la barba “ immagino di no” disse pensieroso.
COMMENTO: OK LO SO, DOPO AVERVI FATTO ASPETTARE TANTO VI METTO ANCHE UN CAPITOLO DI TRANSIZIONE, MA CI DOVEVA ESSERE…LA PARTE INIZIALE NON CI CREDERETE MA E’ ISPIRATA A VITA VERA…OVVERO UNA COPPIA DI AMICHE INCINTE ED I LORO COMPAGNI CHE PARLAVANO DI CHI AVREBBE AVUTO O NO LA FEMMINA PER FARLA “ CASTIGARE” DAL PROPRIO BAMBINO…HO AMICI DI UNA MATURITA’ DA FAR INVIDIA AI MALANDRINI CHE DITE ??  SPERO CHE VI SIA PIACIUTO…HO DOVUTO SPEZZARLO, MA GLI ARGOMENTI MESSI IN MEZZO IN QUESTO CAPITOLO SONO MOLTI E MERITANO DI ESSERE APPROFONDITI NEL PROSSIMO CAPITOLO : )) SPERO ANCHE CHE MI FARETE SAPERE !! RINGRAZIO LE MITICHE RAGAZZE CHE NON MI ABBANDONANO MAI OVVERO: CESCAPADFOOT / ARYELLE / RISA SLYTHERIN / FEDERCHICCA / BETABI POTTER /  LADY MALFOY13 E CHIA TAG !! GRAZIE DAVVERO !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE E ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTE !!

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Capitolo 58
*** NATALE II PARTE ***


Decisero di dividersi, era la cosa migliore.
La casa di Sirius era lontana e Alice e Lily, nonostante cercassero di non farlo pesare, avevano dei grandi problemi a smaterializzarsi.
La casa di Remus invece era vicina, proprio fuori Diagon Alley e quella sarebbe stata la meta delle due ragazze.
Appena arrivarono davanti alla casa di Remus le ragazze però ebbero un attimo d’ incertezza, che cosa dovevano dirgli? Come lo avrebbero trovato?
Si guardarono negli occhi prima di suonare il campanello e mentre il suono si diffondeva nell’ aria presero un forte respiro.
Remus aprì subito, non sembrava quasi lo stesso ragazzo che avevano visto poche ore prima, al pranzo di Natale, la camicia era fuori dai pantaloni, i capelli sembravano scarmigliati come se li avesse scossi più volte e il suo volto era pieno di rabbia.
“ Entrate” disse loro precedendole dentro la casa, nessun convenevole, nessun saluto, solo l’ invito ad entrare.
Mise le maglie che aveva in mano dentro ad una sacca e le guardò “ immagino che abbiate saputo” disse loro.
Lily annuì avvicinandosi “ Remus, nessuno ti crede come loro” gli disse poggiando la mano sul suo braccio, ma Remus parve quasi trasalire.
“ Non è sicuro che stiate qua, nessuno è più al sicuro vicino a me, non lo siete mai stati…”
Si bloccò per un attimo perso nei suoi pensieri “ Remus…” provò di nuovo a fermarlo Lily, ma lui scosse il braccio e scomparve dentro il bagno per riapparirne due secondi dopo con una bustina dove probabilmente aveva messo tutto l’ indispensabile.
“ Te ne stai andando?” chiese Lily titubante, guardando prima lui e poi Alice che era pietrificata.
“ Sono stato un pazzo egoista” disse Remus “ non ho pensato a tutti i pericoli…la guerra che avanza…Voldemort…” sembrava seguire un suo ragionamento e Lily non riusciva più a vederlo così.
Lo fermò per le braccia e lo voltò verso di lei “ Remus John Lupin, ascoltami immediatamente” disse imperiosa.
Conosceva bene il suo amico e sapeva che stava impazzendo, in quel momento stava rivivendo tutte le cose che erano accadute e si stava chiedendo quante fossero colpa sua e quante avrebbe potuto evitarle.
“ Tu non sei un animale, tu sei un uomo e come tale devi accettarti” gli disse e vide nei suoi occhi castani una tristezza infinita.
Lily non poteva credere che dopo tutti quegli anni fossero ancora a fare quei discorsi, ma quando sarebbe riuscito ad accettarsi?
“ Voldemort li ha convinti a stare dalla loro parte…sono sicuro che anche Greyback” agitò il viso sconvolto “ lui attacca i bambini, Lily “ le disse “ i bambini capisci?” continuò con le lacrime agli occhi.
Lily si morse un labbro momentaneamente senza parole, lei conosceva la crudeltà di Greyback solo dai racconti di Remus, sapeva che era lui ad averlo morso e contagiato, sapeva anche del suo piacere sadico e che non aspettava neanche la completa trasformazione per mordere e uccidere.
“ Lui è diverso” intervenne Alice, che era ancora ferma nell’ angolo del salotto.
Remus si voltò verso di lei “ perché dovrebbe essere diverso?” si allontanò da Lily, nervosamente a capo basso “ lui è un lupo mannaro come me” disse in un sussurro e prese con rabbia una maglia stropicciandola tra le mani, pensieroso, come se volesse avere lui tra le mani invece di quella maglia “ SONO UN MALEDETTO LUPO MANNARO” urlò lanciando la maglia contro il muro.
Lily scosse la testa, guardandolo chinarsi sulle gambe e prendersi la testa tra le mani sconvolto.
Si chinò su di lui “ Lui sarebbe stato crudele e sadico anche se non fosse stato un lupo mannaro” gli disse, fissando i suoi occhi castani “ Tu non sei come lui, o come gli altri passati dalla parte di Voldemort, tu sei diverso, sei come me” continuò.
Remus sentì le lacrime salirgli agli occhi “ Non sarò mai libero” disse con la voce rotta.
Lily sorrise “ no” rispose, prendendogli il viso “ ma sarai sempre diverso, tu cerchi di non fare del male, in quei giorni ti rinchiudi, ti nascondi al mondo per non ferire nessuno e soprattutto tu non vorresti condannare nessuno al tuo destino”  gli disse.
“ Non importa, a nessuno importa, vedranno in me solo il lupo mannaro che ha ucciso qualche loro parente” una lacrima gli scorse sul viso e Lily l’ asciugò con un dito.
“ A noi importa. Per me, Per Alice, James e tutti gli altri tu sei un amico, ti conosciamo e sappiamo che non faresti mai del male a nessuno…”
“ Io non lo farei, ma il lupo sì” e la guardò con occhi imploranti e pieni di lacrime, come se volesse urlarle di negarlo.
Lily sospirò “ devi essere il primo ad accettare te stesso, noi l’ abbiamo già fatto” sentenziò.
Remus la guardò attentamente e poi spostò lo sguardo su Alice, era ancora nell’ angolo, ma non sembrava che stesse lì perché aveva paura di lui, i suoi occhi erano pieni di lacrime.
Lacrime di compassione, sicuramente una persona dolce ed empatica come lei, stava solo cercando di non sprofondare insieme a lui.
In quel momento capì.
I suoi amici, sicuramente era quello che aveva cercato di dirgli Silente, lui non doveva fuggire per lasciarli liberi, ma doveva aiutare la causa cercando di parlare con i lupi mannari per aiutare i suoi amici su un fronte dove loro erano impotenti.
“Devo fare qualcosa” disse e la sua voce era ancora così bassa che Lily faticava a sentirla.
“ Proverò ad andare, questo intendeva Silente” continuò alzandosi in piedi.
“ Remus sei sicuro? Potresti incontrare…”
Lily si fermò non voleva neanche nominare quel maledetto, era colpa sua se erano in quella situazione, era colpa sua se Remus era un reietto per la società.
“ Sì, lo so” rispose semplicemente “ ma devo tentare, devo cercare di fare qualcosa di utile per questa guerra…”
“ Sei un membro dell’ ordine” lo interruppe Alice.
Lui era utile. Lui era indispensabile, proprio come tutti loro.
Erano meno di trenta persone ed erano tutte persone che avevano avuto il coraggio di mettere la loro vita a rischio per garantire la libertà a tutte le persone che probabilmente in questo momento stavano comodamente seduti davanti ad un albero di Natale a scartare i regali.
Remus annuì “ tornerò e spero di riuscire a far ragionare qualche lupo mannaro, o nel peggiore dei casi a portare qualche informazione con me” disse semplicemente.
Alice trattenne un singhiozzo e Remus lo prese quasi come un segnale.
Afferrò la sua bacchetta e l’ abbracciò “ tornerò” le disse “ devo conoscere Neville” promise.
Alice ricambiò il suo abbraccio stringendolo forte a sé “ ci conto”  mormorò, poi Remus si staccò e si voltò verso Lily.
“ Dì a James, Sirius e Peter che per questo mese avranno la serata libera” gli disse cercando di scherzare, ma i suoi occhi erano colmi di tristezza e apprensione.
Lily annuì mordendosi l’ interno della guancia “ non provare a farti ferire, Lupin” gli disse abbracciandolo “ Non ti perdonerei” lo ammonì.
Remus sorrise baciandole i capelli “ e te non rendere la vita troppo difficile a quello scemo del mio migliore amico e prenditi cura di lui” le disse puntando un dito contro il suo ventre.
“Non è un addio, Rem” lo rimproverò Lily con le lacrime agli occhi “ no. Non lo è “ assentì Remus, stringendo più forte la sua bacchetta “ quando torno voglio vedervi con una pancia enorme” scherzò e Lily e Alice sorrisero tra le lacrime, mentre lui prendeva la sua sacca da viaggio.
“ A presto” sussurrò e un momento dopo si era smaterializzato.
***
Quando entrarono nella casa di Sirius il silenzio regnava in essa.
James aveva le chiavi, le aveva sempre avute, da quando Sirius era dovuto sopravvivere a Mary, da quando aveva ospitato Peter durante il periodo in cui era stato male, gli servivano e Sirius gliel’ aveva date ad occhi chiusi.
Entrarono in salotto e lo videro, la gazzetta del profeta davanti a lui, le mani aggrappate al tavolino da fumo e gli occhi sbarrati e fissi davanti a sé.
James entrò dentro il salotto intenzionato a sedersi accanto a lui, mentre Frank lo seguiva restando indietro di qualche passo.
Sapeva che James e Sirius avevano un rapporto speciale, sapeva che erano come fratelli e che se c’ era qualcuno che poteva aiutare Sirius, quel qualcuno era proprio James e lui non voleva essere troppo invadente.
“ Credevo che non mi sarebbe importato”
James si fermò sul posto sentendo la voce di Sirius. Non aveva niente della sua solita voce, era roca e gutturale e sembrava quasi venire da lontano, da così lontano da assomigliare più ad un eco che ad una voce vera e propria.
“ Ho immaginato tante volte questo momento” disse ancora e James si chiese se sapesse che stava parlando con lui o se stesse più che altro parlando a se stesso.
“ Ricordi cosa mi disse Silente quando entrammo nell’ Ordine?” chiese alzando gli occhi su James e lui quasi indietreggiò.
Gli occhi di Sirius erano rossi e qualche piccolo capillare risaltava circondando le sue meravigliose iridi grigie.
Sembrava che stesse facendo di tutto per non piangere, che stesse tentando di soffocare le sue lacrime assieme al suo dolore.
“ Mi disse se ero pronto a combattere contro la mia famiglia ed io assentii” rispose “ credevo che non mi sarebbe importato, quasi speravo che qualcuno dell’ Ordine lo catturasse e riuscisse a mettergli un po’ di sale in quella zucca vuota e poi…” prese un respiro, raccogliendo una mano dentro l’ altra e stringendole fino a farsi male.
“ Poi veniamo catturati e Lily dice che è stato lui a liberarci e una speranza si fa strada in me, io non vorrei, mi oppongo con tutto me stesso, mi dico che non è possibile, che ha ceduto alle arti oscure tanto tempo prima, che è il solito viziato ed egoista di sempre e nego, nego, nego…”
Sirius si voltò guardando James negli occhi “ non ti sto dicendo che adesso ci credo, non so per quale fine ci abbia liberato, so solo che faceva quello che faceva per compiacere i miei genitori”
James non potè far altro che annuire e vide con la coda dell’ occhio Frank sedersi su una sedia accanto al divano dove erano loro.
“ Credimi Ramoso, lui da bambino era diverso, era pauroso, timido e desideroso di colpire i nostri genitori, mia madre, come sai, non ha mai avuto un cuore ed ha sempre goduto a vedere il minore dei suoi figli cercare di assecondarli e pendere dalle loro labbra quando parlavano di purificazione della razza o stronzate del genere” disse in un crescendo di rabbia tale che l’ ultima parola fu quasi urlata.
“ Io credo abbia avuto paura, si sia tirato indietro e…bè non si consegnano le dimissioni a Voldemort. E’ servizio a vita, o morte” disse in un sussurro, prima di lasciar ricadere il viso sopra le sue mani.
James gli pose una mano sulla schiena “ non potevi farci niente, Sir” gli disse comprensivo.
“ Forse se quel giorno avesse svegliato me invece di Lily, forse l’ avrei fatto ragionare, fuggire con noi…”
“ Non gli avresti creduto, lo sai tu e lo sapeva lui” si oppose James.
Sirius si guardò le mani. James aveva ragione non gli avrebbe creduto e probabilmente con il suo agire d’ istinto avrebbe finito per urlargli contro e farli scoprire tutti.
“ Pensa immaginavo e forse un po’ temevo il momento in cui ci saremmo trovati faccia a faccia, a dover combattere l’ uno contro l’ altro a costo della vita, o l’ attimo in cui qualcuno dell’ Ordine mi avrebbe detto di averlo ucciso…invece l’ ha ucciso il suo Signore, colui che serviva fedelmente…”
Si passò una mano tra i capelli corvini rendendoli ancora più spettinati e si voltò di nuovo verso James “ immagino abbia avuto ciò che meritava, no?”
James sospirò, conosceva così bene Sirius che sapeva che adesso era il momento di parlare.
“ Tuo fratello era quello che era con tutti i suoi errori e tutte le sue battaglia, ma nessuno merita di morire a diciannove anni”  disse James “ e non devi condannarti perché soffri per la sua morte, mi stupirei del contrario” continuò.
“ Avevo chiuso tutti i ponti con lui poco dopo il nostro arrivo ad Hogwarts” obbiettò Sirius.
“ E questo cancella gli undici anni precedenti?” chiese James.
Sirius si ritrovò a pensare un attimo alla loro infanzia, a quei momenti di felicità, quando entrambi ignoravano la guerra e condividevano il destino di una famiglia difficile.
Ognuno aveva il suo carattere e l’ affrontava come poteva, Sirius si era sempre opposto ai suoi mentre Regulus aveva sempre cercato di compiacerli e per questo Sirius l’ aveva sempre preso in giro.
“ Sei tu mio fratello” si oppose Sirius.
“ Tu sarai il mio per sempre, ma al di là di questo, tu sei nato con lui, l’ hai visto crescere e anche cambiare, il fatto che ti facesse arrabbiare più di chiunque altro nella tua famiglia era perché tenevi a lui più di chiunque altro…perché nonostante tutto restava tuo fratello” concluse James.
Sirius sentì gli occhi riempirsi di lacrime “ dovevo sbattergli quella testa dura contro il muro quando ero ancora in tempo” disse e la sua voce era piena di commozione.
“ Forse, o forse non sarebbe servito a niente. Regulus ha fatto le sue scelte, sbagliando e se è vero quello che dici, probabilmente l’ ha capito e proprio questo l’ ha portato alla morte”
Si sentiva in colpa a parlare così, ma James non era mai stato dell’ idea che una persona dovesse essere santificata solo perché era morta. Regulus aveva sbagliato e tutti i suoi errori erano spesso ricaduti su di loro, ma questo non significava che per Sirius dovesse essere facile.
“ Sirius non devi pensare che non piangere o non soffrire ti renderà un uomo migliore o più giusto, non è nascondendo di avere dei sentimenti per lui che dimostrerai che sei l’ unico Black che sta dalla parte giusta, per me...” guardò Frank “ per noi, sei sempre stato dalla parte giusta, hai già dimostrato la tua lealtà e la tua amicizia, l’ hai fatto quando avevamo undici anni, chiarendo a tutti che saresti stato diverso dalla tua famiglia, scegliendo di essere un Grifondoro”
Sirius abbassò la testa “ soffrire per lui, dimostrerà solo una volta in più quanto sei diverso dalla tua famiglia, semplicemente perché hai un cuore puro e un’ anima…sei umano, Felpato” concluse.
Sirius scosse la testa, non sapeva neanche lui se voleva essere umano, la sofferenza per Mary era ancora così vivida che pensava che niente l’ avrebbe più scalfito, invece adesso si rendeva conto che soffriva e piangeva per un fratello che aveva perso da tempo.
Poggiò i palmi delle mani sopra gli occhi e si ritrovò a piangere in silenzio, solo il movimento delle sue spalle, faceva capire agli altri due ragazzi che finalmente Sirius si era lasciato andare.
James gli passò velocemente una mano sulla schiena e si alzò mormorando qualcosa che a Sirius sembrò come caffè e se ne andarono dalla stanza, capendo che in quel momento chiunque sarebbe stato di troppo.
Il duro e freddo Sirius Black aveva bisogno, per una della sue poche volte, di dar libero sfogo ai suoi sentimenti. Al suo dolore.
***
Lord Voldemort era seduto sul suo scranno e si stava guardando la mano pallida e ossuta.
Tutto quello che aveva fatto per garantirsi l’ immortalità non poteva essere vanificato.
Era impossibile che quello stupido di Piton avesse ragione, era impossibile che quell’ anno potesse nascere colui che aveva il potere di sconfiggerlo.
Nessuno poteva sconfiggerlo. Non lui, non l’ uomo più potente, la persona che si era spinta oltre tutti i limiti. Limiti che nessun altro si era nemmeno mai sognato di eguagliare.
Eppure aveva sondato la mente di Piton e, prima che si Silente si accorgesse di lui e lo buttasse fuori dal locale, era riuscito a vedere il suo viso, quel barlume di speranza che aveva acceso i suoi occhi azzurri e cristallini.
Silente non era uno stupido, per quanto fosse un patetico babbanofilo, sapeva che era l’ unico, in quel misero gruppo di pazzi che aveva fondato, che aveva una misera speranza di tenergli testa.
L’ unico con il potere e lui ammirava chi aveva potere.
Quindi non poteva rischiare, forse questo bambino sarebbe nato con capacità a lui sconosciute, o forse lo avrebbe allevato Silente in persona, formando una macchina da guerra.
Lui era Lord Voldemort e proprio come aveva deciso il suo nome, abbandonando quel nome sudicio e Babbano che sua madre aveva scelto per lui, aveva deciso anche il suo destino.
Lui non lasciava mai niente al caso.
Avrebbe estirpato il problema sul nascere, nel vero senso della parola.
“ Trovatemi quel leccapiedi e portatelo qui” ordinò, mentre sentiva i suoi occhi rossi infiammarsi di rabbia. Chiunque aveva osato sfidarlo si sarebbe pentito della propria scelta.
“ Chi, mio Signore?” chiese la sua serva più fedele, nel suo tono più adulante.
Voldemort ghignò appena “ Voglio Peter Minus” disse “ e lo voglio subito” concluse, mentre lei s’ inchinava davanti alla sua veste.
Da lui avrebbe sicuramente saputo chi era la donna incinta e allora non ci sarebbe stata più speranza per lei.

COMMENTO: ECCOMI QUA !! ALLORA IL CAPITOLO NON E’ CERTO DEI PIU’ ALLEGRI, MA LA ZIA ROW PARLA CHIARO…REMUS DEVE COMINCIARE A FARE LE SUE MISSIONI E SIRIUS DOVEVA PERDERE IL FRATELLO…SO CHE SIRIUS HA SEMPRE DETTO DI ODIARE REGULUS E CHE CHIARAMENTE NON POTEVA SAPERE CHE ERA CAMBIATO, MA LA FRASE IN CORSIVO E’ PRESA PROPRIO DAL 5° LIBRO E QUINDI HO PENSATO CHE ABBIA SEMPRE SOSPETTATO CHE SIA MORTO PERCHE’ VOLESSE TIRARSI INDIETRO…INOLTRE AMO TROPPO SIRIUS PER CREDERE CHE SAREBBE RIMASTO INDIFFERENTE ALLA MORTE DEL FRATELLO…HANNO PUR SEMPRE CONDIVISO MOLTE COSE E NEL MUCCHIO CI SARA’ STATO QUALCOSA DI BUONO, NO?? PER IL RESTO PITON HA DETTO A VOLDEMORT DELLA PROFEZIA E QUINDI ORA INIZIANO I GUAI PER I NOSTRI POTTER : )) RINGRAZIO LE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO OVVERO : CESCAPADFOOT / RISA SLYTHERIN / ARYELLE / FEDERCHICCA E GIO 98 !! SPERO CHE MI FACCIATE SAPERE ANCORA : )) INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE…SPERO VOGLIATE LASCIARMI LA VOSTRA OPINIONE !! INFINE RINGRAZIO ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTI !!

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Capitolo 59
*** RITORNI ***


“ E quindi avete già arredato la camerina?”
Lily era appoggiata sul letto in posizione supina e le sue gambe erano sollevate lungo la testata, accanto a lei, Alice era nella stessa identica posizione.
“ Sì…e tutta azzurra”  commentò Alice, poi voltò la testa verso il fondo del letto e guardò Emmeline “ quanto dobbiamo stare così?” le chiese lamentosa.
Emmeline continuò a sfogliare la rivista per future mamme come se non l’ avesse udita, solo un movimento della sua mano, che le ragazze supposero volesse dire ancora un po’, fece loro capire che in realtà le aveva udite benissimo.
“ Mi spieghi chi l’ ha scelta come nostra Curatrice personale?” bisbigliò Alice irritata e Lily sorrise “ chissà magari…visto l’ impegno che sta mettendo nel leggere quella rivista, sta solo facendo le prove generali” rispose con un tono di voce abbastanza alto da farsi sentire.
Emmeline era tornata in forze nella loro vita. Da quando Alice e Lily erano rimaste incinta e soprattutto, sospettavano, da quando Remus si era allontanato da loro per seguire i branchi di lupi mannari, Emmeline era ricomparsa.
Questo per quanto avesse fatto piacere alle due ragazze che sentivano la sua mancanza, aveva anche significato, avere una persona: un Medimago per la precisione, che si occupasse in tutto e per tutto di loro.
“ Già” disse Alice “ devi dirci qualcosa, per caso?” chiese maliziosa.
Emmeline chiuse la rivista con evidente irritazione “ vi sembro ingrassata per caso?” chiese loro rotolando su un fianco e ponendosi in mezzo alle due ragazze.
“ E per inciso” iniziò con un sorriso furbo “ voi che siete davvero incinta potete fare quello che ho appena fatto?”
Lily s’ imbronciò leggermente, la possibilità di girarsi tranquillamente nel letto era una delle cose che le mancava di più.
“ Ormai posso dormire solo a pancia in su” si lamentò Alice “ sempre che si possa chiamare dormire, quando ti svegli quattro o cinque volte per notte perché hai qualcuno che ti preme sulla vescica” aggiunse Lily, accarezzandosi la pancia.
Emmeline rise “ e siete solo di cinque mesi” le prese in giro.
“ Già, ma siamo sicure che questa tortura ci possa aiutare?” chiese Alice “ io comincio a sentire il sangue al cervello” continuò.
Emmeline sbuffò “ ti lamenti per il gusto di lamentarti” la rimproverò “ venti minuti di gambe alte al giorno ti eviteranno i piedi gonfi e…”
“ e la crema che ci hai dato ci eviterà le smagliature da gravidanza e le pozioni renderanno i bambini più forti” concluse Lily.
Era un discorso che Emmeline aveva fatto loro già un centinaio di volte.
“ Abbiamo capito” le disse con un sorriso “ e ti vogliamo bene anche se sei la nostra amica sadica” continuò.
Emmeline le fece una linguaccia “ mi ringrazierete” le disse e Lily annuì “ ne sono sicura” Alice rise “ certo, come no?” aggiunse a sua volta.
“ Va bene, future mamme ingrate, è quasi ora di cena e io mi dileguo” disse loro.
Lily scese piano con le gambe e si alzò sul letto “ resta a cena” la pregò e Emmeline scosse la testa facendo accigliare Lily.
Non capiva perché non restava mai a cena.
“ Hai qualcuno che ti aspetta?” chiese Alice, scendendo anche lei da quella posizione.
Emmeline abbassò gli occhi “ no” rispose semplicemente e Lily sbatté le palpebre.
C’ era qualcosa nel tono con cui l’ aveva detto “ non hai più avuto nessun ragazzo dopo Remus?” le chiese, non erano mai entrate nell’ argomento.
Emmeline sembrava molto restia a parlare della sua vita privata e Lily non voleva perderla di nuovo.
“ Non ho più voluto nessun ragazzo dopo Remus” sottolineò Emmeline.
Lily le mise una mano sulla sua “ io non capisco” disse semplicemente, poteva vedere il dolore negli occhi di Emmeline ed era lo stesso dolore che aveva visto tante volte negli occhi di Remus.
Emmeline sospirò “ non c’ è molto da capire. E’ finita”  disse semplicemente e Lily e Alice si scambiarono un’ occhiata.
“ Non c’ è altro da aggiungere” sentenziò dura.
Lily scosse la testa “ aspetta un attimo” le disse irritata “ tu sei la stessa persona che al nostro ultimo anno mi disse che dovevo confidarmi con voi, che mi conoscevate da sette anni, che mi avreste capito e appoggiato in tutto, che si arrabbiò perché non le avevo detto niente della minaccia di morte che mi avevano fatto? Sei ancora quell’ Emmeline Vance?” le chiese sentendo la rabbia ribollirle nelle vene.
Emmeline sorrise tristemente “ sì, credo di essere ancora io e comunque non arrabbiarti o il bambino nascerà nervoso e irritabile…”
“ Guarda che prenderà i geni di Lily” la riprese Alice ed entrambe risero.
Lily si portò le mani al ventre “ non nascerà nervoso e irritabile” protestò.
Alice ed Emmeline risero più forte “ no, hai ragione, crescerà e diverrà nervoso ed irritabile come sua madre”  disse quest’ ultima tra le risate.
Lily accarezzò con ancora più amore la sua pancia “ non ascoltarle piccolino…tu sarai il bambino più allegro del mondo” lo incoraggiò.
“ Sì, se prende da James “ la prese in giro Alice e Lily lanciò ad entrambe un’ occhiatacce “ avete finito, zie maligne?” chiese definitivamente arrabbiata e le due smisero di ridere capendo l’ antifona.
Lily sospirò e sorrise vedendo che continuava ad avere il suo cipiglio Evans “ e comunque stavamo parlando di te” riprese Lily.
Emmeline si portò imbarazzata una ciocca di capelli dietro l’ orecchio “ cosa volete sapere?” chiese a loro.
Lily la guardò e si finse pensierosa “ non so, tipo come mai tu e Remus vi siete lasciati visto che è chiaro come il sole che vi amate ancora” Alice annuì vistosamente “ o come mai lui scompare e tu riappari” continuò Lily.
Emmeline si contorse le dita “ non si può tornare indietro” disse semplicemente e Lily aggrottò le sopracciglia “ si può sempre tornare indietro” la corresse, ma Emmeline scosse la testa.
“ Voi non vi rendete conto, quando ci siamo lasciati io ero sconvolta, per Mary, per l’ attacco, per tutto quello che ci stava succedendo intorno e gli ho dato delle motivazioni cattive e ridicole…”
“ Se sono ridicole non ti avrà creduto” intervenne Alice ed Emmeline sorrise tristemente “ mi ha creduto anche troppo, ci eravamo già allontanati tanto, la mia famiglia…come sapete mio padre è un mago e non ha digerito molto bene che io stessi con un lupo mannaro…”
“ Li hai ascoltati?” chiese Lily incredula, per lei che si era sempre opposta a sua sorella, era una cosa incredibile pensare che lei avesse seguito gli ordini della sua famiglia.
“ Li ho mandati a quel paese” si oppose Emmeline continuando a torturarsi le unghie “ ma continuavano ad accaderci quelle cose orribili, eravamo continuamente in pericolo ed io…”
“ Non era colpa di Remus” s’ inalberò Lily. Emmeline la stava facendo innervosire “ lo so, adesso lo so, ma ho avuto paura…tu non hai mai avuto paura?” la sfidò.
“ Mi sembra di avere in grembo la prova che non ho dato la colpa a James” si arrabbiò, poi si calmò.
In fondo anche lei aveva avuto paura. Quando aveva scoperto di aspettare il loro bambino, non aveva neanche avuto il coraggio di dirlo a James.
E per assurdo era stato Remus ad infonderle il coraggio necessario “ io credo che potreste parlare e chiarirvi” intervenne Alice sorridendo all’ amica ed Emmeline alzò su di lei uno sguardo riconoscente.
***
“ Come gli hai detto di chiamarti stavolta?” chiese James battendo una pacca sulla spalla di Sirius.
“ Sigmund” rispose Sirius senza fiato per le risate.
“ Elvendork resta il più bello, però” convenne James e Sirius annuì “ forse perché è stato il primo” scherzò.
Scesero entrambi dalla moto di Sirius e si avviarono verso casa di James e Lily “ sai, credo che dovremo smettere di fare queste cose” disse James.
“ Finirla? Ma sei matto?” chiese Sirius strabuzzando gli occhi “ ogni volta che vedo la sorpresa negli occhi di quei polizietti Babbani torno subito di buon umore”
James scosse la testa “ sì e come lo spiegherò a mio figlio tra una decina d’ anni che suo padre e il suo padrino si divertono a fare questi scherzi ai polizietti” gli spiegò continuando a ridere.
“ Io credo che si dica poliziotti”
Entrambi alzarono lo sguardo di scatto al suono della voce divertita del loro amico.
Remus Lupin che mancava da casa ormai da due mesi.
“ Lunastorta” James corse ad abbracciarlo e Sirius, nonostante avesse sentito lo stesso impulso, si fermò un passo prima “ Silente non ci aveva detto che saresti tornato” disse soltanto.
Remus guardò l’ amico con sospetto, ma James intervenne “ chi se ne frega, è tornato, chiama Peter, stasera si festeggia” disse allegro e trascinò Remus dentro casa.
“ Lily” urlò “ Lily, scendi”
Il tono di urgenza con cui la chiamò fece impaurire sia Lily che le altre due ragazze “ ma non andavano a fare i cretini in moto?” chiese Alice guardandola preoccupata “ forse Sirius è ferito, vieni Emmeline” ordinò Lily alzandosi dal letto con la maggiore velocità che la pancia già piuttosto ingombrante le permetteva.
Scesero le scale il più velocemente possibile e non erano neanche a metà della seconda rampa quando videro che assieme a Sirius e James c’ era qualcun altro.
“ Rem” urlò Lily con le lacrime agli occhi e quasi precipitandosi al piano inferiore, ma Remus non la guardava, era rimasto ipnotizzato dalla persona dietro a Lily.
Emmeline si immobilizzò sul gradino. Avrebbe voluto sorridere, ma le sue labbra non si muovevano, avrebbe voluto piangere, ma le sembrava di essere quasi estranea al suo corpo, avrebbe voluto salutarlo, ma la sua voce sembrava incastrata nella gola.
James scoppiò a ridere “ bè, non si può dire che il tuo ritorno sia passato indifferente” disse allegro e Lily che era già scesa e li aveva raggiunti gli tirò una gomitata beccandolo sulle costole.
“ Pensa per te, James Potter e soprattutto, guarda di non farmi più prendere colpi del genere se non vuoi che nostro figlio nasca nervoso e irritabile” disse guardando Emmeline e riferendosi alla battuta precedente, lei sorrise a Lily, prima di riportare lo sguardo su Remus.
“ Come vi dicevo devo andare via per cena” disse Emmeline e Lily chiuse gli occhi. Era un caso disperato.
“ Resta” intervenne Remus “ tanto sono molto stanco e vado via io”  continuò senza riuscire a smettere di guardarla.
“ Ho un’ idea” disse Lily “ perché non restate tutti? Tanto Peter e Frank staranno arrivando e faremo una rimpatriata come ai vecchi tempi”
Il suo cuore andò per un attimo a Mary e il suo sguardo salì a guardare il volto di Sirius che sembrava quasi impallidito, sapeva che lui stava pensando la stessa cosa.
Non ci sarebbe mai più stata una vera rimpatriata.
Strinse il braccio di Sirius e lui si voltò verso di lei “ mi aiuti con la cena? Sai sono incinta?” gli chiese con la voce da finta vittima e Sirius tornò a sorridere “ Evans, da incinta sei anche più rompiscatole” la rimproverò, però poi le passò un braccio intorno alle spalle e andò con lei in cucina.
Alice e James si guardarono leggermente imbarazzati dal fatto che gli altri due non avessero staccato gli occhi l’ uno dall’ altra.
“ Non hai da fare anche te?” gli chiese Alice e James si colpì la fronte “ è vero! Come ho potuto dimenticarlo, mi aiuti?” chiese facendo l’ occhiolino ad Alice, la quale annuì complice e finì di scendere le scale e mise il suo braccio attorno a quello di James che glielo stava offrendo “ credo che avremmo potuto dire qualsiasi cosa” disse Alice sorridendo “ sì, lo credo anch’ io” convenne James.
Remus guardò Emmeline per qualche altro minuto “ stai bene?”  le chiese ed Emmeline annuì.
“ Ero molto preoccupata per te” affermò lei, sentendo il calore salirle alle guance e maledicendosi.
Perché diavolo arrossiva? Era Remus. Era solo il solito Remus.
Rimasero entrambi in silenzio per qualche minuto ed Emmeline studiò a fondo il volto di Remus.
Era, se possibile, ancora più pieno di cicatrici e alcune sembravano anche molto fresche, una in particolare, quella sulla guancia era ancora rossa vivida, come se, se la fosse procurata pochi giorni prima.
“ Quella dev’ essere disinfettata” disse indicando il suo volto.
Finì di scendere i gradini e si avvicinò alla borsa che era appoggiata sul divano “ dovrei avere…” disse, rovistando dentro la borsa.
Tirò fuori una pomata e se ne mise una piccola quantità sulla punta delle dita, poi si avvicinò a Remus e premette piano la mano sulla sua ferita.
Lo sentì irrigidirsi e non poté far a meno di arrossire di nuovo “ ti sto facendo male?” gli chiese, cercando di non far trapelare l’ imbarazzo dalla voce e continuando a frizionargli la pelle in un lento movimento circolare.
Per risposta Remus le fermò il braccio, circondando il suo polso con le sue dita “ è una maledizione, Em”
Em. Nessuno la chiamava mai così, solo Remus l’ aveva sempre fatto e lei adorava come le labbra del ragazzo si aprissero e si chiudessero quasi nello stesso istante, pronunciando quel nomignolo.
“ Ma non è colpa tua” asserì lei non accennando a muovere la mano e continuando a guardare i suoi occhi castani.
Remus scosse la testa, ma alzò lentamente la mano libera. Si avvicinò al viso di Emmeline e poi parve ripensarci e la ritrasse.
“ Non è cambiato niente” le disse “ sei sempre in pericolo. Sempre, proprio come nei mesi che stavamo insieme” aggiunse amareggiato.
Emmeline abbassò gli occhi “ io…io credo di riuscire ad affrontarlo” rispose “ sono una Grifondoro in fondo” disse con un leggero sorriso e poi per rimarcare le sue parole si alzò in punta di piedi e sfiorò le labbra di Remus.
Lui chiuse gli occhi sentendo lo stomaco attanagliarsi in una morsa.
L’ aveva desiderato tanto. Aveva desiderato così tanto la sua vicinanza nei mesi trascorsi che a volte il dolore gli era sembrato insuperabile e invece, adesso che lei sembrava pronta, lui non poteva esserlo.
Le mise le mani attorno al viso, facendo scorrere i suoi pollici lungo il tratto che dal collo risale al mento e avvicinò le labbra alle sue come ipnotizzato, ma prima di poter cedere del tutto all’ impulso del cuore si fermò.
“ Non posso, Em” le disse “ Non posso farlo, non posso riprendere con te” continuò e gli sembrò di scorgere la delusione nei suoi occhi.
“ Certo, lo capisco” mormorò lei indietreggiando di un passo.
Remus scosse la testa “ no, non lo capisci” disse avvicinandosi di nuovo.
“ Io lo vorrei, davvero, lo vorrei molto, ma ho una missione da compiere. E’ segreta e Silente confida in me, sa che nonostante tutti i pericoli io mi ci butterò a capofitto, ma non potrei mai farlo se sapessi di avere te ad aspettarmi” le spiegò.
Emmeline alzò gli occhi e Remus vide che erano colmi di lacrime “ io aspetterò che tu sia pronto” gli disse.
Remus emise uno sbuffo a metà tra un sospiro e una risata “ non fare promesse che non…” ma non riuscì a finire perché Emmeline gli prese il viso tra le mani e lo attirò a sé con impeto.
Le labbra di Remus si adattarono subito alla forma di quelle di Emmeline, quasi come se non avessero mai smesso di baciarsi, quasi come se non fossero passati mesi dall’ ultima volta che si erano visti.
La sua mano scese alla sua vita e l’ attirò a sé, desiderando un contatto sempre maggiore con il suo corpo e le mani di Emmeline salirono ai suoi capelli e alla sua nuca, facendolo fremere al solo tocco.
“ Se non avrò il coraggio e la forza di aspettarti, non mi vedrai mai più” gli disse.
***
Severus Piton era sul suo letto nella sua casa.
Quando un anno prima si era diplomato aveva lasciato subito la casa dei suoi genitori, non era riuscito a restare con loro un minuto più del dovuto.
Non era riuscito a restare in quella cittadina dove tutto gli ricordava Lily.
I posti dove amavano distendersi al sole, dopo aver trascorso ore a giocare.
Le altalene che avevano accompagnato tanti loro discorsi. Persino le strade sembravano sussurrare il suo nome.
Aveva pensato che allontanandosi da quel posto l’ avrebbe dimenticata, ma presto si era accorto che non si poteva dimenticare Lily.
Non poteva dimenticare la ragazza che amava con tutto se stesso. Che amava più di Potter.
La ami davvero più di lui? Disse una vocina nella sua testa.
Lui non aveva contribuito ad uccidere i suoi genitori, lui non era stato a guardare mentre Voldemort la torturava, lui non l’ aveva appena condannata a morte.
Si portò le mani tra i capelli.
Gli sembrava d’ impazzire al pensiero. Quando quello stupido di Peter Minus aveva fatto il suo nome e quello di altre due ragazze, gli si era mozzato il fiato.
Subito dopo Voldemort aveva detto solo tre parole “ le voglio morte” e lì aveva creduto di morire.
Gli ci era voluto tutta la sua abilità nell’ Occlumanzia e nella finzione, per riuscire a rimanere impassibile, mentre il suo cuore che credeva atrofizzato gli dava scariche dolorose.
Lily, la sua Lily.
L’ aveva appena condannata a morte. Forse la mano sarebbe stata di Voldemort, ma la colpa sarebbe stata sua.
Doveva fare qualcosa e al più presto.

COMMENTO: OK, PER CHI AMA PITON, VI PREGO DI NON PRENDERVELA, MA HO SEMPRE PENSATO CHE PUR AVENDO, CON IL SENNO DI POI, CERCATO DI RIMEDIARE, IL MOTIVO PER CUI LILY E JAMES SONO MORTI E’ PITON…SE LUI NON AVESSE DETTO DELLA PROFEZIA A VOLDEMORT NON SAREBBE SUCCESSO NIENTE !! SO ANCHE IO CHE E’ PRESTO PERCHE’ LUI VADA DA SILENTE, MA VEDRETE NEI PROSSIMI CAPITOLI PERCHE’ ANCORA NON CI ANDRA’ : )) PER REMUS ED EMMELINE…BE’ NON FATEVI MOLTE SPERANZE…SAPPIAMO COME FINIRA’ ; )) E PER JAMES E LILY…SO CHE IN QUESTO CAPITOLO NON C’ E’ MOLTO DI LORO, MA VI ASSICURO CHE IL PROSSIMO, CHE CERCHERO’ DI PUBBLICARE NEL SECONDO ANNIVERSARIO DI QUESTA STORIA, CI SARA’ TANTA TANTA JILY : )) GRAZIE MILLE ALLE FANTASTICHE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO OVVERO: CESCAPADFOOT / RISA SLYTHERIN / ARYELLE / LILY NON LILIAN E GIULY HERMY !! GRAZIE DI CUORE !! GRAZIE ANCHE A CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE/ SEGUITE E RICORDATE !! MI PIACEREBBE AVERE ANCHE UNA VOSTRA OPINIONE ; )) E GRAZIE ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!

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Capitolo 60
*** AVVERTIMENTI, DI NUOVO ***


A Risa e Cesca che non si sono mai dimenticate dei miei Malandrini… grazie <3

L’ uomo si avvicinò piano alla casa, poi parve ripensarci e tornò indietro appoggiandosi nuovamente all’ albero.
Se avesse potuto si sarebbe nascosto, cercando di mischiarsi alle fronde e alla corteccia di esso, ma si era ripromesso di smettere di essere un vigliacco. Almeno per lei.
Non riusciva a credere a quello che stava per fare, andare da Potter, non lo avrebbe mai creduto, ma non poteva farne a meno.
Sembrava un richiamo mescolato al vento freddo che soffiava in quel momento. Forse, perché sapeva che dipendeva solo da lui.
Sapeva che era colpa sua, ma non aveva valutato le conseguenze delle sue azioni.
La sua vanità, il suo volersi sentire parte di qualcosa lo avevano condotto all’ errore: quello più grande della sua vita.
Si torse le mani incassando le spalle dentro il suo cappotto, faceva davvero freddo per essere maggio, ma forse era solo perché era ormai più di un’ ora che se ne stava appoggiato all’ albero a guardare quella porta.
La porta dietro cui sapeva esserci lei.
Aveva visto arrivare quell’ idiota di Sirius Black e quel lupo mannaro insieme a quel topo traditore.
Provava rabbia solo al pensiero di rivedere quei maledetti idioti, ma come poteva ignorare quello che rischiava?
Le parole di Voldemort erano state così chiare che gli sembrava di sentirle ancora dentro le sue orecchie, ancora la sua voce, quel tono così spaventosamente calmo da far venire i brividi; uno dei tanti poteri  del signore Oscuro:  ogni parola ti entrava dentro come un parassita che ti succhia il sangue e nel suo caso ti succhiava ogni forza, come se potesse scuoterti dall’ interno, nelle ossa e nei muscoli, fino a farti capire che lui aveva la tua vita nelle sue mani. Che lui era solo clemente a lasciarti vivere e a permetterti di servirlo.
O forse, era solo quello che aveva detto che aveva avuto il potere di ghiacciargli le vene.
Quindi si era ritrovato senza scelta. Al Signore Oscuro non importavano le sue preghiere, l’ unico modo era agire dall’ interno e cercare di avvertirla.
“ Un bambino con il potere di sconfiggermi?” la sua risata che gli sembrava poter entrare nel suo cervello e trapanarglielo.
Era anche sicuro che il suo non fosse stato l’ unico sguardo impaurito quando aveva designato la fine di ogni bambino che sarebbe nato alla fine del mese di luglio, ma nessuno aveva emesso un fiato.
Nessuno si oppone al Signore Oscuro, pena la morte.
E lui aveva usato ogni briciola dell’ Occlumanzia che era riuscito ad usare e aveva nascosto i suoi sentimenti.
La sua paura nel sentire che per sacrificare il bambino, avrebbe sacrificato chiunque gli si fosse messo in mezzo e lui era sicuro che Lily avrebbe difeso il suo bambino con le unghie e con i denti.
Qualsiasi mamma degna di tale nome lo avrebbe fatto.
E lui non poteva permettere che Lily morisse.
Se si concentrava sentiva ancora il profumo dolce dei suoi capelli che mischiato a quello dell’ erba dove amavano distendersi quando erano bambini.
Poteva vedere ancora i suoi occhi stupiti quando le aveva mostrato la prima volta che cosa voleva dire essere una strega, quando le aveva fatto capire che non era un mostro, ma era speciale.
La sua risata era sempre riuscito a rallegrarlo in quelle maledette giornate passate a casa sua.
Fino a quando non l’aveva ferita, non l’ aveva disprezzata e allontanata e perché?
Perché lei aveva scelto Potter, perché aveva visto nascere quel sentimento, aveva visto il disprezzo trasformarsi piano piano in qualcosa di più. Non gli era sfuggito lo sguardo con il quale aveva iniziato a guardarlo. E aveva capito che non lo avrebbe mai guardato così.
Nessuno la conosceva meglio di lui.
Erano cresciuti insieme e poteva descrivere ogni lato di lei, ogni sfaccettatura del suo carattere.
Ed era proprio quello che gli aveva fatto così male: lui sarebbe stato sempre relegato al ruolo di migliore amico.
Lei non lo avrebbe mai visto in maniera diversa e lui non era riuscito a restare vicino a lei. Non come spettatore, ma soprattutto, non come amico.
Il suo egoistico amore, il suo sentirsi messo da parte, la sua paura- da sempre insita in lui- dell’ abbandono l’ avevano portato a ferirla.
L’ aveva persa anche come amico e dopo di allora era stato un errore dopo l’ altro. Una strada in discesa da cui non era riuscito a fermarsi.
Ogni sua informazione aveva portato alla morte di qualcuno: i genitori di Lily, la fidanzata di Black, e adesso…
No, non avrebbe potuto. Doveva salvarla.
Il pensiero della sua morte, per colpa propria, lo avrebbe schiacciato per sempre.
Lui, Severus Piton, doveva avere coraggio, una volta nella vita, doveva riuscire ad affrontarla.
Aveva aspettato quasi tutta la mattina nella speranza che uscisse e per un attimo lo aveva anche creduto; quando l’ aveva vista affacciarsi alla porta, ma non era uscita e l’ unica cosa che era riuscito ad ottenere era stato il sentire il suo cuore battere alla vista dei suoi capelli e dei suoi occhi che sembravano rilucere e lui invece dov’ era?
Nascosto come un verme: la sua specialità.
***
“ Non posso crederci”.
James quasi saltò addosso a Remus “ lo sapevo che il nostro buon vecchio Lunastorta non avrebbe resistito alla vista della nostra Emmeline”
I due ragazzi arrossirono entrambi, avevano cercato di nasconderlo agli amici.
Gli era sembrato davvero troppo presto per tornare a dire di essere nuovamente fidanzati, in fondo loro stessi non ci stavano capendo niente.
Quindi erano arrivati separatamente a casa Potter, erano stati attenti a non sfiorarsi neanche per errore, almeno i primi momenti.
Almeno fino a quando Sirius non aveva visto le occhiate che si scambiavano e non aveva voluto, casualmente,  condividerlo con tutti.
Non che Remus se ne fosse stupito, in fondo era Sirius: era un Malandrino, era uno dei suoi migliori amici.
I Malandrini, non riusciva neanche a pensare a vivere senza di loro, ogni elemento era così importante per lui.
Senza James così sincero e trasparente che a volte lo stupiva, sembrava che non avesse neanche un segreto, sembrava pronto a fidarsi del mondo e a dare la vita per le persone che amava.
Senza Sirius, il più pazzo tra di loro, ma anche quello che aveva creduto di più nella loro amicizia, colui che aveva deciso dal primo giorno in cui aveva messo piede sul treno di Hogwarts che si sarebbe distinto dalla sua famiglia, che non sarebbe stato schiavo di nessuno.
O, infine, il piccolo Peter, colui che era il collante della loro amicizia, quel piccolo ragazzo che tutti avevano protetto e difeso e che adesso avrebbe fatto di tutto per i suoi amici.
Erano tutti così importanti per lui, perché tutti nel loro piccolo avevano contribuito a farlo diventare quello che era divenuto; in fondo non sarebbe mai stata una persona se non fosse stato per James, Peter e Sirius, probabilmente sarebbe ancora a piangersi addosso per la sfortuna, a pensare a quello che gli era successo e ad allontanare le persone.
Invece loro e le ragazze gli avevano fatto capire che lui non era un lupo mannaro, lui prima di tutto era Remus. E che meritava un po’ di felicità come chiunque altro, che poteva davvero aspirare ad avere degli amici, ad avere rispetto e amore.
E quindi, adesso, non poteva stupirsi che lo avessero beccato.
Si scambiò un’ occhiata veloce con Lily, quasi la volesse pregare di fermare quello scapestrato di James che gli stava saltando addosso, ma poi scosse la testa, in fondo anche lui era un Malandrino, anche lui era parte di quel gruppo di matti e allora perché doveva farsi aiutare?
Sapeva come farlo calmare.
Si piegò sulle gambe e ingobbì la schiena poi si rialzò di colpo e prima che James potesse reagire chiuse le dita della mano destra attorno ad una caviglia e l’ altra intorno al suo polso e cominciò a girare fino a quando James non cominciò a lamentarsi.
“ Remus…vomito…Remus!” l’ ultima volta che pronunciò il suo nome fu solo un verso stridulo e questo portò Remus a scaricarlo sul divano prima che vomitasse su qualcuno.
James si alzò dal divano mettendosi in posizione seduta e fulminò Remus con gli occhi “ odio la tua forza da lupo” commentò ancora un po’ nauseato e Remus sorrise prima di ammiccare nella sua direzione “ ma se ti ha sempre fatto comodo” scherzò sedendosi accanto a lui.
“ E’ vero” assentì Sirius sedendosi davanti a lui “ Remus era fondamentale per gli scherzi ai Serpeverde…”
“ E perché Peter che riusciva a intrufolarsi dappertutto, no?” lo interruppe Remus e l’ interpellato arrossì sentendosi chiamato in causa, ma si sedette comunque accanto a Sirius che gli prese la testa sottobraccio “ già, il nostro topastro” scherzò.
“ Il peggio di tutti però eri tu, Felpato” lo provocò James e Sirius scoppiò a ridere rilasciando il collo di Peter “ ma se le idee erano quasi tutte tue” protestò Sirius.
“ Io? Ma se sono un angioletto” ribatté James e gli altri tre si guardarono solo un secondo prima di scoppiare a ridere.
“ Sai come dicono i Babbani?” chiese Remus, era una domanda retorica perché tutti sapevano che avrebbe risposto nonostante tutto.
“ Che sei un angioletto solo quando dormi” rispose al suo posto Lily e questo ebbe due reazioni: i ragazzi si ricordarono che anche Lily ed Emmeline erano lì e Remus incrociò le braccia, odiava quando gli fregavano i suoi insegnamenti.
“ Dai, andrà meglio la prossima volta” lo consolò fintamente Emmeline, dando una piccola gomitata a Lily.
“ Ma voi non dovete andare a fare le vostre cose?” le prese in giro Sirius, difendendo il suo amico.
“ Le nostre cose?” domandò Lily accigliandosi e incrociando le braccia al petto “ prova a dire qualcosa di maschilista, Sirius Black…”
Lily non poté finire neanche la frase perché James si alzò in piedi e le baciò le labbra prima di passarle un braccio intorno alla vita e con la mano libera accarezzarle la pancia.
“ Certo che non voleva dire niente, Lily” le disse con voce eccessivamente dolce.
“ Ruffiano” mormorò Sirius, ma abbastanza forte perché lo udissero tutti.
“ Sta zitto cagnaccio, devo preservare la mia mogliettina dai tuoi fastidi” scherzò James.
Remus si mise una mano sugli occhi e cominciò a contare.
Uno.
E le mani di Lily si chiusero a pugno.
Due.
E la sua mascella si contrasse.
Tre.
E il suo volto divenne rosso.
Remus si preparò alla sfuriata, ma stranamente la vide prendere un respiro e voltarsi verso il marito.
“ Hai una fortuna sfacciata, James” gli disse con voce controllata“ Emmeline mi ha detto che devo stare calma o il nostro bambino nascerà agitato…”
“ Oh, ma tanto nascerà sicuramente agitato, in fondo Tartufo è figlio tuo e di James…”
“ Che hai detto, Sirius?” gli chiese Lily e per un attimo credette che gli occhi le sarebbero fuoriusciti dalle orbite.
Come aveva chiamato il suo bambino?
“ Ho detto che non può venire calmo visto di chi è figlio” ripeté Sirius, l’ espressione felice sul suo volto per la battuta riuscita.
“ No, come l’ hai chiamato, intendo” chiarì Lily.
“ Tartufo” rispose come se fosse la cosa più normale del mondo e Lily scosse la testa incredula.
“ Non credo che ti chiederò perché” scherzò rassegnata.
“ E dai, Evans” la provocò Sirius, sapeva che lei odiava quando lui la chiamava con il suo cognome, sembrava che non la riconoscesse come moglie di James, anche se in fondo sapeva che era solo apparenza.
Sapeva che Sirius la considerava come una sorellina ed era proprio per quello che la provocava sempre.
“ E’ colpa di tuo marito, è lui a dire che ha la grandezza di un tartufo”.
Lily guardò James senza sapere se scoppiare a ridere o… scoppiare a ridere “ non è colpa mia se non ha ancora un nome” si difese James e Lily sospirò “ va bene, stasera cercheremo il nome più adatto… per un maschio e per una femmina” gli disse.
“ Se è un Tartufo dev’ essere maschio altrimenti sarebbe tartufa, no?” la prese in giro ancora Sirius.
Lily guardò le facce sconvolte di tutti e scosse la testa prima di scoppiare definitivamente a ridere “ ok, credo che questo sia troppo anche per lui” scherzò guardando Emmeline, ma non riuscì ad aggiungere altro perché sentì il campanello suonare.
“ Saranno Alice e Frank” li informò Lily avviandosi verso la porta, ma nessuno l’ ascoltò, erano ancora presi dalla conversazione e sentì solo Emmeline dire: “ un feto di sei mesi non è grande come un tartufo”.
Lily scosse ancora la testa pensando che probabilmente quei quattro non sarebbero cresciuti mai o almeno, non del tutto, e  aprì automaticamente la porta, ma quando alzò gli occhi credette di avere le visioni.
Le gambe le tremarono e gli occhi si dilatarono “ che sei venuto a fare?” gli chiese saltando le formalità.
Non poteva salutare Severus come se fosse un vecchio amico.
Non poteva dimenticare il suo sguardo fisso su di lei mentre Voldemort la torturava, non poteva dimenticare che non aveva fatto niente per salvarla.
Guardò automaticamente fuori cercando di non lasciare neanche un punto inesplorato: se era pieno di Mangiamorte lo avrebbe visto.
“ Vattene!” gli intimò in un sussurro appena vide che stava per aprire la bocca.
Aveva paura.
Era incredibile, lei non aveva mai paura, ma adesso vederlo davanti a sé; riusciva solo a pensare che era rimasto fermo. Fermo. Immobile. Colui che era stato per così tanto tempo il suo migliore amico.
Il sudore le percorse la schiena e una mano si spostò automaticamente sul suo ventre a protezione di quella piccola vita che cresceva dentro di lei, ma la tolse subito appena lo vide seguire il suo sguardo.
“ Non sono venuto per farti del male” disse e Lily trattenne il respiro sentendo la sua voce.
Gli aveva voluto così bene che sentire la sua voce era doloroso, doloroso perché avrebbe voluto odiarlo, ma non ci riusciva.
Doveva odiarlo. Doveva, e allora perché, ancora, ogni tanto, si ritrovava a pensare a come sarebbe stato se non avesse scelto Voldemort al posto suo.
A come sarebbe stato averlo accanto il giorno del suo matrimonio, a come sarebbe stato dirgli che aspettava un bambino da James.
Lui che per lei era stato un fratello.
“ Non ti farei mai del male” aggiunse e Lily scoppiò in una risata isterica.
“ Vattene, Piton, vattene e io mi scorderò di averti visto” gli intimò parlando tra i denti.
“ Lily, devo davvero dirti una cosa”.
“ Lasciami indovinare: sono in pericolo, vero?” domandò con scherzo “ è la tua frase preferita” continuò ironica.
“ Ascoltami, Lily…”
“ No, ascoltami tu” gli disse interrompendolo, i suoi occhi erano fuoco puro, sembrava che il verde fosse stato risucchiato e adesso vi fosse il rosso nei suoi occhi.
Il rosso dei suoi capelli, il rosso del fuoco, il rosso della furia e dell’ odio.
“ Non voglio sentire niente da te, nessuno dei tuoi avvertimenti, nessuno dei tuoi rimpianti, se devo morire morirò, ma lo farò combattendo e non voltando le spalle ai problemi come hai fatto tu…”
Il suo viso era rosso e i suoi occhi lucidi di lacrime, ma non una stava sfuggendo al suo controllo.
Severus si ritrovò a pensare che avrebbe voluto avere solo un decimo della sua forza di volontà e probabilmente non si sarebbe ritrovato a questo punto.
“ E’ troppo tardi, per le tue scuse, per i tuoi avvertimenti, è troppo tardi per tutto” gli disse con il dolore nella voce.
Gli avrebbe fatto meno male se lo avesse aggredito fisicamente. Invece sembrava che non riuscisse neanche a toccarlo.
Ma forse aveva ragione, forse non meritava neanche uno schiaffo.
“ Lily…”
“ Vuoi smetterla?” il suo tono si alzò e la sua domanda fu quasi un urlo e la cosa che spaventò più di tutti Severus, fu la mano che mise, quasi a difesa, quasi come se volesse ergere un muro tra loro due.
“ Puoi farmi parlare?”
Lily stava per dirgli che no, non ne aveva alcuna intenzione, quando sentì una mano circondarle la vita e una voce che le fece battere il cuore.
“ Piton”
Il tono di James non era quello pieno di rabbia che usava con Piton quando ancora andavano a scuola, era un tono che trasmetteva tutto l’ odio che provava per lui.
Era passato così poco dal loro diploma, ma contemporaneamente erano successe così tante cose che ormai le rivalità sembravano un ricordo e quello che restava erano i fatti. Tutto ciò che era successo.
Lily sentì il calore della mano di James attraverso la maglietta e si accorse di quanto fosse divenuta fredda ed avesse bisogno del suo calore.
Si voltò verso James e vide che aveva ancora lo sguardo fisso su Piton.
“ Non voglio parlare con te” disse Severus in tono di disprezzo “ sono venuto a parlare con Lily” chiarì e spostò lo sguardo su di lei.
James rimase in attesa, sapeva che lei non lo avrebbe mai perdonato se avesse parlato per lei, ormai la conosceva troppo bene, ma contemporaneamente voleva farle sapere che c’ era e infatti Lily sentì la mano stringerle la vita ancora più forte come se volesse trasmetterle tutto l’ amore di cui lei aveva bisogno in quel momento.
“ Cosa c’ è?” domandò rivolta a Severus “ Voldemort mi vuole uccidere e tu sei così buono e giusto da venirmi ad avvertire?” gli chiese, poi prese un respiro sentendo il corpo di James accanto a lei irrigidirsi alla menzione della sua morte.
“ Non m’ importa” disse semplicemente “ qualsiasi cosa tu voglia dirmi non m’ importa” ribadì “ Ho smesso da tempo di credere che tu mi voglia aiutare” concluse.
“ Io non…”
“ Prima che tu mi dica che mi vuoi aiutare, pensa a quello che dici, pensa a dove erano voltati i tuoi occhi mentre Voldemort mi torturava, pensa da che parte stavi mentre io combattevo per difendere i miei genitori”
Quando vide Severus rimanere in silenzio, Lily allentò la mano che aveva stretto attorno alla porta.
“ Non ho davvero bisogno del tuo ennesimo avvertimento” disse indietreggiando di un passo, come se volesse rientrare dentro.
“ Vuole uccidere tuo figlio e non si farà problemi ad uccidere chiunque si metterà tra lui e quel bambino”
Lily trattenne il respiro e il suo attimo di sconcerto le impedì di fermare James prima che saltasse addosso a Severus con una forza tale che lui ricadde indietro inciampando sugli scalini e rotolando fino a terra.
“ James!” urlò Lily scattando in avanti, ma sentì una mano avvolgerla.
Si voltò e vide Remus tirarla dolcemente indietro, mentre lui e Sirius la sorpassavano e prendevano James per le spalle per portarlo via prima che distruggesse il volto di Piton.
“ Non ti permetterò di fare con mio figlio come hai fatto con Lily” lo minacciò cercando di liberarsi delle mani che lo costringevano ad allontanarsi “ non osare mai più minacciare mio figlio” concluse con uno sguardo che sembrava poterlo uccidere.
Sirius e Remus lo lasciarono, ma non si allontanarono di più di un passo da lui, limitandosi a guardare Piton in cagnesco ancora increduli su quello che avevano sentito.
“ Mio figlio avrà sempre me e Lily a proteggerlo” disse cercando di calmarsi.
“ Potter, non capisci che il Signore Oscuro…”
James avrebbe voluto picchiarlo di nuovo, solo sentire quelle due parole uscire dalle sue labbra lo rendevano cieco d’ ira, ma non fece in tempo perché Sirius intervenne.
“ Se James e Lily non dovessero bastare avrà anche me” disse pieno di orgoglio. Non avrebbe mai permesso che succedesse niente al suo figlioccio.
“ E me”  ribadì Remus.
“ Avrà tutti i Malandrini” aggiunse Peter con una vocina flebile, non poteva rimanere in silenzio, sarebbe sembrato strano e inoltre lui voleva bene a James.
Severus si voltò verso di lui al suono della sua voce e si asciugò il sangue dal labbro con un sorriso di scherno.
Proprio lui osava dire in quel modo?
Lui che era servo di due padroni, che sorrideva ai suoi amici e intanto passava le informazioni al signore Oscuro?
“ Siete dei presuntuosi, così stupidi, ottusi e pieni di voi, così Grifondoro” sputò l’ ultima parola come se la disprezzasse “ non riuscite neanche a capire che c’ è una talpa tra voi”.
Peter si strinse le braccia attorno al corpo provando una rabbia indescrivibile. Stava parlando di lui e non lo mascherava neanche più di tanto.
“ Guardatevi intorno” avvertì poi tornò a guardare James “ il tuo bambino non ha bisogno di un padre che si crede invincibile…proteggili davvero” e per una volta la sua voce mentre si rivolgeva a James non era di rabbia, ma di avvertimento.
“ Proteggila” disse, poi si sistemò il cappotto e dopo aver guardato Lily un’ ultima volta si voltò per andarsene.
Sperò solo che non fosse stato tutto inutile.
“ Non temere lo farò sempre” disse James anche se parlò solo alle sue spalle, ma non sarebbe finita così.
Non poteva pensare che Piton dicesse la verità, ma doveva parlare con Silente, con l’ ordine, non poteva rischiare.

COMMENTO: OK, SONO MANCATA PER MESI E TORNO CON UN CAPITOLO CHE NON MI CONVINCE NEANCHE TANTISSIMO, MA CHE DIRE QUANDO I MIEI JILY MI CHIAMANO NON POSSO CHE RISPONDERE E POI QUESTA STORIA HA COMPIUTO 2 ANNI E MEZZO QUINDI…AVEVO BISOGNO DI FESTEGGIARE !! SPERO SI SIA CAPITO CHE PUR ESSENDO UN CAPITOLO DAL PUNTO DI VISTA DI PITON, IO NON LO STO DIFENDENDO, ANZI…  QUESTO E’ SOLO QUELLA CHE SECONDO ME E’ STATA LA SUA PRIMA MOSSA, PRIMA DI SILENTE…PRIMA DI CAPIRE CHE NON POTEVA FARE ALTRIMENTI CHE METTERSI NELLE MANI DI QUELLA BUONANIMA E INOLTRE NON SO PERCHE’, MA MI PIACEVA CHE FOSSE LUI A METTERE IL DUBBIO CHE NEL GRUPPO CI FOSSE UN TRADITORE !! E VABBE’, SPERO VI SIA PIACIUTO ALMENO UN PO’ E CHE MI FARETE SAPERE !! RINGRAZIO RISA LILIAN BADWOLF / CESCAPADFOOT / ARYELLE / CHIARA SHRIN SCINTILLA / NEVERHIDE E GIO_98 !! SPERO CHE MI FARETE SAPERE ANCORA !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE !! GRAZIE DI CUORE E GRAZIE ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO !!

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Capitolo 61
*** AMORE E FOLLIA ***


James era seduto al buio.
La casa era immersa nel silenzio e Lily dormiva ormai da un bel pezzo.
Non era stato semplice per lei addormentarsi.
Per quanto cercasse di dire a tutti che non le importava, che aveva smesso ormai da tempo di credere a Piton, James sapeva che non era così.
Aveva visto per tutto il giorno i suoi occhi terrorizzati, la realtà era che lei credeva a Piton.
Sapeva da sempre che per quanto vigliacco, lui non le aveva mai mentito e che tutti i suoi avvertimenti si erano poi rivelati veritieri.
Ad iniziare dalla prima volta, quando le disse che volevano ucciderla, a quando le disse dei suoi genitori ed in effetti, poi, purtroppo morirono uccisi da quel maledetto di Voldemort.
Ogni volta che la coglieva a guardarla e a studiarla, Lily lo tranquillizzava, si passava una mano sulla pancia con fare protettivo e diceva che non avrebbe mai permesso che niente di male accadesse al suo piccolo.
Che lo avrebbe protetto a costo della vita e James non poteva che crederle, vedeva nei suoi occhi la stessa luce che si poteva vedere in una leonessa che protegge i suoi piccoli.
Lily non avrebbe mai permesso che accadesse niente al loro bambino, avrebbe reso gli avvertimenti di Piton vani.
Era una cosa che ripeteva sempre, così come ripeteva che lo odiava, che dopo tutto quello che aveva passato per colpa sua e dei suoi amici, aveva ancora il coraggio di avvicinarla.
Eppure James sapeva che non lo odiava, sapeva che il suo cuore sanguinava per la delusione.
Era stato un amico talmente importante per lei, un compagno di giochi e di scuola per tanto tempo che lui sapeva che non poteva odiarlo davvero.
Lily non sapeva odiare e lui l’ amava anche per questo.
Era pura, era come il suo nome.
E lui era rimasto tutta la sera con lei, tenendola tra le braccia, amandola, cercando di farla ridere e restando soddisfatto ogni volta che lei ripeteva: “ sei davvero stupido, James”.
Certo che era stupido, lo era sempre stato e la maggior parte delle volte lo era stato per lei.
Amava la sua risata, amava come le sue labbra si aprivano in un modo leggermente asimmetrico e amava come il suo suono fosse così coinvolgente da spingerlo a sorridere a sua volta.
E per lui non era mai stato difficile farla ridere, fare il buffone fino a quando lo sguardo di disapprovazione si trasformava in uno di rassegnazione.
Fino a quando scuotendo la testa non diceva: “ e pensare che ti ho anche sposato, Potter” che alle orecchie di James era comunque un complimento, perché la voce dolce con la quale lo diceva sembrava una dichiarazione d’ amore.
Perché anche lei sapeva che il suo modo di fare il buffone era per nascondere la loro paura.
Sapeva che era perché non sopportava di vedere i suoi occhi verdi pieni di terrore al pensiero che Piton potesse aver ragione.
Se lui non avesse fatto l’ idiota chi avrebbe cancellato le lacrime dai suoi occhi.
James non poteva sopportare di vederla piangere.
Ogni volta era un colpo al cuore per lui. Lily doveva solo ridere, lei doveva solo essere felice e lui se ne sarebbe sempre assicurato.
In fondo, quello che lei aveva sempre professato di odiare di lui, era una parte che invece amava, lei adorava la sua spensieratezza e la gioia che riusciva a trasmettere, amava essere contagiata da lui.
Il suo riuscire a farla ridere sempre, era quasi il suo modo per farle capire che lui c’ era e ci sarebbe sempre stato per lei.
Era una cosa che lo aveva sempre distinto da Piton, anche ai tempi in cui i due erano amici.
Piton l’ aveva sempre preoccupata e terrorizzata con le sue maniere, mentre James l’ aveva sempre rassicurata.
E non era anche questo l’ amore?
Assicurarti che la persona che ami sia felice, a volte, anche a discapito della propria felicità.
Ed infatti, adesso che lei era riuscita ad addormentarsi, lui si ritrovava sveglio e pieno di tutti quei pensieri che non aveva voluto trasmettere a lei.
Era seduto sul divano, al buio ed osservava i coni di luce prodotti dalla luna quando filtrava dalle nuvole.
Nonostante avesse finto con Lily, non poteva farlo con se stesso.
Era inutile fingere che gli fosse scivolato addosso, che non l’ avesse colpito.
In realtà, le parole di Piton erano stampate a chiare lettere nella sua mente: “ vuole uccidere il tuo bambino e non si farà problemi ad uccidere chiunque si metterà in mezzo”.
Si passò una mano tra i capelli nervosamente. Forse non gli avrebbe neanche creduto se poi, Piton non avesse puntato quegli occhi neri nei suoi e gli avesse detto: “ proteggila”.
Se c’ era una cosa di cui James era sempre stato sicuro era che Piton, a suo modo, amava Lily e, nonostante lui non avrebbe mai smesso di ringraziare Merlino perché Lily avesse scelto e amato lui, sapeva che se Piton si era abbassato a riconoscerlo come l’ unico che poteva proteggerla, voleva davvero dire qualcosa.
Significava che il pericolo era reale.
“ Mi sono svegliata e non c’ eri”.
La voce di Lily era soffice nella notte.
Era sempre stato uno dei suoi migliori pregi, lei era sensibile e intuitiva e soprattutto tra di loro vi era una grande empatia.
Riuscivano ad individuare ognuno l’ umore dell’ altro con un solo sguardo, con un solo sorriso, con solo il tono della voce.
Si voltò sorridendo a Lily, ma lei piegò la testa come se volesse rimproverarlo e dirgli che doveva smettere di fingere.
“ Dopo quanti minuti che hai capito che mi sono addormentata ti sei alzato?” lo provocò sedendosi accanto a lui.
James le circondò le spalle con un braccio attirandola a sé “ ti ho già detto che ti amo oggi?” le chiese baciandole le labbra.
Lily sentì un piccolo sorriso nascerle sulle labbra, ma lo fermò immediatamente.
“ Non provare a cambiare discorso, James” lo rimproverò “ sono troppo intelligente per lasciarmi sviare dai tuoi biechi trucchetti” aggiunse scherzosa e James scoppiò a ridere scuotendo la testa “ perché ho sposato una secchiona?” chiese fingendosi disperato.
Lily sbuffò allontanandosi da lui “ sei pentito, Potter?” lo provocò e lui si chinò su di lei, poggiando una mano sulla sua pancia e alzandole il viso “ mai” le disse e Lily vide i suoi occhi nocciola brillare.
“ Non mi pentirò mai” e lo disse con una dolcezza tale che a Lily sembrò di essere riportata indietro di anni.
Alle loro prime uscite, ai tempi di Hogwarts, alla semi spensieratezza di quei giorni.
Quando la guerra sembrava meno incombente e il pericolo, seppur in mezzo a loro, sembrava meno immediato.
“ Comunque” disse riportando la sua attenzione su James “ sei sveglio per quello che ha detto Severus?”
James fece una smorfia “ se non vuoi che oltre all’ insonnia si aggiunga la nausea non lo chiamare più così” le disse e Lily si morse il labbro.
A volte ricadeva nelle vecchie abitudini. Dimenticare del tutto che per anni lui era stato solo Severus, il suo grande amico, a volte le sembrava impossibile.
Invece, a volte, le sembrava semplice. Le bastava ricordare chi era diventato. Le bastava pensare che quando vedeva i suoi occhi, non gli sembrava più il ragazzino sofferente e timido della loro infanzia e allora capiva che Severus non esisteva più. Ormai esisteva solo Piton.
“ Lily?”
La voce di James la riscosse e riportò l’ attenzione su di lui.
“ Che ne dici, dato che siamo svegli, di scegliere il nome al frugoletto?” le chiese e Lily inarcò un sopracciglio “ alle quattro di notte?” domandò.
James le prese le gambe e se le pose sulle sue cominciando a massaggiarle i piedi “ mi sembra l’ orario ideale” scherzò e Lily scosse la testa rassegnata.
“ Allora, la mia prima proposta è Tartufo” scherzò e Lily alzò gli occhi al cielo “ Quella è la proposta di Sirius e digli che se lo può scordare” si arrabbiò.
James s’ interruppe dal farle il massaggio e fece una faccia scandalizzata “ eppure, Tartufo Potter, suonava bene”.
Cominciò a ridere, ma ad un’ occhiataccia di Lily si bloccò “ ok, ok, faccio il serio” disse e Lily lo guardò.
Il suo James.
Lui gettò la testa all’ indietro e poi la rialzò, l’ incertezza che brillava nei suoi occhi castani.
“ Ma dobbiamo proprio cercargli un nome? Non mi viene in mente niente” protestò e Lily sorrise “ perché vorresti davvero chiamarlo Tartufo fino ai suoi diciassette anni, quando si rivolgerà, giustamente aggiungerei, al tribunale magico per farsi cambiare nome?”
Vedendo che James stava per rispondere alzò un dito ammonitore.
“ Non sfidare troppo la fortuna, James” lo minacciò e James scoppiò a ridere “ sai, Lily, credo che il Malandrino che porti in grembo stia avendo una pessima influenza su di te” scherzò.
Lily si portò una mano sul ventre e spalancò gli occhi “ non sarà mai un Malandrino” disse con voce imperiosa.
“ Tutti quei guai, quegli scherzi, le lettere dal preside…non posso pensarci” aggiunse, poi vide l’ espressione dispiaciuta di James e continuò “ e comunque, potrebbe essere una femmina”.
James piegò la testa come a valutare la situazione e poi si abbassò fino a trovarsi la pancia di Lily davanti al volto.
“ Una scopa all’ anno se sei un maschietto” propose e Lily alzò gli occhi al cielo “ due bambole all’ anno se sei una femminuccia” rincarò e James la guardò quasi offeso “ ehy, così non vale” protestò.
“ Lui sente solo la tua voce”.
Lily rise “ questo è il vantaggio…lo svantaggio è che dovrò farlo uscire…” s’ interruppe per guardarlo “ vuoi fare a cambio?” propose e James scosse la testa in maniera decisa.
“ Ahi” disse soltanto con una smorfia.
“ Appunto. Ahi” ripeté Lily “ quindi smetti di dire cavolate e pensiamo al nome” gli disse.
“ Ok” assentì James “ inizio io” disse Lily eccitata e cominciò ad elencare.
“ Joseph”
James scosse la testa.
“ Edward…”
“ Edward?” James ripeté il nome con una smorfia.
“ Albert”
“ Ma vuoi che lo prendano in giro anche i muri? Albert Potter”
Lily si arrabbiò “ allora proponi te, grande genio” gli disse.
James le prese la mano e la baciò. I suoi occhi si fecero seri e Lily capì che stava per dirle qualcosa d’ importante.
Aspettò in silenzio che lui si decidesse, poi i suoi occhi castani si fermarono in quelli verdi di lei.
“ Harry Potter” disse soltanto e Lily aprì le labbra.
Harry, proprio come suo padre.
Gli occhi le si riempirono di lacrime e li alzò per impedire loro di scendere.
“ Non posso” disse con voce rotta “ tuo padre…”
“ Mio padre ne sarebbe felice, Charlus non gli è mai piaciuto e poi un Charlus  Potter c’ è già stato, mentre non c’ è mai stato un Harry Potter” le disse.
Vide Lily ancora ferma e immobile e le strinse la mano “ oltretutto tuo padre ti ha salvato, è il padre che ognuno vorrebbe essere…” prese un respiro “ sacrificarsi per amore della propria famiglia, è quello che farei anche io” aggiunse.
Lily sentì il cuore stringersi al pensiero del suo papà e di come l’ avesse salvata da Voldemort.
“ Harry James Potter” disse Lily in un sussurro e James sentì le labbra aprirsi in un sussurro “ mi piace” disse e si gettò letteralmente tra le braccia di James che non si fece pregare baciandola.
“ Se sarà una femmina però sarà Dorea…”
“ Lily” la interruppe James con la fronte corrugata al pensiero di sua madre, ma Lily gli pose un dito sopra alle labbra.
“ Dorea Julie Potter” gli disse e James la strinse ancora più forte.
Le passò le dita sopra il viso, lo zigomo, il naso e infine le labbra, indugiando ancora di più su queste e perdendosi nei suoi occhi verdi.
Non riusciva a immaginare di vivere senza. Non poteva sopravvivere.
“ Vi proteggerò” le sussurrò e Lily baciò il suo dito “ lo so” disse soltanto e dopo lasciarono solo spazio all’ amore.
***
Vigliacco!
A volte Peter si chiedeva se non stesse per caso impazzendo.
Nascosto dentro il suo appartamento, raggomitolato su se stesso, teso ad ogni piccolo rumore.
Non poteva permettersi di muovere neanche un muscolo.
Avrebbe finto di non essere in casa, visto che chiunque fosse andato da lui avrebbe preteso qualcosa.
L’ ordine voleva aiuto nella sconfitta di Lord Voldemort ed i Mangiamorte volevano aiuto nell’ accontentare il Signore Oscuro.
E lui come poteva fare?
Lui era solo un ragazzo di vent’ anni e tutti pretendevano che lui sapesse cosa fare.
Che avesse la sicurezza di Sirius, o la furbizia di Piton e invece lui era solo…era solo Peter.
Si mise le mani tra i capelli sollevandosi ciocche e grattandosi la testa.
Forse poteva fuggire. Tutto questo lo stava facendo impazzire.
Piton che si presentava a casa di Lily e James e che li avvertiva che c’ era una talpa nel gruppo.
Una talpa?
Non era neanche un’ allusione troppo nascosta.
No, no, doveva essere impazzito. Tese le mani davanti a sé e se le torturò torcendole e scuotendole.
Piton doveva sapere se lui fosse stato trovato, il signore Oscuro avrebbe perso la sua spia.
E il Signore Oscuro non perdona, forse lo avrebbe maledetto.
Anzi, sarebbe stato lui a dirglielo.
Si alzò in piedi e cominciò a muoversi come un leone in gabbia. Sì, avrebbe fatto così.
Lo avrebbe denunciato al Signore Oscuro, così Piton avrebbe capito che con lui non si scherza.
Si chiuse una mano con l’ altra. Ancora tremavano.
Quando quegli occhi neri si erano concentrati sui suoi, quando aveva pronunciato la parola talpa, era riuscito solo a pensare che sarebbe morto.
Era riuscito a vedere davanti a sé gli occhi di James, di Sirius, di Remus, in un misto di delusione e disgusto.
Ma nessuno lo capiva?
Tutti giudicavano, da ogni lato giudicavano.
Doveva essere pronto per tutti, ma non era pronto per nessuno.
Lui era solo Peter e tutti pretendevano troppo da lui.
Avrebbe voluto che i suoi genitori fossero ancora qui con lui. In fondo, a volte, anche da adulti si ha bisogno dei propri genitori.
Di un consiglio, di un aiuto.
Lui non voleva, si passò di nuovo le mani tra i capelli e questa volta si graffiò il viso con le unghie.
Sono cattivo? No, non lo era.
La sua non era cattiveria, era paura.
Non si dice di no al Signore Oscuro. E se fosse stato rapito Sirius quel giorno? O Remus?
Sicuramente anche loro avrebbero ceduto.
Lui non voleva morire e quello che gli facevano…
Chiunque avrebbe ceduto, passare le informazioni era stato il prezzo per la libertà, per non soffrire più.
Le torture dei Mangiamorte, loro non avevano idea, altrimenti anche loro avrebbero ceduto.
Il bussare alla porta lo fece sobbalzare.
Non ci sono. Non ci sono.
Il bussare si ripeté di nuovo e Peter guardò la porta. Lo sguardo quasi soddisfatto e le mani racchiuse ancora l’ una dentro l’ altra.
Bussa. Bussa, tanto non apro.
La sua voce interna era così soddisfatta. Nessuno poteva sapere che era in casa.
Nessuno poteva trovarlo.
No, no, nessuno, lui poteva nascondersi pensò con un sorriso quasi malato e poi si trasformò in un topolino prima di correre verso il divano e posizionarsi sotto di esso.

COMMENTO: OK, LO SO CHE SONO IN RITARDO, MA QUESTA STORIA HA APPENA COMPIUTO TRE ANNI ( NEL MESE DI SETTEMBRE ) E QUINDI MI SONO APPLICATA TANTISSIMO PER AGGIORNARLA, perché I MIEI LILY E JAMES MI MANCAVANO TANTO E SO CHE MANCAVANO ANCHE A VOI ( GRAZIE A CHI MI CHIEDE SEMPRE…VI AMO!!)  ALLORA IL NOSTRO PETER STA UN PO’ SCLERANDO, MA MI SONO IMMAGINATA CHE I CONTINUI DOPPI GIOCHI LO STIANO FACENDO UN PO’ IMPAZZIRE…MA NON SARA’ SEMPRE COSì,  DICIAMO CHE DAVANTI AGLI ALTRI RIUSCIRA’ AD APPARIRE NORMALE …ALTRIMENTI CHI LO AVREBBE FATTO CUSTODE SEGRETO? :P LILY E JAMES SPERO CHE VI PIACCIANO…FATEMI SAPERE MI RACCOMANDO!! RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO OVVERO: CESCAPADFOOT / SHIORI LILY CHIARA / DANDELION 10 /  ARYELLE / LETTRICE APPASSIONATA / LILYLUNA97 E MIKYMUSIC !! GRAZIE DI CUORE A TUTTE !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE!! UN BACIONE!!

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