Pebbles and windows

di probabilidad
(/viewuser.php?uid=93808)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Firefly ***
Capitolo 2: *** Pebbles ***



Capitolo 1
*** Firefly ***


Scrivo queste drabble/flashfic perchè Fairy Oak è il mio libro dell'infanzia. Saranno introspettive - come se scrivessi mai qualcosa che non lo è LOL - , senza pretese e forse un po' inusuali in questa sezione, a voi la parola!


---

Le notti che sua figlia passò fuori dalle mura del villaggio furono prive di stelle, buie come la paura.
Ogni sera aveva aperto la porta della stanza e scostato le coperte, sperando di trovarla lì, a dormire.
Aveva salito i gradini delle scale, chiuso un occhio e premuto l'altro contro la lente, i baffi che gli solleticavano il volto sfregando contro il ferro. Aveva cercato senza sosta fra le nuvole scure una luce, una speranza.
Ancora oggi, quando lei non è in casa, a lui basta guardare le stelle.
Il cielo gli aveva sempre detto tutto quello che doveva sapere.
Se lei non ci fosse stata più, il firmamento avrebbe smesso di brillare. Così come i suoi occhi.


---
1. Cicero - Pervinca. Ho sempre amato quell'uomo.
Non mi piace fare nomi nelle drabble, adoro pensare che le persone li intuiscano dalle parole del mio scritto (:
2. Firefly = lucciola.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Pebbles ***


Quando andavano alla spiaggia non parlavano mai molto. Non parlavano affatto.
Gli spruzzi delle onde inumidivano il maglione di lana mentre col silenzio tutto attorno le ore passavano.
Le mani diventavano grigie e polverose a furia di giocherellare con i sassi, restituendo al mare i vetrini verdi come
gli occhi di lei, per farli tornare liberi, come lei. Quando si metteva in tasca un paio di ciottoli arrotondati e levigati dalle onde, gli piaceva guardarla, spettinata dal vento, con un sorriso piccolo ed immenso,
silenzioso e pieno di parole. Le labbra dolci seccate dal vento che rimandavano al sapore del cioccolato.
Potevano sentire ancora il rumore del mare quando il sassolino urtava il vetro della sua finestra.


---
1. Non mi garba ma vabbè (:
2. Sassolini alla finestra, vetrini liberi come lei, il maglione usato per pescare, dolcini al cioccolato...Vì e Grì.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=812755