Una luce nella tempesta

di PassengerXX
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Speranza ***
Capitolo 2: *** Oltre l'amicizia ***



Capitolo 1
*** Speranza ***


CAPITOLO 1 Speranza La guerra era finita.
Herry, Ron e Hermione guardavano Hogwarts, la loro Hogwarts distrutta.
Hogwarts era stata una casa per loro, in quel posto erano cresciuti, avevano imparato moltissime cose e non necessariamente dai libri, lì si erano presi le prime cotte, avevano appreso il vero significato di amicizia …
Quella visione procurava dolore a tutti e tre così dopo poco decisero di entrare nella sala grande.
Hermione non aveva fatto a meno di notare il silezio di Ron. Aveva da pochissimo visto suo fratello morire. Fred …
Come poteva un ragazzo tanto simpatico, buono morire così?! Hermione non riusciva a trovare un spiegazione valida e per lei questo era un vero grattacapo. Quel giorno erano morti tantissime persone innocenti lì ad Hogwarts, che avevano dato le loro vite combattendo per un mondo migliore che tuttavia loro non avrebbero mai potuto vedere …
La visione della Sala Grande era orribile. Non aveva mai visto tante persone prima d’allora così in collera. Gruppi di studenti, familiari circondavano corpi stesi a terra senza vita.
La famiglia Waesley si distingueva per questo. Sette teste rosse erano strette attorno al corpo esamine di Fred, privo del classico sorriso che caratterizzava il volto suo e del gemello George. Quando Ron si unì a loro, quest’ultimo era chino sul corpo del gemello e piangeva urlando paroli incomprensibili. I singhiozzi della signora Weasley  erano udibili in tutta la sala, stretta al marito che piangeva in silenzio, non riusciva a trattenersi. Bill era seduto in un angolo con Fleur accanto, con le mani in viso e Charlie, accanto alla sorella minore, Ginny, cercava di essere forte, ma le lacrime scendevano dal suo viso come se fosse un bambino. Percy invece accanto al padre piangeva e ogni tre singhiozzi mormarava un “scusa”, che se Hermione non avrebbe saputo il contesto per il quale lo diceva, non sarebbe riuscita a capirlo.
Lei ed Harry rimasero indietro, mentre Ron si inginocchiò accanto a Ginny e sfiorò la mano di Fred cercando invano di trattenere le lacrime.
Lei ed Harry si guardarono negli occhi. Senza bisogno di aggiungere alcuna parola si erano capiti. Nessuno dei due aveva volglia di  avvicinarsi alla famiglia Weasley, avevano bisogno di tempo per superale lo schock iniziale della perdita di un componente della loro famiglia …
Madama Chips si avvicinò a loro richiamando la loro attenzione.
< Signor Potter, signorina Greanger dovete assolutamente andare in infermeria, siete ricoperti di ferite e dovete essere curati … > Parlava in tono isterico ma autoritario.
Dato che Harry non era in grado di prendere in mano la situazione, troppo intento a osservare le persone in quella sala che piangevano i loro cari. Lei si schiarì la voce.
< Madama Chips > Disse lei con un tono di voce talemente diverso dal suo, che dubitava perfino che fosse lei a parlare. < Noi stiamo benone, ci sono moltissimi studenti che hanno bisogno di maggori cure > Disse osservando Seamus Finneghan con un braccio quasi disarcionato e Neville completamente ricoperto di sangue, teneva la spada di Godric Grifondoro stretta fra le dita tremanti in un misto fra incredulità e orrore.
Così Madama Chips si allontanò senza prima farsi promettere, però, che sarebbero andati da lei il prima possibile.
Guardandosi attorno i due ragazzi non potettero fare a meno di notare che nonostane il lutto, la disperazione, la tristezza che regnava negli occhi delle persone presenti in quella sala, c’era anche un altro sentimento che era percepibile come se fosse quasi palpabile. La speranza …


-Questa  una sorta di introduzione alla storia... Non so ancora quanto sarà lunga, ma continuerò a postare altri capitoli se avrò qualche risposta positiva... Spero che vi piaccia... Un abbraccio :D

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Capitolo 2
*** Oltre l'amicizia ***


CAPITOLO 2 Oltre L’amicizia

 

Poco dopo Harry si era allontanato dicendole che doveva parlare con tutti in quella sala, spiegare che i loro cari erano morti da eroi, per assicurare a tutti un mondo migliore.

Hermione invece cercava di rendersi utile, insieme a sui ex compagni di scuola, nell’aiutare le persone ferite.

Si guardò di nuovo intorno  e vide Luna che puliva le ferite di Neville, e non potette non notare il modo in cui lui la guardava.

Ciò la fece rinsavire e si girò nella direzione dove si trovavano i Weasley. La scena che aveva visto entrando nella Sala Grande era immutata, tranne per il piccolo particolare che mancava una delle tesse rosse. Ron …

Al suo posto Harry aveva finalmente raggiunto la famiglia addolorata dalla morte di Fred. Harry era stretto dalla signora Weasley e se è possibile piangeva ancora più di prima.

Ma la sua attenzione era sempre diretta all’assenza di Ron, così non appena finì di pulire la ferita di Calì Patil alla gamba uscì dalla sala e andò a cercarlo.

Dopo svariate ricerche lo trovò nel posto più improbabile del mondo.

Ron era in biblioteca, o meglio era in una stanza che una volta era stata la biblioteca. Lei aveva passato la stragrande maggioranza del tempo trascorso a Hogwarts in quell’aula ma adesso era inriconoscibile… Tutti i libri erano riversati per terra, anche se la maggior parte era ridotta in mucchi di carta stracciata.

Una visione del genere qualche tempo prima, molto probabilemente le avrebbe provocato uno schock irreversibile, ma ancora una volta la sua attenzione era rivolta a Ron, seduto in un angolo con le mani a coprirsi il viso.

Senza proferire parole si avvicinò a lui e si sedette al suo fianco.

< Che ci fai qui? > Le chiese il ragazzo non appena gli si fu seduta accanto.
Lei non rispose subito in cerca delle parole adatte. Ma a un tratto fu stufa ci cercare sempre le parole, di pensare cosa dire,si lasciò finalmente andare.
< E dove posso stare se non qui, accanto a te? > Disse prendendo la mano che il rosso non aveva tolto ancora dal viso, e stringendola fra le sue.

Non si dissero altre parole ma Ron la strinse forte a se si lasciò andare ad un pianto liberatorio.

 

**

Ginny era sconvolta per quello che era accaduto.

Era accaduto tutto talmente velocemente. Aveva visto suo fratello Fred accasciarsi e morire, talmente rapidamente da avere le vertigini.

Non poco tempo dopo aveva visto Hagrid, arrivare al castello, con Harry in braccio morto. Ma fortunatamente quella volta non era come aveva temuto.

Harry era lì, accanto a lei, e le teneva stretta la mano. Aveva appena ucciso Voldemort,  e non sembrava ancora aver realizzato ciò che era accaduto.

Ad un tratto la voce della McGranitt risuonò nella stanza. < Volevo informarvi che anche se distrutta, Hogwarts accoglierà tutti stanotte. Domani mattina si svolgeranno i funerali delle vittime cadute oggi > Disse guardandosi attorno con gli occhi pieni di lacrime. < E ovviamente, per chi accetterà, Hogwarts sarà pronta ad accoglierli, io e i miei colleghi, concordiamo pienamente nel seppellire le persone che hanno tanto difeso la nostra scuola, nella medesima stessa, accanto alla tomba di Albus Silente … > . Continuò con voce tremante.

 

**

Ron aveva smesso di piangere, ma continuava a stringere Hermione a sé.

< Mi dispiace … > Disse ad un tratto facendo sobbalzare la ragazza.

< Di cosa ? > Chiese lei stupita.

< Di essermi sfogato con te … > Disse lui sospirando, poggiando la testa al muro.

< Non essere sciocco, sono qui apposta … > Disse la ragazza guardando il rosso negli occhi.

Lui le sorrise, anche se fu un sorriso triste. < Grazie > Disse e gli si avvicinò inaspettatamente e le diede un lieve bacio sulle labbra.

La ragazza non se l’aspettava e rimase paralizzata  non distogliendo gli occhi da quelli azzurri del ragazzo.

< Scusa … Non volevo, cioè volevo è solo che … > Balbettò lui, incapace di trovare le parole adatte. Poi prese un respiro e nonostante il suo viso fosse completamente rosso, assunse un aria seria.

Disse Ron guardando gli occhi nocciola della ragazza. < Voglio, devo sapere se quello che è successo nella camera dei segreti è stato solamente perché stavamo per morire ... > Disse lui ma fu interrotto dalla labbra della ragazza che si posarono sulle sue e all’improvviso fu tutto più chiaro.

Anche lei provava quello che lui provava per lei e stavolta si stavano baciando non perché molto probabilmente sarebbero morti di lì a poco, ma si stavano baciando perché erano legati da un sentimento che andava oltre all’amicizia, finalmente ne era certo.

 


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