Lettres Croisées

di BipBip Girl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Libro 1: Prologo ***
Capitolo 3: *** Libro 1: Lettera 1 ***
Capitolo 4: *** Libro 1: Lettera 2 ***
Capitolo 5: *** Libro 1: Lettera 3 ***
Capitolo 6: *** Libro 1: Lettera 4 ***
Capitolo 7: *** Libro 1: Lettera 5 ***
Capitolo 8: *** Libro 1: Lettera 6 ***
Capitolo 9: *** Libro 1: Lettera 7 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


N.B Questa storia è una traduzione effettuata da Ran_neechan ( cioè me XD). L'utrice di Lettres Croisées si chiama Bip-Bip Girl è ho avuto da lei il permesso scritto di procedere con la traduzione. Il testo originale della storia è possibile reperirlo su Fanfiction.net a questo indirizzo: http://www.fanfiction.net/s/5450558/1/Lettres_Croisees

Da ora in poi tutto ciò che scriverò saranno parole dell'autrice così come ha publicato per la prima volta il capitolo. I mei interventi porteranno tutti la dicitura NdT ovvero note del traduttore ^_^ Auguro a tutti una buona lettura è una storia molto carina e originale per com'è strutturata.
 



Buongiorno a tutti!

E , Rieccomi qui con una nuova storia (NDT:questa non è la prima storia dell’autrice).
Qualche anno fa, ho letto un testo in corso che ha descritto bene ciò che provavo quando scrivevo delle lettere e mi sono decisa dunque a creare una relazione epistolare tra Bella ed Edward.
 

«Eccetto megalomania particolare, si corrisponde soltanto con i propri contemporanei (…) ed è, io credo qualcosa di essenziale alla corrispondenza che fa la sua povertà e il suo prezzo. Un vivente si rivolge ad un vivente, e non per i secoli dei secoli (come certi scrittori, punto sempre i migliori, nei libri) ma per condividere qualcosa, un avvenimento, o un pensiero o un'emozione o un sorriso, quasi nulla spesso e l'essenziale delle nostre vite, per condividere questa povertà che noi siamo, che viviamo chi ci fa e ci disfa, prima che la morte ci prenda, per non rinunciare, finché respiriamo e indipendentemente dai  chilometri che se ci separano, alla dolcezza di vivere insieme, e in ogni caso e nello stesso tempo  alla dolcezza di dividere e di amare. Contemporanei della stessa eternità che è oggi. Passanti nello stesso passaggio che è il mondo. Tourgueniev, sul suo letto di morte, volle scrivere una lettera a Tolstoj: "Signore fù un grande onore essere stato il vostro contemporaneo." Tutti non sono Tolstoj, tutti non sono Tourgueniev. Tuttavia è un pò ciò che vorremmo dire  nelle nostre lettere, e che diciamo difatti, con le nostre lettere. Con il semplice fatto di scriverle, e benchè dicessimo la verità. Se si mettono da parte gli scambi puramente professionali o amministrativi, è quasi sempre di amore che si scrive, e per amore, che questo amore sia di passione o di amicizia, di famiglia o di vacanze, profondo o superficiale, leggero o grave. Ti scrivo per dirti che ti amo, o che penso a te, o che mi rallegro, sì, di essere il tuo contemporaneo, di abitare lo stesso mondo, lo stesso tempo, di non essere separato da te che per lo spazio, non dalla  memoria, non dal pensiero, non dalla morte. Partire, questo è morire un poco. Scrivere, questo è vivere maggiormente.
Al giorno d'oggi, certamente, il telefono potrebbe superare l'ostacolo della distanza, e lo supera infatti, trasmette la parola attraverso i paesi o i continenti. Si continua tuttavia a scrivere non solamente per economia. Parecchi infatti, ed io li seguo, preferiscono ricevere una lettera piuttosto che una telefonata. Per quale ragione? Perché il telefono è importuno, indiscreto, chiacchierone. Quindi soprattutto, perché qualcosa non può essere detto, oppure, che solo la scrittura può portare. La scrittura nasce dell'impossibilità della parola, della sua difficoltà dei suoi limiti, del suo insuccesso. Di ciò che non si può dire, o che non si osa, o che non si sa. Quest'impossibile che si porta in se. Ci sono lettere che sostituiscono la parola, come un surrogato, un sostituto. Quindi coloro che le superano che toccano con ciò al silenzio. Quelle non sostituiscono nulla, e sono insostituibili. Ciò di cui non si può parlare occorre scriverlo.»
 
 
André Comte-Sponville – Impromptus, la correspondance.

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Capitolo 2
*** Libro 1: Prologo ***


Lettres Croisées



Ecco dunque il prologo, la lettera di Bella. non sono stata molto originale scegliendo Mike come ex, ma non avevo voglia di creare un personaggio giusto per l'opportunità.
È una lettera dunque dove Bella si è sbagliata nell'indirizzo e che arriva da Edward. Questo è solamente il prologo del primo libro.  Corro a scrivere il seguito. Non dimenticate di lasciarmi il vostro parere.

 

Libro 1: Prologo


Ho appena realizzato che ancora una volta sono stata troppo gentile. Non so cosa mi è  preso a guardarti andar via in modo. Decisamente, guardarti sparire è davvero un parolone visto che sono stata io ad abbandonare l’appartamento dopo la tua meravigliosa dichiarazione. Non so perché non ho reagito sul momento, ma tutt’ora non hai avuto ciò che ti meritavi.

 Non farò un lungo discorso, ma ciò che posso dirti è che ti compatisco.

Onestamente, ti compatisco perché non so se un giorno riuscirai a cambiare. Non sono uno psicologo e non credo  bisogna esserlo per capire che hai paura d’impegnarti più di chiunque altro. Mi avrai rimproverato spesso il fatto di non essere mai sicura di me, di impiegare troppo tempo per decidermi, ma almeno, per una volta  ho deciso qualcosa, non rinvio tutto per paura. Non so se ti sei trovato qualcun altro e se la scusa che hai tirato fuori sia reale o meno, tutto quello che posso dirti è che mi auguro di non rivederti mai più..
 
In effetti, rivederti sarebbe come rivivere i miei fallimenti perché mi rendo conto di essermi sbagliata su tutta la linea con te, e infine, è soprattutto per me che non voglio. Non voglio avere ancora fiducia in te, io che solitamente impiego troppo tempo a fidarmi di qualcuno. Non voglio neanche gettar via più di due anni della mia vita in una relazione senza alcun obbiettivo. Ho semplicemente perso il mio tempo e ora mi trovo sola in una grande città. Totalmente sola, con una vita da ricostruire e ciò, lo devo solamente a me, non vorrò mai più seguirti in questa storia. In ogni caso, tieni l’appartamento non lo voglio perché dopotutto, se devo ricominciare da capo, sarà meglio farlo in un posto in cui non ho mai messo piede. Passerò un giorno quando non ci sarai per prendere le mie cose.
So che la mia lettera è sconclusionata  ma non ho il coraggio di riprenderla affinché tu possa capirci qualcosa, arrivo anche a chiedermi se te lo meriti, fermo dunque qui le mie parole.

B.
 


 

Ndt: Anche se è una traduzione se desiderate potete lasciare i vostri commenti ^^ li tradurrò per l'autrice ^^

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Capitolo 3
*** Libro 1: Lettera 1 ***


Lettres Croisées


Cucù a tutti! Rieccomi per il seguito di questa nuova storia. Ho deciso di pubblicare lettera per lettera, almeno, impiegherò meno tempo ad aggiornare ;) Ecco dunque la risposta di Edward dopo aver letto la lettera. Se desiderate avere precisazioni sulla vita dei personaggi non esitate a chiederlo (NdT: provvederò a fare da tramite e a farvi ricevere la risposta dell’autrice) elaborerò una lista. ;)
Buona lettura.

 
 

Libro 1: Lettera 1



Cara B,
Sono appena tornato a casa e scopro che fra la pila di posta mi attendeva una lettera da parte vostra. Ho avuto una settimana terribile e non mi sono preso la briga di leggere il nome sulla busta, sono spiacente, ma penso che dovrete scrivere una nuova lettera a questo Mike. Infatti avete sbagliato indirizzo, vi rinvio la vostra lettera iniziale.
Tuttavia la mia curiosità mi ha spinto a leggere questa lettera nella sua totalità e devo riconoscere che sono rimasto colpito da ciò che avete detto. Non vi conosco, ma onestamente, nessun uomo merita che voi vi mettiate in discussione. Da quello che ho capito sembra che la colpa sia del vostro amico e voi non dovreste lasciarvi andare per questo. Una storia d’amore che si conclude male è molto spesso difficile da superare, ma non dovete abbattervi. Inoltre, non so se sarebbe davvero utile inviargli una lettera. Vi starete certamente domandando con quale diritto mi infilo nella vostra vita, tutto ciò che posso dirvi è che so troppo bene ciò che state passando., Un anno e mezzo fa, ero nella vostra stessa situazione e senza la mia famiglia sarei stato perso.
Il ché ci porta all’ultimo punto. Sicuramente mi prenderete per matto, ma se volete parlare di qualunque cosa con me, uno sconosciuto e per mezzo di una lettera, desidero dirvi che sono qui. Avete il mio indirizzo e potete inviarmi una lettera. È  difficile adattarsi in una città così grande come Seattle e se siete sola e volete raccontare la vostra vita a qualcuno che non conoscete e che non potrà dunque giudicarvi, pensate a me.
Cordiali saluti.
Edward.

 

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Capitolo 4
*** Libro 1: Lettera 2 ***


Lettres Croisées



Cucù a tutti!
Ecco il seguito della mia piccola storia spero che continui a piacervi ^^.
 
 

Libro 1: Lettera 2 

 

Caro Edward,
 
Oh mio dio, non so più dove nascondermi. Sono molto dispiaciuta che abbiate ricevuto questa lettera.
 Sono davvero una catastrofe ambulante, non crediate che lo dica così, per essere perdonata. No, no vi assicuro che sono un disastro, cado continuamente, rompo tutto ciò che tocco, ma non mi era ancora mai capitato di mandare una lettera ad un indirizzo sbagliato, sopratutto non una di questo tipo e ad uno sconosciuto.
 
Non so per cosa mi prenderete, per una pazza probabilmente, no? Vi assicuro che di solito non sono così, non avevo mai scritto una lettera, ma dovevo. E quando mi renderò conto che non la riceverà mai non saprò più come sentirmi: Dovrei essere furiosa con me stessa perché non l’ha ricevuta e sicuramente, non la riceverà mai? Oppure dovrei essere felice che non abbia letto questa lettera in cui mi sono svelata
 
Eccomi qui che mi confido nuovamente ad uno sconosciuto. Sicuramente mi conoscerete meglio di quanto non mi conosca io stessa no? E non avrete sicuramente nulla da fare. Del resto penso che abbiate ragione, è più facile parlare con uno sconosciuto. Sapere che sicuramente non vi incontrerò mai mi aiuta a scrivervi queste parole. Siate certo però che se quel giorno arriverà mi nasconderò nella tana di un topo. Vi proibisco di ridere, sarei capace di entrarci visto ciò che vi ho scritto in questa lettera, devo proprio apparirvi come una povera ragazza.
 
Sapete una cosa, non rispondetemi, penso che sia meglio così per entrambi. Io, non avrei più vergogna perché so che se mi risponderete diverrei ancora più pazza e finirei con il raccontarvi ancora la mia vita. Per voi, perché non vedo a cosa può portarvi una corrispondenza con una povera ragazza come me.
 
Sinceramente,
Isabella.

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Capitolo 5
*** Libro 1: Lettera 3 ***


Lettres Croisées


Ndt: Siamo al quarto capitolo di questa ff e posso capire che non siamo entrati ancora nel pieno della storia ma vorrei capire se queste lettere vi stanno piacendo oppure no, l'opera di traduzione non la faccio di certo per me stessa XD inoltre sono rimasta d'accordo con l'autrice che tradurrò le vostre risposte, quindi se vi piace non vergonatevi ed esponete il vostro parere. In questi giorni sto aggiornando velocemente anche più di un capitolo nella stessa giornata ma perchè siamo all'inizio e le lettere per ora non sono ancora molto corpose.  Vorrei sapere... preferite che continui così o solo un aggiornamento al giorno? o alla settimana?
Inoltre a voi è mai capitato di sbagliare l'indirizzo di una lettera/mail/sms e che la persona che lo riceve vi risponda? Ne è nata un amicizia?


Libro 1: Lettera 3



Isabella.
Penso che passerò veramente per uno psicopatico dato che vi rispondo nonostante mi abbiate chiesto di non farlo. Ma non sono riuscito a fermarmi. È stato più forte di me. Sono rimasto davanti al mio foglio, con matita in mano, un ora a chiedermi se dovevo o no rispettare la vostra richiesta. E poi ho pensato che non ho mai ascoltato nessuno nella mai vita e che non avrei iniziato oggi.
 
Prima di tutto  sono felice di non avere a che fare con un incognita, sì, pensare che la persona che mi scrive si chiami “B” è davvero una sensazione strana. Mettere un nome al mio corrispondente è molto meglio, anche se non riesco a capire come B significhi necessariamente Isabella, ma è già una cosa.
 
Tengo lo stesso a giustificare questa mia risposta. Già, era di vitale importanza rispondervi per dirvi che non siete una pazza. Penso che dovrei farvi una lavata di testa  per la lettera che mi avete scritto, non dovete sottovalutarvi così, ma sarei messo abbastanza male per comportarmi in un modo simile visto che non ci conosciamo. Capita a tutti di commettere un errore, un errore di disattenzione e finire in questo modo, va bene non mi è mai successo ma sono sicuro che è le probabilità che accada sono alte. Chissà forse questa lettera finirà dalla nonna che abita al terzo piano del vostro palazzo, no?
 
Penso che dovreste essere felice che lui non abbia mai ricevuto quella lettera, scrivetene una nuova, ma senza l’ultima parte. Penso che quella vi esponga troppo, occorre che quell’uomo sappia cos’abbia perso quando via ha lasciato andare, ma non ciò che ha distrutto in voi. Dovete mostrargli che siete una donna forte e che non avete bisogno di lui. Lasciate il lato della donna ferita per i vostri amici, la vostra famiglia, non ha bisogno di conoscere anche quello. Sono dopotutto, soltanto alcuni piccoli consigli e non so se dovete seguirli veramente.
 
Per concludere, se desiderate continuare a raccontarmi della vostra vita o se anche avete bisognio di qualcuno con cui sfogarvi, conoscete il mio indirizzo, sarei felice di esservi utile. Ciò non fa di voi una povera ragazza, no? Se grazie a voi mi sento utile significa che non siete penosa tanto quanto sembrate credere, del resto penso che siate una brava ragazza, integra, non ho  molto per giudicare, ma lo sento.
Amichevolmente,
Edward.
 

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Capitolo 6
*** Libro 1: Lettera 4 ***


Lettres Croisées
 

NdT: Grazie a tutti quelli che hanno recensito a coloro che hanno inserito la storia tra i preferiti e le seguite e anche a tutti coloro che l'hanno letto. Sto comunicando all'autrice tutte le vostre recensioni è molto felice di sapere il vostro parere...
Un altra domanda per questo nuovo capitolo... avete mai raccontato ai vostri genitori delle vostre pene d'amore?
 

Libro 1: Lettera 4



Edward,
Tornando a casa sono rimasta sorpresa nel trovare una lettera. E sì, da stupida quale sono, mi ero convinta che mi avreste ascoltato e non avreste risposto. Ma in realtà, sono felice che non mi abbiate dato ascolto, è sempre piacevole trovare una lettera nella cassetta della posta e devo dire che la vostra mi rallegra.
 
Ho deciso di seguire il vostro consiglio e inviare una nuova lettera, ma una missiva in cui mantengo le distanze. Avete ragione non devo mostrargli ciò che provo, non lo merita. Dunque mi preoccuperò di scrivergli una lettera sdegnosa degna di questo nome. Dopotutto sono una donna forte, indipendente, intelligente e non ho bisogno di lui per far funzionare la mia vita. Il meglio che posso fare è fargli capire cosa si è perso lasciandomi come se non valessi nulla. Sarà senza dubbio difficile ma ho la sensazione che ce la posso fare! Attuerò con successo i miei piani, mi farò degli amici con cui potrò uscire, comprenderà che questi anni passati con lui non hanno affatto influito sulle mie relazioni sociali, anche se bisogna essere onesti, siamo ben lontani dalla verità.
Per quanto riguarda, lasciare il lato “donna ferita” per i miei amici e la mia famiglia credo che sarà difficile… non sono certa che mio padre apprezzi questo aspetto di me, ed è pressappoco la mia sola famiglia insieme a mia madre a cui, onestamente, non posso di certo dire ciò senza vederla sbarcare a Seattle e colpirlo fino alla morte. Anche se… potrebbe essere uno spettacolo divertente, ma no, è meglio di no, di certo non voglio che mio padre, lo sceriffo, sia obbligato a mettere la sua ex moglie in prigione. Ok, mi viene da ridere solo immaginandomi la scena, avete il diritto di ridere anche voi!
 
Ancora una volta vi ho svelato una parte della mia vita, ma continuo a non sapere nulla della vostra… se mi risponderete abbiate almeno la decenza di parlarmi un po’ di voi. Lo so, non sono nella situazione adatta per parlare di decenza, ma se non mi dite chi siete, rischio di prendervi veramente per uno psicopatico. Uno psicopatico che corrisponde con una pazza… Ne verrebbero fuori delle belle lettere, no? Infine vi lascio una scelta, non sentitevi forzato, ma sarei felice di ricevere una vostra lettera, anche se si trattano solo di un paio di parole, sapere che qualcuno mi ha dedicato pochi minuti della sua esistenza è come mettere del balsamo sul cuore. So che ora, vi sentirete costretto… ma bhè, scrivo un po’ ciò che mi passa per la testa per poter poi dedicarmi alla prossima lettera, che sarà quella che invierò al mio ex.
Grazie per tutto,
Isabella.

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Capitolo 7
*** Libro 1: Lettera 5 ***


Lettres Croisées

Ndt: Edward inizia a rivelarsi davvero molto simpatico... 

Libro1: Lettera 5



Isabella,
sono ormai tre giorni che ho ricevuto la vostra lettera e non ho avuto un minuto per me per potervi rispondere. In realtà al momento dovrei essere impegnato a lavorare piuttosto che inviarvi una lettera, ma mi sono detto alla vista del vostro ultimo paragrafo che dovevo rispondervi, altrimenti avrei finito con il farvi dubitare. Credo che orami sia fuori questione che non vi risponda più, anche se questo può sembrare strano, rifiuto di mettere fine a questa corrispondenza, e non mi chiedete perché, non saprei rispondervi.
 
Non so a cosa assomiglino i vostri genitori, ma l’immagine di vostro padre che mette in carcere vostra madre è come minimo molto divertente, e vi ringrazio per avermi dato il diritto di ridere di fronte a questa situazione. Così, non avete nessuno con cui lamentarvi? Sapete cosa, faremo un accordo, mi direte tutto ciò che vi passa per la testa, a costo di sembrare matta e io farò lo stesso, credo che come me voi ne abbiate molto bisogno. Sarò un po’ il vostro amico, in attesa che ve ne facciate degli altri.
 
Parlarvi di me? È vero che sarebbe solo un equo ritorno delle cose alla vista di ciò che ho appreso su di voi, ma non so veramente cosa dire. Non sono mai stato bravo a parlare di me. Dunque se vorrete sapere altro rispetto a ciò che seguirà, non esitate a farmelo sapere. Allora, come sapete, mi chiamo Edward, fin qui, nessuno scoop! Ho 26 anni e sono appena entrato in uno studio legale della città, da qui il fatto che mi trovo spesso la sera con i compiti a casa e non ho più il tempo per scrivervi, il ché mi infastidisce veramente credetemi. Attualmente mi sto occupando di un affare abbastanza spinoso e mi chiedo come ne uscirò. In breve… per quel che riguarda la mia famiglia. Mio padre è medico e mia madre è decoratrice d’interni e vivono entrambi in una cittadina nei sobborghi di Seattle. Ho un fratello di 27 anni che è proprietario di un ristorante ed è sposato con un insegnante, hanno due bambini e il terzo è in arrivo. E ho anche una sorella più piccola di 21 anni che studia all’università di Seattle per diventare giornalista, cosa che sarebbe perfetta per lei visto che parla continuamente. Invece per quanto riguarda i miei amici si fa presto il giro, ho solamente Jasper che conosco dal liceo ed è psicologo ( si occupa personalmente della mia psicopatia.) ho perduto gli altri a seguito di una relazione per lo meno disastrosa. Infine ecco quasi tutto quello che posso dirvi per il momento. Infatti, non desidero spaventarvi con la mia vita e aspetto di sapere un po’ di più sulla vostra.
 
Sono felice di sapere che avete deciso di ascoltarmi e di inviare un’altra lettera al vostro ex, dopotutto avrà soltanto ciò che si merita. Non esitate a dirmi se vi ha risposto, io sono qualcuno abbastanza curioso per natura e mi piace sapere cosa pensano e fanno le persone.
Sinceramente,
Edward.

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Capitolo 8
*** Libro 1: Lettera 6 ***


Lettres Croisées

NdT:  Volevo comunicarvi prima di lasciarvi a questo capitolo che nel "Libro 1: Prologo" ho commesso un piccolo errore di traduzione per correttezza lo comunico altrimenti i più attenti troveranno una discordanza con un ragionamento di bella. Perdonatemi, spero che non accadano più errori simili. Consiglio una rilettura tanto è abbastanza corto.


Libro 1: Lettera 6 


Edward,
Sarò un po’ egoista, ma sono contenta che abbiate interrotto il vostro lavoro per dedicarmi un po’ di tempo. Stavo effettivamente iniziando a dubitare… e poi arrivo davanti alla mia cassetta senza un grammo di speranza, devo ammetterlo, per trovare cosa? La vostra lettera. Ed ecco che si è illuminato il mio fine settimana. Una volta che ho avuto questa preziosa lettera nella mani, sono corsa nel mio appartamento per leggerla, e ciò che vi ho trovato mi ha davvero rallegrato, dunque, è per questo che rispondo così rapidamente (per quello e per il fatto che voglio inviarla prima del fine settimana, in modo che la riceverete non più tardi del lunedì). Non vi domanderò perché, ma sono molto felice al momento di avere un corrispondente fisso, almeno finchè non sbaglierò nuovamente indirizzo e sarà il vostro vicino a riceverla, non ridete, sapete molto bene che è più che probabile!
 
Ho veramente inviato la lettera a Mike, sapete il mio ex, ed è tornato con il cuore in mano a dirmi che se volevo potevo ancora tenere l’appartamento. Devo confessare che mi ha fatto davvero ridere, presto farò un mese che mi sarò letteralmente trasferita qui e il signore si preoccupa solo ora di me. L’ho ovviamente tenuto sulle spine, come se avessi bisogno di lui per farcela . Penso che sia la paura di mio padre che l’abbia costretto a farmi questa proposta. Non comprendo perché essere uno sceriffo faccia così paura alla gente, dopotutto, fuori dalla sua contea non ha nessuna autorità, no?!
Lasciamo da parte questo argomento che spero si sia risolto oggi, sì, non ho nessuna intenzione di rivedere presto Mike.
 
Purtroppo per voi, credo che dobbiate essere mio amico per un tempo fin troppo lungo per il vostro bene. In realtà non sono un tipo molto socievole e non mi sento pronta per farmi degli amici, dunque per un bel po’ di tempo sarete il mio solo amico, sinceramente, mi dispiace per voi, non che io sia schizofrenica, ma faccio già fatica a sopportarmi da sola e immaginare qualcuno che voglia condividere le cose con me… l’ultima persona che l’ha fatto mi ha sbattuto la porta in faccia come sapete. Ma va bene, è a vostro rischio e pericolo.
 
Sono felice di sapere un po’ di più su di voi! Devo confessare che vi invidio, già, sembrate aver indovinato brillantemente i vostri studi e poi, avete una vera famiglia. Come vorrei avere dei nipotini in giro ovunque. Dopotutto siccome mi avete parlato di voi, penso che parlavi un po’ più di me sia solo il giusto ritorno delle cose. Allora, mi chiamo isabella, come sapete, ma i miei amici e le persone che mi sono vicino mi chiamano Bella, trovo che Isabella sia un nome troppo vecchio…
In breve, a partire da oggi mi chiamerete Bella. Allora, sono nata 21 anni fa a Forks, una piccola città (o un buco sperduto, scegliete voi) a poco più di due ore da Seattle. Quando avevo quattro anni i miei genitori divorziarono, mia madre mi portò con lei in Arizona, fino a quando a 17 anni non ho deciso di tornare a vivere con mio padre a Forks dove ho incontrato Mike… certamente non è stato il miglior incontro che ho fatto laggiù, ma l’unico che mi ha dato un po’ d’attenzione. Come vi ho detto non sono molto socievole e credo di respingere le persone, che hanno paura di venirmi a parlare, ma posso garantirvi che non mordo. Infine, una volta avuto il mio diploma in tasca, mi sono trasferita al campus universitario a Seattle e alla fine dell’anno scorso abbiamo deciso di abitare insieme, io e Mike, ma non ha funzionato molto bene… Ora, io sono ancora al college, al terzo anno di storia per diventare probabilmente  professoressa, dopotutto, per il momento non sono sicura di nulla, la mia vita è un po’ sottosopra è brutto da dire quando si hanno solo 21 anni. In ogni caso spero che questa storia mi abbia fatto maturare, e se questo non sarà il caso, ho almeno imparato a non fidarmi di chiunque. Mi sono appena accorta di ciò che ho scritto… è un po’ ciò che sto facendo in questo momento, dare la mia fiducia ad uno sconosciuto…
Ditemi, potreste darmi l’indirizzo del vostro migliore amico, sono certa che sarebbe felice di avere un cliente come me!
 
Ecco, non so cosa aggiungere più, sicuramente vi rivelerò altre cose su di me nel corso delle nostre prossime lettere e spero che voi possiate fare la stessa cosa. In effetti, ora che ci conosciamo un po’ di più, che ne direste se vi chiedo il permesso di darvi del “tu” ( e voi avreste la stessa autorizzazione, ovviamente) a voi la scelta.
 
La vostra,
Bella.

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Capitolo 9
*** Libro 1: Lettera 7 ***


Lettres Croisées

Ndt:
Arrivo tardi oggi perchè a metà traduzione è saltata la corrente e ho perso tutto il testo. Sigh ç_ç. Come dicevo i capitoli stanno diventando più corposi quindi ne consegue che rallento un pò il ritmo di aggiornamento. Domanda ormai di rito... avete anche voi fratelli/sorelle con cui avete un rapporto di odio/amore come Edward?

Libro 1: Lettera 7



Bella,
Inizierò dicendoti che sono felice di poterti dare finalmente del tu! Il voi è così formale e lo uso in genere per rivolgermi ai miei colleghi, e tu non ne fai parte. Attendevo soltanto questo, che tu me lo domandassi perché non avrei mai osato farlo io stesso, cosa vuoi, gli insegnamenti inculcati dai miei genitori sono ben radicati in me e tutti sanno che le abitudini non sono così facili da scacciare. Inoltre credo che possiamo dire grazie all’ufficio postale, la tua lettera è davvero arrivata lunedì e sono quindi contento che tu ti sia affrettata a rispondermi. Inoltre, sono anche felice di conoscere il significato di questa famosa “B” che si trovava alla fine della lettera che avevi involontariamente inviato al mio indirizzo, Bella è un soprannome che sembra calzarti alla perfezione.
 
Onestamente, non ho paura che questa lettera venga ricevuta dai vicini di casa del piano superiore perché non ne ho, però è meglio che tu non la invii a coloro che vivono ai piani inferiori. Non sarei geloso se ciò accadesse( anche se…) ma sono davvero dei casi senza speranza. C’è prima di tutto, un giovane uomo che vive ancora a carico dei genitori, ricchi imprenditori che pensano che tutto gli è dovuto. Un ragazzo semplicemente insopportabile se vuoi  il mio parere. Poi c’è una coppia con una figlia piccola. La bambina, Enora, è adorabile,  il marito è gentile, sicuramente un po’ troppo e penso che la donna passi tutto il suo tempo a tradirlo dato che quest’ultimo è sempre in viaggio. In fin dei conti , non ne sono sicuro, ma ho una buona fonte. Ai piani bassi vive una coppia di anziani, adorabili, ma poco propensi alla conversazione se vuoi un mio parere. Infine, e per mia grande disgrazia, la mia sorellina ha deciso di abitare nel mio stesso palazzo, ciò implica che passa tutto il suo tempo da me. Infatti, è stato molto difficile trovare un minuto da dedicarmi per rispondere alla tua lettera. Non ho nulla contro mia sorella, l’adoro ma delle volte può essere stancante, è una vera chiacchierona. Pertanto, modestia a parte ovviamente, penso che sia meglio per te che sia io a ricevere le tue lettere e non i miei vicini.
 
Hai fatto bene a tenere Mike sulle spine, non ha diritto di tornare dicendoti che gli dispiace, la vita non funziona così. So che se un giorno rivedessi la mia ex e mi chiedesse di perdonarla, non potrei farlo. Non so se le persone si rendono conto del male che fanno abbandonando la loro parte . Sono degli egoisti che non comprendono che molta gente può soffrire a causa delle loro azioni.  Infine, sono felice che tu non ti sia lasciata intenerire e spero che non lo farai mai.  So che sono di parte dicendo questo, ma dopotutto sembra che abbiamo deciso di diventare amici e gli amici devono raccontarsi tutto. In ogni caso è quello che faccio con Jasper, il mio migliore amico, anche se ultimamente ho l’impressione che mi nasconda qualcosa ma credo che tocchi a lui decidere di parlarmene. Credo che siamo sullo stesso punto a livello d’amicizie, tranne per il fatto che io, ho la mia famiglia che è sempre qui per aiutarmi e sostenermi, sono come dei miei amici a loro posso raccontare tutto. Anche se in questo momento ho un grande segreto…
 
Ovviamente, sospetti che questo segreto è la corrispondenza che ci unisce. Non so come annunciarlo senza che mi prendano per pazzo e che immaginino immediatamente che scambio lettere con uno psicopatico che vorrebbe soltanto la mia morte. Siamo un po’… come dire? Iperprotettivi in famiglia, come nelle famiglie italiane. Uhmm… rido da solo immaginandomi mio padre con un sigaro in bocca… d’accordo ritorniamo sull’argomento principale perché sto divagando… dicevo dunque, che non voglio che la mia famiglia sia messa immediatamente al corrente della nostra corrispondenza per non essere criticato ma anche perché voglio mantenere il segreto per il momento. Abbiamo sempre condiviso tutto e ho finalmente qualcosa con cui evadere quando rientro a casa la sera, e credimi, fa veramente bene, soprattutto perché ho la sensazione che posso dirti qualunque cosa, senza essere mai giudicato. Devo probabilmente ringraziare lo stile epistolare per questo, al telefono non sarei mai così diretto.
 
La tua piccola presentazione mi ha permesso di saperne di più su di te e di comprendere il motivo per cui non hai avuto molti amici, se le persone non ti concedono un minimo di attenzione nella tua adolescenza, diventa poi difficile confidarti con altri ( ringrazio Jasper che mi da qualche vena di psicologia). Ma se non ti concederanno questa attenzione, oggi, non potranno rendersi conto che sono passati accanto ad una persona assolutamente interessante, (nonsoltantoda unpunto di vistamedico…. Scherzo di cattivo gusto parte mia,lo riconosco). Allora, come hai detto, hai 21 anni e studi a Seattle? Se un giorno incrocerai un microbo con i capelli corvini, che salta ovunque e che risponde al nome di Alice, ti supplico cambia strada. Si tratterebbe di mia sorella e spero che non la incontrerai pena il dover assistere alla sue sedute interminabili di shopping o di avere un dibattito di un ora sull’ultima borsa che ha acquistato. D’accordo, sono cattivo perché ancora una volta faccio passare mia sorella per una ragazza superficiale mentre non lo è affatto, è carina, intelligente, generosa ma tutte queste qualità non tolgono nulla al fatto che ciò che ho detto prima sia la verità.
 
Sono obbligato a fermare qui questa lettera, mi dispiace, ma il dovere mi chiama. Sono lieto di aver fatto la tua conoscenza e ricevere le tue lettere è ogni volta un vero piacere.
Amichevolmente,
Edward.

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