Eyes that see into infinity

di WallyEchelon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The begin ***
Capitolo 2: *** Concerto -1° parte ***
Capitolo 3: *** Concerto -2° parte ***
Capitolo 4: *** Autografi ***



Capitolo 1
*** The begin ***


Ciao a tutti :'D
Questa è la mia primissima ff, spero che vi piaccia ;)





- Jay -

Quante faccine perse qui.
Oooh, quante piccole faccine ipnotizzate dal mio sguardo. E, per Marte, quanto mi diverto!
Un’occhiata di qua, un’occhiata di là.... e boom, tutte ai miei piedi! Che goduria infinita, lo devo ammettere, so che è un atteggiamento da vero stronzo, ma... che dire, è figo.
Soprattutto le ragazze in prima fila, oh loro che cercano di richiamare l’attenzione in tutti i modi possibili... ed effettivamente, ci riescono.
Viso dipinto, capelli assurdi, abiti strambi da vere Echelon... mi fanno morire dal ridere, le mie piccole.
Si, si, molto divertenti... Jay, adesso pensa a cantare, cribbio. Hai un concerto da mandare avanti, hai milioni di fans qui che ti fissano e se fai un epic fail se ne accorgono tutti. Come a quel concerto. Si, sputtanato per essere scivolato, oppure per essere caduto da quel pallone grande rosso... che ci posso fare, era particolarmente bello, in mezzo al palco... così.. grande.. e rosso. Mi sentivo come un toro in effetti.
 
E lei chi è?
Che occhioni verdi! Mi avvicino per guardarli meglio.. che belli... così grandi e chiari. Il suo viso è perso come gli altri, pensa un po’ che strano.. ma no. Non ci credo, mai vista una cosa del genere... questi occhi. Sono gli occhi che ho cercato per una vita.
Questi occhi vedono nell’infinito.

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Capitolo 2
*** Concerto -1° parte ***


- Io -

Oh cacchio, oh cacchio. Pochi minuti, e lo rivedo. Pochi minuti e inzupperò definitivamente i miei occhi dentro i suoi così freddi e del colore del ghiaccio. Oh santo Tomo, ma perché ad ogni concerto mi prende sempre così?

-Sei pronta?- mi chiede ammiccando Luana la mia migliore amica. –Oh certo che lo sono, sono nata pronta per questo!-
-Così ti voglio, carica! Ma amore, ce l’hai il tesserino, vero?- e il mio viso rimane sconvolto. –Wally?- strabuzza gli occhi e inizia a frugare nello zaino –Non c’è!!-
Sorrido e tiro una cordicina attaccata al collo, facendo sbucare fuori dalla mia t-shirt un pass rosso con scritto “Golden Ticket – Torino 2013” –E secondo te dimenticavo una cosa del genere?- lei riprende a respirare e sorride con me. Con uno sguardo ci capiamo al volo, entrambe vediamo me di fianco a loro, e a questo pensiero il mio cuore accelera... di fianco a Lui, poi..
Un boato interrompe i miei pensieri. Si comincia.
 
 
 
- Jay -

-Ci sta una cannetta?- faccio a mio fratello e Tomo con espressione seria, per quanto riesco.
-Jared. Abbiamo un concerto tra pochi minuti, e che cappero.- mi riprende il mio fratellone cercando di non dire parolacce... “disintossicazione dalle stronzate”, la chiama. E poi danno a me dello strano!
-Però l’animale ha effettivamente ragione J- continua l’altro –Magari dopo dai!- e Shannon si auto applaude.
-Eh no dopo abbiamo i GT... oh, le foto con le bimbeminchia con i soldi, fantastico!- sbuffo. Se c’è una cosa che non sopporto ai Golden ticket moments, è fare le foto con le bimbe piccole arrapate dal mio bellissimo fisico scolpito e quindi ti saltano addosso.
Ma io mi dico, non si sono ancora accorte che io non vado con tutte? Faccio una selezione ardua, eh. Scherzi a parte, sono insopportabili. Soprattutto come pretendono che un uomo di quasi 42 anni le stupri? Mica sono così coglione, mi rovinerei la carriera.
E il carcere non è un posto da dive.

-Uh! Sono carico! Mi mancava il concerto in Italia! Le italiane sono così sexy!- sempre il solito.
-Animale, sempre a pensare a quello tu. Comunque a me non mancava molto. Mi è rimasta la cicatrice di quando a Bologna non hanno cantato Buddha For Mary.- Oh, questa me la pagano.
-Tanto lo so che anche tu guardi qualche bel sederotto quando chiami Echelon ammattite sul palco! Poi parli tu che vai a letto con una diversa a sera!- ... sgamato alla grande. Tomo sbuffa, si guarda la fedina e sorride.
-Nah, è che le bionde sono particolarmente scottanti. Oh cacchio, ho la voce secca.- oh cacchio, oh cazzo.
Splah. Una bottiglietta d’acqua fresca mi si rivolta in faccia. Sto per picchiare violentemente qualcuno, altro che Hurricane.

-Chi. È. Stato?!- Tomo sorride, si infila la chitarra e si mette in postazione. –Tanto dopo me la paghi, BARBUTO!- gli strillo dietro.
Sorride a quarantaquattro denti ed evapora dalla mia vista, Shannone ancora ride e scappa anche lui. Questi beoti.
Mi asciugo al volo e poi sono pronto –la la lala la la la a laaaaa.- riscaldatina alla voce e...
–Time to escape...-

Solito. Urla a non finire, mi stanno trapanando le orecchie. È anche vero però che un saluto così caloroso solo le italiane ce lo danno. E poi Animale non ha tutti i torti. Hanno certi sederotti qui in Italia.
E tutto fila liscio, siamo già a quattro canzoni e nessun incidente! Nessuna rissa, nessun svenimento... nessun acquazzone! ... che concerto di merda. Troppo noioso! Bisogna movimentarlo un po’.
Stoooooop! –Calmi calmi calmi calmi.- Animale mi fissa stralunato e Tomino fa lo stesso e si fermano quasi immobili nella posizione in cui erano, Shannon con un braccio in aria e Tomo un piede al vento. Molto molto comico. Cacchio ci vorrebbe la foto per twitter!
-Questo concerto inizia ad annoiarmi. Dobbiamo fare qualcosa per renderlo incredibile e indimenticabile. Fatevi sentire Echelon!-
Ecco, questo è quello che volevo. E ora giochiamo! –Ora dite quello che vi dico io, e io dico anche chi deve dirlo! Avete capito?- urlo. Direi di si.
-Wo, oh, oh!!!- -WO, OH OH!- generale, perfetto.
Indichiamo a sinistra. –Wo, oh oh oh!!!!- -WO, OH OH OH!- bella!!
Destra! Perfetto. Centro! Ok. Destra sinistra insieme! Woho! Mi sento dio.
Mano al vento. Piede alzato. Urlo generale. Conga! No aspè. Adesso mandiamoli in confusione! Indichiamone uno per volta...
-Tu! Scream!- e il ragazzo alto che ho indicato urla. Ok... –Tu! Scream!- la ragazza dai capelli viola flash urla. Perfetto.
-Tu! ICE CREAM!- e il ragazzo mi fissa con un sopracciglio alzato. Quanto li adoro! Awwwwwh.
-ok abbiamo giocato abbastanza. Andiamo avant.. e questo che è?- sollevo un... un.. perizoma con scritto “Amo Jared Leto” oh, questa si che è bella. –Non vorrete mica che me lo metto, vero?- hanno urlato un si. Tomo ride sotto i baffi e Shannone caccia la testa all’indietro dalle risate.  Mi sono umiliato già con un reggiseno, perché devo fare queste cose... ok. È un po’ scomodo. Tutti ridono. Posa da diva!
-Scattate foto che le voglio tutte su twitter.-
Poi mi cavo questo cosi e possiamo andare avanti. –Un grido per A BEAUTIFUL LIE!-

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Capitolo 3
*** Concerto -2° parte ***


-Io-

-Time to escape...- AAAAAAA! Oh mio dio, è arrivato il momento. Ci siamo ci siamo! Tengo per mano la mia migliore amica, e visto che ha già vissuto un loro concerto una volta sa cosa aspettarsi e urla assieme a me.
-Non vedo l’ora di vedere quell’orsetto di Shannon!- mi fa Luana. –Io invece non vedo l’ora di rivedere quel puffo esagitato chiamato Jared!- E ridiamo, assieme a tutte le altre Echelon vicine che mi abbracciano.
Tutto prosegue liscio. Troppo liscio. E’ strano che Jared non fa nulla di.. –CALMI CALMI CALMI!- come non detto! Ci ferma e intravediamo Shannon e Tomo immobilizzarsi in pose ridicole. FOTO! Ok tutti composti che Jared deve fare l’esibizionista.. ma cribbio, se è bello. Ok parla un po’, spara qualche cavolata e poi inizia a farci fare cose assurde come farci parlare a turni, alzare braccia gambe o cose così. A uno ha chiesto un gelato! Oh mio dio muoio dalle risate!
E si è pure messo un perizoma con scritto che si ama! Io e Luana stiamo rotolando per terra dopo aver fatto tante foto che comprometteranno per sempre la sua carriera da “figo che non fa cagate”!
Adesso proseguiamo, e il mi cuore cede. A BEAUTIFUL LIE.
La musica parte, tutti saltiamo fino a toccare il cielo, la terra sembra tremare! Questa notte, è nostra. Lui urla, canta con voce suadente, ci incanta. Si denuda.

NO ASPETTA.

Si è levato la maglietta con fare sexy e l’ha gettata per terra come stesse facendo una esibizione di strip. Foto.
-Tranquilla. Ho il video.- mi fa Lù con fare sapiente. Questa furbacchiona!
E adesso come faccio a rimanere composta! Ha un fisico che mi fa pensare brutte bruttissime cose... WALLY RIPRENDITI! Mi tiro uno schiaffo –Ripigliati! Vorrai perderti la tua canzone?- mi fa Antonella, una Echelon a cui tengo molto –No! Ci sono ci sono.-
QUESTA POI. Si è fermato. Si è fermato, di fronte a me. Si, sono in prima fila. si, è a un metro da me, mi sta fissando come fossi un unicorno. Mi sta mettendo in soggezione, ma non posso non ricambiare, sicuramente con uno sguardo da ebete!
Mi guardo attorno, sconvolta, mi fissano pure tutti gli Echelon! Antonella, Giorgia, Francesca e un’altra Francesca pure. Luana sembra aver visto un alieno. Tutte si chiederanno “perché ti ha guardata così?!”. E io... non so cosa dire.
Lui è sconvolto, lentamente si rialza e si compone continuando la canzone. –W..Wally?! devi spiegarci qualcosa.- tutte attorno a me annuiscono. –Cosa devo spiegarvi? Mica ho alzato la maglietta per richiamarlo qui! È arrivato da solo.. oddio, ha guardato me, vero?-
-Si, Wally, si...-
Vedo nero.


-Ripigliati!- mi prende a sberle Antonella –Tra poco finisce il concerto e hai il GT! Non puoi perderti questa occasione!-
-Tieni...- vedo una mano verso di me. Una caramella rosa inzuppata di zucchero –So che non è abbastanza per riprenderti dallo shock, ma intanto ti aiuta.- è una sorella che immaginando qualcuna sarebbe svenuta ha portato dietro caramelle. Ingegnoso, perché non ci ho pensato prima? –Grazie mille..- e la assaporo mentre le mie sorelle mi tengono stretta. –Oh mio dio... a che punto siamo?-
-La sicurezza ti voleva portare via ma davi segni di riprenderti e abbiamo detto di lasciarti qui, abbiamo fatto bene... Jared si è accorto che stavi male e.. ha fatto un’espressione preoccupata!-
-Ma perché si comporta così con me?- non ha senso, no che non ha senso!
-Tesoro ciò che conta ora è che...-
-RAGAZZI E RAGAZZE! E’ TEMPO DI KINGS AND QUEENS!- gli occhi fuori dalle orbite.

-Sapete cosa fare. Nascondetemi.- e tutte ridono –Ma stai scherzando?! È l’occasione della tua vita, e la vuoi perdere così?-
-Il solo pensiero di stargli vicino mi mette in subbuglio lo stomaco. Non. Devo. Salire. Su. Quel pal..-
-TU, FORZA!- come non detto. MA PERCHÉ!?!?!
La sicurezza mi preleva, timidamente salgo sul palco e mi metto in fondo, dove nessuno può notarmi. Ma no, non ci credo. Mi sta cercando.
Quando mi vede, mi squadra e sorride. Chissà cosa ha visto che gli interessa tanto! Ok adesso la sua natura di vampiro si fa notare mi prende e mi morde, fine dei giochi. Cantiamo tutti assieme K&Q, dal palco vedo sotto le mie piccole che saltano e gridano sicuramente un “VAI WALLY!” e sorridono, felici per me.
Quanto lo desideravano, salire su questo palco, tanto quanto me, forse di più... ma in questo momento, volevano più la felicità per me, e non le ringrazierò mai abbastanza. Chiamasi “Amore Fraterno”.
Tutto finisce. Lui ringrazia per la serata definendola una delle migliori della sua vita e se ne va, dopo avermi lanciato un’ ultima occhiata. Sono confusa, ma è tutto ok. Ora.. dobbiamo capire un po’ di cose.
Scendo dal palco e raggiungo le ragazze. –TU! Sei la prossima vittima a livello sessuale di Gerarda. Come ti fa sentire questo?- fanno finta di intervistarmi. –Mah, vi dirò. SONO IMPANICATA! Comunque non vuole portarmi a letto, figuratevi. Ha 41 anni, siamo realiste.-
-E tu 17 quasi 18. Tra un anno potrete scopare!-
-Quanto sei poco fine!-
-CHI HA IL GOLDEN TICKET MI SEGUA!- mi volto di scatto verso le ragazze. –Ci metto 10 minuti. Aspettatemi, ok?-
-E chi scappa. Buona fortuna, Sorella.- e mi giro mostrando al tizio della sicurezza il mio biglietto. Si parte.
 
-Jay-

Bella. Denudiamoci, magari a mo’ di strip, così le imbambolo tutte. Fuck yeah.
 
E questi occhi?
Mi avvicino meglio per guardarli. Oh mio dio, mai visto nulla del genere, quasi non riesco a seguire il filo della canzone, dalla confusione. Sono bellissimi, così grandi, così persi, come quelli di tutte le altre Echelon qui.
Sono occhi che amano, sono occhi che vedono nell’infinito.

Si guarda attorno, scomposta e imbarazzata, tutti la fissano... ok la sto mettendo in imbarazzo. Meglio andarsene.

-IT’S A BEAUTIFUL LIE!!!- continuo a cantare con più forza che ho, devo riprendere punti! Fortuna che non volevo fare figure di cacca a questo concerto...
Ma un’occhiatina ancora non guasta. Che cosa... sembra svenuta. OH, FANTASTICO.
Ogni cosa che guardo o sfioro si distrugge, andiamo bene!! Poverina, però... che coglione che sono, che coglione.

La sicurezza vuole portarla via.. no cazzo no. JARED. CONCENTRATI, stai mandando tutto a puttane, cacchio. Ok è ancora lì, le sue sorelle hanno insistito per lasciarla li.. sembra stare meglio.
Posso andare avanti sereno.

-E’ TEMPO DI KINGS AND QUEENS!- e.. una ragazza di qua, un ragazzo di la, un bimbo su, una bimba giù... tanti salgono sul palco. Perché no, chiamiamo anche lei. Ah la furbacchiona voleva nascondersi!
Continuo a prelevare gente e quando vedo che il palco straripa di persone, mi fermo iniziando a cantare. E lei dov’è?
Ah, eccola, a lato, in fondo, per non farsi vedere da me... cosa vedono i miei occhi! Un Golden ticket! Vuole dire che dopo... eh eh.
La canzone prosegue e tutto finisce. –GRAZIE ECHELON, E’ STATA LA SERATA Più BELLA DI TUTTA LA MIA VITA, DAVVERO! VI AMIAMO!-
E me ne vado, magari dandole un’altra occhiata... mi guarda anche lei. Perfetto.


Asciugamano mini, una bella asciugatina al viso sudato e.. AI!
-Ma che hai fatto, razza di deficiente?!- ecco, la regola “Non dico parolacce” va a farsi benedire.
-Io? Nulla.-
-Lo sai cosa intendeva Animale con i suoi metodi molto fini- Tomo guarda male Shannone che fa spallucce –Quella ragazza. Perché l’hai fissata in quel modo?-
-Ah, si è notato così tanto?- mi arrampico sugli specchi... tanto non funziona mai. –Si, si vedeva benissimo. Stupido. L’hai messa in notevole soggezione tanto che è pure svenuta!-
-Ma dico, l’avete vista?! Avete visto i suoi occhi?!-
Mi guardano male. –No, non li avete visti. Tomo- gli appoggio la mano sulla spalla –Quando guardi Vicki negli occhi, cosa provi?-
-Oh, Jared no! E’ una ragazzina!- si infuria Shannon –E’ una fottuta adolescente, ma l’hai vista? Tu sei un vecchio bacucco, cosa ti passa per la testa?!-
-Parli tu. Comunque, avrà 18 anni, e la maggiore età...- Tomo mi zittisce –Stai delirando. Succede spesso eh, ma mai così. Cosa hai visto, guardandola?-
Sono imbarazzato. Mi fissano, in attesa della risposta... e posso dire solo una cosa. –è una sensazione strana... qualcosa come l’infinito..-
-Oh, adesso fai il romanticone! Vuoi solo scopartela, Jared. Sognatelo, è una ragazzina. Chiama Nina Senicar, piuttosto, e che cazzo!- sbraita mio fratello e se ne va nel backstage.
-A parte i suoi modi di parlare sempre poco fini- continua Tomo –Non ha del tutto torto. Pensaci, J. Magari però dopo i GT. Dai andiamo.-

Una foto di la. Una foto di qua.
Ma lei non arriva. Non è che mi sono sbagliato? Ho visto forse solo quello che volevo vedere, un GT che non c’è in realtà. Ok devo ammetterlo, Shannon ha ragione. Ma ho visto qualcosa che... non avevo mai visto. L’ho sempre cercato e ora, eccolo.

Eccola. È la prossima in fila. oddio mi sta guardando, oh cribbio.
Mi sembro una adolescente in calore, cazzo. Shannone la vede e mi fissa come per dire “Riguardati dal fare quello che intendi”, e mi conosce troppo bene in effetti. Ma su una cosa ha torto: non voglio portarmela a letto. C’è... No, non voglio.

-Ciao..- ci sorride la ragazza e si accosta piano piano tra me e Shannon –Scusate.. posso chiedervi un favore?- siamo stralunati, nessuno ci aveva mai chiesto favori, qui –Certo, dicci.- le sorrido e lei imbarazzata continua –Non è che può Tomo venire qua dietro vicino a noi? Mi piacerebbe avervi tutti vicini in questa foto...- è imbarazzatissima, rossa come un peperone. E non riesco a trattenere una risatina –Tomo che ne pensi?- Lui le sorride e si piazza dietro di noi appoggiando una mano sopra la sua testa –Che onore!- aggiunge sorridendo.
Lei ride, felicissima, e mi si apre il cuore. Cinge Shannone con un braccio e... mi tiene la mano, contraccambio.
-Ok foto fatta. Tieni. Avanti il prossimo!- strilla il fotografo –Finiti? Ok Mars, pronti a fare gli autografi?-
-Si, un secondo.- lo fermo e mi dirigo verso la ragazza –Scusami, posso disturbarti un secondo?-
-Stai parlando con me?- è rimasta basita e stralunata.
-No, con la pentola dietro di te. Certo! Ehm... volevo chiederti...- lei aspetta una frase. Cazzo e ora cosa mi invento? Pensa Jared pensa! Ah ci sono! –Vuoi essere la prima ad avere un autografo?-
Lei è più stralunata di prima e sorride timidamente –Non sarebbe male, ma perché prima a me l’autografo?-
-Ehm.. come perché... beh si è una domanda sensata. Vedi, seleziono gli Echelon più attivi ai concerti e se hanno anche il GT gli consento di essere i primi ad avere l’autografo, senza seguire la massa! Bella idea vero?- sono un genio. L’ho sempre saputo!
-Veramente non ha un filo del tutto logico. E se ad avere il GT è solo gente che sta immobile ai concerti senza cantare?- ok, è più preparata di me, questa furbacchiona.  Sorride, capendo di avermi messo alle strette.
-In questo caso, vado a simpatia.- riposta pronta ed efficace. Uno pari.
-Io sono per simpatia o per attività durante il concerto?- mi verrebbe da risponderle “Attività nonostante sei svenuta quindi hai perso punti” ma dopo sembro uno stalker maturo a livelli maniacali che l’ha fissata tutto il concerto. In effetti, è quasi così. Comunque basta un semplice –Un po’ di entrambi.-
-E’ un vero onore essere simpatica secondo Jared Joseph Leto.- e non posso fare altro che sorridere. Ma voglio sapere il suo nome.
-Allora, lo vuoi questo autografo?- sbrigo la faccenda. Primo, ho tremila persone che vogliono l’autografo dietro. Due, lo so, me lo sento, Shannon mi sta guardando male. Terzo, voglio sapere il suo nome.
-Non male. Dove?- e rimango basito. Nessuno mi ha mai chiesto dove gli posso fare l’autografo. O improvvisavo, o dicevano loro.
-Ehm... dovresti dirmelo tu. Non hai un foglio di carta?- cazzo, mi sento un idiota.
-Ho dimenticato i fogli a casa. Aspetta.- mi fa cenno di attendere e si fionda dal tipo della sicurezza...
Torna con un foglio bianco piegato a metà –Qui va bene. Vai che ti stanno aspettando tutti....-
-E ti dispiace questa cosa?- spalle al muro, mi sento un fenomeno. –Firma.- risponde secca lei ma rossa come un pomodoro.
-Dimmi il tuo nome, dai. Ti faccio questo favore.- ammicco –Chiamami Wally.-

-E’ il tuo vero nome?- le chiedo mentre scrivo –No è un soprannome.- risponde lei sempre fredda ma imbarazzata –E il tuo vero nome?-
-Valentina. Perché ti interessa tanto?- -Valentina.. è un bel nome. Quante Valentina ci sono in Italia?-
-E’ uno dei nomi più diffusi ultimamente.- oh, che bello. ma.. cosa sto facendo? Cercavo un modo per ritrovarla? No, lo sto facendo ancora. –Che bella cosa... e dimmi, sei di Torino?-
-No, un paesino vicino Bologna. Ma perché sei interessato a tutte queste cose?- è stralunata, ancora più rossa di prima, e sta per cedere, si vede. –Calmati- le dico –Ero solo curioso... spero di non averti dato fastidio con le mie domande-
-Al contrario...- inizia lei ma il ragazzo della sicurezza la prende per un braccio –Adesso basta, hai avuto troppo tempo con il signor Leto, deve fare delle firme e l’autografo a te l’avrà già fatto da un pezzo. Saluta che devi andare a casetta, forza.- quasi strattonandola e lo fermo –E’ tutto ok, sono io ad averle rubato tempo. La lasci pure andare, ma la segua per indicarle la strada.- mi volto verso di lei –E’ stato un onore, e spero non l’ultimo- le sorrido e lei ricambia, poi quasi con gli occhi lucidi si gira e si incammina seguita dal tizio.

La vedo allontanarsi e sento piano piano qualcos’altro che si allontana... una sensazione strana... la mia t-shirt.
–Cava quelle manacce da me!- sposto mio fratello che cercava di denudarmi e questa visuale scatena gli ormoni delle bimbeminchia in fila per il mio autografo. Sbuffo facendo i labbroni –Devo?-
-Si, devi. Muoviti polentone!- e gli faccio la pernacchia.

Cazzo, ho dimenticato tra le mie mani l’autografo per Wally.

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Capitolo 4
*** Autografi ***


-Io-

Sono in fila come tante altre persone qui al GT. Mi sto divorando le unghie per l’ansia, cosa posso fare adesso? Forse se mi piazzo tra Shannon e Tomo... no, non posso essere così idiota! Ho il cervello in pappa, faccio addirittura fatica a capire come mi chiamo. Ma devo mantenere la calma e pensare che alla fine quegli sguardi inopportuni forse erano solo per fare l’esibizionista... si. È sicuramente così.
Merda tocca a me! Mi avvicino timidamente e lo vedo guardarmi cauto, come stare attento al suo atteggiamento.
Ma io una domanda la devo fare: è da sette anni che desidero questa cosa... -Scusate, posso chiedervi un favore?- e Jared mi guarda curioso, poi con un sorriso aggiunge –Certo, dicci.-
Poi in grande imbarazzo chiedo se posso avere Tomo vicino, dietro di noi, insieme a Shannon e Jared. Voglio averli tutti e tre vicini ora che posso. Quando Tomo mi guarda e mi dice –Che onore!- mi sento davvero realizzata. Prendo, con un gesto automatico, la mano a Jay e con l’altra mano abbraccio Shannon.
Ora sono completa.
Così raggiungo il resto della mia famiglia dalle transenne per il momento degli autografi, ma una voce a me familiare mi blocca.
-Scusami, posso disturbarti un secondo?- mi giro lentamente a sentire questa frase, gli domando se sta davvero parlando con me, perché diamine, è impossibile che adesso mister Leto mi rivolge pure la parola!
 
Sto cedendo. –Calmati.- mi dice lui –Ero solo curioso..- ma non riesco a sentire tutta la frase. Sento le gambe pesanti ma non posso svenire davanti a lui una seconda volta. Poi un tizio inizia a strattonarmi dicendo di portarmi via da lui.
No, non portarmi via, è tutto così perfetto con lui nonostante la sua presenza mi uccide.
Ma il ragazzo non può leggermi nel pensiero, e quando Jared pronuncia queste parole –E’ stato un onore, e spero non l’ultimo” posso solo sorridere, mentre mi giro.
Ma poi collego bene i fatti e ne rimango semplicemente sconvolta: mi ha parlato. No beh, parlato è un eufemismo! Mi ha quasi invitata a rivederci, si può dire...  oh mio dio. Come ho fatto a rimanere così lucida? Come ho fatto a non insistere per rivederlo? Ok, sono un’emerita cogliona.
Antonella mi corre incontro quando vede il mio sguardo perso. –Amore! Com’è andata?!-
Tutte, le due ragazze di nome Francesca, Giorgia, Astrid, Emma, Sofia e anche la mia migliore amica Luana, sono tutte vicino a me. Cosa dico? Tanto sarebbe inutile inventarsi una balla, no? Intanto, ci incamminiamo verso l’uscita.
-Mah, tutto normale. Ho fatto la foto, mi hanno fatto l’autografo tutti... guardate, eccoli- e tiro fuori i foglietti delle firme di Shannon e Tomo, che mi sono fatta fare dopo la chiacchierata particolare con Jared.
-Beh, e quello di Jared dov’è?- domanda Luana. Vuoto.
-..Ehm.. Merda, l’ho dimenticato là!...- ma Giorgia mi interrompe, quasi bruscamente,ed in fondo la capisco: -Come hai fatto a dimenticarlo!??-
-Vedete, ho... parlato con Jared. Si può dire così, ecco. È difficile da spiegare cosa voleva da me, ma...-
-Un momento- mi interrompe Anto –Stai cercando di dirci che LUI ha attaccato la pezza con TE?-
–Si. Non chiedetemi perché, non ne ho idea.-
Rimangono tutte a bocca sbarrata stile cartone animato e quando ricominciano a respirare una dopo l’altra si guardano e Luana si rivolge a me: -Cosa ti ha detto, tesoro? C’è... Woah! Ti ha parlato lui! Come ti senti?-
-Se mi fate un’altra domanda, mi va in pappa il cervello! Comunque allora... sto bene diciamo. No Lù non è vero, non sto bene, sono sconvolta!- istintivamente mi piazzo le mani tra i capelli –Io come tutte le altre sono  arrivata lì per farmi fare la foto con loro e... lui... mi guardava, fisso, sorrideva, ed era bellissimo inutile dirlo no?- involontariamente sorrido – Voleva che fossi la prima ad avere il suo autografo. Prima ancora che raggiungessi le altre Echelon ammucchiate, me lo sento rivolgermi la parola e... boh.  Mi aveva chiesto come mi chiamavo, dove abitavo, quante... uhm, credo quante ragazze in Italia hanno il mio nome... secondo me è scemo. La vecchiaia gioca brutti scherzi.-
Una Francesca mi scuote le spalle e poi mi prende la testa tra le mani: -TU. Ora, ti rendi conto, cosa ti è successo? Ti stava impezzando!-
-Secondo voi la voleva solo portare a letto?- abbozza Astrid, tutte attorno si mordono il labbro, o si grattano la testa, o si strofinano gli occhi.
-Non lo so...- sembrano dire quasi tutte in coro e sento la testa scoppiarmi –Fatto sta, che in tutto questo casino, ho dimenticato l’autografo. Che cogliona.-
-Ma Amore, direi che con tutto quello che è successo... l’autografo sia la parte meno importante della serata, che dici? mi risponde Luana con dolcezza. –Si, ma senza quell’autografo...- groppo in gola, sciogliti. –adesso io non avrei nemmeno visto il suo volto da così vicino.- e stringo con gesto automatico il GT tra le mani.
 
 


-Jay-

Cazzo cazzo cazzo.

Il mio unico fottuto scopo era fare un autografo, e io? Faccio l’autografo, e dimentico di restituirlo.
-Ei, Jared, divertito a fare gli autografi alle ragazzine?- mi ammicca Shannon quando mi vede arrivare sul tour bus, dritti verso l’hotel.
Sbuffo. –No Shannon, è sempre la parte peggiore della serata fare l’autografo alle finte Echelon.- sorrido poi invece pensando che lei non era finta.
Tomo mi da una pacca alla spalla –E quel foglietto che stringi così ardentemente tra le mani? Cos’è?- cerca di prenderlo, ma se lo vede so che iniziano a tirarmi delle madonne dietro, quindi evito di farglielo vedere. –Uh, nulla. Una cosa che mi ha lasciato una Echelon, sai, uno di quei regalini che ti fanno. Pff. Stupide illuse che pensano che li teniamo.- faccio con gesto teatrale, mi chiamano bravo attore per questo, e stringo il foglio in una mano fino a renderlo una palla, per gettarlo nella spazzatura. –Vedi? Non mi interessa nulla- ed esco dal mezzo per fumare una sigaretta... ma nell’uscire, sento mio fratello dire “Era di quella ragazza, vero?” e Tomo risponde “Si...” così sento l’altro replicare, lontano “Meglio così.”
 
Non c’è più.
Cazzo possibile che hanno già pulito TUTTO? Madonna, potevano almeno chiedere prima di... no, che cazzata, non si chiede prima di buttare la spazzatura.
Merda merda merda. Teatralmente, per far credere loro di non esserne interessato, ho buttato il foglio, ma stamattina presto volevo tirarlo fuori... devo ancora darlo a lei! Gli autografi, vanno restituiti.
E me lo sento, con lei ho un conto in sospeso, oh sì che ce l’ho!
Dovrò riscriverle un altro autografo...
 

*Dopo sette mesi dal concerto*
-Now that don’t kill me...- accenno, la folla in delirio –Can only make me- e mi fermo per lasciar loro cantare, la mia famiglia. “Strongeeeer” finiscono loro, il coro più bello che le mie orecchie hanno mai percepito....
-I need you to hurry up now, ‘cause I can’t wait much longer...-
Le mani in aria, triadi, frecce verso l’alto, striscioni in lontananza, tanti colori e le luci che puntano dritto verso di me, accecandomi. Ma lei, riesco a vederla comunque.
Mi dirigo verso quel viso così dolce e innocente, sta cantando. Ha gli occhi chiusi, persa nel suono della mia voce... così continuo imperterrito, per lasciare davanti a me questa meravigliosa immagine.
“Valentina, mi rendi più forte” volevo gridarle, volevo che tutti lo scoprissero, ma poi lei apre gli occhi e mi lascia per l’ennesima volta senza parole. Sento lo sguardo di Tomo e Shannon su di me, ma non m’importa; scendo dal palco con un salto e combattendo contro la sicurezza che spingo via, mi avvicino alle transenne, lei si sporge e mette le braccia attorno al mio collo. –Jay... – sussurra, come se le mancasse il fiato, e sparisce sotto i miei occhi.
-Wally? Wally! Dove sei?-
-Svegliati, coglione.-
-S, Shannon?- apro gli occhi e l’impatto con la luce nella stanza mi obbliga a richiuderli –Che cosa...?- li riapro con più calma.
Respiro profondamente e vedo Tomo da lontano scuotere la testa –Stavi avendo gli incubi di nuovo, Jared.-
Ma... cosa... Ovvio, l’ennesimo incubo, da sette mesi. –Ti sei preso proprio una bella cotta, eh? Nemmeno con la Johnasson o la Diaz sei stato così!-
Mi passo le mani sulle tempie, massaggiandole. –Che cazzo..-
Tomo si posiziona di fianco a Shannon –Non è un male il fatto che la sogni, è il fatto che sono sette mesi, ogni notte, che dormi male.-
-Ma che dici? È sbagliatissimo, invece! Era una bambina che ha visto una mezz’oretta sola e...-
Interrompo Shannon: -Hai ragione è sbagliato. Ma mi passerà, me lo sento.-
-Lo dici ogni giorno – continua Tomo –ma non finisce mai. Stavi dormendo abbracciando il cuscino pensando che fosse lei, appena Shannon te l’ha tolto, hai iniziato ad urlare.-
-...Sono ridotto così male?- sentono la nota di disperazione nella mia voce.
-No, fratellino.- per la prima volta, Shannon usa toni morbidi nei miei riguardi, quasi per proteggermi. Questo tono di voce stona sul suo viso. –Direi che sei normale. Beh non per il fatto che lei è un’adolescente e tu appena trentasettenne. Però guardati. Hai un’aria afflitta da troppo tempo e pensa, pure le Echelon se ne sono accorte, anche solo guardando i tuoi stati su twitter o le foto che hai...- lasciandomi senza parole, mi limito ad abbassare lo sguardo, incapace di sostenerlo.
-Vi dispiace, se rimango solo un momento?-
Loro si guardano e si limitano ad annuire, girandosi e chiudendo la porta alle loro spalle.
Valentina. Che cosa mi hai fatto?

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