Amo la mia famiglia

di malandrinaElly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stare con voi ***
Capitolo 2: *** Vestirsi, che fatica! ***
Capitolo 3: *** Raffreddore di gruppo. ***
Capitolo 4: *** Meglio non dirlo a Sasuke ***
Capitolo 5: *** Zio Sasuke, io sposerò Saichi che tu lo voglia o no! ***
Capitolo 6: *** Auguri papà! ***
Capitolo 7: *** Il giorno più bello ***



Capitolo 1
*** Stare con voi ***


Stare con voi

 

-290 parole-

 

Forza Minato vieni da papà!

Uzumaki Minato, primogenito di Naruto Uzumaki e Hinata Hyuga, raggiungeva, passo dopo passo, l’uomo che si trovava di fronte a lui. Da poco diventato Hokage, Naruto non riusciva a trascorrere gran parte del suo tempo con la famiglia, costretto a restare in ufficio. Compilare scartoffie, decidere quali missioni affidare ai diversi jonin e formare i team dei genin, non era un lavoro facile come tutti sospettavano e Naruto lo aveva imparato a proprie spese. Prima vacanza da settimane, l’Uzumaki si era finalmente concesso un tranquillo pic nik con la famiglia, lontano da fogli, compiti e scrivanie. Minato aveva da poco imparato a camminare e mentre Hinata disponeva i panini sulla tovaglia, il piccolo mostrava al padre la straordinaria padronanza dei suoi movimenti.

Itto* papà!! Io caiino**

Bravissimo piccolo sono fiero di te!

Le sue non erano solo parole. Naruto era contento dei progressi del figlio e al contempo si odiava per il fatto di non passare abbastanza tempo con lui. Quando Hinata scoprì di essere incinta, giurò che sarebbe rimasto vicino al suo bambino. Non voleva fargli mancare l’amore di un padre, sapeva quanto tale figura fosse indispensabile nella vita di un figlio o una figlia. Purtroppo però, il lavoro lo teneva sempre lontano.

È pronto venite!

Aivo*** mamma!!

Hinata prese il figlio in braccio, adagiandoselo sulle ginocchia e mettendogli il bavaglino azzurro. Naruto osservava la sua famiglia divertirsi. Minato già sporco in viso, sui pantaloncini e Hinata che sorrideva tentando, invano, di farlo stare fermo. Se solo avesse avuto con sé una macchina fotografica avrebbe di sicuro immortalato quel momento tanto felice quanto meraviglioso.

È vero il lavoro lo teneva sempre lontano ma, per quando finalmente tornava a casa, non vi era ricompensa migliore.


*Visto

**Cammino

***Arrivo

(Probabilmente l'avevate intuito da soli ma non si sa maiXD)

 

Note dell'autrice: In teoria non dovrei iniziare una raccolta perchè, oltre ad avere già una storia in corso, ho da studiare. Però non ho saputo resistere ho sempre voluto scrivere qualcosa sulla famiglia Uzumaki*-*  Non so quando aggiornerò, se riesco una volta alla settimana ma anche meno(pregando) Con questo, passo e chiudo e spero tanto che vi sia piaciuta:D   Fatemi sapere!

Elisa

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Capitolo 2
*** Vestirsi, che fatica! ***


Vestirsi, che fatica!

 

-318 parole-

 

-Minato sicuro di non volere il mio aiuto?

Naruto osservava il figlio di appena 4 anni, cercare d'indossare un paio di calzoncini grigi. Quella mattina il piccolo Uzumaki, si era messo in testa di vestirsi da solo e non vi era stato verso di farlo desistere, "Ormai sono grande e non ci vuole un genio per mettere una maglia arancione!" così aveva detto lui. Ora, dopo 10 minuti e un paio di tentativi falliti miseramente, Minato aveva capito che le calze s'infilano nei piedi e non nelle braccia. Naruto lo guardava avvicinzarsi all'armadio e saltellare sul posto per prendere la tuta, situata sullo scaffale più alto. Gli sarebbe piaciuto molto ridere di quella scena ma cercò comunque di mantenere un certo contegno. Per tutti i kami era pur sempre suo figlio, non poteva ridere di lui per quanto, in quel momento, fosse buffo! Minato d'un tratto si ferma e volta la testa verso il padre, assumendo un'espressione molto simile a quella di un cane bastonato. Ora che lo fissava attentamente, Naruto si rendeva conto che i suoi amici avevano ragione. Il piccolo assomigliava in modo sorprendente a lui. Capelli biondi arruffati, gli occhi di un azzurro chiaro e le labbra stizzite quando non sapevano esattamente come chiedere un favore ed entrambi erano dei burloni amanti di ramen.

-Papà!  Ma mi stai ascoltando?!

-Scusa Minato stavo pensando a delle questioni importanti... Cosa mi stavi dicendo?

-Ti ho chiesto se, per favore, potresti prendermi la tuta arancione perchè io non ci arrivo!

Tuta arancione... Anche in fatto di gusti erano molto simili.

-Tieni.

L'Uzumaki più piccolo afferrò la tuta e iniziò a mettersela. Naruto non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere guadagnandosi un'occhiataccia da parte del figlio.

-Minato sicuro di non volere il mio aiuto? Sai non credo che la testa vada infilata dentro la manica!

Si ormai era certo. Era ancora troppo piccolo per vestirsi da solo.


 

NOTE  DELL' AUTRICE: Questa non mi convince molto, mi piacerebbe sapere cosa ne pensiate voi^^  La dedico alla mia migliore amica che mi ha brillantemente suggerito l'idea del piccolo Minato che non riesce a vestirsi da solo. Arigatou best*-*  Per il resto spero vi sia piaciuta e di aggiornare il più presto possibile. Alla prossima, Eli.

 

 

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Capitolo 3
*** Raffreddore di gruppo. ***


Raffreddore di gruppo

 

-469 parole-

 

Naruto e Minato erano da poco rincasati. Avevano passato del tempo insieme al parco com'erano soliti fare, raccontandosi tutte le "avventure" di quelle ultime settimane. Il piccolo Uzumaki, diversamente dal padre, eccelleva in ogni materia e in accademia era considerato un genio precoce, da imitare e rispettare. L'eroe di Konoha invece non aveva delle novità rilevanti ma al figlio, ancora non riusciva a spiegarsi bene il perchè, piaceva sentirsi raccontare delle volte in cui dimenticava di firmare un documento e di come, di conseguenza, veniva picchiato dalla zia Sakura. Purtroppo però, quel giorno dovettero tornare a casa prima. L'inverno era oramai alle porte e non era saggio restare fuori fino a tardi, specie con una singola magliettina leggera a coprire la pelle.

A casa Uzumaki, quella sera, vi era un clima allegro grazie alle risate dei due uomini ed ai sorrisini mal nascosti della giovane Hyuga. Lei aggiornava i suoi ragazzi sul lavoro in ospedale e loro l'ascoltavano beandosi della sua voce gentile. Insieme sparecchiarono la tavola ed insieme si ritirarono nelle loro stanze; Condividevano ogni cosa, ogni attimo libero che avevano.

La notte era accompagnata dal silenzio e dal buio o per meglio dire, si udiva solamente il lieve russare di Naruto. Hinata fu la prima ad accorgersi dell'imminente catastrofe. Un forte starnuto proveniente dalla camera di Minato, fece alzare la signora Uzumaki come una molla, corse giù per le scale e, cassetta dei medicinali in mano, si diresse verso la stanza del figlio. Il piccolo aveva tutti gli occhi rossi e il nasino che colava, imbrattando la maglietta del pigiama.

-Tesoro come ti senti?

-Male, credo di aver preso freddo oggi al parco...

Hinata, prontamente, preparò una calda camomilla per il figlio e rimase con lui fino a quando non si addormentò. Baciò la fronte del bambino e tornò in camera da letto. Purtroppo la catastrofe non era ancora finita. Entrando notò che il letto era vuoto, dei lamenti provenivano dal pavimento e, sotto una coperta aggrovigliata, vi era un Naruto infreddolito in posizione fetale.

-Amore potresti portarmi qualcosa di cal- etciù!-do?

-Capisco nostro figlio, ma possibile che un uomo grande e grosso come te si faccia battere da un po' di vento?

-Ti prego etciù! non resisto...

Minato e Naruto passarono cinque giorni con la febbre curati da Hinata che, da brava madre e moglie, si concesse una settimana di pausa dal lavoro per stare dietro ai suoi bambini. Una volta guariti tornarono entrambi alle loro occupazioni, felici che la tempesta si fosse finalmente ritirata.

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-Amore di cos'altro hai bisogno?

-Si mamma chiedici qualsiasi cosa! Noi te la portiamo volentieri!

Hinata Hyuga, infermiera di Konoha, era a casa con l'influenza, impossibilitata a letto e ad ogni movimento.

D'altronde l'avevo già detto. La famiglia Uzumaki condivideva tutto, anche il raffreddore.


NOTE DELL' AUTRICE: Dedicata a tutti coloro che già si sono presi l'influenza(come me). Spero vi sia piaciuta^^ Recensite mi raccomando ;)  Sono ben accette anche critiche costruttive^^ A presto(scuola permettendo) Un bacione.

Elisa.

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Capitolo 4
*** Meglio non dirlo a Sasuke ***


Meglio non dirlo a Sasuke

 

-246 parole-

 

Suo padre glielo ripeteva sempre che quella piccola e tenera bambina un giorno si sarebbe trasformata in un mostro irascibile, eppure Minato non gli aveva mai creduto. Saichi Uchiha, secondogenita di Sasuke e Sakura Uchiha, era la bambina più carina che Konoha avesse mai visto. Lunghi capelli neri raccolti in due trecce e occhi ancor più scuri, quasi vuoti. Tuttavia quelle due pozze color pece, racchiudevano tanta voglia di crescere e conoscere.

Minato conosceva Saichi fin da quando era ancora in fasce. Suo padre, quel 22 maggio, l’aveva svegliato nel cuore della notte. Inizialmente si rifiutò di rispondere alle sue domande come “Cosa è successo? Dove stiamo andando?, solo dopo, una volta raggiunto l’ospedale, venne a conoscenza dell’imminente nascita della sorellina di Itachi. Aveva 3 anni, non capì subito cosa stesse per accadere, ma quando vide il visino roseo e paffuto della neonata, seppe che le avrebbe voluto tutto il bene che questo mondo può offrire.

Ora aveva 6 anni e guardando Saichi creare una corona di fiori per sua madre, abbandonò l’idea di volerle bene e decise che l’avrebbe amata come suo padre amava sua madre. Si avvicinò lentamente alla bambina. Con non poca titubanza, diede un piccolo bacio sulla guancia piena dell’Uchiha più piccola e scappò, lasciando alquanto stupita la bambina che andò a toccarsi il punto appena violato. Naruto aveva assistito a tutta la scena dalla finestra della cucina di casa Uzumaki e sorrise al suo sciocco pensiero… “Meglio non dirlo a Sasuke”.


 

NOTE DELL'AUTRICE: Scusate l'immenso ritardo ma la scuola mi sta uccidendo con tutto lo studio ç__ç Spero vi sia piaciuta anche questa drabble tra Minato e la piccola Saichi, personaggio di mia invenzione quindi non stupitevi se lo sentirete nominare spesso ;)  Ho sempre pensato che se mai Sasuke dovesse diventare padre( anche se ormai mi riesce difficile crederlo) sarebbe uno di quelli gelosi della figlia e iper mega protettivi(da qui il titolo Meglio non dirlo a Sasuke, che non vedrebbe di buon grado l'unione di sua figlia col figlio del dobe numero 1^^). Infine ringrazio tutti quelli che hanno recensito e messo la storia tra le seguiti :D. Alla prossima^^

Elisa

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Capitolo 5
*** Zio Sasuke, io sposerò Saichi che tu lo voglia o no! ***


Zio Sasuke, io sposerò Saichi che tu lo voglia o no!

 

-801 parole-

Naruto amava San Valentino e questo era un dato di fatto. Ogni anno organizzava una cenetta romantica per la sua dolce consorte dopodiché, festeggiavano il loro amore tra le lenzuola, sussurrandosi frasi smielate e scambiandosi passionali carezze. Il tutto però, si svolgeva dopo estenuanti ricerche tra le migliori baby sitter del villaggio che, per quell’unica sera, si sarebbero dovute prendere cura del piccolo Minato. Al suo decimo San Valentino insieme a Hinata, Naruto aveva rimediato un adulto piuttosto singolare a cui affidare il suo primogenito.

-Dobe non sei l’unico che ha programmi per questa sera. Trovati qualcun altro che badi al mini-te.

-Suvvia Sas’ke! Sakura-chan è reperibile oggi quindi hai solo due alternative:  O accetti di stare con mio figlio o passi la serata a “divertirti” pensando a Sakura-chan. Io sceglierei la prima perché la seconda fa tanto uomo disperato…

Dopo una litigata di venti minuti e un naso rotto da parte di Naruto, Sasuke acconsentì a tenere il marmocchio. Non gli costava molto alla fine. Lo avrebbe lasciato a giocare con Saichi per tutta la sera sul pavimento mentre lui faceva zapping in tv, scolandosi una bottiglia di vino per rendere la serata un po’ meno pesante.

Quando i coniugi Uzumaki si presentarono alla porta di casa Uchiha, Sasuke rimase immobile davanti la soglia, indeciso se farli entrare oppure no. L’idea di lasciare il dobe senza baby sitter rovinandogli così la serata lo allettava alquanto ma poi ci avrebbe rimesso Hinata. Quella povera donna, anche lei si meritava un po’ di divertimento.

-Sicuro che per te non è un disturbo Sasuke-kun?

-Ovvio che mi disturba ma non ho altro da fare quindi non preoccuparti.

-Grazie mille. Minato tu mi raccomando fai il bravo bambino e non far arrabbiare lo zio Sasuke ci siamo capiti?

-Si mamma, posso darti un bacio prima che vai via?

Hinata prese in braccio il suo bambino, lo baciò in bocca dolcemente e si salutarono un ultima volta. Quando Sasuke e Minato rimasero soli passarono diversi secondi a fissarsi senza sapere cosa dire. Per fortuna ci pensò Saichi a interrompere quella scenetta imbarazzante.

-Minato-kun finalmente sei arrivato!

La bambina si gettò letteralmente tra le braccia del migliore amico, gli prese la mano e lo trascinò nella sua cameretta. La stanza della piccola Uchiha era… colorata. Non si possono usare altri aggettivi per descriverla. Le pareti dipinte di rosa con disegnati dei fiori di ogni tonalità esistente, una casa delle bambole riposta ordinatamente vicino al letto, kunai e shuriken di gomma sparpagliati agl’angoli della camera e i vestiti lunghi piegati sulla sedia. Tutto era perfettamente ordinato e pulito.

-Minato ho preparato un gran numero di giochi da fare questa sera insieme! Per iniziare potremmo fare la torta! Ho promesso a mia madre che quando sarebbe tornata le avrei fatto assaggiare la mia torta speciale. Ti va di aiutarmi?

Minato aveva 8 anni ma era pur sempre maschio! Non sapeva proprio resistere a quegl’occhioni neri. Quindi, sotto la costante supervisione di Sasuke, i due bambini prepararono una torta più simile ad una crostata ma comunque buona. Il secondo gioco consisteva nel pulire la cucina oramai piena di farina, gioco che vide come protagonista il capo famiglia.

-Visto che io ho scelto i primi due giochi ora tocca a te Minato!

Il piccolo Uzumaki prese in mano la lista della bambina e si soffermò sul settimo punto in particolare. Si quello era decisamente il gioco che voleva fare.

-Mi piace questo!

-Ok aspetta un attimo allora che vado a prendere i vestiti adatti.

Saichi sparì al piano superiore della villa e Minato corse a prendere un fiore in giardino. Impiegò diversi minuti a scegliere quello giusto e quando tornò in casa, trovò Saichi in un abito bianco fatto su misura. Il biondo posizionò la margherita all’interno della tasca sinistra della sua giacca e si avvicinò all’amica.

-Saichi Uchiha, vuoi tu prendermi come tuo sposo?

Le disse a voce alta, prendedole le mani tra le sue.

-Si lo voglio! Ma aspetta un attimo Minato… Ci siamo dimenticati del prete?! Come facciamo a sposarci?!

Minato corrugò la fronte nel tipico broncio Uzumaki. Non aveva pensato a quel piccolo inconveniente. Stava già per rinunciare al suo sogno quando gli venne in mente Sasuke. Andò velocemente in cucina e afferrò la lunga manica del kimono dell’Uchiha.

-Zio Sasuke potresti fare il prete che sposa me e Saichi?

Sasuke pensò davvero di svenire. Il figlio del dobe stava sposando la sua bambina? Il suo dolce fiorellino?

-Minato te lo dico solo una volta e cerca di capirlo bene… ASSOLUTAMENTE NO!

L’Uzumaki portò le braccia ai fianchi e assumendo lo sguardo più convinto che riuscisse a fare, diede il colpo finale all’ormai fragile cuore di Sasuke.

-Zio Sasuke. Con o senza prete, adesso o quando sarò grande, io sposerò Saichi che tu lo voglia o no!


NOTE DELL' AUTRICE: Mi è piaciuto tantissimo scrivere questo capitolo, soprattutto immaginarmi Sasuke con grembiulino a puliri i pasticci dei due bambini^^  Minato è stato molto chiaro, sicuramente ha fatto perdere 20 anni di vita al povero(mica tanto) Uchiha. Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo e colgo l'occasione per ringraziare nuovamente tutti quelli che recensiscono e che semplicemente leggono :) A presto!

Elisa

(P.s: Un mio amico ha scritto una storia a mio parere bellissima -> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=838019&i=1 è la prima volta che scrive, se volete farci un salto^^)

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Capitolo 6
*** Auguri papà! ***


Auguri papà!

-283 parole-

 

Un altro anno da hokage era passato nonchè un'altra giornata. Dopo aver firmato gli ultimi documenti e aver controllato le ultime pratiche, uscì dal suo studio per dirigersi verso casa dove, già sapeva, lo attendevano sua moglie e suo figlio insieme ad una torta dedicata solo a lui. Attraversò il lungo corridoio del palazzo dove si fermò alcuni minuti a parlare con Shikamaru, Choji e Ino di ritorno da una missione. Non rimase con loro più dello stretto necessario, ringraziandoli per gli auguri e per i regali che gli avevano portato. Affrettò il passo e finalmente uscì da quella prigione denominata "luogo di lavoro". Sulla via del ritorno incrociò il maestro Gai con il suo team insieme a Sakura e Sasuke, intenti a festeggiare l'imminente nascita del figlio di Tenten e Neji. Anche loro gli fecero gli auguri, sollecitandolo a dare sempre il massimo, guadagnandosi una stretta di mano da parte del cognato e un super abbraccio da Rock Lee che, anche questa volta, non dimenticò di dire una delle sue solite frasi riguardante la giovinezza. Li salutò un'ultima volta e ripartì. Per strada quasi tutti gli abitanti di Konoha si fermarono per augurargli buon compleanno e ringraziarlo per tutto ciò che faceva per il villaggio ma mai si fermava più di qualche minuto e la scusa era sempre la stessa: "Perdonatemi ma mi aspettano a casa". Quando finalmente raggiunse la sua dimora, Minato lo accolse calorosamente, gettandosi tra le sue braccia.

-Auguri papà!!

-Grazie piccolo mio...

Hinata abbracciò i suoi uomini e baciò le calde labbra dell'Hokage.

-Auguri amore mio.

Naruto quel giorno aveva sentito una moltitudine di auguri ma solo quelli di suo figlio e sua moglie li aveva ascoltati davvero.


 

NOTE DELL'AUTRICE: Ok giurò che per oggi ho finito di pubblicare :D  Scherzi a parte dedico questo capitolo a Naruto che oggi compie gli anni! Auguri Naruto-kun!! Come faremmo noi narutiani senza di te?!  Con questo passo e chiudo.. A presto

Eli

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Capitolo 7
*** Il giorno più bello ***


Il giorno più bello

 

-494 parole-

 

-Amore ricordi la sera in cui ci siamo fidanzati?

 

 

 Era sera tardi a Konoha e il fresco vento primaverile accarezzava le spalle scoperte degli abitanti del villaggio. Naruto era da poco rientrato da una missione e finalmente poteva gustarsi il ramen di Ichiraku e pensare in tutta tranquillità. In seguito allo scontro con Pain non era mai riuscito a trovare del tempo per Hinata, per dirle che l’amava anche lui e di chiederle di perdonare il mostruoso ritardo della risposta alla dichiarazione della ragazza. Tuttavia temeva la Hyuuga, o meglio temeva un suo eventuale rifiuto, d’altronde poteva essersi dimenticata di lui e magari ora aveva Kiba al suo fianco. L’Uzumaki decise che quella stessa sera avrebbe raccolto tutto il coraggio di cui disponeva e si sarebbe dichiarato alla giovane. A Konoha, si svolgeva una delle feste più importanti del paese e non sarebbero mancati i fuochi d’artificio. A quanto ne sapeva Hinata li adorava, un buon inizio, pensava, portarla proprio dove si sarebbe divertita. Si avviò verso casa Hyuuga, pregando kami e il santissimo Itachi per vedere il dolce sorriso di Hina-chan e sentirsi dire “Va bene Naruto-kun vediamoci questa sera, sarò felicissima di passare del tempo con te”. Giunto davanti al portone Naruto si bloccò a fissare segni lineari disegnati sulle mura della villa.

-Naruto-kun cosa stai facendo?

L’Uzumaki si voltò così velocemente da perdere l’equilibrio inciampando sui suoi stessi piedi e cadendo a terra. Davanti a lui c’era Hinata che subito, si premurò di aiutare l’amico.

-Hi-hinata-chan! E-ecco io volevo parlare c-con te…

-Dimmi Naruto-kun.

La Hyuuga aiutò il ragazzo a rimettersi in piedi. Quanto era bella! I suoi lisci capelli neri che delicatamente ricadevano lungo la schiena e gli occhi perlacei che fissavano il suo azzurro del cielo. Mai come in quel momento gli sembrava un unione tanto perfetta.

-T-ti andrebbe di venire…

-Come? Scusa ma se parli così piano non riesco a sentirti…

-Ti andrebbe di venire alla festa con me questa sera!

Naruto parlò così velocemente e così ad alta voce che fece spaventare un povero gattino che, per sua sfortuna, in quel momento, passava dalla loro parte. Hinata, dal canto suo, arrossì vistosamente e si sentì sul punto di svenire. Non poteva crederci! Naruto l’aveva invitata a uscire! Era un appuntamento!

-C-certo Naruto-kun, mi piacerebbe molto andarci con te. Ci vediamo questa sera..

-Perfetto! A stasera allora!

Hinata salutò Naruto ed entrò nella sua dimora lasciando il giovane Uzumaki da solo davanti al cancello. Per quella volta, solo per quella volta, fu l’eroe di Konoha a perdere i sensi.

 

-Si tesoro mi ricordo, ti ho portata alla festa e a mezzanotte, durante i fuochi, ti ho baciata.

-Si è stato il giorno più bello della mia vita…

Hinata baciò suo marito sulle labbra avvolgendolo sempre di più in un tenero abbraccio.

-Per me è stato il secondo giorno più bello della mia vita…

-Come il secondo?!

-Si, il primo è il giorno in cui ti ho conosciuta.


NOTE DELL'AUTRICE: Capitolo dedicato interamente a Hinata e Naruto... Non sono una grande fan della coppia (anche perchè l'unica che trovo perfetta per Naruto non esiste nel manga:P) eppure tra tutte le fanciulle è quella che più vedo bene insieme al nostro dobe. Spero vi sia piaciuto e fatemi sapere cosa ne pensate altrimenti Sasuke verrà a prendervi a casa ;)  Alla prossima^^

Elisa

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