Destiny

di Ciaolao
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 ***
Capitolo 2: *** Cap 2 ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 Forever love.. ***
Capitolo 4: *** Cap 4 Flashback ***



Capitolo 1
*** Cap. 1 ***


Cap. 1 The first day of the rest of my life.

 

Luce era appena arrivata nella nuova scuola. L’anno scolastico era iniziato da circa tre mesi abbondanti.

Si recò in segreteria per sapere in che classe era finita: 4ᵃ C, ultima aula del corridoio a sinistra, così le aveva detto la signora di circa quarant’anni dietro alla scrivania.

Bussò alla porta della sua nuova classe, prese un bel respiro profondo ed entrò. Il professore la accolse con un gran sorriso e la presentò alla classe:

" Ragazzi, questa è la vostra nuova compagna! Il suo nome è Lucinda Price." Poi rivolgendosi solo a lei, disse:

"Spero tu riesca ad ambientarti bene ed a metterti in pari con il programma. Puoi accomodarti in quel banco vuoto, in prima fila."

L’aula era ampia e luminosa, con quattro finestre sulla sinistra, le pareti erano bianche.

Prima di sistemarsi al suo posto, Luce diede un occhiata rapida ai suoi nuovi compagni: erano tutti molto carini, più femmine che maschi, ma notò subito un ragazzo dalla chioma bionda, seduto in ultima fila, che ricambiò il suo sguardo. I suoi occhi di un viola intenso l’avevano come ipnotizzata.

Uscita da quella strana ipnosi, Luce si sedette velocemente, intimidita.

Le prime due ore passarono in fretta e suonò la campanella dell’intervallo. I ragazzi si catapultarono fuori mentre Luce rimase seduta ancora per qualche istante, poi prese la sua barretta al cioccolato e si diresse in giardino per fare uno spuntino. Si mise comoda sotto un maestoso pesco e iniziò a pensare a quel ragazzo dagli occhi viola. Non riusciva a toglierselo dalla mente.

I suoi pensieri furono interrotti da una ragazza che si era avvicinata.

"Ciao!" disse la sconosciuta, " Mi chiamo Arianne, siamo nella stessa classe, piacere di conoscerti !"

"Luce, piacere mio!" rispose lei un tantino intimidita.

"Ti va se ti faccio fare un giro della scuola?" le chiese.

"Certo, molto volentieri, grazie!" rispose Luce.

Arianne, che era una tipa molto amichevole, la prese sottobraccio e la portò a fare un giro. Lungo tutto il tragitto chiacchierarono e chiacchierarono finché non si fermarono davanti a un capo da calcio e si sedettero sulle tribune.

"Allora, come ti sembra questa scuola?" chiese Arrianne.

"Direi molto grande! Penso che mi perderò qualche volta!" rispose Luce, e le due ragazze, ormai già amiche , scoppiarono a ridere.

" Ti ambienterai subito, non preoccuparti! Comunque … hai già conosciuto qualcuno di interessante?"

" Veramente, sei la prima con cui parlo! Però, a dir la verità, ho già adocchiato un ragazzo che mi interessa." Arrossì. "È nella nostra stessa classe.. E’ alto, biondo." spiegò Luce.

"Ma lo conosco!" sbottò Arianne "E’ un mio carissimo amico! Si chiama Daniel.. Dai, vieni che te lo presento!"

Luce cercò di opporsi, si sarebbe sentita sicuramente a disagio, ma ormai era troppo tardi: Arianne la stava già trascinando verso quel ragazzo estremamente bello che ormai aveva catturato la sua attenzione, che l’aveva ipnotizzata con uno sguardo, uno sguardo che cambiò la sua vita.

 

 

 

 

Questa è la mia prima fanfiction...ditemi che cosa ne pensate!!! =)

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Capitolo 2
*** Cap 2 ***


Cap. 2 Looks.

 

Arianne stava trascinando Luce verso Daniel che, insieme ad un gruppo di persone, era seduto su una delle panchine che si trovavano in mezzo ad una boschetto di betulle. Poco più in là del boschetto, la terraferma lasciava spazio ad un lago dalle acque più blu dell’Oceano.

Daniel stava chiacchierando, quando vide arrivare Arianne seguita da una ragazza che non aveva mai visto prima. Si incuriosì.

Quando furono arrivate alle panchine Arianne iniziò con le presentazioni:

“Ciao a tutti ragazzi. Questa è la mia nuova amica! Si chiama Luce. Si è appena trasferita qui da non so dove.. Comunque.. Luce, questi sono i miei amici: Callie e Cam, Gabbe e Roland, Molly e Daniel.”

Luce guardò il viso di ognuno di loro soffermandosi, però, su quello di Daniel. Ebbe un fremito, è il suo viso si colorò di rosso. Disse:

“ Piacere di conoscervi..!”.

Silenzio.

Il primo a parlare e a ‘rompere’, forse meglio dire rafforzare, l’imbarazzo che si era creato fu Roland:

“ Ehi Luce, sei uno schianto!!”. Luce arrossì.

“ Stupido Roland!!” disse Arianne, “Scusalo Luce.. fa sempre così quando arriva una ragazza nuova.”

“ Diciamo che è un morto di fame!” intervenne Cam facendo ridere tutti.

Il gruppetto continuò a scherzare fatta eccezione per Daniel, che rimase in silenzio per tutto il tempo. Furono interrotti dalla campanella che segnava la fine dell’intervallo.

“ Va be ragazzi, ci vediamo dopo.” Disse Roland che, insieme a Gabbe, Callie e Cam, si diresse verso la sua classe.

Luce li salutò con un gran sorriso.

Ora erano rimasti solo lei, Arianne, Molly e Daniel che erano nella stessa classe. Iniziarono ad incamminarsi insieme ma Daniel si distaccò dal gruppo, quasi come se ci fosse qualcosa o qualcuno che gli dava fastidio; o almeno questo sembrò a Luce, che ci rimase male ma non disse niente…

Arrivati in classe si misero ai loro posti e il prof iniziò la lezione di matematica. Luce si stava annoiando a morte e, per far passare il tempo, iniziò a scarabocchiare su un foglio. La sua ‘arte’ fu interrotta da un bigliettino che cadde sul suo foglio. Si girò a guardare e vide Arianne che la guardava con un sorriso che diceva “Leggilo, leggilo!”. Allora prese il biglietto e lo aprì.

Daniel è da tipo mezz’ora che

ti sta fissando!!!

Luce rimase a bocca aperta, non se lo sarebbe mai aspettata che, uno che l’aveva ignorata per tutta mattina, la stava fissando! Decise però di non risponderle, lo infilò nell’astuccio e si perse nei suoi pensieri, senza ascoltare la lezione.

I suoi film mentali furono interrotti da un altro bigliettino. Lo aprì.

Continua a fissarti..

e di tanto in tanto sorride.

A quel punto Luce fece cadere di proposito una penna: voleva controllare se era vero. E lo era!! Appena lei si girò per prenderla, Daniel distolse lo sguardo e lo diresse verso una delle finestre.

Era felicissima. Lui la stava fissando e questo voleva dire che qualcosa di Luce a Daniel interessava. Per lei era stato amore a prima vista, non sapeva come mai. Era attirata da quel ragazzo come le farfalle sono attirate dai fiori. Per lei Daniel era il suo fiore preferito: la peonia bianca.

Ma era anche turbata.. Che cosa voleva da lei? Aveva addosso qualcosa di così strano a tal punto da essere fissata? Non le pareva.. Voleva dei chiarimenti anzi, voleva semplicemente parlare con lui, sentire il suono della sua voce, quindi decise che, quando sarebbero finite le lezione, l’ avrebbe seguito e rivolto la parola.

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Capitolo 3
*** Cap. 3 Forever love.. ***




Cap. 3 Forever love.

 




Drinnnnnn!

La campanella che segnava la fine delle lezioni suonò. Tutti gli alunni uscirono, felici che l’ennesimo giorno di scuola era finito. Luce li imitò, tenendo d’occhio Daniel, felice di potergli parlare con una scusa.

Felicità che durò poco, perchè fu fermata dal professore che iniziò a spiegarle ciò che doveva fare per mettersi in pari con il programma.

Intanto Daniel, ormai uscito dalla classe, era andato sulle rive del lago che si intravedeva tra i rami delle betulle. Andava sempre li per riflettere quando c’era qualcosa che lo turbava che, in quel caso, si trattava di Luce: quella ragazza arrivata la mattina stessa, la stessa ragazza di cui era innamorato sin dalla notte dei tempi.

Guardandola si era ricordato tanti episodi piacevoli vissuti insieme, strappandogli un sorriso. Ma ora, la consapevolezza del fatto che doveva perderla di nuovo, amarla e poi perderla, gli faceva male. Non sapeva cosa fare… Evitarla o donargli il proprio cuore, amandola alla follia, come aveva fatto in tutte le vite precedenti? La risposta ce l’aveva già, doveva solo abbandonarsi al proprio destino.

Tutti questi pensieri l’avevano portato ad un miscuglio di emozioni che non riusciva più a trattenere. Allora, per sfogarsi e liberare la sua anima, spiegò le ali: possenti, magnifiche, la cosa più bella che l’occhio umano potesse mai vedere.

Ora che aveva riordinato i suoi pensieri Daniel, dopo aver ritratto le ali, prese il suo zaino in spalla e si diresse verso i dormitoi, che si trovavano nell’edificio dietro la scuola.

Quando il professore finì di parlarle, Luce si catapultò fuori dalla classe nella disperata ricerca di Daniel. Guardò l’orologio: erano quasi le due e lezioni erano già terminata da una mezz’ora abbondante. Era scontato che ormai non c’era più nessuno a scuola, infatti… deserto. Così decise di andare nella sua stanza.

La stanza di Luce si trovava nell’ala ovest dell’edificio, la numero 108.

Bussò.

“Siiii?” disse una voce dall’interno.

“Sono Luce, la tua compagna di stanza” rispose.

“Si, arrivo!”. La porta si aprì e dietro di essa comparve Arianne.

Luce rimase sorpresa: “No! Sei tu la mia compagna di stanza?!? Non ci credo! Perché non me l’hai detto?!?”

“Sorpresa!!” rispose Arianne, “Dai, entra!”.

La stanza non era tanto grande, le pareti erano bianche e una grande finestra dava sul lago . C’erano un letto a castello, una scrivania e un piccolo divano. Il bagno si trovava subito dopo l’entrata.

Come primo impatto a Luce sembrò carina, e il panorama dalla finestra le sembrò stupendo.

“Quello sopra è mio!” urlò Arianne, che si era accomodata sul divanetto.

“Ok… va bene! Io ora sistemo le mie cose e poi vado a farmi un giretto” disse.

Arianne, ormai sdraiata, chiese: “Come? Non vieni a mangiare?!?”

Luce fece cenno di no con la testa e spiegò all’amica che non aveva fame e che, al massimo, avrebbe tirato giù qualche merendina dalle macchinette.

Allora Arianne disse: “Fai bene! Meglio le merendine che quella sbobba che servono in mensa!” le strizzò l’occhio e la salutò.

Luce si ritrovò a girovagare senza meta per i giardini intorno alla scuola, con pensiero fisso Daniel. Sapeva che non avrebbe potuto trovarlo in giro perché, come tutti gli altri, era in mensa.

I suoi pensieri la portarono alle panchine di quella mattina e, da lì, fino alle sponde del lago. Nell’aria alleggiava un profumo, che Luce non riusciva a definire. Si sedette e appoggiò la schiena ad un albero, guardando il panorama.

Tra le foglie di un piccolo cespuglio vide qualcosa luccicare alla luce del sole. Si avvicino: una piuma.





Ecco il terzo capitolo!! Fatemi sapere
che ne pensate!! =)

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Capitolo 4
*** Cap 4 Flashback ***


Cap. 4 Flashback

 

 

 

 

 

Una piuma.

La guardò con attenzione, scrutando ogni minimo dettaglio. Era bellissima, perfetta, forse anche troppo. All’improvviso i suoi pensieri si bloccarono, la vista le se appannò e perse i sensi.

Luce si ritrovò sdraiata in una piccola radura e al suo fianco c’era un ragazzo dalla chioma dorata che scrutava l’orizzonte. Si alzò di colpo, disorientata. Il ragazzo le se avvicinò e le chiese: “Va tutto bene?”. Luce annuì con la testa, si girò per guardare in faccia il ragazzo e con grande sorpresa vide Daniel. Il suo cuore iniziò a battere all’impazzata e non ci fu modo per fermarlo. Allora rispose: “Si, tutto bene..”

Daniel che fino a quel momento era stato seduto si alzò.

“Ora devo andare, ci vediamo stasera” disse sorridendo. Si chinò le diede un bacio sulla guancia e all’orecchio le sussurrò un dolce ti amo. A questo punto si girò e si tolse la maglia bianca che portava. Luce vide un piccolo luccichio sulla sua schiena che presto si trasformò in un bagliore accecante: le ali di Daniel si aprirono e lei rimase in adorazione completa verso quella bellezza accecante.

Dopo qualche secondo l’angelo spiccò il volo e Luce fu avvolta dalle tenebre.

Quando riaprì gli occhi non era più nello stesso luogo dove si trovava quando li aveva chiusi. Infatti, al posto dell’erba, sotto di lei ora c’era un lettino e l’aria odorava di disinfettante: l’infermeria.

Luce si mise a sedere e cercò di alzarsi ma fu subito fermata dall’infermiera, una giovane donna alta e magra, con piccoli occhiali posati sul naso.

“Un passo alla volta, signorina! Ti sei appena svegliata e vorresti già andartene?! Io sono Miss Sophia, l’infermiera di questa scuola, e ti proibisco di andartene finche non ti sarai ripresa del tutto!” le ordinò.

“Piacere, io mi chiamo Luce. Emm.. credo di essere svenuta sulla riva del lago ma con me non c’era nessuno… Come ho fatto ad arrivare qua?” chiese Luce confusa.

“Sei stata molto fortunata, sai.. Casualmente un ragazzo è passato di là e ti ha vista. Allora ti ha presa in braccio e ti ha portata qui da me. Sembrava una scena da film!” rispose Miss Sophia..

Luce incuriosita domandò: “Chi mi ha trovata??”.

“Un ragazzo alto e biondo, molto bello devo dire! Ha detto di chiamarsi Daniel, se non mi sbaglio, o forse David..?”.

Le guance di Luce si infiammarono al solo pensiero di essere stata tra le braccia di Daniel e dalla sua bocca uscì come risposta un semplice “Ah..”.

Miss Sophia intanto si era alzata per andare a prendere sulla sua scrivania qualche cioccolatino che poi offrì a Luce dicendo: “Mangiali. Probabilmente hai avuto un caldo di zuccheri… nulla di preoccupante! Hai pranzato oggi?”.

“No, non avevo fame… Scusi, ma ora vorrei andare. Grazie di tutto!” rispose alzandosi e rivolgendo un sorriso alla donna.

“Non c’è di che! E se ti va di fare due chiacchere ogni tanto, io sono sempre qui” disse Miss Sophia a Luce che era ormai sulla porta.

“Certo! Arrivederci.”

Uscì a grandi falcate dalla stanza buttando i cioccolatini nel primo cestino che trovò. Non era stato un calo di zuccheri o qualcosa legato alla sua salute a farle perdere i sensi, bensì quell’ insolita piuma.

Ne era certa.

 

 

 

 

 

 

 

Eccomi di nuovo qui!! Scusate se ho fatto aspettare :D

Bè..volevo solo dirvi...Prego! Il capitolo è tutto vostro! Spero

vi piaccia!!! Tantissimi bacioni

L'amica di Ciaolao :DD

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