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di giuggi_89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un Giorno Qualunque? ***
Capitolo 2: *** Resta Con Me ***
Capitolo 3: *** Oh Paris... ***
Capitolo 4: *** A Cena Con Luke ***
Capitolo 5: *** Come "La Bella e la Bestia" ***



Capitolo 1
*** Un Giorno Qualunque? ***


Salve a tutti!
Si sono Giuggi_89 per chi come me bazzica nel Twilight Fandom sto scrivendo questa cosina qui: "Un Progetto Per Due".
A dire il vero, questa FF è stata insieme a questa OneShot per un contest indetto da Stupid Lamb "Fuer Sie- Per Lei" 
  alla quale sono davvero affezionata.
Comunque le avventure di Becky hanno stimolato non poco, il mio cervello e sono arrivata a questa conclusione.:)
Avevo già postato tre capitoli attraverso una mia amica, mi vergognavo dal mio account, me scema :)
E dato che una lettrice ha chiesto come andava a finire, e avendola finita, ho deciso di ripostarla!
Ecco a voi!
Ho scritto più note che capitolo!
Bacione!
Giuggi_89


Capitolo 1: Un giorno qualunque?

" Un giorno qualunque" ,Marco Mengoni
 

Ok. Niente panico. E' tutto sotto controllo. O almeno lo spero.
Sono Becky Bloomwood,Becky Brandon dovrei dire,ma ancora per poco. Si dopo continue delusioni e problemi vari, Luke Brandon ,il mio quasi ex marito ha deciso che era ora di far terminare la nostra storia.
Come dargli torto? Sono solo riuscita fare un danno dopo l'altro ,nulla di buono, forse solo la sua festa di compleanno. Ed è da quel momento che è andato tutto storto.
Dopo vari tentativi da parte sua ho ceduto e ho raccontato tutti di Elinor,sua madre,e del modo in cui mi ha aiutata nell'organizzazione e Luke ,penso ancora dopo parecchio tempo,non riesce a capire che sua madre forse per la prima volta nella sua vita aveva solo voglia di farlo Felice senza anteporre un interesse personale. Ma da quel momento la sua fiducia si è incrinata fino a danneggiarsi definitivamente con la richiesta di separazione consegnatomi poco tempo fa. Quella sera era tornato a casa,nella nostra casa di Maida Vale ,più nervoso che mai e alla vista del mio nuovo paio di scarpe non ha più voluto sentire ragione dicendo solo di volere la separazione.
Conviviamo ancora però,ha deciso lui così, per non turbare ancora la piccola Minnie ,anche se prima o poi dovrà succedere. In cuor mio so che non riesce a lasciarla e fare quello che sua madre ha fatto a lui. Ora è li sul divano,con lo sguardo assente,chissà a cosa sta pensando ,a chi sta pensando ,penserà sicuramente alla Brandon Comminication di cui è presidente. Lui è il grande imprenditore Luke Brandon a cosa pensa se non al lavoro? Io non gliene ho mai fatta una colpa,al contrario suo per qualche piccolo mio vizietto. Lo guardo e rivedo il Luke delle crisi lavorative,questa volta però la crisi sono io, la sua famiglia.
E io lo amo ancora.
Forza Becky ci sarà un modo per poterlo riprendere con te. No. Avrò provato più di mille trucchetti senza alcun risultato, compresa la carta felicità coniugale perfetta e infinita di mamma e papà, ma niente,lui ormai ha deciso.L’irremovibile Luke Brandon ha deciso e per la povera ragazza con la sciarpa di Denny e Georges non c’è più niente da fare se non marcire nel proprio dolore…sono melodrammatica lo so.
Un secondo però…LA SCIARPA! Come ho fatto a non pensarci prima. Vedermela indosso lo fara tornare indietro ,mi chiederà scusa e mi dirà che mi amerà per sempre. Ok. Forse st correndo un tantino…
Tentare comunque non può farmi stare peggio di così.
Corro in camera il più veloce possibile ,apro l’armadio, ed eccola li .La sciarpa più bella che possa esistere ,quella che ci ha accompagnato nei momenti più memorabili della nostra vita insieme, e quella che farà ritornare Luke ad amarmi!
Si ho deciso! Corro in bagno,mi lavo il viso e mi trucco ,trucco leggero quello che so piacergli,mi vesto…Casual non si sa mai. Non deve pensare stia facendo tutto di proposito un paio di Jeans strettissimi e un top di Danny il mio migliore amico stilista affermato vanno più che bene, la mia sciarpa verde e assolutamente niente scarpe, mi ha definitivamente lasciata per un paio di scarpe ,mi riprenderà senza .
Ecco questa si che è la nuova Becky!
Entro in soggiorno e lui nemmeno di accorge della mia presenza. Richiamo l’attenzione con un colpo di tosse ed lui si gira. Eccolo ,bello e sexy come non mai, con il suo abito da lavoro, in pantalone senza giacca,camicia sbottonata e senza cravatta;i capelli sono un po’più lunghi dello standard Brandoniano e tutti tirati su dal cuscino del divano. SI è lui che rivoglio.
Ora è il tuo momento nuova Becky.
Mi avvicino con fare sexy e poco ci manca che mi inciampo da sola contro il piede del divano, mi siede di fianco a lui,raccolgo le idee pronta a fare uno dei miei discorsi epici sul valore del matrimonio,ma niente da fare… Sarà quasi un mese che senza Minnie nei paraggi non riusciamo a dirci più di un ciao. Nemmeno una parola riesce ad uscirmi dalla bocca se no un…:

« Ehm…stavo pensando..mmm…,hai tempo oggi di venire insieme a me a prendere Minnie all’asilo? Le farebbe davvero piacere , ne sono sicura»

Ma cosa…! Mettere in mezzo mia figlia, sono proprio una vigliacca!

« Becky ..Non lo so…Non so se sia una buona idea »
«Ah..Luke era solo per nostra figlia! »

E continua! Però lo vedo accigliarsi. E’ il nostra che colpisce sempre!Luke mi guarda con fare torvo, ha capito tutto; mi guarda come ogni volta che sa che il mio cervello sta lavorando mille volte più del normale. Sto per dire di lasciar stare quando:

« Boh… se è così allora va bene! Ma io poi non posso tornare con voi, devo passare in City per un incontro.»

Ecco. Non ne avevo dubbi. Come in ogni occasione c’è sempre da fare alla Brandon Communications.

« Va bene » annuisco « io poi torno a casa con Minnie.»e magari passo un attimino da Selfridge o da Harrods, ho visto un paio di scarpe LK Bennet da urlo! No..basta scarpe ,un paio in più hanno quasi, io ci credo ancora, distrutto il tuo matrimonio.

« Luke ,scusa, ti va se andiamo a piedi? E’ cosi una bella giornata fuori!  »

Ma cosa sto dicendo! Io odio camminare se non per negozi!
Luke mi guarda stranito , ok è la prima volta che sente uscire dalle mie labbra un’affermazione del genere, ma c’è sempre una prima volta!

« Mmm…ok…Becky scusa ma va tutto bene? Lo so che non è affar mio ormai ma ti vedo e ti sento strana!»

Mi vede strana????Dovrebbe vedermi super affascinante con la nostra sciarpa al collo, e invece mi vede strana. Non ce la farò mai. Luke Brandon addio, ti amerò per sempre,unico amore della mia vita. Non vorrò più avere a che fare con altri uomini, morirò sola nel tuo ricordo tra milioni di lacrime.

« No, tutto ok! Grazie. »

Trattengo a malapena le lacrime mentre vado un attimo in camera a schiarirmi le idee. Mi siedo sul letto e fisso il muro. I muscoli non collaborano. Le guance si arrossano, ma io non voglio piangere. Raccolgo le mie povere membra sofferenti, prendo cappotto , mi metto un bel paio di stivali, quelli che mi fanno stare bene, al diavolo Luke e le sue manie contro le mie scarpe e la Louis Vouitton che mi ha comprato nel suo recente viaggio a Parigi e vado in ingresso.
Anche Luke ha indosso il cappotto e sta litigando animatamente con il nodo della cravatta. Lo osservo e non posso fare a meno di sorridere, mi sente, si gira e mi sorride un po’ imbarazzato. Mai sorprendere Luke Brandon in difficoltà!

« Posso? » gli chiedo speranzosa di un si. Mi immagino già la scena,noi vicini,una mano che gli sfiora il collo e lui mi prende e mi bacia come non ha mai fatto invita sua.. No. Becky…

« Beh …Si grazie!»

Mi avvicino senza sfiorarlo e gli aggiusto il nodo, sento il suo fiato vicino al mio,come vorrei abbracciarlo. Come mi manda il contatto con lui. Senza pensare a nulla gli sposto un ciuffo che è caduto sul suo viso e gli accarezzo la guancia, un gesto di normalità se non fosse che la nostra non è e non sarà mai una vita normale. Ci guardiamo intensamente e lui si accorge della sciarpa, mi sorride , la sistema meglio, gli sorrido.
LO RIVOGLIO!
Ma si stacca e guardandomi con sfida dice:

« Signora Brannn…anzi Signorina Bloomwood ,la pregherei di evitare i contatti o mi troverà costretto a rivolgermi al mio avvocato»

Lo guardo interdetta e lui mi sorride ancora, di gusto, come è da un po’,un bel po’che non fa più; quel sorriso così speciale per me.

« Certo Signor Brandon,le porgo le mie scuse. Mi limiterò alla sola comunicazione verbale.»
« Si. Mi pare più che giusto. »

E ride ancora! Ok. Niente panico. Lo conosco, lo so sta giocando. Vuole giocare? Bene ci sto. Non sia mai detto che Becky Brandon, si sono ancora Brandon, si tiri indietro, e qui la posta è molto grossa: il nostro matrimonio; la nostra felicità:mia,di Luke e di Minnie.Super Becky salvatrice di matrimoni. Ecco mi chiameranno “ La ragazza che salvò il suo matrimonio”.Non mi tiro indietro Luke Brandon stanne certo!

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Capitolo 2
*** Resta Con Me ***


Ed ecco il secondo capitolo!
Grazie a chi legge e a Lily97 

Giuggi_89


Capitolo 2: Resta con me



Come Around  
 
Ed eccoci pronti ad uscire. Non so bene perché non sia voluta andare in macchina,penso sia stata la prima cosa da dire che mi è venuta in mente per evitare il silenzio imbarazzante e doloroso.
Stiamo camminando fianco a fianco, fa freddo, vorrei camminare abbracciata a Luke o almeno prendergli la mano,ma non si può più. Dai Becky, improvvisa, di qualcosa.

« Brr…che freddo … » dico con l’intenzione di smuovere l’atmosfera . Due estranei, sembriamo solo due estranei , con una figlia però. Non può andare avanti così!
« Si. L’avevo detto che era meglio la macchina.»
« Minnie sarà felice che il suo papà sia venuto a prenderla. » cambio discorso immediatamente.
« Certo, tutto per la mia piccola. »

E per me invece più niente. OK, è sua figlia, è ovvio che tenga a lei come a nessun altro; ma prima nei suoi e pensieri c’ero in egual misura io, ora non più. E le guance scottano di nuovo, gli occhi si gonfiano, ma io non voglio piangere.

« Sai, ieri Minnie mi ha chiesto perché sei arrabbiato con me, ha capito qualcosa, e io non sapevo cosa dirle» dico con tono distrutto.
« Si. Hai ragione dobbiamo dirle tutto, e mi pare che adesso sia il momento opportuno. Hai fatto bene a convincermi a venire con te. »

NO! Cazzo no! Non doveva andare così. Non doveva essere quello il motivo. Io volevo che Luke capisse quanto amore può ancora dare e ricevere dalla sua famiglia non che dovesse sfasciarla proprio ora. Forza Becky, pensa. Cosa si può fare?
Non può finire davvero così, e soprattutto Minnie non deve sapere nulla. Lei, la nostra vita, la nostra bambina non deve sapere niente, deve solo essere amata e vestita bene. Ho visto un completino D&G J perfetto per lei! Ok, ora non è il momento ma lo sarà quando saremo sole e abbandonate. Che fare ora?

« Sai Luke, non mi sembra il caso ora. Stavo pensando che sai… ecco…nostra figlia non ha un caratterino così facile … ecco... non mi sembra molto il caso di spiattellarle tutto così in mezzo alla gente… non sarebbe “salutare” per nessuno dei tre» adesso arriva il bello, sto gesticolando , ho il viso rosso in fiamme ma devo dirlo, o ora o mai più.
« Che ne dici ….beh…se la portassimo questo   fine settimana a Eurodisney a Parigi e le diciamo tutto tra Topolino e Paperino. Ho letto su un libro per l’infanzia che è la soluzione migliore per evitarle traumi da separazioni.» dico tutto d’un fiato senza guardarlo. Dai Luke di di si!!!!!! Un viaggio in tre insieme e non potrai più lasciarci.
« Becky, primo noi siamo separati , non mi sembra il caso di viaggiare insieme; secondo è giovedì, come diavolo puoi pensare che possa lasciare il lavoro così su due piedi? »
« Beh…hai sempre detto che per te Minnie è tutto, l’hai sempre messa anche prima del lavoro » sto per piangere , quelle parole mi hanno fatto troppo male, ma continuo« e io sarei solo li per lei quando sicuramente avrà bisogno della mamma, non è un viaggio con me, è un viaggio per Minnie. »

Dai Luke lo sento, lo so che lo vuoi anche tu!

«Vedo cosa riesco a fare, dai!Chiamo subito l’ufficio.»

Non ci posso credere! Ora Luke si è spostato, è al telefono ,non mi sembra vero, ci sta provando. Ok, lo fa solo per addolcire la pillola a Minnie, ma io credo davvero che il mio piano possa funzionare, sempre che le mie malsane idee possano essere considerate un piano. Dovrei parlarne con Suze la mia più cara amica, o con Jess , mia sorella, ma non penso mi capirebbero; devo fare da sola.
Arriviamo davanti all’asilo, Luke è ancora al telefono e gli faccio segno di entrare con me. Entrati la vedo, la luce dei miei occhi, bella come sempre , ma nostra piccola. Perfetta, il grembiulino che Danny ha rivisitato solo per lei le sta d’incanto abbinata agli Ugg minuscoli rosa. Sta giocando e non sa ancora quale delusione le daranno i suoi genitori, mi sento una fallita, una persona inutile. Nel gioco sta dirigendo i suoi compagnetti, ha il fare del capo, ora prende il telefono . Li guardo , sono così uguali , così fieri nei loro atteggiamenti. Una lacrima scende e non riesco ne voglio fermarla, le ho trattenute troppo. Luke non può voler davvero mettere fine a questa magia, non può voler interrompere la nostra avventura. Le lacrime scendono. E Luke si accorge di me, chiude la conversazione e mi viene incontro. Mi guarda , guarda Minnie e si accorge anche lui di cosa mi ha commosso. Vede sua figlia,nostra figlia in atteggiamenti così simili ai suoi, lo stesso sguardo in un corpicino così minuscolo ma dai tratti simile a me, anche la sua corazza comincia a crollare. Da quando ha deciso di rompere non ha versato una lacrima ne si è fatto vedere in difficoltà, ma oggi qualcosa è cambiato. Il suo occhio diventa lucido, le guance si colorano, ecco la lacrima che scorre sul suo viso, ora guarda di nuovo me, perché dobbiamo farci tutto questo male.
Viene da me, mi pulisce il viso della lacrime. Il suo tocco con le miei lacrime brucia ancora di più,chiudo gli occhio e mi lascio andare a quel contatto  così importante. Lo sento, i suoi occhi sono su di me, vorrebbe parlarmi ma anche lui non sa sicuramente cosa dire.
Luke Brandon in completo sbando.
Ma dopo pochissimo mi accorgo che la velatura nei suoi occhi sparisce, torna lo sguardo assente, torna il Luke Brandon che ha deciso di mettere fine al nostro matrimonio, un Luke spossato, stanco distrutto quasi quanto me.
Mi sposto ed è allora che Minnie si accorge di noi. Eccola mentre , saltellando, ci raggiunge. Salta in braccio al suo papà e mi manda uno sguardo di assoluta felicità.
«Ciao amore  mio!!!» dice Luke baciandole una guancia , è lei per ora la più fortunata dei tre , ma sarà anche la più sofferente povera bambina; si lancia al collo del papà prendendo tutti i baci che sono ormai solo per lei.
«Minnie, vai a prendere il tuo zainetto e andiamo, papà deve andare a lavoro»la esorto con la voce rotta dall’emozione.
La peste scende e corre verso gli armadietti, prende la sua borsettina di Trilli, saluta la maestra e corre di nuovo verso di noi. Non riesco a dire niente. Sono bloccata , vorrei urlare e piangere , ma non lo farò, solo per Minnie. Luke se ne è accorto e mi guarda fissa. Si sente in colpa lo so,ed è colpa sua. NO. La colpa è di tutti e due.
Ci interrompe Minnie che urla, perché vuole la merenda, tiro fuori dalla borsa un biscotto che lei addenta, piena di felicità. E Luke ancora mi guarda, guarda la mia borsa e la sciarpa tutti regali suoi.
«Minnie , ti andrebbe di andare a trovare la vera Minnie domani??»
Cosa sto sentendo?? Vuole davvero andare a Parigi? Ok. Non è una grande cosa infondo, li parlerà alla bimba e finirà davvero tutto, ma non riesco a non sorridere. Luke se ne accorge e mi sorride a sua volta.
«Siiii..namoooo»
«Ok, piccola. Andiamo!»
Non ci posso credere. Luke mi sta regalando l’ultima possibilità per salvare il nostro matrimonio. NON devo e non posso sbagliare niente.
«Becky, allora, organizzi tu? Sia chiaro che puoi usare per le spese la carta del conto casa.»
Appena aveva detto che era finita gli avevo ridato la carta, lui aveva detto che potevo tenerla ugualmente ma io testarda come sono ho insistito perché la tenesse, ma lui la ha rimessa al suo posto in casa e io non la ho davvero più usata se non per quel top da “The Look” . SI sono sempre io, la solita Becky. Ma questa volta sarà la mia svolta.
La vuota e stupida Becky non c’è più; diventerà quella che dici di diventare ma non succede mai..ma questa volta ho troppo in ballo: la felicità delle persone che amo di più al mondo, e ora di diventare una persona seria.
«Ok. Faccio tutto io! » dico raggiante« vai alla Brandon Communications ora?  Vuoi compagnia? Io e Minnie momentaneamente siamo libere» aggiungo sorridendo. Guardo la bimba e le strizzo l’occhio, lei che è furba quanto sua madre se non di più capisce tutto e sa che è il momento per insistere se vuole stare ancora un po’ con il suo papà.
«Ci papi…. daiiiiiiii»
Luke ci guarda interdetto, non sa cosa dire,ma non vuole dirci di no.
«Ok donne. Andiamo»
Sarà la vacanza più bella, molto più ancora dell’anno in giro per il mondo della luna di miele. Solo tre giorni a disposizione. Uno per fargli capire che sbaglia, uno per farlo innamorare di me e uno per divertirci con la nostra bimba.
Tornerai ad amarmi Luke Brandon.
Parola di Becky Brandon,la ragazza che salverà il suo matrimonio.


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Capitolo 3
*** Oh Paris... ***


Buonasera!

Ecco il terzo capitolo! Grazie per chi passa e legge!

Giuggi_89

Capitolo 3: Oh Paris!

 

«Dai Becky!!!
Ma quanto ti ci vuole ancora? Non avevi detto poche valige??» Luke mi guarda stranito per quello che sto facendo.
Eh in effetti sono particolarmente ridicola. Sto cercando di passare dalla camera ,la mia camera,Luke dorme in camera degli ospiti, una valigia rosa shocking nuovo acquisto da Harrods, un trolley piccolo con delle farfalline, un beauty e la mia borsa Louis Vuitton Neverful.
 Si lo so è troppo,giusto il necessario per una vacanza con una bambina e tutto il resto per il mio piano. La valigia piccina è di Minnie meticolosa come la madre ha voluto scegliere lei cosa portate e cosa no. Come sono fiera di mia figlia! Luke in puro stile Brandon ha una mini cosa che non so nemmeno descrivere con tutto il suo bagaglio... Non riuscirò mai a capire come faccia a fare stare tutti i suoi vestiti e oggetti per la pulizia in una mini valigia. Mistero di Luke Brandon!
«E dai Luke! Partiamo con una bimba di 3 anni! E ovvio avere tante cose!»
«Becky mi stai dicendo che li dentro hai solo vestiti di Minnie?»
 «Beh...ecco....non proprio..diciamo che ci sono cose assolutamente necessarie per me e Minnie!»
Più ci penso e più mi sembra strano. Tutto è davvero così strano,nemmeno Jess, Suze,mia madre,Janice la vicina di mia madre riescono a capire il comportamento di Luke. Si avevo detto che non lo avrei detto a nessuno ma non ci sono riuscita. Ho solo detto loro che Luke ci porta a Parigi per parlare con Minnie e tutte quanto hanno affermato che per quanto ami sua figlia,avendo preso una decisione del genere è strano che abbia acconsentito a fare comunque una vacanza. E io dalla prima euforia mi sono incupita e ho cominciato a farmi delle domande ma non sono riuscita a darmi nessuna risposta, o almeno mi illudo che le risposte alle mie domande siano che Luke ha cambiato idea. Ma so che non è cosi, Luke Brandon non cambia quasi mai idea ,dovrò essere particolarmente convincente!
«Mamiiiiiii..... » Minnie mi sta chiamando da fuori casa. E' già pronta con la sua borsettina e un completino molto glamour di Mini Dior, andiamo in Francia d'altronde! E io non sono da meno; stivali Christian Louboutin, abitino di Dior nero,corto e un po' scollato, cappotto di Yves Saint Laurent e beh Louis Vuitton come borsa! Sembro in cartellone pubblicitario francese,l'unica nota storta è la mia sciarpa verde; da quando Luke la ha di nuovo notata non la ho più tolta,come facevo quando eravamo felici e la tenevo anche per fare beh…quello.., se penso che fino all'anno scorso voleva un altro figlio e ora siamo ridotti così mi viene da piangere. Ma no. Non è il momento ora.
«Arrivo tesoro! Chiudo la porta!»
Luke ha già portato tutti i bagagli in macchina, ha fatto sedere Minnie sul seggiolino e si è già posizionato alla guida,mi guarda e mi apre la porta da dentro mi sorride e parte destinazione Heathrow.
Arriviamo in aeroporto con un'ora di anticipo sul check-in e ci accomodiamo sulle poltroncine in attesa dell'apertura. Spoglio Minnie e le do il suo peluche per tenerla occupata ed evitare i disastri anche qui, mi tolgo la giacca e vado dalla vetrata a vedere gli aerei in partenza. Sono triste, ma maschero per amore di mia figlia, devono essere tre giorni solo per lei, so benissimo che le mie sono solo illusioni, ma mi fa piacere vivere di quelle ormai. Assorta nei miei pensieri mi accorgo dopo alcuni minuti di una presenza dietro di me. Mi volto e vedo Luke dietro di me,lo sguardo vuoto come il mio che fa finta di guardare fuori ma in realtà guarda me. Nessuno come il giorno prima da cosa dire, ci sarebbero tante cose ,ma nessuno riesce a dire niente. Ma io non resisto in questa situazione,e comincio a parlare a caso.
«Grazie Luke. Grazie per questo regalo che ci stai facendo.» La sincerità non c'è cosa migliore di essere sinceri.
 «Ma di cosa Becky! Sai che amo fare le cose per bene!.»
«Si lo so benissimo.»Lo guardo e sorrido, ed è li che vedo i suoi occhi che mi seguono,seguono la mia linea e si accorgono del mio vestito.
«Dio Becky.....» Lo sento dire in sottovoce quasi fosse un pensiero scappato dalla sua bocca.
«Luke? Cosa ho fatto?» faccio la finta tonta e mi guardo in giro non capendo il motivo dell'affermazione di Luke.
«Ehm...niente...cioè...ecco....sei bellissima! Quel vestito ti sta davvero bene e lo sai che non me ne capisco e non faccio mai complimenti di questo genere.»
Luke è imbarazzato come ormai gli sta succedendo molto spesso da ieri quando abbiamo deciso di non far finta di niente tra di noi. E io ora lo sono forse più di lui. Ho voglia di abbracciarlo e baciarlo per quello che mi ha detto ma riesco solo a ringraziarlo e a strizzare un occhio. Luke allora si sposta e torna a giocare con Minnie e io sono immobile,per mia fortuna arrivano gli addetti al check-in e andiamo a fare le trafile per l'imbarco.
 Non rivolgo più parola a Luke fino alla salita sull'aereo,ho paura. Ho paura di sentire altre cose come prima,lui continua a guardarmi me ne accorgo, e non voglio ritrovarmi in una situazione del genere. Preso posto nel Boing dell' Air France mi sento quasi meglio,finalmente si parte. Minnie è molto eccitata e non vuole stare seduta, Luke sta sbrigando le ultime pratiche prima di spegnere il cellulare per il decollo.
Sta iniziando la nostra ultima avventura.
Due ore dopo,valige alla mano, ci ritroviamo fuori dal Charles de Gaulle in attesa di un taxi che ci porti a destinazione. Oggi non andremo a Eurodisney, ho deciso che essendo già le tre del pomeriggio , per evitare troppo stress alla bambina ci saremmo fermati per la notte a Parigi.
E ho fatto decisamente bene! Qui è davvero tutto perfetto, una città stupenda. Anche Minnie si guarda in giro con aria inebetita, è così piccola e tenera.
 L'hotel che ho prenotato è in una traversa degli Champs Elysees, un giretto per negozi non potevo non programmarlo, uscirò con una scusa! Arriviamo alla reception e mi faccio consegnare la tesserina della camera. Avrei voluto far finta di niente e prenotare una camera tripla ma mi sembrava davvero troppo sporca nei confronti di Luke, così ho optato per un mini appartamento con due camere e un lettino per la piccina . Luke sistema le sue cose , mette la valigia in un armadio, ed è già con il telefono in mano collegato con la Brandon Communications e io e Minnie andiamo verso la finestra attratte da tutto quello scintillare delle vetrine dei negozi. Dobbiamo andare a guardarli da vicino, a sentire l'odore della pelle delle borse, l'odore nell'aria di Poison di Dior, il rumore dei sacchetti....
Si dobbiamo andare! Ma come fare con Luke? Dirgli che ho necessità di andare per negozi non è una grandissima idea, dai Becky pensa! Trovato! Gli dirò che Suze mi manda per lei, anzi le scrivo un SMS di chiamare Luke e chiedere a lui! Non può deludermi!
E infatti non lo fa! Dieci minuti dopo arriva un SMS a Luke dove Suze le diceva che ha provato mille volte a chiedermi se potevo andare da Louis Vuitton per lei, ma che io continuavo a negarglielo per evitare problemi, se poteva fare qualcosa per convincermi gliene sarebbe stata grata a vita. E così è stato.
«Scusa Becky... posso entrare??»
«Sisi vieni pure!!»Suze ti adoro!!!
Luke entra in camera e si sistema seduto sul letto. Mi guarda incuriosito e mi chiede: «Senti, mi è arrivato un SMS strano da Suze. Mi ha parlato di un vostro screzio e ti chiede se puoi lo stesso farle quel piacere... Se vuoi posso accompagnarti, o stare qui con Minnie.Non voglio che litighiate per colpa mia. Ho capito che lo stai facendo per me..»
Ok mi sento davvero una stronza ipocrita, dovrei dire di no, ma non posso è più forte di me.
Ed eccomi nel mio mondo! Tutto intorno a me è un vorticare di emozioni,è una danza,una coda di danza classica:il mio cuore volteggia libero,sono tra i negozi più esclusivi di Parigi!Cosa può esistere di meglio al mondo? Ho convito Luke a rimanere in hotel con Minnie e ora sto volteggiando per gli Champes Elysee.
Mi sento bene,metto da parte ogni problema e penso solo a me. Dopo una borsetta di Dior,due veramente,una per me e una per Suze,dovevo farla bene la finta con Luke, un paio di scarpe da Louboutin e 2000 euro in meno nella carta torno in albergo con un sorriso estasiato.
Appena entro in camera assisto ad una scena che penso non dimenticherò mai. Luke e Minnie sono abbracciati e dormono affondati dentro i cuscinoni del divano del mini appartamento. Qualcosa di divino, prendo la macchina fotografica e scatto alcune foto cercando di non svegliarli per non interrompere questo idillio,ma Luke si accorge del rumore e apre gli occhi.
«Ciao! Sei già tornata? Scusa mi sono addormentato!» dice con voce rotta da uno sbadiglio
«Ma no!! Scusami tu per averti svegliato! Dormivate così bene.» la mia voce invece è rotta dall'emozione che non riesco a mascherare.
Corro in camera e Luke mi segue.
« Becky scusa,ancora una cosa. Ho pensato di andare a cenare nel ristorante dell'hotel offrono un servizio baby sitter: fanno mangiare i bimbi tutti insieme e hanno dei lettini per farli dormire…pensavo fosse una bella idea per Minnie stare con altri bambini...Cosa ne dici?»
Becky ,RESPIRA! Non lo ha fatto per te ...però forse...un pochino a me ha pensato, non posso credere stia facendo così per Minnie,lo sa benissimo che non è il suo genere le relazioni con altri bambini,sfocerebbe in un disastro. Ma io sta volta non ho intenzione dire niente. Se lui vuole così, Sarà così! E non posso che esserne felice a dire il vero.
«Beh si...che idea carina!.» Le uniche stupide parole che mi escono dalla bocca. Non posso essere davvero così stupida! E invece si. Anzi lo sono ancora di più! Senza dire altra parola mi avvio in bagno e resto immobile a guardarmi allo specchio. Le lacrime rigano il mio viso e sfociano in un pianto vero e proprio appena sento chiudere la porta della mia stanza. Ero partita con le intenzioni peggiori, la Becky di Londra era carica, voleva riavere indietro la tranquillità e la felicita dei mesi passati ma quella di Parigi non sa cosa vuole, la paura di soffrire è troppa. Non potrei reggere la delusione di un'illusione, meglio la certezza di un abbandono sicuro.
Decido di fare una doccia per riprendermi tanto che Minnie dorme ancora e comincio così a prepararmi per la serata. Dopo circa venti minuti sono pronta. A dire la verità ,un po’ della Becky londinese c'è ancora. Quando ho prenotato l'albergo, ho controllato stile del ristorante,menù, ho chiesto a precedenti clienti notizie...tutto il necessario per non arrivare preparata! E infatti ora sono perfetta.
Indosso un abito lungo da sera che Danny mi ha mandato apposta da New York e lo ha chiamato "Il riprendiLuke" ...bah sarà a e sembra un po' troppo riprendi...forse con questo vestito si può solo riprendere un film porno! Scollato a v sul davanti e con un buco proprio sopra il sedere dietro. Danny mi ha assicurato di averlo confezionato anche per un’attrice americana in crisi con il marito ed è servito alla grande…mah sarà così , ma ho imparato a non fidarmi troppo di Danny. Così abbino all’abito uno scialle pieno di pailettes in grado di coprire tutta quella carne scoperta. Ora mi sento meglio. Scusami Danny.
Esco dalla camera pronta per vestire la mia piccolina, ma entrando nel soggiorno vedo Luke in abito e rimangio senza fiato. E’ davvero sexy, perfetto, non c’e un capello fuori posto, nulla che non vada. Mmm … Un’attimo non è solo! Sta parlando con una ragazza. E questa quando diavolo è entrata?? Luke si accorge della mia presenza e si volta con un sorriso e anche lui come è successo poco prima a me si blocca. Apre la bocca, poi la richiude, riprende fiato e mi dice:
«Becky, mentre eri sotto la doccia ho chiamato la reception per far salire direttamente una babysitter in camera, Minnie è distrutta, il volo deve averla stancata tanto povera piccina, ho pensato di evitarle la fatica del ristorante, Emma starà qua con lei!»
Emma…si chiamano già per nome?? Calma Becky … cosa ti interessa di questa ragazza, questa ragazza che assomiglia a Letitia Casta e Brigitte Bardot messe insieme a vent’anni? Becky lei starà con Minnie, non con Luke,ma la cosa mi disturba lo stesso. Decido di far finta di niente e mi rivolgo a Luke non considerando la ragazza.
«Ok, buona idea..Andiamo a mangiare?»

Che la serata abbia inizio!

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Capitolo 4
*** A Cena Con Luke ***


Buongiorno!
Ecco il nuovo capitolo, ne mancano ancora due o tre, devo vedere come dividerli.
Vi dico solo una cosa, ho provato a dividere questa coppia, ma per ora non ci sono riuscita, li amo!
I problemi non sono ancora finiti, ma per Becky qualcosa sta migliorando!
Grazie a chi legge e a Lili97 che commenta^__^
Bacione
Giuggi_89

Capitolo 4: A Cena Con Luke

 Ed è tutto perfetto. La sala , il cibo , le persone, io e Luke.Mangiamo rigorosamente cibo francese il tutto accompagnato da un mare di champagne. Luke non sta badando a spese, o forse è talmente ubriaco da non pensare più a nulla. Tutto ciò mi riporta alla nostra cena, la prima volta che mi ha invitata fuori a cena, e a cosa è successo dopo. Sarà lo champagne, sarà che è da troppo tempo che non sfogo i miei ormoni, ma Luke stasera mi sembra ancora più bello, ancora più desiderabile, anzi lo desidero come non mi è mai successo. Vorrei lanciarmi tra le sue braccia, ma un minimo di buon senso che ancora non è stato soffocato dall’alcool mi impedisce di farlo. Siamo due persone separate, siamo due amici fuori a cena, sto cercando di convincermene. Luke intanto si versa l’ennesimo bicchiere di champagne e si lascia andare sulla sedia, allenta la cravatta del suo completo super elegante e respira socchiudendo gli occhi. È più che bello, è qualcosa di incredibile e io sono innamorata di lui, talmente innamorata da non poter levargli gli occhi di dosso, talmente innamorata da pensare il divorzio posa fargli davvero bene, possa fargli ritrovare quel sorriso che ha perso da troppo tempo, per colpa del lavoro, ma soprattutto per colpa mia. Eh si perché io, Becky Brandon, posso essere la donna più entusiasmante del mondo ma anche la più difficile e problematica. Ritorno con la mente al ristorante  di Parigi e noto che Luke mi sta osservando, sembra preoccupato,o curioso.

«Becky, tutto bene?»

«Oh si, scusa stavo pensando.?»

«A cosa posso chiedertelo?»

Pensavo a te, a me, a noi, a Minnie. A quanto forse sia io sbagliata per la nostra famiglia, al fatto che non ci sarà più una nostra famiglia. Pensavo a te, Luke, a quanto ti abbia amato, al modo in cui ti ho amato e lo farò per sempre, ma al modo in cui ora mi sento non giusta per te, per il tuo stile di vita. Pensavo a quanto tu sia cambiato, sarà lo  stress, la responsabilità del lavoro, sarà forse che ti sei stufato di me.

«A Minnie, chissà se starà dormendo.»

E ora penso a come non posso più essere sincera con te, a quanto mi fa male non poterti dire cosa passi davvero nella mia testa, non poterti più dire quanto ti ami e quanto abbia ancora bisogno di te. Ho fatto una cazzata a organizzare questo viaggio, non cambierà nulla, non può più cambiare nulla ormai. È tutto rovinato, sarò stata io, sarai stato tu, non è importante, in amore non ci sono colpevoli, né vincitori né vinti, ci sono solo cuori infranti e nel nostro caso ci saranno anche lacrime, le mie, le tue e quelle di nostra figlia.

«Becky, non mentirmi, lo sai che non puoi farlo con me, ti conosco troppo bene, sei la persona che conosco meglio al mondo, sei la persona più importante che mi resta al mondo.»

Sarà l’alcool che abbiamo entrambi in corpo, ma le parole di Luke mi toccano il profondo del cuore, e in automatico gli occhi si inumidiscono e le lacrime rigano il mio volto. Luke mi fissa, è immobile e non sa come comportarsi, se io conosco lui,come lui dice di conoscere me, è in piena crisi. Vorrebbe venire da me, abbracciarmi e dirmi che va tutto bene, ma anche lui sa che non è la verità, oh almeno per le scelte che ha fatto non può più esserlo. Le lacrime continuano a scendere, mi bruciano gli occhi, il trucco colo insieme alla mia finta allegria, vorrei sfogarmi in un pianto, in uno di quei pianti che ti fanno male gli occhi, ma ti alleggeriscono il cuore, ma non è né il posto né il momento adatto. Socchiudo gli occhi, cercando di calmarmi quando una mano prende la mia, la stringe forte. Non voglio guardare, voglio solo godere col tatto di questo momento. La mano di Luke, rinascerei le sue lunghe affusolate dita tra mille, accarezza il mio braccio, poi sale e arriva l viso, con un dito prende una lacrima e la toglie dal mio volto, fa così per ogni goccia che cade dai miei occhi, che continuano a restare chiusi. Le mani di Luke sono ora entrambe sul mio volto, lo tengono, lo accarezzano. E io sono in coma. Il suo tocco mi è mancato così tanto. Respiro forte e in poco tempo le lacrime cessano di scendere, ma le mani non si spostano, rimangono ferme sulle mie guance. E finalmente riesco a convincermi di aprire gli occhi. Luke è accovacciato vicino alla mia sedia, le mani sul mio viso, gli occhi dentro ai miei. Riesco a leggerlo, riesco a capire quanto dolore provi anche lui. Tutta questa sofferenza sta dilaniando anche lui; lasciare una persona, una moglie,non deve facile. Senza pensare avvicino il mio viso al suo e appoggio la mia fronte alla sua guancia, lui si sposta e appoggia vi appoggia le labbra lasciandovi un bacio. Un bacio che un ex marito non darebbe alla sua ex moglie. Un bacio che per me vale tanto, che forse mi illude anche troppo. Le mani di Luke cominciano poi a scendere per arrivare a raggiungere le mie sul mio grembo, e io non capisco più niente. È tutto così strano, romantico. Perfetto , siamo a Parigi ! Forza Becky qui ci vuole un’azione alla Bloomwood , parcheggia la donna Brandon e tira fuori la ragazza che sei sempre stata, risoluta e capace.

In men che non si dica, mi alzo e sempre con le mani di Luke tra le mie mi dirigo verso la sala da ballo. Vorrei andare in camera ma la preoccupazione di prendere un‘altra facciata è tanta, forse troppa.  Mi piazzo in mezzo alla sala e iniziamo a ballare un lento. Saranno dieci minuti che nessuno dei due dice una parola. L’atmosfera è al limite del reale e di certo lo champagne non aiuta. E il ballare con Luke mi riporta al giorno dei nostri due matrimoni.

«Ricordi quando ci siamo sposati, quando ho combinato quel casino e tu ti sei fidato di me?»

«Come potrei dimenticarmene…»

«Devi continuare a farlo, fidati ancora una volta di me!»

Appoggio la mia testa sulla sua spalla e mi lascio trascinare dalle note della sala. Luke mi alza il viso e annuisce. Mi sta dando il permesso, si sta fidando per l’ultima volta di me. Non me lo faccio ripetere due volte e stringo l’abbraccio, affondo il viso nel suo collo respirando a pieni polmoni il suo profumo. Luke ancora una volta sfiora il mio volto, attirando la mia attenzione ed è lì che non so cosa mi prenda. Mi alzo in punta di piedi e sfioro le sue labbra con le mie. Vorrei baciarlo, si vorrei baciarlo, come facevamo un tempo. Abbasso il viso ed è lui questa volta che si abbassa e fa sue le mie labbra. Il nostro primo bacio dopo tutto questo tempo. Le mani viaggiano veloci in cerca dell’altro, ci defiliamo dal centro della sala da ballo appostandoci su un divanetto, sempre baciandoci. La stola che avevo scivola via e gli occhi di Luke cadono su tutta quella carne che normalmente dovrebbe essere coperta.

«Dio … Becky …. sei stupenda!»

E si rifionda sulle mie labbra. So che questa momentanea passione non servirà a farci ritornare insieme, ma finalmente, mi sento di nuovo viva, sento di essere la Becky forte e coraggiosa, la Becky che ha fatto capitolare già una volta Luke Brandon. Con sempre più coraggio prendo la mano del mio ex , no non so nemmeno come definirlo, marito e mi avvio in camera. Se questa serata ha preso questa piega non sarò di certo io a dire di no.

E ci infiliamo in camera alla velocità della luce, le mani intrecciate e i cuori aperti uno all’altra. In un secondo Luke paga la modella/babysitter e la accompagna alla porta, controllo che la nostra piccola stia dormendo e ritorno tra le mie braccia del forse, ritrovato uomo. Ed è tutto così veloce, frenetico. I vestiti cadono veloci, le mani li accompagnano. Luke è sopra di me, bello più che mai,  mi osserva, mi bacia, mi accarezza, e mi lascio trasportare da cosa sta accadendo, libero la testa da ogni tipo di pensiero, tutti i problemi sono a Londra, ora ci siamo solo noi, a Parigi, su un letto e con voglia di amarsi.

«Becky, io ho bisogno di te.»

E sono le più belle parole che volessi sentirmi dire, le parole che aspettavo da troppo tempo. Tutto ciò che ne segue è solo l’unione di due corpi da troppo tempo distanti.  Luke Brandon, non voglio pensare a come sarà il risveglio domani, voglio pensare solo a oggi e quanto ancora ti amo.

«Luke, io ti amo ancora… »

«Penso di non avere mai smesso di farlo anche io…»

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Capitolo 5
*** Come "La Bella e la Bestia" ***


ilsy4 Buongiorno!
Scusate il ritardissimooo!!!!!! Ma tra università e poco tempo non ce l'ho fatta!
Ecco il nuovo capitolo, ne mancano ancora due!
Tanta, tanta dolcessa in questo capitoloo!! Io li amo quei due *___*
Grazie a chi legge e a Lili97 che commenta^__^
Bacione

Giuggi_89

Capitolo 4: Come "La Bella e La Bestia"

 

Cosa può esserci di più bello di essere a Parigi, in un hotel da urlo, coricata su un letto con la colazione sulle gambe, tua figlia appoggiata alla tua spalla e tuo marito che ti guarda come non ha forse mai fatto?
Beh penso nulla.
La mia felicità è talmente forte e potente da trascinare Luke e Minnie con me. Ridiamo,scherziamo e tutti e tre non vorremmo mai alzarci.
In questi tristi mesi a Londra non c’è mai stato un momento del genere, non ci siamo separati per no far mancare nulla a Minnie ma l’intimità della famiglia non c’era più e anche lei se ne è accorta.
Ogni volta che suo padre mi evitata, si innervosiva e diventava ancora più capricciosa di quanto già fosse. Adoro mia figlia, la amo più di me stessa, ma con il tempo sto imparando ad ammettere che forse è un po’ viziata. Come in questo momento: sta urlando come una disperata perché sono finiti i biscottini a forma di animali che le hanno mandato apposta dalla cucina.
Come se li avesse mangiati, li ha impilati e crollando nel piatto si sono rotti e allora ovviamente non vanno più bene. La mia piccola bambina. Non ho nemmeno la forza di dirle di smetterla, la sua voce riesce a farmi sorridere. Il mio sguardo incrocia quello di Luke, mi sorride e si avvicina, sposta il tavolino della colazione e si corica anche lui. Ci stringe in un abbraccio e fa finta di stritolare la piccola, mi volto verso di loro e faccio finta anche io di stringere.
Minnie ride, urla e anche noi ci ritroviamo a ridere.
I nostri occhi sono ancora l’uno nell’altro, e come ieri sera la voglia di baciarlo è fortissima, ma c’è nostra figlia e soprattutto non c’è più champagne in corpo.
Potrei dire che mi prude un piede, allungarmi verso di lui e finire con le mie labbra sulle sue, no si accorgerebbe subito di tutto … Becky pensa.
Ma senza neanche sforzarmi Luke si sporge verso di me, incrocia i suoi piedi con i miei e sempre abbracciando la piccola mi bacia, un leggero bacio sulle labbra, un soffio … che in questa lunga e intensa notte, o si, molto intensa, sia cambiato qualcosa? Non posso illudermi che tra di noi sia passato tutto, il sesso serve ma di certo non è la base di un rapporto, tutti i miei pensieri vengono interrotti da Minnie che ha ripreso a urlare come una forsennata. Luke le ha detto di cominciare a prepararsi, come se potesse fare da sola, che si parte per andare a conoscere la vera Minnie.
A malincuore mi alzo e mi dirigo in bagno, estraggo dal beauty tutti i miei prodotti e comincio a prepararmi per la giornata. Ho organizzato tutto al meglio. Alle 10 ci attende un taxi pronto a condurci a EuroDisney , li andremo in hotel , ovviamente ho scelto il castello delle principesse, voglio che sia Belle della “Bella e la Bestia” a condurmi in camera, e poi da li si va a girare il parco! Minnie ne sarà entusiasta!
Torno in camera e scelgo i vestiti per la giornata, o almeno per il trasferimento al hotel del parco divertimenti. Total look francese: un paio di francesine di Ives Saint Laurent e tailleur di Dior, lo avevo preso a New York ma non lo avevo mai usato! Poi passo a Minnie. Per lei ho commissionato dal mio caro Danny una rivisitazione del vestito rosso a pois neri di Minnie la topolina. È venuto fuori in vestitino stupendo, mia madre dice sia un po’ di cattivo gusto, bah secondo me è assolutamente stupenda.
Pronte per la partenza entro in soggiorno dove trovo Luke, ha tolto i suoi completi seriosi e ha indosso una camicia a righe sul viola che gli ho regalato di recente,un paio di jeans e un maglioncino viola al collo. Lo adoro. Si è perfetto.

“Ragazze siete bellissime” si avvicina e prende in braccio la piccola con un braccio, l’altro lo fa scendere e incontra la mia mano, la stringe.

Arrossisco e mollo la presa, prendo i trolley, i miei acquisti di ieri e la mia fidata Louis Vuitton e ci avviamo verso la hall del hotel, Luke paga il conto e secondo la mia perfetta organizzazione fuori c’è già il taxi pronto per i signori Brandon. Sistemo Minnie, Luke aiuta il taxista con le valigie e partiamo!

“Ma che bella quella piccola Minnie” il taxista nota il vestitino della mia piccola, “ e come ti chiami bella piccola?”

“Si chiama Minnie” affermo con  convinzione.

“ Si lo so che il vestito è quello di Minnie, ma chiedevo come si chiama la piccina! Lo so scusate il mio inglese è terribile”  questo taxista comincia ad irritarmi.

“ Mia figlia si chiama Minnie, ha capito bene” e il mio tono non ha più nulla di gioviale.

Mamma aveva ragione, stupidi francesi, Luke di fianco a me, fa finta di niente, ma lo sento che sta trattenendo le risa.

“Oh, scusate …  ma che fantasioso, Piccola Minnie, ti porto dalla vera Minnie”ecco bravo e stai zitto.

E Luke continua a ridere, mi volto e lo fulmino con lo sguardo e lui che fa? Continua a sghignazzare, sono irritata ma l’unica cosa che riesco a fare e sorriderne. Quanto tempo è che non lo vedo ridere così? Ma non è che io e Luke stiamo bene solo se viaggiamo? Ricordo ancora quanto eravamo belli e felici in viaggio di nozze. Si gli dirò che per stare insieme dobbiamo prendere e viaggiare, porteremo con noi solo una valigia per la piccola e vivremo alla giornata, magari potremmo andare in Thailandia  e vivere in una barchetta su qualche porto. Si, ci chiameranno la coppia che viaggia sempre. Sarebbe assolutamente perfetto!
Minnie per fortuna non disdegna i viaggi, anzi come me, adora il prepartenza, ovvero il giro scatenato per negozi in cerca di quel qualcosa che manca sempre il giorno prima di una partenza!

Il viaggio è tranquillo e piacevole, il taxista ha capito bene di dover stare zitto e non mi ha più importunato e Luke, beh Luke non ha smesso un attimo di guardarmi, di toccarmi le mano, di appoggiare la testa nell’incavo del mio collo lasciandovi piccoli baci e riempiendosi le narici del mio profumo. Mi ha sussurrato frasi dolcissime, e anche non solo dolci , come monito per le altre notti che ci restano insieme, e io non posso non credere che la tempesta stia passando, che forse è la rinascita della nostra coppia, che forse c’è ancora un futuro per noi. Osservo Minnie giocare in mezzo a noi e il mio cuore di allarga di gioia, deve esserci un futuro, per lei, perché sia felice come è adesso!

Finalmente dopo un’oretta circa di  viaggio arriviamo e non so se ne è più felice Minnie e io.
Il castello è enorme, molto più bello che in foto, una meraviglia! Mi viene da chiedere se all’interno c’è un negozio dove possa comprare un vestito da principessa, quello giallo di Belle, e magari compro a Luke la maschera da Bestia e gliela faccio togliere a fine serata, no forse non è una grande idea,cioè forse la maschera da Bestia non lo è, io il vestito da principessa lo voglio!
Luke con rapidità paga il taxista a cui lancio un’occhiata malevola prima di salutare e scaricati i bagagli entriamo nella hall.
Lampadari enormi, scale di marmo, c’è luccichio ovunque. E io mi sento spaesata!

“Guarda un po’ le mie due bambine , some sono rimaste zitte, io quasi quasi vi lascio qui! Quanta pace!!”

Mi volto e fingo di non aver sentito alcunché uscire dalle labbra di Luke, prendo la manina di Minnie e comincio a vagare nella hall mentre mio , ex? Marito , si avvicina alla reception. Luke mi richiama dopo poco perché la ragazza gentilissima vuole i miei documenti. Dopo aver controllato i passaporti , e aver trovato carinissima la mia piccola, ci consegna la tessera magnetica della nostra stanza con i migliori auguri di divertirsi al massimo, ci lascia una brochure su orari dei pasti e tutto il necessario per una meravigliosa vacanza al parco. Fossero tutti così, altro che quel taxista!
Lasciamo le valigie al ragazzo addetto e prendiamo l’ascensore e in pochi secondi ci ritroviamo nella nostra camera, ma con sorpresa, non è quella che avevo prenotato io!
Avevo chiesto esplicitamente due camere e una cameretta e cosa mi ritrovo? Un stanza sublime, tutta piena di pizzetti, lampadari enormi: da favola! Ma la cosa più strana è che ci sono solo due stanze, una cameretta dalla quale sarà difficile portare via Minnie, piena di giocattoli, e l’altra una camera matrimoniale con un gigantesco letto a baldacchino tutto sui toni del giallo.

“ si devono essere sbagliati! Avevo chiesto due camere singole!”mi trovo a dire.

“Nessun errore, ho voluto io questa stanza”

E il mio cuore saltella dentro la cassa toracica, voglio urlare, voglio piangere ma mi limito a sorridere.

Luke si avvicina, solleva i capelli dalle mie orecchie e mi sussurra:

“Ho voluto tutto giallo come il vestito di Belle, adoro quel cartone, la vuoi una bestia mia cara Belle?”

Io amo quest’uomo. Non c’è niente da fare, siamo fatti l’uno per l’altra.

“Deve essere ammaestrata questa bestia cattiva! Ne parliamo più tardi”

E cerco di divincolarmi dal lui, quando la sua mano raggiunge il mio braccio, lo stringe e con dolcezza mi avvicina a lui, mi prende mi fa volteggiare e mi bacia, così in piedi , con Minnie che ci osserva e ride. Belle, avrai il castello, e il principe, ma la mia vita in questo momento è decisamente meglio della tua!

“Forza principesse, andiamo a divertici!”

Non riconosco più Luke, anzi si lo riconosco, è tornato il Luke di una volta, il mio Luke!

 

La giornata passa in fretta, tra Minnie che rincorre Minnie, Minnie , la mia , che non vuole fare la foto con Topolino,e scenate varie, torniamo in hotel a tardo pomeriggio tutte e tre in stato comatoso. La piccola però ci ha già battuto: si è già concessa un pisolino, che molto probabilmente diventerà una dormita lunga tutta la notte in braccio al suo papà.
Apro la porta e faccio entrare padre e figlia, lancio soprabito e borsa sul divano e mi avvicino alla vetrata.

“ Sai sembra tanto la scena all’aeroporto, tu stupenda che guardi il vuoto dalle finestre, ma questa volta io non faccio il coglione, no non scappo”

Mi volto ma Luke mi impedisce di farlo, mi cinge la vita con le braccia e mi fa posare la testa sulla sua spalla. Perfetto. Tutto è perfetto.

“Becky, sono stato un idiota , ho sbagliato tutto, ho rischiato di perdere tutto questo, ti prego finiamolo qui con il divorzio e queste cazzate”

“ Luke, sei sicuro che anche a   Londra vorrai continuare a stare con me?” Ma cosa sto dicendo?

“ Tesoro, ti amo, te l’ho detto, non ho mai smesso di farlo, amo te, amo nostra figlia, amo la nostra famiglia, sono stato uno stronzo. Ero stressato, pieno di problemi al lavoro e incazzato con te e mia madre, e cosa ho pensato bene di fare? Di prendermela con te, con il nostro rapporto, l’unica cosa che avevo a portata di mano da rovinare, ma anche l’unica che mi fa felice. Amore, Becky, perdonami. Mi hai chiesto tante volte di fidarmi di te e il l’ho sempre fatto, ecco, per una volta fidati di me, fallo tu. Ho bisogno di te e di Minnie, non sai quanto! Ieri sera è stato magico, ogni cosa, mi mancava tutto di te, e oggi mi sono divertito come non succedeva da troppo, con voi, noi, la nostra famiglia. Facciamo tornare tutto come all’inizio, anzi meglio, permettimi di amarti ancora e amami come solo tu sai fare. Ho bisogno di te, sei l’unica, insieme a nostra figlia, di cui non posso fare a meno”

E le lacrime sgorgano a fiumi, non m ha mai aperto il suo cuore in questo modo.

“Ti amo e mi fido di te”

Le uniche parole che riesco a dire, le parole più giuste che potessi dire.
Ci abbracciamo e ci baciamo, le mani  vanno veloci sotto i vestiti che si sfilano in pochi secondi.

Ed è di nuovo magia.

Molto meglio della “Bella e la Bestia”, ti sta bene Belle!

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