I Love Shopping Yet? di giuggi_89 (/viewuser.php?uid=101595)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un Giorno Qualunque? ***
Capitolo 2: *** Resta Con Me ***
Capitolo 3: *** Oh Paris... ***
Capitolo 4: *** A Cena Con Luke ***
Capitolo 5: *** Come "La Bella e la Bestia" ***
Capitolo 1 *** Un Giorno Qualunque? ***
Salve
a tutti!
Si sono Giuggi_89 per chi come me bazzica nel Twilight Fandom sto
scrivendo questa cosina qui: "Un
Progetto Per Due".
A dire il vero, questa FF è stata insieme a questa OneShot
per un contest indetto da Stupid Lamb "Fuer
Sie- Per Lei"
alla quale sono davvero affezionata.
Comunque le avventure di Becky hanno stimolato non poco, il mio
cervello e sono arrivata a questa conclusione.:)
Avevo già postato tre capitoli attraverso una mia amica, mi
vergognavo dal mio account, me scema :)
E dato che una lettrice ha chiesto come andava a finire, e avendola
finita, ho deciso di ripostarla!
Ecco a voi!
Ho scritto più note che capitolo!
Bacione!
Giuggi_89
Capitolo
1: Un giorno qualunque?
" Un giorno qualunque"
,Marco Mengoni
Ok.
Niente panico. E' tutto sotto controllo. O almeno lo spero.
Sono Becky Bloomwood,Becky Brandon dovrei dire,ma ancora per poco. Si
dopo
continue delusioni e problemi vari, Luke Brandon ,il mio quasi ex
marito ha
deciso che era ora di far terminare la nostra storia.
Come dargli torto? Sono solo riuscita fare un danno dopo l'altro ,nulla
di
buono, forse solo la sua festa di compleanno. Ed è da quel
momento che è andato
tutto storto.
Dopo vari tentativi da parte sua ho ceduto e ho raccontato tutti di
Elinor,sua
madre,e del modo in cui mi ha aiutata nell'organizzazione e Luke ,penso
ancora
dopo parecchio tempo,non riesce a capire che sua madre forse per la
prima volta
nella sua vita aveva solo voglia di farlo Felice senza anteporre un
interesse
personale. Ma da quel momento la sua fiducia si è incrinata
fino a danneggiarsi
definitivamente con la richiesta di separazione consegnatomi poco tempo
fa.
Quella sera era tornato a casa,nella nostra casa di Maida Vale
,più nervoso che
mai e alla vista del mio nuovo paio di scarpe non ha più
voluto sentire ragione
dicendo solo di volere la separazione.
Conviviamo ancora però,ha deciso lui così, per
non turbare ancora la piccola
Minnie ,anche se prima o poi dovrà succedere. In cuor mio so
che non riesce a
lasciarla e fare quello che sua madre ha fatto a lui. Ora è
li sul divano,con
lo sguardo assente,chissà a cosa sta pensando ,a chi sta
pensando ,penserà
sicuramente alla Brandon Comminication di cui è presidente.
Lui è il grande
imprenditore Luke Brandon a cosa pensa se non al lavoro? Io non gliene
ho mai
fatta una colpa,al contrario suo per qualche piccolo mio vizietto. Lo
guardo e
rivedo il Luke delle crisi lavorative,questa volta però la
crisi sono io, la
sua famiglia.
E io lo amo ancora.
Forza Becky ci sarà un modo per poterlo riprendere con te.
No. Avrò provato più
di mille trucchetti senza alcun risultato, compresa la carta
felicità coniugale
perfetta e infinita di mamma e papà, ma niente,lui ormai ha
deciso.L’irremovibile Luke Brandon ha deciso e per la povera
ragazza con la
sciarpa di Denny e Georges non c’è più
niente da fare se non marcire nel
proprio dolore…sono melodrammatica lo so.
Un secondo però…LA SCIARPA! Come ho fatto a non
pensarci prima. Vedermela
indosso lo fara tornare indietro ,mi chiederà scusa e mi
dirà che mi amerà per
sempre. Ok. Forse st correndo un tantino…
Tentare comunque non può farmi stare peggio di
così.
Corro in camera il più veloce possibile ,apro
l’armadio, ed eccola li .La
sciarpa più bella che possa esistere ,quella che ci ha
accompagnato nei momenti
più memorabili della nostra vita insieme, e quella che
farà ritornare Luke ad
amarmi!
Si ho deciso! Corro in bagno,mi lavo il viso e mi trucco ,trucco
leggero quello
che so piacergli,mi vesto…Casual non si sa mai. Non deve
pensare stia facendo
tutto di proposito un paio di Jeans strettissimi e un top di Danny il
mio
migliore amico stilista affermato vanno più che bene, la mia
sciarpa verde e
assolutamente niente scarpe, mi ha definitivamente lasciata per un paio
di
scarpe ,mi riprenderà senza .
Ecco questa si che è la nuova Becky!
Entro in soggiorno e lui nemmeno di accorge della mia presenza.
Richiamo
l’attenzione con un colpo di tosse ed lui si gira. Eccolo
,bello e sexy come
non mai, con il suo abito da lavoro, in pantalone senza giacca,camicia
sbottonata e senza cravatta;i capelli sono un
po’più lunghi dello standard
Brandoniano e tutti tirati su dal cuscino del divano. SI è
lui che rivoglio.
Ora è il tuo momento nuova Becky.
Mi avvicino con fare sexy e poco ci manca che mi inciampo da sola
contro il
piede del divano, mi siede di fianco a lui,raccolgo le idee pronta a
fare uno
dei miei discorsi epici sul valore del matrimonio,ma niente da
fare… Sarà quasi
un mese che senza Minnie nei paraggi non riusciamo a dirci
più di un ciao.
Nemmeno una parola riesce ad uscirmi dalla bocca se no un…:
«
Ehm…stavo pensando..mmm…,hai tempo oggi di venire
insieme a me a prendere
Minnie all’asilo? Le farebbe davvero piacere , ne sono
sicura»
Ma
cosa…! Mettere in mezzo mia figlia, sono proprio una
vigliacca!
«
Becky ..Non lo so…Non so se sia una buona idea »
«Ah..Luke era solo per nostra figlia! »
E
continua! Però lo vedo accigliarsi. E’ il nostra
che colpisce sempre!Luke mi
guarda con fare torvo, ha capito tutto; mi guarda come ogni volta che
sa che il
mio cervello sta lavorando mille volte più del normale. Sto
per dire di lasciar
stare quando:
«
Boh… se è così allora va bene! Ma io
poi non posso tornare con voi, devo
passare in City per un incontro.»
Ecco.
Non ne avevo dubbi. Come in ogni occasione c’è
sempre da fare alla
Brandon Communications.
«
Va bene » annuisco « io poi torno a casa con
Minnie.»e magari passo un
attimino da Selfridge o da Harrods, ho visto un paio di scarpe LK
Bennet da
urlo! No..basta scarpe ,un paio in più hanno quasi, io ci
credo ancora,
distrutto il tuo matrimonio.
«
Luke ,scusa, ti va se andiamo a piedi? E’ cosi una bella
giornata fuori!
»
Ma
cosa sto dicendo! Io odio camminare se non per negozi!
Luke mi guarda stranito , ok è la prima volta che sente
uscire dalle mie labbra
un’affermazione del genere, ma c’è
sempre una prima volta!
«
Mmm…ok…Becky scusa ma va tutto bene? Lo so che
non è affar mio ormai ma ti
vedo e ti sento strana!»
Mi
vede strana????Dovrebbe vedermi super affascinante con la nostra
sciarpa al
collo, e invece mi vede strana. Non ce la farò mai. Luke
Brandon addio, ti
amerò per sempre,unico amore della mia vita. Non
vorrò più avere a che fare con
altri uomini, morirò sola nel tuo ricordo tra milioni di
lacrime.
«
No, tutto ok! Grazie. »
Trattengo
a malapena le lacrime mentre vado un attimo in camera a schiarirmi le
idee. Mi siedo sul letto e fisso il muro. I muscoli non collaborano. Le
guance
si arrossano, ma io non voglio piangere. Raccolgo le mie povere membra
sofferenti, prendo cappotto , mi metto un bel paio di stivali, quelli
che mi
fanno stare bene, al diavolo Luke e le sue manie contro le mie scarpe e
la Louis
Vouitton che mi ha comprato nel suo recente viaggio a Parigi e vado in
ingresso.
Anche Luke ha indosso il cappotto e sta litigando animatamente con il
nodo
della cravatta. Lo osservo e non posso fare a meno di sorridere, mi
sente, si
gira e mi sorride un po’ imbarazzato. Mai sorprendere Luke
Brandon in
difficoltà!
«
Posso? » gli chiedo speranzosa di un si. Mi immagino
già la scena,noi
vicini,una mano che gli sfiora il collo e lui mi prende e mi bacia come
non ha
mai fatto invita sua.. No. Becky…
«
Beh …Si grazie!»
Mi
avvicino senza sfiorarlo e gli aggiusto il nodo, sento il suo fiato
vicino
al mio,come vorrei abbracciarlo. Come mi manda il contatto con lui.
Senza
pensare a nulla gli sposto un ciuffo che è caduto sul suo
viso e gli accarezzo
la guancia, un gesto di normalità se non fosse che la nostra
non è e non sarà
mai una vita normale. Ci guardiamo intensamente e lui si accorge della
sciarpa,
mi sorride , la sistema meglio, gli sorrido.
LO RIVOGLIO!
Ma si stacca e guardandomi con sfida dice:
«
Signora Brannn…anzi Signorina Bloomwood ,la pregherei di
evitare i contatti o
mi troverà costretto a rivolgermi al mio avvocato»
Lo
guardo interdetta e lui mi sorride ancora, di gusto, come è
da un po’,un bel
po’che non fa più; quel sorriso così
speciale per me.
«
Certo Signor Brandon,le porgo le mie scuse. Mi limiterò alla
sola
comunicazione verbale.»
« Si. Mi pare più che giusto. »
E
ride ancora! Ok. Niente panico. Lo conosco, lo so sta giocando. Vuole
giocare? Bene ci sto. Non sia mai detto che Becky Brandon, si sono
ancora
Brandon, si tiri indietro, e qui la posta è molto grossa: il
nostro matrimonio;
la nostra felicità:mia,di Luke e di Minnie.Super Becky
salvatrice di matrimoni.
Ecco mi chiameranno “ La ragazza che salvò il suo
matrimonio”.Non mi tiro
indietro Luke Brandon stanne certo!
|
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Capitolo 2 *** Resta Con Me ***
Ed
ecco il secondo capitolo!
Grazie
a chi legge e a Lily97
Giuggi_89
Capitolo
2: Resta con me
Come
Around
Ed eccoci pronti ad uscire. Non so bene perché non sia
voluta andare in
macchina,penso sia stata la prima cosa da dire che mi è
venuta in mente per
evitare il silenzio imbarazzante e doloroso.
Stiamo camminando fianco a fianco, fa freddo, vorrei camminare
abbracciata a
Luke o almeno prendergli la mano,ma non si può
più. Dai Becky, improvvisa, di
qualcosa.
«
Brr…che freddo … » dico con
l’intenzione di smuovere
l’atmosfera . Due estranei, sembriamo solo due estranei , con
una figlia però.
Non può andare avanti così!
« Si. L’avevo detto che era meglio la
macchina.»
« Minnie sarà felice che il suo papà
sia venuto a prenderla. » cambio discorso
immediatamente.
« Certo, tutto per la mia piccola. »
E
per me invece più niente. OK, è sua figlia,
è ovvio
che tenga a lei come a nessun altro; ma prima nei suoi e pensieri
c’ero in
egual misura io, ora non più. E le guance scottano di nuovo,
gli occhi si
gonfiano, ma io non voglio piangere.
«
Sai, ieri Minnie mi ha chiesto perché sei arrabbiato
con me, ha capito qualcosa, e io non sapevo cosa dirle» dico
con tono
distrutto.
« Si. Hai ragione dobbiamo dirle tutto, e mi pare che adesso
sia il momento
opportuno. Hai fatto bene a convincermi a venire con te. »
NO!
Cazzo no! Non doveva andare così. Non doveva
essere quello il motivo. Io volevo che Luke capisse quanto amore
può ancora
dare e ricevere dalla sua famiglia non che dovesse sfasciarla proprio
ora.
Forza Becky, pensa. Cosa si può fare?
Non può finire davvero così, e soprattutto Minnie
non deve sapere nulla. Lei,
la nostra vita, la nostra bambina non deve sapere niente, deve solo
essere
amata e vestita bene. Ho visto un completino D&G J perfetto per
lei! Ok,
ora non è il momento ma lo sarà quando saremo
sole e abbandonate. Che fare ora?
«
Sai Luke, non mi sembra il caso ora. Stavo pensando
che sai… ecco…nostra figlia non ha un caratterino
così facile … ecco... non mi
sembra molto il caso di spiattellarle tutto così in mezzo
alla gente… non
sarebbe “salutare” per nessuno dei tre»
adesso arriva il bello, sto
gesticolando , ho il viso rosso in fiamme ma devo dirlo, o ora o mai
più.
« Che ne dici ….beh…se la portassimo
questo fine settimana a
Eurodisney a Parigi e le diciamo tutto tra Topolino e Paperino. Ho
letto su un
libro per l’infanzia che è la soluzione migliore
per evitarle traumi da
separazioni.» dico tutto d’un fiato senza
guardarlo. Dai Luke di di si!!!!!! Un
viaggio in tre insieme e non potrai più lasciarci.
« Becky, primo noi siamo separati , non mi sembra il caso di
viaggiare insieme;
secondo è giovedì, come diavolo puoi pensare che
possa lasciare il lavoro così
su due piedi? »
« Beh…hai sempre detto che per te Minnie
è tutto, l’hai sempre messa anche
prima del lavoro » sto per piangere , quelle parole mi hanno
fatto troppo male,
ma continuo« e io sarei solo li per lei quando sicuramente
avrà bisogno della
mamma, non è un viaggio con me, è un viaggio per
Minnie. »
Dai
Luke lo sento, lo so che lo
vuoi anche tu!
«Vedo
cosa riesco a fare,
dai!Chiamo subito l’ufficio.»
Non
ci posso credere! Ora Luke
si è spostato, è al telefono ,non mi sembra vero,
ci sta provando. Ok, lo fa
solo per addolcire la pillola a Minnie, ma io credo davvero che il mio
piano
possa funzionare, sempre che le mie malsane idee possano essere
considerate un
piano. Dovrei parlarne con Suze la mia più cara amica, o con
Jess , mia
sorella, ma non penso mi capirebbero; devo fare da sola.
Arriviamo davanti all’asilo, Luke è ancora al
telefono e gli faccio segno di
entrare con me. Entrati la vedo, la luce dei miei occhi, bella come
sempre , ma
nostra piccola. Perfetta, il grembiulino che Danny ha rivisitato solo
per lei
le sta d’incanto abbinata agli Ugg minuscoli rosa. Sta
giocando e non sa ancora
quale delusione le daranno i suoi genitori, mi sento una fallita, una
persona
inutile. Nel gioco sta dirigendo i suoi compagnetti, ha il fare del
capo, ora
prende il telefono . Li guardo , sono così uguali ,
così fieri nei loro
atteggiamenti. Una lacrima scende e non riesco ne voglio fermarla, le
ho
trattenute troppo. Luke non può voler davvero mettere fine a
questa magia, non può
voler interrompere la nostra avventura. Le lacrime scendono. E Luke si
accorge
di me, chiude la conversazione e mi viene incontro. Mi guarda , guarda
Minnie e
si accorge anche lui di cosa mi ha commosso. Vede sua figlia,nostra
figlia in
atteggiamenti così simili ai suoi, lo stesso sguardo in un
corpicino così
minuscolo ma dai tratti simile a me, anche la sua corazza comincia a
crollare.
Da quando ha deciso di rompere non ha versato una lacrima ne si
è fatto vedere
in difficoltà, ma oggi qualcosa è cambiato. Il
suo occhio diventa lucido, le
guance si colorano, ecco la lacrima che scorre sul suo viso, ora guarda
di
nuovo me, perché dobbiamo farci tutto questo male.
Viene da me, mi pulisce il viso della lacrime. Il suo tocco con le miei
lacrime
brucia ancora di più,chiudo gli occhio e mi lascio andare a
quel contatto
così importante. Lo sento, i suoi occhi sono su di me,
vorrebbe parlarmi ma
anche lui non sa sicuramente cosa dire.
Luke Brandon in completo sbando.
Ma dopo pochissimo mi accorgo che la velatura nei suoi occhi sparisce,
torna lo
sguardo assente, torna il Luke Brandon che ha deciso di mettere fine al
nostro
matrimonio, un Luke spossato, stanco distrutto quasi quanto me.
Mi sposto ed è allora che Minnie si accorge di noi. Eccola
mentre , saltellando,
ci raggiunge. Salta in braccio al suo papà e mi manda uno
sguardo di assoluta
felicità.
«Ciao amore mio!!!» dice Luke baciandole
una guancia , è lei per ora la
più fortunata dei tre , ma sarà anche la
più sofferente povera bambina; si
lancia al collo del papà prendendo tutti i baci che sono
ormai solo per lei.
«Minnie, vai a prendere il tuo zainetto e andiamo,
papà deve andare a lavoro»la
esorto con la voce rotta dall’emozione.
La peste scende e corre verso gli armadietti, prende la sua borsettina
di Trilli,
saluta la maestra e corre di nuovo verso di noi. Non riesco a dire
niente. Sono
bloccata , vorrei urlare e piangere , ma non lo farò, solo
per Minnie. Luke se
ne è accorto e mi guarda fissa. Si sente in colpa lo so,ed
è colpa sua. NO. La
colpa è di tutti e due.
Ci interrompe Minnie che urla, perché vuole la merenda, tiro
fuori dalla borsa
un biscotto che lei addenta, piena di felicità. E Luke
ancora mi guarda, guarda
la mia borsa e la sciarpa tutti regali suoi.
«Minnie , ti andrebbe di andare a trovare la vera Minnie
domani??»
Cosa sto sentendo?? Vuole davvero andare a Parigi? Ok. Non è
una grande cosa
infondo, li parlerà alla bimba e finirà davvero
tutto, ma non riesco a non
sorridere. Luke se ne accorge e mi sorride a sua volta.
«Siiii..namoooo»
«Ok, piccola. Andiamo!»
Non ci posso credere. Luke mi sta regalando l’ultima
possibilità per salvare il
nostro matrimonio. NON devo e non posso sbagliare niente.
«Becky, allora, organizzi tu? Sia chiaro che puoi usare per
le spese la carta
del conto casa.»
Appena aveva detto che era finita gli avevo ridato la carta, lui aveva
detto
che potevo tenerla ugualmente ma io testarda come sono ho insistito
perché la
tenesse, ma lui la ha rimessa al suo posto in casa e io non la ho
davvero più
usata se non per quel top da “The Look” . SI sono
sempre io, la solita Becky.
Ma questa volta sarà la mia svolta.
La vuota e stupida Becky non c’è più;
diventerà quella che dici di diventare ma
non succede mai..ma questa volta ho troppo in ballo: la
felicità delle persone
che amo di più al mondo, e ora di diventare una persona
seria.
«Ok. Faccio tutto io! » dico raggiante«
vai alla Brandon Communications
ora? Vuoi compagnia? Io e Minnie momentaneamente siamo
libere» aggiungo
sorridendo. Guardo la bimba e le strizzo l’occhio, lei che
è furba quanto sua
madre se non di più capisce tutto e sa che è il
momento per insistere se vuole
stare ancora un po’ con il suo papà.
«Ci papi…. daiiiiiiii»
Luke ci guarda interdetto, non sa cosa dire,ma non vuole dirci di no.
«Ok donne. Andiamo»
Sarà la vacanza più bella, molto più
ancora dell’anno in giro per il mondo
della luna di miele. Solo tre giorni a disposizione. Uno per fargli
capire che
sbaglia, uno per farlo innamorare di me e uno per divertirci con la
nostra
bimba.
Tornerai ad amarmi Luke Brandon.
Parola di Becky Brandon,la ragazza che salverà il suo
matrimonio.
|
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Capitolo 3 *** Oh Paris... ***
Buonasera!
Ecco il terzo capitolo! Grazie
per chi passa e legge!
Giuggi_89
Capitolo 3: Oh Paris!
«Dai Becky!!! Ma
quanto ti ci vuole ancora? Non avevi detto poche
valige??» Luke mi guarda stranito per quello che sto facendo.
Eh in effetti sono particolarmente ridicola. Sto cercando di passare
dalla
camera ,la mia camera,Luke dorme in camera degli ospiti, una valigia
rosa
shocking nuovo acquisto da Harrods, un trolley piccolo con delle
farfalline, un
beauty e la mia borsa Louis Vuitton Neverful.
Si lo so è troppo,giusto il necessario per una
vacanza con una bambina e
tutto il resto per il mio piano. La valigia piccina è di
Minnie meticolosa come
la madre ha voluto scegliere lei cosa portate e cosa no. Come sono
fiera di mia
figlia! Luke in puro stile Brandon ha una mini cosa che non so nemmeno
descrivere con tutto il suo bagaglio... Non riuscirò mai a
capire come faccia a
fare stare tutti i suoi vestiti e oggetti per la pulizia in una mini
valigia.
Mistero di Luke Brandon!
«E dai Luke! Partiamo con una bimba di 3 anni! E ovvio avere
tante cose!»
«Becky mi stai dicendo che li dentro hai solo vestiti di
Minnie?»
«Beh...ecco....non proprio..diciamo che ci sono
cose assolutamente
necessarie per me e Minnie!»
Più ci penso e più mi sembra strano. Tutto
è davvero così strano,nemmeno Jess,
Suze,mia madre,Janice la vicina di mia madre riescono a capire il
comportamento
di Luke. Si avevo detto che non lo avrei detto a nessuno ma non ci sono
riuscita. Ho solo detto loro che Luke ci porta a Parigi per parlare con
Minnie
e tutte quanto hanno affermato che per quanto ami sua figlia,avendo
preso una
decisione del genere è strano che abbia acconsentito a fare
comunque una
vacanza. E io dalla prima euforia mi sono incupita e ho cominciato a
farmi
delle domande ma non sono riuscita a darmi nessuna risposta, o almeno
mi illudo
che le risposte alle mie domande siano che Luke ha cambiato idea. Ma so
che non
è cosi, Luke Brandon non cambia quasi mai idea
,dovrò essere particolarmente
convincente!
«Mamiiiiiii..... » Minnie mi sta chiamando da fuori
casa. E' già pronta con la
sua borsettina e un completino molto glamour di Mini Dior, andiamo in
Francia
d'altronde! E io non sono da meno; stivali Christian Louboutin, abitino
di Dior
nero,corto e un po' scollato, cappotto di Yves Saint Laurent e beh
Louis
Vuitton come borsa! Sembro in cartellone pubblicitario francese,l'unica
nota
storta è la mia sciarpa verde; da quando Luke la ha di nuovo
notata non la ho
più tolta,come facevo quando eravamo felici e la tenevo
anche per fare
beh…quello.., se penso che fino all'anno scorso voleva un
altro figlio e ora
siamo ridotti così mi viene da piangere. Ma no. Non
è il momento ora.
«Arrivo tesoro! Chiudo la porta!»
Luke ha già portato tutti i bagagli in macchina, ha fatto
sedere Minnie sul
seggiolino e si è già posizionato alla guida,mi
guarda e mi apre la porta da
dentro mi sorride e parte destinazione Heathrow.
Arriviamo in aeroporto con un'ora di anticipo sul check-in e ci
accomodiamo
sulle poltroncine in attesa dell'apertura. Spoglio Minnie e le do il
suo
peluche per tenerla occupata ed evitare i disastri anche qui, mi tolgo
la
giacca e vado dalla vetrata a vedere gli aerei in partenza. Sono
triste, ma
maschero per amore di mia figlia, devono essere tre giorni solo per
lei, so
benissimo che le mie sono solo illusioni, ma mi fa piacere vivere di
quelle
ormai. Assorta nei miei pensieri mi accorgo dopo alcuni minuti di una
presenza
dietro di me. Mi volto e vedo Luke dietro di me,lo sguardo vuoto come
il mio
che fa finta di guardare fuori ma in realtà guarda me.
Nessuno come il giorno
prima da cosa dire, ci sarebbero tante cose ,ma nessuno riesce a dire
niente.
Ma io non resisto in questa situazione,e comincio a parlare a caso.
«Grazie Luke. Grazie per questo regalo che ci stai
facendo.» La sincerità non
c'è cosa migliore di essere sinceri.
«Ma di cosa Becky! Sai che amo fare le cose per
bene!.»
«Si lo so benissimo.»Lo guardo e sorrido, ed
è li che vedo i suoi occhi che mi
seguono,seguono la mia linea e si accorgono del mio vestito.
«Dio Becky.....» Lo sento dire in sottovoce quasi
fosse un pensiero scappato
dalla sua bocca.
«Luke? Cosa ho fatto?» faccio la finta tonta e mi
guardo in giro non capendo il
motivo dell'affermazione di Luke.
«Ehm...niente...cioè...ecco....sei bellissima!
Quel vestito ti sta davvero bene
e lo sai che non me ne capisco e non faccio mai complimenti di questo
genere.»
Luke è imbarazzato come ormai gli sta succedendo molto
spesso da ieri quando
abbiamo deciso di non far finta di niente tra di noi. E io ora lo sono
forse
più di lui. Ho voglia di abbracciarlo e baciarlo per quello
che mi ha detto ma
riesco solo a ringraziarlo e a strizzare un occhio. Luke allora si
sposta e
torna a giocare con Minnie e io sono immobile,per mia fortuna arrivano
gli
addetti al check-in e andiamo a fare le trafile per l'imbarco.
Non rivolgo più parola a Luke fino alla salita
sull'aereo,ho paura. Ho
paura di sentire altre cose come prima,lui continua a guardarmi me ne
accorgo,
e non voglio ritrovarmi in una situazione del genere. Preso posto nel
Boing
dell' Air France mi sento quasi meglio,finalmente si parte. Minnie
è molto
eccitata e non vuole stare seduta, Luke sta sbrigando le ultime
pratiche prima
di spegnere il cellulare per il decollo.
Sta iniziando la nostra ultima avventura.
Due ore dopo,valige alla mano, ci ritroviamo fuori dal Charles de
Gaulle in
attesa di un taxi che ci porti a destinazione. Oggi non andremo a
Eurodisney,
ho deciso che essendo già le tre del pomeriggio , per
evitare troppo stress
alla bambina ci saremmo fermati per la notte a Parigi.
E ho fatto decisamente bene! Qui è davvero tutto perfetto,
una città stupenda.
Anche Minnie si guarda in giro con aria inebetita, è
così piccola e tenera.
L'hotel che ho prenotato è in una traversa degli
Champs Elysees, un
giretto per negozi non potevo non programmarlo, uscirò con
una scusa! Arriviamo
alla reception e mi faccio consegnare la tesserina della camera. Avrei
voluto
far finta di niente e prenotare una camera tripla ma mi sembrava
davvero troppo
sporca nei confronti di Luke, così ho optato per un mini
appartamento con due
camere e un lettino per la piccina . Luke sistema le sue cose , mette
la
valigia in un armadio, ed è già con il telefono
in mano collegato con la
Brandon Communications e io e Minnie andiamo verso la finestra attratte
da
tutto quello scintillare delle vetrine dei negozi. Dobbiamo andare a
guardarli
da vicino, a sentire l'odore della pelle delle borse, l'odore nell'aria
di
Poison di Dior, il rumore dei sacchetti....
Si dobbiamo andare! Ma come fare con Luke? Dirgli che ho
necessità di andare
per negozi non è una grandissima idea, dai Becky pensa!
Trovato! Gli dirò che
Suze mi manda per lei, anzi le scrivo un SMS di chiamare Luke e
chiedere a lui!
Non può deludermi!
E infatti non lo fa! Dieci minuti dopo arriva un SMS a Luke dove Suze
le diceva
che ha provato mille volte a chiedermi se potevo andare da Louis
Vuitton per
lei, ma che io continuavo a negarglielo per evitare problemi, se poteva
fare qualcosa
per convincermi gliene sarebbe stata grata a vita. E così
è stato.
«Scusa Becky... posso entrare??»
«Sisi vieni pure!!»Suze ti adoro!!!
Luke entra in camera e si sistema seduto sul letto. Mi guarda
incuriosito e mi
chiede: «Senti, mi è arrivato un SMS strano da
Suze. Mi ha parlato di un vostro
screzio e ti chiede se puoi lo stesso farle quel piacere... Se vuoi
posso
accompagnarti, o stare qui con Minnie.Non voglio che litighiate per
colpa mia.
Ho capito che lo stai facendo per me..»
Ok mi sento davvero una stronza ipocrita, dovrei dire di no, ma non
posso è più
forte di me.
Ed eccomi nel mio mondo! Tutto intorno a me è un vorticare
di emozioni,è una
danza,una coda di danza classica:il mio cuore volteggia libero,sono tra
i
negozi più esclusivi di Parigi!Cosa può esistere
di meglio al mondo? Ho convito
Luke a rimanere in hotel con Minnie e ora sto volteggiando per gli
Champes
Elysee.
Mi sento bene,metto da parte ogni problema e penso solo a me. Dopo una
borsetta
di Dior,due veramente,una per me e una per Suze,dovevo farla bene la
finta con
Luke, un paio di scarpe da Louboutin e 2000 euro in meno nella carta
torno in
albergo con un sorriso estasiato.
Appena entro in camera assisto ad una scena che penso non
dimenticherò mai.
Luke e Minnie sono abbracciati e dormono affondati dentro i cuscinoni
del
divano del mini appartamento. Qualcosa di divino, prendo la macchina
fotografica e scatto alcune foto cercando di non svegliarli per non
interrompere questo idillio,ma Luke si accorge del rumore e apre gli
occhi.
«Ciao! Sei già tornata? Scusa mi sono
addormentato!» dice con voce rotta da uno
sbadiglio
«Ma no!! Scusami tu per averti svegliato! Dormivate
così bene.» la mia voce
invece è rotta dall'emozione che non riesco a mascherare.
Corro in camera e Luke mi segue.
« Becky scusa,ancora una cosa. Ho pensato di andare a cenare
nel ristorante
dell'hotel offrono un servizio baby sitter: fanno mangiare i bimbi
tutti
insieme e hanno dei lettini per farli dormire…pensavo fosse
una bella idea per
Minnie stare con altri bambini...Cosa ne dici?»
Becky ,RESPIRA! Non lo ha fatto per te ...però forse...un
pochino a me ha
pensato, non posso credere stia facendo così per Minnie,lo
sa benissimo che non
è il suo genere le relazioni con altri bambini,sfocerebbe in
un disastro. Ma io
sta volta non ho intenzione dire niente. Se lui vuole così,
Sarà così! E non
posso che esserne felice a dire il vero.
«Beh si...che idea carina!.» Le uniche stupide
parole che mi escono dalla
bocca. Non posso essere davvero così stupida! E invece si.
Anzi lo sono ancora
di più! Senza dire altra parola mi avvio in bagno e resto
immobile a guardarmi
allo specchio. Le lacrime rigano il mio viso e sfociano in un pianto
vero e
proprio appena sento chiudere la porta della mia stanza. Ero partita
con le
intenzioni peggiori, la Becky di Londra era carica, voleva riavere
indietro la
tranquillità e la felicita dei mesi passati ma quella di
Parigi non sa cosa
vuole, la paura di soffrire è troppa. Non potrei reggere la
delusione di
un'illusione, meglio la certezza di un abbandono sicuro.
Decido di fare una doccia per riprendermi tanto che Minnie dorme ancora
e
comincio così a prepararmi per la serata. Dopo circa venti
minuti sono pronta.
A dire la verità ,un po’ della Becky londinese
c'è ancora. Quando ho prenotato
l'albergo, ho controllato stile del ristorante,menù, ho
chiesto a precedenti
clienti notizie...tutto il necessario per non arrivare preparata! E
infatti ora
sono perfetta.
Indosso un abito lungo da sera che Danny mi ha mandato apposta da New
York e lo
ha chiamato "Il riprendiLuke" ...bah sarà a e sembra un po'
troppo
riprendi...forse con questo vestito si può solo riprendere
un film porno!
Scollato a v sul davanti e con un buco proprio sopra il sedere dietro.
Danny mi
ha assicurato di averlo confezionato anche per un’attrice
americana in crisi
con il marito ed è servito alla grande…mah
sarà così , ma ho imparato a non
fidarmi troppo di Danny. Così abbino all’abito uno
scialle pieno di pailettes
in grado di coprire tutta quella carne scoperta. Ora mi sento meglio.
Scusami
Danny.
Esco dalla camera pronta per vestire la mia piccolina, ma entrando nel
soggiorno vedo Luke in abito e rimangio senza fiato. E’
davvero sexy, perfetto,
non c’e un capello fuori posto, nulla che non vada. Mmm
… Un’attimo non è solo!
Sta parlando con una ragazza. E questa quando diavolo è
entrata?? Luke si
accorge della mia presenza e si volta con un sorriso e anche lui come
è
successo poco prima a me si blocca. Apre la bocca, poi la richiude,
riprende
fiato e mi dice:
«Becky, mentre eri sotto la doccia ho chiamato la reception
per far salire
direttamente una babysitter in camera, Minnie è distrutta,
il volo deve averla
stancata tanto povera piccina, ho pensato di evitarle la fatica del
ristorante,
Emma starà qua con lei!»
Emma…si chiamano già per nome?? Calma Becky
… cosa ti interessa di questa
ragazza, questa ragazza che assomiglia a Letitia Casta e Brigitte
Bardot messe
insieme a vent’anni? Becky lei starà con Minnie,
non con Luke,ma la cosa mi
disturba lo stesso. Decido di far finta di niente e mi rivolgo a Luke
non
considerando la ragazza.
«Ok, buona idea..Andiamo a mangiare?»
Che
la serata abbia inizio!
|
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Capitolo 4 *** A Cena Con Luke ***
Buongiorno!
Ecco il nuovo capitolo, ne mancano ancora due o tre, devo vedere come
dividerli.
Vi dico solo una cosa, ho provato a dividere questa coppia, ma per ora
non ci sono riuscita, li amo!
I problemi non sono ancora finiti, ma per Becky qualcosa sta
migliorando!
Grazie a chi legge e a Lili97 che commenta^__^
Bacione
Giuggi_89
Capitolo
4: A Cena Con Luke
Ed
è tutto perfetto. La sala , il cibo , le persone,
io e Luke.Mangiamo rigorosamente cibo francese il tutto accompagnato da
un mare
di champagne. Luke non sta badando a spese, o forse è
talmente ubriaco da non
pensare più a nulla. Tutto ciò mi riporta alla
nostra cena, la prima volta che
mi ha invitata fuori a cena, e a cosa è successo dopo.
Sarà lo champagne, sarà
che è da troppo tempo che non sfogo i miei ormoni, ma Luke
stasera mi sembra
ancora più bello, ancora più desiderabile, anzi
lo desidero come non mi è mai
successo. Vorrei lanciarmi tra le sue braccia, ma un minimo di buon
senso che
ancora non è stato soffocato dall’alcool mi
impedisce di farlo. Siamo due
persone separate, siamo due amici fuori a cena, sto cercando di
convincermene.
Luke intanto si versa l’ennesimo bicchiere di champagne e si
lascia andare
sulla sedia, allenta la cravatta del suo completo super elegante e
respira
socchiudendo gli occhi. È più che bello,
è qualcosa di incredibile e io sono
innamorata di lui, talmente innamorata da non poter levargli gli occhi
di
dosso, talmente innamorata da pensare il divorzio posa fargli davvero
bene,
possa fargli ritrovare quel sorriso che ha perso da troppo tempo, per
colpa del
lavoro, ma soprattutto per colpa mia. Eh si perché io, Becky
Brandon, posso
essere la donna più entusiasmante del mondo ma anche la
più difficile e
problematica. Ritorno con la mente al ristorante
di Parigi e noto che Luke mi sta osservando,
sembra preoccupato,o curioso.
«Becky,
tutto bene?»
«Oh
si, scusa stavo pensando.?»
«A
cosa posso chiedertelo?»
Pensavo
a te, a me, a noi, a Minnie.
A quanto forse sia io sbagliata per la nostra famiglia, al fatto che
non ci
sarà più una nostra famiglia. Pensavo a te, Luke,
a quanto ti abbia amato, al
modo in cui ti ho amato e lo farò per sempre, ma al modo in
cui ora mi sento
non giusta per te, per il tuo stile di vita. Pensavo a quanto tu sia
cambiato,
sarà lo stress,
la responsabilità del
lavoro, sarà forse che ti sei stufato di me.
«A
Minnie, chissà se starà dormendo.»
E
ora penso a come non posso più
essere sincera con te, a quanto mi fa male non poterti dire cosa passi
davvero
nella mia testa, non poterti più dire quanto ti ami e quanto
abbia ancora
bisogno di te. Ho fatto una cazzata a organizzare questo viaggio, non
cambierà
nulla, non può più cambiare nulla ormai.
È tutto rovinato, sarò stata io, sarai
stato tu, non è importante, in amore non ci sono colpevoli,
né vincitori né
vinti, ci sono solo cuori infranti e nel nostro caso ci saranno anche
lacrime,
le mie, le tue e quelle di nostra figlia.
«Becky,
non mentirmi, lo sai che non
puoi farlo con me, ti conosco troppo bene, sei la persona che conosco
meglio al
mondo, sei la persona più importante che mi resta al
mondo.»
Sarà
l’alcool che abbiamo entrambi
in corpo, ma le parole di Luke mi toccano il profondo del cuore, e in
automatico gli occhi si inumidiscono e le lacrime rigano il mio volto.
Luke mi
fissa, è immobile e non sa come comportarsi, se io conosco
lui,come lui dice di
conoscere me, è in piena crisi. Vorrebbe venire da me,
abbracciarmi e dirmi che
va tutto bene, ma anche lui sa che non è la
verità, oh almeno per le scelte che
ha fatto non può più esserlo. Le lacrime
continuano a scendere, mi bruciano gli
occhi, il trucco colo insieme alla mia finta allegria, vorrei sfogarmi
in un
pianto, in uno di quei pianti che ti fanno male gli occhi, ma ti
alleggeriscono
il cuore, ma non è né il posto né il
momento adatto. Socchiudo gli occhi,
cercando di calmarmi quando una mano prende la mia, la stringe forte.
Non
voglio guardare, voglio solo godere col tatto di questo momento. La
mano di
Luke, rinascerei le sue lunghe affusolate dita tra mille, accarezza il
mio
braccio, poi sale e arriva l viso, con un dito prende una lacrima e la
toglie
dal mio volto, fa così per ogni goccia che cade dai miei
occhi, che continuano
a restare chiusi. Le mani di Luke sono ora entrambe sul mio volto, lo
tengono,
lo accarezzano. E io sono in coma. Il suo tocco mi è mancato
così tanto.
Respiro forte e in poco tempo le lacrime cessano di scendere, ma le
mani non si
spostano, rimangono ferme sulle mie guance. E finalmente riesco a
convincermi
di aprire gli occhi. Luke è accovacciato vicino alla mia
sedia, le mani sul mio
viso, gli occhi dentro ai miei. Riesco a leggerlo, riesco a capire
quanto
dolore provi anche lui. Tutta questa sofferenza sta dilaniando anche
lui;
lasciare una persona, una moglie,non deve facile. Senza pensare
avvicino il mio
viso al suo e appoggio la mia fronte alla sua guancia, lui si sposta e
appoggia
vi appoggia le labbra lasciandovi un bacio. Un bacio che un ex marito
non
darebbe alla sua ex moglie. Un bacio che per me vale tanto, che forse
mi illude
anche troppo. Le mani di Luke cominciano poi a scendere per arrivare a
raggiungere le mie sul mio grembo, e io non capisco più
niente. È tutto così
strano, romantico. Perfetto , siamo a Parigi ! Forza Becky qui ci vuole
un’azione alla Bloomwood , parcheggia la donna Brandon e tira
fuori la ragazza
che sei sempre stata, risoluta e capace.
In
men che non si dica, mi alzo e
sempre con le mani di Luke tra le mie mi dirigo verso la sala da ballo.
Vorrei
andare in camera ma la preoccupazione di prendere un‘altra
facciata è tanta,
forse troppa. Mi
piazzo in mezzo alla
sala e iniziamo a ballare un lento. Saranno dieci minuti che nessuno
dei due
dice una parola. L’atmosfera è al limite del reale
e di certo lo champagne non
aiuta. E il ballare con Luke mi riporta al giorno dei nostri due
matrimoni.
«Ricordi
quando ci siamo
sposati, quando ho combinato quel casino e tu ti sei fidato di
me?»
«Come
potrei dimenticarmene…»
«Devi
continuare a farlo, fidati
ancora una volta di me!»
Appoggio
la mia testa sulla sua
spalla e mi lascio trascinare dalle note della sala. Luke mi alza il
viso e
annuisce. Mi sta dando il permesso, si sta fidando per
l’ultima volta di me. Non
me lo faccio ripetere due volte e stringo l’abbraccio,
affondo il viso nel suo
collo respirando a pieni polmoni il suo profumo. Luke ancora una volta
sfiora
il mio volto, attirando la mia attenzione ed è lì
che non so cosa mi prenda. Mi
alzo in punta di piedi e sfioro le sue labbra con le mie. Vorrei
baciarlo, si
vorrei baciarlo, come facevamo un tempo. Abbasso il viso ed
è lui questa volta
che si abbassa e fa sue le mie labbra. Il nostro primo bacio dopo tutto
questo
tempo. Le mani viaggiano veloci in cerca dell’altro, ci
defiliamo dal centro
della sala da ballo appostandoci su un divanetto, sempre baciandoci. La
stola
che avevo scivola via e gli occhi di Luke cadono su tutta quella carne
che
normalmente dovrebbe essere coperta.
«Dio
… Becky …. sei stupenda!»
E
si rifionda sulle mie labbra. So che
questa momentanea passione non servirà a farci ritornare
insieme, ma
finalmente, mi sento di nuovo viva, sento di essere la Becky forte e
coraggiosa, la Becky che ha fatto capitolare già una volta
Luke Brandon. Con sempre
più coraggio prendo la mano del mio ex , no non so nemmeno
come definirlo,
marito e mi avvio in camera. Se questa serata ha preso questa piega non
sarò di
certo io a dire di no.
E
ci infiliamo in camera alla
velocità della luce, le mani intrecciate e i cuori aperti
uno all’altra. In un
secondo Luke paga la modella/babysitter e la accompagna alla porta,
controllo
che la nostra piccola stia dormendo e ritorno tra le mie braccia del
forse,
ritrovato uomo. Ed è tutto così veloce,
frenetico. I vestiti cadono veloci, le
mani li accompagnano. Luke è sopra di me, bello
più che mai, mi
osserva, mi bacia, mi accarezza, e mi
lascio trasportare da cosa sta accadendo, libero la testa da ogni tipo
di
pensiero, tutti i problemi sono a Londra, ora ci siamo solo noi, a
Parigi, su
un letto e con voglia di amarsi.
«Becky,
io ho bisogno di te.»
E
sono le più belle parole che
volessi sentirmi dire, le parole che aspettavo da troppo tempo. Tutto
ciò che
ne segue è solo l’unione di due corpi da troppo
tempo distanti. Luke
Brandon, non voglio pensare a come sarà
il risveglio domani, voglio pensare solo a oggi e quanto ancora ti amo.
«Luke,
io ti amo ancora… »
«Penso
di non avere mai smesso di
farlo anche io…»
|
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Capitolo 5 *** Come "La Bella e la Bestia" ***
ilsy4
Buongiorno!
Scusate il ritardissimooo!!!!!! Ma tra università e poco
tempo non ce l'ho fatta!
Ecco il nuovo capitolo, ne mancano ancora due!
Tanta, tanta dolcessa in questo capitoloo!! Io li amo quei due *___*
Grazie a chi legge e a Lili97 che commenta^__^
Bacione
Giuggi_89
Capitolo
4: Come "La Bella e La Bestia"
Cosa
può esserci di più bello di essere a Parigi, in
un hotel da urlo, coricata su un letto con la colazione sulle gambe,
tua figlia
appoggiata alla tua spalla e tuo marito che ti guarda come non ha forse
mai
fatto?
Beh penso nulla.
La mia felicità è talmente forte e potente da
trascinare Luke e Minnie con me. Ridiamo,scherziamo e tutti e tre non
vorremmo
mai alzarci.
In questi tristi mesi a Londra non c’è mai stato
un
momento del genere, non ci siamo separati per no far mancare nulla a
Minnie ma
l’intimità della famiglia non c’era
più e anche lei se ne è accorta.
Ogni volta che suo padre mi evitata, si innervosiva e
diventava ancora più capricciosa di quanto già
fosse. Adoro mia figlia, la amo
più di me stessa, ma con il tempo sto imparando ad ammettere
che forse è un po’
viziata. Come in questo momento: sta urlando come una disperata
perché sono
finiti i biscottini a forma di animali che le hanno mandato apposta
dalla
cucina.
Come se li avesse mangiati, li ha impilati e crollando
nel piatto si sono rotti e allora ovviamente non vanno più
bene. La mia piccola
bambina. Non ho nemmeno la forza di dirle di smetterla, la sua voce
riesce a
farmi sorridere. Il mio sguardo incrocia quello di Luke, mi sorride e
si
avvicina, sposta il tavolino della colazione e si corica anche lui. Ci
stringe
in un abbraccio e fa finta di stritolare la piccola, mi volto verso di
loro e
faccio finta anche io di stringere.
Minnie ride, urla e anche noi ci ritroviamo a ridere.
I nostri occhi sono ancora l’uno nell’altro, e come
ieri sera la voglia di baciarlo è fortissima, ma
c’è nostra figlia e
soprattutto non c’è più champagne in
corpo.
Potrei dire che mi prude un piede, allungarmi verso di
lui e finire con le mie labbra sulle sue, no si accorgerebbe subito di
tutto …
Becky pensa.
Ma senza neanche sforzarmi Luke si sporge verso di me,
incrocia i suoi piedi con i miei e sempre abbracciando la piccola mi
bacia, un
leggero bacio sulle labbra, un soffio … che in questa lunga
e intensa notte, o
si, molto intensa, sia cambiato qualcosa? Non posso illudermi che tra
di noi
sia passato tutto, il sesso serve ma di certo non è la base
di un rapporto,
tutti i miei pensieri vengono interrotti da Minnie che ha ripreso a
urlare come
una forsennata. Luke le ha detto di cominciare a prepararsi, come se
potesse
fare da sola, che si parte per andare a conoscere la vera Minnie.
A malincuore mi alzo e mi dirigo in bagno, estraggo
dal beauty tutti i miei prodotti e comincio a prepararmi per la
giornata. Ho
organizzato tutto al meglio. Alle 10 ci attende un taxi pronto a
condurci a
EuroDisney , li andremo in hotel , ovviamente ho scelto il castello
delle
principesse, voglio che sia Belle della “Bella e la
Bestia” a condurmi in
camera, e poi da li si va a girare il parco! Minnie ne sarà
entusiasta!
Torno in camera e scelgo i vestiti per la giornata, o
almeno per il trasferimento al hotel del parco divertimenti. Total look
francese: un paio di francesine di Ives Saint Laurent e tailleur di
Dior, lo
avevo preso a New York ma non lo avevo mai usato! Poi passo a Minnie.
Per lei
ho commissionato dal mio caro Danny una rivisitazione del vestito rosso
a pois
neri di Minnie la topolina. È venuto fuori in vestitino
stupendo, mia madre
dice sia un po’ di cattivo gusto, bah secondo me è
assolutamente stupenda.
Pronte per la partenza entro in soggiorno dove trovo
Luke, ha tolto i suoi completi seriosi e ha indosso una camicia a righe
sul
viola che gli ho regalato di recente,un paio di jeans e un maglioncino
viola al
collo. Lo adoro. Si è perfetto.
“Ragazze
siete bellissime” si avvicina e prende in
braccio la piccola con un braccio, l’altro lo fa scendere e
incontra la mia
mano, la stringe.
Arrossisco e
mollo la presa, prendo i trolley, i miei
acquisti di ieri e la mia fidata Louis Vuitton e ci avviamo verso la
hall del
hotel, Luke paga il conto e secondo la mia perfetta organizzazione
fuori c’è
già il taxi pronto per i signori Brandon. Sistemo Minnie,
Luke aiuta il taxista
con le valigie e partiamo!
“Ma
che bella quella piccola Minnie” il taxista nota
il vestitino della mia piccola, “ e come ti chiami bella
piccola?”
“Si
chiama Minnie” affermo con
convinzione.
“ Si
lo so che il vestito è quello di Minnie, ma
chiedevo come si chiama la piccina! Lo so scusate il mio inglese
è
terribile” questo
taxista comincia ad irritarmi.
“ Mia
figlia si chiama Minnie, ha capito bene” e il
mio tono non ha più nulla di gioviale.
Mamma aveva
ragione, stupidi francesi, Luke di fianco
a me, fa finta di niente, ma lo sento che sta trattenendo le risa.
“Oh,
scusate …
ma che fantasioso, Piccola Minnie, ti porto dalla vera
Minnie”ecco bravo
e stai zitto.
E Luke continua
a ridere, mi volto e lo fulmino con lo
sguardo e lui che fa? Continua a sghignazzare, sono irritata ma
l’unica cosa
che riesco a fare e sorriderne. Quanto tempo è che non lo
vedo ridere così? Ma
non è che io e Luke stiamo bene solo se viaggiamo? Ricordo
ancora quanto
eravamo belli e felici in viaggio di nozze. Si gli dirò che
per stare insieme
dobbiamo prendere e viaggiare, porteremo con noi solo una valigia per
la piccola
e vivremo alla giornata, magari potremmo andare in Thailandia e vivere in una barchetta
su qualche porto.
Si, ci chiameranno la coppia che viaggia sempre. Sarebbe assolutamente
perfetto!
Minnie per fortuna non disdegna i viaggi, anzi come
me, adora il prepartenza, ovvero il giro scatenato per negozi in cerca
di quel
qualcosa che manca sempre il giorno prima di una partenza!
Il viaggio
è tranquillo e piacevole, il taxista ha
capito bene di dover stare zitto e non mi ha più importunato
e Luke, beh Luke
non ha smesso un attimo di guardarmi, di toccarmi le mano, di
appoggiare la
testa nell’incavo del mio collo lasciandovi piccoli baci e
riempiendosi le
narici del mio profumo. Mi ha sussurrato frasi dolcissime, e anche non
solo
dolci , come monito per le altre notti che ci restano insieme, e io non
posso
non credere che la tempesta stia passando, che forse è la
rinascita della
nostra coppia, che forse c’è ancora un futuro per
noi. Osservo Minnie giocare
in mezzo a noi e il mio cuore di allarga di gioia, deve esserci un
futuro, per
lei, perché sia felice come è adesso!
Finalmente dopo
un’oretta circa di viaggio
arriviamo e non so se ne è più felice
Minnie e io.
Il castello è enorme, molto più bello che in
foto, una
meraviglia! Mi viene da chiedere se all’interno
c’è un negozio dove possa
comprare un vestito da principessa, quello giallo di Belle, e magari
compro a
Luke la maschera da Bestia e gliela faccio togliere a fine serata, no
forse non
è una grande idea,cioè forse la maschera da
Bestia non lo è, io il vestito da
principessa lo voglio!
Luke con rapidità paga il taxista a cui lancio
un’occhiata
malevola prima di salutare e scaricati i bagagli entriamo nella hall.
Lampadari enormi, scale di marmo, c’è luccichio
ovunque. E io mi sento spaesata!
“Guarda
un po’ le mie due bambine , some sono rimaste
zitte, io quasi quasi vi lascio qui! Quanta pace!!”
Mi volto e
fingo di non aver sentito alcunché uscire
dalle labbra di Luke, prendo la manina di Minnie e comincio a vagare
nella hall
mentre mio , ex? Marito , si avvicina alla reception. Luke mi richiama
dopo
poco perché la ragazza gentilissima vuole i miei documenti.
Dopo aver controllato
i passaporti , e aver trovato carinissima la mia piccola, ci consegna
la tessera
magnetica della nostra stanza con i migliori auguri di divertirsi al
massimo,
ci lascia una brochure su orari dei pasti e tutto il necessario per una
meravigliosa
vacanza al parco. Fossero tutti così, altro che quel taxista!
Lasciamo le valigie al ragazzo addetto e prendiamo
l’ascensore
e in pochi secondi ci ritroviamo nella nostra camera, ma con sorpresa,
non è
quella che avevo prenotato io!
Avevo chiesto esplicitamente due camere e una
cameretta e cosa mi ritrovo? Un stanza sublime, tutta piena di
pizzetti,
lampadari enormi: da favola! Ma la cosa più strana
è che ci sono solo due
stanze, una cameretta dalla quale sarà difficile portare via
Minnie, piena di
giocattoli, e l’altra una camera matrimoniale con un
gigantesco letto a
baldacchino tutto sui toni del giallo.
“ si
devono essere sbagliati! Avevo chiesto due camere
singole!”mi trovo a dire.
“Nessun
errore, ho voluto io questa stanza”
E il mio cuore
saltella dentro la cassa toracica,
voglio urlare, voglio piangere ma mi limito a sorridere.
Luke si
avvicina, solleva i capelli dalle mie orecchie
e mi sussurra:
“Ho
voluto tutto giallo come il vestito di Belle,
adoro quel cartone, la vuoi una bestia mia cara Belle?”
Io amo
quest’uomo. Non c’è niente da fare,
siamo fatti
l’uno per l’altra.
“Deve
essere ammaestrata questa bestia cattiva! Ne
parliamo più tardi”
E cerco di
divincolarmi dal lui, quando la sua mano
raggiunge il mio braccio, lo stringe e con dolcezza mi avvicina a lui,
mi
prende mi fa volteggiare e mi bacia, così in piedi , con
Minnie che ci osserva
e ride. Belle, avrai il castello, e il principe, ma la mia vita in
questo
momento è decisamente meglio della tua!
“Forza
principesse, andiamo a divertici!”
Non riconosco
più Luke, anzi si lo riconosco, è tornato
il Luke di una volta, il mio Luke!
La giornata
passa in fretta, tra Minnie che rincorre
Minnie, Minnie , la mia , che non vuole fare la foto con Topolino,e
scenate
varie, torniamo in hotel a tardo pomeriggio tutte e tre in stato
comatoso. La
piccola però ci ha già battuto: si è
già concessa un pisolino, che molto
probabilmente diventerà una dormita lunga tutta la notte in
braccio al suo
papà.
Apro la porta e faccio entrare padre e figlia, lancio soprabito
e borsa sul divano e mi avvicino alla vetrata.
“ Sai
sembra tanto la scena all’aeroporto, tu stupenda
che guardi il vuoto dalle finestre, ma questa volta io non faccio il
coglione,
no non scappo”
Mi volto ma
Luke mi impedisce di farlo, mi cinge la
vita con le braccia e mi fa posare la testa sulla sua spalla. Perfetto.
Tutto è
perfetto.
“Becky,
sono stato un idiota , ho sbagliato tutto, ho
rischiato di perdere tutto questo, ti prego finiamolo qui con il
divorzio e
queste cazzate”
“
Luke, sei sicuro che anche a Londra
vorrai continuare a stare con me?” Ma cosa sto dicendo?
“
Tesoro, ti amo, te l’ho detto, non ho mai smesso di
farlo, amo te, amo nostra figlia, amo la nostra famiglia, sono stato
uno stronzo.
Ero stressato, pieno di problemi al lavoro e incazzato con te e mia
madre, e
cosa ho pensato bene di fare? Di prendermela con te, con il nostro
rapporto, l’unica
cosa che avevo a portata di mano da rovinare, ma anche
l’unica che mi fa
felice. Amore, Becky, perdonami. Mi hai chiesto tante volte di fidarmi
di te e
il l’ho sempre fatto, ecco, per una volta fidati di me, fallo
tu. Ho bisogno di
te e di Minnie, non sai quanto! Ieri sera è stato magico,
ogni cosa, mi mancava
tutto di te, e oggi mi sono divertito come non succedeva da troppo, con
voi,
noi, la nostra famiglia. Facciamo tornare tutto come
all’inizio, anzi meglio,
permettimi di amarti ancora e amami come solo tu sai fare. Ho bisogno
di te,
sei l’unica, insieme a nostra figlia, di cui non posso fare a
meno”
E le lacrime
sgorgano a fiumi, non m ha mai aperto il
suo cuore in questo modo.
“Ti
amo e mi fido di te”
Le uniche
parole che riesco a dire, le parole più
giuste che potessi dire.
Ci abbracciamo e ci baciamo, le mani
vanno veloci sotto i vestiti che si sfilano
in pochi secondi.
Ed è
di nuovo magia.
Molto meglio
della “Bella e la Bestia”, ti sta bene
Belle!
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