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A
CAVAL DONATO
NON
SI GUARDA IN BOCCA
(MA
FORSE SI DOVREBBE FARLO)
1.Caos
ai tiri Vispi Weasley
2.Un
banchetto "allegro"
Giovedì
: 8.30 a.m. : Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts
"Aaaah
che dormita...stanotte ho fatto un sogno strano...sono stato
aggredito da due Banshee...quando mi sono svegliato per un attimo mi
sono sentito Seamus!Tu che hai sognato Harry?"
Harry
esitava a rispondere.Nel frattempo l'amico addentava con avidità una
frittella deliziosa, sia alla vista che al gusto.
"Fu
che hai fognafo 'Erry?" ripeté Ron, mentre Hermione alzava gli
occhi al cielo, disgustata dalla vista del cibo insalivato e
deformato nella bocca di Ron.
"Cose
indefinite...stanze che non finiscono...tutto nella norma"
rispose lui, con un'aria tra il serio ed il rassegnato.
"Fu
fai fempve sogni stfani" lo rimbeccò Ron, addentando una
seconda frittella e senza porre particolare attenzione ad un Hermione
sempre più orripilata "Dovresti stafe più
fanquillo.Dimenticafe Tu-Fai-Chi per un po' "
"Certo!Mi
pare naturale, semplice dimenticare qualcuno che cerca di uccidermi!"
obiettò Harry irritato.
Questa
volta fu Ron ad alzare gli occhi al cielo.
"Raccontaci
meglio il tuo sogno, Harry.Potrebbe risultare utile al fine di
scoprire un'eventuale connessione con Tu-Sai-Chi..." replicò
Hermione, ignorando Ron che si prodigava in una nuova forma utile ad
Evanescere il cibo -divorarlo a quattro palmenti-.
"No
no, non c'è alcuna connessione, Hermione, non preoccuparti" la
tranquillizzò Harry "Se dovesse essere così me ne renderei
conto, credimi. Sarebbe molto più esplicito.Mi chiedo perché
Voldemort" Ron per poco non si strozzò col pezzo di frittella
che stava ingoiando "non abbia più voglia di condividere con me
i suoi sentimenti.In fondo c'era un lato positivo..."
"Sapere
che cosa fa in ogni momento" concluse Hermione al suo posto,
giocherellando nervosamente con un po' delle sue uova col bacon.
"Paffami
il succo di zucca, Hemmione" chiese Ron, con la bocca ancora
piena "Peffavofe" aggiunse dopo che quest'ultima ebbe
espresso apertamente il suo disappunto.
"Te
lo verso anche, va bene?!" si lamentò Hermione, versandogli un
po' di succo di zucca nel bicchiere.
Ron
dette segno di volerlo bere tutto d'un fiato, tuttavia si fermò a
metà per borbottare "Che sapore strano...", per poi
terminare di bere più lentamente.
Subito
dopo averlo finito, si scoprì molto interessato ai capelli di
Hermione, e si mise a passarli in rassegna uno per uno con immenso
piacere.Quest'ultima, intenta a parlare con Harry del sogno, non ci
fece affatto caso.Anche quando si sentì tirare una ciocca non disse
nulla.Tuttavia, sentendosi arricciare i capelli alla lunga non riuscì
più a rimanere indifferente...
"Ronald,
che fai?!" sbottò irritata.Ron, serafico, non le rispose,
continuando a guardarla con aria sognante.Hermione, pensando ad uno
strano scherzo, tornò a parlare con Harry cercando di
dimenticarsene, ma Ron ricominciò dopo poco.
"Ron,
che razza di interesse nutri nello smuovermi la capigliatura?"
si lamentò, girandosi verso di lui e fissandolo con aria di sfida.
"Hai
così dei bei capelli, ricci sono ancora più belli" affermò
convinto, sistemandole un ciuffetto sulla fronte.
Hermione
spalancò la bocca dallo stupore ed Harry sputò il succo di zucca
che stava bevendo.
"Mi
prendi in giro?!" il tono di Hermione adesso era davvero
spavaldo.
Nonostante
ciò, Ron non si scompose di un millimetro.
"Mai"
rispose semplicemente "Ti voglio bene, desidero solo che tu sia
sempre più attraente e cespugliosa"
Hermione
era affranta adesso.Fissava ogni particolare dell'aspetto di Ron e
nessuno riusciva a darle degli indizi che giustificassero questo suo
comportamento.
Harry
ci capiva ancora meno.
Li
guardava come si guarderebbero delle lumache che fanno i salti
mortali.
"Ronald
Weasley" incominciò Hermione "Voglio che tu mi spieghi lo
scopo di questo scherzo idiota – adesso"
"Quale
scherzo idiota, tesoro?" ribatté lui con la voce più spontanea
del mondo "Per me amarti non è affatto uno scherzo idiota.La
mia vita intera è dedicata a te, Hermione.Se tu non ci fossi,
nemmeno io dovrei esistere.Sarebbe come se un Dissennatore riuscisse
a sopravvivere senza che ci sia qualcuno da baciare"
Hermione
non riuscì a rispondergli, confusa irrimediabilmente dalla sua voce
così sincera e convinta.
"Tesoro?La
mia vita intera è dedicata a te?Cos'altro ha detto poi?"
continuava a ripetersi tra sé e sé Ginny, mentre Neville assentiva
scuotendo la testa, attonito e traumatizzato "Mi passi del succo
di zucca, Nev?Mi sa che sto ancora dormendo..."
Neville
annuì e glielo versò, troppo shockato per poter parlare.Subito dopo
se ne versò un po' per sé e lo bevve sovrappensiero.
"Ok...qualcuno
mi spieghi cosa sta succedendo, per Merlino!" scoppiò
Hermione, esasperata da Ron che continuava a tenerle ferma la mano
per poterla baciare meglio.
"Puffoletta
Pigmea del mio cuore, mia bella Mioni..."
"Mia
bella Mioni?Mioni?Ronald, che hai???"
"Prendila
con calma...non c'è nulla di cui preoccuparsi...con calma...gradisci
una frittella?Prendi tutte quelle che vuoi dal mio piatto, io mangerò
quelle che restano...se ce ne saranno"
"Per
dire così devi stare male davvero" ragionò Hermione,
allontanandosi alla stessa velocità con cui lui avvicinava le labbra
alle sue per baciarla.
Era
raccapricciante.
"Ron...seriamente,
ti senti bene?" chiese Harry cercando di apparire distaccato.
"Benissimo,
mai stato meglio di così!Quando sono vicino a Mioni, poi...lei che è
così bella, intelligente, meravigliosamente...so-tutto-io!Oh sì!Come
si fa a non amarla?La più adorabile so-tutto-io...al mondo"
"Bel
complimento" ridacchiò Ginny.
"Sta
male Harry, Ginny, ve lo dico io!Aspetta...Ronald!Che..."
Troppo
tardi.
Prima
che potesse finire la frase il respiro caldo di Ron le soffocò il
collo, e le sue labbra si unirono prepotentemente alle sue.
Ginny
si dimenticò ufficialmente di bere il succo di zucca.
Nonostante
il gesto fosse abbastanza spinto ed oltremodo curioso, nessuno degli
altri studenti parve dare molta importanza all'evento...infatti
in
molti cominciavano a guardare con occhi diversi la persona del sesso
opposto più vicina...
Sciaf.
Un
sonoro ceffone urtò la guancia di Ron, che non si scompose di un
millimetro e anzi, prese a guardare la ragazza ancora più
appassionatamente.
"Brutto...troll...cafone...maleducato...come
osi..." balbettò Hermione ritirando la mano, rossissima in
viso.
"Mioni
io ti amo!Miseriaccia, dimenticati di quel coso...Krommel, Kramev..."
"Si
chiama Krum!Spiegami cosa c'entra adesso, poi"
"Ecco,
Krum...io e te siamo fatti per stare insieme, dall'alba dei tempi!Io
ti amo, Hermione!Il tuo nome, la tua voce è musica per me!La tua
pelle così delicata...il tuo naso così impolverato, quando lo tiri
fuori dalla libreria dopo aver frugato per ore alla ricerca di un
vecchio tomo...Un momento!Ma cos'hai, Hermione?Sembri triste...vieni,
vieni in camera con me, saprò consolarti, farò i compiti al posto
tuo...ti abbraccerò, ti coccolerò se lo vorrai...se lo vuoi..."
"Grazie
ma preferisco di no" tagliò il discorso Hermione, spiccia
"Resto qui insieme ad Harry...tu piuttosto, hai un gran bisogno
di riposarti.Sarebbe meglio se ti stendessi e...pensassi un
pochettino alle ultime stupidaggini che hai detto e alla figuraccia
che mi hai appena fatto fare!"
Ron
non rispose.
Si
limitò ad afferrare Hermione per le guance, ad accarezzarle
goffamente, e infine a baciarla una seconda volta.
Fu
la goccia che fece traboccare il vaso.
Sguainata
la bacchetta, in tutta la Sala Grande risuonò la voce di Hermione:
"Incarceramus!"
Corde
apparse dal nulla legarono saldamente Ron, facendolo galleggiare per
aria.
"Amore!Perché
mi tratti così??" si lamentò Ron dall'alto, fluttuando
pericolosamente sopra alla testa di Harry "Che ti ho fatto??"
"Mostro...fuori
dalla mia vista!" le lacrime rigavano definitivamente gli occhi
già da tempo lucidi di Hermione "Via...!"
Così
Ron volò come un sacco dritto dritto verso la Sala Comune di
Grifondoro, facendo rimbombare i suoi 'Ti amo Hermione!' in tutto il
castello.
La
ragazza si gettò infine tra le braccia di Harry, singhiozzando
disperata, mentre Ginny le faceva 'pat-pat' sulla spalla con aria
compassionevole.
"Hermione,
calmati...ci sarà sicuramente qualche sortilegio dietro...magari un
incantesimo non verbale di qualcuno o...Hermione!"
"Io
so cos'è" spiegò lei tra i singulti "Può essere una sola
cosa...Amortentia...nel succo di zucca...qualcuno ci ha fatto...mi ha
fatto uno scherzo cretino, ecco tutto!"
"È
finita, Hermione...troviamo un antidoto e sei a posto!Non piangere
più, non ha senso!Va tutto bene..."
"Certo
che ha un senso!" ruggì
Hermione in risposta "Lui non crede...a quello che dice...non ci
crede...io, io non posso sopportarlo..."
"Ragazzi..."
"Hermione,
non è colpa sua, è stato vittima di un dispetto in impeccabile
stile Malfoy...sono sicuro che c'è lui dietro, chi altri sennò?"
"Ragazzi..."
"È
così...imbarazzante e crudele...i falsi sentimenti non sono veri,
non possono esserlo...io non voglio...non posso..."
"Insomma!Mi
ascoltate?"
Ginny,
Hermione ed Harry si girarono.
Di
fronte a loro c'era Neville, gli occhi sormontati da un luccichio
familiare.
"Sapete
dov'è Luna?Ecco vedete, perché io...la amo!"
Hermione
svenne.
Ciao a tutti ^_^
Scusate
se non vi ho salutato alla fine del capitolo precedente, me ne sono
proprio dimenticata >.< Beh, che dire?? La scuola è
iniziata ed il tempo per scrivere si è dimezzato anche per me
T.T Quindi potrei metterci un po' di più ad aggiornare :/
Ringrazio chi l'ha letta e gli consiglio (*imperio*) di
recensirla, magari per farmi notare qualche errore o anche per farmi i
complimenti, beh quelli sono sempre ben accetti U.U!Grazie mille in
anticipo!!!!!!!!!!!!!!!!!! =)
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