I can't smile without you

di ryuga hideki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I can't smile without you ***
Capitolo 2: *** Spirito ***
Capitolo 3: *** Gelosia ***
Capitolo 4: *** Passione ***
Capitolo 5: *** Fine ***



Capitolo 1
*** I can't smile without you ***





 
 
Era il 10 Gennaio del 2004, quando L decise di andarlo a trovare in prigione.
Era una fredda giornata. Fuori nevicava e soffiava un vento tagliente.
 
Si fece accompagnare da Watari nella prigione di Los Angeles.
-Ci metterò poco…- disse L, uscendo dalla macchina.
Si fece accompagnare da un agente nella cella di Beyond Birthday. Era una camera diversa dalle altre. La porta era blindata con una piccola fessura da cui si poteva vedere l’interno. Non era molto grande come stanza. Vi era solo un letto e una piccola finestrella sbarrata.
 
-Ma guarda chi si vede…il mio amato L-
-Ciao…-
BB si mise seduto, facendo spazio all’ospite.
-Dai…siediti-
L si avvicinò e si sedette. Lo guardò, con sguardo malinconico.
-Ti vorrei tirare fuori di qui…-
-Mmh…- gli si avvicinò e gli accarezzò i capelli, annusandoglieli. –Non importa, amor mio-
-Avrei dovuto salvarti prima. Avrei dovuto impedire tutto questo-
-Non sei un supereroe…- gli baciò l’orecchio.
-Non difendermi-
-Non lo sto facendo, tesoro. Sto solo cercando di farti smettere, per poterti avere…-
-Sempre il solito-
-Ottengo sempre…quello che voglio- lo baciò con passione, stringendolo a se.
L gli strinse la maglia, ricambiando al bacio. Inserì la lingua e si sdraiò sul letto, portandosi con se il suo amato.
Si staccarono e si guardarono. Beyond gli accarezzò la guancia e gli leccò le labbra.
-Ti voglio, mio amato…-
-Anche io, B. Ma ora come ora…non posso-
-Hai la testa altrove. Mi da fastidio che pensi sempre a quel caso Kira! Odio Kira! Ti tiene troppo lontano da me, e la cosa mi fa arrabbiare, da matti-
-Sono solo tuo, B. Non ti preoccupare-
Il killer sorrise e lo baciò. Poi si mise seduto e guardò la finestra. L lo abbracciò da dietro, stringendolo.
-Ti tirerò fuori di qui; fosse l’ultima cosa che faccio-
-Grazie, amore- girò il viso e lo baciò.
Il detective si alzò e uscì dalla cella.
 
 
Il 21 Gennaio dello stesso anno, Beyond Birthday morì per un arresto cardiaco. Ucciso per mano di Kira. L non riuscì a salvarlo e giurò di mandare l’assassino del suo amato alla forca.




Prima FF che scrivo su Death Note >.< spero che la storia piaccia anche se so che ci saranno pochi fan per questa coppia XD

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Capitolo 2
*** Spirito ***




Erano trascorsi solo poche settimane dalla morte di BB. L continuava a tormentarsi. Non si dava pace per quanto era successo. Sentiva dentro di se nascere tanta rabbia e odio, ma non poteva lasciarsi travolgere dalle emozioni. Doveva rimanere il più lucido possibile per evitare di commettere errori.
 
Era seduto sul letto, guardando il pavimento con sguardo fisso e vuoto. Non pensava a nient’altro che al nome Kira. Stava diventando un’ossessione. Non riusciva più a dormire. Non chiudeva occhio già da settimane; tirava avanti a caffè e zuccheri.
 
Non posso dormire. Devo trovare Kira. Continuava a ripetersi, ogni ora della giornata.
 
Sospirò e si morse il labbro. Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo.
-Sei sciupato, amore mio…-
Aprì lentamente gli occhi e alzò lo sguardo. Era proprio lì, davanti a lui. Il suo Beyond.
-B? Ma che…? Sto sognando?-
-Ma va? Ahah! Sono solo una tua illusione… Hai bisogno di me? Ed eccomi qui!-
-Sono pazzo?-
-Eh, già…- gli si avvicinò. –Ma non ti preoccupare. Non è tanto grave come cosa. Chiuso il caso, starai meglio- gli sorrise.
-B, ma…-
-Ssh!- gli poggiò un dito sulle labbra. –Goditi la mia presenza finche puoi-
-Mi spiace… Avrei dovuto salvarti. Te l’avevo promesso!-
-Non potevi fare niente; sarei morto lo stesso. Facendo ricerche mi avrebbe trovato e fatto fuori-
-Ma avrei potuto cancellare ogni cosa e così…- non riuscì a finire la frase. B lo aveva azzittito baciandolo.
-Ormai è successo, no?-
-…sì. Però mi viene una rabbia! Vorrei poterlo ammazzare con le mie mani!-
-Frena, frena, amore!- si sedette vicino a lui e gli prese il volto tra le mani. –Non rubarmi la parte, tesoro mio. Non ti si addice la parte del killer. Vendicami con la legge. Non alla mia maniera. Se lo uccidi non saresti tanto migliore di lui; non trovi?-
-Già…- abbassò lo sguardo.
-Devi dormire, amore mio…-
-Non riesco-
-Ci sono io…- lo baciò, stringendolo a se.
Dopo un po’ si staccarono per riprendere fiato.
-Ti amo, B…-
-Anche io…- lo fece sdraiare sul letto e iniziò ad accarezzargli la guancia. –Dormi, amor mio. Ne hai bisogno per essere al cento per cento-
-Tu sai chi è, vero?-
-Ovvio-
-Dimmelo…-
-Non posso. Ci arriverai-
-So che è del Kanto. Non sa perdere. Molto probabile uno studente visto gli orari in cui uccide. E mi sa che è uno che ha collegamenti con la polizia-
-Hai un sospettato?-
-Light Yagami-
-Ottima intuizione-
-E’ lui?-
-Non posso dirtelo…-
L lo guardò negli occhi, stringendogli la mano.
-Non lasciarmi…-
-Sono sempre con te. Basta che ascolti. Ti va di ballare con me?-
-Sono stanco… Un’altra volta-
-Ok. Ci conto-
L chiuse gli occhi e poco dopo si addormentò.
 
 
Quando si risvegliò non lo trovò più, ma riusciva lo stesso a sentirlo vicino a se.




Prometto che il prossimo capitolo sarà più decente =) ma spero che sia piaciuto X)

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Capitolo 3
*** Gelosia ***




Passarono tre anni e L era riuscito a catturare il presunto Kira, Higuchi , ma qualche giorno dopo scoprì che era tutta una menzogna. Il vero Kira aveva usato Kyosuke per mettere fuori pista il detective. Tutto questo, insospettì L.
 
Era seduto sulla poltrona, alla sua solita maniera, mentre rifletteva sul caso.
Alzò lo sguardo e guardò Light.
-Ti ho liberato eppure sei ancora qui…-
-Ti da fastidio, forse?-
-No… Certo che no…- rispose col suo solito tono inquietante.
-Se proprio vuoi che me ne vado, basta che lo dici. E poi il caso non è ancora chiuso; non posso permettermi distrazioni-
Tu? Lo so che lo fai solo per tenermi sotto controllo, Light. O meglio… Kira. Devo solo trovare una prova; una semplicissima e piccolissima prova e poi…sarai mio.
 
Continuarono a guardarsi negli occhi, come se si stessero sfidando.
-Dato che non mi vuoi, vado a lavorare al caso in camera- se n’andò, lasciando solo L.
 
Quei tredici giorni…
-Non è nulla come sembra, caro…- sentì una voce famigliare sussurrargli all’orecchio.
-…- si guardò dietro con la coda dell’occhio. –Sei ancora qui…-
-Te l’ho detto, se hai bisogno io ci sono. Ma a quanto pare… c’è stato un periodo in cui hai potuto fare a meno di me, vero?- gli domandò B, con voce agghiacciante.
-…-
-Ti sei divertito con il signorino figlio di papà?-
-Che devo rispondere?-
-Perché ci sei andato a letto? Ti sei innamorato di lui? Mi hai rimpiazzato?-
L si girò di scatto e lo guardò negli occhi.
-Ci sono andato solo per saziarmi. E…- gli prese il viso tra le mani. –Sono innamorato solo di te. E guai a te se provi a dire ancora una volta che ti ho rimpiazzato con qualcun altro! Per me ci sei solo tu!-
-Mi da, lo stesso, fastidio che tu sei andato a letto proprio con lui!- abbassò lo sguardo.
-Non succederà più. E’ successo solo qualche volta- gli alzò il viso e lo baciò.
-Vorrei sentire il suo sangue tra le mie mani, che scende giù per il braccio. Vorrei sentirlo agonizzare di dolore, mentre lo accoltello. E mi piacerebbe tanto sentire l’odore del suo sangue nelle mie narici e il suo gusto nella mia bocca. Ed infine sussurrargli che il serial killer di Los Angeles è l’unico che può averti-
-Amore, non ce n’è bisogno- gli accarezzò la guancia.
-Non avresti dovuto farlo ugualmente!- lo allontanò bruscamente. –Sono morto, ma ti vedo e ti sono sempre vicino, L- lo guardò come se si dovesse mettere a piangere da un momento all’altro.
-Perdonami…- gli si avvicinò e lo strinse a se.
-Ti amo, L-
-Anche io. Ho quasi chiuso il caso-
-Bene! Ma stai attento-
-Tu sai qualcosa…-
-E’ palesemente ovvio che lo so, Lawliet- gli leccò le labbra e poi il mento. –Sei così bello… amor mio-
-Fra poco sei libero…-
-Ti va di ballare con me?- gli sfiorò le labbra.
-Non posso concedermi distrazioni; scusa…-
-Va bene. Prima il dovere e poi il piacere…- disse sbruffando.
-Abbi pazienza…-
-Io ho tutto il tempo di questo mondo, caro. Ora vado, mio dolce L- gli guardò le labbra e poi gli occhi.
-Grazie per esserci-
-Non devi ringraziarmi-
 
B lo baciò e poi sparì nel nulla, lasciando L apparentemente solo con i suoi pensieri.




Nuovo capitolo e sapevo che dovevo farlo un po' più lungo ma mio fratello mi ha messo alle strette >.< il prossimo sarà più bello(spero) e più lungo! Spero che sia piaciuto! A presto!!!

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Capitolo 4
*** Passione ***




Era in camera sua, davanti alla finestra che ammirava Tokyo ricoperta di bianco. La neve scendeva fitta e lenta. Le luci della città erano offuscate da una leggera nebbiolina.
Sospirò, ricordandosi di vecchi momenti passati con il suo amato B.
 
-Ti ricordi? Era un giorno come questo, quando ci siamo innamorati…- si sentì avvolgere da dietro.
-Sì… Era stata una bellissima giornata quella-
 
Si erano innamorati e conosciuti alla Wammy’s House. Il giorno in cui si erano dichiarati nevicava. Stavano parlando sotto un albero, nel giardino dell’orfanotrofio e da lì iniziò la loro storia. L incominciò a corteggiare il suo amato. Lo portava fuori da quel postaccio, facendogli fare il giro dei bar più raffinati di Winchester.
 
-Mi manchi, B-
-Non puoi immaginare tu, quanto manchi a me…- lo stinse di più a se. –Ti andrebbe di visitare un bel posto?-
-Dove?-
-Apri gli occhi e stupisciti, amor mio- scrocchiò le dita e si ritrovarono di nuovo a Winchester.
-Oh, mio Dio…- sgranò gli occhi e schiuse le labbra. –Come diavolo…?-
-Ogni tuo pensiero è un ordine-
-E’ da troppo tempo che non venivo qui…- si voltò verso di lui. –Grazie, è…favoloso- sorrise.
-Vuoi la luna? La prenderò a laccio per te- gli accarezzò la guancia.
-Mmh…- si avvicinò al suo viso. –Mi accontento anche di qualcosa di più fattibile, ma grazie per il pensiero-
-E cosa?- chiese ironico.
-Voglio te…-
-Sarà…fatto…- lo baciò e lo portò sul letto.
 
Si spogliarono e si guardarono negli occhi. B gli leccò il petto, scendendo fino all’ombellico. Tornò alle labbra e riprese a baciarlo. Gli allargò le gambe e poco dopo lo penetrò con un po’ di violenza, facendo gemere L.
Il killer incominciò a muoversi dentro L. Lo strinse a se, mentre gli baciava il collo. Entrò completamente dentro di lui, facendogli provare infinito piacere.
Il giovane detective si sentì completo dopo tanto tempo. Emozioni che aveva rinchiuso dentro di se e sepolto, dopo la morte di B, ripresero a vagare nel suo corpo. Continuava a gemere di piacere. Delle gocce di sudore iniziarono a scendere. Il viso gli si fece rosso per l’eccitazione.
Ansiti e mugolii uscivano dalle sue labbra morbide e carnose. Strinse a se quell’illusione che tanto amava.
-Non lasciarmi…- gli sussurrò all’orecchio tra gli ansiti.
-Mi troverai sempre con te…- lo baciò.
 
Poco dopo venero insieme. B strinse a se L, baciandogli la testa.
-Ti desideravo tanto, B. Non ho voluto altro che questo…-
-E l’hai avuto…-
L lo guardò e gli sorrise.
-Ti amo-
-Anche io… Ora vuoi fare qualcosa per me?-
-Fammi indovinare… vuoi che balli con te?-
-Sì…-
-Lo chiedi sempre in momenti inopportuni, amore-
-Uff, però! Quando mi concedi questo piccolo favore?- gonfiò le guance.
-Appena avrò finito il caso… Sarò completamente tuo… Lo prometto-
-E quanto manca?-
-Poco… Domani avrò finito…-
-Stai attento;ti prego-
-Non preoccuparti-
-Ok…- lo coccolò, facendolo addormentare.
 
Quando L si svegliò, era già mattina. Il giorno in cui sarebbe finito tutto era giunto. Qualsiasi cosa sarebbe successa, non avrebbe avuto paura perché sentiva accanto a se lo spirito del suo amato.



Nuovo capitolo!!! spero vi sia piaciuto, m'è stato difficile scriverlo dato che la mia testa si era rinchiusa l'idea dentro e mi stava facendo pensare a una persona... comunque non so quando metterò il prossimo capitolo...devo decidere se finire la storia nel prossimo numero o no...quindi scusate.

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Capitolo 5
*** Fine ***




 
Era fuori, in terrazza che guardava il cielo nero. Le gocce della pioggia gli bagnavano il viso e i capelli. Gli rendevano la maglietta appena trasparente e i pantaloni di un blu più scuro.
 
Sentiva il suono delle campane; si diceva.
 
-Come mai qui fuori, sotto la pioggia, caro?-
-Sto ascoltando il suono delle campane…-
-Campane? Oh, sì…le sento! Allora perché non balliamo a suoni di campanacci?-
L si voltò verso bi e accennò un sorriso.
-Sei tanto ingenuo, B. Lo sei sempre stato; forse per questo sei diventato un killer. Sta di fatto che non lo capirò mai-
-Vuoi sapere la verità?-
-Sì…-
-Fra poco te la dirò…- gli guardò sopra la testa. –Lawliet…- tornò a guardarlo negli occhi. –Fra poco è tutto finito?-
-Sì. E tu potrai riposare in pace-
-Eh, no! Prima devi mantenere un’altra promessa, tesoro!-
-Certo, lo farò. Sta tranquillo- lo avvicinò e lo baciò.
 
Qualche minuto dopo, sentirono dei passi avvicinarsi a loro.
-Sta arrivando Light. Meglio che vai-
-A dopo- scomparve.
L posò di nuovo lo sguardo al cielo, ascoltando il suono delle campane.
-Che cosa stai facendo, qui sopra, Ryuzaki?-
-Niente; non sto facendo assolutamente niente di particolare. Ascolto il suono delle campane-
-Le campane?- lo guardò interrogativo.
-Già. Oggi, però, devo dire che fanno un baccano assordante-
-Io non sento niente-
-Dici sul serio? Eppure è tutto il giorno che vanno avanti. E’ impossibile ignorarle… Dev’essere una chiesa; forse c’è un matrimonio o forse…-
-Ma che stai dicendo, Ryuzaki. Smettila con queste scemenze e torna dentro-
-Scusa, dico sempre cose senza senso- abbassò la testa.
 
Tornarono dentro. Si asciugarono; L ricevette una chiamata da Watari che li fece tornare dagli altri.
Aveva avuto il consenso di testare il quaderno, prendendo come cavia un carcerato con condanna di tredici giorni. Se tutto fosse andato secondo i piani, avrebbe commutato la sua condanna con una più lieve.
Ma non fu così.
 
Un blackout spense le luci. Lo Shinigami era sparito, chissà dove. I dati furono cancellati all’improvviso; Watari era morto. Il panico si stava spargendo nella stanza.
-Cancellazione dei dati?- chiese Aizawa preoccupato.
-Avevo detto a Watari che doveva sbarazzarsi di tutti i dati, nell’eventualità che gli fosse successo qualcosa- guardò il capo della polizia. –Dov’è lo Shinigami?-
Si guardarono in torno, senza trovarlo.
-Ascoltate! Lo Shiniga…- un arresto cardiaco. Sgranò gli occhi e schiuse le labbra. Il cucchiaio che teneva in mano, gli cadde. Perse l’equilibrio. Stava per cascare a terra, ma Light lo afferrò in tempo.
L lo guardò negli occhi. Vide il suo ghigno di vittoria sul volto. Aveva perso e Kira aveva vinto.
E così non mi sbagliavo…
Chiuse lentamente gli occhi, ormai privo di vita.
 
Li riaprì. Si alzò da terra e si guardò intorno.
Dove sono?
-L…-
-B…- lo vide davanti a se. –Sono pazzo? Sto sognando?-
-Oh, no amore mio…- gli si avvicinò e gli accarezzò una guancia. –Non sei stato abbastanza attento…-
-Non ho mantenuto la promessa…-
-Non fa niente. Ora sei qui. E’ questo che conta-
-Dove siamo?-
-Al purgatorio…-
-Ora puoi dirmelo…- lo guardò negli occhi. –Perché sei diventato un killer?-
-Perché te ne sei andato, lasciandomi solo. Non dico altro-
-Scusa…-
-Balli con me?-
-Sì- gli prese le mani ed iniziarono a ballare a suono della loro canzone.
-I can’t smile without you, L-
Gli sorrise e lo baciò.




Fine! la conclusione fa schifo perchè mio fratello m'ha messo fretta -.- comunque spero che la storia sia piaciuta e la loro canzone è i can't smile without you (non ricordo il nome del tipo, ma su you tube la si trova se siete interessati) alla prossima!!

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