Scelte di vita

di fulmineo
(/viewuser.php?uid=85629)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Washington,1863 ***
Capitolo 2: *** nuovi arrivi in famiglia ***
Capitolo 3: *** una grande notizia ***
Capitolo 4: *** quando un bacio ne vale mille ***
Capitolo 5: *** io ti amo! ***
Capitolo 6: *** io mi fido di te ***
Capitolo 7: *** i genitori di JJ ***
Capitolo 8: *** indovina chi viene a cena? ***
Capitolo 9: *** la partenza ***
Capitolo 10: *** violence 1 parte ***
Capitolo 11: *** violence 2 parte ***
Capitolo 12: *** Letters1 ***
Capitolo 13: *** Letters2 ***
Capitolo 14: *** Una lieta notizia ***
Capitolo 15: *** Gioia e soddisfazione ***
Capitolo 16: *** Complotto ***
Capitolo 17: *** In California ***
Capitolo 18: *** Scomparsi ***
Capitolo 19: *** Il grido della speranza ***
Capitolo 20: *** Decidere e soffrire ***
Capitolo 21: *** Quando cala la sera ***
Capitolo 22: *** Il lieto evento ***
Capitolo 23: *** Il quindici maggio ***
Capitolo 24: *** Washington, 1865 ***



Capitolo 1
*** Washington,1863 ***


In quei tempi la vita non era affatto facile in America specie negli attuali Stati Uniti.Le persone erano sempre divise fra ricchi e poveri anche se nei periodi di difficoltà chiunque soffriva la fame e si ammalava facilmente andando la maggior parte delle volte contro una morte certa

Nel rurale e popoloso centro città sorgevano molte ville signorili.Una di queste apparteneva ad un gruppo di giovani i quali l'avevano comprata con poco quando era una catapecchia e poco alla volta l'avevano rimessa a nuovo col denaro guadagnato lavorando duramente ed ora era una tenuta di tutto rispetto con tanto di giardino tutto intorno.Questi ragazzi erano figli di famiglie benestanti o di operai e nonostante le differenze sociali andavano molto d'accordo.La più giovane aveva diciassette anni ed il più grande ventisei.In più c'erano i tre figli delle tre coppie sposate e uno in arrivo.Tutti i ragazzi e i bambini erano sul punto di svegliarsi pronti ad affrontare una nuova giornata

HOTCH:"buongiorno".Rivolse il moro ragazzo a David Rossi Jason Gideon e Derek Morgan.Quest'ultimo ed Aaron Hotchner detto Hotch erano sposati rispettivamente con Penelope Garcìa e Haley Hotchner.La prima coppia aveva una figlia Jane di quattro anni e la seconda un figlio Jack di sei anni.Gli altri novelli sposi erano Spencer Reid ed Lila Archer i quali avevano un figlio Kenneth di due anni e un altro in arrivo che sarebbe nato in autunno ovvero di lì a cinque mesi

MORGAN:"buongiorno.Gli altri dormono tutti"

EMILY:"no io sono sveglia.Buongiorno ragazzi"

HALEY:"accidenti ho ancora sonno.Sarà meglio che mi metta a preparare dei sandwich altrimenti mi riaddormento".Detto questo baciò il marito e andò in cucina con Emily.Poi si sentirono dei lamenti tipici di un bambino e sul ciglio della porta del salotto apparve Spencer Reid un aspirante studioso con suo figlio Kenneth fra le braccia

ROSSI:"ehi Spencer che faccia.Ma hai chiuso occhio stanotte"

REID:"si per circa due ore.Il piccolo Kenny ha male al pancino"

GIDEON:"bisogna chiamare il dottore"

REID:"non serve.Ho ancora un po' del decotto che il dottor Frost ha preparato l'altra volta per Jane"

GARCI'A:"dovresti dargliene un cucchiaio povero piccolo.Ha urlato tutta la notte"

LILA:"buongiorno ragazzi.Ciao amore".Baciò il suo compagno e poi il loro bimbo.Nel mentre Haley ed Emily uscirono dalla cucina coi sandwich e del succo d'arancia invece dalla porta fecero capolino JJ con Jane e Jack i quali corsero subito dai loro genitori

JJ:"adoro questi sandwich.Sono davvero buoni"

HALEY:"di solito li preparo io ma stamani Emily si è messa d'impegno e li ha fatti da sola"

EMILY:"se non vi piacciono vi capisco.Non li ho mai preparati prima di oggi"

JJ:"mmh sono ottimi.A me piacciono molto"

GIDEON:"già.Per essere la prima volta sono venuti bene"

ROSSI:"ci conviene mangiare queste rare pietanze prima che questa guerra ci tolga tutto"

ASHLEY:"già.Da quando Lincoln è diventato presidente è scoppiato il finimondo.Nodisti e sudisti sono entrati in guerra fra loro e tutto per colpa di Pierre Beauregard che ha ucciso quei cinque soldati"

HOTCH:"e l'Unione non se ne starà di certo zitta.Prima o poi la guerra arriverà anche qui"

REID:"per ora si battono in California e hanno già distrutto gran parte di quelle terre.Dopo Fort Sumter nel South Carolina in molti stati sono scoppiate rivolte sanguinarie"

GIDEON:"quando arriverà noi e gli altri cittadini saremo pronti a sostenere l'Unione ma ora andiamo a lavorare.Il petrolio non può aspettare"

MORGAN:"nemmeno il carbone e l'acciaio.A stasera bamboline".Baciò la moglie e la figlioletta poi prese i suoi attrezzi da lavoro ed uscì con Hotch Rossi e Gideon.Anche Emily si preparò.Infatti la ragazza dai capelli neri e gli occhi di un intenso castano scuro era molto abile nei lavori di falegnameria ma spesso lavorava volentieri la terra e sistemava i giardini degli altri altolocati della cittadina.Ma la bionda e bella JJ il cui nome intero era Jennifer Jareau la fermò correndole dietro e la mora le sorrise

JJ:"aspetta.Devi andartene subito"

EMILY:"no posso aspettare ancora dieci minuti ma dopo devo correre per arrivare a destinazione"

JJ:"voglio prepararti una cosa".Detto questo si fiondò in cucina e sia i bambini che le ragazze rimaste a casa fissarono interrogativamente la porta in legno di noce lasciata mezza aperta.La biondina uscì dopo dieci minuti precisi con una sacca a tracolla fra le mani e la porse alla mora che la fissò incuriosita

EMILY:"questa è per me"

JJ:"s-si.Ti ho ehm preparato il pranzo.Sono tre sandwich e qualche frutto.Spero siano di tuo gradimento"

EMILY:"lo saranno senz'altro".Tale frase fu sussurrata alla diciassettenne con sensualità dalla mora che di anni ne aveva diciotto.Quindi Emily avvicinò il suo viso a quello di JJ baciandola teneramente sulla guancia accarezzandole piano il viso.JJ non reagì paralizzata da quel tocco candido e tanto gentile che la fece arrossire.Riuscì solo a sorridere poi la mora prese la tracolla ed uscì di casa ringraziandola ancora

GARCI'A:"ehi JJ vedo che fai progressi"

JJ:"non prendermi in giro Penelope"

ASHLEY:"ahahah sei tutta rossa JJ.Emily ti piace Emily ti piace".La giovane canzonò tutta felice la cugina coetanea che le somigliava davvero molto e JJ la rincorse chiamando in suo soccorso anche i bambini meno Kenneth che rimase con la madre per prendere la medicina invece Haley se la rideva di gusto.Poco dopo Garcìa uscì di casa per andare a lavorare al telegrafo ove lavorava anche Lila solo che essendo incinta il capo Erin Strauss l'aveva lasciata a casa per non farla affaticare anche se era solo al terzo mese quasi al quarto

Invece la biondina sapeva che Penelope e la cugina avevano ragione circa Emily Prentiss.La mora era davvero un mistero per chiunque anche se si conoscevano da due anni ormai ed erano subito diventate amiche.Solo che negli ultimi tempi JJ la vedeva sotto una nuova luce ed il suo cuore batteva come impazzito quando si guardavano negli occhi o si parlavano o stavano vicine.I suoi rari sorrisi erano poesia per i suoi occhi blu e pochi minuti fa le aveva persino dato un bacio sulla guancia

Bacio che nessuna di loro avrebbe mai dimenticato perchè le avrebbe aiutate a prendere coscienza dei propri sentimenti.Sentimenti che diventavano sempre più difficili da vivere con una guerra civile in corso e proprio il conflitto li avrebbe coinvolti........

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** nuovi arrivi in famiglia ***


Le ragazze rimaste a casa coi bambini fecero le pulizie come meglio riuscivano visto che a causa della guerra civile molte cose erano diventate introvabili.Ma all'improvviso Ashley lanciò un grido che aveva ben poco dell'umano e fece preoccupare le amiche ed i tre bimbi si spaventarono.Infatti le giovani pensarono subito che qualche Sudista o malintenzionato avesse fatto irruzione nella tenuta

JJ:"Ashley accidenti.Ci farai morire di paura se continui così"

ASHLEY:"mi sono appena ricordata che Alexandra Evans la mia ragazza arriva a mezzogiorno col treno"

JJ:"accidenti a te.Proprio con quella ragazza dovevi fidanzarti"

ASHLEY:"che ci posso fare se lei è bellissima"

HALEY:"ti prego Ashley.Non svenire eh"

LILA:"oh a proposito.Anche mia cugina Jordan Todd verrà qui con noi"

HALEY:"ora che ci penso Aaron diceva che anche sua cugina Elle Greenaway sarebbe arrivata a mezzogiorno"

JJ:"sarà meglio andare a nord della città ove il treno solitamente si ferma"

LILA:"da sole coi bambini"

HALEY:"chiediamo ad uno dei ragazzi se ci accompagnano"

LILA:"non li lasceranno mai uscire prima da cave e miniere"

ASHLEY:"c'è sempre Emily disponibile.Lei verrà senz'altro".La bionda rivolse lo sguardo verso JJ facendole l'occhiolino e subito la ragazzetta divenne color porpora al sentir nominare quel nome magico.Per sua fortuna nessuna riprese a canzonarla come poco prima e persino i tre bimbi erano felici di andare a fare un giretto con la -zia- Emily

Allora le ragazze uscirono di casa e percorsero i tre metri di giardino che le separavano dalla cancellata e la varcarono.Si diressero verso la proprietà di Erin Strauss colei che comandava nel telegrafo cittadino ove Emily stava sistemando la palizzata attorno alla bella aiuola che la donna accudiva con amore

HALEY:"ehi Emily".La giovane chiamò l'amica a gran voce e subito la mora si voltò esibendo la sua casacca in parte sfilocciata e bucherellata che lasciava intravedere parti più o meno grandi di pelle e lo stesso facevano i pantaloni di fustagno ocra mezzi impolverati per non parlare degli stivali i quali da neri erano divenuti grigi

EMILY:"ragazze.Piccoli.Come mai siete qui".Mentre poneva la domanda i tre bambini le corsero incontro attaccandosi alle sue gambe e la mora li baciò tutti sulla fronte con tenerezza.Tenerezza che rammentò a JJ il bacio di un paio d'ore prima

LILA:"senti verresti con noi alla ferrovia a prendere tre nuovi membri della nostra famiglia"

EMILY:"certo e chi sarebbero"

ASHLEY:"la mia ragazza Alexandra Evans più Jordan Todd la cugina di Lila ed Elle Greenaway cugina di Hotch"

EMILY:"bene tutto chiaro.Andiamo".Il gruppetto s'incamminò e visto che erano solo le undici e mezzo si fermarono al mercato per comprare qualcosa ma la miseria e la povertà avevano colpito anche quelle poche attività commerciali esistenti.Invece Emily era rimasta tutto il tempo accanto a JJ senza mai lasciarla un secondo finchè proprio la biondina non ruppe il silenzio fra loro

JJ:"sai ho intenzione di commissionare un nuovo abito al sarto"

EMILY:"ne sono felice.Sono certa che ti starà d'incanto quando lo indosserai"

JJ:"g-grazie".Il sussurro giunse alle orecchie della mora che le posò una mano sulla spalla facendola arrossire ulteriormente.Quando ripresero il cammino verso la linea ferroviaria ovvero una fila di rotaie che si perdeva all'orizzonte ed una casetta in legno che fungeva da ufficio ed i treni erano delle locomotive nei cui vagoni i passeggeri erano letteralmente ammassati ed in condizioni precarie

Il treno locomotore del mezzogiorno arrivò con qualche minuto di ritardo e nessuna di loro conosceva il volto delle tre ragazze che stavano per arrivare.A parte le dirette interessate e Ashley che corse incontro alla sua Alexandra gridando come una pazza il suo nome ed abbracciandola con calore dopo averle rubato un bacio intenso che non passò inosservato ai tre piccoli soprattutto alla sveglissima Jane Morgan

ALEXANDRA:"Ashley quanto mi sei mancata"

JORDAN:"Lila.Che piacere rivederti.E wow di nuovo col pancione"

LILA:"si.Questo è Kenneth il nostro primogenito.E' uguale a Spencer"

ELLE:"Haley.Quanto tempo"

HALEY:"ciao.Guarda Jack.Lei è tua cugina Elle".Tutti e tre i bambini salutarono educatamente con un buongiorno poi fu il turno delle presentazioni ufficiali.Quando le formalità furono sbrigate il gruppetto si incamminò verso la loro tenuta

Vi arrivarono in una mezz'ora abbondante e JJ aiutata da Haley iniziò a preparare una minestra per pranzo mentre Emily pensava ai bambini ed Ashley mostrò la stanza che Jordan ed Elle avrebbero condiviso visto che Alexandra avrebbe dormito con lei.E quando tornarono i ragazzi Hotch e Reid abbracciarono la rispettiva parente dopodichè si presentarono.Finalmente si misero a tavola dopo le consuete preghiere di ringraziamento al Signore e mentre mangiavano ridevano e scherzavano dimenticando per pochi istanti la Guerra Civile che di lì a breve li avrebbe colpiti........

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** una grande notizia ***


Il pomeriggio fu trascorso come sempre fra lavoro e famiglia.E Jordan fece una clamorosa rivelazione alle ragazze rimaste a casa.Infatti la ragazza di colore conosceva il principale proprietario di miniere di carbone ovvero Jonathan Blacksmith e suo figlio Kevin era il suo ragazzo da quasi un anno.Quella domenica ci sarebbe stato un banchetto in suo onore visto che compiva gli anni

Quasi tutte rimasero a bocca aperta o non vi badarono molto.Infatti JJ non ci pensava perchè Emily era il suo unico cruccio.Alla mora non importava per lo stesso motivo e le altre faticavano a crederle.Meno Lila che si fece una bella risata

JORDAN:"perchè ridi"

LILA:"il figlio del magnate del carbone.Sei sempre stata un'arrivista".Per tutta risposta ricevette una linguaccia ed ognuna sorrise divertita bambini compresi.Ma le tre nuove arrivate erano parecchio prese da Emily e non le tolsero mai gli occhi di dosso alla mora

Emily Prentiss poteva tranquillamente passare per una tipica ragazza di contea come loro ma aveva un qualcosa di nobile in lei.Non era la tipica ragazza nata e cresciuta in un paesino rurale fra fabbriche campi miniere e morte.Non sapevano spiegare cosa fosse ma sapevano che il suo alone di mistero la rendeva davvero affascinante e a loro tre bastava.Il mistero era compensato dal bel viso i ricchi occhi scuri quei muscoli che si scorgevano appena attraverso gli strappi nella casacca e dal fisico in generale atletico e allenato

Ma qualcuno disturbò prontamente i loro pensieri.Penelope Garcìa le aveva spaventate con un -BU- da infarto garantito al primo colpo e le tre sobbalzarono.Invece la piccola Jane abituata alle stramberie della madre le corse incontro tutta felice saltandole in braccio

GARCI'A:"trovato qualcosa di interessante ragazze"

ALEXANDRA-JORDAN-ELLE:"e-ehm e-ecco veramente".Il farfuglio divenne confuso e Penelope andò mentalmente in tilt

GARCI'A:"Emily vi sta offrendo un bel panorama".Mai domanda fu più azzeccata.Infatti le tre divennero bordeaux e chinarono il capo imbarazzate.Dopotutto Alexandra e Jordan avevano diciassette anni ed Elle diciotto proprio come Emily

LILA:"Jordan.Per la miseria non ti smentisci mai"

JORDAN:"m-ma fatti gli affari tuoi"

GARCI'A:"non so cosa sia successo fra voi due ma per vostra informazione qualcuno le ha già messo gli occhi addosso".Sussurrò quest'ultimo pezzo e le tre nuove arrivate sospirarono affrante quando videro il dito indice della bizzosa bionda indicare JJ

ELLE:"accidenti.JJ è davvero fortunata"

ALEXANDRA:"hai ragione"

ASHLEY:"c-come.Non sei felice di essere fidanzata con me"

ALEXANDRA:"certo.Ma fare un commentino innocente non ha mai ucciso nessuno".Per fortuna non si era messa troppo nei guai con la sua fidanzata.Però resistere a quel ben di Dio che era il fisico della mora risultava essere un'impresa assai ardua.Nel mentre tornarono gli altri e quelli ammogliati baciarono la rispettiva consorte ed il rispettivo figlio o figlia

HOTCH:"Elle ragazze.Come vi trovate a casa nostra"

ALEXANDRA-ELLE-JORDAN:"benissimo"

GARCI'A:"e stavano per fare un pasticcione se non spiegavo loro tutto"

MORGAN:"beh l'importante è che vi sentiate a casa vostra.Perchè questa lo sarà d'ora in poi"

JORDAN:"allora visto che saremo una famiglia domenica verrete tutti al banchetto organizzato dal signor Jonathan Blacksmith per il figlio Kevin visto che compie gli anni"

ROSSI:"Blacksmith.Jonathan Blacksmith.Il magnate del carbone"

JORDAN:"proprio lui.Io e suo figlio Kevin siamo fidanzati"

GIDEON:"però.Così si fa Jordan.I miei complimenti"

HALEY:"mi spiace interrompere il bel quadretto ma la cena è pronta"

JACK-JANE:"siii pesce"

KENNETH:"mamma io non voglio pesce"

LILA:"mangia quello che ti senti tesoro.Va bene"

JACK:"zia Emily mi aiuti"

EMILY:"certo".E sollevò il piccolo per metterlo seduto sulla sua seggiola dopodichè si presro per mano e recitarono il Padre Nostro in latino poi iniziarono a mangiare la minestra ed il pesce.Inoltre c'erano anche tre pezzi di pane visto che al mercato il mugnaio aveva portato la farina

Infine circa tre orette più tardi la famigliola si preparò per andare a letto.Solo che ad un certo punto qualcuno uscì dalla propria stanza in preda a chissà quali pensieri........

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** quando un bacio ne vale mille ***


Emily Prentiss era uscita in giardino e si era seduta sulla staccionata che circondava il giardino della loro villa e fissava il cielo stellato.Le piaceva respirare l'aria notturna senza che le sue narici fossero raggiunte dall'odore della polvere da sparo o della polvere sollevata dalle carrozze e dalle diligenze che passavano per le vie polverose e ghiaiose della cittadina

La mora chiuse gli occhi ed inspirò profondamente la lieve brezza.Ma schiuse le sue intense perle color cioccolato quando percepì un profumo dolce come di rose e sorridendo si voltò.JJ era a pochi metri da lei ed ammirò la giovane in tutta la sua bellezza.Più e più volte le era capitato di pensare che Jennifer Jareau fosse un angelo mandato da Dio sulla Terra per portare luce nella vita di qualcuno come la sua ad esempio

EMILY:"ehi.Come mai sei ancora sveglia"

JJ:"non riuscivo a dormire.E poi volevo vedere l'ultimo quarto di luna visto che domenica sarà piena"

EMILY:"hai ragione.Me ne stavo dimenticando"

JJ:"non dovresti.Dopotutto è quasi un evento"

EMILY:"lo so.Dai vieni qui vicina a me.Siediti".Poggiò la mano sulla parte destra della staccionata al suo fianco e la biondina si avvicinò leggermente imbarazzata ma riuscì a sedersi senza svenire prima.Dopotutto la mora era irresistibile in ogni occasione ed averla così vicina provocava sempre un batticuore feroce alla biondina

JJ:"sai è davvero bella questa serata.C'è una tranquillità quasi irreale per una guerra in corso"

EMILY:"beh di notte i soldati riposano.Solo tre o quattro di loro stanno di vedetta e controllare che non ci siano nemici nei dintorni"

JJ:"certo che sai tante cose nel campo militare"

EMILY:"i miei genitori lavoravano per Lincoln e sono stati uccisi in un attentato tre anni fa.Mi hanno parlato spesso di guerre e cose simili"

JJ:"oh mi dispiace.Non lo sapevo.Scusa".La biondina s'intristì e chinò il capo ed Emily se ne accorse così l'abbracciò come meglio poteva e JJ si perse in quell'abbraccio pieno di dolcezza.Perchè la mora poteva sembrare fredda e distaccata a chiunque ma chi le stava intorno sapeva che il suo alone di mistero la rendeva affascinante e che i suoi modi dolci erano riservati solo alle persone a lei care

EMILY:"non devi scusarti.Non potevi saperlo.Non abitavo ancora qui con voi"

JJ:"anche tu hai il diritto di essere felice come tutti"

EMILY:"sai forse è così.Ma non credo che succederà tanto presto"

JJ:"perchè"

EMILY:"perchè voglio andare anch'io a combattere per la mia terra la mia gente.Perchè voglio dare alle persone innocenti un futuro migliore"

JJ:"c-come.T-tu vuoi andare in guerra".Le lacrime rigarono le sue gote e si sentì triste improvvisamente.La notizia la sconvolse davvero e migliaia di domande e paure invasero la sua mente

EMILY:"si.Credo che potrei essere d'aiuto al fronte"

JJ:"cosa ne sarà di me se tu partirai.Cosa farò senza di te".Alla mora si spezzò letteralmente il cuore nel vedere il suo angelo in quelle condizioni.Non doveva dirglielo così.Ora JJ stava soffrendo per colpa sua e non se lo sarebbe mai perdonato.Ma forse era il momento buono per parlarle

EMILY:"devi continuare la tua vita Jennifer.Dopotutto tu hai ancora una famiglia e ci sono gli altri ragazzi dentro coi bambini.Non sarai mai sola"

JJ:"lo so.Ma senza di te sarebbe come se lo fossi.Perchè da quando ci conosciamo io non riesco ad immaginare la mia vita senza te"

EMILY:"io non mi dimenticherò mai di te.Perchè anche per me tu sei importante.E questa vita che sono pronta ad offrire per una giusta causa non varrà mai quanto i sentimenti che provo per te angelo mio"

JJ:"anch'io non proverò mai per nessuno quello che provo per te".Dopo queste parole ci fu un attimo di silenzio e parve passare un'eternità.Poi Emily scese dalla staccionata per portarsi davanti alla biondina sollevandole il mento con due dita e sorridendole dolcemente la baciò appena

EMILY:"il mio cuore batterà solo per te Jennifer.E questo non cambierà mai.Nemmeno in capo al mondo"

JJ:"già.Sarà così per sempre".Detto questo la biondina scese anch'essa dalla bianca staccionata e s'avvicinò alla mora cingendole il collo con le braccia ed Emily fece altrettanto ma alla vita della giovane.JJ si mise in punta dei piedi e la mora accolse volentieri le labbra del suo angelo per dare vita ad un bacio che ne valeva mille.E che sarebbe valso loro un futuro tutto da vivere poichè felicità dolore e sofferenza erano alle porte pronti a bussare alle loro giovani vite........

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** io ti amo! ***


Dal loro primo bacio passarono tre giorni ed arrivò la domenica.Emily e JJ non avevano più avuto occasione di stare insieme e da sole con un po' di privacy visto che c'erano sempre gli altri con loro.Entrambe speravano che almeno questa serata sarebbe stata profiqua per loro

Infatti alle otto e mezza due carrozze personali della famiglia Blacksmith sarebbero venute alla dimora dei nostri per portarli all'immensa tenuta dei nobili per il banchetto dato in onore di Kevin il ragazzo di Jordan in occasione del suo compleanno.Visto che era ancora mattina tutti erano impegnati nei ritocchi finali

Per esempio i maschi si erano incaricati di cercare fra i rari negozi ancora aperti qualche pezzo di sapone e qualcosa da mangiare per pranzo.Invece le ragazze stavano pensando a cosa indossare per un tale evento anche se di scelta non cen'era molta

ELLE:"accidenti.Ma cosa si può mettere per andare ad un banchetto"

JORDAN:"ma boh tu metti un po' quello che vuoi"

EMILY:"io non metterò troppi fronzoli pizzi o merletti.Non sono da me"

HALEY:"ti donerebbero"

JJ:"si sono d'accordo.Però non sarebbe più la nostra Emily".Le due si sorrisero e quel gesto tanto tenero non sfuggì all'attentissima Penelope Garcìa che avanzò attirando a sè le due amiche cingendo loro la vita da dietro col suo solito sorrisino furbetto

GARCI'A:"voi due.Spero che possiate presto trovare la felicità"

Inutile dire che le due ragazze divennero rosse come peperoni a seguito di tali parole e nei loro pensieri si accese il ricordo di quel bacio.Del loro primo bacio.Senz'altro un'esperienza da ripetere ed approfondire più e più volte.Sempre.Ma i loro pensieri furono interrotti da Lila la quale portò la minestra in tavola e dal vociare dei ragazzi e dei bambini i quali erano appena ritornati con sapone e cibarie

ROSSI:"accidenti sono davvero affamato"

ASHLEY:"anch'io.Il mio bocconcino mi stanca troppo"

GARCI'A:"vacci piano tesoro altrimenti il tuo cuoricino non arriverà ai vent'anni"

Tutti sorrisero di gusto poi recitarono la consueta preghiera e si sedettero a tavola.Durante il pranzo Emily e JJ non fecero altro che scambiarsi sguardi intriganti e dolci sorridendosi di tanto in tanto ma quando la mora le esibì un occhiolino seducente la biondina si sentì avvampare ed arrossì vistosamente

Invece nel corso del pomeriggio la stessa JJ più le altre ragazze andarono dal sarto a ritirare il rispettivo abito.Solo Emily aveva evitato il tipico abito da ragazza e ne aveva scelto uno dal taglio più maschile ma non si sarebbero viste fino all'ultimo secondo.Solo l'abito di Jordan veniva direttamente dal suo ragazzo che glielo aveva scelto personalmente.E l'ora arrivò e con essa le due carrozze

HOTCH:"visto Jack.Ora sei su una vera carrozza"

JACK:"shi papà"

ELLE:"non vedo l'ora di conoscere il tuo ragazzo"

JORDAN:"oh è castano e con gli occhi blu.Lo riconoscerete subito".Infatti dopo una buona mezz'ora di strada le due carrozze si fermarono innanzi alla proprietà dei Blacksmith e proprio un ragazzo alto castano e dagli occhi blu andò loro incontro tutto felice

KEVIN:"Jordan amore.Eccoti finalmente"

JORDAN:"ciao tesoro.Questi sono i miei amici".Si baciarono e poi la giovane di colore presentò il resto della famigliola al suo ragazzo e al padre sopraggiunto ovvero Jonathan Blacksmith da tutti considerato assai generoso e di buon cuore

I nostri furono condotti nella magione e vennero mostrate le camere degli ospiti.Solo che non tutti si trovavano a proprio agio in quello sfarzo nobiliare specialmente Emily la quale si congedò dal resto del gruppo ma Kevin la fermò per poter presentare loro un amico comune

KEVIN:"questo è il capitano William LaMontagne Jr. un mio carissimo amico".Quando le presentazioni furono fatte Emily lasciò la sala per andare chissà dove

WILL:"piacere.Chiamatemi pure Will".Il giovane puntò subito gli occhi su JJ completamente ammaliato dalla sua bellezza solo che la biondina non lo considerava nemmeno.I suoi occhi erano impegnati a cercare colei che amava e non tardarono a trovarla nonostante le numerose persone invitate al banchetto

La biondina vide la sua fiamma uscire in giardino e la seguì sino a pochi metri dalla staccionata di pregiato legno che circondava la tenuta.Non si avvicinò oltre perchè sapeva che non era necessario farlo perchè Emily poteva sentirla.JJ credeva che anche in capo al mondo lei e la mora non sarebbero mai state lontane

EMILY:"JJ.Vieni qui accanto a me"

JJ:"ma certo".Non appena la biondina fu a pochi passi dalla meta la mora scese dalla staccionata e prese per mano la sua amata per abbracciarla e baciarla

EMILY:"sei bellissima.Questo abito bianco e d'oro ti dona.Il sarto ha fatto un lavoro eccellente"

JJ:"anche a te dona questo completo.In nero fai un certo effetto senza contare il tuo fascino misterioso".Si baciarono ancora ma stavolta c'era qualcosa di diverso in quell'effusione.C'era amore puro.Nient'altro

EMILY:"vieni con me"

La condusse nella stanza che Kevin le aveva assegnato per la notte completamente diversa dalle loro visto che questa aveva un letto da pascià.Si baciarono ancora ed ancora finchè le mani della mora non trovarono i fiocchetti dell'abito della biondina ed iniziò a scioglierli sfilandole il vestito dalle spalline poi toccò all'intimo.JJ fece lo stesso seguendo perfettamente i movimenti di colei che amava.Si concessero un lungo istante per ammirare la silhouette altrui e per accarezzarsi

JJ:"Emily baciami.Baciami perchè non riesco a stare senza te un istante"

EMILY:"volentieri.Ti amo Jennifer"

JJ:"anch'io Emily".Le due si persero nella dolcezza e nella passione di quel bacio carnale e tanto desiderato per continuare ad amarsi con intensità una volta stesesi sul letto.Il vertice fu raggiunto più e più volte e per fortuna nessuno se ne accorse.In più la serata era appena iniziata e mancava ancora molto alla mezzanotte ed al mattino.Chissà cosa stava per succedere........

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** io mi fido di te ***


Le due ragazze rimasero l'una fra le braccia dell'altra stese sotto le leggere lenzuola di pregiato tessuto.Erano visibilmente stanche a seguito della loro prima notte di passione.Solo che la notte non era ancora arrivata però alle due amanti non importava.Ad Emily e JJ bastava stare insieme e nient'altro

Ma la mora sembrava distante e JJ se ne accorse.Che stesse rimpiangendo la loro prima volta era impossibile visto che proprio Emily l'aveva condotta nella stanza a lei assegnata per avere un po' di privacy e di intimità così le fece una lieve carezza sul viso attirando la sua attenzione.I loro bellissimi occhi si incontrarono e ne seguì un dolce bacio

JJ:"Emily qualcosa ti preoccupa"

EMILY:"no amore mio.Stavo solo pensando"

JJ:"un cents per i tuoi pensieri".La mora adorava quel flebile e delicato sussurro tanto che cedette alla tentazione e la baciò ancora

EMILY:"pensavo alla guerra.Pensavo a tutte quelle donne che hanno già perduto i loro compagni o i loro figli"

JJ:"mmmh non è un bel pensiero"

EMILY:"lo so.Ma voglio andare anch'io al fronte a combattere per la mia terra e la mia gente"

JJ:"lo so".La triste risposta colpì Emily che si sedette sul letto e la biondina si sistemò a dovere fra le sue braccia cingendole il collo e poggiandosi al suo petto.A JJ piaceva stare fra le braccia di Emily e lasciarsi cullare dalle sue carezze.Lo facevano anche prima di prendere coscienza dei propri sentimenti quando la tristezza e il dolore prendevano il sopravvento

EMILY:"non devi essere triste amore mio"

JJ:"non posso non esserlo.Te ne andrai e io resterò sola"

EMILY:"ci saranno anche gli altri.E poi io tornerò"

JJ:"me lo prometti"

EMILY:"certo.Lo giuro su tutto l'amore che provo per te"

JJ:"e non correrai dietro a tutte le ragazze che troverai sulla tua strada.Non entrerai nelle loro case e nei loro letti"

EMILY:"oh questo lo giuro tre volte di più angelo.La mia casa è dove ci sei tu.Perchè tu mi ami come io ti amo.Nessuna entrerà mai nel mio cuore e starò lontana dalle loro case"

JJ:"ahah.Anch'io ti amo.Sei il mio eroe.Sei tutto per me".La biondina si premette maggiormente contro la mora rubandole un tenero bacio

EMILY:"ma chissà quanti mosconi infastidiranno il mio angelo biondo quando sarò via"

JJ:"i mosconi vengono sempre schiacciati da un cavaliere vestito di una scintillante armatura"

EMILY:"hai anche un cavaliere.Sono gelosa"

JJ:"il mio cavaliere è il più bello di tutti".Alla biondina piaceva scherzare con Emily perchè costei stava volentieri al suo gioco e la baciò dolcemente

EMILY:"ma non voglio pensare solo a me stessa.Dimmi cosa vuoi che faccia e lo farò"

JJ:"in che senso"

EMILY:"se non vuoi che parta non partirò.Decidi tu io non me ne pentirò"

JJ:"vorrei che tu rimanessi con me.Ma non voglio ostacolare i tuoi sogni".La giovinetta iniziò a piangere e la mora l'abbracciò baciandole di tanto in tanto la nuca e le tempie

EMILY:"non piangere JJ.Io ti porterò sempre nel mio cuore"

JJ:"anch'io.Ma ritorna da me.Non posso immaginare la mia vita senza te"

La mora glielo promise ben bene e la biondina si calmò.Emily stese JJ sotto di sè baciandola con passione e si amarono ancora.Il loro amore non sarebbe mai finito anche se qualcuno molto presto si sarebbe messo in moto per dividerle........

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** i genitori di JJ ***


Il mattino seguente le due amanti dormivano ancora strette nel loro abbraccio e fu JJ la prima a svegliarsi premendosi maggiormente contro Emily visto che sentiva leggermente freddo e la mora aprì anch'essa i suoi bellissimi occhi per baciare la compagna

EMILY:"quanto sei bella Jennifer"

JJ:"lo sei anche tu".Si baciarono e la mora si stese nuovamente sulla biondina e la passione stette per coinvolgerle ancora ma dei vigorosi colpi dati sulla porta le costrinsero a fermarsi

EMILY:"chi è"

GARCI'A:"sono io care".Al solo sentire la voce della bizzosa amica le due giovani saltarono fuori dal letto ed Emily corse a vestirsi invece JJ andò a rinfrescarsi.Quando furono entrambe a posto la mora andò ad aprire.Inutile dire che Garcìa controllò subito le due amiche da testa a piedi per vedere se avessero combinato qualcosa ma non notò nulla di strano.Eppure fra di loro quel QUALCOSA era accaduto eccome

JJ:"Garcìa come mai qui"

GARCI'A:"sono arrivate le carrozze dei Blacksmith.Possiamo tornare a casa"

EMILY:"bene.Andiamo allora".Le due giovani innamorate seguirono la bionda giù per le scale tenendosi per mano.Finchè non arrivarono in vista degli amici e dovettero lasciarsi per non fargli subito intendere il loro evolutissimo rapporto.Ma qualcuno ben nascosto dietro una delle colonne le notò e la sua espressione non fu delle più felici

I nostri salirono sulle due carrozze ma prima Jordan baciò intensamente il suo ragazzo il quale le promise presto un altro banchetto ma solo per loro amici e parenti stretti.E dopo un'oretta buona i nostri arrivarono a casa loro e ringraziarono l'esperto cocchiere per aver imboccato una scorciatoia

HOTCH:"su bambini.Andate a giocare"

LILA:"io preparo la colazione"

HALEY:"ti aiuto.Non devi fare troppi sforzi"

ASHLEY:"oh do una mano anch'io"

MORGAN:"Dave cosa stai guardando"

ROSSI:"sto fissando quella carrozza perchè sono dieci minuti che è ferma lì".Subito tutti s'avvicinarono alla finestra e Garcìa portò i bambini in un angolo della stanza.Ma fu JJ quella che sgranò gli occhi incredula perchè lei sapeva benissimo di chi fosse quella carrozza e subito uscì di casa.Allo stesso modo una coppia scese dalla carrozza

EMILY:"ferma Jennifer può essere pericoloso"

JJ:"q-quella è la carrozza dei miei genitori.Sono loro".Ed indicò la coppia che si accingeva ad attraversare la strada passando fra le altre carrozze o fra i carri dei contadini fermi all'esterno dei pochi e rari negozi ancora aperti.E tutti rimasero dietro la biondina per darle un po' di privacy

Ma i nostri ragazzi non credettero ai loro occhi.Infatti il padre di JJ ovvero Francis Louis Jareau era un uomo sulla quarantina alto dai capelli brizzolati e scuri come i suoi occhi con i baffi e l'immancabile pipa che gli conferiva un aspetto nobile.Invece Emily sorrise quando vide la madre di JJ ovvero Pauline Jareau anch'essa quasi sulla quarantina che era la copia precisa della figlia coi capelli biondi e gli occhi azzurri come il cielo.Infatti fu lei la prima ad abbracciare la sua bambina visto che per loro Jennifer non cresceva mai

PAULINE:"Jennifer piccola mia.Come stai"

JJ:"bene madre.Cosa vi ha portati fin qui"

FRANCIS:"i tuoi diciassette anni figliola.Abbiamo deciso di comune accordo che la prossima primavera ti sposerai".La biondina rimase scioccata da tali parole.Lei non voleva un uomo qualsiasi perchè lei aveva già Emily e non desiderava nessun altro o altra nella sua vita

JJ:"ma-ma io"

FRANCIS:"niente ma figliola.Abbiamo già un candidato"

PAULINE:"dovresti vederlo.E' bello ricco ed è potente perchè è un soldato"

JJ:"ah"^sarà un bifolco.Il mio solo soldato è Emily.Nessuno sarebbe più bello e valoroso di lei^.Le parole erano distaccate ma sorrise per il suo pensiero ed i genitori pensarono di essere riusciti a convincere la figlia.E non sapevano quanto sbagliavano a pensarla così

FRANCIS:"bene.Ci incontreremo qui sabato sera col tuo futuro marito"

PAULINE:"ciao Jennifer".La biondina li salutò ma non rispose quando le dissero dell'incontro di sabato sera.Perchè intanto nei pensieri e nel cuore della giovinetta ci sarebbe stata solo e soltanto Emily.Qualunque cosa fosse successa.Per sempre........

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** indovina chi viene a cena? ***


Il sabato arrivò ed Emily e JJ non avevano perso le tre notti d'amore che le separavano da tale giorno e la biondina era visibilmente agitata e nervosa.Infatti quella stessa sera i suoi genitori sarebbero venuti a casa loro col ragazzo che volevano farle sposare.Ma i signori Jareau non sapevano che la figlia era già innamorata

Nel corso della mattinata le due innamorate fecero colazione e poi decisero di fare una passeggiata con Lila ed i bambini.Si diressero verso il fiume che distava un paio di chilometri dalla loro casa cosicchè i tre piccoli potessero fare un bel bagno nell'unico corso d'acqua ancora privo di contaminazioni derivanti dalla putrefazione dei cadaveri

LILA:"mi raccomando.Non allontanatevi da me"

BAMBINI:"ok va bene".I piccoli entrarono in acqua con Lila invece Emily e JJ rimasero sedute sulla riva del fiume.La mora vedeva che la compagna era tesa e preoccupata così le prese la mano e le baciò piano le nocche.Subito la biondina la fissò e le sorrise come solo lei sapeva fare

EMILY:"tu non vai a divertirti con loro"

JJ:"no sono preoccupata Emily"

EMILY:"perchè"

JJ:"perchè stasera i miei genitori verranno da noi e mi faranno conoscere colui che vogliono farmi sposare.Ma io amo solo te e nessun'altro"

EMILY:"anch'io ti amo tanto.Vedrai che il nostro amore vincerà su tutto e tutti"

JJ:"ma io ho paura.I miei genitori hanno sempre ottenuto quello che volevano sia per loro che per me"

EMILY:"abbi fiducia Jennifer.Qualsiasi cosa accada io sarò sempre con te"

JJ:"ti amo"

EMILY:"anch'io".Le due giovani si baciarono e proprio in quel momento Lila portò i bambini fuori dal fiume e furono i piccoli stessi a gridare ai quattro venti che -zia Emily e zia JJ si fanno le coccole come mamma e papà-.Inutile dire che Lila lo sospettava ma i tre bimbi riuscirono a farla ridere col loro tono sorpreso e divertito

LILA:"ehm ragazze.Io non voglio fare la guastafeste ma questo bacio è un po' fuori luogo"

EMILY:"oh ehm scusaci".La giovane scosse il capo e si disse felice per le amiche poi aiutò i piccoli a rivestirsi e tornarono a casa per il pranzo.Nel corso del pomeriggio Garcìa ed Ashley fecero un giro sul ridottissimo mercato e dal mugnaio alla ricerca di qualcosa da poter utilizzare per preparare lo stufato per la cena

Quando l'ora arrivò Jordan ed Alexandra si misero all'opera per preparare uno stufato degno dei loro ospiti.Ospiti che arrivarono alle venti precise bussando alla porta e Hotch andò ad aprire facendoli accomodare in quello che era il soggiorno

HOTCH:"accomodatevi pure a tavola.Fra poco la cena sarà pronta"

FRANCIS:"grazie ragazzo.Prego cara"

PAULINE:"grazie caro".Dieci minuti dopo la cena fu servita e tutti si sedettero a tavola.Naturalmente i signori Jareau vollero la figlia al loro fianco

ALEXANDRA:"scusate ma il suo futuro ragazzo dov'è"

FRANCIS:"arriverà tra poco.E' molto impegnato".Infatti pochi minuti dopo qualcuno bussò alla porta e fu Morgan ad aprire.Quando ritornò in sala tutti riconobbero il capitano William LaMontagne Jr. nel ragazzo che seguiva il loro amico e tutti lo fissarono di sbieco.Solo i Jareau gli sorridevano compiaciuti

PAULINE:"ciao caro.Vieni qui accanto alla tua futura sposa"

WILL:"con piacere signora"

FRANCIS:"su JJ.Saluta il tuo futuro marito"

JJ:"ma se nemmeno lo conosco"

WILL:"ci siamo incontrati nella tenuta dei Blacksmith ricordate"

JJ:"si credo di avervi visto"

WILL:"beh non dite nulla"

JJ:"no.Non ho nulla da dire"

FRANCIS:"su Jenny.Cerca di essere gentile"

JJ:"ma io lo sono sempre padre.Solo che non voglio sposarmi.Sono ancora giovane"

GARCI'A:^se glielo chiedesse Emily direbbe subito si^

LILA:^se ci fosse Emily al posto di quello sgorbio non ci penserebbe due volte a dire si^.Tutti pensarono la stessa cosa meno i bambini che erano impegnati a giocherellare fra di loro.Ma il capitano fissava malissimo Emily perchè non aveva dimenticato che JJ si era allontanata con la mora durante il banchetto in onore di Kevin Blacksmith e non erano riapparse fino alla mattina seguente

WILL:"io credo che vi convenga sposarmi mademoiselle"

JJ:"non ne vedo il motivo"

WILL:"non vorrete rimanere sola mi auguro"

JJ:"i-io non sono sola"

HOTCH:"appunto.Lei ha tutti noi e non sarà mai sola capitano".Il ragazzo tirò fuori tutta la sua arroganza e sorrise di gusto alle parole del ragazzo

WILL:"so che è molto amica di quella ragazza.Ebbene so per certo che vuole diventare un soldato".Indicò Emily fissandola e parlandole quasi con disprezzo e la mora fece altrettanto

EMILY:"si certo.Io voglio fare il soldato ma ho promesso ad una persona molto importante per me che sarei rimasta"

WILL:"mi spiace ma non credo sia possibile".Tutti fissarono il capitano ed il suo ghigno malvagio ma anche i genitori di JJ sorridevano.I nostri non avevano più dubbi.Quei tre in qualche modo erano venuti a conoscienza della storia d'amore fra Emily e JJ e stavano tramando qualcosa alle spalle della mora........

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** la partenza ***


JJ non riusciva più a sostenere quella tensione che si era creata dopo le rivelazioni del capitano LaMontagne e gli sguardi che lui ed i suoi genitori lanciavano ad Emily non le andavano proprio giù.Sentiva che i suoi genitori l'avrebbero allontanata dalla mora.Ma com'erano riusciti a capire tutto?

I suoi pensieri furono interrotti da Will che si alzò e si diresse verso Emily con un foglio in mano

WILL:"domani andrai al sud ed inizierai a prestare servizio come sottotenente"

EMILY:"oh ehm b-bene.Ok".Il ragazzo tornò al suo posto e subito prese per mano JJ che si liberò con uno strattone.La mora si alzò anch'essa ed uscì di casa per andare in giardino e la biondina la seguì a ruota.Il padre la fermò prendendola per il polso ma nuovamente la ragazza si liberò

FRANCIS:"ferma Jenny.Ti impedisco di seguire quella ragazza.Il tuo posto è qui col capitano LaMontagne"

JJ:"no padre il mio posto non qui.Non avete mai capito nulla di me"

FRANCIS:"ti impedisco di seguirla"

JJ:"tu impedisci nulla padre.Questa non è casa tua".L'uomo non potè replicare a tale affermazione e lasciò che la figlia raggiungesse Emily.La mora era seduta sulla staccionata al solito posto ed osservava la luna piena.JJ le si avvicinò piano e posò le mani sulle spalle della mora baciandole piano il collo

EMILY:"ehi.Tutto bene"

JJ:"no.I miei genitori e quel bastardo hanno fatto di tutto per separarci e ci stanno riuscendo"

EMILY:"io sarei partita comunque ma in questo modo non è bello"

JJ:"ora ho paura a rimanere qui coi miei genitori e quel tizio"

EMILY:"vedrai che Hotch Derek e gli altri ti porteggeranno.Sanno che tu sei innamorata di me"

JJ:"già.Penelope parla troppo".Le due sorrisero al pensiero della loro bizzosa amica che raccontava ai loro coinquilini questo e quello.Il gossip era la sua specialità senza dubbi.Emily le posò una mano sulla guancia e l'accarezzò teneramente rubandole poi un dolce bacio.Poi un altro ed un altro ancora

EMILY:"voglio che questa notte sia speciale per noi.Poi quando tornerò riprenderemo da dove abbiamo interrotto"

JJ:"sono più che d'accordo".Le due ragazze si presero per mano e sparirono verso il retro della casa ove sorgevano il capanno degli attrezzi e quello per la legna.Entrarono in quest'ultimo e misero a terra tutti gli stracci che trovarono cosicchè fungessero da letto

Quindi Emily si sedette e tirò JJ con sè riempiendola di baci carezze ed attenzioni varie che la bionda accolse e ricambiò ben volentieri.Le loro labbra e le mani non smisero di cercarsi ed esplorarono ogni angolo dei loro corpi ed il vertice fu raggiunto con ardore ed intensità.Infatti i gemiti di piacere di JJ e quelli di dolore di Emily riempirono il silenzio di quel capanno

Il mattino dopo le due giovani si svegliarono alle prime luci dell'alba e rientrarono in casa per rinfrescarsi e cambiarsi prima che gli altri si svegliassero e furono davvero fortunate perchè nessuno le vide.Entrarono ognuna nella rispettiva stanza e si sistemarono.Ma Emily doveva raccogliere le sue cose e mise quelle fondamentali in una sacca poi scese in soggiorno ove gli altri iniziavano a radunarsi

HOTCH:"allora vai davvero".Le si avvicinò per primo

EMILY:"si Hotch.Ma tempo un anno e poi tornerò.L'ho promesso a JJ"

GARCI'A:"vai tranquilla e cerca di tornare viva.La proteggeremo noi da quel brutto ceffo d'un capitano"

MORGAN:"se la tocca lo riempio di pugni"

GIDEON:"già.Venderemo cara la pelle"

ASHLEY:"mi raccomando Emily.Fai la brava"

EMILY:"tranquilla non mi farò nè ammazzare nè abbordare".La mora fissò la sua amata ed insieme sorrisero prima di gettarsi l'una fra le braccia dell'altra per un abbraccio ed un momentaneo ultimo bacio.Bacio che nessuna delle due voleva sciogliere ma la necessità di respirare prese il sopravvento

Dopo gli ultimi auguri i baci e gli abbracci Emily Prentiss varcò la soglia della porta di casa e se ne andò.I tre bimbi piansero con quasi tutti gli adulti ma in cuor loro sapevano che avrebbero rivisto la loro amata zia Emily.Doveva solo trascorrere un lunghissimo e difficile anno........

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** violence 1 parte ***


Emily sen'era andata da due giorni ormai. Will si era autotrasferito a casa di Hotch, visto che i genitori di JJ avevano costretto tutti i ragazzi a tenere in casa il perfido capitano per farlo familiarizzare con l'ambiente e con la biondina stessa. Solo che il soldato era un vero bastardo. Non dava tregua a JJ e continuava ad implorarla di fare l'amore con lui, cosa che JJ non concedeva mai perchè solo Emily aveva le chiavi del suo corpo, del suo cuore e della sua anima

Ed anche stavolta stava cercando di farla cedere facendole del male, il solo modo che conoscesse per fare sua una ragazza. Ma JJ era incrollabile, ogni suo no era deciso e colmo di rabbia

WILL:"vieni a letto con me, accidenti! Sono il tuo ragazzo!"

JJ:"no! Tu sei il ragazzo che i miei genitori hanno scelto, non ti ho voluto io!". Questo le costò uno schiaffo molto forte che le fece sanguinare il labbro inferiore

WILL:"tu devi essere mia.... Devi essere mia!!".Si avventò su di lei come una furia, continuando a picchiarla come se fosse un dannato. Ma le grida della ragazzetta attirarono i suoi amici e subito Morgan ed Hotch s'avventarono sul capitano, riempiendolo di botte fino a limiti umanamente possibili

MORGAN:"bastardo....! Ringrazia il tuo Dio se ne hai uno, perchè oggi hai avuto salva la vita! Non avrai altre chance"

WILL:"io.... Io vi farò.... Fucilare bastardi...."

HOTCH:"provaci.... E la tua testa cadrà!". Il sibilo del moro fece rabbrividire il capitano, perchè se c'era un ragazzo che temeva in quella famiglia, quello era proprio Aaron Hotchner, colui che si prendeva cura disua moglie, di suo figlio e dei suoi coinquilini come un vero leader, molto devoto ai suoi valori ed alla vita

WILL:"p-per stavolta.... Vivrete...."

ROSSI:"tu tocca ancora ancora JJ e vedrai il tuo cuore, pusillanime!"

HALEY:"JJ....Dio, gurda come ti ha ridotta....!"

ALEXANDRA:"portiamola nella sua stanza....". Fu aiutata da tutte le ragazze, mentre Reid portò in cucina i bambini appena accorsi per non far vedere loro eventuali violenze fisiche....Le ragazze avevano steso JJ nella camera degli ospiti e Jordan la stava medicando, aiutata da Ashley e le altre parlottavano fuori dalla stanza

LILA:"bisogna fare qualcosa...."

ALEXANDRA:"dobbiamo trovare Emily.... Se starà via un anno, quello la ammazza!"

GARCI'A:"le scriverò io.... Al telegrafo abbiamo i numeri telefonici di tutti i campi militari!"

HALEY:"pensaci tu allora.... Mi raccomando!"

GARCI'A:"tranquille, non tralascerò nulla!"

Trovandosi d'accordo, le ragazze entrarono nella stanza e Garcìa accarezzò piano il viso di JJ, la quale aveva gli occhi chiusi e riposava tranquilla, finchè piccole e calde lacrime non scesero dalle sue iridi chiuse e le ragazze per poco non si misero a piangere con lei.... Immaginavano il dolore che provasse, visto che il verme non aveva fatto altro che picchiarla

JJ:"Emily.... Emily, amore mio, torna presto.... I-Io ho bisogno di te...."

HALEY:"la riporteremo a casa, promesso!"

Sbito Garcìa corse giù dalle scale e poi fuori di casa, raggiunse l'ufficio del telegrafo, prese carta, penna ed una busta, srisse l'indirizzo del campo militare a sud ed iniziò a scrivere la sua lettera.... Sperava con tutto il cuore che Emily la ricevesse

La bizzosa bionda sapeva che Emily aveva un bel carattere ardente, ma spesso in questo genere di guerre non venivano concesse licenze però aveva tutto il diritto di sapere che razza di uomo avevano scelto i gitori di JJ per la loro figlia. E di certo la mora l'aveva già capito che individuo manipolatore fosse Will LaMontagne Jr. e non l'avrebbe lasciato impunito al suo ritorno........

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** violence 2 parte ***


Intanto, da qualche parte a sud, ove più infuriava la battaglia, Emily ed i caporali Mick Rawson e Gina LaSalle, più una decina di loro alleati stavano sparando all'impazzata contro alcuni soldati del Sud, i quali spuntavano come funghi dalle macerie di vecchie case o da dietro i cespugli

MICK:"Jennings, Carter! Coprite il lato est!"

GINA:"Hitcher, Reynolds, al lato ovest!"

EMILY:"Felix, Prescott, state sul lato nord.... Noi pensiamo a questi!". Nonostante le grida e le corrette disposizioni, i loro compagni caddero uno ad uno, e solo l'intervento di un battaglione di alleati riuscì a salvare i tre caporali. E proprio i tre furono premiati dal loro diretto superiore, il quale assegnò loro il comando del trentanovesimo battaglione Navy dopo che li ebbero portati in salvo al forte

MICK:"davvero, signore?"

GINA:"ci sta affidando veramente dopo due soli giorni di battaglia?"

GENERALE:"certo! Siete arrivati due giorni fa, ma lottate meglio di molti soldati che ho visto nella mia lunga carriera. Sapete farvi valere ed io apprezzo questa dote. Congratulazioni!"

I soldati applaudirono i tre ragazzi che erano stati subito nominati caporali per via della mancanza di soldati altogradati, ma nessuno di loro aveva deluso le aspettative del loro generale, il quale li vedeva come se fosse suoi figli, scomparsi un paio d'anni prima proprio a causa della guerra

EMILY:"ne siamo molto onorati, signore!". Detto questo, il generale li congedò e ordinò loro di rimanere di vedetta per la notte, così i tre ritirarono la rispettiva razione di cena e andarono sistemarsi sulla torre di guardia a sud-est, perchè le altre erano occupate da altri soldati

MICK:"oh amore mio. Oggi sei stata grande!"

GINA:"anche tu! Ed anche Emily lo è stata!". I due ragazzi, che si erano conosciuti ed innamorati al fronte, erano i migliori amici della mora ed erano uniti come fratelli. Parlavano di tutto, ma stavolta fu Mick a lanciare il discorso. Avrebbero parlato di sogni e speranze per il futuro.

MICK:"cosa farete quando la guerra sarà finita? Io lavorerò in fabbrica!"

GINA:"io verrò con te, amore mio!". Si baciarono e la mora sorrise loro

EMILY:"siete davvero una bella coppia.... Vi invidio un po, sapete?"

GINA:"Perchè? Sei una bellissima ragazza e se fossi stata un maschio mi sarei subito messa con te!"

MICK:"Gina....!"

GINA:"era un'ipotesi, Mick! Però vedrai che troverai presto l'amore!"

EMILY:"ma io cel'ho già....!". Sorrise, contemplando nella mente l'immagine della sua JJ, bella e leggiadra come il sole d'estate, triste e fragile come la neve d'inverno

MICK:"dai dai, racconta! Com'è il tuo ragazzo?"

EMILY:"io non ho un RAGAZZO!"

GINA:"h-h-hai.... Hai u-una ragazza?"

MICK:"mi interessa!! Dimmi, allora.... Come si chiama? Com'è?"

EMILY:"si chiama Jennifer Jareau per tutti JJ. E' alta quasi come me, hai capelli biondi, gli hi azzurri, ha un bellissimo carattere ed è semplicemente meravigliosa! La amo tanto"

MICK:"dovrai farcela conoscere!"

GINA:"già! Sembra una ragazza molto interessante...."

EMILY:"certo, sempre che lui non la porti via prima del mio ritorno.... Perchè siamo nel 1863 e non vedo ancora la fine di questa guerra!"

MICK:"già.... Ma chi dovrebbe portartela via?"

EMILY:"colui che i suoi genitori vogliono affibiargli come marito! E' un bastardo e ho paura che le faccia qualcosa...."

GINA:"sono sicura che lei sia solo pazza di te!"

EMILY:"lo so e le ho promesso di tornare. E quando sarò a Washington lo ucciderò con le mie mani!"

MICK:"te lo auguro, Emily. E' raro di questi tempi trovare un cuore come il tuo!". La ragazza sorrise ai suoi amici ed iniziarono a mangiare la loro cena, senza mai perdere di vista l'orizzonte. Anche se la mente di

Emily viaggiava oltre esso, tornando spiritualmente alla sua casa, da colei che l'amava e l'aspettava con trepidante impazienza

EMILY:"e comunque, per rispondere alla tua domanda, voglio tornare da lei e prenderla in sposa!"

MICK:"ce la farai, Prentiss!"

EMILY:"anche voi due potrete tornare a casa con me, vivremo insieme!"

GINA:"davvero....? Vuoi dire che ci consideri davvero fratelli tuoi?"

EMILY:"assolutamente!". Si abbracciarono calorosamente e ripresero a svolgere il loro compito. L'indomani avrebbero dovuto iniziare ad andare in ricognizione col loro battaglione, con la speranza di riuscire sempre a tornare vivi per servire le Forze Navali finchè Dio non distribuirà nuovamente la pace sull' America........

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Letters1 ***


Il mattino dopo, Garcìa entrò al telegrafo e prese una macchina da scrivere ed iniziò a battere i tasti con una rapidità invidiabile. La bizzosa bionda stava scrivendo la lettera che avrebbe poi inviato ad Emily al campo di battaglia del sud, sperando che la leggesse.

Su quel foglio, la bionda scrisse tutte le cose successe in quei tre giorni. Scrisse di quanto male JJ si sentisse senza di lei e di come Will la trattasse male, cercando di prenderla con la forza e picchiandola ad ogni occasione. Scrisse soprattutto di quanto JJ la amasse, al punto tale da farsi riempire di botte pur di non tradirla.

Pochi minuti e mise il foglio in una busta, scrisse l'indirizzo e la diede ad un suo ex collega che sarebbe partito per il fronte, diretto proprio a sud. Lui avrebbe consegnato la lettera ad Emily.

Tornò così a casa e fu raggiunta da Alexandra ed Haley, preoccupate.

ALEXANDRA:"Hai spedito la lettera?"

GARCI'A:"Si... Spero solo che le arrivi in tempo..."

HALEY:"Che le arrivi il prima possibile!"

Il giovane collega di Garcìa non ci mise molto ad arrivare a sud, visto che vi andò con un treno messo a disposizione per far circolare i soldati da un fronte all'altro. Solo che ad Emily, Mick e Gina era stato assegnato il trentanovesimo battaglione Navy ed erano in aperta campagna a combattere e sarebbero forse tornati verso sera.

E così fu. Dopo estenuanti combattimenti o allenamenti nel forte, la sera arrivò ed il battaglione Emily ritornò, ma il generale del forte la convocò nella sua tenda con Mick e Gina.

GENERALE:"Allora, figlioli, com'è andata?"

MICK:"Signore, le truppe dei Sudisti si sono ritirate sui monti... Abbiamo perso circa dieci uomini oggi..."

GENERALE:"Sono cose che succedono... La guerra porta morte e dolore, non solo gloria e potere!"

EMILY:"Certo... Però ci dispiace lo stesso..."

GENERALE:"Ora andate a cenare e poi riposate... Domani andrete a prenderli sui monti!"

EMILY-MICK-GINA:"Si!". I tre risposero all'unisono e si congedarono dal generale col saluto militare, mentre un soldato s'avvicinò ad Emily.

SOLDATO:"Prentiss, il nuovo arrivato Richard Stardust ha chiesto di te... E' nel cinquantesimo battaglione Navy!"

EMILY:"Stardust... Viene da Washington, è della mia città..."

SOLDATO:"Credo che debba consegnarti una lettera..."

EMILY:"Grazie, vado subito!"

Corse fuori dalla tenda, diretta in quella del cinquantesimo battaglione Navy e cercò Richard, riuscendo a trovarlo dopo qualche minuto grazie all'aiuto di un giovane soldato arrivato con lui. E subito il ragazzo andò verso la mora, stringendole la mano.

RICHARD:"Emily...! Finalmente ti ho trovata!"

EMILY:"E' successo qualcosa?!"

RICHARD:"Garcìa mi ha chiesto di consegnarti questa..."

EMILY:"Grazie!"

Prese la lettera dalle mani del ragazzo ed uscì dalla tenda del cinquantesimo per entrare nella sua, ove si sedette sulla sua branda ed accese la lanterna alle sue spalle. Quando aprì la busta, aprì il foglio ed iniziò a leggere, sgranando gli occhi e sentendoli sempre più pieni di lacrime.

Washington, 1863 Ottobre 14

Cara Emily,

Spero che tu stia bene, dalla salute fisica a quella mentale.

Purtroppo non ho molto tempo per salutarti e chiederti quello che vorrei, ma sappi che qui ce la passiamo bene.

Meno JJ, visto che i suoi genitori ci hanno costretti a far vivere Will con noi e credimi, le sta facendo ogni genere di male, sia nel corpo che nella mente.

Ogni nuovo giorno è per lei una scarica di violenza da parte di quel tizio.

E lei implora il tuo nome. Spero che tu possa tornare in fretta a casa, ti aspettiamo tutti con ansia.

Manchi a tutti, non solo a lei.

Non vediamo l'ora di rivederti, Emily, cerca di sopravvivere per tutti noi.

Con amore e affetto,

Penelope Garcìa, genio della Conoscenza Eterna.

La mora non riuscì a sorridere per questo colpo umoristico della bizzosa amica, perchè ciò che le aveva scritto la preoccupava e non poco. Decise così di rispondere subito alla lettera, visto che l'indomani uno dei soldati semplici sarebbe partito per consegnare le missive militari alle famiglie dei soldati caduti e le lettere di quelli ancora in vita.

I suoi amici dovevano stare tranquilli, perchè Will non l'avrebbe passata liscia. Dovevano passare altri trecentosessantadue giorni e poi lo avrebbe sistemato di persona...

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Letters2 ***


Passò una settimana da quando Garcìa aveva spedito la lettera ad Emily e tutti erano preoccupati. Che la lettera non fosse arrivata a destinazione? Che Richard fosse perìto prima di consegnarla ad Emily? Vi erano mille e più interrogativi nei pensieri dei nostri ragazzi, specie in quelli di Morgan, occupato a tenere d'occhio JJ e Will lontano da lei.

ASHLEY:"Spero che le sia arrivata..."

ROSSI:"Lo speriamo tutti!"

Nel mentre, qualcuno bussò alla loro porta e Gideon andò ad aprire, trovandosi davanti un soldato, che gli consegnò due lettere dopo aver verificato che lui fosse un membro della famiglia a cui doveva fare la consegna e se ne andò, congedandosi col saluto militare.

MORGAN:"Chi era?"

GIDEON:"Un soldato...". La risposta stroncò i cuori di tutti, ma quando vide che le lettere erano due, si calmarono. Era partita solo Emily, quindi non avrebbero mai consegnato due lettere... Quindi erano di Emily!

REID:"Apriamola, forza!"

La aprirono e subito Garcìa prese quella indirizzata a loro, l'altra era per JJ e la consegnarono a lei. La bizzosa bionda iniziò a leggere.

Forte del Sud, 1863 Ottobre 14

Cari amici miei,

Io sto bene e spero che anche voi ve la passiate alla meglio, anche se so quanto sia difficile.

Questa guerra sembra davvero lontana dalla fine e mi mancate tutti, giorno dopo giorno.

Ho conosciuto due ragazzi, Mick Rawson e Gina LaSalle, che si sposeranno a guerra finita e li ho invitati a stare con noi, se tutto andrà bene e se Hotch è d'accordo.

Continuate a proteggere JJ da parte mia e non fate troppo male a Will, quello dev'essere un mio piacere esclusivo.

Tornerò, lo prometto a tutti.

Vi voglio bene e vi penso sempre, date un bacio ai bambini per me, anche per quello che verrà.

Con affetto,

Emily Prentiss.

I ragazzi riuscirono a trattenere in parte le lacrime, cercando conforto nei bambini e in chi avevano accanto in quel momento. Ma la stessa cosa non la fece JJ, visto che si ritirò nella sua stanza approfittando dell'assenza di Will. Chiuse la porta e si sedette su quello che era il suo letto.

E non appena lesse le prime righe, sul suo viso si dipinse un bel sorriso, seguito da alcune calde lacrime.

Forte del Sud, 1863 Ottobre 14

Carissimo amore mio,

Mi dispiace per non essere lì a proteggerti quando quel verme alza le mani sul tuo splendido corpo.

E credimi, se potessi mi sostituirei a te.

Qui muoiono ogni giorno decine e decine di uomini, ma ti prometto che i Sudisti non avranno la mia vita.

Perchè quando tornerò a casa consacrerò questa mia vita a te, prendendoti in sposa.

Ti amo tanto e sono felice di averti con me, anche se solo nei miei pensieri e nei miei sogni, significa molto per me.

Non scordare mai questo amore che provo per te.

Ti amo, Jennifer Jareau.

Ti ho amata ieri, ti amo oggi e ti amerò per sempre.

Aspettami fiduciosa, angelo mio.

Con tutto il mio cuore,

Emily Prentiss.

E le lacrime trovarono libero sfogo, mentre chiamava ripetutamente il nome di colei che amava. Quel nome che le riempiva le giornate e le dava una voglia immensa di continuare a vivere, nonostante ciò che era costretta a subire dall'uomo che i suoi stessi genitori avevano scelto per lei, andando incontro al suo cuore e a colei che lo aveva conquistato.

Ma il solo pensiero che fece sorridere JJ era uno solo. Emily Prentiss manteneva sempre la parola data e se diceva che avrebbe sistemato lei Will, allora prima o poi l'avrebbe fatto sul serio...

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Una lieta notizia ***


Passarono un paio di mesi. Le due amanti continuavano a sentirsi tramite lettera ed anche Garcìa teneva aggiornata Emily su ciò che Will faceva alla sua amata biondina. Le cose miglioravano, perchè Morgan difendeva al meglio JJ dalle grinfie del capitano, il quale minacciava puntualmente la fucilazione per tutti.

Ma la biondina era perennemente controllata anche da Jordan, visto che da qualche periodo non si sentiva bene e continuava a vomitare. Persino Will le stava lontano, disgustato dalla scena che ogni volta veniva offerta dalla sofferente biondina.

GARCI'A:"Tesoro, dovresti farti visitare..."

JJ:"S-Si... Forse hai ragione..."

LILA:"Vado subito a chiamarlo...!"

REID:"Vado io, tesoro, tu devi riposare!" Baciò la moglie ed uscì di casa, diretto nel vicino ambulatorio cittadino.

DOTTORE:"Oh, Spencer! Cosa ti porta qui? Lila?"

REID:"No, si tratta di JJ... Da qualche giorno rigurgita ed è sempre pallida, senza contare che è svenuta un paio di volte!"

DOTTORE:"Vengo subito a visitarla! Ragazzi, pensate voi ai pazienti!" Rivolse alla sua decina di aiutanti, quindi prese il suo ruck e si diresse con Spencer verso la casa che il giovane luminare divideva coi suoi amici insieme alla sua famiglia.

Quando vi arrivarono, trovarono JJ stesa sul divano e priva di conoscenza. Probabilmente era appena svenuta.

HALEY:"Meno male che è arrivato, dottore!"

DOTTORE:"Fatemi dare un'occhiata..."

Le provò la febbre, le misurò la pressione, la visitò alla meglio e con molta cura e le fece un prelievo di sangue, quindi tornò a fissare i ragazzi con una strana espressione sul viso.

ASHLEY:"Allora dottore?? Come sta?"

DOTTORE:"Ha un compagno?"

HOTCH:"Ha una compagna, perchè colui che i suoi genitori le hanno scelto come sposo non le si avvicina nemmeno perchè è un violento e sta sempre con uno di noi!"

DOTTORE:"Allora non mi spiego la sua gravidanza..."

ROSSI:"Cosa? JJ aspetta un bambino?!"

DOTTORE:"Si e direi che è quasi nel terzo mese di gravidanza..."

ALEXANDRA:"Ed io che le avevo detto che lo stop del ciclo era un ritardo...!"

DOTTORE:"No no, è chiaramente una gravidanza e le ho prelevato il sangue per averne la certezza! Quando si sveglia portatela in ambulatorio, la visiterà la specialista!"

HOTCH:"Lo faremo! Grazie mille, dottore!"

DOTTORE:"Di nulla! A dopo...!"

La giovane si svegliò circa un'ora più tardi e vide i suoi amici decisamente raggianti ed Hotch le tese la mano, per aiutarla ad alzarsi e Garcìa fece lo stesso.

JJ:"C-Cosa mi è successo?"

HALEY:"Sei svenuta ed abbiamo chiamato il dottore... Che ci ha rivelato cos'hai!"

JJ:"Mi stai spaventando...! Cos'ho?"

GARCI'A:"Aspetti un bambino... Sei incinta di quasi tre mesi!"

JJ:"I-Incinta... Allora... Allora è figlio di Emily...! Avremo un bambino!" Le lacrime rigarono le gote della giovane, che si accarezzò d'istinto il ventre.

REID:"Il dottore ti farà visitare dalla sua specialista, andiamo!"

JJ:"Si!"

Andarono così tutti insieme in ambulatorio, solo Jordan e Lila rimasero a casa coi bambini e presto anche Reid sarebbe diventato ancora papà. Ma chissà come avrebbe reagito Emily quando le sarebbe giunta la lettera che le annunciava che di lì a cinque mesetti scarsi sarebbe diventata mamma...

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Gioia e soddisfazione ***


Al forte del sud, Emily, Mick e Gina erano appena ritornati dopo una difficile campagna di una settimana sulle colline californiane insieme al generale. Generale che li aveva promossi a capitani perchè alcuni soldati altogradati erano stati uccisi di recente in quella battaglia e ne servivano di altrettanti valorosi per sostituirli.

GENERALE:"Sono fiero di voi tre, figlioli!"

EMILY-MICK-GINA:"Ne siamo onorati, signore! Risposero mettendosi sull'attenti ed esibendo il saluto militare.

GENERALE:"Riposo...! Recluta Sanderson, sono arrivate comunicazioni epistolari per noi?"

SANDERSON:"Si, signore. Per il capitano Prentiss..." Disse porgendo la lettera alla mora, he iniziò a leggerla.

MICK:"Dai, dai, cosa c'è scritto'"

GENERALE:"Le faccia leggere la lettera, prima... Poi chiede!"

GINA:"E' della tua ragazza?" Chiese dolce, mentre Emily sbiancò, aprendo leggermente la bocca e richiuse la lettera senza perdere l'espressione, facendo preoccupare i due amici ed il generale stesso, che le si avvicinò per posarle una mano sulla spalla.

GENERALE:"Prentiss, è accaduto qualcosa alla tua famiglia?"

EMILY:"N-No... O almeno, nulla di brutto... Tutt'altro!"

MICK:"Sembri la Pasqua in persona... Spiegaci!"

EMILY:"La mia compagna... La mia compagna aspetta un bambino!"

GINA:"Wow... E' meraviglioso! Congratulazioni!"

MICK:"Ci hai dato dentro allora, briccona! Nemmeno io, che sono uno stallone, oserei tanto dopo due-tre notti d'amore!"

GENERALE:"Rawson! Che linguaggio sconveniente usa in presenza di due donne?"

MICK:"Mi scusi..."

GENERALE:"Congratulazioni Prentiss! Ma chi è l'uomo che è stato messo a vivere abusiamente a casa vostra?"

EMILY:"E' il capitano William LaMontagne Jr., un vero bastardo! Spesso e volentieri alza le mani sul mio angelo!"

GENERALE:"LaMontagne, hai detto?"

EMILY:"Si, signore..."

GENERALE:"Quello ERA un capitano... L'ho congedato io stesso con disonore per aver divulgato informazioni ai Sudisti!"

EMILY:"Che figlio di p*****a! Ops... Scusi, generale, non volevo...!"

GENERALE:"no no, è adatto a lui... Tra un anno, se sarò ancora vivo, verrò io stesso ad arrestarlo!"

EMILY:"Grazie, signore..."

MICK:"E non scordarti di noi! Lo riempiremo di mazzate se servirà!" La mora sorrise e fece cenno col capo.

GENERALE:"Vai pure, Prentiss... Rispondi alla tua innamorata!"

EMILY:"Grazie, signore!" Detto questo salutò i due amici e si ritirò verso la propria tenda e, subito dopo, anche il generale se ne andò... Mick, rimasto solo con Gina, volle farle una proposta provocante.

MICK:"Senti, visto che stiamo insieme, perchè non proviamo anche noi ad averun bambino?"

GINA:"C-Cosa...? Vuoi un figlio?"

MICK:"Certo!"

GINA:"Hah...! Ed io che non ti credevo un tipo da famiglia..."

MICK:"Questo vuol dire che accetti?"

La ragazza annuì ed il giovane le rubò un bacio dolcissimo. E nella sua tenda Emily era al millionesimo cielo per la notizia della gravidanza di JJ, ma era anche soddisfatta per quello che aveva scoperto su Will... Nessuno avrebbe placato la sua furia quando sarebbe ritornata a casa...

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Complotto ***


Passarono un paio di giorni e la letterà di Emily arrivò a Washington, consegnata dal soldato semplice di turno e ricevuta da Morgan, che andò subito a portarla a JJ. E la biondina, in compagnia di Rossi e delle donne di casa, aprì subito la busta per leggerla.

Forte del Sud, 1863 Dicembre 17

Caro amore mio, spero che tu stia bene.

Sono davvero felice per la bellissima notizia, è uno stimolo in più per sopravvivere a questo inferno.

Ho scoperto una cosa su Will e quando tornerò provvederò personalmente a lui,

Punendolo per tutto ciò che ti ha fatto.

La notizia della tua gravidanza è stata un bellissimo regalo di Natale e porgo gli auguri a tutti.

Ti amo , JJ, e quando tornerò ti sposerò. Spero tu possa accettare il regalo che ho messo nella busta.

Saluto tutti e faccio gli auguri a Lila e Spencer per l'ormai imminente nascita del loro secondo figlio.

Vi amo tutti, dopo JJ!

Emily Prentiss.

La biondina guardò allora nella busta e sgranò gli occhi quando vide cosa Emily le aveva regalato. Un bellissimo anello d'oro, probabilmente forgiato magistralmente a mano da un lavorante a Sud, visto che era una terra famosa per l'oro che spesso si trovava lungo le rive sui fiumi.

E l'oggetto attirò l'attenzione di Garcìa e delle altre, più prese dall'anello che da tutto il resto.

GARCI'A:"Però...! Che anello splendido!"

HALEY:"L'avrà forgiato qualche abile artigiano... Ma è ben riuscito, è troppo bello!"

JJ:"Già! lo metto e non lo toglierò mai!"

Fuori dalla stanza, Will osservò ed ascoltò tutto senza farsi vedere. Emily aveva scritto a JJ e le aveva mandato un anello di fidanzamento, indossato con gioia e senza ripensamento alcuno, mentre quello che le aveva regalato lui era ancora relegato nel cassetto della cucina. E come a voler aggiungere sia la beffa che il danno, JJ portava in grembo un figlio che non aveva il suo sangue!

Uscì così di casa e si diresse verso il telefono pubblico fuori dal telegrafo e chiamò qualcuno... Qualcuno di poco raccomandabile.

WILL:"Si, avete capito bene. Voglio che andiate al campo del Sud e mandiate Prentiss dove più infuria la battaglia. Deve morire, capito?? Morire!"

Il ragazzo era piuttosto adirato, ma parlò con una freddezza che avrebbe colpito chiunque. Lui voleva Emily morta, perchè sapeva che JJ non l'avrebbe mai sposato finchè lei era in vita. E, tornato a casa, andò subito da JJ e Morgan le si avvicinò subito.

MORGAN:"Stalle lontano, non avvicinarti a lei!"

WILL:"Tanto presto mi sposerà... Io ho molti agganci e credimi, la moretta non tornerà viva da questa guerra!"

JJ:"Cosa le hai fatto, maledetto?"

WILL:"Io nulla... Qualcuno farà il lavoro per me!"

JJ:"Sei un verme...! Ma Emily non morirà, perchè lei tornerà da me!"

WILL:"Sogna se proprio ci tieni..." Rispose e se ne andò, ridendo con soddisfazione.

HOTCH:"Ehi...!" Chiamò ed il perfido ragazzo si fermò, voltandosi.

WILL:"Cosa vuoi?"

HOTCH:"Emily mantiene sempre la parola data... Se non lo sapevi, ora lo sai!"

Il ragazzo fissò il capofamiglia e sperò con tutto sè stesso che Emily non tornasse più. E qualcuno per lui, si stava già mettendo all'opera per far sì che la mora morisse in guerra.

E in quale posto potevano mandarla affinchè morisse, se non in piena California? Lì la guerra era terribile ed il suo battaglione Navy sarebbe scomparso in meno di un mese...

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** In California ***


Al forte del Sud, un paio di giorni dopo, arrivò la lettera di risposta e non solo quella. Infatti arrivarono anche i tre uomini a cui Will aveva telefonato e si misero a cercare Emily per tutto l'accampamento, invece la mora si stava godendo la lettera della sua amata.

Washington, 1863 Dicembre 17

Amore mio, l'anello è bellissimo!

Non vedo l'ora di vederti per poterti baciare e stringere tra le mie braccia!

Mi manchi tantissimo e dedicherò a te la preghiera del giorno di Natale,

Sperando che Nostro Signore Iddio ti riporti da me sana e salva.

Prometto solennemente sul nostro bambino che porterò questo anello per sempre, come segno del mio amore per te.

Mi raccomando, riguardati e stai lontana dalle altre ragazze!

Buon Natale ancora!

Tua per sempre,

Jennifer Jareau.

Emily baciò la lettera e la mise insieme alle altre, tutte raccolte in un elastico e le ripose nel taschino della sua giacca, quindi si mise subito a rispondere all'amata. Quando ebbe terminato uscì dalla tenda e mise la lettera nella buca delle lettere che uno dei soldati semplici si sarebbe occupato di consegnare poi con le altre e le varie missive per sodati deceduti o dispersi.

Ed uno dei tre uomini la notò, così lo fece notare agli due e si diressero insieme verso la mora, raggiunta nel mentre da Mick Rawson e Gina LaSalle.

GINA:"E voi tre chi siete? Le reclute vanno laggiù..."

FOYET:"Io sono George Foyet, lui è Bosola e l'altro è Ian Doyle... Cercavamo te!"

EMILY:"Me? Se neanche vi conosco?"

BOSOLA:"Ci manda Will..." Dichiarò e gli occhi di Emily si fecero freddi e pungenti.

EMILY:"Cosa vuole quel verme da me?"

DOYLE:"Dice di metterti il cuore in pace e morire in fretta... Lui sposerà la pupetta bionda!"

EMILY:"Digli che deve metterselo lui in pace, il cuore! Io sposerò la mia Jennifer quando tornerò a casa!"

FOYET:"Sei proprio un'illusa...! Il comando generale dei Navy vi manda in California..."

MICK:"Come? In California?!"

La mora osservò il dispaccio con gli ordini e sorrise. Sapeva che in quella zona infuriava la guerra.

EMILY:"Questo è un complotto bello e buono..."

BOSOLA:"Chissà...! E comunque, sarebbe meglio partire, non trovate?"

La mora, nonostante tutto, si trovò costretta a dare loro ragione e partì alla volta di New Orleans con Mick e Gina dopo aver radunato il plotone ed i tre uomini, soddisfatti, misero il dispaccio nella buca per lettere e missive e se ne andarono, visto che non erano soldati.

Ma Emily scrisse qualcosa su un pezzo di carta ed incaricò il sergente maggiore Shelby di consegnarlo al generale, appena questo fosse tornato ed il ragazzo di colore annuì, salutando i suoi tre capitani e gli altri commilitoni col saluto militare.

Il plotone, composto da circa trecento soldati, partì spedito al galoppo verso New Orleans, nella zona di guerra che in quel periodo somigliava in tutto e per tutto all'inferno. Ma Emily sapeva che sarebbe ritornata dall'inferno, visto che il solo stare lontana dalla sua JJ equivaleva a qualcosa di peggiore degli Inferi...

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Scomparsi ***


Passarono altri due mesi ed arrivò il 1864. JJ era quasi entrata nel quinto mese di gravidanza, invece Lila e Spencer avevano appena avuto la gioia del secondo figlio, Stephen... Ma una cosa preoccupava i nostri. Infatti la lettera che avevano mandato ad Emily per Natale era ancora senza risposta.

JJ:"Non le sarà accaduto davvero qualcosa?"

GIDEON:"Dai... Secondo me sta benissimo!"

JJ:"Non è da lei tardare così tanto la risposta ad una lettera..."

WILL:"Chissà, magari ci ha lasciato le penne..."

HOTCH:"Taci se non vuoi lasciarcele tu, verme!"

Mentre la preoccupazione aumentava, al forte del Sud il generale ed il suo battaglione d'Onore rientrarono al campo e, quando l'uomo smontò da cavallo s'avvicinò al sergente maggiore Flinch, che subito si mise sull'attenti.

GENERALE:"Flinch, dove sono i miei ragazzi?"

FLINCH:"Il trentanovesimo battaglione Navy è partito due mesi fa dirigendosi verso Sud e non è più tornato, signore!" Disse tutto d'un fiato.

GENERALE:"Chi ce li ha mandati??"

FLINCH:"Non lo so, signore! Forse lo sa Shelby, ma è andato col quarantesimo verso Est! Torneranno domani, signore!"

GENERALE:"Raduna tutti gli uomini disponibili, soldato!"

FLINCH:"Subito signore!" Rispose e corse per tutto il forte, radunando una cinquantina di soldati, escluse le vedette.

GENERALE:"Il trentanovesimo battaglione Navy è scomparso due mesi fa! Voglio che rovistate per tutto il campo alla ricerca di un indizio sulla loro destinazione!"

L'ordine fu subito eseguito, ma dopo ore di ricerca nessuno trovò niente ed il generale si disperò... Finchè non s'avvicinò lui il caporale Peralta, grande amico di Shelby, che terminò il turno di vedetta.

PERALTA:"Signore, Shelby deve consegnarle qualcosa al suo ritorno!"

GENERALE:"Ne sei certo, caporale?"

PERALTA:"Si, signore!"

GENERALE:"Sergente maggiore Flinch, occupati tu di consegnare le lettere! Saranno tutte accumulate! E... Consegna le missive di scomparsa degli uomini e donne del trentanovesimo Navy!"

KENNEDY:"Signore, il quarantesimo sta già rientrando!"

GENERALE:"Bene, così Shelby spiegherà tutto..."

Ci volle quasi un'ora prima che il quarantesimo varcasse l'ingresso del forte e subito il generale andò alla ricerca di Shelby.

SHELBY:"Mi dica tutto signore!"

GENERALE:"Cosa sai circa la scomparsa del trentanovesimo battaglione Navy?"

SHELBY:"Prentiss mi chiese di darle questo!" Disse prendendo il foglio dalla tasca interna della sua giacca ed il generale la lesse.

GENERALE:"McGalloway, chiama il comando generale! Voglio quattro mandati d'arresto e chiama il primo battaglione Navy!"

MCGALLOWAY:"Subito, signore!"

SIMMS:"Signore! Signore!!" Gridò.

GENERALE:"Guardiamarina Simms, cos'hai da urlare?"

SIMMS:"Flinch mi ha detto di darle questo, era nella buca della posta..."

GENERALE:"Veloce, McGalloway, mi serve il primo battaglione... E pure il secondo! E' urgente!!"

SHELBY:"Quei tre bastardi disertori li hanno mandati veramente in California?"

GENERALE:"Sono a New Orleans o nei paraggi! Muoversi, muoversi, i miei figlioli sono in pericolo!"

L'uomo era in fermento. Non vedeva l'ora di ritrovare i suoi uomini ed i suoi adorati capitani e soprattutto, non vedeva l'ora di essere a Washington per prendere quei criminali e farli fucilare personalmente, prendendo parte all'esecuzione.

Passò ancora un giorno e Flinch arrivò a Washington, innanzi alla casa che Emily divideva con la sua amata JJ ed i suoi amici e fu Hotch in persona ad aprire.

HOTCH:"Signore...!"

FLINCH:"Queste sono per voi... Buona giornata, ragazzo!"

HOTCH:"Altrettanto..." Rispose appena, cogliendo perfettamente lo sguardo negli occhi del sergente maggiore. Subito tutti lo raggiunsero innanzi alla porta.

MORGAN:"Era un soldato?"

HOTCH:"Si... C'è una lettera per JJ e... Delle missive di Rawson, LaSalle e... Prentiss..." Concluse con tristezza.

GARCI'A:"Oh mio Dio...!"

JORDAN:"Non può essere... La nostra Emily...!?"

ROSSI:"Leggi..."

HOTCH:"Sono tutte uguali... Dicono che Emily Prentiss, Mick Rawson e Gina LaSalle sono dispersi da due mesi in territorio nemico..."

Will se la goddette in silenzio, dietro la porta che dal salotto portava verso le stanze. Invece il dolore straziò JJ, che gridò tutto il suo dolore col viso rigato di lacrime, nascosto nell'incavo del collo di Morgan ed Ashley, che l'abbracciarono nello steso momento.

Ma non sapevano gli ultimi sviluppi, visto che Flinch era partito poco prima dell'arrivo del quarantesimo plotone... C'era ancora una speranza...

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Il grido della speranza ***


Purtroppo il primo ed il secondo battaglione Navy erano fuori in missione e dopo i molti comunicati fatti pervenire ai quattro capitani di turno dal generale in persona, ci misero un mese a tornare, visto che erano nel lontano Milwakee a combattere. O meglio, quando arrivarono al campo avevano entrambi i plotoni dimezzati.

GENERALE:"Capitano Simms, Capitano Fickler, Capitano Cooper e Capitano Griffith! Cosa significano i vostri plotoni?"

SIMMS:"Generale, c'era ancora molto da fare nel Milwakee! Abbiamo lasciato laggiù metà di ciascun plotone per tornare prima!"

GENERALE:"Profeta... Siete pronti per estirpare definitivamente le radici di questa guerra?"

COOPER:"Sempre, signore!"

GENERALE:"Allora partite per New Orleans in soccorso del trentanovesimo!"

COOPER:"Subito, signore!"

GRIFFITH:"Che coraggio... Davvero sono andati laggiù?"

GENERALE:"Certo, Beth... Cercate di riportare indietro i miei figlioli, non sono nemmeno vent'enni..."

FICKLER:"Andiamo subito!"

Infatti, aperto il forte, i quattro altogradati ed i loro due plotoni partirono al galoppo verso le terre del Sud maggiormente colpite dalla guerra, visto che era partita da lì. I quattro capitani erano temuti e rispettati tanto quanto Emily, Mick e Gina ed erano famosi per la rapidità con la quale portavano a compimento le missioni.

Ma stavolta anche loro sapevano che non sarebbe stato facile.

E dopo aver galoppato senza sosta per tutto il giorno, si fermarono per una pausa, soprattutto per far rifiatare i loro cavalli. Sarebbero ripartiti alle quattro del mattino, quindi dopo aver mangiato la zuppa si andava subito a dormire. I quattro altogradati erano molto severi sulla puntualità.

Quando l'ora arrivò, Profeta svegliò tutto il plotone con un unico colpo dato sulla padella usata per la zuppa e tutti svegli, chi più chi meno, balzarono in piedi.

SIMMS:"Uomini, andiamo a salvare i nostri compagni e debelliamo questa guerra!"

TUTTI:"Si!!" Gridarono tutti insieme.

COOPER:"Il Profeta ha parlato... Gambe in spalla, uomini! Si parte!"

Rimontarono tutti a cavallo e ripresero a galoppare verso l'ormai imminente California e per entrare nel suo territorio avrebbero dovuto guadare un torrente. Naturalmente non fu un problema e andarono a tutta velocità verso la loro meta, visto che le grida ed i rumori della battaglia rieccheggiavano sino alle loro orecchie.

SIMMS:"State pronti, uomini... L'antro dell'inferno è proprio davanti a noi!"

COOPER:"Alla carica!!"

I due plotoni galopparono a tutto spiano e presto videro la battaglia in lontananza e Griffith, guardando col binocolo, riconobbe le casacche di alcuni suoi commilitoni.

Intanto, proprio in mezzo a quell'inferno di dolore, sangue, spari e morte, il trentanovesimo battaglione Navy, ridotto ormai a cinquanta uomini e dieci donne dopo ben due mesi di scontri, si faceva valere egregiamente. E, da lontano, Griffith sorrise compiaciuta.

FICKLER:"Beth, perchè sorridi?"

COOPER:"Mia cara, è successo qualcosa?"

GRIFFITH:"Ragazzi, i nostri Prentiss, Rawson e LaSalle sono ancora in piedi!!"

SIMMS:"Quei tre sono angeli che il Signore ci ha mandato per fermare questa insulsa battaglia!"

COOPER:"Forza, plotoni! Fuori la voce, facciamo sentire loro il nostro arrivo!" E subito partì il ripetuto coro "Navy! Navy!"

Emily, Mick e Gina li scorsero in lontananza e sorrisero, incitando i loro uomini a ripetere il loro grido di battaglia e questo parve infondere coraggio ai pochi soldati rimasti a fronteggiare orde di uomini e donne che erano peggio degli antichi barbari per sete di sangue.

MICK:"I primi due battaglioni Navy...! E' un piacere rivedervi, ragazzi!"

FICKLER:"Il piacere è nostro, "Ultrasuono" Rawson!"

COOPER:"Forza, uomini! Non deve rimanerne in piedi neanche uno!"

GRIFFITH:"Flanders, Corrandine! Muovetevi con le bombe carta..."

GINA:"Cosa sono?"

GRIFFITH:"Una sorta di ordigno rudimentale... Abbiamo appreso il suo uso nel Milwakee!"

I tre battaglioni uniti iniziarono la loro personale battaglia contro quelle persone che parevano indemoniate e possedute dall'istinto omicida. Ma erano consci della loro forza e non dubitarono delle loro chances nemmeno per un secondo.

Invece Sam Cooper fissava interessato Emily, Mick e Gina e capì perchè il generale tenesse tanto a loro. Quei tre diciannovenni erano lì, feriti, stanchi, affamati, più morti che vivi, coi loro bei ricordi dei giorni andati a tenerli in vita e lottavano come dei leoni.

Di certo, una volta tornati al campo, il generale li avrebbe promossi ad un livello più alto di capitano, perchè erano quelli come loro che rendevano grande un corpo d'armata...

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Decidere e soffrire ***


Intanto, a Washington arrivarono i genitori di JJ alla casa che costei divideva coi suoi amici. I due nobili s'avvicinarono subito alla figlia per abbracciarla, ma la biondina non corrispose il gesto col solito calore che riservava loro... Tutt'altro.

PAULINE:"Oh Jennifer! L'arrivo di un figlio ti ha resa ancor più bella..."

FRANCIS:"Potresti dire qualcosa!"

JJ:"Non ho nulla da dire...!"

FRANCIS:"Porti in grembo il figlio del capitano LaMontagne... Non ne sei fiera?"

JJ:"Vi sbagliate! Questo bambino non è figlio suo! E' figlio della sola persona che amo!" Replicò col fuoco negli occhi. Come potevano pensare che il figlio di Emily fosse di quel verme d'un capitano?

PAULINE:"Le ragazze non possono amare altre ragazze... E poi è morta, da quel che so..."

FRANCIS:"Ora puoi sposarti senza rimpianti... E smettila di fare la bambina!"

JJ:"Emily non è morta e non sposerò mai un uomo che cerca di picchiarmi o usarmi violenza alla minima occasione...!"

Le arrivò uno schiaffone e suo padre la prese per il colletto, scuotendola nonostante la gravidanza. Ma fu Hotch ad intervenire in sua difesa, afferrando la mano del signor Jareau.

HOTCH:"Noi tutti siamo testimoni delle violenze che quel tizio sperimenta su JJ. E siamo noi che la proteggiamo da lui...!"

FRANCIS:"Ragazzo, stai giocando col fuoco!"

JJ:"Se vuoi che lo sposi dovrà passare un anno! Non lo sposerò quest'anno...". Tutti erano sconcertati dall'affermazione della biondina, ma probabilmente aveva un piano.

FRANCIS:"Nel mese di maggio, il giorno quindici del 1865 lo sposerai senza storie!"

JJ:"Certo, solo se mi starà lontano... Voglio il mio spazio!"

WILL:"Affare fatto...". I signori Jareau se ne andarono e con loro Will, che li accompagnò personalmente sino a Boston. Ed i nostri s'avvicinarono alla loro amica.

GARCI'A:"Tesoro, cosa ti è preso?"

JJ:"Un anno, Garcìa... Sono certa che Emily tornerà prima!"

La bizzosa bionda si premunì subito di scrivere una lettera da inviare al forte del Sud. Emily, nel caso fosse stata ancora viva, doveva sapere cosa sarebbe accaduto l'anno seguente e tornare il prima possibile.

Intanto, a New Orleans, la battaglia infuriava. I tre plotoni erano molto carichi, ma il trentanovesimo era stremato letteralmente... Per fortuna Flanders e Corradine avevano preparato una dozzina di bombe carta, che il capitano Griffith ed il capitano Cooper lanciavano nelle schiere composte unicamente dai ribelli.

GRIFFITH:"Che c'è, belli? Siete spaventati?"

SIMMS:"Forza, truppe! Facciamoli secchi!"

UOMO:"Muori maledetta bastarda!!"

EMILY:"A casa ho una ragazza... Un figlio in arrivo... E gli amici che mi aspettano... Siete voi i soli che devono morire!" La mora si lanciò in mezzo alla folla inferocita, vibrando potenti colpi di spada o sparando, riuscendo a fare una mezza strage... Finchè uno di quei barbari non le piantò un coltello nel braccio.

MICK-SIMMS:"Fermi!!" Intervennero in difesa della mora, che quest'ultimo prese a cavallo con sè.

EMILY:"Fammi scendere... Fammi scendere..."

SIMMS:"Vuoi morire, Prentiss? Se non sbaglio vuoi tornare dalla tua compagna a Washington... Non puoi tornarci cadavere!"

EMILY:"E'...E' per tornare da lei che devo vivere! Voglio che... Che sia fiera di me..."

SIMMS:"Tutti lo sono, Prentiss! Tutti sono fieri di te... Sei una grande comandante!"

EMILY:"Allora fammi scendere... Voglio solo dell'acqua!" Disse solo, prima che lui le passasse la bisaccia.

Quindi la mora smontò da cavallo e la sua spada riprese a fare male. Gli uomini del trentanovesimo, compresi Mick e Gina, furono mandati accanto a Flanders e Corradine a preparare le bombe carta, così potevano anche dissetarsi. Emily e gli altri avrebbero tenuto a bada quei cinquecento e passa rivoluzionari.

COOPER:"Sotto, sotto! Raggruppiamoli e colpiamoli con le bombe carta!"

GRIFFITH:"Voi due...! Tirate!"

MICK:"Lasciate provare me..." Disse lanciando una bomba carta in mezzo ad una ventina di persone.

Non vi erano molti avversari ancora in piedi, ma uno di loro ferì Emily al braccio già leso e la pioggia di bombe carta le diede respiro, finchè un altro uomo, prima di cadere, la trafisse al fianco senza pietà... Quel nugulo che aveva iniziato la rivolta era debellato, ma la mora era ferita seriamente e necessitava di cure urgenti...

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Quando cala la sera ***


Subito Simms scese dal cavallo e caricò Emily su di esso, mentre Beth Griffith partì al galoppo verso il forte per avvisare i loro quattro medici che sarebbe arrivata la mora in condizioni critiche. Emily era in uno stato di semi incoscienza ed i suoi non sapevano come fare per tenerla aggrappata alla vita, ma a Gina venne un'idea. Decise di parlarle.

GINA:"Emily... Emily, ascoltami! Devi tenere duro, capito? Devi tornare dalla tua Jennifer e dal vostro bambino, appena nascerà!"

COOPER:"Sentito, capitano? C'è qualcuno che ti aspetta, non puoi tradire la fiducia che la tua ragazza ripone in te!"

MICK:"Devi farla pagare a quel bastardo che sta provando a portartela via!"

SIMMS:"Coraggio Prentiss. La luce del Signore veglia su di te..."

La ragazza ansimò pesantemente, stringendo per quel che poteva la mano in un pugno e Simms sentì il suo caldo respiro sul mento, così le sorrise.

EMILY:"JJ... I-Il... Bambino..." Disse a fatica.

SIMMS:"Li rivedrai, ragazza! Abbi fiducia in Dio..."

COOPER:"Il Profeta ha parlato! Non preoccuparti di nulla, Emily..."

Ci voleva un giorno per arrivare al campo, ma temevano che Emily non potesse resistere così a lungo. Così decisero di aumentare la velocità del galoppo e di evitare qualsiasi pausa. Infatti verso sera arrivarono in vista del forte... Le ore di galoppo erano state estenuanti, così ridussero la velocità dei cavalli, anche per farli rifiatare.

MICK:"Coraggio, Emily, manca poco ormai!"

EMILY:"S-Si..."

SHELBY:"Ehi!! Il primo, il secondo ed il trentanovesimo sono tornati!!!" Gridò dalla postazione di vedetta.

GENERALE:"Aprite subito l'ingresso!"

L'ordine fu subito eseguito e, non appena tutti furono entrati, Griffith ed il generale andarono verso Simms e presero Emily, cercando di non farle male ulteriormente, portandola subito nella tenda dei medici, ove c'era già pronto una sorta di letto per lei.

FICKLER:"Salvatela!"

GENERALE:"Dottor Anderson, Jamie, Frederick, Tanja... Salvatela, è come una figlia per me!"

ANDERSON:"Faremo il possibile, signore... E' messa davvero male!"

I quattro medici chiusero la loro tenda, ma fuori da essa i capitani, il generale e gli altri soldati sentivano chiari e distinti i gemiti di dolore della mora e le sue urla.

GENERALE:"Accendete il fuoco... Sta calando la sera..."

JOHANSSEN:"Ci penso io, signore!"

SHELBY:"A proposito, stamani è arrivata una lettera per Emily..." Disse porgendola al suo comandante, che iniziò a leggerla.

MICK:"Brutte notizie?"

GENERALE:"Bruttissime, direi. Il giorno quindici del mese di maggio del prossimo anno la ragazza di Emily dovrà sposarsi..."

GINA:"Non possiamo permetterlo! Emily deve tornare a casa!"

GRIFFITH:"Così non può di certo tornarci..."

GENERALE:"Finchè non arriva il comunicato di pace siamo sempre in guerra!"

Tutti erano persi nel loro dispiacere. Ma un paio d'ore più tardi, la dottoressa Jamie uscì dalla tenda con le mani tutte sporche di sangue e fu il generale, insieme a Mick e Gina, ad andare verso di lei... I tre soldati erano più preoccupati rispetto agli altri.

GINA:"Come sta?"

JAMIE:"Noi abbiamo fatto il possibile... Ora tocca a lei!"

MICK:"Possiamo vederla?"

JAMIE:"Certo... Prego!" La donna li fece passare ed il generale andò subito accanto alla mora, prendendole la mano, come fosse un padre premuroso preoccupato per la figlia.

GENERALE:"Figliola... Devi farcela, chiaro? Il prossimo anno la tua ragazza dovrà sposare quel disertore vigliacco... Non puoi dargliela vinta!"

E mentre la sera continuava a calare, fredda ed imperturbabile, la vita di Emily era nelle mani di Dio, come ricordava sempre Profeta e tutti al campo sapevano che Lui avrebbe vegliato e protetto quella giovane vita che doveva compiere una missione ancor più grande della guerra. Ritornare da colei che tanto amava e salvarla dalla crudeltà del destino...

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Il lieto evento ***


Passarono tre mesi dal giorno del ferimento di Emily. I nostri, a Washington, non avevano ricevuto più sue notizie e la preoccupazione aleggiava in loro, perchè per ogni giorno che passava, il matrimonio di JJ si avvicinava. Ed in questo giorno di aprile, proprio la biondina si trovava all'ambatorio della cittadina,e Reid e Hotch l'avevano accompagnata.

Infatti la bellissima ragazza avrebbe presto dato alla luce il figlio che portava in grembo. Ormai era lì da due giorni... I suoi amici stavano con lei a turnnon la lasciavano mai sola e per l'occasione era giunto nella cittadina anche Kevin Blacksmith, il ragazzo di Jordan.

KEVIN:"Manca poco, eh...? Jordan mi ha detto che è il figlio di Emily..."

JJ:"Esatto! Sono così emozionata..."

ALEXANDRA:"Ora ci siamo qui io, lui e Rossi con te... Tranquilla JJ..."

JJ:"S-Si..."

KEVIN:"Qualcosa non va?"

JJ:"C-Credo che il bimbo voglia nascere...!"

KEVIN-ROSSI:"CO-CO-COSA?!" I due uomini erano nel panico più totale.

ALEXANDRA:"Ok... Rilassati e respira! Vado a chiamare il dottore!"

ROSSI:"Io vado a chiamare gli altri!"

KEVIN:"I-Io spero di... Di farti buona compagnia..."

JJ:"B-Basta che ti calmi... O renderai nervosa anche me...!"

Il ragazzo ci provò e, proprio in quel momento, Alexandra tornò con tre medici e due infermiere, che subito fecero uscire tutti e si misero al lavoro. Fuori, intanto, erano arrivati tutti i notri ragazzi con tanto di bambini, che non vedevano l'ora di conoscere il nuovo fratellino.

JACK:"Papi, quando arriva il fratellino?"

HOTCH:"Presto, tesoro... Presto!" Rispose prendendolo in braccio. Arrivarono anche i genitori della biondina, ma non Will, che aveva preso un malessere di stagione come scusa. Tanto non era suo figlio e non gli importava affatto di vederlo, visto che prima o poi doveva venire a casa.

GARCI'A:"Oh Dio, sono così emozionata...!"

MORGAN:"Tranquilla, bambolina! Anrà tutto bene!"

ASHLEY:"Quanto vorrei che Emily fosse qui con noi..." Ammise sinceramente e tutti si rattristarono, ma non i signori Jareau, che consideravano la mora solo una buona amica della figlia.

PAULINE:"Dovete rassegnarvi, cari... Quella ragazza è andata in guerra chissà dove ed è morta da eroe..."

FRANCIS:"Tutti noi dobbiamo separarci da chi amiamo, prima o poi!"

HOTCH:"Se la conoscevate meglio, non parlereste così!"

Per evitare di discutere in questo giorno di felicità, i nostri decisero di non dare retta ai signori Jareau, perchè non capivano nulla ed erano ciechi di cuore. E l'attesa si fece snervante, tanto che i bimbi si addormentarono e solo nel primo pomeriggio sentirono i gemiti del bimbo appena nato e, poco dopo, i dottori uscirono dalla stanza della biondina e tutti balzarono in piedi.

MORGAN:"Ci dica, dottore... E' andato tutto bene?"

DOTTORE:"Benissimo! Il piccolo è in ottima salute e sta gridando al mondo la sua voglia di vivere!" Spiegò loro, mentre le ragazze si commossero ed i bimbi non vedevano l'ora di vederlo. Pochi minuti dopo una delle due infermiere portò fuori il piccolo e subito i genitori di JJ fecero i salti di gioia, ma non vollero prenderlo in braccio quando lo videro e fu Garcìa a prenderlo.

Infatti i genitori della biondina avevano notato che era moro e non castano come Will, quindi non poteva essere figlio suo... Ed ora ne erano certi. Perchè loro erano biondi entrambi e quando nacque JJ, l'oro nei suoi capelli splendeva sotto la luce del sole. Ed il piccolo appena nato era indubbiamente figlio di JJ, ma non del loro adorato capitano. I ragazzi che vivevano con la loro figliola aevano ragione.

GARCI'A:"Dio quanto sei bello!!"

ASHLEY:"Piccolino...!"

HOTCH:"Somiglia ad entrambe..."

GIDEON:"Già. E' così bello..."

E mentre i ragazzi continuavano a coccolare il nuovo arrivato ed i bambini facevano festa per il nuovo fratellino, JJ nella sua stanza riposava. Ed i suoi pensieri cercavano di trovare quelli di colei che tanto amava e che sembrava essere sparita in questa atroce guerra. Guerra che sarebbe presto finita, dissipando ogni dubbio su vite e morti...

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Il quindici maggio ***


Fra una cosa e l'altra l'anno passò in un baleno, tra i soliti guai ed i problemi di quei tempi. Ma i manifesti che i redattori dei vari telegrafi esposero riempirono di speranza e felicità i cuori di molte persone, che speravano di rivedere figli, fidanzati, mariti e parenti vari.

Soprattutto i nostri aspettavano un ritorno gradito. Anche se di Emily non avevano saputo più nulla, non avevano mai smesso di guardare tutti i giorni fuori dalla finestra, per vederla arrivare insieme ai due ragazzi che aveva conosciuto al forte del Sud.

Ma ormai avevano perduto quasil tutto le speranze, visto che l'indomani JJ avrebbe dovuto per forza sposare Will.

GARCI'A:"Domani è il giorno del giudizio... Sei pronta?"

JJ:"Per Dio, certo che no!"

GARCI'A:"Cosa pensi di fare?"

JJ:"Non lo so... O scappo lontano con Henry o mi tolgo la vita! Senza Emily non voglio vivere!"

GARCI'A:"Ma ti sembrano cose da dire?!" Gridò, un tantino alterata.

JJ:"So che non dovrei nemmeno pensare a queste cose... Ma non riesco a non farlo!"

GARCI'A:"Ti capisco, tesoro..."

JJ:"Eppure, nonostante tutto sia contro di me, non smetto di sperare... Lo troverai strano, ma sono convinta che tornerà!"

La bizzosa bionda sorrise, felice di sapere che la sua amica non aveva smesso di sperare. Ed il suo piccolo Henry, di un anno e quasi due mesi che ora teneva fra le braccia, era la sua forza. Continuava a vivere per lui, perchè il bimbo era la sola cosa di Emily che le fosse rimasta.

I suoi genitori, intanto, erano impegnati allestire il matrimonio e tutti i ragazzi della famiglia davano una mano e Will stava sempre a ridere e scherzare con Foyet, Bosola e Doyle. Ma i nostri maschi lo facevano per la loro amica, non per quel tale che tanto bramavano di accoppare.

Morgan, Ashley ed Elle, intanto, ammiravano l'abito bianco di seta che i genitori della loro amica le avevano fatto confezionare da un gruppo di sarte a Boston. Era bellissimo e molto pregiato, la stoffa utilizzata di prima qualità e addosso a JJ avrebbe fatto la sua bellissima figura.

KENNETH:"Mamma, domani zia JJ lo metterà?"

LILA:"Certo, caro!"

KENNETH:"Tornerà la zia Emily?"

LILA:"Questo non lo so... Lo spero tanto!"

Quella notte JJ non chiuse occhio. Cercava ancora una soluzione per il giorno seguente, doveva prendere tempo... Sapeva di doverlo fare, era il suo cuore a dirle di farlo.

Ma il sole del quindici maggio sorse ed il mezzogiorno sarebbe arrivato spietato, senza che nessuno potesse fermarlo. E già dalle nove di quella mattina, la madre di JJ, Garcìa e le altre la stavano già agghindando e l'abito la rendeva ancor più bella.

JORDAN:"Caspita, JJ, sei uno schianto!"

ASHLEY:"Cuginetta, sei davvero molto bella!"

JJ:"Grazie ragazze..."

PAULINE:"Figlia mia, un po' di gioia... Oggi ti sposi!"

JJ:"Capirai che felicità..." Rispose con freddezza.

PAULINE:"Era il patto! E' passato un anno e mezzo quasi ed oggi sposerai il capitano LaMontagne!"

La biondina chinò il capo, ma quando uscì dalla sua stanza e quindi di casa, il padre la baciò sulla guancia e la prese per mano per accompagnarla all'altare e passarono sotto una decina di archi completamente avvolti dalle rose, come le siepi intorno la palchetto in legno di noce allestito per ospitare l'altare, gli sposi ed il prete.

Ed una volta lì, accanto a quell'uomo disgustoso, non avrebbe potuto tornare indietro...

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Washington, 1865 ***


Quando arrivò accanto a Will, costui fece per darle un bacio, ma lei lo evitò e lui allora le strinse con forza la mano senza farsi notare e lei lo fissò in cagnesco.

WILL:"Ora sarai mia... Ricorda chi comanda!" Le sibilò vicino all'orecchio

JJ:"N-Non farti illusioni!"

PRETE:"Possiamo iniziare?"

WILL:"Certamente!"

Il prete iniziò a parlare, mentre i nostri ragazzi fissavano il tutto con rabbia. Non potevano credere a quanto vedevano.

Da lontano si sentì il tipico rumore delle carrozze, unito a quello di molti cavalli che, coi loro nitriti ed i rumori degli zoccoli che impattavano col terreno avvisavano indirettamente le persone del loro arrivo... Peccato che nessuno vi badò, alla cerimonia, anche se avrebbero dovuto farlo...

PRETE:"Tra poco uniremo questi due giovani nel sacro vincolo del matrimonio, quindi se avete qualcosa in contrario, parlate ora o tacete per sempre!" Esordì e naturalmente i nostri stavano per alzare tutti la mano, ma qualcuno che si fermò a metà del sentiero cosparso di petali di rose li anticipò.

Will ed i tre compari sgranarono gli occhi. Non potevano credere che QUELLA persona fosse lì.

GENERALE:"Sono il generale Charles Dawson McSpadden! Onorevole prelato, io ho PARECCHIO in contrario circa quest'unione!"

PRETE:"Ci dica, generale..."

GENERALE:"Per tre motivi... Primo, il signor La Montagne è un disertore che ha venduto il paese ai Sudisti con quei tre e l'ho congedato personalmente con disonore!"

PAULINE:"Come sarebbe a dire?"

GENERALE:"Secondo... I genitori di quella bellissima ragazza col viso d'angelo sono degli arrivisti incompetenti, ciechi di occhi e di cuore..."

FRANCIS:"Ma lei come si permette?" Inveì contro l'uomo ed il generale puntò il dito contro le proprie medaglie, come a dirgli che il suo potere glielo consentiva benissimo. Intanto Mick, Gina, Simms, Fickler, Cooper e Griffith scesero dal rispettivo cavallo e rimasero sull'attenti dietro il loro comandante. Ed i nostri ragazzi stavano godendo di tutta la scena.

GENERALE:"E terzo motivo, il più importante... Il vero sposo, o meglio, la vera sposa, è qui!" Disse indicando la carrozza, dalla quale scese un soldato vestito con l'alta uniforme del battaglione Navy, ovvero giacca e pantaloni bianchi con bordi dorati e stivali anch'essi bianchi. Subito Simms corse in avanti.

SIMMS:"Omaggio al capitano di vascello! Capitani at-tenti!" Disse e gli altri cinque più lui si distribuirono tre per lato ed esibirono il saluto militare, mentre il soldato misterioso alzò la testa e subito gli occhi di tutti i nostri ragazzi si riempirono di lacrime, quelli dei genitori di JJ di stupore e quelli di Will e dei suoi tre soci di rabbia ed odio, misto a shock puro.

Invece JJ era corsa verso il soldato con gli occhi pieni di lacrime di gioia, lanciandosi fra le sue braccia e circondandogli il collo con le braccia, mentre la misteriosa persona compì un giro su sè stessa appena l'ebbe fra le braccia, un giro pieno di felicità finalmente ritrovata.

JJ:"Emily...! Sei proprio tu... Sei tornata!"

EMILY:"Amore mio, come avrei potuto lasciarti? A proposito... Vuoi ancora sposarmi, vero?"

JJ:"Certo che lo voglio!" Disse prima di catturare le labbra della mora con le sue in un bacio pieno di passione ed il contatto era mancato tantissimo alle due amanti. La dolcezza... Il gusto dei loro baci non le aveva mai lasciate sole in quest'anno e mezzo di lontananza. Ed i commilitoni di Emily più il generale se la ridevano sotto i baffi tutti soddisfatti!

EMILY:"Mi dispiace tanto per la sofferenza che ti ho causato, ma non potevo risponderti..."

JJ:"Non devi scusarti di nulla..." Rispose, mentre Emily le accarezzava teneramente il ventre e tornò a fissare l'amata.

EMILY:"A proposito... Il bambino è nato, vero? Come sta? Dov'è?"

JJ:"E' laggiù... Guardalo, è bellissimo! Vieni, Henry...! Vieni a conoscere la tua seconda mamma!" Disse tendendogli la mano ed il piccolo, dall'alto del suo anno e tre mesi, arrivò con una corsetta goffa e leggera, dopo essere saltato giù dalle gambe di Garcìa.

Il piccolo era intimorito dalla presenza di Emily e si fermò a circa tre metri da loro. Ma quando Emily s'inginocchiò ed aprì con emozione le braccia, qualche lacrimuccia le scappò ed il piccolino si fiondò fra le braccia della mora, che lo strinse piano a sè rimettendosi in piedi.

HENRY:"M-Mamma... Mamma!" Disse tartagliando un po', visto che non lo diceva ancora bene.

EMILY:"Cuccioletto... Sei troppo bello, sai? Bello come la tua mamma!" Confessò fissando i capelli corvini del piccolo ed i suoi profondi occhietti azzurri... Era proprio il frutto erfetto del loro amore! E stavolta fu il prete ad interrompere il nuovo bacio che le due amanti si stavano scambiando.

PRETE:"Allora la vostra sposa è questa soldatessa, signorina?"

JJ:"Assolutamente si!"

PRETE:"Bene... Andiamo, figliole!" Disse e s'avviarono verso l'altare, mentre il generale ed i capitani presero posto con gli altri soldati dietro i nostri ragazzi ed i quattro venuti dalla sede centrale portarono ia Will e soci per poterli giustiziare in seguito per alto tradimento.

Il prete riprese da dove aveva interrotto e la sua omelìa fu bellissima. Parlò dell'amore vero, capace di sopravvivere alle avversità della vita e a distanze enormi, del rispetto, dell'importanza dei figli e di molte belle cose. Arrivò il momento del sì ed Emily porse le sue fedi al prete, che le benedisse.

JJ:"Io, Jennifer Jareau, prendo te Emily Prentiss come mia sposa e prometto di esserti fedele nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, finchè morte non ci separi!"

EMILY:"Io, Emily Prentiss, prendo te Jennifer Jareau come mia sposa e prometto di esserti fedele nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia finchè morte non ci separi... Ti amo, JJ!" Ammise poi alla fine e, quando il prete le sposò, agli applausi e festossità varie seguì un bacio molto intenso e passionale. Ed entrambe baciarono anche Henry, che la mora aveva tenuto in braccio senza metterlo mai giù.

Al momento del banchetto Emily presentò a tutti Mick e Gina, che furono accolti in famiglia e tutti gli altri, che se ne andarono dopo i migliori auguri. Ed il generale strinse la mano di tutti i nostri ragazzi, quella di JJ e si soffermò su Emily, augurandole tutto il bene del mondo, chiamandola figliola e fece una tenera carezza ad Henry, che per lui era il mix perfetto delle due ragazze ed a tutti i bimbi.

Se ne andò con Will, Bosola, Foyet e Doyle per giustiziarli insieme ai soldati della sede principale. E solo allora i genitori di JJ trovarono il coraggio per andare dalla figlia e da Emily.

PAULINE:"Cara... Il matrimonio è stato bellissimo, vero?"

JJ:"Si, soprattutto perchè ora sono felice!"

FRANCIS:"Emily, potrai mai perdonarci per tutto?"

EMILY:"Certo signore. Non ho nulla contro voi due... Vi prometto che JJ sarà in buone mani con me!" I due le sorrisero, le abbracciarono entrambe e le condussero sul palchetto che, una volta liberato da tutto, poteva ospitare il ballo del ricevimento, aperto dalle novelle spose.

Ed entrambe si destreggiarono divinamente sulle note del romantico e struggente valzer viennese e, dopo il casquet finale, le due si scambiarono un altro bacio passionale, prima di lasciare la pista a parenti ed amici. Amici, il nostro gruppetto di ragazzi, che erano subito corsi dalla mora a funzione finita per baciarla ed abbracciarla.

E finalmente il tutto giunse a termine. Quell'amore nato nel 1863 e completatosi nel 1865 era la cosa più bella e meravigliosa che la guerra aveva prodotto. E di certo il sentimento profondo che univa Emily Prentiss e Jennifer Jareau non sarebbe mai finito. Nè oggi, nè domani, nè mai.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=704911