Friends will be friends

di Mary West
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Necessità ***
Capitolo 2: *** Sacrifici ***
Capitolo 3: *** L'altalena ***
Capitolo 4: *** Occhi ***
Capitolo 5: *** Gocce d'acqua dolce ***
Capitolo 6: *** Pinguini ***
Capitolo 7: *** Figli ***
Capitolo 8: *** Estremi ***
Capitolo 9: *** Lacrime ***
Capitolo 10: *** Arrivi ***



Capitolo 1
*** Necessità ***


Necessità

Una sensazione di puro terrore e oppressione gli attanagliava lo stomaco, mentre la mano andava a tirare con troppa forza la leva del freno.
Scese dalla moto così di fretta che inciampò battendo le ginocchia per terra, ma non ci fece caso.
Il vento soffiava freddo e pungente sul suo volto pallido come la neve e il cielo appariva oscuro e minaccioso, coperto da una coltre di nubi che non lasciava spazio alla luce della luna e delle stelle.
Sirius camminava, quasi correva, lungo le strade deserte del piccolo villaggio di Godric’s Hallow.
Superò una piazza circolare e intraprese un viale stretto e tortuoso, un viale che così spesso aveva percorso negli ultimi mesi.
Finalmente, svoltò un angolo e si ritrovò in una strada ai cui lati si susseguivano delle villette a schiera, tutte addormentate. In fondo alla via, c’era l’unica fonte di luce di quella notte senza luna.
Sirius individuò quella villetta illuminata e la raggiunse in pochi passi. Quando si ritrovò sulla soglia che portava all’entrata si bloccò di colpo: la casa era completamente distrutta e un fuoco maligno bruciava sul retro della piccola tenuta.
Una sagoma familiare giaceva immobile sulla soglia, a pochi passi da Sirius e un gemito soffocato gli sfuggì dalle labbra contratte: “James”.
Le sue gambe si mossero più veloci del suo cervello e si ritrovò accanto al corpo, inanime, del suo migliore amico. Lo afferrò con forza per le spalle e lo scosse vigorosamente, facendogli cadere gli occhiali storti. “James! Jamie, ti prego svegliati!”
Ma per quanto le sue mani lo smuovessero e la sua voce pregasse, James non si svegliò. Era morto.
“Ho bisogno di te” sussurrò, serrando le palpebre grondanti di lacrime represse.
Un lamento infantile riempì l’insopportabile silenzio che regnava in quella casa spettrale e Sirius parve ridestarsi dal suo stato di trance. Si alzò in piedi e raggiunse il lettino su cui Harry piangeva disperato, prendendo il suo figlioccio tra le braccia.
“Qualsiasi cosa per te, Ramoso”

Il fortissimo duo è diventato un fortissimo assolo.
[336 parole]

 

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Ed eccomi ancora qui :)
In realtà, mi ero ripromessa di non iniziare a postare questa raccolta fino a quando non chiudevo con Armony... ma purtroppo non ho resistito! LOL
Sta di fatto che conluderò presto qualle fic, promesso! x)
Comunque... questa è una raccolta (ok, era evidente xD), solo che non ci saranno pairing d'amore, o meglio, non quel tipo di amore: questa è amicizia. Ho scelto dieci amicizie (le mie preferite) tra tutte quelle della saga e ho deciso di utilizzare una citazione e prendervi spunto per scrivervi una flash (vanno tra le duecento scarse alle quattrocento, più o meno). 
E, quando si parla di amicizia, come potevo non cominciare con loro? Fratelli per antonomasia, non ho potuto fare a meno di mettere per primi James e Sirius. E ho scelto questo momento anche perché penso che sia uno dei più intensi della loro storia: la fine della loro amicizia, in qualche modo, che costituisce un dolore immenso per entrambi.
La frase finale dimostra come siano legati: Sirius, pur non essendo affatto il tipo capace di crescere un bambino, sente di poterlo fare per James.
La citazione è tratta da un cartone Disney (Oliver e Company) e, quando l'ho letta, l'ho trovato assolutamente perfetta per loro *-*
Ho pronte tutte le altre (vanno giusto riviste), dunque posterò frequentemente: credo ogni tre giorni :D
Ah, le amicizie non sono esclusivamente tra due persone: per lo più è così, ma ce ne sono un paio di flash in cui parlo anche di amicizie più "allargate".
Spero che l'inizio vi sia piaciuto ^^
Al prossimo capitolo, Mary <3

 

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Capitolo 2
*** Sacrifici ***


Sacrifici

 

“Oh, andiamo Peter! Non dirmi che hai paura?” lo schernì Sirius, spostandosi un ciuffo dagli occhi in un gesto elegante.
“Non è che ho paura, Sirius” rispose Peter, torturandosi le mani nervosamente “ma se qualcosa dovesse andare storto…”
“Nulla andrà storto, Codaliscia” sentenziò James, sedendosi di fianco all’amico sul suo letto.
“Infatti. L’unico problema sarà convincere Remus” aggiunse Sirius, scuotendo la testa esasperato.
“Convincermi di cosa?” chiese l’interessato, entrando nel dormitorio.
“Lunastorta! Era l’ora! Che fine hai fatto? Non dirci che eri ancora in quella maledetta biblioteca”
“Sì, Sirius” rispose Remus, sorridendo divertito all’espressione di terrore dipinto sul volto dell’amico.
“Hai visto la Evans, Lunastorta?” chiese James, improvvisamente interessato alla discussione. Sirius alzò lo sguardo al cielo, incredulo.
“Sì, credo stesse studiando Artimazia con Alice”
“Lasciamo stare la biblioteca, per favore. Ci sono cose più urgenti di cui discutere” intervenne Peter.
“Giusto, Pete” concordò James “Remus, per favore siediti”
Il suo tono era tranquillo e pacato, mentre faceva posto sul proprio letto per Remus.
“Che succede?” chiese, guardando a turno i suoi compagni. Non li aveva mai visti così seri, e così determinati.
“Ne abbiamo parlato a lungo, Lunastorta, e abbiamo deciso che questa è la soluzione migliore per tutti” esordì fermo Sirius, fissandolo con aria solenne “Diventeremo Animagi”
“Cosa?!”
La sua voce, alterata dalla meraviglia, uscì tre ottave più forte del normale. Lanciò uno sguardo agitato ai suoi amici, come se sperasse che smentissero quanto appena detto, ma nessuno lo fece.
“Ma… perché? Non ha senso” continuò, nel disperato tentativo di farli ragionare.
“Non dire sciocchezze, Lunastorta” replicò James “Certo che ha senso. Ha senso per noi; servirà a far stare bene te”
“Ma mettervi a rischio, così, solo per aiutare un amico…”
“Remus, oggi non sei in te: non ne azzecchi una. Se fosse per un amico, va bene, ma tu per noi sei molto di più”
“Diavolo, Lunastorta, hai nove in tutte le materie e in tre anni che ci conosciamo non hai capito una cosa così semplice?”

 

 

«Guarda con gli occhi di un altro e scopri cosa vuol dire essere fratelli»
[345 parole]




 

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Ed eccomi con il secondo capitolo! :)
In realtà, avevo anticipato che l'avrei postato tra tre giorni, ma dovevo assolutamente pubblicarlo, perché non facevo altro che rileggerlo chiedendomi cosa c'è che non va. E non riesco a capirlo >.<
Non che mi faccia proprio schifo, però qualcosa non mi convince del tutto. I Malandrini costituiscono una parte fondamentale, nella saga, dal punto di vista delle amicizie e volevo che venissero semi- perfetti, ma purtroppo non è stato così :(
Spero, comunque, che a voi sia piaciuto più che a me ^^
Prima di salutare, ci tengo a ringraziare chi ha recensito (MalandrinaFelpata) e chi ha messo la storia tra le seguite (calimerli; Claudiette e Luna_Lovy).
Alla prossima, la vostra Mary <3

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Capitolo 3
*** L'altalena ***


L’altalena
 

Il parco era deserto e silenzioso, quel giorno d’inizio Luglio.
Non c’erano bambini a rincorrersi intorno alle aiuole, o mamme che chiacchieravano sulle panchine, lanciando di tanto in tanto occhiate di controllo ai loro pargoli.
Non c’era lei, con la sua risata squillante, a dondolarsi sull’altalena, ora sbiadita e spenta.
Severus camminò verso la giostra, e si lasciò cadere di peso sul quel dondolo, che sembrava aver perso la sua migliore amica, proprio come lui.
Troppo diversi per restare amici, si erano abbandonati a vicenda.
Ognuno aveva fatto delle scelte, inconciliabili con quelle dell’altro, e ora camminavano su strade troppo lontane per incrociarsi ancora.
Lei, che era stata il suo punto di riferimento, la ragione per andare avanti, il conforto ogni istante.
Adesso non era niente più che un ricordo scialbo e incolore.
Mai più avrebbe passato le sue giornate ammirando quegli occhi che l’avevano guardato con tanto affetto un tempo. Un sospirò fioco uscì dalle sue labbra pallide e il suo sguardo vagò afflitto sul parco. Un sussulto gli guizzò lo stomaco quando una chioma ramata apparve a pochi passi da lui.
L
ily si avvicinò all’altalena e si sedette accanto all’amico.
“Ti vorrò sempre bene, Sev”
Il suo sussurro s’incrinò appena e Severus vide le sue iridi color smeraldo luccicare.
Sentì le sue labbra - delicate come le ali di una farfalla - sfiorare la sua guancia diafana e chiuse gli occhi, beandosi di quel contatto.
Quando li riaprì, Lily era scomparsa e l’altalena cigolava avanti e indietro, come se stesse richiamando a gran voce la sua migliore amica.



"Non mi dimenticherai, vero?"
"Io? Dimenticarmi di te? Mai!"
[269 parole]




 

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Ed eccomi ancora! ^^
Per fortuna, oggi mi sento molto più ispirata e mi sento anche più ottimista: questo capitolo credo sia uno dei miei preferiti, se non addirittura il preferito in assoluto *-*
Innanzitutto, l'amicizia tra Lily e Severus mi ha sempre molto affascinata, se sempre di amicizia si parla. Perché, prima di diventare qualcosa di più, Lily, per Severus, era una vera amica, la prima unica e veramente affezionata che abbia mai avuto. Lei gli ha voluto bene per com'era, e lo ha sempre visto come un grandissimo amico.
Ho sempre covato l'idea che Severus fosse stato per Lily quello che Sirius è stato per James: una persona su cui contare, al tuo fianco in ogni situazione.
Per quanto ambigua come amicizia, la loro è senza dubbio una delle più emozionante e incisive di tutta la saga.
Adoro il loro rapporto, il modo in cui Severus è capace di farla sorridere dopo il litigio con Petunia, o il modo in cui Severus stesso sorride, quando lei pronuncia il suo nome.
Il nome del capitolo richiama evidentemente il parco giochi e una delle prime magie della piccola Lily: è sull'altalena che lui la osserva ed è bellissimo pensare come quel luogo sia diventato (nella mia mente malata) il posto di ritrovo anche negli anni seguenti al loro primo incontro.
Spero che apprezziate questo capitolo quanto me. Ringrazio tutti quelli che seguono, recensiscono, mettono tra le preferite, seguite o ricordate la storia, e anche chi la legge soltanto: grazie ^^
Ah, l'altra volta mi sono dimenticata di dire che la citazione era tratta dal cartone Koda - Fratello Orso. Questa, invece, sempre tratta da un cartone Disney, viene da Peter Pan, nel momento in cui Peter parla con Wendy *-*
Un bacio e al prossimo capitolo, con l'amicizia di Albus e Gellert :)
Mary <3

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Capitolo 4
*** Occhi ***


Occhi

Il cielo era grigio e nuvoloso, carico di pioggia. Pochi raggi solari riuscivano ad illuminare fiochi il cimitero gremito di gente. La folla era radunata intorno ad un piccolo feretro, davanti al quale camminavano, a passo lento e infelice, due adolescenti scuri in volto.
Il maggiore aveva il naso gonfio e grondante di sangue, e osservava la bara con un’ombra d’angoscia malcelata nelle iridi chiare e brillanti dietro gli occhiali a mezzaluna.
I fini tratti del volto erano inaspriti dal dolore e dal rimorso.
Serrando la mascella, distolse lo sguardo dalla bara di Ariana, e vide, dall’altra parte della cassa, il volto bieco e morato di Gellert. Eppure, mentre i suoi occhi scuri erano fissi in quelli azzurri di Albus, un’altra emozione parve trasparire da ogni lineamento del suo viso feroce: dispiacere.
 


Ma tu sai che ci sarà sempre un posto speciale per te.
[144 parole]


 

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E rieccomi! :)
Dato che ho tutte le flash pronte, ho deciso definitivamente che ne posterò una al giorno, per cui eccomi di nuovo ;)
Come avevo anticipato, questa piccola flash (praticamente una drabble - la più breve della raccolta) parla dell'amicizia tra Silente e Grindewald. Come per Lily e Severus, anche quest'amicizia risulta un po' ambigua, sfociando forse in un amore unilaterale.
Il momento di cui parlo, credo si capisca, è il funerale di Ariana: Aberfoth ha appena rotto il naso al fratello e, ora, il giovane Albus sente il peso del dolore e del rimorso.
Nel settimo libro, quando Harry reincontra Silente nel capitolo King's Cross, Silente stesso gli racconta della sua giovinezza e dice che Grindewald fuggì subito dopo: nel mio immaginario, Gellert voleva subito abbandonare la nave, ma, nel suo cuore (ce l'ha uno piccolo, si vede anche quando incontra Voldemort prima di essere ucciso) si sentiva un po' in colpa, non tanto per Ariana quanto per aver procurato un grande dolore a quello che, comunque, era stato un suo amico.
La frase finale è tratta da Toy Story, il primo: Boo sta parlando a Woody, quando lui si sente solo perché è arrivato Buzz, ma lei lo rassicura dicendo che, anche se il bambino è entusiasta del nuovo giocattolo spaziale, non deve preoccuparsi perché nel cuore di Andy ci sarà sempre un posto speciale per il cow-boy.
Allo stesso modo, nonostante le vie separate che Gellert e Albus intraprendono, rimarranno sempre importanti l'uno per l'altro.
Spero che vi sia piaciuto questo piccolo stralcio: personalmente, a me non dispiace affatto ^^
Un bacio, e alla prossima (domani)! :)
Mary <3

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Capitolo 5
*** Gocce d'acqua dolce ***


Gocce d’acqua dolce 

"Godric, ridammelo immediatamente"
La voce imperiosa di Rowena saettò nellaria come una frusta, mentre lasciava ondeggiare le pieghe del suo vestito blu e argenteo, nellinseguimento di Godric.
Di che si tratta, stavolta? Cento e uno modi per diventare un genio? la schernì lui, tenendo il libro in alto per non farglielo afferrare.
Helga, seduta sulla scalinata a pochi passi da loro, rideva profondamente divertita.
Godric, ti giuro che se non mi restituisci immediatamente il libro, ti trasformo in un Vermicolo e neppure Helga potrà convincermi a ridarti il tuo aspetto originario lo minacciò lei, alzandosi sulle punte per recuperare il suo prezioso manuale.
Godric continuò a ridere, impertinente, e lanciò il libro accanto ad una statua vicino al lago, prima di schizzare Rowena con lacqua gelida. Lei aprì la bocca, indignata, e gli svuotò un secchio sulla testa, bagnandolo fino ai calzini. Entrambi scoppiarono a ridere e continuarono a spruzzarsi a vicenda, coinvolgendo anche linnocente Helga.
Beccati questo! urlò Godric, puntando la bacchetta contro Rowena per bagnarla. Ma lei si scansò e lacqua finì addosso a Salazar che era appena arrivato.
Tutti tacquero, colpevoli, senza osare guardarsi in faccia.
Salazar sospirò pesantemente e cercò di asciugarsi al meglio. Poi alzò lo sguardo e li fissò uno ad uno, con un sorriso furbo sul volto.
Questo significa guerra
E un istante dopo, anche lui si era unito alla battaglia dacqua.

 

Noi quattro abbiamo sempre condiviso tutto.
Eravamo insieme in tempi d'amore, tempi di perdite e tempi di cambiamento.
E in quei momenti in cui nella vita hai la sensazione di sollevarti da terra e decollare.

[264 parole]








 

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Ed eccomi ancora qui! :)
Allora, essendo una raccolta d'amicizia, non credo potessero mancare loro: i quattro fondatori. La loro amicizia ha portato alla realizzazione di un progettp fantomatico, che è stato Hogwarts; è stata alla base della nascita della scuola.
Benché nel secondo libro, e non solo, Salazar non è dipinto come la simpatia in persona, io credo che, prima che si arrivasse ad un punto di rottura, tutti e quattro fossero legati da un rapporto molto profondo e intenso. Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, sapendo molte poche informazioni su di loro, ho cercato di crearli in base a quelle che sono le qualità (intese sia come pregi sia come difetti) della loro Casa: per cui, Godric è insolente, malandrino (e, secondo me, anche parecchio affascinante *-*); Rowena colta, studiosa e diligente, molto rispettosa delle regole; Helga tranquilla, pacata e paziente; Salazar un po' più irritabile, ma fiero e deciso.
La frase finale non è tratta da un film, come sempre, bensì da un libro: Quattro amiche e un paio di jeans. La trovavo terribilmente calzante *-*
Un'ultima nota: ho deciso di utilizzare i nomi originali poiché Cosetta (o Priscilla) e Tosca non mi convincevano affatto .-.
E allora, ringrazio, come al solito, chi segue, recensisce, preferisce, ricorda o anche solo butta uno sguardo a questa modesta raccolta fuori dagli schemi :3
Un bacio, e alla prossima. Mary **

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Capitolo 6
*** Pinguini ***


Pinguini

Harry era in ritardo.
Non che questa fosse una novità, ma era sicuro che quel giorno non sarebbero bastati un sorriso e uno sguardo colpevole per far addolcire Hermione.
Non il giorno del loro matrimonio.
Sbuffando sonoramente, Harry si catapultò fuori dalla doccia con solo un asciugamano addosso e aprì larmadio con tanta forza che lanta sbattè contro il muro. Non ci fece caso.
Gettò allaria maglie, camicie e jeans alla disperata ricerca dello smoking che Neville gli aveva ritirato dalla tintoria la sera prima.
Finalmente lo trovò, sotto una pila di calzini spaiati, e lo poggiò sul letto in malomodo.
Corse in bagno, asciugandosi i capelli con un colpo di bacchetta e, senza neanche fare un tentativo - che, lui lo sapeva bene, sarebbe stato inutile - di appiattirsi i capelli, tornò nella camera e si infilò nel completo da pinguino scelto da Hermione e zia Petunia.
Cercando di respirare lentamente, raggiunse con uno schiocco di dita il luogo del matrimonio, avendo il buon senso di materializzarsi lontano dalla folla che gremiva la chiesa.
Troppo agitato per entrare, cominciò a passeggiare lungo il sentiero dorato sul retro, con il cuore che batteva a ritmo forsennato, a tal punto che sembrava solesse uscirgli dal petto.
Non cè bisogno di agitarsi
La vista di Ron ebbe un effetto spaventosamente calmante su di lui. Come sempre.
Davvero?
Davvero, sì. Nulla andrà storto
Era davvero singolare, nel suo abito da cerimonia scuro ed elegante, nel ruolo del testimone. Faceva a pugni con la sua aria impacciata e sbarazzina.
E poi, se proprio qualcosa non andasse per il verso giusto, tu sai che ci sarà sempre tuo fratello a sistemare le cose
Harry alzò lo sguardo, e i suoi occhi si persero in quelli di Ron. Un fiume di parole non dette scorse silenzioso tra loro, comunicando sentimenti che nessuna frase sdolcinata avrebbe saputo rendere meglio di quello scambio di sguardi.
Grazie
Scherzi? Per te, mi sono anche fatto conciare da pinguino



"Tu sei il mio migliore amico"
"E tu il mio!"

"E saremo amici per sempre… non è vero?"
"Sì, per sempre!"

[348 parole]



 

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E rieccomi con il continuo :)
Insieme alla flash su Lily e Sev, questa è la mia preferita ^^
La frase è presa dal cartone Disney Red e Toby - Nemiciamici; mi sembrava così adatta, e poi il fatto che uno sia rosso e l'altro bruno mi fa sorridere dolcemente ^^
Spero vi piaccia, come a me *-*
Prima di salutare, rinnovo sempre i ringraziamenti a tutti quelli anche che guardano solo la storia :)
Un bacio e a presto. Mary :3

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Capitolo 7
*** Figli ***


Figli

La sala comune era deserta, come spesso accadeva in quel periodo.
Troppo presi dalle novità nella politica scolastica, gli alunni non dedicavano molta attenzione né altrettanto tempo allo studio.
Solo un Grifondoro era rimasto sveglio, abbandonato su una poltrona accanto al fuoco quasi spento.
“Come mai non sei venuto a dormire?”
Neville trasalì quando la voce di Harry echeggiò nella stanza vuota.
“Non avevo sonno” replicò, fissando lo sguardo Pensando che Neville volesse rimaner solo, fece per andarsene, ma l’altro lo fermò e gli porse quel ritaglio.
Harry lo prese e rimase incantato ad osservarlo: era un foto magica che ritraeva un uomo dall’aria affabile che abbracciava una donna sorridente e un bambino dal volto luminoso.
“Era il giorno del mio compleanno”
A vederli così giovani, sani e felici, Harry avvertì un groppo in gola.
“Sono molto fiero di loro, sai”
“Credimi, Nev: lo sono anche loro di te”
Neville annuì con aria stanza, come se ogni parola pronunciata avesse prosciugato le sue energie.
“E poi, con tutti i progressi che hai atto in Difesa, come non potrebbero?”
“Quello è più merito tuo che mio. Se non mi avessi incoraggiato a resistere e a provare, non ce l’avrei mai fatta”
Harry sorrise colpevole, poggiandogli una mano sulla spalla.
“Be’, sì. Ma immagino che gli amici esistano per questo”
Gli porse la foto, e si avviò verso le scale che portavano al dormitorio.
“Grazie Harry”
Harry si girò, e gli sorrise di nuovo.
“Tutte le volte che vuoi”

Qualunque cosa accadrà, io rimarrò al tuo fianco per sempre.
[257 parole]







 

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Ed eccomi di nuovo qui :)
Mi dispiace di non aver mantenuto la promessa e non aver postato ieri, ma purtroppo c'è stato un piccolo problema: ho avuto un terribile mal di testa, al ritorno da scuola, e, dopo aver mangiato, mi sono messa subito a dormire ^^
Per fortuna, oggi mi sento molto meglio ;)
Ne approfitto per postare uno dei capitoli che mi convince di più (cercherò di sistemare il prossimo, che non mi dice granché).
Harry e Neville *-*
Adoro profondamente la loro amicizia: li vedo così simili, nel carattere e nella storia, e, secondo me, è proprio questo ad unirli.
Il momento descritto lo vedo quasi come un "Missing moment": dopo l'imbarazzante incontro al San Mungo, Neville decide finalmente di affrontare l'argomento dei suoi genitori e vede in Harry la persona più adatta: anche lui sa cosa significa non avere una madre e un padre.
Entrambi conoscono il dolore di essere "orfani" e hanno subìto le conseguenze della Prima Guerra, e sanno che saranno i protagonisti della Seconda.
Inoltre, vedo in Harry la prima persona che crede veramente in Neville, che lo sprona a provare e a non arrendersi mai.
Come vedete, il loro è un rapporto che m'infiamma molto *______________________*
Potrei parlarne per ore, ma meglio evitare XD
L'unica cosa da aggiungere è la fonte della citazione finale, anche stavolta tratta da un cartone Disney (li amo *-*): Pocahontas.
Prima di chiudere, volevo, come sempre, ringraziare chi legge, recensisce e mette tra seguite/preferite/ricordate questa raccolta. Grazie :3
Un bacio, e alla prossima. Mary <3

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Capitolo 8
*** Estremi ***


Estremi

Harry non aveva mai visto al Sala Grande così piena di gente.
Famiglie che si stringevano, amici che si abbracciavano, figli che piangevano per aver ritrovato i genitori.
Harry sorrise davanti a quello spettacolo, e si avviò a passo lento verso il settimo piano.
Scoprì con sollievo che la torre dei Grifondoro era ancora inviolata; passò attraverso il familiare buco nel ritratto - incredibile quanto perfino quello gli fosse mancato - e salì sulle scale verso i dormitorio.
La stanza che aveva condiviso per anni con Dean, Seamus, Neville e Ron non era mai stata così ordinata. Assurdo pensare che avevano dovuto abbandonarla tutti e cinque, purché succedesse.
Con un sospiro, si lasciò cadere sul baldacchino più vicino - il suo - e affondò la testa nel morbido cuscino di piume, fresco e profumato.
“Allora è vero che pensiamo all’unisono” disse Hermione stendendosi al suo fianco. Ron, che era entrato dietro di lei, si era appropriato del letto che, per sei anni, era stato di Seamus.
“È strano, non trovate?”
“Cosa?”
“Che sia tutto finito”
“Grazie a noi” aggiunse Ron, compiaciuto.
“Ron, per l’amore del cielo!” disse Hermione “Guarda che il merito è di Harry, non tuo”
Ma Harry scosse la testa, sorridendo debolmente.
“No, Hermione: è anche vostro. Perché senza di voi, non ce l’avrei mai fatta. Mi avete dato la forza di andare avanti. Se voi non ci foste stati… be’, non so come sarebbe finita”
“Ce l’abbiamo fatta insieme” ripetè Ron “Perché anche noi, senza di te, non avremmo mai combinato niente”



 

"Grazie "
"Per cosa?"
"
Mi hai dato gli anni migliori della mia vita"
  [267 parole]




 

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E rieccomi :) Oggi sono stata a casa quindi ho avuto un sacco di tempo per riguardare questa schifezza, ma non sono riuscita al massimo  -.-"
Probabilmente, è la flash che mi piace di meno in assoluto, e la cosa mi dispiace visto che tratta del famigerato trio :(
Comunque, questo passa al convento.
La frase finale è tratta da un libro di Fred Ulhman, Un'anima non vile. Il titolo, che può apparire un po' strambo, si riferisce alla fine della guerra, un estremo della loro amicizia che ha superato anche quell'ennesima difficoltà: so che può non avere molto senso, ma mi intrigava :D
Ringrazio tutti quelli che leggono, recensiscono, mettono tra le preferite/seguite/ricordate la raccolta di cuore :3
A domani, con un'amicizia finalmente tutta al femminile *-*
Un bacio, Mary ;)

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Capitolo 9
*** Lacrime ***


Lacrime

Un pianto disperato riempiva il silenzio nel corridoio.
Luna, che era appena uscita dalla lezione di Incantesimi, si stava avviando a passo di danza verso la torre dei Corvonero, quando udì quel singhiozzare infelice proveniente dal bagno delle ragazze.
Credendo si trattasse di Mirtilla Malcontenta, si avvicinò cauta alla porte e osservò l’interno, ma la figurina sottile che si nascondeva era indiscutibilmente umana.
“Ciao Hermione”
La sua voce sognante fu incrinata da una nota di malinconia, mentre i suoi enormi occhi azzurri notavano il gonfiore che circondava quelli dell’amica.
“Oh, ciao Luna” rispose l’altra, cercando di asciugarsi le lacrime che scorrevano traditrici sul volto arrossato dal pianto.
Sedendosi sullo scalino accanto a lei, Luna le chiese: “Come mai piangi?”
Hermione sbuffò avvilita e rispose: “Mah, è una cosa stupidissima… solo che in questo periodo sembra che tutto mi vada storto”
E pianse ancora più forte. Nel tentativo di consolarla, Luna le passò una mano sulla spalla, colpendola con delicatezza.
Dopo qualche minuto, Hermione parve aver esaurito tutte le sue lacrime, e Luna fu certa di aver visto sul suo volto il lampo di un sorriso.
 

Potrai sempre contare su di me, qualunque cosa accada.
[194 parole]





 

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E anche oggi è arrivata la flash del giorno: vi informo che si tratta della penultima, questa.
Domani posterò quella finale, l'unica della Next Gen ^^
Questa mi piace un sacco: è l'unica amicizia interamente al femminile, e mi piace molto l'idea che coinvolgesse i miei due personaggi femminili preferiti :3
La volevo assolutamente mettere una flash con Hermione, e, pensando alla sua storia e alla sua evoluzione nel corso della saga, mi veniva in mente solo Ginny.
Poi, qualche giorno fa, ho riletto, così, una parte del Principe Mezzosangue e mi è saltata all'occhio la parte in cui Harry trova Hermione a piangere in compagnia di Luna, e ho deciso di utlizzare quel missing moment.
L'idea di Ginny poteva essere valida sia in un'eventuale falsh con Luna sia con Hermione, ma, in verità, non ho mai notato momenti particolarmente affettuosi tra lei e Hermione: sì, vanno d'accordo, ma, a parte il momento della morte di Fred in cui s'abbracciano, non credo di aver mai visto un momento così d'amicizia tra loro.
Con Luna, la situazione era un po' diversa, perché mi era subito venuto in mente, sempre nel Principe, la parte in cui Luna parla ad Harry e gli dice che Ginny era carina e la difendeva contro gli altri, ma la cosa si è oscurata dal fatto che, nell'Ordine (è stupido , lo so), Ginny chiama lei stessa Luna 'Lunatica' e la cosa mi ha innervosita un po', per cui alla fine ho scartato la Weasley :D
Non mi spiace com'è venuta la storia, e mi piace anche (cosa piuttosto insolita) anche la caratterizzazione dei personaggi :)
Spero che piaccia anche a voi ^^
Un bacio e alla prossima, Mary <3

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Capitolo 10
*** Arrivi ***


Arrivi

Harry camminava avanti e indietro lungo il corridoio dell’ospedale con aria afflitta.
Hermione era entrata in sala operatoria già da cinque ore, perché non gli avevano detto ancora niente?
Ron, seduto comodamente sulla panca della sala d’attesa, lo guardava con un’espressione preoccupata. Il piccolo Teddy, invece, dall’alto dei suoi sette anni, fissava interessato il padrino, smanioso di capire cosa stesse accadendo. La nonna gli aveva spiegato che la cicogna aveva fatto visita ad Hermione, e lui sembrava molto emozionato all’idea di avere un nuovo amico con cui giocare.
Finalmente, dopo qualche minuto, un’infermiera si presentò in corridoio, fremente dalla gioia e trascinò Harry e Ron vicino ad un vetro, dietro al quale il piccolo James Sirius Potter si agitava nella culla.
Teddy scrutò curioso il volto del padrino: non l’aveva mai visto sorridere in quel modo. Era come se il sole gli avesse appena inondato il viso con i suoi raggi abbaglianti.
Ancora più incuriosito, Teddy cercò di alzarsi sulle punte, per vedere quello che vedevano anche gli altri, ma non ci riuscì.
“Vieni Teddy”
Avendo notato i tentativi del figlioccio, Harry lo prese in braccio e gli mostrò il neonato che danzava allegramente nel suo lettino.
Teddy sorrise - del suo sorriso dolce e sdentato - e rimase a guardarlo, con la stessa espressione incantata che aveva Harry.
 

Ho sempre desiderato avere un fratello.
[225 parole]




 

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Ed eccomi qui, con l'ultima flash ^^
Avevo una gran voglia di scrivere qualcosa che riguardasse la Next Gen, e la prima amicizia dei posteri che mi è venuta in mente è stata la loro: James Sirius e Teddy.
Avevo in mente anche qualcosa a proposito di Scorpius e Albus, oppure Lily e Rose (come amiche/cugine), ma si trattava, comunque, di cose inventate dalla mia fantasia: la Rowilng non dice mai qualcosa al loro proposito, mentre si sa che Jamie e Teddy sono grandissimi amici.
Ho deciso questo momento fosse il più adatto: la nascita di James, che costituisce l'inizio della loro amicizia ^^
La frase è tratta, ancora una volta, da un cartone Disney: Koda - Fratello Orso.
Prima di chiudere, volevo ringraziare tutte le persone che hanno letto e recensito questa storia, che l'hanno messa tra le preferite/seguite/ricordate o che vi hanno anche solo dato un'occhiata :3
Grazie di cuore *-*
Un bacio e alla prossima storia! La vostra Mary :3

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