Un giorno per caso di Ginny_Lily_6 (/viewuser.php?uid=77531)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** It's too late!-Hermione- ***
Capitolo 2: *** It's too late!-Draco- ***
Capitolo 3: *** (s)Gradevoli incontri ***
Capitolo 4: *** Furetti addolciti-D&H ***
Capitolo 5: *** Uragani in ufficio-Draco- ***
Capitolo 6: *** Arrendersi all'evidenza- Hermione ***
Capitolo 8: *** Rivelazioni-Hermione ***
Capitolo 8: *** Divergenze d'opinione- D&H ***
Capitolo 9: *** Sparizioni- D&H ***
Capitolo 10: *** False insinuazioni&prese di coscienza- D&H ***
Capitolo 11: *** La resa dei conti- D&H ***
Capitolo 12: *** Galeotta fu la pizza- D&H ***
Capitolo 13: *** The day after ***
Capitolo 14: *** Tuoni e fulmini ***
Capitolo 1 *** It's too late!-Hermione- ***
It's too late 1
L'idea
di Questa FF nasce una sera di settembre quando, annoiate dal caldo che
ancora si ostinava a tormentare le nostre nottate, io e la mia
dodicenne sorellina abbiamo deciso di ingannare l' insonnia con un
film. Controlla e controlla salta fuori che lei non aveva mai visto "Un
giorno per caso", pellicola di cui personalmente da piccola ero
appassionatissima. Mentre lo guardavo una molla mi é
scattata in
testa e ai titoli di coda mi sono affrettata a buttare giù
una
bozza che ha poi cominciato a prendere vita nei giorni a seguire. La
storia, nel corso dello sviluppo prende una piega molto diversa da
quella del film, tanto che a metà si discosta totalmente
spostandosi in un contesto e su vicende totalmente avulse dalla vicenda
narrata da Michael Hoffmann ma si può dire che questa sia
stata
una fonte di ispirazione particolarmente forte per lo sviluppo dell'
intreccio e la descrizione dei personaggi.
Vi
ho incuriosito? Spero proprio di si!
A
tutti coloro che proseguiranno con il capitolo, Buona lettura! Spero di
potervi ritrovare numerosi nella pagina delle recensioni per trarre
beneficio dalle vostre idee, critiche ed opinioni.
Ginevra
Londra
23 dicembre
So
no one told you life was going to be this way.
Your
job's a joke, you're broke, you're love life's DOA.
It's
like you're always stuck in second gear,
Well,
it hasn't been your day, your week, your month, or even your year.
I'll
be there for you- The Rembrands-
-Casa Granger- Ore 7:20
Driiiiiiiiiiiiiin.
Risponde la segreteria telefonica del numero….
-Herm?Ci sei?sono Ron. Senti volevo dirti che stasera non…-
-Merda, Merda, Merda, Merda!-
Le parole di Ron si persero mentre Hermione si catapultava fuori dal
letto imprecando.
-Maaaaaaaaaaaamma…non si dicono le parolacce!-
-Merda all’ennesima potenza!-
-Maaammaaaaaaaa!!!-
-Scusa tesoro. Hai ragione non si dicono le parolacce! Però
mamma sarebbe molto, molto, molto contenta se tu adesso ti vestissi e
raccogliessi le tue cose in fretta. Nel giro diciamo di due minuti?-
-Ma mamma non ho ancora bevuto il mio latte con il cioccolato!-
-Mamma ti promette che ti da i soldini per comprare un’intera
scatola di cioccorane tutte per te se ora fai in fretta ok?-
Accidenti. Non credo che ce la farò a resistere
ancora a
lungo. Dannato tu sia Ronald Bilius Weasley per essertene andato da
Londra e per avermi lasciato qui sola a gestire tutto. È
facile
per te vero?é facile essere un papà perfetto ed
adorato
quando vedi tuo figlio solo un paio di volte al mese e lo porti a
giocare a Quidditch e ad Hogsmeade e…AHHHH non ce la faccio!
Non era facile per Hermione Jane Granger, brillante avvocato, abituata
ad avere sempre il controllo di ogni situazione gestire la sua vita da
sola. Il suo matrimonio con Ron era finito da due anni ormai, quando
entrambi avevano capito che il loro rapporto era solo quello di due
amici. Ci erano voluti anni per giungere a quella conclusione ma alla
fine avevano capito che fra loro non c’era altro che un amore
fraterno e così avevano deciso di porre fine al loro
matrimonio.
Erano rimasti vicini anche per il bene di Fred, il loro piccolo
diavoletto con i capelli rosso fuoco e gli occhi nocciola della mamma.
Non che avessero altra scelta: Harry e Ginny erano il padrino e la
madrina, oltre che gli zii del loro piccolo ed Hermione non poteva
proprio tagliare i rapporti con quella fantastica famiglia che erano i
Weasley. All’inizio il clan dei pel di carota era rimasto
sorpreso e un po’ dispiaciuto dalla rottura ma i sentimenti
profondi che li legavano a quell’intelligentissima ragazza
che
era cresciuta in casa loro avevano fatto sì che tutti
accettassero questa anomala situazione. Poi però a Ron era
stato
offerto un ingaggio estremamente vantaggioso nella squadra di Quidditch
della capitale scozzese ed Hermione era rimasta sola a cercare di
conciliare la sua carriera lavorativa, in vorticosa ascesa e quella mi
mamma premurosa e presente.
-Mamma, mamma, dobbiamo ricordarci di portare anche Cric!altrimenti poi
Eleanor si arrabbia, perché la maestra ha detto che dobbiamo
fare le cose insieme e dobbiamo prenderci cura del nostro topo insieme
e…-
-Si si certo tesoro mio non ti preoccupare prendiamo anche Cric. Ma chi
è Eleanor?- Per quanto provasse a sforzarsi non riusciva a
ricordarsi di una compagna di Fred che portasse quel nome.
-Eleanor è la mia nuova amica mamma! é arrivata
pochi
giorni fa a scuola e la maestra mi ha chiesto di fare il bravo ed
aiutarla a conoscere gli altri…sai Eleanor è
molto bella
mamma. Ha dei capelli che mi ricordano il colore dei galeoni e gli
occhi azzurri ma non come quelli di zia Fleur che sono come il mare ma
come il ghiaccio-
-Si si amore, adesso però dobbiamo scappare
perché il
treno parte fra esattamente dieci minuti e se arriviamo in
ritardo rischiamo che tu ti perda la gita di Natale. Non vuoi saltarla
vero?-
Se quel treno parte senza Fred a bordo sono morta. Oggi
è il
giorno più importante della mia carriera lavorativa, se il
processo si conclude come desidero potrei anche diventare socia dello
studio…
-No mamma assolutamente no. E poi se non arrivassimo in tempo Eleanor
non avrebbe amici con cui giocare. Sai lei è arrivata da una
città lontana lontana e non conosce nessuno…-
-Va bene tesoro, adesso la mamma ti porta alla stazione in men che non
si dica!-
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Capitolo 2 *** It's too late!-Draco- ***
It's too late part2
Don't
know what I was looking for when I went home, I found me alone
And sometimes I need someone to say, "You'll be all right. What's on
your mind?"
But the water's shallow here and I am full of fear, and empty handed
after two long years
Back home -Yellowcard-
-Casa Malfoy- Ore 5 e 30
Se c' era una cosa che Draco Malfoy amava quello era il suo
letto. Ancora di più però amava dormire, indisturbato, nel
suo elegantissimo ed imbarazzantemente costoso letto di pelle King Size
che troneggiava nella grande camera da letto dell' altrettanto grande
loft Londinese nel quale viveva da quando era tornato in Inghilterra.
Putroppo é comunemente noto che i figli non sempre ereditino
le passioni dei genitori e, a giudicare dall' impeto con cui la sua
piccola dalla testa coronata da un' aureola di boccoli biondi lo
stava scuotendo, quello era proprio il suo caso.
-Papà! Papà! C’est tard,
dobbiamo andare!-
-Mmmm Eleanor non è tardi tesoro, papà vorrebbe
dormire ancora un pochino…-
-Ma papino io non ho proprio più sonno! E poi voglio andare
in gita, mi hanno detto che c’è la neve e e io
proprio non riesco più a dormire davvero-
-Se ti faccio venire qui sotto le coperte con me prometti di metterti
giù buona e lasciarmi dormire?-
-Va beeene...-
Draco sollevò le coperte e la bimba scivolò fra
le sue braccia.
-Papiiiiiiino?-
-Eleanor, papà vuole dormire. È
l’ultimo giorno prima delle vacanze di Natale e ci sono
tante, troppe cose da fare in ufficio. Ti prego, ti prego lasciami
riposare ancora un pochino-
La figlia ignorò completamente la richiesta
dell’assonato padre.
-Lo sai che io e Freddy dobbiamo curare un topo? Si chiama Cric. C’est
trop drole-
Draco non riuscì a resistere. Quel piccolo esserino che gli
accarezzava le guance con la sua manina paffutella gli faceva perdere
completamente la capacità di raziocinio.
-Chi è Freddy tesoro?-
-Fred è il mio nuovo migliore amico, é molto
buffo sai? Ha i capelli rossi rossi e taaaaaaaaaaaaaante lentiggini. Je
l’aime beaucoup-
Elenco dei motivi per cui me ne ero andato
dall’Inghilterra.
Motivo numero 1) Troppi capelli rossi.
-Sono contento che tu ti sia fatta degli amici qui. Sei contenta di
essere tornata a casa?-
Povera piccola. Non
è facile per me figuriamoci per lei. Il trasferimento, una
nuova casa, una nuova lingua…
La mamma di Eleanor era morta un anno prima e lui, su
insistenza del Neo eletto Ministro della Magia Percivald Weasley, che
lo voleva a capo dell’Ufficio di Cooperazione Magica
Internazionale, aveva deciso di tornare. Dopotutto era tempo di
seppellire i fantasmi del passato, non avrebbe potuto continuare a
nascondersi in Francia per quando amasse quella terra e Parigi, la
città dove aveva vissuto per i dieci anni che erano
trascorsi dalla fine della scuola. Tornare a Londra si era rivelato
più facile del previsto anche se la vita che vi conduceva
era estremamente solitaria. I rottami della casata dei Black e dei
Malfoy erano entrati in clandestinità, lasciandolo l'unico
erede di un immenso patrimonio.. La sua famiglia nella terra di Albione
al momento era un piccolo nucleo formato da lui, Eleanor e Blaise
Zabini, il fedele amico che gli era restato accanto negli anni di studi
ad Hogwarts ed in Francia.
-La mia casa è a Paris papino. Però qui mi piace
lo stesso, c’è zio Blaise che mi fa tanto ridere e
mi riempie di regali. Tu sei contento di essere tornato a casa?-
-Io sono contento se sono con te ma
chérie, non importa se a Parigi o a Londra-
-Ahhhhh, ti voglio bene-
-Elly?-
-Si papà?-
-Mi fai dormire altri dieci minuti?-
-Ca va-
-Papino, credo che il tuo orologio non funzioni bene. Dice che sono le
sette e mezza ma non è possibile perché alle
sette e mezza dovremmo essere alla stazione per partire...-
-Merda!!-
-Non si dicono le parolacce!- la piccola si premette una manina
grassoccia sulla bocca, scandalizzata dal linguaggio del padre.
-Mer, scusa Elly! Mettiti addosso qualcosa che papà ti porta
lì in un secondo con una materializzazione congiunta!-
-Oh no papino,j’aime pas ca , mi sembra di
essere dentro ad un tubo!Voglio andare con la metrò babbana!-
-Questa volta dovrai adattarti tesoro, depeche-toi!-
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Capitolo 3 *** (s)Gradevoli incontri ***
sgradevoli incontri
When
was the last time
you
thought of me?
Or
have you completely erased me
from
your memories?
Don' t you remeber
-Adele-
-Paddington Station-
Ore 7:45
Mai in anni di scuola,
Università e lavoro Hermione Granger aveva avuto un minuto
di ritardo, nemmeno le mattine quando, incinta di Freddy, frequentava
le lezioni del Corso di Specializzazione in Magisprudenza,
trattenendo a forza i conati che il suo stato
interessante le provocava.
Di tutti i giorni in cui si sarebbe potuta permettere di posticipare
l'arrivo al lavoro, quello era l' ultimo. La causa di quel giorno,
nella quale avrebbe dovuto rappresentare l'accusa in un cruciale
processo contro alcuni dei rampolli delle antiche famiglie di maghi che
ancora mantenevano vive le schiere dei Mangiamorte, era la
più importante di tutta la sua carriera. Da anni attendeva
quel momento e non sarebbe stato suo figlio, la scuola o la sua gita a
rovinarglielo: se avesse vinto avrebbe potute accarezzare l' idea di
entrare nello studio Darcy&Darcy come socia. Fred doveva prendere
quel treno.
-Eccoci Freddy, corri!-
-Mamma?? Qui non c’è nessun treno…-
-Come non c’è nessun treno?!- Hermione si
guardò attorno spaesata, notando un cartello appeso al muro
recante una scritta. Si avvicinò per leggerlo quando da
dietro le spalle le giunse una voce familiare, calda e bassa,
leggermente strascicata.
-Siamo partiti per la gita di Natale. Vogliate scusarci ma non abbiamo
potuto aspettare oltre, MERDA-
-Papà smettila di dire parolacce o ti dovrò
mettere in punizione!-
Io conosco questa voce. La donna si girò
di scatto. Davanti a lei, in tutto il suo metro e ottontacinque di
altezza stava in piedi Draco Malfoy, le lunghe dita sottili appoggiate
sulla spalla di una bambina dell' età di suo figlio, il
corpo protetto da un trench semislacciato che lasciava intravedere i
disegni verde brillante della cravatta di seta, le gambe fasciate da
eleganti e pennellati pantaloni di fresco di lana grigio scuri ed i
piedi infliati in un paio di stringate di cuoio il cui valore doveva
probabilmente aggirarsi attorno a quello del suo stipendio
mensile Gli anni non avevano cambiato di una virgola il suo
cipiglio né il fisico affusolato ed asciutto, il
viso appuntito, la mascella dura e squadrata. Se non fosse stato per i
capelli, che con il trascorrere del tempo si erano fatti più
scuri, addolcendogli i lineamenti, si sarebbe potuto dire che era lo
stesso ragazzo che aveva visto, per l'ultima volta nella sua vita,
fumare una sigaretta appoggiato al muro della stazione della scuola,
quando l'Espresso di Hogwarts aveva diviso le loro strade per sempre.
-Hermione Granger?-
-Draco Malfoy?-
Motivi per cui me ne sono andato dall’Inghilterra.
Motivo n 2) Potty, Lenticchia e la Secchiona Zannuta.
-Freddy!! Nemmeno tu sei partito!-
-Elly! Credevo che te ne fossi andata senza di me!-
I due bambini si abbracciarono felici, alla faccia dei genitori che si
fissavano ancora come se avessero visto materializzarsi davanti ai loro
occhi improvvisamente un enorme esemplare di Schiopodo Sparacoda.
Merlino, anni che non
torno e una delle prime persone che incontro é la Granger.
Draco dovette ammettere che, senza quei chili di libri sulle spalle,
poteva anche assomigliare ad un esemplare di essere femminile. L'ultimo
ricordo che aveva di lei erano i suoi occhi, puntati fissi
all'orizzonte dietro il vetro appannato dell' Espresso di Hogwarts, con
i riccioli ribelli che le scappavano dal fermaglio con cui aveva invano
tentato di domarli. Gli stessi ricci che ora, grazie ai meravigliosi
prodotti babbani, le ricadevano in morbide onde sulle spalle e sul
cappotto blu che lasciava apparire due gambe sottili, pericolosamente
in bilico su un paio di elegantissimi e vertiginosi
decolleté acquistati per quel giorno speciale. L'uomo
notò quanto per l'ex compagna il tempo sembrava essersi
fermato: piccola ed esile, con il viso quasi privo di trucco ed
arrossato per il freddo ed i piccoli fiocchi di neve che vi si erano
depositati, poteva ancora essere scambiata per un' adolescente, se non
fosse stato per il look estremamente serio che sfoggiava. Nel complesso
ricordava quegli elfi che i babbani continuavano ad ostinarsi a
rappresentare nelle loro fantasie, ingnari di quanto fossero sgradevoli
alla vista quelli veri.
-Papino qu’est qu’il y a? Sembra che tu abbia
appena visto un fantasma!-
-Quasi tesoro. Che ci fai qui Granger?-
-Potrei farti la stessa domanda Malfoy. Come mai iscrivi la tua
preziosa erede ad un istituto babbano? Le hai fatto fare
l’antirabbica prima?-
Motivi per cui ho iscritto mio figlia in un istituto babbano.
Motivo n 1) Nessuna vecchia conoscenza inopportuna.
-Vedo che gli anni passano ma certe cose non cambiano mai. Comunque
potrei farti la stessa domanda: dal colore di capelli di tuo figlio e
dal suo nome direi che non hai sposato un babbano qualunque quindi, che
ci fai qui Granger? Lenticchia dove lo hai messo?-
È uno stronzo. Ignoralo.
-Mamma non capisco. Conosci il papà di Elly?-
Non perdere la calma Herm. Respira.
-Si Freddy. Mamma ha questa grandissima sfortuna-
-Non dovresti essere così cattiva mammina lo sai?-
-Hey Granger, simpatico tuo figlio. A quanto pare certi tratti non sono
ereditari -
-Va al diavolo Malfoy!-
Ecco. Ho perso le staffe. Accidenti a quella faccia di culo di
Malfoy. Non viveva in Francia? Perché è tornato?
-Maaaaaaaaaaaaamma! Ma sei impazzita?- Freddy non aveva mai visto sua
madre comportarsi così prima di allora, di solito era
gentile con tutti.
-Scusa tesoro. Certe persone fanno uscire il peggio di me. Forza
andiamo a cercare un taxi- Sembrava una stupidata ma preferiva usare il
meno possibile la magia con il figlio. Preferiva che nella vita
imparasse a cavarsela da solo piuttosto che crescere con la
comodità di una bacchetta in tasca e diventare pigro come
suo padre.
-Hey papino. Perché non andiamo anche noi?Ti prego non farmi
materializzare di nuovo con te. C’est
terrible!-
Hermione si voltò a guardare la piccola. Come era possibile
che Draco-lo stronzo-Malfoy avesse messo al mondo una creatura
così adorabile? La bambina aveva lunghi boccoli biondi che
le cascavano morbidi sulle spalle, gli occhi erano del colore di quelli
del padre certo ma erano dolci e profondi. Con una delle sue manine
cicciotte reggeva un coniglietto rosa di pelouche mentre con
l’altra stringeva stretta quella del suo Freddy. La donna le
ammiccò e questa le rispose con un sorriso allegro.
Com’era possibile che la figlia del demonio sorridesse
allegramente? Cercò di ricordare se mai nella vita avesse
visto Malfoy lasciarsi andare spontaneamente ad una risata. Per quanto
si sforzasse non riusciva a rammentare nemmeno una volta nei sette,
lunghissimi anni di convivenza forzata ad Hogwarts in cui avesse colto
sul suo viso una tale espressione.
-No amore papà deve essere in ufficio fra pochissimo e non
c’è tempo. Forza andiamo a cercare un angolino
nascosto-
-No papà ti prego! Prometto che sarò buona buona
oggi ma ti prego…non farmi smaterializzare..Mi fa venire mal
di testa…-
Bravo Draco. Perché vuoi a tutti i costi insegnare
a tua figlia a cavarsela anche senza la magia? Ora ti tocca salire sul
taxi con Miss Perfettini e la sua prole.
-Mmmm…ok d’accordo…- Draco non seppe
resistere alla mielosa richiesta della figlia.
Hermione assisteva allibita alla scena. Malfoy che capitolava davanti
ad un altro essere umano?
-Che hai da guardare Granger?-
-EH?-
-Dai forza vuoi deciderti a salire?Non ho tutto il giorno-
-EH?-
-Granger per favore. Smettila di fissarmi come un pesce lesso, recupera
quel cervello da genio che so che nascondi da qualche parte e reagisci.
Andiamo entrambi a Diagon Alley immagino-
-Io si…cioè insomma, dovrei trovare qualcuno che
badi a Freddy, ho un appuntamento di lavoro importantissimo…-
-Ok ci penseremo sul taxi. Forza ragazzi tutti a bordo!-
Draco sorrise incitando i bambini a salire sul taxi.
Malfoy sorride? Che cosa succede al mondo?
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Capitolo 4 *** Furetti addolciti-D&H ***
she
needs me now but i can't seem to find the time
i got a new job now on the unemployment line
and we don’t know how
how we got into this mess is a god’s test,
someone help us cos where doing our best
trying to make it work, but
man, these times are hard
you're
smiling but we're close to tears,
even after all these years
we just now got the feeling that we're meeting
for the first time
For the first time -The
Script-
- London
cab- Ore 8:00
Ammettere
di essere ai ferri corti era la cosa che le costava più al
mondo. Anzi no, amettere di essere ai ferri corti e chiedere aiuto a
qualcuno ecco, quello proprio non poteva sopportarlo. Il solo fatto di
essere la versione adulta della ragazza integerrima che aveva percorso
i corridoi di Hogwarts bastava per capire che tipo di madre era
Hermione Granger. Giovane, con una brillante carriera in ascesa ed un
piccolo demone dai capelli rossi che le girava per casa la donna aveva
imparato ben presto che cosa voleva dire cercare di coniugare il ruolo
di madre irreprensibile a quello di brillante avvocato.
Peccato che, troppo spesso, si nascondesse nella corazza che si era
costruita per tirare avanti nelle diffioltà quotidiane,
volutamente ignorando ogni sorta di aiuto che lo sconfinato clan dei
Weasley poteva darle. Sì perché celarsi dietro la
scusa di essere la sola a crescere il figlio mentre l'ex marito girava
il mondo a cavallo di una scopa era molto più facile che
ammettere di avere bisogno dell'aiuto di qualcuno. Forse era per questo
che, quando si era finalmente decisa a sollevare il telefono per
ricordare a Ron i suoi doveri di padre, aveva spinto lo schermo touch
screen con tanta veemenza da attirare lo sguardo corrucciato dell' uomo
seduto accanto a lei in taxi, preoccupato per le sorti del costoso
gingillo tecnologico che reggeva fra le mani ed incuriosito dal panico
che pervadeva il vaso dell' ex compagna.
-Ronald? Pronto mi senti? Senti è successo un
casino…No no niente di preoccupante, ma sarebbe bello se tu
potessi anticipare il tuo ritorno
a…stamattina?Avrei bisogno che tu stessi con Fred tutta la
giornata e non solo stasera. Non mi chiedere perché dimmi
che lo farai e basta. Lo sai che oggi ho una causa importantissima e
sai anche la posta che c’è in
gioco…Come non puoi venire a Londra prima di domani? E la
partita pre-natalizia padri figli? Non puoi mancare sai quanto ci tiene
Freddy! L’ha già detto a tutti i suoi amici, per
favore non puoi mancare! No ascoltami tu! Vedi di fare in modo di
esserci o giuro che ti impastoio! Ronald? Ronald mi senti?-
-Accidenti a te- digrignò fra i denti Hermione.
-Mamma che cosa dicevi con papà? Viene vero stasera?-
-Certo che viene amore- E adesso come
glielo dico?
-Pronto Blaise sono io. Senti avrei bisogno di un favore enorme,
potresti stare con Elly fino a diciamo…il primo pomeriggio?
Ho una riunione importantissima, vengono i ministri francesi e
svizzeri, sai che casino c’è in Ufficio prima
della pausa natalizia…come non sei a Londra? Sempre in giro
a folleggiare eh? Come? Si certo che ci vediamo il 26, non vedo
l’ora di andarmene un po’ a
sciare…Vabbè ok vedrò di arrangiarmi
in qualche modo…grazie lo stesso amico…ciao!
-Salutami lo zio Blaise papino, digli che gli voglio bene!-
Perché qualcuno dovrebbe volere bene a quel
viscido? Il mondo ha per caso cominciato a girare al contrario questa
mattina? Ad
Hermione sembrava di sognare mentre faceva scorrere la rubrica alla
ricerca del nome dell' amico d' infanzia, nonché cognato.
Forse chiedere aiuto a lui si sarebbe rivelato più fruttuoso.
-Harry? Sono io-
-Buongiorno Herm come stai, tesa per oggi pomeriggio? E il mio
diavoletto? Dimmi tutto-
-Stiamo bene grazie. Ti prego dimmi che puoi aiutarmi, quello stronzo
del tuo amico mi ha lasciato a piedi oggi-
-Tappati le orecchie Elly! La mia mamma dice un sacco di parolacce
oggi, mi sembra proprio strana, di solito non fa mai così!-
Freddy fissava la mamma con aria stupita ed infastidita.
-Si vede che è arrabbiata, a volte capita- La piccola si
strinse le manine grassottelle sulle orecchie imitando il suo amico.
-Eh si dicevo è successo un casino, eravamo in ritardo e
abbiamo perso il treno. Ho bisogno che mi teniate il piccolo, non so
come fare…siamo qui io e…-
-Io e chi?-
Ecco forse rivelare il piccolo dettaglio che sedeva incastrata fra suo
figlio, che sembrava colpito da un incantesimo Tarantallegra ed il
nobile fondoschiena di Malfoy non era una buona idea, specialmente a
quell' ora del mattino, quando l'amico non aveva probabilmente nemmeno
gustato il primo caffé.
-Io e…Fred…chi altro?-
-Grazie della considerazione Granger. Ciao ciao Potty!- il proprietario
del nobile fondoschiena ossuto che premeva fastidiosamente contro
quello della donna si nella conversazione sghignazzando.
-Chiudi quella fornace Mal….ehm!- Hermione si morse la
lingua, per costringersi a tacere.
-Sai, credo che la mia mamma odi il tuo papà-
-Ah oui! E il mio papà odia la tua mamma je crois-
-Herm ma chi c’è lì con te? Di chi
è quella voce che ho sentito?-
-Nessuno Harry, chi ci dovrebbe essere, siamo solo io e Freddy, come
sempre-
-Granger, sei proprio maleducata! Come andiamo Sfregiato?-
Taci Malfoy, CAZZO.
-Herm.Ma sei in taxi con MALFOY?!-
-Io si...cioè Harry insomma...Freddy e sua figlia sono a
scuola insieme. Anche loro sono arrivati in ritardo e hanno perso il
treno. Stiamo andando a Diagon Alley, indovina un po’? Per
qualche crudele scehrzo del destino i nostri bambini sembrano
inseparabili-
-Wow wow che culo! Dì, con tutte le scuole che ci sono a
Londra proprio in una frequentata da una tale feccia dovevi iscrivere
il mio figlioccio? Per quanto odi ammetterlo comincio a dare ragione a
Ginny quando sosteneva che questa idea dell’istruzione
babbana prima di Hogwarts non era buona...Toglimi una
cuirosità, che ci fa l’erede del demonio in una
scuola plebea e per di più non magica?-
-Potter guarda che ti ho sentito!-
-Ma che bello…un furetto con un udito da elefante-
Non ci posso credere. Si sta divertendo quello stronzo! Se le fosse
stato davanti Hermione avrebbe strangolato il suo amico.
-Merlino Harry non potresti abbassare la voce?! Guarda che ti sentono
anche i bambini!-
-No. È troppo divertente!-
-Idiota. Senti allora potete tenermi il piccolo?-
-Mi dispiace Herm ma io sono incasinatissimo oggi e Ginny è
impegnata con i ragazzi…davvero sai quanto adoro stare con
lui ma proprio non ce la faccio. Sai com'è l'ultimo giorno
prima delle vacanze natalizie...-
-Quindi non ci saresti nemmeno stasera per la partita padri figli di
Quidditch?-
-N-no…stasera c’è il saggio di Lily,non
posso mancare…ma scusami Ron? Non doveva andare alla Tana
già da stasera? Portiamo i ragazzi lì anche noi,
per goderci una serata di tranquillità prima dell' uragano
di domani...-
-Il tuo caro amico mi ha detto che non riesce a rientrare prima di
domani. Ci vedremo direttamente alla Tana-
-Ma lo sa quanto ci tiene Freddy?-
-E cosa vuoi che ti dica Harry. Non so come dirglielo…non
aspetta altro da mesi ormai-
-Mi dispiace Herm ma non credo di riuscire a farcela…ti
chiamo se mi libero prima ok?-
-Ok. Grazie lo stesso. Ciao Harry, a domani!-
-Buona giornata secchia. In bocca al lupo per la causa,
chiamami quando finisci-
Sono nella merda.
-Che c’è Granger. Lenticchia non riesce a tornare
per il grande evento di stasera?-
-Mamma, ma di chi parlate? Usate tutti quei soprannomi…e chi
è che non torna?-
-Nessuno tesoro. Malfoy ti sarei grata se evitassi di comportarti come
un bambino di Hogwarts. E poi non sono affari tuoi-
Adesso lo prendo a schiaffi. Giuro che se non la smette di
guardarmi con quel ghigno malefico lo uccido a mani nude Con la
bacchetta sarebbe troppo poco soddisfacente. Hermione
aveva le lacrime agli occhi per la stizza. Senza dire niente Draco le
allungò un fazzoletto, con aria annoiata.
-Che cosa? Oh…-
Hermione fissava stupita il pezzo di stoffa…-DIO
è BLASONATO!!!!- che teneva in
mano.
-Prego Granger-
-Eh? No, hai ragione. Scusami tantissimo, sono proprio maleducata-
-Wooo, facciamo passi avanti! Perché mi ringrazi Granger?
Non credevo facesse parte del tuo codice etico-
La donna gli allungò un buffetto a mo' di rimprovero. Lui
sbuffò e lei di rimando gli sorrise.
Ma che cazzo fai eh?Ti metti a flirtare in taxi con Malfoy
mentre…
-AHHHHHHHHHH!!!!
Papààààààà!!!regarde
le rat!!!-
-Mammaaaaaaaaaaaa!!!! Il topo è diventato rosa!!!!!!!-
Ok calma. Tuo figlio ha appena trasformato un comunissimo topo
da babbani in un animale degno dello zoo di Hogsmeade.
- Freddy ma che fai?- Suo figlio piangnucolava -Mamma io non lo so,
stavo pensando a come Cric sarebbe potuto diventare più
bello e all’improvviso…è diventato
rosa!-
Con un debole pop il topo ritornò grigio.
-Non ti preoccupare Freddy, vedi? Non è successo niente, il
topo è di nuovo a posto! Capita a tutti alla tua
età sai? Io una volta ho spaccato il tavolo del salone di
Malfoy Manor solo fissandolo intensamente. La mia mamma si è
arrabbiata moltissimo ma poi ha capito cos’era successo e a
quel punto era così contenta che io avessi manifestato un
segno di magia che mi ha regalato un sacchetto intero di Gelatine Tutti
i Gusti più Uno- Draco accarezzò la testa rosso
fuoco del piccolo.
-Anche a me le regalerai mamma?- Freddy fissava la mamma
speranzoso.
Merlino, è goloso come suo padre!Dagli del cibo e
non capirà più niente.
-Vacci piano tu. I nonni mi uccideranno quando verranno a sapere quanti
dolci ti ho offerto oggi! Sai quanto ci tengono che tu abbia i denti
sempre puliti!- Poi si girò verso Draco -Grazie…-
-Di niente Herm-
Oddio.Mi ha chiamato Herm? E mi ha davvero fatto
l’occhiolino? No avrà un tic. Si si
sarà proprio così…adesso lo
rifarà. RIFALLO!
Che ha da guardarmi in continuazione la Granger con
quell’aria da svampita?
-Siamo arrivati!- La voce del taxista li riportò alla
realtà.
-Merlino, avrà sentito tutto....-
-Tranquilla Granger. Credevi che il Muffliato fosse una prerogativa dei
soli Weasley??-
Hermione sorrise nervosamente, mordicchiandosi il labbro inferiore.
-Senti io ora devo proprio andare. Grazie di aver pagato il taxi non
dovevi. Devo discutere di un paio di punti con i miei collaboratori
prima della causa che è fissata per oggi pomeriggio e devo
trovare qualche povera anima che si occupi della mia peste…-
-Perché non facciamo così? Io ho qualche ora
libera prima che cominci la riunione…Lascia bambini a me per
diciamo tre ore e poi vieni a riprenderli per portarli a pranzo. Per il
pomeriggio troveremo una soluzione, promesso-
Malfoy mi sta offrendo il suo AIUTO?
-Granger la devi smettere di guardarmi come se avessi davanti un Troll
in tutù-
-Scusa Malfoy é che sai ai un troll in tutù
sarebbe decisamente meno sorprendente di te che mi offri una mano-
-Ma tu alla mattina fai colazione con l’acido per caso? Dai
forza che hai una causa da vincere. Ci vediamo nel tuo ufficio all'una
ok?-
-Ok Malfoy. Però ti avverto: Freddy è davvero
ingestibile a volte…non guardarmi con quella faccia, non sto
esagerando. Comunque grazie, davvero. Mi stai salvando il culo-
-MAMMAAAAAA! La devi smettere di dire parolacce! Perchè fai
così? Normalmente non le dici mai!-
-Normalmente,
tesoro mio, non incontro furetti addolciti-
-Mammina lo sai? Oggi sembri matta!-
|
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Capitolo 5 *** Uragani in ufficio-Draco- ***
Uragani in ufficio
This
thing (this thing)
Called
love (called love)
It
cries (like a baby)
In
a cradle all night
It
swings (woo woo)
It
jives (woo woo)
It
shakes all over like a jelly fish
I
kinda like it
Crazy
little thing called love
Crazy little things
called love - The Queen-
-Ministero della magia, secondo piano, Ufficio della
Cooperazione Magica Internazionale- Ore 9:00
Figo. Il tuo capo
é incredibilmente figo e schifosamente ricco. Il partito migliore in tutta
l'Inghilterra e, forse, uno dei più appetibili di tutto il
mondo magico. Ha trent'anni e, guardacaso, é vedovo.
Lucy continuava a ripetersi queste parole ogni benedetta mattina,
quando, seduta impettita alla sua scrivania, si lisciava la gonna in
trepidante attesa dello spettacolo che era l'entrata di Draco Lucius
Malfoy dalla porta dell' Ufficio della Cooperazione Magica
Internazionale. Non che lui la degnasse di qualcosa di più
che uno sguardo distratto fra una missiva ed un bicchiere bollente di
caffé ma, si diceva, tempo di approfondire la conoscenza ne
aveva quanto voleva. Nel frattempo poteva continuare a godersi lo
spettacolo incorciando le dita e sperando che occhi di ghiaccio
cominciasse a rivolgerle attenzioni che non comprendessero la richiesta
di inviare un gufo o trascrivere qualche noioso discorso.
-Buongiorno Signor Malfoy- la ragazza accolse la presenza del suo sogno
proibito con gli occhi tutti miele e tono zuccheroso.
-Buongiorno Lucy…- come sempre il suo atteggiamento mostrava
totale indifferenza nei suoi confronti, nonostante la giovane quel
giorno sfoggiasse una camicetta talmente attillata e scollata che non
lasciava nulla all' immaginazione.
-Questi angioletti sono i suoi figli?-
Stupida oca. Ti sembro uno che mette al mondo un pel di carota
lentigginoso?!
-No no Lucy. Solo Eleanor è mia figlia, questo è
Freddy un suo amichetto di scuola-
-Ma che deliziosa bambina, è il ritratto del suo
papà, gli stessi occhi…-
Leccaculo.
-Grazie Lucy. Forza bambini vi va di vedere il mio ufficio?-
-Zio PEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEERCYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!!-
Draco sobbalzò mentre la piccola peste si lanciava a
capofitto attraverso file di scrivanie, pile di comunicati stampa,
segretarie frettolose ed impiegati che correvano indaffarati da una
parte all’altra del gigantesco open space. Non fece in tempo
ad urlargli -Freddy sta atten…..- che il piccolo era
rimbalzato contro un collega ed era crollato rovinosamente a terra
trascinandosi dietro un vaso e cominciando strillare come una delle
sirene del Lago Nero fuori dall' acqua.
-Fred?!- Il primo ministro Percivald Ignatius Weasley si era chinato
per prendere fra le braccia il disperato nipote. -Che ci fai qui?-
-Reparo- Draco era giunto ansante sul luogo del delitto per riparare al
danno. -Percivald. Scusami, ho perso di vista tuo nipote per qualche
secondo. Dai Freddy coraggio non è niente, solo un
graffietto. Adesso chiediamo a Lucy se ti porta un cerotto
d’accordo?-
-Che ci fa mio nipote con te?- Percy aveva l’aria di qualcuno
che avesse appena ricevuto un potentissimo Oblivion. Persa e vagamente
inebetita.
-Una storia lunga. Non mi guardare con quella faccia, prometto che non
lo mangerò e avrò cura di lui. Elly ma chérie
ti prego togli le dita dal naso, fai vedere che sei una brava signorina-
Percy fissava sempre più incredulo il quadretto: aveva avuto
a che fare con Malfoy nell’ultimo periodo e aveva potuto
constatare quanto fosse cambiato dai tempi della scuola ma non avrebbe
mai pensato di vederlo barcamenarsi egregiamente nel ruolo di
padre.
-Comunque ero venuto perché avevo bisogno di parlarti per
accordarci prima del meeting di oggi pomeriggio, volevo leggere due
carte, fare il punto della situazione…-
-Certamente. Non ti da fastidio se i bambini stanno con noi vero? Non
saprei a chi lasciarli…No chérie
la gonna di Lucy non è il posto giusto dove pulirsi le mani
appiccicate di Gelatine Tuttigusti-
Perché mia figlia si comporta come
un’incivile in ufficio? Nonostante
fosse cambiato parecchio lo irritava ancora che la sua preziosa e
beneducata principessina lo facesse sfigurare davanti a tutti. Era
l’erede della nobile casata dei Malfoy dopotutto.
-No no Malfoy non ti preoccupare. Farete i bravi voi due eh? Lo zio e
papà hanno delle cose importanti da discutere-
Sbam. Un portapenne cadde rovesciando il suo stregato contenuto (decine
e decine di piume, boccette d’inchiostro e rotoli di
pergamena) su tutto il pavimento.
-N-non vi preoccupate Signor Primo Ministro, Signor
Malfoy…non è stata colpa del piccolo, sono stato
io, ci ho preso contro…- Mentì un timoroso
segretario.
Cominciamo bene.
Driiiiiiiin, driiiiiiiiiiin
-Credo che suoni il tuo…feletono-
-Non è il mio-
Driiiiiiiiiiin
-Si che è il tuo, ti prego rispondi quell’affare
babbano mi sta rompendo i timpani-
-P-ronto?-
-Herm? Herm? Mi senti? Scusa per prima non volevo sbatterti
giù, mi dispiace tantissimo per averti lasciato in braghe di
tela. Lo so che avrei dovuto rientrare a Londra oggi
ma…ehm…ho un impegno improrogabile, domani ti
spiegherò tutto…ci vediamo domani dai miei no? Lo
so sono uno stronzo, davvero, sono mortificato, il piccolo aveva voglia
di vedermi…so che è un periodo difficile con Fred
che sta scoprendo il mondo della magia, tutti quegli incantesimi
involontari, mi dispiace di non esserci mai, mi sto perdendo tutto....-
Basta è troppo. Se Draco Malfoy poteva
accettare di consolare in un taxi babbano la Secchiona Zannuta,
perché così si confaceva ad un gentiluomo, l'idea
di ascoltare le lamentele di papà Lenticchia era
inaccettabile per le sue orecchie da ex-Serpeverde, nemico giurato del
clan delle donnole.
-Commuovente Weasley- il tono era sprezzante, la voce asciutta e
tagliente, esattamente come quello che gli aveva sempre riservato ai
tempi di scuola.
-Herm?-
-Sto per mettermi a piangere, Weasel davvero. Grande intepretazione-
-Ma…chi parla? Dannato coso babbano, lo sapevo che da
qualche parte c’era la fregatura!-
-Calmati Weasley nessun errore. Sono io, Malfoy!-
-Come sarebbe a dire SONO IO MALFOY?? Che cazzo ci fai con il cellulare
di MIA MOGLIE??-
Ex moglie vorrai dire. Ok, datti un contegno, morditi la lingua.
-Credo che ce lo siamo scambiati per sbaglio in taxi stamattina-
-In taxi stamattina? Ma che cosa stai farneticando Malferret?
Dimmi immediatamente che cosa ci facevi in taxi con MIA
MOGLIE…-
Ancora. L'uomo roteò gli occhi annoiato e
si profuse in un poco regale sbadiglio.
-…stamattina e perché adesso tieni in ostaggio il
suo feletono!-
All’improvviso ci fu un terribile rumore e la preziosissima
scrivania di Draco crollò come sbriciolata sotto
un’invisibile e gigante pressa. Freddy ricominciò
a piangere disperato e spaventato a morte dalla magia che si era
manifestata di nuovo indipendentemente dalla sua volontà.
Merda. Lenticchia penserà che sto torturando il suo
preziosissimo figlio. Ma proprio adesso doveva mettersi a piangere?
-Malfoy quello è….mio…figlio??-
-Ehm….Freddy ti prego smettila di piangere, non è
successo nulla, davvero…-
-MALFOY CHE CAZZO STAI FACENDO A MIO FIGLIO???- Ron tuonò
così forte che persino Percy lo sentì.
-ROOOONALD!! SONO IOOOOO!- Urlò questi strappando
il cellulare di mano a Draco.
-Perce abbassa la voce per favore, tuo fratello ti sente lo stesso
anche se non strilli come allo stadio!-
Tutto il dipartimento però si stava girando verso
l’ufficio del capo, incuriosito dal singolare quadretto: il
primo ministro Weasley reggeva in mano un telefono urlandoci dentro e
brandendolo come se stesse usando un Walkie Talkie con aria
visibilmente disperata mentre il Ministro della Cooperazione Magica
Malfoy tentava di acchiappare al volo le milioni di carte che
svolazzavano per aria a causa della rottura improvvisa della scrivania
su cui poggiavano. Il piccolo Freddy si stringeva in un angolo
inscenando un pianto degno di una tragedia greca e per
solidarietà l’amica gli frignava accanto
accarezzandolo sulla chioma color fuoco.
-Ron, Ron è tutto ok…dannato
feletono…no non ti preoccupare, è tutto a posto,
ci sono qui io, no tuo figlio non sta morendo sotto le torture di
Malfoy, forse è lui che sta morirà sotto le
sue…no no tutto ok, davvero credimi. Si Hermione sta bene
è sana e salva, domani la vedrai. Davvero Ronald, non
c’è bisogno che tu venga qui, non succede niente.
Ciao-
Il primo ministro lanciò platealmente il cellulare
dall’altra parte della stanza -Dannati cosi. Mi spiegate che
cosa vi salta in mente a voi maghi babbafofili quando usate queste
porcherie?!?-
-Quelle porcherie
sono estremamente utili quando non hai un caminetto a portata di mano o
non vuoi che un dannato animaletto parlante porti dei messaggi al posto
tuo! Comunque…devo prepararmi ad un duello o sei riuscito a
calmare quello schizzato di tuo fratello?-
-Le ultime parole che gli ho sentito pronunciare prima che mi sbattesse
giù il telefono comprendevano una serie di insulti
irripetibili e l’accurata descrizione della tua testa
impagliata e appesa nel soggiorno di casa sua-
-Molto maturo da parte sua. In ogni caso…vediamo di
rimettere a posto questo casino e cominciare a darci da fare. Lucy?
Puoi venire qui un attimo?-
La segretaria fece capolino alla porta lisciandosi i capelli e
sfoderando un sorriso sexy ed ammaliante.
-Mi ha fatto chiamare Capo?- Draco voleva vomitare.
-Si, potresti farmi la gentilezza di badare i bambini finchè
io ed il Primo Ministro non abbiamo finito?-
La ragazza rivolse uno sguardo dubbioso ai due piccoli che nel
frattempo avevano smesso di piangere ed ora inscenavano un duello
magico brandendo due ombrelli a mo’ di bacchette rotendole in
aria e sfiorando tutti gli oggetti preziosi di cui l’Ufficio
di Malfoy era pieno, dalle preziose cornici d’argento alle
costosissime poltroncine in pelle di cui il proprietario era
gelosissimo. Sospirò contrariata ma alla fine
accettò suo malgrado.
-Ragazzi? Noi abbiamo finito!- la testa bionda di Draco e quella riccia
e rossa di Percy fecero capolino dalla porta dell' Ufficio.
-Era ora papino!non sapevamo più cosa fare!-
Draco lanciò un’occhiata divertita alla scrivania
della segretaria. Vide colori dappertutto e fogli volanti. Un succo di
frutta rovesciato e carte di caramelle mezze succhiate abbandonate sul
ripiano. Lucy per parte sua sembrava nauseata e guardava i bambini con
aria vagamente schifata.
-Avete fame?-
-SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII-
-Oh papino possiamo andare a mangiare da McDonald?-
Aristocratica in fatto di cibarie mia figlia.
-La mamma dice che quelle cose fanno male e non mi permette mai di
mangiarle-
-Sapete che vi dico? Sarà il nostro piccolo segreto, andiamo
da McDonald! Acqua in bocca con la mamma altrimenti mi Crucia! Sai che
la tua mamma fa davvero paura quando si arrabbia vero?- Fred rise
allegro, mentre l'uomo si passava distrattamente una mano sulla guancia
che, anni addietro, era stata platealmente shiaffeggiata dall'
inviperita ex Grifoncina.
L'uomo si issò la figlia sulle spalle, prese in braccio Fred
e si diresse verso la porta.
-Draco? Il mio papà era molto arrabbiato quando gli hai
parlato al telefono? é per qualcosa che ho fatto io?-
-Si Freddy ma gli passerà…spero. Comunque non era
arrabbiato con te ma con il sottoscritto- Draco ebbe una fugace visione
di sé stesso, arrostito sullo spiedo con una mela in bocca. Ok forse arrabbiato é
un pochino riduttivo.
-Sai lui non chiama molto spesso la mamma, di solito vuole solo parlare
con me…-
-Immagino piccoletto. E chi non vorrebbe parlare solo con te invece che
con la tua noiosa mamma?-
Fred sorrise.
-Freddy, da quanto sono divorziati i tuoi genitori?-
-Da due anni-
-E papà lo vedi spesso?-
-Prima si, adesso vive in un’altra città ma viene
a trovarmi tutte le volte che può…non
è come gli altri papà sai, lui gioca a Quidditch
quindi viaggia molto…la cosa che gli piace di più
è portarmi a giocare con lui. Sai stasera verrà
alla partita papà-figli, sarà bellissimo
perché lui è il più forte di tutti!-
Idiota di un Weasley. La sfera emotiva di un cucchiaino che
avevi a scuola vedo che non si è evoluta.
-Tuo papà è un giocatore eh…allora
è un tipo forte!-
-Si fortissimo! -
Nella sua mente balenò il ricordo della Canzoncina “Perché
Wealsey è il nostro Re”. Sorrise
cercando di dimenticarsela e non farsela entrare in testa.
-Sono convinto che ti vuole tanto bene sai anche se non ti vede spesso-
-Si, lo so- il bambino aveva un' aria un po’
rabbuiata.
-Freddy? La mamma è…insomma…esce con
qualcuno?-
-No Draco, non esce con nessuno da quando papà è
andato via di casa. Dice che sono ormai l’unico uomo della
sua vita. E poi è troppo impegnata per uscire con qualcuno,
lavora sempre e quando non lavora sta a casa con me. Spesso andiamo
dallo zio Harry e dalla zia Ginny o alla Tana e ci divertiamo
moltissimo ma lei non esce mai…da sola intendo-
Il lupo perde il pelo ma
non il vizio Granger.
Driiiiiiiin, il telefono di Hermione suonò nuovamente.
-Pronto?-
-Oh. Malfoy grazie a Dio hai tu il mio cellulare-
-Si Granger, grazie a Dio. Non vedevo proprio l’ora di avere
una conversazione con il tuo ex dolce maritino il cui sol pensiero
é rifilarmi un Avada Kedavra alle spalle...-
- Merlino, Ronald ha chiamato?? Ha detto qualcosa di stasera?-
-Si ha chiamato, voleva scusarsi, sembrava proprio dispiaciuto per oggi-
-Sarebbe il minimo-
-Granger non sto scherzando. Era davvero affranto prima di rendersi
conto che ero io al telefono. Non torchiarlo troppo…fai
davvero paura quando ti arrabbi. Vorrei non dovermi trovare a
testimoniare in un processo contro di te…-
-Stronzo. Tutti uguali voi uomini eh? Quando si tratta di coalizzarsi
contro il genere femminile anche voi due diventate amici!-
-Non esagerare. Un amico non parla di impagliare teste ed appenderle in
salotto!-
-Aahahah. Scusami. Ron può diventare
vagamente…esuberante… quando si invadono i suoi
spazi-
-So difendermi-
-Senti Dr....Malfoy. Come va con Freddy?-
-Tutto bene, è un angelo- Un bulldozer vorrai dire.
-Non sto scherzando Malfoy. È una vera peste e a volte non
so come prenderlo…Non sta mai fermo, si caccia nei guai ogni
minuto e distrugge ogni cosa. Se poi aggiungi che ultimamente in lui si
sta manifestando parecchio la magia il quadro è decisamente
critico-
-Non ti preoccupare è un bambino di cinque anni che sta
crescendo. È normale che succedano certe cose-
-Davvero è un angelo con te? Non mi capacito di come sia
possibile-
-Sono sempre il migliore Granger, non lo dimenticare-
-No Malfoy la migliore sono io- Hermione rise con fare civettuolo.
-Ah, giusto- anche l' uomo si sciolse in un sorriso fra sé e
sé, divertito da quella graziosa diatriba.
La smetti di flirtare con la Granger?!
La smetti di flirtare con Malfoy?!
-Vabbé se è tutto a posto io torno al lavoro. Mi
raccomando non fare mangiare porcherie a Freddy, temo che abbia
ereditato il gene Wesley del totale annullamento di sé
stessi di fronte al cibo. E digli che deve dare la mano quando
attraversa. E fallo lavare prima ma soprattutto DOPO essersi seduto a
tavola e…-
-Granger, calmati! Va tutto benissimo e Freddy si comporta bene. Ci
vediamo dopo!-
-Grazie Draco….ehm…Malfoy ehm…-
-Draco va bene, HERM-
-Oh. Ok, va bene, a dopo allora!- Perché
mi sembra di avere una puffola pigmea nello stomaco? Hermione
si passò una mano sulla pancia distrattamente. -Cozze, giusto. Sono le cozze di
ieri sera-
@
hermione 59 Ciao!Grazie
per avere recensito, mi ha fatto molto piacere!in effetti
sì, l'idea di
questa storia è nata proprio qualche sera fa, quando con mia
sorella ho
riguardato "Un giorno per caso". La mia intenzione è proprio
quella di
ripercorrere la storia adattandola al mondo magico ed ai miei
personaggi preferiti, anche se ora che ho buttato giù le
idee credo che
si discosterà un pochino dall'originale...staremo a vedere,
per ora
continua...a leggere e a recensire!a presto
@black_yumi Grazie
per l'apprezzamento, putroppo, come potrai leggere Ron si ricorda
dell'appuntamento ma impegni improrogabili gli impediscono di
parteciparvi. Quali saranno questi impegni?continua a seguire i nuovi
capitoli!
@mikilily Si
ho cambiato nettamente il finale scelto dalla Row per poterlo adattare
alla storia da cui prendo ispirazione. Sinceramente non ho ancora avuto
occasione di parlare della moglie di Draco e non so se sarà
Astoria
meno...staremo a vedere!grazie per aver lasciato un commento,
continua
a seguirmi e a recensire!a presto!
@kiki98 Sono
contenta che la storia ti abbia preso così tanto. Eccoti qui
la nuova
puntata!Spero che tu possa leggerla tutta d'un fiato come le
precedenti!Comunque hai ragione, Malfoy è un figo, sempre e
comunque!a
presto!
|
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Capitolo 6 *** Arrendersi all'evidenza- Hermione ***
Honey
we can see right trough you
Girl, you can't conceal it
We know how you feel and
who you're thinking of
you keep on denying
Who you are and how you're feeling
But baby we're not buying
Oh we saw you hit the ceiling
Face it like a grown-up
When you gonna own up
Thau you got, got, got it bad
No chance, no way
I won't say it no, no
Give up give in
check the grin you' re in love
This scene won't play
I won't say I' m in love
I won't say I'm in love -Hercules-
-Studio
Darcy&Darcy, Ufficio di Hermione Granger- Ore 13:00
-Sono sempre il migliore
Granger, non lo dimenticare-
-No Malfoy la
migliore sono io-
-Ah, giusto-
Possibile che io, Hermione Jane Granger abbia
flirtato al telefono, su un taxi, insomma ovunque con Draco Malfoy? Se
me lo avessero detto dieci anni fa mi sarei messa a ridere, anzi, ne
sarei stata scocciata e probabilmente mi sarei offesa a morte,
scagliando qualche impietoso incantesimo su chi aveva elaborato quella
scena perversa e rivoltante! Eppure stamattina è stato
così gentile...Magari è cambiato…o
magari è in Francia si è trasformato in una
versione magica ed odierna di Dott. Jackill/Mr. Hide...
-Hermione? Hermione?-
-Mmm…si eccomi! Scusa ero sovrappensiero, pensavo
a…a…alla causa-
Si certo alla causa. Non riesci a toglierti dalla testa due
occhi ghiaccio, altroché. Hermione
cercò disperatamente di mettere a tacere la voce della sua
coscienza che in quel preciso momento, le stava giocando un
crudelissimo scherzo.
-È tua cognata, al telefono. Sembra urgente-
-Pronto?-
-Hai esattamente due minuti per spiegarmi cosa ci fa tuo figlio con
Malfoy e la sua principessina francese tutta boccoli biondi!- la sua
voce tuonava.
Ma è un affare di stato?
-Ginny, cara anch’io sono molto contenta di sentirti! Certo
che tuo marito è proprio una suocera…-
-120 119 118 117…Aspetta, Harry lo sapeva e non mi ha detto
nulla?! Comunque no. Mi ha telefonato Percy, ti rendi conto? Mister
"Sono il Primo Ministro e me la tiro immensamente” mi ha
chiamato per dirmi che aveva passato una singolare mattinata in
compagnia di suo nipote e…del Capo dell’Ufficio
Cooperazione Magica Internazionale Draco Lucius Malfoy! Non so se hai
idea della portata dell’evento! Mio fratello che si concede
una telefonata privata nel bel mezzo di una giornata di lavoro! Questo
é il segno che la fine del mondo é vicina!-
-Non mi avete lasciato molta scelta: suo padre ha deciso di tornare
domani non si sa bene per quale motivo, tuo marito ha una giornata da
incubo sul lavoro e tu da quel che so sei parecchio impegnata. Non
voglio disturbare Molly, sai quanto lavoro ha da fare con il clan che
sta per invaderle la casa per le festività…-
-Ok, ho capito. Quello che non afferro é cosa
c’entri in tutto questo il Serpente con la parrucca bionda-
-I nostri figli hanno entrambi perso il treno per la gita scolastica e
abbiamo deciso di darci una mano perché entrambi abbiamo una
giornata molto piena tutto qui, davvero-
-Aspetta la figlia di Malfoy in una scuola babbana? Stai scherzando
spero!- il ricordo che Ginny portava del Serpeverde cozzava decisamente
con questa bizzarra versione. Forse aveva battuto la testa e si era
dimenticato chi era. Forse quello scimmione di Goyle non aveva ancora
imparato a maneggiare quel pezzetto incantato di legno che si portava
dietro senza capirne il perché e gli aveva inconsapevolmente
scagliato un Oblivion addosso...
-No, davvero. Sembra che sia ossessionato
dall’insegnare a sua figlia come si sta al mondo senza magia-
-Mmmm ti crederò, per quanto l'intera faccenda puzzi
più di una Caccabomba. Comunque sappi che Harry ha deciso di
fare un saltino nel suo ufficio, così per scrupolo non si sa
mai-
-Perfetto, idea brillante! Così penserà che sono
una pazza maniaca del controllo e che ho inviato Harry a spiarli. Certo
che quei due quando si fissano con una cosa…-
-Herm lo sai com’è Harry nei tuoi confronti:
iperprotettivo ed incredibilmente geloso, sei come sua sorella. Per
quel che riguarda Freddy lo considera come sui figlio. Lasciagli
recitare il ruolo dello zio apprensivo…aspetta, in che senso
quei due?-
-Storia lunga. Credo che cominci con uno scambio di telefoni e finisca
con Ron che minaccia di decapitare Draco e di appendere la sua testa in
salotto-
-Draco? Herm, c’è qualcosa che dovresti dirmi?-
-No perché?-
-Senti non me la racconti giusta. Da quando il furetto per te
è diventato DRACO?!-
-Ginny gli lascio mio figlio per una mattinata intera, lo porta con
sé in ufficio chiamarlo per nome mi sembra quantomeno
educato. E poi davvero, è stato così gentile e
comprensivo…sai com’è Freddy
ultimamente. È un sollievo che qualcuno si occupi di lui,gli
dedichi un po’ di attenzioni. Una figura maschile
intendo…con Ronald che sta via tutto il tempo. Non mi
fraintendere con lui è fantastico però Freddy
avrebbe bisogno di un padre qui-
-C’è Harry…-
-Harry è suo zio, gli vuole un bene incredibile ma non
riuscirà mai a rimpiazzare suo padre, né voglio
che questa cosa succeda-
-E per quale motivo di grazia pensi che Malfoy sia una buona scelta?-
-Accidenti Ginny non ho detto questo! L’ho rivisto stamattina
dopo quanto? Dieci anni? E non credere che non sia esterrefatta
anch'io! Andiamo, Malfoy te lo ricordi? Dico solo che è
stato molto gentile e premuroso. Tutto qui…non trarre
conclusioni affrettate!-
-Merlino…tu provi qualcosa per quel bamboccio con i capelli
ossigenati!-
Accidenti a Ginevra
Weasley ed al suo fiuto da segugio!
-Ma sei scema? e poi non ha più i capelli così
biondi. Diventando adulto si sono un po’ scuriti…-
-Herm li ho visti i giornali quando è stato nominato Capo
dell’Ufficio Cooperazione Magica cosa credi? Ma per me
rimarrà sempre una versione particolarmente stronza di Ken.
Dimmi però, è così figo come sembra in
foto??-
“Ginny!!”
“Eddai, sarà anche Draco-lo Stronzo-Malfoy ma non
puoi negare che sia bello. E poi mica ti sto chiedendo di sposarlo!-
-Ok, hai ragione è….carino-
-Herm??-
-Un figo da paura-
-Ecco lo vedi? Ti piace, l'idea é rivoltante!-
-Ginny mi sembra di essere all’elementari lo sai?-
Ecco brava Herm, cerca di sviare il discorso. E magari
già che ci sei cerca di toglierti dalla testa quegli
occhi…e quel sorriso.
-Ahahah, hai ragione! Ma è questo il bello! Comunque non mi
hai risposto-
-A cosa?-
-Ti piace o no?-
-Mmmm…diciamo che potrebbe interessarmi. Ok così?-
-Farò finta per un attimo che tu non stia parlando di
quel...quel...tronfio, odioso e maligno Serpeverde e mi
accontenterò.”
-Ora devo scappare…Devo ancora mettere a punto mille cose
prima dell’udienza e poi devo andare a recuperare Freddy ed
Elly, fargli impegnare un'ora di tempo, trovare un posto dove possano
stare tranquilli e…-
-Herm, calmati. Non farti prendere dalla tua ossessione per il
controllo e la perfezione-
-Non sono ossessionata dal controllo!-
-Chi tu? Ma quando mai…no…! Devo ricordarti che
purché tutto andasse bene e fosse perfetto a scuola studiavi
anche per quei due caproni di Ronald ed Harry? Devo ricordarti quanti
temi gli hai fatto per il terrore che sfigurassero davanti a tutti?-
-Sono solo….altruista?-
-Si si…altruista. Se tu dici così…-
-Vabbè Dai Ginny adesso devo scappare davvero o il mio capo
mi Crucia-
-In bocca al lupo per l’udienza! Chiamami dopo, voglio sapere
se Malfoy è rinsavito ed é ritornato ad essere lo
stronzo di sempre o se ha davvero dimenticato tutti i neuroni in
Francia ed é ancora un cavalier servente-
-Dopo un pranzo con Freddy ne dubito fortemente-
-E chi lo sa? Magari gli incute talmente tanto timore che con il
piccolo diavoletto è un angelo-
-Se così fosse allora avrei la conferma che Fred
è davvero figlio di suo padre: a me non da mai retta! E
così dico per essere gentile. Se fossi meno carina potrei
anche aggiungere :ruffiano e paraculo-
-Ahahah, hai ragione! Dai Herm ti lascio andare, non voglio
aaverti sulla coscienza-
-Ciao zia Ginny, ci sentiamo più tardi!-
-Hermione?” La sua segretaria interruppe nuovamente i suoi
pensieri.
-Qui fuori dalla porta c’è un tizio che chiede di
te-
-Chi sarebbe? Sono impegnata-
-No non hai capito, qui fuori sta una versione del David di
Michelangelo in giacca e cravatta, parlante ed incredibilmente
affascinante. E guardacaso aspetta proprio te. TU non sei impegnata
intesi?-
-Se questa versione del David è bionda e risponde al nome di
Draco Malfoy, ex Mangiamorte pentito e ora Capo dell’Ufficio
della Cooperazione Magica sono lieta di annunciarti che te lo cedo. Non
credo che nel mio mondo quell’uomo possa nutrire qualche
interesse per me né c’è pericolo che io
ne nutra per lui-
Brava Herm, vai avanti così, training autogeno. In
fondo non è nemmeno poi così bello.
-Ciao mammina!- Fuori dal suo ufficio Draco la fissava sorridendo con
la figlia sulle spalle e Freddy in braccio impeccabile nel suo
completo da lavoro grigio scuro e nel suo elegantissimo e costosissimo
trench semiaperto.
Non è poi così bello? Ma chi vuoi
prendere in giro?
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Capitolo 8 *** Rivelazioni-Hermione ***
I have never known
The likes of this, I've been alone
And I have missed things and kept out of sight
But other girls were never quite like this
Falling, yes I am falling
And she keeps calling me back again
I ve just seen a face -The Beatles-
-Diagon Alley Ore
13:15-
-Allora
ragazzi che cosa
volete fare?-
-Andiamo
a mangiare un
gelato da Florian Fortebraccio?- Ecco, fantastico Hermione
hai messo al
mondo una fogna. Una deliziosa, lentigginosa fogna.
-Freddy
è possibile che
tu pensi SEMPRE e SOLO a mangiare?-
-Ma
mamma, io ho fame!-
-E
va bene, gelato sia-
dopo la sfuriata si era notevolmente calmata e non intendeva riacquire
la
tensione persa giocando a freccette con l' ex serpeverde sgridando il
figlio.
-Non
sei più arrabbiata
mammina?-
-No
Freddy. Mi prometti
però che starai più attento a non combinare
pasticci?-
-Ok…-
-Ti
sei scusato con Draco
tesoro?-
-Si…però
quando ho rotto
la scrivania ha chiamato papà. Sembrava molto arrabbiato
quindi forse Draco non
mi ha sentito…poi ci ha parlato lo zio Percy e si
è arrabbiato anche lui e ha
lanciato il tuo telefono dall’altra parte della stanza-
Cazzo
il mio telefono! E
io ho ancora quello di Malfoy!
-Mamma
ma viene papà
stasera vero?-
-Amore
non lo so…papà è
tanto impegnato ultimamente con il campionato ed il resto…-
-Ma
me l’aveva promesso!-
gli occhi del bambino si svelarono di lacrime mentre la piccola bocca
si
storgeva in un' espressione addolorata.
-Lo
so Freddy tesoro ma
delle volte i grandi hanno tante cose da fare sai? E poi lo vedrai
domani e starà
con noi tutte le vacanze di Natale…-
Io
giuro che ti faccio
doventare moro stronzo di un Weasley se non ti presenti. Che cosa avrai
poi da
fare di tanto importante stasera da non poter venire??
-Si
ma chi ci gioca a
Quiddich con me? Io l’avevo detto a tutti che lui
c’era! Devo battere Jamie
stasera, sai lui mi ha detto che il suo papà è
più forte del mio ma io gli ho
detto che non è vero, forse solo lo zio Harry è
più forte di papà ma questo non
gliel’ho detto. Comunque deve batterlo altrimenti lui mi
prenderà in giro per
tutto l’anno e…-
Perché
mio figlio non fa
mai pause quando parla? Non riesco a seguirlo!
-Amore,
ti prometto che
farò il possibile per farlo venire ok? Ma se non riuscissi
tu devi fare il
bravo e non essere triste ok?-
-Freddy,
mon ami, sono
sicura che lo batterai Jamie. Se vuoi vengo a fare il tifo per te, lo
chiedo a
papà-
Questa
bambina è un
angelo. Non è possibile che sia la figlia di quello stronzo
di Malfoy! Deve
aver preso tutto da sua madre…chissà
com’era, non ne ho mai sentito parlare.
Freddy
sembrava
ricuorato. Hermione ne approfittò del momento di silenzio
del figlio per
cambiare argomento.
-Allora,
gelato?-
-SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!-
Driiiiin
No!
Il telefono di
Malfoy!
-Pronto?-
-Senti
Draco non dire nulla.
Sono consapevole del fatto che sono solo la tua segretaria e non dovrei
prendermi certe libertà e so anche che sei un uomo
impegnato, che devi pensare
a tua figlia ma, mi chiedevo ,a te chi ci pensa? Hai bisogno di una
compagnia
femminile, di prenderti del tempo per rilassarti, non potrai continuare
ad
evitare le donne a vita solo perchè hai una figlia di cui
occuparti…sei sempre
così teso in ufficio! Se vuoi posso occuparmi io di
te…- La segretaria doveva
essersi stufata di rivolgere al suo capo semplicemente occhiate
bollenti ogni
volta che lo vedeva girare per l' Ufficio ed era passata alle maniere
forti.
Fortissime, a giudicare dall'espressione nauseata che stava assumento
Hermione.
-Scusi
ma chi parla?-
Sto DAVVERO ascoltando una confessione d'amore a Draco Malfoy? Datemi
un
secchio, devo vomitare.
-Oddio
ho sbagliato
numero?-
-No
no, il numero è
quello giusto…credo-
-Ah..e
allora lei chi è
scusi?- Lucy sembrava scocciata. Non era single? Eppure mi
era sembrato che
il Weekly Witch parlasse chiaramente: Lo scapolo più ambito
di Londra é tornato
a casa. Così diceva l'articolo. Perché nella sua
vita esiste una donna così in
intimità con lui da rispondere al suo telefono??
-Sono
la mamma di Freddy.
Lei deve essere Lucy immagino…ci siamo scambiati per caso il
telefono questa
mattina e non siamo ancora riusciti a
recuperarlo…posso…passare il messaggio,
se vuole…-
-Ehm..no
no! Dica solo
che...ho chiamato-
-D’accordo-
-Beh
allora…arrivederci!-
-Arrivederci-
E
così ce la facciamo con
la segretaria davvero eh Malferret? Non cambi mai. Pensa un po' che
stupida, mi
ero anche illusa! Apetta però...ha detto "Evitare le donne a
vita? ".
Ho capito male forse...
Seduta
su un tavolino
della veranda di Florian Fortebraccio Hermione era tormentata dai
pensieri. Da
un lato l'idea che potesse essere realmente infastidita dalla
telefonata appena
ricevuta la faceva innervosire. Anzi, cotanta stupidità la
faceva rabbrividire.
D' altro canto non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse strana
la piega
cge stava prendendo quella giornata. Quando si era svegliata la mattina
si
immaginava chiusa a testa bassa nel suo ufficio a ripetere l'arringa
finale
fino allo sfinimento ed invece eccola lì seduta, pornta ad
ingozzarsi di gelato
alla nocciola (super calorico ma anche unico efficiente rimedio contro
il
nervosisimo e la depressione) mentre suo figlio giocava con un topo
babbano dal
pelo ancora striato di rosa e la figlia dell' uomo più
detestabile e al
contempo attraente che Hermione avesse mai incontrato.
-Signora
ecco i gelati.
Ho messo tutti i gusti più freschi...il meglio per i suoi
figli!-
-Non
sono tutt’e
due…vabbé lasciamo perdere…Dateci
dentro ragazzi!-
-Hermione
perché prima tu e papà
urlavate?-
-Niente
tesoro, una piccola divergenza d'
opinioni-
-E
perché gli hai detto che é un ragazzino
viziato e lui ti ha risposto che sei insopportabile?-
-Oh...avete
sentito?-
-Eh
si, urlavate abbastanza forte c'
était terrible-
-No
tesoro senti...io e papà...come
dire...non eravamo molto amici un tempo?-
-E
perché?-
-Oh
Elly....- fantastico! Vediamo
da dove potresti partire Hermione: da quando ti ha fatto crescere due
zanne al
posto degli incisivi? O forse da quando ti ha chiamato Mezzosangue per
la prima
volta? O da quando l'hai schiaffeggiato forse?
-diciamo che
frequentavamo compagnie diverse. Poi c'è stata la guerra e
ci siamo persi un
pochino di vista. Adesso che ci siamo incontrati alcuni dei motivi per
cui beh,
non ci amavamo molto, sono infantili ma noi grandi rimaniamo sempre un
po'
bambini no? e...-
-No
Hermione, je comprends pas. Il mio papà di sta
simpatico o no adesso?-
-Io...beh
sì...cioé...uhm...suppongo di
sì-
-Ma
allora siete amici!-
-Non
é così semplice
tesoro-
-Come
no? Guarda me e
Freddy! Ci conosciamo da una settimana solo e lui é
simpatico e mi fa un sacco
ridere ed é l' amico migliooooooooore che esiste ed io gli
voglio tanto bene.
Tu conosci papà da tanto tempo e ti sta simpatico. Quindi
siete amici, comme
nous!-
-Ahahahahahahah,
non fa
una piega piccola!-
Hermione
si mordicchio per
qualche secondo il labbro inferiore poi prese il coraggio a due mani e
decise
di porre ad elly la domanda che la tormentava.
-Elly
dimmi una cosa. La
segretaria di papà, Lucy…lei
è…insomma…Una sua amica?-
-Ma
no! Lei vorrebbe sai?
Ma io l’ho visto papà che faceva una faccia strana
quando lei gli parlava! Lei
non gli piace e si vede-
-Oh…e…c’è
qualcuno che
gli piace?-
-Macché!
Dopo la mia
mamma non gli piace più nessuna! La mia mamma era bellissima
la più bella di
tutte! Anche tu non sei brutta però, lo pensa anche il mio
papà sai?-
-Che
cosa??- Il gelato le
andò di traverso .-E…te l’ha detto lui?-
-Nooooo!
Però si vede! Le
altre donne non le guarda nemmeno anche se loro fanno sempre le sceme
con lui.
Sembra infastidito. A te invece ti fissa sempre e sorride! Lo faceva
solo con
la mamma….-
-Oh
amore…mi dispiace-
Hermione non sapeva perché, ma si sentiva in colpa. Un
piccolo tarlo però si
stava insinuando dentro di lei " A te invece ti
guarda sempre e
ti sorride"
-Di
cosa? Guarda che io
sarei contenta di avere una nuova mamma sai? E tu mi piaci molto-
-Adesso
non esageriamo! E
poi dovrei piacere anche al tuo papà non solo a te! E non
credo che siano
queste le sue intenzioni nemmeno se fossi l’ultima donna
sulla terra!-
Merlino
Herm ti ha dato
di volta il cervello? Ti metti a parlare con la sua bambina di cinque
anni di
un’ipotetica storia con lui? Sei patetica!
-
Io non ne sarei così
sicura- La piccola sembrava abbastanza convinta della suo opinione e lo
sottolineò incrociando le braccia al petto ed assumendo
un’aria di sfida.
Oddio
adesso è davvero
uguale a suo padre! Mi fa un po' paura. La
donna non riusciva a sostenere lo
sguardo così fiero della bambina. Ci fu qualche secondo di
imbarazzo, poi
Freddy, apparentemente disinteressato alla conversazione che stava
avvenendo,
ruppe il silenzio con voce cristallina.
-Buonisssssssimisssssimo
questo gelato!!Ne voglio ancora!!-
Dio
grazie per avermi
dato un figlio ingordo!
-No
basta Freddy o starai
male sul serio!-
-Ma
mamma!-
-Niente
ma. Adesso basta.
Forza!! Chi vuole andare a fare un giro da zio George?-
-SIIIIIIII!!!
Vedrai
Elly, il negozio di zio George è il più
fantasticissimissimo negozio che
esista! Hanno un sacco di giochi fortissimi e di scherzi! Vedrai,
sarà
bellissimo!-
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Capitolo 8 *** Divergenze d'opinione- D&H ***
divergenze d'opinione
I'm not
afraid of anything in this world
There's
nothing you can throw at me that I haven't already heard
I
never thought you were a fool
But
darling, look at you
You
gotta stand up straight, carry your own weight
These
tears are going nowhere, baby
Stuck in a moment you can't get out of
-U2-
-Studio di Hermione Granger- Ore 13: 00
Due
anni. Due lunghissimi anni nei quali ogni presenza maschile suscitava
ad Hermione Granger lo stesso interesse di una partita di Quidditch,
vale a dire ZERO ASSOLUTO. La fine del matrimonio con l' amico
d'infanzia era stata soprendentemente facile: si erano resi conto che
non si amavano più ed avevano deciso di proteggere almeno la
loro amicizia interrompendo quello che a tutti gli effetti era ormai
solo un profondissimo affetto fraterno. I litigi, i pianti, gli urli si
erano così magicamente interrotti, come se l'ultimo periodo
fosse semplicemente stato rimosso dalle loro vite con un potente
incantesimo di memoria. Amava ancora tantissimo Ron ma in maniera deprimentemente asessuale
e con la stessa devozione e lo stesso calore che riservava ad Harry,
con l' unica differenza che i rapporti con il Bambino Sopravvissuto
erano decisamente meno burrascosi
di
quelli con il rosso.In fondo era sempre Ron, con la sfera emotiva di un
cucchiaino, l'aria perennemente svampita e la sensibilità di
un
troll di montagna, niente a che vedere con la sagacia di Harry, la sua
capacità di leggerle nel profondo del cuore senza che lei
parlasse e l'incredibile abilità di saper dire sempre la
cosa
giusta al momento più opportuno. Per due anni si era
dedicata
notte e giorno al frutto dell'amore con l'amico di sempre chiudendo
sotto chiave le sue emozioni ed i suoi bisogni di giovane donna e
dividendosi esclusivamente fra la vita domestica e quella lavorativa.
Era fermamente convinta di avere il pieno controllo della sua vita e
poteva affermarlo a testa alta. O perlomeno, avrebbe potuto affermarlo
a testa alta fino a quella mattina, più precisamente fino
alle
sette e mezza di quella mattina quando l' ultima persona al mondo con
cui voleva avere a che fare le era letteralmente piombata addosso come
quella valanga di neve che cadeva, imperturbabile , quello strano 23
dicembre.
-Pensi di continuare a
fissarci ancora per un
po’ ? So che siamo incredibilmente belli noi tre
però
così ci sciupi! -
-Mmmmm…Ehh..no
è che…Ragazzi!! Allora com’è
andata la mattinata?-
Ma brava
Hermione. Cosa fai cominci a comportarti come una scolaretta alla prima
cotta?
-Benissimo mammina! Draco
ci ha portato nel
suo ufficio, è enorme sai? E ci sono un sacco di persone e
di
cose buffe e lui è il capo quindi tutti fanno quello che lui
gli
dice. E poi si, abbiamo incontrato la zio Percy e abbiamo giocato al
duello ma poi Draco ci ha detto che non dovevamo allora ci ha portato
da Lucy che è tanto bella e che è una
sua…amica…-
-Segretaria-
specificò Draco
Hermione
aggrottò le sopracciglia -Ah si dice così?- disse
tossicchiando.
Draco le lanciò
un’occhiata. Possibile
che…ma no…Possibile che la Granger
sia…infastidita?
-E Lucy ci ha dato un
sacchetto pieno di
caramelle buonissime e le abbiamo mangiate e a me era venuto un
po’ di mal di pancia ma ora…-
-E poi Freddy ha rotto la
scrivania di
papà!- Interruppe improvvisamente la voce cristallina di
Eleanor. L'ultima intenzione della bambina era quella di mettere nei
guai il proprio amico in realtà tentava di creare un
diversivo
per distrarre i genitori dalla storia delle caramelle ed evitarsi
così rimproveri e scappellotti. Superò la prova
brillantemente perché Hermione, all'udire l' ennesima
marachella
del figlio, cominciò a dare platealmente di matto.
-Che coooooosa??- La voce
della donna tuonò nell’atrio dello studio.
-Mah niente un incidente
nulla di
più….sai come sono i bambini a
quest’età con
la magia che schizza da tutte le parti…- Draco gesticolava
imbarazzato, tentando di minimizzare la cosa ed al contempo di evitare
una scenata della Granger. Lui e la sua guancia non avevano dimenticato
il potenziale distruttivo che era capace di scatenarsi in lei quando si
arrabbiava.
-Freddy ma non ce la puoi
proprio fare a
stare buono per cinque minuti?! A non combinare disastri per una
mattina? Ti rendi conto di quello che hai fatto? Rispondimi!-
Fred cominciò a
piagnucolare.
-Hermione davvero non
è successo nulla…-
-Oh per favore non ti
impicciare-
-.Beh se
mi permetti la scrivania è mia e no, grazie non ho bisogno
d’aiuto l’ho già rimessa a
posto…-
Hermione bloccò
il dito con cui
apostrofando il figlio a metà, assumendo un' espressione
furibonda -Per te è tutto un gioco vero?-
-Cosa?- Oh oh. Mi
sa che l’ho fatta incazzare. Fa DAVVERO paura.
-Arrivi qui, fai il padre
perfetto, mi dai
consigli su come comportarmi con mio figlio…cosa ne vuoi
sapere?
Sei tu quello che deve convivere con lui tutti i giorni? Che deve
pensare a come mettere a posto tutti i guai che combina? Io sono una
donna sola Draco, non so se ti sei reso conto ma devo fare affidamento
solo su me stessa per crescere Freddy dato che sua padre va in giro per
il mondo a cavallo di una stupidissima scopa!!-
Merlino qui
si mette male. La Granger mi sta davvero riversando addosso tutta la
rabbia che ha accumulato nei confronti del suo stupido EX- marito?
-Bimbi?? Perchè
non andiamo di la nel
mio ufficio a fare dei disegni?- Fred contento di essere riuscito a
scampare l’ira di sua madre la quale al momento sembrava aver
trovato un altro bersaglio decisamente più appetibile su cui
scaricare la tensione, seguì la segretaria di Hermione senza
battere ciglio trascinandosi dietro l’amica.
-Primo: non sono un padre
perfetto. Secondo:
dico solo quello che penso. Sinceramente non mi sembra una tragedia e
invece tu lo fai passare come il terzo conflitto magico! Sul serio
Granger, devi darti una calmata!-
Hermione non sapeva
perché ma il fatto
che l’avesse chiamata di nuovo Granger la fece infuriare
ancora
di più.
-Ma taci! È
facile per te vero? Come
minimo ci sarà uno stuolo di bambinaie ed educatrici che
tirano
su la tua preziosa figlia…Non sei cambiato di una virgola
sai?
Sei il solito ragazzino viziato dei tempi di Hogwarts!-
-Ma senti chi parla, Miss
So-Tutto-Io! Vedo che sei rimasta la solita secchiona, insopportabile e saccente
e lo dimostri anche nell’educazione di tuo figlio!! E
comunque
Elly me la tiro su da solo se ti può interessare, ho avuto
tante
balie quando ero piccolo da farle bastare per quattro generazioni!-
-Forse è per
questo che ti comporti
ancora come un bambino e non capisci che i figli vanno educati, non
assecondati! Ma cresci un po’ Malfoy!-
-Merlino Granger, sei
proprio
impossibile! Lo sai non sei l’unica madre al mondo a
dover
fare tutto da sola? Credi che sia facile per me? Sono un padre
trentenne e già vedovo ma non ho nessuno che possa aiutarmi
a
differenza tua! Non so se te lo ricordi ma chi dei miei non
è
morto sta marcendo ad Azkaban! Smettila di fare la vittima e comincia a
pensare che il mondo non ruota tutto intorno a te e che hai la fortuna
di avere milioni di amici e parenti che ti sono rimasti accanto e che
possono darti una mano! Non che sia il massimo crescere con i Weasley
però…..-- Aggiunse con un ghigno.
Cazzo,
avevo
dimenticato quanto la sua famiglia fosse disastrata. Però mi
ha
chiamato…secchiona e…saccente! Di nuovo!
-Non..Non mi piace
delegare. E comunque non sono fatti tuoi- La donna scrollò
le spalle.
-Non ti piace delegare o
non ti fidi a farlo?-
Ecco, ha colto nel segno. E se non si toglie
immediatamente quel ghigno malefico dalla faccia lo Crucio seduta
stante. -Ma va al diavolo Malfoy!-
-Hermione, detesto
intromettermi ma è
urgente…il capo vuole discutere con te gli ultimi dettagli
della
difesa…- La sua segretaria li interruppe prima che
l’uomo
potesse risponderle per le rime. Per fortuna quelle breve pausa
sembrò placare l’ira dei due.
-Nessun problema Sarah.
Qui io ho finito.
Malfoy puoi venire a riprenderti tua figlia alle quattro meno un
quarto, non tardare perché dopo entro in aula-
-E Fred nel frattempo dove
sta?-
-Non…-
-Ok,facciamo
così. Mentre tu sei in
trubunale, Freddy starà con me. Ci vediamo alle sette al
campo
da Quiddich ok? Avrai finito per quell’ora vero? Tuo figlio
non
parla d’altro…-
-Che differenza farebbe?
Tanto suo padre non
verrà. Non sarà certo la mia inutile presenza a
sollevargli il morale- il tono della donna era mortificato.
-La speranza è
l’ultima a morire. E poi ti ricordo, potresti sempre DELEGARE-
-Si e a chi? Chi altro
trovo che giocherebbe
a Quiddich con un’orda di padri infuocati che sembra stiano
competendo per la finale della Coppa del Mondo?-
-Lo sai che sei davvero
incredibile?! Se
parti così prevenuta certo che non troverai mai nessuno
disposto
ad aiutarti! Senti ora devo andare o tuo cognato..ex…insomma
Percy, mi fa a fettine. A dopo HERM !-
“A dopo
MALFOY”
Dio quanto
è irritante. È il
solito saccente e snob che ho conosciuto a scuola, non
cambierà
mai. Potrà anche essere diventato l’uomo
più
attraente che abbia visto ultimamente in circolazione ma rimane sempre
insopportabile. Curioso però, mi ha cucito addosso un
ritratto
perfetto...accidenti a lui.
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Capitolo 9 *** Sparizioni- D&H ***
sparizioni
Take my
hand
Take
my whole life too
For
I can't help falling in love with you
I
cant't help falling in love with you -Ingrid
Michaelson version-
- Tiri Vispi Weasley- Ore
14:00
George
Weasley era abituato agli
scherzi, magici e babbani che fossero, erano tutta la sua vita. Quello
a cui non era abituato però erano gli scherzi del destino e
quello che gli venne giocato in quel freddo primo pomeriggio di fine
dicembre aveva tutta l'aria di poterlo stendere dallo stupore.
-Zio Geooooooooooorgeeeeee!!-
-Ecco il mio diavoletto preferito! Come stai? E la deliziosa signorina
che è con te chi è?-
-Piacere Signore io sono Eleanor Alix Malfoy, enchantée-
-E..enchanté signorina Eleanor Alix....MALFOY? Herm,
é
uno scherzo vero?- L'uomo non si era accorto che stava urlando a
stringendo visibilmente il braccio della cognata.
-Mammina mi spieghi perché quando vedete o sentite Eleanor o
il suo papà date tutti di matto?-
Almeno l'acume l'ha
preso da me e non dal padre.
-Freddy tesoro è che vedi...non vedevamo il papà
Di Elly da molto tempo e ne siamo tutti sorpresi-
-Ragazzi perchè non andate a dare un'occhiata alle
novità
laggiù in quello scaffale? Ci sono delle cose STRABILIANTI!-
George allontanò i bambini poi si girò verso
Hemione
attendendo spiegazioni.
-Mi spieghi cosa ci fai in giro per Diagon Alley con la figlia di
quel...quel...-
-Ci amiamo alla follia, ci siamo sposati in segreto ed ora lei
è anche mia figlia-
-S-stai scherzando vero?- l'uomo era visibilmente pallido.
-Certo che no- La donna non riuscì a trattenere un sorriso.
-Hermione, ho una famiglia. Vorresti rendere i miei figli precocemente
orfani facendomi morire di crepacuore?-
-No Georgie ma avresti dovuto vedere la tua faccia!- Il sorriso si
trasformò in una risata sonora.
-Allora mi vuoi spiegare cosa ci fai con la figlia del demonio?-
Ma è
possibile che nessuno in
questa famiglia contepli l'idea che possa essere in qualche modo
cambiato? Non che io per prima non dubiti di lui...rimane sempre uno
snob viziato però...
-Parla con tuo nipote. Non ha occhi che per lei...- Hermione
scrollò le spalle sperando di poter fare ricardere la colpa
sul
figlio. La realtà era che quella giornata, partita non
esattamente sotto i migliori auspici, cominciava a prendere la piega
giusta.
-Freddy? Lo sapevo che qualcosa sarebbe andato storto. Non gli ho
insegnato niente a quel bambino? Agli stronzi come Malfoy devi mettere
un bel Petardo su per...-
-GEORGE!- La voce di Hermione lo zittì all'istante.
-Ok ok, non c'è bisogno di scaldarsi. Quindi?-
-Quindi niente. I nostri figli vanno a scuola insieme, abbiamo perso il
treno, siamo entrambi impegnatissimi ed abbiamo deciso di darci una
mano, lui li ha tenuti stamattina ed io oggi pomeriggio-
-Non potevi lasciarlo a Ron?-
-Non mi parlare di tuo fratello se non vuoi che faccia esplodere quella
Caccabomba che tieni in mano. E no, nemmeno a Ginny o ad Harry o a tua
mamma, ha già abbastanza da fare in vista dell'invasione
della
Tana di domani - disse anticipando l'obiezione del cognato.
-Potevi portarlo qui da me-
-Certamente Georgie, lascerò qui mio figlio quando
vorrò
fare saltare in aria tutta Diagon Alley. Ti rendi conto del potenziale
esplosivo di quel bambino dentro questo negozio? Lo sai che tuo nipote
é Fred Weasley di nome e di fatto vero?-
George sorrise dolcemente a quel paragone. La faccenda Malfoy
però tornò a stuzzicarlo.
-E hai pensato proprio a Draco Malfoy?-
-George ma possibile che nessuno in famiglia riesca a vedere al di
là del suo naso? é stato oltremodo gentile ad
occuparsi
di Freddy tutta mattina visti tutti i guai che gli ha procurato!.-
-Guai? Che guai?-
-Gli ha fatto esplodere la scrivania, rotto un vaso in ufficio e
chissà quali altri diavolerie!-
-Bravo il mio nipotino! Hey Freddy vieni qui!-
Il bambino si avvicinò trotterellando. Hermione si chiese
perché l'amica non si fosse avvicinata con lui e decise che
era
meglio andare a cercarla. Quel negozio era pieno di troppe cose
pericolose per lasciarci sola una bambina di soli cinque anni.
-Allora Freddy, lo zio ha saputo che oggi sei stato moooolto bravo-
-No zio: oggi ho combinato tanti guai nell'ufficio del papà
di Elly-
-Ecco appunto, sei stato molto MOLTO bravo. Quindi lo zio ha deciso di
farti un regalo.....-
-Freddy? Dov'è Elly?!- Hermione sbucò da dietro
uno scaffale con respiro affannato.
Il bambino non fece in tempo a scoprire cosa voleva regalargli suo zio
perchè la madre piombò in mezzo a loro come una
furia.
-Freddy mi dici dov'è Elly?-
-Non lo so mamma. Stavamo giocando con un gattino che era entrato nel
negozio e poi lo zio mi ha chiamato e sono venuto qui-
-Elly?! Dove sei?-
Dove si è
cacciata quella dannata bambina?
-Dai Herm si sarà imbucata da qualche parte e
vorrà
giocarci uno scherzo. Homenum revelio- George pronunciò
l'incantesimo ma non ottenne alcuna risposta.
I due si guardarono con aria terrorizzata. Ci fu qualche secondo di
silenzio prima che la donna desse forma ai suoi pensieri.
-Merda. Gli ho perso la figlia- Hermione ebbe una fugace visione del
suo funerale e di tutti i Weasley che piangevano l'amica assassinata.
-Herm stai calma, la troveremo, non può essere andata molto
lontana!- l'uomo uscì dal negozio e cominciò a
gridare a
gran voce il nome della piccola chiedendo ai passanti se qualcuno
l'aveva vista. Hermione afferrò la mano del figlio e
cominciò a setacciare i negozi limitrofi alla ricerca della
piccola.
Niente. Sembra essersi
smaterializzata, nessuno l'ha vista. Sono ufficialmente MORTA.
Dopo svariati minuti di ricerche Hermione annuciò che
sarebbe andata alla Polizia Magica.
-Mammina, la troveremo vero?- Freddy aveva le lacrime agli occchi.
-Certo che la troveremo tesoro-
A costo di dover
setecciare ogni
angolo di Diagon Alley completamente sola la troverò. E se
si
fosse infilata a Nocturn Alley?Oddio non posso nemmeno pensarci!
***
-Ufficio
di Draco Malfoy- Ore 14:00
-Draco?-
Il primo Ministro si affacciò nell' 'Ufficio di Malfoy.
Spalancando la porta aveva trovato l'uomo seduto alla scrivania,
assorto nei suoi pensieri, che smangiuccihava nervosamente il fondo di
una piuma il cui inchiostro alla sommità minacciava di
deturpare
il prezioso legno di cui era fatto il tavolo.
Svegliati Draco
è possibile che tu ti faccia imbambolare così da
due occhi nocciola? Draco
non riusciva a non pensare alla mattina che aveva passato e
all'incontro/scontro con la nemica dei tempi di Hogwarts sorprendendosi
a pensare che era davvero cambiata nei dieci anni in cui non l'aveva
vista. Non parlava di un cambiamento fisico anche se non poteva negare
che la ragazza che aveva conosciuto un tempo crescendo aveva acquisito
un fascino del tutto singolare, ma di un cambiamento radicale della sua
persona. Certo era sempre un'insopportabile so-tutto-io, maniaca del
controllo e della perfezione ma ora incanalava tutte le sue energie per
crescere bene il figlio, mantenere la propria indipendenza ed ottenere
successo sul lavoro; in un certo senso l' ammirava. Appariva
così diversa dalla strafottente ragazzina che aveva
conosciuto
ora che era lontana dagli altri due menbri del trio delle meraviglie!
Era una mamma-leonessa, il Cappello Parlante ci aveva visto lungo
quando l'aveva assegnata a Grifondoro. Come aveva fatto quel cretino di
un Weasel a farsela scappare? Come si erano lasciati? Chi aveva mollato
per primo? E lei ne era ancora innamorata?
-Draco??- Percy Weasley alzò la voce per farsi sentire.
-Si Weasley ti ascolto-
-Fame?- disse ammiccando in direzione della piuma deturpata.
-Eh? Cosa? Oh...scusa ero assorto nei miei pensieri. Dimmi, ti ascolto-
-Sei pronto per l'incontro vero?-
Era la sua prima riunione ufficiale, il trampolino di lancio,
l'occasione con cui avrebbe dimostrato al mondo magico che non era solo
un rampollo viziato. Inutile dirlo, aveva i nervi a fior di pelle.
-Certo che sono pronto-
-Immagino che non debba ricordarti quanto questo incontro sia
importante per confermare la tua posizione no?-
-No Weasley non ce n'è bisogno-
-Guarda che non scherzo. Lo sai quanto ho dovuto faticare per
convincere la Camera ad eleggerti visti i tuoi precedenti...-
-Merlino lo so Weasley, spero che tu non sia qui per ricordarmi quanto
le mie cazzate passate possano influire sul mio futuro!- l'uomo
-Non volevo offenderti-
-Non mi hai offeso. Lo so che sono in una posizione precaria-
-E allora forza, fammi vedere che sai fare. Dimostriamo al mondo quanto
Draco Lucius Malfoy è cambiato-
-Ci puoi scommettere il tuo bel sederino lentigginoso Weasley-
Percy non ebbe il tempo di rispondere a tono perchè Lucy li
interruppe.
-C-capo...è la Polizia magica. Dice che hanno trovato sua
figlia...-
***
-Granger, potresti gentilmente illuminarmi sul perché mia
figlia
si trova da una fioraia di Diagon Alley mentre la Polizia la sta
cercando?
Merda. Merda. Merda.
-Malf...io....-
-Vedo che, dopotutto, il genitore irresponsabile qui non sono io-
-Lasciami spiegare....-
La mia ora si avvicina.
Freddy ricordati che la tua mamma ti ha voluto molto bene.
-Non c'è niente da spiegare Granger-
Merlino questo prima mi
fa a pezzi con un Sectumsempra, poi da in pasto i miei resti ad un
Basilisco.
-Vedi mia figlia ha la brutta abitudine di scappare di tanto in
tanto...-
-C-cosa?- Hermione non capiva.
-Non è la prima volta che succede-
-La brutta abitudine?Tu sai quanto mi sono sentita in colpa? Pensavo di
morire per la paura!!! Come puoi aver omesso un così piccolo
particolare?-
-Distrazione. O forse presunzione non so-
-Quindi dov'è?-
-Da una fioraia a Diagon Alley, non mi ascolti? La sto andando a
prendere, penso di doverle fare una bella lavata di capo ma questo
potrebbe implicare il licenziamento su due piedi da parte di tuo
cognato.
-A questo ci penso io-
-Hermione, so che sei intelligente e brillante ma come pensi,
esattamente, di poter fermare un incontro con i Ministri di mezza
Europa?-
Intelligente e
brillante? Andiamo Draco!
-Io...mi inventerò qualcosa. D'altronde se sei nei casini
è colpa mia. Tu pensa a recuperare tua figlia. Ci vediamo al
Ministero-
-O-ok se lo dici tu... In bocca al lupo Granger-
-Ciao papino. Divertiti con la tua chérie, ma non
strapazzarla troppo-
-Ma senti da che pulpito! La padella che dice al paiolo spostati che mi
brucio!-
-Muovi il culo Malfoy invece di stare qui a berciare con me!-
Hermione sorrise beatamente. Poteva battibeccare con lui per ore.
-Ricevuto HERM. Passo e chiudo- L'uomo sorrise a sua volta.
L' hai fatto ancora. Hai
flirtato con Malfoy al telefono. Sei un'idiota.
L' hai fatto ancora. Hai
flirtato con la Granger al telefono. Potresti farci l'abitudine...
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Capitolo 10 *** False insinuazioni&prese di coscienza- D&H ***
All of these lines across my face
Tell you the story of who I
am
So many stories of where
I've been
And how I got to where I am
But these stories don't
mean anything
When you've got no one to
tell them to
It's true...I was made for
you
The story –Brandi
Carlile-
-Diagon
Alley- Ore 15:30
Draco
camminava in una Diagon Alley più affollata e
rumorosa del solito, brulicante di gente impegnata nelle ultime compere
natalizie pensando a come potesse affrontare il discorso con
sua figlia.
Era arrabbiato con Eleanor su questo non c'era dubbio alcuno. Da un
lato però
lo commuoveva capire quanto queste "fughe" che la piccola inscenava
da qualche mese non fossero altro che una palese richiesta di
attenzione. Non
c'era da stupirsi che la piccola si comportasse così: in un
anno aveva visto
andarsene l'adorata madre a cui era estremamente legata ed aveva dovuto
trasferirsi in una nuova città lasciando nonni, amici e
parenti in Francia. In
fondo che cosa le aveva offerto lui a parte il suo affetto e la sua
venerazione? A Londra non c'era nulla che potesse restituirle il calore
familiare nel quale era nata: i nonni paterni se ne erano andati da un
pezzo,
per fuggire all' ignominioso passato al quale erano legati e che,
ad anni
di distanza perseguitava tutta la famiglia, lui compreso. Amici, Zabini
a parte
con il quale aveva proseguito gli studi all'estero dopo Hogwarts non ne
aveva
perché per lui il mondo dopo la Seconda Guerra Magica si era
diviso in due
categorie di persone: quelli che lo temevano per quello che aveva fatto
e
quelli che lo disprezzavano per le stesse ragioni. Per questo dopo i
M.A.G.O.
aveva lasciato l' Inghilterra e si era trasferito in Francia dove il
suo
passato, benché circolassero voci su di lui, era sulla bocca
di molte meno
persone. Poi un giorno, dal nulla, nella sua vita era comparsa Alix, la
mamma
di Eleanor, bellissima, affascinante, intelligente e
straordinariamente...babbana. Ebbene sì, Draco Lucius
Malfoy, purosangue di
nascita e orgoglioso di esserlo, intollerante nei confronti di chiunque
mostrasse di avere qualcosa da spartire con il mondo non magico,
conservatore
fino al midollo, aveva capitolato di fronte ad un' ordinaria
studentessa di
Letteratura Inglese nel cui sangue non scorreva nemmeno una minuscola
goccia di
magia. Ciò che di lei l'aveva letteralmente stregato, oltre
alla bellezza fuori
dal comune, era il fatto che la ragazza l'avesse introdotto ad una vita
che non
aveva mai conosciuto: gli aveva insegnato cosa volesse dire l' amore
incondizionato di una persona normale, libera da ogni vincolo imposto
dall'
appartenenza ad una certa classe sociale, gli aveva fatto conoscere il
calore
di una vera famiglia, facendolo accogliere come un figlio nella
propria.
Accanto a lei era riuscito lentamente e faticosamente a riabilitare il
suo nome
e a farsi strada, nuovamente, nel mondo magico. Poi però sua
moglie l'aveva
lasciato da solo con una figlia di appena quattro anni e, per quanto
doloroso
fosse staccarsi dalla terra in cui si era rifatto una vita e dalle
persone che
avevano reso possibile questo piccolo miracolo, aveva capito che era
tempo di
tornare a casa. Per questo quando Percy Weasley, fresco di elezione,
l'aveva
contattato per ricoprire la carica di Capo dell' Ufficio Cooperazione
Magica
Internazionale, vista l'influenza che il Serpeverde era ancora in grado
di
esercitare grazie al nome ed al patrimonio di famiglia e visti anche i
brillanti risultati che fino ad allora era riuscito ad ottenere sia
negli studi
che nella carica di Ambasciatore del Ministero a Parigi, aveva colto al
volo
l'occasione per tornare a Londra e dimostrare al mondo quanto fosse
cambiato.
Sentiva in un certo senso di doverlo alla moglie che per anni aveva
creduto in
lui e l'aveva spronato davanti alle difficoltà che viveva a
causa dei suoi
errori passati, restandogli accanto anche nei momenti più
bui nei quali,
faticosamente, le aveva confessato chi era e che cosa aveva fatto in
quel mondo
così lontano come l' Inghilterra magica. Ora però
che la figlia si comportava
in questo modo l'avevano assalito i dubbi che fino ad allora era
riuscito a
nascondere, come uno struzzo che mette la testa sotto la sabbia: aveva
fatto
bene a tornare a casa? Era davvero così convinto che la sua
presenza da sola
avrebbe potuto bastare ad Eleanor? Come avrebbe fatto in futuro, quando
la
crescita della bambina avrebbe reso necessaria la presenza di una
mamma, a
sopperire a quella mancanza?
A questo pensava Draco mentre camminava verso la fioraia
all'angolo fra
il proseguimento magico di Charing Cross Road e la meno affollata
Flamel
Street. L'uomo, davanti alla vetrina, si fermò, fece un
sospiro per farsi
coraggio, ed entrò nel piccolo negozio.
-Lei deve essere il Signor Malfoy- una rotonda signora
avvolta in un
magliocino rosa lo accolse con un sorriso - sue figlia è
nascosta sotto quel
tavolo, a giorcare con il mio gatto ed i suoi cuccioli appena nati,
vada pure-
-Elly?-
-Oui papà- la bambina non alzò
nemmeno la testa, continuando ad
accarezzare il gatto. Al padre bastò un istante per capire
il perché lo aveva
seguito fino a lì: l'animale somigliava straordinariamente
ad Oscar, il gatto
di sua moglie che era rimasto in Francia, con i cugini della piccola.
Gli salì
un groppo alla gola che gli impedì di rivolgersi a lei per
sgridarla o per
riservarle parole dure. Si sedette accanto alla piccola e
cominciò a parlarle.
-Chérie, papà ha una riunione
importantissima, forse la più importante
della sua carriera e non dovrebbe stare qui con te che sei scappata da
Hermione. Dobbiamo andarcene, lo capisci vero?-
La bambina non rispose.
-Elly potresti rispondermi?-
-Vorrei...restare qui, con Oscar-
-Quello non è Oscar. Lui è in
Francia, con Charles e Michelle tesoro.
Adesso per favore potresti fare la brava bambina, salutare tutti questi
gattini
e seguirmi?-
-Mi credi così ingenua papà? Lo so
benissimo che Oscar, quello della
mamma, è in Francia. Questo - la bambina sollevò
uno dei minuscoli gattini da
pelo rossiccio- è il MIO Oscar-
Ingenua? Merlino mia figlia passa due
ore con la secchiona e già
si trasforma in un libro parlante! E poi cos'è questa storia
del gatto?
-Sono molto contento che tu abbia trovato un...amico Elly,
ma mi capisci
vero? Questa riunione é davvero importante tesoro e mi
staranno già aspettando,
non posso attardarmi ancora!-
Lo sguardo gonfio di tristezza che la figlia gli rivolse
lo fece sentire
più in colpa di quanto avrebbe creduto.
Questa bambina prima o poi mi
convicerà a presentarmi in ufficio con
un una maglia con su scritto "Amo Potter" facendolo passare per una
mia idea se continua così.
Si scrollò le spalle, fece un profondo respiro
e decise che sua figlia
valeva molto di più di qualsiasi riunione lavorativa.
-Ti piace molto questo gattino vero?-
-Oh papino c'est trop mignon. Guarda, mi lecca la mano, si
è già
affezionato-
La mente dell'uomo lavorava febbrilmente.
Un gatto. Un gatto che
salta. I soprammobili di famiglia. Un gatto che perde il pelo.
Il divano
di velluto verde di mia madre. Un gatto che ha bisogno di rifarsi le
unghie. Il
MIO letto di pelle. Un gatto che gioca con le cose appese. Gli arazzi
di famiglia....Un
gatto che salta, perde il pelo, ha bisogno di rifarsi le unghie e gioca
con le
cose appese. Merlino, casa mia verrebbe distrutta. Ohhh al diavolo!
-Elly, mon chou, magari potremmo chiedere alla signora se
il tuo Oscar
ha bisogno di una famiglia. So che non siamo in molti ma penso che
potrebbe
stare bene con noi due che ne dici?-
-Oh papà, sarebbe così bello!
Sarebbe come essere di nuovo in Francia!-
-Consideralo un regalo di Natale anticipato, va bene?-
Bip
Bip
Messaggio da Hermione Granger: Dove cazzo sei? Giuro che se mi tocca
sopportare
da sola altri dieci minuti Percy ed il suo ego smisurato che tentano di
far
passare in sordina la tua assenza faccio ciò che la Stanza
delle Necessità
dieci anni fa non è riuscita a compiere, dannato furetto!
é
ora di raccattare quel maledetto gatto e
muoversi.
-Elly,
dobbiamo smaterializzarci. Potresti tenere
stretto Oscar e darmi la mano?- disse l'uomo con tono inquieto.
-Papà la smaterializzazione no!-
-Forza tesoro, dammi la mano, adesso- la voce, oltre ad
alzarsi di
stariati decibel, stava assumento un tono scocciato.
-Ma papà...-
-Ti ho detto di darmi la mano, Eleanor- Ecco, ora era
INCAZZATO nero.
Sembrava la fotocopia di suo padre quando da piccolo faceva i capricci:
occhi
gelidi e tono sprezzante. Se quell'atteggiamento avesse sortito nella
figlia la
stessa sensazione che provava lui quando Lucius lo sgridava non gli era
dato
sapere. La bambina però infilò velocemente il
gattino nel suo zainetto, sincerandosi
che potesse uscire con la testa e si arrampicò fra le
braccia del padre.
-Papà non essere cattivo con me-disse
schioccandogli un bacio salivoso
sulla guancia e rivolgendogli il sorriso più zuccheroso che
poteva.
Ruffiana, proprio come me. Tesoro,
sarai uno schianto di
Serpeverde.
***
Ore
15: 45 Ministero della Magia
-Signor
Ministro, vous
comprenez, non possiamo attendere oltre. Domani è la vigilia
di Natale e
dobbiamo tornare a casa. Le passaporte sono già state
predisposte e se
indugiamo ancora rischiamo di perderle, je suis desolé-
l'ambasciatore francese
cominciava a spazientirsi
Percy era sulle spine. Hermione fissava i rappresentanti dei Ministeri
lambiccandosi sul come avrebbe potuto posticipare ancora la riunione.
Dove si é cacciato Malfoy?
Il tempo stringeva ed anche lei doveva andarsene se non
voleva essere
licenziata su due piedi. Aveva già tentato ogni strada: la
sua presenza
all'inizio era stata fonte di una certa distrazione da parte degli
ospiti
stranieri, in fondo godeva ancora di una certa fama nel mondo magico e
nessuno
di era risparmiato nel farle domande su di lei, su Harry e sulla loro
vita post
bellica.
-Ministro Weasley, davvero non possiamo permetterci di attendere.
é un peccato
che il Signor Malfoy non possa presenziare alla sua prima riunione
ufficiale...-
-Sono desolato. Le assicuro che avrà un' ottima scusa per
questo ritardo-
-Forse è troppo impegnato a sbrigare gli affari di
famiglia?-
Merlino. Qui si mette male. Fai lavorare il cervello Hermione!
-Come prego?- Percy sembrava seduto su un cactus.
-Forse il Signor Malfoy è troppo impegnato a sistemare
le...questioni...private
per potersi occupare del suo paese-
-Non
capisco di cosa stia parlando-
-Suvvia Ministro non mi dica che il ritorno in Inghilterra
del Signor
Malfoy non sia in qualche modo legato al cruciale processo che
avrà luogo
questo pomeriggio stesso sul coinvolgimento di alcuni dei
più giovani rampolli
delle famiglie della vostra nobiltà nelle questioni legate
ai
Mangiamorte...-
Oh andiamo questa storia è ridicola.
Draco non c'entra niente con
questo processo, il suo nome non compare nemmeno dra la lista dei
testimoni!
Che cosa vuole insinuare questo borioso francese?
-Il caso della famiglia Malfoy è già
stato oggetto di parecchie
disquisizioni in passato Signor Ambasciatore ma il giudizio circa la
loro
posizione è stato emesso anni orsono. Il caso è
chiuso da tempo ormai- disse la
donna con l' aria di chi non ammetteva repliche.
Percy le lanciò un' occhiata infuriato. Se il
solo fatto che la cognata
stesse lì con quella peste di suo figlio gli era appena
tollerabile una sua
saccente intrusione che ricordava tanto i tempi di scuola gli era del
tutto
insopportabile.
-Hermione io credo che nella tua posizione...-
-Ecco proprio della mia posizione vorrei parlare. Lo sa
lei chi é
l'avvocato incaricato dell'accusa? Io. In quanto avvocato coinvolto nel
processo ho diritto a conoscere la lista dei testimoni della difesa e
le posso
assicurare che il nome Draco Lucius Malfoy non vi compare. A meno che
lei,
Signor Ambasciatore, non stia insinuando che il nostro Capo della
Cooperazione
Magica Internazionale compaia sul banco degli imputati...-
Il francese arrossì violentemente -Io....-
-Perché questa sarebbe un'accusa molto, molto
grave, lei ne é
consapevole?-
Stronzo di un francese. Ti ho messo in buca.
Percy cominciò a rilassarsi. Dopotutto la
presenza di Hermione lì si era
rivelata provvidenziale.
-Non volevo....-
-Oh me lo auguro. Perché questo comporterebbe
un grosso incidente
diplomatico-Hermione sorrise soddisfatta.
-Io...suppongo di sì. Sono spiacente-
-Eccomi!!! Scusatemi ho avuto un piccolo imprevisto....-
Draco
sopraggiunse trafelato sulla scena con la figlia in spalla che gli
sgualciva l'
eccessivamente costoso abito.
Ad un'occhiata più accorta ciò che
vide gli provocò un eccesso di risate
che dovette saggiamente soffocare: l'ambasciatore francese sembrava
mortificato
ed il suo viso aveva assunto una tonalità che variava dal
viola al
porpora. Quello che più lo divertiva
però era l'atteggiamento di Percy:
il primo ministro infatti a metà fra il divertito e lo
sconcertato si prodigava
in scuse e sviolinate nei confronti dell' ambasciatore francese
più consone ad
un ex Serpeverde che ad un fiero Grifondoro.
Hermione squadrava entrambi
con aria sprezzante, con le braccia incrociate sotto il petto ed il
mento
sollevato in segno di sfida. L'uomo dovette sbattere gli occhi
perché la vista
lo stava ingannando mostrandogli l'immagine di una tredicenne
magrolina, con
una criniera di capelli ribelli, intenta a mostrarsi fiera per l'aver
messo,
ancora una volta, tutti in buca con la sua intelligenza.
Che cavolo di è inventata la
Granger in mia assenza? Questa
scenetta non promette nulla di buono.
-Ho...interrotto qualcosa?-
-Oh Draco. Non credo, l' ambasciatore ed io avevamo giusto
finito. Ora,
se volete scusarmi ho un processo che mi attende. Tesoro, fai il bravo
mentre
la mamma è via- schioccò un bacio sulla fronte
del figlio poi si rivolse, come
se nulla fosse accaduto a Malfoy -Ci vediamo allo stadio del Quiddich
quindi?
Freddy ha tutto ciò che gli serve per cambiarsi nello
zainetto. Se ti chiedono
il perché Ron non ci sia digli che aveva un impegno
improrogabile. A dopo-
Poi la donna fece una cosa del tutto inaspettata: si
sollevò sulle punte
e si avvicinò alla guancia dell' uomo, come per baciarla.
- Non ti illudere furetto platinato e raffredda i bollenti
spiriti.
Volevo solo dirti che ti ho salvato il culo-
-Io...ehm...grazie- l'uomo le sussurrò di
rimando sentendosi turbato da
quel fugace ed improvviso contatto.
-Dopotutto ho dimostrato di essere sempre la migliore-
Hermione sfiorò
anche l' altra guancia pregando che i presenti scambiassero il gesto
con un
saluto fra...amici? Il profumo del costosissimo dopobarba dell' uomo le
rivelò
un' essenza di lavanda che le suonava familiare, le risvegliava ricordi
d'infanzia, come il profumo dei dolci fatti dalla mamma per Natale.
Merlino, io conosco il profumo di Malfoy. Dopo
dieci anni io
riconosco il suo odore. Da quando Malfoy profuma di buono? E da quando
questo
profumo rievoca momenti della mia vita di cui non credevo nemmeno di
avere più
memoria?
Cosa fa la Granger, mi annusa?
Ok, questo é troppo Hermione. Passi
che sei gentile perché accudisce
Freddy. Passi anche che cerchi di farti perdonare per avere smarrito la
sua
preziosa figlia in giro per Diagon Alley. Ma tutte queste fantasie,
cosa
significano? E con questo gesto cosa volevi dimostrare? é
possibile che tu
abbia provato...piacere?
L'uomo sorrise. Quell' attimo di complicità l'
aveva stupito sì, ma
piacevolmente. Per un attimo si perse a guardare il bagliore dorato che
i
boccoli della donna emanavano.
-Ehm ehm- l'attimo di distrazione fu interrotto dal
tossicchiare di
Percy Weasley che, al pari del fratello minore, sembrava mostrare la
sfera
emotiva di un cucchiaino.
Per qualche secondo cadde un silenzio glaciale nella
stanza: Draco
guardava Hermione con l' aria di uno che ha appena visto Voldemort
ballare la
lambada, Hermione fissava Draco come se avesse davanti Piton in mutande
con i
cuoricini, Percy squadrava i due percependo che la scarica elettrica
che
l'avrebbe colpito se si fosse intromesso l'avrebbe reso più
ribambito di un
troll di montagna e gli ambasciatori che seguivano la scenetta
spostavano lo
sguardo dal biondo, alla mora ed al rosso, grattandosi perplessi chi la
testa
pelata, chi la barba, chi la pancia.
Non é possibile. Ti sei messo a
flirtare con la Granger in ufficio,
davanti a mezza Europa riunita. Sei ridicolo Draco. Non solo ti
presenti in
ritardo alla tua prima riunione ma ti metti anche a fare l' idiota
sotto il
naso di tutti. La prossima mossa quale sarà, confessarle il
tuo amore
stringendola appassionatamente davanti agli occhi del suo (EX!)
cognato?? E
datti un contegno cazzo, mi dai il voltastomaco!
-Allora. Pronti per mettersi al lavoro?- Malfoy
batté le mani nella
speranza di distrarre i presenti dall' imbarazzante silenzio che si era
creato.
Merlino, fa che abbocchino, fa che abbocchino...
-Pronti!- Percy prese sottobraccio l' ambasciatore
francese conducendolo
verso la Sala Riunioni e ponendo così fine alla surreale
situazione.
...grazie al cielo hanno abboccato.
Se Draco avesse osato guardare il Primo Ministro negli
occhi però
avrebbe colto una strana espressione. Quella di qualcuno la che
la sa
lunga.
***
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Capitolo 11 *** La resa dei conti- D&H ***
nuovo episodio
Ore
19:00 Ministero della Magia. Aula 16
- Dichiaro il caso chiuso-
Hermione
sentì le gambe molli. Aveva vinto la causa.
Anni di dedizione totale al suo lavoro che le dava sì enormi
soddisfazioni ma che le richiedeva uno sforza di energie sovrumano,
notti passate a studiare casi, mentre Freddy dormiva nel lettone
accanto a lei, giornate chiusa nel suo ufficio senza mai alzare la
testa dai libri finalmente venivano ripagati.
-Signorina
Granger guardi di qua!- i fotografi non avevano occhi che per lei.
-Signorina
Granger, potrebbe dirci cosa si prova ora che gli ultimi Mangiamorte
sono in prigione per merito suo?-
-Signorina
Granger, singorina Granger!!-
Tutti volevano
congratularsi e stringere la mano a quella donna che, non
solo dieci anni prima aveva contribuito in prima persona alla fine del
terribile periodo segnato dal ritorno di Voldemort ma che ora, con
questo caso, aveva cancellato del tutto lo spettro del Signore Oscuro
spedendo in prigione gli ultimi suoi seguaci.
La donna dovette
appoggiarsi perché i flash ì, le persone attorno
a lei e l'emozione le facevano girare la testa.
-Signorina
Granger, mi dia il permesso di complimentarmi con lei. Ha
dimostrato grande tenacia, maturità e competenza e di questo
le
siamo grati-
La donna
continuò a sorridere con aria ebete mentre
uno dei soci anziani si complimentava per il suo buon lavoro.
-Se non ha
niente in contrario la inviteremmo ad unirsi a noi per un
aperitivo dopo la conferenza stampa. Non dovrebbe durare molto, una
quindicina di minuti all' incirca ed alle sette e mezza dovremmo essere
pronti per festeggiare-
Merlino, un
quarto d' ora? Sette e mezza?
-Scusi ma che
ore sono?!-
-Sono le sette
in punto-
-Merda!-
La partita di
Freddy sta cominciando ora e io sono incastrata qui in tribunale senza
via d'uscita.
-Herm! Herm!-
Una voce amica.
-Harry!!- la
donna si abbandonò fra le braccia dell'amico che, a
fatica, riuscì a condurla fuori dall'aula, facendosi largo
fra i
membri della stampa che sembravano volerla assalire.
-Cosa ci fai
qui?!-
-Scherzi? Se non
ci fossi stato io oggi non ci sarebbe stato nessun
processo! E tu, mia cara, non saresti la donna più acclamata
ed
osannata del momento! Dovresti ringraziarmi signorinella-
Se non fosse
stato per la squadra di Auror di cui Harry era divenuto il
capo metà dei Mangiamorte che ora lei aveva spedito ad
Azkaban
sarebbe stato ancora in libertà.
-Hai ragione
Harry... é che pensavo avessi da fare-
-La mia migliore
amica sta vivendo uno dei momenti più
importanti della mia vita Herm. Niente al mondo potrebbe importarmi di
più. Io di qua non mi schiodo!-
-Harry,
è un casino. Io devo stare qui per la conferenza stampa
e Freddy é da solo alla partita! Già
sarà
mortificato per l'assenza di suo padre, non oso immaginare cosa
penserà quando non mi vedrà fra gli spalti!-
-Freddy!!!
Merlino mi ero dimenticato di lui!! Ma dov'é??-
-é
alla partita Harry-
-E con chi
scusa?-
-Mmmm...-
-Herm? Non
é come credo vero?-
-Mmmm.....-
-Non hai mandato
Freddy alla partita con Malfoy vero??-
-Harry che cosa
dovevo fare? Dimmelo tu, ti prego illuminami!! Ronald non
c'è, mi ha
lasciato da sola, non so come fare, non so come rintracciarlo, non so
dov'é! Avrei dovuto impedirgli di andare alla partita?!-
-E chi gioca con
lui?-
-Ma che cazzo
vuoi che ne sappia Harry!! Ci sarà un fratello,
uno zio, qualcuno che sostituirà Ron! IO di certo non potevo
giocare!-
-Ok, recupera la
tua roba, lascia fare a me. Con un po' di fortuna cominceranno in
ritardo e riuscirò a cambiarmi io-
-E il saggio di
Lily?-
-C'è
Ginny. Glielo spiegherò, capirà. Lo sai quanto
adora il suo cuginetto-
-Come credi di
farmi venire via di qui esattamente?
Harry sorrise
malizioso puntandosi la bacchetta alla gola.
-Sonorus!-
-Harry ma che...-
-Ok tutti fuori
signori! La squadra Auror deve effettuare un controllo
nell'aula a seguito di alcune segnalazioni ricevute. Vi prego di
lasciare l'edificio il più in fretta possibile-
La folla
radunata si guardò intorno preoccupata.
-Dannati culi
pesi, mi tocca passare alle maniere forti-
Fece scivolare
una mano in tasca e ne tirò fuori una manciata di Polvere
Buiopesto.
-Dammi la mano e
stai pronta a smaterializzarti-
Ne
seguì un rumore sordo e all'improvviso tutta la sala cadde
nel buio più totale.
-E chi l'ha
detto che i giochi dei Weasley sono solo per i bambini?-
***
Ore
19:00 Stadio del Quidditch
Allo stadio del
Quidditch Draco stava sulle spine.
Sono
le sette e nessuna traccia della Secchiona, né di quella
maledetta donnola di suo marito (EX!). Continuava a ripetersi
quell' ex come per prendere consapevolezza del fatto che Hermione non
apparteneva più all' odiato compagno.
La cosa che
più lo infastidiva non era tanto il ritardo della donna
quanto il nervosisimo che provava all'idea di rivederla. Innegabile era
il fatto che qualche ora prima in ufficio fosse avvenuto qualcosa fra i
due anche se l'uomo non riusciva a capacitarsene. Attrazione?
Complicità? C'era, nell' ex compagna, qualcosa che lo
attirava, forse la sua forza, il suo orgoglio o forse quegli occhi
color cioccolato. Ciò che non voleva ammetere
però era che lo aveva letteralmente ammaliato fin dal primo
momento che l'aveva vista sui binari della stazione. Già
perché farlo sarebbe stato più imbarazzante che
correre nudo in mezzo ai corridoi di Hogwarts urlando W Grifondoro.
Dove
cazzo sono finiti i denti da castoro? E quella chioma leonina che si
portava sempre dietro? Perché le donne crescendo scoprono
tutti quegli intrugli babbani più potenti di
qualsiasi incantesimo che le rendono così diverse da com'
erano da adolescenti? Da quando é
così...così...bella?
Draco
si mordicchiò le labbra nervoso passandosi una mano fra i
capelli.
-Papà,
hai visto Hermione?-
Hermione?
Eh? Cosa?
Si alzò di scatto, come se un'ape lo avesse punto
là dove non batte il sole.
-Papà!
Ma si può sapere cos' hai? Freddy sta cercando la sua
mamma!!-
Devi
darti un contegno. Non puoi comportarti come un adolescente alla prima
cotta.
-Draco ma arriva
il mio papà?-
Eccolo.
Adesso cosa gli dico? No Freddy quell' idiota di tuo padre che tale era
é rimasto non verrà
perché...Perché poi Weasley non
c'é?
-Freddy, non lo
so...aveva un impegno di lavoro credo, tu intanto vatti a cambiare...-
-E la mamma
dov'è? Lei viene vero?- la voce del bambino tremò
come se questi stesse per scoppiare in lacrime da un istante all'altro.
-Certo che
arriva piccolo. Tu fai il bravo adesso vatti a mettere la divisa- disse
Draco premendo febbrilmente i tasti del cellulare per mettersi in
contatto con Hermione
Niente,
non risponde. E io adesso che gli dico a suo figlio? Ma chi me l'ha
fatto fare di immischairmi in sto casino? Come se non ne avessi
abbastanza con Eleanor!
-Hey Fred, tuo
padre non viene?- un bambino con un sorriso satanico dipinto sul volto
si avvicinò al piccolo Weasley. Nei suoi occhi poteva
leggersi chiaramente ciò che provava per il compagno di
squadra: puro disprezzo. Draco ebbe una fugace visione di lui undicenne
che si avvicinava ad Hermione ed i suoi amichetti.
Il rosso
ricacciò stoicamente indietro le lacrime alzò la
testa e rispose con veemenza -Certo che viene. é solo in
ritardo perché deve finire l'
allenamento con la sua squadra. LUI é un giocatore
professionista-
-Secondo me ha
paura che mio padre lo lo batta. Adesso che ha una Nimbus 2011 niente
può fermarlo-
La bocca di
Draco si storse in un ghigno di sufficienza al pensiero della sua
Firebolt Turbo che si portava sempre in tasca sotto incanto Reducio.
Poteva essere cambiato negli anni ma la predilezione per gli oggetti
costosi e alla moda era la stessa del vecchio Malfoy, come si poteva
notare dal completo fatto su misura, dalla preziosissima 24 ore che
reggeva in mano e dalle scarpe in pelle italiane che sfoggiava quel
giorno.
Una Nimbus 2011 non regge il confronto con la mia bimba.
-Ti piacerebbe.
Draco, diglielo tu che mio padre é fortissimo-
Nei suoi
pensieri solo un'immagine, quella di Weasley che se la faceva sotto
alla sua prima partita ad Hogwarts ed una canzoncina.
Perché Weasley é il nostro Re, ogni due ne
sbaglia tre. Smettila Draco.
-Si Freddy-
mentì spudoratamente.
-E tu chi
saresti scusa?-
Questo
bambino avrebbe bisogno di una bella lezione di educazione.
-Oh, anch'io
sono onorato di fare la tua conoscenza. Comunque sono un amico della
mamma di Fred-
Ah,
adesso siete amici?
-Sai giocare a
Quidditch?-
Oh
ma questa piattola da dove salta fuori?
-Si-
-Non ci credo-
-Non
é un problema mio-
-E
perché non giochi?-
-Perché
non ho nessun figlio in squadra-
-Hai paura anche
tu?-
-Tutti pronti?
La partita sta per cominciare!!- la voce dell'allenatore interruppe
quella piccola diatriba.
-Weasley, il tuo
papà non c'è ancora! Vedi ha paura!!-
Improvvisamente
Draco sentì una manina fredda si chiuse attorno alla, come
per
cercare protezione e farsi infondere coraggio per affrontare quella
serpe del compagno di squadra.
-Il mio
papà NON HA PAURA- disse il piccolo con un impeto
soprendente.
Bene.
Un fiero Grifondoro. L'esatta copia dei suoi genitori. Che meraviglia!
-E allora
perché non c'è? Forse non vuole giocare con te
perché sei una schiappa-
La manina
tremò e si strinse ancora più alla sua. Draco la
strinse forte mordicchiandosi le labbra.
Dannata
donnola. Accidenti a te, a Merlino e a tutti i maghi di questo mondo.
Spero che tu abbia un motivo più che valido per questa
assenza.
-Gioco io-
Questa
poi da dove cazzo ti esce?? Ti sei Grifondorizzato?
-Non hai nessun
figlio in squadra-
-Si ma ho
accompagnato Freddy. E gioco con lui-
-Hey voi?- disse
rivolto ad un gruppo di padri che stavano con la testa fitti fitti a
discutere le tattiche di gioco come se davvero dovessero disputare la
finale della Coppa del Mondo. -Avete qualcosa da prestarmi per giocare?
Non era previsto che entrassi in campo ma visto che il papà
di Fred non c'è...- Draco si strinse le spalle, come per
giustificarsi.
Il gruppo, che
fino ad allora non sembrava aver notato la sua presenza,
spostò lo sguardo su di lui come se avesse visto un
fantasma. Il solo fatto che non si vedeva tutti i giorni una persona
del calibro di Draco Malfoy sporcarsi le sue regali chiappe per una
partita di Quidditch fra bambini sarebbe bastato a meravigliare
chiunque. Se in aggiunta il suddetto lo faceva per il figlio di quella
che tutto il mondo sapeva essere sua acerrima nemica allora la
questione appariva alquanto incredibile.
- Malfoy, guarda
chi si rivede. Vorrei poterti dire che é un piacere ma
beh...non lo é- un uomo dai capelli castani si
avvicinò al bambino che gli aveva appena dato che codardo.
Cormack McLaggen.
Ma
certo. E di chi altro poteva essere figlio un così odioso
bambino?
-McLaggen...il
piacere é tutto mio-
-Da quando tu ed
Hermione vi frequentate?- la sua voce era gelida. Draco
ricordò di averli visti insieme in un'occasione...la festa
di Natale di Lumarorno ma certo! Lui aveva altro per la testa in quel
momento ma non aveva potuto fare a meno di notare che la Secchiona
aveva, a quanto pareva, conquistato un altro bellimbusto con la
passione per il Quidditch.
-Non credo che
questo sia affar tuo. Allora ce l'avete qualcosa da prestarmi o no?-
-Guarda qui
nella mia borsa e muoviti a cambiarti che stiamo per cominciare. Ah,
suppongo tu giochi da Cercatore...tanto meglio, vorrà dire
che dovrò mantenere alto il nome della mia casa ed umiliarti
come è sempre successo a scuola-
Draco
roteò gli occhi, già annoiato da quella puerile
competizione.
Ma
chi cazzo me lo ha fatto fare?
***
-Dai
Hermione datti una mossa, non dobbiamo mica andare ad una sfilata, che
cosa ti imparta se ti si è sporcato il cappotto di fango?
Guarda che se non ti spicci Freddy non avrà nessuno con cui
giocare!- Harry fremeva.
-Arrivo,
arrivo!- Hermione cercò di darsi una riassettata alla
meglio. Era un disastro: nella fretta della smaterializzazione erano
atterrati su un cumulo di neve annerita che aveva sporcato il suo
elegante cappotto blu e le decolleté comprate apposta per
l'occasione e la tensione ed il caldo del pomeriggio le avevano
sbiadito il trucco.
Chissenefrega
no? In fondo i genitori degli altri bambini mi vedono sempre in jeans
che vuoi che gli importi se sei un po' trasandata.
Hermione mentiva
a sé stessa per nascondere il fatto che altro non le
importava che del giudizio di uno sguardo di ghiaccio....
Smettila.
Non esiste un mondo in cui Malfoy é attratto da te. Non fare
la stupida.
-Allora?!-
-Uh che palle
Harry. Sono qui-
I due si presero
per mano e si buttarono in una folle corsa verso il campo da gioco.
-Merda, hanno
già cominciato. Forse se mi muovo faccio ancora in tempo....-
-Hermione!!
Hermione!!- la vocina squillante di Eleanor attirò i loro
sguardi verso gli spalti.
-Elly!! Che ci
fai lì tutta sola? Dov'è papà?-
-Io...credo che
sia lì- Harry tirò la manica del cappotto
dell'amica puntando il naso verso il cielo con l'aria di chi vi avesse
appena visto materializzarsi un Dorsorugoso di Norvegia.
-No Harry non
c'è lì seduto-
-Ma sei scema?
é lì sopra il tuo naso!-
La donna
alzò gli occhi. Ciò che vide sopra la sua testa
le fece spalancare la mandibola così velocemente che per
poco non si udì il rumore della frattura.
Che
ci fa Malfoy lassù??
-Mamma!! Mamma
guardami!! Sono in porta!!- suo figlio la salutava con foga, dimentico
di ciò che gli succedeva intorno. Aveva un' aria raggiante.
La donna lo
salutò con un cenna della mano per poi spostare nuovamente
lo sguardo verso il biondo mentre una risata sonora da parte dell'amico
le suonava alle spalle.
Malfoy, con aria
evidentemente indispettita stava fermo alla ricerca del boccino con un
paio di pantaloni della tuta che gli avvolgevano le lunghe gambe e una
felpa dai colori un po' sbiaditi ma comunque evidenti agli occhi di
tutti: giallo e rosso. McLaggen aveva un bel senso dell'umorismo
dopotutto.
-Hey bella felpa
Furetto!! Dì, un po' soffri di crisi d' identità?-
Draco che si
trovava a svolazzare a pochi centimetri da loro sollevò
elegantemente il dito medio il direzione del moro.
Sua
signoria.
Certo
che alcune cose non cambiano mai. Altre invece lo fanno così
radicalmente da lasciarti senza parole. Hermione continuava a
fissare il biondo davanti a sé senza riuscire a credere a
ciò che stava facendo per lei e per il suo Freddy.
-Herm vuoi una
ciotolina per la bava o ti basta un fazzoletto?-
-Cazzo dici
Harry?-
-Dico che stai
fissando Malfoy come Winnie The Pooh davanti ad un vasetto di miele-
-Eh? Io? No
cioé...sta facendo una bella cosa no?-
-Si sta facendo
una bella cosa Herm e Freddy sembra essere molto contento. Ma non
provare a cambiare argomento! Cos'è successo oggi fra te e
il furetto platinato?-
-Niente, cosa
vuoi che sia successo-
-Ah non lo so.
Dimmelo tu...mi chiami stamattina in taxi con lui, passate la giornata
insieme...Oh andiamo Hermione, credi che il Capo degli Auror non abbia
le sue fonti?Io ho occhi ovunque. E adesso questo sguardo.
Pensi che sia scemo?-
-Io...- la donna
non sapeva che dire. Continuava a mordersi le unghie, come faceva ogni
volta che era tremndamente imbarazzata.
-Mi credi
davvero così idiota? Ti stai mangiando le unghie e questo
significa una sola cosa: sei imbarazzata. E lo sei perché
sei attratta da quella sottospecie di serpente travestito da damerino-
-Beh quella
sottospecie di serpente oggi ha reso più felice tuo nipote
di quanto suo padre non sia riuscito a fare negli ultimi mesi! Hai idea
di cosa vuol dire per lui avere qualcuno che lo fa sentire importante?
A me sembra che se qui c'é un serpente quello non
è di sicuro Malfoy!-
-Perché
dite che il mio papà è un serpente?-
Merda.
Elly.
-Hey piccola! Io
ed Hermione stavamo scherzando...sai un po' di ricordi d'infanzia,
niente di che...Ma che deliziosa bambina! Io sono Harry, lo zio di
Freddy-
-Un altro zio??
Ma in quanti siete??-
La tensione che
aleggiava nell'aria sembrò allentarsi un poco.
-Eh in effetti
siamo in parecchi. Ma ti svelo un segreto...io sono il suo preferito!-
l'uomo si prese la bambina sulle gambe per non farla stare in piedi e
si voltò verso l'amica.
-Ma
proprio...lui?- Harry le lancò un' occhiata schifata.
Hermione gli
rivolse un sorriso estremamente eloquente al quale il moro rispose con
qualche borbottio ed un "questa me la paghi" masticato fra i denti.
-Ahhhhh!!!
Regardez!! Il boccino!!- Elly si alzò saltellando mentre suo
padre filava attraverso il campo con gli occhi fissi sulla pallina
dorata.
In un attimo
McCormack gli fu accanto spintonandolo nel tentativo di disarcionarlo.
Procedevano fianco a fianco e Draco non ci mise molto a capire che in
quelle condizioni sarebbe stato difficilissimo prendere il boccino che,
nel frattempo di era spostato verso l' alto. Con un' occhiata il biondo
capì che l'avversario era così preso dal
tentativo di farlo cadere che non si era accorto del suo spostamento.
Gli rimaneva solo una mossa da tentare, pregando che la pallina dorata
non cambiasse nuovamente la traiettoria.
Dannato
Potter e le sue azioni. La finta Wronsky.
Si
gettò a rotta di collo verso il terreno augurandosi che
quello scimmione di McLaggen lo seguisse. Poi, assicuratosi che gli
stesse alle calcagna, quando ormai aveva raggiunto il terreno,
puntò la scopa verso l'alto, dove il boccino stava fermo,
quasi come se volesse essere acchiappato. Nel giro di pochi secondi le
sue dita affusolate si strinsero attorno al freddo metallo.
-SI!!-
Dal basso lo
raggiunse l'urlo di rabbia dell'ex grifondoro.
-McLaggen,
avresti dovuto sturarti le orecchie prima degli allenamenti di Potter.
FORSE avresti imparato qualcosa!-
L'uomo sembrava
furibondo. Poco gli importava, il suo sguardo era stato catturato da un
fagottino rosso che filava verso di lui sulla sua Mini Nimbus con aria
raggiante.
-Draco!! Sei
stato bravissimo!! Sei bravo come lo zio Harry!!-
-Hey nipotastro!
Nessuno è bravo come me!-
-Zio Harry!! Sei
qui!!- il piccolo cambiò direzione e si diresse verso lo zio
che assiteva alla scena dagli spalti. Il biondo, tenendo ancora il
boccino fra le mani, li raggiunse.
I due uomini si
squadrarono per un po', come se fossero indecisi su quale atteggiamento
dovvessero tenere l' uno con l'altro. Poi il moro ruppe il silenzio.
-Bella mossa
furetto. Voglio i diritti però-
Draco sorrise
incerto mentre l'imbarazzo cadeva sul gruppetto. L'aria si tagliava a
fette.
-Freddy vatti a
cambiare o ti prenderai l'influenza- Hermione ruppe il momento di
imbarazzo.
-Beh si...in
effetti forse dovrei andare anch'io...con un po' di fortuna riesco a
vedermi i saluti finali del saggio di Lily...Ci vediamo domani eh? Ciao
piccolo, ciao Elly piacere di averti conosciuto. Herm ti chiamo dopo,
Malfoy...-
-Ciao sfregiato-
Freddy si
diresse verso gli spogliatoi. Hermione fissava il volto arrossato di
Draco mordicchiandosi le labbra.
-Elly tesoro
perché non vai a prenderti qualcosa di caldo al bar? Fra
cinque minuti arrivo a pagare-
La piccola non
se lo fece ripetere due volte.
- Allora
Granger. Sei stata incoronata per la seconda volta salvatrice del
mondo?-
-Io...si. Ho
vinto la causa. La tua riunione?-
-Oh tutto a
posto. Me li sono lavorati ben benino e dopo dieci minuti avevano
già dimenticato il mio ritardo-
-Io volevo
chiederti ancora scusa per oggi pomeriggio....-
-Granger la devi
smettere di scusarti. Non è stata colpa tua-
-Invece si...e
tu sei stato così...così...gentile...-
-Mmmm...grazie
Granger. Di pure cortese, affabile, dannatamente bello, profumato...-
-Che cosa?-
-Granger, mi hai
annusato prima nel mio ufficio. Ora i casi sono due: o ti sei
trasformata in un cane da tartufo o il mio profumo ti attirava...-
Dannato
furetto. Quel
commento la irritò molto più del dovuto.
Com'era? Presuntuoso e snob? Ecco, non cambierà mai!
-Se proprio vuoi
saperlo non era profumo. Era puzza. Quella della CACCA che hai sotto il
naso-
Ohoh.
Forse ho esagerato.
-Ah io avrei la
cacca sotto il naso? Ma se da stamattina non fai che rinfacciarmi di
essere immaturo, incapace, irresponsabile! Chi è quello che
se la tira dei due Granger?-
-Mamma, non mi
sento bene...- Freddy, che aveva fatto dietro front a causa di una
strana sensazione allo stomaco, si intromse fra i due, con il volto
verde.
-Io non me la
tiro Malfoy! Sono solo una mamma sola che si preoccupa di crescere bene
suo figlio é così sbagliato? Freddy non tirarmi
la manica del cappotto! -
-Vedo proprio
che ho fatto tanta fatica per niente oggi!-
-Cosa intendi?
Smettila di tirarmi la manica Freddy!-
-Ho fatto del
mio meglio, sono stato gentile, ho tenuto tuo figlio tutto il giorno
perché se proprio vuoi saperlo ero incredibilmente attratto
da te, perché quando ti ho rivisto stamattina ho pensato che
fossi la donna più affascinante....-
-Mamma, devo
vomitare!!-
Hermione
osservò con orrore il proprio figlio che riversava il
contenuto del suo stomaco ai loro piedi.
-Freddy!!- i due
adulti gridarono in coro il nome del piccolo, chinandosi su di lui per
assicurarsi che stesse bene.
-Oddio, le
scarpe nuove! E guarda li come ha ridotto i tuoi pantaloni...-
-Freddy, stai
bene?- Draco fece segno ad Hermione di darci un taglio.
-S-si. Credo di
si Draco. Mamma che vuol dire affascinante?-
Peccato che il
bimbo tenesse gli occhi a terra perché lo sguardo che il
biondo rivolse alla donna quando lei lo guardò non
avrebbe reso necessarie ulteriori spiegazioni.
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Capitolo 12 *** Galeotta fu la pizza- D&H ***
Una piccola sorpresa per tutti quelli che mi hanno chiesto ( con mio grandissimo piacere) di postare il prossimo capitolo il più in fretta possibile perché impazienti di leggere come la mia storia sarebbe proseguita. La costante crescita dei lettori e dei recensori mi rende ogni giorno più orgogliosa e mi sprona a proseguire. Di questo vorrei ringraziarvi moltissimo. Sappiate che è proprio per voi che oggi, quando improvvisamente mi sono ritrovata con due inaspettate ore libere, mi sono buttata a capofitto nello sviluppo della bozza che già avevo previsto per questo episodio!
Senza indugiare oltre vi auguro una buona lettura, sperando di stupirvi ancora positivamente. A presto! Ginevra
Ore
21:00
"se proprio vuoi
saperlo ero incredibilmente attratto da te..."
Malfoy é
attratto da me. Com'è che mi ha definita? Affascinante.
"quando
ti ho rivisto stamattina ho pensato che fossi la
donna più affascinante..."
Hermione fissava la donna che la fissava dallo specchio senza
riconoscerla. L'ultima ora era stata...surreale.
Malfoy
che gioca per mio figlio. Gli occhi di Malfoy su di me. Freddy che
vomita addosso a me e Malfoy. Malfoy che lo prende in braccio e mi
aiuta a riportarlo a casa -dopo aver sciorinato una serie di improperi
degni della feccia che si aggira per NocturnAlley-. Malfoy sulla porta.
Malfoy.
La donna si toccò una guancia scoprendola
bollente. Non era possibile che, dopo due anni in cui aveva
letteralmente escluso ogni uomo che non fosse suo figlio dalla sua
vita, l'uomo che vi rientrava così improvvisamente fosse
proprio
l'odiato ex Serpeverde.
-Mamma? Cos'hai? Sei rossa-
-Come tesoro? Oh niente. Ho solo caldo, si muore qui dentro-
-Mamma si gela, ha anche appena ricominciato a nevicare, come fai ad
avere caldo?-
é l'imbarazzo
stupida. Non la temperatura.
-Ho fame-
Non é
possibile, questo campa per dormire e mangiare. E giocare a Quidditch
certo, come suo padre.
-Ti è passata la nausea?-
-Si, ho fame-
-Va bene, ti preparerò qualcosa-
Affascinante.
Il furetto mi crede affascinante.
Perché non l'ho fermato sulla porta
di casa? Giusto, Freddy si era trasformato in una fontana e lui aveva
già avuto un bel daffare nel toglierci di dosso ogni traccia
organica
lasciata da mio figlio dai vestiti.
Affascinante. Cosa vuol
dire per lui affascinante?
Magari intende qualcosa del tipo "ti trovo
attraente e ti porterei fuori a cena ma niente di serio". Io pensando
alla persona che ho ritrovato oggi spererei più in un "sei
la donna più
bella del mondo facciamo tanti meravigliosi bambini biondi". Merlino,
non l'ho detto davvero.
-Mamma che hai? Sei sicura di stare bene? Sembra che tu sia seduta su
un cactus-
Ha ragione. Il dubbio mi
inquieta. Devo parlargli.
-Freddy usciamo-
-Mamma ma sono in pigiama!! E poi ti ho detto che ho fame!-
-Non
ho niente in casa, non c'è stato tempo di fare la spesa,
mettiti
addosso la giacca, la cuffia e gli scarponcini, andrà
benissimo così-
-Mamma, sei davvero strana stasera sai?-
***
Sdraiato
sull' enorme divano di velluto verde del lussuoso loft dove lui ed Elly
si erano trasferiti quando erano tornati a Londra Draco fissava il
fuoco che scoppiettava nel camino accarezzando Oscar, il gatto appena
adottato, mentre sua figlia giocava con bambole
sparse un po' ovunque nella sala. La bambina gli lanciava di tanto in
tanto sguardi sospettosi con i suoi indagatori occhi turchesi. Qualcosa
non le tornava: il padre aveva dichiarato di volersi rilassare con un
libro ma non aveva ancora voltato una pagina da quando si era seduto.
Inoltre non la rimproverava per aver invaso la sua preziosa sala con i
suoi giochi, quando di solito il suo disordine lo faceva impazzire.
-Papino? A cosa pensi? Sei silenzioso-
-A niente tesoro. Sono solo stanco-
Bugiardo.
Bugiardo ed idiota. Cosa ti é saltato in mente di dire alla
Granger che
la trovi affascinante? Come minimo adesso si starà facendo
quattro
risate pensando a quanto tu ti sia reso ridicolo!
-Papino, pensi ad Hermione?-
-Cosa? Ma che ti salta in mente?-
-Perché che male ci sarebbe?-
-Elly hai per caso bevuto qualcosa dal mobile bar?-
-Guarda che ho visto come la guardi-
-E sentiamo come la guarderei?-
-Come facevi con la mamma-
L'affermazione
della figlia lo lasciò basito con la bocca semiaperta.
Voleva
risponderle che si sbagliava ma si rese conto improvvisamente di non
avere nulla da dire. Perché gli occhi indagatori della
bambina avevano
colto nel segno.
Prima
che potesse trovare qualcosa con cui replicare il campanello
suonò
salvandolo da quella situazione decisamente imbarazzante.
Chi può
essere che rompe a quest'ora? Di sicuro una scocciatura.
-E tu cosa ci fai qui?-
-Pizza? Ho pensato che nemmeno tu avessi avuto il tempo di fare la
spesa nel caos della giornata-
La Granger lo fissava con un cartone formato gigante in mano ed il naso
arrossato dal freddo. Se quella mattina l'aveva trovata affascinante
ora gli sembrava...meravigliosa. Anche con un paio di jeans addosso che
avevano sostituito l'elegante vestito, degli stivaletti bassi che
facevano sicuramente meno scena dei tacchi vertiginosi che aveva
sfoggiato per l'occasione, un basco calato sui boccoli castani ed
un'enorme sciarpa che la proteggeva dal gelo che era calato in
città quando la neve aveva ricominciato a cadere.
- H-hai già mangiato?- la donna lo guardò con
aria preoccupata.
Ti prego rispondi di no.
Non potrei sopportare l'idea di andarmene adesso, mi sentirei troppo
stupida.
Hermione fissava stregata l'uomo che stava fermo sulla porta spostando
lo sguardo vagamente stupito dal suo viso arrossato al cartone della
pizza.
Allora é
umano anche lui!
Hermione sorrise. Si era immaginata che nemmeno in casa il
Principino di Serpeverde si mostrasse scomposto. Il giovane
indossava un paio di comunissimi pantaloncini da basket, una felpa dei
tempi dell'università mentre i capelli scarmigliati gli
ricadevano sulla fronte. Merlino,
così é davvero perfetto.
-No, in effetti non ci siamo ancora messi a tavola... una pizza sarebbe
proprio l'ideale. Entrate. Elly!!! Guarda chi ti è venuto a
trovare?-
***
-Ahhh. Adesso si che sto bene! Adoro la pizza!- Freddy si
massaggiò la panciotta soddisfatto.
-Tu adori qualunque cosa sia commestibile tesoro-
-La pizza di più-
-Si tesoro. La pizza, la cioccolata, le patatine, l'arrosto di nonna
Molly, le lasagne di nonna Jane.....-
Elly cominciò a tossire per la Coco Cola che le era andata
su
per il naso quando aveva cominciato a ridere. Freddy dovette batterle
una manina grassoccia sulla schiena.
-Bimbi che ne dite di guardare un film?-
-Draco é tardi- obiettò la riccia.
-E allora? Domani non c'è scuola, lasciali giocare un
pochino
sono in vacanza! Rilassati, sei sempre così bacchettona?-
Hermione gli mostrò la lingua sorridendo.
-Forza, andate in camera da Elly così noi potremo rimanere
in sala a guardare la TV in santa pace-
I due bambini trotterellerarono via dalla cucina lasciando i genitori
da soli.
-Non vuoi che rimaniamo solo perché così i
bambini possono giocare vero?-
Ecco. L'ho detto.
Perché io non tengo mai a freno la lingua?
Draco, che si stava allontanando per aiutare i bambini a far partire il
lettore DVD, si bloccò sulla porta. Poi si girò
verso
Hermione che fissava il pavimento imbarazzata con l'aria di chi
vorrebbe rimangiarsi tutte le parole appena pronunciate. Le si
avvicinò e le sollevò il mento con le dita,
fissandola
con aria divertita.
-E tu non vuoi rimanere per guardare la TV vero Granger?-
Non erano mai stati così vicini dopo quell'imbarazzante
momento
nell'ufficio di Malfoy. Hermione venne di nuovo colpita dal profumo
dell'uomo, quel profumo che la faceva di nuovo sentire bambina, quando
con Harry e Ron percorreva spensierata i corridoi di Hogwarts, quando
l'unico suo problema erano le gelide frecciatine che provenivano dalla
bocca di un furetto con i capelli troppo biondi. La stessa bocca che al
momento si trovava pericolosamente vicino alla sua. La strega chiuse
gli occhi istintivamente nell'istante stesso in cui l'ex odiato
compagno posava le labbra sulle sue cingedole la vita sottile con un
braccio. Quel contatto la fece sussultare di stupore: stava baciando
Malfoy!
Draco si limitò dapprima ad accarezzarle la bocca con la
sua,
delicatamente per timore che, sopresa da quel gesto, lo respingesse
senza indugio. Quello in cui si stavano lanciando era assolutamente un
gioco d'azzardo e la posta in gioco era troppo alta per puntare tutto
subito. Quando però sentì una mano di lei
spostarsi sul
suo petto mentre l'altra saliva verso la nuca affondandogli le dita dei
capelli decise che era il momento di scoprire le carte. Quasi non si
accorse, immerso com'era nel turbine dei suoi pensieri, che Hermione
aveva socchiuso le labbra e che la sua lingua stava sfiorando la sua.
Uno strano formicolio gli percorse la schiena facendolo rabbrividire ed
attirò la strega ancora più vicino a
sé. Poco
importava che si trovassero nella sua cucina, con la porta ancora
aperta e che i bambini potessero irrompere nella stanza da un momento
all'altro. La lingua della donna che esplorava ogni angolo della sua
bocca impediva al suo sangue di affluire correttamente al cervello
perché ogni pensiero razionale sembrava essere
momentaneamente
conngelato nella sua mente. Il caldo corpo dell' ex Grifondoro fra le
sue braccia lo paralizzava, rendendolo incapace di muoversi, nel timore
di interrompere quel contatto magnetico.
-Papinoooooo!! Abbiamo scelto il film!!-
Hermione allontanò la testa scrollando i morbidi boccoli
biondi
ma mantenendo gli occhi nocciola fissi sul mare ghiacciato che erano
quelli dell'uomo.
-Eccomi tesoro...-Draco strofinò il naso sul collo della
donna
lasciandole un bacio rovente sulla pelle - Muoviti di qui e te ne
pentirai-
Nessun ordine poteva apparire più dolce e facilmente
eseguibile
all'orgogliosa grifoncina. Inoltre le sue gambe parevano essere sotto
un incantesimo Petrificus quindi non c'era pericolo che muovesse un
solo passo.
Si succhiò le labbra, incapace di credere che qualche
istante
prima proprio queste avessero avuto un contatto così intimo
con
quelle di Malfoy. Eppure doveva proprio essere così
perchè le sentiva umide e calde...
Merlino, Malfoy. Due
anni di
astinenza e il principe che rompe l'incantesimo é Malfoy. Un
principe snob, viziato, saccente e presuntuoso. Beh, non si
può
avere tutto dalla vita. Quantomeno é dannatamente sexy.
Persa nei suoi pensieri non si era nemmeno accorta del ritorno del
Serpeverde per cui fu parecchio sopresa quando due braccia lunghe e
snelle la strinsero con impeto e quando un sussurro le raggiunse le
orecchie.
-Dicevamo?-
Hermione si stupì di quanto facilmente fosse in grado di
ristabilire quel contatto così intimo. Ai suoi occhi le
labbra
dell' uomo sembravano fatte apposta per essere baciate ed il suo corpo
per essere accarezzato. A quanto pareva il Serpeverde non doveva
pensarla molto diversamente perché le sue mani stavano
vertiginosamente perdendo quota percorrendole prima la schiena, poi i
fianchi per poi risalire verso il suo seno.
-Draco...la porta é aperta...i bambini...-
L'uomo non le rispose. Staccò una mano dalla sua schiena,
dove
stava giocherellando con il bordo dei suoi jeans per calarla nella
tasca della felpa. Un attimo dopo il suo corpo, ancora avvinghiato a
quello di Malfoy crollò sul letto della camera padronale,
mentre
il peso dell' uomo le gravava addosso. Hermione si scostò
puntando le mani al petto dell'uomo tentando debolmente di allontanarlo
da sé.
-Dalla padella alla brace Malfoy-
-Granger stai tranquilla. Finché Zac Efron
continuerà a
farsi le sue cantatine quei due non schioderanno gli occhi dallo
schermo nemmeno per un secondo-
Come se nulla fosse accaduto ricominciò a baciarla sul collo
scendendo lentamente verso il triangolo di pelle che lo scollo della
camicia le lasciava libero e dal quale poteva intravedere il pizzo del
reggiseno bianco della donna.
-E se dovessero cercarci in sala?-
-Granger, non sono uno sprovveduto. Se ti dico che non si alzeranno
devi fidarti di me-
-E se venissero di qua?-
-Hermione per quanto mi provochi il vomito l'idea, non venirmi a dire
che tu e la donnola vi lasciavate andare solo quando Freddy non era in
casa perché non ci credo! Pensi che sia così
ingenuo? Non
sono così incapace da non saper nemmeno eseguire un semplice
Repellum! Se uno dei due si avvicinerà a quella porta si
accorgerà semplicemente che doveva andare in bagno e se ne
andrà senza creare problemi-
Hermione non sapeva se a convincerla era stato il potere
della
magia o quello delle dita affusolate del biondo che giocavano
prepotentemente con il gancio del suo reggiseno, ma all'improvviso
comprese che cercare di resistere ancora a quel turbinio di emozioni e
sensazioni non l'avrebbe portata molto lontano. Inarcò
leggermente la schiena e si abbandonò al tocco dell' uomo
beandosi nel vedere il desiderio di questo dilatargli le pupille quando
il suo corpo capitolò definitivamente.
***
Merlino. Ho fatto
l'amore con Malfoy
mentre mio figlio, sotto incantesimo, guarda un film nell'altra stanza.
Sono un essere spregevole, una mamma irresponsibile e pazza.
Merlino.
Ho fatto l'amore con la Granger... No ho fatto sesso con la Granger.
Non fare l'idiota Draco, hai stregato i bambini che stavano nell'altra
stanza questo non é SOLO sesso.
-Draco?-
-Hn-
L'uomo sollevò la testa e spostò con un tocco
delicato la
ciocca di capelli che le cadeva ribelle sugli occhi, proseguendo il
contatto con una carezza che le sfiorò la guancia e tuffando
i
suoi occhi ghiaccio in quelli nocciola di lei.
Non é SOLO
sesso. Continuava a ripetersi nella mente.
-é normale che io non senta nessuna voce venire dalla stanza
di Elly?-
-Sei distratta perché pensi ad altro-
-No Draco, io davvero non sento nulla. Ahia! Non mordermi la spalla!-
L'uomo sorrise malizioso.
-Vai a controllare se ti fa sentire più tranquilla- disse
l'uomo
senza smettere di morderla delicatamente sulla spalla, sul seno, sul
collo.
-Draco?-
-Mmmm...-
-Potresti smetterla per favore così da farmi sentire una
mamma meno irresponsabile?-
-Va bene Miss Perfettini...-
Una cuscinata lo colpì in pieno volto lasciandolo senza
fiato.
In un attimo la donna si era divincolata dal suo abbraccio e si era
alzata rivenstendosi in fretta.
-Hermione non credi che i bambini si accorgeranno di qualcosa se ti
presenti in camera da loro con la mia felpa?-
-Cosa? Oh cazzo. Hai ragione-
Draco non riusciva a smettere di fissare la donna che, a causa
dell'imbarazzo, si stava vestendo con grande difficoltà. Era
bellissima, su questo non aveva alcun dubbio nemmeno prima di ammirarla
senza alcun vestito indosso. Gambe lunghe e snelle, corporatura esile,
seni piccoli e perfetti. Possibile che fosse la stessa bambina che,
insieme a quei due impiastri dei suoi amici aveva disprezzato,
insultato e deriso a scuola ?
-Beh? Cos'hai da ridere?- la donna lo fissava con i pantaloni infilati
solo per metà.
-Niente...-
-Non è vero. Stai lì e mi fissi con quel ghigno
malefico-
-Non posso ridere?-
-Stai pensando a qualcosa. Conosco quell' espressione Malfoy, il tuo
cervellino satanico sta partorendo qualche pensiero malevolo-
-Rido al pensiero che ho passato anni ad architettare un modo per far
fuori i tuoi due amichetti senza alcun successo ed ora improvvisamente
mi servi su un piatto d' argento la soluzione per farli schiattare. Non
vedo l'ora di sapere come la prenderà Lenticchia...-
-Chi ti dice che gli racconterò di questa notte?-
-Oh beh, per quanto mi auguri che giri alla larga il più
possibile prima o poi dovrà tornare a casa e, per quanto
stupido
sia, penso che si accorgerà che frequenti qualcun' altro. E
se
anche i suoi due neuroni fossero definitivamente stati annientati da
bolidi volanti ritengo che quelli di Potty funzionino ancora abbastanza
bene da capire la situazione ed andarglielo a riferire-
Poco importava ad
Hermione che davanti a lei si fosse reincarnato l' adolescente
spocchioso di un tempo. Si accorgerà che
frequenti qualcun'altro. Quindi non é qualcosa del tipo
"ti trovo
attraente e ti porterei fuori a cena ma niente di serio". Sta
seriamente pensando che potrebbe esserci qualcosa fra di noi.
La
donna non rispose
ma si limitò a chinarsi per baciarlo nuovamente sperando di
fargli capire che, per quanto difficile sarebbe stato ammettere la cosa
con il suo ex marito, si augurava davvero che sarebbe venuto il momento
di dirgli che vedeva un altro uomo, anche se questo era Draco Malfoy.
***
Almeno su una cosa poteva stare tranquilla. I due bambini dormivano
così profondamente che non c'era dubbio che si fossero
accorti
di qualcosa. Guardandoli ad Hermione si strinse il cuore. Elly stava
stesa su un fianco, con la manina paffuta stretta stretta in quella di
Fred ed i boccoli biondo oro che le incorniciavano il viso ed
accarezzavano la chioma rosso fuoco di suo figlio.
Rosso ed oro.
Hermione rise. é curioso come il passato a volte ritorni ad
impossessarsi della tua vita con un tale impeto.
La donna si chinò sui bambini, sfiorò con le
labbra la
fronte di entrambi e li coprì con il piumone a fiorellini di
Elly. Uscendo si fermò a guardarli ancora un secondo rapita
per
poi riavviarsi verso la stanza di Malfoy.
-Si sono addormentati, dovresti vedere come sono belli...-
Non ottenne alcuna risposta o, perlomeno, alcuna risposta dotata di un
senso logico. Draco infatti, che nel frattempo si era rivestito, si era
addormentato nei due minuti che lei aveva trascorso nella camera di
Elly. E, a giudicare dal poderoso russare, il sonno nel quale era
scivolato non doveva essere troppo leggero.
-Quanta grazia mio principe-
Hermione si sdraiò accanto a lui, appoggiò la
testa sul suo torace e cadde a sua volta nelle braccia di Morfeo.
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Capitolo 13 *** The day after ***
Prima suddivisione
-The day after-
Christmas
Eve
ore 6:00 -Casa Malfoy-
Fu la luce bianca dell'alba che filtrava dalle immacolate
tende a
svegliarla. Con fatica aprì gli occhi stropicciandoli
più volte nel tentativo di mettere a fuoco ciò
che le stava intorno. Un
enorme quadro rappresentate l'Incendio alla Camera dei Lord fu la prima
cosa che le colpì lo sguardo una volta che anche l'ultima
traccia del sonno in cui era sprofondata scivolò via dalle
sue palpebre. Spostandolo un lussuoso armadio in
mogano entrò nel suo campo visivo.
Dove sono? Questa non
é camera mia! All'improvviso le immagini della
sera prima si ripresentarono confuse nella sua mente. La pizza da Malfoy. La cucina di
Malfoy. Le mani di Malfoy. Strinse delicatamente la pesante e calda
coperta beige che l' avvolgeva. Il letto di Malfoy....
Una stretta delicata la fece sussultare.
-Ti sei svegliata finalmente-
La voce di Malfoy. Merlino
è tutto vero! Hermione mugugnò
mentre una cascata di baci le addolcivano il risveglio.
-Mi chiedevo...che cosa fate tu e Freddy questa sera?-
-Questa sera é la vigilia di Natale Draco- lo
rimbeccò la donna crogiolandosi in quel tenero abbraccio.
-Grazie per l'illuminazione. Mi chiedevo se non avessi voglia di
passarla qui. Ti assicuro che non ci saranno simpatiche riunioni di
famiglia...solo io ed Elly-
-Oh. Draco...noi nel pomeriggio andremo alla Tana...è li che
passiamo tutti i Natali- Hermione sembrava realmente dispiaciuta. La
fantasia di loro due che si scambiavano baci bollenti sotto il vischio
in effetti la faceva rabbuiare alquanto.
Che stupido che sei
Draco. Come puoi pensare che lei non passi il Natale con la sua
famiglia? -Giusto. Nessun problema- L'uomo, che stava
condividendo la stessa fantasia della riccia, socchiuse gli occhi.
Hermione gli passò un braccio sotto il collo mentre con la
mano
libera gli scostava il ciuffo biondo che gli cascava sugli occhi color
ghiaccio. Trattenne il fiato come per soppesare le parole che stava per
pronunciare e poi chiede tutto d'un fiato -V-vuoi venire?-
-Chi io? Alla Tana? Ma sei scema?-Natale
con i Weasley. Chissà com'é un Natale in quella
famiglia di spostati.
-E perché no? Prima o poi dovranno venire a saperlo, tanto
vale
addolcire il momento con un po' di leccornie e la scusa che a Natale si
è tutti più buoni-
-Hermione il giorno in cui i Weasley mi accoglieranno alla loro tavola
sarà quello in cui io starò al centro, arrostito,
con una
mela in bocca-
-Daaaai...- la donna cominciò a rispondere alle coccole che
il biondo le elargiva sperando di
convincerlo -fallo per Elly. Che razza di Natale vuoi farle passare
povera bambina? Già é lontana da casa...alla Tana
ci
saranno Freddy e i figli di Harry...-
-Ecco appunto, meglio sola che male accompagnata-
-Prima o poi dovrai accettare che loro siano la mia famiglia Signor Malfoy- il
tono con cui Hermione lo rimbeccò si rivelò
fastidiosamente pungente. Forse per farsi perdonare cominciò
a depositare piccoli e morbidi baci sulla guancia dell'uomo, liscia
come solo quella di un maniaco della barba curata quotidianamente
poteva essere.
-Mmmm...- Draco mugugnò mentre la donna spostava i suoi baci
nell'incavo fra il collo e la scapola, scendendo lentamente verso il
petto diafano.
-Granger, questa é circonvezione d'incapace, lo sai vero?-
-Non mi sei sembrato così incapace ieri notte...- la donna
sorrise maliziosa.
-Ahhh. Ok hai vinto tu. Però forse adesso é
meglio che la smetti-
-Perché? Ho appena ricominciato...-
-Perchè mia figlia ci sta guardando-
-Merda!-Hermione si staccò con un'agilità
soprendente per quell'ora del mattino cercando invano di riavviarsi i
capelli.
-Papino, ho fame e mi annoio. Perché dormite tutti?- la
piccola, avvolta in una candida camicina da notte che la faceva
assomigliare incredibilmente ad uno di quegli angioletti che si trovano
nei dipinti,
stava ferma sulla porta della stanza stropicciandosi gli occhi, con un
pupazzo stretto a sé e i piedini scalzi che si agitavano al
contatto con il pavimento freddo.
-Elly, chérie. Mi spieghi perché la mattina
all'alba non dormi, come tutte le persone normali?-
-Freddy mi ha tirato un calcio e mi ha rubato la coperta. Stavo
diventando un ghiacciolo papino-
-Mmmm...d' accordo. Vieni qui con noi- l'uomo sollevo la coperta e fece
accomodare la figlia sotto le coperte, incastrandola fra il suo corpo e
quello di Hermione.
La bimba, sembrò finalmente accorgersi che qualcosa non
andava perché puntò i suoi occhi di ghiaccio,
così uguali a quelli del padre, verso la donna e le chiese
semplicemente -Perché tu e Freddy avete dormito qui?-
Merda e adesso che le
raccontiamo? La donna si girò imbarazzata verso
Draco chiedendogli aiuto con uno sguardo supplichevole.
-Tesoro, ieri sera vi siete addormentati mentre guardavate la
televisione e ,dopo una giornata così faticosa, eravate
tanto
stanchi che non abbiamo voluto svegliarvi. Poi dovevate avere molto
freddo perché dormivate abbracciati stretti
stretti,
sarebbe stato difficile separarvi-
-Anche voi avevate tanto freddo? é per questo che dormivate
abbracciati?- Beata innocenza. La piccola spostava con
cuirosità lo sguardo dal papà alla giovane donna.
-Cosa? Uh, noi...sì é per quello- I due adulti si
guardarono disperati mentre un silenzio tombale cadeva fra di loro. Fu
Draco a romperlo per primo.
-Elly tesoro. Ti andrebbe di passare il Natale a casa dei nonni di
Freddy?-
Ah adesso che sei
così imbarazzato ti sta bene venire alla Tana eh? Hermione
aggrottò le sopracciglia lanciandogli uno sguardo velenoso.
-Dici sul serio papino?-
-Lo prendo per un sì?-
-Freddy!!!! La bambina saltò giù dal letto
urlando a squarciagola e agitando convulsamente le braccia
-Svegliatiiiiii!!!Dobbiamo andare dai tuoi nonni!!-
-Quanta delicatezza, piccola mia- I due adulti restarono di nuovo soli
avvolti sotto il pesante piumone del letto di Malfoy.
-Ricordati Hermione che lo faccio solo per mia figlia. Per quel che mi
riguarda i Weasley potrebbero pure andare a...-
Hermione stroncò l'insulto sul nascere mettendo a tacere
quelle labbra sottili con un bacio -Si certo, come no Draco. Ed io sono
una Purosangue Serpeverde-
***
Ore 10:00 -Casa Granger-
Seduto nel
salotto della casa
che fino a due anni prima lui ed Hermione avevano condiviso Ron Weasley
giocherellava nervosamente con la sua bacchetta, nell'attesa che l' ex
moglie ed il figlio rientrassero. Si era aspettato di sorprenderli
ancora profondamente addormentati ma quando era entrato
nell'appartamento l' aveva trovato deserto nonostante fosse
poco più che l'alba. L'attesa lo snervava, o forse era solo
la
questione che gli pesava sul cuore a farlo sembrare sull'orlo di una
crisi di nervi.
- Eccoti
finalmente- il rosso scattò in piedi quando un sonoro Crac
proveniente dal corridoio annunciò l'arrivo dell' ex moglie.
-Merlino Ron mi hai fatto prendere un infarto! Non usa più
aspettare fuori di casa che il padrone rientri?- Hermione comparve in
salotto con un' aria talmente raggiante che
Cenerentola il giorno dopo il gran ballo sarebbe impallidita a
confronto. In
effetti le mancavano solo gli uccellini che le svolazzavano attorno
alla testa...
-E perché avrei dovuto aspettare scusa?-
-Perché ho anch'io una privacy! Cristo Ron...-
-Questa é casa mia-
-Tecnicamente non lo è più-
Ron scrollò le spalle infastidito -Perché
sorridi?-
-é vietato?-
-No ma di solito sei sempre scazzata la mattina quando ti svegli,
meglio girarti alla larga. Oggi invece hai un sorriso ebete stampato
sulla faccia, sembri quella sguattera Babbana del cartone che guardano
sempre i bambini. Com'è che si chiama...Cenerina?-
-Cenerentola Ronald. Avrai guardato quel cartone un migliaio di volte!-
Se Hermione gli avesse parlato di Storia di Hogwarts probabilmente
avrebbe ottenuto più attenzione -Allora mi vuoi dire che
hai?- insistette il rosso.
-Non ho niente. Tu piuttosto, devi dirmi qualcosa per caso? Sembri
seduto su un cactus-
-Sarà...- rispose l'uomo elusivo.
- Senti Ron non ho voglia di discutere oggi, é la Vigilia di
Natale ed é una bella giornata. Non ti chiederò
nemmeno
il motivo per cui non c'eri ieri-
-Io...dovevo allenarmi Herm. Mi dispiace molto per non esserci
stato...Freddy...-
La donna sventolò la mano in aria per fargli segno di tacere.
-Dov'è a proposito?-
-Chi?-
-Mio nonno. Freddy, chi se no? Ma ti sei rincoglionita oggi per caso?-
-Dai miei. Ho bisogno di preparare le valigie con calma senza averlo
intorno. Ultimamente ha la tendenza di trasformarsi in un tornado ogni
volta che devo fare qualcosa che richieda un briciolo di applicazione,
mandando all'aria tutto il mio lavoro-
-Siete usciti molto presto, vi siete svegliati all'alba? Sono qui da
tre ore, volevo farvi una sorpresa ma ve ne eravate già
andati.
Strano, tra l'altro ho trovato i letti fatti, si direbbe quasi che
avete dormito fuori-
-Non essere ridicolo Ronald. Per quale motivo avremmo dovuto dormire
fuori?- domandò la donna con voce stridula mordicchiandosi
le unghie.
-Ti mordicchi le unghie, sei imbarazzata-
-Mi mordicchio le unghie per trattenermi dallo scagliarti qualche
incantesimo addosso. Si può sapere dove vuoi arrivare?-
-Uhhhh. Ma ti ha punto una vipera?-
Hermione roteò gli occhi sbuffando. Adesso cosa mi invento?
-Sì
Ron siamo usciti presto. Ho un sacco di cose da fare oggi prima di
partire e devo anche andare a comprare un regalo per...- Hermione si
morse la lingua per non dire "Elly". Tanto prima o poi dovrai
raccontargli tutto.
-Per chi?-
-Per...Lily. Ginny mi ha detto che ha bisogno di un...maglione
nuovo...e ho deciso di regalarglielo per Natale-
-Abbiamo già comprato un regalo a Lily-
-E non posso comprargliene un altro?-
Ron strinse gli occhi e scrutò l' ex moglie. Che
cos' ha oggi Hermione? é distratta, elusiva ed ha quel
sorrisetto beato stampato sulla faccia ma non mi bevo la storia che
é la Vigilia e a Natale si è tutti più
buoni. Ma
poi come si é vestita?
Sembra che abbia fatto shopping nel mio armadio!
-Non mi ricordavo di averla anche blu quella felpa- Ron strinse gli
occhi sopsettoso.
Merda. La felpa di
Malfoy. Mmm profuma di lavanda...Smettila cretina, stai concentrata.
-é...di...Harry. Ce l'ho da tanto l'ho trovata nel fondo
dell'armadio mentre facevo le pulizie- Hermione non poté
fare a
meno di arrossire violentemente.
-Ah. E da quando vai fuori con vecchie felpe di Harry?-
-Merlino Ron cosa sono al cospetto del Tribunale dell' Inquisizione?
Non hai di meglio da fare che stare qui fra i piedi?-
-Veramente volevo chiederti una cosa...-
-Ah ah. Lo sapevo che c'era qualcosa sotto, stai lì seduto
come se fossi seduto su un cucciolo di Petardo Cinese-
-Avresti cinque minuti di tempo per un caffé?-
-Per il piacere di un caffé o perché devi
addolcirmi e sai che non posso resistere ai Cupcakes?- l'espressione
dell'uomo le assicurò che aveva fatto goal. Weasley 0- Granger 10. Vai Hermione!
-Merlino Hermione non posso offrirti un caffé? Ci saranno
anche Harry e Ginny-
-Io...d' accordo. Però poi vai a prendere Freddy dai miei
ok? Ho già perso anche troppo tempo-
-Andata. Vatti a cambiare però, sei meno femminile di Ginny
quando gioca a Quidditch con noi-
-E da quando ti frega di come mi vesto?-
-Da quando vai in giro conciata come uno scaricatore?-
Hermione uscì sbattendo elegantemente la porta e masticando
una
serie di insulti irripetibili nei confronti dell'invadente ex marito.
***
Ore 10:45 Diagon Alley
Ci sono certe mattine in
cui il detto "alzarsi con il piede sbagliato" appare la descrizione
più eloquente con la quale etichettare qualcuno irritato.
Ecco, Ginevra Potter quella mattina era decisamente
irritata mentre, seduta al bancone dell'Antro delle fate, il locale
più chic ed alla moda di tutta Diagon Alley, sorseggiava il
primo caffé della mattinata. Incazzata nera forse era il
termine più giusto, o perlomeno così l'avrebbe
descritta il barista mentre, preoccupato per la sorte delle sue
preziose tazzine di porcellana, osservava discutere la coppia
più famosa di tutto il mondo magico. Quando si era
svegliata, non aveva altro pensiero che non fosse
quello di farsi coccolare da Harry, farsi servire la colazione e
poltrire sotto le coperte fino al momento di rotolarvici fuori per
smaterializzarsi alla Tana, dove i bambini li attendevano dalla sera
prima con i nonni. A quanto pareva però, i programmi di
quell'impiastro
del fratello maggiore (che per qualche oscura ragione comprendevano
anche lei) non prevedevano né baci, né carezze,
né tantomeno caffé e croissants preparati dalle
mani del Bambino Sopravvissuto.
-Harry
mi vuoi spiegare cosa c'è di così importante da
tirarmi
giù dal letto alle nove il mio primo giorno di vacanza?-
- Ron
é appena arrivato, vuole salutarci ed offrirci un
caffé- Harry si strinse le spalle, come per volersi scusare
dell' enorme errore commesso dall' amico nella prima giornata di ferie.
-E non poteva
semplicemente aspettare il pomeriggio e farlo direttamente alla Tana?-
-Ginny che cosa
vuoi che ne sappia? Ha detto che era importante...- Harry
arrossì violentemente sotto lo sguardo accusatore della
moglie. Se c'era una cosa che ASSOLUTAMENTE non si poteva fare era
mentire a Ginevra Potter Weasley. Vano era anche solo il
tentativo perché potevi stare certo che, in un modo o
nell'altro, quella non ti avrebbe dato nemmeno il tempo di provare a
formulare qualche scusa. Harry a volte sospettava che avesse preso
lezioni segretamente da Severus Piton.
-Harry, mi stai
per caso nascondendo qualcosa?-
-Io...no Ginny
ma che vai a pensare...-
-Bugiardo. Te lo
si legge nel tuo bel faccino sfregiato Harry-
A
pochi metri da loro, davanti alla porta dell'elegante locale, Hermione
e Ron continuavano ad alimentare il tagliente botta e risposta sorto
fra le mura domestiche.
-Lo Starbucks sotto casa non andava bene?- la donna storse il naso
pensando a quanto tempo le stava facendo perdere l'ex marito. Le ore
passavano velocemente e lei non aveva idea di come sganciare la
notizia-bomba. Doveva parlarne con Ginny prima, lei si sarebbe
infuriata ma poi l'avrebbe sostenuta, ne era più
che certa.
Inoltre sentiva il bisogno di alzare il telefono e chiamare un certo
biondino le cui immagini in abiti succinti, al momento, le rendevano
particolarmente difficoltoso il processo di trasmissione sinaptico.
-Da quando ti lamenti se ti si porta in un posto carino?-
-Da quanto la tua idea di posto carino non comprende litri di birra,
patatine fritte e puzza di fumo?-
Ron scrollò le spalle irritato rimuginando fra sé
e sé. Forza
Ron, ce la puoi fare, in fondo
non potrà prenderla così male no? E poi hai
chiamato
anche Harry e Ginny, con loro avrà modo di metabolizzare
più facilmente la notizia.
-Herm!- la rossa strinse l'amica in un affettuoso e
soffocante abbraccio mentre Harry le lasciava un leggero bacio sulla
guancia- -Che hai? Sembri a pezzi, hai due occhiaie...-
-Buongiorno cognati! Niente di nuovo. Mezz'ora con questo
qua e mi é già venuto il mal di testa- disse
scuotendo i boccoli bruni in direzione dell' ex marito.
-Hey amico! Come andiamo? Sei stato fantastico mercoledì
contro
i Cannoni....allora che effetto fa battere la proria sqaudra del cuore?
Volevo chiamarti ma ho avuto giornate di fuoco!-
-Chi non muore si rivede eh Ronald- la faccia di Ginny era storta in un
ghigno di disapprovazione.
-Oh anch'io sono contentissimo di rivederti Ginevra! Sei
sempre così acida sorellina, secondo me non ti fa bene stare
con
questa qui...- ruotò gli occhi verso Hermione che al momento
fissava un punto non ben identificato sul pavimento ricoperto di
elegante moquette, persa nei suoi pensieri.
"Granger questa
é circonvezione d'incapace...."
-Oh? Dico a te sai! Ragazzi credo che Herm si sia fumata una di quelle
sigarette di pergamena che andavano molto ai tempi
dell'Università stamattina...- il rosso la guardava
scocciato.
Merda, di
cos'é che stanno parlando? Rifletti
Hermione...Cannoni...Quidditch! Ma certo, di cosa altro possono parlare
quei tre?
-Eh...cosa? No scusa pensavo a...alla partita-
-Che partita?- Ron si chiese se quella mattina si era lavato bene le
orecchie.
-La partita Ronald. La tua, quella di mercoledì-
-Ah ah. E da quando te ne frega qualcosa del Quidditch?-
-Merlino Ronald sei il padre di mio figlio, nonché mio amico
e, tecnicamente, mio ex marito. Davvero é tanto difficile
credere
che mi interessi di qualcosa che occupa interamente la tua vita?- la
strega incrociò le braccia al petto fingendo di mostrarsi
offesa. Evidentemente però la sua performance non riscuoteva
il successo sperato perchè gli occhi di falco di Ginny la
fissavano diffidenti.
Ron si strinse le spalle borbottando qualcosa che assomigliava
vagamente ad un - questa ha annegato il cervello in una pozione
Corroborante-
Il silenzio che cadde fra il gruppetto cominciava a farsi decisamente
imbarazzante.
-Allora vogliamo andarci a sedere? Ho fatto tenere un tavolino nella
saletta là dietro...- Il rosso arrossì
violentemente nell'incrociare
gli occhi di Harry che si passava nervosamente le mani sudate sui jeans.
-Poi sono io quella strana stamattina eh?- Hermione, fissando i due
amici di infanzia, sembrava aver ritrovato un poco del suo spirito
saccente.
Gli uomini si scambiarono uno sguardo colpevole, come quelli di due
bambini scoperti con le mani nella marmellata poi, senza risponderle,
si girarono e cominciarono a camminare nella direzione della
saletta indicata dal rosso. La riccia mosse un passo per seguirli ma le
sue intenzioni vennero bruscamente stroncate sul nascere quando una
mano le agguantò la spalla, costringendola a voltarsi.
-Senti cara potrai anche darla da bere a quello svampito di mio
fratello e forse sì, anche a mio marito. Ma, a me, non fai
fessa,
hai gli occhi vomitevolmente languidi e la testa fra le nuvole-
-Io Ginny...-
-Merlino Herm, quello é un succhiotto?!?- Hermione
rabbrividì sentendo gli occhi gelidi dell'amica che
fissavano un punto preciso sulla sua pelle bianca.
-Shhhhh. Ma sei impazzita? Vuoi che ti sentano?-
-Hermione Jane Granger ti prego, dimmi che l'autore di quell' opera
contemporanea che hai tatuata sul collo non risponde al nome di Draco
Malfoy-
L' eloquente silenzio della riccia non rese necessarie ulteriori
conferme.
-Tu hai davvero annegato il tuo cervello in una Pozione Corroborante-
-Ginny lasciami spiegare...-
-E cosa c'è da spiegare? Ti ha per caso indotto con l'
Imperius? Dalla tua faccia rincretinita non direi...-
-Ginny ti prego ascoltami...-
-O forse ti ha fatto bere un filtro d'amore? Il tuo sorriso ebete
potrebbe essere un indizio ma il modo in cui sei arrossita smentisce
anche questa ipotesi....-
-L'ho invitato alla Tana stasera-
La predica della rossa si interruppe bruscamente mentre una Ginevra
Potter Weasley per la prima volta nella sua vita senza parole fissava
basita
l'amica.
-Tu hai...COSA?-
-L'ho invitato a passare il Natale con noi- Più lo ripeteva
più Hermione si rendeva conto dell'assurdità
della
situazione.
-Hai battuto la testa per caso? Malfoy a casa nostra a Natale?-
-Io...oh Ginny sono qui soli in Inghilterra...io...non so come mi sia
uscita questa assurdità...-
-Te lo dico io come ti é uscita: i suoi baci ti hanno
spappolato i neuroni!-
-Hey voi due, non venite?- Hermione non fece in tempo a formulare una
risposta accettabile che la chioma ribelle di Harry fece capolino dalla
porta invitandole a raggiungerli.
-Ginny io...-
-Stai
zitta Hermione, cuciti la bocca. Per favore, riparliamone dopo che
avrò bevuto qualcosa di abbastanza forte da farmi
dimenticare l' idea di te e il furetto che vi rotolate nel salone delle
feste di Malfoy Manor. E, fammi un favore, vatti a dare una rinfrescata
e un po'
di correttore su quel...coso-
detto questo la donna girò i tacchi e se ne andò
scrollando le spalle sussurrando fra sé e sé
qualcosa di
incomprensibile. Qualcosa in cui però le parole -Malfoy,
Natale,
Tana- venivano ripetute parecchie volte.
***
Driiin
"Incoming: Hermione Granger" Draco sorrise nel leggere il nome
della donna apparire sul suo telefono.
-Ti manco tremendamente, hai continui flashback di stanotte e non
riesci a fare a meno di pensare a quando ti concederò il
bis. Non c'è bisogno che mi chiami per dirmelo, lo so già
Hermione -
-Scemo. Sono nella merda fino al collo, Ron mi ha scoperto con la tua
felpa addosso, Ginny mi ha trovato un succhiotto sul collo, sono
incastrata nel bagno dell' Antro delle fate a Diagon Alley tentando
disperatamente di nascondere le prove del reato e...Malfoy potresti
farmi
il favore di smettere di sghignazzare?-
-Posso quindi dedurre che non abbiate ancora giocato a "Indovina chi
viene a cena"?-
-Vorrei vedere te al mio posto-
-Ne hai passate di peggio non credi?-
-Si, ma in questo momento preferirei trovarmi nuovamente
faccia a
faccia con Voldemort piuttosto che dare loro la lieta notizia-
-Non te l' ho mica chiesto io di invitarmi. Se vuoi me ne sto a casa-
-Non ti azzardare. Mi hai trascinato in questo casino, adesso ne
affronti le conseguenza con me-
-Oh io non direi proprio che ti ho trascinata Granger. Credo di poter
affermare con certezza che tu ti ci sia, in pieno possesso
delle tue facoltà mentali, tuffata di testa e con
particolare...passione-
Hermione rise, sentendo allentarsi la tensione che l'attenagliava -Non
credo che stanotte mi si potesse considerare in pieno possesso delle
mie facoltà mentali Draco, o perlomeno, non dopo averti
visto in déshabillé.
Adesso devo andare se non voglio che l'intera squadra di Auror al
servizio di Harry irrompa nella toilette delle Signore pensando che mi
abbiano aggredita-
-Va bene, chiamami dopo, voglio un dettagliato resoconto dell' infarto
di Lenticchia e del trapasso dello Sfregiato-
-Quello non lo fa fuori nessuno Malfoy-
-Giusto. Dimenticavo. Ciao Mione-
-Dracuccio, caro.
Prova a chiamarmi così un'altra volta e ti avadakedavrizzo-
Questa volta fu Draco a ridere di cuore. Merlino, ci sei dentro fino alla
punta dei capelli vecchio mio.
***
Dieci litri di
acqua gelata e quattro chili di correttore dopo Hermione faceva
nervosamente il suo ingresso nella saletta privata dove gli amici l'
attendevano per gustarsi l'agognata colazione.
- Ora che ci siete tutti possiamo ordinare?- il cameriere li guardava
spazientito.
-Un cappuccino e un cupcake al cioccolato-
-Due-
-Un succo alla pesca e un blueberry muffin grazie-
-Un Firewhisky-
Harry aggrottò le sopracciglia -Ginny tesoro, sono le
undici del mattino-
-Fidati Harry, ti pentirai del tuo analcolico succo di frutta fra molto
poco-
-In che senso?-
-Sentite perché non facciamo un aperitivo anticipato? Ci
porti
una bottiglia di Cuvée Prestige Franciacorta e qualche
stuzzichino salato per favore- Ron decise che, dopotutto,
poteva sfruttare l' occasione a suo vantaggio.
Da quando é
diventato un somelier? -Ronald non possiamo cominciare a
bere raffinato vino italiano a quest'
ora. Vista la giornata che ci aspetta di questo passo non arriveremo
alla
mezzanotte. Lo sai che tuo padre ha la brutta abitudine di cominciare
ad offrire Vin Brulée quando il sole non é ancora
tramontato...-
-Hermione, possibile che tu sia sempre così bacchettona?
Possiamo lasciarci andare e festeggiare per una volta?-
-Festeggiare cosa esattamente?-
Ron sembrò pensarci su per qualche istante -Il fatto che
quest'anno passiamo il Natale insieme?- la scusa apparve deboluccia
anche alle ingenue orecchie di Harry che cominciò a sbuffare
dondolando pericolosamente sul comodo pouf di velluto rosso.
-Passiamo tutti i Natali insieme da 15 anni a questa parte Ronald. Non
mi
sembra che in passato ci siamo ubriacati per la gioia. Ok tranne quella
volta in montagna quando tu ed Harry vi siete scolati una dozzina di
bombardini a testa e quell' altra in cui...- il discorso le
morì sulle labbra al vedere la faccia tormentata dell' ex
marito.
Quello si era fatto serio e silenzioso e si tormentava le labbra con i
denti. Il colore dell'incarnato assumeva tutte le tonalità
dal porpora al carminio e la fronte era imberlata di sudore. Poi, dopo
un silenzio che sembrò lungo secoli, sospirò, si
strofinò le mani sui jeans e disse tutto d'un fiato:
-Mi sposo-
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Capitolo 14 *** Tuoni e fulmini ***
Tuoni e fulmini
Prima
di lasciarvi liberi di godervi il mio prossimo episodio volevo
segnalarvi che sto apportando qualche modifica ai precedenti capitoli
aggiungendo alcune descrizioni e piccoli particolari ispirati
ai
commenti di qualcuno di voi. Questi arricchimenti riguardano
essenzialmente il punto di vista dei personaggi della mia storia, dei
quali fino ad adesso non vi avevo fornito alcuna descrizione
approfondita. Trovete anche qualche piccola digressione introduttiva
che inquadra più precisamente vicende, luoghi e personaggi,
oltre all'indicazioni di alcune delle canzoni che mi hanno accompagnato
durante la stesura della bozza! Mi farebbe molto piacere se qualcuno di
voi avesse voglia di darvi un'occhiata per poi lasciarmi qualche
commento a riguardo! A presto e, come sempre, buona lettura!
you're going to lose that girl.
If you don't treat her right my friend,
you're going to find her gone.
'Cos I will treat her right and then
you'll be the lonely one.
You're going to lose that girl -The Beatles-
-Saletta privata dell'Antro delle Fate- Ore 11:00
Harry
Potter non era un tipo che si scomponeva facilmente, non dopo tutto
quello che aveva passato nella sua vita. Del sangue freddo, della calma
e della pacatezza che aveva imparato a mantenere negli anni aveva fatto
un arte. Non era quindi molto facile soprenderlo sconvolto o sull' orlo
di una bella crisi di nervi. Doveva quindi essere scoppiata una bomba
decisamente grossa per vederlo annaspare a gambe all'aria dopo che,
dallo shock della notizia ricevuta, aveva perso l'equilibrio crollando
rovinosamente a terra con il morbido pouf sul quale si dondolava, il
viso sbiancato dallo stupore e qualche gocciolina si sudore che
cominciava a farsi strada sulla sua fronte.
-Mi sposo-
-Ah ah. Molto divertente fratellino-
-Perché ti pare così impossibile l'idea?- Ron si
era aspettato stupore o rabbia ma non sarcasmo.
-Sì. Già é un miracolo che tu abbia
incastrato una
donna in carne ed ossa per una volta- disse Ginny sventolando la mano
in direzione di un'Hermione che si faceva sempre più piccola
dentro il
pesante maglione di lana che indossava- l' idea che esista qualcun'
altro
al mondo disposto a commettere lo stesso errore mi fa perdere ogni
speranza nel genere umano-
-Ginny, io...credo che faccia sul serio- la voce di Harry tremava.
-Guarda che non ci si può sposare con una Firebolt turbo
Ron-
-E chi sarebbe questa pazza priva di senno di cui, fra parentesi, nessuno di noi sa
nulla?- Hermione, che fino a quel
momento si era tenuta in disparte, sbottò. In
realtà
già da tempo sospettava che l' ex marito frequentasse
un'altra
donna, ma lungi da lei era il pensiero che la questione potesse essere
così seria.
Ron non fece in tempo a rispondere perché Harry, come se
fosse stato
morso da un Asticello particolarmente incattivito, balzò
improvvisamente in piedi, fissando la porta da
cui stava entrando...
-Lavanda!!- la voce del moro si fece stridula.
Hermione si voltò di scatto trovandosi faccia a faccia con
una
versione decisamente cambiata dell' ex compagna di scuola. Lavanda
Brown, avvolta da un costosissimo tailleur blu, le spalle coperte da un
enorme scialle di volpe ed i boccoli biondi freschi di parrucchiere,
procedeva
spedita, in bilico su vertiginosi tacchi a spillo, verso di loro,
agitando le mani ingioiellate dalle unghie laccate di rosso e
prodigandosi in
saluti mielosi.
Con il tempo, si sa, i difetti delle persone si fanno più
marcati e
quella che al liceo era apparsa una ragazzetta superficiale si era
trasformata in una donna la cui frivolezza avrebbe fatto impallidire la
peggiore starlette della televisione babbana. Tale caratteristica unita
ad un'enorme dose di amore per il pettegolezzo bieco e meschino le era
valsa il posto di caporedattrice della
rivista scandalistica WeeklyWitch, la più letta dalle
streghe di tutta
Inghilterra o perlomeno da tutte quelle con il quoziente intellettivo
pari a quello di una nocciolina tostata. Hermione veniva colta da
conati di
vomito degni del periodo in cui attendeva Freddy ogni volta che sentiva
la sua vocetta acuta e falsa per radio.
-Ronald ti prego, dimmi che questo é un incubo e presto mi
sveglierò...- Quando la donna aprì bocca
apparve chiaro però che Ginny
non stava affatto sognando. -Ginevra, Harry che piacere!! Ron-Ron non
fa altro che parlare di voi, non vedevo l'ora di incontrarvi nuovamente
ed Hermione...vieni qui tesoro, fammi abbracciare la strega
più
chiacchierata del giorno!!-
Da quando le interessano
questioni che trascendano il bieco pettegolezzo? Hermione
sentì il suo esile corpicino scricchiolare sotto la poderosa
stretta
dell'ex compagna di scuola, che sembrava non stare dalla pelle dalla
gioia di averla rincontrata.
-Cara, stamattina non si parla d'altro che di te. Pensavo di essere in
vacanza ed invece mi é toccato scrivere un articolo extra
per
non lasciare a bocca asciutta i miei lettori, posticipando l'
appuntamento con la manicure...-
-Oh grazie Lavanda, ma non c'era bisogno che rovinassi l' inizio delle
tue vacanze. Da quel che ho potuto vedere la Gazzetta del Profeta ha
dedicato uno speciale extra alla causa questa mattina...-
-DI che parli schiocchina? I miei lettori non sono mica interessati a
quelle noiose
questioni da toghe nere di cui ti occupi...loro sono stuzzicati da quel
che ti succede fuori dalle aule del Tribunale, se capisci quello che
intendo- la donna
scrollò i ricci biondi con fare civettuolo e le fece
l'occhiolino.
Hermione annaspava paralizzata dall'idea che si stava facendo largo
nella sua mente. Draco
Lucius Malfoy, rampollo di una delle famiglie più
schifosamente
ricche di tutta Inghilterra, Capo dell'Ufficio della Cooperazione
Magica passa una giornata intera con tuo figlio, gioca con lui a
Quidditch nel cuore di Diagon Alley, sotto gli occhi di tutti e tu
speri che la notizia passi in sordina? Stupida, ingenua, sciocca
Hermione, in quale disastro ti sei lanciata?
-Ecco il vino!! Voi non avete sete?- Ginny approfittò della
distrazione
sospendendo per un attimo l'imbarazzante
discorso e cancellando le espressioni sospettose che si erano dipinte
sui volti dei due uomini all'udire le parole di Lavanda. -Brindiamo?-
sollevò il calice con un gesto eloquente, inducendo gli
altri ad
imitarla.
Hermione non se lo fece ripetere. Afferrò un calice e lo
svuotò tutto d'un fiato, attirando lo sguardo incuriosito
dell'
ex marito -Meno male che non volevi bere Herm...- sogghignò
questo
mentre la donna stendeva il braccio verso Harry, che reggeva la
bottiglia, per farsi riempire nuovamente il bicchiere.
-Prima che la nostra fortunata
streghetta faccia sparire altre
bollicine con la stessa velocità con cui rispondeva alle
domande
dei professori vorrei fare un piccolo discorsetto, se non vi dispiace.
Brindo a me e al
mio Ronnuccio che dopo tanti anni finalmente ci siamo ritrovati....
Ginny, voltandosi verso il marito fece finta di vomitare, provocandogli
un eccesso di risate che dovette mascherare con un sonoro colpo di
tosse.
-...a questo ritrovato gruppo di Grifondoro, nella speranza che,
ora che le circostanze ci hanno riavvicinato, possa rimanere unito per
sempre ...-
-e a te Hermione- questa volta fu Ginny a strozzarsi
cercando di mascherare la risatina isterica che le stava sfuggendo
dalle labbra. Aveva capito dove la donna voleva andare a parare e non
sapeva dove appigliarsi per ripararsi dall'uragano che le parole della
stupida bambola bionda che le stava davanti avrebbero provocato.
Questa, dopo una pausa teatrale volutamente studiata riprese lentamente
il discorso.
-all'inizio ero molto preoccupata per come avresti reagito alla
notizie, ma le voci che mi sono arrivate stamattina
mi hanno tranquillizzata moltissimo. In fondo, mi sono detta,
é
impossibile che voglia cruciarti quando anche lei ha ritrovato
l'amore...
Hermione senza aspettare che finisse il discorso svuotò
anche il
secondo bicchiere di spumante meritandosi una gomitata non troppo
delicata da parte di Harry che, putroppo, cominciava a capire che cosa
stesse succedendo.
-Lav, zuccherino, che cosa stai farneticando? Hermione non ha nessun amore-
-Hey!- Harry potestò sonoramente quando la riccia di
strappò la bottiglia di mano e vi si attaccò
senza troppa
eleganza cercando di trangugiare quanto più liquido
possibile.
-Ma come tesoro? Vuoi dirmi che non sai nulla? Oh...io pensavo che,
essendo loro due così intimi tu ne fossi informato...-
-Mi vuoi dire gentilmente di cosa dovrei essere informato? E tu Herm,
potresti posare, da brava, la bottiglia?-
-Hermione esce con Malfoy- La voce di Ginny risuonò
cristallina
nella saletta dove era sceso il silenzio più assoluto.
La riccia quasi si strozzò. - Oh non fare quella faccia.
Tanto prima o poi avresti dovuto dirglielo-
-Che cazzo stai dicendo Ginny? Malfoy?-
-Cos'é sei diventato sordo per caso?-
-Malfoy-
-Si Malfoy Ron non é che se continui a ripeterlo quel nome
si cancella miracolosamente-
-Tu lo sapevi?- Ron cercò conforto nell' amico il cui volto
diventò paonazzo.
-Adesso cosa c' entro io? Comunque no, non sapevo che si
frequentassero- in fondo era la verità. Harry aveva colto
l'amica con
le mani nel vasetto di Nutella la sera prima alla partita ma non aveva
idea di cosa fosse successo dopo.
-Davvero? Ma non c'eri anche tu ieri sera alla partita? Le fotografie
che mi hanno inviato via gufo stamattina fanno vedere che c'eri anche
tu ieri sera...- Lavanda proseguiva inesorabilmente come un treno
lanciato in corsa senza preoccuparsi troppo delle conseguenze.
-Ma che partita? Qualcuno mi dice che cosa succede?-
-La partita di Quidditch di tuo figlio zuccherino mio! Malfoy ha
giocato la partita padri figli con Fred...-
-HERMIONE PERCHè QUELLO PEZZO DI MERDA HA GIOCATO AL MIO
POSTO ALLA PARTITA DI MIO FIGLIO?!-
-Ron ti prego calmati...- Hermione non sapeva dove guardare. Harry la
fissava con le braccia conserte e le comunicava con gli occhi verdi -te
l'avevo detto di non fare stronzate-, Ginny, l'unica consapevole di
quello che era realmente successo era ancora troppo sconvolta dalla
notizia per rivolgerle uno sguardo solidale e Lavanda si strofinava
mentalmente le mani all' idea del dettagliatissimo articolo che avrebbe
scritto con la prendiappunti una volta tornata a casa.
-Cos'è volevi vendicarti del fatto che non c' ero? Ma che
razza di...-
-Ron, ti prego non esagerare...- politicalmente corretto Harry tentava
di calmare l' amico.
-Che razza di cosa esattamente Ronald? Continua sono proprio curiosa!-
in Hermione si stava scatenando una furia altamente distruttiva.
-Che razza di...vipera sei per farmi una cosa del genere ?! Usare certi
mezzucci spregevoli....-
-Il mondo non ruota tutto attorno a te lo sai? A tuo figlio non ci
pensi vero?! Cos'è adesso improvvisamente ti senti in colpa
per
aver chiamato alle otto di ieri mattina dicendo che non saresti
venuto perché eri impegnato?!-
-Ieri mattina Ronnuccio? Ma la festa per il nostro fidanzamento
é stata
programmata settimane fa!- nessuno sapeva se Lavanda continuava ad
aggiungere carne al fuoco per puro piacere o per mera
stupidità.
-Come prego?-
-Ma sì Mione!
Sono
settimane che progettiamo questo evento! O perlomeno che io faccio
tutto mentre Ronald mmi guarda spaesato...a volte mi chiedo dove abbia
vissuto in questi anni il mio Ron Ron per essere così fuori
dal mondo!
Comuqnue doveva essere la
solita festa di Natale della redazione però poi ho pensato
che
sarebbe stato bello che diventasse l' occasione...- Hermione non le
lasciò il tempo di finire il discorso.
-TU! Razza di...stronzo patentato! Come hai osato....- Hermione si era
scaraventata su di lui puntandogli la bacchetta al petto. - Che cazzo
ti dice quel mononeurone che ti ritrovi nel cervello eh?-
-Hermione calmati...-
-Non ti azzardare Harry! Non osare intrometterti o giuro su Merlino che
ti schianto!-
-Hermione io...-
-Io cosa Ronald?! Mi fai schifo lo sai? Come tu possa pensare anche
solo di guardare in faccia tuo figlio dopo quello che gli hai fatto!
Non so cosa mi trattenga dallo sputarti addosso! Vaffanculo!-
La strega fece per andarsene quando le parole dell'ex marito la
colpirono come un fulmine a ciel sereno.
-Che finezza Hermione. Vedo che a stare con le Serpi s'impara a
Serpeggiare...-
-Draco ieri pur non conoscendo nemmeno TUO figlio l' ha accudito tutto
il giorno, assecondando ogni suo capriccio e riparando a tutti i
distastri che combina. Poi ha giocato per far felice sempre TUO figlio
una partita di cui non poteva interessargli di meno. E sì,
l'ha
anche vinta sempre per TUO figlio. Se in questa storia c'è
un
serpente quello non é lui-
-Quindi non vi frequentavate prima? Ohhh...e come vi siete
riavvicinati?- Potevo
portarmi la prendiappunti!!!
-Lavanda vorresti farci la gentilezza di chiudere quella fornace per
favore? Credo che tu abbia fatto abbastanza danni per oggi- questo era
Harry.
-Hermione...mi dispiace...- Ron sembrava scioccato dalle parole della
moglie.
-Oh no caro. Questa volta un mi dispiace non basta-
-Cosa ti devo dire Hermione eh?-
La tensione della donna
tuttavia dopo gli
urli che avevano attirato curiosi in tutto il locale stava scemando,
lasciando posto all'amarezza. fu così che, invece di
aggredirlo rispose
con debolezza-Assolutamente niente, ho già sentito
abbastanza, me ne vado.
Ricordati che devi andare a prendere Freddy dai miei prima di andare
alla Tana, puoi smaterializzarti direttamente là senza
passare da casa.
Harry, Ginny, Lavanda scusatemi
per questa scenata ci vediamo dopo. Ah Ronald, fammi un favore: vedi di
essere gentile stasera alla Tana con Draco visto quello che ha fatto
per TUO figlio ieri-
Ron la fissò con sguardo vacuo -Malfoy...Tana?-
-Si Ronald non fare quella faccia da culo. Tu porti la tua...fidanzata?
Beh io porto il mio. Ciao-
Con un sonoro crac la strega si smaterializzò dalla stanza.
***
-Una
bella sfuriata eh?- Lavanda si guardava attorno compiaciuta e
soddisfatta della scucculenta scena a cui aveva appena assistito.
-Oh Lavanda..- Ron
non aveva la forza di replicare. Sedeva su una
poltroncina con la braccia abbandonate lungo i fianchi e le guance
arrossate.
-Beh sentite io vado
a finire di preparare i bagagli...Natale in campagna,
é così romantico!-
-Aspetta di
incontrare uno gnomo da giardino...- Ginny dovette premersi
una mano sulla bocca per reprimere la risata sorta immaginandosi uno
dei simpatici inquilini della tana rifilare a Lavanda un morso nel
sedere rotondo fasciato di organza della donna.
-Gnomi da giardino?
Non ne ho mai visto uno...eccitante! Adesso davvero
andare a fare le ultime compere, non avevo nulla di adatto
all'occasione speciale!!
Ciao ciao tesorucci ci vediamo dopo! Baci baci- la strega
svolazzò via
lasciandosi una stucchevole scia di Chanel N. 5 alle spalle.
-Ma fai sul serio?-
Ginny aveva l'aria di una che stava per rimettere
da un momento all'altro mentre si rivolgeva brusca al fratello.
-Chi io?-
-Eh no, le mutande di
Merlino. Ronald ti rendi conto che quella ha della paglia al posto del
cervello?-
-Io...-
-Quindi te la porti
davvero a casa di mamma e papà-
-Si Ginny, Lav
é la mia fidanzata. E poi Hermione si porta il furetto-
-Ron...-
-Ma davvero sono
fidanzati?-
-Ma per favore! Se si
sono rivisti solo ieri!- Harry, che fino a quel momento si
era tenuto in disparte, sbottò intromettendosi nella
conversazione.
-Quindi tu lo sapevi!
Bell'amico che sei!- Gli occhi di Ron non promettevano nulla di buono.
-Sapevi qualcosa e
non mi hai detto niente?? Quando mi ha raccontato di
ieri quasi mi prendeva un colpo! Merlino Harry mi spieghi a cosa serve
essere sposati??-
-Oh ma che c'entro io
adesso?-
-Ma quindi non viene
davvero alla Tana-
-Ma chi?- chiesero i
due Potter continuando a guardarsi in cagnesco.
-MA SIETE
RINCRETINITI? Il furetto-
-No Ron io credo che
faccia sul serio- Harry si strinse le spalle dubbioso.
-Ma quindi stanno
insieme-
-NON LO SO TI HO
DETTO!-
-Inutili. Siete
INUTILI.- Ron scrollò le spalle indispettito -
Me ne vado. Ci vediamo dopo- e, giratosi, si smaterializzò.
-Io l'avevo avvertito
quell' idiota di tuo fratello- Harry, che aveva
mantenuto la calma fino a quel momento, si lasciò andare
alla presenza
della sola moglie.
-Tu lo sapevi?! Da
quando sei diventato così bravo a tenere i segreti stronzo
di uno sfregiato?!-
-Oh ma é
possibile che dobbiamo litigare io e te adesso?! Sapevo che la
frequentava e gli avevo consigliato di avvertire Hermione, non credevo
che ce la saremmo ritrovati improvvisamente fra capo e collo in
qualità di promessa sposa-
-Io non ce la voglio
quella a casa dei miei-
-Preferisci Malfoy?-
-Almeno ha un
cervello funzionante-
-Giusto. Merlino
Ginny sarà un Natale da panico-
-Già-
***
Ok
chiedo ufficialmente venia a tutti coloro che avrebbero voluto sapere
cosa sarebbe successo alla Tana sin da questo capitolo. La
realtà è che aspettavo di scrivere "Tuoni e
fulmini" da
talmente tanto che mi sono fatta prendere un pochino la mano.
Spero comunque che possa divertirvi almeno la metà
di
quanto non abbia fatto io nello scriverlo. Potrete perdonarmi? Prometto
sin da ora che dal prossimo capitolo ritroverete Draco, Hermione ma
soprattutto Elly e Freddy che sembrano essere diventati i vostri
beniamini!
Non
ci credete ancora? Ecco un piccolo spoiler.
-Hermione,
streghetta mia non smetti mai di soprendermi. Ti presenti qui con un
misterioso accompagnatore che ha un'affascinante e dolcissima
figlioletta e una macchina da urlo... Merlino, non pensavo che avrei
mai
potuto dire una cosa del genere ma credo di amarlo già!-
l'uomo
procedeva a passo di marcia verso l'angolo di cortile nel quale l' ex
Serpeverde aveva parcheggiato la sua macchina.
-Arthur a proposito
di questo volevo dirti...-
-Hermione basta
chiacchiere
lasciami conoscere il proprietario di cotanta meraviglia! Sono lieto di
darle il benvenuto in casa mia Signor...- Arthur si bloccò,
come
se fosse stato
pietrificato, con la mano a mezz'aria e la bocca spalancata quando la
testa bionda dell'ospite emerse dal baule dal quale stava scaricando le
valigie.
Probabilmente se davanti a lui si fosse reincarnato Albus Silente in
persona sarebbe stato meno sorpreso.
-Arthur conosci
già Draco...-
-...Malfoy-
-Signor
Weasley...Buon Natale-
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