Un giorno per caso

di Ginny_Lily_6
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** It's too late!-Hermione- ***
Capitolo 2: *** It's too late!-Draco- ***
Capitolo 3: *** (s)Gradevoli incontri ***
Capitolo 4: *** Furetti addolciti-D&H ***
Capitolo 5: *** Uragani in ufficio-Draco- ***
Capitolo 6: *** Arrendersi all'evidenza- Hermione ***
Capitolo 8: *** Rivelazioni-Hermione ***
Capitolo 8: *** Divergenze d'opinione- D&H ***
Capitolo 9: *** Sparizioni- D&H ***
Capitolo 10: *** False insinuazioni&prese di coscienza- D&H ***
Capitolo 11: *** La resa dei conti- D&H ***
Capitolo 12: *** Galeotta fu la pizza- D&H ***
Capitolo 13: *** The day after ***
Capitolo 14: *** Tuoni e fulmini ***



Capitolo 1
*** It's too late!-Hermione- ***


It's too late 1

L'idea di Questa FF nasce una sera di settembre quando, annoiate dal caldo che ancora si ostinava a tormentare le nostre nottate, io e la mia dodicenne sorellina abbiamo deciso di ingannare l' insonnia con un film. Controlla e controlla salta fuori che lei non aveva mai visto "Un giorno per caso", pellicola di cui personalmente da piccola ero appassionatissima. Mentre lo guardavo una molla mi é scattata in testa e ai titoli di coda mi sono affrettata a buttare giù una bozza che ha poi cominciato a prendere vita nei giorni a seguire. La storia, nel corso dello sviluppo prende una piega molto diversa da quella del film, tanto che a metà si discosta totalmente spostandosi in un contesto e su vicende totalmente avulse dalla vicenda narrata da Michael Hoffmann ma si può dire che questa sia stata una fonte di ispirazione particolarmente forte per lo sviluppo dell' intreccio e la descrizione dei personaggi.
 Vi ho incuriosito? Spero proprio di si! 
A tutti coloro che proseguiranno con il capitolo, Buona lettura! Spero di potervi ritrovare numerosi nella pagina delle recensioni per trarre beneficio dalle vostre idee, critiche ed opinioni. 
Ginevra
 
 


 





Londra

23 dicembre




So no one told you life was going to be this way. 
Your job's a joke, you're broke, you're love life's DOA. 
It's like you're always stuck in second gear, 

Well, it hasn't been your day, your week, your month, or even your year.

I'll be there for you- The Rembrands-






-Casa Granger- Ore 7:20
                                                                                                                           
 





Driiiiiiiiiiiiiin. Risponde la segreteria telefonica del numero….

-Herm?Ci sei?sono Ron. Senti volevo dirti che stasera non…-

-Merda, Merda, Merda, Merda!-

Le parole di Ron si persero mentre Hermione si catapultava fuori dal letto imprecando.

-Maaaaaaaaaaaamma…non si dicono le parolacce!-

-Merda all’ennesima potenza!-

-Maaammaaaaaaaa!!!-

-Scusa tesoro. Hai ragione non si dicono le parolacce! Però mamma sarebbe molto, molto, molto contenta se tu adesso ti vestissi e raccogliessi le tue cose in fretta. Nel giro diciamo di due minuti?-

-Ma mamma non ho ancora bevuto il mio latte con il cioccolato!-

-Mamma ti promette che ti da i soldini per comprare un’intera scatola di cioccorane  tutte per te se ora fai in fretta ok?-


Accidenti. Non credo che ce la farò a resistere ancora a lungo. Dannato tu sia Ronald Bilius Weasley per essertene andato da Londra e per avermi lasciato qui sola a gestire tutto. È facile per te vero?é facile essere un papà perfetto ed adorato quando vedi tuo figlio solo un paio di volte al mese e lo porti a giocare a Quidditch e ad Hogsmeade e…AHHHH non ce la faccio!


Non era facile per Hermione Jane Granger, brillante avvocato, abituata ad avere sempre il controllo di ogni situazione gestire la sua vita da sola. Il suo matrimonio con Ron era finito da due anni ormai, quando entrambi avevano capito che il loro rapporto era solo quello di due amici. Ci erano voluti anni per giungere a quella conclusione ma alla fine avevano capito che fra loro non c’era altro che un amore fraterno e così avevano deciso di porre fine al loro matrimonio. Erano rimasti vicini anche per il bene di Fred, il loro piccolo diavoletto con i capelli rosso fuoco e gli occhi nocciola della mamma. Non che avessero altra scelta: Harry e Ginny erano il padrino e la madrina, oltre che gli zii del loro piccolo ed Hermione non poteva proprio tagliare i rapporti con quella fantastica famiglia che erano i Weasley. All’inizio il clan dei pel di carota era rimasto sorpreso e un po’ dispiaciuto dalla rottura ma i sentimenti profondi che li legavano a quell’intelligentissima ragazza che era cresciuta in casa loro avevano fatto sì che tutti accettassero questa anomala situazione. Poi però a Ron era stato offerto un ingaggio estremamente vantaggioso nella squadra di Quidditch della capitale scozzese ed Hermione era rimasta sola a cercare di conciliare la sua carriera lavorativa, in vorticosa ascesa e quella mi mamma premurosa e presente.

-Mamma, mamma, dobbiamo ricordarci di portare anche Cric!altrimenti poi Eleanor si arrabbia, perché la maestra ha detto che dobbiamo fare le cose insieme e dobbiamo prenderci cura del nostro topo insieme e…-

-Si si certo tesoro mio non ti preoccupare prendiamo anche Cric. Ma chi è Eleanor?- Per quanto provasse a sforzarsi non riusciva a ricordarsi di una compagna di Fred che portasse quel nome.

-Eleanor è la mia nuova amica mamma! é arrivata pochi giorni fa a scuola e la maestra mi ha chiesto di fare il bravo ed aiutarla a conoscere gli altri…sai Eleanor è molto bella mamma. Ha dei capelli che mi ricordano il colore dei galeoni e gli occhi azzurri ma non come quelli di zia Fleur che sono come il mare ma come il ghiaccio-

-Si si amore, adesso però dobbiamo scappare perché il treno  parte fra esattamente dieci minuti e se arriviamo in ritardo rischiamo che tu ti perda la gita di Natale. Non vuoi saltarla vero?-

Se quel treno parte senza Fred a bordo sono morta. Oggi è il giorno più importante della mia carriera lavorativa, se il processo si conclude come desidero potrei anche diventare socia dello studio…

-No mamma assolutamente no. E poi se non arrivassimo in tempo Eleanor non avrebbe amici con cui giocare. Sai lei è arrivata da una città lontana lontana e non conosce nessuno…-

-Va bene tesoro, adesso la mamma ti porta alla stazione in men che non si dica!-
 

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Capitolo 2
*** It's too late!-Draco- ***


It's too late part2
 

Don't know what I was looking for when I went home, I found me alone
And sometimes I need someone to say, "You'll be all right. What's on your mind?"
But the water's shallow here and I am full of fear, and empty handed after two long years

Back home -Yellowcard-


-Casa Malfoy- Ore 5 e 30


Se c' era una cosa che Draco Malfoy amava quello era il suo letto. Ancora di più però amava dormire, indisturbato, nel suo elegantissimo ed imbarazzantemente costoso letto di pelle King Size che troneggiava nella grande camera da letto dell' altrettanto grande loft Londinese nel quale viveva da quando era tornato in Inghilterra. Putroppo é comunemente noto che i figli non sempre ereditino le passioni dei genitori e, a giudicare dall' impeto con cui la sua piccola dalla testa coronata da un' aureola di boccoli biondi lo stava scuotendo, quello era proprio il suo caso.


-Papà! Papà! C’est tard, dobbiamo andare!-

-Mmmm Eleanor non è tardi tesoro, papà vorrebbe dormire ancora un pochino…-

-Ma papino io non ho proprio più sonno! E poi voglio andare in gita, mi hanno detto che c’è la neve e e io proprio non riesco più a dormire davvero-

-Se ti faccio venire qui sotto le coperte con me prometti di metterti giù buona e lasciarmi dormire?-

-Va beeene...-

Draco sollevò le coperte e la bimba scivolò fra le sue braccia.

-Papiiiiiiino?-

-Eleanor, papà vuole dormire. È l’ultimo giorno prima delle vacanze di Natale e ci sono tante, troppe cose da fare in ufficio. Ti prego, ti prego lasciami riposare ancora un pochino-

La figlia ignorò completamente la richiesta dell’assonato padre.

-Lo sai che io e Freddy dobbiamo curare un topo? Si chiama Cric. C’est trop drole-

Draco non riuscì a resistere. Quel piccolo esserino che gli accarezzava le guance con la sua manina paffutella gli faceva perdere completamente la capacità di raziocinio.

-Chi è Freddy tesoro?-

-Fred è il mio nuovo migliore amico, é molto buffo sai? Ha i capelli rossi rossi e taaaaaaaaaaaaaante lentiggini. Je l’aime beaucoup-

Elenco dei motivi per cui me ne ero andato dall’Inghilterra.
Motivo numero 1) Troppi capelli rossi.

-Sono contento che tu ti sia fatta degli amici qui. Sei contenta di essere tornata a casa?-

Povera piccola. Non è facile per me figuriamoci per lei. Il trasferimento, una nuova casa, una nuova lingua…

La mamma di Eleanor era morta un anno prima e lui, su insistenza del Neo eletto Ministro della Magia Percivald Weasley, che lo voleva a capo dell’Ufficio di Cooperazione Magica Internazionale, aveva deciso di tornare. Dopotutto era tempo di seppellire i fantasmi del passato, non avrebbe potuto continuare a nascondersi in Francia per quando amasse quella terra e Parigi, la città dove aveva vissuto per i dieci anni che erano trascorsi dalla fine della scuola. Tornare a Londra si era rivelato più facile del previsto anche se la vita che vi conduceva era estremamente solitaria. I rottami della casata dei Black e dei Malfoy erano entrati in clandestinità, lasciandolo l'unico erede di un immenso patrimonio.. La sua famiglia nella terra di Albione al momento era un piccolo nucleo formato da lui, Eleanor e Blaise Zabini, il fedele amico che gli era restato accanto negli anni di studi ad Hogwarts ed in Francia.

-La mia casa è a Paris papino. Però qui mi piace lo stesso, c’è zio Blaise che mi fa tanto ridere e mi riempie di regali. Tu sei contento di essere tornato a casa?-

-Io sono contento se sono con te ma chérie, non importa se a Parigi o a Londra-

-Ahhhhh, ti voglio bene-

-Elly?-

-Si papà?-

-Mi fai dormire altri dieci minuti?-

-Ca va-

                                                                                                                                                                                                                                                                                                      -Ore 7:30-

-Papino, credo che il tuo orologio non funzioni bene. Dice che sono le sette e mezza ma non è possibile perché alle sette e mezza dovremmo essere alla stazione per partire...-

-Merda!!-

-Non si dicono le parolacce!- la piccola si premette una manina grassoccia sulla bocca, scandalizzata dal linguaggio del padre.

-Mer, scusa Elly! Mettiti addosso qualcosa che papà ti porta lì in un secondo con una materializzazione congiunta!-

-Oh no papino,j’aime pas ca , mi sembra di essere dentro ad un tubo!Voglio andare con la metrò babbana!-

-Questa volta dovrai adattarti tesoro, depeche-toi!-
 

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Capitolo 3
*** (s)Gradevoli incontri ***


sgradevoli incontri

When was the last time 
you thought of me? 
Or have you completely erased me 
from your memories?

Don' t you remeber -Adele-
                                                                                                                                                                                                                                                                           -Paddington Station-  Ore 7:45


Mai in anni di scuola, Università e lavoro Hermione Granger aveva avuto un minuto di ritardo, nemmeno le mattine quando, incinta di Freddy, frequentava le lezioni del Corso di Specializzazione in Magisprudenza, trattenendo a forza i conati che il suo stato interessante le provocava.
Di tutti i giorni in cui si sarebbe potuta permettere di posticipare l'arrivo al lavoro, quello era l' ultimo. La causa di quel giorno, nella quale avrebbe dovuto rappresentare l'accusa in un cruciale processo contro alcuni dei rampolli delle antiche famiglie di maghi che ancora mantenevano vive le schiere dei Mangiamorte, era la più importante di tutta la sua carriera. Da anni attendeva quel momento e non sarebbe stato suo figlio, la scuola o la sua gita a rovinarglielo: se avesse vinto avrebbe potute accarezzare l' idea di entrare nello studio Darcy&Darcy come socia. Fred doveva prendere quel treno.


-Eccoci Freddy, corri!-

-Mamma?? Qui non c’è nessun treno…-

-Come non c’è nessun treno?!- Hermione si guardò attorno spaesata, notando un cartello appeso al muro recante una scritta. Si avvicinò per leggerlo quando da dietro le spalle le giunse una voce familiare, calda e bassa, leggermente strascicata.

-Siamo partiti per la gita di Natale. Vogliate scusarci ma non abbiamo potuto aspettare oltre, MERDA-

-Papà smettila di dire parolacce o ti dovrò mettere in punizione!-

Io conosco questa voce. La donna si girò di scatto. Davanti a lei, in tutto il suo metro e ottontacinque di altezza stava in piedi Draco Malfoy, le lunghe dita sottili appoggiate sulla spalla di una bambina dell' età di suo figlio, il corpo protetto da un trench semislacciato che lasciava intravedere i disegni verde brillante della cravatta di seta, le gambe fasciate da eleganti e pennellati pantaloni di fresco di lana grigio scuri ed i piedi infliati in un paio di stringate di cuoio il cui valore doveva probabilmente aggirarsi attorno a quello del suo stipendio mensile  Gli anni non avevano cambiato di una virgola il suo cipiglio né il  fisico affusolato ed asciutto, il viso appuntito, la mascella dura e squadrata. Se non fosse stato per i capelli, che con il trascorrere del tempo si erano fatti più scuri, addolcendogli i lineamenti, si sarebbe potuto dire che era lo stesso ragazzo che aveva visto, per l'ultima volta nella sua vita, fumare una sigaretta appoggiato al muro della stazione della scuola, quando l'Espresso di Hogwarts aveva diviso le loro strade per sempre.

-Hermione Granger?-

-Draco Malfoy?-

Motivi per cui me ne sono andato dall’Inghilterra. Motivo n 2) Potty, Lenticchia e la Secchiona Zannuta. 

 -Freddy!! Nemmeno tu sei partito!-

-Elly! Credevo che te ne fossi andata senza di me!-

I due bambini si abbracciarono felici, alla faccia dei genitori che si fissavano ancora come se avessero visto materializzarsi davanti ai loro occhi improvvisamente un enorme esemplare di Schiopodo Sparacoda.

Merlino, anni che non torno e una delle prime persone che incontro é la Granger. Draco dovette ammettere che, senza quei chili di libri sulle spalle, poteva anche assomigliare ad un esemplare di essere femminile. L'ultimo ricordo che aveva di lei erano i suoi occhi, puntati fissi all'orizzonte dietro il vetro appannato dell' Espresso di Hogwarts, con i riccioli ribelli che le scappavano dal fermaglio con cui aveva invano tentato di domarli. Gli stessi ricci che ora, grazie ai meravigliosi prodotti babbani, le ricadevano in morbide onde sulle spalle e sul cappotto blu che lasciava apparire due gambe sottili, pericolosamente in bilico su un paio di elegantissimi e vertiginosi decolleté acquistati per quel giorno speciale. L'uomo notò quanto per l'ex compagna il tempo sembrava essersi fermato: piccola ed esile, con il viso quasi privo di trucco ed arrossato per il freddo ed i piccoli fiocchi di neve che vi si erano depositati, poteva ancora essere scambiata per un' adolescente, se non fosse stato per il look estremamente serio che sfoggiava. Nel complesso ricordava quegli elfi che i babbani continuavano ad ostinarsi a rappresentare nelle loro fantasie, ingnari di quanto fossero sgradevoli alla vista quelli veri.

-Papino qu’est qu’il y a? Sembra che tu abbia appena visto un fantasma!-

-Quasi tesoro. Che ci fai qui Granger?-

-Potrei farti la stessa domanda Malfoy. Come mai iscrivi la tua preziosa erede ad un istituto babbano? Le hai fatto fare l’antirabbica prima?-

Motivi per cui ho iscritto mio figlia in un istituto babbano. Motivo n 1) Nessuna vecchia conoscenza inopportuna.

-Vedo che gli anni passano ma certe cose non cambiano mai. Comunque potrei farti la stessa domanda: dal colore di capelli di tuo figlio e dal suo nome direi che non hai sposato un babbano qualunque quindi, che ci fai qui Granger? Lenticchia dove lo hai messo?-

È uno stronzo. Ignoralo.

-Mamma non capisco. Conosci il papà di Elly?-

Non perdere la calma Herm. Respira.

-Si Freddy. Mamma ha questa grandissima sfortuna-

-Non dovresti essere così cattiva mammina lo sai?-

-Hey Granger, simpatico tuo figlio. A quanto pare certi tratti non sono ereditari -

-Va al diavolo Malfoy!-

Ecco. Ho perso le staffe. Accidenti a quella faccia di culo di Malfoy. Non viveva in Francia? Perché è tornato?

-Maaaaaaaaaaaaamma! Ma sei impazzita?- Freddy non aveva mai visto sua madre comportarsi così prima di allora, di solito era gentile con tutti.

-Scusa tesoro. Certe persone fanno uscire il peggio di me. Forza andiamo a cercare un taxi- Sembrava una stupidata ma preferiva usare il meno possibile la magia con il figlio. Preferiva che nella vita imparasse a cavarsela da solo piuttosto che crescere con la comodità di una bacchetta in tasca e diventare pigro come suo padre.

-Hey papino. Perché non andiamo anche noi?Ti prego non farmi materializzare di nuovo con te. C’est terrible!-

Hermione si voltò a guardare la piccola. Come era possibile che Draco-lo stronzo-Malfoy avesse messo al mondo una creatura così adorabile? La bambina aveva lunghi boccoli biondi che le cascavano morbidi sulle spalle, gli occhi erano del colore di quelli del padre certo ma erano dolci e profondi. Con una delle sue manine cicciotte reggeva un coniglietto rosa di pelouche mentre con l’altra stringeva stretta quella del suo Freddy. La donna le ammiccò e questa le rispose con un sorriso allegro. Com’era possibile che la figlia del demonio sorridesse allegramente? Cercò di ricordare se mai nella vita avesse visto Malfoy lasciarsi andare spontaneamente ad una risata. Per quanto si sforzasse non riusciva a rammentare nemmeno una volta nei sette, lunghissimi anni di convivenza forzata ad Hogwarts in cui avesse colto sul suo viso una tale espressione.

-No amore papà deve essere in ufficio fra pochissimo e non c’è tempo. Forza andiamo a cercare un angolino nascosto-

-No papà ti prego! Prometto che sarò buona buona oggi ma ti prego…non farmi smaterializzare..Mi fa venire mal di testa…-

Bravo Draco. Perché vuoi a tutti i costi insegnare a tua figlia a cavarsela anche senza la magia? Ora ti tocca salire sul taxi con Miss Perfettini e la sua prole.

-Mmmm…ok d’accordo…- Draco non seppe resistere alla mielosa richiesta della figlia.

Hermione assisteva allibita alla scena. Malfoy che capitolava davanti ad un altro essere umano?

-Che hai da guardare Granger?-

-EH?-

-Dai forza vuoi deciderti a salire?Non ho tutto il giorno-

-EH?-

-Granger per favore. Smettila di fissarmi come un pesce lesso, recupera quel cervello da genio che so che nascondi da qualche parte e reagisci. Andiamo entrambi a Diagon Alley immagino-

-Io si…cioè insomma, dovrei trovare qualcuno che badi a Freddy, ho un appuntamento di lavoro importantissimo…-

-Ok ci penseremo sul taxi. Forza ragazzi tutti a bordo!-

Draco sorrise incitando i bambini a salire sul taxi.

Malfoy sorride? Che cosa succede al mondo?

 

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Capitolo 4
*** Furetti addolciti-D&H ***


                                           
she needs me now but i can't seem to find the time 
i got a new job now on the unemployment line 
and we don’t know how 
how we got into this mess is a god’s test, 
someone help us cos where doing our best 
trying to make it work, but man, these times are hard
 
you're smiling but we're close to tears, 
even after all these years 
we just now got the feeling that we're meeting 
for the first time

For the first time -The Script-



 - London cab- Ore 8:00

Ammettere di essere ai ferri corti era la cosa che le costava più al mondo. Anzi no, amettere di essere ai ferri corti e chiedere aiuto a qualcuno ecco, quello proprio non poteva sopportarlo. Il solo fatto di essere la versione adulta della ragazza integerrima che aveva percorso i corridoi di Hogwarts bastava per capire che tipo di madre era Hermione Granger. Giovane, con una brillante carriera in ascesa ed un piccolo demone dai capelli rossi che le girava per casa la donna aveva imparato ben presto che cosa voleva dire cercare di coniugare il ruolo di madre irreprensibile a quello di brillante avvocato.  Peccato che, troppo spesso, si nascondesse nella corazza che si era costruita per tirare avanti nelle diffioltà quotidiane, volutamente ignorando ogni sorta di aiuto che lo sconfinato clan dei Weasley poteva darle. Sì perché celarsi dietro la scusa di essere la sola a crescere il figlio mentre l'ex marito girava il mondo a cavallo di una scopa era molto più facile che ammettere di avere bisogno dell'aiuto di qualcuno. Forse era per questo che, quando si era finalmente decisa a sollevare il telefono per ricordare a Ron i suoi doveri di padre, aveva spinto lo schermo touch screen con tanta veemenza da attirare lo sguardo corrucciato dell' uomo seduto accanto a lei in taxi, preoccupato per le sorti del costoso gingillo tecnologico che reggeva fra le mani ed incuriosito dal panico che pervadeva il vaso dell' ex compagna.





-Ronald? Pronto mi senti? Senti è successo un casino…No no niente di preoccupante, ma sarebbe bello se tu potessi anticipare il  tuo  ritorno a…stamattina?Avrei bisogno che tu stessi con Fred tutta la giornata e non solo stasera. Non mi chiedere perché dimmi che lo farai e basta. Lo sai che oggi ho una causa importantissima e sai anche la posta che c’è in gioco…Come non puoi venire a Londra prima di domani? E la partita pre-natalizia padri figli? Non puoi mancare sai quanto ci tiene Freddy! L’ha già detto a tutti i suoi amici, per favore non puoi mancare! No ascoltami tu! Vedi di fare in modo di esserci o giuro che ti impastoio! Ronald? Ronald mi senti?-

-Accidenti a te- digrignò fra i denti Hermione.

-Mamma che cosa dicevi con papà? Viene vero stasera?-

-Certo che viene amore- E adesso come glielo dico?

-Pronto Blaise sono io. Senti avrei bisogno di un favore enorme, potresti stare con Elly fino a diciamo…il primo pomeriggio? Ho una riunione importantissima, vengono i ministri francesi e svizzeri, sai che casino c’è in Ufficio prima della pausa natalizia…come non sei a Londra? Sempre in giro a folleggiare eh? Come? Si certo che ci vediamo il 26, non vedo l’ora di andarmene un po’ a sciare…Vabbè ok vedrò di arrangiarmi in qualche modo…grazie lo stesso amico…ciao!

-Salutami lo zio Blaise papino, digli che gli voglio bene!-

Perché qualcuno dovrebbe volere bene a quel viscido? Il mondo ha per caso cominciato a girare al contrario questa mattina? Ad Hermione sembrava di sognare mentre faceva scorrere la rubrica alla ricerca del nome dell' amico d' infanzia, nonché cognato. Forse chiedere aiuto a lui si sarebbe rivelato più fruttuoso.

-Harry? Sono io-

-Buongiorno Herm come stai, tesa per oggi pomeriggio? E il mio diavoletto? Dimmi tutto-

-Stiamo bene grazie. Ti prego dimmi che puoi aiutarmi, quello stronzo del tuo amico mi ha lasciato a piedi oggi-

-Tappati le orecchie Elly! La mia mamma dice un sacco di parolacce oggi, mi sembra proprio strana, di solito non fa mai così!- Freddy fissava la mamma con aria stupita ed infastidita.

-Si vede che è arrabbiata, a volte capita- La piccola si strinse le manine grassottelle sulle orecchie imitando il suo amico.

-Eh si dicevo è successo un casino, eravamo in ritardo e abbiamo perso il treno. Ho bisogno che mi teniate il piccolo, non so come fare…siamo qui io e…-

-Io e chi?-

Ecco forse rivelare il piccolo dettaglio che sedeva incastrata fra suo figlio, che sembrava colpito da un incantesimo Tarantallegra ed il nobile fondoschiena di Malfoy non era una buona idea, specialmente a quell' ora del mattino, quando l'amico non aveva probabilmente nemmeno gustato il primo caffé.

-Io e…Fred…chi altro?-

-Grazie della considerazione Granger. Ciao ciao Potty!- il proprietario del nobile fondoschiena ossuto che premeva fastidiosamente contro quello della donna si nella conversazione sghignazzando.

-Chiudi quella fornace Mal….ehm!- Hermione si morse la lingua, per costringersi a tacere.

-Sai, credo che la mia mamma odi il tuo papà-

-Ah oui! E il mio papà odia la tua mamma je crois-

-Herm ma chi c’è lì con te? Di chi è quella voce che ho sentito?-

-Nessuno Harry, chi ci dovrebbe essere, siamo solo io e Freddy, come sempre-

-Granger, sei proprio maleducata! Come andiamo Sfregiato?-

Taci Malfoy, CAZZO.

-Herm.Ma sei in taxi con MALFOY?!-

-Io si...cioè Harry insomma...Freddy e sua figlia sono a scuola insieme. Anche loro sono arrivati in ritardo e hanno perso il treno. Stiamo andando a Diagon Alley, indovina un po’? Per qualche crudele scehrzo del destino i nostri bambini sembrano inseparabili-

-Wow wow che culo! Dì, con tutte le scuole che ci sono a Londra proprio in una frequentata da una tale feccia dovevi iscrivere il mio figlioccio? Per quanto odi ammetterlo comincio a dare ragione a Ginny quando sosteneva che questa idea dell’istruzione babbana prima di Hogwarts non era buona...Toglimi una cuirosità, che ci fa l’erede del demonio in una scuola plebea e per di più non magica?-

-Potter guarda che ti ho sentito!-

-Ma che bello…un furetto con un udito da elefante- 

Non ci posso credere. Si sta divertendo quello stronzo! Se le fosse stato davanti Hermione avrebbe strangolato il suo amico.

-Merlino Harry non potresti abbassare la voce?! Guarda che ti sentono anche i bambini!-

-No. È troppo divertente!-

-Idiota. Senti allora potete tenermi il piccolo?-

-Mi dispiace Herm ma io sono incasinatissimo oggi e Ginny è impegnata con i ragazzi…davvero sai quanto adoro stare con lui ma proprio non ce la faccio. Sai com'è l'ultimo giorno prima delle vacanze natalizie...-

-Quindi non ci saresti nemmeno stasera per la partita padri figli di Quidditch?-

-N-no…stasera c’è il saggio di Lily,non posso mancare…ma scusami Ron? Non doveva andare alla Tana già da stasera? Portiamo i ragazzi lì anche noi, per goderci una serata di tranquillità prima dell' uragano di domani...-

-Il tuo caro amico mi ha detto che non riesce a rientrare prima di domani. Ci vedremo direttamente alla Tana-

-Ma lo sa quanto ci tiene Freddy?-

-E cosa vuoi che ti dica Harry. Non so come dirglielo…non aspetta altro da mesi ormai-

-Mi dispiace Herm ma non credo di riuscire a farcela…ti chiamo se mi libero prima ok?-

-Ok. Grazie lo stesso. Ciao Harry, a domani!-

 -Buona giornata secchia. In bocca al lupo per la causa, chiamami quando finisci-

Sono nella merda.

-Che c’è Granger. Lenticchia non riesce a tornare per il grande evento di stasera?-

-Mamma, ma di chi parlate? Usate tutti quei soprannomi…e chi è che non torna?-

-Nessuno tesoro. Malfoy ti sarei grata se evitassi di comportarti come un bambino di Hogwarts. E poi non sono affari tuoi-

Adesso lo prendo a schiaffi. Giuro che se non la smette di guardarmi con quel ghigno malefico lo uccido a mani nude Con la bacchetta sarebbe troppo poco soddisfacente. Hermione aveva le lacrime agli occhi per la stizza. Senza dire niente Draco le allungò un fazzoletto, con aria annoiata.

-Che cosa? Oh…-

Hermione fissava stupita il pezzo di stoffa…-DIO è BLASONATO!!!!- che teneva in mano.

-Prego Granger-

-Eh? No, hai ragione. Scusami tantissimo, sono proprio maleducata-

-Wooo, facciamo passi avanti! Perché mi ringrazi Granger? Non credevo facesse parte del tuo codice etico-

La donna gli allungò un buffetto a mo' di rimprovero. Lui sbuffò e lei di rimando gli sorrise.

Ma che cazzo fai eh?Ti metti a flirtare in taxi con Malfoy mentre…

-AHHHHHHHHHH!!!! Papààààààà!!!regarde le rat!!!-

-Mammaaaaaaaaaaaa!!!! Il topo è diventato rosa!!!!!!!-

Ok calma. Tuo figlio ha appena trasformato un comunissimo topo da babbani in un animale degno dello zoo di Hogsmeade. 

- Freddy ma che fai?- Suo figlio piangnucolava -Mamma io non lo so, stavo pensando a come Cric sarebbe potuto diventare più bello e all’improvviso…è diventato rosa!-

Con un debole pop il topo ritornò grigio.

-Non ti preoccupare Freddy, vedi? Non è successo niente, il topo è di nuovo a posto! Capita a tutti alla tua età sai? Io una volta ho spaccato il tavolo del salone di Malfoy Manor solo fissandolo intensamente. La mia mamma si è arrabbiata moltissimo ma poi ha capito cos’era successo e a quel punto era così contenta che io avessi manifestato un segno di magia che mi ha regalato un sacchetto intero di Gelatine Tutti i Gusti più Uno- Draco accarezzò la testa rosso fuoco del piccolo.

-Anche a me le regalerai mamma?- Freddy  fissava la mamma speranzoso.

Merlino, è goloso come suo padre!Dagli del cibo e non capirà più niente.

-Vacci piano tu. I nonni mi uccideranno quando verranno a sapere quanti dolci ti ho offerto oggi! Sai quanto ci tengono che tu abbia i denti sempre puliti!- Poi si girò verso Draco -Grazie…-

-Di niente Herm-

Oddio.Mi ha chiamato Herm? E mi ha davvero fatto l’occhiolino? No avrà un tic. Si si sarà proprio così…adesso lo rifarà. RIFALLO!

Che ha da guardarmi in continuazione la Granger con quell’aria da svampita?

-Siamo arrivati!- La voce del taxista li riportò alla realtà.

-Merlino, avrà sentito tutto....-

-Tranquilla Granger. Credevi che il Muffliato fosse una prerogativa dei soli Weasley??-

Hermione sorrise nervosamente, mordicchiandosi il labbro inferiore.

-Senti io ora devo proprio andare. Grazie di aver pagato il taxi non dovevi. Devo discutere di un paio di punti con i miei collaboratori prima della causa che è fissata per oggi pomeriggio e devo trovare qualche povera anima che si occupi della mia peste…-

-Perché non facciamo così? Io ho qualche ora libera prima che cominci la riunione…Lascia bambini a me per diciamo tre ore e poi vieni a riprenderli per portarli a pranzo. Per il pomeriggio troveremo una soluzione, promesso-

Malfoy mi sta offrendo il suo AIUTO?

-Granger la devi smettere di guardarmi come se avessi davanti un Troll in tutù-

-Scusa Malfoy é che sai ai un troll in tutù sarebbe decisamente meno sorprendente di te che mi offri una mano-

-Ma tu alla mattina fai colazione con l’acido per caso? Dai forza che hai una causa da vincere. Ci vediamo nel tuo ufficio all'una ok?-

-Ok Malfoy. Però ti avverto: Freddy è davvero ingestibile a volte…non guardarmi con quella faccia, non sto esagerando. Comunque grazie, davvero. Mi stai salvando il culo-

-MAMMAAAAAA! La devi smettere di dire parolacce! Perchè fai così? Normalmente non le dici mai!-

-Normalmente, tesoro mio, non incontro furetti addolciti-

-Mammina lo sai? Oggi sembri matta!-

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Capitolo 5
*** Uragani in ufficio-Draco- ***


Uragani in ufficio




 
This thing (this thing) 
Called love (called love) 
It cries (like a baby) 
In a cradle all night 
It swings (woo woo) 
It jives (woo woo) 

It shakes all over like a jelly fish 
I kinda like it 
Crazy little thing called love

Crazy little things called love - The Queen-


                                                                                           
 -Ministero della magia, secondo piano, Ufficio della Cooperazione Magica Internazionale- Ore 9:00


Figo. Il tuo capo é incredibilmente figo e schifosamente ricco. Il partito migliore in tutta l'Inghilterra e, forse, uno dei più appetibili di tutto il mondo magico. Ha trent'anni e, guardacaso, é vedovo. Lucy continuava a ripetersi queste parole ogni benedetta mattina, quando, seduta impettita alla sua scrivania, si lisciava la gonna in trepidante attesa dello spettacolo che era l'entrata di Draco Lucius Malfoy dalla porta dell' Ufficio della Cooperazione Magica Internazionale. Non che lui la degnasse di qualcosa di più che uno sguardo distratto fra una missiva ed un bicchiere bollente di caffé ma, si diceva, tempo di approfondire la conoscenza ne aveva quanto voleva. Nel frattempo poteva continuare a godersi lo spettacolo incorciando le dita e sperando che occhi di ghiaccio cominciasse a rivolgerle attenzioni che non comprendessero la richiesta di inviare un gufo o trascrivere qualche noioso discorso.


-Buongiorno Signor Malfoy- la ragazza accolse la presenza del suo sogno proibito con gli occhi tutti miele e tono zuccheroso.

-Buongiorno Lucy…- come sempre il suo atteggiamento mostrava totale indifferenza nei suoi confronti, nonostante la giovane quel giorno sfoggiasse una camicetta talmente attillata e scollata che non lasciava nulla all' immaginazione.

-Questi angioletti sono i suoi figli?-  

Stupida oca. Ti sembro uno che mette al mondo un pel di carota lentigginoso?!

-No no Lucy. Solo Eleanor è mia figlia, questo è Freddy un suo amichetto di scuola-

-Ma che deliziosa bambina, è il ritratto del suo papà, gli stessi occhi…-

Leccaculo. 

-Grazie Lucy. Forza bambini vi va di vedere il mio ufficio?-

-Zio PEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEERCYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!!- Draco sobbalzò mentre la piccola peste si lanciava a capofitto attraverso file di scrivanie, pile di comunicati stampa, segretarie frettolose ed impiegati che correvano indaffarati da una parte all’altra del gigantesco open space. Non fece in tempo ad urlargli -Freddy sta atten…..- che il piccolo era rimbalzato contro un collega ed era crollato rovinosamente a terra trascinandosi dietro un vaso e cominciando strillare come una delle sirene del Lago Nero fuori dall' acqua.

-Fred?!- Il primo ministro Percivald Ignatius Weasley si era chinato per prendere fra le braccia il disperato nipote. -Che ci fai qui?-

-Reparo- Draco era giunto ansante sul luogo del delitto per riparare al danno. -Percivald. Scusami, ho perso di vista tuo nipote per qualche secondo. Dai Freddy coraggio non è niente, solo un graffietto. Adesso chiediamo a Lucy se ti porta un cerotto d’accordo?-

-Che ci fa mio nipote con te?- Percy aveva l’aria di qualcuno che avesse appena ricevuto un potentissimo Oblivion. Persa e vagamente inebetita.

-Una storia lunga. Non mi guardare con quella faccia, prometto che non lo mangerò e avrò cura di lui. Elly ma chérie ti prego togli le dita dal naso, fai vedere che sei una brava signorina-

Percy fissava sempre più incredulo il quadretto: aveva avuto a che fare con Malfoy nell’ultimo periodo e aveva potuto constatare quanto fosse cambiato dai tempi della scuola ma non avrebbe mai pensato di  vederlo barcamenarsi egregiamente nel ruolo di padre.

-Comunque ero venuto perché avevo bisogno di parlarti per accordarci prima del meeting di oggi pomeriggio, volevo leggere due carte, fare il punto della situazione…-

-Certamente. Non ti da fastidio se i bambini stanno con noi vero? Non saprei a chi lasciarli…No chérie la gonna di Lucy non è il posto giusto dove pulirsi le mani appiccicate di Gelatine Tuttigusti-

Perché mia figlia si comporta come un’incivile in ufficio? Nonostante fosse cambiato parecchio lo irritava ancora che la sua preziosa e beneducata principessina lo facesse sfigurare davanti a tutti. Era l’erede della nobile casata dei Malfoy dopotutto.

-No no Malfoy non ti preoccupare. Farete i bravi voi due eh? Lo zio e papà hanno delle cose importanti da discutere-

Sbam. Un portapenne cadde rovesciando il suo stregato contenuto (decine e decine di piume, boccette d’inchiostro e rotoli di pergamena) su tutto il pavimento.

-N-non vi preoccupate Signor Primo Ministro, Signor Malfoy…non è stata colpa del piccolo, sono stato io, ci ho preso contro…- Mentì un timoroso segretario.

Cominciamo bene.

Driiiiiiiin, driiiiiiiiiiin

-Credo che suoni il tuo…feletono-

-Non è il mio-

Driiiiiiiiiiin

-Si che è il tuo, ti prego rispondi quell’affare babbano mi sta rompendo i timpani-

-P-ronto?-

-Herm? Herm? Mi senti? Scusa per prima non volevo sbatterti giù, mi dispiace tantissimo per averti lasciato in braghe di tela. Lo so che avrei dovuto rientrare a Londra oggi ma…ehm…ho un impegno improrogabile, domani ti spiegherò tutto…ci vediamo domani dai miei no? Lo so sono uno stronzo, davvero, sono mortificato, il piccolo aveva voglia di vedermi…so che è un periodo difficile con Fred che sta scoprendo il mondo della magia, tutti quegli incantesimi involontari, mi dispiace di non esserci mai, mi sto perdendo tutto....-

Basta è troppo. Se Draco Malfoy poteva accettare di consolare in un taxi babbano la Secchiona Zannuta, perché così si confaceva ad un gentiluomo, l'idea di ascoltare le lamentele di papà Lenticchia era inaccettabile per le sue orecchie da ex-Serpeverde, nemico giurato del clan delle donnole.

-Commuovente Weasley- il tono era sprezzante, la voce asciutta e tagliente, esattamente come quello che gli aveva sempre riservato ai tempi di scuola.

-Herm?-

-Sto per mettermi a piangere, Weasel davvero. Grande intepretazione-

-Ma…chi parla? Dannato coso babbano, lo sapevo che da qualche parte c’era la fregatura!-

-Calmati Weasley nessun errore. Sono io, Malfoy!-

-Come sarebbe a dire SONO IO MALFOY?? Che cazzo ci fai con il cellulare di MIA MOGLIE??-

Ex moglie vorrai dire. Ok, datti un contegno, morditi la lingua. -Credo che ce lo siamo scambiati per sbaglio in taxi stamattina-

 -In taxi stamattina? Ma che cosa stai farneticando Malferret? Dimmi immediatamente che cosa ci facevi in taxi con MIA MOGLIE…-

Ancora. L'uomo roteò gli occhi annoiato e si profuse in un poco regale sbadiglio.

-…stamattina e perché adesso tieni in ostaggio il suo feletono!-

All’improvviso ci fu un terribile rumore e la preziosissima scrivania di Draco crollò come sbriciolata sotto un’invisibile e gigante pressa. Freddy ricominciò a piangere disperato e spaventato a morte dalla magia che si era manifestata di nuovo indipendentemente dalla sua volontà.

Merda. Lenticchia penserà che sto torturando il suo preziosissimo figlio. Ma proprio adesso doveva mettersi a piangere?

-Malfoy quello è….mio…figlio??-

-Ehm….Freddy ti prego smettila di piangere, non è successo nulla, davvero…-

-MALFOY CHE CAZZO STAI FACENDO A MIO FIGLIO???- Ron tuonò così forte che persino Percy lo sentì.

-ROOOONALD!! SONO IOOOOO!- Urlò questi strappando il cellulare di mano a Draco.

-Perce abbassa la voce per favore, tuo fratello ti sente lo stesso anche se non strilli come allo stadio!-

Tutto il dipartimento però si stava girando verso l’ufficio del capo, incuriosito dal singolare quadretto: il primo ministro Weasley reggeva in mano un telefono urlandoci dentro e brandendolo come se stesse usando un Walkie Talkie con aria visibilmente disperata mentre il Ministro della Cooperazione Magica Malfoy tentava di acchiappare al volo le milioni di carte che svolazzavano per aria a causa della rottura improvvisa della scrivania su cui poggiavano. Il piccolo Freddy si stringeva in un angolo inscenando un pianto degno di una tragedia greca e per solidarietà l’amica gli frignava accanto accarezzandolo sulla chioma color fuoco.

-Ron, Ron è tutto ok…dannato feletono…no non ti preoccupare, è tutto a posto, ci sono qui io, no tuo figlio non sta morendo sotto le torture di Malfoy, forse è lui che sta morirà sotto le sue…no no tutto ok, davvero credimi. Si Hermione sta bene è sana e salva, domani la vedrai. Davvero Ronald, non c’è bisogno che tu venga qui, non succede niente. Ciao-

Il primo ministro lanciò platealmente il cellulare dall’altra parte della stanza -Dannati cosi. Mi spiegate che cosa vi salta in mente a voi maghi babbafofili quando usate queste porcherie?!?-

-Quelle porcherie sono estremamente utili quando non hai un caminetto a portata di mano o non vuoi che un dannato animaletto parlante porti dei messaggi al posto tuo! Comunque…devo prepararmi ad un duello o sei riuscito a calmare quello schizzato di tuo fratello?-

-Le ultime parole che gli ho sentito pronunciare prima che mi sbattesse giù il telefono comprendevano una serie di insulti irripetibili e l’accurata descrizione della tua testa impagliata e appesa nel soggiorno di casa sua-

-Molto maturo da parte sua. In ogni caso…vediamo di rimettere a posto questo casino e cominciare a darci da fare. Lucy? Puoi venire qui un attimo?-

La segretaria fece capolino alla porta lisciandosi i capelli e sfoderando un sorriso sexy ed ammaliante.

-Mi ha fatto chiamare Capo?- Draco voleva vomitare.

-Si, potresti farmi la gentilezza di badare i bambini finchè io ed il Primo Ministro non abbiamo finito?-

La ragazza rivolse uno sguardo dubbioso ai due piccoli che nel frattempo avevano smesso di piangere ed ora inscenavano un duello magico brandendo due ombrelli a mo’ di bacchette rotendole in aria e sfiorando tutti gli oggetti preziosi di cui l’Ufficio di Malfoy era pieno, dalle preziose cornici d’argento alle costosissime poltroncine in pelle di cui il proprietario era gelosissimo. Sospirò contrariata ma alla fine accettò suo malgrado.

***
-Ore 12:00-


-Ragazzi? Noi abbiamo finito!- la testa bionda di Draco e quella riccia e rossa di Percy fecero capolino dalla porta dell' Ufficio.

-Era ora papino!non sapevamo più cosa fare!-

Draco lanciò un’occhiata divertita alla scrivania della segretaria. Vide colori dappertutto e fogli volanti. Un succo di frutta rovesciato e carte di caramelle mezze succhiate abbandonate sul ripiano. Lucy per parte sua sembrava nauseata e guardava i bambini con aria vagamente schifata.

-Avete fame?-

-SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII-

-Oh papino possiamo andare a mangiare da McDonald?-

Aristocratica in fatto di cibarie mia figlia. 

-La mamma dice che quelle cose fanno male e non mi permette mai di mangiarle-

-Sapete che vi dico? Sarà il nostro piccolo segreto, andiamo da McDonald! Acqua in bocca con la mamma altrimenti mi Crucia! Sai che la tua mamma fa davvero paura quando si arrabbia vero?- Fred rise allegro, mentre l'uomo si passava distrattamente una mano sulla guancia che, anni addietro, era stata platealmente shiaffeggiata dall' inviperita ex Grifoncina.

L'uomo si issò la figlia sulle spalle, prese in braccio Fred e si diresse verso la porta.

-Draco? Il mio papà era molto arrabbiato quando gli hai parlato al telefono? é per qualcosa che ho fatto io?-

-Si Freddy ma gli passerà…spero. Comunque non era arrabbiato con te ma con il sottoscritto- Draco ebbe una fugace visione di sé stesso, arrostito sullo spiedo con una mela in bocca. Ok forse arrabbiato é un pochino riduttivo.

-Sai lui non chiama molto spesso la mamma, di solito vuole solo parlare con me…-

-Immagino piccoletto. E chi non vorrebbe parlare solo con te invece che con la tua noiosa mamma?-

Fred sorrise.

-Freddy, da quanto sono divorziati i tuoi genitori?-

-Da due anni-

-E papà lo vedi spesso?-

-Prima si, adesso vive in un’altra città ma viene a trovarmi tutte le volte che può…non è come gli altri papà sai, lui gioca a Quidditch quindi viaggia molto…la cosa che gli piace di più è portarmi a giocare con lui. Sai stasera verrà alla partita papà-figli, sarà bellissimo perché lui è il più forte di tutti!-

Idiota di un Weasley. La sfera emotiva di un cucchiaino che avevi a scuola vedo che non si è evoluta.

-Tuo papà è un giocatore eh…allora è un tipo forte!-

-Si fortissimo! -

Nella sua mente balenò il ricordo della Canzoncina “Perché Wealsey è il nostro Re”. Sorrise cercando di dimenticarsela e non farsela entrare in testa.

-Sono convinto che ti vuole tanto bene sai anche se non ti vede spesso-

-Si, lo so- il bambino aveva un' aria un po’ rabbuiata.

-Freddy? La mamma è…insomma…esce con qualcuno?-

-No Draco, non esce con nessuno da quando papà è andato via di casa. Dice che sono ormai l’unico uomo della sua vita. E poi è troppo impegnata per uscire con qualcuno, lavora sempre e quando non lavora sta a casa con me. Spesso andiamo dallo zio Harry e dalla zia Ginny o alla Tana e ci divertiamo moltissimo ma lei non esce mai…da sola intendo-

Il lupo perde il pelo ma non il vizio Granger.

Driiiiiiiin, il telefono di Hermione suonò nuovamente.

-Pronto?-

-Oh. Malfoy grazie a Dio hai tu il mio cellulare-

-Si Granger, grazie a Dio. Non vedevo proprio l’ora di avere una conversazione con il tuo ex dolce maritino il cui sol pensiero é rifilarmi un Avada Kedavra alle spalle...-

- Merlino, Ronald ha chiamato?? Ha detto qualcosa di stasera?-

-Si ha chiamato, voleva scusarsi, sembrava proprio dispiaciuto per oggi-

-Sarebbe il minimo-

-Granger non sto scherzando. Era davvero affranto prima di rendersi conto che ero io al telefono. Non torchiarlo troppo…fai davvero paura quando ti arrabbi. Vorrei non dovermi trovare a testimoniare in un processo contro di te…-

-Stronzo. Tutti uguali voi uomini eh? Quando si tratta di coalizzarsi contro il genere femminile anche voi due diventate amici!-

-Non esagerare. Un amico non parla di impagliare teste ed appenderle in salotto!-

-Aahahah. Scusami. Ron può diventare vagamente…esuberante… quando si invadono i suoi spazi-

-So difendermi-

-Senti Dr....Malfoy. Come va con Freddy?-

-Tutto bene, è un angelo- Un bulldozer vorrai dire.

-Non sto scherzando Malfoy. È una vera peste e a volte non so come prenderlo…Non sta mai fermo, si caccia nei guai ogni minuto e distrugge ogni cosa. Se poi aggiungi che ultimamente in lui si sta manifestando parecchio la magia il quadro è decisamente critico-

-Non ti preoccupare è un bambino di cinque anni che sta crescendo. È normale che succedano certe cose-

-Davvero è un angelo con te? Non mi capacito di come sia possibile-

-Sono sempre il migliore Granger, non lo dimenticare-

-No Malfoy la migliore sono io- Hermione rise con fare civettuolo.

-Ah, giusto- anche l' uomo si sciolse in un sorriso fra sé e sé, divertito da quella graziosa diatriba.

La smetti di flirtare con la Granger?!

La smetti di flirtare con Malfoy?!

-Vabbé se è tutto a posto io torno al lavoro. Mi raccomando non fare mangiare porcherie a Freddy, temo che abbia ereditato il gene Wesley del totale annullamento di sé stessi di fronte al cibo. E digli che deve dare la mano quando attraversa. E fallo lavare prima ma soprattutto DOPO essersi seduto a tavola e…-

-Granger, calmati! Va tutto benissimo e Freddy si comporta bene. Ci vediamo dopo!-

-Grazie Draco….ehm…Malfoy ehm…-

-Draco va bene, HERM-

-Oh. Ok, va bene, a dopo allora!- Perché mi sembra di avere una puffola pigmea nello stomaco? Hermione si passò una mano sulla pancia distrattamente. -Cozze, giusto. Sono le cozze di ieri sera-

 
 
 
 
 
@ hermione 59 Ciao!Grazie per avere recensito, mi ha fatto molto piacere!in effetti sì, l'idea di questa storia è nata proprio qualche sera fa, quando con mia sorella ho riguardato "Un giorno per caso". La mia intenzione è proprio quella di ripercorrere la storia adattandola al mondo magico ed ai miei personaggi preferiti, anche se ora che ho buttato giù le idee credo che si discosterà un pochino dall'originale...staremo a vedere, per ora continua...a leggere e a recensire!a presto

@black_yumi Grazie per l'apprezzamento, putroppo, come potrai leggere Ron si ricorda dell'appuntamento ma impegni improrogabili gli impediscono di parteciparvi. Quali saranno questi impegni?continua a seguire i nuovi capitoli! 

@mikilily Si ho cambiato nettamente il finale scelto dalla Row per poterlo adattare alla storia da cui prendo ispirazione. Sinceramente non ho ancora avuto occasione di parlare della moglie di Draco e non so se sarà Astoria  meno...staremo a vedere!grazie per aver lasciato un commento, continua a seguirmi e a recensire!a presto!

@kiki98 Sono contenta che la storia ti abbia preso così tanto. Eccoti qui la nuova puntata!Spero che tu possa leggerla tutta d'un fiato come le precedenti!Comunque hai ragione, Malfoy è un figo, sempre e comunque!a presto!

 
 
 

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Capitolo 6
*** Arrendersi all'evidenza- Hermione ***





Honey we can see right trough you
Girl, you can't conceal it
We know how you feel and
who you're thinking of
you keep on denying
Who you are and how you're feeling
But baby we're not buying
Oh we saw you hit the ceiling
Face it like a grown-up
When you gonna own up
Thau you got, got, got it bad
No chance, no way
I won't say it no, no
Give up give in
check the grin you' re in love
This scene won't play
I won't say I' m in love
I won't say I'm in love -Hercules
-






-Studio Darcy&Darcy, Ufficio di Hermione Granger- Ore 13:00


-Sono sempre il migliore Granger, non lo dimenticare-


-No Malfoy la migliore sono io-

-Ah, giusto-

Possibile che io, Hermione Jane Granger abbia flirtato al telefono, su un taxi, insomma ovunque con Draco Malfoy? Se me lo avessero detto dieci anni fa mi sarei messa a ridere, anzi, ne sarei stata scocciata e probabilmente mi sarei offesa a morte, scagliando qualche impietoso incantesimo su chi aveva elaborato quella scena perversa e rivoltante! Eppure stamattina è stato così gentile...Magari è cambiato…o magari è in Francia si è trasformato in una versione magica ed odierna di Dott. Jackill/Mr. Hide...

-Hermione? Hermione?-

-Mmm…si eccomi! Scusa ero sovrappensiero, pensavo a…a…alla causa-

Si certo alla causa. Non riesci a toglierti dalla testa due occhi ghiaccio, altroché. Hermione cercò disperatamente di mettere a tacere la voce della sua coscienza che in quel preciso momento, le stava giocando un crudelissimo scherzo.

-È tua cognata, al telefono. Sembra urgente-

-Pronto?-

-Hai esattamente due minuti per spiegarmi cosa ci fa tuo figlio con Malfoy e la sua principessina francese tutta boccoli biondi!- la sua voce tuonava.

Ma è un affare di stato?

-Ginny, cara anch’io sono molto contenta di sentirti! Certo che tuo marito è proprio una suocera…-

-120 119 118 117…Aspetta, Harry lo sapeva e non mi ha detto nulla?! Comunque no. Mi ha telefonato Percy, ti rendi conto? Mister "Sono il Primo Ministro e me la tiro immensamente” mi ha chiamato per dirmi che aveva passato una singolare mattinata in compagnia di suo nipote e…del Capo dell’Ufficio Cooperazione Magica Internazionale Draco Lucius Malfoy! Non so se hai idea della portata dell’evento! Mio fratello che si concede una telefonata privata nel bel mezzo di una giornata di lavoro! Questo é il segno che la fine del mondo é vicina!-

-Non mi avete lasciato molta scelta: suo padre ha deciso di tornare domani non si sa bene per quale motivo, tuo marito ha una giornata da incubo sul lavoro e tu da quel che so sei parecchio impegnata. Non voglio disturbare Molly, sai quanto lavoro ha da fare con il clan che sta per invaderle la casa per le festività…-

-Ok, ho capito. Quello che non afferro é cosa c’entri in tutto questo il Serpente con la parrucca bionda-

-I nostri figli hanno entrambi perso il treno per la gita scolastica e abbiamo deciso di darci una mano perché entrambi abbiamo una giornata molto piena tutto qui, davvero-

-Aspetta la figlia di Malfoy in una scuola babbana? Stai scherzando spero!- il ricordo che Ginny portava del Serpeverde cozzava decisamente con questa bizzarra versione. Forse aveva battuto la testa e si era dimenticato chi era. Forse quello scimmione di Goyle non aveva ancora imparato a maneggiare quel pezzetto incantato di legno che si portava dietro senza capirne il perché e gli aveva inconsapevolmente scagliato un Oblivion addosso...

-No, davvero. Sembra che sia ossessionato dall’insegnare a sua figlia come si sta al mondo senza magia-

-Mmmm ti crederò, per quanto l'intera faccenda puzzi più di una Caccabomba. Comunque sappi che Harry ha deciso di fare un saltino nel suo ufficio, così per scrupolo non si sa mai-

-Perfetto, idea brillante! Così penserà che sono una pazza maniaca del controllo e che ho inviato Harry a spiarli. Certo che quei due quando si fissano con una cosa…-

-Herm lo sai com’è Harry nei tuoi confronti: iperprotettivo ed incredibilmente geloso, sei come sua sorella. Per quel che riguarda Freddy lo considera come sui figlio. Lasciagli recitare il ruolo dello zio apprensivo…aspetta, in che senso quei due?-

-Storia lunga. Credo che cominci con uno scambio di telefoni e finisca con Ron che minaccia di decapitare Draco e di appendere la sua testa in salotto-

-Draco? Herm, c’è qualcosa che dovresti dirmi?-

-No perché?-

-Senti non me la racconti giusta. Da quando il furetto per te è diventato DRACO?!-

-Ginny gli lascio mio figlio per una mattinata intera, lo porta con sé in ufficio chiamarlo per nome mi sembra quantomeno educato. E poi davvero, è stato così gentile e comprensivo…sai com’è Freddy ultimamente. È un sollievo che qualcuno si occupi di lui,gli dedichi un po’ di attenzioni. Una figura maschile intendo…con Ronald che sta via tutto il tempo. Non mi fraintendere con lui è fantastico però Freddy avrebbe bisogno di un padre qui-

-C’è Harry…-

-Harry è suo zio, gli vuole un bene incredibile ma non riuscirà mai a rimpiazzare suo padre, né voglio che questa cosa succeda-

-E per quale motivo di grazia pensi che Malfoy sia una buona scelta?-

-Accidenti Ginny non ho detto questo! L’ho rivisto stamattina dopo quanto? Dieci anni? E non credere che non sia esterrefatta anch'io! Andiamo, Malfoy te lo ricordi? Dico solo che è stato molto gentile e premuroso. Tutto qui…non trarre conclusioni affrettate!-

-Merlino…tu provi qualcosa per quel bamboccio con i capelli ossigenati!-

Accidenti a Ginevra Weasley ed al suo fiuto da segugio!

-Ma sei scema? e poi non ha più i capelli così biondi. Diventando adulto si sono un po’ scuriti…-

-Herm li ho visti i giornali quando è stato nominato Capo dell’Ufficio Cooperazione Magica cosa credi? Ma per me rimarrà sempre una versione particolarmente stronza di Ken. Dimmi però, è così figo come sembra in foto??-

“Ginny!!”

“Eddai, sarà anche Draco-lo Stronzo-Malfoy ma non puoi negare che sia bello. E poi mica ti sto chiedendo di sposarlo!-

-Ok, hai ragione è….carino-

-Herm??-

-Un figo da paura-

-Ecco lo vedi? Ti piace, l'idea é rivoltante!-

-Ginny mi sembra di essere all’elementari lo sai?-

Ecco brava Herm, cerca di sviare il discorso. E magari già che ci sei cerca di toglierti dalla testa quegli occhi…e quel sorriso.

-Ahahah, hai ragione! Ma è questo il bello! Comunque non mi hai risposto-

-A cosa?-

-Ti piace o no?-

-Mmmm…diciamo che potrebbe interessarmi. Ok così?-

-Farò finta per un attimo che tu non stia parlando di quel...quel...tronfio, odioso e maligno Serpeverde e mi accontenterò.”

-Ora devo scappare…Devo ancora mettere a punto mille cose prima dell’udienza e poi devo andare a recuperare Freddy ed Elly, fargli impegnare un'ora di tempo, trovare un posto dove possano stare tranquilli e…-

-Herm, calmati. Non farti prendere dalla tua ossessione per il controllo e la perfezione-

-Non sono ossessionata dal controllo!-

-Chi tu? Ma quando mai…no…! Devo ricordarti che purché tutto andasse bene e fosse perfetto a scuola studiavi anche per quei due caproni di Ronald ed Harry? Devo ricordarti quanti temi gli hai fatto per il terrore che sfigurassero davanti a tutti?-

-Sono solo….altruista?-

-Si si…altruista. Se tu dici così…-

-Vabbè Dai Ginny adesso devo scappare davvero o il mio capo mi Crucia-

-In bocca al lupo per l’udienza! Chiamami dopo, voglio sapere se Malfoy è rinsavito ed é ritornato ad essere lo stronzo di sempre o se ha davvero dimenticato tutti i neuroni in Francia ed é ancora un cavalier servente-

-Dopo un pranzo con Freddy ne dubito fortemente-

-E chi lo sa? Magari gli incute talmente tanto timore che con il piccolo diavoletto è un angelo-

-Se così fosse allora avrei la conferma che Fred è davvero figlio di suo padre: a me non da mai retta! E così dico per essere gentile. Se fossi meno carina potrei anche aggiungere :ruffiano e paraculo-

 -Ahahah, hai ragione! Dai Herm ti lascio andare, non voglio aaverti sulla coscienza-

-Ciao zia Ginny, ci sentiamo più tardi!-


 
 
-Hermione?” La sua segretaria interruppe nuovamente i suoi pensieri.

-Qui fuori dalla porta c’è un tizio che chiede di te-

-Chi sarebbe? Sono impegnata-

-No non hai capito, qui fuori sta una versione del David di Michelangelo in giacca e cravatta, parlante ed incredibilmente affascinante. E guardacaso aspetta proprio te. TU non sei impegnata intesi?-

-Se questa versione del David è bionda e risponde al nome di Draco Malfoy, ex Mangiamorte pentito e ora Capo dell’Ufficio della Cooperazione Magica sono lieta di annunciarti che te lo cedo. Non credo che nel mio mondo quell’uomo possa nutrire qualche interesse per me né c’è pericolo che io ne nutra per lui-

Brava Herm, vai avanti così, training autogeno. In fondo non è nemmeno poi così bello.

-Ciao mammina!- Fuori dal suo ufficio Draco la fissava sorridendo con la figlia sulle spalle e Freddy in braccio impeccabile nel suo completo da lavoro grigio scuro e nel suo elegantissimo e costosissimo trench semiaperto.

Non è poi così bello? Ma chi vuoi prendere in giro?

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Capitolo 8
*** Rivelazioni-Hermione ***


I have never known
The likes of this, I've been alone
And I have missed things and kept out of sight
But other girls were never quite like this


Falling, yes I am falling
And she keeps calling me back again

I ve just seen a face -The Beatles-



-Diagon Alley Ore 13:15-

-Allora ragazzi che cosa volete fare?-

-Andiamo a mangiare un gelato da Florian Fortebraccio?- Ecco, fantastico Hermione hai messo al mondo una fogna. Una deliziosa, lentigginosa fogna.

-Freddy è possibile che tu pensi SEMPRE e SOLO a mangiare?-

-Ma mamma, io ho fame!-

-E va bene, gelato sia- dopo la sfuriata si era notevolmente calmata e non intendeva riacquire la tensione persa giocando a freccette con l' ex serpeverde sgridando il figlio.

-Non sei più arrabbiata mammina?-

-No Freddy. Mi prometti però che starai più attento a non combinare pasticci?-

-Ok…-

-Ti sei scusato con Draco tesoro?-

-Si…però quando ho rotto la scrivania ha chiamato papà. Sembrava molto arrabbiato quindi forse Draco non mi ha sentito…poi ci ha parlato lo zio Percy e si è arrabbiato anche lui e ha lanciato il tuo telefono dall’altra parte della stanza-

Cazzo il mio telefono! E io ho ancora quello di Malfoy!

-Mamma ma viene papà stasera vero?-

-Amore non lo so…papà è tanto impegnato ultimamente con il campionato ed il resto…-

-Ma me l’aveva promesso!- gli occhi del bambino si svelarono di lacrime mentre la piccola bocca si storgeva in un' espressione addolorata.

-Lo so Freddy tesoro ma delle volte i grandi hanno tante cose da fare sai? E poi lo vedrai domani e starà con noi tutte le vacanze di Natale…-

Io giuro che ti faccio doventare moro stronzo di un Weasley se non ti presenti. Che cosa avrai poi da fare di tanto importante stasera da non poter venire??

-Si ma chi ci gioca a Quiddich con me? Io l’avevo detto a tutti che lui c’era! Devo battere Jamie stasera, sai lui mi ha detto che il suo papà è più forte del mio ma io gli ho detto che non è vero, forse solo lo zio Harry è più forte di papà ma questo non gliel’ho detto. Comunque deve batterlo altrimenti lui mi prenderà in giro per tutto l’anno e…-

Perché mio figlio non fa mai pause quando parla? Non riesco a seguirlo!

-Amore, ti prometto che farò il possibile per farlo venire ok? Ma se non riuscissi tu devi fare il bravo e non essere triste ok?-

-Freddy, mon ami, sono sicura che lo batterai Jamie. Se vuoi vengo a fare il tifo per te, lo chiedo a papà-

Questa bambina è un angelo. Non è possibile che sia la figlia di quello stronzo di Malfoy! Deve aver preso tutto da sua madre…chissà com’era, non ne ho mai sentito parlare.

Freddy sembrava ricuorato. Hermione ne approfittò del momento di silenzio del figlio per cambiare argomento.

-Allora, gelato?- 

-SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!-

Driiiiin

No! Il telefono di Malfoy!

-Pronto?-

-Senti Draco non dire nulla. Sono consapevole del fatto che sono solo la tua segretaria e non dovrei prendermi certe libertà e so anche che sei un uomo impegnato, che devi pensare a tua figlia ma, mi chiedevo ,a te chi ci pensa? Hai bisogno di una compagnia femminile, di prenderti del tempo per rilassarti, non potrai continuare ad evitare le donne a vita solo perchè hai una figlia di cui occuparti…sei sempre così teso in ufficio! Se vuoi posso occuparmi io di te…- La segretaria doveva essersi stufata di rivolgere al suo capo semplicemente occhiate bollenti ogni volta che lo vedeva girare per l' Ufficio ed era passata alle maniere forti. Fortissime, a giudicare dall'espressione nauseata che stava assumento Hermione.

-Scusi ma chi parla?- Sto DAVVERO ascoltando una confessione d'amore a Draco Malfoy? Datemi un secchio, devo vomitare.

 -Oddio ho sbagliato numero?-

-No no, il numero è quello giusto…credo-

-Ah..e allora lei chi è scusi?- Lucy sembrava scocciata. Non era single? Eppure mi era sembrato che il Weekly Witch parlasse chiaramente: Lo scapolo più ambito di Londra é tornato a casa. Così diceva l'articolo. Perché nella sua vita esiste una donna così in intimità con lui da rispondere al suo telefono??

-Sono la mamma di Freddy. Lei deve essere Lucy immagino…ci siamo scambiati per caso il telefono questa mattina e non siamo ancora riusciti a recuperarlo…posso…passare il messaggio, se vuole…-

-Ehm..no no! Dica solo che...ho chiamato-

-D’accordo-

-Beh allora…arrivederci!-

-Arrivederci-

E così ce la facciamo con la segretaria davvero eh Malferret? Non cambi mai. Pensa un po' che stupida, mi ero anche illusa! Apetta però...ha detto "Evitare le donne a vita? ". Ho capito male forse...

Seduta su un tavolino della veranda di Florian Fortebraccio Hermione era tormentata dai pensieri. Da un lato l'idea che potesse essere realmente infastidita dalla telefonata appena ricevuta la faceva innervosire. Anzi, cotanta stupidità la faceva rabbrividire. D' altro canto non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse strana la piega cge stava prendendo quella giornata. Quando si era svegliata la mattina si immaginava chiusa a testa bassa nel suo ufficio a ripetere l'arringa finale fino allo sfinimento ed invece eccola lì seduta, pornta ad ingozzarsi di gelato alla nocciola (super calorico ma anche unico efficiente rimedio contro il nervosisimo e la depressione) mentre suo figlio giocava con un topo babbano dal pelo ancora striato di rosa e la figlia dell' uomo più detestabile e al contempo attraente che Hermione avesse mai incontrato.

-Signora ecco i gelati. Ho messo tutti i gusti più freschi...il meglio per i suoi figli!-

-Non sono tutt’e due…vabbé lasciamo perdere…Dateci dentro ragazzi!-

-Hermione perché prima tu e papà urlavate?-

-Niente tesoro, una piccola divergenza d' opinioni-

-E perché gli hai detto che é un ragazzino viziato e lui ti ha risposto che sei insopportabile?-

-Oh...avete sentito?-

-Eh si, urlavate abbastanza forte c' était terrible-

-No tesoro senti...io e papà...come dire...non eravamo molto amici un tempo?-

-E perché?-

-Oh Elly....- fantastico! Vediamo da dove potresti partire Hermione: da quando ti ha fatto crescere due zanne al posto degli incisivi? O forse da quando ti ha chiamato Mezzosangue per la prima volta? O da quando l'hai schiaffeggiato forse?  -diciamo che frequentavamo compagnie diverse. Poi c'è stata la guerra e ci siamo persi un pochino di vista. Adesso che ci siamo incontrati alcuni dei motivi per cui beh, non ci amavamo molto, sono infantili ma noi grandi rimaniamo sempre un po' bambini no? e...-


-No Hermione, je comprends pas. Il mio papà di sta simpatico o no adesso?-

-Io...beh sì...cioé...uhm...suppongo di sì-

-Ma allora siete amici!-

-Non é così semplice tesoro-

-Come no? Guarda me e Freddy! Ci conosciamo da una settimana solo e lui é simpatico e mi fa un sacco ridere ed é l' amico migliooooooooore che esiste ed io gli voglio tanto bene. Tu conosci papà da tanto tempo e ti sta simpatico. Quindi siete amici, comme nous!-

-Ahahahahahahah, non fa una piega piccola!-

Hermione si mordicchio per qualche secondo il labbro inferiore poi prese il coraggio a due mani e decise di porre ad elly la domanda che la tormentava.

-Elly dimmi una cosa. La segretaria di papà, Lucy…lei è…insomma…Una sua amica?-

-Ma no! Lei vorrebbe sai? Ma io l’ho visto papà che faceva una faccia strana quando lei gli parlava! Lei non gli piace e si vede-

-Oh…e…c’è qualcuno che gli piace?-

-Macché! Dopo la mia mamma non gli piace più nessuna! La mia mamma era bellissima la più bella di tutte! Anche tu non sei brutta però, lo pensa anche il mio papà sai?-

-Che cosa??- Il gelato le andò di traverso .-E…te l’ha detto lui?-

-Nooooo! Però si vede! Le altre donne non le guarda nemmeno anche se loro fanno sempre le sceme con lui. Sembra infastidito. A te invece ti fissa sempre e sorride! Lo faceva solo con la mamma….-

-Oh amore…mi dispiace- Hermione non sapeva perché, ma si sentiva in colpa. Un piccolo tarlo però si stava insinuando dentro di lei  " A te invece ti guarda sempre e ti sorride"

-Di cosa? Guarda che io sarei contenta di avere una nuova mamma sai? E tu mi piaci molto-

-Adesso non esageriamo! E poi dovrei piacere anche al tuo papà non solo a te! E non credo che siano queste le sue intenzioni nemmeno se fossi l’ultima donna sulla terra!-

Merlino Herm ti ha dato di volta il cervello? Ti metti a parlare con la sua bambina di cinque anni di un’ipotetica storia con lui? Sei patetica!

- Io non ne sarei così sicura- La piccola sembrava abbastanza convinta della suo opinione e lo sottolineò incrociando le braccia al petto ed assumendo un’aria di sfida.

Oddio adesso è davvero uguale a suo padre! Mi fa un po' paura. La donna non riusciva a sostenere lo sguardo così fiero della bambina. Ci fu qualche secondo di imbarazzo, poi Freddy, apparentemente disinteressato alla conversazione che stava avvenendo, ruppe il silenzio con voce cristallina.

-Buonisssssssimisssssimo questo gelato!!Ne voglio ancora!!-

Dio grazie per avermi dato un figlio ingordo!

-No basta Freddy o starai male sul serio!-

-Ma mamma!-

-Niente ma. Adesso basta. Forza!! Chi vuole andare a fare un giro da zio George?-

-SIIIIIIII!!! Vedrai Elly, il negozio di zio George è il più fantasticissimissimo negozio che esista! Hanno un sacco di giochi fortissimi e di scherzi! Vedrai, sarà bellissimo!-



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Capitolo 8
*** Divergenze d'opinione- D&H ***


divergenze d'opinione



I'm not afraid of anything in this world
There's nothing you can throw at me that I haven't already heard
I never thought you were a fool
But darling, look at you
You gotta stand up straight, carry your own weight
These tears are going nowhere, baby

Stuck in a moment you can't get out of
-U2-





-Studio di Hermione Granger- Ore 13: 00 

Due anni. Due lunghissimi anni nei quali ogni presenza maschile suscitava ad Hermione Granger lo stesso interesse di una partita di Quidditch, vale a dire ZERO ASSOLUTO. La fine del matrimonio con l' amico d'infanzia era stata soprendentemente facile: si erano resi conto che non si amavano più ed avevano deciso di proteggere almeno la loro amicizia interrompendo quello che a tutti gli effetti era ormai solo un profondissimo affetto fraterno. I litigi, i pianti, gli urli si erano così magicamente interrotti, come se l'ultimo periodo fosse semplicemente stato rimosso dalle loro vite con un potente incantesimo di memoria. Amava ancora tantissimo Ron ma in maniera deprimentemente asessuale e con la stessa devozione e lo stesso calore che riservava ad Harry, con l' unica differenza che i rapporti con il Bambino Sopravvissuto erano decisamente meno burrascosi di quelli con il rosso.In fondo era sempre Ron, con la sfera emotiva di un cucchiaino, l'aria perennemente svampita e la sensibilità di un troll di montagna, niente a che vedere con la sagacia di Harry, la sua capacità di leggerle nel profondo del cuore senza che lei parlasse e l'incredibile abilità di saper dire sempre la cosa giusta al momento più opportuno. Per due anni si era dedicata notte e giorno al frutto dell'amore con l'amico di sempre chiudendo sotto chiave le sue emozioni ed i suoi bisogni di giovane donna e dividendosi esclusivamente fra la vita domestica e quella lavorativa. Era fermamente convinta di avere il pieno controllo della sua vita e poteva affermarlo a testa alta. O perlomeno, avrebbe potuto affermarlo a testa alta fino a quella mattina, più precisamente fino alle sette e mezza di quella mattina quando l' ultima persona al mondo con cui voleva avere a che fare le era letteralmente piombata addosso come quella valanga di neve che cadeva, imperturbabile , quello strano 23 dicembre.

 

-Pensi di continuare a fissarci ancora per un po’ ? So che siamo incredibilmente belli noi tre però così ci sciupi! - 

-Mmmmm…Ehh..no è che…Ragazzi!! Allora com’è andata la mattinata?-

Ma brava Hermione. Cosa fai cominci a comportarti come una scolaretta alla prima cotta?

-Benissimo mammina! Draco ci ha portato nel suo ufficio, è enorme sai? E ci sono un sacco di persone e di cose buffe e lui è il capo quindi tutti fanno quello che lui gli dice. E poi si, abbiamo incontrato la zio Percy e abbiamo giocato al duello ma poi Draco ci ha detto che non dovevamo allora ci ha portato da Lucy che è tanto bella e che è una sua…amica…-

-Segretaria- specificò Draco

Hermione aggrottò le sopracciglia -Ah si dice così?- disse tossicchiando.

Draco le lanciò un’occhiata. Possibile che…ma no…Possibile che la Granger sia…infastidita?

-E Lucy ci ha dato un sacchetto pieno di caramelle buonissime e le abbiamo mangiate e a me era venuto un po’ di mal di pancia ma ora…-

-E poi Freddy ha rotto la scrivania di papà!- Interruppe improvvisamente la voce cristallina di Eleanor. L'ultima intenzione della bambina era quella di mettere nei guai il proprio amico in realtà tentava di creare un diversivo per distrarre i genitori dalla storia delle caramelle ed evitarsi così rimproveri e scappellotti. Superò la prova brillantemente perché Hermione, all'udire l' ennesima marachella del figlio, cominciò a dare platealmente di matto.

-Che coooooosa??- La voce della donna tuonò nell’atrio dello studio.

-Mah niente un incidente nulla di più….sai come sono i bambini a quest’età con la magia che schizza da tutte le parti…- Draco gesticolava imbarazzato, tentando di minimizzare la cosa ed al contempo di evitare una scenata della Granger. Lui e la sua guancia non avevano dimenticato il potenziale distruttivo che era capace di scatenarsi in lei quando si arrabbiava.

-Freddy ma non ce la puoi proprio fare a stare buono per cinque minuti?! A non combinare disastri per una mattina? Ti rendi conto di quello che hai fatto? Rispondimi!-

Fred cominciò a piagnucolare.

-Hermione davvero non è successo nulla…-

-Oh per favore non ti impicciare-

-.Beh  se mi permetti la scrivania è mia e no, grazie non ho bisogno d’aiuto l’ho già rimessa a posto…-

Hermione bloccò il dito con cui apostrofando il figlio a metà, assumendo un' espressione furibonda -Per te è tutto un gioco vero?-

-Cosa?- Oh oh. Mi sa che l’ho fatta incazzare. Fa DAVVERO paura.

-Arrivi qui, fai il padre perfetto, mi dai consigli su come comportarmi con mio figlio…cosa ne vuoi sapere? Sei tu quello che deve convivere con lui tutti i giorni? Che deve pensare a come mettere a posto tutti i guai che combina? Io sono una donna sola Draco, non so se ti sei reso conto ma devo fare affidamento solo su me stessa per crescere Freddy dato che sua padre va in giro per il mondo a cavallo di una stupidissima scopa!!-

Merlino qui si mette male. La Granger mi sta davvero riversando addosso tutta la rabbia che ha accumulato nei confronti del suo stupido EX- marito?

-Bimbi?? Perchè non andiamo di la nel mio ufficio a fare dei disegni?- Fred contento di essere riuscito a scampare l’ira di sua madre la quale al momento sembrava aver trovato un altro bersaglio decisamente più appetibile su cui scaricare la tensione, seguì la segretaria di Hermione senza battere ciglio trascinandosi dietro l’amica.

-Primo: non sono un padre perfetto. Secondo: dico solo quello che penso. Sinceramente non mi sembra una tragedia e invece tu lo fai passare come il terzo conflitto magico! Sul serio Granger, devi darti una calmata!-

Hermione non sapeva perché ma il fatto che l’avesse chiamata di nuovo Granger la fece infuriare ancora di più.

-Ma taci! È facile per te vero? Come minimo ci sarà uno stuolo di bambinaie ed educatrici che tirano su la tua preziosa figlia…Non sei cambiato di una virgola sai? Sei il solito ragazzino viziato dei tempi di Hogwarts!-

-Ma senti chi parla, Miss So-Tutto-Io! Vedo che sei rimasta la solita secchiona, insopportabile e  saccente e lo dimostri anche nell’educazione di tuo figlio!! E comunque Elly me la tiro su da solo se ti può interessare, ho avuto tante balie quando ero piccolo da farle bastare per quattro generazioni!-

-Forse è per questo che ti comporti ancora come un bambino e non capisci che i figli vanno educati, non assecondati! Ma cresci un po’ Malfoy!-

-Merlino Granger, sei proprio impossibile! Lo sai non sei l’unica madre al mondo a dover fare tutto da sola? Credi che sia facile per me? Sono un padre trentenne e già vedovo ma non ho nessuno che possa aiutarmi a differenza tua! Non so se te lo ricordi ma chi dei miei non è morto sta marcendo ad Azkaban! Smettila di fare la vittima e comincia a pensare che il mondo non ruota tutto intorno a te e che hai la fortuna di avere milioni di amici e parenti che ti sono rimasti accanto e che possono darti una mano! Non che sia il massimo crescere con i Weasley però…..-- Aggiunse con un ghigno.

Cazzo, avevo dimenticato quanto la sua famiglia fosse disastrata. Però mi ha chiamato…secchiona e…saccente! Di nuovo!

-Non..Non mi piace delegare. E comunque non sono fatti tuoi- La donna scrollò le spalle.

-Non ti piace delegare o non ti fidi a farlo?- 

Ecco, ha colto nel segno. E se non si toglie immediatamente quel ghigno malefico dalla faccia lo Crucio seduta stante. -Ma va al diavolo Malfoy!-

-Hermione, detesto intromettermi ma è urgente…il capo vuole discutere con te gli ultimi dettagli della difesa…- La sua segretaria li interruppe prima che l’uomo potesse risponderle per le rime. Per fortuna quelle breve pausa sembrò placare l’ira dei due.

-Nessun problema Sarah. Qui io ho finito. Malfoy puoi venire a riprenderti tua figlia alle quattro meno un quarto, non tardare perché dopo entro in aula-

-E Fred nel frattempo dove sta?-

-Non…-

-Ok,facciamo così. Mentre tu sei in trubunale, Freddy starà con me. Ci vediamo alle sette al campo da Quiddich ok? Avrai finito per quell’ora vero? Tuo figlio non parla d’altro…-

-Che differenza farebbe? Tanto suo padre non verrà. Non sarà certo la mia inutile presenza a sollevargli il morale- il tono della donna era mortificato.

-La speranza è l’ultima a morire. E poi ti ricordo, potresti sempre DELEGARE-

-Si e a chi? Chi altro trovo che giocherebbe a Quiddich con un’orda di padri infuocati che sembra stiano competendo per la finale della Coppa del Mondo?-

-Lo sai che sei davvero incredibile?! Se parti così prevenuta certo che non troverai mai nessuno disposto ad aiutarti! Senti ora devo andare o tuo cognato..ex…insomma Percy, mi fa a fettine. A dopo HERM !-

“A dopo MALFOY”

Dio quanto è irritante. È il solito saccente e snob che ho conosciuto a scuola, non cambierà mai. Potrà anche essere diventato l’uomo più attraente che abbia visto ultimamente in circolazione ma rimane sempre insopportabile. Curioso però, mi ha cucito addosso un ritratto perfetto...accidenti a lui. 

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Capitolo 9
*** Sparizioni- D&H ***


sparizioni

Take my hand  
Take my whole life too 
For I can't help falling in love with you

I cant't help falling in love with you -Ingrid Michaelson version-



- Tiri Vispi Weasley- Ore 14:00


George Weasley era abituato agli scherzi, magici e babbani che fossero, erano tutta la sua vita. Quello a cui non era abituato però erano gli scherzi del destino e quello che gli venne giocato in quel freddo primo pomeriggio di fine dicembre aveva tutta l'aria di poterlo stendere dallo stupore.

-Zio Geooooooooooorgeeeeee!!-

-Ecco il mio diavoletto preferito! Come stai? E la deliziosa signorina che è con te chi è?-

-Piacere Signore io sono Eleanor Alix Malfoy, enchantée-

-E..enchanté signorina Eleanor Alix....MALFOY? Herm, é uno scherzo vero?- L'uomo non si era accorto che stava urlando a stringendo visibilmente il braccio della cognata.

-Mammina mi spieghi perché quando vedete o sentite Eleanor o il suo papà date tutti di matto?-

Almeno l'acume l'ha preso da me e non dal padre.

-Freddy tesoro è che vedi...non vedevamo il papà Di Elly da molto tempo e ne siamo tutti sorpresi-

-Ragazzi perchè non andate a dare un'occhiata alle novità laggiù in quello scaffale? Ci sono delle cose STRABILIANTI!- George allontanò i bambini poi si girò verso Hemione attendendo spiegazioni.

-Mi spieghi cosa ci fai in giro per Diagon Alley con la figlia di quel...quel...-

-Ci amiamo alla follia, ci siamo sposati in segreto ed ora lei è anche mia figlia-

-S-stai scherzando vero?- l'uomo era visibilmente pallido.

-Certo che no- La donna non riuscì a trattenere un sorriso. 

-Hermione, ho una famiglia. Vorresti rendere i miei figli precocemente orfani facendomi morire di crepacuore?-

-No Georgie ma avresti dovuto vedere la tua faccia!- Il sorriso si trasformò in una risata sonora.

-Allora mi vuoi spiegare cosa ci fai con la figlia del demonio?-

Ma è possibile che nessuno in questa famiglia contepli l'idea che possa essere in qualche modo cambiato? Non che io per prima non dubiti di lui...rimane sempre uno snob viziato però...

-Parla con tuo nipote. Non ha occhi che per lei...- Hermione scrollò le spalle sperando di poter fare ricardere la colpa sul figlio. La realtà era che quella giornata, partita non esattamente sotto i migliori auspici, cominciava a prendere la piega giusta.

-Freddy? Lo sapevo che qualcosa sarebbe andato storto. Non gli ho insegnato niente a quel bambino? Agli stronzi come Malfoy devi mettere un bel Petardo su per...-

-GEORGE!- La voce di Hermione lo zittì all'istante.

-Ok ok, non c'è bisogno di scaldarsi. Quindi?-

-Quindi niente. I nostri figli vanno a scuola insieme, abbiamo perso il treno, siamo entrambi impegnatissimi ed abbiamo deciso di darci una mano, lui li ha tenuti stamattina ed io oggi pomeriggio-

-Non potevi lasciarlo a Ron?-

-Non mi parlare di tuo fratello se non vuoi che faccia esplodere quella Caccabomba che tieni in mano. E no, nemmeno a Ginny o ad Harry o a tua mamma, ha già abbastanza da fare in vista dell'invasione della Tana di domani - disse anticipando l'obiezione del cognato.

-Potevi portarlo qui da me-

-Certamente Georgie, lascerò qui mio figlio quando vorrò fare saltare in aria tutta Diagon Alley. Ti rendi conto del potenziale esplosivo di quel bambino dentro questo negozio? Lo sai che tuo nipote é Fred Weasley di nome e di fatto vero?-

George sorrise dolcemente a quel paragone. La faccenda Malfoy però tornò a stuzzicarlo.

-E hai pensato proprio a Draco Malfoy?-

-George ma possibile che nessuno in famiglia riesca a vedere al di là del suo naso? é stato oltremodo gentile ad occuparsi di Freddy tutta mattina visti tutti i guai che gli ha procurato!.-

-Guai? Che guai?-

-Gli ha fatto esplodere la scrivania, rotto un vaso in ufficio e chissà quali altri diavolerie!-

-Bravo il mio nipotino! Hey Freddy vieni qui!-

Il bambino si avvicinò trotterellando. Hermione si chiese perché l'amica non si fosse avvicinata con lui e decise che era meglio andare a cercarla. Quel negozio era pieno di troppe cose pericolose per lasciarci sola una bambina di soli cinque anni.

-Allora Freddy, lo zio ha saputo che oggi sei stato moooolto bravo-

-No zio: oggi ho combinato tanti guai nell'ufficio del papà di Elly-

-Ecco appunto, sei stato molto MOLTO bravo. Quindi lo zio ha deciso di farti un regalo.....-

-Freddy? Dov'è Elly?!- Hermione sbucò da dietro uno scaffale con respiro affannato.

Il bambino non fece in tempo a scoprire cosa voleva regalargli suo zio perchè la madre piombò in mezzo a loro come una furia.

-Freddy mi dici dov'è Elly?-

-Non lo so mamma. Stavamo giocando con un gattino che era entrato nel negozio e poi lo zio mi ha chiamato e sono venuto qui-

-Elly?! Dove sei?- 

Dove si è cacciata quella dannata bambina?

-Dai Herm si sarà imbucata da qualche parte e vorrà giocarci uno scherzo. Homenum revelio- George pronunciò l'incantesimo ma non ottenne alcuna risposta.

I due si guardarono con aria terrorizzata. Ci fu qualche secondo di silenzio prima che la donna desse forma ai suoi pensieri.

-Merda. Gli ho perso la figlia- Hermione ebbe una fugace visione del suo funerale e di tutti i Weasley che piangevano l'amica assassinata.

-Herm stai calma, la troveremo, non può essere andata molto lontana!- l'uomo uscì dal negozio e cominciò a gridare a gran voce il nome della piccola chiedendo ai passanti se qualcuno l'aveva vista. Hermione afferrò la mano del figlio e cominciò a setacciare i negozi limitrofi alla ricerca della piccola.

Niente. Sembra essersi smaterializzata, nessuno l'ha vista. Sono ufficialmente MORTA.

Dopo svariati minuti di ricerche Hermione annuciò che sarebbe andata alla Polizia Magica.

-Mammina, la troveremo vero?- Freddy aveva le lacrime agli occchi.

-Certo che la troveremo tesoro- 

A costo di dover setecciare ogni angolo di Diagon Alley completamente sola la troverò. E se si fosse infilata a Nocturn Alley?Oddio non posso nemmeno pensarci!

***  




-Ufficio di Draco Malfoy- Ore 14:00

-Draco?- Il primo Ministro si affacciò nell' 'Ufficio di Malfoy. Spalancando la porta aveva trovato l'uomo seduto alla scrivania, assorto nei suoi pensieri, che smangiuccihava nervosamente il fondo di una piuma il cui inchiostro alla sommità minacciava di deturpare il prezioso legno di cui era fatto il tavolo.

Svegliati Draco è possibile che tu ti faccia imbambolare così da due occhi nocciola? Draco non riusciva a non pensare alla mattina che aveva passato e all'incontro/scontro con la nemica dei tempi di Hogwarts sorprendendosi a pensare che era davvero cambiata nei dieci anni in cui non l'aveva vista. Non parlava di un cambiamento fisico anche se non poteva negare che la ragazza che aveva conosciuto un tempo crescendo aveva acquisito un fascino del tutto singolare, ma di un cambiamento radicale della sua persona. Certo era sempre un'insopportabile so-tutto-io, maniaca del controllo e della perfezione ma ora incanalava tutte le sue energie per crescere bene il figlio, mantenere la propria indipendenza ed ottenere successo sul lavoro; in un certo senso l' ammirava. Appariva così diversa dalla strafottente ragazzina che aveva conosciuto ora che era lontana dagli altri due menbri del trio delle meraviglie! Era una mamma-leonessa, il Cappello Parlante ci aveva visto lungo quando l'aveva assegnata a Grifondoro. Come aveva fatto quel cretino di un Weasel a farsela scappare? Come si erano lasciati? Chi aveva mollato per primo? E lei ne era ancora innamorata?

-Draco??- Percy Weasley alzò la voce per farsi sentire.

-Si Weasley ti ascolto-

-Fame?- disse ammiccando in direzione della piuma deturpata.

-Eh? Cosa? Oh...scusa ero assorto nei miei pensieri. Dimmi, ti ascolto-

-Sei pronto per l'incontro vero?- 

Era la sua prima riunione ufficiale, il trampolino di lancio, l'occasione con cui avrebbe dimostrato al mondo magico che non era solo un rampollo viziato. Inutile dirlo, aveva i nervi a fior di pelle.

-Certo che sono pronto-

-Immagino che non debba ricordarti quanto questo incontro sia importante per confermare la tua posizione no?-

-No Weasley non ce n'è bisogno-

-Guarda che non scherzo. Lo sai quanto ho dovuto faticare per convincere la Camera ad eleggerti visti i tuoi precedenti...-

-Merlino lo so Weasley, spero che tu non sia qui per ricordarmi quanto le mie cazzate passate possano influire sul mio futuro!- l'uomo 

-Non volevo offenderti-

-Non mi hai offeso. Lo so che sono in una posizione precaria-

-E allora forza, fammi vedere che sai fare. Dimostriamo al mondo quanto Draco Lucius Malfoy è cambiato-

-Ci puoi scommettere il tuo bel sederino lentigginoso Weasley-

Percy non ebbe il tempo di rispondere a tono perchè Lucy li interruppe.

-C-capo...è la Polizia magica. Dice che hanno trovato sua figlia...-

***

-Granger, potresti gentilmente illuminarmi sul perché mia figlia si trova da una fioraia di Diagon Alley mentre la Polizia la sta cercando?

Merda. Merda. Merda.

-Malf...io....-

-Vedo che, dopotutto, il genitore irresponsabile qui non sono io-

-Lasciami spiegare....-

La mia ora si avvicina. Freddy ricordati che la tua mamma ti ha voluto molto bene. 

-Non c'è niente da spiegare Granger-

Merlino questo prima mi fa a pezzi con un Sectumsempra, poi da in pasto i miei resti ad un Basilisco.

-Vedi mia figlia ha la brutta abitudine di scappare di tanto in tanto...-

-C-cosa?- Hermione non capiva.

-Non è la prima volta che succede-

-La brutta abitudine?Tu sai quanto mi sono sentita in colpa? Pensavo di morire per la paura!!! Come puoi aver omesso un così piccolo particolare?-

-Distrazione. O forse presunzione non so-

-Quindi dov'è?-

-Da una fioraia a Diagon Alley, non mi ascolti? La sto andando a prendere, penso di doverle fare una bella lavata di capo ma questo potrebbe implicare il licenziamento su due piedi da parte di tuo cognato. 

-A questo ci penso io-

-Hermione, so che sei intelligente e brillante ma come pensi, esattamente, di poter fermare un incontro con i Ministri di mezza Europa?-

Intelligente e brillante? Andiamo Draco!

-Io...mi inventerò qualcosa. D'altronde se sei nei casini è colpa mia. Tu pensa a recuperare tua figlia. Ci vediamo al Ministero-

-O-ok se lo dici tu... In bocca al lupo Granger-

-Ciao papino. Divertiti con la tua chérie, ma non strapazzarla troppo-

-Ma senti da che pulpito! La padella che dice al paiolo spostati che mi brucio!-

-Muovi il culo Malfoy invece di stare qui a berciare con me!- Hermione sorrise beatamente. Poteva battibeccare con lui per ore.

-Ricevuto HERM. Passo e chiudo- L'uomo sorrise a sua volta.

L' hai fatto ancora. Hai flirtato con Malfoy al telefono. Sei un'idiota.

L' hai fatto ancora. Hai flirtato con la Granger al telefono. Potresti farci l'abitudine...
















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Capitolo 10
*** False insinuazioni&prese di coscienza- D&H ***


All of these lines across my face
Tell you the story of who I am
So many stories of where I've been
And how I got to where I am
But these stories don't mean anything
When you've got no one to tell them to
It's true...I was made for you

The story –Brandi Carlile-

 

-Diagon Alley- Ore 15:30




Draco camminava in una Diagon Alley più affollata e rumorosa del solito, brulicante di gente impegnata nelle ultime compere natalizie pensando a come potesse affrontare il discorso con sua figlia. Era arrabbiato con Eleanor su questo non c'era dubbio alcuno. Da un lato però lo commuoveva capire quanto queste "fughe" che la piccola inscenava da qualche mese non fossero altro che una palese richiesta di attenzione. Non c'era da stupirsi che la piccola si comportasse così: in un anno aveva visto andarsene l'adorata madre a cui era estremamente legata ed aveva dovuto trasferirsi in una nuova città lasciando nonni, amici e parenti in Francia. In fondo che cosa le aveva offerto lui a parte il suo affetto e la sua venerazione? A Londra non c'era nulla che potesse restituirle il calore familiare nel quale era nata: i nonni paterni se ne erano andati da un pezzo, per fuggire all' ignominioso passato al quale erano legati e che, ad anni di distanza perseguitava tutta la famiglia, lui compreso. Amici, Zabini a parte con il quale aveva proseguito gli studi all'estero dopo Hogwarts non ne aveva perché per lui il mondo dopo la Seconda Guerra Magica si era diviso in due categorie di persone: quelli che lo temevano per quello che aveva fatto e quelli che lo disprezzavano per le stesse ragioni. Per questo dopo i M.A.G.O. aveva lasciato l' Inghilterra e si era trasferito in Francia dove il suo passato, benché circolassero voci su di lui, era sulla bocca di molte meno persone. Poi un giorno, dal nulla, nella sua vita era comparsa Alix, la mamma di Eleanor, bellissima, affascinante, intelligente e straordinariamente...babbana. Ebbene sì, Draco Lucius Malfoy, purosangue di nascita e orgoglioso di esserlo, intollerante nei confronti di chiunque mostrasse di avere qualcosa da spartire con il mondo non magico, conservatore fino al midollo, aveva capitolato di fronte ad un' ordinaria studentessa di Letteratura Inglese nel cui sangue non scorreva nemmeno una minuscola goccia di magia. Ciò che di lei l'aveva letteralmente stregato, oltre alla bellezza fuori dal comune, era il fatto che la ragazza l'avesse introdotto ad una vita che non aveva mai conosciuto: gli aveva insegnato cosa volesse dire l' amore incondizionato di una persona normale, libera da ogni vincolo imposto dall' appartenenza ad una certa classe sociale, gli aveva fatto conoscere il calore di una vera famiglia, facendolo accogliere come un figlio nella propria. Accanto a lei era riuscito lentamente e faticosamente a riabilitare il suo nome e a farsi strada, nuovamente, nel mondo magico. Poi però sua moglie l'aveva lasciato da solo con una figlia di appena quattro anni e, per quanto doloroso fosse staccarsi dalla terra in cui si era rifatto una vita e dalle persone che avevano reso possibile questo piccolo miracolo, aveva capito che era tempo di tornare a casa. Per questo quando Percy Weasley, fresco di elezione, l'aveva contattato per ricoprire la carica di Capo dell' Ufficio Cooperazione Magica Internazionale, vista l'influenza che il Serpeverde era ancora in grado di esercitare grazie al nome ed al patrimonio di famiglia e visti anche i brillanti risultati che fino ad allora era riuscito ad ottenere sia negli studi che nella carica di Ambasciatore del Ministero a Parigi, aveva colto al volo l'occasione per tornare a Londra e dimostrare al mondo quanto fosse cambiato. Sentiva in un certo senso di doverlo alla moglie che per anni aveva creduto in lui e l'aveva spronato davanti alle difficoltà che viveva a causa dei suoi errori passati, restandogli accanto anche nei momenti più bui nei quali, faticosamente, le aveva confessato chi era e che cosa aveva fatto in quel mondo così lontano come l' Inghilterra magica. Ora però che la figlia si comportava in questo modo l'avevano assalito i dubbi che fino ad allora era riuscito a nascondere, come uno struzzo che mette la testa sotto la sabbia: aveva fatto bene a tornare a casa? Era davvero così convinto che la sua presenza da sola avrebbe potuto bastare ad Eleanor? Come avrebbe fatto in futuro, quando la crescita della bambina avrebbe reso necessaria la presenza di una mamma, a sopperire a quella mancanza?

A questo pensava Draco mentre camminava verso la fioraia all'angolo fra il proseguimento magico di Charing Cross Road e la meno affollata Flamel Street. L'uomo, davanti alla vetrina, si fermò, fece un sospiro per farsi coraggio, ed entrò nel piccolo negozio.

-Lei deve essere il Signor Malfoy- una rotonda signora avvolta in un magliocino rosa lo accolse con un sorriso - sue figlia è nascosta sotto quel tavolo, a giorcare con il mio gatto ed i suoi cuccioli appena nati, vada pure-

-Elly?-

-Oui papà- la bambina non alzò nemmeno la testa, continuando ad accarezzare il gatto. Al padre bastò un istante per capire il perché lo aveva seguito fino a lì: l'animale somigliava straordinariamente ad Oscar, il gatto di sua moglie che era rimasto in Francia, con i cugini della piccola. Gli salì un groppo alla gola che gli impedì di rivolgersi a lei per sgridarla o per riservarle parole dure. Si sedette accanto alla piccola e cominciò a parlarle.

-Chérie, papà ha una riunione importantissima, forse la più importante della sua carriera e non dovrebbe stare qui con te che sei scappata da Hermione. Dobbiamo andarcene, lo capisci vero?-

La bambina non rispose.

-Elly potresti rispondermi?-

-Vorrei...restare qui, con Oscar-

-Quello non è Oscar. Lui è in Francia, con Charles e Michelle tesoro. Adesso per favore potresti fare la brava bambina, salutare tutti questi gattini e seguirmi?-

-Mi credi così ingenua papà? Lo so benissimo che Oscar, quello della mamma, è in Francia. Questo - la bambina sollevò uno dei minuscoli gattini da pelo rossiccio- è il MIO Oscar-

Ingenua? Merlino mia figlia passa due ore con la secchiona e già si trasforma in un libro parlante! E poi cos'è questa storia del gatto?

-Sono molto contento che tu abbia trovato un...amico Elly, ma mi capisci vero? Questa riunione é davvero importante tesoro e mi staranno già aspettando, non posso attardarmi ancora!-

Lo sguardo gonfio di tristezza che la figlia gli rivolse lo fece sentire più in colpa di quanto avrebbe creduto. 
Questa bambina prima o poi mi convicerà a presentarmi in ufficio con un una maglia con su scritto "Amo Potter" facendolo passare per una mia idea se continua così.  

Si scrollò le spalle, fece un profondo respiro e decise che sua figlia valeva molto di più di qualsiasi riunione lavorativa.

-Ti piace molto questo gattino vero?-

-Oh papino c'est trop mignon. Guarda, mi lecca la mano, si è già affezionato-

La mente dell'uomo lavorava febbrilmente. Un gatto. Un gatto che salta. I soprammobili di famiglia. Un gatto che perde il pelo. Il divano di velluto verde di mia madre. Un gatto che ha bisogno di rifarsi le unghie. Il MIO letto di pelle. Un gatto che gioca con le cose appese. Gli arazzi di famiglia....Un gatto che salta, perde il pelo, ha bisogno di rifarsi le unghie e gioca con le cose appese. Merlino, casa mia verrebbe distrutta. Ohhh al diavolo!

-Elly, mon chou, magari potremmo chiedere alla signora se il tuo Oscar ha bisogno di una famiglia. So che non siamo in molti ma penso che potrebbe stare bene con noi due che ne dici?-

-Oh papà, sarebbe così bello! Sarebbe come essere di nuovo in Francia!-

-Consideralo un regalo di Natale anticipato, va bene?-

Bip Bip

Messaggio da Hermione Granger: Dove cazzo sei? Giuro che se mi tocca sopportare da sola altri dieci minuti Percy ed il suo ego smisurato che tentano di far passare in sordina la tua assenza faccio ciò che la Stanza delle Necessità dieci anni fa non è riuscita a compiere, dannato furetto!


é ora di raccattare quel maledetto gatto e muoversi.

-Elly, dobbiamo smaterializzarci. Potresti tenere stretto Oscar e darmi la mano?- disse l'uomo con tono inquieto.

-Papà la smaterializzazione no!-

-Forza tesoro, dammi la mano, adesso- la voce, oltre ad alzarsi di stariati decibel, stava assumento un tono scocciato.

-Ma papà...-

-Ti ho detto di darmi la mano, Eleanor- Ecco, ora era INCAZZATO nero. Sembrava la fotocopia di suo padre quando da piccolo faceva i capricci: occhi gelidi e tono sprezzante. Se quell'atteggiamento avesse sortito nella figlia la stessa sensazione che provava lui quando Lucius lo sgridava non gli era dato sapere. La bambina però infilò velocemente il gattino nel suo zainetto, sincerandosi che potesse uscire con la testa e si arrampicò fra le braccia del padre.

-Papà non essere cattivo con me-disse schioccandogli un bacio salivoso sulla guancia e rivolgendogli il sorriso più zuccheroso che poteva.

Ruffiana, proprio come me. Tesoro, sarai uno schianto di Serpeverde.

***

Ore 15: 45 Ministero della Magia

 

-Signor Ministro, vous comprenez, non possiamo attendere oltre. Domani è la vigilia di Natale e dobbiamo tornare a casa. Le passaporte sono già state predisposte e se indugiamo ancora rischiamo di perderle, je suis desolé- l'ambasciatore francese cominciava a spazientirsi

Percy era sulle spine. Hermione fissava i rappresentanti dei Ministeri lambiccandosi sul come avrebbe potuto posticipare ancora la riunione.
 

Dove si é cacciato Malfoy?

Il tempo stringeva ed anche lei doveva andarsene se non voleva essere licenziata su due piedi. Aveva già tentato ogni strada: la sua presenza all'inizio era stata fonte di una certa distrazione da parte degli ospiti stranieri, in fondo godeva ancora di una certa fama nel mondo magico e nessuno di era risparmiato nel farle domande su di lei, su Harry e sulla loro vita post bellica.

-Ministro Weasley, davvero non possiamo permetterci di attendere. é un peccato che il Signor Malfoy non possa presenziare alla sua
 prima riunione ufficiale...-

-Sono desolato. Le assicuro che avrà un' ottima scusa per questo ritardo-

-Forse è troppo impegnato a sbrigare gli affari
 di famiglia?-

Merlino. Qui si mette male. Fai lavorare il cervello Hermione!

-Come prego?- Percy sembrava seduto su un cactus.

-Forse il Signor Malfoy è troppo impegnato a sistemare le...questioni...private per potersi occupare del suo paese-


-Non capisco di cosa stia parlando-

-Suvvia Ministro non mi dica che il ritorno in Inghilterra del Signor Malfoy non sia in qualche modo legato al cruciale processo che avrà luogo questo pomeriggio stesso sul coinvolgimento di alcuni dei più giovani rampolli delle famiglie della vostra nobiltà nelle questioni legate ai Mangiamorte...- 

Oh andiamo questa storia è ridicola. Draco non c'entra niente con questo processo, il suo nome non compare nemmeno dra la lista dei testimoni! Che cosa vuole insinuare questo borioso francese?

-Il caso della famiglia Malfoy è già stato oggetto di parecchie disquisizioni in passato Signor Ambasciatore ma il giudizio circa la loro posizione è stato emesso anni orsono. Il caso è chiuso da tempo ormai- disse la donna con l' aria di chi non ammetteva repliche.

Percy le lanciò un' occhiata infuriato. Se il solo fatto che la cognata stesse lì con quella peste di suo figlio gli era appena tollerabile una sua saccente intrusione che ricordava tanto i tempi di scuola gli era del tutto insopportabile.

-Hermione io credo che nella tua posizione...-

-Ecco proprio della mia posizione vorrei parlare. Lo sa lei chi é l'avvocato incaricato dell'accusa? Io. In quanto avvocato coinvolto nel processo ho diritto a conoscere la lista dei testimoni della difesa e le posso assicurare che il nome Draco Lucius Malfoy non vi compare. A meno che lei, Signor Ambasciatore, non stia insinuando che il nostro Capo della Cooperazione Magica Internazionale compaia sul banco degli imputati...-

Il francese arrossì violentemente -Io....-

-Perché questa sarebbe un'accusa molto, molto grave, lei ne é consapevole?-

Stronzo di un francese. Ti ho messo in buca.

Percy cominciò a rilassarsi. Dopotutto la presenza di Hermione lì si era rivelata provvidenziale.

-Non volevo....-

-Oh me lo auguro. Perché questo comporterebbe un grosso incidente diplomatico-Hermione sorrise soddisfatta. 

-Io...suppongo di sì. Sono spiacente-

-Eccomi!!! Scusatemi ho avuto un piccolo imprevisto....- Draco sopraggiunse trafelato sulla scena con la figlia in spalla che gli sgualciva l' eccessivamente costoso abito.

Ad un'occhiata più accorta ciò che vide gli provocò un eccesso di risate che dovette saggiamente soffocare: l'ambasciatore francese sembrava mortificato ed il suo viso aveva assunto una tonalità che variava dal viola al porpora.  Quello che più lo divertiva però era l'atteggiamento di Percy: il primo ministro infatti a metà fra il divertito e lo sconcertato si prodigava in scuse e sviolinate nei confronti dell' ambasciatore francese più consone ad un ex Serpeverde che ad un fiero Grifondoro. Hermione squadrava entrambi con aria sprezzante, con le braccia incrociate sotto il petto ed il mento sollevato in segno di sfida. L'uomo dovette sbattere gli occhi perché la vista lo stava ingannando mostrandogli l'immagine di una tredicenne magrolina, con una criniera di capelli ribelli, intenta a mostrarsi fiera per l'aver messo, ancora una volta, tutti in buca con la sua intelligenza. 

Che cavolo di è inventata la Granger in mia assenza? Questa scenetta non promette nulla di buono.

-Ho...interrotto qualcosa?-

-Oh Draco. Non credo, l' ambasciatore ed io avevamo giusto finito. Ora, se volete scusarmi ho un processo che mi attende. Tesoro, fai il bravo mentre la mamma è via- schioccò un bacio sulla fronte del figlio poi si rivolse, come se nulla fosse accaduto a Malfoy -Ci vediamo allo stadio del Quiddich quindi? Freddy ha tutto ciò che gli serve per cambiarsi nello zainetto. Se ti chiedono il perché Ron non ci sia digli che aveva un impegno improrogabile. A dopo-

Poi la donna fece una cosa del tutto inaspettata: si sollevò sulle punte e si avvicinò alla guancia dell' uomo, come per baciarla.

- Non ti illudere furetto platinato e raffredda i bollenti spiriti. Volevo solo dirti che ti ho salvato il culo- 

-Io...ehm...grazie- l'uomo le sussurrò di rimando sentendosi turbato da quel fugace ed improvviso contatto.

-Dopotutto ho dimostrato di essere sempre la migliore- Hermione sfiorò anche l' altra guancia pregando che i presenti scambiassero il gesto con un saluto fra...amici? Il profumo del costosissimo dopobarba dell' uomo le rivelò un' essenza di lavanda che le suonava familiare, le risvegliava ricordi d'infanzia, come il profumo dei dolci fatti dalla mamma per Natale.

Merlino, io conosco il profumo di Malfoy. Dopo dieci anni io riconosco il suo odore. Da quando Malfoy profuma di buono? E da quando questo profumo rievoca momenti della mia vita di cui non credevo nemmeno di avere più memoria?

Cosa fa la Granger, mi annusa?

Ok, questo é troppo Hermione. Passi che sei gentile perché accudisce Freddy. Passi anche che cerchi di farti perdonare per avere smarrito la sua preziosa figlia in giro per Diagon Alley. Ma tutte queste fantasie, cosa significano? E con questo gesto cosa volevi dimostrare? é possibile che tu abbia provato...piacere?

L'uomo sorrise. Quell' attimo di complicità l' aveva stupito sì, ma piacevolmente. Per un attimo si perse a guardare il bagliore dorato che i boccoli della donna emanavano.

-Ehm ehm- l'attimo di distrazione fu interrotto dal tossicchiare di Percy Weasley che, al pari del fratello minore, sembrava mostrare la sfera emotiva di un cucchiaino. 

Per qualche secondo cadde un silenzio glaciale nella stanza: Draco guardava Hermione con l' aria di uno che ha appena visto Voldemort ballare la lambada, Hermione fissava Draco come se avesse davanti Piton in mutande con i cuoricini, Percy squadrava i due percependo che la scarica elettrica che l'avrebbe colpito se si fosse intromesso l'avrebbe reso più ribambito di un troll di montagna e gli ambasciatori che seguivano la scenetta spostavano lo sguardo dal biondo, alla mora ed al rosso, grattandosi perplessi chi la testa pelata, chi la barba, chi la pancia.

Non é possibile. Ti sei messo a flirtare con la Granger in ufficio, davanti a mezza Europa riunita. Sei ridicolo Draco. Non solo ti presenti in ritardo alla tua prima riunione ma ti metti anche a fare l' idiota sotto il naso di tutti. La prossima mossa quale sarà, confessarle il tuo amore stringendola appassionatamente davanti agli occhi del suo (EX!) cognato?? E datti un contegno cazzo, mi dai il voltastomaco!

-Allora. Pronti per mettersi al lavoro?- Malfoy batté le mani nella speranza di distrarre i presenti dall' imbarazzante silenzio che si era creato.

Merlino, fa che abbocchino, fa che abbocchino...

-Pronti!- Percy prese sottobraccio l' ambasciatore francese conducendolo verso la Sala Riunioni e ponendo così fine alla surreale situazione.

...grazie al cielo hanno abboccato.

Se Draco avesse osato guardare il Primo Ministro negli occhi però avrebbe colto una strana espressione. Quella di qualcuno la che la sa lunga. 

***

 

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Capitolo 11
*** La resa dei conti- D&H ***


nuovo episodio
Ore 19:00 Ministero della Magia. Aula 16

- Dichiaro il caso chiuso-


Hermione sentì le gambe molli. Aveva vinto la causa. Anni di dedizione totale al suo lavoro che le dava sì enormi soddisfazioni ma che le richiedeva uno sforza di energie sovrumano, notti passate a studiare casi, mentre Freddy dormiva nel lettone accanto a lei, giornate chiusa nel suo ufficio senza mai alzare la testa dai libri finalmente venivano ripagati. 

-Signorina Granger guardi di qua!- i fotografi non avevano occhi che per lei.

-Signorina Granger, potrebbe dirci cosa si prova ora che gli ultimi Mangiamorte sono in prigione per merito suo?-

-Signorina Granger, singorina Granger!!-

Tutti volevano congratularsi e stringere la mano a quella donna che, non solo dieci anni prima aveva contribuito in prima persona alla fine del terribile periodo segnato dal ritorno di Voldemort ma che ora, con questo caso, aveva cancellato del tutto lo spettro del Signore Oscuro spedendo in prigione gli ultimi suoi seguaci.
La donna dovette appoggiarsi perché i flash ì, le persone attorno a lei e l'emozione le facevano girare la testa.

-Signorina Granger, mi dia il permesso di complimentarmi con lei. Ha dimostrato grande tenacia, maturità e competenza e di questo le siamo grati-

La donna continuò a sorridere con aria ebete mentre uno dei soci anziani si complimentava per il suo buon lavoro.

-Se non ha niente in contrario la inviteremmo ad unirsi a noi per un aperitivo dopo la conferenza stampa. Non dovrebbe durare molto, una quindicina di minuti all' incirca ed alle sette e mezza dovremmo essere pronti per festeggiare-

Merlino, un quarto d' ora? Sette e mezza?

-Scusi ma che ore sono?!-

-Sono le sette in punto-

-Merda!-

La partita di Freddy sta cominciando ora e io sono incastrata qui in tribunale senza via d'uscita.

-Herm! Herm!-

Una voce amica.

-Harry!!- la donna si abbandonò fra le braccia dell'amico che, a fatica, riuscì a condurla fuori dall'aula, facendosi largo fra i membri della stampa che sembravano volerla assalire.

-Cosa ci fai qui?!-

-Scherzi? Se non ci fossi stato io oggi non ci sarebbe stato nessun processo! E tu, mia cara, non saresti la donna più acclamata ed osannata del momento! Dovresti ringraziarmi signorinella-

Se non fosse stato per la squadra di Auror di cui Harry era divenuto il capo metà dei Mangiamorte che ora lei aveva spedito ad Azkaban sarebbe stato ancora in libertà.

-Hai ragione Harry... é che pensavo avessi da fare-

-La mia migliore amica sta vivendo uno dei momenti più importanti della mia vita Herm. Niente al mondo potrebbe importarmi di più. Io di qua non mi schiodo!-

-Harry, è un casino. Io devo stare qui per la conferenza stampa e Freddy é da solo alla partita! Già sarà mortificato per l'assenza di suo padre, non oso immaginare cosa penserà quando non mi vedrà fra gli spalti!-

-Freddy!!! Merlino mi ero dimenticato di lui!! Ma dov'é??-

-é alla partita Harry-

-E con chi scusa?-

-Mmmm...-

-Herm? Non é come credo vero?-

-Mmmm.....-

-Non hai mandato Freddy alla partita con Malfoy vero??-

-Harry che cosa dovevo fare? Dimmelo tu, ti prego illuminami!! Ronald non c'è, mi ha lasciato da sola, non so come fare, non so come rintracciarlo, non so dov'é! Avrei dovuto impedirgli di andare alla partita?!-

-E chi gioca con lui?-

-Ma che cazzo vuoi che ne sappia Harry!! Ci sarà un fratello, uno zio, qualcuno che sostituirà Ron! IO di certo non potevo giocare!-

-Ok, recupera la tua roba, lascia fare a me. Con un po' di fortuna cominceranno in ritardo e riuscirò a cambiarmi io-

-E il saggio di Lily?-

-C'è Ginny. Glielo spiegherò, capirà. Lo sai quanto adora il suo cuginetto-

-Come credi di farmi venire via di qui esattamente?

Harry sorrise malizioso puntandosi la bacchetta alla gola.

-Sonorus!-

-Harry ma che...-

-Ok tutti fuori signori! La squadra Auror deve effettuare un controllo nell'aula a seguito di alcune segnalazioni ricevute. Vi prego di lasciare l'edificio il più in fretta possibile-

La folla radunata si guardò intorno preoccupata.

-Dannati culi pesi, mi tocca passare alle maniere forti-

Fece scivolare una mano in tasca e ne tirò fuori una manciata di Polvere Buiopesto.

-Dammi la mano e stai pronta a smaterializzarti-

Ne seguì un rumore sordo e all'improvviso tutta la sala cadde nel buio più totale.

-E chi l'ha detto che i giochi dei Weasley sono solo per i bambini?-

***

Ore 19:00 Stadio del Quidditch

Allo stadio del Quidditch Draco stava sulle spine.

Sono le sette e nessuna traccia della Secchiona, né di quella maledetta donnola di suo marito (EX!). Continuava a ripetersi quell' ex come per prendere consapevolezza del fatto che Hermione non apparteneva più all' odiato compagno.

La cosa che più lo infastidiva non era tanto il ritardo della donna quanto il nervosisimo che provava all'idea di rivederla. Innegabile era il fatto che qualche ora prima in ufficio fosse avvenuto qualcosa fra i due anche se l'uomo non riusciva a capacitarsene. Attrazione? Complicità? C'era, nell' ex compagna, qualcosa che lo attirava, forse la sua forza, il suo orgoglio o forse quegli occhi color cioccolato. Ciò che non voleva ammetere però era che lo aveva letteralmente ammaliato fin dal primo momento che l'aveva vista sui binari della stazione. Già perché farlo sarebbe stato più imbarazzante che correre nudo in mezzo ai corridoi di Hogwarts urlando W Grifondoro.

Dove cazzo sono finiti i denti da castoro? E quella chioma leonina che si portava sempre dietro? Perché le donne crescendo scoprono tutti quegli intrugli babbani più potenti di  qualsiasi incantesimo che le rendono così diverse da com' erano da adolescenti? Da quando é così...così...bella?

 Draco si mordicchiò le labbra nervoso passandosi una mano fra i capelli.

-Papà, hai visto Hermione?-

Hermione? Eh? Cosa? Si alzò di scatto, come se un'ape lo avesse punto là dove non batte il sole.

-Papà! Ma si può sapere cos' hai? Freddy sta cercando la sua mamma!!-

Devi darti un contegno. Non puoi comportarti come un adolescente alla prima cotta.

-Draco ma arriva il mio papà?-

Eccolo. Adesso cosa gli dico? No Freddy quell' idiota di tuo padre che tale era é rimasto non verrà perché...Perché poi Weasley non c'é? 

-Freddy, non lo so...aveva un impegno di lavoro credo, tu intanto vatti a cambiare...-

-E la mamma dov'è? Lei viene vero?- la voce del bambino tremò come se questi stesse per scoppiare in lacrime da un istante all'altro.

-Certo che arriva piccolo. Tu fai il bravo adesso vatti a mettere la divisa- disse Draco premendo febbrilmente i tasti del cellulare per mettersi in contatto con Hermione

Niente, non risponde. E io adesso che gli dico a suo figlio? Ma chi me l'ha fatto fare di immischairmi in sto casino? Come se non ne avessi abbastanza con Eleanor!

-Hey Fred, tuo padre non viene?- un bambino con un sorriso satanico dipinto sul volto si avvicinò al piccolo Weasley. Nei suoi occhi poteva leggersi chiaramente ciò che provava per il compagno di squadra: puro disprezzo. Draco ebbe una fugace visione di lui undicenne che si avvicinava ad Hermione ed i suoi amichetti.

Il rosso ricacciò stoicamente indietro le lacrime alzò la testa e rispose con veemenza -Certo che viene. é solo in ritardo perché deve finire l' allenamento con la sua squadra. LUI é un giocatore professionista-

-Secondo me ha paura che mio padre lo lo batta. Adesso che ha una Nimbus 2011 niente può fermarlo-

La bocca di Draco si storse in un ghigno di sufficienza al pensiero della sua Firebolt Turbo che si portava sempre in tasca sotto incanto Reducio. Poteva essere cambiato negli anni ma la predilezione per gli oggetti costosi e alla moda era la stessa del vecchio Malfoy, come si poteva notare dal completo fatto su misura, dalla preziosissima 24 ore che reggeva in mano e dalle scarpe in pelle italiane che sfoggiava quel giorno.

Una Nimbus 2011 non regge il confronto con la mia bimba.


-Ti piacerebbe. Draco, diglielo tu che mio padre é fortissimo-

Nei suoi pensieri solo un'immagine, quella di Weasley che se la faceva sotto alla sua prima partita ad Hogwarts ed una canzoncina. Perché Weasley é il nostro Re, ogni due ne sbaglia tre. Smettila Draco.

-Si Freddy- mentì spudoratamente.

-E tu chi saresti scusa?-

Questo bambino avrebbe bisogno di una bella lezione di educazione.

-Oh, anch'io sono onorato di fare la tua conoscenza. Comunque sono un amico della mamma di Fred-

Ah, adesso siete amici? 

-Sai giocare a Quidditch?-

Oh ma questa piattola da dove salta fuori?

-Si-

-Non ci credo-

-Non é un problema mio-

-E perché non giochi?-

-Perché non ho nessun figlio in squadra-

-Hai paura anche tu?-

-Tutti pronti? La partita sta per cominciare!!- la voce dell'allenatore interruppe quella piccola diatriba.

-Weasley, il tuo papà non c'è ancora! Vedi ha paura!!-

Improvvisamente Draco sentì una manina fredda si chiuse attorno alla, come per cercare protezione e farsi infondere coraggio per affrontare quella serpe del compagno di squadra.

-Il mio papà NON HA PAURA- disse il piccolo con un impeto soprendente.

Bene. Un fiero Grifondoro. L'esatta copia dei suoi genitori. Che meraviglia!

-E allora perché non c'è? Forse non vuole giocare con te perché sei una schiappa-

La manina tremò e si strinse ancora più alla sua. Draco la strinse forte mordicchiandosi le labbra.

Dannata donnola. Accidenti a te, a Merlino e a tutti i maghi di questo mondo. Spero che tu abbia un motivo più che valido per questa assenza.

-Gioco io-

Questa poi da dove cazzo ti esce?? Ti sei Grifondorizzato?

-Non hai nessun figlio in squadra-

-Si ma ho accompagnato Freddy. E gioco con lui-

-Hey voi?- disse rivolto ad un gruppo di padri che stavano con la testa fitti fitti a discutere le tattiche di gioco come se davvero dovessero disputare la finale della Coppa del Mondo. -Avete qualcosa da prestarmi per giocare? Non era previsto che entrassi in campo ma visto che il papà di Fred non c'è...- Draco si strinse le spalle, come per giustificarsi.

Il gruppo, che fino ad allora non sembrava aver notato la sua presenza, spostò lo sguardo su di lui come se avesse visto un fantasma. Il solo fatto che non si vedeva tutti i giorni una persona del calibro di Draco Malfoy sporcarsi le sue regali chiappe per una partita di Quidditch fra bambini sarebbe bastato a meravigliare chiunque. Se in aggiunta il suddetto lo faceva per il figlio di quella che tutto il mondo sapeva essere sua acerrima nemica allora la questione appariva alquanto incredibile.

- Malfoy, guarda chi si rivede. Vorrei poterti dire che é un piacere ma beh...non lo é- un uomo dai capelli castani si avvicinò al bambino che gli aveva appena dato che codardo. Cormack McLaggen.

Ma certo. E di chi altro poteva essere figlio un così odioso bambino?

-McLaggen...il piacere é tutto mio-

-Da quando tu ed Hermione vi frequentate?- la sua voce era gelida. Draco ricordò di averli visti insieme in un'occasione...la festa di Natale di Lumarorno ma certo! Lui aveva altro per la testa in quel momento ma non aveva potuto fare a meno di notare che la Secchiona aveva, a quanto pareva, conquistato un altro bellimbusto con la passione per il Quidditch.

-Non credo che questo sia affar tuo. Allora ce l'avete qualcosa da prestarmi o no?-

-Guarda qui nella mia borsa e muoviti a cambiarti che stiamo per cominciare. Ah, suppongo tu giochi da Cercatore...tanto meglio, vorrà dire che dovrò mantenere alto il nome della mia casa ed umiliarti come è sempre successo a scuola-

Draco roteò gli occhi, già annoiato da quella puerile competizione. 

Ma chi cazzo me lo ha fatto fare?

***



-Dai Hermione datti una mossa, non dobbiamo mica andare ad una sfilata, che cosa ti imparta se ti si è sporcato il cappotto di fango? Guarda che se non ti spicci Freddy non avrà nessuno con cui giocare!- Harry fremeva. 

-Arrivo, arrivo!- Hermione cercò di darsi una riassettata alla meglio. Era un disastro: nella fretta della smaterializzazione erano atterrati su un cumulo di neve annerita che aveva sporcato il suo elegante cappotto blu e le decolleté comprate apposta per l'occasione e la tensione ed il caldo del pomeriggio le avevano sbiadito il trucco.

Chissenefrega no? In fondo i genitori degli altri bambini mi vedono sempre in jeans che vuoi che gli importi se sei un po' trasandata.

Hermione mentiva a sé stessa per nascondere il fatto che altro non le importava che del giudizio di uno sguardo di ghiaccio....

Smettila. Non esiste un mondo in cui Malfoy é attratto da te. Non fare la stupida.

-Allora?!-

-Uh che palle Harry. Sono qui-

I due si presero per mano e si buttarono in una folle corsa verso il campo da gioco.

-Merda, hanno già cominciato. Forse se mi muovo faccio ancora in tempo....-

-Hermione!! Hermione!!- la vocina squillante di Eleanor attirò i loro sguardi verso gli spalti.

-Elly!! Che ci fai lì tutta sola? Dov'è papà?-

-Io...credo che sia lì- Harry tirò la manica del cappotto dell'amica puntando il naso verso il cielo con l'aria di chi vi avesse appena visto materializzarsi un Dorsorugoso di Norvegia.

-No Harry non c'è lì seduto-

-Ma sei scema? é lì sopra il tuo naso!-

La donna alzò gli occhi. Ciò che vide sopra la sua testa le fece spalancare la mandibola così velocemente che per poco non si udì il rumore della frattura.

Che ci fa Malfoy lassù??

-Mamma!! Mamma guardami!! Sono in porta!!- suo figlio la salutava con foga, dimentico di ciò che gli succedeva intorno. Aveva un' aria raggiante.

La donna lo salutò con un cenna della mano per poi spostare nuovamente lo sguardo verso il biondo mentre una risata sonora da parte dell'amico le suonava alle spalle.

Malfoy, con aria evidentemente indispettita stava fermo alla ricerca del boccino con un paio di pantaloni della tuta che gli avvolgevano le lunghe gambe e una felpa dai colori un po' sbiaditi ma comunque evidenti agli occhi di tutti: giallo e rosso. McLaggen aveva un bel senso dell'umorismo dopotutto.

-Hey bella felpa Furetto!! Dì, un po' soffri di crisi d' identità?-

Draco che si trovava a svolazzare a pochi centimetri da loro sollevò elegantemente il dito medio il direzione del moro.

Sua signoria.

Certo che alcune cose non cambiano mai. Altre invece lo fanno così radicalmente da lasciarti senza parole. Hermione continuava a fissare il biondo davanti a sé senza riuscire a credere a ciò che stava facendo per lei e per il suo Freddy.

-Herm vuoi una ciotolina per la bava o ti basta un fazzoletto?-

-Cazzo dici Harry?-

-Dico che stai fissando Malfoy come Winnie The Pooh davanti ad un vasetto di miele-

-Eh? Io? No cioé...sta facendo una bella cosa no?-

-Si sta facendo una bella cosa Herm e Freddy sembra essere molto contento. Ma non provare a cambiare argomento! Cos'è successo oggi fra te e il furetto platinato?-

-Niente, cosa vuoi che sia successo-

-Ah non lo so. Dimmelo tu...mi chiami stamattina in taxi con lui, passate la giornata insieme...Oh andiamo Hermione, credi che il Capo degli Auror non abbia le sue fonti?Io ho occhi ovunque. E adesso questo sguardo. Pensi che sia scemo?-

-Io...- la donna non sapeva che dire. Continuava a mordersi le unghie, come faceva ogni volta che era tremndamente imbarazzata.

-Mi credi davvero così idiota? Ti stai mangiando le unghie e questo significa una sola cosa: sei imbarazzata. E lo sei perché sei attratta da quella sottospecie di serpente travestito da damerino-

-Beh quella sottospecie di serpente oggi ha reso più felice tuo nipote di quanto suo padre non sia riuscito a fare negli ultimi mesi! Hai idea di cosa vuol dire per lui avere qualcuno che lo fa sentire importante? A me sembra che se qui c'é un serpente quello non è di sicuro Malfoy!-

-Perché dite che il mio papà è un serpente?-

Merda. Elly.

-Hey piccola! Io ed Hermione stavamo scherzando...sai un po' di ricordi d'infanzia, niente di che...Ma che deliziosa bambina! Io sono Harry, lo zio di Freddy-

-Un altro zio?? Ma in quanti siete??-

La tensione che aleggiava nell'aria sembrò allentarsi un poco.

-Eh in effetti siamo in parecchi. Ma ti svelo un segreto...io sono il suo preferito!- l'uomo si prese la bambina sulle gambe per non farla stare in piedi e si voltò verso l'amica.

-Ma proprio...lui?- Harry le lancò un' occhiata schifata.

Hermione gli rivolse un sorriso estremamente eloquente al quale il moro rispose con qualche borbottio ed un "questa me la paghi" masticato fra i denti.

-Ahhhhh!!! Regardez!! Il boccino!!- Elly si alzò saltellando mentre suo padre filava attraverso il campo con gli occhi fissi sulla pallina dorata.

In un attimo McCormack gli fu accanto spintonandolo nel tentativo di disarcionarlo. Procedevano fianco a fianco e Draco non ci mise molto a capire che in quelle condizioni sarebbe stato difficilissimo prendere il boccino che, nel frattempo di era spostato verso l' alto. Con un' occhiata il biondo capì che l'avversario era così preso dal tentativo di farlo cadere che non si era accorto del suo spostamento. Gli rimaneva solo una mossa da tentare, pregando che la pallina dorata non cambiasse nuovamente la traiettoria.

Dannato Potter e le sue azioni. La finta Wronsky.

Si gettò a rotta di collo verso il terreno augurandosi che quello scimmione di McLaggen lo seguisse. Poi, assicuratosi che gli stesse alle calcagna, quando ormai aveva raggiunto il terreno, puntò la scopa verso l'alto, dove il boccino stava fermo, quasi come se volesse essere acchiappato. Nel giro di pochi secondi le sue dita affusolate si strinsero attorno al freddo metallo.

-SI!!-

Dal basso lo raggiunse l'urlo di rabbia dell'ex grifondoro.

-McLaggen, avresti dovuto sturarti le orecchie prima degli allenamenti di Potter. FORSE avresti imparato qualcosa!-

L'uomo sembrava furibondo. Poco gli importava, il suo sguardo era stato catturato da un fagottino rosso che filava verso di lui sulla sua Mini Nimbus con aria raggiante.

-Draco!! Sei stato bravissimo!! Sei bravo come lo zio Harry!!-

-Hey nipotastro! Nessuno è bravo come me!-

-Zio Harry!! Sei qui!!- il piccolo cambiò direzione e si diresse verso lo zio che assiteva alla scena dagli spalti. Il biondo, tenendo ancora il boccino fra le mani, li raggiunse.

I due uomini si squadrarono per un po', come se fossero indecisi su quale atteggiamento dovvessero tenere l' uno con l'altro. Poi il moro ruppe il silenzio.

-Bella mossa furetto. Voglio i diritti però-

Draco sorrise incerto mentre l'imbarazzo cadeva sul gruppetto. L'aria si tagliava a fette.

-Freddy vatti a cambiare o ti prenderai l'influenza- Hermione ruppe il momento di imbarazzo.

-Beh si...in effetti forse dovrei andare anch'io...con un po' di fortuna riesco a vedermi i saluti finali del saggio di Lily...Ci vediamo domani eh? Ciao piccolo, ciao Elly piacere di averti conosciuto. Herm ti chiamo dopo, Malfoy...-

-Ciao sfregiato-

Freddy si diresse verso gli spogliatoi. Hermione fissava il volto arrossato di Draco mordicchiandosi le labbra.

-Elly tesoro perché non vai a prenderti qualcosa di caldo al bar? Fra cinque minuti arrivo a pagare-

La piccola non se lo fece ripetere due volte.

- Allora Granger. Sei stata incoronata per la seconda volta salvatrice del mondo?-

-Io...si. Ho vinto la causa. La tua riunione?-

-Oh tutto a posto. Me li sono lavorati ben benino e dopo dieci minuti avevano già dimenticato il mio ritardo-

-Io volevo chiederti ancora scusa per oggi pomeriggio....-

-Granger la devi smettere di scusarti. Non è stata colpa tua-

-Invece si...e tu sei stato così...così...gentile...-

-Mmmm...grazie Granger. Di pure cortese, affabile, dannatamente bello, profumato...-

-Che cosa?-

-Granger, mi hai annusato prima nel mio ufficio. Ora i casi sono due: o ti sei trasformata in un cane da tartufo o il mio profumo ti attirava...-

Dannato furetto. Quel commento la irritò molto più del dovuto. Com'era? Presuntuoso e snob? Ecco, non cambierà mai!

-Se proprio vuoi saperlo non era profumo. Era puzza. Quella della CACCA che hai sotto il naso-

Ohoh. Forse ho esagerato.

-Ah io avrei la cacca sotto il naso? Ma se da stamattina non fai che rinfacciarmi di essere immaturo, incapace, irresponsabile! Chi è quello che se la tira dei due Granger?-

-Mamma, non mi sento bene...- Freddy, che aveva fatto dietro front a causa di una strana sensazione allo stomaco, si intromse fra i due, con il volto verde.

-Io non me la tiro Malfoy! Sono solo una mamma sola che si preoccupa di crescere bene suo figlio é così sbagliato? Freddy non tirarmi la manica del cappotto! -

-Vedo proprio che ho fatto tanta fatica per niente oggi!-

-Cosa intendi? Smettila di tirarmi la manica Freddy!-

-Ho fatto del mio meglio, sono stato gentile, ho tenuto tuo figlio tutto il giorno perché se proprio vuoi saperlo ero incredibilmente attratto da te, perché quando ti ho rivisto stamattina ho pensato che fossi la donna più affascinante....-

-Mamma, devo vomitare!!-

Hermione osservò con orrore il proprio figlio che riversava il contenuto del suo stomaco ai loro piedi.

-Freddy!!- i due adulti gridarono in coro il nome del piccolo, chinandosi su di lui per assicurarsi che stesse bene.

-Oddio, le scarpe nuove! E guarda li come ha ridotto i tuoi pantaloni...-

-Freddy, stai bene?- Draco fece segno ad Hermione di darci un taglio.

-S-si. Credo di si Draco. Mamma che vuol dire affascinante?-

Peccato che il bimbo tenesse gli occhi a terra perché lo sguardo che il biondo rivolse alla donna quando lei lo guardò non avrebbe reso necessarie ulteriori spiegazioni.





































































































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Capitolo 12
*** Galeotta fu la pizza- D&H ***


Una piccola sorpresa per tutti quelli che mi hanno chiesto ( con mio grandissimo piacere) di postare il prossimo capitolo il più in fretta possibile perché impazienti di leggere come la mia storia sarebbe proseguita. La costante crescita dei lettori e dei recensori mi rende ogni giorno più orgogliosa e mi sprona a proseguire. Di questo vorrei ringraziarvi moltissimo. Sappiate che è proprio per voi che oggi, quando improvvisamente mi sono ritrovata con due inaspettate ore libere, mi sono buttata a capofitto nello sviluppo della bozza che già avevo previsto per questo episodio! Senza indugiare oltre vi auguro una buona lettura, sperando di stupirvi ancora positivamente. A presto! Ginevra
Ore 21:00

"se proprio vuoi saperlo ero incredibilmente attratto da te..."

Malfoy é attratto da me. Com'è che mi ha definita? Affascinante.

"quando ti ho rivisto stamattina ho pensato che fossi la donna più affascinante..."

Hermione fissava la donna che la fissava dallo specchio senza riconoscerla. L'ultima ora era stata...surreale.

Malfoy che gioca per mio figlio. Gli occhi di Malfoy su di me. Freddy che vomita addosso a me e Malfoy. Malfoy che lo prende in braccio e mi aiuta a riportarlo a casa -dopo aver sciorinato una serie di improperi degni della feccia che si aggira per NocturnAlley-. Malfoy sulla porta. Malfoy.

La donna si toccò una guancia scoprendola bollente. Non era possibile che, dopo due anni in cui aveva letteralmente escluso ogni uomo che non fosse suo figlio dalla sua vita, l'uomo che vi rientrava così improvvisamente fosse proprio l'odiato ex Serpeverde.

-Mamma? Cos'hai? Sei rossa-

-Come tesoro? Oh niente. Ho solo caldo, si muore qui dentro-

-Mamma si gela, ha anche appena ricominciato a nevicare, come fai ad avere caldo?-

é l'imbarazzo stupida. Non la temperatura.

-Ho fame-

Non é possibile, questo campa per dormire e mangiare. E giocare a Quidditch certo, come suo padre.

-Ti è passata la nausea?-

-Si, ho fame-

-Va bene, ti preparerò qualcosa-

Affascinante. Il furetto mi crede affascinante.
Perché non l'ho fermato sulla porta di casa? Giusto, Freddy si era trasformato in una fontana e lui aveva già avuto un bel daffare nel toglierci di dosso ogni traccia organica lasciata da mio figlio dai vestiti.


Affascinante. Cosa vuol dire per lui affascinante?
Magari intende qualcosa del tipo "ti trovo attraente e ti porterei fuori a cena ma niente di serio". Io pensando alla persona che ho ritrovato oggi spererei più in un "sei la donna più bella del mondo facciamo tanti meravigliosi bambini biondi". Merlino, non l'ho detto davvero.


-Mamma che hai? Sei sicura di stare bene? Sembra che tu sia seduta su un cactus-

Ha ragione. Il dubbio mi inquieta. Devo parlargli.

-Freddy usciamo-

-Mamma ma sono in pigiama!! E poi ti ho detto che ho fame!-

-Non ho niente in casa, non c'è stato tempo di fare la spesa, mettiti addosso la giacca, la cuffia e gli scarponcini, andrà benissimo così-

-Mamma, sei davvero strana stasera sai?-


***

Sdraiato sull' enorme divano di velluto verde del lussuoso loft dove lui ed Elly si erano trasferiti quando erano tornati a Londra Draco fissava il fuoco che scoppiettava nel camino accarezzando Oscar, il gatto appena adottato, mentre sua figlia giocava con bambole sparse un po' ovunque nella sala. La bambina gli lanciava di tanto in tanto sguardi sospettosi con i suoi indagatori occhi turchesi. Qualcosa non le tornava: il padre aveva dichiarato di volersi rilassare con un libro ma non aveva ancora voltato una pagina da quando si era seduto. Inoltre non la rimproverava per aver invaso la sua preziosa sala con i suoi giochi, quando di solito il suo disordine lo faceva impazzire.

-Papino? A cosa pensi? Sei silenzioso-

-A niente tesoro. Sono solo stanco-

Bugiardo. Bugiardo ed idiota. Cosa ti é saltato in mente di dire alla Granger che la trovi affascinante? Come minimo adesso si starà facendo quattro risate pensando a quanto tu ti sia reso ridicolo!

-Papino, pensi ad Hermione?-

-Cosa? Ma che ti salta in mente?-

-Perché che male ci sarebbe?-

-Elly hai per caso bevuto qualcosa dal mobile bar?-

-Guarda che ho visto come la guardi-

-E sentiamo come la guarderei?-

-Come facevi con la mamma-

L'affermazione della figlia lo lasciò basito con la bocca semiaperta. Voleva risponderle che si sbagliava ma si rese conto improvvisamente di non avere nulla da dire. Perché gli occhi indagatori della bambina avevano colto nel segno.

Prima che potesse trovare qualcosa con cui replicare il campanello suonò salvandolo da quella situazione decisamente imbarazzante.
 

Chi può essere che rompe a quest'ora? Di sicuro una scocciatura.

-E tu cosa ci fai qui?-

-Pizza? Ho pensato che nemmeno tu avessi avuto il tempo di fare la spesa nel caos della giornata-

La Granger lo fissava con un cartone formato gigante in mano ed il naso arrossato dal freddo. Se quella mattina l'aveva trovata affascinante ora gli sembrava...meravigliosa. Anche con un paio di jeans addosso che avevano sostituito l'elegante vestito, degli stivaletti bassi che facevano sicuramente meno scena dei tacchi vertiginosi che aveva sfoggiato per l'occasione, un basco calato sui boccoli castani ed un'enorme sciarpa che la proteggeva dal gelo che era calato in città quando la neve aveva ricominciato a cadere.

- H-hai già mangiato?- la donna lo guardò con aria preoccupata.

Ti prego rispondi di no. Non potrei sopportare l'idea di andarmene adesso, mi sentirei troppo stupida. Hermione fissava stregata l'uomo che stava fermo sulla porta spostando lo sguardo vagamente stupito dal suo viso arrossato al cartone della pizza.

Allora é umano anche lui!  Hermione sorrise. Si era immaginata che nemmeno in casa il Principino di Serpeverde si mostrasse scomposto. Il giovane indossava un paio di comunissimi pantaloncini da basket, una felpa dei tempi dell'università mentre i capelli scarmigliati gli ricadevano sulla fronte. Merlino, così é davvero perfetto.

-No, in effetti non ci siamo ancora messi a tavola... una pizza sarebbe proprio l'ideale. Entrate. Elly!!! Guarda chi ti è venuto a trovare?-

***

-Ahhh. Adesso si che sto bene! Adoro la pizza!- Freddy si massaggiò la panciotta soddisfatto.

-Tu adori qualunque cosa sia commestibile tesoro-

-La pizza di più-

-Si tesoro. La pizza, la cioccolata, le patatine, l'arrosto di nonna Molly, le lasagne di nonna Jane.....-

Elly cominciò a tossire per la Coco Cola che le era andata su per il naso quando aveva cominciato a ridere. Freddy dovette batterle una manina grassoccia sulla schiena.

-Bimbi che ne dite di guardare un film?-

-Draco é tardi- obiettò la riccia.

-E allora? Domani non c'è scuola, lasciali giocare un pochino sono in vacanza! Rilassati, sei sempre così bacchettona?-

Hermione gli mostrò la lingua sorridendo.

-Forza, andate in camera da Elly così noi potremo rimanere in sala a guardare la TV in santa pace-

I due bambini trotterellerarono via dalla cucina lasciando i genitori da soli.

-Non vuoi che rimaniamo solo perché così i bambini possono giocare vero?-

Ecco. L'ho detto. Perché io non tengo mai a freno la lingua?

Draco, che si stava allontanando per aiutare i bambini a far partire il lettore DVD, si bloccò sulla porta. Poi si girò verso Hermione che fissava il pavimento imbarazzata con l'aria di chi vorrebbe rimangiarsi tutte le parole appena pronunciate. Le si avvicinò e le sollevò il mento con le dita, fissandola con aria divertita.

-E tu non vuoi rimanere per guardare la TV vero Granger?-

Non erano mai stati così vicini dopo quell'imbarazzante momento nell'ufficio di Malfoy. Hermione venne di nuovo colpita dal profumo dell'uomo, quel profumo che la faceva di nuovo sentire bambina, quando con Harry e Ron percorreva spensierata i corridoi di Hogwarts, quando l'unico suo problema erano le gelide frecciatine che provenivano dalla bocca di un furetto con i capelli troppo biondi. La stessa bocca che al momento si trovava pericolosamente vicino alla sua. La strega chiuse gli occhi istintivamente nell'istante stesso in cui l'ex odiato compagno posava le labbra sulle sue cingedole la vita sottile con un braccio. Quel contatto la fece sussultare di stupore: stava baciando Malfoy!
Draco si limitò dapprima ad accarezzarle la bocca con la sua, delicatamente per timore che, sopresa da quel gesto, lo respingesse senza indugio. Quello in cui si stavano lanciando era assolutamente un gioco d'azzardo e la posta in gioco era troppo alta per puntare tutto subito. Quando però sentì una mano di lei spostarsi sul suo petto mentre l'altra saliva verso la nuca affondandogli le dita dei capelli decise che era il momento di scoprire le carte. Quasi non si accorse, immerso com'era nel turbine dei suoi pensieri, che Hermione aveva socchiuso le labbra e che la sua lingua stava sfiorando la sua. Uno strano formicolio gli percorse la schiena facendolo rabbrividire ed attirò la strega ancora più vicino a sé. Poco importava che si trovassero nella sua cucina, con la porta ancora aperta e che i bambini potessero irrompere nella stanza da un momento all'altro. La lingua della donna che esplorava ogni angolo della sua bocca impediva al suo sangue di affluire correttamente al cervello perché ogni pensiero razionale sembrava essere momentaneamente conngelato nella sua mente. Il caldo corpo dell' ex Grifondoro fra le sue braccia lo paralizzava, rendendolo incapace di muoversi, nel timore di interrompere quel contatto magnetico.

-Papinoooooo!! Abbiamo scelto il film!!-

Hermione allontanò la testa scrollando i morbidi boccoli biondi ma mantenendo gli occhi nocciola fissi sul mare ghiacciato che erano quelli dell'uomo.

-Eccomi tesoro...-Draco strofinò il naso sul collo della donna lasciandole un bacio rovente sulla pelle - Muoviti di qui e te ne pentirai-

Nessun ordine poteva apparire più dolce e facilmente eseguibile all'orgogliosa grifoncina. Inoltre le sue gambe parevano essere sotto un incantesimo Petrificus quindi non c'era pericolo che muovesse un solo passo.
Si succhiò le labbra, incapace di credere che qualche istante prima proprio queste avessero avuto un contatto così intimo con quelle di Malfoy. Eppure doveva proprio essere così perchè le sentiva umide e calde...

Merlino, Malfoy. Due anni di astinenza e il principe che rompe l'incantesimo é Malfoy. Un principe snob, viziato, saccente e presuntuoso. Beh, non si può avere tutto dalla vita. Quantomeno é dannatamente sexy.

Persa nei suoi pensieri non si era nemmeno accorta del ritorno del Serpeverde per cui fu parecchio sopresa quando due braccia lunghe e snelle la strinsero con impeto e quando un sussurro le raggiunse le orecchie.

-Dicevamo?-

Hermione si stupì di quanto facilmente fosse in grado di ristabilire quel contatto così intimo. Ai suoi occhi le labbra dell' uomo sembravano fatte apposta per essere baciate ed il suo corpo per essere accarezzato. A quanto pareva il Serpeverde non doveva pensarla molto diversamente perché le sue mani stavano vertiginosamente perdendo quota percorrendole prima la schiena, poi i fianchi per poi risalire verso il suo seno.

-Draco...la porta é aperta...i bambini...-

L'uomo non le rispose. Staccò una mano dalla sua schiena, dove stava giocherellando con il bordo dei suoi jeans per calarla nella tasca della felpa. Un attimo dopo il suo corpo, ancora avvinghiato a quello di Malfoy crollò sul letto della camera padronale, mentre il peso dell' uomo le gravava addosso. Hermione si scostò puntando le mani al petto dell'uomo tentando debolmente di allontanarlo da sé.

-Dalla padella alla brace Malfoy-

-Granger stai tranquilla. Finché Zac Efron continuerà a farsi le sue cantatine quei due non schioderanno gli occhi dallo schermo nemmeno per un secondo-

Come se nulla fosse accaduto ricominciò a baciarla sul collo scendendo lentamente verso il triangolo di pelle che lo scollo della camicia le lasciava libero e dal quale poteva intravedere il pizzo del reggiseno bianco della donna.

-E se dovessero cercarci in sala?-

-Granger, non sono uno sprovveduto. Se ti dico che non si alzeranno devi fidarti di me-

-E se venissero di qua?-

-Hermione per quanto mi provochi il vomito l'idea, non venirmi a dire che tu e la donnola vi lasciavate andare solo quando Freddy non era in casa perché non ci credo! Pensi che sia così ingenuo? Non sono così incapace da non saper nemmeno eseguire un semplice Repellum! Se uno dei due si avvicinerà a quella porta si accorgerà semplicemente che doveva andare in bagno e se ne andrà senza creare problemi-

Hermione non sapeva se  a convincerla era stato il potere della magia o quello delle dita affusolate del biondo che giocavano prepotentemente con il gancio del suo reggiseno, ma all'improvviso comprese che cercare di resistere ancora a quel turbinio di emozioni e sensazioni non l'avrebbe portata molto lontano. Inarcò leggermente la schiena e si abbandonò al tocco dell' uomo beandosi nel vedere il desiderio di questo dilatargli le pupille quando il suo corpo capitolò definitivamente.

***

Merlino. Ho fatto l'amore con Malfoy mentre mio figlio, sotto incantesimo, guarda un film nell'altra stanza. Sono un essere spregevole, una mamma irresponsibile e pazza.

Merlino. Ho fatto l'amore con la Granger... No ho fatto sesso con la Granger. Non fare l'idiota Draco, hai stregato i bambini che stavano nell'altra stanza questo non é SOLO sesso.

-Draco?-

-Hn-

L'uomo sollevò la testa e spostò con un tocco delicato la ciocca di capelli che le cadeva ribelle sugli occhi, proseguendo il contatto con una carezza che le sfiorò la guancia e tuffando i suoi occhi ghiaccio in quelli nocciola di lei.

Non é SOLO sesso. Continuava a ripetersi nella mente.

-é normale che io non senta nessuna voce venire dalla stanza di Elly?-

-Sei distratta perché pensi ad altro-

-No Draco, io davvero non sento nulla. Ahia! Non mordermi la spalla!-

L'uomo sorrise malizioso.

-Vai a controllare se ti fa sentire più tranquilla- disse l'uomo senza smettere di morderla delicatamente sulla spalla, sul seno, sul collo.

-Draco?-

-Mmmm...-

-Potresti smetterla per favore così da farmi sentire una mamma meno irresponsabile?-

-Va bene Miss Perfettini...-

Una cuscinata lo colpì in pieno volto lasciandolo senza fiato. In un attimo la donna si era divincolata dal suo abbraccio e si era alzata rivenstendosi in fretta.

-Hermione non credi che i bambini si accorgeranno di qualcosa se ti presenti in camera da loro con la mia felpa?-

-Cosa? Oh cazzo. Hai ragione-

Draco non riusciva a smettere di fissare la donna che, a causa dell'imbarazzo, si stava vestendo con grande difficoltà. Era bellissima, su questo non aveva alcun dubbio nemmeno prima di ammirarla senza alcun vestito indosso. Gambe lunghe e snelle, corporatura esile, seni piccoli e perfetti. Possibile che fosse la stessa bambina che, insieme a quei due impiastri dei suoi amici aveva disprezzato, insultato e deriso a scuola ?

-Beh? Cos'hai da ridere?- la donna lo fissava con i pantaloni infilati solo per metà.

-Niente...-

-Non è vero. Stai lì e mi fissi con quel ghigno malefico-

-Non posso ridere?-

-Stai pensando a qualcosa. Conosco quell' espressione Malfoy, il tuo cervellino satanico sta partorendo qualche pensiero malevolo-

-Rido al pensiero che ho passato anni ad architettare un modo per far fuori i tuoi due amichetti senza alcun successo ed ora improvvisamente mi servi su un piatto d' argento la soluzione per farli schiattare. Non vedo l'ora di sapere come la prenderà Lenticchia...-

-Chi ti dice che gli racconterò di questa notte?-

-Oh beh, per quanto mi auguri che giri alla larga il più possibile prima o poi dovrà tornare a casa e, per quanto stupido sia, penso che si accorgerà che frequenti qualcun' altro. E se anche i suoi due neuroni fossero definitivamente stati annientati da bolidi volanti ritengo che quelli di Potty funzionino ancora abbastanza bene da capire la situazione ed andarglielo a riferire-

Poco importava ad Hermione che davanti a lei si fosse reincarnato l' adolescente spocchioso di un tempo. Si accorgerà che frequenti qualcun'altro. Quindi non é qualcosa del tipo "ti trovo attraente e ti porterei fuori a cena ma niente di serio". Sta seriamente pensando che potrebbe esserci qualcosa fra di noi.

La donna non rispose ma si limitò a chinarsi per baciarlo nuovamente sperando di fargli capire che, per quanto difficile sarebbe stato ammettere la cosa con il suo ex marito, si augurava davvero che sarebbe venuto il momento di dirgli che vedeva un altro uomo, anche se questo era Draco Malfoy.

***

Almeno su una cosa poteva stare tranquilla. I due bambini dormivano così profondamente che non c'era dubbio che si fossero accorti di qualcosa. Guardandoli ad Hermione si strinse il cuore. Elly stava stesa su un fianco, con la manina paffuta stretta stretta in quella di Fred ed i boccoli biondo oro che le incorniciavano il viso ed accarezzavano la chioma rosso fuoco di suo figlio.

Rosso ed oro. Hermione rise. é curioso come il passato a volte ritorni ad impossessarsi della tua vita con un tale impeto.

La donna si chinò sui bambini, sfiorò con le labbra la fronte di entrambi e li coprì con il piumone a fiorellini di Elly. Uscendo si fermò a guardarli ancora un secondo rapita per poi riavviarsi verso la stanza di Malfoy.

-Si sono addormentati, dovresti vedere come sono belli...-

Non ottenne alcuna risposta o, perlomeno, alcuna risposta dotata di un senso logico. Draco infatti, che nel frattempo si era rivestito, si era addormentato nei due minuti che lei aveva trascorso nella camera di Elly. E, a giudicare dal poderoso russare, il sonno nel quale era scivolato non doveva essere troppo leggero.

-Quanta grazia mio principe-

Hermione si sdraiò accanto a lui, appoggiò la testa sul suo torace e cadde a sua volta nelle braccia di Morfeo.

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Capitolo 13
*** The day after ***


Prima suddivisione



-The day after-

Christmas Eve



ore 6:00 -Casa Malfoy-


Fu la luce  bianca dell'alba che filtrava dalle immacolate tende a svegliarla. Con fatica aprì gli occhi stropicciandoli più volte nel tentativo di mettere a fuoco ciò che le stava intorno. Un enorme quadro rappresentate l'Incendio alla Camera dei Lord fu la prima cosa che le colpì lo sguardo una volta che anche l'ultima traccia del sonno in cui era sprofondata scivolò via dalle sue palpebre. Spostandolo un lussuoso armadio in mogano entrò nel suo campo visivo.

Dove sono? Questa non é camera mia! All'improvviso le immagini della sera prima si ripresentarono confuse nella sua mente. La pizza da Malfoy. La cucina di Malfoy. Le mani di Malfoy. Strinse delicatamente la pesante e calda coperta beige che l' avvolgeva. Il letto di Malfoy....

Una stretta delicata la fece sussultare.

-Ti sei svegliata finalmente-

La voce di Malfoy. Merlino è tutto vero! Hermione mugugnò mentre una cascata di baci le addolcivano il risveglio.

-Mi chiedevo...che cosa fate tu e Freddy questa sera?-

-Questa sera é la vigilia di Natale Draco- lo rimbeccò la donna crogiolandosi in quel tenero abbraccio.

-Grazie per l'illuminazione. Mi chiedevo se non avessi voglia di passarla qui. Ti assicuro che non ci saranno simpatiche riunioni di famiglia...solo io ed Elly-

-Oh. Draco...noi nel pomeriggio andremo alla Tana...è li che passiamo tutti i Natali- Hermione sembrava realmente dispiaciuta. La fantasia di loro due che si scambiavano baci bollenti sotto il vischio in effetti la faceva rabbuiare alquanto.

Che stupido che sei Draco. Come puoi pensare che lei non passi il Natale con la sua famiglia? -Giusto. Nessun problema- L'uomo, che stava condividendo la stessa fantasia della riccia, socchiuse gli occhi.

Hermione gli passò un braccio sotto il collo mentre con la mano libera gli scostava il ciuffo biondo che gli cascava sugli occhi color ghiaccio. Trattenne il fiato come per soppesare le parole che stava per pronunciare e poi chiede tutto d'un fiato -V-vuoi venire?-

-Chi io? Alla Tana? Ma sei scema?-Natale con i Weasley. Chissà com'é un Natale in quella famiglia di spostati.

-E perché no? Prima o poi dovranno venire a saperlo, tanto vale addolcire il momento con un po' di leccornie e la scusa che a Natale si è tutti più buoni-

-Hermione il giorno in cui i Weasley mi accoglieranno alla loro tavola sarà quello in cui io starò al centro, arrostito, con una mela in bocca-

-Daaaai...- la donna cominciò a rispondere alle coccole che il biondo le elargiva sperando di convincerlo -fallo per Elly. Che razza di Natale vuoi farle passare povera bambina? Già é lontana da casa...alla Tana ci saranno Freddy e i figli di Harry...-

-Ecco appunto, meglio sola che male accompagnata-

-Prima o poi dovrai accettare che loro siano la mia famiglia Signor Malfoy- il tono con cui Hermione lo rimbeccò si rivelò fastidiosamente pungente. Forse per farsi perdonare cominciò a depositare piccoli e morbidi baci sulla guancia dell'uomo, liscia come solo quella di un maniaco della barba curata quotidianamente poteva essere.

-Mmmm...- Draco mugugnò mentre la donna spostava i suoi baci nell'incavo fra il collo e la scapola, scendendo lentamente verso il petto diafano.

-Granger, questa é circonvezione d'incapace, lo sai vero?-

-Non mi sei sembrato così incapace ieri notte...- la donna sorrise maliziosa.

-Ahhh. Ok hai vinto tu. Però forse adesso é meglio che la smetti-

-Perché? Ho appena ricominciato...-

-Perchè mia figlia ci sta guardando-

-Merda!-Hermione si staccò con un'agilità soprendente per quell'ora del mattino cercando invano di riavviarsi i capelli.

-Papino, ho fame e mi annoio. Perché dormite tutti?- la piccola, avvolta in una candida camicina da notte che la faceva assomigliare incredibilmente ad uno di quegli angioletti che si trovano nei dipinti, stava ferma sulla porta della stanza stropicciandosi gli occhi, con un pupazzo stretto a sé e i piedini scalzi che si agitavano al contatto con il pavimento freddo.

-Elly, chérie. Mi spieghi perché la mattina all'alba non dormi, come tutte le persone normali?-

-Freddy mi ha tirato un calcio e mi ha rubato la coperta. Stavo diventando un ghiacciolo papino-

-Mmmm...d' accordo. Vieni qui con noi- l'uomo sollevo la coperta e fece accomodare la figlia sotto le coperte, incastrandola fra il suo corpo e quello di Hermione.

La bimba, sembrò finalmente accorgersi che qualcosa non andava perché puntò i suoi occhi di ghiaccio, così uguali a quelli del padre, verso la donna e le chiese semplicemente -Perché tu e Freddy avete dormito qui?-

Merda e adesso che le raccontiamo? La donna si girò imbarazzata verso Draco chiedendogli aiuto con uno sguardo supplichevole.

-Tesoro, ieri sera vi siete addormentati mentre guardavate la televisione e ,dopo una giornata così faticosa, eravate tanto stanchi che non abbiamo voluto svegliarvi. Poi dovevate avere molto freddo perché dormivate abbracciati stretti stretti, sarebbe stato difficile separarvi-

-Anche voi avevate tanto freddo? é per questo che dormivate abbracciati?- Beata innocenza. La piccola spostava con cuirosità lo sguardo dal papà alla giovane donna.

-Cosa? Uh, noi...sì é per quello- I due adulti si guardarono disperati mentre un silenzio tombale cadeva fra di loro. Fu Draco a romperlo per primo.

-Elly tesoro. Ti andrebbe di passare il Natale a casa dei nonni di Freddy?-

Ah adesso che sei così imbarazzato ti sta bene venire alla Tana eh? Hermione aggrottò le sopracciglia lanciandogli uno sguardo velenoso.

-Dici sul serio papino?-

-Lo prendo per un sì?-

-Freddy!!!! La bambina saltò giù dal letto urlando a squarciagola e agitando convulsamente le braccia -Svegliatiiiiii!!!Dobbiamo andare dai tuoi nonni!!-

-Quanta delicatezza, piccola mia- I due adulti restarono di nuovo soli avvolti sotto il pesante piumone del letto di Malfoy.

-Ricordati Hermione che lo faccio solo per mia figlia. Per quel che mi riguarda i Weasley potrebbero pure andare a...-

Hermione stroncò l'insulto sul nascere mettendo a tacere quelle labbra sottili con un bacio -Si certo, come no Draco. Ed io sono una Purosangue Serpeverde-


***
Ore 10:00 -Casa Granger-

Seduto nel salotto della casa che fino a due anni prima lui ed Hermione avevano condiviso Ron Weasley giocherellava nervosamente con la sua bacchetta, nell'attesa che l' ex moglie ed il figlio rientrassero. Si era aspettato di sorprenderli ancora profondamente addormentati ma quando era entrato nell'appartamento l' aveva trovato deserto nonostante fosse poco più che l'alba. L'attesa lo snervava, o forse era solo la questione che gli pesava sul cuore a farlo sembrare sull'orlo di una crisi di nervi.

- Eccoti finalmente- il rosso scattò in piedi quando un sonoro Crac proveniente dal corridoio annunciò l'arrivo dell' ex moglie.

-Merlino Ron mi hai fatto prendere un infarto! Non usa più aspettare fuori di casa che il padrone rientri?- Hermione comparve in salotto con un' aria talmente raggiante che Cenerentola il giorno dopo il gran ballo sarebbe impallidita a confronto. In effetti le mancavano solo gli uccellini che le svolazzavano attorno alla testa...

-E perché avrei dovuto aspettare scusa?-

-Perché ho anch'io una privacy! Cristo Ron...-

-Questa é casa mia-

-Tecnicamente non lo è più-

Ron scrollò le spalle infastidito -Perché sorridi?-

-é vietato?-

-No ma di solito sei sempre scazzata la mattina quando ti svegli, meglio girarti alla larga. Oggi invece hai un sorriso ebete stampato sulla faccia, sembri quella sguattera Babbana del cartone che guardano sempre i bambini. Com'è che si chiama...Cenerina?-

-Cenerentola Ronald. Avrai guardato quel cartone un migliaio di volte!-

Se Hermione gli avesse parlato di Storia di Hogwarts probabilmente avrebbe ottenuto più attenzione -Allora mi vuoi dire che hai?- insistette il rosso.

-Non ho niente. Tu piuttosto, devi dirmi qualcosa per caso? Sembri seduto su un cactus-

-Sarà...- rispose l'uomo elusivo.

- Senti Ron non ho voglia di discutere oggi, é la Vigilia di Natale ed é una bella giornata. Non ti chiederò nemmeno il motivo per cui non c'eri ieri-

-Io...dovevo allenarmi Herm. Mi dispiace molto per non esserci stato...Freddy...-

La donna sventolò la mano in aria per fargli segno di tacere.

-Dov'è a proposito?-

-Chi?-

-Mio nonno. Freddy, chi se no? Ma ti sei rincoglionita oggi per caso?-

-Dai miei. Ho bisogno di preparare le valigie con calma senza averlo intorno. Ultimamente ha la tendenza di trasformarsi in un tornado ogni volta che devo fare qualcosa che richieda un briciolo di applicazione, mandando all'aria tutto il mio lavoro-

-Siete usciti molto presto, vi siete svegliati all'alba? Sono qui da tre ore, volevo farvi una sorpresa ma ve ne eravate già andati. Strano, tra l'altro ho trovato i letti fatti, si direbbe quasi che avete dormito fuori-

-Non essere ridicolo Ronald. Per quale motivo avremmo dovuto dormire fuori?- domandò la donna con voce stridula mordicchiandosi le unghie.

-Ti mordicchi le unghie, sei imbarazzata-

-Mi mordicchio le unghie per trattenermi dallo scagliarti qualche incantesimo addosso. Si può sapere dove vuoi arrivare?-

-Uhhhh. Ma ti ha punto una vipera?-

Hermione roteò gli occhi sbuffando. Adesso cosa mi invento? -Sì Ron siamo usciti presto. Ho un sacco di cose da fare oggi prima di partire e devo anche andare a comprare un regalo per...- Hermione si morse la lingua per non dire "Elly". Tanto prima o poi dovrai raccontargli tutto. 

-
Per chi?-

-Per...Lily. Ginny mi ha detto che ha bisogno di un...maglione nuovo...e ho deciso di regalarglielo per Natale-

-Abbiamo già comprato un regalo a Lily-

-E non posso comprargliene un altro?-

Ron strinse gli occhi e scrutò l' ex moglie. Che cos' ha oggi Hermione? é distratta, elusiva ed ha quel sorrisetto beato stampato sulla faccia ma non mi bevo la storia che é la Vigilia e a Natale si è tutti più buoni. Ma poi come si é vestita? Sembra che abbia fatto shopping nel mio armadio!

-Non mi ricordavo di averla anche blu quella felpa- Ron strinse gli occhi sopsettoso.

Merda. La felpa di Malfoy. Mmm profuma di lavanda...Smettila cretina, stai concentrata.

-é...di...Harry. Ce l'ho da tanto l'ho trovata nel fondo dell'armadio mentre facevo le pulizie- Hermione non poté fare a meno di arrossire violentemente.

-Ah. E da quando vai fuori con vecchie felpe di Harry?-

-Merlino Ron cosa sono al cospetto del Tribunale dell' Inquisizione? Non hai di meglio da fare che stare qui fra i piedi?-

-Veramente volevo chiederti una cosa...-

-Ah ah. Lo sapevo che c'era qualcosa sotto, stai lì seduto come se fossi seduto su un cucciolo di Petardo Cinese-

-Avresti cinque minuti di tempo per un caffé?-

-Per il piacere di un caffé o perché devi addolcirmi e sai che non posso resistere ai Cupcakes?- l'espressione dell'uomo le assicurò che aveva fatto goal. Weasley 0- Granger 10. Vai Hermione!

-Merlino Hermione non posso offrirti un caffé? Ci saranno anche Harry e Ginny-

-Io...d' accordo. Però poi vai a prendere Freddy dai miei ok? Ho già perso anche troppo tempo-

-Andata. Vatti a cambiare però, sei meno femminile di Ginny quando gioca a Quidditch con noi-

-E da quando ti frega di come mi vesto?-

-Da quando vai in giro conciata come uno scaricatore?-

Hermione uscì sbattendo elegantemente la porta e masticando una serie di insulti irripetibili nei confronti dell'invadente ex marito.


***
Ore 10:45 Diagon Alley

Ci sono certe mattine in cui il detto "alzarsi con il piede sbagliato" appare la descrizione più eloquente con la quale etichettare qualcuno irritato. Ecco, Ginevra Potter quella mattina era decisamente irritata mentre, seduta al bancone dell'Antro delle fate, il locale più chic ed alla moda di tutta Diagon Alley, sorseggiava il primo caffé della mattinata.  Incazzata nera forse era il termine più giusto, o perlomeno così l'avrebbe descritta il barista mentre, preoccupato per la sorte delle sue preziose tazzine di porcellana, osservava discutere la coppia più famosa di tutto il mondo magico. Quando si era svegliata, non aveva altro pensiero che non fosse quello di farsi coccolare da Harry, farsi servire la colazione e poltrire sotto le coperte fino al momento di rotolarvici fuori per smaterializzarsi alla Tana, dove i bambini li attendevano dalla sera prima con i nonni. A quanto pareva però, i programmi di quell'impiastro del fratello maggiore (che per qualche oscura ragione comprendevano anche lei) non prevedevano né baci, né carezze, né tantomeno caffé e croissants preparati dalle mani del Bambino Sopravvissuto.  

-Harry mi vuoi spiegare cosa c'è di così importante da tirarmi giù dal letto alle nove il mio primo giorno di vacanza?-

- Ron é appena arrivato, vuole salutarci ed offrirci un caffé- Harry si strinse le spalle, come per volersi scusare dell' enorme errore commesso dall' amico nella prima giornata di ferie.

-E non poteva semplicemente aspettare il pomeriggio e farlo direttamente alla Tana?-

-Ginny che cosa vuoi che ne sappia? Ha detto che era importante...- Harry arrossì violentemente sotto lo sguardo accusatore della moglie. Se c'era una cosa che ASSOLUTAMENTE non si poteva fare era mentire a Ginevra Potter Weasley. Vano era anche solo il tentativo perché potevi stare certo che, in un modo o nell'altro, quella non ti avrebbe dato nemmeno il tempo di provare a formulare qualche scusa. Harry a volte sospettava che avesse preso lezioni segretamente da Severus Piton.

-Harry, mi stai per caso nascondendo qualcosa?-

-Io...no Ginny ma che vai a pensare...-

-Bugiardo. Te lo si legge nel tuo bel faccino sfregiato Harry-

A pochi metri da loro, davanti alla porta dell'elegante locale, Hermione e Ron continuavano ad alimentare il tagliente botta e risposta sorto fra le mura domestiche.

-Lo Starbucks sotto casa non andava bene?- la donna storse il naso pensando a quanto tempo le stava facendo perdere l'ex marito. Le ore passavano velocemente e lei non aveva idea di come sganciare la notizia-bomba. Doveva parlarne con Ginny prima, lei si sarebbe infuriata ma poi l'avrebbe sostenuta, ne era più che certa. Inoltre sentiva il bisogno di alzare il telefono e chiamare un certo biondino le cui immagini in abiti succinti, al momento, le rendevano particolarmente difficoltoso il processo di trasmissione sinaptico.

-Da quando ti lamenti se ti si porta in un posto carino?-

-Da quanto la tua idea di posto carino non comprende litri di birra, patatine fritte e puzza di fumo?-

Ron scrollò le spalle irritato rimuginando fra sé e sé. Forza Ron, ce la puoi fare, in fondo non potrà prenderla così male no? E poi hai chiamato anche Harry e Ginny, con loro avrà modo di metabolizzare più facilmente la notizia.

-
Herm!- la rossa strinse l'amica in un affettuoso e soffocante abbraccio mentre Harry le lasciava un leggero bacio sulla guancia- -Che hai? Sembri a pezzi, hai due occhiaie...

-
Buongiorno cognati! Niente di nuovo. Mezz'ora con questo qua e mi é già venuto il mal di testa- disse scuotendo i boccoli bruni in direzione dell' ex marito.

-Hey amico! Come andiamo? Sei stato fantastico mercoledì contro i Cannoni....allora che effetto fa battere la proria sqaudra del cuore? Volevo chiamarti ma ho avuto giornate di fuoco!-

-Chi non muore si rivede eh Ronald- la faccia di Ginny era storta in un ghigno di disapprovazione.

-Oh anch'io sono contentissimo di rivederti Ginevra! Sei sempre così acida sorellina, secondo me non ti fa bene stare con questa qui...- ruotò gli occhi verso Hermione che al momento fissava un punto non ben identificato sul pavimento ricoperto di elegante moquette, persa nei suoi pensieri.

"Granger questa é circonvezione d'incapace...."

-Oh? Dico a te sai! Ragazzi credo che Herm si sia fumata una di quelle sigarette di pergamena che andavano molto ai tempi dell'Università stamattina...- il rosso la guardava scocciato.

Merda, di cos'é che stanno parlando? Rifletti Hermione...Cannoni...Quidditch! Ma certo, di cosa altro possono parlare quei tre?

-Eh...cosa? No scusa pensavo a...alla partita-

-Che partita?- Ron si chiese se quella mattina si era lavato bene le orecchie.

-La partita Ronald. La tua, quella di mercoledì-

-Ah ah. E da quando te ne frega qualcosa del Quidditch?-

-Merlino Ronald sei il padre di mio figlio, nonché mio amico e, tecnicamente, mio ex marito. Davvero é tanto difficile credere che mi interessi di qualcosa che occupa interamente la tua vita?- la strega incrociò le braccia al petto fingendo di mostrarsi offesa. Evidentemente però la sua performance non riscuoteva il successo sperato perchè gli occhi di falco di Ginny la fissavano diffidenti.

Ron si strinse le spalle borbottando qualcosa che assomigliava vagamente ad un - questa ha annegato il cervello in una pozione Corroborante-

Il silenzio che cadde fra il gruppetto cominciava a farsi decisamente imbarazzante.

-Allora vogliamo andarci a sedere? Ho fatto tenere un tavolino nella saletta là dietro...-  Il rosso arrossì violentemente nell'incrociare gli occhi di Harry che si passava nervosamente le mani sudate sui jeans.

-Poi sono io quella strana stamattina eh?- Hermione, fissando i due amici di infanzia, sembrava aver ritrovato un poco del suo spirito saccente.

Gli uomini si scambiarono uno sguardo colpevole, come quelli di due bambini scoperti con le mani nella marmellata poi, senza risponderle, si girarono e cominciarono a camminare nella direzione della saletta indicata dal rosso. La riccia mosse un passo per seguirli ma le sue intenzioni vennero bruscamente stroncate sul nascere quando una mano le agguantò la spalla, costringendola a voltarsi.

-Senti cara potrai anche darla da bere a quello svampito di mio fratello e forse sì, anche a mio marito. Ma, a me, non fai fessa, hai gli occhi vomitevolmente languidi e la testa fra le nuvole-

-Io Ginny...-

-Merlino Herm, quello é un succhiotto?!?- Hermione rabbrividì sentendo gli occhi gelidi dell'amica che fissavano un punto preciso sulla sua pelle bianca.

-Shhhhh. Ma sei impazzita? Vuoi che ti sentano?-

-Hermione Jane Granger ti prego, dimmi che l'autore di quell' opera contemporanea che hai tatuata sul collo non risponde al nome di Draco Malfoy-

L' eloquente silenzio della riccia non rese necessarie ulteriori conferme.

-Tu hai davvero annegato il tuo cervello in una Pozione Corroborante-

-Ginny lasciami spiegare...-

-E cosa c'è da spiegare? Ti ha per caso indotto con l' Imperius? Dalla tua faccia rincretinita non direi...-

-Ginny ti prego ascoltami...- 

-O forse ti ha fatto bere un filtro d'amore? Il tuo sorriso ebete potrebbe essere un indizio ma il modo in cui sei arrossita smentisce anche questa ipotesi....-

-L'ho invitato alla Tana stasera-

La predica della rossa si interruppe bruscamente mentre una Ginevra Potter Weasley per la prima volta nella sua vita senza parole fissava basita l'amica.

-Tu hai...COSA?-

-L'ho invitato a passare il Natale con noi- Più lo ripeteva più Hermione si rendeva conto dell'assurdità della situazione.

-Hai battuto la testa per caso? Malfoy a casa nostra a Natale?-

-Io...oh Ginny sono qui soli in Inghilterra...io...non so come mi sia uscita questa assurdità...-

-Te lo dico io come ti é uscita: i suoi baci ti hanno spappolato i neuroni!-

-Hey voi due, non venite?- Hermione non fece in tempo a formulare una risposta accettabile che la chioma ribelle di Harry fece capolino dalla porta invitandole a raggiungerli.

-Ginny io...-

-Stai zitta Hermione, cuciti la bocca. Per favore, riparliamone dopo che avrò bevuto qualcosa di abbastanza forte da farmi dimenticare l' idea di te e il furetto che vi rotolate nel salone delle feste di Malfoy Manor. E, fammi un favore, vatti a dare una rinfrescata e un po' di correttore su quel...coso- detto questo la donna girò i tacchi e se ne andò scrollando le spalle sussurrando fra sé e sé qualcosa di incomprensibile. Qualcosa in cui però le parole -Malfoy, Natale, Tana- venivano ripetute parecchie volte.

***
Driiin

"Incoming: Hermione Granger" Draco sorrise nel leggere il nome della donna apparire sul suo telefono.

-Ti manco tremendamente, hai continui flashback di stanotte e non riesci a fare a meno di pensare a quando ti concederò il bis. Non c'è bisogno che mi chiami per dirmelo, lo so già Hermione -

-Scemo. Sono nella merda fino al collo, Ron mi ha scoperto con la tua felpa addosso, Ginny mi ha trovato un succhiotto sul collo, sono incastrata nel bagno dell' Antro delle fate a Diagon Alley tentando disperatamente di nascondere le prove del reato e...Malfoy potresti farmi il favore di smettere di sghignazzare?-

-Posso quindi dedurre che non abbiate ancora giocato a "Indovina chi viene a cena"?-

-Vorrei vedere te al mio posto-

-Ne hai passate di peggio non credi?-

-Si, ma in questo momento preferirei trovarmi nuovamente faccia a faccia con Voldemort piuttosto che dare loro la lieta notizia-

-Non te l' ho mica chiesto io di invitarmi. Se vuoi me ne sto a casa-

-Non ti azzardare. Mi hai trascinato in questo casino, adesso ne affronti le conseguenza con me-

-Oh io non direi proprio che ti ho trascinata Granger. Credo di poter affermare con certezza  che tu ti ci sia, in pieno possesso delle tue facoltà mentali, tuffata di testa e con particolare...passione-

Hermione rise, sentendo allentarsi la tensione che l'attenagliava -Non credo che stanotte mi si potesse considerare in pieno possesso delle mie facoltà mentali Draco, o perlomeno, non dopo averti visto in déshabillé. Adesso devo andare se non voglio che l'intera squadra di Auror al servizio di Harry irrompa nella toilette delle Signore pensando che mi abbiano aggredita-

-Va bene, chiamami dopo, voglio un dettagliato resoconto dell' infarto di Lenticchia e del trapasso dello Sfregiato-

-Quello non lo fa fuori nessuno Malfoy-

-Giusto. Dimenticavo. Ciao Mione-

-Dracuccio, caro. Prova a chiamarmi così un'altra volta e ti avadakedavrizzo-

Questa volta fu Draco a ridere di cuore. Merlino, ci sei dentro fino alla punta dei capelli vecchio mio.

***
Dieci litri di acqua gelata e quattro chili di correttore dopo Hermione faceva nervosamente il suo ingresso nella saletta privata dove gli amici l' attendevano per gustarsi l'agognata colazione.

- Ora che ci siete tutti possiamo ordinare?- il cameriere li guardava spazientito.

-Un cappuccino e un cupcake al cioccolato-

-Due-

-Un succo alla pesca e un blueberry muffin grazie-

-Un Firewhisky-

Harry aggrottò le sopracciglia -Ginny tesoro, sono le undici del mattino-

-Fidati Harry, ti pentirai del tuo analcolico succo di frutta fra molto poco-

-In che senso?-

-Sentite perché non facciamo un aperitivo anticipato? Ci porti una bottiglia di Cuvée Prestige Franciacorta e qualche stuzzichino salato per favore- Ron decise che, dopotutto, poteva sfruttare l' occasione a suo vantaggio. 

Da quando é diventato un somelier? -Ronald non possiamo cominciare a bere raffinato vino italiano a quest' ora. Vista la giornata che ci aspetta di questo passo non arriveremo alla mezzanotte. Lo sai che tuo padre ha la brutta abitudine di cominciare ad offrire Vin Brulée quando il sole non é ancora tramontato...-

-Hermione, possibile che tu sia sempre così bacchettona? Possiamo lasciarci andare e festeggiare per una volta?-

-Festeggiare cosa esattamente?-

Ron sembrò pensarci su per qualche istante -Il fatto che quest'anno passiamo il Natale insieme?- la scusa apparve deboluccia anche alle ingenue orecchie di Harry che cominciò a sbuffare dondolando pericolosamente sul comodo pouf di velluto rosso.

-Passiamo tutti i Natali insieme da 15 anni a questa parte Ronald. Non mi sembra che in passato ci siamo ubriacati per la gioia. Ok tranne quella volta in montagna quando tu ed Harry vi siete scolati una dozzina di bombardini a testa e quell' altra in cui...- il discorso le morì sulle labbra al vedere la faccia tormentata dell' ex marito.

Quello si era fatto serio e silenzioso e si tormentava le labbra con i denti. Il colore dell'incarnato assumeva tutte le tonalità dal porpora al carminio e la fronte era imberlata di sudore. Poi, dopo un silenzio che sembrò lungo secoli, sospirò, si strofinò le mani sui jeans e disse tutto d'un fiato:

-Mi sposo-



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Capitolo 14
*** Tuoni e fulmini ***


Tuoni e fulmini
Prima di lasciarvi liberi di godervi il mio prossimo episodio volevo segnalarvi che sto apportando qualche modifica ai precedenti capitoli aggiungendo alcune descrizioni e piccoli  particolari ispirati ai commenti di qualcuno di voi. Questi arricchimenti riguardano essenzialmente il punto di vista dei personaggi della mia storia, dei quali fino ad adesso non vi avevo fornito alcuna descrizione approfondita. Trovete anche qualche piccola digressione introduttiva che inquadra più precisamente vicende, luoghi e personaggi, oltre all'indicazioni di alcune delle canzoni che mi hanno accompagnato durante la stesura della bozza! Mi farebbe molto piacere se qualcuno di voi avesse voglia di darvi un'occhiata per poi lasciarmi qualche commento a riguardo! A presto e, come sempre, buona lettura!










you're going to lose that girl. 
If you don't treat her right my friend, 
you're going to find her gone. 
'Cos I will treat her right and then 
you'll be the lonely one
.
You're going to lose that girl -The Beatles-






-Saletta privata dell'Antro delle Fate- Ore 11:00 


Harry Potter non era un tipo che si scomponeva facilmente, non dopo tutto quello che aveva passato nella sua vita. Del sangue freddo, della calma e della pacatezza che aveva imparato a mantenere negli anni aveva fatto un arte. Non era quindi molto facile soprenderlo sconvolto o sull' orlo di una bella crisi di nervi. Doveva quindi essere scoppiata una bomba decisamente grossa per vederlo annaspare a gambe all'aria dopo che, dallo shock della notizia ricevuta, aveva perso l'equilibrio crollando rovinosamente a terra con il morbido pouf sul quale si dondolava, il viso sbiancato dallo stupore e qualche gocciolina si sudore che cominciava a farsi strada sulla sua fronte.

-Mi sposo-

-Ah ah. Molto divertente fratellino-

-Perché ti pare così impossibile l'idea?- Ron si era aspettato stupore o rabbia ma non sarcasmo.

-Sì. Già é un miracolo che tu abbia incastrato una donna in carne ed ossa per una volta- disse Ginny sventolando la mano in direzione di un'Hermione che si faceva sempre più piccola dentro il pesante maglione di lana che indossava- l' idea che esista qualcun' altro al mondo disposto a commettere lo stesso errore mi fa perdere ogni speranza nel genere umano-

-Ginny, io...credo che faccia sul serio- la voce di Harry tremava.

-Guarda che non ci si può sposare con una Firebolt turbo Ron-

-E chi sarebbe questa pazza priva di senno di cui, fra parentesi, nessuno di noi sa nulla?- Hermione, che fino a quel momento si era tenuta in disparte, sbottò. In realtà già da tempo sospettava che l' ex marito frequentasse un'altra donna, ma lungi da lei era il pensiero che la questione potesse essere così seria.

Ron non fece in tempo a rispondere perché Harry, come se fosse stato morso da un Asticello particolarmente incattivito, balzò improvvisamente in piedi, fissando la porta da cui stava entrando...

-Lavanda!!- la voce del moro si fece stridula.

Hermione si voltò di scatto trovandosi faccia a faccia con una versione decisamente cambiata dell' ex compagna di scuola. Lavanda Brown, avvolta da un costosissimo tailleur blu, le spalle coperte da un enorme scialle di volpe ed i boccoli biondi freschi di parrucchiere, procedeva spedita, in bilico su vertiginosi tacchi a spillo, verso di loro, agitando le mani ingioiellate dalle unghie laccate di rosso e prodigandosi in saluti mielosi.

Con il tempo, si sa, i difetti delle persone si fanno più marcati e quella che al liceo era apparsa una ragazzetta superficiale si era trasformata in una donna la cui frivolezza avrebbe fatto impallidire la peggiore starlette della televisione babbana. Tale caratteristica unita ad un'enorme dose di amore per il pettegolezzo bieco e meschino le era valsa il posto di caporedattrice della rivista scandalistica WeeklyWitch, la più letta dalle streghe di tutta Inghilterra o perlomeno da tutte quelle con il quoziente intellettivo pari a quello di una nocciolina tostata. Hermione veniva colta da conati di vomito degni del periodo in cui attendeva Freddy ogni volta che sentiva la sua vocetta acuta e falsa per radio.

-Ronald ti prego, dimmi che questo é un incubo e presto mi sveglierò...- Quando la donna aprì bocca apparve chiaro però che Ginny non stava affatto sognando. -Ginevra, Harry che piacere!! Ron-Ron non fa altro che parlare di voi, non vedevo l'ora di incontrarvi nuovamente ed Hermione...vieni qui tesoro, fammi abbracciare la strega più chiacchierata del giorno!!-

Da quando le interessano questioni che trascendano il bieco pettegolezzo? Hermione sentì il suo esile corpicino scricchiolare sotto la poderosa stretta dell'ex compagna di scuola, che sembrava non stare dalla pelle dalla gioia di averla rincontrata.

-Cara, stamattina non si parla d'altro che di te. Pensavo di essere in vacanza ed invece mi é toccato scrivere un articolo extra per non lasciare a bocca asciutta i miei lettori, posticipando l' appuntamento con la manicure...-

-Oh grazie Lavanda, ma non c'era bisogno che rovinassi l' inizio delle tue vacanze. Da quel che ho potuto vedere la Gazzetta del Profeta ha dedicato uno speciale extra alla causa questa mattina...-

-DI che parli schiocchina? I miei lettori non sono mica interessati a quelle noiose questioni da toghe nere di cui ti occupi...loro sono stuzzicati da quel che ti succede fuori dalle aule del Tribunale, se capisci quello che intendo- la donna scrollò i ricci biondi con fare civettuolo e le fece l'occhiolino.

Hermione annaspava paralizzata dall'idea che si stava facendo largo nella sua mente. Draco Lucius Malfoy, rampollo di una delle famiglie più schifosamente ricche di tutta Inghilterra, Capo dell'Ufficio della Cooperazione Magica passa una giornata intera con tuo figlio, gioca con lui a Quidditch nel cuore di Diagon Alley, sotto gli occhi di tutti e tu speri che la notizia passi in sordina? Stupida, ingenua, sciocca Hermione, in quale disastro ti sei lanciata?

-Ecco il vino!! Voi non avete sete?- Ginny approfittò della distrazione sospendendo per un attimo l'imbarazzante discorso e cancellando le espressioni sospettose che si erano dipinte sui volti dei due uomini all'udire le parole di Lavanda. -Brindiamo?- sollevò il calice con un gesto eloquente, inducendo gli altri ad imitarla.

Hermione non se lo fece ripetere. Afferrò un calice e lo svuotò tutto d'un fiato, attirando lo sguardo incuriosito dell' ex marito -Meno male che non volevi bere Herm...- sogghignò questo mentre la donna stendeva il braccio verso Harry, che reggeva la bottiglia, per farsi riempire nuovamente il bicchiere.

-Prima che la nostra fortunata streghetta faccia sparire altre bollicine con la stessa velocità con cui rispondeva alle domande dei professori vorrei fare un piccolo discorsetto, se non vi dispiace. Brindo a me e al mio Ronnuccio che dopo tanti anni finalmente ci siamo ritrovati....

Ginny, voltandosi verso il marito fece finta di vomitare, provocandogli un eccesso di risate che dovette mascherare con un sonoro colpo di tosse.

-...a questo ritrovato gruppo di Grifondoro, nella speranza che, ora che le circostanze ci hanno riavvicinato, possa rimanere unito per sempre ...-

-e a te Hermione- questa volta fu Ginny a strozzarsi cercando di mascherare la risatina isterica che le stava sfuggendo dalle labbra. Aveva capito dove la donna voleva andare a parare e non sapeva dove appigliarsi per ripararsi dall'uragano che le parole della stupida bambola bionda che le stava davanti avrebbero provocato. Questa, dopo una pausa teatrale volutamente studiata riprese lentamente il discorso.

-all'inizio ero molto preoccupata per come avresti reagito alla notizie, ma le voci che mi sono arrivate stamattina mi hanno tranquillizzata moltissimo. In fondo, mi sono detta, é impossibile che voglia cruciarti quando anche lei ha ritrovato l'amore...

Hermione senza aspettare che finisse il discorso svuotò anche il secondo bicchiere di spumante meritandosi una gomitata non troppo delicata da parte di Harry che, putroppo, cominciava a capire che cosa stesse succedendo.

-Lav, zuccherino, che cosa stai farneticando? Hermione non ha nessun amore-

-Hey!- Harry potestò sonoramente quando la riccia di strappò la bottiglia di mano e vi si attaccò senza troppa eleganza cercando di trangugiare quanto più liquido possibile.

-Ma come tesoro? Vuoi dirmi che non sai nulla? Oh...io pensavo che, essendo loro due così intimi tu ne fossi informato...-

-Mi vuoi dire gentilmente di cosa dovrei essere informato? E tu Herm, potresti posare, da brava, la bottiglia?-

-Hermione esce con Malfoy- La voce di Ginny risuonò cristallina nella saletta dove era sceso il silenzio più assoluto.

La riccia quasi si strozzò. - Oh non fare quella faccia. Tanto prima o poi avresti dovuto dirglielo-

-Che cazzo stai dicendo Ginny? Malfoy?-

-Cos'é sei diventato sordo per caso?-

-Malfoy-

-Si Malfoy Ron non é che se continui a ripeterlo quel nome si cancella miracolosamente-

-Tu lo sapevi?- Ron cercò conforto nell' amico il cui volto diventò paonazzo.

-Adesso cosa c' entro io? Comunque no, non sapevo che si frequentassero- in fondo era la verità. Harry aveva colto l'amica con le mani nel vasetto di Nutella la sera prima alla partita ma non aveva idea di cosa fosse successo dopo.

-Davvero? Ma non c'eri anche tu ieri sera alla partita? Le fotografie che mi hanno inviato via gufo stamattina fanno vedere che c'eri anche tu ieri sera...- Lavanda proseguiva inesorabilmente come un treno lanciato in corsa senza preoccuparsi troppo delle conseguenze.

-Ma che partita? Qualcuno mi dice che cosa succede?-

-La partita di Quidditch di tuo figlio zuccherino mio! Malfoy ha giocato la partita padri figli con Fred...-

-HERMIONE PERCHè QUELLO PEZZO DI MERDA HA GIOCATO AL MIO POSTO ALLA PARTITA DI MIO FIGLIO?!-

-Ron ti prego calmati...- Hermione non sapeva dove guardare. Harry la fissava con le braccia conserte e le comunicava con gli occhi verdi -te l'avevo detto di non fare stronzate-, Ginny, l'unica consapevole di quello che era realmente successo era ancora troppo sconvolta dalla notizia per rivolgerle uno sguardo solidale e Lavanda si strofinava mentalmente le mani all' idea del dettagliatissimo articolo che avrebbe scritto con la prendiappunti una volta tornata a casa.

-Cos'è volevi vendicarti del fatto che non c' ero? Ma che razza di...-

-Ron, ti prego non esagerare...- politicalmente corretto Harry tentava di calmare l' amico.

-Che razza di cosa esattamente Ronald? Continua sono proprio curiosa!- in Hermione si stava scatenando una furia altamente distruttiva.

-Che razza di...vipera sei per farmi una cosa del genere ?! Usare certi mezzucci spregevoli....-

-Il mondo non ruota tutto attorno a te lo sai? A tuo figlio non ci pensi vero?! Cos'è adesso improvvisamente ti senti in colpa per aver chiamato alle otto di ieri mattina dicendo che non saresti venuto perché eri impegnato?!-

-Ieri mattina Ronnuccio? Ma la festa per il nostro fidanzamento é stata programmata settimane fa!- nessuno sapeva se Lavanda continuava ad aggiungere carne al fuoco per puro piacere o per mera stupidità.

-Come prego?-

-Ma sì Mione! Sono settimane che progettiamo questo evento! O perlomeno che io faccio tutto mentre Ronald mmi guarda spaesato...a volte mi chiedo dove abbia vissuto in questi anni il mio Ron Ron per essere così fuori dal mondo! Comuqnue doveva essere la solita festa di Natale della redazione però poi ho pensato che sarebbe stato bello che diventasse l' occasione...- Hermione non le lasciò il tempo di finire il discorso.

-TU! Razza di...stronzo patentato! Come hai osato....- Hermione si era scaraventata su di lui puntandogli la bacchetta al petto. - Che cazzo ti dice quel mononeurone che ti ritrovi nel cervello eh?-

-Hermione calmati...-

-Non ti azzardare Harry! Non osare intrometterti o giuro su Merlino che ti schianto!-

-Hermione io...-

-Io cosa Ronald?! Mi fai schifo lo sai? Come tu possa pensare anche solo di guardare in faccia tuo figlio dopo quello che gli hai fatto! Non so cosa mi trattenga dallo sputarti addosso! Vaffanculo!-

La strega fece per andarsene quando le parole dell'ex marito la colpirono come un fulmine a ciel sereno.

-Che finezza Hermione. Vedo che a stare con le Serpi s'impara a Serpeggiare...-

-Draco ieri pur non conoscendo nemmeno TUO figlio l' ha accudito tutto il giorno, assecondando ogni suo capriccio e riparando a tutti i distastri che combina. Poi ha giocato per far felice sempre TUO figlio una partita di cui non poteva interessargli di meno. E sì, l'ha anche vinta sempre per TUO figlio. Se in questa storia c'è un serpente quello non é lui-

-Quindi non vi frequentavate prima? Ohhh...e come vi siete riavvicinati?- Potevo portarmi la prendiappunti!!!

-Lavanda vorresti farci la gentilezza di chiudere quella fornace per favore? Credo che tu abbia fatto abbastanza danni per oggi- questo era Harry.

-Hermione...mi dispiace...- Ron sembrava scioccato dalle parole della moglie.

-Oh no caro. Questa volta un mi dispiace non basta- 

-Cosa ti devo dire Hermione eh?-

La tensione della donna tuttavia dopo gli urli che avevano attirato curiosi in tutto il locale stava scemando, lasciando posto all'amarezza. fu così che, invece di aggredirlo rispose con debolezza-Assolutamente niente, ho già sentito abbastanza, me ne vado. Ricordati che devi andare a prendere Freddy dai miei prima di andare alla Tana, puoi smaterializzarti direttamente là senza passare da casa. Harry, Ginny, Lavanda scusatemi per questa scenata ci vediamo dopo. Ah Ronald, fammi un favore: vedi di essere gentile stasera alla Tana con Draco visto quello che ha fatto per TUO figlio ieri-

Ron la fissò con sguardo vacuo -Malfoy...Tana?-

-Si Ronald non fare quella faccia da culo. Tu porti la tua...fidanzata? Beh io porto il mio. Ciao-

Con un sonoro crac la strega si smaterializzò dalla stanza.

***

-Una bella sfuriata eh?- Lavanda si guardava attorno compiaciuta e soddisfatta della scucculenta scena a cui aveva appena assistito.

-Oh Lavanda..- Ron non aveva la forza di replicare. Sedeva su una poltroncina con la braccia abbandonate lungo i fianchi e le guance arrossate.

-Beh sentite io vado a  finire di preparare i bagagli...Natale in campagna, é così romantico!-

-Aspetta di incontrare uno gnomo da giardino...- Ginny dovette premersi una mano sulla bocca per reprimere la risata sorta immaginandosi uno dei simpatici inquilini della tana rifilare a Lavanda un morso nel sedere rotondo fasciato di organza della donna.

-Gnomi da giardino? Non ne ho mai visto uno...eccitante! Adesso davvero andare a fare le ultime compere, non avevo nulla di adatto all'occasione speciale!! Ciao ciao tesorucci ci vediamo dopo! Baci baci- la strega svolazzò via lasciandosi una stucchevole scia di Chanel N. 5 alle spalle.

-Ma fai sul serio?- Ginny aveva l'aria di una che stava per rimettere da un momento all'altro mentre si rivolgeva brusca al fratello.

-Chi io?-

-Eh no, le mutande di Merlino. Ronald ti rendi conto che quella ha della paglia al posto del cervello?-

-Io...-

-Quindi te la porti davvero a casa di mamma e papà-

-Si Ginny, Lav é la mia fidanzata. E poi Hermione si porta il furetto-

-Ron...-

-Ma davvero sono fidanzati?-

-Ma per favore! Se si sono rivisti solo ieri!- Harry, che fino a quel momento si era tenuto in disparte, sbottò intromettendosi nella conversazione.

-Quindi tu lo sapevi! Bell'amico che sei!- Gli occhi di Ron non promettevano nulla di buono.

-Sapevi qualcosa e non mi hai detto niente?? Quando mi ha raccontato di ieri quasi mi prendeva un colpo! Merlino Harry mi spieghi a cosa serve essere sposati??-

-Oh ma che c'entro io adesso?-

-Ma quindi non viene davvero alla Tana-

-Ma chi?- chiesero i due Potter continuando a guardarsi in cagnesco.

-MA SIETE RINCRETINITI? Il furetto-

-No Ron io credo che faccia sul serio- Harry si strinse le spalle dubbioso.

-Ma quindi stanno insieme-

-NON LO SO TI HO DETTO!-

-Inutili. Siete INUTILI.- Ron scrollò le spalle indispettito - Me ne vado. Ci vediamo dopo- e, giratosi, si smaterializzò.



-Io l'avevo avvertito quell' idiota di tuo fratello- Harry, che aveva mantenuto la calma fino a quel momento, si lasciò andare alla presenza della sola moglie.

-Tu lo sapevi?! Da quando sei diventato così bravo a tenere i segreti stronzo di uno sfregiato?!-

-Oh ma é possibile che dobbiamo litigare io e te adesso?! Sapevo che la frequentava e gli avevo consigliato di avvertire Hermione, non credevo che ce la saremmo ritrovati improvvisamente fra capo e collo in qualità di promessa sposa-

-Io non ce la voglio quella a casa dei miei-

-Preferisci Malfoy?-

-Almeno ha un cervello funzionante-

-Giusto. Merlino Ginny sarà un Natale da panico-

-Già-


***

Ok chiedo ufficialmente venia a tutti coloro che avrebbero voluto sapere cosa sarebbe successo alla Tana sin da questo capitolo. La realtà è che aspettavo di scrivere "Tuoni e fulmini" da talmente tanto che mi sono fatta prendere un pochino la mano.  Spero comunque che possa divertirvi almeno la metà di quanto non abbia fatto io nello scriverlo. Potrete perdonarmi? Prometto sin da ora che dal prossimo capitolo ritroverete Draco, Hermione ma soprattutto Elly e Freddy che sembrano essere diventati i vostri beniamini!


Non ci credete ancora? Ecco un piccolo spoiler.


-Hermione, streghetta mia non smetti mai di soprendermi. Ti presenti qui con un misterioso accompagnatore che ha un'affascinante e dolcissima figlioletta e una macchina da urlo... Merlino, non pensavo che avrei mai potuto dire una cosa del genere ma credo di amarlo già!- l'uomo procedeva a passo di marcia verso l'angolo di cortile nel quale l' ex Serpeverde aveva parcheggiato la sua macchina.
-Arthur a proposito di questo volevo dirti...-
-Hermione basta chiacchiere lasciami conoscere il proprietario di cotanta meraviglia! Sono lieto di darle il benvenuto in casa mia Signor...- Arthur si bloccò, come se fosse stato pietrificato, con la mano a mezz'aria e la bocca spalancata quando la testa bionda dell'ospite emerse dal baule dal quale stava scaricando le valigie. Probabilmente se davanti a lui si fosse reincarnato Albus Silente in persona sarebbe stato meno sorpreso.
-Arthur conosci già Draco...-
-...Malfoy-
-Signor Weasley...Buon Natale-

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