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di Lelenu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il principe torna in patria. ***
Capitolo 2: *** Marry me ***
Capitolo 3: *** GQ?? Inconceivable! ***
Capitolo 4: *** Non temere, noi ci apparteniamo ***
Capitolo 5: *** R.I.P Hair ***
Capitolo 6: *** Cannes Fever. ***



Capitolo 1
*** Il principe torna in patria. ***


Bene Bene.. avevo davvero tanta tanta voglia di iniziare una serie di One-Shot. Qualcuno già mi conosce, altri no. Beh sono sempre Elena e sono sempre una pazza pazza fan dei Robsten. Beh non aggiungo altro!! Toccherà a voi giudicare questa prima shot!

 

Il principe torna in patria.

 

Pov Kristen

Non ci posso credere.

No. Ditemi che non è vero. Ditemi che quel coglione del mio ragazzo non ha cancellato il volo per Londra. Ditemelo altrimenti do di matto più di quanto lo stia già facendo!

Mi domando come faccio a stare con lui. Perché lo amo così follemente? Perché mi illudo che lui sia il mio principe perfetto?

Non lo è. È come ogni uomo sulla faccia della terra: stronzo!

Eccolo qui, chiama per la 5° volta da sta mattina. A ma può stare fresco: non risponderò!

Non dopo quello che mi ha detto sta mattina Tom. Non dopo che vengo a sapere che non vieni qui a trovarmi. Non dopo che me lo mandi a dire con Tom. Non dopo un e mese e mezzo che non ci vediamo!

Con nervosismo caccio il telefono, che ancora squilla, nel profondo di un cassetto della mia suite e respiro lentamente.

Devo calmarmi.

Devo calmarmi.

Devo calmarmi.

Sembra funzionare. Il telefono smette di squillare e dopo essermi cambiata la maglietta, metto le scarpe ed esco fuori.

Devo uscire.

Devo distrarmi.

Non devo pensarlo.

Non devo pensarlo.

Non devo pensarlo.

Lo amo.

Non devo pensarlo.

Mi manca.

Non devo pensarlo.

Mi metto davanti all’ascensore e aspetto che salga. Chiudo gli occhi, respiro profondamente.

Devo solo calmarmi. Avrà una giustificazione valida.

Non faccio che ripeterlo dalle 9 di sta mattina!!

Riapro gli occhi e sento il Dlin dell’ascensore che arriva.

Si aprono le porte e…

“Oh mio dio…” è stato un sussurro. Niente di più.

Ma quel filo di voce uscito dalla mia bocca bastò a fargli alzare gli occhi e rendersi conto che mi aveva davanti.

“Oh mio dio!!”

No, il suo non era un sussurro. Era un urlo.

Uscì  da quell’ascensore ansiosamente. Lasciò persino cadere a terra la sua chitarra e si gettò letteralmente su di me.

Dovevo ancora metabolizzare il tutto!

Lui qui. Lui a Londra.

Lui tra le mie braccia.

Lui ansioso.

Io scombussolata. Io che piango.

Lui che piange.

Lui che piange???

“Sei qui…” Dio! Ci stringevamo spasmodicamente.

“Stai bene? Che ti è successo? Parlami!” la sua voce era preoccupata. Era totalmente nella modalità Robert-ilfidanzatopiùansiosoeprotettivo!

“Perché.. che c’è? Che hai?” faceva spaventare anche me quando stava in quelle condizioni. Stava persino piangendo!

“Mi hai fatto morire! Perché non mi rispondi al telefono? È da sta mattina che provo! Ho pensato a qualsiasi cosa!! Ho avuto un’enorme paura. Non farlo più. Non farlo mai più!”

Mi strinse nuovamente a se. Al suo petto. Nel mio rifiugio.

Era li, con me.

Era venuto a Londra.

Era venuto….TOM!!

Mi staccai improvvisamente dal suo petto quando iniziavo a capire, ma lui fece prima di me e le sue labbra furono immediatamente sulle mie.

Pressanti, passionevoli, esigenti.

Mi voleva. Lo volevo.

Iniziammo a camminare all’indietro fin quando sbattemmo sul muro. Dovevo trovare la tessere della suite. Dove cavolo l’avevo messa??

Presi a toccarmi le tasche della giacca, dei pantaloni…

Sentì le sue labbra spostarsi sul mio collo. Dio no! Non poteva farmi questo sul pianerottolo di fronte la mia camera d’albergo. Non poteva tastare il mio punto debole proprio adesso.

“Ah.. Dio Rob!” stavo per avere un orgasmo. Oh si! Uno di quelli megagalattici che ti fanno sballare la testa.

“Che c’è piccola? Perché ti palpi da sola le cosce?” mormorò a un millimetro dalle mie labbra mentre le sue mani, calde e possenti scendevano sulle mie natiche.

“Non… non trovo la tessera..”

Lo sentii sorridere mentre cautamente poggiava le sue labbra sul mio mento e la sua mano destra si intrufolava nella mia tasca posteriore del jeans.

“Eccola…”

“Eccola..” ormai non c’ero più con la testa.

Con le mani tremanti la presi e dopo aver aperto la porta me lo tirai dentro per il bavero della camicia.

Lui mi spinse contro il muro e messe le sue mani sul mio sedere, mi fece alzare le gambe per ancorarmi al suo bacino.

“Ti amo…” iniziava a fare caldo anche per lui, lo si sentiva dalla voce.

Ero così concentrata nel contemplarlo quando… il beep del mio telefono ci perforò i timpani e riusci a ridestarci.

“La vibrazione non la metti proprio mai eh?”

“E’ solo un messaggio.. Non so chi sia e non voglio saperlo!”

Sorrise e tornò a baciarmi.

Mmmm com’erano buone quelle labbra.

Com’erano Mie quelle labbra.

Com’erano… Oh cazzo!!

Oh cazzissimo!!

Mi staccai immediatamente da Rob e lo spinsi via da me.

“Ehi che ti prende? Pensavo volessi…”

“Amore.. Nono scusa.. è che.. dovevo andare a pranzo con.. Charlize..e..”

“Oh.. se vuoi puoi andare.. io magari mi sistemo o..”

“Nono! Ora la chiamo!! Non muoverti di la!”

Recuperai in fretta e furia il mio cellulare dal fondo del cassetto e vidi che quel messaggio era proprio di lei.

“Perché il tuo cellulare era li sotto??” aveva una faccia stranissima. Un misto di confusione ed eccitazione.

“Taci! Mi aveva mandato un sms!”

Lo lessi rapidamente

“Ho visto parecchia confusione nella Hall dell’albergo e si vocifera che il tuo principe inglese sia tornato in patria! Tranquilla goditelo, per il nostro pranzo avremo ancora tempo! Avete degli arretrati da recuperare ;)”

Sorrisi involontariamente e dopo aver gettato il telefono in un punto remoto della stanza, mi tolsi la maglietta restando li davanti a lui senza reggiseno.

Mi fece quel suo sorriso da ebete, si leccò le labbra e prese la rincorsa per venirmi a prendere e gettarmi di peso sul letto facendomi ridere.

 

POV Robert

“Ma sei scemo o cosa??”

Ero appena arrivato in chiesa e mi venne naturale aggredire  quel gran coglione del mio migliore amico!

“Datti una calmata inglesino da strapazzo eh! Oggi c’è il battesimo di mio nipote e non voglio problemi”

Lo odiavo. Combinava i casini e poi se ne tirava fuori.

“Tu!! Tu hai fatto morire di paura me, hai fatto in modo di farmi odiare da Kris solo per.. solo per.. perché lo hai fatto??”

“Oh andiamo volevo solo che per Kris fosse davvero una sorpresa vederti oggi!”

“Tu sei scemo!” Non aggiunsi altro e andai verso la mia Piccola che stava già giocherellando con l’altro “piccolo”.

Dio, era così bella a vederla con in braccio quello scricciolo. Il mio figlioccio. Faceva strano eh!

Anche se avrei preferito vederla con mia FIGLIO, anziché con il mio FIGLIOCCIO!

L’andai ad abbracciare da dietro lasciandole un bacio sulla spalla.

“Non è bellissimo?” mi disse, senza staccare gli occhi da lui.

“Si lo è… Sai, te l’ho mai detto che saresti una mamma perfetta? “

La vidi alzare gli occhi al cielo esasperata.

“Sono serio tesoro..”

“Te l’ho mai detto che è presto? E sono seria anche io..”

Io so che vuole un bambino. Lo so. Lo so perché in qualsiasi negozio guarda la roba per i neonati o per i bambini. Lo so perché ne parliamo spesso e anche se io sono ormai ossessionato da quest’idea, tu dici sempre che vorresti un piccolo Pattz ma poi torni in te e..  E’ ancora presto!! Mpff…

“tu lo vuoi un bel bambino, fattelo dire dal tuo principe inglese!”

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Marry me ***


Bene Bene.. Eccomi di nuovo qui.. Vedo che la mia prima shoot è piaciucchiata e quindi ne posto un'altra. Questa è frutto di una notte senza sonno eh, quindi siate clementi!!

E, recensite!! :D

 

Marry me!

POV Kristen

Vancouver 2009

Oggi me lo chiede. Per essere corretti oggi Edward mi chiede di sposarlo ufficialmente. Per essere ancora più corretti, Edward lo chiede a Bella.

Ma Edward e Bella siamo io e lui.

Quindi oggi me lo chiede!

Tutte le riprese dell’intero film sembrava girassero intorno a questa scena. Tutti non vedevano l’ora di girarla. Tutti non vedevano l’ora di vederci lì in quel letto, così emozionati.

Ma io, io non lo ero! Non ero così in ansia come tutti credevano. Era solo una semplice scena.

Come no!

“Nervosa?” Mi chiese quell’angelo celestiale che iniziava a sistemarsi sul letto accanto a me.

“Eh?...Nono!”

Cacchio se ero nervosa! Altrochè se mi facava effetto vederlo in ginocchio davanti a me. Perché sapevo che infondo lui non recitava. Lui lo voleva davvero e un giorno, chissà quando, lo avrei accontentato.

“Allora ragazzi.. Tranquilli.. dobbiamo solo girare la dichiarazione, quindi Rob puoi già metterti in ginocchio.. se la fate bene, andiamo tutti a letto e domani è anche giorno libero!!”

Entrambi annuimmo a David  che si allontanò per mettersi alla sua postazione.

Vidi lui, il mio angelo, il mio Rob inginocchiarsi. Respirava profondamente e si torturava le mani. Improvvisamente alzò lo sguardo e fissò i suoi occhi nei miei prima che Slade dicesse “Azione

1….

2…3… Parla dannazione! Lo vedo riempire i polmoni d’aria mentre apre la scatolina con l’anello.

Schiude le labbra e…

“Isabella Swan, prometto di amarti per sempre, ogni singolo giorno della mia vita.. Mi faresti lo straordinario onore di diventare mia moglie?”

L’ha detto. Me l’ha chiesto! Lo ha chiesto a Bella.

Devo rispondere. Non ricordo niente. Qual’era la battuta dannazione??

Si..

Dovevo solo dire Si…

Presi anche io un respiro profondo e parlo.

“….Si…”

Sorride, felice. Gli si illuminano gli occhi.

Si alza e mi prende per le mani facendomi accozzare contro il suo corpo per stringermi così forte da farmi mancare il fiato.

“..E STOP!!”

Non appena David pronunciò quella parola, sembrò che Robert impazzì tutto in un colpo!!

“Dio, Kris sposami sul serio!!”

Tutti scoppiammo a ridere e io finì ad abbracciarlo di nuovo. Era comico. Quella sua espressione da pesce lesso.

Gli diedi un pugnetto sul petto e andai dietro le telecamere lasciandolo da solo lì, mentre lo sentivo gridare: “Perché nessuno mi prende sul serio??”.

 

Los Angeles 24 Giugno

Oh perfetto!! E’ arrivato prima di me!! Odiavo fare la parte della super diva che si fa attendere. Io non ero così. Io volevo solo che per lui fosse una sorpresa. Non volevo che vedesse il mio abito!!

Scesi dalla limousine nera e iniziai a percorrere il red carpet, quando da lontano mi mise sott’occhio. Prese a camminare a passo svelto finchè non me lo ritrovai davanti e mi cinse con un braccio la vita.

Eccoli qua! I flash accecanti che arrivano!

Perché eravamo così amati da tutti eh?

Improvvisamente vidi la sua bocca sorridente avvicinarsi al mio orecchio.

“Sai che il bianco ti dona?”

Sapevo dove voleva andare a parare. Sorrisi spontaneamente mentre puntavo lo sguardo in un obbiettivo mentre con la mano percorrevo la sua schiena fino a stringere in una morsa la sua giacca bordeaux.

“Sposami!”

Colpita ed affondata! Nemmeno mi ero accorta che stava tentando di ri-sussurrarmi qualche altra cosa. Lo guardai divertita e scossi la testa senza continuare a dire niente.

“Continua pure a non rispondermi, tanto prima o poi all’altare ti ci porto!”

Aveva ragione. Prima o poi ci sarebbe riuscito. Prima o poi il mio self-control sulla mia vita, sarebbe impazzito dietro a lui!

 

Baton Rouge Gennaio 2011

POV Robert

“Datti una calmata!”

Fulminai con lo sguardo Kellan, che aveva appena pronunciato quella frase. Come potevo calmarmi? Come?

Stavo per fare la pazzia più grossa della mia vita nel momento più cruciale di tutte le riprese di tutti i film! Ero matto!

Matto!

“Stammi a sentire, non è niente di che Rob! Lei entrerà col vestito da sposa, tu farai finta di essere emozionato, girerete la scena e poi le chiederai quello che le devi chiedere!”

Lei entrerà… col vestito da sposa…

Da sposa..

Farò finta di essere emozionato… Oh no, non farò finta!

Morirò davanti a lei ancora prima di girare la scena. Ho tutte le budella aggrovigliate. Da un momento all’altro avrei rimesso i 5 caffè presi nelle ultime 3 ore, lo sentivo!

E il fatto che lei stesse per percorrere quella benedetta navata con un abito da sposa che non avevo mai visto prima, beh non aiutava per niente.

“Dirà di no..” diedi voce ai miei pensieri.

“Ti ama… sta tranquillo!” Intervenne Peter dandomi una pacca sulla spalla. Già dovevo stare tranquillo.

Vidi Bill che si avvicinava sorridente come non mai e con una cartelletta in mano. Mi poggiò la mano sulla spalla e disse

“Lei è pronta. Tra poco percorrerà la navata, tu sarai emozionato ma non piangerai! Ti sembrerà un angelo e bla bla bla vi dichiareranno marito e moglie… dirò STOP solo quando sarete sposati.. quando Bella ed Edward lo saranno! Voi magari tra un annetto eh..” disse ridacchiando.

Io restai impassibile. Quasi terrorizzato. Era peggio di un’interrogazione in storia quando eri impreparato.

“Andrà tutto bene.. Tranquillo!” annuì anche a lui e mi andai a sistemare al mio posto non appena notai tutti gli “invitati” che si sistemavano.

Poi sentii gridare Bill “e.. AZIONE!!”

Partì l’Ave Maria e si aprirono quelle dannatissime porte. Eccola!

Non respiro

Calma! Devo calmarmi!

Sto per morire!

Devo calmarmi!

Arriva davanti a me e sorride. È emozionata! Gli le brillano e non è mai stata più bella di adesso!

Il “reverendo” inizia la celebrazione ma non sento niente.. sembra tutto così vero.

Arriva il momento delle promesse e allora riprendo un po’ di lucidità

Andiamo cerca di ricordare le battute!!

E’ facile, fa finta di sposarla davvero e metti Bella quando dovresti nominare Kristen..

Ok ci sono…

Io , Edward Cullen, prendo te, Isabella Swan, per amarti e onorarti… finchè entrambi vivremo..”

 

POV Kristen

Sto morendo. Come può essere così bello? Come può essere assolutamente perfetto?

Mmmm.. come posso volermelo scopare persino nel momento più casto e puro di una coppia?

Beh sono giustificata! Si stanno sposando Bella ed Edward, mica noi due!

Quella sua promessa, così semplice e perfetta… Lo amo.

“Io, Isabella Swan, prendo te, Edward Cullen, per amarti e onorarti.. finchè entrambi vivremo..”

Sorride. È così emozionato anche lui. Fa un effetto assurdo sposarmelo!!

Sposare Edward, volevo dire.

“Con i poteri conferitimi dallo Stato, io vi dichiaro marito e moglie…”

Era fatta… e adesso posso baciare lo sposo??

“STOP!”

Sentii Bill urlare ma me ne fregai, mi sporsi cingendogli con le braccia il collo e me lo baciai. Punto e basta!

Tutti scoppiarono a ridere, compreso Rob. Sentivo che stava ridendo sotto i baffi. Mi staccai da lui e vedendo tutti quegli “invitati” presi dalle rise, non potei fare a meno di ridere anche io diventando rossa in viso. Mi nascosi con il viso sotto la spalla di Rob quando sentì Bill dire: “Il reverendo non aveva mica detto Puoi baciare lo sposa!!”

E a questa battuta seguirono altre risate.

“Beh gente è inutile che ridete! Un giorno sarete in quei posti  solo ad una cerimonia vera con Kris e Rob che si sposano..”

No. Non poteva averlo detto davvero!! Che vergogna.

Guardai esasperata al cielo mentre gli attori e le comparse iniziavano a fischiare. Erano davvero assurdi.

Sentii due braccia possenti cingermi la vita da dietro e due labbra posarsi sulla mia spalla sinistra. Poi un sussurro mi colpì d’improvviso.

“Sposami Kristen!”

Mi bloccai, non respirai più fin quando mi fece girare e lo vidi inginocchiarsi.

Oh mio dio. Era successo tutto così in fretta. Tutti si erano ammutoliti. Lui era così teso, emozionato e.. vero.

Io… io non capivo più niente.

Vedevo solo il mio miracolo personale in ginocchio davanti a me.

Presi a respirare velocemente. Stava per arrivare una crisi. Lo sentivo. Non era possibile.

Non stava succedendo davvero!

Lui mi prese entrambe le mani e una volta chiusi gli occhi per un respiro profondo disse:

“Kristen Jaymes Stewart, ti amo da impazzire e.. questa sarà la milionesima volta che ti faccio una proposta del genere ma non importa. Te lo chiederei ogni giorno, come ogni giorno voglio amarti e viverti. Per questo io… Aspetta!! Taylor? Dov’è Tay??”

Non ci capivo niente. Già piangevo alla grande e non collegavo cosa diavolo c’entrasse Tay in quel momento.

Lo vidi correre verso di noi mentre cercava qualcosa in una tasca, dalla quale ne tirò fuori una scatolina blu. Allora tutto mi fu chiaro.

Non so come ma mi venne da scherzare anche in quel momento: “ Ma tu non avevi rifiutato l’invinto a questo matrimonio?” chiesi a Tay con un sorriso e delle lacrime che scorrevano sul mio viso.

“Ho rifiutato l’invito a quello di Edward e Bella..” Mi rispose, facendomi l’occhiolino e allontanandosi di nuovo.

Era tutto così assurdo. E tutti pendevano dalle nostre labbra, come se stessero guardando uno di quei film strappalacrime.

La leggera stretta di Rob alla mia mano, richiamò la mia attenzione. Puntai i miei occhi pieni di acqua salata nei suoi e lo ascoltai.

“….Kristen Jaymes Stewart, mi faresti lo straordinario onore di diventare mia moglie?

Si.. Lo voglio lo voglio lo voglio..

Ma ecco che il mio lato scemo viene fuori e allora con un risolino isterico ti dico: “Poca originalità Pattinson.. Mi citi addirittura Edward Cullen?”

Tutti risero, compresi me e lui che ormai eravamo in un mare di lacrime. Che motivo avevo di scappare ancora? Volevo lui.

E lo volevo sempre!

“… Si…”

Vidi la sua espressione trasformarsi in un misto di gioia, tranquillità, sorpresa, amore, pace…

Si alzò con ancora le gambe che tremavano e si fiondò sulle mie labbra, appropriandosene definitivamente mentre cori indefiniti arrivavano da tutto il cast vestito da “cerimonia”.

Mi staccai da lui poggiando la mia fronte alla sua e sorridendo gli chiesi:

“Da quanto tempo progettavi tutto, eh?”

Mi sfiorò le gote arrossate per poi dire “Mmmm di sposarti da una vita… di chiedertelo adesso, beh.. dall’inizio delle riprese.. e ringrazia tutto il cast se sono qui vivo adesso.. l’ansia mi stava divorando”

Risi di gusto e rivolgendomi a tutti gli altri che iniziavano ad alzarsi per venire da noi dissi:

“Brutti infami!! Sapevate tutto!!”

Ma non feci in tempo a continuare le “lamentele” che mi ritrovai con una marea di persone attorno a farmi gli auguri.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** GQ?? Inconceivable! ***


Salve, Salve!! Oggi ero proprio ispirata: ho postato una Shot Con Bella ed Edward e aggiorno anche qui con una nuova Shot (un pò scema!).. Beh godetevela!!


GQ?? Inconceivable!

“Vedrai che sorpresa ti farò; mi vedrai in un modo in cui non mi vedi da settimane…”

Che bella sorpresa, amore! Davvero!

Mi riempie di gioia!!

Ora che dovrei fare? Chiamarti e dirti che sei bellissima?

Complimentarmi per la scelta dei non-vestiti?

Dovrei dirti che sono felice perché posso finalmente rivedere la mia donna mezza nuda??

Secondo te sono felice di vederti mezza nuda… sulla cover di un magazine per soli uomini??

Lo ribadisco: Mi riempie di gioia!!

Sto per frantumare il mouse per il modo rozzo con cui clicco, ma non mi importa!!

E’ inconcepibile! Questa situazione è In-con-ce-pi-bi-le!!

Sbatto il pugno sul tavolo e nello stesso momento mi arriva un sms: appena iniziano a sfottere mi incazzo di brutto.

Ma che dico? Sono già al limite dell’incazzatura!

Prendo quel dannato telefono e mi sorprende vedere un sms da Taylor.

“Beh, che dire.. E’ cos’.. si.. è.. insomma… Ok, Rob, prendi una camomilla dai!”

Prendi una camomilla?? Prendi una camomilla un corno!!

Vado per cancellare l’sms quando sul display compare la foto di Tom: segno che mi sta chiamando.

Adesso inizierà anche lui! Oh ma io lo mando a quel paese senza “se” e senza “ma”!!

Premo il tasto verde ma sto in silenzio: so che parlerà lui.

“Uhuuuu.. Brutta storia. Brutta, brutta storia davvero! Con quanto se la caverà sta volta?”

Un ringhio mi nasce spontaneo dal petto fino alla gola.

Rabbia che incombe su di me!!

“Ok sta a sentire: lei pensava che magari tu avresti potuto…”

Non lo lascio finire e caccio un urlo assurdo che mi fa quasi uscire le vene dalla fronte e che, probabilmente, avrà fatto diventare sordo Tom!

“… Capito… Ti chiamo dopo. Cerca di non rompere niente a casa!”

Stacco la chiamata i piena crisi di nervi e con il fumo che mi esce dalle orecchie, torno con lo sguardo sul pc.

Come potevi pensare che davvero mi avesse fatto piacere?

Devo chiamarti!

Prendo il telefono nuovamente nelle mie mani e compongo il tuo numero.

Primo squillo….

Secondo squillo….

Terzo squillo….

“Ciao Spunk!”

Non rispondo. Perché la rabbia mi fa diventare stronzo persino con lei??

“Amore, ci sei?”

Ancora niente. Non ci riesco.

“Rob, ma cosa diavolo…”

“Spunk, amore e Rob?? Spunk, amore e Rob? Sai come mi definirei in questo momento?? Quel gran coglione che ha la donna mezza nuda su GQ!!”

Lo dico sgarbatamente. Ferocemente. E le faccio male…

Le è letteralmente arrivato uno schiaffo in faccia.

Ma è davvero così che mi sento: un coglione!

Sospira. Prende fiato, dall’altra parte del telefono.

“Rob.. Io…”

“Non hai giustificazioni Kristen!”

Kristen. L’ultima volta che l’avevo chiamata con il suo nome intero era scoppiato un putiferio.

“Beh… E’ il mio lavoro! Devi accettarlo.”

Devo accettarlo?? Ma era impazzita??

“Io non accetto un bel niente!!”

“Tanti saluti allora!!”

Tu tu tu tu tu tu..

Aveva staccato. Mi aveva staccato in faccia!

Tanti saluti…

Oh non esiste! Non poteva lasciare il discorso in aria.

Inizio a scriverle un sms: “Tanti saluti lo dici a Bear, semmai. Non al tuo futuro marito!”

Inviato!

Nemmeno 5 minuti ed ecco che mi compare la busta simbolo di Sms sul display!

Chi ti dice che ti sposerò?”

Oh bastarda, che era altro!

Si da il caso che hai già detto si! E non sviare il discorso dall’argomento principale!

Ecco ora faceva la spiritosa. Non doveva giocare con me. Non in quel momento e non sul matrimonio!

Dopo nemmeno 2 minuti arriva la risposta:

Senti, mi dispiace… Pensavo che davvero ti avesse fato piacere. Beh comunque sta tranquillo, quella era la cover solo per gli abbonati. Quella in edicola sarà un’altra!

C’era una speranza! C’era una speranza che non tutti gli uomini la vedessero in quello stato!

Beh come sarebbe l’altra?

Sicuramente meno audace! Si, mi tranquillizzerà.

Vedrai ;)

Vedrò? Vedrò????

Cosa vedrò??

Oh no. No. Nononono. Non esiste.

E’ inconcepibile!

Premo il tasto verde e avvio la chiamata: ORA MI SENTE!!

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Non temere, noi ci apparteniamo ***


Salve gente. Son tornata con una nuova shot, dopo un casino di tempo.

Beh non dico niente e vi lascio direttamente a questa cavolata qui va U_U

Non temere, noi ci apparteniamo

“Wow!”

“Già..”

C’era solo quella parola capace di descrivere i momenti appena passati: Wow!

“Da quanti secoli non facevamo del sano sesso in una casa vera e non in una camera d’albergo?”

Non ricevetti una risposta da parte sua, ma un semplice sospiro felice e appagato, mentre si metteva a pancia a in giù, con la testa appoggiata alla sua mano destra.

Era stato sconvolgente!

Assolutamente perfetto e pazzesco. Ogni nostro contatto faceva vibrare le nostre ossa e i nostri sensi. Ogni singola parte del mio corpo combaciava perfettamente con il suo.

Eravamo perfettamente compatibili sessualmente!

Non che non lo sapessi. Ma le ultime 4 ore chiuse in questa a casa a Notting Hill, me ne avevano dato un ulteriore conferma.

Mi girai anche io a pancia in giù e ponendo la mia testa sul cuscino chiusi gli occhi, cercando di riprendere fiato lentamente.

Dio che cos’era? Cos’era quel meraviglioso gesto che mi stuzzicava come un leggero soffio di vento?

Mi stava sfiorando dall’inizio della colonna vertebrale, giù fino alle natiche; per poi risalire.


Mi sfiorava lentamente.


Mi sfiorava dolcemente.


Mi sfiorava come se fossi la cosa più preziosa al mondo.


Mi sfiorava con devozione.


Mi sfiorava con Amore.


Quell’Amore con la “A” maiuscola, capace di distruggerti e ricostruirti in un niente. Quell’Amore che ti toglie il fiato.


“Sai che dobbiamo parlare vero?”

Mmmmmm… Non poteva starsi zitto e continuare a farmi rilassare in quel modo così sublime?


“Dopo.. dopo, amore..”

“E’ già dopo….”

Era già dopo? Mhm, se lo diceva lui!

Presi un respiro profondo e alzai il viso per guardarlo in quegli color del cielo.


“Spara!”

Si mise a sedere con le braccia incrociate e prese a fissarmi incessantemente. Mi faceva preoccupare quando faceva così.

Il suo viso era fin troppo serio. I suoi due fanali blu erano fin troppo profondi e stavo davvero rischiando di perdermi lì dentro!

Mi misi a sedere di fronte a lui e presi le sue mani tra le mie.

“Rob che succede?”

“Ci hai ripensato vero?”

Eh? Oddio era lui che non mi aveva ancora detto di cosa parlava o ero io così inebriata dal sesso precedente, da non capire il suo discorso?

“Amore.. perdonami, però non capisco di cosa tu stia parlando…”


Con uno scatto improvviso mi afferra la mano sinistra e me la mette davanti agli occhi.

“Parlo di questo!”


Ah.

Quello.


“Parlo del fatto che dopo un anno, questo benedettissimo solitario te lo vedo al suo posto solo quando siamo a casa.”

Primo colpo.


“Parlo del fatto che dopo un anno non lo abbiamo ancora detto ai nostri genitori.”

Secondo colpo.


“Parlo del fatto che dopo un anno non abbiamo ancora scelto una data.”

Terzo colpo.


“Parlo del fatto che… si insomma.. forse speravo che alla premiere qui a Londra lo avresti indossato.. non lo so.. ci pensavo da un po’.. c’ho pensato così tanto che me ne ero convinto…”

Quarto colpo: lo avevo deluso!


“…Io…Rob, senti…”

“No senti tu: se non vuoi, se ci hai ripensato o se pensi che magari dire “sì” sia stato prematuro, ti prego dimmelo! Te ne prego. Perché ti amo da impazzire ma stare in questo specie di limbo mi ucide. Ci sto già da un anno e preferirei uscirne.”


Stava male. Ci stava male da un anno.

E io non me ne ero accorta.

Era strano il suo sguardo. Per la prima volta da quando lo conoscevo non riuscivo a scandagliare una per una le sue emozioni.

Di una cosa ero certe.  Ci soffriva già da un bel po’ ed era scoppiato proprio ora.


“Io.. Io non ho ripensato ad un bel niente! Voglio sposarti. Certo che voglio! Ma che ti passa per le testa, eh?”

Presi la sua testa fra le mie mani come a fargli entrare meglio il concetto nel cervello.

Lui era mio. Io ero sua.

E col matrimonio sarebbe stato solo tutto più ufficiale. Certo che volevo sposarlo!

Solo che…

Solo che non sapevo nemmeno io perché aveva rimandato involontariamente tutte queste cose.


“Mi spieghi allora perché dopo un anno sembra che non sia cambiato niente? Dio, questa cosa mi fa impazzire!”

Si gettò repentinamente con la testa sul cuscino coprendosi gli occhi con le mani, come per non farli schizzare fuori dalle palpebre.

Non era possibile.

Lo avevo fatto soffrire per un anno. E, cosa peggiore, non me ne ero accorta.

Bravo Rob. Dopo questa meriti davvero l’oscar per il miglior attore!

Dio, che casino!


Mi misi a cavalcioni su di lui e facendo forza sui suoi polsi lo obbligai a scoprirsi gli occhi.

“Andiamo, guardami Rob!Ho detto guardami!!”

Fissò i suoi occhi nei miei e per quello che mi sembrò il minuto più lungo della mia esistenza, restammo a fissarci in silenzio.

Gli carezzavo dolcemente il viso mentre ancora non mi capacitavo del fatto che per davvero avevo ignorato per un intero anno quel mio “Sì”.

“Mi dispiace…” sussurò.

A lui dispiaceva? E di cosa? Di avere una pessima fidanzata come me?

“Scusa non dovevo reagire così… io.. è solo che ho così tanta paura di perderti e che qualcuno ti porti via da me…”

“Non hai bisogno di una firma su un pezzo di carta o di una fede per farmi legare totalmente a te! Sono già legata indissolubilmente a te con un doppio filo d’acciaio!”

Alzò debolmente la sua mano sinistra e mi sfiorò le labbra impercettibilmente proprio quando io gli baciai i polpastrelli.


“Ti amo…” anche questo era poco più di un sussurro e non riuscì a trattenermi dall’avvicinarmi al suo viso e baciarlo sugli occhi, sugli zigomi.. sulle labbra.

“Natale….”

“Natale, cosa?” Mi chiese confuso…

“A Natale lo diremo a tutti…”

Si, Natale era perfetto!


“Kristen, se ancora non vuoi io posso…”

“Pattinson non avrai mica paura di affrontare Mr Stewart adesso!”


Ed eccolo. Eccolo il mio sorriso sghembo preferito che arrivava.

Lo amavo da impazzire e lo avrei amato per sempre. Aspettare non aveva più senso.

Immediatamente mi prese per i fianchi e chissà come mi fece finire sotto di lui

Mi baciò con incredibile dolcezza.


“Andrà bene?”

“Cosa? Dirlo a mio padre?”


Sorriso muovendo la testa in segno di “no”

“Andrà bene il matrimonio tra noi?”

Dio, quanto era dolce ed indifeso quando faceva così?


“Non temere, noi ci apparteniamo” dissi come se fosse la cosa più scontata del mondo.


Rise leggermente, entrando ancora una volta dentro me per poi sussurrarmi all’orecchio con voce roca:

“Mmmm mi sa che non sono più l’unico a citare un certo libro”


“Zitto e soddisfa la tua futura moglie,baby”.

 

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Capitolo 5
*** R.I.P Hair ***


Salve! Salve! Salvee! 

Scusate se non ho aggiornato per un pò qui, ma mi son dedicata all'altra mia FF Fron Now On

Poi l'altra sera ci son stati i PCA e mi è arrivata l'ispirazione, solo dopo un momento di immaginazione insieme alla mia Simona U_U
Beh Adesso vi lascio a questa "cacchiata" e buona lettura!
P.S. Grazie alla mitica Leti (dot) che ha letto e "supervisionato" in anteprima!

Alla prossima, Elena* 

 

 

 

R.I.P Hair

 

“No ancora devo capire a cosa dobbiamo l’onore”

Si, mi ero spazientito. Eravamo a casa di quel coglione del mio migliore amico da ore ormai e sapevo che c’era qualcosa sotto.

Lo sentivo.

“Scusa perché dovrebbe esserci un motivo particolare? Semplicemente volevamo passare il pranzo di capodanno con voi!”

Semplicemente volevamo passare il pranzo di capodanno con voi.

Alzai gli occhi al cielo come se quello fosse la più banale delle scuse mai dette.

No, non era normale.

Il mio migliore amico, il mio Tom, il pranzo di capodanno lo saltava!

Stava a dormire fino all’ora di cena dopo la baldoria fatta la notte prima.

“Scusa Rob, perché t’impunti così tanto? Stiamo facendo un bel pranzo io, te, Tom e Sienna, ci stiamo divertendo ma a te da sempre fastidio qualcosa. Cos’è hai ancora la sbornia di stanotte addosso?”

No.

Non avevo nessuna sbornia.

Sentivo su di me soltanto i postumi di quella fottuta notte appena passata  e, a dire il vero, quello a voler dormire anziché pranzare ero io!

“Lasciate stare! Mmmm, come mai avete passato il capodanno a Los Angeles e non a Londra?”
“Come mai tu sei venuto qui e non è venuta Kristen  a Londra?” mi rispose prontamente Tom facendomi il verso.

Lo guardai con gli occhi storti e alzai il pugno come a dargliene uno, se avesse detto una sola parola.

Oggi mi irritava. Mi irritava la sua voce.

Mi irritava la sua faccia.

Mi irritava il suo sguardo che sprizzava felicità da tutti i pori.

Mi irritava il fatto che avesse un segreto con me!

“La smettete di fare i bambini una volta per tutte?” disse Sienna guardando in cagnesco sia il suo fidanzato che me.

“Apri la bocca amore…”

Mi girai e trovai Kristen alla mia destra con un cucchiaino di budino in mano; la guardai con sguardo interrogativo ma lei senza dire niente avvicinò il cucchiaino alla mia bocca e così la aprì, tanto per farla contenta.

Troppo dolce, troppo cioccolato, troppo tutto.

Tra un po’ avrei rimesso.

“Ok vado a prendere lo spumante per brindare…”

Scomparve Tom in cucina per prenderlo mentre Sienna ci guardava insistentemente, sorridendo…

“Ok ok ok… Prendete i bicchieri in mano…”

Sia io che Kristen ascoltammo il pazzo e con svogliatezza presi il mio bicchiere.


“Brindiamo! Buon anno! Sienna è incinta!”


Stappò lo spumante e sperai seriamente che era stato il rumore del tappo a farmi immaginare quelle tre parole.

Scossi la testa come a svegliarmi, convinto di essermi soltanto sognato quella frase ma quando girai il viso per guardare Kristen la vidi con il bicchiere a mezz’aria e la bocca aperta.


“Brutto Bastardo, non mi fai gli auguri?”

Mi voltai verso Tom che aspettava me con le braccia aperte.

 Come se un abbraccio fosse stato scontato.


“Oh mio Dio…” sentii sussurrare Kristen.
“OH MIO DIO!” questo non era più un sussurro però!

La vidi alzarsi mentre si precipitava ad abbracciare Sienna con trasporto e Tom che la prese letteralmente in braccio  e la fece girare per tutta la cucina.

Avevo sempre adorato il rapporto tra Tom e Kristen. Ormai erano come fratello e sorella ma, nonostante ciò, stavo odiando Kristen per essersi ripresa dallo shock in un tempo definibile come un quarto di secondo.

 

“Dio, Rob! E’ bellissimo!” la mia fidanzata mi diede uno strattone prima di tornare ad esultare con i nostri amici, mentre io stavo ancora fermo sulla mia sedia con lo sguardo nel vuoto.

Non so perché reagii così.


Forse perché non me lo aspettavo.

Forse perché mai e poi mai avevo pensato a Tom come un padre.

Forse perché volevo i miei capelli al loro posto, ovvero sulla mia testa.

Forse perché avevo perso.


Improvvisamente divenni consapevole di tutto e, guardando Tom negli occhi, mi portai un mano tra i miei capelli come a volerli trattenere con me.

Tom, appena lo notò, scoppiò a ridere in una maniera così indecente che mi fece sentire ancora più giù di morale.

Kristen a mal’appena si accorse della risata isterica del nostro migliore amico quando venne a sedersi sulle mie ginocchia e prese il mio viso tra le sue mani per baciarmi dolcemente.


Mi bacio una, due, tre volte


“Ci pensi amore? Diventiamo zii!” aveva quasi le lacrime agli occhi.

“Perché.. perché non ci hai messo tutto questo entusiasmo quando ti dicevo di fare noi un bambino?”


La vidi alzare lo sguardo al cielo mentre si alzava per chiedere di quanto fosse incinta Sienna.


“Ti rode, eh Pattinson?” stava ancora ghignando lo stronzo.

“Potrei capire perché stai ridendo,tu?” disse Sienna.

“Si e io potrei capire per quale fottuto motivo non ti alzi e vieni a far loro almeno gli auguri?” disse Kristen evidentemente innervosita.

“Ho perso. Kristen ho perso!” ero ancora sconvolto.

“Cosa hai perso?” chiese mentre Tom continuare a ridere come un matto.

“La.. la scommessa…”

“Ma di che diavolo stai parlando? Tom che scommessa?” chiese immediatamente Sienna al futuro paparino.

“..Ok ok…  Adesso vi spiego. Quando avevamo diciotto anni abbiamo fatto uno scommessa: chi dei due sarebbe diventato padre per primo avrebbe vinto e il perdente si sarebbe dovuto…”

“Rasare i capelli!” conclusi io per lui!


Immediatamente gli occhi di Kristen saettarono da lui a me.

In un nanosecondo sembrava posseduta, arrabbiata, sconvolta… triste.

Dopo averci fulminato con la sguardo, a me e al mio compare, si venne a sedere a cavalcioni su di me e prese a toccare i miei capelli con lo sguardo velato di lacrime.

“..No.. No i capelli no! No, Tom! Lui non raserà un bel niente!” disse con il broncio mentre mi abbracciava la testa.

“Una scommessa è una scommessa. Mi dispiace nanetta!” rispose il fetente mentre mandava giù il bicchiere di spumante.

Sienna ci guardò sconsolata e sospirando se ne tornò in cucina.


Kristen, dopo aver rivolto un altro sguardo pieno di dolore ai miei capelli, mi diede uno schiaffo e se ne tornò in cucina seguendo Sienna urlando: “Sei uno stronzo! Non sei capace di vincere nemmeno una scommessa!”


Oh ma lo sapeva che per vincerla ci voleva pure la sua collaborazione? Ma sentitela quest’altra!


“Cioè ora sarebbe colpa mia?” chiesi rivolto a Tom che scrollando le spalle mi rispose: “Ti avevo detto di sostituire le pillole con le mentine!”.

Mi rivolse un ultimo sguardo con aria di superiorità e anche lui scomparve in cucina.


“Aspetta amore! Se iniziamo a darci da fare e magari partorisci uno o due mesi prima, ce la facciamo!” urlai raggiungendoli, ormai sicuro che avrei perso la mia criniera dorata.

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Capitolo 6
*** Cannes Fever. ***


Cannes feaver

 

 

Allora gente… Poteva la vostra Elena NON scrivere una OS su Cannes?
Ma ovviamente no!
Sappiamo tutti quanto siamo scossi (emozionati, felici, sclerati, pazzi) per questa settimana appena passata ma adesso bisogna riprendersi e pensare alla premiazione che sarà tra poce ore (e a cui non parteciperà Kristen -_-) e…
Un enorme IN BOCCA AL LUPO ai nostri piccioncini!
Vi lascio alla storia e… Un saluto a Giulia che è nella mia terra (Sicily) per vedere le tanto amate tragedie greche!

[Thanks to Letizià che ha supervisionato la prima parte]

 

Cannes fever.

 

Tu. Piccolo raggio di sole, che filtri attraverso quella fottuta persiana, vai subito via!
Vai a rompere a le scatole a qualcuno che ha passato la notte dormendo serenamente o facendo l’amore con il suo uomo ma, ti prego, non fare questo a me.
Non a me che ho passato le ultime 10 ore delirando per una cazzutissima e sfigatissima febbre che mi ha costretta ad un flebile sonnellino iniziato solo mezzora fa.

Volto le spalle alla finestra e mi copro con la coperta fin sopra le orecchie, stringendomi sempre di più al braccio di Robert.

Russa e ci credo. Sarà esausto dopo la nottataccia passata insonne a causa mia.

Non doveva andare così.
Insomma, siamo a Cannes e oggi è il suo giorno e questa notte io dovevo solo augurargli “buona fortuna” a modo mio.
Bel modo che hai scelto Kristen, davvero.
Lui a metterti fazzoletti zuppi di acqua fresca in fronte e tu a rantolare versi di dubbia provenienza e comprensione.

Patetica.
Anzi più che patetica, la situazione è barzellettistica.
Esattamente.
Sembra una barzelletta.

Sento la sveglia dell’albergo suonare e mi rendo conto, con mio enorme e stratosferico dispiacere, che sono già le 7:00.
Sono le 7:00 ed è il COSMOPOLIS-DAY!

“Rob..”

“Mhmm..”
“Robert svegliati..”
“Ti prego no…voglio…lasciami dormire” testa sotto il cuscino e sbuffo continuo.

Ok.
Metto la mano dentro i suoi pantaloni e scendo e scendo e scendo….

Afferro tra le dita la sua “ciappettes” e…
“Ahia! Ma sei matta?”

Pizzicotto lì nel punto debole.
Sì Stewart, ormai lo conosci bene.

“Sono le 7:00, passate anche. Devi muoverti! Hai idea di quante cose hai da fare oggi?”
“… Ho un mal di testa…” sussurra buttandosi di nuovo con la testa sul cuscino e passandosi il braccio sugli occhi.
“Sicuro di star bene? Insomma sei strano. Forse dovresti..”
“Ti preferivo con la febbre, santo Dio! Almeno parlavi di meno… Ho gli occhi in fiamme Cristo santo!”
“Invochiamo anche la Madonna visto che ci siamo?”

Sbuffa di nuovo scoprendo quelle meravigliose pozze… rosse?
Oddio.

Panico.

Pa-panico

Pa-panico

Paura.

 

Dove.sono.gli.occhi.di.Pattinson?



“Chi ha deciso di trasformarti in vampiro giusto stanotte?”

Occhi lucidi e rossi. Rosso fuoco. Rosso.. rosso.abito.mio.

“Spiritosa”

“Fa sentire…” gli toccai la fronte per controllare la temperatura e…

Si. Era decisamente una barzelletta o un brutto scherzo.

“Ok… Chiamo Nick!”
“No. Cosa? Che ho?”

Non lo ascolto e prendo il telefono della camera per chiamare direttamente il suo agente.

“Attacca! Immediatamente!”

“Rob, scotti! Avrai la febbre altissima”

“Attacca attacca attacca! Nick mi va in crisi!” sembrava essersi svegliato in un colpo.

Poso il telefono al suo posto e mi siedo sul letto davanti a lui.

“Ok. Cosa vuoi fare?”
“Non lo so…”
“Ci stiamo chiusi tutto il giorno in camera e al tuo posto mandiamo una controfigura?”

Sbuffa. Di nuovo.

“Chiamo mia madre.”

“…Io dormo nel frattempo” lamento incomprensibile sotto un mucchio di coperte francesi.


Riprendo quel telefono agganciato poco prima e tento di rintracciare mia madre, ancora a Cannes solo per la mia [adesso anche sua] febbre.

“Mamma!”
Tesoro, buongiorno. Come ti…
“No. Non è un buongiorno. Passa di qua con termometro e antipiretico”
“Stai di nuovo ma-“
“Robert.”
Cazzo!”
“Eh!”
Che sfiga…” ah commentava pure!
“Jules muovi il culo. Ora!” attacco il telefono con i nervi [e l’ansia] a mille e frugando nella valigia tiro fuori una maglia per gettarla sulla testa di Robert.

“Mettila. Sta venendo mia madre e sei a torso nudo”

Si gira lentamente lamentandosi [di nuovo] e la guarda, manco fosse un alieno!
“E’ solo tua madre. Mi ha visto migliaia di volte a torso nudo. E un giorno sarà mia suocera e…”
“Beh mettiamola così: non voglio che tua suocera faccia pensieri impuri sul mio uomo.”

Concludo la frase e TOC TOC.

Apro la porto e mi ritrovo davanti mia madre con un beautycase in mano e con i capelli ancora stravolti dalla notte.

“Ehi”

Non risponde e diretta poggia la mano sulla mia fronte e storce il muso.

“Anche tu hai ancora qualche linea di febbre”

Alzo gli occhi al cielo e la vedo andare dritta verso il nostro letto. Poggia il beautycase sulla  poltrona accanto alla tv e dopo aver preso il termometro si fionda su Rob.
“Ascella” ordina

Lui obbedisce e dopo essersi sistemato per bene il termometro, si girò su un fianco raggomitolandosi su se stesso.

Cucciolo.

Micio.
Dalmatino.

Lucertolino.
Coccolino.

Ecco. Era in questi momenti che il mio cuore faceva crick per tutto l’amore e la tenerezza che sopportava.

Quando lo vedevo così dolce, tenero, piccolo, indifeso…

Mi avvicino immediatamente a lui e gli rimbocco le coperte, sedendomi sul bordo del letto.

“Freddo?”

Annuisce leggermente e, come presa da un’improvvisa voglia di coccolarmelo e spupazzarmelo, inizio a riempirgli il viso di baci quando sentiamo un beep provenire dal termometro.

Glielo tolgo e controllo la temperatura.

38.7

Merda.
 

Lo passo a mia madre e anche lei, come me, sbarra gli occhi e non appena li incrocia con i miei vedo lo stesso sguardo preoccupato e ansioso che mi stava attanagliando.

“Allora? Quanto male me la passo?”

Sposto lo sguardo su Robert e cerco di fargli il sorriso più rassicurante possibile mentre gli accarezzo i capelli.
“Amore… Son convinta che anche con la feb-“

“38.7, Robert!”

Jules tu oggi vuoi morire.

“E che cazzo, mamma!”

Odio quando fa così! 

Odio quando cerca di fare la superiore saltando alle conclusioni senza alcun tipo di preambolo!

“E’ meglio saperlo in un botto. Come la ceretta: un colpo e via”

“Non ho mai fatto la ceretta e non ci tengo” risponde Rob, mettendosi sù a sedere sul letto a gambe incrociate.

“Ok. Febbre o non febbre io oggi ho una scaletta da mantenere e costi quel che costi sarò su quel tappeto rosso”

Occhi lucidi e colorito che somiglia ad un pomodoro in fase di maturazione. Ecco, il mio fidanzato avrà davanti una giornata davvero dura.
“Io ce la posso fare. E’ solo un po’ di febbre, giusto?”

 Autoconvincimento mode ON.

Nel frattempo metto anche io il termometro per controllare la situazione e con mia grande sorpresa noto di avere solo un misero 37.3 .

Come da programma dopo poco ci raggiunge in camera Nick, convinto di trovare Robert già  a buon punto ma non appena gli prospettiamo la situazione, lui inizia a dare i numeri.

Come farà?
E se sviene durante la press conference?
E se per il mal di testa inizierà a dire cavolate?

 

Non che lui di solito dicesse molte cose intelligenti ma effettivamente la possibilità che queste oggi diminuissero ancora di più è molto forte.

Tra una discussione e l’altra Robert, assalito dal suo staff, è pronto per il photocall e non faccio nemmeno in tempo ad augurargli buona fortuna che me lo strappano via dalle braccia perché “è in ritardo”.



 

 

 

 

“Kristen muoviti! Potresti evitare di stare incollata al cellulare? Non so se ti rendi conto ma manca trucco, parrucco e devi infilarti l’abito”

Ruth ti prego smettila la mia testa sta per scoppiare e la mia febbre di nuovo alta di certo non alza il mio livello di sopportazione.

“Prima voglio vedere Robert!”
“Robert è nella stanza accanto e si starà preparando anche lui. E starà benissimo vedrai!”

“Ruth, sul serio, passo un attimo e poi torno di qua. Ci metto un nanosecondo!”

“Ho detto no, Kristen! Stai troppo in ritardo!”

Beh e chi se ne frega?

Voglio vederlo.

Devo vederlo.

Ho bisogno di vederlo.

Di sentire e capire come stava, fisicamente e psicologicamente.

Senza dare ascolto a Ruth e senza rivolgerle il minimo sguardo, esco dalla mia stanza e vado diretta a bussare alla porta accanto.

“Oh perfetto. Qui c’è Giulietta” prende in giro Nick aprendomi.

“Spiritoso. Davvero, Nick. Dovresti fare del cabaret” sto al gioco camminando all’indietro come i gamberi fin quando due braccia mi stringono alla vita talmente forte da farmi capire di essere a casa.

“Ciao,donna” sussurra baciandomi il collo.

Sorrido già eccitata come ogni volta che mi sfiora o che mi sussurra qualcosa.

Ha questa sorta di potere ammaliatore su di me. Un potere capace di farmi sciogliere e demolire con il semplice tocco delle sue labbra.

“Scotti!” urla tutto allarmato girandomi di botto verso di lui.

Io non rispondo e poggio le labbra sulla sua tempia.

“Amore tu no!” esulto abbracciandomelo.

“Nonono. Ehi non fare scherzi. L’hai già misurata, vero?”

“Si..”
“Quanto?”

“Sto bene Robert. Dico davvero. Mai stata meglio. Un po’ ansiosa per te ma… Terribilmente felice, emozionata, eccitata e… Stramegasuperiper innamorata dell’attore più figo del pianeta” concludo mettendomi in punta di piedi per sfiorargli le labbra. Ma no.

Lui me ferma. Mi blocca per le spalle e mi strattona per bene.

“Stewart, non fare la furba con me. Quanto alta?”

“… solo… 38..”

Lo vedo sospirare improvvisamente preoccupato più del dovuto.

Sì. Stava arrivando. Lo sentivo. Stava arrivano il Robert super protettivo pronto a rompere le scatole.

“Non se ne parla. Vatti a mettere sotto le coperte.” Taglia corto voltandosi di spalle e iniziandosi a togliere la maglia per mettere la camicia bianca.

“No! Non se ne parla lo dico io. Non ti lascio stasera, chiaro? Io sarò lì, insieme a Tom, a sostenerti e… anche con un piede nella fosse farò quel red carpet!”

“Non dire sciocchezze, Stewart! Stai male. Si vede lontano un miglio. E piove. E… No! Mi dispiace è fuori discussione! Tu non vorrei… Non puoi rischiare di stare ancora più male solo per me”

“Io per te rischio anche la vita se è necessario! E ora smetti di sfracassarmi le scatole perché vado a prepararmi” apro la porta della stanza e prima di andarmene aggiungo “Ehi, Pattinson. Un consiglio: fai una doccia fredda  prima di uscire, perché il mio vestito farà alzare ogni tipo di asta presente nel tuo corpo da fottuto vampiro.”

 

 

 

 

 

 

Urla, fischi, applausi.

Lacrime. Le mie.

E forse anche le sue.

Termina il film e come un grillo salto in piedi dalla sedia per iniziare un applauso lungo minuti!

Emozionante, opprimente, meraviglioso, cupo, crudo, estremamente vero e realista.

Uno dei più bei film mai visti.

La sua interpretazione migliore in assoluto.

Incrocio il suo sguardo e lo vedo ricolmo di lacrime  che premono per uscire e non appena Robert nota le goccioline sul mio viso non riesco nemmeno a rendermene conto che lo ritrovo su di me. Con il viso sulla mia spalla mentre prova  a contenere un singhiozzo.

“E’… credo di avere di nuovo la febbre.. Ecco perché ho gli occhi così lucidi” quasi trema dall’emozione mentre cerco di farlo calmare e di fargli capire quanto sono orgogliosa di lui in questo momento.

“Non importa. Non importa, amore. Sei stato fantastico” gli sussurro all’orecchio prima che si allontani e torni al suo posto, accanto ad uno dei migliori registi di sempre.

E quando fisso il mio sguardo ancora una volta nel suo, mi basta notare il suo ti amo leggermente mimato per capire che non  importa chi vince, se io se lui o se tutt’altra gente; noi siamo arrivati a questo punto e non posso che esserne fiera.

 

 

 

 

 

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