Voto Infrangibile

di Pallina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il Risveglio ***
Capitolo 3: *** Le Suppliche di un Malfoy ***
Capitolo 4: *** La Gioielleria e il Gioielliere ***
Capitolo 5: *** La Seconda Ubriacatura ***
Capitolo 6: *** L'Appuntamento ***
Capitolo 7: *** Gelosia ***
Capitolo 8: *** Il Complimento ***
Capitolo 9: *** Incomprensioni ***
Capitolo 10: *** Il Senso di Colpa ***
Capitolo 11: *** L'Idea di Hugo ***
Capitolo 12: *** Rincontrarsi ***



Capitolo 1
*** Prologo ***






 

PROLOGO

 

Con un movimento della mano, una ragazza dai riccioli ramati aprì la porta che immetteva nel locale e immediatamente fu investita dal rumore assordante di musica e voci. I suoi occhi nocciola si mossero velocemente per la sala alla ricerca di dei volti conosciuti, prima che la giovane si dirigesse verso una lunga tavolata piena di  suoi coetanei.

-Lily! Ce l’hai fatta!- esclamò Maggie, una sua compagna di corso, appena l’ebbe notata.

-Si, alla fine la Johnson mi ha lasciato andare…- affermò, mentre prendeva posto al tavolo degli amici, salutando gli altri con gesti affrettati.

Lilian Luna Potter frequentava la specializzazione per diventare MediMago e, i suoi compagni di corso, erano quasi le uniche persone che riusciva a vedere. Infatti tra i turni allucinanti in ospedale e lo studio per mantenersi al passo, quelle brevi capatine al pub a fianco al San Mungo erano l’unica cosa che potevano concedersi. E, naturalmente, era poco probabile incontrare i suoi parenti o i suoi amici in un locale babbano dove, a parte loro, erano presenti solo ubriaconi.

Per questo, mentre faceva girare il suo sguardo per la sala, si stupì di notare una figura solitaria a lei nota, accomodata in fondo al locale. Infatti un ragazzo, dai capelli biondi e dai profondi occhi grigi, era seduto nell’angolo più appartato della sala. Lily notò con ancora maggiore sorpresa che si stava scolando uno shortino dietro l’altro e che sembrava parecchio ubriaco.

E l’ubriacarsi in pubblico non era certo un comportamento consono a Scorpius Malfoy.

Fu forse per questo che, incuriosita, si diresse verso il giovane conosciuto, o forse semplicemente per allontanarsi dai suoi compagni troppo chiassosi, che in quel momento stavano per indire una gara a chi finiva prima la propria birra.

-Buonasera.- affermò, raggiunto il ragazzo.

Non ricevendo risposta, Lily si guardò intorno leggermente impacciata, mentre si portava un ricciolo ramato dietro all’orecchio. Il giovane continuava imperterrito a bere il suo ennesimo drink, non mostrando segni di averla notata.

-Malfoy?- chiese, dopo aver aspettato qualche minuto, poggiando una mano sulla spalla del suo interlocutore.

Il mago a quel contatto sussultò, spostando successivamente la sua attenzione sulla ragazza in piedi al suo fianco.

-Potter?- domandò, allargando le iridi argentee, sorpreso. –Cosa ci fai qua?-

Lilian si accomodò, senza essere invitata, al posto vuoto di fronte a lui e Scorpius, dopo un attimo di smarrimento, riprese a bere come se nulla fosse successo.

La ragazza passò la sua attenzione sui i numerosi bicchieri vuoti che si trovavano sul tavolo, prima di aggrottare le sopracciglia in un’espressione perplessa e decidersi a parlare.

-Niente, ho appena staccato dal lavoro…te?-

-Bevo.- replicò lui atono, fissando con aria contrariata il bicchiere vuoto.

Pochi secondi dopo Malfoy fermò un cameriere per ordinarne un altro drink. La giovane Potter lo guardò con espressione ancora più stupita, non capiva cosa fosse successo al Serpeverde da sconvolgerlo tanto.

-Malfoy, tutto bene?- chiese preoccupata, mentre osservava il ragazzo finire il bicchiere che gli era appena arrivato.

C’era qualcosa che non andava, qualcosa che l’aveva colpito talmente tanto da voler dimenticarla a tutti i costi. Ma che cosa poteva averlo sconvolto in quel modo?

Il mago sbatté il bicchiere sul tavolo, prima di alzare le sue iridi argentee sulla sua interlocutrice, lo sguardo un po’ vacuo.

-Ti sembra che vada tutto bene?- domandò retorico, indicando con un gesto della mano gli oggetti sul tavolo. –Non mi ricordavo che fossi così stupida.-

-Ehi!- protestò lei, prima di continuare con tono di voce leggermente più tranquillo. –Ma si può sapere cosa ti è successo?-

Malfoy la guardò attentamente, forse soppesando se potesse rivelarle quale problema stesse annegando nell’alcool, se potesse essere degna della sua fiducia.

-Emily mi ha lasciato…- borbottò alla fine, con tono abbattuto.

Lily aggrottò le sopracciglia, cercando di far ordine nei suoi pensieri. Si ricordava vagamente di suo fratello che le raccontava di una certa Emily Brown, nuova fidanzata di Malfoy e di come quest’ultimo fosse per la prima volta innamorato, ma erano ricordi che risalivano circa a un anno fa. Che Malfoy fosse riuscito, per la prima volta nella sua vita, ad avere una relazione seria?

-State ancora insieme?- domandò sorpresa, mentre poggiava il gomito sul tavolo per appoggiare la testa sulla propria mano.

-Non più.- mormorò lui, il tono di voce sempre più a terra. –Mi ha lasciato stasera.-

-Ah.- replicò la giovane, mentre si massaggiava il collo, ora leggermente a disagio. –Senti Malfoy io-

Ma si bloccò vedendo che il mago non la stava ascoltando, ma aveva prontamente fermato il cameriere per ordinare qualcos’altro.

-Tu cosa vuoi Potter?-

-Ah…- replicò lei, presa in contropiede, guardandosi attorno alla ricerca di una scappatoia. -Io…veramente…-

-Per lei un Long Island.- ordinò al suo posto il ragazzo, per poi portare nuovamente l’attenzione sulla sua compagna. –Stasera si beve, Potter.-

 

*

 

Erano passate parecchie ore e Lily si trovava ancora seduta sulla sedia al tavolo di Malfoy. I bicchieri si erano ormai accumulati anche davanti a lei e la testa le girava leggermente.

In quel momento stava mormorando parole a mezza voce, maledicendo se stessa per la propria curiosità e soprattutto Malfoy, che l’aveva fatta ubriacare in quel modo.

-Che cosa borbotti, Potter?- le chiese il ragazzo, guardandola con il suoi occhi ormai totalmente vacui.

-Ti sto maledicendo!- replicò lei, mentre cercava di star dritta sulla sedia. –Ma lo sai che domani devo andare a lavoro io?-

Questa frase, in sé completamente drammatica,  non sapeva spiegarsi il perché, la portò a ridere come non faceva da tempo e il suo interlocutore la seguì a ruota.

-Sai Potter, non ti ricordavo così divertente!- affermò lui, quando la risata si fu spenta.

Lily sorrise, un sorriso frivolo, assumendo un’espressione parecchio stupida in volto.

-Sai…- affermò con aria sorniona, sporgendosi verso di lui. -…sono anche brava a far mettere, o rimettere, insieme la gente!-

-Davvero?- rispose il ragazzo, facendo un piccolo balzo sulla sedia, incuriosito. –Allora mi devi assolutamente aiutare!-

La giovane Potter batté le mani più volte, allegra.

-Si, si si!- dichiarò, poi però si mise un dito sulle labbra, mentre le sue iridi nocciola andavano a fissare il soffitto. –Però voglio qualcosa in cambio!-

-Cosa?-

La maga strinse le braccia al petto con aria indecisa e, solo dopo parecchi minuti di silenzio, sbatté una mano sul tavolo.

-Ci sono!- disse, mentre un sorriso le si disegnava sulle labbra. –Voglio che, quando avrò finito la specializzazione, mi assicuri un posto nell’ospedale privato Destino!-

Malfoy aggrottò le sopracciglia, dubbioso, prima di sorridere a sua volta alla giovane.

-Ci sto! Con i contatti di mio padre non dovrebbe essere un problema!- e pronunciando queste parole, porse la mano alla sua interlocutrice per suggellare il patto.

Ma Lily osservava con attenzione l’arto del giovane, senza sembrare avere nessuna intenzione a stringerlo.

-Aspetta…- mormorò con aria esitante. –Che ne so io che manterrai la tua parola?-

Il mago la guardò offeso, ma dopo qualche minuto le sorrise nuovamente.

-Facciamo il Voto Infrangibile!-

-Siiii!- rispose Lily, tirando successivamente fuori la bacchetta per suggellare quello che sarebbe stato il più grande errore della sua vita.

 

 

*** 

 

 

 

 Eccomi (ancora) qua!

Ho quasi finito Eternal Sunshine Of The Spotless Mind e già ricomincio con una nuova storia; ma, questa volta, si parla della nuova generazione! Infatti i miei nuovi protagonisti sono Lily e Scorpius, che ormai hanno finito la scuola ed hanno rispettivamente 22 e 24 anni!

Che ne pensate?

So benissimo che il Voto Infrangibile ha bisogno anche di una terza persona che fa da testimone, ma l'unico esempio di Voto Infrangibile che abbiamo è nel sesto libro, in cui Piton promette, ma nessuno gli promette a sua volta; quidni ho pensato che promettendosi a vicenda qualcosa, il voto poteva essere fatto senza il testimone!

Naturalmente questo è un mio viaggio mentale, che sono sicura sia sbagliato, ma amen!

Mi farebbe piacere avere la vostra opinione su questo prologo, 

un bacione e a presto

Pallina

 

 


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Capitolo 2
*** Il Risveglio ***






 

CAPITOLO UNO – Il Risveglio

 

Quando quella mattina Albus aveva trovato il suo coinquilino addormentato sul divano, non si era stupito più di tanto. Sapeva che Scorpius era stato lasciando dalla sua ragazza secolare e la sera prima, non vedendo al suo rientro a casa, aveva supposto che fosse andando ad annegare l’umiliazione nell’alcool. Non che lui fosse triste per l’accaduto; infatti Emily era la persona più egocentrica del mondo e, a sua modesta opinione, aveva solo fatto un favore all’amico, mollandolo.

Però, l’odio che provava per la ragazza non gli impediva di essere vicino a Scorpius, per questo era entrato in cucina a preparargli un intruglio che aveva imparato da James come rimedio alle sbronze.

-Che cosa stai facendo?- mormorò una voce impastata, mentre lui era ancora intento a far bollire la pozione.

Albus si voltò, incontrando così con lo sguardo la figura di uno Scorpius ancora addormentato, che si grattava la pancia con ben poca grazia.

-Tieni.- replicò solo, qualche minuto dopo, versandogli in un tazza il liquido magico.

Il mago biondo aggrottò le sopracciglia, dubbioso dal contenuto che gli veniva porto; ma Albus lo guardò con un’espressione che non ammetteva repliche, convincendolo ad afferrare il bicchiere.

-E così ieri sera ti sei ubriacato?- gli chiese, accomodandosi al tavolo della cucina, immediatamente imitato dal coinquilino.

Scorpius, a quella domanda, sembrò improvvisamente imbarazzato.

-Beh…si.- rispose, passandosi una mano nei capelli, più disordinati che mai. –Veramente mi sa di aver combinato un casino…-

Albus portò le sue iridi smeraldo a osservare il volto dell’amico, incuriosito, aspettando che continuasse.

-Ho incontrato tua sorella…- affermò, dopo qualche minuto di silenzio, il tono di voce leggermente impacciato.

-Ah si?-

-Sì…- rispose il giovane biondo, tentennando leggermente. –Abbiamo fatto un Voto Infrangibile.-

Il mago bruno ci mise qualche secondo per metabolizzare quello che l’amico gli stava dicendo, al ché si alzò in piedi, facendo rovinare per terra la sedia alle sue spalle.

-Che cosa?- urlò alla fine, sorpreso e spaventato allo stesso tempo.

 

*

 

Un lampo di luce che filtrava dalla finestra le arrivò sul volto, infastidendola. Lily si rigirò nel letto, mentre iniziava lentamente a svegliarsi. Appena aprì gli occhi, una forte fitta le trapassò la fronte, costringendola a richiuderli rapidamente. Con le palpebre serrate, cercò di ricordarsi cosa avesse fatto la sera prima; ma una nebbia scura sembrava circondare tutti i suoi ricordi.

Poi, improvvisamente, le tornò tutto in mente. Il pub, Malfoy, i bicchieri vuoti, i drink che aveva bevuto e, soprattutto, il voto!

Si alzò di scatto a sedere sul materasso, mentre sul volto le compariva un’espressione sgomenta.

Aveva davvero fatto un Voto Infrangibile con Malfoy?

Si prese il volto tra le mani, cercando di riordinare le idee.

Era nella merda. Non aveva vie di fuga, perché mai la sera prima si era dovuta ubriacare in quel modo?

L’idea che, magari, fosse stato tutto un sogno, la investì, rilassandola leggermente. In fondo non si era mai visto un Malfoy in un locale babbano e di sicuro si era immaginata tutto.

Con quei piacevoli pensieri in testa, si sdraiò sul letto, coprendosi con una mano gli occhi dai raggi solari che filtravano dalla finestra.

Ma, sfortunatamente, la sua pace momentanea non era destinata durare; infatti, il rumore di qualcuno che si materializzava in casa sua, la risvegliò.

-Potter, sei sveglia?- chiese, quella che aveva tutta l’aria di essere la voce di Malfoy.

Lily strinse gli occhi, sperando di svegliarsi da quell’incubo fin troppo reale.

-Potter?- la chiamò nuovamente, mentre si sentivano i passi del ragazzo per il corridoio, diretti verso la sua stanza.

La porta si aprì, molto lentamente, investendo la camera di luce. Lily prese il cuscino sotto la testa per spiaccicarselo sul volto, cercando di tornare nella penombra.

–Vedo che sei sveglia.- affermò lui, appoggiandosi allo stipite della porta, mentre un sorriso ironico gli si disegnava sulle labbra.

-Malfoy, per favore, sto cercando di svegliarmi da questo incubo…- replicò, la voce ancora impastata dal sonno e attutita dal cuscino.

Il ragazzo aggrottò le sopracciglia, perplesso.

-Davvero un comportamento maturo.- mormorò, continuando a fissare i suoi movimenti con attenzione.

Lily, a quelle parole, si alzò di scattò, perforandolo con le iridi nocciola strette in due fessure.

-Malfoy, non peggiorare la tua situazione! Se mi trovo in questo gigantesco casino è tutta colpa tua, quindi se fossi in te, rimarrei in silenzio, ad aspettare le mie istruzioni!- urlò, esasperata, mentre si passava con rabbia una mano tra i capelli.

Il giovane biondo la guardò divertito, il medesimo ghigno ironico dipinto sulle labbra.

-Se vogliamo dirla tutta, Potter, sei te che mi sei venuta a importunare ieri sera con la tua presenza, per niente richiesta, tra l’altro. Quindi sei te che hai combinato tutto questo casino da sola.- ribadì, il tono di voce perfettamente calmo, freddo.

La maga strinse i pugni lunghi i fianchi, pronta a ribattere con rabbia, quando la sua voce la bloccò nuovamente.

-Comunque tu non dovevi lavorare stamattina?- le chiese, indicando con gli occhi una sveglia sul comodino.

Lily seguì il suo sguardo, impallidendo subito dopo.

-Merda!- strillò, mentre si alzava più velocemente possibile dal letto per correre in bagno, afferrando qualche vestito alla rinfusa.

 

*

 

Lily era arrivata al lavoro con più di due ore di ritardo –e vestita in modo al dir poco ridicolo- ed era tutta colpa di Malfoy. Dopo che si era lavata, aveva detto al ragazzo di tornare a casa sua verso le sei di sera, quando avrebbe staccato da lavoro; ma, ora che era arrivato quel momento, si sentiva incapace di reggere una conversazione con lui.

Il suo capo le aveva fatto una strigliata per il ritardo, caricandola di compiti extra come punizione e, mentre infilava la chiave nella toppa del suo appartamento, si sentiva più esausta che mai. Non aveva proprio le forze per pensare all’orribile errore che aveva commesso, che rischiava di rovinarle la vita.

Se non fosse riuscita a rispettare il patto, cosa sarebbe successo? Sarebbe morta?

Mentre si malediva per non aver prestato abbastanza attenzione alle lezioni di Incantesimi, aprì la porta, chiudendosela successivamente alle spalle.

-Salve.- affermò una voce e Lily sentì il cuore balzarle nel petto, mentre alzava lo sguardo sulla figura accomodata sul suo divano.

-Malfoy!- strillò, portandosi una mano sul torace per vedere se il battito fosse tornato alla normalità. –Ti pare il caso di spuntare in questo modo?-

Il ragazzo, in risposta, aggrottò le sopracciglia, scettico.

-Sei te che mi hai chiesto di farmi trovare qui.- replicò, il tono di voce distaccato.

Poi si alzò, dirigendosi in cucina, perfettamente a suo agio; mentre la giovane ramata lo fissava, sempre più perplessa.

Dopo qualche minuto di indecisione, lo seguì, il dubbio che era stato presto sostituito dall’esasperazione.

-Smettila di fare l’idiota! Abbiamo una situazione da risolvere!- dichiarò, sbattendo con furia una mano sul tavolo.

Malfoy, che stava prendendo qualcosa dal frigo, sobbalzò leggermente, prima di voltarsi verso di lei.

-Lo so benissimo, Potter.- rispose, il tono che prendeva una lieve incrinatura nervosa.

-Bene, e quale sarebbe la tua soluzione?-

A quelle parole, le iridi argentee del ragazzo la osservarono attentamente e Lily si sentì scrutare dentro, perforata da quello sguardo profondo che sembrava in grado di leggerle l’anima.

Imbarazzata, fece un leggere passò indietro, portando i suoi occhi nocciola a fissare le venature del tavolo.

-Beh, se non vuoi morire, devi aiutarmi a riconquistare Emily.- affermò il giovane, rompendo il silenzio scomodo che si era creato.

-Lo so…-  mormorò lei in risposta, il tono di voce mogio e demoralizzato.

E ora, che cosa doveva fare?

 

*

 

Qualche ora dopo, Lily aveva i capelli raccolti in una crocchia scomposta, gli occhiali agli occhi e stretto tra le dita aveva un quaderno, dove aveva appena finito di annotare qualcosa. Il tappeto sul quale stava era ricoperto di ciotole, ormai vuote, di cibo cinese, segno di una cena mangiata in tutta fretta. Malfoy stava seduto sul divano con l’aria leggermente schifata, mentre osservava il disordine che regnava nel soggiorno.

-Allora, fammi capire bene.- affermò in quel momento la ragazza, alzando lo sguardo per posarlo sul volto del suo interlocutore. –Questa ragazza è  la ragazza più vanitosa, altezzosa, egocentrica e viziata che sia mai esistita?-

Il giovane biondo si limitò ad annuire, distogliendo le iridi argentee, quasi fosse imbarazzato.

-Si può sapere perché ti sei innamorato di una tizia del genere?- continuò Lily, mentre poggiava il quaderno per terra e incrociava le gambe.

Malfoy alzò le spalle, per nulla intenzionato a rispondere a quella domanda.

-Va bene, ho capito.- mormorò la maga, tornando a portare la sua attenzione agli appunti. –Non bisogna fare domande invadenti.-

Dopo aver detto quelle parole, Lily iniziò a morsicare la penna, mentre con aria assorta pensava a quale era la mossa più intelligente per riconquistare quella gallina di alto borgo.

Malfoy le aveva raccontato che la sua dolce metà l’aveva lasciato perché non aveva voluto comprarle un regalo; immediatamente gli aveva urlato di andarglielo ad acquistare, ma il ragazzo aveva replicato dicendole che ci aveva già provato, ma che a quando sembrava questa allegra oca giuliva aveva rimpiazzato –sia il regalo che lui- velocemente.

Bisognava fare in modo che Emily Brown capisse di aver fatto un errore, che comprendesse che meglio di Malfoy non c’era nessuno.

Ma come fare?

Finalmente Lily sembrò uscire dalle sue riflessioni, riportando la sua attenzione sul suo interlocutore.

-Pensavo ti fosse addormentata.- ironizzò lui, con un ghigno divertito sulle labbra.

Lei, in risposta, sbuffò, per nulla intenzionata a farsi prendere in giro.

-Senti Malfoy, vogliamo risolvere questa situazione o no?- ribadì, il tono di voce leggermente innervosito e, prendendo il silenzio del ragazzo come un assenso, continuò: -Bene, allora cerca di collaborare. Penso che la cosa migliore che tu possa fare per riconquistare questa tizia, sia andarle a chiedere scusa.-

Il mago aggrottò le sopracciglia, dubbioso.

-Un Malfoy non chiede mai scusa.- rispose, il tono di voce sicuro e fermo.

Lily alzò le iridi nocciola al cielo, esasperata.

-Non me ne frega niente di quello che fa o non fa un Malfoy, tu, per il bene di tutte e due, lo farai! E non solo le chiederai scusa, ma ti prostrerai ai suoi piedi, supplicandola di rimettersi con te!- dichiarò, senza ammettere repliche, gli occhi fissi in un’espressione severa sul volto del ragazzo. –Ci siamo capiti?-

E il giovane Malfoy non poté fare altro che annuire, arrendendosi.

 

 

*** 

 

 

 Eh già, ho già aggiornato, felici? ^^

Però non vi ci abituate, diciamo che posterò i capitoli a una settimana di distanza l'uno dall'altro, come linea generale!

Allora, che ne pensate? Lily e Scorpius stanno iniziando la loro strabiliante avventura alla rinconquista di Emily e chissà cosa accadrà mai (ok, mi rendo conto da sola di non essere brava con i commenti, ma non so bene cosa dire XD!)!

Cmq, passando ai ringraziamenti, ringrazio tutti quelli che hanno inserito la storia nelle seguite/ricordate/preferite e soprattutto chi l'ha commentata!

E ora vi saluto, sperando che anche questo capitolo vi sia piaciuto e aspettando di sapere cosa ne pensate!

Un bacione e a presto

Pallina

 

 



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Capitolo 3
*** Le Suppliche di un Malfoy ***






 

CAPITOLO DUE – Le Suppliche di un Malfoy

 

Scorpius, quella mattina, si era alzato di buon ora, cosa che per lui poteva già considerarsi strana, visto che venendo mantenuto dai genitori non aveva nulla da fare per tutto il giorno. In più si era anche vestito di tutto punto e aveva pettinato i capelli all’indietro, in una piega tipicamente Malfoy.

All’occhiata perplessa che Albus gli aveva rivolto, aveva risposto con scrollata di spalle, uscendo subito dopo dalla porta del loro appartamento.

La voce squillante di Lily Potter gli rimbombava ancora nel cervello, motivo per cui come prima tappa si diresse verso un fioraio, dove acquistò un bel mazzo di fiori.

Dopo di che si indirizzò, con movimenti eleganti, in direzione del locale dove sapeva che Emily avrebbe fatto colazione, ben deciso a riavere la propria donna.

Però, arrivato all’entrata della sala da tè di un rinomato albergo, il coraggio sembrò venirgli meno.

Lui non era il tipo da grandi dichiarazioni, né tantomeno da suppliche. Non aveva nessuna voglia di umiliarsi davanti a Emily e a chissà quante persone, per poi magari non ottenere manco un risultato; non era da lui.

Malfoy, non fare scherzi, ne va della nostra vita.

Il ricordo della frase con cui la Potter l’aveva salutato la sera prima, lo costrinse a cambiare idea e, prendendo un respiro profondo, aprì la porta che introduceva all’interno del locale.

Le sue iridi argentee si guardarono attorno, alla ricerca della sua ex –doveva ancora costringersi ad aggiungere quel prefisso- ragazza, che individuò qualche secondo dopo.

Peccato che la giovane in questione, non fosse affatto sola; infatti, seduto insieme a lei, a guardarla con aria adorante, c’era un ragazzo ben piazzato che Scorpius era sicuro di aver visto in qualche rivista.

Indurendo leggermente la mascella, il mago biondo si decise a farsi avanti, per rivendicare ciò che era suo di diritto.

-Emily, posso parlarti un secondo?- affermò, una volta arrivato davanti al loro tavolo, lanciando un’occhiata di fuoco all’accompagnatore della sua ex ragazza.

Emily sembrò abbastanza sorpresa di ritrovarselo lì, ma, dopo qualche minuto di contemplazione, decise di seguirlo con un Ci metto cinque minuti, Mark caro e una risata divertita.

Scorpius, mentre si dirigeva verso un luogo un po’ più appartato della sala, non poté impedire ai suoi occhi di alzarsi verso il cielo, in un’espressione esasperata.

-Allora, cosa dovevi dirmi?- gli chiese lei, le iridi azzurre cielo che si era fissate sul mazzo di fiori e che non sembravano intenzionate ad allontanarsene.

-I-io…- tentennò lui, indeciso ed imbarazzato su come iniziare il discorso.

La ragazza si scostò un ricciolo biondo da davanti al volto, prima di sorridergli con aria divertita.

-Quelli sono per me?- domandò e Scorpius le offrì i fiori in risposta, iniziando a massaggiarsi il collo con aria imbarazzata.

-Vedi…io…-

No, non ce la poteva fare, quella non era proprio una cosa da lui. Lui non supplicava la gente, a mala pena chiedeva per favore.

Ma la voce della Potter, per la terza volta in quella mattinata, lo costrinse a ripensarci e, mentre Emily lo guardava con espressione perplessa in volto, si decise a parlare.

-Senti Emily…ti prego, ti supplico- affermò, abbassando notevolmente il tono di voce a quelle ultime parole. -Scusami per quello che ho fatto. Ti va di perdonarmi e tornare insieme a me?-

La ragazza lo guardò aggrottando le sopracciglia, prima scoppiare in una risata cristallina.

-Oh Scorpius, non fare lo stupido!- esclamò, dandogli un leggere schiaffo sul braccio. –Non hai visto che sono in compagnia? Ora se non ti dispiace torno al mio tavolo.-

E così dicendo si allontanò, ancheggiando leggermente nella sua camminata e Scorpius rimase lì, immobile, con un’umiliazione cuocente nel cuore e tanta voglia di farla pagare a Lily Potter.

 

*

 

Lily stava chiacchierando allegramente con il suo compagno di specializzazione John, incurante di quello che accadeva intorno a lei.

Infatti aveva appena finito il suo turno e niente avrebbe potuto disturbarla; voleva solo andare a prendere qualcosa da bere con i suoi amici e poi correre nel letto, per fare una lunga e riposante dormita.

John erano ormai secoli che ci provava con lei, ma Lily non aveva ancora accettato le sua avances. Era molto simpatico e, poteva quasi ammettere, che in fondo le interessava; del resto non poteva mica continuare a fare la schizzinosa, visto la lunga esperienza da sigle su cui poteva –senza ogni dubbio- contare.

-John, non dire cretinate!- rispose, dandogli un lieve schiaffo sul braccio e tenendo la mano poggiata sul suo arto qualche secondo in più del necessario.

Lui la guardò, sorridendole malizioso e fece per replicare, quando una voce richiamò l’attenzione di entrambi.

-Potter.-

Lily si voltò, mentre alzava gli occhi al cielo, esasperata.

-Che cosa vuoi, Malfoy?- chiese, irritata dalla interruzione appena avuta.

Il ragazzo aggrottò le sopracciglia, perplesso, prima che le sue labbra si piegassero in ghigno divertito, mentre spostava la sua attenzione sullo specializzando presente.

-Mi spiace interrompere la tua interessante conversazione, ma devi venire con me.- rispose, sottolineando con sarcasmo l’aggettivo.

La giovane ramata lo guardò qualche secondo con attenzione, prima di voltarsi nuovamente verso John.

-Scusa John, dicevamo?- gli domandò, del tutto intenzionata a ignorare Malfoy e i suoi stupidi ordini.

Il suo compagno sembrò abbastanza imbarazzato dalla situazione e iniziò a balbettare qualcosa di incomprensibile; Malfoy, d’altra parte, non perse l’occasione e afferrò Lily per un polso, iniziando a trascinarla con forza verso l’uscita.

-Malfoy!- strillò lei, strattonando il braccio per fargli lasciare la presa.

Il ragazzo biondo si voltò, un’espressione irritata a deturpargli i lineamenti.

-Che c’è?- sbottò, nel tono di voce si poteva notare una inclinazione isterica.

Lily aggrottò le sopracciglia, leggermente dubbiosa, per poi voltarsi verso John, rimasto qualche metro indietro, imbarazzato e confuso.

-Non ha funzionato.- aggiunse dopo qualche minuto il mago biondo e la Grifondoro si decise finalmente a seguirlo, lanciando una breve occhiata di scuse al compagno.

 

*

 

-Malfoy, ti dico che devi aver sbagliato qualcosa!-

Lily stava in cucina, intenta a cercare di trovare qualcosa di commestibile da mettere sotto i denti, mentre Scorpius le stava raccontando l’incontro con Emily avvenuto quella mattina.

Era sicura che il ragazzo avesse sbagliato qualcosa; da come l’aveva descritta la sua ex fidanzata era una viziata snob che voleva avere il mondo ai suoi piedi, era certa che non avrebbe resistito a una supplica.

-E invece ti dico che le tue tattiche fanno schifo!- replicò lui, seduto su una sedia del tavolo.

La maga ramata si voltò verso di lui, fissandolo negli occhi con sfida.

-Ti dico di no, alle donne come Emily piace sentirsi potenti, devi aver detto qualcosa che non andava!- continuò, prima di tornare alla ricerca di qualcosa di commestibile.

Purtroppo le sue riserve di cibo scarseggiavano e con aria sconsolata si ritrovò ad afferrare una busta quasi vuota di biscotti, poggiandola successivamente sul piano del tavolo.

Malfoy fissò il contenitore con aria scettica, aggrottando le sopracciglia.

-Tu ceni così?- le chiese, quasi schifato.

Lily sbuffò, incenerendolo con lo sguardo, mentre gli si accomodava di fronte.

-Non ho trovato nient’altro!- replicò in risposta, mentre afferrava un biscotto e se lo portava alle labbra.

Passarono parecchi minuti di silenzio, in cui la giovane continuava a sgranocchiare i suoi biscotti, mentre il ragazzo la guardava con aria scettica e quasi disgustata.

-Comunque è inutile continuare a chiederci chi ha sbagliato, non ha funzionato, dobbiamo cambiare strategia.- dichiarò lei, mentre si alzava per prendere un bicchiere di latte in frigo. –Qualche idea?-

Malfoy, per la milionesima volta da quando aveva a che fare con Lily Potter, aggrottò le sopracciglia con aria scettica.

-Non eri tu quella ferrata in materia?- chiese, mal celando del sarcasmo.

La ragazza alzò le iridi nocciola al cielo, mentre tornava a sedersi al suo posto.

-Non sei molto utile con questo atteggiamento, lo sai?- affermò, ammonendolo con lo sguardo, mentre si portava una ciocca ramata dietro all’orecchio. –Che ne dici di un regalo? Sono sicura che Emily non cederà di fronte a un bel diamante!-

-Un diamante?- ripeté lui, per niente convinto da quell’idea.

Lily annuì, invece perfettamente d’accordo con il proprio pensiero, sicura che a un’offerta del genere una ragazza come Emily non si sarebbe tirata indietro; mai.

-Si e domani, visto che ho il pomeriggio libero, ti accompagno a comprarlo.- affermò, già più allegra, sicura che la sua idea non potesse fallire.

Scorpius si limitò a sbuffare in risposta, impotente nel proprio scetticismo, anche se dubitava che un diamante sarebbe bastato a far cambiare atteggiamento alla sua ex ragazza, fin troppo abituata a regali di quel genere.

 

 

 ***

 

 

 Eccomi qua, in anticipo sulla tabella di marcia, con il nuovo capitolo! ^^

Ho deciso di aggiornare prima, perchè ho un esame a breve e non penso sarei riuscita a postare nella prossima settimana.

In questo capitolo sono comparsi Emily e un nuovo personaggio John, non ve lo dimenticate perchè avrà un ruolo importante nella vicenda! Beh, che ne pensate?

Ho fatto un album su facebook con le foto dei personaggio (http://www.facebook.com/album.php?id=100001751212759&aid=25217), se volete passare, mi fa piacere!

Passando ai ringraziamente, ringrazio tutti quelli che hanno inserito la storia nelle seguite/ricordate/preferite e naturalemente chi l'ha commentata!

Detto questo vi saluto, aspettando di sapere cosa ne pensate!

Un bacione e a presto,

Pallina

 

 


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Capitolo 4
*** La Gioielleria e il Gioielliere ***






 

CAPITOLO TERZO – La Gioielleria e il Gioielliere

 

Lily aveva lo sguardo perso nel vuoto e la testa piena di pensieri allegri, mentre sua cugina le stava facendo una ramanzina degna di nonna Molly.

Infatti, quel giorno, era stata costretta e pranzare con Rose e, chiacchierando allegramente del più e del meno, si era accidentalmente –managgia a lei!- lasciata scappare la storia del Voto Infrangibile. Da quel momento la ragazza castana era partita in quarta, iniziando a insultarla ripetutamente e lei aveva saggiamente deciso di estraniarsi dalla conversazione per non far precipitare la propria autostima.

-Siete due idioti, non ho parole! Ma come vi è saltato in mente?- strillò sua cugina, gesticolando furiosamente. –Eh?-

A quell’ultima domanda minacciosa, Lily si ridestò, sbattendo alcune volte le palpebre, prima di riportare la sua attenzione su Rose, che la guardava con espressione severa.

-Lily Potter, hai sentito una sola parola di quello che ti ho detto?-

La giovane ramata non poté impedirsi di rabbrividire, mentre notava la somiglianza tra sua cugina e sua madre.

-Si si, ho ascoltato tutto.- si affrettò a rispondere, leggermente infastidita. –Siamo due idioti, come ci è venuto in mente, bla bla bla…-

-Non c’è niente da scherzare! Lo sai che rischi di morire?- la riprese nuovamente Rose, incrociando le braccia al petto.

Lily alzò le iridi nocciola al cielo, non capendo perché tutti dovessero ricordarglielo; pensavano forse che facendoglielo presente tutti i giorni la situazione sarebbe cambiata? Già si era dovuta sentire la ramanzina di Albus e quella di James, e la telefonata divertita di Hugo, ci mancava solo questa!

Come promemoria per il futuro doveva ricordarsi di non accettare più pranzi con Rose per i prossimi mesi –forse anni- a venire.

-Lo so…- borbottò, abbassando le sue iridi nocciola sul piano del tavolo, sperando di intenerire la cugina e, per sua fortuna, così accadde.

Infatti la giovane Weasley la osservò qualche minuto con sguardo severo, prima di addolcirlo e sorriderle con fare rassicurante.

-Dai, non ti preoccupare Lils… Sono sicura che riuscirete a risolvere la situazione, in fondo Malfoy è un bel ragazzo.- affermò, con tono molto più dolce e Lily sorrise vittoriosa dentro di sé.

Ripensando all’ultima frase che aveva appena detto, però, alzò il volto di scatto, fissando la sua interlocutrice con aria sorpresa.

-Malfoy un bel ragazzo? Sei uscita di senno?-

Rose allargò i suoi grandi occhi nocciola, in un’espressione scettica.

-Smettila, non farmi credere che non te ne sei mai accorta!- replicò, con tono divertito.

-Bah, guarda, posso anche ammettere che forse, molto in profondità, il ragazzo può anche avere del potenziale, ma quella sua aria boriosa con cui guarda tutti dall’alto in basso, quel suo eterno cipiglio di superiorità e mille altre cose, rovinano quello che madre natura gli può aver concesso.- dichiarò lei, ostentando una serietà non consona alla sua personalità.

Rose fece per ribattere, ma, proprio in quel momento, Lily si ricordò di aver un appuntamento proprio con il ragazzo in questione, per il quale -molto probabilmente- era parecchio in ritardo.

Con un’agilità che non pensava di avere si alzò velocemente, raccogliendo le sue cose e salutando sua cugina con delle scuse.

Pochi minuti dopo stava già correndo.

 

*

 

Scorpius odiava aspettare, per questo aveva deciso di arrivare sul luogo dell’appuntamento con un buon quarto d’ora di ritardo. Peccato che, appena giunto davanti alla gioielleria, si era accorto che la Potter non era lì ad aspettarlo, come immaginava. Irritato si appoggiò al muro del negozio, incrociando le braccia al petto e preparandosi ad aspettare.

Lily Potter arrivò solo dieci minuti dopo e, appena la vide correre verso di lui, l’aria trafelata di chi era appena scampato alla morte, la fulminò con lo sguardo.

-Ti sembra l’ora di arrivare?- le chiese, il tono di voce indispettito.

La ragazza ramata lo raggiunse, appoggiando successivamente la mani sulle ginocchia per riprendere fiato, stremata dalla corsa indiavolata che aveva appena fatto.

-Non potevi Smaterializzarti?- continuò Scorpius seccato, mentre osservava la giovane con aria critica. –Ora sei tutta sudata, non ho nessuna intenzione di entrare con te conciata in questo stato in una gioielleria di lusso.-

Lily alzò finalmente lo sguardo, andando ad incontrare il volto del suo interlocutore.

-Per favore, Malfoy, non fare il bambino.- rispose, scostandosi una ciocca ramata da davanti agli occhi, prima di prendere la bacchetta nella sua borsa. –Non mi sono Smaterializzata perché ci avrei messo più tempo a trovare un luogo isolato dove farlo che venire a piedi.-

Poi, senza aspettare una risposta, mosse velocemente la bacchetta e, immediatamente, ritornò ad avere un aspetto ordinato. I capelli, che prima erano una massa informe sulle sua testa, le cadevano ora elegantemente sulle spalle formando delle piccole onde; la maglietta, prima completamente storta, tornò ad avere una piega normale sul suo corpo; le scarpe si allacciarono e la sciarpa si sistemò intorno al collo, compostamente.

-Soddisfatto?- replicò, mentre un sorriso ironico le si disegnava sulle labbra.

-Si, così sembri quasi decente.- rispose lui, ghignando divertito.

La ragazza alzò le iridi al cielo, esasperatamente divertita.

-Sei impossibile.- lo apostrofò, prima di dirigersi verso l’entrata del locale e sospingere la porta a vetri.

 

*

 

Appena Lily era scappata via correndo, Rose aveva deciso di andare a trovare suo cugino per parlare di quella situazione con lui. Per questo si era Materializzata a casa di Albus, decisa a lamentarsi della stupidità di sua sorella.

-Al, sei a casa?- chiese, dirigendosi verso la cucina, dove lo trovò intento a prepararsi qualcosa da mangiare.

-Rosie!- esclamò lui, sorpreso, prima di avvicinarsi per abbracciarla.

Rose rispose a quel gesto d’affetto, sorridendogli. Erano secoli che lei e Albus non si vedevano, entrambi presi dalle loro carriere; infatti la ragazza aveva iniziato uno stage per la Gazzetta del Profeta, mentre il cugino studiava per diventare Auror.

-Quanto tempo! Come stai?- le domandò, andando a sedersi al tavolo davanti a delle uova appena preparate.

-Bene, io sto bene. È tua sorella che mi preoccupa.- rispose, accomodandosi di fronte a lui e guardandolo con aria grave.

Albus ridacchiò divertito, prima di attentare un pezzo di uova e Rose lo fulminò con lo sguardo.

-Quindi hai saputo…-

-Certo che ho saputo! Non ti preoccupa la situazione? Lo sai che potrebbero morire entrambi?- continuò lei, gesticolando nervosa.

Il giovane bruno si lasciò sfuggire un sospiro, poggiando la forchetta a fianco al piatto.

-Lo so…- mormorò, con tono grave, fissando le sue iridi smeraldo in quelle della cugina. –Ma non penso che la situazione sia irrecuperabile. Emily è una ragazza volubile, vedrai che in poco tempo cederà alla corte di Scorpius.-

Rose annuì, per niente convinta, portandosi una ricciolo castano dietro l’orecchio.

-Oh Al, sono così preoccupata.- sospirò, scoraggiata. –Promettimi che cercherai di aiutarli.-

Albus le sorrise, incoraggiante, tornado a mangiare il suo pasto.

-Non preoccuparti, ci penso io. Ma raccontami qualcosa, sono secoli che non ci vediamo! Come va con Alex?- le chiese, cambiando argomento e lanciandole un’occhiata maliziosa.

 

*

 

L’interno della gioielleria era il locale più affascinante che Lily avesse mai visto. Ogni angolo era ricco di vetrine dove i gioielli più eleganti erano disposti in bella mostra; la ragazza era rimasta particolarmente affascinata da un braccialetto, il cinturino era di semplice oro bianco e al centro era posizionata una palla piena, che brillava di luce propria.

-Posso aiutarla?- le chiese una voce.

Lily alzò le iridi andando ad incontrare la figura di un giovane commesso dagli occhi penetranti e i capelli scuri, che le sorrideva gentilmente.

-Io…- mormorò, leggermente a disagio.

Lui le sorrise incoraggiante, voltandosi poi verso la vetrina che la giovane stava osservando.

-Questo bracciale è veramente un bel oggetto, ha un ottimo gusto.- affermò, prendendo le chiavi per aprire lo scomparto.

-No!- si affrettò a fermalo la ragazza e lui si arrestò, la mano a mezz’aria. –Io… cercavo un anello.-

In quel momento, Malfoy le si avvicinò, portando le sue iridi argentee dal commesso a Lily, con aria perplessa.

-Ah.- rispose il giovane, quasi con stizza, osservando il ragazzo appena giunto. –Il suo fidanzato le vuole fare un regalo?-

Lily, a quelle parole, sussultò leggermente, non capendo bene a cosa il commesso si stesse riferendo.

-Si, proprio così.- replicò al suo fianco Malfoy, scoccandogli un’occhiata gelida. –Pensavo ad un anello con un diamante, diciamo cinque carati, ha qualcosa da farmi vedere?-

Il negoziante si affrettò a dirigersi verso la vetrina degli anelli, seguito dal ragazzo biondo, mentre Lily rimaneva impalata, non avendo ancora ben capito cosa fosse successo.

 

*

 

-Malfoy, si può sapere perché ti sei spacciato per il mio ragazzo?- affermò Lily, il tono di voce irritato, mentre seguiva il ragazzo lungo la strada.

Dopo circa un’ora era riusciti a comprare quel benedetto anello e la ragazza era riuscita finalmente a capire cosa fosse successo nella gioielleria; e la cosa l’aveva stranamente irritata.

Malfoy, per tutta risposta, sbuffò, infastidito.

-Quel tizio ci stava provando.- replicò soltanto, pensando –probabilmente- che quelle poche parole le sarebbero bastate.

Lily affrettò il passo per raggiungerlo, prima di rispondergli.

-E questo ti da il diritto di farti passare per il mio ragazzo? E poi che male c’era se ci stava provando?-

Il ragazzo alzò le sue iridi al cielo, esasperato, arrestando la sua camminata.

-Un commesso dovrebbe aiutare i propri clienti, non provarci con le ragazze carine; non è professionale.- rispose, ricominciando subito dopo a camminare.

E Lily rimase lì, immobile, sorpresa dalla frase del giovane: Malfoy le aveva veramente appena detto che era carina?

-Che fai, ti sei imbambolata?- le chiese qualche secondo dopo, voltandosi verso di lei, con aria ironicamente divertita.

La ragazza ramata, scuotendo il capo, riprese a camminare: probabilmente aveva sentito male.

 

 

 ***

 

 

 Ho appena smesso (per poco purtroppo) di studiare e mi sono detta "perchè non aggiornare?", così per vostra felicità (spero), come premio al mio studio matto e disperato, ecco qua il nuovo capitolo!

Non succede molto in questo capitolo, ma fa la sua comparsa Rose, e -naturalmente- è giustamente proeccupate per quello che sta succedendo; infatti Lily e Scorpius non sembrano rendersi conto della gravità della situazione! 

Comunque, che ne pensate? Vi è piaciuto?

Ora passo velocemente ai ringraziamenti e ai saluti, così potrò tornare a studiare (nooooo! T_T)!

Ringrazio tutti quelli che hanno inserito la storia nelle seguite/ricordate/preferite e, naturalmente, a chi l'ha commentata!

Un bacione e a presto

Pallina

 



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Capitolo 5
*** La Seconda Ubriacatura ***






 

CAPITOLO QUARTO – La Seconda Ubriacatura

 

Lily se ne stava affacciata dietro ad un muro, strizzando gli occhi per cercare di vedere meglio la figura di Malfoy ferma sotto a un portone. Il ragazzo avrebbe dovuto consegnare l’anello a Emily e lei non voleva assolutamente perdersi il momento, preoccupata che qualcosa potesse andare storto. Per evitare di venir scoperta, indossava dei pantaloni e una felpa neri e suoi capelli –il cui colore era notabile anche a distanza- erano nascosti dentro a un capello della medesima tonalità.

Peccato che Malfoy continuava a lanciare occhiate fulminanti nella sua direzione, come se avesse voluto ammonirla, segno che le sue precauzioni non erano servite a molto; a meno che il giovane non avesse qualche strano tic, cosa che per lei non era del tutto impossibile.

Si stava ancora maledicendo per non essersi portata dietro un binocolo, così da poter osservare meglio la scena, quando una voce la sorprese, facendola sobbalzare.

-Ehilà.-

Lily, appena sentì quel saluto, si voltò di scatto verso il suono, il cuore che le era appena saltato in gola; quando, però, riconobbe la figura di suo fratello che la salutava con una mano, tirò un sospiro di sollievo.

-Al! Vuoi farmi morire?- gli chiese, prima di girarsi nuovamente verso il portone, dal quale era appena scesa una ragazza agghindata di tutto punto, che probabilmente doveva essere la famosa Emily.

Nel momento in cui vide la giovane bionda provò una lieve fitta di invidia, notando la sua bellezza visibile anche alla distanza in cui si trovava.

-Che cosa fai?- le domandò Albus, affacciandosi anche lui da dietro il palazzo e guardando così la scena che sua sorella stava scrutando con aria corrucciata.

-E così quella è Emily?- mormorò, in un sussurro rivolto più a se stessa che a qualcun’altro.

-Ah ah.- replicò il fratello, continuando a osservare Scorpius che chiacchierava amabilmente con la sua ex ragazza.

-È molto bella…- aggiunse Lily, poi, risvegliandosi, si voltò verso il suo interlocutore con aria ammonitrice. –Ma tu si può sapere cosa fai qua?-

Albus ridacchiò divertito, passando una mano a scompigliarsi i capelli, come era solito fare per mascherare l’imbarazzo; non gli passava nemmeno per l’anticamera del cervello di raccontare a Lily che Rose l’aveva obbligato a seguirla per evitare che combinasse qualche altro casino.

-Potrei farti la stessa domanda, sai?- rispose infine, mentre un sorriso ironico gli si dipingeva sulle labbra.

La ragazza ramata poggiò le mani sui fianchi, per niente intenzionata a farsi prendere in giro in quel modo.

-Io sono qua per impedire a quel cretino di Malfoy di combinare qualche altro guaio che mi porti a morte certa, tu quale scusa hai?-

Il giovane moro aprì la bocca, pronto a ribattere, ma le parole gli morirono in gola, mentre il suo sguardo si portava alle spalle della sorella.

-Mi sa che quel cretino di Malfoy ha combinato qualche guaio...- affermò dopo qualche minuto, mentre osservava il suo amico raggiungerli con aria abbattuta.

Lily si voltò nuovamente verso il portone, accorgendosi solo in quel momento che Emily era scomparsa e che Scorpius era ormai a qualche metro da loro.

-Che hai combinato?- lo rimproverò, lanciandogli un’occhiataccia. –Non dirmi che non ha funzionato, ti prego!-

Scorpius si appoggiò al muro del vicolo in cui erano nascosti, passandosi una mano sul volto, sconfitto.

-Mi spiace dover distruggere le tue speranze, Potter, ma quella stupida si è presa il regalo senza ringraziare e se ne è andata.- mormorò con tono scoraggiato, prima di portare le sue iridi argentee sul suo coinquilino. –E tu che ci fai qui?-

Albus rispose con una scrollata di spalle, come a voler cancellare la domanda dell’amico.

-Sei un cretino!- replicò Lily in risposta, puntandogli un dito contro il petto. –Si può sapere che cosa le hai detto? Sicuro ne hai fatta una delle solite!-

Malfoy alzò lo sguardo, incenerendola con le sue iridi argentee.

-Io?- affermò lui, con tono leggermente minaccioso. –Se non erro eri te quella che avuto la brillante idea dell’anello. Prenditi le tue responsabilità!-

La giovane Potter aprì la bocca, pronta a ribattere a tono a quel bell’imbusto, ma la voce di suo fratello  che si intrometteva prontamente nella loro conversazione, la bloccò.

-Che ne dite di andarci a bere sopra qualcosa?- chiese Albus, mentre un sorriso incoraggiante gli si dipingeva sulle labbra.

 

*

 

Erano entrati in quel pub da circa un’ora e Lily poteva definirsi già ubriaca. Il suo promemoria di non bere mai più in presenza di un Malfoy, le doveva essere passato di mente, visto che non smetteva di trangugiare un bicchiere dietro l’altro. In fondo il giorno dopo non doveva lavorare e aveva assoluto bisogno di annegare i propri problemi nell’alcool.

-Ti ricordi quella volta che James ha portato il suo ragazzo a casa? La faccia di mamma e papà era spettacolare!- dichiarò Albus, la voce leggermente incrinata.

Lily ridacchiò, prima di battersi le mani davanti al petto, allegra.

-Sii, è stato uno spasso! Non mi sono mai divertita tanto in vita mia!- replicò, prima di prendere un altro sorso dal proprio bicchiere.

Mentre i due fratelli sghignazzavano raccontando aneddoti di famiglia, Malfoy era rimasto pensieroso tutto il tempo, non partecipando  per niente alla conversazione. Non capiva come la Potter potesse essere così spensierata, quando davanti a loro si preannunciava una morte certa.

-Scorp, si può sapere perché sei così silenzioso?- lo richiamò il ragazzo bruno, mentre volgeva la sua attenzione –leggermente annebbiata- verso di lui.

Scorpius scrollò le spalle, per nulla intenzionato a rispondere alla domanda.

-Si, infatti, Scorp…- aggiunse la giovane ramata, ridacchiando divertita dopo aver pronunciato il soprannome del Serpeverde. -Smettila di avere sempre quella tua aria imbronciata, forse è per questo che Emily ti ha lasciato: come si fa a stare con uno che non parla mai?-

Il ragazzo biondo la fulminò con lo sguardo, prima di replicare.

-Forse ho quest’aria imbronciata perché sono l’unico che si preoccupa per le nostre vite?- affermò con tono duro, prima di alzarsi e dirigersi verso il bancone del pub.

Lily lo osservò allontanarsi irritato, prima di scoppiare in una risata argentina.

-Mi sa che si è arrabbiato…- mormorò briosa.

-Già già, è sempre stato un tipo permaloso.- replicò suo fratello, seguendola nella sua allegria.

 

*

 

Scorpius sbuffò, mentre scaricava la ragazza sul letto con ben poca dolcezza.

I due fratelli avevano, infatti, continuato a bere fino a quando Lily non si era addormentata sul tavolo; al che Albus si era diretto verso casa, ondeggiando in modo pericolo, e gli aveva chiesto –per favore- di riaccompagnarla e lui non aveva potuto rifiutarsi.

Non che si sarebbe preoccupato più di tanto ad abbandonare la Potter su un marciapiede, ma era sicuro che il suo coinquilino non avrebbe apprezzato la sua dimenticanza; quindi, per quieto vivere di tutti, si era deciso, con la ragazza appoggiata su una spalla come un sacco di patate, a Smaterializzarsi nel suo appartamento.

Aveva appena appoggiato la giovane sul letto e si stava dirigendo verso la porta della stanza, quando lei lo richiamò, rigirandosi sul materasso.

-Scorpius…- biascicò, con voce impastata.

Il mago biondo sbuffando esasperato, si avvicinò a lei, aspettando che parlasse. Peccato che la Potter, dopo aver pronunciato il suo nome, si era nuovamente addormentata, iniziando anche a russare.

-Potter?- la chiamò, scuotendola leggermente con una mano, ma Lily si limitò a voltarsi verso di lui, continuando a dormire, mentre farfugliava parole senza senso.

Un ghigno divertito gli si disegnò sulle labbra, mentre il pensiero che la Potter quando dormiva si poteva quasi definire carina, si formava nella sua testa.

La sua mano, guidata da una volontà propria, si mosse a scostarle una ciocca ramata da davanti al volto, riportandola dietro l’orecchio; a quel suo gesto, Lily mormorò qualcosa nel sonno.

Qualche secondo dopo il giovane si alzò di scatto, come scottato e uscì velocemente dalla stanza.

Quella vicinanza con la Potter gli stava facendo veramente male!

 

 

*** 

 

 Eccomi -già- qua!

Capitolo breve, lo so, e mi dispiace; ma non sono proprio riuscita a renderlo più lungo e metterci un pezzo di quello nuovo non avrebbe senso! (Probabilmente non sono in grando di dividere i capitoli! XD)

Beh, in ogni caso, che ne pensate? Il nostro giovane Scorpius sta iniziando a cadere al fascino di quella pazza di Lily (che si, è proprio pazza) e chissà se mai lei cadrà al fascino dei Malfoy! 

Comunque la storia  dovrebbe durare circa dieci capitoli, forse qualcuno in più, ma non molti!

Non sapendo cosa dire, aspetto di sapere cosa ne dite di questo capitolo e passo ai ringraziamenti!

Ringrazio tutti quelli che hanno inserito la storia nelle seguite/ricordate/preferite e a chi l'ha commentata! Grazie davvero!

Un bacione

Pallina


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Capitolo 6
*** L'Appuntamento ***






 

CAPITOLO QUINTO -  L’Appuntamento

 

Lily si alzò di ottimo umore quella mattina.

La sera prima era, infatti, finalmente uscita con John; ci aveva messo parecchio tempo, ma alla fine il ragazzo era riuscito a chiederglielo e lei aveva passato uno spendilo appuntamento, quasi perfetto.

Il giovane specializzando era andato a prenderla in macchina e l’aveva portata in un dei locali più famosi di Londra, dove avevano mangiato delle prelibatezze che lei non si era nemmeno mai sognata: non pensava che del cibo potesse essere tanto buono.

Poi avevano fatto una passeggiata e, sotto il portone di casa, c’era stato il bacio; il fantomatico bacio.

Lily aveva sempre avuto la malsana idea –a detta di Rose- di valutare i ragazzi con cui usciva a seconda di come baciavano: non doveva esserci né troppa lingua, né troppo poca; non si doveva essere irruenti, ma ci doveva essere la giusta passione; e altri fattori che erano stati i suoi capisaldi in questa classificazione fino da quando era ancora un’adolescente.

E John era andato a meraviglia, non aveva proprio raggiunto il massimo, ma ci si era avvinato per bene.

Per questo si svegliò di ottimo umore, sicura che nulla avrebbe potuto rovinarle quella giornata iniziata così bene;  peccato che, come al solito, doveva smentirsi.

Si era appena stiracchiata, andando poi ad aprire la finestra per sorridere a quel nuovo giorno di primavera, quando un gufo le era piombato addosso, costringendola ad arretrare, urlando.

Dopo essersi calmata e aver preso la missiva dall’animale, uno sbuffo le era uscito dalle labbra, mentre leggeva che Albus aveva assoluto bisogno di vederla.

Un po’ irritata per i suoi piani che andavano in fumo, visto che pensava di passare quel sabato mattina nel letto a poltrire, si diresse verso il bagno.

 

*

 

Era già mezzogiorno e Lily ancora non si vedeva.

Albus stava preparando il pranzo, mentre iniziava a preoccuparsi, pensando che la sorella non avesse ricevuto la sua lettera.

Aveva saputo, infatti, che la ragazza aveva intenzione di passare il pranzo a casa Potter e non poteva assolutamente lasciarsi sfuggire l’occasione di farle portare la pila di abiti sporchi che aveva ammucchiato in un angolo della sua camera.

Ginny Weasley in Potter non si sarebbe mai rifiutata di lavare i vestiti al suo piccolo bambino.

Il rumore di qualcuno che Materializzava lo colse di sorpresa e, velocemente, si diresse verso l’ingresso dove era appena arrivata Lily.

-Lily cara!- la salutò, andandole incontro per abbracciarla.

La giovane ramata rimase alquanto sorpresa dal comportamento del fratello e, una volta che si fu staccato, lo guardò con espressione diffidente.

-Che cosa vuoi?- gli chiese a bruciapelo.

Albus la guardò, ostentando un’espressione sorpresa.

-Non posso abbracciare la mia sorellina?- domando con innocenza, prima di sorriderle, ruffiano. –Non è che potresti portare i miei vestiti alla mamma?-

Lily lo guardò per qualche secondo, prima di annuire, arrendendosi alla sua richiesta.

-Oh grazie, sei un angelo.- la ringraziò il fratello, prima di prendere un’aria sospettosa, mentre si dirigeva in cucina seguito dalla sorella. –Come mai oggi ci ho messo così poco a convincerti?-

La ragazza si accomodò su una sedia, appoggiando il volto tra le mani e assumendo un’espressione sognante.

-Oh, è perché oggi sono felice.- replicò, raggiante.

Il mago bruno si voltò verso di lei, perplesso, ma non fece in tempo a ribattere che una voce si intromise nella loro conversazione.

-Ah si? E come mai?- chiese Scorpius, curioso, sedendosi a fianco alla giovane.

-Ieri sono uscita con John e gli darei un otto e mezzo!- affermò lei, sorridendo felice.

Albus si voltò verso di lei, sorpreso; mentre notava con la coda del occhio Scorpius che induriva leggermente la mascella.

-Un otto e mezzo?- domandò stupito. –Se lo sapesse James…-

Lily annuì convinta, mentre continuava ad avere quella strana espressione da innamorata in volto.

-Scusate?- li interruppe il ragazzo biondo, il tono di voce leggermente scocciato. –Potreste spiegare anche a me?-

-Oh niente, Lily da dei voti ai baci.- replicò Albus, osservando attentamente l’amico irrigidirsi a quelle parole.

Poi, senza che lui potesse far niente per impedire che la situazione degenerasse, successo il finimondo.

Scorpius, infatti, fulminò la ragazza con lo sguardo.

-E così sei andata a divertirti? Non avevi detto che avresti pensato a un altro modo per risolvere la situazione con Emily?- la aggredì, il tono di voce che cercava inutilmente di rimanere freddo e distaccato.

Lily si voltò verso di lui, allargando le iridi in un’espressione perplessa, prima che il suo volto si trasformasse in una maschera di rabbia.

-Si può sapere cosa vuoi?- gli urlò, alzandosi in piedi e lasciando che la sedia rovinasse per terra. –Io devo pensare tutto il giorno a una soluzione, mentre te puoi tranquillamente farti i cazzi tuoi?-

Il ragazzo biondo si alzò a suo volta, guardandola con ostilità.

-È per colpa tua che siamo finiti in questo casino! Sei tu che hai detto che eri brava a far rimettere insieme le persone!- replicò lui, aumentando leggermente il tono di voce.

-Se tu non mi avessi fatto ubriacare, non sarebbe successo nulla!- rispose, additando il suo interlocutore con rabbia.

-Se reggessi l’alcool, non ti saresti ubriacata!-

Lily allargò le iridi stupita da tanta boriosità, quando un pensiero la colpì, lasciandola boccheggiante con la sua risposta acida in gola.

-Forse è per questo che Emily ti ha lasciato…- mormorò a mezza voce, riaccomodandosi sulla sedia.

Scorpius la guardò, perplesso dal suo improvviso cambio di umore e si scambiò un’occhiata d’intesa con il coinquilino, che si limitò ad alzare le spalle in risposta.

-Prego?- domandò, dubbioso dalla sanità mentale di quella ragazza.

La giovane ramata non lo ascoltò, continuando a farfugliare frasi senza senso, prima di alzarsi nuovamente in piedi e sbattere una mano sul tavolo.

-Ma certo!- strillò, mentre un sorriso le si disegnava sulle labbra. –Malfoy, devi uscire con gli amici di Emily!-

-Come?- chiese, aggrottando le sopracciglia, sempre più perplesso.

Lily si voltò alla ricerca del viso del fratello che la guardava.

-Ma si!- continuò, entusiasta della sua idea. –Malfoy è sempre così imbronciato e permaloso, sono sicura che non sia un piacere portaselo in giro con i propri amici, sempre pronto a fulminarli tutti con lo sguardo; invece, se si mostrasse simpatico e carino per una volta, sono sicura che Emily cambierà idea!-

Albus batté le mani, rispondendo al sorriso della sorella.

-Lily, sei un genio! Sono sicuro che le poche volte che Emily l’ha portato fuori è stato tutto il tempo con il muso, in silenzioso, a rispondere a monosillabi.- la assecondò il ragazzo bruno.

Scorpius, in quel breve scambio di battute, aveva spostato la sua attenzione dall’uno all’altro Potter, mentre la sua espressione diventava sempre più dubbiosa.

-Siete impazziti?- domandò, infine, attirando l’attenzione su di sé.

La giovane ramata lo guardò, sorridendo felice.

-Hai visto? Anche uscendo a divertirmi ho delle idee geniali!- affermò, scostandosi una ciocca da davanti al volto, mentre ostentava un’aria raffinata a lei poco consona. –Adesso tu chiami Emily e le chiedi che fa stasera.-

E così dicendo, si allontanò dalla stanza per andare al pranzo che l’aspettava a casa Potter, non prima di aver recuperato i panni sporchi di Albus, naturalmente.

 

*

 

 Scorpius ormai ne era sicuro: lui odiava Lily Potter.

In quel momento si trovava seduto su divanetto di pelle in un locale il stile retrò, circondato da circa una decina di ragazze starnazzanti e qualche uomo dalla dubbia sessualità; e, come se questo non bastasse, si stava anche sforzando di sembrare simpatico.

Peccato che Emily era dall’altro lato del locale a filtrare con quel Mark, che lui avrebbe volentieri addormentato a suon di pugni, non prestandogli la ben che minima attenzione; quindi, tutti i suoi sforzi erano assolutamente inutili.

E dire che ci aveva messo tutta la sua buona volontà ed era anche riuscito a centrare l’obbiettivo, infatti le amiche della sua ex, che un tempo gli rivolgevano a mala pena la parola, ora stavano tutte intorno a lui a pendere dalle sue labbra.

E, da quel punto di vista, la situazione non era poi così male!

-Ma dove ti teneva nascosto Emily?- le chiese una brunetta, strusciandosi contro un suo braccio.

-Probabilmente nell’armadio.- replicò lui, distaccato e il gruppo di ragazze scoppio in una risata comune.

Lui si voltò a guardare, aggrottando le sopracciglia perplesso, visto che la sua non era stata poi una gran battuta; ma, pochi secondi dopo, si ritrovò a sorridere di rimando.

-Volete sentire una barzelletta?- domandò, prima che la sua attenzione purtroppo venisse attirata da Emily che si baciava con quel bell’imbusto di Mark.

Senza pensarci due volte si diresse verso di loro, prendendo il giovane per una spalla e assestandogli un pugno in pieno volto.

-Impara a tenere le mani a posto, coglione.- affermò, guardando il ragazzo dall’alto in basso, probabilmente troppo sorpreso per replicare.

Poi, senza dire una parola, uscì dal locale.

Aveva come la netta sensazione che la Potter non avrebbe approvato questa sua ultima uscita.

 

 

*** 

 

 

 Ecco qua il nuovo capitolo, con il suo bellissimo titolo!

"Appuntamento" naturalmente si  riferisce sia a quello di Lily con John, sia a quello di Malfoy con le amiche di Emily! Comunque che ne pensate?

Scorpius inizia a essere un po' geloso, ma la verità è che non se ne accorge nemmeno lui e pensa veramente le cose che dice! Ma, il vero problema, è che Emily non sembra minimamente intenzione a voler tornare insieme a lui e qui la vita dei nostri due protagonisti inizia ad essere seriamente in pericolo!

*Dan dan dan*

Va bè, a questo punto vi lascio, prima di spoilerarvi il finale (Muahahhahah! XD), prima però naturalmente ringrazio tutti!

Grazie davvero,

un bacione

Pallina

 

 




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Capitolo 7
*** Gelosia ***


 

 

SESTO CAPITOLO – Gelosia

 

Dopo aver mandato una Strillettera a Malfoy per il suo comportamento aggressivo e poco consono con l’amico di Emily, Lily aveva deciso di accettare l’invito di Rose per fare un po’ di shopping. Sua cugina aveva, infatti, un’insana passione per le vetrine dei negozi e adorava spendere tutto il suo stipendio in vestiti.

Per l’appunto si trovavano ormai da qualche ora a passeggiare per la Londra babbana, reggendo entrambe parecchi pacchi.

In quel tempo Lily si era sfogata per la sua situazione disperata, probabilmente dimenticandosi del promemoria che si era fatta l’ultima volta; ma la giovane castana, quella volta, era stata più comprensiva e si era messa con impegno a cercare una soluzione insieme a lei.

-Avete provato a farla ingelosire?- le chiese, quando ormai si trovavano a prendere un caffè in un bar.

 La ragazza ramata sollevò il volto sulla cugina, illuminata da quell’idea.

-Cosa meglio della gelosia fa cambiare idee a una ragazza?- continuò Rose, sorridendo con aria maliziosa.

Lily si alzò si scatto, andando ad abbracciare la sua interlocutrice.

-Oh Rosie, ti adoro!- dichiarò, stritolandola in abbraccio degno di Molly Weasley. –Mi hai fatto comprare quel vestito così carino e, in più, mi stai anche salvando la vita!-

Dopo essere tornata al suo posto, però, mentre Rose scuoteva la testa rassegnata all’instabilità mentale della cugina, iniziò a farsi pensierosa.

-Ma secondo te Malfoy ce l’ha un’amica che può far ingelosire Emily?- domandò, mentre poggiava il mento su una mano.

Rose annuì, convinta.

-Beh si, direi anche che ultimamente stanno passando parecchio tempo insieme.- rispose, mentre un sorriso ironico le si disegnava sulle labbra.

-Ah si? Strano che non l’abbia vista. Com’è fatta?- chiese Lily, interessata.

La ragazza castana in risposta alzò le iridi al cielo, chiedendosi come facesse la cugina a essere tanto ingenua.

-Beh… ha occhi marroni, capelli rossi, statura nella media, carattere da psicopatica; ce l’hai presente?-

La giovane Potter scosse la testa, mentre cercava di riordinare i ricordi alla ricerca della descrizione che le stava venendo fatta.

-Lily, sto parlando di te!- sbottò alla fine Rose, con tono leggermente divertito.

-Ah…- mormorò, prima di sbarrare gli occhi, atterrita. –No, non se ne parla proprio.-

 

*

 

-Malfoy, smettila di fare il cretino, sono sicura che tu sei pieno di amiche!- strillò, battendo un pugno sul tavolo e facendolo leggermente tremare.

Il ragazzo biondo se ne stava seduto tranquillamente nella propria cucina ed ero intento a prendere un the, quando quella pazza della Potter era entrata e aveva iniziato a sbraitare cose senza senso e che lui certo non ci teneva a capire; per non parlare del fatto che, quella mattina, gli aveva mandato una Strillettera svegliando alle undici di mattina, ma si poteva essere più insensibili?

-Mi vuoi rispondere, razza di deficiente?- continuò lei, fissandolo innervosita.

Scorpius alzò con calma le sue iridi argentee, andando ad incontrare il volto della giovane.

-Potter, te l’ho già detto. Se incontro una ragazza, l’ultima cosa che mi viene in mente è farci amicizia.- replicò, il tono di voce distaccato e freddo.

Lily, a quelle parole, si lasciò cadere abbattuta su una sedia, prendendosi il volto tra le mani; il ragazzo la guardò per qualche secondo leggermente perplesso, indeciso se andarsene e lasciarla lì, oppure chiederle qualcosa.

-Si può sapere che hai?- le domandò, infine. –Sei più psicopatica del solito oggi…-

La maga ramata alzò il volto di scatto, fulminandolo con lo sguardo.

-È tutta colpa tua e della tua poca socialità.- affermò, il tono di voce leggermente stridulo, mentre lo additava con un dito. –Se tu avessi avuto un’amica, questa avrebbe potuto far ingelosire Emily insieme a te, mentre a questo punto toccherà a me.-

Il giovane Malfoy la guardò qualche secondo, prima di aggrottare le sopracciglia, perplesso.

-Tutto qui?- chiese, alzandosi in piedi con tranquillità. –Potter, smettila di farti strane pippe mentali, ti vengo a prendere alle nove.-

E così dicendo uscì dalla stanza, lasciando Lily da sola e sempre più disperata.

Qualcosa le diceva che quella sera non si sarebbe per niente divertita.

 

*

 

Lily si sentiva stranamente a disagio. Suo fratello e Scorpius l’avevano infatti costretta a indossare un vestito fin troppo elegante per i suoi standard –anche se loro l’avevano definito appena passabile- e, con quell’abito e in quel locale, si sentiva assolutamente fuori luogo.

In più Emily se ne stava a debita distanza da loro e non sembrava intenzionata a prestarli più attenzione di qualche occhiata di sfuggita.

Dovevano trovare un modo per attirare lo sguardo della ragazza su di loro, altrimenti anche questo piano sarebbe fallito miseramente.

Per questo si sporse verso il suo accompagnatore, che le sedeva a fianco su uno sgabello del bancone, per accarezzargli i capelli con quella che supponeva essere un’aria suadente.

A quel gesto, però, il giovane si scansò come se si fosse scottato, voltandosi verso di lei.

-Che fai?- le sibilò, sorpreso.

Lily alzò le iridi nocciola al cielo, scocciata.

-Cerco di attirare l’attenzione della tua ex ragazza.- sussurrò, prima di spostare lo sguardo su Emily, accorgendosi così di aver finalmente attirato il suo interesse.

–Vedi?- continuò,  indicandola con gli occhi. –Si sta iniziando a ingelosire… Forza, sporgiti verso di me.-

Scorpius, dopo aver seguito il suo sguardo e aver intercettato quello leggermente innervosito di Emily, ghignò malizioso, tendendosi successivamente verso la sua interlocutrice, così dare l’impressione di starle sussurrando qualcosa all’orecchio.

La giovane ramata sussultò leggermente quando sentì l’alito caldo del ragazzo sul collo, per poi ridacchiare stupidamente, fingendo che le stesse dicendo davvero qualcosa.

-E ora che facciamo?- mormorò in un sussurro lui, rimanendo immobile nella sua posizione.

Lily trasalì nuovamente, presa leggermente in contropiede.

-Non pensavo di farti questo effetto, Potter.- affermò lui, ridacchiando divertito.

Le guance le si imporporarono leggermente, mentre gli dava una lieve botta con la mano.

-Cretino.- replicò, cercando di riprendere il controllo delle proprie azioni.

Scorpius si lasciò sfuggire un’altra breve risata, prima di spostarsi così da guardare la ragazza negli occhi.

-Vediamo se questo funziona…- sussurrò, per poi avvicinarsi nuovamente e poggiare le labbra sulla sua guancia.

Lily sbarrò gli occhi a quel gesto ma, intuendo che magari potesse essere la mossa decisiva, non lo fermò e socchiuse leggermente gli occhi, mentre il giovane le depositava un altro lieve bacio all’angolo della bocca.

E, quando finalmente Scorpius le baciò il labbro superiore, lei non poté impedirsi di sporgersi verso di lui, cercando un contatto maggiore, più intimo.

Ma, proprio in quel momento, una voce li interruppe.

-Vi disturbo forse?- chiese quella che aveva tutta l’aria di essere la voce di una ragazza ingelosita.

 

*

 

Lily lasciò cadere la propria borsa per terra, prima di accasciarsi con un tonfo sordo sul divano.

Portandosi una mano alla fronte, cercò di far mente locale su quello che era appena successo.

Malfoy l’aveva baciata e subito dopo Emily era arrivata infastidita a interromperli; fin lì il suo piano sembrava essere andato come prestabilito, peccato che non avesse calcolato l’effetto che le aveva dato quel bacio.

Che il giovane fosse uno che ci sapeva fare era una cosa che sapeva dai tempi di scuola, solo non aveva idea che fosse così stramaledettamente bravo.

Quel lieve sfiorarsi di labbra l’aveva lasciata più scombussolata di qualsiasi serata avesse mai passato con un ragazzo, e questo non sarebbe dovuto succedere.

Picchiandosi la fronte con la mano, si decise ad alzarsi, pronta a farsi una bella doccia fredda.

Cavolo, doveva assolutamente togliersi dalla testa il fatto che Malfoy si meritasse sicuramente un dieci e lode.

 

*

 

-Chi era quella?- affermò Emily, accomodandosi sullo sgabello appena lasciato libero.

Scorpius si portò il bicchiere alle labbra, leggermente infastidito.

-Un’amica.- replicò, atono.

-E hai la tendenza di baciare tutte le amiche che incontri?- gli chiese lei, accavallando le gambe con aria elegante.

-Potrei farti la stessa domanda…-

Emily sbuffò innervosita e il giovane, a quel gesto, si voltò di scatto verso di lei.

-Deciditi Emily, o mi vuoi, o preferisci stare con quel Mark o chi per lui. Ma io non starò certo qui in eterno ad aspettarti.- affermò lui, per poi svuotare in un sorso il proprio bicchiere e dirigersi verso l’uscita del locale.

 

 

 ***

 

 

Eccomi finalmente qui!

Scusatemi ragazze, davvero, non posso far altro che chiedervi scusa per il mio interminabile ritardo; il problema è che scrivere questo capitolo è stato più difficile di quello che pensavo, e non sono sicura che mi sia venuto al meglio.

Comunque, che ne pensate?

Emily finalmente sembra avere una reazione positiva, ma il bacio di Scorpius ha reso Lily forse un po' troppo confusa, no?

Beh, non poteva essere altrimenti, del resto siamo sempre parlando dello charme di un Malfoy!

 Va bè, detto questo, vi saluto, ringraziando naturalmente tutti quelli che hanno commentato la storia e chi l'ha inserita in preferite/ricordate/seguite.

Un bacione e al prossimo capitolo, che, spero, non si farà attendere come questo!

Pallina

 

 

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Capitolo 8
*** Il Complimento ***


 

 

SETTIMO CAPITOLO – Il Complimento

 

Quella notte Lily non aveva chiuso occhio, tutto per colpa di quel deficiente di Malfoy. Se lui non l’avesse baciata -e non fosse stato così stramaledettamente bravo- lei sarebbe riuscita a dormire tranquillamente e non avrebbe passato la notte a desiderare le sue labbra.

Di conseguenza si era svegliata di buon ora e di malumore, poiché era un sabato e l’avrebbe potuto passare rannicchiata nel letto a dormire.

Era appena uscita dalla doccia, quando il rumore di qualcuno che si Materializzava la risvegliò dai suoi pensieri collerici contro il ragazzo biondo che continuava a maledire tra sé e sé.

Rapidamente si diresse in camera per infilarsi dei pantaloncini e una felpa di James, prima di dirigersi verso il proprio salotto dove, probabilmente, il suo visitatore misterioso la stava aspettando; in verità sperava che fosse John passato per un saluto mattutino, ma ben presto le sue aspettative furono distrutte, quando si accorse che l’ultima persona che avrebbe voluto vedere era ferma al centro della stanza.

-Malfoy.- lo salutò, con tono mogio andando a sedersi sul divano, senza prestargli troppa attenzione.

-Potter.- replicò lui, squadrandola con sufficienza da capo e piedi. –Come ti sei vestita?-

Lily alzò le sue iridi nocciola al cielo, sbuffando.

-Sono le undici di sabato mattina, che pretendi? È già tanto che non stia dormendo.- rispose, arrossendo leggermente sulle gote quando si ricordò il motivo per il quale si ritrovava sveglia quella mattina.

Malfoy, però, sembrò non notarlo e si accomodò sul divano, lasciando fuoriuscire dalle labbra un sospiro abbattuto.

-Comunque è andata male con Emily…- mormorò leggermente innervosito, alzando lo sguardo sulla sua interlocutrice per osservare la sua reazione.

Lily, a quelle parole, lo guardò allargando gli occhi, perplessa.

-Come cavolo può essere andata male?- gli chiese, il tono di voce che a poco a poco diventava sempre più irritato. –Cosa cavolo puoi aver combinato razza di deficiente per far andare male quella che era una situazione pressoché perfetta? Lei era gelosa, tu dovevi solo baciarla e dirle che amavi solo lei. Era tanto difficile?-

Il ragazzo biondo la osservò, ostentando un’aria distaccata, anche se una vena, che aveva preso a pulsargli sulla fronte, mostrava chiaramente quanto poco tranquillo fosse.

-Non è mica colpa mia.- obiettò, calmo. –Quella cretina si è messa a fare domande stupide e mi ha irritato.-

La giovane Potter si passò una mano nei capelli ramati, esasperata: come si poteva essere tanto idioti?

-Prima di tutto non puoi chiamare cretina la ragazza di cui sei innamorato e con cui ti devi rimettere, secondo dovevi sfruttare meglio la situazione, razza di idiota!- gli urlò contro, prima di prendere un respiro profondo e calmarsi leggermente. –Facciamo così, adesso pensiamo entrambi a come risolvere la situazione e ci vediamo prima di cena per parlarne, va bene?-

Scorpius aggrottò le sopracciglia, perplesso dai suoi continui cambi di umore, anche se probabilmente ormai avrebbe dovuto averci fatto l’abitudine.

-Non mi sembra di avere molta scelta…- rispose, alzandosi in piedi pronto a Smaterializzarsi e a tornare al suo caldo letto che quella mattina aveva abbandonato un po’ troppo presto.

-Già…- mormorò Lily, ancora troppo stanca per continuare a ribattere a tono. –Vuoi un caffè?-

Il ragazzo si voltò verso di lei, aggrottando le sopracciglia per quella inaspettata gentilezza, prima di alzarsi e congedarsi con un Sono in ritardo, sarà per la prossima volta, lasciando la giovane Potter sfortunatamente- sola con i propri pensieri.

Che Malfoy fosse un’idiota e non fosse riuscito a sfruttare la situazione era un dato di fatto, ma la complicazione era che una parte di lei –inaspettatamente e sorprendentemente- a sapere che il ragazzo non era riuscito a rimettersi con Emily, ne era stata felice; e questo era un problema, un grande –grandissimo- problema che doveva in tutti modi soffocare.

 

*

 

Lily si Materializzò a casa di suo fratello vestita di tutto punto; infatti si era completamente dimenticata, quando aveva dato appuntamento a Malfoy, che quella sera sarebbe dovuta uscire con John per andare in un locale molto elegante. Per non fare la solita figura della stracciona, si era costretta a indossare un tubino nero e dei tacchi vertiginosi dai quali -se non fosse stato per l’incantesimo insegnatole da Rose- sarebbe sicuramente caduta dopo pochi passi. Aveva anche arricciato i capelli in morbidi boccoli ramati e si era persino truccata; in verità fatica a credere di essere lei quella che aveva osservato nello specchio prima di uscire di casa.

Appena arrivata nel soggiorno, mosse brevi passi leggermente imbarazzata; odiava doversi vestire in modo elegante e raffinato, non era da lei e, quando la situazione la obbligava a farlo, si sentiva completamente a disagio.

-C’è nessuno?- chiese, cercando di ostentare il suo solito tono allegro.

-Si eccomi…- affermò la voce di suo fratello, prima che quest’ultimo apparisse dietro al muro e si bloccasse sbalordito. –Chi sei tu, che ne hai fatto di mia sorella?-

-Ah ah, molto divertente.- ribatté lei, leggermente infastidita. –Dov’è quell’idiota del tuo amico?-

Albus le si avvicinò, iniziando a girarle intorno come se non potesse credere ai propri occhi, ignorando completamente la sua domanda.

-È incredibile, cavolo Lily se ti vedesse James li verrebbe un infarto!- continuò imperterrito, mentre la sorella a braccia incrociate lo fulminava con lo sguardo.

-Al, non sei divertente. Hai finito di squadrarmi come se fossi un nuovo esemplare di animale?- gli domandò, sempre più innervosita, iniziando a detestare la sua idea di passare per quella casa.

-Cavolo Potter, ti sei vestita così per me?- chiese una voce, portando l’attenzione dei due fratelli su di sé.

Malfoy se ne stava appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate e un sorriso malizioso a increspargli le labbra. Lily lo osservò in silenzio qualche secondo, prima di ridestarsi e ribattere a tono.

-Ti piacerebbe.- affermò divertita, prima di avvicinarsi al ragazzo. –Allora, ti è venuto in mente qualcosa?-

Il giovane la guardò aggrottando le sopracciglia, mentre Albus continuava a seguirla con aria sorpresa.

-No.- rispose, atono. –Si può sapere perché sei vestita così?-

Lily alzò le sue iridi nocciola al cielo, esasperata.

-Ma che ti frega?- gli chiese, leggermente innervosita. –Abbiamo cose più importanti a cui pensare.-

-Non mi sembra che tu sia vestita in modo adeguato…-

La ragazza ramata sbuffò, decidendo che forse, per velocizzare le cose, era meglio lasciargliela vinta, altrimenti avrebbe continuato per ore a battibeccare sul nulla, perdendo del tempo che assolutamente non avevano; infatti ogni giorno che passava rischiavano sempre di più la vita e la cosa sembrava interessare ormai solo lei, visto che Malfoy mandava all’aria i suoi piani solo perché Emily l’aveva infastidito.

Ma era inutile lamentarsi della stupidità dei Malfoy -che si sapeva era una caratteristica che si tramandavano da generazione a generazione-, era più pratico assecondarli e aspettare che i due neuroni che avevano nel cervello tornassero a lavorare.

-Devo uscire, felice?- ammise alla fine, scostandosi un boccolo ramato da davanti al volto.

-Ah si?- continuò imperterrito lui, mentre il sorriso gli moriva sulle labbra. –E con chi se è concesso chiederlo?-

-Con John.- replicò lei, assolutamente tranquilla.

Albus, in tutto ciò, aveva smesso di osservare ammirato la sorella e aveva iniziato a prestare attenzione alla discussione dei due ragazzi, leggermente perplesso. In quel momento si era allontanato di qualche metro, visto che Scorpius a sentir nominare John si era improvvisamente irritato e continuava a domandare informazioni e dettagli che stavano innervosendo notevolmente sua sorella e lui sapeva che, quando Lily si irritava, era più intelligente mantenersi a una debita distanza.

-Basta Malfoy, non ho veramente tempo per il tuo terzo grado da sindrome di fratello maggiore mancato, ci sentiamo domani per ideare qualcosa.- affermò alla fine lei, dirigendosi alla porta.

Scorpius le fu subito accanto e, in un gesto probabilmente involontario, gli aprì l’uscio. La ragazza lo guardò leggermente perplessa, ma alla fine, scuotendo la testa, decise che non era il caso di preoccuparsene.

-Ah Potter.- la bloccò lui, un attimo prima che lei si Smaterializzasse. –Non stai male vestita così.- e così dicendo le chiuse la porta in faccia, impedendole di rispondere.

Una volta che ebbe chiuso l’uscio si voltò, incrociando così lo sguardo malizioso di Albus che li aveva osservati per tutto il tempo.

-Tu lo sai che quella è mia sorella, vero?- gli chiese, seguendo l’amico che si dirigeva senza prestargli attenzione in cucina.

-Si, lo so.- replicò atono il ragazzo biondo.

-E lo sai che se non ti rimetti con Emily morirete entrambi, vero?- aggiunse il giovane Potter, divertito.

-Si, lo so.- ripeté Scorpius, alzando leggermente il tono di voce, innervosito.

-Ah, ok. L’importante è che tu lo sappia.- concluse Albus, prima di uscire dalla stanza, lasciando il compagno solo con i propri pensieri.

 

*

 

Lily stava seduta ad un ristorante francese molto elegante, in compagnia di un giovane molto carino, a passare una serata che sarebbe dovuta essere molto piacevole; ma, purtroppo, non riusciva a togliersi dalla testa lo strano comportamento di Malfoy: quello che le aveva detto prima di sbatterle la porta in faccia, doveva essere un complimento?

John, in quel momento, le accarezzò la mano sul piano del tavolo, stringendola poi nella sua.

-Sei pensierosa questa sera…- mormorò in un sussurro, sporgendosi leggermente verso di lei.

-Si scusami, sono un po’ stanca.- replicò lei, prima di sorridergli e cancellare definitivamente Scorpius Malfoy dai suoi pensieri.

Doveva dimenticarsi di quell’idiota, dei suoi baci e dei suoi complimenti, e focalizzarsi su John, che era un otto e mezzo, ma -con un po’ di pratica- poteva benissimo diventare un nove.

 

 

 ***

 

 

 Ebbene si, eccomi finalmente qua!

In questa giornata uggiosa di Roma, ho deciso di pubblicare il settimo capitolo, che non mi convince più di tanto... Ma voi che ne pensate?

Lily sta finalmente inziando a cedere al fascino dei Malfoy, ma questo porterà solo nuovi problemi, perchè quei due, se Emily e Scorpius non si rimettono insieme, andranno incontro a morte certa!

Comunque, passando a cose serie al posto di sparare cavolate, parto con il ringraziare tutti quelli che hanno commentato la storia, chi l'ha inserita nelle seguite/ricordate/preferite e anche chi la segue in silenzio.

Grazie a tutti di cuore,

un bacione e vi aspetto al prossimo capitolo che si chiamerà L'Arte di Saper Ascoltare!

Pallina

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Capitolo 9
*** Incomprensioni ***


 

 

CAPITOLO OTTAVO – Incomprensioni

 

Quando quel pomeriggio Lily arrivò a casa di Albus, non si sorprese più di tanto nel notare la presenza di sua cugina: Rose e Albus erano sempre stati molto amici, uniti dalle esperienze che avevano affrontato insieme e, un tempo, ne era anche stata gelosa. Infatti, mentre lei continuava a giocare con le bambole, loro avevano affrontato il primo anno a Hogwarts e, una volta concluso, avevano snobbato completamente i vecchi giochi per passare l’estate a ricordare i momenti straordinari vissuti a scuola. Pertanto si era ritrovata da sola con le sue Barbie, ormai considerate da tutti –persino da Rose, sua vecchia compagna di giochi- un intrattenimento infantile; Hugo, del resto, non le aveva mai dato man forte, occupato com’era a pensare ad imparare a stare su una scopa.

Ma ormai poteva dire di aver superato la cosa; aveva iniziato anche lei la scuola e le notti in lacrime erano passate in secondo piano. La differenza d’età non era stata cancellata immediatamente, ma con il tempo alla fine Albus e Rose l’avevano accettata, smettendo di trattarla come una bambina alle prime armi.

Per questo la presenza di Rose a casa di suo fratello non la stupì, né le diede di cui pensare; semplicemente, una volta entrata in cucina, si sedette su una sedia, servendosi una tazza di caffè.

La cosa che la sorprese, però, fu che appena i due ragazzi la videro comparire sulla soglia, ammutolirono improvvisamente, iniziando a osservarla con occhio attento.

-Ho qualcosa nei capelli?- chiese, alla fine, leggermente esasperata da quegli sguardi insistenti.

Albus si limitò a scuotere la testa energeticamente, mentre arrossiva in zona orecchie –unica caratteristica che aveva probabilmente ereditato dai Weasley-; mentre Rose, come al solito più diplomatica, si alzò in piedi andando ad accomodarsi a fianco a lei.

-Sai Lily, ci stavamo chiedendo se non dovessi raccontarci qualcosa…- mormorò con voce dolce, facendo cadere immediatamente tutte le difese di Lily, che sospirò appoggiando il capo sul palmo aperto.

-Hai ragione, ci sarebbe una cosa che dovrei dirvi…- borbottò, mogia.

A sentire quelle parole Albus si risvegliò prontamente, mentre Rose gli lanciava un’occhiata alla vedi che avevo ragione io?.

-E riguarda Malfoy?- aggiunse sua cugina, prendendo ad accarezzarle una spalla.

Lily si limitò ad annuire, mentre si lasciava sfuggire un altro sospiro.

La giovane Weasley scattò in piedi, battendo una mano sul tavolo.

-Lo sapevo, lo sapevo!- affermò, alzando notevolmente il tono di voce.

Lei si limitò a lanciarle un’occhiata abbastanza perplessa, aggrottando le sopracciglia. Beh, grazie al cavolo che lo sapeva, mica ci voleva un genio per capirlo!

-Lily, ma io non mi ero accorto di nulla…- replicò a quel punto Albus, osservandola con aria dubbiosa.

-Eh, certo che non ti sei accorto di nulla, tu hai dei prosciutti davanti agli occhi!- gli rispose Rose, mentre un sorriso vittorioso gli si apriva sulle labbra.

-Beh, Al, ha ragione Rose… Non capisco davvero come tu abbia fatto a non accorgertene.- aggiunse lei, fissando le sue iridi nocciola sul fratello con aria altrettanto confusa.

Aveva come il sospetto che si stesse perdendo qualcosa; osservando lo sguardo sorpreso di Albus e quello trionfante di Rose, si accorse improvvisamente che di certo non stavano parlando del fatto che lei non avesse più idee per far sistemare Malfoy… No, sicuramente no.

-Quindi, a questo punto…- provò, cercando di tastare il terreno per capire su cosa stessero discutendo.

-Quindi a questo punto puoi andare da lui a dichiararti!- approvò sua cugina, battendo un altro pugno sul tavolo.

Lily allargò gli occhi sorpresa e, anche se Rose in quelle occasioni le faceva davvero paura, si decise –per dovere nei confronti del suo cervello che brancolava nel buio- a rispondere.

-Da chi, precisamente?- chiese, il tono di voce leggermente basso, terrorizzata dalla possibile reazione di sua cugina.

-Ma da Malfoy, mi sembra ovvio!- aggiunse lei, con tono di voce sempre più determinato.

A sentire quelle parole Lily quasi si strozzò con la sua stessa saliva, mentre la mano su cui aveva poggiato il capo fino a quel momento non la resse più, facendole rovinare la testa contro il piano del tavolo.

Con la fronte dolorante e il rischiò di morte che aveva appena corso, si voltò verso Rose, guardandola come se fosse un alieno.

-Sei impazzita?- sibilò, con il poco fiato che le era rimasto in gola.

Rose la osservò a sua volta, aggrottando le sopracciglia.

-Ma se hai appena detto- asserì, abbastanza perplessa, ma Lily non la fece continuare.

-Io intendevo che i miei piani per far riconquistare Emily a Malfoy sono falliti!- strillò, alzando leggermente il tono di voce. –Non che sono innamorata di lui!-

-Ma Lily, lui ti ha fatto un complimento…- affermò Albus, passandosi una mano tra i capelli.

Lei si voltò verso di lui, fulminandolo con lo  sguardo.

-Mi ha detto che non stavo male vestita come ero vestita, mica si può definire un complimento.- replicò, mentre iniziava a calmarsi leggermente dopo la sorpresa iniziale.

-Beh, ammetterai che per uno come Malfoy è un gran passo in avanti, no?- dichiarò Rose, accomodandosi al fianco della cugina, che si voltò verso di lei aggrottando le sopracciglia.

-Parliamoci chiaro, Malfoy è un idiota, egocentrico ed egoista, che non riesce a mettere da parte se stesso nemmeno per salvarsi la vita… Non prenderei tutto quello che esce dalla sua bocca come oro colato.- replicò, determinata a far valere la sua tesi.

Ma, proprio in quel momento, Lily alzò lo sguardo andando ad incontrare quello freddo del ragazzo in questione, che la osservava con una strana luce irritata nelle iridi argentee.

-L’idiota egocentrico ed egoista voleva dirvi che ha sentito Emily, che è disperata per non so quale cavolata e sta andando da lei.- affermò, il tono di voce duro e distaccato.

La giovane Potter abbassò le iridi nocciola, mentre iniziava a sentirsi leggermente in colpa; passarono parecchi minuti di silenzio, prima che qualcuno si decidesse a parlare.

-Bravo Scorps, ascoltare le donne è sempre una cosa positiva, visto quanto li piace parlare.- dichiarò Albus, alzandosi in piedi per dare una pacca sulla spalla di incoraggiamento all’amico.

Scorpius si limitò a guardarlo aggrottando le sopracciglia, prima di allontanarsi dalla cucina senza dire una parola.

-Dite che ci è rimasto male?- domandò Lily, una volta che ebbe sentito il rumore della Smaterializzazione, e i suoi due interlocutori si limitarono a guardarla con aria significativa in risposta.

-Secondo te?- replicò alla fine Rose, mentre lei si prendeva il volto nelle mani, esasperata da tutta quella situazione.

 

*

 

Scorpius Malfoy odiava Lily Potter, ormai era un dato di fatto.

Quando non la conosceva –tempi felici quelli-, l’aveva sempre etichettata come la sorella pazza del suo amico, ma non aveva idea che potesse essere così. Era lunatica, irritante, insopportabile, noiosa, doveva ammettere che a volte era anche divertente, e carina; ma questo non toglieva che non poteva permettersi di insultarlo.

Cioè chi era lei per dire che lui era un egoista, egocentrico idiota?

Ma gliel’avrebbe fatta vedere lui, avrebbe riconquistato Emily e sarebbe tornato da lei vittorioso, costringendola così a rimangiarsi tutto quello che aveva detto.

Oh, come gliel’avrebbe fatta vedere.

Peccato che il suo piano non fosse destinato ad andare in porto, visto lo stato comatoso in cui si trovava la sua ex-ragazza. Infatti, appena si Materializzò a casa e vide Emily corrergli incontro in lacrime, capì che quella serata –oltre a comportare il pagamento di una lavanderia per la sua camicia- non avrebbe portato a niente.

Emily lo fece accomodare su un divano, gli offri una cosa da bere e poi, tra un singhiozzo e l’altro, gli raccontò di come Mark l’aveva lasciata e di come fosse duro il mondo là fuori.

Scorpius l’ascoltò in silenzio, maledicendosi per aver accettato quell’invito e, quando la ragazza si fu finalmente addormentata ubriaca, si decise a fuggire il più velocemente possibile.

Ancora una volta non era riuscito a combinare niente e la consapevolezza che forse non voleva rimettersi con Emily iniziò a farsi strada dentro di lui.

Del resto, chi poteva voler stare con una ragazza del genere?

 

 

 ***

 

 

Eccomi qua!

So benissimo che avevo detto che il titolo del capitolo sarebbe stato L'Arte di Saper Ascoltare, ma alla fine non mi sembrava che centrasse più di tanto, quindi è stato cambiato... Comunque che ne pensate?

Scorpius sembra determinato a conquistare Emily per farla vedere a Lily... Ma la vera domanda è, ci riuscirà? 

Comunque, ho deciso di postare oggi perchè tra poco avrò un esame e spero che questo capitolo, che voi aspettate da tanto tempo, mi porti fortuna!

Detto questo passo a salutare e ringraziare tutti quelli che commentano, ricordano e recensiscono!

Vi aspetto al prossimo capitolo, 

un bacione,

Pallina 

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Capitolo 10
*** Il Senso di Colpa ***


 

 

CAPITOLO NONO – Il Senso di Colpa

 

 

Lily Potter odiava sentirsi in colpa, era un cosa che proprio non le si addiceva, che le faceva entrare in subbuglio lo stomaco e le impediva di essere tranquilla; per questo aveva deciso di aspettare il ritorno di Malfoy nel loro soggiorno, pronta a chiedergli scusa e sentirsi finalmente in pace con se stessa.

Il problema era che lei normalmente non chiedeva scusa alla gente, più che altro continuava nella sua testardaggine sperando che prima o poi il tempo avrebbe rimesso apposto le cose e quindi non aveva la più pallida idea di come fare… Ma a questo avrebbe pensato dopo, era inutile preoccuparsi prima del previsto.

Mentre se ne stava a gambe incrociate sul divano, le mani che si torturavano l’una l’altra e l’espressione assorta, non si accorse dello sbattersi della porta di casa e del ritorno di un Malfoy un po’ troppo innervosito per la conversazione che lo aspettava.

-Potter?- chiese, una volta che si fu voltato accorgendosi della figura della ragazza.

-Malfoy!- esclamò lei, alzandosi in piedi con aria sorpresa. –Cosa ci fai qua?-

Il giovane la guardò, aggrottando le sopracciglia leggermente perplesso.

-Questo dovrei chiedertelo io, visto che ti trovi a casa mia…- replicò lui, seccato dalla continua stupidità della Potter che lo perseguitava, ma soprattutto di aver fallito per la milionesima volta con Emily, anche se non l’avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura.

Lily improvvisamente si accorse della situazione, e si ricordò del motivo per cui aveva aspettato tanto.

-I-io… - tentennò, leggermente imbarazzata, portando lo sguardo a terra. –Volevo chiederti scusa per le cose che ti ho detto prima… Non le pensavo veramente.-

Il giovane la osservò attentamente, come a volersi sincerare della sua onestà, prima di alzare le spalle e dirigersi verso la cucina.

-Non importa.- affermò, distaccato e freddo.

-Come non importa? Davvero Malfoy, mi dispiace… - affermò lei, seguendo nell’altra stanza leggermente perplessa dal suo comportamento.

Cioè lei stava lì a chiedergli scusa e lui la snobbava con un Non importa? Doveva veramente chiedere a qualcuno –non so, magari qualche divinità- chi avesse messo nel latte che i Malfoy prendono da piccoli calcio e Super-Io.

-Potresti essere un po’ più educato non trovi? Magari dicendomi che accetti le mie scuse e che dispiace anche a te!- continuò lei, mettendosi le mani sui fianchi con aria severa.

Scorpius, che in quel momento stava prendere dell’acqua in frigo, si voltò verso di lei, fulminandola con lo sguardo.

-E per cosa dovrei chiedere scusa io, se è concesso chiederlo?- chiese, gelido.

Lily boccheggiò, rendendosi conto di aver –nuovamente- esagerato e sentendosi –nuovamente- mortalmente in colpa.

-Senti…- mormorò dopo qualche minuto, addolcendo il tono di voce. –Davvero, mi dispiace; quelle cose le ho dette solo per far star zitti Albus e Rose che facevano strane e assolutamente in veritiere supposizioni, non volevo offenderti.-

Il ragazzo, continuando ad osservarla, si sedette su una sedia, prendendo un sorso dal bicchiere e Lily rabbrividì leggermente sotto al suo sguardo.

-Accetto le tue scuse.- dichiarò, infine, lui, distogliendo le sue iridi argentee, provocando così la nascita di un sorriso spontaneo sulle labbra della giovane che, nuovamente rilassata, si accomodo al suo fianco.

-Grazie Malfoy, non sai che mal di pancia mi stava venendo!- esclamò, allegra, rubandogli l’acqua.

Lui scrutò il suo gesto con aria perplessa, prima di alzarsi e prendere un altro bicchiere, mentre borbottava frasi senza senso sulla follia dei Potter, senza però riuscire ad impedire che un sorriso sincero gli si disegnasse sulle labbra.

-Allora, com’è andata con Emily?-

Scorpius a quelle parole si irrigidì leggermente, passandosi una mano a ravvivare i capelli.

-Male…- borbottò, senza sembrare voler aggiungere altro sull’argomento e Lily, intuendo che fare domande non sarebbe stata la mossa più intelligente, contando che era appena riuscita a farsi perdonare, decise di evitare di chiedere, facendo però così calare un lieve silenzio imbarazzato.

-Senti Malfoy…- mormorò lei, dopo qualche minuto, leggermente imbarazzata. –Ma tu hai mai provato a fare un complimento a Emily?- chiese, mentre –senza motivo- le guancie le si imporporavano leggermente.

-Beh…- rispose lui, pensandoci sopra attentamente. –Mi sembra di no, ma più che altro perché non ce n’è mai stato motivo: Emily è molto sicura di sé, non ha bisogno che qualcuno le ricordi quanto è bella vestita in un certo modo. Sai, ripensandoci, penso che sia stato proprio questo ad attirarmi di lei; ho sempre avuto ragazze che avevano continui bisogni di attenzioni, e la cosa, alle lunghe, diventa noiosa… Con Emily, invece, era tutto più semplice, lei non aveva bisogno di niente, si sentiva bene con se stessa e tu eri libero di vivere come meglio volevi.-

Lily sussultò leggermente mentre ascoltava le parole del ragazzo, sentendosi stranamente ferita dal suo discorso. Doveva ammettere che era strano sentirlo parlare tanto a lungo e di un argomento così serio, così intimo; e doveva ammettere che, quando non storceva la bocca in quel ghigno divertito, il suo sorriso, che gli era nato a ricordare i momenti con Emily, era quasi –e sottolineava quasi- bello.

-Bah, comunque non c’è motivo di ripensarci.- concluse, infine, come ridestandosi sai suoi pensieri.

-Ma forse quello che le manca in questo momento sono proprio dei complimenti, no? Non hai detto che era disperata? Probabilmente ha bisogno di essere rassicurata, che tu le dica quanto è bella e forse ha proprio bisogno di questo per cedere.- replicò lei, sentendo che il suo cuore trasaliva ogni parola che diceva.

Che cosa le stava succedendo? Perché l’idea che molto probabilmente il suo discorso era vero, le stava togliendo il respiro?

-Dai, perché non vai dai lei e vedi se ho ragione?- si impose di dire, cercando successivamente di sorride.

Il ragazzo la guardò, leggermente perplesso dalla sua voce quasi triste, così lontano dai suoi soliti toni starnazzanti, ma evitò di fare domande.

-Forse hai ragione, magari dopo faccio un salto da lei.- affermò e, prima che finisse la frase, Lily si era già alzata in piedi, quasi la sedia fosse diventata improvvisamente incandescente.

-Scusami, ora devo proprio scappare.- dichiarò, prima di fuggire velocemente dalla stanza.

Una volta Materializzatasi a casa, si lasciò cadere sul divano, prendendosi la testa fra le mani; mentre l’idea di essersi appena presa una cotta per Malfoy, Scorpius Malfoy, le attraversa il cervello.

Che cavolo le stava succedendo?

 

*

 

Scorpius aveva osservato lo strano comportamento della Potter senza capirne davvero le motivazioni; certo, erano ormai lontani i tempi in cui lo stupivano i suoi rapidi sbalzi di umore, ma quello che era avvenuto manco un’ora prima era stato strano, o meglio: più strano del solito.

Prima di tutto l’aveva aspettato per chiedergli scusa -e una Potter che chiede scusa a un Malfoy non era una cosa tanto comune-, ma quello poteva anche considerarlo un comportamento normale, soprattutto visto che lui se l’era completamente meritato visto gli insulti che gli aveva rivolto. Ma il dopo proprio non riusciva a spiegarselo: si era rabbuiata all’improvviso, mentre lui parlava di come fosse assolutamente troppo piena di sé Emily e poi era fuggita, troppo velocemente per essere giustificata.

Scuotendo la testa il ragazzo biondo si alzò, finalmente, dalla sedia della cucina, dove si trovava da quando la Potter l’aveva abbandonato e si decise a mettere in atto il consiglio della ragazza, Smaterializzandosi per ricomparire a casa di Emily, sperando di trovarla sveglia, visto lo stato comatoso in cui l’aveva lasciata poche ore prima.

-Emily?- chiamò, cercando di attirare la sua attenzione. –Sei sveglia?-

-Scorpius?- chiese una voce proveniente dalla cucina, portandolo a dirigersi verso di essa.

Emily se ne stava in vestaglia a mescolare qualcosa di assolutamente poco invitante in una pentola, assolutamente sobria e tornata alla sua solita aria perfetta.

-Cosa ci fai qua?- gli domandò, senza prestargli troppa attenzione.

-Io ero passato a vedere come stavi…- rispose lui, non troppo convinto delle sue parole, mentre la osservava sempre più perplesso: come faceva a stare così se manco tre ore prima era disperata e in lacrime?

La ragazza si voltò finalmente verso di lui, sorridendogli gentilmente.

-Oh, ma che pensiero carino.- affermò, anche se dal suo tono sembrava esattamente il contrario. –Ma come vedi sto bene, benissimo, quindi se non ti dispiace mi starei preparando una crema per il viso…-

Scorpius la guardò, allargando le sue iridi argentee stupito, ma ben presto, intuendo di non aver molto tempo, si avvicinò a lei.

-Sai…- sussurrò, sfiorandole delicatamente il volto con una mano. –Non pensavo di dirtelo, ma oggi ti trovo estremamente bella.-

Emily lo osservò, sorpresa da quella sua frase e il ragazzo pensò quasi di essere riuscito nel suo intento, che finalmente sarebbe caduta e tutto sarebbe tornato al suo posto, ma –purtroppo- si sbagliava.

-Grazie.- replicò lei, gentile. –Ma questa non è una novità. Ora, se non ti dispiace, avrei sempre una crema da preparare.- e così dicendo si voltò verso la pentola non prestando più attenzione al giovane che, senza dire una parola, si allontanò, chiedendosi cosa mai l’avesse portato ad innamorarsi di un essere del genere.

 

 

*** 

 

 

 Eccomi qua! Sono tornata!

Mi scuso tanto -tantissimo- per il mio ritardo, ma le vacanze mi hanno portata via da internet e dal pc e proprio non ho potuto aggiornare la storia; comunque spero che questo breve, ma intenso, capitolo possa essere una buona scusante.

Finalmente Lily ha capito di provare qualcosa per Scorpius e quindi iniziando i problemi... 

*Dan dan dan*

Comunque, a parte le cavolate, mancano ormai solo due capitolo alla fine, di cui il prossimo (che ho praticamente finito, quindi non penso vi farò aspettare a lungo) è molto lungo -almeno secondo i miei standard- e polposo; la storia avrà più o meno una svolta, chissà se positiva o negativa.

 Ma non voglio anticiparvi troppo, quindi passo a ringraziarvi per le bellissime recensione, che veramente significano tanto per me, e a chi ha inserito la storia nelle seguite/ricordate/preferite.
Detto questo vi saluto e vi do appuntamento al capitolo dieci!
Un bacione e a presto!

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Capitolo 11
*** L'Idea di Hugo ***


 

 

CAPITOLO DIECI -  L’Idea di Hugo

 

 

Quella sera Lily era particolarmente allegra, quando arrivò a casa di Albus. Quest’ultimo aveva organizzato una serata tra cugini e lei non vedeva l’ora di incontrare suo fratello James che, purtroppo, non riusciva ad vedere da quasi due mesi. Per quella notte il suo obbiettivo era non pensare a niente –soprattutto non a Malfoy- e divertirsi come non faceva da tempo, senza considerare che da lì a poco sarebbe –probabilmente- morta.

Ma, malauguratamente, i suoi piani per la serata furono mortalmente distrutti nel giro di pochi minuti.

Una volta arrivata a casa di suo fratello, per prima cosa, si accorse che lui le aveva probabilmente mentito, o c’era stato un cambio di programma, quando le aveva accennato al fatto che il suo coinquilino non sarebbe stato presente; infatti, uno Scorpius Malfoy tutto in tiro, sedeva composto su uno dei divani, con lo sguardo assorto davanti a sé.

-E tu cosa ci fai qui?- lo investì, appena si accorse della sua presenza.

Lui, con tutta la calma del mondo, si voltò esaminandola da capo a piedi, prima di avere la decenza di rispondere.

-Io qui ci abito.- replicò, atono, mentre un lieve sorriso divertito gli si apriva sulle labbra, intanto che osservava la ragazza andare subito in escandescenza.

-Cretino, sai cosa intendo!- continuò lei, alzando leggermente il tono di voce. –Albus mi aveva detto che avevi una cena di famiglia…-

-Che è sta spostata.- aggiunse lui, interrompendo il suo discorso.

Lily lo guardò, allargando le iridi nocciola sorpresa, prima di dirigersi a passo spedito verso la cucina dove sapeva di trovare suo fratello.

-Al!- strillò, cercando di richiamare la sua attenzione. –Che cosa ci fa lui qui?-

Intanto Scorpius l’aveva seguita e, con aria divertita, si era appoggiato allo stipite della porta, ascoltando i discorsi farneticanti della ragazza.

-Lui chi?- chiese Albus, voltandosi verso sua sorella sorpreso, prima di tornare ad osservare il forno con aria dubbiosa. –Lily, secondo te, è cotto il pollo?-

La giovane ramata scosse la testa, aprendolo leggermente per osservare il piatto del fratello, prima di rispondere.

-Non ancora.- affermò, per poi tornare ad assumere un tono irritato. –Si può sapere cosa ci fa Scorpius qui?-

Albus la guardò con aria perplessa, prima di replicare.

-Emh… ci vive?- rispose, leggermente dubbioso dalla sanità mentale di sua sorella.

-Stessa mia identica risposta.- approvò una voce divertita in fondo alla stanza.

-Tu stai zitto.- lo ammonì Lily, voltandosi per fulminarlo, per poi riportare l’attenzione su suo fratello. –Non avevi detto che aveva una cena?-

-Si, ma è stata rimandata.- ribadì Albus, osservandola con aria dispiaciuta. –Senti Lily, ho una brutta notizia… James non ce la farà a venire.-

La ragazza lo guardò, strabuzzando gli occhi sempre più sorpresa che una serata che si prospettava così bella potesse rovinarsi nell’arco di due secondi, quindi, senza dire niente, prese un bicchiere dallo scaffale e lo riempì con del vino che trovò in frigo, prima di ritornare in soggiorno e accasciarsi sul divano.

-Mi sa che non l’ha presa bene…- affermò in un sussurro Scorpius, per poi seguire la giovane, lasciando così Albus a continuare a preparare la cena.

 

*

 

La cena poi non era andata così male: Hugo e Rose erano arrivati, portandosi dietro i rispettivi compagni e –fino a quel momento- avevano chiacchierato tranquillamente; poteva dire di essersi perfino divertita, fino a quel momento.

Sì, perché in quel momento Hugo decise che era ora di tirare fuori l’argomento che Lily aveva evitato per tutta la sera, ovvero il suo Voto Infrangibile con Malfoy.

Ormai, non riusciva più comportarsi in maniera normale quando si parlava di una possibile riconquista di Emily, e si sentiva in imbarazzo per questo suo atteggiamento che sembrava confermare la teoria che le interessasse Malfoy, cosa che –tra l’altro- lei era convinta fosse completamente errata. Ma allora perché si sentiva stranamente felice quando rifletteva che, magari, lui non l’avrebbe mai conquistata? Cioè, l’idea di morire non l’afferrava?

-Già Lily, come va la conquista di Emily?- aveva sostenuto Rose, dopo il Quando dobbiamo prepararti il funerale di Hugo.

-Emh… non bene.- affermò, scostandosi una ciocca ramata da davanti al volto leggermente a disagio.

Rose la osservò, perplessa dal suo atteggiamento restio.

-Non hai avuto nessuna nuova idea?- continuò, imperterrita, decisa a scoprire cosa ci stava sotto il comportamento strano della cugina che era stata allegra per tutta la sera.

-Emh…-

-Veramente, Weasley, la Potter l’altro giorno mi aveva consigliato di fare dei complimenti a Emily, ma non ha funzionato e stiamo cercando una nuova strategia.- intervenne Scorpius, portando Rose ad allargare le iridi sorpresa anche dalla sua di condotta.

Che quello fosse stato un tentativo di tirare fuori d’impaccio Lily?

-Ah, gli hai proposto di farle dei complimenti?- continuò verso sua cugina, mentre un sorriso divertito le si allargava sulle labbra, per poi scambiarsi uno sguardo d’intesa con Albus che ridacchiava sotto i baffi dall’altro lato del tavolo.

-Io…- mormorò Lily, incapace di replicare, mentre dentro di sé malediceva Malfoy per aver tirato fuori la storia dei complimenti o per essere semplicemente intervenuto, o meglio: per esistere.

-Senti Malfoy, ma hai provato a buttarla sul letto e a saltarle addosso?- la salvò Hugo, con il suo solito tatto.

-Veramente no.- replicò lui, distaccato come al solito.

-Beh, e voi due, grandi geni del crimine, non avete pensato che magari bastasse questo?- aggiunse, con aria leggermente maliziosa.

Nel frattempo Rose osservò attentamente sua cugina che, a sentire quelle parole, sbiancò leggermente, per poi cercare di ritrovare un minimo contegno.

-Beh, sai Weasley, forse hai ragione.- asserì il ragazzo biondo, cercando gli occhi di Lily per chiederle conferma, ma lei sembrava stranamente intenta a fissare le venature del tavolo.

Il giovane aggrottò le sopracciglia, leggermente perplesso da quel comportamento.

-Potter, tutto bene?- chiese, dubbioso.

A sentirsi richiamata Lily alzò gli occhi di colpo, incontrando prima lo sguardo malizioso di Rose e poi quello confuso di lui.

-Io? Sì, scusatemi, mi ero un attimo persa.- affermò, cercando di ostentare un tono di voce allegro. –Penso che, in fondo, anche se l’idea mi sembra un po’ maschilista, Hugo potrebbe avere ragione… Perché non fare un tentativo?-

-Io invece penso sia una cavolata!- intervenne Rose, con aria decisa.

-Perché? Anche io penso sia una buona idea… Cosa meglio di una notte di passione può appianare tutte le divergenze?- replicò Alex, il ragazzo della giovane riccia, che fu prontamente fulminato con lo sguardo.

-Quindi tu pensi che un rapporto si basi soltanto sul sesso? Che parlare, capirsi, sia una cosa sostanzialmente inutile?- gli chiese, il tono di voce velatamente minaccioso.

-No, amore, non dicevo questo.- rispose, leggermente intimorito, cercando con il soprannome di addolcire la ragazza. –Semplicemente che a volte le parole non servono, che è meglio sfogarsi per riappacificarsi, poi naturalmente bisogna parlare per chiarire al meglio la situazione… Ma il nostro intento non è semplicemente farli rimettere insieme? Cioè una volta che lei gli ha detto sì, è tutto risolto, no?-

-Ti sei salvato.- approvò Rose, continuando però a guardare il proprio fidanzato con aria sospettosa. –Si, comunque, forse, e sottolineo forse, hai ragione.-

Lily, nel frattempo, incapace di reggere ancora a lungo la situazione, si era alzata, dirigendosi in bagno, sotto lo sguardo attento di Scorpius che aveva osservato le sue espressioni per tutto quel breve scambio di battute. Poi, dopo qualche minuto, senza dire niente si decise ad alzarsi a sua volta per raggiungere la ragazza.

-Malfoy!- strillò Lily, una volta che uscì dal bagno e se lo trovò davanti, mentre si portava una mano sul cuore palpitante. –Mi hai fatto prendere un colpo!-

-Tutto bene?- le chiese lui, osservandola attentamente con aria seria.

E lei, sotto quello sguardo, sentì un brivido scenderle lungo la schiena; ma, ben presto, decise di riprendere in mano la situazione, scuotendo leggermente il capo.

-Si, tutto bene.- affermò, sorridendo gentilmente al ragazzo. –Sai, penso che abbiano ragione: forse se le saltassi addosso ti direbbe di sì, e a quel punto i nostri problemi sarebbero finiti e io non sarò più costretta a vederti così spesso!-

-Sicura che non ti mancherei?- replicò lui con tono leggermente divertito, mentre un sorriso malizioso gli si disegnava sulle labbra.

-Ah, ne sono certa al cento per cento!- si affrettò a rispondere lei scherzosamente, poi, prima che il silenzio ricadesse fra di loro, aggiunse –Perché non ci vai ora? Magari così stasera è tutto finito e possiamo tirare un sospiro di sollievo.-

Scorpius la fisso di nuovo attentamente negli occhi, prima di annuire.

-Si, forse hai ragione. Salutami tu gli altri, che io provo a salvare le nostre vite, visto che tu non mi sembri molto decisa a farlo.- dichiarò, prima di voltarsi e Smaterializzarsi, lasciando una Lily stremata a chiedersi perché il cuore le facesse così male.

 

*

 

Scorpius si era Materializzato a casa della sua ex ragazza con una strana inquietudine, ma ben determinato a far finire finalmente tutti i suoi problemi.

-Scorpius?- chiese Emily, leggermente perplessa, alzandosi in piedi dal divano. –Che cosa ci fai qua?-

Il giovane avanzò verso di lei, fermandosi a pochi centimetri di distanza e guardandola intensamente negli occhi.

-Ascolta Emily, mi sono rotto. Mi sono rotto di cercare di riconquistarti e di aspettare una tua decisione, io sono innamorato di te e voglio stare con te.- affermò serio, ma mai parole gli erano sembrate più false di quelle.

Poi, senza darle il tempo di replicare, avvicinò i loro visi, prima di unire le loro labbra e lei, dopo un momento di indecisione, gli allacciò le braccia al collo cercando di approfondire il bacio.

Finalmente ce l’aveva fatta, ma, non sapeva perché, l’euforia che pensava di provare non stava arrivando.

 

*

 

Lily stava seduta sul divano a casa di Albus con lo sguardo perso nel vuoto, mentre sentiva una strana sensazione perforarle lo stomaco. Il tempo passava ma Scorpius non era tornato e questo poteva significare solo una cosa: il piano era riuscito, ma l’euforia che avrebbe dovuto provare non arrivava e non sembrare intenzionata ad arrivare; anzi, la sola idea di cosa in quel momento il ragazzo stava facendo con Emily, la mandava in bestia, facendole più male di quanto credesse possibile.

-Tutto bene?- le chiese Rose, accomodandole accanto, mentre il resto della comitiva continuava a chiacchierare allegramente in cucina.

La ragazza ramata sbuffò, spostando lo sguardo sulla cugina.

-Possibile che tutti oggi debbano chiedermi se sto bene? Sì, va tutta a meraviglia, non si vede?- replicò, astiosa.

-Lily, per favore, non mentire a te stessa… Sai benissimo che qualcosa non va!- dichiarò lei, sorridendole accondiscendente.

Lily, per tutta risposta, si alzò in piedi, irritata ancor di più.

-Invece non c’è niente che non va, io sto bene, Malfoy sta bene, e tutti stiamo bene!- continuò imperterrita, mentre si spostava per dirigersi in cucina, dove sperava l’allegria collettiva l’avrebbe contagiata.

-Se fossi in te io mi chiederei perché tra tutte le persone possibili, sei finita per nominare proprio lui…- le arrivò la voce di Rose da dietro, ma lei preferì evitarla, far finta di non sentire, perché ammettere quello che sua cugina le stava dicendo era una cosa troppo dolorosa in quel momento.

 

*

 

Il giorno dopo Lily si svegliò fin troppo presto per i suoi standard e, vestendosi velocemente, si diresse al lavoro dove sperava di venir distratta dai suoi doveri; ma, invece, ebbe una giornata terrificante, nella quale combinò un sacco di casini che la portarono a ricevere una strigliata dal suo superiore. Nemmeno John riuscì a tirarla su di morale e, anzi, alle sue gentilezze si vide trattato fin troppo male.

Una volta tornata a casa si chiese cosa le avesse impedito di darsi malata, anche se la sola idea di non andare a lavoro per lui, la mandava in bestia.

-Finalmente sei tornata.- la sorprese una voce nell’oscurità della stanza, prima che lei si affrettasse ad accendere la luce.

Il suo cuore, quando si accorse chi c’era seduto sul suo divano, ebbe un sussulto di gioia, che non riuscì a trattenere.

-L’idea di accendere la luce non ti ha nemmeno sfiorato, eh?- replicò, ancor più irritata per quel segno di debolezza.

Non era da lei comportarsi così, lei non sussultava, né tremava, né sospirava per i ragazzi, quelle erano cose per le gallinelle del suo corso o di scuola, mica per lei.

-Vedo che siamo di ottimo umore…- aggiunse lui, sorridendole divertito, mentre con uno sbuffò Lily gli si accomodava accanto, portandosi una mano davanti agli occhi.

-Ho avuto una brutta giornata.- dichiarò, dopo parecchi minuti di silenzio, prima di spostare finalmente la sua attenzione sul giovane che, in tutto quel tempo, non aveva smesso un secondo di osservarla. –Allora, che cosa vuoi?-

-Volevo solo dirti che finalmente ti sei liberata di me.- affermò lui, con un tono fin troppo serio.

-Ah…- rispose semplicemente lei, mentre sentiva distintamente il suo cuore andare in pezzi.

-Eh già, alla fine bastava ascoltare i consigli maschilisti di tuo cugino per riuscire a risolvere tutto.- continuò, osservandola attentamente.

-Bene.- asserì lei, distogliendolo lo sguardo e portandolo sulle proprie scarpe.

-Già, bene.- ripeté lui, prima di alzarsi e scompigliarsi i capelli con aria leggermente imbarazzata. -Ci si vede, Potter.-

E così dicendo, si Smaterializzò, uscendo finalmente dalla sua vita; peccato che in quel momento quella era l’ultima cosa che Lily desiderasse.

 

 

*** 

 

 

 Il penultimo capitolo, il penultimo capitolo, il penultimo capitolo, il penultimo capitolo... Ok, la smetto!

Ma mi sembra quasi un miracolo aver finalmente finito questa storia, anche se questo capitolo non mi convince per niente, ma proprio per niente... Ma, bah, spero che a voi possiate apprezzarlo più di me!

E così Scorpius e Lily si sono salutati, dopo essere finalmente riusciti a conquistare Emily... Ma può finire la storia così? Certo che no, non sarò così cattiva, anche se non è detto che alla fine ci sarà un lieto fine.... Il prossimo capitolo si chiama Rincontrarsi ed è proprio l'ultimo, ultimo.

Va bè, detto questo ringrazio tutti quelli che hanno continuato a seguirmi fino ad ora, grazie mille davvero.

A presto, un bacione.

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Capitolo 12
*** Rincontrarsi ***


 

 

CAPITOLO UNDICI -  Rincontrarsi

 

 

Erano passati due mesi, due lunghissimi mesi, nei quali aveva deciso di evitare casa di suo fratello e, soprattutto, Scorpius Malfoy. E stava bene, nonostante Albus le mancasse; si era buttata a capofitto nel lavoro, riuscendo ad avere ottimi risultati e aveva iniziato a frequentare seriamente John e, anche se non sentiva le farfalle nello stomaco e i tuffi al cuore, era felice. In pace, tranquilla, serena.

Annoiata?

Lily preferì evitare di ascoltare quella voce dentro di sé, tornando ad osservare il proprio riflesso nello specchio. Indossava un paio di jeans, dei tacchi e una elegante maglietta nera, e non si riconosceva. Ultimamente aveva iniziato a vestirsi in maniera molto più elegante della norma, forse proprio a causa di John che continuava a portarla in locali di super lusso, e –soprattutto- a venirla sempre a prendere in completo. Doveva ammettere che questo lato della loro storia non la convinceva per niente, ma si poteva sempre cambiare, prima o poi l’avrebbe portato lei in un posto adeguato.

Sbuffando un’ultima davanti al suo riflesso, si decise a prendere la borsa –una pochette che le aveva regalato John visto che, a quanto pare, aveva notato che non aveva un borsa elegante- e Smaterializzarsi, sfuggendo al proprio sguardo.

Una volta arrivata davanti al ristorante si guardò intorno alla ricerca del suo ragazzo, che scorse fermo davanti all’ingresso. Quando gli fu vicino, lui si sporse per poggiarle un bacio sulla guancia, mentre con una mano le sfiorava la schiena; mentre a lei venne quasi l’impulso di allontanarsi, impulso che –naturalmente- si affrettò a reprimere, imponendosi di sorridergli amorevolmente.

Cosa c’era che non andava in lei? Aveva un ragazzo gentile, simpatico e chiaramente cotto, perché non le andava bene?

Forse perché ti piace un altro?

Stupida voce, stupida coscienza, erano ormai settimane che non pensava alla triste vicenda avuta con l’amico di suo fratello –che preferiva evitare di nominare- e ora lei doveva ricordarglielo?

Ma, improvvisamente, il respiro le si bloccò in petto, mentre una morsa familiare le stringeva lo stomaco e il cuore le balzava in gola: in fondo alla strada, che si avvicinava con un Emily radiosa sotto braccio, altri non c’era che il suo peggior incubo, o meglio Scorpius Malfoy.

Lily impallidì; venne presa da un attacco di panico, in cui il suo cervello stacco la spina, lasciandola in balia dei suoi primi istinti, motivo per cui si ritrovò a nascondersi dietro la schiena di John, sperando di non essere notata.

-Lily?- le chiese il suo ragazzo, voltando la testa verso di lei, leggermente perplesso. –Si può sapere cosa stai facendo?-

La ragazza si accucciò ancora di più, cercando di avvicinarsi lentamente al cespuglio poggiato a fianco dell’entrata del locale.

Purtroppo però tutti i suoi piani di non essere vista fallirono miseramente e, appena Malfoy fu abbastanza vicino, si accorse immediatamente di lei.

-Potter?- chiese, leggermente sorpreso dalla strana posizione in cui si trovata la ragazza.

E il cuore di Lily ebbe un tuffo verso il suo stomaco, che intanto si stava rigirando disperatamente.

-Eccolo, finalmente l’ho trovato il mio orecchino!- esclamò, alzandosi in piedi e affiancando John, che la osservava sempre più dubbioso.

-Amore, ma tu non porti gli orecchini…- le fece notare con tono perplesso.

-Eh si, lo so, è di mia nonna, lo tengo sempre in tasca come portafortuna!- replicò lei, lasciando libere le sue iridi nocciola di andare dove agognavano di posarsi da mesi.

Quando osservò il volto di Scorpius, e i suoi si scontrarono con quelli argentei di lui, le sembrò di essere finalmente tornata a casa, di poter di nuovo respirare e si sentì felice come non lo era da tempo, ormai.

Come non lo eri da quando non c’è più lui...

-Malfoy!- lo salutò, forse con troppo entusiasmo per risultare credibile. –Cosa ci fai qui?-

-Penso quello che stai facendo anche tu, sono venuto a mangiare.- replicò lui, atono e distaccato come al solito, senza però staccare i suoi occhi da quelli di lei.

-Già, che coincidenza, eh?- continuò, con un tono di voce sempre più stridulo. –Però noi mi sa che avevamo intenzione di andare a mangiare qualcosa a casa alla fine, sai c’è una tale fila, e quindi pensavamo-

-Lily, ma cosa stai dicendo? Ho prenotato da settimane, il tavolo è già pronto…- la interruppe John, guardandola sempre più perplesso.

Lei, nel frattempo, si maledì mentalmente per non saper uscire da quella situazione il più velocemente possibile e desiderò con tutto il cuore di scomparire, venir inghiottita dalla terra per non tornare mai più in superficie.

-E così tu sei la famosa Lily? Quella che ha fatto rimettere me e Scorpius insieme?- affermò Emily, sporgendosi in avanti dal braccio di Scorpius al quale era ancorata. –Che bello conoscerti, finalmente.-

I suoi occhi nocciola passarono rapidi da Emily, a cui riservò un’occhiata destabilizzata, a Scorpius, che invece fulminò con lo sguardo: possibile che gli avesse davvero raccontato tutto?

-Dobbiamo assolutamente cenare tutti insieme, non è vero Scorp?- aggiunse la ragazza bionda, sorridendo languida al suo fidanzato.

-No, veramente noi- provò a replicare Lily.

-Non penso che- iniziò Scorpius.

-Allora è deciso, vado dentro a mettermi d’accordo con il cameriere- e così dicendo, senza lasciare la possibilità a nessuno di replicare, si avviò all’interno del ristorante.

 

*

 

Scorpius non riusciva a credere di trovarsi in quella situazione: a cena con Lily e Emily, e quel bellimbusto di John. Lui e la ragazza ramata non si vedevano da due mesi -due mesi, cinque giorni e qualche ora, per essere precisi, non che lui avesse tenuto il conto- e improvvisamente si incontravano davanti a un ristorante. La cosa non era poi tanto strana, ma l’aveva lasciato abbastanza interdetto, soprattutto perché da quando l’aveva vista non era riuscito a staccarle gli occhi di dosso.

Si era chiesto cosa ci facesse vestita in modo così elegante, lei che di solito indossava la prima maglia che trovava e via e, doveva ammetterlo, a lui gli piaceva questo lato; sembrava dire –urlare, perché normalmente non usava mai un tono di voce normale-: che c’è? Io posso vestirmi come mi pare!

E poi era strana, non stava spiccicando parola con lo sguardo quasi triste fisso sul piatto; aveva voglia di chiederle cosa stava succedendo, se le era capitato qualcosa, come stava, ma più che altro desiderava semplicemente sentire la sua voce, e la sua risata.

Va bene, probabilmente doveva essersi ammattito, ma proprio non riusciva a spiegarsi il suo strano atteggiamento ed era per questo motivo -e nessun altro- che non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, anche se il primo pensiero che aveva avuto quando l’aveva vista era che era più bella di quanto si ricordasse.

 

*

 

Va bene, doveva mangiare il più in fretta possibile in modo da finire quella stupida cena; la situazione non poteva essere delle peggiori e lei si sentiva peggio ogni minuto che passava. Emily cercava allegramente di fare conversazione con un John imbarazzato che non capiva cosa stesse succedendo, mentre lei continuava imperterrita a giocare con gli avanzi di cibo nel suo piatto –gli occhi rigorosamente fissi su di esso- con Scorpius che la osservava dall’inizio della serata.

Ma non capiva che guardandola in quel modo la faceva sentire ancora più a disagio? Sentiva il suo sguardo su di sé, come una lama appuntita che la perforava, impedendole di stare tranquilla, di respirare normalmente.

-John, allora, te e Lily come vi siete conosciuti?- chiese la voce irritante di Emily.

Oh Merlino no, pietà.

Ma perché la gente doveva sempre interessarsi di fatti che non la riguardavano? In uno scatto di –probabilmente- follia, scatto in piedi attirando li sguardi di tutti su di sé.

-Noi…- affermò, titubante, prima di darsi un contegno e prendere la mano del suo ragazzo per costringerlo ad imitare il suo gesto. –Noi purtroppo dobbiamo scappare, non è vero, tesoro?-

Cercò in tutti i modi di comunicare con gli occhi a John che non voleva stare in quel posto un secondo di più e –finalmente- il giovane sembrò cogliere l’antifona.

-Si, è vero. Scusateci, ma abbiamo dei biglietti per il teatro e lo spettacolo inizia tra poco.- la assecondò lui, alzandosi in piedi a sua volta.

Lily gli sorrise riconoscente: per fortuna aveva capito!

Quindi, salutando i loro ospiti, si diressero mano nella mano verso l’uscita, ma una volta fuori non riuscì a impedirsi di staccarsi dalla stretta di John, forse un po’ troppo velocemente.

 

*

 

Era stata una serata terribile, quasi peggio del suo esame per i MAGO, o di qualsiasi altra giornata avesse mai vissuto.

Con uno sbuffò lanciò la borsa sul divano; aveva voglia di urlare, e piangere, e ridere, e rompere qualcosa.

Una volta usciti dal locale John le aveva fatto il terzo grado, chiedendole se Scorpius fosse un suo ex, al che lei era scoppiata a ridere, ma il ragazzo non aveva colto l’ilarità di tutta la vicenda e se n’era andato arrabbiato. Ma cosa aveva fatto di male per meritarsi questo?

Passandosi una mano nei capelli esasperata da tutta quella situazione, si diresse in cucina, pronta a versarsi un bicchiere molto generoso di qualsiasi tipo di alcolico avesse trovato. Per sua fortuna aveva una bottiglia di vino aperta in frigo e, prendendola, si diresse in soggiorno.

Una volta girato l’angolo, però, si ritrovò una figura davanti e, mentre un Aah! ben poco coraggioso le usciva dalle labbra, accidentalmente lasciò la presa intorno alla bottiglia che rovinò per terra rompendosi in mille pezzi.

-Ma sei matto?- strillò, una volta ripresasi dal colpo appena avuto, fulminando Scorpius Malfoy con gli occhi. –La devi smettere con questa mania di comparire all’improvviso nella casa della gente!-

Il ragazzo la guardò, aggrottando le sopracciglia perplesso.

-Se tu non fossi tanto isterica, non ti spaventeresti ogni volta.- replicò, atono, mentre un sorriso divertito gli si andava a disegnare sulle labbra.

Lily lo osservò, chiedendosi solo in quel momento cosa cavolo ci facesse lui a casa sua, ma, senza dire una parola, andò a sedersi sul divano, cercando di ignorarlo. Scorpius la seguì, accomodandosi al suo fianco e continuando, imperterrito, a fissarla.

-La vuoi smettere!- esclamò, infine lei, voltandosi verso di lui con aria ostile.

-Di fare cosa?- chiese, dubbioso.

-Di fissarmi!- rispose, la voce leggermente più stridula. –E poi si può sapere cosa ci fai qua?-

-Io… non lo so.-

Lo guardò, allargando gli occhi nocciola sorpresa: cioè davvero lui le era piombato in casa, provocandole un arresto cardiaco, e non ne sapeva nemmeno il motivo? Qualcuno lassù doveva di sicuro odiarla, non c’era altra spiegazione.

-Come non lo sai?- strillò, alzandosi in piedi. –Cioè vieni qui e davvero non sai perché?-

Scorpius la imitò, andando subito a immergersi nelle iridi nocciola della ragazza, mentre assumeva un’espressione più seria del dovuto.

-Io…- affermò, leggermente titubante, mentre si ravviva i capelli. –Penso, insomma… Mi sa che mi piaci.-

Lily strabuzzò ancora di più gli occhi: era tutto molto divertente, ma tanto. Mi sa che mi piaci?, ma che davvero? Che cosa doveva essere quella, una dichiarazione di un bambino delle elementari?

-Io cosa? Ma sei tutto scemo?- esclamò, sempre più innervosita e infastidita, e irritata, anche se –in fondo- sentiva che una strana sensazione di felicità inspiegabile la stava assalendo. –Che significa si può sapere?-

-Oh, Potter, sei veramente ottusa!- replicò lui, guardandola a sua volta seccato. –Che ti dovrei dire? Che sono due mesi, cinque giorni e qualche ora che non ci vediamo e che non so nemmeno quando ho iniziato a tenere conto dei giorni? Che stasera mi sei sembrata la ragazza più bella di tutta la sala e che avrei tanto voluto spaccare la faccia a quel tizio quando ti baciava o anche solo ti sfiorava, perché avrei voluto essere io, e io solo, a fare quelle cose? Non lo so, che altro vuoi sentire? Che mi sei mancata tanto, come mai mi è mancato qualcuno nella mia vita, e che ho passato questi giorni a chiedermi cosa stessi facendo? Questo ti basta?-

Va bene, forse questo le bastava, pensò mentre non riusciva a impedire alle sue labbra di piegarsi un sorriso felice, raggiante.

-Vuoi smetterla di sorridere come un’idiota e dirmi qualcosa?- aggiunse lui, con il tono di voce però leggermente più divertito.

E Lily lo guardò, incapace di formulare un pensiero intelligente, mentre il cuore le batteva ormai furioso in petto e il respiro accelerava, mentre si sentiva felice come non lo era da due mesi, cinque giorni e qualche ora.

-I-io…- boccheggiò, cercando le parole. –Grazie.-

Scorpius allargò le iridi argentee, sorpreso e perplesso allo stesso tempo.

-Grazie? Mi hai davvero detto grazie?- affermò, mentre in fondo al tono di voce si sentiva una nota divertita. –E poi ti lamenti del mio Mi sa che mi piaci?-

-Oh smettila!- replicò lei, imbarazzata. –Non riesci ad accontentarti?-

E lui, scuotendo la testa con aria rassegnata si avvicinò, prendendole una mano per attirarla contro il proprio petto; gesto che fece bloccare il respiro a Lily, mentre lo osservava senza riuscire a cancellare quel sorriso dal viso.

-Forse…- mormorò lui, prima di chinarsi verso di lei e unire le loro labbra in un bacio che agognavano da due mesi, cinque giorni e qualche ora o forse anche di più.

 

 

Un anno, due mesi, cinque giorni e qualche ora dopo…

 

-Scorpius!- strillò una voce dal bagno, mentre una ragazza ramata, con i capelli scomposti e un’aria terrificante in volto correva verso la stanza da letto.

-Che c’è?- mormorò con la voce ancora impastata dal sonno un giovane dai capelli biondi, mentre si portava un cuscino sul volto.

-Ma come abbiamo fatto a non pensarci, siamo due idioti!- continuò lei, con tono sempre più acuto. –Io ormai ho finito, cavolo chissà quanto tempo ci resta, chissà se-

-Lily, si può sapere di che cosa stai parlando?- le chiese lui, mettendosi seduto e guardando la propria fidanzata con aria perplessa, mentre lei continuava a farneticare cose senza senso.

-Io ho finito la specializzazione!- replicò, come se quella frase bastasse a far intendere tutto.

Scorpius la guardò, aggrottando le sopracciglia sempre più dubbioso della sua sanità mentale.

-Si, e allora?-

-La seconda parte del Voto!- rispose Lily, mentre brandiva la spazzola verso di lui con aria intimidatoria.

-Oh merda.- fu la sola cosa che riuscì a rispondere, mentre si picchiava una mano sulla fronte dandosi mentalmente dello stupido.

Come avevano fatto a dimenticarsene?

 

 

 ***

 

 

 Ed eccoci, finalmente, alla fine... Quasi, quasi mi viene da piangere!

No, scherzo, sono felice di essere riuscita a finere questa storia che spero vi abbia divertito quanto ha divertito me scriverla.

Detto questo spero davvero che questo capitolo conclusivo vi sia piaciuto e che non vi abbia deluso troppo.

Lily e Scorpius alla fine si sono messi insieme, e di questo fa piacere a tutti direi! Beh, non ho molto altro da dire, a parte ringraziarvi di tutto cuore per le vostre bellissime recensioni che mi hanno aiutato senza dubbio a finire questa storia e naturalmente ringrazio anche chi l'ha inserita nelle seguite/ricordate/preferite, ma anche chi mi ha seguito silenziosamente. Grazie, grazie davvero.

Ah, volevo farvi sapere che a breve pubblicherò una nuova storia con Scorpius e Lily (ormai sto scrivendo quasi sempre su di loro), che in verità è un adattamento di una mia vecchia ff con loro come personaggi e spero che vorrete seguirla!

Un bacione e ancora grazie!

Pallina

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