She's mine

di willow11
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** dicono di te 3x01 ***
Capitolo 2: *** il mio incubo peggiore 3x03 ***
Capitolo 3: *** luna di miele 3x04 ***
Capitolo 4: *** rumour has it 3x06 ***
Capitolo 5: *** I kissed a girl 3x07 ***
Capitolo 6: *** chiarimenti 3x08 ***
Capitolo 7: *** natale in casa Motta pt1 3x09 ***
Capitolo 8: *** natale in casa Motta pt2 ***
Capitolo 9: *** il discorso di Sugar ***
Capitolo 10: *** empatia 3x10 ***
Capitolo 11: *** Quinn are you ok? 3x11 ***
Capitolo 12: *** separaciones 3x12 ***
Capitolo 13: *** Valentine's Day pt1 3x13 ***
Capitolo 14: *** Valentine's Day pt2 ***
Capitolo 15: *** Amicizia pt1 3x14 ***
Capitolo 16: *** Amicizia pt2 ***
Capitolo 17: *** Amicizia pt3 ***
Capitolo 18: *** my chair 3x15 ***
Capitolo 19: *** video sexy 3x16 ***
Capitolo 20: *** Somebody who loves me 3x17 ***
Capitolo 21: *** Shake it out 3x18 ***
Capitolo 22: *** sorpresa 3x19 ***
Capitolo 23: *** National pt.1 3x21 ***
Capitolo 24: *** National pt.2 ***
Capitolo 25: *** Don't let go pt1 3x22 ***
Capitolo 26: *** Don't let go pt2 ***
Capitolo 27: *** Don't let go pt3 ***
Capitolo 28: *** new york new life ***



Capitolo 1
*** dicono di te 3x01 ***


dicono di te
Questa one-shot è una risposta ad una richiesta,
nata dopo la visione della 3x01 di glee
SPOILER SPOILER
Non so bene cosa ne sia venuto fuori,
io non sono proprio soddisfatta
ma spero che vi piaccia
e che ti piaccia cara Elettra
;-)
fatemi sapere che ne pensate
buona lettura
C.



Dicono di te



-Sapete che vi dico, avevo proprio bisogno di una pausa- disse l’ispanica alzandosi per poi uscire dall’aula canto.

Cominciò a camminare velocemente per i corridoi cercando di trattenere le lacrime, che già sapeva non sarebbero mai uscite allo scoperto, come lei del resto.

Si fermò davanti al suo armadietto  e lo aprì tirando fuori lo zaino per tornarsene a casa.

Preso lo zaino cominciò a fissare alcune piccole foto che ritraevano lei e Brittany alle nazionali con dietro i ragazzi del glee.

A quel punto borbottò qualcosa d’incomprensibile in spagnolo strappò la foto e chiuse l’armadietto trovandosi l’ex cheerios con i capelli rosa di fronte a lei.

-Cristo Quinn mi hai fatto prendere un colpo- disse alla ragazza appoggiata all’armadietto di Brittany.

-Non dovresti essere al glee a provare per vincere il doppio titolo nazionale?-

-E tu non dovresti essere a fumare con le debosciate?- Replicò acida l’ispanica.

L’ex bionda rispose alla provocazione con un ghigno.

-Che è successo?- Aggiunse notando l’espressione malinconica della latina.

-San…- disse Brittany affannata arrivando davanti al suo armadietto.

L’ispanica notò che aveva gli occhi lucidi.

-Ehy piccola non è successo niente di grave…- Disse abbracciandola prontamente.

-Lasciamo le cheerios e torna al glee…- replicò la bionda mentre la stringeva.

-No Britt, non adesso- rispose ferma la latina staccandosi e guardando la ballerina negli occhi regalandole un breve sorriso.

-Per lo meno abbiate la decenza di non farlo in pubblico- s’intromise Quinn alzando un sopracciglio.

-Non so di cosa tu stia parlando Fabray pink edition-

La ragazza dai capelli rosa soffiò e si girò allontanandosi dalle due cheerios.

Santana tornò a guardare la bionda di fronte a lei –Non tornerò Britt… Ma per farmi perdonare stasera ti porto fuori a cena.-

-Breadstick?- Chiese eccitata la bionda.

-Certo- rispose felice la latina vedendo che aveva fatto cambiare umore alla ragazza.


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-Perché c’è tutta queste gente?- Chiese la mora sedendosi al tavolo di fronte a Brittany.

-Come non lo sai? Il martedì sera fanno il karaoke…-

-Così finalmente qualcuno mi potrà apprezzare- disse una voce irritante che le due riconobbero subito.

-Ma tu canti benissimo, a me sei piaciuta!- disse Brittany sorridente.

-Veramente?- Chiese la ragazza appena arrivata.

Brittany annuì facendole spazio accanto a lei.

Sugar si sedette e si portò con la mano i capelli dietro l’orecchio –E’ovvio che devi essere la più intelligente della scuola se la pensi così, come hai detto che ti chiami?-

-Brittany S. Pearce!- disse felice la ragazza porgendole la mano.

-Brittany… Brittany… Ho già sentito questo nome, non ricordo bene chi me ne aveva parlato.. ma sicuramente non stavano parlando di te, visto che erano commenti che elogiavano la sua stupidità-

-Sai che non conosco altre Brittany a scuola…- disse la bionda un po’ confusa guardando la nuova arrivata che ricambiava lo sguardo con la stessa espressione confusa.

Santana era con gli occhi sbarrati davanti a quella scena, quella Sugar era anche peggio della sua Brittany.

-Ok adesso basta- disse la latina schioccando le dita in mezzo ai loro sguardi calamitati.

-E tu saresti?- Chiese indispettita Sugar.

-Santana Lopez e si quello che dicono di me è vero… Vengo da Lima heights- disse seria guardandola negli occhi.

-Ah Santana quella che si è rifatta le tette- disse guardandole il seno.

-Effettivamente sono molto grosse- continuò la ragazza.

Brittany annuì felice, ma l’ispanica la fulminò con lo sguardo prima che la terza incomoda se ne accorgesse.

-Ma è vero Santana ogni volta che te le tocco…- spiegò tranquilla Brittany.

-Ahy!- Urlò Sugar –Perché mi hai dato un calcio?-

-Non era per te… Brittany non credo a Sugar interessi la taglia delle mie tette che vedi quando ci cambiamo dopo gli allenamenti delle cheerios-

-No, m’interessa invece, le ragazze mi piacciono più dei ragazzi- replicò la bionda rivolgendo lo sguardo verso Brittany.

A Santana per poco non cascò la mascella sul tavolo.

-San hai visto non sei l’unica…- trillò la bionda.

-Sei lesbica anche tu, anche se io tecnicamente non sono lesbica, o meglio dopo essermi diagnosticata l’Asperger il mio ragazzo mi ha lasciato dicendomi che ero pazza, così ho pensato che non volevo stare più con i ragazzi- disse tutt’un fiato mentre Brittany continuava a guardarla incantata.

-Tu sei lesbica?- Chiese Sugar diretta ma suadente alla bionda accanto a lei dopo essersi avvicinata.

-Bhe io sono…-

-LEI E’ MIA- scandì l’ispanica dopo essersi alzata e raggiunto Brittany dall’altra parte del tavolo.

-Perché le più intelligenti sono sempre impegnate- Disse triste Sugar alzandosi da tavola.

-Dai rimani a cena con noi- la bloccò Brittany triste.

-No… Andrò a cantare una canzone deprimente al karaoke per esprimere la mia frustrazione…-

-No- Disse velocemente la latina stringendo i denti –rimani a cena con noi, ci farebbe davvero piacere- aggiunse sperando che la ragazza accettasse per non risentirla cantare la seconda volta nello stesso giorno.

La bionda non se lo fece ripetere due volte e si sedette nuovamente accanto a Brittany.

-Sugar…- disse Santana indicando il posto vuoto dove prima era seduta lei.

La bionda si alzò e si sedette di fronte a loro lanciando delle occhiate minacciose a Santana.

-Ordiniamo dei grissini?- Esordì la ballerina.


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La mora uscì dal locale per prendere una boccata d’aria, le due bionde insieme erano veramente impossibili da sostenere.

Guardò dentro a locale e vide la sua bionda gesticolare, evidentemente stava spiegando qualcosa di estremamente complicato, e sorrise al pensiero.

-Te l’ho già detto che non devi fare certe cose in pubblico-

Santana si girò e vide Quinn sbucare dal nulla con in mano una sigaretta.

-Mi hai fatto saltare due volte in un giorno, mi pedini o cosa?-

-Tieni…- le disse porgendole una sigaretta.

Santana prese la sigaretta e l’accese dall’accendino che teneva la ragazza tra le mani.

-Brittany ha trovato una nuova amica- disse guardando nella stessa direzione dell’ispanica.

-Così pare…- Disse per poi girarsi verso l’ex cheerios.

-Che succede Santana?-

-Prima o poi si stancherà lo so…-

-E tu fai in modo che non accada…- replicò Quinn.

-Non posso, non posso dire a tutti che sono… Parlerebbero alle mie spalle, come adesso lo fanno di te -disse confusa facendo un tiro dalla sua sigaretta.

-Direbbero tante cose comunque, che ti cambia… Pensi che non sappia cosa dicono di me? Ma a me non importa nulla, ho trovato me stessa e sono felice…-

-Davvero lo sei?- Chiese l’ispanica interrompendola.

La bionda non rispose e guardò nuovamente Brittany che rideva con Sugar dentro al locale.

-Brittany è ingenua, non lasciare che te la portino via…-

-E a te, sei sicura che qualcuno non ti abbia portato via?- Chiese curiosa Santana.

-Facciamo un patto, tu fai cooming out con tutti e io ti dirò quale voce sul mio conto è vera!- Disse porgendole la mano.

L’ispanica guardò la mano e poi guardò la ragazza con l’orecchino al naso che fino ad un anno prima era la regina del club della castità.

Come era possibile?

-Ok- disse stringendo la mano della bionda.

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Capitolo 2
*** il mio incubo peggiore 3x03 ***


dicono di me 2



Santana stava seduta sul sedile della sua macchina con le mani poggiate al volante.

Avrebbe voluto accendersi un sigaro ma fuori pioveva a dirotto per abbassare il finestrino.

Guardò nuovamente l’orologio in un misto d’incazzatura e preoccupazione.

-Finalmente!- Disse la donna guardando il ragazzo con la cresta entrare di corsa in macchina.

Il ragazzo guardò la latina per poi tornare a guardare dritto nel vuoto.

L’ispanica sbuffò per un attimo poi accese il motore e uscì dal parcheggio.

-E’bellissima- disse tutto d’un fiato il ragazzo continuando a fissare il vuoto.

L’ispanica si girò appena per regalargli un sorriso.

-E’l’essere più bello che abbia mai visto…- continuò Noah –Devo parlare con Quinn… Lasciami a casa sua…- aggiunse frettolosamente.

-Uno, non sono il tuo taxi privato, due, devo correre da Britt sono già in ritardo…-

-Dai San, tanto non sa leggere l’orologio…- l’interruppe supplichevole l’uomo.

-Il calendario… Brittany non sa leggere il calendario…- lo rimproverò sicura Santana –Comunque… non mi sembra una buona idea andare da Quinn…-

-Perché?-

-Perché è fuori di testa Puck… è instabile…-

-Si ma… Dobbiamo riprendercela cazzo!- disse agitandosi.

-Occhio al cruscotto…-

-Non me ne frega un cazzo del tuo cruscotto… IO VOGLIO RIPRENDERMI MIA FIGLIA!- urlò il ragazzo dando un pugno davanti a se.

L’ispanica sterzò forte verso destra prendendosi un po’ d’insulti dalle macchine dietro di lei e frenò di botto.

Si slacciò la cintura e poi prese con forza il volto del ragazzo con la cresta tra le mani.

-E’ da tanto che non prendi tu l’iniziativa-

-Coglione!- lo freddò la mora guardandolo negli occhi –Ascoltami bene Noah… Beth non è tua figlia, non più, fattene una ragione!- aggiunse sincera continuando a fissarlo.

Il ragazzo la guardò perplessa, poi abbassò lo sguardo e si staccò da quel contatto.

-Scusa, non avrei dovuto essere così dura…-

-No scusami tu, non dovevo chiederti di accompagnarmi da Shelby…-

-E a chi l’avresti chiesto… A Frankienteen?- Chiese ridendo.

Il ragazzo la guardò riconoscente e accennò un sorriso.

-Senti se vuoi ti porto da Quinn ma prima devi calmarti…-

-No, non ci voglio andare…  Le dirò semplicemente che ho visto Beth… Poi deciderà lei…-

-Cosa le è successo?- Incalzò l’ispanica notando uno sguardo diverso negli occhi del ragazzo accanto a lei –Ho sentito tante voci sul suo conto… Ma nessuna mi sa molto da Quinn Fabray…-

-Ti dico la verità… Non lo so… Ma come hai detto tu non mi affiderei alle voci che circolano sul suo conto…-

La ragazza annuì tranquilla e riaccese il motore –Ti porto a casa Puckerman devo scappare da Brit-

-Ok…- disse il ragazzo ricomponendosi – A proposito di voci che girano… Quelle su di te non sono vere, vero?-



--------------



-Britt scusa il ritardo ma Puck…- Disse la latina entrando nella camera della bionda con i capelli bagnati.
–che ci fa lei qui?- Chiese stizzita non trovandola sola.

-Sono entrata nel team “unicorni femmine al potere”- rispose la ragazza con una voce squillante.

La mora la guardò schifata rimanendo ferma sul ciglio della porta –In veste di?-

-Sponsor!- rispose felice Sugar tornando ad avvolgere i manifesti sul letto.

-Santi, Sugar si è offerta di pagarci tutte le stampe e i gadget se inseriamo il marchio della ditta di suo padre- disse Brittany felice mentre si alzava per abbracciare l’ispanica.

-BrittBritt dobbiamo sbrigarci così scegliamo pure l’esibizione per domani-

-Mi sembrava che l’avessimo già scelta- incalzò l’ispanica dopo aver lanciato la borsa sul letto rassegnata, non sopportava che Sugar chiamasse la sua bionda in quel modo.

-Run the world è troppo corale ci vuole qualcosa più da singolo… Più da unicorno…- s’intromise Sugar.

La ballerina sorrise cominciando ad applaudire felice.

La latina sbuffò alzando gli occhi al cielo –senti, donna che sussurrava agli unicorni, vado al bagno- replicò la mora alzando gli occhi al cielo e  uscendo dalla camera.

-Santana se devi fare una “cosa lunga” ricordati di aprire la finestra, anche perché poi ci devo andare anche io- le urlò Sugar con fare da maestrina.

-Ti dirò, Zuccherino, sarei fortemente tentata, la tua presenza mi stimola particolarmente- disse affacciandosi alla porta di camera della bionda.

-Devo solo asciugarmi i capelli BrittBritt- aggiunse guardando la sua ballerina per tornare in bagno.


-Che vuol dire che la mia presenza la stimola?- Chiese confusa Sugar.

-Non lo so… Aspetta- disse sicura la bionda che girandosi si mise a cercare in mezzo ai libri.

-Che cerchi?-

-Un libro grosso pieno di parole- rispose la ballerina continuando a cercare.

-Perché?-

-Santana mi ha insegnato che quando non so qualcosa devo prendere il librone e cercare dentro la parola-

-E poi?- Chiese curiosa l’altra ragazza.

-E poi quando la trovo c’è scritto accanto cosa significa- concluse felice la cheerios una volta trovato il librone.

-Wow…- disse estasiata la biondina.

-Solo che quando le cerco da sola non le trovo mai… Penso che certe parole siano arrabbiate con me perché si nascondono…- aggiunse con un velo di tristezza la ragazza sedendosi sul letto e aprendo il librone.

Sugar si sedette accanto alla bionda e le prese le mani –la troverai BrittBritt, sono sicura che la troverai-


Santana alzò un sopracciglio dopo aver ascoltato tutta la conversazione,
a che gioco stava giocando quella piccola viziata?

Cominciò ad asciugarsi i capelli pensando a quella strana situazione con Sugar e alla questione Beth, troppi pensieri le frullavano per la mente.

Chiuse gli occhi lasciandosi trasportare dal suono confortante del phone.

-Ehy- disse una voce conosciuta cingendole i fianchi.
-Speravo che venissi…- Rispose senza aprire gli occhi.

-Hai davvero un buon profumo Santana Lopez…-

L’ispanica ci pensò su un attimo e aprì gli occhi di scatto.

-Ma che diavolo…-  disse trovandosi Sugar di dietro che la stava abbracciando.

Si staccò e spense il phone.

-Te l’ho detto che dovevo andare in bagno-




-SAN…SAN…-

Santana frastornata aprì gli occhi di scatto  con il battito accellerato e guardò la ragazza davanti a lei.

-Brittany… Ma…- disse spaesata.

-Scusami ho fatto tardi, ho dovuto aiutare Mike a insegnare un passo di danza a Finn- disse la bionda sedendosi.

-Tua madre mi ha detto che ti potevo aspettare in camera… Devo essermi addormentata- si giustificò la mora sedendosi sul letto dove era distesa.

La bionda le si avvicinò poggiandole un lieve bacio sulle labbra –mi sei mancata oggi al glee-

L’ispanica sorrise al suono di quelle parole, e rendendosi conto che fino a quel momento aveva solo sognato cominciò a regolarizzare il proprio respiro.

-Stavi sognando?- Chiese curiosa Brittany vedendola ancora frastornata.

La mora annuì.

-E che sognavi?-

-Te, Sugar… Ma per fortuna era solo un sogno…- concluse sorridendo Santana totalmente calma.

-Uh che bello oltre ad avere le tette rifatte fai anche i sogni premonitori?- Chiese Sugar sbucando dalla porta.

-San ho invitato Sugar a lavorare con noi al manifesto ha detto che-

-Si offerta di pagare tutte le stampe e i gadget se inseriamo il marchio della ditta di suo padre…- la interruppe l’ispanica.
-E tu come fai a saperlo?- Chiesero in coro le due ragazze.

La mora buttò gli occhi al cielo e non rispose.




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non chiedetemi cos'è questo capitolo perchè non so da dove mi sia uscito
non credo neanche sia particolarmente divertente
ma è venuto fuori così
voi che dite.?
la storia è work in progress nella mia mente..
se avete dei suggerimenti sono aperta a tutti

Londra555 come promesso eccoti il capitolo..
scusa se non è perfetto!

grazie a tutti quelli che seguono e recensiscono
alla prossima
C.

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Capitolo 3
*** luna di miele 3x04 ***


dicono di me3



Santana scese dalla macchina che aveva appena parcheggiato di fronte al Breadstick e si diresse al locale.

Arrivata all’ingresso, temporeggiò ad entrare per scrutare i tavoli dall’ampia vetrata posta vicino alla cassa, e la vide.

Brittany stava seduta al tavolo che la mora aveva prenotato a suo nome durante il pomeriggio.

Anche se la preferiva in borghese, la divisa delle cheerios non le dispiaceva.
Sorrise vedendola giocare con i grissini per ammazzare il tempo.

Deglutì pensando a quello che le avrebbe detto da lì a poco.

Non poteva rimanere lì fuori ad osservarla?

Doveva per forza entrare e rovinare quella magia che la bionda le regalava ogni volta che era davanti ai suoi occhi?

Santana si domandò come quella dolce e ingenua creatura stesse aspettando proprio lei.


-Mi sono sempre chiesta come una dolce e ingenua creatura come Brittany possa aspettare una stronza come te?-

La mora si girò di scatto saltando in aria.

Quinn la fissava divertita.

-Mi leggi nel pensiero Fabray?- rispose acida la latina dopo aver regolarizzato il battito –E da dove cazzo sei spuntata?- Chiese guardandosi intorno.

-Rilassati JLo, sto qui da un po’… Ma era troppo divertente vederti con gli occhi a cuore mentre la guardi- Rispose Quinn con una strana calma ritrovata.

-Che ci fai qui?-

 -Aspetto Puck- rispose alzando una busta di carta del Breadstick.

-Porti via?-

L’ex capo cheerleader annuì asettica.

-Andrà bene…-

-Di cosa parli?-

-Di Beth- rispose la mora –con Puck, stasera, da Shelby, andrà bene…- concluse l’ispanica avvicinandosi a lei vedendo che la bionda stava per scoppiare in lacrime.

-Grazie…- rispose semplicemente staccandosi dalla latina.

-Sei strana…- Aggiunse la bionda dopo averla squadrata dalla testa  ai piedi.


L’ispanica non rispose e riprese a fissare Brittany dentro al locale.

L’ex cheerios guardò Brittany e poi guardò Santana ripetutamente, e si portò sorpresa la mano davanti alla bocca.

-Allora è vero farai cooming out!- disse eccitata.

-No… Cioè non ora… Sempre che tu non voglia dirmi cosa ti è successo…?- Replicò accigliata Santana aspettando una risposta.

-Ecco appunto, certo che tutto quel colorante per capelli ti ha rincoglionito… A proposito, preferivo la pink edition… Eri più sexy!- Concluse la mora avvicinandosi alla porta d’ingresso

Quinn arrossì leggermente.

-Ho fatto colpo eh? Ci so proprio fare con le donne…- Aggiunse divertita mentre apriva la porta.

-Lopez!- La chiamò l’ex cheerios.

Santana si girò curiosa.

-Andrà bene pure a te…- Aggiunse Quinn facendole l’occhiolino.

L’ispanica sorrise ed entrò nel locale.

E’ il tuo momento Santana Lopez.


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-Motta mia… Tomato To-motta… Loco motta…-

-Che dici Britt?-Chiese l’ispanica mentre accarezzava i capelli alla sua bionda.

-Ripeto quello che diceva Sugar stamattina…-

L’ispanica alzò gli occhi al cielo esasperata –Quindi sei contenta di essere passata al club di Shelby?-

La bionda si girò salendo all’altezza dell’ispanica  che come lei era completamente nuda sotto le coperte.

-Un po’ mi mancano gli altri… Ma mi mancheresti più tu…- rispose con semplicità guardandola negli occhi.

L’ispanica arrossì violentemente e la baciò di scatto per non farsi notare.

-E mi mancano i tuoi baci durante la scuola- disse la ballerina mordendosi un labbro dopo essersi staccata.

-Anche a me BritBrit, ma lo sai che…-

-Quando sarò presidente farò passare un decreto- disse seria la ballerina mettendosi dritta sulle ginocchia.

L’ispanica la guardò sbalordita –Hai arricchito il tuo vocabolario?- Chiese interrompendola.

La bionda la guardò confusa -No, i soldi li tengo nel portafoglio!-

-Lascia stare… Continua…- disse sorridente l’ispanica.

-Il decreto…- Spiegò la bionda ritrovando la concentrazione.
-Una legge che vieta a tutti di lanciare granite alle coppie gay… Così mi potrai tenere per mano e così…-

Santana non le diede il tempo di finire di parlare che le tappo nuovamente le labbra con le sue –Ti amo…- disse con un filo di voce una volta essersi staccata.

Brittany la guardò sorpresa –ti amo anche io…- rispose come se fosse la cosa più naturale del mondo.

-Ma dovresti smetterla di baciarmi, perché mi viene voglia di rifare quello che abbiamo fatto fino adesso e stasera c’è la festa da Sugar ed è…- La bionda si girò a guardare l’orologio.

-E’ tardissimo…- disse alzandosi dal letto.

Santana la bloccò non sopravvivendo a quel corpo nudo lontano da lei –dobbiamo proprio?-

-Dai si, l’hai promesso pure a Mercedes…- Disse la bionda mentre si rimetteva la divisa delle cheerios.

La latina sbuffò annoiata e si alzò dal letto.

-Ho una proposta Britt…-

-Quale?- Chiese la bionda mentre cercava il buco da dove far passare la testa nella divisa.

La latina le si avvicinò aiutandola ad azzeccarlo.

-Andiamo senza divisa- disse ferma una volta che la cheerios tirò fuori la testa come una tartaruga.

-Ma a te non piace uscire senza divisa delle cheerios…-

-Lo so, ma non voglio pensare al McKinley… Voglio sentirmi libera-

-Libera di baciarmi?- Chiese speranzosa.

-Forse-

-Ok…-rispose eccitata la bionda –Però devo passare da casa mia, qui non ho cambi…-

La mora annuì tranquilla.

La bionda finì di raccogliere le sue cose e si avvicinò alla porta della camera da letto di Santana –ci vediamo dopo?-

-Ok…- rispose prima di posarle un dolce bacio sulle labbra alla quale la bionda rispose con passione.

-Vai se no facciamo tardi-

La ballerina sorrise ed uscì dalla camera

L’ispanica la guardò scendere le scale e rientrò in camera gettandosi sul letto con un sorriso d’ebete stampato sulle labbra.

Sono cotta!


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mi rendo conto che questa storia continua ad essere di una lentezza mostruosa,
e qua non c'è manco Sugar...
Ma vado molto a ispirazione,
e mi sentivo di assecondare Santana e il suo fatidico "Britt noi siamo una coppia?"
Spero dal prossimo cap di movimentare un pò le acque.
Grazie per le numerose recensioni...
e per tutti quelli che seguono la storia
A presto
C.




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Capitolo 4
*** rumour has it 3x06 ***


rumor has it
dai dovete ammettere che sono stata veloce,
sinceramente sono soddisfatta del capitolo
ma vorrei sapere che ne pensate,
come sempre è legato (per quel che si può)
alla programmazione attualmente in onda in america (season3)
Sicuramente non vi tornerà qualcosa, ma spero fortemente che vi piaccia, e mi scuso in anticipo per gli errori ma proprio non ce la faccio a rileggerlo!
a presto
C.







-Ok ok tocca a me- disse eccitata Sugar guardando le sue nuove amiche.


-Brittany-

L’ispanica la guardò scocciata.

-obbligo o verità?-

-Obbligo- rispose divertita la bionda.

-Ok, devi fare cinque minuti in paradiso con me…- disse suadente Sugar.

-Ragazze qui si gioca pesante- replicò ridendo Mercedes.

-Ma tu non puoi autonominarti…- disse seria l’ispanica.

-Si che posso, casa Motta, regole Motta…- rispose accigliata Sugar mentre si alzava prendendo per mano Brittany.

-Dai Santana cosa vuoi che le faccia… E poi Brittany è single adesso ed è libera di fare quello che vuole- rispose Mercedes divertita.

-No- disse l’ispanica alzando il tono di voce.


Ore 7:00

L’ispanica sbarrò gli occhi e scattò in piedi.

Era confusa.

Si guardò intorno cercando di mettere a fuoco gli oggetti che non appartenevano alla sua stanza.

Iniziò a respirare profondamente cercando di regolarizzare il battito mentre dal piano di sotto
il campanello continuava a suonare insistentemente.

A quel punto realizzò dove si trovava, girò dolcemente lo sguardo verso la destra del letto e vedendola ne ebbe la conferma.

-Mmm… San apri tu…- mugugnò nel sonno mentre rotolava la testa in mezzo al cuscino.

L’ispanica sbuffò infastidita dal campanello che continuava a trillare e si alzò per andare a rispondere.

-Grazie Santi…- Disse la bionda aprendo leggermente gli occhi.

La latina si addolcì per un attimo, non sapeva neanche lei come fosse possibile che quella bionda le facesse passare ogni rodimento di culo, forse era davvero innamorata.

Scese le scala di casa Pierce ancora in pigiama, intenta di liberarsi al più presto di qualsiasi scocciatura mattutina.

-Buon Adele song day!- Disse la ragazza senza guardare chi le avesse aperto la porta.

Una volta realizzato, la biondina la guardò confusa  e buttò un occhio al campanello come per essere sicura che quella fosse casa Pierce.

L’ispanica la guardò accigliata e richiuse la porta, lasciando la mal capitata fuori.

-Santana ti sei dimenticata di farmi entrare!- Urlò dal vialetto.

La latina digrignò i denti confusa sul da farsi, poi si girò e aprì violentemente la porta squadrando la ragazza dal basso verso l’alto.
-Che vuoi?- Chiese fredda.

La ragazza entrò di forza dentro l’appartamento si addentrò in cucina poggiando  la busta che aveva con lei sul tavolo di marmo.

La latina chiuse la porta rassegnata e seguì la ragazza senza proferire parola, era troppo presto per urlare.

-Che stai facendo?- Chiese, vedendo che la biondina stava tirando fuori dalla busta farina e uova.

-Non hai mai fatto i pancake?- disse con fare ovvio mentre apriva gli sportelli della credenza.
-Sugar!!!- esordì la bionda entrando in cucina con i capelli tutti arruffati.

-Buon Adele song day BritBrit!- disse felice andando ad abbracciare la ballerina.

-Buon Adele song day a te… Era oggi?- Chiese Brittany guardandola perplessa.

Sugar annuì felice e tornò a preparare la colazione.

-Questa campagna elettorale mi confonde più della colazione…- disse la bionda grattandosi la testa.

-Confonde anche me, per questo la sto preparando dolce…- rispose sicura Sugar mentre sbatteva le uova.

Santana intanto, spostava ripetutamente la testa da destra verso sinistra rimanendo basita dalla conversazione.
Era sempre così quando si trattava di loro due.

-Bhe mi sembra pure giusto visto che ti chiami Sugar-

-Mi piace tanto cucinare i dolci- rispose avvicinandosi alla bionda con un cucchiaino d’impasto.

-Ma è buonissimissimo- rispose Brittany estasiata ad un palmo dal viso della altra biondina.

-Sugar perché non ti trovi una ragazza?- Chiese l’ispanica allontanando prontamente Brittany dalle grinfie della Motta.

-Perché sto aspettando che vi lasciate così potrò provarci con una delle due!-

-Ah. Ah. Ah- rispose la mora con sguardo cupo dopo aver baciato la sua ragazza sulle labbra.


Improvvisamente suonò il campanello.


-Appena in tempo… Deve essere Mercedes… Apri- Disse Sugar mentre metteva l’impasto sulla padella incandescente.

-Perché tutti sapevate di questa colazione di squadra tranne me?- Chiese furiosa Santana.

-Era compito di Brittany informarti-

La latina guardò la compagna corrucciata.

-Pensavo fosse domani- si giustificò la ballerina facendole gli occhi da gatto con gli stivali.

-Ok… Sugar tieni lontane le mani dalla mia ragazza- Soffiò piano prima di aprire la porta d’ingresso.

-Buon Adele song day J.Lo, pensavo fosse una colazione party non un pigiama party…- Disse Mercedes dopo aver squadrato l’ispanica.
-Em… Brittany ha paura dell’uomo nero quando i suoi non ci sono- Si giustificò l’ispanica totalmente imbarazzata.

-Buongiorno ladies pronte a prendere a calci in culo le nuove direzioni?- Esordì la cantante entrando in cucina.

-Se Santana canta con la stessa energia con cui si tiene stretta BritBrit vinceremo di sicuro- Disse la biondina addentando un primo pancake.


Dopo qualche secondo di silenzio imbarazzante Mercedes si girò verso la proprietaria di casa –vado a lavarmi la mani-


Santana aspettò che la donna uscisse dalla cucina per guardare in cagnesco Sugar.

-Ti prego, non lo sa e non lo deve sapere, ok?-

-Perché, siamo della stessa squadra, dovresti fidarti di lei!- Rispose con fare ovvio.

-Non se la sente, ok? Quando sarò presidente forse se la sentirà ma adesso no, non insistere Sugar e non lo dire a nessuno, promesso?- Disse Brittany lasciando l’ispanica amorevolmente stupita.

-Ho la bocca chiusa a chiave- disse Sugar facendo una croce sulle proprie labbra.

-Quale chiave?- Chiese Brittany interdetta.

-So che si dice così, ma non ne ho mai avuto una, forse dovrei chiedere a mio padre una chiave speciale per chiudere la bocca- rispose Sugar anche lei interdetta.

-Oh si dovresti eccome- aggiunse soddisfatta Santana dopo essersi tranquillizzata.



Ore 14:00


-Ok ladies sono molto propositiva- Disse Mercedes avanzando per i corridoi del McKinley.

-A che ora abbiamo prenotato l’auditorium?- Chiese l’ispanica.

-Lo so io, lo so io…- Rispose la ballerina estraendo dallo zaino un’agenda rosa.

-E questa?-

-Me l’ha regalata Sugar…- Rispose tranquilla la bionda.

Santana s’incupì vistosamente.

-Rilassata J.Lo non te la mangia mica- Rispose Mercedes divertita.

-Non so di cosa tu stia parlando Jones- Replicò indispettita.

-Penso solo tu sia troppo protettiva ecco tutto- rispose tranquilla la cantante.

Santana alzò gli occhi al cielo e incrociò le braccia al petto aspettando il responso di Brittany che sfogliava confusa l’agendina.

-Allora ore 16.00 costumi, ore 16.30 canzone!- lesse accuratamente la ballerina.

-Perfetto… Ci vediamo lì alle quattro ladies vado a cercare il mio uomo- disse Mercedes prima di allontanarsi.

Santana si fermò per un attimo e fece un respiro profondo.

-Che c’è?- Chiese la bionda guardandola preoccupata.

-Finn l’altro giorno e adesso Mercedes, fanno tutti ironia su di me… E sul nostro rapporto… - Spiegò preoccupata l’ispanica abbassando violentemente il tono di voce sulla parola rapporto.

Brittany la guardò compassionevole –che t’importa, hai me… Non ti basta per essere felice? E poi sono sicura che qualsiasi cosa abbiano capito se la terranno per se-

-Non credo- replicò la mora preoccupata appoggiandosi all’armadietto.

-Io credo di si, e credo anche che adesso me ne andrò in bagno perché devo fare pipì e che poi ti aspetterò nel nostro posto segreto per prepararci alla gara- aggiunse la bionda con un sorriso malizioso.

La latina scosse la testa –Como te quiero!-

-A tra poco…- disse la ballerina dirigendosi verso il bagno.

-A tra poco- commentò la latina dimenticando i suoi pensieri.



Ore 14:30


L’ispanica entrò nello spogliatoio delle cheerios aprendo con le chiavi che solo lei, la Sylvester e Becky avevano.

Una volta richiusa la porta si diresse verso la piccola palestra fornita dalla coach per degli allenamenti intensivi e speciali.

Camminando sentì singhiozzare tra gli armadietti.

-Quinn?- Disse vedendo la bionda che piangeva seduta a terra.

La bionda alzò lo sguardo provato e tirò su con il naso cercando di asciugarsi velocemente le lacrime.

-Come sei entrata?- Chiese la latina guardando prima la porta e poi l’amica.

-Che domande, ho fatto un duplicato quando ero capo cheerleader…- rispose abbozzando un sorriso.

La mora sorrise e si sedette accanto a lei.

-Che è successo?-

-Niente…-

-Non mi sembra niente… E’ successo qualcosa a Beth?- Chiese la mora preoccupata.

-No… O meglio si, sembra che lei abbia una mamma veramente splendida…-

-Bhe Shelby è ok… Ma anche tu lo sei…-

-No, non lo sono, ho cercato di portargliela via…-

-Sembra che la felicità di chi amiamo è più importante della nostra- disse l’ispanica fissando il muro di fronte a lei.

-E’ per questo che non hai ancora fatto coming out? Non pensi che Brittany meriti di essere felice?-

-Brittany è felice!- replicò alterata la latina.

-Perché crede che la tua tranquillità sia più importante della sua felicità, su Lopez dici di conoscerla così bene e non ti accorgi di quanto stia soffrendo….-

-Tu non sai un cazzo di cosa vuol dire essere me!- Replicò la latina alzandosi incazzata.

-Io non ne sarei così sicura…- Aggiunse la bionda rimanendo tranquilla lasciando l’ispanica di stucco.

-Santi dove sei…?-

-Arrivo BrittBritt- urlò mentre si risistemava la mascella.

-Vi lascio sole… Ci vediamo in auditorium…- disse facendole l’occhiolino.


L’ispanica si mosse lenta verso la piccola palestra cercando di metabolizzare le parole della bionda, poi la vide, la sua bionda era distesa su una panca per gli addominali che segnava coll’indice i contorni dei suoi seni per ingannare il tempo.

Era sexy da morire.

Santana a quella visione si sentì bruciare al basso ventre e con un sorriso malizioso e si chiuse a chiave dentro la palestra rimanendo sola con la sua donna.



Ore 15:50


-Abbiamo fatto tardi…- disse la mora mentre avanzava velocemente nel corridoio sistemandosi la coda.

-Si ma ne è valsa la pena- rispose la bionda con un sorriso.

-Quanto vorrei sbatterti al muro qui adesso e baciarti davanti a tutti- sussurrò l’ispanica all’orecchio della bionda facendola rabbrividire.

-Magari ci riuscirai prima o poi…- disse un po’ malinconica.

A quel punto l’ispanica si fermò puntando i piedi di fronte a quelli di Brittany –Oggi canterò per te, e se non ti basta che lo sappiamo solo noi due e Quinn…-

-E Sugar…- aggiunse la bionda interrompendola.

-E Sugar…- riprese la mora –se non ti basta puoi anche dirmelo, non voglio che tu soffra…-

-Santana non m’importa, non m’importa che lo sappiamo solo noi dico davvero, so quanto soffriresti se lo sapessero anche gli altri quindi va bene così-


-Santana, la coach Sylvester ti vuole nel suo ufficio, adesso- disse Becky che era appena arrivata.

La latina abbassò lo sguardo verso la compagna di squadra e annuì.

-Dille che sto arrivando- aggiunse.

La piccola Becky annuì puntigliosa e si allontanò.

-Dici che ci ha visto nello spogliatoio?- Chiese perplessa Brittany.

-No a quell’ora fa altri giri- rispose dubbiosa la latina –Vai in auditorium, appena ho fatto corro da te-

-Va bene- rispose sorridente la ballerina.



Ore 16:15


La latina si sistemò l’uniforme delle cheerio ed entrò nell’ufficio della Coach.



Ore 16:35


-Dov’è Santana?- Chiese Mercedes cercando la latina dietro le quinte del palco.

Brittany scosse la testa non sapendo dove fosse.

-Bene vorrà dire che canterò io al suo posto- disse con fare ovvio Sugar facendosi avanti.


-Brittany- la chiamò una voce familiare.


La bionda si girò e vide i due insegnanti guardarla preoccupata.


-Che succede, volete rifare un duetto?- Chiese ingenuamente la bionda avvicinandosi a loro due.

-E’ successa una cosa- iniziò il professor Shuester.

La bionda cominciò a tremare –E’morto Lord Tubbington?-


I due docenti si guardarono confusi.


-Non è morto nessuno… Ma credo che Santana abbia bisogno di te!- spiegò Shelby.


-Santana? Cosa c’entra Santana- disse la bionda continuando a non voler capire.

-Vedi...- Iniziò calmo l'uomo -Prima Coach Sylvester le ha fatto vedere un video dove si diceva apertamente che lei è…-

-Santi!- Disse la bionda correndo verso la sua ragazza che aveva addosso l’abito di scena e il trucco completamente colato.


-Devo rifarmi il trucco e sono pronta- emise debolmente la latina alla sua squadra.


-Santana possiamo rinviare la gara se non ce la fai- disse il professor Shuester evidentemente preoccupato dopo aver visto la scena nell’ufficio della Sylvester.

-Ce la faccio benissimo- replicò tirando su con il naso.

-Ok, ma per qualsiasi cosa…-

-Le ho detto che ce la faccio!- Replicò acida mentre le lacrime avevano ripreso a rigarle il viso.

Shuester annuì e si allontanò dal gruppo di donne.


Santana si guardò attorno spaventata e arrabbiata.
Avrebbe voluto scappare.
Sentiva gli ex compagni di squadra ridere dalla platea.
Sicuramente stavano parlando di lei.
Le urla si fecero sempre più forti fino a soffocarla facendola accasciare a terra.


-Ehy… Santana- disse la bionda abbassandosi al suo livello.

-Nessuno ti giudica- disse la professoressa scendendo pure lei.

-Ti vogliamo bene, non ci importa con chi vai a letto!- Aggiunse Mercedes abbassandosi a sua volta.

-A me si!- disse l’unica voce fuori dal coro.

Le ragazze e la professoressa si girarono verso Sugar incenerendola con lo sguardo.


-Io, non…- singhiozzò l’ispanica mentre cercava di asciugarsi le lacrime.


-Siamo una squadra… Non ti lasciamo sola- disse Mercedes trovando riscontro nelle altre ragazze.

Intanto Brittany non aveva mai smesso di fissare negli occhi la sua compagna, il suo dolore la stava distruggendo.

Santana si specchiò nei suoi occhi color cielo cercando un briciolo di forza.

-Ti rifaccio il trucco- disse calma la professoressa alzandosi e porgendole la mano.

La latina annuì e nell’alzarsi si sentì spingere verso l’alto da tutte le componenti della squadra.

-Grazie- disse a bassa voce visibilmente provata.

-Ladies facciamogli vedere di che pasta siamo fatte!- Incitò la leader del gruppo.

Le ragazze esultarono e si allontanarono dall’ispanica lasciandola sola con Brittany che la guardava con gli occhi lucidi.


-Canterò per te- disse poi abbozzando un lieve sorriso che fece sorridere la bionda.

Ore 17:30

don’t forget me
I beg
I’ll remember you said

Rumour has it, ooh,
Rumour has it, ooh,

nevermind
I’ll find someone like you

I wish nothing but the best
for you too

Rumour has it, ooh,
Rumour has it, ooh,

don’t forget me
I beg
I’ll remember you said


Rumour has it, ooh,
Rumour has it, ooh,

sometimes it lasts in love
but sometimes it hurts instead

sometimes it lasts in love
but sometimes it hurts instead

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Capitolo 5
*** I kissed a girl 3x07 ***


i kissed a girl
ok, non so cosa ne penserete
però il titolo è più azzeccato qui che nella puntana...
poi dopo tutte le menate mentali della 3x07
ho pensato...
Ma si, povera San facciamola respirare un pò...
poi il mio sadismo è risaputo
Spero che vi piaccia!!
grazie a tutti i fedelissimi che stanno seguendo questa storia
è work in progress
fatemi sapere cosa ne pensate
e se avete dei suggerimenti
io sono qui
sempre disponibile

baci
C.





-Sei stata molto carina a organizzare questa cena tra ragazze…- disse la bionda mettendo sul tavolo la tovaglia.

-Mi costa ammetterlo Fabray, ma mi è dispiaciuto vedere l’hobbit in quello stato!-

Quinn continuò ad apparecchiare senza interagire.

-E poi… In qualche modo dovrò pur ringraziarvi…- Disse tirando fuori le bibite dal frigo.

-Dovresti ringraziare Finn…-

L’ispanica alzò le sopracciglia –L’ho già fatto-



-Ehi free willy…- disse l’ispanica richiamando l’attenzione del ragazzo il doppio di lei.

-Santana, so che hai deciso il pezzo per il glee… Sono orgoglioso di te-

-Già…-disse l’ispanica, poi prese una lista e la diede in mano al ragazzo che la guardò confuso.

-1non stare di sopra, 2 non… Ma che cos’è…?- Chiese confuso.

-La lista delle cose che non devi assolutamente fare quando fai sesso… E visto che io sono stata la prima…-
Il ragazzo guardò la lista di tre pagine un po’ confuso –E questi asterischi?-

-Sono dei consigli…-

Il ragazzo sorrise imbarazzato e sorpreso.



-Cioè no fammi capire? Gli hai dato dei consigli per fare sesso con la Berry?- Chiese accigliata la bionda.

-Non ho tanti modi per sdebitarmi…-

Quinn si fermò per un attimo e si lasciò cadere sulla sedia.

-Che succede Q.?-

Santana si avvicinò alla ragazza e si sedette di fronte a lei…

-Niente è solo che… Sono veramente felice di come stai affrontando la situazione…-

-Non avevo tante alternative!- rispose la mora un po’ imbarazzata.

-Potevi sempre scappare a Tribeca o impazzire e tingerti i capelli di rosa…-

L’ispanica guardò confusa la ragazza, non era molto sicura di aver capito bene.


Trillò in campanello.


Quinn si morse un labbro e guardò l’ispanica corrucciata –Non apri?-


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-Ok ladies, propongo un brindisi…- Disse Mercedes alzando un bicchiere.

-Alla coppia di punta del Mckinley, Santana e Brittany-

Santana abbassò lo sguardo imbarazzata.

-Presidentessa Brittany!- La corresse seria la bionda.

-E al suo super sponsor Sugar Motta- disse Sugar alzandosi.

-E a Rachel…- Disse Quinn lasciando tutti di stucco.

-Sei stata coraggiosa oltre che incosciente…- Aggiunse l’ex-cheerios sorridente.

La cantante annuì timidamente.

L’ispanica studiò la scena perplessa.

-E a tutte noi- Disse Tina facendo sentire la sua voce.


Dopo il brindisi le ragazze erano ancora abbastanza lucide.

A quel punto l’ispanica si avvicinò all’orecchio della fidanzata sussurrandole qualcosa.

Brittany si girò eccitata verso l’ispanica annuendo vistosamente.

-Ragazze, ma voi avete mai baciato una ragazza?…- disse la latina fissando Quinn e tenendo stretta la mano della ballerina.


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-La trovo una cosa stupida e immatura, proporre il gioco della bottiglia solo perché abbiamo cantato quella canzone per pararti il culo-

-Rilassati Fabray, magari mi ringrazierai…- Rispose sottovoce L’ispanica portando con sé la bottiglia di vino magicamente vuota.


-Lopez ma non è che ci schiaffeggi se baciamo Brittany?- Chiese Mercedes preoccupata.

-No…- Disse tranquilla la latina, poi si girò verso Sugar particolarmente euforica –Basta che non ci infilate la lingua-

-Ma San così non è divertente…- La rimproverò Brittany.

Santana la fulminò con lo sguardo.

Brittany ricambiò con gli occhi dolci.

-E che lingua sia…-


-Oddio che strano, io non ho mai baciato una ragazza, se lo sapesse Shane si ecciterebbe solo al pensiero- disse divertita Mercedes.

-Tranquilla il tuo bubba non lo saprà, e poi è come baciare un uomo senza barba… Almeno non ti punge-

-Perché a te è successo Quinn?- Chiese subito curiosa Tina.

Quinn abbassò lo sguardo imbarazzato evitando il contatto visivo con Rachel.

-Ma no, immaginavo…- aggiunse, salvandosi in calcio d’angolo.


-Io l’ho baciata una ragazza- disse poi Sugar sorridente.


Tutte si girarono verso Sugar curiose.


-Ma no, non mi dire…- Rispose sarcastica la latina facendo girare la bottiglia.

La bottiglia si fermò proprio su Sugar.


Santana guardò la bottiglia sconvolta.


-E’ statistico Santana, su non fare quella faccia…- Disse Rachel divertita mentre Sugar muoveva le labbra come una diva porno.

La latina guardò Brittany scazzata –Ma perché mi vengono certe idee-

-Su J.Lo non fare storie- disse Quinn divertita.

Sugar allargò le braccia allungando le labbra verso la latina che, scettica, si avvicinò alla compagna di squadra.

Santana teneva le labbra sigillate, Sugar si avvicinò dolcemente e le posò un tenero bacio, che costrinse l’ispanica a dischiuderle per assaporarle meglio.

Oltre a Brittany non aveva mai baciato nessun’altra ragazza, ed era... Wow...

Incosciente chiuse gli occhi beandosi di quel tocco delicato.

Quando si staccò era particolarmente confusa.


-Allora… Come bacio?-


L’ispanica si guardò attorno sconvolta, aveva tutti gli occhi puntati addosso.

-Non sei terribile-


-Tocca a me- Disse svelta la ballerina facendo girare la bottiglia.

-Di nuovo a me, di nuovo a me!- Disse Sugar mentre le altre ragazze guardarono roteare la bottiglia che, alla fine, si fermò su Tina.

-Ma noi ci siamo già baciate!- Disse Brittany delusa.

-Davvero?- Chiesero in coro Tina e Santana.

-Certo…- Rispose Brittany con ovvietà –Lei ha baciato Artie, poi io ho baciato Artie-


-Non fa una piega- Aggiunse Sugar.


Tina e Santana si guardarono sconvolte, poi Brittany si avvicinò a Tina tirandola a se.

Il bacio durò pochi secondi, ma tutte videro le due ragazze darci dentro.

-Ok, ok, ok… Stop, questa scena l’ho già vista con bocca di trota!- Disse l’ispanica staccando le due ragazze.

-Santana, fattelo dire, sei una donna fortunata- Disse sorridendo Tina.

-Mi stai dicendo che ti è piaciuto?- Chiese Mercedes divertita.

Tina sorrise divertita.


-Ok, adesso tocca a me…- Disse Rachel interrompendo il sodalizio e facendo girare la bottiglia.


Le ragazze si concentrarono sui giri veloci dell’oggetto di vetro.


Quando quest’ultimo si fermò sull’unica persona su cui non si sarebbe dovuto fermare, Santana sorrise maliziosa.

-Stando alle teorie di Brittany anche voi vi siete già baciate!- Disse Sugar prendendo la bottiglia e facendola girare.


Santana la bloccò.


-Questo non me lo voglio perdere- disse poi prendendo in mano la bottiglia.

Rachel guardò la bionda difronte a lei che ricambiava lo sguardo preoccupato.


-Su Berry non vorrai rifiutarmi- la sfidò Quinn mostrando tutta la sua innata stronzaggine per non farsi prendere dal panico.

-Tranquilla Hobbit non lo dirò a quel dolce bietolone del tuo ragazzo-


Rachel si girò verso l’ispanica regalandole una smorfia.

-Ok, facciamolo- Disse poi a bassa voce.

La moretta si avvicinò a Quinn che adesso la fissava negli occhi.

Con lentezza le due ragazze si raggiunsero.

Quinn annullò con uno scatto le distanze stampandole un fugace bacio.

Rachel riaprì subito gli occhi sconvolta per la velocità di quel bacio.

-Eh… non dire niente J.Lo non hai specificato le regole…- Disse poi Quinn risedendosi composta.

Santana la guardò con attenzione.

-Ok, a chi tocca?-


----------------------------


-Grazie per la serata Santana, non avevo mai visto casa tua…- Disse Tina sulla porta.

-Come no? Dai vieni te la faccio vedere meglio io!-

-Sugar!- La rimproverò l’ispanica.

-Ok, ok, BrittBritt la prossima volta bacerò anche te- Disse la biondina abbracciando la ballerina.

L’ispanica guardò la scena mordendosi un labbro.

Poi salutò il resto degli ospiti e richiuse la porta dietro di se fissando la stupenda bionda di fronte a lei.

Brittany la guardò divertita –Andiamo di sopra?-

Santana annuì maliziosa.


------------------------------


-Non dovevi per forza accompagnarmi…-

-Non dire stupidaggini, mi fa piacere…-

-Quinn…-

La bionda si girò lanciandole una veloce occhiata.

-Non abbiamo più parlato da quando quest'estate… Si ecco da prima che ti facessi i capelli rosa…-

-Non c’è molto da dire Berry…- Rispose asettica.

-Non pensavo mi odiassi così tanto-

A quel punto Quinn sterzò a destra e si fermò di scatto.

-Non pensare mai più una cosa del genere- Disse frettolosamente prima di annullare le distanze con un bacio molto meno casto di quello precedente.

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Capitolo 6
*** chiarimenti 3x08 ***


3x08

Give me a second I,
I need to get my story straight
My friend's are in the bathroom getting higher than the empire state
My lover she's waiting for me just across the bar
My seat's been taken by some sunglasses asking about a scar, and


Santana sistemò con cura i libri nel proprio armadietto, quando una mano estranea lo chiuse con violenza.

L’ispanica si ritrasse prontamente.
-Ma ti sei impazzita o cosa? Potevi amputarmi una mano… E ti ricordo che a me servono!-

-Seguimi Lopez, dobbiamo parlare- disse senza guardarla negli occhi.

L’ispanica chiuse il lucchetto e guardò storta l’amica.

-Ci sei andata a letto?- Domandò sgranando gli occhi.

-Non qui…-



La bionda varcò la soglia di una classe deserta e, una volta entrata la ragazza che stava al seguito, chiuse la porta e le si parò davanti.

-Cosa ti è saltato in mente?-

-Volevo solo darti una mano- Si giustificò la mora.

-Facendo il gioco della bottiglia?- Chiese Quinn incazzata.

-E’ il più quotato, e poi scusa mi tartassi per mesi e neanche mi dici che giochiamo nella stessa squadra… Dovrei essere io quella incazzata!- Disse agitandosi l’ispanica.

-Io non…- Replicò seria la bionda –ascolta Santana, è successo solo una volta… Anzi due calcolando ieri sera…- Spiegò poi sedendosi su un banco vuoto.

-Quel casto bacio a stampo non valeva…-

-Non parlavo di quello…- Replicò Quinn abbassando gli occhi imbarazzata.



-Non pensare mai più una cosa del genere- Disse frettolosamente prima di annullare le distanze con un bacio molto meno casto di quello precedente.

La moretta si lasciò baciare senza emettere suono.

Quinn allora si avvicinò sempre di più alla ragazza senza mai staccare le proprie labbra dalle sue, afferrando con una mano la nuca di questa.

Dopo qualche secondo le due si staccarono per riprendere fiato, mantenendo le fronti incollate.

Si specchiarono l’una negli occhi dell’altra senza fiatare.

Quinn si avvicinò pericolosamente alla cantante ma questa si ritrasse scansando il bacio.

-Non posso- disse, prima di uscire dalla macchina.


-----------------------------------------


-Ehi amore, dove sei stata ti aspettavo fuori scuola?-
Chiese la bionda aprendo la porta alla latina.

-Scusa, Quinn voleva parlarmi- Disse entrando e poggiando lo zaino sul divano.

-I tuoi sono in casa?-

La ballerina le spalancò un sorriso e le cinse la vita mentre con la testa rispondeva negativamente.

Santana sorrise e si lasciò baciare dalla sua ragazza che non stava aspettando altro.

-Che hai?- Chiese la più alta notandola sovrappensiero.

L’ispanica si staccò dall’abbraccio e si diresse sul divano.

-E’ Quinn…-

La cheerios la guardò corrucciata –di che avete parlato?-

-Non posso dirtelo…-

-Ah…-

-Dai Britt non fare quella faccia, non posso proprio- rispose la latina notando lo sguardo incriminante della bionda.

Da quando si erano messe insieme, Brittany sembrava aver preso seriamente questa relazione a tal punto da essere gelosa, cosa che faceva impazzire la Lopez.

-Ok, senti Mercedes e le altre ci aspettano per le prove- disse staccandosi e dirigendosi verso la cucina.


La latina ci rimase un po’ male del distacco e la seguì.


-Hai parlato con Mercedes?- Chiese appoggiandosi al bancone di marmo.

-No, con Sugar mi ha accompagnato lei a casa- rispose prendendo un po’ di latte dal frigorifero.

La latina storse il naso un po’ imbronciata.

-Che c’è?- Chiese la ballerina dopo aver bevuto dal cartone.

-Niente, è solo che, quella ragazza non mi convince… Ho paura ci voglia provare con te!-

-E’vero, lo dice sempre…-

-Si ma non credo che scherzi…-

-Già, ha detto pure questo- rispose ovvia la bionda.

L’ispanica la guardò confusa.


-BrittBritt sai ballare bene quasi quanto me-

-Grazie- rispose sincera la bionda.

A quel punto la biondina coi riflessi color rame si avvicinò alla cheerios.

-E’un peccato che ballerai con Santana, mi sarebbe piaciuto ballare con te alle provinciali-

-Sarebbe piaciuto anche a me, ma Santi è la mia ragazza, per lei tutta questa faccenda del brittango è importante…- Spiegò la bionda muovendo le mani.

-Quanto mi piacerebbe essere la tua ragazza Britt…-

-BrittUgar - aggiunse sorridendo la bionda.

-Guarda che io non scherzo, se ti lasci con Santana prima di provarci con lei voglio provarci con te…-


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I know I gave it to you months ago
I know you're trying to forget
But between the drinks and subtle things
Though holes in my apologies
I'm trying hard to take it back


-Beth vuole bene a sua madre, e Shelby è la sua vera madre… Senti Quinn hai fatto tante cose brutte ma…-

-Anche baciarti è stata una cosa brutta?- Chiese la bionda senza alzare troppo il tono di voce.

Rachel si agghiacciò, poi ricomponendosi si guardò intorno, il corridoio era gremito di gente.

Poi fece un passo verso l’ex-cheerio.

-Quinn… Io… Non credo sia il posto adatto per parlarne…- disse imbarazzata.

-No, certo che no- rispose facendo una pausa -e comunque io volevo solo aiutare la squadra a vincere…-

La moretta annuì, poi strinse forte la cartelletta che aveva tra le mani e si allontanò.


Quinn la seguì e le si parò davanti.


-Ehi- iniziò sicura –Mi dispiace…-

-Stiamo parlando del fatto che non potrò esibirmi con voi…-

-Avanti Rachel, lo sai che non parlo di quello…- Disse guardandola negli occhi.

-Io ero pronta a parlarne Quinn, quando è successo la prima volta, ma tu sei sparita… Tornando completamente cambiata...-

Quinn si morse un labbro facendo roteare gli occhi al cielo…

-Forse hai ragione… Non è il posto migliore per parlarne…- Replicò fredda allontanandosi dalla moretta.


-----------------------------------------------



-Ehi ladies… Pronte a spaccare?- Disse Mercedes guardando la squadra dietro alle quinte del palco.

-Ragazze non vi ho detto che per festeggiare la nostra vittoria, mio padre ha organizzato un festino in casa Motta- Disse Sugar guardando l’ispanica che abbasso violentemente lo sguardo.

La latina si allontanò dal trambusto.

Era agitata per la competizione, ma quello era l’ultimo dei suoi pensieri.

Si girò verso Brittany, intenta a fare gli allungamenti di preparazione e si fermò a guardarla.

La bionda era troppo concentrata per notarla.

L’ispanica alzò gli occhi notandone altri due che la fissavano da lontano.

Sospirò incazzata e si allontanò.



Entrò in bagno per sciacquarsi la faccia, possibile che quel bacio con Sugar l’avesse scombussolata così tanto?
E Brittany?

-Santana?-

La latina si girò spaventata.

-Oddio Hobbit sei tu…!- Disse dopo essersi ripresa.

La moretta chiuse la porta del bagno da dove era appena sbucata e si avvicinò al lavello per lavarsi le mani.

-Che effetto fa stare a guardare?- Chiese mentre si rifaceva il trucco.

-Non bello…-

La latina sorrise soddisfatta e si avviò verso l’uscita.

-San, è tutto apposto con Brittany?- Chiese poi di punto in bianco.

-Certo… Perché?-

-Mi sembravate strane…-

-Frodo sei stata sospesa per una settimana, quando ci hai viste scusa…?-

-Prima di sfuggita… E lei mi sembrava un po’ fredda…-

La latina si morse un labbro –Va tutto benissimo… Ma grazie per l’interessamento, vorrà dire che quando ondeggerai sullo sfondo delle Note Moleste ti metterò in penultima fila anziché in ultima… Contenta?-

La cantante rispose con un ghigno e la latina uscì dal bagno preoccupata.



Rachel si asciugò le mani e uscì anche lei dal bagno.

-Quinn, dove vai?- Chiese la cantante incrociando la bionda nei corridoi con gli abiti di scena.

L’ex cheerio si girò verso Rachel e le sorrise malefica.

-Non puoi… Cioè non puoi dire a Figgins di Puck e Shelby-

-Perché?-

-Perché non sarebbe corretto..-

A quel punto Quinn si avvicinò pericolosamente alla moretta che si guardò intorno, erano sole.

-E cosa è corretto? Sono rimasta incinta e la mia vita è piombata nel baratro… Ho perso Finn e mi sono innamorata dell’ultima persona che avrei voluto… Sono cambiata, illudendomi che cambiando il mio aspetto avrei cancellato tutto, compresa te, Rachel… E poi è arrivata Beth… E Puck, che era l’unico di cui mi fidavo… E si è portato a letto la madre di mia figlia. Dimmi perché non dovrei rovinargli la vita…?-

Rachel deglutì spaventata.

-Perché so cosa vuol dire fare la cosa sbagliata… E fa male… E io non voglio che soffri…-

Quinn la guardò negli occhi.

La cantante si morse un labbro imbarazzata e poi si avvicinò a lei e l’abbracciò forte.

-Sistemeremo tutto… Promesso!- Le sussurrò all’orecchio.

Quinn chiuse gli occhi, beandosi di quel profumo che le era mancato da morire.


So if by the time the bar closes
And you feel like falling down
I'll carry you home


-Oh ma dov’eri finita? Tra poco tocca a noi e qui sta succedendo la rivoluzione…- Disse Mercedes vedendo arrivare la latina.

L’ispanica vide Sugar parlare animatamente con Brittany e si avvicinò alterata.

-Che succede ragazze?-

-Brittany si rifiuta di ballare con me…- Disse ovvia Sugar.

-E perché dovrebbe visto che ha già un partner?- Replicò fissando la sua ragazza.

-Perché non vuole ballare con te, no?-

-Sughy…- Disse la ballerina guardando l’amica.

-Sugar vieni un attimo?- La chiamò Mercedes.

Sugar guardò le due ragazze corrucciata e si allontanò verso la leader…

-Che succede BrittBritt?- Chiese la latina avvicinandosi alla compagna.

-E’strano… Mi hai fatto arrabbiare, ma non so perché, so solo che quando non mi hai detto di Quinn mi sono sentita male e volevo cacciarti di casa…-

-Addirittura…- Sorrise la mora avvicinandosi sempre di più.

-Non sono tanto intelligente, ma non mi sembra ci sia motivo per essere gelosi di Quinn, quindi ho pensato che per stare così male ci doveva essere qualcosa di veramente grave… Forse se ti sto lontana lo capisco…- Spiegò la bionda.

-Non fa una piega… Ma che ne dici se balliamo comunque insieme, così vedi se questa rabbia ti passa- Disse la latina prendendole le mani –Vedi ti ho appena toccato e non è successo niente?-

-Non è vero che non è successo niente!- Sorrise dolcemente la bionda.

-Vediamo che succede se ti bacio?-

La bionda annuì timidamente.

La latina si avvicinò e le stampò un tenero bacio sulle labbra.

-Va meglio?-

-Si- Disse la bionda sorridendo felice.

Sugar da lontano notò il bacio e si morse un labbro incazzata.

-Ok donne, tocca a noi!- Disse Mercedes entrando in scena.


-Signorina mi concede l’onore di questo Brittango?- Chiese Santana facendole un inchino.

Britt sorrise, poi la prese per mano e la trascinò sul palco.

Tonight
We are young
So let's set the world on fire
We can go brighter than the sun




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Capitolo 7
*** natale in casa Motta pt1 3x09 ***


nataleMotta1
Natale in casa Motta
parte1






I ragazzi stavano addobbando a festa la sala prove sulle note natalizie intonate da Mercedes, che insieme a Santana e Brittany, era tornata nelle nuove direzioni.

Si respirava un’atmosfera di festa, così coinvolgente che l’ispanica non aveva più problemi a scambiarsi effusioni con la sua ballerina davanti a tutti.

Mentre Mercedes cantava, e tutti ballavano, Quinn dietro il tavolo impacchettava i regali buttando spesso lo sguardo a Rachel che a volte ricambiava furtiva.

Alla fine della canzone Mercedes prese un rametto di vischio e Finn tirò a sé la sua ragazza per baciarla con passione.


La bionda dietro al tavolo notò la scena e si morse un labbro, ma decise di non fare niente, si limitò a osservare Rachel, che una volta staccatasi dalle labbra del suo Quaterback, la guardò rattristita.


Santana seduta accanto a Brittany aveva osservato tutta la scena, ma era combattuta sul da farsi.

-San hai visto che non c’è Sugar?- Chiese improvvisamente la bionda.

-Come?- Chiese la latina riprendendo contatto con la realtà.

-No, guarda…- indicando il posto vuoto accanto a loro.

-Magari è solo occupata a fare regali di natale… Lo sai com’è fatta…- La rassicurò la mora.

-Se lo dici tu…- Disse la ballerina poco convinta.


L’ispanica cercò nuovamente Quinn con lo sguardo senza trovarla.


-Santana…- Disse Finn avvinandosi a lei.

-Togliti omino michelin mi occupi la visuale- disse cercando dietro di lui l’altra ragazza che mancava all’appello.

-No, ne devo approfittare adesso che Rachel è andata in bagno-


-Ecco!- Disse tra sé e sé la latina sorridendo, mentre la sua mente diabolica faceva 2 più 2, poi si girò verso Finn ancora davanti a lei –Che cosa vuoi?-


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-Pensavo che con quella lista fossimo pari!-

-Su Santana dovresti sentirti onorata… Chi meglio di te è in grado di scegliere un regalo per una ragazza?- Disse il ragazzone aprendo la porta della gioielleria.

-Non adularmi grassone… Ho accettato solo perché mi si è rotto il gancio nel ciondolo…-  Replicò la latina indicando il proprio decolté sprovvisto del piccolo cuoricino luccicante.

-Pensavo che dovessi comprare il regalo a Brittany-

L’ispanica inarcò le sopracciglia e alzò lo sguardo per guardare negli occhi Finn.

-Lettera non reperita-

Il ragazzo la scrutò confuso.




-Britt allora? Hai scritto a Babbo Natale?- Chiese l’ispanica premendo rec sul piccolo registratore che aveva nascosto in tasca.

-Certo- Rispose felice.

-Bene, e cosa gli hai chiesto?- Chiese l’ispanica sgranando gli occhi

-E… Non te lo posso dire… E’un segreto…-

-Ma Babbo Natale potrebbe aver bisogno d’aiuto…- Replicò scaltra.

-Ma noooo, ha già un sacco di aiutanti… Anche se lo sai come la penso, si dovrebbero ribellare!- Disse la bionda tagliando corto.

-OK…- Disse la mora avvicinandosi alla fidanzata seduta sul letto –senti, vuoi che la spedisco io? Mio padre conosce un tipo alla posta che è specializzato in questo genere di spedizioni!-

La bionda strabuzzò gli occhi e si alzò dal letto.

-Cavolo San, potevi dirmelo… L’ho data proprio ieri a Sugar… Mi ha detto che visto che doveva spedire la sua poteva spedire anche la mia… Così arrivavano insieme!-


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La latina si tolse i guanti e bussò al campanello.

-Si chi è?- Chiese una voce stridula da dentro l’abitazione.

-Babbo Natale apri!- Rispose secca la latina.

-Uh è arrivato in anticipo- disse eccitata la biondina aprendo la porta.

L’ispanica abbozzò un ghigno malefico ed entrò in casa Motta completamente addobbata.

-Santana… Ti avevo chiesto con un fiocco rosso in testa, e dov’è Babbo Natale…?- Domandò corrucciata Sugar guardando fuori dalla porta.

-L’avrai spaventato…- Rispose istintiva togliendosi il cappotto e gettandolo sul divano, poi si girò di scatto verso l’amica –Aspetta un attimo, mi hai chiesto come regalo di Natale?-

-Si, anche Brittany ovviamente… A te con un fiocco rosso e a lei con un uno dorato…- Rispose ovvia.

Santana la scrutò curiosa, da quando l’aveva conosciuta c’era solo una domanda che le frullava per la testa… Non capiva se Sugar fosse davvero così o facesse solo finta…

Forse era troppo simile a Brittany e per questo non riusciva a separarsi da lei, anche se ci provava spudoratamente con lei e la sua ragazza.

O forse quel casto bacio le aveva realmente smosso qualcosa.

Decise di non pensarci.


-Senti perché non ti sei fatta vedere a scuola?- Chiese poi cambiando discorso.

-Ho avuto da fare…- Rispose evasiva la biondina prendendo delle ciambellette dalla cucina e offrendole all’ispanica.

-Ma dai, non ci credo, Brittany non si perderebbe mai un giorno nel periodo natalizio, e tu non sei da meno…-

-Senti, se non sei il mio regalo di Natale, vorrei sapere cosa vuoi… Ho tante cose da fare…- Disse cambiando repentinamente tono di voce.

L’ispanica si stranì davanti a quella affermazione cercando di capire cosa avesse l’amica.

Sugar continuò a fissarla con sguardo freddo –allora?-

Santana si ricompose –io… Volevo sapere se avevi già spedito la letterina di Brittany…-

-Perché?- Chiese aggressiva.

-Così… Per sapere…- Spiegò la latina mentre la biondina la fissava arrabbiata –Andiamo Sugar, non so cosa regalare a Brittany per Natale, volevo solo alleggerire il nostro caro amico panzone ecco tutto- Disse tutt’un fiato imbarazzata.

-Mi dispiace ma le ha spedite mio padre stamattina…-

La mora chiuse per un attimo gli occhi affranta.

L’ispanica riprese il cappotto e lo indossò –ti lascio alle tue cose…- aggiunse avviandosi alla porta.

-Senti, in questi giorni al glee stiamo provando un sacco di canzoni di Natale… Se riesci a liberarti dei tuoi impegni…-

-Ascolta, sarò sincera con te, io non esco di casa Natale…- Disse velocemente.

-Perché scusa?-

-Non esco e basta- la zittì Sugar.





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capitolo corto...
ma spero di pubblicare il seguito prima di Natale,
la scena della gioielleria sarebbe il famoso Santa Baby mancante..

non vi anticipo niente...
ma spero di avervi intrigato un pò

baci C.

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Capitolo 8
*** natale in casa Motta pt2 ***


natale







-Aloha?-

-Aloha un cazzo Fabray, dove sei?- Urlò la latina dall’altra parte del telefono.

-In macchina…- Disse la bionda in maniera tranquilla.

-Perfetto, ti aspetto sotto casa mia tra 10 minuti… Ho bisogno di te!-

-No Santana non posso devo fare una cosa…-

-Senti Q. non me ne frega una cippa se ti devi vedere con quella gnoma a cui fai da amante, io ho bisogno di te, sai che giorno è oggi?-

Quinn alzò gli occhi al cielo e sospirò –la vigilia di Natale?-

-Esatto… E indovina chi vuole trovare il suo regalo sotto l’albero domani?- Domandò sarcastica.

-Non hai ancora comprato il regalo a Brittany?- Replicò stupita l’ex cheerio facendosi scappare una lieve risata.

-Ti ho sentito sai!- l’ammonì la latina.

-Dai ti ascolto…-

-Non sono riuscita a trovare la lettera che ha scritto a Babbo Natale...-

La ragazza seduta accanto a Quinn si portò una mano davanti la bocca per non farsi sentire ridere, la bionda l’incenerì con uno sguardo complice –Mi dispiace San ma davvero adesso non posso proprio, magari ci vediamo più tardi… E poi scusa sei tu la sua ragazza, saprai cosa vuole-

La moretta a fianco allungò la mano chiedendole il cellulare.

Quinn la guardò confusa e poi le passò l’I-phone.

-Santana sono Rachel- disse seria mentre Quinn la scrutava curiosa.

-Lo sapevo che eravate insieme… Oddio che schifo in macchina di Quinn… Ricordami di non salirci più…- Disse schifata.

-Ma cosa vai a pensare, e poi siamo con la mia di macchina!-

-Ah ok, allora non c’è pericolo!-

-Faccio finta di non aver sentito!- l’ammonì la Berry –Ti ricordi quello che chiese Britt l’anno scorso…-

-Certo… Ha messo in crisi tutti quanti…- Rispose con ovvietà.

-Bene, prova a pensare a qualcosa che ti potrebbe mettere in crisi, qualcosa che riguarda voi due, o te… Non lo so… Ma secondo me non ha chiesto niente di materiale…- Spiegò tranquilla Rachel.

Quinn intanto aveva appoggiato la testa sedile e la osserva sognante.

L’ebrea si concentrò sul telefono –Santana, pronto…- Poi guardò il telefono e lo ripassò a Quinn.

-Mi ha attaccato il telefono in faccia?-

-Probabilmente l’hai messa più in crisi di quanto non lo fosse già...- Disse sorridendo la bionda riponendo l’I-phone nella borsa –però, mi è sembrato un ottimo suggerimento…-

Rachel sorrise arrossendo lievemente.

Quinn sospirò e si girò verso il portone dall’altra parte della strada.

-Sei pronta?- Chiese la cantante allungando la propria mano su quella della bionda.

Quinn sussultò e la strinse forte.

-Non lo sono mai stata- Disse continuando a fissare il portone.




Le ragazze arrivarono davanti all’interno 22 tenendosi ancora per mano.

Dopo uno sguardo d’approvazione Rachel allungò la mano verso il campanello e suonò.

Diversi secondi dopo la porta si spalancò rivelando la proprietaria di casa con in braccio una bambina.

-Quinn, Rachel… Non vi aspettavo- Disse Shelby stupita.

-Possiamo entrare?- Azzardò la più bassa.

-Certo- rispose titubante spostandosi leggermente dall’uscio.

Le due ragazze entrarono, al passaggio Quinn si fermò istintivamente su Beth e le poggiò un lieve bacio sulla fronte.

Rachel notando il gesto si fermò un attimo a osservarla, non le aveva mai viste insieme.


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-Amore, come ricompensa per averti accompagnata voglio un filmino tuo e di Brittany-

Santana alzò un sopracciglio facendo un ghigno divertito.

-Come sei prevedibile…- Aggiunse continuando a camminare per il centro di Lima.

-Dai JLo abbiamo sempre condiviso tutto noi!- Replicò con ovvietà il ragazzo con la cresta.

-Ma a te non piacevano le donne mature?- Disse poi la latina fermandosi davanti alla vetrina di un negozio di giocattoli.

-Che stronza…-

-Vedi il lato positivo… Mentre io scelgo un futile ma sicuramente apprezzato regalo per la mia Britt tu potrai comprarne uno per Beth!Evviva!- Disse sorridendo mentre batteva le mani per prendere in giro il ragazzo.

-Ma io sono ebreo!-

-Ma Shelby no… O sbaglio?- Rispose accigliata la latina aprendo la porta del gigantesco negozio di giocattoli.




Una volta entrati Puck era rimasto ipnotizzato dalla wii, e dopo aver terrorizzato alcuni ragazzini era riuscito ad averne il pieno controllo.

Santana salì al piano superiore cercando i peluche.

Dopo quello che le aveva detto Rachel aveva perso ogni speranza di assecondare i desideri della sua biondina, così, per andare sul sicuro, aveva optato per qualcosa di morbido, grosso e pieno di peli.


-Signorina Lopez?-

La latina si girò di botto sentendosi chiamare in quel modo.

-Signor… Motta…- Rispose confusa.

-Non sapevo avessi una sorellina più piccola…- Disse l’uomo osservando il peluche in mano alla ragazza.

-No infatti, è per Brittany- rispose la ragazza imbarazzata dopo aver riposto l’orsetto al suo posto.

-Ah Brittany, dovevo immaginarlo… Sugar ne è entusiasta, dice che è una delle poche persone che comprende il motterese…- Aggiunse ridendo.

Santana lo guardò interdetta –il mottachè?-

-Motterese… Motta… Motterese…-

-Certo, ovvio… Lo sapevo che era genetico- pensò.

-Lei è qui per Sugar?- Chiese poi dopo essersi ricomposta.

-Si, ho qui la sua lettera a babbo natale- la latina alzò un sopracciglio -per fortuna quest’anno non ha chiesto una macchina del tempo!- Rispose l’uomo divertito –tranquilla, non ti rapirò nel cuore della notte per metterti un fiocco in testa…-

Improvvisamente l’ispanica si ricordò della richiesta dell’amica e arrossì violentemente.

-Sono contento però che la mia bambina abbia trovato delle amiche come te e Brittany- Aggiunse sincero.

La latina sorrise debolmente.

-Senta non è che per caso, ha con se anche la lettera di Brittany? So che doveva spedirle entrambe-

L’uomo cercò nelle tasche interne del giubbotto e estrasse una busta rosa.

-Dovrebbe essere questa- disse porgendola alla ragazza.


Santana riconobbe la calligrafia all’esterno e sorrise incredula, quella busta valeva oro.


-Queste letterine sono la nostra salvezza…- Disse l’uomo sedendosi su un puff colorato, quasi a volersi lasciare andare.

L’ispanica rimandò l’apertura della busta e guardò l’uomo evidentemente stanco.

-E’ per questo che non fa uscire sua figlia a Natale, così è libero di cercarle tutto quello che chiede?- Domandò a brucia pelo.

-Certo che no- rispose serio l’uomo –è lei che non vuole uscire… ha paura- aggiunse passandosi una mano sulla fronte.

-Di cosa? Che Babbo Natale la travolga con la slitta?- Scherzò l’ispanica.

-No, ha paura che sua madre torni quando lei non c’è- rispose l’uomo abbozzando un leggero sorriso malinconico.


Santana sentì una fitta al petto, effettivamente l’amica non aveva mai menzionato la madre.

Si fece coraggio e si sedette accanto all’imprenditore.


-Quattro anni fa, stavamo festeggiando il Natale… Sugar era elettrizzata come al solito… Hai visto come ha addobbato casa?-

L’ispanica annuì con un ghigno divertito.

-Io e mia moglie litigavamo spesso… Fino a quando il pomeriggio della vigilia disse che doveva uscire a ritirare la torta per la cena…-

-Mi sta dicendo che Sugar non vede sua madre da quattro anni?- Chiese con un filo di voce l’ispanica non credendo alle sue orecchie.


L’uomo annuì –Non è mai stata molto responsabile… Ma la mia bambina ci ha sofferto, e da allora ogni Natale si chiude in casa aspettando che la madre torni con la torta, ha paura che tornando e non trovandola vada via di nuovo…-


-Io… Non lo sapevo…- Disse mortificata la latina mentre altre parole le morivano in gola.


-So di non essere un buon padre… Ma accontentare mia figlia in tutte le sue strambe richieste è l’unico modo che ho per non farle pensare alla madre-


La latina guardò l’uomo senza lasciar trapelare nessuno dei pensieri che in quel momento le stavano bombardando la testa.

-Anche se, ogni volta che apro quella letterina mi sento terribilmente in colpa-


Santana rigirò più volte la lettera rosa tra le sue mani.


-E’così sincera… Mi sento di farle una violenza… Ma esaudirle i suoi desideri è tutto ciò che mi rimane per renderla felice a Natale-

L’ispanica guardò nuovamente la busta rosa, poi dopo aver fatto un respiro profondo, la ripassò all’uomo che l’afferrò sorridendole dolcemente.

 I due si alzarono dal puff un po’ frastornati, la latina era sotto shock.

-Scusa non volevo annoiarti… Promettimi che non lo dirai a Sugar…-

-Certo…- Disse seria a latina, poi si girò a guardare l’uomo come se avesse avuto un’illuminazione –che programmi avete per stasera?-




Una volta salutato l'uomo, l'ispanica rimase ancora per un po’ nel reparto peluche quasi a non voler abbandonare quel mondo fatato.

Si avvicinò a dei cavalli a dondolo abbastanza grandi, e dopo averne accarezzato la criniera montò in sella al più grande.

Cominciò a oscillare in avanti e indietro.

Dopo un po’, sbarrò gli occhi e mise a fuoco l’oggetto con cui stava giocando.



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-Allora come ci organizziamo?-

-Non hai detto che volevi passare da casa a cambiarti?- Replicò la bionda mentre smanettava con il touch del suo cellulare.

-Si, ok, giusto… Quindi ti lascio a casa… E poi ti raggiungo…- Rispose titubante la mora al volante.

Quinn annuì con un verso, era troppo concentrata sul suo I-phone.

-Che fai?- Chiese curiosa Rachel, notando la poca attenzione che le stava riservando l’amica.

-Scrivo a Noha per stasera…- Rispose tranquilla.



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-Allora, Finn e Kurt hanno una cena di famiglia, forse vengono dopo… Invece Sam e Rory ci sono…- Disse fiero il ragazzo con la cresta chiudendo la chiamata.

-Bisognerà dire a bocca di trota di non divorarsi tutte la palline…- Aggiunse sorridendo la latina che guidava concentrata.

Il ragazzo le lanciò un’occhiataccia.

-Come stai diventando noioso… Quella bambina ti ha proprio fatto il lavaggio del cervello-

Il titans non rispose.

Santana notò lo sguardo perso dell’amico concentrato a fissare lo schermo luminoso del proprio cellulare –Che succede?-

-E’ Quinn, ha invitato Shelby e Beth a cenare con lei, sua madre e Rachel? Che c’entra Rachel…-

-I suoi sono ebrei gay saranno partiti per qualche chalet di montagna e sarà da sola…- Rispose prontamente la latina anche se pure lei era provata dalla notizia –continua!-

-Mi ha chiesto se voglio andarci…- disse il ragazzo continuando a fissare il telefono.



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-Pensi che verrà?-

-Non lo so, la situazione con Shelby è delicata anche se non è più nostra insegnante…-

La cantante annuì parcheggiando davanti il vialetto di casa Fabray.

-Allora vengo appena ho fatto…-

-Tranquilla Rachel fai con calma…-

-Effettivamente dovrei passare da Finn… Ha la sacra cena di famiglia…-

Quinn sentendo quel nome si morse un labbro e abbassò lo sguardo poi si slacciò la cintura di sicurezza.

-Scusa- disse l’amica con un filo di voce.

-Non devi scusarti, è così… Finn è il tuo ragazzo è giusto che lo nomini e che passi del tempo con lui…-

-Quinn davvero io non…-

-No Rach va tutto bene, stai serena… Io sto bene… E tu stai facendo davvero tanto per me…- Replicò la bionda sforzandosi di sorridere.

-E’così che fanno gli amici…-

L’ex cheerio annuì e aprì lo sportello.

-Non si saluta?- Chiese Rachel con tono finto arrabbiato.

La bionda sorrise e si sporse per stamparle un bacio sulla guancia.

Entrambe chiusero gli occhi, quando la bionda li riaprì notò che quelli da quelli della cantante erano ancora chiusi sul viso totalmente rilassato.

-Ci vediamo dopo…- Disse poi prima di uscire dalla macchina.

La moretta riaprì gli occhi a fatica e la seguì entrare in casa, lasciarla andare non era mai stato così difficile.



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 La latina si fermò davanti un villino a lei troppo familiare.

Lasciando il gigante pacco nei sedili posteriori, scese dalla macchina e si diresse verso l’ingresso.

-Santana! Ti stavamo aspettando…- Disse la signora Pierce aprendo la porta di casa.

-C’era traffico… Brittany è su?- Chiese sporgendosi leggermente dentro l’appartamento.

La donna annuì in silenzio.

-Allora nascondo il regalo- Rispose l’ispanica sottovoce.

-Prima che lo dimentico… Queste sono le chiavi di casa… Mi raccomando, falle passare un bel Natale- Disse la donna porgendole un mazzo di chiavi.

La mora prese le chiavi e guardò la donna in silenzio.

La mamma di Brittany sorrise dolcemente e l’abbracciò con foga.

-Mia figlia è fortunata ad averti…-




-Permesso…-

-Avanti…-

Santana aprì la porta ed aprì la porta sporgendosi con la testa.

-San!- Trillò la bionda buttandosi tra le sue braccia –avevo paura che non venissi più, tra un po’ partiamo… Stasera dobbiamo essere a cena da gli zii…-

La latina si tolse il cappotto e si sedette sul letto della bionda facendola sedere accanto a lei.

-Senti Britt… Volevo chiederti una cosa…-

La ballerina la scrutò curiosa.

-Ti piacerebbe passare il Natale con me?- Chiese con un po’ d’imbarazzo mentre si mordeva un labbro.

La ballerina spalancò un sorriso incredulo al quale la mora rispose facendo di si con la testa.

-Posso davvero?-

-Solo se vuoi… I tuoi sono d’accordo…-

-Ma allora… Ci sono riuscita…- Disse la bionda ancora sconvolta.

La mora la guardò confusa.

-Ho chiesto a Babbo Natale che volevo passare il Natale con te…-

L’ispanica alzò gli occhi al cielo, se il panzone rosso fosse esistito veramente quell’anno si sarebbe ritrovata nuda, con un fiocco rosso in testa e dentro una valigia rosa.

Poi, sorrise alla semplicità del pensiero della sua fidanzata.
-Quanto Ti Amo…-

La bionda le prese il viso e la bacio con passione.

-Io di più…- Aggiunse sorridendo felice mentre si portava sopra di lei facendola distendere sul suo letto.

L’ispanica sorrise maliziosa lasciandosi dominare dalla fidanzata.

Ad un certo punto la bionda cambiò espressione facendosi improvvisamente seria.
-Che facciamo stasera?-


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-Quindi spiegami meglio… Ci saremo proprio tutti?- Chiese la bionda un po’ confusa mentre la latina prendeva dei sacchetti dal portabagagli.

-No, per cena ci siamo solo noi, Puck, Sam e Mercedes…-

-Sono tornati insieme?- Domandò euforica.

-Non ancora…- Rispose chiudendo il portabagagli.

-Peccato… E Quinn e Rachel?-

La mora la guardò confusa –cosa?-

-Loro quando vengono?- Chiese ovvia la bionda.

-… Si… Cioè vengono dopo cena, le passa a prendere Puck così saluta Beth… -

La bionda annuì tranquilla.

-Lo so che non l’ammetterai mai, ma quello che stai facendo è molto dolce… Sei veramente unica San…- Aggiunse poi la bionda prima che la latina suonasse il campanello di casa Motta.

-Mi avrai contagiato- disse sorridendo.

-Ma non ho la febbre!- Replicò sicura la bionda toccandosi la fronte.

Santana sorrise e le baciò la fronte rassicurandola


Poi improvvisamente si aprì la porta.


-Avevo sentito dei rumori e pensavo che fosse… Che ci fate qui?- Chiese Sugar non aspettandosi le sue amiche.

-Indovina- disse la bionda saltandole addosso.

Sugar ricambiò l’abbraccio mentre con la coda dell’occhio vedeva arrivare varie macchine familiari e parcheggiare nel proprio vialetto.

-Abbiamo invitato un po’ di gente… Di solito la vigilia si passa in famiglia… Giusto?- Chiese l’ispanica notando lo sguardo interrogativo dell’amica.

Brittany guardò Santana fiera.

-Sono senza parole…- disse  la biondina un po’ confusa mentre una lacrima scendeva prepotente sulla sua guancia.


-Se questo è l’effetto che ti fa il Natale… Dovrebbe essere Natale tutti i giorni…-Sentenziò l’ispanica entrando in casa Motta pronta ad organizzare la più bella cena targata glee che si fosse mai vista.




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capitolo fin troppo lungo...
ma spero non mi sia troppo persa...
e che si sia capito tutto...

Questo è il mio regalo sotto l'albero
grazie per esserci sempre...
Vi auguro di passare uno splendido natale...

ps. non credo di riuscir a pubblicare il pezberry per domani... non sono neanche a casa mia e sono veramente impicciata
quindi mi scuso in anticipo

un bacione a tutti
e ancora Auguri

a prestissimo
Chiara

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Capitolo 9
*** il discorso di Sugar ***


il discorso di Sugar
Piccolo capitolo di transizione... più o meno
per colmare l'assenza delle nuove puntate di glee...
E'un pò un augurio di un buon rientro a scuola, a lavoro, a casa...
Grazie ancora per le magnifiche recensioni
Buona lettura
C.





-Prova, prova… Sà… Sà…-

L’ispanica si portò una mano sulla bocca per nascondere la risata.

Sugar battè più volte la mano sulla testa della piantana spenta che usava come microfono.

-Mi sentite?-

-Shu se non l’accendi non funziona…- Le urlò Brittany messa a gambe incrociate sul divano accanto a Santana.

-Ma che accendi?- Disse Mercedes fulminando con lo sguardo Santana che ricomponendosi prese parola.

-Sugar ti sentiamo benissimo…-


La biondina sorrise entusiasta e si schiarì la voce al microfono mentre metà glee club rideva divertito.


-Ma Santi… Io non la sento bene…- Le sussurrò la ballerina all’orecchio.

-Non pensarci…- Tagliò corto la latina poggiandole un bacio sulle labbra.

-Santana, Brittany, per fare quelle cose c’è camera mia, però mi dovete aspettare…- Disse seria Sugar dalla sua postazione.

L’ispanica fece una smorfia contrariata e in segno di sfida baciò nuovamente la sua bionda.

-E pensare che fino ad un mese fa nessuno sapeva di voi…- Disse Finn.

-Nessuno?- Lo corresse Puck guardandolo storto.


-Scusate io sono qui!- Disse Sugar facendo voltare tutti verso di lei.


-Quante persone avevano capito che Santana e Brittany stavano insieme?- Chiese Noha alzando il tono di voce.

-Non ti sembra di esagerare? Saranno fatti loro- gli sussurrò Quinn all’orecchio.

L’ex Titans la guardò per un attimo –Nhaaaa-


Tutti si guardarono in silenzio, poi Sugar avvicinandosi leggermente alla piantana alzò la mano.


-Non vale, a te l’abbiamo detto noi!- Replicò subito Santana.

-Io l’avevo capito…- disse Artie attirando l’attenzione di Sugar che fece di si con la testa.

-L’anno scorso quando giravano i pettegolezzi su Santana…- Continuò sicuro.

-Solo perché Brittany aveva il mio profumo addosso…- precisò la latina.

-Forse… Comunque è acqua passata… Sono felice per voi!- Concluse il ragazzo guardando la sua ex che sorrise.


-Io canterò una canzone…- Disse Sugar avvicinandosi alla piantana.


-Io non l’avevo capito!- Disse Rachel tra le risate generali.

Tutti si voltarono verso la cantante.

-Solo perché non vedi al di là del tuo naso… Ma ti capisco… Con una proboscide del genere anche io avrei difficoltà…- Replicò Santana mentre sorrideva all’ebrea.

-Sempre simpatica Santana…-

-Sempre…-


-Bhe un po’ ha ragione…- S’intromise Kurt facendo girare Rachel.

-Io non mi sono mai permesso perché rischiavo di essere castrato… Ma era evidente…-

La latina fulminò l’ex usignolo con lo sguardo.

-Santana si chiama gay-radar…-Precisò Blaine che era appena tornato dal bagno.

-Gay-radar? E come si fa ad averlo… Dove si compra?- Chiese Sugar lasciando perdere il suo microfono.

-Stavo per fare la stessa domanda- Aggiunse Brittany guardando i due ex pettirossi.


-Questa conversazione sta degenerando… Non è questione di gay-radar…- S’intromise Quinn alzando la voce.

-Quando due persone si amano trasmettono energie positive… Quando JLo sta con Brittany cambia espressione… Bisogna essere ciechi per non notarlo!- Aggiunse guardando negli occhi Rachel posta dall’altra parte della stanza sulle gambe di Finn.

-Sono d’accordo…- Disse Tina facendo ricordare a tutti che anche lei era li.


-Anche io…- Aggiunse Sugar alla lampada.


-Ok, basta parlare di noi!- Disse l’ispanica evidentemente in imbarazzo –Sugar non dovevi dirci qualcosa…-

Sugar sorrise e si schiarì nuovamente la voce.


-No… Cioè non mi sembra una cosa così evidente…- Disse Rachel alzandosi dalle gambe del proprio fidanzato.

-Sicuramente tu l’hai notato perché conosci a fondo sia Brittany che Santana… Ma se due stanno bene insieme non è detto che debbano mettere i manifesti e poi…-

-Ma i sentimenti non si possono controllare Rachel- tuonò Quinn prima di alzarsi e andare in bagno.

Rachel sbuffò e la seguì.

Finn e Puck sgranarono gli occhi spaventati.

Santana guardò Brittany preoccupata.

-Benvenuta nelle nuove direzioni Sugar, dove non passano più di dieci minuti senza che qualcuno litighi con qualcun altro, di solito le protagoniste sono Rachel, Quinn e Santana…- Precisò Artie alla ragazza che stava in piedi.



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-Quinn apri!- urlò Rachel bussando forte nella porta del bagno.

Dopo diversi secondi la bionda girò la chiave e la cantante aprì la porta.

Non fece in tempo ad entrare che si trovò le labbra dell’ex cheerio sulle sue.

Rachel chiuse gli occhi e la porta alle sue spalle lasciandosi travolgere dal bacio.


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-Pensi che si staranno picchiando?- Chiese Finn preoccupato.

-Figurati… Conoscendo la Berry staranno cantando un duetto…- Rispose Santana dopo aver sudato freddo.

-Dai Sugar… Leggici il discorso che abbiamo preparato insieme!- L’esortò Brittany sotto lo sguardo curioso della mora.
-Si dai, che domani ricomincia la scuola e se non torno a casa presto mio padre mi rispedisce a Pechino!- Disse Mike dando manforte a Brittany.

-Bella questa Chang…- Disse Santana stupita dandogli una pacca sulla schiena.

-No è la verita…- Le sussurrò Tina senza farsi sentire dal fidanzato.

-Ah…-

-Allora…- cominciò Sugar tirando fuori un foglietto dalla tasca.

-Il microfono…- Le sussurrò Brittany.

-Ah giusto…-
Sugar si sistemò davanti alla piantana.

-Da vice rappresentate d’istituto,
volevo dirvi che io e Britt,
siamo riuscite ad evitare che i montoni... (Britt hai sbagliato a scrivere, sono i monsoni...) arrivino al McKinley…


Sulle note lontane di Sugar, Rachel e Quinn si stavano baciando appassionatamente nel bagno di casa Motta.


… Stiamo provvedendo, anche,
a far sì che nessun’altra squadra gareggi alle regionali,
così da passare direttamente alle nazionali,
ma il preside Figgins ha detto
che non abbiamo il potere di decidere queste cose…


Quinn allungò la mano sotto la sua gonna a scacchi facendola gemere, mentre come una furia le baciava il collo.


… Ma adesso basta parlare di scuola…


-Fermati…- le sussurrò all’orecchio Rachel mentre con una mano la bloccava.

Quinn riprese fiato guardandola confusa.


…Siete stati tutti molto teneri,
soprattutto tu Santana,
hai organizzato tutte queste cene a casa mia,
e ti sei presa cura di me…
non mi sono sentita sola…
Grazie…

Quinn di scatto cercò di uscire dal bagno ma Rachel le prese il volto tra le mani e la bloccò.

-Lo voglio anche io... Ma non qui… Non così…- le disse semplicemente facendola sussultare.

Quinn annuì tranquillizzandosi.

Rachel sorrise e le poggiò un leggero bacio sulle labbra.




-… E’ bello sentirsi parte di una famiglia. Mi dispiace solo per Rachel, adesso che sono ufficialmente un membro delle nuove direzioni gli ruberò tutti gli assoli….-

Tutti i ragazzi risero divertiti e applaudirono al discorso di Sugar che s’inchinava alla platea.

Santana la guardò commossa mentre con una mano stringeva quella di Brittany, poi si girò verso la porta del bagno e sospirò preoccupata.

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Capitolo 10
*** empatia 3x10 ***


empatia
I am lost, I am vain,
I will never be the same without you, without you
Without you



Nell’euforia generale, la latina si voltò per sorridere all’amica bionda, ma, come immaginava, era sparita.

Mentre tutti si alzavano per congedarsi, senza dare troppo nell’occhio, sgattaiolò fuori dalla classe andando diretta al bagno delle ragazze.


-Quinn- Si fermò notando che la bionda era ferma davanti il proprio armadietto.

L’ex-cheerio richiuse l’armadietto e alzò un dito per zittirla –Non adesso San…- Riuscì a dire prima di allontanarsi.


L’ispanica sbuffò, non voleva di certo forzarla, ma era preoccupata per lei.

Non aveva ben capito quale tipo di legame ci fosse tra la gnoma e la sua amica, ma quella performance targata Finchel forever and ever sicuramente non le aveva fatto bene.

A passi svelti tornò in aula canto, dove le nuove direzioni stavano sistemando le sedie e chiacchierando tra di loro.

Per un attimo il suo sguardo si fermò su Rachel, che timidamente si faceva abbracciare da Finn,

Notò che, la cantante, con lo sguardo, cercava il posto vuoto di Quinn.

Ancora abbracciata al ragazzo, si girò verso l’ispanica come a cercare una conferma, che Santana le diede scrollando le spalle ma rimanendo seria.


Sarà stato per il prorompente faberry che fluttuava nell’aria, o per il fatto che era tornata nelle nuove direzioni, ma doveva ammetterlo, ultimamente si era legata molto a quella piccoletta, e proprio non riusciva a capire come mai avesse dedicato quella canzone a Finn al cospetto di Quinn.


-San eccoti ti cercavo… Dov’eri?-

L’ispanica interruppe il filo dei suoi pensieri per voltarsi verso la ragazza che l’aveva chiamata.

-In missione…- Rispose la latina sorridendo.

-Non vorrai arruolarti pure tu?- Chiese Brittany sgranando gli occhi terrorizzata.

Santana prese lo zaino e se lo mise in spalla.


-E lasciarti sola in questa gabbia di matti?- Disse scherzando mentre le afferrava la mano per incamminarsi nei corridoi.

-Ci sono gabbie al McKinley?- Chiese curiosa.

La latina sorrise dolcemente, e le posò un bacio sulla guancia.

-Dio Britt quanto ti amo!-

Brittany si fermò a guardarla un po’ stupita e per tutta risposta l’abbraccio forte.

-Quante volte vi ho detto che mi dovete chiamare- Disse Sugar infilandosi con forza tra le due, prendendole entrambe a braccetto.
-Non ho interrotto niente spero!-


L’ispanica non rispose guardando dall’altra parte.

Sugar si girò verso Brittany guardandola interrogativa.

-Da quando ha fatto l’esibizione con le ragazze è più gommosa del solito… Hai presente gli orsetti quelli rossi…- Le sussurrò all’orecchio.

La biondina spalancò la bocca annuendo felice –ma era un’esibizione che parlava di caramelle?- Le chiese piano.

-No… Non me l’ha voluto dire…- Rispose veloce, poi guardò la latina che continuava a non cagarsele –ma è così… Dolce- Aggiunse staccandosi dal braccio di Shu per allungarlo verso Santana e fare una carezza.


L’ispanica si girò sorridendole come una deficiente.

Poi accorgendosi che Sugar la stava osservando divertita cambio espressione.


-Insomma Shughina non avevi da fare?- Chiese facendo quella infastidita.

-Sono in fase di valutazione- Spiegò la ragazza.

-Ti possiamo aiutare?- Chiese l’ispanica.

-Certo, siete come delle mamme per me-

Santana quasi si affogò con la sua saliva.

-Ehi piccola tutto apposto?- Chiese prontamente la bionda staccandosi da quella catena umana.


La latina si tirò su e riprese a respirare, poi guardò Sugar negli occhi.

-Dicevi?-

-Che ne dite di Artie?-

L’ispanica si bloccò corrucciata e guardò Brittany come per cederle il testimone.

-Non è un robot!- disse sicura la ballerina.

-Ah ecco…- Annuì Sugar.

-Ma gli funziona tutto… Se è quello che intendi, l’unica cosa che non puoi fargli piedino-

-Perché gli si rovinano le scarpe?- Chiese Sugar incuriosita.

-Non gli piace-

Santana a quell’affermazione alzò gli occhi al cielo divertita.


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-Sei più tranquilla adesso?- Chiese la bionda salendo in macchina.

-Di che parli?-

-Di Sugar… Sei sempre stata così gelosa… E poi quando vi siete baciate al gioco della bottiglia… Non lo so San, è tutto così nuovo… Come se riuscissi a sentire i tuoi sentimenti-

-Si chiama empatia BrittBritt…- Spiegò in un misto di stupore e ammirazione.

La bionda si mise una mano sulla bocca e cominciò a pensare.

-No tesoro, non è una malattia…- Disse mettendo in moto.

-Come hai fatto a leggermi nel pensiero?-

-Empatia è quando riesci a capire lo stato d’animo di un’altra persona… Spesso ai fidanzati succede, quando si sta tanto insieme…- Spiegò la mora allungando una mano sulla coscia della compagna per accarezzarla.

Brittany sorrise a quel gesto mentre appoggiava la testa al sedile per rilassarsi.

-E comunque hai ragione su Sugar… Tra l’outing, le provinciali, Quinn… E’ stato un periodo strano, ogni cosa la sentivo più grande…-

-E adesso?-

-Non lo so Britt, ma è come se dopo Natale fosse cambiato qualcosa…-

La bionda la guardava ammaliata.

-La storia di Sugar mi ha un po’ fatto riflettere… E penso di essermi affezionata a lei... Ma non come una mamma- precisò.


La cheerios allungò la mano su quella della latina posta sul cambio.

-Tranquilla Santi non glielo dico…- Disse poi per rassicurarla.

-Vedi che sei empatica-


-Vediamo, se mi concentro... Forse scopro la canzone misteriosa che hai cantato con le ragazze- Disse la bionda chiudendo gli occhi mentre incrociava le gambe in posizione yoga.

Santana arrossì e scosse la testa divertita.



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-Salve Signora Fabray c’è Quinn?- Chiese la latina una volta che la mamma dell’amica le aprì la porta.

-Ciao Santana… Si è sopra con… Aspetta come si chiama, Rachele?-

-Rachel…- Disse la latina inarcando le sopracciglia con disappunto.


Forse, presentarsi a casa Fabray senza preavviso non era una buona idea.

La latina rimase ferma sulla porta osservando la lunga scala che portava ai piani superiori.

Decise di percorrerla con lentezza. Vista la presenza della madre di Quinn, sicuramente non le avrebbe trovate in situazioni compromettenti.

Appizzò l’orecchio cercando di scrutare ogni minimo suono equivoco.




-Io? Sei tu quella che è sparita e si è tinta i capelli di rosa?-

-Ancora con questa storia Rachel?-

-Senti non puoi farmi una scenata di gelosia… Finn è il mio ragazzo!-

La bionda si fermò per un attimo a respirare e si avvicinò alla porta mettendo una mano sulla maniglia.

-Hai ragione, Finn è il tuo ragazzo lo sapevamo dal principio… Ho sbagliato io a credere che dopo l’altra sera sarebbe cambiata qualcosa… E ora se vuoi scusarmi…- Disse aprendo la porta e trovandosi di fronte una Santana imbarazzata.


Rachel raccolse le sue cose e uscì senza salutare nessuno.


-Anche io sono felice di vederti Frodo…- Le urlò la latina prima di entrare sorridente in camera.

-Fabray…-

-Lopez-

-Mi chiedevo quando vi avrei sentito litigare… Sembrate una vecchia coppia di sposi…-

-Fottiti Santana!- Tuonò la ragazza ancora imbestialita.

La latina sorrise divertita, avanzò verso la borsa di Quinn tirando fuori il pacchetto di sigarette, poi aprì il balconcino e le fece cenno di avvicinarsi.

-Era venuta a chiarire?- Chiese dopo aver fatto un primo tiro.

-No, è venuta a rovinarmi la serata- rispose con la sigaretta tra i denti mentre l’accendeva con disappunto.

-Perché non esci con noi allora… E’venerdì… Ti farà bene-

-Non mi va di reggere la candela all’unica coppietta felicemente lesbo di Lima-

-Ehi!-L’ammonì la latina dandole uno spintone.

-E’la verità J.Lo…  E non sai quanto v’invidio… Se solo Rachel avesse le palle…-

-Non dire cazzate, sappiamo tutte e due che se non fosse stato per lo spot…-

-Sicura?- Le chiese interrompendola.


-Non lo so Q. e comunque è una storia che va avanti da parecchio… I miei tempi sono stati mooolto prolissi… Ma qui è diverso… Dopo tutto quello che è successo… Credi che mollerebbe su due piedi Finn per stare con te?-

-No- ammise sconfitta -però dedicargli una canzone che sbandieri così il loro amore…- Aggiunse la bionda facendo un altro tiro.

-E allora? Dopo che mi sono dichiarata con Brittany ho cantato bocca di trota a Sam…- Rispose con un sorriso beffardo.

-Perché l’hai fatto?-

-Perché, perché… La paura ci fa commettere degli errori…- Disse appoggiandosi alla ringhiera –E a volte è necessario sentire la nostra voce dire quello che tutti vogliono sentirsi dire… In più Finn sta passando un momento difficile… Penso l’abbia fatto più per lui…- Disse poi spegnendo del tutto la sigaretta.

-Dici?-

La latina annuì sicura poi spalancò le braccia attirandola sè.

-Grazie San…-

La mora sorrise poggiandole un bacio sui capelli -Vatti a vestire Fabray-



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Santana stava distesa sul letto di casa Pierce intrappolata dalla braccia delle sua ragazza che la stringeva da dietro.

La loro relazione era diventata di dominio pubblico, ma stranamente, a parte sua nonna, tutti sembravano approvare la cosa.

Ed era per questo che adesso era li.

Con la madre di Brittany avevano deciso, di comune accordo con la signora Lopez, che potevano dormire insieme soltanto nei week-end.

E visto che aveva prospettato il peggio, ne era più che felice, anche perché oltre a sabato, dopo aver battuto a burraco la signora Pierce, era riuscita a vincere anche il venerdì.


Sentì il respiro della fidanzata farsi pesante, così allungò la mano verso il piumone e lo tirò su, perché, ovviamente, si erano addormentate nude.

Aveva paura ad ammetterlo, ma in quel preciso istante, pensò, che era felice.


The first time ever I lay with you
I felt your heart so close to mine


-San…- mugugnò la più alta.

L’ispanica si girò leggermente ancora avvolta dal suo abbraccio –dormi amore…-

-Che stavi cantanto…?- Chiese con gli occhi chiusi e con la bocca ancora impastata di sonno.

Santana si girò nuovamente per non guardarla negli occhi, si strinse tra le sue braccia e cominciò a canticchiare:

-La prima volta che ho fatto l’amore con te… ho sentito il mio cuore così vicino al tuo…-

Brittany aprì gli occhi sorpresa.

-E ho capito quale gioia avrebbe regnato per sempre nel mio cuore… My love…- Continuò l’ispanica.

-E’ questa?- Chiese la bionda spostandosi per cercare lo sguardo della fidanzata.


-Si… E’quello che ho cantato con le ragazze…- Rispose sincera mentre incrociava i suoi occhi azzurri.

Brittany la guardò con una tenerezza spiazzante.

Santana sorrise.


-Che c’è?- Chiese sorridendo la bionda.

-La prima volta che ti ho vista, avevi quello sguardo… Penso di essermi persa in quel momento-

-Potevi chiedermi una mappa…- Rispose sincera Brittany mentre le accarezzava il viso.

-Non mi serve… Sei tu la mia guida…- Replicò la latina prima di annullare la distanza con un bacio.


I am lost, I am vain,
I will never be the same without you, without you
Without you



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Sto vomitando arcobaleni,
e se non lo pubblico subito va a finire che lo cambio.
C'è un'abbondante parte descrittiva che non mi piace... bhu a voi l'ardua sentenza
grazie per continuarmi a seguire in questa storia senza capo ne coda
bacioni
C

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Capitolo 11
*** Quinn are you ok? 3x11 ***


Quinn are you ok





Santana salì in macchina sbattendo con forza lo sportello.

Quinn girò lo sguardo verso di lei e sgranò gli occhi facendo cenno a Brittany di avvicinarsi.
 
La ballerina allora, si sporse un po’ dai sedili posteriori.

-Non dite niente!- Sentenziò l’ispanica eccessivamente alterata dall’incontro/scontro con Sebastian.

Quinn alzò le sopracciglia divertita e mise in moto.

Brittany si avvicinò di più alla fidanzata e con un movimento sinuoso le leccò il lobo sinistro ancora sporco di granita.

-mmm… Alla fragola…- disse una volta assaggiata.


Santana si girò prima verso Quinn, abbastanza divertita dal gesto, e poi verso Brittany che la guardava sorridente, e scoppiò a ridere.


-Santa Brittany da dancentopoli… L’unica ragazza al mondo capace di placare la furia latina di Lima Heights dopo una slushiata-


-Che cosa ha detto?- Chiese la bionda confusa.

-Niente amore lasciala perdere- rispose la mora evasiva –piuttosto ci sono delle cazzo di salviettine in questa macchina o il sesso con l’hobbit è così noioso da non…-

Non finì la frase che Quinn aprì con una mano il cruscotto e le passò con cattiveria un pacchetto di fazzoletti.

-Grazie, Fabray…- Rispose divertita l’ispanica.

-Vuoi che ti aiuti San?-

-No piccola ho fatto...- Disse mentre si puliva il petto –Quel maledetto finocchio- continuò tra sé e sé.

-Ma gli usignoli non erano degli uccelli?-


-Gli usignoli sono degli uccelli… Degli uccelli canterini però- Spiegò la latina sotto lo sguardo curioso di Quinn.

-Ma tu hai detto finocchio! Ho controllato sul vocabolario diversi giorni fa, perché l’avevi già usato per parlare di Sebastian è sul libro delle parole c’è scritto che è un vegetale…- Spiegò convinta la ballerina.

-Devi sapere che…- Iniziò l’ispanica senza successo perché interrotta dallo squillo del cellulare della bionda.


-Shughi- trillo la cheerios allontanandosi dalle due ragazze davanti.


Santana alzò gli occhi al cielo –non guardarmi con quella faccia Q. è lei che mi ha chiesto di insegnarle parole nuove-

Quinn alzò le sopracciglia divertita.

-Non ti guardo in nessun modo J.lo… E’solo che… Siete adorabili…-

L’ispanica la fulminò con lo sguardo.

-Ok, ok… Basta complimenti brittanosi… Piuttosto perché non mi dici com’è andata con Sebastian?-

-Tanti saluti da Sugar- S’intromise Brittany prima che Santana potesse dire qualcosa.

-Ricambia… A proposito… Dov’è?- Chiese poi l’ex capo cheerleader.

Santana e Brittany si guardarono per un attimo.



-Non puoi partire, è la settimana di Michael!- la supplicò la bionda mentre Sugar faceva la valigia.

-Si infatti Shughina, sarebbe un peccato non vederti alle prese col moonwalker – Aggiunse Santana concentrata a rifarsi le sopracciglia davanti allo specchio di camera Motta.

-L’ho inventato io il moonwalker, non mi va di celebrare uno che mi ha copiato un passo-

Santana si gelò per un attimo guardandola dallo specchio.

-Come ti capisco, anche io dico sempre che sono più brava e più bella di tutti, me l’ha insegnato Britney Spears, ma al glee nessuno mi crede-

-BrittBritt questa è il destino dei geni… Essere incompresi-


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-Ci sentiamo dopo piccola?- Chiese l’ispanica sporgendosi verso il sedile di dietro.

La bionda annuì mentre si metteva il giubbotto e si allungò per darle un bacio sulle labbra.

-Sai ancora di fragola…- Disse poi sorridendo –Ciao Quinn ci vediamo domani-

-Ciao Britt-


La bionda scese dalla macchina sbattendo forte lo sportello, Santana la seguì entrare in casa ancora assorta dalla bellezza della sua fidanzata e poi si girò verso Quinn che la guardava maliziosa.


-Ma la smetti? Che hai oggi?-

-Lo sapevi che Finn ha chiesto a Rachel di sposarlo?- Disse poi a bruciapelo.

L’ispanica sgranò gli occhi sconvolta.

-Stai scherzando vero?-

La bionda scosse la testa continuando a guidare.

-E tu?-

-Le ho detto la verità…-

-Cioè? Che rischia di avere come figli delle piccole balenottere con un naso gigantesco e con degli enormi complessi d'inferiorità... Sempre se prendono dalla Berry!-

-Idiota…-

-No, è un miscuglio genetico pericoloso se ci pensi…-

-San sii seria per una volta…- Disse l’ex cheerios un po’ scocciata –Comunque le ho detto che anche se sono carini insieme, prima o poi dovrà lasciarsi tutto alle spalle se vuole volare alto… Rachel è una stella, deve brillare e non ci riuscirà mai se rimane ancorata a Finn… O a me…- Disse seria mentre parcheggiava davanti il vialetto di casa Lopez –ma, ovviamente non mi ha ascoltata…-


-Perché non mi racconti cosa è successo?-

-Eravamo in bagno e mi ha chiesto un consiglio…-

-No, intendevo… Cos’è successo quest’estate…-

Quinn si morse un labbro guardando fuori dalla macchina.

-Ok, non è ancora il momento… Cerca di non farti troppo male ok?- Disse la latina prima di uscire dalla macchina.

La bionda annuì con le labbra sigillate, forse era davvero il momento di voltare pagina.


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-Ehi…-

La bionda alzò la testa dal suo libro.

-Ciao- disse semplicemente mettendo un segnalibro sulla pagina e chiudendo il suo passatempo.

-Ti ho disturbata?- Chiese Rachel sedendosi accanto a lei nella sala prove.

-No, stavo solo occupando il tempo-

-Pensavo te ne fossi andata…-

-Ho un appuntamento con una ragazza che frequenta Yale, è la figlia di un’amica di mamma ed è qui per il weekend… L’ho sentita per telefono, pare una tosta-

La cantante fece finta che la cosa non la toccasse e si guardò intorno.

-Sei gelosa forse?- La punzecchiò la bionda.

-No- si affrettò a risponde la moretta mentre tirava fuori la busta col marchio della NYADA.


Quinn sgranò gli occhi emozionata –E’arrivata?-


Rachel annuì felice passandogliela.


-Ma… E’ancora chiusa?-


La cantante annuì nuovamente terrorizzata.


-Vuoi che la apro io?-

-Ti prego…- la supplicò la ragazza al suo fianco.


Quinn fece un respiro profondo e si girò verso Rachel –ok, ma qualunque cosa dica... Ricorda che tu vali molto più di questa!- disse indicando la busta.


La cantante annuì poco convinta facendo un sorriso di circostanza.


La bionda le sorrise per un attimo e poi cominciò ad aprire la busta.

Tirò fuori la lettera della scuola e cercando di rimanere il più impassibile possibile, lesse con attenzione il suo contenuto.


Rachel stava letteralmente impazzendo.


Quinn alzò lo sguardo dal foglio per incrociare i suoi occhi che supplicavano una risposta positiva.

Poi sorrise felice –non avevo dubbi-

La moretta le strappò la lettera tra le mani e la lesse svariate volte, poi guardò la bionda accanto a lei che la guardava con ammirazione.

-Sono tra i finalisti! Devo dirlo a Kurt!- Disse con gli occhi lucidi scattando in piedi emozionata.

Euforica si diresse velocemente verso la porta.


Si bloccò sul ciglio come se si fosse dimenticata qualcosa.


Quinn era li, ancora seduta che la guardava sorridente, e non era arrabbiata della sua reazione, la conosceva fin troppo bene per non capire quanto fosse importante quel momento.


Fu un momento, dimenticò la NYADA, Finn e il matrimonio e tutto il resto del mondo, e si gettò sulle labbra della bionda che ricambiò il bacio senza pensarci due volte.




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Capitolo 12
*** separaciones 3x12 ***


3x12
piccola nota,
il tono di questo capitolo è un pò diverso dal solito
ma visto che mi stavo annoiando, volevo movimentre un pò la situazione
non sono sicura sia venuto bene,
spero comunque che vi piaccia.
Grazie a tutti per le magnifiche e calorose recensioni,
e grazie anche a chi segue in silenzio, siete tantissimi
Adesso vi saluto, buona lettura
C.






-Necesito besar cada trozito de tu cuerpo...- Le sussurrò la mora con voce roca mentre si muoveva sinuosa sulla sua donna.


Improvvisamente sentì il corpo della bionda irrigidirsi sotto il suo tocco.


-Tutto bene?- Chiese titubante smettendo per un attimo di torturarle il collo.

-Pensavo…-

Santana la guardò con curiosità cercando di capire perché la sua imprevedibile ragazza l’avesse bloccata proprio adesso che si stavano cominciando a scaldare entrambe.

-Non sono d’accordo con quello che stai facendo a Schuester- disse portandosi un po’ su con i gomiti.


-E me lo dici adesso… Perché…-

-Mi è venuto in mente… Quando parli in spagnolo, spesso mi viene in mente Mr. Schue- cercò di spiegare con naturalezza.


L’ispanica ancora basita, si spostò sedendosi accanto a lei con le gambe incrociate, non sapeva se essere più nervosa del fatto che la bionda non condividesse il suo pensiero o che pensava a Schuester mentre lei le sussurrava zozzerie all’orecchio mentre ci davano dentro.


Ma d'altronde Brittany rimaneva un mistero anche per lei.


Forse era per questo che le piaceva così tanto.


-Voglio dire…- Ricominciò la ballerina portandosi pure lei a gambe incrociate sul letto –Mr. Schue è un ottimo insegnante… Mi ha insegnato che pelo significa capello e non peli…-

Santana scosse la testa –solo perché ha passato due ore a spiegare come si dice, testa, occhi capelli e naso… E si è dimenticato le orecchie perché non sa pronunciarle-

La bionda assunse la sua aria pensosa.


-Ascolta BrittBritt so quello che faccio, ok?-

-Ma è Mr. Schue, se perde il suo lavoro…-

-Perdesse- la corresse l’ispanica.


Brittany si alzò di scatto irata iniziando a recuperare le sue cose.

-Dove vai?-

-Da Mr. Schue… mi ha chiesto una mano per la coreografia…-


Santana continuava a guardarla basita senza capire.


-E la devi smettere di correggermi… Non sei tu la mia insegnante…- Disse uscendo e sbattendo con cattiveria la porta.

-Mierda!- Sentenziò l’ispanica facendosi cadere sul letto.


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-Anche a me ha fatto piacere…-


Rachel si fermò a pochi metri dalla bionda appoggiata all’armadietto completamente rapita dalla sua telefonata.


-A Yale… Cioè in Connecticut?-


La cantante si avvicinò sempre di più cercando di origliare.


-Sarebbe interessante…- Disse la bionda abbastanza emozionata –Ok, vai… Buona lezione…- disse poi con un sorriso prima di staccare la chiamata.


Quinn chiuse l’armadietto di colpo scoprendo Rachel che appena la vide cominciò a fare altro.

-Stavi origliando, per caso?-


Rachel scosse la testa cercando di rimanere vaga.


La bionda sospirò divertita, e dopo aver sigillato l’armadietto s’incamminò verso l’auditorium.

-Era la ragazza di Yale?- Chiese Rachel seguendo il suo passo.

L’ex-cheerios annuì.

-E cosa voleva?-

Quinn stava per risponderle a tono quando qualcosa attirò la sua attenzione.



-Ma perché non provi a fidarti di me?- Domandò la latina davanti una Brittany impassibile.

-Perché vuoi farlo licenziare… Non è giusto San- replicò la bionda.

-Lamentarmi è un mio diritto Britt!- Disse seria la latina alzando la voce.



-Non possono litigare, non loro…- Disse Quinn partendo in quinta.

Rachel l’afferrò per un braccio trascinandola in un aula vuota.

-Non sai neanche il perché stanno litigando, non puoi intervenire… Sono questioni loro…-


La bionda fece un respiro profondo e poi guardò la moretta di fronte a lei.

-Cosa vuoi da me Rachel? Vuoi essermi amica? vuoi essermi amante? O vuoi semplicemente farmi da psicologa?- Chiese la bionda con tono aggressivo.


La moretta la guardò completamente spiazzata.


-Vuoi sapere cosa voglio io?

La moretta annuì perplessa.

-Te…- Disse poi guardandola negli occhi –E visto che non posso averti, mi fa male vedere due persone che si amano spendere del tempo a litigare…-

-Perché mi dici questo?- Chiese Rachel un po’ titubante.

-Perchè nonostante il bacio, nonostante la NYADA, e nonostante noi… Hai accettato di sposarlo…-

-Chi te l’ha detto?- Chiese Rachel un po’ titubante e con gli occhi lucidi.

-Non ha importanza…- Sentenziò la bionda dirigendosi verso la porta.

-Quinn-

L’ex-cheerio si girò verso di lei.

-Mi dispiace…- Disse semplicemente con un filo di voce mentre una lacrima le bagnava il viso.


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-El es caliente… Yo soy caliente- Spiegò la latina dal centro del palco con accanto il professore di spagnolo Martinez.


Brittany cercava di non guardarla, era maledettamente sexy in quegli abiti, ma era troppo incazzata con lei per dargliela vinta così.

-Britt andiamo?- La chiamò Mike per andarsi a preparare.

Britt annuì e si alzò andando dietro le quinte del palco.

Santana vide la sua bionda allontanarsi dalla platea con Mike e si morse un labbro seccata, poi recuperò la sua impeccabile sicurezza e si girò verso il Shuster – Mr. Schue il palco è suo- disse l’ispanica invitandolo a salire sul palco.


L’uomo pieno di fronzoli guardò la latina e dopo un respiro profondo salì sul palco.

Rachel intanto, accanto a Finn, non aveva mai tolto gli occhi di dosso alla bionda che sembrava ancora particolarmente divertita ed eccitata dalla performance di Santana e il professor Martinez.


L’ispanica scese dal palco e si sedette in platea, lontano da tutti.

Sapeva di essere stata particolarmente sexy e si sentiva figa come non mai, ma una morsa allo stomaco non le faceva godere a pieno il momento di autostima.

Non poteva credere che la sua ragazza l’avesse trattata in quel modo, non poteva credere che non si fidasse di lei.

Il filo dei suoi pensieri fu interrotto da Brittany che entrò in scena con due corna in testa che giocava a fare il toro assieme a Mike, mentre Mr. Schue si esibiva in una performance stereotipata e ridicola.



-Sei stata tu? Sei stata tu a lamentarti con Figgins di me!-

-Già e lo rifarei ancora dopo questa performance- rispose l’ispanica particolarmente innervosita.

Ma ovviamente non lo dava a vedere.

-Ti stai immischiando in cose da adulti Santana, questa è la mia vita, il mio lavoro…- disse serio il professore da sopra il palco.

-E questa è la mia educazione e non è uno scherzo, anche se a lei sembra così visto che ci continua a propinare questi steriotipi-


L’ispanica si alzò dal posto e si avvicinò al palco evitando accuratamente lo sguardo di Brittany che stava in silenzio accanto al docente.

-Che cosa voleva fare da grande? Perché è diventato un professore di spagnolo Mr. Schue?-

-Perché era l’unico posto disponibile ai miei tempi- rispose sconfitto l’uomo.

Santana annuì e poi guardò nuovamente il docente –le voglio ricordare una cosa che mi ha detto una volta un insegnante straordinario… Senza passione, non puoi sfondare!-

A quel punto la latina guardò Brittany e uscì dall’auditorium lasciando tutti impietriti.




-San, San ti prego aspettami- disse la bionda urlandole da lontano.

L’ispanica si girò seccata e la guardò senza aprire bocca.

-Mi dispiace, non avevo capito niente…- Disse con gli occhi lucidi e con ancora le corna da toro in testa.

-Non importa- disse Santana rassegnata per poi tornare su suoi passi.

-San…-


-Lasciala stare… ha bisogno di stare da sola- disse Quinn arrivando da dietro.

Brittany si tuffò tra le sue braccia e la strinse forte.

-Non volevo farle del male-


-A volte succede, non volontariamente… Ma capita di far del male a chi si ama…- Disse Rachel  che era appena arrivata con Sugar.

Quinn continuò a stringere l’amica in lacrime, mentre la cantante la guardava con gli occhi lucidi.

-Vieni BrittBritt, ti porto a casa io!- disse Sugar allungando la mano.

Brittany si staccò e afferrò la mano di Sugar che stranamente non aveva fatto nessuna battuta fuori luogo.


Quinn le sorrise e si congedò.

-Quinn…- Urlò la moretta.

-Abbiamo già parlato!- sentenziò Quinn senza neanche girarsi e continuando per la sua strada.


-Vuoi venire con noi? Ho un letto a tre piazze…- Spiegò Sugar guardando Rachel.

-No non vorrei…-

-Dai, così ti posso sfidare al karaoke della wii-

Rachel sorrise rassegnata e si unì alle due ragazze, non era sicura fosse la scelta giusta, ma sicuramente non si sarebbe annoiata.

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Capitolo 13
*** Valentine's Day pt1 3x13 ***


valentday

Valentine's Day

parte 1




-Buon San Valentino- Disse la bionda una volta raggiunta la sua ragazza davanti l’armadietto.

Santana guardò stranita il computer rosa che Brittany teneva in mano.

-Mi regalerai il tuo computer per San Valentino?-

-E’ una playlist di tutte le canzoni che sento in testa quando non siamo insieme o quando ti penso…- Santana sorrise stupita –volevo farti un cd per San Valentino ma questo è tutto quello che sono riuscita a fare con l’aiuto di Sugar…- Aggiunse Brittany mentre emozionata si si girava verso la latina per farle vedere il monitor.

La mora istintivamente l’abbraccio da dietro.

-Ho fatto anche una copertina-

Santana guardò commossa il progetto della bionda tutto tappezzato di rosa e di cuori che incorniciavano una loro foto.

-Brittany- pronunciò con una cantilena bagnata di dolcezza –grazie-

La ballerina fece spallucce e chiuse il computer, l’ispanica abbassò leggermente la testa e Brittany sorridendo si avvicinò a lei per annullare le distanze.


-Ragazze lesbiche!-

Le due si fermarono di botto vedendo il preside Figgins che infuriato dietro di loro.




-San-

L’ispanica si girò incrociando gli occhi di Brittany che la guardavano con un velo di tristezza, era difficile mantenere il sangue freddo quando la guardava così.

-Dimmi Britt- rispose seria.

-Sei ancora arrabbiata con me?- Chiese dolcemente.

-No…-

-Allora perché non mi guardi?- Incalzò la più alta.

La latina alzò leggermente gli occhi e decise di essere sincera –mi hai ferito Britt, era una stupidaggine, ma forse mi ha fatto più paura la mia reazione che la cosa in se…-

Brittany la guardò curiosa.

-Nel senso che… Non dobbiamo pensarla sempre allo stesso modo, però…-

-Lo so San avevi ragione tu su Mr. Schue… E’ che sono un po’ stupida a volte…- Replicò la bionda cercando di giustificarsi.

-No amore... Non dirlo neanche per scherzo!- Disse Santana abbracciandola, come se improvvisamente si fosse dimenticata di tutto.

-Tu non sei stupida, sei solo troppo buona…- Disse mentre la stringeva più forte -la verità è che mi sono sentita persa senza di te…-

Brittany si staccò dall’abbraccio e la guardò con tenerezza.

-Oh San…-

-Facciamo la pace?- Chiese la latina improvvisamente più sorridente che mai.

Brittany sorrise e si sporse dandole un bacio a stampo.



-Quello? Le nostre labbra si sono appena sfiorate- replicò la latina riluttante, mentre il preside scuoteva la testa non condividendo la sua versione.


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-Ma che cazzo! Ci voleva pure l’omofobo di turno- Urlò l’ispanica uscendo dall’ufficio del preside mentre sbatteva violentemente la porta alle sue spalle.

-Ehi San… Che è successo?- Chiese Quinn vedendola infuriata.

La latina sbuffò appoggiandosi al muro vicino alla presidenza.

-Qualche bastardo si è lamentato del fatto che io e Britt ci scambiamo effusioni in pubblico-

La bionda sgranò gli occhi -scherzi?-

-Ho la faccia di una che scherza?-


-San…-

L’ispanica si girò verso Brittany che era appena uscita dalla presidenza cercando di nascondere l’incazzatura.

-Abbiamo raggiunto un accordo-

Quinn si avvicinò interessata.


-Possiamo scambiarci infusioni se non c’è nessuno-


Le due ex compagne di squadra si guardarono sorridendo.


-Effusioni BrittBritt, le infusioni sono altre cose…- Disse mentre sorrideva rammaricata.


Brittany sorrise imbarazzata per poi allungare il mignolo verso la sua donna.

Santana guardò il dito affusolato e scosse la testa.

Poi aprì la propria mano per intrecciare a pieno quella della ballerina che sorrise orgogliosa di lei.


-Volete che ci vada a parlare io?- S’intromise Quinn.

-No, voglio solo scovare quello stronzo e andarci a pomiciare davanti!- Rispose la mora con un ghigno guardando avanti.

Brittany scosse la testa rassegnata guardando l’altra bionda che le accennò un sorriso compassionevole.


Quinn le vide scomparire tra la folla e i cuori che riempivano i corridoi del McKinley.

Le dispiaceva da morire vedere le loro amiche in quello stato dopo tutto quello che avevano passato.

La suoneria del suo cellulare la distolse dai suoi pensieri.

-Buon San Valentino. Bacio Jenny-


La bionda sorrise maliziosa e istintivamente cominciò a comporre la risposta al messaggio.

-Come fai a scrivere così velocemente?-


Quinn alzò la testa incontrando gli occhi del ragazzo rasta che aveva conosciuto pochi giorni prima.

-Abitudine…- Disse la bionda dopo aver premuto invio –tu non sei veloce?-

-Non ho il cellulare…- rispose il ragazzo con la chitarra in mano –voglio dire… Se ho qualcosa da dirti te la dico in faccia… E se non sono con te, è una buona scusa per uscire di casa e venirtela a dire-

La bionda si sciolse per un attimo perdendosi in quei tatuaggi che gli fasciavano la clavicola.


-Sam e Mercedes ci stanno aspettando nel cortile per il telegramma-Aggiunse il ragazzo.

-Quello per Rachel?- Chiese l’ex cheerio diventando improvvisamente seria.

Il ragazzo annuì –Mi pare che si chiami così, c’è l’ha commissionato quello alto-

La bionda annuì un po’ perplessa.

-Mercedes mi ha detto che quel tizio è il tuo ex fidanzato… Non devi cantare per forza se non vuoi- gli disse dolcemente il rasta.

Quinn alzò lo sguardo sicura –nessun problema!-


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-Vieni qui Rory II- Trillò Sugar.

-Ma Rory I lo sa che l’hai chiamato così?- Chiese Santana guardando il piccolo cane trotterellare, mentre stava spaparanzata sul divano di casa Motta a guardare la tv.

-E’ un omaggio… E fa di cognome Motta quindi comunque si differenzia da lui-

-Bhe se gli avessi dato pure il cognome di Rory avrebbe avuto delle crisi d’identità- Spiegò Brittany mentre Sugar annuiva accarezzando il cucciolo.

-Chi dei due avrebbe avuto crisi d’identità?- Domandò sarcastica l’ispanica.


Le due amiche si girarono verso di lei con l’espressione pensosa.

-Ok…- Sentenziò la latina alzandosi dal divano e mettendosi il cappotto.

-Vai via?- Chiese la ballerina mettendo il broncio.

-Si, ho un appuntamento con Quinn- rispose alzando un sopracciglio.

La bionda capì e annuì svelta alzandosi per salutarla.

-Tanto non avete bisogno di me per…-

Santana indicò i cartoncini rossi sparsi sul tavolo accanto ai cuoricini già ritagliati.


-No vai Sannie, BrittBritt e io ormai lavoriamo benissimo in coppia-

La latina si staccò dal corpo caldo della fidanzata che l’aveva stretta per salutarla.

-Fai meno la simpatica Shughina…- Disse aprendo la porta -sto solo aspettando che scegli tra due ruote e Mr. non si capisce niente quando parlo…- Concluse con un ghigno.

Sugar le sorrise con gli occhi a cuoricino come se le avesse detto qualcosa di estremamente romantico.

-Ok, adesso mi fai paura- sentenziò poi si girò verso Brittany che era tornata al suo posto -Ti passo a prendere alle 7?-

Brittany annuì e poi si girò verso Sugar.

-No no, mi porta l’autista di mio padre… Il mio ha il giorno libero-

Santana scosse la testa divertita e ma prima di uscire da quella situazione delirante fece uno scatto verso la sua ragazza facendo spaventare Rory II Motta.

-Ancora buon San Valentino piccola mia- disse prendendole il viso fra le mani e baciandolo con passione.

Poi sorrise felice e uscì.



-Ok, credo che a questo punto chiamerò Rory!-

-Bene lo farai felice ci sperava tanto…- Disse la bionda continuando a ritagliare i cuoricini mentre aveva ancora sulla labbra il profumo della sua donna.

-Artie è carino, e quella sedia è uno spasso ma…-

-Ma…?-

-Ma se Rory parla e non voglio rispondere posso dire che non capisco il suo accento-

-Non ci avevo pensato- rispose la bionda completamente illuminata da quella affermazione.


Sugar si alzò soddisfatta e afferrò Brittany per mano.

-Sughi le decorazioni…-

-Ci penseranno i camerieri… Adesso abbiamo altro a cui pensare…- Disse prendendo la sua carta di credito dal cassetto del salotto.


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La latina arrivò al parcheggio del McKinley, la bionda le aveva detto che aveva da fare con quello strano gruppo di cristiani canterini e che non sarebbe uscita prima delle 16.00.

Approfittò di quei minuti per rilassarsi e godersi il silenzio.


Non ricordava San Valentino più bello fino a quel momento.

E’ vero che aveva avuto quel richiamo dal preside, ed è vero che non aveva ancora scovato il colpevole… Ma in quel momento non importava, era fin troppo rilassata.

Aveva fatto pace con Brittany e non vedeva l’ora di passare la serata con lei, che finalmente era la sua fidanzata anche per i suoi amici.

Si fermò un attimo a pensare, lei e Britt si conoscevano da una vita ma quello per loro era il vero primo San Valentino che passavano insieme.

Sorrise.

Forse avrebbe dovuto passare ogni istante di quel giorno con lei, ma in quel momento era felice che stesse aspettando Quinn e di essere stata fino a quel momento con Sugar, perché, anche se non l’avrebbe mai ammesso facevano parte del suo cuore anche loro.


Pensò mentalmente a chi mancasse a quella lista.

Puck l’avrebbe incontrato la sera stessa.

A quel punto ebbe un’illuminazione, prese il cellulare dalla borsa e cominciò a comporre un messaggio.

-Buon San Valentino! Zia Tana, ps. Stasera siamo tutti al bel grissino, sarebbe bello vederti!-


-Scusa il ritardo…- Disse Quinn salendo in macchina.

-Cristo Fabray mi hai fatto prendere un colpo- disse Santana dopo essersi spaventata.

-Il linguaggio Lopez…- L’ammonì l’amica allacciandosi la cintura mentre con l’altra mano salutava Joe che ancora fermo a chiacchierare con Mercedes e Sam.


La latina studiò lo sguardo della bionda e mise in moto.

-Hai cambiato di nuovo sponda?-

-Perché?- Chiese evasiva.

-Vabbe che con quei capelli potresti scambiarlo per una donna… Però…-

-Ma smettila… Sempre meglio di Rachel mi sposo a 17 anni Berry, no?-

Santana notò la sua espressione farsi rigida.

-Come stai?- Chiese a brucia pelo.

-Meglio… Cantare mi distrae, e poi sono proiettata verso Yale quindi…-


L’ispanica annuì poco convinta.

-Davvero San, sai non esiste solo Rachel…-

-Già esiste anche… Aspè come si chiama… Jes, Jan…-

-Jenny, si chiama Jenny… E vuole che vada a trovarla al campus- aggiunse con Malizia la bionda.

-Ma adesso hai Joe il rasta giusto? Tutto con la J Fabray che originalità- ridacchiò la latina vedendo che anche Quinn si stava rilassando.


-A proposito di Joe…- Disse diventando improvvisamente seria.

La latina la guardò incuriosita.


-Credo sia stato lui a lamentarsi con Figgins-

L’ispanica inchiodò di botto.

-Dico ma… Vuoi farci ammazzare?- Le urlò la bionda.

-Quel buzzurro con un casco di banane in testa si è lamentato di me e Britt?- Chiese infuriata.

-Forse… Non lo so…- rispose intimidita.

-E a te piace? Quinn sei gay e ti piace un omofobo?-

-Non sono gay… E non è omofobo… E’ solo un po’… Fuori dal mondo…-


-Spera per te che non sia stato lui, o si ritroverà senza capelli- sentenziò la latina riprendendo la marcia.

-Dai J.lo-

-Ma che cazzo Quinn- disse semplicemente con gli occhi lucidi.





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Capitolo 14
*** Valentine's Day pt2 ***


valentiday2

-Finn e io siamo lieti di annunciarvi… Che finalmente ci sposeremo!-


Quelle parole le rimbombavano come un martello.

Non sapeva neanche perché era stata così carina con lei durante l’esibizione di Stereo Heart.

Forse perché voleva convincersi che fosse veramente finita… Anche se in realtà non sapeva neanche quando e come fosse cominciata.


Si rigirò svariate volte nel letto, non era sicura di volere andare a quella festa.

Allungò la mano verso il comodino afferrando il cellulare.


-Scusami, avrei dovuto essere meno indulgente con Joe, Ti voglio bene Q.-


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-Non è colpa tua, ci vediamo stasera… Adesso alza il culo e trovati un vestito da monaca per fare colpo su quel surrogato di francescano… ps. Non pensare a Rachel! :* J.lo-

Santana buttò il telefono sul letto e aprì l’armadio con l’intento di raccattare qualsiasi cosa di decente visto che non aveva avuto tempo di comprarsi niente di nuovo.


-Avanti- disse, dopo aver sentito bussare alla porta di camera sua.


-Speravo di trovarti così…- Trillò la donna dai tratti latino americani con un sacco di capelli.

-Desnuda?- Domandò la figlia che effettivamente indossava solo una maglia che la copriva fino a sotto le mutandine.


La donna entrò sorridente in camera poggiando sul letto una busta.

-Hai fatto shopping?- Chiese Santana tornando a guardare l’armadio.


La signora Lopez tirò fuori dalla busta un vestito nero –penso che la misura dovrebbe essere giusta-

-Di cosa?- Chiese la mora voltandosi.

-Ti piace?- Domandò la donna noncurante degli occhi increduli della figlia.


Santana aveva la bocca spalancata –E’per la stasera?- Balbettò confusa.

La signora annuì e si avvicinò alla figlia poggiandole il vestito addosso, portandola davanti allo specchio dell’armadio.

-Si la misura è quella…- Disse soddisfatta spalancando un grosso sorriso.

-Hai preso la tredicesima?- Chiese poi cercando di non sembrare troppo colpita dal gesto improvviso della madre.

-Ma no… E’ a dicembre quella…-

-E allora?-

-Scusa non esci con Brittany?-

-Si ma…-

-Niente ma… E’ San Valentino… E per la prima volta dopo diciassette anni so con chi esci…-


L’ispanica sorrise commossa e si specchio di nuovo.

Sapeva già che quell’abito avrebbe fatto impazzire la sua Brittany.

Non poteva credere che sua madre avesse fatto questo per lei, per loro.


Improvvisamente la sua espressione si fece seria.

-No te gusta? Lo volevi rojo?- Chiese la madre preoccupata.

-No è che… Pensavo…-


La donna la guardò curiosa e la fece sedere sul letto con lei.

-Perché l’abuela non la pensa come te? Perché ci sono persone come lei che hanno problemi se io sto con Britt…. Cioè lo so il perché ma… E’così ingiusto non trovi?-


La signora Lopez fece un respiro profondo e guardò negli occhi sua figlia, dal primo momento che aveva capito che relazione ci fosse tra Santana e Brittany aveva temuto quella domanda.
-Niña… Mi piacerebbe dirti che la vita è giusta e che tutto si sistemerà, ma non è così…-


-Già…- Sospirò la mora guardando il vestito.


-Però ricorda Santana, per ogni persona che non ti rispetta ce ne sono dieci che ti amano e Brittany è una di quelle… E anche io…-

La latina sorrise e si buttò tra le sue braccia senza bisogno di aggiungere niente.


-Perchè non dici a Brittany di dormire qui?-

Santana la guardò accigliata –ma è martedì?-

-Ma è San Valentino!- Replicò la donna facendole l’occhiolino prima di congedarsi.

 
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-Alla faccia di quel buzzurro…- Ansimò la latina allungando la mano verso i capelli biondi della ragazza.

Brittany si allontanò un attimo da quel paradiso.

-Sannie l’acconciatura- l’intimò.


La latina annuì portandole più avanti il suo sesso.
-Chi la tocca… Ti prego non fermarti…- Gemettè buttando indietro la testa.

Brittany sorrise tornando al lavoro che aveva appena cominciato.

-Oh si… Argh…- ansimò ancora la latina mentre con la mano graffiava i finestrini appannati dalle macchina.

La bionda sentendola così vogliosa continuò a torturarla aumentando la velocità dei suoi movimenti.

- Non fermarti Britt, non fermarti…- Urlò irrigidendo il corpo.

La ballerina sotto di lei faticava a respirare ma non le importava, stava portando la sua ragazza ad un orgasmo che entrambe desideravano da giorni.

-Ahhh…- Urlò la latina una volta raggiunto l’apice del piacere.

Brittany si staccò riprendendo fiato, mentre sentiva il corpo della compagna rilassarsi.


Cercando di non stropicciarle troppo il vestito salì a gattoni sopra di lei e le posò un leggero bacio sulle labbra.


-Sei magnifica…-

La bionda sorrise e la baciò di nuovo.

-No davvero Brittany…- Le disse cercando il riflesso nei suoi occhi –non parlo solo di questo- continuò sorridendo appena –parlo di tutto… Sei capace di rendere speciale ogni cosa…-

-Anche te?-

-Soprattutto me…-


Santana aumentò la presa stringendola più forte.

Dopo qualche secondo la bionda si staccò sorridendole.

-Hai i capelli tutti spelacchiati, sembri Lord T.- disse, sistemandole le ciocche.

Santana sorrise di nuovo doppiamente convinta di quello che aveva appena detto, poi mi se a fuoco il viso della bionda notandone un particolare.

-Ti si è spostato il brillantino…- Aggiunse la mora sfiorando il cuoricino rosso che le era scivolato sotto l’occhio destro.

La ballerina afferrò le dita della latina e le portò sulle sue labbra baciandole delicatamente.

-Non spostarlo…- Le disse maliziosa.

-Ok…- Ridacchiò l’ispanica –ci conviene andare... Anche se…- Aggiunse facendo scorrere l’indice sulla clavicola scoperta della compagna.

-No dai… Shughi ci tiene un sacco!- Replicò la bionda alzandosi mentre si ricomponeva.

-Ok…- Disse rassegnata -Tanto più tardi non mi scappi Brittany S. Pearce…-


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-Finalmente... Che fine avevate fatto?- Chiese Sugar appena vide entrare le sue amiche.

-Brittany ha fatto tardi con l’acconciatura…- Si giustificò l’ispanica.

-Ma se siamo state assieme dal parrucchiere...- Replicò con ovvietà indicando la coroncina intrecciata nei suoi capelli.


L’ispanica si girò sgranando gli occhi verso la fidanzata, e diventò paonazza.

-Hanno fatto sesso sfrenato pre-party- disse Quinn sbucando dal nulla –tesoro sistemati il reggiseno- sussurrò all’ispanica in modo che la sentisse solo lei.


-Ma no… Il sesso è post-party!- Sentenziò Sugar.

-Bhe è sempre con la p… Va bene sia post che pre... E’un po’ come il bilinguismo- Rispose seria Brittany.

-Davvero BrittBritt?- Chiese Stupita la biondina abbassandosi gli occhiali.

-Si, San mi ha spiegato che…-

-Amore… Che ne dici di prendere posto- disse Santana interrompendo la propria fidanzata e trascinandola via.


-Oh che bella l’aria di San Valentino… Rende tutti più romantici!- Concluse Sugar sognando ad occhi aperti davanti ad una Quinn che era rimasta perplessa dalla breve ma intensa interazione tra Sugar e Brittany.






-Ciao, io sono Joe… Santana Lopez mi ha chiesto di dedicare una canzone d’amore a Brittany S. Pearce…- Disse il ragazzo rasta scendendo dal palco e avvinandosi alle due ragazze.

-E alla fine sono arrivato alla conclusione che c’era un’unica risposta- continuò sempre più serio.

Brittany non era sicura di aver capito bene, si girò verso la sua ragazza che aspettava seria una risposta da quel ragazzo che non aveva i soldi per comprarsi le scarpe.

-Assolutamente-
L’ispanica sorrise.

-Qualsiasi sia la forma è amore- continuò Joe –Quindi, questa canzone è per te Brittany da part e di Santana-

La mora si girò piano verso la sua fidanzata che scuoteva la testa incredula, le afferrò le mani e le baciò dolcemente mentre Brittany le sussurrava un tiepido –sei pazza!-

Quinn afferrò il microfono e guardò l’ispanica sorridendole complice, era felice di vederla felice, poi cominciò a cantare guardandosi intorno.

Cherish is the word I use to describe
All the feeling that I have hiding here for you inside
Il fatto che Finn e Rachel non fossero presenti la metteva maleddamente a suo agio.

You don't know how many times I've wished that I had told you
Cherish the thought
You don't know how many times I've wished that I could hold you

Cherish the thought

You don't know how many times I've wished that I could
Mold you into someone who could

Can't get away I won't let you

Who? You!

Quinn lanciò un’occhiata a Mercedes e Joe invitandoli a seguirla.

I could never forget to
Cherish is the word I use to remind me of

Your love

Arrivati al tavolo delle due ragazze lo circondarono per poi coinvolgerle a ballare.

Santana e Brittany si alzarono rimanendo connesse e muovendosi a ritmo di musica.
Avrebbero ricordato quella serata per tutta la vita, la loro prima e ufficiale festa da fidanzate.


You don't know how many times I've wished that I had told you
You don't know how many times I've wished that I could hold you

Brittany sorrideva felice mentre sentiva il calore dei propri amici dedicargli quella canzone.

-Ti vogliono tutti bene…-

-Ci vogliono tutti bene- replicò la latina lasciandosi guidare dalla propria compagna.

You don't know how many times I've wished that I could
Mold you into someone who could

Cherish me as much as I cherish you

Le due ragazze si avvicinarono sempre di più coccolate dalla musica mentre Quinn, Joe e gli altri le guardavano sorridenti.

Cherish the thought, Oooh

-Grazie- le sussurrò Brittany prima di annullare le distanze con bacio e stringerla forte a se sotto un fragoroso applauso.


Quinn sorrise con gli occhi lucidi e senza accorgersene si ritrovò aggrappata al braccio di Joe che sembrava non disdegnare.



-Ciao-

Quinn seguì la traiettoria del saluto del ragazzo e si gelò vedendo Rachel e Finn che sorridenti facevano la loro entrata trionfale nel locale.

Si estraniò per un attimo impallidendo.

Forse era la canzone che era appena partita o forse erano tutti quegli ormoni che fluttuavano incandescenti nel locale, ma lei aveva bisogno d’aria.


-Ferma Fabray- La bloccò l’ispanica parandosi di fronte a lei.

Poi le prese le mani e la obbligò a ballare con lei, visto che la sua fidanzata era salita sul palco.

L’ex capo cheerleader si rilassò cominciando a dimenarsi insieme alla sua amica.


-Adesso vai da quel buzzurro e fagli vedere di che pasta sei fatta- le urlò sorridente.

La bionda scosse la testa divertita ignorando lo sguardo di Rachel che non l’aveva mai persa d’occhio.

Poi si avvicinò a Joe e lo trascinò al centro della sala.

Brittany guardò l’ispanica dal palco e le fece ok con la mano.

Santana ricambiò con un bacio e con un sorriso

Love Schack… Love Schack, Love Schack…

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-Love Schack… Love Schack, Love Schack…-

L’ispanica girò lo sguardo verso la sua fidanzata che si dimenava sul sedile.

-Ho voglia di ballare tutta la notte…- Trillò la bionda.

-Potresti insegnarmi dei nuovi passi- ridacchiò la latina alzando un sopracciglio mentre parcheggiava di fronte al suo vialetto.

-Tutto quello che vuoi… Sei la mia Valentina…- Replicò la bionda allungandosi fino al collo di Santana che sussultò.

-Come fai ad essere così sexy e dolce contemporaneamente- gemette la latina.

-Sono bicaratteriale-

-Tu sei bistupenda- rispose Santana mordendole un labbro.

Le due si guardarono per un attimo e nel giro di pochissimo si slacciarono le cinture e uscirono dalla macchina correndo verso l’ingresso di casa Lopez.


-Shh non ridere che svegli tutti- la rimproverò ridendo la latina prima di girarsi verso la porta e incrociare due occhi sommessi e arrossati che la guardavano triste.

 
Brittany che ancora stava ridendo si bloccò dietro di lei vedendo il ragazzone con gli occhi lucidi seduto sugli scalini dell’ingresso -ciao!-


-Ciao Brittany- rispose il ragazzo accennandole un sorriso per poi spostarsi a guardare la sua amica che continuava a guardarlo shoccata -Ehi ti trovo in splendida forma J.Lo - Disse cercando di risultare sarcastico.

-Non si può dire lo stesso di te Dave!- Rispose la latina dopo averlo invitato a entrare in casa.





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Dai due capitoli in due giorni...
Anche se... La puntata è stata straordinaria sotto tanti aspetti
ed è stata dura scriverci su
ma spero vi sia piaciuta...
E' sempre complicato invantare ogni settimana cercando di mantenere tutto IC
fatemi sapere se vi sta piacendo *_*

Un grazie speciale a tutte le persone che seguono che hanno messo nei preferiti e, soprattutto, che spendono due minuti  a farmi sapere che ne pensano
:D
grazie davvero

A presto
C


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Capitolo 15
*** Amicizia pt1 3x14 ***


amicizia pt1
me la sono presa comoda,
è vero...
Ma tra gli impegni e la pausa di glee
ho pensato che era meglio così!
Questa puntata è stata bellissima,
e visto che per le prossime 7 settimane saremo orfani della nostra droga preferita,
ho voluto dividere la puntata in più capitoli,
anche perchè per forza di cosa,
non voglio cambiare il finale o ipotizzare il dopo.
Grazie per la passione che mettete nel leggere questa storia

Un bacione a tutti
Buona lettura
C
ps, scusate per i refusi e gli orrori di grammatica, ieri ho scritto in condizioni particolari!

Amicizia
parte I



-Azzo… Ma è bollente!- Si lamentò il ragazzo tirando fuori la lingua.

-La cioccolata calda dev’essere calda, se no si chiamerebbe cioccolata fredda…- Rispose ovvia Brittany mentre soffiava con delicatezza sul suo cucchiaino colmo di cioccolata.

Karofsky si girò verso l’ispanica cercando manforte ma per tutta risposta la latina cominciò a soffiare sul suo cucchiaino.

-E’ buonissima BrittBritt-

La bionda si girò verso la sua ragazza sorridendo dolcemente.

Per tutta risposta l’ispanica si allungò verso di lei poggiandole le labbra sulle sue, regalandole un bacio poco casto.


Dopo diversi secondi il ragazzo si schiarì la voce cercando di attirare la loro attenzione.

-No vabbe se volete me ne vado-

-Quasi quasi…-

Karofsky si alzò di scatto ma l’ispanica lo bloccò per un braccio –scherzavo…- disse poi diventando improvvisamente seria –Che è successo Dave?-


L’ex titans fece un respiro profondo e guardò l’amica negli occhi mordendosi leggermente il labbro inferiore.


-Ok… Vado a mettermi il pigiamino…- Disse Brittany trotterellando fuori dalla camera.


Il ragazzo guardò nuovamente l’amica e, completamente saturo, scoppiò a piangere.

Santana si alzò girando attorno al tavolo.

-Ehi- disse con dolcezza attirandolo a se mentre con una mano gli accarezzava la testa.

David provò a dire qualcosa ma niente, le lacrime continuavano a inondare il suo viso come un fiume in piena.

Santana non disse nulla, si limitò a stringerlo.


Dopo diversi minuti, il ragazzo tirò su con il naso e si staccò dal corpo caldo della latina.

-Grazie- disse semplicemente.

-Prego- rispose lei sorridendo –ti vado a prendere una maglia di mio padre…-

-No J.lo tranquilla vado a casa mia…-

Santana alzò un sopracciglio malefico -spiritoso…-

-No San dai, è la notte di San Valentino c’è Brittany…-

-E allora? Pensi che mi faccia problemi a farlo mentre sei in camera?- Replicò la più bassa.

-Che schifo…-

-Ma come? Io e Brittany, due bombe sexy come noi? E’ il sogno erotico di tutti… Ah già…- Concluse divertita.

-Stronza…- digrignò l’uomo.

-Anche io ti voglio bene David- Urlò l’ispanica sparendo completamente dalla sua vista.


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-Buongiorno!-

-Buongiorno…- Rispose Brittany ancora con in segni del cuscino sul viso.

-Dormito bene?- Chiese la donna con un pizzico di malizia mentre apparecchiava la tavola per la colazione.

-Non proprio Karofsky era agitato e scalciava…-

La signora Lopez si fermò un attimo a pensare –Karofsky? Quel karofsky?-

-Buongiorno…- Disse il ragazzone facendo il suo ingresso in cucina con addosso una maglia scolorita che la donna riconobbe al volo.


Dave guardò la mamma di Santana un po’ imbarazzato, poi non sapendo cosa dire si girò verso Brittany che era impegnata a riempire la sua tazza di cereali.

-Caffè o cappucino?- Chiese infine la donna ancora basita.




-Te l’avrei detto… Ma dormivi…- Si giustificò la latina.

-Non significa niente, se vuoi che i tuoi amici maschi rimangano a dormire basta dirlo…- Continuò la signora Lopez leggermente infuriata.

-Soy lesbiana!- Rispose la figlia alzando gli occhi al cielo.

-Ma lui no!- Replicò la donna.

-Mamma…- la interruppe Santana andando a chiudere la porta di camera sua –Dave è gay- aggiunse guardandola negli occhi.

-Uh…-


La latina temporeggiò per un attimo aspettando che la madre si sedesse sul suo letto.

-E non so perché sia venuto qui ieri notte, ma forse non sapeva dove andare… o con chi parlare…- Spiegò con tono apprensivo -per una persona che ti odia ce ne sono dieci che ti amano…- aggiunse poi un’ottava sotto.


La donna alzò sgranò gli occhi annuendo leggermente –sei cresciuta Santana…-

L’ispanica sorrise mentre qualcuno bussava alla porta.


-Posso?-


Santana aprì la porta scoprendo l’amico.

-Io andrei… Oggi non ho scuola ma volevo allenarmi…- Spiegò ancora imbarazzato per la scena in cucina.

-La maglietta la faccio lavare e poi te la porto- aggiunse guardando l’ispanica.


-Figurati- rispose la donna alzandosi per afferrare la maglia di suo marito –Alvaro non la usa neanche più…- disse poi guardandola bene -sai che facciamo? La mettiamo nell’armadio di Santana-

La donna aprì l’armadio della latina e poggiò la maglia accanto al pigiama con le paperelle di Brittany.

-Ok- rispose titubante il ragazzo mentre Santana osservava la scena divertita.

La donna lanciò un’ultima occhiata alla figlia e uscì dalla camera.


Dave si girò verso l’ispanica con uno sguardo interrogativo.

-Ospitalità latina…-

Il più alto annuì alzando gli occhi al cielo.

-Allora? Dove andiamo?- Chiese Santana afferrando la sua borsa.

-Devo allenarmi…-

-Non vorrai lasciarmi da sola Karofsky? Non c’è scuola e Brittany mi ha mollato per Sugar…- Disse poi trascinandolo fuori dalla stanza.

-Chi è Sugar?-

-Lungaaaa storia-


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-L’avete già fatto o anche lui appartiene al club verginelli fino al matrimonio? Ps. In quel caso mi preoccuperei! J.lo-


-Un ammiratore segreto?-

-No è un’amica…- disse poi riponendo il cellulare nella borsa –la mia migliore amica- aggiunse con un filo d’orgoglio mentre riprendeva a bere il cappuccino che aveva davanti a lei.


La ragazza dall’altra parte del tavolo la scrutò con attenzione come se non volesse perdersi nessun dettaglio del suo viso.
-Non mi hai ancora detto che hai fatto ieri...- Disse poi.

-Bhe, neanche tu mi hai detto perché sei qui in piena sessione d’esami...- Replicò Quinn con la sua solita aria da stronza.

-Volevo prendermi un caffè con te...- rispose sicura.

-Potevi farlo ieri, era San Valentino…-

La ragazza più grande aggrottò le sopracciglia notando un leggero rossore nelle gote della bionda.

-Ma è oggi il giorno dei single…- replicò ammaliante.

Quinn arrossì ancora di più senza però smettere di fissarla.


-Ok beccata, ho finito gli esami e sono tornata per una settimana, volevo farlo passare per un gesto romantico- disse poi cambiando repentinamente tono di voce.

L’ex cheerios scoppiò a ridere, quella ragazza la faceva stare bene.

-Perché ridi?- Chiese la ragazza incuriosita e un po’ imbarazzata.

-No è che…-Cominciò Quinn prima di venire interrotta dalla suoneria del proprio cellulare.

-Adesso lo spengo- disse seccata mentre cercava l’oggetto in borsa.

-Tranquilla-


Quinn si bloccò vedendo il nome sul display.

-Non rispondi?- Chiese la ragazza notando l’espressione della bionda mutare.

La bionda alzò gli occhi versi verso quelli azzurri della ragazza di fronte a lei.


-Si…- Disse la bionda rispondendo al telefono.

La ragazza di Yale osservò con attenzione la biondina, quel modo in cui si mordeva il labbro inferiore la faceva impazzire, non le importava se avrebbe dovuto fare tutti quei chilometri per vederla una volta a settimana, le piaceva troppo per non corteggiarla fino allo sfinimento.

-Scusami…- sibilò Quinn seria ma con gli occhi dolci mentre si alzava per allontanarsi a parlare in separata sede.

La rossa annuì tranquilla osservandola allontanarsi.


Dopo neanche un minuto la bionda tornò infuriata lanciando il cellulare nella borsa.

-Tutto ok?-

-Certo!- rispose la bionda con un sorriso finto –ascolta Jenny devo andare… Ho avuto imprevisto…-

-Niente di grave spero…- Disse preoccupata.

-No, magari riesco a chiudere questa storia una volta per tutte…- Rispose secca Quinn cercando di autocalmarsi.

-Ti accompagno, dove devi andare?- Le chiese sorridendo.

-Non c’è bisogno- rispose Quinn alzandosi.


La rossa le afferrò la mano e la guardò negli occhi -non era una domanda…-

Quinn sorrise sbalordita, il fatto che quella ragazza fosse così sicura di sé era una cosa che la faceva impazzire –ok… Conosci il negozio di abiti da sposa che sta in centro?-

La rossa annuì sorridendo –wow Fabray neanche ti ho baciata e già mi vuoi sposare?-

-Scema!-


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-Non mangiavo così tanto dall’anno scorso…- Disse Santana stiracchiandosi nella panca del breadstik –non dovevi dirmi che avresti offerto tu…-

-Sono stati bravi a ripulire tutto…- Disse il ragazzo guardandosi intorno.

-Già, dopo il casino di ieri sera…- Santana si bloccò costatando quello che aveva appena detto –aspetta… Come fai a saperlo?-


David fece un respiro profondo e si riguardò intorno.


-Immagino c’entri con l’improvviso bisogno di Santofsky di ieri …- Disse la latina con tono solenne.


Il ragazzo non rispose.


-Avanti Dave ti vergogni di me?-


-Eccoci qua…- S’intromise Sugar arrivando con Brittany davanti al tavolo.

-La prossima volta non sarai così fortunato…-

-Ciao- disse la bionda sorridendo sedendosi accanto alla sua ragazza.

Dave guardò curioso la ragazza con l’aria stralunata ancora in piedi.

-Shughi, lui è Karofsky…- Disse Brittany sorridendo all’amica.

-Ciao…- Disse titubante il ragazzo facendo spazio alla nuova arrivata.


Sugar si sedette accanto a lui studiandoselo per bene –sei anche tu un caso umano come Artie e Rory?-

-Eh?-

-Oh tesoro è molto peggio…- ridacchiò Santana.

-Bene… Potresti piacermi allora- Sentenziò con ovvietà la biondina.

-Bhe a Santana piaceva e visto che a te piace Santana…- aggiunse la ballerina.

-Dici?- Chiese Sugar continuando a squadrarsi il ragazzo che aveva accanto come se stesse vivisezionando una rana.

La bionda annuì sorridente.

Dave guardò Santana sgranando gli occhi.

-Tranquillo… Hanno appena cominciato…- Rispose la mora sorridendo.


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-Hai deciso di sposarti a maggio, perché devi scegliere il vestito adesso?- Chiese la bionda uscendo dal negozio di abiti da sposa.

-Volevo solo dare un’occhiata in giro… E mi serviva il tuo giudizio... Non l'ho neanche provato- Si giustificò la più bassa.

-Rachel…-

-Ok, ok… Volevo vederti d’accordo?- Si animò la moretta alzando il tono di voce.

Quinn arrossì leggermente -e non potevi trovare una scusa più consona? Ero pure impegnata…-

-Con chi?-

-Non sono affari tuoi…-

Rachel fece un respiro profondo e alzò gli occhi al cielo.


-Che c’è?- Chiese la bionda seccata.

-Non capisco perché non possiamo essere amiche- disse poi fermandosi davanti la sua auto –voglio dire… Prima di natale ci stavamo riuscendo…-

-E poi?-

-E poi non lo so… Non riesco a starti vicina, ma sentirti lontana mi distrugge…-

Quinn si appoggiò accanto a lei interrompendo il contatto visivo.

-E’complicato…- Disse poi girando leggermente lo sguardo verso di lei.

Rachel la guardò negli occhi completamente assorta.

Poi si avvicinò piano, come se una forza irrefrenabile si stesse impadronendo di lei spingendola verso le labbra dell’amica.


La bionda deglutì facendo uno scatto indietro.

La cantante allora scosse la testa confusa –Quinn scusa… Io…-

L’ex cheerios non rispose, si limitò a voltarsi e ad andare via.


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-Sicuro che non vuoi guardare la posta o facebook?-

-No, non ho voglia- rispose il ragazzo mentre posava il telefono sul comodino.


La mora chiuse il pc si diresse verso il proprio letto


-Grazie per avermi ospitato anche stanotte- disse il Dave comodamente disteso sul lato destro.

-Cambia lato dolcezza, quello è il posto di Britt!- Lo fulminò Santana alzando il lenzuolo.

Karosfky sbuffò spostandosi sul lato sinistro e facendo spazio alla latina che usurpava soddisfatta il posto della sua compagna.


-Sai- cominciò l’uomo mettendosi su un lato–v’invidio…  Siete così felici…-


-Abbiamo lottato David…- rispose l’ispanica fin troppo seria –nessuno ti regala niente, soprattutto a noi-


-Dici che dovrei lottare per Kurt?-


Santana spalancò gli occhi basita –Oh… Bhe… Non ho mai adorato quel piccione…- balbettò confusa.


Karofsky si mise a pancia in su cominciando a fissare il soffitto.

-E’ stato il primo ragazzo che ho baciato... Il primo che ha saputo di me… Il primo che mi ha accettato e non l’ha detto a nessuno… Mi sarei ucciso se l’avesse fatto…- Continuò girando la testa verso la latina che l’ascoltava attenta.

-Odio essere gay… L’ho sempre odiato…- aggiunse tornando a fissare il tetto -Ma Kurt no… Lui è speciale, dolce, elegante, è tutto quello che un uomo vorrebbe-

-Dio Karosfky sei cotto…-


Il ragazzo si girò nuovamente verso l’amica regalandole un sorriso.

-Mi sei mancato…- Aggiunse la latina.

-Anche tu…- Rispose secco.


Santana sorrise e si allungò verso di lui baciandolo sulle labbra.

Il ragazzo rispose al bacio a stampo per poi tirarsi indietro confuso.


-Che c’è? Siamo gay entrambi e non ci piace chiacchierare…-


L’ex titans sorrise ancora confuso per il gesto dell'amica, poi si girò e spense la abat-jour sul suo comodino.

Santana fece lo stesso per poi stringersi a lui.


-Posso sempre mettermi d’accordo con Sebastian e fare fuori il piccione, lo faremo sembrare un terribile incidente…-

-Ti adoro J.Lo- ridacchiò il ragazzone.

-Notte scimmione-

-Notte...-


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Santana aprì gli occhi stranita dal profumo che arieggiava per la stanza.

Dopo qualche secondo realizzò che era un odore che conosceva fin troppo bene, ma che ormai da troppo tempo era stato sostituito da un altro centomila volte migliore.

Fece uno sbadiglio per poi voltarsi verso l’altro lato del letto trovandolo vuoto.


Sul cuscino c’era solo un biglietto.


Grazie, Dave





L’ex titans entrò a scuola ancora provato dalla notte appena trascorsa.

Chi l’avrebbe mai detto che una donna sarebbe riuscita a farla stare così bene.


Ancora sorridente si addentrò nello spogliatoio.


Life's too short to even care at all oh,
I'm losing my mind losing my mind losing control.
These fishes in the sea they're staring at me oh oh,
Oh oh oh oh,
A wet world aches for a beat of a drum.
Oh.

If I could find a way to see this straight
I'd run away
To some fortune that I should have found by now
I'm waiting for this cough syrup to come down, come down

Life's too short to even care at all oh
I'm coming up now coming up now out of the blue
These zombies in the park they're looking for my heart
Oh oh oh oh
A dark world aches for a splash of the sun oh oh

If I could find a way to see this straight
I'd run away
To some fortune that I should have found by now

And so I run now to the things they said could restore me
Restore life the way it should be
I'm waiting for this cough syrup to come down

Life's too short to even care at all oh
I'm losing my mind losing my mind losing control

If I could find a way to see this straight
I'd run away
To some fortune that I should have found by now

So I run now to the things they said could restore me
Restore life the way it should be
I'm waiting for this cough syrup to come down









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Capitolo 16
*** Amicizia pt2 ***


amiciziapt2
mi scuso per il ritardo,
ma fortunatamente non ho più molto tempo libero
e poi devo dire che questa puntata è particolarmente difficile
grazie mille a voi che mi sopportate e che recensite e seguite con affetto
un bacione
C
se riesco parteciperò in qualche modo a questo brittanaweek... :)
amicizia
parte II



-Perché non mi hai detto che volevi tornare nelle cheerios?-

-Santana!!!- urlò la bionda dopo essersi vista spuntare dal nulla la latina –ti sembra questo il modo?-

-Tu lo fai sempre…-Aggiunse sarcastica la mora chiudendo il suo armadietto.

Quinn alzò un sopracciglio e cominciò a camminare seguita dall’amica.

-Te l’avrei detto…-

-Quando?-

-Quando avrei riavuto la mia divisa… Che c’è? Hai paura che ti freghi il posto da capitano… Ops scusa co-capitano- si corresse facendosi scappare una leggera risata.

-Ma figurati…-

La bionda si fermò e la guardò interrogativa -e allora?-

-Siamo amiche Q, avrei potuto aiutarti… Anche se pensavo che non volessi più essere una cheerios- spiegò con sincerità la latina.

La bionda si bloccò un attimo nel vedere Rachel appoggiata al suo armadietto che discuteva animatamente con Finn, poi si girò verso l’amica che aveva assistito alla scena.

-Voglio solo finire quest’anno come si deve…-

-Potresti sempre ritingerti i capelli di rosa, magari attireresti la sua attenzione- scherzò la latina.

La bionda sorrise riprendendo a camminare senza voltarsi ma sentendo su di lei lo sguardo della cantante.

-Mi basta molto meno per attirare la sua attenzione…-

-Ok non farò battutine idiote…- Cominciò la latina –ma sappi che-

-Santana!- La bloccò Emma parandosi di fronte a lei –mi seguiresti in ufficio-

L’ispanica strabuzzò gli occhi.

-E’ urgente…- Continuò la rossa.

-Q.-

-Si… Ci penso io ad avvisare Brittany…- La rassicurò la bionda allontanandosi.



La mora si girò nuovamente verso la consulente e la guardò curiosa –che è successo? Figgins vuole farmi tornare etero tramite uno strizzacervelli? Mi scusi signorina P. ma non mi sembra la persona adatta-


La latina non finì la frase che si bloccò nel vedere Kurt seduto nell’ufficio della donna con accanto il professor Schue e dall’altro la coach Sylvester.

-Che è successo?- Chiese, girando la testa verso Kurt completamente assente.

-Siediti Santana…- Disse l’uomo vedendola arrivare.

L’ispanica rimase in piedi senza capire il perché della sua presenza li.

-Kurt ci ha detto che sei molto amica di Karofsky- cominciò l’uomo.

Santana si girò verso il ragazzo ancora bianco in volto e lo guardò confusa.

-Siediti…- Le disse la coach.

-L’ultima volta che ha usato questo tono con me mi stava per dire che mi avrebbero sbuttanato in tv…- disse ferma la latina –Kurt, è successo qualcosa a David?-


Il ragazzo in preda al panico si alzò e uscì dalla stanza correndo.


-Vado io…- Disse la coach bloccando Emma e uscendo per seguire il ragazzo.

Santana si girò verso il professore scuotendo la testa sconvolta.

-Qualcuno vuole dirmi che succede?-




Dopo diversi minuti l’ispanica era ancora seduta li, immobile ferma a fissare uno di quegli stupidi opuscoletti della Pilsbury.

Il professor Schuester allungò una mano sulla sua spalla ma questa s’irrigidì subito.


-Quando ha intenzione di dirlo agli altri?- Chiese poi la latina con voce ferma.

-Alla lezione di oggi pomeriggio- rispose titubante l’uomo.

L'ispanica si alzò di scatto.


-Se non le dispiace vorrei essere io a dirlo a Brittany…-

Il docente annuì comprensivo.

La ragazza si girò verso la porta e l’aprì.

-Santana se vuoi parlarne…- Cominciò la rossa con voce debole.

Non riuscì a completare la frase che la porta si chiuse.


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-Ma i gelati non si mangiano solo d’estate?- Chiese Sugar dopo aver preso il suo cono al cioccolato.

-Io li ho sempre mangiati tutto l’anno, ma non sapevo leggere il calendario- rispose la bionda leccando avidamente la pallina color arancione.

-E come l’orologio mio padre mi ha insegnato a leggerlo troppo presto, avrei potuto giustificare i miei ritardi…-

-Non puoi disimparare?- Chiese Brittany ancora concentrata sul suo gelato.

-Non lo so… San si può disimparare?- Chiese la biondina rivolgendosi all’amica che stava in un angolino pensierosa.

-Come?-

-San è tutto ok? Non hai detto una parola da quando siamo uscite da scuola…- Disse la ballerina concentrandosi su di lei.

-In realtà no…- Disse Santana guardando la sua ragazza e l’amica poi spostò lo sguardo sulla sua coppetta al pistacchio –di solito il gelato mi mette di buon’umore ma…- Non riuscì a completare la frase che una lacrima scivolò sulla sua guancia.

La latina se la asciugò subito cercando di mantenere la calma.

-Uh ma che bella quella panchina- trillò Sugar allontanandosi per andarsi a sedere.

-Mi pare un’ottima idea- aggiunse l’ispanica andandosi a sedere pure lei.

Brittany la seguì senza mai perdere di vista i suoi occhi.


Dopo diversi secondi di silenzio la mora fece un respiro profondo.

-E’ successa una cosa… - Cominciò la latina continuando a fissare il proprio gelato.

-Cosa?- Chiese Sugar seduta dall’altra parte dell’ispanica.

-Si tratta di Karofsky-

-Chi è?- Chiese.
-Il ragazzo di ieri, quello un po’ grosso…- Spiegò velocemente Brittany senza smettere di guardare Santana.

Sugar annuì alzando le sopracciglia.

-Adesso è fuori pericolo… Ma… Ecco, stamattina ha tentato di togliersi la vita…- Disse piano l’ispanica alzando leggermente gli occhi lucidi verso la propria fidanzata.

Brittany spalancò leggermente la bocca incredula.

-Shuester ha convocato sia me che Kurt per dircelo per primi… Adesso lo starà dicendo ai ragazzi…- Spiegò cercando di trattenere le lacrime –ho pensato che forse… Sarebbe stato meglio…- continuò in preda ai singhiozzi.

La bionda spalancò le braccia attirandola se in un abbraccio a cui si aggiunse, ovviamente, Sugar.

La latina sentendosi al sicuro scoppiò in un pianto disperato.

-E’ stata tutta colpa mia, dovevo capirlo che non stava bene- disse tra un singhiozzo e l’altro.

Sugar annuì in silenzio.

-Shh… Non dire queste cose…- Replicò Brittany accarezzandole i capelli.

-Ma…-

-Shh- la zittì ancora la bionda mentre guardava Sugar cercando manforte.

La biondina sgranò gli occhi e poi sorrise.

-Santana non è colpa tua… Ma se vuoi ti portiamo in ospedale così te lo dice lui…-

La mora si staccò dalla sua compagna e guardò l’amica mentre si asciugava il naso –dici?-

Sugar annuì convinta.

-Ok…- disse semplicemente mentre Brittany l’aiutava ad alzarsi.

-Mi sa che mi prenderò un altro gelato… Si è sciolto tutto- disse poi Brittany notando il suo cono tutto sgocciolante.

-Già… Sannie potevi aspettare che finivamo il gelato!-

Santana guardò prima l’amica e poi la fidanzata e sorrise con gli occhi ancora lucidi, sapeva che quell’accoppiata di scoppiate l’avrebbe tirata su.


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-Bhe aspetta, che succede se perdiamo?-

-Credevo sarei stata io a cantare- rispose Rachel chiudendo il suo armadietto davanti il sorriso orgoglioso del proprio ragazzo.

-Vado-

-Ok, ci vediamo dopo?- Chiese Finn.

Rachel sorrise e si allontanò, doveva assolutamente volare a casa e cominciare con i preparativi.



-Ehi…-Disse Quinn parandoglisi davanti.

-Ehi…-Rispose a la mora che non l’aveva vista arrivare.


-Tutto bene?- Chiese la bionda ancora provata per la notizia di Dave.

L’ebrea annuì velocemente -e tu?-

L’ex cheerio sospirò confusa –non lo so…-

Rachel abbassò leggermente la testa per cercare i suoi occhi, avrebbe voluto stringerla con tutta se stessa, ma non era il caso.


-Mi chiedevo se… Sono senza macchina…-Balbettò la bionda.

-Oh… Certo… Stavo giusto andando via…- Rispose la cantante interdetta.




-Pensavo volessi provare i pezzi per le regionali in auditorium…-

-Diciamo che non è la mia priorità…- Rispose la mora al volante.

-Già…- Disse la bionda prima di girarsi per guardare la strada -Ho avuto una discussione con Kurt prima… Forse dovrei imparare a starmene zitta…-

-E’ molto provato… Più di tutti noi… Qualsiasi cosa ti abbia detto non…-

-No aveva ragione su tutto… Io non so cosa si prova e non posso sicuramente giudicare David per quello che ha fatto…- la interruppe la bionda parlando con voce ferma.


La cantante entrò nel vialetto di casa Fabray e spense il motore, poi si girò verso una Quinn fin troppo provata.

Soffriva da morire a vederla in quello stato così allungò leggermente la mano e afferrò la sua cominciando ad accarezzarla con il pollice.

L'ex-cherrio spostò lo sguardo sulla mano e sorrise amara.

-Non so cosa vi siete detti ma non credo tu abbia detto niente di male Quinn, ognuno ha un modo diverso di affrontare il dolore-

-Avete deciso la data vero?- Chiese la bionda a brucia pelo.

Rachel spalancò la bocca sorpresa e stacco instintivamente la mano dalla sua.


-Ognuno ha un modo diverso di affrontare il dolore…- aggiunse sarcastica la ragazza capendo il suo stupore.

Poi aprì lo sportello –grazie del passaggio Rach-


La mora allungò una mano e le afferrò il braccio per bloccarla –ci sarai vero?-

Quinn si morse un labbro senza rispondere, poi alzò gli occhi verso quelli di Rachel che la guardavano supplichevole e sospirò confusa.

-Non lo so…- disse semplicemente prima di uscire dall’auto.

 Rachel la guardò allontanarsi sempre di più da lei e con gli occhi tristi accese il motore e ripartì.



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Capitolo 17
*** Amicizia pt3 ***


amicizia pt3
amicizia
parte III



-Permesso?-

La bionda si girò di scatto facendo segno alla signora di entrare ma in silenzio.

La donna si avvicinò al letto dove Brittany si era appena messa composta e guardò la figlia che era ancora addormentata.

-Ma non dovevate andare da Karofsky?-

-Oggi si è stancata tanto a provare… E’ così sotto pressione per domani- disse sottovoce la ballerina accarezzandole i capelli.

La signora Lopez sorrise davanti a quel quadro pieno d’amore.

-Domani è il grande giorno…- disse sedendosi sul letto.

-Già… Ma tanto siamo troppo forti… E visto che Sannie canta e io ballo, vinceremo di sicuro!-

La signora sorrise di nuovo mentre dei strani versi attirarono la sua attenzione e quella della bionda.


L’ispanica aprì leggermente gli occhi cercando di mettere a fuoco tutto il movimento che c’era sul suo letto.

-Ricordale che le visite all’ospedale chiudono alle 18.00- disse la madre prima di alzarsi e congedarsi.


Quando Brittany fu sicura di essere sola, si girò verso la latina con ancora i segni del cuscino sul viso.

-Ciao!- Le disse dandole un bacio sul naso.

-Quanto ho dormito?- Chiese l’ispanica mentre con difficoltà si tirava più su col corpo.

-Non ho cronometrato… Scusa-

L’ispanica sorrise –non fa niente piccola- disse prima di darle un bacio sulle labbra interrotto da uno sbadiglio improvviso.

-Tua madre mi ha detto di ricordarti…-

-L’ho sentita…- La interruppe la mora.

-Bene- disse Brittany energica

poi guardò l’orologio –dobbiamo sbrigarci- aggiunse alzandosi dal letto e mettendosi le scarpe.


Santana si lasciò cadere sul letto dandole le spalle.

Brittany alzò un sopracciglio confuso e, senza pensarci due volte, si ritolse le scarpe distendendosi sul letto per abbracciarla da dietro.

-Possiamo sempre andare con la moto che uso per motocross… Così ci sbrighiamo!-

-Non mi va- rispose cupa la latina.

-Allora prendiamo la macchina di tuo padre quella con 200 pony…-

L’ispanica si girò verso la compagna con un sorriso divertito –Cavalli BrittBritt…-

-Si ma la macchina è piccola, come ci entrano…-

-Non importa, non voglio andarci…- Disse poi tornando seria.

-Ah… Ma pensavo che…-

-Non sono ancora pronta a vederlo… Riesci a capirmi?- Chiese titubante ma estremamente seria.

-Forse…- rispose incerta.

Santana si morse un labbro e si mise seduta ma la bionda fu più veloce e l’abbracciò forte.

-Non mi devi spiegare niente, quando sarai pronta andremo… E io sarò con te, e anche Sughi se vorrai!-

L’ispanica sorrise tranquilla e l’abbracciò più forte, amava quella donna.


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-Come fate ad essere così rilassate?-

-Sono più brava di Britney…- Rispose ovvia la bionda camminando per i corridoi.

-Mio padre ha detto che comprerà la giuria-

Santana e Brittany si girarono di botto verso la biondina con gli occhi sgranati.

-Scherzavo…- Rispose Sugar riprendendo a camminare.

-Che poi pensi che la giuria si compri a pezzo o al kilo, voglio dire, se fosse così tuo padre dovrebbe camminare sempre con una bilancia, no?-

-Oddio Britt sai che non lo so… Dovrei chiederglielo?-

L’ispanica non fece neanche caso allo scambio delle due sue bimbe, e si concentrò mentalmente sulla performance delle regionali.

Era la prima volta che aveva il peso di due pezzi sulle spalle.

E anche se non l’avrebbe mai ammesso ad alta voce se la stava facendo sotto.


-Ma chi è quella?- Chiese Sugar interrompendo il filo dei suoi pensieri.

Santana alzò gli occhi seguendo la direzione dell’amica.

-Non lo so… Non l’ho mai vista…- Rispose Brittany.

-Bhe è carina…- Continuò la biondina strafatta di adrenalina.

-Ma non uscivi con Rory?- Chiese la bionda.

-Posso uscire con uno che non ha mai assaggiato il burro d’arachidi?-

-Hai ragione…-


-Britt perché non andate a cambiarvi? Recupero Q e vi raggiungo- Disse l’ispanica ancora concentrata sulla nuova ragazza, ma soprattutto su quella con cui stava parlando.

La bionda annuì serena anche se Sugar non sembrava dello stesso avviso.

-Dai Sughi, che poi te la presento ok?-

-Va bene…- Rispose la biondina congedandosi mano nella mano con Brittany.



L’ispanica si avvicinò furtiva alle due ragazze che stavano parlando abbastanza intimamente cercando di origliare.


-E’ la prima volta che assisto ad una gara di canto coreografato, ma se sono tutte belle come te, mi sa che ho perso tempo-


Santana al suono di quelle parole fece un’espressione indecifrabile e decise d’intervenire.

-No tranquilla c’è la Berry che abbassa la media- Disse sorridente la latina facendo il suo ingresso in scena.

Quinn si girò di scatto verso l’amica e la fulminò con lo sguardo.

-Jenny, ti presento Santana Lopez… San lei è-

-La ragazza di Yale… Q. non fa altro che parlare di te- disse la latina stringendo la mano della rossa.

Quinn arrossì improvvisamente.

-Tutte cose brutte spero…- Disse la ragazza cercando di risultare molto a suo agio.

-Decisamente…-

-Ma non ti sei ancora cambiata?- Chiese Quinn guardando la latina senza abiti di scena.

-Bhe magari alla tua amica vado bene così…-

La rossa ricambiò lo sguardo provocante della latina per poi spostarlo su Quinn evidentemente irritata.

-Mi dispiace ma io preferisco le bionde…-

L’ex-cheerio arrossì ancora di più.

-Come ti capisco…- rispose l’ispanica scuotendo la testa.

-A proposito di bionde… La tua?-

-Hai una bionda che posso conoscere?- S’intromise Jenny.

-No- risposero in coro le due amiche.

-Ok, direi basta, ricevuto il messaggio, andiamoci a cambiare…- Disse la bionda abbastanza stufa della situazione.

-Meglio che vada a prendere posto, piacere di averti conosciuto Santana…-

-Il piacere è stato mio...- disse la latina allontanandosi per lasciare alle due lo spazio per salutarsi.


Quinn aspettò che l’altra si allontanasse per girarsi verso la rossa.


-Scusala…-

-No perché? E’forte…-

-Ti piace?- Chiese la bionda con un sorrisetto.

-Bhe è una strafiga… Ma ho altri interessi-

-Per esempio?-

Quinn non riuscì a completare la frase che si trovò le labbra della ragazza di Yale sulle sue.

Dopo neanche due secondi la ragazza più grande si staccò lasciando l’altra ancora stordita.

-In bocca al lupo!- Disse allontanandosi con un sorriso.

-Crepi- rispose la bionda mordendosi quel labbro che fino ad un secondo prima era impegnato a fare altro.

La rossa le fece un ultimo occhiolino e si allontanò verso l’auditorium.




-No aspetta… Ti ha baciata?-

-Si, ma dov’eri?-

-In bagno…- Rispose la latina seccata –dai ma che cazzo… Così ti ha baciata qui, nel corridoio… Per la prima volta?-

Quinn annuì divertita ed emozionata.

-E’ un genio… Ed è molto più carina della Berry…-

La bionda le diede un colpetto sulle spalle e la guardò seccata.

-Dai è la verità!-


-Santana ti vuoi andare a vestire?-

Le due amiche si bloccarono nel vedere la piccola cantante piazzarsi davanti a loro con addosso gli abiti di scena e il trucco perfetto.

La Lopez si squadrò e poi guardò l’amica che diversamente da lei portava l’abito nero con la cinta color oro.

-Ok, vado!- sbuffò seccata prima di allontanarsi.

Quinn sorrise, adorava quando la latina s’incazzava e abbassava la cresta, e anche se prima l’avrebbe uccisa, era felice di averla nella sua vita.

Dopo diversi secondi scosse la testa notando che la moretta davanti a lei la stava osservando.

-Allora sei pronta?-

Rachel annuì.

-Bene…- Disse la bionda imbarazzata cercando di superarla.

-Quinn- La chiamò la mora.

L’altra si girò e la guardò negli occhi.

-Dopo le regionali io e Finn ci sposiamo… Lo diremo a tutti prima della performance… Volevo che fossi la prima a saperlo…-

Quinn non rispose, si limitò a guardarla glaciale.

-Ti prego Quinn di qualcosa…- la incitò la mora allungando la mano verso la sua.

La più alta non si fece prendere e scappò via.


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We stuck it out this far together
Put our dreams through the shredder
Let’s toast cause things
Got Better


Quinn era combattuta, la voce melodiosa di Rachel, il matrimonio imminente, Jenny che la guardava estasiata dalle prime file, era davvero troppo.

Se Rachel non fosse stata così brava cazzo!

Una mano la fece sussultare, Santana l’aveva appena presa per mano, quasi sapesse cosa stesse pensando e le stava sorridendo tranquilla.


And everything could change like that
And all these years go by so fast
But nothing lasts
Forever

-Grazie- Bisbigliò la più alta.

Santana annuì, come se sapesse che quel compito fosse suo.

-Andiamo- disse poi l’ispanica trascinandola sul palco.

Here’s to us
Here’s to love
All the times the we messed up
Here’s to you
Fill the glass
Cause the last few nights have gone too fast
If they give you hell
Tell ‘em to forget themselves
Here’s to us
Here’s to us

Quinn guardò l’amica avanzare sulle prime file assieme a Sugar mentre Rachel manteneva il centro.

Poi alzò lo sguardo e vide spuntare i ragazzi dai parapetti dell’auditorium.

E finalmente capì quello che voleva.

Here’s to all that we kissed
And to all that we missed
To the biggest mistakes
That we just wouldn’t trade
Here’s to us breaking up
Without us breaking down
To whatever’s coming our way

Quinn guardò le sue amiche e Rachel muoversi sul palco e cantare felici, aveva dimenticato quella sensazione di sentirsi unite, poi guardò tra le prime file e, mentre la sua bocca era impegnata a cantare, i suoi occhi si poggiarono su quelli della rossa che, effettivamente, era totalmente cotta di lei.

Forse finalmente anche lei avrebbe avuto qualcuno d’amare, come si amavano Santana e Brittany che adesso si tenevano per mano.

Here’s to us
Here’s to us
Here’s to love
All the times the we messed up
Here’s to you
Fill the glass
Cause the last few nights have gone too fast
If they give you hell
Tell ‘em to forget themselves
Here’s to us
Here’s to us
Here’s to love
Here’s to us


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-Wow wow wow… Un abbraccio faberry all’orizzonte! Però se vuoi diventare la sua amante ufficiale devi aspettare un'oretta!-

-Come hai fatto a vederci?- Chiese la bionda guardandosi intorno.

-Raggi x, gli stessi con cui squadro le donne da quando sono lesbica…-

-Cogliona…-

-Passerò oltre sulla divisa delle cheerios, che stranamente continua a starti divinamente…- cominciò la latina mentre Quinn sorrideva orgogliosa della sua conquista –che è successo?-

-Con Rachel?-

Santana annuì.

-E’successo che ho capito che se ami veramente qualcuno devi lasciarlo andare… E quando ho visto Rachel cantare a Finn-


-Insomma le hai dato la tua benedizione?- Chiese la latina con sguardo serioso.

-Più o meno… Adesso mi manca solo il vestito in mezz’ora dovrei farcela-

-Sarai al matrimonio?-

-Certo che ci sarò, Rachel è mia amica prima di tutto…-

L’ispanica sbuffò guardandosi intorno -Andiamo Q tu e Rachel non siete mai state amiche, vi siete odiate e vi siete amate…Punto-

-E anche se fosse, non posso andare al suo matrimonio?- Chiese irritata la bionda.

-No, ti ho vista in questi mesi, so quanto stai soffrendo non ti permetterò di guardarla dire di si a quel bietolone quando puoi spassartela con quella gnocca di Yale…- Replicò alterata la latina.

-So che vuoi proteggermi San, ma davvero, so quello che faccio!- Disse cercando di scansarsi per uscire dall’istituto.

-No che non lo sai!- La bloccò la latina –Quinn ti prego, non venire, la nana capirà, ma se davvero è un’amicizia quella che vuoi da lei, fa che venga da sola coi suoi tempi… Se starai li accanto a lei, vi farete male entrambe-

-Ma che ne sai tu dell’amicizia… Ti sei scopata la tua migliore amica e non hai avuto le palle di andare a trovare Dave in ospedale…-


Santana fece uno scatto indietro con la testa e guardò Quinn delusa e incazzata -ma va a farti fottere...-

-Scusa San io non…- disse la bionda facendo un passo verso di lei.

L’ispanica si allontanò di nuovo -conosci la strada no?…- disse prima di allontanarsi.


Quinn sbuffò, sapeva che l'amica voleva solo proteggerla ma era la sua vita e sentiva che era la cosa giusta da fare.

Ancora scossa guardò l’orologio, doveva ancora salutare Jenny e correre a casa a prendere il vestito da damigella, ce l’avrebbe fatta!




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Che fatica concludere questa puntata,
però dai tra una cosa e l'altra sono passate 4 settimane? Oddio sto perdendo il conto...
Vabbe dai spero che questo capitoli vi sia piaciuto
è stato difficilissimo scrivere di questa puntata, sia per le tematiche che per i miei 200 casini lavorati... fatemi sapere che ne pensate! *_*
Grazie a tutte quelle che continuano a seguirmi con passione..
non so se pubblicherò ancora prima della prossima puntata, c'è una remota possibilità... Ma non ipotizzerò niente sappiatelo!

A presto, un bacione
C

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Capitolo 18
*** my chair 3x15 ***


my chair
my chair


-Quinn?-

La bionda si girò da dietro il bancone e la guardò con disappunto.

-Faccio una pausa- disse guardando l’altra ragazza intenta a giocare col cellulare.

Quinn oltrepassò il bancone e afferrò Rachel per il braccio allontanandola da li.

-Che ci fai qui?- Chiese ferma fissando la più bassa.

-Non sei più venuta, i ragazzini chiedevano di te…-

-Ho dovuto lasciare il centro estivo… Un’amica mi ha chiesto di sostituirla qua-

La moretta si guardò intorno scrutando ogni particolare del locale poco raccomandabile, poi si girò nuovamente verso l’amica.

-Hai fatto il piercing al naso…-

La bionda alzò gli occhi al cielo –Cosa vuoi Rachel?- Domandò seccata.

-Dobbiamo parlare Quinn…-

-Di cosa?-

-Di noi… Non abbiamo avuto modo dopo che- balbettò insicura.

-Dopo cosa?-

-Lo sai…- Emise debole non guardandola negli occhi.

-Hai frainteso Berry, qualsiasi cosa tu abbia capito è sbagliata…- Replicò guardandola con sguardo glaciale.

La cantante abbassò lo sguardo delusa.

Quinn si guardò attorno seccata e fece un passo verso di lei

-Ascolta Rachel- disse avvicinandosi di più –non è successo niente di strano, insomma è stato un bacio, cosa vuoi che sia?-

Rachel annuì incapace di controbattere.

-Devo tornare a lavoro, saluta i ragazzini da parte mia ok?-

La mora annuì di nuovo e senza guardarla troppo negli occhi si allontanò da lei.

L’ex-cheerios la guardò uscire dal locale e si morse un labbro pensando a tutto quello che avrebbe voluto dirle.



-Dovresti andare a casa Frodo…-
 
La cantante, completamente assorta nei suoi pensieri, non rispose.

Santana sospirò e si sedette accanto a lei facendola sussultare per un attimo.

-Penso che se sapesse che sei qui, troverebbe mille scuse per non svegliarsi-

-E’colpa mia Santana-

-No…- Replicò la latina scuotendo la testa.

-Si che lo è, stava venendo al mio matrimonio, stava messaggiando con me quando quel camion l’ha travolta-

-Dio come sei egocentrica Berry… Una tua amica è in coma da tre giorni e tu non fai altro che parlare di te…-

-Io non…-

-Tu cosa?- L’aggredì la latina -non è colpa tua…- disse afferrandola per le braccia -Ce la farà ok? E’Quinn Fabray, la tua Quinn Fabray…  Non può abbandonarci-

-Come fai ad esserne così sicura?-


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-Shh... Piangi piccola, tanto questo pigiamino è impermeabile-

La latina si accoccolò ancora di più a lei senza smettere di piangere.

Brittany la strinse più forte continuando ad accarezzarle i capelli.

Dopo qualche minuto la latina tirò su col naso e guardò la sua ragazza –ti amo Britt-

-Anche io ti amo…- Rispose ovvia la bionda dandole un dolce bacio sulle labbra.

Proprio in quel momento il cellulare dell’ispanica prese a vibrare.

L’ispanica sbarrò gli occhi e scattò giù dal letto mentre Brittany si portava le mani sulla bocca incrociando le dita.

Ormai ogni volta che il telefono squillava era una tortura.

-Si…- Rispose l’ispanica.

Dopo neanche un secondo si portò una mano sulle labbra e si girò verso la sua donna che la guardava speranzosa.

-Oh mio Dio… Si è con me… Grazie…-

L’ispanica riagganciò e saltò addosso alla ballerina

-Si è svegliata- urlò abbracciandola forte.


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-Potevi entrare urlando io mi oppongo o uccidere il balenottoro, non c’era bisogno di farsi investire…-

-Ma Sannie se Quinn voleva evitare il matrimonio…-

-Ma devo riconoscere che hai avuto stile… Ma quanto pesa sta robba?- Chiese l’ipanica guardando la carrozzella che stava spingendo con fatica.

-Non dirlo a me, è la tua ragazza che pesa- replicò l’ex-cheerios indicato la ragazza seduta amorevolmente sulle sue ginocchia.

-La mia Britt è una piuma- ribatté la latina assumendo un’espressione maliziosa.

-Ma io mi depilo…- replicò la bionda.

L’ispanica guardò a fondo la sua ragazza come se stesse cercando di farle ricordare qualcosa.

-Ahhh… Quella piuma-


-Lalalala… Non lo voglio sapere- urlò Quinn mentre la ballerina aveva cominciato a ridacchiare.


-Sughiii- disse poi la ballerina scendendo dalle gambe dell’altra bionda.

-Ehi BrittBritt sto andando con Rorino a prendere un gelato vieni?- Poi si voltò verso Santana e Quinn.

-No andate, la Fabray non può mangiare questi grassi se no mi diventa come Lucy…-

-Chi è Lucy?- Chiese Sugar curiosa.

-San!- L’ammonì la bionda sulla carrozzina.

-Ma se non correte a prendere il gelato lo trovate sciolto…- Disse la latina incitando le ragazze e Rory ad andare.

-E'vero- la cheerio si sporse per baciarla e poi si attaccò all’amica salutando lei e Quinn con un sorriso.


-Chi le tiene più a quelle…-

-Già… Sono contenta che durante la mia assenza le cose non siano cambiate…-

-In che senso?- Chiese l’ispanica fermandosi davanti l’armadietto dell’amica.

-Tu e Britt, state andando alla grande… Sono felice per voi davvero-


La latina aprì l’armadietto e posò dentro i libri della bionda.

-Hai sbattuto forte la testa Fabray, non eri dello stesso avviso la sera dell’incidente- disse senza rendersi conto delle parole che aveva usato

Quinn ricordò la piccola lite che aveva avuto con l’ispanica e abbassò la testa.

Santana chiuse l’armadietto e si girò verso di lei abbassandosi –Se solo fossi… Io non…-


-San… Vieni qui…- La richiamò la bionda spalancando le braccia.

-Sei una stronza Fabray- disse la mora stringendola forte

-Mai quanto te Lopez... A proposito, sei andata a trovare Dave?-


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-Dov’è Quinn?- Chiese la moretta guardandosi intorno

-Ha detto che non sarebbe venuta- rispose Finn mentre saliva sull’autobus.

Rachel si guardò ancora intorno delusa.

-Mi pesa ammetterlo ma si divertirà molto di più con due ruote…- Disse la Lopez salendo anche lei sul bus.

-Dai Rachel!- Urlò il suo ragazzo dal finestrino della vettura.

La cantante sospirò e sali sul bus diretto al luna park.



-mi vieni a prendere?-



L’ebrea arrivò alla strana pista cercando l’amica.

Quando l’individuò sola in un angolo, un ragazzo con una gamba e un tutore gli passò davanti su dei rollerblade.

La mora deglutì e si avviò verso la ragazza cercando di non guardarsi troppo intorno.


-Ma non eri con Artie?- Disse non trovando il compagno di squadra.

La bionda si asciugò una lacrima e scosse la testa –l’ho praticamente cacciato-

-Posso?- Chiese Rachel afferrando la carrozzella.

-Grazie…-


Le due ragazze si avviarono in silenzio davanti la fermata dell’autobus, quando furono arrivate la bionda si guardò intorno.

-Pensavo fossi con la macchina-

-No… E’ da un po’che non guido…-

-Da circa un mese?-

La cantante non rispose evitando i suoi occhi verdi

-Rachel- l’ammonì la bionda –ne abbiamo già parlato non è stata colpa tua…-

-Ma se non potessi più camminare?-

-Non inizierai anche tu spero?- L’ammonì l’ex-cheerio con tono seccato –questa sedia è solo provvisoria… Tra un paio di mesi sarà solo un ricordo-

-Se lo dici tu…- rispose la mora sperando che l’autobus arrivasse il prima possibile.



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Ma buonasera
ok, mi rendo conto che questo capitolo fa un pò schifo, ma era un casino infilarci tutti
e ho dato la priorità alle cose più importanti della storia
So che volevate un duetto Sugar-Cooper magari ci scriverò qualcosa su...
Ma risolvere il post-incidente era troppo prioritario...
A questo punto vorrei capire una cosa,
io ultimamente sono molto incasinata, troppo, e mi costa tantissimo scrivere questa ff a cui però tengo molto,
ma essendo con una scadenza obbligatoria non posso neanche prendermela comodo.
Quindi stavo pensando seriamente di chiuderla anche perchè sta diventando un pò noiosa e stancante,
e anche se ci tengo, il calo d'interesse da parte di chi legge e il mio poco tempo da dedicarci mi lascia perplessa
voi che ne dite?

A presto
C




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Capitolo 19
*** video sexy 3x16 ***


video sexy
e anche questa settimana ci sono riuscita,
non posso abbandonare questa storia,
ma forse mi distaccherò dal telefilm.
Questo capitolo è pieno di dediche,
a buon intenditor poche parole.
Grazie a chi ancora mi segue e,
 trova il tempo di lasciare due paroline
A presto
C
video sexy





La latina camminava a testa alta per i corridoi del McKinley, sentendosi, stranamente, osservata.

-Santana, guardare due ragazze e un gatto è stata un’esperienza paradisiaca- disse Artie passando con la sua sedia a rotelle.

L’ispanica fissò scioccata il ragazzo allontanarsi.


-Perché mi stanno fissando tutti come se fossi Finn e avessi vinto una gara di mangiatori di burro?-

-Perché sei famoosa- canticchiò la bionda avvicinandosi a lei.

La latina si girò verso la sua ragazza senza capire.

-Tutti adorano il nostro filmino sexy che ho postato su internet-

-Cosa?-



-Di qualcosa hai nostri telespettatori?- Disse la bionda avanzando verso di lei con la telecamera in mano e completamente nuda.

-Dio, Brittany stacca quell’affare!- rispose ridendo la latina con i capelli disfatti e le spalle scoperte che sbucavano da sotto le lenzuola.

-Dovremmo fare un video sexy…- Disse la bionda poggiando la telecamera sul comodino con l’obiettivo direzionato verso di loro.

L’ispanica, senza rispondere, la attirò a sé facendo aderire i loro corpi.

Brittany si girò verso di lei dando le spalle alla telecamera.

-Come fai ad essere sempre così…- Cominciò la latina accarezzandole i capelli.

-Bionda?-

Santana rise di gusto –stupenda, meravigliosa, eterea...-

-Sono bisessuale San…- replicò la ballerina aggrottando le sopracciglia.

A quel gesto l’ispanica non resistette più e la baciò con passione.

-Posso premere rec?- Le sussurrò la bionda all’orecchio prima di morderglielo.

La latina ancora con gli occhi chiusi ansimò per l’eccitazione –fai un po’come ti pare, basta che poi premi dove dico io!-

Brittany sorrise felice e allungò la mano facendo illuminare la spia rossa della piccola telecamera.


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-Non ridere è una cosa seria!-

Quinn, come se non avesse detto niente, continuò a ridere divertita.

-Fabray, se non la smetti ti porto in un covo di lesbiche e buco le ruote della tua sedia-

-Allora continuo…-

-Ormai non c’è più gusto con te- si arrese sconsolata l’ispanica scaraventandosi sul letto dell’amica.


La bionda allora smise di ridere e si avvicinò a lei, muovendo le ruote della sua carrozzina.

-Dai San… Non te la prendere… Conosci Brittany…-

-Dici così solo perché non hai visto il video…-

-E’davvero così perverso?- Chiese l’ex cheeerio.

La mora si girò regalandole uno sguardo più che eloquente.

-Allora devo vederlo…- Disse eccitata la bionda portandosi verso la scrivania.

L’ispanica fece uno scatto e si parò tra l’amica e il computer.


-Su J.lo non è niente che non abbia già visto o…-

-O fatto…- aggiunse maliziosa la latina.

Quinn la fulminò con lo sguardo –vogliamo parlare del fatto che la tua ragazza ti ha sbuttanato sul web o della mia sfiga in fatto di donne…-

-Jenny? Non si è fatta più sentire?- Chiese curiosa la mora.


L’ex cheerios sbuffò allontanandosi con la sedia.

-Sembra che da quando ho perso l’uso delle gambe sia diventata meno interessante…-

-Stai scherzando?- Chiesa la latina assumendo un tono improvvisamente serio.

La bionda scosse la testa –forse è meglio così… E’comunque non era niente di serio…- aggiunse con un velo d’amarezza.

-Hija de puta…- sibilò l’ispanica.

Quinn sorrise leggermente e guardò l’amica –tanto le persone che contano non ti lasciano mai, giusto?-

Santana sorrise commossa pensando a Dave e al suo silenzio, ma prima che potesse dire o fare qualcosa si sentì bussare al campanello.

-Aspetti qualcuno?-

-No, il fisioterapista è venuto stamattina-

-Stai facendo troppe assenze Fabray…- Urlò la latina mentre si dirigeva al piano di sotto ad aprire.



-Berry?- Domandò confusa la latina vedendo Rachel davanti la porta che stropicciava una busta di carta che teneva in mano.

La cantante non aspettandosi l’amica si guardò intorno.

-Se venissi a casa mia sbadatamente pensando di andare a casa Fabray mi preoccuperei nana… Non avrai mica una cotta per me?-

-Sempre dolce Santana, lei c’è? Che domande, certo che c’è, se no non saresti qui!- disse velocemente l’ebrea entrando in casa e avviandosi su per le scale.

L’ispanica chiuse la porta e le si parò davanti.

-Frena Frodo… Che intenzioni hai?- Le chiese seria




-J.lo ma chi..- Quinn non riuscì a terminare la frase vedendo la moretta sbucare da dietro l’ispanica.

-Volevo lasciarla fuori ma ha portato i biscotti…- Si giustificò la latina afferrando la sua borsa.

-Vai via?- Chiese Quinn un po’ dispiaciuta.

-Certo…- Rispose Santana schioccandole un bacio sulle guancia -Non mi sorbirei un faberry per nulla al mondo…-


Rachel intanto era rimasta in silenzio sul ciglio della porta.


-Q., Berry- la salutò la latina -con permesso…- Aggiunse uscendo dalla stanza.

-San…- La richiamò Quinn.

-Parlarle…-

Santana la guardò storto non capendo a cosa di riferisse.

-Dico con Britt, se quel che ha fatto non ti sta bene devi dirglielo, anche se l’ha fatto per te… Fa parte dello stare insieme… Vedrai che capirà…- aggiunse sincera sentendosi gli occhi di Rachel addosso.

La latina sospirò e annuì in silenzio congedandosi con un sorriso.


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Non volendo tornare subito a casa, l’ispanica cominciò a guidare per tutta Lima stando attenta a tutte le indicazioni stradali. Dopo l’incidente di Quinn era impossibile non prestarci attenzione.

Quasi involontariamente arrivò in un quartiere che aveva cominciato a frequentare da un pò di tempo.

Senza pensarci troppo accostò la macchina e spense il motore, poi guardò l’orologio.

Prese il telefonino dalla borsa e cercò il numero in rubrica, poi, fece partire la telefonata continuando a fissare la casa.


-Pronto… Pronto…-

La latina sentendo quella voce si spaventò e riagganciò.

Mentre cercava di trattenere le lacrime, la porta d’ingresso si spalancò.

La latina scivolò giù cercando di non farsi vedere, quando sentì la porta sbattere risalì in superficie tirando su un respiro di sollievo.


-Pensavo che questa, fosse la volta buona-

-Cristo Kurt, quante volte ti ho detto di non sbucare così-

Il ragazzo con nonchalanche salì in auto senza degnare di uno sguardo la latina –parti…-

La latina non se lo fece ripetere due volte, accese il motore e si allontano da casa Karofsky.


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-Sei sicura che non ti serva niente?-

-Tranquilla Rachel mia madre sarà qui a momenti…-

-Vuoi che l’aspetti? E se ti viene fame e se devi andare in bagno?- Chiese allarmata la mora mentre s’infilava la giacchetta.

-Non ho problemi d’incontinenza…- Sorrise la bionda –ma grazie…- continuò sincera facendola arrossire.


La cantante come se stesse raccogliendo le forze si avvicinò a lei-Quinn io…-


-No ferma… Non dire niente…- La bloccò la bionda –non rovinare tutto solo perché mi compatisci…-

La moretta confusa da quell’affermazione si avviò verso l’uscita –ok… Io non… Ci vediamo a scuola-

La bionda allora si fece forza e si allungò fino a bloccarla per un braccio.

-“Chiunque sia fidanzato con me mi raggiunga in auditorium”- citò la bionda attirando la sua attenzione -se solo non fossi bloccata qui, e le rampe dell’auditorium non fossero state così scivolose, probabilmente sarei arrivata in tempo…-

Rachel sembrò pensarci su un attimo, poi si girò verso la bionda che ancora le sorrideva amaramente e si allontanò da lei correndo via.


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-Ehi BrittBritt!- disse la latina raggiungendo la cheerleader

-Sannie eccoti finalmente- rispose con un sorriso la bionda continuando a camminare.

-Ti devo parlare- cominciò seria la latina stando al suo passo.

-Non ora amore, Coach Sylvester ti sta aspettando…-

-Cosa? A me?-

La bionda annuì sorridente prima di spalancare la porta dell’ufficio di Sue.

Santana guardò la sua compagna ed entrò dubbiosa.


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Brittany si guardò intorno cercando qualcosa dentro al locale. Non trovando nulla di strano si rigirò verso l’ispanica che l’osservava sognante.

-Che c’è?-

-Non posso credere che sia tutta opera tua…-

-Quale opera? Perché sai a me non piace tanto la musica lirica…-

-Hai mandato la domanda per il college al posto mio, mi hai fatto vincere una borsa di studio e hai postato un video nostro per farmi capire che essere famosa e basta non è quello che conta… Non posso credere che hai fatto tutto questo per me…-

-E’questa sarebbe un’opera?-

-Un capolavoro… Se non ci fosse stata la Sylvester ti avrei riempita di baci…-

-Bhe puoi sempre farlo adesso…- rispose con dolcezza la bionda.

La latina non se lo fece ripetere due volte, si alzò dal suo posto e si avvicinò alla compagna sedendosi accanto a lei.

-C’è posto per una stupida?- Chiese avvicinandosi a lei.

-Dipende…- rispose a fior di labbra.

-Da cosa?- le sussurrò.

-Se il bel grissino accetta due stupide nello stesso tavolo…-

Santana scosse la testa e annullò le distanze con un bacio.


-Bene bene bene, mi allontano per una settimana, e vi trovo a sbaciucchiarvi senza di me…-
La bionda mollò le labbra della fidanzata –Shughiiiiii!!!-

-Ecco la terza...- disse la mora fra sé e sé.


La ragazza si sedette di fronte a loro –mi siete mancate…-

-Tu no, ormai non hai più tempo di noi…- rispose acida la latina.

-Non è vero Shu ci sei mancata tantissimo… Com’è andata la vacanza con Rory?-

-Non benissimo… Si è beccato un virus intestinale il secondo giorno…-Spiegò la ragazza

-Blea-

-Povero Rory, devo dire a Lord Tubbington di non occupare troppo il bagno…-

Sugar annuì preoccupata, poi guardò l’ispanica cambiando completamente espressione –cosa mi sono persa questa settimana?-

-Troppe cose…-

-San ha vinto una borsa di studio per il college, e io ho messo un nostro video sexy su youtube-

-Cosa???- Chiese Sugar sgranando gli occhi.

Senza neanche aspettare una loro risposta prese l’I-pad dalla borsa cominciando a toccarne il display.

-E’inutile che lo cerchi Shughina- disse calma Santana mentre si faceva stringere dalla propria ragazza.

La biondina senza ascoltarla continuò a smanettare.

-E’vero Shu, l’ho tolto…-


Sugar alzò gli occhi verso la sua amichetta -è da quando vi ho conosciuto che spero di vedere un vostro video sexy e tu lo togli così…?- Chiese triste.

-Ora che ci penso… Dovrei avere il video salvato sul computer…-

Santana si girò verso la sua ragazza che sorrideva compiaciuta all'amica
-Che cosa?-

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Capitolo 20
*** Somebody who loves me 3x17 ***


somebody who loves me
Stressata come sempre
ringrazio tutti per le recensioni e il supporto
A presto
C


somebody who loves me




-Ne sei proprio sicuro?-

Il ragazzo sbuffò di nuovo e si girò a guardare l’amica che era rimasta indietro.

-Non voglio obbligarti a fare qualcosa che non vuoi fare- poi sembrò pensarci un attimo –anzi si, muoviti!- Concluse l’ex usignolo con tono autoritario.

-Io non…-

-Santana!-

-Ok… Va bene…-

Kurt sorrise e si girò verso la porta d’ingresso bussando al campanello.

L’ispanica cominciò a respirare a fatica cercando di rimanere il più calma possibile.


-Buonasera signor Karofsky-

-Ciao Kurt…- Rispose l’uomo sorridendo amorevolmente al ragazzo.

-Conosce Santana?- Chiese il ragazzo scoprendo la cheerios dietro di lui.

L’uomo studiò per un attimo la ragazza dai tratti latini cercando di ricordare.

-Sono venuta a prendere Dave per lo scosso ballo… Vestivo in rosso…- Spiegò l’ispanica.

-Ah ecco, certo… Il ballo… Come dimenticare…- rispose l’uomo un po’ impacciato -ma prego entrate, David è in camera sua, penso stia guardando un film-



I ragazzi arrivarono davanti la porta di camera di Dave.

-Aspetta…- Esordì sottovoce Kurt guardando la latina –Per lo scorso prom sei stata tu a prendere Dave a casa e non il contrario?-

-Ma ti sembra questo il momento?- Replicò l’ispanica.

-Proprio lesbica…- Commentò il ragazzo bussando leggermente.



-Avanti…-

Al suono di quella voce Santana perse un battito.

-Mr. Karofsky- Esordì il ragazzetto aprendo leggermente la porta.

-Ehi Kurt…- rispose il ragazzone stoppando il film che stava guardando.

-Hai visite…-


Dave girò distratto lo sguardo e si bloccò incrociando quella figura a lui fin troppo familiare.

-Ciao Dave- disse la latina con lacrime agli occhi.

L’ex titans spostò lo sguardo sull’amico che sorrideva compiaciuto.

Poi riprese a guardare l’ispanica –mi sei mancata-

Ignorando completamente la presenza di Kurt, l’ispanica si scaraventò addosso all’omone abbracciandolo con forza.

-Non piangere- disse il ragazzo sentendo le lacrime della mora bagnargli la maglietta.

La latina tirò su col naso e si staccò da lui cambiando espressione.

Dave, conoscendo bene lo sguardo di Santana si girò verso Kurt preoccupato.

Ma prima ancora che potesse fare o dire qualcosa, la latina cominciò a colpirlo con dei pugni sul petto–sei un bastardo, ti odio, ti odio…- cominciò a urlare.

L’ex titans cominciò a sorridere e l’abbracciò con forza, poi guardò Kurt riconoscente.

-Ecco la mia diavolessa vestita di rosso…- constatò Kurt continuando a osservare la scena.


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-Piccola ma dobbiamo proprio?- Chiese l’ispanica mentre baciava la sua ragazza che cercava di sistemarsi la gonna.

-Sannie…- L’allontanò la bionda guardandola negli occhi, anche se era difficile vista la poca luce che filtrava dentro il ripostiglio del bidello.

-Britt… Saltiamo il glee... Voglio ancora questo- la implorò baciandole le labbra –e questo…- continuò baciandole il collo –e ancora…-

Ma la latina non riuscì a finire che Brittany l’aveva già trascinata fuori correndo verso l’aula di canto.


-Eccovi!- Esordì Schuester vedendo entrare le due cheerios.

Quinn, notando la coda spettinata dell’amica, scosse la testa sapendo perfettamente quello che le due avevano fatto fino a quel momento.

Santana le fece l’occhiolino costatando che la bionda era in buona compagnia.

L’ex cheerio guardò il ragazzo accanto a lei. Da quando era finita sulla sedia a rotelle, quel ragazzo pieno di rasta, non faceva altro che occuparsi di lei, poi si girò a guardare Rachel che la stava osservando.


-Brittany hai preparato un pezzo?-


La voce del professore richiamò all’attenzione Quinn e Rachel.


-Quale pezzo?- Chiese stupita l’ispanica vedendo avanzare la sua ragazza al centro della stanza.

La bionda le sorrise divertita e cominciò a ballare.


Clocks strikes upon the hour
And the sun begins to fade
Still enough time to figure out
How to chase my blues away

Mentre Santana guardava estasiata e divertita la sua ragazza ballare, l’ex cheerios si sentiva strana.

Si girò a guardare Rachel, troppo impegnata a incitare Brittany per accorgersi che c’era qualcosa che non andava

I've done alright up 'til now
It's the light of day that shows me how
And when the night falls loneliness calls

Oh! Wanna dance with somebody
I wanna feel the heat with somebody
Yeah! Wanna dance with somebody.
With somebody who loves me.

Improvvisamente le fu tutto fin troppo chiaro.


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-Ehi Quinn? Tutto bene?-

La bionda non rispose, si limitò a continuare a sistemare i libri nel suo armadietto.

-Sembravi abbastanza infastidita prima…- Continuò il ragazzo con i rasta.

-Sto bene…-

-Come sta andando la fisioterapia?-

Quinn rimanendo impassibile continuò a guardare il ragazzo –la continuo a fare, ma sembra che non succeda nulla, quindi è abbastanza deprimente…- rispose chiudendo l’armadietto e allontanandosi con la sua sedia.


Mentre i due si allontanavano discutendo, l’ispanica sospirò appoggiandosi all’armadietto, avrebbe voluto fare di più per lei, senza pensarci troppo prese il cellulare cominciando a comporre un messaggio.

-A cosa stai pensando?-

-A Quinn…- rispose meccanicamente la mora senza sapere chi fosse il suo interlocutore.

-Tradisci Brittany pensando a Quinn?-

Santana si girò di scatto sgranando gli occhi.

-Ma dove cavolo sei stata?-

La biondina sorrise divertita e le saltò addosso abbracciandola forte.

-Piano Shughina mi fai male…- Si lamentò l’ispanica ridendo.

-Un po’ di qua un po’ di la…-

L’ispanica alzò un sopracciglio di disappunto.

-E’arrivata la primavera, la scuola sta finendo e non credo ci siano delle motivazioni valide per venire tutti i giorni… Fa troppo caldo e qui non c’è il condizionatore…-

Santana la guardò perplessa –non è che per caso sei stata a fare… so… Con Rory-

-Sesso?-

L’ispanica si mise le mani sull’orecchio –no ti prego non lo voglio sapere… Mi fa strano!-

La biondina cominciò a ridere isterica–Fa troppo caldo anche per quello…-

La mora si riprese un attimo e guardò seriamente l’amica –sei sicura che ti piaccia veramente?-

-Ovviamente no! Cioè è solo di riempimento…- disse facendo disgustare l’ispanica –voglio dire… Fino a quando tu e Brittany sarete una coppia devo trovare qualcuno con cui stare no?-


Santana sorrise divertita, chiuse l’armadietto e prese sotto braccio l’amica –cerchiamo Britt e andiamoci a prendere un gelato…-


Mentre le due si dirigevano verso l’uscita a Rachel squillò il cellulare, guardò il mittente rimanendone sorpresa.


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-Ehi Quinn…-

La bionda perse un battito riconoscendo la voce dell’amica, così fermò la carrozzina e la girò verso Rachel.

-Come stai?-

-Bene…- Rispose titubante l’ex cheerio.

-Come va la…- Balbettò insicura la moretta indicando la sedia.

-Fisioterapia? –

La cantante annuì.

Quinn si morse un labbro cercando di rimanere distaccata.

-Andiamo Quinn, Mr.Schue ci aspetta per la canzone- disse Joe entrando in scena –ciao Rachel-

L’ebrea sorrise confusa mentre il ragazzo con i rasta spingeva la sua Quinn lontana da lei.


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-Hai parlato con Quinn?-

-Non proprio…-

Santana sospirò seccata mentre continuava togliersi le sopracciglia difronte lo specchio.

-Che dovevo fare? E’ arrivato quel coso con i rasta e l’ha portata via…-

-Sei gelosa di Joe, Berry?- Chiese con malizia.


Rachel non fece in tempo a rispondere che il bagno fu invaso da tutte le ragazze del glee, tra cui, Quinn.

-Piccola hai il mio lucidalabbra?- Esordì la bionda avvicinandosi all’ispanica.

La latina sorrise e l’attirò a se stampandole un bacio a stampo.

-E chi le tiene più a queste…- Commentò Mercedes appoggiandosi al lavandino.

-Ma le labbra di Sannie sono così morbide… Vuoi provare?-

La mora sgranò gli occhi e in coro con Mercedes urlò –NO…!-


-Tanto a lei i labbroni morbidi non gli mancano…- Aggiunse Rachel cercando di mantenere la calma.

-Ahahaha… Non sono l’unica che fa conquiste… Quinn?-

L’ex cheerios si girò verso la cantante di colore.

-Ma quella canzone con Joe… Sembrava che ci fosse qualcosa di più-


Rachel sospirò sotto lo sguardo coinvolto di Santana.


-Già sembravate molto di più di una coppia per un duetto…- disse Rachel improvvisandosi amica del cuore di Quinn.

-L’unica cosa che ho sentito che non si rade sotto le ascelle- aggiunse Brittany facendo sorridere l’ispanica.


-Non è successo nulla con Joe- rispose seria Quinn girandosi verso le amiche.

-Ma tu lo vorresti- s’intromise Tina, che effettivamente eri li pure lei.

-Non importa quello che voglio, ho detto addio a quella parte della mia vita- disse Quinn fermamente.


Rachel continuò a pettinarsi i capelli prestando più attenzione alle parole della bionda.


-Joe mi ha accompagnato alla riabilitazione l’altro giorno… E… Abbiamo avuto un momento ma… Prima di baciarmi si è tirato indietro- la cantante tirò un sospiro di sollievo –era disgustato da me e dalla mia sedia- aggiunse la bionda.


-Quinn mi dispiace…- Disse la moretta non riuscendosi a trattenere.

-Non voglio sentire questa storia- replicò la bionda fissando Rachel –nessuno è preso da me, tanto meno Joe… Come biasimarlo-


Quinn non lasciò il tempo a nessuno di replicare che era già fuori dal bagno spingendo a fatica le ruote della sua carrozzella.

Santana guardò Rachel ancora interdetta.




-Che fai?-

La cantante non rispose, si limito a spingere la sedia della bionda in direzione dell’auditorium.

-Rachel fermati…-

-No!- Rispose continuando a spingere la carrozzina.

La mora la spinse fino ad una stanza a lei sconosciuta.

-Dove siamo?-

Rachel non rispose e aprì la porta con una piccola chiave.

-Hai le chiavi dei camerini dell’auditorium?-

La mora non rispose, si limitò a chiudersi dentro con lei.


Rachel si sedette sul divanetto del camerino e con forza avvicinò Quinn vicino a lei.

-Comincio ad essere confusa…-

-Io invece non ho mai avuto le idee più chiare…- rispose la cantante annullando con forza le distanze con un bacio.

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Capitolo 21
*** Shake it out 3x18 ***


Shake it out
Shake it out

Don't tell me not to live, just sit and putter
Life's candy and the sun's a ball of butter
Don't bring around a cloud to rain on my parade

Rachel aprì gli occhi sbarrandoli verso il soffitto mentre con la mano stoppava la sveglia del suo cellulare.
Non riconoscendo quella stanza, girò piano la testa verso l’altro lato del letto.

-Interessante la sveglia…-

Rachel la guardò confusa e leggermente terrorizzata -è oggi?-

La bionda annuì sorridendo, poi, facendosi forza sui gomiti, cercò di tirarsi su.

La cantante fece uno scatto verso di lei –aspetta ti aiuto…- disse, abbracciandola e aiutandola a mettersi seduta appoggiata alla testiera del letto.

-Grazie…- emise debole la bionda.

La cantante la guardò per qualche secondo non sapendo bene cosa fare.

-Che c’è?-

-Sono confusa…-

Quinn scoppiò a ridere –Rachel Berry è confusa?- poi vedendo che la ragazza non cambiava espressione si fece improvvisamente seria –ehi andrà benissimo…- disse, allungando una mano verso la sua guancia.

La moretta chiuse gli occhi facendo le fusa sulla mano della bionda.



-Ma cosa sei? La sorella petulante di Lord tubbington?-

-No Sannie non ci assomiglia per niente…-

-E’ vero BrittBritt poi Rachel non ha la coda…-



La cantante aprì gli occhi terrorizzata e si voltò leggermente.


Sullo stipite della porta, le tre ex note moleste, vestite in maniera abbastanza inusuale, guardavano la scena divertite.

-Ho già visto che siete vestite…- esordì la mora andandosi a sedere sul lettone.

-Bhe non si può dire lo stesso di voi!- Replicò Quinn con un ghigno mentre Brittany si andava a distendere proprio accanto a lei.


-Ma come sono entrate?- Chiese sottovoce Rachel.

-Santana ha le chiavi di casa mia- spiegò la bionda.

Rachel sgranò gli occhi e si girò verso l’ispanica che sorrideva divertita.



-Allora? Che ne pensi? Siamo credibili come allegre assassine?- Chiese l’ispanica ignorando completamente che nel letto dell’amica ci fosse la promessa sposa di un suo compagno di classe, in effetti lo ignoravano tutti.

Sentendo quelle parole Brittany abbassò un po’ la testa senza destare troppo nell’occhio.


-Che a Brittany e Sugar manca qualcosa… Britt tesoro, perché non vai ad aprire il terzo cassetto…-

La ballerina annuì un po’ apatica e si alzò dal letto mentre l’ispanica la seguiva con lo sguardo, mangiandosela con gli occhi.


-E contieniti!- L’ammonì l’amica facendo ridere Rachel.

-E tu non ridere nana, hai un pigiama inquietante e stai abusando della mia amica che non si può muovere-

-Quinn che devo cercare?- Chiese Brittany con la testa infilata nel cassetto inarcando sempre più il fondo schiena.

-Aspetta Britt ti aiuto- disse Sugar avvicinandosi alla bionda.


-NO- risposero in coro Santana e Quinn.


-Dovrebbero esserci dei guanti neri, con le dita tagliate- spiegò la bionda.

-Refusi della pink edition?- Chiese Santana senza staccare gli occhi dalla sua ragazza.

Quinn annuì scuotendo la testa per quella situazione esilarante.

Brittany indossò un paio di guanti passando gli altri all’amica.


-Ecco… Adesso siete perfette! Che ne dici Rach?-

L’ebra annuì velocemente, era difficile anche per lei resistere a quei piccoli pantaloncini in latex che stringevano la vita della ballerina.

-Non ho mai capito la funzione di questi guanti...- Disse perplessa la bionda.

-Nemmeno io BrittBritt...-


-Bene, consulenza finita… Possiamo andare!- Disse la mora alzandosi dal letto, poi si avvicinò all’amica e le poggiò un bacio sulla guancia –ti serve qualcosa?-

La bionda scosse la testa –niente che tu non sappia già!-

Rachel guardò l'ex cheerio confusa.


-Ciao Quinnie- disse l’altra bionda abbracciandola forte.

-Ciao Quinnie- continuò Sugar facendo lo stesso identico gesto di Brittany.

Le tre ragazze uscirono dalla stanza lasciando la cantante abbastanza perplessa.


-Frodo! Se vuoi un passaggio ti do 3 minuti! Ti aspettiamo giù…- Urlò l’ispanica.

Rachel si girò verso la bionda sconvolta.

-Dai sbrigati…- L’incitò l’ex cheerio.

-Ok!- La moretta fece un lungo respiro e si alzò dal letto.

Quinn sorrise vedendola scattare in bagno.


Dopo neanche due secondi si ritrovò le labbra di Rachel sulle sue.

-Mi ero dimenticata di darti il Buongiorno-

-A te…- Rispose la bionda beandosi di quel tocco.


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-Ma io non capisco una cosa…-

-Non è una novità…-

-No aspetta Santana sono seria!- Replicò Rachel dai sedili posteriori.

-Se voi vi esibite in auditorium, a che ora lo faccio il provino?-

-Che provino?- Chiese Sugar seduta accanto a lei.


Rachel la guardò sconvolta, com’era possibile che qualcuno non sapesse del suo futuro già scritto alla NYADA.


-Sughi, Rachel deve fare un provino per una scuola di musical…- Spiegò Brittany dal sedile anteriore.

La biondina spalancò la bocca più volte –che cosa?... Ma voglio farlo pure io! Potrei cantare la canzone con cui ho fatto il provino per il glee...-

Santana intanto cercava lo sguardo di Rachel dallo specchietto retrovisore.


-Ma che si vince?- Chiese ancora Sugar interessata.

-Non lo so… Rachel che si vince?- continuò Brittany.

-Si Frodo che si vince?- Incalzò l’ispanica con un ghigno.


-Oddio fatemi scendere…-


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-Comincio a non essere più tanto convinta sai…-

Santana guardò la sua ragazza perplessa.

-Voglio dire… Il tema è la violenza sulle donne, no la violenza delle donne- spiegò la ballerina mentre si stava riscaldando per la performance.

-Bhe, sono donne che si ribellano per aver subito altra violenza…- Rispose l’ispanica riflettendo sulle parole di Brittany.


La ballerina annuì poco convinta, Santana la guardò e si sedette accanto a lei.

Era strana ed era stata pure un po’ troppo spenta a casa di Quinn.


-Che succede piccola?- Chiese dolcemente.

-E’ per questo balletto… Non mi piace immaginarti con un pugnale in mano... Quando l’abbiamo provato mi hai fatto paura…-


-Ladies si va in scena!- Le richiamò Mercedes –e basta tubare colombelle…-

-Ha parlato! Miss bocca di trota ho fatto il bagno nel petrolio…-

-Ahahah, molto spiritosa Lopez- replicò la ragazza di colore con un sorriso sarcastico.


Santana si alzò aiutando la propria ragazza ad alzarsi.

-Britt…-

-Britt guardami…- la richiamò l’ispanica cercando i suoi occhi.

Brittany alzò lo sguardo.


-Appena avremo una casa nostra, la riempiremo di cartelli con scritto Stop the violence-

-Li posso disegnare io?- Chiese la bionda leggermente rianimata.

-Certo…-

-Quindi posso stare tranquilla?- Domandò infine la ballerina.

La mora annuì –Ti amo Britt, il solo pensiero che ti possa succedere qualcosa di brutto mi uccide-


-Allora non pensare… Ti voglio viva…-

La latina sorrise –Ok?-

La bionda annuì poggiandole un leggero bacio sulle labbra e si allontanò sculettando.

Sexy, dolce, ingenua, premurosa, infantile, geniale, fantastica, eterea... Se qualcuno gli avesse prospettato quella situazione un anno prima sicuramente non ci avrebbe creduto.


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-Dici che il bietolone si accorgerà di qualcosa quando correrà tra le tue braccia?- Chiese la mora spingendo la sedia a rotelle verso l’auditorium.

-Non voglio che mi veda… Voglio solo essere li… Non mi va di metterla in imbarazzo con Finn-

-Sarà difficile non vederti con questa roba che hai tra le gambe!-

-Idiota… E’ per questo che mi servi tu…-

-Avrai modo di sdebitarti… Piuttosto come va la fisioterapia?-

La bionda emise un verso poco confortante.

-Sono stancanti?-

-Molto più di quelle che ho fatto la scorsa settimana al centro…-

-Quelle che hai fatto con Joe?- Chiese la latina con un filo di malizia.

-Non ci capisco più niente, quando sembra che la mia vita sentimentale possa prendere una piega sana e cristiana, ecco che arriva lei…-

L’ispanica lasciò la sedia per aprire il portellone anti-panico dell’auditorium.

-Stamattina non sembravi così dispiaciuta…- disse inarcando un sopracciglio

-Abbiamo solo dormito, era nervosa per il provino…- Replicò giustificandosi.

-Si certo come no!-

Le due ragazze entrarono in silenzio cercando di non farsi vedere.




Dopo aver assistito ad uno spettacolo a dir poco agghiacciante Santana si abbassò all’altezza di Quinn.

-ti porto via Q.-

La bionda si girò verso di lei e annuì silenziosa mostrandole una lacrima, unico punto luce nella penombra che le nascondeva.


Santana spinse con forza la sedia a rotelle senza dire una parola.

Era strano.

La sua vita procedeva senza troppi intoppi, e con Brittany era felice, ma c'era qualcosa che cominciava a non quadrarle più così tanto bene.

Aveva visto svanire il sogno di Rachel Berry, e sentiva Quinn piangere in silenzio.

Sapeva bene che voleva essere lei a consolarla.

Che situazione di merda, pensò.

Eppure qualcosa le stava sfuggendo, qualcosa di ovvio e per niente strano da capire o immaginare.


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Mentre le ragazze si esibivano per la seconda volta davanti Coach Beiste sul tema della violenza domestica

Brittany aveva ragione sulla scelta della canzone...

L'ispanica non poteva fare a meno di guardare la sua ragazza ad un posto da lei


Looking for heaven, for the devil in me
Well what the hell I’m gonna let it happen to me
Shake it out, shake it out, shake it out, shake it out, ooh woaaah
Shake it out, shake it out, shake it out, shake it out, ooh woaaah
And it’s hard to dance with a devil on your back
So shake him off, oh woah
Era li in silenzio,
lei è Sugar avevano, stranamente, deciso di non cantare ma di rimanere li in silenzio.

Ogni nota incalzava silenziosa come Brittany,

lasciandole il vuoto dentro.

Ormai aveva capito, ormai ne era consapevole di cosa realmente la stesse turbando.

Shake it out, shake it out, shake it out, shake it out, ooh woaaah
Shake it out, shake it out, shake it out, shake it out, ooh woaaah
And it’s hard to dance with a devil on your back
So shake him off, oh woah


Decise di non pensarci, non in quel momento, e di lasciarlo cascare via, lontano.





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Questo capitolo così enigmatico è stato un parto
non mi piace per niete,
quando le puntate sono emozionanti è sempre un casino scriverci su,
quando poi arrivano gli spoiler, spoilerando cose assurde è ancora più difficile

Spero che comunque non vi abbia fatto troppo schifo..
Grazie per chi mi continua a seguire e recensire

A presto
C

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Capitolo 22
*** sorpresa 3x19 ***


sorpresa
sorpresa



-Che cosa? Ma non mi voteranno mai se non ho un cavaliere…-

La latina rise divertita ma la bionda, ancora al telefono, la fulminò con lo sguardo.

-Ma dopo tutto quello che è successo sei ancora gelosa di Finn?- Continuò Quinn urlando alle auricolari.

-Rach respira… Hai detto troppe parole tutte insieme… Si ok, ne riparliamo...-


L’ex cheerios fece un respiro di sollievo e poi si girò verso l’amica concentrata a guidare.

-Dì…-

La latina la guardò con la coda dell’occhio e scoppiò a ridere.

-No, scusa, è che… è davvero allucinante- spiegò la latina cercando di risultare il più seria possibile, anche se era davvero difficile.

-Cosa? Il fatto che discutiamo per un maschio?-

-Na… Il fatto che discutiate per il maschio con cui andare- cominciò la latina aprendo le virgolette con le dita su maschio –quando è chiaro che il
problema non è quello…-

-Certo come no, non ci sono neanche andata a letto e-

-Ti devo insegnare proprio tutto Fabray-

-Ma finiscila J.Lo con chi è che sei andata allo scorso prom?- Chiese sarcastica la bionda.

La latina alzò il dito medio e continuò a guidare.


-Oh guarda chi c’è- Disse fermandosi e scendendo dalla macchina –ciao Bob!-

Il ragazzo coi rasta la guardò confuso –Santana…- rispose al saluto.

-Lascia perdere…- Disse aprendo lo sportello dell’amica mentre il ragazzo ancora confuso tirava giù la sedia a rotelle dal portabagagli dell’ispanica.

-Aspetta… Ti aiuto- Disse svelto il ragazzo vedendo che la bionda cercava di scendere da sola dalla macchina.

Santana si piazzò dall’altro lato e insieme a Joe fecero scendere l’ex-cheerios dall’auto.

Quinn fece un lungo respiro e poi guardò la sedia –voglio sedermi-

Joe, senza mollare la presa, allungò la mano verso la sedia per avvicinarla a lei.

-No aspetta… Voglio provarci da sola-

La mora sgranò gli occhi guardando il ragazzo che sorrideva compiaciuto.

La bionda si staccò dai due amici facendosi forza sulle braccia ancora ancorate alle loro spalle.

Con uno scatto tolse la mano appoggiata su Joe cercando il bracciolo della sedia.


Santana era basita, adesso Quinn se ne stava piegata con le due braccia appoggiate sullo stesso bracciolo.

Fece un altro respiro e facendo una torsione del busto si sedette sulla sedia.

-Fantastico…- Disse Joe soddisfatto, che aveva seguito tutti i suoi progressi.

-Che c’è J.Lo adesso non parli più?- La schernì Quinn con aria di sfida.

-Che bastarda…- Soffiò la mora per poi calarsi a stringerla forte.


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-Dai, la palestra sarà piena di dinosauri, gli scimmioni adorano i dinosauri- spiegò l’ispanica appoggiata al muretto di casa Karofsky.

Il ragazzo guardò l’ispanica e poi si rigirò mirando il canestro.

-Scarso…- Lo canzonò la mora vedendo che la palla non era entrata.

-Vuoi provare tu?- Chiese Dave passando la palla alla cheerios.

Santana prese il pallone con aria di sfida e guardò l’omone.

-Ok, ma se entra vieni al ballo con me e Brittany-

-No aspetta, così non vale-

La latina fece finta di non sentire e tirò il pallone con due mani.

I due ragazzi seguirono la traiettoria della palla fino a che questa, ovviamente, entrò nel cesto.

-Ah vinto!- Esultò la latina.

-La fortuna dei principianti, questo però non significa che…-

-Ah!- Lo zittì la latina –una scommessa è una scommessa… Ti passiamo a prendere tra un paio d’ore- disse poi prendendo lo zaino.

-Chi guida?-

-Brittany ha insistito per venirmi a prendere a casa, ha detto che fa parte del suo ruolo da re…-

Il ragazzo scoppiò a ridere –certo che siete strane voi lesbiche-

La latina lo fulminò con lo sguardo.

-Facciamo che vengo io al McKinley…- Disse il ragazzo dopo aver fatto un altro tiro a canestro.

Santana lo scrutò con sospetto –Ma non metterti gel, o avrai una scusa per andartene…-

-Cosa c’entra il gel?-


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-Quindi non preoccuparti, mia mamma è avvisata e ho pensato a tutto io… Mi ha pure aiutato a prenotare-

-Ok…- Rispose un po’ incerta la donna –ma dimmi… Santana mi ha parlato di dinosauri…-

-Si!- Rispose eccitata la bionda –E’il tema del ballo…-

-Allora non avevo capito male… Mi sembra un’idea così… Così…-

-Preistorica?- Suggerì Brittany seduta sul divano di casa Lopez.

-Originale… Hai miei tempi non si facevano queste cose…- Rispose pensosa la donna ispanica.

-Dovevi farti eleggere rappresentate d’istituto, così avresti potuto organizzare un ballo ispanico… Penso che se organizzato per tempo, avresti potuto metterci pure i tori…-

La madre di Santana la guardò confusa.


-Di sicuro con la carica da presidentessa non avrai avuto problemi ad entrare al college, dimmi la verità? State già cercando casa a Louisville- Chiese la signora con un sorriso sornione.

-Come?- Domandò la ballerina troppo impegnata a guardare al di la della mamma di Santana.

La signora seguì lo sguardo della ragazza e vide sua figlia ferma sulle scale in abito da sera.

-Madre de dios!-

-Mama, no eres mi novia- La ammonì l’ispanica imbarazzata mentre scendeva velocemente le scale.

Poi si fermò davanti alla sua compagna che la guardava innamorata.


-Ferme così, voglio farvi una foto- Disse la donna scattando a prendere la macchinetta.


La latina allora, approfittando del momento d’intimità si avvicinò di più.

-Pure in smoking- disse, toccandole il papillon.

-Ti piace?-

La mora annuì.

-Stai molto bene pure tu…- Continuò la più alta.

La latina allora annullò le distanze tra di loro e la baciò con dolcezza.

-Ferme così-

L'ispanica aprì gli occhi, le sue labbra erano ancora attaccate a quelle di Brittany, e un bagliore le colpì in pieno.

-Contenta?- Chiese seccata la latina.

La signora sorrise divertita mentre Brittany correva dietro di lei a vedere la foto.

-Dai Sannie sei venuta bene…-

-Andiamo…- Le zittì la latina trascinandosi via la sua compagna.


-Mi raccomando non fate troppo casino dalla signora Pierce- raccomandò la donna facendo l’occhiolino alla bionda.


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-Sono in ritardo ma arrivo. Dave-

Santana scosse la testa e posò il cellulare nella borsa poi si girò cercando la sua ragazza tra la folla.


-Eccoti, dov’eri?-

-Stavo parlando con la ragazza cristiana, l’amica di Quinn…-

-Joe…sephine?- Chiese l’ispanica divertita mentre si abbracciava la sua ragazza facendola ballare al ritmo di musica.

-Quando le ho chiesto come mai non avesse la gonna mi ha guardata strana…-

-Dolcezza pure tu sei in smoking…- Rispose la latina tra un bacio e l’altro –e poi, ho come la sensazione che le sue gambe siano piene di peli-

-Perfette! Sono perfette per l’atmosfera…- S’illuminò Brittany cercando di sgattaiolare via.

-Mi sembra che qua sia già tutto molto d’atmosfera… Sei stata eccezzionale- Le sussurrò l’ispanica all’orecchio mentre l’accarezzava la schiena coperta.

-Dai aspetta la fine del ballo- replicò la bionda mordendole un lobo.

-Mi vuoi fare impazzire?-

La bionda sorrise.

-Ok, vado a contare le schede con Quinn…-

-Brava, e mi raccomando… Non imbrogliate!- Disse seria Brittany.

La mora fece una croce con le dita e se la portò sulle labbra mentre la guardava con gli occhi da cerbiatta.


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-Però quando ripenserò al mio percorso scolastico l’unica cosa che m’importerà è di aver trovato il modo di essere tua amica… Quindi mi sto scusando con un’amica… E vorrei che tu sapessi che ho votato per te come reginetta del ballo perché penso che te lo meriti davvero…-


L’ispanica sentendo quelle parole così incoerenti decise d’intervenire-Smettila di perdere tempo con la Berry e vieni a nella classe di spagnolo- Disse, apparendo nell’ombra con in mano due grosse scatole –è tempo di contare i voti e d’incoronarmi regina!-


Santana entrò nella classe e Quinn si girò verso Rachel ancora in piedi di fronte a lei.

-Ok, buona fortuna…- Disse la cantante congedandosi.

Quinn al guardò allontanarsi da lei e si morse un labbro.

-Rachel- la chiamò con voce instabile.

La moretta si fermò di colpo e si girò piano, poi la vide.

L’ex cheerios stava con fatica in piedi, ma dopo pochi secondi, non potendosi appoggiare a nulla, scivolò a terra.

Rachel si precipitò su di lei.

-Quinn ti sei fatta male…- Disse preoccupatissima.

-No tranquilla… E’tutto ok…-

-Ma… Quando è successo?- Chiese la moretta ancora incredula –cioè si immaginavo che prima o poi ma… Non credevo così presto!- Concluse impacciata e con le lacrime agli occhi.

-Volevo farti una sorpresa…-Disse Quinn mentre si appoggiava a lei per tirarsi su.

-Mi mancava…-

-Cosa?-

-Guardarti dall’alto…- Spiegò la bionda facendola arrossire.

-Mi sembra così stupido che abbiamo litigato per Finn…-

-Non è la prima volta…-


-QUINN MUOVI LE QUELLE CAZZO DI RUOTE…- Urlò l’ispanica da dentro la stanza di spagnolo.

-Devo andare- Disse Quinn cercando di sedersi sulla sua sedia a rotelle.

-Ok- rispose semplicemente la cantante ancora emozionata –ma sappi che mi devi un ballo Miss. Fabray…-


Quinn sorrise vedendola allontanarsi e si avviò verso l’aula.


-Stavo cominciando a pensare che ti avesse rapita, otra vez-

-Ah.ah.ah… A che punto sei?-

-Ho solo svuotato le scatole… Tutto bene Q.?- Chiese la latina vedendola assorta nei suoi pensieri.

-Certo… Contiamo le schede!- Rispose serena.

L’ispanica la fissò ancora per un attimo e poi cominciò a lavorare.


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-Brittany ma che motivo c’è di bendarmi conosco a memoria camera tua, non è che ci sei rimasta male che non siamo state elette e vuoi punirmi, perchè in quel caso...- Disse l’ispanica trascinata per mano dalla sua fidanzata e completamente bendata.

-Shhh... E’una sorpresa..-

-Dimmi la verita Lord.T. non dormirà con noi?- Chiese emozionata l’ispanica.

La ballerina sembrò pensarci su –cavolo è rimasto solo…- Disse accendendo la luce.

-Piccola ma…-

-Ok, adesso puoi toglierti la benda!-


La mora si tolse velocemente la fascetta rosa, che Sugar aveva prestato alla sua ragazza prima di partire per le Hawaii, e si guardò intorno sbalordita.

Poi si girò verso Brittany che adesso la guardava emozionata.

-C’è pure il frigo bar e il servizio in camera- disse, mostrandole il piccolo frigorifero vicino al letto.

-E’una suite?- Chiese la latina avvicinandosi alle vetrate che dall’alto scoprivano tutta Lima illuminata.

-E’una camera d’albergo…- spiegò ovvia la bionda.


Santana si avvicinò a lei con gli occhi pieni di emozione -passiamo la notte qui, lontano dai tuoi e dal tuo gatto…-

-Si anche se penso che avrei potuto portarlo...-

L’ispanica non le lasciò completare la frase che le era già saltata addosso.

-Sei contenta?- Chiese la ballerina staccandosi da lei.

-Certo… In realtà sono sorpresa…-

-Certo che lo sei è se no non sarebbe una sorpresa-

L’ispanica sorrise mettendole una ciocca dietro l’orecchia –Britt… Ma perché?- Chiese retoricamente.

-Quando hai detto ad alta voce che volevi andare al ballo con la tua ragazza e i tuoi amici, mi sono sentita così orgogliosa… Sei stata bravissima
quest’anno, non potrei essere più fiera… E poi volevo che questa serata fosse indimenticabile…-

Santana sorrise e la baciò con passione facendola stendere sul letto.



-Aspetta… Ma se tu sei qui! Chi chiude la palestra?- Chiese la mora facendo uno scatto all’insù.

Brittany sorrise furba e l’attirò nuovamente a sé.


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-Hai portato i… Si hai capito…- Disse il ragazzo un po’ imbarazzato.

Blaine si staccò di botto e guardò il ragazzo sotto di lui.

-Dai… Non mi dire che ti sei dimenticato…- Lo ammonì Kurt mettendosi seduto sul palchetto della palestra dove ancora erano accese le luci da psichedeliche e la musica romantica.

-Farò in due secondi…- Disse Blaine abbottonandosi i pantaloni.

Kurt si guardò intorno –facciamo che io chiudo qui e ci vediamo a casa tua?-

-Ma non volevi farlo in palestra, con la musica, le luci… E’ sexy…- disse il ragazzo distendendosi nuovamente sopra di lui.

-Si ma è freddo- replicò il ragazzo spostandosi –e poi il tuo letto è decisamente più comodo!-

-Come vuoi!- Disse il ragazzo dandogli un bacio sulle labbra –appena arrivi fammi uno squillo che ti apro…-

Kurt annuì –guai a te se ti rimentti il gel…-

Blaine mise il broncio e si allontanò.


Il ragazzo si guardò intorno, la palestra sembrava così grande e stranamente fredda… Chissà se gli sarebbe mancata una volta a New York.

Sospirò e si avvicinò agli interruttori generali per chiudere tutto e andare via.


-E’qui la festa?-

Il ragazzo si girò di scatto sentendo quella voce a lui fin troppo familiare.

-Santana mi aveva detto che ti avrebbe convinto, ma mi sa che ti ha dato l’ora sbagliata…- rispose con un sorriso sincero.

-In realtà sto fuori da un bel po’, volevo entrare ma…- Disse Dave un po’ imbarazzato.

-Avresti dovuto chiamarmi, ti avrei scortato io…- Replicò un po’ triste il ragazzetto avvicinandosi a lui.

Il più alto rise –e avresti lasciato solo riccioli d’oro…-

-L’hai visto?- Chiese Kurt incuriosito.

-L’ho visto uscire poco fa… Posso aiutarti, devi chiudere finestre troppo alte o caricarti robba pesante…- Chiese il ragazzone.

Kurt lo squadrò per bene notando che indossava lo stesso completo dell’anno passato.

-In effetti c’è una cosa che potresti fare per me- disse, allungandosi fino allo stereo e mettendo play.

You can dance
You can jive
Having the time of your life
Ooh, see that girl, watch that scene.
Diggin the dancing queen

-Nooo- disse il ragazzone mettendo le mani avanti e facendo un passo indietro.

-Dai non c’è nessuno, e se davvero sei gay devi saper ballare, sculettare e…-

-Quello puoi insegnarmelo tu- replicò ridendo l’ex titans facendosi trascinare in pista da Kurt.

And when you get the chance
You are the dancing queen
Young and sweet, only seventeen
Dancing queen
Feel the beat from the tambourine
You can dance
You can jive
Having the time of your life
Ooh, see that girl, watch that scene

Mentre la musica diventava sempre più debole i due ragazzi erano sempre più vicini.

Dig in the dancing queen
Dig in the dancing queen
Dig in the dancing queen

Si guardarono per un attimo ancora col fiatone e con le mani ancora intrecciate.

-Grazie Kurt… Per tutto- Disse l’omone abbassandosi piano verso di lui.

-Prego… Almeno non avrai più rimpianti- Rispose il più basso senza interrompere il contatto visivo.

-Forse potrei averne ancora uno-

L’ex usignolo lo guardò confuso ma dopo pochi secondi si ritrovò le labbra di Dave sulle sue.


Ma questa volta non lo cacciò.


Quando i due si staccarono il più alto aveva gli occhi sbarrati come se avesse fatto nuovamente qualcosa di sbagliato.

-Chiudiamo tutto e andiamo- disse Kurt deglutendo.

Kurofsky annuì e lo aiutò a spegnere le luci.



-Ci vediamo allora-

-Ok, Dave?- Lo richiamò il moretto.

Il giocatore di Football si girò verso di lui.

-In che città sarai l’anno prossimo?-


Il ragazzone sorrise –A New York City-




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------------------------

E'lunedì, ma ci sono riuscita...
Ok lo so, lo so, che questo finale era un pò, come dire, fuori luogo,
ma scusate, un prom senza Kurtfsky che prom è?
Per il resto spero che vi sia piaciuto
in realtà la puntata era così bella che scriverci su è stato abbastanza difficile, ma c'erano delle cose che mi sono mancate...
Fatemi sapere che ne pensate, e se nella sua incoerenza -sapete seguire la programmazione non è così facile- vi piace...
Grazie a quelle che continuano a seguirmi e un grazie speciale a chi si ferma a recensire
a presto
C

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Capitolo 23
*** National pt.1 3x21 ***


national pt1
vi ho fatto aspettare,
lo so,
e questo capitolo è pure corto,
ma l'ho diviso in due...
spero che comunque vi piaccia
Ci ho messo un pò perchè devo
cercare di chiudere il tutto e calcolando la 3x22 :(
c'è tanto lavoro da fare..
Buona lettura
C
National
parte I




-Cos’era?- Chiese la moretta staccandosi leggermente.

-Credo che in gergo lo chiamino… Bacio…- Rispose l’ex cheerios sentendo il suo respiro affannato mescolarsi con il suo.

Rachel deglutì a fatica ancora confusa.

Poi alzò gli occhi e incrociò nuovamente quelli verdi di Quinn che adesso erano terrorizzati.
-Quinn…-

-Mi dispiace io… Devo andare…- Disse seria la bionda scappando via senza voltarsi mai.



-Sei così agitata per domani che non riesci a dormire?-


La bionda si girò ridestandosi dai suoi pensieri.

L’ispanica sorrise e si accese una sigaretta per poi passare il pacchetto all’amica.

-No grazie… I capelli rosa e le sigarette fanno parte del mio passato…- Rispose sorridendo debolmente.


La latina annuì leggermente –pensavi a lei vero?-

-Già…-

-Senti Q. lo so che non vuoi parlarne ma…-


-E’successo tutto a scorsa estate- Cominciò la bionda interrompendola.


Santana fece un tiro e si girò ad osservarla.


-Era stato un anno lungo e volevo staccarmi da tutto e da tutti, così mi recai al centro estivo per ragazzi di Lima…-

-Lima ha un centro estivo per ragazzi?- Chiese la mora sconvolta.

Quinn annuì.

-Sono ragazzini, avranno avuto massimo 14 anni… Il parroco mi chiese se potevo seguirli, organizzare giochi ecc…-

-Hai fatto l’animatrice in un cazzo di oratorio Fabray?-

L’ex cheerios la fulminò con lo sguardo.

La mora smise di ridere e spense la sigaretta –ok, sono tutta orecchie…-

La ragazza fece una pausa e si morse un labbro.



-Rachel?-

-Oh Quinn, mi avevano detto che ci saresti stata pure tu…-

La bionda girò la testa verso il prete che annuiva felice e poi verso la piccola Berry che sorrideva entusiasta.

-Rachel mi ha detto che a scuola fate parte di un coro…-

-Si il glee club, ma è molto più di un coro padre Michael…- S’intromise l’ebrea.

-Si insomma, Rachel si è proposta di organizzare uno spettacolo con i ragazzi…-

Quinn sgranò gli occhi e aprì la bocca senza trovare le parole per replicare.



-Che cosa?- Disse la latina interrompendola –ma Rachel è ebrea ed è figlia di due gay-

-Come sei bigotta J.Lo e comunque, questo padre Mike non lo sapeva…- Spiegò la bionda con un sorriso divertito.



-Ascolta Quinn, mi servono crediti per il mio curriculum, non posso stare ferma per tutta l’estate…-

Quinn sbuffò camminando nervosamente di fronte a lei –ma non potevi organizzare un musical in qualche sinagoga?-

-Ma dov’è il problema? E poi è molto meglio lavorare con qualcuno che già conosci… No? Dai ci divertiremo un sacco Quinn… E ti prometto che non parlerò mai di Finn-



Santana aveva cominciato a ridere come una scema, mentre l’ex capo cheerleader la guardava con un sopracciglio alzato.

-No è che… Quella gnoma è un fottuto genio… Volontariato con i ragazzini… Così lei sfoga le sue doti da regista e da prima donna e intanto si arricchisce il cur…- Santana si bloccò di botto e alzò gli occhi incrociando quelli dell’amica –No Q. non dirmi che ti sei innamorata di lei, solo perché sei stata costretta a passarci tutto quel tempo insieme?-


-Fammi fumare va…- Disse la bionda allungando la mano.


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-Sei tesa?- Domando l’ispanica abbracciandola da dietro

-Dici che dovrei? Ho fatto già parecchi esercizi per allungare i muscoli…-

-Non volevo dire quello- rispose la mora con un sorriso.

-Tesa vuol dire agitata… Mi chiedevo se fossi preoccupata per l’esibizione- spiegò meglio la latina facendola voltare verso di lei.

-Perché dovrei? Sto per esibirmi su un palco praticamente identico a quello del Mckinley…-

La mora sbirciò da dietro la quinta per guardare meglio il palco.

-E poi ho te… Con te vicino non ho motivo di agitarmi… Mai…-


L’ispanica sorrise emozionata e abbracciò la sua donna stringendola forte –non so come farei senza di te…-



-Ehi!-

Le due ragazze si girarono verso la voce che le chiamava.

-Non hai un fidanzato da spupazzarti?- La provocò l’ispanica.

-Ma io voglio voi…- Rispose Sugar buttandosi tra le loro braccia.


-Sugar pensi veramente che tuo padre possa comprare il voto della Lohan…?-

-Certo… Quella non lavora più e papà gli ha offerto una bella cifretta…-

-Vedi San non c’è motivo di essere tesa…- Sorrise Brittany lasciando l’ispanica basita, poi si girò verso l’altra bionda e la vide incerta mentre riprovava dei passi–vado un attimo da Quinn- disse congedandosi.


Santana guardò Sugar e sorrise –sono contenta che siamo arrivate qui, insieme!-

-Pure io, ed è merito mio ovviamente…-

-Ovviamente…- Ripetè divertita la Lopez –non ti fa strano pensare che questa sarà l’ultima esibizione insieme?-

-Bhe, con te sicuramente…- Rispose Sugar.


Santana la guardò stranita ma non ebbe il tempo di replicare che sentì l’applauso provenire dalla platea.


-Tocca a noi!- Disse euforica la biondina scattando verso la sua posizione.


L’ispanica si girò e vide le sue due bionde intente a parlare e corse verso di loro.

-Diabolica trinità…- Cominciò prendendo entrambe le loro mani –abbiamo cominciato insieme e finiremo insieme-

-Proprio come dovrebbe essere- rispose Brittany sorridendo.


Quinn sorrise e si girò verso un punto non lontano, ma ben definito.
Rachel berry

Abbiamo iniziato qualcosa, ma non l’abbiamo mai finita… Forse è proprio per questo che non ha funzionato...
pensò, incontrando i suoi occhi scuri e il suo sorriso, che scandiva un inconfondibile "in bocca al lupo"

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Capitolo 24
*** National pt.2 ***


national parte2
National
parte II



-Ok, sei perdonato… Giusto perché sei a New York per il college… Ok…- L’ispanica chiuse la chiamata e si buttò sulle labbra della sua bionda che era seduta ai piedi del letto.

-Dio, quanto sono felice…- Disse mentre riempiva di baci la sua ragazza –ah, Dave vi saluta e vi fa a tutte i complimenti per la vittoria-

-Quando dice tutte… Intende pure Kurt?- Chiese Mercedes curiosa senza però ottenere una risposta.


-Santana, potresti evitare di…- Cercò di argomentare la moretta mentre piegava i vestiti e li riponeva nella sua valigia.


Ma né Santana né Brittany sembravano interessate.


-Invidiosa…- La punzecchiò l’ex cheerios vicino a lei.

-Ma no...!-


-Ragazze- le interruppe, stranamente, Tina -non vedo l’ora che arrivi stasera, Mike ha prenotato una camera solo per noi due…- disse esaltata l’asiatica attirando l’attenzione delle compagne del glee presenti nella stanza.

-Davvero? E si può fare?- Chiese Rachel incuriosita.

-Certo!- Rispose Mercedes battendo il cinque all’asiatica.

-Pure Rory aveva prenotato una stanza... Ma mi ha detto che non ci possiamo più andare…- spiegò Sugar un po’ delusa.

Quinn si girò automaticamente verso Santana che divertita allungò la mano fino a sotto il cuscino mostrandole appena una card magnetica.

La bionda scosse la testa e si girò verso Rachel che guardava basita Tina, Mercedes e Sugar.

-Però potrebbe avermi fatto una sorpresa… Sicuramente è così… Finn non perderebbe mai l’occasione di… Cioè avete capito… Abbiamo vinto le nazionali, siamo a Chicago ancora per una notte e… Si, dobbiamo festeggiare!-


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-Salute!- Urlarono in coro i ragazzi mentre ci andavano giù di brutto col secondo bicchiere di rum e pera.

-Non pensi che stiano esagerando?- Chiese Emma avvicinandosi al suo futuro marito.

-Siamo dentro il disco pub dell’albergo, nessuno si farà male… E poi ho chiesto al barista di allungare anche i super alcolici-

La rossa sorrise e abbracciò il compagno mentre i ragazzi continuavano a bere e a fare casino.





-Mi raccomando ragazzi domani la sveglia suona alle 7…- Decretò il professore di spagnolo, una volta raggiunte le camere dell'albergo.

-E non le 7 di riccioli d’oro...- Precisò la Sylvester.

-Che vorresti dire?- Si lamentò l’uomo.

-Mi raccomando tette contraffatte, conto sulla mia capo cheerleader, domani alle 7.01 vi voglio tutti giù a fare colazione-

-Certo coach…- rispose l’ispanica sbadigliando falsamente.

-Buonanotte a tutti- disse Noah congedandosi.




Una volta chiuse tutte le porte, i ragazzi contarono fino a dieci per poi aprire contemporaneamente le loro stanze.


-Che si fa?- Chiese Sugar eccitata con addosso un passamontagna stile diabolik, mentre tutti i ragazzi uscivano furtivi dalle loro stanze.

Nessuno ebbe il tempo di rispondere che sentirono la porta della stanza dei ragazzi richiudersi e sigillarsi da dentro.

-Blaine e Kurt… Hanno da fare- Spiegò Finn facendo spallucce.


-Bhe… Anche noi abbiamo da fare…- Disse Mike sorridente mentre si allontanava con Tina.

-Direi…- Disse Mercedes trascinandosi via il suo biondo.


Santana si avvicinò all’orecchio di Brittany e le sussurrò qualcosa che fece sorridere la ballerina.

-Scusate noi andiamo, Santana ha prenotato una stanza per fare sesso tutta la notte-


L’ispanica avvampò mentre Quinn scoppiò a ridere cercando di trattenersi.


-Vi serve una mano?- Ironizzò Puck guadagnandosi un dito medio della latina ormai lontana.


A quel punto Finn si avvicinò sorridendo alla sua ragazza –Rach…-

-Siii…-

-Io, Puck e i ragazzi volevamo andarci a fare un giro…- Esordì spegnendo l’entusiasmo della fidanzata -sai presto ci separeremo tutti e…-


-Certo è ovvio…-


-Oh che bello un’uscita tra maschi…- S’intromise Sugar facendo la voce grossa.

-Appunto, tra maschi…- Spiegò Artie ancora risentito con la biondina.


-Ma offro io!- Disse Sugar sedendosi sulle sue gambe e lasciando Rory perplesso.

-OK!- decretò Puck spingendo via la carrozzella.


Rachel guardò i ragazzi allontanarsi mentre Quinn era rimasta ferma ad osservare tutta la scena.

-Perché non venite?- Chiese Finn a entrambe come se avesse avuto l’idea del secolo.

-Non contare su di me… Ho le gambe a pezzi… Mi sono sforzata troppo-

Rachel si girò prontamente verso di lei –vuoi che ti chiami il medico dell’albergo?-


-No… Ho solo bisogno di una buona dormita… Ma voi andate…-

Finn guardò la cantante aspettando insistentemente una risposta.


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-Ti amo…-


Santana alzò leggermente gli occhi e le sorrise –Ti amo anch’io piccola…- rispose con la testa sulla sua pancia.

Brittany sorrise e continuò ad accarezzarle i capelli mentre fissava le stelle.

-E’stata una buona idea fare un giro quassù-


-Già…- Rispose Brittany con una voce poco entusiasta.


A quel punto l’ispanica fece uno scatto e guardò la propria ragazza –che succede piccola?-

-Niente Sannie… Sono solo felice che stiamo insieme… Che siamo qui… Vorrei che non finisse mai-

Santana sorrise e annullò le distanze sperando di annullare anche quella strana sensazione che da un po’ di tempo le contorceva l’anima.

Brittany si staccò leccandosi il labbro superiore.


-Andiamo nella nostra suite privata?- Sussurrò l’ispanica vogliosa.

La ballerina alzò tutte e due le sopracciglia e sorrise maliziosa.


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Quinn uscì dal bagno con i capelli ancora umidi e si buttò sul suo letto.

Rachel allora alzò un sopracciglio contrariato.

-ok…- disse la bionda col tono di una che le stava facendo una concessione.

-spengo la luce- aggiunse prima di arrivare al lettino dell’amica.


L’ebra annuì e tirò su la coperta per fare spazio all’amica che, una volta nel letto, si accoccolò accanto a lei.

-Pensi davvero che stiano tutti facendo… Quello- cominciò la moretta rompendo quell’imbarazzante silenzio.

Quinn rise e si tirò un po’ su –si dice sesso Rachel, e si, credo proprio di si…- disse, continuando a sghignazzare.

-Perché ridi?-

-Perché t’imbarazzi a parlare di sesso proprio con me…- Continuò la bionda che non riusciva a vedere la sua espressione, ma sentiva che quel buio la stava disinibendo parecchio.
-Voglio dire… Con Finn… T’imbarazzi?-

-Cosa c’entra Finn?-

-Rispondi-

-No, o meglio non più… E’una cosa naturale… Credo… Ma lui è il mio ragazzo- Rispose un po’ titubante.

-E io cosa sono?- Chiese ferma Quinn.

-La mia amica…- Tentò la cantante poco convinta della risposta.

Quinn si girò verso di lei osservandola nell’oscurità.

Rachel non riusciva a vederla ma poteva sentire il suo respiro irregolare, e questa cosa la stava facendo impazzire.


-Le amiche non fanno questo- disse la bionda annullando le distanze con un primo bacio che spiazzò totalmente l’altra –e neanche questo- continuò dandole un altro bacio sul collo.

La cantante chiuse gli occhi beandosi di quel tocco.

Quinn, senza aggiungere altro, cominciò ad accarezzarle prima la pancia e poi le gambe, facendole intendere che non si sarebbe fermata.


-Aspetta- la fermò la moretta tirandosi indietro e riprendendo aria –Finn… Non posso tradirlo-


-Lo fai già ogni volta che mi pensi- soffiò la bionda che non sembrava voler sentire ragioni.

-Si ma… E’ diverso… Ti desidero da morire Quinn… Lo sai… Ogni volta che cerco di allontanarmi da te, vengo maledettamente attirata a te dinuovo, come una calamita… Ma se noi facciamo…-

-Facciamo l’amore…- Suggerì la bionda con voce roca avvicinandosi pericolosamente al suo lobo sinistro.

Rachel avvampò e si staccò un'altra volta.

-Non penso di farcela…- Disse, cercando di controllare il respiro affannato  -vuoi davvero che mi lasci con Finn? E poi tu andrai a Yale, sarai in un’altra città io non…-

Rachel non riuscì a finire la frase che si trovò nuovamente le labbra della bionda sulle sue, in un bacio decisamente poco casto.

Poi Quinn si staccò un’ultima volta e la guardò, oramai i suoi occhi si erano abituati alla penombra e riusciva a vederla.

–Sai che c’è Rachel Berry?- Cominciò con voce maledettamente seria -Stavo per morire per venire sorridente al tuo matrimonio, e stavo per morire anche quando ti ho baciata al gioco dalle bottiglia a casa di Santana, e muoio... Tutte le volte che le tue labbra si poggiano sulle mie perché smetto di respirare…- Rachel deglutì
-non m’importa di quello che dirai a Finn o di quello che faremo domani… Questa notte sarai mia Rachel Berry-





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ok, non aggiungo altro
poco brittana ma prometto che mi rifarò
Ringrazio tutte quelle che mi seguono da un anno, e che con le loro recensioni, spunti o silenzi mi hanno fatto arrivare fino a qui
ç_ç
Al prossimo capitolo...
penso che la 3x22 la dividerò in due parti
...
A presto
C

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Capitolo 25
*** Don't let go pt1 3x22 ***


dont let go1
dopo aver aggiornato per un anno
ogni settimana, scandita dall'uscita di una nuova puntata di glee
mi sono persa alla fine,
inutile dirvi che sono stata parecchio impegnata...
Da una parte meglio perchè si lavora :)
Dall'altra vi ho lasciati orfani di una ff a cui per prima tengo
e che è stata veramente complicata da scrivere...
grazie a tutti quelli che hanno avuto avuto la pazienza si aspettare questo finale
che penso dividerò in due o tre capitoli
vi lascio con due passaggi del capitolo precedente
così da capire da dove si riparte!
un abbraccio
C


L'ispanica fece uno scatto e guardò Brittany –che succede piccola?-


-Niente Sannie… Sono solo felice che stiamo insieme… Che siamo qui… Vorrei che non finisse mai-

Santana sorrise e annullò le distanze sperando di annullare anche quella strana sensazione che da un po’ di tempo le contorceva l’anima.

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-Facciamo l’amore…- Suggerì la bionda con voce roca.

-Non penso di farcela… Vuoi davvero che mi lasci con Finn? E poi tu andrai a Yale, sarai in un’altra città io non…-

Rachel non riuscì a finire la frase che si trovò nuovamente le labbra della bionda sulle sue, assecondando il bacio poco casto.

Quinn si staccò un’ultima volta e la guardò, oramai i suoi occhi si erano abituati alla penombra e riusciva a vederla –Sai che c’è Rachel Berry? Stavo per morire per venire sorridente al tuo matrimonio, e stavo per morire anche quando ti ho baciata al gioco dalle bottiglia a casa di Santana, e muoio tutte le volte che le tue labbra si poggiavano sulle mie perché smetto di respirare…  Non m’importa di quello che dirai a Finn o di quello che faremo domani… Questa notte sarai mia Rachel Berry-


Don't let go
parte I


-Qualcuno ha fatto le ore piccole- Disse Santana facendole spazio nel posto vuoto accanto a lei.

-Brittany?- Chiese Quinn con gli occhi semiaperti.

-E’ dietro con Sugar…-

La bionda annuì e si sedette nel pulmino.

-A proposito di Sugar… Mi ha detto che ha avuto diverse difficoltà a rientrare in camera ieri notte…-

-Non mi dire…- Rispose Quinn mentre si massaggiava le tempie per cercare di farsi passare il mal di testa…-

-Fabray…?- Cantilenò la latina.

-Lopez…?- L’imitò l’altra.

Santana si alzò dalla sua postazione e studiò i posti nel pulmino, tre posti dietro di lei nell’altra fila, addormentata tra le braccia di Finn c’era Rachel.

La mora alzò un sopracciglio e sorrise beffarda, poi torno al suo posto.

-La nana dorme, raccontami tutto… Però sorvola i dettagli, grazie… E’ già terrificante immaginarti con un’altra persona, figuriamoci con la Berry…-

-Non pensavo fossi così possessiva… Né che sotto sotto, sei segretamente innamorata di me?- La punzecchiò la bionda.

-Oddio no- disse velocemente prima di pensarci un po’ su -cazzo no, sarebbe incestuoso Fabray…!-

-Incestuoso?- Chiese curiosa l’ex compagna di squadra.

-Certo, sei come una sorella per me Quinn…-

La ragazza sorrise commossa e appoggiò la testa sulla spalla dell’ispanica.

-L’abbiamo fatto San…- Disse poi con voce debole –ed è stato… Wow… Non so come spiegartelo…-

-Posso immaginarlo…- Le sorrise la cheerios.

La bionda si tirò su con la schiena diventando improvvisamente seria.

-Non mi dire che hai avuto problemi d’erezione…-

Quinn fece una smorfia –idiota…- poi si morse un labbro e guardò negli occhi l’amica –so che adesso m’insulterai… Ma ho preso una decisione riguardo a Rachel…-

La latina la guardò confusa.




-E’ finita…-

La moretta non era sicura di aver capito bene.

I loro corpi erano ancora nudi e intrecciati sotto le coperte, e poteva sentire l’ex cheerios accarezzarle dolcemente i capelli.

-Che vuoi dire?-

-Questo…- disse guardandoli negli occhi, adesso poteva visto che l’aurora si era brutalmente impadronita della notte -Non abbiamo un futuro Rach, non adesso, è giusto che tu continui per la tua strada e io per la mia… Yale, NYADA… Finn…-




-E’così triste…- Commentò Brittany mentre entrava al bel grissino.

-Lei però dice di essere felice, di aver finalmente raggiunto il suo equilibrio…- Replicò Santana un po’ delusa da tutta quella situazione.

-A volte le cose non vanno come devono andare, oppure vanno esattamente come devono andare… Bhu è un concetto complicato!-

Santana guardò la sua ragazza cercando di capire da chi venissero quelle parole, ma non ebbe il tempo di replicare che si trovò, di fronte a lei, una figura fin troppo familiare.

-Mamma?-


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-Ehy, andiamo al bel grissino!-

-No! Ci vuole un po’ più schick… Più…-

-Ma Kurt, tu adori il bel grissino!-

L’ex usignolo si girò verso Blaine e lo fulminò con lo sguardo –Ma stiamo parlando della festa del diploma-

-Anche io penso che per il diploma ci voglia qualcosa di più… Come dire… Sofisticato!- S’intromise Rachel scartando l’idea proposta inizialmente dal suo ragazzo.

Quinn alzò leggermente gli occhi verso di lei ma la cantante la evitò.

-Ma è il bel grissino Rachel… è il nostro posto, la nostra casa...- Continuò Finn sostenuto dai consensi degli altri ragazzi.

-Sentiamo Santana e Brittany- suggerì, ad alta voce, Tina, vedendo entrare le due cheerios.

-Cosa?- Chiese debole la latina prendendo una birra dal tavolino per poi sedersi sulla poltrona rimasta libera.

-La festa del diploma Sannie!- Spiegò euforica la padrona di casa.

La mora annuì mentre seguiva con gli occhi la sua ragazza che una volta entrata in casa Motta si era subito allontanata dal gruppo.


-Sannie!!- La richiamò Sugar per l’ennesima volta.

-Si?- Chiese confusa l’ispanica.

-Pensi anche tu che dovremmo andare al bel grissino?- Chiese secca Rachel.

La latina la guardò negli occhi senza sapere cosa rispondere.

-Ma che cazzo ne so io!- Sbraitò alzandosi e lasciando tutti di stucco.


Quinn, che dall’entrata dell’amica non l’aveva persa di vista un attimo, la seguì con lo sguardo seriamente preoccupato.


Santana aprì leggermente la porta di camera di Sugar e si fermò sullo stipide.

Brittany era li, ferma a fissare il suo manifesto di candidatura a rappresentare il Mckinley.

-Ti candiderai di nuovo l’anno prossimo?-

La bionda non si mosse.

-Penso di si… Ma non avrò il tuo voto…- Disse girandosi.

Santana allora fece un paio di passi verso di lei.

-Perché non me l’hai detto?-

-Non volevo distrarti dalle nazionali…-

La latina scosse la testa sedendosi sul letto.

-Non mi sembra che tua madre ci sia rimasta male?-

-Ma sti cazzi di mia madre Britt… E’ a me che importa…- Urlò cercando di contenersi.

-Ti prego San non arrabbiarti-

Brittany si sedette accanto a lei afferrandole la mano.

Santana alzò gli occhi pieni di lacrime e guardò la sua ragazza.

-Non sono arrabbiata- disse sfoggiando un sorriso che rincuorò la fidanzata –torniamo di sotto e organizziamo la festa con gli altri…-

La bionda sorrise e la baciò sulle labbra.

-Mi dai un minuto che mi…- Disse indicandosi gli occhi gonfi.

-Ti aspetto giù… Per cosa voto?-

-L’opposto della Berry! Che domande!- Sorrise la latina.

Brittany le schioccò un bacio sulla guancia e riscese dai suoi compagni di squadra.

Santana girò la testa verso il poster della candidatura della sua fidanzata e rimase a fissarlo ancora sconvolta dalla serata con sua madre e dalle rivelazioni di Britt.



Health insurance rip off lying FDA big bankers buying
Fake computer crashes dining
Cloning while they're multiplying
Fashion shoots with Beck and Hanson
courtney love and marilyn manson
You're all fakes
Run to your mansions
Come around
We'll kick your ass in

Mentre i diplomandi tornavano al loro posto lasciando i futuri senior al centro dell’aula canto, Santana sorrideva cercando di dare forza a Brittany, che rimasta al centro della stanza con accanto Sam iniziava a dare i privi cenni di cedimento.

Non stava succedendo davvero.

Per quale motivo non gliel’aveva detto prima.

L’avrebbero aiutata tutti, come stavano facendo con Puck.

Il solo pensiero di lasciarla a Lima per un altro anno la stava letteralmente uccidendo.

Don't let go
You've got the music in you
You've got the music in you

Santana finì la canzone con lo stesso sorriso con cui l’aveva iniziata, Brittany voleva questo.


-----------------------------------------------


-Ehy-

L’ispanica girò leggermente la testa e le sorrise.

Quinn fece un ultimo sforzo per completare i gradoni e si sedette accanto a lei sugli spalti del campo da football.

-Puoi anche non sorridere con me-

La latina cambiò subito espressione e si appoggiò meglio sui gradoni rilassando i muscoli del corpo.

-Iniziamo insieme e finiamo insieme… Dio che idiota…- Cominciò la mora guardando il campo.

Quinn temporeggiò a parlare.

-Da quando l’ho vista per la prima volta negli spogliatoi delle cheerios… Ho sempre pensato che ci sarei stata… Non so se mi fa stare più male l’idea di andare via senza di lei o… il fatto che rimanga qui…. Senza di me!- Disse lanciando una breve occhiata a Quinn.

La bionda notò gli occhi lucidi e allungò la mano cercando la sua.

L’ispanica sentendo Quinn le si buttò letteralmente tra le braccia piangendo disperatamente.

-Perché non me l’ha detto?- Urlò singhiozzando.

Quinn la strinse più forte accarezzandole la schiena.

-L’avrei aiutata, avrei coinvolto la Sylvester e Schuester…-

-Lo so tesoro... Avresti fatto carte false…-

La mora a quel punto si staccò e si asciugò le lacrime –ma sai qual è la cosa peggiore? Sembra che a lei non importi un cazzo!-

La bionda la guardò comprensiva.

-Cioè verrà bocciata rimanendo intrappolata in questo buco di città e il suo unico pensiero è che non prenderà il mio voto alle prossime elezioni del
Mckinley…-

-Dovresti parlarle…-

-No, scoppierei a piangere rabbiosa come adesso… E lei non vuole che…-

-Glielo devi San… State insieme, le incazzature, i pianti… Fanno parte del rapporto… Lei ha tutto il diritto di sapere che stai così…-

-E io allora? Io non avevo il diritto di sapere che stava mandando a puttane un anno della sua vita?-

Quinn abbassò lo sguardo e fece un respiro profondo.

-Sicuramente- rispose serena –ma magari lei non la vede così, magari non è pronta ad andare via anche se con te…-

-Ma perché? Io l’ho sempre protetta… Anche quando non stavamo insieme… Io c’ero sempre… Io…-

-La fuori è una giungla Santana…- Disse la bionda con voce ferma -un solo contatto col mondo esterno e impazzisci… Lo sappiamo entrambe… E
Brittany non è stupida…-

-Pensi che non abbia chiesto aiuto volutamente?-
Quinn scosse la testa –penso solo che… Abbiamo avuto un anno difficile, e ci siamo ritrovate ad affrontare problemi e situazioni più grandi di noi…-

-Se pensi che due delle persone più importanti della mia vita hanno rischiato di morire…- disse la latina con un filo di voce.

-Infatti…- Aggiunse piano Quinn mordendosi un labbro.

Santana allungò la mano e strinse forte la sua.

-Dico solo che… Forse Brittany ha voluto fare le cose di testa sua… Sapendo che ci avrebbe sbattuto la testa… Forse ha bisogno di ancora un po’ prima
di buttarsi nella mischia... E ha bisogno di farlo senza di te San…-

L’ispanica mollò la presa e si rilassò nuovamente sugli spalti sentendo il sole estivo accarezzarle il viso.

-Vorrei che il tempo si fermasse Q…-

-Per non lasciare Brittany…-

-Per non lasciare tutto questo… Sono così elettrizzata e terrorizzata da quello che succederà l’anno prossimo che non riesco a muovermi… Ma non voglio voltarmi Q…-

La bionda annuì comprensiva.

-La figata di diplomarsi è che sai che questa routine cambierà… Che cambierà tutto… E non tornerai mai indietro… Mi dispiace solo non condividere
tutto questo con la persona che amo-

Quinn abbassò lo sguardo incupendosi e Santana se ne accorse.

-Sto bene San… E non voglio voltarmi neanche io...-


Don't let go
You've got the music in you
You've got the music in you






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Capitolo 26
*** Don't let go pt2 ***


dont let go 2
Don't let go
parte II


But of all these friends and lovers
there is no one compares with you.
And these memories lose their meaning
when I think of love as something new.
Santana allungò la mano verso la schiena della sua ragazza e le sorrise.
Non aveva mai smesso di farlo da quando la bionda le aveva detto della sua bocciatura.

La voleva non arrabbiata e sorridente, e così era stato.

Nessun crollo, se non con Quinn, nessuna incazzatura, nessuna parola fuori luogo.
Solo loro due.
E questo le bastava.
Forse…

Though I know I'll never lose affection
for people and things that went before
I know I'll often stop and think about them
in my life I love you more.

Quinn si soffermò sullo sguardo della latina così sorridente e falso.
Le sarebbe piaciuto fare qualcosa per lei.
Ma davvero non sapeva cosa.
Il filo dei suoi pensieri fu interrotto da due occhioni che la osservavano da lontano.


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-Hai parlato con Brittany?-

L’ispanica sbatte con forza l’armadietto girandosi verso la bionda.

-Quinn Cristo! Avverti quando arrivi, non puoi sbucarmi così… E’ un anno che te lo ripeto!- Urlò la latina dopo essersi spaventata.

-Siamo proprio agli sgoccioli J.Lo… Mi chiami pure per nome!- sorrise beffarda l’ex cheerios.

Si appoggiò all’armadietto accanto per guardare prima l’amica e poi Brittany a pochi metri di distanza da lei.

Santana si girò verso la fidanza mettendosi accanto a Quinn.

-E’ così bella…- sospirò fissando la propria donna scherzare con Sugar.

-E’ un bene che Sugar non sia una Senior…-

L’ispanica si girò verso l’amica spalancando prima gli occhi e poi la bocca.

-Che c’è?-

La mora scosse la testa più volte –sei un genio Fabray!-


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La latina bussò ripetutamente fino a quando la porta non le si spalancò davanti.

Sugar aprì la porta e guardò oltre Santana per poi sorridere maliziosamente.

-Non c’è BrittBritt? Sei da sola?... Lo sapevo che prima o poi avresti ceduto…-

L’ispanica scosse il capo divertita ed entrò.

-Come mai non sei con il tuo fidanzatino irlandese?- Chiese dopo essersi servita un bicchiere d’acqua.

-Potrei farti la stessa domanda!-

-Ma Brittany non è irlandese…- Rispose ovvia la latina.

-Giusto… E’ solo che… è strano vederti senza di lei… Gelato?-

La mora annuì –ma non è strano vedervi senza di me…-

-Ma io Rory ci vediamo sempre senza di te… tralasciando il glee… Non sapevo ti piacessero le cose a tre con gli uomini…-

Santana rimase un attimo confusa.

-Sto parlando di Brittany… Dico voi due siete sempre insieme anche se non ci sono io!-

-Si ma non facciamo mai sesso…- Spiegò Sugar mettendo un po’ di gelato nel bicchiere.

-Glie l’ho chiesto tante volte ma dice che senza di te non c’è divertimento-

-Cosa?-

Sugar prese la panna dal frigo e la spruzzo sul gelato facendola uscire fuori dal bicchiere.

-Tranquilla Sannie… La penso come lei…- La rassicurò la ragazza passandole il bicchiere sporco di panna –nel mio letto vi ci voglio entrambe o non se ne fa niente!- Concluse soddisfatta.

La latina si fermò un attimo guardando le sue dita sporche di panna, era assurdo come quella ragazza fosse così simile alla sua Brittany.


-Ci vuoi dei biscottini?- Chiese la biondina con la bocca piena.

L’ispanica scosse la testa e prese un cucchiaino di gelato, se lo portò sulla bocca e poi si fermò a guardarla.

La biondina la guardò interrogativa.


-Ti voglio bene…- Disse sincera.

-Anche io… Questo vuol dire che faremo sesso?- Chiese Sugar con naturalezza.

-No Sughi…- rise l’ispanica.

-Peccato-

-Vuol dire che mi fido di te e che ho bisogno che tu mi faccia una promessa…-

Sugar la guardò confusa e poi cominciò a scuotere la testa.

-Non ti prometterò di non consolare con del sano sesso la tua ragazza quando sarai via… Se sarà triste e sola e avrà bisogno di me io ci sarò-

-Davvero? Davvero ci sarai per lei? Sugar è importante, ho bisogno di sapere che potrà contare su qualcuno- disse seria e con gli occhi lucidi.

-Certo Sannie… Sempre! Siete le mie brittane preferite…-


La latina spostò i bicchieri e si allungò per abbracciarla.


-Tu però fai la brava… Se vengo a sapere che ti sei fatta qualche bella biondina del Kentucky…-

-Non andrò in Kentucky…- La fermò la latina infilandosi in bocca un altro cucchiaino stracolmo di gelato.


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-Questa matricola mi ha abbracciato e mi ha detto di non cambiare mai… Povera piccola, troppo giovane per capire che cambiare può essere veramente positivo…- iniziò la bionda mentre la cantante si spazzolava guardandosi riflessa nello specchio.

-Pensa, se non fossimo cambiate, non saremmo mai state amiche-

-Fa strano sentirti parlare d’amicizia… Faceva strano già prima delle nazionali…- Rispose la mora un po’ imbarazzata.

-Sei arrabbiata con me?-

-No… No… E’ giusto così… Ti ho fatto letteralmente impazzire per un anno, senza mai sapere cosa…-

-Tieni…- La interruppe la bionda dandole una busta.

-Cos’è?-

-Un biglietto da New York per il New Heaven… Ne ho fatto uno che fa la tratta opposta per me…-

-Pensavo non volessi più…-

-Ho messo una pietra sopra al passato Rachel, e non voglio rincorrerti da qui all’eternità… Ma magari riusciamo ad essere amiche…-

La mora si portò una mano davanti la bocca facendo un passo indietro.


Prima ancora che Quinn capisse cosa stesse succedendo, la cantante scoppiò a piangere.

-Pensavo che non volessi più vedermi…- Disse la mora travolgendola in un abbraccio.

Quinn la strinse forte.

-E’ strano… Adesso che l’abbiamo fatto non mi sembri più così attraente…- le sussurrò all’orecchio la bionda.

Rachel si staccò guardandola male.


-Che avrà mail fatto la mia Fabray per far incazzare l’hobbit…- Esordì Santana entrando in bagno mano per la mano con Brittany.

-Oh Santana anche tu mi mancherai- Disse la cantante abbracciandola forte.

L’ispanica sbarrò gli occhi confusa –ok, ok staccati adesso… Che cazzo Q. ma che le hai fatto?-

-Quinn pure noi!- Disse Brittany andando ad abbracciare l’altra bionda.

-Mi pare che qui ci sia un po’ di confusione…-

Brittany si staccò dall’amica per tornare dalla propria ragazza.

-Potremmo sempre coinvolgerle…-

La latina la guardò per un attimo per capire se la bionda stesse dicendo veramente.

Poi si rigirò verso le due amiche, ma magicamente le due si erano già volatilizzate.


-Hanno capito- disse compiaciuta -chiudiamo la porta BrittBritt- aggiunse prima di annullare le distanze con un bacio.




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Fine seconda parte
Un po’ cortina e poco brittana…
Ma sapete, mettere a posto la testa di San e un po’ di tasselli di tutta la storia non è facile soprattutto dopo la 3x22
Ci proviamo...
Comunque
Grazie ancora a tutti quelli che continuano a seguirmi e a trovare tempo per scrivermi due righe
So che il capitolo non è dei migliori… Ma ho fatto l’impossibile per pubblicarlo oggi, e si cara Elettra… Questo è tutto per te… Buon Compleanno Cara… Poca Brittany ma tanta Sugar ☺

A prestissimo
C

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Capitolo 27
*** Don't let go pt3 ***


dont let go 3
Don't let go
parte III



-Per fortuna che non sei un cestista-

L’omone si girò di scatto e vide la latina appoggiata al muretto di casa sua che sorrideva divertita.

-Se è per questo non sono neanche un giocatore di football- replicò il ragazzo tirando nuovamente a canestro.

La palla toccò il ferro e rimbalzò lontano.

Il ragazzo sbuffò seccato, si abbassò per prendere la bottiglietta d’acqua e si avvicinò all’ispanica.


-Stavo aspettando delle risposte… Ma niente, nessuna borsa di studio per la Columbia…-
spiegò dopo aver bevuto.

-E quindi?-


Il ragazzo sorrise –parto la prossima settimana per New York-

Santana sgranò gli occhi –che cosa?-

-Papà non è d’accordo… Ha paura che lontano da lui, da casa… Vuole farmi fare quei corsi per…-

L’ispanica allungò la mano per stringere quella terrorizzata dell’amico.

-Dio, San non li sopporto più… Grazie al cazzo che volevo morire… Vivo con due omofobi!-

-Hai avuto proprio un anno di merda Dave…- osservò la latina guardandolo negli occhi.

L’ex titans sorrise e abbassò lo sguardo –ho saputo di Brittany…-

-E chi non l’ha saputo…- rispose sarcastica la mora allontanandosi da lui.


-Stai pensando di restare a Lima?-

La latina sospirò e si girò dall’altra parte.


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-CHE COSA?-

-E’ la soluzione migliore Quinn, aiuterò Kurt e Finn con le loro audizioni, diventerò la sostituta ufficiale di Schuester con il glee che sarà tanto impegnato a portare avanti il suo matrimonio e così tra un anno andremo tutti insieme a New York- spiegò tranquilla la moretta mentre svuotava il proprio armadietto.

-E’ la cosa più stupida che abbia mai sentito!- Sentenziò la bionda vicino a lei con in mano uno scatolone da cui uscivano libri e pon pon –te l’ha chiesto Finn?-

-No… Lui non sa niente… Voglio fargli una sorpresa a lui e a Kurt....-

La bionda scosse la testa facendo roteare gli occhi.

-Quinn non cambierà niente… Voglio dire, invece di vederci a New York ci vedremo a Lima… E poi ho sentito che anche Santana sta pensando di restare…-

-E’ diverso… Santana non sa quello che vuole… Ma tu… Tu sei nata per brillare Rach! Hai tartassato la Tibideaux per un mese e adesso che hai una seconda occasione la vuoi sprecare così?-

-Non la sto sprecando la sto solo rinviando…- Cercò di protestare la più bassa.

-No! La stai sprecando cazzo!- Urlò la bionda facendo sobbalzare Rachel –non puoi sapere cosa succederà in questo anno, non puoi programmare la tua vita da qui a 12 mesi… E’troppo…-



Santana chiuse gli occhi e sospirò piano dopo aver sentito buona parte delle urla della sua amica bionda.

Per quanto le costasse ammetterlo Quinn aveva ragione.

Guardò ancora una volta la foto che ritraeva lei e Brittany sorridenti e cominciò a svuotare il suo armadietto.


-Andiamo!! Sarai in ritardo per la tua festa del diploma-

La latina si girò riconoscendo la voce.

-E’solo una cena con te e papà-

-C'è la piñata!- Trillò la signora Lopez.

Santana sorrise con gli occhi tristi e continuò a svuotare l’armadietto.


L’altra latina allora prese una busta dalla borsa e la passò alla figlia.

-Il tuo regalo di diploma…-

L’ispanica la guardò confusa, afferrò la busta e l’aprì sgranando gli occhi.

-Te lo volevo mettere nella piñata ma tuo padre ha pensato che fosse più elegante così-

-Ok! Hai avuto tutti questi soldi per tutto questo tempo e quindi ancora quel catorcio?- Chiese confusa la mora.

-Guido ancora quel catorcio perché negli ultimi diciott’anni ho messo da parte tutti gli spiccioli extra e tutte le tredicesime per poterti pagare l’università- Spiegò la donna sorridente.

Santana guardò la busta commossa pensandoci su.


Poi guardò la madre ripassandole il regalo –tienili tu! Fai un viaggio con papà o qualcosa del genere… Non andrò all’università, non voglio fare la cheerleader a vita…-

-E allora usali per andare a New York- replicò la donna senza staccare gli occhi da quelli della figlia.

-Mi fido di te… Mi fido del tuo talento, e mi dispiace per chiunque possa mettersi sulla tua strada-

-Sei seria?-

La donna annuì tranquilla.

La latina riprese a respirare come se quelle fossero le uniche parole che volesse sentire e abbracciò la madre.

-Farai la scelta giusta Santana…-

Ancora stretta come una bambina la latina alzò lo sguardo e vide la sua ragazza scherzare con Sugar davanti l’aula canto.

La ballerina sentendosi osservata si girò verso l’ispanica e le indicò l’aula canto ammiccando.

Santana annuì sorridente sempre stretta tra le braccia di sua madre.


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-Britt?- Chiese la mora non trovando la propria ragazza nell’aula canto.

-Sono qui Sannie…-

La latina si guardò intorno non trovandola e chiuse la porta alle sue spalle sigillandola a chiave.

-Come hai fatto ad avere le chiavi?-

-Sono la presidentessa Sannie?- disse la bionda sbucando dal ripostiglio con addosso una vestaglia.

Santana la scrutò confusa –ok, avevamo deciso di fare sesso in tutte le aule del Mc Kinley prima che finisse la scuola, ma Britt… Se la sotto sei nuda… Ti giuro che non rispondo più di me…-

-E’da stupidi farsi delle domande e rispondersi da sole…- disse ovvia brittany avvicinandosi a lei.

Santana era completamente ammaliata.

-Volevo chiederti scusa- disse piano la bionda prendendole le mani.

-Scusa per cosa?- Chiese confusa.

La bionda fece un sospiro e si sedette sullo sgabello del pianoforte.

La latina fece lo stesso.

-Ti ho chiesto di non arrabbiarti e di fare finta di niente quando invece sono la prima che piange ogni volta che non ci sei…-

Santana era inerme con gli occhi lucidi accanto a lei, aprì la bocca per controbattere ma la ballerina la fermò.

-E anche se Lord Tubbington mi ha detto che non si giura, io ti giuro che farei di tutto per non farti andare via…-

-Devi solo chiedermelo amore mio…- Disse sorridente la latina baciando dolcemente le piccole lacrime che cascavano sulla guancia bianca della ballerina.


Brittany fece un respiro profondo.

-Vorrei che per una volta facessi qualcosa per te…- Disse guardandola negli occhi.

La latina appoggiò le mani sul piano e suonò quelle poche note necessarie a ricordare alla bionda quel momento.

-Anche io... Like never before…-

Santana annullò le distanze e la baciò dolcemente.

Brittany rispose al bacio e si staccò.

-E’stato un anno difficile, hai bisogno di lasciarti tutto alle spalle…- Disse la bionda alzandosi.

-Però, prima… Voglio essere sicura di lasciarti un’immagine nitida…-

-Nitida?-

-Non si dice così?-

L’ispanica annuì piacevolmente sorpresa e la seguì con lo sguardo avvicinarsi al lettore cd.

-Insomma San se vuoi questo- disse facendo cadere a terra la sua vestaglia rosa.

L’ispanica per poco non cascò dalla sedia davanti a quella visione.

-Vedi di non fare spuntare le corna… Sono un unicorno io… E tre corna ti assicuro che sarebbero davvero troppe- disse seria mettendo play.

All you people look at me like I'm a little girl
But did ya ever think it'd be okay to step into this world
Always say now little girl don't step into the club
But I'm just try'n to find out why
Cause dancin's what Ilove yeh
woh wohah
I know I may come off awful white and come off shy
But I feel like talkin and like dancin
when I see this guy
What's practical what's logical
what the hell who cares
All in know I'mso happy when you're dancin' there
I'm a slave for you




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Poche scuse,
eventi e vacanze hanno turbato la mia quiete... Ma eccolo!
Manca l'epilogo che ho già iniziato a scrivere e spero di pubblicarlo entro la fine del mese...
Questa ultima puntata è stata veramente complessa fatemi sapere se vi è piaciuta.

Per i saluti ci si vede al prossimo capitolo
a presto
C

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Capitolo 28
*** new york new life ***


shesmineend
new york
new life




-Voi due la volete piantare?-

-Si infatti almeno potreste coinvolgermi!- Si lamentò Sugar

Santana si stacco controvoglia dalla sua ragazza e si appoggiò al sedile.

-Grazie Quinn- disse il ragazzo che stava guindando.

-Che fastidio ti davamo Karofsky… Non ti ecciti neanche…- Sbraitò la Lopez.

-Che ne sai tu!-

-Brittany baciamoci, voglio vedere se l’orsetto si eccita!- Trillò Sugar seduta accanto alla ballerina.

-Sugar ti prego non ti ci mettere anche tu!- L’ammonì Quinn mentre Santana le lanciava occhiate minacciose.


-Uffa, mi sto annoiando…-

-Pure io…- sospirò la bionda che stava in mezzo.

-Facciamo un gioco?-

-NO!- esclamarono in coro Quinn Santana e Dave.


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-E qui c’è il bagno- Spiegò l’agente immobiliare seguita a ruota da Dave, Santana, Brittany, Sugar e una distratta Quinn.

L’ispanica si girò verso la propria ragazza –c’è la vasca- mimò con le labbra facendole l’occhiolino.


-A me questa casa sembra tremendamente piccola- sbuffò Sugar.

-Ha due camere da letto, un bagno una cucina e pure un ripostiglio… E il prezzo è concorrenziale- replicò l’agente immobiliare.


-A me sembra buona- disse il ragazzo guardando la latina che continuava a scrutare l’appartamento.

L’ispanica si girò verso di lui e annuì per poi avvicinarsi a Quinn che guardava fuori dalla finestra.

-Hai convinto Finn a lasciarla andare… Non sei curiosa di sapere come se la passa?-

-Io non…-

Santana inarcò le sopracciglia e la guardò impassibile.

-Ok forse e dico forse, ho avuto una chiacchierata movimentata con Finn…-

-Lo sapevo!- Trillò la latina soddisfatta –lo sapevo che l’idea geniale di metterla su quel treno non era del bietolone-

-L’avrebbe fatto comunque, anche lui vuole un futuro migliore per Rach-

-Rach…- La canzonò la mora.

-Piantala…- rise l’ex cheerios dandole una pacca sul braccio –è solo che…-

-Questa casa non mi piace, andiamocene!-

L’ispanica si girò di botto verso la sua amica.


-E’piccola, puzza e non ci sono mobili-

-Questo perché la maggior parte delle case non sono ammobiliate- spiegò la donna un po’ terrorizzata dal tono altezzoso della ragazzina.

-Sannie, Sugar ha ragione… Come faremo a fare sesso se non c’è neanche il letto?-

L’agente immobiliare sbarrò gli occhi e si allontanò velocemente dalle ex cheerios.


-Britt- l’ammonì la latina avvicinandosi a lei, mentre David e Quinn erano andati a controllare le condizioni psico-fisiche della donna.

-Questa casa ha un prezzo fantastico- spiegò la latina -e si è vero è un po’ piccola ma è l’unica disponibile con così poco preavviso-

-No, non è l’unica!- La corresse Sugar.


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-Ci vediamo alla stazione allora… Si… Anche io… Ciao…-

-Ci vengono a prendere?-

-Si, sembra che abbiamo finito la loro missione segretissima…- Disse l’ispanica alzando le sopracciglia.

-Sugar e Brittany che parlano di una missione segretissima mi fanno paura!- rise la bionda.

Santana si girò verso di lei –anche a me… Ma che rimanga tra noi- rispose piano per poi rigirarsi dall’altro lato.


-Comunque… Grazie per avermi accompagnata…-

L’ispanica si girò appena e le sorrise –dovevo constatare con i miei occhi il numero di fighe spaziali presenti a Yale e quella Jenny poi…- concluse con disprezzo.

Quinn sospirò.



-Ho fame vado a farmi un gelato- sentenziò la latina allontanandosi verso il bar del campus.


-Quinn?-

La bionda si girò riconoscendone la voce.

-Jenny?-

La ragazza sorrise e si avvicinò a lei squadrandola per bene.

-L’incidente ti ha fatto bene, sei più bella di prima-

Quinn strinse i denti iniziando ad alterarsi.

La rossa allora si avvicinò di più a lei.

L'ex cheerio deglutì incapace di muoversi.

-Scusa se sono sparita…- iniziò abbassando il tono di voce – sai tra gli esami e…-

 -Amore che succede?- Chiese la latina passando un braccio sulla spalla della bionda.

La bionda sgranò gli occhi per poi girarsi verso l’ispanica che guardava minacciosa la ragazza di Yale.




-Sei tremenda, avrei potuto tranquillamente cavarmela da sola…-

-Bla bla bla…- le fece il verso la latina guardando il paesaggio del Conneticut muoversi fuori dal finestrino del treno.

Quinn sospirò e scivolò a peso morto sul suo posto.


-Q-


La bionda fece un verso.


-Ho paura…-

La bionda aggrottò le sopracciglia e si girò verso di lei.


-Pensavo che prendere un appartamento con Dave e trasferirsi a New York a fare non so che cosa fosse un’idea geniale!-

-E lo è… Stai cercando il tuo futuro, la tua strada… Come la trovi se rimani ferma a Lima!-

-E’Brittany la mia strada…- emise flebile.

-Sei diventata una lagna Lopez… Nessuno ti obbliga a trasferirti a New York-


La latina spalanco gli occhi incredula –senti chi parla… Ti sei lamentata per un anno perché la nana non te la dava… E adesso?-


-SAN- L’ammonì la bionda vedendo che più di una persona si era girata sconcertata.

-E no Fabray… Io sarò una lagna ma tu ti stai lasciando scappare l’unica persona che nonostante Beth e l’incidente sia riuscita  a farti sorridere, e per cosa poi?-

L’ex cheerios era basita.


L’ispanica aprì bocca per concludere il suo monologo ma il treno si fermò di botto, facendo sobbalzare la maggior parte dei passeggeri concentrati ad origliare la discussione.

-Per cosa?- Chiese uno di questi vedendo che la latina non continuava.

Santana guardò l’uomo sconvolta, sbottò e si avviò verso l’uscita.

Quinn scosse la testa e si strinse le spalle.





-San!- Trillò la ballerina saltandole addosso una volta scesa dal treno.

L’ispanica ispirò a fondo il profumo della sua bionda cercando di dimenticare il litigio con la migliore amica.

Brittany si staccò e notò l’espressione tirata della fidanzata.

-Tutto bene?-

Santana incrociò lo sguardo sottomesso di Quinn e sospirò accennando un sorriso fermo –si amore…- disse poi afferrando la mano di Brittany.


-Bene, adesso andiamo a casa! Io e Britt abbiamo una sorpresa per voi… Ho già chiamato lo scimmione gay ha detto che ci raggiungerà li…-

Santana sembrò non capire –Shughi… Io e Dave non abbiamo ancora una casa-

-Ancora per poco…- Cantilenò la biondina.


Santana sgranò gli occhi e guardò la sua fidanzata confusa.

-San… Mandami un messaggio con l’indirizzo… Devo fare una cosa prima- si affrettò a dire Quinn prima di sparire tra la folla della stazione.


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Quinn camminava spedita per il corridoio del dormitorio della NYADA cercando la stanza 211 come le aveva indicato il portiere.

Una volta arrivata a destinazione fece un respiro profondo e bussò.
Bussò di nuovo, ma niente.

Sospirò delusa, evidentemente non era destino.


-Quinn?-

La bionda si bloccò sentendo quella voce.

-Che… Che ci fai qui?-

L’ex cheerios si voltò e la vide.

Perse un battito notando quanto il suo viso fosse rilassato. Quando l’aveva vista andare via in quel modo straziante aveva lottato con se stessa per non correrle dietro e stringerla tra le sue braccia.

La moretta la guardava incredula aspettando una risposta.


-Io… Penso di essermi innamorata di te- disse semplicemente.

Rachel lasciò cadere le buste che aveva con sè e la mascella.


La bionda si morse un labbro, forse quella non era stata una buona idea.

-Io non… Scusa Rach forse non è stata una buona idea…- disse velocemente cercando di allontanarsi da lei.

-Cosa? Consigliare a Finn di lasciarmi e spedirmi su un treno diretto a New York…-

La bionda si bloccò di colpo e si rigirò verso di lei.

-Non è come pensi-

-No, è esattamente come penso- replicò seria.


-Lasciami spiegare…- disse prima di venire interrotta dalle labbra della cantante.

Quinn approfondì il bacio senza capire, poi Rachel si staccò.

-L’avrei dovuto lasciare dopo il nostro primo bacio… Ma non avevo il coraggio, e stavo per buttare un anno della mia vita… E…-

Adesso fu Quinn a interromperla.

Non l’avrebbe mai detto, ma zittire Rachel Berry era la cosa più gratificante al mondo.


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-Ta tan…- Disse Sugar spalancando la porta di un appartamento al centro di New York.

Santana e Dave spalancarono la bocca increduli.

-Su seguitemi…- Ordinò Sugar.

L’ispanica si girò verso Brittany che le fece segno di seguire l’amica.

-Salone, angolo cottura, sala da pranzo… Mi piace molto l’effetto loft sapete- spiegò la bionda indicando l’immensa sala dove in un angolo c’era la cucina e in un altro i divani con uno schermo piatto di circa 46 pollici.

David si avvicinò alla tv sbarrando gli occhi.

-Vieni scimmione gay… ti faccio vedere la tua stanza-

-Comincia spaventosamente ad assomigliarti…- disse piano il ragazzo all’orecchio dell’amica.

Sugar lo scortò verso una delle due stanze presenti nell’appartamento, ammobiliata già di letto, cassettiera e armadio.

-Mi sa che dovremmo comprare un tavolo- spiegò la biondina.

-Dovremmo?-Chiese stupito il ragazzo.

-Immagino che questa sia la mia stanza- disse la latina entrando nella camera poco distante da quella di Karofsky.

-No! Quella è mia sentenziò Sugar… Sai, magari scimmione cambia idea… Tu e Britt starete su… Abbiamo ritagliato un’altra stanza su in mansarda-


Santana ancora non ci credeva.


-Vi siete già preparati i posti per quando verrete a trovarci?- Chiese Dave divertito e ancora incredulo.

-Britt…- Cantilenò la biondina.

-Hanno accettato il nostro trasferimento al liceo della... sessantanovesima?- Spiegò la bionda non ricordandosi la via.

-Sessantottesima mi pare… Bhu vabbe, una vale l’altra- rispose Sugar non curante.

-Ho già parlato con i miei, hanno detto che visto che non ci sono le spese d’affitto possono permettersi di mantenermi qui, a patto che tu mi aiuti a passare l’anno e a prepararmi per il provino alla Juliard per il prossimo anno… Mamma è molto più tranquilla se stiamo insieme- Spiegò la bionda

-Non è uno scherzo vero?- Chiese la latina guardando in direzione di Sugar.

La biondina scosse il capo –Pensi davvero che ti avremmo lasciato venire a New York da sola?-

Santana ancora scossa si buttò tra le braccia di Sugar e la strinse forte.

-E poi pensa… Ho ordinato per te e Britt un matrimoniale XL così io mi posso infilare quando voglio-

La mora si staccò dall’amica ancora incredula.

-… E poi Quando tu sarai a fare quello che farai io e Britt lo testeremo insieme!-

Santana guardò prima Brittany e poi Sugar.

-Non provarci neanche Sughi… Lei è mia!- Disse ferma.

Le tre si guardarono per qualche secondo ma furono interrotte dalla risata genuina di Dave.


-Oddio…. AHAHAHAH… Ci sarà da divertirsi!- Sentenziò l’omone facendo ridere le sue amiche.


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Brittany aprì leggermente gli occhi trovando quelli neri della latina fissi ad osservarla.

Sbattè le palpebre un paio di volte e si girò guardando fuori, era ancora buio.

-Stai controllando che non venga l’uomo nero? Sugar mi ha detto che potevamo stare tranquille- biascicò nel sonno.

La mora scosse la testa continuandola a guardare.

Allungò piano la mano e le accarezzò il viso.

-Sei bellissima quando dormi…-

Brittany sorrise e le baciò dolcemente la mano.

-Volevo essere sicura che tutto questo non fosse un sogno…-

-Come fa ad essere un sogno, sei sveglia San…- Replicò ovvia Brittany senza staccare la testa dal cuscino.


-La prima volta che ti ho baciata stavo sognando…-

-Davvero?-

Santana annuì –e ci ho messo un anno a sfiorarti le labbra, tre a dichiararmi, quattro a viverti…-

-Penso di aver perso il conto!-

Santana scosse la testa e sorrise avvicinandosi per baciarla.

Brittany scattò all’indietro sbadigliando.

-scusa…-

L’ispanica sorrise –dormiamo?-

Brittany annuì e si avvicinò di più a lei, facendo accoccolare la latina tra le sue braccia.

-Buonanotte BrittBritt-
-Buonanotte Sannie-




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Ieri mentre scrivevo il finale,
ero parecchio insoddisfatta…
poi mi sono detta… Ma si… facciamo le cose per bene.
Non so quanto sia realistico, ma l’idea mi faceva sorridere e mette un punto definitivo a questa ff. Almeno non sarò tentata di fare un seguito legato alla stagione 4, almeno non qui.
Devo dire che nonostante questa storia l’abbiamo scritta in 11 mesi, non c’è stato capitolo che in qualche modo non mi abbia coinvolta, e sono contenta perché in qualche modo, ha accompagnato anche me.

Grazie a tutti quelli che l’anno seguita dal principio e che non si sono persi per strada!
Non mi va di ringraziarvi uno per uno, ho vomitato arcobaleni per buona parte del capitolo e sinceramente mi vorrei fermare.. Ma grazie di cuore.

A presto
C



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