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Era buio, tutto il
paese ormai dormiva da molto, solo una casa, in cima alla collina era
illuminata.
All’interno si
erano riuniti molti uomini e donne con tuniche lunghe e nere. In una stanza
chiusa erano presenti quattro persone, delle quali una era seduta su una sedia
un po’ rialzata.
?: Allora, hai
preparato i veleni che ti ho chiesto?
?: Certo, solo che
non so con certezza se funzionano come desideri… ci vorrebbe una cavia!
?: Giusto, usa
pure quello la…
L’uomo seduto ne
aveva indicato un altro che era dalla parte opposta della stanza.
?: No… la prego
lord Voldemort… io le sono sempre stato fedele e devoto…
V: Per questo ho
scelto! Visto che mi sei così fedele non ti dispiacerà essere usato per una mia
causa!
?: Io…
V: Oh, insomma,
Lucius fallo ragionare tu!
L: Certo, con
piacere! Fai quello che ti è stato ordinato senza storie Conner!
C: Perché non lo
fai tu visto che ti sembra tanto giusto!?
?: Oh, insomma ho
fretta!
La ragazza che
reggeva le boccette di veleno si stava spazientendo, tirò fuori la bacchetta
dal lungo mantello nero e la puntò verso Conner.
?: IMPERIO… bene,
ora vieni qui…
L’uomo si mosse in
maniera innaturale verso la ragazza e gli si piazzò davanti.
?: Ok… ora bevi
questo…
Conner bevvelo
strano infuso rosino che gli porse la ragazza. Passò poco tempo e non successe
nulla.
V: Allora… cosa
dovrebbe accadere?
?: Aspetta ancora
TRE… DUE… UNO…
L’uomo cadde a
terra rivoltandosi dal dolore, molte ferite si aprirono sul suo corpo fino a
che le ferite furono troppe e troppo profondere per sopravvivere.
V: Benissimo…
complimenti! Sei stata molto brava!
Rideva Voldemort
guardando il corpo dell’uomo ormai senza vita.
?: Cavolo! Ora non
ho più cavie per i miei veleni! Almeno che tu Lucius non mi voglia aiutare!
L: No, grazie!
Declino l’offerta, ma se lo desideri ti posso portare altre cavie!
V: Si dai, voglio
vedere i frutti del tuo lavero!
?: Mi dispiace
ammetterlo ma il veleno che mi avevi chiesto non è ancora pronto, mi manca un ingrediente,
un tuo seguace lo sta prendendo per me!
V: Che veleno? Ne
hai cinque in mano e uno lo hai già usato!
?: Acuta
osservazione, ma tu mi hai chiesto sette veleni! Non ho potuto fare quello che
ti uccide lentamente senza che te ne accorga, forse è meglio se gli trovo un
nome, comunque mi manca il Lagotubero, è molto raro e io non lo ha nelle mie
scorte personali!
V: Poco male!
Intanto mostrami quelli che hai preparato!
?: Con molto
piacere! Lucius, di grazia, portami cinque uomini e falli venire qui!
L: Subito
signorina!
Lucius tornò poco
dopo accompagnato da cinque uomini spaventati. Sapevano già cosa li attendeva,
una morte orrenda e piena di sofferenza.
?: Bene, avanti il
primo!
La ragazza iniziò
a dare i veleni agli uomini. Gli effetti erano terribili, tutti diversi, tutti
orribili a vista e molto dolorosi per chi ne subiva gli effetti.
V: Eccellente… sei
bravissima MEROPE! Li hai uccisi tutti da sola senza nemmeno toccarli…
Bussarono alla
porta e una donna, non molto bella, entrò nella stanza a testa bassa.
?: Signorina
Merope…
M: Dimmi Antrix…
hai trovato il Lagotubero, vero!?
A: No signorina, non l’ho trovato! Nessuno lo ha e nessuno sa dove trovarlo… ti
chiedo perdono…
M: Cosa?! Tu…
incapace… CRUCIO…
La donna cadde a
terra contorcendosi dal dolore, Merope aveva gli occhi fissi su di lei, la sua
espressione non esprimeva odio o rabbia, ma piacere.
V: Basta così! Ha
capito! Tornerà a cercare quello che ti serve subito!
M: …
Merope scostò la
bacchetta e la donna smise di contorcersi e si rialzò.
M: Vai! Ho bisogno
di quel ingrediente subito! Ti concedo due giorni… anzi no, solo uno! Sbrigati!
A: Si signorina! Vado subito!
Antrix si
smaterializzò e Merope rimase sola con Voldemort e Lucius.
V: Ho un lavoro da
darti!
M: Certo, di che
si tratta? Hai bisogno di un veleno?! O un antidoto?! O magari di una pozione?!
V: Niente di
questo!
M: Allora…
V: Voglio che tu
uccida Harry Potter e che indebolisca Silente… voglio che tu impari a uccidere,
a essere spietata, non mi interessa come farai… ma devi uccidere il
ragazzosenza l’aiuto di pozioni o
veleni! Dimostrami che puoi e che sai uccidere!
M: Ma cosa dici?!
Io so già uccidere! Solo oggi ho ucciso sei persone…
V: Ma non per mano
tua, o almeno non direttamente, ma per mano di veleni…
M: Preparati da
me, comunque non posso farlo! Anche perché loro sono a Hogwarts e io non posso
entrarci…
Sul volto di
Voldemort si formò un ghigno.
V: TU puoi andare
a Hogwarts! Lucius ha già sistemato tutto! Dall’inizio del nuovo anno
scolastico, anche tu sarai una studentessa di Hogwarts!
M: mmm… si
potrebbe anche fare… ma Silente non mi accetterà mai… come la metti con questo?
V: Non devi preoccupartene, ha pensato anche a questo Lucius! Dopo ti
racconterà la storiella che devi dire a chi te lo domanda!
M: Ok! Allora dal
1° settembre anche io sarò una studentessa di Hogwarts!
V: Già, una
studentessa molto bella del sesto anno! A proposito, ho già disposto che
Severus ti tenga d’occhio eche ti aiuti
con gli insegnanti noiosi e che Draco ti aiuterà, in caso di necessità, con
Potter!
M: Tutto sistemato
allora…
V: Esatto!
M: Bene! Mi sembra una sfida interessante! Andiamo Lucius!
L: Dove!?
M: A casa Diagon
Alley ( chiedo scusa se non si scrive così ^-^) naturalmente! Non vorrai che mi
presenti a Hogwarts senza niente?!
L: Giusto… allora
vieni che andiamo subito!
M: Si!
Merope e Lucius
stavano per uscire ma Voldemort li fermò.
V: Mi raccomando
Merope fai attenzione, non essere impulsiva, non devono sospettare, per nulla
al mondo, di te!
M: Non
preoccuparti! Non sarò impulsiva! Ci vediamo! Ciao PAPA’!
Cosa ve ne pare?
Spero che vi sia piaciuta!!!Commentate,
commentata!!! Vi ringrazio!!!!! ^Ciao^
Commenteta, così posso capire se questa storia vi piace o meno!!! ( anche commenti negativi)
Spero che la mia storia vi piaccia!!! vi prego di commentare!!!
Era il 31 agosto, Diagon Alley era piena zeppa di famiglie intente a
finire di fere le compere per l’anno scolastico alle port
Era
il 31 agosto, DiagonAlley
era piena zeppa di
famiglie intente a finire di fere le compere per
l’anno scolastico alle porte. Tre persone erano appena entrate da Madama McClan, il negozio di abiti di
tutti i tipi e generi.
M: Non capisco
perché stiamo perdendo tempo in un negozio di vestiti! Ho già la mia divisa e
tutti i vestiti che mi servono!
D: Già, ma ti
serve un vestito elegante da festa!
Disse Draco che si stava accomodando su una poltrona nella sala
d’attesa.
M: A cosa potrebbe
servirmi un abito elegante?!
L: Ma è logico!
Proprio non ci arrivi?! Ci sarà un ballo a Hogwarts questo anno,
e, considerato che frequenterai anche tu la scuola, devi partecipare!
M: Non ci penso
nemmeno! Io odio i balli!
D: Andiamo! Ci
vado anch’io!
M: Senza offesa Draco, ma non me ne importa un accidente se ci vai anche
tu!
D: Tanto non hai
scelta!
M: Ok, mi arrendo!
Ma che sia un vestito decente… e senza tante cose come
trine o fiori…
L,D: Si,si…
Merope iniziò a provarsi dei vestiti sotto consiglio di Madama McClan, alcuni erano molto belli, ma con scollature
troppo basse o spacchi dalla gonna troppo alti. Lucius
e Draco si stavano spazientendo, in ogni vestito che
provava trovava qualcosa che non andava.
L: E ora cosa c’è
che non ti piace?! È perfetto!
M: mmm… si forse questo può andare…
chiama Draco! Voglio un suo parere!
Lucius uscì dalla stanza e andò a chiamare Draco che stava leggendo un giornale nella sala d’attesa. Quando tornarono Draco rimase a
bocca aperta. Vide Merope con un lungo abito nero, la
scollatura non era molto alta, le sue forme ben delineate, a Draco parve di aver visto un angelo nero.
M: Allora?! Che te ne pare? Draco?!
D: mmm… ah si… ti sta molto bene… sei bellissima!
M: Grazie! Allora
prendo questo!
L: Se vuoi questo…
vado a pagare! Voi aspettatemi fuori!
I due ragazzi
uscirono dal negozio e poco dopo li raggiunse anche Lucius.
L: Abbiamo preso
tutto!Possiamo tornare a casa?
D: Per me si!
M: Prima vorrei
prendere un animaletto da portarmi dietro!
L: Che tipo di animale vorresti?
M: Un gatto, un gatto si, è quello che mi ci vuole!
D: Perché? Non
vorrai usarlo come cavia per i tuoi esperimenti!?
M: No stupido! Per
quello ci sono le persone! È che… mio padre dice
sempre che a mia madre piacevano molto i gatti! Diceva sempre che erano i
messaggeri dell’ oltretomba!
D: Capisco!
Entrarono
all’Emporio dei Gufi e andarono dalla commessa, una vecchia strega con un
vestito azzurro.
L: Noi cercheremmo
un gatto! Ce li può mostrare?
Com: Certo, per di qua! Questi sono i gatti
che posso mostrarvi!
Merope diede uno sguardo
in giro, nessuno di quei gatti gli suscitava alcuna emozione.
Iniziò a camminare in mezzo a loro, d’un tratto una cosa la
attirò, un piccolo micetto nero, steso a
terra. La sensazione che provò le fece capire che quello,quel
piccolo gattino nero, sarebbe stato il suo migliore amico.
M: Voglio prendere
quello!
Com: Si, certo! Ma
c’è un problema…
L: Che tipo di
problema?
Com: Quel gattino è molto malato, non so per
quanto ancora vivrà!
M: Questo non è un
problema!
Merope si avvicinò
al batuffolo nero e gli bisbigliò nell’orecchio: “Mi prenderò io cura di te”.
Cam: Ok! Se proprio
vuole quello… fanno un galeone e due zellini!
D: Cosa?! Ma è un furto!
Com: Devo pur vivere!
Lucius pagò e tutti e tre uscirono dal negozio.
Merope teneva in braccio il piccolo micio e lo stava pulendo dalla polvere.
M: Sai che sei proprio polveroso!? Ho trovato… ti
chiameròDust! Ti piace?
Il micetto fece un lieve “miao”, e leccò la mano di Merope.
D: Non ti capisco!
C’erano decine di gatti e tu hai voluto l’unico malato e in fin di vita!
M: Mi sottovaluti Draco! Non mi ci vorrà niente a
guarirlo! Ha già capito che pozione gli devo preparare!
L:
Cambiando discorso… ti ricordi la storia che devi raccontare a chi ti fa
domande sul tuo passato?!
M: Certo! Devo dire
chei miei sono morti quando ero piccola
e che i miei zii si sono presi cura di me fino ad ora…
L:
E perché non hai frequentato Hogwats?
M: Perché ero gravemente malate!
Il che non è del tutto una bugia, grazie a mio padre sono
rimasta malata per molto tempo!
L: Come mai sei
entrata a Hogwarts?
M: Perché sono
guarita! Andiamo Lucius, mi hai
fatto queste domande un sacco di volte! Mi ricordo cosa dire!
D: E poi ci sono
io ad aiutarla!
M: Wow, che aiuto!
Disse Merope sarcastica per fare arrabbiare Draco.
D: Non ci casco più!
Ormai non sono più un bambino! A proposito, perché non può dire che è stata con
noi per tutti questi anni?
L: Perché si
potrebbero formare sospetti e pettegolezzi! Che
domanda sciocca Draco!
D: Già… scusa!
M: Ora
sbrighiamoci! Sono stanca e domani io e te dobbiamo
partire!
i tre si diressero verso l’uscita di DiagonAlley per poi dirigersi a casa Malfoy.
Commentate per favore, così potrò sapere se la mia fic vi è piaciuta o no!!!!(anche note negative) Aspetto i vostri commenti!!!
L: Draco sei pronto?! Sono le 10:45! Sbrigati!
M: Mio Dio, quanto è lento! Di solito sono le ragazze che ci mettono di più…
D: Già, ma nel tuo caso è diverso a te non importa l’aspetto… e poi sei bella
di tuo!
Draco stava scendendo le scale per andare a prendere la giacca.
M: Grazie del complimento! Sei pronto?
D: Si, andiamo pure!
M: Le valigie…
L: Non preoccuparti di questo, alle valigie ci pensa Cicky! Cicky sbrigati!
Un elfo domestico si presentò davanti a Lucius con un profondo inchino.
C: Padrone le valigie sono già nella sua macchina!
L: Bene!
Narcissa intanto stava riassettando Draco, con molta premura.
D: Finiscila mamma! Non sono più un bambino!
N: Lo vedo! Ma sei sempre disordinato! Mi raccomando non mischiarti con ragazzi
inferiori o mezzosangue!
D: Non c’è pericolo! Ci sentiamo via gufo!
Narcissa diede un lieve bacio a Draco e a Merope e poi li lasciò andare via.
Lucius si sedette al volante, mentre i due ragazzi si accomodarono dietro.
L: Preso tutto?! Allora si parte!
M: Già…
D: Dai Merope un po’ di entusiasmo! Stai per conoscere nuove persone, farti
amici, trovarti un ragazzo…
M: Non mi interessano queste cose! È solo una scocciatura!
D: Ma dai! Vuoi rimanere sola per tutta la vita?! Sei bella, intelligente,
forte…
M:… arrogante, scontrosa, orgogliosa…
D:… alta, capelli perfetti, occhi profondi…
M:… occhi rossi, capelli neri, assassina…
D:… geniale, furba, attraente…
M:… mangiamorte, figlia di Voldemort… o insomma basta con questo stupido gioco!
Io non voglio stare in mezzo alla gente!
D: Sei strana! Comunque devi pur stare con qualcuno a Hogwarts!
M: Certo che dovrò! Ma quello che dico io è che non lo ritengo necessario!
L: Ragazzi, scusate se vi interrompo, ma siamo arrivati!
La stazione di King Cross era piena di gabbani e maghi. Lucius accompagnò i
ragazzi fino al binario 9 e ¾ e li guardò partire. Merope seguiva Draco con
aria non curante e un po’ irritata da tutti quei ragazzi che facevano le corse
per prendere uno scompartimento vuoto.
D: Vieni, sono qui!
Draco entrò in uno scompartimento già occupato da quattro persone e si sedette
in uno dei due posti vuoti rimanenti, vicino ad una ragazza con i capelli a
baschetto nerastri, abbastanza carina.
D: Ciao! Come va, passato belle vacanze?
P: Si, stupende! Però mi sei mancato!
Pansy Parkinson diede un piccolo bacio sulle labbra a Draco, che ricambiò con
un bacio più appassionato.
B: Oh, fate come se non ci fossimo!
Disse Blaise, scambiando uno sguardo con Tiger e Goile, che gli stavano seduti
ai lati.
B: A proposito chi è questa ragazza?
Disse col dito puntato verso Merope.
D: Oh… lei è una mia cara amica, si chiama Merope Layer!
T,B,G,P: Piacere di conoscerti Merope!
M: …
D: Merope…
Le disse Draco sottovoce. Merope non cambiò espressione ne il tono di voce.
M: … piacere…
D: Siediti pure qui…
Disse Draco indicando il posto vuoto accanto a lui, lei si sedette nel posto,
che era vicino al finestrino, e iniziò a guardare fuori senza dire una parola.
Pansy, a disagio dal silenzio creato, cercò di aprire una conversazione con
Draco.
P: Allora Draco, cosa hai atto durante le vacanze?
D: Il solito, sono andato dai miei zii in Austria e poi sono stato per un mese
i Carabi!
P: Oh… belli i Carabi… e tu… Meropa?
M: IL MIO NOME… è Merope… comunque non sono stata ai Caraibi se è quello che
vuoi sapere!
P: Oh, scusa MEROPE! Ma io intendevo… cosa hai fatto durante le vacanze!
M: Certo, sono rimasta a casa!
P: Bhe… può essere divertente anche rimanere a casa, no?!
M: Si, certo, divertentissimo…
Disse Merope sarcastica per poi tornare a guardare fuori dal finestrino con
l’espressione annoiata.
Durante il viaggio Merope non spiccicò parola, Draco, al contrario, parlava
allegro con i suoi amici e, qualche volta, si concedeva un piccolo svago dando
baci appassionati a Pansy.
Merope, tuttavia, iniziava a irritarsi, allora si alzò di scatto, facendo
spaventare Tiger e Goyle che erano sobbalzat. Solo Malfoy non parva stupito
dalla sua azione.
D: Dove vai?
M: do a fare un giro! Mi annoio!
Rispose freddamente la ragazza e uscì dallo scompartimento. Stava percorrendo
il treno,in tutti gli scompartimenti ragazzi e ragazze, ridevano e scherzavano.
Merope li osservava, non si sentiva a suo agio con quelle persone, era abituata
a un clima di terrore e di morte e in quel clima i allegria e gioia si sentiva
un pesce fuor d’acqua.
Nel corridoio si trovò davanti un ragazzo, un po’ rotondetto, che guardava in
giro freneticamente chiamando qualcuno.
?: Oscar… Oscar, dove sei? Hai visto Oscar?
M: Chi diavolo è Oscar?!
?: E’ il mio rospo! Allora, lo hai visto?
M: No! Non ci ho nemmeno fatto caso!
?:Oh, peccato… a proposito… tu sei nuova vero?! Io sono Neville, piacere!
M: … piacere…
N: Scusa, ma ora devo tornare a cercare Oscar! Mancapoco a l’arrivo a Hogwarts!
M: Oh! Davvero, buono a sapersi!
Merope si voltò e tornò nello scompartimentodove tutti si erano già messi le
divise. Allora lei prese la sua e si diresse in bagno per cambiarsi. Appena
finito di vestirsi, si accorse che un grosso castello antico si stagliava in
lontananza, tornò nello scompartimento in tempo per scendere dal treno.
D: Ci siamo…
Disse Draco mettendo una mano sulla spalla di Merope.
D: Benvenuta a Hogwarts!
Che ne dite? Vi è piaciuto questo cap? spero di si!! Commentate per favore!!!!
^Ciao^
La stazione era piena di ragazzi dagli undici ai diciassette anni, tutti
eccitati e impazienti di iniziare il nuovo anno
La stazione era piena di ragazzi dagli undici ai diciassette
anni, tutti eccitati e impazienti di iniziare il nuovo anno.
Merope era scesa dietro a Draco ed l suo sguardo, cadde su un gruppo di
ragazzini del primo anno. Erano tutti entusiasti e stavano smaniando per
arrivare primi alle barche che li avrebbero condotti alla scuola. Lei li
guardava con disprezzo, aveva sempre odiato i mocciosi, le dava fastidio tutto
ciò che facevano.
D: che hai? Perché fissi quei bambini con quella espressione?
M: odio i mocciosi! Li ucciderei tutti!
D: bhe, trattieniti, ti dovrai abituare!
M: non vedo il perché! Se li avvelenassi non mi scoprirebbero mai, sono molto
brava a non farmi scoprire!
D: dai finiscila! Tu starai con quelli del tuo anno, puoi fare in modo di non
rivolgere mai la parola a quei ragazzini!
M: avvelenandoli?!
D: Merope!
M: ok,ok, ho capito!
?: primo anno, primo anno, da questa parte!
Un uomo molto alto e massiccio si parò davanti ai due ragazzi.
?: tu devi essere la signorina Layer! Da questa parte!
M: chi sei?
?: oh, scusami! Sono Rubeus Hagrid, professore di cura delle creature magiche e
custode delle chiavi e dei luoghi segreti a Hogwarts!
M: oh…
H: bhe… da questa parte…
Hagrid diede una lieve spinta a Melopee la condusse alle barche.
H: tu starai nella barca con me Merope!
M: wow… che onore…
Merope aveva la solita espressione, ma il suo tono era incerto tra il
sarcastico e l’irritato. Le barche iniziarono a scivolare sulla superficie del
lago, quando arrivarono davanti alla porta della sala grande,trovarono una
donna, non più molto giovane, che li attendeva con in mano un rotolo di
pergamena arrotolato.
?: bene… benvenuti a Hogwarts! Io sono la professoressa McGranitt! Quando
queste porte si apriranno voi sarete accompagnati da me innanzi al cappello parlante,
che vi smisterà nelle vostre case! Domande?
Nessuno alzò la mano, i ragazzi erano intimoriti dalla donna dall’aria severa.
Merope, invece, era appoggiata al corrimano della scala, senza far caso a
quello che facevano gli altri.
McG: signorina Layer, lei deve stare accanto a me mentre entriamo!
M: …
Merope si posizionò a fianco della professoressa, mentre i marmocchi del primo
anno si mettevano in fila a due. Le porte della sale grande si aprirono e il
piccolo corteo entrò. Tutti gli sguardi erano puntati sulla figura che si
stagliava tra i bambini. Merope aveva attirato a se tuti gli sguardi della
sala, la sua bellezza aveva fatto incantare tutti. I suoi capelli neri, lunghi
fino alle spalle, anche se raccolti in una coda alta, risplendevano come l’accaio,
i suoi occhi rossi erano profondi e davano l’idea, a chi li guardava, di
caderci dentro. Quando arrivò davanti al cappello parlante, la McGranitt
srotolò il rotolo di pergamena e iniziò a chiamare i ragazzini che, spaventati
ma allo stesso tempo eccitati, venivano smistati nelle loro case.
McG: Merope Layer…
Merope salì sullo sgabello e la professoressa le mise il cappello in testa.
Cp: mmm… interessante… ma dove ti colloco... ci sono………….. Grifondoro…
L’unica cosa che Merope riuscì a pensare fu:
*Cosa?! Non è possibile!*
Merope si alzò e rivolse a Draco uno sguardo preoccupato che lui ricambiò a
pieno. Si sedette in un posto vuoto, vicino ad un ragazzo con i capelli color
rosso-arancio, che fremeva dalla voglia di mangiare. Quando si accorse di Merope,
subito arrossì.
?: ciao! Io sono Ron Weasley! Piacere di conoscerti!
M: ……. Piacere, ehm… Ron…
R: sono felice che tu sia dei nostri!
*Io no!*
M: …
?: ehi Ron, falla respirare! Piacere io sono Hermione Granger!
M: … Merope…
?: Ciao! Io sono Harry Potter!
Lo sguardo di Merope si incupì ancora di più alla vista di Harry, l’acerrimo
nemico di suo padre.
M: …
Hr ( Hermione): di che anno sei Merope? Voglio dire, non sembri del primo!
M: del sesto…
R: perché entri solo ora a Hogwarts?
M: ho avuto problemi di salute e non ho potuto frequentare la scuola!
H (Harry) : mi dispiace, ora però ti sei ripresa, speriamo che ti trovi bene
qui!
Hr: cosa sai fare meglio?
M: pozioni, pozioni di tutti i generi…
R: dove hai imparato? Non essendo venuta a scuola come….
M: mi ha insegnato mio… mio zio!
Hr: oh, vedi spesso tuo zio?
M: si, visto che mi ha allevato con mia zia!
H: come mai?
M: i miei genitori sono morti!
H: li ha uccisi Voldemort?
Ron a quel nome rabbrividì e Merope se ne accorse.
M: com’è che si dice… ah si… “ la paura di un nome non fa che incrementare la
paura della cosa stessa”, bella frase, non trovi Ron?! Sembra che a te quel
nome dia parecchio fastidio!
R: sono in pochi quelli a cui non fa paura quel nome! Piuttosto, perché a te no
fa alcun effetto?
M: non so, non mi ha mai fatto effetto…
Hr: a proposito, non hai ancora risposta alla domanda di Harry!
M: quale domanda?
H: I tuoi genitori… li ha uccisi Voldemort?
M: no, sono morti in un incidente! I tuoi invece sono stati uccisi da lui,
vero?!
H: … si…
Il banchetto si concluse, tutti i tavoli si svuotarono e i ragazzi si diressero
verso i loro dormitori . Merope stava andando verso la sale comune, quando vide
Draco da lontano.
M: ehm… andate pure avanti, io devo fare una cosa!
Hr: ok! Ma attenta alle scale, a loro piace cambiare…
Merope non l’ascoltò perché si era già diretta verso Malfoy, lo prese per un
braccio e lo trascinò verso i sotterranei.
D: che diavolo fai?! Sei impazzita?!
M: ti devo parlare!
Spero che questo cap vi sia piaciuto!!! scrivetemi che ne pensate!!! ^Ciao^
salve!!!!! sono tornata con molto ritardo, ma spero
che vi ricordiate di me!!!!!
questo è il 5# capitolo, spero che vi piaccia!!!!!
Merope trascinava Draco per un braccio, si fermò solo quando furono nei
sotterranei.
D: che diavolo fai? Cosa
vuoi?
M: voglio delle spiegazioni! Perché sono finita in
Grifondoro? Io che sono la figlia di Volemort! Dimmelo! Tuo padre aveva detto che aveva sistemato tutto!
D: calmati! Sembri pazza! Mio padre non decide dove farti andare! È colpa del
cappello!
M: e io come faccio?!non posso rimanere in grifondoro!
Sono tutti figli di auror! Non c’è nessuno che stia
con mio padre!
D: senti, io non so cosa dirti! Domani vedrai che sistemeremo tutto!
M: DOMANI?! E io cosa faccio ora?!
D: fatti una bella dormita, vedrai che domani risolveremo tutto!
M: non ti aspetterai mica che io vada a dormire con i Grifondoro?!
D: hai un’altra idea?!
M: ma…
Merope non fece a tempo a finire la frase, un gufo marrone planò sul davanzale
di una finestra dietro a Draco che prese al volo la lettera che aveva nel
becco.
D: è per te…
Disse porgendo la lettera a Merope.
M: …
Merope aprì la lettera e la lesse veloce, il suo
sguardo era, leggermente, stupito.
D: cosa c’è? Di chi è la lettera?
M: … è di Silente…
Draco prese la lettera dalle mani di Merope e la lesse:
“ Cara Merope,
desidero parlarle, se non avesse altro da fare, sarei lieto se venisse nel mio
ufficio appena possibile.
Professor Albus Percival Wulfric Brian Silente.”
D: cos’hai intenzione di fare?
M: credo che sia meglio andare!
D: ma sei matta!? E se ti facesse domande sul tuo passato?!
O se magari sospettasse qualcosa?!
M: e cosa dovrei fare?
D: bhe… ecco… io… non saprei…
M: complimenti Draco! Il tuo aiuto mi è sempre prezioso…
Merope si avviò verso le scale e iniziò a salirle.
D: dove vai?
M: da Silente stupido!
D: ma la parola d’ordine la sai?
M: parola d’ordine?!
D: certo! Come pensi di entrare senza?!
M: … dove posso trovarla?
D: qui scema!
Draco indicò un punto della lettera che Metope aveva tralasciato.
“ P.s.
La parola d’ordine è Gelatine tutti gusti più uno!”
M: oh… bhe… ora la so!
Merope si avviò su per le scale per andare da Silente. Quando
si trovò di fronte al grosso gargoile di pietra, rimase un po’ incerta sul da
farsi. Ma poi prese la decisione di andare. M: gelatine tutti gusti più uno…
* che parola d’ordine stupida* il gargoile si mosse e iniziò a salire mostrando
delle scale a chiocciola sulle quali la ragazza salì al volo.
Quando Metope arrivò innanzi alla porta dell’ufficio
di Silente, questa si aprì.
S: buonasera signorina Layer. Si accomodi pure qui!
Silente mostrò, con un gesto dolce, una sedia alla ragazza
che si sedette senza cambiare espressione. S: …ti chiederai perché ti ho convocata qui!
M: …
S: … allora… ho notato che è molto chiusa in se stessa… non hai fatto nemmeno
un sorriso al banchetto…
M: … è per questo che mi ha convocata?
S: non solo… lei vuole stare in Grifondoro signorina Layer?
M: perché mi chiede questo? Cosa le importa?!
S: dove voleva andare?
M: queste cose non la riguardano! Posso andare?
S: … strano il suo nome… Metope…
M: e allora?!
S: anche gli occhi… rossi… molto belli ma…
M: sono sempre stati così!
Metope non accennava a lasciar trapelare emozioni.
S. c’è qualcosa che desidera dirmi?
M: no! Non le voglio dire niente! Posso andare? Sono stanca!
S: certo, ma mi chiedevo… perché una Grifondoro come lei, deve parlare
urgentemente con un Serpeverde, come Draco Malfoy?!
M: non la riguarda quello che faccio!
Metope si alzò e andò alla porta con passo veloce, ma Silente le parlò prima
che potesse uscire.
S: mi scuso se sono stato inopportuno! Ma lei non ha risposto alle mie domande,
perché?!
M: … sono affari miei! Ora se non le dispiace!
Metope uscì e sbatté la porta dietro di se. Scese le
scale e andò verso il dormitorio, quando fu davanti alla signora Grassa disse
la parola d’ordine e entrò.
Hr: dove sei stata? Ero preoccupata!
M: ero da Silente….
Hr: a proposito… tu sei in stanza con me, era l’unica libera!
M: … con te e…
Hr: … e basta … è una doppia…
Rag: Metope… Metope… oh… eccoti!
Una ragazza arrivò di corsa e si piazzò davanti a Metope con aria preoccupata. M: cosa c’è?
Rag: il tuo gatto sta male… è sul tuo letto!
Metope andò nella sua stanza seguendo Hermione che era preoccupata quanto lei,
solo che, al contrario di Metope, lei lo dava a vedere.
Quando arrivarono nella stanza il gattino era steso
sul letto. M: vai pure… ci penso io!
Hr: io rimango con te!
Metope si avvicinò al suo comodino e tirò fuori un cofanetto con molte fiale.
Hr: cos’è?
M: pozione rigenerante…
Metope aprì la bocca del ricetto e versò il liquido di
una fiala al suo interno. Dopo pochi secondi Dust si sentì meglio, si alzò e
saltò sulle cosce della sua padrona.
Hr: c-come hai fatto? La pozione rigenerante non funziona per gli animali!
M: l’ho modificata! Non ci ho messo niente!
Hr: wow… mi insegni?
M: … ora andiamo a letto… sono stanca!
Metope e Hermione si misero a letto. Dopo poco Metope sentì
un peso caldo sul grembo. E capì.
M: ok Dust… ma solo per stanotte!
Gli diede una lieve carezza sulla testolina e si coricò felicemente.
allora che ne dite? spero che vi sia piaciuto!!!
commentate per favore!!!!!! è tanto che non scrivo è voglio sapere se vi piace
ancora!!!!!!
La mattina dopo Merope si svegliò con ancora Dust sulle gambe appisolato
La mattina dopo Merope si svegliò con ancora Dust sulle
gambe appisolato. Hermione era già vestita e si stava sistemando i capelli.
Hr: ben svegliata!
M: …
Hr: dai vestiti, che andiamo a fare colazione!
Merope si alzò dal letto, si vestì e appena finito di prepararsi scese con
Hermione.
Quando arrivarono nella sala grande andarono a sedersi dalla parte opposta di
fronte ad Harry e Ron.
R: buon giorno!
Hr: giorno!
H: cosa abbiamo oggi?
Hr: due ore di divinazione e due di incantesimi…
H: solo la mattina questo?!
Hr: nel pomeriggio invece abbiamo, un’ora di storia della magia, due di cura
delle creature magiche e per finire due di pozioni!
R: che strazio!
H: specialmente le ultime due ore, POZIONI con Piton!
Merope decise di intervenire nella conversazione del tutto indifferente sempre.
M: … a me piace pozioni come materia!
H: piacerebbe anche a me se non ci fosse Piton!
M: … capisco…
Le lezioni furono tranquille. Merope aveva guadagnato da sola 70 punti per la
casa. A pranzo Hermione la tempestò di domande tipo: come fai a sapere queste
cose? Come fai a conoscere e praticare bene queso incantesimo?
A cui Merope rispondeva veloce e senza scomporsi. Dopo pranzo andarono a storia
della magia a a cura delle creature magiche.
* finalmente pozioni, almeno posso rilassarmi*
Hr: a cosa pensi?
M: a nulla…
Hr: oh, bhrìe siamo arrivati!
I grifondoro si sedettero da una parte mentre i serpeverde dall’altra.
Quando PIton entrò, le voci dei ragazzi si spensero come per magia.
P: oggi prepareremo la pozione Protexi! Qualcuno di voi mi sa dire a cosa
serve?
Ci furono due mani alzate, quella di Hermiopne e quella di Merope.
P: signorina Granger?!
Hr: serve per proteggersi dalle maledizioni più potenti!
P: … e sa dirmi in quanto tempo si prepara?
Hr: bhe… io, veramente non saprei! È una pozione molto rara e difficile da
preparare, ma non so in quanto…
P: davvero deludente… dieci punti in meno a grifondoro!
M: mi scusi professore?! Prima di sottrarre punti non dovrebbe chiedere a
qualcun altro che lo sa?!
P: giusto… ma non lo sa nessuno quindi…
M: si sbaglia… io lo so perfettamente!
P: oh, se le cose le mettiamo così…
M: posso?
P: … certo…
Piton cercò di fare un sorriso che gli venne talmente tirato che quasi spaventò
i ragazzi.
M: si prepara in due giorni, regolarmente, c’è gente che ci riesce in meno!
P: bhe… non è preciso!
M: mi scusi, mi ero scordata… se si usa un calderone d’accaio ci vogliono
quattro giorni. Il calderone da usare è quello in pietra!
P: ………………..
M: allora?! Ho guadagnato punti?
P: ………………. Venti punti a grifondoro………………………….. ora prepareremo la pozione, gli
ingredienti sono sulla lavagna….
Con un tocco della bacchetta di Piton sulla lavagna questa si riempì di nomi di
ingredienti.
* che stupidaggine! Mi ci vorrà mezz’ora*
Merope prese gli ingredienti dalla credenza e iniziò a preparare la pozione.
Allo scoccare della fine delle due ore Piton cancellò la lavagna con la stessa
facilità con cui l’aveva riempita.
P: tempo scaduto! Mettete un incantesimo conservatore sul calderone e andate a
cena!
M: mi scusi… chi l’ha già preparata dove la deve mettere?
P: non può averla finita nessuno!
M: ehm… io si!
P: davvero?! Bhe proviamo a vedere se funziona! La faccia bere a Potter e gli
scagli contro un’incantesimo!
M: nessun problema! Potter bevi!
H: ma…
M: andiamo Potter! Bevi!
Harry bevve la pozione incerto e si posizionò ad una certa distanza da Merope.
M: pronto?
H: veramente preferirei evitare!
M: cosa c’è? Non ti fidi di me Potter?
H: non è questo, è che…
P: poche storie… proceda signorina Layer!
M: con piacere! EXPELLIARMUS!
Un fiotto di luce rossa fuoriuscì dalla bacchetta di Merope. Il fiotto di luce
si fermò a pochi centimetri dal viso di Harry e svanì.
M: allora che ne pensa professore?
P: complimenti!
Piton si voltò per uscire ma Merope lo fermò con la voce.
M: niente punti?
P: ……… venti punti a grifondoro……………
I ragazzi uscirono dai sotterranei per andare a cena. Merope era insiema a
Harry, Ron e Hermione che la elogiavano. Mentre stavano per salire le scale, si
sentì tirare indietro da qualcuno. Era Draco.
Harry e gli altri non si erano accorti di lui quidi non capirono come mai
merope si fosse fermata di colpo.
Hr: Che hai Merope?
M: niente, andate pure!
Anche se un po’ incerti i tre ragazzi ubbidirono.
M: che mi hai fatto prendere un colpo!
D: non era mia intenzione! Volevo solo sapere perché hai messo in ridicolo
Piton!
M: in che senso?!
D: hai ribattuto! Sei una grifondoro! Non puoi pretendere che ti tratti
diversamente!
M: oh, invece si! Non ho chiesto io di finire in grifondoro! Deve adattarsi!
D: non è naturale!
M: non mi interessa!
D: invece dovrebbe!
M: come ti pare tanto io faccio quello che voglio!
D: sei davvero testarda!
M: senti da che pulpito viene la predica!
I due si guardarono negli ochi. Ormai non c’era più nessuno nei sotterranei,
Draco rimase incantato da quello sguardo profondo, non resistette. Le si
avvicinò al volto e la baciò. Da prima Merope cercò di staccarsi da quel
contatto, ma poi, si accorse che lo desiderava e ricambiò quel suo primo bacio.
M: perché lo hai fatto?!
Chiese Merope, Draco si stupì, il suo tono di voce non era, come al solito,
freddo e distaccato, ma dolce come il suo viso in quel momento.
D: non so! Non ho saputo resistere! La tua bellezza è immensa e…
M: e…
D: … sei perfetta!
Questa volta fu Merope a baciarlo. I due ragazzi rimasero nei sotterranei
scambiandosi il loro secondo segno d’amore.
spero che vi sia piaciuto!!! aspetto tanti commenti!!!!!!
^Ciao^
Merope raggiunse
Harry, Ron ed Hermione a cena. La sua espressione si era leggermente addolcita
e Hermione lo notò subito.
Hr: cosa ti è successo? Non hai la tua solita espressione!
M: … è solo
un’impressione…
R: prima con
chi eri?
M: ero…
Ma Harry la
interruppe prima che potesse finire la frase.
H: era con Malfoy! Perché eri con lui?
M: cosa!? Oh!
Sono affari che non ti riguardano, non devo render conto a te!
H: lui è un serpe
verde! Sono tutti malvagi!
M: dimmi una
cosa Potter, da quando conosci, alla perfezione, tutti i serpe verde!?
H: non ho
detto questo…
M: andiamo,
è esattamente quello che hai detto! Non ti permettere di giudicare gli altri!
H: non
giudico TUTTI i serpe verde, solo Malfoy e la sua
banda!
Hr: ragazzi smettetela! Merope ha ragione Harry, non devi
intrometterti nei suoi affari!
M: non
importa, tanto non mi interessa quello che dice! Vado a letto, sono stanca!
Hr: ma non hai mangiato nulla!
R: è vero,
mangia qualcosa o ti sentirai male!
M: non ho
fame…
Merope si
alzò dalla panca e uscì dalla sala grande . appensa
arrivata di fronte al ritratto della signora grassa pronunciò la parola d’ordine
ed entrò, ma il quadro non fece in tempo a chiudersi, un’altra persona era
entrata dietro Merope, un ragazzo biondo platino.
M: Draco! Cosa ci fai qui??
D: sono
venuto a trovarti!
M: qui!?
D: dove
sennò!
M: ma se
qualcuno ci vede…
La ragazza
non fece in tempo a finire la frase, Draco prese
dolcemente a sua testa tra le mani e la baciò con passione. Il ragazzo appoggiò
Merope su un divano e le salì sopra.
D: che ne
diresti… se andassimo di sopra in camera tua?!
M: direi che
è un’idea eccezionale!
A quelle
parole Draco si alzò e, tenendo per mano Merope, salì
le scale ed entrò nella camera della ragazza. Accostò Merope al letto e riprese
a baciarla. Dopo poco caddero sul letto.
Passarono pochi
minuti ed i loro vestiti si trovarono in terra stropicciati. Si infilarono
sotto le coperte e continuarono per un po’ a baciarsi.
D: sei
sicura di volerlo fare?
M: … si…
D: lo hai
mai fatto?
Merope arrossì
di botto: … no… e tu?
D: bhe… si
M: allora
sei preparato!
D: non ti
preoccupare, sarò dolcissimo!
Fu la sera
più bella della sua vita, stare li, con il ragazzo che aveva scoperto di amare.
Erano le
otto quando Merope si svegliò, era completamente nuda. Al suo fianco Draco dormiva beatamente.
*sembra un
angelo* lo stava ancora guardando quando si accorse dell’ora.
M: Cazzo Draco… svegliati sono le otto!
D: mmm… cosa c’è?
Mugugnò ancora
mezzo addormentato.
M: alzati e
vattene! Gli altri stanno per tornare e se ti trovano qui sarà un guaio!
D: … non ti
avevo mai visto così agitata!
M: ah… bhe… non è il momento!
Merope scese
dal letto e prese lo stesso cofanetto in cui teneva la pozione per Dust. Prese una delle fiale e la porse a Draco che la prese un po’ preoccupato.
D: che cosa
ci devo fare?!
M: che
domanda stupida! Bevila e in fretta!
D: a cosa
serve?
M: serve per
renderti invisibile, dura solo dieci minuti, quindi fa in fretta!
D: sei
sicura che sia quella giusta, non vorrei che ti fossi sbagliata con uno dei
tuoi veleni, sai… sarebbe spiacevole!
M: non tengo
certo i miei veleni sul comodino! Bevi alla svelta sta salendo qualcuno.
Infatti, si
sentivano dei passi a poca distana dalla porta della
camera. Appena Draco ebbe bevuto la pozione subito scomparì.
D: e ora?
M: e ora te
ne vai… ti copro io…
Hermione entrò
e vide Merope, con solo il lenzuolo che la copriva, nel mezzo della stanza.
Hr: cosa fai!?
M: ehm… mi
stavo per mettere a dormire!
Hr: così?
M: mi devo
cambiare, chiudi la porta!
Hr: oh, scusa hai ragioe!
Hermione chiuse
la porta e si sedette sul letto mentre Merope si stava mettendo il pigiama.
Hr: ah… quasi dimenticavo… a cena Silente ha detto che
domani ti vorrebbe vedere nel suo ufficio!
M: … uff… ha detto perché? a che ora vuole che vada?
Hr: ha detto subito dopo colazione, non ha detto il motivo…
è sempre così misterioso!
M: … già…
anche troppo…
Hr: senti… per caso ti è successo qualcosa di bello?
Merope
rimase un po’ sorpresa, quella ragazza era veramente un segugio, ma cercò di
rimanere calma.
M. in che
senso?
Hr: hai i lineamenti più dolci, allora?! Ti è successo
qualcosa? A me puoi dirlo, non lo dirò a nessuno!
M: io… non
credo di potertelo dire…
Hr: ok… ma se ti andrà di dirlo a qualcuno sappi che io ci
sono! Vado da Harry e Ron, vieni?
M: no, sono
stanca… credo che andrò a dormire.
Hermione
stava per uscire dalla stanza quando si bloccò
Hr: ah.. tieni, è arrivata a cena…
Merope prese
la lettere dalla mano di Hermione che uscì chiudendosi dietro la porta. Aprì la
lettera, era di suo padre.
“Merope,
ho saputo
che questo finesettimana ci sarà la prima gita ad Hogsmade.
Voglio incontrarti, manderò qualcuno a prenderti.
Ci vediamo
presto.
Tom”
*così dovrò
vedere mio padre… come farò a dirgli che sono finita in grifondoro?!*
ECCOMI TORNATA!!! IN QUESTO PERDIODO STO AGGIORNANDO TANTE COSE!! SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO!! ASPETTO I VOSTRI COMMENTI!! NON TARDERò A METTERE IL PROSSIMO!!!! ^Ciao^