Un nuovo mondo

di Goldfire
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La scoperta mozzafiato ***
Capitolo 2: *** Partenza per Hogwarts ***
Capitolo 3: *** Il treno ***
Capitolo 4: *** Lo smistamento ***
Capitolo 5: *** La verità ***



Capitolo 1
*** La scoperta mozzafiato ***


A Harry capitavano spesso cose strane. Si chiedeva sempre perché non potesse avere una vita normale come gli altri.
Ogni volta che succedeva qualcosa di anormale i suoi zii lo sgridavano, ma non era colpa sua! Era un'ingiustizia.
Non voleva continuare una vita come quella, quindi decise di scappare di casa.
Prese una valigia capiente dall'armadio dei suoi zii e ci mise dentro tutti i vestiti che aveva. A pensarci bene non aveva tanto ed usava i vestiti smessi di Dudley.
Era deciso, determinato e pronto ad ogni evenienza.
La notte prima del suo 11° compleanno corse via e arrivò in poco tempo fino alla ferrovia.
Aveva portato anche i soldi per un bigletto ma, prima di comprarlo, ascoltò per caso una conversazione tra due uomini.
Il primo era alto e aveva i capelli biondi chiarissimi, era pallido in volto e aveva due occhi marroni che luccicavano alla luce lunare.
Questo disse al suo compagno:
 << Non possiamo continuare così, lo dobbiamo trovare prima che inizi la scuola.>>
 << Lucius, sappiamo entrambi che abbiamo il compito di trovarlo, ma sono ben dieci anni che non si fa vedere, ormai avrà l'età di tuo figlio e se non si fa vedere vuol dire che non sa di essere un mago, come lo vorresti trovare? >>
Lucius non sapeva cosa rispondere, quindi si limitò a fare cenno di sì con la testa.
In tanto Harry , che aveva ascoltato la conversazione, sperò di essere lui il ragazzo che stavano cercando.
Ma prima che potesse pensare ad altro gli uomini continuarono la loro conversazione.
<< Severus,dobbiamo continuare a cercarlo. >>
Severus doveva essere l'uomo con i capelli e gli occhi neri come la pece. Aveva una grande veste nera e un bellissimo mantello anch'esso nero che ondeggiava delicatamente con il vento.
Dopo una lunga pausa di ragionamento, Severus rispose:
<< Abbiamo pochi indizi per trovarlo. Ragiona Lucius, sappiamo solo che ha una cicatrice a forma di saetta, che ha dieci anni e che si chiama Harry.>>
<< E allora quanti con una cicatrice a forma di saetta esistono? >> escalmò Lucius.
<< E va bene, se proprio ci tieni, continuiamo a cercarlo. >> disse Severus sbuffando.
<< Finalmente ti sei deciso a darmi ragione! >> esclamò Lucius con aria soddisfatta.
<< Aspetta un momento >> lo interruppe Severus << Ho sentito un rumore. >>
Entrambi sfoderarono la loro bacchetta magica e la puntarono sulla colonna di pietra dietro alla quale era nascosto Harry.
Harry aveva paura, ma uscì allo scoperto dicendo addolorato :
<< Ero io, scusate se ho origliato ma ero così interessato al discorso sui maghi... ho sempre sognato i maghi e sentirne parlare è davvero scioccante. Comunque chiedo ancora perdono, mi presento : mi chiamo Harry Potter. >>.
<< Harry Potter?! >> chiesero in coro con aria stupita i due uomini.
<< Sì, perché tanto stupore? >> chiese Harry incuriosito.
<< No, niente ragazzo >> intervenne Severus << Piacere, io sono Severus Piton e lui è il mio amico Lucius Malfo y>>.
<< Piacere >> rispose velocemente Lucius come se fosse felice di aver visto Harry.
<< Perchè sembrate tanto felici di vedermi? >> chiese Harry sperando di avere una risposta più decente che soddisfasse le sue curiosità.
<< Beh ragazzo >> disse Severus, << Se hai ascoltato attentamente la nostra conversazione avrai capito che stiamo cercando un certo Harry, e quell'Harry faceva di cognome proprio Potter... ci domandavamo: non è che magari sei proprio tu quell'Harry che cercavamo ? >>
A quel punto Severus fu interrotto da Lucius che gli diete una gomitata sulla pancia e sussurrò : << Sicuro sia la cosa giusta da fare? >>
<< Non ti fidi di me? Se sì, fammi fare. >> disse Severus fingendosi addolorato della diffidenza da parte di Lucius riposta nei suoi confronti.
<< Caro ragazzo, c'è solo un modo per scoprire se sei proprio tu il mago che cercavamo... mostraci la tua fronte. >>
Harry spostò i capelli e i due uomini riuscirono a inntravedere una cicatrice a forma di saetta.
<< Harry... >> disse Severus << Beh, che ne dici Lucius, l'abbiamo trovato o sbaglio? >>
Lucius rimase senza parole osservando quella cicatrice brillare alla luce della luna.
                                                                  --------------Fine primo Capitolo----------------

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Capitolo 2
*** Partenza per Hogwarts ***


Harry era ancora scioccato da quello che gli avevano detto quegli uomini.
Non poteva credere di essere un mago, però questo spiegava tutte le cose che gli capitavano di strano.
Era sdraiato sul letto nella casa di Severus e stava pensando come spiegare ai suoi zii che era scappato di casa.
Non sapeva, però, se scrivere che era un mago, perché gia immaginava cosa gli avrebbero scritto nella lettera di risposta :
<< Un mago?Tzè!Ma non farci ridere, tu e queste fantasie, Dudley alla tua età già era molto più maturo di te. >>
E lo zio aggiungeva :
<< Dudley era di gran lunga migliore e lo è ancora, non ci dispiace affatto che tu te ne sia andato però ci devi ripagare la valigia che ci hai preso. Ciao dalla famiglia
Dursley. >>
Nonostante ciò, Harry decise di cercare di spiegare ugualmente quello che era accaduto.
Tre giorni dopo, ricevette la risposta :
Lesse le prime righe cercando di intuire, da quelle, la struttura della lettera.
<< Eravamo consapevoli del fatto che tu eri un mago, ma te lo volevamo nascondere...
Anche tua madre era l'unica strega in famiglia, i nostri genitori ne andavano così fieri, sapeva fare magie ma per me era solo una persona fuori dal comune,come te.
Vai ad Hogwarts e cerca di non addebbitare tutto su di noi. >>
Il resto era proprio come s'immaginava Harry tranne quella parte in cui i suoi zii non lo credevano.
Harry pensò a quello che avevano detto.
Rileggendo quella lettera più volte capì il suo significato.
Non era un modo di dire, nè una semplice bugia: i suoi zii sapevano che Harry era un mago ma non glielo avevano mai detto.
<< Che razza di... >> pensò Harry ma all'improvviso si fermò perchè sentì bussare alla porta della sua camera.
<< Avanti! >> urlò con tono arrabbiato.
<< Sono Severus! >> rispose Piton.
<< Entra pure. >> ribattè Harry sempre con lo stesso tono.
Severus entrò facendo scricchiolare la porta.
<< Sei arrabbiato? >> chiese Severus guardando il suo volto.
Harry si limitò ad un semplice suono fatto senza neanche muovere la bocca " Mhh... " che voleva significare " Lasciami in pace ".Harry sapeva bene che Severus non si meritava di essere trattato così ma in quel momento non gli interessava nulla.
Severus passò sopra al suo comportamento, si sedette vicino a lui e disse :
<< Vuoi parlarne con me? >>
Harry, con voce sottile che sembrava poter essere spezzata da un semplice soffio di vento improvviso, rispose :
<< Mi hanno mentito... ho compiuto undici anni da due giorni e per undici anni non mi hanno mai detto la verità.. ma ormai è storia passata. Per me non contano nulla. >>
Stava scoppiando in singhiozzi seguiti da lacrime che cercava inutilmente di trattenere.
<< Non ti preoccupare, non significa nulla che non ti abbiano detto la verità. Oltretutto l'hai detto tu che non ti avevano mai voluto bene... cosa ti aspettavi?
Adesso sai che sei un mago e c'è una domanda che vorrei porti. >> disse Severus con tono rassicurante che fece calmare un po' Harry.
<< Dimmi...>> rispose Harry senza prestare molta attenzione alle parole di Severus.
<< Tra due giorni partirà il treno per Hogwarts, la scuola di maghi... ci vuoi andare? >>
Harry stette in silenzio per un lungo minuto cercando di pensare alla domanda che gli aveva appena fatto Severus a cui non aveva prestato attenzione.
Per un momento gli vennero in mente alcune parole : " Hogwarts...scuola di magia...andarci.... ".
A quel punto riuscì a formulare la domanda. Rimase stupito dalla sua domanda...era così bello... tutto così bello per essere vero.
Esclamò, gridando così forte che sembrava volesse cacciar via tutta l'angoscia che aveva provato fino a quel momento e urlò :
<< SI ! >>
Severus fu felice di vedere Harry sorridente.
<< Allora è fatta, prepara le valigie che ho gia prenotato i biglietti ! >> Esclamò Severus.
Harry fece le valigie in due minuti ... era così felice che piegò persino i panni invece di buttarli appallottolati nella valigia come faceva di solito.
Quei due giorni sembrarono un'eternità per Harry.
Arrivato in ferrovia, dove aveva scoperto di essere un mago, non riuscì a trattenere l'euforia e la domanda gli si formulò da sola :
<< Dov'è Hogwarts? >>
<< Beh... è nascosta tra le montagne >> disse Severus sorridente.
<< Ok... non è proprio la risposta che volevo ma mi adeguerò. >>
Un'altra domanda gli si formulò da sola.
<< Come ci arriviamo? >>
<< Ma con il treno, no? >>
<< Mhh... e quale treno prendiamo? >>
<< Il treno è nel binario 9 e 3/4. >>
<< Ah ok...>> , per Harry sembrava tutto strano così che si accorse solo qualche momento dopo dell'assurdità che aveva detto Severus << 9 e 3/4? Ma non esiste! >>
<< Vieni con me >> disse Severus tranquillo. << Ora fai una corsa verso quella colonna, vedrai che non ti schianterai , non ti preoccupare, se non ti fidi seguimi. >>
<< Ok... >> disse Harry incerto.
Insieme attraversarono la barriera e ci fu un bagliore accecante che permise a Harry di vedere solo una figura sfocata.
Dovette sbattere le ciglia più volte per mettere bene a fuoco l'immagine : c'era un grandissimo treno rosso che scintillava ed una folla esagerata che aspettava in fila che le persone davanti entrassero e facessero spazio.
Riuscì ad intravedere, tra la folla, anche Lucius Malfoy e lo salutò con aria allegra.
Lucius fece finta di non vederlo.
Harry corse velocemente nel treno e trovò uno scompartimento vuoto.
Salutò Severus che gli disse << Ci vediamo ad Hogwarts, sarò il tuo professore di pozioni! >> .
<< Ok! >> urlò Harry ma era così lontano che Severus non lo poteva più senitire.
In poco tempo si lasciarono alle spalle tutta Londra e sfrecciarono nelle grandi praterie che si riuscivano solo a vedere sfocate per l'alta velocità del treno.

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Capitolo 3
*** Il treno ***


Harry stava osservando il paesaggio che sfrecciava davanti ai suoi occhi: c'erano grandissimi prati fioriti con immensi boschi fitti dove c'erano alberi giganteschi.
All'improvviso la porta scorrevole del suo scompartimento si aprì velocemente ed entrò un ragazzo alto con i capelli lunghi e arancioni, da come parlava sembrava un po' timido.
Chiese balbettando :
<< Posso e-entrare in qu-questo scompartimento? >>
<< Prego! >> gli rispose Harry felice di vedere un mago come lui della sua stessa età.
<< Grazie... >> e si sedette con le braccia incrociate guardando fuori dalla finestra e cercando di imitare Harry.
<< Piacere, >> non balbettava più << Ron, Ron Weasley, tu come  ti chiami? >>
<< Harry Potter >> rispose gentilemnte << Piacere di fare la tua conoscenza Ron. >> .
<< COSA? HARRY POTTER?? >> urlò Ron sbalordito.
<< Sì , perchè? >>
<< Nel mondo magico parlano molto di te, Harry... tu hai sconfitto Tu-Sai-Chi >>
<< Davvero? E chi è Tu-Sai-Chi? >>
<< E' il mago oscuro più forte del mondo ! Ti ha lanciato una maledizione mortale con la sua bacchetta e non è riuscito ad ucciderti... da all'ora non si è fatto più vedere. >>
<< Oh... >> disse Harry che non ricordava nulla << Sembra che sai più cose tu del mio passato che io >> disse Harry.
<< Mi dispiace... anche tu primo anno? >>
<< Si... >>
<< Tu dove vorresti andare? >> Ron iniziava a fare domande a raffica e non si sentiva più in imbarazzo.
<< In che senso? >> chiese Harry.
<< In quale Casata? >>
<< Casata? Cos'è? >> Harry si sentiva disorientato.
<< Ma come?! >> Disse Ron sbalordito. << Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero... non sai niente? >>
<< No...>> disse Harry.
<< Comunque si dice che Serpeverde sia formata da persone molto cattive... >>
<< Tu dove vorresti andare? >> chiese Harry ormai incuriosito.
<< Grifondoro... tutta la mia famiglia è stata lì... >>
<< Ok ! >> disse Harry che ormai si era stancato di parlare di cose che non sapeva.
La porta si aprì di nuovo e stavolta entrò una ragazza dai lunghi capelli castani e ricci che ondeggiavano al vendo.
<< Salve >> disse con la sua voce molto dolce , Ron arrossì. << Questo scompartimento è occupato? >>
<< No >> rispose Harry mentre Ron ricominciava a balbettare.
<< Bene. >>  disse la ragazza che scrutò Harry attentamente.
<< Mi chiamo Hermione... tu devi essere un Weasley vero?  >> disse indicando Ron.
<< Ron Weasley, e tu come lo sai? >> domandò Ron.
<< Capelli arancioni e lentiggini, tipici dei Weasley >> disse Hermione felice.
<< E tu saresti...? >> disse Hermione incrinando il capo per guardarlo meglio. << Aspetta non me lo dire! >> urlò Hermione poco prima che Harry parlasse. << Tu sei Harry Potter! Ma la hai davvero la cicatrice? >>
Harry spostò i capelli dalla fronte e mostrò la cicatrice a forma di saetta. 
<< Ooh! >> escamò Hermione stupita.
*To-toom*
Si sentì un tonfo e tutti guardarono nel corridoio.
Un ragazzo era caduto e un rospo stava saltellando per tutto il corridoio.
<< Aiuto! Vi prego recuperate il mio Oscar! >> disse il ragazzo steso per terra indicando il rospo.
<< Lo prendo io! >> esclamò Harry e lo prese con una sola mano.
Lo restituì al ragazzo che in tanto si era alzato.
<< Grazie, mi chiamo Neville >>
<< Prego, sono Harry Potter, piacere di fare la tua conoscenza... >>
<< Tu sei Harr...>> ma Harry non gli fece continuare la frase e disse << Sì..sono Harry Potter, quello della cicatrice. >> e mostrò la fronte stufo di essere posto sempre la stessa domanda.
Il treno si fermò e i ragazzi del primo anno si spinsero all'uscita per ammirare un castello grandissimo con tantissime luci intorno che abbellivano il paesaggio.
<< Siamo arrivati >> esclamò Hermione alla sua destra.


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Capitolo 4
*** Lo smistamento ***


Entrarono insieme nel grande portone che era l'ingresso più vicino.
Appena entrarono, videro tantissime candele che riscaldavano l'ambiete rendendolo confortevole.
<< Che meraviglia! >> Dissero molti studenti del primo anno.
<< Salve, io sono il preside Albus Percival Wulfric Brian Silente >> disse un uomo da una lunghissima bianca argentea come i suoi capelli. << Siamo lieti di ospitarvi nel castello di Hogworts >> continuò << e se mi seguirete, vi condurrò nella sala principale, dove saranno serviti i pasti e ci sarranno alcune riunioni. >>
Molti studenti esitarono un po' visto che erano eccitatissimi, però dopo un po' seguirono il preside.
<< Eccoci qui. Prima di tutto vorrei chiedere agli studenti del primo anno di mettersi in  fila poichè dovremmo smistarli in diverse casate. >>
Mise su una sedia un cappello. Harry credeva di aver visto una bocca su quel cappello, ma pensò di  stare sognando.
Quando però il preside mise il cappello sul primo studente da smistare, questo parlò e disse, a voce chiara e forte :
<< CORVONERO >> .
Un urlò si levò da un grande tavolo dov'erano sedute tantissime persone che avevano una divisa nera con cravatta blu.
Arrivò, dopo pochi minuti che sembravano ore, il turno di Hermione, l'amica di Harry e Ron.
Il cappello disse : << GRIFONDORO >> .
Dal primo tavolo sulla destra si levò un grido molto forte e molti applaudirono e fischiettarono.
Anche a Ron toccò Grifondoro, e quella volta si sentirono delle voci gridare persino << Ron, Ron , Ron! >>
Ron fu felice di vedere che era stato accolto bene e corse a sedersi.
Arrivò il turno di Harry... aveva paura ma sperava di non capitare in Serpeverde, visto che sapeva che era una Casa dove c'erano stati maghi oscuri.
Il cappello parlante disse, cercando di parlare il più piano possibile :
<< Bene, vedo che hai coraggio da vendere, sei un purosangue e credo potresti diventare un grande mago, quindi ti assegnerò a << SERPEVERDE! >> Dal tavolo dei Serpeverde ci fu un segno di disapprovazione e molti urlarono << Non vogliamo uno che non sa neanche cosa sia la magia! >> e molti risero.
Harry aprì gli occhi di colpo e si accorse che stava solo sognando.
In effetti non era ancora venuto il suo turno, ma stava per essere chiamato.
Harry avanzò lentamente, con la paura di far avverare quello che aveva sognato.
Il cappello parlante disse le stesse parole che gli aveva detto in sogno ma esitò ad assegnarlo a Serpeverde perchè Harry stava pregando : << Non serpeverde, non serpeverde >>.
<< Non serpeverde eh? >> ripetè il cappello parlante << Allora penso che ti assegnerò a... >> Harry aveva paura, sentì il sangue gelare nelle vene ma appena il cappello parlante disse << GRIFONDORO! >> Harry se lo tolse, lo mise delicatamente sulla sedia e corse, urlando dalla felicità, verso il tavolo dei Grifondoro.
Finita la cerimonia, la professoressa Mc Granitt accompagnò i Grifondoro alla loro sala accessibile solo dai grifondoro o dalle persone che conoscevano la parola segreta.
Harry vide che Severus Piton era il coordinatore dei Serpeverde e lo salutò sorridente ma Piton non gli degnò neanche uno sguardo.
Arrivati alla sala dei Gridondoro, tutti misero apposto le loro cose e andarono a letto cercando di riposarsi abbastanza per la giornata che stava per nascere.

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Capitolo 5
*** La verità ***


Harry si svegliò presto, con l'intenzione di trascorrere una bella giornata.
Dopo aver fatto colazione, aveva un po' di tempo e voleva andare a salutare Severus.
Stava per entrare nel suo ufficio quando ad un tratto sentì una voce bassa e tremante dire :
<< Severus, ti devi sbrigare, il Signore Oscuro è in attesa...  >>
Severus rispose con tono di sfida :
<< Non sono cose che ti riguardano, me la vedrò io con Harry e lo porterò al Signore Oscuro il prima possibile, così finalmente verrà tolto di mezzo. >>
Il piccoletto sbuffò e , con aria rassegnata, scomparve con un semplice schiocco di dita.
Harry non sapeva se entrare o no, ma dovette farlo per forza perchè Severus si accorse della sua presenza.
<< Avanti. >> disse.
Harry entrò lentamente, intimorito da quello che poteva succedere.
Severus lo guardò e gli disse :
<< Da quanto tempo sei qui fuori? >>
Harry cercò di dire qualcosa che, alle orecchie di Severus, risultò un semplice mormorio.
Severus continuò :
<< Non sta bene origliare, Potter. >> e sottolineò la P del cognome di Harry con tono grave. << Comunque ora fila nella Sala Comune. >>
<< Si, Signore >> disse Harry e corse nella Sala Comune sperando di incrociare Hermione e Ron.
Per sua fortuna, i suoi amici, erano proprio nella Sala ad aspettarlo.
<<  Harry! >> disse Ron felice di averlo finalmente trovato.
<< Dai vieni qui. >> concluse Hermione.
Harry andò a passo veloce da Ron ed Hermione e, prima che potessero parlare, Harry disse :
<< Ho una cosa da dirvi. >>.
Alle sue parole tutti e tre si sedettero sulle poltrone più vicine al fuoco.
Dopo un momento di silenzio, Harry disse :
<< Severus, quello che mi aveva detto di essere un mago, mi sta cercando, mi vuole portare al Signore Oscuro. >>
<< Cosa?? >> risposero in coro Hermione e Ron.
<< Proprio così... >> disse Harry.
<< Come fai ad esserne sicuro? >> controbattè Hermione incredula.
<< L'ho sentito... >> disse Harry sempre più angosciato.
<< Magari hai sentito male! >> rispose Ron con la stessa espressione di Hermione.
<< No,  ho sentito bene, Piton si è agitato quando mi ha visto fuori la porta. >>
<< Beh, allora ti dobbiamo proteggere. >> disse Hermione.
<< Parliamone con il preside! >> esclamò Ron.
<< Buona idea, Ron. >> rispose Hermione.
<< D'accordo, se vi sembra una cosa giusta. >> disse Harry sempre più arrabbiato e triste per la storia di Piton.
Si diressero nell'ufficio del preside ma non sapevano come entrare perchè delle statue bloccavano il passaggio.
Per fortuna incrociarono il preside che stava passeggiando per il castello e gli dissero che era urgente e gli dovevano parlare.
<< Va bene, cosa mi dovete dire? >> chiese il preside incuriosito dopo che si erano accomodati nel suo ufficio.
<< Piton mi vuole consegnare al Signore Oscuro, professore. >> rispose Harry.
<< Il professor Piton, Harry. >> disse Silente, poi continuò << e comunque, sono solo sciocchezze, io conosco Piton, non lo farebbe mai. >>
<< Ci deve credere, signore! E' la pura verità! >> esclamò Ron.
<< E va bene, parlerò con il professor Piton. >> disse Silente calmo.
<< D'accordo. >> risposero Ron, Harry ed Hermione in coro.
I tre amici uscirono dalla porta dell'ufficio del preside e si diressero nella Sala Grande dove si dovevano riunire tutti per discutere dell'orario scolastico e delle materie che si svolgeranno durante l'anno.
Silente era seduto sulla poltrona a pensare, quando si alzò di scatto e decise di andare da Piton.
<< Severus >> disse entrando nell'ufficio, << dobbiamo parlare. >>

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