Un nuovo mondo di Goldfire (/viewuser.php?uid=150538)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La scoperta mozzafiato ***
Capitolo 2: *** Partenza per Hogwarts ***
Capitolo 3: *** Il treno ***
Capitolo 4: *** Lo smistamento ***
Capitolo 5: *** La verità ***
Capitolo 1 *** La scoperta mozzafiato ***
A Harry capitavano spesso cose strane. Si chiedeva sempre
perché non potesse avere una vita normale come gli altri.
Ogni volta che succedeva qualcosa di anormale i suoi zii lo sgridavano,
ma non era colpa sua! Era un'ingiustizia.
Non voleva continuare una vita come quella, quindi decise di scappare
di casa.
Prese una valigia capiente dall'armadio dei suoi zii e ci mise dentro
tutti i vestiti che aveva. A pensarci bene non aveva tanto ed usava i
vestiti smessi di Dudley.
Era deciso, determinato e pronto ad ogni evenienza.
La notte prima del suo 11° compleanno corse via e
arrivò in poco tempo fino alla ferrovia.
Aveva portato anche i soldi per un bigletto ma, prima di comprarlo,
ascoltò per caso una conversazione tra due uomini.
Il primo era alto e aveva i capelli biondi chiarissimi, era pallido in
volto e aveva due occhi marroni che luccicavano alla luce lunare.
Questo disse al suo compagno:
<< Non possiamo continuare così, lo
dobbiamo trovare prima che inizi la scuola.>>
<< Lucius, sappiamo entrambi che abbiamo il
compito di trovarlo, ma sono ben dieci anni che non si fa vedere, ormai
avrà l'età di tuo figlio e se non si fa vedere
vuol dire che non sa di essere un mago, come lo vorresti trovare?
>>
Lucius non sapeva cosa rispondere, quindi si limitò a fare
cenno di sì con la testa.
In tanto Harry , che aveva ascoltato la conversazione, sperò
di essere lui il ragazzo che stavano cercando.
Ma prima che potesse pensare ad altro gli uomini continuarono la loro
conversazione.
<< Severus,dobbiamo continuare a cercarlo.
>>
Severus doveva essere l'uomo con i capelli e gli occhi neri come la
pece. Aveva una grande veste nera e un bellissimo mantello anch'esso
nero che ondeggiava delicatamente con il vento.
Dopo una lunga pausa di ragionamento, Severus rispose:
<< Abbiamo pochi indizi per trovarlo. Ragiona Lucius,
sappiamo solo che ha una cicatrice a forma di saetta, che ha dieci anni
e che si chiama Harry.>>
<< E allora quanti con una cicatrice a forma di saetta
esistono? >> escalmò Lucius.
<< E va bene, se proprio ci tieni, continuiamo a
cercarlo. >> disse Severus sbuffando.
<< Finalmente ti sei deciso a darmi ragione!
>> esclamò Lucius con aria soddisfatta.
<< Aspetta un momento >> lo interruppe
Severus << Ho sentito un rumore. >>
Entrambi sfoderarono la loro bacchetta magica e la puntarono sulla
colonna di pietra dietro alla quale era nascosto Harry.
Harry aveva paura, ma uscì allo scoperto dicendo addolorato
:
<< Ero io, scusate se ho origliato ma ero così
interessato al discorso sui maghi... ho sempre sognato i maghi e
sentirne parlare è davvero scioccante. Comunque chiedo
ancora perdono, mi presento : mi chiamo Harry Potter. >>.
<< Harry Potter?! >> chiesero in coro con
aria stupita i due uomini.
<< Sì, perché tanto stupore?
>> chiese Harry incuriosito.
<< No, niente ragazzo >> intervenne Severus
<< Piacere, io sono Severus Piton e lui è il
mio amico Lucius Malfo y>>.
<< Piacere >> rispose velocemente Lucius
come se fosse felice di aver visto Harry.
<< Perchè sembrate tanto felici di vedermi?
>> chiese Harry sperando di avere una risposta
più decente che soddisfasse le sue curiosità.
<< Beh ragazzo >> disse Severus,
<< Se hai ascoltato attentamente la nostra conversazione
avrai capito che stiamo cercando un certo Harry, e quell'Harry faceva
di cognome proprio Potter... ci domandavamo: non è che
magari sei proprio tu quell'Harry che cercavamo ? >>
A quel punto Severus fu interrotto da Lucius che gli diete una gomitata
sulla pancia e sussurrò : << Sicuro sia la
cosa giusta da fare? >>
<< Non ti fidi di me? Se sì, fammi fare.
>> disse Severus fingendosi addolorato della diffidenza
da parte di Lucius riposta nei suoi confronti.
<< Caro ragazzo, c'è solo un modo per scoprire
se sei proprio tu il mago che cercavamo... mostraci la tua fronte.
>>
Harry spostò i capelli e i due uomini riuscirono a
inntravedere una cicatrice a forma di saetta.
<< Harry... >> disse Severus
<< Beh, che ne dici Lucius, l'abbiamo trovato o sbaglio?
>>
Lucius rimase senza parole osservando quella cicatrice brillare alla
luce della luna.
--------------Fine primo
Capitolo----------------
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Capitolo 2 *** Partenza per Hogwarts ***
Harry era ancora scioccato da quello che gli avevano detto quegli
uomini.
Non poteva credere di essere un mago, però questo spiegava
tutte le cose che gli capitavano di strano.
Era sdraiato sul letto nella casa di Severus e stava pensando come
spiegare ai suoi zii che era scappato di casa.
Non sapeva, però, se scrivere che era un mago,
perché gia immaginava cosa gli avrebbero scritto nella
lettera di risposta :
<< Un mago?Tzè!Ma non farci ridere, tu e
queste fantasie, Dudley alla tua età già era
molto più maturo di te. >>
E lo zio aggiungeva :
<< Dudley era di gran lunga migliore e lo è
ancora, non ci dispiace affatto che tu te ne sia andato però
ci devi ripagare la valigia che ci hai preso. Ciao dalla famiglia
Dursley. >>
Nonostante ciò, Harry decise di cercare di spiegare
ugualmente quello che era accaduto.
Tre giorni dopo, ricevette la risposta :
Lesse le prime righe cercando di intuire, da quelle, la struttura della
lettera.
<< Eravamo consapevoli del fatto che tu eri un mago, ma
te lo volevamo nascondere...
Anche tua madre era l'unica strega in famiglia, i nostri genitori ne
andavano così fieri, sapeva fare magie ma per me era solo
una persona fuori dal comune,come te.
Vai ad Hogwarts e cerca di non addebbitare tutto su di noi.
>>
Il resto era proprio come s'immaginava Harry tranne quella parte in cui
i suoi zii non lo credevano.
Harry pensò a quello che avevano detto.
Rileggendo quella lettera più volte capì il suo
significato.
Non era un modo di dire, nè una semplice bugia: i suoi zii
sapevano che Harry era un mago ma non glielo avevano mai detto.
<< Che razza di... >> pensò
Harry ma all'improvviso si fermò perchè
sentì bussare alla porta della sua camera.
<< Avanti! >> urlò con tono
arrabbiato.
<< Sono Severus! >> rispose Piton.
<< Entra pure. >> ribattè Harry
sempre con lo stesso tono.
Severus entrò facendo scricchiolare la porta.
<< Sei arrabbiato? >> chiese Severus
guardando il suo volto.
Harry si limitò ad un semplice suono fatto senza neanche
muovere la bocca " Mhh... " che voleva significare " Lasciami in pace
".Harry sapeva bene che Severus non si meritava di essere trattato
così ma in quel momento non gli interessava nulla.
Severus passò sopra al suo comportamento, si sedette vicino
a lui e disse :
<< Vuoi parlarne con me? >>
Harry, con voce sottile che sembrava poter essere spezzata da un
semplice soffio di vento improvviso, rispose :
<< Mi hanno mentito... ho compiuto undici anni da due
giorni e per undici anni non mi hanno mai detto la verità..
ma ormai è storia passata. Per me non contano nulla.
>>
Stava scoppiando in singhiozzi seguiti da lacrime che cercava
inutilmente di trattenere.
<< Non ti preoccupare, non significa nulla che non ti
abbiano detto la verità. Oltretutto l'hai detto tu che non
ti avevano mai voluto bene... cosa ti aspettavi?
Adesso sai che sei un mago e c'è una domanda che vorrei
porti. >> disse Severus con tono rassicurante che fece
calmare un po' Harry.
<< Dimmi...>> rispose Harry senza prestare
molta attenzione alle parole di Severus.
<< Tra due giorni partirà il treno per
Hogwarts, la scuola di maghi... ci vuoi andare? >>
Harry stette in silenzio per un lungo minuto cercando di pensare alla
domanda che gli aveva appena fatto Severus a cui non aveva prestato
attenzione.
Per un momento gli vennero in mente alcune parole : " Hogwarts...scuola
di magia...andarci.... ".
A quel punto riuscì a formulare la domanda. Rimase stupito
dalla sua domanda...era così bello... tutto così
bello per essere vero.
Esclamò, gridando così forte che sembrava volesse
cacciar via tutta l'angoscia che aveva provato fino a quel momento e
urlò :
<< SI ! >>
Severus fu felice di vedere Harry sorridente.
<< Allora è fatta, prepara le valigie che ho
gia prenotato i biglietti ! >> Esclamò Severus.
Harry fece le valigie in due minuti ... era così felice che
piegò persino i panni invece di buttarli appallottolati
nella valigia come faceva di solito.
Quei due giorni sembrarono un'eternità per Harry.
Arrivato in ferrovia, dove aveva scoperto di essere un mago, non
riuscì a trattenere l'euforia e la domanda gli si
formulò da sola :
<< Dov'è Hogwarts? >>
<< Beh... è nascosta tra le montagne
>> disse Severus sorridente.
<< Ok... non è proprio la risposta che volevo
ma mi adeguerò. >>
Un'altra domanda gli si formulò da sola.
<< Come ci arriviamo? >>
<< Ma con il treno, no? >>
<< Mhh... e quale treno prendiamo? >>
<< Il treno è nel binario 9 e 3/4.
>>
<< Ah ok...>> , per Harry sembrava tutto
strano così che si accorse solo qualche momento dopo
dell'assurdità che aveva detto Severus << 9 e
3/4? Ma non esiste! >>
<< Vieni con me >> disse Severus
tranquillo. << Ora fai una corsa verso quella colonna,
vedrai che non ti schianterai , non ti preoccupare, se non ti fidi
seguimi. >>
<< Ok... >> disse Harry incerto.
Insieme attraversarono la barriera e ci fu un bagliore accecante che
permise a Harry di vedere solo una figura sfocata.
Dovette sbattere le ciglia più volte per mettere bene a
fuoco l'immagine : c'era un grandissimo treno rosso che scintillava ed
una folla esagerata che aspettava in fila che le persone davanti
entrassero e facessero spazio.
Riuscì ad intravedere, tra la folla, anche Lucius Malfoy e
lo salutò con aria allegra.
Lucius fece finta di non vederlo.
Harry corse velocemente nel treno e trovò uno scompartimento
vuoto.
Salutò Severus che gli disse << Ci vediamo ad
Hogwarts, sarò il tuo professore di pozioni!
>> .
<< Ok! >> urlò Harry ma era
così lontano che Severus non lo poteva più
senitire.
In poco tempo si lasciarono alle spalle tutta Londra e sfrecciarono
nelle grandi praterie che si riuscivano solo a vedere sfocate per
l'alta velocità del treno.
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Capitolo 3 *** Il treno ***
Harry stava osservando il paesaggio che sfrecciava davanti ai suoi
occhi: c'erano grandissimi prati fioriti con immensi boschi fitti dove
c'erano alberi giganteschi.
All'improvviso la porta scorrevole del suo scompartimento si
aprì velocemente ed entrò un ragazzo alto con i
capelli lunghi e arancioni, da come parlava sembrava un po' timido.
Chiese balbettando :
<< Posso e-entrare in qu-questo scompartimento?
>>
<< Prego! >> gli rispose Harry felice di
vedere un mago come lui della sua stessa età.
<< Grazie... >> e si sedette con le braccia
incrociate guardando fuori dalla finestra e cercando di imitare Harry.
<< Piacere, >> non balbettava
più << Ron, Ron Weasley, tu come ti
chiami? >>
<< Harry Potter >> rispose gentilemnte
<< Piacere di fare la tua conoscenza Ron.
>> .
<< COSA? HARRY POTTER?? >> urlò
Ron sbalordito.
<< Sì , perchè? >>
<< Nel mondo magico parlano molto di te, Harry... tu hai
sconfitto Tu-Sai-Chi >>
<< Davvero? E chi è Tu-Sai-Chi?
>>
<< E' il mago oscuro più forte del mondo ! Ti
ha lanciato una maledizione mortale con la sua bacchetta e non
è riuscito ad ucciderti... da all'ora non si è
fatto più vedere. >>
<< Oh... >> disse Harry che non ricordava
nulla << Sembra che sai più cose tu del mio
passato che io >> disse Harry.
<< Mi dispiace... anche tu primo anno? >>
<< Si... >>
<< Tu dove vorresti andare? >> Ron iniziava
a fare domande a raffica e non si sentiva più in imbarazzo.
<< In che senso? >> chiese Harry.
<< In quale Casata? >>
<< Casata? Cos'è? >> Harry si
sentiva disorientato.
<< Ma come?! >> Disse Ron sbalordito.
<< Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero... non
sai niente? >>
<< No...>> disse Harry.
<< Comunque si dice che Serpeverde sia formata da persone
molto cattive... >>
<< Tu dove vorresti andare? >> chiese Harry
ormai incuriosito.
<< Grifondoro... tutta la mia famiglia è stata
lì... >>
<< Ok ! >> disse Harry che ormai si era
stancato di parlare di cose che non sapeva.
La porta si aprì di nuovo e stavolta entrò una
ragazza dai lunghi capelli castani e ricci che ondeggiavano al vendo.
<< Salve >> disse con la sua voce molto
dolce , Ron arrossì. << Questo scompartimento
è occupato? >>
<< No >> rispose Harry mentre Ron
ricominciava a balbettare.
<< Bene. >> disse la
ragazza che scrutò Harry attentamente.
<< Mi chiamo Hermione... tu devi essere un Weasley
vero? >> disse indicando Ron.
<< Ron Weasley, e tu come lo sai? >>
domandò Ron.
<< Capelli arancioni e lentiggini, tipici dei Weasley
>> disse Hermione felice.
<< E tu saresti...? >> disse Hermione
incrinando il capo per guardarlo meglio. << Aspetta non
me lo dire! >> urlò Hermione poco prima che
Harry parlasse. << Tu sei Harry Potter! Ma la hai davvero
la cicatrice? >>
Harry spostò i capelli dalla fronte e mostrò la
cicatrice a forma di saetta.
<< Ooh! >> escamò Hermione
stupita.
*To-toom*
Si sentì un tonfo e tutti guardarono nel corridoio.
Un ragazzo era caduto e un rospo stava saltellando per tutto il
corridoio.
<< Aiuto! Vi prego recuperate il mio Oscar!
>> disse il ragazzo steso per terra indicando il rospo.
<< Lo prendo io! >> esclamò
Harry e lo prese con una sola mano.
Lo restituì al ragazzo che in tanto si era alzato.
<< Grazie, mi chiamo Neville >>
<< Prego, sono Harry Potter, piacere di fare la tua
conoscenza... >>
<< Tu sei Harr...>> ma Harry non gli fece
continuare la frase e disse << Sì..sono Harry
Potter, quello della cicatrice. >> e mostrò la
fronte stufo di essere posto sempre la stessa domanda.
Il treno si fermò e i ragazzi del primo anno si spinsero
all'uscita per ammirare un castello grandissimo con tantissime luci
intorno che abbellivano il paesaggio.
<< Siamo arrivati >> esclamò Hermione alla sua
destra.
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Capitolo 4 *** Lo smistamento ***
Entrarono insieme nel grande portone che era l'ingresso più
vicino.
Appena entrarono, videro tantissime candele che riscaldavano l'ambiete
rendendolo confortevole.
<< Che meraviglia! >> Dissero molti
studenti del primo anno.
<< Salve, io sono il preside Albus Percival Wulfric Brian
Silente >> disse un uomo da una lunghissima bianca
argentea come i suoi capelli. << Siamo lieti di ospitarvi
nel castello di Hogworts >> continuò
<< e se mi seguirete, vi condurrò nella sala
principale, dove saranno serviti i pasti e ci sarranno alcune riunioni.
>>
Molti studenti esitarono un po' visto che erano eccitatissimi,
però dopo un po' seguirono il preside.
<< Eccoci qui. Prima di tutto vorrei chiedere agli
studenti del primo anno di mettersi in fila poichè
dovremmo smistarli in diverse casate. >>
Mise su una sedia un cappello. Harry credeva di aver visto una bocca su
quel cappello, ma pensò di stare sognando.
Quando però il preside mise il cappello sul primo studente
da smistare, questo parlò e disse, a voce chiara e forte :
<< CORVONERO >> .
Un urlò si levò da un grande tavolo dov'erano
sedute tantissime persone che avevano una divisa nera con cravatta blu.
Arrivò, dopo pochi minuti che sembravano ore, il turno di
Hermione, l'amica di Harry e Ron.
Il cappello disse : << GRIFONDORO >> .
Dal primo tavolo sulla destra si levò un grido molto forte e
molti applaudirono e fischiettarono.
Anche a Ron toccò Grifondoro, e quella volta si sentirono
delle voci gridare persino << Ron, Ron , Ron!
>>
Ron fu felice di vedere che era stato accolto bene e corse a sedersi.
Arrivò il turno di Harry... aveva paura ma sperava di non
capitare in Serpeverde, visto che sapeva che era una Casa dove c'erano
stati maghi oscuri.
Il cappello parlante disse, cercando di parlare il più piano
possibile :
<< Bene, vedo che hai coraggio da vendere, sei un
purosangue e credo potresti diventare un grande mago, quindi ti
assegnerò a << SERPEVERDE! >>
Dal tavolo dei Serpeverde ci fu un segno di disapprovazione e molti
urlarono << Non vogliamo uno che non sa neanche cosa sia
la magia! >> e molti risero.
Harry aprì gli occhi di colpo e si accorse che stava solo
sognando.
In effetti non era ancora venuto il suo turno, ma stava per essere
chiamato.
Harry avanzò lentamente, con la paura di far avverare quello
che aveva sognato.
Il cappello parlante disse le stesse parole che gli aveva detto in
sogno ma esitò ad assegnarlo a Serpeverde perchè
Harry stava pregando : << Non serpeverde, non serpeverde
>>.
<< Non serpeverde eh? >> ripetè
il cappello parlante << Allora penso che ti
assegnerò a... >> Harry aveva paura,
sentì il sangue gelare nelle vene ma appena il cappello
parlante disse << GRIFONDORO! >> Harry se
lo tolse, lo mise delicatamente sulla sedia e corse, urlando dalla
felicità, verso il tavolo dei Grifondoro.
Finita la cerimonia, la professoressa Mc Granitt accompagnò
i Grifondoro alla loro sala accessibile solo dai grifondoro o dalle
persone che conoscevano la parola segreta.
Harry vide che Severus Piton era il coordinatore dei Serpeverde e lo
salutò sorridente ma Piton non gli degnò neanche
uno sguardo.
Arrivati alla sala dei Gridondoro, tutti misero apposto le loro cose e
andarono a letto cercando di riposarsi abbastanza per la giornata che
stava per nascere.
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Capitolo 5 *** La verità ***
Harry si svegliò presto, con l'intenzione di trascorrere una
bella giornata.
Dopo aver fatto colazione, aveva un po' di tempo e voleva andare a
salutare Severus.
Stava per entrare nel suo ufficio quando ad un tratto sentì
una voce bassa e tremante dire :
<< Severus, ti devi sbrigare, il Signore Oscuro
è in attesa... >>
Severus rispose con tono di sfida :
<< Non sono cose che ti riguardano, me la
vedrò io con Harry e lo porterò al Signore Oscuro
il prima possibile, così finalmente verrà tolto
di mezzo. >>
Il piccoletto sbuffò e , con aria rassegnata, scomparve con
un semplice schiocco di dita.
Harry non sapeva se entrare o no, ma dovette farlo per forza
perchè Severus si accorse della sua presenza.
<< Avanti. >> disse.
Harry entrò lentamente, intimorito da quello che poteva
succedere.
Severus lo guardò e gli disse :
<< Da quanto tempo sei qui fuori? >>
Harry cercò di dire qualcosa che, alle orecchie di Severus,
risultò un semplice mormorio.
Severus continuò :
<< Non sta bene origliare, Potter. >> e
sottolineò la P del cognome di Harry con tono grave.
<< Comunque ora fila nella Sala Comune. >>
<< Si, Signore >> disse Harry e corse nella
Sala Comune sperando di incrociare Hermione e Ron.
Per sua fortuna, i suoi amici, erano proprio nella Sala ad aspettarlo.
<< Harry! >> disse Ron felice di
averlo finalmente trovato.
<< Dai vieni qui. >> concluse Hermione.
Harry andò a passo veloce da Ron ed Hermione e, prima che
potessero parlare, Harry disse :
<< Ho una cosa da dirvi. >>.
Alle sue parole tutti e tre si sedettero sulle poltrone più
vicine al fuoco.
Dopo un momento di silenzio, Harry disse :
<< Severus, quello che mi aveva detto di essere un mago,
mi sta cercando, mi vuole portare al Signore Oscuro. >>
<< Cosa?? >> risposero in coro Hermione e
Ron.
<< Proprio così... >> disse
Harry.
<< Come fai ad esserne sicuro? >>
controbattè Hermione incredula.
<< L'ho sentito... >> disse Harry sempre
più angosciato.
<< Magari hai sentito male! >> rispose Ron
con la stessa espressione di Hermione.
<< No, ho sentito bene, Piton si è
agitato quando mi ha visto fuori la porta. >>
<< Beh, allora ti dobbiamo proteggere. >>
disse Hermione.
<< Parliamone con il preside! >>
esclamò Ron.
<< Buona idea, Ron. >> rispose Hermione.
<< D'accordo, se vi sembra una cosa giusta.
>> disse Harry sempre più arrabbiato e triste
per la storia di Piton.
Si diressero nell'ufficio del preside ma non sapevano come entrare
perchè delle statue bloccavano il passaggio.
Per fortuna incrociarono il preside che stava passeggiando per il
castello e gli dissero che era urgente e gli dovevano parlare.
<< Va bene, cosa mi dovete dire? >> chiese
il preside incuriosito dopo che si erano accomodati nel suo ufficio.
<< Piton mi vuole consegnare al Signore Oscuro,
professore. >> rispose Harry.
<< Il professor Piton, Harry. >> disse
Silente, poi continuò << e comunque, sono solo
sciocchezze, io conosco Piton, non lo farebbe mai. >>
<< Ci deve credere, signore! E' la pura
verità! >> esclamò Ron.
<< E va bene, parlerò con il professor Piton.
>> disse Silente calmo.
<< D'accordo. >> risposero Ron, Harry ed
Hermione in coro.
I tre amici uscirono dalla porta dell'ufficio del preside e si
diressero nella Sala Grande dove si dovevano riunire tutti per
discutere dell'orario scolastico e delle materie che si svolgeranno
durante l'anno.
Silente era seduto sulla poltrona a pensare, quando si alzò
di scatto e decise di andare da Piton.
<< Severus >> disse entrando nell'ufficio,
<< dobbiamo parlare. >>
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