Infect me with your love;

di Symphoniies
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bufala. E non stiamo parlando della pizza. ***
Capitolo 2: *** Non sarà la parola privato a fermarci. ***
Capitolo 3: *** Mr. Saxobeat. ***
Capitolo 4: *** Sexy Smolder e Sexy Trevino. ***
Capitolo 5: *** Telepatia. ***
Capitolo 6: *** La fortuna è dalla nostra parte. ***
Capitolo 7: *** Obbligo o verità. ***
Capitolo 8: *** Uno strano risveglio. ***
Capitolo 9: *** A volte si è gelosi di qualcosa che non ci appartiene. ***
Capitolo 10: *** Scuse inutili,per sentimenti forti. ***
Capitolo 11: *** Vecchie conoscenze. ***
Capitolo 12: *** Colpo di testa. ***
Capitolo 13: *** Si ritorna indietro. ***
Capitolo 14: *** Boyfriend's back. ***
Capitolo 15: *** Il modo migliore per conquistare un uomo e’ passare dal suo stomaco. ***
Capitolo 16: *** Kiss or ice - cream? ***
Capitolo 17: *** Respira, respira, respira. ***
Capitolo 18: *** Non tutto è come sembra (Parte I) ***
Capitolo 19: *** Non tutto è come sembra (Parte II) ***
Capitolo 20: *** Sembra passato di più. ***
Capitolo 21: *** Tempismo perfetto. ***
Capitolo 22: *** In tutti i luoghi e in tutti i laghi. ***
Capitolo 23: *** Roma per toma. ***
Capitolo 24: *** Mi hai stupito. ***
Capitolo 25: *** I'll stand by you. ***
Capitolo 26: *** Fobia. ***
Capitolo 27: *** Mary. ***
Capitolo 28: *** Preparativi (Parte I) ***
Capitolo 29: *** Preparativi (Parte II) ***
Capitolo 30: *** Si va a fare compere. ***
Capitolo 31: *** Kaboom. ***
Capitolo 32: *** Il gioco della bottiglia. ***
Capitolo 33: *** I will never let you go. ***
Capitolo 34: *** Il borotalco. ***
Capitolo 35: *** Trust me. ***
Capitolo 36: *** Cose inaspettate. ***
Capitolo 37: *** Le pagine della nostra vita. ***
Capitolo 38: *** Somerhalder's house. ***
Capitolo 39: *** I'm on a boat. ***
Capitolo 40: *** Color mirtillo. ***
Capitolo 41: *** Lui. ***
Capitolo 42: *** Coachella day. ***



Capitolo 1
*** Bufala. E non stiamo parlando della pizza. ***


BUFALA. E NON STIAMO PARLANDO DELLA PIZZA
-Capitolo uno-
 

 
 
 
 
 
 
 





Cassie si svegliò di soprassalto, con il cuore che le martellava nel petto ad una velocità strabiliante.
Vagò con lo sguardo nella stanza prima di rendersi conto che il rumore assordante che aveva sentito era semplicemente la sua stupida sveglia.
La prese e la sbattè conto il muro provocando un 'CRACK '.
“Stronza” sussurrò. Poi si rinfilò sotto le coperte per cercare di riprendere sonno.
Era l’otto giugno.
Era, per lei, il giorno del giudizio.
Quel pomeriggio Cassie avrebbe fatto la cosa più stupida, la più pazza, ma anche la più coraggiosa, che una ragazza della sua età potesse mai fare.
La ragazza sarebbe andata in America, decisa ad incontrare il suo attore preferito, l’uomo che aveva riempito le sue fantasie, l’uomo più figo che avesse mai visto. Sarebbe andata ad incontrare Ian Somerhalder.
Cassie si rigirò nel letto ma l’agitazione, che la sera prima le aveva impedito di prendere sonno ad un’ora decente, si era rifatta viva provocandole i soliti sintomi:
nausea, vomito e mal di pancia.
Ma che ore sono?
La ragazza girò la testa verso il comodino, ma solo dopo si ricordò di aver buttato quella stronza della sua sveglia contro il muro.
Dopo qualche minuto, passato a fissare il soffitto come una mongola, Cassie si alzò buttando tutte le coperte di lato e si avvicinò alla scrivania per avviare il computer.
Mentre il computer si accendeva  - accendeva non era proprio la parola adatta, diciamo rinveniva -, la ragazza si trascinò fuori dalla sua stanza per dirigersi in bagno.
Si avvicinò al lavandino, prese lo spazzolino e ci mise sopra un po’ di dentifricio, poi si avvicinò alla tavoletta del water e, come era suo solito fare, si lavò i denti mentre faceva la pipì.
“Ma sei uomo o donna?” chiese suo fratello Eros entrando in bagno.
“E tu sei un uomo o una scimmia?” disse lei di rimando indicando con un cenno della testa il filo di barba sul viso del ragazzo e facendogli poi la linguaccia, causando così la fuoriuscita di una grossa quantità di dentifricio dalla bocca.
Eh, ma che palle!
Cassie cercò di ripulirsi con la lingua.
 “Ritiro la domanda, ora so che cosa sei: UN ANIMALE!”
La ragazza gli lanciò una ciabatta ma il fratello fu più veloce e riuscì ad uscire in tempo dal bagno.
“Povero l’uomo che ti sposerà!” gridò Eros dalla sua stanza.
“Bè, almeno io sposerò un essere umano!” ribatté lei pulendosi la bocca.
Si guardò un attimo allo specchio.
La sera precedente, prima di andare a letto, si era legata i capelli in una crocchia che ora si era quasi slegata e le faceva ricadere i capelli tutti sulla spalla destra.
Gli occhi color cioccolato, e che diventavano quasi verdi durante i momenti d’ira della ragazza, erano spenti e circondati da due enormi occhiaie viola.
Sembrava un panda.
Un panda preso a cazzotti, più precisamente, si corresse mentalmente.
Cassie arricciò il naso e poi fece la linguaccia al suo riflesso.
Aveva diciotto anni ma, per la maggior parte del tempo, si comportava come una dodicenne.
Sorrise, soddisfatta di se stessa per aver combattuto l’ansia.
Almeno per ora.
Con il sorriso sulle labbra tornò in stanza, si avvicinò al muro dove era appesa la foto di Ian a grandezza naturale  -piccolo regalo da parte della sua migliore amica Veronica-  e gli diede un piccolo bacio sulle labbra.
“Giorno Ian” disse sussurrando.
Quanto vorrei sbatterti al muro!
Andò verso l’enorme armadio di legno celeste e, con un veloce scatto, aprì le ante causando la fuori uscita di alcuni vestiti.
Ok, forse sua madre, le doleva ammetterlo, aveva ragione. Era ora di sistemare quell’armadio.
Magari una volta tornata a casa.
Velocemente afferrò un paio di pantaloncini di jeans. Iniziò ad infilarli finché non arrivò il momento cruciale: ALLACCIARE IL BOTTONE.
Saltellando, Cassie si diresse verso il suo letto e ci si sdraiò sopra poi, trattenendo il respiro, riuscì ad allacciare il bottone.
E te l’ho fatta anche stavolta, stronzo!
Infine, dal cassettone posto vicino all’armadio, prese una canottiera nera e una magliettina corta bianca con scritto sopra 'Love'.
Si diede una spazzolata veloce alla chioma castana, che le arrivava quasi al fondoschiena, e poi si legò i capelli in una coda alta.
Si avvicinò al computer per leggere l’ora.
Le otto e trenta.
Velocemente andò su facebook dove, ad aspettarla da almeno mezz’ora, c’era la sua amica Katherina.
“Cassie!”
“Ciao Katie!” scrisse velocemente.
“Sei in un ritardo fottuto lo sai?”
“Si lo so, scusa” rispose Cassie, veramente dispiaciuta “E’ che per l’agitazione ieri sera mi sono addormentata tardi e bè, quando la sveglia è suonata questa mattina…ti basti sapere che ora non suonerà mai più”
“Non mi dire che l’hai rotta?!” chiese lei stupita, “Comunque io non sono agitata, sono soltanto nervosa. Tanto non incontreremo mai qualcuno del cast di TVD. Succede solo nei sogni e questa…bè, questa è la realtà!” rispose cinicamente.
“Emm…si, praticamente l’ho fatta schiantare contro al muro” rispose la ragazza sorridendo, “Ma perché devi essere così cinica? Pensa positivo!”
“Pensare positivo non è da me…forse sono cinica, ma vedo la realtà…e la realtà èèèè…che io non incontrerò mai nessuno!” rispose decisa, “Quanto scommettiamo?”
“Vuoi davvero scommettere? Sfidare la sorte non è mai buon segno” rispose Cassie cercando di impersonare l’oracolo di 'Mistero '.
“Allora vediamo! Se…se incontreremo qualcuno del cast…farò una penitenza qualunque…la potrai decidere tu”
“Qualunque?” chiese sorridendo maleficamente.
“Sììì! Ma la deciderai soltanto quando incontreremo qualcuno del cast. Comunque credo che non farò alcun tipo di penitenza dal momento che non incontreremo nessuno” rispose lei ostinata.
“D'accordo, ci sto” rispose Cassie, ancora più determinata di prima nel voler dimostrare all’amica che si sbagliava.
“Allora, dove ci possiamo incontrare?” chiese Katie cambiando discorso.
Bè…visto che abbiamo l'aereo a due diversi orari…io direi allo Starbucks” propose Cassie.
“Beeene! Tra quanto ce l'hai tu l'aereo?”
Cassie buttò un’occhiata al calendario posto sopra la scrivania, per controllare l’orario, “Fra un’ora, ovvero alle nove e mezza. Tu invece?”
“Io tra... due ore! Quindi arriverai prima di me!” rispose Katie, “Ah, se incontri Ian sull'aereo fammi sapere eh! :P  ahahahahahah! ok, sono cattiva”
“Bè se lo incontro di certo non parleremo…” disse Cassie ammiccando, “Quindi tu arriveresti alle quattro e mezza?”
“Eh, si! E tra poco saremo a New York!” disse Katie con aria sognante, “Hanno trasferito lì le riprese, che strano! Forse li capisco, New York City è molto meglio della Virginia!”
“Già. Magari devono girare una scena in cui Damon e Elena vanno a cercare Stefan a New York...bo, questa terza stagione è un mistero! So solo che non vedo l'ora di andarci!”
“Oh si, anch’io! Almeno vedremo la Grande Mela! Sugli attori non ci spero! Ok, la faccio finita. Continuerò tra poco a fare la cinica ed a rovinarti l'atmosfera, quando saremo lì” disse Katie.
“Non vedo l'ora...ma ci credi…ci incontreremo per la prima volta a New York!” disse entusiasta Cassie.
“Oh mio Dio, è vero! Non ci avevo pensato!”
“Ma…come faremo a riconoscerci? Cioè…un conto è vedersi in foto, ma di persona…” disse un po’ preoccupata Cassie.
“Hmmm... Del tipo che mi metterò ad urlare per tutto lo Starbucks il tuo nome?!?” rispose Katie, “Sono matta lo sai!”
“Oddio! No ti prego!” Rispose Cassie già imbarazzata.
Magari alcune persone non se ne rendevano conto, ma era una ragazza molto timida e stare al centro dell’attenzione la faceva sentire a disagio.
“E’ da me” rispose Katie, “O sennò...dimmi come sei vestita. Io sono tutta rossa e bianca oggi, quindi mi riconoscerai!”
“Ok…avrò dei pantaloncini di jeans, una canottiera nera e sopra di questa una maglietta bianca con scritto 'Love ' e i Ray Ban neri” Disse Cassie, “Oh, sei vestita come il Canada” aggiunse poi la ragazza, “Non sarà difficile riconoscerti”
“Per la prima volta mi metto un vestitino dopo tanto tempo! E giuro che chi lo sporcherà subirà la mia vendetta” disse Katie e, in quel momento, Cassie immaginò negli occhi l’amica due belle fiammelle.
“Allora tienilo distante da me perché sono un disastro” Rispose Cassie.
“Beh, non vorrei farmi trovare tutta sporca dal cast di TVD " disse Katie con sorpresa dell’amica,“Ahh, che bello sognare!” aggiunse la romana.
“No tranquilla farò attenzione” Cassie distolse un attimo l’attenzione dallo schermo del computer per vedere l’ora e ancora una volta si ricordò che, poco prima, aveva ucciso la sua sveglia, così guardò l’ora sul pc, “Bè io ora stacco, devo finire di preparare le valigie e salutare tutti, ci vediamo tra sette ore allo Starbucks più vicino all'aeroporto!”
“Vaaa bene, Cassie! Ci vediamo, un bacione”
Cassie chiuse la conversazione e velocemente spense il computer tre secondi prima che sua madre, Diana, entrasse nella sua stanza senza neanche degnarsi di bussare.
“Cassie, sbrigati a finire la valigia che di là ci sono i nonni che ti vogliono salutare prima che tu parta” disse sistemandosi una ciocca dei lunghi capelli castani dietro l’orecchio, come era sua abitudine fare.
“Si, mamma”
“E ti prego…” diede una rapida occhiata alla stanza, “Sistema un po’ prima di partire, altrimenti quando tornerai le tue cose si ribelleranno a te prendendo vita”
“Si, mamma” rispose di nuovo Cassie.
Diana annuì e uscì dalla stanza, chiedendosi perché sua figlia minore non potesse essere un po’ più femminile.
Nel frattempo Eros stava uscendo dalla propria stanza.
“Cassiopeo…” disse salutandola con un cenno della testa, “Ora non sbavi più?”
“Sei un asino!” rispose la ragazza facendo il terzo dito al fratello ed affrettandosi a chiudere la porta della propria stanza.
Dove ero rimasta? Ah, si. Diciamo che ho dimenticato di dire alla mia mammina che la mia valigia deve ancora essere fatta…
Cassie si avvicinò al letto, si chinò e alzò il lenzuolo per vedere meglio.
Mh, vediamo…dov’è che avevo messo le valigie?
Cazzo! Non vedo niente!
La ragazza iniziò a tastare il pavimento.
Che cos’è questo?
Cassie prese tra le mani l’affare mollicoso che aveva appena toccato e lo tirò fuori da sotto il letto, per poi buttarlo via subito.
Bleah! Ma come ha fatto questo panino a finire qua sotto?
Scosse leggermente la testa  e poi ritornò a ravanare con la mano sotto al letto.
Finalmente, dopo aver trovato un paio di scarpe, una sciarpa e il suo vecchio diario di quando aveva sette anni, Cassie trovò le due enormi valige nere.
Si alzò velocemente e iniziò a buttare vestiti, cosmetici, caricatori per cellulari e altri oggetti nella valigia, senza neanche degnarsi di sistemarli decentemente.
In quel momento, dal corridoio, arrivarono dei passi.
Cassie alzò la testa dalle valige per vedere l’ora.
Oh, Dio, se esisti davvero, ti prego, ti prego, ti prego, fa che la mamma non entri adesso! Guarda, giuro che mi comporterò in modo più femminile, ma ti strascongiuro, se tieni alla mia vita -io ci tengo-  non farla entrare!
Cassie si immobilizzò all’istante quando sentì che i passi si fermavano proprio davanti alla sua porta. Pensando di fare troppo rumore trattenne pure il fiato.
Dopo qualche secondo i passi oltrepassarono la sua stanza dirigendosi verso la lavanderia.
La ragazza tirò un sospiro di sollievo.
Non era ancora partita e già stava sudando.
Cazzo, se stava sudando!
 
 "Katie, il tuo sogno si sta per realizzare!" esclamò una voce, facendo sobbalzare la ragazza che dormiva beata nel suo letto a pancia in sotto, come sempre.
"Ah, che vuoi?!? Che sorella rompipalle" borbottò la ragazza, infastidita per essere stata svegliata.
"Ah-ah, brutta giornata si prospetta per te. Bene, ora ti devi svegliare!" disse la sorella aprendo di botto la finestra e facendo entrare la luce del mattino.
Katie, ancora assonnata, si lamentò e corrugò la fronte, stropicciando gli occhi. Prese un cuscino e lo mise sopra la sua testa.
"Dai, dovresti essere contenta cavolo! Ci potessi andare io in America ed invece devo starmene qui, a lavorare!" sbuffò Alexia, la sorella maggiore.
Che palle, ancora con questa storia?!
"E vacci tu, tanto io non incontrerò mai nessuno. Ma che ore sono?" chiese Katie  sbuffando e togliendo il cuscino sopra la sua testa.
"Mai dire mai sorellina. Sono le... sono le 8.00. E' meglio che ti svegli. E poi non definirmi rompipalle, è mamma che mi ha detto di chiamarti. Sta giù che è venuto a trovarci Alex!" esclamò Alexia sedendosi sul letto.
"Hm. Ora scendo. Solo un attimo" disse ancora assonnata.
La sorella si avvicinò a lei dandole un bacetto sulla guancia ed uscì dalla camera.
"Ah, che palle!" sbuffò la ragazza alzandosi dal letto.
Mise la sua solita ciocca ribelle dietro le orecchie, come era solito fare e camminò quasi barcollando, a causa del sonno.
Andò in bagno e, dopo aver fatto la pipì, si guardò allo specchio ancora assonnata. Dopo un minuto immobile lì davanti, decise di scendere giù. Salutò la mamma ed il cugino.
"Katie, papà verrà a salutarti all'aeroporto. Sai che ora sta lavorando. Comunque, sei contenta?" chiese la mamma entusiasta.
"Una cifra. Tanto non incontrerò mai nessuno, sono contenta giusto perché vado in America e vedo una mia amica che praticamente non ho mai visto" sbuffò Katie.
"Dai, ma come sei pessimista" disse suo cugino ridacchiando.
"E' cinica” disse sua madre, “Da chi abbia ripreso non lo so" aggiunse porgendole la tazza di latte con il Nesquik dentro.
C'era chi lo considerava da bambini, ma a lei andava bene così.
Mm…delizioso!
"Non sono cinica o pessimista come pensate voi, bensì realista!" esclamò lei bevendo tutto d'un sorso la tazza di latte. Lo sguardo di Katie vagò per tutta la cucina quando cadde sull'orologio del cugino.
"Cavolo, sono in un ritardo fottuto! Vado a prepararmi!" esclamò la ragazza sgranando gli occhi e prendendo il braccio del cugino come fosse un oggetto. Corse in camera sua e andò a farsi una bella doccia, per far sì che si svegliasse completamente.
Uscita dalla doccia indossò l'accappatoio e si soffermò di nuovo davanti allo specchio, stavolta evitando di guardarsi riflessa. Stava fissando... beh, non lo sapeva neanche lei cosa. Per un attimo pensò al momento in cui sarebbe stata in America e in cui, forse, avrebbe potuto incontrare Ian Somerhalder o Michael Trevino. Improvvisamente scosse la testa e sgranò gli occhi.
Ah, Cassie mi sta contagiando con il suo ottimismo!
Sorrise pensando all'amica che finalmente avrebbe incontrato.
Si ricordò che stava facendo tardi così cominciò velocemente ad asciugare i suoi lunghi e leggermente mossi capelli castani, con qualche riflesso ramato di natura. Si recò davanti all'armadio e decise di mettere, dopo tanto tempo, più o meno da quando aveva 15 anni, un vestitino.
Eccolo! Metterò questo qua.
Era un vestitino rosso, senza bretelle, non molto lungo, che arrivava fin sopra le ginocchia. Sopra di esso ci mise una cinta bianca, allacciata sotto il seno, per risaltare il vestito che rimaneva più largo sotto. Decise di abbinare delle ballerine rosse e, come accessori, degli orecchini ed un bracciale rosso a pois bianchi. Praticamente della stessa fantasia.
Finito di vestirsi, andò in bagno e piastrò i capelli per poi lasciarli un po’ sciolti sotto e sopra, portandoli poi indietro e fermandoli infine con un mollettone.
Dopo tre quarti d'ora accese il computer e, pensando di aver fatto tardi, vide che Cassie non c’era ancora. Aspettò davanti al pc finché non si connesse.
 
 Cassie scese dal taxi velocemente.
“Sbrigati Eros!” disse spronando suo fratello maggiore.
“Sbrigati!” le fece il verso lui, “Prova tu a portare due valige pesanti come macigni!” si lamentò, “Ma cosa ci ha messo dentro? Dei mattoni?!”
“Oh, piantala di fare il bambino!” disse Cassie prendendo il trolley ed iniziando a camminare a passo spedito, “Ci ho messo dentro il minimo indispensabile”
“Si, il minimo indispensabile per due anni!”
Cassie, calmati!, si ripeté la ragazza, non lo vedrai per tutta l’estate, cerca di sopportarlo per altri cinque secondi.
“No davvero, non sto scherzando” disse lui aumentando il passo per riuscire a starle dietro.
Quattro.
“Spero tu ti diverta!” disse sarcastico.
Tre.
“Come si chiama l’amica che devi incontrare? Katie giusto?” chiese Eros alla sorella ma, non udendo risposta, continuò, “Povera, non sa a cosa va incontro!”
Due.
“La cosa positiva è che ora posso dormire nel tuo letto per ben tre mesi!”
Uno.
“Senti…” iniziò Cassie spazientita, ignorando la signorina che gentilmente le stava chiedendo di porgerle il biglietto, “Sarò pur tua sorella minore ma ho controllato e non c’è scritto da nessuna parte che tu debba trattarmi così! Quindi ora da buon fratello augurami buon viaggio e buona vacanza!”
Gli occhi le erano usciti dalle orbite, le narici si erano dilatate e aveva il respiro un po’ affannoso.
Aveva il bisogno urgente di dire parolacce ma non poteva.
Si era ripromessa di essere un po’ più femminile.
“Ok” rispose semplicemente Eros facendo spallucce, “Ci vediamo” e così dicendo il ragazzo si allontanò.
Cinque minuti e una Diet Coke dopo, Cassie era seduta comodamente sull’aereo che stava per decollare.
Da parte a lei vi era una bambina che stava leggendo un giornalino.
“E’ la prima volta che voli?” le chiese la bambina, accorgendosi del suo sguardo un po’ nervoso.
“Mh, sì” rispose la ragazza, “Si capisce?”
“Un pochino. Sai, stai stringendo quel bracciale da quando l’hostess ha iniziato a spiegare cosa fare in caso di emergenza” disse la bambina indicando con un cenno della testa la sua mano sinistra.
Smerdata da una bambina.
“Tu invece?” domandò Cassie cercando di distrarsi un po’, mentre la signorina di prima consigliava di allacciare le cinture di sicurezza, “E’ la prima volta che voli?”
“No, è la quarta!” rispose lei mostrandole il numero quattro con le dita e annuendo.
“Cris, non dare fastidio alla signorina” disse ad un certo punto una donna seduta davanti a loro.
“Non si preoccupi signora, non mi da fastidio” rispose Cassie alla donna.
La mamma della bambina sorrise e poi riportò la sua attenzione sulla rivista che stava leggendo.
In quel momento l’aereo si librò in aria.
Oh, porca paletta! OH, PORCA PALETTA!
“E c-come mai così tante?” chiese la ragazza a Cris cercando di non pensare alla brutta sensazione che le stava attorcigliando lo stomaco.
“Perché la mia mamma è un avvocato” ripose la bambina prendendo un pastello giallo ed iniziando a colorare delle figure disegnate sul giornalino.
“Capito” rispose Cassie iniziando a rilassarsi un pochino, “Io comunque mi chiamo Cassie” disse la ragazza.
“Io Cristina ma tutti mi chiamano Cris” disse la bambina continuando a colorare, “Tu dove stai andando?” aggiunse.
“A New York. Devo incontrarmi con una mia amica. Sai, noi non ci siamo mai incontrate di persona e io sono un po’ emozionata”
Cristina sorrise facendo notare a Cassie la piccola finestrella dei suoi denti.
“Quando ti sono caduti?”
“Ieri”
“Entrambi?” chiese.
“Si, si” rispose orgogliosa la bambina.
Cassie si mise a ridere e poi concentrò la sua attenzione sul bellissimo panorama che poteva vedere dal finestrino e, lentamente, cullata da quella visione paradisiaca, cadde in un sonno profondo.
 
Dopo aver ricevuto varie raccomandazioni dai genitori, essersi sentita dire duecento volte di divertirsi al massimo dalla sorella, aver salutato il cugino a cui era particolarmente legata ed aver dato lunghi abbracci, Katie salì sull’aereo.
Era la prima volta che prendeva l’aereo ed era un po’ emozionata.
Si mise seduta e dopo un po’ arrivò un signore anziano che sorridendole si mise vicino a lei. Allacciò le cinture di sicurezza e cominciò a leggere il 'Diario del Vampiro ' di Lisa J. Smith.
“Ho letto anche io quel libro” disse quel signore a Katie.
Lei si limitò a fare un sorriso.
“Scommetto che ti piace The Vampire Diaries e stai andando in America per incontrare qualcuno del cast, non è vero?” chiese il signore gentilmente.
Katie rimase sorpresa.
“Sì, cioè, io non ci spererei così tanto, insomma, è impossibile. Ma lei come fa a saperlo?” disse Katie facendo un sorriso.
“Beh, ho una certa esperienza. Anche io da giovane ero come te. Amavo viaggiare e poi volevo incontrare una ragazza. In questo caso non era famosa, ma niente è impossibile” disse lui sorridendo.
“Ma se non era famosa evidentemente era diverso e forse 'facile e possibile '..” disse Katie sorridendo e mimando le virgolette con le dita.
“Non è mai tutto facile. Avevamo litigato e lei si trasferì in America. Feci di tutto, duemila pazzie per lei. Credevo fosse impossibile ma, finché non ti butti, tutto è impossibile. Devi agire se vuoi far avverare i tuoi sogni” disse il signore, che a Katie sembrò molto saggio.
“E… com’è andata a finire? Se posso sapere” chiese la ragazza incuriosita e colpita da quelle parole.
“Ci siamo sposati ed abbiamo avuto cinque figli” disse lui incurvando le labbra in un sorriso.
“Dev’essere stata una favola ad occhi aperti per lei” disse Katie sorridendo.
“Beh, sì, e ancora continua. Sto andando da lei” disse contento il signore.
“E… perché non è qui con lei?” chiese Katie incuriosita.
“Perché oggi facciamo 50 anni di matrimonio e vogliamo vivere la stessa magia di 50 anni fa, quando ci siamo incontrati” disse lui commosso.
“Che cosa romantica” disse la romana sorridendo.
Il signore prese un fazzoletto ed asciugò le proprie lacrime di gioia.
“Sa una cosa?”
“Dimmi signorina”
“Sua moglie è davvero fortunata ad avere lei come marito” disse Katie sorridendo ed il signore fece altrettanto.
Continuò a leggere il libro e, fantasticando un po’, si addormentò.
L’altoparlante dell’aereo la svegliò, stavano per atterrare.
 
Scesa dall'aereo, Cassie si diresse verso il nastro trasportatore per prendere le sue valige.
"Cazzo!" disse prendendo una valigia ma dimenticandosi dell'altra.
"Can I help you, girl?" chiese un ragazzo avvicinandosi a lei.
Oh, merda è americano!
Dai Cassie! Cerca di sfruttare un po’ di quel inglese che hai imparato in questi anni di scuola!
"Emm…Yes, thanks" rispose sorridendo goffamente.
Appena arrivata la sua valigia il ragazzo riuscì ad afferrarla senza problemi.
Era molto carino.
Aveva i capelli di un castano chiaro, quasi biondo, e gli occhi color nocciola.
Doveva avere uno o due anni più di lei.
"Thanks again" disse la ragazza, afferrando le proprie valigie, "Goodbye!" aggiunse dopo, incamminandosi verso l'uscita.
"Wait!" disse il ragazzo parandosi davanti a lei.
Cassie lo guardò confusa.
E questo che vuole?
"Pleasure, my name is Cody" disse allungando la mano verso la ragazza.
Cassie sorrise e ricambiò la stretta, "Hi, my name is Cassie"
"Nice name…" commentò Cody.
"Thanks…"
"This is my number" disse il ragazzo porgendole un bigliettino con scritto un numero di cellulare, "Call me!" aggiunse facendole l'occhiolino e poi se ne andò.
Cassie scosse la testa sorridendo divertita e si mise il bigliettino in borsa poi, a passo spedito, uscì dall'edificio.
Con qualche difficoltà riuscì a chiamare un taxi.
"To the first Starbucks" disse la ragazza, incerta sulle parole appena usate, ma l'importante era farsi capire.
 
Katie scese dall'aereo e si avviò al nastro trasportatore, il pezzo più noioso. Osservò attentamente tutte le valigie scorrere e, finalmente, vide arrivare una valigia fuxia.
La prese.
Appena cominciò a camminare con la valigia sentì una voce che si riferiva a lei.
"Ehi, girl!"
Katie si girò corrugando la fronte.
A chiamarla era stata una ragazza americana.
"Yeah?!" chiese lei un po’ confusa, dato che non conosceva assolutamente quella ragazza.
"This is mine" disse l'americana indicando la valigia della romana.
"Ehm, sorry but there's a problem. This is mine, there's my name. Look" disse Katie sorridendo e mostrandole il nome scritto sulla valigia.
"Uhm... Fuck you, bitch" disse quella ragazza.
Cosa?
Katie rimase perplessa, non si sarebbe mai aspettata una risposta del genere.
"Sorry?" chiese la ragazza italiana corrugando la fronte.
"Fuck. You" disse quella ragazza facendo la prepotente.
"Sorry?" urlò Katie cominciando ad irritarsi.
Ma quella voleva andare a botte?!
La ragazza si parò davanti a Katie.
Bleah! Puzzava di alcool!
"You are a bitch" disse la ragazza dando una spintarella a Katie.
La ragazza sorrise nervosamente scuotendo la testa e le diede uno schiaffo in faccia ma, prontamente, intervenne un ragazzo a dividerle, per calmare la situazione.
"Ehi, ehi, stop! Sorry, but she's drunk and... I'm sorry" disse il ragazzo.
"Nothing, I understand. Bye" disse Katie cercando di calmarsi e, riprendendo la sua valigia, si incamminò.
Già non incontrerò nessuno e poi mi metto anche a fare a botte in un aeroporto. Bell’inizio Katherina!
Uffa!
Katie ammise di avere un carattere piuttosto suscettibile, ma quella ragazza aveva un po’ esagerato.
Prese un taxi ed arrivò presto allo Starbucks dove si sarebbe incontrata con l'amica.
 
Cassie scese dal taxi, pagò l'uomo, prese le valige ed entrò allo Starbucks.
Vi era un po’ di gente ma per fortuna la ragazza riuscì a trovare un tavolino vicino ad un'enorme vetrata che dava sulla caotica e coloratissima New York.
Non ci posso credere! Sono a New York!
"Good Afternoon, are you ready to order?" chiese una giovane cameriera munita di carta e penna.
"Uh..yes..I I'll take a strawberry milkshake and a chocolate muffin" disse Cassie un po’ impacciata.
Inglese non era proprio la sua materia.
Per cercare di far passare il tempo, in attesa dell'arrivo della sua amica, la ragazza tirò fuori dalla borsa il quinto volume del 'Diario del Vampiro '.
Era la seconda volta che leggeva tutta la saga ma ancora la faceva emozionare.
 
Katie scese dal taxi e chiese quanto doveva al taxista.
Dopo aver pagato scese e si recò nello Starbucks.
Cercò di vedere l'amica in mezzo a tutta quella gente.
Ma dov’è?
Vide una persona con i capelli castani. Le diede una pacca sulla spalla e... quando si girò vide che non era lei.
"Che figuraccia" sussurrò Katie.  "Ehm, sorry" disse la ragazza sorridendo.
Continuò a camminare e tutti si girarono a guardarla. La cosa un po’ le dava fastidio, non amava essere al centro dell'attenzione perché,  anche se non sembrava, lei era timida e molto.
Era il momento di fare una pazzia.
Cassie perdonami!
Salì sullo sgabello e cominciò a urlare.
"Cassieee, sono Katie. Dove sei?"
Tutti si girarono e cominciarono a ridere.
Credo non sia stata proprio una bella idea…
 
Sentendosi chiamare, Cassie distolse lo sguardo dal libro.
Girò la testa e vide una ragazza vestita tutta di rosso in piedi su uno sgabello.
"Cassie?" continuava a ripetere la ragazza.
Cassie è un nome comune in America, non poteva essere lei.
"Cassiopea Alexys?" domandò di nuovo.
Ok, una coincidenza troppo strana.
Possibile che quella Cassie avesse il mio stesso nome e cognome?
"Doppelganger!?" urlò alla fine.
"Katie!" urlò Cassie alzandosi dalla sedia di scatto.
 
 Finalmente vide che una ragazza si alzò.
Oh sì era proprio lei. La sua Cassie.
"Ah, finalmente" sussurrò lei, ancora un po’ imbarazzata.
"Sorry!" urlò poi per scendere dallo sgabello.
Corse a salutare l'amica e si abbracciarono.
"Ehiiiii, ma sei bellissima!" disse Katie sciogliendo l'abbraccio.
"Anche tu!  Ma sei pazza davvero allora? Non avrei mai creduto che tu potessi..." disse Cassie ancora imbarazzata.
"Farlo?!" chiese Katie sorridendo.
"Sì" rispose l’amica cominciando a ridere.
Si misero sedute ad un tavolo.
Katie prese uno Starbucks e cominciarono a parlare per un'ora di seguito di tutto quello che sarebbe accaduto.
"Oh, magari li incontriamo" disse Cassie.
"Sì, certo, non vedi?! Sono seduti proprio qui dietro di noi" disse Katie sorridendo e facendo cenno di no con la testa, rovinando così l'atmosfera dell'amica.
"Katie! Quando metterai da parte il tuo cinismo?" chiese Cassie sorridendo.
"Boh, forse quando mi farai andare su facebook! Vediamo dove potrebbero essere ora, no!?" Chiese Katie sorridendo.
Era bello vedere una sua amica finalmente 'dal vivo'.
Cassie sorrise e passò il proprio Iphone all'amica.
Stava finendo di bere il proprio frappè quando sentì qualcosa afferrarle il braccio.
No, qualcosa che le stava riducendo in poltiglia il braccio!
Ma che caz…ppero?!
Girò il viso e si accorse che a tenerle in ostaggio il braccio era la sua amica.
"C-cassie?" la chiamò Katie.
"Si?" rispose dolorante lei.
Certo che la romana era davvero forzuta eh!
"Abbiamo un problemino"
"Credo più di uno" rispose la ragazza.
"Ovvero?" chiese Katie.
"Mi stai distruggendo il braccio"
"Oh, scusa" rispose la romana mollando la presa.
"Cosa succede?" chiese Cassie.
"C'è stata una bufala"
"Eh?"
"Il cast non è a New York, ma in Virginia"
"Cazzo!"
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** Non sarà la parola privato a fermarci. ***


NON SARA' LA PAROLA 'PRIVATO' A FERMARCI
-Capitolo due-
 














"Ma che cavolo, non è possibile!" quasi urlò Cassie.
Tutti nel locale si girarono a guardarle.
“Sorry…” sussurrò la ragazza sorridendo nervosamente.
Oh bene, mi sa che devo iniziare a tenere il conto delle figuracce che faccio, magari potrei vincere il guinness dei primati!
"Uffaaaa, te l'avevo detto io!" sbuffò Katie.
"E adesso?" chiese Cassie triste.
"E adeeeeesso... andiamo in giro per la Grande Mela perché anche se non ci sono non sarà la fine del mondo! Almeno non saremo tanto agitate no?!?" chiese Katie sorridendo.
"Ma io ci speravo!" disse Cassie sbuffando.
"Anch'io... ma i marciapiedi di New York ci aspettano quindi... andiamo!" disse Katie alzandosi in piedi e sistemandosi il vestito.
"D'accordo, paghiamo però." disse Cassie ridendo.
Pagarono e poi cominciarono a passeggiare, un po’ tristi, parlando del fatto che non avrebbero potuto incontrare quei due figoni di Trevino e Somerhalder.
Katie, come il suo solito, ironizzava e cominciava con le sue battutine che facevano ridere l'amica.
"Uffa però!" sbuffò di nuovo Cassie, sedendosi su una panchina a Central Park.
"Ancora con questa storia?"
"Scusa, ma proprio non ce la faccio a non pensarci…" si scusò la ragazza.
"Ti capisco…" confessò l'amica, "Probabilmente non avremmo incontrato nessuno ma…"
"Katie?" la chiamò l'amica interrompendola.
"Si?"
Cassie si concentrò e fece i migliori occhi da cucciolo nella storia degli occhi da cucciolo, "Andiamo in Virginia??"
"Senti, io non credo che..." Katie iniziò a parlare, cercando di convincere Cassie a lasciare perdere ma, vedendo l'amica che faceva gli occhi da cucciolo, le fu impossibile dirle di no. "D'accordo, andiamoci. Ma non illuderti, non li incontreremo mai!".
"Grazie!" esclamò Cassie.
"Chiami tu l’albergo per disdire la prenotazione vero?" chiese Katie sorridendo.
"Ma certo!" esclamò Cassie euforica.
"Sono le 17.00 quanto ci vorrà più o meno?" chiese Katie.
"Mm…vediamo da New York ad Atlanta ci vorrà più o meno un'oretta, quindi potremmo prende un taxi, se per te va bene…"
"Si, ok…" rispose Katie, "Ma dove alloggeremo?"
"Be, posso provare a cercare un albergo, se no ci accamperemo davanti al set" disse Cassie annuendo convinta.
"Tu inizi a farmi paura…"
Cassie scoppiò a ridere.
Katie si alzò dalla panchina e chiamò un taxi con il suo cellulare, parlando senza difficoltà l'inglese.
"Hm, qui abbiamo una bella inglesina eh!" esclamò Cassie divertita.
"Spiritosona!!! Questo è il risultato di TVD e della litigata che ho avuto con quella in aeroporto." disse Katie provocando la risata dell'amica.
“Perché, cosa è successo all’aeroporto?”
“Lasciamo perdere…” rispose l’amica sospirando e scuotendo la testa, “Sappi solo che stavo per andare a botte”
Cassie scoppiò in una fragorosa risata. Avrebbe tanto voluto vedere la romana fare a pugni.
"Bene, ora basta risate. Mettiamoci qui, tanto arriverà presto giusto?" chiese Katie mettendosi seduta.
"Beh, sì. Almeno spero. Ma qui ci sono le pozzanghere non vorrei che ci schizz..." Cassie non finì la frase che si ritrovarono zuppe.
Il vestito di Katie aveva tutte piccole chiazze marroni mentre Cassie aveva soltanto uno schizzo sulla maglia, però era acqua più o meno pulita quindi sarebbe andata via una volta asciugata.
"CAZZOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!" urlarono le amiche.
"Bene, ora non solo il cast non è a New York, ma ci ritroviamo tutte lerce. Credo che il destino ci stia dicendo di ritornare a casa" disse Cassie affranta, risedendosi sulla panchina.
"Ehi! Ma dov'è finita tutta la tua positività?" domandò Katie.
"Credo sia rimasta in Italia"
"Eh no! Dopo tutto quello che abbiamo fatto non puoi abbandonarmi!" disse l'amica prendendola per mano e tirandola in piedi, "E poi non eri mica tu quella che due secondi fa voleva andare ad Atlanta?"
"Beh, sì ma così no!" disse l'amica agitandosi e sbuffando.
Cazzo, cazzo, cazzo!
"Dai, tu non sei mica tanto sporca. Ok, forse quelle macchiette che hai tu non andranno via ma, dai, ce la faremo. Soltanto che questo vestito…cavolo non volevo si sporcasse, è destino che devo mettermi sempre i jeans. Comunque, andiamo ad Atlanta!" disse Katie, ancora arrabbiata per il vestito.
"Ecco, perfetto. D'accordo andiamo ma... uffa..." sbuffò Cassie perdendo un po’ del suo ottimismo.
"Dai, qui sono io la cinica e la pessimista, ecco il taxi. Andiamo." disse Katie, sorridendo trascinando l’amica dentro il taxi.
Spiegarono al taxista dove dovevano andare e, fortunatamente, capì. Dopo un'ora e mezza più o meno raggiunsero Atlanta.
"Destinazione raggiunta!" urlò Cassie felice, scendendo dal taxi.
E' ritornata la mia Cassie, la vera Cassie!
"Dov'è l'albergo? Vorrei farmi una lunga doccia e cambiarmi" disse Katie pagando il taxista.
"Proprio qui davanti a te!" rispose Cassie indicando il piccolo edificio di fronte a loro. "Questo qui!?" chiese l'amica un po’ delusa.
"E' l'unica pensione che sono riuscita a trovare in così poco tempo. Inoltre è l'unica più vicina al set…"
"Va bè, l'importante è che ci sia l'acqua calda"
Cassie rise, "Katie, c'è sicuramente, tranquilla"
Le due ragazze attraversarono la strada.
La piccola pensioncina che, negli anni fiorenti della sua attività, doveva essere di un intenso celeste, ora era di un azzurrino scolorito e un po’ ammuffito in alcune parti.
Cassie entrò per prima, aprendo il cancelletto e attraversando il vialetto circondato da aiuole stracolme di fiori.
Katie, invece, si fermò qualche secondo a leggere l'insegna rovinata dal tempo e posta vicino alla cassetta della posta.
"Pensione Sunflower…" sussurrò socchiudendo gli occhi per leggere la scritta sbiadita.
Entrarono in quella piccola pensioncina che, nonostante il pensiero negativo che si era fatta Katie, era molto carina e ospitale.
Sorridenti, si avvicinarono al bancone della reception dove ad accoglierle vi era una donna.
“Buonasera, posso esservi utile?”
“Salve, abbiamo chiamato un’ora fa per prenotare la stanza” rispose Cassie.
“Posso avere i vostri documenti?” chiese la donna.
Le due amiche tirarono fuori dalla borsa i loro documenti e li passarono alla signora.
Mentre aspettavano di essere registrate, le due ragazze si guardarono un po’ intorno.
I muri erano di un pallido giallino e adornati con dei quadri raffiguranti paesaggi.
Dalla hall si poteva vedere la sala pranzo attraverso un’enorme acquario ricco di pesci.
“Cassie, Katie, benvenute alla pensione Sunflower” disse la donna, “Io sono la signora Roberts, la proprietaria della pensione, ma voi potete chiamarmi semplicemente Abigail”
Abigail doveva essere sui sessant’anni. Era di bassa statura e un po’ ciccia.
Aveva gli occhi azzurri, incorniciati da dei folti capelli rossi.
“Steve! Alex!” gridò la signora Roberts.
Dalla sala da pranzo uscirono due ragazzi.
Uno aveva i capelli rossi, era alto ed abbastanza muscoloso.
Figo!
Ok, Cassie non sbavare!
L’altro invece aveva i capelli color del grano, era un poco più basso del ragazzo dai capelli rossi e un po’ più asciutto.
Porca trota!
No, no, no! Katie riprenditi!
“Questi sono i miei due nipoti, vi porteranno le valige in stanza”
Le ragazze annuirono e, tenendosi per mano per paura di fare qualche figura di merda, seguirono i ragazzi.
Una volta raggiunta la loro camera, le due amiche ringraziarono i ragazzi e poi si chiusero la porta alle spalle.
"AAAAAAh!" urlarono Cassie e Katie, buttandosi sul letto matrimoniale abbastanza grande per entrambe.
Le pareti erano di un rosino molto chiaro, con qualche foto in bianco e nero qua e là.
La camera aveva un armadio a quattro ante con otto cassettini sotto. Vicino al letto c'erano due comodini, uno a destra ed uno a sinistra.
Vicino ad una piccola scrivania, vi era una finestra dalla quale si poteva uscire e raggiungere un piccolo balconcino che dava sulla strada.
Alla destra di un comodino vi era il bagno, munito di gabinetto, vasca/doccia, un lavandino e uno specchio abbastanza grande da permettere alle due amiche di specchiarsi insieme.
Katie rimase sorpresa e Cassie sorrise compiaciuta per aver lasciato l'amica, sempre pessimista, senza parole.
"La doccia è miaaa!!!" urlò Katie fiondandosi in bagno.
Cassie rise e, con fatica, mise le due valige sul letto.
Con malavoglia iniziò a disfarle.
Ok, sono da prendere a sberle.
Perché sono così testarda?!
Insomma, ci mettevo tanto a sistemare ordinatamente le cose nella valigia?
Ora mi tocca fare il doppio del lavoro!
"Ooh, ci voleva!" disse Katie uscendo dal bagno quindici minuti dopo, avvolta solo da una salvietta gigante.
"Bene doppelganger, ora ci vado io a fare la doccia!"
"Cassie ti consiglio di usare il bagno schiuma rosso, sa di lampone"
"Lo farò!"
La ragazza entrò nel bagno e subito aprì l'acqua della doccia.
Mentre si spogliava si guardò allo specchio.
Il suo viso le stava dicendo che aveva urgente bisogno di mangiare e poi farsi una bella dormita.
Velocemente si infilò sotto il getto dell'acqua calda, sentendo tutta la stanchezza abbandonarla.
Ci voleva proprio…
Mentre Cassie era sotto la doccia, Katie cominciò a vestirsi.
Aprì la valigia e cercò qualcosa da mettersi.
Mh, vediamo...
Indossò dei jeans stretti, delle Superga bianche ed una maglia bianca con una coccinella disegnata in bianco e nero.
Subito dopo iniziò a disfare la valigia, controvoglia ma lo doveva fare. Sbuffò e, quando Cassie uscì dalla doccia, aveva finito di sistemare i vestiti.
Posò le due valigie in fondo alla stanza.
"Quel bagnoschiuma è ottimo!" sorrise Cassie.
"Domani voglio provare quello alla fragola" Disse Katie stiracchiandosi un po’. Katie entrò in bagno e pettinò i suoi capelli per poi asciugarli, seguita da Cassie che fece lo stesso.
"Mi vado a mettere un po’ sul letto" esclamò Katie con un sorriso a trentadue denti.
"Sìsì, tanto io ancora devo asciugare i capelli e devo vestirmi quindi... Però, mi raccomando, non addormentarti." disse Cassie sorridendo all'amica.
"Sì, mamma!" disse Katie facendole la linguaccia.
Katie, appena toccato il materasso con il sedere, si addormentò.
Quando Cassie usci dal bagno, pulita e asciutta, trovò l’amica sonnecchiare.
Sorrise.
Grr
Se non avesse avuto così fame l'avrebbe lasciata dormire ma il suo stomaco implorava aiuto.
"Oh, mio dio! Katie ci sono Trevino e Smolder che corrono nudi per la strada!" urlò la ragazza.
La romana si svegliò di colpo sgranando gli occhi, "Cosa? Come?" urlò Katie alzandosi di scatto dal letto e affacciandosi al balcone mentre si strofinava gli occhi per il sonno, "Ma che diavolo...?"
"Scusa, ma è la prima cosa che mi è venuta in mente per farti svegliare subito" disse l'amica storcendo la bocca preoccupata per la reazione dell'amica. "Questa me la paghi!" urlò la romana.
Katie cominciò a rincorrere Cassie per tutta la camera, anche se piccola.
Mentre si rincorrevano cominciarono a prendere il cellulare e le chiavi della stanza. Scesero giù per le scale, dopo aver chiuso la porta, continuando a correre.
"Non mi prendi!" urlò Cassie divertita.
Sembravano due bambine.
Mentre correvano si scontrarono con i due ragazzi che prima le avevano aiutate con le valigie.
Le ragazze arrossirono e se ne andarono senza proferire parola, per poi scoppiare a ridere appena girato l'angolo.
"Oddio! Hai visto le loro facce?" chiese Katie a fatica.
"Si!" rispose Cassie ridendo.
"No dai ora facciamo le serie…" disse la romana.
Cassie annuì.
Le due amiche si guardarono serie e poi tornarono a ridere, sorreggendosi l'una con l'altra per non cadere.
"Ok, ora basta" disse Katie cercando di essere seria.
"Sì, giusto. E' meglio se andiamo a mangiare" disse Cassie serissima.
Nemmeno fecero un passo che ricominciarono a ridere.
Entrarono nella sala, dove c'era un bel po’ di gente, e andarono a sedersi.
Avevano tutti gli sguardi puntati su di loro.
Katie cominciò ad aggrottare le sopracciglia mentre Cassie arrossì e si divertì nel guardare l'amica che osservava tutti male.
"C'è quella stronza che non fa altro che guardare, che nervi" esclamò Katie nervosa.
"Eh, ho fatto caso. Tutti che guardano, che cavolo. Beh, forse è normale però. Siamo nuove." disse Cassie riflettendo.
"Sì, pure questo è vero. Vabbè, che ci importa?" domandò Katie.
Le due amiche fecero vagare lo sguardo per la stanza e videro passare quei due ragazzi di nuovo. Si guardarono e scoppiarono a ridere.
Mentre aspettavano i camerieri e dopo aver finito di ridere per l'ennesima volta, i loro discorsi ricaddero sui due attori che, da quasi un anno, abitavano la loro fantasia.
"Ma tipo che dobbiamo capire dov'è il set…se no domani giriamo a vuoto…" disse Cassie iniziando a mangiare i suoi spaghetti.
"Hai ragione...dobbiamo inventarci qualcosa…quando hai cercato questo albergo hai specificato 'Vicino al set di TVD?"
"Si, il problema è che non c'era scritto dov'era il set di preciso…" rispose sconfortata Cassie.
"Pff…" sbuffò Katie.
In silenzio le ragazze finirono lo cena.
Stavano per alzarsi quando Cassie afferrò il braccio dell'amica e la trascinò dietro l'enorme acquario che divideva l'ingresso della sala da pranzo.
"Che succede?!" chiese la Romana.
"Guarda tu stessa!!" rispose l'amica con voce stridula.
OH, CHE MI PRENDA UN COLPO!
Katie guardò attraverso l'acqua e dopo qualche secondo si accovacciò di fianco all'amica che, nel frattempo, era scivolata a terra.
"Ma quello è..."
"Ah-ah...Matt Davis!"
"Oh. Mio. Dio." Esclamò Katie strofinandosi gli occhi ancora incredula.
"Come diavolo è possibile? E' nel nostro albergo!" disse Cassie stringendo di più il braccio dell'amica.
"Non so come possa essere possibile, so soltanto che tu vuoi farmela pagare per oggi allo Starbucks e lo stai facendo stritolandomi il braccio" disse Katie  cominciando a ridere.
"Cavolo...Allora il cast è..." disse Cassie girandosi verso l'amica.
"Proprio qui..." disse Katie facendo altrettanto.
"Vicino!" esclamarono insieme sgranando gli occhi eccitate.
"Secondo me dovremmo cercare di capire cosa dice quando parla, per capire meglio…" disse Cassie con una faccia pensierosa.
"O... semplicemente chiederglielo?" chiese Katie sapendo che l'amica l'avrebbe presa per pazza.
"Senti anch'io ho una voglia fottuta di farmi Smolder ma almeno non mi rincretinisco!" disse Cassie poggiando l'indice sulla tempia dell'amica.
"E allora cosa intendi fare?"
"Parlarci non possiamo, capirebbe subito dove stiamo andando a puntare...se invece CASUALMENTE troviamo il suo cellulare e leggiamo la sua agenda lui non dovrebbe notare niente…"
"E poi sono io la pazza…" disse l'amica scuotendo la testa.
“Come possiamo fare?" chiese Cassie.
"Beh... prendere il suo cellulare non è una cosa molto facile ma... senti... possiamo fare una pazzia" disse Katie.
"Quelle due cameriere ora se ne stanno andando, hanno finito il turno. Matt Davis starà per venire a cenare, bisogna servirlo e mentre io lo distraggo chiedendogli cosa vuole da mangiare tu..." disse Katie sorridendo maleficamente.
"Rubo il suo cellulare…" disse Cassie completando la frase.
"Giustissimo!" esclamò Katie.
"Beh, più che rubarlo lo prendo in prestito" disse l'amica, cercando di non sentirsi in colpa e con un'aria da superiore.
"Tu dici che ci riusciremo?" chiese Cassie un po’ impaurita per quello a cui potevano andare incontro.
"Forse no... però... proviamoci" disse Katie cinica come sempre.
Le due ragazze si alzarono e con aria innocente entrarono in una stanza con scritto sopra "Privato" (Già da questo dovevano dedurre che non dovevano entrarci).



Dopo essersi cambiate si osservarono soddisfatte.
"Pronta?" chiese Cassie.
"Come non mai!" rispose Katie.
Lentamente, cercando di non farsi vedere da nessuno, uscirono dalla stanza.
Katie, con disinvoltura, si avvicinò a Matt Davis mentre Cassie si mise a riordinare delle posate al tavolo affianco.
"Cosa le posso portare?" chiese Katie all'attore.
"Quello che è rimasto, so di essere in ritardo…" rispose lui, posando il cellulare sul tavolo.
Cassie face segno all'amica di continuare.
"M-mi sembra di averla già vista..." disse Katie "E' per caso uno scrittore?"
In quel momento Cassie fece cadere qualche forchetta volontariamente e, velocemente, si chinò per raccoglierle.
"No sono un attore…" rispose lui sorridendo.
"Ahh capisco…" disse la romana facendo vagare lo sguardo per la stanza in cerca di qualche idea.
E ora?
Le idee improvvisate non sono mai state il mio forte!
"Oddio una vespa!” cominciò ad urlare la romana.
Cassie con agilità sottrasse il cellulare all'attore.
Merda!
Niente tasche!
La ragazza si girò velocemente di spalle e lo infilò nella manica della camicia. Entrò nella stanza con su scritto 'Privato' e fece cenno all'amica di raggiungerla.
"Signorina non si agiti, io non vedo nulla…" disse Matt, un po’ confuso.
"Beh... Oh, forse è la stanchezza. Mi scusi. E’ finito il mio turno, ora... ora finisco l'ordinazione e poi verrà qualcun altro a servirla, d'accordo?" chiese Katie, cercando una scusa plausibile.
"Ehm, certo. Dopo il primo che avevo già ordinato, pesce fritto e come dessert ordino dopo. Grazie." disse il ragazzo.
La romana finì di scrivere.
"D'accordo, piacere di averla incontrata" disse Katie sorridendo.
"Piacere mio signorina, a presto" disse lui facendo l'occhiolino e le sue labbra si incurvarono in un sorriso. Katie ricambiò e rimase perplessa dal gesto dell'attore.
 
"Allora?!"Chiese Katie all'amica una volta raggiunta nello stanzino.
"Ci sono quasi...aspetta un secondo…" rispose Cassie mentre, con mani tremanti, faceva scorrere la lunga lista di impegni dell’attore con scritte date e luoghi, "Trovata!" disse alla fine. La ragazza prese il proprio cellulare e ricopiò l'indirizzo, "E ora come lo riportiamo indietro?"
"Ecco, non ci avevo pensato" disse Katie.
"Ehm, dovremmo riportarglielo. Magari diciamo che... lo ha dimenticato da qualche parte" disse Cassie gesticolando nervosamente.
"Dici?" chiese Katie.
"Sì, potrebbe funzionare" disse Cassie.
"Bene, portaglielo tu" disse Katie.
"Ehm, io?!" chiese Cassie.
"Sì. Perché?" chiese Katie sgranando gli occhi.
"D'accordo, speriamo che non ci siano figure di merda per me" disse Cassie, alzando gli occhi al cielo.
"Vai!" Disse Katie spingendo Cassie di fuori.
Lei rimase un attimo impalata e poi si diresse verso l'attore.
"Ehm, salve. Abbiamo trovato questo, per caso è suo?" chiese Cassie fingendo.
"Ehm sì. La ringrazio signorina, dov'era?" chiese Matt Davis.
"Ehm.. Beh, cioè.. noi, cioè io... mi sembra... sì, ora ricordo. Nel bagno degli uomini" disse la ragazza con fatica.
"Ma lei è una donna. Come mai è entrata lì dentro?" chiese l'attore.
Ma che domande sono?!
"Io…be c’è una spiegazione plausibile…" disse Cassie, cercando di guadagnare tempo, "Vede…io.."
In quel momento uno dei ragazzi di prima passò accanto alla ragazza e gli fece l'occhiolino mentre si sistemava il colletto della camicia.
"Ho capito…" disse Matt annuendo.
"Davvero?" domandò Cassie confusa.
Possibile abbia scoperto tutto?
"Certo! Anch'io quando era più giovane e gli istinti chiamavano lo facevo nei bagni... Non si deve vergognare.."
"Come prego?!" domandò stridula la ragazza, con gli occhi che le uscivano dalle orbite, "No, guardi non ha capito. Tra me e quel ragazzo non c’è proprio niente! Non lo conosco nemmeno!"
Ma che razza di pervertito era Matt Davis?!
Nel frattempo Katie si era affacciata dalla porticina e, quando vide Cassie impanicarsi sempre di più, decise di raggiungerla.
"Ma come diavolo può pensare una cosa del genere?" urlò la ragazza arrossendo sempre di più, mentre la rabbia si faceva viva dentro di lei.
"Ehm, la mia amica le ha spiegato di aver trovato il cellulare nel bagno degli uomini? Veramente l'abbiamo trovato insieme" disse Katie cercando di calmare l'amica stringendole il polso visto che la mano si era chiusa in un pugno.
"Beh, cosa ci facevate lì dentro allora?" chiese lui ancora più confuso.
"Uhm, eravamo lì dentro perché... perché la signora delle pulizie ci aveva chiamato da lei e quindi siamo entrate e l'abbiamo trovato" disse Katie, apparendo tranquilla.
"Oh, allora scusami io non volevo..." disse Matt rivolto a Cassie ancora arrabbiata.
"No, niente. Dimentichiamo tutto. Ora abbiamo finito il turno, quindi..." Disse Cassie.
"Arrivederci" dissero le amiche in coro.
"Arrivederci" disse l’attore ridendo sotto i baffi.
Tornarono nello stanzino e cominciarono a togliersi i vestiti.
 
Le due ragazze stavano risalendo in camera e Cassie continuava a pensare a quello che l'attore le aveva detto prima.
"Non ci posso credere…Ha davvero pensato che sono una tipa da sveltine!" disse la ragazza isterica, "Cioè…ho la faccia da baldracca?" chiese all'amica.
"Certo che no! Beh, forse è una cosa che gli è venuta da pensare vedendo quel ragazzo che ti ha fatto..." cominciò Katie ma si interruppe.
Appena girarono l'angolo incrociarono quei due ragazzi che sorrisero di nuovo.
Katie rimase perplessa e Cassie velocizzò il passo, recandosi in camera seguita da Katie.
"Ancora sorridono quei due" urlò Cassie.
"Ma stai calma! Quei due non c'entrano niente è soltanto che Matt Davis è un po’… pervertitello" disse Katie cominciando a ridere vedendo l'amica furibonda.
La romana si sdraiò sul letto.
"Sì, continua anche a ridere. Ha pensato che io fossi... Ah, non mi ci far pensare" disse Cassie e, posando il suo cellulare sul comodino, si mise seduta sul letto a gambe incrociate.
"Però posso dirti una cosa?" chiese Katie mettendosi come l'amica.
"Dimmi" disse Cassie sbuffando.
"Insomma non sono cose da fare..." disse Katie, cercando di trattenere la risata.
Eh?
"Che cosa?" chiese Cassie sorpresa.
"Chiudersi in un bagno e fare quelle cose. Insomma esistono le camere apposta!" esclamò Katie tutto d'un fiato.
Cassie diventò rossa come un peperone dalla rabbia, afferrò un cuscino e lo sbatte in faccia all'amica.
"Come sei suscettibile!" disse Katie continuando a ridere.
Cassie sbuffò e si lasciò cadere all'indietro ma, nel farlo, colpì l'amica con la testa.
"AHIO!" urlarono entrambe.
"Ma che testa dura non c'hai?!" domandò la romana, sfregandosi la fronte.
"E' il karma! Visto che succede a ridere delle disgrazie altrui?!" rispose Cassie piegandosi in due dal dolore.
"Pooooooorca trota! Fanculo te ed il Karma!" esclamò la romana, cominciando a ridere come una matta insieme all'amica.
"Senti, io direi di metterci a dormire” disse Cassie.
"Sì, sono le 22.30 e credo che sia la cosa migliore visto che domani sarà una giornata un po’ pesantuccia" disse Katie sorridendo.
Le due amiche, dopo essersi messe il pigiama ed essersi preparate per andare a letto, si diedero la buona notte e si misero sotto le coperte.
"Cassie, hai tutta la coperta. Dammene un po’!" disse Katie lamentandosi.
"Ma ce l'hai tutta tu!" esclamò l'amica.
Cominciarono a tirare la coperta e poi, dopo aver riso per la scenetta, si addormentarono.
Erano le 2.00 e Cassie si svegliò per un po’ di freddo. In effetti era scoperta.
Le venne un'idea.
"Katie…" disse Cassie muovendo l'amica.
"Che c'è?" farfugliò la romana.
"Facciamo uno spuntino?" chiese Cassie sorridendo.
"Senti, capisco che tu sia emozionata per domani ma..." disse Katie.
"Dai alzati!" disse Cassie spingendo l'amica per invogliarla ad alzarsi.
"E dove intendi farlo lo spuntino?" chiese la romana.
"Scendiamo no?"
"No…" farfugliò Katie.
Cassie allungò il braccio verso il comodino alla ricerca della luce.
Quando trovò l'interruttore, la stanza venne invasa da una luce fortissima.
"Ma sei pazza?!" strillò l'amica, cercando di coprirsi la faccia con la coperta.
"Dai non fare il vampiro!"
"Senti…se adesso ti fai sto spuntino poi possiamo ritornare a letto a dormire?"
"Certo!"
"Ok, allora sbrighiamoci" disse Katie alzandosi, "Ammettilo…" aggiunse poi, aprendo la porta della stanza, "Sarei stata un vampiro molto sexy!"
"Con questi capelli da matta che hai ora? Hm, non credo. Molto meglio io. Guardami." disse Cassie facendo un giro su se stessa per farsi ammirare.
"Che io abbia i capelli da matta ok, ma anche tu non scherzi. Credo che se Trevino, Somerhalder, o chiunque altro del cast, ci vedesse così rimarrebbe un attimo shockato" disse Katie e cominciarono a ridere.
"Bene, ora silenzio" dissero insieme e poi si guardarono sgranando gli occhi per aver detto la stessa frase.
Telepatia…
"Ok, telepatia" Dissero di nuovo insieme.
"Ehm, scendiamo e basta" disse Katie stupita.



Scesero giù e si recarono nella cucina. Per fortuna in giro non c'era nessuno. Appena giunte in cucina accesero la luce e videro due ragazzi che si voltarono verso di loro.
Oh no, anche qui?, pensarono le due amiche.
"Ehi" esclamarono divertiti i due ragazzi.
Le due ragazze si scambiarono un'occhiata.
E ora?
"Che ci fate qui?" chiese il biondino.
"Mh…Katie è sonnambula!" rispose Cassie facendo il suo miglior sorriso da boy-scout.
Il sorriso da “Questi biscotti non contengono calorie glielo giuro signora!” funzionava sempre.
"Già…" annui la romana, "Per fortuna c'è Cassie che mi segue e mi impedisce di combinare disastri…"
"Ma…ora sei sveglia..." disse l'elfo (Elfo perché aveva i capelli rossi)
"Bè, si….a volte mi sveglio…"
Lungo silenzio.
Andiamo in camera, andiamo in camera, andiamo in camera!
Iniziò a pensare Cassie, contando sulla telepatia.
"Bene...ora noi andremo…ciao!" disse poi la ragazza afferrando l'amica per un braccio.
Ok, la telepatia non aveva funzionato.
"Aspettate!" dissero i ragazzi insieme, "Volete una fetta di torta?" chiese poi il biondino.
"No" disse Cassie girandosi.
"Sì" esclamò Katie prendendo per la mano l'amica.
"Ma che diavolo fai?" chiese a bassa voce Cassie.
"Senti, mi sono alzata. Il minimo è offrirmi una fetta di torta" disse Katie a bassa voce.
Si avvicinarono a loro ed il ragazzo biondo diede la torta alle ragazze.
"Possiamo sapere i vostri nomi?" chiese il ragazzo con i capelli rossi.
"Cassie" disse la ragazza, guardando verso il basso.
Imbarazzo allo stato puro.
Ok, che era un maschiaccio ma questo non voleva dire che non provasse vergogna ad esserlo davanti alle persone.
"Katie, perché?" chiese sempre scorbutica la romana che subito ricevette un pizzicotto ed un'occhiataccia dall'amica.
"Beh, per sapere. Io sono Alex e lui è Steve" disse il biondo.
"Piacere nostro" disse Katie finendo di masticare.
"Piacere" disse Cassie con la torta ancora in bocca.
Miss finezza..
"Beh, la tua amica è molto carina" disse il ragazzo con i capelli rossi riferendosi a Cassie.
La ragazza sentendo quella frase tossì e quasi si strozzò. Katie quasi sbottò a ridere ma si trattenne per salvare l'amica.
"Bene, noi dovremmo andare. Buona notte." disse Cassie prendendo l'amica per un braccio.
"Ma la torta..." disse Katie lasciandosi trascinare.
La torta? LA TORTA?!
"Andiamo!" esclamò Cassie.
"Vabbene, buona notte" disse Katie prima di essere trascinata completamente fuori dalla cucina.
"Ok, se una di queste notti ti sveglio lamentandomi che ho fame ti do il permesso di mandarmi al diavolo" disse Cassie all'amica sfregandosi le braccia prima di infilarsi sotto le coperte.
"Dai non è stato così male...almeno la torta era buona!"
"Buona notte Katie" disse la ragazza raggomitolandosi sotto le coperte.
"Notte, ragazza che piace al ragazzo dai capelli rossi, alias Steve"
Come risposta Cassie diede un calcio alla romana ma questa fu più veloce e schivò il colpo.
"Non sai stare agli scherzi!"
 
 

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Capitolo 3
*** Mr. Saxobeat. ***


Mr. Saxobeat
-Capitolo tre-
 








Katie aprì gli occhi lentamente, stropicciandoli un po’ per via della luce del sole che, dalla finestra, la colpiva dritto negli occhi.
"Mh…" disse appena la romana.
Allungò il braccio verso il comodino per afferrare il cellulare ma, appena fece un movimento, cadde a terra.
Ma che cavolo?
Massaggiandosi la guancia si rialzò, facendo un faccia un po’ scocciata quando si accorse che l'amica stava abbracciando il cuscino e, stesa lateralmente, l'aveva confinata in un angolino del letto.
"Ah, che diavolo!" farfugliò Katie ancora assonnata, passandosi una mano tra i capelli, "Cassie!" aggiunse poi la ragazza chiamando l'amica.
"Mh…Ian" disse la ragazza accennando un sorriso.
"Ma che Ian! Sono Katie, nonché tua amica! Svegliati!" urlò la romana ridendo e cominciando a strapazzare l'amica.
"Ehii!" esclamò Cassie rotolando da una parte all'altra.
"Senti, se non ti alzi sarò costretta a chiamarti un certo ragazzo di nome..." cominciò a dire Katie.
"No, non pronunciare quel nome!" disse Cassie.
"Lo faccio eh!" disse la romana.
"Sì, d'accordo!" disse Cassie prendendo alla leggera le parole dell'amica.
"Hm, bene!" disse Katie recandosi verso la porta del bagno,"Steeeeeeeeeeeve!" urlò l'amica aprendo la porta.
"No! Ti prego!" urlò Cassie tirandosi su di colpo e mettendo la mano sulla bocca di Katie.
"Mh, mnjdjdj!"
"Eh?" chiese Cassie lasciando libera la bocca della romana.
"Ho detto…" disse Katie prendendo fiato, "Che è ora di svegliarsi!"
"Ok, ok, sono sveglia!" disse Cassie alzandosi in piedi, "Ma ti prego non ripetere quel nome" aggiunse diventando rossa.
"Ti piace vero?"
"Cosa??!! NO! NO! NO!"
"SI! SI! SI!"
"NO! NO! NO!"
"SI! SI! SI!"
Cassie urlò nevroticamente.
"Almeno ammetti che è figo…"
"E' carino…" rispose Cassie togliendosi il pigiama e correndo in bagno in biancheria prima dell’amica.
"Dai ammettilo!"
"Solo se tu ammetti che provi un certo interesse per Alex!"
"No!" urlò Katie sgranando gli occhi.
"Sì, invece!" disse Cassie.
"No, invece. Non vuol dire che se a te piace Steve debba piacermi l'amico" esclamò Katie alzando un sopracciglio.
"E invece io credo che a te piaccia e pure tanto!" esclamò l'amica ridendo.
"E' carino ma niente di più, d'accordo? E poi non è il mio tipo. Io preferisco più uno come..." disse Katie pensierosa.
"Trevino!" esclamò Cassie uscendo dal bagno e aprendo l’armadio per vedere cosa mettersi dopo.
"Spiritosona. Magari!" disse Katie sorridendo.
"Uno strafigo da paura, tipo Smolder…te lo immagini?" chiese Cassie all'amica, fantasticando un pochetto.
"Ehi, guardali. Stanno lì!" esclamò Katie indicando l'altra parte della stanza. L'amica si girò e vide la romana chiudersi in bagno per farsi la doccia.
"Nooo, ma non vale!" esclamò Cassie, sbuffando perché l'amica riusciva sempre a farsi la doccia per prima.
"Pensa a sognare tu, doppelganger!" esclamò Katie ridacchiando.
Cassie fece la linguaccia sapendo che l'amica non l'avrebbe vista, poi concentrò la sua attenzione sull'armadio.
Guardò la sua parte.
Sembrava che un uragano fosse passato di lì travolgendole tutti i vestiti.
Ma ora il dilemma fondamentale:
COSA INDOSSARE?
Dopo varie indecisioni decise di indossare dei pantaloncini corti di jeans. Sopra di essi una canotta larga e lunga, bianca con un gufo nero stampato sopra.
Andò verso la scrivania dove la sera prima aveva posto sopra una specchietto.
Dal portagioie prese due semplici orecchini a perla.
"Come? Sei già vestita?" domandò Katie uscendo dal bagno.
"Certo che si" rispose l'amica facendole l'occhiolino.
Velocemente, Cassie si diresse in bagno, si pettinò i capelli e poi decise di lasciarli sciolti. Si passò un velo di trucco e il suo fidato lucidalabbra al cioccolato.
Ritornata in stanza prese una bandana, la legò e ne fece un cerchietto.
"Ma...sembrano quelli di..."disse Katie vendendo l’amica infilarsi degli anfibi neri.
"Esatto!" rispose felice Cassie.
"Woooow!" esclamò Katie, ancora con l’asciugamano addosso.
"Allora, vuoi vestirti?!"Esclamò Cassie ridacchiando, vedendo l'amica ancora in asciugamano.
"Ehi, un attimo! Ho usato il bagnoschiuma alla fragola. Io lo amo!" esclamò Katie sorridendo.
"Io quello alla ciliegia" esclamò Cassie.
In fretta, Katie si asciugò i capelli e poi andò davanti all'armadio.
E ora cosa mi metto?
Ho tanti vestiti, allora perché ogni volta che cerco qualcosa da mettere non trovo mai niente di decente?
Alla fine decise di indossare dei jeans blu elettrico abbinati a una maglia bianca con un disegno astratto dello stesso colore dei pantaloni, che lasciava la spalla scoperta. Si recò davanti lo specchio e passò la piastra portandosi le sue due solite ciocche dietro le orecchie. Prese il lucidalabbra alla fragola che aveva poggiato precedentemente sul lavandino e lo applicò sulle sue labbra, per natura rosse di loro. Uscì dal bagno e si presentò davanti Cassie.
"Pronta!" esclamò la romana sorridendo.
 
Mentre si stavano dirigendo in sala per fare colazione le amiche incontrarono Steve e Alex.
"Giorno ragazze" dissero sorridendo.
"Ciao..." dissero in coro le ragazze e poi, velocemente, si diressero a fare colazione.

"Allora…come intendiamo procedere oggi?" chiese Katie bevendo il suo cappuccino.
"Io direi che dobbiamo andare sul set…" rispose Cassie addentando la sua brioches al cioccolato.
"Mmh…quindi un attacco diretto!"
Cassie rise, "Lo fai sembrare un piano di guerra…"
"Bè, è una specie di guerra. Pensa se anche le altre fans hanno avuto la nostra stessa idea?!"
Cassie rise di nuovo, scuotendo la testa.
"E' vero. Anzi no, nessuno sarebbe così... folle?!?" chiese Katie sorridendo e iniziando a morsicare il suo cornetto.
"Giusto" disse Cassie annuendo.
Fecero colazione in fretta e, quando Katie e Cassie si alzarono e girarono l'angolo, si scontrarono con i ragazzi.
Cassie con Steve e Katie con Alex.
"Ehm..." disse Cassie rimanendo a guardare il ragazzo.
"Scusa!" esclamò Katie, cercando di smuovere la situazione.
"Niente" disse Alex, avvicinando il suo viso a quello della romana.
Katie lanciò un'occhiataccia al ragazzo mentre Cassie se ne stava impalata a
guardare Steve che ancora le sorrideva.
"Dai, andiamo!" esclamò Katie, sorridendo poi al ragazzo che fino a prima guardava male.
"S-sì. Va bene, noi andremmo" disse Cassie aggrottando le sopracciglia per questi strani scontri-incontri che capitavano sempre con questi ragazzi.
"Ciao!" esclamarono insieme le ragazze.
"Ma... questi ci perseguitano cavolo! E poi mi si avvicina pure quello oh! Però quanto è bello" disse Katie ridacchiando.
"Ehi, allora ti piace!" esclamò Cassie.
"E' un bel ragazzo. Tu pensa a Steve" disse Katie sorridendo.
"Io penso al mio bel Smolder!" esclamò Cassie, sorridendo con aria sognante.
"Bene, allora mentre tu sogni a occhi aperti, io chiamo un taxi in modo di arrivare sul set sane e salve senza perderci" disse Katie componendo il numero del taxi sul suo cellulare.
 
Una mezzoretta dopo le ragazze si ritrovarono di fronte ad una lunga strada e, infondo a essa, a risaltare sul verde della natura, videro una stanga rossa e di fianco ad essa, un cartello con scritto "Vietato l'accesso ai non autorizzati"
"Scusate ragazze" disse il taxista, "Ma più di così non posso andare e sicuramente neanche voi riuscire a superare la sorveglianza…"
Cassie scoccò un’occhiataccia al signore, uscendo dal taxi senza dagli neanche un soldo.
"Scusi," disse la romana porgendo delle banconote al taxista, "E' in quel periodo del mese…"
"Io non sono in quel periodo del mese!" urlò Cassie infilando la testa nel finestrino, "E' lui che è uno stronzo rovina sogni. Cazzo!"
"Oh mio Dio. Ehm...Ci scusi eh. Siamo un po’ tese sa com'è" disse Katie.
"No, tranquille signorine. Arrivederci." disse il taxista e, un po’ impaurito, se ne andò.
"Arrivederci" disse Katie sorridendo.
"Ma vaffanculo!" borbottò Cassie.
"Ehi, ma che diavolo ti prende? Capisco che tu sia nervosa ma tanto cosa ti aspetti? Un autografo e basta, sai che bello!" disse la romana roteando gli occhi mentre gesticolava com'era solita fare.
Cassie fulminò con lo sguardo l'amica.
"Sono leggermente nervosa sì, è vero. Potresti mettere da parte il tuo cinismo per una volta?" chiese Cassie imbronciandosi.
"D'accordo, forse sono troppo pessimista ma... ok. Vediamo di.. passare... Allora. C'è un cancello e ci sono delle guardie all'entrata. Potremmo entrare da quella parte lì!" esclamò Katie, studiando bene la situazione ed indicando il retro della casa.
Cassie respirò profondamente cercando di calmarsi.
Aveva promosso che sarebbe stata più femminile e cortese, l'aveva giurato.
Dai, ce la puoi fare.
Se continui a comportarti così, Ian non ti degnerà mai di uno sguardo.
Al tre sarai una ragazza come si deve, come la bella addormentata nel bosco.
Uno.
Due.
Tre.
"Mh…" disse la ragazza, studiando a sua volta la situazione, "Si, potremmo provare ad aggirare il cancello"
"Bene, andiamo!"
"Katie?"
"Si?"
"Non dimenticare di sincronizzare l'orologio" disse l'amica facendole l'occhiolino.
La romana roteò gli occhi, "Cretina!"
Finito di scherzare si avviarono verso il cancello, nascondendosi dietro agli alberi per non essere viste.
"Mi sento tanto Alexandra Stan nel suo video…" disse d'un tratto Cassie appiattendosi dietro la corteccia di un albero.
"Mr. Saxobeat?"
"Esatto…you make me this…breake me up, breake me down.."
"Play it sweet, make me move like a freak..." canticchiò Katie.
"Mr. Saxobeat…" dissero insieme.
Improvvisamente cominciarono a ridere cercando però di non far tanto rumore. Cercarono di diventare serie e finalmente riuscirono ad entrare.
"Bene, ora cosa dobbiamo fare?" chiese Cassie.
"Lo chiedi a me?" chiese a sua volta Katie.
"Beh, pensavo che tu sapessi tutto" rispose Cassie cominciando a gesticolare nervosa.
"Ehi, tranquilla. C'è Smolder, lo capisco ma... Ehi, stanno venendo le guardie di qua, corri saliamo sul tetto" esclamò Katie, cominciando ad arrampicarsi su una scala un po’ nascosta dietro a un albero.
“Salgo io, così poi ti do una mano…non la vedo molto resistente…” disse la romana mettendo un piede su un gradino.
“Mh…vabbè, se mai cadiamo” disse Cassie, tenendo la scala per i lati.
“Certo vero?” sussurrò Katie, “E il fatto che potrebbero sentire le nostre urla non ti scalfisce minimamente?”
Cassie si chiuse nelle spalle.
“Allora salgo?”
“Sisi, sali!” disse Cassie un po’ nervosa.
Katie iniziò a salire lentamente.
Cacchio questa scala traballa un po’ però!
“Vai! Vieni su, ma cerca di non fare rumore…”
“Ok!” acconsentì l’amica parlando sotto voce ed iniziando a salire.
Mentre l’amica saliva le scale, Katie concentrò la sua attenzione su quello che si vedeva attraverso la finestra dove la scala era appoggiata e quasi ebbe un mancamento.
C’era Ian ed era NUDO, ricoperto solo da schiuma.
Oddio, stanno girando il primo episodio della terza serie!
A un certo punto il ragazzo girò la testa verso la finestra e velocemente la romana abbassò un po’ la testa.
Fiù! Meno male che mi sono abbassata!
“Fai preso!” esclamò Katie, “Credo stiano per girare! Vedo che Ian sta leggendo la parte per l’ultima volta. Ed è N U D O”
Ian?
Cioè, Ian Somerhalder, l’uomo per cui ho fatto questo viaggio è a pochi metri di distanza da me? Pure nudo?!
Cassie fece gli ultimi tre gradini di corsa, posizionandosi di fianco all’amica che si era fatta un po’ da parte.
Oh. Mio. Dio!
“Vedi anche tu quello che vedo io?” domandò Cassie alla romana con voce strozzata dall’emozione.
“Oh. Mio. Dio!” esclamò Katie appoggiandosi con il viso al vetro, quasi volesse entrare nella casa, dimenticandosi che qualcuno avrebbe potuto vederle da un momento all’altro.
“Katie…io…non credo di potercela fare!” disse l’amica continuando a fissar Ian.
Stupido tavolo che mi copri la visuale!
“Io…Oohh” esclamò la romana sporgendosi pericolosamente all’indietro, muovendo così la scala e causando un “TOCK” sul vetro della finestra.
Le due amiche si guardarono e nei loro occhi lessero PURO PANICO!
Cassie afferrò Katie per la maglietta ma ormai era troppo tardi, stavano cadendo.
Quando i corpi delle due ragazze toccarono terra sentirono qualcuno aprire la finestra.
Katie afferrò l’amica per la maglietta e la trascinò, gattonando, sotto il portico. Arrivarono così davanti alla porta di casa Salvatore.
“Oh, mio Dio! Ci scopriranno!” esclamò la romana.
“Non facciamoci prendere dal panico!” sussurrò Cassie all’amica, “Contiamo fino a cinque e poi vediamo se è uscito qualcuno o se abbiamo via libera, ok?”
“Ok…”Rispose Katie poco convinta.
Uno.
Due.
Tre.
Quattro.
Quattro e mezzo.
Cinque.
In quel momento si sentì il rumore di una finestra che si chiudeva.
Gli occhi della romana brillarono di una luce strana.
“Entriamo in casa?” chiese in modo malizioso a Cassie.
“Ragazza che ho appena conosciuto, che hai detto?!”
“Ho detto: ENTRIAMO A CASA SALVATORE!” ripeté la romana, come per prendere in giro l’amica, evidenziando ogni singola parola.
“Ma non eri tu quella che fino a due secondi fa aveva paura di essere scoperta?” chiese Cassie.
Katie si strinse nelle spalle, “Dai, entriamo” aggiunse poi, aprendo lievemente la porta d’entrata.
Cassie le lanciò un’occhiataccia.
“Tanto non ci vedranno mai” disse la romana, “Anche perché, se così fosse, mi assumerei l’intera responsabilità”
“Senti, io...”
“Dai! Sono tutti impegnati a girare la scena!”
Cassie soppesò bene le parole dell’amica e poi si lasciò scappare un sospiro, “Ok, va bene, ma se andiamo nel camerino di Ian…i boxer neri sono miei!”
“Come fai a sapere che porta boxer neri?” domandò Katie.
“E’ troppo figo per non portarli” esclamò Cassie quasi stesse spiegando che due più due fa quattro.
“Va bè, io mi accontenterò di una maglietta di Trevino!” disse la romana trattenendo una risata che di certo avrebbe fatto scendere tutti.
“Ecco il bourbon!” esclamò Katie avvicinandosi all’armadietto dei liquori, “Ce ne facciamo un sorso?” chiese con un sorriso beffardo stampato in faccia, “Lo so che è the…ma si potrebbe fare lo stesso”
Cassie fissò l’amica rimproverandola con lo sguardo.
Ma è impazzita?
Cioè, potrebbero scoprirci da un momento all’altro e lei pensa al the?!
La ragazza rimase li a fissare la romana per altri cinque secondi poi però si rilassò un po’.
Ehi, sono  a casa Salvatore, con Ian nudo nell’altra stanza!
Prima avevo detto femminile, non noiosa!
“Ok, va bene, prendi i bicchieri”
Katie si mise a cercare i bicchieri.
“Mi sa che sono nella credenza…” disse Cassie appoggiandosi al divano.
La romana annuì, prese una sedia e si posizionò sotto al piccolo mobiletto.
“Stai attenta, ti prego!” disse Cassie, vedendo l’amica che saliva sulla sedia.
“Si, tranquilla…io uso il cervello mica…” Katie guardò l’amica e un bicchiere le scivolò di mano, cadendo a terra, “O-ops”
Cassie sbiancò di colpo.
In quel momento si sentirono dei passi provenire dal piano superiore.
Le due amiche si guardarono impaurite.
“Di là…”sussurrò Cassie indicando un corridoio e prendendo l’amica per il polso.
Le voci si stavano avvicinando e le ragazze si resero conto di trovarsi proprio davanti alle scale che portavano al piano superiore solo quando videro Nina scendere.
“Lì dietro!” sussurrò la romana, indicando un sottoscala.
“Cosa sta succedendo qui?” chiese Nina ad un uomo che le stava a fianco.
“Cassie abbiamo fatto un casino!” sussurrò Katie.
Poco a poco tutte le persone che prima se ne stavano di sopra erano scese, dirette verso il salotto.
“Sono scesi tutti…lì ci sono le scale, saliamo?”
“Sìsì, saliamo, non intendo farmi beccare! Oh Dio, aiutaci tu!” esclamò Cassie facendo il segno della croce e poi prendendo la mano dell’amica.
La romana iniziò a ridere.
Quando fa così è proprio buffa!
“Andiamo fifona!” esclamò Katie una volta arrivata in camera di Damon, “Entriamo un attimo in bagno…ma ti rendi conto?! Qui è dove Damon Salvatore si lava!” aggiunse con aria sognate.
“Katie che diavolo fai?! Torneranno a girare da un momento all’altro!” esclamò Cassie impaurita.
“Si bè, ma mica subito, no?”
In quel momento si sentì la porta della stanza chiudersi.
“E che cavolo!” esclamò Cassiopea sotto voce, “Nella doccia! Subito!”
Le due ragazze si nascosero lì, finché le riprese non furono finite.
Ma che ore si erano fatte?
“Ora possiamo uscire” sussurrò la romana che però si fermò di colpo.
“Cosa fai?!”Esclamò Cassie, “Dobbiamo uscire! E subito anche!”
“H-hi, she is Cassie” disse Katie fissando un punto oltre la doccia.
“Guarda che lo so come mi chiamo!” disse Cassie sbuffando “Ma cosa stai guardando?” chiese curiosa la ragazza.
Si mise in punta di piedi, poggiando le mani sulle spalle dell’amica e sporgendosi un po’ in avanti, “Oh, per tutti gli adoni dell’Olimpo!” esclamò poi.
IAN SOMERHALDER SI TROVAVA DAVANTI A LORO!
E INDOSSAVA SOLO UN’ASCIUGAMANO CHE GLI COPRIVA I FIANCHI!
 

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Capitolo 4
*** Sexy Smolder e Sexy Trevino. ***


SEXY SMOLDER E SEXY TREVINO
-Capitolo quattro-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Katie rise lievemente, “Excuse her. She’s very ignorant. Great!”, aggiunse la ragazza, dando un pizzicotto all’amica.
Ian, intanto, si chiuse la porta del bagno alle spalle.
“Ian Somerhalder?” sussurrò Cassie risvegliandosi dallo stato di trance in cui era caduta per trenta secondi, “I don’t speak english very well,but you are very hot!” disse con voce carica di emozione.
La preferivo in trance…
“Ma cosa…?” chiese Katie sconvolta all’amica, “Sorry, but she’s very stupid” aggiunse la romana, fulminando l’amica con lo sguardo.
Cassie si strinse nelle spalle.
E cosa ci posso fare io se quando mi agito dico la prima cosa che mi passa per la mente?
La romana stava per parlare ma si bloccò sentendo la voce di Nina.
“What are you doing, Ian?” chiese l’attrice.
Siamo fottute.
“Oh, nothing! I’m laughing alone, don’t worry” rispose Ian avvicinandosi alle ragazze e coprendo le loro bocche con le sue mani per evitare che parlassero.
Le due amiche si guardarono con la coda dell’occhio.
“Umh, ok.  When you’ve done come down with us, then” disse Nina allontanandosi poi dal bagno.
“Oh, yep” rispose l’attore guardando le ragazze e sorridendo loro.
Ad un certo punto, l’asciugamano che copriva i fianchi del ragazzo scivolò giù, accasciandosi sul pavimento e lasciandolo completamente nudo.
Cassie e Katie abbassarono involontariamente gli occhi, arrossendo.
Immediatamente Cassie, anche se neanche lei sapeva bene il perché, mise una mano sugli occhi della Romana per evitare che guardasse, mentre lei iniziò a far vagare il proprio sguardo per tutta la stanza con fare imbarazzato.
“Oh, excuse me girls” disse Ian, liberando le bocche delle ragazze e affrettandosi a raccogliere l’asciugamano.
“No no, tranquillo fai pure. Tanto la mia amica mi ha appena VIETATO di vederti nudo” disse Katie, togliendosi dagli occhi la mano dell’amica e guardandola tra lo scocciato e il divertito.
“Oh, are you Italian?” chiese Ian sorpreso.
“Si purtroppo, porca trota!” disse Katie, guadagnandosi uno schiaffo sul braccio da parte di Cassie.  
“Em…scusala. Cosa facciamo ora?” chiese Cassie all’attore in italiano.
Lui le guardò un po’ confuso.
“Nel frattempo potete uscire dalla doccia” disse dopo qualche minuto Ian, sorridendo.
“Oh…certo” risposero in coro le amiche stupite del suo italiano perfetto, ma proprio mentre stavano per uscire Cassie (Maledetti anfibi!) inciampò nelle sue scarpe cadendo addosso all’amica che, a sua volta, perse l’equilibrio cadendo addosso ad Ian.
Questo cadde all’indietro e l’asciugamano gli scivolò per la seconda volta.
Quando le ragazze aprirono gli occhi la prima cosa che fecero fu guardare gli occhi di Smolder, poi più giù, verso i pettorali e poi ancora più giù, diventando rosse come due pomodori.
Ian era estremamente imbarazzato, lo si capiva dal colorito roseo che le sue guance avevano assunto.
“Oh, scusa…” disse Katie tirandosi su per poi picchiare la testa contro il lavandino.
“Oddio! Fatta male?” chiese Cassie all’amica che continuava a strofinarsi la testa con una mano.
“Un pochino…” rispose lei.
“Em…girls?”
Solo allora Cassie si rese conto di essere ancora sdraiata su Ian. “Oh, scusa…” disse imbarazzata.
Facendo attenzione la ragazza cercò di alzarsi ma, appena puntò i piedi a terra per darsi lo slancio, scivolò sull’asciugamano ricadendo addosso all’attore e colpendogli l’inguine con il ginocchio.
Gli occhi di Ian uscirono dalle orbite.
Oh, merda.
“Cassie, credo che l’abbiamo ucciso…” disse Katie.
“Oh, cavolo! Scusami!” esclamò Cassie nel panico.
“Aspettami qui…vado a cercare qualcosa di fresco da mettergli sul…sul…”
“Sul COSO!” concluse Cassie.
“Ok, torno subito se no questo ci muore qui”
“Aspetta!” sibilò Cassie, “Non puoi lasciarmi sola!”
“Si che posso! Lo sto facendo…” disse la romana con un sorriso a trentadue denti.
Katie corse in camera ed afferrò uno strofinaccio che riempì del ghiaccio preso da un contenitore posto vicino alle bottiglie di bourbon del set.
Ian, nel frattempo, si era coperto le parti basse con una salvietta.
“Togli quella e metti questo” disse la romana rientrando in bagno.
Il ragazzo rimase immobile.
“Forse non ha capito…” disse Cassie.
“Ma se parla italiano meglio di noi due messe insieme!”
Cassie alzò le spalle.
“Togli la salvietta, tanto ormai l’abbiamo visto…” continuò la romana.
“Io non gli ho visto proprio niente!” esclamò Cassie, diventando tutta rossa.
Katie sbuffò e poi si rivolse a Smolder, “Senti, non so se tu non ci capisci o se fai solo finta di non capire, ma se adesso non mettiamo del ghiaccio puoi dire addio alla tua capacità di procreare”
L’attore non disse niente e rimase di nuovo immobile fissando il vuoto.
“L’hai voluto tu!” disse la romana, “Cassie, via l’asciugamano!”
La ragazza, contro voglia, tolse la salvietta iniziando a guardare per tutta la stanza, cercando di non far cadere l’occhio sul corpo del ragazzo.
La romana ci poggiò sopra il ghiaccio.
“Ma cosa…?!” esclamò Ian.
“Le farà bene, Mr. Somerhalder” disse Katie, in modo molto più gentile.
“Ma...ma tu l-lo tocchi così?” chiese Cassie sbalordita.
“Cavolo amica mia! Con il caratterino che ti ritrovi non ti facevo così pudica!”
“N-no sono…pudica…solo…bè…è IAN SOMERHALDER!” esclamò l’amica, indicando per sbaglio l’arsenale dell’attore.
“Bè, a Ian serve dell’altro ghiaccio perciò resta con lui mentre vado a prenderlo e non combinare guai” e così dicendo la romana uscì di nuovo dalla stanza.
Si avvicinò al contenitore dove prima aveva preso il ghiaccio ma, purtroppo, questo era vuoto, così decise di dirigersi in salotto.
Di certo vicino all’armadietto degli alcolici il ghiaccio c’è.
Stava raggiungendo il soggiorno quando vide Michael Trevino venire in quella direzione.
Oh, no.
Pensa, pensa, pensa.
La ragazza si guardò un po’ intorno e poi le venne un’illuminazione.
Così prese un paletto di legno, ovviamente oggetto utilizzato per girare delle scene, e lo lanciò verso la cucina, a destra.
Michael si girò di scatto, con un’espressione perplessa disegnata sul volto.
 
Cassie intanto stava cercando di non combinare guai, rimanendo immobile.
"Mi passeresti l’asciugamano?" chiese Ian.
"Quale?"
"Quello vicino a te"
La ragazza, tenendo lo sguardo fisso sulla porta per evitare di vedere la parte X di Ian, tastò sul terreno per trovare l'asciugamano.
L’attore era ancora steso per terra e Cassie, sbadata come sempre, toccò gli addominali del ragazzo.
E questi?
Cassie mosse gli occhi di scatto ed il suo sguardo cadde sulla parte X.
La ragazza arrossì di botto e, nervosa, cominciò a gesticolare e per sbaglio diede uno schiaffo ad Ian.
Lui cominciò a ridere.
Oddio, che imbarazzo!
"Scusa, io...io non volevo è che...uff… dov'è questo diavolo di asciugamano?" chiese Cassie nervosissima.
In quel momento, i due sentirono la porta aprirsi.
"Katie, finalm..." disse Cassie girandosi verso la porta ma si interruppe diventando un peperone.
Non era Katie, era Michael Trevino!
Cazzo!
"Emm…scusate ragazzi ho interrotto qualcosa?" chiese Mich malizioso.
"Eh?!"chiese Cassie nervosa, "Ma cosa dici? Lo...lo stavo semplicemente aiutando…" aggiunse alzandosi e tenendo gli occhi fissi in quelli di Michael.
Oddio!
Ho visto il…il…il PITONE di Ian Somerhalder!
Queste non sono cose che capitano tutti i giorni!
Devo uscire a prendere un po’ d’aria prima che il cuore mi scoppi in mille coriandolini.
Katie, intanto, stava tornando dal salotto con il ghiaccio e aprendo la porta del bagno si ritrovò davanti Michael ed Ian insieme a Cassie, in quella situazione così imbarazzante.
"Ma che diavolo sta succedendo?" chiese la romana imbarazzata.
"Katie, vieni...."disse Cassie, ma fu interrotta.
"E' successo che la tua amica ed il mio amico erano mooolto intimi, e lei era mooolto imbarazzata" disse Michael cominciando a ridere.
Ian scosse la testa facendo cenno di no con un sorriso stampato in faccia.
 
"Michael, io credo che tra poco finirà la tua carriera" disse Katie cominciando ad innervosirsi vedendo Cassie diventare sempre più rossa.
"Ah, sì...davvero?" chiese lui sorridendo.
"Sì, perché molto presto taglierò quella tua lingua che permette alla tua bocca, non collegata al cervello, di parlare a vanvera!" esclamò la ragazza, alzando il sopracciglio sinistro com'era abituata a fare quando ero nervosa.
Lui sorrise ed Ian cominciò a ridacchiare prendendo in giro Michael per non aver ribattuto alla frecciatina della ragazza.
Le due ragazze  si batterono il cinque sorridendo, con uno sguardo compiaciuto. “Mh…Katie usciamo un secondo? Così Ian si può coprire...”
La romana annuì.
Le amiche uscirono dal bagno, chiudendosi la porta alle spalle e subito Cassie iniziò a raccontare tutto quello che era successo qualche secondo prima.
Katie rimase sconvolta.
"Chi lo avrebbe mai detto? Ma poi...chi avrebbe mai detto che di fronte a Trevino avrei mai detto quelle parole? E' così insopportabile. E tu ed Ian.... beh, hai visto come ti ha guardato?" chiese Katie con aria sognante.
"Ma cosa dici! Piuttosto tu ora dovrai andare incontro ad una penitenza" esclamò Cassie sorridendo maliziosamente..
"Quale penitenza?" chiese Katie con finta ingenuità.
"Quella che abbiamo deciso di fare in caso avessimo incontrato qualcuno del cast…"
"Ok, spara..." disse la romana alzando gli occhi al cielo.
"Vediamo..."disse Cassie fingendo di pensare.
Infatti la ragazza stava già progettando dal giorno della loro partenza la penitenza che l'amica avrebbe dovuto fare.
"Mh...dovrai invitare Mr. Trevino a prendere un gelato..." disse Cassie alla fine, con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.
"Cosa?!" chiese incredula Katie, sgranando gli occhi peggio di Pallocchio.
"Sì, hai capito bene!" esclamò Cassie sorridendo soddisfatta di se stessa.
"No, cioè. E' insopportabile, ci ho appena 'discusso', non avrebbe senso. E poi..." Katie cominciava ad essere sempre più nervosa.
"Ehi, ehi. Lo avevi detto tu! E poi è un bel ragazzo, anche se insopportabile" disse lei trattenendo una risata.
"D'accordo. Ho capito. Ma poi te la farò pagare Crudelia Dèmon!" Disse Katie, sottolineando il 'nomignolo' che aveva dato a Cassie e quasi le venne da ridere.
Improvvisamente sentirono dei passi.
Era la voce di Nina.
Cassie prese la mano a Katie.
E ora dove andiamo?
Tornare dai ragazzi, in bagno, era l'unica via d'uscita.
Ma Nina non doveva aspettare Ian di sotto?
Le ragazze rientrarono velocemente in bagno.
Ian si era rialzato e si era avvolto attorno ai fianchi una salvietta blu scuro mentre Michael era appoggiato al lavandino con le mani incrociate sul petto.
Appena le due amiche entrarono nella stanza Michael sorrise.
Cassie ricambiò, andando a posizionarsi vicino alla doccia e mantenendo una certa distanza di sicurezza da Ian, mentre Katie, dopo aver chiuso la porta, fulminò l'attore con lo sguardo.
Le due amiche si scambiarono uno sguardo.
"Abbiamo un problema…" dissero in coro.
Ian e Michael si lanciarono uno sguardo interrogativo.
"Ian?" chiamò Nina, avvicinandosi alla porta del bagno.
"Shit!" dissero in coro i due ragazzi.
"Nina... Ehm... Aspetta un minuto" disse Ian cercando un suggerimento da parte dei tre ragazzi.
"Ian, ma con chi sei? Sento delle voci"
Nina era confusa.
"Ehm, non saresti..." Katie sentì Michael pronunciare quelle parole e si fiondò lì davanti e gli tappò la bocca.
Lui sorrise maliziosamente guardandola da vicinissimo.
Katie era imbarazzata.
Siamo così vicini e lui è così…
La voce di Smolder la portò alla realtà.
"Michael?" Chiese sorpresa Nina.
"Sì, è venuto ad aiutarmi. Aspettami giù!" disse Ian.
Nina tornò giù e le ragazze aprirono la porta per accertarsi che non vi fosse nessuno.
Quando si rigirò, Cassie si trovò a fissare due enormi occhi color cielo.
La ragazza deglutì rumorosamente.
Il suo cervello, rarità, incominciò a pensare razionalmente.
Sono in America e di fronte a me c’è Ian Joseph Somerhalder.
Non è quello che ho sempre sognato?
In quel momento Cassie si sentì mancare.
Un po’ per la stanchezza (fare la stalker era stancante) e un po’ per la vicinanza con il ragazzo che le faceva battere il cuore a mille all'ora.
La ragazza fece un passo indietro, per cercare qualcosa a cui aggrapparsi, ma l'unica cosa che trovò fu l'aria.
Le gambe le erano diventate di gelatina e si sarebbe di certo afflosciata a terra se Ian non l'avesse presa per i fianchi e avvicinata a sé.
Appena lui le cinse la vita, tanto da far sì che i loro corpi si toccassero, lei mise le sue mani sulle spalle del ragazzo.
Katie guardava da un'altra parte per non rovinare l'atmosfera.
Improvvisamente Michael si schiarì la voce, con un tono abbastanza alto.
Imbecille!
Katie si girò di scatto e vide Ian e Cassie prendere una certa distanza, mantenendo però sempre un sorriso.
Katie schiacciò il piede a Michael e lo guardò malissimo.
Smolder e Cassie li guardarono e, molto imbarazzati, fecero vagare lo sguardo nella stanza.
"Che diavolo fai?" quasi urlò Michael a Katie.
"Forse, se lo dico nella tua lingua lo capisci meglio. You're dead!" sussurrò la romana sorridendo nervosamente.
Cassie non sapeva cosa dire.
Michael e Katie si guardavo in cagnesco mentre Ian evitava il suo sguardo.
Che abbia sentito anche lui le piccole scosse di elettricità che ci sono state appena la nostra pelle è venuta in contatto?
"Ok, ragazzi, basta" disse Cassie, mettendosi fra l'amica e l'attore.
Katie mise il broncio incrociando le braccia sul petto.
"Se vogliamo uscire di qui senza che nessuno ci veda ci conviene collaborare" aggiunse poi.
"Credo che..." iniziò Ian per poi fermarsi e voltare il volto verso la giovane.
"Cassie" gli suggerì la ragazza.
Cassie si sentì invadere da una profonda tristezza.
Smolder non ricorda neanche il mio nome, come potrebbe aver sentito le scosse?
"Stai bene?" le sussurrò Katie, vedendola sbiancare tutta d'un tratto.
"Sisi, sono solo un po’ stanca" rispose Cassie ma, accorgendosi di non aver convinto l'amica, aggiunse, "Inoltre sono preoccupata che ci scoprano"
"Io credo che il motivo sia un altro. Sai, ci conosciamo da poco ma sono molto intuitiva "aggiunse Katie sussurrando.
Cassie sorrise com'era solito fare con l'amica.
"Allora, siete d'accordo?" chiese Ian rivolgendosi alle due ragazze.
Le due, essendosi perse a parlare tra di loro, non avevano sentito nemmeno una loro parola.
"Ehm. Sorry, ma non abbiamo proprio sentito" disse Katie per salvare Cassie dalla figuraccia. Per come stava riusciva a malapena a parlare con Ian.
"Sentite, ora ripeterò io. Però le vostre confidenze da 'Amichette Forever' ve le farete un altro giorno ok?" disse Michael guardando le due ragazze e poi cercò di trattenere un sorriso.
Sapeva che Katie avrebbe replicato.
"E tu quando finirai di avere quell'aria da superiore verso di noi soltanto perché sei famoso?" chiese la romana avvicinandosi sempre di più all'attore con le braccia incrociate e guardandolo malissimo.
Cassie e Ian si guardarono e sorrisero per i loro soliti battibecchi.
"Ehi, ora basta" disse Somerhalder sorridendo.
"Davvero, ora pensiamo a come uscire da questa situazione" aggiunse Cassie, prendendo l'amica per il braccio e portandola vicino a lei.
"D'accordo" sbuffò Katie e Michael sorrise beffardamente.
"Allora, dovreste scendere dalla finestra. Vi aiuteremo noi naturalmente" disse Smolder e guardò l'amico che era piuttosto divertito per quello che stavano per affrontare.
"Però prima credo sia meglio che indossi qualcosa sotto questo asciugamano…" disse Ian.
"Tipo?" chiese Cassie.
"Mutande…" rispose il ragazzo.
Subito la ragazza arrossì.
Ma certo mutante, non poteva rimanere nudo per tutto il tempo. "Ragazze…emm...potreste girarvi?" chiese l'attore cortese.
"Oh, si certo" risposero in coro le due amiche, arrossendo un po’. "Ragazze..." sussurrò Michael e, questa volta, oltre a Katie anche Cassie lo fulminò con lo sguardo.
 
"Cosa proponete?" chiese la romana una volta che Ian si era abbastanza coperto.
"Vi calerete dalla finestra" disse Michael sorridente, come un bambino ricco davanti ad un negozio di caramelle.
"Cosa?!" urlò la romana.
"Voi siete fumati!" gridò Cassie.
"Senti, non so come siete abituati voi americani, ma credo che tu sia proprio uno psicopatico mio caro Michael!" urlò Katie incrociando le braccia.
"Sentite, voi siete matti. Ho capito che siamo ragazze ‘normali’, ma non potete trattarci come un sacco di patate!" disse Cassie cominciando ad innervosirsi.
"Non sei una ragazza qualunque. C-cioè non lo siete...insomma” disse Ian con fatica.
Le due ragazze si voltarono e Cassie rimase scioccata.
"Ah, per me sì" disse ridacchiando Trevino.
"Lo so. Per voi cavernicoli è sempre tutto uguale, non è vero?" chiese Katie, compiaciuta della sua battuta.
Ian e Cassie cominciarono a ridere.
Michael e Katie li guardarono, si guardarono e sorrisero.
"Non ci credo, hai riso!" disse Michael, facendo il finto sorpreso.
"Vedi di non farmi cadere. Andiamo" disse Katie.
“Come dobbiamo procedere?" chiese Cassie rassegnata.
"Dovete saltare da quella finestra" rispose Michael indicando la finestra dalla quale pochi minuti prima lei e Katie avevano sbirciato Ian girare la scena del bagno.
"Io non salto giù di lì" disse Katie, puntando i piedi.
"Neppure io!" concordò Cassie.
"E' l'unico modo per non farvi vedere da nessuno…" disse Michael cercando di trattenere la rabbia e serrando la mascella.
"Oh, giusto. Posso capire che vergogna farti vedere insieme ad una ragazza qualunque, vero Trevino?" sussurrò Katie per non farsi sentire.
"Scusa?!" chiese Michael nervoso.
"Hai capito benissimo!" rispose la romana, girandosi verso di lui.
"Sentite, non è perché non siete famose. Soltanto che non sarebbe normale vedere due fan, da sole con noi due, uscire senza che nemmeno vi abbiano viste entrare... quindi" disse Ian cercando di addolcire la situazione.
Katie, come il suo solito, sbuffò.
"Dai, sbrighiamoci a fare questa cosa. In fondo è la cosa migliore, ha ragione Ian" disse Cassie sbuffando.
Involontariamente si girò per avviarsi alla finestra e si ritrovò davanti Smolder.
“Scusami…" disse imbarazzata, evitando volontariamente i suoi occhi.
Pochi minuti che sono in sua compagnia e già gli ho fracassato l'attributo, l’ho riempito di lividi e gli sono svenuta addosso un paio di volte.
Mi conviene stargli lontano se voglio salvagli la vita.
"Non per rovinare questa scenetta da Peter Pan, ma coma scendiamo dalla finestra? Insomma io non vedo nessuna Trilli e in questo momento l'unico pensiero felice che ho è quello di decapitare una certa persona" disse Katie lanciando un'occhiataccia a Michael.
"La ragazza ha ragione Mike…" disse Ian continuando a fissare la nuca di Cassie che, nel frattempo, stava sporgendo la testa dalla finestra per calcolare più o meno l'altezza.
Un po’ altina.
"Tranquilli, il vostro Michael ha già ideato un piano…" rispose con un sorrisino che lo faceva sembrare una volpe.
"Oh, vuoi forse lanciarci dalla finestra? O forse preferiresti che scomparissimo con uno schiocco delle dita?! Perché, che io sappia, i cavernicoli non sanno pensare" disse Katie sorridendo nervosamente.
Lui le faceva questo effetto, era insopportabile.
Che carattere.
"Ah-ah-ah, no" rispose Mich guardando Katie.
Cassie ed Ian gustavano la scenetta che, come al solito, li faceva ridere.
Katie roteò gli occhi per Michael.
"Allora, al contrario di come pensa questa ragazzina, noi vi aiuteremo. Sì insomma. Basta chiudere la porta a chiave e...possiamo aiutarvi. Ci state?" chiese Michael. Cassie era poco convinta ma, appena si voltò per vedere Ian, incrociò quel sorriso ed annuì prontamente.
Katie diede un pizzicotto all'amica, rimanendo stupita dalla reazione.
 
"Ahio!" disse Cassie, "Perché l'hai fatto?" chiese all'amica, iniziando a massaggiarsi il braccio e notando che il punto dove aveva ricevuto il pizzico si stava già arrossando.
La romana si diede un sberla sulla fronte, "Te lo spiego dopo. Allora grande genio, ci vuoi spiegare una volta per tutte il tuo FANTASTICO piano?" aggiunse, rivolta a Michael.
"Bene, se una certa ragazzina mi facesse parlare invece di continuare a interrompermi…"
"A chi hai detto ragazzina?" chiese Katie con fare minaccioso, alzando la mano destra già pronta a mollare cazzotti.
"BASTA!" urlarono Ian e Cassie insieme, "Per favore" aggiunse la ragazza dopo.
"Spiegaci il tuo piano…" disse Smolder rivolto all'amico.
"Prenderemo degli asciugamani e li legheremo insieme in modo da formare una lunga fune. Ci siete fin qua?"
Tutti annuirono.
"Bene, poi legheremo l'inizio della fune al lavandino. Il primo a calarsi sarò io seguito da Katie, mentre il secondo a calarsi sarà Ian seguito da Cassie"
“Hmmm, non credo che funzionerà così"  disse Katie insicura.
"Se ti dico che va bene va bene! Siamo Somerhalder e Trevino, come potrebbe andare tutto storto?" chiese Michael inarcando le sopracciglia.
"Giusto, non sbagliate mai vero? Ah, che discorsi!" disse nervosa la romana.
"Allora, chiuderemo a chiave la porta ma prima bisognerà fare una 'fune'” disse Mich ignorando la ragazza.
"Hm, non sono sicura però" sbuffò Cassie.
"Tranquilla sweety, ci sono io" Disse Ian sorridendole.
Cassie si immobilizzò per un po’ finché Katie non le diede un altro pizzicotto e la ragazza tornò in se.
"Mi ha chiamata Sweety!" sussurrò Cassie a Katie, sorridendo ancora con aria sognante.
La ragazza non si accorse che Michael era dietro di loro finché non lo sentì scoppiare in una ricca risata.
Katie roteò gli occhi.
"Katie e se ora glielo va a dire?" chiese Cassie arrossendo di botto una volta che Michael si era allontanato per prendere gli altri asciugamani.
"Non credo succederà. Vado a dargli una mano. Tu aiuta Ian!" disse Katie.
Cassie si avvicinò all’attore, poco convinta.
"Allora, prova a dire una parola di quello che hai sentito e giuro che ti taglio le corde vocali!" disse Katie a Trevino.
"Ma che dici! Piuttosto vedi di mettere bene gli asciugamani" disse Michael.
"Ma che vuoi ,non devi dirmi quello che devo fare!" disse Katie corrugando la fronte.
Cassie prese due asciugamani e cercò di legarli insieme, non avendo però molto successo.
"Porca la paletta! Se non ti annodi giuro che ti castro, hai capito?! Stupido asciugamano che non servi proprio a un cazzo!" disse tutto d'un fiato la ragazza. Cassie alzò la testa per sistemarsi una ciocca di capelli dietro la testa, un gesto che le ricordò sua madre, Diana.
Cosa avrebbe detto se l'avesse vista in quella situazione?
A Cassie venne da ridere.
Alzò lo sguardo dagli asciugamani e si accorse che tutti la stavano fissando, "Che c'è? Quando ci vuole ci vuole eh!"
Katie iniziò a ridere, "Finalmente la vecchia Cassie è tornata!"
"Non se ne è mai andata, solo che mi sono ripromessa di comportarmi un po’ più decentemente…"
"Decente non è la parola che userei per definire i tuoi nodi…" disse Ian.
"Nessuno è perfetto…” ribatté la ragazza.
Nessuno tranne te.
Ma sei scema?!
Ti sembra il caso di fare questi pensieri in questo momento?
E, quasi senza accorgersene, Cassie si ritrovò a fissare i pettorali di Ian, poi più giù, proprio quel punto nascosto dai boxer neri, e più giù ancora, sulle gambe toniche.
Cercando di non farsi notare, Cassie sporse un po’ la testa all'indietro per osservare il sedere di Somerhalder.
Mh...molto meglio dal vivo.
Katie cominciò a ridere vedendo Cassie.
La sua risata era contagiosa, no molto di più.
Era soprattutto alta come risata.
Michael cominciò a ridere e così tutti.
Dopo 2-3 minuti tutti chiesero a Katie il motivo per cui stava ridendo.
"Beh, non posso dirlo" disse la romana facendo ancora qualche risatina.
"Tu non sei normale" disse Trevino sorridendo.
"Parla lo psicopatico" disse Katie continuando a ridere.
La romana si mosse e nel farlo urtò, involontariamente, Michael.
Le loro mani finirono per toccarsi e Michael la guardò fissa negli occhi.
Lei era come incantata ma... appena si rese conto di quello che stava succedendo, cercò di uscire da quella situazione.
"B-beh, io...cioè, noi…io credo che dovremo cominciare a calarci" disse Katie, girandosi verso Ian e Cassie.
L'amica le sorrise e Ian fece lo stesso.
"Ian, Cassie, siete pronti?" chiese Katie sorridendo.
"E io sono trasparente?" chiese Michael avvicinando il suo viso a quello della ragazza tanto che lei, quando si girò di lato, se lo trovò vicino, più di quanto pensava.
La romana si accorse che il colore delle iridi degli occhi del ragazzo erano così scure da confondersi con le pupille.
"Posso dirti una cosa che non ho mai detto a nessuna delle mie fan?"
Katie annuì con il cuore che le martellava nel petto ad una velocità strabiliante.
"Hai una caccolina lì, proprio sotto il naso…"
La ragazza arrossì, portandosi una mano sopra il naso e, con l'altra, mollò uno schiaffo sulla spalla al ragazzo.
"Michael sei…sei…"
"Il ragazzo più irresistibile che tu abbia mai visto?" la anticipò lui con un sorriso beffardo.
Irresistibile?
Tu sei il più bello, il più eccezionale, il più sexy, il più tutto, ragazzo che abbia mai visto.
"Sei odioso!" disse alla fine la ragazza.
"Hei, voi due" disse Ian ,"Noi qui saremo pronti, tocca a voi scendere per primi"
"E poi guardati tu allo specchio!” disse la romana ignorando Smolder, “Io non ho niente! Quindi smettila di fare il buffone!” la ragazza prese fiato, “Comunque si, andiamo”
Michael sorrise e, agilmente, si calò dalla finestra.
 
"Katie puoi scendere ora!" urlò il ragazzo a bassa voce una volta messo piede sul piccolo tetto che sporgeva dalla casa.
La romana, con l’aiuto di Ian, uscì dalla finestra e cominciò a calarsi.
Una volta che Katie fu abbastanza in basso anche Cassie e Ian iniziarono a calarsi.
Ad un certo punto la romana scivolò e Michael le toccò il sedere per sorreggerla.
“Ma che diavolo fai?! Mi tocchi il culo?! Ah, fai schifo!” cominciò quasi ad urlare Katie.
“Ma perché, lo vuoi chiamare sedere quello?! E poi abbassa la voce!” disse Trevino nervoso.
Katie era rimasta male per la frase di Michael ma sapeva che era così.
In fondo era insopportabile...ma così bello.
"Senti, visto che non hai intenzione di restare così con me, ed io altrettanto, che cosa ne dici se ci sbrighiamo a scendere?" chiese Katie.
Cassie sorrise, questa parte dell'amica la faceva ridere.
Sembrava una bambina.
Soprattutto con Michael che era molto suscettibile.
Trevino tolse la mano dal sedere dell’amica e la afferrò per i fianchi, poggiandola poi delicatamente sulle tegole in modo che non scivolasse.
 
“Emm…ragazzi, non vorrei rovinare la vostra ennesima discussione ma quassù avremmo un problemino" disse Ian poggiando i piedi su una fuoriuscita del muro.
"Ovvero? Hai freddo a stare solo in boxer?" domandò Michael sorridendo sotto i baffi.
"No, si tratta di Cassie…"
"Cosa le hai fatto?!" domandò subito minacciosa Katie, avanzando di un passo.
"Niente! E' solo che le si è incastrata la maglia nella finestra"
"Ah…" disse la romana un po’ imbarazzata per aver dubitato di lui.
"E valla ad aiutare no?" disse Michael.
"E' quello che stavo per fare ma fate così tanto rumore che concentrarsi diventa difficile. Potete per una volta non litigare?" domandò Smolder.
"Scusa" dissero entrambi i ragazzi.
"Qui la cosa da fare sarebbe una..." disse Ian tornando a guardare Cassie negli occhi e facendo un piccolo sorrisino.
"Toglierti la maglia!" esclamò Katie sgranando gli occhi.
"Che cosa? Ma non esiste!" disse Cassie sgranando gli occhi molto più di Katie.
(Ancora un poco e le sarebbero usciti dalle orbite.)
"Beh, se non vuoi rimanere quassù è l'unico modo" disse Ian, spostandole la ciocca dei suoi capelli dietro l'orecchio.
Cassie annuì, diventando rossa in volto, e rimase stupita dal gesto del ragazzo.
"Beh, volete che vi lasciamo soli?" chiese Trevino imperterrito.
Cassie gli rivolse un'occhiataccia ed Ian roteò gli occhi sorridendo e scuotendo la testa per le solite frasi dell'amico.
"Sei proprio un porco!" disse Katie sbuffando.
"L'aiuto io, voi intanto cercate di sistemare bene la scala che è lì per scendere" disse Smolder.
Cassie arrossì di botto.
Ian cominciò a toccare la sua maglia venendo a contatto con la sua pelle.
Cassie sentì delle piccole scosse salirle per tutta la spina dorsale e le gambe farsi di gelatina.
Oh, non di nuovo.
"Tutto bene?" chiese Ian fermandosi.
"Mh…si certo...è che..."
E ora?
Cosa gli dico?
Che solo fatto che lui mi stia toccando mi mandava in confusione?
Giammai!
"Ho le miei cose…" rispose alle fine, evitando i suo occhi.
Oddio!
Che scusa scema!
"Ah…" disse Ian semplicemente, "Bene, ora dovresti alzare le braccia in modo che possa sfilarti la maglietta.." disse cambiando discorso.
"E mollare la presa? Mai!"
"Devi farlo!" disse Ian guardandola negli occhi.
"Sentì sarò pure una stupida ma non così tanto da cercare il suicidio..."
"Ok che ci conosciamo da poco tempo ma…fidati di me..."
Oddio!
Doveva per forza guardarla così?
Doveva per forza parlarle così?
"Ok, fai in fretta però, questa posizione è un po’ scomoda"
Ian cominciò a sfilare la maglia a Cassie e, appena la tolse, la ragazza scosse la testa ritrovandosi attaccata ad Ian.
Cassie alzò lentamente gli occhi verso quelli dell'attore e lui rimase a fissarla.
Quegli occhi di ghiaccio la fecero sciogliere.
Nel vero senso della parola.
Appena distolsero lo sguardo e toccarono con i piedi la parte del tetto abbastanza piana, Cassie prese una storta.
"Ma non sarebbero bellissimi insieme?" chiese Katie a Michael, dimenticando per un attimo con chi stesse parlando.
"Beh, io direi che saremmo meglio noi" disse Michael provocando Katie.
"Ah, ma del resto con chi sto parlando?"  si lamentò Katie.
"Sei insopportabile lo sai?" disse Michael ridendo e poi diventando d'un tratto serio e avvicinandosi a Katie, di molto.
Lei stava per replicare ma rimase immobile.
Fece un passo indietro e una tegola le fece prendere una storta.
 
"Cazzo!" disse Cassie e subito alzò il viso verso Ian, "Oddio, scusami! Questo è poco femminile da parte mia…"
Ian sorrise, "Le ragazze troppo perfettine e femminili sono noiose..."
Cassie sorrise beandosi di quel momento e del complimento (ok, non aveva detto "Cassie sei bellissima anche quando dici le parolacce" ma la ragazza l'aveva letto tra le righe…ok, l'aveva voluto leggere...)

"Stai bene?" chiese Michael a Katie.
"Secondo te?" rispose lei abbassandosi e cominciando a massaggiarsi la caviglia.
"Ok, scusa, è evidente che ti sei fatta male…" disse lui accovacciandosi, "Fammi dare un'occhiata..."
"No, non ti avvicinare!"
"E se si fosse rotta?"
"Non è rotta" rispose Katie decisa.
Michael scosse la testa e si alzò.
"Ian che succede?" chiese rivolto all'amico.
"Si è storta una caviglia" rispose lui.
"Anche lei?"
"In che senso anche lei?"
"E' successo lo stesso alla cornacchia"
"A chi hai dato della cornacchia?" domandò Katie minacciosa, "Giuro che se non avessi la caviglia dolorante ti prenderei a schiaffi!"
"Come faremo a farli smettere ora?" chiese Ian a Cassie cominciando a ridacchiare.
"Non ne ho la più pallida idea. So soltanto che non riesco a camminare. Katie, meglio finirla qui. Vedrai che passerà" disse Cassie preoccupata.
“Come stai?" chiese Michael sorridendo alla ragazza ancora seduta per terra a massaggiarsi la caviglia.
"Oh, come sto? Sto benissimo. Venire qui, cadere da una finestra, entrare nel 'pensionato Salvatore', ritrovarsi in un bagno con un attore nudo, fargli male, andare a prendere del ghiaccio, tornare e ritrovarsi un...un...un mezzo cavernicolo che comincia a fare battutine a tutto spiano. Calarsi da una finestra con voi due, tra cui Ian in mutande, senza farsi vedere da nessuno, la tua amica che si impiglia con la maglia e cadere sulla parte più piana del tetto per poi prendere una storta. Sto bene, sto benissimo!...Ahi, cazzo!" disse Katie sfogandosi.
Tutti rimasero stupiti.
"Katie, calmati" disse Cassie appoggiandosi ad Ian per non poggiare il piede a terra. Nel frattempo Michael si inchinò per far alzare la romana.
“Scusa cosa fai?" chiese scocciata la ragazza.
"Secondo te? Ti aiuto ad alzarti…" disse Michael.
"Non ho bisogno del tuo aiuto" disse Katie.
"Senti, per una buona volta che ne dici di mettere da parte il suo orgoglio femminista e farti aiutare?"
Katie soppesò le parole di Trevino e poi annuì rassegnata, allungando una mano nella direzione del ragazzo.
"Non abituarti…" disse la ragazza una volta appoggiatasi al braccio di Michael.
"Tranquilla…non ho intenzione di farlo" disse il ragazzo iniziando a parlare poi con Ian.
Katie, a quella risposta, si massaggiò il petto, sentendo un leggero fastidio.
Ma cosa le stava succedendo?
"Katie, ti senti bene?" le sussurrò Cassie.
"C-credo di si..."
"Mh…senti io non sono una persona insistente, ma tu non me la racconti giusta…". "Tranquilla, niente di preoccupante" sussurrò Katie all'amica per non farsi sentire da Ian e Michael data la vicinanza con loro.
"Dopo mi dici" sussurrò lei, sorridendo dolcemente, "Cosa facciamo? Io ho freddino, sai com’è... sono senza maglia" domandò poi Cassie rivolgendosi ad Ian.
Lui l’avvolse con il suo braccio per i fianchi.
Al solo contatto rabbrividì.
L’attore le sorrise e rimasero incantati per una frazione di secondo, praticamente abbracciati dato che lui reggeva lei.
Katie, nel frattempo, manteneva le distanze da Trevino poggiandosi a lui soltanto con una mano e tenendo il piede sollevato.
Era faticoso ma non voleva dargliela vinta.
Non voleva fargli capire che era cotta di lui.
Non faceva parte del suo carattere.
Cassie sorrise ebete a Ian e si chiese perché quel ragazzo dovesse avere degli occhi così belli, perché dovesse avere dei capelli che profumavano di albicocca e perché le sue labbra dovessero ricordare quelle di Eros, il dio dell'amore.
Dopo essersi accorta di stare sbavando un pochino, la ragazza concentrò la sua attenzione sull'amica e le venne da ridere.
Era proprio di coccio!
Non voleva ammettere che la caviglia le faceva male!
"Mi è venuta un'idea" disse Michael.
"Ovvero?" chiese Ian distogliendo lo sguardo da Cassie.
"Allora, noi scendiamo e poi le ragazze si buttano..."
"Ok, ormai è chiaro: tu ci vuoi uccidere!" disse Katie.
Michael stava per replicare ma Ian parlò prima di lui, "Non è una cattiva idea..."
Cassie sgrano gli occhi, "Ma sei fumato? Io non mi butto!"
"Quoto Cassie!"
"Sentite, volete stare qua tutta sera o volete tornarvene a casa?" chiese Michael spazientito.
Le due ragazze si guardarono a lungo.
La prima parlare fu Cassie, "Ok, facciamolo"
Ian e Michael scesero giù tranquillamente, come se stessero facendo una normale passeggiata e non calarsi giù da un tetto.
"Ok, potete saltare!" urlò Michael.
Cassie si avvicinò a Katie e le strinse la mano.
Katie sorrise all'amica.
Non avevano bisogno di dirsi niente, i loro sguardi parlavano da soli.
"Ti voglio bene…" sussurrò Katie.
"Anch'io Romana..." rispose Cassie.
L'amica rise.
Cassie lasciò la mano di Katie.
"Uno..." disse Katie.
"Due..." disse Cassie.
"Tre!"  dissero insieme e saltarono.
Katie e Cassie chiusero gli occhi e si lanciarono.
 

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Capitolo 5
*** Telepatia. ***


TELEPATIA
-Capitolo cinque-
 
 
 










"Ehi potete aprire gli occhi ora" disse Ian, divertito nel guardare la scena delle ragazze aggrappate a loro.
Le due aprirono gli occhi e sorrisero.
Erano in braccio a loro, proprio come si prendono le principesse nei film.
Erano aggrappate nella stessa posizione.
Katie aprì gli occhi e sentì l'odore di Michael.
Era così buono.
Con una mano sfiorò i suoi capelli, lisci come seta, e poi mosse la testa.
Rimasero a guardarsi per un po’.
Katie sentiva che da un momento all'altro sarebbe svenuta se avessero continuato a stare così.
Nel frattempo Cassie aprì gli occhi.
La ragazza aveva le sue mani intrecciate nei capelli corvini di Ian e gli occhi persi in quelli color ghiaccio di lui.
"Ciao" disse Cassie a Ian.
"Ciao" rispose divertito lui.
"Profumi di fragola…" disse Michael a Katie.
"E' il mio nuovo bagnoschiuma" rispose la ragazza imbambolata.
"L'avevo intuito" disse lui.
Michael, senza dire una parola, mise Katie a terra e Ian fece lo stesso con Cassie.
"Bene ora raggiungiamo la mia auto..." disse Ian.
"E come pretendi di guidarla senza chiavi?" domandò Michael passandosi una mano tra i capelli.
Ian imprecò.
"Usiamo la mia" propose Trevino.
"E dov'è?" domandò Katie.
"Dall'altra parte dello studio..."
Cassie si lasciò scappare un lamento.
"E come ci andiamo?" domandò Katie.
"Io avrei un'idea..." disse Ian sorridendo.


Poco dopo i ragazzi si ritrovarono su una golf car.
Ian guidava, con accanto Cassie, mentre Michael se ne stava seduto dietro con Katie.
"Pronti?" domandò Smolder avviando la macchinina.
"Hai mai guidato uno di questi cosi?" domandò Cassie.
"No, mai…" rispose Ian premendo il piede sull’acceleratore.
I ragazzi partirono e, tutto sommato, stava andando ancora tutto bene anche se traballavano un pochetto poiché si sentiva quando la macchinina prendeva i sassolini sparsi qua e là.
"Ah, fa freddo"  disse Cassie sfregando le sue mani sulle sue gambe.
"Dai, ancora un attimo e poi saremo in macchina, anche perché comincia a cambiare il tempo, è un po’ nuvoloso..."  disse Ian sorridendole e preoccupandosi all'ultima frase.
"Siete sicuri che sia sicura ‘sta cosa?" chiese Katie preoccupata, non facendo caso all'intrusione del suo dialetto.
"Abbastanza sicura" disse Michael, divertito dal dialetto della ragazza.
Improvvisamente Ian fece una curva e Cassie finì addosso a lui, stessa cosa Katie con Michael.
Trevino la guardò serio e poi sorrise.
"Ah, ma sei di ferro? Che cavolo, quanto sei duro!" urlò la romana massaggiandosi la guancia.
"Ma cosa vuoi? Ho i muscoli" disse Trevino corrugando la fronte e alzando la voce divertito per far innervosire la ragazza.
"Certo, i muscoli. Ah, porca trota. Che giornata!"
E i due continuarono a litigare.
Ian nel frattempo guardò Cassie e le sorrise non rendendosi però conto che vi era una discesa ed andavano anche molto veloci.
"Ehi amicoooo, la discesa!" urlò Michael.
Ian distolse gli occhi dalla ragazza, che era ancora stesa addosso a lui, e frenò di colpo.
"Ahio!" disse Cassie alzando la testa e iniziando a massaggiarsela.
"Che hai?" chiese Katie.
"Ho picchiato la testa contro il volante..."
Trevino iniziò a ridere e sia Katie che Cassie gli mollarono un pugno sulla spalla sinistra.
"Cazz…!!"
"Te lo sei meritato amico…" disse Smolder scendendo dalla macchinina e girandole intorno per andare ad aprire la porticina a Cassie, "My lady" disse porgendole la mano. La ragazza l'afferrò ridendo un po’.
Certo che quel ragazzo era davvero dolce!
"Forza scendiamo" disse Michael a Katie.
"Sei un cavernicolo" disse la ragazza, invidiando un po’ l'amica.
"No, questo vuol dire essere cavernicoli" e così dicendo Trevino si caricò la ragazza su una spalla, come se fosse un sacco di patate.
"Of...lasciami andare..." protestò Katie.
"Non ci penso minimamente, non voglio avere altri contrattempi..."
I tre ragazzi, più Katie sulla spalla di Trevino, si incamminarono verso l'auto del ragazzo.
"Non ti azzardare a scorreggiare..." disse Katie
"Ehi, ma che termini sono?" chiese Trevino cominciando a ridere mentre Katie continuava a scalciare.
"Ah, quanto ti odio! E lasciami!" urlò la romana continuando a muovere le gambe.
"Falla finita e fai attenzione a non darmi calci in faccia"  disse lui continuando a sorridere e spostando un po’ la testa per evitare di farsi male.
"Tranquillo, per quelli ci sarà tempo dopo!" disse Katie dandogli uno schiaffo sulla schiena.
La romana si arrese e sbuffò.
Ian mise il suo abbraccio intorno alla vita di Cassie.
"Ti fa ancora male la caviglia?" chiese lui sorridendo.
"Beh, un po’ sì. Ma non è la fine del mondo" rispose lei.
"Dai, vieni qui" disse lui girandosi verso di lei.
"Cosa?" chiese Cassie aggrottando le sopracciglia.
"Dai, fidati di me, vieni. In fondo ora ci...ci conosciamo" disse lui e, sorridendo, la prese in braccio. Ovviamente non come Michael con Katie, bensì come una principessa.
Erano bellissimi e mentre loro camminavano avanti, Michael e Katie stavano dietro.
Poco dopo raggiunsero finalmente la macchina.
Smolder lasciò andare Cassie e questa sentì subito il freddo invaderle il corpo. Tremò lievemente.
"Michael mi dai le chiavi?" chiese Ian.
"Perché?" domandò il ragazzo avvicinandosi.
"Guido io"
Trevino lanciò le chiavi dell'auto all'amico e poi lasciò andare Katie che, saltellando, raggiunse l'amica.
"E io che lo trovavo sexy.. " sussurrò prima di entrare in macchina.
Cassie sorrise, trattenendo una risata.
"Bene ragazze, dove vi dobbiamo portare?" chiese Michael sedendosi sul sedile del passeggero davanti.
"Alla pensione Sunflower, si trova sulla destra, appena usciti dalla strada principale" disse Cassie.
I ragazzi annuirono.
Cassie tremò di nuovo.
"Tieni" disse Michael che, vedendola tremare dallo specchietto, le aveva passato la sua giacca.
"Grazie " disse lei sorridendo gentile.
Essere femminile ed educata alla fine non era tanto male…
"Poi mi spiegherai perché lui tratta bene te e me no..." disse Katie.
Cassie, dopo aver alzato le spalle, appoggiò la testa contro il finestrino, iniziando a sentire le piccole goccioline di pioggia tintinnare sulla macchina.
Katie appoggiò la testa sulla spalla dell'amica ed entrambe si addormentarono facendosi cullare dal suono della pioggia e dal calore dell'auto.
 
 
Cassie si svegliò e vide l'amica che dormiva.
 Sembra un angioletto quando dorme.
Improvvisamente pensò a quello che era accaduto la sera prima e diventò un po’ triste per non aver sfruttato l'occasione dato che il sonno aveva prevalso su di loro.
Katie cominciò a svegliarsi e, strofinandosi gli occhi, si girò verso l'amica.
"Ehi, romana!" esclamò Cassie ancora assonnata.
"Ehi, doppelganger" disse Katie per poi sbadigliare, "Ma... aspetta, ci siamo addormentate ieri sera?" chiese Katie , scostando le coperte per poi corrugare la fronte e mettersi seduta sul letto a gambe incrociate.
"Sì, uffa! Ma ti sembra possibile che ci ritroviamo su un letto? Questo cavolo di sonno, è stata una giornata un po’ stressante quella di ieri" rispose Cassie mettendosi come l'amica e stiracchiandosi per bene.
"Ed ora non li vedremo diciamo...più!" esclamò Katie e, per non sembrare triste, utilizzò come al solito il suo cinismo.
"Katie, ti prego, così mi deprimo" disse Cassie ridendo.
"Scusa..." disse l'amica.
Cassie sospirò rumorosamente, "Non gli abbiamo neanche chiesto un autografo..."
"Sai cosa ci vuole?" domandò Katie.
"Cosa?"
"Questo!" E così dicendo la romana colpì Cassie in faccia con un cuscino.
"E no, questo non dovevi farlo!" rispose l'altra prendendo il cuscino e colpendo a sua volta l'amica.
Continuarono così per altri dieci minuti finché, sfinite, si lasciarono ricadere sul materasso.
"Che ore sono?" chiese Cassie all'amica, con il fiatone.
Katie si alzò sui gomiti per vedere meglio l'orologio appeso al muro, "Quasi mezzogiorno"
"Ho fame..."
"Pure io..."
Cassie guardò Katie ed entrambe sorrisero.
"Mc?" domandò la romana.
"Questa cosa del leggermi nel pensiero a volte mi spaventa" ripose l'amica ridendo.
 
 
 
 
 
 
Angolo autore
Salve a tutti!
Scusate se è da molto che non aggiorniamo, ma io (Franci) ho avuto problemi con il computer.
Ora ,però siamo tornate!
Attendiamo con ansia i vostri commenti.

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Capitolo 6
*** La fortuna è dalla nostra parte. ***


LA FORTUNA E’ DALLA NOSTRA PARTE
-Capitolo sei-
 











Le ragazze avevano appena finito di pranzare così, piene come porcelli, avevano deciso di fare una passeggiata.
Nessuna delle due osava parlare di quello che era successo il giorno prima perché parlarne avrebbe comportato prende una decisione: rimanere ancora un po’ oppure tornarsene a casa?
Stavano ancora camminando quando Katie andò a sbattere contro qualcosa, anzi, contro qualcuno.
“Ma guarda dove camm...” la romana si bloccò di colpo rendendosi conto di chi aveva davanti.
Trevino e Somerhalder?!?!?
WTF?
“Oh, Cribbio!” esclamò Cassie.
Il cuore iniziò a batterle fortissimo mentre il sangue le raggiunse le guance.
Improvvisamente iniziò a fare più caldo e il fiato iniziò a mancarle.
Cassie si lasciò cadere all’indietro picchiando la testa contro il marciapiede.
Katie e i due attori rimasero a fissarla, troppo shockati per riuscire a fare qualcosa.
Qualche minuto dopo la ragazza si rimise in piedi.
“ Cassie…che diavolo fai! Ehm, excuse me!! Mi potete aiutare?” domandò la romana ai due ragazzi.
“Oh Katie, ho fatto un sogno stranissimo...tipo che ci scontravamo con Trevino e Mr Somerh…” disse Cassie confusa, toccandosi il bernoccolo che le era venuto cadendo.
“Taci Cassie!
 Ian e Michael risero.
Cassie alzò gli occhi e incontrò quelli stupendi di Ian.
Stava per cacciare un urlo quando la romana le tappò la bocca.
Ma che?, pensò Cassiopea sto forse sognando?
Si, deve per forza essere così.
Non è possibile!
Cassie, poco dopo, riuscì a svincolarsi dalla presa dell’amica.
“E' un sogno...” sussurrò tra sé e sé.
Così, per dimostrare a se stessa che stava sognando, che Smolder non era davvero lì, che era impossibile perché la fortuna non gira due volte, chiuse gli occhi e si tirò uno schiaffo.
Michael e Ian risero di nuovo.
Katie roteò gli occhi.
“Cassie, come te lo devo dire? Sono loro. Smettila, non vedi che stanno ridendo come matti? Giuro che se continuano li prendo a schiaffi!” urlò la romana, guadagnandosi un’occhiataccia da parte dei due attori a causa soprattutto dell’ultima frase.
Katie e l’amica arrossirono per la figuraccia.
Le due si scambiarono un’occhiata.
“Em...in Italia prendersi a schiaffi è segno di grande rispetto” disse Cassie annuendo cercando di convincere i ragazzi e, più di tutti, se stessa.
Purtroppo non funzionò molto così la ragazza escogitò un diversivo.
“Oh, credo di non sentirmi tanto bene” disse mettendosi una mano sulla fronte ed appoggiandosi a Katie, facendole poi l'occhiolino.
“Ma cosa...Certo, è colpa della caduta!” disse la romana, capendo le intenzioni dell’amica, “Po-possiamo venire a casa vostra? Wh-whatever...Non sta bene e non so dove portarla...” aggiunse lei, con un po’ di difficoltà.
Non sapeva cosa inventarsi.
Cassie quasi rise, ma si trattenne.
“Em…yep…come ha detto lei” concordò poi lei.
I due ragazzi si guardano un po’ scettici sul dar loro una mano o no, così Cassie decise di sfoderare la sua arma migliore: GLI OCCHI DA CUCCIOLO.
La ragazza si avvicinò a Ian (lui non può resistere ai cuccioli), intrecciò le dita in modo da pregarlo, face tremare il labbro inferiore e con la voce più dolce che potesse fare iniziò la sua piccola recitina, “Please, Mr.Somerhalder…I'm feeling so so so so bad!” volendo convincere entrambi spostò gli occhi anche verso Michael, “Vero Katie?”
“Oh...oh.. .yep!” rispose la romana, facendo anch’essa gli occhi da cucciolo e sporgendo appena il labbro inferiore.
I ragazzi cercarono di distogliere lo sguardo.
Se continuano a fare così gli dirò chiaramente che sono degli stronzi, pensò Katie.
Poco a poco però, i due attori si arresero.
“Katie...io sto ancora male" disse Cassie strizzandole l'occhio senza farsi vedere dai due ragazzi.
"Se volete vi riportiamo in albergo..." suggerì Smolder.
"NO!" dissero in coro le due ragazze.
"E'-è troppo lontano..." disse Cassie mettendosi di nuovo la mano sulla fronte e socchiudendo gli occhi, "Non credo di potercela fare"
Katie si avvicinò all'amica passandole un braccio attorno alle spalle e facendole aria con la mano.
"Ma…mh…cosa ti senti?" chiese Ian.
"Nausea. Una forte nausea e le gambe molli..."
"Magari sei disidratata..."
"Può darsi…non bevo molto..."
"Che ne dici Mich? Le portiamo da noi?"
 
"Cosa? Da noi? Va bene" sgranò gli occhi Michael, per poi annuire sbuffando.
"Ma sta male, Mich!" esclamò Ian avvicinandosi a Cassie e prendendola per i fianchi.
"Ian, davvero non preoccuparti se..." Cassie mise una mano sul braccio possente di  Ian che la reggeva.
"Se questo pezzo di cretino del tuo amico non vuole aiutare la mia amica!" quasi urlò Katie.
"Cretino? Io?" Michael serrò la mascella arrabbiato.
"Beh, considerata la situazione. Una ragazza si sta sentendo male e tu ti preoccupi del fatto che possano vederti con due ragazze che non sono famose! Oh, certo! Posso capire che imbarazzo!" roteò gli occhi Katie, avvicinandosi all'attore
"Beh, non è per la tua amica ma per te! E poi mi sembra che ho acconsentito!" si arrabbiò Michael avvicinandosi a sua volta alla ragazza.
"Ah, sei insopportabile" sbuffò Katie.
"Ehi, ragazzi! Basta!" esclamarono Ian e Cassie.
"Sentite, Cassie non ha un bel colorito...è meglio se ci sbrighiamo..."aggiunse Ian.
"Hai ragione, scusa..." disse Trevino, "Andiamo..."
"Mike aspetta, dobbiamo trovare un modo per non farci vedere..."
"Oh, adesso ti ci metti pure tu?" chiese Cassie dimenticandosi che lei doveva essere una malata terminale, non una dinamite vivente.
"N-no…non è per quello…è…"
"Per cosa allora?" domandò la ragazza allontanandosi lievemente dall'attore.
"Bè, essendo celebrità abbiamo i paparazzi e i giornalisti alle calcagna. Ragionate, se adesso ci vedono con due ragazze di cui non hanno mai sentito parlare non ci daranno tregua. Non VI daranno tregua!" sbottò Michael.
Katie sbuffò, "Odio quando il cavernicolo ha ragione..."
Trevino sorrise.
"Non sorriderei Trevino, dobbiamo ancora trovare un modo per raggiungere il vostro albergo" disse la romana.
Tutti sospirarono e si misero a pensare.
Katie e Cassie fecero vagare lo sguardo e insieme si illuminarono quando videro un negozietto di costumi.
"Mi è venuta un'idea" esclamarono insieme le due amiche.
"Cioè?" chiesero Ian e Michael stupiti.
"Seguiteci!" esclamarono le due ragazze guardandosi divertite e trascinando i due attori nel negozio.
"Salve!" esclamarono Ian e Trevino entrando in negozio.
"Salve, ma voi siete...?" la commessa li guardò abbastanza esterrefatta.
"Già, dovrebbe farci un favore. Dovrebbe darci dei costumi o comunque dei vestiti abbastanza normali. Sa, non devono riconoscere questi due" rispose la romana interrompendo il momento di fama dei due ragazzi.
"Potrebbe aiutarci?" chiese Cassie sporgendo il labbro, con una faccia da cucciola.
Ok, quando fa così convincerebbe chiunque, penso l'amica tra sé e sé, accennando un sorriso.
"Ma certo, venite con me" disse la commessa contenta, girando il cartello posto sulla vetrina per indicare che il negozio era chiuso.
"Bene, ci sono vari costumi. Non credo che vi occorrano da donna, quindi...potreste dare un'occhiata qui. Ora cerco qualcosa nell'altra stanza, scusatemi un minuto"
"Oh, certo. Faccia pure." sorrise Ian.
"Devo ammettere che avete avuto una buona idea" ammise Trevino.
"Hai visto?!?" Katie fece una linguaccia all'attore prendendo un cappello marroncino e poggiandoglielo sopra la testa.
"Ehi, guarda questo cappello. E' perfetto per te, Cassie" Ian si girò verso la ragazza e le fece indossare un cappello blu, spostandole una ciocca di capelli dal viso.
Cassie arrossì.
E da dove era saltata fuori tutta questa confidenza?
Allora quando nelle interviste dicevano che Ian Somerhalder era una persona 'alla mano' non mentivano.
"Tu dici?" chiese Cassie sistemandosi il cappellino blu.
"Certo, risalta sui tuoi capelli..." rispose Ian sorridendo.
Il cuore della ragazza fece una capriola.
"Mh…io dico che questo dona a te invece..." disse Cassie afferrando un cappellino di lana con delle orecchie da orso e mettendolo in testa a Smolder.
"Ma con questo fa caldo!" disse lui.
"Lo so, ma così sei troppo tenero!" esclamò la ragazza.
Katie le diede una gomitata.
"Em…cioè, ti sta davvero bene..." si corresse la ragazza e, a tutta velocità, si diresse verso delle mensole.
"Trevino anch'io ho trovato un cappellino che ti starebbe davvero bene!"
"Ma me l'hai già trovato il capellino!" esclamò l'attore.
"Si, ma questo e quello giusto per te"
A tutta velocità Katie mise in testa a Michael un cappellino di lana con le orecchie da asinello.
"AH-AH-AH Divertente" disse Michael, togliendosi il berretto, "Anch'io ne ho uno per te..." e così dicendo l'attore calò sulla testa della romana un cappello da gallina, "Questo perché starnazzi troppo"
"Ah, questa me la paghi!" urlò Katie cominciando a rincorrere Michael che a sua volta correva per tutta la stanza, vantandosi per essere più veloce della romana e facendo il verso della gallina.
"Ok, basta!" ridacchiò Katie con il fiatone e mettendosi seduta per terra.
Cavolo, se era bello quando sorrideva con quegli occhioni neri.
Cassie ed Ian erano in un angolo a godersi la scena.
"Questi due sono peggio dei bambini!" disse Ian sorridendo.
"Ah, per me lo è il tuo amico" disse Cassie fingendo un'aria da superiore difendendo la sua romana.
"Come osi offendere il mio amico? Anzi, come osi contraddirmi?" chiese Ian con un finto tono arrabbiato.
"Beh, sei Ian Somerhalder mica il Padre Eterno" ridacchiò Cassie.
"No, questo non dovevi farlo!" Ian cominciò a fare il solletico alla ragazza che non faceva altro che ridere.
Diavolo, sto con Ian e muoio dalle risate. Penso che se continuasse ancora a toccarmi, presto potrei sentirmi male per davvero.
"Ok, ok, scusa!" disse Cassie sorridendo.
"Va bene, ma non trattarmi più male, eh!"
Cassie rise, "Ok, va bene Mr. Somerhalder!"
"Ti prego, non chiamarmi così, mi fai sentire più vecchio di quanto non sia già..."
"Mai hai solo trentadue anni!" esclamò la ragazza stupita dalle parole dell'attore.
"Lo so, ma…tu quanti anni hai?"
"Diciotto…"
"Ok, sono vecchio..."
"Ognuno dimostra gli anni che si sente...Ad esempio io mi sento come una bambina di dodici anni…tu?"
Ian le sorrise, "Vent'anni..."
"Sai, ammetto che la prima volta che ti ho visto in tv non ti ho dato più di 22 anni..."
"Davvero?" chiese Smolder stupito.
"Si, si" confermò la ragazza annuendo.
"Tu quanti anni mi avevi dato?" chiese curioso Trevino a Katie senza farsi sentire dagli altri due.
"Ti avevo dato diciotto anni, ma mi sto ricredendo. Ora te ne darei tre!"
"Ti sono davvero così tanto antipatico?" chiese Michael sorridendo.
Irresistibile, bellissimo, sexy, pensò la ragazza.
"Già, tanto" rispose la romana inarcando le sopracciglia.
Michael ridacchiò.
Ian e Cassie continuarono a parlare finché tutti e quattro vennero interrotti dalla commessa.
"Bene, avete trovato qualcosa?"  chiese con un sorriso a trentadue denti.
"Beh, veramente noi..." Cassie si grattò la testa.
"Ehm..." Ian fece vagare lo sguardo per la stanza, fino ad incrociare lo sguardo di Cassie e accennò un sorriso, divertito dalla situazione.
"Scusi, ma questa ragazza è così indecisa" disse Michael indicando Katie.
"Che diavolo... Sì, scusi. Ma di certo i suggerimenti di questa sottospecie di cavernicolo non aiutano" sorrise Katie.
"La tua amica ha sempre la battuta pronta, eh!" sussurrò Ian a Cassie divertito.
"Eh già" sussurrò ridacchiando Ian.
"Bene, io dovrei... accogliere altri clienti. Quindi se non vi spiace..." disse la commessa in modo cortese.
"Oh, certo. Giusto il tempo di farli travestire" disse Katie ridacchiando.
"Certo" la signora del negozio si girò per andarsene.
"Ah, signora!" esclamò Katie facendo l'occhiolino a Cassie che capì al volo,
"Come li vede con questi cappellini?" chiese Katie e, insieme alla sua amica, mostrarono i cappelli di prima.
La signora si girò e rise per poi tornare dietro al banco.
I due attori rivolsero loro un'occhiataccia, Ian subito dopo rise arricciando il naso a Cassie e Trevino accennò un sorriso divertito.
"Che c'è? Io dicevo sul serio eh!" ridacchiò Katie per poi precipitarsi subito dietro Cassie ed Ian per paura che Trevino potesse reagire in qualche modo per fargliela pagare.
"Bè, noi andiamo a cambiarci!" disse Cassie afferrando l'amica per il braccio e trascinandola via per paura che lei e Trevino ricominciassero a litigare.
"Ma…con cosa ci vestiamo?" chiese Katie entrando in un camerino.
Cassie si guardò intorno e poi afferrò un abito a caso.
"Metti questo!"
Detto questo Cassie si chiuse a sua volta nel camerino afferrando anch'essa un abito a caso.
Quando lo indossò le venne da ridere.
Era vestita da broccolo verde!
"Katie, tu hai finito?" urlò la ragazza alla romana.
"Si, ma non oso uscire..." rispose lei.
"Perché?"
"Meglio che non te lo dico…"
"Dai, non può essere così orribile…"
"Credimi…lo è"
"Bè, pure il mio! Dai al tre usciamo, va bene?"
"Ok…"
"Uno, due, tre!"
Contemporaneamente le due ragazza uscirono dai camerini e insieme scoppiarono a ridere.
"Oh, mio dio! Sei un broccolo gigante!" esclamò Katie ridendo e andando a toccare la parte sopra del costume dell'amica.
"E tu sei una zucca!" disse Cassie sistemandole il cappellino arancione.
Poco dopo le due ragazze sentirono delle risate dietro di loro.
Subito si girarono e scoppiarono a ridere ancora più forte.
Cassie cercava di sostenersi a Katie mentre Katie cercava di sostenersi tramite Cassie.
Davanti a loro vi erano Smolder vestito da Rudolf (Aveva persino il naso rosso e un cerchietto con le orecchie da renna) e Trevino vestito da maialino e munito anche di naso e codina arricciata.
"Oh mio Dio, non ci credo!" esclamò Katie cominciando a ridere.
"Oh, Ian!" esclamò Cassie indicando il ragazzo e cominciando a ridere ancora più forte dell'amica.
I ragazzi avevano uno sguardo rassegnato.
"Ma che diavolo, non è possibile tutto questo!" sbuffò Michael.
"Già!" confermò Ian, "Ma anche voi… " aggiunse dopo sorridendo, soffermandosi a guardare Cassie.
"Beh Katie, il tuo è incredibile!" disse Trevino con un sorriso beffardo.
"Ehi, non credevo che ti sapessi offendere anche da solo. Rappresento la tua zucca vuota" sorrise nervosamente Katie.
"Amico, qui non puoi replicare" disse Ian cominciando a ridere.
Dopo varie risate si recarono alla cassa.
"Ehi broccola, vieni qui" disse Smolder prendendo per mano Cassie per condurla al bancone.
Oh, cavolo. Oggi muoio, oggi muoio.
"Quanto le dobbiamo?" Chiesero Ian e Michael.
"Beh, è gratis. Però poi dovete riportarmi i costumi eh" sorrise la signora.
"Grazie, è gentilissima" disse Michael sorridendole dolcemente.
Uscirono tutti e quattro dal negozio ed ogni persona, persino dall'altro lato della strada, li guardò.
"Ma hai visto come ha sorriso Michael alla commessa?" sussurrò la romana, corrugando la fronte, all'amica.
"Sì, ma lo sai. Siete due tipi suscettibili e... oggi ti ha sorriso anche abbastanza" disse Cassie ridacchiando.
"Beh, la manina di Ian che prende la tua? Ne vogliamo parlare?!?" sussurrò Katie con aria sognante.
"Già, meglio di no, a meno che tu non voglia che io svenga qui in mezzo" sorrise Cassie.
"Bene, ora andiamo al nostro albergo" disse Ian rivolgendosi a loro.
"Ok" annuirono.
"Ah, che diavolo questo costume mi da prurito sul collo!" esclamò Katie, lamentandosi.
"Fammi d'are un'occhiata…" disse Cassie avvicinandosi all'amica.
Una volta che le fu vicina le esaminò il retro del costume.
"Credo sia colpa dell'etichetta...se solo riuscissi a romperla..."
Cassie provò a tirare ma niente.
"Scusa, fai spazio all'uomo..." disse Trevino avvicinandosi.
Le due ragazze rotearono gli occhi.
Il ragazzo prese l'etichetta fra le mani e iniziò a tirare ma anche lui non riuscì a staccarla.
L'etichetta non ne voleva sapere di farsi togliere.
"Wow che uomo..." commentò Katie e Cassie si coprì la bocca per non ridere.
"Provo io..." disse Ian.
Pure lui si avvicinò alla romana e in qualche secondo riuscì a togliere l'etichetta.
"Ecco, finalmente un vero UOMO" disse la ragazza.
Trevino aveva la mascella che ormai gli arrivava all'asfalto, "Ma...ma" iniziò a boccheggiare, "Non vale! L'avevo allentata!"
"Certo..." risposero in coro le due ragazze, roteando gli occhi e mettendosi poi a ridere.
"Ragazzi credo sia meglio allontanarsi, con questi costumi attiriamo un po’ l'attenzione..." disse Ian vedendo che alcune persone si stavano radunando attorno a loro.
"Ehi, che diavolo avete da guardare? Siamo animatori e stiamo tornando a casa" urlò Trevino cominciando a gesticolare e la gente, perplessa, fece spazio per farli passare.
"Ma che diavolo! Sei proprio un cavernicolo! Ma ti sembra questo il modo di rivolgerti alle persone?" lo rimproverò Katie ridacchiando.
"Volevi rimanere lì in mezzo? Magari a fare qualche capriola per intrattenere il pubblico?" chiese Michael con un sorriso nervoso.
"Ehi, adesso non rosicare perché non sei riuscito a staccarmi l'etichetta"
"Di certo io non..."
"Ehi, ragazzi! Ma l'etichetta non andava staccata! Bisognava riportare i vestiti intatti al negozio!" esclamò Cassie interrompendo Trevino.
"Oh cazzo!" esclamarono Katie ed i due attori.
"Già..." esclamò Cassie.
"Vedete! Era destino che non andava strappata, ecco perché non l'ho fatto" disse Michael con modestia.
"Ma per favore, non dire cavolate!" disse Katie.
"Perché, ho forse detto il tuo nome?" chiese Michael divertito.
"Vorresti dire che sono una cavolata?" chiese Katie arrabbiata.
"Ah-ah"  sorrise Michael.
"Sei fortunato che ho questo costume ingombrante, sennò ti avrei già svitato la testa come una lampadina!" sorrise nervosamente la romana.
"Ehi, ragazzi"  sorrise Cassie divertita.
"Siamo arrivati, potete smetterla per due secondi?!" ridacchiò Ian indicando l'albergo.
"Meno male!" esclamò Trevino, "Non riuscivo più a sopportare questa..." disse, facendo un cenno della testa verso Katie mentre le passava affianco.
"Con 'questa' ti riferisci a me vero?" domandò Katie minacciosa.
"Forse...ma credo sia meglio parlarne in stanza, andiamo..." rispose Michael incamminandosi verso l'entrata.
"Dove credi di andare?" gli chiese Ian.
"In camera…" rispose lui.
"Non vorrai di certo passare per l'entrata principale vero?"
"Si, perché?"
"Non ci faranno mai passare conciati così..." disse l'attore indicandosi.
"E allora da dove passiamo?" chiese Cassie.
"Dal retro…" rispose prontamente Smolder.
Velocemente, tutti e quattro si diressero sul retro ed entrarono da una porta che portava nelle cucine.
Quando entrarono gli inservienti li guardarono storto.
"E' per una rappresentazione…" disse Katie.
"Già...faremo vedere come si cucina un minestrone di maiale, broccoli e zucca…" aggiunse Cassie.
Tutti si girarono verso Ian.
"Lui mescola!" disse Cassie prima di spingere fuori tutti.
"Scusate ma ora andiamo dal pentolone" disse Trevino prima di uscire.
Salirono in fretta le scale ed attraversarono il corridoio fino a raggiungere la camera. Mentre Ian cercava di aprire la porta della stanza, una ragazza uscì dalla camera affianco e li guardò insistentemente.
"Ehi, ma che diavolo avete da guardare tutti? E' per una rappresentazione cav...!" Katie si arrabbiò, corrugando la fronte com'era solita fare ma Trevino le tappò prontamente la bocca, "Scusala, è un periodo brutto per lei" aggiunse trascinandola in camera.
"Asklfjklrjkler" urlò Katie.
"Cosa?" chiese Michael, dopo aver chiuso la porta.
"Certo che è un periodo brutto, ho conosciuto un cavernicolo come te" disse Katie togliendosi la mano dell’attore dalla bocca.
"Ok, ora ti dispiace stare zitta?" chiese Trevino.
"Che nervi!" esclamò Katie cominciando a togliersi il vestito da zucca.
"Cane e gatto" sussurrò Ian avvicinandosi all'orecchio di Cassie che rabbrividì all'istante.
"Già" sorrise timidamente lei.
"Che diavolo, mi prude il collo!" esclamò la romana cominciando a grattarsi.
"Non per dirti niente ma...sei tutta rossa doppelganger" disse Cassie.
"Che cosa intendi dire con 'tutta rossa'?" domandò Katie.
"Intende dire che hai una macchia tutta rossa, grossa come una mucca" commentò Michael.
"Bastava mi dicessi che era più piccola del tuo ego..."
Trevino sbuffò.
"Bisogna metterci una pomata…"
"Vado a prenderla io nella mia stanza…" disse Michael.
"E dove sarebbe la tua camera? Dall'altra parte della città?"
"Mh…no, qui!" rispose Trevino aprendo una porta vicino alla televisione, "Abbiamo camere comunicanti..."
"Ma Ian non il ‘migliore amico' di Paul?" chiese Cassie a bassa voce alla romana.
Katie alzò le spalle.
"Guarda che ti ho sentito..." disse Michael.
Cassie si irrigidì di colpo.
"Prima quella camera era di Paul ma ora che si è sposato preferisce rimare un po’ solo con la moglie quando può..." spiegò Ian per nulla offeso da quello che aveva detto prima la ragazza.
"Così ho approfittato della cosa..."
"Ma tu non hai la fidanzata?" domandò la romana all'attore.
"Vado a prenderti la pomata..." disse Trevino andandosene.
"Perché non mi ha risposto?" chiese la romana.
"Probabilmente perché è diventato single da poco…" rispose Ian.
"Cosa cazzo...?" quasi urlò Katie.
"Katie!" la rimproverò l'amica ridacchiando.
"Scusa..." la romana si mordicchiò il labbro sorridendo, scusandosi soprattutto con Ian con cui aveva poca confidenza.
"Tranquilla, odio le perfettine" disse Smolder guardando Cassie di striscio.
"Bene, ecco la pomata!" disse Trevino chiudendo la porta dell'altra stanza e sorridendo.
"Grazie" sorrise Katie, un po’ dispiaciuta.
"Ehi, vi dispiace se io e Katie andiamo in bagno?" chiese Cassie trascinando per la maglia l'amica.
"Cosa...?"
"In due?" chiese Ian ridacchiando.
"Certo, Rudolf!" rispose Cassie divertita.
 
"Che succede Cassie?" chiese la romana facendo la finta tonta.
"Ho capito che c'è qualcosa che non va!" esclamò l'amica.
"Cioè?"
Cassie guardò l'amica sorridendo.
"Ok. E' vero, soltanto che mi da fastidio"
"Che si sia lasciato?" sgranò gli occhi Cassie.
"No, che sia dispiaciuto di questo…" sbuffò Katie, "Ma...va tutto bene, torniamo di là!" aggiunse la romana aprendo la porte e facendo un sorriso a trentadue denti.
"Non fare finta di nient... Che bel bagno!" sorrise Cassie, imbarazzata, vedendo i due attori e cambiando prontamente discorso.
 
"Non a caso ci troviamo in un albergo a 5 stelle" disse Trevino aprendo la pomata, "Dai, vieni che te la metto…"
"Ah...tu me la vuoi mettere?" chiese Katie un po’ dubbiosa.
"La pomata è mia e te la metto io..." rispose Michael serio.
La romana non osò obbiettare e si avvicinò al ragazzo, si alzò i capelli e chinò un po’ la testa.
"E' fredda!" si lamentò Katie una volta che Mike le ebbe messo la pomata.
"Se aspetti due secondi te la spalmo…"
Quando la mano di Trevino iniziò a massaggiarle il liquido freddo, le guance della romana si infiammarono.
Cassie percepì l'emozione dell'amica e strinse il cuscinetto del divano che aveva li vicino.
"Tutto bene?" le chiese Ian.
Cassie annuì, "Mi sento ancora debole..."
"Che stupido!" esclamò Ian, "Prego siediti, fa come se fossi a casa tua. Ti porto un bicchiere d'acqua..." e così dicendo si allontanò.
"Avete anche la cucina?" domandò stupita Cassie.
"Si, ma la maggior parte delle volte usiamo il servizio in camera..." rispose Michael, "Va meglio?" domandò a Katie, smettendo di massaggiare.
La ragazza annuì, incapace di proferire parola e, lentamente, si sedette a fianco di Cassie.
"Vado a sistemare la pomata, torno subito"
E così anche Trevino si allontanò.
La romana, con lo sguardo fissò nel vuoto, afferrò il braccio dell'amica e iniziò a stritolarlo.
"Ahio! Ahio! Ahio! Katie mi fai male!"
"Oh. Mio. Dio." sussurrò la romana.
"Ok, respira…respira...molla il braccio e respira..."
Katie lasciò andare il braccio dell'amica.
"Se adesso fai così non oso immaginare quando dovrai uscire con lui..."
"E da quando devo uscire con Trevino?"
"Eccoti Cassie" disse Smolder tornando dalle ragazze contemporaneamente a Trevino.
"Di cosa stavate parlando?" chiese Ian curioso.
"Oh, di niente..." rispose Cassie sorridendo, "Ma Katie deve chiedere una cosa a Michael..."
"E-eh?!" chiese balbettando la romana.
"Non ricordi?!" chiese Cassie inarcando le sopracciglia.
"I-io…Sì, beh... io..." Katie cominciò a balbettare ed a gesticolare nervosamente.
"Dai, arriva dritta al punto" chiese Trevino sorridendo.
"Io...Io…Volevo chiederti cosa volevamo fare questo pomeriggio..." esclamò tutto d'un tratto la romana.
"Cosa volevamo fare?"  chiese Ian intromettendosi.
"Sì, cioè non possiamo passare un intero pomeriggio in questa stanza. Tantomeno con una persona che io... ecco... non sopporto!" spiegò Katie gesticolando nervosamente, rivolgendo il suo sguardo al pavimento.
"Non mi sopporti?"  chiese Trevino alzando un sopracciglio.
"Già, proprio così" rispose la romana alzandosi dal divano.
"Ma... sei sicura che volevi chiedermi questo?" chiese insospettito Michael.
"Già, volevo chiederti questo! Cosa c'è?! Cosa ti aspettavi?" domandò Katie, cominciando ad innervosirsi e lanciando un'occhiataccia all'amica.
"Bene, fine primo round!" disse allargando le braccia Ian e mettendosi fra i due, facendo ridere Cassie.
"Ehi, buoni! Io credo che dobbiamo fare qualcosa... Forse Katie ha ragione" disse l'amica lanciando uno sguardo alla romana che, dietro ai due attori, le faceva segno che dopo avrebbero fatto i conti.
 
Cassie distolse lo sguardo dall'amica per paura di mettersi a ridere, "Che ne dite se usciamo a prenderci un bel gelato?" propose.
"Per me va bene!" disse Trevino, "Tu vieni Ian?"
"Certo" dispose l'attore.
"Bene, allora cambiamoci e andiamo!" disse la romana.
Cassie si alzò dal divano ma poi si risedette.
"Qualcosa non va?" le chiese Ian.
"Mi sento ancora debole…" sussurrò la ragazza, "Meglio che io non venga..."
"Bè, allora io resto qui con te!" esclamò Katie capendo le vere intenzioni dell'amica.
"No no no, voi uscite pure, io mi sdraierò qui, su questo bel divanetto e dormirò un po’..."
"Ma non posso lasciarti sola in queste condizioni!"
"Bè, Ian potrebbe rimanere con lei..." suggerì Trevino, "Giusto amico?"
"Bè...io...Certo"
"Visto?" disse Cassie contenta, "Tutto a posto...su su andatevi a cambiare…"
"E secondo te io dove prendo i vestiti?" domandò Katie scocciata.
"Dovrei avere un paio di pantaloncini da ragazza e una maglia…"
"Non ti chiedo neanche come fai ad averle...” disse la romana seguendo l'attore nella sua stanza.
Michael ridacchiò e porse i vestiti alla ragazza.
"Bene, sono anche della mia taglia, grazie" disse Katie sorridendo.
"Figurati, tanto non sono miei" sorrise l'attore poggiandosi sul letto.
"Bene" ripeté la ragazza.
"Bene" ripeté lui.
"Ehi, devo cambiarmi..."
"Tranquilla, non mi vergogno" sorrise Trevino.
"Senti, Mr. Trevino, non so tu con chi abbia avuto a che fare, ma io non sono una di quelle oche che pagherebbero oro per venire a letto con te! Quindi vedi di lasciarmi la stanza libera. Chiaro?" Katie prese l'attore per la maglia trascinandolo fino al bagno.
"Ok, ok. Calma!" rise Michael divertito.
In fretta Katie si vestì, entrò in bagno e vide Michael poggiato al lavandino.
"Bene, noi abbiamo fatto! Se mi vedrete tornare senza Trevino non preoccupatevi, l'avrò decapitato" esclamò la romana rientrando in soggiorno e rivolgendosi ai due poggiati sul divano.
Cassie e Katie si fecero l'occhiolino insieme e sorrisero.
"Ma smettila, oca!" la rimproverò Trevino.
"Oca a me?"
"Ah, perché ho parlato?" chiese esausto l'attore chiudendo la porta.
 
"Quei due sono davvero impossibili!" esclamò Cassie una volta che i due ragazzi se ne furono andati.
"Già, ma ammetto che era da qualche settimana che non vedevo Michael divertirsi così…" disse Ian sedendosi anche lui sul divano.
"Dev'essere stato brutto per lui...non oso immaginare come si debba sentire...insomma, per quel che ho letto erano insieme da molto tempo. Se fossi stata al suo posto non so proprio cosa avrei fatto…dov'essere davvero brutto perdere una persona che si ama…"
Smolder stava per parlare ma il suo cellulare squillò.
"Scusami..." e così dicendo si allontanò, dirigendosi in un’altra stanza.
Cassie si alzò dal divano e iniziò a vagare per la stanza.
La sua attenzione fu catturata da una fotografia.
Assicurandosi che Ian stesse ancora parlando al telefono afferrò l'immaginetta che raffigurava Smolder e Nina, abbracciati.
Che cavolo, lui ancora sta con lei.
"Ehi, eccom..." l'attore sorprese la ragazza che aveva qualcosa tra le mani.
Cassie si girò prontamente verso di lui, con le mani dietro la schiena.
"Cos'hai lì dietro?" chiese Ian con un sorriso furbetto, avvicinandosi alla ragazza.
"Niente!" esclamò lei.
"No, non m'incanti!" ridacchiò l'attore.
"Dai, non è niente!"
"Fammi vedere!"
Ian cominciò a fare il solletico alla ragazza e, per una frazione di secondo, Cassie dimenticò il motivo per cui lo stava facendo, cosicché il ragazzo riuscì a prendere l'oggetto che nascondeva la ragazza.
"La mia foto con Nina?!" chiese Ian sorpreso.
"Già, la stavo guardando... Ma solo un attimo" sorrise la ragazza per giustificarsi.
Smolder rimase a guardarla per qualche secondo, quasi incantato dal suo sorriso.
"Ah... ok"
"Beh, come vanno le cose con lei?"  chiese Cassie fingendo un sorriso e sedendosi sul divano.
"In che senso?" chiese l'attore confuso, sistemando la foto.
"Oh dai, guarda che a me puoi dirlo! Ci conosciamo da poco ma puoi fidarti eh!"
"Mh…Ok, ma continuo a non capire..."
"Dai…lo sanno tutti che tu e la Dobrev siete…" disse Cassie facendo il segno delle dita che si univano e facendogli l'occhiolino.
"Ahh, no, siamo solo amici..."
"Visto! Ci voleva tan....Cosa?!"
"Già, tutti quei viaggi insieme, l'uno che partecipa ad un evento dell'altro, non sono che trovate pubblicitarie escogitate dai nostri agenti…"
"Ma…al Coachella o come si chiama...vi hanno fatto delle foto e voi...voi vi stavate tenendo per mano!"
"Tu non hai mai tenuto la mano a un tuo amico?"
"Touché" disse Cassie e, distrattamente, tirò un sospiro di sollievo.
"Sembri sollevata..." disse Ian avvicinandosi.
"Io? No! Cioè, ammetto che mi è caduto un mito..."
"In che senso?"
"Mai sentito parlare dei NIAN?"
"Mh…no…"
"Come no?! E' l'unione dei vostri nomi, il simbolo del vostro amore!"
"Davvero, non lo sapevo. Ti chiedo solo una cosa, non dirlo a nessuno, ok?"
"Oh, si certo. Giurin giurello..."
"Bene…" disse l'attore sorridendo, "Visto che siamo entrati nell'argomento 'Amore', tu sei fidanzata?"
 
"Ehi, ecco la gelateria! Chi arriva ultimo paga!"  esclamò Katie cominciando a correre verso la gelateria.
"Tanto perderai ragazzina!" esclamò Trevino sorridendo e cominciando a rincorrerla.
Michael superò la ragazza che, esausta, lo afferrò per la maglia e lo fece fermare.
"Ti prego, basta!" esclamò la romana, dando una pacca sulla spalla a Michael.
"Ehi, è questa la gelateria?" domandò la ragazza sorridendo.
"Certo!" rispose l'attore.
"Bene!" la ragazza si affrettò ad entrare nella gelateria e poi si piazzò davanti all'attore mettendo le mani sui fianchi, "Devi pagarmi il gelato, sei entrato per ultimo" sorrise divertita la ragazza.
"Ehi, ma non vale!" sbuffò Michael facendo il finto offeso.
"Michael, mentre tu paghi io prendo il gelato. Che gusti vuoi?" chiese divertita la romana.
"Nutella, nocciola e panna" rispose Trevino pagando alla cassa.
Katie si affrettò a prendere i due coni gelato e poi ne porse uno all'attore.
Usciti dalla gelateria si sedettero ad un tavolino lì fuori.
"Ehi, certo che tu ci vai pesante con il gelato eh!" lo prese in giro la romana.
"Anche tu hai la nutella e la panna...E poi...sei fissata con la fragola!" disse Trevino, sorridendo.
"Come lo sai tu scusa?" chiese lei incuriosita.
"Il tuo bagnoschiuma" sorrise Michael mangiando il suo gelato.
Ricorda che bagnoschiuma ho usato.
La romana era come incantata, nella sua testa riecheggiava continuamente quella frase. Improvvisamente si ritrovò un po’ di panna sul naso ed un po’ sulla bocca. Katie sgranò gli occhi sorpresa ed arrabbiata nel vedere l'attore che rideva soddisfatto per averla sporcata.
"Oh, Trevino! Non sei capace di fare il serio per un secondo vero?!" domandò Katie alzandosi.



Intanto, in un albergo un po’ lussuoso, altri due ragazzi stavano avendo una conversazione interessante.
"Io?" domandò Cassie indicandosi.
"Si ,tu...non hai il fidanzato?"
"Bè, da noi in Italia si dice moroso...fidanzato è quando ti stai per sposare..."
"Pardon!" disse Ian divertito, "Allora, tu hai il moroso?"
"Bè…emm….no"
"E come mai?"
Cassie si sentiva imbarazzata.
Valeva l'opzione: Ti stavo aspettando?
"Bè...n-non ho mai trovato la persona giusta...non era il campanello quello che ha appena suonato?"
"Mh...no…io non ho sentito niente..."
"Ma...io si...p-potresti controllare per favore?"
Ian la guardò divertito e si avvicinò alla porta.
Cassie colse l'occasione per alzarsi e avvicinarsi alla finestra aperta.
Stava sudando e non era colpa del costume da broccolo.
"Visto? Nessuno..."
Cassie sorrise, "Scusa, ero convinta di aver sentito squillare qualcosa..."
"Senti…" cominciò Ian, ma fu interrotto ancora dal suo cellulare.
"Scusami di nuovo…"
Cassie tirò un sospiro di sollievo e si sedette di nuovo sul divano, sbadigliando.
Che sonno…
Nel frattempo Michael e Katie passeggiavano per le strade della Virginia.
"Ehi, ma guarda che bella questa maglietta!" esclamò la romana prendendo per mano l'attore e trascinandolo vicino alla vetrina di un negozio.
"Ma è bruttissima!" esclamò Michael.
"Mai quanto te, Mr. Trevino!" sorrise la romana.
"Vorresti dire che io sono brutto?"
Ecco, perfetto. Ed ora cosa dico? Cosa posso dire?
"Ehi, guarda che bello quel giacchetto!" divagò la ragazza.
"Oh mio Dio! Dimmi che non passeremo una giornata intera così!" si lamentò Michael.
"Vorrei tanto ma...per il tuo dispiacere sì, sarà tutto il giorno così"
Cominciarono a passeggiare soffermandosi ad ogni negozio, sapendo perfettamente che non poteva permettersi quei vestiti così costosi.
"Ehi, che ne dici di fare una piccola pausa?" chiese Trevino esausto.
"Ok, ma solo un secondo”
"Non capisco come faccia a sopportarti il tuo ragazzo!" esclamò Trevino roteando gli occhi.
"Il...mio ragazzo? Quale ragazzo?"  chiese la romana corrugando la fronte.
 
Ian finì di parlare con la sua agente, Michelle.
Quella donna non lo lasciava in pace neanche un secondo.
Velocemente si diresse in salotto.
Era da un'ora ormai che aveva lasciato Cassie da sola.
Quando però la raggiunse trovò la ragazza addormentata.
Ian sorrise dolcemente.
Era da due giorni che l'aveva incontrata e, in questo lasso di tempo, anche se gli aveva procurato solo guai si era sentito un ragazzo 'normale' e non un attore pieno di doveri.
Facendo attenzione a non svegliare Cassie le coprì il corpo con una coperta.
Velocemente andò in camera, si cambiò, afferrò le chiavi della stanza e uscì dalla camera.
Le avrebbe fatto una sorpresa.
 
“Non hai un ragazzo?"  chiese Michael.
"No" rispose freddamente Katie.
Come posso avere un ragazzo se l'unico a cui penso sei tu?
"Aspetti il principe azzurro?"  chiese Michael sorridendo dolcemente.
Mi ha sorriso!
Ok Katie, mantieni la calma!
"No, le persone troppo perfette non mi piacciono. Tu piuttosto?"  chiese lei curiosa.
"Io ero impegnato con una ragazza ma...sono le solite persone che cercano un po’ di fama" rispose Michael guardando fissa la ragazza negli occhi, procurandole così un forte imbarazzo.
"Le solite ochette che io non sopporto. Ti dispiace?"  chiese Katie abbassando lo sguardo.
"No, non mi dispiace poi così tanto..."
"Come?!" chiese sorpresa la romana.
"Può sembrare stupido...Ma a volte capita che incontri altre persone che ti risollevano il morale e quasi non ci pensi più. E... alla fine non era una storia seria"
Non capisco più niente, intende forse me?
No, Katie.
Cassie ti sta trasportando nel suo mondo sempre ottimista, non è così.
"Beh, non ragioni male per avere il cervello di un ragazzino di tre anni…" lo stuzzicò la romana.
"Per un momento pensavo di esserti diventato simpatico" esclamò Michael alzandosi dalla sedia.
"Cavernicolo!"
"Oca!"
"Maialino!"
"Zucca!"
"Vuota!"
"Come una persona!" esclamò l'attore soddisfatto.
"Di nome Michael Trevino!"
"Andiamo in albergo?" chiese Michael ridacchiando per il modo in cui la romana riusciva sempre a tenergli testa.
"Beh, si è fatto un tantino tardi. Direi di sì, ma non credere di cavartela così. Sai che ho stravinto!" esclamò Katie cominciando ad incamminarsi con l'attore verso l'albergo.
 
Cassie si svegliò lentamente.
Dove sono?
Ah, si.

Toccandosi il corpo si ritrovò addosso una coperta.
Che sia stato Ian?
Oh, Mio. Dio.
Per forza è stato lui! Se no chi?

La ragazza si tirò su di colpo e iniziò a saltellare, battendo le mani.
A un certo punto si bloccò, preoccupata che l'attore potesse comparire da un momento all'altro.
"Ian? Sei in casa?"
La ragazza andò a controllare in tutte le stanze ma di Smolder neanche l'ombra, così, ancora un po’ assonnata, si diresse in bagno.
Si avvicinò all'enorme doccia, aprì l'acqua e poi iniziò a svestirsi.
Prima di entrare sotto il getto dell'acqua calda afferrò un accappatoio e lo annusò.
Albicocca.
Questo è di Ian.
Mh…devo ricordarmi di prenderlo…così...come souvenir.
Tutta felice la ragazza iniziò a lavarsi.
Finito, uscì dalla doccia e velocemente si avvolse in un asciugamano.
Facendo attenzione a non bagnare troppo per terra, Cassie iniziò a spazzolarsi i capelli quando la sua attenzione fu attirata da un rumore.
Turbata, la ragazza si fermò.
"Ian?"
Nessuna risposta.
"Ian sei tu?"
Ancora niente.
Oh, no.
E' SICURAMENTE UN ASSASINO!

Con mani tremanti afferrò una limetta per unghie di ferro e, cercando di non far rumore, uscì dal bagno.
Prima di arrivare in salotto, da dove provenivano i rumori, Cassie si appiattì contro al muro.
Ecco, lo sapevo.
Ho incontrato Ian Somerhalder e ora muoio.
Si, bè, mi sembra giusto.

In quel momento Cassie si sentì toccare una spalla.
Si, la mia morte è vicina.
 

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Capitolo 7
*** Obbligo o verità. ***


OBBLIGO O VERITA’
-capitolo sette-
 
 
 
 










La ragazza, impaurita, chiuse gli occhi ed iniziò ad urlare, dimenticandosi di essere coperta solo da una salvietta e lasciando cadere la limetta.
"Ehi, ehi, ehi! Sono Katie!" esclamò la romana afferrando per le spalle l'amica per tranquillizzarla, visto che continuava imperterrita ad urlare.
"Mi avete fatto prendere uno spavento!" urlò la ragazza.
Michael cominciò a ridere mentre Ian a stento si trattenne.
"Dovresti... coprirti" sussurrò Katie all'amica.
"Perch... Oh cavolo, me ne ero dimenticata!" sussurrò di rimando l'amica, come sempre sbadata, davanti ai due attori.
"E voi che diavolo ridete! Piuttosto giratevi!" li rimproverò la romana che non riuscì a trattenere un sorriso.
"Torno subito!" urlò Cassie dal bagno.
"Amico, hai preso la pizza?” chiese Michael sorridendo, portando Katie verso la cucina.
"Già!" rispose Ian con un sorriso.
"Pizza, pizza, pizza!" quasi urlò emozionata Katie, battendo le mani.
"Amico, non farci caso. E' esaurita!" disse Michael prendendo in giro la ragazza che, come risposta, gli lanciò un'occhiataccia.
Dopo aver apparecchiato la tavola, Cassie finalmente uscì dal bagno.
"Emm…scusate..." disse Cassie entrando in cucina, "Io...ho lasciato i vestiti in negozio così ho preso una tua felpa e i tuoi boxer, spero che non ti dispiaccia Ian"
"Mh…no, figurati..."
Cassie sorrise e si sedette a tavola.
"Com'è andato il vostro pomeriggio?" chiese Cassie a Katie iniziando a mangiare la sua pizza.
"Mh…Trevino come è andato il nostro pomeriggio?" chiese la romana all'attore.
"Lasciamo perdere! Mi ha fatto correre per entrare dentro la gelateria con la solita frase 'Chi arriva ultimo, paga' ... alla fine mi ha fatto fermare e passeggiavamo tranquilli, ma una volta arrivati lì davanti è entrata per prima e ha detto 'Adesso paghi tu!'" raccontò l'attore imitando la voce della romana.
"Ehiii, io non ho questa voce!" disse Katie dando uno schiaffo sulla spalla dell'attore e addentando il primo pezzo di pizza.
"Cassie ma non puoi capire! Ci sono certi negozi favolosi, dovremmo andarci un giorno di questi!" sorrise la ragazza con aria sognante ripensando a quei vestiti meravigliosi.
"Ma dav...?"  Cassie venne interrotta presto da Michael.
"Fanno tutti schifo, non crederle!" esclamò l'attore.
"Confermo!" aggiunse Ian battendo il cinque con Trevino.
"Io credo che voi due non capiate nulla in fatto di vestiti!" disse Cassie ridacchiando.
"Io direi di cacciarle da qui!" disse Trevino.
"Quoto Mike!" ridacchiò Ian.
"E fatela finita!" esclamarono insieme le ragazze per poi ridere per la loro telepatia.
"E voi invece? Com'è andato il pomeriggio?"  chiese la romana.
"Cose zozze?" aggiunse Michael con un sorriso beffardo.
"Ah, fai schifo! Sei proprio un porco..." si lamentò Katie roteando gli occhi.
Cassie scosse la testa, "In realtà abbiamo parlato un po’, poi però Ian è stato chiamato al cellulare da non so chi e mentre aspettavo che finisse mi sono addormentata sul divano…"
"Ecco cosa succede a far annoiare le signorine…" disse Michael.
"Mea culpa" disse Ian mettendosi una mano sul cuore.
"Ma no...non è stata colpa sua, cioè è impegnato con il lavoro, lo capisco..."
"Ma dimmi...perché cerchi sempre di difenderlo?" chiese Trevino alla ragazza.
Cassie smise di magiare diventando tutta rossa, "Io?! N-no…cioè…si...Non è che lo difendo sempre, ecco..."
"Bè, magari perché è una persona gentile, no?" domandò Katie innervosendosi un po’.
"Se lo dici tu..."
"Si, va bè, ragazzi non ricominciate…godiamoci la pizza e basta, va bene?" chiese Ian.
"Credo sia meglio, sennò questa sera qualcuno potrebbe morire strozzato!" sorrise nervosa Katie, provocando il sorriso di Ian.
Stettero per cinque minuti in silenzio e fu davvero imbarazzante.
Bisognava fare qualcosa.
"E-ehi, che facciamo?" chiese Katie sorridendo.
"Mangiamo?!"  chiese Trevino.
Cassie la guardò con uno sguardo interrogativo,  seguita anche da Somerhalder.
"D-direi di fare qualcosa, oltre che mangiare…" sorrise Katie.
"Cioè?" chiese Cassie corrugando la fronte.
"Non so, facciamo.... un gioco???"
"Sì, nascondino o moscacieca?" chiese Michael prendendo in giro la romana.
"Ian!?"
"Sì?"
"Potresti far tacere questa sottospecie di...di uomo primitivo, per favore?" chiese Katie all’attore.
Cassie quasi si strozzò con un pezzo di pizza per l’uscita dell'amica.
"Certo... Mike" ridacchiò Smolder rimproverandolo con lo sguardo.
"Ehi, però Katie ha ragione! Insomma, la pizza è quasi finita. Che facciamo ora?"  chiese Cassie sorridendo all'amica.
"Va bè, intanto che voi decidete io e Ian andiamo a comprare qualcosa da sgranocchiare" disse Michael.
"Giusto" sorrise Ian.
"Oh, i cavernicoli hanno buone idee, non ci credo!" esclamò la romana portandosi una mano davanti alla bocca e fingendo una faccia stupita per poi sorridere.
"Le galline sanno fare le battute!" esclamò Michael imitando la ragazza che, stranamente, sorrise alla battuta dell'attore.
"Mi raccomando, stai attenta che non si addormenti la broccola" disse Ian a Katie, lanciando la battutina a Cassie.
"Puoi star tranquillo, Rudolf" rispose la ragazza facendogli la linguaccia.
I due attori dopo aver sorriso, uscirono da casa.
"AAAAAAAAH, sono spettacolari!" quasi urlarono insieme.
"Che telepatia!" sorrise Katie.
"Davvero!"
"Sai che dovrei ucciderti per oggi, vero?! Però..." disse Katie facendo una finta faccia arrabbiata.
"Però?" chiese l'amica con gli occhioni da cucciola.
"Però... non è stata una brutta idea, anche se lì per lì ti avrei uccisa" ridacchiò Katie.
"Ehi, almeno tu non sei uscita dal bagno credendo di essere in casa con un assassino..."
"Vabbè, via pensieri 'negativi', guardiamoci un po’ di TV!" disse Katie prendendo il telecomando.
"Cosa possiamo guardare?" chiese Cassie sedendosi accanto all'amica e portandosi le gambe al torace.
"Non so…io direi comunque di cercare dei canali Italiani..."
"Già...forse è meglio..."
Katie iniziò a schiacciare dei numeri a caso.
"Oh, oh, ferma un secondo!" esclamò Cassie poggiando la sua mano sul braccio dell'amica.
"Che c'è?"
"Torna un attimo indietro…"
"Oh. Mio. Dio. Ma questo è uno speciale su TVD!"
"Ti prego Katie, lo guardiamo?" chiese Cassie.
"E me lo domandi anche?"
"OK,VAI!"
Intanto, due attori molto curiosi ritornati dalla piccola spesa trovarono le loro ospiti intente a guardare il loro "lavoro".
"Oh, capperini fritti, Katie alza il volume!!" stridulò Cassie.
La romana fece come le era stato detto.
"Hello Brother…" disse Damon alla tv.
Le ragazze urlarono e Katie fermò il video, poi, ritornando serie, si girarono l'una verso l'altra e insieme dissero "Hello Brother…" cercando di imitare il personaggio.
"Ti giuro, io appena ho visto i primi episodi dicevo sempre che aveva la faccia da... pervertito!" disse Katie provocando la risata di Cassie.
"Ehi, ehi, ehi! Guarda qui!!!!" esclamò la romana alzando ancora di più il volume.
"Oh, quando Tyler e Vickie erano insieme!"
"Già, cavolo che baci però oh! Dovrebbero essere censurati!" esclamò la romana, ridacchiando.
"Certo che Tyler inizialmente era proprio stronzo eh!"
"Diciamo che rappresenta molto Trevino!"
"Ecco il pezzo di quando Damon cerca di soggiogare Elena!" disse Cassie.
"Già!"
Guardarono la scena in cui Damon pronunciò la frase 'Ora vuoi baciarmi' ed Elena gli diede uno schiaffo in faccia.
"Ma che diavolo, quella Elena è proprio stupida! Magari fossi io al suo posto!" esclamò Cassie.
"Davvero!" confermò Katie.
"Oh mio Dio!" urlarono insieme.
Questa era la volta del bacio Katherine-Damon, quando lui pensava fosse Elena.
"Ti giuro, qui credevo fosse davvero Elena!" esclamò Cassie triste.
"Pure io!"
"E poi...cioè…ma come si fa?! Insomma...Oddio!"
"Vuoi un fazzolettino di carta?"
"No, non sto ancora piangendo ma tienili pronti!"
"Oddio, questo pezzo è stupendo!" esclamò Katie.
"Non sapevo che Stefan avesse un fratello" disse Elena.
"Stefan non è uno che si vanta..."
"Oddio, io non mi sarei più lavata la mano!" disse Cassie.
"Siamo in due!"
"Ammettiamolo Nina Dobrev è una culatona! In due stagioni si è fatta più o meno tutto il cast…"
"Bè, Trevino no…" rispose Katie sorridendo.
Cassie rise.
"Ecco, ora mi sento un tantino invidiosa…" disse Cassie.
"Perché? Solo perché Damon va a letto con Caroline?"
"Mh...forse..."
"Ma appunto! Cioè non che Matt sia un brutto ragazzo, ma ha troppi problemi personali e la farà soffrire!" disse Cassie tra un singhiozzo e l'altro.
"Damon: Ti ho baciata pensavo che tu avessi ricambiato il bacio ma poi viene fuori che era una sosia che si stava solo divertendo, come pensi che stia?
Elena: Penso che tu sia ferito...
Damon: Oh no, io non mi ferisco Elena...
Elena: No, tu non ammetti di essere ferito. Tu ti arrabbi, nascondi la rabbia e fai qualcosa di stupido...
[…]
Damon: Perché sei così sorpresa che ti bacerei?
Elena: Non è quello che mi sorprende. Sono sorpresa che tu abbia pensato che io ricambierei il tuo bacio...
Damon: Ora si, sono davvero ferito..."
"No, ma ti sembra possibile? Insomma, perché ci deve rimettere sempre lui?" domandò Cassie tra le lacrime.
"Lo so! Insomma, come possono pretendere che lui sia gentile se non riceve affetto??"
"E' questo quello che non capiscono, tutti lo definiscono come il cattivo!" disse Katie tirando su con il naso.
"Ecco il pezzo con Andie! Quella pure, poco fortunata eh!" sbuffò Cassie.
"Beh, la tratta come una zoccola anche se però... lui ci è affezionato" disse la romana  sorridendo.
"Già! E' dolce e nessuno lo capisce..." sorrise Cassie.
Dopo aver guardato vari pezzi di varie puntate, ecco che arrivò la volta della 2x22.
“Elena: There is still hope.
Damon: I’ve made a lot of choices that have gotten me here. I deserve this. I deserve to die.
Elena: No, You don't!
Damon: I do, Elena. It's okay. Because if I had chosen differently I wouldn't have met you.
Damon: I'm so sorry. I've done so many things to hurt you.
Elena: It's okay. I forgive you.
Damon: I know you love Stefan, and it will always be Stefan. But I love you.. you should know that.
Elena: I do.
Damon: You should have met me in 1864. You would have liked me.
Elena: I like you now, just the way you are”
Le ragazze cominciarono a piangere, commuovendosi ancora di più nel momento del bacio.
"Oh, che teneri! Pensa che la Dobrev ha baciato un sacco di volte le labbra di Smolder!" ridacchiò Katie prendendo in giro l'amica e asciugandosi le lacrime.
"Eh dai! Non ricordarmelo, per favore!" disse Cassie dando una piccola spinta sul braccio dell'amica.
In quel momento si sentirono della mani battere, la luce si accese e le ragazze si girarono.
Dietro di loro vi erano Smolder e Trevino.
"E voi che ci fate qui?" domandò Cassie asciugandosi velocemente le lacrime.
"Bè, è la nostra stanza dopo tutto..." rispose Trevino.
"Credo che lei intendesse dire: da quanto siete qui?" domandò Katie.
"Da poco…quanto basta per scoprire che voi siete matte!" rispose Michael.
"Eddai Mike, io non ci vedo niente di male!" disse Smolder.
"Ma hai sentito cosa dicevano?" esclamò divertito Michael.
"Ehi, ma che diavolo vuoi? Erano dei commenti sul film!" disse Katie alzandosi da terra.
"Amico, non ti stancherai mai di farla innervosire, non è vero?" chiese Ian, mettendosi seduto vicino Cassie.
"Beccato!" disse Trevino sorridendo.
"Un giorno lo ucciderò..." sorrise nervosamente Katie frugando dentro la busta che avevano portato.
"Sei sicura che tu ucciderai me e non il contrario?" chiese Michael seguendo la ragazza.
"Oh, torta nutella e panna!" sorrise la ragazza lanciando prima un'occhiataccia a Trevino.
"Oh, nutella e panna! Che combinazione fantastica!" esclamò Cassie sorridendo.
"Ehi, attenta! Non mangiare troppo o non riuscirò più a prenderti in braccio!" disse Ian.
"E perché mai dovresti prendermi in braccio?" chiese Cassie confusa.
"Perché potresti addormentarti improvvisamente, anche mentre parliamo! Sei un ghiro!" la prese in giro lui.
"Mr. Somerhalder ma tu sei 'vecchio', non ce la faresti mai a prendermi in braccio!" disse Cassie ridacchiando, cercando di eliminare l'imbarazzo.
"No scusa, a chi hai detto vecchio? Non eri tu quella che diceva: 'Si hanno gli anni che si sentono di avere'?" domandò Ian con finta indignazione.
Cassie gli fece la linguaccia.
"Vi prego...non iniziate a litigare anche voi..." disse Katie prendendo una forchettata di torta.
"Tranquilla, noi non siamo come voi..." rispose Cassie indicando l'amica e Trevino.
"Ditemi ragazze…cosa fanno le giovani italiane per divertirsi tra amici..?" domandò Michael.
"Bè, le cose stupide che fanno le americane..." rispose Cassie confusa.
"Tipo?"
"Non so…obbligo e verità, ma perché??" chiese Katie.
"Perché ho intenzione di fare qualche cosa. Sei così noiosa" rise Trevino.
"Ehi!" lo rimproverò io la romana sputando la torta.
"Ora chi sta litigando con chi?" chiese Ian sorridendo.
"Sorry!" disse Katie sorridendo a sua volta.
"Lascia perdere la mia amica" disse Cassie facendo finta di rimproverare l'attore.
"Dai, facciamo obbligo o verità!" esclamò Trevino posando il piatto e sfregandosi le mani con uno sguardo abbastanza beffardo, rivolto soprattutto verso Katie.
"Ok. Comincio io!" disse la romana.
Tutti posarono la torta tranne Cassie che, golosa com'era, continuò a mangiare.
"Vediamo... Trevino!" disse la romana girandosi completamente verso di lui con uno sguardo abbastanza soddisfatto.
"Spara!" disse lui voltandosi un po’ più verso di lei.
"Obbligo o verità?" chiese la ragazza.
"E me lo chiedi pure?! Verità!" rispose sorridendo l’attore, con un'aria abbastanza da superiore.
"Bene... Sei mai stato innamorato?" chiese Katie sapendo che l'attore era un tipo molto orgoglioso.
Trevino continuò a fissare la romana sorridendo, ma dai suoi occhi si capì che stava pensando ad altro.
"Non si può cambiare domanda?"
"Mh...no" rispose Katie.
L'attore sospirò, sfregandosi gli occhi, "Se proprio lo vuoi sapere...si, sono stato innamorato una volta, ma purtroppo è finita...e anche male...perciò si. Soddisfatta?"
La romana, che nel frattempo era diventata seria, annuì.
Forse non avrebbe dovuto intromettersi così tanto, infondo lo conosceva da pochissimo.
"Bè, tocca a te Mich fare la domanda..." disse Ian per rompere il silenzio.
"Certo. Allora, tanto per restare nell'atmosfera delle relazioni. Da chi ti senti attratta?" chiese l'attore con aria di sfida a Katie.
"Come scusa? Io ti avevo fatto la domanda ora dovresti chiedere a..." disse stupita ed anche imbarazzata.
"Da chi ti senti attratta, chi ti piace?" ripeté il ragazzo fissando soltanto lei e 'infrangendo' per un attimo le regole del gioco.
La romana in quel momento non riuscì a spiccicare parola, fissava soltanto il ragazzo.
"Bene, io credo che..." si intromise Ian.
"Perché non cambiamo gioco?" chiese Cassie.
"No, prima voglio rispondere alla domanda di Michael. Non sono attratta da nessuno e... soprattutto non sono attratta da uno stronzo come te!" disse la romana, concludendo la frase con un sorriso nervoso e mantenendosi ancora una volta sulla difensiva.
"Bene, ora... a chi tocca fare la domanda?" chiese Katie nervosa, scostandosi un bel po’ da Trevino.
Tutti rimasero per un attimo in silenzio.
Smolder si grattava nervosamente il collo in un modo che Cassie trovò molto più che sexy.
Avrebbe fatto di tutto per essere quella mano.
Trevino continuava a fissare Katie, serio e con uno sguardo assente.
Le pupille, nere come la pece, ora erano diventate un tutt'uno con l'iride.
La romana, invece, faceva vagare lo sguardo nervosamente per tutta la stanza cercando di evitare gli occhi di Michael.
"Bè, stando alle regole tocca di nuovo te..." disse Cassie rompendo il silenzio.
"Bene... Ian!" sorrise Katie riprendendosi un po’.
"Presente" rispose lui sorridendo e prendendo un'altra forchettata di torta.
"Davvero, non so cosa chiederti..." ridacchiò a bassa voce la romana.
"Beh, allora possiamo passare ad un'altra persona!" propose Smolder rivolgendo lo sguardo verso Cassie che, fino a quel momento, era stata intenta a finire il suo pezzo di torta.
"Cosa mi sono persa?" chiese la ragazza un po’ spaesata.
"Niente, Ian crede di scamparsela ma... dovresti spiegargli che la tua doppelganger è tremenda" disse Katie.
"Già, in effetti…" ridacchiò Cassie.
"Doppelganger?!" chiese stupito Ian e rise divertito con Trevino che, dalla discussione avuta poco prima, era rimasto più freddo.
"Già, ma per non divagare... vediamo un po’... ecco ce l'ho!" disse la ragazza battendo le mani entusiasta, "Ti è mai piaciuta una ragazza... normale?"  chiese Katie, "Recentemente" aggiunse la romana, lanciando un'occhiata all'amica.
Cassie s'irrigidì di colpo e bevve un sorso d'acqua per non mandare la torta di traverso.
La ragazza iniziò a tossire e a darsi dei pugni sullo stomaco, mentre con l'altra mano beveva un sorso d'acqua.
La romana quasi scoppiò a ridere, ma si trattenne.
"Tutto a posto?" chiese Trevino gentile.
La ragazza annuì, ritornando a respirare, "Si, grazie..."
"Dov'eravamo rimasti? Ah si..-Ian?" chiese Katie sorridendo.
L'attore sembrò pensarci su un po’.
Ogni secondo che passava, Cassie diventava sempre più rigida.
I pomelli rossi che le coloravano le guance sparirono lasciando il posto ad un colore simile al latte.
Gli occhi erano sgranati, le orecchie tese e il respiro quasi inesistente.
"Cosa intendi con normale?" domandò Sexyhalder.
"Bè...non famosa..." rispose la romana che non stava più nella pelle.
"Mh...la verità? No, per ora non c'è nessuna donna nella mia vita…"
Katie sembrò rimanerci male mentre Cassie tirò un sospiro di sollievo.
Ok che le piaceva sognare ma sapeva benissimo che Ian nei suoi confronti non provava nulla. 
E come avrebbe potuto?
Si conoscevano a mala pena da 48 ore!
Senza farsi vedere dai due attori, Cassie mimò all'amica la scena di uno strangolamento e poi indicò lei.
Katie, dal canto suo, si strinse nelle spalle innocente.
"Tocca a te, Somerhalder" disse Trevino che, nel frattempo, si stava riprendendo dallo 'shock' iniziale.
"Giusto. Bene, Cassie!" esclamò Ian rivolgendosi a lei e sorridendole.
"Bene..." disse la ragazza facendo un respiro profondo.
"Prometti che non ti strozzi anche questa volta?!" chiese l'attore ridacchiando.
"Beh, lo spero per me" rispose lei, sistemandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
"Restiamo nell'argomento 'cuori spezzati'" disse divertito Ian, guardando tutti e tre, per poi soffermarsi su Cassie.
"Il tuo... ultimo amore?" chiese l'attore.
Come avrebbe spiegato che era innamorata da anni della... della persona che le aveva posto la domanda?
Cassie arrossì di nuovo e guardò l'amica in cerca di aiuto.
"Ehm, che diavolo, perché sempre queste domande?" chiese Katie per sdrammatizzare.
"Beh, tutti e tre abbiamo parlato di questo quindi.. vale anche per lei, no?!" chiese Michael con un sorriso beffardo.
"Beh, non ho mica problemi a rispondere eh!" esclamò Cassie impacciata.
"Ok, allora vai..."
Cassie respirò profondamente, "Ammetto che mi innamoro facilmente, soprattutto quando un ragazzo carino mi tratta bene.
Fino a tre anni fa non ero mai stata innamorata. 
Si, vi erano stati dei ragazzi per cui pensavo di aver provato un sentimento forte, uguagliabile all'amore, ma quando ho visto LUI, ho capito che tutto quello che avevo provato fino a quel momento non era niente.
Fino a qualche tempo fa non ci eravamo mai parlati.
Io lo ammiravo da lontano, come un astronomo fissa la sua stella preferita.
Sapevo benissimo di non avere speranze con lui ma non potevo farci niente, non riuscivo a controllarmi perché ogni volta che per sbaglio i nostri occhi si incontravano il mio cuore scoppiava in tanti piccoli coriandolini, gli occhi iniziavano a brillarmi e le guance mi prendevano fuoco.
E come non reagire così davanti a cotanta perfezione?
E non parlo solo dell'aspetto fisico.
Perché, anche se non gli avevo mai parlato, io sapevo che non era solo un bel faccino.
Perciò sì, mi è successo di innamorarmi e lo sono ancora.
Sono innamorata di un uomo che non potrò mai avere, ma va bene così, a me basta anche solo sentire la sua voce e tutta la tristezza se ne va, il sorriso torna. Come la speranza, la speranza che forse un giorno il suo cuore batterà solo per me"
Cassie fissò per tutto il tempo il pavimento ed ogni tanto lanciava uno sguardo alla romana che la rassicurava con un sorriso e che, nel frattempo, pensava a quanto fossero vere quelle parole. A quanto quei pensieri fossero gli stessi, a quanto quelle emozioni erano quelle che provava lei per Michael.
Cassie, appena finì di parlare, rivolse uno sguardo ad Ian che era rimasto sorpreso e non faceva altro che guardarla seriamente.
Uno sguardo profondo.
La romana si strinse nelle spalle e Michael, quasi sempre sarcastico, faceva vagare lo sguardo tra Cassie ed Ian e, all'ultimo posò lo sguardo su Katie che era presa da quella scena.
Rimasero in silenzio.
"Wow, che dichiar..." Michael cercò di sdrammatizzare ma ricevette presto un calcio dalla romana.
Cassie sorrise, "Bè, ora credo sia il mio turno fare la domanda giusto?"
Tutti annuirono seri.
"Mh…vediamo..."Cominciò Cassiopea, facendo vagare lo sguardo tra i presenti, "Mr. Trevino...verità o penitenza?"
Michael sorrise, "Verità"
A Cassie brillarono gli occhi, "Sei mai stato rifiutato da una ragazza?"
Trevino scoppiò a ridere, "Ma che domande sono? Certo che no"
Le due ragazze rotearono gli occhi mentre Ian alzò un sopracciglio, dubbioso.
"Oh Trevino, quanto sei egocentrico!" commentò la Romana.
"Io non sono egocentrico. E' la pura realtà!"
"Ah, ma davvero?! Il 99,9% delle probabilità che una ragazza ti mandi a quel paese è praticamente ovvia! Oh no, giusto! Fai lo stronzo soltanto con me!" disse Katie.
"Sei tu che hai iniziato a fare la scorbutica con me, non io!" disse Michael.
"Sì, ma tu sei stato il primo a metterci a disagio, se ti ricordi" disse Cassie in difesa della romana.
"Sì, ma voi eravate le intruse" disse Ian divertito.
"Posso sapere di chi è stata la magnifica idea di entrare?" chiese Trevino.
"Beh..." sospirò Cassie grattandosi la testa e rivolgendo lo sguardo a Katie.
"Che idea folle..." disse Smolder scuotendo la testa.
"No, 'Miss SoTuttoIo' ha fatto una cosa del genere?! Non ci credo! Lei che rimprovera sempre tutto e tutti, wow!" esclamò Trevino facendo il finto sorpreso.
"Tecnicamente non è andata proprio così, ma è una storia lunga e non mi va di raccontarla. Comunque la bellissima idea di nascondersi in bagno, senza vie di fuga, è stata della qui presente Cassie"
"Si, perché tu avevi fatto rumore!"
"Ehi, ragazza calme!" disse Trevino.
"Noi siamo calme" risposero in coro le due.
"Bè, comunque sia, se non fosse stato per le vostre pazzie ora non ci saremmo mai conosciuti..." disse Ian.
Le due ragazze si sorrisero.
"Tu sei troppo buono" disse Trevino.
"E tu troppo cinico..."
"Beh, una caratteristica che avete in comune" disse Cassie sorridendo e, appena la romana le rivolse un'occhiataccia, divenne seria e a stento si trattenne dal ridere.
"Io non potrei mai essere uguale a lui!"
"Già, sennò non saresti così acida" ribatté l'attore.
"Ehi, ehi, ehi!" esclamò Ian divertito.
"Ian, potresti spiegarmi una cosa?" chiese la romana.
"Certo" rispose gentilmente lui.
"Come fai a sopportare una persona così irritante come questa sottospecie di cavernicolo?"
Michael cominciò a ridere insieme agli altri, scuotendo la testa. Presto si aggiunse anche Katie e, per un attimo, incrociò lo sguardo dell'attore.
Rimase come incantata e gli sorrise, lui ricambiò.
"Bene, che ore sono?" chiese Ian, interrompendo quell'atmosfera 'magica' anche se durata pochi secondi.
Katie scosse la testa e sembrava si fosse svegliata da poco da un sogno, un bellissimo sogno.
Cassie guardò l'orologio, "Non ci crederete, ma è già mezzanotte"
Trevino fischiò mentre Katie sbadigliò.
"Potresti almeno metterti la mano davanti alla bocca? Non ci tengo a vedere le tue tonsille" disse l'attore.
La romana lo fulminò con lo sguardo.
"Michael potresti evitare di istigarla almeno per una volta?" chiese Ian all'amico.
"Scusa, ma è più forte di me"
Smolder roteò gli occhi e poi rivolto alle due ragazze, "Vi porto dei cuscini e delle coperte, così potete sistemarvi sui divani come preferite...Tranquille sono molto comodi"
Le due annuirono.
"Bene, allora buona notte piccinette"
Alla parola ‘piccinette’ le due amiche scoppiarono a ridere.
"Piccinette?" ripetè Katie.
"Si, non è italiano?"
"E' napoletano" rispose Cassie.
"Va bè, comunque si era capito cosa intendevo no?"  e così dicendo scomparve nella sua stanza.
Due secondi dopo Ian ritornò in salotto con coperte e cuscini, "Se avete bisogno chiamatemi pure, va bene?"
"Certo" risposero le due in coro, "Buonanotte!"
"Anche a voi" disse Ian sorridendo alle ragazze e dirigendosi nella sua stanza.
"Cioè, che cavolo! Ci avresti mai giurato di trovarti qui.. con loro?" chiese entusiasta Katie.
"Vedi?! Tutto è possibile!" sorrise Cassie.
"Sei sempre troppo ottimista" la prese in giro la romana.
"Sì ma... non ne sono rimasta delusa questa volta... Indovina?!" chiese Cassie euforica cercando di parlare a bassa voce.
"Hai fatto sesso con Sexyhalder?" chiese Katie prendendola in giro.
"Stupida! Lui non è fidanzato!" esclamò l'amica.
"Non ci credo!" disse Katie sorridendo a trentadue denti.
"Già" sorrise Cassie.
"Ma... dobbiamo lavarci i denti! Avranno due spazzolini in più?" chiese Katie sgranando gli occhi.
"In effetti..." l'amica storse la bocca pensando.
Cercando di non fare rumore, le ragazze si diressero in bagno in punta di piedi e trattenendo il respiro.
Una volta entrate ritornarono a respirare.
"Mh…quali sono di chi?" domandò Katie, alzando i due spazzolini praticamente identici.
Cassie si grattò la testa e poi ne prese uno in mano iniziando a farlo girare tra le dita. Lentamente poi se lo portò al naso.
"E' di Trevino…" disse poco dopo passando lo spazzolino all'amica.
"E tu come fai a saperlo?" domandò sconcertata Katie.
"Annusalo..." rispose semplicemente la ragazza prendendo dalla mano dell'amica l'altro spazzolino e mettendoci sopra del dentifricio
"Oh, che profumo" disse la romana odorando lo spazzolino dell'attore.
"Senti quello di Ian...." disse l'amica odorando lo spazzolino dell'altro attore e rimanendo incantata per qualche secondo.
"Ehi, che dici di lavarci i denti? Sei impalata" chiese Katie cominciando a ridacchiare. "Senti, tu non parlare... E smettila di prendermi in giro!" disse Cassie dando una spintarella all'amica romana.
"Sognatrice" farfugliò Katie.
"Cinica" disse Cassie sputando quasi il dentifricio.
"Troppo ottimista!" esclamò la romana.
"Pessimista, troppo" replicò l'amica.
Improvvisamente tutte e due scoppiarono a ridere non tenendo conto al volume della voce.
"Ehi, che dici, staranno dormendo?" chiese Katie smettendo di lavarsi i denti per un attimo e lasciando lo spazzolino incastrato tra i denti.
"Non so. Quello che so è soltanto che Somerhalder è un figo da paura!" esclamò Cassie con aria sognante.
Improvvisamente Cassie si ritrovò tutta bagnata in faccia.
"Katie!" quasi urlò la ragazza.
"Scusa ma avevi una faccia da pesce lesso e come sai i pesci hanno bisogno d'acqua…" disse la romana.
"Pff...questa non faceva per niente ridere…" disse Cassie che, con gli occhi chiusi, iniziò a cercare una salvietta.
Katie intanto iniziò a ridere.
"Giuro, sembri un cervo abbagliato dal sole…"
"Antipatica! Vedi cosa ti faccio appena recupererò la vista!" esclamò Cassie, entrando poi in contatto con qualcosa di soffice.
Salvietta!
Velocemente iniziò ad asciugarsi il viso mentre la romana smise di ridere.
"Ora non ridi più eh!" disse Cassie sorridendo e aprendo gli occhi.
In quel momento si trovò a fissare due pietre azzurre.
Ian Somerhalder.
La ragazza abbassò lo sguardo che cadde sulla maglietta di Smolder tutta bagnata e...piena di dentifricio.
"Oh cavolo..." farfugliò Katie sgranando gli occhi.
"Ehi..." sorrise Ian.
"Ehi..." sussurrò incantata Cassie.
Katie si mise subito alle spalle di Ian e cominciò a fare segni all'amica di riprendersi. Mancava poco che svenisse lì davanti.
Vedendo che rimaneva ancora così, si girò rassegnata trovando Trevino appoggiato alla porta con una faccia divertita.
"Ehm..." sussurrò Katie imbarazzata, togliendo prontamente lo spazzolino dell'attore dalla sua bocca.
"Tranquilla" disse Smolder a Cassie.
"Sei tutta sporca!" disse divertito Michael guardando Katie che diventava sempre più rossa e nervosa alle parole dell'attore.
"Aspetta... quelli sono i nostri... spazzolini!" esclamò Trevino facendo finta di essere arrabbiato per provocare la romana.
"Si, sono i vostri spazzolini, non ve ne erano altri. Problemi?" domandò Katie con ancora il dentifricio su tutta la bocca.
"Io nessuno, però ti avverto: soffro di una rara malattia, potresti anche morire..."
La romana sgranò gli occhi.
Trevino scoppiò a ridere facendo così irritare ancora di più la ragazza, "Trevino ti conviene scappare" esclamò la ragazza gettando lo spazzolino per terra e avvicinandosi all'attore. Questo, dal canto suo, scappò in soggiorno inseguito poi da Katie.
Ian e Cassie si misero a ridere.
Dopo poco la ragazza porse lo spazzolino al ragazzo, "Scusami ..sia per lo spazzolino, sia per il dentifricio. Se vuoi domani, quando torno in albergo, prendo i soldi ed esco a comprartene uno nuovo…"
"Tranquilla" rispose di nuovo l'attore passandole accanto e bagnando lo spazzolino.
Cassie annuì e poi si diresse verso l'uscita del bagno.
"Heii..." la chiamò Smolder.
"Mh..?"
"Posso sapere il nome del ragazzo di cui hai parlato prima?"
La ragazza arrossì di botto, "Io...cioè…come dire...non sono domande da fare! Non ti conosco ancora abbastanza bene!"
Ian sorrise, "Credo che dopo quello che è successo ieri, tu mi conosca fin troppo bene..."
La ragazza divenne ancora più rossa all'immagine dell'attore nudo, steso a terra...
"Beh... in effetti..." sorrise imbarazzata.
"Ehiii, aiuto!"
Le urla di Katie interruppero il loro discorso.
Fortuna!, pensò Cassie per poi incrociare lo sguardo dell'attore che le sorrise prontamente.
"Vediamo cosa stanno facendo quei due" disse Ian capendo che l'argomento imbarazzava la ragazza.
Katie e Michael erano vicino alla finestra a farsi il solletico, ridendo in continuazione, quando improvvisamente si bloccarono, forse per la troppa vicinanza che metteva a disagio Katie.
Era persa negli occhi scuri dell'attore che la facevano letteralmente impazzire.
"Ehi!" esclamò Sexyhalder.
Cassie gli diede una piccola gomitata per averli interrotti e lui subito dopo sorrise.
"E-ehi... Questo maniaco mi perseguitava!" esclamò la romana passando accanto all'attore per evitare di incrociare di nuovo il suo sguardo.
"Ah, ah" commentò Cassie alzando un sopracciglio e facendo la sua solita faccia da "Si e io sono Maria Antonietta"
"Credo che ora sia davvero meglio se tutti andiamo a dormire" disse Ian.
Trevino annuì e si allontanò dalla Romana che, nel frattempo, era arrossita.
"Notte ragazze" disse Mike facendo l'occhiolino alle due e scomparendo nella sua stanza.
"Buonanotte, sweetys" disse Ian scomparendo anche lui.
 "Andiamo và!" disse Katie fiondandosi su uno dei divani.
"Ti eri incantata, eri arrossita, eri persa nei suoi occhi!" disse Cassie saltellando e cominciando a prendere in giro l'amica.
"Senti, quelle sono cose da te e Smolder! Mi stai confondendo sognatrice" disse la romana, lanciandole un'occhiataccia.
"Sìsì!" disse l'amica continuando a prenderla in giro.
Katie si lasciò sfuggire un sorriso sapendo che Cassie aveva più che ragione.
"Senti, è meglio se ci mettiamo a dormire! Tanto di figure di merda ne abbiamo fatte già abbastanza" esclamò la romana divagando.
"Ok, ma tanto è come dico io" ribatté l'amica.
"Smettila, scema" disse Katie.
"Stupida"
"Cretina"
"Matta" continuò Cassie.
"Buona notte" esclamarono insieme, per poi sgranare gli occhi per la loro impressionante telepatia.
Si diedero un bacio sulla guancia per poi mettersi sotto le coperte e, dopo un po’ di chiacchiere, si addormentarono.

 

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Capitolo 8
*** Uno strano risveglio. ***


UNO STRANO RISVEGLIO
-Capitolo otto-
 
 
 
 







Quando il mattino dopo la romana si svegliò, si accorse che Cassie era scomparsa.
Sbadigliando, la ragazza si mise a sedere guardandosi un po’ in giro.
Ma che ore erano?
Il sole che penetrava dalle finestre illuminava la stanza mentre dalla cucina arrivava un buonissimo profumo di frittelle e caffè.
La romana si strofinò un po’ gli occhi.
Ad un certo puntò sentì il rumore di una porta che si apriva.
Girò la testa di scatto verso la porta della stanza di Trevino che, lentamente, si stava aprendo.
Velocemente la ragazza si nascose dietro lo schienale del divano, coprendosi completamente con la coperta e alzando solo un po’ la testa per vedere quello che l'attore combinava.
Quando Michael uscì dalla stanza Katie pensò di essere morta e risorta in paradiso.
L'attore, infatti, senza maglietta e con solo i boxer blu notte aderenti, sembrava proprio un angelo.

Cassie si svegliò ma decise di non aprire subito gli occhi.
Non solo quella notte aveva sognato di sposare Smolder ma, finalmente, era riuscita a trovare una posizione comoda su quel maledetto divano.
Quella notte aveva trovato un cuscino comodo e anche profumato.
Lentamente strisciò il viso su di esso ma, arrivata ad un certo punto, si accorse che nel cuscino vi erano alcuni solchi.
Riprovò di nuovo.
Si, i solchi c'erano, non se li era sognata.
Controvoglia la ragazza aprì gli occhi rendendosi conto di non essere più in soggiorno.
Ancora abbracciata al cuscino alzò la testa e si accorse che quello che stava abbracciando non era uno stupido cuscino, bensì Ian Somerhalder e la cosa che la stava coprendo non era una semplice coperta ma le lenzuola del letto dell'attore!
"Buongiorno! Dormito bene?" domandò Smolder.
Cassie rimase a fissare un attimo intontita l'attore e poi urlò.
 
Katie rimase quasi incantata a guardare Trevino quando improvvisamente sentì un urlo.
Era Cassie.
Cassie?!
La romana, spaventata, seguì la voce dell’amica.
"Non ci credo" sussurrò Katie alla vista dell'attore e dell'amica che dormivano insieme.
"Ma che diavolo...?" subito dopo arrivò anche Michael, ancora mezzo nudo.
 Katie si girò verso l'attore, divenne subito rossa in volto e si rigirò verso Cassie ed Ian nel letto.
"Come caz...?" esclamò Cassie spaventata ma soprattutto imbarazzata fissando le lenzuola per evitare gli occhi dell'attore.
"Ah, brutti sporcaccioni. Potevate stare attenti con le urla. Amico, cosa le hai fatto per farla urlare così tanto?" chiese Trevino che, come sempre, riusciva ad usare il suo sarcasmo in qualsiasi momento.
Ian scosse la testa e poi sorrise.
"Guarda che noi non..." iniziò la frase Cassie.
"Ehi, mai negare l'evidenza" ribatté l'attore.
"Ma ti vuoi stare zitto?" s'intromise Katie difendendo l'amica in imbarazzo, anche se neanche lei sapeva spiegare quei fatti.
Cassie non ci poteva credere.
Ma come cavolo c’era finita nel letto con Ian?!
Imbarazzata si rannicchiò e si coprì completamente con il lenzuolo.
Trevino scoppiò a ridere.
"Ma la finisci?!" domandò Katie irritata, "Ora tu vieni con me!" disse, spingendo fuori dalla stanza l'attore, "Poi io e te facciamo i conti Mr. Somerhalder" disse riferendosi a Smolder e uscendo poi dalla stanza.
Calò il silenzio.
Ad un certo punto Cassie sentì il lenzuolo scendere così chiuse gli occhi.
"Tutto bene?" le chiese l'attore.
"No..."
Ian scoppiò a ridere, "Sei la prima ragazza che si vergogna a stare nel mio letto…"
"Io non mi vergogno!" disse subito Cassie alzandosi e girandosi verso di lui, "Cioè..." aggiunse dopo, "Sono...emm…imbarazzata, perché non so come ci sono finita…"
"Quando mi sono svegliato eri già qui..."
"Probabilmente allora sono andata in sonnambula...non ho parlato vero?" domandò la ragazza preoccupata.
"No…hai solo sbavato un pochino..." rispose Sexyhalder.
"Davvero?" chiese la ragazze preoccupata, iniziando a pulirsi la bocca con il dorso della mano.
"Scherzavo!"
"Uff...mi hai fatto prendere un colpo!" disse Cassie sorridendo all'attore che, con i capelli scompigliati, era ancora più bello.
Nel frattempo Katie era intenta a discutere con l'altro attore.
"Ma che diavolo ti dice il cervello?"  chiese la romana che, come al solito per non alzare il tono della voce, digrignò i denti aggrottando la fronte.
"Beh, cosa si dice di solito? Erano nel letto insieme..." di giustificò Michael.
"Ma non puoi pensare che forse la mia amica può provare un po’ d'imbarazzo?!"
"Io..."
"Tu sei un cavernicolo e ringrazia il cielo che il tuo amico non ha sfiorato la mia amica anche solo con un dito!" lo interruppe la romana nervosa.
L'attore non disse niente e la fissò con un sorriso sghembo.
Ok, la voleva mettere in imbarazzo, Katie l'aveva intuito.
"Cosa stai facendo?" chiese arrabbiata e presto imbarazzata, rendendosi conto che lui era solo con dei boxer.
"Sei imbarazzata" disse sorridendo.
"Sai, la tua autostima e la tua convinzione saranno la tua rovina" lo rimproverò Katie.
"E se tu non chiuderai la bocca, quella sarà la tua rovina. Mi piace quando ti arrabbi" disse Michael prendendola in giro e, come risposta, ricevette un'occhiataccia.
"Ora cosa dovremmo fare?!" chiese la romana sbuffando, poggiandosi con le spalle al muro e rivolgendo lo sguardo a terra per evitare di guardare il fisico scolpito dell'attore.
"Secondo te?" domandò lui sarcastico, "Non faremo niente di niente. Ci comporteremo normalmente...anche perché…."
"Perché cosa?" domandò Katie curiosa.
"Non voglio offendere nessuno, men che meno la tua amica che mi sembra una ragazza molto dolce, ma tra lei e Ian non potrà mai accadere niente..."
"Come niente?! Forse tu non hai visto come si guardavano..."
"Oh, non metto in dubbio che tra loro stia nascendo qualcosa, ma Ian si tirerà indietro appena capirà di provare qualcosa di forte. L'ha detto lui stesso, è troppo giovane per impegnarsi seriamente..."
"Ma lei non lo vuole mica sposare…" disse Katie.
Ok, si magari lo vuole sposare, ma questi sono dettagli.
Trevino sospirò, "Aspetta e vedrai. Ian Somerhalder sarà pure una grandissima persona ma in amore fa schifo..."
La romana roteò gli occhi, "Ma finiscila!"
"Fai come vuoi, ma quando la tua amica correrà da te in lacrime con il cuore frantumato preparati a ricevere un 'te l'avevo detto' da parte mia"
“Ah..." scosse la testa la romana  morsicandosi il labbro nervosa.
"Che c'è?"  chiese l'attore.
"Sei così... sei davvero montato, anzi, un vero insensibile! Come puoi dire certe cose...?!"
"Da dov'è uscita tutta questa confidenza?" chiese lui ridacchiando.
"Sai che c'è, Trevino? Che una persona come te non l'ho davvero mai incontrata! Se pensi queste cose di Ian forse sei tu il primo a farlo... Sei tu il primo ad illudere le persone! Sei e sarai sempre tu l'egocentrico della situazione!" disse Katie rimanendo anche lei sorpresa dalla sua reazione.
Non avrebbe mai immaginato di rivolgersi così a lui.
La romana aveva un carattere abbastanza tosto, quando le toccavano le persone a cui teneva non poteva fare a meno che difenderle.
"Io ti sto avvertendo, prendila come ti pare. Si tirerà indietro un giorno o l'altro, quindi avvertila" ribatté l'attore.
Katie sentì una strana sensazione.
Non avevano proprio litigato ma... faceva così male urlargli contro.
Rimasero in silenzio.
La romana rimase a fissare il pavimento e Michael non faceva altro che guardarla.
Dopo pochi minuti d'imbarazzo e di nervosismo  Katie si recò verso la cucina  ignorando completamente l'attore.
 
"Bene, forse è meglio se mi alzo. Posso usare i tuoi vestiti? Quelli di ieri intendo. Il tempo di vestirci e io e Katie togliamo subito il disturbo"
"In che senso?" domandò l'attore confuso.
"Torniamo nel nostro albergo. Vi abbiamo già fatto scomodare troppo. Per i vestiti che vi abbiamo preso non preoccupatevi, li faremo lavare e consegnare anche stirati..."
"Oh, va bene..."
Cassie gli sorrise alzandosi dal letto con malavoglia.
"Ian?"
"Si?"
"Ecco...è un po’ imbarazzante...ma cioè...potrei fare una foto con te?"
Smolder sembrò sorpreso e poi sorrise, "Certo"
"Posso avere anche un autografo?"
"Va bene"
"Mh...posso tenere i tuoi pantaloncini? Sai...come ricordo..." domandò ancora la ragazza speranzosa.
L'attore scoppiò a ridere, "Fai prima a sequestrarmi!"
La ragazza divenne seria, "Non tentarmi..."
"Nessuno te lo impedisce" rispose malizioso l'attore avvicinandosi a Cassie.



Nel frattempo, in cucina, Katie e Michael stavano facendo colazione.
"Questo caffè fa schifo!" esclamò improvvisamente l'attore ingoiandolo a forza.
"Come scusa?" chiese Katie infastidita.
"Non sei capace nemmeno di preparare il caffè!" esclamò Michael ridendo.
Katie si lasciò sfuggire una risata, sapendo che si trattava  più di acqua che di caffè.
"Non sei più arrabbiata con me?" chiese Michael alzandosi in piedi.
"Sei un cavernicolo" ribadì la romana sorridendo.
"Posso avvicinarmi allora?" chiese l'attore mettendosi seduto vicino alla ragazza.
"Cascamorto!" ridacchiò Katie.
"Che ne dici di andare a chiamare quei due?" chiese dopo un po’ la romana.
"Come?! Non dirmi che il tuo desiderio non è quello di trascorrere tanto tempo con il tuo attore preferito!?"
"Trevino, non smetterai mai di sorprendermi, davvero. Magari che ne dici prima di coprirti, eh?" chiese Katie alzandosi dalla sedia e prendendo una maglia con dei pantaloncini poggiati dietro la porta e lanciandoglieli.
"Ti imbarazzo così tanto?" chiese lui ridendo.
"Ti senti davvero così tanto figo?" ribatté la ragazza.
"Oh sì, tanto!" disse l'attore.
Katie sorrise e insieme si recarono verso la stanza di Ian.



"Voglio tentarti" disse Sexyhalder con un tono abbastanza provocante.
Cassie rimase perplessa per qualche secondo diventando immediatamente rossa.
"Ehi, un po’ di caf...?" s'interruppe Katie.
Ma che stavano facendo quei due?
La romana si nascose dietro alla porta.
Cassie se ne stava immobile in mezzo alla stanza, mentre Ian si stava alzando lentamente dal letto e la stava raggiungendo.
Si fermò solamente quando si trovarono faccia a faccia, con il viso a due centimetri di distanza da quello della ragazza.
Cassie deglutì rumorosamente.
Stava cercando con tutta se stessa di non guardarlo negli occhi, ma quelle due piccole pietre blu erano come due calamite giganti e lei non poteva fare a meno di perdersi dentro di esse.
La ragazza fece qualche passo indietro fino ad appoggiarsi al muro freddo.
"Senti..." iniziò l'attore, "Non è che il ragazzo di cui hai parlato ieri sono io?"
"Eh?!" domandò Cassie sgranando gli occhi, "Tu sei tutto matto Smolder!" aggiunse, riprendendosi dallo stato di shock.
"Come mi hai chiamato?" domandò lui divertito.

"Non te l'ha mai detto nessuno che è maleducazione origliare?" domandò Trevino arrivando alle spalle di Katie.
La ragazza sussultò, "E a te non ha mai detto nessuno che è maleducazione arrivare alle spalle delle persone?"
"Ammettilo, hai sussultato per il piacere…"
"Si, per il piacere di prenderti a sberle..."
"Non ti sembra di avermi insultato un po’ troppo questa mattina?" chiese Michael.
"E a te non sembra che sia ora di chiudere quel becco e di farmi origliare?" chiese la ragazza girandosi per un attimo verso l'attore con un sorriso nervoso per poi rigirarsi per capire quello che i due ragazzi si stavano dicendo.



"Sm... Ian, ti ho chiamato Ian... Perché?" chiese la ragazza imbarazzata.
"No, tu mi hai chiamato...?" chiese l'attore avvicinandosi di più a Cassie, sorridendo.
"Sai, quando fai così sembri Damon" rise Cassie cercando di far svanire quell'atmosfera che la imbarazzava tanto.
"Forse ci sarà un motivo se interpreto quel personaggio..." disse lui con un sorriso beffardo.
Le gote della ragazza divennero a poco a poco ancora più rosse.

"Che diavolo, devo fare qualcosa!" sussurrò la romana vedendo la sua amica imbarazzarsi sempre di più.
"Che sta succedendo?" chiese Michael avvicinandosi alla ragazza.
"E stai zitto!" esclamò a bassa voce Katie, dando per sbaglio uno schiaffo al ragazzo.
"Oh, scusa! Ti giuro non volevo, quella di prima era una battuta, io non..."
"Mi stai trattando troppo male questa mattina, non credi che io sia stato piuttosto buono?" chiese l'attore con un'aria abbastanza maliziosa.
"Senti non ho fatto apposta! Va bene? Ora fai silenzio!"
"Ma..."
"Shh!"

"Comunque tu prima non mi hai chiamato Ian, ma Smolder..."
"Smolder? Mh…no,  non credo...forse hai sentito male...sai a volte faccio degli strafalcioni con le parole..."
Il ragazzo si avvicinò ancora di più, "In questo momento vorrei essere Damon per poterti soggiogare e farti dire la verità..."
Cassie deglutì.
"Per l'ultima volta...mi hai chiamato Smolder?"
"S-si..." rispose infine la ragazza, arrossendo ancora di più, "Smolder...abbreviativo di Smolderhalder...il nomignolo che ti ha affibbiato Nina..."
"Si, so cos'è, ma nessuno oltre a lei mi ha mai chiamato così..."
"S-scusa non volevo..." rispose Cassie abbassando lo sguardo.
L'attore poggiò un dito sotto il mento della ragazza e, lentamente, le alzò il viso, "Tranquilla. Suona bene detto da un'italiana..."

"Oh. Mio. Dio!" esclamò Katie a bassa voce.
"Che succede?!" domandò Trevino sporgendosi per vedere meglio, "Oh cazz...10 dollari che la bacia"
"Oddio, magari!" esclamò a bassa voce la romana che, senza accorgersene, prese la mano di Trevino così da far intrecciare le loro dita.

"G-Grazie" disse a fatica Cassie.
"Hai mai recitato?" chiese l'attore avvicinandosi ancora di più alla ragazza.
"No, perché?"
"Perché ora una scena Damon/Elena ci starebbe bene..." disse Ian sorridendo e accarezzando il viso di Cassie.
La ragazza che fino a poco prima aveva un respiro abbastanza regolare, cominciò a sentire il suo cuore battere sempre di più.

"Ehi, mi stai sorprendendo, davvero!" disse l'attore.
"Come scusa?" chiese Katie confusa.
"La mano" sorrise Trevino rivolgendo lo sguardo alle loro mani saldamente attaccate fra loro.
La ragazza fu assalita da una miriade di emozioni.
"Ma…ma…io non..."
"Vorresti forse dire che non volevi prendere la mia mano?"  chiese divertito Michael.
"Mike, senti..."
"Mike?!" chiese l'attore sorpreso.
"Ehm, sent..." la romana non fece in tempo a togliersi e voltarsi per andarsene che inciampò su Trevino e cadde, aprendo così la porta della stanza che era già socchiusa.
"Ahi!" esclamò la romana.
 

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Capitolo 9
*** A volte si è gelosi di qualcosa che non ci appartiene. ***


A VOLTE SI E’ GELOSI DI QUALCOSA CHE NON CI APPARTIENE
-Capitolo nove-
 
 
 







Cassie sussultò, facendo così scontrare la propria frante con quella di Ian. 
"Katie?!" esclamò la ragazza incurante del dolore.
"Hola!" disse la romana sorridendo.
"Scusate ragazzi, non volevamo interrompervi…" disse Trevino aiutando Katie ad alzarsi.
"Non avete interrotto nulla" disse Cassie arrossendo.
"Ah, ora si dice 'nulla' eh?" domando Trevino con uno sguardo malizioso rivolto a Ian che, intanto, si era allontanato dalla ragazza.
Cassie rivolse un'occhiataccia a Trevino, mentre Ian roteò gli occhi sorridendo lievemente.
"Michael" roteò gli occhi Katie alzandosi.
"Che c'è?" chiese lui divertito.
"U-uhm…l-la colazione è pronta" sorrise buffamente Katie, ancora confusa per quello che era successo. Non riusciva a spiegarsi cosa ci facesse l'amica nel letto di Smolder.
"Voi fate con calma eh" disse Michael facendo l'occhiolino all'amico.
Cassie gli rivolse un'altra occhiataccia, ancora imbarazzata, cercando un aiuto da parte dell'amica.
"Maniaco, pervertito" sussurrò Katie a Trevino trascinandolo fuori dalla stanza.
Cassie si sistemò i capelli di lato.
Era imbarazzata.
Di nuovo.
Possibile che Ian volesse baciarla prima?
Che forse non stava recitando, che forse...forse…
NO!
La devo smettere.
Lui è Ian Sexyhalder.
E per quanto tu possa sognare, per quanto tu possa sognare che un giorno lui si innamori di te…bè, questa volta purtroppo la realtà è più forte di qualsiasi fantasia mentale tu possa farti.

"Tutto bene?" le chiese Smolder vedendola sbiancare.
Cassie annuì.
No, non andava tutto bene.
"Scusa per prima, non so che mi sia preso. Non volevo metterti in imbarazzo"
La ragazza sorrise, "Tranquillo, e poi sono io che dovrei scusarmi...mi sono infilata nel tuo letto, anche se non ero proprio in me quando l'ho fatto"
Somerhalder sorrise e Cassie tornò di nuovo a fantasticare sulle sue labbra.
A quanto fossero belle.
A quanto avrebbe voluto baciarle.
Sono sicura che sono soffici come marshmallow.
"Senti..." disse l'attore passandosi una mano tra i capelli ancora scompigliati, "Per farmi perdonare...che ne dici se tu e Katie oggi venite sul set con noi?"
Cassie spalancò la bocca, "D-dici davvero?"
Smolder annuì.
La ragazza lo abbracciò, "Oh, grazie, grazie, grazie! E' anche perché sei così buono che io…"
"Che tu?"
Cassie si allontanò di scatto dal ragazzo, "Emm…che…che io ti…ti stimo come persona"
Sexyhalder sorrise di nuovo.
"Vado a dirlo a Katie!" esclamò la ragazza uscendo dalla stanza di Ian.
Nel frattempo Michael e Katie stavano ridendo per la scena nella camera da letto tra Ian e Cassie.
"Ehi, dai smettila! Tu devi metterli sempre a disagio poi!" lo rimproverò la ragazza.
"E' più forte di me! Secondo me ci sarebbe stato il bacio se una certa gallina non inciampava!" disse Michael inarcando le sopracciglia.
"Ho mai detto che ti od..."
"Katieee… Scusa Trevino" disse Cassie prendendo per mano Katie e trascinandola velocemente in bagno.
"Ma… Cassie!" esclamò la ragazza.
"Senti, oggi Ian ci porterà sul set! Cioè, ma ti rendi conto?" disse euforica la ragazza.
"C-cosa?!" quasi urlò Katie, "No, aspetta! Cioè.. cosa più importante: sei stata a letto con Smolder?" aggiunse la ragazza.
"Ma che diavolo dici!" esclamò l’amica scoppiando in una risata.
"Che c'è da ridere? I fatti parlano chiaro..." disse Katie guardandola male.
"Ma che dici! Ero sonnambula… E... e poi si è avvicinato a me, come se volesse baciarmi e.. non se l'è presa con me per avermi trovato nel suo letto...ha soltanto sorriso… Ci tornerei volentieri..." sorrise Cassie aggiungendo un tono malizioso all'ultima frase.
"Pervertita!" esclamò Katie ancora perplessa per quello che era successo tra l'amica e l'attore.
Cassie rise, "Non sai che imbarazzo! Però almeno uno dei miei desideri si è avverato!"
"Ovvero?" domando Katie.
"Ho dormito con Smolder!" rispose l'amica squittendo un pochino.
"Ok, lasciando perdere i tuoi desideri da regina delle pervertite, non sei emozionata all'idea di andare sul set di TVD?!"
"Emozionata? Io non sto più nella pelle! Cioè, conosceremo la Plec e Kevin! Io li devo troppo ringraziare quei due! Inoltre conosceremo gli altri personaggi!"
"Ti rendi conto? Potrò conoscere Kat Graham, la donna che amo di più al mondo! Gli altri figoni..." disse Katie ammiccando un po’ all'ultima frase.
"Katie!" esclamò l'amica ridacchiando.
"Bene.. dovremmo prepararci, quando ci saranno le riprese?"
"Ehm.. non so, bisognerebbe chiedere a Trevino e Smolder..." rispose Cassie, grattandosi la testa.
"Mh.. ok, chiedo subito..." sorrise Katie felicissima.
"Trevino” lo chiamò la ragazza, affacciandosi con la testa da dietro la porta del bagno, "A che ora dovete andare sul set?"
"E a te che te ne importa?" chiese Michael aggrottando la fronte.
"Veniamo sul set con voi... Ian non te l’ha detto?" chiese Katie inarcando le sopracciglia.
"Amico, stai scherzando non è vero?" chiese Trevino rivolto verso l'attore che, nel frattempo, li aveva raggiunti.
"Bè, non vedo cosa ci sia di male..." disse Sexyhalder, "Potranno conoscere gli altri e vedere come lavoriamo. E questa volta potranno entrare con dei pass e non di soppiatto..."
Katie sfoderò il suo miglior sorriso da boy-scout.
"Ma io non voglio recitare davanti a questa qui!" disse Michael indicando la romana.
"Cos'è? Ti vergogni per caso?" domandò lei.
"Io? Vergognarmi?! Te sei fuori! E solo che non voglio farti svenire..."
Katie alzò un sopracciglio, "Si, come no. Piuttosto fatti una doccia che sei mai è il tuo odore che fa svenire. Ma che hai fatto, ti sei buttato in un recinto di maiali?"
"Questo è l'odore da vero macho..."
"No, questo è odore di fogna!"
"Stai zitta, gallina.."
"Non ti azzardare a chiamarmi gallina!"
"Ora capite perché non la voglio sul set?"
"Ah, ma smettila..."
Cominciarono a parlarsi sopra.
"Ehi ragazzi..." disse Cassie cercando di farli calmare.
"Amico..." disse Ian.
"BASTA!" urlarono insieme Cassie ed Ian.
Calò il silenzio.
"Sei insopportabile…" borbottò Katie.
Michael roteò gli occhi.
"Posso andare a farmi una doccia?" chiese Katie con il muso.
"Certo…" sorrise Ian gentile.
"Brava, vai a schiarirti le idee…" disse Michael sedendosi sul divano.
"Tu dovresti andare a sciacquarti la bocca quando parli di me..." disse Katie chiudendo la porta del bagno, "E' insopportabile..." disse la romana roteando gli occhi.
"Siete troppo suscettibili..." disse Cassie sorridendo, "Sbrigati a fare la doccia, che la devo fare anche io…non so loro... sennò faranno tardi…" continuò l'amica sbottando in una risata.
"Che diavolo ti ridi?"
"Sto ripensando a quello che gli hai detto!" continuò l'amica piegandosi in due dalle risate, "Senti, quasi quasi io la doccia non la faccio visto che l'ho fatta ieri sera. Vado a chiedere a Ian se ha dei vestiti da donna perché di uscire conciata così proprio non mi va..."
"In effetti…Va bene, quando hai fatto però torna, non voglio che Trevino entri in bagno mentre sono nuda, non la smetterebbe più di fare strane battutine dopo..."
"Tranquilla torno subito..." e così dicendo Cassie uscì dal bagno e si diresse in soggiorno.
"Dov'è Ian?" chiese la ragazza a Michael.
"E' in camera sua..." rispose lui accendendo la televisione.
"Si sta cambiando?"
"Mh...non credo..."
"Ok, allora vado da lui..."
Cassie si stava per allontanare quando Trevino la chiamò.
"Si, Mr. Trevino?"
"La tua amica mi odia?" chiese lui.
La ragazza rise.
"Perché ridete tutte?" chiese l'attore evidentemente seccato.
"Scusami..." disse Cassie, "Sai, io non credo che ti odi, anzi credo che in fondo in fondo abbia molta stima di te. Il problema è che avete caratteri troppo simili e se a volte le dessi ragione te ne renderesti conto..."
Trevino annuì.
La ragazza si voltò per andarsene ma di nuovo Michael la chiamò, "Senti, Italiana, tu mi sembri una ragazza molto carina e simpatica per questo voglio dirti una cosa: stai attenta..."
"Attenta a che?"
"Ci sarà un motivo sei Mr. Somerhalder non ha ancora avuto relazioni durature. Il mistero fa parte del suo fascino..."
"Io credo che tu ti sia fumato qualcosa..." disse Cassie scuotendo la testa e ridendo.
Michael stette per replicare ma alla fine le sorrise e la ragazza andò nella camera di Ian.
"Ehi Ian, sent..." la ragazza entrò nella stanza e vide Ian soltanto in mutande.
Rimase un attimo imbambolata.
Ok che lo aveva visto anche senza ma un certo effetto lo faceva sempre.
"Oh scusa... mi vesto subito..." disse il ragazzo vedendo la ragazza abbastanza imbarazzata nel vederlo quasi nudo.
"No, no…e perché dovresti?! Cioè... dovresti perché non è normale che tu vada in giro nudo..." la ragazza, nervosa, cominciò a gesticolare e a parlare velocemente, senza fermarsi mai.
"Ehi, ehi, ehi…Tranquilla…Ho capito..." gli sorrise dolcemente Ian, avvicinandosi a lei.
Woow, ragazzi…qui devo fare qualcosa o muoio prima del tempo.
"Ehm...cosa volevo chiederti?! Ah, sì! Hai dei vestiti da donna?" chiese Cassie.
"Mh…sì credo di sì…anche per la tua amica?" chiese Ian.
"Ehi ma…dimmi un po’…tu e Trevino vi travestite da donne per caso? Come fate ad avere tutti questi vestiti...da donna, intendo..." chiese ironica la ragazza.
"No, non è come pensi…" ridacchiò Ian.
"Ah no? Mr. Somerhalder non è che mi nascondi qualcosa? Tipo che di giorno fai l'attore e di notte vai in certi locali strani vestito da donna?"
Ian scoppiò a ridere, "Mi dispiace deluderti ma l'unica seconda identità che ho è quella di Damon Salvatore..."
Tranquillo, non mi deludi affatto.
"E allora di chi sono quei vestiti?"
"Sono di Nina...sai, a volte resta anche lei qui a dormire..."
"Ah, capisco..."
La ragazza assunse un'espressione un po’ infastidita.
"Tutto ok?" chiese il ragazzo.
"Sì, tutto bene…" rispose lei prendendo i vestiti.
"Grazie...vado in bagno da Katie" disse Cassie uscendo dalla stanza di Ian.
Si ritrovò nella stessa stanza in cui era Trevino a guardare la televisione.
"Ehi, tutto ok?" chiese Michael.
"Sì! Sì, sì…tutto ok…" rispose prontamente la ragazza.
"Bene…Vado in bagno…" disse l'attore alzandosi dal divano.
"Ok…No! No no no!" urlò la ragazza bloccando l'attore che stava per aprire la porta, afferrandolo per la maglia.
"Ahiii! Ma vi siete tutti impazziti?" chiese Michael alzando un po’ la voce.
"Scusa...Ma c'è Katie che sta facendo la doccia e… E' meglio che entri io…" Disse Cassie passandosi una mano fra i capelli.
"Ehi ma tu sei... già pronta?" le chiese Cassie, con un'espressione perplessa, una volta entrata in bagno.
"Eh già, ho fatto presto… Sai questa cosa dell'andare sul set mi elettrizza…" disse Katie euforica, sfumando la sua felicità nel vedere l'espressione dell'amica, "Che succede Cassie?"
"Vuoi sapere che succede? Succede che Ian tiene i vestiti di Nina in camera sua perché MOLTO spesso lei si ferma a dormire qui..." rispose Cassie poggiando i vestiti sul lavandino.
"Ah…ma mica stanno insieme per finta?" domando Katie un po’ confusa.
"Si, ma...lei è bella, simpatica, intelligente, si prodiga per la natura e. .è perfetta. Io in confronto a lei non sono niente..."
"Cassie..."
"Lo so cosa stai per dire. Stai per dire che la folle idea di far innamorare Smolder di me è DAVVERO folle e che dovrei smetterla di sognare, ma davvero non posso farci niente. Lui mi piace e anche tanto e…"
"D'accordo..." disse la romana.
"D'accordo su cosa?"
"Vuoi Ian? E Ian avrai!"
"Ook, che hai fatto alla mia amica?" domandò Cassie  allontanandosi un po’ dalla ragazza.
La romana rise, "Scema sono io, solo che non ce la faccio a vederti cosi"
"Mh...ok, ma ancora non mi fido molto…"
In quel momento Katie diede un pizzicotto all'amica.
"Ok, ok, sei tu…" disse Cassie massaggiandosi il braccio.
"Dobbiamo sbrigarci..."
"Già..."
Le ragazze si vestirono in fretta e, dopo aver sistemato i loro capelli ed aver messo un filo del lucidalabbra di Cassie, uscirono dal bagno.
"Bene…possiamo andare..." disse la romana.
"Ok..." Trevino spense la tv.
"Andiamo…" Disse Ian, aprendo la porta.
Le due amiche si presero per mano, elettrizzate e sorridenti.
"Che scene dovrete girare oggi, Ian?"  chiese Katie.
"Il compleanno di Elena..." rispose Michael.
"Ti chiami Ian?" chiese indispettita la ragazza.
"Bene… quindi… sarai contento di girare una scena con Nina, giusto?" chiese Cassie con un pizzico di gelosia.
Ricevette subito una gomitata dall'amica.
"Beh, diciamo che a me piace girare qualunque scena…amo il mio lavoro..." gli sorrise teneramente lui.
"E tu…Trevino?"
"Sorpresa!" esclamò Michael non rivelando niente alle due ragazze.
"Eddai, Ian ci ha detto qualcosa, ora tocca a te!" disse Cassie entrando in ascensore.
"No, no. Da me non saprete niente..." disse l'attore.
"Uffa!" esclamarono le due.
Le porte dell'ascensore stavano per chiudersi quando una ragazza riuscì ad infilarsi all'ultimo minuto.
"Anche voi andate al piano terra?" domandò lei con il fiatone.
"Certo signorina…" rispose Ian educato.
"Oh. Mio. Dio. Ian Somerhalder?" domandò la ragazza incredula.
Smolder le sorrise.
"E tu sei Michael Trevino, giusto?" chiese la giovane rivolgendosi a Mike.
"In persona!" rispose lui.
"Io mi chiamo Lucy. Vi prego possiamo farci una foto insieme?" domandò.
"Mh…va bene..." rispose Sexyhalder.
Lucy passò il suo cellulare a Cassie e poi si posizionò fra i due attori.
"Cassie, controllati..." sussurrò Katie all'amica.
"Io sono calma, non mi importa niente delle fan..." rispose la ragazza.
"Ah no?"
"No, piuttosto vedi di stare calma tu..."
"Io sono calmissima!" rispose la romana.
"Ah, e quindi è per questo che mi stai stritolando la mano?"
"E' l'emozione perché dobbiamo andare sul set… e… ok, forse hai ragione... Sbrigati a fare questa foto..." disse Katie digrignando i denti e fingendo un sorriso.
"Ecco, un attimo..." disse Cassie scattando la foto.
"Bene… Fatta..." disse Katie sorridendo.
La ragazza continuò a restare abbracciata ai due attori.
"L'abbiamo fatta!" esclamò Cassie alzando un sopracciglio.
"Oh, sì...certo…" disse la ragazza.
Le porte dell'ascensore si aprirono e Lucy, saltellando, uscì dall'albergo.
"Ehi, non dovremmo camuffarci?" chiese Katie.
"No, non ce n'è bisogno…siete già diventate tutte rosse dall'invidia, non c'è bisogno che vi travestiate…" disse Michael sorridendo.
"Screw you, Trevino..." dissero tutte e due le ragazze, ridendo ancora una volta per la loro telepatia e uscendo poi dall'albergo.
La gente cominciò a guardarli esterrefatti.
Oh no. Un gruppo di paparazzi era proprio dietro di loro.
"Presto in macchina!" gridò Ian.
"Quale macchina?" domandò Cassie vedendo che davanti all'albergo c'erano almeno quattro auto.
Smolder la prese per un polso e la trascinò a destra mentre Trevino prese Katie e la trascinò a sinistra.
"Ma…Cassie?" chiamò la romana.
"Tranquilla, va con Ian. Dobbiamo prendere macchine separate per seminarli..."
"Ian, ma che succede?" domandò Cassie un po’ spaesata per via dei flash delle macchine fotografiche.
"Paparazzi…resisti!" rispose Sexyhalder facendosi strada tra le persone, "Copriti la faccia con un braccio..."
"Cosa?"
"Fallo!"
La ragazza ubbidì.
"Nuova fiamma, signor Somerhalder?" chiese un uomo avvicinandosi all'attore.
Lui non rispose.
"Dov'è Nina?" chiese invece una donna.
"Credo si trovi già sul set..." rispose cortese Ian.
Finalmente raggiunsero l'auto.
"Oddio, stavo per svenire!" esclamò Cassie sedendosi accanto a Ian.
Cassie si allacciò la cintura e Ian pigiò sull'acceleratore.
"Mi chiedevo..." iniziò la ragazza.
"Si?"
"Non hai un autista?"
Smolder rise.
"Cosa c'è? Ho detto qualcosa di divertente?" domandò Cassie confusa.
"No, è che fra tutti gli argomenti di conversazione che c'erano tu mi chiedi se ho un autista…"
La ragazza abbassò la testa iniziando a fissarsi le ginocchia, "Bè, è che non sono molto brava a fare conversazione. Cioè, se sono nervosa parlo sempre a sproposito e faccio delle figuracce..."
"E ora sei nervosa?" chiese Ian.
"Mh…si, cioè, no. Si, sono tesa come una corda di violino..." confessò Cassie.
"E perché scusa?" domandò Smolder curioso.
"Bè, un po’ perché stiamo andando sul set del mio telefilm preferito e un po’ perché...bè, sono in macchina con Ian Somerhalder. L'uomo più sexy di tutto il 2011, o almeno così dicono i giornali..."
"Ma ormai ci conosciamo..."
"Lo so, ma è più forte di me…"
"Senti, facciamo una cosa, se tu ti tranquillizzi una sera di queste ti porto a prendere un gelato. Ti va?"
"C-come? Cioè, vuoi rivedermi?" domandò la ragazza speranzosa.
"Certo...e anche Katie naturalmente" rispose lui.
"Oh, certo.., a noi va più che bene.., ma non vorrei che tu lo dicessi perché magari provi pena per noi... o ti dispiacerebbe lasciarci così, dopo aver passato qualche giorno insieme..." spiegò Cassie.
"Cassie… Lo faccio perché mi va. Perché mi trovo bene con voi e perché non siete le solite ragazze..."
"...Cioè?"
"Non si trovano tutti i giorni due ragazze che si nascondono nella doccia, sul set, per vederti nudo..."  ridacchiò Ian.
"Tu e Trevino avete intenzione di prenderci in giro per sempre per quello che abbiamo fatto?" chiese la ragazza sorridendo.
Perché non sapete ancora quante altre follie abbiamo fatto per voi.

"Quanto manca? Cassie ed Ian verranno sul set, sì?" chiese Katie battendo nervosamente le unghie sulla macchina.
"Sì, certo che sì…siete una specie di…amiche inseparabili?" chiese Michael, sorridendo.
"Diciamo di sì…Sai, ci siamo conosciute su internet e tutto è venuto naturale.. Le nostre passioni erano uguali e…in fondo in fondo siamo uguali, anche se diverse…" sorrise Katie pensando all'amica.
"Wow…e…quali sono le vostre passioni?"
Tu e Sexyhalder.
"Oh, siamo arrivati, dovremmo scendere..." sorrise la romana che, cercando di divagare, scese dalla macchina.
 
"Eccoci arrivati…" disse Ian spegnendo l'auto.
Cassie si slacciò la cintura, osservando gli enormi capannoni che formavano il set di TVD. Non molto lontano da loro vi era il camper dove gli attori potevano cibarsi con qualsiasi squisitezza si potesse immaginare.
"Pronta?" chiese Smolder.
La ragazza annuì.
Sexyhalder uscì dall'auto, le girò attorno e poi aprì la portiera alla giovane.
"Grazie…" disse Cassie.
Non si sarebbe mai abituata alla gentilezza di Somerhalder.
"Cassie!" urlò Katie andandole incontro.
"Hei!" esclamò la ragazza, "Com'è andata con i paparazzi?"
"Ce la siamo cavata...voi invece?"
"Anche a noi non è andata male…"
"Dopo ti devo raccontare una cosa..." disse la romana sottovoce.
"Si tratta di Trevino, vero?"
"E tu come lo sai?"
"Quando si tratta di lui ti brillano gli occhi..."
Katie scosse la testa, "Andiamo va!"
"Venite..." dissero Ian e Michael recandosi verso un capannone.
Fuori c'era Kat Graham.
"Cazzo Cassie, c'è Kat!" esclamò la ragazza a bassa voce stritolando la mano di Cassie.
"Ehi, calma, calma…" la tranquillizzò l'amica.
"Ehi Kaaaat!" urlò Ian e Michael la prese in braccio, salutandola con un bacetto sulla guancia.
"Loro sono Cassie e Katie..." disse Michael.
"Aww, piacere di conoscervi ragazze" sorrise Kat, salutandole.
"Piacere nostro…" sorrisero le ragazze.
"Dove sono gli altri?" chiese Michael.
"Sono lì dentro...Tra poco vi raggiungo…" disse la Graham continuando ad usare il cellulare.
"Secondo me sta su Twitter..." sussurrò Katie.
"Dici? Anche secondo me… Ma...ti ha dato fastidio quando ha abbracciato Kat o sbaglio?" chiese Cassie ridacchiando.
"Ti sbagli…" rispose Katie sorridendo.
"Venite dentro…Tra poco dobbiamo girare…" disse Ian facendo loro strada.
Appena entrati Ian si avvicinò ad un bancone della reception e, da li a poco, comparve un cagnolone che iniziò a leccarlo sul viso.
Tanta invidia per quel cane, pensò Cassie.
Salutati tutti, i due attori si diressero verso un corridoio, seguiti dalle due ragazze che si guardavano intorno come se l'edificio fosse stato realizzato interamente in oro.
"Buongiorno ragazzi!" disse una voce femminile.
Le due amiche si girarono di scatto ritrovandosi di fronte Julie Plec.
"Julie!" dissero in coro i due attori.
"E loro chi sono?" domandò la donna indicando le ragazze.
"Sono due nostre nuove amiche..." rispose Ian.
"Vengono dall'Italia..." aggiunse Trevino.
"E come vi siete conosciuti?"
"Storia lunga..." rispose Smolder.
"Bè, comunque sia, piacere di conoscervi ragazze, io sono Julie…" disse la donna allungando una mano.
La prima a riprendersi dallo shock fu la romana, "Piacere, Katie. Io...io ti adoro!"
"Oh, grazie tesoro"
"Piacere, Cassie o Delena dipendente, o come vuole..."
Tutti scoppiarono a ridere.
"Credo che Cassie andrà bene..." disse Julie, "Andate pure nel salone centrale, gli altri vi stanno aspettando. Io devo andare un attimo a cercare Kevin. E' stato un piacere conoscervi ragazze, a dopo"
Mentre la Plec si stava allontanando le ragazze si guardarono negli occhi e urlarono.
"Oh my God..." dissero le due.
"Dai, venite... qui ci saranno gli altri… Prego..." dissero i due ragazzi facendole entrare nell'altra stanza.
Si ritrovarono ad essere fissate da tutti gli attori.
"Cazzo Cassie, c'è Matt Davis..." sussurrò la romana.
"Che cosa c'entra Matt...Oh cazzo…" sussurrò di nuovo Cassie.
"Salutiamolo per ultimo..." disse l'amica.
"Bene, loro sono due nostre amiche… Katie e Cassie!" urlò Michael indicando le due ragazze.
"Piacere nostro..." si presentarono gli attori salutandole con un bacetto sulla guancia.
Ed ecco che arrivò Nina.
"Ehi Ian...Ma…chi sono loro due?" chiese Nina perplessa.
"Loro sono due nostre amiche... Katie e Cassie…" le presentò Ian.
Nina fece una strana faccia.
"Giuro che se prova a dire qualcosa su di noi la picchio…" sussurrò Cassie all'amica.
Katie spalancò gli occhi di colpo, "Pensavo ti stesse simpatica Nina e che ti piacessero i Nian"
"Infatti..."
"E allora perché sei così seccata...?"
"Non lo so...credo di essere..."
"Gelosa?"
"Esatto..."
"Ehi, ma quelli non sono i miei vestiti?" domandò Nina.
"Ok, ora le strappo quegli splendidi capelli dalla testa" disse Cassie.
"Calma..." sussurrò Katie cercando di calmare l'amica.
"Sì, dovevano cambiarsi i vestiti...e ho dato loro i tuoi..."
"Ah... ok…" disse Nina.
"Ciao Nina, io sono Cassie... Comunque tranquilla, non rubiamo i panni altrui...Te li restituiremo subito, non preoccuparti… abbiamo anche i nostri..." disse la ragazza alquanto irritata.
"Mh...non era un'accusa..."
"Nina, non farci caso…E' solo un po’ nervosa, come lo sono anche io…Siamo vostre fan..." sorrise Katie cercando di calmare le acque.
Michael rideva sotto i baffi.
"Oh, niente tranquille...Piacere di conoscervi comunque..." sorrise Nina, avvicinandosi a loro per salutarle.
Cassie rimase un po’ fredda. Era gelosa, molto gelosa.
"Cassie ti senti bene? Sei nervosa?" chiese Ian.
"Sì...scusa…è l'emozione…"
"Ehi, voi due avete un viso familiare..."
Le ragazze si voltarono.
Matt Davis.
"Com'è possibile amico?" chiese Michael corrugando la fronte.
"Non so, le avrò viste da qualche parte... siete del posto?" chiese l'attore.
"Sono italiane, non abitano qui..." spiegò Ian.
Le ragazze rimasero mute, con un sorriso ebete stampato in faccia.
"E da quanto siete in Virginia?" domandò Matt.
"Da emm.." cominciò Katie cercando le parole.
"Da due giorni…" concluse Cassie.
"Ah, allora no…"
"Allora no cosa?" domandò Smolder.
"No, è che mi sembrava di averle già viste in un hotel/ristorante qui vicino..."
Le due iniziarono a ridere nervosamente e, quando si accorsero di essere osservate da tutti, smisero.
La romana si schiarì la voce, "Non potremmo mai essere cameriere..."
"Già, troppo goffe.."
"Confermiamo..." risposero in coro Somerhalder e Trevino.
Le due ragazze lanciarono un'occhiataccia ai ragazzi e poi scoppiarono a ridere.
"Ehi ragazzi, venite! Dovete girare la scena!" li chiamò Julie.
"Io sono già pronto, mi sono vestito da casa...dovete darmi soltanto qualche sistematina..." disse Ian sorridendo.
"Io no…vado a prepararmi…" disse Trevino.
"Uhm...e che scena farai? La solita scena del tipo 'Caroline, perdonami?'" chiese Katie prendendo in giro l'attore.
"No, molto meglio..." disse Trevino sorridendole e facendo poi l'occhiolino.
"Vado al trucco…voi intanto potete venire dentro…dove girerò la scena…" disse Ian, "Tanto sapete dov'è la camera..." sussurrò poi aggiungendo una risatina.
"IAN!" lo rimproverò Cassie sorridendo.
"Non smetteranno mai di prenderci in giro, oh!" disse la romana sorridendo.
"Già, lo credo anch'io" disse Cassie.
"Di che parlate?" domandò Nina intromettendosi nella loro conversazione.
Cassie la fulminò con lo sguardo, serrando la mascella, così Katie decise di intervenire, "Mh...lascia stare Nina, è una storia lunga, DAVVERO lunga e ora non c'è tempo di raccontartela visto che devi andare in scena"
La Dobrev annuì, "Venite, vi mostro la strada..."
In meno di due minuti le ragazze si trovarono nel salotto dei Salvatore.
Il tutto era stato allestito per girare la scena in cui Damon compariva davanti ad Elena tutto nudo e ricoperto da della schiuma.
"Pronta Nina?" chiese Kevin all'attrice una volta che questa gli si fu avvicinata seguita dalle due ragazze.
"Certo Kevin!"
"E loro chi sono?" domandò l'uomo sorridendo alla romana e all'amica.
"Loro sono Katie e Cassie. Sono delle amiche di Smolder e Michael..."
"Buongiorno girls!" salutò gentile Kevin.
"P-piacere" disse Katie.
"E' un vero onore incontrarti" aggiunse Cassie.
"Potete andare a sedervi su una delle nostre sedie, così potrete assistere alle riprese..." disse Nina.
Le ragazze ringraziarono e poi andarono verso le sedie.
La romana si sedette su quella di Trevino mentre Cassie su quella di Ian, ma prima spostò il copione di Nina su un'altra sedia prendendolo in mano come se si trattasse di un paio di mutande sporche.
"Poi mi spiegherai il perché del tuo comportamento scontroso con Nina..." disse Katie.
"Appena lo scopro anch'io te lo spiego..."
"Eh?!"
"Non so, appena la vedo mi viene il nervoso. Forse perché è stata con Ian, anche se per finta e finché li vedevo in televisione era un conto, ma ora boh mi viene voglia di prenderla a schiaffi. E' colpa della gelosia, non ci posso fare nulla..."
"Già, anche perché tu ami la Dobrev..."
"Infatti…"disse Cassie dispiaciuta.
"Fate silenzio, stiamo per girare... Siete pronti?" chiese Kevin.
Nina fece cenno di sì con la testa.
"Motore...Azione…" dissero gli operatori e le telecamere si azionarono.
"G'morning…" disse Ian nudo, ricoperto a malapena dalla schiuma, presentandosi davanti a Nina.
"Ehi, I was gonna..."
Nina, invece di fare un'espressione sconvolta, iniziò a ridere.
Le due ragazze alla visione dell'attore nudo divennero rosse e Cassie cominciò ad avere caldo.
Kevin si mise a ridere più per la reazione di Cassie che per lo sbaglio di Nina.
"Oh, no no no! Sono nudo da praticamente due giorni, ce la faremo?" chiese esausto il ragazzo ridendo.
"Ok, scusa, scusa..." si giustificò Nina dandogli una pacca sulla spalla.
Cassie diventò tutta rossa ma, questa volta, dalla rabbia.
"Ehi vuoi andare fuori? Stai calma…" disse Katie.
"Fuori? Calma?! Io sono calmissima, anzi..."
"Secondo me dovevi prendere la camomilla prima di venire sul set..." disse Katie, cercando di non ridere.
"Certo! A te mica toccano Trevino mentre è nudo! E non si bacia mai nessuno... Io me lo devo vedere nudo mentre Nina ci scherza anche..." disse a bassa voce la ragazza.
Nina le rivolse uno sguardo e Cassie, ancora nervosa, le rivolse un'occhiataccia.
"Ok, rifacciamola!" gridò Kevin, "E questa volta cerca di non ridere, ok Nina?"
La ragazza annuì e le telecamere si azionarono di nuovo.
Finalmente questa volta la ripresa venne bene.
"E...stop!"
Ci fu una serie di applausi ma i più forti furono quelli delle due ragazze.
Ian ammiccò verso di loro e poi le raggiunse.
"Allora, come vi sembra?" domandò Smolder sistemandosi il salviettone lungo i fianchi.
Grosso quanto una casa, pensò Cassie, ma subito scosse la testa, "Sei stato molto bravo"
"SIETE stati molto bravi…" disse Katie rimproverando l'amica con lo sguardo.
"Si, volevo dire quello..."
Ian sorrise, "Vado a rivestirmi, torno subito. Intanto godetevi la scena madre di Trevino…"
In quel momento comparve proprio all'attore.
"Buona fortuna Michael" disse Cassie gentile.
La romana lo ignorò.
"E tu non mi dici niente?"
"Non eri tu quello fantastico e favoloso da riuscire a fare tutto? Non credo che le mie parole possano servirti in qualche modo..."
"Acida..." sussurrò lui.
Katie stava per ribattere ma il ragazzo fu chiamato sul set insieme a Candice.
"Tu dici...?" chiese Cassie.
La romana annuì.
"Forwood" dissero insieme le ragazze.







Angolo autore
E salve a tutti!
Per prima cosa volevamo ringraziare tutti quelli che hanno recensito e che stanno seguendo la storia.
Davvero, grazie.
Poi volevamo chiarire una cosa: NOI NON ODIAMO NE NINA NE CANDICE.
Nella storia siamo gelose, ma quello che abbiamo detto su di loro non lo pensiamo affatto, anzi noi le odoriamo e le troviamo favolose.
Detto questo, al prossimo capitolo!

 

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Capitolo 10
*** Scuse inutili,per sentimenti forti. ***


SCUSE INUTILI, PER SENTIMENTI FORTI
-Capitolo dieci-
 
 
 
 
 










"Andiamo. Subito" disse Cassie trascinando l'amica verso la 'Camera di Tyler'.
"Ehi, ma tanto cosa ti aspetti? Ci sarà soltanto un bacio..." disse Katie nervosa.
"Non ci sarà un bacio, stai tranquilla...Cioè, sarebbe impossibile..." sorrise Cassie tranquillizzando l'amica.
"Tanto a me non importa niente. Anzi, sarei contenta per i Forwood" disse la ragazza orgogliosa.
Cassie alzò un sopracciglio fissandola e mettendosi seduta una volta raggiunta la camera.
"Che c'è? E' vero...ma perché siamo in camera?" chiese Katie aggrottando la fronte e mettendosi seduta.
"Bene...Siete pronti?" chiese il cameraman.
"Yeah!" urlò Trevino.
"Motore… Azione!"
Ci fu un attimo di silenzio.
I due attori non erano sul set.
"Ma dove sono finiti?" domandò Katie.
"Non l..." Cassie si interruppe.
Ci fu uno strano rumore poi, dal nulla, comparvero Trevino e Candice avvinghiati l'uno all'altra che si stavano baciando...appassionatamente.
La ragazze sgranarono gli occhi per la sorpresa mentre, lentamente, le loro bocche si aprirono.
La romana afferrò la mano dell'amica e iniziò a stritolarla.
Cassie avrebbe voluto urlare per il dolore ma purtroppo non poteva.
Trevino stava per togliere il vestito a Candice ma il suo bracciale si impigliò nella stoffa.
Il ragazzo provò a tirare ma il bracciale non intendeva staccarsi.
"STOOOOOP!"
"Che succede?" chiese Kevin.
"Scusate, mi si è impigliato il bracciale nel suo vestito.."
La romana s'irrigidì di colpo tenendo ancora stretto il braccio dell'amica.
"Ahi… ehi, ehi...mi fai male..." disse Cassie.
Katie non disse nulla, continuava a mordersi il labbro mentre guardava l'attore aiutato da Candice a liberare il bracciale impigliato nel vestito dell'attrice.
"Bene..." disse l'attore rivolgendo uno sguardo alla ragazza che, prontamente, gli sorrise nervosamente.
"Rifacciamola…Ciak, motore... e... azione!" urlò di nuovo Kevin.
I ragazzi ripeterono la scena.
L'attore tolse i vestiti alla ragazza e, questa volta, si 'buttarono' sul letto, cominciando a baciarsi appassionatamente. Michael iniziò a toccare più volte Candice, baciandole anche il collo e poi il seno.
La romana divenne di un colore non ben definito in volto, serrò la mascella e chiuse la mano in un pugno, mentre con l'altra stritolava i suoi pantaloni.
"STOP!" disse il regista.
I ragazzi continuarono, forse perché essendo presi dal momento non avevano sentito.
Cassie si guardò preoccupata intorno, soffermandosi sulla faccia dell'amica.
"STOP!" gridò Katie.
Tutti si girarono a guardare la ragazza.
Bè, tutti tranne i due attori che, invece di fermarsi, intensificarono la scena.
Katie non poteva sopportare oltre.
Velocemente si alzò dalla sedia.
Cassie cercò di afferrarla ma questa fu più veloce.
A grandi falcate si diresse verso Kevin, gli prese di mano il megafono e a gran voce gridò: "STOOOOOOOP!"
I due attori questa volta sentirono e, un po’ confusi, si rialzarono.
La romana, ancora nervosa, porse il megafono a Kevin, "Grazie" disse a voce bassa e, camminando come un elefante, ritornò a sedersi accanto all'amica.
Cassie fissò Katie per qualche secondo, poi spostò di qualche centimetro la propria sedia da quella dell'amica.
"Ma che stai a fa?" domandò la romana incurante dialetto.
"Bè, hai una strana espressione omicida. Non vorrei essere io la tua vittima"
"Io?! E perché mai?" chiese Katie facendo finta di niente.
"Beh.. forse per il fatto che il ragazzo che ti piace da impazzire stava quasi per fare sesso con un’altra ragazza?" chiese Cassie parlando a bassa voce.
"Io non sono gelosa…Puoi esserne certa..." sorrise Katie fingendo di essere normale.
La ragazza roteò gli occhi, "Qui c'è di mezzo il tuo orgoglio, amica mia..."
"Ma…non vuol dire che se tu sei gelosa di Nina, io devo esserlo per forza di..." spiegò la ragazza, cominciando a gesticolare nervosamente.
"Lei è Candice..." la presentò Trevino.
"Salve ragazze..." salutò la ragazza con un sorriso a trentadue denti.
"Ciao, piacere di conoscerti...Diciamo che era da tanto che aspettavo una scena Forwood" sorrise Cassie salutandola cortesemente.
"Piaciuta la scena?" chiese l’attore, soddisfatto del proprio lavoro.
"Ciao, io sono Katie…Diciamo che è andata piuttosto bene, anche se avete prolungato il bacio di dieci minuti..." rispose scorbutica la romana.
Michael la guardò perplesso, alzando un sopracciglio.
"Mh...scusala, sai è un po’ nervosa..." sorrise Cassie, dando una gomitata all'amica.
"Oh, non è per te eh, non prenderla come un'offesa..."
"Quindi ti è piaciuta. Visto che so recitare?" chiese Michael prendendola in giro.
"Mh-hm, devo andare al bagno... Cassie!" esclamò la romana nervosa, trascinando l'amica fuori dalla stanza.
"Scusate..."
"Ma sai almeno dov'è il bagno?" domandò Cassie all'amica.
"No..."
Cassie scoppiò a ridere.
"Che c'è?" sbottò la romana.
"Dai tanto a me della gelosa ma vedo che qui non sono l'unica..."
"Ma finiscila! Te lo ripeto io non sono gelosa! Lui non è..."
"Tuo?" domandò l'amica, "Lui non è tuo, per questo neghi di essere gelosa, perché TU non dovresti esserlo, perché neanche IO dovrei esserlo. Katie, loro non sono NOSTRI. Non abbiamo alcun diritto di essere gelose. Io ammetto di essere gelosa solo per poterci ridere un po’ sopra però questo non vuol dire che mi senta meglio, anche se un po’ funziona. Quindi, tesoro, ammetti di essere gelosa, perché più ti tieni le cose dentro più queste marciscono e, alla fine, ci starai male tu, solo TU..."
Katie rimase in silenzio.
"Ammettilo, sei gelosa..."
"No...non posso, perché questo vorrebbe dire..."
"Che ti piace veramente?" domandò Cassie. 
"Ma la vuoi finire di interrompermi?"
La ragazza sorrise, "Romana, siamo amiche, a me puoi dirlo. Trevino non lo verrà mai a sapere. Sarà il nostro piccolo segreto..."
"Io..."
L'amica sorrise lievemente.
"Sono PAZZA di Trevino... Anche il fatto che lui sia così tremendamente insopportabile, fa parte del suo carattere... e, quindi… ok, sì. Sono gelosa di Michael…" ammise tutto d'un fiato la romana.
Cassie sorrise, contenta, e l'abbracciò subito dopo.
"Ho l'impressione di conoscerti da sempre..." disse Katie appoggiandosi al muro.
"La cosa è reciproca…" sorrise Cassie.
"Ehi, tutto bene?" chiese Ian spuntando dietro di loro.
"Ehi!" sobbalzò Cassie.
Quella voce (e che voce) le faceva sempre un certo effetto...
"Certo..." sorrisero le due ragazze.
"Michael dov'è?"
Katie abbassò lo sguardo.
"Ha appena girato una scena abbastanza 'hot' con Candice... Credo si stia rivestendo, boh..." disse Cassie.
"Wooow… Vi sono piaciute come scene?" chiese l'attore contento.
"Oh, certo che sì..." rispose Cassie sorridendo al ragazzo, come incantata da quei suoi occhi color ghiaccio.
"A Katie è piaciuta da impazzire la mia, non è vero?" chiese Michael spuntando dietro la ragazza.
"Oh, si certo, sei stato magnifico!" disse Katie roteando gli occhi.
"Davvero?"
"Macchè! La tua performance è stata davvero poco professionale! Come non si fa a sentire 'STOP'?! Dovresti prendere esempio da Ian!"
"Katie..." cercò di calmarla l'amica.
"Bè, anche a Mr. Perfezione è capitato di sbagliare e non sentire lo ‘STOP', vero Ian?"
"In effetti...è successo nella prima stagione, quando Damon ha baciato Katherine pensando fosse Elena..."
La romana si diede una pacca sulla fronte.
E' vero!
Cassie si irrigidì all'istante.
Possibile che in qualsiasi discorso ci sia di mezzo Nina?, pensò la ragazza.
"Katie, andiamo. HO FAME"
"Già, anche io..." Katie sorrise ai ragazzi per cercare di non farli insospettire, voltandosi poi per andare dietro alla ragazza.
"Ehi, dove andate?"
Le ragazze si voltarono sentendo due voci familiari.
Erano Nina e Candice.
Cassie aggrottò la fonte facendo un lungo respiro.
La romana fece lo stesso fingendo poi un sorriso nervoso.
"Andiamo a pranzo..." rispose Ian.
"Ci vediamo..." disse l'altro attore facendogli l'occhiolino.
Katie socchiuse un attimo gli occhi per la rabbia forzando però un sorriso.
"Stiamo calme...Stiamo calme..." sussurrò la romana all'amica respirando, "Dove diavolo andiamo a mangiare?" chiese Katie quasi isterica.
Cassie le diede una gomitata, "Uhm... la fame le fa quest'effetto..."
"Sai dove andranno a mangiare Nina e Candice?" chiese Ian all'amico.
"Credo con Zach e Matt..." rispose l’altro.
"Che diavolo...? Se volevate andare con loro per noi non c'era problema" esclamò Cassie.
I due rimasero perplessi.
"La fame CI fa quest'effetto..." sorrise Katie, cercando di essere convincente.
Questa storia dell’essere nervose e dell’avere fame non funzionerà a lungo, pensò la romana.
"Ehi, andiamo in macchina...Ci rivediamo lì..." sorrise Ian circondando le spalle di Cassie.
Cassie guardò male Smolder e poi si allontanò da lui, prendendo per mano l'amica.
"Andiamo?" domandò la ragazza sorridendo falsamente.
"Seguitemi signorine!" disse Trevino incamminandosi.
Ian, invece, rimase immobile.
"Somerhalder, tu non vieni?" chiese Katie girandosi verso di lui.
Cassie invece non si mosse.
"Si, eccomi!" rispose l'attore affiancandosi a Michael, "Ma che ha?" chiese Smolder all'amico, indicando con un cenno della testa Cassie.
"E' una donna...non sapremo mai quel che le passa per la testa..." rispose lui.
Smolder scosse la testa.
"Bene, Katie vieni con me" disse Trevino una volta raggiunta la sua auto, "Ci vediamo davanti al ristorante fra trenta minuti"
"Trenta minuti?" chiesero le ragazze in coro sgranando gli occhi.
Gli attori le guardarono perplesse e le due ragazze, dopo essersi lanciate uno sguardo rassicurante, salirono in macchina.
"Si può sapere perché hai fatto quell'espressione?" chiese Michael mettendo in moto l’auto.
"Quale espressione scusa?"
" 'Trenta minuti?' " l'attore imitò la voce della ragazza.
"Perché pensavo che fosse più vicino, ok?" rispose la romana.
"Senti, tu e la tua amica non me la raccontate giusta...E' come se, invece di essere contente di essere state sul set ed aver conosciuto tutti, siete più tristi..."
"Cosa vuoi che faccia scusa? Devo forse fare un balletto per aver conosciuto delle stupide persone famose?" chiese irritata Katie che, se avesse potuto, si sarebbe rimangiata la parola 'stupide' dato che da molto tempo quelle persone facevano parte della sua vita e di ogni suo discorso.
"Stupide? Scusa, ma qui l'unica cosa stupida che sto ascoltando sono le tue frasi..." si alterò l'attore.
"Ok, ho sbagliato a dare della 'stupida' alla tua tanto amata Candice... oh, sicuramente l'ho scambiata per te!" ribatté la ragazza.
"Oh no, forse ti sei sbagliata con te stessa...No, forse ho capito..." si soffermò a pensare l'attore, intento a guidare.
"Capito? Tu? Pensavo che i cavernicoli non pensassero..."
"Ti ha dato fastidio la scena di sesso con Candice..."
"Cosa? Tu sei tutto fuso! A me non importa di quello che fai o non fai, di quello che devi recitare o no e sai perché? Perché a me non importa nulla di te, va bene? Sei semplicemente un ragazzo come gli altri…"
"Ah, davvero?"
"CERTO"

Cassie salì in auto, ignorando il gesto di galanteria di Ian di aprirle la porta.
Una volta che anche l'attore fu salito in macchina mise in moto e in silenzio partirono.
Cassie volse lo sguardo in un punto indefinito al di fuori del finestrino mentre Smolder teneva gli occhi sulla strada.
"C'è qualcosa che non va?" domandò l'attore gentile.
"No" rispose secca la ragazza.
"E allora perché hai quella faccia?"
"Quale faccia scusa? Io sono normalissima e super rilassata"
"Mh...se lo dici tu..." disse lui, "Nina non ti è molto simpatica o è una mia impressione?" chiese dopo essere stato in silenzio per almeno cinque minuti, aggrottando la fronte.
"Non è una tua..." rispose istintivamente Cassie per poi tossire e correggersi, "Cioè.. Non è una tua collega di lavoro? Come potrebbe essermi antipatica?" chiese la ragazza sbuffando.
"Sei sicura?"
"Perché dovrei dirti cavolate?"
"Perché le tue espressioni, le tue frasi ed i tuoi comportanti parlano, e stanno parlando chiaro..." rispose Ian buttando uno sguardo su di lei e sulla strada.
"Cosa?! Sai cosa ti dico? Prendila come vuoi ma non potrei mai essere gelosa di una tua...collega di lavoro o qualsiasi altra cosa sia..." rispose Cassie aggrottando la fronte e ripetendosi mentalmente quello che aveva appena detto per vedere se era abbastanza convincente.
"Come scusa?"
"Come scusa, cosa?"
"Qualsiasi altra cosa sia…Ho detto che è semplicemente un'amica..."
"Un'amica che viene a dormire da te?" chiese Cassie con un'espressione del tipo 'Sì, ed io ho i capelli verdi'.
"Qual è il problema? Da quando hai visto la scena, o comunque hai incontrato Nina...No, anzi.. da questa mattina, dopo che sei venuta a chiedermi i vestiti, sei strana…" chiese Ian confuso, aggrottando la fronte.
"Io non sono strana, perché dovrei esserlo?" ribatté Cassie
"E io come faccio a saperlo? Se lo sapessi non ti farei tutte queste domande..." rispose Ian gentile.
Possibile che non riuscisse ad essere arrabbiato con lei?
Lo stava trattando male per una ragione davvero sciocca eppure lui continuava ad essere gentile.
E' davvero il ragazzo perfetto.
Cassie scosse la testa.
No, tu se arrabbiata, anche se per un motivo futile tu sei arrabbiata, non farti incantare.
Ma soprattutto non guardarlo negli occhi!

Smolder la guardò.
"Occhi sulla strada Somerhalder per favore, non voglio morire giovane…" disse la ragazza.
"Agli ordini capitano!" disse lui ridendo.
Cassie roteò gli occhi.
"Allora non me lo dici il perché del tuo comportamento?" ridomandò lui, questa volta con una voce da cucciolo.
"Ho il ciclo, d'accordo?"
"Questo spiegherebbe molte cose...ma non ci credo…"
"E come fai a dirlo? Questa notte mi hai guardato nella vagina?" chiese volgare la ragazza.
Smolder rise, "No, ma né ieri sera né questa mattina hai chiesto l'assorbente..."
Cassie arrossì.
Wow, sto parlando di mestruazioni con Ian Somerhalder.
"Credo sia meglio cambiare discorso...Michael e Katie ci raggiungeranno, vero?!" chiese la ragazza ancora un po’ imbarazzata.

"Allora…ti è piaciuta tanto la scena a quanto ho visto..." disse Michael rivolgendo uno sguardo malizioso alla ragazza e tornando subito con gli occhi sulla strada.
"Ah, ancora con questa storia? Che c'è? Pensavi che ti sarei saltata addosso una volta finita quella scena? O forse ti aspettavi un applauso? Oppure 'Oh, ehi Michael, sai sei stato proprio bravo a fare quasi sesso con Candice'!" s'innervosì la romana.
"Ho capito il problema...tu..."
"No, ti prego…non finire neanche questa frase…stai per dire la stronzata più grande di questo mondo…non sono gelosa di te e mai potrei esserlo…ti conosco a malapena da qualche giorno e di te so soltanto che sei insopportabile e che ho una voglia estremamente grande di ucciderti..." lo interruppe Katie sorridendo nervosamente all'ultima frase.
"Cos'hai da agitarti tanto? In fondo sono un ragazzo qualunque no?!" chiese l'attore aggrottando la fronte.
"Infatti..."
"Bene..." concluse l'attore.
"Bene..." ribatté la ragazza.
"Bene..."
"Bene!" esclamò Katie lanciandogli un'occhiataccia.
L'attore serrò la mascella e continuò a guidare.
Subito dopo sorrise divertito.
 
“Trevino e Katie ci raggiungeranno, giusto?” chiese nervosa la ragazza.
"Certo che ci raggiungeranno. Comunque tranquilla, non ti voglio mica violentare, poi uccidere e sotterrare chissà dove!" esclamò Ian divertito.
"Bè, detta così sembra che ti sei preparato in mente il mio omicidio..." disse Cassie nervosa.
"Hei, io sono Ian Somerhalder mica un killer assetato di sangue!"
La ragazza rise, "Lo so, lo so..."
I due restarono per qualche minuto in silenzio poi però si sentì uno strano rumore.
"Hai sentito?" chiese Smolder.
Cassie si portò una mano allo stomaco imbarazzata, "Sentito che?" chiese facendo finta di niente.
"Uno strano rumore...come un gorgoglio..." rispose l'attore con le orecchie ben tese.
Lo stomaco di Cassie brontolò ancora.
"Ecco! Di nuovo! L'hai sentito?"
"Emm...forse…forse è il motore..." azzardò la ragazza.
"No, no...Viene da li sotto" disse Ian indicando il suo sedile.
"Ma no! Di cert..." Cassie si bloccò.
Smolder si era chinato verso di lei.
Cioè verso il suo stomaco.
La ragazza trattenne il respiro per qualche secondo.
Ti prego non gorgogliare.
Ti prego non gorgogliare.
Ti prego!

Ma il suo stomaco si fece sentire.
"Oh, ma allora…!" Ian non riuscì a finire la frase.
"Curva!" urlò Cassie afferrando il volante.
"Ops, scusa..." disse l'attore riafferrando subito il volante e affrontando la curva.
"Allora è vero...." borbottò la ragazza.
"Che cosa?" chiese l'attore confuso.
"Che vuoi uccidermi!" esclamò lei sgranando gli occhi.
L'attore cominciò a ridere di gusto, "Sai?! Credo che il tuo stomaco tra poco possa uccidere te se non ci metti subito qualcosa dentro..." sorrise l'attore, poggiando la sua mano sullo stomaco della ragazza.
Cassie diventò subito rossa in volto ed abbassò subito il finestrino.
"Hai caldo?" chiese l'attore togliendo la mano e, nel poggiarla sul cambio, sfiorò la gamba della ragazza che arrossì di nuovo, lievemente.
"Beh, abbastanza…Quanto manca?" divagò la ragazza.
"Eccoci, siamo arrivati…" disse Ian entrando nel parcheggio.

"Che diavolo, quanto ci vuole? Ho fame..." borbottò la ragazza.
"Ah, allora forse è questo che ti ha innervosita tutto il giorno?" chiese divertito Michael.
"Trevino, ti diverti così tanto?" chiese Katie roteando gli occhi e lanciandogli un'occhiataccia.
"E tu?"
"Ah, io per niente!"
"No...intendevo un'altra cosa..."
La ragazza gli rivolse uno sguardo interrogativo.
"Tu mi odi così tanto?" chiese l'attore entrando nel parcheggio del ristorante.
"Se non ti sbrighi a farmi mangiare ti odierò a vita..." rispose scorbutica la romana.
 
Cassie uscì di fretta dall'auto.
Smolder era un pervertito!
Le aveva toccato la pancia!
Ma che bello che è!
"Cassie!"
La ragazza si sentì chiamare.
"Hei, Katie!"
"Che fame!" esclamò la romana.
"Non lo dire a me!” rispose l'amica.
"Prima le signore..." disse Ian aprendo la porta del ristorante.
"Grazie!" squittirono le ragazze.
Trevino parlò con un cameriere che subito li accomodare ad un tavolo.
"Non credo che qui facciano hamburger con patatine fritte, vero?" sussurrò Cassie all'amica.
"Mi sa proprio di no..."
"Che vi porto?" domandò una cameriera avvicinandosi al loro tavolo.
"Mmmh..."
Katie e Cassie si guardarono indecise, non sapendo se avessero le stesse cose da mangiare lì in America.
"Ci affidiamo ai ragazzi..." sorrise Cassie.
Ian le sorrise.
"Mh…Risotto alla crema di scampi…Per voi va bene?" chiese Michael.
"Che buongustaio…" ammiccò la cameriera.
Katie aggrottò la fronte guardando subito male la signorina, "Come scusi?!"
Cassie le afferrò subito il braccio, come per farle capire di stare calma.
"Ho detto che il suo ragazzo ha dei buoni gusti..." sorrise la cameriera.
Ok forse non c'era tanta malizia in quella frase, pensò la romana.
"I-il mio ragazzo?" chiese Katie sgranando gli occhi imbarazzata e tossendo.
Michael rise ricevendo subito una gomitata da Ian, il quale sorrise scuotendo la testa.
Cassie diede un calcio sotto il tavolo a Smolder che era di fronte a lei.
"Scusate, dagli sguardi che correvano avevo pensato tutt'altro...Scusate di nuovo..." sorrise la cameriera, un po’ imbarazzata.
"Va bene!" esclamò Cassie sorridendo alla signorina.
"D'accordo, arriviamo tra poco con le portate..." la ragazza si voltò ed entrò in cucina.
"Oh, non credevo che avessi dei gusti così raffinati...Pensavo che avresti ordinato dei pasti da...cavernicoli..." sorrise nervosa Katie
"Ah ah ah...” disse Trevino versandosi un po’ d'acqua.
"Michael ne versi un po’ anche a me?" domandò Cassie all'attore.
"Certo, piccola Cassie...E, per favore, chiamami Mike..."disse lui versandole l'acqua.
La ragazza rise.
Sapeva le sue vere intenzioni.
Voleva fare il cascamorto con lei per vedere la reazione di Katie ma, come ben sapeva, la sua romana non ci sarebbe cascata e, infatti, mentre sorseggiava l'acqua Cassie si accorse che l'amica era rimasta impassibile. Poi si girò verso Ian notando che però quest'ultimo aveva una strana espressione.
"Grazie, lo farò..." sorrise divertita, "Ehi", continuò, "Ian, tutto ok?"
Il ragazzo sembrò fissarla per un po’, "Certo.. tutto ok..." rispose serio.
Katie capì cosa aveva Ian.
Gli aveva dato fastidio il comportamento che aveva avuto il suo amico con Cassie, era evidente.
La romana sorrise.
"Come mai ridi?" chiese Michael.
"Cosa?" chiese la ragazza inarcando le sopracciglia.
"Stavi ridendo..."
"Come? Chi? Io? Oh, no no..." sorrise Katie.
La ragazza vide Cassie un po’ strana, dovevano parlare.
La romana però, combinaguai come sempre, appena si alzò dal tavolo si scontrò con la cameriera che portava i quattro piatti di riso.
Tutto il riso cadde per terra e, sempre per sbaglio, Katie finì addosso a Michael.
Lei fortunatamente si scansò in tempo ma a lui finì tutto il riso sui vestiti.
Cassie sbottò a ridere insieme ad Ian e Katie rimase perplessa.
"Uhm…cosa ho fatto?" sussurrò la romana, grattandosi la testa, tentando di non ridere.
 

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Capitolo 11
*** Vecchie conoscenze. ***


VECCHIE CONOSCENZE
-Capitolo undici-
 
 
 
 





"Ma che cazz..!" disse Trevino alzandosi e togliendosi dai pantaloni il riso bollente.
"Oh, mi scusi!" esclamò la cameriera correndo in cucina a prendere dei tovaglioli.
"Katie..." disse Trevino serio.
"Scusami..." disse la ragazza, "Ti prego lascia che ti aiuti..."
"E COME INTENDI FARLO?" domandò il ragazzo nervoso.
"Se ti calmi ti porto in bagno..." così dicendo i due scomparvero dietro ad un separé che nascondeva la porta dei bagni.
"Dov'è andato?" domandò la cameriera ritornando con le mani stracolme di tovaglioli.
"E' andato in bagno..." rispose Ian gentile.
"Uff...bene, ora mi toccherà pulire tutto…" disse la ragazza.
"Aspetta, ti auto..." disse Cassie alzandosi e dirigendosi verso di lei.
"No no, si figuri signora..."
Cassie sembrò stupita, "Non sono una signora quindi mi è permesso aiutarti..."
"Ma..."
"Niente ma...oramai ho cominciato" disse la ragazza prendendo una manciata di riso in mano.
Ian rimase sorpreso dal gesto della ragazza.
Non proprio sorpreso, aveva più che altro ricevuto una conferma del suo pensiero.
Era una ragazza speciale, come lasciarsela sfuggire?
L’attore si alzò e prese un'altra manciata di tovaglioli cominciando a pulire.
"No, la prego, faccio io..."
"Ti prego dammi del tu, comunque tranquilla.. ci pensiamo io e lei..." sorrise Smolder gentile.
"Ma sta...stai scherzando?" si corresse la cameriera.
"Dai, il peggio è stato tolto...Vai pure..." sorrise Cassie.
"Oddio! Cioè, grazie, mi scuso ancora…" disse la cameriera andandosene.

"Che diavolo hai combinato!"
"Scusa, non l'ho fatto a posta..."
L'attore sbuffò continuando a pulirsi.
"Ehi, ma cosa pensi? Che il mio desiderio più profondo sia lanciarti del riso addosso?"
Michael annuì, inarcando le sopracciglia, "Vorresti dire che non è così?! Tu praticamente mi odi!"
"Non ti sembra che la parola odio sia un po’ troppo forte?" chiese  la ragazza all'attore.
Trevino alzò lievemente le spalle.
"Io non ti odio...piuttosto non ti sopporto…" aggiunse Katie sorridendo.
"Ah bene, questo mi conforta molto…"

"Ian che fai?" domandò Cassie stupita.
"Non si vede? Ti auto..." rispose l'attore continuando a raccogliere il riso.
"Questo l'avevo capito ma tutti ti stanno guardando, perché lo stai facendo?"
"E tu perché lo stai facendo?" le domandò lui guardandola negli occhi.
Cassie sorrise e poi tornò a pulire.
Che uomo d'oro, pensò la ragazza.
"Ian?"
"Mh?"
"Scusa per oggi...per quello che è accaduto sul set e in macchina...io...io non so che mi sia preso..."
"Hei, tranquilla, eri solo un po’ nervosa..."
"Già...nervosa"
Smolder si soffermò a guardarla e sorrise.
"Ehi, qui abbiamo pulito…Cosa staranno facendo quei due?" chiese sarcastico l'attore.
"Andiamo a vedere..." disse Cassie alzandosi in piedi e dirigendosi verso il bagno.

Nel frattempo i due ragazzi erano ancora intenti a ripulire la maglia.
"Ehi, posso fare io?" chiese la ragazza nervosa, vedendo che il ragazzo non riusciva a pulirsi bene.
"No, faccio io..."
"Ma la smetti?"
"Di fare cosa?"
"Di insistere.. non vedi che stai facendo un casino? Ci penso io..." disse la ragazza con determinazione.
Prese un bicchiere di carta poggiato sul lavandino, lo riempì con un po’ d'acqua e prese dei fazzolettini di carta, cominciando a pulire la maglia dell'attore.
"E' fredda!" esclamò l'attore.
"Oh signore! Trevino non ti facevo così principino!" esclamò a sua volta Katie.
"Io non faccio il principino..."
"E allora mi sa che hai le orecchie un po’ sporche perché quello che hai appena detto è da principini..."
"Solo perché preferisco l'acqua calda a quella fredda?"
"Bè, non vorrei deluderti ma l'acqua calda sui vestiti diventa fredda, quindi..."

"Dov'è che era il bagno?" chiese Cassie cercando di tenere le mani tutte sporche lontano dai suoi vestiti ma soprattutto da quelli di Ian.
"Di qua…" disse lui passandole davanti e tenendo anche lui le mani alzate per evitare di sporcare la ragazza.
"Bussiamo..." disse Cassie.
"E come?"
"Usiamo il gomito..." propose la ragazza.
I due iniziarono a picchiettare la porta con i gomiti e, dopo poco, scoppiarono a ridere.
Si guardavano e ridevano.
Si guardavano e non si resero conto che la porta si era aperta
Si guardavano e Cassie, senza volerlo, colpì Michael in pieno viso.
"Oh mio Dio!" esclamò la ragazza portandosi le mani al viso e sporcandosi lievemente.
Ian sgranò gli occhi e cercò di non ridere.
Katie sgranò gli occhi, "Oh merda!" esclamò per poi scoppiare a ridere.
"Ah…grazie..." roteò gli occhi l'attore, infastidito dal comportamento della romana, andando poi verso i numerosi specchi del bagno.
Katie cercò di diventare seria.
"Ti sei fatto male?" chiese Cassie cercando di trattenere le risate.
"No, tranquilla..." rispose lui toccandosi il labbro con il dito indice.
"Ehi…fatti vedere..." disse la romana avvicinandosi all'attore.
"Tranquilla sto bene, pensavo fossi concentrata a ridere..." l'attore serrò la mascella staccando il dito dal labbro.
Stava uscendo un po’ di sangue.
"Ehi, ma ti sei fatto davvero male..." divenne seria Katie, "Aspetta, ti aiuto io..."
"No, lascia perdere..."
"Sai, se vuoi posso completare l'opera, magari spaccandoti un sopracciglio, tu che ne dici?" chiese infastidita la ragazza.
"Dai Mike..." si lamentò Ian recandosi al lavandino e sciacquandosi le mani, seguito da Cassie.
"Ma dai cosa?!"
"Non devi prenderla sul personale. Non lo fanno apposta..." disse Ian mettendosi del sapone sulle mani.
"Esatto!" disse Cassie sorridendo, "E lo ha detto uno che lo ha provato sulla propria pelle!"
"Rischiavo di non poter più procreare!"
A quell'affermazione Cassie si immaginò tanti piccoli Smolder e tante piccole Smolderine.
Oh, Dio!
"Si, bè, ma è con la faccia che lavoro io!" disse Trevino.
"Ah, pensavo avresti detto con il tuo talento…" commentò la romana.
"Tu non parlare..."
"Oh, Dio! Trevino che noia! E questo con solo un po’ di riso! Non oso immaginare se fosse stato altro..."
Michael sbuffò.
Katie gli si avvicinò un po’, "Guarda ti esce ancora sangue..."
"Lo so..."
"Tieni..." disse la romana poggiandogli sulle labbra un pezzo di carta igienica.
I due rimasero un po’ li a fissarsi, poi Trevino sbuffò di nuovo, "Ho capito, vado a mangiarmi un panino sul set, se volete venire con me seguitemi..." e così dicendo uscì dal bagno.
"Katie, tutto ok?" chiese Cassie all'amica vendendola restare immobile e con lo sguardo perso nel vuoto.
"Mh? Oh, si si. E' che qui fa caldissimo e non c'è neanche l'aria condizionata. Io esco, vi aspettiamo..."
La ragazza si affrettò ad uscire dal bagno.
Cassie lanciò uno sguardo preoccupato ad Ian, che a sua volta lanciò uno sguardo interrogativo alla ragazza.
"Pff..." sbuffò.
"Che c'è?"
"Niente..." sorrise Cassie  ricominciando a sciacquarsi le mani.
"Non direi, è la seconda volta che ti stai sciacquando le mani...Ti pulisci dappertutto, tranne qui..." le sorrise, inumidendo un pezzo di carta igienica e pulendola attentamente vicino alle labbra.
Cassie rimase immobile.
"Ehi, tutto ok?"  chiese l'attore nel vedere la ragazza abbastanza pietrificata.
"Uh-uhm, sì..." sorrise lei.
Che diavolo, perché mi metto a fissarlo come una pervertita?
"Senti...forse ho capito…"
"Cosa?" chiese la ragazza sgranando gli occhi.
Cominciava a sentire caldo.
"A te piace Michael, giusto?"
"Eh?" chiese la ragazza sgranando ancora di più gli occhi.
"Bè, ti posso capire..." disse Ian, "Ha un bel fisico, occhi grandi, il sorriso sempre stampato in faccia. Un po’ cazzone a parer mio, ma pur sempre un ragazzo d'oro…"
"No, Ian, guarda hai capito male io..." cercò di spiegare Cassie.
"Davvero, dimmi la verità, non ti devi vergognare…"
"Guarda che non mi vergogno!"
"Ah, ma allora lo ammetti! Se vuoi ti aiuto a scoprire se anche a lui piaci, ma credo di si, non preoccuparti, sei il tipo di ragazza che potrebbe piacergli..."
La ragazza stava per replicare di nuovo ma decise di non farlo e di utilizzare quell'occasione a suo favore, "E che tipo di ragazza sono...?"
"Bè, non solo sei bella fuori, con i tuoi capelli castani lunghissimi, e scommetto anche soffici, gli occhioni color cioccolato, la pelle chiara, così chiara che si vedono le vene del collo ma, da quel che ho potuto vedere in questi due giorni, sei anche spiritosa, gentile, simpatica e sei troppo tenera quando ridi perché ti vengono le fossette vicino alla bocca..."
Cassie rimase stupita.
Non era la prima volta che un ragazzo le diceva certe cose ma in quel momento a dirle era stato Ian Somerhalder.
Cioè, non c'era paragone.
"Em...posso parlare?" chiese la ragazza.
"Oh, si certo, scusami..."
"Ian, credimi non sto mentendo, a me Trevino non piace, io sono innamorata di un'altra persona..."
 
Nel frattempo Katie, dopo aver aspettato che Michael pagasse il conto alla cassa, seguita dall'attore si mise seduta ad uno dei tavoli vuoti, con lo sguardo rivolto al pavimento.
Silenzio.
"Quanto ci mettono quei due? Ho fame..." borbottò il ragazzo.
"Cosa c'è? Sei impaziente anche per questo? E' questione di secondi e poi chissà cosa devi mangiare..."
"Come scusa?!"
"Niente, lascia stare..." disse la ragazza nervosa alzandosi dalla sedia.
"Dove vai?"
"Secondo te? Dove posso andare? Alle Hawaii?"
L'attore serrò la mascella come ogni volta in cui era arrabbiato o infastidito.
"Vado a chiamarli, almeno possiamo andare a mangiare un panino..." roteò gli occhi lei, "Prima che ti spacchi di nuovo il labbro" borbottò a bassa voce.

"C-cosa?" chiese sorpreso l'attore, sollevato da una parte ma un po’ abbattuto dall'altra.
Cassie sorrise alla reazione di Ian.
"Giuro, davvero!"
"Sei innamorata?" chiese schiarendosi la voce.
“Si. Mi sembrava di essere stata chiara ieri sera…”
“Si, ma...”
"Ehi ragazzi, andiamo prima che io compia un omicid..." la romana si interruppe vedendo i due ragazzi parlare in modo serio, "Ho interrotto qualcosa?” aggiunse inarcando le sopracciglia e passando lo sguardo dall'uno all'altra.
I due si guardarono a lungo.
"No, niente andiamo..." disse Cassie distogliendo lo sguardo da Ian e uscendo dal bagno.
"Cos'è successo?" domandò Katie a Smolder.
"Credo di aver fatto la figura di merda più grande di tutta la mia vita"
"Ovvero?"
"Pensavo le piacesse Mike…" rispose l'attore continuando a fissare la porta da dove Cassie era uscita pochi secondi prima.
La romana rimase in silenzio per qualche secondo poi scoppiò a ridere, "Tu che..?"
"Non è che c'è molto da ridere..."
"Oddio, non ci credo! Ma come ti è venuto in mente?"
"Non so...prima al tavolo, poi lì che lo fissa..."
No, Ian Somerhalder aveva proprio bisogno di una bella visita dall'oculista perché i 33 anni iniziavano a farsi sentire.
Ma se Cassie non faceva altro che guardare lui?
"No no, voi maschi siete proprio bacati nel cervello! Ora andiamo se no Trevino sclera!"
"Aspetta!" disse Smolder afferrando la ragazza per il polso, "Tu sai di chi è innamorata, vero?"

"Oh, eccoti Michael!" esclamò Cassie avvicinandosi al ragazzo.
"Siete pronti?" chiese brusco lui.
La ragazza corrugò la fronte, "Si..."
"Bene..." disse Trevino uscendo dal ristorante.
Cassie gli corse dietro.
"Hei, hei, fermati fusto delle mie brame, davvero stai facendo tutto questo per un taglietto e una maglia un po’ sporca?" chiese incredula lei.
L'attore si strinse nelle spalle.
Cassie inclinò un po’ la testa di lato, sorridendogli.
"Non guardarmi così..."
"Così come?"
"Così come guardi Ian, con gli occhioni da cucciolo per farti dire qualcosa...lo hai fatto molto spesso in questi due giorni…"
"Sai, se magari mi spiegassi non sarei obbligata a farli..."
"E cosa dovrei spiegarti?" chiese il ragazzo con aria di sfida.
"Non so...magari perché ti innervosisci quando c'è Katie..."
"E tu perché tu ti innervosisci quando c'è Somerhalder?"
Cassie rimase in silenzio ed accennò un lieve sorriso, cercando di contenere la gioia per l'amica.
"Cioè... quindi..." lasciò intendere la ragazza, "Oh mio Dio..." aggiunse poi.



"I-io?"
"Sì, sei sua amica, lo devi sapere per forza..."
"Ma chi te lo dice? Non è detto..." cercò di essere convincente la romana.
"Senti, una persona con cui fai le peggiori follie e con cui parti alla per andare in America sa assolutamente tutto di te...C'è complicità fra voi due, si vede..." disse l'attore provando a raggirare Katie per farglielo dire.
"Ehi, Damon...sai che non puoi soggiogarmi…" ridacchiò Katie.
"Ti prego..." la supplicò l'attore.
"Bene… allora io ti rispondo con un'altra domanda... Perché t'interessa saperlo?"
"Perché..."
"Perché..?!"
"Perché...è una ragazza speciale... Lei è... Lei mi fa sentire una persona normale, non il solito ragazzo famoso a cui vanno tutte dietro, lei è diversa.. è una combinaguai..."
"Mh.." sorrise soddisfatta Katie.
"Questo sorriso?" chiese inarcando le sopracciglia.
"Questo sorriso indica che per il momento non ti dirò nulla.. anzi, una cosa sì...Sciacquati gli occhi!" esclamò la ragazza sorridendo e uscendo poi dal bagno.
"Ma..?" Ian iniziò a boccheggiare ma poi seguì la ragazza che ormai era uscita dal ristorante.
"Eccoci, Mr. Somerhalder doveva lavarsi le mani..."
"Ma...non se le era già lavate?" domandò Cassie confusa, distogliendo lo sguardo da Trevino e girandosi versi i due appena arrivati.
"La pulizia non è mai troppa..." disse Smolder.
"Esatto!" confermò Katie sorridendo.
Cassie socchiuse gli occhi sospettosa.
"Bè, l'importante è che siete arrivati" disse Michael, "Andiamo?"
"Andiamo..." disse Katie che, appena vide Cassie voltarsi per uscire, fece l'occhiolino ad Ian sorridendo.
L'altro ricambiò scuotendo la testa e sorridendo lievemente.
Michael aggrottò la fronte.
"Perché ridi?" chiese Cassie.
"No, niente..."
La ragazza vide l'amica che sorrideva.
Mh, qui qualcosa puzza di bruciato, pensò.
"Andiamo..." squittì la romana  contenta, recandosi verso la macchina dell'attore.
In pochi secondi si divisero e misero in moto la macchina, partendo.
"Come va il labbro?" chiese Katie a Trevino.
"Bene grazie…Le labbra di Ian?"
"Le labbra di Ian? Cosa intendi?"
"Ah, non so...dimmelo tu..." disse lui serrando la mascella.
"Ehi? Quella gomitata in bocca ti ha per caso toccato il cervello? Sempre ammesso che tu ce l'abbia..." disse confusa Katie.
"Bene, siamo in vena di offendere, ok offendiamo! Come puoi essere così egoista?" chiese amaro Trevino.
"Come scusa?" chiese la romana diventando seria.
"Come scusa?" le fece il verso Michael, "Ma per favore, smettila di fare l'ingenua! Cassie è tua amica e non posso credere che tu sia così...così stronza nei suoi confronti!"
 
"Cos'erano quelle cose?" domandò Cassie girandosi verso Smolder.
"Quali cose?" domandò lui cambiando marcia.
"Andiamo..!"
"Mh...non capisco..."
"Tu…Katie…le vostre occhiate strane..."
"Oh, quello!" esclamò Ian, "No, non capisco di cosa tu stia parlando..."
"Davvero non capisci di cosa stia parlando?"
"No, di cosa stai parlando?" chiese divertito.
"Tu non vuoi dirmelo..."
"Ma di cosa stai parlando?" chiese l'attore facendo il finto tonto.
"Rinfrescatina di memoria...Tu e la mia carissima amica siete rimasti un po’ di più in bagno e poi.. quel sorrisino, quegli sguardi..."
"Non cap..."
"Sputa il rospo!" disse Cassie sorridendo a trentadue denti.
Ian cominciò a ridere e poi cercò di trattenersi.
"Perché ridi?"
"Perché sai essere sempre così convincente..." le sorrise teneramente, togliendo per un attimo lo sguardo dalla strada.
La ragazza arrossì. Lievemente era dir poco, era proprio andata in tilt.
Cassie riprenditi, pensò la ragazza.
"Uhm...quindi...me lo dici?"

"Stronza nei confronti della mia amica?" domandò Katie irritata.
"Ma come fai? Mi hai sempre offeso, ma sai che c'è? Che tra me e te c'è una differenza abissale!"
"E ne sono contenta! Non ti permett..."
"Tu sei l'ultima persona che può dire quella frase!" si scaldò l'attore.
"Secondo me invece sono la prima, spiegami il perché di quella frase? Tu non sai niente della mia amicizia con Cassie!" alzò la voce Katie.
"Ah no? Bè, invece mi sembra di aver capito abbastanza! Fai tanto l'amicona e poi? Poi pugnali alle spalle Cassie!"
"Ma io non ho fatto niente!" urlò la romana iniziando ad innervosirsi parecchio.
"Mh, quindi avere una relazione segreta con Ian cosa sarebbe?!"



"Cassie, io te lo direi anche ma non so di cosa tu stia parlando..."
"Ah no?"
"No ,davvero" rispose l'attore ridendo lievemente.
A Cassie venne una vampata di calore.
"S-senti non p-provare ad imbambolarmi con il tuo sorriso perfetto e...e la risata suadente, capito?"
"Sorriso perfetto? Risata suadente? Mh, non è che ti piaccio e sei gelosa di Katie? Anche se non so perché..."
"Eh?! No, no, no tu non mi piaci!" disse frettolosamente la ragazza.
Smolder fece una strana faccia.
"Cioè…" cercò di correggersi Cassie, "Tu sei un bel uomo, mettiamolo in chiaro eh, ma no, non mi potrai mai piacere..."
"E perché?
"E...perché no..."
"Perché no?!" chiese aggrottando la fronte.
"Perché no, ho detto!" esclamò nervosa.
"Ok, ricevuto..." il ragazzo cambiò espressione, un po’ abbattuto.
Oh, che diavolo, come potrò continuare a fingere così?!
Non posso vederlo triste.


"Cosa?!" sgranò gli occhi la romana divertita.
"Prendi anche in giro ora?"
"Trevino, ti prego, calmati!" disse scoppiando in una risata.
"Non trovo niente di divertente in tutto questo..." aggrottò la fronte l'attore, arrabbiato.
"Ah no?! Trevino scusa se te lo dico, ma sei proprio stupido! Io e Ian?! Tu sei fuori! Ma come potrebbe piacermi Smolder? Cioè, ok che è un bel ragazzo ma non è il mio tipo...siamo soltanto amici!" spiegò la ragazza cominciando a ridere a crepapelle e sdraiandosi quasi sul sedile.
"Oh..." disse rimanendo in silenzio lui, quasi sollevato, continuando a pensarci, "Però...aspetta, perché siete rimasti in bagno?"
"Perché io credo che il nostro amichetto si sia preso una bella cotta per la nostra Cassie e... voleva un po’ di informazioni su di lei...Tutto qua… Come…di chi fosse innamorata..." sorrise la romana.
"Ah...scusa, io non pensavo...E tu glielo hai detto?"
"No Trevino, non potrei mai dirglielo..."
"Scusa, non volevo… Avevo capito tutto il contrario..."
La romana rise di nuovo, poi però recuperò il controllo, "Bè, tu capisci sempre un po’ male, non trovi?"
"Bè…"
"E poi che cavernicolo che sei!" esclamò la ragazza interrompendo l'attore, "Come hai potuto pensare una così...così brutta su di me! Si vede che non mi conosci!"
"Già, non ti conosco, però potremmo rimediare..." disse Mike malizioso.
"Eh?"
"Boh, cioè potremmo uscire una sera di queste..."
"Oh, mi piacerebbe..." disse Katie mordendosi il labbro inferiore, "Ma io non esco con i cavernicoli!"

Cassie si grattò un po’ la fronte.
Doveva far tornare il sorriso a Smolder.
Ma che fare?
Poi le venne un'idea.
Uno.
Due.
Tre.

"Sembra un angelo caduto dal cielo, com'è vestita quando entra al "Sassofono Blu".
Ma si annoia appoggiata a uno specchio, tra fanatici in pelle che la scrutano senza poesiaa...
Sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo… 
Sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo, sta perdendo tempo!" iniziò a cantare Cassie.
Sapeva di essere stonata e quindi sapeva che in questo modo avrebbe fatto ritornare il sorriso a Ian, "Una sera incontrò un ragazzo gentile. Lui quella sera era un lampo e guardarlo era quasi uno shock!
E tornando, e tornando, e tornando, e tornando…
E tornando, e tornando, e tornando, e tornando a casa.."
La cosa funzionò, perché Smolder accennò un sorriso, "Che fai?"
"Bè, oggi è una bella giornata e quindi canto! Lei ballerà tra le stelle accese e scoprirà, scoprirà l'amore...l'amore disperato"
"Si si, ok, ho capito!" disse Ian ridendo.
"No, aspetta manca ancora un pezzettino! Dopo quella volta lei lo perse di vista, disperata lo aspetta ogni sera al "Sassofono Blu".
Una notte da lupi lei stava piangendo.
Quella notte il telefono strillò come un gallo! 
Sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando… 
Sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando, sta chiamando lui...Ecco finito! Poi c'è il ritornello..."
"Tu sei pazza!"
Lo so, penso la ragazza scostandosi i capelli dal viso.
"Ehi, ma quanto manca? Perché se vuoi posso farti il pezzo del ritornello, sai me la cav..."
"No, no, no! Ti prego!" ridacchiò Ian, "Siamo arrivati!!!" disse lui parcheggiando la macchina.
"Ehi, cosa vorresti dire? Mi sono offesa, sai?"
"Mh...e cosa posso fare per rimediare a questo mio sbaglio?" chiese il ragazzo scendendo dalla macchina.
"Mh... fammi pensare... Continuare a farmi cantare..." disse Cassie chiudendo lo sportello.
"Ok, rimedio fallito!" esclamò Ian.
"Pff, non sai cosa ti perdi!" scherzò la ragazza facendo sorridere l'attore.

"Mh…pensavo che avessi detto che non ti piaceva il principe azzurro..."
"Sì, ma neanche i cavernicoli Trevino..."
"Allora, non vuoi che io tenti di rimediare?" chiese l'attore sorridente.
La ragazza ebbe all'improvviso caldo.
Era la tensione.
Era LUI.
"Mh...non lo so, devo vedere…Sai ho tanti impegni..." fece la modesta.
Michael scosse la testa sorridendo.
"Dove mi porteresti? Sei sicuro che non vuoi uccidermi? Del tipo un omicidio pianificato?" chiese la ragazza un po’ impaurita, sorridendo lievemente.
"Se continuerai a fare la modesta, è molto probabile che questo accada…"
Katie roteò gli occhi e poi, appena Trevino accostò l'auto, uscì di corsa prima che il suo autocontrollo se ne andasse a farsi benedire.
In quel momento, in lontananza, la ragazza vide Cassie e Smolder ridere insieme.
"Wow!" Esclamò Michael arrivandole alle spalle.
"Che c'è?"
"Come che c'è? Non lo vedi?"
"Cosa?"
"Ian che si crogiola per la tua amica..."
"Davvero?" chiese speranzosa la ragazza.
"Si...devono finirla"
"No, Trev..." tentò di fermarlo Katie ma, ormai, l'attore si era allontanato e aveva preso Ian per le spalle.
Subito la romana raggiunse l'amica, "Che cretino!" esclamò poi.
"Chi?"
"Come chi? Trevino! Non gli va bene che le persone siano felici, quel cavernicolo!"
"Si, però quel cavernicolo ti piace..."
La romana arrossì, "Ti prego, non farmi rispondere..."
"Senti, tu devi raccontarmi un po’ di cos..."
"Ehi, il tuo cellulare…"
"Cosa?"
"Ti è arrivato un messaggio!" disse la romana.
Appena Cassie prese il cellulare in mano vide l'amica sfrecciare verso i due attori.
"Michael, mi intrattieni per un attimo Cassie?" sussurrò Katie.
"Perché?"
Ricevette un'occhiataccia da parte della romana.
"Ricevuto, vado!" disse l'attore, recandosi dalla ragazza.
"Allora?" chiese poi la romana a Smolder.
"Allora... non le piaccio! Ha detto che non potrò mai piacerle!" disse abbattuto Ian.
"E tu cosa le hai detto?"
"Le ho chiesto il perché..."
"E lei?"
"Ha detto "Perché no"..."
"Ah, scusa se te lo dico eh, ma a volte essere insistente e rompipalle come Trevino dà più risultati..." roteò gli occhi Katie.
"Come?"
"Devi essere insistente Ian, continua così e ce la farai! Apri bene gli occhi e buttati, fidati di me!" sorrise la romana.
"Ehi, ehi! Voi due cosa confabulate?" disse Cassie avvicinandosi ai due ragazzi, trattenuta da Michael.
"Ehm... niente..." disse la romana ridendo sotto i baffi, "Tu Trevino non riesci nemmeno a trattenere una ragazza..." sussurrò al ragazzo, ridacchiando.
"Ah, tu dici?" chiese l'attore.
"Già, già..." rispose la romana.
"E' una sfida?"
"Vedi un po’ tu..."
Trevino, con uno scatto felino, prese Cassie per le gambe e se la caricò in spalla come un sacco di patate.
"TREVINO?!" chiamò la ragazza spaventata.
"Dimmi, piccola Cassie..."
"Che fai?"
"Ti fidi di me?"
"Eh, mia trop!" rispose Cassie utilizzando il dialetto del suo paese.
"Eh?!" domandò confuso Michael.
"Ho detto: non tanto..."
"E invece ti dovrai fidare!" disse lui iniziando a correrete per tutto il cortile. 
"Dov'eravamo rimasti?" chiese Katie ignorando il ragazzo, "Ah, si…devi cercare di insistere un po’ di più!"
"Mh…ok, insistere, poi?"
"Aspetta un attimo, ma perché lo fai?" chiese Katie.
"Fare che?"
"Perché vuoi sapere cosa fare con Cassie?”
"Non si è capito..?"
"Bè, un po’, cioè, io l'ho capito..."
"Lei non mi piace...però c’è qualcosa, una vocina dentro di me che continua a ripetermi di non lasciarla andare, di passare più tempo con lei..."
"Oh, Ian, sei così tenero!" esclamò Katie.
Nel frattempo Trevino stava ancora correndo con in spalla Cassie che, non solo urlava ma continuava anche a ridere mentre lui faceva il verso dell'aeroplano.
Ad un certo punto l'attore si fermò, rimise in terra la ragazza e divenne rigido.
"Hei, che succede Mike?" chiese a fiato corto Cassie.
"Ciao Jenna..."
"Ehi, ti sei impazzito?" chiese la ragazza confusa.
Cassie si accorse che stava fissando un punto dietro le sue spalle.
Si voltò.
Jenna Auschwitz.
Oh mio Dio cosa ci faceva lì?



Intanto Katie parlava con l'altro attore.
"Se ti piace devi fare di tutto per conquistarla ma non serve chissà cosa, devi saperla conquistare con la semplicità" spiegò la romana.
"A me piace..." il ragazzo s'interruppe, "Jenna..." disse aggrottando la fronte.
"Come scusa? A te piace un'altra e ci provi con la mia amica? Se fai soffrire anche minimamente Cassie, io giuro che..."
"Ehi no, no, no…C'è Jenna..." disse Smolder indicando dietro di lei, verso Michael e Cassie.
"Perché non la chiami con il suo vero nome?! Si chiama così nel telefil..." la ragazza si voltò e la voce le si spense in gola, "Oh..."
"Credo che ci stiano guardando, è meglio se andiamo a salutarli..." disse Ian.
"No, non credo sia la cosa migliore…Il mio autocontrollo è andato a farsi fottere..."
"Fallo per... Michael!"
"E' un altro che mi fa saltare i nervi, ti prego non farmi andare lì!"
"So che manterrai la calma, vieni!" esclamò l'attore trascinandola verso i tre ragazzi.
 
Jenna fissò Michael con sguardo duro e freddo per qualche secondo poi, lentamente e in modo molto teatrale, posò gli occhi su Cassie che subito arrossì imbarazzata.
Essere osservata e studiata nel minimo dettaglio dagli altri la metteva in imbarazzo.
La ragazza non sapeva che fare.
Si morse nervosamente il labbro mentre gli occhi dell'ex di Trevino continuavano a studiarla con ostilità.
Si passò una mano tra i capelli quando la ragazza fece qualche passò avanti.
"Ciao, Michael" disse Jenna, con una tale freddezza da mettere i brividi a Cassie, dando un bacio sulla guancia all'attore.
Cassie colse l'occasione per filarsela, non solo per poter evitare la parte imbarazzante delle presentazioni ma anche per poter portare via di lì Katie perché se con Candice, che non è nulla per Trevino, aveva fatto la fidanzatina gelosa, con l'ex del suo "amore" nessuno poteva prevedere la sua reazione.
La ragazza fece un piccolo passo indietro ma Michael la fermò prendendola per una mano e supplicandola con lo sguardo di rimanere.
"Ma bene...non ti facevo così distrutto! Ora te la fai con una sgualdrina"
"Come prego?!" domandò incredula Cassie, "Ha chi hai dato della sgualdrina, labbra rifatte?"
"Labbra rifatte a me? Sono più che naturali...e piuttosto vai a fartela con qualcun altro, non con uno famoso per farti un po’ di pubblicità..." rispose in malo modo l'attrice, lasciando Cassie senza parole ma che ben presto si ribellò.
"La pubblicità?! Io?! Beh, se devo stare al tuo livello preferisco essere una persona normale, come lo sono ora!"

"Cosa..?"
"Katie, ti prego, stai calma..." cercò di tranquillizzarla l'attore.
"Beh, cosa c'è di male? Non potevi presentarmela?!"
"Cosa?! Katie, lo sai meglio di chiunque altro che..."
"Su, forza, andiamo! Non vuol dire che se è l'ex di Trevino io non debba conoscerla" sorrise falsamente la ragazza, "Sembra anche simpatica..." aggiunse, mentendo.
"No, ti prego..."
"Ian!"
L'attore non riuscì a trattenere la ragazza che, a passo svelto, si diresse verso i tre ragazzi.
"Ehi, r..." Ian s'interruppe rimanendo sorpreso dalla lite tra le due ragazze.
"Jenna, non mi sembra il caso di attaccare Cassie! Lei è soltanto una mia amica..." la difese Trevino.
L'attrice, all’arrivo di Ian, si voltò e cominciò a squadrare Katie.
Calma, Katie, calma..
"Sgualdrina ci chiami un'altra, cretina!" continuò Cassie.
"No, come scusa? Tu hai chiamato sgualdrina la mia amica?" chiese la romana, alzando un sopracciglio.
"E tu chi saresti?"
"Sono una loro amica e fossi in te non farei tanto la stronza!" la ragazza fu diretta.
"Jenna!" esclamò Ian, "Che piacere rivederti!" disse abbracciando la ragazza, cercando di calmare le acque
"Ian..." disse lei semplicemente, per poi concentrarsi di nuovo sulle due ragazze affianco a lui.
"Quindi fammi capire bene, non una ma due sgualdrine?"
"Cazzo hai detto?" chiese Katie innervosendosi maggiormente.
"Carine, ha detto carine..." disse Smolder sorridendo.
"No, ho detto S-G-U-A-L-D-R-I-N-E!"
"Wow non ci credo! Sei riuscita a fare lo spelling di una parola, davvero non ti credevo capace di una cosa simile!" disse la romana sorridendo.
"Mi stai dando della gallina?"
"Mh no, credo ti stia dando della gallina rifatta con delle orribili extension color cacca di cane..." rispose Cassie.
Ehi, ma da dove era uscita tutta quella sicurezza?
Cassie si sentiva come Superman, sperava solo che in giro non ci fosse la sua criptonite.
 
 
 
 





Angolo autore
E con questo, io e Erika vi auguriamo buona Pasqua in anticipo!
 

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Capitolo 12
*** Colpo di testa. ***


COLPO DI TESTA
-Capitolo dodici-
 
 
 
 
 
 






"Cassie, io credo che..." iniziò Ian avvicinandosi alla ragazza.
"Credi cosa? E' una maleducata! Mi ha persino dato della sgualdrina che sta con un attore famoso per la pubblicità!"
"Beh, chi non desidererebbe essere famoso? E porta rispetto, non so se te l'hanno insegnato..." sibilò Jenna.
"Ma che cazzo stai dicendo? Sai che c'è? Che preferisco centomila volte essere così piuttosto che come te!" alzò la voce Katie, avvicinandosi minacciosamente alla ragazza.
"Preferirei molto di più essere povera che essere come te... ricca ma povera di cervello..." continuò Cassie.
"Ok, basta! Jenna, smettila di chiamarle sgualdrine! E...tutto questo discorso del tipo 'State con lui soltanto perché è famoso', rispecchia molto te..." intervenne Michael.
"Bene, ora le difendi anche!"
"Difendo persone che lo meritano veramente e che non voglio che tratti così! Dovresti smetterla..."
"La cosa che più mi da fastidio è che tu fai il finto disperato e poi mi ritrovo con te che tieni in braccio una…e poi vengo a sapere che ne hai conosciuta anche un'altra…"
"Oh, ho sentito bene? Alla Bratz brucia il culo perché ha conosciuto altre due ragazze..." disse Katie fulminando con lo sguardo l'attrice.
"Ehi, basta...Mh, che ne dite di andare a farci una bella passeggiata?" chiese Ian alle due amiche.
Le ragazze guardarono l'attore in cagnesco.
"Ok ok, messaggio ricevuto..." disse Ian alzando le mani in segno di resa, "Dicevo solo che questa è una questione tra loro due e noi non ci dovremmo intromettere..."
Cassie si morse di nuovo il labbro, "Forse Smolder ha ragione..."
Ian tirò un sospiro di sollievo.
"Katie, lascia perdere la gallina. Vieni dentro..." disse Cassie poggiando una mano sulla spalla dell'amica.
La romana continuò a fissare Jenna, ignorando l'amica.
"Katie..."
"Lo sai che mi stai chiedendo l'impossibile, vero?" sibilò la romana.
"Si, lo so…" rispose Cassie.
"Ok, andiamo..." disse alla fine la romana, "Lasciamo che Trevino sistemi la gallina..."
Cassie annuì e iniziò ad incamminarsi con Smolder mentre Katie, per far innervosire ancora di più la gallina, diede un piccolo bacio sulla guancia a Michael, "Chiama se hai bisogno..." e così dicendo se ne andò, lasciando i due da soli.
Correndo raggiunse Cassie ed Ian ma, invece di entrare negli studi, prese i due per le magliette e li trascinò dietro ad un cespuglio.
"Che fai?" chiese l'amica.
"Non penserai mica che me ne vada via così, vero?
"Ci speravo..." rispose Cassie.
"Zitti..."
"Dobbiamo proprio farlo? Io sono un suo amico e..." sussurrò Ian abbassandosi con le ragazze.
"Ian...lo sai che io so cose che nessun altro sa...e potrei anche non aiutarti più" sorrise la ragazza nervosa, ricattandolo.
"Ok...Ricevuto..." sbuffò l'attore.

"Perché stai facendo così?" chiese Michael arrabbiato.
"Così?! Così come?"
"Te la stai prendendo con due ragazze con cui non ho niente...e anche se ci fosse qualcosa, se stessi insieme ad un'altra, perché dovrebbe interessarti?"
"Scusa, avevo pensato male, io..." si scusò la ragazza, avvicinandosi all'attore in cerca di un abbraccio.
"Mi spieghi cosa vuoi da me?" chiese il ragazzo, scostandosi, con un tono duro.
"Voglio te..." disse guardando a terra.



"Che gatta morta..." commentò Katie facendo una faccia nauseata.
"Ma come facevi a sopportarla?" chiese Cassie a Ian.
"Shh!!!!" li rimproverò la romana.

"No, lo so io cosa vuoi...Vuoi soltanto un po’ di fama, ma vuoi sapere una cosa? Ora il tuo tanto adorato Michael ti da un bel due di picche! Io ci ho messo tutto il cuore in questa relazione ma sai che c'è? Che ho sbagliato decisamente persona..."
"Non credo che tu ci sia rimasto male per me..." disse la ragazza con un'aria offesa.
"Vedi, questo è perché tu non mi hai mai conosciuto veramente...Sono stato male per un periodo ma poi incontri nuove persone...decisamente migliori... "
 
"Oh…mio Dio..." Katie divenne rossa in volto, incapace di proferire parola.



"Tesoro, credimi, io non l'ho fatto per una questione di essere famosi..." cercò di giustificarsi l'attrice.
"Non chiamarmi tesoro, non provarci nemmeno perché provo soltanto schifo a parlare con te. Per me finisce qua..."
I due rimasero zitti a fissarsi dritto negli occhi.
Trevino freddo, con la mascella serrata e con i muscoli del corpo tesi.
Jenna la gallina che sbatteva nervosamente la punta del piede destro contro l'asfalto del cortile, con le mani sui fianchi.
"Allora dimmi, che sei venuta a fare? Oltre che a rifilarmi sempre le solite scuse intendo..." disse Michael poco dopo.
"E perché ci dovrebbe essere un altro motivo?"
"Perché c'è sempre un altro motivo con te..."
"E se invece non fosse così? Se davvero volessi scusarmi?"
"Andiamo, Jenna, lo sappiamo entrambi che non sprecheresti il tuo tempo così, senza un valido motivo..."
"Ok ok, va bene. Volevo chiederti...verresti al Coachella con me fra un mese?"

"No no, Trevino non accettare! Non ascoltare quella stronza!" disse Katie afferrando un sasso.
"Emm Katie, tesoro, dallo a me questo, ok?"  disse Cassie prendendo il sasso dalla mano dell'amica.
"Sì, forse è meglio..." sussurrò Ian, in mezzo alle due ragazze, rivolgendosi a Cassie.
"Ah, speriamo che Trevino dica di no…" borbottò l'amica della romana.
"Michael mantiene il punto ma è anche imprevedibile... Ehi, stai attenta, potresti graffiarti..." disse l'attore scansando una ciocca dei capelli di Cassie che si era impigliata tra i cespugli e incantandosi nei suoi occhi per poi sorriderle.
Oh Smolder, pensò la ragazza, no ti prego.

"Jenna..."
"Sì..?" rispose lei speranzosa.
"Non credo...Preferirei andarci con un'altra persona..." disse il ragazzo con l'espressione ancora dura in volto.
"Con un'altra...chi? Quella?"

"Questa oggi vuole finire ammazzata!" esclamò Katie stritolando un ramo del cespuglio.
Si voltò verso Cassie e vide i due ragazzi incantati.
"Grazie per il supporto..." sbuffò a bassa voce la romana.

"Non deve interessarti! E poi...quelle due, come le chiami tu, sono le ultime che puoi chiamare sgualdrine..."
"Ok, scusa...ma...almeno amici?"
"Conoscenti va più che bene" rispose il ragazzo, "Scusa, ma ora devo andare..." disse passandole accanto.
"M-Michael?" chiamò la gallina mentre l’attore iniziò ad incamminarsi verso il cespuglio dove i tre erano nascosti.
"CIAO JENNA!"
La ragazza spalancò la bocca iniziando a boccheggiare e poi, infuriata, se ne andò.
Mike tirò un sospiro di sollievo, continuando a camminare.
"Oh, Trevino sono così orgogliosa di te!" esclamò Katie uscendo dal suo nascondiglio e abbracciando il ragazzo, "L’hai spenta quella stronzetta!"
"Oh, bè, si..."
"Sei il cavernicolo migliore del mondo!"
"Mh, tu che non mi odi? Che mi sono perso?"
"Io non ti ho mai odiato, soltanto che non capisco come hai fatto a stare con una tipa del genere..." spiegò esterrefatta la romana.
"Davvero, come diavolo hai fatto?" chiese Cassie staccando i suoi occhi da Ian.
"Non lo so neanche io..."
"Cassie aggressiva…non ti ci facevo mica, sai?!" disse Smolder ridacchiando divertito, prendendosi poi gioco delle due ragazze insieme a Trevino.
"Ehi, andate al diavolo!" misero per finta il muso le ragazze.
"Scherzo, però davvero non pensavo fossi così..."
"Sono un mistero Somerhalder..." disse Cassie modesta.
"Allora...ho il permesso di poterti scoprire?" le sussurrò l’attore, cercando di non farsi sentire dagli altri due.
I due erano ancora seduti per terra perciò Cassie appoggiò la testa contro l'edificio e iniziò a mordersi il labbro, "Oh, Ian, io sono una ragazza complicata..."
"E allora? Non posso conoscerti meglio per diventare amici?"
"No, cioè, si che puoi ma...bè, lasciamo stare..."
"Sei davvero strana..." disse lui ridendo.
"Oh, non sei il primo che me lo dice..."
"Guarda che è una bella cosa, eh. Non si trovano tutti i giorni ragazze così..."
"Ah, Nina quindi non è pazza?"
"Mh…boh, forse, non mi sono mai soffermato ad osservarla molto..."
"Cosa vogliamo fare? A me è passata la fame..."  chiese Michael interrompendo i due ragazzi.
L'attore e Katie si posizionarono davanti ai due seduti a terra.
"A me anche..." disse Ian.
"E quindi? Noi non mangiamo?" chiese Katie.
"A me va bene qualsiasi cosa, non ho tanta fame..."
Subito dopo che Cassie pronunciò quelle parole si sentì il suo stomaco brontolare.
Tutti scoppiarono a ridere.
"Infami!" urlò rimproverandoli e cominciando a ridere.
"Vado a prendere due pezzi di pizza al camper..." disse Michael.
"Vengo anch'io!" si precipitò la romana per lasciare i due da soli.
"Kat........ Ok" si arrese Cassie.
"Bene, dov'eravamo rimasti?"
"Boh..." rispose la ragazza imbarazzata.
"Sei un mistero hai detto, eh?!" sorrise divertito l'attore tirandosi su.
"Già..." la ragazza lo osservò dal basso vedendo così che Sexyhalder che le stava porgendo la mano.
"Ok, allora mentre adesso aspettiamo questi due pezzi di pizza ce ne andiamo a fare una belle passeggiata nei MISTERIOSI boschi di...Mystic Falls!"
 
"Guarda che ce la faccio anche da solo a prendere due pezzi di pizza, eh" disse Trevino dirigendosi verso il camper del cibo.
"Lo so..." rispose Katie allacciando le mani dietro alla schiena, "L'ho fatto per lasciare i futuri piccioncini un po’ da soli..."
"Ancora con questa storia?" domandò esasperato Michael.
"Andiamo, non puoi non esserti accorto di quello che c'è tra loro, della chimica che hanno!"
"No, me ne sono accorto eccome e prima o poi se ne accorgeranno anche gli altri!"
"E allora? Dove sta il problema?"
"Il problema sta in Ian. Quando si accorgerà anche lui di queste cose fuggirà via..."
"Trevino, smettila con questa storia!"

"Sei sicuro che possiamo stare qui?" chiese Cassie scavalcando un tronco.
"Certo, l'importante è non venirci dopo il tramonto, potrebbe essere pericoloso..."
"Quindi em…perché siamo qui?" domandò la ragazza imbarazzata.
"Perché avevo voglia di stare un po’ in pace e inoltre vorrei che mi aiutassi a studiare le battute di una nuova scena..."
"Wow... Dov'è il copione?" chiese Cassie entusiasta.
"Eccolo..." glielo porse l'attore.
"Bene..." disse cominciando a leggerlo.
L'attore la osservò mentre era concentrata a leggere.
"Ma...qui c'è il bacio?" chiese Cassie.
"Pensiamo ad arrivare a quel punto almeno…" la tranquillizzò l'attore.
"Ok...” disse poco convinta lei.
“Uno, due, tre ciak..." disse divertito l'attore.
"Azione..." aggiunse Cassie sorridendo.

"Perché?”
"A me dispiace dirlo, ma se tu credi tanto a questa cosa è perché..." la ragazza si soffermò, "...perché faresti lo stesso anche tu..." disse infine, poggiandosi con la schiena al muro mentre aspettava la pizza.
"I sentimenti spaventano Somerhalder, non lo guardare come uno forte, è così..." spiegò l'attore, posizionandosi di fronte alla romana.
"Ma...se lui è davvero così, perché ho l'impressione di vederci te in questa descrizione?"
"Ma cosa dici? Io ci sono cascato nell'amore, per quanto sia stato doloroso ho rischiato...e mi sono fatto male. Ti rendi minimamente conto della fortuna di Ian?" l'attore la fissò negli occhi, porgendole la domanda.
La ragazza gli lanciò uno sguardo interrogativo.
"Ha una ragazza d'oro che è innamorata di lui, perché credimi l'ho capito...e ancora non ha fatto la prima mossa per via della paura. Io avrei fatto tutt'altro..." spiegò serio.
Katie, respira, respira.
 
"Quindi dimmi, Elena..." disse Ian leggendo il copione, "Perché?"
"P-perché cosa?" domandò Cassie leggendo a sua volta.
"Perché sei tornata indietro? Perché hai rischiato la vita? Perché sei tornata indietro a salvarmi?"
"Perché...era la cosa giusta da fare"
"Non mi basta..."
"Dovevo farlo..."
"Ma perché?" domandò Ian avvicinandosi alla ragazza.
"Perché…perché…" disse Cassie deglutendo.
Smolder le si stava avvicinando lentamente.
Ok, Cassie, tranquilla, è solo finzione!
Ian si fermerà appena i vostri nasi si sfioreranno, stai calma!


"Ecco le pizze, ragazzi" disse il signore del camper.
Trevino le prese e i due si incamminarono.
Arrivati davanti al cespuglio si accorsero che gli altri due erano scomparsi.
"E ora?" chiese Katie.
"Tranquilla, credo di sapere dove sono"
"E dove sono Mr. So tutto io?" chiese la ragazza morsicando il primo pezzo di pizza.
"Sei pronta a fare una passeggiata per i terribili boschi di Mystic Falls?" le chiese l'attore ridacchiando.
"Come fai a sapere che sono lì?" domandò la romana non tanto convinta.
"Voglio ucciderti...sai, è un posto più tranquillo, nessuno potrà vedermi..."
Katie sgranò gli occhi fermandosi di colpo.
"Sto scherzando! Perché conosco Ian, no?!" disse divertito l'attore.
"Boh, vabbè, io non mi fido tanto eh..."

"Non trovi le parole Elena..." disse con voce abbastanza sexy e il tono basso, avvicinandosi di più alla ragazza.
"D-Damon..." balbettò Cassie.
Il ragazzo si avvicinò alla giovane a tal punto da far sfiorare i loro nasi.
Dio Ian, spostati ti prego, ora collasso, pensò la ragazza.
Cominciavano ad essere più vicini... Lui socchiuse gli occhi, lei dapprima guardò la bocca dell'attore, poi chiuse gli occhi.
Le loro labbra iniziarono a sfiorarsi, "Ehi la pizz..." urlò Katie, bloccandosi di colpo.
Cassie diede uno spintone a Ian ma il ragazzo non si allontanò di molto.
Accidentaccio a lui e alla sua forza da macho man!, pensò lei facendo qualche passo indietro e inciampando così nel tronco precedentemente scavalcato. 
"Cassie!" urlò Katie iniziando a correre.
"Cazzo!" urlò Ian affettandosi a raccogliere la ragazza.
"Ahio!" disse Cassie toccandosi la testa.
"Hei, Italiana, tutto bene?" chiese Trevino avvicinandosi.
"Secondo te?" domandò la ragazza sussurrando.
"Dammi la mano..." disse Smolder allungando la propria verso Cassie.
Questa, dal canto suo, provò ad allungare a sua volta la mano ma con gli occhi chiusi era un po’ impossibile afferrare quella dell'attore.
"Magari se aprissi gli occhi..." suggerì Michael.
"Zitto!" esclamò la romana tutta in ansia.
Cassie provò a fare come le era stato detto ma, appena aprì gli occhi, tutto intorno a lei iniziò a girare, testa compresa.
La ragazza fece una smorfia, "Mi viene la nausea se li apro"
"Ok, va bene, ti prendo in braccio..." disse Ian arrotolando il copione e mettendoselo nella tasca posteriore dei pantaloni.
"N-no..." protestò Cassie.
"Si, invece!" rispose Katie.
"No, davvero, datemi tre secondi…"
"1,2,3 Ian prendila in braccio..." disse la romana.
"No, Kat…"
"ORA!"
Smolder si chinò su Cassie e poi la tirò su.
"Somerhalder, passa di qua..." disse Trevino scostando il ramo basso di un albero per riuscire a far passare Ian, "Portiamola dentro..."
"Mh...non c'era bisogno..." farfugliò la ragazza, in braccio all'attore, con gli occhi chiusi.



"Ecco, mettila qui…" disse Katie facendo sdraiare Cassie su una specie di sdraio da dove Michael tolse un po’ di copioni.
"Che succede?" chiese Nina alquanto preoccupata.
"E' caduta e ha sbattuto la testa…" spiegò Ian.
"Oh, vado a prendere del ghiaccio..." l'attrice girò l'angolo a passo svelto.
"Perché si preoccupa così tanto per lei?" chiese a bassa voce la romana a Trevino.
"Forse perché è una cosa grave. Perché non dovrebbe?"
"No, niente...lascia stare..." corrugò la fronte la romana, capendo che forse Nina non aveva il minimo interesse verso il suo collega, "Tesoro come stai?" chiese poi preoccupata all'amica.
"Mmmh... Bene, tranquilla..."
"Ecco il ghiaccio..." Nina poggiò accuratamente il ghiaccio sulla testa della ragazza mentre Ian le scostò leggermente i capelli dal viso.
"Tra quanto dovrebbe riprendersi?" chiese Katie preoccupata.
"Chiedilo al nostro Superman..." ridacchiò Trevino rivolgendosi a Smolder  il quale accennò un lieve sorriso.
"Ecco, già adesso vedo che ha le palpebre più rilassate..." sorrise Nina gentile, "Ma come ha fatto a cadere?" domandò l'attrice.
"Eravamo nel bosco qui dietro ed è inciampata su un tronco..." rispose Ian prendendo una giacca dall'attaccapanni e iniziando ad arrotolarla, "Di chi è questa?" domandò indicando il pezzo di stoffa.
"Mh…credo sia di Zach…"
"Ok..." rispose Smolder finendo di maneggiare la giacca, "Spero che non gli dispiaccia...Cassie alza un poco la testa..."
"Per fare che?"
Ian ignorò la domanda e posizionò la giacca sotto la testa della ragazza.
"Ma...che ci facevate nel bosco?" domandò Nina confusa a Trevino.
"Perché non lo chiedi a Ian?"
"Smolder?"
"Niente..." rispose Ian.
"Lo stavo aiutando a ripassare una scena..." disse immediatamente Cassie.
"Che scena?" chiese Nina.
"Boh...una scena Delena...non ricordo..."
"Non può essere, non c'..."
"Nina credo che Candice ti stia chiamando..." la interruppe Ian.
“Sicuro?” chiese confusa la Dobrev.
“Si...”
“Ok, emm...vado...” disse l’attrice uscendo.
Ma che succede?, si chiese Katie confusa.
"Credo che Cassie abbia un po’ sete" disse la romana, "Tesoro hai sete?" chiese poi all'amica.
"Mh... no... " rispose lei aprendo gli occhi e guardandosi attorno un po’ spaesata.
"Ok, andiamo a prendere l'acqua a quella macchinetta… Ian..." la ragazza fece segno a Smolder di seguirla.
"Ma ha detto che non ha sete..." corrugò la fronte.
"No, ha detto 'un po’'. Ti dispiace seguirmi?" chiese la romana inarcando le sopracciglia.
Michael parve un po’ infastidito.



"Bene…ora mi spieghi cos'è successo..."
"E'…caduta?!" fece il finto tonto Somerhalder.
"Ian..."
"Ok, d'accordo...Le ho chiesto se poteva aiutarmi a ripassare una scena tra Damon ed Elena...e..."
"E..?"
"E..."
"E?!" domandò di nuovo Katie.
"E le nostra labbra si sono sfiorate, ecco tutto…" spiegò inserendo i soldi dentro la macchinetta.
"Oh, ora capisco. Ma quella scena non era tra Damon ed Elena..."
"Non sfugge proprio niente a te, eh..." sbuffò lui prendendo l'acqua.
"Già, per tua sfortuna. Che scena era allora? E perché l'hai voluta 'quasi baciare'?" chiese curiosa la ragazza, mimando le due virgolette con le dita.
"Era una scena Delena scritta da una mia fan... E...non so cosa mi sia preso, non lo so neanche io..."
La romana sorrise scuotendo la testa.
"Te lo dico io" disse la romana annuendo, "Ti sta iniziando a piacere Cassie..."
Ian fece una faccia poco convinto.
"Ian hai quasi 33 anni e ancora non capisci se una donna ti piace?"
"Certo che lo capisco ma...con lei è diverso..."

"Katie?" chiese Cassie aprendo lievemente gli occhi.
"E' andata con Ian a prenderti dell'acqua..." rispose Trevino.
La ragazza fece cenno all'attore di avvicinarsi.
Lui fece come gli era stato detto e, una volta vicino alla ragazza, questa gli prese la mano.
"C-che fai?"
"Avvicinati un poco..."
Michael abbassò il viso verso di lei.
"Non è che c'è ancora della pizza? No, perché io ho ancora fame..."
 
"Ian, premetto che per me sei un ragazzo d'oro. Dolce, sensibile, ironico e con tutti i pregi più grandi del mondo…cioè, tu mi sei davvero simpatico ma stai attento a come tratti Cassie. E’ una ragazza d'oro anche lei e non merita per niente di soffrire..." precisò Katie cercando di rendere il discorso più amichevole piuttosto che una vera e propria minaccia di morte.
"E' una minaccia?" ridacchiò lui.
"E' un avvertimento…" rispose lei dandogli una pacca sulla spalla.
"Ho capito comunque...E grazie..." la ringraziò lui sorridendo.
"Andiamo da quei due combinaguai..."

"Tieni..." le sorrise Michael divertito, porgendole un pezzo di pizza.
"Grrrazie..." disse lei addentandolo.
"Ah, piccola Cassie, per questo Ian ti sei rotta anche la testa, eh..."
Lei sorrise, roteando gli occhi e continuando a masticare.
"Ma...Ian e Katie?"
"Bottiglietta d'acqua..." le ricordò lui.
"Maaaa stanno complottando qualcosa o sbaglio?"
"Non chiederlo a me! Ho la bocca cucita..."
"Mike..." Cassie, concentrandosi, fece i migliori occhi da cucciolo che aveva.
"Ehi, ecco una bottiglietta d'ac... No, la pizza!" alla romana le brillarono gli occhi.
"C'è un altro pezzo?" chiese Ian.
"No, è finita..." rispose Michael con un sorriso a trentadue denti.
"Godi pure delle disgrazie altrui, che cavernicolo..." Katie mise il muso.
 
Quattro ore e (per Cassie) due aspirine dopo, i quattro ragazzi furono fuori dal set.
"Che giornata!" esclamò Ian stiracchiandosi.
"Già, sono stanchissimo..." disse annuendo Trevino.
"Bene..." disse Katie non sapendo come introdurre l'argomento, "C-credo che sia arrivato il momento di tornarcene in albergo..."
"Sono d'accordo..." disse Michael, "Per questa sera io proporrei cibo cinese..."
"No, Trevino, credo che Katie volesse dire che io e lei dobbiamo tornarcene nel NOSTRO albergo e...e io sono d'accordo con lei..." disse Cassie un po’ triste.
"Oh" disse semplicemente Michael.
"Cioè, per forza?" domandò Smolder.
"S-si, quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto" rispose la romana. 
"Il nostro sogno si è realizzato, vi abbiamo conosciuto, il nostro viaggio è concluso. Inoltre vi abbiamo già disturbato troppo..."
"Mh, come volete, quindi vi portiamo alla pensione?" chiese Trevino serio.
"Si, grazie…" rispose Katie.
 
 
 
 
 



Angolo autore
Buon pomeriggio raggazzuole!
Per prima cosa, io (Franci) e Erika vi volevamo ringraziarvi tantissimo.
Ringraziare chi recensisce, chi legge e chi segue la nostra storia!
Poi, volevamo  dirvi che, visto che io settimana prossima non ci sono, perché sono in gita con la scuola, sabato pubblicherò il tredicesimo capitolo :’3
 

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Capitolo 13
*** Si ritorna indietro. ***


SI RITORNA INDIETRO
-Capitolo tredici-
 
 
 










I quattro ragazzi raggiunsero la macchina in un silenzio imbarazzante.
Katie non sapeva cosa dire e anche i due attori rimasero zitti; a parer delle due ragazze sembravano anche un po’ giù di morale.
"Bene...Ci vediamo davanti l'albergo..." disse Katie abbozzando un sorriso.
"Sì..." disse Ian.
Katie salì nella macchina di Trevino, Cassie in quella di Somerhalder.

"Così..."
"Così?" chiese Cassie.
"Così finisce tutto qui?" chiese Ian.
"Cosa?"
"Noi, la nostra conoscenza, speravo che saremmo diventati più che..." l'attore si corresse, "Cioè.. amici..."
"Ian, siamo due vostre fan, come tante altre ragazze...perché speri in una nostra amicizia? Non che a me non faccia piacere..." precisò la ragazza non credendo di esser riuscita a pronunciare davvero quelle parole.
"Quante volte devo dirtelo che tu sei diversa?"
"Si ma diversa in che senso? Di aspetto fisico? Io...non capisco..."
"No, diversa...diversa e basta...IO sono diverso...quando sono con mi sento un ragazzo normale e non un attore famoso..."
Cassie annuì, "Si, ma Ian è questo il punto...tu sei un attore, io no…tu vivi in America io in Italia. Tu hai 33 anni io 18 appena compiuti!" 
"Mh...forse hai ragione, scusa non dovevo essere così insistente..." disse Smolder sorridendo.
La ragazza ricambiò e tra i due cadde di nuovo il silenzio.

"Dimenticato niente da noi?" domandò Trevino alla romana.
"Mh, no non credo ma se invece non fosse così potete farcelo portare alla pensione, sai io e Cassie abbiamo prenotato per una settimana e quindi resteremo ancora un po’ nei paraggi..."
"Ok..."
"Ok..." disse Katie.
"Quindi poi tornerai in Italia..."
"Esatto..."
"Rivedrai la tua famiglia..."
"Già"
"Ti sarà mancata..."
"Sono stata via solo 4 giorni, non un anno..."
"Già..."
Nessuno dei due sapeva bene cosa dirsi, così entrambi decisero di stare in silenzio.
Il silenzio fu il compagno del loro tragitto fino alla Pensione.
I quattro ragazzi, dopo aver parcheggiato le auto, scesero dalla macchina.
"Bene...noi andremmo..." sorrise Cassie.
"No, vi accompagniamo dentro..." sorrise Ian.
"Grazie..." dissero in coro le due amiche.
Raggiunsero l'interno del giardino ma i due ragazzi della pensione, Steve e Alex, bloccarono loro la strada.
"Ehi..." le salutarono l'elfo e il biondino, ignorando i due attori.
"Ciao..." sorrisero gentilmente le ragazze.
Katie alzò un sopracciglio, "Che c'è?” chiese incuriosita.
"Ragazze, dovreste lasciare la pensione praticamente questa sera..."
"Cosa? E noi dove andiamo?" domandò Cassie.
"Buonasera ragazze…” sorrise gentile Abigail, la proprietaria della pensione Sunflower, che ricevette a sua volta un sorriso da parte loro, "Scusate per il disagio ma purtroppo dobbiamo ristrutturare questo piccolo albergo… ecco, è per la vostra sicurezza, non vorrei cedesse mentre qualcuno si trova dentro. E’ abbastanza vecchia come struttura…" spiegò.
"Siamo nella merda Cassie..." le sussurrò la romana.
"Lo credo anche io..." sussurrò di rimando all'amica.
"Ma almeno possiamo entrare a prendere le nostre cose, giusto?" chiese Cassie che, al solo pensiero di dover abbandonare i suoi vestiti, stava per sentirsi male.
"Tranquille" rispose la donna, "I miei nipoti si sono occupati di tutto, le vostre cose sono proprio laggiù..."
"Fiù, meno male..."
"Ah, prima che mi dimentichi...questi sono vostri..." disse Abigail porgendo dei soldi alle ragazze, "Avete pagato per soggiornare tutta la settimana, questi sono i soldi dei giorni restanti"
"Oh, no no, i miei li tanga pure..." disse Cassie scuotendo la testa.
"E anche i miei!" disse la romana.
"Ma sono tanti soldi…"
"Non fa niente" disse Katie sorridendo.
"Oh, bè allora grazie..." disse la donna allontanandosi e andando verso altri clienti.
"Cassie io vado a prendere le valigie, cerchi tu l'albergo dove possiamo stare almeno per una notte?"
"Si certo, lascia fare a me…"
"Emm, ragazze?" le chiamò Michael.
"Mh?" chiesero le due amiche in coro.
"Ci siamo noi!” esclamò Ian che sembrava aver recuperato il buon umore.
"V-voi due?" esclamarono in coro le ragazze.
"Certo, in fondo siete state da noi fino ad ora..."
Katie si morse il labbro.
"Cosa facciamo?" chiese Cassie imbarazzata.
"Beh, meglio che dormire per strada..." rispose la romana.
"Allora? Ehi, non rifiuterebbe nessuno…Siamo Smolder e Trevino..." spiegò Michael come se stesse spiegando che 2+2 faceva quattro.
"Ok...va bene..." sorrisero insieme.
"Sai che le possibilità di una tua morte prematura potrebbero essere maggiori, vero?" chiese la romana a Mich.
"Zitta gallina..."
"Ti odio!"
"Ah...cominciamo bene..." Ian ridacchiò provocando la risata di Cassie.
"Dove sono le valigie?"
"Ehm... non so..."
Katie, dopo aver finito l'ennesima litigata con l'attore, si unì al discorso degli altri due.
"Le valigie sono..." Katie si voltò e si ritrovò Alex dietro di lei, "Ehi..." gli sorrise lei.
"Ehi... ecco le vostre valigie, ci vediamo presto..." sorrise il ragazzo.
"Certo... grazie..." sorrise gentile Katie.
"Ehi bellezza, ecco l'altra tua borsa...Ci vediamo presto..." l'altro ragazzo, Steve, porse la borsa a Cassie che lo ringraziò gentilmente.
"Oh, emm, grazie" disse Cassie allungando la mano per prendere le sue valige.
"Lascia stare sweety, faccio io..." disse Ian afferrando le due valigie e guardando strano Steve, "Trevino, aiuta Katie..." gli suggerì Smolder.
"Ma va, ce la fa benissimo da sola..." rispose lui.
"MICHAEL..."disse Cassie alzando le sopracciglia.
"Ok ok, calmi piccioncini ora la vado ad aiutare..." disse lui allontanandosi.
Cassie si mise a ridere.
"Perché ridi?" domandò Sexyhalder curioso.
"Per il fatto dei 'piccioncini'..."
Ian sembrava confuso, "Ma cosa ci trovi di divertente?"
"Che penso la stessa cosa di lui e di Katie, ma non diglielo"
"Tranquilla il tuo segreto è al sicuro con me, Cassiopea..." Disse Ian superando la ragazza.
"Aspetta! Come mi hai chiamata?"

"Hei, gallina, Ian pensava avessi bisogno di un vero macho per aiutarti con le valigie”
"Frena cavernicolo, mi sta già aiutando Alex"
"Alex?! Perché quello secondo te è come me?" chiese Trevino alzando un sopracciglio.
"No, non potrebbe mai essere come te..."
"Lo sapevo che mi avresti apprezzato..." sorrise fiero Michael.
"Semplicemente perché è gentile e si è offerto di portarmi le valigie, da vero gentiluomo... come ha fatto anche Ian... a differenza tua..." sbuffò la romana.
"Devi essere sempre così scorbutica con me?"
"E tu devi sempre comportarti da cavernicolo con me?"
"Mi ci fai diventare tu..."
"Bene, allora ti rispondo con la tua stessa risposta... Caro Michael, mi fai diventare tu scorbutica..." sorrise la ragazza.
Come sempre, l'ultima battuta doveva essere la sua.
"Vado a mettere dentro le valigie, gallina..." sorrise divertito l'attore, lanciando un'occhiataccia al biondino che stava venendo verso Katie, "Mh, ripensandoci ci vado dopo..." tornò indietro Mike.
"Ma perché?" chiese confusa Katie.
"Ehi, allora ci vediamo presto..." le sorrise il biondino.
"Certo, tanto starò sempre nei dintorni..."
"Andiamo, le valigie aspettano!" esclamò Trevino trascinando la ragazza verso la macchina, "Cambia tentativo di seduzione, amico..." sussurrò poi l'attore al ragazzo, facendogli l'occhiolino.
"Scusalo Alex, è privo di buone maniere..." urlò la romana.

"Come mi hai chiamata?" ripeté Cassie.
"Perché ti stupisci così tanto?" chiese Ian sistemando le valigie nella sua macchina.
"Come fai a sapere il mio vero nome?"
"E' scritto qui, sulla valigia" rispose Ian.
"Oh..."
"Mi prenderesti le chiavi?" chiese lui gentile.
"Certo! Dove le hai?
"Qui, nella tasca destra dei jeans..." rispose Smolder portando un po’ in avanti il bacino.
Cassie sorrise per la situazione poi, un po’ tremante, mise la mano nella tasca dei pantaloni dell'attore.
Iniziò a cercare.
Ma quanto poteva essere profonda una tasca?
Ad un certo punto la ragazza venne a contatto con qualcosa di duro.
Cassie spalancò gli occhi.
Possibile che Ian..?
"Tranquilla, è solo il cellulare..." disse l'attore vedendo l'espressione sul viso della giovane.
"Oh, si certo...il cellulare..." disse Cassie, imbarazzata per i pensieri sconci appena fatti.

"Ma ti sei rincretinito?!" domandò la romana a Trevino una volta che si furono allontanati da Alex.
"Perché?" chiese innocente lui.
"Cos'era quella roba?"
"Quale roba?"
"TREVINO..."
"Oh, intendi con il tizio dell'albergo...si chiama: 'passaggio di esperienza'" 
"Ah, io avrei detto: passaggio di deficienza" disse acida Katie.
L'attore cominciò a ridere.
"E non ridere, stupido!" lo rimproverò la ragazza.
"Stupido a me? Ci stiamo andando pesante con gli insulti, ragazzina!" disse l'attore diventando improvvisamente serio e avvicinandosi alla romana minacciosamente.
"Cosa..? AAAAAH!" la ragazza indietreggiò velocemente fino ad intruppare all'amica che cadde quasi addosso a Ian.
Michael si caricò Katie sulle spalle, cominciò a correre e appena la mise giù cominciò a farle il solletico.
"Continui ancora a trattarmi male?"
"No no, ok, scusa!" disse Katie piegandosi in due dal ridere.
"Ecco..." disse Trevino allontanandosi da lei, "Ora sbrigati che voglio tornare a casa..."

"Oh Dio... Sc-scusa..." balbettò Cassie ritrovandosi abbracciata all'attore con ancora la mano nella sua tasca.
"Tranquilla..."
Smolder le sorrise e avvicinò il suo viso a quello della ragazza che, imbarazzata, esclamò "Mh, ho trovato le chiavi!"
Ma per sbaglio tirò fuori il cellulare.
Figura di merda Cassie, ottimo, pensò diventando rossa come un peperone.
Smolder rise e Cassie sorrise nervosamente, togliendo la mano dalla tasca dell'attore e andando ad aprire l'auto.
Calmati.
Calmati.
CALMATI CAZZO!

Qualche minuto dopo Cassie e Ian se ne stavano seduti rilassati sui sedili dell'auto di lui.
Smolder guidava mentre la ragazza si mordeva l'interno della guancia nervosamente.
Il silenzio regnava tra loro.
"Sei una stella..." disse Ian rompendo il silenzio.
"Come?" chiese Cassie confusa.
"Prima non mi veniva in mente ma ora mi sono ricordato che il tuo nome è il nome di una costellazione, giusto?"
"Oh, si. Ma...come fai a saperlo? Quasi nessuno lo sa..."
"Le stelle mi hanno sempre affascinato..." rispose Ian sorridendo.
"Lo sapevi che Cassiopea era anche una delle cinquanta Nereidi, le ninfe del mare figlie di Nereo?" chiese lei.
"Mh...devo dire che non ricordo..."
La ragazza sorrise, "Sposò Cefeo re di Etiopia e generò Andromeda..."
"Ok, quella me la ricordo..."
"La leggenda narra che un giorno, mentre era intenta a pettinarsi i lunghi capelli ricciuti, Cassiopea vanitosamente osò dichiarare di essere la più bella delle Nereidi. Una di esse era Anfitrite, sposa di Poseidone il dio del mare. Le Nereidi così si rivolsero a Poseidone perché punisse Cassiopea per la sua vanità e il dio mandò un serpente mostruoso a devastare l'Etiopia e a divorarne gli abitanti.
Un oracolo rivelò che l'unico mezzo per calmare le ire del mostro era sacrificare la figlia di Cassiopea e Cefeo, Andromeda. Questa venne allora incatenata a una costa rocciosa per sacrificargliela, ma la fanciulla fu sottratta a quell'atroce destino dall'eroe Perseo..."
Ian rimase quasi incantato dalle parole della ragazza, rimanendo in silenzio.
"Il tuo nome credo che sia davvero azzeccato..."
"Perché?" chiese Cassie sorridendo.
"Perché la storia è affascinante..."
"E allora?" chiese confusa la ragazza.
"E' affascinante...proprio come te..." le rivolse uno sguardo intenso.
Cambiando la marcia le sfiorò la coscia e la ragazza rabbrividì, già rossa in volto per i loro sguardi.
"Hai freddo?"

"Trevino...stavo pensando a una cosa..." disse la romana corrugando la fronte.
Il ragazzo le rivolse uno sguardo interrogativo, alzando un sopracciglio.
"Ma...per attirare le donne fai sempre così? Cioè, come le corteggi?" chiese Katie cercando di non ridere.
"Con la mia intelligenza..." rispose lui modesto.
"Oh...capisco..." sorrise la ragazza, "Quindi tu sei stato con molte babysitter? Perché la tua intelligenza è pari a quella di un bambino di tre mesi!" esclamò tutto d'un fiato la romana, cominciando a ridere come una matta.
"Ti diverti così tanto eh?!" chiese lui scuotendo la testa e, subito dopo, diede due pacchette sulla coscia della ragazza.
"La verità?"
"Sempre..."
"Si, mi diverto..."
"Bè, almeno ti faccio ridere…"
"Sai, secondo me dovresti cimentarti nei film comici..."
"Dici che potrei diventare ancora di più famoso?"
"Oh, ne sono certa..."



"N-no, tranquillo, è stato un brivido così...involontario..."
"Oh..."
"Sai ,se ti affascina il mio nome dovresti sentire quelli della mia famiglia..." disse Cassie cercando di distrarsi un po’.
"E quali sarebbero?" chiese Smolder interessato.
"Mio fratello maggiore si chiama Eros..."
"Come il dio dell'amore..." commentò Ian.
"Esatto..."
"E...ha fortuna con le ragazze?"
Cassie rise, "Un po’..."
Ian sorrise, "Continua..."
"Mia madre si chiama Diana come la dea della caccia mentre mio papà si chiama..."
"Fammi indovinare…" disse Smolder pensando un attimo, "Zeus?"
La ragazza rise, "No, purtroppo. Si chiama Adelmo, ma tutti lo chiamano Ade, come il dio degli inferi nonché fratello di Zeus e Poseidone..."
"Famiglia interessante devo dire..."
"Già...diciamo che in famiglia siamo un po’ tutti fissati con la mitologia e con le leggende..."
"Wow...è…"
"Noioso?" chiese la ragazza interrompendolo.
"No, molto bello..."
"Ah si?" chiese sorpresa Cassie.
Sexyhalder annuì, "Sai, i miei genitori hanno divorziato quando ero piccolo. Certo anche sa separati sono sempre andati d'accordo, ma non è la stessa cosa..."
"Oh...mi dispiace..."
"A volte mi capita di pensare alla mia vita, no?! A te capita mai?" chiese Ian.
"Sempre..."
"Io mi considero davvero fortunato perché... da piccolo soffrii abbastanza per la separazione dei miei...e l'unica cosa che poteva confortarmi era credere nei miei sogni...mio fratello mi ci ha fatto credere...io non volevo...insomma come credere nei sogni quando il tuo unico desiderio di avere una famiglia tutta unita non si può realizzare?" l'attore fece una pausa, "Ma poi mi ritrovo ad essere un attore, a lavorare per delle persone che mi amano e viceversa ovviamente...e poi incontri persone nuove, speciali...tipo te...E tutto questo perché ho inseguito i miei sogni..."
Cassie rimase di stucco.
Cuore calmati, stai correndo troppo, fermati, pensò la ragazza andando in panico.

"Ehi, ehi, ehi! La mia canzone preferita! Alza, alza, alza!" urlò la romana appena sentì 'A drop in the ocean'.
L'attore sorrise divertito ed alzò a tutto volume.
"But I'm holding you closer than most, 'Cause you are my heaven!" cominciò a cantare ad alta voce la ragazza.
"Tu sei esaurita..."
"Perché scusa?" domandò Katie indignata.
"Perché non puoi passare da uno stato d'animo all'altro in tre secondi! Prima sei arrabbiata, poi felice, poi di nuovo arrabbiata e poi, quando penso che niente di te possa più sorprendermi, ecco che parti all'attacco..."
"E che male c'è, scusa?"
"Oh, nessun male...è questo il bello di te…"

"Sono cose molto forti Ian..." sussurrò Cassie.
"Lo so, ma è quello che sento. Non sono il tipo che si tiene tutto dentro…"
"Bè, ti invidio..."
"E perché?"
"Io sono il contrario. Mi tengo dentro le cose, le uccido, le seppellisco finché un giorno non esplodono ritornando a galla...E...mi dispiace che Robert e Edna si siano separati, davvero..."
Smolder rise.
"Cosa c'è?"
"Come conosci il nome dei miei genitori?"
 
"Il...bello di me?" chiese Katie aggrottando la fronte, sorridendo divertita.
"Ti suona strano?"
"No, mi suona strano…detto da te..." spiegò Katie voltandosi verso l'attore.
"Sì ma ora non montarti la testa, non potrai mai superare me..." divagò subito l'attore.
"Mh, ma davvero?! Trevino se non ci fossi stata io tu a quest'ora saresti ancora con quella gallina..."
"Perché?! Mica l'ho lasciata per te..." disse confuso il ragazzo.
"Lo so, ma io sono stata la tua... cura" Katie non poteva crederci.
Ma cosa stava dicendo?
Forse era il trasporto della musica che le piaceva a tal punto da farla uscire pazza.

"Mh.. Ian, secondo te se sono venuta fin qui...per.. per conoscerti...non ci sarà un motivo?"
"Quindi io..."
La ragazza si rese conto che con quella frase avrebbe potuto far capire i suoi sentimenti per Smolder così si corresse subito, "N-no, nel senso che sono una tua fan ed è ovvio che io conosca un po’ di cose che riguardano te...e la tua vita..."
"Quindi.. almeno un po’ ti piaccio?"
"E'-è?!" chiese stupita la ragazza.
"Cioè, ti interesso?"
"Mh...qui devi girare a destra, vero?! Siamo quasi arrivati..." divagò Cassie, gesticolando.
Smolder sembrò confuso, "No, dobbiamo andare sempre dritti..."
"Ah, ok...scusa mi ero confusa ..."
"Non mi hai risposto…"
Uff, la tattica non aveva funzionato.
"Io…cioè...ma che domande mi fai, poi?! Cioè, non puoi chiedere una cosa così ad una appena conosciuta!"
"Ah no?" 
"No! Non sei Damon che lo chiede costantemente a tutte le donne di Mystic Falls e poi se le porta a letto!"
"Stai dicendo cose senza senso..."
"Lo so, lascia stare…" disse Cassie portandosi tutti capelli sulla spalla sinistra.

"Mh...la cura…piuttosto tu sei il morbo!"
"Il morbo?" 
"Si! E' da quando sei arrivata che non ho degli sbalzi dumore pazzeschi!"
"Oh, povero il mio cavernicolo!" esclamò la romana roteando gli occhi.
"Sei peggio dell'influenza!"
"Mh…ma quanti complimenti…" sorrise Katie.
"Quelli che fai tu a me…"
"No, vedi, quelle lì sono offese...mentre tu ora ti stai complimentando con me...e lo sai perché? Perché io amo infastidirti, mi piace essere la tua rovina..." sorrise soddisfatta la romana.
"La MIA rovina?! Mi odi a tal punto?"
"Io non ti odio, quante volte devo dirtelo?! Sei insopportabile, ma non provo odio..." sorrise la romana.
"Tu sei tanto, anzi, troppo complicata…" aggrottò la fronte l'attore.
"Già... Ehi, siamo già arrivati?" chiese la ragazza, attiva.
"Quanti caffè hai preso?"
"Neanche uno, perché?"
"Sei schizzata!" corrugò la fronte Michael ridendo.

Ian sorrise ancora, senza capire cosa avesse la ragazza.
"Ma quei due che fine avranno fatto? Sono ancora dietro di noi?" chiese Ian.
"Sì, sono qui dietro…beh, siamo arrivati finalmente...Comunque...che dici, saranno la prossima coppia?" sorrise Cassie.
"Sei sicura che non si scanneranno?" la guardò come se fosse una pazza.
"Oh, Ian in Italia c'è un proverbio che dice: chi ama odia, chi odia ama. Quindi no, non si scanneranno tranquillo, poi Katie tiene troppo a Trevino per fargli del male..." disse Cassie slacciandosi la cintura.
"In che senso 'tiene a Trevino'? Vuoi dire che gli piace?"
"Oh, questo l'hai detto tu..." disse evasiva la ragazza, uscendo dall'auto.
"Cassie!" urlò la romana uscendo dall'auto e andando incontro all'amica.
"Ti vedo tutta intera..." disse Cassie.
"In che senso?"
"Bè, sei viva, sai con Trevino non si sa mai…"
"Grazie eh!" disse Michael avvicinandosi.
"Dai Mike, sai che scherzo..."
"Prima mi ha paragonato all'influenza!" disse Katie ridendo ed entrando nell'hotel.
"Mich, devo rispiegarti quali sono le regole per conquistare una ragazza?"
"No, tranquillo Ian, non voglio diventare noioso come te…"
"Hei!"
"Smolder se ti può consolare io non ti trovo noioso..."
"Grazie Cassie..."
"Mh...Sento aria di romanticismo...Katie, sbrighiamoci a lasciarli soli..." disse Trevino sghignazzando.
Cassie e Katie gli tirarono un pugno, ridendo e lanciandogli sguardi minacciosi.
"Ian almeno è gentile...non un cavernicolo come te..."
"Mi hai attribuito questo nomignolo ormai eh..." ridacchiò Trevino.
"Beh, direi che ti calza a pennello..." sorrise nervosamente Katie.
"Devo fare il cavernicolo?" chiese minaccioso Michael.
"Ma se già lo sei..." sgranò gli occhi Katie, prendendosi gioco dell'attore.

Ian e Cassie, più avanti, aprirono la porta.
"Prima le ragazze..." sorrise Ian a Cassie.
"Sei sempre così galante..."gli sorrise la ragazza, lasciandosi trasportare dai suoi occhi.
"AAAAAAAAAAAAH!"
Furono interrotti dalle urla di Katie.
Non fecero in tempo a voltarsi che Michael, con Katie sulle spalle, entrò nella stanza come un razzo.
"Smettila!!!! Mettimi giù, aiutooo!!!!!!" urlò la romana cominciando a dare dei pizzicotti sulla schiena dell'attore.
"Ahiiii, se dopo mi tolgo la maglia e mi hai lasciato i segni ti tiro il collo come ad una vera e propria gallina!" continuò l'attore gironzolando per le stanze con la ragazza in braccio.
"Sarà una tortura vivere con questi due. Lo sai, vero?!" ridacchiò Ian entrando nella stanza.
"Purtroppo lo so!" ridacchiò lei.
 

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Capitolo 14
*** Boyfriend's back. ***


BOYFRIEND’S BACK
-Capitolo quattordici-
 
 
 









Cassie fu svegliata da uno strano rumore proveniente dal palazzo di fronte al loro, dove si stavano svolgendo dei lavori di ristrutturazione.
La ragazza si alzò, inciampando nella coperta e facendo cadere il cuscino, per raggiungere una delle enormi finestre.
Con uno scatto aprì le tende e una forte luce la colpì dritto negli occhi. "Cazzo!" esclamò richiudendole velocemente.
Grattandosi la testa si girò verso Katie che, con un piede fuori dalla coperta, una gamba sullo schienale del divano e la testa che per poco non le toccava il pavimento, dormiva come un ghiro.
Ma come faceva a dormire con questo fracasso?
Cassie tese le orecchie per sentire se Ian o Mike erano svegli.
Nessun rumore.
Incurante, la ragazza si diresse in bagno decidendo di far dormire l'amica ancora un po’.
Si lavò i denti e poi ritornò in soggiorno.
"Katiee!" urlò.
La romana non si mosse.
"Katie svegliati!"
"Mh...che vuoi..?" farfugliò.
"Svegliati dai, non farmi stare sveglia da sola non so cosa fare…" si lamentò Cassie.
"Guardati la televisione..." suggerì lei, infilando la testa sotto il cuscino.
"Non fanno niente...e poi è tutto in americano!"
La ragazza non ricevette risposta dall'amica.
"Ti prego..."
"Ti ricordi quando mi hai detto che non dovevo darti retta, dopo quella notte in cui ci siamo svegliate e abbiamo incontrato quei due ragazzi?"
"Allora?!" chiese Cassie alzando un sopracciglio.
"Allora non ti darò retta neanche adesso, prendila come una protezione nei tuo confronti..." farfugliò la romana sbadigliando e girandosi dall'altra parte, dando così la schiena all'amica.
"C'è Michael qui con me... " disse con un sorriso beffardo l'amica.
"Cosa?!?" quasi urlò Katie.
Purtroppo la romana fece uno scatto e si ritrovò per terra e Cassie cominciò a ridere.
Katie guardò per tutta la stanza e vide che c'era soltanto l'amica con le lacrime agli occhi per il gran ridere.
"Fottiti!" esclamò allora, ancora insonnolita, tentando di alzarsi.
Già il suo tentativo di alzarsi non ebbe successo, ma appena tirò su la testa intruppò su un mobiletto.
"Ahi, cazzo!" urlò massaggiandosi la testa.
Cassie scoppiò di nuovo a ridere, poi però si tappò la bocca.
Non voleva svegliare i due attori.
Velocemente si accovacciò accanto all'amica.
"Ti sei fatta male?" domandò la ragazza.
"Secondo te?" chiese Katie, "E smettila di ridere!"
"Ok ok, scusa"
"Gallina che state facendo?" domandò Michael entrando in soggiorno.
"Stiamo organizzando un piano per ucciderti..." rispose la romana.
"Uuh, e come procede?" chiese lui restando dietro al divano vicino alla porta della sua stanza, in modo che le ragazze non potessero vederlo.
"Mh…direi bene. Siamo al punto in cui ti facciamo inseguire da uno sciame di api..." rispose Cassie.
"Oh, piccola Cassie, si capisce che questa parte del piano l'hai ideata tu. Troppo gentile…troppo gentile..."
"Infatti al resto ci pensa Katie!"
"Mh...ho i brividi..." arricciò il naso l’attore.
"Cavernicolo, potresti anche venire ad aiutarmi! E smettila per favore, ho appena dato una capocciata e sono caduta dal letto!" si lamentò Katie a quel punto, fulminandolo con lo sguardo.
"Mh, pensavo non avessi bisogno di me..." la provocò Mike.
"Ah, non ti sopporto. Sai, a volte mi rimprovero il fatto di essere venuta fin qui per...per...vabbè, lasciamo perdere..." sbuffò lei nervosa.
"Non è giornata..." sussurrò Cassie al ragazzo, storcendo la bocca.
"Dai, vieni qui..." disse Mich avvicinandosi a petto nudo alla romana.
La ragazza quasi sbiancò.
"No, non mi serve il tuo aiuto..." sbuffò Katie cambiando idea e alzandosi in piedi.
"Tu sei matta…" roteò gli occhi l’attore.
"Ehi, che succede?!" chiese Ian entrando in soggiorno con i capelli un po’ in disordine, anch'esso a petto nudo, mentre si stropicciava gli occhi.
Cassie sentì le gote andare a fuoco e le gambe farsi sempre più di gelatina.
"Soliti battibecchi..." divagò la ragazza.
"Buongiorno comunque..." disse Smolder avvicinandosi a Cassie e sorridendole, "Cosa ci fate già sveglie?" chiese poi lui stiracchiandosi e mettendo così i muscoli in bella vista.
Cassie rimase a fissarlo, imbambolata.
"Colpa della qui presente Cassiopea. E' lei che mi ha svegliato perché si stava annoiando..." rispose Katie sistemandosi il pigiama, "Vero che avrebbe potuto venire da te?" chiese la romana a Ian.
Cassie era ancora imbambolata, incapace di parlare o di pensare.
Dio fammelo avere o fammi morire all'instate, pensò la ragazza mordendosi il labbro inferiore.
"Non c'è bisogno che glielo dica io..." ammiccò Smolder.
"Woooh-oooh!" esclamò Michael, ricevendo subito un'occhiataccia da tutti e tre.
"E smettila, stupido!"
"Stupido a chi?!" chiese Michael corrugando la fronte.
"A te, cavernicolo!" ridacchiò Katie passando vicino al ragazzo con un'aria modesta.
Mike non la lasciò passare ma la prese subito per i fianchi, caricandola sulla spalla. "Che diavolo fai?!" urlò la ragazza ridacchiando.
L'attore cominciò a correre per le camere e poi la buttò di peso sul suo letto.
 
"Prepariamo la colazione?!"  chiese intanto Cassie a Ian, in modo che Trevino e Katie potessero stare un po’ soli.
"Sure!" rispose lui.
La ragazza si diresse in cucina e, dopo aver preso del latte in frigo, cominciò a riscaldarlo mentre l'attore preparava del caffè.
Si ritrovarono vicinissimi e le loro mani si scontrarono.
Istintivamente tutti e due si guardarono negli occhi.
Ian fece passare lo sguardo dagli occhi della ragazza alle loro mani e dalle loro mani ai suoi occhi.
Dio, ti prego, fa qualcosa ,mi sento morire, pensò tra sé e sé la ragazza, perdendosi negli occhi di Ian.
Vedendo che l'attore non intendeva ritrarre la mano lo fece Cassie.
Purtroppo per lei, i suoi occhi non erano così ricettivi come la sua mano e così rimase incatenata dallo sguardo magnetico di Ian.
Ecco, Cassie poteva essere una ragazza gentile, simpatica, intelligente, ma proprio non ce la faceva a sostenere una situazione così imbarazzante, così intensa, senza combinare qualcosa. Così, senza rendersene conto, versò il latte bollente sulla mano di Smolder.
"Ahio!" urlò il ragazzo.
"Oh, mio Dio!" esclamò lei," Ti prego, scusami! Presto, metti la mano sotto l'acqua!" Cassie prese la mano di Ian e la mise sotto l'acqua ma, per sbaglio, apri quella bollente.
L'attore urlò di nuovo.
La ragazza era nel panico, "Katie!"
 
"Dai, ti prego, odio il solletico!" disse Katie continuando a ridere, avvolta dalle braccia muscolose di Trevino.
"Non esiste, devi portarmi rispetto! Questo è il mio lato da vero cavernicolo!" 
"Come scusa?! Il tuo 'lato'? Perché, vorresti dirmi che non sei un cavernicolo in tutto quello che fai?!"
"Beh, se vuoi posso farti vedere l'altro mio lato..." sorrise beffardamente Michael smettendo di farle il solletico ma rimanendo soltanto a cavalcioni sopra di lei.
La ragazza arrossì violentemente.
"Katie!" sentì urlare.
"Oh mio Dio!" esclamò la romana alzandosi di scatto e dando per sbaglio una testata all'attore.
"Ma sei impazzita?!" urlò il ragazzo cadendo dal letto e massaggiandosi il bernoccolo che di lì a poco sarebbe spuntato.
"Forza, aiutami, andiamo a vedere cos'è successo!" esclamò Katie continuando a massaggiarsi la testa ed arrivando subito in cucina.
"Cassie, ma che diavolo..?"
"Ehi amico, hai un peperone al posto della mano! Cos'è successo?" chiese confuso Trevino.
"Chiedilo alla crocerossina qui vicino..." rispose Ian mettendo la mano sotto l'acqua gelata.
"Vado a prendere la cassetta del pronto soccorso" disse Mike scuotendo la testa divertito.
"Scusami Ian, davvero, mi sono distratta solo un secondo..." disse Cassie impanicata. "Tranquilla, poteva accadere a chiunque..." rispose gentile lui mentre Katie gli passava un panno bagnato.
"Si, però è successo a me..." disse sconsolata lei.
"Eccomi!" disse Michael entrando in cucina con una casettina rossa in mano. "Emm...Trevino, andiamo..." disse la romana prendendolo per un braccio.
"Ma Ian..."
"A Somerhalder ci penserà la mia amica..."
"Bè, vedendo come l'ha conciato io non mi fiderei molto..."
"Ma finiscila!" disse lei trascinandolo fuori.
"Scusa ancora, davvero..." si scusò Cassie dispiaciuta.
"Tranquilla, non fa niente davvero..." le sorrise lui.
La ragazza, ancora imbarazzata, cominciò a curarlo.
Più volte la sua ciocca ribelle, mentre era chinata verso il basso con la testa per vedere meglio la mano, ricadde davanti.
Credo che taglierò subito questa maledetta ciocca.
Per l'ennesima volta le scivolò davanti e Ian, con l'altra mano, gliela prese mettendogliela delicatamente dietro l'orecchio.
La ragazza alzò gli occhi verso di lui, "Grazie..." sussurrò timidamente.
"Figurati..."
"B-beh.. io, io credo che quei due presto saranno una nuova coppia..." cercò di cambiare discorso Cassie.

"Ma possibile che non mi capisca al volo?!"
"L'ho capito dopo, ma non illuderla anche tu..." la rimproverò l'attore.
"Perché dovrei illuderla?! Ian è cotto di lei, ammettilo anche se è un tuo amico!"
Michael sbuffò, "Lo vedo abbastanza preso è per quello che ho paura che possa tirarsi indietro…"
"Tu non preoccuparti, male che vada ci penserò io a prendere a calci nel sedere lui, COMPRESO te se continuerai così!”
 
"Dici?" domandò Ian dubbioso, "Io dico che litigano troppo..." 
Cassie rise, "L'amore non è bello se non è litigarello!" disse spalmando la crema per le scottature. 
"Quindi se due persone si amano devono litigare secondo te?" chiese confuso Smolder.
"Mh, no, non è necessario. Ma se due persone si amano veramente è impossibile che vadano sempre d'accordo. Cioè, io penso che in un rapporto ci debba essere dialogo. Preferirei litigare con il mio fidanzato 24 ore su 24 e parlare piuttosto che vivere un rapporto silenzioso, dove nessuno dice niente e poi si esplode dicendo cattiverie sull'altro..."
Somerhalder la guardò sorridendo.
"Ian?"
"Mh?"
"Quando inizio a farneticare, a parlare troppo o, non so, a parlare di un argomento che non c'entra..." disse Cassie prendendo una benda ed iniziando ad avvolgerla intorno alla mano dell'attore, "Ti do il permesso di fermarmi perché una volta partita non finisco più e divento logorroica..."
"Non è vero. Starti a sentire è un piacere per me. Non si incontrano tutti giorni persona capaci di parlare di cose vere"
"Cose vere?"
"Intendo argomenti piacevoli, quelli riguardanti il quotidiano e non il solito 'Ti ho visto in quel servizio fotografico... ' ecc ecc " rispose Ian alzando gli occhi al cielo.
In quel momento Cassie si sentì onorata, "Smolder, posso dirti una cosa?" domandò la ragazza facendosi un po’ di coraggio.
"Certo..."
"Hai degli occhi stupendi..." disse lei chiudendo la benda con un fiocco.
Ian sembrò sorpreso.
Cassie sorrise semplicemente, chiedendosi come le era saltato in mente di dire una cosa simile.
 
"Trevino, hai intenzione di continuare a rifilarmi questa stupida storia di Ian per tutto il tempo in cui starò qui?" chiese Katie esasperata.
"Si, esatto"
"Bene, allora facciamo una cosa. Ogni volta che la ripeterai ti darò una sberla sulla spalla così assocerai questo argomento al dolore e vedrai che la tua mente, pur di non farti provare più male, la smetterà di farti dire queste cavolate. Come con i cani..."
"Mi stai paragonando ad un cane?" chiese l'attore facendo il finto offeso.
"No, non potrei mai..."
"Mh...bene"
"I cani sono bellissimi e tenerissimi e li insulterei si li paragonassi a te...”
“Oh, bè, grazie!” disse lui continuando a fare il finto offeso.
“Ma finiscila! Che poi una cosa, perché tu e Ian dovete andare in giro per casa mezzi nudi? Ti immagini se anche io e Cassie ci mettessimo a farlo?”
"Bè, a me mica dispiacerebbe. Cioè, tu hai delle gambe stupende e Cassie un davanzale da urlo..." disse Trevino.
"Michael!" urlò Katie indignata.
"Che c'è?"
"Te l'ho mai detto che sei un porco?"
"Almeno 464738 volte..." rispose lui sorridendo.
"Bè e questa cosa non ti fa pensare?"
"Pensare a...?"
"Beh, pensare che forse ho ragione!" esclamò Katie voltandosi verso la finestra.
"O pensare che adoro quando ti arrabbi, soprattutto se sono io la causa..."
La ragazza s'irrigidì all'istante e si voltò verso l'attore, confusa ed imbarazzata, spostando la sua ciocca dietro l'orecchio.



"I miei sono niente paragonati ai tuoi, Cassie..." 
"Come?! Spero tu stia scherzando...I tuoi sono di un colore indefinito..." spiegò imbarazzata, cercando di sembrare il più naturale possibile.
"Beh, preferirei avere i tuoi occhi. Non si tratta del colore, che è bello ugualmente, ma dello sguardo. Lasci intravedere tutto e, guardandoti, penso che la frase 'Gli occhi sono lo specchio dell'anima' sia vera. Adoro il tuo sguardo..."
Cassie si sentì andare a fuoco.
Una sensazione bellissima l'aveva inondata e si limitò soltanto a guardarlo e a sorridergli lievemente.
"Bene, ecco fatto..." disse Cassie alzandosi ed iniziando a sistemare la crema e la benda rimasta.
"Grazie..." disse Ian alzandosi a sua volta.
La ragazza si mise a ridere.
"Perché ridi?"
"Mi hai appena ringraziato per averti ustionato la mano. Ti piacciono le cose masochiste?"
Smolder rise, "No, però almeno in questo modo sono riuscito a farti parlare senza imbarazzo, o sbaglio?"
Cassie ci pensò su un attimo e poi si rese conto che era vero.
Era tranquilla e per nulla imbarazzata.
"Forse è meglio se vado a fare una doccia. Non mi va di andare sul set puzzolente e sporca di latte..." disse lei toccandosi la maglietta del pigiama.
"Sul set..?" chiese il ragazzo alzando un sopracciglio.
"Si, sul set..."
"Oh…Mh...vedi, dovrei dirti una cosa..." disse lui grattandosi la testa, "Oggi…tu e Katie, cioè, voi dovrete rimanere qui..." disse a disagio.
"Oh, si, si, non ti preoccupare..." disse Cassie sorridendo.
"Scusami Cassie è che..."
"No, no, non ti devi scusare di nulla. Sono io che sono partita in quarta senza chiederti nulla..."
"Bè, ne avevi tutto il diritto. Cioè, per il tempo che ti fermerai qui, tu e Katie potrete venire quando volete è solo per oggi...Non facciamo le riprese per cui vi annoiereste..."
"Ehi, tranquillo, davvero. Già è tanto per noi stare qui..." sorrise la ragazza, iniziando a gesticolare, "Insomma, ancora non vi abbiamo ringraziato e non ti ho ringraziato per quello che state facendo per noi... Insomma, ci saremmo trovate in mezzo alla strad..."
"Non dovete ringraziarci e non devi ringraziarmi..." la interruppe Ian, poggiando il dito indice sulle labbra della ragazza.
La giovane rimase a guardarlo, bello com'era con i capelli scompigliati, lo sguardo capace di farti morire, le labbra rosee, il naso perfetto…
E' forse un Dio?!
Abbassò lo sguardo e Smolder tolse il dito dalle labbra di Cassie, capendo che forse l'aveva messa in imbarazzo.
"Sì, dobbiamo invece..." cercò di riprendersi la ragazza.
"No, dovremmo farlo noi. Insomma, sarebbe stato triste perdervi di vista proprio quando eravamo sul punto di conoscervi davvero..."
"Dai, andiamo..." disse Cassie cercando di cambiare argomento, "Devo dire a Katie che oggi staremo qui in casa…"
"Bè, ho detto a Trevino di diglielo, non so se l'ha fatto..."
"Mh, non ho ancora sentito urli perciò credo che non l'abbia ancora fatto..."

"Oh, non dirmi che ora sei imbarazzata..." disse Michael dandole una piccola gomitata.
"Ma va! Che dici! Stavo solo pensando..." disse la romana annuendo e cercando di essere il più convincente possibile.
"A cosa?"
"Bè, che è meglio che andiamo entrambi a cambiarci oppure non arriveremmo mai sul set..."
"Si, ecco, a proposito di questo…"
La ragazza lo guardò con un'aria interrogativa.
"Beh, oggi tu e Cassie non verrete, dovreste stare qui..."
"Ah..." sussurrò corrugando la fronte, "Sì certo, giusto. Resteremo qui a fare la guardia!" roteò gli occhi Katie, facendo il verso del cane.
"Senti, è che..."
"Che c'è?! Devi forse girare qualche scena con Candice che non posso vedere? O forse Ian è impegnato a flirtare con Nina? O forse avete paura che i paparazzi possano inventarsi storie...storie che non potrebbero mai andare?" domandò la ragazza.
Katie si sentì presa in giro, forse per la sua negatività che regnava sovrana in ogni momento, forse perché era gelosa. Ma gelosa di cosa?!
"Storie che non potrebbero mai andare?! Tipo?" chiese Michael aggrottando la fronte.
"Ehi ragaz..." esclamarono Ian e Cassie  nello stesso momento in cui Katie esclamò, "Tipo io e te!"
Ti prego, fa che Michael non abbia ascoltato queste parole, ti supplico, Dio!, pensò Katie tra sé e sé.
"Io e te?" ripeté Trevino.
"Emm...no no..." intervenne Cassie, "Intendeva io e lei..."
Ma nessuno dei due le stava ascoltando.
"Allora?" la incalzò l'attore.
Katie stava per rispondere ma poi decise di tacere e, a gran velocità, si diresse verso il bagno.
Tra i tre cadde il silenzio.
"Bella giornata, non trovate?" chiese Cassie iniziando a dondolarsi sui talloni.
"Vado a lei..." disse Mike passandosi una mano sugli occhi.
"No, lascia stare, ci penso io..." disse Cassie, "Torno subito..." disse rivolta a Ian.
"Torno subito?" domandò Trevino facendo il verso alla ragazza una volta che questa se ne fu andata.
"Che c'è?" chiese Smolder sorridendo.
"Amico, quella è cotta a puntino..." disse Mich sedendosi sul divano.

"Katie, posso entrare?" chiese Cassie bussando alla porta del bagno, "Eddai, aprimi..." la supplicò l'amica.
Poco dopo la serratura scattò.
La ragazza entrò in bagno.
"Ma che stava succedendo?"
"Niente..." rispose la romana sedendosi sul gabinetto.
"Katie..."
"Trevino..." sbuffò come se fosse una bambina arrabbiata.
"Ti va di spiegarmi meglio?" chiese Cassie sorridendole teneramente.
"Mi ha detto che non poteva portarci sul set e…diciamo che mi sono sentita un po’ presa in giro, non so spiegarti perché.. mi sento come se loro si vergognassero a portarci in giro. Ma… il brutto è che mi sono lasciata sfuggire qualcosa che forse era meglio non dicessi..."
Cassie si preoccupò, "Cosa?"
"Gli ho chiesto se non voleva portarci per via dei paparazzi che, non so, magari avrebbero potuto inventarsi qualcosa su storie che non potrebbero mai andare...Lui mi ha chiesto quali storie, mi ha chiesto di fargli un esempio e me ne sono uscita con un 'Tipo io e te'..." spiegò la ragazza  passandosi una mano fra i capelli, "Ma credo che questo mio nervosismo sia dipeso da una sua frase. Ha detto che adora quando mi arrabbio, soprattutto se è lui la causa..." aggiunse poi.

"E tu sei cotto a puntino di Katie..."
"Cosa?! Io?!"
"Andiamo amico, non ti ho mai visto così... così felice..."
"Beh, se è per questo potrei dire lo stesso di te..." ribatté Trevino.
"Non pensi anche tu che sia patetico stare a discutere su chi sia cotto a puntino tra noi due?" chiese Ian aggrottando la fronte.
"Sì…Lo pensi anche tu?" assunse la stessa espressione di Somerhalder; se ci fossero state le ragazze avrebbero di sicuro riso per la scenetta dei due ragazzi.
 
"Oh, ma che tenero non è?" domandò Cassie iniziando a saltellare in giro per tutto il bagno.
"Ma che fai?" chiese la romana lasciandosi scappare un sorriso.
"Festeggio!"
"E perché?"
"Bè, mi sembra ovvio. Perché Mike è cotto di te!" rispose Cassie ridendo.
"Ma che stai a di?"
"La verità" rispose la ragazza annuendo convinta, "Comunqueee...usciamo?"
"No, Cassie, scusa ma a me non va di vedere Trevino…"
"Ma perché?" chiese dispiaciuta la ragazza.
"Per quello che gli ho detto!"
Cassie sospirò, "Ok, va bene. Allora tu resta qui. Quando se ne vanno vengo a chiamarti..."
"Va bene, ma sbrigati che ho fame..."
Cassie uscì dal bagno ridendo.
"Allora?" domandò Trevino.
"Allora che?" chiese Cassie.
"Cosa ti ha detto Katie?"
"Ma niente. Le solite cose..." rispose la ragazza stando sul vago.
"In che..."
"Oh, ma guardate che ora si è fatta!" disse Cassie interrompendo l'attore, "Se non andate a cambiarvi farete tardi!"
Nessuno dei due ragazzi però si mosse.
"Dai! Su su Trevino! Non devi spalmare un po’ di olio su quegli addominali per farli sembrare più lucenti?" chiese Cassie spingendo l'attore verso la sua stanza.
"Mh...no..."
"E invece dovresti..." disse lei chiudendo la porta della sua camera, "Uff...che fatica..." sbuffò poi, "Lo faccio il caffè?" urlò Cassie dalla cucina.
"Non preoccuparti, Cassie!" urlò Ian dalla camera.
"Un goccio, volentieri!" urlò Michael.
La ragazza scosse la testa divertita per la diversità che caratterizzava i due attori, un po’ come lei e Katie.
"Ehi, tranquilla, potevo farlo io..." le sussurrò Ian all'orecchio, arrivando silenziosamente dietro le sue spalle.
"Dio! Che paura!" sussultò lei, facendo quasi cadere la macchinetta del caffè per terra.
"Ti prego, non di nuovo…"  sorrise Ian.
"Ecco, appunto, cerca di starmi lontano..." ridacchiò Cassie.
"Mh...e se non lo facessi?" la provocò l'attore, avvicinandosi a lei.
"Bene, bene, bene...sono pronto!" esclamò Michael raggiungendoli e rendendosi subito conto di aver interrotto qualcosa.
I due presero le distanze, "Mh, se ci fosse stata Katie avrei saputo dove andare...amico, mi dispiace interrompervi ma dovresti andare a metterti le scarpe o faremo tardi..."
"Corro..." disse Smolder sorridendo ancora alla ragazza.
"Bene, bene, bene..."
Cassie rivolse uno sguardo interrogativo all'attore, "Che c'è?" chiese corrugando la fronte.
"No, niente, niente…" Michael si limitò a ridere sotto i baffi.
"Oh, no Trevino, non ti credo..." disse la ragazza, versando del caffè in una tazza, "Stavi per insinuare qualcosa..."
"Chi? Io? Nah!" disse lui afferrando la tazza che Cassie gli stava porgendo.
"Oh, su andiamo. Prometto di non arrabbiarmi"
"Bè, ho notato che tu e Ian vi siete molto avvicinati..."
"Dici? Credo che sia perché stiamo diventando amici..." disse lei alzando le spalle.
"Solo amici?" domandò l'attore sorseggiando il caffè.
"Già, solo amici..." rispose la ragazza versando dell'altro liquido scuro in un'altra tazza, "Sei forse geloso?"
"Oh, si, gelosissimo!" disse Mike ridendo.
"E rieccomi!" disse Ian entrando in cucina.
"A te..." disse Cassie porgendogli la tazza fumante.
"Grazie..." disse Smolder bevendo un sorso di caffè e poi riporgendo la tazza a Cassie, "Andiamo Mich?"
Trevino annuì.
"Aspettate, ma non mangiate niente?" chiese la ragazza seguendo i due attori verso la porta.
"Mangeremo qualcosa sul set..." rispose Somerhalder.
"Mh…va bene..." e così dicendo abbracciò prima Michael e poi Ian. 
I due la guardarono confusi.
"Che c'è?" chiese lei, "E' clinicamente testato che con un abbraccio si inizia la giornata in modo più positivo..." disse Cassie annuendo.
Ok, non era vero.
Aveva solo voglia di sentire gli addominali dei due attori per poter iniziare LEI una bella giornata.
"Bè, allora a questa sera..." disse Sexyhalder uscendo.
"Buona giornata piccola Cassie" disse Mike facendole l'occhiolino, "Ciao Katie!" urlò poi.
Come risposta il ragazzo ricevette una serie di parolacce da parte della romana.
Trevino scoppiò a ridere e poi si chiuse la porta alle spalle.
Cassie scosse la testa, "Katie puoi uscire, se ne sono andati!"
Mentre aspettava l'amica, Cassie vide un portafogli sul mobiletto posto all'entrata.
Velocemente si avvicinò e l'aprì, trovandoci dentro la patente di Ian.
Oh no!, pensò.
Cassie stava per aprire la porta ma poi si fermò.
Non poteva scendere in pigiama.
Così decise di andare sul balcone che dava sulla strada.
Poco dopo comparvero i due attori.
"Ian!" urlò lei.
Il ragazzo si girò, guardando verso l'altro.
"Il portafogli!" disse Cassie lanciandoglielo.
Purtroppo però la ragazza non aveva mai avuto tanta mira, così l'oggettino finì in testa a Trevino.
"Scusa Mike!"
Nel preciso istante in cui colpì l'attore, Katie uscì fuori in balcone, "Cas... Ma che diavolo fai?" domandò affacciandosi.
Il suo sguardo fu subito catturato dal ragazzo preso in testa dall'amica, così scoppiò a ridere per poi rientrare subito in stanza.
Si sentiva strana, come imbarazzata dopo aver avuto quella discussione con l'attore, dopo aver detto quelle parole.
Mentre l'amica continuava a ridere e a parlare con i due dal balcone, si recò a preparare la colazione.
Riscaldò il latte.
"Ehi, finalmente possiamo parlare liberamente..."
"Non c'è niente di cui parlare, Cassie..."
"Ehi, stai parlando con me, non con Trevino..."
La romana ridacchiò e l'amica la fissò con un sorriso, come se le stesse entrando nella sua testa e tirando fuori tutti i suoi pensieri.
"Cioè, mi dici come faccio a viverci ancora insieme? Dopo quello che ho detto..." esclamò la ragazza tirandosi uno schiaffo in fronte.
"Ma in fondo non hai detto niente di male..." disse Cassie sedendosi su una sedia.
"Come no?! Praticamente gli ho detto che io e lui siamo una coppia..."
Cassie rise, "Ma Trevino è un uomo..."
"E’ un cavernicolo..." aggiunse la romana interrompendo l'amica.
"Un uomo e un cavernicolo e quindi non potrà mai capire..."
"Ma..."
"Secondo me se ne è già dimenticato..."
"Se lo dici tu..." disse poco convinta Katie, versando in latte in due tazze.
"Poi pensa una cosa. Con tutti i messaggi subliminali che lancio a Ian a quest'ora dovrei essere su un volo per l'Italia!"
"Esagerata!" disse la romana ridacchiando.
"No no, è vero! E il bello è che lui non coglie nulla. Non che lo faccia apposta a farmi scappare qualche confessione, però mi piacerebbe che venisse a sapere una buona volta che sono innamorata di lui, così mi potrà rifiutare e vissero tutti felici e contenti..."
"Hei, dov'è finita tutta la tua positività?" domandò Katie passando all'amica la tazza stracolma di latte.
"Bè, con Ian non è che ne posso averne molto. Sarò pur una sognatrice ma so riconoscere quando una cosa è impossibile..."
"Stai passando troppo tempo con me..."
"Già, lo credo anch'io. Mi stai contagiando, romana..."
Katie rise e poi iniziò a bere il suo latte mentre Cassie continuava a guardarsi in giro, girando più volte il cucchiaino nel liquido senza però mai toccarlo.
"Perché non bevi?" chiese la romana all'amica.
"Oh...mh...non mi piace il latte..." rispose Cassie.
"Ma potevi dirmelo! Ti potevo fare del thè, oppure potevi bere il caffè rimasto..."
"No no, tranquilla. In genere non faccio colazione quindi...davvero, sto bene così..." disse la ragazza sorridendo.
"Sinceramente anche a me non piace tanto il latte, cioè, generalmente faccio colazione con il Nesquik..."
Risero tutte e due, "Nesquik?"
"Sì, lo amo...è da bambini lo so…" sorrise poggiando le labbra sulla tazza e continuando a sorseggiare.
"Non è vero, è buono, soltanto che non dovresti mai uscirtene con Trevino, sai com'è..."
"Mi prenderebbe in giro a vita. Ma ora basta parlare di noi...cioè, me e lui..." si corresse ridacchiando.
"No, non aprire il discorso..."
"Sì invece! A quando le nozze?" la interruppe prendendola in giro la romana.
"Katie! Smettila..."
Cominciarono così a prendersi in giro, "Che ne dici di concentrare l'attenzione su noi due?" chiese Cassie.
"Mh okay, ho in mente qualcosa..." sorrise maliziosamente l'amica.
"Cioè..?" chiese l’altra preoccupata.
"Balliamo!" esclamò alzandosi dalla sedia.
Katie afferrò Cassie per la mano e la portò in soggiorno.
Velocemente prese il telecomando, accese la tv e mise su un canale di musica e poi iniziò a ballare.
"Su, dai balla!" esclamò la romana vedendo l'amica stare ferma.
"Mh...Katie, non sono capace..." disse Cassie un po’ imbarazzata.
"Che?"
"Quando ballo sembro un pezzo di legno trascinato dalla corrente di un fiume nel pieno di una tempesta...praticamente non ho ritmo!"
"Dai, tranquilla siamo solo io te…non devi per forza ballare...mh...puoi provare a recitare. Fai la stupida!"
"Oh, quello mi riesce bene!"
Improvvisamente trasmisero in televisione la canzone "Boyfriend's back" di Kat Graham.
Katie sbiancò, cominciò ad urlare afferrando il telecomando e a pigiare sempre più velocemente il tasto del volume.
"My boyfriend's back, but i think i wanna dump him, don't tell' em nothing, i think i wanna dump him" cominciò a canticchiare, saltando sul letto insieme a Cassie mentre ridevano come matte.
Durante la canzone, tra scherzi, balli e risate cominciarono a prepararsi.
"Bene... la canzone è finita... Ora..."
"Recitiamo!" esclamò Cassie senza dar tempo alla romana di pensare e che, prontamente, annuì accettando la proposta dell'amica.
"Che scena facciamo...?" pensò Katie.
"Uhuh..." disse Cassie sbattendo le mani, "Aspetta!"
"Che c'è?"
"E se tipo prepariamo qualche scena e poi la recitiamo davanti ai ragazzi?" chiese la ragazza con gli occhi che brillavano.
"Ma io dico che ci sto!"
Le due amiche così, munendosi di carta e penna, iniziarono a scrivere quali secondo loro erano state le scene più belle di TVD.
Quando ebbero finito iniziarono a distribuirsi le parti ed iniziarono a provarle.
Le ragazze si stavano divertendo così tanto che l'unica cosa che le fece accorgere di essere quasi all’ora di pranzo fu il richiamo delle loro pance.
"Katie..." chiamò Cassie, "Ho fame!" disse lamentandosi come una bambina.
"Anch'io…vediamo se quei due hanno qualcosa nel frigorifero..."
Tutte sorridenti le due si diressero in cucina ma, appena aperto il frigo, rimasero deluse.
ERA COMPLETAMENTE VUOTO!
 

 

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Capitolo 15
*** Il modo migliore per conquistare un uomo e’ passare dal suo stomaco. ***


IL MODO MIGLIORE PER CONQUISTARE UN UOMO E’ PASSARE DAL SUO STOMACO
-Capitolo quindici-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Ma cosa fanno? Si cibano di aria?" domandò Cassie.
"Ora capisco perché sono così magrini..." aggiunse la romana chiudendo l'anta, "Che facciamo?"
"Mh...se vogliamo mangiare dovremmo andare a fare la spesa..."
"Si, ok, ma dove? Sai, noi non sappiamo nulla di questo posto! E, inoltre, non possiamo neanche usufruire del ristorante dell'hotel in quanto praticamente noi non dovremmo essere qui..."
"Ok, fammi pensare..." disse Cassie strizzando gli occhi per concentrarsi, "Possiamo chiamare il tipo della reception dell'hotel per farci chiamare un taxi e poi chiediamo al taxista di portarci nel supermercato più vicino..."
"Va bene. Finisco di preparare la borsa e scendiamo a chiederglielo?"
"Okay. Che dici? Sospetteranno qualche cosa?"
"Ma si facessero i cazzi loro!" urlò la romana dal bagno ridendo e provocando la risata dell'amica che scosse la testa.
"E...eccomi qui... Andiamo!" disse precipitandosi vicino la porta.
"Le chiavi..." borbottò Cassie guardandosi intorno ed individuandole poi sul tavolo, "Andiamo!" esclamò afferrandole.
Le ragazze, dopo aver chiuso la porta, scesero e si recarono alla reception.
"Salve, scusi non siamo di qui, cioè, non siamo della zona, non è che potrebbe chiamarci un taxi cortesemente?" chiese Katie sottovoce.
"Mh...beh, vede..."
"Siamo ospiti dei signori Smold... " disse subito Cassie intervenendo, "Somerhalder e Trevino..." si corresse poi.
"Oh...b-beh, sì, sì...Subito..."
La romana roteò gli occhi e cominciò a ridacchiare alle spalle del signore, alle prese con il telefono per chiamare loro un taxi.
Ricevette una gomitata dall'amica appena l'uomo si girò.
"Siete fortunate, il taxi si trova proprio qui vicino, è già davanti all'albergo..."
"Oh che fortuna!" esclamò Cassie.
"Arrivederci..." dissero poi insieme, uscendo dall'hotel.
Le due si avvicinarono al marciapiede e, poco dopo, un taxi dal color giallo sgargiante si accostò a qualche centimetro da loro.
Katie e Cassie ci salirono.
"Al supermercato più vicino..." disse la romana al conducente e questo iniziò a sfrecciare nel traffico di Atlanta.
"Hai preso i soldi, giusto?" chiese poi la ragazza all'amica.
"Eccoli..." rispose quest'ultima, sventolando il portafogli davanti.
"Perfetto!" esclamò Katie sistemandosi meglio sul sedile.
Quindici minuti più tardi, dopo aver pagato il tassista, scesero dalla macchina e si ritrovarono davanti ad un enorme centro commerciale. 
Chiesero subito informazioni al taxista, "Senta scusi, questo qui è un centro commerciale, noi volevamo andare in un supermercato..." spiegò Cassie a malincuore.
I negozi erano ben accetti nei loro programmi per la giornata, ma prima dovevano fare la spesa.
"Dentro c'è anche un supermercato..." spiegò gentilmente l’uomo.
"Uh, grazie mille…Arrivederci..." salutarono.
"Di niente, a presto..."
"Sai cosa vuol dire questo, vero?!" chiese Katie con una gioia immensa.
"Lo so!"
"Io sono tremenda ti avverto..."
"Sì, ma prima la spesa…" disse Cassie con fare autoritario.
"Certo..." rispose l'altra con un sorriso beffardo.
Le ragazze entrarono nel supermercato ed iniziarono a vagare per i vari scaffali.
"Prendiamo dei pacchetti giganti di patatine?" chiese Katie.
"Mi sembra ovvio..." rispose Cassie avvicinandosi alla ragazza con il carrello della spesa.
"Dici che dobbiamo prendere anche bagnoschiuma o altro?" domandò la romana.
Cassie ci pensò un po’ su, "Si, dai, è meglio..."
Le due amiche stavano per uscire dal reparto snack, quando Cassie vide il barattolo gigante della Nutella.
Con un braccio sbarrò la strada a Katie, "No, ti prego. DOBBIAMO PRENDERLA!" disse seria e decisa.
"Cosa?"
"QUELLA"
"La Nutella?" chiese la romana avvicinandosi al barattolo.
"ESATTO"
"Ok, però calmati" disse Katie ridacchiando.
"Ma tipooo..." iniziò Cassie, "Ora che ci penso, Ian è un tipo a cui piacciono cibi sani e biologici...quello che abbiamo preso noi è tutto il contrario...”
"Mh..." sbuffò Katie, "Dai però c'è Michael che questa roba la mangia..." aggiunse con un sorriso a trentadue denti abbastanza convincente.
"O forse ti piange il cuore a posare tutta questa roba?" chiese Cassie divertita.
"CI piange il cuore! Ian avrà i suoi prodotti biologici, ma anche noi avremo i nostri..." spiegò la romana.
"Hai ragione!"
Cominciarono a comprare tutte le schifezze possibili ma anche dei prodotti biologici per Ian. Dovevano pensare anche a lui...e poi chissà se non sarebbero piaciuti anche agli altri.
Si recarono subito alla cassa e, poiché non c'era tanta fila, pagarono subito.
Prezzo finale?
Forse troppo, ma era più che ovvio dopo aver svuotato tutti gli scaffali del supermercato.
"Bene, quattro buste piene di roba... Ma..." la romana s'incantò immediatamente.
"Ehi, cosa guardi?"
"Cassie… Idea... Vedi quel negozio? Vedi che vestiti stupendi non hanno?"
"Cara la mia romana, ho un'idea in testa magnifica: bella cenetta, con tanto di scena e con tanto di abito...Dobbiamo fare colpo su quei due, siamo sempre un po’ così..."
"Maschiacce?"
"Mh, maschiacce no, ma direi che dato che sarà tutto così perfetto serve..."
"Un abito adatto..." completò la frase l'amica.
Le due ragazze, con fatica per colpa delle buste, entrarono nel negozio e iniziarono a girovagare un po’.
"Ti avverto Katie, sono un'indecisa cronica. Dirò che mi piacerà un vestito ma appena ne vedrò un altro non saprò scegliere..." disse Cassie.
"Bè, in realtà sei un indecisa cronica anche sui ragazzi…" disse la romana.
"Katie!" esclamò l'amica ridendo.
"E' vero! Steve o Smolder? Questo è il problema! Se sia più nobile scegliere entrambi o nessuno!" disse Katie ridacchiando e cambiando le parole del famoso monologo di Amleto.
"Per tua informazione io ho già fatto una scelta!" disse Cassie annuendo convinta.
"Ah si? E chi?"
"Lo sai chi…" disse la ragazza roteando gli occhi.
"Si, ma voglio sentirtelo dire..."
"Ho scelto Smoldy"
"Smoldy?"
"Si, non lo trovi tenerello?"
La romana ridacchiò, "Si, è carino..."
"A proposito di cose carine...non è che ti vuoi far bella per riuscire a farti perdonare da Trevino?"
"Eh? Sei impazzita!? Se mi voglio coccolare un po’ lo faccio per me, non per quella sotto specie di cavernicolo con il cervello simile ad un cetriolo sottaceto..."
"Se lo dici tu..." disse Cassie, "Allora, visto che Trevino il cavernicolo non ti interessa, perché non esci con...come si chiamava? Ah si, ALEX!"
"Beh, perché...oh guarda che bel vestito!" cercò di divagare Katie afferrando un vestito a caso che si rivelò essere da signora.
"Lo so che è un tentativo per tentare di cambiare discorso..."
"E ci sono riuscita?" chiese con un sorriso a trentadue denti.
"Sincera verità?"
La ragazza annuì.
"No!" esclamò l'amica cominciando a guardare altri abiti.
"Ma poi scusa…perché dovrei frequentare proprio qualcuno?" chiese divertita la romana.
"Perché forse qualcuno che ti interessa c'è, e sai chi è..."
"Beh, magari io non lo so..."
"Io sì…" ribatté prontamente Cassie.
Comincio a credere che questa ragazza sia la voce della mia coscienza, pensò tra sé e sé Katie.
"Ehi, questo vestito è perfetto per te!" esclamò Cassie prendendo in mano un vestito.
"Fammi vedere..." disse la romana.                                                  
Tutto, pur di cambiare argomento!
Cassie lo prese e Katie lo afferrò senza neanche guardarlo, fiondandosi verso i camerini.
Cassie sospirò e poi scosse la testa.
Che stupida, cerca di sviare l'argomento ma prima o poi dovrà affrontarlo!



Katie si guardò allo specchio, stirandosi bene il vestito in modo che non avesse le solite pieghette fastidiose e, dovette ammetterlo, era davvero bello.
Lungo un filo sopra le ginocchia e senza spalline, aveva una scollatura a cuore fatta di tessuto aderente nero e incrociato.
Dal seno fino all'orlo l'abito era bianco e stretto in vita, aveva delle paillette nere e argento che partivano tutte vicine fino a separarsi una volta raggiunta la vita dove il vestito si gonfiava un po’.
La romana fece un giro su se stessa.
In quel momento Katie sentì qualcuno bussare al suo camerino.
"Katie? Allora? Come ti sta?" chiese Cassie.
"Non lo so…"
"Come non lo sai?" chiese l'amica confusa, "Ma almeno ti piace?"
"Si si, mi piace…"
"Va bè, facciamo così, io vado a provarmi un vestito. Quando sei pronta esci..."
"Ok…" rispose semplicemente la ragazza, continuando a fissare la propria immagine riflessa nello specchio.

Cassie poggiò le buste della spesa in un angolo e, cercando di non disfarsi la coda, si svestì.
Poi prese l'abito e lo indossò.
Questo era interamente viola, aderente e arrivava un pochino più sopra del ginocchio.
Di certo non lasciava molto spazio all'immaginazione, ma se voleva Ian ai suoi piedi doveva conquistarlo non solo grazie al carattere ma anche sfoggiando le curve che madre natura le aveva dato.
No, non era proprio il suo vestito ideale.
L'unica spalla che aveva era quella destra.
In vita vi aveva abbinato una cintura nera abbastanza grande.
"K-katie, sei pronta?"
"Sì, tu?"
"Anche...Allora, al mio tre usciamo dal camerino, okay?"
"Yep!"
"1...2…" iniziò Cassie, "3!" esclamarono in coro, uscendo dal camerino.
"Wowowowowo, che bellezza!" esclamò Katie, esterrefatta dalla bellezza dell'amica.
"Mio Dio, sei bellissima!" Cassie assunse la stessa espressione dell'altra.
"Questi sono i vestiti perfetti" esclamarono insieme e, subito dopo, si guardarono spaventate, ridendo per la loro incredibile telepatia.
Le ragazze ben presto rientrarono nel camerino per rimettersi i loro vestiti, si recarono alla cassa, pagarono e, dopo aver ripreso le buste della spesa, tornarono in albergo.
"Wow! Sono le 18.00, dobbiamo sbrigarci!" esclamò Katie.
"Le 18.00?" chiese Cassie esterrefatta.
"Si, tesoro…" rispose Katie cercando di fermare un taxi.
"Sai che significa?"
"Che abbiamo poco tempo per prepararci e che, se siamo sfigate, i ragazzi sono già tornati a casa?" domandò la romana avvicinandosi al taxi che finalmente si era fermato.
"No! Che non mangio da ieri sera e non sono ancora svenuta!" rispose Cassie caricando le buste delle spesa sul taxi.
Katie scoppiò a ridere e poi disse al taxista di partire.
"L'importante è che resisti fino a che non abbiamo fatto tutto..." continuò la romana.
"Basta che metto qualcosa sotto i denti prima di vedere Smoldy perché se sfioro la morte ogni volta che lo vedo quando non sono affamata, non oso immaginare cosa poterebbe succedermi ora..."
"Mai dire mai...Ah, comunque tu e Smolder sembrate già una coppia di sposi..."
"E tu e Michael siete i nostri bambini..."
Le due cominciarono a ridere.
Presto, dopo aver pagato il taxi, raggiunsero subito la stanza.
Per fortuna i ragazzi ancora non erano arrivati.
Cominciarono a sistemare i vari acquisti e poggiarono le buste con i vestiti sul divano.
"Passiamo alla cena!" esclamò Cassie.
"Bene, cosa potremmo preparare?"
"Mh... fammi pensare..."
"Aspetta, ci sono! Ricordi che quel giorno non riuscimmo a mangiare il risotto alla crema di scampi? Io direi di cucinare quello…" sorrise la romana.
"Mh, ci sto...ma dovresti prepararlo tu, io sono più portata per altre cose..."
"Tipo?"
"A preparare l'insalata..." ironizzò Cassie.
"Ma finiscila!" disse Katie prendendo un grembiule trovato appeso dietro alla porta e lanciandone un altro all'amica.
"No, davvero, non sto scherzando. Al massimo so preparare un piatto di pasta, le uova, la bistecca e si, l'insalata è la mia specialità!" disse Cassie iniziando a tagliare dei pomodori, "Goffa come sono poi, è già tanto che non mi affetti anche qualche dito!"
"Bè, spero che non succeda!"
"Lo spero anch'io!"
Le due iniziarono a cucinare in silenzio.
"Ma se tipo metto un po’ di musica?" chiese Cassie asciugandosi le mani sul grembiule e afferrando il suo cellulare.
"Ma se tipo va bene?" rispose la romana, controllando il riso.
"Hai mai sentito i ‘Big Time Rush’?"
"Certo!"
"Bene..." disse Cassie facendo così partire la sua canzone preferita.

Have you ever had the feeling your drawn to someone? (Yeah) 
Hai mai avuto la sensazione di affogare in qualcun altro? (Si)
And there isn't anything they could of said or done? 
e che non ci sia niente che possa essere detto o fatto? 
And everyday I see you on your own 
e tutti i giorni ti vedo in disparte 
And I can't believe that your alone 
e non riesco a credere che sei tutta sola 
But I overheard your girls and this is what they said 
ma ho chiesto a tutte le tue amiche ed è proprio questo quello che dicono,
Looking for a 
Looking for a 
che cerchi... 
That you're looking for a boyfriend 
che stai cercando un fidanzato 
I see that 
lo vedo 
Give me time, you know I'm gonna be there 
dammi del tempo, tu sai che ci sarò 
Don't be scared to come put your trust in me 
non essere spaventata di riporre in me la tua fiducia 
Can't you see all 
non riesci a capire? 
I really want to be is your boyfriend 
essere il tuo fidanzato è tutto quel che voglio 
Can't fight that 
non riesco a togliermelo dalla testa 
Let me down you know I'm coming right back 
fammi scendere, tu sai che sto tornando 
I don't care at all what you done before 
non mi importa niente di quel che hai fatto prima 
All I really want is to be your 
Tutto quello che voglio è essere
Your boy boy b-b-b-b-b-boyfriend 
Your boy boy b-b-b-b-b-boyfriend 
Your boy boy b-b-b-b-b-boyfriend 
Your boy boy b-b-b-b-b-boyfriend
 
Il tuo fidanzato
Let me take a little moment to find the right words 
(to find the right words)
 
dammi un momentino per trovare le parole giuste 
(trovare le parole giuste)
So when I kick it you it ain't something that you've heard 
(something that you've heard)
 
in modo che quando te le dirò,non sarà qualcosa che hai già sentito prima 
(qualcosa che hai già sentito prima)
I don't know what kind of guy that you prefer 
non so che tipo di ragazzo preferisci 
But I know I gotta put myself not first 
ma so che non metterò mai me stesso per primo 
See I think got the kind of love that you deserve And I heard 
vedi, penso di poterti dare quel tipo di amore che meriti ed ho sentito dire che... 
That you're looking for a boyfriend 
che stai cercando un fidanzato 
I see that 
lo vedo 
Give me time, you know I'm gonna be there 
dammi del tempo, tu sai che ci sarò 
Don't be scared to come put your trust in me 
non essere spaventata di riporre in me la tua fiducia 
Can't you see all I really want to be 
non riesci a capire? 
Is your boyfriend 
essere il tuo fidanzato è tutto quel che voglio 
Can't fight that 
non riesco a togliermelo dalla testa 
Let me down you know I'm coming right back 
fammi scendere, tu sai che sto tornando 
I don't care at all what you done before 
non mi importa niente di quel che hai fatto prima 
All I really want is to be your 
Voglio veramente il tuo
Your boy boy b-b-b-b-b-boyfriend 
Your boy boy b-b-b-b-b-boyfriend 
Your boy boy b-b-b-b-b-boyfriend 
Your boy boy b-b-b-b-b-boyfriend 

Il tuo fidanzato
If you tell me where, I'm waiting here 
se mi dici dove, aspetterò qui 
Everyday like slum-dog millionaire 
ogni giorno come un milionario pezzente 
Bigger then the twilight love affair 
più grande della storia d'amore di Twilight
I'll be here 
Girl I swear
 
sarò qui, ragazza, lo giuro 
All I really want is to be your....
tutto quel che voglio è... 
 
Cassie sorrise tra sé e sé.
Adorava quella canzone.
Fin dal primo momento in cui l'aveva ascoltata ci aveva fatto delle fantasie mentali su lei e Ian che meritavano l'oscar.
Oh, quanto avrebbe voluto che Smolder le dicesse quelle parole!
"Cassie, mi passi le patate?"
"Sì, io intanto prendo la tiella per mettere il rombo..."
"Cena a base di pesce..." ammiccò la romana.
"Eh già...Sono sicura che Michael ti perdonerà..."
"E smettila!" la rimproverò Katie cominciando a ridere.

Le 19.30 arrivarono in fretta e dei ragazzi ancora non c'era traccia.
La cena era pronta, il rombo in crosta di patate era in forno, il risotto doveva soltanto essere riscaldato anche se ancora fumava.
Dovevano solo prepararsi.
"Ma che fine avranno fatto?" sbuffò Cassie afferrando le buste con i loro vestiti ed entrando in bagno.
"Boh, non ne ho la minima idea...Prepariamoci noi, va!"
"Io una doccetta me la farei però, perché puzzo di pesce..." disse Cassie, "Anche se l'ho già fatta questa mattina non credo che a Ian piaccia 'eau de rombo'"
Katie rise, "Va bene. Allora io aspetto..."
In pochi secondi Cassie si svestì, si lavò ed uscì tutta profumata dalla doccia"
"Tutta tua..." disse la ragazza slegandosi i capelli precedentemente legati per evitare che si bagnassero.
"Mh, stai attenta, se ti sente Smolder potrebbe ingelosirsi..." ridacchiò Katie, continuando a passarsi la piastra.
Quella sera decise di farsi la coda alta.
"Questa pettinatura alla Kat Graham?" chiese ridacchiando Cassie.
"Amo la coda alta come la sua, tu come te li fai?"
"Treccia da un lato" sorrise Cassie infilandosi il vestito e le scarpe.
"Il solo pensiero di mettermi i tacchi..." Katie roteò gli occhi.
"Già, sono un danno vivente già con le scarpe da ginnastica, figuriamoci così..."
Tra scherzi e risate finirono di prepararsi.
"Uh, un po’ di trucco..." sorrise Cassie.
"Giusto Miss Smolderhalder..." sorrise Katie applicando un po’ di lucidalabbra rosso sulle labbra ed un filo di matita nera sugli occhi a cui aveva già applicato un po’ di mascara.
La stessa cosa fece Cassie che però aggiunse un po’ di ombretto sfumato tra il viola, il lilla ed il bianco ed il lucidalabbra trasparente.
Risaltava molto le sue labbra, soprattutto il suo colore.
"Bene... ho fatto..." si sistemò Cassie, uscendo dal bagno, "Controllo se..."
"Controlli se..?" chiese Katie mettendo gli orecchini rossi, "Cassie..?" si preoccupò infilandosi i tacchi e raggiungendo l'amica.
"Cassie, che succed...?"
Le due ragazze s'immobilizzarono.
I due attori erano appena rientrati nell'appartamento e s'irrigidirono alla vista delle due amiche.
Rimasero letteralmente a bocca aperta.
Cassie, che era chinata in avanti, si tirò immediatamente su per evitare che i due attori le vedessero la biancheria intima.
Katie, che era di fianco a lei, manco respirava.
"Ma che...?" chiese Trevino confuso.
"SORPRESA!" urlarono le due.
"Tutto questo è per noi?" chiese Ian, fissando Cassie, come se si stesse riferendo al suo cambio di look invece che alla tavola tutta decorata con candele e con un mazzo di fiori posto al centro del tavolo.
"Già..." rispose lei.
"MA COME..?" domandò Mike non trovando ancora le parole.
"Siamo o non siamo Italiane? Siamo famose per la nostra cucina..." disse Katie annuendo, cercando di non essere imbarazzata.
I quattro rimasero per un po’ in silenzio.
"Bè..." disse Cassie, "Io direi di sederci a tavola, no?"
"Mh... c-certo..." balbettarono i due.
Le ragazze misero il risotto dentro i piatti e poi lo portarono in tavola.
Katie porse il piatto a Trevino e Cassie a Smolder. Era un continuo fissarle.
"Grazie..." dissero a bassa voce i due ragazzi.
"Niente…" risposero loro.
Cassie, dopo poco che si sedettero, diede una ginocchiata all'amica per indicarle i ragazzi che continuavano a fissarle facendole così sentire in imbarazzo.
Katie mandò di rimando una gomitata a Cassie, per farle intuire che aveva capito quel che intendeva con quella botta, "Bene..." si schiarì la voce la romana, "Com'è andata...?" aggiunse non riuscendo a dire altre parole una volta incrociato lo sguardo di Michael.
"Mh...bene..." rispose Ian iniziando a mangiare, "Non abbiamo girato oggi. Dovevamo solo 'doppiare'..."
"Bè, però immagino che vi siate divertiti no? Cioè, il vostro lavoro è così entusiasmante..." disse Cassie togliendosi le scarpe da sotto il tavolo, cercando di non essere notata.
Lo sapeva, quanto li aveva tenuti su? Due secondi? Aveva battuto il suo record!
"Bè, si...la parte negativa è che vedi poco la famiglia ed è difficile mantenere una relazione con una persona in quanto non hai quasi mai un attimo libero..." disse Smolder guardando la ragazza.
"Ma se due persone si amano davvero questa cosa per loro è irrilevante. Lei potrebbe andare al lavoro con lui..." disse Cassie giocherellando con il suo risotto.
Le parole “amore” e “Smolder” le facevano venire l'ansia.
"Naturale. Ma come si fa a capire quando è vero amore?"
"Non lo so..." rispose lei deglutendo, "Cioè, è già tanto se ho provato l'amore adesso. Magari fra qualche anno te lo saprò dire..."
Katie e Trevino intanto spostavano lo sguardo dalla ragazza all'attore, come se stessero assistendo ad una partita di tennis.
"Ma almeno credi nel vero amore?" domandò Ian serio.
Ma perché dovevano parlare proprio di quello?
"Certo!" rispose Cassie convinta, "Come mai queste domande?" chiese poi curiosa.
"Bè…ho pensato che magari, visto che sei una bella ragazza, avrai avuto e avrai tuttora tantissimi ammiratori e mi interessava sapere se, magari, avevi già trovato l'amore tra loro..."
Cassie scosse la testa, "No..."
Era una sua impressione o gli occhi di Ian sembravano più blu in quel momento?
"No nel senso che non hai trovato l'amore?"
"No nel senso che sono già innamorata di un'altra persona, ricordi? E purtroppo nel mio cuore c'è posto solo per lui..."
Tra i due ci fu un attimo di silenzio, se non per quegli sguardi che valevano più di mille parole.
"Mh...e tu chissà quanti ammiratori avrai..." disse Michael riferendosi alla romana che, a sua volta, fece finta di non sentire, "Katie..." aggiunse poi l'attore.
"Io? Ammiratori?" chiese confusa.
"Sì, ammiratori...non dirmi che non ne hai neanche uno..."
La ragazza stava per ribattere quando Mike parlò di nuovo, "O che non te ne piace neanche uno..."
"Non credo ti interessi, Michael..."
"Te l'ho chiesto, un motivo ci sarà..."
Ora erano Cassie ed Ian a guardare i due ragazzi, interessati dalla loro conversazione.
"A me non... Io, beh, ecco, sono...credo di essere nella stessa condizione di Cassie, ecco..."
L'amica al suo fianco sbiancò, incredula delle parole della romana.
L'attore incurvò le sopracciglia, come se stesse studiando ogni parola precedentemente detta da lei.
"Mh, bene...ora c'è la seconda portata..." sorrise Katie.
La romana si alzò dal tavolo e Cassie stava per seguirla ma la ragazza le fece segno di non muoversi.
Bene, ora doveva sorbirsi lei Ian Holmes e il suo compagno Michael Watson.
"Quindi la gallina è innamorata..." disse Trevino.
"Come te..." aggiunse Smolder.
"Mh...esatto..." rispose Cassie iniziando a giocare con la forchetta.
La stavano rendendo nervosa.
"E tu sai chi è?" chiese Mike.
"Um? Bè, non so, può darsi..." rispose lei cercando di stare sul vago.
"Come può darsi?" chiese Mich con la voce un po’ isterica, "Sei sua amica o no?"
"E' appunto perché sono sua amica che non te lo posso dire! Se Katie vorrà dirtelo te lo verrà a riferire di persona. Non contare su di me per ricevere questo tipo di informazioni..."
"In effetti non ha tutti i torti..." commentò Ian.
"Amico, tu dovresti aiutarmi non dare sempre ragione a Cassie!" corrugò la fronte Michael, rivolgendosi a Ian.
"Mich, non è colpa mia se ha ragione...io non direi mai niente a Kat..."
Smolder si bloccò di colpo, Trevino sgranò gli occhi e Cassie cercò di trattenere le risate.
"C-cioè, io intendevo dire..." balbettò l'attore alla vista dell'amico arrabbiato, sgranando gli occhi.
"Tranquilli, dalla mia bocca non uscirà niente..." ridacchiò Cassie, rassicurando i due, "Però si vede che ti piace, lo capirebbe chiunque..." aggiunse, interrompendo i due ragazzi che si stavano tirando pugni scherzosamente.
Michael a quell'affermazione esclamò, "Vado ad aiutare la tua amica, torno subito..."
"Svia i discorsi come Katie, sono uguali..." borbottò a bassa voce Cassie.
"Bè, anche tu sei piuttosto brava…" disse Ian.
"Smoldy!"urlò lei facendo la finta indignata e lanciandogli il tovagliolo in faccia.
Sexyhalder rise, "Come mi hai chiamato?"
"Smolder..." rispose lei.
"No io..."
"Avrai sicuramente sentito male..." disse la ragazza prima che l'attore potesse dire altro.
"Si sicura? No, perché…"
"Sicurissima..."
"Ma devi sempre avere l'ultima parola?" domandò il ragazzo bevendo un sorso di acqua.
Cassie rise, "Si, esatto!"

"Gallina sei morta?" chiese Trevino entrando in cucina.
"Brutto cavernicolo, prova un'altra volta a chiamarmi in quel modo e farai la fine del rombo!" esclamò la ragazza servendo il pesce nell'ultimo piatto.
"Allora...come mai così bella questa sera?"
"Vedo che apprezzi soltanto le ragazze truccate e ben vestite..."
"No, non ho detto che tu non sia bella...io volevo chiederti come mai tutta questa eleganza, il perché di questa cena...e di chi..."
Dio, aiutami tu, non voglio sentire quella domanda, nessun genere di domanda sull'amore o potrei cedere, pensò tra sé e sé la romana, "Mi aiuteresti?" chiese lei con un sorriso a trentadue denti, voltandosi finalmente verso l'attore.
Lui sbuffò e insieme portarono i piatti a tavola.
"Bene...Ecco a voi il rombo in crosta di patate, spero vi piaccia..." sorrise Katie a Smolder.
"Di certo sarà buonissimo" disse lui leccandosi i baffi, "E poi l'avete cucina voi quindi..."
"Quindi vuol dire che moriremo..." disse Trevino rientrando in sala.
"Ma finiscila!" dissero in coro le due ragazze.
"Che poi..." disse Cassie, "E' Katie quella che ha cucinato. Io ho fatto solo l'insalata..."
"Un'ottima insalata..." disse Ian incoraggiandola.
"E' l'unica cosa che so fare...oltre alla pasta..."
"Ma scusa, voi italiani non siete famosi il cibo?" chiese Mike.
Katie gli diede una gomitata e tutti e quattro scoppiarono a ridere.
 
"Cena squisita!" esclamò Michael, massaggiandosi la pancia, due ore dopo.
"I miei complimenti..." sorrise Ian.
"Grazie..." risposero le due ragazze con un sorriso a trentadue denti.
Katie si alzò per sparecchiare e subito dopo si offrirono anche Ian e Michael.
"Ragazzi, devo andare in bagno, aspettatemi per sparecchiare..." disse Cassie.
"Tranquilla, ci pensiamo noi..." sorrise l'amica.
Lei annuì.
"Allora come va?" sussurrò Katie a Ian, portando i piatti in cucina.
"Va..." rispose un po’ triste l'attore.
"Dai, ce l'hai sempre in mezzo ai piedi ora, viviamo qui con voi...secondo me qualche chance ce l'hai..." disse Katie ridacchiando.
"Già, in mezzo ai piedi...Cassie è la benvenuta, ma tu no..." roteò gli occhi Michael intromettendosi.
"Trevino, quando la smetterai di avere il classico comportamento da cavernicolo?" alzò un sopracciglio Katie, poggiando tutti i piatti nel lavandino.
"Quando la smetterai di provocarla?" sussurrò l'amico a Michael.
"Quando non sarà più così bella quando farà quelle espressioni..." sussurrò di rimando il ragazzo.
La romana si immobilizzò all'istante mentre i due attori andavano e venivano dalla cucina come se nulla fosse.
Cosa aveva appena detto Trevino?
Se l'era forse sognato?
"Hei, ti sei incantata?" chiese Mike sventolandole un piatto sporco davanti al viso.
"Mh?" fece la ragazza con aria distratta.
"Ho detto: sei incantata?" ripeté lui più lentamente.
"Ma che stai dicendo!?" domandò Katie.
"No, giuro, mi stavo preoccupando. Avevi una faccia tipo..." e l'attore le mimò una strana faccia con gli occhi sbarrati e la bocca semi aperta.
"Ma piantala di fare lo stupido!" lo ammonì lei affettuosamente.
"Sembravi un cervo abbagliato dai fari di un auto!" disse Mich ridendo e tornandosene in salotto.
No, ok, forse aveva sentito male.
Un cavernicolo come lui non avrebbe mai potuto dire una cosa del genere.
"Ma Cassie è ancora in bagno?" chiese Ian entrando in cucina proprio in quel momento.
"Credo proprio di si..."rispose la romana.
"Vado a vedere se sta bene…"
Katie sbarrò gli occhi, "Chee?!"
"Tranquilla, non entrerò" disse Smolder ridendo.
 
Cassie si stava lavando le mani quando sentì qualcuno bussare alla porta.
Senza neanche pensarci l'aprì e, pensando fosse Katie, trascinò la persona dentro ma, una volta trovatasi davanti due occhi color cielo, capì che aveva completamente sbagliato.
"Hei, se volevi rimanere sola con me bastava chiedere..." disse Ian sorridendo in quel modo così bello da poter far sciogliere anche il ghiaccio.
"Eh?!" strillò la ragazza facendo un passo indietro, "Io...io pensavo fossi Katie!"
"Dicono tutte così..." ammiccò lui appoggiandosi al lavandino.
Da quando somigliava in modo impressionante a Damon?
Gli occhi del ragazzo la studiarono centimetro per centimetro, percorrendole tutto il corpo, per poi fermarsi sulle gambe.
La ragazza, preoccupata, seguì il suo sguardo accorgendosi, imbarazzata, che il suo vestito era fin troppo tirato in su.
"Oh..." la ragazza cominciò a tossire aggiustandosi il vestito.
"Scusa, io non volevo..."
"Mettermi in imbarazzo?" chiese Cassie sgranando gli occhi, "Lo stai facendo da quando sei entrato qui dentro... " continuò la ragazza.
"Beh, hai delle belle gambe ovviamente, dovrei forse tapparmi gli occhi? Dovresti prendertela con madre natura per averti fatto così bella..." le sorrise, avvicinandosi sempre di più verso di lei, con il sorriso che piano piano andava scemando, e perdendosi nei suoi occhi.
"Io?! Bella? Smoldy" tossì, "Smolder..."
"No, no, no, ho sentito come mi hai chiamato..." disse il ragazzo posando l'indice sopra le tenere labbra della ragazza.
A cinque centimetri scatta il bacio, continuò a ripetere la voce antipatica nella testa di Cassie.
 

 

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Capitolo 16
*** Kiss or ice - cream? ***


KISS OR ICE – CREAM?
 -Capitolo sedici-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Ma quei due che fine hanno fatto?" chiese Katie buttandosi sul divano.
"Non lo so, magari stanno parlando e dovremmo farlo anche noi..." sorrise l'attore, sedendosi al fianco della romana.
"Riguardo cosa?"
"Riguardo... beh, riguardo..."
"Trev..."
"Di chi sei innamorata?"
"Ma perché tu e Ian dove sempre fare le stesse domande?" chiese la ragazza nervosa, "Insomma, un po’ di originalità! Inoltre io e Cassie non veniamo certo a chiedervi certe cose..."
"Non sono innamorato di nessuna..." disse Trevino serio.
"Bè, buon per te..." disse Katie sorridendo e se da un lato avrebbe voluto saltare dalla gioia, dall'altro non sapeva che fare.
"Ora tocca te. Io ti ho risposto..."
"Ma io non ti ho fatto alcuna domanda, Mr. Trevino..."

Con Smoldy anche ad un metro di distanza scatta il bacio, disse un'altra voce nella sua testolina.
No, a un metro parte lo stupro, commentò l'altra.
SILENZIO! urlò la ragazza nella sua mente, SE NON VI DISPIACE VORREI GODERMI QUESTO MOMENTO.
Ma da quando aveva così tante voci nella testa?
Cassie sapeva quello che stava per succedere.
Ian l'avrebbe baciata, così, solo per togliersi lo sfizio e poi sarebbe tornato da Nina.
Si, perché anche se lui aveva detto che tra loro due non c'era niente, Cassie sapeva benissimo che non era così.
Cioè, si capiva da come si guardavano, dall'intesa che avevano dentro e fuori dal set, che c'era stato o c'era ancora del tenero fra loro.
O la ragazza si sbagliava o i due erano davvero ottimi attori che si meritavano l'Oscar.
Cassie si allontanò di scatto dal ragazzo che non sembrò infastidito dal suo gesto, anzi rimase impassibile come se non fosse successo nulla.
Lei corrugò la fronte infatti pensava che l'attore le avrebbe chiesto almeno delle spiegazioni.
 
"I-i...Io.. io non...ma la smetti?" chiese Katie infastidita, cominciando a sentire caldo.
"Smettere di fare cosa?" chiese Trevino inarcando le sopracciglia.
"Di fare quel tuo solito sguardo...Pensi di far incantare chiunque? Pensi che...che io possa dirti di chi sono innamorata?"
"Ma quale sguardo...non è colpa mia se ho soltanto questo paio di occhi" rispose l'attore sgranandoli.
La ragazza abbozzò un sorriso non riuscendo a mantenere il suo solito atteggiamento verso il ragazzo.
"E' il ragazzo della Pensione non è vero?!"  chiese tutto d'un tratto Michael.

Nel frattempo, nel bagno, c'era un'atmosfera di tensione assoluta.
"Io…ho lasciato il cellulare di là, vado a..." Cassie indicò la porta, abbassando poi lo sguardo e superando l'attore che, dopo esser rimasto per un po’ immobile, seguì la ragazza.
"Katie, hai visto il m..." l'amica si bloccò di colpo nel vedere un'espressione seria disegnata sui volti dei due ragazzi.
"Bene, dobbiamo fare la scena!" sbottò Katie cercando di divagare come meglio poteva.
"Che scenetta?" chiesero in coro i due attori.
"Bè, visto che voi ci…" iniziò Katie.
"Ispirate..." suggerì Cassie.
"Si ecco, ispirate, abbiamo deciso di imitarvi..."
"Imitarci?" chiese Smolder ancora più confuso.
"Si...bè…voi non dovete fare altro che sedervi qui..." disse Cassie indicando il divano, "E stare a guardare…"
I due attori si guardarono e poi si sorrisero.
"Va bene..." acconsentì Trevino, "Mal che vada le buttiamo fuori dalla finestra..."
"Antipatico!" dissero in coro le due ragazze, dando un piccolo pugno sulle spalle dell'attore.
I due ragazzi andarono a sedersi su un divano mentre le due amiche iniziarono a spostare l'altro vicino al tavolino, in modo da fare spazio.
"Piccola Cassie, stai attenta o al qui presente Somerhalder verrà un infarto!" disse Trevino volendo far notare alla ragazza che quel vestito aderente le metteva in bella mostra il sedere.
"Ma finiscila Mike! Qui l'unico che sta sbavando sei tu..." disse Sexyhalder.
"Io?!"
"Si, per il culo di Katie..."
"Ian, credo che la piccola Cassie ti abbia dato alla testa!"
"Ok, basta!" disse la romana ridendo, "Ora silenzio!"
"Prima stagione!" gridò Cassie, "Episodio 1x01, Damon e Stefan..."
Ci fu un attimo di silenzio poi, dal nulla, comparve Katie che sembrava tutta indaffarata e preoccupata.
Ad un certo punto, da dietro al divano, comparve un corvo fatto di carta e d'un tratto comparve anche Cassie.
Le due si guardarono per un po’.
Katie in modo sorpreso e un po’ impaurito mentre Cassie con uno strano sorrisetto sul volto.
"Damon..." sussurrò Katie che stava impersonando Stefan.
"Hello Brother..." disse Cassiopea con voce roca, cercando di imitare quella di Ian quando interpretava Damon.
"Il corvo mi sembra troppo, non credi?" domandò Katie corrugando la fronte.
"Aspetta di vedere cosa faccio con la nebbia..."
"Quando sei arrivato?"
Le due ragazze cominciarono ad assumere delle espressioni, proprio come se la situazione fosse reale e loro fossero davvero Stefan e Damon.
"Non potevo mancare il tuo primo giorno di scuola. Hai cambiato i capelli, mi piacciono..."
"Sono passati quindici anni, Damon..."
"Grazie al cielo! Non sopportavo più gli anni 90, quel terribile stile grunch non ti donava. Ricorda Stefan, è importante non farsi trascinare dalla moda…"
"Perché sei qui?"
"Mi mancava il mio fratellino..."
"Odi le cittadine, sono noiose, non c'è niente da fare..."
"Ho trovato il modo per tenermi occupato..."
"Sai che la ragazza di stasera è ancora viva? Sei stato maldestro..."
"Ah, dovrebbe essere un problema… per te..."
"Perché sei qua?"
"Potrei fare a te la stessa domanda. Anche se sono alquanto sicuro che potrei riassumere tutte le risposte in una sola parola: ELENA."
Gli applausi dei ragazzi cominciarono a farsi sentire e le due si guardarono negli occhi sorridendo soddisfatte.
"Wow, allora vi siamo piaciute?"
"Il vostro accento è fantastico..." sorrise Smolder ammiccando a Cassie.
"Avevate le stesse espressioni, magari qualche giorno potresti aiutarmi a ripassare le parti..." sorrise Michael a Katie.
"Oh...beh, certo..." sorrise la ragazza, "Credevo che ci avresti lanciato dalla finestra..."
"Beh, potrei farlo ancora…" sorrise beffardamente lui.
"Wow, è mezzanotte..."sbadigliò Smolder.
"Di già?" chiese Cassie.
"Già…" disse Trevino, "Io quasi quasi me ne vado a letto. Non so voi, ma sono distrutto..."
"Io ti seguo a ruota..." disse Ian alzandosi dal divano, "Cassie?" chiamò poi lui.
"Si?"
"Posso parlarti un secondo?"
"Con me?" domandò stupita la ragazza indicandosi.
"Si, seguimi..."
E così dicendo i due si diressero nella camera dell'attore.
"Cinque dollari che fanno sesso violento..." disse Mike avvicinandosi a Katie. 
"Oh, Trevino sei un porco e anche poco carino! Io direi almeno cento dollari!" disse la romana ridendo un po’.

Cassie entrò nella camera dell'attore, seguita poi da lui che si chiuse la porta alle spalle.
La ragazza non aveva mai fatto caso alla stanza di Ian prima di quel momento ma doveva ammettere che era proprio carina.
Le pareti erano di un giallino molto tenue, coperte da qualche quadro qua e la, mentre il pavimento era ricoperto da una moquette di un colore simile al panna.
A destra, appoggiato con la spalliera di ferro che presentava dei motivi floreali dello stesso materiale, vi era l'enorme letto matrimoniale, ricoperto da numerosi cuscini e, anche se estate, da numerose coperte.
Il letto era affiancato da due comodini.
Uno con un vaso vuoto e una sveglia e l'altro con sopra una bottiglietta d'acqua, vari caricatori per cellulari e un libro.
Sulle due restanti pareti vi erano poste numerose finestre.
Al centro della stanza vi era un tavolino circondato da delle sedie e in un angolo un grosso armadio.
"Prego accomodati..." disse Smolder indicandole una sedia.
Cassie andò a sedersi, accavallò le gambe e iniziò a tamburellare le dita in modo nervoso sulla sua gamba.
"Di cosa volevi parlarmi?"
"So che è un po’ tardi ma mi chiedevo se volessi andare a prendere un gelato. Naturalmente se non sei stanca..."

"Io non sento ancora niente..." disse Michael a Katie che, nel frattempo, si era accomodata vicino a lui sul divano.
"Bè, Cassie è una ragazza per bene. Di certo staranno solo parlando..."
"Ma finiscila, che prima hai scommesso pure tu..."
"Trevino, se non lo avessi ancora capito, io stavo scherzando..."
 
"A quest’ora?"
"Si, lo so che è tardi e capirei se tu non volessi andarci…"
"No, no..." disse lei reprimendo uno sbadiglio.
"Quindi…è un si?" domandò Smoldy porgendole la mano.
Cassie allungò la mano ma poi la ritrasse.
Cassie oddio è un gelato, mica ti vuole stuprare, disse una vocina dentro di lei.
E non sarebbe male però, rispose l'altra voce.
FINITELA! urlò la ragazza.
Cassie pensò di aver assunto una strana espressione perché subito Ian le chiese se stesse bene.
"Si si, tranquillo..." disse lei afferrandogli la mano.

"Questo vestito non ti sta male..." disse Trevino.
"Stai forse cercando di farmi un compimento?" chiese la romana all'attore.
"Può darsi..." rispose lui cercando di fare il vago.
Katie lo colpì con un cuscino.
"Ahio!"urlò Mike, "Perché l'hai fatto?"
"Perché sei un cavernicolo...adorabile!"
"Stai forse cercando di farmi un complimento?" chiese l'attore cercando di imitare la voce della ragazza.
"E' permesso solo a te?"
"Beh, no, dai...mi sorprendi...pensavo che le oche sapessero soltanto starnazzare!"
"Fottiti!" urlò cominciando a prenderlo a cuscinate.

"Aspetta, prendo un tovagliolino..." sorrise goffamente la ragazza, assaporando il cioccolato mentre si allontanava verso il bancone.
Smolder sorrise, aspettandola fuori dalla gelateria.
Cassie tornò e cominciarono a passeggiare.
"Com'è?"
"Uhm, buono..." sorrise lei mangiando il gelato.
"No, intendo, com'è vivere con noi? Vi trovate bene?" sorrise lui.
"Smolder, secondo te qual è la risposta? Insomma, voglio dire...vi abbiamo sempre seguiti..."
"Meno male…"
"Ehi, ti ho detto per caso che ci troviamo bene? Siete un disastro ed inoltre combinate sempre guai..." corrugò la fronte la ragazza cercando di non ridere.
"Cosa?! Noi combinare guai? Cassiopea Alexys, tu e la tua amica siete il danno in persona!" esclamò stupito, sgranando quegli occhi in cui la ragazza si stava letteralmente perdendo.
"Ehi, vacci piano con le accuse, Smoldy!"
"Smoldy..." ridacchiò tra sé e sé l’attore.
"Sì, Smoldy sarà il tuo nuovo soprannome..." ridacchiò la ragazza.
Improvvisamente si sentì afferrare la mano, con dolcezza, e le sue dita finirono per incastrarsi tra quelle dell'attore.
Arrossì violentemente, strozzandosi quasi con il gelato.
"C-che fai?" domandò la ragazza.
"Semaforo rosso..." le fece notare l'attore con un lieve cenno della testa, "Non vorrai mica essere investita..."
"Bè, in quel caso tu mi salveresti subito, no?" domandò la ragazza cercando di rimediare alla gaff di prima.
Secondo te perché ti avrebbe preso la mano, se non per salvarti la vita?
"Mi sembra ovvio..." rispose lui leccando il suo gelato.
Oh, signore, si può essere gelose di uno stupido gelato?

"Ok, tregua!" urlò Trevino.
Katie lo colpì ancora una volta e poi ripose il cuscino.
"Oh, Mike, sei così stancante..!" disse la romana sospirando.
"Se ti faccio faticare ora, immagina quando ti avrò tra le lenzuola!"
"Che cazzo hai detto?!?" esclamò incredula Katie, stupita e imbarazzata, sgranando gli occhi.
L'attore cominciò a ridere di gusto all'espressione della romana.
"Tra le lenzuola avrai di sicuro altre ragazze e non me, sei proprio un porco! Ma come ho fatto anche  solo per un secondo a vederti come un amico...e per giunta anche simpatico!" 
"Ehi, scherzavo!" ridacchiò lui divertito.
"Vai a scherzare con le altre, cavernicolo pervertito!" esclamò lei alzandosi dal divano.
"Ehi, dove vai?" chiese Michael ridendo interrottamente.
"A mettere il pigiama..." sbuffò la romana, roteando gli occhi.

I due attraversarono la strada e continuarono a passeggiare sul marciapiede.
"Guardi insistentemente il mio gelato, ne vuoi un po’?" chiese Ian sorridendo.
Dio, dimmi che ho le allucinazioni dovute alla febbre alta che mi ha colpito all'istante, dimmelo!
"Eh?! Io?! No, no, no!"
"Okay, forse era una scusa. Ci credi che non ho mai assaggiato la ciocco menta come gusto del gelato in tutta la mia vita?" chiese Smolder guardando il gelato della ragazza.
"Oh, è buonissimo..." sorrise.
"Posso?" chiese lui con uno sguardo strano, un misto tra uno sguardo beffardo e degli occhioni da cucciolo.
Cassie guardò prima il suo gelato e poi Ian che le stava sorridendo, con gli occhi che brillavano in un modo alquanto stupendo sotto la luce fioca dei lampioni.
"Certo..." rispose la ragazza sorridendo e allungando il cono verso l'attore.
Smolder si piegò in avanti, dischiuse lentamente le labbra e poi le poggiò sulla soffice crema verde ricoperta di cioccolato.
Cassie togli immediatamente la mano e bacialo, sussurrò di nuovo la solita vocina fastidiosa.
La ragazza stava per assecondare la vocina quando Ian si ritrasse, tornando a mangiare il proprio gelato.
Ecco, brava! Ti sei fatta scappare un'occasione d'oro! Sussurrò la vocina.
MA FINISCILA!
"Ora posso assaggiare io il tuo?" chiese la ragazza sbattendo le ciglia.
"Mai provato il cioccolato?" domandò lui.
"Si, ma visto che tu ne hai assaggiato un po’ del mio di regola ora io devo assaggiare il tuo..."
"E dove sta scritta sta cosa?" chiese Smoldy intenzionato a non far provare il suo gelato.
"E' semplice biologia!" rispose Cassie, "Vedi, nelle piante briofite, ovvero quelle piante che non posseggono alcun sistema vascolare, le cellule più nutrite passano il nutrimento a quelle meno nutrite in modo che entrambe posseggano gli stessi elementi..."
"Fammi indovinare...sei una secchiona!" disse l'attore ridendo.
"A me piace definirmi 'ragazza colta'..." disse Cassie, "Ora, me lo dai il gelato si o no?" domandò.
"Mh, si piccola Cassie, te lo sei meritato..."
E così dicendo il ragazzo allungò la mano verso di lei.
La ragazza dischiuse le labbra e poi diede un piccolo assaggio.
"Ma che roba è?" chiese Ian.
"Un assaggio..."
"Ma se non hai preso nulla! Dai, lecca su un po’ bene!"
Io vorrei leccare qualcos'altro.
OK, BASTA!
Cassie sorrise, "Va bene..." lasciò la mano dell'attore, la poggiò sulla sua spalla destra, si alzò sulle punte e poi diede una bella leccata al gelato.

Stupido, porco, cavernicolo!, pensò Katie mentre si slegava la coda.
Cassie è in giro con Sexyhalder e io sono bloccata in casa con quell'irresistibile babbuino.
Ok, Katie, calma!
Respira.
In quel momento sentì bussare la porta.
"SONO NUDA!" urlò la romana mettendo del dentifricio sullo spazzolino.
"Ancora meglio, allora!" esclamò Michael entrando in bagno tutto sorridente, "Ma non sei nuda!" esclamò poi vedendo il pigiama della ragazza.
"Tu saresti entrato mentre io ero..." sgranò gli occhi Katie.
Lui inarcò le sopracciglia divertito.
"Ah, sei un porco! Ma non potevamo andare con Cassie e Ian?!" continuò lei, sbuffando e cominciando a lavarsi i denti.
"Beh, in teoria sì, ma in pratica no... quei due hanno bisogno di essere lasciati soli, o meglio, questo era il tuo pensiero fino a tre secondi fa..." spiegò Michael poggiandosi al montante della porta ed osservando la ragazza.
"alsdflkr..."
"Cosa?" chiese sorridendo.
Katie s'inchinò leggermente, si sciacquò la bocca e, dopo essersi pulita con l'asciugamano, disse "E' quel che pensavo fino a due secondi fa, ma ora ho realizzato che stare con te è una vera rottura..." sorrise roteando gli occhi.
"Sono una buona compagnia e tu non te ne rendi neanche conto..." sorrise Michael.
"Ah, Trevino, ma davvero?"
"Sì, ma..." si avvicinò verso di lei, "Hai un po’ di dentifricio qui..." continuò avvicinando il dito alla bocca della ragazza.

Cassie alzò subito lo sguardo verso lui e, accidentalmente, i loro occhi s'incrociarono.
Quelle due perle azzurre erano come zucchero per lei e per lui...beh, per lui le labbra di lei erano come una calamita, come d'altra parte i suoi occhi che, in quel momento, si era ritrovato a fissare insistentemente.
Erano a pochi centimetri di distanza, i loro volti vicini, la mano di Cassie sulla spalla dell'attore e la mano del ragazzo andò a posarsi a sua volta sul fianco della ragazza.
"OH. MIO. DIO!" esclamò una vocina tutta euforica, "TU SEI IAN SOMERHALDER, IL SEXY VAMPIRO DI THE VAMPIRE DIARIES!"
controvoglia Cassie distolse lo sguardo dagli occhi dell'attore e ripoggiò i piedi a terra.
"Si, sono io..." rispose Ian sorridendo alla ragazza di fronte a loro.
Questa era abbastanza bassa, aveva i capelli ramati portati corti fino alle spalle e un bel apparecchio appariscente sui denti.
Avrà si o no quattordici anni, pensò Cassie.
"ODDIO,TI PREGO, MI FARESTI UN AUTOGRAFO?" chiese la ragazzina iniziando a saltellare.
"Ma certo..." rispose Smolder.
Pel di carota passò un pennarello a Sexyhalder e lui le firmò la maglietta.
"MIO DIO,VEDI LA FACCIA DI SUSAN APPENA LE DICO CHE IAN SOMERHALDER IN PERSONA MI HA FIRMATO LA MAGLIETTA!"
I due ragazzi le sorrisero e si voltarono per andarsene.
"Hei, Ian?" lo chiamò la ragazzina.
"Si, sweety?"
"Dov'è Nina? E chi è lei?" chiese guardando Cassie con una strana espressione in volto.
Smoldy guardò Cassiopea e poi rispose, "Nina era molto occupata questa sera così sono uscito a fare un giro con una mia amica..."
Cassie la salutò con la mano, forzando un sorriso.
Ecco ci risiamo, sempre Nina in mezzo.

Mike stava per toccare la pelle di Katie quando si fermò un istante per inumidirsi il dito per poi creare una lieve pressione proprio lì, sull'angolo vicino alle labbra.
Poi però il dito si spostò sul collo, per finire infine sotto al mento.
Trevino alzò lentamente il viso della romana, in modo da essere perfettamente faccia a faccia.
Ok, Katie, non morire.
Ricordati di respirare e non morire.

La ragazza dischiuse lievemente le labbra.
Michael si avvicinò lentamente, con anche un po’ di timore, passando continuamente il suo sguardo dagli occhi di lei alle labbra e lentamente di nuovo dalle labbra ai suoi occhi.
Katie s'immobilizzò, perdendosi in quegli occhi neri come la pece e che in quel momento sembravano essersi quasi illuminati.
In quel momento la ragazza non era in grado di pensare e non capì nemmeno bene cosa stesse per succedere.
Le labbra del ragazzo, che sembravano essere disegnate - un disegno perfetto per la romana - in quell'istante erano inumidite e si avvicinavano sempre di più.
Quella stupida vocina che continuava a dirle che non poteva succedere una cosa del genere, che non ci sarebbe mai potuta essere una storia duratura tra loro due, continuava a parlare, ma era sempre meno udibile.
Katie sentì il respiro del ragazzo sul suo volto.
Le loro labbra iniziarono a sfiorarsi quando iniziò a squillare un cellulare.
 
La ragazza ripensò al nome dell'attrice e, credendo di sbuffare silenziosamente, si accorse invece che Smolder l'aveva sentita.
"C’entra Nina?"
"Cosa?" chiese lei diventando rossa.
"Mi dispiace se, beh se ho dovuto dire una cosa così a quella ragazza, io non volevo..."
"Tranquillo Smoldy, noi siamo amici...non c'è motivo di preoccuparsi...ovvio che sentire sempre il suo nome abbinato al tuo un po’ mi dia fastidio…"
Il ragazzo corrugò la fronte.
Ti prego, fa che non l'abbia detto veramente, si maledì la ragazza, prendendosi mentalmente a sberle in faccia.
"Sei, come dire…" il ragazzo si fermò a pensare, "infastidita?"
"No, no...i-io intendevo dire..."
"Intendevi dire?"
"No...non che a me dia fastidio che lei sia sempre nei discorsi che riguardano te...soltanto che...vorrei che le persone capissero che hai anche altre persone al tuo fianco e non solo lei ,ecco..." spiegò confusa, non capendo esattamente neanche lei le sue parole.
Era una specie di 'via d'uscita' per quell'imbarazzante frase che aveva detto prima, anche se un fondo di verità c’era.
"Bè, sai, purtroppo non ci posso fare molto..." disse Ian quasi sconsolato, riprendendo a camminare ma senza tenere per la mano la ragazza.
"Come no?" chiese stupita Cassie, "Tu sei un uomo adulto Smoldy! Puoi fare tutto quello che vuoi!"
"Bè, Smoldy non è proprio un nome da maschio adulto e virile..." commentò lui, "E poi ho firmato un contratto..."
"Aspetta..." disse la ragazza bloccando l'attore con un braccio, "Mi stai dicendo che hai firmato un contratto per essere fidanzato con Nina?!" domandò lei sconcertata.
"Shh!" fece Sexyhalder, mettendole un dito sulle labbra, "Non urlare!"
Cassie si ritrovò praticamente tra le braccia del ragazzo.
A dividere i loro visi solo il dito di lui.
 

 

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Capitolo 17
*** Respira, respira, respira. ***


RESPIRA, RESPIRA, RESPIRA
-Capitolo diciassette-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Pronto?" fece Michael passandosi una mano sugli occhi e sospirando rumorosamente.
Katie si morse il labbro inferiore.
OH. MIO. DIO, STAVA PER BACIARE TREVINO.
OH, CAZZO, CAZZO, CAZZO!
"Jenna? Cosa cavolo vuoi a quest'ora?"
Jenna?, pensò tra sé e sé la ragazza.
Incurvò le sopracciglia, ascoltando ogni singola parola dell'attore.
"Cosa? Ancora? Ti ho detto che oramai con me hai chiuso, vai a cercare qualche altro pollo che come me ci caschi di nuovo…Ah, davvero? Tu volevi solo sapere come stavo?" fece una piccola risata, "Sto benissimo grazie, ho da fare...Certo amici…Senti, devo andare...Ciao" disse il ragazzo riattaccando.
Katie, che per tutto il tempo era rimasta a guardarlo, abbassò subito lo sguardo.
Perché quella ragazza continuava a chiamarlo?
Non che la stupisse, dato che è impossibile stargli lontano ma...perché?
Perché continuare a tormentarlo?
Ovviamente il pessimismo che c'era in Katie era sempre lì che spuntava a farle venire mille dubbi, in ogni circostanza.
 
"Sc-scusa…" sussurrò la ragazza incantata dai suoi occhi.
Stavolta erano in un vicolo un po’ buio e non c'era nessuno, soltanto la luce della luna ad illuminargli il viso.
Lui stringeva sempre più lei tra le sue braccia e la ragazza venne pervasa da una sensazione di sicurezza, tanta sicurezza.
"Hai forse intenzione di mandare in fumo tutti questi anni di finzione della
bocca, tanto che la ragazza aveva paura (anche se lo sperava) che le loro labbra si sarebbero prima o poi toccate.
L'ha chiamata Dobrev!, esultò mentalmente.
"Come fai a fingere? Insomma tu sei un attore e ci sta, però..."
"Tu ce la faresti a fingere che la persona di cui sei innamorata non ti piaccia neanche minimamente?"
Ci fu un silenzio interminabile e si ritrovarono di nuovo in quella situazione. I loro sguardi s'incrociarono, lui sorrise e lei fece altrettanto.
Si avvicinarono sempre di più.
"Ehi ragazzi, andiamo, devo tornare a casa!!" si sentirono le urla di un gruppo di ragazzi passare di lì.
Cassie si allontanò subito, "Mh, continuiamo a camminare magari..."
Devo prendere lezioni da Katie su come divagare in ogni situazione con una scusa e una frase plausibile, pensò tra sé e sé.
Cassie diede una lunga occhiata al suo gelato.
Ora non le andava più così tanto.
Colpa di Ian.
Ogni volta che le stava vicino le faceva venire l'ansia e lo stomaco le si contorceva.
"Smoldy...ti va il mio gelato?" chiese la ragazza avvicinando il cono al ragazzo.
"Non ti va più?" domandò lui finendo il suo.
La ragazza annuì.
Ian le sorrise e poi le prese il gelato.
Nel contatto delle loro dita, Cassie venne travolta da un'ondata di brividi.
Istintivamente si portò le mani sulle braccia.
"Freddo?" le chiese l'attore.
"Un po’..." rispose lei sorridendo goffamente.
In quel momento Ian le mise un braccio intorno alle spalle, costringendo così la giovane ad avvicinarsi e ad essere avvolta dal suo buonissimo profumo di dopobarba.
"Non ho una giacca...spero che così vada bene lo stesso..." disse Smolder continuando a mangiare il gelato.

"Scusa..." disse Michael spegnendo il cellulare, "Dov'eravamo rimasti?" chiese poi, facendo un passo avanti.
Katie, all'avanzare del ragazzo, fece un passo indietro continuando a fissare il pavimento.
"Stavamo andando in soggiorno ad aspettare i futuri piccioncini..." rispose lei passando affianco all'attore e dirigendosi in soggiorno.
Si sedette sul divano piegando una gamba e portandola al petto, circondandola con le braccia e continuando poi a fissare il pavimento.
"Certo... Loro, i futuri piccioncini...Parlavamo proprio di loro, non è vero?" chiese Michael posizionandosi davanti a lei e sorridendo con la bocca chiusa facendo così comparire quella fossetta sul lato destro, sotto la bocca.
Katie, Katie, Katie, fai qualche cosa, se continua così cederai sicuramente al suo fascino.
Mike si avvicinò alla ragazza, mettendosi seduto sul divano.
"Già..." riuscì a pronunciare lei, imbarazzata al 100%, "I-il telecomando?" chiese la romana.
Vide il ragazzo allungarsi verso di lei. Il profumo dell'attore la pervase di nuovo e nuovamente sentì, anche se per poco, il suo respiro su di lei.
Cosa diavolo sta facendo?
Il ragazzo si ritrasse subito, porgendole il telecomando.
Oh, certo Katie, sta prendendo il telecomando che tu, imbarazzata e rincoglionita come sempre, non hai minimamente visto.

E' anche meglio...
Cassie, smettila di fare sempre la solita, limitati a dire qualche cosa che non risulti come 'Certo fai pure, mangiami anche, se vuoi'.
"Certo, grazie..." sorrise lei.
"Questo gelato sa di te…" ridacchiò lui.
"E-è?!"
"Cioè, sa di te te, non di The..." chiarì Ian.
Oddio, già stagli così vicino le stava procurando un infarto ogni frazione di secondo, se poi lui le faceva delle considerazioni del genere sarebbe potuta morire da un momento all'altro.
"Sai com'è..." disse lei, schiarendosi la gola, "L'ho mangiato io fino a cinque secondi fa..."
Tra i due cadde il silenzio.
"Posso farti una domanda, piccola Cassie?" chiese Smoldy finendo di magiare il gelato.
"Basta che non mi chiedi di chi sono innamorata..." rispose la ragazza, sicura che se glielo avesse chiesto questa volta avrebbe risposto con un sonoro: TE. IO SONO INNAMORATA DI TE.
"No, tranquilla..." disse il ragazzo ridendo, "Mi chiedevo se domani volessi venire alla prova abito con me..."
"Prova abito?" chiese confusa lei.
"Si. Sai, fra qualche settimana dovrò prendere parte ad un evento di beneficenza e mi farebbe davvero piacere se mi consigliassi cosa indossare..."
"Ahh, si, bè, nessun problema..."
"Bene..."
"E comunque..." disse Cassie, "Oggi hai la prova abito..."
Ian la guardò corrugando la fronte.
Cassie, calma.
CALMA.
"Ormai è l'una passata..." gli fece notare la giovane.
"Di già? Bè, il tempo vola quando ci si diverte..."
OH. MIO. DIO.
Ian le aveva appena detto che si divertiva con lei.
Ok, ora poteva anche morire felice.

Trevino accese la televisione, iniziando a girare i canali a caso.
"Secondo te staranno per tornare?" domandò lui a Katie.
"Non so...perché, ti da fastidio?" chiese la romana acida.
"No no, per carità. Possono stare fuori tutta notte ma sai com'è, io avrei un po’ di sonno…"
"Oh, se vuoi andare a dormire non preoccuparti..." sorrise Katie sbadigliando.
"Cosa?! E lasciarti da sola? Mai...potremmo vederci qualche cosa insieme..."
Katie respira, respira.
"Mh, okay. Ma sei sicuro?"
"Ehi, sì, sono sicurissimo...Decidi tu cosa guardare, tranne film strappalacrime ti prego..." ridacchiò.
Dopo aver riso un po’, la romana cominciò a girare i canali finché intravide il volto di Katie Holmes, la sua idola a parte Kat Graham, da quando era piccola.
Dawson's Creek.
"Dawson's Creek!" urlò la ragazza emozionata.
Michael saltò su, spaventato, "Tu sei esaurita..."
"Mio Dio, era da tantissimo che non lo vedevo..." spiegò emozionata.
"Ho detto niente film strappalacrime..."
"Non è tanto strappalacrime questa puntata. Dovrebbe essere quella in cui vengono sospesi e poi Joey è sul punto di confessare i..." si bloccò immediatamente mentre le sue guance avvamparono.
Michael alzò un sopracciglio.
"Sul punto di confessare i propri sentimenti per... Dawson..." continuò lei poi.
"Puntata strappalacrime..." ridacchiò lui.
"E smettila, sei un cavernicolo, non capisci nulla..." esclamò Katie dando un piccolo schiaffetto affettuoso al ragazzo.
Inaspettatamente, Mike la prese delicatamente per il braccio e le circondò le spalle con il braccio, facendola poggiare al suo petto.
"Vieni qui..." sorrise lui, poggiando il mento sulla testa della ragazza.

"Chissà cosa staranno combinando Mike e Katie..." ridacchiò Cassie.
"Beh, forse avranno appena terminato uno dei loro straordinari round..."
"Giuro che mi fanno morire. Ti ricordi quando ti mettevi in mezzo a loro? Si attaccavano di continuo inizialmente..."
Ian rise, "Si, è vero! Sai, devo confessarti una cosa...a volte pensavo che Katie mi avrebbe davvero picchiato...”
Cassie scoppiò a ridere, "Dai! Non ci credo!"
"E invece credici..." disse Smoldy annuendo, "Per non parlare di te!" aggiunse poi.
"Io?" domandò stupita la ragazza, "Cosa c'entro io?"
"Bè, ammettiamolo: sei un pericolo ambulante!"
"Ah, bè, grazie!" disse Cassie facendo la finta offesa e mettendo il broncio.
"Aspetta, non ho finito..." disse lui avvicinando la sua bocca all'orecchio di lei, "Un pericolo alquanto eccitante, per non dire bellissimo..."
La ragazza mise un braccio intorno alla vita dell'attore, in modo da potersi sorreggere.
Ma perché doveva avere una voce così sexy?
Ok che era una ragazza timida e pudica, ma era anche lei un essere umano!
"Non esagerare..." disse Cassie guardando imbarazzata il marciapiede.
"Dai, non fare la modesta! Non credo che sia la prima volta che qualcuno ti dice una cosa simile..."

"Ok..." acconsentì la romana, sistemandosi meglio tra le sue braccia per stare più comoda, "Ma solo perché sono stanca..."
"Mh mh..." disse l'attore fingendo di credere alla scusa della ragazza.
Ma porca paletta, proprio oggi si doveva mettere la maglietta del pigiama?
Cioè, va in giro tutto il giorno mezzo nudo e ora si copre!
ACCIDENTACCIO!

 
"Sì, ma non l'ho mai sentito dire da te... Insomma, sei Ian Somerhalder!" esclamò la ragazza ridacchiando, "Sai quante ragazze pagherebbero per sentirselo dire almeno una volta?" continuò divertita.
"I.."
"E sto iniziando a pensare seriamente che tu ti stia immedesimando un po’ troppo nel ruolo di Damon..."
"Cosa? Perché?" chiese ridendo.
"Perché ti diverti a mettermi a disagio..."
"Perché? Se sono sexy non è mica colpa mia..." spiegò con un sorriso beffardo.
"Smettila!" urlò la ragazza spingendolo.
Lui scoppiò in una fragorosa risata.
"Andiamo va, tanto perché sono Damon…"
La ragazza aggrottò per un attimo la fronte per poi ritrovarsi tra le braccia di Smolder.
"Mettimi giù..." ridacchiò lei.
"Mh, tranquilla, le vedrò soltanto io le tue mutande..." disse divertito lui, attraversando la strada per raggiungere l'hotel.
"Smoldy, credo che dovrai pagare il conto una volta arrivati in stanza!" esclamò lei.
"Apprezza almeno il fatto che non ti stia facendo camminare con quei tacchi all'una e mezza di notte" ridacchiò lui stampando poi un bel bacio sulla guancia a Cassie.
"Bè, credo che sia più un favore a tutti quelli che mi hanno vista camminare fino ad ora, piuttosto che a me..."
"Cosa?" chiese l'attore divertito.
"Non so se te ne sei accorto ma camminavo come un'oca dalle palle cadenti..."
Smoldy rise, "Sei troppo forte Cassiopea Alexys!" disse lui entrando nell'hotel.
"Buona sera signore..." disse un uomo aprendo la porta a Ian.
"Buona sera Alfred!" disse l'attore mettendosi di lato per riuscire a passare senza far del male a Cassie.
"Signore..." disse in quel momento un altro uomo dietro al bancone, "Signorina..." aggiunse un poi rivolgendosi a Cassie.
"Signore...!" imitò la ragazza una volta in ascensore.
"Mi stai forse prendendo in giro?"
"Certo che no, signor Somerhalder…" rispose Cassie facendogli l'occhiolino.
Smolder rise e poi lasciò un po’ la presa facendo così spaventare Cassie che si strinse ancora di più a lui.
"Ti odio!" disse lei.

Stavano guardando la televisione da più o meno dieci minuti, quando Katie sentì uno strano rumore rimbombagli nell'orecchio destro.
La romana alzò la testa accorgendosi, divertita, che Michael si era addormentato.
Che patato!
Cercando di non svegliarlo provò ad uscire dalle sue braccia ma, anche se stava dormendo, l'attore la teneva ben stretta.
Rassegnata, Katie si riappoggiò a lui.
Mi farò aiutare da Ian quando arriverà.
 
"Dì un po’, la convivenza con Katie ti sta contagiando? Perché sembri lei in questo momento..."
"Stupido!"
"No, dico sul serio. Aiutatela, è posseduta!" esclamò Ian a bassa voce, mettendo giù la ragazza e facendo finta di scappare da lei quando le porte dell'ascensore si aprirono.
"E smettila…"
Cassie cominciò a rincorrerlo ma, improvvisamente, lui si girò e lei andò a sbatterci contro.
Istintivamente lei poggiò le sue mani sulle sue spalle e i loro volti a quel punto furono vicinissimi.
"Piccola Cassie, dobbiamo sempre scontrarci così, eh?" gli sussurrò lui con un sorriso sghembo, fissandola negli occhi.
"Già..." sorrise goffamente.
Dei passi per le scale li fecero allontanare e li portarono di nuovo alla realtà.
L'attore si voltò ed infilò le chiavi nella serratura della porta.
"Ehi, siete ancora vivi o..?" s'interruppe subito lasciando posto ad un'espressione perplessa.
Cassie sorrise dolcemente, anche se sorpresa, nel vedere i due ragazzi sul divano abbracciati che dormivano beatamente.
"Oh, non sono dolcissimi?" domandò la ragazza poggiando la testa sulla spalla sinistra di Ian.
"Forse dovremmo svegliargli..." disse Smoldy.
"NO!" sussurrò la ragazza, "Lasciamoli stare, sono così carini..."
Cassie si avvicinò al divano, prese le due coperte che di solito usavano lei e Katie per dormire e coprì i due ragazzi. Infine spense la televisione.
"E tu ora che farai?" le chiese Ian togliendosi le scarpe, "Cioè, dove andrai a dormire?"
La ragazza si diede un schiaffo in fronte, "Hai ragione…bè, dormirò sull'altro divano..."
"Con Trevino che russa?" domandò l'attore indicando l'amico con un cenno della testa, "Non dormiresti neanche un secondo. Vieni a dormire in camera mia..."
"Eh?!" urlò la giovane sgranando gli occhi, per poi coprirsi la bocca con entrambe le mani.
Ian rise, "Prometto di tenere le mani a posto..."
Le vocine antipatiche nella testa di Cassie nel frattempo spettegolavano. La solita, quella sempre perfida e pervertita, litigava con l'altra, buona, riservata e timida.
"Mh, vado a mettere il pigiama..." sorrise la ragazza.
"Okay, fai pure, prima però vado a lavarmi i denti..." precisò lui sorridendo, "Mi fai compagnia?"
Cosa?!
La richiesta più insensata della mia vita l'aveva fatta lui, IAN SOMERHALDER, in carne ed ossa.
"Certo..."
La ragazza scese subito dai tacchi e seguì l'attore in bagno.
Ian prese uno spazzolino a caso e lo annusò, "Questo è tuo, vero?!" sorrise divertito, imitando quello che la ragazza aveva fatto due sere prima.
"Come fai a saperlo?!"
"Sento il tuo odore, il mio fiuto non sbaglia mai..." ridacchiò mettendo un po’ di dentifricio sullo spazzolino di Cassie.
"Detto così sembri un po’ un cane..." alzò un sopracciglio l'altra.
"Io ti riempio di complimenti e tu mi dici che sono un cane, grazie..." fece il finto offeso.
"Oh, però saresti un cagnolino stupendo..." disse lei facendogli l'occhiolino.
Ian continuò a fare l'offeso, così Cassie si alzò sulle punte e gli stampò sulla guancia sinistra un sonoro bacio, "Ora mi perdoni?"
"Bè, se me lo chiedi così..." disse l'attore ridendo.
Che bello quando ride, pensò la ragazza, è come se tanti fuochi d'artificio gli scoppiassero vicino al volto facendolo risplendere.
"Allora..." disse lui iniziando a spazzolarsi i denti, "Ti sei divertita questa sera?"
"Perché, non si è visto?"
"Volevo solo esserne sicuro. Una delle parti più belle è stato quando tu e Katie avete fatto la scenetta. Ma come vi è venuto in mente?"
"Bè, non avevamo niente da fare perciò ci siamo sbizzarrite un po’..."
"E poi devo dire che siete bravissime a recitare! Come hai fatto ad interpretare così bene la mia voce?" chiese il ragazzo stupito.
"A parte che avrò visto e rivisto quella puntata solo Dio sa quante volte e poi non è così difficile...bisogna socchiudere un po’ gli occhi, assumendo un espressione da stronzo annoiato, e poi bisogna rendere la voce un po’ roca, come quando sei..."
"Eccitato..." disse Smoldy guardando la giovane attraverso lo specchio.
"Si, già...eccitato..." disse lei sputando il dentifricio.
Lui sorrise, "Va bè, io ti lascio il bagno, sbrigati o mi troverai sul letto che già dormo..."
"Faccio subito, promesso!"
Anche se era estate di sera c'era un po’ di aria fresca e un brivido le percorse la schiena.
Ad essere sinceri?!
Quel brivido fu causato dal ripensare alla frase di Smolder che continuava a rimbombarle nella testa.
Sento il tuo odore, sento il tuo odore, sento il tuo odore...
La ragazza sorrise e poi infilò il pigiama: pantaloncini corti e canottiera con le spalline fine.
Dio, non posso dormire con Smolder, come farò a stargli lontano?
A non toccarlo, a non baciarlo...Cassie, respira.
La ragazza uscì dal bagno e vide Ian sdraiato sul letto, con il busto poggiato alla spalliera e con indosso soltanto un paio di pantaloncini.
Cassie lo guardò e poi, davvero, non ce la fece più.
Si prese i capelli, iniziò ad urlare e poi corse verso la finestra buttandosi giù dal palazzo e continuando a urlare che lei tanta bellezza non la poteva sopportare.
Ecco, una cosa che di certo a Cassie non mancava era la forte immaginazione e quello era proprio uno di quei momenti in cui la fantasia prendeva il posto della realtà.
"Ti ho per caso offeso?" domandò Ian alla ragazza vedendola indugiare.
"Oh, no no..." si affrettò a dire lei, "Stavo pensando..."
"A cosa?"
Che stanotte nel sonno potrei stuprarti, disse Pervi, ovvero il nome che la ragazza aveva dato a una delle sue vocine interiori.
"Bè..." disse Cassie spostando le coperte e sedendosi sul letto per poi poggiare la schiena contro la spalliera del letto come aveva fatto Ian, "Dovrei dirti che sono pericolosa mentre dormo..."
"Pericolosa?" domandò lui, corrugando la fronte, "Dovevo aspettarmelo. Quando non sei pericolosa tu?"
"Hei!" disse la giovane, dando un pugno affettuoso sul braccio di Smoldy, "Comunque mi sembrava giusto avvertirti..."
"E in che modo saresti pericolosa?"
"Bè, per prima cosa non sto mai ferma, dormo in obliquo, a pancia in giù e con le braccia sotto il corpo. Non uso il cuscino e poi mollo dei calci. Ah, si, poi sono sonnambula e parlo anche nel sonno...”
"Mh, sai qui sotto alla reception dorme il guardiano, potrei chiedergli se ha un posticino piccolo per te, non credi?" la prese in giro l’attore.
"Ehi!" incrociò le braccia lei, offesa.
"Ehi scherzavo. Ovviamente gli chiederò se ha un'altra stanza, altrimenti potresti dormire per terra..." ridacchiò lui divertito.
"Smoldy, mi stai offendendo e non te ne rendi neanche conto! Smettila di fare lo spiritoso!" sorrise Cassie, cercando di tenere il broncio.
"Io non sto scherzando, sei un pericolo ambulante anche quando dormi..." sbuffò lui, prendendosi gioco di lei.
"Mh, non ti sopporto..." fece una vocina da bimba piccola.
"Non fare quella faccia, devo farmi perdonare..." disse lui dispiaciuto, sorridendo sotto ai baffi," Vieni qui dai..." la prese per i fianchi e la posizionò vicino a lui, abbracciandola.
Altri due secondi e muoio.
"Se pensi di farti perdonare così hai sbagliato…" sorrise soddisfatta lei.
"Non vuoi stare abbracciata a me?"
"No, m-ma...ho tanto sonno..."
"D'accordo, piccola sonnambula. Buona notte e sogni d'oro..." disse lui, stampandole un bacio sulla guancia.
"Buona notte anche a te, Smoldy" ridacchiò lei.
"Non mi hai dato un bel bacio della buona notte però..."
Ti prego, dimmi che sto sognando.
"C-cosa?"
"Dai, dammi un altro bacetto..." insistette il ragazzo sorridendo, sporgendo il labbro inferiore e avvicinandosi alla ragazza, "Prometto che se lo farai terrò le mani a posto..."
E' incredibile questo ragazzo.
Cassie si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia, i loro sguardi si incrociarono e lui le sorrise, "Buonanotte ancora, sonnambula..."
"Buona notte Smoldy..." sussurrò lei addormentandosi con quello stupido sorriso ebete che aveva ogni qual volta c'era l'attore nei dintorni.
 

 

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Capitolo 18
*** Non tutto è come sembra (Parte I) ***


NON TUTTO E’ COME SEMBRA (PARTE I)
-Capitolo diciotto-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Cassie arricciò un po il naso.
Stupido prurito,pensò la ragazza,toccandosi l'organo olfattivo con una mano.
Di certo la scorsa sera l'aveva punta una fottuta zanzara e se era veramente andata così non avrebbe dovuto toccare nulla perchè se no le si sarebbe gonfiato il naso.
Lentamente Cassie aprì gli occhi,solo per controllare l'ora,ma,appena lo fece,si ritrovò davanti l'animale che odiava di più al mondo,non perchè le faceva schifo,ma perchè le faceva paura.
La giovane scattò in piedi sul materasso,trascinandosi con se la metà delle lenzuola e incurante dell'orario si mise ad urlare.
"C-che succede?!"Chiese Ian,scattando in piedi all'urlo della ragazza.
"R-RAGNO!"Fece lei,con le mani tremanti.

Katie si svegliò per..bè,no sapeva neanche bene lei il perchè,però c'era uno strano rumore,come una donna che stava per essere uccisa.
Quando aprì gli occhi e il cervello iniziò a funzionarle correttamente,la romana non solo si rese conto di essere completamente tra le braccia di Trevino,ma che quella ad urlare era Cassie.
"C-cassie?"Chiamò la ragazza, alzando la testa e andando così a picchiarla con il mento dell'attore.
"Ahio!"Urlò Mike, svegliandosi di colpo, "Cazzo fai?"
"Scusami!"Disse Katie tirandosi su con fatica, "Non è colpa mia se dormi con la bocca aperta!"
"Vorresti dire che è colpa mia?"Domandò il ragazzo,toccandosi il viso.
La romana stava per replicare,quando sentì l'amica urlare di nuovo.
Velocemente si alzò dal divano e,incurante del fatto di aver dato a Trevino un pugno sul petto e un calcio negli stinchi,se lo trascinò in camera di Ian.
Sul letto,tremante,vi era Cassie che indicava con un dito un punto marrone sul muro e Smoldy in piedi vicino al letto mezzo addormentato.
"Ian,che succede?"Domandò Katie, avvicinandosi al ragazzo.
"Per quel che ho capito,ha paura dei ragni e li ce ne è proprio uno.."
"E allora fai qualcosa!"
"Vorrei,ma non vuole che mi avvicini.."
"Piccola Cassie.."Intervenì allora Mike, "Cazzo stai facendo?"
Cassie si girò di scatto verso l'attore poi,senza proferire parola,gli si buttò addosso attaccandosi con le braccia al collo e con le gambe ai suoi fianchi, "UCCIDETELO!"
Katie sgranò gli occhi e Michael cominciò a ridere di gusto.
"E smettila,ha soltanto.. paura!"Esclamò Katie.
Ian era perplesso,ancora assonnato,stropicciò gli occhi e sbuffò,cercando di trovare qualcosa con cui prenderlo.
"Tieni.."Katie afferrò un pacchetto di fazzoletti e porgendogliene uno.
Il ragazzo,facendo attenzione a non ucciderlo,lo catturò nel fazzoletto e,dopo aver aperto la finestra,lo lasciò libero sul davanzale.
"Cassie,ora puoi scendere.."Ridacchiò Trevino.
"E falla finita di ridere.."Sbuffò Cassie,ancora terrorizzata,andando ad abbracciare l'amica,con uno sguardo ancora terrorizzato guardando fuori dal balcone,"E se ora rientra?"
"Dai,è un innocuo animaletto,cosa potrebbe farti?" Sorrise Ian.
"Beh,tu forse non lo sai,ma sono quelli più piccoli i peggiori.."
Tutti cominciarono a ridere,persino Katie.
"Non prendermi in giro tu che hai paura delle farfalle,l'insetto più innocuo di tutto il mondo.."Sussurrò Cassie,stando attenta a non farsi sentire dai due.
"Dettagli.."Rispose la romana.
"Ma perchè hai così paura dei ragni?"Chiese Smolder,chiudendo la finestra per far tranquillizzare Cassie.
"Bè,non so..quelli sono capaci di entrarti nel naso o nelle orecchie e deporre le proprie uova nel tuo corpo che poi si schiuderanno e i piccoli ragnetti ti mangeranno gli organi.."Rispose la ragazza,con voce terrorizzata.
"Va bè,fatto sta che ci hai svegliato tutti,piccola Cassie.."Disse Trevino,sbadigliando.
"Scusatemi.."Disse lei,abbassando la testa.
"No,il fatto peggiore è che questa qui,mi ha massacrato!"
"Cosa?!"Sgranò gli occhi Katie.
"Mi hai massacrato!Mi hai dato un pugno,una ginocchiata e anche una testata in bocca,rischiando di farmi rompere i denti.."
"Beh,non l'ho mica fatto apposta,ho sentito le urla della mia amica e mi sono preoccupata!"
"Bene.. andiamo a fare colazione?" Chiese Cassie,divertita.
"Okay,comunque potevi anche tenere le mani a posto!"Lo rimproverò la romana.
"Non mi sembra di averti toccato il sedere.."
"Beh,ci mancherebbe!"
"Mike,non si fa,le signorine non si toccano.."Lo rimproverò scherzosamente Smolder.
"Ecco,vedi?!Sai perchè stimo il tuo amico?"
"Perchè è gentile e viene sempre a tuo favore?"Chiese Mich,roteando gli occhi.
"No,semplicemente perchè non è un cavernicolo di nome Michael Trevino.." Gli fece una linguaccia lei,prendendo a braccetto Ian,andando verso la cucina.
"Tu non conosci i cavernicoli!" Il ragazzo si avvicinò a Katie,strappandola dall'amico e prendendola in braccio,buttandola dolcemente sul letto.
"Andiamo noi a preparare la colazione va.."Ridacchiò Cassie.
"Certo.. Ah,buongiorno aracnofobica.."Disse Sexyhalder avvicinandosi a lei e scompigliandole i capelli.
"No,bè,grazie!"Disse Cassie,cercando di sistemarsi i capelli con le mani.
"A me piaci più con i capelli arruffati..."Disse Ian, "Sembri più..sexy.."
"Sexy non è un aggettivo che userei per descrivermi.."Disse la ragazza,un po imbarazzata.
"Perchè?"
"Bè,puoi dire tutto su di me,ma sexy proprio no.."Rispose Cassie,ridendo nervosamente.
"Io la penso diversamente.."Disse Smoldy,aprendo il frigo, "Oh,ma che è successo qui dentro?"
"Che intendi?"Domandò la giovane,confusa.
"E' pieno di roba.."
"Oh,io e Katie abbiamo fatto la spesa,visto che non siamo come vuoi che vi cibate di aria.."

"Non pensi che dopo tutto il male che mi hai fatto mi meriti almeno un bacio?"Domandò Trevino a Katie,fermandola al materasso con le mani.
"I cavernicoli non hanno bisogno di baci,ne fanno anche a meno.."
"Ma io sono un cavernicolo speciale.."Sussurrò lui, avvicinandosi alla ragazza.
Oddio,ora muoio,ne sono certa!
"Trevino,ti devo delle scuse.."
"Per cosa?"
"Per la reazione dell'altro giorno,ti giuro che non so cosa mi sia preso,ero nervosa per i fatti miei e.. ingiustamente me la sono presa con te,io non.."
"Shh,scuse accettate.." Le sussurrò lui all'orecchio,facendole percorrere una serie di brividi lungo la schiena.
Katie,ti stai rendendo conto di quanto è dolce e sexy in questo preciso istante?
"Non dovresti farci l’abitudine.."
"Sul fatto di stare sul letto con te?"Chiese divertito lui.
"Stupido!" Lo rimproverò affettuosamente lei, "Per il semplice fatto che mi sono scusata.."
"Beh,però lo hai fatto. Allora me lo dai o no questo bacio?"

"Bè, si vede decisamente la differenza,eh.."
"Leggermente.."Ridacchiò Cassie.
"Il caffè è pronto.."
"Faccio io!"
"Ehm,non per dirti niente,ma l'ultima volta mi hai bruciato una mano.."
"Mh, vero.."Storse la bocca Cassie.
"Comunque grazie.. per aver fatto la spesa.."Le sorrise lui,avvicinandosi alla ragazza, tanto da far aderire perfettamente i loro corpi.
La ragazza andò in tilt.
Cosa faccio, cosa faccio, cosa faccio?
"Ragazzi,la colazione è pronta!"
 
"Mh..no,Trevino,un bacio non te lo sei meritato.."Rispose Katie,annuendo convinta, "Al massimo ti posso dare un abbraccio.."
L'attore ci pensò su,poi annuì e si scostò da lei,alzandosi.
La romana lo seguì,pronta ad uscire dalla stanza,visto che aveva fame.
"Eh,no.."Disse Mike,sbarrandole la strada con un braccio, "Io lo voglio ora l'abbraccio.."
Katie roteò gli occhi e poi abbracciò l'attore.

"S-scusa.."Disse Cassie,poggiando le braccia sul suo petto.
"Per cosa?"Chiese Ian,poggiando le mani sui suoi fianchi.
"Bè,sono così goffa che praticamente ti sono venuta addosso.."
"E perchè non potrei essere io a essere venuto addosso a te..magari anche volontariamente.."Chiese l'attore,con quella voce così alla Damon da far rabbrividire la ragazza.
"Perchè è una cosa da Damon Salvatore,non da Ian Somerhalder.."
"Bè,sai,a volte credo di assomigliarli molto..soprattutto in presenza di una bella ragazza.."
"E continui.." Sorrise la ragazza,stupita per non essere svenuta lì davanti,ma bensì di aver parlato.
Lui le sorrise,cominciando a massaggiarle i fianchi.
Aiuto, aiuto, aiuto!

Sprofondò in quel profumo,un profumo indescrivibile.
Dio,quanto avrebbe voluto restare un'eternità tra quelle braccia.
Decise di sciogliere l'abbraccio solo per il suo bene.
"Andiamo?"Chiese Katie.
"Andiamo.."Confermò l'attore,sorridendole dolcemente.
Cosa sta succedendo a Trevino?!,pensò tra sè e sè la romana.
"Sai,mi sei simpatico,forse non sei così male come credevo.."
"Infatti,solo a un'oca come te posso fare una brutta impressione.."La provocò.
"Ok,rimangio tutto quel che ho detto.."Roteò gli occhi.
"Scherzavo... ochetta!"
"Stupido!"Esclamò lei,trascinandolo verso la cucina.
"Bene, eccoc..." S'interruppe Katie.
Sembrava ci sarebbe stato un bacio da un momento all'altro tra i due (Cassie e Ian).
"Se volete possiamo tornare in camera.."Si schiarì la voce la romana.
"Io credo che a loro serva una camera.."
"Eh?!"Domando Cassie,con voce stridula,girandosi verso Trevino, "Ian m-mi stava solo aiutando.."
"A far che?"Chiese Katie,che non sapeva se essere divertita o preoccupata per quella situazione.
"Ian,perchè non glielo dici tu?"Chiese Cassie.
"Io?"
"Si,tu!"
"Oh,emm,Cassie aveva una caccolina sotto il naso e la stavo aiutando a pulirsi.."Disse Smoldy.
Cassie si segnò mentalmente di insegnare all'attore a mentire.
"Un caccolina...?"Chiese Trevino.
"Sotto il naso..?"Aggiunse la romana.
"Amico,non sei mai stato bravo con le bugie.."Rise divertito Michael.
"Smolder,sei un disastro.."Ridacchiò Katie, per poi rendersi immediatamente conto che l'amica era diventata rossa come un peperone.
Improvvisamente sentirono dei rumori strani, si voltarono.
Oh no, il caffè cominciava ad uscire e così anche il latte che invase tutti i fornelli.
"Oddio!"Esclamò la romana,avvicinandosi per prendere il bricco del latte.
"Non tocc.."I tre ragazzi non finirono la frase che la ragazza lo afferrò e si ustionò l'indice.
"Ouccccccch!" Urlò,cominciando a maledirsi per non aver pensato che fosse stato bollente.
Ian e Cassie nello stesso istante in cui Katie si allontanò dai fornelli per piegarsi in due dal dolore,chiusero tutti e due la fiamma,ma,le loro mani s'incontrarono,così come i loro sguardi.
"Ehi,voi due!"Disse Micheal sventolando una mani tra i due ragazzi, "Non è il momento di perdervi nel vostro mondo fatto di zucchero filato e unicorni rosa,qui abbiamo una ferita.."
"Oh,che esagerato Mike!"Esclamò Katie,sedendosi per esaminare bene il dito.
"Vado a prenderti la cassettina del pronto soccorso.."Disse Cassie,"Dove l'hai messa Trevino?"Domandò poi all'attore.
"Nel cassetto a destra del cassettone che c'è in bagno,vicino alle salviette blu.
Cassie fece una faccia un po confusa, "Okey...Smoldy vieni con me.."
"Ai suoi ordini mon capitan!"Disse Ian.
La ragazza scosse la testa ridendo e poi entrambi uscirono.
"Fammi vedere.."Disse Mich alla romana.
"No,non,no. Non ci pensare nemmeno!"
"Mamma mia!Stessa storia della caviglia. Guarda che non ti faccio nulla,voglio solo vedere.."
"Okay,ma stai attento.."Si raccomandò Katie.
Il ragazzo avvicinò la mano verso di lei,ma la romana la ritrasse subito,strizzando gli occhi.
"Non ho fatto niente!"Esclamò incredulo l'attore.
"Ma mi fa male.."
"Non ti faccio niente,fammi vedere però.."
La ragazza tese la mano verso Michael,che la sfiorò,quando di nuovo la ritrasse.
"No,no,no! Mi fa male..non toccarla!"
"Non ho toccata la bruciatura,stavo toccando la tua mano.."
"Ma perchè devi toccarla quando non ce n'è bisogno?!"Chiese lei,irritata.
Okay,forse il problema era essere anche soltanto in compagnia dell'attore a renderla nervosa.
"E' un gesto spontaneo,se vuoi posso farne a meno e te la medichi da sola.."
"Okay,scusa,scusa.. fai.."Disse Katie,sporgendo istintivamente il labbro inferiore.
Lui scosse la testa,ridendo,facendo disegnare così le fossette su quel viso perfetto.
 
"Bene.. vediamo.. a destra del cassettone.."
"Qui!" Indicò Ian.
"Ehi,mi hai rovinato tutto!Volevo individuarla io.."Fece il broncio Cassie.
Smolder cominciò a ridere di gusto,"Okay, mi scusi signorina,allora,dimentica quel che ho detto.. Chissà dove sarà.."
Lei sorrise divertita ed accettò, "Bè,a destra del cassettone,vicino alle salviette blu.. Eccola!"
"Piccola Cassie,che bravura!Scommetto che quando c'era da fare la caccia al tesoro tu vincevi sempre,indovinato?"
"E smettila di prendermi in giro!"Esclamò Cassie,ridacchiando e diede uno schiaffo affettuoso all'attore,prendendo la cassetta.
"Aspetta,aspetta.."
"Cosa?"Domandò la ragazza.
"Ricompensa.."L'attore si avvicinò,dandole un bacio sulla guancia,scompigliandole poi i capelli.
"Ma di solito,alla fine di una caccia al tesoro,una non dovrebbe trovare dell'oro o dei gioielli?"Domando Cassie,stringendo con tutte le sue forze le cassettina,così tanto che le nocche delle mani le divennero bianche.
"Preferiresti dei gioielli a un mio bacio?"
"Un bacio sulla mano può farti sentire meglio,ma una tiara di diamanti è per sempre.."
Ian stava per rispondere,ma la ragazza lo interruppe, "Scherzo!Si vede che Marilyn Monroe non conosceva ancora Ian Somerhalder.."
"Wow,piccola Cassie,stai forse flirtando?"Chiese Smoldy,stampandosi in faccia il suo solito sorriso sembro.
"Può darsi.."Rispose lei,uscendo da bagno.
Cassie sentì il ragazzo ridacchiare dietro di lei e istintivamente sorrise anche lei, "Ecco!"Disse porgendo la cassetta a Michael.
"Ma quanto ci avete messo?"
"Meno male che è venuto Ian con me, sennò non so se sarei riuscita a trovarla.." Disse Cassie,grattandosi la testa.
"Io credo che se ci hai messo tanto è stato proprio perchè c'era lui.."Michael stette per ridere,quando ricevette subito uno schiaffo dalla romana che,sbadata come sempre, intruppò con l'indice,"Cavolo.."Si lamentò stropicciando gli occhi.
Non appena alzò lo sguardo verso l'amica e Smolder,notò che c'era un pò d'imbarazzo,mentre Ian sorrideva sotto i baffi.
"Ti sta bene,almeno impari a stare ferma mentre cerco di riparare i tuoi danni.." La rimproverò Michael.
"Mike,non per dirti niente,ma vedo che Katie sta iniziando ad innervosirsi quindi.."
"Giusta osservazione.."Sorrise nervosamente la ragazza.
"Giusta osservazione.."Ripetè Mike,imitando la voce della romana.
"Facciamo così.."Disse Cassie,intervenendo prontamente per evitare che la situazione degenerasse, "Io vado a vestirmi,così dopo possiamo fare colazione.."
"Ottima idea,piccola Cassie.."Disse Ian,sorridendo.
"Non ti facevo così efficiente.."Disse Trevino,mentre apriva la cassettina.
"E io non ti facevo un neo-infermiere..come vedi,le persone stupiscono.."Disse la ragazza,girandosi.
Stava per andarsene,quando inciampo nei suoi piedi e cadde a terra.
Ci fu un attimo di silenzio.
"Ok,tranquilli,è una cosa normale.."Disse Cassie,tirandosi in piedi.
"Normale?!"Sgranò gli occhi Smoldy "Sei finita con la faccia sul pavimento e tu lo chiami normale?"
"Bè,Ian,non è che queste due siano poi così normali,eh!"Disse Mike.
Katie gli mollò un'altra sberla.
"E basta!”Disse l'attore.
"La finirò solo quando tu la finirai di fare lo scemo!"
"Bè,se dire la verità significa essere scemo,allora.."
"Mi stai costringendo a darti un altro schiaffo,di nuovo. Potresti smetterla?"
"Che c'è? Sono così attraente che non riesci a darmene un altro?"Chiese provocandola,iniziando ad aprire la cassettina,prendendo anche un pò di ghiaccio.
"No,è soltanto per la tua salute.."Rispose,lanciandogli un'occhiataccia.
"Mh,bene, io vado in camera a prepararmi. Posso lasciarvi da soli o vi serve una babysitter?"Chiese ironico Sexyhalder.
"Beh,sì,magari potrebbe venire la babysitter del tuo amico. Perchè ha una babysitter,vero?!"
L'attore cominciò a ridere,mentre l'altro che continuava a medicarle la bruciatura la guardò stupito.
"Aaah, l'amore,l'amore.."Canticchiò Ian,tornandosene in camera.
"Ti rincitrullisce.."Continuò Cassie,uscendo dal bagno,intenta a infilarsi la maglietta.
"Bel reggiseno.."Commentò Ian,ridacchiando.
"Che?!"Disse Cassie,finendo di vestirsi, "Oh mio Dio,non ci posso crede!"Disse lei, arrossendo di colpo.
"Che succede?"
"Cioè,io..oddio che vergogna!Io pensavo fossi in camera per quello ho finito di vestirmi in corridoio..porca la miseriaccia!"
"Va bè,tranquilla..non è mica morto nessuno.."Disse Smoldy,entrando in stanza.
Cassie si appoggiò sul muro li da parte,in modo da evitare di guardarlo mentre si cambiava.
"E questo lo dici tu.."Sussurrò lei.
"E poi.."Continuò l'attore, "Cioè,spero non te la prenda,ma il blu non è il tuo colore.."Disse,riferendosi al reggiseno blu elettrico che aveva deciso di indossare quella mattina,sotto la canottiera bianca,infilata nella gonna a vita alta celeste.
"Ah no?"
"No..Sai,con la carnagione chiara che hai,il colore perfetto sarebbe il nero.."
"Wow,ti vedo molto informato a riguardo.."
"L'esperienza..!”Rispose lui,saccente.
Già, l'esperienza,penso lei sospirando.

"Bene.."Disse Mich,"Ora ferma che ti devo mettere il cerotto.."
"Non lo voglio.."Disse Katie,facendo la voce da bambina piccola.
"Si,invece. E' il cerotto per le ustioni. Tranquilla,farò attenzione.."
"Va bene,mi raccomando.."
Mike si limitò a sorridere ed annuire,prendendo il cerotto.
Cominciò ad applicarlo,"Mh..” Strizzò gli occhi la romana.
"Fatto male?" Domandò soddisfatto lui,massaggiando la mano della ragazza, evitando di toccare il dito.
"Cì.." Rispose con la voce da bimba.
"Tanto male?"
Lei annuì,sporgendo il labbro inferiore.
L'attore stette al gioco,prese il dito con attenzione e lo sfiorò con le labbra,che socchiuse di poco.
Lentamente alzò lo sguardo verso la romana, "Fa ancora tanto male?"

Cassie vide,senza volerlo,o meglio,lo voleva ma cercava di impedirselo per la sua salute,che l'attore aveva preso una camicia beige, "Sai,neanche il beige è il tuo colore.."
"Qualche consiglio?"Chiese lui,sorridendo.
"Secondo me il blu ti dona moltissimo.."Sorrise Cassie.
Il ragazzo aprì l'armadio posando la camicia beige e prendendone una di un blu elettrico.
"A te l'onore di vestirmi.."Disse Ian,facendo capire alla ragazza che ora toccava lei vestirlo.
"Vestirti?!" Sgranò gli occhi Cassie.
"Ehi,intendevo che potevi aiutarmi. Le camicie vanno messe in un migliaio di modi, colletto alzato,maniche alzate,sbottonate,abbottonate.. a te l'onore,fai finta di vestire un manichino.."Ridacchiò lui.
"Tu sei matto.."Disse la ragazza,avvicinandosi all'attore,un pò imbarazzata.
Un pò,no dico,un pò?!
Avere Sexyhalder davanti con una camicia sbottonata e con quei pettorali scolpiti è da infarto.
Cassie si schiarì un po la voce, "Bè,tu piaci alle ragazze perchè sei una di quelle rare persone che non vanno in giro a sbandierare i loro pettorali.."
Anche se i tuoi andrebbero sfoggiati eccome,sussurrò la sua vocina pervertita e questa volta,la ragazza dovette darle ragione.
"Quindi.."Disse lei,iniziando ad allacciare i bottoncini dal basso,con mani tremanti, "Questi vanno chiusi.."
"Ti stanno tremando le mani.."Disse Ian,alitandole sulla fronte.
Cassie non osava alzare lo sguardo, "Si,già,sono piccolissimi questi bottoni..."
"Ti capisco..anch'io faccio fatica ad allacciarli.."
La ragazza lasciò slacciati i primi quattro bottoni, "Però non voglio farti sembrare un prete.."Aggiunse lei,sistemandogli poi il colletto.
Per farlo dovette alzarsi sulle punte.
"Hai sempre le dita così fredde?"Chiese Ian,ridendo.
"Mh,quasi sempre.."Rispose Cassie,sorridendo e andando ad arrotolargli le maniche fino ai gomiti.
Però sempre in tua presenza,pensò lei,mordicchiandosi il labbro inferiore.

"Bè,mh,con un bacio mica passa tutto.."Rispose Katie,deglutendo con fatica.
Trevino le diede un'altro bacio,poi un'altro e poi un altro ancora.
"Ora?"
"Emm..molto meglio,grazie.."
"Figurati,lo sanno tutti che ho le labbra magiche.."
E come dargli torto?
Katie,no,Katie,smettila.
"Certo.."Ridacchiò lei.
"E' per caso una presa in giro?"
"No,papino.."Rispose lei,con una vocina da bimba.
"Oddio, sembri davvero una bambina. Siamo sicuri che non hai tre anni?"Chiese lui divertito.
"No,non confondere la tua età con la mia.."Ridacchiò lei,divertita.
"Quanto sei antipatica.."Disse lui,cominciando a sistemare la cassetta del pronto soccorso,cercando di trattenere un sorriso,facendo il finto offeso.
"Scherzavo.." Ridacchiò lei, allungandosi verso l'attore,scoccandogli un bel bacio sulla guancia.
Ne rimase stupita persino lei,fu una cosa istintiva.
L'attore la guardò confuso.
"Vado a farmi una doccia.."Divagò come sempre lei,fiondandosi in bagno.

"Non so se te l'ho mai detto,ma sei bellissima quando ti mordicchi il labbro.."
"C-cosa?"Chiese lei,alzando lo sguardo istintivamente verso di lui.
"Sei bellissima quando torturi il tuo labbro inferiore.."Sorrise lui.
"Fai questi complimenti a tutte?"
"No,questo tipo di complimento l'ho fatto soltanto a te,piccola Cassie.."Disse accarezzando i fianchi della ragazza.
"Oh,allora lo accetto volentieri anche se è un complimento un po strano.."Disse lei,ridendo nervosamente.
"Perchè?"
"Ti sei complimentato del fatto che mi torturi il labbro.."
Ian alzò spalle e poi rise.
Cassie ne approfittò per respirare.
Possibile che quando c'è lui,non riesco a fare due cose contemporaneamente?
E poi perchè mi stringe sempre a se?
Se fossi stata un uomo a quest'ora mi si sarebbe di certo alzata l'asta!

"Si,però stai attenta a non bagnarti il dito,se no tanto vale che te l'ho medicato.."Le disse Trevino,dirigendosi verso la sua stanza.
"Tranquillo capo!"Disse Katie,andando verso il bagno.
Stava camminando quando,passata davanti alla camera di Ian ,ritornò su i suoi passi e si appiattì contro il muro,sporgendo un poco la testa per vedere quel che stava succedendo,visto che la sua amica non le raccontava nulla.
Oddio,vai a vedere che stanno insieme ora!
Torturarle il labbro,oddio,questi due sono finiti insieme e Cassie non dice niente?
"Bè,dopo avermi vestito,direi che possiamo tornare da loro.."Sorrise Ian, abbassandosi un pò per poggiare la fronte su quella della ragazza.
Dopo averlo vestito?
Katie sgranò gli occhi e,passandosi una mano tra i capelli,si voltò ma si ritrovò Michael attaccato.
"Ih!" Sussultò,"Che diavolo ci fai qui?"
"E' un corridoio,stavo andando a prendere i vestiti puliti in bagno.."
La romana osservò l'attore,era a petto nudo, "B-beh, a me non sembra per niente che tu sia vestito.."Cominciò ad andare nel pallone.
"Infatti ho detto che ci stavo andando.."
"B-beh, allora vai, è inutile che continui a stare qui, no?!" Chiese nervosa la ragazza, poggiata al muro.
Non sapeva come muoversi, era come se il ragazzo l'avesse intrappolata,parandosi davanti a lei.
"Sei imbarazzata.."
"No,non lo sono.."
"Ammettilo.."
"No,ma.. okay,forse è anche un pò normale dato che.. che.. tu sei un ragazzo ed io una ragazza.. E smettila di mettermi a disagio!"Esclamò poi.
Il rossore cominciò ad aumentare sulle guance della ragazza a mano a mano che Michael si avvicinava.
Nello stesso momento,Cassie usciva dalla stanza indietreggiando mentre Ian era davanti a lei.
Stavano scherzando.
Improvvisamente tutt'e due le coppie si bloccarono, guardandosi perplessi.
Tutti e quattro corrugarono la fronte,soprattutto Cassie ed Ian nel vedere Michael mezzo nudo,vicinissimo alla romana.
"Uh-uhm..vado a prepararmi,torno subito.."Squittì la romana,passando a fianco a Trevino.
"Mh,forse è meglio che vada con lei,devo finire di truccarmi.."Disse Cassie.
"Stai benissimo anche senza.."Disse Smoldy,appoggiando un braccio sulla spalla di Trevino.
Mannaggia!,pensò Cassie,se avessi una macchina fotografica gli avrei fatto una foto.
Sembrano due modelli in posa.
FIGO E PIU' FIGO.
"Non ne sarei così sicura Somerhalder..tu non mi hai mi visto senza trucco.."Disse la ragazza,indicandosi la faccia,mezza truccata dalla sera prima.
"Ah,le ragazze!"Esclamò Mike,sospirando.
"Ah,i cavernicoli!"Disse Cassie,copiando lo stesso tono dell'attore e poggiando le mani sui fianchi.
"Non ti ci mettere anche tu,ti prego.."Disse Trevino.
"Oh,scusa. E' vero che questa cosa è come un nome in codice tra te e Katie...una specie di 'tesoro' o 'cucciolo'.."
"Eh?!"Domandò Micheal, "Cosa stai dicendo?"
Mh,forse vogliono tenere la loro relazione segreta,pensò lei.
"Mh?Oh,niente,niente. Lascia stare.."
E così dicendo,la ragazza si ritirò in bagno dove la romana stava finendo di vestirsi.
"Benee.."Disse Cassie,andandosi a sedere sul ripiano di marmo del lavandino.
"Bene.."Ripetè Katie, prendendo la piastra.
"Quindi ora tu e Trevino state insieme,eh?"
"E'?!" Quasi urlò la romana, bruciandosi la fronte con la piastra,"Ouch, anche la fronte no"Si lamentò poi.
Cassie si limitò a ridere, "Oggi non credo sia giornata.."
"Già.. tornando al discorso di prima.. sei fumata? Come ti viene in mente? Piuttosto te con Smolder.."Chiese stupita, ammiccando all'ultima frase.
"Ok, allora qui ad essere fumate siamo in due.."
"Cosa?! Cassie,sai che a me puoi dirlo. Ovvio che se vuoi non dirò niente a Trevino e non lo saprà nessuno al di fuori di me.."
"Katie,ferma,ferma,ferma! Io e Smolder non stiamo insieme,anzi.. soltanto che.."
"Che?"
"Che mi riempie sempre di complimenti.. E a volte,anzi la maggior parte delle volte, ci ritroviamo abbastanza vicini,ecco.."
"Io lo sapevo che gli piacevi!"
"Io non ne sarei così sicura. Però il fatto è che quando eravamo sul set e tu e Mike eravate andati a prendere la pizza,l'ho aiutato a girare una scena Delena e.. ci siamo quasi baciati.. cioè,ci siamo.."Deglutì diventando rossa in volto,"Sfiorati.."
"Allora è per quello che sei caduta.."Sgranò gli occhi la romana,sorpresa, "Che dolci che siete.."
"Sì, ma questa situazione un pò mi preoccupa.."
"Beh,è normale.."Disse Katie,morsicandosi il labbro inferiore.
"Spara!"
"Cosa?!"Chiese, inarcando le sopracciglia.
"C'è qualcosa che preoccupa anche te,indovinato?"Cassie rivolse all'amica un'occhiata interrogativa.
"Ieri sera.."Deglutì rumorosamente,"Trevino si è avvicinato a me,io avevo un pò di dentifricio al lato della bocca.."Continuò insicura.
"E..?"Chiese Cassie,sorridendo dolcemente nel vedere l'amica impacciata.
"E.. ha inumidito il dito e l'ha tolto.. il fatto è che.. poi ha alzato il mio viso,verso il suo e.."Prese un respiro, "Ci siamo sfiorati le labbra.."
"Oh,mio Dio!"Esclamò Cassie,portandosi le mani sulle guance che bollivano, "Katie,ci stiamo cacciando in un guaio enorme.."
La romana sgranò gli occhi, "Cosa stai dicendo?"
"Sto dicendo che magari dovremmo andarcene,che ormai li abbiamo visti,conosciuti,torturati,quasi baciati e ora ci possiamo ritenere soddisfatte. Insomma,li conosciamo a mala pena da 3-4 giorni e già questi quasi ci baciano. Io.."
"Sei spaventata.."Disse Katie,finendo di usare la piastra.
"S-spaventata?"Ripetè l'amica, "Ma cosa dici!No,no,no,sono realista.."
"E già questo dovrebbe preoccuparmi.."Disse Katie.
Cassie appoggiò la testa su un mobiletto li vicino.
"Ok,me la sto facendo nelle mutande.."Ammise Cassie.
"Ma perchè?"
"E che ne so io?"
"Forse dobbiamo goderci semplicemente questi momenti,senza pensare alle cose negative.."
"Cosa hai fatto alla mia amica?"Chiese ridacchiando Cassie.
"Ehi,mica ho detto che faremo due-tre figli con loro e ci sposeremo.."Disse Katie ironica,"Semplicemente che ci sono momenti che forse vale la pena di essere vissuti.."Disse,posando la piastra nell'armadietto,inarcando le sopracciglia, sorridendo poi.
"Non sembri la mia romana.."
"Beh,ovviamente potremmo essere come le altre milioni di ragazze.."Disse, cercando di contenere le risate.
"Questa mi mancava,e smettila!"Cassie,diede una pacca sulla spalla all'amica, roteando gli occhi.

"Bene, noi siamo pronte.."Dissero le due,uscendo dal bagno.
"Finalmente.."Sorrise Ian,"Voi donne.."Sospirò poi.
"Voi uomini.."Lo imitò Cassie.
"Voi oche.."L'imitò Trevino,riferendosi a Katie.
"Voi cavernicoli.."Aggiunse poi Katie,afferrando il burro cacao sul tavolo, precipitandosi verso lo specchio per applicarlo sulle labbra.
"Bene..andiamo.."Disse Ian,prendendo le chiavi della sua auto e buttando poi quelle di Trevino verso il ragazzo.
"Perchè due auto?"Domandò Katie,"Dobbiamo superare ancora i paparazzi?"
"No,è che dopo devo fermarmi alla ISF per incontrare la mia agente.."Rispose Smoldy.
"E noi andremo a riportare i nostri bei costumini al negozio.."
"Cavolo,me n'ero completamente dimenticata!"Disse Cassie.
"Ecco,infatti..su,su,signorine. Ci aspetta una giornata un po movimentata!"Disse Mike,uscendo dall'appartamento.
"Woof!" Esclamò Katie,imitando le zampette di un cane con le mani,aprendo la porta.

 
 
 
 
 
 
Salve ragazze!
Si,lo sappiamo,molto spesso pubblichiamo il capitolo e basta,senza ringraziare nessuno,ma non pensate che via abbiamo dimenticato!
Anzi,abbiamo una sorpresa per voi!
Per due settimane,pubblicheremo i capitoli per due volte.
Uno il mercoledì e uno la domenica,però,visto che oggi ero super su di giri il capitolo nuovo l’ho messo adesso.
Grazie mille a tutte,senza di voi questa storia non varrebbe nulla.
Fateci sapere che ne pensate e se avete qualche consiglio siamo bene accette di ascoltarlo.
Baci,Franci&Erika

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Capitolo 19
*** Non tutto è come sembra (Parte II) ***


NON TUTTO E’ COME SEMBRA (PARTE II)
-Capitolo diciannove-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Entrarono in ascensore.
"Ma che hai fatto in fronte?"
"Un'altra bruciatura tanto per cambiare.."Sbuffò Katie.
"Come hai fatto questa volta?"Chiese Ian curioso,mentre Michael cominciò a ridere.
Le due amiche si lanciarono sguardi che solo loro potevano capire,non poteva mica dirgli che si era bruciata perchè Cassie aveva insinuato che lei e quel cavernicolo irresistibile stessero insieme.
"C-Cassie.."Esclamò corrugando la fronte.
La ragazza sgranò gli occhi,"Io.."Tossì,"Oh, s-sì, sì,è che ho intruppato al suo braccio mentre si piastrava i capelli.."
"Sempre le solite.."Ridacchiò Smolder.
"Sexyhalder,non c'è da ridere qui. E' la vostra presenza,non è di certo una convivenza facile con voi,eh.."
Mike assunse un'espressione accigliata,"Sexyhalder?"
Le porte dell'ascensore si aprirono, Cassie cercò di ridere senza farsi vedere mentre Ian scoppiò in una risata.
Ma come me ne esco?
Cassie mi sta influenzando.
"E' un soprannome,uno dei tanti che ti danno.." Cercò di giustificarsi Katie.
Michael aveva un'espressione un pò confusa.
"Si,infatti.."Disse Cassie,andando in soccorso dell'amica, "Sai,Smolderhalder,Smoldy,Sexyhalder,Ian stuprami Somerhalder,oh,ce ne sono così tanti.."
"Ian stuprami Somerhalder?"Ripetè Smoldy,quasi divertito.
"E tu come fai a sapere tutte ste cose?"Chiese Micheal.
"Bè..p-perchè io e Katie abbiamo una pagina facebook sul cast di TVD e diciamo che abbiamo molte fan che danno libero sfogo ai loro pensieri.."
"Ah,davvero?" Chiesero i due incuriositi.
"Sì.."Confermò la romana.
"Bè,andiamo,ci vediamo lì.."Sorrise Cassie,interrompendo quel momento imbarazzante per entrambe che di certo,lei lo sapeva,non sarebbe finito lì.

I ragazzi erano in macchina già da cinque minuti ma Trevino stranamente non parlava.
"Ehi,hai ancora la lingua?"Chiese la romana,prendendolo in giro.
"Toglimi una curiosità.."Disse serio.
Lei annuì,guardandolo.
"Ti piace Ian?"
"Eh?Ti prego,dimmi che stai scherzando. Perchè queste domande.. assurde?"Chiese sgranando gli occhi la romana.
"Vago sospetto.."
"Se è per la storia dei soprannomi è semplicemente perchè vi abbiamo sempre chiamato così in quella pagina insieme alle nostre fan,quindi.."Spiegò la ragazza, sorridendo dolcemente.
Oddio,perchè gli rivolgo questo sguardo dolce?
Katie smettila!
"CI avete sempre chiamato così? Vorresti dire anche a me?"Chiese divertito l'attore.
Okay, mi uccido.
"Beh, sì. Trevinhot, ecc.."
"Mh,sarei hot.."Guardò la ragazza con un sorriso beffardo.
"Ehi,non guardarmi così e non montarti la testa! Tutti hanno dei soprannomi.."
"Tu mi chiamavi Trevinhot.."
"Già,era un soprannome che girava,ma ora mi sono ricreduta! Gli unici soprannomi che vanno bene per te sono: cavernicolo,pervertito.."Cominciò ad elencarli.
Smettila di parlare a raffica,Katie!

"E così,tu vorresti stuprarmi.."Disse divertito Ian.
"Falla finita,non è vero!"
Come sei brava a mentire Cassie,complimenti!
"Bè,quanto è lontano questo coso..?"Chiese,imbarazzata.
"Non è tanto lontano.."
Il ragazzo,cambiando marcia,sfiorò la gamba della ragazza più volte,la quale si ammutolì.
"Ehi,ti senti bene?"Chiese lui,massaggiando la gamba della ragazza,venendo a contatto con la sua pelle.
"No,niente e che...soffro di mal d'auto.."Rispose Cassie.
Bè,in effetti non aveva detto una bugia.
Lei stava veramente male in auto.
"Davvero?"
"Si..anche in aereo,treno,qualunque mezzo di trasporto e a volte anche l'altalena.."
"Wow,sei un po conciatina.."
"Poco?Io direi tanto..per non parlare poi di quante volte mi ammalo..cioè,faccio paura!"
Ian rise,"Senti,ritornando al discorso di prima,è vero?"
"Vero che?"
"Che faccio impazzire le fan italiane!"
"Oh,Somerhalder non fare il presuntuoso...loro ti ammirano,tutto qui.."
Si,e se potessero ti stuprerebbero in massa,pensò poi.
Come te,disse Pervi.
"E' da tanto che non vado in Italia.."
"Eh,ho notato.."
"Come?"
"No,è che stavo pensando che è da quando ho iniziato a leggere la saga de ‘Il diario del vampiro’ e da quando poi è iniziato il telefilm che stavo aspettando che il cast venisse in Italia.."
"Bè,purtroppo non siamo noi che decidiamo le convention.."Disse Ian.
"Già.."
"La prima volta ci sono venuto nel 1995..in Italia intendo.."
"Quando io sono nata quindi.."
"Sono così vecchio.."Disse Smoldy,con voce un po amareggiata.

"Si,ok,calmati romana mia bella.."Disse Mike.
Katie sorrise un po goffamente anche per il complimento ricevuto.
Cavolo Trevino,se non fossi così irritante saresti molto sbkjdbvkshbvk.
"Sai a che stavo pensando?"Chiese l'attore.
"Mh?"
"Alla tua reazione ogni volta che compare Jenna.."
"C-chi è Jenna?"Chiese lei,facendo la finta tonta.
Lui le lanciò uno sguardo come per dire 'Falla finita,lo sai cosa intendo'.
Era tremendamente bello.
"Uh,sì,la tua ragazza. Non mi è simpatica,tutto qua.."
"Sicura?"
"Sì,sì.."
"E' per questo che mi hai stampato un bel bacio sulla guancia?"
"Sì.."Sorrise,iniziando a sentire caldo.
"E quindi l'altro giorno ti sei stranita perchè mi ha chiamato?"
"Q-quando?"Chiese,abbassando il finestrino.
"Quando stavamo per.."
"Oddio,che caldo!"
"Ma se c'è l'aria condizionata accesa!"
"Ma io ho caldo lo stesso!"
"Dai,tira su quel finestrino che si sta bene. Così fai entrare tutta l'aria calda.."
"Ma io odio l'aria condizionata! E poi non so cos'hai da agitarti tanto.." Gesticolò Katie,mentre Michael entrò in un ampio parcheggio con la macchina.

"Ma cosa dici!?"
"Bè,sapere che io ero un ragazzo quando tu eri ancora con il pannolino come lo definisci?" Chiese,cambiando espressione, era cupo.
"Ma tu non sei vecchio! E poi,se vuoi proprio saperlo,quando sono con te mi trovo bene,non sento per niente la differenza d'età,mi sento protetta e mi fa piacere.."
Oddio, ho detto davvero questo?
Tossì per poi continuare,"Mi fa piacere stare con te.."
"Davvero?"
"Bè,mi sembra ovvio.."Disse Cassie,girandosi verso di lui,per quanto la cintura glielo permettesse, "Ascolta,io ti ammiro,Katie ti ammira e conosco altre 726378 persone che ti ammirano,ma non solo perchè sei bello fuori Ian.."
"Ah no?"Chiese lui in tono un po amaro.
"No.."Rispose la ragazza sorridendo, "Ti ammiriamo perchè sei bello anche dentro e la devi smettere di dire che sei vecchio o altro,ok?"
L'attore fece una faccia poco convinta.
"Senti.."Disse allora Cassie decisa,"Facciamo una cosa,sempre se ti va. Adesso andiamo a fare la prova abito,poi ti accompagno alla ISF e poi ti porto in un posto.."
"Che posto?"
"E' una sorpresa..ti devi fidare.."

"Sai,a volte mi fai paura..hai dei cambiamenti d'umore simili a quelli di una vecchia!"
La romana rise, "Non ci posso fare niente..credo sia il caldo.."
"Oddio,quindi tutta l'estate sarai così?"
"Mh,non solo,anche d'inverno.."Disse Katie,scendendo dalla macchina,insieme a Mike.
"Anche con il freddo?"
"Sì,sono abbastanza freddolosa, il che mi fa innervosire e potrei prendermela con te facilmente.."Spiegò,prendendo in giro l'attore.
"Bè,non mi preoccuperei tanto però.."
"Perchè no?" Chiese,alzando un sopracciglio.
"Bè,semplicemente perchè d'inverno potrò riscaldarti io.."Ammiccò Michael.
Dopo qualche secondo Katie riuscì a proferire parola,"Stai flirtando con me. Non sapevo che i cavernicoli avessero questo lato. Mi stupisci!"Corrugò la fronte lei.
"Bè,mi piace stupire le ochette come te.."Sorrise beffardamente,avvicinandosi alla ragazza.
Dio,fai qualcosa,fai qualcosa.
In lontananza Katie riuscì a vedere la macchina di Smolder, "Uh,sono arrivati!"

"Ma quei due non sono...?"Chiese Ian, socchiudendo di poco gli occhi per via del sole.
"Katie e Mike.."Ridacchiò Cassie.
"Ma stanno insieme?"
"Secondo te?"Chiese la ragazza slacciandosi la cintura.
L'attore ci pensò su.
"Ma che fai,ci pensi pure?"Chiese lei,scoppiando a ridere.
"Bè,guardarli li..tutti vicini,che si guardano dritto negli occhi,lei un po imbarazzata.."
"Sembriamo io e te.."Disse la Cassie,sovrappensiero.
Smoldy girò il viso verso di lei,corrugando la fronte.
La giovane lo guardò "Insomma,ogni volta ci ritroviamo in quelle posizioni imbarazzanti.."

"Possibile che riesci sempre a sfuggirmi?"Domandò Trevino.
"Pensavo che le ragazze difficili piacessero ai ragazzi.."
"Infatti.."
Katie ridacchiò,"Va bene papà,sono arrivati.."Disse con la vocina da bimba, indicandoli con un cenno della testa.
Mike cominciò a ridere e le scompigliò i capelli.
"Stupido,me li sono piastrati.."Urlò,facendo la finta offesa.

Il ragazzo dopo un pò di esitazione riuscì a dire,"E ti dispiace?"
"Perchè questa domanda?"Chiese sorridendo,scendendo dalla macchina,cercando di non fargli vedere quanto lei si stesse vergognando in quel momento.
"Così,semplice curiosità.."Rispose,chiudendo la macchina.
Cassie stette per replicare quando l'attore aggiunse,"Sarà che io adoro quei momenti che tu definisci imbarazzanti.."
Oggi muoio,non c'è niente da fare.
"Katie!"Urlò la ragazza,allontanandosi da Smoldy.
"Che c'è?"Le chiese la romana,una volta vicina.
"Niente,stavo cercando un modo per allontanarmi da Ian.."
"Momento imbarazzante?"
"Molto imbarazzante.."Rispose l'amica,spingendo la porta dell'atelier di Armani.
Appena entrati,una commessa gli accolse con un sorriso cortese, "Buongiorno..che posso fare per voi?"Chiese.
"Salve.."Disse Smoldy, "Sono Ian Somerhalder e mi piacerebbe provare degli abiti formali per un evento a cui dovrò partecipare fra un mese. Il signor Armani mi ha detto che ha tenuto da parte dei provini per me.."
"Oh,certo signor Somerhalder,la stavamo aspettando. Prego mi segua.."
Il gruppo si mosse verso una sala,mentre Cassie e Katie si guardarono intorno con aria meraviglia,ma contemporaneamente preoccupate che la loro goffaggine potesse procure ai due attori dei guai.
"I suoi vestiti si trovano nel camerino. Nel frattempo i suoi amici posso accomodarsi qui.."Disse la commessa,indicando delle poltrone di pelle, "Quando ha finito me lo faccia sapere che chiamerò subito il sarto per poter applicare delle modifiche al capo.."
"La ringrazio.."Disse Ian e la donna se ne andò.
Mentre i tre,si sedevano sulle poltrone,Ian andò verso il camerino.
"Allora.."Disse Michael,seduto tra le due ragazze,picchiettando le sue mani sulle sue gambe,"Quando vi sposerete?"
"Trevino smettila!"Lo rimproverò Katie.
Cassie si limitò a roteare gli occhi e a lanciargli un pugno sulla spalla.
"Mi mettete paura.. Sapete,non ho mai ricevuto un bacio da voi due,ma soltanto calci,pugni,schiaffi e.. anche insulti accompagnati da sguardi omicidi.."Spiegò Mich, come se fosse un reale problema.
Si vedeva che era un attore,un bravo attore.
"Oh,povero Trevino.."Lo prese in giro Cassie,"Lo vuoi tu. Smolder non ha mai ricevuto queste cose da parte nostra.."
"A parte il primo giorno che lo avete incontrato.."Precisò il ragazzo.
Katie gli diede un piccolo schiaffo.
"Ecco,vedi? Lo vuoi tu.."Aggiunse Cassie.
"Bè,aspetta,ripensandoci.. Katie mi ha abbracciato e.."Spiegò lui,con un sorriso malizioso.
"Trevino,non ti sembra di parlare un pò troppo?"Lo interruppe la ragazza, corrugando la fronte e forzando un sorriso.
"Cassie!"
Era Ian.
"Oh,torno subito.." Si scusò Cassie, raggiungendo i camerini,"Che succ...?"La giovane si bloccò di colpo,dopo aver scostato la tenda del camerino.
Il ragazzo aveva soltanto dei boxer ed un giacchetto con la cerniera tirata poco su, all'altezza della pancia, lasciando intravedere i pettorali.
E che pettorali!
Cassie smettila!
"Oddio scusa!" Esclamò Cassiopea,girandosi,ma nel chiudere la tenda diede un pugno all'attore.
"Oddio scusa!" Disse di nuovo.
Era rossa in volto.
"Ehi,tranquilla,ti ho chiamato apposta. Vuoi che rimetta i pantaloni? Magari t'imbarazza.."
Beh,veramente sì,m'imbarazza e anche molto.
Che domande sono?
Cassie digliene quattro!
"Oh no,no.. figurati.."
Cosa cazzo sto dicendo?, pensò sempre di più impanicata.
"Cassie,non mi si tira più giù la cerniera del giacchetto,potresti aiutarmi?"
"Oh c-certo.."
La giovane entrò nel camerino e provò a muovere la cerniera.
La ragazza dopo circa cinque minuti,ancora non ci riuscì,a breve le sarebbe venuta la gobba,così si chinò sulle ginocchia,per intravedere meglio il problema della cerniera.
Chissà cosa potrebbe pensare la gente se ti vedesse così.
No, smettila!
Pervi per un istante potresti stare zitta?
Grazie.
Incredibile, ora parlava anche da sola.
 
"Che fine avranno fatto?"Chiese Katie.
"Mh,non lo so,andiamo a controllare.."
"Dici che dovremo?"Chiese la romana.
"Oh,si,dovremmo.."
I due ragazzi si alzarono e andarono verso il camerino.
Una volta entrati nella stanza videro che la tenda era scostata e che Cassie era inginocchiata davanti a Ian.
Katie stava per parlare,ma Trevino le mise una mano sulla bocca e la trascinò dietro il muro.
"Che stai facendo?"Sussurrò la ragazza isterica.
"Shh.."Fece l'attore,sporgendo la testa.
La romana si morse il labbro e poi fece la stessa cosa del ragazzo.
"Oddio,Ian,non so se ce la posso fare.."Disse Cassie.
"Bè,provaci per favore.."Disse Smoldy.
"E se poi faccio qualcosa che non devo fare?"
"Tranquilla,in quel caso rimedio io.."
"Cazzo,però,quanto è duro!"Esclamò la ragazza,passandosi una mano sulla fronte.
"E ho notato!"Disse il ragazzo, "E' la prima volta che mi succede in un negozio.."
"A me no. Però non così.."Disse Cassie.
MA CHE CAZZO STANNO FACENDO QUEI DUE?!,pensò sconcertata Katie.
I due,dietro al muro,sentirono dei passi.
"Oh mio Dio, la commessa.."Esclamò Katie.
Il ragazzo sgranò gli occhi,"Chissà cosa staranno facendo,dobbiamo fare qualcosa.."
"Cosa pensi stiano facendo? Insomma,la mia amica non è così.. così.."
Il ragazzo inarcò le sopracciglia..
"Così.. Così!"Esclamò.
"Pensa bene alle loro parole. Non vorrai facessero una brutta figura,vero?"
"Vero!"
Katie diede ragione a Mike.
Le loro parole parlavano chiaro,sopratutto con quella posizione.
Oddio,non ci posso credere..
La signora del negozio si diresse verso il camerino,quando Katie si buttò in mezzo, impedendogli di passare,"Oh che bel negozio.." Sorrise, "E' difficile mantenere un negozio,vero?"Chiese, cercando di distrarla.
"Bè,non tanto. Scusi,ma ora devo andare dal signor Somerhalder.."Disse, continuando a camminare.
"N-no!No,perchè vede.. Lui.. deve misurarsi un paio di pantaloni!"Disse Katie sgranando gli occhi verso Mike,in cerca di aiuto.
"Sì, un attimo,raggiungo il signore e poi sono subito da voi.."Disse sorridente,ad un passo dal camerino.
"No,no,non può.."Ripetè Katie,parandosi nuovo davanti alla donna.
"E perchè mai?"Chiese lei.
"Bè,perchè..perchè mi stavo appunto chiedendo,dove a preso quella bellissima giacchetta.."

"Ecco...qualche secondo ancora..fatto!"Disse Cassie,sbloccando la cerniera.
"Grazie piccola Cassie.."Disse Ian,tirandosela su.
"Di niente.."Disse lei,alzandosi.
"Allora,ti piace?"Le chiese l'attore,girandosi verso l'enorme specchio per guardarsi.
"Mh,si carino,ma.."
"Ma?"
"Bè,per quel che ho capito è un evento importante e perciò io troverei più adatto uno smoking.."
"Trovi?"
"Si.."Rispose Cassie annuendo, "Dovresti mettere questa e questi.."Disse la ragazza afferrando una giacca e dei pantaloni blu scuro, "Ti farebbero risaltare gli occhi. E poi,sotto la giacca,una bella camicia bianca un po aperta,senza cravatta o papillon..."
 
"E' della Guess signorina.."Rispose la commessa.
Katie si sporse e vide che Cassie si era alzata di nuovo in piedi.
Che fortuna,sospirò.
"Uh, grazie.. Prego,ora può andare.."Sospirò di nuovo.
Michael le diede una gomitata nel vedere che la commessa aveva un'espressione confusa,"No,intendeva che le dispiaceva di averla trattenuta.."Sorrise gentile lui.
"Oh, capisco. Scusatemi un attimo ragazzi.." Disse,dirigendosi verso i ragazzi nel camerino.
"Bene,signore ha deciso?"
Mike e Katie seguirono la signora.
"Sì,questo va benissimo.."Disse sorridente Ian.
"Glielo ha consigliato la sua ragazza? Ottima scelta!" Esclamò sorridente.
"Ehm.. io non.."Balbettò Cassie.
"Sì.."Confermò Ian,lasciando tutti a bocca aperta,tranne Katie.
"Bene,l'aspetto in cassa,signor Somerhalder.."Disse,lasciandoli tutti e quattro.
"Lei?La tua ragazza?"Michael cominciò a ridere.
Smolder gli fece un sorriso sghembo e aggiunse,"Cassie,ti dispiace uscire?Devo cambiarmi.."
"Oh,s-sì, certo.."
I tre ragazzi tornarono all'entrata, lasciando che Sexyhalder si rivestisse,
"Cassie,posso parlarti un attimo?"Chiese Katie,pensierosa.
"Oh,si certo.."Disse Cassie.
Entrambe si girarono a guardare Trevino,"Io..mh..credo che andrò di la..ho visto delle cravatte mica male.." E così dicendo il ragazzo sparì dietro l'angolo.
"Che c'è?"Chiese la ragazza.
"Come che c'è?!"Esclamò Katie,incredula,"Vi ho visto sai?Cioè,ho capito che ti piace,però.."
"E lo so,ma è stato lui ha chiedermelo..se fosse stato per me non ci sarei nemmeno andata!"
"Oh,Dio,Cassie!"
"Che poi ho fatto una fatica bestiale,perchè si era incastrata nei pantaloni!"
"E come cazzo ha fatto ad incastrarsi?"Chiese la romana,sgranando gli occhi.
"Perchè da una parte era più lunga!"
"Più..?Vuoi dire che Smoldy,non solo è ben dotato,ma ha anche un pezzo più lungo?"
"Eh?!Ma cosa stai dicendo! Guarda che gli si era incastrata la cerniera della felpa e io lo stavo aiutando a sbloccarla!"
"Felpa?Cerniera?"
"Oh,santo Cielo,Katie,non mi dire che pensavi stessi facendo un...a Ian!"Disse la ragazza,mettendosi una mano sulla bocca.
"Tutto portava a quello!"Disse lei,quasi per giustificarsi.
"Cosa?Ma credevi davvero che io possa..?"
"No,è che.. Io non.. E' quel cretino di Michael che mi asseconda sempre poi!"
Cassie rise,la sua espressione era tra lo shockato e il divertito.
"Bene,ho fatto.."Disse Ian,dirigendosi verso la cassa per pagare.
"Oh, okay.."Dissero le due,voltandosi verso di lui.
"Senti,vado a recuperare Trevino,che non so dove diavolo mi sia finito. Tu resta con Smolder.."Le sorrise Katie.
"Okay.. e daglielo un bel bacetto al tuo cavernicolo.."La prese in giro l'amica.
"Tu pensa al tuo,PICCOLA CASSIE!" La prese in giro la romana.

"Michael,dove sei?" Quasi urlò la romana,passando tra i vari abiti.
"Proprio qui.."Disse Mike,comparendole alle spalle,e alitandole sul collo scoperto.
Katie sentì dei brividi percorrerle lungo la spina dorsale e le gambe farsi di gelatina.
NO,NO,NO.
TU NON SEI CASSIE! RIPRENDITI.
"Che stavi facendo?"
"Secondo te?"
"Giocavi a nascondino?"Chiese la ragazza,girandosi verso di lui.
"Più o meno.."

"Contati o carta?"Chiese la donna.
"Carta..”Rispose Ian.
Cassie gli si avvicinò,sorridendogli gentile.
"Ecco a lei.."Disse la commessa.
"Grazie mille. Arrivederci.."Disse lui e insieme uscirono dal negozio.
"Ma Katie e Trevino?"Chiese l'attore,mentre apriva il baule della sua macchina per metterci dentro il nuovo acquisto.
"Sono ancora dentro.."Rispose lei,poggiandosi all'auto.
"Smoldy?"
"Si?"
"Prima non avresti dovuto dire quella cosa.."
"Quale cosa?"Chiese lui,parandosi davanti a lei,con le mani nelle tasche posteriori dei jeans.
"C-che sono la tua ragazza.."Rispose Cassie,deglutendo.
"Ti sei offesa?"
"No,no!E' solo che in questo modo hai compromesso la tua copertura con Nina.."
"Bè,è solo una commessa,in fondo non ho mica rovinato la mia reputazione e,anche se fosse sei una bellissima ragazza,direbbero che ho fatto un salto di qualità.."
Disse poggiandosi al cofano,prendendo Cassie per i fianchi, avvicinandola a sè.
Cassie respira!

"Vedi che ho ragione quando dico che hai tre anni.."Ridacchiò la romana.
"Bè,se non ti sta bene.."
"Scherzavo,papà.."Continuò a fare la bambina come quando stavano nell'appartamento.
"Adoro quando fai questa vocina e quegli occhi.."
"Che occhi faccio?"Chiese ironica.
Già,l'ironia la doveva usare,Mike cominciava ad avvicinarsi.
"Da cucciolo.."Sorrise lui,poggiando la fronte su quella della ragazza,abbassandosi di un bel pò.
Katie sentì le loro mani sfiorarsi.
"Anche i cuccioli graffiano.."Ridacchiò,poggiando le mani sull'attore per allontanarlo un pò,rivolgendo lo sguardo sulla maglia a mezze maniche verde.
"Ma solo i cuccioli cattivi lo fanno.."Disse lui,con voce roca.
"E io ti sembro un cucciolo mansueto?"Domandò lei,ridendo.
"Mh,no..ed è questo il bello. Ti addomesticherò io.."
"Sono uno spirito libero,nessuno mi può addomesticare..il mio cuore appartiene alla natura.."
Mike si staccò da lei e si portò le mani sopra alla testa.
"Che fai?"Chiese la romana confusa.
"Faccio il pino! Ora sono abbastanza naturalistico per te?"

"Oh,Ian,davvero non esagerare così! Nina è bellissima e tu non dovresti dire che io sono meglio di lei,perchè diresti una bugia e chi dice una bugia non è figlio di Maria.."Disse Cassie,sconsolata.
Possibile che non riuscisse a capire?
"Infatti mia madre si chiama Edna.."Disse lui,sorridendole.
"Non sto scherzando.."Disse lei,seria, "Nina è alta,magra,ha due gambe simili a grattacieli ed..è bellissima. Smettila di dire che io lo sono di più,per favore.."
"Ti da così fastidio?"
"Si.."Disse Cassie,staccandosi da lui.
"Ora sei arrabbiata con me?"Chiese lui.
La ragazza si girò verso l'attore e lo abbracciò "No,scusa.."
 
La ragazza scoppiò a ridere, intenerita dall'attore, "Sei adorabile quando fai così.."
"Allora, il tuo cuore appartiene a me?"
"No,il mio cuore appartiene a me.." Ridacchiò Katie.
Che brutto mentire.
"Mh.." Il ragazzo mise giù le braccia,facendo il finto offeso,sembrava un bambino.
"Vieni qui,sei il mio albero preferito.."Ridacchiò lei,alzandosi sulle punte per abbracciarlo,"Anche se per me resti un cavernicolo.."
"E tu per me un'oca.."Disse,stringendola a sè,sprofondando nei suoi capelli morbidi come la seta che sapevano di vaniglia.
"Stupido!"Lo rimproverò,dandogli un pizzicotto dietro al collo,restando abbracciati.
"Ahi! Che fai?" Chiese Mich,corrugando la fronte,ridendo.
"Devi rovinare sempre tutto!"Sorrise,guardandolo negli occhi.

"Non devi scusarti,piccola Cassie.."
"Sai che sei il ragazzo più dolce che io abbia mai conosciuto?"
"E tu sai che sei l'unica ragazza che mi ha conquistato con la sua semplicità?"
"In che senso 'conquistato'?"Chiese lei.
Magari aveva capito male,ma nella sua lingua conquistare significava piacere.
"Che è stato così semplice volerti bene.."
"Da amico?"
"Si..cioè..certo.."
"Ah ok.."Disse Cassie,un po dispiaciuta.
In quel momento il cellulare della ragazza iniziò a suonare,'Ma se lui non ti ama,cazzo te ne frega? Prendimi sono tuo,baby!'
OK,NOTA PER ME: CAMBIARE SUONERIA.
"Uh..em..un secondo è mia madre.."Disse la giovane,premendo il tasto verde, "Pronto?"
"Cassie!"Esclamò Diana,dall'altro lato della cornetta.
"Ciao mamma.."
"Ma che fine hai fatto?Sono giorni che non ti sento!Stai bene?Ti è successo qualcosa?Perchè non hai chiamato?"Chiese la donna,facendo alla figlia domande a raffica.
"Si,sto bene. Sono stata solo violentata da un barbone ubriaco,rapinata e ora sono in cinta..per non parlare del fatto che vivo in un cartone..sotto un ponte.."Rispose Cassie,mettendo il viva voce,visto che Ian le continuava fare delle espressioni abbastanza confuse.
Ci fu un attimo di silenzio,poi sua madre iniziò a delirarle addosso, "Cassiopea Maria Alessandra Alexys hai diciotto anni ma questo non significa che mi è vietato sgridarti! Smettila di fare la bambina e rispondi alle mie domande!"
"Okok. Sto bene,tranquilla e non ti ho chiamato perchè mi sono dimenticata.."
"Dimenticata?DIMENTICATA?!Ti puoi dimenticare i pop corn nel microonde,ma non di chiamare tua madre!Guarda,ti passo Eros perchè sto per avere una crisi di nervi.."
"Pronto?"Fece suo fratello,qualche secondo dopo.
"Fratello..."Disse Cassie.
"Sorella.."Disse lui, "Allora,trovato il tuo Ian Somermerder o come cavolo di dice?"
"Questi non sono affari tuoi!"Rispose al ragazza,arrossendo vivamente.
"Oh,allora l'hai trovato! L'hai anche scopato?"Chiese suo fratello.
"SEI UN PORCO!"E così dicendo chiuse la chiamata.
 
"Andiamo.."Disse la ragazza sciogliendo l'abbraccio.
"Per forza?"
"Sì,Cassie ed Ian ci stanno aspettando e oggi abbiamo davanti una giornata movimentata.."Ridacchiò Katie,andando verso l'uscita.
"Sì,stanno aspettando proprio noi quei due.."Disse serio, "E vai piano.."Aggiunse,raggiungendo subito la romana, afferrandole i fianchi, "Arrivederci”Disse poi in riferimento alla commessa.
"Arrivederci.."Disse Katie,divertita.
La commessa ricambiò il saluto.
"Bene,eccoci qui"
Cassie era rossa in faccia.
"Ehi,tutto okay?"Chiese Katie,affiancandosi all'amica, mentre i due attori parlavano fra di loro.
"Ho messo il vivavoce e mio fratello mi ha chiesto se avevo trovato il mio 'Somermerder' e se ci avevo scopato.."Roteò gli occhi,nervosa.
La ragazza stette per ridere,"E dai,lo sai che io amo tuo fratello,è soltanto..un ragazzo.."Spiegò cercando di rassicurarla, "Credo.."Aggiunse poi aggrottando la fronte.
"E' un porco.." Accennò un sorriso Cassie.
"Come Trevino.."
"Chi nomina il mio nome invano?" Chiese l'attore,scattando dietro la romana, abbracciandola da dietro.
Le gote s'infiammarono e Cassie ed Ian lo notarono a tal punto che si lanciarono sguardi compiaciuti fra di loro.
"Bè,ragazzi io devo andare.."Disse Ian.
"Dove?"Chiese Katie,ancora abbracciata a Mike.
"Alla sede della ISF che c'è qui in ad Atlanta..devo sbrigare alcune faccende e poi potrò passare l'intero pomeriggio con voi.."
"Quindi,piccola Cassie.."Disse Trevino, "Ora dovrai venire in macchina con noi.."
"Oddio,ho paura!"Esclamò la ragazza,facendo l'occhiolino e Micheal.
Smoldy si è dimenticato della sorpresa che volevo fargli,pensò sconsolata la ragazza.
"Che fanciulla di poca fede.."Disse l'attore.
"Tranquilla Cassie.."Disse Somerhalder, "Tu vieni con me.."
"Davvero?"Chiese la ragazza,che tutta d'un tratto si sentiva più viva che mai.
"Certo,non dovevi mica farmi vedere una cosa?"
La giovane annuì.
"Che cosa?"Chiese Trevino,che parlò con un tono di voce abbastanza malizioso.
La romana gli diede una gomitata nelle costole.
"Ahio!"
Cassie rise,"Una cosa Mike. Non LA cosa!"
Tutti scoppiarono in una fragorosa risata,"Okay,andiamo. Ci vediamo dopo brother.."Disse poi Smolder,mettendo un braccio intorno alle spalle di Cassie.
"See you later,brò.."
Le due ragazze rotearono gli occhi e sorrisero.

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Capitolo 20
*** Sembra passato di più. ***


SEMBRA PASSATO DI PIU’
-Capitolo venti-
 
 
 
 
 
 
 
 
"Bè,hai in mente qualche cosa?"Chiese la romana.
"Cosa?"
"Sai com’è,abbiamo staccato l'etichetta al mio vestito,se ne accorgerà.."
"Ehi,sono Michael Trevino,si scioglierà di sicuro davanti ad un tipo del genere,sono così.. sexy.." Disse,modesto.
"Dio,ti prego,dimmi che stai scherzando!" Fece lei con una faccia disgustata.
"Sai anche tu che è così.."
"Sì,fai parte di ogni mia fantasia più segreta,però non dirlo a nessuno,eh.."Lo prese in giro la romana,continuando a ridere dell'attore.

"Bene,bene,bene,sei contenta di stare in macchina con Somermerder?"Chiese Ian, cominciando a ridere,facendo sentire la ragazza in imbarazzo.
"Sei uno stupido!"Lo rimproverò lei,ridendo,lanciandogli un piccolo schiaffetto sul braccio.
"Scherzavo.."Sporse il labbro inferiore,dando un piccolo pizzicotto sui fianchi della ragazza,"Ma quale sarebbe la sorpresa?"Chiese poi curioso.
"Ian,non posso dirtelo,se no non sarebbe più una sorpresa!"
"Un indizio?"
"No,no,non ti dirò niente!Sarò impassibile. Una tomba!"
"Ah,voi ragazze e i vostri enigmi. A volte siete così complicate.."Disse l'attore,passandosi una mano sopra il viso.
Cassie rise, "Non è vero che siamo complicate..e che a volte neanche noi sappiamo quello che vogliamo e,inoltre,a voi uomini sembriamo complicate perchè voi siete così prevedibili!"

"Tranquilla,il tuo segreto è al sicuro con me.."Disse Trevino,girandole intorno e andando poi verso l'auto.
"Bene,perchè se no sarò costretta da ucciderti.."
"Sono troppo bello per essere ucciso.."
"Ma non troppo modesto per essere picchiato.."
Entrarono in macchina, "Mike,ma i vestiti sono già in macchina?"
Il ragazzo imprecò, "No,me li sono dimenticati.."
"Io lo sap..."
"Scherzavo,sono qui.."Disse,indicando i sedili posteriori, "Vedi che non devo e non posso essere picchiato?"
"Ah.."Roteò gli occhi la romana,"Sei così stupido"Continuò divertita.
"Farò finta di non aver sentito,ma ne pagherai le conseguenze. Andiamo va!"

"Noi prevedibili?"
"Già,voi,voi.."Inarcò le sopracciglia,annuendo,la ragazza.
"Bè,io direi che non tutti sono così,non credi?"
"Dai,qual è la cosa più folle che hai fatto per una ragazza?" Chiese la giovane con un'espressione tipo 'sentiamo le dimostrazioni d'amore più banali'.
"Mh,ho cucinato per una ragazza,una cena a lume di candela e.."
"E..?"Chiese la ragazza,con un sopracciglio alzato come per dimostrare che aveva ragione.
"E.. forse una cosa folle per una ragazza non l'ho ancora fatta perchè non sono mai stato innamorato veramente.."
"Bè,dimentichi di essere andato a Parigi,solo per cenare con una ragazza..non che sia poi così impressionante,ma almeno è una cosa abbastanza innovativa.."
"Mh,io non la conterei come volta.."
"Perchè?"
"La ragazza era Nina.."
"Ah,allora no.."Disse Cassie,mordendosi il labbro inferiore, "Senti,ti posso fare una domanda?"
"Certo.."Rispose l'attore,guardandola di sfuggita.
"Ecco,mi stavo chiedendo..perchè tu e Nina dovete fare finta di stare insieme?"
"Diciamo che è una trovata pubblicitaria dei nostri agenti.."Rispose lui,con un tocco di disgusto in ogni parola.
Lui non voleva farlo?
"Per avere più ascolti nello show?"
"Nono,non per quello...non ti so spiegare bene il perchè.."

"Senti,vero che dopo ci fermiamo a mangiare da qualche parte?"Chiese Katie.
"Possibile che non pensi altro che al cibo..?"
"Non confondermi con Cassie.."
"Bè,però anche tu mica ti risparmi,eh.."
"Vorresti dire che sono grassa?"Chiese Katie,incrociando le braccia al petto.
"Bè.." Ci pensò un pò su l'attore.
"Cosa?Ma ci pensi anche?Grazie!"Esclamò,incurvando le sopracciglia,lanciandogli occhiatacce.
"Sto scherzando!"Esclamò,cominciando a ridere,mentre parcheggiava.
"Fottiti!"
La romana,diede uno schiaffo all'attore sul braccio,mentre guardava fuori dal finestrino,quando sentì strusciare.
Oh no,aveva preso il marciapiede con la ruota.
Katie,considerati morta.
L'attore lentamente si girò verso di lei,sgranando gli occhi.
La romana tossì,"Cosa ho fatto?"Sussurrò poi.

"Non riesci o non vuoi?"
"Non ci riesco. So che tipo di persona sei.."
"Che tipo di persona sono?"
"Una persona che non va in giro a raccontare i fatti degli altri giusto per fare un pò di gossip ed avere due minuti di visibilità,so che a te posso dirlo.."
Wow, Smoldy si fida di me.
Okay Cassie, non ha detto così,non farti film mentali.
"Bè,fa niente,io non volevo.."
"Probabilmente per.. per avere più attenzioni,per altri gossip in più,per accontentare i fan di questa coppia,per scrivere più
news sui giornali.. i motivi sono così tanti,ma nessuno ne forma uno concreto.."Spiegò l'attore,confuso.
Perchè aveva quell'espressione?
"Ma se tu,tipo,non so,ti innamorassi di una ragazza,cosa succederebbe?"Chiese la ragazza un po intimidita.
Doveva stare attenta a come poneva queste domande un po 'scottanti' o avrebbe capito che il vero significato della domanda era: "E se tu ti innamorassi di me?"
"Bè,in quel caso,prima proverei a stare con questa persona in segreto,per metterla alla prova,per vedere se i suoi sentimenti sono veri. Vedi Cassie,io faccio un lavoro che mi occupa la maggior parte del tempo. Per registrate una stagione intera di TVD mi ci vogliono all'incirca nove mesi dove,non solo devo recitare,ma anche doppiare,tenermi in allenamento,partecipare a degli eventi,ricevere premi,fare interviste,servizi fotografici,convention e tanto altro. Ormai è così da quando avevo 17 anni. Io mi sono abituato,così come anche la mia famiglia. Ma devo essere sicuro che anche la persona che amo lo faccia,perchè se no tra noi due non potrà mai funzionare.."
"Oh,lo farò!"Rispose spontaneamente la giovane, "Cioè.."Si corresse velocemente, "Se io fossi quella ragazza,lo farei. Farei di tutto per poter stare con te,con il ragazzo che amo..."
 
Trevino sgranò gli occhi e subito uscì dall'auto,per assicurarsi che le ruote fossero tutte intatte.
Katie strizzò gli occhi, pensando che il ragazzo si sarebbe arrabbiato.
Okay che lei faceva sempre danni,ma la macchina era decisamente troppo.
"Ehi,cos'è succ..?"Chiese la romana aprendo lo sportello.
"Mi hai fatto rigare il cerchione. Guarda in che condizione sta!"Esclamò arrabbiato il ragazzo.
"Oddio,ti giuro,io non volev.."La ragazza si avvicinò alla macchina,"Ma.. Michael, non ha neanche un graff..."
La ragazza non finì la frase che venne sollevata subito dall'attore, "Ci sei cascata, sono un bravo attore,non credi?" Chiese ridacchiando Mich,mettendola seduta sul cofano della macchina.
"Ma che fai?"Chiese divertita.
Improvvisamente un gruppo di paparazzi si avvicinò a loro,erano più microfoni e telecamere di persone in carne ed ossa.
"Negozio,subito!"Esclamò Mike,prendendo per mano la ragazza,trascinandola nel piccolo negozio,dopo aver preso gli abiti ed aver girato l'angolo.

L'attore rimase un attimo in silenzio, "Vedo che hai le idee ben chiare.."
"E' una mia teoria.."
"Sembra che tu ci abbia pensato su.."
"Bè,a volte si sogna di stare con il tuo attore preferito e così di conseguenza ti vengono questi pensieri.."
"E non saresti gelosa se lavorasse con una donna e dovesse girare scene osé?"
"Sarei gelosissima.."Rispose Cassie ridendo, "Ma è il suo lavoro e io mi dovrò fidare di lui.."
"E non hai paura TU di tradirlo?"
"No,quando amo una persona non la tradisco. Lui capirà che qualcosa non andrà,quando non lo guaderò più negli occhi. Fino al quel momento non dovrà avere dubbi.."

I due si fiondarono all'interno del locale e Trevino girò il cartellino appeso alla porta da 'aperto' a 'chiuso'.
"Ma che..?"Disse la commessa, "Oh,siete voi!"Aggiunse poi,mettendosi una mano sul cuore.
"Salve.."Disse Katie.
"Scusi,ma ci dovrà ospitare per un po.."Disse Mike.
"Ospitare? In che senso?"Chiese la signora un pò preoccupata.
"Nel senso che ci sono i paparazzi qui fuori.."
"Ah,vi serve un pò di privacy,capisco.."Sorrise, comprendendoli.
"N-no,cioè, privacy,non nel senso.. cioè.."Corrugò la fronte Katie che s'imbarazzò al pensiero che li aveva scambiati per una coppia di fidanzatini.
"Sì,ci serve un pò di privacy.."Confermò Michael.
"Okay,bene,io vado nel magazzino,voi fate pure.."

"Mi piace come la pensi.."
"Anche a me.."Sorrise,prendendolo in giro.
"No,seriamente.. Non ho mai incontrato una ragazza come te. Forse perchè sono circondato da ragazze che vogliono soltanto una cosa da me.."
"Cioè?"
"Notorietà e portarmi a letto.."
"Oh,allora due cose.."Rise Cassie.
"Già.." Ridacchiò,"Sei speciale,piccoletta.."Aggiunse poi in tono serio.
Aspetta,mi ha chiamata piccoletta?
E il mio nome dove lo ha lasciato?
"Somerhalder?"
"Si?"
"Sei vuoi che ti dica qualcosa di carino,chiamami con il mio nome.."
"Non ti piacciono i soprannomi?"
"No,mi piacciono,solo che..bè,non ti so spiegare.."
Ian, "Ok,PICCOLA CASSIE.."
"Sono strana vero?"
"Strana al punto giusto.."
Oddio,quanto mi piaci Smoldy!

"Ma che ti salta in mente?!"Chiese isterica la romana,dando uno schiaffo sui pettorali dell'attore.
"Mh?"
"Vogliamo un po di privacy.."Ripetè lei,imitando la voce di Trevino.
"Avevi altro in mente?"
"No,ma potevi inventarti qualcos'altro!"
"Qualcos'altro del tipo?"
"Del tipo 'Mh,sa,ci sono dei paparazzi nel parcheggio e potrebbero pensare che io e questa ragazza così paziente,tanto da sopportarmi tutto il giorno,stiamo insieme'.." Spiegò lei.
"Perchè sei così turbata?"
"Turbata? Io? E' che.."
"Ti da fastidio il fatto che possano pensare che io e te stiamo insieme?"
"Ma come potrebbe darmi fastidio?"Esclamò tutto d'un botto.
Oddio,cosa cazzo ho detto?

"Mi piace come mi vedi.." Rispose la ragazza,sorridendo.
"Posso farti una domanda?"
"Dimmi.."
"Io ti piaccio?Almeno un pò?"Chiese,serrando la mascella,fissando la strada.
Oh mio Dio,ora muoio.
"Sì,sei di certo un bravissimo attore.."
"Non intendevo proprio quello.."
"Oh,Ian,non puoi fare queste domande ad una ragazza! Soprattutto a una timida come me!"Disse Cassie,arrossendo.
"Ah,no?"
"No!"
Tra i due cadde il silenzio.
"Però.."Disse la ragazza poco dopo,"Se non fossi già innamorata di qualcun'altro,di certo farei di tutto per innamorarmi di te..”
"Davvero?"
"Si.."Rispose lei,annuendo, "Saresti il ragazzo ideale: bello,single,che sa cucinare,con un buon lavoro,che si preoccupa degli altri..a mia mamma di certo piaceresti molto e,visto che segui il calcio,andrai di certo d'accordo con mio papà.."

"Ah-ah.."Disse Mike,indicandola.
"Che c'è?"
"Mi hai appena detto una cosa carina.."
"Davvero?"
"Si!"
"Cavolo,allora mi sa che mi sto ammalando!"
"Aspetta,fammi sentire.."Disse lui,mettendo la mano sulla fronte della ragazza.
Mh,che profumo..
"E smettila,stupido!"Ridacchiò lei,girando per il negozio,recandosi in una stanza piena di vestiti e di accessori.
Già, quella stanza dove andarono per la prima volta tutti e quattro.
"Ehi,guarda,c'è ancora.."Katie corse verso lo scaffale e,facendo un piccolo saltino poggiandosi sulle spalle dell'attore,poggiò il cappello con le orecchie da asino sulla sua testa.
"Ti sta ancora bene,se non meglio.."Aggiunse poi ridendo,sistemandoglielo un po’.
 
"Ehi,ma non è che sono io il ragazzo di cui sei innamorata?"Ridacchiò Ian,divertito.
La ragazza stette in silenzio,non ne poteva più di nascondere i suoi sentimenti,ma doveva.. non poteva farlo,non poteva rovinare tutto.
Accennò un lieve sorriso,"Uhm, ora posso farti io una domanda?"
"Dimmi.."
Cosa gli chiedo,cosa gli chiedo?!
Devo inventarmi qualcosa per uscire da questa situazione imbarazzante..
"Secondo te come andrà a finire tra i nostri due amici?"Chiese.
Possibile che finivamo sempre per parlare di loro?
Già,era l'unico argomento che poteva andare bene per cambiare discorso. "Mh,conoscendo Trevino,si sta di sicuro affezionando anche se conosce Katie solo da qualche giorno.."
"Sai,sembra passato di più.."Disse Cassie,mettendo una mano fuori dal finestrino.
"Siete vuoi che avete in mente cose folli.."
"Non è vero!"Disse lei,ridendo, "Manca ancora molto?"
"No,ci siamo quasi..ti stai annoiando?"
"No,ricordi? Soffro l’auto.."
 
"Guarda.."Disse Mike,"Il tuo non c'è più,ma trovo che questo.."Disse,facendole indossare un cappello da vichingo,"Ti doni moolto di più!"
"Ehi! Mi stai dicendo che sono una..una vichinga?"Chiese guardandolo storto.
"Mh,forse,ma una vichinga molto sexy.."Spiegò,annuendo.
"Ah davvero? Sai che queste scuse con me non attaccano?Tu stai facendo il leccaculo!"Esclamò lei,avvicinandosi minacciosamente all'attore.
"Leccaculo?"Chiese ridacchiando.
"Già,stai provando a rimediare a quel che hai detto prima.. non ti perdonerò facilmente,lo sai,vero?"
"Mh,ma io sono tanto buono.."Disse sporgendo il labbro inferiore,indietreggiando ad ogni passo di Katie verso di lui,con il dito puntato sul suo addome.
"No,no,no,me la pagherai.."Annuì decisa la romana.
Il ragazzo stette in silenzio per un pò,"Voglio un abbraccio da una vichinga sexy.."Disse tutto d'un tratto.
"Oh Trevino!" Esclamò ridendo lei, poggiandosi istintivamente al petto del ragazzo, coprendosi la faccia con le mani con fare disperato mentre rideva.

"Oddio,devi vomitare?"Chiese preoccupato lui.
"No,tranquillo.."Disse massaggiandosi lo stomaco.
"Sicura?Non per niente,ma rovini la macchina.."
"Ah!"Esclamò, a bocca aperta lei,come per dire 'Wow,grazie per la preoccupazione'.
"Ma scherzo,ovviamente. Tu sei più importante di uno stupido pezzo di ferro..”
"E meno male!"Esclamò Cassie abbassando ancora di più il finestrino,"L'aria mi aiuta.."Disse poi la ragazza.

"No,davvero,voglio un bel abbraccio"Disse lui.
"Se ti do questo abbraccio,poi la smetterai di rompermi le scatole?"
"Forse.."
"Come forse?O si o no.."
"Eh,dovrai correre il rischio.."
"Mh,fammi pensare un pò.."Disse la romana pensierosa.
Il ragazzo non ebbe il tempo di sbuffare che la ragazza si alzò sulle punte e buttò le braccia intorno al collo,intrecciando le mani tra i suoi capelli soffici.
Dio,sono meglio di come li immaginavo.
Katie smettila!,si rimproverò prendendosi a calci sulle gengive mentalmente.
"Ora hai ricevuto un abbraccio dalla vichinga.."Ridacchiò, divertita,ancora appiccicata a lui.
"Dalla mia vichinga sexy.."Ammiccò,Mich,spostando un attimo le sue labbra verso l'orecchio della ragazza,sussurrando.
Ha detto MIA,okay ora posso anche morire.
"Sexy?Non direi.."Corrugò la fronte la giovane,faccia a faccia con Mike.
Il suo sogno?
Rimanere così per tutta la vita.

"Non sapevo di fare quest'effetto alle ragazze.."Disse Ian,con un sorriso beffardo.
La ragazza corrugò la fronte, spostando lentamente lo sguardo dalla strada all'attore,"Ti prego, sembri Trevino.."
"E le tue espressioni sembrano quelle di Katie.."
"Fischieranno le orecchie a quei due.."Ridacchiò lei,roteando gli occhi.
"Chissà a te quanto fischieranno allora.."
"In che senso?"Chiese seria.
"Chissà quanti ragazzi parleranno di te.."
"Davvero ne sei così sicuro?"Domandò divertita.
Lui annuì sorridendo.
"Come fai ad esserne convinto?"Chiese lei.
"Perchè forse sono uno dei tanti che contribuisce a fartele fischiare.."
"E' forse un tuo modo contorto per farmi una specie di complimento?"
"Togli il forse.."Rispose Ian.
Cassie lo guardò dritto negli occhi.
Forse doveva diglielo.
Si,era arrivato il momento di digli tutta la verità.
Era arrivato il momento di digli che lo amava e che non le importava se lui voleva usarla solo per andare a letto.
Al diavolo i suoi principi!
A lei andava bene anche essere scopata!
"Smoldy?"
"Mh?"
"Devi dirti una cosa.."Iniziò lei,avvicinandosi un po all'attore.
"Dimmi.."Disse lui,parcheggiando.
"Riguarda il ragazzo che amo.."
Ian si slacciò la cintura e Cassie fece lo stesso.
"Si?"
"Vedi.."
Somerhalder si avvicinò un po con il viso e così anche la ragazza.
"Lui.."
I loro nasi si stavano sfiorando.
"Lui è.."
I due stavano per baciarsi,ma all'improvviso il cellulare dell'attore suonò.
"Non rispondi?"Chiese Cassie,vendo che il ragazzo non intendeva muoversi.
"Oh,emm,si..Pronto?Si,Sharon sono proprio qui sotto..si,ok,ciao..Scusami,dov'eravamo rimasti?"Domandò poi,rimettendo il cellulare in tasca.
"Oh,niente.."

"Come no?"
"E no..."
"Bah,secondo me sei molto sexy.."
"Beh,sei un cavernicolo.."Disse inarcando le sopracciglia e chiudendo gli occhi, annuendo.
"Grazie,io ti dico che sei sexy e tu mi dici che sono un cavernicolo.."Disse divertito, giocherellando con la maglia della ragazza,mentre le circondava la vita con le mani.
"Beh,diciamo che non sono sexy,però detto da te lo accetto comunque.."
"Ah,qui qualcuno mi sta facendo capire che le piaccio.."
"Davvero?Chi?"Chiese l’italiana,guardandosi intorno,sorridendo.
"Scema!"Esclamò Mich,facendo una risata,stringendo di più la presa con la ragazza.
Wow,adoro quella sua espressione! 
Wow,ha stretto la presa!
Wow,non ce la faccio più a resistere!
Wow,sono quattro volte che lo penso e non riesco a smettere.
"Mike,posso farti una domanda?"
Lui annuì,poggiando la fronte a quella della ragazza.
"Sei ancora innamorato di Jenna?"

"Ora lo voglio sapere.."
"Mh,no,niente,era una cavolata. Già mi è passato di mente.."Sorrise lei,facendo la finta sbadata.
"Sicura?"Chiese serio.
Che lo avesse capito?
Lei annuì,abbassando lo sguardo.
"Allora.. tu pensaci un pò,se dovesse tornarti in mente,spegnerò anche il cellulare prima che te lo dimentichi di nuovo.."Disse lui,con un tono poco convinto.
Ora riusciva a capire anche quando mentiva?!?
"Mh..ok.."
"Andiamo?"Chiese lui,uscendo dall'auto.
Cassie annuì e poi lo seguì.
"Chi è Sharon?"Chiese lei,poco dopo.
"La mia agente.."
 
"Perchè questa domanda?"
"Semplice curiosità.."
"Mh,bè,no,non sono più innamorato di lei,anche se è stata davvero una storia importatene per me.."
"Chissà come sei.."
"Come sono in che senso?"
"Cioè,come sei quando sei innamorato.."
"Come ogni persona innamorata,tu non lo sei mai stata?"
"Mike,ho diciotto anni,ho avuto delle storie così.. piccole cotte,non sono mai stata innamorata.."
"Ma,hai detto che sei innamorata di qualcuno.."
"Già, di qualcuno.. forse di un qualcuno irraggiungibile.. ma non sono mai stata innamorata di una persona con cui sono stata insieme.."

"Uh,non vedo l'ora di conoscerla.."Disse, contenta,"Oggi cosa farete?"
"Parleremo un pò della Fondazione. Vuoi vedere anche i nostri cuccioli?"
"Ci sono i cuccioli?"
"Beh, ce ne sono due/tre,sono della mia agente,però è come se fossero anche i miei.."
"Non vedo l'ora.."Sorrise,contenta.
"Davvero?Ti piacciono gli animali?"
"Si!"Rispose Cassie,ricordandosi anche che in un intervista Ian aveva detto che lui non sarebbe mai uscito con una ragazza,anche se bella,che avesse odiato gli animali.
Quindi,un punto a suo favore.
"Tutti?"
"Bè,escludendo i ragni,si. Mi piacciono tantissimo i cani,infatti ne ho uno. Mentre i gatti,bè,non che li odi,ma da piccola ho avuto brutte esperienze e se posso cerco di stagli distante.."

"Bè,quando ti capiterà,vedrai che ti piacerà.."Disse Mike.
"Mh,non so..l'amore fa soffrire.."
"Non necessariamente.."
"Parli proprio tu,che per quello che ho capito sei stato in depressione per diversi mesi.."
"E' stata una storia un pò complicata. Io ero abbastanza preso,ma quando scopri che una persona finge ed ha finto per la maggior parte del tempo ne rimani così deluso che non riesci a capacitartene.."
"Mi dispiace tanto,non te lo meriti.."Disse la romana,prendendo con una mano il viso del ragazzo,sorridendogli dolcemente.
"E ci credi se ora ti dico che non provo più niente?"
"L'amore è strano.." 
Rimasero per un attimo a fissarsi negli occhi,quando Katie si accorse di avere ancora la mano sulla pelle soffice dell'attore.
La ritrasse,girandosi verso gli scaffali,cercando di divagare.
"Allora,non me lo merito,eh…e mi hai fatto una carezza. Inizio a credere nella fine del mondo.."Disse lui,poggiandosi al muro,di fronte alla ragazza.

"Ah capisco.. beh,in effetti gli insetti e questi tipi di animali un pò strani fanno sempre un certo senso. E’ normale.."
"Wow,dici sempre che sono strana,ora hai detto che questo mio comportamento è normale.."Disse soddisfatta.
"No,aspetta,ho detto che è normale la paura,ma non è normale una ragazza che si sveglia e comincia ad urlare,peggio degli attori nei film horror,per un ragno, rischiando di far rompere i denti ad un attore e far prendere un infarto agli altri due suoi amici.."Disse divertito,entrando nell'edificio.
"Oh,come sei simpatico Somerhalder.."Disse Cassie,dando un pugno affettuoso sul braccio all'attore.
"Modestamente,oltre ha farmi bello,madre natura mi ha dato anche la simpatia.."Disse lui,annuendo.
"Guarda,per fortuna che avevi detto che eri modesto!"Disse la ragazza,ridendo.
Cassie ammise che l'aria da Damon Salvatore,non le dispiaceva affatto.
"Allora,piccola Cassie,scale o ascensore?"
"Bè,sono pigra,quindi ascensore.."
"Hai suoi ordini!"

Katie gli fece la linguaccia,"Per una volta che faccio la tenera,tu ci scherzi anche sopra. Basta,ora ritornerò a fare l'acida.."
"Bè,da un lato mi piace il fatto che tu sia acida. Quando fai la tenera non c'è gusto a prenderti in giro.."
"Davvero?Ora che lo so,farò sempre la ragazza dolce allora.." Disse,sporgendo il labbro inferiore,assumendo una faccia da cucciola.
"Sai,somigli tanto a Jenna quando fai questa espressione.."
L'espressione della romana cambiò totalmente,"Cosa?!Mi paragoni a quella strega, idiota? MA VAFFANCULO TREVINO!" Esclamò la ragazza,stritolando un cappello che aveva fra le mani.
"Ecco,così mi piaci.."Disse l’attore,alzando un sopracciglio,divertito.

I due entrarono nell'ascensore,"Sai che sei così buffa quando ti prendo in giro?"
"Sai che sei così irritante quando ti comporti alla Damon Salvatore?"Domandò Cassie,con un sorriso stampato in faccia.
"Sai che sei così bella quando fai questo tipo di sorriso?"Le chiese Ian,avvicinandosi pericolosamente alla ragazza,mettendola con le spalle poggiate alla parete del'ascensore.
Lui le spostò una ciocca dal viso e si avvicinò maggiormente a lei,spostandogliela dietro l'orecchio.
Improvvisamente si sentì un botto.
"Cos'è successo?Si è bloccato l'ascensore?"Chiese allarmata la ragazza.

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Capitolo 21
*** Tempismo perfetto. ***


TEMPISMO PERFETTO
-Capitolo ventuno-
 
 
 
 
 
 
 
Smoldy si staccò da lei,per andare a vedere il pannello di controllo.
"Vediamo,nell'eventualità che l'ascensore si sia bloccato,come la prenderesti?"Le chiese lui.
"Bè,nell'eventualità,credo che urlerei e collasserei.."Rispose la ragazza.
"Allora inizia ad urlare quanto vuoi,perchè siamo bloccati.."Disse Ian,passandosi una mano tra i capelli.
"Cheee?!NO,NO,NO,E' IMPOSSIBILE!”Esclamò la giovane, avvicinandosi al pannello per poi bloccarsi di colpo,non appena vide il bottone dell'allarme rosso, "No,Ian,non è possibile!"
"Ok,tranquilla. Adesso schiaccio la campanella e poi provo a chiamare,va bene?"
Cassie annuì.
L'attore premette il pulsante giallo dell'allarme e poi prese in mano il cellulare, "Non c'è campo!"Disse poco dopo.
"Cosa?!"
"Prova con il tuo.."
Cassie tirò fuori il suo cellulare,ma anche quello non dava segni di vita.
"Oddio,non ci posso credere! Moriremo!Cioè,non può accadere! Sono troppo giovane! E poi volevo almeno perdere la verginità con qualcuno che amavo,sposarmi,avere dei figli,invecchiare e morire al caldo nel mio letto e.."
"Cassie!"Urlò a quel punto Ian,interrompendo la ragazza che aveva iniziato a farsi prendere dal panico, "Ascoltami bene. Ti prometto che farò in modo che morirai al calduccio nel tuo letto,ma tu devi calmarti.."Disse,scuotendola un po per le spalle.
La giovane sospirò, "Non so se essere felice per questa cosa oppure no.."

"Secondo te cosa staranno facendo Cassie e Ian in questo momento?"Chiese la romana,per cercare di cambiare argomento.
"Mh,si staranno annoiando a morte e sicuramente si staranno trovando nelle loro solite situazioni da zucchero filato e unicorni rosa.."
Katie cominciò a ridere, "Io però li adoro. E' che sono così fottutamente perfetti e, secondo me,si somigliano anche di carattere.."
L'attore fece una faccia strana.
"Ma tu rimani sempre dell'opinione che Cassie deve stare attenta e che tra loro non potrà mai funzionare.."Disse rassegnata la romana,"Ma perchè?"Domandò, scuotendo la testa,mettendosi seduta per terra,scivolando con la schiena al muro.
"Non voglio litigare con te. Il motivo lo sai e non è perchè sono il solito stronzo, semplicemente non voglio che lei soffra. Perchè lui è famoso e.."Spiegò Mich, sedendosi accanto a lei.
"Il fatto che è un attore può impedirlo? E' questo quello che intendi? Quindi anche tu. Scusa,ma in questi discorsi davvero non mi ci ritrovo.."Disse la romana con un filo di voce,guardandosi le scarpe.

"Ah,allora sei felice di stare qui,da sola con me.."Disse Smoldy,soddisfatto.
"Ti prego,non ti ci mettere anche tu con questo comportamento alla Damon, già fa caldo.."Disse Cassie,sventolandosi con una mano.
"Mh,sono HOT.."
"Somerhalder,non darti troppo arie..."
Ian rise,"Sai,ora che ci penso,di solito sugli ascensori ci sono i telefoni di emergenza.."
"E non ti poteva venire in mente prima che iniziassi a sudare come un asino?"Domandò la ragazza.
L'attore sollevò le spalle e poi si avvicinò al pannello di controllo.
Il telefono non c'era,però vi era un bottone che azionava il microfono e che si poteva utilizzare per comunicare con il banco posto all'entrata del edificio.
Il ragazzo schiacciò il bottone, "Pronto? Qualcuno mi sente?"
Ian rilasciò il bottone,ma nessuno rispose.
"Siamo chiusi dentro l'ascensore.."Disse poi.
Cassie non ne poteva più.
Era dentro quel robo da soli cinque minuti e già stava sclerando.
Iniziava a fare un caldo porco,tanto per citare Matteo,un suo amico.
Soffriva di claustrofobia.
La luce nell'ascensore non era il massimo e di certo la presenza di Smoldy non aiutava.
Così,presa dal panico,andò verso il giovane e schiacciò il bottone, "Sentite,dovete venirci subito a prendere,razza di incompetenti. Sto male. Ho bisogno di aria pura. CAZZO NON VOGLIO MORIRE!"

"Io non corro questo rischio.."
"Ah no?Ti sei fatto degli anti corpi appositi?"Chiese scherzosa Katie.
"No,perchè ora faccio fatica a fidarmi e non mi va di 'svendere' il cuore a qualcuno che non se lo merita o a qualcuno che mi ama solo per il mio successo. Invece,innamorandomi di qualcuno che fa il mio stesso lavoro,non corro il rischio di esser sfruttato.."
Il cuore della romana si fermò per un attimo.
Un attimo che sembrò un'eternità.
Non poteva credere che la persona di cui era innamorata da due anni stesse dicendo quelle parole.
Cambiò radicalmente espressione e spostò subito lo sguardo sulle sue scarpe.
"Uhm.."Riuscì a dire corrugando la fronte.
"Che succede?"Chiese l'attore,vedendo la ragazza stranita.
"Vado a dare i vestiti alla signora e poi voglio andare in giro per conto mio,ancora non l'ho visitata bene la città e.."Rispose,alzandosi in piedi,evitando il suo sguardo.
"Per conto tuo?Così ti perdi.."Scherzò Mike.
La ragazza non disse niente,lo fissò per qualche istante senza ridere o fare un minimo sorriso,afferrò i vestiti e si recò dalla commessa.

"Stai calma! Non sei da sola,ci sono io.."
"E' proprio questo il punto!" Esclamò tutto d'un fiato lei.
Oddio, cosa ho detto?
"Mh.. wow.."Ridacchiò lui,"Senti,ora riprenditi,stai calma,vedrai che ora verranno a 'liberarci' in qualche modo. Devi soltanto pensare che sei dentro una stanza e non bloccata qui dentro..e respira.."
"Respirare?!Respirare?!"Chiese nervosa la ragazza,respirando velocemente.
"No,non così.."
Smolder si avvicinò a Cassie e,da dietro,le circondò la pancia con un braccio.
La fece mettere dritta con la schiena,facendo incontrare così i loro corpi e mise poi l'altra mano sull'addome della ragazza,"Ecco,ora fai dei lunghi respiri.."Sussurrò con le labbra poggiate leggermente sull'orecchio.
Cassie sentì il respiro spegnersi in gola,mentre il cuore iniziò a batterle all'impazzata.
Una goccia di sudore freddo le stava colando lungo il collo.
Sperava solo che Ian non sentisse il battito del suo cuore che sembrava stesse per esplodere.
"Espira,piccola Cassie..non tenerti tutta l'aria dentro.."Le sussurrò l'attore,facendo così seccare la gocciolina di sudore.
La ragazza provò a fare come le era stato detto,ma l'unica cosa che le uscì dalle labbra fu un live sospiro.
"Rilassati.."Disse lui,poggiandole le mani sulle spalle, "Immagina di essere al mare e di stare nuotando.."
"Io..ho paura di nuotare dove non tocco.."Disse la giovane,deglutendo a fatica,quando sentì il profumo del dopobarba del ragazzo arrivarle alle narici.
"Ok,allora immagina di essere sotto una cascata di acqua calda. Il sole fa brillare la tua pelle abbronzata e tu ti stai rilassando,facendoti colpire dall'acqua.."Disse Smoldy,muovendo le mani lungo le braccia di lei per imitare il movimento dell'acqua.
Cassie sentì lo stomaco attorcigliarsi per l'emozione.
Le sembrava di stare girando un fil porno e i protagonisti erano lei e Ian.

"Hei,hei,hei!"Esclamò Trevino,rincorrendo la romana e afferrandola per la mano.
Lei la ritrasse subito.
"Che ti prende?"
"Niente.."Rispose la giovane,con tono apatico.
"E' per qualcosa che ho detto?"
"Sai,in verità si.. "Rispose Katie annuendo,"Io non vado in giro con persone che la pensano così superficialmente sull'amore.."
"Superficialmente?"
"Già.. questa tua teoria sull'amore non l'accetto. Tu eri quello che fino a due secondi fa mi diceva che l'amore era una cosa bella e non posso credere che la stessa persona che pensava queste cose ora abbia detto tutt'altro.."
"Io non.."
"No,fammi parlare. Non ho assolutamente intenzione di litigare con te. Non con una persona che un quoziente intellettivo pari a zero!Soltanto perchè hai avuto accanto una persona del genere non è detto che siano tutte uguali!"Disse alzando di poco il tono della voce,girandosi.
"Perchè ti stai arrabbiando così tanto?"
Nuovamente l'afferrò per la mano.
"Perchè mi sento paragonata a quelle quattro sgallettate che vogliono solo portarti a letto per avere un briciolo di notorietà!"Esclamò arrabbiata,"E non pensare che io con questa frase voglia dire che mi piaci.. soltanto che ci sono tue fan,altre persone di cui tu non sai nemmeno l'esistenza,che ti amano da anni e di certo sapere che il ragazzo di cui sei innamorata da tanto pensa di avere relazioni soltanto con persone famose non è tanto bello.."

"Come va?"Chiese,"Un pò meglio?"
La ragazza si limitò ad annuire,voltandosi verso di lui.
"Grazie.."Sussurrò lei,alzandosi sulle punte per dargli un bacio sulla guancia.
L'attore prese il viso della ragazza fra le mani,i loro nasi iniziarono a sfiorarsi.
"Ragazzi,è arrivato il tecnico!"Urlarono delle voci al di fuori dell'ascensore.
Wow,tempismo perfetto!
Cassie sospirò e ritornò con i piedi a terra,poggiando poi la testa sul petto dell'attore.
"Hei,non svenirmi!"Disse lui,ridendo.
"Tranquillo. Sono solo felice che e siano venuti a liberarci.."
"E' stato così brutto stare da sola con me per 10 minuti?"
"Ma no!"Esclamò la ragazza,"Se non avessi avuto paura di morire,sarebbe stato tutto molto romantico.."
"Lo credo anche io. Ti piacciono le persone romantiche?"
Beh,come te sì,pensò tra sè e sè la ragazza.
"Bè,sì,ma non eccessivamente..rischiano poi di risultare noiose.."Poi aggiunse, "Anche se,quando ami una persona,è sempre tutto bellissimo,credo.."
"Lo credo anche io.."Le sorrise,prendendo la mano della ragazza,carezzandola lentamente.
"Bene,un attimo solo,eh.."Urlarono di nuovo le voci.
In quel momento le porte dell'ascensore si aprirono.
Cassie sobbalzò e strinse ancora di più la mano di Ian.
Davanti a loro vi erano tre uomini con un caschetto giallo,intonato al giaccone e un paio di persone vestite molte elegantemente,probabilmente impiegati.
"Sta bene signor Somerhalder?"Chiese un uomo.
"Sisi,tranquilli"Rispose Smoldy, "Per fortuna con me c'era una mia amica.."Aggiunse poi lui.
La ragazza sorrise timidamente.
"FATEMI PASSARE. OH,DIO!"Urlò una voce femminile e dal nulla comparve una donna.
Questa era molto alta,magra con i capelli biondo cenere lunghi fino alle spalle.
Indossava un completino beige,che faceva risaltare i suoi occhi verdi.
"Ian!"Urlò lei per poi fiondarsi sull'attore e abbracciarlo.
Il ragazzo lasciò la mano di Cassie,in modo da poter abbracciare la donna.
"Sharon sto bene.."Disse Ian.
"Sicuro?"Chiese la donna,staccandosi un po da lui per vedere se era ferito o altro.
"Davvero! Per fortuna con me c'era Cassie.."
"Cassie?"
"Si,lei.."Rispose il giovane,indicando con un cenno della testa la ragazza affianco a lui.
Sharon la guardò e poi guardò l'attore,diventando seria, "Seguitemi.."
La donna uscì dall'ascensore.
Cassie guardò Smoldy confusa e lui alzò semplicemente le spalle, "E' la mia agente. Ho smesso da molto di farle domande.."
La ragazza sorrise e poi uscì,seguita dal giovane e,dopo aver ringraziato gli operai,si diressero nell'ufficio della donna.
"Cassie,giusto?"Le chiese Sharon.
La giovane annuì.
"Bene,posso parlare con Ian in privato solo per cinque minuti?Grazie.."E così dicendo,l'agente le chiuse la porta in faccia
"Oh,si certo fai pure.."Borbottò l'italiana,guardandosi intorno.
"Che c'è Sha?"Le domandò Somerhalder,una volta rimasti soli.
"C'è che sei uno stupido..guarda un po.."Rispose la donna,buttando una rivista sul tavolo.
L'attore si avvicinò e la prese tra le mani, "La famosa star di The Vampire Diaries è stato colto mentre faceva una passeggiata con una donna che non era la sua fidanzata,la bellissima Nina Dobrev. Che il nostro vampiro stia avendo dei ripensamenti sul loro rapporto?"Lesse ad alta volte Smolder.
 
Mike sembrò sorpreso,"Pensi questo di me.."
"Si. E' questo quello che mi fai pensare.."Rispose Katie,con un tono di voce deluso.
Tra i due cadde il silenzio.
Un silenzio assordante.
La romana prese i vestiti,lasciando l'attore da solo e si recò dalla commessa.
Aveva una specie di peso sul petto,non poteva credere alle parole di Michael, non riusciva.. o meglio,non voleva.
"Scusi"Disse con tono gentile,"Mi prudeva il collo e quindi ho tolto l'etichetta,spero non sia un problema.."
"No,tranquilla. Mi basterà fare dei piccoli aggiustamenti e tornerà come nuovo.."Rispose gentile la ragazza.
"Per fortuna.."Disse Katie.
"Senta,io, involontariamente,ho ascoltato la vostra conversazione. Posso darle un consiglio?"
"Certo.."
"Non si innamori di un attore..."
"Credo che sia troppo tardi signora.."
La signora fece un sorriso tenero.
"Scusi se glielo chiedo,ma.. avere un attore come ragazzo sarebbe tanto sbagliato?"
"Più che sbagliato,penso difficile. Poi ho sentito quel che le ha detto,ma.. scusi se mi permetto,pensavo foste davvero una coppia.."
"Coppia?"Chiese,sgranando gli occhi la romana.
"Non so.. i vostri sguardi,i vostri comportamenti.. "
"Magari.."Forzò un sorriso lei.
"Quanto le dobbiamo?"Chiese Michael,entrando nella stanza.
Katie s'irrigidì.
"Niente,si figuri.."Sorrise la commessa,facendo poi l'occhiolino alla ragazza.
Quella donna era davvero simpatica,ma ora come doveva comportarsi con Trevino?

"Wow.." Sussurrò l'attore.
"E ora? Come facciamo?"Chiese acida Sharon.
"Sha,non so cosa dirti.."
La copertina ritraeva i due per mano,mentre mangiavano il gelato.
Oh Cristo!
"Non sai che dirmi?NON SAI CHE DIRMI?TI SI E' PER CASO FUSO IL CERVELLO?! E' praticamente un anno che stiamo lavorando su questa cosa e tu la butti tutta nel cesso solo per una stupida cotta per una stupida ragazza?"
"Cassie non è stupita.."Rispose serio Somerhalder.
"Bè,per uscire con un ragazzo fidanzato,per lo più famoso non deve avere molte rotelle a posto!"
"Tranquilla. Lei sa tutto.."
"Sa...?NON CI CREDO! IAN SOMERHALDER LE HAI DETTO CHE E' TUTTA UNA FALSA?!"

"Sicura?"Insistette Mike.
"Certo!Inoltre,se volete,potete uscire dal retro,così i paparazzi non vi potranno vedere.. "
"E con la macchina?"
"Prima o poi si stancheranno,no?"
"Mh,okay,grazie di tutto.."Ringraziarono i due.
"Ma figuratevi,quando volete sono qui.."
"Grazie mille.."Disse la romana.
"Arrivederci.."Sorrise Michael.
Trevino e Katie uscirono dal retro,nessuno dei due spiccicò parola,si poggiarono tutti e due al muro con le spalle.
Mike incrociò le braccia.
"Senti.."Parlò la romana,"Io credo sia meglio se ci dividiamo.. magari io mi vado a fare un giro,è inutile restarsene qui senza fare niente.."

"Lei è una persona di cui mi posso fidare, Sharon!"Esclamò Ian a bassa voce.
"Fidare?Fidare?Eravamo d'accordo che nessuno doveva saperlo,nessuno tranne il cast!"
"Lo so,ma di lei mi fido!E non è una ragazza stupida o in cerca di notorietà.."Spiegò lui.
La manager fece una faccia poco convinta.
"E ti sarei molto grato se tu potessi avere un altro comportamento nei suoi confronti,è una persona di cui ti puoi fidare e lo scoprirai tu stessa.."
Sharon si massaggiò le tempie,"Sicuro?"
"Ci scommetterei la vita.."
"Giuro che se succede un casino,il primo che prenderò a calci nel sedere sarai tu!"
"Ti voglio bene anch'io.."Disse Ian,abbracciando la donna.
"Andiamo.."Disse lei staccandosi, "Ho delle carte da mostrarti.."
"Mh,cose interessanti.."Ironizzò lui.
"Ah,cosa devo fare io con te?"Sospirò la manager,ancora un pò preoccupata, aprendo la porta.
Cassie era seduta su una poltroncina e subito si ritrovò Sharon davanti.
Si alzò in piedi,"Scusami per prima,io sono Sharon,la sua manager. Piacere di conoscerti.."Disse porgendole la mano,"Seguitemi.."Aggiunse poi.
"Ma cos'è successo?"Chiese in un sussurro l'italiana all'attore.
"Siamo su una rivista,niente di grave.."
"Ah ok.."Disse Cassie,"SU UNA RIVISTA?!"Urlò poi.
"Si tranquilla..."Disse lui,porgendole il giornale.
Cassie lo prese e poi iniziò a leggere,"OH. MIO. DIO!"
"Hei,Piccola Cassie non è niente. Sono solo chiacchiere. Alla prima intervista,dichiarerò che siamo solo amici.."
"SONO USCITA MALISSIMO IN QUESTA FOTO!"Continuò la ragazza,ignorando Smoldy.

"Tu?In giro da sola?Allora è meglio che ti metti un cartello addosso con scritto sopra: 'ATTENZIONE. PERICOLO AMBULANTE'"
La ragazza roteò gli occhi,scuotendo la testa,"E allora cosa facciamo?"Chiese nervosa.
"Mh,non lo so. Che ne dici se ti portassi in un posto meno affollato?"
"Tipo?"
"Seguimi.."
"Vuoi farti perdonare?"
"Chiudi la bocca,rompipalle!"Disse divertito.
"No,io non mi sposto di qua. I miei piedi non si muoveranno neanche di due millimetri.."Disse la romana cocciuta.
"Ok,come vuoi tu.."
"Davvero?"Chiese scettica lei.
"Certo..i tuoi piedi non si muoveranno.."
E così dicendo,l'attore se la carico su una spalla a mo di sacco di patate.
"Smettila di comportarti come il solito cavernicolo!"Lo rimproverò Katie, cominciando a picchiare la schiena dell'attore.
"E smettila tu,fai male!Tanto lo sai che non ti metto giù finchè non lo dico io.."
"Ah,ti odio.."

"Come scusa?"Domandò cominciando a ridere.
"E' vero,è seria la cosa.."Sorrise divertita lei.
"Ah,cosa devo fare io con te.."Ridacchiò divertito Smoldy,"Senti,entro un attimo per parlare con la mia manager in quella stanza e poi ce ne andiamo a mangiare da qualche parte,okay?"
Le scompigliò leggermente i capelli,dandole un piccolo abbraccio che venne subito ricambiato.
"Ti aspetto,FAMOSA STAR DI THE VAMPIRE DIARIES.."Ridacchiò Cassie, stiracchiandosi.
Bene,ora cosa faccio?
Quasi quasi chiamo Katie..
Cassie prese il cellulare,"Chiama Katie..."Disse e il cellulare avviò la chiamata.
Amava quell'applicazione dell'iphone,la faceva sentire una spia e anche molto figa.
 
"Ah ah..insultami pure quanto vuoi,ma tanto non ti lascerò andare.."
"Razza di.."La romana non finì la frase,perchè il suo cellulare iniziò a squillare.
Con fatica lo prese, "Pronto?"
"Hei Katie!"
"Cassie! Per fortuna che mi hai chiamato.."
"Che succede?"
"Oh,le solite cose. Abbiamo consegnato i vestiti,poi Trevino mi ha fatto arrabbiare e ora ha assunto il suo tipico comportamento da cavernicolo..Comunque,mi hai chiamato per qualche motivo?"
"Oh,non solo per uno,ma non ho tempo di raccontarti tutto,sappi solo che sono finita su una rivista!"
"Cosa?!"Urlò la ragazza.
"Abbassa la voce.."Disse Trevino,sistemandola bene sulla spalla.
Sbuffò,"Cosa?Dimmi che ho sentito bene.. E ora?"
"E ora.. non so,sarebbe tutto un casino..però Ian ha detto che smentirà tutto in seguito.."Spiegò lei.
"Mettimi giù.."Sussurrò la romana,"Oh wow.. beh, lo capisco.."Disse con il fiatone.
"Ma.. cosa succede?Tutto okay?"
"Dì qualcosa a questo qui! Mi sta portando sulla spalla e non vuole mettermi giù!"
"E perchè?"Domandò Cassie,scoppiando in una fragorosa risata.
"Lunga storia,poi ti racconto.."
"Che belle queste conversazioni alla BEST FRIENDS FOREVER!" Urlò l'attore, divertito.
"Dì a Mike di non farti innervosire.."Si raccomandò l'amica dall'altra parte del telefono.
"Ha detto che non devi farmi innervosire,capito?"Chiese isterica.
"E' impossibile non farti innervosire,tu sei esaurita..Bene,ora dì ciao alla nostra amichetta.. Siamo arrivati.."
"Cassie,scusa devo riagganciare..Ci vediamo dopo.."Sbuffò.
"Sì,tranquilla..Ciao.. e non ritornatemi con un bebè.." Ridacchiò,divertita da quei due combina guai.
"Stupida!"
Riagganciarono.
Mike fece scendere Katie, "Ah finalmente,io ti odio,non ti sopp…WOW"Esclamò subito dopo.
Erano in un giardino,era come un bosco,ma aveva l'aria di un giardino incantato,più avanti c'era anche una fontanella.
Era un posto abbastanza isolato.
Dio,sto sognando.
"Wow!"Esclamò Katie,di nuovo.
"Ti piace?"
"Se mi piace!?E' una forza!Sembra uscito da un libro o da un film.."
"Abbastanza surreale.."Disse Mich,soddisfatto di aver sorpreso la ragazza.
"D-direi di sì.."Balbettò lei.
Ci furono cinque minuti di silenzio assoluto: la romana non faceva altro che guardarsi intorno,era uno spettacolo.
"Wow,amo questa fontana.."Disse,sedendosi sul bordo.
L'attore senza dire una parola,si avvicinò a Katie,poggiando le mani sulle cosce.
Che diavolo fa?
"A-allora,sentiamo un pò.. Quante altre ragazze ha portato qui il nostro Don Giovanni?"Chiese la giovane,poggiando le mani sopra quelle di Mike,tentando di allontanarlo un pò.

Cassie ripose il cellulare nella gonna del vestito,in quel momento Ian e Sharon uscirono dallo studio.
"Già fatto?"Domandò la ragazza.
"Dovevo solo firmare qualche carta.."Rispose lui.
"Ah,ok. Ora che facciamo?"
"Che ne dici di andare a mangiare qualcosa?"Le propose il giovane.
"Per me va bene. Però mi avevi detto che mi avresti mostrato i cani.."
"Quali cani?"Domandò Sharon.
"I tre cuccioli che stiamo ospitando qui per un po,finchè qualcuno non li adotta.."
"Ah,intendi i San Bernardo.."
"Esatto.."
"Bè,sono in cortile. Prima di uscire potrai mostraglieli.."
"Ok,ora se non ti dispiace,noi.."Disse Ian,lasciando intendere.
"Oh sì,sì,certo.. e mi raccomando,fatevi vedere di meno in giro.. già se ne sta parlando più del dovuto,vi prego.."
"Ce ne staremo sempre nella nostra stanza,tranquilla.."Ammiccò l'attore.
"In stanza insieme?Ma allora voi state.."
"Oh no,no,no,no,no!"Si affrettò a puntualizzare Cassie.
"Noi siamo amici.."Continuò l'attore.
"Ah,d'accordo,pensavo.. bè,non è importante quello che pensavo.."La manager fece una piccola risata,"Piacere di averti conosciuto Cassie.."
"Piacere mio.."Sorrise lei,ricambiando la stretta di mano.
"Scusala.."Disse Ian,una volta che si furono allontanati da Sharon, "A volte è peggio di mia madre.."
"Tranquillo,fa solo il suo lavoro,la capisco.."
I due si ritrovarono davanti alle scale e davanti all'ascensore.
"Io direi scale questa volta.."Disse Cassie.
"Concordo!"

"Mh..solo due o tre.."Rispose Trevino.
Katie assunse la sua solita espressione omicida.
"Hei,tranquilla Rambo. Stavo scherzando!"
"Bè,è un bene per te.."
"Mi piace quando sei gelosa.."
"E perchè dovrei esserlo?"
"Boh,non lo so,dimmelo tu.."Disse con un tono provocatorio,avvicinando il viso a quello di Katie.
"Trevino,smettila di fare il cascamorto,io.."
La ragazza si sporse troppo all'indietro e cadde dentro la fontana.
Oh cazzo!

 
 
 
 
 
Salve ragazze!
Visto che domani,nessuna delle due c’è,abbiamo deciso di mettere oggi il nuovo capitolo :3
Grazie mille a chi ha letto,recensito o altro gli scorsi capitoli.
Come sempre aspettiamo con ansia un vostro parere.
Baci!

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Capitolo 22
*** In tutti i luoghi e in tutti i laghi. ***


IN TUTTI I LUOGHI E IN TUTTI I LAGHI
-Capitolo ventidue-
 
 
 
 
 
 
"Devo prenderti in braccio?Non vorrei prendessi una storta,sei un danno.."La prese in giro Ian.
"E smettila Smoldy! Io non sono poi così tanto imbran.."L'italiana non finì di parlare che inciampò,ma si riprese subito.
Ora inciampo anche nelle parte piane?
Pensa se c'era un gradino!
"Cosa stavi per dire?"Ridacchiò l'attore,prendendosi gioco della ragazza.
"Fottiti!"
"Dai,attaccati.."Disse il ragazzo,porgendo il braccio a Cassie.
Lei gli sorrise,"Facciamo le prove per quando andremo all'altare?"
"Andremo?"Chiese Ian confuso.
"Certo,non lo sai?Io ti sposerò! Ne stiamo passando di tutti i colori,sei l'uomo più sexy a quanto dicono le classifiche e,inoltre,se non più importante,sai cucinare! Sei l'uomo perfetto, ammettilo Smoldy!"Spiegò Cassie,con aria ironica.
"Bè,se mi viene permesso di prenderla in sposa,signorina Alexys,ci sto.."Disse lui,con aria convinta.
Cavolo,mi sposa,mi sposa!
Cassie,smettila!
"Uuu-uh,sono loro i cagnolini?"Chiese subito l'italiana,per evitare quel discorso che,anche se ironico,era pur sempre imbarazzante,indicando più avanti.

Trevino allungò la mano,ma non riuscì ad afferrare la ragazza,che si immerse completamente.
Qualche secondo dopo,Katie tornò a galla, "C-che s-schifo!"Esclamò,tossendo e cercando di prendere fiato.
"Tutto bene?"
"S-si.."
I due rimasero un po in silenzio e poi lì'attore scoppiò a ridere.
"Che fai?Ridi?"
"Scusami,è che sembri troppo un'alga!"
La romana tossì,"E-eh?!"
"Uhm,comunque bel reggiseno,ti sta bene il rosso.."Indicò divertito la maglia bianca della romana,che fradicia com'era risultava praticamente trasparente,lasciando intravedere ogni minima cosa.
"Vaffanculo,idiota!"Urlò,iniziando a strizzarsi i pantaloni.
Mh,che idea!
Ora so come fargliela pagare.
"Michael,hai qualcosa in testa,mettiti seduto.."
"Eh?! Dove?"Chiese,sedendosi su un gradino sotto la fontana.
La romana si mise in piedi,sul bordo della fontana e strizzò la sua maglia,bagnando così completamente l'attore,"Ma che cazzo fai?!"Urlò Mich,alzandosi di colpo.
"Che,non si è capito?"Chiese ironica la romana.
"Oh,si è capito fin troppo bene!"Rispose lui,scuotendo la testa.
Katie gli fece la linguaccia e poi,con fatica uscì dall'acqua.
Oh,accidenti!
La ragazza si chinò,per recuperare il braccialetto che le era caduto.
"Gallina..."Sussurrò l'attore,togliendosi la maglietta.
"Guarda che ti ho..."La giovane si bloccò di colpo,alla vista dei pettorali abbronzati di Trevino,"Sentito.."Aggiunse poi con aria un po attonita.

"Eh si.."Rispose lui,andando verso di loro.
I cagnolini,dopo averlo visto,iniziarono a saltagli intorno e a fargli le feste.
"Vuoi accarezzarli?"Le chiese Smoldy gentile.
"Non è neanche da chiedere!"Rispose Cassie,avvicinandosi,"Quando saremo sposati voglio avere almeno quattro cani.."
"Mh,così pochi?"Chiese ironico,mettendosi in ginocchio accanto alla ragazza cominciando ad accarezzarli.
"Dio,sono così morbidosi.."
"Tu hai detto che hai un cane,vero?!"
"Sì,si chiama Lea.."Rispose,pensando a quanto le mancasse quella cagnolina con quel muso adorabile.
"Quando potrò avere l'onore di conoscerla?"
"Bè,non appena ci sposeremo,andremo in Italia e te la presenterò.."Affermò convinta.
"Davvero?"Le chiese Ian.
"Ovvio! Sarai mio marito!"
"Vuoi sposarti in chiesa o in comune?"
"Bè,Smoldy,tu sei famoso e i giornalisti non ci daranno tregua,perciò,prima una cerimonia in chiesa e poi,una cerimonia più intima sulla spiaggia. Solo io e te..più Katie e Trevino come testimoni!"
"Wow.. Diciamo che hai programmato tutto.."Disse divertito.
"Bè,diciamo che Michael non era in programma.. Pensavo fosse stato Paul,ma visto come si sono messe le cose.."
"Ah,ci pensavi da tanto allora,eh.."Disse Sexyhalder assumendo uno sguardo beffardo,poggiando una mano sulla coscia della ragazza.
"B-beh,chi è che non si fa milioni di film mentali con gli attori?"
Cassie,ti stai mettendo in un bel guaio!
"Quindi.. io ti piaccio?!"
"Smoldy,che domande fai,smettila! A volte sembri Mike!"Lo ammonì l'italiana,con una risatina nervosa.
"Scusa.."Si avvicinò per darle un bacio sulla guancia,ma non appena toccò la sua guancia,un cagnolino saltò addosso all'attore,che a sua volta sfiorò le labbra della ragazza,facendoli cadere entrambe.
Oh merda!


"B-beh,ora cosa facciamo?"Iniziò ad innervosirsi Katie,"Non voglio rimanere qui con te,io mezza nuda.. e-e con te,sempre mezzo nudo.."
"Non dirmi che t'imbarazzo.."Disse lui,avvicinandosi alla ragazza.
"Un cavernicolo?! Imbarazzare me? Ma ti prego.." Disse Katie sbuffando,assumendo un'aria aristocratica.
"Davvero?"Chiese scettico Mich,"Quindi,se ora io faccio un passo avanti,tu rimani impassabile?"Chiese il ragazzo,muovendosi verso di lei.
"Esatto.."Rispose Katie,cercando di non guardarlo.
"Anche così rimani impassibile?"
"Si.."Rispose lei,guardandolo di sottecchi.
"Quindi,anche così?"Le domandò l'attore,che ormai si trovava a pochi centimetri da lei.
Trevino posizionò un dito sotto il suo mento e lentamente le fece alzare il viso.
Oh mio Dio,che occhi, che bocca.. Oddio,perchè sta aprendo la sua bocca,oh mio Dio!
Mr. Provocazione!
"Mike,dovresti smetterla.."Sussurrò lei,persa nei suoi occhi.
"Mi hai chiamato Mike.."Accennò un sorriso l’attore,continuando a fissarla.
"Smettila,non m'incanti,lo sai.."
"Mh,da come ti tremano le gambe,non si direbbe.."
La romana abbassò lo sguardo sulle sue gambe.
Trevino rise, "Perchè mi rifiuti così?Perchè non ti lasci andare un po?"
Bella domanda,Mike.
Bella domanda.

Cassie si ritrovò sdraiata a terra,con il ragazzo sopra di lei.
"Scusa.."Disse lui,continuando però a starle sopra.
"Tranquillo,poteva succedere a chiunque.."
"Però è successo a me.."
"Già.."
Ian stava iniziando a dire cose senza senso.
I due rimasero a fissarsi,quando il ragazzo iniziò ad avvicinarsi molto lentamente.
Ok,Cassie,tranquilla.
Vuole solo baciarti.
Su,ce la puoi fare.
No,no,NO!

Mancavano pochi centimetri affinché le loro labbra si toccassero,ma la giovane, prendendo uno slanciò si alzò,mettendo Ian nella sua posizione e lei sopra il suo bacino.
"Ehi.."Sorrise Smoldy,portando una ciocca della ragazza dietro le orecchie.
Diciamo che questa non è stata una buona mossa!
"Questi cagnolini sono incredibili.."Sussurrò lei,guardando quegli occhi,attirata da quelle labbra come fossero una calamita.
"Già.."L'attore alzò un pò la testa,con un braccio avvicinò il corpo della ragazza e con l'altra mano libera avvicinò la sua testa.
Cassie,si lucida,Cassie!
"No,Ian,no.."Sussurrò la giovane.
"No cosa?"Chiese divertito il ragazzo.
"No,tutto questo... è.. troppo presto.."Rispose Cassie,"Da quanto ci conosciamo? Una settimana?Io non sono quel tipo di ragazza.."
"Non ho mai detto che lo fossi.."Disse lui serio.
"E allora non trattarmi come tale.."
"Scusami. Hai ragione. Sono stato maleducato..è solo che...che sento come se ci fosse un legame.."
"Come se ci conoscessimo da sempre.."Disse la ragazza.
"Esatto..e non me lo so spiegare.."
La giovane alzò le spalle, "Tutto quello che ti posso dire è di andarci piano con tutto questo. Per entrambi è una novità e dobbiamo cercare di darci una regolata.."
"Forse hai ragione..."
"E poi io sono innamorata,ricordi?"Chiese Cassie,sorridendo.
"E come dimenticarlo?"Domandò Smolder,in tono amaro.
"Oh,su,non fare il geloso! Io e te ci sposeremo,non ti basta?"
 
Katie aprì la bocca,cercando le parole,continuando a guardare la terra e un pò di erba sparsa qua e là.
Concentrandosi su tutto,tutto,pur di evitare il suo sguardo.
"I-io.. non.. Perchè.."
"Mh?!" Chiese Mich,alzando di nuovo il viso della ragazza,facendo incrociare i loro sguardi.
Quegli sguardi che parlavano da soli e dicevano più cose di una semplice frase o parola.
"Io non ti rifiuto,è soltanto che.."
Si bloccò.
Katie,non dire cavolate,non farlo!
"Che ho fame!"
Brava stupida!
"Fame?"Domandò divertito lui.
"Sì.."Disse lei scostandosi,"Però dovremmo andare prima in camera a cambiarci.."
L'attore scosse la testa,doveva sempre svagare ogni discorso, sempre.
Era una ragazza impossibile.
"Katie,aspetta!"Urlò poi,ricorrendo la ragazza che nel frattempo si era incamminata e infilandosi la maglietta contemporaneamente.
"Mh?"
"Sai dove andare?"
"E...no.."
"Ho notato..stavi andando dalla parte sbagliata..."
"Dove dobbiamo andare?"Chiese,girandosi verso di lui.
"Seguimi.."Si limitò a dire,prendendola per mano,dopo averle fatto una lastra completa.
"Idiota,smettila di guardarmi!"
"Guardarti?! Chi? Io?"
"No,non tu!" Sbuffò.
Lui le lanciò uno sguardo interrogativo.
"Secondo te chi potrebbe guardarmi? Siamo solo noi due, TU! Tu.. smettila,okay?"
"Non credevo d'imbarazzarti così tanto.."Continuò a provocarla Micheal, continuando a camminare.
"Vai al diavolo!"Esclamò lei,lasciando la mano dell'attore,incrociando le braccia.
Un pò perchè era arrabbiata sul serio,un pò perchè la metteva così a disagio essere in reggiseno davanti a lui.
Okay,non un pò,forse un pò troppo.

"Mh.. sì.."Sbuffò Sexyhalder,un pò nervoso.
Forse non dovevo dire quella frase,stupida Cassie!
"Ehi,che fine ha fatto il mio futuro marito?"
"E' sempre qui.."
"Ed il suo splendido sorriso capace di far sciogliere chiunque, compresa me?"Tentò di recuperare.
Tentativo riuscito con successo!
L'attore sorrise,"Ah, piccola Cassie"Disse Ian alzandosi e aiutando anche la ragazza, che si diede troppo slancio,tanto da far aderire perfettamente i loro corpi,"Cosa devo fare con te?"Sussurrò poi,portando la solita ciocca ribelle della ragazza dietro l'orecchio.
"Mi devi offrire da mangiare..."Rispose la ragazza,ridendo e mettendo le mani sulle spalle del giovane.
"Come fai ad avere sempre fame?"Chiese lui,divertito.
"Bè,io avrei una teoria.."
"Racconta,sono curioso.."
"Bè,secondo me,il mio stomaco è un grosso buco nero e,ogni volta che mangio,assorbe il cibo, trasferendolo poi su un pianeta pieno di alieni affamati che si vedono piovere cibo dal cielo.."

"Tieni,mettiti questa.."Disse Mike,togliendosi la maglia e buttandola in faccia a Katie.
La romana prese la maglia,giusto in tempo per evitare la cacca di cane.
"E' bagnata,ma almeno è scura e ti tiene un po coperta.."
"G-grazie.."Disse lei,indossando la maglietta.
Certo che così non è che la situazione migliora,visto che ora sei tu quello mezzo nudo,pensò la giovane.
"E tu vai in giro nudo?"
"Non sono nudo,anche se è ovvio che vedrai molte ragazze con un'espressione strana sul suo volto.."
"Già,le capisco.."
"Strano che tu ancora non mi sia saltata addosso.." Fece il modesto,ridendo sotto i baffi.
Hai ragione!
"Già,la mia fantasia più nascosta è quella di vederti nudo come un verme.."Sorrise Katie,nervosamente.
"Grazie,i tuoi complimenti sono dei migliori.."
"E dai,smettila,scherzavo!"Esclamò,dandogli una pacca sulla spalla.
"Bè,io no.."Disse lui,serio.
"Io.."Iniziò la ragazza,mordendosi il labbro inferiore. Forse doveva smetterla di trattarlo così,"Trevino.."
Katie non finì la frase che l'attore scoppiò subito a ridere,"Scusa,ma dovevi vedere la tua faccia! Sei tipo sbiancata.."
"Micheal Trevino,possibile che tu non riesca a smettere di fare il pagliaccio per un secondo?"

"Le tue teorie sono,come dire,uniche.."Disse Ian,divertito.
"Non so perchè ma questa tua frase mi sa tanto di una presa in giro.."
"Io?! Prendere in giro a te? Mai.."Assunse un'aria buffa.
Cassie non poté fare a meno di ridere.
"Scemo!"Esclamò dandogli un pizzicotto affettuoso sul fianco,"Andiamo,dai,portami da qualche parte.."Disse Cassie,ma si fermò,vedendo l'aria sul volto dell'attore abbastanza maliziosa,"A mangiare!"Precisò poi.
"Se vuoi sapere la verità,non mi sarebbe dispiaciuto fare altro.."
"L'avevo intuito.."
"Guarda che quando ci saremo sposati,troverò tutti i modi possibili per metterti in cinta.."
OH,CAZZO,VUOL DIRE CHE MI SCOPERAI FINO ALLA MORTE IN TUTTI I LUOGHI E IN TUTTI I LAGHI?
"Ian,queste affermazioni!"
"Ti metto in soggezione?"Sorrise divertito l'attore.
"No! No,no,no,no,no! Soltanto che non vorrei che qualcuno ti sentisse.."
"Sicura? Da quando in qua ti preoccupi per i paparazzi?"Chiese sorpreso.
"Da.. ehm.. adesso!"Disse la giovane,facendo una risata nervosa.
"Bè,mia futura moglie,salutiamo questi bei cagnolini e raggiungiamo la mia macchina,va.."
"Va bene,Sexyhalder!" Esclamò Cassie,prima di ridere tutti e due per il 'soprannome' che all'attore faceva un pò di effetto.

"Scusa,ma è impossibile non ridere di te!"Cominciò a ridere di gusto.
"Trevino?!"
"Sì?"
"Ti odio,sei davvero un idiota senza speranze,un maniaco,pervertito.. e.."
"Sì,mi piaci anche tu!"La interruppe Mike,circondandole le spalle con un braccio.
"Tu invece per niente!"Disse lei,incrociando le braccia,ma permettendo comunque al ragazzo di tenere il braccio sulle sue spalle.
"La tua mente sta negano quello che il tuo cuore ha già accettato.."Disse il ragazzo.
"E questa dove l'hai letta? Su un bacio perugina?"
"Mh,non ricordo..forse nel diario del vampiro,però non ne sono certo.."
"Ah,perchè? Ti sei messo a leggerli?"Chiese sorpresa la romana
"Umh,si..più o meno.."
"No,non ci credo!"Esclamò l’italiana,staccandosi dall'attore,portando le sue mani davanti la bocca,"Un cavernicolo che sa leggere e,per di più,dei generi romantici! No,non ci credo!"Continuò in modo teatrale.
"Ih,un'oca che parla,oddio!"Disse Micheal,copiando la ragazza,perfino la sua voce, "Ah,no,starnazzi.. non c'è nulla di cui mi devo sorprendere.."Finì,con un finto tono deluso.
"Trevino,mi stai offendendo!"
"Oh,anche tu.."Disse l'attore,annuendo,sporgendo leggermente il labbro inferiore.
Ora,a forza di morsichi,glielo strappo quel labbro se continua sempre a metterlo in risalto.
"Romana,posso farti una domanda?"
"Dimmi.."Rispose lei accoccolandosi,lasciando sorpreso l'attore.
"Perchè non fai altro che guardarmi le labbra?"

"Ciao cagnolini!"Disse Cassie,prima di essere trascinata da Ian fino alla macchina.
"Smoldy?"
"Mh?"
"Ti prego,possiamo cercare di essere più discreti?"Chiese la giovane,guardandosi intorno ansiosa,"Non voglio che ti cacci nei guai.."
"Se non importa a me,perchè dovrebbe importare a te?"Sorrise lui.
"Ah,io credo che ti sposerò davvero Smoldy.."
"Io ne sono più sicuro,invece.."
Quel sorriso a trentadue denti che la faceva innamorare sempre di più.
"Mh,sai che sono imprevedibile.."Disse Cassie,arricciando il naso.
"Bè,questo è vero,l'avevo quasi dimenticato.."Ridacchiò Smolder,"Monta in macchina,danno ambulante.."
"Ammettilo..è da un po che non faccio danni.."Disse lei,sedendosi e allacciando la cintura.
"In effetti..però mai parlare prima del tempo,soprattutto con te.."
"Ian,ti dimostrerò che so essere una ragazza composta e per nulla impacciata.."
"Davvero?! E in quale modo? Inciampando su uno dei tuoi tanti muretti immaginari, uccidendo me.."
"Tu mi sottovaluti!"
"Veramente ho un pò paura.. Ricorda che se succederà di nuovo come quella volta che,a momenti perdevo la capacità di procreare,non potremo avere figli,eh.."
L'italiana cominciò a ridere quasi sdraiandosi sul sedile, "Oddio! Niente male come primo incontro,vero?"
"E bè...mai vista una cosa del genere!"
"Dovevi vederci entrare e cercare di non farci vedere dalla sorveglianza..ci mancano gli orologi e potevamo essere delle vere spie.."
"Avrei tanto voluto vedervi..."
"Poi tipo siamo salite su una scala e ti abbiamo visto girare la scena con Nina,quella che hai girato anche l'altro giorno..."Disse la ragazza,ridendo.
"Mi avete visto?"
"Sisi,poi però,non mi ricordo come,abbiamo fatto rumore e tu ti sei girato così noi ci siamo dovute abbassare e poi siamo cadute!"
 
"Eèèè?!Ma cosa stai dicendo?!"
"Guarda che me ne sono accorto..sono sporche?"
"No,no,no.."Rispose Katie.
Sono anche fin troppo perfette,aggiunse mentalmente.
"Mi sbaglierò.."Disse Micheal,giocherellando con i capelli della ragazza.
"Infatti ti sbagli,Mr. Trevino.."Disse Katie,"Bè,quanto manca?"
"Poco,poco.. Altri due passi e siamo arrivati. Prendiamo la macchina,torniamo in albergo,ci cambiamo e poi ci precipitiamo a mangiare,okay?"
"Ecco,quando fai questi discorsi,sono fiera di conoscerti!"
"Bè,solo in questi momenti?"
"Ovvio!"Ridacchiò la romana,prendendolo in giro.

Appena arrivati all'auto,Katie e Trevino ci salirono.
"Meglio sbrigarci,prima di trovare di nuovo i paparazzi. Diciamo che questo non è il mio look migliore.."Disse lui.
"Concordo.."Scosse la testa la giovane.
"Giuro che non ho mai incontrato una ragazza come te,o meglio,non una ragazza che si comportasse con me in questo modo.."
"Forse perchè non sono una di quelle che ti porterebbero al letto e che vogliono stare con te soltanto per avere un pizzico di pubblicità.."
"Ne sono contento però.."
Lui passò lo sguardo dalla strada alla romana e sorrisero.
Un sorriso ricambiato,neanche una parola.
Improvvisamente squillò un cellulare.
Katie estrasse il telefono dalla tasca e lesse la scritta 'Alexia'' impresso sullo schermo.
"Pronto?!"
"Katie,ma che fine hai fatto?Tutto bene?"
"Sì,Ale,tranquilla,voi?"
"Anche noi tutto bene.. Allora avete incontrato il cast?"
"Ehm.. possiamo riparlarne dopo?"
"Dai, racc.. Aspetta!Perchè non puoi parlarne adesso?Con chi sei?"
"Alexia,dai,non è il mom..."
"Dimmelo!"Urlò la sorella entusiasta dall'altra parte del cellulare,tanto che Katie lo allontanò per un attimo dall'orecchio.
"Sto con Michael Trevino,ti basta?"
"Coosa?! Con quel figo pazzesco? Stai scherzando, vero?! E magari Cassie sta con Somerhalder?!"Chiese ironica.
"Bè,se ti dicessi che è vero?!"
"Oh cazzo,non ci credo!"
"Eh,neanche io.."
Trevino cominciò a ridere.
Già,le grida della sorella si sentivano abbastanza bene,col silenzio che c'era in macchina.
"Ci sentiamo eh,baci,saluta tutti.."
"Divertiti sorellina,un bacio!"
Riagganciò.
"E smettila di ridere!"Borbottò Katie,dandogli uno schiaffo sul braccio.
"Sono un figo pazzesco!"

"Cadute? Oddio,e non vi siete fatte male?"
"Bè,abbastanza.. però niente di grave. Fatto sta che poi riuscimmo a non farci vedere dalla Security e ci ritrovammo all'ingresso. Finchè a Katie non venne la brillante idea di entrare dentro al Pensionato Salvatore.."
"E tu l’hai seguita? "
"E che potevo fare,scusa? "
"Bè,sei stata coraggiosa,visto che sei molto timida,anzi,timidissima.."
"Già,è il mio più grande difetto.."Disse l'italiana,arricciando la bocca.
"No invece,è la cosa che mi ha colpito di più invece.."
Oh mio Dio sarà il mio unico pregio d'ora in poi!, pensò tra sè e sè.
"Certo che situazione imbarazzante.."Ridacchiò lei,ancora divertita e imbarazzata dai quei pensieri,"Per fortuna c'erano Mike e Katie a movimentare un pò la scena.. Giuro che non mi era mai capitato.."Disse ridendo.
"Bè,lo credo.."

"Tanto quanto sei bella tu quando ti arrabbi.."
"Ma dai,smettila,io che sono bella?Tu che fai dei complimenti?Dai,non è da noi.." Disse Katie,arricciando il naso,cercando di sfuggire da quella situazione imbarazzante.
"Da NOI.."
"Intendevo me e te.. stupido!"
"Eh,quindi da NOI.."
"Si,ma non dire 'noi' in quel modo..."
"In quale modo,scusa?"
"Come se mi avessi già conquistata..come se potessi svenirti tra le braccia in qualsiasi momento.."

"Credo di non aver mai riso così tanto.."Disse Ian.
"Bè,è una bella cosa no?Ridere allunga la vita.."
"Allora io sono diventato come Damon.."
"Un succhia sangue?"
"No,immortale!"
"Wow, addirittura immortale?"Chiese ridendo Cassie.
"Da quando vi abbiamo conosciute, perlomeno io,non faccio altro che ridere! Sei così buffa tu.."
"Grazie,Smoldy sei sempre così gentile con le ragazze?"Chiese facendo la finta offesa.
"No,tu sei unica.."Spiegò inarcando le sopracciglia,dandole un pizzicotto sulla guancia.



 
 
Buona sera ragazze!
Scusate ma,purtroppo,non sono riuscita  a mettere il capitolo mercoledì.
Comunque,eccovelo adesso.
Buona lettura!

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Capitolo 23
*** Roma per toma. ***


ROMA PER TOMA
-Capitolo ventitrè-
 
 
 
 
 
 
 
“Perché?Non è forse così?”
"Trevino,ti senti unico e..sei modesto,tanto modesto!"
"Bè,io sono unico.."Ribattè,spavaldo.
"E' vero.."Annuì la romana.
"E' vero?!"Chiese stupito lui,parcheggiando la macchina sotto l'albergo.
"Punto primo: spiegami perchè ogni qual volta che,anche per prenderti in giro quando tu ancora non lo sai,ti sorprendi di un mio complimento e,punto secondo, anche più importante: è vero! Tu sei unico..non ho mai incontrato un cavernicolo.. è stato,come dire,emozionante!"Esclamò,per poi scendere dalla macchina.
"Oh,bè,di solito le donne mi dicono che sono emozionante per altro.."Disse lui,facendole l'occhiolino.
"Oh,Dio Trevino,non riesci proprio a fare meno il pervertito vero?"
"Mh,no,proprio no..."
"Eh,ho notato.."

"Oh,grazie.."Disse Cassie,accettando il complimento.
Smoldy sembrò sorpreso.
"Che c'è?"Chiese la ragazza.
"Hai accettato un mio complimento..per la prima volta.."
Cassie rise,"Se vuoi,la prossima volta non lo faccio più.."
"Non dirlo neanche per scherzo.."Sorrise lui.
"Mi scusi Mr. Smolder.."Si scusò lei,con una vocetta.
"Bene,ora siamo arrivati. La sto portando in un locale di lusso. Crede che qui potrei chiederle di sposare un uomo umile come me?"Chiese Ian,spegnendo il motore dell'auto.
"Mh,sa,sono una donna difficile. Staremo a vedere.."
I due scesero dalla macchina e Cassie lesse una scritta "FAST FOOD".
"Che posto elegante!"Esclamò divertita l'italiana.
"Nè?Ho pensato che avresti preferito questo,piuttosto che quei locali sciatti..tipo quello dove io e Trevino vi abbiamo portato.."Disse Ian,stando al gioco.
Ridendo,i due si incamminarono.
"Cosa prendi?"Chiese l'attore,una volta in fila per ordinare.
"Per prima cosa.."Disse Cassie,girandosi vero di lui, "Mettiti questi e questo.."Disse,facendogli indossare i Ray-Ban e il suo solito cappellino, "Non voglio che qualcuno ci veda..Secondo,credo che prenderò molto,visto che ho una fame assurda!"
 
"Non ho niente da mettermi.."Sbuffò Katie,aprendo l'armadio.
Michael attraversò il corridoio e nel giro di cinque minuti era pronto.
"Ancora non hai fatto?"
"Non so cosa mettermi!"Sbuffò di nuovo la ragazza.
"Lascia fare a me che ho gusto.."
"Cosa?!Fosse per te mi manderesti in giro solo in reggiseno e mutande.."
"Io invece penso che siano degli indumenti inutili.. quindi.. ne farei anche a meno se dovessi aiutarti a scegl.."
"Trevino,sei un porco!"Esclamò lei,lanciandogli un'occhiataccia.
Lui si limitò a ridere,continuando a guardarla seduto su un piccolo divanetto.
Estrasse degli shorts di jeans ed una maglia a fascia,questa volta rossa.
Aveva il terrore di bagnarsi di nuovo.
Con Michael era tutto possibile.
"Senti, potresti uscire dalla stanza,per favore?"
"E perchè scusa?"
"Forse perchè devo cambiarmi?"
"Dammi un dollaro se mi fai vedere qualcosa che non ho mai visto.."
"Invece di copiare le battute di Damon Salvatore,esci da questa stanza...per favore.."Disse Katie,sorridendo nervosamente.
"Ok,ok"Disse Trevino,alzando le mani in segno di resa,"Scusa.."Disse poi,davanti alla porta,"E' che sono eccitato tutto il tempo.."
La romana rimase li a fissarlo per un po,"Bè,io no,Tyler!"E così dicendo,chiuse la porta della stanza.
Non sentendo più rumori, nè passi, nè la voce del ragazzo,Katie si rilassò.
Sbuffò,scuotendo la testa,ripensando a quanto fosse stupido,ma così terribilmente bello.
Cominciò a spogliarsi,quando sentì la suoneria del suo cellulare.
Era un messaggio.
L'aveva lasciato nell'altra stanza,"Pfft.."Sbuffò,cominciando a mettersi i pantaloncini.
Improvvisamente vide la maniglia della porta abbassarsi,"Rompipalle, ti è arrivato un mess.."L'attore si bloccò nel vederla in reggiseno,i suoi occhi cominciarono a percorrere millimetro per millimetro ogni parte del suo corpo,"Wow,c'è uno striptease in corso.."
 
Finalmente era il loro turno.
Molte persone insistettero per farli passare avanti,soltanto perchè Ian era una celebrità,ma lui non accettò ed aspettò il suo turno.
E poi mi chiedo perchè sono innamorata di lui!, pensò silenziosamente Cassie.
"Buongiorno ragazzi,cosa ordinate?"Chiese la ragazza,dietro la cassa.
L'italiana guardò Ian.
"Comincia prima tu.."Sorrise l’attore.
"Okay.. Allora.. Coca-cola grande,due porzioni di patatine.. grandi anche quelle,una porzione da sei di crocchette di pollo e un hamburger.."
Sexyhalder inarcò le sopracciglia,stupito dall'ordinazione della ragazza,"Oh.. e anche una salsa barbecue e ketchup"Finì lei,lanciando occhiate complici con Smolder. "Altro?"Chiese la commessa,sorridendo.
"Mh,no grazie.."Rispose la ragazza.
"Lei invece?"Chiese poi a Smoldy,con voce un po emozionata.
"Io prenderò un'insalata,patatine medie e dell'acqua minerale.."
"Perfetto.."
Quando ebbero preso le loro ordinazioni,i due ragazzi andarono a sedersi in un tavolino vicino a una finestra.
"Che c'è?"Chiese Sexyhalder,vedendo che Cassie non osava toccare cibo.
"Mi fai sentire un maialino.."Rispose lei,sconfortata
"Perchè?"
"Perchè ho ordinato da mangiare per un esercito,mentre tu,quasi nulla.."
"Hei,io domani devo girare ancora una scena di nudo"Disse lui,"Più o meno.."Aggiunse,vedendo l'espressione della giovane.
"Ah.. nudo.. e con chi?"Chiese Cassie,addentando il panino con l'hamburger.
"Nina.."
La ragazza tossì,quasi non si strozzò e così bevve un sorso di Coca-Cola,"Con chi?"Chiese sgranando gli occhi.
Il ragazzo cominciò a ridere di gusto,"Non ti dirò mai la verità sulle riprese,perchè sei nostra fan e ti rovinerei tutto,ma.. ora spiegami una cosa..perchè ogni volta che la nomino ti strozzi?"
"Ma non è vero! Più che altro per le scene di nudo,cioè.."
"Sei gelosa?"Chiese Ian soddisfatto.
"N-no,m-ma chi io?! No,no,no! Soltanto che.."
Cassie,non sai cosa dire,inventa qualcosa!
"Soltanto che.. non ti vergogni?!" Tentò di recuperare l'italiana.
"Mh..no.."
"Davvero?"
"Cioè,le prime volte si. Insomma,avrò avuto circa vent'anni quando ho iniziato a posare senza veli.."
"Cavolo!"Esclamò lei stupita,"Io non ce l'avrei mai fatta.."
"Bè,naturalmente devi trovare delle persone che ti mettano a proprio agio.."
"Questo mi sembra ovvio.."
"Poi,quando ho perso la verginità,e sono entrato più in contatto con l'universo femminile,il tutto è diventato un po più facile.."

"No,però fra poco ci sarà un omicidio se adesso non te ne vai!"Urlò Katie,imbarazzata.
"Scusa!"Disse Mike,non dando però il minimo segno di muoversi.
"Te ne vai?"
"Sisi,scusa,ero venuto a portarti questo!"Rispose l'attore,passando il cellulare alla romana.
La ragazza afferrò la maglia e la portò subito al petto,coprendo la pancia e così anche il reggiseno in bella vista,"Grazie"Disse strappandolo dalle mani del ragazzo il cellulare.
"Prego"Disse Mich,avviandosi verso la porta,"Comunque,non credevo portassi una terza!"Esclamò,prendendosi gioco della ragazza.
"Fottiti maniaco!"Urlò lei,afferrando un cuscino per tirarglielo,ma l'attore fu più veloce ad uscire dalla stanza.
Aprì il messaggio: 40916.
Cioè, Michael Trevino mi ha vista mezza nuda e tutto per uno stupido messaggio della TIM!
Katie scosse la testa,mettendo in tasca il cellulare.
Velocemente si rivestì,lasciò i capelli sciolti e infilò un paio di Superga rosse.
"Ho fatto!" Disse l’italiana,raggiungendo Micheal.
"Bene,finalm.."
"Aspetta,hai visto il mio burro cacao alla fragola?"
"E' proprio necessario?"Sbuffò lui.
"Bè,senza di quello sono praticamente morta! Se non lo porto anche solo per un giorno,avrò screpolate per un secolo,purtroppo.."
"Ahh.."Sospirò il ragazzo, "Voi ragazze!"
"Tu non parlare!"
"Che ho fatto?"
"Ma se sei il primo che prima di uscire,ti specchi almeno venti volte!"
"E' che sono talmente bello che piaccio a me stesso.."Spiegò divertito Mike,sapendo di dar fastidio alla ragazza.
"Persona più modesta di te?!Mai incontrata.."Sbuffò la romana,cercando il burro cacao dappertutto,"Uh eccolo!"
Si mise davanti allo specchio e cominciò ad applicarlo sulle labbra e subito venne catturata dalla figura riflessa dell'attore dietro di lei.
Era così perfetto..
Quella maglia bianca a righe nere era perfetta,mentre lui guardava in basso, con quella bocca che sembrava essere disegnata.
"Cazzo,mi sono sbavata tutta!"Esclamò la ragazza,cominciando a pulire la riga rossa, abbastanza scura,combinando ancora un pasticcio.

"P-perso la verginità?!"
L'attore inarcò le sopracciglia come per dire 'A venti anni è più che logico'.
"N-no,volevo dire che.. sì,certo,è normale che dopo ti senti a tuo agio.."
Perchè questa conversazione così imbarazzante?
Oddio,chissà che figura quando saprà che io sono ancora.. beh, ancora.. VERGINE!
Però,aspetta,perchè dovrebbe saperlo?
Non lo ha mica chiesto e poi.. NO!Non sono cose da chiedere.. Cassie,smettila!
"Ehi,tutto bene?"Chiese Ian,risvegliando la ragazza dallo stato di trance.
"Pene?Certo che ho già visto un pene!"Disse la ragazza,nervosa.
Bè,aveva visto quello di suo fratello..quando aveva cinque anni.
Valeva lo stesso?
"No,chiedevo se stavi bene…"Disse Smoldy,trattenendo una risata.
"Oh,si,certo.."
Oh,complimenti Cassie!
Ma come ti è venuta quella del pene!?
"Sicura di stare ben.. meglio?"Si corresse Ian,cercando di trattenersi,seppure era difficile.
"Sì"Sussurrò la giovane,cercando di non incrociare lo sguardo dell'attore,"E smettila di trattenerti!Puoi ridere!"Esclamò la ragazza corrugando la fronte e contemporaneamente arricciando le labbra.
 "No,è che.. non mi era mai capitato.."Cominciò a ridere Sexyhalder,"Sei tutta matta.."
"Ti spaventa?"Chiese Cassie,diventando subito seria.
"No,anzi.."Rispose serio lui.
Erano le solite frasi dei film,tra i due c'era tanta complicità e questo li fece scoppiare a ridere.
"Ma,allora mi vuoi dire qual è la sorpresa?"
"Smoldy,smettila di insistere!"
Che testa di coccio oh,pensò tra se e se la ragazza
"Scusa,è che sono un tipo curioso.."
"Ho notato.."
"Che?"
"No,dicevo,ho notato che sei curioso. Vuoi sapere a tutti costi chi mi piace.."

"Katie,dobbiamo andare a mangiare,non al provino di un circo.."Disse Mich.
"Antipatico!"Esclamò lei,"Piuttosto aiutami!"
"E come,scusa?"
"Bè,perchè non mi vai a prendere un po di carta?"
"Non preferisci che te lo tolga baciandoti..non sai quante volte l’ho fatto.."
La romana deglutì.
Perchè le faceva sempre quelle richieste allettanti?
"Per ora preferisco la carta.."
"Per ora..?"Chiese malizioso Mich.
"Smettila idiota!E poi.. io non capisco proprio perchè ci provi con me,io praticamente non ti sopporto!"
"Bè,tu sei ai limiti del sopportabile,ma ti sopporto,questo conta.."Urlò dal bagno.
"E poi io non ti bacerei nè ora,nè mai.."Precisò l’italiana,sapendo che quella era la bugia più grande che avesse mai detto,guardandosi le mani e torturandole.
"Ne sei davvero sicura?"Chiese Micheal,rientrando nella stanza,"Tieni.."Disse poi,porgendole un pezzo di carta inumidito.
"Sì,sicurissima.."
Lui scosse la testa.
"Okay,ora possiamo andare.."
"Perchè dobbiamo andare quando abbiamo a nostra più completa disponibilità questo mini appartamento?"
"Semplicemente perchè ci serve soltanto da mangiare e non le camere!"
"Questo lo dici tu!"
"Oh,Trevino,hai mai pensato di andare a fare il regista di qualche film porno?No,perchè secondo me guadagneresti!"
"No,non ci ho mai pensato,ma credo di iniziare a considerare l'idea.."Disse l'attore, entrando nell'ascensore,con uno sguardo pensieroso.
"Ma che diavolo fai?Ci pensi pure?"Chiese dandogli una gomitata,dopo aver spinto il pulsante per scendere al piano terra.
Micheal scoppiò in una risata,"Ma ti pare?Io film porno?Nella vita reale ho fatto di peggio!"
"E smettila,sei un porco e ti odio quando fai lo spavaldo!Ti diverte innervosirmi.. ed odio anche questo!"Esclamò la romana,incrociando le braccia.
"E io adoro farti arrabbiare,guarda un pò!"
Una volta usciti dall'ascensore,Mike circondò le spalle della ragazza con un braccio.
La romana mise la sua mano sopra quella sua e,piano piano,affondò le sue unghie, "Se continui così,non ti ritroverai più la mano!"

"Diciamo che sono TROPPO curioso.. e poi quella è una cosa diversa.."
"Diversa?!"
"Sì,cioè,voglio sapere una cosa di una ragazza che mi.."L'attore si bloccò di colpo,"Di una mia amica.."Tossì.
"Ma io non ti chiedo di chi sei innamorato.."
"Questo è diverso.."Disse Ian.
"Diverso? In che senso?"
"Perchè tu non hai bisogno di saperlo. La mia vita privata non è molto privata,visto che viene pubblicata ventiquattro ore su ventiquattro..."
"Tu sei sempre stato un tipo un pò riservato,o sbaglio?"
"In parte hai ragione,però le cose si vengono subito a sapere,dai.."
"Lasciatelo dire da una persona comune come me: i gossip non sai mai se sono veri o falsi..e a volte diventa quasi frustrante non poter parlare con la persona in questione,specialmente se ti ha fatto perdere la testa,credimi.."
Oddio,cazzo ho detto?
"E.. in questo caso,chi ti ha fatto perdere la testa?"
"Mh?"Chiese lei,cercando di guadagnare tempo.
"Chi ti ha fatto perdere la testa di famoso?"
"Oh,emm,mai sentito parlare di Louis Tomlinson?"
"Mh..no.."
"Bè,viene dall'Inghilterra..è un British boy e fa parte di questa band chiamata 'One Direction'.."
"E ti piace?"
"Bè si.."Rispose Cassie,arrossendo. Infondo non stava proprio dicendo una bugia, "A lui piacciono le carote.."
"Davvero?"
"Si,e tipo,mi era venuta l'idea di travestirmi da carota e andare li da lui a dirgli 'Lou,i love carrots. Eat me,please!'"

"Mi piacciono le ragazze aggressive,sai?Sono quelle che lo fanno meglio.."Le sussurrò lui,all'orecchio.
La romana si irrigidì all'istante,diventando tutta rossa,"Mike,per una volta,potresti tenere a bada i tuoi stupidi ormoni?!"
"Con te mi è un pò difficile,ma.. okay,lo farò.."Rispose lui,imbronciato.
"Ti odio.."Katie giocherellò con le dita dell'attore.
"Anche io.."Sorrise Mich incrociando le dita con quelle della romana,mantenendo sempre l'abbraccio.
"Dove andiamo a mangiare?"
"Mh,decidi tu.. niente riso però questa volta!"Ridacchiò divertito.
"Mh,okay,io proporrei pizzeria.. e poi.. che ne dici di andare allo starbucks e strafogarci di dolci?"Chiese Katie,sfoggiando i suoi occhi da cucciola.
"Io.."
Katie sbatté ancora di più le palpebre.
"Ok,va bene..."Disse Mich,"Ma smettila di fare gli occhi dolci..e ricordami di fare due chiacchiere con Cassie,questa sera. Ti sta dando brutti insegnamenti.."
 
"Ehi,dimentichi che sarai sposata con me!"Esclamò Smolder.
"Già, è vero.."Disse Cassie,morsicandosi il labbro.
"E solo io posso mangiarti,lo sai vero?"
"Smoldy,frena,ancora non siamo sposati e poi.. mica sono cibo che mi puoi mangiare.."Spiegò la ragazza,annuendo con le sopracciglia inarcate.
"Bè,te no,ma le tue labbra sì.."
Cassie,istintivamente,si porto due dita alle labbra,con gli occhi puntati in quelli di Smoldy.
Lentamente abbassò lo sguardo sulle sue labbra.
Si sentiva tanto Elena in quel momento,così,decise di sfruttare la situazione a suo vantaggio,per riuscire a sviare un po il discorso,"Hei,Damon,non sono la solita verginella di cui ti puoi nutrire.."
L'espressione dell'attore si tramutò in un'espressione divertita,ma decise di non scoppiare a ridere ancora,"Ma sei mia moglie però.."
La ragazza stette per ribattere quando però fu interrotta, "E.. ti prego,evita di fare quell'espressione e tutto il resto.."
"Perchè?"Chiese confusa.
Forse perchè gli ricordo Nina!
Allora è vero che c'è qualcosa tra loro,sì,era ovvio!
"Perchè sei terribilmente bella.."Rispose Somerhalder,riportando la ragazza alla realtà.
Cassie arrossì,"Cosa sono tutti questi complimenti a free?"Chiese lei,iniziando a torturarsi un unghia.
Questo non valeva però!
Non era giusto che ogni volta che lui le faceva un complimento,lei doveva cascarci come una pera cotta!
"Dai,ora dovresti essere abituata no?"
"Nessuno si abitua mai a ricevere complimenti,soprattutto da una persona famosa.."
"Be',dovrai farlo,perché io non smetterò di farteli.."
Cassie rise,"Ok,ok.."
 
"Se continuo a stare con te peggiorerò.. e poi.. perchè Cassie?"
"Per gli occhi dolci e il vizio di mangiare.."
"Quando mai ti ha fatto gli occhi dolci?"Chiese la romana,corrugando la fronte.
Quando la tua amica voleva a tutti i costi sapere che mi piaci, pensò tra sè e sè.
"No,gli occhi dolci li fa a Ian,mentre per il cibo,va beh,si sa.."Rispose Mich.
"Ah,capito.. Mike.. ma andiamo a piedi?"
"Sì,è qui di fronte la pizzeria a taglio.."
"Bè,allora sarebbe meglio se..se ci distanziamo un pò..sai,la gente ha un'espressione un pò strana,potrebbero vederci.."
"Che?Ti vergogni a farti vedere in giro con una nullità come me?"Fece Trevino,scoppiando a ridere per la perfette imitazione di Katie.
"Stupido!"Disse lei,cercando di allontanarsi.
"Eh no!"Disse l'attore,trattenendola,"Io non ho lo stesso problemino di Ian. Io e te possiamo uscire mano nella mano tranquilli.."
"Chi dice che io e te usciremo mano nella mano?"Chiese Katie,alzando un sopracciglio.
"Bè.."Si limitò a dire lui,indicando con un cenno della testa le loro mani.
La romana scosse la testa,"Okay,domanda sciocca,ma non è detto che sarà sempre così.."
"E ora chi è modesto?"Chiese Micheal divertito.
"Vedi?! Mi contagi!"
"Io?!"
"Si,tu!Sei una brutta influenza! Se mia madre sapesse con che gente esco.."
"Ti direbbe: 'Tesoro,quando non lo vuoi più tu,lo prendo io molto volentieri!"
La romana cominciò a ridere, "Stupido! E poi.. chi dice che io ti voglio?"
"Era per dire,so che non mi sopporti.."Disse lui serio.
Oddio,forse ce l'ho fatto rimanere male a forza di stare sulla difensiva.
"Sei al limite del sopportabile.. E poi,ti voglio bene,anche se sei insopportabile.." Sorrise lei,stringendo poco più forte la mano,massaggiandola con il pollice,l'unico dito libero.
"Riutilizzi le mie frasi.."Cominciò a ridere Mich.
La ragazza si allontanò di poco perplessa,"Stavi fingendo?"
"Mai fidarsi di un attore.."Un sorriso beffardo gli si dipinse in volto.
"Okay,sei un attore e uno stronzo di prima categoria!"Ridacchiò Katie,dandogli un pizzicotto sui fianchi.

"La coca-cola mi sta gonfiando.."
"Le maledette bibite gassate.."Sorrise Ian.
"Già.."
"Vuoi un pò d'acqua?"
La ragazza esitò,ma appena vide un bicchiere di carta poggiato sopra alla bottiglia che evidentemente aveva preso l'attore per la ragazza,accettò,"Sì, grazie!"Esclamò entusiasta.
Smolder afferrò il bicchiere,ma cadde per terra,"E' caduto.."Sbuffò lui.
Oh cazzo!
"Va beh,bevi dalla bottiglia,ci sono problemi?"
La ragazza s'immobilizzò all'istante,sentendo le guance andare sempre di più a fuoco.
"Io.."
"Ti schifi?"Chiese Ian,porgendo la bottiglia all'italiana.
"Nono.."Rispose Cassie,"Cioè.."Si corresse poi,"No,non ho schifo.."
"E allora prendi.."
"E' che ho un herpes.."Disse lei.
Ok,erano tutte balle,ma non poteva bere dalla sua stessa bottiglia..avrebbe voluto dire che l'avrebbe baciato..più o meno.
E se dopo le venivano uno dei suoi soliti attacchi da isterica?
No,davanti a Sexyhalder,no!
"Dove?"Chiese lui.
"Proprio qui.."Rispose la giovane,toccandosi l'angolo destro della bocca.
"Io non vedo nulla.."
"Bè..questo p-perchè non è ancora visibile.."
"Va bè,non sarà un herpes ad uccidermi.."
"L-lo so ma sai che.. ho anche un pò di raffreddore,credo mi stia venendo anche un pò di mal di gola.."
"Cassie"Sorrise divertito Smoldy,"Dai,bevi,non ti preoccupare,poi non la toccherò più,diventerà tua.."Sorrise,cercando di convincere la ragazza.
Non è tanto per te,quanto per me Sexyhalder!
La ragazza annuì flebilmente,prendendo la bottiglia.
Cassie svitò il tappo e poi lentamente si portò il bordo alle labbra.
Mentre beveva lunghi e piccoli sorsi,tenne gli occhi puntati in quelli dell'attore,che nel frattempo erano diventati di un blu scuro.
"Che ti succede agli occhi?"Chiese lei,finendo di bere e chiudendo la bottiglietta.
"Mh?"
"Gli occhi..ti si sono scuriti.."
"Oh,credo sia la luce del sole.."Disse Ian,poco convinto.
"Sei sicuro?"

I due scoppiarono a ridere.
"Che ne dici,visto che ti vergogni di farti fotografare con me,se prendiamo un taxi?Giusto per non dare troppo nell'occhio.."
"Io non mi vergogno,soltanto che non vorrei che pensassero male. Immagini anche soltanto come la prenderebbero le tue fan più accanite?"
"Mh,no,come dovrebbero prenderla?"
"Dai Mike!Come se vedi un tizio provarci con la persona che ti piace.."
"Io non sono geloso.."
"Ah,ma davvero?"Chiese Katie facendo una risata,"A me non sembrava con i ragazzi dell'hotel.."
"Quelli erano due coglioni,non ero geloso.. e poi,ovvio che a me dispiace per le mie fans,ma se tengono a me dovrebbero tenere anche alla persona con cui sto insieme ed essere felici.."
"Facile parlare.."Sorrise amaramente Katie,pensando a come l'aveva presa quando l'attore si era fidanzato con Jenna.
Il ragazzo corrugò la fronte,poi alzò il braccio per chiamare un taxi,che si fermò all'istante,"Prima le signore.."Disse,aprendo la porta del taxi e facendo un lieve inchino.
"Oh,Trevino,la tua galanteria mi commuove.."Disse Katie,portandosi un dito agli occhi,fingendo di asciugarsi le lacrime.
"Si,però se non sali subito,ti ci metto dentro io di peso.."
"E addio finezza!"Esclamò la romana,ridendo e salendo sul mezzo.
"La prima pizzeria a taglio su questa strada.."Spiegò Michael all'autista,"E' la migliore"Sussurrò poi alla ragazza.
"Immagino.. speriamo che i cavernicoli abbiano buon gusto.."
"Hai accanto a te il cavernicolo migliore della storia,con i gusti migliori della storia.." Si vantò lui,dando una pacca sulla coscia della ragazza,lasciandoci poi la mano.
"Togli queste zampe,maniaco!"Ridacchiò la romana.
"Vuoi dirmi che neanche un tuo amico poggia la mano li?"
"Si,i miei amici si. Ma,Trevino,con amico,io intendo amico,non AMICO.."
"Eh,amico.."
"Amico e basta.."
"Con questo vorresti dire che noi siamo più di amici?"Chiese lui,malizioso.
"E'èè?!M-ma cosa d-dici?Non mettermi in bocca parole che non ho mai detto.."

"Dovrebbe essere per quello.."
"Di solito il sole te li schiarisce,o sbaglio?"Chiese Cassie,corrugando la fronte.
"Sì,ma a volte dipende anche dal mio umore.."
"Sei arrabbiato?"Chiese curiosa la ragazza.
"No,sono abbastanza curioso e non vedo l'ora di scoprire qual è questa sorpresa.." Spiegò ridendo.
"Bè,allora dovrai avere pazienza,perchè dovrai aspettare che digerirò.."Sorrise la giovane,maliziosamente.
"Oh,conosco un modo molto veloce per farlo.."Disse Ian,sbottonandosi un bottone della camicia.
E,mentre Cassie si faceva una bella fantasia erotica di lei e Smoldy che lo facevano nel bagno,Sexyhalder l'afferrò per la mano,trascinandola fuori dal locale e iniziando a correre.
"Quindi la tua idea è fare jogging?"Chiese la ragazza,che con i sandali faceva una fatica bestiale a stare dietro all'attore.
"Esatto.."
"Tu sei pazzo!"Urlò lei a fiato corto.

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Capitolo 24
*** Mi hai stupito. ***


MI HAI STUPITO
-Capitolo ventiquattro-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Dai,non dirmi che non ce la fai.." La prese in giro l'attore,camminando davanti a lei, però all'indietro,continuando la corsetta.
"Sì che ce la faccio,per chi mi hai presa?!"Mentì Cassie,cercando di accelerare il passo.
"Non mi sembra.."Disse Ian,facendole la linguaccia.
Cassie roteò gli occhi,ma in quel preciso istante inciampò e finì direttamente addosso all'attore.
Per fortuna,Sexyhalder fu abbastanza forte da mantenere l'equilibrio,ma ora il problema era la troppa vicinanza.
"Ho sempre saputo di avere un fascino irresistibile e che le donne facevano fatica a starmi lontane,ma non ti facevo una di loro.."Disse Smoldy,continuando ad andare all'indietro,questa volta camminando e tenendo fra le braccia la ragazza.
"Oh,è che sei così bello,che non riesco più a controllare i miei istinti.."Disse la giovane,stando al gioco.
"Si,ma qui davanti a tutti?"
"E perchè no?Ti vergogni forse di qualcosa?"Chiese Cassie,abbassando lo sguardo sui suoi jeans per poi rialzarlo e fargli l'occhiolino.
"Ragazza,li sotto c'è una bestia che aspetta solo di essere risvegliata.."
"Bè,peccato che non sarò io a farlo.."Disse Cassie,sciogliendosi dal suo abbraccio e riprendendo a corre.
Oddio!Non ci poteva credere!
Aveva appena flirtato con Sexyhalder!

"E' quello che stai facendo capire a me.."
"Ma la smetti?"
"Mi piace metterti in imbarazzo e,chissà perchè,ci riesco sempre.." Disse Micheal, soddisfatto.
"Tu non m'imbarazzi! E' soltanto che ho fame e non connetto.. Non so neanche quel che dico.."Tentò di giustificarsi l’italiana.
"Romana,sai che sei davvero brava con le scuse?"Chiese l’attore,ridacchiando.
"Ehh,ho fatto un corso specializzato.."
"Da Cassie?"
"Ma che!Lei una frana in queste cose!"
"E,infatti mi sembrava.." "
E allora cosa lo chiedi a fare.."Disse Katie, inarcando le sopracciglia,guardandolo con aria divertita.
Lui accennò un sorriso,mantenendo la bocca chiusa e le sue fossette cominciarono a farsi notare.
No,sono il mio punto debole,no!
"Destinazione raggiunta!"Esclamò il tassista.
"Grazie.." L'attore pagò e poi scese,seguito dalla ragazza.

"Come non sarai tu a farlo?"Chiese Ian,raggiungendola,divertito.
"Smettiamola di parlare di queste cose.."
"Queste cose?!"Chiese il ragazzo,inarcando un sopracciglio.
"Sì,queste cose,di questi discorsi pervertiti.. Tra te e Michael credo che vincereste di sicuro il Guinness dei Primati!"
"Cosa?!"Chiese Smoldy,fermandosi con un pò di fiatone.
"Sì"Disse Cassie prendendo un lungo respiro,fermandosi davanti all'attore, "Ammettetelo! Vi piace da morire metterci in imbarazzo!"
"A noi?"Chiese lui,facendo il finto tonto,"Ma noo!"
"Certo,se a voi non piace metterci in imbarazzo a me non.."Cassie si bloccò.
Stava per dire: "A me non piaci tu.."
"Si?"La incalzò l'attore.
"A me n-non piace la nutella.."
Ian scoppiò a ridere.
"Senta,Mr. Sexyhalder...non è che c'è un grande parco qui vicino?"
"Mh,si..a dieci minuti di strada.."
"Mi ci porti?"
"Perchè?"
"Ti basti sapere che c'entra con la sorpresa..."
"Sei così misteriosa.. E a me piacciono le ragazze misteriose.."Ammiccò Smolder. "Smettila di fare così"
"Così come?!"Chiese lui,facendo il finto tonto,cercando di non ridere. Si avvicinò prendendola per un braccio, trascinandola a sè.
"Cerchi in tutti i modi di abbindolarmi per sapere anche solo qualche dettaglio di questa sorpresa,ma.. non cederò,mi dispiace!"Spiegò con finta altezzosità Cassie. 

"E' qui che dobbiamo mangiare?"
"Si,ci vengo molto spesso,anche con la mia famiglia quando posso. Fanno delle crostate che sono la fine del mondo!"
"Oh,ma che tenero.."Sorrise dolcemente la ragazza,abbracciando il braccio dell'attore,continuando a camminare.
"È?!"Domandò perplesso.
"No è che è così tenero pensare un cavernicolo come te insieme alla sua famiglia.." "Tu sei matta"Ridacchiò Mike.
"Voglio solo dire che ti ho sempre immaginato con una ragazza,ecco.."
"Bè,sarò uscito anch'io da qualche parte..."
"Già,chissà quanto dolore hai fatto provare alla tua povera mamma!"
"Pff...ma se è sempre così gentile con me.."
"All'ora deve essere proprio una santa,oppure deve venire da un altro pianeta.."

"Ahhh,sei proprio irremovibile,eh?"
"Esatto,so de coccio!"Disse Cassie,imitando l'accento romano dell'amica.
"Mi piacerebbe fare l'accento come il tuo.."
"Bè,fallo!"
"No,verrebbe fuori male..è da quando siete arrivate tue Katie che ho ricominciato a parlare Italiano dopo anni che non lo facevo.."
"Dai,provaci!Prometto che non rido!"
Ian provò a dire qualche parola con l'accento romano e Cassie dovette mettersi una mano sulla bocca per non scoppiargli a ridere in faccia.
"Vedi, lo sapevo io!" Disse Somerhalder,facendo il finto offeso.
"Ma no dai! Devi soltanto migliorare un pò la pronuncia.. Ecco, dovremmo lavorarci su.."Spiegò l’italiana,cercando di non ridere.
"Mh,l'idea di lavorarci su mi piace.."Ammiccò.
Cassie rise.
Prima del viaggio,non avrebbe mai creduto di riuscire a comportarsi in modo così naturale con Ian.
Infatti,anche se le metteva ansia stare con lui,le veniva tutto molto naturale.
"Manca tanto?"Chiese lei.
"Ancora dieci minuti..sei già stanca?"
"No,è che pensavo che visto che sei un vecchietto,magari i dolori alla schiena iniziavano farsi sentire.."

"E' mia madre,deve venire per forza da un altro pianeta!"
"E perchè?!"
"Perchè ha dato alla luce un essere soprannaturale come me!"
"Trevino?!"
"Sì?!"
"FOTTITI!"
"Mi piacerebbe fartela conoscere un giorno.."Disse lui,ignorando la ragazza.
"Davvero?"Chiese lei,stupita.
"Si..magari il 4 luglio.."
"E chi ti dice che il 4 luglio io e Cassie saremmo ancora qui?"
Il ragazzo divenne serio all'istante,"Intendi dire che ve ne andrete?"
"Intendo dire che non possiamo stare da voi per tutto questo tempo e che,prima o poi,un giorno dovremmo tornare in Italia.."
"Non avevo mai considerato questo,ma non c'è problema.. voi resterete da noi, perchè non date alcun disturbo,anzi.."
"Si,ok Mike,ma prima o poi dovremmo tornare dalle nostre famiglie..il massimo che possiamo stare qui,in America,è fino Agosto e,a meno che non abbiamo un motivo valido per rimare qui,saremo costrette ad andarcene.."
"Un motivo valido.."Ripetè Mich,pensieroso.
"Già,perchè dovremmo rimanere qui? Cioè,tu e Ian siete.. siete il motivo per cui siamo venute e,pensare che siamo anche diventati amici e che viviamo insieme è così.. assurdo.."
"Per motivo valido cosa intendi?"Chiese lui,ignorando tutto il discorso della romana.
"N-non lo so.. Quando si presenterà questa ragione,forse te lo dirò.."

"Piccola Cassie rompiscatole,tu come osi dire una cosa del genere al grande Ian Somerhalder?"
"Già,forse troppo grande!"Rise prendendosi gioco dell'attore.
"E smettila! Se continui così rischi di mettere in gioco il tuo futuro matrimonio e tutti i progetti che lo riguardano!"
"Intendi dire che non mi sposeresti più?"
"Esatto!"
"Oh,non ci credo neanche se lo vedo!"
"Sei troppo modesta, ragazzina!"
"Hai detto ragazzina a me?"
"Sì,a te,mia futura sposa!"
"Oh,ora sono io che non ti sposo più!"
"No,mi ami troppo per farlo.."
"Oh,Ian.."Disse lei,girandosi verso di lui e buttandogli le braccia al collo,"Sono così facile da leggere?"
"Bè,i tuoi occhi sono di gran aiuto.."
"Davvero? E' una frase vera o è tutta una falsa per farti perdonare?"
"E' vero,i tuoi occhi sono magnifici.. a volte dici più con uno sguardo che con le parole.."
"Diciamo che con le parole sono un pò impedita.."
"Appunto,per me potremmo stare una giornata intera a guardarci negli occhi."
"Uhh.."Disse lei ridendo,per alleggerire un po le situazione, "E' quello il parco?"Chiese poi.
"Si,esatto.."
"Ok,perfetto! Hai una benda o un fazzoletto?"
"Per fare che?"
"Per coprirti gli occhi!Devo sistemare le ultime cose e tu non puoi vedere!"

"Come tipo,una malattia?"
"Mh,forse per un giorno in più..serve qualcosa di un po più importante.."
"Tipo.."
"Hei,ciao!"Disse un ragazzo.
"Ciao.."Salutò Katie.
Dove l'aveva già visto?
"Alex..ricordi?"
"Ehi Alex,come va?" Sorrise Katie.
"Una meraviglia,tu?"
"Tutto bene.."
"Dove avete alloggiato poi tu e Cassie?"
"Oh,siamo andate da loro.. Cioè,da lui e un altro amico.."Rispose la romana, indicando Mike,"A proposito,lui è Michael.."Si rivolse al ragazzo,"E lui è Alex.."Disse rivolgendosi  all'attore questa volta..
"Oh,si.."Disse Alex,"Ciao.."Aggiunse.
Trevino gli fece una cenno con la testa.
"Che ci fai da queste parti?"Chiese la ragazza gentile.
"Sto aspettando che Steve esca dall'ufficia..siamo venuti a comprare dei cacciaviti per la nonna.."
"Oh,salutatemi Abigail,a che punto siete con i lavori?"
"Bè,ancora è in ristrutturazione,spero che verrete presto poi da noi.."
"A dire la verità ora alloggeranno sempre da noi.."Disse scontroso l'attore.
Katie gli lanciò un'occhiataccia.
"Ovviamente verremo a trovarvi.."Sorrise lei,cercando di rimediare alla risposta di Mike.
"Oh, certo.."Disse Alex,scosso dall'atteggiamento dell'attore.

"Come siamo misteriose.."
"Già.." Disse Cassie,allontanandosi un pò.
"Non è che vuoi rapirmi e baciarmi? Magari organizzare il nostro matrimonio?"
"Non è che potresti chiudere il becco?" Ridacchiò Cassie.
"Erano solo delle ipotesi.."
La ragazza rise, "Allora,ce l'hai qualcosa?"
"Si,eccoti.."Disse lui,porgendole un fazzoletto, "Ora girati..."E così dicendo gli bendò gli occhi, "Comunque,tanto per toglierti ogni dubbio,voglio stuprarti!"
"Mh,allettante come proposta.. Sai che se io ci sto non sarebbe proprio uno stupro.."
"Tu infatti non devi starci,sarebbe tutto molto più divertente.."
"Ma con te come posso non starci?"
"Si,bè,bella battuta Ian,ma non sarà adulandomi che mi impedirai di continuare.."
"In realtà.."
"Shh"Disse lei,interrompendolo, "Ora resta qui e non sbirciare.."
"Okey.."
"Promettimelo.."
"Si,te lo prometto.."
Cassie rimase li a fissarlo un attimo.
Con gli occhi bendati era così indifeso.
Avrebbe potuto fare qualsiasi cosa.
Qualsiasi.
La giovane scosse la testa.
Ok,basta!
"Torno subito.."
E così dicendo,Cassie si allontanò dall'attore.
Oltre a dormire,quando era sull'aero,aveva fatto un po di ricerche,non solo su New York ma anche sulla Virginia, e aveva scoperto che nei parchi,in estate,facevano fare dei giri in mongolfiera,mentre,se si voleva fare una cosa un po più romantica e intima,si poteva salire sulla mongolfiera che si innalzava verso l'alto anche se rimaneva ancorata a terra. 
 
"Trevino.."Sussurrò Katie,dando una gomitata all'attore.
"Tranquilla.."Disse Alex.
"Scusalo,abbiamo avuto una mattina molto difficile.."
"Fa niente,lo capisco.."Sorrise il ragazzo.
"Io veramente non ho avuto una mattinata difficile.."
Michael ti uccido!
"Ehm.. Alex,ci vediamo in giro allora,ora dobbiamo andare a mangiare di corsa,dopo ho un pò da fare. Mi saluti Steve?"Sorrise la romana,cercando di dileguarsi da quella situazione.
"D'accordo,anche tu salutami Cassie.."
Il biondo,un pò più basso dell'attore,si avvicinò alla ragazza e la salutò con due baci sulle guance.
"Piacere di averti rivisto.."Disse poi riferito a Mike,che rispose soltanto con un cenno della testa.
"Ma perchè devi sempre fare il cavernicolo?!"Chiese Katie all'attore,una volta che Alex fu entrato nell'officina.
"Non ho fatto il cavernicolo!"
"Ah,hai ragione! Hai fatto il cavernicolo geloso!"
"Ma andiamo!"
"Andiamo cosa?"
"Parli proprio tu di gelosia?"
"E quando sarei stata gelosa io?!"
"Jenna,Candice.."
"Ero nervosa per altre cose,cosa ti salta in mente?"

Cassie si recò verso un signore per chiedere informazioni riguardo alla mongolfiera.
"Salve.."
"Salve signorina,mi dica.."Rispose lui,gentile.
"Senta scusi,non è che potremmo salire su una di queste mongolfiere io ed un mio.. amico.."Disse in difficoltà.
"Oh,certo.. quando?"
"Adesso sarebbe possibile?"
"Oh,certamente. Potrebbe darmi i nomi?Sa,dobbiamo segnare per sicurezza.."
"Oh,certo.. Alexys e Somerhalder..”
"Intende Ian Somerhalder?"Chiese l'uomo.
"Oh,emm,no,no.."Mentì la ragazza,"P-Phlippe Somerhalder.."
"Ah,pensavo l'attore..Sa,mi sembra di averla già vista.."
"Ah si?Dove?"
"Su una rivista.."
In quel momento Cassie si ricordò che era finita in prima pagina con Ian.
"Oh,molti mi scambiano per..mh..per Demi Lovato.."Disse lei.
Sapeva che Demi non le assomigliava affatto,ma era il primo nome che le era venuto in mente.
"Ok..volete fare il giro o stare fermi?"
"Fermi,grazie. Quanto ci si può stare?"
"Non più di due ore.."
"Okey,grazie mille. La devo pagare adesso o dopo?"
"Dopo.."
"Perfetto!Vado a prendere il mio amico e sono da lei..sa,è una sorpresa.."
"Oh capisco.."
"Senta,potrebbe evitare di.. ecco, parlare.. sennò, poi capisce.. per favore.."Chiese Cassie,esibendo la sua arte di convincimento.
"Ma certo.."
"Grazie.."Disse voltandosi per recuperare l'attore.
"Dai andiamo.."
"Uh,sei tornata,pensavo mi volessi abbandonare qui.."
"Mh,no,non ancora.."Ridacchiò Cassie.
La ragazza lo prese a braccetto e poi lo trascinò verso un'enorme rampa,abbastanza stretta.
"Dobbiamo andare uno alla volta.."Disse Cassie,mettendosi dietro all'attore e poggiando le mani sulla sua schiena.
"Che intendi fare?"
"Tu cammina..devi andare sempre diritto.."

"Bè,anch'io sono nervoso per altre cose.."
"Ad esempio?"
"Ho davvero una fame da lupi!"Rispose lui, rendendola per il braccio e trascinandola all'interno del ristorante.
"Non per questo sei un licantropo nel film.."Sospirò,inarcando le sopracciglia.
Mentre i due ragazzi aspettavano il loro turno,si avvicinarono tre fan e cominciarono ad abbracciare,o meglio,saltare addosso a Micheal.
"Sei bellissimo,puoi farmi un autografo?"Gridarono.
"Voi siete bellissime!Ma certo.."Rispose gentile,l’attore.
Katie si fece da parte,con un'aria perplessa.
Mike così gentile?!
"Che ci fai qui Micheal?"Chiese una ragazza.
"Sono venuto a mangiare con una mia amica.."Disse,avvolgendo con le proprie braccia le spalle di Katie,"Tu,invece?"
"E' il mio compleanno e averti incontrato è stato il regalo più bello che potessi mai ricevere!"
"Il tuo compleanno? Auguri!"Sorrise,allungandosi per abbracciare la ragazza,per poi stamparle un bel bacio sulla guancia.
Intanto Katie,intenerita dalla scena,capì che era il loro turno e prese un pò di pizza, ben sistemata nei due vassoi.
"E' stato un piacere conoscerti.."Sorrise per andare via la biondina,più bassa di Katie..
"No,aspetta.. Non posso farti un regalo,ma almeno voglio offrirti un pezzo di pizza.."
Sentendosi richiamare la fan si girò di colpo e gli occhi cominciarono a brillarle.
Michael?
Oddio,ma siamo sicuri sia lui?

"Oddio,ma dove stiamo andando?"
"Mistero.."Sorrise divertita lei.
Cominciarono a salire la rampa.
"Okay, ora c'è un piccolo gradino.."Spiegò Cassie.
"Ora posso togliermi la benda?"
"No,aspetta,non ancora.."
Cassie si sistemò,prese un lungo respiro e fece un segno al signore di lasciare la mongolfiera.
"Okey..Pronto?"
"Si.."
"Bene..tre..due..uno.."
In quel momento la ragazza sfilò il fazzoletto dagli occhi dell'attore.
Sexyhalder sbattè un po di volte le palpebre,poi,quando i suoi occhi si abituarono alla luce,li sbarrò.
"Allora,sono riuscita a sorprenderti?"Chiese Cassie,speranzosa.
"Eccome!"Esclamò lui, "Non ho mai fatto un giro in mongolfiera.."
"Bè, tecnicamente non è un giro. Anche se stiamo fluttuando in aria c'è una corda che ci tiene ancorati a terra.."
"Starei così tutta la vita.."Sorrise Ian,ancora meravigliato,abbracciando la ragazza da dietro.
"Addirittura? Nella vita bisogna avere i piedi ben piantati per terra,sai? Anche in questo senso.."Disse divertita lei,cercando di nascondere quel pizzico di imbarazzo nell'avere le braccia di Smolder sotto il seno.
"Grazie"Disse Somerhalder in un soffio,"Sei l'unica ragazza che mi ha sorpreso.. in questo modo"Specificò poi.
"Visto? Ed ho anche azzeccato la cosa che tu non hai mai fatto.." Sorrise,girando un pò il viso,così da vederlo bene.
"Sai cos'altro non ho mai fatto?"
"Cosa?"
Ian si avvicinò, a meno di tre centimetri dalle sue labbra,"Baciare una ragazza su una mongolfiera.."

Trevino prese un pezzo di pizza,lo mise sopra un pezzo di carta e poi lo porse alla ragazza.
"Oddio!"Esclamò lei,eccitata, "Spero non ti offenda,ma io questa non me la mangio!"
"Non ti piace?"
Katie rise fra se e se.
Era una sua fan,di certo non si sarebbe neanche lavata la mano che le aveva stretto.
"No,no,è che la voglio tenere come ricordo.."
"Non preferisci una foto?Almeno quella non va a male.."
"O-o-oh,t-tu Michael Trevino v-vuoi fare una foto con.. con.. wow, magari!" Balbettò,sempre più sorpresa dal suo idolo,tirando fuori il cellulare.
Katie vide le mani della ragazza tremare e cercò di correre in suo aiuto,"Faccio io?"Sorrise gentile.
"M-magari.."
La romana si mise davanti a loro e scattò la foto,più di una in realtà,in modo che la ragazza avesse avuto più di una foto con il suo idolo,così avrebbe voluto Katie per lei.
"Fatto.."Porse il cellulare alla ragazza,"Ne ho fatte due"Sussurrò poi.
"Mike,posso dirti una cosa?"Chiese la fan.
Lui annuì.
"Lascia Jenna e sposati questa ragazza!"Disse ironica,facendoli sorridere.
"Pensavo di essere sposato con te.."Disse corrugando la fronte,scherzando.
La ragazza sgranò gli occhi e sorrise emozionata,"Grazie mille!"Lo abbracciò per salutarlo e poi andò via.
Mike sorrise divertito e poi si girò,addentando un pezzo di pizza.
La romana rimase li a fissarlo.
"Perchè mi guardi così?"
"Così come?"
"Da maniaca..."

"Ah,d-davvero?"Chiese Cassie,impanicata.
"Oh,si.."
"Bè, dovresti provarci.. dev'essere una bella sensazione.."
"Bè,mi piacerebbe provare.."
"Non con me,spero.."
"Perchè no?" Ammiccò Smolder.
"Smoldy.."Lo rimproverò con lo sguardo.
"Bè,non vorrai farmi perdere quest'occasione!Chissà quando ci risalirò poi!"Esclamò, provocandola.
Lei alzò un sopracciglio e,divertita,roteò gli occhi, "Bè,allora dato che non hai mai baciato una ragazza sopra una mongolfiera te lo posso permettere.."
Il ragazzo assunse un'espressione tra lo stupito e il malizioso.
"Ma sulla guancia!" Specificò poi.
"Mi accontenterò.."Disse lui,alzando le spalle.
Cassie sorrise e poi,alzandosi sulle punte,gli diede un piccolo bacio sulla guancia.
Quando ritornò a fissare l'attore,si perse nuovamente nei suoi occhi.
Cazzo,questo non poteva essere un caso!
Se loro finivano sempre quelle situazioni un motivo c'era.
Il fato le stava dicendo che doveva baciarlo.
Che doveva cogliere l'attimo.
Che te lo devi fare lì,Disse uno delle due vocine.
Che te lo devi stuprare!,Disse Pervi.
OK,PERVI FINISCILA E ANCHE TU!
MI METTETE SOLO ANSIA.

La ragazza si morse il labbro inferiore.
Si rimise sulle punte e poi stampò un altro bacio sull'altra guancia di Ian,poi uno sulla fronte,uno sul naso e...e uno proprio li,nell'angolo vicino alla bocca.
Sentì appena il contatto con le sue labbra,pochi centimetri le avevano impedito di toccare quelle calamite che l'attraevano sempre di più,ogni singolo istante.
"Quanti baci.."Sussurrò lui,appena la ragazza si scansò di poco.
"Forse troppi.."Sussurrò l'italiana,mordendosi di nuovo il labbro inferiore.
"Non sono mai troppi.."Continuò Ian,passando lo sguardo dalle labbra agli occhi della ragazza e dagli occhi di nuovo alle labbra.
L'attore si avvicinò e,questa volta,fu lui a darle un bacio all'angolo della bocca.
Smoldy,smettila di provocarmi!

"Non è uno sguardo da maniaca, è che"Si bloccò, "No,va bè,niente.."
"Continua.."La incalzò l'attore.
"E' che non pensavo fossi così dolce con.. con le tue fan.. insomma,con me sei stato, come dire,diverso"Spiegò Katie,corrugando la fronte,"Diciamo che mi hai stupito,mi piace questo lato di te.."
"Io ti tratto in modo diverso,perchè,fin dal primo momento mi hai trattato come un uomo delle caverne.."
La romana stava per replicare,ma poi decise di non dire niente e di addentare anche lei una fetta di pizza.
Le doleva ammetterlo,ma aveva ragione.
Fin dal primo momento non l'aveva trattato proprio bene.
"Colpita e affondata.."Sussurrò Michael,masticando la pizza.
"Ok,forse ero un pò nervosa,io non.."
"Con il nostro bel Somerhalder,no.."
Smettila di guardarmi negli occhi!
Perchè non capisci che se con te ero nervosa,era perchè tu mi rendevi nervosa e.. semplicemente perchè tu MI PIACI?!
"Perchè tu.. c-cioè lui.."
L'attore inarcò le sopracciglia,come per farla andare avanti,notando la romana in difficoltà.
"Perchè.. forse ero più fan tua che sua.."
Ma cosa dici?
Bè,di certo non potevo dirgli che l'ho fatto perchè mi piaceva da anni, ma era la motivazione più valida!
"Wow..dov'è una telecamera o un registratore quando serve?"Chiese Mike.
"Pff..non fare lo stupido.."Disse lei,arrossendo un poco.
"Oh,ora arrossisci anche?"
"Micheal lo vedi quel pezzo di pizza rimanente?"
L'attore annuì.
"Ecco,se non la finisci te lo faccio passare su dal sedere!"

Cassie si girò,cogliendo l'occasione per respirare un bel po di aria fresca.
"Certo che però è bellissimo.."Commentò Ian,guardandosi intorno.
"Già.."
"Però non ho ancora capito il motivo del perchè mi hai portato fin qua su.."
"Per dimostrarti che il mondo è tuo se vuoi.."Disse Cassie,muovendo il braccio destro verso il panorama,"Tu dici che le persone molto spesso ti usano per il tuo successo e che ti senti vecchio..bè,qui come ti senti?"
"Libero e..leggero.."
"Esatto ed è questa la sensazione che ti devi sempre tenere stretta al cuore..non solo quando reciti,ma anche nella vita di tutti i giorni.."
"Devo dire che mi era mancata.."
"Questa sensazione?"
"Sì,libero da ogni problema,da ogni pensiero,da ogni.. copione.. E' come se recitassi anche nella vita reale,capisci? Devo fingere di essere fidanzato con una mia collega, mi sento un peso e.. non voglio sminuire il mio lavoro,perchè ho una fortuna immensa,però.. Ora mi sento me stesso.."
"E' una cosa bella.."
"No,Cassie,io non solo qui mi sento me stesso.. Anche con te.."
"Oh,Ian,hai appena detto una cosa dolcissima.."Sussurrò la ragazza,abbracciandolo.
Cassie stava per scoppiare a piangere.
Era convinta che se l'avesse incontrato,l'infatuazione che aveva per lui sarebbe passata,invece,in questi pochi giorni e,ora,fra le sue braccia,la giovane si rese conto che quello che provava non sarebbe mai passato,perchè, semplicemente,lei era innamorata di lui.
Ora ne era certa.
In quel momento,tutta la tensione accumulata all'interno dello stomaco si dissolse e la ragazza,per la prima volta in presenza di Smoldy,si rilassò completamente.
Forse avrebbe dovuto dirgli tutto.
Era il momento giusto,no?
Il cielo,il venticello,il sole splendete nel cielo.
Era presto,lo sapeva,ma il tempo era una cosa relativa.

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Capitolo 25
*** I'll stand by you. ***


I’LL STAND BY YOU
-Capitolo venticinque -
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Mh,questa mi mancava,adoro quando sei sulla difensiva.."
"Io non sono mai sulla difensiva.."
Mike corrugò la fronte per poi scoppiare a ridere.
"Ecco,forse sono un pò sulla difensiva,ma questo perchè tu fai sì che io sia sulla difensiva!"Esclamò Katie,nervosa.
"Adoro quando gesticoli in quel modo,mi piace metterti in imbarazzo.."
"Io non sono in imbarazzo.."Spiegò lei,mangiando la pizza.
"Oh,certo che no.."Disse Trevino,ironico, "Infatti,le guance ti si sono arrossate per l'aria condizionata che ti soffia in faccia.."
La giovane arricciò la bocca e socchiuse gli occhi,trattenendo il respiro,"Trevino, smettila!"
"Ma se non sei in imbarazzo,è di certo l'aria condizionata.."Continuò l'attore.
La ragazza sbuffò e diede più di un morso al pezzo di pizza.
"Ehi,vacci piano,non sfogartela con il cibo.."La prese in giro lui.
"Almeno apprezza il fatto che non me la sto sfogando con te,ma con la pizza!"
 Micheal scoppiò a ridere.
“Ian non avrebbe mai fatto così. Lui si che è un vero cavaliere!”
"Un vero cavaliere? Vorresti dire che io non sarei un buon cavaliere?"
"Già.."
"Mi stai forse sfidando?"
"Mh,forse,prendila come vuoi.. Fatto sta che tu non sei così gentile con me!"
Il ragazzo stette per parlare,quando la romana ricominciò a parlare,"Insomma,loro sono dolci come coppia rispetto a noi.."
Ti prego, niente doppi sensi e battutine, fa che non succeda, ti prego!
"Coppia?"
Le preghiere non servono a molto con Michael,pfft!

"Ian,io.." 
"Tranquilla,lo so e..ci ho pensato anche io,è meglio non fare cose affrettate.."
Possibile che ogni qualvolta la ragazza si decideva a fare qualcosa doveva esserci anche un minimo particolare a rovinare tutto e a frantumare quel pizzico di coraggio che si faceva intravedere difficilmente?
"Oh.. Certo.."Disse con difficoltà Cassie.
L'attore le diede un bacio sulla guancia,"Grazie ancora"Sussurrò.
Cassie sospirò e poi si mise a fissare l’orizzonte.
“Senti..”Iniziò Smolder.
“Mh?”
“Hai presente l’evento a cui devo andare? Ecco,è organizzato dalla ISF e mi farebbe molto piacere se mi accompagnassi..”
“Ian,non so..”Disse la ragazza.
“Oh,si,bè..”
“Cioè,sto per sposarmi!”Esclamò poi interrompendolo
"Allora sei impegnata,eh.."
"Quando prendo un impegno,è quello!"Disse Cassie,sorridendo,"Ma.. aspetta, Nina?"
"Nina troverà qualche accompagnatore,posso portare anche miei amici agli eventi.."
"Sì,ma voi siete sempre stati insieme.."
"E questa volta sarà l'eccezione.."Sorrise lui a trentadue denti,"E poi potrebbero inventarsi che abbiamo avuto un litigio,il che è abbastanza normale per una coppia.."
"Già,prendi per esempio Michael e Katie,litigano sempre anche se non sono una coppia.."Ridacchiò divertita la giovane,al pensiero dei due amici.
"Vero, loro sono l'esempio vivente!"
"Oddio,ma.."Si soffermò a riflettere l'italiana.
"Che succede?"
"Ti prego,dimmi che non ci sarà anche Jenna.."
"Quello proprio non te lo so dire.."
"Bè,spero di no.."
"Perchè? E' stato divertente vederti arrabbiata l'altra volta,visto che non lo sei mai.."
"Appunto per quello..non essendo mai arrabbiata,quando mi succede,divento una bomba a orologeria!"

"Chi ha detto coppia?"Chiese la romana,per temporeggiare un po.
"Tu.."
"Io?!"
"Si,tu.."
"Trevino,quando ti alzi,oltre a oliarti i pettorali,vedi di lavarti un po le orecchie..io ho detto coppa..ho voglia di una bella coppa gelato!"
L'attore assunse un espressione confusa che si tramutò subito in un'espressione divertita,"Bè, se lo dici tu..Comunque ora andiamo da Starbucks,no? Sta proprio qui dietro l'angolo.."
"Sì, sì.. Tanto io ho quasi finito di mangiare.."Disse lei,mangiando l'ultimo pezzo di pizza, sorseggiando la Coca Cola.
"Quanto sei lenta.. io ho finito.."
"Ma tu sei troppo veloce e ti fa male mangiare di corsa.."Spiegò la romana.
"No,è che io sono il doppio di te,così sono doppiamente forte.."
"Wow Trevino,sei proprio un vero macho..mangi la pizza in un nano secondo!"Disse la ragazza ironica.
"Bene,io direi che potremmo anche pagare e andarcene via.."Disse la giovane, addentando l'ultimo pezzo di pizza, portando con sè la lattina della coca cola ancora a metà.
"Già ho pagato,babe.." Sorrise Michael,alzandosi dalla sedia.
"Mh,astuto Watson!"Esclamò Katie,ricambiando il sorriso dell'attore,alzandosi in piedi,recandosi verso l'uscita.
"Arrivederci!" Salutarono insieme.
"A presto ragazzi" Risposero cortesi.
"Ora possiamo andare a piedi, possono vederti con me,non te ne vergogni,vero?" Chiese Katie,provocando l'attore,sorseggiando la coca cola.
"Kat.."
"Scherzavo!"Disse divertita "Dove sono i cestini qui? Devo buttare la coca cola.."
"Ti prego,dimmi che stai scherzando anche adesso,non puoi buttare la coca cola,è.. la mia droga!" Spiegò in modo teatrale Mich.

"Eh,ci ho fatto caso.."
"E tu che continuavi a sistemare la situazione,eri così buffo.."Disse Cassie, scoppiando a ridere,non riuscendo ad essere seria.
"Conoscendo Katie e poi specialmente te che sei partita come una dinamite!"
"Ahh.."Sospirò Cassie.
Da lassù la vista era davvero favolosa.
"Ti va di ascoltare un po di musica,Ian?"
"Stavo per proporti la stessa cosa.."Rispose lui,sorridendo.
La ragazza prese il cellulare dalla tasca della gonna e ci inserì le cuffiette poi ne porse una a Smoldy.
Cassie andò sull'ipod e poi mise una delle canzoni più belle che avesse mai ascoltato,però remixata dal Glee.
"I'll stand by you?"Chiese Sexyhalder una volta che la musica fu partita.
"Si.."Rispose stupita la giovane,"Come fai a saperlo.."
"L'hanno suonata al matrimonio di mia sorella.."
"Ma non è proprio una canzone d'amore.."
"Bè,però un po ci sta.."

Why do you look so sad
Tears are in your eyes
Come on and come to me now
Oh, perché sei così triste
Con le lacrime negli occhi?
Forza, vieni da me adesso
Don’t be ashamed to cry
Let me see you through
‘Cause I’ve seen the dark side too

Non vergognarti di piangere
Lasciami dare un'occhiata
Perché ho conosciuto anch'io i momenti bui
When the night falls on you
You don’t know what to do
Nothing you confess
Could make me love you less
Quando la notte cala su di te
Non sai cosa fare
Nulla di quello che confesserai
Potrà farmi amarti di meno
I’ll stand by you
Ti starò accanto.
Well I’m alot like you

When you’re standing at the crossroads
And don’t know which path to choose
Beh, sono molto simile a te
Quando sei a un bivio
E non sai quale strada scegliere
Let me come along
‘Cause even if you’re wrong
Lasciami accompagnarti
Perché anche se sbagli
I’ll stand by you
I’ll stand by you
Won’t let nobody hurt you
I’ll stand by you
I’ll stand by you
I’ll stand by you
Won’t let nobody hurt you
I’ll stand by you
Ti starò accanto 
Non lascerò che nessuno ti ferisca
Ti starò accanto
Take me into your darkest hour
And I’ll never desert you
I’ll stand by you
Condividi con me le tue ore più scure
E non ti abbandonerò mai
Ti starò accanto
And when
When the night falls on you, baby
You’re feeling all alone
E quando
Quando la notte cala su di te, piccola
Quando ti senti tutta sola
Non sarai sola
Won’t let nobody hurt you
I’ll stand by you
Ti starò accanto 
Non lascerò che nessuno ti ferisca
Ti starò accanto
So if you’re mad, get mad
Don’t hold it all inside
Come on and talk to me now
Quindi se sei pazzo, impazzisci
Non tenerti tutto dentro
Forza, parlami adesso
Hey, what you got to hide?
I get angry too
Ehi, cos'hai dentro di te?
Anch'io mi arrabbio
you won’t be on your own
I’ll stand by you
I’ll stand by you
Won’t let nobody hurt you
I’ll stand by you

Non lascerò che nessuno ti ferisca

Ti starò accanto

La canzone finì piano,piano e Cassie si accorse che Ian la stava fissando.
Più che fissare,sembrava che la stesse studiando.
"Ti piace?"Chiese, guardandolo negli occhi.
"Se mi piace.. Penso che sia uno spettacolo,soprattutto le parole.."
"Vero?!"
"Mh,sarebbe bella da dedicarla a qualcuno.."Pensò Ian,alzando lo sguardo,quasi triste.
"Eh,no,però.."Disse Cassie, prendendo il cellulare e riponendolo di nuovo nelle tasche.
"Che succede?"Chiese Smoldy,preoccupato.
"Cioè,io ti porto qua su per dimenticare delle preoccupazioni e tu adesso mi fai la faccia da cucciolo bastonato.."
"Scusa,non era mia intenzione.."
La ragazza inclinò la testa di lato,"Cosa ti preoccupa Somerhalder?"
"L'amore.."
Cassie rise lievemente,"Grande e grosso come sei,hai paura di una cosa così bella e semplice?"
"Purtroppo si. Una volta che vieni scottato,ci pensi due volte ad riavvicinarti al fuoco.."
"Hai avuto una delusione amorosa?"Chiese stupita la giovane.
"Esatto...come mai ne sembri stupita?"

"Allora.."Disse Katie,"Visto che lei se i così tanto affezionato,perchè non me la vai a buttare tu nel cestino laggiù?"
"Che sfruttatrice.."Disse Mike.
"Se davvero ti volessi sfruttare,mi farei portare in braccio per tutto il tempo.."
"Mh, quindi a te non piace sfruttare le persone, giusto?" Chiese Michael, pensieroso.
"Sì,ma non fare quella faccia che mi metti paura.."Ridacchiò Katie.
"Mh"Si allontanò un attimo per buttare la lattina,"Quindi.. se ora io ti portassi in braccio fino allo Starbucks"Sollevò la ragazza,"Poi dovrai essere in debito con me, perchè a te non piace sfruttare le persone,vero?"Sorrise malizioso.
"Ma lasciami! Io non voglio assolutamente essere in debito con te!"Esclamò lei, passando un braccio intorno al collo dell'attore.
"Ormai è troppo tardi,sto già camminando e non mi posso fermare.."
"Vediamo se camminerai ancora,una volta che ti avrò colpito i gioielli!"
"Allora lo sai anche tu che sono preziosi, eh?"Chiese Mich,beffardo.
"E smettila,pervertito!Era un modo di d.." Katie s'interruppe,"Basta,non parlo più, mi hai stancata!"Sbuffò,disegnando sul viso un'espressione anche un pò divertita.
"La rompipalle chiude la bocca,no,non ci posso credere!"
"Trattami bene Trevin.."S'interruppe di nuovo,"Uh,aspetta,non posso crederci! Per la prima volta mi hai presa in braccio così,come una principessa e non a mo' di patate! Non ci credo!"Esclamò,fingendo un'espressione sorpresa,in modo molto teatrale,mentre le persone sul marciapiede li fissavano con un'espressione incuriosita,ma allo stesso tempo stranita.

"B-beh,forse perchè mi sembra impossibile.."Spiegò Cassie,confusa.
"Come impossibile?Anche io ho un cuore.."
"Ma non in quel senso..è che non capisco perchè ti abbiano fatto soffrire,insomma.. cioè,non capisco come abbia fatto a mollarti.."Spiegò,inarcando le sopracciglia.
"Bè,succede a tutti prima o poi.."
"Si,a tutti,ma non a Ian Somerhalder!"
Ian Rise,"Parli di me come se fossi un dio.."
Un adone greco tutto sudato e muscoloso,precisò Pervi.
"Più o meno ci sei vicino.."Disse Cassie,"Ti va di parlarne?"
"Cos'ho da perdere?"Chiese lui,ironico,"Avevo diciannove anni e da tempo mi piaceva una ragazza,anche se non la vedevo molto spesso,in quanto ero sempre in giro per qualche sfilata o servizio fotografico. Un giorno però,tornato a New York mi sono fatto coraggio e l'ho invitata da uscire. Da li,ci siamo frequentati un po e poi ci siamo messi insieme. Ora,bisogna ricordasi che
avevo un lavoro,perciò la maggior parte del tempo ero via. Un giorno,finito un servizio fotografico qualche ora prima,ho preso un aereo e sono tornato a casa prima,ma lei non c'era...se n’era andata,senza darmi alcuna spiegazione.."
"Cioè, così? Senza dirti niente?"
"Semplicemente scomparsa.."
"E qui il problema era uno e basta,Smoldy.."
Lui la guardò, facendo un cenno con la testa,per farle capire di continuare.
"Non teneva abbastanza a te.. E.. Tu non hai neanche idea di che persone stupenda tu sia ed è questo che ti frega. E forse è anche questo che mi piace di te.."
Sexyhalder si girò verso di lei e,distrattamente,le mise una ciocca svolazzante dietro all'orecchio e poi lasciò che la sua mano si poggiasse delicatamente sulla guancia di Cassie.
La ragazza sospirò.
"Smoldy.."
"Hai di nuovo detto 'che mi piace di te',come lo devo tradurre?"
"Non farlo,non tradurre niente..non ora.."

"Guarda,io non ho problemi a portarti come faccio di solito.."Disse Mike,incurante dei passanti che lo riconoscevano.
"No,grazie. Così,sono molto più comoda.."
L'attore scoppiò a ridere,"Oddio, ti ricordi quando vi eravate buttate dal tetto del Pensionato Salvatore?"
La ragazza sgranò gli occhi,"E tu ci ridi anche sopra! Dio mio,io mi stavo cagando sotto,anzi,precisamente io e Cassie!Lei annuiva a tutto quello che dicevate,non ci stava capendo niente.."
"Bè,avere me davanti nuoce gravemente alla salute.."
"Già,io lo so benissimo.."
Trevino rise,mentre la romana si schiaffeggiò mentalmente.
No,devo dire,brava!
"Che ridi a fare?"Chiese lei.
"Ti sei rovinata con le tue mani...scommetto che hai un diario dove scrivi 'Miss Trevino,Katie Trevino' ecc.."
E' tremendamente vero!
"Ma che diavolo dici?"
"E ora dimmi che non è vero,dai,almeno un pò ti piaccio!"
"Mike,ma come potrebbe piacermi un cavernicolo come te?"
"Ah,non so,dimmelo tu.."
"E smettila,sembri un investigatore privato,piuttosto mettimi giù che siamo arrivati!"
"Proprio adesso che i miei muscoli si erano abituati al tuo dolce peso?"
"Spero che quello che hai appena detto sia ironico,perchè,se no,il mio dolce peso ti ridurrà in piccoli pezzi.."
"Hulk!" Esclamò,mettendo giù la ragazza,limitandosi a ridere.
"Ti odio quando fai così!"
"Mh,fossi in te mi tratterei bene,perchè sennò niente Starbucks.."
La ragazza ripensò al fatto che fosse uscita senza soldi.. Già,ora doveva ricorrere alla TECNICA CASSIANA.
"Sai che ti adoro tanto,tanto?"Domandò Katie,accoccolandosi al braccio dell'attore, entrando nel locale.
"Non ci casco,ricordati che devi comunque darmi una ricompensa per averti portato in braccio.."

"Per quanto dovremo andare avanti così?"
"E-Eh?!"Chiese stupefatta l'italiana.
"Sei così misteriosa,non ci sto capendo niente.."Spiegò Ian,facendo una piccola risata.
"Davvero per te sono misteriosa?"
Cioè,ti sbavo dietro non so da quanto,si vede da lontano un miglio che sono innamorata di te e tu proprio non riesci a vedere che sono innamorata SOLO ed ESCLUSIVAMENTE di te?!
"Cavolo!In confronto il mistero del triangolo delle bermuda è limpidissimo!"
Cassie rise,"Sono una sfida per voi ragazzi.."
Ian inclinò la testa di lato,confuso,"Come?"
"Mi è stato detto che sono una sfida..da alcuni ragazzi.."Rispose lei, guardando un punto indefinito dietro le spalle dell'attore.
"Mi piacciono le sfide.."
"Anche a l'ultimo ragazzo a cui interessavo piacevano le sfide..E ora sai dirmi dov'è?"
"Si vede che quello non ha saputo resistere.."Rispose l’attore con un tono un pò dispregiativo.
Cassie si lasciò sfuggire una risatina per aver intravisto un pò di gelosia nel ragazzo, "E tu vorresti dirmi che potresti vincere questa sfida?"
"Io dico soltanto che questa sfida è la più appetibile di tutte quelle che ho affrontato.. e non la perderò di certo.."
"Bah..certo,provare non ti costa nulla e io di certo non intendo fermarti,l'importante è che sai quello che fai.."
"Certo!"Disse lui,divertito.
"Bene. Benvenuto nei gironi dell'inferno.."Disse Cassie ironica.
Ian rise.
"Ti va di scendere e tornare a casa?"Chiese la ragazza.
"Va bene,ma prima una bella foto da mettere su twitter.."
"Ci sto!"Disse Cassie.
Smoldy prese il cellulare e si avvicinò alla giovane.
Testa contro testa.
Guancia contro guancia.
Spalla contro spalla.
"Di: mongolfiera!"Disse Sexyhalder.
"MONGOLFIERA!"Urlarono i due.
L'attore schiacciò il tasto, provocando il rumore del cellulare,uno strano "click" per avvertire i ragazzi che la foto fu scattata.
"Bene,ora la pubblico subito.."
L'italiana si accoccolò vicino a Ian,guardando l'iPhone dell'attore.
Entrò su twitter e,dopo aver inserito la foto,scrisse la didascalia: 'Una bella giornata in mongolfiera con una persona alquanto bellissima e fantastica! Che meraviglia!' Cassie rise,"Mi sa che le tua fans saranno un po gelose.."
"E perchè mai?"
"Perchè io lo sarei se il mio attore facesse delle foto con una ragazza qualsiasi.."
"Non dire qualsiasi..ti fa sembrare una nullità,quando invece non è vero.."Disse Ian,storcendo la bocca.
"Mh.."La ragazza ci pensò un attimo,"Non famosa?"
"Meglio.."Rispose Smoldy,sorridendo,"Ti va se prima di tornare a casa ci fermiamo a prendere del gelato?"
"Anche per Katie e Mike?"
"Si,certo.."
"Se prendiamo la vaschetta grande ci sto!"

"L'unica ricompensa che avrai,sarà la fortuna di gustarti un bel dolce con me. Non ti basta?"
"Oh,mi basta eccome.."Rispose Trevino,aprendo la porta.
Katie sorrise istintivamente,"Wow,mi sento lusingata"Ridacchiò poi,sedendosi al tavolo,di fronte all'attore.
"Buongiorno.."Ammiccò una cameriera.
No,ti prego,anche qui no!
"Buongiorno.."Risposero tutti e due educatamente.
"Cosa ordinate?"
"Per me un frappuccino e due muffin semplici.."
"Anche per me,soltanto i muffin al cioccolato.."
La cameriera annotò tutto su un piccolo block-notes,senza staccare gli occhi dall'attore,poi andò via.
"Non ti ha staccato neanche un attimo gli occhi di dosso.."
"Perchè? Ti da fastidio?"Chiese sorridente lui.
"In effetti si..ma non per quello che pensi tu..Ogni volta che andiamo in giro,tutti ti riconoscono,non so come fai a sopportare tutto questo.."
"Ormai,ci ho fatto l'abitudine.."Rispose Mich,scrollando le spalle,"E poi se riesco a sopportare te.."
Katie stava per rispondergli,quando il suo cellulare squillò.
Trevino,ritieniti fortunato,pensò la romana tra se e se.
Oh,un messaggio da Cassie.
*Io e Ian stiamo andando a prendere il gelato. che gusti volete?*

"La solita golosona.."Sogghignò Smolder.
"Il cibo è la cosa più importante,se non mangi non vivresti.."Spiegò filosofica la ragazza.
"Giusto,piccola Shakespeare!"
Rise,"Allora scendiamo da questa mongolfiera?"
"Anche se rimarrei qui con te tutta una vita,andiamo.."
Cassie rise e poi seguì l'attore.
Una volta che furono scesi a terra,il vecchietto delle mongolfiere li si avvicinò, "Allora,al tuo amico è piaciuta la sorpresa.."
"Moltissimo.."Rispose Ian,prima che potesse farlo la ragazza.
"Ne sono felice..spero di potervi rivedere.."
"Arrivederci.."Dissero i due in coro e poi se ne andarono.
"Bene,ora dobbiamo camminare fino alla macchina.."Disse Cassie,con aria afflitta.
"Non ti piace proprio lo sport,vero? "Chiese Sexyhalder divertito.
"No,esatto..E poi mi dispiace perdere la mia ciccia..cioè,si la odio,ma infondo è con me per tutto il giorno tutti i giorni e ci sono affezionata.."
"La tua.. cosa?"Chiese Smolder,tra lo scioccato e il divertito.
"La mia ciccia.."
"A me vai bene così come sei,non vorrai mica essere una scopa,vero?!"
"No,però.."
"Niente, però"La interruppe lui,"Altrimenti niente matrimonio.."Disse serio.
"Che minacce,Smoldy!"

"Chi è?" Chiese curioso Micheal.
"Cassie.. Lei e Smolder stanno andando a prendere del gelato e ha chiesto che gusti vogliamo.."
"Tutto quello che riguarda la cioccolata,mentre per te ovviamente la fragola.."Disse convinto,ricevendo un'occhiataccia dalla romana,"So che ami la fragola.."Continuò poi.
Gli angoli della bocca della ragazza si spostarono verso l'alto,lasciando sfuggire un sorriso.
"Hai riso,non ci credo.."
"Sono contenta per il cibo,non illuderti.."Rispose lei,indicando la cameriera con un vassoio,su cui era poggiata la loro ordinazione.
*Fate voi,però ci devono essere assolutamente fragola e cioccolata per il cavernicolo*Scrisse Katie.
"Oh,si certo..il cibo.."
La romana sorrise alla commessa che in quel momento stava sistemando le ordinazioni sul tavolo.
"Se avete bisogno di altro,fate un fischio.."Disse la ragazza,rivolgendo lo sguardo a Mike,prima di andarsene.
Katie roteò gli occhi.
In quel momento arrivò un altro messaggio.
*Dove siete?Ah,salutami Mike e digli di fare il bravo*
*Siamo allo Starbucks. Tranquilla sarà fatto*
"Ti saluta Cassie.."Disse la romana,bevendo un po del suo frappuccino.
Trevino intanto addentò uno dei suoi muffins.
"Mi sa che la cameriera vorrebbe essere al posto di quel dolcetto.."Disse la romana.
E anche io,pensò poi.
 
"Bè,almeno funzionano,no?"
"Bè,più o meno..si"Rispose Cassie ridendo.
Ian si mise le mani nella tasche dei jeans e,istintivamente,la ragazza si aggrappò al suo braccio.
"Posso?"
"Certo.."
Stavano camminando ormai da cinque minuti,quando Cassie si bloccò di colpo davanti a una vetrina,incantata da un abito.
Trascinando Smoldy,si avvicinò meglio per vederlo.
Era davvero fantastico.
Abbassò lo sguardo verso il cartellino,posizionato li a fianco.
Una volta visto il prezzò le si congelò il sangue nelle vene.
Manco se avesse fatto la baby sitter per tutta la vita sarebbe riuscita a permettersi quell'abito.
"Che c'è?"Chiese Sexyhalder.
"Costa un botto!"
"Ti piace?"
"Bè,in effetti è molto bello.."
"Allora te lo compro io.."Disse l'attore,dirigendosi verso l'ingesso del negozio.
"No,no,no!"Esclamò Cassie,bloccandolo.
"Perchè no?"
"Perchè non voglio che spendi soldi per me così,ok?"
"Ma.."
"No,Ian..sei molto gentile,ma ora andiamo.."
"Sicura? Guarda che.."
"Ian,sul serio,ora pensiamo al gelato.."Sorrise Cassie,guardandolo dolcemente.
"Ti prego,non guardarmi con quegli occhi.."Disse il ragazzo,continuando a camminare.
"Ma questa volta non ho fatto alcun tipo di sguardo!"Esclamò l'italiana,aggrottando la fronte.
"E' proprio quello il fatto! Mi hai guardato in un modo.. strano!"
"No,giuro,sta volta non ho fatto gli occhi da cucciolo.."
Ian rise,"Bo,hai messo le ciglia in uno strano modo.."
Cassie sorrise,"Smoldy,hai bisogno di un nuovo paio di occhiali.."
"Ma io non porto gli occhiali.."
"Meglio ancora! Te ne compro io un paio.."

"Mh?"Chiese Mike sgranando gli occhi.
"Dai,quella ci sta provando,basta guardarla. Non ti toglie gli occhi di dosso,neanche per servire altre persone.."Rispose Katie,guardando attentamente la cameriera,con uno sguardo che non esprimeva tanto amore.
"La stai fulminando con lo sguardo.."Ridacchiò Mich,"E poi non è colpa mia se faccio questo effetto a tutte le ragazze,tranne te.."
Già,tranne me..
"Per ora.." Specificò poi l'attore.
"Mh,fossi in te non m'illuderei.."
"Ho conquistato ragazze più cocciute di te.."
"Parli come se avessi cent'anni..quante ne avrai mai conquistate?E comunque,anche se più cocciute,sono sempre diverse da me.."
"In effetti.. Nessuno mi aveva mai chiamato in quel modo.."
"Come?"
"Non fare la finta tonta"Sorrise lui,"Cavernicolo.. ti ricorda qualcosa?"
"Fammi pensare.."Sospirò la romana,"Forse sì.."Disse,sorseggiando il frappuccino.
Michael finì di masticare il muffin,sorridendo per la ragazza,"Posso fare una cosa?" Chiese l'attore,tutto d'un tratto.
"Ovvio,uomo delle caverne.."Rise lei.
L'attore prese l'ultimo muffin al cioccolato della ragazza e lo morsicò.
"Ma che diavolo fai?"Esclamò Katie,quasi strozzandosi con il caffè.
"Scusa,ma non lo avevo mai assaggiato.."Si giustificò subito Micheal,divertito dall'espressione della romana.
"No,scusa vuoi farmi credere che non hai mai assaggiato un muffin al cioccolato?"Chiese un po isterica la romana.
DON'T TOUCH MY FOOD!
"Mh..esatto.."
"Trevino,oltre a un pessimo gentil'uomo sei anche un pessimo bugiardo.."
"Ma.."
"TI DOVREBBERO CHIAMARE PINOCCHIO!"
L'attore cominciò a ridere soddisfatto,"Okay,forse era un tentativo di metterti a disagio o farti arrabbiare.."
"O semplicemente di fare il provolone.."
"Come scusa?!"Chiese l'attore,inarcando le sopracciglia.
"Già,ti piace provarci,ti piace flirtare con le ragazze!"
"Soprattutto con te.."Ammiccò lui.
Aldilà del fatto che mi stia innervosendo,problema: non potrò mangiare il muffin,lo ha appena morsicato lui!, cominciò a pensare la romana.
"Vedi come sei.."Roteò gli occhi l’italiana,"Stupido!"Esclamò poi,allungando la mano per dargli un pizzicotto sulla mano e poi,mentre la romana rimetteva la mano al suo posto,afferrò il muffin di Mike e lo addentò.
"Sai,neanche io aveva mai provato il tuo.."Disse lei,masticando molto lentamente. "No,questo non vale!" Boccheggiò l'attore, "Ma non è giusto!"
"Sembri un bambino.."Cominciò a ridere Katie.
Lui sporse il labbro inferiore,assumendo una faccia da cucciolo,"Ora lo dico a mamma.."
Scoppiarono entrambi a ridere.
Finirono di mangiare velocemente e poi,dopo aver pagato,uscirono dal locale,Katie ancora sorseggiando il frappuccino.
"Ricordi per caso che sei in debito con me?" Domandò l'attore,circondando le spalle della ragazza con un braccio.
"Sì,ma non immaginare neanche lontanamente cose sconce!"
"Tranquilla,un bacio non è una cosa sconcia,no?!"
"Trevino,se come ricompensa vuoi un occhio nero,puoi risparmiarti queste frasi, basta chiedere!"

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Capitolo 26
*** Fobia. ***


FOBIA
-Capitolo ventisei-
 
 
 
 
 
 
 
 
"Vuoi comprarmi gli occhiali come segno del tuo amore per me.."Disse convinto Smolder.
"Già,ma ora mi hai rovinato tutta la sorpresa.."Mise il muso la ragazza.
"Bè,un modo per farmi perdonare ci sarà pure, no?"Le chiese,spingendo un pò la ragazza verso il muro,proprio vicino alla gelateria.
Oh cazzo,Smolder vuole farmi morire.
"Ian.." Respirò a fatica la ragazza.
"Scusa,ogni tanto Damon prende il comando.."Spiegò lui,accennando un sorriso sghembo.
Oh,fargli prendere il comando quando vuole,disse Pervi.
Cassie si morse il labbro inferiore.
"Certo che però anche tu.."Disse Ian,ridendo,riferendosi al gesto appena compiuto dalla ragazza.
Cassie sorrise,"Scusa è che a volte Katherine prende il sopravvento.."Disse la giovane,facendogli l'occhiolino e entrando in gelateria.
Al suo interno non vi era nessuno,per fortuna.
"Salve signorina,mi dica.."Disse la commessa,dietro al bancone.
"Una vaschetta da un chilo.."
"Un chilo di gelato?"Chiese stupito Ian,mentre la signorina si voltò per prendere il contenitore.
"Siamo in quattro,dai retta a me.. Sai che mangiamo tanto.."Sorrise lei.
"Che gusti metto?"Chiese la commessa,gentilmente.
"Comunque,ripensando a prima,sai che Katherine e Damon fanno sempre sesso?" Sussurrò Sexyhalder all'orecchio della ragazza,poggiando una mano sul fianco dell'italiana,mentre giocherellava con la maglia.
Cassie andò in tilt.
"Che gusti metto?Signorina, tutto bene?"Domandò di nuovo la donna.
"Eh?"Chiese Cassie,respirando a fatica.
Ma Sexyhalder lo stava facendo apposta?
"Le ho chiesto se sta bene.."
"Oh,certo,però questo caldo mi sta distruggendo.."Disse la ragazza,sventolandosi una mano vicino al viso.
La donna sorrise educatamente,"Che gusti desidera?"
"Mh..fragola,cioccolato,menta.."
"Sei fissata con la menta,eh?"Chiese l'attore ridendo,spostandoli la mano dal fianco alla spalla.
"E' così buona!"
Ian rise,"Si,okey,ammetto che non è male.."
la giovane annuì,"Poi..mh..limone,lampone e..che consigli Ian?"
"Scelgo io?"
"Certo.."
"Facciamo che prendo il cocco.."
"Ok,allora cocco.."Disse Cassie alla commessa.
Mentre Cassie pagò, Ian prese la bustina del gelato e poi uscirono dal negozio.
"Ti piace mettermi in imbarazzo?"
"Cosa? Che ho fatto?" Domandò Somerhalder,divertito.
"Oh,certo,quindi facendomi i grattini sul fianco non è nulla,giusto?"
"Volevo farti rilassare un po.."
Invece mi hai quasi provocato un orgasmo,pensò Pervi.
QUANDO HAI FINITO DI FARE LA PORCELLINA DIMMELO,OK?
"E' stato tutto il contrario.."Disse Cassie,ridendo.
"Ma posso sapere perchè sei sempre così tesa con me?"
"Perchè sono ragazzo fobica.."
"Cosa?"Chiese l'attore,ridendo.
"Si,dicesi 'ragazzo fobica' ogni ragazza che ha imbarazzo a trovarsi in presenza di un ragazzo carino.."

"L'unica volta in cui ti permetterò di farmi davvero del male,sarà quando lo faremo e tu mi graffierai la schiena con le tue belle unghiette.."
"Oh,a parte che io,ripeto,non verrò mai a letto con te,ma poi ti sembrano cosa da dire?Non è facendo il porcellino che mi conquisterai!"
Forse,pensò poi.
"Qualunque ragazza avrebbe preso la palla in balzo dopo questa mia frase.."Spiegò saccente lui.
"Appunto,qualunque.. E smettila di fare il porco!"
Micheal fece una risatina,"Dai,che in fondo ti piace.."
"Ripensandoci bene.. Davvero,ho sempre sognato di incontrarti e magari,non so,fare sesso selvaggio con te. Dici che ho qualche speranza?"Chiese Katie prendendo in giro l'attore,per poi roteare gli occhi.
"Un giorno dirai questa frase guardandomi negli occhi e con un espressione seria..un giorno ti verrà dal cuore.."Disse Mich,annuendo convinto.
"Scusa,ma se mai una frase del genere può venirmi solo dalla patata,eh!"
Il ragazzo assunse un'espressione divertita,ma allo stesso tempo fu anche stupito, "Come siamo scurrili!"Scoppiò a ridere poi.
"Scusa,ma quando le persone dicono delle cavolate grandi quanto una casa,rispondo in questo modo.."
"Mea culpa!"
"Bravo.."Ridacchiò la ragazza,"Resta sempre il fatto che non sai come corteggiarmi.."
"Forse ho capito il ragazzo che ti piace.."Disse Michael,assumendo un'aria maliziosa.
"Davvero?E quale sarebbe, Mr..." 
Katie non finì la frase che l'attore,in meno di tre secondi,la trascinò in un vicoletto, abbastanza stretto e la fece poggiare con la schiena al muro.
Oh merda,questo è matto,vuole stuprarmi..
Non che mi dispiaccia!

"Non so se te l'ho mai detto ma.. sono lusingato quando mi fai questa sorta di complimenti nascosti.."Sorrise beffardamente l'attore.
"Complimenti nascosti?"Ridacchiò Cassie,"Davvero comunque,sono ragazzo fobica.. ovvio che tu non puoi capire.."
"No,no,capisco.."
"E'?! Tu vuoi dirmi che sei 'ragazza fobica'?!" Scoppiò in una risata nervosa,"Non ci credo neanche se lo vedo.."
"E allora ti confesso un segreto"Si avvicinò all'orecchio della ragazza,"Sono 'Cassio-fobico'.."
Cassie scoppiò a ridere, "E fai bene!"Esclamò.
Ian corrugò la fronte.
"Ricordi?Sono un pericolo ambulante.."Disse lei,facendogli l'occhiolino.
"Guarda,pur di star con te,rischierei di andare all'ospedale ogni giorno.."
"Ogni giorno?"Chiese la ragazza,alzando il sopracciglio destro.
"Every day!FOREVAHHH"Disse Smoldy,imitando l'accento di Joseph Morgan.
"Scusa, ma se ti sentisse Katie con questo accento,credo ti sposerebbe! Lei lo sa imitare perfettamente.."Rise l'italiana,raggiungendo la macchina,salendoci subito.
"Davvero?"Chiese Smoldy con un sorriso,poi salì sull'auto,"E tu..?Tu non mi sposeresti?"
"Ovvio che sì,mio futuro sposo!"Esclamò la giovane.
Ian rise.
"Io ti sono stata promessa in sposa,non posso oppormi.."
"E giusto.."
Cassie si stiracchiò e Smoldy mise in moto l'auto.
Che bella sensazione,pensò Cassie,era come se lei e Ian si conoscessero da sempre e non da meno di una settimana.
Oh,e quanto le piaceva.
La ragazza abbassò il viso e poi spostò gli occhi verso Sexyhalder,cercando di non farsi vedere dall'attore.
Si,Ian le piaceva ogni giorno di più,non c'era proprio niente da fare.
Quello sguardo,quel sorriso..
Smoldy non le procurava le farfalle nello stomaco..no,lui le procurava gli pterodattili.
Però era una sensazione davvero meravigliosa.

"A te piacciono i ragazzi alla Damon Salvatore..misteriosi,spiritosi,dolce all'occasione,passionali.."Sussurrò Trevino,dicendo la parola 'passionali' con uno strano accento spagnolo.
Katie deglutì.
Nota per me: MAI PROVOCARE TREVINO IN LUOGHI PUBBLICI,HA L'ASTA CHE SI ALZA FACILMENTE.
L'attore si avvicinò verso di lei,sfiorandole il collo con le labbra,poichè lei era in punta di piedi,per il gesto inaspettato del ragazzo.
La salivazione era ormai andata a farsi fottere,la gola secca,non riusciva a proferire parola: voleva soltanto baciarlo in una maniera pazzesca.
Ora come ne esco da questa situazione?, cercò di pensare la romana.
"H-Hai studiato lo spagnolo? Perchè hai uno strano accento.." Riuscì a dire, grattandosi la testa.
Trevino rise,"Katie,la mia famiglia è messicana..è normale che parli lo spagnolo.."
"D-davvero?"
La sua mente in quel momento era così offuscata,che se le avessero chiesto il suo nome avrebbe potuto rispondere con 'carota'
"Ma come? Sei mia fan e non lo sai?"
"Eh.."Sospirò l’italiana, "I-io.. beh,me ne ero dimenticata.."
"Hai già pensato in che modo farti perdonare?"Ammiccò lui,guardandole le labbra, eliminando un altro pizzico di distanza.
La ragazza sospirò e poi decise di usare quella piccola dose di coraggio, "E SMETTILA!"Esclamò allontanandosi dall'attore,per poi ricominciare a camminare.

"A che pensi?" Chiese Smolder.
"E'-e'?"
"Ti vedo pensierosa.." Spiegò Ian,cambiando marcia.
"No,pensavo a quante cose siano cambiate in pochi giorni.."Sorrise teneramente lei.
"Vero,tante cose.. Basti pensare che fino a nemmeno una settimana fa corsi il rischio di non poter più procreare.."
La ragazza assunse un'espressione stupita,"Basti pensare che fino a nemmeno una settimana fa corsi il rischio di morire,buttandomi da un tetto!"Stette al gioco lei.
L'attore stette per ribattere.
"E come una stupidità la feci,perchè Ian Somerhalder si sentiva quasi un Dio e mi assicurò che sarebbe andato tutto liscio!"
"E alla fine è andato bene,no?"
"Oh,se con 'bene' intendi il fatto che per colpa della mia maglietta ho rischiato la morte e che mi sono fatta male alla caviglia,allora si,è andato tutto benissimo.."
"Dai,poteva succedere di peggio.."
"Tipo?!"
"Mh..avresti potuto finire in un'altra stanza e invece di me avresti incontrato Paul.."
"Bè, anche Paul non è male.."Disse maliziosa lei,stuzzicando Ian.
"Sai,non sono per niente un tipo geloso.."Mentì l'attore,"Quindi non stuzzicarmi,non ci riuscirai.."
"Oh,il mio era un commento,anche se a me sembra che ti abbia dato fastidio.." Continuò l'italiana.
Smolder le rivolse uno sguardo beffardo,accompagnato da un sorriso sghembo, "Non sarò mai geloso abbastanza,perchè tu ami me.."
Cassie rise,"Oh,ne sei sicuro Somerhalder?"
"Sicuro al cento per cento. Se non mi amassi non mi sposeresti.."
"E chi ti dice che io non sia interessata a te per i tuoi soldi?"Chiese lei,sfidandolo.
"Perchè non sei quel tipo di persona,Cassie.."
"Ian, vedi cos'è che mi colpisce di te? Vedi sempre il buono nella gente.."
"Perchè tu vorresti dirmi che sei quel tipo di persona?"
"No,voglio dire che sei tanto dolce..In fondo non ci conosciamo da molto e.."
"Ehi.."Disse poggiando la mano sulla coscia della giovane,"Sei stata la prima persona,che fin dal primo momento in cui ti ho visto,mi è sembrato di conoscerti da una vita.. E so che non sei così.."
Cassie sorrise,sentendo il suo cuore fare due capriole di seguito.
Innamorati di me.
Innamorati di me.
Innamorati di me.
Innamorati di me.
Innamorati di me.
Innamorati di me.
Iniziò a pensare la ragazza.
Cassie corrugò la fronte,per concentrarsi.
"Che hai?"Chiese Ian,ridendo.
"Eh?"
"Avevi una strana espressione..tutto bene?"
"Sisi.."
"No,perchè sembravi pronta per fare una puzzetta!"

"Sei nervosa?"Le chiese Mike,inseguendola.
"Io?No,perchè?"
"Mh,bo,forse era solo una mia impressione.."
"Si,esatto,è una tua impressione!"Disse isterica Katie,aumentando il passo.
L'attore rise e poi con due falcate la raggiunse,"Bugiarda.."Sussurrò.
"Devi smetterla di rendere tutto così.. imbarazzante!" Si girò verso di lui,smettendo di camminare.
"Imbarazzante?Allora ti piaccio.."Si dipinse sul volto dell'attore un'espressione compiaciuta.
"Mike,tu a me non piaci.."
L'attore rise,"Bugiarda"Ripetè poi.
La romana sbuffò,riprendendo a camminare,"Pensala come ti pare,fatto sta che se mi piacevi ti avrei baciato già da un pezzo!"
"Oh,ma noi stavamo per baciarci.."Disse Mike.
"Oh e quando?Nei tuoi sogni?"
"No,l'altra sera..in bagno,prima che,come la chiamate tu e Cassie,la gallina mi chiamasse.."
"L-la.." Pronunciò con aria interrogativa la romana,"Ah, quella lì.."Proseguì con un'espressione di disgusto.
Il ragazzo trattenne un sorriso.
Dopo qualche secondo Katie esordì,"Io non stavo per.. Cioè, tu non stavi.. Cioè,tu stavi per baciarmi,ma io non lo farei mai! Preferirei piuttosto schiantarmi con un aereo!" Spiegò roteando gli occhi all'ultima frase.
"Mh, addirittura?"La provocò lui,con un tono di presa in giro.
"Non so orientarmi,quanto manca per l'hotel?" Divagò lei.
Fece una risata,"Giriamo l'angolo e siamo arrivati, TURISTA.."

"Ian!" Esclamò Cassie,sgranando gli occhi,come se le stessero per uscire fuori dalle orbite,"Ma che cosa dici?"
"Che c'è?"Ridacchiò lui divertito,"Non sei mica una principessina,o sbaglio?"Continuò l'attore,cercando di non ridere troppo forte.
"Già,non sono una principessa!Ma ora hai perso dei punti nei miei confronti.."Cercò di non sorridere,mantenendo l'aria da sostenuta.
"Mh,come recuperarli.."Pensò ad alta voce Ian,cercando parcheggio.
"Mh,non so.."Disse Cassie,pensandoci un po su,"Mi fanno male un po i piedi però.."
"Un bel massaggio?"Chiese lui,uscendo dalla macchina.
"Cosa?!Nono,stavo scherzando.."Disse la ragazza,seguendolo.
"Io no.."Disse l'attore,aprendole la porta.
"Smoldy,non devi farmi un massaggio hai piedi..sei tu quello che lavora tutti i giorni,dovresti essere tu quello che si fa massaggiare.."
"Insisto,ti farò un bel massaggio ai piedi.."
"Ian.."
"Lasciati coccolare per una volta.."
Farmi coccolare da te?Bè,Smolder,fosse per me,mi coccoleresti tutta la vita,pensò la giovane.
"Già,coccolare da te.."Disse Cassie,pensando a voce alta.
"Come scusa?!"Chiese lui,sorpreso ed anche contento,lusingato.
"No,niente!"Esclamò l’italiana,diventando bordeaux proprio come il manifesto sul muro,"Aspetta.. ma la senti questa risata?"
"E' una ragazza che ride, pessima scusa per divagare,piccola Cassie.."La abbracciò lui,scompigliandole i capelli.
"No Smoldy,è Katie.."
"E.. quello è.."Corrugò lui la fronte,guardando due figure muoversi contro il muro, "Non so se sono diventato cieco,ma quello sembra proprio Mike.."
"No,non sei cieco!"Esclamò Cassie,spingendolo dietro al balcone della reception.
"Ma che fai?!"Chiese l'attore evidentemente stupito.
"Non si vede?Cerco di lasciarli un po di intimità.."
Ian fece una strana faccia.
"Allora,più tempo passeranno insieme più inizieranno a tollerarsi.."Spiegò la ragazza.
"E mi dovevi buttare qui dietro come se stessimo per ricevere una granata?"
"Bè,non è che avevo pianificato il tutto.."
"Signore.."Disse un uomo,scavalcando Smoldy.

"E poi,ripeto,finiscila di creare imbarazzo.."
"Ma non sto facendo nulla!"
"Bè,allora,anche se non lo fai volontariamente,lo stai facendo!"
"Cos'è?Non devo più parlare?"
"E' la cosa più intelligente che ti ho sentito dire da quando ti conosco!"
"No,questa non te la perdono!"Esclamò Michael,offeso.
"Ehi,ammettilo,forse a quest'ora se tu non avessi parlato avresti avuto qualche chance con me"Spiegò con saccenza Katie,"Sei un cavernic.."
Proprio nel momento in cui stette per aprire la porta dell'albergo,si sentì afferrare; Michael cominciò a farle il solletico.
"Smettila! Odio il solletico!"Si lamentò lei,divertita,cercando di scansarlo,non smettendo di ridere.
"Chiedi scusa!"
"Ma neanche per sogno!" Ribattè la romana.
"O mi chiedi scusa o non smetto!"La minacciò Mich.
"Aspetta..."Disse la romana ridendo,"L'hai vista?"
"Pessima scusa.."
"Nono,mi sembrava di aver visto Cassie.."
"Sì,sì,sono tutte scuse.."Ridacchiò divertito lui.
"Dai,seriamente.. Guarda.."
L'attore si voltò ma non vide Cassie,nemmeno Ian,"Tentativo di corruzione,e questo non va bene.."Disse,malizioso.
"Bè,e.. se ti dicessi che tra poco portano il gelato?Riuscirei a corromperti?"Chiese maliziosa Katie,mettendosi sulle punte dei piedi,per cercare di mettersi alla stessa altezza del ragazzo,poggiandogli le mani sulle spalle.
Ma che cazzo sto facendo? Ora lo provoco anche io?
"Mh,bè.. Andiamo.."Disse Michael,entrando nell'hotel,abbracciato a Katie.
"Salve.."Li salutò l'uomo della reception,spostando lo sguardo verso di loro.
"Salv.. Ian,Cassie? Che ci fate voi lì?"Chiese Michael,alzando un sopracciglio.
"B-beh,noi veramente.."Balbettò Cassie.
"Voi?"Chiese Mike,divertito.
La romana inclinò la testa di lato,assumendo la solita espressione da: 'vi abbiamo beccati'.
"M-mi è caduta una lente a contatto.."Rispose Cassie,alzandosi.
"Si,esatto.."Confermò Ian,"Tieni.."Disse,fingendo di passarle la lente.
"Grazie.."Disse la ragazza,stando al gioco e fingendo di rimettersela.
"Cassie,tu non porti le lenti.."Disse Katie.
Trevino stava per scoppiare a ridere.
"Volete la verità?"Chiese allora l'amica,con voce tremante.
"Si..!”Risposero insieme Katie e Trevino.
"Vogliamo sapere la verità?"Chiese Ian,corrugando la fronte.
"Si,Smoldy,è inutile mentire,tanto lo sarebbero venuti a sapere prima o poi.."
"Sapere che cosa?"Chiese Mich.
"Che ho salvato la vita a Ian.."
"E come?"Chiese la romana.
"Bè,è una storia molto complicata...tutto è iniziato quando siamo entrati in albergo e..oh,vi va un po di gelato?"
La romana arricciò le labbra,divertita,mentre Michael si limitò a ridere,"Certo.."Scosse la testa ridendo.
Cassie e Ian raggiunsero subito gli altri due e raggiunsero l'ascensore.
"No,io ho paura.."Affermò l'italiana.
"Paura di cosa,Cassie?"Chiese sgranando gli occhi la romana,"Non mi sembra ci siano ragni.."
"Stamattina siamo rimasti chiusi in ascensore…ma non puoi avere paura a vita.." Sorrise Ian, "Siamo al terzo piano,sono tante scale.."
"No,aspetta"Disse Mich entrando in ascensore,seguito da tutti,a malincuore anche da Cassie,"Vorreste dirmi che siete rimasti in ascensore bloccati senza fare niente?"
L'attore ricevette subito una gomitata da Katie,"E smettila"Sussurrò,ridacchiando.
"E tu,Michael Trevino,vorresti dirmi che non hai sfiorato neanche minimamente la qui presente Katie?"Chiese Sexyhalder,con aria di sfida.
"Oh no,amico! Non sono un bugiardo!"
"Ma che diavolo dici?"Corrugò la fronte la romana.
"Dai,ammettilo,non c'è nulla di cui debba vergognarti.. Abbiamo fatto tante di quelle cose.."Sorrise malizioso.
"Si,come ad esempio cadere in una fontana..sai che cosa eccitante!"
"In realtà sei tu che mi hai fatto cadere nella fontana.."Disse Mich.
"Tu mi stavi prendendo in giro e mi sono semplicemente vendicata.."
"Mh,da ora in poi ti chiamerò,V come vendetta: il ritorno.."
"E voi che avete fatto,oltre a essere stati rinchiusi in un ascensore?"Chiese la romana,fingendo di non aver sentito Trevino.
"Cassie mi ha portato su una mongolfiera.."Rispose Smoldy.
"Oh,che romantico!"Esclamò Katie,sbattendo le ciglia,tutta sorridente.
"Già,così dolce da farti venire il diabete.."Disse Mike.
Cassie guardò male Trevino,"No,Katie,non romantico..mh,carino semmai.."
"Si appunto,a differenza di qualcun'altro.."Disse Ian,guardando l'amico, "Io non sfrutto certe occasioni per provarci..era una cosa tra amici che passano del tempo insieme.."
"Bè,da quello che dicono le tue fan su twitter,non sembra.."Disse Mich,mostrando il cellulare a Sexyhalder.
Ian si sporse di poco verso il cellulare,mentre Katie e Cassie si aggrapparono alle spalle degli attori per vedere anche loro.
"E' la tua ragazza.. E Nina dove l'hai lasciata.."Lesse a bassa voce l'italiana.
"Ian si è fidanzato con un'altra,incredibile!"Sussurrò la romana.
"Lui è mio marito,non si tocca!"Esclamò Michael,cominciando a ridere.
"Secondo me invece questa ragazza è meglio della Dobreva.."Lesse Smolder.
"Su questo concordo!"Esclamò gioiosa Katie,lanciandosi un'occhiataccia da Cassie e Mike,"Che c'è?E' vero.." Si difese,corrugando la fronte.
Cassie roteò gli occhi e si soffermò su Smolder.
Aveva un'espressione strana,come se quelle frasi gli avessero dato fastidio.
Cassie rimase un pò stranita,ma in fondo capiva bene le fans,lei e Katie avrebbero forse fatto la stessa cosa.
Ian iniziò a digitare dei tasti sul cellulare,'Ragazzi,è una mia amica e anche se fosse la mia ragazza io vi amerei tutte uguale,come faccio già ora!Se davvero tenete a me, siate felici perchè io lo sono!Love you x 
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Cassie sorrise.
Anche se aveva la faccia un po infastidita,Smoldy aveva risposto in un modo pressoché bellissimo ed educato.
Lo ripeto: Ian è davvero un ragazzo d'oro.
Di certo piacerebbe a mia madre e sono sicura anche a mio padre,mentre Eros lo ignorerebbe come farebbe con tutti.
A quell'ultima frase la ragazza abbozzò un sorriso.
"Hei,piccola Cassie?Che fai,vuoi fare un altro giro?"Chiese Trevino,tenendole la porta dell'ascensore aperta.
Cassie si reso conto di essere rimasta sola e,velocemente uscì.
Non voleva fare la stessa fine di quel pomeriggio. 

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Capitolo 27
*** Mary. ***


MARY
-Capitolo ventisette-
 
 
 
 
 
 
 
 
Trascorse un'altra settimana da quando le due amiche conobbero i ragazzi.
Una settimana tra scherzi,risate,tensioni,le solite discussioni tra Katie e Michael,i soliti momenti imbarazzanti tra Cassie ed Ian,le solite provocazioni ed il solito auto-controllo che prima o poi avrebbero perso le due italiane.
Già,non era facile non cedere al bacio,quei ragazzi ci sapevano fare,ma decisero che non avrebbero ceduto.
Non per ora.
Ed eccole lì che dormivano beate,sul divano che ormai era diventato il loro letto.
Cassie era spaparanzata su quasi tutto il suo divano,lasciando un piccolo spazio all'amica che la sera precedente aveva deciso di unire il suo divano,in comodo da creare uno spazio più comodo e grande.
"Ahi!"Esclamò Katie a bassa voce,appena ricevette una gomitata allo stomaco dall'amica,"Uhm, Cass.."Farfugliò,girandosi da un lato.
Non fece in tempo a voltarsi di nuovo,neanche ad aggrapparsi alle lenzuola che la coprivano fino alle gambe,che si ritrovò per terra.
"Perchè cado sempre,perchè?"Borbottò,non riuscendo ad alzarsi dal pavimento,"Cassie,ti uccido!"Riuscì quasi ad urlare ancora con gli occhi chiusi.
Cassie,ancora addormentata si girò,allungando le braccia e le gambe.
"No,bè,grazie.."Sussurrò Katie,prendendo il cuscino che era caduto con lei e buttandolo addosso all'amica che ancora non si svegliò.
La romana guardò l'orario.
Quasi le dieci.
Stiracchiandosi decise di non rimettersi a dormire.
Stava per dirigersi in bagno,quando Ian uscì dalla sua stanza.
"Buongiorno Katie.."Sussurrò lui.
"Giorno.."Disse lei,copiando il suo tono di voce,"Perchè stiamo sussurrando?"
"Cassie sta ancora dormendo.."Rispose lui,indicando la ragazza con un cenno della testa.
"Ah,quello.."Disse Katie,ritornando a parlare normalmente,"Tranquillo,neanche una bomba riuscirebbe a svegliarla.."
"Davvero?"Chiese divertito.
"Eh sì.."Rispose la giovane,andando verso la cucina.
"Uhm,Ian..?"Lo richiamò lei.
"Sì?"
"Ti do 100 dollari se da oggi dormirai con Cassie.."
Ridacchiò,"Ci sto.."Le fece l'occhiolino lui.
La romana si voltò per andare in cucina,ma si ritrovò Trevino,"Ma poi dovresti dormire con me.."
"Ti do 200 dollari se te ne vai da questo appartamento.."
"Come siamo materiali.."La provocò Mike,avvicinandosi al volto della giovane.
"Mh,bene,vado da Cassie.."Disse Smolder.
Michael  gli sorrise,scoccando un occhiolino.
"Buongiorno anche a te,Trevino.."Roteò gli occhi lei,cercando di divincolarsi.
"Dove cerchi di andare?"
"A fare colazione,ho una fame allucinante e se non ti togli mangio anche te.."

Ian si fermò ad osservare Cassie e si sedette vicino a lei.
Si fermò a riflettere e poi si sdraiò accanto.
In men che non si dica,l'italiana si voltò e finì per poggiarsi addosso all'attore.
"Mh.. Katie,ma quanto sei dura?"Farfugliò.
"Non sono Katie.."Sussurrò lui,scostando una ciocca dal viso della ragazza.
"Ma che dic.. Sembrano gli addominali di Smoldy.."Continuò a parlare la ragazza, sbiascicando le parole.
"Buongiorno, piccola Cassie.."Sussurrò di nuovo l’attore,divertito,poggiando le sue labbra sulla guancia calda dell'italiana.
Cassie sbarrò gli occhi,ritrovandosi a pochi centimetri dal viso di Sexyhalder,"Ian.."
"In persona!"Disse lui,sorridendo.
La ragazza rimase li,a fissarlo per un po,poi si coprì la faccia con un cuscino,"Non guardarmi!"
Smoldy rise,"Perchè?"
"Non sono presentabile.."Rispose lei,con la voce attutita dal cuscino.
"Ma dai!Perchè,secondo te,io sono presentabile?"
Oh,tu sei ancora più sexy di mattina,pensò lei.
"Ma che ci fai qui?"
"Stavi dormendo e.."
"E..?"
"Niente,volevo svegliarti perchè è ora di colazione.."
"E non potevi svegliarmi con una persona normale?"
"E come ti svegliano di solito?"
"Mia mamma è solita urlarmi contro,di solito..con una voce isterica aggiungerei. E' una cosa tipo: 'Cassiopea alzati ho giuro vengo li e ti ribalto il letto!'Più o meno.."

"Uh,quanto siamo maliziose oggi. Mangiami pure,Italiana.."Disse Mike.
Katie si prese a vangate in testa per aver detto una frase con il doppio senso dentro.
La romana roteò gli occhi,"Si,Trevino,ti cucinerò come un maialino e ti ficcherò in bocca una mela,chissà che magari smetterai di fare tanto lo spiritoso,amigosss!"
La romana,per evitare altri momenti imbarazzanti,sorpassò l'attore ed andò verso i fornelli.
Ma non ebbe successo.
Presto sentì le mani dell'attore sui fianchi.
Si schiarì la voce,"Il caffè lo prendono tutti,no?"
"Sì,credo che Ian sia andato a svegliare la ragazza.."Le sussurrò divertito,poggiando la sua testa sulla spalla della ragazza.
Katie ringraziò Dio di essere girata di spalle o avrebbe visto il suo volto andare in fiamme.
"La ragazza? Ma che dici?"
"Dagli qualche giorno e li ritroveremo al letto insieme quei due, NUDI.." Specificò.
"Sei pervertito,fin troppo,Cassie non lo farebbe mai.."
"MAI?!" Chiese sgranando gli occhi.
"No,cioè,non subit.. Ma di cosa mi fai parlare?"Esclamò lei,corrugando la fronte, prendendo quattro tazze dalla mensola.

"In effetti avevo pensato a una cosa del genere,ma quando dormi hai una faccia da angioletto e proprio non ce l'ho fatta.."Ammise Smolder.
"Solo quando dormo? Smoldy,mi deludi.."
"Sei una peste,ammettilo.."
"Ma cosa dici.."
"Un angioletto non sarebbe mai salito sul tetto per vedermi nudo.."
Oddio,cosa rispondo?
Cassie,Cassie,Cassie!
"Andiamo a fare colazione,marito ingrato.."Disse la ragazza,in modo teatrale.
Ian si alzò,ma vide la ragazza ancora sdraiata sul letto,"Che fai,non ti alzi?"
"Non ho la forza.."Borbottò Cassie,stiracchiandosi.
"Ok,allora mi tocca fare l'uomo della situazione.."
Ian si chinò verso la ragazza e la prese in braccio,"Ma grazie.."Gli sorrise teneramente lei.
"E poi,pensa un pò,vengono a dirmi che sono un marito ingrato.. Che razza di gente!"
La ragazza rise,"Smettila di fare l'offeso e portami a cibarmi.."
"E se non volessi farlo?"
"Allora mi avrai sulla coscienza per il resto della vita quando morirò di fame.."
"Non posso permetterlo..ti ho promesso che saresti morta al caldo nel tuo lettuccio e così sarà!"
"Bene.."

Hei,calma,calma..ora non so se è perchè è estate o forse la mia presenza,ma hai la pelle che sta andando a fuoco.."
"No,è perchè ho una voglia matta di ucciderti. Possibile che mi fai innervosire già di prima mattina? Non sei stanco di discutere ogni volta? Non so tu,ma la mia gola inizia a risentirne!" 
"Ma cosa ho detto?"
"Cosa hai detto?"Ribattè la romana.
"Che ho fatto?"
"Che hai fatto?"Ripetè di nuovo,"Ogni volta devi sempre provocarmi,non riesci a non farlo.. Sei talmente convinto che tu.. che.. che io.. che a me piaci tu,ma non è affatto così.."Spiegò arrabbiata.
"Buongiorno rag.." La voce di Cassie, piano piano, andò scemando.
Ian la mise giù, con un'espressione confusa.
Michael corrugò la fronte.
"Dovresti smetterla.."Si limitò ad aggiungere,una volta arrivati i due. La romana non riuscì più a sostenere lo sguardo di Michael,"Vado a farmi una doccia,vi dispiacerebbe controllare il caffè?"Sussurrò,passando accanto all'attore e all'amica.
Brava Katie, sei davvero brava!
 Quel cavernicolo ti provoca e tu,per non cedergli,ti arrabbi con lui..
Forse quel che ci voleva era proprio una bella doccia.
La ragazza entrò nel bagno e poi chiuse la porta a chiave.
Quel cavernicolo di Trevino sarebbe capacissimo di entrare senza bussare sapendo benissimo che così l'avrebbe innervosita ancora di più.
Forse doveva solo smetterla di preoccuparsi di lui,forse se si facesse sedurre.
NO,NO E ANCORA NO.
DOCCIA.
ORA.


"Faccio io.."Disse Cassie,dirigendosi verso i fornelli.
"L'ultima volta non è andata molto bene.."
"Tranquillo Smoldy. Siediti e rilassati leggendo il giornale.."Disse la ragazza,maneggiando con le tazze, "E tu,Trevino,potresti per una volta non stuzzicarla?"
"Io?!"Chiese lui,indicandosi con un dito,"Ma non le ho fatto niente!"
"Non è questo il punto. Potresti evitare di fare il cascamorto come fai con tutte,per prima cosa. Credo sia questo che le dia più fastidio. Cioè,a noi ragazze piacciono i ragazzi sicuri di se,che a volte fanno le loro battutine maliziose,ma tu gliele fai 24 su 24 e dopo lei non sa più come comportarsi..la confondi in poche parole.."
"Confonderla?"                                                 
"Sì,proprio così.."
"Ma quindi un pò le piaccio?"
La ragazza rise,"Trevino, ma voi uomini siete così tanto stupidi da chiedere cose così intime alle amiche della ragazza che vi interessa?"
"Non fare di tutta un'erba un fascio.." Disse Ian,sorridendo maliziosamente, pensando che lui fece lo stesso con Katie.
La ragazza stette per ribattere,ma si limitò a fare una risatina.
"Ma allora? Ho qualche possibilità?"
"Io non parlo.."
"E dai,piccola Cassie,quanto sei crudele.." La provocò Smolder.
"E tu leggi il giornale!"Lo rimproverò con un sorriso Cassie.
"Sorry!" Esclamò,poggiando un attimo il giornale,per alzare le mani in segno di difesa,"Mike, comunque secondo me Katie, per te un certo interesse ce l'ha.. insomma s'innerv..."
Cassie lo fulminò con lo sguardo,appena sentì la porta del bagno aprirsi.
Appena entrò in cucina tutti la fissarono, "Che c'è?"Chiese Katie,alzando un sopracciglio.
La ragazza indossava degli shorts,una canottiera e un paio di Supra e aveva ancora i capelli bagnati.
"Uh,niente Katie.."Disse tutta sorridente Cassie,"Tieni.."Disse poi,porgendole una tazza fumante di caffè.
Katie corrugò la fronte e poi andò a sedersi accanto a Ian,ben lontana da Trevino.
Mike lo notò e subito girò la testa verso Cassie.
Questa gli mimò con le labbra un "Non osare fare battutine" e gli porse il caffè e poi anche a Ian.
Stavano facendo tutti colazione in un tranquillo silenzio,quando si sentì suonare il campanello della stanza.
"Vado io.."Disse Smoldy,alzandosi e,nel passare affianco a Cassie le toccò il fianco,costringendola così a piegarsi per il solletico.
La ragazza rise.
"Cassie.."Iniziò Mich.
"Tu pensa a bere quel fottuto caffè!"Esclamò subito la romana,fulminando l'attore con gli occhi.
A Cassie venne da ridere nel vedere l'espressione stupita di Trevino.
Stava per parlare quando sentì un urlo provenire dal soggiorno.
Ian,pensò subito lei.
Solo che non poteva essere lui,perchè l'urlo apparteneva ad una voce femminile.
I tre ragazzi si guardarono negli occhi e poi scattarono subito verso l'entrata.
Qui trovarono Somerhalder in piedi con attaccato,all'altezza del torace una figura tutta rosa.
Una bambina.
"Ok,adesso basta Mary. L'hai visto,l'hai salutato,ora lascialo andare.."Disse una voce che Cassie identificò come quella di Nina.
Questa era posizionata dietro alla bambina che,come una cozza,si era avvinghiata a Ian e non intendeva lasciarlo andare.
"Bellezza,non si saluta?" Michael andò verso Nina e le diede un bacio sulla guancia, abbracciandola.
"Ehi,bel licantropo!"Ricambiò lei,"Ciao ragazze!"Esclamò poi felice,salutando le due amiche.
"Ciao bella.."Rispose la romana.
"Ciao Nina"Ricambiò con una certa difficoltà Cassie.
"E questa bella ragazzetta che si fila solo Smolder?"Continuò Mike a fare lo spiritoso, verso la bambina che saltò subito addosso all'altro attore,mollando finalmente la presa.
"Dai,Mary, saluta anche gli altri.."Sussurrò Nina.
"Allora, lei è Katie.." Indicò Ian,"E lei è Cassie.."Disse,abbracciando la ragazza che sorrise istintivamente.
Quella ragazzina aveva un non so che di simpatico.
"Ragazze,lei è Mary,mia cugina. Oggi è il suo compleanno.." Spiegò Nina.
"Oh auguri,piccola Mary!"Esclamarono in coro.
"Ragazzi,faremo una festa questa sera,vi andrebbe di aiutarmi ad organizzare tutto? Ci sarà da divertirsi!"Urlò entusiasta la bambina,girando per tutta la stanza.
"Per me va bene.."Disse Ian,"Tanto oggi non ci sono le riprese visto che è sabato.."
"Anche io ci sto.."Disse Mike.
"Conta pure su noi due.."Disse la romana,indicando lei e la sua amica.
"Grazie mille..a tutti.."Disse Nina,soffermandosi lievemente su Cassie.
La ragazza,imbarazzata si girò subito,avvicinandosi alla cugina della Dobrev, "Quanti anni devi fare?"
"Quattordici.."Rispose lei,tutta sorridente.
"Wow,sei grande allora!"
"Per questo mamma mi ha permesso di fare questa festa. Sarà una cosa in grande e le mie amiche saranno entusiaste di conoscere il cast!"
"E chi non lo vorrebbe?"
"Scusa,ma ci siamo già viste?"Chiese Mary.
"Emm,no,non credo.."
"Credo che tu l'abbia vista qui.."Disse Trevino,prendo una rivista posta sopra il mobiletto vicino all'entrata.
Ma non una rivista qualsiasi.
LA rivista.
Quella dove vi erano lei e Ian.
La ragazzina si sporse,"Oddio.. è vero! Tu sei la nuova ragazza di Ian!" Esclamò, abbracciandola.
"Uhm,Mary,vedi,io non.."
"Ma tranquilla,so tutto,lei è mia cugina! So che è tutta finzione,però non dirlo a nessuno.."Sussurrò per poi scorrazzare subito per la stanza.
"Io non potrei mai.."Ribattè Cassie.
"Dovevi per forza mostrare questa rivista?"Sussurrò Katie all'attore,"Bene"Esclamò interrompendo l'amica,"Allora, come ci organizziamo?"
"Una festa tra quattordicenni come potrebbe essere?"Chiese Nina,pensierosa.
"Musica da discoteca,vari pezzi di carta appesi,tanto per dare un pò di atmosfera.." Rispose Ian.
"Tu che ne pensi Cassie?"Le chiese Nina.
La ragazza corrugò la fronte.
Perchè proprio a me deve chiedere l'opinione?, pensò fulminandola con lo sguardo, senza neanche farlo apposta.
L'attrice si passò una mano fra i capelli,confusa.
"Allora,dov'è che si festeggia? Qui o a casa sua?"Chiese Michael,sorridente come un bambino davanti ad un barattolo pieno di nutella.
"La faremo nel mio appartamento,questa sera.."Rispose Nina.
"Gli inviti?"Chiese Ian.
"Già spediti.."
"Bene,quindi ora ci manca solo la torta,i pasticcini,altri stuzzichini,da bere,le decorazioni.."Iniziò ad elencare la Dobrev.
"E un dj?"Propose Cassie.
"Si,ottima idea.."Concordò Nina,sorridendole.
La ragazza ricambiò,anche se con fatica.
Nina non le andava ancora del tutto a genio.
"E poi ci dovete essere voi!"Disse Mary,"Prendendo a braccetto Smoldy e Trevino.
"Tesoro,stai sicura che loro non scappano.."Disse l'attrice.
La ragazzina fece un sorriso a trentadue denti,"Okay, ora è meglio che andiamo! Devo ancora comprarmi il vestito!"Si affrettò a dire poi.
"Ok!" Sgranò gli occhi esausta l'attrice,"E' un tornado.."Sussurrò poi.
"Ciao Nina!"Esclamarono in coro,mentre la ragazza usciva dalla porta,trascinata dalla cuginetta.
La Dobrev fece un cenno con la mano e poi sparì dietro l'angolo.
Mike chiuse la porta.
"Bene.. Allora stasera abbiamo da fare.."Disse Ian divertito.
"Sì! Una festa tra quattordicenni,sai che divertimento.."Aggiunse l'amico.
"Trevino,fisicamente non si direbbe,ma mentalmente sei uguale a loro!" Lo fulminò con lo sguardo Katie.
Cassie cercò di non ridere,"Bene,cosa facciamo?"
"Io direi di dividerci.."Disse Smoldy,"Io e te ci occuperemmo delle decorazioni,mentre tu,Mike,andrai con Katie a fare la spesa e andrai da mia sorella,nel suo ristorante per dirle di preparare i vari spuntini,perchè,secondo me,mettere un buffet è molto più pratico. Insomma,almeno ci sarà cibo per tutti e di tutti i tipi e i ragazzi non si lamenteranno. In più passate in pasticceria per chiedervi di prepararvi una torta per questa sera.."
"Sempre a me i lavori più faticosi.."Disse Trevino.
"Vuoi forse addentrarti nel mondo delle decorazioni?Sai,devi tagliare incollare..."Disse Sexyhalder.
"Dove sono le chiavi della mia macchina?"Chiese subito Mich.
Ian afferrò le chiavi e le lanciò all'amico che le afferrò al volo.
"Devo proprio andare con lui?"Chiese a bassa voce la romana all'altra.
"Katie,non potete evitarvi per sempre,cercate di risolvere.." Sussurrò l’amica, incoraggiandola a riflettere.
Katie sbuffò.
"Va bè,allora andiamo ora! Se dobbiamo fare tutte queste commissioni,non so se ce la facciamo a venire per pranzo.."Spiegò Katie.
"Ci vediamo direttamente al compleanno allora?"Chiese Trevino.
"Poi vediamo,caso mai ci sentiamo per cellulare.."Disse Cassie.
"Ok,allora buon lavoro!"Esclamò Ian,sfregandosi le mani.
"Grazie,anche a voi!"
I due uscirono dalla porta lasciando gli altri due ragazzi in casa da soli.
"Allora,cominciamo?"Chiese sorridente l'italiana.
"Sìssignora!"Imitò un soldato lui.

Michael e Katie presero l'ascensore in assoluto silenzio,sapevano che nessuno dei due avrebbe resistito a stare zitto.
Salutarono dei signori alla home e poi entrarono subito in macchina.
La romana si schiarì la voce, tirando fuori il cellulare, tanto per fare qualcosa.
Michael la guardò per un istante e poi mise in moto la macchina, partendo.
"Senti, io.."Cominciarono tutti e due.
Risero contemporaneamente.
"Prima tu.."Disse Katie.
"No,prima tu.."
"Dai,tu!Sembra una scena dei soliti film Hollywoodiani.."Insistette.
"Mi perdoni?"Chiese,accennando un sorriso.
"Mh,forse.."Rispose lei,riponendo il cellulare.
"Lo prendo come un si.."
"Se tu lo vuoi intendere così.."
"Certo..e chi non vuole intendere vada in camper.."Disse Mike,scoppiando a ridere.
Katie si diede una pacca sulla fronte, "Trevino,questa era pessima pure per te,per non parlare del fatto che l'ha detta sbagliata.."
"Perchè com'è?"Chiese con un'aria di superiorità.
"Chi vuole intendere intenda,gli altri in camper.." Spiegò,cercando di trattenere le risa,facendogli una linguaccia.
"E io che ho detto?"
"Ok,sei senza speranze!" Roteò gli occhi,facendosi.
"Mi hai perdonato,woohoo!"Esclamò lui,battendo le mani per poi poggiarle di nuovo sul volante.
"Ma come non perdonarti? Sei così buffo,Trevino!"
"Buffo.."Ripetè lui.
"Si,si! Mai pensato di andare a fare il pagliaccio un qualche circo?"
"Mi prendi in giro?!"
"No,no,seriamente,per me avresti molto successo!"
"Sai che potrei farti uscire dalla macchina e lasciarti in mezza strada?"
"Però non lo farai,giusto?"Domandò lei,sbattendo le ciglia.
"No..ma smettila di fare quello sguardo,funziona solo quando Cassie lo fa a Ian.."
"Un giorno funzionerà anche su di te!"
 
"Bene. Quindi,ora la ragazzina ha quattordici anni e le decorazioni non dovranno sembrare da bambina,ma neanche da donna di 40 anni..dobbiamo trovare un tema alla festa.."
"Un tema,eh?"
"Mh,si,non so..la primavera o infondo al mare.."Fece degli esempi Cassie,"Che ne dici degli anni ottanta?"
"Si...sai,uno dei più grandi debutti di Madonna,il tempo delle mele,tutti quei belli stani.."
"Potrebbe essere una bella idea..perchè non chiedi a Nina se le piace come idea?"
"Bè,ha dato scelta a noi,perchè chiederglielo?Facciamo di testa nostra,le andrà bene.."
"Sicuro?"
"Ma sì! Anche perchè ora starà aiutando Mary,quindi.." Sorrise, passandosi una mano dietro il collo.
Una maniera sexy.
In un modo troppo sexy.
"Oh,ehm,okay!"Esclamò Cassie.
"Tutto bene?"
"Oh,sì,sì! Mettiamoci al lavoro.." Sorrise, rassicurandolo.
"Ok,cosa ci serve?"
"Mh,io direi di fare delle specie di tendine..non so come definirle..praticamente prendiamo dei dischetti di plastica,li dipingiamo e poi li leghiamo in fila,uno sotto l'altro,con uno spago e possiamo metterli nelle entrate principali,così con la luce della palla stroboscopica i colori si riflettono e creano un bell'effetto.."
"I dischetti e lo spago dovrei averceli,però le tempere per colorare no.."
"Nessun problema..prendo un taxi e esco a comprarle.."
"No,bè,ti accompagno.."
"No,tu devi stare qui e iniziare ad attaccare i dischetti..inoltre,credo che comprerò del cartoncini,palloncini e altro.."
"Cassie.."
"Torno subito.."Esclamò la ragazza,lanciando un bacio all'attore,uscendo subito dalla porta prima che potesse insistere ancora.
Stette per scendere le scale,con uno stupido sorriso ebete stampato in faccia, quando sentì riaprire la porta.
"Ehi,so che non posso baciarti,almeno un bacio sulla guancia sì però.."Sorrise Smolder,afferrandola per una mano,posandole un leggero bacio sulla guancia.
Oddio,non puoi farmi questo!
"Smoldy!" Lo rimproverò con lo sguardo.
Lui sporse il labbro inferiore,facendo incurvare poi le labbra in un sorriso malizioso.
"Mi raccomando,non perderti.."Le raccomandò lui.
"Coma faccio a perdermi se prendo un taxi?"
"Tu saresti capace di perderti anche nel Colosseo.."
Cassie arrossì.
"Che c'è?"Chiese Ian,inclinando la testa di lato.
"C'è che mi sono persa davvero nel Colosseo.."
"Non ci credo!"
"Guarda che però non ero sola,eh!"
"E io mi dovrei fidare a lasciarti uscire da sola?"
"Si,esatto. Non possiamo andare entrambi.."
"E perchè no?"
"Uno: tu attireresti troppa attenzione.."Rispose lei,alzando un dito per tenere il conto.
"Lo so,la mia bellezza a volte è una condanna.."Disse Smoldy,ridendo.
La ragazza roteò gli occhi,"Due: ti devi rimanere qui,in caso arrivasse Nina.."
 
"L'importante è che ne sei convinta.."L'assecondò lui,prendendola in giro.
"Non ne sono convinta,ne sono più che certa.."
"La convinzione fotte la gente.."
"Come ha fottuto te,intendi?"Ribattè la romana,con uno sguardo beffardo.
Micheal si limitò a sorridere scuotendo la testa,"Ma hai sempre la risposta pronta tu?"
"No, sei tu che ne sei a secco.."
"Ti va se passiamo prima in pasticceria?"Propose Mich,ignorandola,"Così almeno iniziano subito a fare la torta,visto che ci serve per questa sera.."
"Credo che pioverà arcobaleno.."
"Perchè?"
"Hai detto una cosa intelligente!" 
"Mi sottovaluti,ochetta.."
"Non chiamarmi così o giuro che.."
"Che mi uccidi?"Chiese ironico e lei annuì,sorridendo nervosamente,"Certo, di baci.." Continuò Trevino,sorridendo.
"Sì,soltanto nei tuoi sogni.."
Trevino rise,"Ah-ah,ora cerca un parcheggio che non credo di trovarlo neanche nei miei sogni.."
La romana cominciò a cercare attentamente,quando all'improvviso l'attore rallentò con la macchina,fissando una ragazza.
"Ma la vuoi smettere?Stiamo cercando parcheggio o soltanto qualche bel culo da guardare?"
"E'?!"Chiese confuso l’attore.
"Le hai fatto una lastra,Trevino.."Spiegò acida.
"Se intendi questa ragazza,la sto guardando perchè è la proprietaria di questa macchina e mi sta per lasciare il parcheggio.."Spiegò,con uno sguardo soddisfatto.
Figura di merda!
Katie sei una grande!

"Nina?E che dovrebbe fare?"
"Bè,per controllare come vanno i preparativi,no?"
"Ah,giusto.."
"Allora vado, a dopo.."
L'italiana si voltò di nuovo,ma di nuovo Ian l'afferrò per i fianchi,tirandola a sè.
Lei poggiò le mani sui pettorali ben scolpiti dell'attore,"Che c'è ora?"Chiese divertita.
"Bè le cose sono due: punto primo non voglio lasciarti andare da sola perchè qualcuno,alla vista di una così tanto bella ragazza potrebbe rapirti.. e punto secondo,hai dimenticato di nuovo una cosa.." Spiegò.
"Non mi servono i fazzoletti.."Disse Cassie sorridendo,per poi girarsi e andarsene. Un minuto di più e sarebbe morta sicuramente.
Una volta scese le scale (Si,basta ascensori) e uscita dall'hotel,la ragazza chiamò un taxi.
Quando uno di questi si fu fermato,Cassie ci salì,"Uhm,saprebbe portarmi nella cartoleria più vicina?"
"Certo,signorina..."
"E sa anche se vendono articoli da compleanno in generale?"
"Mi sembra di si.."
"Perfetto,allora mi porti li,grazie.."
Dopo circa dieci minuti la giovane scese dal taxi ed entrò nel primo negozio che attirò la sua attenzione: articoli per compleanni ed ogni genere di festa.
"Salve"Salutò la commessa.
"Buongiorno.."
"Se le serve aiuto,io sono qui.."Disse gentile.
La ragazza annuì,sorridendo timidamente.
Girò per ogni scaffale,guardando vari oggetti,anche per curiosità.
Improvvisamente un oggetto attirò la sua attenzione, "Scusi?"Chiese alla commessa.
"Mi dica.."
"Ma queste cosa sono?"
"Sono delle lampade di lava,ce ne sono di vari colori.. Viola, rosse,bianche,verdi, gialle,arancioni e così via.."
"Hanno attirato subito la mia attenzione.. servirebbero per un compleanno di quattordici anni,che dice?"
"Bè,l'importante è che ci sia un'atmosfera un pò buia,magari nel momento del ballo, dipende dall'organizzazione.."
Quando Ian si accorgerà di amarmi e mi bacerà appassionatamente,pensò tra se e se la ragazza.
"Secondo me,potrebbero andare benissimo.."Continuò la commessa,"Inoltre,sono molto economiche.."
"Mh.."Sussurrò Cassie,poggiandosi un dito sul mento con aria pensierosa,"Ok,ne prenderò una per ogni colore.."
"Perfetto!"Squittì la donna,"Lei continui pure a guardarsi in giro.."
Cassiopea annuì,ritornando a guardarsi in giro.
"Qui non vendono le torte.."Disse una voce alle sue spalle.
Cassie si girò di scatto, "Steve!"Esclamò stupita.
"Dicevo,qui non vendono le torte.."Disse lui,sorridendole.
"Infatti non sto cercando una torta.."
 
"Va bè,le hai fatto comunque una lastra!"Cercò di difendersi la romana.
"Gelosa?"
"Trevino,te lo ripeto,io.."
"Tu non sei gelosa.."La interruppe lui,roteando gli occhi, "Quella parola non c'è nel tuo vocabolario,soprattutto quando si tratta di me e bla bla bla..me l'avrai detto cento volte ormai.."
"Scusa è che no sembra entrarti in testa!"
"Ne ho la nausea.." Spiegò disgustato,accostandosi per aspettare che si liberasse il parcheggio.
"Bè,a me non sembra,visto che.."
"Ma tu non hai la nausea di parlare,parlare,parlare?"Chiese esausto.
Katie rimase un attimo in silenzio,"Ricorda che poi,un giorno,sentirai la mia mancanza!"Esclamò subito dopo.
Ridacchiò Mike parcheggiando,"Già, lo credo anche io.."
"Mh,super confessione di Mr. Trevino!"
"Si,ecco,non mi sentirai più dire una cosa del genere.."
"Pff..dovresti fare il tenerello più spesso.."
"Tutto dipende da te"
Magari dipendesse tutto da me,pensò la ragazza,mordicchiandosi il labbro inferiore.
"Che succede?"Chiese Mich,spengendo il motore.
"No,niente.. Andiamo ad ordinare la torta?”Chiese Katie,distogliendosi dai suoi pensieri,scendendo dalla macchina.
L'attore la seguì,circondandole le spalle con un braccio,"Allora,come la prendiamo questa torta?"
"Entriamo dentro e scegliamo.."Sorrise la romana,prendendo la mano dell'attore, che era poggiata sulla sua spalla.
Non appena le loro dita s'incrociarono,Mike rivolse uno sguardo a Katie che fece finta di niente.
"Non osare far battutine.."Ridacchiò lei.
"Non ho detto niente.."Fece un sorriso sghembo.

Steve rise, "Cosa ci fai qui?"
"Devo organizzare un compleanno ad una quattordicenne,tu?"
"Niente,vagavo per la cittadina e mi era sembrato di aver visto una bella ragazza qui dentro.. e infatti non mi sbagliavo.."Spiegò, sorridendole.
Tra i due ci fu un attimo di silenzio.
"Allora,ti serve una mano?"Chiese lui.
"Mh,no grazie,devo prendere altre due cose e poi torno da Ian.."
"Oh.. voi.. state.. cioè, state insieme?"Chiese in difficoltà Steve,grattandosi la testa.
"Che?No,no..lui sta con Nina Dobrev,io..io sono single..libera..mh,libera come una farfalla!"Rispose Cassie,sorridendo goffamente.
Steve rise,"Capito. Allora,sicura di non volere una mano?"
La ragazza sorrise, "Magari mi servirà un aiutino con delle lampadine colorate..vuoi maschi siete bravi con queste cose,giusto?"
Venti minuti dopo,Cassie aveva finito di comprare tutto il necessario.
"Bene,pago e ho finito.."Disse lei,dirigendosi verso la cassa,seguita da Steve.
In quel momento il cellulare del ragazzo squillò, "Mi scusi un secondo?"
"Certo,fai pure.."
La ragazza iniziò a posare sul bancone tutto quello che aveva preso e,dopo aver pagato,mise tutto in una busta.
Finito con il cellulare,Steve l'accompagnò fuori dal negozio e le chiamò un taxi.
"Senti.."Iniziò lui,aiutandola a caricare le buste sul taxi, "Questo sabato hai da fare?"
"Em,credo di no. Perchè?"
"Bè,danno un film molto bello in un cinema non molto distante da qui e mi chiedevo se ti andava di venirlo a vedere con me.."
"E' un invito?"
"Anche se non si capiva,si,è un invito.."
Cassie si morse il labbro inferiore.
A lei piaceva Ian,anzi,ne era perdutamente innamorata,ma anche Steve non era male.
Inoltre,non poteva fermare la sua vita solo perchè Smoldy non provava niente per lei.
Poi era solo un uscita.
"Ok,va bene.."Acconsentì lei
"Perfetto! Ora devo andare,mi farò sentire io..troverò un modo per contattarti..ciao!"
 
 
 
 
 
 
 
Salve a tutte!
Ora vi starete chiedendo: “Ma il secondo capitolo di solito non lo pubblicano la domenica?”
Tranquille,non abbiamo perso il conto dei giorni,soprattutto ora che la scuola è ormai alle porte ( D: )
Domenica io (Franci) non ci sarò,così,per non farvi rimanere senza capitolo lo abbiamo messo ora.
Speriamo che vi piaccia.
Un bacio e un grosso abbraccio a tutti.
Grazie per aver messo la FF nelle preferite,nelle seguite,in quelle da ricordare.
Grazie per le recensioni,ma anche solo per il fatto che la state seguendo.
Buona lettura.

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Capitolo 28
*** Preparativi (Parte I) ***


PREPARATIVI (PARTE I)
-Capitolo ventotto-
 
 
 
 
 
 
Una volta entrati nella pasticceria,Trevino si avvicinò al bancone,mentre Katie andò a sbirciare i dolci esposti.
Se Cassie fosse qui sverrebbe per la troppa golosità,pensò lei.
"Katie?"La chiamò Mike.
"Si?"
"Sono disposti a farci la torta per questa sera,ma dobbiamo andare a provare dei campioncini sul retro. Tu vieni o resti qui?"
"E come dire di no a della torta gratis?"
Mich rise,"Mi sembri Cassie.."
"Credo che mi stia contagiando.."
Appena entrarono in un'altra stanza,altrettanto ampia,trovarono dei piattini su delle mensole,chiusi da un coperchio di vetro.
Katie morì soltanto alla vista di quei dolci.
"Bene ragazzi,ce ne sono abbastanza. Come avete notato oggi ci sono molte persone,quindi non possiamo stare da voi,ma dobbiamo andare a servire al bancone,appena possibile verremo da voi,va bene?"Spiegò la commessa.
"Sì,la ringrazio.."Sorrise Mich, gentile.
"Non si preoccupi.."Rispose Katie e subito dopo la commessa li lasciò da soli,"Bene.."Cominciò lei,sfregandosi le mani.
L'attore accennò un sorriso divertito e poi sollevò un coperchio,"Questa dovrebbe essere buona"Afferrò un quadratino di torta al cioccolato e ne morsicò metà, assaporandola,"Buonissima!"
"A me ispira questa qui però.."La romana morsicò metà di una torta bianca,con un pò di verde e rosa.
Non appena l'assaporò le venne da rimettere,ma resistette e le venne in mente un'idea,"Trevino,assaggia questa,è buonissima"Disse in un ghigno.

Cassie rimase impalata,"Ok, ciao"Rispose dopo un pò.
Oddio avrò fatto la cosa giusta?,pensò tra sè e sè.
"Dove la porto signorina?"Chiese il tassista.
"Al Residence Gran Resort,grazie.."Rispose pensierosa.
Dopo circa mezz'ora,Cassie arrivò davanti all'hotel.
Prima che il taxi se ne andasse,la ragazza prese il cellulare e compose il numero di Ian.
"Pronto?"
"Smoldy!"
"Con chi parlo?"
"Ian,chi è l'unica che ti chiama Smoldy?"
"Cassie?!"
"Yep!Allora,mi vieni ad aiutare con le buste o mi fai fare tutto da sola?"
"Arrivo..e poi mi spigherai come hai fatto ad avere il mio numero.."
Il tempo di prendere l'ascensore e l'attore scese giù,sfoggiando il suo miglior sorriso, chinandosi per prendere le buste.
"Hai comprato tutto il negozio per caso?"Si lamentò divertito.
"Tutto il necessario! E indovina? Anche lampade di lava!"
"Wooow! La nostra piccola Cassie qui presente si è data da fare.."
"Come sempre Smoldy!"
"A proposito,come hai fatto ad avere il mio numero?"
"MISTERO!"Scoppiò a ridere.
"Con questo intendi dire che l'hai preso dal mio cellulare?"
"Non è che lo preso..il tuo cellulare era li sul tavolino e ho pensato che se un giorno mi fossi persa non avrei potuto chiamare nessuno.."
"Katie?"
"E ma Katie avrebbe potuto non esserci.."
Ian rise.
"E così ho inserito il mio numero nel tuo cellulare,ho fatto uno squillo e puff..però giuro che non ho ne toccano ne visto altro..solo questo.."
"Ok,mi fido,piccola Cassie.."

"Quel colore verde non mi ispira.."Disse lui,guardando storto il pezzo di torta che Katie gli stava porgendo.
"Mai giudicare un libro dalla copertina!"Disse la romana saggiamente.
"Infatti questa non è un libro,è una torta.."
"E dai,quante storie.. Assaggia!"La romana non accettò altri rifiuti che portò la torta direttamente alle labbra dell'attore,così da obbligarlo a mangiarla.
Il ragazzo assunse un'aria strana e corrugò la fronte,"Ma fa schifo!E' amara!" Esclamò,mandandola giù a forza.
"Lo sapevo.."Ammise lei,beffarda.
"Cosa?"Boccheggiò Mike,"Tu lo sapevi?Lo hai fatto apposta?"
Katie sorrise,sbattendo le ciglia.
La vendetta di Trevino?
Sapeva che sarebbe arrivata,prima o poi.
"Come sei perfida,Italiana.."
"Dai,era solo un piccolo scherzetto tra amici.."
"Aspettati uno scherzetto tra amici anche da parte mia.."
"Guarda,sto tremando!"
La ragazza si voltò per un attimo e appena si rigirò verso l'attore,si ritrovò un pezzo di torta alla fragola spiaccicata sulla bocca e sul naso.
Strizzò gli occhi e poi li riaprì,incenerendo l'attore con un solo sguardo.
"A te piace la fragola,giusto?"Domandò divertito per poi scoppiare a ridere,fino a piegarsi in due dalle risate.
"Io ti uccido!"Sussurrò Katie,corrugando la fronte.
Cominciarono a rincorrersi per tutta la stanza,fin quando Katie,esausta,decise di fermarsi.
Si poggiò al muro.
"Ok,ora ti sei calmata?" Chiese lui.
Velocemente si avvicinò all'attore e,con tutta la panna ancora in viso,si strusciò sulla sua guancia,sporcandolo.
E non poco.

I due ragazzi presero l'ascensore e,in men che non si dica,raggiunsero la stanza.
"Non è che potresti cercare le chiavi?Ce le ho in tasca.."Chiese Ian,con cinque buste in mano.
Ma perchè devo sempre mettere le mani nelle sue tasche?, pensò tra sè e sè.
"Ehm, sì, certo.."
Con un pò di disagio,Cassie intrufolò la sua mano nello sprofondo delle sue tasche, "Eccole eh.."
"Sicura che non sia ancora il cellulare?"
"Non sei divertente,Smoldy.."Rispose lei,aprendo la porta della stanza.
Una volta entrati,i due poggiarono le buste sul pavimento,vicino al tavolo.
"Bene..iniziamo?"Chiese Cassie,legandosi i capelli.
L'attore rimase un secondo a fissarla.
"Che c'è?"Chiese lei.
"Sto ancora cercando di capire se stai meglio con i capelli raccolti o sciolti.."
"Che pensieri profondi.."Sorrise la ragazza,un tantino imbarazzata,"Bene.."Cominciò lei dopo un lungo silenzio,"Cominciamo da qui.."
Appena alzò lo sguardo,si accorse che Ian la stava ancora osservando.
"Smold.."
"Secondo me.."La interruppe lui,mentre lei si morsicò il labbro inferiore,"Sei bella in tutti e due i modi.. Soprattutto quando sorridi o ti torturi le labbra.."
Cassie ora muori qui,pensò allarmata.
"B-beh,sei mio marito! Devo piacerti per forza in tutti i modi o no?"
L'attore rise.
Mamma mia,se è bello!,pensò lei.
"Bè,si,mi sembra più che giusto.."
"Allora,iniziamo si o no?"
"Ai suo ordini,signorina!"
"Bene,per prima cosa coloriamo i dischetti..che colore ti piace Ian?"
"Esiste il color Cassie?"
La ragazza rise,"Purtroppo è molto raro e non ne abbiamo.."
Smoldy incurvò le labbra,"Allora che colori normali e noiosi abbiamo?"
"Mh,qui c'è del rosa noioso,giallo noiosissimo e del celeste da sbadiglio.."

"Katie!"Esclamò Mike.
"Che c'è?Te l'hanno mai detto che fa bene alla pelle?"
Lui fece una faccia poco convinta.
"Davvero,non sto scherzando"Cercò di convincerlo lei.
"Sai che questi occhi da cucciola non ti si addicono?"Le domandò lui,avvicinandola a sè per i fianchi.
"Quindi sono una cucciola.."Disse la romana,sbattendo le ciglia,mentre sporse il labbro inferiore.
"Quando vuoi farti perdonare,sai come farlo.."Sorrise malizioso Mich,avvicinandosi con la guancia,sporcando di nuovo la ragazza.
"Ma perchè non posso farmi perdonare offrendoti da mangiare come di solito le persone normali fanno?"Chiese la romana,scostandosi un po da Mike.
"Perchè così sarebbe noioso.."Rispose lui.
"Si,ma anche più facile.."
"Più facile per te,ragazzina.."
"Mike,se faccio una cosa mi prometti che la prendi soltanto come una 'chance' per farmi perdonare?"Domandò Katie.
"Mh-hm.."
"E che non ci vedrai niente di malizioso,come sempre?" Sorrise,roteando gli occhi.
Il ragazzo annuì.
"Anche se sei un cavernicolo"Sussurrò allacciando le braccia intorno al collo dell'attore,"Ti chiedo scusa.."Subito posò le sue labbra sulla sua guancia per qualche secondo.
Katie ma che diavolo fai?
Cominci a cedere?
Al diavolo!
Per un semplice bacio sulla guancia!

Sexyhalder scoppiò a ridere,"E un colore fantastico come te non c'è?"
"Bè,il lilla mi piace tanto e credo che ci sia.."Rispose Cassie,frugando tra le buste.
L'attore l'affiancò subito,aiutandola a cercare.
Appena si sfiorarono le braccia,Cassie venne percorsa da una serie di brividi.
"Hai freddo,piccola Cassie?"Domandò sorridendole Ian.
"No,no.."
"Sicura eh?"Chiese,passandole una mano sulla schiena.
Improvvisamente la ragazza cominciò a sentire un caldo infernale.
Cassie iniziò a sventolarsi una mano vicino al viso.
"Ora hai caldo?"Chiese lui un po confuso.
"Eh,sai,d'estate è normale.."
"Si,ma non è normale avere questi sbalzi di temperatura.."Disse Ian,posandole una mano sulla fronte,"Magari hai un po di febbre.."
La ragazza chiuse gli occhi,in modo da bearsi completamente della presenza di Smoldy,dal calore del suo corpo e dal profumo di caffè che aveva il suo alito caldo.
Subito Smolder posò le labbra sulla fronte della ragazza,"Mh, sei bollente,ma non credo sia febbre.. Magari sei solo un pò accaldata.."Spiegò,piegando la testa,senza allontanarsi dall'italiana.
"Lo credo anch'io.."Tentò di lasciarsi sfuggire un sorriso disinvolto.
"Sei bellissima quando ti dai da fare,lo sai?"
"Smold.."
"Assorta nei tuoi pensieri.." Sorrise,prendendola per i fianchi.
Si inchinò un pò per essere all'altezza della ragazza e poi posò la fronte su quella dell'italiana.
Io. Te. Letto. Adesso.
Smettila Cassie!
In quel momento i due ragazzi sentirono qualcuno schiarirsi la gola.
"Nina!"Esclamò Sexyhalder,allontanandosi leggermente da Cassie,"Che ci fai qui?"
"Ho suonato,ma non mi hai risposto così ho usato la mia copia delle chiavi.."Rispose lei,"Ho forse interrotto qualcosa?"
"No,no!"Rispose Cassie.
"Mh,ok..."
"Come mai sei qui?"Le chiese Ian.
"Volevo dirvi che ho trovato il Dj per la serata e poi che ok,sono d'accordo con voi,faremo una festa tema anni 80.."
"Come fai a saperlo?"Chiese Cassiopea.
"Ian mi ha chiamato. Ci tiene molto a Mary e voleva assicurarsi che tutto andasse perfettamente..uh,ma quelle sono lampade di lava?

"Dov'è una telecamera quando serve?"Chiese ironico Mike.
La romana gli fece la linguaccia,per poi allontanarsi,ma Trevino,la bloccò.
"Per quel che vale.."Disse lui, "Ti chiedo scusa anch'io.."
"Dov'è una telecamera quando serve?"La romana imitò Mike,guardandolo di sottecchi.
Sì,quella situazione era imbarazzante per lei.
L'attore fece un sorriso sghembo.
"Guarda che se è per la torta,non devi chieder.."
"Un pò per tutto"La interruppe lui,fissandole gli occhi.
"Già,è difficile sopportarti.."Disse modesta.
Ora passò a fissarle gli occhi,"Te la cavi piuttosto bene.."
"Se dovessero farne una materia a scuola,io sarei la più brava della classe!"
Mich rise,"Allora,continuiamo?"
Katie sorrise,"Io direi di puntare sul rosa.."
"Ok,basta che non mi fai mangiare un'altra torta come quella.. "
"Promesso!"Ridacchiò divertita.
Cominciarono ad assaggiare altri tipi di torta e finalmente trovarono la torta giusta.
"Assaggia questa.."Disse alla romana,masticando ancora la torta,porgendole un pezzo di torta.
Katie esitò un attimo,al pensiero che l'attore aveva appena posato le sue labbra lì sopra.
Katie,smettila,è soltanto cibo!
"Che c'è?Non ti va?"
"E'?No,no!"
L'attore imboccò la romana.
Fragola, panna, pan di spagna,nutella e sapore di Michael Trevino,che combinazione perfetta!
E smettila!
"Buonissima,prendiamo questa!"Esultò Katie.
I due andarono dalla commessa e,dopo aver prenotato la torta,uscirono dalla pasticceria.
"Prossima tappa?"Domandò la ragazza,saltellando per la strada come una bambina.

Cassie corrugò la fronte,"Sì.."Rispose alzando un sopracciglio.
Che domande?
"Ti piacciono?"Domandò Ian alla collega.
"Sì,sono bellissime.."
Nina assunse un'espressione confusa.
"Qualcosa non va Nina?"Le chiese Smoldy,inclinando al testa di lato.
"No,non è niente. E' che la mia adorabile cuginetta mi sta stremando.."
"Allora siediti un attimo,no?"
Nina annuì e accettò l'invito dell'attore.
"Cassie,perchè non lei vai a prendere un bicchier d'acqua?"
La ragazza serrò la mascella,"Certo.."Disse,digrignando i denti e forzando un sorriso.
Bene,i due piccioncini vogliono rimanere soli,pensò lei,e in più devo anche fare da cameriera,ottimo!
Si recò verso la cucina e,ancora nervosa,prese un bicchiere e lo riempì d'acqua.
Se pensano che io sia una specie di maggiordomo,si sbagliano di grosso!
Ma in fondo che mi aspettavo,di sicuro ora si sbaciucchieranno e io non finirò mai di rimproverarmi abbastanza!, cominciò a pensare Cassie,bagnando un pò il tavolo.
Subito prese uno straccetto ed asciugò.
Ma smettila,Katie ti sta influenzando!, corrugò la fronte.
Prendendo un lungo respiro, cosse la testa e finse un sorriso,afferrò il bicchiere e si diresse verso i due.
Una volta rientrati in soggiorno vide Ian mezzo seduto sul tavolo che parlava con l'attrice tranquillamente.
Di certo mi avranno sentito arrivare e si saranno separati,pensò, avranno detto: "Povera piccola Cassie,così ingenua e così patetica da non accorgersi di niente.."
"Eccoti.."Disse Cassie,porgendo a Nina il bicchiere.
La Dobrev ringraziò e poi iniziò a bere.
Strozzati,pensò Cassie,Oh,no,nono,sto diventando cattiva.
Calmati Cassiopea,queste cose non si augurano neanche al tuo peggior nemico!
"Nina mi stava raccontando di questo è felice che tu e Katie siate qua.."

"Adesso andiamo a prendere tutte le decorazioni che ci servono.."
"Tipo?"
"Mh,anni 80 facciamo,no?"
"Si,esatto.."
"Okey,quindi ci serviranno delle rappresentazioni naturali degli idoli di quegli anni.."
"E se tipo prendiamo anche quei cosi fatti di cartone con il corpo di qualcuno e dopo tu ci devi infilare il viso?"
Mike annuì,"Poi? Che altro?"
"Guarda,il negozio è laggiù,entriamo e poi cerchiamo qualcos'altro.." Spiegò la romana,indicando un piccolo negozietto a pochi passi da loro.
"Ok.."
S'interruppe per qualche istante e poi esordì,"Però,devi ammettere che sono molto creativa!"
"Sì,tanto creativa quanto scema"La prese in giro lui.
"Cattivo.."Mise il muso lei.
"Lo so.."Ridacchiò divertito.
La ragazza roteò gli occhi e poi entrarono nel negozio.
"Oh,guarda!"Disse Katie,fiondandosi verso uno scaffale.
"Che cos'è?"Chiese Mike,raggiungendola.
"E' tipo una pignatta. Ma invece di romperla,basta tirare una cordicella e escono le stelle filanti,coriandoli,ecc.."
"Ah,ho capito. Le usano molto in Giappone,no?"
"Si,esatto!Sarebbe bello metterla sul soffitto e farla scoppiare quando Mary spegnerà le candeline,no?"
"Buona idea,hai mai pensato di organizzare eventi?"
"Diciamo che ho sempre organizzato feste a sorpresa,è la mia specialità.."Sorrise lei.
"Immaginavo.."
"Bene,ora bisogna trovare delle tovaglie,dove metteremo il buffet e tutto il resto e poi infine andiamo dalla sorella di Ian a prenotare la roba da mangiare.."
"Ai suoi ordini,capitano!"Disse Mike,mettendosi sull'attenti.
La romana rise divertita,"Sei unico.."
Il ragazzo non ebbe il tempo di ribattere che la ragazza si fiondò al reparto delle tovaglie.
"Guarda queste,che ne dici?"Indicò Katie,mentre l'attore guardava altri oggetti.
"Mmmh"Pensò abbracciandole i fianchi,per poi poggiare la testa sopra quella della ragazza,"Io direi di prenderle di tutti i colori.. Quella rossa è la migliore!"Affermò.
Okay,se qui continuiamo così,finisco per diventare rossa come le tovaglie!
"Perfetto..le prendi tu,vero Micheal?"
"Hai intenzione di usarmi come schiavetto?"Chiese lui,afferrando le tovaglie.
"Mi sembra ovvio.."
"Ma lo sai allora che potrò fare tutto,e dico TUTTO,quello che mi ordinerai di fare?"Le sussurrò lui all'orecchio,per poi riniziare a camminare.
Katie ci mi se un po a capire il doppio senso della frase,"TREVINO SEI UN PORCO!"Urlò poi,raggiungendolo.

"Ah sì? E perchè?"Chiese Cassie,inarcando le sopracciglia,assumendo un'espressione del tipo 'questa è matta'.
"Bè,innanzitutto perchè amo i fans,perchè mi piace il rapporto che c'è tra voi e soprattutto siete delle ragazze a posto.."
"Mh?"Chiese Cassie,ancora nervosa,fingendo di essere interessata.
"E a me piace anche il rapporto che c'è tra noi,insomma,con noi del cast.."Spiegò Nina.
Cassie incrociò le braccia e la fissò,senza fare un minimo cenno come per dire 'Sì, Nina,stai parlando con una persona viva'.
L'attrice rimase un pò sorpresa dalla reazione della ragazza,si schiarì la voce,"Ian, non è che puoi fare un pò di caffè?Intanto io e Cassie potremmo pensare al lavoro che c'è da fare.."
No,ti prego,perchè vuole rimanere da sola con me?
Vuole forse minacciarmi di lasciar in pace Smolder?
"No,tranquillo,ci vado io.."Disse Cassie,con le mani che iniziavano a sudarle per l'agitazione.
"Ma figurati!Siediti e rilassati.."Disse Smoldy,andando verso la cucina.
"O-ok.."
Somerhalder le diede un bacio sulla nuca e lasciò le due da sole.
"Bè,allora,come ti trovi qui?"Chiese Nina,sorridendole.
"Bene,grazie.."Rispose fredda.
"Tu hai diciotto anni,vero?" 
"Sì.."
L'attrice non seppe più cosa dire,ogni frase o domanda veniva stroncata così,non riusciva ad uscire un discorso.
Stette per ricominciare a parlare,ma l'italiana la precedette.
"Ian è tutto tuo!"Esclamò,senza alzare il tono di voce.
"Cosa?!"Sgranò gli occhi la Dobreva.
"Sì,voglio dire,non dovete farvi problemi.. Si vede che ti piace,ma almeno non prendetemi in giro e non prendermi in giro!E,premettendo che io ti ho sempre ammirata,credo che non sia un comportamento adatto il tuo.. fingerti amica, quando è chiaro che voi due avete avuto una storia e che,magari,sotto sotto,ancora c'è qualcosa.."
"Cassie.."Rise l'attrice,"E' evidente che qui i troppi gossip e tutte le news abbiano fatto effetto e ne sono 'gratificata' perchè vuol dire che questa 'farsa' stia funzionando,ma.. ti stai sbagliando di grosso.. Tra me e Ian non c'era,non c'è e mai ci sarà niente.."
"Ma io.."
"Tutta questa situazione è complicata anche per me,sai,far finta di essere fidanzata con un tuo grande amico e fingere di non esser presa da altre persone,è strano.."
Wow Cassie,vai, grande figura di merda!

Cominciò a ridere e la romana mollò un pugno sul braccio dell'attore,"Sei sempre il solito!"
"Scusa,ma.."
"Niente scuse,trovi sempre doppi sensi,dappertutto!"Esclamò,prendendo cinque confezioni di bicchieri di carta,ognuno di un colore diverso.
"Sei tu che mi rendi la situazione facile.."
"Quindi adesso una persona non può più parlare?!"
"Bè,se l'avesse detto un maschio,me ne sarei rimasto zitto.."
"Ah,no,complimenti Trevino,adesso ci mettiamo anche a fare i maschilisti! No,davvero,un applauso a te!"
"Ti ho mai detto della mia idea?"
"Quale?"Chiese acida la romana.
"Che,secondo me,le donne devono stare a casa a lavare e a prendersi cura della casa e gli uomini devono pensare soltanto al lavoro.."
La ragazza sgranò gli occhi,"Ma cosa cazzo stai dicendo?Neanche i cavernicoli hanno idee cose ristrette!"Tra poco gli occhi le sarebbero di certo usciti dalle orbite.
Micheal cominciò a ridere,"Ma sto scherzando,ma ti pare?"
"Ti diverti a prendermi in giro?Che cavernicolo!"Sbuffò,facendo la finta offesa, cominciando ad accelerare il passo.
Quando si accertò che non avrebbe potuto vederla in viso,sorrise.
Era peggio di un bambino,chi lo avrebbe mai detto?
Dopo aver pagato,i due presero le buste e insieme si diressero verso l'auto.
"Ora andiamo dalla sorella di Smoldy?"
"Esatto. Contenta?Così se hai fame potrai anche mangiare.."
"Super contenta!"
I due salirono di nuovo in macchina e si diressero verso quella che sarebbe stata la loro prossima "tappa".
"Come sarà la serata,secondo te?"Chiese Michael,picchettando un dito sul volante.
"Noiosa come qualunque festa da quattordicenne.."Spiegò Katie,picchiettando il volante.
"Romana,quanto siamo negative.."
"Ma è normale,saranno tutti bambini e giocheranno tutti a nascondino.."Disse divertita la ragazza.
"Già che ci sono io, sarà una bella serata!"

"Quindi,ricapitolando,tra e te e Smoldy non c'è nulla.."
"Esatto.."
"Caput. Niente picci picci,niente di niente.."
"Si,Cassie tranquilla.."
"Siete come il pane e la cacca!"Esclamò la ragazza,senza pensarci.
Nina alzò il sopracciglio destro, "E' per caso un'offesa?"
"Oh,no,no,no!"Si afferrò a dire Cassie, "Mh,siete come l'acqua e l'olio!”
"Ah, okay.." Sorrise, facendo una faccia buffa, "Era per questo che ce l'avevi con me?" Aggiunse seria.
"Io non è che ce l'avevo con te, soltanto che.." Gesticolò.
"Cassie.." Le sorrise dolcemente, facendole capire che era inutile inventare scuse, era più che palese.
"Forse.." Arricciò la bocca, rivolgendo lo sguardo al pavimento.
Quel sorriso così tenero era ormai impresso sulla faccia dell'attrice, "Ne sei innamorata, eh?", sussurrò di botto.
"Che?!No,no,no! Ma come ti vengono certe idee?!PERDUTAMENTE INNAMORATA!"
La Dobrev rise.
"Ma per favore non dirlo a nessuno!"
"Perchè?"
"Perchè,bè,perchè lui è Ian Joseph Somerhalder e,bè..tu non dirlo in giro e basta.."
"Ok,ma tanto prima o poi lo verrà a sapere.."
"Tu dici?"Chiese preoccupata Cassie.
"Certo,quando ti stringerà fra le sue possenti braccia e ti dirà, "Cassie,io ti amo" e poi vi bacerete.."Rispose l'attrice.
La ragazza arrossì, "Oh,Nina,magari!"
"Never say never"Precisò l'attrice.
"Frase alla Bieber?"Chiese ridacchiando Cassie.
"Ok,forse la Graham mi ha contagiata"Assunse un tono divertito,"Comunque,dico seriamente,è difficile che Ian si comporti così con una ragazza.."
"Bè,ma in fondo sono una sua fan,potrebbe farlo con tutte..Come quando vedevo le foto con delle ragazze,è sempre stato così dolce.."
"Cassie,il fatto è che non ha mai guardato nessuno così.."
"Ma magari in quel momento gli era entrato un moscerino negli occhi.."
"Ma ti guarda così ogni volta,praticamente non ti stacca gli occhi di dosso.."
"Bè,magari ogni volta ha un moscerino negli occhi..sai,sono così azzurri che è facile scambiarli per un pezzo di cielo.."
Nina rise,"Ian ha ragione. Sei una forza!"
"Ian?"Chiese la ragazza confusa,"Ti ha parlato di me?"
"Se mi ha parlato? Ormai conosco anche il tuo gruppo sanguigno e così anche tutti gli altri membri del cast.."

"Mi è venuta un'idea!"Esclamò Katie,tutta eccitata.
"Spara!"
"Perchè non ti travesti da pagliaccio e non ti metti all'entrata per accogliere i ragazzi?"
"Stai scherzando,vero?"
"Certo che no! Guarda,non ti devi neanche truccare più di tanto!"
Il ragazzo iniziò a boccheggiare,con un'espressione anche un pò divertita,"Ma hai sempre la battuta pronta?"
"E' da me.. E poi in fondo dico solo la verità.."Disse modesta.
"Non avrei mai pensato che qualche mia fan si sarebbe mai comportata così con me.."Sorrise scuotendo la testa.
"Così come?"
"Nessuno avrebbe mai detto una roba del genere,tu sei sempre stata scorbutica con me.."
"Se è per questo non lo avrei mai detto neanche io.."Sorrise la romana,ripensando al modo in cui si conobbero.
Sembrava passato un secolo,invece erano solo due settimane.
Il tempo vola quando ci si diverte.
"A cosa stai pensando?"Chiese Mike alla ragazza,vedendola sovrappensiero.
"Che Cassie sarà gelosissima quando le racconterò di aver incontrato la sorella di Ian!"
"Sì,lo posso immaginare"Rise,"Sua futura cognata"Aggiunse poi.
"E io?"
"Tu cosa?"
"E io quando potrò conoscere la tua famiglia?"Chiese,sorridente.
"Presto,quando riuscirò a baciarti,ardua impresa,ma presto!"
La ragazza scosse la testa,anche un pò imbarazzata,"Partendo dal presupposto che preferirei schiantarmi contro un aereo,ti dico già da adesso che quando tu riuscirai a baciarmi,il mondo finirà.."
"Allora entro il 2012, dai posso farcela!"


"Cosa?! L-lui parla di me?"
"Cassie,evidentemente se ti dico certe cose non lo faccio per illuderti,ma semplicemente perchè so alcune cose,le vedo e poi mi sei tanto simpatica. Mi piaci come persona,da quando ti ha conosciuto è diverso,più solare.. Insomma,quell'Ian Somerhalder che piace a noi!"
"Addirittura?Non credo sia per merito mio.."
"Sei abbastanza cinica,eh.."Ridacchiò Nina.
"Dovresti conoscere Katie.."
"Più cinica di te?"
"Proprio così! E poi io sono cinica solo quando si parla di Ian,di solito non mi sbilancio troppo quando devo fare una fantasia su di lui.."
"Mi sono perso qualcosa?"Chiese Smoldy,tornando in soggiorno con tre caffè su un vassoio.
"Io e Cassie stavamo parlando e cercando di conoscerci un po meglio.."Rispose la Dobrev.
"Bene,sono felice che due delle mie ragazze preferite vadino d'accordo.."
Cassie sorrise,felice di non essere diventata gelosa a quell'affermazione, "Perchè,ne hai altre?"Chiese poi.
"Certo! Mia mamma e mia sorella.."
"Oh,Cassie,devi assolutamente conoscerle! Sono due persone fantastiche!"Disse Nina,iniziando a sorseggiare il liquido scuro.
"Bè,spero che un giorno,prima che riparta,Smoldy me le presenti.."Disse l'italiana,un po timida.
"Ne avremo sicuramente occasione.."Disse l'attore.
Lei gli sorrise,un sorriso che il ragazzo ricambiò subito.
"Allora,questa sera ci vediamo anche verso le 19.00? Almeno avete il tempo per prepararvi e poi tutti da me?"
"Ci sto!"Sorrise Cassie,facendole l'occhiolino.
"Ragazzi,volete una mano con i preparativi? Insomma,è mia cugina e state facendo tutto voi!"
"Ma non è vero,ti stai occupando di Mary,tu!"Le sorrise Cassie,rassicurandola di non dare alcun tipo di disturbo.
Come potevo esserne gelosa?!, pensò Cassie.
"E' un tornado,la sto portando in giro per fare shopping e poi devo ancora sistemare casa,disporre bene i mobili. Mi servirà una ditta di traslochi!"
"Ehi,ci sono i tuoi due bei maschioni: Ian Somerhalder e Michael Trevino in persona!"Esclamò Ian.
"Oddio!Nina salviamoci prima che possiamo,Smoldy sta diventando come Trevino!"Esclamò ridendo Cassie.
"Bè,io scappo via sicuramente,ma tu,Cassie,vivi qui,quindi sei in trappola e a rischio di contagio.."Disse l'attrice,alzandosi e dirigendosi verso la porta d'entrata.
"Tranquilla ho delle difese immunitarie imbattibili.."
"Purtroppo io sono già stato contagiato,ma non da Trevino.."
"E da cosa?"Chiesero le due in coro.
"Dal morbo di Cassie!"

"Precisamente entro il 21..o 22,ora non ricordo.."
"Oh,ancora più di un anno!"
"Bè,però tu hai due mesi,visto che me ne andrò finita l'estate.."
"Eh?Ch..!? Due mesi?"Chiese corrugando la fronte.
"Eh sì,due mesi.."
"Quindi.. tu poi te ne andresti.."Disse amaramente l’attore.
"Ovvio Mike,insomma,già è tanto che siamo rimaste finora. Vi abbiamo incontrato,il nostro sogno lo abbiamo più che realizzato.."
"Non ti dispiace neanche un pò lasciare la Virginia?"
O lasciare te,Trevino?
"Certo,ma non ho motivi per rimanere ancora qui,non credi?"

"Morbo di Cassie?! Ehi!" Lo rimproverò Cassie.
"Uh,tra moglie e marito non mettere il dito.. e diciamo che io rispetto questo proverbio!" Sorrise Nina, "Ci vediamo questa sera e grazie ancora", continuò, lasciando l'appartamento.
"Avete fatto amicizia o è una mia impressione?" Chiese Ian, corrugando la fronte.
"Siamo sempre state 'amiche'", mimò le virgolette con le dita.
"Sì, se lei ti è sempre stata simpatica fin dall'inizio, io ti piaccio!" La prese in giro lui.
Oddio! Ian! Allora mi è sempre stata simpatica, puoi starne certo!
Smettila Cassie, si rimproverò mentalmente.
"Allora,Smoldy.."Disse la ragazza, avvicinandosi al tavolo, "Hai deciso il colore per i dischetti?"
"Bè,visto che quello che volevo non c'è,vada per il rosa,poi semmai cambiamo un po.."
Cassie rise, "Hai un piattino di plastica? Sai,per metterci dentro il colore.."
"Guarda in cucina,ci dovrebbe essere una confezione.
La giovane annuì,e,tutta contenta si diresse nell'altra stanza.

"Già,ne avevamo parlato,ricordi?"
"Oh,davvero?
"Si,però ora non pensiamoci.."
"La cosa ti rende triste?"
"No comment.."
La ragazza accennò un sorriso sghembo,inconsapevole del fatto che l'avrebbe vista l'attore.
La guardò ma non chiese niente: Katie ringraziò il cielo.
"Mi aspettavo una domanda del tipo 'Che vuol dire ‘No Comment’?'" Interruppe lui il silenzio.
"No,io direi di goderci ogni minimo istante,giorno per giorno,senza alcuna discussione.."
"Ma se litighiamo sempre!"
"Intendo non parlare di cose tristi.."Ridacchiò la romana.
"Bè,ti mancherò.."Disse modesto.
"Come hai bambini manca la scuola?"

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Capitolo 29
*** Preparativi (Parte II) ***


PREPARATIVI (PARTE II)
-Capitolo ventinove-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Cassie studiò per bene la cucina e poi aprì uno sportello.
Cominciò a cercare senza successo: ma dove diavolo potevano essere?
Si spostò sul cassetto a destra,ma niente neanche in quello.
Tirò su la testa,sospirando e non appena si voltò,si ritrovò a sbattere contro Smolder che aveva in mano già dei piattini.
"Ehi!"Sussultò.
"Eccoli.."Sul suo volto si disegnò un sorriso sghembo che,alla sola vista,fece rabbrividire Cassie.
Dio,questo vuole farmi fuori!
"Ma scusa.."Iniziò Cassie,soffiandosi via dal viso una ciocca di capelli,"Non potevi venire subito a prenderli tu?"
"Mh,volevo vedere che mi combinavi.."
"Cosa vorresti dire con questo,Somerhalder?"
"Niente.."Rispose lui,ritornando in soggiorno.
"No,no,stavi forse insinuando che sono goffa?"
"Certo che no..io volevo dire che sei molto simile una catastrofe naturale.."
"Ah,si? E sai cosa può succedere quando fai arrabbiare madre natura?"
"Oh,mi piacerebbe molto scoprirlo.."Disse Ian,con fare malizioso,girandosi e avvicinandosi pericolosamente a lei.
"Smoldy!"Esclamò Cassie,dandogli uno schiaffetto sul torace.

"Prima le signore.."Disse Trevino,aprendole la porta del ristorante.
"Grazie.."Disse Katie gentile,"E,riguardo il discorso di qualche secondo fa,tu mi potrai solo mancare come mi mancherebbe un mal di denti!"
"Micheal!"Esclamò una donna avvicinandosi all'attore.
"Robyn!"Salutò Mike,abbracciandola.
"C'è anche Ian con te?"
"No,il tuo fratellino è rimasto a casa con una piccola stella.."
Robyn assunse un’espressione confusa.
“Niente,lascia stare…Oh,lei è Katie.."Sorrise Mike,indicando la giovane vicino.
"Oh scusa,che maleducata,piacere,io sono Robyn.."Sfoggiò un sorriso a trentadue denti, porgendole la mano per salutarla poi con un bacio sulla guancia.
"Ma figurati,piacere Katie.."Ricambiò la romana,entusiasta.
Si vedeva che lei e Ian erano fratello e sorella,sempre così gentili e socievoli.
"Piccola stella?"Si rivolse poi all'attore.
"Cassie.."Spiegò Mike.
"Uh,ho capito,mi aveva già parlato di lei.. Ma stanno..?"Lasciò intendere.
Trevino fece un'espressione maliziosa,guardando Katie,facendole capire tutt'altro, "Ma no! No,non stanno insieme!"Esclamò la romana,dandogli una gomitata al fianco.
"Oh,mi dispiace..io.."
"Tranquilla,tutti li considerano già una coppia,ma sono solo buoni amici.."
"Già..amici.."Fece Mike.
"Trevino,vuoi un'altra gomitata?"
“Ah! Ho capito!Vuoi due siete una coppia!”
"Em,Robyn,ti ho appena conosciuta..non roviniamo tutto.."
 "Ho sbagliato di nuovo?"Chiese lei,grattandosi la testa.
"Leggermente.."Rispose la romana.
"Leggermente?!"Ripetè Mich,"Tra me e lei c'è un abisso,non potremmo mai stare insieme..sono sicuro che cercherebbe di uccidermi in tutti i modi possibili.."
"E chi non vorrebbe ucciderti,Micheal?"Chiese la sorella di Ian,facendo l'occhiolino all'italiana.

"Pensavo avresti detto 'Salvatore'"Sorrise malizioso Smoldy,avvicinandola di nuovo a sè.
"Già.. Somigli molto a Damon,e pensare che non l'avrei mai detto.. Insomma, sembravi un tipo molto più.."
"Molto più?"Chiese curioso.
"Cucciolo,ecco.."
Ian quasi scoppiò a ridere,"Cucciolo?!"
"Che c'è da ridere?Non che tu non sia dolce,ma ora sei più.. malizioso.."
"Ma io sono un cucciolo.."Mise il broncio lui,sporgendo il labbro inferiore e circondando la vita dell'italiana con le sue braccia,così forte da far aderire i loro corpi.
"Oh,si,un cucciolo di tigre.."
Ian le sorrise.
Un sorriso che avrebbe potuto illuminare un intero continente.
"Hei,che fai? Sogni ad occhi aperti?"Le chiese Smoldy,inclinando la testa di lato.
"Mh? No,no!"Mentì Cassie.
"Strano,avevi lo sguardo perso nel vuoto e l'espressione da rincretinita.."
"Come sei gentile,Smoldy.."
"Mi stavi forse sognando?"
"Che?!Ma neanche per sogno SALVATORE,non potrei mai!"Rispose Cassie,arrossendo,"Io? Sognate te?No,no.."
"Mh.."Fece l'attore,staccandosi da lei, "Allora,facciamo si o no questi dischetti?"Chiese,con tono un po gelido.
"Certo.."Rispose la ragazza,mordendosi il labbro inferiore,"Ian?"
"Si?"Chiese lui,versando un po di colore nei dischetti.
"Scusami.."
"Per cosa?"Chiese Smoldy,stupito,sgranando gli occhi.
"Bè,non avrei dovuto dire quelle cose,ti ho offeso. Anche se non stavo pensando a te,non avrei dovuto risponderti in quel modo. E’ che tu..tu a volte mi metti agitazione e io vado nel pallone.."
"Oh,scusa,io..non me ne rendo conto.."
"Ma no,tranquillo! Non lo fai apposta.."Disse subito Cassiopea,"E’ che bo..il mio stomaco fa lo scemo.."
Sexyhalder le sorrise,"Mi aiuti?" 
La giovane annuì,"Ah,volevo dirti che prima stavo pensando a te.."Confessò lei, "Però non pensare cose strane. Stavo pensando che hai un bel sorriso.."
"Grazie,ma sai,con un sorriso non ci puoi fare molto.."
"Cosa intendi?"
"Non puoi salvare vite,non puoi evitare che il mondo che ti circonda vada in malora,non puoi evitare l'estinzione di animali..Nessuno ha bisogno di un sorriso.."
"Io si invece.."Disse Cassie,immergendo un dischetto nel colore, "Vedi,Ian Somerhalder,tu sei dotato di un sorriso magico. Nessuno sa l'esistenza di questo sorriso,pochi ne hanno il dono. Ma tu,bè,tu hai il sorriso magico più potente del mondo,perchè,grazie ad esso,saresti capace di illuminare l'universo e se pensi di non farcela,pensa che con esso potresti rallegrare la giornata a chiunque. Altro che gli occhi di Giulietta. La luna sarebbe invidiosa del tuo raro,magico sorriso.."
Ian rimase immobile a fissarla per un po.
Oddio,vedi che adesso ho detto qualcosa di sbagliato.
Poi lentamente si mosse verso di lei.
La ragazza non riuscì ad articolare alcun tipo di frase.
Katie,cazzo,vieni in mio aiuto!
Ma vi sembra normale che mentre Smolder sta per baciarmi,io penso alle tecniche della mia amica per sfuggirgli?!
Si avvicinò verso l'altro paio di labbra,ma Cassie con molta fatica,gli porse l'angolo delle labbra dove lui poggiò le sue.
"Scusa.."Le sussurrò senza interrompere ancora il contatto con la sua pelle.
Se solo sapessi quanto ti voglio io!,pensò tra sè e sè.
Lei seppe soltanto increspare le labbra in un lieve sorriso,per fargli capire che era tutto okay.
"Bene,ci mettiamo al lavoro?"Chiese,staccandosi dalla ragazza,dopo aver ricambiato il sorriso.
I due,finalmente,iniziarono a lavorare.

"Robyn,ti adoro!"Esclamò Katie spostandosi verso la donna.
"Due donne contro di me,ma non vale!"
"Scommetto che Katie vince ogni battibecco,o sbaglio?"Chiese la donna.
"No,non sempre.."
"Ma smettila,sei sempre il solito!"Ridacchiò Katie,"Comunque siamo venuti qui per il buffet.. Una festa di quindicenni,soliti spuntini"Spiegò.
"Si,Nina mi ha chiamato,ma prima,che ne dite di pranzare?"Chiese lei gentile,"Katie sembra che stia morendo di fame.."
"Oh,non solo bella e simpatica,ma anche intelligente. Sei proprio la sorella di Ian. Ho solo una domanda.."
"Dimmi tutto.."
"Come fai ad essere amica di Trevino?No,perchè Smoldy lo capisco,ci lavora insieme,ma tu?"
"Ma smettila,che domande!Io sono irresistibile,ecco perchè!"Esclamò l’attore, abbracciando la romana.
"Già,la mia voglia di prenderti a calci nel sedere è irresistibile,ma cerco di frenarmi, davvero.."
La sorella di Ian cominciò a ridere di gusto,"Siete così divertenti.."Prese fiato, "Comunque credo che sia questione di esperienza.. Lo conosco da un bel pò ormai.."
"Bè,è strano però.. più trascorrono i giorni e più aumenta la voglia di decapitarlo.." Storse la bocca Katie.
"Andiamo ragazzi.."Scosse la testa Robyn,divertita,come se stesse assistendo ad uno spettacolo comico.
"Mi odi.." Sussurrò Mike a Katie.

"Io trovo che siano adorabili!"Esclamò Cassie,un'ora e mezza dopo,osservando da lontano le tendine ormai finite.
"Siamo così bravi che credo mi commuoverò!"Disse Ian,asciugandosi una finta lacrima.
"Ma toglimi una curiosità,perchè Nina non ha assunto un servizio di catering per organizzare la festa?"
"Perchè le piace fare le cose di persona. Mary è sua cugina e per lei questo è altro. Le piace che il tutto abbia un'aria famigliare,che trasmetta calore e poi vuole sentirsi orgogliosa per quello che ha fatto.."
"Bè,è una cosa bella.."Sorrise Cassie.
"Lo credo anch'io. Dai,manca poco a stasera,sarà uno sballo!"Ridacchiò Ian.
"Immagino.."Ricambiò il sorriso l'italiana,mentre lo stomaco cominciò a brontolare.
"Hai fame?"Chiese Smolder.
"Mh.. no.."Fece la disinvolta.
"Cassie.."Iniziò con una faccia poco convinta.
"Facciamo uno spuntino?"Chiese lei,increspando le labbra in un sorriso,come una bambina quando i genitori scoprono che ha appena combinato un pasticcio.
"Spuntino?! Spero tu stia scherzando!"Esclamò lui,corrugando la fronte.
Cassie sgranò gli occhi,rimanendo un pò delusa.
"Io direi di farci un bel pranzo con i fiocchi,mon cherì!"Sorrise a trentadue denti, passandole un braccio intorno alle spalle.
Ok,io ti sposo ora!
"Bene!"Esclamò la giovane felice,"Cosa vuoi che ti prepari?Pasta,riso,bistecca..oh,tu eviti la carne quando puoi,giusto?Mh,insalata,dimmi tutto e io te lo preparo.."
"Facciamo che per questa volta cucino io,giusto perchè oggi non hai ancora cercato di ferirmi in alcun modo.."
"Guarda che non lo faccio mica apposta.."Bofonchiò Cassie.
"Lo so,stellina,ma per sicurezza lascia fare a me.."
La ragazza sospirò,"Ok,va bene. Da quello che ho sentito sei un bravissimo cuoco.."

"Facciamo che deciderò se odiarti o no dopo aver pranzato,ok?"Domandò Katie,seguendo Robyn.
"Ecco a voi..questo è il tavolo più appartato che ho.."Disse la donna.
"Non ti dovevi disturbare.."Disse Mich,sedendosi.
"Bè,se vuoi ti faccio accomodare al tavolo vicino alla finestra così i fan potranno fotografarti mentre mangi.."
Michael accennò una risata,"Giusto.. Le donne mi acclamano.."
"Ma smettila!"Gli diede una botta al braccio Katie.
"Sento già le urla.."Lo prese in giro Robyn.
"Ti prego,non mettertici anche tu.."Roteò gli occhi,divertito.
"Chi altro ci si mette?"
"Katie.."
Scoppiò a ridere,"Bene,vi lascio alle vostre discussioni allora,tra poco ritorno.."
"Che predi?"Chiese Mike alla giovane.
"Mh,questo ristorante è famoso per la pizza,ma l'abbiamo già mangiata ieri,quindi non so..pasta al pesto?"
"Ci stavo pensando anch'io.."
"Hei,non copiarmi!"
"Non ti sto copiando,Katie.."
"Lo sai che se due persone fanno due cose identiche poi si sposano?"
"Davvero?"
"No,sono solo vecchie dicerie!"
"Che peccato,ti stavo già immaginando come mia moglie.."
"Perchè? Vorresti forse sposarmi?"Chiese Katie,giocherellando con il tovagliolo di stoffa,posandoci lo sguardo sopra.
"Ripensandoci,credo che sarebbe un inferno.. cioè,mi tratteresti praticamente come un tuo servo!"Spiegò Mich,facendo così scattare lo sguardo fulminante della ragazza verso i suoi occhi.
"Fossi in te non ripeterei più quelle parole!" Fece minacciosa.
"Allora dimostrami il contrario.."La provocò lui,"Fammi vedere quanto sai essere dolce.."
"Io sono dolce soltanto con chi se lo merita.."
"E io non me lo merito forse?"
"Trevino,non costringermi a usare il coltello alla mia destra.."Disse la romana,con aria minacciosa.
"Ma che ho detto?!"Chiese l'attore,sgranando gli occhi.
"UNA CRETINATA!"Rispose Katie,alzando un po la voce,"Come al solito.."Aggiunse poi con tono più basso,"Da quando sono qui non hai mai fatto niente per meritarti la mia rara dolcezza.."
"Non è vero.."
"Ah no?Fammi qualche esempio allora.."
 
"Dicono che sono bravo in molte cose.."Ammiccò Smolder.
"Davvero? E in ch.."Cassie si bloccò all'istante,mentre il sangue cominciò ad affluire sulle gote,"Ma.. Smoldy!"Lo rimproverò,aggrottando le sopracciglia.
Ian scoppiò in una risata,"A cosa pensi?Io intendevo che sono bravo anche a.."Si soffermò a pensare,"A.. lavare per terra!"
"Oh,davvero? Questo non l'avevo mai sentita!"
"Bè,non è che vado in giro a vantarmene. Però ammetto di avere anche una collezione di strofinacci e di detersivi. Al primo posto c'è quello alla viola.."
Cassie sgranò gli occhi e Sexyhalder scoppiò a ridere.
"Tranquilla,piccola Cassie,scherzavo!"
"Fiuu!"
"Non ti andava bene che pulissi il pavimento?"
"Non mi andava bene che sembrassi gay!"
"Qualcosa contro i gay?"
"No,mai!Ma non mi starebbe bene se tu diventassi gay.."
"Mh.."Ian assunse uno sguardo beffardo,"Perchè? Ti piaccio forse?"
"Ma scherzi?!"Stette al gioco lei,"Sei mio marito,Smoldy! E sapere che mi faresti cornuta con un altro uomo,bè,non mi farebbe tanto piacere.."
L'attore scoppiò a ridere,"Non posso credere che stiamo parlando davvero di questo.."
"Ehi,sei tu che fai uscire discorsi strani!!"Lo rimproverò lei,lasciandosi trasportare dalle risa del ragazzo.
"Si,perchè sei tu che pensi a cose strane!"
"Io?!"Chiese Cassie,sgranando gli occhi.
"Si,ammettilo Cassiopea,soprannominata piccola Cassie,ammettilo che hai una mente pervertita!"
"Non ho la mente pervertita!"
"Eccome,invece! Sei una piccola pervitella.."
"Ma esiste la parola 'pervitella'?"
"Da ora si!"
 
L'attore cominciò a riflettere,"Allora vediamo.."Sussurrò Mike.
Passarono due minuti così,mentre Katie rideva divertita sotto i baffi,"Bè,forse saranno cose vecchie,quindi non ti ricorderai nulla,vero?"Lo prese in giro.
"Ecco,ce l'ho!"Batté una volta le mani e la indicò.
La ragazza gli lanciò uno sguardo interrogativo.
"Quando tu e Cassie vi siete lanciate dal tetto,io ti ho presa!Fossi stato un altro,non lo avrei fatto.."Annuì convinto.
La romana scoppiò a ridere,"Ah davvero?! Mi avrebbe preso chiunque,anche un bambino,giusto per non farmi sfracellare per terra per colpa vostra poi.."
"Ma non è vero,i..."
"Ammettendo che.."Lo interruppe Katie,"Questa non è una cosa per cui dovresti meritarti la mia dolcezza,che altro hai fatto?"Chiese con aria di sfida.
"Ti ho detto che mi piace quando ti arrabbi.."
"E allora?!"
"E allora è un complimento!"
"E' un tuo semplice pensiero,una frase che non merita niente.."
"Allora se ti dico che sei bellissima quando sorridi?"
"E daje Trevino. Non lo stai dicendo con il cuore!"Rispose Katie,testarda.
"Credimi,quando si tratta di una bella ragazza io non mento mai.."Disse Mike,poggiandole la mano sopra alla sua,che intanto aveva iniziato a sudare un po.
Lo sguardo di Katie incollato alle loro mani,passò agli occhi dell'attore,"Sai che non m'incanti così,vero?"Chiese con un sorriso insicuro.
"Quando sei insicura,quando il motivo per i tuoi sorrisi insicuri sono io,mi piaci ancora di più.."Continuò.
Ok,ora erano complimenti.
Forse il gioco di fare il cascamorto stava andando ben oltre,Katie riprenditi!
La sorella di Smolder comparì in fondo alla sala,ma non appena vide i due,scompari di nuovo.
Sei maledettamente la sorella di Somerhalder eh,non si vede mica,imprecò la romana tra sè e sè.
"Katie.."
"Mh.."
"Senti,io volevo dirti una cosa.."Disse serio Mike.
"C-cosa?"Chiese timorosa lei.
Oddio,adesso si inginocchia e mi chiede di sposarlo!
"Hai un vestito per questa sera?"
Ok,non era proprio quello che si aspettava,ma non poteva far nevicare a giugno,no?
"Oh,em,non ci avevo neanche pensato.."
"Stranamente.."Aggiunse l'attore.
La romana lo fulminò con lo sguardo,"Però mi sembra di no.."
"Ti andrebbe se ti accompagnassi a sceglierlo?"
Lei sorrise beffarda,"Che c'è? Fa parte del piano?"
Rise,"Vedi che pensi sempre male.."Scosse la testa.
"Ok,allora ci sto!Passiamo a casa,prendo i soldi ed andiamo al negozio.."
"Che?Soldi?Pago io!"
"Mike,sent.."
"No.."La interruppe,"Troppi giri da fare,te lo compro io.."
"Allora non ci siamo capit.."
"Poi me li ridai!"La zittì lui,ridendo compiaciuto per il fatto di aver vinto lui per una volta.


"Sai.."Disse in un sussurro Cassie,"Forse non ti ho mai detto una cosa.."
"Dimmi.."Si avvicinò Ian,prendendola per i fianchi.
"Bè,vedi.."
"Sì?!"La incalzò lui.
"Non pensavo fossi così,insomma,vedere le tue interviste,vederti dietro un pc è totalmente diverso dal conoscerti personalmente.."
"Così come?Cosa intendi dire?"Chiese l’attore,con un sorriso sghembo,facendo la presa più stretta e i loro volti più vicini.
L'italiana avvicinò le sue labbra all'orecchio ed esclamò,"Così scemo!"
"Mi hai appena dato dello scemo?"
"Si,esatto.."
"Ma io sono Ian Somerhalder!"
"E allora?"
"Come allora?Se fino a due secondi fa mi trattavi come un Dio!"
"Un Dio? Come sei esagerato Smoldy.."
"Io non sono esagerato.."
"Mh,hai ragione,magari un po montato.."
"Come la panna?"
"Essì,ma sappi che io adoro la panna.."Rispose Cassie,facendogli l'occhiolino e staccandosi da lui.
La ragazza stava per riavvicinarsi al tavolino quando si bloccò, "Oddio!"
"Che c'è?"Chiese Ian,allarmato.
Cassie si girò verso di lui,"Non ho niente da mettermi per questa sera!"
"Vuoi forse prendermi in giro?"Sgranò gli occhi l'attore.
La ragazza inarcò le sopracciglia,rivolgendogli uno sguardo interrogativo.
"Cioè,manca così poco.."Avvicinò l'indice al pollice lasciando una minima distanza, "Che la roba tua e di Katie prenda anche posto nell'armadio mio e di Mike!"Spiegò divertito.
"Ma non ho niente per l'occasione.."Spiegò Cassie,zittendo l'attore che la guardò con un sorriso divertito sulle labbra che ormai non riusciva più a togliersi.
"Vuoi fare spese o rovistare nel tuo armadio,piccola Cassie?"
"Smoldy,che domande sono?"Chiese Cassie,cercando di imitare il suo sorriso sghembo,"Ovvio che voglio andare a fare spese!"
Ian sospirò,"Lo sospettavo,ma volevo avere la conferma.."
"Guarda che non sei obbligato a venire,posso andarci da sola.."
"E perdermi l'occasione di vederti sorridere e essere felice? Manco morto!"
La aarrossì lievemente,"Allora mi porti le buste.."
"Solo se mi premetti che ti fari comprare quel vestito che hai visto la settimana scorsa.."
"No,Ian,te l'ho detto,era solo un vestito.."
"Da come lo guardavi non sembrava 'solo un vestito'.."
"Ma si,è che non ne aveva mai visto uno così,tutto qua. Davvero,piuttosto non vado a fare spese se poi me lo compri.."
"No,no,prometto che non te lo compro.."
Cassie sorrise,"Bene,andiamo?"
"Adesso? Non dovevamo mica mangiare?"
"Bè,possiamo mangiare fuori e mi puoi far vedere le tue doti da cuoco un altro giorno.."
I due ragazzi si ritrovarono,dopo dieci minuti,in una pizzeria,ovviamente in un luogo un pò appartato.
"Ehi,dov'è finito mio marito? L'altra volta in un fastfood ed ora in una pizzeria? Ed anche carina.."Lo stuzzicò l'italiana.
"Io cerco di fare il romantico e tu mi smonti..Mi sono offeso!"Esclamò lui, nascondendosi dietro il menù che aveva fra le mani.
"Smoldy,smettila!Dai che scherzav.."Continuò lei,cercando di abbassare la specie di 'libretto' che aveva lui fra le mani.
Somerhalder,neanche fosse Damon,in un gesto veloce afferrò la mano della ragazza e lasciò intrecciare le sue dita con le altre cinque.
L'attore puntò il suo sguardo negli occhi della ragazza,uno sguardo profondo,capace di mettere qualunque donna in imbarazzo.
Ok,forse perchè le piaceva terribilmente,di certo a Katie non sarebbero diventate le gambe di gelatina.
Ian avvicinò la mano di lei alle sue labbra,"Perdonata.."Sussurrò baciandola e poi, poggiò le loro mani,ancora unite,sul tavolo,attento a leggere i vari pasti.
Cassie cercò di togliere la propria mano da quella di Ian,ma l'attore non sembrava intenzionato a lasciarla andare.
La ragazza si guardò in giro.
Nel locale vi erano si o no cinque persone e nessuno di loro sembrava intenzionata a paparazzarli.
"Tu che pizza prendi,piccola Cassie?"
"Come?"Chiese lei,sovrappensiero.
"Non l'hai ancora scelta?"
"No,scusa,ora lo faccio.."
"Perchè sei nervosa?"
"Io non sono nervosa.."Rispose Cassie,guardandosi in giro.
"Ok,che sei qui con me,però.."Disse Smoldy, scherzando, "No,bè,a parte gli scherzi,perchè sei nervosa?"
Perchè mi tieni la mano,pensò.
"Ho paura che ci sia in giro qualche paparazzo.."
"Tranquilla,non ce ne sono.."
"E chi te lo dice?"
"Il mio sesto senso.."
"Ok,che tradotto significa: non me lo dice nessuno.."
Sexyhalder prese il suo menù,lo aprì e lo posizionò davanti a loro.
"Ecco,ora abbiamo una barriera.."Sussurrò l'attore,chinandosi un po in avanti.
"Grazie.."Disse Cassie.

"Non esultare,Trevino.."
"Non sto esultando.."
"Ma se ti si legge in volto che sei compiaciuto.."
"Katie,mi sa che ti serve un paio di occhiali da vista. Guarda,te li compro io se vuoi.."
Le labbra della romana s'incresparono in un sorriso nervoso,schiudendosi per rispondere all'ennesima 'discussione'.
"Scusate il disturbo ragazzi.."Disse Robyn,interrompendo i due.
Sul volto del ragazzo comparve di nuovo un sorriso compiaciuto.
"Grazie!"Esclamò lei,colpendo con il piede la gamba dell'attore.
L'attore subito sgranò gli occhi,sporgendosi con il busto verso il tavolo.
"Mike,tutto a posto?"Chiese spaventata la sorella di Smolder.
"Sì,sì, tranquilla.. Sai,appena vede il cibo non riesce a trattenersi.."Spiegò Katie, beffarda.
"Eggià,il cibo è come le belle donne o una macchina da corsa,difficile controllarsi.."
"Bè,allora stai attenta Katie.."Disse Robyn,ridacchiando.
"Perchè?"
"Perchè tu sei una bella ragazza e sappiano tutte e due che Mike è un grande gigolò.."
"Tranquilla,il suo fascino non ha proprio effetto su di me. Comunque grazie per il complimento.."
 
Ian la guardò  e poi le sorrise.
"Riesci a comunicare con gli occhi,Smoldy.."Si sentì dire l'italiana.
L'attore le lanciò uno sguardo interrogativo.
"Ecco,di nuovo.. Vedi,sono convinta che si dicano più cose in silenzio a guardarsi che a parlare per ore.."
"La penso nello stesso modo,ma anche tu ci riesci.."Cassie rimase perplessa,"Perlomeno con me.."Specificò lui.
"Bè,grazie.."
"Allora,che pizza prendi?"
"Bè,sono un po combattuta,ma credo che prenderò una quattro formaggi. E' da tanto che non ne mangio una. Tu invece?"
"Io la prenderò alle quattro stagioni.."
"Ma posso farti una domanda?"
"Tutto quello che vuoi.."
"Perchè non siamo andati a mangiare nella pizzeria di tua sorella?"
"Oh,non ti piace qui?"Chiese un pò deluso.
"Ma sì,certo,ovvio che mi piace. Però,ecco,mi chiedevo perchè qui e non da tua sorella,visto che diciamo,lei è tua.. sorella!?"Finì con un tono un pò interrogativo.
"Lì ci andavano Mike e Katie.."
"Eh,appunto.."Corrugò la fronte l'italiana,"Perchè non lì? Per caso non vuoi che la conosca?"Ironizzò lei.
"Fosse per me ti porterei subito,lei già sa di te.."
"E all.." Stette per incalzare l'attore,ma fu interrotta bruscamente da lui,"Perchè voglio stare con te!"
Cassie si guardò in torno.
Ian aveva usato un tono di voce abbastanza alto e le persone si erano girate a fissarli.
"Davvero?"Chiese lei,a bassa voce.
"Si.."
"E perchè? Non stiamo già abbastanza da soli?"
"Non so..è che non mi basta. Io..voglio di più.."
"Tipo?"Chiese la ragazza,con il cuore che le martellava in gola.
"Mi accompagneresti a un evento di beneficenza organizzato dalla mia associazione?"
"Cosa?!"
"Si,a luglio,tra qualche settimana.."
"Ma con Nina..cioè,se non ti vedono con lei.."
"Nina non ci sarà quel mese. Basterà che nell'intervista che faremo settimana prossima lei dica che sarai tu ad accompagnarmi.."
"Si,ma.."
"Ti prego Cassie. Lei non ci sarà e io ho bisogno di qualcuno al mio fianco.."
"Ian.."
"Non accetto un "no" come risposta.."

Mike inarcò le sopracciglia per un attimo e poi sorrise,scuotendo la testa.
"Ci rivediamo tra pochissimo ragazzi,devo servire altri tavoli.." Sorrise Robyn,per poi sparire dietro l'angolo.
"Stavolta ho vinto IO!"Sottolineò la romana.
"Sì,però per due volte ho vinto io,quindi.. Qual è il premio?"
"Io voglio il mio premio!"Lo contraddì,sbuffando.
"Facciamo che tu avrai il vestito,però poi devo riceverne due da te.."
"No,scusa,tu sei l'uomo e quindi,per,diciamo galanteria,dovresti sacrificare un regalo.."
"Io sono un uomo e ho tutto il diritto di ricevere due regali.."
"Non posso fartene uno che racchiude anche l'altro?"Chiese Katie,sfoderando un sorriso da Boy-scout.
"No.."
"Ma.."
"Guarda che nessuno dei due ti costerà nulla..."Disse Mike,interrompendola.
"E,vediamo,cosa dovrei darti?"
"Primo un bacio.."
"U-un b-b-acio?!"Chiese la romana,con voce un po isterica.
"Si,esatto.."Rispose l'attore,sorridendo malizioso.
"S-sulle labbra?"
"Pensi che sia così approfittatore?"
"Bè.."
"Ti prego non voglio una risposta.."
"E qual è il secondo?"Chiese l'italiana,rilassandosi un po.
"Che tu mi accompagnassi all'evento di beneficenza organizzato dalla ISF. Te l'avevo già chiesto,per caso?"
La ragazza tossì,bevve subito un sorso d'acqua prima che la pasta le andasse per traverso,"I-i-io.. non, cioè, io.. Non credo che tu me l'abbia già chiesto,ma.. ne sei sicuro?"
L'attore rise sotto i baffi e quasi non scoppiò a riderle in faccia,"Sicurissimo al cento percento!"Rispose,pulendosi la bocca con il tovagliolo per poi leccarsi quelle labbra perfette.
La romana quasi non rimase incantata,"B-Beh,ma.. perchè proprio io?"
Mike sorrise di nuovo,lo rendeva sicuro di sè vedere Katie imbarazzata.
Ehi ragazza,ti serve la tua giusta dose di acidità!
"Non puoi portare altre ragazze? Tipo Candice,ad esempio?"


L'italiana,pensierosa,a quel suo sguardo si sciolse e sorrise timidamente.
"Dai,ti prego.."Sussurrò di nuovo.
"Va bene,okay,okay,d'accordo.."Disse Cassie,roteando gli occhi mentre le labbra s'increspavano in un sorriso.
"Non avevo mai supplicato così tanto una ragazza,insomma,chiunque avrebbe preso la palla in balzo.."
"Già,CHIUNQUE,Smoldy.."Sorrise maliziosa,sottolineando la parola di mezzo.
"Giusto,chiunque,non Cassiopea Alexys.."La prese in giro,sorridendo beffardamente.
"Ammettilo,se ti avessi detto subito di si,a quest'ora non saremo qui.."
"Che intendi dire?"
"Che,Ian Somerhalder,anche tu sei un uomo e,come la maggior parte di essi,trovi più interesse nelle ragazze che sanno resisterti o sbaglio?"
"E da cosa l'hai dedotto questo?"
"Bè,in ogni relazione che hai avuto,la donna ti assecondava in tutto anche se lei non condivideva. A te piacciono invece quelle che ti sanno dire di "no",che non hanno paura di affrontarti.."
"Tipo..come te?"
"N-non ho detto questo.."Rispose un po imbarazzata Cassie.
"Si,ma.."
Ian fu interrotto dall'arrivo della cameriera che,dopo aver preso le ordinazioni,cercò anche di prendere il menù che Smoldy aveva usato come barriera.
"No,questo ce lo lasci.."Disse l'attore.
La ragazza lo guardò confusa,ma poi se ne andò.
"Dov'eravamo rimasti?"
"Bella questa pizzeria,non trovi?"

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Capitolo 30
*** Si va a fare compere. ***


SI VA  A FARE COMPERE
-Capitolo trenta-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Non so se Candice verrà e,se lo farà,di certo ci verrà con Zach.."
"Roerig?!"Chiese Katie,sgranando gli occhi.
"Stanno insieme,non lo sai?"
"Se ho questa faccia,evidentemente no.."
"Adoro quando fai la gelosa.."
"Io non faccio la gelosa!"Esclamò Katie,riempiendosi la bocca di pasta.
"No?! E come mai quando ti ho detto che lei e Zach stanno insieme,ti sono brillati gli occhi?"Chiese tra un boccone e l'altro lui.
Ok la prossima volta chiudi gli occhi,Katie!
"Per-perchè li ho sempre amati.. come coppia!"Esclamò,fiera di sè stessa.
"Ah davvero?"Chiese divertito,bevendo un sorso d'acqua.
Lei annuì,ingozzandosi di pasta.
"E quindi.. con chi mi vedi a me?"
"Di attrici?"
"Generale.."Ammiccò lui.
La ragazza tossì,sgranando gli occhi,"Scusa, è che ho una tosse così brutta questi giorni.. Sai per caso se sta girando l'influenza?"Domandò,cercando di sviare il discorso.
"Si,c'è un giro un viso chiamato 'Sono un pessimo bugiardo'.."Rispose Mich.
"Ah ah ah.."
"Vedi che tu sei stata contagiata.."
"Mentre tu sei sano,vero?"
"Ovvio,io non ho mai detto bugie e se le dico,le dico bene.."
"Sì,vero? Bè,questa che hai detto ora non ti è uscita per niente bene.. Ritenta,sarai più fortunato.."Lo prese in giro lei.
"Allora,prendendo in considerazione questa tua ultima frase,verresti con me all'evento?"
"Vedi,io.."
"Mettiamola così,se non vieni all'evento"Ci pensò su,"Mi dovrai un bacio.."
"Ok,vengo!"Esclamò,alzando la testa verso l'attore di scatto.

"Abbastanza.."L'assecondò Ian,fissandola.
Era ovvio che voleva tornare al discorso di prima,la metteva in soggezione e si divertiva.
Voleva tornare a parlare di quel discorso abbastanza imbarazzante.
Ma sì,assecondiamolo,al diavolo!,pensò.
"Comunque eravamo rimasti al fatto che a te piacciono le persone che non hanno paura di affrontarti e che non.. non affrettano le cose,ecco.."Cercò di spiegare,un pò impacciata.
L'attore rimase perplesso,non avrebbe mai immaginato che Cassie avrebbe riaperto il discorso.
"Bè,un pò come hai fatto tu ora,eh.."Sorrise,riprendendole la mano.
"Si,bè,ma noi non siamo fidanzati.."Disse lei,iniziando a sudare un po.
"Giusto.."
"Per ora.."Sussurrò Cassie.
"Come?"
"Eh?!"
"Cosa hai detto?"
"Oh,niente,che fa davvero caldo qui in Virginia!"Rispose la ragazza,iniziando a sventolarsi la mano vicino al viso.
Oddio,era sicura di aver pensato quella cosa,non di averla detta.
"Perchè,da voi in Italia non fa così caldo?"
"Io vivo in Lombardia,al nord,vicino alle montagne e perciò c'è fresco.."
"Ah,e Katie vive vicino a te?"
"Mh,no,purtroppo. Lei vive Pomezia,vicino a Roma.."
"Non vorrei sbagliarmi,ma vedo che fra voi due c'è molta complicità,soprattutto negli sguardi.."
"Ed infatti non ti sbagli.."
"Certo che è buffo,avresti mai detto che ci avreste conosciuto un giorno?"
"Sì,ma non che sarebbe successo tutto questo.. Cioè"Continuò,"Voglio dire,era il nostro sogno più grande incontrarvi,ma ci eravamo limitate al pensiero di farci soltanto una foto con voi,magari avere un autografo.."
Somerhalder,perso negli occhi della ragazza, sorrise.
"E tu,invece? Avresti mai pensato al fatto di abitare con due vostre fans?"
"Oh,no,mai e poi mai,mi sarei immaginato una cosa simile in tutta la mia vita.."
"Bè,dai,un po di 'avventura' serve sempre nella vita,se no chissà che noia!"
"Tu saresti la mia 'avventura'?"Chiese Smoldy,con uno strano tono di voce.
Cassie,arrossì, immaginando avventura nel senso di due amanti che fanno sesso per una notte e basta.
"Bè,io e Katie.."Rispose la giovane,scrollandosi dalla mente la visione di lei e Ian nello stesso letto..nudi.
Le mani di Cassie iniziarono a sudare,soprattutto quella intrecciata a quella di Sexyhalder.
Per fortuna,a salvare la situazione,arrivò la cameriera con le ordinazioni.
"Ecco a voi.."
"Grazie.."Dissero insieme i due 'slegando' le mani per poter iniziare a mangiare.
"Ian non fare alcun movimento!"Esclamò Cassie,portando avanti una mano per fermare l'attore.
"Che succede?"
"Facciamo a metà?"
"Eh?"
"Tagliamo la pizza a metà. Io ti do una metà e tu mi dai la tua.."
"Dici sul serio?"
"Sisi,lo faccio sempre con mio fratello.."

Trevino iniziò a ridere, "Wow,ho trovato un modo per farmi assecondare da te!"
"Spero che tu da adesso non userai questa tecnica per schiavizzarmi.."
"Io? Non potrei mai schiavizzarti. Sei troppo carina.."Disse Mike,facendole l'occhiolino.
"Mmmh,il nostro Trevino comincia a fare complimenti a me,Katie Olson,wow!"
"Goditi questi momenti di gioia.."Fece,modesto.
Roteò gli occhi,"Comunque,potrei schiavizzarti io.."
"E in che modo?"
"Semplicemente dicendoti che se fai una cosa,poi ti dovrò un bacio.."Ammiccò, sapendo che sarebbe andata a finire nei guai dopo questa affermazione.
“Uh,si,mi piace..”Disse Mike,malizioso,con gli occhi scintillanti.
Katie stava per ribattere ma si bloccò,"Sai che ti dico? Farò finta di non averti sentito,ma aspettati una vendetta lenta e gustosa.."
"Prima mangia,poi potrai pensare a come vendicarti.."
"Si,bè,tu comunque aspettati di tutto.."
"Olson,metti quasi paura.."
"E, allora,Trevino fai bene ad impaurirti.."
"Una paura alquanto eccitante.."
Katie sgranò gli occhi e divenne rossa in volto,l'attore cominciava a provocarla un pò troppo e per lei era già difficile resistergli,figuriamoci dopo queste frecciatine,"Stai cominciando a darmi sui nervi,la devi smettere!"Esclamò con un tono serio.
 
"Sei davvero strana.." Ridacchiò Smolder.
"Bè,sono tua moglie.."
"Giusto..Comunque,mia avventura,come prevede la serata?"
MIA AVVENTURA?
IO LA SUA AVVENTURA?
"Se continuiamo così"Si lasciò sfuggire,"Bella movimentata.."
Smolder mosse le sopracciglia e poi sorrise.
"Cioè..."Disse Cassie,schiarendosi la voce, "Che con la musica,questa sera balleremo molto.."
"Ah,sai ballare?"Chiese lui,iniziando a tagliare a metà la sua pizza.
"Eh..no. Al dire il vero sono una frana e non solo con i balli da sala.."
"Davvero?"
"Purtroppo si.."Rispose la giovane,sospirando,finendo di tagliare la sua pizza a metà e posandone un pezzo nel piatto dell'attore.
"Allora ti insegnerò io qualche mossa.."
"Tipo la Ian dance?"Chiese Cassie,speranzosa.
"Che ne dici se ci inventiamo la Cassie dance,invece?"
"Bè,sarebbe un'idea,ma non so quanto ti conviene.."
"Perchè?"Chiese l'attore,sorridendo.
"Perchè,anche quando cerco di controllarmi sono un pericolo pubblico,figuriamoci se devo ballare.."
"E' vero,ma stasera cercheremo di inventare qualche passo,ti va?" Propose l'attore.
"Proposta allettante,dai,ci sto!"Ridacchiò Cassie.
"Perfetto!"Esclamò lui,"Su,finisci di mangiare.."
"Si,papino!"Disse Cassie,ridendo.
"Il tuo papino questa sera ti farà scatenare!"
"Voglio proprio vederti!"
"Dammi una pista da ballo,un po di musica anni ottanta e sono tuo,baby.."
"Uh,Somerhalder non tentarmi.."
La ragazza rise.
"Hai già scelto cosa indossare?"Chiese l’italiana.
"Che ne dici di un look alla Damon Salvatore?"
"E io che volevo vederti con i pantaloni a zampa d'elefante.."

"Ma come siamo irritabili. Mai sentito parlare di 'relax'..?"
"Si,ma 'Trevino' e 'relax' non vanno molto d'accordo,quindi.."
"Stai dicendo che è colpa mia?"
"Oh,no,Micheal.."Disse in modo sarcastico.
"Fiù! Meno male.."
"Ma che stai dicendo?!"Esclamò lei,sgranando gli occhi,"Certo che è colpa tua!Mi fai innervosire così tanto,che 23 ore su 24 sto con la fronte aggrottata e sai che vuol dire? Che fra trentanni avrò rughe che faranno invidia a un carlino!"
"Ma perchè?"Chiese con aria innocente.
Ok,ora Katie rischiava di farsi uscire gli occhi dalle orbite.
"Non è mica colpa mia se ti piaccio,se la smettessi di essere così orgogliosa magari.."
Ok,ora stava superando il limite.
L'attore assunse un'aria beffarda.
"Cosa? Credo,anzi,penso seriamente che tu abbia appena detto la cavolata più grande di questo mondo!"
"Sì,va bè.."Sbuffò l'attore.
"Credimi Trevino,preferirei schiantarmi contro un aereo!"
"Cavolo!"Esclamò Mike,"Ti farei innervosire anche se ti offrissi un dolce?"Chiese lui,facendo segno a Robyn di avvicinarsi.
"Mh,dipende che dolce è.."

"Bè,potrò sempre metterli. Facciamo così.."Iniziò a proporre Smolder,"Questa sera ti darò libero campo su cosa farmi indossare.."Sorrise entusiasta l'attore.
Subito Cassie abbassò lo sguardo,"Smoldy,questo proprio da te non me lo aspettavo"Disse delusa.
Il ragazzo iniziò a preoccuparsi,"Cosa ho fatto?"Chiese cercando lo sguardo dell'italiana.
"No,è che.."Lasciò un pò di suspense lei,"Non avrei mai pensato che fossi così pigro da farti scegliere i vestiti dagli altri,credo che chiederò il divorzio!"
"Ma..pensavo fosse una cosa carina da fare.."Disse l'attore,per discolparsi.
"E invece ti sei sbagliato. Cioè,non siamo ancora sposati e già mi usi come serva..non va bene!"Disse la ragazza,facendogli l'occhiolino
"Ti prego,non lasciarmi!"Esclamò Smolder in modo teatrale, "Prometto che cambierò! Che non lascerò più in giro i calzini per casa,che porterò fuori il cane e che starò di più con te e i bambini.."
"Mh,non so.."Disse Cassie,facendo la sostenuta.
"Prometto che cucinerò ogni sera.."
"Mi farai anche dei massaggi?"
"Dove e quando vuoi.."Rispose lui,malizioso.
"Oh mio Salvatore!"Cercò di mascherare l'imbarazzo,"Ecco un'altra proposta allettante"Decise di stare al gioco.
"Non fare questi sguardi o lascerò immediatamente il posto alla malizia.."Ridacchiò Ian.
"Che sguardi?"Fece la finta tonta lei.
"Per non parlare della voce,adoro quando parli così,sei sexy e neanche te ne accorgi.."Le sorrise,prendendole la mano.
"Oddio!"Esclamò la ragazza,sfuggendo alla presa di Smoldy e afferrando l'ultima fetta di pizza nel suo piatto.
"Cosa c'è?"
"Bè..mh..io.."Cassie si guardò intorno,"Sia che da quando siamo arrivate io e Katie non facciamo altro che mangiare schifezze?"
"Mh?"
"Si,esatto Somerhalder e non farmi quella faccina innocente. Non sei tu Mr. Sanità?"
"Mi stai forse dicendo che quando io e Mike siamo sul set e voi non potete venire vi abbuffate di fast food?"
"Bè,se lo dici così,sembra che le colpevoli qui siamo io e Katie.."

"Vediamo, quale ti piace?"
"Prova ad indovinare.."Lo sfidò la ragazza.
Mike sbuffò,"Pft,devi essere sempre così enigmatica.."
"Ditemi ragazzi"Si avvicinò Robyn,"Porto un dessert?"
"Sì,per me tartufo nero e per Katie.."Il ragazzo tossì per coprire una frase insensata.
"Come scusa?Non ho capito.."
"Niente,soltanto che non sa che dolce possa piacermi,così usa il trucco della tosse per non fare la figura da cavernicolo qual è.."Spiegò Katie,scoppiando a ridere.
"No,vedi Robyn,la Signorina SoTuttoIo non sa che ho appena detto tiramisù.."Si difese lui.
"Non è vero.."Disse la romana,socchiudendo gli occhi.
"Magari,per via della tosse,non hai sentito bene.."
"Io ho sentito benissimo!"
"Italiana,tranquilla,ci si può sempre sbagliare.."
Katie chiuse gli occhi e si immaginò di torturare Micheal in 50 facilissimi modi.
"Mike, credo che se continuerai così,non arriverai alla festa questa sera.."Disse divertita Robyn,alludendo alla ragazza.
"Mh,nah,è tutto fumo e niente arrosto,tranquilla.."Spiegò con un'aria di noncuranza.
La romana,che dapprima stava cercando di calmarsi,alzò immediatamente lo sguardo ed incenerì l'attore con gli occhi.
"C'è aria di temporale,vedo delle saette passare qui davanti.."Alluse di nuovo la donna,riferendosi alle occhiatacce che Katie rivolgeva a Mike,"Torno tra poco con il dolce.."
"Perchè devi sempre fare il cretino,anche in pubblico?"Chiese la romana,sussurrando tra i denti.
"Non sto facendo il cretino.."
"No,certo che no. Ma scusami,per una volta,non puoi comportarti come una persona normale?"
"Ok,se vuoi che sia noioso.."
"Non è detto che normale significhi noioso!"

"Vorresti forse incolpare me e il mio amico?"Chiese Smolder,ridendo sotto i baffi.
"Bè,calcolando che tutti i giorni mangiamo nei fastfood,o quasi sempre,sì.."
L'attore stette per ribattere,ma Cassie lo precedette.
"Smoldy,dai ammettilo! Se non fosse stato per noi,ci saremmo nutrite di aria..
"Ma qualcosa c'era da mangiare,forse siete un pò troppo perfettine voi.."Ribattè, facendo il finto offeso.
"Giusto,forse hai ragione,c'era ancora qualche briciola sul pavimento.."Scoppiò a ridere, lei.
"Siamo uomini,non puoi aspettarti chissà che.."
"Da Mike me lo sarei aspettato,ma da te proprio no.."
"Perchè?"
"Bè,perchè tu sei ordinato e..e sai cucinare..e sei perfetto.."
"Non è vero Cassie,nessuno è perfetto. Nemmeno io.."Disse lui,serio.
"Smoldy,io credo proprio che tu lo sia invece.. insomma,guardati.. e non intendo solo fisicamente,ma anche caratterialmente.."
"Perfetto? Io? Cassie,avrò almeno un milione di difetti. Tanto per cominciare,non faccio la spesa.."Ironizzò lui.
La ragazza si lasciò sfuggire una piccola risata,"Comunque.."Continuò lui,"Dimmi un pò,descrivimi,voglio sapere come mi vedi.." Disse,curioso.
 
Il ragazzo cominciò a stare in silenzio.
"E dai! Parla!"Esclamò Katie.
L'attore cominciò a parlarle del lavoro.
 Ok,era interessata,ma dopo quindici minuti cominciava davvero ad annoiarsi.
"E quindi è piuttosto impegnativo,per non parlare dei contratti che.."
La romana subito lo interruppe,"Dai, smettila,ti preferivo prima.."Roteò gli occhi lei.
L'attore si lasciò sfuggire un sorriso malizioso,beffardo e piuttosto soddisfatto,ma non ebbe tempo di replicare che arrivò Robyn con i dessert.
"Grazie Robyn.."Disse l'italiana.
"Figurati.."Disse lei,sorridendo,"Fra 10-15 minuti Rob avrà finito di prepararvi le ordinazioni.."
"Così veloce?"Chiese Katie,sgranando gli occhi.
"Per gli amici di mio fratello questo è niente.."
"Wow!"Esclamò sorridente Katie,mangiando un pezzettino di dolce,"Robyn, è fantastico questo tiramisù"Disse,finendo di masticare.
"Grazie,qui i dolci li facciamo noi,a differenza di molti altri ristoranti,in cui i dolci sono quasi tutti surgelati.."
"Sì,si sente la differenza,di molto,direi.."Sorrise la romana.
"Robyn!"Chiamò un ragazzo dall'altra stanza.
"Scusate ragazzi,mi chiamano.."
"Figurati"Sorrise Mike,"Comunque buono anche il tartufo nero.."
La donna gli sorrise e poi scomparve dietro l'angolo.
"E smettila di fare il carino! Hai quell'aria da... cascamorto!"Lo rimproverò Katie.
"Non dirmi che sei gelosa di..?!"Lasciò intendere l'attore.
"Ma ti pare?"Sgranò gli occhi,"E poi è dolce,proprio come il fratello.."Sorrise beffarda.

Ok,Cassie,cerca di ragionare e di non formulare un discorso pervertito.
"Io vedo..vedo un ragazzo molto sicuro di se,che sa apprezzare ogni piccola cosa e quello che la vita gli offre. Vedo un ragazzo dolce,sensibile,gentile e rispettoso,divertente e intelligente.."Disse lei,sorridente,"Ma vedo anche un bambino costretto a crescere troppo in fretta.."
Ci fu un attimo di silenzio,dopo quella frase,Ian cominciò a guardarla serio.
La ragazza si sentì un pò in imbarazzo,"Sc-scusa.."
"Per cosa?"Chiese lui.
"Non so,forse ho detto qualcosa di sbagliato. Giuro che non intendevo farlo,credimi, io.."
L'attore la interruppe subito,prendendole la mano,cominciando a massaggiarla con l'indice,"Non hai detto nulla di sbagliato,è che mi sorprende così tanto che,una persona conosciuta da poco,mi conosce meglio di quanto io possa conoscere me stesso.."La guardò avvicinandosi di un bel pò.
"Bè,è sempre stata questa la mia impressione.."Sorrise timidamente lei, abbassando lo sguardo.
"Io invece ho avuto l'impressione di conoscerti da sempre.."Aggrottò le sopracciglia Smolder.
Oddio,ma quanto può essere dolce?
Quanto,una persona,può essere così dolce?
"Ian,devo dirti una cosa.."
"Ok,deve essere una cosa importante visto che hai quell'aria tutta seria.."
"Si,in effetti lo è.."Disse Cassie,mentre lo stomaco le si attorcigliava.
"Va bene,dimmi. Sono tutto orecchi.."
"Ecco,riguarda il ragazzo di cuoi sono innamorata..la settimana scorsa avevamo iniziato il discorso,ma poi non l'abbiamo più finito. Mh,vedi,lui è.."
"Senti,Cassie,non sei obbligata a dirmelo,non ora almeno,perchè dall'espressione che hai in viso si vede che non sei molto propensa a farlo.."
"Ma..ma..se fino alla settima scorsa cercavi in tutti i modi di saperlo!"Esclamò la giovane,stupita.
"E anche adesso lo voglio,ma non voglio obbligarti a fare niente che non ti senta di fare,ok?"
E poi viene a dirmi che non è perfetto.

"In quella famiglia tutti sono così.."
"Davvero?"
"Si..anche se i loro genitori hanno divorziato quando erano ancora piccoli,sono rimasti tutti uniti.."
"Bè,ammetto che si nota.."
"La tua famiglia invece com'è?"
"Bè,hai presente Beautiful?"
"Sì,ma che c'entra?"Chiese Mike,confuso.
"Ecco,così,tanti intrecci,impicci.."Fece la misteriosa.
"Wow.."Esclamò Mike,curioso.
"Sto scherzando,scemo!"Scoppiò a ridere lei.
"Dai,sono curioso.."Sorrise lui.
"Siamo quattro: mamma,papà e una sorella più grande di me di quattro anni e mezzo.."Spiegò Katie,"Ok,detto così sembra una di quelle famiglie del Mulino Bianco"Ridacchiò,"Con mia sorella siamo un pò cane e gatto,però sotto sotto le voglio un bene dell'anima,anche se difficilmente lo dico.."
"Bè,credo sia così per tutti,infondo.."
"Sai,un giorno vorrei conoscere quella santa che ti ha dato alla luce.."
"Bè,se il quattro luglio sarai ancora qui,ti porterò a pranzo con me.."
"Bene,perchè deve svelarmi il segreto per sopportarti.."
"L'unico modo è non chiamarti Katie Olson.."
 
"O-ok.."
"Anzi,scusa se ho insistito tanto le altre volte.. è che ogni volta la curiosità mi mangiava.."
"Vedi che sei perfetto,Smoldy? Tu lo sei e neanche te ne rendi conto.."
"Forse non perfetto al punto giusto per.." L'attore s'interruppe all'istante, aggrottando le sopracciglia.
"Per?"
"No,niente.."Scosse la testa per poi bere un sorso d'acqua.
"Ti va se andiamo a prendere il vestito?Non vorrei fare tardi.."
"Cassie,sono le due e la festa è alle sette,come puoi solo immaginare di arrivare in ritardo..?!"
"Oh,mio caro Smoldy,mi stupisci,davvero. Cioè,come puoi pretendere che una donna si prepari in sole cinque ore?"
"Ma sai quante cose faccio io in cinque ore?"
"Sei una donna Ian..?"
"Emm,no.."
"Ecco.."
"Cioè,davvero vuoi farmi credere che sei così lenta? Ok che sei una donna,ma.." Lasciò intendere il ragazzo,finendo la frase così.
"Allora dovresti vedere Katie,non lamentarti di me.."Ridacchiò divertita Cassie.
L'attore assunse un'espressione shockata,"Wow.. Pensa il giorno del nostro matrimonio.. Dovrai prepararti almeno una settimana prima,piccola Cassie.."Fece ironico.
"I-il nostro matrimonio?"Tossì lei.
"Scusa.."Disse facendo il finto sostenuto,"Non avevo mica capito che le tue intenzioni erano quelle di sposarmi?Mi sarò sbagliato.."Fece con altezzosità.

La romana si lasciò sfuggire una risata,"Ah-ah-ah, no.."Disse secca,poi.
"Quanto sei scorbutica..Vorrei proprio sapere come fanno a sopportare te,invece.." Sbuffò ironico,lui.
"Bè,a me sembra che tutti riescano a sopportarmi, anto che a casa sentono la mia mancanza.."
"Te l'hanno detto loro?"Chiese Mike.
"No,però lo so.."Fece modesta,lei.
L'attore buttò la testa leggermente all'indietro e fece una piccola risata.
"Che c'è?"Chiese Katie,fingendosi infastidita.
"Sei abbastanza modesta,anche se penso che anch'io sentirei la tua mancanza.."
Katie arrossì lievemente,"Oh,Trevino,anche a me mancherà litigare con te!"
"Senti,ti andrebbe di fare una scommessa?"
"Dipende di cosa si tratta.."
"Facciamo che,se riesci a mangiare più velocemente di me l'ultimo pezzo di dolce che ti rimane,ti compro l'abito per questa sera.."
"Perchè secondo te non ho un abito per questa sera?"
Micheal corrugò la fronte,"Ce l'hai?"
"Ok,no,non c'è l'ho. E cosa succede se perdo?"
"Tu..mi darai..un..BACIO!"
"COSA?! te lo puoi scordare!"
"Hai paura di innamorarti di me,per caso?"
Katie socchiuse gli occhi e allungò la meno verso l'attore,"Preparati a sborsare un bel po di sodi,Mr. Trevino.."

"Ma certo che ti voglio sposare!"Esclamò subito lei,per poi mordersi al lingua.
Bene,brava Cassie,ora capirà che ci tieni davvero!
"Cioè..davvero credi che mi ci voglia una settimana?"Chiese lei,"Dovrò prepararmi un anno prima!"
Ian rise,"Dio! Non ci credo!"
"Sono solo un po perfettina...Allora,andiamo?"
"Signore,salvami tu!"Esclamò Smolder,rivolgendo lo sguardo al cielo.
"Ehi!"Lo rimproverò scherzosamente Cassie,"Alza le chiappe e segui tua moglie!"Ordinò poi lei,prendendo per mano l'attore.
Un gesto istintivo,diventato quasi abituale in tutti quei giorni.
L'attore seguì la ragazza come un cagnolino,"Neanche sposi e già comandi,mah.." Ridacchiò poi,passando il braccio intorno alle spalle dell'italiana,recandosi alla cassa per pagare.
Una volta pagato,l'attore si rigirò verso il signore dietro di loro,"Scusi,lei è sposato?"
Cassie rimase perplessa.
"Certo signore,perchè?"Chiese gentile l’uomo,sorridendo.
"Perchè questa ragazza sarà presto mia moglie e volevo sapere com'è la vita.. calcolando che è una rompiscatole nata,ecco.."

"Non credo propr.."
"Basta chiacchiere!"Lo interruppe Katie,"Are you ready?"Chiese con tono di sfida poi.
"3.."Cominciò l'attore,preparando il cucchiaino.
"2.."L'impugnò bene la romana.
"1,via!"Urlarono insieme.
La romana cominciò a mangiare velocemente,sporcandosi la bocca,quasi anche il naso.
L'attore alquanto convinto,si concentrò sul suo dolce ed in meno di due minuti ebbero finito di mangiarlo.
Trevino alzò lo sguardo trionfante,pensando che la romana stette ancora mangiando,quando la vide ripulirsi,poggiata comodamente alla sedia,con un'aria trionfante.
Sbiancò,"M-ma.."Cominciò a boccheggiare lui.
"Ho preso lezioni da Cassie!"Schioccò un occhiolino Katie,trattenendo le risate.
"Non vale!"
"Come 'Non vale'?La scommessa stava nel mangiare il dolce e io l'ho fatto!"
"Si,ma.."
"No,nessun 'ma',capito? Ora devi rispettare i patti.."
"Ok,va bene!"Disse lui,sbuffando.
"Non dirmi che ora sei arrabbiato..?!"
"Senti,prendiamo il cibo e andiamocene ok?"Disse l'attore,facendo un gesto della mano verso Robyn.
Questa arrivò in un minuto.
"Volete altro ragazzi?"
"Il conto.."
"Oh,no,è tutto già stato pagato.."
"No,no,Robyn,non scherziamo. Porta il conto.."Disse Micheal,prendendo il portafoglio.
"Te lo già detto Mike,è già stato tutto pagato.."
Mich guardò Katie,"Sei stata tu?"
La romana sgranò gli occhi,"Cavernicolo,mi sarebbe piaciuto,ma no,io non c'entro niente.."
"E' stato mio fratello.."Disse Robyn.
"Ian? E perchè?"
"Per ringraziarti a proposito di stare sempre il giro con Katie.."

"Oh,io sono sposato da cinquant'anni con la stessa brontolona,eppure sono ancora felice.."
Cassie arrossì come se avesse poggiato il viso su una brace.
"Bene,sono felice di saperlo.."
"E..a quando le nozze?"Chiese l'uomo.
Ian guardò Cassie,"Al giugno dell'anno prossimo. Vogliamo fare le cose con calma. Inoltre,la mia ragazza è un tipo perfettino e le serve un anno per organizzare tutto al meglio.."
Tutti e due puntarono lo sguardo su Cassie,"Già.."Mormorò imbarazzata, grattandosi la testa.
"Oh,sono davvero tanto contento per voi,congratulazioni e tanti tanti auguri allora.." Sorrise il signore,stringendo la mano dei due per congratularsi.
Cassie tossì,"Scusi,ma dobbiamo proprio andare.."Sorrise goffamente,tirando verso sé Somerhalder.
"Arrivederci,è stato un piacere.."
Non appena si allontanarono scoppiarono a ridere,"Ma cosa ti è saltato in mente?" Domandò anche un pò imbarazzata l'italiana.
"Volevo informarmi,sai il matrimonio è un grande passo e.. devo dirti che passare tutta la mia vita con te,è una proposta allettante,davvero tanto.."
Nel frattempo un vasto incendio stava prendendo vita sulle gote della ragazza,"B-beh.."
Venne subito interrotta dall'attore,"Va bè,matrimonio o no,non riuscirai a liberarti di me facilmente.."Ridacchiò,dando un piccolo bacio sulla testa a Cassie.

Mike e Katie corrugarono la fronte,poi però l'attore fece un ghigno,"Piccolo bastardo.."Sussurrò,tra sè e sè.
La romana subito capì ed il suo viso s'illuminò.
Cazzo,allora manca davvero poco!
Smolder è interessato a Cassie!,sclerò dentro di sè.
"Va bene.."Si riprese subito Micheal,"Poi ci penserò io con tuo fratello.."
"Ma tanto i soldi non li accetterà mai,lo conosci.."Sorrise Robyn.
"No,veramente non per quello.. E' che,come minimo,doveva comprarmi casa e macchina nuove di zecca per aver sopportato questa ragazza,all'apparenza tanto dolce e gentile.."Corrugò la fronte lui,alludendo a Katie che presto lo incenerì con lo sguardo.
"Mike,io ti conosco e so che solo tua mamma ti può sopportare per più di un'ora e credo che Katie sia davvero una santa,perchè,da quello che ho capito,passate molto tempo insieme.."
"Bè,si dovrebbe sentire lusingata.."Disse Micheal.
Le due rotearono gli occhi.
"Per fortuna che ci sei tu che mi capisci,Robyn.."Disse Katie.
"Ma figurati! E poi tra donne bisogna sostenersi.."
"Ma tu non dovresti essere la sorella di Ian..?"Chiese Trevino.
"Si,e allora?"
"Dov'è finito il gene della gentilezza?!"
"Con te sarebbe sprecato!"Rispose Robyn,"E poi lo sto usando con Katie.."
"Donne.."Sbuffò lui.
"Cavernicoli.."Lo imitò Katie.
"Innamorati.."L'imitò Robyn,facendo ammutolire Katie,"Seguitemi,ho preparato i vassoi.."
Mike rivolse un'occhiata alla romana che,da quel momento non parlò più,fin quando non arrivarono all'entrata.
"Oh,prendo io.."Sorrise lei, prendendo un vassoio,recandosi verso la macchina dell'attore,senza neanche degnarlo di uno sguardo.

"Oh,Somerhalder,tu e le tue minacce!"Esclamò Cassie,dirigendosi verso l'auto.
"Pronta per fare shopping?"
"Prontissima! Dove mi porti?"
"Da Valentino.."
"Valentino lo stilista?"Chiese lei,spalancando gli occhi.
"Si,proprio lui.."
"No,Ian,non ci salgo in macchina se andiamo da lui.."
"Perchè? Non ti piace come stilista? Preferisci Chanel?"
"Eh?! No,no,è favoloso,ma sai quanto costa!?"
"Certo! Ma ti ricordo che il portafoglio è mio.."
"Appunto!"Esclamò Cassie, "No,Ian,davvero. Piuttosto cerco di mettere insieme qualcosa con quello che ho.."
Smoldy fece un passo aventi e le afferrò una mano,"Ti prego Cassie,lasciati coccolare da me.."
"Ma.."
"Piuttosto prendi il vestito con il prezzo minore,se questo ti può rendere felice.."
La ragazza abbozzò un sorriso,"L'unico abito che costerà 'poco' sarà sui tre mila dollari se non di più.."
"Ti prego.."Disse lui,facendo il labbrino tremolante.
"Te li ridarò..un giorno.."
"Spero proprio che sia una battuta, piccola Cassie.."
"No,no,non credo proprio.."
"Diciamo che non sono materialista..Preferirei un ringraziamento,ecco,un altro tipo di ringraziamento.."Lasciò intendere Smolder,ammiccando.
"Trevino,esci dal suo corpo!!!"Esclamò Cassie,allontanandosi da lui,fingendo una faccia impaurita.
Ian si mosse,come se avesse le convulsioni e poi si appoggiò all'auto.
I due scoppiarono a ridere.
"Oh,mia salvatrice!"Esclamò lui,ritornando a stare dritto.
"Non esageriamo!"
"Si,tu..tu mi hai liberato dal demone,ora vieni con me sul mio cavallo bianco e cavalchiamo verso il mio castello per andare a sposarci!"Esclamò Ian,porgendole una mano.
"E come rifiutare?"Chiese Cassie, prendendogli la mano.
Smoldy le aprì la portiera,la ragazza salì in macchina e,una volta che anche l'attore si fu seduto sul posto del guidatore,i due partirono.

 
 
 
 
 
 
Buon pomeriggio a tutte!
Oggi è rincominciata la scuola e vorremo tanto tornare a giugno D:
Cercando di non pensarci,cercando di non deprimerci,pubblichiamo questo nuovo capitolo.
Speriamo davvero che vi piaccia!
Grazie  mille a tutti voi che ci seguite :3
 
Ps. Vorremo ringraziare Fefy94,ancora una volta,per il fatto che recensisce praticante ogni capitolo e ci scusiamo per il fatto di non averle risposto alle ultime due recensioni.

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Capitolo 31
*** Kaboom. ***


KABOOM
          -Capitolo trenta-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Ciao Robyn!"Gridò Mike,uscendo dal locale.
"Ciao!"Esclamò Katie.
"Fate buon viaggio ragazzi!"Disse lei,salutandoli con la mano per poi ritornare dentro il ristorante.
"Sei per caso imbarazzata?"Chiese Trevino,aprendo il baule dell'auto.
"Mh? No,no perchè?"
"Bo,hai una strana espressione.."
"Che espressione?"Chiese la romana, facendo finta di sistemare i vassoi,pur di non guardarlo.
"Dai,su,non mi guardi neanche negli occhi.."
La ragazza corrugò la fronte,"Ma che dici..?"Sussurrò.
"Ecco la dimostrazione,ancora non mi guard..."
"Scusa se non ho occhi solo per te,Trevino!"Esclamò Katie,alzando lo sguardo,"Mi dispiace davvero tanto se tu non sei al centro di ogni mio pensiero!"Roteò gli occhi, salendo in macchina.

"Oh, mia piccola principessa.. è convinta di sposarmi?"
"Certo,mio principe.."Rispose Cassie in modo teatrale.
"Un uomo umile come me,prendere in sposa una ragazza di tale bellezza come lei.." Disse Ian,in un modo particolarmente sexy.
"Bè,riflettendoci però.. Forse non fai per me..Preferirei più Brad Pitt! Matrimonio annullato!"Esclamò Cassie,tutto d'un tratto.
All'attore per poco non uscirono gli occhi fuori dalle orbite.
Era da fotografare,con quell'espressione era davvero fantastico!
"Ian,scherzo!"Disse Cassie,scoppiando a ridere.
"Lo spero per te,perchè sono ancora in tempo per tornare all'hotel e farti andare alla festa nuda..il che non sarebbe poi così male.."Disse lui,malizioso.
"Smoldy,o smetti di fare l'arrapato,o mi vado a sedere nei sedili posteriori.."
"Ok,va bene,cercherò di controllare i miei bollori.."
"Bravo ragazzo!"Esclamò la ragazza,mettendo la mano fuori dal finestrino.
Venti minuti dopo,Ian parcheggiò davanti all'atelier di Valentino.
Cassie uscì dall'auto e si fermò ad osservare la struttura.
Non ci poteva credere.
Stava entrando in uno dei posti più famosi al mondo.
Cioè,Valentino avrebbe benissimo potuto essere passato di li.

Mich salì in macchina,"Katie.."Iniziò,accendendo l'auto.
"Senti Micheal,non mi va di sentire stupidaggini,ok?"
"Volevo solo dirti che faccio lo stupido perchè non so come relazionarmi in modo serio con te.."Disse lui.
La romana girò il viso verso l'attore,"Cavernicolo,sono come qualsiasi altra persona..non è che se mi parli in modo serio succede qualcosa.."
"Lo so,è che ho paura di dire qualcosa di sbagliato.."
"Ah,certo,perchè facendo lo stupido non dici cretinate,vero?"
"Ma almeno così non puoi prendere quello che dico seriamente.."
"Ma così.."La romana s'interruppe un attimo,"No, niente.."Sbuffò poi.
Il ragazzo la incitò a continuare con lo sguardo.
"E' soltanto che.. a volte,credo che potrei prendere seriamente le tue stupidaggini.. Non c'è mai qualcosa di serio..E con questo non intendo dire che non bisogna ridere,anzi,amo ridere con te.."
Sulle labbra del ragazzo si dipinse un lieve sorriso.
"Però,aspetta.."Continuò lei, "Hai forse paura di farti sfuggire qualcosa,parlando in modo serio con me,che forse non dovrei sapere?"
Vai Katie,con queste domande contorte di sicuro lo impressionerai!
O forse spaventerai
,le suggerì la sua vocina.
"No,non devo nasconderti proprio nulla.."Disse Mike.
"Sicuro?"Chiese la romana.
"Si.."
"Sicuro,sicuro,sicuro?"
"Ah-ah..non ti nascondo niente che non ti possa interessare.."
"Quindi mi nascondi qualcosa!"
"Dio,Katie,sono cose personali.."Disse Trevino,"Come se tu non mi nascondessi qualcosa.."
"B-bè..che c'entro io ora?"
"Colpita e affondata!"
"Ma che cavolo dici?"Quasi urlò la romana.
Mike rise sotto i baffi.
"Colpita e affondata.."Ripetè lei a bassa voce,"Neanche fossi una barca.."Continuò a borbottare.
"Bè,quasi.."La stuzzicò lui.
"Trevino,farò finta di non aver sentito.."L'attore non ebbe il tempo di replicare,"Anzi no,mi urti,ok? Ok!"Finì,nervosa.
"Tu sei matta e,davvero,mi preoccupi seriamente.."
 
"Sai,non avrei mai creduto di poter vedere l'atelier di Valentino,anche soltanto da lontano.."Sussurrò Cassie,ancora meravigliata.
"E invece,eccoci qua.."Disse Smolder,spingendo la porta.
"E mai avrei creduto di poterci entrare,un giorno,con te.." Sussurrò poi,ammiccando al ragazzo.
"Mi piace quando ti diverti a flirtare con me,piccola Cassie.."Le sussurrò Sexyhalder all'orecchio.
Quelle parole le fecero venire i brividi,forse per il troppo silenzio,o forse,la vicinanza che,oramai,era fin troppa.
"Su,entriamo!"Disse la ragazza,scrollando un po le spalle e entrando nell'atelier.
"Buon pomeriggio.."Disse una commessa,avvicinandosi.
"Salve.."Disse Cassie,un po intimorita da tutto quel lusso che la circondava.
"Cosa posso fare per lei?"Chiese la donna.
"Vorremo vedere dei capi di una collezione degli anni ottanta,a sua scelta.."Disse Ian,intromettendosi.
La commessa sgranò gli occhi,"Non credo che in magazzino ci siamo ancora dei capi simili.."
"sono certo che riuscirà a trovarne alcuni.."Disse l'attore,prendendo il portafoglio e mostrando delle banconote,cioè molte banconote.
"Vedo cosa posso fare..."
E così dicendo,la commessa sparì dietro a un'enorme porta d'oro.
"E allora è proprio vero che con il denaro vai dappertutto.."Sussurrò Cassie, divertita.
"Bè,sì,non proprio tutto.. le persone non puoi comprartele.."
"Vero.. le tue perle di saggezza,Smoldy.."
"Visto?! Quando voglio so essere molto.."Il ragazzo non finì la frase che l'italiana lo interruppe, "E' una frase banale!"Esclamò,scoppiando in una fragorosa risata,nel vedere l'espressione sbigottita dell'attore.
In quel momento la commessa tornò,con le mani piene di scatole.
"Ha fatto in fretta.."Sussurrò Ian.
"Sai com'è,gli hai mostrato mezzo portafoglio.."
"Questi sono alcuni degli abiti che ci sono rimasti,ora vado a prendere delle scarpe e degli accessori.."Disse la commessa,ritornando nella stanza.
I due ragazzi le sorrisero.
"Se vuole andare a cambiarsi il camerino è quello li.."Disse la donna,indicandole un velo bianco panna che copriva una rientranza nel muro, "Mentre lei,signore,può andare ad accomodarsi su quella poltrona..quella imbottita di fronte al camerino.."
"Grazie mille.."Disse Cassie,prendendo le scatole e,aiutata da Ian,si diresse in camerino.

"Ah,io ti preoccupo?"
"Certo.."Rispose Mich,annuendo.
"Ma dico,ti sei mai fatto un esame di coscienza? Ti sei mai osservato?"
"Certo e mi trovo estremamente sexy.."
"Oh,ma ti prego,non in quel senso! Mentalmente intendo.."
"Perchè? Cosa c'è che non va in me?"
"No,niente..è solo che a volte sembra che alimenti il tuo cervello con una verza rinsecchita.."
L'attore guardò la romana ed imitò il verso di un gatto arrabbiato,scoppiando a ridere.
"Sembrava più un gatto schizzato,pessima imitazione.."Lo smontò lei,cercando di non ridere.
"Infatti,tu sei schizzata!"
"Mai quanto te,Mike.."Quasi sussurrò.
L'attore si ammutolì un attimo e sgranò gli occhi,"Mike? No,non ci credo! Mi hai appena dato un nomignolo.."
"Bè,meglio di 'cavernicolo' eh,non credi?"
"Pensavo fosse in tono dispregiativo.."
La ragazza non lo ascoltò,"Comunque tranquillo,non succederà più.."Sorrise divertita.
"Tu hai un debole per me,ne sono convinto.."
"Bè,i decerebrati mi hanno sempre un pò intenerito,Trevino.. Allora,ora dove si va?"

L'attore rimase lì vicino al camerino.
"Smoldy,perchè non ti siedi?"
"Bè,magari potresti aver bisogno di un.."Si schiarì la voce,"Di un mio aiuto,ecco.."
"Ho diciotto anni,so vestirmi.."Ridacchiò lei,"Comunque apprezzo il gesto,ma davvero,siediti.."
"Sicura? Sai,sei un pericolo ambulante e.."
"IAN! Non sono mica davvero un disast..."
BOOMBADABOOM!
"Cassie,tutto bene?"
Smolder aprì d'istinto la tenda del camerino,vedendo le scatole tutte a terra, compreso lo sgabello posto nel camerino,e Cassie praticamente mezza nuda.
"Cassie!"Esclamò l'attore,andandole vicino e scostando alcune scatole che le erano finite addosso.
"Mh-m.."Mugugnò lei,poggiando le braccia contro le pareti che la circondavano,per cercare di rialzarsi. 
"Aspetta.."Disse Ian,risistemando lo sgabello e poggiandoli sopra le scatole che aveva in mano. Poi si girò verso la ragazza e le allungò la mano. Questa l'afferrò e lui l'aiutò ad alzarsi.
Si ritrovarono vicinissimi.
"Come stai?"Chiese Sexyhalder,alitandole sul naso.
"Credo di aver picchiato la testa,ma nulla di grave.."Rispose l'italiana,incatenata dagli occhi del ragazzo.
"Sicura?"
Si tenevano ancora per mano.
"Si,tranquillo,al massimo mi verrà un bernoccolo..un'enorme bernoccolo.."
Ian sorrise.
In quel momento si sentì un cellulare suonare e,solo così,Cassie si rese conto di indossare solo i pantaloncini di jeans e il reggiseno.
Anche Smoldy se ne accorse,perchè abbassò lo sguardo.
"Il cellulare,Ian.."Disse la giovane,portandosi le braccia al petto per coprirsi.
L'attore si schiarì la gola e poi rispose,"Si?"
Cassie gli fece segno che lei andava a provare i vestiti e,imbarazzata,si chiuse la tendina alle spalle.

"In che senso 'dove si va'..?"
"Dove mi porti a prendere il vestito?"
"Ah,si,già,il vestito..dove ti porto a prendere il vestito?"Bofonchiò tra se e se Mich.
"Non sai dove portarmi?"Chiese Katie,con altezzosità.
"Certo che so dove portati.."Rispose lui,orgoglioso.
"Dove?"
"B-bè,adesso chiamo Ian e lo raggiungiamo.."
"Cosa c'entra lui adesso?"
"Bè, sicuramente starà facendo comprare un vestito a Cassie e così noi lo raggiungiamo.."
"Ma chi ti dice.."
"Sentì,non prendermi in giro,sappiamo entrambi che è così.."Disse Trevino, interrompendola e componendo il numero dell'amico.
"No,qui il fatto è che tu non sai proprio.." Non terminò la frase che Michael le parlò sopra,"Ehi amico,dove siete?"
Lei roteò gli occhi.
"Ah,perfetto! Ok,vi raggiungiamo..No,è che anche lei ha bisogno di un vestito.."
"Così mi fai sembrare la poverella d'Assisi.."Sbuffò sottovoce Katie,rivolgendogli occhiate omicide.
"Perfett..Amico,sei sicuro di sentirti bene?Ho per caso interrotto qualcosa?"Chiese malizioso.
"E vedi di guidare!"Esclamò l'italiana,afferrando il cellulare dalle mani dell'attore, "Ma che diavolo fai?!" Esclamò Mike.
"Ian,non so dove siete,ma ora arriviamo.. Sai,questa specie di cavernicolo sta alla guida e dato che comincia a fare film pervertiti riguardo te e Cassie non vorrei che mi portasse nel deserto o,peggio ancora,in un dirupo.."Spiegò logorroicamente Katie,"Detto questo,see you soon!"Concluse,chiudendo la chiamata.

Smolder cominciò a ridere da solo.
"Ehi,che succede?"Chiese con una risatina la ragazza nel camerino,facendosi trasportare da quella meravigliosa risata.
"No,niente,ora ci raggiunge la nostra coppia preferita.."Disse Ian,ridendo ancora.
"E sarebbe...?"
"Michael e Katie..Non pensavo mica che Katie fosse così.."S'interruppe subito.
La ragazza spostò la tendina del camerino,guardandosi ancora allo specchio.
L'attore vide il riflesso di Cassie e si perse involontariamente,o forse,ad osservare millimetro per millimetro il vestito,o meglio,il corpo che il vestito tentava di nascondere.
Era di un blu intenso,a tubino,che lasciava la schiena praticamente scoperta.
"Dicevi?"Chiese lei,sistemandosi.
"Non pensavo fosse così bella.."Continuò l'attore.
Cassie s'irrigidì,"T-ti piace Katie?"
"Eh?! No,no,no!"
Cazzo,Ian,è solo un vestito!
Bella figura di merda!
"Cioè, intendevo,logorroica.."Aggiunse poi,cercando di comparire tranquillo.
Cassie rise,"Non è logorroica,semplicemente cerca di far valere le sue ragioni.."Disse lei,uscendo dal camerino,"Allora?"Chiese facendo una giravolta su se stessa,"Ti piace?"Chiese,poggiando un piede nudo sopra l'altro.
Ian si accomodò sulla sedia e poi poggio una mano sul mento,in modo che andasse anche a coprirgli la bocca,poggiando il gomito di quella mano sulla gamba destra.
"Molto bello.."Disse.
"Oh,non ti piace?"Chiese la ragazza guardandosi allo specchio posto non troppo lontano dal camerino.
"Cassie,ti ho appena detto che è molto bello.."
"Si,ma l'hai detto..non so..come se in realtà non ti avesse colpito.."
"Ascolta,deve piacere a te,non a me.."
"Visto? Non ti piace.."
"Ma no,non ho detto questo.."
Cassie scosse la testa,"No,adesso mi vado a cambiare.."
E così dicendo rientrò di nuovo nel camerino.
Sexyhalder si lasciò sprofondare nella poltrona.
Accidenti a lui e alla sua boccaccia.
 
"Te la mai detto nessuno che sei una maleducata?"
"E a te,te l'ha mai detto nessuno che non si usa il cellulare mentre si guida?"
Trevino non rispose e così i due rimasero in silenzio,finchè non entrarono nell'atelier.
Katie individuò subito Ian e,quando gli si fu avvicinata,notò che in viso aveva una strana espressione.
"Ciao Ian!"Lo salutò Katie,allegra.
"Oh,Katie!"Esclamò lui,con gli occhi lucidi e speranzosi,"Per fortuna che sei arrivata!"
"Che succede?"
"E' da più di mezz'ora che prova vestiti e ancora non ha trovato niente che la soddisfi! Sto impazzendo!"Rispose Smoldy,passandosi una mano nervosamente tra i capelli.
"Ok,tranquillo,ci penso io.."
E così dicendo,la romana si avvicinò al camerino.
"Cassie,sei li dentro?"
"Si,ciao Katie!"
"Senti,che ne dici di uscire?"
"Non ci penso minimamente.."
"Perchè?"
"Perchè questo è l'ultimo vestito che mi è rimasto da provare,ma davvero non posso uscire!"
"E dai,esci e fammi vedere come ti sta!"
"No,mi vergogno!"
"Ma perchè?!"
"Perchè si..non è proprio nel mio stile.."
"Va bè,tu fammi vedere lo stesso come ti sta.."
Cassie sospirò,"Mh,ok,ma che nessuno rida,intesi?"
"Certo.."Disse l'amica,andandosi a sedere su un bracciolo della poltrona,accanto a Ian.
"Capito Mike?"Chiese girando la testa vero l'attore,"Non osare ridere.."
"E perchè lo dici solo a me?"
"Perchè sei tu che di solito lasci uscire strane esclamazioni.."
"Strane esclamazioni..io?Bah"Ripetè bofonchiando Mich.
"Eccomi!"Disse in quel momento Cassie,uscendo dal camerino,con una mano sopra gli occhi,in modo da non guardare in faccia gli amici.
In effetti Cassie non aveva tutti i torti,quello non era proprio il suo stile.
Indossava dei pantaloni lunghi a vita alta di pelle nera,una camicetta bianca,un po trasparente infilata in essi e che aveva una scollatura generosa. Sopra di questa vi erano anche delle bretelle nere,attaccate ai pantaloni.
Sulle mani aveva dei guanti corti fatti interamente di pizzo e in testa una fiocco enorme.
"Sembri.."Iniziò la romana,cercando la parola adatta.
"..MADONNA!"Esclamò Mike.
"Oddio,lo sapevo! Sono orribile!"
"No,no.."Disse Mich,"Sembri Madonna la cantate!"
Katie fulminò con lo sguardo l'attore,"Che cazzo stai dicendo?"Sussurrò,cercando di non farsi notare dall'amica.
"B-beh.."Smolder sollevò un sopracciglio con una faccia perplessa,cercando di non far sentire a disagio Cassie,"F-forse.."Si grattò un sopracciglio,continuando a trovare delle parole carine per dirle che quel vestito faceva decisamente..schifo?!
"Cassie,secondo me non è il vestito..adatto per te,ecco.."Spiegò la romana, utilizzando quel poco di tatto che,dopo una convivenza di ben due settimane con Trevino,le era rimasto.
La ragazza sbuffò,abbattuta.
"Dai su,ora io e Trevino andremo dalla commessa e chiederemo altri vestiti un pò più.."La romana venne interrotta da Mike,"DECENTI,che non somiglino a questi,dalla serie 'Sono in crisi di mezza età e devo sembrare a tutti i costi moderna e giovanile, non sapendo di mettermi in ridicolo e di risultare una pazza oca vecchia,appena uscita dal manicomio'.."Spiegò con tutta calma.
Cassie sgranò gli occhi,"Ma... Mike!!!"
"A te stava bene,ma.."
"Ok, basta!"Lo interruppe la romana,"Ho sentito fin troppo,vieni con me!"Si voltò lei, cominciando a camminare.
"No,sul serio,poi con quei guanti..Non lo pensi anche tu,Ian?"chiese beffardo, facendo disegnare sul volto di Smolder un'espressione divertita.
"Scusate.."Intervenne Katie,"Vado a farlo internare in manicomio!"
E così dicendo lo trascinò via,afferrandolo per un braccio.
Cassie guardò Ian e andò a sedersi al posto di Katie.
"Uffa!"Esclamò,incrociando le braccia all'altezza del petto.
"Dai,tranquilla che adesso troviamo qualcosa che fa per te,ok?"
La ragazza si morse il labbro inferiore,"Si,va bene. Solo che Madonna è uno dei modelli più forti degli anni ottanta e mi sarebbe piaciuto vestirmi come lei.."
"Bè,magari si può trovare una specie di via di mezzo.."Azzardò Smoldy.
"Dici?"
"Secondo me si.."Rispose lui,sorridendo.
Cassie ricambiò e poi si alzò,per dirigersi di nuovo verso il camerino.
"Anche se devo dire.."Disse Ian,facendo una pausa per permettere alla giovane di girarsi, "Che quei jeans mettono in risalto il tuo fondo schiena.."
 
"Ma che ti salta in mente?!"Chiese Katie,a bassa voce.
"Che ho fatto?!"
"Ti avevo detto di non dire niente!"
"No,tu mi hai detto di non ridere.."
"Va bè,più o meno è la stessa cosa..!"
"No,non è.."
In quel momento la commessa si avvicinò a loro, "Buon pomeriggio,come posso esservi utile?"
"Siamo con quei due ragazzi.."Rispose la romana,indicando Cassie e Ian, "E la signorina laggiù,vorrebbe provare altri capi.."
"Mh,non so se abbiamo ancora qualcosa.."
"La prego,potrebbe controllare?"Chiese Mike,intromettendosi.
"D'accordo.."
"Grazie.."Dissero i due in coro.
"Ora torniamo la e tu te ne stai zitto.."Disse Katie,fulminando l'attore con lo sguardo.
"Ma.."
"Shh!"Esclamò l'italiana,dirigendosi verso Somerhalder.

"Ragazzi,credo che sia quello giusto.."Disse Cassie,dal camerino,quindici minuti dopo.
"Finalmente!"Esclamò Mike.
Katie gli diede una gomitata,"Ti ricordo che poi ci sono io.."
"Ian,se davvero mi vuoi bene,sparami!"Disse Mich,intrecciando le mani,per pregarlo.
"Mi dispiace amico,se devo soffrire io,allora anche tu dovrai.."
"Allora,posso uscire?"
"Certo!"Esclamò la romana.
La ragazza scostò la tenda.
Cassie indossava dei pantaloncini di jeans chiari alti,una canottiera larga,infilata dentro di essi,di un colore che non si capiva bene se era arancione o rosso. Infine,sopra di essa,aveva una giacchettino di pelle nera.
Smolder ne rimase incantato,Mike cominciò a fischiare,"Woo-hoo,che bellezza!" Esclamò lui,entusiasta.
"Sei bellissima,tesoro!!"Esclamò Katie,rimanendo a bocca aperta.
"Cavolo!"Esclamò Ian,dopo un pò,studiando ogni minima curva del suo corpo,"Sei fantastica.."
"Ok,hai lasciato Somerhalder senza parole,stasera sarai sotto le sue lenzuola,te lo assicura l'esperto.."Sorrise Micheal,schioccandole un occhiolino.
"Ma per chi diavolo mi hai preso? Cavernicolo!"Esclamò Cassie,dopo che Katie gli diede un pugno sul braccio.
"Ahi! Stavo scherzando!!"
Smolder cominciò a ridere,divertito dalla scena.
"Bravo,bell'amico! Almeno difendimi.."Si lamentò Trevino.
"Te lo sei meritato.."Continuò per ridere sempre più forte.
"Ok,Trevino,non è che potresti chiedere alla signora qualche abito per me?Senza che torno indietro?Nel frattempo misuro qualche capo che si è provata anche Cassie prima.."Chiese gentile Katie,chiudendosi già nel camerino.
"Oh,se vuoi andiamo io e Cassie.."S'intromise Somerhalder.
"No,tranquillo,già è tanto che sei qui seduto su questa poltrona da più di un'ora, credo.."Ridacchiò divertita lei,accennandogli un sorriso tenero.
"Eeeeh no!Quello che ho passato io,deve passarlo anche lui.."Disse Ian,indicando Mike,"Ora tocca a lui stare lì seduto,almeno io mi sgranchisco pure un pò le gambe.."
"Sì,certo,una ripicca nei miei confronti..Dillo che vuoi stare con Cassie!"Sorrise beffardamente Micheal.
"Anche.."Ammise l'attore,sorridendo a Cassie.
"Ok,vado a cambiarmi.."Fece una risatina Cassiopea,un pò imbarazzata per come aveva ammesso Smolder,un Dio per lei,di voler essere in compagnia,anzi in sola compagnia,con lei!
La romana si gustò la scena da dietro la tendina,sorridendo al pensiero che ora l'amica stesse per svenire nel camerino affianco.
Cassie si scompigliò un po i capelli e poi,insieme a Ian,andò incontro alla commessa che nel frattempo si era sistemata dietro al bancone di vetro che si trovava al centro nel negozio.
Appena li vide avvicinarsi sorrise.
"Mi scusi se la disturbo,ma,la mia amica vorrebbe provare altri modelli,sempre stile anni ottanta..non so,dei vestiti,non solo più pezzi.."
"Si,ok,forse ho quello che sta cercando.."
"Grazie mille.."Disse Cassie,sorridendole, "Ah,non è che c'è un altro camerino dove posso cambiarmi?"
"Certo,è li,vicino ai jeans.."
"Ok,grazie ancora.."
L'italiana si diresse verso il camerino,ci entrò,ma subito fece sbucare fuori la testa, "Smoldy?"
"Mh?"Chiese lui,avvicinandosi.
"Ho lasciato i miei vestiti nel camerino di Katie,non è che puoi prenderli?"
"YEP!"Disse lui. L'attore si girò verso Trevino,"Hei,Mike! Mi porti i vestiti di Cassie?"
"Sure,bro!"Rispose Mich e,in un nano secondo,scostò la tendina del camerino di Katie.
Questa sussultò, "MA CHE CAZZO FAI?!"
"Alla tua amica servono i suoi vestiti.."Rispose lui,calmo.
"Ma non si usa più avvisare?!"Chiese la romana,raccogliendo i vestiti di Cassie, "Avrei potuto benissimo essere nuda!"
"Io di certo non mi sarei scandalizzato. Ne ho viste tante di donne nude.."
Katie assunse un'espressione schifata,"Dopo questa affermazione,sbrigati ad uscire, prima che ti strozzi con le mie mani!"Esclamò,arrabbiata.
"Oh,che paura.."La prese in giro l'attore.
"Allora? Che fai,non te ne vai?"Chiese la ragazza,rimanendolo a fissare.
"Se mi dai i vestiti che hai in mano,magari posso portarglieli.."Spiegò,inarcando le sopracciglia.
Ma.. Katie,ti sei forse rincretinita?
"Già,che stupida"Mormorò,"E' che tu mi fai diventare stupida,quasi quanto te!"Si giustificò,porgendogli i vestiti.
 
Non appena videro Mike aprire di scatto la tenda,scoppiarono a ridere tutti e due,"Il tuo amico me la farà esaurire"Esordì lei.
"Lo sa e lo fa apposta,a lui piacciono le sfide,nessuno mai gli ha saputo tenere testa.. Un pò come te e me,soltanto che lei è più aggressiva e lui più.."
Smolder non finì la frase che la terminò la ragazza,"Pervertito!"Esclamò,provocando le sue risa.
"Già.. Però si piacciono,no?!"Chiese l'attore,cercando di fare il più vago possibile.
"Se pensi di potermi riuscire a estorcere qualche informazione per Trevino,hai già fallito.."Disse divertita lei.
"Ok,forse Katie ti sta contagiando.."
"Voillià,Madame.."Sorrise Mike,porgendo i vestiti a Cassie,che afferrò prontamente Ian.
"Che c'è amico? Hai intenzione di vestire tu la piccola Cassie?"Fece malizioso.
"Mi sembra più che ovvio!"Disse Sexyhalder,"Sono un tipo molto geloso e territoriale..come un cane.."
"Tra i due sono io il cane,solitamente.."
"Bè,anche i vampiri sono territoriali.."
"Si,ok,ragazzi.."Disse Cassie,intromettendosi nella discussione scherzosa tra i due, "Qui nessuno veste nessuno,sono grande abbastanza per cavarmela benissimo da sola,grazie.."
"Sicura? No,perchè con i reggiseni ci so fare.."Disse Mike.
"Trevino,vai tranquillo,al massimo chiedo aiuto a Ian.."Rispose la ragazza,prendendo i vestiti dalle mani di Smoldy e rientrando nel camerino.
"Wow,amico,ti ha smerdato!"Esclamò Somerhalder.
"Pff..troppo tempo con Katie l'ha sta rovinando.."Disse Micheal, bofonchiando e tornando a sedersi sulla poltrona,davanti al camerino di Katie.
"Cassie,sei tu?" Chiese Katie,sistemandosi il vestito,ancora chiusa nel camerino.
Nessuno rispose.
"Bene ora divento anche matta..E bravo Trevino che mi fai diventare matta.." Borbottò,sbuffando.
Continuò a sistemarsi il vestitino floreale che indossava,abbastanza corto,ma anche abbastanza da.. PERFETTINA!
"Ehi!"Esclamò la ragazza uscendo dal camerino,"Per cas..OH MERDA,TREVINO!" Urlò impaurita la romana.
Il ragazzo continuò a guardarla divertita,"Farò finta di non aver sentito nulla.." Sorrise maliziosamente.
"Non mi sembra che hai sentito chissà cosa.."Arrossì violentemente,"Si sa che mi farai esaurire e già sei a buon punto.."
L'attore continuò a ridersela sotto i baffi.
"Comunque dove sono Smolder e Cassie?Mi serve un loro consiglio sul vestito.." Divagò lei,nervosamente.

"Allora? Sei lenta anche nel rivestirti?"La prese in giro Smolder.
"Ad ogni cosa,il suo tempo.."Rispose lei,sorridente,sistemandosi i capelli nel camerino.
"Al tre apro.."
"Ma Smolder.."Lo riprese Cassie,corrugando la fronte.
"1.."
"Non si fa,lo sai.."
"2.."
"Non ti sposo.."
"3!"
Smolder scostò la tendina e trovò Cassie in una posa sexy,che ammiccava verso di lui attraverso il riflesso dello specchio,con uno sguardo alla Katherine.
L'attore rimase stupefatto e quasi non gli uscirono gli occhi dalle orbite.
Cassie non resistette e scoppiò a ridergli in faccia.
"Ok,questa non me l'aspettavo,piccola Cassie!"Esclamò divertito.
La ragazza si girò verso di lui,"Kaboom,Ian.."Disse,facendogli l'occhiolino.
Lentamente si avvicinò a lui e gli posò le entrambe le mani sulle spalle.
Smoldy sembrava evidentemente stupito e questo fece capire a Cassie che questa volta le redini del gioco le aveva lei in mano.
E questo le piaceva.
"Baciami o uccidimi,cosa sceglierai?Anche se sappiamo entrambi che sei capace di fare soltanto una delle due cose.."
Somerhalder iniziò a boccheggiare, "Io.."
"Tic,toc.."Lo interruppe l'italiana,staccandosi da lui," Tempo terminato. Su,andiamo a vedere che vestito sceglierà Katie.."

"Non è quello giusto.."Disse Mich.
"Come non è quello giusto?"
"Semplice: non fa per te!"
"Ma scusa lo saprò si o no,se fa per me,giusto?"
"Pensala come vuoi,ma quel vestito non ti sta bene..è troppo da brava ragazza.."
"Perchè,io sarai una cattiva ragazza invece?"
"No,ma...perchè devi sempre fare la testarda?!"
"Non.. io non sono testarda! Sto soltanto chiedendo,sai,tra noi umani funziona così.. Dovrei forse comprarmi un manuale del tipo 'Come vivere con un cavernicolo'?"
"E io dovrei forse comprare un manuale del tipo 'Come vivere con una gallina che sputa veleno su di te ventiquattro ore su ventiquattro'?"
"Io non sputo veleno su di te.."
"Già,è tutta una cosa per mascherare l'interesse,ormai evidente,per me.."
"Tu?Interessare a me?"Chiese,corrugando la fronte,come per sfotterlo.
"Già e anche tanto.."Si avvicinò lui,alzandosi dalla poltrona.
"Trevino,non sai quanto ti stai sbagliando.."
L'attore continuò ad eliminare le distanze,poggiando le sue mani sulla schiena della romana,"E allora mi sbaglierò.."Le soffiò sul viso.
"Sei un idiota.."Balbettò lei,cominciando ad andare nel pallone.
"Sei insopportabile.."
"Psicopatico.."
"Oca.." Eliminò ancora le distanze.
"Cavernicolo.."

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Capitolo 32
*** Il gioco della bottiglia. ***


IL GIOCO DELLA BOTTIGLIA
-Capitolo trentadue-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Io voglio baciarti.."Disse Smolder.
La ragazza cominciò a tossire,strozzandosi con la saliva,"C-cosa?"Chiese con voce stridula.
"Frase da copione,no?!"
"Mio Dio,mi hai fatto prendere un colpo.."Riprese a respirare regolarmente l'italiana,cominciando a smaltire un pò quel colore violaceo che aveva preso posto sul suo viso.
"Bè,devo dirti che non mi dispiacerebbe e..Va bè,meglio non parlarne,dato che, dalla tua reazione,il solo pensiero di sfiorare le mie labbra ti disgusta.."Disse Sexyhalder,con tono amaro.
"Ma che sei scemo?!"Esclamò l'italiana,"C-cioè, voglio dire.. chi mai sarebbe in grado di pensare una cosa del genere riguardo te?"
"Quindi.. mi baceresti?"
"Si,bè,no..cioè,possiamo andare da Katie e basta?"Chiese l'italiana,che ormai era diventata così rossa da poter assomigliare a un semaforo,"Per favore?"Aggiunse,quando vide l'espressione divertita di Ian.
"Ok,va bene,ma lo sai benissimo anche tu che questa storia non finisce qui.."Rispose lui,iniziando a camminare.
"Lo so.."Sussurrò Cassie,"Purtroppo.."

"Sai,ho finito gli insulti.."Disse Mich,fissandogli le labbra.
"Io invece ne avrei ancora un po.."Disse la romana,deglutendo rumorosamente.
Oddio,se lo sentiva,si sarebbero baciati.
"Ragaz.."Disse Smoldy,bloccandosi di colpo.
Katie fece un salto alto tre metri per lo spavento,mentre Trevino si allontano dalla ragazza molto velocemente.
"Ian!"Esclamò Cassie,dandosi una sberla in fronte.
"Ops"Disse lui semplicemente.
"Scusateci.."Disse Cassie, "Ora noi ce ne andiamo..voi fate come se non fossimo mai comparsi. Torniamo tra dieci minuti.."Afferrò il polso dell'attore.
"Che?! No,restate!"Disse Katie,"C-che ne pensate di questo vestito?"
"Mh.. secondo me è troppo.." Disse Ian,storcendo la bocca,"Troppo..."
"Floreale!"Esclamò Cassie,compiaciuta per aver trovato l'aggettivo adatto che a Smolder sfuggiva in quel momento.
"Bene,a nessuno piace,compresa me.. Ne provo altri.." 
Trascorse un'altra mezz'ora e Katie misurò l'ennesimo vestito,dopo averne provati almeno sette che non erano neanche minimamente adatti a lei.
Questa volta indossò un abito nero,maniche a tre quarti,di un tessuto simile alla pelle,lucido e aderente al punto giusto,tanto da evidenziarle ogni minima forma.
Era particolare, molto anni '80,ma altrettanto bello,soprattutto se avesse messo le sue tanto amate scarpe a stivaletto con tanto di tacco.
"Ragazzi,se non mi sta bene neanche questo,giuro che mi sparo.."Si lamentò Katie da dentro al camerino,aggiustandosi i capelli meglio che poteva.
"Esci e facci vedere.."Rispose Ian.
Katie avrebbe potuto giurare che in quel momento l'amica era circondata dalle braccia dell'attore e così era.
"È quasi un'ora che sei lì dentro..ho già il mal di testa.."Si lamentò Trevino.
"Ok"Sussurrò la romana,"Tadaaan!"Esclamò poi.
Mike,che si era seduto sulla poltrona e aveva poggiato il mento sulla mano sinistra,poggiata a sua volta su un braccio della poltrona,trasalì alla vista della giovane e il gomito gli scivolò via,facendolo cadere leggermente in avanti.
Cassie,che si trovava tra le braccia di Ian,si 'liberò' e andò a posizionarsi davanti all'amica per osservarla meglio,"Oh,Katie,questo ti sta d'incanto!"Esclamò entusiasta.
"Davvero?"Chiese la romana,sistemando un po il vestito.
"Sembri Kat.."Disse Smolder, "E questo è un bel complimento.."
Katie sorrise poi si girò verso Trevino. Questo la stava fissando,senza dire nulla.
"Ti piace,Micheal?"Chiese,trattenendo il respiro.
Forse non lo voleva ammettere,ma quello che pensava quel cavernicolo infondo le importava.
Lui la fissò,poi,finalmente parlò,"Si,ti sta molto bene.."
Katie però non era soddisfatta.
L'aveva detto senza emozione.
La giovane sorrise,"Bene,allora prendo questo. Mi cambio,così,paghiamo e possiamo andare.."
"Intanto noi andiamo a pagare i vestiti di Cassie.."Disse Sexyhalder.
La romana annuì,entrando nel camerino.
Sospirò,togliendosi il vestito,o meglio,cercando di togliersi il vestito che, accidentalmente,andò ad impigliarsi al suo braccialetto,"Cazzo,questa non ci voleva!"Esclamò.
"Che succede?"Chiese Michael.
"Niente,niente..Si è soltanto appigliato il vestito al mio bracciale.."
"Ti serve una mano?"
Sentì i passi dell'attore farsi sempre più vicini.
"Fai un altro passo e ti ritroverai la voce più stridula di una gallina!"Quasi urlò, minacciosa.
"Scusa se cerco di aiutarti.."
"Pff,Trevino non mettertici anche tu adesso,eh"
L'attore sbuffò.
"Fatto!"Esclamò la romana,togliendosi del tutto il vestito.
E BRAVA KATIE!
In fretta si rivestì ed uscì dal camerino.

"Ian.." Sussurrò Cassie,uscendo dal negozio.
"Sì?!" Chiese,parandosi davanti la ragazza,sentendo il suo tono di voce piuttosto strano,"Che succede?"
"Grazie.. Cioè,davvero,mi sento stra-in colpissima.."
"Ma per cosa?"Chiese l'attore,massaggiandole una guancia.
"Per il vestito,davvero.. Te li ridarò i soldi,non poss.."
"Cassie,DAVVERO.."La interruppe bruscamente,"Voglio solo coccolarti un pò.. E dato che questa è l'unica maniera in cui mi è permesso farlo,decido di farlo così..Non devi sentirti in colpa,lo sai.."Le sorrise lui.
Quel sorriso capace di renderle le gambe di gelatina.
Lui le scompigliò i capelli e poi l'abbracciò,"Sei un marito perfetto,Smoldy.." Sussurrò lei,ridendo.
"Me l'hanno detto in tante.."Disse Smolder,facendole l'occhiolino.
Cassie sgranò gli occhi.
"Scherzo,ovviamente!"Disse subito lui.
"Ti conviene.."Disse la ragazza,aprendo la portiera dell'auto.
"Sei gelosa?"
"Si e anche molto!"Rispose Cassie,ridendo un po.
"Bene.."Disse Ian,soddisfatto.
"Bene? In che senso?"
"Se sei gelosa,vuol dire che ti importa qualcosa di me.."
"Smoldy,io non ho mai detto il contrario.."

"Pronta?"
"YEP!"
I due si avvicinarono al bancone e Katie porse il vestito alla commessa.
Questa comunicò il prezzo a Micheal e lui tirò fuori la carta di credito.
La romana trasalì.
Neanche se avesse messo insieme tutti i suoi vestiti,avrebbe raggiunto quella somma.
La commessa porse il sacchettino contenente il vestito a Katie e,i due ragazzi uscirono dal negozio.
"Mike,torniamo indietro. Prendo un altro vestito,questo costa troppo e.."
"Ti sta d'incanto.."Disse lui,interrompendola.
"Cosa?!"Chiese la giovane,fermandosi.
"Quel vestito è stato fatto apposta per te..ti stava benissimo..eri bellissima.."
"O-oh"Balbettò lei,"Grazie.."Si limitò a dire.
Ok,Katie,mantieni la calma!
Mantieni la calma.
Mantieni la calma.
Mantieni la calma.
KEEP CALM,CAZZO!

"Ehi,tutto bene?"Chiese l'attore,abbassandosi all'altezza della giovane,corrugando la fronte.
"Sì,sì,ovvio che sì..Soltanto che non sono abituata a complimenti del genere.."
"Nessuno ti ha mai detto cose del tipo "Sei meravigliosa"?"
"Forse fin troppe persone,ma non tu,ecco.."Spiegò, rivolgendo lo sguardo sulle sue scarpe.
Sul volto dell'attore si disegnò un'espressione compiaciuta,accompagnata da un sorriso beffardo.
"Non pensare male, cavernicolo!"Esclamò riprendendo a camminare,"Ne sono rimasta sorpresa soltanto perchè pensavo che gli uomini della preistoria non erano capaci di dire cose gentili.."
 
"Mmmh.."Sorrise malizioso il ragazzo,"Quindi.."Lasciò intendere.
"E smettila.."Ridacchiò Cassie.
"Quindi un certo effetto lo faccio.. anche a te..Pensavo avessi la SomerhalderFobia.." Cominciò a ridere lui.
"Bè,sì,in parte ce l'ho.. Sai,sei pericoloso.."
"Pericoloso,io?Detto da te poi.."La sfotté lui. Non le lasciò il tempo di ribattere, "Non credi sia ora di superare questa paura?"Chiese,avvicinandosi maggiormente a lei.
"Eh,credo che l'avrò ancora per un pò.."Sospirò,cercando di scansarlo con una mano.
Scarso successo.
L'attore la fece poggiare alla macchina,ritrovandosi faccia a faccia,"Che dici?Cominci a superarla un pò la paura?"Domandò,lasciandole un bacio sul nasino.
"Mh,non so. Sai bisogna lavorarci molto. Mi hanno sempre detto che per sconfiggere una paura,bisogna affrontarla.."Disse Cassie,annuendo.
Ian sorrise malizioso e la ragazza si rese conto di quello che aveva appena detto.
Cioè,il significato che la frase aveva preso,era totalmente diverso da quello che intendeva dire realmente.
Praticamente,lei gli aveva detto che,per non soffrire più della SomerhalderFobia,doveva continuare a baciarla.
"Non fare quello sguardo!"Disse Cassie,entrando in macchina.
"Quale sguardo?"Domandò lui,chiudendole la portiera.
"Lo sai benissimo.."
Ian alzò le spalle e poi si girò verso Katie e Mich, "Ragazzi ci vediamo a casa,ok?"
"Si,adesso vi raggiungiamo!"Disse Micheal.

Venti minuti dopo,i quattro ragazzi erano arrivati all'hotel e Cassie e Katie si fiondando subito in bagno,seguite dalle lamentele di Micheal sul fatto che non si poteva andare avanti così,che se volevano potevano piantare una tenda in vasca,e Ian che rideva a crepa pelle.
Cassie si stava cotonando un po i capelli,quando sentì una fitta alla caviglia.
Storse la bocca.
"Che succede?"Chiese Katie,mentre si apprestava a mettere il mascara.
"Non so,ma ho la sensazione che questa sera succederà qualcosa.."
"Qualcosa di bello o brutto?"
"Non lo so.."
"E come fai a saperlo?"
"Di solito,quando sta per succedere qualcosa,la caviglia destra mi fa male.."
"Ma che figo!"Esclamò Katie,entusiasta.
"Figo?"Chiese divertita l'amica.
"Certo! Almeno sai quando sta per succedere qualcosa!Io l'unica cosa che so avvertire è quando sta per arrivare il ciclo: mal di pancia assurdo!"Spiegò la romana.
"Doppelganger,lasciatelo dire,ma Trevino ti sta influenzando..Cominci a fare ragionamenti senza senso.."Scoppiò a ridere l'italiana.
"Dici eh?!"Ridacchiò anche lei,"Allora,dato che siamo in tema.."Cominciò a passare un pò di matita color carne sulle labbra,"Come va con Smolder?"
Solo al pensiero dell'attore,Cassie si tirò i capelli per sbaglio,"Ahi!"Fece una smorfia di dolore.
La romana rise sotto i baffi.
"Bè,vedi,è che.."Cominciò timorosa.
Dallo specchio,la romana,la incitò con lo sguardo a continuare,mentre eseguiva perfettamente il contorno superiore delle labbra.
Si schiarì la voce,"Ci siamo messi insieme.."Disse tutto d'un fiato Cassie.
La romana sgranò gli occhi e finì per uscire dal contorno delle labbra.
Cassie scoppiò in una fragorosa risata,"Sto scherzando!"
"Cretina!"Esclamò Katie,dandogli una pacca sulla spalla,"Mi hai fatto prendere un colpo!"
"E io che pensavo fossi stata felice.."
"Sarei stata felicissima,solo che non potevi dirmelo in questo modo,cioè,ci vuole un po di tatto!"
Cassie rise,"Hai ragione,scusa.."
In quel momento qualcuno bussò alla porta,"Ragazze siete pronte?"Chiese Ian.
"Quasi!"Urlarono insieme le due amiche.
"Come quasi?!"Siete li dentro da più di un'ora ormai!"Esclamò Micheal.
"Scusa se non vogliamo sfigurare,cavernicolo.."Disse la romana.
"State tranquilli,adesso usciamo.."Disse Cassie,prendendo le sue cose e aprendo la porta del bagno.
La romana la seguì.
Ian sorrise ed entrambe,per poi entrare in bagno.
"No,amico!"Esclamò Mich,mettendosi una mano sul viso,lasciandosi cadere sul pavimento.
"Scusa,bro. Cinque minuti e sono fuori!"Urlò Smoldy dal bagno.
Cassie rise e poi si diresse verso il soggiorno,ma,passando davanti alla camera di Sexyhalder,si fermò.
L'armadio era aperto e,molti vestiti,si trovavano sparsi sul letto.
Così si stropicceranno,pensò.
La ragazza entrò nella stanza e iniziò a sistemare le varie camicie.
"Che fai?"Chiese Ian,entrando in stanza,qualche minuto dopo.
Non scherzava quando aveva detto che ci avrebbe messo cinque minuti.
"Ti sistemo il casino che.."L'italiana si bloccò.
Davanti a lei vi era Smoldy,con addosso l'accappatoio bianco,legato in modo leggero sui fianchi,che faceva intravedere metà del torace.
Se avesse fatto anche solo un passo avanti,si sarebbe visto tutto.
MA PROPRIO TUTTO.
Cassie andò a nascondersi dietro a un'anta dell'armadio,"Smoldy!"Esclamò.
"Si?"
"Puoi vestirti,per favore?"
"Eh,bè,ancora non so che indossare,quindi.."
"B-bè,nel frattempo mettiti qualcosa addosso.."Disse nervosamente.
"Se magari uscissi.."Si avvicinò,aprendo l'anta dove lei era nascosta,"Potrei farlo.." Sorrise ancora più divertito.
OMFG!!!
"Mettiti questi!"Esclamò Cassie ed afferrò un paio di pantaloni ed una camicia, senza neanche guardarli e rivolse subito lo sguardo per terra.
"Vuoi un consiglio?"Chiese Smolder.
"Non credo sia il caso di parlarne adesso,ecco,ved.."
"Non fare mai la commessa,ok?Non è il mestiere adatto a te.."La interruppe lui, trattenendosi dallo scoppiare a riderle in faccia.
L'italiana corrugò la fronte.
Bene,pantaloni rossi e camicia celeste.
FIGURE Di MERDA A GOGO, BRAVA CASSIE!

Katie nel frattempo gironzolava per il soggiorno,mentre andava alla ricerca di vari oggetti da mettere nella borsa.
"Fazzoletti presi,specchietto preso,burro di cacao preso,cellulare.. Ecco,manca il cellulare!"Canticchiava a bassa voce,mentre faceva l'elenco,mano a mano che afferrava gli oggetti sparsi qua e la.
"Trevino,hai visto il mio cellulare?"Chiese bussando alla porta del bagno,mentre l'attore si stava asciugando i capelli,"Trevino?!"Urlò ancora di più.
Niente.
La romana bussò.
"Chi è?"Chiese l'attore spegnendo il phone.
"Babbo Natale!"Sbuffò,roteando gli occhi,"Che c'è il mio cellulare lì dentro?"
"Guarda che puoi entrare.."Disse divertito lui.
La romana aprì la porta titubante,"Se ti trovo in mutande o nudo,giuro che ti uccido!"Esclamò,con una mano davanti gli occhi.
Trevino rise.
"Io non ci trovo niente di divertente!"Disse Katie,iniziando a tastare in giro,per vedere se trovava il cellulare.
"Katie,se continui così combinerai qualche disastro.."
"Si,bè,preferisco fare qualche disastro piuttosto che altro.."
"Te l'ho detto,non sono nudo.."
La romana sospirò.
In fondo lui aveva ragione.
Con gli occhi chiusi,non solo non vedeva,ma poteva combinare qualcosa.
La ragazza sospirò e poi levò la mano.
"Oh,cazzo! Trevino no!"Esclamò subito dopo,ricoprendosi gli occhi.
"Che c'è?"Chiese l'attore divertito,"Tu mi hai detto 'mutande' e 'nudo',non asciugamano.."Disse,facendo riferimento alla misera salvietta che gli copriva i fianchi.

"S-scusa,non avevo visto di aver afferrato questi capi.."Disse Cassie,prendendo un altro paio di pantaloni,una camicia e porgendoglieli.
"Scusa,già che ci sei,che ne dici di scegliere cosa dovrò indossare?"
"Non sono la tua cameriera Somerhalder.."Disse la giovane,poggiando entrambe la mani sui fianchi.
"Si,ma ti avevo già detto questo pomeriggio,che potevi vestirmi tu.."
"Mh,ok..allora.."Cassie iniziò a frugare nell'armadio, "Ecco.."Disse,passandogli dei jeans chiari,una maglietta bianca e un gilet di jeans,"Questo è perchè ti ho risparmiato.."
Ian assunse un'espressione confusa.
"Cioè,di solito gli uomini di quel tempo si vestivano in un modo abbastanza eccentrico. Io ti ho risparmiato l'imbarazzo.. "
"Bè,allora grazie.."Le sorrise Smolder,circondandole la vita con un braccio.
Cassie rimase immobile.
"Che succede?Ti stai comportando in modo strano.."Corrugò la fronte Ian.
"B-bè,cioè,sei praticamente nudo!"
"Scusa,me ne ero dimenticato..Comunque non ti mangio,e poi non sono del tutto nudo.."
"Sento un cellulare!Ehm,scusa ma devo andare a rispondere.."Sorrise imbarazzata Cassie,cercando una scusa per andare nell'altra stanza,lasciando Smolder con un sorriso beffardo stampato in volto.

"T-Tu avresti il coraggio di chiamare quella misera cosa 'asciugamano'?!"Domandò isterica la romana.
"Scusa se odio l'accappatoio,scusa!Avevo pensavo d'indossare una tunica,almeno ti saresti sentita a tuo agio.."Continuò sfottendola.
"Io non mi sento a disagio!"Esclamò lei.
"E allora perchè ne stiamo discutendo?"Chiese l'attore,inarcando le sopracciglia.
"Per-perchè.. P-perchè.. Perchè,non lo so neanche io perchè!"
"Ti senti così a tuo agio da non ripetere mai la stessa parola più volte in una sola frase.." Cominciò a ridere,poggiandosi leggermente al lavabo.
"Come voli con la fantasia tu,non lo fa nessuno!Sbrigati a prepararti.."
"Disse la ragazza più lenta di qualsiasi altro pianeta.."Fece Mich,roteando gli occhi.
Katie uscì dal bagno contemporaneamente a Cassie.
"Che ci facevi in camera di Ian?"Chiese la romana,con aria maliziosa.
"E tu in bagno con Trevino?"Chiese a sua volta l'amica con lo stesso tono.
Entrambe si misero a ridere.

Mezz'ora dopo,i ragazzi erano in viaggio per raggiungere l'hotel dove alloggiava Nina.
Per la prima volta avevano deciso di utilizzare un'unica auto,ovvero quello di Trevino.
Mike guidava,Katie era seduta davanti,mentre Cassie e Ian si trovavano nei sedili posteriori.
Cassie teneva fra le mani il pacchetto contente il regalo per Mary che tutti e quattro avevano comprato un'ora prima,giusto perchè Katie si era ricordata che non le avevano preso niente.
Arrivati davanti all'hotel,Mike e Ian si misero a parlare con il portiere.
Questo chiamò due uomini che aiutarono i ragazzi a portare il cibo e le decorazioni nella stanza dalla Dobrev.
"Oh,siete arrivati finalmente!"Esclamò Nina,andandogli incontro.
"Scusa per il ritardo.."Disse Mich,"Ma qualcuno qui non sa cosa vuol dire puntualità.."Aggiunse fissando Cassie e Katie.
"Finiscila Mike! Stai parlando con una donna. Anche io ci ho messo molto a prepararmi!"
"Fatela santa,subito!"Ridacchiò Katie.
"Siamo messi bene.."Scosse la testa Mike,dando una pacca sulla spalla di Somerhalder.
"C'mon Bro!"Esclamò quest'ultimo,lasciando un bacio sulla nuca a Cassie, dirigendosi verso il buffet per sistemare i vassoi.
Trevino massaggiò la mano di Katie e lo seguì.
Rabbrividirono tutte e due e la romana rimase più che altro stupita.
"Cassie.."Sussurrò la romana,"Credo che il dolore della caviglia c'entri con Trevino.."Disse divertita,facendola ridere.
"Ragazze,qui c'è da preoccuparsi.."S'intromise Nina,bisbigliando.
"Perchè?"Chiesero curiose.
"Gli atteggiamenti di questi due sono abbastanza strani..E credo che la causa siate voi.."Spiegò divertita.
"Mh,no..Trevino è un porco!"Esclamò la romana.
"Mah,secondo me è solo una maschera.."Disse la Dobrev, "Credo che infondo sia un pasticcino.."
"Molto infondo.."
"Tu che ne pensi Cassie?"Chiese Nina.
"Di Mike? Non so,credo di essere d'accordo con te.."
"Ma non di lui! Cosa pensi del comportamento di Ian?"
Cassie arrossì,"E io che ne so?"
E così dicendo si allontanò dalle due ragazze con la scusa che voleva dare una mano a sistemare il buffet.
"Quella ragazza è troppo forte.."Disse la Dobrev,ridendo.
"Fugge dalla verità.."Disse la romana annuendo.
"Come fai tu.."Disse l'attrice,dirigendosi verso Cassie,che per poco non rovesciava l'intera confezione di bicchieri di plastica.
A quell'affermazione rimase immobile.
Merda,se aveva ragione..
"Allora.."Disse Nina,"Tutto bene qui? La festa avrà inizio tra poco.."
"Non vedo l'ora!"Fece entusiasta Cassie.
"Ti piacciono le feste?"Chiese Nina.
"Tra marmocchi.."Aggiunse Trevino,ricevendo una gomitata dalla romana che ridacchiò.
"Bè sì.." 
"Credo che non veda l'ora per il cibo.."Sussurrò Ian all'amico,facendosi sentire da tutti,che scoppiarono in una fragorosa risata.
"Ho la gola secca,vado a prendere un bicchiere d'acqua.. posso?"Chiese la romana all'attrice.
"Ma certo,lo chiedi anche?!"
"Che ragazza educata.."La prese in giro Michael.
"Di certo molto più di te.."Disse lei,allontanandosi dal gruppo.
"Ciao ragazzi!"Esclamò Mary,entrando nella stanza.
La bambina indossava un vestitino fucsia,delle calze nere un po strappate e delle ballerine rosa. 
La pelle era cosparsa di brillantini e i capelli raccolti in una coda alta molto eccentrica.
"Ciao Mary!"
"Sei emozionata?"Le chiese Cassie.
"Si,molto. Grazie per essere venuti.."
I ragazzi le sorrisero.
In quel momento si sentì il campanello suonare.
"Che la festa abbia inizio!"Urlò Nina,facendo segno al dj di iniziare a mettere la musica.

Due ore dopo,la stanza era stracolma di ragazzini.
C'era chi ballava,chi chiacchierava,chi mangiava e chi giocava ai vari giochi che di solito si fanno in gruppo alle feste.
Il cast di TVD era tutto seduto a un lungo tavolo messo all'ingresso.
Qui,i ragazzi potevano chiedere l'autografo al loro attore preferito e fare delle foto insieme a lui.
Vedendo che Ian era molto impegnato,Cassie decise di prendergli qualcosa da mangiare e da bere.
Così,si avvicinò al buffet e prese tutto l'occorrente.
"Tieni,Ian.."Disse,dopo essersi avvicinata a lui,porgendogli un piatto pieno di cibo e un bicchiere di coca-cola.
"Oh,grazie Cassie!"Disse Smoldy,accettando tutto molto volentieri, "Ho quasi finito,perciò tieniti pronta per ballare con me.."
La ragazza rise, "Va bene.."
In quel momento Cassie si sentì toccare il braccio,si girò e si ritrovò di fronte una ragazzina.
"Scusa.."Disse questa,un po timorosa,"Ma tu e Ian state insieme?"
Cassie sgranò gli occhi.
Si girò verso Sexyhalder,per cercare aiuto,ma questo era sorpreso quanto lei.
"No..bè,lui sta insieme a Nina..siamo solo ottimi amici.."
"Oh,bè,non importa. Mi fai un autografo? Così quando vi metterete insieme varrà doppio.."
"Oh,emm,ok.."Cassie allungò una mano verso Ian e questo le porse la penna.
Dopo aver firmato il quadernino della ragazza,questa corse via.
 
"E insomma,capisci?Lei si comporta così con me. Prima mi fa capire che gli piaccio e poi appena vede un ragazzo,comincia a fare certi apprezzamenti su questo.."
"Bè ma lei sa che gli interessi?"Chiese Katie al ragazzino seduto sul divanetto, accanto a lei.
"Dovrebbe saperlo?Cioè,io le parlo e le offro da bere ogni tanto,che altro dovrei fare?"
Katie scosse la testa sorridendo,"Vedi,lei fa così proprio perché le piaci,vuole vedere delle reazioni da parte tua.."
"E che dovrei fare?"
"Bè,magari prendile la mano mentre camminate..o semplicemente,invitala a ballare.." Disse Katie,indicando con un cenno della testa la ragazzina di fronte a loro.
"C-come sapevi che era lei?"Boccheggiò lui.
"Mi sta fulminando con lo sguardo e ti sta mangiando con gli occhi.. Buona fortuna!" Esclamò Katie,sistemando i capelli al ragazzino per poi sistemarsi il vestito,alzandosi dal divano e andare alla ricerca degli altri.
"Katie!"Esclamò Cassie,andandole incontro,"Hai scelto una torta buonissima. Praticamente ti si scioglie in bocca!"Aggiunse,mangiandosene un boccone intero.
"Ne che è buona?"
"Cavolo!"Esclamò l'amica,deglutendo, "Prima una bambina mi si è avvicinata e mi ha chiesto l'autografo,pensando che stessi con Ian.."
"Mi sa che ti ha visto su quella rivista dove siete stati fotografati,oppure su Twitter.."
"Già,credo anch'io.."
"Comunque,tu che hai fatto?"
"Bè,per prima cosa ho smentito tutto,poi però le ho fatto l'autografo.."
"Bè,quando sarai la ragazza di Ian,dovrai farlo molto spesso..ti sei allenata.."
"Mh,quando sarò la sua ragazza,ovvero mai,non credo che qualcuno si interesserà a me.."
La romana scoppiò in una risata,"Piccola,stupida ed ingenua Cassie.."L'abbracciò, come per compatirla.
Scosse la testa,"Non ti chiedo neanche cosa intendi.."Disse divertita l'amica.
"Bè,però te lo dico lo stesso: Smolder è pazzo di te!"Scandì bene ogni parola, incrociando le braccia.
L'altra italiana sgranò gli occhi,"Katie,hai bevuto?Eppure mi era sembrato che non ci fossero alcolici. Sei sicura di stare bene?"Chiese,con fare preoccupato.
"Benissimo,mai stata meglio.."Rispose,guardandosi intorno.
"Chi sta cercando la mia doppelganger?"Chiese maliziosa.
"Nessuno.."Fece vaga lei,"Sai per caso quel carciofo di Trevino che fine ha fatto?"
"Certo,proprio nessuno.."Ridacchiò divertita Cassie.
"E smettila!"La rimproverò Katie.
"Sta ancora lì,con tutto il cast.. Sai,a vederlo così,sembra un vero angioletto.." Osservò Cassie.
"Sì,con corna e forcone.."Roteò gli occhi.
"Non lo ammetterai mai,eh.."
"Oh scusa,non ti sento!"Urlò un pò la romana,allontanandosi verso il buffet,"Colpa della musica"Mimò poi con le labbra.
"Ehi.."Due braccia,circondarono la vita a Cassie,facendola sussultare.
"Smoldy.."Sussurrò lei.
"Cassie.."Disse lui.
La ragazza si girò,"Hai finito di dedicarti alle tue piccole fans?"
"Yep,baby!"
"Quindi ora posso rubarti e trasformarti da attore a insegnante di danza?"
Ian si passò una mano sul viso, "Ok,mi sono trasformato,ora andiamo a scatenarci!"
Smoldy prese Cassie per una mano e la trascinò nella parte della stanza dove anche altri ragazzini stavano ballano.
L'attore iniziò a muoversi,facendo mosse strane e attirando su di se molti sguardi da parte degli invitati.
"Ian,ma che stai facendo?"Cassie si coprì il viso con le mani per la vergogna.
"Ballo.."Rispose lui.
"Se quello lo chiami ballare.."
"Ok,lo ammetto,è solo un riscaldamento.."
"Oddio,se questo è il riscaldamento non voglio pensare a come balli realmente.."
"Ora vedrai come mi muovo.."
E così dicendo,Somerhalder la prese per una mano e poi la fece 'roteare' su se stessa,finchè la distanza fra loro fu nulla.
Gamba contro gamba.
Fianco contro fianco.
Spalla contro spalla.
Cassie si sentì morire dentro per l'emozione.

"Katie?"
La ragazza si girò,"Dimmi Mary. Ti stai divertendo?"
"Si,grazie per aver aiutato mio cugina.."Rispose un po nervosamente.
"Tutto bene?"
"Mh,bè,non proprio.."
"Che succede?"
"Non è che giocheresti al gioco della bottiglia?"
Katie sgranò gli occhi, "P-perchè?"
"Ecco,lo vedi quel ragazzo laggiù?"Chiese Mary,indicandole un ragazzo dai capelli biondi,abbastanza alto,"Quello è il ragazzo che mi piace. Anche lui giocherà. Ti prego,partecipa anche tu,almeno i nervi non prenderanno il sopravvento.."
"Mary non so.."
In quel momento,Trevino passò proprio da parte alle due ragazze, "Mike,tu giochi al gioco della bottiglia se anche Katie lo fa?"
"Ci puoi scommettere piccola.."
"Mary.."Disse la romana,impanicata.
"Dai,ti prego! E poi mica ci si bacia sulle labbra!"
"Non sei male.." Le sorrise Somerhalder.
"G-grazie.." Balbettò lei, "Neanche tu", cercò di riprendersi poi.
"Sei bellissima stasera, lo sai?" Le sussurrò.
"Quanti complimenti.. Mi vedi davvero così?"
"Spiegami quale persona sana di mente non ti vede così?" Le soffiò in viso.
Ok, sto per morire.
"Ho una moglie bellissima", aggiunse poi, facendole fare un'altra giravolta, stringendola a sè, così da far aderire perfettamente i loro corpi.
"Smoldy, quanto siamo romantici.." Riuscì a dire con fatica, lei.
Quanto è frustrante cercare di allontanare una persona di cui sei innamorata follemente!
Ma soprattutto è frustrante cercare di capovolgere situazioni che non vorresti capovolgere.

Katie fece un lungo sospiro, "Ok, allora va benissimo.."
"Per un attimo ci avevo sperato.." Sorrise beffardo Trevino.
"Sì, così magari ti baciavi con una ragazzina.." Corrugò la fronte lei.
"Bene ragazzi, eccoci qua!" Esclamò Mary, prendendo per mano i due, trascinandoli verso i suoi amici.
Katie e Michael sorrisero, "Scommetto che ti diverterai a vedere ragazzine in preda ad una crisi di panico quando dovrai baciarle", sussurrò lei, "Sulla guancia", poi precisò, facendo ridere l'attore.
"Più che altro quando dovrò farlo io con te", ridacchiò, "Sulla guancia", la imitò.
"Lei è Katie e lui, come tutti saprete, è Michael Trevino.." Trillò la bambina, indicandoli.
"Ehi!" Esclamarono entusiasti, sorridendo.
"Anche loro giocheranno con noi al gioco della bottiglia.. Però prima di giocare bisogna essere consapevoli che il gioco non si può abbandonare per nessun motivo.." Disse decisa lei, imbarazzata come non mai, dopo che il ragazzino le aveva fatto un sorriso a trentadue denti.
"Siamo pronti!" Gridò Mike, scatenando un coro di frasi del genere, urli e festeggiamenti vari.
Già, è davvero un bambino, pensò Katie con occhi sognanti.
"Bene.."Disse Mary,prendo una bottiglia, "A chi va di incominciare?"
Visto che nessuno sembrava intenzionato a rispondere,Mike si fece avanti, "Inizio io.."
La ragazzina gli passò la bottiglia.
Tutti i partecipanti si sedettero a terra,a gambe incrociate,tranne Katie,che,per colpa del vestito,mise le gambe di lato.
Trevino posò la bottiglia al centro del cerchio che si era formato e,con un rapido movimento di polso,la fece girare su se stessa.
Katie iniziò a sudare.
Se la bottiglia si fosse fermata su di lei,sarebbe stata sia contenta,perchè baciare Mich,anche se sulla guancia,infondo non le sarebbe dispiaciuto,ma anche impaurita.. impaurita del fatto che si potesse legare forse un po troppo a lui,che scoprisse i suoi veri sentimenti.
La bottiglia si fermò e la romana si rilassò.
Si era fermata davanti a una ragazzina.
Micheal sorrise, "Pronta per il bacio?"
Questa annuì.
L'attore si allungò e la baciò,senza però dire prima a Katie di non essere gelosa.

Ian sorrise e poi la lasciò,iniziando a passare due dita aperte davanti a entrambi gli occhi,con tutte e due le mani.
Cassie rise e si mise anche lei a fare movimenti scemi.
Ad un tratto Smoldy la riprese per una mano e la fece girare di nuovo,finchè non si ritrovarono abbracciati.
Ian la fece girare lentamente,così da poterla abbracciare dal dietro.
Il ragazzo spostò le mani sui suoi fianchi.
"E questa sarebbe la Ian dance fatta in coppia?"
"No,questa è la Cassie dance.."
"Oh giusto, avevi promesso che l'avremo inventata poi insieme.." Sorrise teneramente lei.
"Ed io mantengo sempre le mie promesse.."
"Con tutti?" Chiese con aria di sfida Cassie.
"Certo, ovvio che sì.." Disse lui, poggiando la testa di lato, sulla spalla della ragazza.
"Allora, prometti di sposarmi?" Chiese Cassie in modo teatrale, girando la testa verso lui, così da trovarsi vicini.
Vicinissimi.
Maledettamente vicini.
"Questa, piccola Cassie, è la promessa più semplice da rispettare che io abbia mai fatto.." Le sorrise.
Merda, che sorriso!

"Che bacio appassionato.."Ridacchiò Katie,stuzzicando l'attore.
"E dai,non essere gelosa.."Sussurrò,dandole una leggera spinta.
"Pfft,gelosa di te.."Sollevò un sopracciglio la ragazza,come per prenderlo per matto.
Ed ecco che la ragazzina prese a far girare la bottiglia.
POSSO RESPIRARE.
Doveva dare un bacio ad un suo compagno,che cosa carina!
"Ma non sono carini?"Domandò sottovoce la romana.
"Nah,meglio noi due.."
"Trevino,tu hai seri problemi a livello psicologico.."
L'attore non rispose,le fece semplicemente la linguaccia.
Ci furono altri turni,dove Mary,riuscì a baciare Josh,ovvero il biondino che le piaceva.
Mark,un amico della festeggiata,aveva appena girato la bottiglia. Questa era finita in direzione di Katie.
La ragazza sorrise.
"Ora non fare tu il gelosone.."Sussurrò a Trevino,prima di stampare un sonoro bacio sulla guancia del ragazzino.
"Pft.."Fece Mike.
Ora toccava la romana girare.
Katie prese la bottiglia e le diede un leggero colpo.
Questa girava,girava,girava e alla fine si fermò.


La canzone finì e,anche se il dj ne mise subito una nuova,Cassie si staccò da Ian.
"Sei un po rossa.."Costatò lui.
"Qui dentro si muore di caldo e ballare non aiuta.."
"Ti va di prendere una boccata d'aria?"
La ragazza annuì e Smoldy l'accompagnò sull'enorme balcone.
Quando furono fuori,Cassie sentì l'aria fresca infrangersi sul suo viso.
Ok,ora andava molto meglio.
"Come va ora?"
"Bene,molto meglio,grazie.."Sorrise dolcemente lei,respirando vagonate di quell'aria fresca,di cui aveva estremamente bisogno.
"Ma.. Cassie,devo chiederti una cosa importante.."Fece,serio.
"Dimmi.."Riuscì solo a dire,preoccupatissima.
Guarda,adesso mi chiede di andare a vivere per sempre con lui e di mettere su famiglia con tanto di undici figli,tre cani e un gatto.
"Stai entrando in menopausa?"Chiese,scoppiando a ridere,"Scusa, volevo fare una faccia seria,però sei sbiancata di colpo.."Cominciò a ridere a crepapelle l'attore.
La ragazza,ancora sorpresa,scoppiò a ridere,"Sei un buffone Smoldy! Hai mai pensato di lavorare in un circo?"
"Come giocoliere sì,come domatore di leoni non so.. Se dovesse capitarmi una leonessa come te,ci rimetterei la pelle!"
 
Le si mozzò il fiato.
La bottiglia indicava Michael.
Sì,proprio lui.
OH CAZZO MERDA!
"Sembra proprio che tu debba baciarmi.."Sorrise Mich.
"Eh già.."
"Perchè ancora non lo fai?"Sussurrò impaziente il ragazzo.
"P-perchè.."Balbettò lei,"Un attimo Trevino,dammi un attimo.."Disse nervosa.
La ragazza si avvicinò all'attore,indirizzata verso la guancia,ma lui,con un gesto veloce,prese il viso della romana fra le mani e l'attirò a sè.
Senza darle modo di pensare,di reagire,posò le sue labbra morbide,dapprima inumidite,sopra quelle di lei,rese morbide dal leggero strato di burro di cacao.
Katie poggiò le sue mani sopra quelle dell'attore e premette ancora di più le labbra contro quelle di Trevino.
Per un attimo,fecero incontrare i propri sguardi.
Quello insicuro che aveva bisogno di conferme,di lui trovò quello confuso e perso di lei.
Ma subito dopo,si ritrovarono a continuare quel bacio.
Il ragazzo cominciò a tracciare con la lingua il contorno della bocca di Katie,la quale stava assaporando appieno le labbra dell'attore.
La lingua di Mike cominciò ad accarezzare quella di Katie sempre con più passione, mentre dentro di lei l'amore per quel ragazzo cresceva,cresceva e cresceva sempre di più,tanto da farle tremare le mani con le quali stava accarezzando i capelli neri corvino dell'attore.
Miele.
Quello era il sapore del 'Cavernicolo'.
A Katie cominciò a girare la testa,doveva 'riprendere coscienza',così si stacco lentamente dal ragazzo,cercando di non incrociare il suo sguardo.
Tentativo fallito.
Mike accennò un leggero sorriso,mascherato dalla preoccupazione e da una serie di tante altre emozioni.
Un miscuglio di emozioni,sentimenti ed il sapore di Trevino ancora sulle labbra presero il sopravvento su di lei.
 
 
 
 
Salve a tutti!
Prima di tutto valevamo ringraziarvi perché siete degli orsetti gommosi(?)
In caso ve lo stesse chiedendo,è un complimento v.v
Io e Erika,volevamo dirvi che ora i capitoli saranno molto meno frequenti rispetto l’estate.
La scuola è incominciata,si inizia subito con il troppo studio e sentirci è diventato meno frequente.
Però tranquille,non vi libererete di noi così facilmente :3

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Capitolo 33
*** I will never let you go. ***


I WILL NEVER LET YOU GO
-Capitolo trentatrè-
 
 
 
 
 
 
 
 
"Grr.."Disse la ragazza,muovendo la mano per andare a farle prendere una forma simile a quella di una zampa.
Ian rise.
Cassie si piegò e poi si rialzò, "Mi fanno male le gambe.."
"Vuoi entrare a sederti?"
"No,li si crepa dal caldo.."
"Mh.."Fece Smoldy pensieroso.
"C-che c'è?"
Senza darle una risposta,il ragazzo l'afferrò per i fianchi,l'alzò e la fece sedere sulla ringhiera del balcone.
"Ian sei pazzo?!"Urlò isterica la giovane,"Fammi scendere!"
"Tu volevi stare seduta.."
"Appunto,seduta,non a un passo dalla morte.."
"Dai,ti reggo.."Disse Sexyhalder,stringendo la presa ai suoi fianchi.
Cassie si sporse un po.
Cazzo,è altissimo.
"Ok,ma non mi mollare.."Acconsentì la ragazza, "Stringimi e non mollarmi.."

La ragazza tolse le mani dalle sue.
In quel preciso istante si sentirono i vari fischi,battiti di mani,esclamazioni dei ragazzi che li circondavano.
"Così si bacia ragazzi,così!"Esclamò uno.
"Micheal,perchè non io?Perchè?!"Chiedeva disperata una ragazzina.
La romana però non sentiva nulla.
Riusciva solo a pensare a una cosa: Trevino,bacio. Bacio,Trevino.
Dopo pochi secondi realizzò quello che stava dicendo la ragazzina.
"Magari un giorno,quando sarai più grande.."Ironizzò Mich,avvicinandosi per posarle un bacio sulla sua guancia.
La ragazzina gioì e quasi non scoppiò a piangere.
"Amico,che bacio!"Esordì un ragazzino.
"Katie,sei davvero fortunata,lo sai?"Sorrise Mary.
TREVINO,BACIO.
BACIO,TREVINO.
"Katie.."La richiamò.
Parole al vento.
"Ehi.."La chiamò stavolta l'attore,smuovendole leggermente una spalla.
Subito alzò lo sguardo ed incrociò il suo sguardo.
QUELLO SGUARDO.
"Ho bisogno di una pausa,voi continuate.."Disse,abbassando lo sguardo per poi dirigersi a passo veloce da qualche parte.
Non sapeva dove,ma aveva bisogno di un pò d'aria.

L'attore fece dondolare la ragazza all'indietro,per metterle paura.
Ed infatti ci riuscì,tanto che Cassie cacciò un urlo.
"No,dico,ma sei scemo?!Tu sei matto!"Esclamò con il fiatone,posando una mano sul cuore che batteva all'impazzata.
"Sì,di te.."Sussurrò,come fosse una scena smielata di qualche film a lieto fine.
"Come siamo smielati.."
"Smielati o no,come potrei buttarti di sotto?"
"Oh,allora ci tieni a me,eh!"Esclamò Cassie,sporgendo il labbro inferiore.
"No,più che altro sarebbe più probabile che succedesse il contrario.. insomma,qui sei tu il pericolo ambulante.."Spiegò Smolder.
La ragazza sgranò gli occhi,"Cattivo.."Disse a mo' di bambina piccola.
Sexyhalder le si avvicinò,"I will never let you go.."Le soffiò in viso,con uno sguardo piuttosto serio.
"Never let me go,never let me go.."Disse Cassie,canticchiando,"And the arms of the ocean are carrying me.."Aggiunse ridacchiando,spostando la mano destra dalla spalla al retro del collo di Smoldy.
"And all this devotion was rushing over me.."Continuò Ian, avvicinandosi al corpo di lei ancora di più,"And the question of heaven,for a sinner like me.."
"But the arms of the ocean deliver me.."Dissero insieme.
Cassie sorrise lievemente.
Smoldy la stava guardando ancora con un espressione seria.
Vide il suo viso avvicinarsi lentamente.
La giovane trattene il respiro.
Ok,Cassie calma.
State per baciarvi e questa volta niente e nessuno può fermarvi,quindi assicurati di essere bene salda,così la tua goffaggine non rovinerà nulla.

La ragazza chiuse gli occhi.
Sentiva il suo respiro sul viso.
Il suo profumo.
I loro nasi si sfiorarono.
"Ian.."Sussurrò,a fior di labbra.
"Ragazzi dove erav..OH,CAZZO!"Esclamò Katie,con metà corpo in sala e l'altra metà sul balcone.
Cassie trasalì per lo spavento,stringendosi così di più a Sexyhalder.
"Katie.."Disse Ian,salutandola con un cenno della testa.
"Ho forse interrotto qualcosa?"Chiese la romana,con il tono che i bambini usano dopo aver combinato un guaio.
"N-no,tranquilla.."Rispose l'amica,schiarendosi la gola, "Stavamo prendendo un po d'aria.."
"Si,con la respirazione bocca a bocca.."Sussurrò la romana.
"Cosa?"Chiese Smolder.
"Mh? No,niente,niente,lasciate stare.."
"Katie tutto bene? Ti vedo un po rossa..Hai caldo anche tu?"Chiese Cassiopea.
"S-sì, abbastanza.."Rispose,prendendo una bella boccata d'aria.
"Ehi,tutto ok?"Domandò ancora,con fare preoccupato.
"S-sì.. Cassie,ti prego,ti supplico,la prossima volta che avrai qualche fitta alla caviglia, dimmelo.. Eviterò di frequentare ragazzi,ok?"Domandò,poggiandosi al davanzale, poggiando la testa su una mano,senza rivolgere lo sguardo ai due.
"Trevino ti ha fatto arrabbiare di nuovo?"Ridacchiò Smoldy.
"Ho mal di testa,ragazzi.. Scusate ancora.."Disse raggiungendo la finestra,"Vado a buttarmi su qualche divanetto.."
E così dicendo,la romana entrò dentro.
"Ma che le sarà successo?"Chiese l'attore,preoccupato.
"Non lo so,non capisco..Giuro che non l'ho mai vista così.."
"Se eravamo ad una festa normale,avrei detto che probabilmente era ubriaca.." Affermò Smolder.
"Sono preoccupata,seriamente preoccupata.."Borbottò Cassie,guardandosi intorno, "Qui centra Trevino.."Rifletté a voce alta.
"Trevino?!"
"Eh?!"Cercò di divagare la ragazza.
"Trevino? Dai che a me puoi dirlo se Katie ha una cotta segreta per il nostro amico.."
"Ma che hai capito!Smoldy,credo che tu abbia sonno..io ho detto che non centra il lavandino.."
"Il lavandino?!"Chiese lui,corrugando la fronte.
"Certo,sto immaginando la nostra casa e se facciamo una cucina abbastanza grande, il lavandino finirebbe vicino ai fornelli e così non ci sarebbe posto per,appunto,il lavabo.."
Cassie,in fatto di trovare scuse,sei davvero un portento!

Katie,una volta entrata dentro,si affacciò nella stanza per trovare l'attore.
Non per potergli parlare,ma per poterlo evitare.
Era meglio se,per ora,gli stava lontana.
Nella stanza intravide altri ragazzini,ma di Trevino neanche l'ombra.
Tutte a me succedono,tutte a me!,si prese a padellate in testa mentalmente, passandosi una mano fra i capelli.
"Dove diavolo vado ora.."Farfugliò,impanicata.
Katie diede ancora una rapida controllata in giro e poi decise di andare da Nina,che si trovava dall'altra parte della stanza.
Cercando di mimetizzarsi con i vari ragazzini che ballavano,la romana si incamminò.
Certo che così vestita ti mimetizzi proprio bene Katie,pensò tra sè e sè.
In quel momento vide Micheal.
Si era avvicinato alla Dobrev e stavano parlando.
Oh,cazzo!
L'italiana cercò con lo sguardo un po sto sicuro per 'nascondersi'.
Non era una vigliacca,solo che preferiva evitare l'attore per un po.
Alla fine decise di andare a mettersi dietro alla pila di regali che occupavo un tavolo non molto grande vicino all'ingresso.
Katie si mosse,ma qualcuno le afferrò la mano.
"Hai visto Ian?"Le chiese Mich.
"Io..cioè..lui.."Iniziò a boccheggiare la ragazza.
"Katie,respira.."
"E' sul balcone con Cassie,non andare a disturbarlo.."

"Ok,ferma,ferma.."Disse Smoldy,ridendo,"Non ci sto capendo nulla.."
Oh,non solo tu mio caro.
"Scusa,a volte farnetico.."
Il ragazzo le sorrise,per poi tornare serio.
Ed ecco che ricominciamo,pensò Cassie.
La giovane diede uno sguardo al disopra delle spalle dell'attore.
Ok,nessun sembrava intenzionato ad interromperli.
Cassie si sporse un po verso Somerhalder.
Le loro labbra erano ad un centimetro di distanza.
L'italiana chiuse gli occhi.
Cuore,per favore,non cedermi.
"Ragazzi,venite,sto per aprire i regali!"Esclamò Mary,interrompendoli.
Cassie spostò velocemente la testa verso destra e la nascose nell'incavo del collo di Smolder.
VACCA LA RANA!
"Arriviamo.."Disse Ian.
Mary sorrise e poi scomparve.
"Mi sa che questa non è la serata giusta.."Disse l'attore.
"E no.. Credo proprio di no.."Sorrise dispiaciuta lei,cercando di scendere.
"Aspetta.."La fermò lui,"Faccio io.."La sollevò dal davanzale e le fece poggiare i piedi per terra.
"Thanks so much.."Ridacchiò lei,abbracciando l'attore.
"Everything for you.."Fece,circondandole le spalle con un braccio,pronti ad andare dagli altri.

"È l'ora dei regali,sai quella roba del tipo 'Scarta la carta' e cose del genere.."Disse con fare ironico Mike.
"Va bè,però non credo sia il caso ora.."
"Con quei due non è mai il caso.."Spiegò con un sorrisetto leggero stampato in faccia,"Vieni con me?"Le chiese prendendole la mano,per trascinarla verso il terrazzo.
"Ma dove? Ti ho detto che non.."Si girò,per riportarlo verso gli altri.
La romana non finì la frase che l'attore la tirò verso di sé con talmente tanta forza, da trovarsi praticamente spalmati l'uno all'altra.
La romana arrossì,e abbassò gli occhi,"Potresti cercare di essere meno rude?"Chiese,farfugliando.
Ottimo,ora non riusciva nemmeno ad arrabbiarsi con lui.
Trevino rise.
"C-che c'è da ridere?"Chiese Katie,alzando lo sguardo,anche se con fatica.
"Oh,Katie,Katie..un solo bacio e sei già ridotta così? Mi aspettavo un po di più da una dura come te.."
"Farò finta di non aver sentito.."Borbottò tra sè e sé la romana.
"Come scusa?Non ho sentito. Dalla voce direi quasi che sei emozionata.."
"Sì,infatti.. Mi piacciono le feste e,se devo dirti la verità,il momento in cui si scartano i regali mi emoziona particolarmente.."Sorrise nervosamente lei,fulminandolo all'istante con un'occhiataccia.
L'attore ridacchiò scuotendo la testa,"Pensavo ti emozionasse più giocare al gioco della bottiglia.."La stuzzicò.
La ragazza lo guardò,facendo schioccare la lingua sul palato,"E proprio nel momento in cui mi stavo per ricredere sulla persona che sei,mi sei venuto a ricordare che la tua stronzaggine è infinita.."Fece con espressione schifata,andando dalla parte opposta di Mich,senza prima però fulminarlo con lo sguardo.

Stavano entrando nella stanza,quando Cassie inciampò del piccolo gradino che separava il soggiorno dal balcone.
Per sua fortuna,Ian evitò che si sfracellasse al suolo,stringendo semplicemente la presa intorno alle sue spalle.
"Accidenti!"Disse la ragazza,recuperando l'equilibrio.
"Certo che sei proprio un danno.."
"Prava tu.."
Ad andare in giro alla persona che ami,senza farti prende dall'emozione,pensò
"A fare che?"
"A camminare con questa scarpe.."Rispose Cassie.
"Cassie,sono scarpe da ginnasta. Con i tacchi cosa mi combini?"
"Bè,di sicuro dovresti starmi lontano.."
"Mh,allora non metterli mai.."Ammiccò lui,mentre si avviavano dagli altri,"Ma dove sono quei due?"Chiese Smolder.
"Tanto dove c'è lei,automaticamente c'è lui,quindi.. Li troveremo.."Sorrise beatamente Cassie.
"Sbagliato,piccola Cassie!"Esclamò Sexyhalder,trascinandola verso l'altro attore,
"Ehi amico,ti ho trovato.."Disse Smolder,dandogli una pacca sulla spalla.
"Ma Katie,dov'è?"Chiesero Smoldy e Cassie in coro.
Trevino indicò l'altra parte della stanza con un cenno sulla testa.
"Perchè è la tutta sola?"Chiese Cassie,"Con quello sguardo da cerbiatto ferito?"Aggiunse poi,girando gli occhi verso Micheal,iniziando a guardarlo con rabbia.
"E io che ne so?"
"Oh,tu lo sai eccome.."Disse la ragazza,puntando il dito indice sul petto di Mike, "Solo tu le puoi farle fare quello sguardo.."
"Bè,forse.."
"Ah,visto che c'entri tu?"Disse Cassie,interrompendolo, "Che lei hai fatto, cavernicolo?"
"Ma niente!"
"Si,si vede proprio che non le hai fatto niente..Possibile che non sei capace di lasciarla stare?! Io davvero non capisco,ti diverti così tanto a stuzzicarla?"
Mich stava per rispondere,ma fu interrotto, "No,non voglio sentire una risposta,perchè la mia era una domanda retorica!"
E così dicendo,la giovane si girò e si diresse verso l'amica.
"Ahia,amico. Vedo guai in vista.."Disse Ian."Stanno confabulando.."Disse con un tono amaro.
"Brutto segno?"Chiese l'amico. 
"Vorrei esserti d'aiuto,dirti che è un buon segno ed appoggiarti,ma.."
"Non puoi farlo.."
"Già.."Sospirò,"A meno che tu non mi dica che le hai fatto per farla arrabbiare così tanto.."
"Non credo che servirebbe a qualcosa.. Insomma,non puoi sempre salvarmi il culo, Brother.."
"Ricorda che ho un bel rapporto con Cassie,ovvero amica stretta di Katie.."
"Mh.."Fece pensieroso Mike,"Amico,credo di essere un uomo morto.."
L'attore fece un cenno con la testa,come per incitarlo a parlare.
"L'ho baciata.."Disse grattandosi la testa.
"Wow,e bravo il nostro Mike!"Esclamò Ian,dandogli una pacca sulla spalla.
"Forse era meglio se non lo facevo. Ora non mi rivolge più la parola. Prima mi riempiva di insulti,ma almeno di parlava.."
"Amico,è una ragazza,devi lasciarle il tempo di elaborare quello che è successo.."
"Dici?"
"Si,si.."
"Credo che quando avrà elaborato mi ucciderà.."
Smoldy rise, "Probabile.."
Mich sospirò.
"Però ti devo dire una cosa.."Disse Sexyhalder, "Sono un po geloso.."
"Perchè?"
"Perchè tu hai baciato Katie,mentre io con Cassie..c'è sempre qualcosa che non va.."
"In che senso..?"
"Bo,non so spiegarti. A volte,siamo sul punto di baciarci,ma arriva qualcuno,oppure lei si scansa o,non è la situazione giusta..non c'è atmosfera.."
"Come siamo sensibili.."
"Alle ragazze piace.."

"Katie?"Chiamò Cassie, avvicinandosi alla giovane.
"Ciao.."Disse l'amica,con lo sguardo fisso sulle sue scarpe.
"Bella la festa,no?"
"Mh,mh.."
"Sai,sarebbe ancora più bella se sorridessi.."
La ragazza sbuffò,guardandola di sottecchi,"Lo sai anche tu ora quindi.."
"Bè,è evidente.. tu da una parte,lui dall'altra.."Lasciò intendere l'amica.
"Te l'ha detto lui?!"Chiese esterrefatta,"Che faccia tosta!"
"Katie ma lo ha sempre fatto,ti ha sempre stuzzicata.."
"Sì,ma ora ha superato il limite.."Borbottò,mentre Mary finiva di scartare uno dei tanti pacchetti.
"Cassie,mi passeresti il vostro regalo?"Le interruppe la ragazzina.
"Certo.."Sorrise,"Allora?! Cosa avrà fatto per farti arrabbiare così tanto?"Domandò a bassa voce,dopo aver afferrato il pacchetto.
"Te lo dirò dopo.."
"E dai!Dimmelo ora.."Insistette lei.
"Cassie,il regalo.."Disse euforica la cugina della Dobrev.
"Oh sì, scu..."
La romana non la lasciò finire di parlare che,"Mi ha baciata.."Sussurrò tutto d'un fiato.
L'amica sgranò gli occhi e si lasciò scivolare il pacchetto fra le mani,facendolo cadere per terra.
"Merda!"Urlò entusiasta.
Tutti gli invitati si girarono verso Cassie.
La ragazza sorrise nervosamente, "A-abbiamo dimenticato il biglietto.."Disse, "Scusa Mary.."Aggiunse,piegandosi a raccogliere il pacchetto e passandolo alla ragazzina.
Katie quasi non scoppiò a ridere,inarcando le sopracciglia.
"Ma qui veramente c'è.."Disse la ragazzina,ridacchiando.
"Ah,davvero?! Neanche io lo avevo visto.."Disse Katie,correndo in aiuto dell'amica, "Vedi, il pacchetto è rosa, proprio come il biglietto.. L'avevamo detto a quei due che si sarebbe mimetizzato.."Spiegò dolcemente.
Spiegazione logica!
Ed anche questa volta Cassie ringraziò il cielo per averle dato un'amica che aveva sempre una scusa pronta per non fare brutte figure.
Prima o poi, avrebbe imparato anche lei.
La ragazzina fece una risatina e nell'esatto momento Smoldy scosse la testa, guardando Cassie, come per dire 'Sei un danno vivente' e lei gli rispose con una linguaccia; Katie alzò lo sguardo e vide Trevino impegnato a fissarla, con un sorriso appena accennato,lei lo guardò,alzando un sopracciglio e poi si rivolse a Mary,"Dai, scarta!"Esclamò contenta.
La ragazzina lesse il biglietto e poi aprì il pacchettino contenente una collanina d'argento con una pietra incastonata rosa ed un paio di orecchini uguali.
"E' bellissima,grazie ragazzi!"Fece euforica,abbracciando prima le ragazze e poi i due attori,"Potrei avere l'onore di avere una foto con le due coppie più belle del mondo?"Sorrise a trentadue denti.
Le due amiche si irrigidirono all'istante,ma per motivi completamente diversi.
Katie per il fatto che non voleva avere alcun contatto con Trevino e,fare una foto,avrebbe implicato il fatto di stringersi l'uno all'altra per riuscire ad essere inquadrati nell'obiettivo.
Cassie,invece,si era innervosita per il fatto che Mary aveva definito lei e Smoldy una coppia davanti a circa una trentina di ragazzini e ragazzine che seguivano il telefilm,gli attori e sapevano benissimo che Ian e Nina erano fidanzati.
"No,Mary,non credo sia il caso.."Disse la romana.
"Si esatto.."Disse l'amica,"Poi,io e Ian non siamo una coppia..cioè,dovrebbe farla Nina al mio posto con Mike a Katie.."
La romana diede una gomitata a Cassie,"Ma che stai dicendo?! Io e il cavernicolo non siamo una coppia!"
"Scusa!"Disse la ragazza,"Quando sono nervosa non ragiono!"
"Suvvia.."Intervenne la Dobrev,"È solo una foto..un ricordo"
"Nina,magari per non destare sospetti,potresti farla tu la foto con loro.. Del tipo che ti metti vicino a Trevino e.."
"No,no,no!" Esclamò decisa,"Io ho tremila foto con loro e poi penso che Mary voglia una foto con voi perchè vi vuole bene.."
La romana sbuffò, "Che palle.."Borbottò,passandosi una mano fra i capelli.
"Dai,andiamo.."Disse Cassie,prendendo per mano l'amica,trascinandola verso gli altri.
"E sorridi,sembra che tu stia andando al patibolo.."Disse Mich.
"Se continui così,credo che ci andrai tu.. Oh,no,aspetta.. Non serve,ti uccido io.." Sorrise nervosamente,posizionandosi vicino all'attore,mantenendo sempre le distanze.
"Guarda che puoi abbracciarmi.."Sussurrò Ian alla ragazza.
"Penso che sia meglio di no.."Sussurrò di rimando lei.
"E smettila!"Esclamò,spettinandole i capelli.
"Ian! Almeno in una foto,fammi venire decente.."Ridacchiò divertita lei, sistemandosi i capelli.
"Bene ragazzi"Disse Nina,mentre Smolder abbracciò Cassie,"Fermi così,eh.."
Katie finse un sorriso,nonostante Mich stesse cercando di tirarla più a sè,durante l'abbraccio.
"Katie,potresti attaccarti di più a Mike?Sennò non c’entri.."
"Sei sempre la solita.."Borbottò lui,stringendola a sè,o meglio,stritolandola.
"Dite 'Maryyy'" Sorrise la Dobrev.
"MARYYY!"Urlarono sorridendo.
In quel momento un flash allucinogeno venne prodotto dalla macchina fotografica.
"Bene,ragazzi,fatto!"Disse l'attrice.
"Posso vederla?"Chiese Katie,usando questa scusa come pretesto per allontanarsi da Micheal che,però,la seguì, "Anch'io voglio vederla.."Disse lui.
Cassie,intanto,stava sbattendo le ciglia,"Vedo tutta a puntini vedi e blu.."
Smoldy rise, "E' normale.."
"Non so tu come faccia a sopportarlo tutti i santi giorni.."
"Sai,è da quando avevo dieci anni che non esco senza che qualcuno mi fotografi,perciò ci ho fatto l'abitudine.."
"Vantati poco,eh.."
"Non mi sto vantando,Cassie.."Disse l'attore stupito.
La ragazza rise, "Lo so,scherzavo. Tu sei Ian il buon samaritano Somerhalder. So che non ti vanteresti mai del tuo successo.."

"Oh,che bella!"Esclamò la romana.
"Quando l'avrò stampata,te ne farò avere una copia.."Disse Nina.
"Meglio due,così una la tiene anche Cassie.."
"Mh,quattro.."Disse Mich.
Le due ragazze si girarono verso di lui.
"Bè,io e Ian chi siamo?"
La Dobrev rise, "Si,ok,Mike."
"Nina puoi venire che Josh vuole vedere la foto?"Chiese Mary.
"Si,certo.."Rispose l'attrice, "Scusatemi.."
E così dicendo se ne andò,lasciando da soli i due ragazzi.
"Certo che però potevi sorridere meglio,eh.."Disse Micheal.
"Sai,mi riesce difficile sorridere bene al tuo fianco.."
"Giusto,sei ancora un pò sconvolta.."Disse beffardo.
"Devi smetterla.."Sussurrò a bassa voce.
"Allora lo sei davvero.."
"Sono davvero cosa?"
"Sconvolta.."
"Ah"Roteò gli occhi, "Sconvolta? Per cosa?" Non diede tempo all'attore di rispondere,"Ah,sì,giusto.. La tua mossa da playboy.."Disse con un'ironia tagliente.
"Playboy?"
"Ti dico solo una cosa: Se non ho reagito da 'dura' come dici tu,è stato soltanto perchè ti ho voluto risparmiare Trevino"Puntò un dito contro il petto dell'attore, "Rifallo un'altra volta e ritroverai la tua testa dall'altra parte della stanza.."Concluse, corrugando la fronte.
"Sai,più fai così,più confermi quello che appena detto.."
La romana si passò due dita sulle tempie.
"Mal di testa?"Chiese Mike.
"Si,per colpa tua,razza di cavernicolo.."
"Cosa c'entro io?!"
"Centri eccome! Continui a insistere,insistere e insistere! Se ti dico che non sono sconvolta,che per me quel bacio non ha avuto alcun significato,allora vuol dire che è così!"
Il viso di Micheal si rabbui, "Ho capito.."
La romana si morse il labbro inferiore.
Quando imparerà a tenere la lingua a posto?
No,Katie,non farti intenerire!

"Non so perchè,ma ho la vaga sensazione che qui qualcuno mi stia prendendo in giro.." Aggrottò le sopracciglia Smolder.
"Uhm, davvero?"Chiese sorpresa, "Chi?"Si guardò intorno,cercando di non ridere.
Ian fece una risatina,assottigliando gli occhi, avvicinandosi a lei,"Ti stai prendendo gioco di me.."Le puntò il dito contro.
Lei sporse un pò il labbro inferiore,assumendo un'espressione da cucciola.
"Ti ho detto mille volte di non fare certi tipi di espressioni.."Sussurrò in un modo, secondo Cassie,molto sensuale.
"Adoro farti arrabbiare,esce la tua parte alla Damon.."
"Peccato che non riesco ad arrabbiarmi DAVVERO con te.."Disse sottolineando quella parola,"Ma questo non vuol dire che non te la farò pagare.."
L'attore, furtivamente si guardò attorno,e in un movimento veloce,posò un bacio sull'angolo delle labbra della ragazza.
Cassie sorrise imbarazza, "Em,questa era la tua vendetta?"
"Solo una piccola parte.."
"Ma sai che così non fai altro che danneggiare te,vero?Che ci potrebbero essere in giro dei paparazzi e che la tua falsa relazione con Nina venga scoperta.."
"Mh,non mi importa.."Disse lui,alzando le spalle.
"Come non ti importa?!"Ripetè la ragazza alzando un po la voce, "Somerhalder che hai nel cervello? Purè di patate?Cioè,io davvero non capisco.."
"Perchè ti da così fastidio che tutti scoprano che è una falsa? Perchè vuoi che gli altri credano che io stia con Nina.."
Perchè in questo modo,la parte di me che ti vuole confessare i miei veri sentimenti non salterà fuori,pensò Cassie.
"B-bè,perchè ci tengo alla tua carriera.."
"Per la mia carriera?"
"E' così strano che io mi preoccupi per te?"
"Non sto dicendo questo.. Soltanto che dovresti esserne sollevata se io,in qualche modo,me ne frego di questo.. di tutto questo.."Fece lui,confuso.
"Io tengo a te,così come tengo alla tua carriera.."Disse lei.
"Ma,se tu per un attimo fossi egoista,ti piacerebbe ricevere queste attenzioni?"
"M-ma c-che domande sono, Smoldy?"Chiese,balbettando.
"Rispondi.."Disse con voce calda.
"Smoldy,i-io non cred.."
"Ehi.."La interruppe,"Allora?"Chiese insistente.
"Ma certo,a chi non farebbe piacere.."
"E ricambieresti?"
"Eh,dipende in che situazione e in che contesto.."Rispose la ragazza,con le mani che ormai erano così sudate che,se avesse provato a strizzarle,sarebbe riuscita a riempire mezzo mediterraneo.
"Fingiamo che io sia io e che tu sia tu. Io non sto con Nina e tu sei single. Ricambieresti?"
"Bè,tecnicamente hai dimenticato che io sono innamorata di un'altra persone,eh!"
"Bè,supponiamo che tu non sia innamorata di un'altra persona.."Insisté lui.
"Em,io..si,forse ricambierei.."Disse Cassie,cercando di non sbilanciarsi troppo.
Sexyhalder fece un sorriso compiaciuto.
"Non fare quell'espressione.."Disse la ragazza,"Ho detto 'Forse',ok?"
"Si,si.."Disse Smoldy,con il tono di voce di uno che ci crede poco.
Cassie rise,"Sei troppo sicuro di te,Somerhalder.."
"Mh,non sicuro..diciamo conscio dell'effetto che faccio alle donne.."
La giovane stava per ribattere,ma Nina si intromise nella loro conversazione, "Ian,alcuni ragazzi stanno per tornare a casa e vorrebbero fare una foto di gruppo con te,puoi raggiungerli?"
"Certo.."Rispose,dandole un bacio sulla guancia.
Fece l'occhiolino a Cassiopea e poi raggiunse il gruppetto formatosi davanti alla porta d'ingresso.
"Sono arrivata in tempo?"Chiese la Dobrev.
"Mh?"
"Bè,mi sembravi in difficoltà,così sono intervenuta. Ho fatto male?"
"No,no,anzi,grazie.."
"Figurati. So che quando fa così,diventa difficile resistergli.."
L'italiana girò il viso verso l'attrice,confusa.
"Ho avuto una piccola cotta per lui un anno fa,ma ora è passata,tranquilla.."
"E non ti da fastidio fingere di stare insieme? Cioè,non hai paura che quei sentimenti tornino a galla.."
"No,anche perchè ora ci sei tu che sembri fatta apposta per lui.."

La romana guardò l'attore insistentemente,ma lui si limitò a guardare altrove,a parte lei.
Sempre con quello sguardo spento.
Lei inarcò le sopracciglia,inclinando leggermente la testa,ma ancora niente.
L'attore proprio non parlava.
Lei roteò gli occhi e si voltò per andare in bagno.
"Dove vai?"Chiese dal nulla Mich.
La ragazza si voltò per un attimo,roteando gli occhi.
Scosse la testa e continuò a camminare.
"Dove stai andando?"Chiese di nuovo,spostandosi verso la sua direzione.
"Oh,guarda un pò,ti hanno ridato il dono della parola!"
"Ma che ti prende?"
"Cosa prende a me? Stai facendo la faccia da cucciolo bastonato come se fossi stata io a.."La ragazza si bloccò,ripensando al bacio,"A…"Continuò a balbettare,"A.. creare questa situazione,ecco.."Spiegò a fatica.
"Scusa se mi sono fatto prendere dal momento.."Disse Micheal.
"Bè,la prossima volta controllati.."Disse la romana,"Pensavo fossi eccitato ventiquattro ore su ventiquattro solo nel telefilm,non anche nella realtà.."
"Forse Tyler ha preso il sopravvento su di me.."
"Io direi che una parte,quella di Michael Trevino Il Cavernicolo,si è messa da parte ed è uscito fuori il Michael Trevino Pervertito.."Disse lei,gesticolando,andando verso il bagno,seguita dall'attore mentre attraversavano il corridoio.
"E.. sai che ho tanti altri lati che dovresti scoprire?"Domandò,fermandosi sulla soglia del bagno verso l'esterno,una volta che Katie era all'interno,"Sì,bè,ma non voglio scoprirli.."Concluse,rigirandosi per chiudere la porta,ma venne bloccata.
L'attore l'afferrò per i polsi,così da accorciare le distanze,"Sai,credo che stavolta il mio lato dolce sia stato consigliato da quello pervertito,proprio come prima.. Dici che dovrei fargli seguire lo stesso consiglio?"Chiese,inumidendo le labbra, schiudendole.
Katie deglutì rumorosamente,"No!"
BAM!
La ragazza,presa dall'ansia,chiuse la porta troppo velocemente,"Oh Dio, Trevino tutto ok?"Domandò spaventata,riaprendola.

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Capitolo 34
*** Il borotalco. ***


IL BOROTALCO
-Capitolo trentaquattro-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Io fatta apposta per lui?"
"Sei una ragazza splendida,d'oro e ti merita,proprio come tu meriti lui.. Non l'avevo mai visto così con una persona.."
"Così come?"
"Con te è sè stesso Cassie,il suo bene verso di te è davvero sincero,credimi.."Le sorrise l'attrice.
Cassie sospirò,"Se lo dici tu.."
"Senti,a te lui piace?"
"Cavolo,si!"
"E allora fatti avanti.."
"E se io a lui non piaccio?"
"Mi prendi in giro,vero?Cassie,Ian ti muore dietro!"Esclamò Nina,esasperata.
"Io..no,non credo..è impossibile.."Disse la ragazza,testarda.
"Perchè lo credi impossibile?"
"Bè..perchè lui è famoso e io no. Perchè lui è molto più grande di me. Perchè,perchè...ci sono tanti altri motivi.."Rispose Cassie,nervosa.
"Mh.."Fece la Dobrev,portandosi un dito sul meno,"Sai cosa penso? Che tu abbia semplicemente paura di lasciarti andare con qualcuno che davvero ti piace.."
"No,Nina,io.."
"Hei,Nina?"La chiamò Smoldy,interrompendo l'italiana,"Puoi venire? I ragazzi vogliono una foto con entrambi.."
"Certo.."Rispose l'attrice,sorridendo, "Finiremo il discorso un'altra volta.."
La giovane annuì.
"Cassie?"
"Si,Ian?"
"Che ne dici di andare a cercare Katie e Micheal così dopo ce ne andiamo?"
"Va bene..."

Mike era piegato in avanti,con entrambe le mani sul naso,"Mi è appena arrivata una porta in faccia,come credi che mi senta?"
"Non bene?"
"Cazzo,Katie! Il naso mi serve!"
"Va bè,scusa,non arrabbiarti! Mica l'ho fatto apposta!"
"Cazzo.."Imprecò ancora.
"Alzati,fammi vedere.."Disse Katie,poggiando le mani sulle braccia dell'attore,come per fargli capire di alzare il viso verso di lei.
"Ahi.."Mormorò la romana, nel vedere il naso dell'attore abbastanza arrossato, "Scusa,mi dispiace davvero tanto.."
Si mise in punta di piedi,per osservarlo meglio,mentre con le mani massaggiava le guance dell'attore.
"Questo è stato il prezzo che ho dovuto pagare per averti rubato un bacio?"Le soffiò in viso,con una smorfia di dolore.
Bacialo Katie,ora.
No,non farlo!
BASTA!
Ora parlo anche da sola!
"Direi di sì,ma giuro che non l'ho fatto volontariamente.."Si giustificò lei.
"Va bè,dai.. Forse ne è valsa la pena.."Le sorrise,circondandole i fianchi.
"Ragazzi!"Esordì una voce dietro di loro,"Scusate,torno dopo.."Disse velocissima, tanto che quella frase era parsa come uno scioglilingua.
"Cassie!"La richiamò l'amica,"Ma dove vai?" Chiese ridendo,prendendo le distanze dall'attore.
"D-da.. Di là.."Fece un sorriso da boyscout.
"No,dovresti aiutarmi con Trevino.."
La ragazza assunse un'espressione interrogativa.
"Ho dato la porta in faccia a Trevino,non è che magari potresti aiutarmi,magari,a cercare qualche salvietta?Il naso è davvero arrossato.."
"Oddio,mica ti avevo visto!"Sgranò gli occhi la ragazza,"Ma come hai fatto?"
"Eccomi qu.. Amico,che diavolo hai fatto?!"Esclamò Sexyhalder,assumendo lo stesso sguardo della ragazza al suo fianco.
"Chiedilo a Rambo.."Rispose Micheal,indicando Katie con la testa.
"Oh,su,Trevino! Non fare la piattola! Infondo non ti ho mica pugnalato al cuore.."Sbuffò la romana.
"Si,ma potevi romperlo..sempre che non lo sia già.."
"Sai Mike,credo che se ci metti un po di ghiaccio sopra,il dolore e il rossore passeranno in un secondo.."Disse Cassie,gentile.
"E funzionerà entro domani?"
"Mh,magari è meglio se ci metti una bistecca,allora.."
"Bene,perchè non voglio girare con il naso alla Rudolf.."
"No,come Rudolf ci vedo più Smolder.."Disse divertita Katie.
"Vorresti dire che Cassie dovrebbe ridurmi il naso come un peperone,proprio come quello di Mike?"Corrugò la fronte l'attore,beccandosi un destro amichevole sullo stomaco da parte dell'altro.
"Scemo.."Lo riprese l'italiana vicino a lui,"Ricordi che indossasti quel vestito da Rudolf? E' per quello che Katie ha detto che ti ci vedrebbe di più.."Sorrise Cassie, scuotendo la testa.
Katie si lanciò un'occhiata complice con l'amica e le strizzò l'occhio,che prontamente ricambiò.
"Ah giusto! Quel giorno è stato impossibile.."Ricordò Smolder,ridendo.
"Mh,la nostra piccola Cassie come si ricorda questi piccoli particolari eh!"Ammiccò Michael,"Sento che nell'aria c'è un pò d'amore,si sente proprio un profumo diverso.."
"Trevino,fossi in te,userei per bene il senso dell'olfatto,perchè tra poco,se continuerai così,potrei completare l'opera rompendoti il naso,cosicché ti ritroverai ad avere soltanto quattro sensi.."Lo fulminò la romana con lo sguardo,mentre Cassie arrossiva e Smolder era leggermente imbarazzato ed in parte divertito dall'amico.
"Em,che ne dite di tornarcene a casa?"Propose Sexyhalder,"Così Micheal si cura il naso e noi possiamo andarcene a letto.."
"Mi sembra un'ottima idea.."Concordò Cassie,annuendo.
"Va bene.."Acconsentì Katie,"Oh,Trevino,perchè non puoi essere un po come Ian?"Chiese,passandogli un pezzo di carta bagnato, "Smoldy,dovresti aiutarlo..non so..a diventare più civile.."
L'attore si passò una mano fra i capelli, "Ci ho provato,Katie,ma Mike è un testardo.."
"Il testardo,qui,ha bisogno di una bistecca fredda.."
"Ok,ok,andiamo.."
E così dicendo,i ragazzi tornarono in salotto.
"Oddio,Mike,che ti sei fatto al naso?"Chiese Nina,andandogli incontro.
"Bè,ecco.."Iniziò lui.
"E' andato addosso alla porta del bagno.."Disse la romana,interrompendolo,"Un incidente.."
La Dobrev rise.
"Noi ce ne andiamo Nina.."Disse Ian,"Ci vediamo domani sul set.."Aggiunse,abbracciandola.
"Vuoi che rimaniamo un altro po per aiutarti a sistemare?"Chiese Cassie.
"No,tranquille.."
"Sicura?"Chiese Katie.
L'attrice annuì,"Si,si,domani mattina i domestici verranno a ripulire tutto.."
"Va bene.."Dissero in coro le due amiche.
"Se è avanzata della torta ve la farò avere.."Disse Nina,facendo l'occhiolino alle ragazze.
"Come se non mangiassero abbastanza.."Disse Ian,ridendo.
"E smettetela con questa storia.."Disse Katie,dando una pacca sulla spalla a Somerhalder.
"Lasciateli perdere.. Questi due si cibano di aria.."Le difese l'attrice,salutandole nel frattempo con un bacio sulle guance.
"Amico,da quando le abbiamo conosciute,tutti che ci vengono contro per difenderle.. io proporrei di caricarle su un aereo qualsiasi e liberarci di loro.."
L'attrice scoppiò a ridere come tutti del resto,"Mi raccomando.."Sussurrò alle ragazze per poi scoccargli un occhiolino.
"E in bocca al lupo per il tuo naso, Mike!"Disse,dandogli una pacca sulla spalla prima di chiudere la porta.
"No,comunque Trevino,la cosa che ci spediresti su un aereo qualunque me la lego al dito,eh!"Precisò Cassie
"Non ti sarai mica offesa,piccola Cassie.."
"Bè,in effetti si.."
"Bene.."Disse lui,premendo il bottone dell'ascensore.
"Come 'Bene'..?"Chiese la ragazza,stupita.
Katie preparò il pugno.
Se Trevino avesse detto qualche stronzata si sarebbe ritrovato con il viso simile a quello di un carlino.
"Ora sai come mi sento io quando mi venite tutti contro.."
"Forse perchè te lo meriti,cavernicolo.."Disse la romana.
"Tu non dici niente,Ian?"Chiese Cassie.
"Non voglio entrare in questa faida.."Rispose lui,alzando le mani.
"Vigliacco.."Lo stuzzicò la ragazza.
"Sai,non sono come Mike. Io ho la pazienza di un ippopotamo. Per farmi reagire ci vuole altro.."Disse Smoldy,avvicinandosi pericolosamente all'italiana.
In quel momento si sentì il 'Din' delle porte dell'ascensore che si aprivano.
Cassie colse l'occasione al volo per uscire e fiondarsi verso l'auto.
"Mich,fai guidare me.."Disse Sexyhalder.
"Perchè?"
"Perchè,già sei spericolato quando sei sano,non oso immaginare cosa potresti combinare ora.."
"Ok,tieni.."Disse l'attore,buttando le chiavi all'amico.
Una volta entrati in auto,Ian la mise in moto.
"Mike?"Chiamò Smolder.
"Mh?"
"Mani sulle ginocchia.."
"Cosa..?!"
"Sei seduto vicino a Cassie.."Disse,guardando l'amico dallo specchietto retrovisore, "Ti tengo d'occhio.."
Katie e Cassie ridacchiarono.
In quattro e quattr'otto furono a casa,"Ah, casa dolce casa!"Esclamò Mike.
"Ma per favore!"Sbuffò Katie,"Almeno te non hai indossato questi cosi per tutta la serata.."Disse,sfilandosi i tacchi,abbassandosi così di 16 centimetri.
"Sei bassissima..benvenuta nel paese dei puffi.."La prese in giro lui.
Katie sollevò il braccio con il tacco in mano,"Questo lo prendo io.."Intervenne Smolder ridendo.
"Io l'avrei tirato dritto in fronte a lui.."Esordì Cassie con un'espressione beffarda, lasciando stupiti i due,mentre l'amica se la rideva.
"Io sono anche più bassa di Katie,siete voi troppo alti.."
"Già.."L'affiancò l'amica.
"Oh-oh, si sono alleate amico.."Fece finta di sussurrare Michael all'altro.
"Andiamo a sistemarti il naso bro,ci conviene.."Sorrise Smolder,lasciando le due ridere fra di loro.
Ben presto i quattro ragazzi andarono a dormire, mentre le due ragazze si addormentarono circa due ore dopo, parlando di quella serata davvero indimenticabile.
 
"Cassie?"Chiamò Katie.
"Si?"
"Puoi venire qui,per favore? Non riesco ad allacciarmi la cerniera dietro.."
"Arrivo.."Disse Cassie,uscendo dal suo camerino e entrando in quello dell'amica.
Era passata una settimana dalla festa di Mary.
I ragazzi avevano continuato ad andare sul set a girare,molto spesso,anche di notte.
Cassie e Katie cercavano di stare sempre con loro,di andare sul set il più possibile,ma era difficile per loro che non erano abituate ad adattarsi a quei ritmi frenetici.
I momenti per stare insieme tutti e quattro,comunque,non mancavano. Anzi,Ian e Mike cercavano sempre di ritagliarsi un po di tempo,durante le riprese,per chiamarle,se stavano in hotel,o per pranzare con loro se erano sul set.
Quel pomeriggio,le due amiche erano uscite,senza i ragazzi,per andare a comprare un abito elegante da indossare quella sera per il party di beneficenza organizzato dalle ISF,di cui,sia Smoldy che Trevino,avevano parlato la settimana prima.
Cassie e Katie,usando i loro soldi,si erano fermate in un negozio che vendeva abiti da sera a prezzi abbastanza abbordabili,in modo che gli attori non dovessero sborsare altri soldi.
"Questo come te lo senti?"Chiese Cassie,sistemandole la cerniera dell'abito. "Ti piace?"
Katie si specchio nell'enorme specchio posto dinnanzi a lei.
Si girò prima a destra,poi a sinistra e,infine,si girò completamente per vedere il retro.
Questo era di un color verde acqua,lungo,con il collo alto e le maniche di pizzo.
"Mi sento tanto un centro tavola scolorato.."Disse la romana.
L'amica rise,"In effetti,tra tutti quelli che hai provato,questo non è il migliore.."
"Il tuo ti piace?"
Cassie abbassò sullo sguardo sul vestito giallo canarino con le spalline intrecciate sulla schiena che le fasciava il corpo.
Un abito a sirena,ecco cos'era.
"Emm.. sinceramente con sto coso non riesco a camminare molto.."Ammise.
"Forse abbiamo sbagliato negozio.."
"Ma no! Katie,sono sicura che l'abito giusto è qui..nascosto da qualche parte.."
"Si,però noi non abbiamo tempo per giocare alla caccia al tesoro.."
"Lo so.."Disse l'italiana,sospirando,"Finiamo di provare i vestiti che ci restano. Se non troviamo nulla cambiamo negozio.."
"Tanto non troveremo nien.."
"E smettila,l'eterna cinica,con questo pessimismo sempre presente!"La rimproverò Cassiopea,spingendola,seria.
"Cassie,ma te la sei presa?" Sgranò gli occhi lei.
"Sì,ogni volta devi sempre rovinarmi tutto.."Disse,gironzolando nel negozio.
"Guarda,i-io non volev.."
L'amica con un sorriso sornione si girò verso la romana,"Sto scherzando"Disse,per poi scoppiare a ridere.
"Fuck!" Quasi urlò,incrociando le braccia,come una bambina arrabbiata, "Somerhalder,Somerhalder,Somerhalder.. Neanche un mese che state insieme e già ti ha insegnato a recitare.."
"Ch-che?! Stare insieme?!"Chiese stridula l'italiana.
"Mh-hm"Annuì lei.
"Stare insieme?! Ma che dici,piuttosto pensa a te e Trevino che vi siete anche bacia.."
Subito venne interrotta,"Questo vestito è fantastico!"
Cassie arricciò alle labbra,"Katie,hai già usato questa scusa per cambiare discorso.."Disse annuendo,"O forse sono stata io?"Aggiunse poi dubbiosa.
"No,Cassie,sto dicendo sul serio.."Disse la romana,prendendo l'abito.
Questo era corto e di un color rosino tendente al marrone; aveva una scollatura rotonda,ma per niente profonda.
Un abito a tulipano,pensò Cassiopea,vedendolo.
"Bè,in effetti hai ragione,è davvero bello.."Disse,allungando una mano per toccare la stoffa.
"Io mi provo questo,ho deciso.."Disse Katie,decisa.
"Bene,quindi l'unica che non sa cosa mettersi sono io.."Disse Cassie,facendo qualche passo indietro,"Non so,dici che devo presentarmi nuda?"
"Cassie.."
"No,davvero,Katie,non capisco il perchè io sia così tanto difficile da accontentare.."Continuò lei,camminando all'indietro.
"Cas.."
"Ahio!"Esclamò l'italiana,portandosi una mano alla nuca per massaggiarla.
Si girò,per vedere cosa aveva urtato e i suoi occhi,prima spenti,iniziarono a luccicare.
Davanti a lei,su un manichino,vi era un bellissimo abito lungo,color verde acqua.
A stile impero,l'abito non aveva maniche e,sotto il seno,vi era una spilla brillante che teneva insieme due pezzi di tessuto.
"Oh, mio, Dio.."Pronunciò a bassa voce la ragazza.
"Sono l'unica che non sa cosa mettersi.."La scimmiottò l'amica,divertita nel vedere Cassiopea con occhi sognanti.
"Ma è bellissimo!"Esclamò contenta,guardando per bene il vestito.
"Provatelo! Ti starà di sicuro d’incanto,è praticamente perfetto per te!"Approvò la romana,voltandosi verso i camerini.
Quando sentì solo i suoi passi,si accorse di star parlando da sola da almeno un minuto,"Cassie?"Domandò voltandosi,corrugando la fronte. Con tre falcate raggiunse l'altra,"Ma ancora sei qui?"Domandò all'italiana,presa a studiare il vestito, "Neanche avessi visto Somerhalder,forza, andiamo!" La prese in giro quando, sorpresa,sobbalzò.
"No,è che stavo vedendo bene com'era l'ab..."
"Cara, stupida ed ingenua amica mia,tu stavi pensando a te con questo abito vicino a quella specie di Dio,o almeno così definito da te,questa sera.. e chissà a che altre cose.."La interruppe beffarda, ammiccando.
"Ok,Katie,non esagerare,Trevino ti sta facendo diventare pervertita più di quanto tu non lo sia già.."
La romana le fece la linguaccia e tornò nel suo camerino.
Cassiopea,per tutta risposta,le fece una smorfia,poi chiamò la commessa,che l'aiutò a togliere l'abito dal manichino.
Una volta fatto,la ragazza ringraziò,prese l'abito e corse a provarselo.
Circa cinque minuti dopo,le ragazze si stavano specchiando con addosso i nuovi abiti.
"Il tuo ti piace?"Chiese Katie all'amica.
"Si,credo di aver trovato il vestito giusto.."Rispose convinta, "Tu invece?"
La romana si diede un'ultima occhiata, "Si,anche io. Vuoi vedere come mi sta?"
"No,voglio che sia una sorpresa.."
"Una sorpresa?"Ripetè confusa.
"Si,voglio vederti quando sarai tutta bella e sistemata.."
"Emm..ok.."Disse Katie,acconsentendo alla strana richiesta dell'amica.
"Katie?"
"Mh?"
"Che ore sono?"
"Le tre e mezza.."
"Sai che vuol dire?"
"Che siamo in ritardo?"
"Bè,anche quello,ma è anche il momento di mangiare qualcosa!"
La romana rise,"A casa c'è ancora un po di quella torta che i ragazzi hanno portato ieri dal set. Se Trevino non se l'è pappata tutta,puoi farlo tu.."
"Dolci parole.."Sospirò la ragazza,mandando la testa all'indietro.
Le due ragazze,dopo aver pagato i vestiti,uscirono dal negozio soddisfatte e,dopo aver chiamato un taxi,raggiunsero in quattro e quattr'otto la pensione.
"Cassie,a me in questo hotel inquietano.." Sussurrò la romana,alludendo agli uomini alla reception.
"Mh,no.. E perchè?"
"Non so,sembrano tutti scimm.."
"Buona sera.."
Una voce abbastanza alta e forte le sorprese da dietro,facendole sobbalzare e Cassie quasi cacciò un urlo,"AAh! C-cioè, Hi.."Si corresse l'italiana,grattandosi il collo.
"Buona sera.."Sorrise goffamente Katie,"E meno male che non avevi paura.." Borbottò poi.
"B-bè,ma l'hai visto bene? Avevano uno sguardo così serio e sono sicura che quegli occhietti neri ci stavano giudicando.."Disse Cassie,entrando in ascensore.
La romana rise.
"No,Katie,non c'è niente di divertente. Cazzo,sarei potuta morire di infarto.."
"Comunque,a parte la tua nuova fobia per i 'Reception Man',non ti sembra un po strano che ci abbia salutate?"Chiese,prendendo il bottone del terzo piano.
"E perchè scusa?"
"Bè,se ci hai fatto caso,anche quando eravamo con Ian e Mike,nessuno qui d'entro ci ha mai salutate. Se eravamo con loro,salutavano loro,se eravamo sole,ci ignoravano.."
"Magari erano troppi presi a giudicare gli altri ospiti per accorgersi di due ragazze che vanno e vengono come fantasmi.."
"Bah,forse hai ragione.."
Le porte dell'ascensore si aprirono. Le ragazze uscirono e poi,si diressero verso la loro stanza.
Una volta aperta,trovarono Mike e Ian,in piedi su un piccolo sgabello circolare,con ai piedi due uomini che stavano sistemando gli smoking che indossavano.
"Alla buon'ora!"Disse Trevino,"Ian stava per chiamare l'FBI.."
Katie e Cassie rimasero a guardarli.
CAZZO, SE ERANO BELLI IN SMOKING,MOLTO MEGLIO DAL VIVO CHE NELLE FOTO!
Mike se ne accorse e sorrise sotto i baffi.
"Oh, guarda,un pinguino!"Esclamò Katie,prendendo in giro l'attore.
"Ecco,forse era meglio quando eri fuori casa.."
"Vi prego,non cominciate già da adesso"Li riprese Ian,roteando gli occhi,"Tutto bene,piccola Cassie? Ti vedo imbambolata.."Domandò Smolder,sorridendole.
"Oh sì,sì.. Sembrate due pinguini.."Sorrise,un sorriso da ebete secondo la romana.
"Quanti complimenti.."Scosse la testa Mike.
"Molte donne morirebbero per avere anche soltanto un saluto da parte di questi due pinguini.."Ribattè l'altro attore,ridendo sotto i baffi.
"Yo,brothah!"Esclamò Mike, allungando un braccio verso l'amico di fianco,per battere il pugno.
"Smolder,questa specie di cavernicolo ti sta davvero contagiando.."
"Già,Smoldy.. Credo che annullerò il matrimonio.."Annuì la ragazza,inarcando le sopracciglia.
"Matrimonio?!" Sgranarono gli occhi Michael e Katie.
"Ho detto matrimonio?"Chiese Cassie,imbarazzata,"Caprifoglio..volevo dire,caprifoglio.."
"Quindi,se ho capito bene,tu vorresti annullare un.."Disse Mich.
"Caprifoglio?"Continuò Katie,alzando un sopracciglio.
"Em,bè,forse non ho proprio detto caprifoglio..mh,Ian?"Chiamò la ragazza,in cerca di aiuto.
"Ha detto matrimonio.."Disse lui.
Cassiopea si diede una sberla in fronte.
Nota per me: MAI CHIEDERE A IAN DI MENTIRE,NON NE E' CAPACE.
"Che c'è?"Chiese Smoldy, "Alla fine l'avrebbero scoperto,visto che avrebbero fatto i testimoni..."
"Scoprire cosa?"Chiese la romana.
"Che io e Cassie ci sposiamo.."
La romana sgranò gli occhi.
"Katie,è uno scherzo.."Disse l'amica,"OVVIAMENTE.."Aggiunse,fulminando l'attore con lo sguardo.
Lui alzò le spalle,facendo una faccia innocente,e si voltò dall'altra parte.
"Va bè,anche se ci fosse stato un matrimonio,non ci sarebbe stato niente di male.."Disse Micheal.
"C-certo che no,ma non credo di essere veramente pronta per un passo del genere e..bè,ma cosa sto qui a raccontarlo a te?! Katie,andiamo a cambiarci?"
La romana,che sembrava ancora un po scioccata,annuì e poi seguì l'amica in bagno.
"Cos'è questa storia?!" Chiese,chiudendo velocemente la porta.
"Niente,per scherzare,diciamo che lui sarà il mio futuro marito ed io la futura sposa.."Spiegò Cassie, guardandosi allo specchio.
"W-wow.."
"Va bè,un pò come te e Mike,quando lo chiami Cavernicolo.."
"Ma che c'entra?! Lui lo è!"Ribattè la romana,corrugando la fronte.
L'italiana scoppiò a ridere.
"Comunque,non so se te l'ho mai detto,ma ti mangia con gli occhi.."
"Ma chi?"Chiese Cassie.
"ll Reception Man.."
"COSA?! CHE MANIACO!" Esclamò con voce stridula ed impaurita.
"Ma chi,secondo te?!"Roteò gli occhi,"Smolder,no?!"
"Oh mio Dio,che paur.."Chiuse gli occhi, prendendo un respiro, ma subito s'interruppe. "Cosa? Mi mangia con gli occhi?!"

"Ah,ora capisco.. Un matrimonio,tanto per scherzare.."Lo prese in giro,Mike.
"Non prendere in giro,amico!"
"No,no.. Ma non è che questa è tutta una farsa? Cioè,state facendo vestire me e Katie elegantemente per portarci in Chiesa e costringerci a farvi da testimoni?"
"Mi hai scoperto.."Disse Smolder,annuendo,"Non sapevamo se eravate d'accordo,così abbiamo deciso che rapirvi sarebbe stata l'idea migliore.."
"Mh,per me non ci sono problemi.."Disse Micheal serio.
"Bro,dicevo per scherzare.."
"Io no. La ami? Che domande faccio,certo che la ami! Allora,andiamo. Troviamo un prete ed è fatta.."
"Io non ho mai detto di amarla.."
"Tu no,ma i tuoi comportamenti fanno intendere molto più di quanto tu non voglia mostrare.."
Ian si inumidì le labbra,ma non disse niente.
"Fa come vuoi.."Disse Mich,"Non credermi.."

"Si,si,si!"Disse quasi isterica la romana,"Ti guarda come tu guardi le torte!"
"Katie,stai impazzendo,ora ne sono certa.."Disse Cassie,tirando fuori dalla busta gialla il suo nuovo acquisto e appendendolo sul gancio dietro alla porta,in modo che non si sgualcisse.
"No,quella pazza sei tu che non vuoi ammettere che ho ragione.."
"Ma perchè è così Katie!"
"No,e tu lo sai benissimo.."
La ragazza sospirò,"Oh,Kat,è tutto così complicato.."
"Lui ti ama,tu lo ami,volete stare insieme. COSA CAZZO CI VEDI DI COMPLICATO?!"
"B-bè,potrei dire la stessa cosa di te e Trevino.."
Katie prese il suo abito e lo appese accanto a quello dell'amica,"Non è vero!"
"Ah,no?!"
"No!"
"Fino a prova contraria,ti ha baciata!"
"Sì, ma tutto poi è finito la.. Se fosse stato davvero interessato,credimi,avrebbe continuato.."
"Ma se non fa altro che stuzzicarti.."Disse l'italiana,intenta a spogliarsi.
"Quello lo ha sempre fatto.."Ribattè,sistemandosi il reggiseno,tirando su i capelli.
"Non in questo modo e,aspettati un'altra mossa da Trevino,non è di certo finita qua.."Sorrise beffarda l'italiana.
La romana rimase a guardarla,quasi impaurita,"Sai?! Tirando in ballo Trevino,ottima scusante per mandarmi in tilt,non riuscirai mai a tirarti fuori da questa situazione.."

"Ma proprio tu parli di comportamenti?"Rispose dopo un pò di minuti l'altro attore.
"Mh?!"Arricciò le labbra Mich,inarcando le sopracciglia.
"Amico,se io la amo e non l'ho neanche sfiorata,tu che l'hai baciata,dovresti per caso sposarla?"
"Tra di voi c'è desiderio,da entrambe le parti.." Annuì deciso Mike,facendo imbambolare l'amico.
"Sì,perché,tra di voi no?"
"Non da entrambe.."
Ian corrugò la fronte.
"Da parte mia potrebbe esserci,e dico POTREBBE,mentre da parte sua l'unico desiderio che c'è è quello di uccidermi! Quella sera ho rischiato davvero brutto,ci vuole coraggio per baciarla!"
"Bè,magari ha reagito in quel modo perchè anche lei prova qualcosa per te.."
"Allora,se lei mi ama e scappa,se non mi amasse,cosa farebbe?"
"Sto solo dicendo che,MAGARI,le hai dato l'impressione che quel bacio era una cosa fugace,che a te,di lei non importa molto.."
"Ma non è vero!"
"Mike,io lo so che non è vero,lei però,probabilmente,no.."
"E che dovrei fare?"
"Mh,parlarci forse?"
"Si,quella sarebbe capace di stendermi al suolo con un calcio rotante alla Chuck Norris!"
Ian scoppiò a ridere,"Come sei melodrammatico!"
"Dici così perchè la virilità in pericolo non è la tua.."
"Ah,perchè,tu pensi che con Cassie i miei gioielli non siano in pericolo? Ti ricordi come ci siamo incontrati?Bè,io di certo non posso dimenticarmelo.."

"Io?!Cambiare argomento? MAI!" Disse Cassie,legandosi i capelli.
"Si,si,brava Cassiopea,non ti facevo così fifona da scappare da un semplice argomento.."
"Non sto scappando,solo che non voglio parlarne.."
"Mh,leggo tra le righe di questa frase che tu hai paura.."
"Katie,invece di pensare a me e a Smoldy,trova un modo per far si che Mike si dichiari e ti baci di nuovo.."Disse l'amica,entrando in doccia.
La romana le fece la linguaccia.
"E chi vuole essere baciata ancora da quel cavernicolo?"Borbottò tra sè e sè.
TU,stupida,le disse la sua vocina interiore.
"Cassie,sbrigati però a fare la doccia.. Dovrei darmi una sciacquata pure io.." Urlò la romana per farsi sentire dall'amica.
"Sissignora,ma non puzzi però!"
Ok,Cassie stava davvero sclerando.
"Non posso mica puzzare con quel cavernicolo.." 
"Piccolo consiglio"Si sentì urlare dall'altra stanza,precisamente da Mike,"Quando fate pensieri,anche erotici su di noi,abbassate la voce,si sente tutto qui.."
In sottofondo si sentirono i rimproveri e le risa dell'altro attore.
"Idiota,ho detto così semplicemente perché questa sera somigli ad un pinguino e so che i pinguini sono animali puliti"Uscì dai guai, non sapendo se era vero o meno data la sua scarsa visione di documentari.
"Ma cosa stai dicendo, Kat?"Domandò Cassiopea,sotto il getto dell'acqua.
"Sì,sì,tutte scuse!"Continuò Mike.
"Capisco,stai discutendo con Mike,qualsiasi cosa conta pure sul mio appoggio.." Borbottò,uscendo dalla doccia.
"Non usciamo a prendervi a calci nel sedere solo perché siamo nude!!!"
"Mh,signorina Olson,non provochi.."Disse Mich.
Katie arrossì lievemente.
"Stupido cavernicolo.."Borbottò ancora,entrando in doccia.
Cassie ridacchiò,slegandosi la coda e pettinandosi i lunghi capelli.
"Tu li hai lavati i capelli?"Le chiese l'amica dalla doccia.
"No,perchè dopo i miei capelli sono troppo lisci e non riesco a fare lo chignon.."
Cassiopea si strofinò nell'accappatoio,in modo da riuscire ad asciugarsi molto più velocemente,poi allungò la mani verso il gabinetto,dove aveva appoggiato la biancheria intima.
Mutande nere,abbinate a un reggiseno nero senza spalline. 
Li indossò,poi prese lo smalto trasparente e iniziò a pitturarsi le unghie.
"Trasparente?"Chiese l'amica,uscendo dalla doccia.
"Si,almeno evito di usare un colore che non si abbini con il vestito.."
"Uuh,come siamo precisine.."
"Non voglio sfigurare.."Disse Cassie,"E non voglio far sfigurare Ian.."
"Oh,Cassie,stai tranquilla.."
"E come faccio,scusa?! Cioè,quando mai mi ricapiterà di andare a un evento che viene trasmesso in televisione,messo su YouTube o altro e in più insieme a Ian Somerhalder?"
"Perchè,tu non pensi che io non sia agitata?"
"Bè,se lo sei,lo sai mascherare benissimo.."
"Bè,riflettici: non posso mica farmi vedere nervosa da Trevino.."
L'amica corrugò la fronte.
"Se mi vedrebbe agitata penserebbe che a me piace.."
"E allora?"
"E allora?!"Esclamò inarcando le sopracciglia la romana.
"A te non piace mica? Vi siete anche baciati.."Sorrise ingenuamente Cassiopea.
"Cassie,sei ingenua proprio come Ian,Trevino mi prenderebbe in giro per tutta la mia vit..."
"Ingenua come Ian?!" La interruppe prontamente l'altra italiana.
Si era lasciata sfuggire davvero qualcosa del genere?
Ora come avrebbe detto a Cassie della cotta segreta di Smolder nei suoi confronti e del fatto che l'abbia paragonata a lui perché,ingenuo,stava trovando tanti di quei modi per "fare colpo su di lei"?!
"N-no,è che lo vedo molto ingenuo.. Sai è troppo buono.. e poi è amico di Trevino, il che spiega tutto.."Finì di spiegare impacciata.
SMOLDER, MENTIRE ALLA MIA AMICA PER SALVARE LA VOSTRA FUTURA, ANCHE SE TRAVAGLIATA, STORIA D'AMORE...
SE NON TI SBRIGHI TI UCCIDO!!!
"Mh,ORA ti vedo un po nervosa.."Commento l'amica,soffiandosi sulle unghie per far asciugare molto più velocemente lo smalto.
"B-bè,tu sei nervosa e mi stai trasmettendo energia negativa.."Si inventò la romana,corrugando al fronte.
Cassie sospirò, "Si,scusa. Forse hai ragione,non dovrei essere così agitata. Cosa potrebbe mai andare storto?"
"A proposito del fatto che qualcosa potrebbe andare male.."Disse Katie, "Non è che senti qualche dolorino alla caviglia?"
"No,per ora no.."
"Meno male.."
Cassie rise,"Guarda che Trevino ti bacia anche se la caviglia non mi fa male.." 
La romana le fece la linguaccia. "Cassie non sei d'aiuto.."Disse,prendendo il vestito.
"Okey,scusami,non parlerò più del fatto che ti abbia sciacquato le tonsille con la sua linguetta.."
"CASSIE!"
Le due amiche scoppiarono a ridere.
Anche Cassiopea prese il suo vestito e lo indossò.
"Katie,credo che il vestito che hai scelto sia davvero bellissimo! Non mi ero accorta che fosse così bello,appeso.."
La romana si diede una pacca sulla spalla, "Grazie,grazie.."Disse ridendo. "E allora,giusto perchè siamo in vena di smancerie,devo dire che il vestito che hai scelto tu,sta molto meglio a te che a quel manichino di plastica.."
"La ringrazio,signorina.."
"Posso avere l'onore di questo ballo?"
"E come rifiutare?"
Cassie si allungò verso Katie e iniziarono a ballare.
Cioè,ci stavano provando.
"Ahio! Katie,mi hai pensato il piede!"
"Scusa.."Disse la ragazza ridendo, "E' solo che sto facendo io la parte del maschio però non mi la lasci portare e non riesco a muovermi.."
"Girls,state facendo un festino li dentro?"Chiese Sexyhalder,bussando alla porta del bagno.
"Se è così è stato molto scortese da parte vostra non invitarci.."Disse Mike.
"No,ci stiamo solo preparando.."
"Anche noi dovremmo sistemarci.."
"Ok,va bene,adesso usciamo.."Disse la romana.
Cassie scosse la testa.
Katie iniziò a raccogliere le sue cose.
"Uh,Katie,vuoi un po di borotalco? Almeno avremmo la pelle morbidissima.."
"E dove ce lo prendiamo del borotalco?"
"Mh,mi sembra che i ragazzi ce l'abbiano,però non mi ricordo dove l'ho visto.."
Le ragazze si guardarono intorno.
"E’ quello?"Chiese Katie poco dopo,puntando il dito verso un vasetto posto su una mensola sopra il gabinetto.
"Si,brava!"Disse Cassie.
Entrambe si avvicinarono al gabinetto.
Cassiopea,facendo attenzione,ci salì sopra.
"Sta attenta Cassie.. "Disse la romana.
"Si,tranquilla.."Disse l’amica,poggiando entrambe le mani sulla mensola.
Il barattolo del borotalco era poggiato contro al muro,così,Cassie,per riuscire ad afferralo,dovette alzarsi sulle punte.
Una volta preso,la giovane si apprestò a scendere,ma,posato un piede a terra,il barattolo si girò,coprendole completamente di borotalco.
"CAZZO!"Urlarono le due amiche.

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Capitolo 35
*** Trust me. ***


TRUST ME
-Capitolo trentacinque-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Ehi,tutto bene?"Chiesero i ragazzi,accorrendo subito preoccupati,spalancando improvvisamente la porta del bagno.
"Oh,no.."Socchiuse gli occhi Cassiopea,cercando di mantenere la calma,mentre la romana imprecava a bassa voce,stringendo i pugni.
"Ma che diavolo..?"Domandò Ian,corrugando la fronte.
"Sembrate pupazzi di neve.."Le prese in giro Micheal.
Le due ragazze sollevarono piano piano la testa,incenerendo l'attore con un solo sguardo.
"Amico,dammi retta per una volta: stai zitto.."Sussurrò Ian,"Ma come avete fatto?" Riprese poi il discorso.
"No,ma soprattutto,cosa avete addosso?"Chiese poi l'altro.
"Secondo te?Farina?"Chiese acida,Katie.
"Maybe.."Sollevò le spalle,infastidendola.
"BOROTALCO!"Esclamò Cassie,sbuffando,"Cazzo,e ora come facciamo? Porca palettina,per una volta che eravamo pronte in tempo,che avevamo programmato tutto e stava andando tutto bene e per il meglio,dovevo combinare questo pasticcio.. Ma dico io,ma vi pare poss...?"Cominciò il suo monologo.
"Cassie,tranquilla.."La tranquillizzò l'amica.
"Piccola Cassie,non c'è da preoccuparsi"Fece Sexyhalder,sorridendole teneramente, afferrandola per le spalle,"Io e Mike abbiamo già la soluzione.."
Le due sgranarono gli occhi.
"Cioè?Farci una doccia,lavare il vestito ed arrivare all'evento almeno con tre giorni di ritardo?"Sbuffò l'italiana.
"Quanta fiducia che avete in noi.."Ironizzò Mike,fingendosi permaloso.
"Non tanto per Ian,ma per te..Sai,non ho molta esperienza con i cavernicoli.." Sorrise nervosamente Katie.
"Bè,ti sorprenderà quello che sto per dire.."Disse Trevino,annuendo.
"Traslochi?"Chiese la romana.
"No,saputella! Io e Ian abbiamo pensato che un incidente simile sarebbe potuto capitare.."
"Vedo che avete molta fiducia in noi,eh.."Disse Cassie,sbattendo le palpebre imborotalcate(?),imitando Trevino.
"Però non ci sbagliavamo.."Disse Smoldy.
Cassie distolse lo sguardo dall'attore,sapendo che in realtà aveva ragione.
"E quindi?"Chiese Katie,impaziente.
"Toglietevi quegli abiti,lavatevi e poi venire in soggiorno.."Disse Ian.
"Preferibilmente nude.."Disse Mike,facendo l'occhiolino.
Le due ragazze rotearono gli occhi e poi scacciarono i due attori dal bagno.
"Secondo te cosa hanno in mente?"Chiese Cassiopea,con aria preoccupata.
"Non ne ho la più pallida idea.."Rispose l'amica,fissando la porta chiusa.

Mezz'ora dopo,le giovani si presentarono in salotto in accappatoio,pulite e profumate.
"Eccovi qui!"Esclamò Ian,comparendo dalla stanza di Mich con un pacchetto,anzi no,un paccone enorme,sormontato da un nastro viola,altrettanto enorme,in mano.
Cassiopea arrossì violentemente e Katie pensò che ormai l'amica era innamorata persa di Smoldy e che lo sarebbe stata per sempre.
Poco dopo uscì anche Micheal dalla stanza. Pure lui teneva un enorme pacco in mano.
"Cosa sono?"Chiese Cassie.
"I vostri abiti.."Rispose Sexyhalder.
"I nostri cosa?!" Esclamarono incredule.
Mike e Smolder sorrisero contenti,nel vedere l'espressioni sorprese delle ragazze.
"Scusate eh,ma io non accetto.."Scosse la testa Katie.
Trevino cambiò subito espressione,aggrottando la fronte.
"No,neanche io,non possiamo.."Fece anche Cassie.
L'altro attore imitò l'espressione dell'amico,"Non facciamo scherzi,almeno scartateli.."Le supplicò Smolder.
Le due si guardarono e acconsentirono.
Aprirono i pacchi e sgranarono gli occhi,stupite.
"Oh porca carotina lessa.."Sussurrò Cassie,sorpresa,poggiando il pacchetto sul divano,estraendone il vestito.
Questo era di un rosso acceso.
Era composto da un corpino aderente,senza maniche e da una grandissima gonna,ampia,fatta di piccole balze.
Se fosse stato bianco,avrebbe potuto essere scambiato per un abito da sposa.
"M-ma è stupendo.."Disse sbalordita Katie,ridando la scatola vuota a Trevino,esaminando il suo abito.
L’abito della romana era completamente diverso da quello dell’amica.
Era di color viola.
Aveva delle spalline sottili e una scollatura a cuore.
Dal’inizio dell’abito,fino sotto il seno,la stoffa presentava delle paillettes argento.
Da li,la stoffa scendeva in modo sinuoso corta sul davanti e lunga fino a terra dietro.
Si,era l’abito perfetto.  
"Allora,vi piacciono?"Sorrise contento Smoldy.
"Sbrigatevi dai,i ringraziamenti a dopo,ora andate a vestirvi.."Le prese in giro l'altro, sorridente anche lui.
"No,no.. non possiamo davvero,ragazzi.. Grazie,sono stupendi,ma non.."
"E dai,è un regalo da parte nostra per voi.."Si lamentò Somerhalder.
"No,davvero,state spendendo davvero troppo per noi..Già alloggiamo con voi,in più ogni volta sempre un vestito o ci pagate le cene o i pranzi fuori.."
"Ok.."Disse infastidito Mike,"Allora,Katie,hai una soluzione migliore? Se lo facciamo è perchè ci fa piacere e di certo,come tutti sanno,noi non abbiamo di certo problemi economici.."
"Scusa se non.."Stette per ribattere la romana,polemica,senza completare la frase perchè,"Che soluzione avete,allora,dato che non volete accettare la nostra proposta?"Smolder la interruppe.
Le due ragazze si lanciarono di nuovo un altro lungo sguardo,"Ok, forse avete ragione.."Cedette Cassie,la più razionale,come sempre durante questi tipi di "dibattiti".
I due attori sorrisero vittoriosi.
"Grazie.."Sorrise Cassie,prendendo il pacco,sorridendo a Smolder in un modo diabeticamente(?) dolce.
"Prego.."Le sussurrò lui,toccandole di proposito le mani per passarle la confezione.
OMFG,ORA MUOIO!
"E togliti quest'espressione da ebete.."Sussurrò Katie,prendendo il pacco che le stava porgendo Micheal.
"Sì,ti voglio bene anch'io Katie.."La prese in giro l'attore. "Non sei educata,non mi hai ancora ringraziato.."Sorrise beffardo e,sapendo di darle fastidio,non le diede tempo di ribattere,"No,aspetta, preferisco altri tipi di ringraziamento.."Ammiccò, infine.
"Di certo non gli avrai da me.."Disse la romana,annuendo,ma diventando rossa in volto.
"Che dite?"Chiese Ian,"Ve li andate a provare si o no?"
Le due ragazze sorrisero e poi annuirono,correndo in bagno per vestirsi.
"Sono dei pazzi.."Disse Cassie,togliendosi l’accappatoio.
"Pazzi?!Questi sono proprio senza cervello. L'hanno perso!"
"Oh,Katie,è tutta colpa mia. Ci eravamo prefissate che per questa volta ci saremmo arrangiate e guarda che ho combinato.."
"Ma no,tesoro. Va tutto bene,ok?Poteva succedere a chiunque.."
"Si,però è successo a me..e tu ci sei finita dentro.."
"Guarda il lato positivo della faccenda.."
"Che sarebbe?"
"Oltre ad avere la pelle morbidissima,ora abbiamo degli abiti ancor più meravigliosi.." 
"Bè,per questo c'hai ragione..."
"Vedi? Infondo il tuo piccolo disastro ci ha portato fortuna.."
Katie si sistemò l'abito sulle spalle e Cassie l'aiutò a chiuderlo.
"Katie,è bellissimo.."
"Si?"
"Eccome! E poi questo colore ti dona e fa risaltare il colore dei tuoi occhi. Mi sorprende che Trevino sia riuscito a scegliere questo abito senza che tu gli suggerissi qualcosa.."
"Sai,questo stupisce pure me.."Disse la romana,raccogliendosi i capelli con le mani.
L'amica rise.
"Bè,vogliamo parlare del tuo abito? E' così grande che occupa mezzo bagno.."
Cassie rise,"In effetti ha la gonna un po grande,però è per questo che mi piace.."
"Ian ha buon gusto.."
"In realtà non l'ha scelto lui.."
"Come no?"
"E' un abito che avevo visto esposto in un negozio qualche tempo fa. Volevo compralo,ma costava troppo. Smoldy si era offerto di prendermelo,ma mi ero rifiutata e gli avevo detto non osare comprarlo. Credo che sia un po sordo.."
Katie sgranò gli occhi, "O-oh,wow!"Esclamò poi.
La ragazza sorrise,specchiandosi,mentre la romana sorrideva sotto i baffi,cercando di non farsi vedere.
"Perchè ridi?"Chiese confusa Cassie.
"Non sto ridendo.."
Katie,contieniti!
"Guarda che ti vedo,eh.."
Katie,contieniti!
"No,non sto ridendo.."
La romana si lasciò andare ad una risata.
PIANO FALLITO!
"Ok,l'ho persa.."Sbuffò Cassie,fingendosi arresa,roteando gli occhi.
"No,ma dico,ma proprio non te ne rendi conto?"
"Di cosa?"
"Del fatto che Somerhalder sta facendo di tutto,e dico,Di TUTTO,per conquistarti!" Esclamò digrignando i denti per mantenere il tono di voce basso,"E tu sei qui davanti allo specchio,con uno sguardo innamorato perso,ma non pensi minimamente che tu possa interessargli!"
"Katie,non è così facil..."
"Ti mangia con gli occhi e tu non te ne rendi conto,tesoro.. Apri gli occhi!"
"Bè,potrei dire la stessa cosa a te.."
"Eh?!"
"Eh,hai capito bene.."
"Ora non parliamo di quel Cavernicolo,tanto non c'è,e mai ci sarà,niente tra noi.."
"Mi mancava il tuo pessimismo.."
 
Dopo tre quarti d'ora,i ragazzi erano ancora in salotto,in attesa delle ragazze.
"Amico,ma quanto ci mettono?"Chiese Trevino,sedendosi sul bracciolo del divano.
"Stiamo parlando di Cassie e Katie.. Vuoi davvero una risposta?" 
"Giusto.."Sbuffò.
"Non trovo i miei tacchi"            Si sentì urlare dal bagno.
Era Cassie e si sentiva chiaramente il frugare nelle buste.
Che trambusto!
"Ian pensa che tu sia ugualmente bella!"Esclamò Trevino,sorridendo,beccandosi un'occhiataccia dall'amico a fianco.
Immediatamente non si sentì più niente,neanche il rumore dei passi o delle buste.
Trevino si lasciò sfuggire una risata.
"E tu non ridere,pinguino!"Lo ammonì la romana dal bagno.
"Pensa a sbrigarti,melanzana!"
"Delicato!"Lo rimproverò Katie.
"Simpaticona.."Ribattè,scuotendo la testa.
"Eccoci!"Esclamò Cassie,entrando in soggiorno seguita dell'amica. 
I due attori si alzarono in piedi e poi rimasero immobili a fissarle.
Le ragazze si girarono l'una verso l'altra,scambiandosi degli sguardi confusi.
"Vi siete incantati?"Chiese Katie,sventolando una mano.
"N-no.."Disse Ian.
"E' che siete.."Disse Trevino.
"Davvero.."Disse Smoldy.
"Bellissime.."Dissero insieme.
Le italiane arrossirono.
"G-grazie.."Dissero in coro.
"Andiamo?"Chiese Ian,porgendo il braccio sinistro a Cassie.
Lei sorrise e poi si avvicinò a lui,accettando il braccio.
"Katie?"Chiamò Mike,porgendo anche lui il braccio.
Un poco traballante,per via della sorpresa e non per i tacchi vertiginosi che indossava,si "allacciò" a lui.
Mich galante era davvero una sorpresa.
I quattro uscirono dall'appartamento,entrarono in ascensore e poi arrivarono all'entrata.
"Ok,pronte?"Chiese Trevino.
"Per cosa?"Domando la romana.
"Li fuori c'è un'orda di giornalisti pronti a fotografarci,quindi state pronte,dobbiamo cercare di raggiungere la macchina il più velocemente possibile"
Cassie girò il viso verso l'entrata del l'hotel,notando che vi era davvero un'enorme folla la fuori e che le persone,per mettersi in una posizione migliore,si spintonavano l'un l'altra,andando anche a spiaccicarsi contro le vetrate.
La ragazza sgranò gli occhi.
"Tranquilla.."Le sussurrò Ian all'orecchio,"Tu stai sempre attaccata a me,e ti prometto che non ti succederà nulla. Infondo,non sono cattivi,vogliono solo una foto.."
Cassie annuì.
Katie,intanto,stava chiedendo a Trevino se la macchina la guidavano loro e lui le stava rispondendo scuotendo la testa e aggiungendo che per queste occasioni era meglio un'autista.
 
"Dio,mi stavano uccidendo.."Sbuffò la romana,entrando in macchina,sedendosi tra Ian,seduto vicino Cassie,e Trevino.
"Fortuna c'eravate voi.."Sbuffò Cassie,per le tante urla e i troppi flash.
Ian le sorrise e l'abbracciò,passandole un braccio intorno le spalle.
"Stranamente Trevino non ha contribuito alla mia uccisione.."Roteò gli occhi divertita la romana.
"Veramente mi hai dato tre gomitate,nonostante ti stessi proteggendo.."
I due abbracciati ridacchiarono.
"Poor Trevino!"Esclamò Cassie,mentre la romana ridacchiava sotto i baffi.
"Oddio,scusa Trevino,ma era l'ansia,l'emozione,la paura e..."
"Faccio quest'effetto a tutte le donne,ma nessuna mi ha mai picchiato.."
"Amico,non è Cassie,non provocarla,lei ti picchia davvero.."Disse Smolder.
"Attento a come parli, io non ne sarei così sicura.."Sorrise maliziosa Cassiopea.
"Le donne lo acclamano.." La romana fulminò l'attore con lo sguardo,prendendolo in giro,"Comunque attento,ricorda che è mia amica.."Disse Katie,rivolgendosi a Smolder.
Lui le sorrise e poi portò la sua attenzione sulla ragazza seduta accanto a lui.
"Mi stai dicendo che saresti in grado di far del male a qualcuno?"Chiese Ian,chinandosi su di lei.
"Se la situazione lo richiede.."
"Che situazione?"
"Vorrei dirtelo,ma poi dovrei ucciderti.."
I quattro scoppiarono a ridere.
"Ma dove si tiene questo evento che io non ho ancora capito?"Chiese la romana.
"In una specie di villa storica.."Rispose Ian.
"Già..una di quelle da principesse.."
"Oh..."Disse Cassie,sentendosi il cuore sciogliersi.
"Una noia.."Disse Mike,stiracchiandosi.
Katie gli diede una gomitata.
"Smettila di fare il cavernicolo. Sono certa che sarà bellissima.."
Ian sorrise.
"Ah,mi stavo dimenticando.."Disse Smoldy,"Entreremo dal retro e poi passeremo sul davanti,per fare delle foto,ok?"
Le due ragazze annuirono. 
 
Dopo circa mezz'ora arrivarono e,da lontano,già si sentiva il rumore della folla.
"Prego ragazzi,potete scendere.."Sorrise cordiale l'autista,guardandoli dallo specchietto retrovisore.
"Grazie.."Dissero in coro,scendendo.
"Non c'è folla,o meglio,non sembra.."Sospirò Cassie,aggrappata al braccio dell'attore.
"Fossi in te non ne sarei così sicura,dobbiamo ancora entrare e la maggior parte dei fotografi è lì dentro,pieno di flash,persone che non si fanno i fatti loro e.."
"Mike,basta,mi stai mettendo ansia!"Lo rimproverò ridendo Cassiopea.
"Amico,non dico che non hai ragione,ma è il primo evento a cui partecipano, regolati.."Sorrise divertito Sexyhalder.
Eppure Katie notava una punta di nervosismo in lui.
"Chi parteciperà?"Chiese gioiosa Katie.
"Un attore per cui sbavi da anni.."Rispose l'attore a fianco a lei.
"Cioè?"Chiese confusa.
"IO!"Sorrise malizioso.
"Oh,no,impossibile!"Esclamò la romana.
"Perchè?"
"Perchè l'attore per cui sbavo da anni è Ian,mica sei tu!"
Trevino spalancò gli occhi.
Vedendo la sua espressione,Cassie scoppiò a ridere.
"Oh,amico.."Disse Smoldy,poggiandogli una mano sulla spalla,"Non è colpa mia se faccio questo effetto alle donne.."
Katie rise,"Su,Mike,scherzavo!"
"Va bè,me la lego al dito questa.."
"Ma come sei permaloso. Su,fai un bel sorriso,non vorrai farti fare delle foto con la faccia da arrabbiato.."
Trevino sorrise,tirandosi gli angoli della bocca il più possibile.
"Così va bene?"Chiese,tenendo la bocca chiusa e tesa.
"Ottimo!"Esclamò la romana,ridendo.
I ragazzi iniziarono ad incamminarsi verso l'entrata posteriore,per poi sbucare all'entrata della villa dove,quel pomeriggio,erano stati montati i vari cartelloni di alcuni sponsor e,a terra,steso un tappeto rosso.
Cassie lasciò il braccio di Ian.
Lui si sistemò la cravatta e poi fece la sua uscita insieme a Trevino,mentre Cassie e Katie rimasero vicino a degli addetti alla sicurezza,abbastanza nascoste.
All'entrare dei due attori,molte fan che stavano assistendo alla scena,iniziarono a scatenarsi. Le italiane si guardarono l'un l'altra sorridendo,capendo perfettamente come si potevano sentire.
Dopo qualche minuto,Mich tornò indietro.
"Dai,venite anche voi!"
"Che?!"Chiese Cassiopea,sgranando gli occhi.
"Cavernicolo,sei impazzito?"
"No! Su,forza,siete le nostre accompagnatrici,quindi DOVETE accompagnarci!"Disse,prendendo la mano di Katie.
Questa rimase a fissare per un po le loro mani intrecciate e poi spostò lo sguardo sull'amica che era la copia spiccicata di un cervo impaurito.
"Cassie.."
La ragazza guardava dritto avanti a se, "Una cosa veloce,però,eh? Veloce ed indolore!" Disse con voce isterica.
Trevino sorrise soddisfatto e prese anche la sua mano,che poi lasciò,quando arrivarono sul tappeto,davanti a tutti i fotografi.
Ian,quando si accorse della sua presenza,si girò verso di lei.
I lori occhi si incrociarono e l'italiana abbassò lo sguardo imbarazzata.
Con falcata lunghe e pensati,tanto da sembrare un elefante,la ragazza lo raggiunse.
Appena gli fu vicina,Smoldy le fece passare una mano intorno ai fianchi, portandola più vicino a se,costringendola così ad alzare il viso.
"Stai tranquilla e sorridi.."
Facile,pensò Cassie,quando non ti viene da rimettere quello che hai mangiato da una settimana!
L'italiana strinse un pò di più la presa dell'attore e sorrise,cercando di essere il più naturale possibile.
"Come va?" Sussurrò Ian.
"Eh,non va.." Disse a bassa voce.
"Pensa a qualcosa di bello.."
"Tipo?"
Improvvisamente un fotografo,per affrettarsi a fotografare Mike e Katie,inciampò e quasi cadde per terra,ma fortunatamente si aggrappò a Trevino che lo guardava divertito ed era a così poco dal ridergli in faccia.
Cassie cercò di trattenere una risata divertita,ed anche Ian.
"Doveva farsi male qualche povero disgraziato per farti sciogliere un pò?"Domandò divertito l'attore.
"Ecco,appunto,attento a te Salvatore,sai che sarai il mio futuro marito.."Continuò lei,sorridendo.
Lui scosse la testa,ridacchiando.
"Ian?!"
"Sì?"
"Posso farti una domanda?"Domandò cercando di non farsi sentire,mantenendo sempre il sorriso.
"Mh-hm.."
"Ma non rischiate una paralisi facciale durante questi eventi?"
"Perchè?"
"Saranno almeno cinque minuti che non facciamo altro che sorridere.."
 
Non appena quel fotografo se ne fu andato,Katie scoppiò a ridere,cercando però di trattenersi,stringendo ancora di più le dita con quelle dell'attore,"Credevo di morire prima.."Sussurrò lei,"La tua faccia.."Mormorò dopo,cercando di tornare seria.
"La mia faccia?"
"Eri così buffo! Volevi fare la persona educata, ma tra poco lo prendevi anche in giro.."Fece,continuando a sorridere.
"Ma ti sembro il tipo di persona che prende in giro gli altri?"
"Ah bè,con me lo fai sempre.."
"Ma tu sei speciale Katie.."Le sorrise lui.
Katie sentì il suo stomaco attortigliarsi su se stesso.
"Micheal?"
Trevino girò la testa verso un intervistatore che l'aveva chiamato.
Questo gli fece segno di avvicinarsi.
"Mr. Trevino,è da poco uscita la notizia che lei e la sua fidanzata storica,Jenna Ushkowitz,vi siete lasciati definitivamente,è vero?"
"Si,ci siamo lasciati a inizio estate.."
"Eppure vedo chi vi siete consolato in fretta.."Disse l'uomo,indicando Katie con un cenno della testa.
La ragazza arrossì di nuovo.
Stava arrossendo un po troppo quel giorno.
Anche se questa volta non era sicura di averlo fatto perchè era lusingata,anzi,poteva definirsi abbastanza infastidita e non riusciva a capire come Mike sembrasse così calmo e controllato.
Al posto suo,lei gli avrebbe risposto: "Si faccia i cazzi suoi,ciao"
Mich sorrise,"La signorina qui presente,Katie Olson,non è la mia fidanzata,men che meno la mia amante. E' una mia grande amica a cui ho chiesto di essere accompagnato a questo evento perchè sapevo che mi avrebbe fatto passare una bella serata,tutto qui.."
E si faccia i cazzi suoi,aggiunse mentalmente la romana.
 
Ian rise.
"Ok,ora giriamoci leggermente verso sinistra,così anche gli altri fotografi potranno farci le foto.."Le sussurrò Smoldy.
Cassie annuì e approfittò di quella piccola pausa fatta di due secondi per rilassare le guance.
Ad un certo punto,l'attore smise di sorridere.
"Bene,incominciano.."Disse,quasi sbuffando.
L'italiana lo guardò confusa.
"Ora capirai.." E così dicendo,sempre tenendo un braccio attorno hai suoi fianchi,la portò vicino ad una transenna.
"Buona sera,signor Somerhalder.."Disse una donna,con in mano un piccolo registratore.
"Buona sera.."Disse Ian educato.
Cassie sorrise timidamente.
"Sono Madga Smith,per NTN,posso farle qualche domanda?"
"Certo.."
"E' agitato per questo evento che la sua fondazione ha organizzato?"
"Molto. Prima di un evento sono sempre emozionato e questa volta non è da meno,sopratutto perchè alla fine devo tenere un discorso,per fortuna con me questa sera,a farmi da accompagnatrice,c'è questa bellissima ragazza.."
Magda spostò il suo sguardo su Cassie.
"Uh,la famosa ragazza misteriosa delle riviste e di twitter. Come ti chiami?"Le chiese,avvicinandole il registratore alla labbra.
"Cc-cassie.."Rispose un po titubante.
"E ditemi,dov'è Nina questa sera?"
"Purtroppo non poteva venire perchè doveva andare alla prima del suo nuovo film,a Los Angeles.."Rispose Ian.
"Esatto,così a mandato me per tenerle d'occhio il ragazzo.."Disse Cassie,senza riflettere.
"E lei si fida a lasciarvi soli?"
"S-si,perchè?"
"Le voci che stanno girando dico.."
"Scusi,ma non siamo qui per parlare della nostra vita privata. Se vuole sapere qualcosa su The Vampire Diaries o dell'evento sarò ben accetto di risponderle,ma se vuole solo mettere in discussione la mia relazione con Nina e incolpare ingiustamente una mia cara amica di qualcosa che non ha fatto,sono costretto a terminare l'intervista.."Disse Ian,interrompendo la donna.
Aveva detto tutto con elegante freddezza che a Cassie sembrò di aver davanti agli occhi Damon Salvatore e non l'attore.
 
"E lei,cosa pensa del bel lupacchiotto tanto amato da migliaia,anche se riduttivo,e migliaia di donne?"Si rivolse poi il giornalista alla ragazza.
La romana inarcò le sopracciglia sorpresa,"E' una persona davvero rara.."Confessò impacciata.
"Nel senso?"Domandò insistente,continuando l'intervista,pensando di ricavare qualche sorta di Gossip.
"Non è cosa da tutti i giorni sopportare una persona che è capace di farti saltare i nervi e subito dopo farti ridere a crepapelle,ma.."Finì la frase la romana,lasciando intendere.
"Ma..?"
OH CHE CAZZO!
NON POTEVO LIMITARMI A RISPONDERE "E' UN BRAVO ATTORE" E BASTA?
NO,KATIE,DEVI SEMPRE COMPLICARTI LA VITA TU!
"Ma.."Continuò,con lo sguardo dell'attore puntato su di lei,"Sotto sotto,è un cucciolone e,anche se non andiamo sempre d'amore e d'accordo,siamo grandi amici.."Terminò così.
 
La giornalista rimase un pò attonita,"O-oh,mi scusi,volevamo soltanto soddisfare le curiosità delle sue tante fans.."
"Non si preoccupi"Rispose gentile Ian,sorridendole leggermente,"Ma le mie tante fans sanno tutto su di me.. Scusi,ma dobbiamo andare.."La congedò cordialmente, prima di girarsi e cominciare ad incamminarsi con Cassie.
"Sei bravo a liquidare le persone,Smoldy.."
"Non sopporto quando spacciano per curiosità delle mie fans,informazioni che vogliono ricavare soltanto per mettere in discussione la mia vita.."
"Ti ho visto un pò infastidito infatti.."Sibilò Cassie.
"Il fatto è che le mie fans sanno tutto su di me,o sbaglio?"Ammiccò poi a Cassie.
"Bè,non proprio tutto,insomma..io se ti vedevo con qualcun'altra ero sempre curiosa e.."L'italiana si bloccò a parlare e,piano piano,aprì la bocca e sgranò gli occhi stupita,"Aspetta! La tua era una provocazione,volevi forse intendere che io,c-che io ti sbavavo dietro?"
"Ben svegliata,Cassiopea!"La punzecchiò lui.
"Ah,Trevino ti sta davvero contagiando!"Scosse la testa lei,"Sai che posso trovarmi qualche altro attore e mollarti qui da solo al tuo evento?"Si finse offesa.
"Non so se te l'ho mai detto"La tirò a sè,abbracciandola,"Adoro quando fai così.."Le sussurrò poi.
Cassie avrebbe voluto girarsi verso di lui e buttargli le braccia al collo per poi riempirlo di baci,ma,si trattenne,stringendo la mano in un pugno.
Il problema era che lo trovava estremamente sexy quando le faceva quelle provocazioni e quando le parlava con voce bassa e roca,che pure per una suora sarebbe stato difficile mantenere il controllo.
"Ian,Cassie,venite?"Li chiamò Trevino, "Vogliono una foto di noi quattro.."
"Tutti e quattro? Anche io e Katie?"Chiese la ragazza,stupita.
L'attore annuì.
"Non è che adesso diventiamo famose?"Chiese Cassie a Ian,mentre si avvicinavano agli amici.
Smoldy rise, "Siete nostre amiche. Magari famose no,ma i fotografi e i giornalisti adesso inizieranno a parlare di voi.."
"Oddio,che bello!"Esclamò entusiasta.
"Perchè ti brillano gli occhi in quel modo?"Le chiese l'amica,una volta raggiunta.
"Ian mi ha detto che siamo più o meno famose,visto che usciamo con loro.."
"Davvero?!"Chiese Katie,incredula.
"Si,una via di mezzo.."Rispose Sexyhalder.
"Diciamo che,ogni volta che ne avranno l'occasione,vi faranno domande personali su di noi.."
"Tranquillo,Trevino,non dirò alle tue fans della tua vera natura da cavernicolo.."
"Bè,si sa che alle donne piace l'uomo rude.."
"Si,alle donne dell'età della pietra,forse.."
Cassie e Ian si misero a ridere per il piccolo battibecco e poi i ragazzi si sistemarono l'uno stretto all'altro per le foto.
Dopo dieci minuti,si staccarono.
La romana e l'amica si massaggiarono le guance intorpidite,mentre i due attori si postarono in due direzioni diverse,chiamati ancora da giornalisti.
"E noi che facciamo?"Chiese Cassie.
"Bè,aspettiamoli all'entrata.."
L'amica annuì.
Stavano per allontanarsi,quando,entrambe vennero chiamate da una giornalista.
Un po titubanti si avvicinarono a lei.
"Buona sera,sono Samantha Jordan,per TEXTURE,una rivista di gossip,posso farvi qualche domanda?"
"Em,certo.."Rispose Katie.
"Bene. Fonti certe hanno detto che voi vivete insieme a Ian Somerhalder e Micheal Trevino. E' vero?"
Le ragazze si guardarono.
"Definisca 'vivere'.."Disse Cassie.
"Mh,abitare sotto lo stesso tetto..condividere lo stesso alloggio.."
"Ahh!Emm,si,in effetti è vero.."Disse Katie,"Loro ci ospitano,perchè..mh,perchè siamo grandi amici e per farci risparmiare.."
"Gentile da parte loro.."
"Si,esatto.."
"E ditemi,com'è vivere con loro?"
"Molto divertente,in effetti.."Disse Cassie.
"Si,ogni giorno facciamo qualcosa di nuovo. Usciamo,stiamo sul set,cose così.."Disse Katie.
"Cosa ne pensa Nina del fatto che tu viva insieme al suo ragazzo?"Chiese la donna,avvicinando il microfono solo a Cassie.
"P-perchè lo chiede proprio a me?"Domandò la ragazza,impanicata.
"Perchè,secondo i gossip del momento,tu saresti la nuova fiamma di Somerhalder.."
"N-no,guardi,si sbaglia. Io e Sm..Ian siamo solo ottimi amici che passano del tempo insieme. Sono anche molto amica di Nina e non potrei mai rubarle il ragazzo. Certo,ammetto che Ian è un bel uomo,ma,appunto un UOMO,io sono ancora una ragazzina,non potrebbe mai funzionare.."
"Capisco. E tu.."Disse,spostando il microfono verso Katie,"Tu e Micheal Trevino avete qualche interesse amoroso? Come l'ha presa la sua ex?"
"Tra me e Micheal non c'è niente e non credo ci sarà mai niente,questo perchè non voglio portarlo via a nessuna fan.."Disse la romana,facendo l'occhiolino, "Per quanto riguarda Jenna,non so come l'abbia presa,l'ho incontrata una volta,ma nulla di più. Lei e Trevino non hanno più contatti.."
"Grazie mille per aver risposto alle domande.."
La romana aspettò che la giornalista se ne andasse.
"Ma ti sembrano domande da fare?"
"Katie,abbassa la voce.."Ridacchiò Cassie,"Sono in cerca di qualche gossip,così dice anche Ian.."
"Ma io posso capire che siano curiosi riguardo a loro,chi non lo sarebbe?Ma noi.."
"Se l'avremmo visti con persone sconosciute,saremmo diventate tipo 007.." Constatò Cassie,"Pensano anche che stia per 'rubare' il ragazzo a Nina.."Roteò gli occhi.
"Bè,perché,non è vero?"La stuzzicò la romana,che subito venne incenerita con lo sguardo,"Però,a chiedermi di Jenna.. Quella strega!"
"Bè,il tuo amore per quella donna è infinito.."La prese in giro l'altra italiana.
"Spero solo di non doverci più parlare o vedere,tanto meno con Trevino.."
"Eccoci.."Si sentirono delle voci dietro di loro.
Bè,come non riconoscerli?
"Di che state confabulando?"Chiese Smolder,passando un braccio per i fianchi a Cassie.
"B-bè,parlavamo di.. di quanto fossero belli questi vestiti.."Spiegò l'italiana, STRANAMENTE presa dal panico.
"Salve ragazzi.."Una voce l'interruppe,"Posso farvi alcune domande?"
"Certamente.."Risposero in coro,sorridendo.
"Ma.."Cominciò confuso Trevino,"Lei non è il giornalista che mi ha intervistato pochi minuti fa?"
"Sì,signor Trevino,sono venuto qui per intervistare le vostre accompagnatrici.."
"Oh,d'accordo.."Rispose Katie.
"Signorina Olson,come l'ha presa questa situazione?"
"Quale situazione?"Domandò la romana,accompagnata dalle espressioni confuse degli altri tre.
"Bè,trovarsi allo stesso evento con l'ex del proprio ragazzo.."
"C-che cosa intende dire?"Chiese la ragazza,mentre un piccolo sospetto iniziava a crescerle dentro.
E se..?
"Bè,la signorina Jenna Ushkowitz,è qui.."Rispose L'uomo.
La romana sgranò gli occhi,mentre la mascella la crollava fino al pavimento.
"Non ci avevi detto che c'era anche lei.."Sussurrò Cassie a Ian,senza farsi sentire dal giornalista.
"Credo che mi sia passato di mente.."Disse lui,impacciato,grattandosi il collo.
"Ian,ti puoi scordare l'acqua del rubinetto accesso,o di dare da mangiare al pesce rosso,ma questo no. Sai com'è Katie.."
"Davvero,non l'ho fatto apposta.."
Katie non aveva ancora risposto e il giornalista non sapeva bene cosa fare.
Se rifarle la domanda oppure aspettare.
"Non vedo quale sia il problema.."Disse Trevino,parlando al posto della ragazza, "Katie,come già detto in precedenza,non è la mia ragazza,di conseguenza,tra lei e Jenna non vi è incorso nessuna faida,al contrario di quello che pensate.."
L'uomo annuì, "Ok,ho capito. E' solo che dai vostri comportamenti,io.."
"Lei cosa?"
"Ho pensato che stavate insieme.."
"Invece si è sbagliato,arrivederci.."
Il giornalista,sconfortato per non essere riuscito a recuperare nessun gossip,se ne andò a capo chino.
"J-Jenna è qui.."Disse Katie.
"Si,tesoro.."Confermò con cautela Cassie,"Come ti senti..?"
"Come se volessi uccidere qualcuno.."Sussurrò,cercando di ricomporsi.
"Si,ma non è che la devi per forza vedere..nel senso,questo posto è enorme.."Disse l'amica,cercando di alleggerire la situazione.
"Oh,sono sicura che quella gallina troverà qualsiasi modo per avvicinarsi a noi,solo per sbattermi in faccia le sue enormi tettone al silicone.."
"Uh,qui qualcuno è preoccupato che io possa tornare con Jenna.."Disse Mich.
"Trevino,questo va oltre la semplice gelosia,che tra l'altro,non provo. Qui stiamo parlando di orgoglio femminile.."
"Mi sono perso qualcosa?"Chiese Ian,confuso.
"Dai,Smoldy,non ricordi?L'ultima volta che l'abbiamo vista ci ha insultate pesantemente.."
"Ah si,quando la furia Cassie si è scatenata.."
"Quindi che vuoi fare Katie?"Chiese Cassiopea,"Se vuoi,io e te,torniamo in hotel.."
"No,per il bene comune fingerò che lei non ci sia,ma,se la vedrò,non risponderò più delle mie azioni.."
"Io direi di entrare,no?"Chiese Sexyhalder,cercando di cambiare argomento.
 
I quattro entrarono e le due ragazze,per i primi minuti,rimasero incantate a guardarsi intorno.
Diavolo,se era bello!
"Ma è fantastico qui.."Fece Cassie,meravigliata.
"Dio,se lo è.."Sussurrò Katie,incantata.
"Ve l'avevamo detto.."Disse soddisfatto Smolder.
"Amico,ancora non l'hai capito che stanno così perchè siamo noi a farli un certo effetto.."Ammiccò Trevino,sussurrando per finta.
Le due ragazze girarono la testa verso l'attore,fulminandolo con lo sguardo.
"Ti sentiamo,idiota.."Scosse la testa Katie.
"Ehi ragazzi!"Esclamò una voce dietro loro,"Finalmente qualche faccia amica.."Aggiunse poi.
"Kat!"Esclamarono i due attori abbracciandola.
"Ciao ragazze.."Disse poi,rivolgendosi alle due amiche.
"Hey Kat.."Disse Cassie,avvicinandosi a lei per abbracciarla.
"B-buona sera.."Disse Katie,guardando l'attrice con sguardo adulatorio e ricambiando l'abbraccio.
Cassie scosse la testa.
Anche se ormai conoscevano bene la Graham,la romana,che era una sua grande fan,faceva ancora fatica ad abituarsi alla sua presenza. 
"Siete bellissime.."Disse.
"Grazie.."Risposero in coro le due,"Anche tu.."
"Bè,vedo che il vestito che ti ho consigliato Mike,le sta benissimo.."Disse l'attrice,indicando il vestito di Katie.
"L'hai scelto tu?"Chiese la ragazza,sgranando gli occhi.
"Diciamo che ho dato un piccolo input a Micheal,perchè stava per sceglierti un vestito da spogliarellista.."
"Non era da spogliarellista.."Cercò di difendersi lui.
"No,certo che no.."Disse Kat,sarcastica.
Scoppiarono tutti a ridere.
"Ora vado,non ho ancora fatto le foto e sono in ritardo. Ci vediamo dopo,così vi presento il mio ragazzo,Cottrell.."Disse,rivolgendosi alle due amiche.
"Va bene.."Dissero loro.
"Ma non è meravigliosa?"Chiese Katie,una volta che l'attrice si fu allontanata.
"Si,è davvero splendida.."Concordò Cassie.
"A proposito di belle persone,è arrivata Candice. Che fai romana?"Chiese Trevino,utilizzando il nomignolo che apparteneva solo Cassie,"Vieni a salutarla?"
Katie,sapendo che l'intenzione del ragazzo era quella di farla ingelosire,accettò l'invito,lasciando così Cassie e Ian da soli.
"Allora,come ti sembra fin qui?"Le chiese lui.
"Oh,Smoldy,non puoi capire! Mi sembra di vivere in una favola. I tuoi collaboratori hanno fatto davvero un ottimo lavoro.."
"Ne sono felice e anche loro lo saranno quando sapranno che il loro duro lavoro ha avuto un ottimo riscontro.."
Cassiopea sorrise.
"Allora,ti va di prendere qualcosa da bere?"
"Certo,ma non dovresti andare in giro a salutare i tuoi invitati?"
"Oh,quello posso farlo anche dopo. Adesso voglio passare un po di tempo con te.."
Lei arrossì, "O-ok.."
I due si avvicinarono al bancone del bar.
"Cosa posso offrirvi?"Chiese il barista.
"Per me un martini.."Rispose Smoldy, "Mentre per la signorina qui presente.."Non finì la frase,lasciando intendere che toccava lei parlare.
"Oh,emm,una vodka Lemon.."
L'uomo annuì e poi iniziò a preparare i cocktail.
"Vodka Lemon?"Chiese Sexyhalder.
"E' l'unico alcolico che riesco a bere. Tecnicamente sarei astemia,perchè non mi piacciono gli alcolici.."
"Potevi prendere un bicchiere d'acqua.."
"Non volevo fare la figura della stupida.."Ammise.
Ian rise.
Stava per parlare quando un uomo lo venne a chiamare dicendogli che la sua manager lo stava cercando.
"Arrivo subito.."Disse prima di sparire.
Cassie annuì e poi,mentre aspettava il drink si guardò un po intorno.
La sua attenzione,a un certo punto,fu catturata da una stangona dal vestito rosso fuoco che si stava dirigendo verso Trevino e l'amica.
Cazzo,Jenna la gallina!
 
"Ehi Forbes.."Le sussurrò all'orecchio l'attore,facendo sobbalzare la bionda.
Ci starà mica provando?!
Katie,smettila.
"Mike!"Scoppiò a ridere Candice,salutandolo con un bacio sulle guance.
M I K E,pft!.
"Katie,fatti vedere.."Disse Candice,"Sei splendida.."Sorrise,salutandola con un bacio sulla guancia.
"Michael,non mi avevi mica detto che voi due.."Lasciò intendere.
"Oh,no,no.. Non stiamo insieme!"Esclamò la romana.
"No.."Rise,"Volevo dire che non pensavo veniste insieme.."
Figura di merda.
Arrossì immediatamente.
Trevino scoppiò a ridere.
"Non ridere,è normale che è sotto pressione!"Si rivolse l'attore,"Scommetto che le staranno facendo l'interrogatorio di terzo grado.."La difese.
OK,FORSE NON E' TANTO MALE.
"Bè,in effetti è vero.."Annuì l'attore,"Però dovresti difendere me,insomma sono tuo amico,nonché collega.."
"Già,ma anche Katie ora è mia amica,nonché donna,quindi sono in dovere di difenderla.."
La romana gli lanciò un sorriso strafottente,per poi scoppiare a ridere con Candice.
 
Merda!
Ora cosa faccio?
La ragazza corse in contro,nonostante i tacchi,e quasi non le cadde addosso, "Jenna!"Esclamò,fingendo un sorriso gentile.
"Tu sei..?"
"L'amica di Trevino e Somerhalder,ricordi?"
"Sì,piacere di averti re-incontrata,ma ora devo andare da.."
"NO!"
Questa le rivolse uno sguardo interrogativo.
"N-no,cioè,ti vuole Ian..Deve parlarti di una cosa urgente!"
"Ian?"Chiese la gallina.
"Si,Ian Somerhalder. Hai presente? Ragazzo alto,capelli neri,occhi azzurri,sorriso accattivante,uomo che ha organizzato l'evento..?"
"Sisi,ho capito,non c'è bisogno che mi dica anche il suo gruppo sanguigno.."Disse acida.
"Bè,quello non lo so.."Borbottò la ragazza,impacciata.
"E di cosa tratterebbe questa cosa urgente?"
"B-bè,io c-che ne so?Il mio compito era quello di cercarti.."
"Ok,vado a salutare Mike e lo raggiungo.."Disse Jenna,girandosi.
"NO!"Urlò Cassie,afferrandola per un bracciò.
Lei si liberò della sua presa con uno strattone.
"Che c'è ancora?!"
"I-n realtà.."Dio,che mi invento?!,"In realtà,ti stava cercando per farti conoscere un suo amico regista.."
"Un regista?"
"Sisi,un registra molto famoso di cui ora non ricordo il nome. Mi sembra che voleva parlarti di un certo film di cui stava cercando la protagonista.."
"Davvero? E dove posso trovarlo?"
"Mh.."Cassie si portò un dito sul labbro,assumendo un'espressione pensierosa,"Di là!"Disse indicando una porta,alla sua destra.
"Ok.."
"Su,su,veloce che tanto Micheal non scappa.."
Jenna alzò un sopracciglio,ma ascoltò quello che le aveva appena detto la ragazza e scomparve.
E una è a posto,pensò, asciugandosi con la mano la fronte con gesto teatrale.
In quel momento vide Ian ricomparire in sala,così,rimettendosi a correre (Sembrava un elefante con le scarpe) lo raggiunse,prendendolo a braccetto.
"Ian!"Esclamò,sorridendo.
"Eccoti,ti stavo cercando.."Disse lui.
"Bene! Che ne dici di uscire a prendere un po d'aria? Qui si muore di caldo!"
"Va bene.."Disse l'attore,divertito dal comportamento della ragazza.
Più teneva Smoldy lontano dalla sala,più Jenna sarebbe stata in giro a cercarlo,il che significava qualche minuto di vita in più prima che Katie si accorgesse della sua presenza.
La romana stava ancora ridendo,quando vide Cassie correre verso Ian.
Ma che..?!
"Allora Katie,Micheal ti tratta bene?"Le chiese Candice,"E' da un po che non vi vedo sul set,non è che entrambi vi stanno tendo in ostaggio..?"
Katie scosse la testa,"No,è che non vi vogliamo disturbare mentre lavorate.."
"Ma non disturbate,anzi,è un piacere per tutti noi.."Sorrise Candice.
"Oh,m..."
La romana s'interruppe,vedendo Trevino mimare un 'E' una rompiscatole' con la bocca.
"Ti ho visto,cavernicolo!"Lo fulminò lei.
L'attrice si lasciò scappare una risata divertita.
"Signorina Accola,mi scusi.."Si sentì chiamare da lontano.
"Oh,ragazzi,devo andare..Ci vediamo dopo!"Sorrise raggiante,raggiungendo una signora sulla cinquantina.
"Sei proprio un simpaticone.."Lo fulminò la ragazza con lo sguardo,aggiungendo un sorriso nervoso.
"E dai,che stavo scherzando!"
"Trevino"Lo ignorò completamente mentre lui roteò gli occhi,"Vedi per caso Smolder e Cassie?"
Gli piaceva farlo innervosire.
"No,ma perchè non ci concentriamo un pò su di noi?"
OH,CAZZO.
"Su di noi?"
"Ti va qualcosa da bere?"
 
"Cassie, hai bevuto?"Domandò divertito l'attore.
"N-no,perchè?"
"Non so,è che non è mai successo.."
"Successo cosa?"
L'attore assunse un'espressione maliziosa,"Che una ragazza abbia programmato di stuprarmi in una villa del genere.."Fece,poggiandosi alla ringhiera,di spalle,così da avere la ragazza di fronte.
La giovane rimase impalata e poi sgranò gli occhi.
Somerhalder scoppiò a ridere,non riuscendo a trattenersi.
"Ma.. Che cosa.. Ma che dici!!!"Esclamò,impanicata Cassie,diventando improvvisamente rossa.
"Dai,scherzavo"Il ragazzo allungò per un attimo le braccia e,una volta afferrata la ragazza con un movimento veloce,l'attirò a sè,"Vieni qui.."Sussurrò poi.
"Si,emm,ecco.."Disse Cassie imbarazzata,guardando da tutte le parti tranne lui.
"Devi dirmi qualcosa,piccola Cassie?"Chiese lui,soffiandole sul naso.
Quali delle 7363 che ti tengo nascoste?
Tipo che sono innamorata persa di te?
"Io?"Chiese,facendo la finta tonta,"N-no..è che.."
"Che..?"La incalzò Sexyhalder.
"B-bè,potrebbero vederci,Ian. I fotografi potrebbero vederci.."
"Ma non stiamo facendo niente di male.."
"Lo so,ma sai come sono fatti. Anzi,tu lo sai meglio di me che ci convivi da quando avevi 17 anni. Loro distorcono la verità.."
Lui le alzò il viso,mettendole un dito sotto il mento e la guardò intensamente negli occhi,prima di lasciarla andare e allontanarsi un po.
"Hai ragione.."Ammise.
Cassie si lasciò fuggire un sospiro,andando ad appoggiare i gomiti sulla ringhiera, iniziando a guardare il giardino.
Mamma mia,era tutto così romantico.
Le luci,le stelle,il cielo,Ian Somerhalder accanto a lei.
Senza farsi vedere si diede un piccolo pizzicotto sul braccio,giusto per capire se stava sognando.
Quando sentì male,capì che stava vivendo tutto realmente.
"A che pensi?"Chiese Smolder,mettendosi nella sua stessa posizione.
"Che è davvero una bellissima serata.."Rispose la giovane,girando il viso verso di lui.
"Io trovo che tu sia bellissima.."Disse l'attore serio,fissandola negli occhi.
Cassie,imbarazzata,tornò guardare avanti a se,sentendo il cuore martellarle in gola.
"Bè,sarebbe bello condividere questo momento con una persona che si ama,no?"Disse lei,iniziando a parlare a vanvera,per colpa del nervosismo, "Insomma,tutto è così romantico,sembra di stare in una favola,manca solo il principe azzurro.."
"La persona di cui sei innamorata.."Disse l'attore un po freddo.
"Si,esatto. Tu con Nina,io con lui.."
Ian diede un pugno sulla ringhiera,facendo sobbalzare la ragazza per lo spavento.
"Ian!"Esclamò,sgranando gli occhi.
"Fammi capire bene.."Disse,con tono arrabbiato, "Io ti regalo un vestito da favola,ti porto a questa festa,ti dico che sei bellissima,ti tratto come non ho mai tratto nessuna ragazza e tu mi vieni a dire che vorresti condividere questo momento con un altro..?!" 
Cassie deglutì.
Non l'aveva mai visto così.
Sembrava davvero infuriato.
"Io.."Provò a dire.
"Pensavo che tra noi due.."Disse il ragazzo,interrompendola,"Pensavo che tra te e me.."
"C-che cosa?"
"Pensavo che noi.."
Cassie ora non lo guardava più con paura,bensì con speranza.
La speranza che forse stava per dire qualcosa che avrebbe potuto cambiare per sempre il loro rapporto.
Stava per parlare,ma Ian le afferrò il braccio e la trascinò vicino a se,poggiando le labbra sulle sue.
L'italiana sgranò ancora di più gli occhi.
MA CHE CAZZO..?!
Si immobilizzò.
Ian Somerhalder la stava baciando.
La stava baciando ed era tutto vero.
Non un sogno troppo vivido,non la sua mente che le giocava butti scherzi.
Era tutto vero.
E allora che ci faceva li impalata?!
Lentamente si rilassò.
Fece passare una mano dietro alla sua nuca,per poterla intrecciare con i suoi capelli corvini,l'altra invece rimase a mezz'aria,visto che Ian le teneva ancora il braccio fermo.
Lui l'avvicinò ancora di più a se,facendole passare la mano libera su un fianco.
Cassie dischiuse le labbra e le loro lingue si incontrarono.
Si sentiva come una bambina il giorno di natale.
Era così felice,così emozionata,che aveva paura che il cuore le sarebbe potuto uscire dalle orecchie.
Le loro lingue si inseguivano desiderose di avere di più e di non potersi mai separare.
Nei suoi sogni,si era immaginata un bacio totalmente diverso,per non parlare della situazione.
Aveva immaginato che lui l’avrebbe portata a fare un picnic al tramonto in un parco e poi,fatta sera,sarebbero andata a fare un giro in barca,illuminati solo dalla luce della luna. Infine,dopo essersi guardati intensamente negli occhi,lui si sarebbe fatto sempre più vicini,finchè i loro respiro non fossero diventati una cosa sola. A quel punto l’avrebbe baciata con tutta la dolcezza che una persona poteva avere.
Si,questo era quello che aveva immaginato,ma,quello che stava vivendo,doveva ammettere,era molto meglio.
 
"Emm,certo.."Disse la romana,un po dubbiosa.
"Su,non fare quella faccia,mica voglio ucciderti.."
"Bè,con te non si sa mai.."
"Just..trust me,baby.."Le sussurrò l'attore all'orecchio.
Oh,ma io di te mi fido,è di me che ho paura.
 
 
 
Buon pomeriggio ragazze!
Eccoci,dopo tantoo tempo.
Speriamo che questo capitolo vi piaccia.
Grazie per tutto.

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Capitolo 36
*** Cose inaspettate. ***


COSE INASPETTATE
-Capitolo trentasei-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Presto arrivarono al bancone,sempre lussuoso,e sedettero sugli sgabelli.
Katie nel frattempo si perse nell'osservare attentamente il ragazzo parlare con il barista che stava preparando due bibite proprio per loro due.
Merda,se era perfetto!
"Sai,adoro il tuo accento.."Disse l'attore,sorseggiando un pò di quel liquido colorato nel bicchiere.
"Dì un pò,Trevino.. E' così che cacci le tue prede? Le inviti a sorseggiare qualcosa fino a farle ubriacare per poi conquistarle?"Sorrise maliziosa Katie.
"Era una semplice affermazione"Stette al gioco lui,"E poi non c'è bisogno di farti ubriacare,già so che sei pazza di me.."Disse,avvicinandosi un bel pò alla ragazza.
"Dovresti fare il comico,avresti davvero una carriera brillante!"
 
Dopo qualche minuto i due ragazzi si staccarono.
Quando Cassie aprì gli occhi,trovò lo sguardo intenso di Smolder sulle sue labbra e subito dopo sui suoi occhi.
Intorno a loro il silenzio.
Soltanto il rumore dei loro respiri.
Somerhalder si schiarì la voce,poggiando per un attimo la fronte su quella della ragazza.
E ora?
Ora cosa sarebbe successo?
Cosa si sarebbero detti?
"Io.."Disse Cassie sussurrando,che quasi neanche lei sentì sua stessa voce.
"Mi dispiace.."Disse Ian,"Non avrei dovuto farlo. Ero arrabbiato,tu continuavi a dire stupidate e dovevo farti smettere di parlare e..mi sono fatto prendere dal momento. Damon ha preso il sopravvento. Scusami,non avrei dovuto perdere così il controllo.."Disse,allontanandosi leggermente da lei.
Cassie aveva la mente completamente vuota.
Baciare Ian era stato,fino a quel momento,uno dei suoi più grandi desideri,una fantasia mentale che si faceva priva di coricarsi,un sogno ricorrente. E,ora che era successo,si sentiva completamente svuotata.
"T-tranquillo.."Riuscì a dire poco dopo.
"Sicura? Hai l'aria un po' smarrita.."
"No,è che.."Si schiarì la voce,"Non me lo aspettavo.."
"Lo so. Ti chiedo ancora scusa.."
"Ma,perché eri arrabbiato?"Riuscì a dire.
"Perché sono geloso di te,Cassie.."
"Cosa?!"
"Si,sono geloso dell'amore che provi per questo uomo sconosciuto. Guarda anche adesso. Io ti ho baciato,eppure non mi sei svenuta ai piedi come avrebbero fatto molte e questo significa che l'amore che provi per lui è molto forte.."
Non ti sono svenuta ai piedi per un miracolo,pensò.
"E poi.."Aggiunse Smoldy,"Ero..sono nervoso per il discorso che devo tenere questa sera. La situazione mi è sfuggita di mano. Non ricapiterà più,promesso.."
La ragazza annui lentamente,"Quindi mi hai baciata perché eri nervoso e arrabbiato.."
"Si.."
Cassie si girò,dandogli così le spalle,"In casi normali,non mi avresti mai baciata,giusto?"
"Esatto.."
La giovane si morse il labbro inferiore.
Le sembrava troppo bello per essere vero.
Era come se ti dissero una carta di credito illimitata,tu ti metti a fare shopping e quando hai speso un patrimonio,vengono a dirti che devi pagare tutto.
Una vera merda.
"Certo,io non sono alla tua altezza.."Sussurrò,un po' irritata.
"Ehi.."Si avvicinò lui da dietro,"Non dirlo neanche per scherzo.."
"Perchè? Non è forse questo quello che stai dicendo?"Domandò Cassie, massaggiandosi il braccio,guardando il pavimento.
"Non ho assolutamente detto questo,ho soltanto detto che.."
"Che mi hai baciata SOLO per un tuo capriccio.." Si voltò verso lui,che rimase immobile,quasi sorpreso.
Ora stava cominciando ad arrabbiarsi.
E non era da lei.
"Non è stato un capriccio e.. poi,tu sei innamorata di un altro, no?"Chiese Somerhalder, cercando di nascondere il tono della voce ferito. "E' stato solo.." L'attore si soffermò,cercando le parole giuste,"Un bacio.."Disse,mentre la ragazza,in contemporanea,sussurrò "Un errore.."
Ian indietreggiò di poco,evidentemente sorpreso dall'affermazione dell'italiana, incrociando l'altro paio di occhi.
Ora iniziava a fare freddo,freddo dentro però.
Smoldy si appoggiò alla ringhiera del balcone portandosi le mani sul viso, scompigliandosi poi i capelli.
"Forse è meglio se rientriamo.."
 
"E tu,l'attrice.."
"L'attrice? È questa da dove l'hai tirata fuori?"
"Be,mi sembra ovvio che reciti la parte della sostenuta,e anche bene devo dire,solo per non ammettere che provi qualcosa per me.."
Oh,ma io provo qualcosa,solo che,oltre me e Cassie,nessuno lo sa,pensò.
"L'unica cosa che provo in questo momento è un'irrefrenabile voglia di riempirti di schiaffi il bel faccino che ti ritrovi.."
"Oh,guarda,mi hai fatto un mezzo complimento.."
Katie roteò gli occhi,"Trevino,io non ho mai detto che sei brutto,anzi,tutto il contrario,solo che di carattere proprio non ti sopporto.."
"Questo mi sembra l'inizio di una storia d'amore,non la fine.."Disse,facendosi più vicino.
La romana,cercando di non sprofondare nei suoi occhi,fece un mezzo sorriso alla Ian Somerhalder e poi gli posò una mano sulla guancia.
"Non vale copiare la Petrova.."
Michael,subito,poggiò la mano sopra quella della ragazza.
"Sei a corto di battute o sbaglio?"Cercò di sfotterlo la ragazza,imbarazzata dalla troppa vicinanza.
"Sai cosa succede quando le parole finiscono?"Sussurrò l'attore,cominciando a fissarle solo ed esclusivamente le labbra.
L'altra mano la poggiò su quella della romana,posta sul bancone,intrecciando le dita, avvicinandosi maggiormente.
Cazzo,cazzo,cazzo!
"Mike!"Si sentì urlare da una voce stridula.
Una voce che avrebbe riconosciuto anche a miglia di distanza come la più odiosa.
Si allontanarono di scatto.
"Jenna.."
Questa aveva un fiocco in testa a mò di cerchietto e un vestito così rosso che se fosse passato un toro l’avrebbe scambiata per una bandiera e l’avrebbe travolta.
Non male come immagine però,pensò Katie.
 "Che fate,ragazzi?"Domandò,squadrando dalla testa ai piedi i due,"Oh, bel vestito, Kat.."Sorrise falsamente.
"Sono Katie,comunque grazie,anche il tuo..Mi ricordi molto babbo natale.."Sorrise la romana.
Un sorriso acido,quelli che solo lei poteva fare.
"Di certo non l'ho messo per ricevere un tuo complimento.."Disse l'attrice,spostando il suo sguardo su Trevino.
"Che ci fai qui,Jenna?"Le chiese lui,sospirando.
"Bè,è una festa a cui sono stata invitata,mi sembra più che ovvio che avrei partecipato.."
"Già,come rifiutare di apparire in pubblico?"Borbottò,sgolandosi il suo drink.
"Come?"Chiese Jenna.
"Ha detto che non ti vuole avere tra i piedi.."Disse Katie,tenendo sempre il suo sorrisetto acido.
"E chi saresti tu? Il suo avvocato?"
"No,sono una sua amica e,cortesemente,ti invito ad andartene perchè ci stai rovinando la serata.."
"Mikino?!"Chiamò la gallina,con voce indignata.
Micheal portò gli occhi al cielo e si girò,ordinando un altro drink. "Fammelo doppio"Disse al barista,"C'è aria di tempesta.."
"Mi sembra ovvio che dalla sua reazione non ti voglia.."Commentò l'italiana,trattenendo a stento una risata,"Ciao,Jenna"Aggiunse,girandosi pure lei,dandole così le spalle.
"Voi non mi potete ignorare così! N-non potete! Sapete chi sono io?!Eh?!"
"Si,una gallina siliconata.."Sussurrò Katie,facendo sorridere Mich.
"Gallina sarai tu!Stupida..stupida italiana!"
E così dicendo,l'attrice afferrò il bicchiere contente il nuovo drink di Trevino e lo lanciò addosso a Katie.
 
"Già.."Disse Cassie annuendo.
Ian le se avvicinò e poi le fece segno di entrare per prima.
La ragazza stava per parlare,giusto per far si che la situazione non fosse pensante,ma la sua attenzione,come quella dell'attore accanto a lei,fu attirata dalla scena che si stava svolgendo al bar.
Jenna che versava addosso a Katie qualcosa.
"E ora sono cazzi amari.."Disse Cassie.
"Andiamo.."Disse Smoldy.
Katie chiuse gli occhi e poi li strizzò,per la troppa rabbia.
Prega che questo sia un sogno.
"Dimmi che non l'hai fatto davvero.."Sussurrò la romana,assottigliando gli occhi, puntando subito la gallina.
Jenna era lì che se la rideva,nel guardarla zuppa dalla bibita.
"Katie,tranquilla,lasciala perdere.."Sentì pronunciare dall'attore,che l'afferrò per un braccio.
"Non sei adatta per questo ambient.."
La ragazza non lasciò finire l'attrice che afferrò due bicchieri di vodka lemon e li rivoltò sul vestito della coreana e subito l'afferrò per i capelli,scivolando dalla presa dell'attore.
"Ma cosa fai?" Si sentì gracchiare dalla gallina che somigliava molto a Sharpay Evans di High School Musical in quel momento.
Si sentì afferrare da dietro ma,prima,riuscì a sferrare un pugno in piena faccia alla ragazza che indietreggiò e per fortuna si resse ad uno sgabello.
"Quello che hai fatto tu,montata del cazzo!"Urlò l'altra.
"Katie,calmati!"Intervennero Ian e Cassie parandosi davanti alla ragazza,mentre Michael,dietro,la strinse per i fianchi.
"Tu sei tutta matta!"Disse la gallina,cercando di ripulirsi il vestito con le mani, "AVETE VISTO?!"Chiese ai presenti in sala, "AVETE VISTO CHE MI HA FATTO?!"
Tutti iniziarono a bisbigliare tra loro.
"Mike portala via,prima che sia troppo tardi.."Disse Cassie.
Lui annuì e trascinò con se Katie,che sembrava non avere intenzione di smetterla.
"Ian,non mi aspettavo invitasti questo genere di persone ai tuoi eventi. Mi sento profondamente indignata,spero tu mi faccia almeno le tue scuse"Disse Jenna.
Cassie alzò di scattò il sopracciglio destro,segno che le cose si stavano mettendo male.
Già era arrabbiata per quello successo con Ian,di certo i commenti acidi della gallina non servivano molto per farle mantenere la calma.
"Guarda un po il mio vestito.."Disse Jenna,"Rovinato. ROVINATO PER COLPA DI UNA BAMBINETTA!"
"Mettiamo in chiaro due cose,siliconata che non sei altro.."Disse Cassie,cercando di essere il più calma possibile,"Punto primo: Katie non è una bambinetta. Sarà anche più giovane di te,ma di certo non ha il cervello piccolo come una nocciolina. Punto secondo: la persona che dovrebbe chiedere scusa,qui,sei tu,non solo perchè sei un insulto all'universo femminile,ma anche perchè,con il tuo comportamento da diva del cazzo,hai rovinato l'atmosfera di pace e tranquillità che questo evento voleva trasmettere. E poi ti chiedi anche perchè Trevino ti abbia lasciata. Ma guardati! Non solo il silicone ti ha trasformata in non so quale mutante che,secondo me,non ha fatto altro che abbellirti rispetto alla faccia che ti ritrovavi prima,ma ti ha fuso completamente quel briciolo di cervello che avevi. Quindi,se fossi in te,me ne andrei senza fiatare a capo chino.."
Jenna aveva gli occhi così sgranati,che la ragazza si aspettava di vederli rotolare a terra da un momento all'altro.
Cassie aveva il respiro affannoso.
Sinceramente si sentiva meglio.
La rabbia accumulata per quello che era successo con Ian,era svanita del tutto.
"Forse è meglio che tu vada,ora.."Disse Smoldy alla gallina.
L'attrice si guardò intorno e poi si incamminò verso l'uscita.
"Wow,dovrei baciarti più spesso se poi mi scoppi così.."
Cassie decise di non apparire troppo timida rispetto al bacio che appena c'era stato. "Ti senti troppo potente,Somerhalder. Spero almeno che ti sia calmato per quest'evento,insomma,ti sei.."Si schiarì la voce,"Sfogato,no?"
L'attore colse una nota di amarezza nelle parole della ragazza, "La prossima volta magari andrò a fare boxe prima di un evento,ho messo in pericolo una quasi relazione col tipo misterioso,giusto?"Ribattè,con un sarcasmo amaro.
Sì, certo. Cazzo,quanto sei stupido Somerhalder!
 
"Ah,che testa di cazzo! Tu devi spiegarmi come hai fatto a stare insieme a lei. E' una persona così.. disgustosa!"Esclamò arrabbiata Katie,sciacquandosi la faccia,così da far colare il trucco sulla faccia.
"Non lo so neanche io,mi dispiace tanto.."Sbuffò Michael,poggiandosi al lavandino vicino alla ragazza.
"Sembro un panda.."Sorrise lei,guardandosi allo specchio.
"Vieni qui.."L'attore prese un pò di fazzoletti e,una volta inumiditi,li passò sotto gli occhi della romana,togliendo il nero.
"Fermo,posso fare anche io,inoltre puzzo di alcool e.."
"Shh, gelosona.."
"Io non sono gelosa.."Borbottò la ragazza,abbassando lo sguardo.
"No,certo che no.."Disse sarcastico lui.
"Solo che mi stava dando fastidio il suo comportamento e io non sono come Cassie che ha la calma di un ippopotamo.."
Trevino annuì.
"E poi davvero,spero che almeno,quando stavate insieme,non era così.."
"No,era un tantino diversa.."Disse,"Ecco fatto.."Disse poi,iniziandole a soffiare un po sugli occhi.
"Che stai facendo?"Le chiese,chiudendogli.
"Asciugo.."
"Tu sei strano,ora ne ho la prova.."
 
"Si,già,il tipo misterioso. Tranquillo. Come ti ho già spiegato lui non mi conosce. E poi,più il tempo passa,più mi sto rendendo conto che veniamo da due mondi completamente diversi e che lui non potrà mai amarmi.."
"Come mai?"
Lei alzò leggermente le spalle, "Non so,i suoi comportamenti sono così ambigui che mi sono stufata di cercare di decifrarli.."
"Che ti sei..? Quindi il tuo ragazzo misterioso è qui in Virginia?"
"E'-è? N-no,volevo dire,erano..i suoi comportamenti erano.."
"Cosa intendi con 'ambigui'?"
"Bè,un giorno sembrava che gli piacessi e l'altro che non gli importasse niente di me. Le montagne russe sono belle,ma dopo un po ti fanno venire il volta stomaco.."
"Capisco.."
"Signor Somerhalder?"Chiamò in signore,avvicinandosi ai due.
"Si?"
"E' arrivato il momento del discorso.."
"Certo arrivo subito. Cassie?"
"Mh?"
"Andresti a chiamare Katie e Mike?"
"Certo.."
 
"Mi stai facendo il solletico.."Sussurrò Katie,stropicciando gli occhi.
"Solletico?Ma ti sto solo soffiando sugli occhi.. Poi sono io quello strano.."Corrugò la fronte lui.
"Ma.."Fece, scansandosi un pò,"Ti faceva schifo se mi asciugavo con i fazzoletti asciutti?"Ridacchiò lei,prendendo dei nuovi fazzoletti
"Ma volevo farlo io.."Sbuffò lui,come un bambino piccolo,"Insomma,è il minimo dopo quello che è successo.."
La ragazza alzò gli occhi e rivolse lo sguardo allo specchio,dov'era la figura dell'attore con una faccia da cucciolo.
Come faceva a resistergli?
Lasciò i fazzoletti da parte e si girò verso lui, "Non fare questa faccia da cucciolo,non è di certo successo questo per te.."
L'attore le si avvicinò,"Continua a negarlo se vuoi,ma ti stavi litigando il sottoscritto Michael Trevino con Jenna Ushkowitz.."La provocò lui.
La romana stette per ribattere quando le si bloccarono le parole in gola,non appena l'attore,troppo vicino,poggiò le dita sotto gli occhi della ragazza per asciugarli.
"Posso entrare o stai uccidendo Trevino per essersi messo con quella gallina silicon..?"Arrivò trafelata Cassie,spalancando la porta,"Oh scusate,porca carota!" Stette per ri-uscire lei.
Mike sbuffò e si allontanò dalla ragazza.
"Ma che dici,Cassie! Non hai interrotto niente.."Spiegò Katie,allontanando di più l'attore.
L'italiana quasi non scoppiò a ridere,"Ragazzi,Ian deve fare ora il discorso,mi ha chiesto di chiamarvi.."
"Era ora!"Esclamò Trevino,smuovendosi da lì per uscire dal bagno.
"Comunque fossi in te,sarei meno modesta.."Gli passò a fianco Katie,sussurrando, per poi allacciare il braccio a quello dell'amica.
I ragazzi si incamminarono verso una sala dove vi era un piccolo palco e,sotto di esso,dei tavoli.
"Per di qua.."Disse Trevino,mostrando loro la strada, "Abbiamo il tavolo privato.."
I tre si accomodarono ai tavoli.
Qualche minuto dopo le luci vennero abbassate e,sul palco,comparve Ian,illuminato da una forte luce.
"Buona sera a tutti.."Disse,sistemando il microfono davanti a lui,in modo da essere un po più comodo, "Mi ero scritto un discorso.."Disse,mostrando i foglietti quadrati e mettendoseli all'interno della giacca, "Che adesso mi sono dimenticato.."
Tutti in sala scoppiarono a ridere.
"E sono così agitato che leggerlo,sarebbe una cosa impossibile.."Continuò, "Perciò parlerò con il cuore. La ISF è per me una seconda famiglia. Per chi non lo sapesse,non solo ci occupiamo di salvare la natura,ma anche gli animali e,tutti voi siete indispensabili per permettere a questa famiglia di crescere. Grazie alle vostre donazioni,infatti,costruiremo una terza sede a New York. E.."
Il discorso durò per una ventina di minuti di cui Cassie non si perse neanche un secondo.
Era impressionante quanto una persona potesse diventare così affascinante quando parlava di una cosa che gli stava veramente a cuore.
"Perciò,grazie ancora. Ora,se volete,la sala da ballo e il buffet,sono stati aperti. Divertitevi.."
Un coro di applausi si alzò in quel momento.
"Mi è persino venuta voglia di donare qualcosa.."Disse Katie.
"Bè,se mettiamo insieme la mia paghetta e la tua,magari riusciamo a raggiungere una somma abbastanza alta.."Disse Cassie.
"Tu hai donato qualcosa Trevino?"Chiese la romana.
"Certo che si. Ah,ti piace fare volontariato Katie?"
"Mh,si,se posso lo faccio volentieri.."
"Bene,ti do 10 dollari se vieni a ballare con me.."
Lei roteò gli occhi,"Non c'è bisogno di pagarmi sai?"
"Bene,così risparmio un po. Mi costi una fortuna.."Disse Micheal,alzandosi.
"Tu vieni Cassie?"
"Si,aspetto Ian,così vi raggiungiamo"
Mike prese la mano di Katie e si trascinarono in pista.
"Se mi acciacchi i piedi,ti uccido.."Sussurrò lei imbarazzata,non appena l'attore le cinse i fianchi.
"Per chi mi hai preso? Non è mica la prima volta che ballo un lento.." 
"E immagino con chi tu abbia ballato,tempo fa.."Mormorò lei.
"Katie,se parli così piano,io non ti sento"Fece Mike.
La romana stette per parlare ma,lui la interruppe,"E avvicinati,è un lento,in genere si balla con i corpi attaccati,non mantenendo una distanza di sicurezza.."Disse,stringendola a sé.
Mike,con me serve la distanza di sicurezza,fidati.
"L-lo so che bisogna ballare vicini,solo che non volevo invadere i tuoi spazi.."
"Questo è un ballo che SERVE per invadere li spazi altrui.."
"Se lo dici tu.."
"Non è che sei imbarazzata,perchè ci siamo baciati e non riesci a superare una cosa?"
"Vuoi che ti renda zoppo adesso o alla prossima canzone?"
L'attore sorrise,inclinando leggermente la testa all'indietro,"Se serve a farti dire la verità,anche adesso.."
"Sai,Trevino,tu sei troppo sicuro di te stesso.."
"E a te piace.."
"No,certo che no.."Scosse la testa lei,facendo vagare lo sguardo.
"Non era una domanda.."Sogghignò lui.
"Ma vuoi chiudere quel becco?"Lo rimproverò lei.
"Aaaah,come ti piaccio.."Le soffiò lui sul viso.
Bisogna fare l'indifferente.

Cassie si guardò intorno, pensierosa.
"Ehi.."Disse Ian.
La ragazza,sovrappensiero,non si accorse neanche della sua presenza.
"Ehi,piccola Cassie.."Le sussurrò lui all'orecchio,piegandosi sulle ginocchia,facendola sobbalzare.
"Oddio Ian! Ma sei impazzito?"Si portò una mano sul cuore.
"Sì,sono pazzo di te"Ridacchiò lui,facendole disegnare sul volto un sorriso,"Piccola Cassiopea,mi concede questo ballo?"Fece lui,alzandosi in piedi.
Lei ridacchiò, "Con molto piacere,Ian Joseph Somerhalder.."
"Uh,sai il mio nome completo.."
Cassie alzò le spalle,"Così sembra.."
"Andiamo?"
La ragazza annuì e i due andarono nella sala da ballo.
Ian face un piccolo inchino e Cassie lo copiò,poi la prese tra le sue braccia e iniziarono a ballare.
Non era più arrabbiata con lui per il bacio.
Cosa si aspettava?
Che l'avrebbe baciata perchè provava qualcosa per lei?
Certo che no.
Si doveva accontentare e godere quel momento.
Infondo,essere baciata da lui era quello che voleva.
Nel desiderio espresso alla fontana di Trevi non aveva chiesto che lui provasse qualcosa per lei. Solo che la baciasse.
Magari la prossima volta provo ad essere più specifica,pensò.
E poi Smoldy si comportava come se non fosse accaduto nulla,perciò lo doveva fare anche lei.
"Sai che sei fortunato Ian?"
"Perchè sto ballando con la ragazza più bella della festa?"
"No,scemo. Perchè questo inverno ho preso lezioni di ballo di sala. Non ti sei ancora accorto che non ti ho pestato i piedi?"
"In effetti avevo notato qualcosa di strano.."
Lei gli sorrise.
"Quindi non sei più arrabbiata con me?"
"Arrabbiata?"
"Per.."Lasciò intendere lui.
"Per?"
"Per quella cosa.. di prima.."
"A-ah,per quella cosa,no. Ci può stare,solo che la prossima volta magari sarebbe meglio se ti sfogassi in un altro modo.."Le consigliò lei.
"Bè,dagli errori,cioè,questi tipi di errori,si capiscono tante cose.."Affermò Somerhalder,sospirando.
Sembra quasi in panico.
"Già.."
"E tu.."Chiese lui,"Cosa hai capito?"
Dove vuoi andare a parare Smoldy?
"C-Che.. che per Natale ti comprerò un bel sacco da boxe.."
Smolder rise,"Oh,bene,quindi hai intenzione di fermati qui fino a Natale?"
"Non posso di certo perdermi Trevino travestito da babbo natale e tu travestito da Rudolf.."
"Io sono stato già vestito da Rudolf. Non posso fare babbo natale?"
"No.."Disse Cassie ridendo.
Ian sospirò, "Perchè voi donne mi torturate così?"
"Perchè sei un pampino molto cativo.."Rispose,cercando di imitare una tedesca.
Lui fece una faccia da cucciolo e Cassie si senti sciogliere dentro.
Quasi inconsapevolmente sbadigliò.
"Sei stanca?"
"Un po. Ieri sera io e Katie ci siamo addormentate tardi perchè eravamo troppo emozionate per l'evento e oggi non ho avuto modo di riposare.."
"Ok,allora forse è meglio tornare a casa.."
"Ma va,non è che sto per collassare per terra,sono solo un po stanca.."
"Non importa,tanto ormai il mio lavoro qui è finito. E poi anch'io sono stanco.."
"Ian.."
"Shh,non si discutere. Su,andiamo a chiamare Trevino e Katie.."
Cassie girò il viso verso l'amica, "Mh,no dai,lasciamo ballare ancora un po. Non possiamo andare noi? Poi la limousine può tornare a prendere loro,così passeranno un altra bella oretta insieme.."
La vedeva così felice in quel momento,che le sarebbe davvero dispiaciuto disturbarla.
"Ok,va bene. Allora lascerò dire all'entrata di avvertirli in caso ci cerchino.."Disse Ian.
"Grazie.."
"Sai,ti ci vedo come cupido.."Disse lui,uscendo dalla sala,dirigendosi verso l'entrata della villa.
"Oh,bè,non mi dispiacerebbe come lavoro.."
"No,però sei brava.."
Cassie rise,"Perchè stiamo passando di qua?"
"Dobbiamo fare altre foto.."
Cassiopea lo guardò con aria sofferente.
"Ci vorrà,poco,davvero.."
"Ok,va bene. Tipo che avrò fatto più fato questa sera che in tutta la mia vita.."
 
"Mi piaceresti di più con il volto spiaccicato al suolo.."
"Sai,questa battutine sono sintomo del nervosismo che provi in mia presenza causato dall'amore che provi per me.."
"Amore..che paroloni Trevino. Ci conosciamo da solo un mese e già parli d'amore.."
"Secondo la mia teoria non è troppo presto.."
"Mh,teoria"Sospirò divertita la ragazza,"E quale sarebbe?"
"L'amore non ha un tempo,puoi innamorarti di una persona anche passandoci soltanto un giorno,una settimana,mesi,anni.. o semplicemente un mese insieme.." Spiegò l'attore,convinto.
Katie lo guardò quasi incantata.
"Che c'è? Secondo te sbaglio?"Domandò lui.
"No,cioè,non lo so.. Non sono mai stata innamorata di una persona.."
Bugia, Katie, bugia!
La prima persona di cui sei stata innamorata e tutt'ora lo sei,è qui,davanti i tuoi occhi!
"Mh,io scommetto che se tu mi conoscessi meglio,saresti pazza di me.."
"A te è mai successo?"Domandò lei,ignorando la sua frase.
"Forse..."
 
"Quanto rompi le scatole.."Ridacchiò divertito l'attore,prendendola per mano.
Raggiunsero una massa di fotografi,subito intenti ad immortalarli.
"Smolder devi farti perdonare per questo.. Mi hai appena insultato,questo potrebbe mandare a monte il nostro matrimonio.."
"Matrimonio?"Chiese un paparazzo,"Vi sposerete?"
Cazzo,Cassie!
"No,no"Precisò Smolder tranquillo,ridendo,"E' un pò su di giri,un pò per colpa di qualche drink,un pò per la stanchezza.."
Un po' perché sono pazza di te,pensò la ragazza. Oh,ho fatto la rima,pensò divertita,ridendo fra se.
"Cosa c'è di così tanto divertente?"
"Mh,niente,ti stavo solo immaginando al nostro matrimonio vestito da Rudolf.."
"Per quanto durerà questa storia di Rudolf?"
"Fino al resto dei tuoi giorni.."
"Quindi mi conviene farci l'abitudine,giusto?"
"Si,esatto"
I due risero e poi Ian,salutando tutti,prese Cassie per mano,trascinandola fino alla macchina che li stava aspettando proprio li di fronte.
Ci salirono e,in mezz'ora furono all'hotel.
"Siamo arrivati Cassie.."
"Mh.."Mugugnò lei,che,appena salita sulla limousine si era appisolata sulla spalla dell'attore.
"Dormito bene?"
"Non stavo dormendo..stavo semplicemente riposando gli occhi.."Rispose,stiracchiandosi.
"Certo.."Disse Smoldy,sarcastico.
Cassie gli fece la linguaccia e poi uscì dall'auto.
"Buona sera,James.."Disse la giovane,salutando il portiere che,gentile,le stava tenendo la porta d'entrata aperta.
"Buona sera,signorina.."Rispose lui gentile,salutando poi anche Ian.
Una volta saliti in camera,Cassie si lasciò cadere sul divano.
"Ian,ti prego,aiutami.."
"Che succede?"Chiese,allentandosi un po' la cravatta.
"Ho i piedi così gonfi che mi si sono incastrate le scarpe.."
"Va bene,super Ian si mette subito all'azione per salvare i piedini della sua donzella cha stanno per essere divorati dalle scarpe cattive.."
 
Forse?! Oddio,Katie sta parlando di te!,pensò. No,impossibile,pensò subito dopo.
Cazzo,Cassie mi sta contagiando con la sua positività.
"Cosa c'è?"Le chiese Trevino.
"Mh?"
"Ti ho chiesto cosa c'è?"
"Perché me lo chiedi?"
"Perché ti vedo abbastanza pensierosa.."
"No,è che.."
Katie si guardò in giro,alla ricerca di qualcosa di cui parlare.
"N-non vedo più Cassie e Ian.."
"Saranno usciti.."
"Andiamo a cercarli?"
"Perché?"
"B-be,perché abbiamo passato così poco tempo insieme questa sera e.."
"E non riesci a stare troppo con me,per paura di svenire"
"No,per paura di ucciderti Trevino,è diversa la cosa.."Arricciò il naso lei,lasciandosi poi ad un sorriso.
"Sei irresistibile quando fai quest'espressioni.."La sorprese Trevino,facendo toccare la punta del naso con il suo.
Oh cazzo,ma è scemo?
"Ok"Sussurrò lei,"Tu sei decisamente scontato nei tuoi comportamenti invece.." Divagò presto la ragazza,"Andiamo dai.."Lo trascinò subito lei.
Lui sbuffò,"E sul più divertente,devo seguire te. Sei una rompipalle di prima categoria.."Fece lui,camminando al fianco della romana,verso i fotografi.
 
"Che fantasia, Smoldy!"
"Che c'è? Non ti piace?" Chiese lui, accennando un sorriso.
"No, anzi, anche io fantastico.. forse troppo.."
"Chissà se hai mai fatto fantasie su di me.." Ridacchiò lui, sfilandole una scarpa.
"Smoldy curioso!"Esclamò lei.
"Magari.. erotiche, che ne so!"La stuzzicò lui,ammiccando.
"Ma.. cosa vai a pensare!" Sgranò gli occhi.
"Scusa, ci avevo sperato per un attimo.." Si lasciò trasportare da una risata.
Eh,se solo sapessi le fantasie più strambe e pervertite che ho fatto su di te!
Cassie alzò un po il vestito e Ian le afferrò il piede destro,togliendole la scarpa.
Stessa cosa fece con il sinistro.
"Bè,le scarpe cattive te li stavano davvero divorando i piedi.."Disse,posando le scarpe a terra.
La ragazza si portò le ginocchia al petto,per quanto il vestito glielo permettesse e si prese i piedi tra le mani,per massaggiarli un po.
"Smoldy,mi devi un favore enorme. Guarda cosa faccio per apparire bella e farti fare bella figura con il mondo.."
"Oh,eppure sembra venirti così naturale.."
"Cosa?"
"Essere bella.."
Cassie arrossì e poi si schiarì la voce,"Senti,che ne dici di una bella tisana?"
"Per me va benissimo.."
"Ok,vado a prepararla.."Disse,alzandosi.
"No,faccio io. Tu vai pure a cambiarti.."
"Em,ok..Il vestito posso appenderlo nel tuo armadio? Sai,non voglio rovinarlo.."
"Certo. Mi sa che mi toccherà comprare uno di quegli appendini d'acciaio,quelli mobili,visto il mio armadio ormai è invaso dai tuoi vestiti.."
"Su,dai,non lamentarti,poteva andarti peggio.."
"Ovvero?"
"Potevo occuparti anche la cassettiera.."
 
Prima di buttarsi di nuovo sotto i flash,Micheal fu fermato da un agente della sicurezza,che gli comunicò che,Ian e Cassie,se ne erano andati da ormai mezz'ora e che l'auto sarebbe arrivata da li a dieci minuti.
"Ah,che furbacchione il mio amico!"Esclamò Trevino,ridendo sotto i baffi.
"Che cosa intendi dire?"
"Dai,Katie,usa un po di immaginazione!"
"Non ti seguo.."
"Secondo te,perchè sono tornati a casa prima?"
"Perchè forse erano stanchi?"
"Ma tu,al posto del cervello che cos'hai? Un noce?"
"Di certo una noce più grande della tua,cavernicolo.."
Mike rise, "L'ha portata a casa per stare un po da solo con lei...in intimità"
La romana sgranò gli occhi, "Ma che stai a dì?! Ma ce la vedi Cassie?! Nah,ti stai sbagliando! E poi Ian non è il tipo.."
"Tu non conosci Ian Somerhalder,babe.."
"Oh, e tu non conosci Cassie.."
"Sì che la conosco, si vede lontano un miglio che è innamorata del mio amico.." Disse lui, una volta che si piazzarono in un angolo appartato, lontano dai flash, in attesa dell'auto che sarebbe arrivata a momenti.
"Innamorata? Pft! Tu neanche la conosci.." Mentì lei.
"Conosco così bene anche te, tanto da sapere che ora stai mentendo.." Le sussurrò nell'orecchio.
Lei rabbrividì, "Ah sì?! E cosa te lo fa capire?" Chiese, spostandosi, poggiandosi al muro con la schiena.
"Il fatto che dopo la frase ti mordi il labbro mentre ti guardi intorno.."
Lei rimase a fissarlo, attonita per l'intuizione del ragazzo.
"Ma smettila! Potrei mordermi il labbro per altri motivi e guardare qualcos'altro che non sia tu.. E poi.. Mica sei un veggente!" Sbottò poi.
 
Nel frattempo Cassie,ripensando a tutto quello che era successo,si spogliò e poi indossò il pigiama.
Raggiunse presto l'attore che era a preparare la tisana, mentre, per la troppa stanchezza, si scompigliò un pò i capelli.
Lo faceva sempre quando era stanca.
"Ehi, good p-jms*.."Disse, voltandosi verso di lei.
"Non prendermi in giro.." Disse lei, mettendo il broncio.
"Non ti sto prendendo in giro. Mi piacciono gli orsacchiotti"Disse Ina,cominciando a dipingersi un sorriso beffardo sulla faccia di Somerhalder, "Davvero, dove lo hai comprato? Pensavo di farmene uno uguale.."
"E smettila, Smoldy!" Disse lei, sferrando un pugno sul braccio dell'attore, "Ed io che neanche mi sono struccata per non lasciarti troppo tempo da solo.."
"Ah, dillo che vuoi stare da sola con me.." La provocò lui, portandole una ciocca ribelle dietro le orecchie.
Cassie,respira.
"E ti sbagli, potresti combinare guai.. E-e poi io sono strana con le tisane, è meglio che le faccia io.." 
"Ah,vuoi riprovarci con i fornelli? L'ultima volta mi hai ferito"Disse Ian,poggiandosi contro il marmo del mobile.
"Io e i fornelli abbiamo un relazione complicata di odio/amore"Disse Cassie,aprendo un mobiletto e prendendo il contenitore delle tisane.
Ormai,lei e Katie erano li da un mese e si comportavano come se fosse casa loro.
"Io direi più odio che amore.."
"Ah ah ah,ti dovrebbero chiamare Mr. simpatia.."
"Quindi,oltre a Somerhotter avrei anche un altro soprannome.. "Disse Smoldy,grattandosi il mento.
"Somerhotter?"Ripetè la ragazza.
"Si,non mi chiamano così?"
"S-si,ma tu come fai..?"
"Oh,prima ti è arrivato un messaggio. Giuro,non l'ho letto,però ci ho buttato un'occhio e.."
Cassie rise, "Si,bè,da quando la mia migliore amica Veronica ha scoperto che viviamo insieme è uscita un po di testa. Che tisana vuoi?"
"Tu che prendi?"
"Mh,quella alla melissa.."
Si,ne aveva proprio bisogno.
La melissa aveva una proprietà calmante e,essendo in casa da sola con Ian,era l'unica che andava bene.
"Ok,allora la voglio anch'io.."
"Che copione.."Bofonchiò,mettendo la bustina nell'acqua bollente.
 
"No,infatti sono Micheal Trevino e sono così bravo a leggerti dentro che questa cosa ti spaventa al tal punto da renderti nervosa.."Disse serio.
Katie girò il viso,guardandolo negli occhi.
Come era possibile che una persona che conosceva da meno di un mese,riuscisse a capire così tante cose che nemmeno lei riusciva a capire?
Forse era diventata più vulnerabile.
Forse non era così forte come le sembrava di essere.
O,forse,Micheal era capace di buttare giù quella barriera che si creava per tenere distanti le persone.
"Pensa quello che vuoi.."Disse la romana,abbassando lo sguardo.
"Dillo,Katie,mi sto sbagliando?"Chiese, avvicinandosi a lei,poggiandogli un dito sotto il mento e alzandogli il viso.
 
"Trattami bene.." Le sussurrò all'orecchio, posizionandosi dietro lei.
"Ah, non ci penso proprio.." Scherzò lei.
"E dai.." Le posò le mani sui fianchi, massaggiandola.
Cassie,non è un film porno,riprenditi!
"Somerhalder, poi ti lamenti se faccio qualche danno.."
Lui si limitò a fare una risatina,abbracciando completamente il suo bacino.
ALLARME ROSSO.
"P-perchè ridi?"
Mantieniti,cazzo,Cassie!
"Mi fa piacere sapere che ti faccio qualche effetto.."
E ora?
Merda!
"No,è che mi stai col fiato sul collo!"
 
Katie rimase a guardarlo, senza proferire parola alcuna.
L'attore le si avvicinò di più,cominciando a fissarle le labbra.
"Sì, forse ti sbagli.."Abbassò lo sguardo lei.
"Forse?"Domandò Micheal, passando la mano sulla guancia della ragazza.
Ed ecco che re-incrociò quelle due perle nere che quella sera erano più scure e brillanti del solito.
Ho detto "forse"? Merda, Katie!
"Smettila di fare così, di certo non m'incanterai con queste scene da copione.." Borbottò lei, abbozzando un sorriso.
Mike scoppiò a ridere, allontanandosi da lei,facendo venire a Katie la voglia di allungare le mani,prendere l'attore per la giacca elegante e riportarselo vicino.
Portarselo vicino per sentire il suo calore.
Il suo profumo.
Semplicemente,per sentire la sua presenza.
Per evitare,perciò,che le sue mani si muovessero da sole,le intrecciò l'una con l'altra dietro la schiena.
"Sei proprio impossibile.."Disse Micheal,avvicinandosi alla limousine,appena arrivata.
"Che ci vuoi fare?"Chiese lei,abbastanza sollevata, "Non è più bello così? Non è più bello conquistare una cosa con difficoltà?"
"Mh,quindi mi stai dicendo che ho la possibilità di conquistarti.."Disse lui,annuendo.
"E-eh? No! Era solo una metafora in generale.."Disse,entrando in macchina e spiaccicandosi contro il finestrino,giusto per tenere una certa distanza tra lei e il giovane.
 
"Così posso vedere quello che fai più facilmente e poi il tuo pigiamino mi sta dicendo 'Ti prego, abbracciami forte"!"Disse Ian.
"Oh,così tu ora parli con i pigiami?"
"Solo con quelli che hanno gli orsetti.."
Cassie respira.
Cerca di controllarti.
"Sai,stai arrossendo.."Le fece notare lui.
"E'-è colpa del vapore.."Disse,con voce tremante.
Katie Mike,dove capperini fritti impannati siete?!
"Non c'è vapore.." Le fece notare lui.
"Oh, io lo vedo.."
"Ma non.." Corrugò la fronte lui.
"Mettiti gli occhiali Smoldy, non ci vedi.."
"Bè,strano,perchè ci vedo benissimo.."
"Non pare.."Fece una risatina nervosa lei.
"Vuoi sapere cosa vedo?" Domandò retoricamente, "Vedo una ragazza bella, timida e tanto imbarazzata che non sa neanche quanto sia deliziosa in questo momento.."
"Smoldy.." Sussurrò imbarazzata.
"Non so davvero chi sia quello scemo che non si accorge del fatto che tu sia innamorata di lui,ma lasciatelo dire: ha davvero seri problemi mentali se non ricambia.."
Smoldy, da quando in qua t'insulti da solo, uh?!
 
L'attore osservò la ragazza che se ne stava in un angoletto, senza proferire parola, mentre giocherellava con l'anello che indossava sull'anulare.
Era difficile avere due occhi puntati addosso da circa quindici minuti.
"Che ti guardi?" Sbottò lei, incrociando gli occhi suoi.
L'attore inarcò le sopracciglia, "No, davvero, sono curioso.."
"Me ne sono accorta.." Ribattè lei, infastidita.
"Perchè te ne stai in un angoletto e cambi umore da un momento all'altro?"
"Perchè sennò non sarei Katie, che domande fai?" Chiese retorica, "E poi non sto in un angoletto, sto comoda così rannicchiata.."
"E dai, lo sappiamo benissimo tutti e due che non è per quello.."
"E per cosa sarebbe se no?"
"Bè,per lo stesso motivo per cui sei strana almeno da una settimana"Le fece notare lui.
"Non sono strana.."
"Oh,si invece.."
"No.."
"Si. Un momento sei felice,l'altro mi scleri addosso e questo mi sembra abbastanza normale. Quello che trovo strano è che a volte ti isoli,ti chiudi nel tuo mondo e sembri triste o pensierosa.."
La romana sembrò stupita.
Si notava così tanto.
E lei,come aveva fatto a ridursi in questo modo?
"C'è qualcosa che non va? Vuoi parlarne?"Le chiese gentile.
"Ma no n-non è niente"
E' che,da quando ci siamo baciati,io non faccio altro che pensarti,non faccio altro che amarti ogni giorno di più.
"Per me invece c'è qualcosa che vuoi dirmi.."
"No,ti sbagli.."
Io voglio baciarti,pensò.
"E' ancora per il bacio,vero?"
"E no,Trevino basta con questa storia.."Sbuffò lei,cercando di nascondere la paura di essere stata scoperta.
 
"Oh,guarda,la tisana è pronta.."Fece notare Cassie.
Ian si staccò da lei.
"Sappi che non ti libererai di me facilmente.."Le sussurrò lui.
La ragazza deglutì rumorosamente e,con mani tremanti,verso il liquido in due tazze.
"Ah,e per quanto riguarda il ragazzo che amo.."Disse lei,porgendo una tazza all'attore, "Non posso obbligare una persona ad amarmi,anche se io potrei morire senza di lei. Non posso farlo e non credo di esserne neanche capace. Io ti ringrazio,perchè mi riempi di complimenti,perchè vorresti fargli aprire gli occhi. Ma il punto è che lui non vuole vedere e,ne io,ne te,possiamo obbligarlo a farlo.."
"Non dovresti amare una persona che ti rende così triste.."Le disse Ian,serio.
"Sono una masochista,che ci vuoi fare?"
"Allora sicuramente ti sarai innamorata di persone impossibili.."Le sorrise, avvicinandosi e poggiandosi alla cucina.
Mh,se intendi tipo te,allora sì.
"Beh, impossibili.. tipo celebrità, sì.."
"E chi?"
Perché mi metto sempre ed inevitabilmente nei guai?
"Mh,boh.. ora non me ne viene nessuno in mente.." Divagò lei.
"Dai, ci sarà qualcuno. Pensa che per un momento ho creduto che tu avevi una cotta per Matt Davis.."Ridacchiò, però con uno sguardo strano, serio.
"Cosa?! Alar.. cioè, l-lui? Ma cosa ti fumi, Smoldy?!" Esclamò, corrugando la fronte.
"Bè,ricordo che quando vi portammo sul set, voi eravate un pò in soggezione.."
E TI CREDO, CI ERAVAMO FINTE CAMERIERE SOLO PER VOI!
Sembra un secolo fa,pensò subito poi.
"Ma no, è che era il primo giorno che li vedevamo dal vivo e non da dietro uno schermo,vi conoscevamo a malapena.."

Lui tirò un sospiro di sollievo,"Pensa se t'innamoravi di me.." La continuò ad osservare serio,avvicinandole di un pò.
La ragazza, a quella frase,inclinò il polso destro,rovesciando un po di tisana "Merda!"
Subito poggiò la tazza che teneva in mano sul bancone di marmo.
"Ti sei scottata?"Chiese Ian,allarmato.
"N-no,tranquillo. Mi sono solo sporcata il pigiama.."
"Ma come hai fatto scusa?"
"M-mi sono spaventata.."
"Spaventata?"
"Em,si. Ho visto un ragno.."Mentì.
"Dove?"
"Dietro di te.."
Smolder si girò, "Io non vedo nulla.."
"Ma si,dai. Lì nell'angolo in alto.."
"Cassie,qui non c'è nulla.."
"Ah,bè,mi sarò sbagliata. Sai,sono cieca come una talpa.."
"Che ne dici di andare a cambiarti mentre io pulisco qui?"
"Mi sembra un ottima idea.."Disse,sospirando,sollevata.
La ragazza uscì dalla cucina e si diresse verso la camera di Ian.
Si chinò e,da sotto il letto,estrasse la valigia.
Da qui prese il pigiama pulito.
Velocemente si tolse i pantaloncini e,mentre cercava di togliersi la canottiera,la staffa le rimase impigliata in un orecchino.
"Cappero.."Sussurrò,cercando in qualche modo di liberarsi.
Dieci minuti dopo era nella stessa situazione.
Non le restava che un'unica cosa da fare: chiamare Ian.
"Em,SMOLDY?"Urlò,quasi isterica.
"Che succede?"Chiese lui,avvicinandosi alla porta della stanza.
"Ho bisogno del tuo aiuto.."
"Ok,ent.."
"NO,ASPETTA!"Disse Cassie, "Ti avverto,sono in mutande.."
"Mettiti qualcosa allora.."
"Non posso.."
"Va beh, allora entro.."
"No, no, no!"
"E allora come facciamo?"
"Guarda in aria o mettiti una mano sugli occhi.."
L'attore sorrise divertito, "Ok.."
Entrò nella stanza.
“Uh,che stai facendo?”
“Secondo te?Lottando con il pigiama?”
“Bè,mi dispiace dirtelo,ma stà vincendo lui..”
“Ian,ti prego,non il è momento di fare battutine..”
“Ok,scusa fammi vedere..”Disse avvicinandosi, “Mh,l’orecchino è incastrato..”
“Prova a togliermelo..”
"Non ci riesco.." Si lamentò Smoldy.
"E dai.."
Piano, piano, riuscì a togliere l'orecchino,togliendole così la maglia.
Prese troppo slancio però, così si ritrovarono a due centimetri di distanza.
L'attore scrutò ogni minima parte della ragazza,carezzandole la schiena.
 
"Sto provando ad indovinare.."
Che intuito,Trevino!
"Io sto bene,non ho niente che non va.."
"E allora perché te ne stai lì?"
"La prossima volta mi metterò sul tetto.." Corrugò la fronte lei, guardandolo poi con uno sguardo interrogativo, inarcando le sopracciglia.
Lui la guardò e sorrise scuotendo la testa.
Improvvisamente l'auto fece una curva e lei si ritrovò praticamente spiaccicata all'attore.
I loro sguardi s'incrociarono e lei, istintivamente, gli carezzò una guancia, passando lo sguardo dagli occhi alle labbra.
"Signor Trevino,siamo arrivati.." L'informò l'autista.
"Mh,allora Dio esiste.."Disse Trevino.
Katie corrugò la fronte.
"Avevo appena chiesto di farti finire tra le mie braccia e SBAM,desiderio avverato. I miracoli divini avvengono davvero.."
La romana arrossì leggermente,non sapendo bene come rispondere a quello appena detto dall'attore.
I due uscirono dall'auto,entrarono in Hotel e poi in ascensore.
"Dici che Cassie e Ian stanno già dormendo?"Chiese Katie.
"Mh,magari stanno facendo qualcosa di più interessante.."Disse Mike,soffiandole sul collo.
Si era avvicinato così lentamente,che la ragazza non se n'era nemmeno accorta.
"Qualcosa che.."Continuò,poggiandole un dito sul collo e facendoglielo scivolare fino al piccolo incavo tra le scapole, "Dovremmo fare anche noi"
Oh, porca eva!
Cosa faccio ora?!
La ragazza inclinò un pò la testa,"Mi fai il solletico.."Si limitò a dire.
"Scusa.."Disse con un tono di voce profondo.
Dov'è finita la Katie aggressiva?
Mantieni la calma.
"Senti, io cerco do rimanere calma"Si aprì l'ascensore e Katie,seguita dall'attore,si recò verso l'appartamento,"Ma con te è impossibile! Te ne esci sempre con queste frecciatine e battutine del cavolo!"
"Ma che ho fatto di male?"Chiese,fermandosi davanti la porta.
"Pensi sempre male su Cassie e Ian!"
"Sì, perché vorresti dirmi che ora stai dando di matto per loro?"
"Pensi davvero che io stia così p-per.. per.."
"Per?" La stuzzicò lui.
"Per.." Prese un respiro,"Quello che è successo due secondi fa"Disse velocemente, prendendo le chiavi dalla borsetta,girandole subito nella serratura, per entrare e sviare il discorso.
"Ehi, speedygonzales,non sviare il discorso.."Fece l'attore, continuando a stuzzicarla mentre la seguiva per tutta casa.
"Non sto sviando il discorso,sto solo andando dai nostri amici dato che sono spariti all'improvviso"Continuò attraversando il corridoio, "Lasciandomi da sola con uno psicopatico,pervertito e cavernicolo di prima categoria!"Si bloccò di botto, spalancando la porta della camera di Ian.
La ragazza sgranò gli occhi alla vista dei due e la mascella le arrivò fino ai piedi.
Oh merda!
Michael aveva sul volto un sorriso malizioso e compiaciuto sul volto.
I due,non appena sentirono il rumore della porta,si allontanarono di scatto.
Cassie si coprì con una copertina poggiata sulla poltrona li vicino.
"Non è come sembra.."Disse subito Cassie,vedendo l'espressione allarmata dell'amica.
"Oh,invece a me sembra.."Disse Trevino,malizioso.
"Mike.."Disse Ian,rimproverandolo con lo sguardo.
"Che sta succedendo?"Chiese Katie.
"Che voi che stia succedendo? Il biscotto è stato puciato nel latte.."
"Mike.."Ripetè Smolder,con tono più serio.
"Ok,ok,la smetto.."
"Mi sono sporcata il pigiama con la tisana.."Iniziò Cassie, "Così sono venuta a cambiarmi,ma,mentre mi stavo svestendo,la canottiera si è impigliata nell'orecchino. Ho chiamato Smoldy. Lui mi ha aiutata,ma ha tirato con troppa forza,ho perso l'equilibrio e sono caduta in avanti.."
"Un incidente.."Disse Ian.
"Si,esatto"Lo assecondò Cassie.
"Mh,questo sembra proprio da te.."Disse Katie.
"Eggià.."
"Che poi non ci sarebbe niente di male se voi due.."Disse la romana, lasciando la frase in sospeso,per lasciare intendere.
"Si,in effetti vi vedo come coppia.."Disse Mike.
"Meglio andare a letto.."Disse Ian,per evitare che qualcuno dicesse altro.
"Si,forse è meglio.."Disse Micheal, "Buona notte a tutti.."Disse uscendo.
Katie rimase un po a fissare i due amici e poi uscì anche lei dalla stanza.
Cassie sospirò.
"Vado anch'io.."Disse,dirigendosi verso la porta.
"Cassie?"
"Mh?"
"Stai dimenticando il pigiama pulito.."Disse Ian,avvicinandosi a lei e porgendoglielo.
"Grazie.."
L'attore allungò una mano verso di lei e,con un gesto lento,le sfilò la coda fatta poco prima.
"Così va meglio.."Disse.
Erano vicini,MOLTO vicini.
"Buona notte,Damon.."Disse la ragazza,richiamando tutta la forza di volontà che aveva nel corpo per sorridergli e fargli l’occhiolino,quando invece il suo corpo non voleva altro che essere stretta tra le sue braccia.
Ian rise e Cassie se ne andò.
Una volta fuori,si sentì afferrare per un polso.
"Che succede Cassie?"Le chiese l'amica.
"Non è come pensi!"
"Sì,certo,ma ora mi dici tutto!"Sussurrò a denti stretti per non urlare euforica.
"Ok, bè vedi.."
"Dritta al punto,amica.." La incitò Katie, incamminandosi per il soggiorno.
"Ci siamo baciati!"Esclamò di botto a bassa voce.
La romana non appena si voltò verso l'amica con un'espressione esterrefatta, prese in pieno il tavolo, facendo cadere la sedia.
"Tutto bene?"
"Che succede?"
Urlarono all'unisono i due attori dalle loro stanze.
"Sto bene, benissimo!"Urlò Katie, "Ora mi dici tutto!"Esclamò la romana,buttandosi sul divano letto,sdraiandosi.
"Ok,ok,però stai tranquilla.."Disse Cassie,ridendo.
In meno di dieci minuti,Cassie aveva raccontato tutto all'amica,mentre questa si era svestita e aveva indossato il pigiama.
"Oddio,che bello! E adesso state..em..insieme?"
"Katie,ma hai sentito l'ultima parte del discordo? Lui lo considera come un errore,una cosa da nulla e se l'è già dimenticato.."
"Ma sei sicura?"
"Te lo giuro!"
La romana si morse il labbro.
"Cassie..non..non so che dirti.."
"Non devi dire niente,anche perchè siamo nella stessa situazione.."
"Già.."Sospirò Katie.
"Perchè Katie,che abbiamo fatti di male per.."Abbassò la voce, "Innamorarci di loro?!"
"Non lo so. Vado a struccarmi,quando torno ci sdraiamo e ci mettiamo ad ascoltare canzoni tristi,va bene?"
L'amica annuì.
"Ah,Cassie?"
"Mh?"
"Vuoi che picchi Ian? Magri così il cervello gli torna a posto.."
Cassiopea rise, "No,povero,lasciamo perdere.."
"Come vuoi. Sappi che però,mi terrò sempre pronta.."Disse la romana,dirigendosi verso il bagno.
Cassie le sorrise teneramente,capendo di essere davvero fortunata ad avere un'amica come lei.
Stava per sdraiarsi,quando il suo cellulare iniziò a vibrare.
Con aria confusa lo afferrò.
Chi poteva essere a quell'ora?
"Pronto?"
"Cassie?"
"Si,chi è che parla?"
"Sono Steve.."
"Oh,ciao!"
"Scusa per l'ora,solo che ho finito adesso di lavorare.."
"Tranquillo. Che lavoro fai per stare sveglio fino alle due?"
"Il barista.."
"Capito. E come fai ad avere il mio numero?"
"L'ho preso dal registro delle registrazioni della pensione di mia nonna. Spero non ti dispiaccia.."
"No,no.."
"Bene. Senti,mi chiedevo. Hai qualcosa da fare questo mercoledì?"
Cassie alzò la testa,fissando la porta della camera di Ian,socchiusa.
"Mh,no,non credo.."
"Ti andrebbe di uscire con me?"
La ragazza si alzò e si diresse verso la camera dell'attore,iniziando a spiarlo.
Stava leggendo il retro di un libro.
Si trovava in piedi,con addosso solo i boxer.
Il cuore della giovane saltò un battito.
"Cassie? Ci sei ancora?"
"Sisi,scusa.."Sussurrò,per non farsi sentire.
Si allontanò dalla porta,poggiandosi al muro freddo li da parte.
"Allora? Vuoi uscire con me?"
Cassie prese un respiro.
Ian non la voleva?
Bene.
Da oggi sarebbe iniziato il piano:"Cassiopea può vivere anche senza Ian"
"Certo,mi farebbe davvero piacere.."
"Perfetto. Sai dov'è il parco? Quello con le mongolfiere?"
"Yep!"
"Bene. Allora ci incontriamo li per le sette,ok?"
"Perfetto.."
"Non vedo l'ora. Buona notte.."
"Notte.."Disse Cassie,chiudendo la chiamata.
Forse,questa era l’occasione giusta per dare una svolta alla sua vita.
Per donare un po di felicità al suo cuore.
 
 
*Per chi non lo sapessi,significa “Bel pigiama”. Tipo la scena di Damon e Elena nella 2x08 ;)
 

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Capitolo 37
*** Le pagine della nostra vita. ***


LE PAGINE DELLA NOSTRA VITA
-Capitolo trentasette-
 
 
 
 
 
 
 
 
"Cassie,se non la smetti di fare avanti e indietro sempre nello stesso punto,finirai per consumare il pavimento.."
"Non ci posso fare nulla,non trovo il cellulare!"Esclamò disperata,l'amica.
"Sentì,è tutto il giorno che stiamo in casa. Dove l'hai lasciato l'ultima volta?"Chiese con aria annoiata la romana,sfogliando una rivista,accoccolata sul divano.
Era mercoledì e Cassie stava per uscire con Steve.
Sarebbe tutto sembrato normale,se non per il fatto che l'amica era impazzita completamente.
"Pensavo di averlo lasciato in cucina,ma li non c'è!"Rispose,mettendosi una mano tra i capelli, "Cazzo,ora devo ripettinarmi.."
La romana chiuse la rivista.
Bene,non avrebbe potuto leggere in santa pace finchè Cassie non si fosse calmata.
"Aspetta che ti aiuto.."Disse alzandosi,per poi bloccarsi e incrociare le braccia all'altezza del petto. "Cassie?"
"Che c'è?!"
"Fermati un secondo,per favore.."
L'amica si fermò di colpo.
"Ho trovato il tuo cellulare.."
"Dov'è?"Chiese la ragazza,guardandosi attorno.
"Ce l'hai in mano.."Disse Katie,dandosi una sberla in fronte.
"Ops.."
La romana inclinò la testa,stringendo un pò le labbra,guardandola, "Perchè sei così tesa?"
"Perchè,perchè.. Perchè?Ma che ne so io.."Continuò andando in giro per l'appartamento,mentre l'amica la seguiva.
"Neanche fosse Ian Somerhalder.."Ci scherzò su l'altra.
"Ah.. Quell'altro è un broccolo,non parlarmene..E poi è pur sempre un ragazzo Steve,insomma voglio dire..Non ci ho fatto tutte queste fantasie sopra,però.." Continuò a parlare logorroicamente,passando da una stanza all'altra,soffermandosi a guardare la sua immagine riflessa su ogni specchio.
"E basta!"L'afferrò Katie,parandosi davanti,per le spalle,"Respira!"
Cassie fece un respiro profondo,chiudendo gli occhi e poi guardò l'amica.
"Anche se non vuoi credermi,per me Smoldy ha una cotta per te.."
A questa frase,Cassiopea alzò un sopracciglio.
"Però ora stai per uscire con un ragazzo,prenderete un gelato,mangerete qualcosa non so dove e parlerete del più e del meno.. Sei uno schianto e tutto andrà per il meglio,puoi starne più che certa,ok?"Continuò.
Lei annuì,sorridendole teneramente.
"Bene, perfetto"La lasciò,sistemandole un pò i capelli,"Sei perfetta,spacchi il culo anche alla Dobreva così!"
"Se,non esagerare.."
"Non sto esagerando. Se Smoldy fosse qui,direbbe la stessa cosa.."Disse Katie,annuendo convinta.
"Che cosa direi?"Disse Ian,avvicinandosi al bagno,seguito da Trevino.
"Che è bellissima,no?"
Smolder girò il viso verso Cassie e la squadrò da capo a piedi.
Per l'occasione,la giovane aveva deciso di indossare dei pantaloncini a vita alta marroncini,una canottiera bianca infilata dentro di essi e,sopra a tutti una camicia militare un po larga.
Ai piedi aveva i soliti anfibi,quelli che indossava il giorno in cui aveva conosciuto Smoldy e Micheal e poi,al collo,una delle tante collana di Katie.
La ragazza arrossì e Katie rise sotto i baffi.
"Anche se sei sempre bellissima,Katie ha ragione.."
"Dove stai andando vestita così?"Chiese Mike.
Cassie guardò la romana,in cerca di aiuto.
"V-va a farsi un giretto.."
"Sola?"Chiese Ian.
"Non proprio.."Disse Cassie,che non sapeva come dire all'attore che aveva un'appuntamento.
"Si vede con un amico.."Disse la romana.
"Un amico?"Ripetè Somerhalder,diventando all'improvviso curioso.
"Si,Steve. Vi ricordate di lui?"Chiese Cassie,grattandosi il braccio nervosa.
Ian non le staccava gli occhi di dosso e,il suo sguardo era così intenso,che lei non riusciva a sostenerlo.
"Mh,è uno dei ragazzi della pensione?"Chiese Mich.
"Si,esatto.."
"E dove andate?"Chiese serio,Ian.
"Al cinema,poi a cena.."
"E.."Iniziò Smolder,venendo poi interrotto dalla romana, "Ok,basta con questo interrogatorio. Cassie sei in ritardo,devi andare.."
Cassiopea annuì.
I quattro si diressero tutti verso la porta d'entrata.
"Preso tutto?"
"Si.."Rispose Cassie,alzando la pochette nera.
"Bene.."
La romana l'abbracciò.
"In bocca al lupo.."
"Crepi.."
"Ah.."Disse Katie,prima che Cassie entrasse in ascensore, "Di a Steve di salutarmi Alex"
Cassie rise e poi annuì e le porte dell'ascensore si chiusero.
Quando si girò,la romana trovò Trevino a fissarla abbastanza maluccio.
La romana rimase a guardarlo, "Che vuoi?"Domandò,chiudendo la porta.
Non aspettò neanche la risposta,passò in cucina e prese la tazza di caffè freddo che aveva posato sul tavolo prima di sedersi sul divano,presa dall'esaurimento nervoso che stava per rischiare l'amica.
Appena si rigirò,vide i due attori che confabulavano a bassa voce,mentre buttavano qualche occhiatina a lei.
Katie corrugò la fronte e si fermò per un attimo.
Ma che..? Questi due son davvero strani,pensò.
Si trascinò a fatica in soggiorno,strusciando i piedi annoiata e si sedette di peso sul divano,portando una gamba al petto,sorseggiando un pò di quel liquido scuro.

Non appena alzò lo sguardo,trovò i due attori in piedi,davanti a lei.
La romana,di tante parole come sempre,alzò un sopracciglio in attesa di una loro risposta.
Smolder rivolse uno sguardo d'aiuto all'amico.
"Katie.."Cominciò Trevino.
"Se pensate di cominciare a farmi un interrogatorio di terzo grado su Cassiopea Alexys,state facendo un brutto sogno.."Esordì diretta lei.
"E perchè dovremmo farlo?"Chiese Mike,buttandosi sul divano di fronte alla romana.
"Forse perchè mi state guardando come se conoscessi la strada per la fonte dell'eterna giovinezza?"Chiese la ragazza,mettendosi più comoda.
Sarebbe stata una lungaaaa serata,ne era certa.
"Ma no,noi non vogliamo parlare di Cassie.."Disse Trevino.
"E allora di cosa?"
"Vogliamo sapere dove andava.."Disse di getto Ian.
Mich roteò gli occhi.
"Amico,ti avevo detto di aspettare! Dovevamo girare intorno all'argomento e poi arrivare al sodo!"
"Per quello che mi ha detto,andranno al cinema,poi a cena ,infine.."
"Infine?"Chiese Smoldy,esortandola.
"Ha detto che non lo sapeva. Probabilmente faranno una passeggiata.."
"Uh,romantico.."Commentò il cavernicolo.
Ian lo fulminò con lo sguardo.
"Se il problema è l'orario non vi dovete preoccupare. Starò alzata io ad aspettarla.."
"No,Katie,non hai capito. Il problema è che il qui presente Somerhalder è geloso fino al midollo.."Disse Trevino,indicando l'amico.
"Non solo geloso. Sono..preoccupato.."
"Preoccupato? E di cosa?"Chiese la romana.
"Bè,non conosciamo nulla di quel ragazzo. Potrebbe essere un maniaco,uno stupratore.."
"Il capo di una setta satanica che ha bisogno di una pura verginella da sacrificare.."Aggiunse Mike.
"Senti.."Disse Katie,dopo aver fulminato Micheal con lo sguardo, "Neanche io sono del tutto tranquilla,ok? Però,quando l'abbiamo conosciuto,a me sembrava un bravo ragazzo. Certo,non dico che,se avessi la possibilità di spiare il loro appuntamento,non lo farei,ma ci dobbiamo fidare del giudizio di Cassie.."
Somerhalder e Trevino girarono la testa di scatto l'uno verso l'altro.
"Che succede?"Chiese Katie confusa.
"Sai,hai detto una cosa intelligente.."Disse Mich,alzandosi.
"Cosa..?Oh,no,voi non spierete l'appuntamento di Cassie!"
"Non VOI,ma NOI lo spieremo!"
"Ma non esiste!"Esclamò lei,sgranando gli occhi.
"Oh,sì invece.."Sorrise a trentadue denti lui,piazzandosi davanti,porgendole la mano per farla alzare.
"Oh,ma davvero pensate che io sia una tipa che pedina la gente?"
I due la guardarono,inarcando le sopracciglia.
Ok,forse sì.
"Ian? Non posso contare neanche su di te? Tu sei una persona ragionevole almeno!" Esclamò alzandosi.
L'attore la guardò,impotente. Aveva uno sguardo combattuto.
"Non potete invadere i suoi spazi.. ce ne staremo a casuccia a mangiare del gelato davanti alla tv,ok?"Esordi infine,girandosi per andare verso la cucina.
Somerhalder lanciò uno sguardo fulminante a Mike,per fargli capire che doveva fare qualcosa.
"Aspetta"L'afferrò allora Trevino per il polso,"So che non è una cosa giusta nei confronti di Cassie,ma tu in fondo non conosci quel tizio come non lo conosco io.. E sai che il nostro amico ha una cotta colossale per la piccola Cassie.. non sappiamo chi è quello Steve,tantomeno tu.. Mettiti nei panni di Ian: cosa faresti se la persona per cui provi un sentimento abbastanza forte uscisse con qualcuno di cui non sai nulla,tantomeno se sia pericolosa o no?" Le sussurrò,guardandola negli occhi tutto il tempo.
La ragazza rimase in silenzio,riflettendo.
E.. se non avessero tutti i torti?
"Psicologia inversa.. pensi che con me questo trucco funzioni?"
L'attore sbuffò,voltandosu verso l'altro,facendogli capire che non c'era niente da fare,scuotendo la testa.
"Sì,ha funzionato!"Esclamò la romana,afferrando il cellulare sul comodino, "Andiamo!"Disse trafelata.
"Però,sai,Ian,sono curiosa.."Iniziò Katie,entrando in ascensore,seguita dai ragazzi,"Se,come dice Trevino e,da quello che sono riuscita a capire io,ti piace Cassie,perchè non glielo dici?"
Smolder sembrò sorpreso da quella domanda.
1 a 0 per Katie,pensò la ragazza.
"Mike ha esagerato come al solito. A me Cassie non piace. E' una bella ragazza,questo non lo metto in dubbio. E' anche simpatica,intelligente,gentile e considero la sua goffaggine adorabile,ma la considero solo come una sorellina minore. Qualcuno da proteggere. Questo è il motivo per cui voglio pedinarla.."
La romana annuì,non credendo ad una parola di quello che l'attore aveva appena detto.
Certo,potrà mentire all'amica che,quando si tratta di lui,sembra che ha le fette di prosciutto sugli occhi,potrà mentire a tutti a parole,persino a Micheal,ma non a lei.
Perchè,Katie vedeva il lui un po di se stessa,quando ancora cerca di rifiutare quello che provava per il cavernicolo.
Quando le porte dell'ascensore si aprirono,i tre si fiondarono fuori dall'hotel.
"Dove dovano incontrarsi?"Chiese Smoldy,mentre Mich,fermava un taxi.
La romana corrugò la fronte,cercando di ricordarsi.
"Mh,qualcosa con le mongolfiere.."
"Il parco delle mongolfiere.."Disse Mike,annuendo.
"Bene.."Disse Ian,serrando la mascella,adombrandosi improvvisamente.
Ma che gli prendeva ora?
Ok,ora la cosa cominciava a farla insospettire.
Salirono sul taxi e,per tutto il tragitto,Smolder non proferì neanche mezza parola.
Dopo aver pagato il tassista,i ragazzi scesero.
"Non voglio essere invadente"Sussurrò la romana all'attore,"Ma a me sembra piuttosto turbato Ian.."
"No"Sussurrò di ricambio Mike, "E' solo una tua impressione.."
"Gli stai coprendo il culo.."Sussurrò lei,posizionandosi poi al centro,tra i due attori.
"Allora,ora dove si va?" Chiese,fingendo una finta armonia.
"Lì.."Indicò,cupo l'attore.
La romana prese un bel respiro lungo,"Ian,non puoi comportarti in questa maniera. Io posso capirti,però,prendi il lato positivo: tu sei qui ed hai la possibilità di controllarla,potevi stare benissimo a casa ed avere una centinaia di dubbi su quello che sarebbe successo durante quest'uscita.."Cercò di rassicurarlo, lei,mollandogli una pacca sulla spalla sinistra.
"Giusto,come sempre hai ragione.."Forzò un sorriso Smolder.
"Ecco,dille pure che ha sempre ragione,tanto già ne è poco convinta.."Borbottò l'attore,continuando a camminare.
"Stai zitto,cret..."
"Eccoli,sono lì.."Serrò la mascella Smolder.
 
Cassie si era appena seduta su una panchina nel parco,quando sentì qualcuno pronunciare il suo nome.
Alzò lo sguardo,ritrovandosi davanti Steve.
Sorrise nervosamente.
Il ragazzo indossava dei pantaloncini fino al ginocchio e una semplice maglietta bianca con sopra una camicia a quadretti bianca e rossa.
Era davvero carino e i capelli rossi spettinati gli davano un aria sbarazzina.
"Ciao.."Disse lui,avvicinandosi.
"Hey.."Disse Cassie,alzandosi.
"Sei qui da tanto?"
"No,tranquillo,sono appena arrivata.."
"Meno male. Pensavo di aver fatto tardi.."
"Davvero,non preoccuparti.."Disse la giovane,poi si girò di scatto, socchiudendo gli occhi e guardandosi intorno.
"Tutto bene?"Le chiese Steve.
"Si,scusa. Mi sembrava di aver sentito una foce famigliare.."Rispose.
Oddio,aveva le allucinazioni.
Aveva appena sentito la voce di Katie.
 
"Wow,si è vestito proprio bene.."Disse la romana.
"Già.."Commentò Ian,non distogliendo lo sguardo.
"Ma se sembra un falegname!"Disse Micheal,"Gli mancano solo gli scarponi e un'accetta.."
Katie roteò gli occhi.
"Trevino,se devi continuare a fare commenti acidi per tutta la sera allora.."
"Dietro alle siepi!"Esclamò Ian.
"Ma che..?!"
E prima che Katie potesse dire qualcosa,venne spinta di lato,andando addosso a Mich,finendo per terra.
"Hey,amico,sei impazzito?!"Chiese Mike,incollato al suolo e con la romana sopra di lui.
"Stavano per vederci.."Rispose Ian semplicemente.
"Ian, non pensavo che Trevino ti avesse contagiato con i suoi comportamenti da cavernicolo! La prossima volta indosserò dei paraginocchia.." Sbuffò lei, tentando di alzarsi, non sapendo bene dove appoggiarsi con le mani per tirarsi su.
"Katie, so che stare sopra di me è il desiderio della tua vita, ma non mi sembra il luogo più adatto,capiscimi.." Fece un sorrisetto malizioso,mentre la fissava.
"Ah"Sbuffò come se fosse esaurita,"Sei proprio un porco!" Digrignò i denti per non urlare.
Nel frattempo,l'altro attore,sempre dietro la siepe,face capolino con la testa per controllare Cassiopea e l'altro ragazzo.
Accidentalmente,Katie mentre si alzò,poggiò il ginocchio nella parte X di Trevino.
"AAAAAAAAAAAAH!"Urlò lui.
 
"Allora,tutto bene?" Chiese Steve,gentile.
"Una meraviglia,tu?"
"Benissimo,che ne dici di una passeggia?"
Improvvisamente si sentì un urlo.
Tutti e due corrugarono la fronte,"Ma cosa è stato?"Domandò Steve.
"Non so,sembrava una voce familiare.."Fece stranita la ragazza,guardandosi attorno.
 
"Ragazzi,per favore!"Esclamò Ian,mantenendo la voce bassa,dopo aver tirato giù di colpo la testa, per coprirsi dietro la siepe.
"Così t'impari!"Fece la romana,rimproverando l'attore oramai viola in faccia, piegato su sè stesso.
"Sai,avresti potuto castrarmi.."Disse Mike,rannicchiandosi e respirando a fatica.
Katie gli fece la linguaccia, "Questo è il Karma,cavernicolo.."Disse,andando a posizionarsi affianco ad Ian.
"Che mi sono persa capo?"Chiese.
"Non so,stavano parlando.."Rispose lui,alzando cautamente la testa, "Cazzo!"Esclamò poi.
"Che succede?"Chiese allarmata la romana, "Che gli stà facendo quel maniaco?!"
"Niente o almeno credo. Non li vedo più!"Ripose Smoldy,estraendo dal retro dei pantaloni un piccolo cannocchiale.
"Dio,dimmi che non è vero!"Disse Katie,stupita.
"Era di mio padre. Lo usava mentre era nell'esercito. Me lo diede dicendo che un giorno mi sarebbe servito.."
"Ebbravo Robert!"Esclamò Katie.
"Scusate se disturbo le vostre chicchere,ma qui c'è qualcuno che sta soffrendo.."Disse Trevino,cercando di mettersi a sedere.
"Shh!"Gli fece la romana, "Vuoi farci scoprire?!" 
"Dobbiamo spostarci.."Disse Smolder,"Si sono messi a camminare.."
 
"Magari era qualche bambino.."Suppose Steve.
"Si,forse.."Disse Cassie,poco convinta.
"Allora,camminiamo?"Chiese il ragazzo,porgendole la mano.
Cassie la guardò nervosa e poi la prese.
"Che film hai intenzione di farmi vedere?"Chiese l'italiana.
"Avevo pensato a qualcosa che ti avrebbe fatto ridere,ma poi ho scoperto che in un cinema non troppo distante da qui davano la replica de 'le pagine della nostra vita' e ho pensato che sarebbe stato un peccato non vederlo"
"Hai pensato bene.."Disse Cassie,sorridendo.
 
"Alzati cavernicolo!"Disse Katie,toccando la spalla a Mich,per poi seguire Ian,dietro a un muretto.
Con fatica Micheal li raggiunse.
"Oh,no.."Disse la ragazza.
"Che c'è?"Chiese Ian a bassa voce, continuando a camminare accucciato,a mo di papera degli Aristogatti.
"Lui le ha porso la mano.."Gli spiegò Katie.
"Allora?"Chiese Mich,intervenendo nella conversazione.
"E' una cosa che le da fastidio. Avrebbe dovuto prendergliela senza chiedergliela,per non metterla nella situazione imbarazzante di poter rifiutare.."
"Davvero?"Chiese Ian.
"Quanto siete strane.." Borbottò Mike.
"Trevino,ti giuro che se non la smetti,stavolta non servirà che Smolder mi spinga su di te per farti del male,lo farò di mia volontà; sarà una mezza specie di bis. Smettila!" Lo zittì lei,rivolgendogli un'occhiataccia da esaurita.
"Ma la fate finita?"Chiese esasperato Ian,guardandosi attorno, cercando di vedere i due.
"Dillo al tuo amico.."
"Dillo a quest'oca qui davanti a me.."Ribattè Mike, camminando accucciato.
La romana gli rivolse un'occhiataccia, girandosi verso lui.
"Eccoli!"
 
"Insomma, come va con la ristrutturazione?"
"Bene. Appena sarà ristrutturata la Pensione, verrete, vero?"
"Beh,siamo ospiti da quei due nostri amici, poi torneremo in Italia.."
"Ah.."Abbassò lo sguardo lui,"Beh,allora bisogna goderci questi momenti.." Fece lui, passandole un braccio intorno le spalle.
"Eh già,la Virginia è davvero bella.."Divagò lei.
 
"Che cazzo..?" Corrugò la fronte Smolder.
Fu seguito da Katie e Mike che subito fecero capolino da dietro il muretto, "Che succede?"
"Sembra che lui ci stia provando.."Affermò Mike.
"L'ho notato.." Rispose freddo, Smolder.
Katie fulminò con lo sguardo l'attore,tappandogli prontamente la bocca con una mano, "Ma no! Quante volte voi ci abbracciate? Ciò non vuol dire che voi proviate qualcosa per noi.."
Ci fu un silenzio assordante.
La romana si voltò verso Mike, "Giusto?"Domandò, togliendo la mano da sopra la sua bocca.
Lo sguardo continuò ancora per qualche secondo, senza che qualcuno proferì parola.
"Dobbiamo continuare a seguirli, sono quasi arrivati al cinema.."Ordinò Smolder.
 
"Si,come te.."
Ti prego,dimmi che non l'ha detto davvero,pensò Cassie a disagio.
"Oh,em,grazie. Anche tu stai molto bene questa sera.."
Steve sorrise.
"Ma quindi con Ian Somerhalder non c'è niente?"
"No,no,siamo solo ottimi amici. Lui e Micheal ci stanno ospitando e non chiedo nulla in cambio. Sono davvero due fantastiche persone,forse un po protettive.."
"Protettive?"
"Mh-mh.."Disse la ragazza,annuendo, "Mi sembra strano che non mi abbiano pedinata.."
Steve rise,"Scusa se ti ho fatto quella domanda,ma tra le riviste ed internet non ci sto capendo più nulla.."
"In che senso?"Chiese confusa.
"Bè,girano strane voci e.."
Cassie smise di camminare,"Ascolta,ti posso assicurare che tra me e lui non c'è niente.." Anche se vorrei,aggiunse mentalmente, "Sono solo stupidi gossip.."
"Ti credo.."
I ragazzi continuarono a muoversi.

"Trevino,ti vuoi muovere?!"Chiese Katie,sussurrando.
"Scusa se camminare a mo di oca non mi viene bene quanto te!"
"Cosa stai cercando di insinuare?"
"Io? Niente Katie.."
"Trevino io.." E,prima che potesse finire la frase,la romana superò Smoldy che si era fermato perchè il muretto era finito,inciampò in un sasso e cadde in una pozza di fango. "Eh,no cazzo!"Esclamò,urlando.
Ian l'afferrò per le caviglie e la trascino dietro al muretto,mentre Mike le mise una mano sulla bocca per farla tacere.
 
I due si guardarono un po negli occhi e l'unica cosa a cui Cassie riusciva a pensare era quanto fossero diversi dall'azzurro di quelli di Ian.
"Eh,no,cazzo!"Si sentì urlare.
Si girarono di scatto verso un muretto.
"Dimmi che non l'ho sentito solo io.."Disse Cassie.
"No,tranquilla"
 
La romana cominciò a mugugnare qualcosa,mentre Mike teneva la mano sopra la sua bocca, "Smettila di urlare e ti lascio,non sono mica un maniaco!" Sussurrò, mentre Katie gli mollò un pugno, morsicandogli poi la mano.
"Ahi,ma che sei un animale?"
"Ma che vi siete messi in testa?"Digrignò i denti per non alzare troppo la voce, cercando di alzarsi, "Tu mi fai innervosire e ti comporti come uno stupratore"Indicò Mike, "Tu invece mi trascini per le caviglie a mò di sacco"Indicò poi Smolder, "E meno male che pensavo foste protettivi! Io capisco che siate preoccupati e che tu, Smoldy, sia più in tensione di tutti quanti, però vorrei almeno tornare in hotel viva e senza graffi. Anche se non mi sarà possibile!"Finì lei, sistemandosi i capelli e cercando di ripulirsi.
Tentativi invani,ormai i vestiti erano troppo sporchi.
I due attori si guardarono e poi si voltarono verso lei,"Scusa.." Disse Ian.
"Niente.."Cercò di sorridergli lei, "Almeno tu chiedi scusa,a differenza di qualche essere qui intorno che non sa neanche cosa siano le buone maniere.." Alluse a Mike, con tono amaro.
 
"Ci saranno troppi bambini qui intorno.." Divagò Steve.
"Non pensavo che i bimbi dicessero questi tipi di parole.."
"Ne sanno molte più di noi i bambini d'oggi,credimi.." Fece una risatina lui.
"Beh,se lo dici tu.." Le sorrise lei.
Mh,a me sembrava la voce di Katie.
Ok,forse questa ragazza sta diventando la voce della mia coscienza,una mezza specie di ossessione.
Il mio grillo parlante,
pensò.
"Eccoci arrivati al cinema. Entriamo?" Chiese sorridente lui,facendole una carezza sui capelli.
 
"Bene,siamo arrivati.." Sussurrò Katie, nell'osservare i due fare il biglietto.
"Che film andranno a vedere?"Domandò Ian.
"Beh,conoscendo Steve e i ragazzi, penso..."
"Quasi sicuramente un film strappalacrime o d'amore, dove ci scappa sempre più di un bacio.." Affermò convinto Trevino.
Ian gli rivolse un'occhiataccia.
"Amico, è la verità, io ho sempre fatto così.."
"Oh giusto, tu sei un gigolò, come ho fatto a dimenticarmene.."Lo prese in giro la romana, con una punta di acidità.
"Allora ha intenzione proprio di provarci,eh.."Contrasse la mascella Smolder.
SMOLDY GELOSO,pensò sorridendo fra sè e sè la romana.
Katie gli poggiò una mano sulla spalla,sorridendogli.
Infondo un po lo capiva.
Se Mike avesse iniziato ad uscire con qualcuna,lei non avrebbe più risposto delle proprie azioni.
"Sono entrati.."Disse Trevino.
La romana e Ian girarono il viso verso l'entrata del cinema.
"Che facciamo?"Chiese Katie, "Li seguiamo o no?"
"Magari possiamo aspettarli fuori.."Propose Micheal.
"Non ci penso minimamente.."Disse Somerhalder, "Il cinema è il posto più comune per chi ci vuole provare. Puoi palpare,intrecciare le mani e..e pomiciare.."
L'attore e l'italiana lo guardarono stupiti.
"Che c'è? Sono stato ragazzo anch'io.."
Katie rise e i tre si alzarono, dirigendosi verso l'edificio.
"Tre biglietti.."Disse Mich,alla signorina dietro lo sportello di vetro, "Che film proiettano?"
"Il mercoledì è la serata delle repliche.."Spiegò lei, "Oggi stanno facendo 'Le pagine della nostra vita'"
"Che vi avevo detto?"Chiese,sorridente,rivolgendosi ai due rimasti un po in disparte, "Stà seguendo il manuale 'Come conquistare una ragazza in 24 ore'. Molto furbo,devo dire.."
Katie lo guardò con un espressione omicida.
Cioè,da parte a lei vi era un Ian Somerhalder incazzato nero e lui continuava a fare queste frecciatine.
Quale parte di "Micheal,smettila!" non riusciva a capire?!
 
"Vuoi dei pop corn?"Le chiese Steve.
"Oh,sì,grazie.."Disse Cassie, prendendo la borsa.
"Che fai?"Le chiese lui.
"Ti do i soldi. Mi hai già pagato i biglietti.."
"No,no,i pop corn li pago io.."
"Ma.."
"Niente ma. Io sono l'uomo,io pago.."
Cassie sgranò gli occhi.
Ma che..?!
Cos'è,erano tornati al tempo di "Io tarzan,tu Cita"?!
La ragazza si ammutolì.
Steve mentre attendeva i popcorn, la guardò, "Tutto ok?"
"Oh"Sforzò un sorriso, "Sì, sì, tutto bene. Scusa è che ero sovrappensiero.."
Lui annuì sorridendole e poi afferrò i popcorn.
 
"Ok, aspettiamo che vanno giù e poi entriamo, d'accordo?" Sussurrò Katie.
"Puoi parlare normalmente, stai entrando un pò troppo nei panni delle 'Totally Spies'.." La stuzzicò Mike.
La ragazza, con i nervi a mille, rivolse lo sguardo a Ian, sperando di contare su di lui.
Purtroppo l'attore era preso a controllare ogni singola mossa dei due ragazzi che ora si stavano dirigendo verso la sala.
"Scusa se sto aiutando il NOSTRO amico, andando contro la volontà della NOSTRA amica. Se mi scopre,mi uccide e posso anche dire addio alla fiducia che prova nei miei riguardi,solo perchè.." La ragazza subito si bloccò.
"Perchè?" Incalzò Mike.
"Perchè non siete capaci ad ammettere i vostri sentimenti.."Si lasciò scappare lei, inarcando le sopracciglia per essersi meravigliata da sola per quella frase.
"Ragazzi,andiamo.." L'interruppe Ian.
"Ma parli proprio tu di sentimenti?"Sussurrò,digrignando i denti Michael, mentre camminavano verso la sala, dopo aver fatto strappare il biglietto all'entrata.
"Giusto, tu neanche li conosci, sei un cavernicolo!"
"Ehi!" Li zittì subito Ian, "Stiamo per entrare nella sala, potreste rimandare a dopo questa puntata di 'Beautiful'?"
La ragazza guardò torva Mike e poi sospirò,annuendo.
Ian aveva ragione.
Litigare non serviva a niente,anzi,distraeva e basta.
Entrati nella sala i tre si guardarono intorno.
Le luci non erano ancora spente,ma erano state solamente abbassate leggermente,segno che fra poco sarebbe iniziato il film.
Katie,dopo aver individuato Cassie e Steve,condusse i due attori in due file dietro di loro.
Poco dopo,il film iniziò.
Ian tirò fuori di nuovo il suo cannocchialino.
"Ma ci vedi?"Chiese la romana,sussurrando.
"Si,ha anche gli infrarossi.."
"Be',che succede?"Chiese Trevino.
"Per ora niente"
 
Il film era iniziato da almeno mezz'ora e Cassie iniziava a rilassarsi leggermente.
Steve non aveva fatto movimenti strani.
Ian mi avrebbe messo un braccio in torno alle spalle,pensò.
Arrossì e il suo cuore fece una capriola.
Scosse la testa.
Che palle,perché non mi esce dalla testa?!
"Tutto bene?"Le chiese Steve.
"Em,si,c'era una mosca"
 
"Fanculo!"Esclamò Smoldy.
Katie si riprese subito dalla stato di trance in cui era entrata da più o meno mezz'ora.
"Sta per fare la mossa del braccio.."Rispose,passando il cannocchiale alla romana.
Dio,Ian aveva ragione!
Ci sta provando!
Passò il cannocchiale a Mike e quando si rigirò verso Smolder,questo era sparito.
"Ian?!"Chiamò sottovoce,"Ian?!"
Si guardò intorno.
E poi lo vide.
Si era buttato sul pavimento e si stava strisciando,tenendo tra le mani una scatola di pop corn.
Arrivato dietro il sedile dei due si bloccò,mettendosi in ginocchio.
"Non lo farà.."Disse Katie,tenendo lo sguardo fisso su di lui.
"Oh,invece si"Disse Mich,ridendo sotto i baffi.
Due secondi dopo,Cassie e Steve erano ricoperti di pop corn.
Si alzarono di colpo.
"Ma che..?!" Fece lui.
Smoldy si appiattì contro il pavimento.
Trevino le prese la testa e la trascinò sulle sue gambe.
"Che fai?!" Chiese Katie,a due centimetri dalle sue labbra.
"Zitta,o ci vedranno"
"Porca carota!" Sussultò Cassie,rannicchiandosi di più sulla poltrona.
"Ma che diavolo..?" Si alzò subito Steve, arrabbiato, guardandosi intorno.
Alcune persone sparse un pò a macchia, di qua e di là, si girarono verso il ragazzo, guardandolo in cagnesco.
Cassie si voltò e non vide nessuno vicino a loro.
"Se becco chi è stato.."Disse furioso Steve.
"Scusi, le dispiace sedersi?" Domandò una signora alla loro sinistra, "Non riusciamo a vedere, nè tantomeno sentire, il film.." Gracchiò.
Il ragazzo indignato si mise seduto.
"Steve, siediti"Sussurrò Cassie,"Tanto non si sa chi è stato.."Finì, scrollandosi di dosso le popcorn.
"Mi dispiace.."Si scusò lui.
"Ma di cosa?Mica è stata colpa tua.."
"Sarà stato qualche cretino.."
Ian ancora lì sotto, digrignò i denti e chiuse la mano a pugno quando sentì la parola 'Cretino'.
 
"Ma che fai?!" Sussurrò la romana.
"Shh.." Sussurrò lui, soffiandole sulle labbra per la troppa vicinanza, abbassandola ancora di più.
"Mi hai conficcato un bracciolo della poltrona nello stomaco!" Esclamò, parlando a denti stretti, per evitare di urlare.
Per il sussulto alzò leggermente la testa e colpì il naso dell'attore, mentre conficcò le unghie sulla coscia dell'attore.
Il ragazzo trattenne un urlo.
"Ma che cos'hai al posto delle unghie? Artigli?"Chiese,a denti stretti.
"Solo per te,Trevino"Rispose lei,sussurrandogli all'orecchio.
"E mi dovrei sentire lusingato?"
Katie alzò le spalle e sorrise.
"Bè,ora puoi lasciarmi andare.."Disse dopo.
"E perchè? Io sto comodissimo.."Disse Mike,stringendo la presa intorno ai suoi fianchi, "Tu no?"
La romana arrossì,impanicata.
 
"Probabile.."Disse Cassie,sospirando.
Ian sbatté il pugno contro il sedile della ragazza,facendola sussultare.
Cassie guardò Steve sotto le ciglia allungate dal mascara.
No,lui sembrava non aver notato niente.
Forse era troppo paranoica.
Eppure non riusciva a togliersi di dosso la sensazione di essere osservata.
In quel momento la borsetta le cadde dietro al sedile.
La ragazza si girò e allungò la mano nel buco che vi era tra lo schienale e la sedia.
Ian sgranò gli occhi.
la borsa gli era finita sullo stomaco.
Cassie iniziò a muovere la mano,arrivando perfino a spiaccicare il viso contro lo schienale morbido,ma alla fine riuscì a recuperarla.
Tornata sedersi normalmente,Steve le sorrise e lei ricambiò.
Smoldy,controvoglia,strusciò fino al suo posto.
"Quel bast.."Iniziò,per poi fermarsi,"Oh,scusate,ho sbagliato fila.."Disse,vedendo due ragazzi abbracciati e fin troppo intimi.
"Smolder che dici?"Chiese Katie.
"Katie?!" Corrugò la fronte Smolder,inchinandosi per cercare di vedere meglio.
"E Michael.." Lo prese in giro, ridacchiando, l'amico.
"Mettiti seduto,Ian. Potrebbero vederti.." Sussurrò la romana, dileguandosi dalle braccia possenti dell'attore.
"Amico,Cassie ti dà la testa. Ti annebbia la vista.."Lo prese in giro Trevino.
"No,è che non è da voi pomic.."
Katie lo fulminò con lo sguardo.
Tossì all'istante,"Abbracciarvi, sì, non è da voi abbracciarvi.."
La romana era perplessa,imbarazzata.
"Beh,anche noi ci concediamo certi momenti,come te e Cassie.."
Ma che cazz...?
Ok, adesso sì che la situazione era imbarazzante.
 
Steve cominciò a schiarirsi la voce, "Tutto bene?" Le sussurrò all'orecchio.
La ragazza, presa dal film, si girò con uno scatto, "Sì, sì.."
Si ritrovò Steve a cinque centimetri dal suo viso.
Cassie,ricorda come svaga Katie.
Oddio,pensò,spostando gli occhi sul suo sorriso,ha i denti bianchissimi,fin troppo.
Anche Ian ha i denti bianchi,eppure non ti sei mai lamentata,disse un piccola vocina nella sua testa.
Con Ian è tutt'altra cosa,rispose Cassie.
Hai proprio c'entrato il punto,con Ian è tutt'altra cosa,disse la vocina.
Steve le mise una mano sotto il mento,alzandole leggermente il viso.
"Cassie.."Sussurrò.
In quel momento le luci ci accesero e sullo schermo comparve la scritta "Fine primo tempo"
L'italiana chiuse leggermente gli occhi,per via della luce.
 
"Ok,non voglio sapere di più.."Disse Smoldy,anche lui imbarazzato dalla situazione,risedendosi accanto a Katie.
"Tieni.."Disse la romana,ridandogli il cannocchiale.
Smolder riprese a spiare i due.
Stava tutto filando liscio quando Ian vide Steve avvicinarsi un po troppo a Cassie.
Vendendolo irrigidire,Katie gli domandò cosa aveva.
"Sta per baciarla,dannazione!"Esclamò lui,a denti stretti.
"Cosa?!"
"Devo fare qualcosa.."Disse,alzandosi.
La romana lo afferrò per un braccio,"No,Ian,fermo! Così ci vedranno!"
"Ora gli spacco la faccia.."
"No,asp.."
La romana si interruppe.
Le luci si accesero e Steve si allontanò da Cassie.
Smoldy si risedette.
"Se ci riprova,Damon Salvatore prenderà il sopravvento.."Disse.
Dio,non l'aveva mai visto così arrabbiato.
"Vuoi qualcosa da mangiare?"Le chiese Mike.
"Em,si. Ci vado io però.."
Aveva bisogno di allontanarsi un po da lui e riprendere aria.
"Ok,tieni.."Le disse,dandole i soldi.
Con riluttanza,la ragazza gli accettò.
"Tienilo d'occhio,ok?"Disse a Mike,indicando Somerhalder con un cenno della testa.
 
"S-Steve,mi scuseresti per un secondo?"Chiese Cassie,allontandosi da lui.
"Certo.."Disse lui.
"Vado un secondo al bagno. Vuoi qualcosa da mangiare?"
"No,grazie,piccola.."
"Cassie.."
"Si,lo so come ti chiami.."
"No,volevo dirti che io non sono 'piccola',ma 'Cassie'.."
"Em,ok,scusami.."
"Tranquillo"
 
Katie era infila da circa dieci minuti,quando vide Cassie uscire dalla sala.
Impanicata si guardò intorno,decidendo poi di nascondersi nei bagni.
Quando entrò,si chiuse dentro un gabinetto.
Pochi secondi dopo la porta principale si aprì e,Katie,sbirciando dalla fessura della porta blu,si accorse che era l'amica.
Cassie si guardò allo specchio e poi si morse il labbro inferiore.
"Dio,se sei cretina Cassie!"Si disse,"Ti fai bella,ma non lo fai per Steve,solo per Ian. Esci con un ragazzo e pensi ad Ian. Sei una stronza ed egoista.."
La romana, nascosta, scosse la testa a quelle parole.
Sarebbe voluta uscire da quel gabinetto ed abbracciarla, ma non poteva.
Sì,era in crisi. Abbastanza in crisi.
E questo tutto per Smolder.
"E in più senti la sua voce dappertutto, t'immagini la voce di Katie come se fosse la tua coscienza.."
Katie soffocò una risata,ma si lasciò sfuggire un sospiro.
Sentì la ragazza ammutolirsi e fare qualche passo.
Cazzo,ora sono nei guai.
Ti prego, ti prego, ti prego, prometto che sopporterò Trevino ma non farmi beccare da Cassie,cominciò a pregare mentalmente,arrampicandosi sul gabinetto,in modo che l'amica non vedesse i suoi piedi.
"Ora ti calmi,prendi un bel respiro e fai quello che ti senti di fare con Steve.." Sospirò.
La romana ricominciò a sbirciare e vide la ragazza sistemarsi i capelli ed uscire dal bagno.
Cominciò di nuovo a respirare regolarmente.
"Ah Dio,ti ringrazio!" Esclamò,uscendo dal bagno.
 
Erano cinque minuti che Katie era via e i due attori erano da soli,senza spiccicare parola. Solo Michael guardava,o meglio, fissava Ian.
Improvvisamente fece una risatina e scosse il capo.
"Vai,dì la tua.."Sbottò Somerhalder.
"Sai che non è normale, amico?"
"Che cosa?"
"Tutto questo. Dai, sei a tanto così"Mimò con le mani,avvicinando due dita fra di loro, "Da mettere le mani addosso a quel mezzo busto.."
"Non ti seguo.." Ribattè l'attore.
"Ti comporti da classico ragazzo geloso. La baci e poi ti brucia se esce con un altro.."
"Non è facile, non so neanche io quello che voglio.." Corrugò la fronte Ian, giocherellando con la stoffa dei suoi pantaloni.
"Oh, io so cosa vuoi.." Sorrise Michael, dando una pacca sulla spalla all'attore.
"Ah,si?"Chiese dubbioso Smoldy.
"Tu vuoi che lei sia tua.."
"Mike.."
"No,ascoltami un attimo. Ti vedo Ian. Vedo come ti comporti da quando la conosci. Sei più felice,più solare. E anche con lei..non so,non ti ho mai visto così con nessuna. E sai perché lo so? Perché anch'io provo lo stesso per Katie.."
Ian sospirò,chiudendo gli occhi,poggiando la testa allo schienale della sedia.
"In che cosa ci siamo cacciati?"
"Per ora in niente,ma se non vi mettete giù subito,avremmo dai bei guai!"Esclamò Katie,arrivando tutta di corsa e indicando un punto in lontananza.
I due attori girarono la testa nella direzione indicata,vedendo Cassie rientrare in sala.
I tre si abbassarono.
 
"Eccoti.."Disse Steve.
"Scusa se ci ho messo tanto,ma mi sono fermata a prendere degli M&M"
"Figurati.."Le sorrise lui,studiando ogni movimento,anche dopo che si mise seduta.
"Vuoi?"Chiese lei,cercando di sembrare disinvolta.
 
"Lei è presa da lui.."Sussurrò Smolder.
"Ma che dici.."
"Lui l'ha guardata tutto il tempo e lei è a suo agio,non è da Cassie.."
"Non la conosci.."
"Ci passa giorno e notte,come potrebbe non conoscerla?" S'intromise Trevino.
"Semplicemente perchè se la conoscesse davvero, saprebbe che Cassiopea Alexys fa così quando un ragazzo ci prova e a lei non va molto a genio, così pensa che facendo la disinvolta elimini la tensione e non faccia rimanere male il ragazzo che, chiaramente, NON LE INTERESSA.." Spiegò con molta felicità, afferrando qualche popcorn, cominciando a masticare.
"O forse perchè si trova a suo agio.." Ribattè Trevino.
"Ma che razza hai in testa,cavernicolo? Le scimmiette che ballano l'aka? Se una persona ti piace, o come minimo ti interessa, di certo è impossibile controllare le emozioni e qualsiasi tipo di emozione, santo cielo!"
Mike la fissò.
"Che c'è?!"Chiese.
"Mh,mi sembri un po nervosetta.."
"Sei tu che mi fai esasperare!"
"Mh,bo,mi sembra che in questo momento ti venga difficile,direi quasi impossibile controllare le emozioni e qualsiasi tipo di sensazione tu stia provando ora.."
Katie socchiuse gli occhi,fino a farli diventare due piccole fessure, "Perchè siamo in un luogo pubblico,altrimenti.."
"Altrimenti cosa?"
"Ti avrei già disintegrato.."
"Parole,parole,solo parole.."
"Te le faccio vedere io le parole!"Quasi urlò,la romana,furiosa.
"Hey,hey,time out.."Disse Ian,intromettendosi.
Katie sbuffò e sprofondò nel sedile, riempiendosi la bocca di pop corn.
 
Un'ora dopo,Cassie e Steve stavano uscendo dal cinema.
"Allora,come ti è sembrato il film?"Chiese lui.
"Em,molto bello.."Mentì Cassie.
A dire la verità non l'aveva seguito molto,visto che era sempre in agguato,per paura che Steve ci provasse in qualche modo.
"Ti va di mangiare qualcosa?"
La ragazza prese il cellulare e guardò l'ora.
Le dieci.
"A dire la verità,dovrei andare.."
"Di già?"
"Mh,si. Vedi,i ragazzi domani mattina si devo svegliare presto e non voglio che rimangano in piedi ad aspettarmi.."Disse.
Okey,era una grande bugia,ma doveva tornare a casa,SUBITO.
"Va bene.."Acconsentì lui,un po triste.
"Però se tu hai fame,puoi accompagnarmi all'hotel a piedi. Da qui ci si mette almeno mezz'ora e durante il tragitto possiamo fermarci a prendere qualcosa da mettere sotto i denti.."Propose Cassie.
Infondo le dispiaceva.
Steve non aveva fatto nulla di male,la stava solo corteggiando. Non era colpa sua se lei era fissata con Smoldy.
 
I tre,a metri di distanza da Cassiopea e Steve, camminavano con gli occhi puntati su di loro come avvoltoi.
"Dai amico,è quasi finita.." Si rivolse Michael all'amico.
"Spero che finisca bene. Quel cretino coglie ogni fottuta occasione per avvicinarsi a lei.." Serrò la mascella, lui.
Smoldy geloso!, pensò di nuovo tra sè e sè Katie, sorridendo.
"Ridi,ridi.." La stuzzicò Ian, cercando di smorzare la tensione, abbandonandosi ad una risatina.
"Ah, questo SMOLDY geloso.." Evidenziò il nomignolo Katie.
Somerhalder le rivolse un'occhiataccia e poi sorrise, "Pensaci tu Mike"Disse, dandole una gomitata.
"Trattamela bene,brother.." Ridacchiò Mike, abbracciando la ragazza, tirandola verso lui.
"Oh, il cavernicolo protettivo.." Sorrise divertita la romana, cercando di mantenere la calma, poggiando la mano sopra il braccio di Trevino che era sulla sua spalla.
L'attore di fianco li guardò e sorrise.
Katie pensò subito che Smolder potesse sentirsi di troppo, così si allontanò subito da Trevino, il quale la guardò stranito.
"Fermi!" Si bloccò Ian, trascinandoli dietro l'angolo, "Stanno entrando in una pizzeria.."
 
“Ti andrebbe un trancio di pizza,Cassie?”Chiese,Steve,entrando nella pizzeria d’asporto.
“Mh,no,grazie,sono a posto così..”Rispose.
“Vuoi andare da qualche altra parte? Però,visto che devi tornare a casa subito,ho pensato che non era il caso di fermarci in qualche ristorante..”
“No,no,non è per quello. Non ho fame,tutto qui..”Disse la ragazza,forzando un sorriso.
Lo stomaco le si era attorcigliato su se stesso.
Si stava agitando.
Si stava agitando perché doveva tornarsene al hotel e avrebbe rivisto Smoldy.
Katie l’avrebbe di certo riempita di domande e lei avrebbe duvuto confessare tutto.
Avrebbe dovuto confessare che per lei non vi era più speranza,perché,giusto per citare Elena, Ian le era finito sotto la pelle e non poteva farci niente.
“Sei sicura?”
Annuì.
 
“Che facciamo,li seguiamo?”Chiese Katie.
“No,no,aspettiamoli qua fuori..”Rispose Mike.
“Certo che però tutto questo stolkerizzare mi ha messo fame..”Disse la romana,portandosi una mano alla pancia.
Il suo stomaco brontolò.
“Oh,sì,il tuo stomaco reclama cibo..”Disse Micheal.
“Sentite,facciamo così..”Dissee Ian, “Vado avanti e mi fermo al ristorante cinese non distante dall’hotel. Voi tenetemi d’occhio Cassie e seguitela fino a casa. Ci vediamo in camera. NON. PERDETELA.D’OCCHIO. Chiaro?”Chiese,fissando Katie,intesamente.
“Hey,perché guardi solo lei?”Si lamentò Mike.
“Perché tu ti distrai troppo facilmente..”
Mike sogghignò dopo che l'attore se ne andò.
"E questo ghigno?" Chiese Katie, di fronte all'attore poggiato con la schiena al muro.
Si erano appostati in un vicoletto, dietro un angolo, in modo da tenere sotto controllo la situazione senza che qualcuno si accorgesse della loro presenza.
"Quale ghigno?"
La ragazza lo imitò.
"Ah,quel ghigno.."
"Ah,quel ghigno.."Ripetè a pappagallo la romana,sorridendo.
"E così tu non ti distrai mai,eh.."Fece pensieroso Mike.
"Già,ma togliti quest'aria da furbetto che non mi piace per niente.."Ridacchiò lei, buttando un'occhio verso la pizzeria.
"Senti,ma..."Cominciò l'attore.
"Mh,già non mi piace.."
"Cosa?"
"Il discorso che stai per aprire.."
"Ma se non sai neanche quello che voglio dire.."
"Si capisce dal tuo tono di voce.." Ribattè lei.
"Allora prova ad indovinare.."
"Non posso,sto entrando troppo nei panni dell'agente segreto.."Cercò di divagare lei.
"Dai"La prese per i fianchi e l'attirò a sè con un pò di forza, "Prova ad indovinare.." Sussurrò,poggiando la fronte a quella della ragazza.
Cazzo,però,'ste cose no!, si prese a capocciate mentalmente.
"Mike,sappiamo entrambi che quando fai così,vuoi parlare di 'noi'.."Disse Katie,cercando di non svenire.
"Noi?"
"Si. Sai,di me,di te e del fatto che tu mi piaci.."
Michael sbatté le palpebre stupito, "Del fatto che ti piaccio?"
La romana arrossì, "N-no,nel senso...cioè,hai capito male! Intendevo,parlare del fatto che continui a insinuare che tu mi piaci.."
Riprenditi.
Riprenditi.
Oddio,che occhi!
"Oh,Katie,Katie,Katie. Se solo tu ammettessi i tuoi sentimenti per me,a quest'ora saremmo tutti più felici.."
La romana corrugò la faccia confusa, "Perchè,saresti felice se provassi qualcosa per te?"
Il sorriso dell'attore scomparve.
Girò la testa in direzione della pizzeria.
"Dobbiamo andare.."Disse,un po freddo, "Cassie e il folletto sono usciti.."
 
"Senti,posso farti una domanda?"Chiese Steve,addentando un pezzo di pizza.
"Certo. Dimmi tutto.."
"Ti piace un altro,vero?"
Cassie arrossì di botto.
Oddio,no!
"B-Bè,no,cioè,si..cioè..è complicato.."
"Allora perchè hai accetto il mio invito?"
La ragazza sospirò, "Perchè,come ti ho detto,è complicato. Io a lui non piaccio e non voglio essere una di quelle ragazze che si innamorano di un ragazzo e poi rimangono sole a vita,ingrassano e vanno a vivere con 37 gatti e mezzo. Non voglio che quello che provo per lui mi impedisca di trovare qualcuno che mi ami davvero.."
"E allora non farlo.."
"E' difficile. Più provi ad importelo e meno ci riesci.."
"Certo,che situazione. Però una cosa è certa.."
"Cioè?"
"Non farai la fine di quelle zitelle,prima o poi troverai qualcuno che t'interesserà, almeno un minimo.."
"Oh,lo spero. Anche perchè ci metto tutta la buona volontà.."
"Magari l'hai già trovata la persona giusta ma sei troppo accecata da quel tipo per rendertene conto.."
Vai,continua pure, Steve! Tanto già sono una ragazza confusa,metti pure altri dubbi!
 
"'Folletto',questo soprannome sì che è bello.." Ridacchiò la romana.
"Non ti piace?"
"Sei poco fantasioso.."
"Giusto,perchè è meglio 'Cavernicolo',no?" Si prese gioco di lei.
"Beh,ha una certa classe"Rispose soddisfatta,"E poi ti si addice,insomma,voglio dire, è la tua natura.."Rispose,facendo un sorriso a trentadue denti all'attore.
"Comunque,volevo chiederti perchè prima ti sei allontanata.."Chiese diretto l'attore.
"Quando?"
"Quando c'era anche il nostro amico.."
"Beh,perchè mi sembrava brutto. Insomma,già stava male per Cassie,in più vede noi due abbracciati e.. niente,mi sembrava brutto.."
"Ah,pensavo ti desse fastidio.."
"Per quanto tu sia insopportabile,pervertito,maniaco,depravato mentale con un sarcasmo tagliente"Prese un respiro e fece una pausa,"No,non mi hai dato fastidio.." Rispose poi.
"Grazie per la lista infinita di complimenti"Scosse la testa,"Quanto si vede che ti piaccio.."
La romana non rispose,"Sbrigati,siamo arrivati,saliamo in camera.."Lo prese per mano,velocizzando il passo verso il residence.
"Come divaghiamo.."
"Beh,ho ripreso dal maestro. Ah proposito,prima sei stato bravissimo a schivare la mia domanda.."Arricciò il naso,facendogli l'occhiolino.
Ah, così si fa Katie!, si congratulò da sola.
 
"Bè,siamo arrivati.."Disse Cassie,fermandosi davanti all'entrata dell'hotel.
Steve finì la pizza,si pulì la bocca e poi buttò i tovagliolini in una pattumiera li vicino.
"Ti accompagno fino alla porta della stanza.."Disse Steve, "Non vorrei che magari i tuoi amici si fossero addormentati e non ti rispondessero.."
"Em.."Cassie stava per parlare,ma il ragazzo la interruppe, "O forse voglio passare altri cinque minuti con te.."Disse,facendo un sorriso a trentadue denti.
L'italiana sorrise nervosamente, "O-ok.."
I due entrarono nell'hotel.
"Ascensore o scale?"Chiese lui.
"Scale!"Esclamò Cassie subito.
La fobia degli ascensori le era quasi passata,ma non voleva ritrovarsi con Steve nella stessa situazione in cui si era ritrovata con Smoldy.
No.
L'ascensore era uno dei loro posti speciali.
"Scale?"Chiese scettico.
"Si,con tutto quello che ho mangiato,ho bisogno di smaltire.."
"Nah,stai benissimo così.."
"Ehh,la magia dei vestiti,mio caro!"
Entrambi risero e poi si incamminarono.
Arrivati davanti alla porta della stanza,Cassie bussò,poi si girò verso Steve.
"B-bè,allora grazie.."Disse impacciata.
 
"Qualche domanda?"Chiese Mike,chiudendosi la porta della stanza alle spalle.
"Sai,fare il finto tonto non ti aiuterà.."Disse Katie.
Adesso la stava buttando sul ridere,ma dentro stavo morendo dalla curiosità.
Mike voleva che lei provasse qualcosa per lui?
Doveva saperlo.
Sì o no.
I casi erano due.
E,da quelle due risposte,dipendeva il suo futuro.
"Oh,Ian non è ancora tornato.."
"Neanche divagare ti aiuterà.."
"Dio,come sei testarda.."Disse lui,passandosi una mano sogli occhi.
Katie si mise in posizione di battaglia: Mani suoi fianchi,gambe leggermente divaricate,piedi piantati al suolo e volto impassibile.
"Katie,io.."
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
Oh,sì,bel tempismo,pensò la romana.
"Un secondo.."Disse Mike,dirigendosi verso la porta.
L'attore guardò attraverso l'occhiello e poi chiamò la ragazza.
"Che succede?"
"Guarda tu stessa.."Le rispose,con sguardo divertito.
Curiosa,Katie avvicinò l'occhio alla porta.
D'altra parte del legno,vi era Cassie che stava parlando con Steve.
"God!"Esclamò.
 
"Spero che mi concederai l'onore di un'altra uscita.."Disse Steve.
"Oh,mh,certo.."Disse poco convinta lei.
"Sai,non sembri molto brava a mentire.."Le Disse lui,con sguardo divertito.
Cassie si morse il labbro, "Non volevo fare la maleducata.."Ammise.
"Cassie,preferisco se mi dici la verità,capito?"
Lei annuì.
"E poi se non vuoi uscire come ragazzo e ragazza,possiamo uscire d'amici.."
"Davvero?"
"Certo. Si,avrò quella dannata voglia di baciarti,ma posso resistere,se questo ti può far piacere.."
"Puoi baciarmi adesso,se vuoi.."Disse l'italiana.
Quelle parole le uscirono così velocemente,che neanche Cassie si rese conto di averle dette, finché non vide l'espressione stupita del ragazzo.
"Ne sei certa?"
"Se questo può renderti felice..sì,ne sono certa.."
 
"Che succede?"Chiese Trevino.
"Non so,stanno a parlà!"
"Posso vedere?"
"No!"
"Katie..!"
"Guarda attraverso la serratura.."
"Dalla serratura non sui vede nulla.."
"Allora arrangiati. ODDIO!"
"Che stà succedendo?"
"Stà per baciarla!"
 
Steve divvene serio.
Fece un passo verso di lei.
Cassie alzò il viso.
Forse così dimenticherò Smolder per qualche secondo,pensò.
Il ragazzo si avvicinò lentamente.
Cassiopea chiuse gli occhi,pronta a quello che stava per accadere.
"Ma che sta succedendo?"Chiese una voce famigliare,alle sue spalle.
Cassie aprì gli occhi di scatto,ritrovandosi davanti un sacchetto di plastica bianca,che emanava un forte odore di fritto.
Si girò,incontrando gli occhi azzurri tanto conosciuti.
"Ian!"Esclamò.
"Cassie.."Disse freddo.
La ragazza si appoggiò alla maniglia della porta, piangendola e facendola aprire.
Mike e Katie caddero in avanti,una sopra l'altro.
"Hola!"Disse Trevino.
Cassie li guardò confusa e mantenne a stento una risata per la scena.
Sono sempre i soliti,pensò dandosi mentalmente uno schiaffo in fronte.
"M-Mike! Te l'ho sempre detto di non rincorrermi per casa.."Cercò una scusa la romana,ancora spiaccicata al pavimento.
Ian,nel frattempo,posò la busta bianca sul primo ripiano della stanza e,con quella, anche le chiavi.
"Vuoi rimanere per molto sopra di me?" Domandò,spostando l'attore con le mani.
"Volentieri.."Le sorrise lui,dopo essersi tirato su,porgendole una mano.
"Porco.."Sussurrò,"Ehi Steve, tutto ok?" Si sistemò Katie,salutandolo con un bacio sulla guancia.
"Benissimo,mi fa piacere rivederti,tu?"
"Bene,grazie.."Sorrise gentile lei.
"Il cibo si fredda.."Sussurrò Ian che fino ad allora era stato fermo,immobile,freddo come una lastra di ghiaccio,a guardare Steve e Cassie.
Cassie lo guardò stupita,sperando che Steve non l'avesse sentito,"Beh,allora Steve, ci vediamo poi.."Disse lei,salutandolo educatamente con un bacio sulle due guance.
"Ci vediamo presto,Cassie.."Disse lui,voltandosi.
"Ciao.." Salutarono in coro le due.
Appena misero piede dentro casa,Ian borbottò qualcosa.
"Come scusa?"Chiese Cassie,tranquillissima.
"Che c'è?" omandò scorbutico.
"Avevo sentito che parlavi,scusa,evidentemente ho sentito male.."
"No,hai sentito benissimo. Ho solo detto che sicuramente hai passato una bella giornata,giusto?" Domandò,serrando la mascella.
Ma che aveva? Il ciclo?
Cassie serrò la mascella a sua volta.
"Si,in effetti ho passato una giornata BELLISSIMA.."Rispose,calcando sull'ultima parola, "Una giornata indimenticabile,quasi magica.."Aggiunse,andando a sedersi sul divano,sorridendo falsamente.
Ian cadde nella trappola.
"Bene. Quindi,visto che è stata così formidabile sono sicuro che vi rincontrerete.."
"Esatto. Steve è davvero un ragazzo fantastico.."Disse.
Katie si sedette sul divano davanti all'amica,guardandola in modo strano.
Stava mentendo per far arrabbiate Ian,perchè a sua volta era arrabbiata per il fatto che lui era arrabbiato con lei e non sapeva il perchè.
Ma la romana lo sapeva.
Era geloso.
Dannatamente geloso.
Ma non aveva mai visto Cassie così..così agguerrita.
"Una ragazzo da sposare. Mi ha fatto anche dimenticare il ragazzo che amo. Sai,non è da tutti questa capacità.."Aggiunse l'italia,lanciando una bella frecciatina a Smoldy.
"Se è così fantastico perchè non vi fidanzate?"Chiese Ian.
Katie girò il viso verso Trevino che se ne stava in un angolo ad osservare la situazione.
I loro sguardi si incrociarono e lui le fece cenno di non parlare.
"Beh,è ancora presto,siamo in fase di conoscenza.."
"Ah,quindi stai prendendo in considerazione il fatto di 'concentrarti' su di lui?"
"Forse potevo prendere questo discorso in considerazione se qualcuno non mi avesse sventolato quella busta davanti il viso.."Affermò acida.
"Volevi davvero baciarti quello?"Domandò schifato l'attore,piazzandosi un pò distante,ma sempre davanti la ragazza.
"Ma che hai?"Domandò indignata la ragazza,alzandosi di scatto in piedi.
Katie e Michael si lanciarono uno sguardo abbastanza preoccupato.
"Oh non lo so,dimmelo tu.."Ribattè l'attore,arrabbiato.
"No,dimmelo tu!"
"Io non ho niente,Cassie! Sei uscita per poche ore con quel mezzobusto e sei cambiata,guarda come ti comporti.."
"Cambiata?! Sono cambiata io o te?"Cominciò ad alzare un pò il tono della voce la ragazza,che non gli diede modo di ribattere,"E poi quel mezzobusto,come lo definisci tu,è un ragazzo con le idee chiare e che magari mi sta anche corteggiando. Ti sembra così tanto IMPOSSIBILE che qualcuno provi qualcosa per me senza tirarsi indietro,Ian?!"
Adesso era infuriata,oh,sì che lo era.
"Cassie.."Iniziò Katie,alzandosi.
"No,Katie.."Sussurrò Mike,avvicinandosi a lei.
Cassie e Ian si guardarono intensamente negli occhi.
Entrambi infuriati.
"Allora?!"Chiese la ragazza.
Smoldy non rispose.
"Quindi è così che la pensi.."Disse la ragazza,con tono più ferito che arrabbiato, "Certo. Massì,chi sono io per meritarmi qualcuno che non si penta d avermi baciato? Chi sono io per meritarmi qualcuno che mi voglia,che il giorno dopo ci sia ancora per me,che non si svegli una mattina e dica 'Ops,non volevo. E' stato tutto un errore'. Mh,chi sono io per meritarmi qualcuno che mi ami?"
"Stai forse insinuando qualcosa?"Chiese freddo.
"Sì,sto insinuando qualcosa! E sai che ti dico? Damon Salvatore è più scongelato di te! Lui si è innamorato di Elena,sapendo benissimo di tutte le complicazioni che avrebbe portato,mentre tu sembri così spaventato di provare anche un solo minimo di emozioni. Lui è l'eroe,mentre tu sei solo un codardo. Devi essere proprio un bravo attore per riuscire ad interpretare un personaggio è che il tuo opposto.."
E così dicendo,Cassie si diresse in bagno,sbattendo la porta.
Ian,aggrottando le sopracciglia,si guardò intorno,cercando di capire cos'era successo negli ultimi minuti.
Guardò il pavimento e,scombinandosi i capelli,attraversò il corridoio e sbattè la porta.
Katie sbuffò dispiaciuta,guardando Mike.
"Sai già quello che dobbiamo fare,vero?"Chiese lui,sussurrando.
Lei gli fece l'occhiolino,sorridendogli e si diressero in parti opposte: Katie da Cassie e Michael da Ian.
Katie bussò,ma non ricevette risposta,così aprì piano la porta e si affacciò con la testa.
La ragazza,seduta sul ripiano dov'era il lavandino,alzò lo sguardo.
Sembrava una cucciola indifesa e aveva gli occhi lucidi.
La romana chiuse la porta e si diresse subito dalla ragazza, "Vieni qui"Sussurrò, abbracciandola.
 
Mike aprì la porta della stanza dell'attore e Ian,disteso a pancia all'aria sul letto, subito guardò verso la finestra,per non incrociare lo sguardo dell'amico.
"Hai visto il mio cellulare?"Chiese Michael.
L'altro scosse la testa.
"Pensa che dovevo vedermi un film sul cellulare,ho scaricato un nuovo programma.."
Non ricevette risposta.
"Va beh,vorrà dire che lo vedrò qui.."Disse,sdraiandosi sul letto,vicino all'amico, afferrando il telecomando.
Accese la tv e mise uno dei programmi che più nauseavano l'amico: le solite commedie spagnole.
"Va bene,parlo! Ma togli questo schifo!"Esclamò Smolder,dopo un minuto, strappando dalle mani dell'amico il telecomando,spegnendo la tv.
Mike rise sotto i baffi.
"Allora,posso sapere perchè eri così incazzato?"
Ian alzò leggermente le spalle.
"Vuoi che riaccenda la televisione..?"
"Ok,ok. L'ho vista lì,che si stava per baciare con quel tizio e non ci ho più visto. Io l'ho baciata per primo! E poi,come può pensare di fidanzarsi con lui?! Ci avrà parlato si o no due volte! E il ragazzo di cui è tanto innamorata che fine ha fatto?!"
 
"Oh,Katie!"Disse,scoppiando a piangere,"P-perchè? Perchè mi ha trattata in quel modo?"
"Perchè è un uomo e gli uomini sono dei cavernicoli insensibili.."
"Era..era come si gli desse fastidio il fatto che io fossi uscita con un altro ragazzo. Che poi non ci sarei neanche uscita se non fosse stato per lui.."
"Almeno hai passato una bella serata?"
"No,è..è stata orribile,ma non per colpa di Steve. Per colpa mia. Non facevo altro che paragonarlo a Somerhalder e a pensare a quel cretino.."
"Purtroppo è così quando sei innamorata di una persona.."Affermò Katie, continuando ad abbracciare l'amica,massaggiandole la schiena,"Però ora guardami.."Prese per le spalle l'italiana.
Cassiopea tirò su con il naso e l'amica le asciugò le lacrime con le dita, "Non pensi al perchè Smolder possa comportarsi così? E' soltanto geloso.."
"Prima mi bacia,poi si tira indietro e poi è geloso se tento di conoscere un'altra persona?"
"Sono uomini,Cassie. Non saranno mai coerenti con quello che faranno,non ragioneranno mai. Sono bambini anche a trent'anni.."Sorrise la romana, "Probabilmente non ha mai provato sensazioni del genere con una ragazza ed è solo spaventato. Ognuno ha i suoi tempi.." Spiegò.
"Ah,perchè,perchè,perchè? Non era meglio vederlo da dietro un pc?" Sbuffò Cassie, dondolando le gambe in aria.
"Beh,pensaci,ti saresti persa Somerhalder nudo,la stupidità di Trevino,la partecipazione agli eventi,la conoscenza con tutto il cast,la rissa con la gallina siliconata.."Spiegò logorroicamente.
"Ok,ok,ok. Ho capito Katie.."Ridacchiò Cassie,asciugandosi le lacrime.
"E ora,Cassiopea Alexys! Devi chiarire con Smolder: punto primo per chiarire,punto secondo perchè abitate sotto lo stesso tetto.."
 
L'attore roteò gli occhi,"Ma non ti è mai venuto in mente che FORSE quel ragazzo puoi essere tu? Io questa cosa non me la bevo: non puoi essere innamorata di un ragazzo e poi partirtene per un periodo lunghissimo.."
"Amico,di cose grosse ne hai sparate tante,ma mai come questa.."
"Tu resisteresti lontano da Cassie?"Domandò serio Trevino.
"No,no,non può essere. Non può provare neanche un minimo interesse per me, altrimenti non sarebbe uscita con quello. Addirittura FIDANZARSI con quell'idiota.." Sottolineò la parola,Smolder.
"Amico,tu l'hai baciata e poi respinta,con una frase che tutte le ragazze non vorrebbero mai sentirsi dire. Non pensi che sia una sorta di vendetta?"
"Stasera mi metti paura,non hai mai fatto discorsi così...ragionevoli.."Spiegò l'attore, corrugando la fronte.
"C'è sempre una prima volta!"
"E' l'influenza di Katie.."
"Forse ci hanno cambiato la vita.."Ridacchiò divertito l'attore,"Che ne dici di risolvere la situazione con Cassie poi, SMOLDY?" Lo prese in giro Mike.
 
"Chiarire? No,no,no,non posso guardarlo in faccia dopo avergli urlato contro.."
"Ma devi farlo,Cassie.."
"No,Katie. E poi è lui che ha cominciato,quindi deve essere LUI a venire da me.."Disse,testarda.
"Tu e il tuo stupido orgoglio.."Commentò l'amica sospirando.
"Si,lo so,ma, finché non mi chiederà scusa,io non lo voglio vedere.."
"Ma se lo eviti,come farà a chiederti scusa?"
Cassie si chiuse nelle spalle,"Se vuole farlo,troverà il modo.."Disse,scendendo dal ripiano.
"Che fai?"Chiese la romana.
"Vado a prendere un po di aria sul balcone.."
E così dicendo,dopo aver controllato che la via fosse libera,Cassie si diresse verso il salotto e poi uscì sul balcone.
Katie,velocemente,senza farsi vedere dall'amica,si diresse verso la camera di Ian.
Bussò alla porta.
"Avanti.."Disse Trevino.
La romana aprì la porta ed entrò in stanza.
"Disturbo?"
"No,qui abbiamo già finito.."Rispose Mike.
"Bene.."
"Il mio cliente vorrebbe parlare con la sua cliente il prima possibile.."Disse Trevino.
La romana roteò gli occhi, "Ian,se cerchi Cassie è sul balcone. Ti conviene approfittare di questa situazione,ma stai bene attento a quello che dici.."
Il ragazzo annuì e, dopo essersi alzato dal letto,uscì dalla stanza.
"Com'è andata?"Chiese Katie,sedendosi a gambe incrociate sul letto di Smolder, dove disteso vi era l'altro attore.
"Ho provato a farlo ragionare e sembra che ci sono riuscito.."
"Spero che almeno tu gli abbia fatto un bel discorso.." Sorrise sotto i baffi la romana.
"Un discorsetto coi fiocchi. Scommetto che se mi avessi ascoltato,saresti stata fiera di me.."Disse soddisfatto.
"Oh,posso immaginare.."Lo prese in giro.
"Non ti fidi di me? Non ti fidi del mitico,magnifico e unico Michael Trevino? Voglio dire,sono saggio,maturo,simpatico e per di più bello. Cosa vuoi di più?"Si vantò.
"Sì,e anche stupido!" Esclamò,lanciandogli un cuscino in faccia.
 
Ian prese un respiro e poi aprì la finestra che era accostata.
Cassiopea sembrò non accorgersene.
Lui rimase ad osservarla per qualche minuto da dietro,poi prese coraggio e si fece avanti,appoggiandosi al davanzale,silenziosamente.
A Cassie prese a martellarle il cuore.
Oh cazzo,questo è davvero come Damon!,pensò.
Lui si schiarì la voce,"Cassie.."
Lei girò il volto verso lui,senza proferire parola,scrutando l'espressione dell'attore in difficoltà.
Sbuffò e poi prese un respiro,"Cassie,mi dispiace.."
La ragazza rimase zitta e seria.
"P-prima mi sono comportato da vero cretino. Non avrei dovuto trattarti in quel modo. Non te lo meritavi. Mi dispiace,ero solo..geloso.."
"Geloso.."Ripeté lei,sempre seria.
"Si,geloso.."
"E perchè lo eri?"
"Perchè ci tengo a te.."
"Tieni a me?"
"Si.."Disse,guardandola intensamente negli occhi, "Tengo a te come ad una sorellina,che deve essere protetta.."
"Ah.."Disse lei,semplicemente.
Come ad una sorellina,pensò Cassie.
Sospirò.
Cosa si aspettava?
Che gli dicesse di amarla?
Per ora doveva accontentarsi.
"Mi perdoni,vero? Ti prego,dimmi di sì.."Disse lui,con sguardo supplichevole.
Cassie sorrise,mentre un ciocca di capelli le coprì il viso.
Con un gesto della mano se la sistemò dietro l'orecchio destro.
"Certo che ti perdono. Sei mio marito,come posso non farlo?"
 
"Fammi capire bene,mi hai appena colpito con un cuscino?"Chiese Trevino.
"S-sì.."
"Sai che non dovevi farlo?"
"Mi stai forse minacciando?"
Mike prese un cuscino e lo buttò addosso alla ragazza.
"No.."Rispose sorridendo, "Ti stò dichiarando guerra!"
"Beh,allora la dichiaro ufficialmente aperta!" Esclamò Katie,alzandosi sulle ginocchia, per afferrare meglio il cuscino e colpire l'attore.
Subito lui si ritrovò sopra di lei,bloccandole i polsi,"Ti arrendi?"Domandò, sorridendo beffardamente.
"Ti risulta che io mi arrenda così facilmente?La guerra è appena iniziata!"Esclamò, alzando un pò la testa,mordendogli il braccio sinistro.
"Ahi!"Urlò l'attore.
Subito Katie rivoltò la situazione e si ritrovò sopra il ragazzo, prendendolo a cuscinate,"Mr. Trevino sta perdendo eh!"Urlò divertita,continuando a prenderlo a cuscinate.
"Mi hai fatto male,stai giocando sporco!"Urlò lui,cercando di fermarla,non riuscendo a non ridere.
Dopo un paio di minuti erano ancora lì,quando Katie stette per vincere,Mike annunciò,"Sono stanco,basta. Fermiamoci un attimo!"Esclamò.
La romana si buttò di lato,esausta,"Trevino che si arrende,questa è bella.."Disse con il fiatone,chiudendo gli occhi.
Dopo qualche secondo sentì un peso sopra di lei e sentì un odore,a lei troppo familiare,infrangersi sul suo viso.
Aprì gli occhi,"TREVINO!"Esclamò.
"Romana, gioco anche io sporco"Disse,poggiando le braccia alle due estremità,al lato della ragazza,"Come la vogliamo mettere ora?"
 
Somerhalder fece un sorriso a trentadue denti,"Che sollievo.."
Cassie gli sorrise.
"Pensavo davvero di dover chiedere il divorzio.."Scherzò.
"No,però occhio,mai dire mai.."Lo minacciò lei,sorridendo sotto i baffi.
Ci fu un pò di silenzio,un interminabile sguardo fra i due.
"Senti,posso fare una cosa?"Domandò l'attore,serio.
Cassie,Cassie,Cassie!
Oh,sì,puoi baciarmi.
"Se non implica il fatto di rischiare la mia vita,certo.."Sorrise nervosa.
L'attore le si avvicino e l'avvolse tra le sue braccia,stringendola forte,baciandole la testa,"Grazie per avermi perdonato.."Le sussurrò.
A Cassie mancò un battito.
O forse anche più di uno.
Stupido cretino,pensò,non riesco neanche ad essere arrabbiata con te.
 
"Bè,visto che sei un gentiluomo,potresti lasciarmi andare,non credi?"
"Ah,quindi adesso sono un gentiluomo? E il cavernicolo dov'è finito?"
"Credo che anche i cavernicoli siano gentili a volte.."
"No,no. Noi siamo uomini delle caverne. Prendiamo quello che vogliamo quando vogliamo e lo facciamo in modo rude.."
"E tu cosa vuoi, Michael?"Chiese guardandolo negli occhi.
Lui avvicinò il viso al suo,iniziando ad alitarle sul naso.
"Io voglio.."Iniziò e Katie si perse completamente nei suoi occhi, "Voglio andare a vedere come stanno quei due. Non sento nulla. Non è che sono finiti giù dal balcone?"
"Non sono così violenti,avranno già chiarito.."Affermò sicura Katie.
"Beh,io ti avrei scaraventato di sotto.."Sorrise Michael,stuzzicandola.
"Nah,io non credo"Disse la ragazza con aria superiore,"Non saresti in grado di vivere senza di me"Finì scansando l'attore,per alzarsi dal letto.
 
"Se è una tattica per salvare il matrimonio,ti stai illudendo.."Sussurrò Cassie, rompendo il silenzio.
"Si è capito così tanto?"Storse la bocca,assottigliando un pò gli occhi.
"Ah,questa me la lego al dito!"Affermò Cassie,girandosi di spalle per andarsene.
L'attore l'afferrò subito dai fianchi da dietro,cominciando a ridere,"Sei bellissima quando fai la preziosa.."Le sussurrò lui.
"Oh,quindi sono sempre bellissima.."Disse Cassie,ridendo.
"Su questo sono d'accordo.."Disse Ian,soffiandole sull'orecchio destro.
"Ah,visto!"Commentò Katie,aprendo la porta finestra, "Hanno fatto pace!"
"Allora,fra quanto il matrimonio?"Chiese Trevino.
Cassie girò la testa,per riuscire a vedere Ian negli occhi e gli sorrise.
"Presto.."Disse lei.
"Molto presto.."Aggiunse Somerhalder.
"Sentite,non per smontare tutta sta atmosfera da zucchero filato e orsetti del cuore,ma qui c'è qualcuno che ha un certo languorino.."Disse Mike.
"Ma solo le undici ormai!"Commentò Cassie,"Non avente mangiato prima?"
I tre si guardarono negli occhi,impanicati.
"Eravamo troppo presi a cercare di consolare Katie.."Disse Mich.
"Perchè?"Chiese la ragazza preoccupata,guardando l'amica.
"Ma niente di grave! Si era commossa nel vedere Titanic.."
"Ah.."Disse Cassie,"Commossa? Tu?"
"S-sai,gli ormoni.."Rispose la romana,forzando un sorriso.
"Si,vabbè,basta chiacchiere,andiamo a mangiare!"Disse Smoldy.
Il gruppo rise e poi rientrò in stanza,iniziando a parlare del più e del meno.
 
 
 
 
Buona sera a tutti : )
Lo sappiamo,siamo imperdonabili!
E’ quasi due mesi che non aggiorniamo.
Non abbiamo scuse,veramente.
Speriamo solo che questo capitolo vi piaccia.
Le “confessioni” dei sentimenti che i ragazzi provano l’uno per l’altro sono sempre più vicine **
Buona lettura.

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Capitolo 38
*** Somerhalder's house. ***


SOMERHALDER’S HOUSE

-Capitolo trentotto-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'aereo accelerò e Cassie strinse subito la mano a Ian,seduto alla sua destra.
L'attore le lanciò un'occhiata rassicurante.
Sapeva che detestava il decollo e l'atterraggio.
Ricambiò la stretta,iniziando a massaggiarle le nocche della mano per cercare di tranquillizzarla.
Cassie chiuse gli occhi.
"Odio questo momento.."Sussurrò,trattenendo il respiro.
"Resisti,ci siamo quasi.."
Dopo qualche minuto,l'aereo era in volo.
Il sole di un tipico pomeriggio risplendeva in cielo.
Fra poco avrebbe conosciuto la famiglia di Ian.
"Ma sei sicuro che non siamo di disturbo?"Chiese Cassie.
"Disturbo?"Rise,"Mi madre non vede l'ora di conoscervi e quale modo migliore se non nel giorno del suo compleanno?"
"Spero che il regalo le piaccia.."
"Sono sicuro di sì.."
Smoldy,già mi fai effetto,se mi guardi senza parlare,ti salto addosso.. E non sarà di certo l'aereo a fermarmi!,pensò Cassiopea.
"Smoldy?"Lo chiamò lei,con un sorriso divertito stampato in faccia.
"Mh?"Rispose lui,inarcando le sopracciglia.
"Mi stai fissando e la cosa è alquanto imbarazzante.."Cercò di sdrammatizzare lei.
"Sei nervosa?"Domandò l’attore,con un sorriso rassicurante.
"Abbastanza..."Divagò lei con lo sguardo.
"Dai,in fondo conoscerai solo la tua futura suocera!"Esclamò Ian,prendendola in giro.
 
"Ahhh,la prima classe.."Disse Katie,portandosi entrambe le mani dietro alla nuca, "Mi ci potrei quasi abituare.."
"Quasi?"Chiese Mike,seduto alla sua sinistra.
"Vabbè,non credo che dopo questo viaggio volerò ancora in prima classe,perciò meglio non farci l'abitudine.."Rispose,"E spegni quel telefono!"Aggiunse,"Non sai che potresti portarci tutti alla morte così?"Chiese,sottovoce.
L'italiana tirò un sospiro.
L'attore girò la testa verso di lei,squadrandola,mantenendo un sorriso accennato,poi assunse un'espressione beffarda,"Che c'è"Sussurrò,"Ora fai la gattina impaurita?"Chiese sporgendosi verso lei.
"Idiota! Tengo solo alla mia vita.."Roteò gli occhi. La romana improvvisamente corrugò la fronte,"Mike?"
L'attore fece cenno con la testa per incitarla a parlare.
"Hai già preso questo stesso aereo?"
"Lo stesso?"Chiese lui perplesso.
"Sì.."
"Boh,non lo so,forse..Perchè?"
"Perchè mi stavo chiedendo cos'erano questi graffi sul vetro dell'aereo.."
L'attore assunse un'aria interrogativa,aggrottando la fronte.
"No,sai,è che pensavo che magari il passeggero che era vicino a te,lo avevi fatto talmente esaurire,che voleva scendere dall'aereo.."Cercò di trattenere le risate,prendendosi gioco di lui.
Michael rimase a fissare un punto fisso e subito capì,"Romana,cominci a prendere troppa confidenza.."Disse,cercando di non ridere a le sue prese in giro.
"Beh,era un ragionamento. Cosa molto strana,dato che quando sto con te non ragiono più, mi adatto a stare con le abitudine dei cavernicoli,sai.."
L'attore si morsicò l'interno della guancia,cercando di non ridere,"Sai"Rispose dopo con aria beffarda,"Quei graffi potrebbero essere anche di piacere.."Lasciò intendere lui.
"Oh,Trevino,sei sempre il solito.."
"Porco.."Concluse lui,"Sì,lo so,me lo hai già detto.."Disse,alzando gli occhi al cielo.
"Bè,questo non ti fa riflettere un po?"
"Mh,mi fa capire che dovresti passare una notte con me,prima di definirmi porco"
Katie arrossì violentemente,"S-sei,sei.."Oddio,qual'era un sinonimo di 'porco'?, "Sei un maniaco!"
"Oh,guarda,ti mancano anche le parole.."
"Sai che farò,Trevino? Prenderò queste cuffie e mi metterò ad ascoltare la musica così da non sentire la tua voce!"
"La musica degli aerei fa schifo,anche in prima classe.."
"Meglio che sentire te!"
 
"E dici poco? E' tua madre,se non le faccio una buona impressione il nostro matrimonio andrà a rotoli! Non hai mai visto 'Quel mostro di suocera'? Io non voglio fare quella fine!"
"Non la farai Cassie,davvero. Le starai simpatica.."
"E poi dovrò incontrare anche tuo padre,tua sorella e tuo fratello.."Continuò lei,iniziando a mangiarsi le unghie,"Devo sapere qualcosa su di loro? Ci sono cose che non posso dire? Battute da non fare?"
Ian le prese la mano che stava torturando,"Cassie,non ti devi preoccupare di nulla. Sarai perfetta.."
"Ma come fai a dirlo? Sono praticamente un disastro.."Cercò di tranquillizzarsi lei.
"Sei sempre perfetta. Perchè dovresti far uscire un lato di te stessa che non esiste proprio oggi?"
Cassie corrugò leggermente la fronte.
"Sì,ho detto che sei sempre perfetta e non mi rimangio nulla.."Ridacchiò lui.
"Wow"Sospirò lei,"Questa dichiarazione sull'aereo non me la sarei mai aspettata Smoldy, devo essere sincera.."Sorrise lei cercando di non diventare più rossa di un semaforo.
"Te le meriteresti ogni giorno.."Ridacchiò divertito lui,"Però"Aggiunse poi,"Non dirle che hai rischiato di mettere a rischio la mia possibilità di procreare. Ha sempre desiderato qualche nipotino.."Disse,fingendosi serio.
Cassie scoppiò a ridere.
 
Erano almeno quindici minuti che Katie ascoltava la musica,se così poteva definirsi,alle cuffiette.
Però,un lato positivo c'era: stava cominciando a prendere sonno.
All'improvviso sentì picchiettare sulla coscia ma fece finta di niente,girando la testa verso Mike,mantenendo gli occhi chiusi.
L'attore cominciò a sfiorarle la mano,cominciando poi ad accarezzargliela.
No,Katie,stavolta devi mantenere il punto,non dovrai dargliela vinta.
La ragazza prese la mano di Michael e gliela spostò sulle sue gambe.
Trevino,riportò di nuovo la mano sulla sua e Katie gliela spostò di nuovo.
Ok,calma,pensò,si più intelligente di lui.
La romana aprì gli occhi,ritrovandosi davanti un Michael tutto bello sorridente.
"La puoi finire,per favore?Stò cercando di ascoltare la musica"
"Ti stò distraendo?"
"No,è che penso che sia ora di farti un bel sonnellino. So che il tuo cervello ha bisogno di riposare.."
"Che simpatica che sei.."Disse lui,sorridendo falsamente.
"Come te,Trevino.."
 
"Che c'è?"Le chiese Somerhalder.
"No,niente.."
"Lo trovi divertente,piccola Cassie?"
"No,è il modo in cui l'hai detto che mi ha fatta ridere.."Rispose,cercando di ricomporsi un po. "Comunque.."Disse,"Ok,non le dirò niente. Infondo,anche io voglio darle dei nipotini.."
"E quanti?"
"Mh,otto.."
"OTTO?!"Ripetè Smolder,sgranando gli occhi.
"Sì,perciò vedi di darti da fare,eh!"
"Oh,non devi neanche ripetermelo!"
Cassie alzò gli occhi al cielo e poi sbadigliò.
"Sei stanca?"
"No,è che l'aereo mi mette sonnolenza.."
"Perchè non riposi un po?"
Lei annuì,"Posso poggiarmi a te?"
"Certo.."Disse Ian,sorridendo,"Vieni qua.."Aggiunse,aprendo il braccio sinistro.
Cassie sorrise e poi si accoccolò addosso a lui,con la testa sul suo torace.
Somerhalder le baciò i capelli.
"Sicuro di non stare scomodo?"
"Oh,sicurissimo.."
 
Michael si è arreso,ok,forse nevicherà!
La ragazza,per mettersi comoda,girò il viso dall'altra parte,con la testa leggermente inclinata all'indietro,verso l'alto.
Che brutta music...
La romana interruppe subito i suoi pensieri quando sentì un respiro caldo e due labbra umide poggiarsi sul collo e lentamente chiudersi,lasciando un bacio.
Katie sgranò gli occhi di botto ed abbassò lo sguardo,ritrovandosi l'attore a pochi centimetri da lei con un sorriso strafottente.
Subito cambiò espressione,tentando di nascondere l'imbarazzo,"Ma che diavolo ti dice il cervello?! Ma dico,sei forse impazzito?"Esclamò,togliendosi le cuffie.
"Beh,però ci sei cascata.."Sorrise beffardamente.
La romana puntò un dito contro il torace dell'attore,"Tu prova a rifarlo un'altra volta,a toccare anche solamente un centimetro della mia pelle e giuro che ti faccio cadere io.. MA DALL'AEREO,IDIOTA!"Esclamò,assottigliando gli occhi.
L'attore stette per replicare, "E non osare aprire quel becco o davvero non risponderò più delle mie azioni!"Disse infuriata,facendosi lanciare qualche brusca occhiata dalla hostess, forse per il tono troppo alto della voce.
Michael capì che era meglio non stuzzicarla,così si limitò a fare una risatina,ricevendo qualche brutta occhiataccia da Katie,e si rilassò poi sul sedile.
Cavernicolo senza cervello,pensò.
Sbadigliò.
Forse le conveniva dormire.
Si sistemò meglio sul sedile e poi si addormentò.
 
Katie fu svegliata dalla voce di una donna che raccomandava di allacciarsi le cinture di sicurezza.
Sentì qualcuno toccarle il fianco,ma non aprì gli occhi,finalmente aveva trovato una posizione comoda e stava benissimo.
Fin troppo bene.
"Katieee.."Sussurrò una voce al suo orecchio.
"Mh.."
"Katie,stiamo per atterrare.."
Uff,che palle!
Lentamente,la ragazza aprì gli occhi,alzò lo sguardo e si ritrovò il naso appiccicato a quello di Michael.
"Ma che..?SEI UN MANIACO!"Urlò.
"Io maniaco? Sei tu che sei buttata addosso a me!"
"Sì,però stavo dormendo ed ero incosciente! E tu nei hai approfittato!"Disse,protestandosi in avanti,ma,rimanendo bloccata dalla cintura.
Impossibile,lei l'aveva slacciata.
A meno che..
Guardò Mike in cagnesco.
"Non ringraziarmi.."Disse lui.
"Quale parte di 'non toccarmi' non ti è chiara?!"Chiese tra i denti.
 
"Cassie,stiamo atterrando.."Le disse Smoldy.
La ragazza aprì lentamente gli occhi.
"Ciao.."Le disse lui,sorridendole.
"Ciao.."Ricambiò lei.
Dio,svegliarsi con Ian da parte era come morire e ritrovarsi in paradiso.
"Dormito bene?"Le soffiò in viso lui,piegandosi verso la ragazza.
"Benissimo. Sei comodissimo.."Sorrise lei,perdendosi negli occhi dell'attore.
"Dillo che sono il marito perfetto.."La prese in giro,stringendola più al suo petto.
"Beh,ovvio,sei MIO marito.."
"Cassiopea possessiva,questo mi piace.."Disse divertito,baciandole la fronte.
 
"Scusa se voglio salvarti la vita.."
"Ero capace anche io ad allacciarmi la cintura di sicurezza!"Disse,spostandosi dall'attore.
"Allora,spiegami un pò una cosa: quando faccio l'insensibile non ti sta bene,quando mi preoccupo per te neanche. Ma che devo fare?"
"Non so,tipo non provarci?"Gli parlò sopra.
"E poi,tu eri troppo impegnata a sbavarmi sul petto,non avresti allacciato le cinture di sicurezza.."
La romana s'innervosì,ripensando alla troppa vicinanza durante quel viaggio che c'era stata con l'attore e alle sue continue battute,"Ah, sai che ti dico? Che neanche ti ascolto,razza di babbuino!"Esclamò,incrociando le braccia,come una bambina piccola.
Lui rimase a guardarla,con il suo solito sorriso che tentava di nascondere invano.
Appena se ne accorse,Katie tirò un pugno sulla coscia dell'attore,attenta a non fargli male, "IDIOTA!"
Cassie e Ian,assistendo a quella scena,scoppiarono a ridere.
"Si vedo che la tua amica è cotta del mio amico.."Disse lui.
"Cosa?? Semmai è il tuo amico ad essere cotto della mia amica!"
I due si guardarono,sfidandosi con gli occhi e poi scoppiarono a ridere.
 
Mezz'ora dopo,il gruppo si trovava sul taxi,diretto a Covington.
Diretto verso la casa di Ian.
Per tutto il tragitto,Cassie era stata un fascio di nervi e Katie se n'era accorta.
"Andrà tutto bene.."Le disse,stringendole la mano,una volta che il taxi si fu fermato davanti a un cancelletto di legno bianco.
Cassie annuì,anche se poco convinta.
I ragazzi scesero dall'auto.
Il taxista gli aiutò a scaricare i bagagli e,una volta pagato,se ne andò.
Ian mise un braccio intorno alle spalle di Cassie.
"Sei ancora in tempo a scappare.."Le disse lui.
"N-no,andiamo.."Disse convinta.
Smoldy sorrise e poi si incamminò.
Aprì il cancelletto,percorse il vialetto di ciottoli e poi si diresse verso la veranda.
La casa si Somerhalder,almeno da fuori,sembrava adorabile.
L'abitazione,di un colore giallo chiaro,si sviluppava su due piani ed era circondata da un giardino enorme.
Anzi no,non era neanche un giardino,sembrava un parco.
Poi si ricordò che aveva letto da qualche parte che,la madre di Ian era proprietaria di molte fattorie e quindi le sembrò tutto più chiaro.
Ian aprì la porta, "Mamma,siamo arrivati!"Urlò.
"Siamo in giardino!"Gridò la donna.
Come aveva previsto,anche l'interno della casa era bellissima,con mobili di legno antichi e moquette che ricordava molto l'india. I muri erano tempestati di quadri e foto e,di sfuggita,lei e Katie videro un piano forte in una sala.
Somerhalder gli fece strada verso il giardino sul retro.
Una volta usciti,i ragazzi si ritrovarono di fronte a un gruppetto composto da Edna,la mamma di Ian,sua sorella Robyn e suo fratello Robert.
"Oh,ciao caro!"Esclamò Edna,alzandosi dalla sedia da giardino e andando in contro al figlio.
Lo abbracciò e poi lo riempì di baci.
Mamma Somerhalder era un poco più bassa del figlio.
Aveva i capelli grigio chiaro legati in una coda bassa e gli occhi azzurri,come quelli di Ian.
"Sono così felice che tu sia qui.."
"Anche io mamma.."Disse Smolder,con voce strana per via delle guance spiaccicate contro quelle della madre.
"E tu devi essere Cassie.."Disse la donna,staccandosi dal figlio e guardando l'italiana negli occhi.
"Oh,em,sì.."Rispose imbarazzata.
Edna le si avvicinò e la strinse in un caloroso abbraccio.
Cassie ricambiò.
Edna profumava di vaniglia.
"Sono così felice di conoscerti.."
"Oh,anche io signora.."
"Signora? No,no,non osare. Per te sono Edna.."
"Em,ok,Edna.."Disse lei,sorridendo.
"Oh,Ian ci ha parlato così tanto di te.."
"Davvero?"Chiese stupita,girandosi verso di lui.
Smolder si grattò la testa imbarazzato, "Potrei aver accennato qualcosa.."
"Mamma,falla abbracciare pure a me!"Si lamentò una voce femminile alle spalle della donna.
"Sì,sì.."Disse Edna. Abbracciò ancora una volta Cassie e poi si scansò,lasciando spazio alla figlia.
"Ciao,io sono Robyn.."Disse,porgendole la mano.
Robyn doveva avere uno o due anni in meno di Ian. Aveva i capelli biondo scuro,quasi sul castano,sciolti sul davanti,che le arrivavano al seno e,anche lei,gli stessi occhi della madre.
Le due donne si assomigliavano molto.
Cassie ricambiò e poi si ritrovò tra le sue braccia.
"Io sono Robert,invece.."Disse suo fratello,intromettendosi.
Robyn la lasciò andare e Cassie si ritrovò nella braccia di Robert.
Robert era sicuramente più vecchio di Ian.
Era un po calvo e aveva gli occhi azzurri.
Lei e Ian si assomigliavano molto,anche se Robert era un po più robusto.
"Ian non ci aveva detto che eri così bella.."Le sussurrò all'orecchio,per poi staccarsi e farle l'occhiolino.
"Oh,em,mh,grazie.."Disse lei,arrossendo.
"Edna,e il tuo terzo figliuolo non lo saluti?!"S'intromise Michael,facendo il finto broncio.
"Oh caro,ovviamente sì. Lasciati abbracciare!"Esclamò la donna ridendo e Michael si fiondò,ridacchiando,fra le braccia della donna.
Nel frattempo Katie salutò Robyn e si presentò a Robert che,come sempre,non si limitarono con i complimenti.
"Oh e questa ragazza chi è?" Domandò la mamma dell'attore,riferendosi a Katie.
"La mia fidanzata,ci sposeremo a giorni.."Fece convinto Mike.
"Oh davv...?"La signora non finì la domanda che Cassie ed Ian scoppiarono a ridere.
"No,signora. Purtroppo è un cretino"Disse Katie sorridendo,"Siamo solo amici. Comunque piacere di conoscerla.."Si presentò Katie sorridente.
"Edna"Disse abbracciandola,"Chiamami Edna,tesoro.."
La ragazza annuì,sorridendo,dopo aver sciolto l'abbraccio.
"Vi vedo cambiati.."Affermò il fratello,riferendosi ai due attori.
"Beh,ci credo. Con queste due bellissime ragazze.."Disse Robyn.
"Sono meravigliose.."Continuò Edna,contenta.
Le due amiche arrossirono.
"Oh,ma che maleducata! Non vi ho offerto niente da bere.."Disse Edna,portandosi una mano sulla guancia.
“Mh,dell'acqua o del thè?”Chiese Robert,“O del succo di frutta?”
“Succo di frutta..”Risposero insieme Cassie e Ian.
I due si guardarono imbarazzati.
Robyn battè le mani,“Oddio,dite pure le cose insieme! Vado a prendere dei bicchieri..”Disse,sfrecciando dentro casa.
“La cena sarà servita per le sette. Nel frattempo potete sistemarvi nelle vostre stanze e rinfrescarvi..”Disse Edna,gentile.
"Grazie mille.."Disse Katie.
"Ian,caro,mostri tu le stanze?"
"Si,mamma.."Rispose,"Da questa parte.."Disse.
"Oh,e Ian?"Lo chiamò Edna.
"Sì?"
"Sono felice tu sia a casa.."
"Anche io mamma.."
A quelle parole,Cassie e Katie si guardarono,quasi commosse.
 
"Che carini che sono.."Disse Cassie,seguendo Ian su per le scale.
"Si vede che si vogliono tutti bene.."Disse la romana.
"Bene. Questa è la vostra stanza.."Disse Smoldy,dopo aver svoltato a destra e aver percorso un piccolo corridoio. "Era di Robyn. Non è una reggia,ma è accogliente.."
"Andrà di certo bene.."Disse Katie.
"Sì,infatti,ma, toglimi una curiosità,lei dove dorme?"
"In hotel con suo marito e i suoi bambini.."
"Non sono li per causa nostra,vero?"Chiese Katie.
"No,no,non preoccupatevi. Ora rinfrescatevi,ci vediamo di sotto tra mezz'ora.."Disse lui,lasciandole sole.
La stanza di Robyn era molto bella.
Moquette bianca,muri lilla,un grande armadio bianco,intonato al letto,ricoperto dal copriletto viola scuro. Un aquario vuoto,tante fotografie di famiglia e una scrivania.
"Mh,che dici di mettere per cena?"Chiese la romana,buttando sul letto la sua sacca.
"Non so. Non so neanche se sia una cena formale o informale.."Ammise Cassie.
"Forse dovresti chiederlo a Ian.."
"Mh,già. Aspettami,arrivo subito.."
La ragazza uscì dalla stanza.
Alla sua destra vi era una porta e,alla sua sinistra,un'altra porta.
E ora dove vado?,pensò.
Ci pensò per qualche secondo e poi optò per la stanza alla sua destra.
Quando aprì la porta,vide il ragazzo intento a tirare fuori i vestiti dalla sacca.
"Ehi"Gli sorrise lui,girandosi verso lei.
"Ehi Smoldy.."Ricambiò il sorriso,"Posso?"
L'attore la guardò ed inclinò la testa come per farle capire che non c'era bisogno di chiederlo,"Certo.."
Appena l'italiana entrò,cominciò a scrutare la stanza e subito notò un pupazzetto,un micio rossiccio che le ricordò Moke,posto al lato della scrivania,"Hai una stanza meravigliosa.."
"Grazie. Era un bel pò che non ci mettevo piede qui dentro.."Sorrise lui,sedendosi sul letto, osservando la ragazza vagare per la stanza,"Sì, quel pupazzetto lo adoravo,mi ricorda tanto Moke.."Spiegò divertito.
L'italiana si girò e gli sorrise,avvicinandosi,"Ci credi se ti dico che lo stavo pensando io ora?"
Ok,lo devo sposare,è destino!, pensò Cassie.
Scoppiarono in una risata tutti e due,"Insomma,piccola Cassie,come mai sei venuta qui?" Domandò,allungando le braccia,circondando così le gambe della ragazza,tirandola a sè.
Se la metti così,sono venuta per stuprarti,pensò.
"Em,per chiederti come io e Katie ci dobbiamo vestire questa sera,per la festa intendo.."
"Cassie,è una festa in casa,puoi metterti anche il pigiama se vuoi.."
"Non esagerare.."Disse,posandogli le mani sulle spalle.
"Non esagero. Sei bellissima anche in pigiama.."
"Grazie,Mr Somerhalder.."Disse la ragazza,chinandosi,dandogli un bacio sulla guancia.
"Attenta,Cassiopea,potrei abituarmici.."
Cassie,imbarazzata,distolse lo sguardo e,la sua attenzione,fu catturata da un poster appeso sopra il letto.
"Che cos'è?"Chiese.
"Un poster di X-Files"
“E che cos’è X-Files?”
“Come? Non lo conosci?”
Cassie scosse la testa.
“Era una serie televisiva molto famosa quando ero giovane. Non ne hai mai sentito parlare?”
“No,il nome non mi è nuovo,ma ero troppo piccola,probabilmente,per ricordarmi..”
“Sei così giovane..”Commentò Ian,con affetto,sorridendole.
"E tu così vecchio.."Disse lei,sporgendo il labbro inferiore.
"E' tanto grave?"Domandò lui,arricciando il naso.
"Nah.."Sorrise lei,massaggiandogli il collo con il pollice,facendo movimenti circolari.
"Non sarà mica un ostacolo per noi,vero?"Domandò,alzandosi all'improvviso,eliminando ancora di più le distanze,sorprendendo Cassiopea.
Un ostacolo? NOI?
"C-cosa intendi?"Domandò,indietreggiando un pò.
Lui prontamente le cinse i fianchi,"Beh,per il nostro matrimonio.."
Ok,ora puoi riprendere a respirare Cassie!
"Oh,mai.."Sorrise, cercando di smorzare la situazione.
"Però,parlando seriamente,mettendo il caso che,per assurdo,dovessi sposarti con una persona più grande di te,tipo me,l'eta per te sarebbe un problema?"Domandò lui.
Smoldy teso,ehi,che sta succedendo?
Cos'è, una dichiarazione?
Una risposta d'effetto Cassie,una risposta d'effetto!
"L'amore,Smoldy.. Sta tutto nell'amore.."
"Vai,spiega la tua tesi.."Sorrise lui,più sollevato.
"Premettendo che per me non ci sarebbe problema,però se c'è l'amore c'è tutto. E intendo il vero amore. Sì,insomma,se provi veramente amore per quella persona,non ci sarà mai niente che ti fermerà per raggiungerla ed averla,tanto meno uno stupido numero; che possa essere la distanza o anche semplicemente l'età.."Spiegò,con un sorriso.
Somerhalder rimase impresso,"Sì,credo proprio che ti sposerò.."Sussurrò,ridendo, baciandole poi i capelli.
"Ah,perchè? Stavi per avere dei ripensamenti?"Chiese,con aria di finta indignazione.
"Mai.."
"Ah,ecco. Va bè,io ti lascio Smoldy,vado a cambiarmi. A doposs!"
"A dopo mogliettina.."
 
"Dici che va bene per questa sera?"Chiese Katie,sedendosi sul letto per infilarsi le scarpe.
La ragazza indossava una camicetta di raso che dal petto in giù era nera,mentre le maniche in tessuto,sempre nero,rimanevano trasparente e una gonna a vita alta,rossa,a metà coscia.
"Oh,yeah! Trevino apprezzerà sicuramente.."Disse Cassie,finendo di pettinarsi e sistemandosi il colletto borchiato della camicetta nera,larga e senza maniche a cui aveva abbinato delle shorts e delle infradito.
"Se mi vesto così,non è mica per lui,sia chiaro.."
"Sì,certooo.."
"Cassie,vuoi che corra da Smoldy e gli dica che lo ami alla follia?"
"Così magari gli fai aprire gli occhi.."Borbottò.
"E' per caso successo altro che non mi hai detto?"
"No,no. Tranquilla. Ora andiamo,sono quasi le sette.."
"Cassie.."Si lamentò Katie, seguendo l'amica,"Guarda che se scopro che Smolder ti ha messa incinta e non me lo hai detto,ti uccido.."
Cassiopea fece una risatina,"Beh,allora prepara il funerale.."
Ci fu un pò di silenzio.
"CASSIE!" Esclamò la romana.
"Sto scherzando,Katie!"Cominciò a ridere lei e ricevette una piccola spinta dall'amica che le stava accanto.
 
"Certo che questa casa è un incanto.."Affermò Katie,scendendo le scale.
"Beh,un pò me la immaginavo così.."
"Già,chissà quanti sogni pervertiti avrai fatto,magari immaginandoti in camera di SMOLDY.."La prese in giro lei.
"Shh,abbassa la voce!"La rimproverò lei,dandole un pizzico sui fianchi,tentando di non ridere.
"Ragazze,la cena è pronta.."Annunciò Edna dalla cucina.
"Sentono i nostri passi.."Sussurrò Katie,avviandosi verso la sala,"Pensa se ha ascoltato quei pensieri pervertiti sul figliuolo.."La prese in giro,parlando però a bassa voce.
"Katie!"Esclamò,digrignando i denti,divertita.
"Scusate se vi abbiamo fatto aspettare"Annunciò Katie raggiungendo tutti gli altri,"Colpa mia.."Sorrise poi.
"Tranquilla,Katie,lo sanno tutti che voi donne avete bisogno di tempo per queste cose.."Disse Michael.
"Almeno io non mi metto due chili di crema idratante alla fragola ogni due ore.."Disse lei di rimando.
I presenti nella sala risero.
L'attore arrossì lievemente,"E' il mio lavoro che lo richiede.."Borbottò.
"Mamma,dov'è papà?"Chiese Ian.
"Dovrebbe arrivare a momenti. Aveva delle faccende da sbrigare.."
"Non sapevo venisse anche tuo padre.."Disse Cassie,sussurrando all'orecchio di Somerhalder.
"Perchè non avrebbe dovuto?"
La ragazza si chiuse nelle spalle,"Non so.."
"I miei sono in ottimi rapporti. Ricordi? Te ne avevo parlato.."
"Ah,già,è vero.."
"Che confabulato voi due?"Chiese Robyn,avvicinandosi a Cassie con un vassoio colmo di bruschette.
"Niente Robyn.."Rispose Ian,prendendo una bruschetta.
"Sicuro Ianuccio?"
"Robyn,lascia in pace tuo fratello!"Urlò Edna dalla cucina.
Gli altri si abbandonarono ad una risata.
"Robyn,vieni ad aiutarmi in cucina,per favore?"La richiamò la mamma.
"Certo"Roteò gli occhi lei,sorridendo,"Ti ha salvato la mamma"Aggiunse, pizzicandogli il fianco.
"Siete come cane e gatto.."Lo prese in giro Cassie.
"Mi ha sempre stuzzicato,da quando è nata,sennò non è contenta.."Sorrise lui,divertito, scuotendo la testa.
"E con te,invece, Robert,com'è il signorino?"Lo prese in giro Katie.
"Con me è sempre stato tranquillo"Disse, appoggiandosi al tavolo,"Rompiscatole,ma tranquillo.."Affermò,scombinandogli i capelli.
"Piuttosto voi,come vi trovate con loro? E con la Virginia?"
"Bè,la Virginia e favolosa!"Rispose Katie,"A parte il caldo torrido.."
"Sì,questo è vero.."Concordò Cassie,"Avevo sentito parlare del caldo in Virginia,ma non credevo fosse così.."
"E i ragazzi? Si comportano bene?"
"Bè,sai Robert,sono ragazzi.."Disse Cassie,"Li sopportiamo.."
"Anche se a volta ci fanno disparere.."Disse la romana.
"A volte?"Chiese Cassie.
"Ok,sempre.."
"Hey,vuoi due,ci siamo anche noi.."Disse Trevino,sventolando una mano per farsi notare.
Robert rise.
"Ma,scusa la domanda Robert.."Disse Cassie,"Dov'è la tua famiglia? E quella di Robyn?"
"Stanno arrivando con mio papà. Come regalo di compleanno,ho riparato a mia madre il piano forte che aveva in garage.."
"Ma in soggiorno c'è già un piano forte.."Disse Katie confusa.
"Sì,ma quello rotto era il regalo di nozze fatto da nostro padre.."
"Oh,che romantico.."Commentò Cassie, sospirando.
Robert sorrise,"Già.."
Suonarono il campanello.
"Oh, devono essere loro.."Disse Ian, contento.
"Tranquillo fratellino,vado io.."Affermò Robert che,mentre passò vicino all'attore,gli sussurrò,"Te la sei scelta romantica"Per poi sorridere e lasciare il soggiorno.
Cassie non riuscì a sentire,"Segreti tra fratelli?"Ridacchiò lei.
"Già,segreti tra fratelli.."Fece un sorriso sghembo lui.
Si sentirono le varie voci all'ingresso,"Andiamo,ragazzi!"
I quattro raggiunsero subito gli altri.
"Dio,allora la famiglia del 'Mulino Bianco' esiste davvero!"Sussurrò Katie all'amica,mentre Ian e Michael salutavano tutti.
"E loro sono le ragazze di cui mi parli sempre?"Esclamò il papà,Robert.
OK,ORA ERA IMBARAZZANTE LA SITUAZIONE.
PIUTTOSTO IMBARAZZANTE,pensò Cassie.
Le due amiche si guardarono imbarazzate.
Com'è che tutti sapevano della loro esistenza?
Robert si avvicinò a Cassie e l'abbracciò.
"Tu devi essere Cassie.."Disse,pizzicandole la guancia con i baffi.
"Sì,giusto.."Rispose lei.
L'uomo si stacco e,tenendole le mani sulle spalle,socchiuse gli occhi,osservandola.
L'italiana,sentendosi in imbarazzo,cercò di concentrarsi su qualcos'altro.
La sua attenzione fu cattura dal capello di Robert.
Era un modello a coppola,uno di quelli che era solito usare anche Ian.
I loro occhi si incontrarono e la ragazza notò che lui e il figlio erano molto simili.
"Sì,mio figlio è proprio un uomo fortunato"Disse.
"Eh?"Disse Cassie, sgranando gli occhi,"Ma che.."
La giovane non finì la frase che Robert portò la sua attenzione su Katie.
"Di conseguenza tu devi essere Katie.."
"Sì,signore.."Rispose lei,abbracciandolo.
"Chiamami Robert.."Sorrise lui,ricambiando l'abbraccio.
Una volta che si staccarono,il padre dell'attore guardò Michael,"Hai gusto, Mike.."Disse, sorridendogli.
"Modestamente,Rob.."Rispose lui,ridacchiando,consapevole di mettere in imbarazzo Katie.
"Siamo soltanto amici,Robert.."Spiegò disinvolta la romana,"Oh,ma questa bella ragazza?" Domandò poi con un sorriso a trentadue denti,presentandosi a Megan,la figlia dodicenne di Robert.
Megan aveva i capelli corti,che le sfioravano leggermente il collo,con la frangia messa di lato e appuntata con una mollettina rosa. Portava degli occhiali da vista con la montatura lilla,dove,dietro,si trovavano dei bellissimi occhi color cioccolato.
"Ciao,tu sei Katie vero?"Chiese,salutandola.
"Sì,tu sei..?"
"Megan.."Rispose sorridente,mostrando il buco lasciato da un dente,probabilmente appena caduto.
"E questa piccoletta che hai in braccio,chi è?"
"E' la figlia di zia Robyn,si chiama Jasmine.."
"Ehiii.."La salutò,facendo la voce da bimba.
Entrò subito dopo il marito di Robyn insieme al figlioletto di tre anni,Jaxon,che immediatamente andò vicino a Cassie.
Se la scrutò dall'alto verso il basso e poi abbracciò una delle sue gambe.
"Ma chi è questo cucciolotto?"Chiese lei,abbassandosi all'altezza del bimbo,una volta terminate tutte le presentazioni.
"E' il mio nipotino,Jaxon.."Rispose Ian,che spettinò i capelli al bimbo,il quale lo guardò con un sorriso da furbetto.
"A quanto pare gli piaci.."Affermò il marito di Robyn,sorridente,andando insieme agli altri da mamma Edna che era in cucina.
Cassie fece un sorriso.
"Beh,non mi sorprende essendo il nipote di Somerhalder.."Affermò Trevino,ridacchiando.
Cassie fulminò Trevino con lo sguardo,poi tornò a fissare il bambino.
"Ciao Jaxon,io mi chiamo Cassie.."
"Ciao.."Disse lui,mettendosi alcune dita in bocca.
"Ma lo sai che sei proprio bellissimo?"Disse la ragazza,sorridendogli.
Lui piago la testa di lato e poi si passò una mano tra i ricciolini castano chiaro,imbarazzato.
"Perchè non dai un bacino a Cassie?"Chiese Ian al bambino.
Jaxon annuì e poi si avvicinò all'italiana.
Cassie gli porse la guancia destra e lui le diede un bacio.
"Ora posso dartelo io?"Chiese.
Il bimbo annuì e lei lo baciò.
Subito dopo,Jaxon rise e corse via,andando a sbattere contro le gambe di Katie,ancora presa a parlare alla piccola. Barcollò un po all'indietro,ma Trevino lo prese prima che cadesse.
"Oh.."Disse la romana,"Tutto bene?"
Jaxon annuì e poi corse in cucina.
La romana assunse un sorriso dolce,forse il più dolce che abbia mai fatto e riprese a parlare,"Quanto ha?"
"Un anno e mezzo.."Rispose Megan,affaticata dal peso della piccola.
"Vuoi che la tenga io?"Chiese Katie.
"Oh,no,tranquilla.."
"Sicura? Dai,la tengo io,tu intanto vai a salutare gli altri.."Disse gentile.
"Grazie mille.."Sorrise,passando la bimba tra le braccia della romana,uscendo poi dalla stanza.
"Ian,lasciatelo dire,hai una famiglia meravigliosa.."Disse Cassie.
Katie si girò verso i suoi tre amici,mentre guardava la bimba sorridere,che faceva sorridere anche lei.
Mike la stava fissando più o meno da qualche minuto.
"Che c'è?"Domandò Katie.
"No,niente.."Disse Trevino,scuotendo la testa.
I tre poi si avvicinarono a lei e cominciarono a giocare un pò con la bimba.
Successivamente,raggiunsero gli altri,seduti a tavola.
"Uh,ecco la mia bimba.."Esclamò Robyn,seduta.
"Ci sai fare con i bambini.."Disse Robert.
"Beh,sì,ho fatto pratica con Michael.."
Tutti nella sala risero.
"Che vi avevo detto?"Disse Ian,sedendosi su una sedia vuota,"E' come vivere con due comici. Vieni Cassie,siediti qui.."Disse,picchiettando la sedia la suo fianco.
Lei annuì e lo raggiunse.
Quando si sedette,notò che tutti la stavano fissando.
"Ho fatto qualcosa di sbagliato?"Chiese a Ian,sottovoce.
"No,tranquilla,non farci caso.."
Michael si sedette accanto a Cassie.
"Dammi pure,Katie.."Disse Grace,la moglie di Robert,tendendo le braccia verso di lei, "Devo mettere Zoe a letto."
"Certo.."Disse Katie,passandole la bambina.
"Torno subito.."
E così dicendo,Grace uscì,senza però aver prima fatto baciare la bambina da suo marito.
La ragazza andò a sedersi vicino a Trevino.
"Mamma.."Iniziò Robyn,"Non capisco perchè hai voluto cucinare tu. Insomma,è la tua festa.."
"Oh,tesoro,sai che non sarei stata in grado di stare ferma un secondo.."
"Vuoi del vino Cassie?"Le chiese Mr. Somerhalder.
"Oh,no,grazie Robert. Non sono un'amante del vino al dire il vero.."
"Tu Katie?"
"Oh no,no,grazie.."Rispose gentilmente lei.
La serata trascorse in fretta,era davvero una famiglia perfetta.
Dopo aver scartato i regali,i quattro uscirono fuori in giardino,un pò per il caldo,un pò per stare per conto loro mentre gli altri erano,ormai,andati a dormire.
"Hai una famiglia meravigliosa,l'ho già detto?"Fece Katie,sedendosi su una sdraio di legno.
"Tra te e Cassie almeno un centinaio di volte.."Ridacchiò Ian.
"Mamma mia,che cena con i fiocchi!"Esclamò Cassie,massaggiandosi lo stomaco.
Tutti la guardarono e scoppiarono a ridere.
"Che c'è? Che ho detto?"Chiese,guardando tutti e tre,a mo' di cucciolo sorpreso.
"Pensi sempre e solo al cibo.."La prese in giro Smolder,spintonandola.
"Ehi,non è colpa mia se tua mamma è una grandiosa chef,al tuo contrario.."Disse, mandandogli un'occhiata beffarda.
"Brotha,fai questo effetto alle donne.."
"Io direi solo a Cassie.."Disse Katie,stiracchiandosi.
"Mia mamma ha usato anche il microonde per riscaldare il cibo che sta preparando da almeno due giorni. Io odio il microonde.."Disse Smoldy.
"Ah,sì,è vero.."Disse Cassie
"E' vero?"
"Sì,lo hai detto in un intervista.."Rispose Katie.
"Hai detto testuali parole: 'Ciò che mi spaventa è il microonde. Sta rovinando la nostra cultura e i nostri corpi. Cambia l'integrità delle proteine e la struttura molecolare di esse,così i nostri corpi le digeriscono in modo diverso. Ci sta uccidendo'. Come un vero sapientino.."
"Che memoria ragazzi!"Disse Trevino.
"Lo so,lo so,sono troppo un genio.."Disse Cassie,chiudendo gli occhi e annuendo,fingendo di vantarsi.
Gli altri tre scoppiarono a ridere.
"Non ci vedo niente di divertente,sapete?"Disse Cassiopea,cercando di fare la seria,per poi scoppiare a ridere.
Ian si sedette su un l'altro sdraio di legno e Cassie lo seguì,mentre Trevino si dette su quello dove Katie si era sdraiata.
"Em,scusa cavernicolo,chi ti ha detto di sederti?"
"Bè,non mi sembra che qui ci sia scritto il tuo nome.."
La romana roteò gli occhi e sbuffò.
Intento Smoldy si era sdraiato.
"Vuoi sdraiarti anche tu,così starai più comoda.."Propose a Cassie.
Sdraiata,insieme a lui,a contatto con i suoi muscoli? ARRIVO SUBITO!,pensò la ragazza.
"Solo se non ti do fastidio.."Disse lei,cercando di trattenere la gioia.
"Ma figurati.."
"Allora ok.."
Ian si fece un po più in la e Cassie si sdraiò sul fianco destro,poggiando la testa sul cuore dell'attore e facendogli passare un braccio sulla pancia,mentre il braccio sinistro di Ian la stringeva a sè.
Oddio,credo che dovrò pregare in aramaico per chiedere di non lasciarmi morire qui!,pensò.
"Sembrate già una coppia sposata.."Disse Michael,riferito ai due.
Cassie subito arrossì.
Katie diede un calcio alla schiena dell'attore,senza farsi accorgere dai due sdraiati sulla sdraio.
"Siamo stati sposati in un'altra vita.."Affermò Ian.
 Cassie fece una risata,"Chissà chi eravamo in un'altra vita.."
"Io una principessa e Michael un cavernicolo.."Spiegò seria la romana,annuendo.
L'attore le lanciò un'occhiataccia,l'ennesima della serata.
"Che c'è? Non è colpa mia se lo sei stato anche nell'altra vita.."Lo prese in giro lei.
"Non provocarmi,romana. Questa sera te la stai rischiando.."Disse,sorridendo beffardamente.
"Trevino minaccia,uouououo!"Lo prese in giro Cassie.
"Ok,l'avete voluto voi!"Esclamò Mitch e,velocemente si alzò,afferrò Katie per le gambe, trascinandola verso di sè e poi se la carico su una spalla.
"No,aspet..ma che fai?!"Chiese Katie.
"Non si vede? Mi vendico.."
"Ma, Michael,stavamo scherzando,lasciami andare!"
"Eeeh,no cara. Hai buttato l'amo? Ora ti rocca pescare.."Disse,iniziando a camminare.
"D-dove mi porti?"
"In un posticino.."
"Eehh?! No,no,no,lasciami andare!"
"Mai"
"Cassie? Cassie aiuto!"Urlò.
"Cassie è occupata al momento.."Disse Mike.
"CASSIOPEA!"
Cassie,intando,stava cercando di non ridere,così come Ian.
"Shh,o sveglierai tutti.."
"Non mi importa,va bene?"
"Vuoi che ti metta una ciabatta in bocca?"
"Tu provaci e vedi dove te la ficco io invece la ciabatta!"
"Come siamo aggressive. E io che pensavo che il cibo ti rilassasse.."
"Scusa,mi spieghi come faccio a rilassarmi se una stupido cavernicolo mi rapisce e mi porta non so dove contro la mia volontà?!"
"Bè,basterebbe godertela. Ti sto anche facendo fare un giro turistico del giardino di casa Somerhalder.."
La romana si rilassò sulla spalla dell'attore.
"Ecco,così.."
"Sai,so camminare.."
"Ah,Katie,come se non ti conoscessi.."
"Cosa intendi dire? Non ti fidi di me?"Chiese,facendo la voce più dolce che conosceva.
"Emm..non quando fai quella voce.."
Katie sbuffò, "Antipatico"
Michael rise.
L'attore camminò ancora per un po,poi Katie lo sentì rovistare nella tasca sinistra dei pantaloni e aprire una porta.
Entrarono in una capanna immersa nel buio.
Trevino la mise a terra e poi accese la luce.
La romana stava per andarsene,ma quello che vide la trattenne,facendole spalancare gli occhi e la bocca.
Davanti a lei vi era una piscina che,grazie a d un effetto di luci,creava dei motivi sulle pareti che richiamavo il fondo del mare.
"Oddio,è bellissimo!"
"Bello,vero?"Chiese Mike.
"Bello? E'... meraviglioso.."Disse la romana,stupita.
La romana fece un passo avanti e continuò a guardarsi intorno,meravigliata.
Trevino sorrise,compiaciuto.
"Io pensavo che volessi sotterrarmi nel giardino di casa Somerhalder e invece.."Sorrise lei, voltandosi.
"Sei anche una rompiscatole,ma ogni tanto mi togli qualche soddisfazione.."Disse, avvicinandosi a lei.
"Soddisfazione?Tipo?"
"Tipo quella di meravigliarti con cose semplici ma belle.."
"Sai che quest'atmosfera ti rende molto più dolce e molto meno cavernicolo?"
 
"Quei due sono incredibili.."
"Ma secondo te dove l'ha portata? No,perchè io senza Katie non vivo eh,ti avverto.." Ridacchiò Cassiopea.
"Con Mike è al sicuro,tranquilla.."La rassicurò lui,scherzando.
L'attore continuò ad accarezzarle il braccio con le dita,facendole i grattini.
"Hai mai guardato le stelle con qualcuno?"Domandò Ian.
"No,tu?"
"Quando ero più piccolo mi sdraiavo sempre qui,su questa sdraio,proprio questa,mentre pensavo,sognavo,immaginavo.."
"Cosa immaginavi?"
"La mia vita,il mio futuro.."
"E lo avresti mai immaginato così?"Chiese lei,guardandolo.
"Cosa?"
"Tutto questo,la tua vita,la tua brillante carriera.."
"Non l'avrei mai creduto possibile,però ci speravo sempre. E sai cosa non avrei mai immaginato?"
L'italiana lo esortò a continuare.
"Non avrei mai immaginato di essere sdraiato qui con una ragazza che mi fa sentire come si sentiva quel bambino.. felice,spensierato,normale. E non come quell'adulto pieno di responsabilità che speravo tanto di diventare.."
"Bè,Ian,così mi fai arrossire,anche perchè non credo di essere io la causa di tutto questo.."
"Perchè no?"
Cassie alzò leggermente le spalle,cercando di evitare il suo sguardo,"Non so. Credo perchè solo una persona importante può fare una cosa del genere e io non lo sono. Non sono mai stata importante per nessuno. Famiglia a parte.."
"E i tuoi amici dove li lasci?"
"Escludendo Katie e la migliore amica Veronica,diciamo che negli ultimi tempi i rapporti con loro non sono i migliori.."
Per colpa tua,aggiunse mentalmente.
Ed era vero.
Isuoi amici odiavano Ian,l'avevano sempre fatto.
Non sapeva il perchè,ma lo facevano.
Forse pensavano che,se non avesse più pensato a Ian,avrebbe smesso di vivere tra le nuvole,ma si sbagliavano di grosso.
Lei non avrebbe mai smesso.
Era giovane..perchè avrebbe dovuto entrare subito nella realtà?
Voleva sognare finchè poteva.
"Perchè?"
"Loro vogliono che sia una persona che non potrò mai essere.."
Poteva ancora sentire la sua mia Elisa dire a Caterina quello che pensava su di lei.
"Dovrebbe svegliarsi.."Aveva detto, "Ha 18 anni ormai! Dovrebbe darsi alla droga,al'alcool,al sesso!"
Le stava venendo il volta stomaco.
Non per le parole superficiali,ma per il fatto di non essere quello che gli altri volevano.
Perchè il suo problema era quello. Era quello che la faceva star male,non essere come gli altri volevano,non essere apprezzata per come era realmente.
"Bè,a volerti diversa si perdono il meglio,credimi.."
 
"Cosa devo fare allora? Andare sempre in giro con la testa dentro un'ampolla di vetro con la luce puntata addosso?"
Katie rise,"E perchè no? Sei andato in giro per anni con quella gallina senza vergognarti,che voi che sia una vasca per pesci rossi in testa?"
Lui alzò gli occhi al cielo e poi guardò di nuovo la ragazza, "Ce l'hai proprio a morte con lei eh.."
"Beh,è montata,è una gallina,ti ha sempre e solo usato ed è materiale.."
"Aspetta,aspetta,aspetta..Ripeti di nuovo.."
"E' montata.."Disse con aria interrogativa lei.
"No,dopo.."
"Gallina?"
"No,dopo.."
"Materiale?"
"Prima.."Disse,prendendola per i fianchi.
Oh cazzo,cosa mi è sfuggito?
"Oh,non ricordo.."Fece pensierosa.
Michael cominciò a ridere,"Quanto sei finta!"
"Io non ricordo di aver detto qualcosa.."Continuò,scoppiando poi a ridere.
Lui la guardò sorridendo.
"Ok,ho detto che ti ha sempre e solo usato..O almeno questa è sempre stata la mia impressione.."
"Non è mica tanto sbagliata.."
La ragazza cominciò a camminare al bordo della piscina,"Scommetto che è sempre stata una ragazza che diceva 'sì' a tutto quello che dicevi.."
"Non sempre.."
"Però scommetto che era noiosa.."Continuò lei.
"A volte.."
"E scommetto anche"Si fermò e si mise davanti l'attore,"Che non ti ha mai sfidato.."
"Cioè?"Chiese lui,aggrottando le sopracciglia,"Ti diverti a fare la strizzacervelli stasera?" Chiese ridendo.
"Scommetto che lei non ha mai affrontato la tua 'ira' per averti buttato nella piscina.."
L'attore non ebbe il tempo per ragionare che subito si ritrovò nell'acqua,mentre Katie era piegata in due dalle risate.
 
"Smoldy?"Lo chiamò,rivolgendo lo sguardo verso lui.
"Sì?"Chinò il viso verso lei,ad una distanza minima.
"Sai che quando fai così non vedo l'ora che si avvicini il nostro matrimonio?"
"Dillo che mi ami.."La prese in giro lui.
Magari potessi dirlo,merda!,pensò l'italiana.
"Beh,sì,mi hai scoperta.."Rise lei.
"Parli con gli occhi.."Affermò lui,serio.
"Davvero?"Sorrise,"Beh,anche tu..Anche se mi metti in soggezione quando mi fissi.."
"Quando ti fisso?"Sorrise lui.
"Sì,tipo adesso.."
"E perchè di dovrei mettere in soggezione?"Chiese.
Perchè sono innamorata di te e ho paura che se mi guardi negli occhi attentamente tu possa capirlo o che,guardandoti TE negli occhi,sprofondando in quelle pozze di acqua cristallina che ti ritrovi,possa farmi sfuggire quello che provo.
"P-perchè sei più grande.."Rispose.
"Più grande?"
"Sì,tu ormai sei un uomo e io ho paura che i miei stupidi discorsi da ragazzina possano annoiarti o,non so,che tu inizi a giudicarmi.."
"Oh,Cassie,sai che non potrei mai farlo.."
"No,non lo so.."
"Bè,adesso lo sai. Non potrei mai giudicarti,sappilo.."Disse lui,soffiandole sul naso.
"Ok,ti credo.."
 
Trevino ritornò a galla,scuotendo la testa per togliersi i capelli degli occhi.
"Katie,ti conviene scappare,perchè ora ti uccido.."Disse,nuotando verso il bordo.
"Non oseresti.."
"Oh,sì invece.."Disse,poggiando le mani sul bordo e uscendo dall'acqua,utilizzando le braccia.
Con quel movimento i muscoli gli si gonfiarono e Katie rimase lì imbambolata a fissarlo.
Era così concentrata che non si accorse neanche che Michael gli si era parato davanti e l'aveva alzata.
Sì 'risvegliò' solo quando ormai era a mezz'aria, "No,Mike ho la gon.."
Non finì la frase che si ritrovò in acqua.
Quando riemerse,si trovò gli occhi puntati di Michael mentre se la rideva, il quale era già rientrato in acqua, "Sembri un pulcino.."
"E tu un pollo!"Esclamò lei,sistemandosi i capelli,"Sai che questo non dovevi farlo,vero?" Lo fulminò con lo sguardo,avvicinandosi a lui.
"Devo spaventarmi?"La sfidò lui,accorciando le distanze.
Lei tramutò la sua espressione da killer in un'espressione dolce e tranquilla,"Dai,ti perdono.."
"Come? Che c'è sotto?"Chiese lui,aggrottando le sopracciglia.
"Niente,solo che mi prendo le mie responsabilità. In fondo sono stata io la prima,la tua azione è stata solo la conseguenza.."Spiegò lei ad un passo da Michael.
"Mh,non ci credo.."
"Ti meriti anche un bacetto.."La ragazza si avvicinò e,in meno di un secondo,spinse la testa dell'attore sott'acqua e subito poi si dileguò,cercando di raggiungere l'altra parte della piscina senza che Mike potesse raggiungerla.
 
Il ragazzo,con la mano libera,le carezzò una guancia,sorridendole.
Lei abbassò lo sguardo e subito posò di nuovo lo sguardo sugli occhi che illuminavano la notte.
Ian accorciò ancora di più le distanze,sfiorando il naso della ragazza,con un'espressione seria,mantenendo sempre lo sguardo.
Oh cazzo!
Aspetta, cosa sta succedendo?
Mantieni la mente lucida, lucida, luc.. Che stavo dicendo?,pensò Cassie.
La ragazza subito aggrottò la fronte ed il ragazzo appresso a lei,"Che c'è che non va?" Domandò.
"T-ti sta ricrescendo la barba.."
Lui alzò un sopracciglio,cercando di non ridere.
"B-beh,ancora dobbiamo sposarci e già ti lasci andare così?"
Cassie,ma che merda hai detto?
Arrossì violentemente.
Perché quando arrossiamo devono per forza venirci le guance rosse?
Perché la forte emozione e l'imbarazzo alzano la pressione sanguigna e il sangue sale con maggiore propulsione verso la zona delle guance,rispose la sua parte da secchiona,sistemandosi gli occhiali e chiudendo il libro.
Macché,tutte stronzate. E' perchè c'è LUI affianco a te,che cazzo,disse l'altra parte di sè.
Bè,fatto stà che sono arrossita. Qualche suggerimento per come svincolare?
Silenzio.
Grazie,mi siete proprio di grande aiuto.
"No,è che io odio gli uomini con la barba,però.."
"Però?"La incalzò lui.
"Però,trovo che a te stia molto bene,ecco.."
Bè,non è che mi sembra tu ti sia tirata fuori dell'imbarazzo,Disse la vocina.
Scusa,dov'eri prima quando ho chiesto aiuto?
 
La romana si guardò indietro e vide Trevino che stava riemergendo.
Sorrise sotto i baffi,ormai convinta di poter arrivare al bordo e uscire dall'acqua prima che lui capisse cose fosse successo.
C'è la stava per fare,quando sentì qualcosa afferrarle la caviglia sinistra.
"Dove credi di andare?"Chiese Mitch,strascinandola verso di lui.
"Secondo te?"Chiese,iniziando a nuotare più forte,"Cerco di uscire.."
Cavolo,se è forte,pensò,mi sembra di stare sul tapis roulant.
"E perchè,ormai siamo bagnati entrambi,tanto vale farci una nuotata.."
"Trevino,sono vestita e ho la gonna che mi fa da mongolfiera. Nuotare mi risulta un po scomodo.."
"Toglila allora.."
"Non ci penso minimamente.."
"Perchè? Tanto ti ho già visto le mutandine.."
"Sì,certo.."
"Quindi non indossi delle mutande viola?"
Oh,cazzo!
 
Lui sorrise,"Grazie,piccola Cassie.."
Le diede un piccolo bacio sulla punta del naso.
Oh,merda!
"E-e.. insomma.."Cominciò lei,guardando il cielo.
In quel momento apparve una scia luminosa.
Era una stella cadente.
Seriously?! Serata abbracciata a Smoldy e in più anche una stella cadente. Ok, è un film!, pensò Cassie.
"Una stella cadente.."Disse lui,indicando il cielo.
L'italiana non rispose subito poichè stava esprimendo il desiderio.
"Fatto.."Disse lei,sorridente.
"Hai espresso il desiderio?"Rise lui,divertito.
"Sì,perchè tu no?"
"Eh,non ho fatto in tempo.."Fece il labbruccio lui,ironico.
"Bè,Ian,oggi è il tuo giorno fortunato!"
"Perchè? Sai come far cadere le stelle?"
"Non esageriamo. Dico solo che qui,tra le tue braccia hai una costellazione.."Disse la ragazza,facendo riferimento al suo nome.
"Uh,hai ragione!"
"Bene,quindi..esprimi un desiderio Somerhalder!"
Smoldy la strinse ancora di più a sè e poi chiuse gli occhi,"Io desidero.."
"No,shh,non dirlo ad alta voce o non si avvererà!"
"Ok,ok..mh.."
"Fatto?"
"Yep!"
 
La romana smise di nuotare e si fermò,"Lo vedi che quando dico che sei un porco non sbaglio?"
"Non è colpa mia se,galleggiando,la gonna lascia intravedere tutto?"
"O se i tuoi occhi si vanno CASUALMENTE a posare in parti piuttosto..."Era nervosa e non riusciva a trovare le parole,"INTIME!"Esclamò poi,cercando di uscire dalla piscina.
"E dai,mica ti vergognerai di me.."La provocò.
E la provocazione arrivò,tanto che la colpì immediatamente.
Si voltò verso lui,"Forse non voglio spogliarmi davanti a un cavernicolo come te?"
"O forse ti vergogni perchè ti piaccio da morire?"Continuò lui sfidandola.
Katie,devi farlo. Morirai dalla vergogna ma devi farlo. Alla fin dei conti è come se stessi in costume, pensò.
Si morsicò l'interno del labbro inferiore,"D'accordo.."Disse con aria di sfida.
Si sfilò la gonna e la lanciò fuori dalla piscina,"Ora sei contento?"Chiese soddisfatta.
"Molto,grazie.."Disse lui,annuendo.
"Sai,però non mi sembra proprio giusto che solo io mi sia tolta la gonna.."
"Invece a me sembra giustissimo.."
La romana scosse la testa,"Che ne dici di toglierti i pantaloni?"
"Ahh,vedo che non perdi tempo,eh.."
"Perchè,tu sì?!"
"Touchè.."
"Allora,li togli o no?"
"Mh,no.."
"Maa,non ero mica io quella che si vergognava?"
"Io non mi vergogno,è solo che non voglio farti svenire.."
"Oh,tranquillo,riuscirò a trattenermi.."
"Non credo sia il caso.."
"Sì,però era caso di far snudare me,giusto?"
"Ovvio.."
"Trevino,vuoi che venga lì e ti sfili io stessa i pantaloni?"Chiese,incrociando le braccia.
"Ok,ok,li tolgo,ma ti avverto,guai a te se ridi.."
"E perchè dovrei? Sei in acqua,non si vede se è piccolino.."Disse Katie,facendogli l'occhiolino.
"Ah,ah,ah,divertente. Ragazza,sei fortunata che indossi le mutante,altrimenti ti spaventeresti.."
"Certo,certo.."
Mitch sospirò e poi si tolse i pantaloncini color kaki.
Katie si portò entrambe le mani sulle labbra,cercando di trattenere a tutti i costi una risata.
L'attore,infatti,indossava dei boxer larghi a righe bianche e azzurre con delle paperelle gialle stampate sopra.
"Lo sapevo io.."Roteò gli occhi lui.
"Cosa?"Inarcò le sopracciglia,cercando di non ridere,"Sono alla moda,proprio all'ultimo grido.."Disse,dopodichè scoppiò in una fragorosa risata.
Improvvisamente si sentì afferrare per i fianchi e aderì con la schiena al bordo della piscina. "Scommetto che tu vai in giro ancora con i calzini di Winnie The Pooh.."Sussurrò lui,con un sorriso sghembo.
La romana cercò di riprendersi dall'avere il ragazzo,metà nudo,a pochissimi centimetri,il quale aveva le mani poggiate un filo sopra il contorno delle mutande.
"No Trevino,sono molto più alla moda.."
Lui inarcò un sopracciglio,poco convinto.
"Io indosso solo Hello Kitty.."
Il ragazzo scoppiò a ridere,scuotendo la testa,"Però anche quelli di Minnie sono belli,per non parlare di quelli rosa con i cagnolini gialli.."
 
"Ma tu ci credi?"Chiese Cassie.
"Tu no?"
"Sinceramente,puoi prendermi anche per bambina,ma io ci spero sempre. Katie mi starà contagiando.."Sorrise lei.
"Beh,allora sono un bambino come te.."Le sorrise lui, "Scommetto che hai espresso un desiderio su... l'amore! Indovinato?"Domandò lui,ironico.
"Indovinato!"Disse la ragazza,"Ho desiderato un bel giovane,forte,muscoloso,sognatore con il quale sposarmi"Fece un sospiro,"E poi magari avere qualche gatto,vivere in una villa da sogno,non so,magari alle Hawaii o alle Bahamas e magari avere anche qualche cane, cavallo e due unicorni.."
Smolder sgranò gli occhi,"Non dovresti dirlo,sennò non si avvera.."
"Infatti,scemo"Gli diede una schicchera lei sulla mano,"Era giusto per prendermi un pò gioco di te.."Fece,arricciando il naso.
"No,scusa,con quale coraggio tu ti prendi gioco del grande Somerhalder?"
"Perchè? Non posso forse? Sei troppo vecchio per essere preso in giro?"
"Oh,Cassie,Cassie,Cassie,perchè stai per diventare mia moglie,se no a quest'ora te l'avrei fatta pagare.."
La ragazza si staccò leggermente da lui e sporse il labbro inferiore copiandolo, "Ammettilo che non lo fai perchè sono troppo carina e zuccherosa.."
"Mh,non lo faccio perchè sei zuccherosa e bellissima.."
Cassie si sentì sciogliere dentro.
"Ian?"
"Mh?"
"Io ti.."
Io ti amo.
Diglielo.
IO. TI. AMO.
Sono solo tre paroline.
FORZA.
"Sì?"
"Io ti..ti..ti voglio bene. Ecco,l'ho detto.."
Smoldy rise,"Te ne voglio anch'io,piccola Cassie.."
"Allora,Somerhalder,guardiamo o no queste benedette stelle?"
"Perchè dovrei guardare il cielo,visto che ne ho una proprio qui al mio fianco,come mi ha fatto notare una certa persona.."
"Perchè le stelle in cielo sono molto più belle.."
"Se lo dici tu. Io avrei da ridire però su sta cosa.."
 
"Mh,quando farai gli anni te ne regalerò un paio verdi con i coccodrilli.."
"Nahh,io voglio i tuoi boxer Mike.."
"Mi dispiace,Miss Calzini,ma i mie boxer non si toccano. Sono un regalo di mamma Trevino e non possono essere regalati.."
"Neanche se ti faccio il musino dolce?"
"Al massimo te li posso prestare.."
La romana sorrise raggiante,"Affare fatto!"
L'attore rimase a guardarla con un sorriso.
Bene,sa come mettermi a mio agio,pensò Katie.
"E insomma... com'è mi hai portato qui,uomo delle caverne?"Domandò Katie,ironica.
"Mi è sempre piaciuto questo posto e quindi ho pensato che potesse piacere anche a te.."
"Oh,che tenero.."Sorrise lei.
"E poi,soprattutto perché non ti zittivi un secondo e mi punzecchiavi e basta.."
"Ma io non ti punzecchio"Fece il labbruccio lei,"Sei tu che sei troppo suscettibile.."Fece, schizzandogli un pò d'acqua in faccia,"Ops, scusa!"Disse con un'aria beffarda.
Mike la fissò per un po,poi anche lui le schizzò addosso dell'acqua,"No,scusami tu.."Disse,sorridendo falsamente.
"No,scusami TU.."Disse la romana,schizzando di nuovo.
"No,tu.."
"No,TU"
"NO,TU!"
E continuarono così a schizzarsi,finchè non accorciarono la distanza tra loro.
"No,tu.."Sussurrò Trevino a fior di labbra.
 
"Se cerchi la luce che splende per te lassù e la seconda stella a destra splende un pò di più. La stella ti indicherà l'isola che non c'è; la luce ti accompagnerà,mostrandoti dov'è.."
"Che fai?"
"Canticchio.."
"Che cosa?"
Cassie rise, "La canzoncina di Peter Pan. Quando era piccola,anche in pieno inverno, obbligavo mia mamma a tenere la finestra aperta,così che Peter potesse venire a prendermi e portarmi sull'isola che non c'è.."
"E' mai arrivato?"
"No. Io mi addormentavo e mia madre chiudeva la finestra.."
"Che cosa triste.."Disse divertito l'attore.
"Ehi!"Lo rimproverò la ragazza,"Questo è stato un vero e proprio trauma per me e tu ci ridi sopra!"Fece la finta disperata lei.
L'attore cominciò a ridacchiare,"No è che m'immagino tu che aspettavi di veder comparire quel ragazzino speranzosa,con un'aria da angioletto.."
"SEI UN INSENSIBILE!"Esclamò Cassie,dandogli una schicchera sul petto.
"Ma non è vero"Rise lui,"Fatto sta che poi lo hai incontrato,no?"
"Ancora mi prendi in giro!"
"No,non sto scherzando!Ci sei abbracciata ora.."
IAN SOMERHALDER VERSIONE PETER PAN,MI PIACE!, pensò lei.
E IN PIU' IN CALZA MAGLIA!,disse Pervi.
"Oh,Ian,che fino avevi fatto quando ti aspettavo da piccola,eh? Che scusa hai?"
"Mi ero perso.."
"Sì,sì. Ammettilo che eri andato alla finestra di un'altra bambina!"Esclamò Cassie,fingendo di essere triste.
"No,non potrei mai!"Disse lui,ridendo.
"Ah,ridi pure? Lo sai che stai ferendo i mie sentimenti così?"
 
Katie cominciò a perdersi negli occhi sel ragazzo,"Se pensi di avere la meglio ti sbagli di grosso.."Disse,sfiorando le sue labbra.
"Con te è impossibile avere la meglio.."Disse con voce roca l'attore,circondando la vita della ragazza con le braccia.
Ecco i brividi che cominciavano a farsi sentire lungo la schiena.
"Hai freddo?"Chiese lui,senza schiodare lo sguardo dagli occhi della romana.
 
"E cosa posso fare per farmi perdonare?"Chiese a Cassiopea.
"No,tanto ormai mi sono offesa.."
"Non era mia intenzione.."Si giustificò Smolder.
La ragazza inarcò le sopracciglia e a pochi centimetri dal suo viso,scandì un bel "No".
"Ok,allora dovrò fare a modo mio.."
Improvvisamente si avvicinò a Cassie e le diede un bacio sulla guancia,"Ora mi perdoni?" Sussurrò senza staccarsi completamente.
"No.."
Si avvicinò verso la bocca e posò un altro bacio,"E ora?"Sussurrò.
Lei scosse la testa di nuovo.
"E ora?"Domandò di nuovo,prima di posare le labbra sull'angolo di quelle della ragazza.
E ora potrei anche svenire,morire,avere un infarto,un ictus,tutto in una volta,pensò.
"Mh,forse.."Sussurrò.
"Forse,eh? E se domani passassimo una giornata in barca?"
"Bè,se tu avessi una barca sarebbe bellissimo.."
"Si da il caso che mio padre abbia una barca.."
"Non ci credo.."Disse Cassie,con gli occhi sbarrati dalla sorpresa.
"Oh,e invece devi crederci,perchè è vero. Una bella barca a vela.."
La ragazza sorrise.
"Allora,ti piace come idea?"
"Oh,sìsìsì. Ho sempre desiderato andare su una barca a vela!"
"Pensa che l'ultima volta che ci sono salito ci ho portato Mike! Sarà felice di tornarci.."
"Ah,n-non andiamo solo noi due?"
"Mi sembri delusa.."Disse Ian,inclinando la testa di lato.
"E-eh? Ma no,che dici!E' che avevo capito male!"
Ok,forse è meglio se vengo anche loro due.
Ian,il sole,Ian torso nudo,il sole,Ian in costume..
Oddio,so già che avrò la pressione a mille!
 
"U-un pò.."Mentì Katie.
Michael le mise le mani sulle braccia e le strofinò un po.
"Viene,usciamo.."Disse,nuotando verso il bordo della piscina. "Torniamo indietro o Cassie penserà che ti abbia uccisa.."
"Ma no,che dici!"Disse la ragazza,seguendolo.
I due si guardarono.
"Ok,magari è vero. Ma è solo perchè ci tiene alla mia vita.."
Che è messa a rischio ogni minuto che passo con te,pensò.
Mike fece una piccola risata ed uscì dalla piscina insieme alla ragazza.
"Ah"Disse tremando la ragazza,correndo a piccoli passetti sorpassando l'attore,"Che freddo.."Disse,chinandosi per raccogliere la gonna buttata per terra.
Quando si girò vide l'attore fermo ad osservarla,il quale dopo pochi secondi divagò, inchinandosi per raccogliere i pantaloncini.
La romana si girò,aggrottando le sopracciglia,"Guarda che ti ho visto!"
"Come scusa?"Fece il finto tonto lui.
"Non fare Mike versione 'cado dalle nuvole'.."
Il ragazzo la seguì verso la porta d'uscita della rimessa,afferrando le chiavi poggiate su un piccolo ripiano.
"Mi hai guardato il sedere!"Esclamò indignata,non ricevendo risposte dall'attore.
"Per me sei allergica al cloro e hai le allucinazioni.."Fece lui,spegnendo le luci,"Preso tutto?"
La ragazza lo fulminò con lo sguardò,senza proferire parola per qualche secondo,"Sì, tu piuttosto, sei sicuro di aver preso tutto? Magari qualche residuo della tua materia grigia è lì dentro,sempre se esiste. E sbrigati che quando ho freddo sono irrascibile.."
L'attore sbuffò,chiudendo la porta,"Solo quando hai freddo?"Chiese lui.
Lei roteò gli occhi,velocizzando il passo.
"Sai che però hai proprio un bel sedere.."La provocò lui,scoppiando in una ricca risata.
 
"Ah,pensavo che non ti sarebbe dispiaciuto stare con me,soli soletti. Solo io,te,la barca e il cielo sopra di noi.."Disse lui,carezzandole la pancia nella parte scoperta,dove la camicia si era tirata un pò su.
"No,va beh,che c'entra.."
"Allora vorresti essere solo con me?"
"Ma no"Fece impanicata,"Cioè,in tutti e due i modi per me andrebbe bene.."
Lui accennò un lieve sorriso,"Soffri di mal di mare?"
"No,cioè,non credo.."
"Beh,allora prepara la crema solare per domani,sennò mi diventi un peperone.."Fece, posandole un piccolo bacio sui capelli.
"Devo anche mettermi il costume?"
"Certo! Anche perchè appena raggiungeremo il mare aperto fermerò la barca,così potremmo goderci non solo il sole,ma anche l'acqua.."
"Ahh,non vedo l'ora.."Disse l'italiana con aria sognante.
Già se lo immaginava.
Ian abbronzato con le goccioline d'acqua che gli percorrevano il corpo.
hgjashjskja
Oddio,e se e avesse chiesto di mettergli la crema? E se LEI gli avesse chiesto di metterle la crema!?
OH MIO DIO!
"Cassie,tutto bene?"
"E-eh?"
"Ti vedo strana. Stai bene?"
"Sì,sì,mai stata meglio,tranquillo.."Rispose lei,cercando di nascondere la nota isterica nella sua voce.
Ok,domani sarebbe morta sicuramente.
Ad evitare che il suo cervellino si facesse altri viaggi mentali,fu la voce di Katie.
"Freddo! Freddo! Freddo!"Disse la romana,correndo verso gli sdraio.
"Katie! Sei tutta zuppa!"Esclamò Cassie, "Che ti è successo?"
"Perchè non lo chiedi al cavernicolo?"Domandò,sbattendo i denti.
"Mike?"Chiese Ian.
"Ma niente. L'ho portata a vedere la piscina e ci è scivolata dentro,così sono dovuto andare a salvarla.."
"Mh,che rabbia che mi fai venire!"Esclamò lei,"Non è vero! Mi ci ha buttato dentro lui!"
"Sì,ma prima mi hai buttato tu!"
"Ma che c'entra,scusa?"
"Maa,come mai non indossi al gonna?"Chiese l'amica,portando una mano sopra agli occhi di Ian.
"Beh, perchè..."
"Perchè vuole farsi notare da me,mostrando parti tendenzialmente nascoste.."Spiegò Mike,interrompendola.
"Se non ti togli da davanti me stasera,io ti uccido.."Disse,sbattendo i denti ancora più velocemente.
"C-comunque.."Iniziò a spiegare la romana,dopo che Cassie indicò a Mike un asciugamano sulla sdraio per l'amica,"Ci siamo fatti una nuotata e mi faceva abbastanza da mongolfiera, così questo maniaco mi ha sfidato a toglierla.."
"Posso aprire gli occhi ora?"Chiese Ian,ancora con gli occhi chiusi.
"No,non ancora.."Disse Cassie,"Comunque,Mike sei sempre il solito.."
La ragazza mantenne la mano sopra i suoi occhi ed il braccio sfiorava appena la bocca dell'attore,e lui le lasciò un piccolo bacio.
Con sorpresa Cassie s'irrigidì.
"Scusa, non ho resistito.."Sussurrò lui,sorridendo.
"Scemo.."Cercò di divagare lei,che faceva i salti di gioia mentalmente,pensando cose poco sane e pure.
La romana trovò Mike di fianco con un'estremità poggiata sulla spalla e il resto era teso dall'attore verso di lei,come per volerla abbracciare,"Vieni dai.."
"Non c'è un altro asciugamano?"Chiese guardandosi intorno.
"No,però questo è bello grande e possiamo anche accartocciarci qui dentro.."
"No,io appiccicata ad un maniaco come te non ci sto.."Fece,incrociando le braccia.
"Dai,Katie,stai morendo di freddo.."Le consigliò Cassie.
"Sì,e poi io non posso stare così a vita.."Disse Ian,facendo ridere tutti.
"Va beh,fai come ti pare Olson.."Disse lui,chiudendo l'asciugamano intorno a sè.
La romana si guardò in giro,continuando a sfregarsi le mani sulle braccia,cercando, inutilmente,di riscaldarsi.
"Freddo?"Le chiese Michael,con fare provocatorio.
"N-no.."Balbettò lei,allontanandosi alla ricerca di qualcosa che poteva coprirla.
Possibile che ci fosse un solo asciugamano?
E poi era estate,come faceva a fare così freddo?
Katie era così presa dal cercare di controllarsi per non tremare e,evitare di darla vinta all'attore,che non si accorse che Mike si era lentamente avvicinato,aveva aperto l'asciugamano e l'aveva avvolta con esso,finchè non si ritrovò spiaccicata al suo fianco.
"Ma che fai?!"
"Ti copro.."
"Questo l'avevo capito! Ma ti ho detto che non ne avevo bisogno"
"Sì,infatti,si vedeva come non ne avevi bisogno.."
"Tu.."
"Oh,Katie,non volevo che prendessi freddo,va bene? Perchè ora non chiudi il beccuccio e aspetti che ti asciughi un po..?"
La ragazza sgranò gli occhi.
Forse aveva ragione.
Solo che era troppo nervosa. LUI la innervosiva e lei non riusciva a controllarsi.
"Quanto mi piace questo silenzio.."
"Trevino,ti conviene non provocarmi.."
L'attore rise,"Vieni,torniamo dagli altri.."
"Credo sia meglio per te.."Disse lei,contagiata dalle risa dell'attore.
I due tornarono da Ian e Cassie,"Allora piccioncini"Esclamò Katie, facendoli girare,"Che intenzioni abbiamo per stasera?Ho un sonno da paura!"
"Già,beh,sono le due passate.."Disse Ian guardando il suo orologio da polso.
"L'ho fatta stancare,amico.."Fece malizioso Mich.
"MIKE!"Lo riprese l'amica,scoppiando a ridere seguita dai due attori quando Katie corrugò le sopracciglia arrabbiata.
"Prima che io uccida questa sottospecie di cavernicolo facendo un favore alla comunità.. Che intenzioni abbiamo per stasera?Andiamo a dormire?"
"Beh,per stasera non lo so,ma domani sicuramente ce ne andremo su una bella barca a vela.."
 
 
Salve!
Allora,soprese?
Abbiamo aggiornato prima che potevamo v.v
Niente,vi auguriamo una buona lettura : )
Ah, volevamo dirvi che i nomi dei nipoti di Ian sono inventati,perchè su internet non si trovavano. Inoltre,è possibile che lui abbia altri nipoti che noi però non abbiamo messo.
Inoltre,visto che in molti ce l’hanno chiesto,la prima dichiarazione da parte di una coppia,ci sarà all’incirca tra TRE capitoli ;)

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Capitolo 39
*** I'm on a boat. ***


 I’M ON A BOAT
-Capitolo trentanove-
 
 
 
 
 
 
 
“Ian Somerhalder e Michael Trevino avvistati all'aeroporto della Louisiana con le loro,ormai,inseparabili amiche” Lesse Katie ad alta voce. “Così adesso siamo le 'vostre INSEPARABILI amiche'? Cavolo,abbiamo fatto in fretta a passare da ragazze sconosciute a inseparabili!”
“Così pare..”Rispose Mike,“E se è su quel giornale,allora è vero..”Disse,facendole l’occhiolino.
Sì trovavano nella camera dell'attore e,mentre lui decideva che maglietta indossare,Katie leggeva una rivista di gossip,cercando di evitare di guardarlo.
Quel giorno sarebbero andati in barca,e lei avrebbe potuto godere del suo splendido corpo per tutta la giornata.
"E,come ben vedete dalle foto scattate all'aeroporto,tra il nostro bellissimo Michael Trevino e l'inseparabile coinquilina Katie corrono degli sguardi d'intesa"Continuò a leggere lei, "Ma che diavolo dice?" Esclamò la romana,aggrottando le sopracciglia.
L'attore si girò verso la romana,con una maglia in mano.
La ragazza mostrò all'attore la foto,girando la rivista verso di lui,"Ma se qui ti stavo praticamente uccidendo con lo sguardo.."
"Tanto per cambiare"Rise lui,girandosi,"Vedi? Anche i giornali pensano che noi saremmo una coppia fantastica.."Si prese gioco lui.
Katie portò subito l’attenzione sulla rivista,dopo aver roteato gli occhi.
Dopo qualche minuto vide l'attore ancora davanti all'armadio,con addosso solo pantaloncini beige chiaro.
Accennò un sorriso e si posizionò alle spalle dell'attore,alla ricerca di qualche maglia che la colpisse, "Io credo che questa sia perfetta.." Disse, poggiando una mano sulla spalla dell'attore,alzandosi sulle punte per prendere la maglia.
 
Cassie si infilò le infradito di cuoio a cui aveva abbinato una camicetta corta fino all'ombelico e larga,di un arancione tendete a rosso e dei pantaloncini di jeans chiari e poi si fiondò in cucina.
Era da quando stavano facendo colazione che ci stava pensando: AVREBBE PREPARATO DEI PANINI.
Ok,lei non era il massimo in cucina,ma dei panini era in grado di farli senza avvelenare nessuno..forse.
Arrivata,trovò Edna intenta a chiudere un contenitore e metterlo in un cesto da picnic.
"Ciao Cassie.."Disse la donna,sorridendole.
"Buongiorno Edna.."Disse,leggermente intimorita.
Era la mamma di Smoldy,doveva stare attenta ed evitare di fare la goffa.
"Dormito bene?"
"Oh,sì,grazie. E anche la colazione è stata ottima.."
"Cosa hai mangiato?"
"Ian ha preparato i pancakes al cioccolato.."
"Ah,sì,una delle sue specialità.."Disse Edna,prendendo un altro recipiente.
"Come mai non c'eri tu?"Ebbe il coraggio di chiederle l'italiana.
"Ero andata a prendere delle uova frasche per prepararvi delle uova ripiene. A Ian piacciono molto.."
A Ian piacciono le uova ripiene, ripeté mentalmente,ok,questo mi servirà in futuro.
"Capisco. Hai bisogno di una mano?"
"Oh,no,cara,tranquilla.."
"Em,no,è che volevo preparare dei panini.."Disse,arrossendo.
La donna si bloccò,con il recipiente a mezz’aria.
Fissò la ragazza per qualche secondo.
"Ah,ok.."Disse dopo poco,sorridendole
"Ok.."Disse Cassie, "E..emm,a Ian come piacciono i panini?"Chiese,arrossendo ancora di più e fingendo di cercare il pane,per non guardare Edna.
"Allora,il pane puoi trovarlo lì" Disse la signora,indicando il basso, "Al secondo cassetto a sinistra.."
La ragazza sorrise e prese il pane,leggendo l'etichetta,"Pane integrale... Grazie.."
"Figurati. A lui piace prosciutto crudo, cotto e.. qui ci sono altre cartate.." Sorrise la signora, passando varie cartate e buste.
"Grazie Edna.."
Lei le sorrise, "Sei davvero una brava ragazza Cassie, hai deciso di prendere per la gola Ian.." Scherzò.
Cassie,che stava tenendo tra le mani il sacchetto del pane integrale,lo fece cadere.
"Ops!"Disse, chiamandosi a raccoglierlo.
Oddio,Cassie,stai calma,pensò,è solo mamma Somerhalder!
Edna trattenne un risata.
L'italiana si rialzò.
"Hai già conosciuto Nina?"Le chiese la donna.
"Oh,sì,è una ragazza fantastica!"Esclamò, "E lei e Ian stanno molto bene insieme.."Aggiunse.
Chissà se Edna sapeva la verità.
"Cara,lo so che non sono veramente una coppia.."
"Ah.."Disse,incominciando a tagliare il pane.
Ma certo che lo sa,Cassie! E' sua madre!
"Volevo metterti alla prova.."Disse la donna, "E hai superato il test. Sei riuscita a mentire alla madre dell'uomo che ami,solo perchè lui ti aveva giurato di non dire niente e a nessuno.."
"Bè,quando qualcuno mi dice un..aspetta,l'uomo che amo?!"
Edna chinò la testa di lato, "Mi sbaglio forse?"
"Bè,ecco,io..cioè.."
Porca paletta,e ora che si inventava?!
Possibile che tutti lo capissero?!
Tutti tranne Smoldy però.
"Andiamo,Cassie,si vede che lo ami"
"Da cosa?"
Era solo una semplice domanda.
Tecnicamente non l'aveva ammesso.
"Dagli occhi. Lo guardi come se potesse cadere in pezzi da un momento all’altro. Lo guardi per salvarlo. Lo guardi come un tempo mio marito mi guardava"
"Edna.."
"E anche lui prova qualcosa per te.."Continuò lei.
"N-non è vero.."Sussurrò.
Non sapeva se scoppiare a ridere o a piangere.
Perchè tutti dovevano mentirle?
Tra lei è Ian non ci sarebbe mai stato nulla.
Il suo era un amore non ricambiato.
Perchè lo riusciva a capire sole lei?
"Oh,Cassie,tu non te ne rendi conto ma è così. Ho visto come ti fissa,come parla di te,come parla con te,come ti sfiora,come se avesse paura di farti andare in mille pezzi,come se potesse farti del male anche solo a respirati vicino.."
 
"Fammi vedere un po.."Disse Trevino,prendendo l'indumento dalle mani della romana e aprendolo,per vederlo meglio.
La maglietta era bianca,con un sole disegnato al centro.
"Mh,mica male. E da quando sei diventata una stilista? Pensavo che quella fosse Cassie.."
"Sai,passando del tempo con lei,ho imparato qualche cosuccia.."
"Sto notando.." Sorrise lui, indossando la maglia.
"Mi piace come ti sta il bianco, ti dona.." Fece la ragazza, sistemando una maglia stropicciata che l'attore, pochi minuti prima, aveva indossato e poi tolto, alla ricerca della t-shirt giusta.
"Vedo che hai preso anche un pò di gentilezza dalla piccola Cassie.." Ridacchiò lui, sistemandosi allo specchio.
"Trevino, sono oggettiva"Fece, posando la maglia su uno dei ripiani, "Se stai bene, lo dico senza problemi.."
VAI KATIE, COSì SICURA DI TE STESSA, SEMPRE!
Mike la guardò,strano. Come se fosse confuso.
"Qualcosa non va, Michael?"Chiese la romana,avvicinandosi alla porta.
"No,è che.."
"Che?"
"Ti vedo strana. Diversa. Più tranquilla.."
"Oh,cavernicolo,non lo sai che il mare è sempre calmo prima di una tempesta?"Chiese,facendogli l'occhiolino e uscendo dalla stanza.
"Dove vai?"
"Di sotto!"Urlò lei dalle scale.
L'attore fece un mezzo sorriso,si caricò sulle spalle lo zaino e poi la seguì.
 
"I-io non.. Cioè, non voglio dire che tu non conosca tuo figlio perchè non mi permetterei mai, anche perchè non sarebbe possibile.. Ma io non credo sia così.."
"Bè, quando sei innamorata di una persona vedi sempre tutto negativo, purtroppo.. Ma di certo non sarò l'unica a dirtelo.."
"Bè, in effetti.."
"Scommetto che Katie, la moretta tutto pepe, ti assillerà ogni giorno perchè tu le,e ci,dia retta.." Ridacchiò la donna, facendo sorridere anche l'italiana.
"Sì, ma io non sono.." Lasciò intendere lei, "E neanche lui, siamo solo buoni amici.."
"E per quanto vorrai fingere,bambina? Per quanto vorrete fingere entrambi?"
"Nessuno qui sta fingendo,Edna.."Disse, disponendo le fette di pane una affianco all'altra, "L'unica che finge qui,sono io. Io fingo che per me sia solo un amico,quando anche solo il fatto di vederlo mi manda in confusione,riducendomi a un vegetale che cammina,bè,quelle rare volte che riesco a camminare.."
"E allora diglielo! Ti toglieresti il dubbio.."
Cassie scosse vigorosamente la testa, "Mai. Non farò mai il primo passo,soprattutto se so che soffrirò. L'ho fatto una volta. Ero un prima media,era una stupida cotta,ma ci sono rimasta scottata. Ecco perchè posso risultare fredda. Non mi espongo più"
"A volte bisogna correre qualche rischio per ottenere ciò che si vuole. Nessuno ha mai detto che sia facile"
"Sì,ma non hanno neanche detto che sia così difficile"
"Ricorda soltanto le mie parole, d'accordo?" Accennò un sorriso, "Amare vuol dire anche rischiare.."
E chi se le scorda queste parole, Edna!
La ragazza annuì, "L'apprezzo questa chiacchierata, Edna.." Sorrise, concentrandosi subito sulle fette di pane, cercando di tranquillizzarsi.
"Buongiorno di nuovo belle signore!" Esclamò Michael, entrando in cucina con Katie, "Ian?"
"Eccolo!" Sorrise la romana, dando una pacca sulla spalla all'attore appena arrivato, il quale le spettinò i capelli in segno affettuoso, diretto verso Cassie.
"Buongiorno.." Salutò l'attore con un bacio sulla guancia Cassiopea, che ricambiò.
Edna le mandò un'occhiata, in riferimento al comportamento del figlio, e poi saluto Somerhalder, "Buongiorno caro.."
"Cosa fai?" Chiese l'attore.
"Preparo panini per una bella giornata in barca.." Sorrise lei.
"Mi sta aiutando.."Aggiunse Edna, "Così abbiamo avuto modo anche di chiacchierare un po.."
"E che vi siete dette?"Chiese curioso.
"Oh,cose tra donne caro.."Rispose Edna, prendendo i panini di Cassie,avvolgendoli nella carta stagnola.
"Non è che state complottando qualcosa?"
"Nah.."Fece Cassie, "Altrimenti Katie sarebbe stata qui con noi.."
"Vabbè,tu e mia madre che fate comunella è peggio della seconda guerra mondiale.."
"Bro,qualsiasi donna che fa chiacchiera con un'altra donna è preoccupante!"Disse Mitch.
Cassie e Katie rotearono gli occhi.
"Ecco caro.."Disse Edna,porgendo al figlio il cesto da picnic.
"Lo prendo io!"Disse Cassie, "Ian ha già lo zainetto.."Aggiunse.
La donna le passò il cesto e poi diede un bacio a Smoldy.
"Fate attenzione e non tornate tardi.."Disse,sorridendo a tutti affettuosamente.
"Tranquilla Edna. Al massimo torniamo senza Katie che sarà,casualmente,dispersa in mare.."Disse Mike.
"Michael,ricordi cosa ti ho detto pochi minuti fa? Ecco,stai molto attento.."
"Vabbè,ciao mamma.."Disse Ian e spinse tutti fuori casa.
"Come ci arriviamo al molo?"Chiese Katie.
"Con questo!" Rispose Smolder,aprendo il garage e scoprendo un pick up,blu scuro,un po arrugginito.
"Me lo hanno regalo i miei quando avevo 17 anni. Diventando un modello e un attore l'ho usato poco. Se c'è qualche ammaccatura è colpa di Robyn.."Disse,sorridendo.
Ian ci entrò,fece retro marcia e portò il veicolo sul vialetto.
"Ma qui ci sono solo due posti.."Disse Cassie.
"Tu e Katie salite sul retro!"Disse Mike,correndo a sedersi accanto all'amico.
"Molto principesco da parte tua,Trevino.."Disse la romana,salendo sul retro.
"Almeno non soffrirete il caldo.."Disse Mike.
"Shut up,Trevino!"Dissero insieme la due ragazze.
"Dici che hanno le loro cose in contemporanea?"Sussurrò ad Ian,cercando di non farsi sentire.
L'amico rise e scosse la testa,poi partì.
Una volta arrivati al molo,Ian scese dall'auto e andò a parlare con un uomo.
Il guardiamo probabilmente.
Michael scaricò gli zainetti e il cestino da picnic,poi aiutò le due amiche a scendere.
"Bene. La barca non è stata toccata e inoltre Colin mi ha detto che l’oceano oggi è favoloso per navigare.."Disse Ian,tornando dal gruppo.
"Ottimo!"Esclamò Trevino,iniziando a camminare verso il molo.
"Tieni.."Disse Smoldy,posando sulla testa di Cassie il suo capello, "Così hai la testa riparata.."
"O-oh,posso davvero?"Chiese.
Oddio,le aveva dato il suo cappellino bianco con la fascia nera.
CASSIE MANTIENI LA CALMA!
"Ma certo"
"E tu cosa userai?"
"Questa.."Disse,indicando la bandana blu,affrancata alla testa.
"Allora grazie!"Disse lei, prendendolo a braccetto,iniziando a seguire l'altro attore e l'amica.
Una volta arrivati davanti alla barca,Katie e Cassie,non riuscirono a mantenere il loro stupore.
Era una meraviglia!
Tutta bianca con degli inserti in legno chiaro,due vele enormi e grandissima.
Prima di salire attraverso un ponticello,Katie lesse "TAMATA" sul dorso.
"Ian?"
"Sì?"
"Che significa 'TAMATA'?"
"Oh,hai notato la scritta. E' un nome polinesiano che significa 'provaci se no non saprai mai'.."
A quelle parole,Cassie inciampò andò a scortarsi contro la schiena di Trevino.
"Oh!" Esclamò Michael, voltandosi subito verso la ragazza per afferrarla, "Tutto a posto?"
"S-sì" Rispose la ragazza, ancora scossa per il significato della barca, "Sì, sì.." Ripetè.
E dai,ora è destino,anche la barca no!
Ian salì sulla barca e poi porse la mano verso l'italiana per farla salire, "Attenta piccola Cassie, se qui cadi vai dentro il mare.." Disse Ian.
"Io mi preoccuperei più per te, amico.." Ridacchiò Mike.
Cassie scosse la testa e afferrò la mano dell'attore.
Appresso l'italiana, salì l'altro attore, "Vuoi salire o vuoi passare la tua giornata sul pontile?" Chiese, osservando la romana ancora sulla terraferma, mentre sistemava le ciocche che finirono sul suo viso con una folata di vento improvvisa.
"E non togliermi il desiderio di ucciderti e disperdere il tuo corpo nell'oceano? Pft, neanche se mi pagano!" Fece un sorriso sghembo, "Mi dai una mano a salire?" Chiese poi, sporgendo il labbro inferiore.
Nel frattempo Cassie stava aiutando Ian a spiegare le vele, "Sbaglio o oggi Katie e Mike sono piuttosto tranquilli?"Chiese lui.
"No, non sbagli.. Forse avranno preso una tregua.." Ridacchiò lei.
Dovremmo prenderla anche noi!, pensò.
"Piccola Cassie", Si avvicinò a sua insaputa l'attore, verso la ragazza piegata, piegandosi a sua volta, "Questa va legata così.." Spiegò, sfiorando le sue mani, "Così, ecco.." Si girò, sfiorando così il naso della giovane.
"Oh.."Disse Cassie,attraversata da una scossa.
Fece un possa indietro,fingendo di osservare la vela, "In effetti così sembra più salda,grazie"
"Figurati. Sono sicuro che imparerai.."
"Allora,CAPITANO,qual'è la nostra meta?"Chiese la ragazza,seguendo Ian verso la cabina di comando.
"Laggiù"Rispose lui,indicando un punto all'orizzonte, "Ma,per prima cosa,ti infili questo.."Aggiunse,passandole un giubbotto di salvataggio.
"E che me ne faccio?"
"Bè,lo indossi e eviti di morire annegata"
"Ma se prendo il sole,mi rimarrà il segno!"
"Lo tieni solo finchè non ci fermiamo.."
"Ma.."
"Cassie"Disse serio, "Per favore"
Lei sospirò, "Ok.."
"Grazie piccola.."Disse Smoldy,sorridendo, "Su,vieni qui.."Disse,vedendola in difficoltà nell'allacciare il giubbettino, "Ti aiuto io.."
 
"Ma,non saprei,non è che ho così tanta voglia di sentirti starnazzare per tutto il giorno.."
"Io non starnazzo!"Esclamò Katie,indignata.
L'attore rise,"Oh,lo so.."Disse,allungando una mano verso di lei. L'italiana l'afferrò, "Ti sento quando canti sotto la doccia"
La romana si bloccò, "M-mi senti?"
"Sì.."
"M-ma io non canto mai.." Corrugò la fronte imbarazzata, sorpassandolo.
"Giusto, allora sono le paperelle con le quali fai il bagno.." La prese in giro lui.
La ragazza, con le spalle rivolte all'attore, si passò una mano fra i capelli, "Bella giornata, non trovi?"
"Guarda che hai una bella voce.." Continuò lui, prendendola per i fianchi.
 
"Grazie"
"Devi toglierti i vestiti prima.."Le fece notare.
Cassie arrossì violentemente,sgranando gli occhi.
"Nel senso..rimani in costume"Si corresse l'attore,notando la sua espressione e il suo cambio di carnagione.
"Ah,certo"
Si tolse il giubbettino. Con mani tremanti la ragazza si sbottonò i pantaloncini e poi li fece scivolare lungo le gambe. Dopo si tolse la camicetta, rimanendo con un costume a fascia a due pezzi color canarino.
Con fatica,alzò gli occhi,cercando quelli di Smoldy e notò che lui la stava fissando.
Rimasero così per un po.
"A-allora,me lo chiudi o no questo robo?"
"Certo,scusa.."
Cassie rindossò il giubbotto.
Con movimenti leggeri,Ian glielo chiuse,poi però il ragazzo si bloccò.
"Che cos'è quello?"Chiese,indicando il tatuaggio obliquo che si intravedeva sul fianco destro.
"N-niente"
MERDA,HA VISTO IL TATUAGGIO.
"Cassie,lo vedo"
"C-che cosa?"
"Il tatuaggio"
"Non è vero"Disse lei,girandosi.
"Sì,invece. Che c'è scritto?"
CHE TRA DUE SECONDI SARÒ' MORTA,ECCO CHE C'E' SCRITTO.
C'E SCRITTO: "HIC ET NUCN" PER TUTTI GLI DEI DELL'OLIMPO!
"Ma niente di importante"
"Dai,fammelo vedere!"
"No, ti ho detto che non è niente di importante.." Divagò lei, cercando di coprire il tatuaggio.
"E' una cosa privata?"
"No, ma sì.. Cioè, è solo uno stupido tatuaggio.."
"Ho capito, riguarda la persona di cui sei innamorata.." Disse freddo, quasi distaccato.
SE SOLO SAPESSI CHE RIGUARDA TE!
CHE IO SONO INNAMORATA PERSA DI TE!
DI TE, BROCCOLO!
"Eh?! No, no, no, no!"
"Va beh, ho capito, lasciamo perdere.." Disse l'attore, facendo finta di sistemare le cose su un ripiano della cabina.
Fiu'! Finalmente, pure questa l'ho scampata per ora..
Non appena la ragazza si distrasse, l'attore la prese per i fianchi e la girò sul lato destro.
 Ian si bloccò non appena lesse il tatuaggio, posando successivamente il suo sguardo su quello impaurito dell'italiana.
Cassie non sapeva cosa fare.
Era completamente pietrificata.
E ora che gli dico?!
"Hic et nunc"Lesse Ian,ad alta voce, "Il mio stesso tatuaggio"
"No,cioè,sì.."
"Da quanto ce l'hai?"
"Da qualche mese ormai"Rispose,con la bocca così secca da fare invidia al deserto del Sahara.
"Perchè? Perchè l'hai fatto?"Chiese.
"Perchè mi piaceva"Rispose lei,persa nei suoi occhi.
"E per nessun altro motivo?"
"Ci dovrebbe essere un altro motivo?"
"No,scusa. Ti sta bene.."Disse,sfiorandogli la scritta con un pollice.
"Grazie"
"Ti ha fatto male?"
Non quanto il sapere che non ti avrò mai.
"Un po"Rispose,trattenendo il respiro.
 
"Cerchi di adularmi,cavernicolo?"
"Ci sto riuscendo?"
"Forse"Rispose Katie,ridacchiando.
"Wow,Katie,non lasciarti andare così,ci conosciamo da solo un mese!"
Lei gli diede uno schiaffo affettuoso sul petto e poi scivolò via della sua stretta.
La romana andò verso la cabina di comando ma subito vide Ian e Cassie in un momento, secondo lei, piuttosto intimo.
Cazzo, forse è la volta buona!, pensò Katie.
"Che stai facendo?" Domandò Mitch, intenzionato ad entrare.
"Niente!" Sobbalzò la ragazza, sbarrandogli la strada.
L'attore corrugò la fronte, "Oggi sei davvero strana. Ian e Cassie sono lì dentro giusto?" Chiese, cercando di passare.
"Ehm, boh,penso di sì.." Divagò lei, sbarrandogli nuovamente la strada.
"Penso che sia ora di partire. Vado a chiamar..."
"NO!" Lo interruppe Katie, "V-vedi, io.. è che.. D-devo parlarti Mike!"
CAZZO CASSIE, SE NON CI FAI ALMENO UN BAMBINO ADESSO, TI UCCIDO!
"E che mi devi dire di così urgente?"
"Ecco..io..mh,credo di soffrire il mal di mare"
"Tranquilla,ho delle cicche e dei braccialettini per la nausea"
"N-non credo funzionino con me"
"Gli hai mai provati?"
"No"
"E allora come fai a sapere che non funzionano?"
"Sesto senso da donna"
"Sesto senso da stupida"
"STUPIDA?!"
"E io che credevo che oggi sareste stati calmi.."Disse Ian,comparendo alle spalle della romana, "Vieni Mike? Dobbiamo partire.."
"Certo bro!"
I dure ragazzi andarono in cabina,mentre le Cassie e Katie rimasero sole.
"Che stava succedendo prima?"Chiese la romana.
"Mi ha visto il tatuaggio.."Rispose l'amica sospirando.
"COSA?! E CHE HA DETTO?"
"Niente,mi sono inventata una scusa. Non potevo mica dirgli che l'avevo fatto perchè lo amo così tanto da fare il suo stesso tatuaggio!"
L'amica passò una mano fra i capelli, bloccandola al centro della testa, ancora con un'espressione shockata.
"Katie, ti prego parla.."
"No, io non ci credo. Ma non era il momento giusto per dirglielo?" Riprese poi a respirare lei.
"Cosa? E a che pro? Per prendere un'altra delusione?"
"Cassie.." Assunse un'espressione annoiata Katie.
"Non staremo mai insieme, quindi tanto vale godermi questi momenti qui.."
"NON CAPISCI UN'EMERITA CEPPA! Lasciatelo dire.." Esclamò l'amica, "Proprio perchè sei qui per goderti ogni minimo secondo, dal momento che il nostro Ian Somerhalder qui presente è cotto di te, avresti fatto bene a dirgli la verità.."
"Sì, magari.." Sbuffò l'italiana.
 
"Amico, che succede?" Chiese Trevino, vedendo l'amico piuttosto nervoso.
"Eh?"Fece sovrappensiero, "No, niente.." Continuò dopo.
"Sì, certo. Non me la racconti giusta, sputa il rospo!"
"E' che io non ci capisco niente di donne.." Si lamentò Ian.
"Ho capito si tratta di Cassie. Quando riguarda lei, bisogna strapparti le parole di bocca.."
L'attore non parlò.
"Dai, almeno un indizio, man!"
"Guarda i fianchi di Cassie.." Mormorò di fretta.
"Somerhalder,non credevo che avresti mai detto una cosa simile"Esclamò Trevino,con finta indignazione, "Sei sicuro? Non è che è una specie di tranello per vedere se sono in qualche modo attratto dalla stellina?"
"Mike,non sto scherzando,guardale il fianco destro"
"Cavolo,deve essere una cosa seria. Guarda che cera! Sei bianco cadaverico!"
Ian non rispose.
"Ok,va bene,va bene. Ma non posso andare li da lei e fissarla come un maniaco!"
"Perchè? La parte dello stupratore ti si s'addice secondo me.."
"Bro,accendi sta barca e metti il pilota automatico,ho bisogno di te.."
 
"Ma puoi farlo,Cassie! 'Magari' che vuol dire? PUOI FARLO!"
"Katie.."
"Hey ragazze!"Disse Mike,facendogli segno di seguirlo.
La braca iniziò a muoversi e Ian uscì dalla cabina.
I ragazzi raggiunsero degli sdraio di legno.
"Sedetevi.."Disse Trevino.
"Perchè?"Chiese Kat.
"Voi fatelo.."
Le due sospirarono e poi si sedettero.
Gli attori si misero uno affianco all'altro,si guardarono e poi iniziarono a reppare.
"I'm on a boat!"Disse Mitch.
"I'm on a boat!"Continuò Ian.
Le due si guardarono con un'espressione che esprimeva un vero e proprio 'What the fuck?!' e poi scoppiarono a ridere.
"Spero non vi dedicherete al rap, perchè davvero siete negati.." Corrugò la fronte Katie, ancora piegata in due.
Mike cominciò a fare delle mosse, portando prima la mano sulla fronte come se fosse sull'attenti e spostandola poi verso l'alto, seguito dall'amico, "Voglio vedere se sai fare questo!"
"Ma vi siete presi qualcosa?" Chiese stranita Cassie, ridendo.
OK, ERA PIU' CHE EVIDENTE CHE IL PIANO DI MR. TREVINO ERA QUELLO DI FAR ALZARE IL GIACCHETTO DI CASSIE PER SCOPRIRE IL FIANCO, SI ERA MICA CAPITO?
"Dai, ho fatto anni di hip hop, posso smerdarti quando e come voglio Trevino, ritirati.." Ribattè Katie, alzandosi.
"Ci sto!" E l'attore fece cenno alla ragazza di sfida, lasciandole il posto.
"Vieni qui, aiutami!" Esclamò la romana, trascinando con sè la ragazza.
Ora i due attori si erano seduti e le ragazze erano davanti loro, in piedi, a ripetere la loro esibizione.
"Katie,lo sai che sono negata in ste cose!"Sussurrò isterica Cassie all'amica.
"Sentì,loro ci hanno lanciato una sfida e noi da vere bulle del ghetto dobbiamo per forza accettare!"
"Kat,NON SIAMO BULLE DEL GHETTO!"
"Va bè,dettagli! Recita un po"
"Ma se faccio schifo a recitare"
"Cassie,taci,che ti ho visto fingere di piangere più di una volta per far sgridare tuo fratello dai tuoi.."
"Bè.."
"Noi stiamo aspettando.."Disse Trevino,sorridendo falsamente.
La romana afferrò l'amica per il giubbino di salvataggio, "Forza,un po di coraggio"
Cassie sospirò rassegnata e si sistemo fianco all'amica.
"Forza inizia"Le disse la romana.
La ragazza la fulminò con lo sguardo.
E ORA CHE SI INVENTAVA?!
"Em..sì..mh,Cassie,Katerina,ah - ah,feat nessuno"
"Yo,yo"Aggiunse l'amica.
"Ah,pensiero,think,pensamiento.."
"Cassie,katerina"
"Ti preparano la pastina.."
"Di mattina"
"Ma stai attento alla pecorina!"
"La pecorina!"
"Se bussano alla porta alle sette di mattina,ti chiederai.."
"Chi è?"
"Ma sono Cassie e katerina!"
"Ah - ah un pensiero,peniero(?) che viene dal sentiero del nostro cuore.."
"Con tanto amore!"Concluse Katie.
Le due incrociarono le braccia all'altezza del petto e poi si misero spalla contro spalla.
Nel farlo,Cassie alzò leggermente il giubbino,scoprendo così il tatuaggio.
Michael schiuse leggermente la bocca, con un'espressione stupita.
"Piaciute, eh?" Fece la romana, guardando l'amica compiaciuta.
Il ragazzo deglutì e guardò l'amico affianco, "Ma quello è..." Cominciò Mike, con una velocità nel parlare pari a quella di una lumaca.
"UN VERO RAPPER!" Esclamò Ian entusiasta, per evitare qualche gaffe, "Proprio brave!" Disse alzandosi .
"Sì, proprio brave.." Sorrise l'attore, cercando di riprendersi, inarcando le sopracciglia, continuando a fissare Cassie.
"Mike, tutto bene?" Chiese Cassiopea.
"Sì, sì, scusate ero sovrappensiero. E' che mi faceva un pò male il fianco.." Lanciò la battutina all'amico, facendogli l'occhiolino.
"Mike.."Disse Ian,con voce un po minacciosa.
"Che c'è? Non è mica colpa se mi fa male.."
"Cassie che ne dici di venire a vedere come guidare la barca?"
"Oh,sì,ti prego"
"Vieni anche tu Katie?"
"Sì.."Rispose lei,fissando Trevino, "Andate avanti,io vi raggiungo"
"Ok,baby!"Disse Cassie,seguendo Ian verso la cabina.
Appena i due si furono allontananti,la romana si avvicinò a Mike.
"Stai nascondendo qualcosa"Disse seria.
"Hey,Sherlock,calmina. Non sto nascondendo proprio nulla io.."
"Eppure gli sguardi complici tra te e Smoldy gli ho visti"
"Nahh,che sguardi complici e complici"
"Mike.."Disse,facendo un latro passo avanti, "Non sto scherzando. Dimmelo"
"Ma niente" Si alzò lui, sorpassandola, "Mi faceva male il fianco.." Si fermò, stiracchiandosi, mantenendo sempre le spalle verso lei.
"Non sei proprio bravo a mentire eh.." Disse lei, piazzandosi davanti a lui.
Lui incurvò le labbra in un sorriso.
"Credo di aver capito.." Fece Katie, allacciando le braccia al collo dell'attore.
"Cosa?" Chiese lui, prendendola subito per i fianchi.
"Il dolore al tuo fianco.." Sorrise lei, roteando gli occhi.
"Mossa fatta male o sto per morire, Dottoressa Olson?"
"No, posso ucciderti solo io.."
"Beh, allora è una mossa fatt.."
"Cassie"Lo interruppe lei, "E' per Cassie, giusto?"
 
"Ma quanto ci mette Katie?" Chiese Cassiopea.
"Piccola Cassie non vuoi concedere un pò del tuo tempo prezioso al qui presente Ian Somerhalder?"
"Sei mio marito, come non potrei?"Scherzò lei.
Però a me quei due non me la raccontano giusta!, pensò l'italiana.
Smoldy iniziò a spiegarle le varie funzioni dei dieci mila bottoni che vi erano sul pannello di controllo.
Cassie,anche se interessata (poteva anche spiegarle matematica che lei comunque l'avrebbe trovata affascinante),non riusciva a non pensare a quello successo poco prima.
Ian le aveva visto il tatuaggio.
Ok,che era un po tonto perchè ancora non aveva capito che gli piaceva,ma non così tanto.
Qualche sospetto gli deve essere venuto per forza!
Oddio già si immaginava la scena.
 
"Cassie?"
"Sì,Ian?"
"Guarda che lo so"
"Sai cosa?"
"Che il tatuaggio l'hai fatto perchè il ragazzo che ami sono io.."
"No,è che..."
"Ascoltami,tu sei una cara ragazza,ma io non ti amo"
 
Oddio,al solo pensiero le veniva da vomitare.
"Hey,piccola Cassie,tutto bene?"
"Mh? Eee..è che,no,non mi sento bene"
"Lo vedo,sei sbiancata"
"Credo di aver mal di mare.."Mentì, portandosi una mano alla tempia destra.
"Ok,vieni,siediti"Le disse,mostrandole uno sgabellino.
La ragazza fece come le era stato detto.
"Forse è meglio se ti togli il giubbettino"
"EH?!"Chiese,alzandosi di colpo, "NO,NO,LASCIA STARE,STO BENISSIMO!"
 
"E tu..?"Chiese,tra il confuso e lo stupito.
"Ho visto che le fissavi la pancia e,a meno che non ti sia preso una cotta per la sua patatina,le hai fissato il fianco. Quello con il tatuaggio"
Lui sorrise per l'ironia della romana, "Dovresti fare la detective.."
"Oh, ma io lo sono già.."
Rimasero in silenzio.
"Se vuoi saperlo, non me lo aspettavo.."
Katie gli rivolse il suo sguardo.
"Per il tatuaggio. Cioè, non avrei immaginato. So che è cotta del nostro amico, ma.."
La ragazza lo interruppe subito, "Non è proprio cotta.."
"Katie.." Ridacchiò lui, "Capisco che vuoi parare il culo alla nostra piccola Cassie, ma ormai la cosa è palese. Come se ti dicessi che da parte di Ian non ci fosse interesse verso lei, ci crederesti?"
"No, va beh. Però, a questo punto starebbero già insieme, non credi?"
L'attore rimase in silenzio e poi abbassò lo sguardo, "Non è sempre così" Poi alzò lo sguardo verso lei, "Non credi?"
 
"Cassie, stai male. Hai bisogno di toglierlo.."
"N-no! Così, così mi sento più sicura.."
"Piccola Cassie, di solito non sono un cavernicolo, ma ora sei bianca cadaverica e mi sto preoccupando, quindi sarò costretto..”
"Ian, sto benissimo, davvero!" Esclamò, alzandosi, impanicata.
Il ragazzo l'afferrò per le braccia, tenendola ferma immobile in piedi e rimasero per un pò a guardarsi negli occhi.
Lui, lentamente, cominciò a sbottonarle il giubbotto, facendo scorrere lo sguardo su ogni centimetro di pelle che si scopriva mano a mano.
Cassie non sapeva se guardarlo o distogliere lo sguardo e quando i lori occhi si incontrarono,decise di prendere la seconda opzione.
Possibile che con un solo sguardo potesse farla sentire così indifesa?
"Ecco fatto"Disse lui,buttando il giubbetto a terra.
"Grazie"
Gli occhi di Ian si posarono sul suo tatuaggio e,con le mani lo sfiorò,per la seconda volta in quella mattinata.
Oddio,Cassie,e tu ti lasci toccare così?
RIBELLATI!
E come fare,se quello che stava provando e piaceva al tal punto da non riuscire a pensare ad altro?
 
Katie inclinò la testa di lato.
Stava forse insinuando qualcosa?
Si stava riferendo a loro due?
Scosse la testa.
No,Kat,niente film mentali,smettila!
"Katie?"
"Mh?"Fece lei un po sovrappensiero.
"Vieni,andiamo da quei due. Devo dire a Ian di aumentare la velocità. Sicuramente non avrà ancora tolto il pilota automatico"
"Già.. Ho voglia di abbronzarmi.."
"Per quello ci sarà tempo.."
"Perché che altro dovrei fare?"
"Dedicarmi un pò del tuo tempo?"
 
"Cassie.." Sussurrò Ian, continuando a massaggiare il fianco della ragazza dov'era situato il tatuaggio, tentando di eliminare le distanze il più possibile.
CASSIE, RESPIRA!
"Io..." Cominciò, e la mano sudata dell'attore tremò lievemente.
CHE VOCE SEXY!
"Oh, qualcuno sta diventando dolce.." Lo stuzzicò lei.
"No, è che ho in programma di affogarti.." I due cominciarono a ridere ma subito si bloccarono, facendo scansare di colpo gli altri due.
"Abbiamo forse interrotto qualcosa?"Chiese Trevino,un po' sarcastico.
"N-no"Rispose Cassie,abbassando lo sguardo imbarazzata.
"Stavo mostrando a Cassie i vari bottoni"
"Già..bottoni"Disse Mike,ridendo sotto i baffi.
Katie gli diede una gomitata e lo guardò male.
"Comunque,bro,credo che ora tu possa togliere il pilota automatico,no? O devi mostrare altro alla nostra stellina?"
"Sì, sì, certo.." Corrugò la fronte Ian, cercando di toccare i bottoni, ma ancora confuso, non riusciva a connettere il cervello.
"Magari è meglio se faccio io.." Si avvicinò Mike, con un ghigno.
Mentre i due erano di spalle, Katie faceva segni strani per cercare di comunicare con l'amica.
La romana corrugò la fronte, sgranando gli occhi e l'amica, per rispondere a quella domanda non pronunciata, indicò dapprima l'attore e poi si massaggiò il tatuaggio e fece una faccia disperata.
La romana inspirò tutto d'un tratto, emettendo quasi un urlo, facendo girare Michael.
La ragazza subito si passò una mano dietro il collo, guardandosi intorno.
Notando il silenzio, guardò l'attore, "Che c'è?" Chiese secca.
"Non so, sembrava stessi per collassare.."
"No, ma che dici, voi continuate a guidare 'sta barca che poi voglio prendere un pò di sole!" Divagò lei.
I due attori guidarono la barca ancora per una ventina di minuti,poi decisero di fermarsi.
"Finalmente!"Esclamò Katie.
"Bene,ragazzi,noi andiamo a prendere il sole"Disse Cassie.
Le due amiche si guardarono negli occhi e poi,tutte felici,si diressero verso gli sdraio.
Cassie passò un telo all'amica e,dopo averli sistemati,le due si stesero.
Passò qualche minuto,poi un'ombra comparve davanti a Cassie.
All'inizio cercò di ignorarla,poi,contro voglia,aprì un occhio,ritrovandosi davanti Ian.
"Sì?"Chiese.
"Hai dimenticato questa"Rispose lui,sventolandole davanti il tubetto della crema solare.
"Oh,grazie"Disse lei,mettendosi a sedere e allungando una mano verso l'attore.
Lui scosse la testa,"Lascia,faccio io"
Cassie spalancò gli occhi e poi girò il viso verso l'amica.
Stava ascoltando la musica e aveva gli occhi chiusi.
E ora?!
"N-no, non preoccuparti, tranquillo.." Sorrise goffa lei.
Lui sorrise, "Dai, non fare la timida.."
"Non sono timida, dai, posso farcela anche da sola.."
"Sei timida.." La sfottè lui.
"Va bene, ho capito, vuoi fare il gentiluomo affinchè io ti sposi.." Fece saccente lei, sperando di non morire all'istante.
Lui ridacchiò, scuotendo la testa, "Dai, vieni qui.."
La romana aprì gli occhi e vide Ian alle prese con la crema e già aveva immaginato quel che sarebbe successo.
MEGLIO NON ASSISTERE A MOMENTI IMBARAZZANTI!, pensò lei.
Si alzò, silenziosamente, accorgendosi di avere ancora il top, anche se arrotolato fin sotto il seno.
Convinta del fatto che Michael fosse in cabina, raggiunse l'altra parte della barca e sfilò la maglia, rimanendo in bikini.
"Mh, ma che bella vista.." Sentì dietro di lei.
Katie fece un salto alto tre metri.
"Da quanto sei lì?!"Chiese,portandosi una mano al cuore,che martellava all'impazzata.
"Oh,da abbastanza tempo"Rispose,facendo un sorriso sghembo,incrociando le braccia al petto.
La romana deglutì rumorosamente.
Trevino non indossava la maglietta.
Era rimasto solo in costume e quella posizione non faceva altro che accentuare il suo fisico mozzafiato.
Muscoli.
Fianchi stretti.
"Attenta,Katie,se continui così finirai per consumarmi"
 
Cassie si schiarì un po la gola e poi fece spazio all'attore.
Ian le si sedette davanti.
"Dammi il braccio sinistro"
La ragazza fece come le era stato ordinato.
Smoldy si mise un po di crema sulle mani e poi iniziò a spalmargliela sulla pelle,con movimenti leggeri,premendo nei punti giusti.
Fece la stessa cosa sull'altro braccio.
Poi passò la mano sul decoltè.
Cassie trattenne il respiro e ringraziò il cielo di stare indossando gli occhiali da sole,così che lui non potesse vedere quanto le piacessero le sue carezze.
Con un movimento veloce,Sexyhalder spostò la mano sulla sua pancia,ma la ragazza lo fermò.
"Lascia,qui faccio io"Disse,con la voce un po roca.
"Okey"Fece lui,tra il divertito e il serio.
Velocemente si spalmò la crema su pancia e gambe
"Ecco fatto!"Disse soddisfatta.
"Bene,ora sdraiati che te la metto dietro"
Che te LO metto dietro,disse Pervi.
OH CAZZO!
 
La romana sorrise falsamente, inclinando la testa di lato, "Quanto sei spiritoso.."
"Beh, devi ammettere che hai mangiato un pò troppo in questi giorni eh.."
"Sì, certo, con voi che vi nutrite di aria..."
Katie rispose, ma appena si rese conto dell'appunto fatto dall'attore per stuzzicarla, sgranò gli occhi, "Ah, ma brutto cavernicolo! Mi stai dicendo che sono grassa?"
L'attore scoppiò a ridere, "Buongiorno Katie, buongiorno.." La prese in giro.
Subito lei corrugò la fronte, "Oh, giusto, scusa, dimenticavo di star parlando con Mr. Macho, scusa, davvero.." Scosse la testa, prendendosi gioco di lui.
L'attore subito si alzò, "Perchè, vorresti dire che non ho un bel fisico?"
"Che? Eh? NO, NO, NO!" Esclamò lei, sgranando gli occhi.
"Oddio, che ho fatto?" Si spaventò lui, vedendo la ragazza irrigidirsi e dare quasi i numeri.
Ok, togliamo il 'quasi'.
 
"Ma Smoldy, ma... Che cose sono?" Domandò, tra l'indignato e l'imbarazzato.
"Ma volevo soltanto spalmartela sulla schiena.." Spiegò Ian, facendo muovere a destra e a sinistra la boccetta della protezione solare che aveva in mano.
La vista della ragazza divenne più nitida e collegò.
...Cazzo, Cassie, sei una vera pervertita! Ma cosa avevi pensato?!, pensò tra sè e sè.
"N-no, è che"Cercò di uscire da quella situazione, "E' una zona molto delicata per me, dato che presi l'insolazione anni fa, e quindi devo metterla da sola, insomma, devo metterne la giusta quantità..."
"E come pretendi di fare?"Chiese un po divertito.
"Bè,così"Ripose,portandosi una mano dietro la schiena a fatica,"Poi così"Mostrò il movimento con l'altra mano.
"Quindi fai la contorsionista?"
"Va bè,fatto sta che così faccio un po di sport"Disse lei,ignorandolo.
"Sì,ma non te la spalmi bene"
"Questo lo dici tu"
"Dai,Cassie,lasciatela mettere. Così non solo non fai fatica,ma sei sicura di spalmarla bene. Giuro che te ne metterò un quintale"
"Può mettermela Katie"
"Non c'è"Sorrise Ian.
"Come non.."Si bloccò,girandosi e rendendosi conto che l'amica era sparita.
"Allora?"
La ragazza sospirò,"Ok,ok"
 
Oh,il tuo fisico farebbe invia a un Dio greco,pensò.
"Non ho mai detto questo"Disse la romana,evitando il suo sguardo,"Ma mi chiedo: con tutti quei muscoli,il tuo cervello come fa a respirare? Di certo sarà piccolo.."
"Oh,Katie"Disse con un ghigno stampato in faccia,"Non c'è bisogno di fare la spiritosa. Sei nervosa e lo capisco"
"N-nervosa?!"
"Beh, non capita spesso questo.."
"Questo cosa?" Corrugò la fronte lei, sistemandosi i capelli, tanto per evitare di incrociare il suo sguardo.
"Di stare su una barca, mezzi nudi, in mezzo all'oceano, da sola con Michael Trevino.."
"Beh, allora fortuna che non succede sempre!" Esclamò arrabbiata lei, voltandosi per andarsene.
"Sì, ma io ti piaccio.."
La romana subito si bloccò, rimanendo girata, "Come scusa?"
 
Ian iniziò a massaggiarle le spalle,per poi spostarsi sul centro della schiena, facendole passare le dita svariate volte lungo la spina dorsale.
Troppo intenso per descriverlo,pensò.
Smoldy si spostò poi sulle gambe e,partendo dalle caviglie,face risalire le mani molto lentamente.
Arrivato all'inizio della chiappa sinistra,Cassie arricciò le dita dei piedi.
"Che succede?"Chiese il giovane,notandolo.
"Soffro il solletico lì"
L'attore sorrise, "Farò attenzione.."
No, non posso farmi toccare il sedere da Ian Somerhalder!, pensò lei.
"N-no, non ti preoccupare, fa niente.. E' meglio se poi faccio io.."
"E dai, fidati ogni tanto di me.."
"Mi sono buttata da un tetto, dimmi se questa non è fiducia.." Ridacchiò lei.
"Giusta osservazione" Sorrise lui, "Dai, dammi un'altra possibilità per mettermi alla prova, no?" Domandò, con un sorriso sghembo.
"D'accordo, Smoldy..."
Ian si mise ancora un po di crema sulle mani e poi iniziò a farle passare vicino all'attaccatura del costume.
Cassie strinse gli occhi e digrignò i denti.
Un po per il solletico,un po perchè Sexyhalder le stava massaggiando le chiappe.
Non morire,pensò.
Non morire Cassie.
Ce la puoi fare.
"Ecco fatto.."Disse lui,poco dopo, "Così non dovresti scottarti"
"G-grazie"Disse la ragazza,a fatica,riprendendo a respirare.
"Me ne metti un po anche a me sulle spalle per favore?"
Oh,cribbio!
"C-certo"
 
"Perchè? Vuoi dirmi che non è vero?"
"Sì,esatto"Rispose lei,innervosita dal suo comportamento da strafottente.
A lei piaceva Trevino,questo ormai l'aveva ammesso,ma proprio non lo sopportava quando faceva così. Quando si comportava come se la conoscesse. Quando riusciva leggerle dentro come se fosse un libro aperto,cosa che nessuno era mai riuscito a fare.
"Sai,Katie,io credo che prima o poi dovrai ammetterlo"
"MAI"Disse,scandendo bene le parole.
"Quindi è vero"
"E-eh? NO! Smettila di mettermi in difficoltà!"
"Ma perchè non lo ammetti?" Quasi sussurrò lui.
"Ma a te cosa importa?"
Lui assunse un'espressione interrogativa.
"E se fosse così? Se fosse come dici tu, se tu mi piacessi, avresti soltanto una delle tante fans pazze per te ai tuoi piedi, nient'altro.."
L'attore rimase in silenzio.
"Ti sentiresti forse lusingato per qualche minuto, e poi? Poi.. Cosa cambierebbe?"
 
Cassie si mise sedere.
Smolder le passò la crema,poi le diede le spalle.
L'italiana deglutì rumorosamente e,dopo aver lasciato delle scie di crema sulla pelle dell'attore,iniziò a spalmare.
Tra di loro cadde il silenzio e,più il tempo passava,più Cassie si sentiva nervosa. Doveva assolutamente pensare a qualcosa da dire,prima che la sua bocca iniziasse a parlare da sola.
Dio,che pelle morbida,pensò.
No,no,concentrata!
"C-che bella collana.."Disse alla fine.
"Mh? Ti piace?"
"Sì,dove l'hai presa?"
Ian prese tra le dita il ciondolo a forma di uncino, "Un piccolo souvenir che ho preso alle Hawaii,durante le riprese di Lost"
"Oh, giusto.."
"Hai seguito Lost?"
"Beh, diciamo che ho visto un pò di telefilm in cui apparivi tu.."
"Mh, devo esserne fiero allora.." Ghignò lui, facendo sorridere la ragazza, "La vuoi anche tu?"
"Cosa?"
"Una collana come la mia, così ti ricorderai sempre di me.."
"E' un modo carino per dirmi che poi non ci rivedremo mai più dopo qualche anno di matrimonio?" Scherzò lei, continuando a spalmare la crema, delicatamente.
"NO" Cominciò a ridere lui, "E' una scusa per farmi un bel viaggetto con te alle Hawaii e magari non tornare più.." Gli sorrise lui, girandosi all'improvviso.
"Bè,come meta per il viaggio di nozze non mi dispiacerebbe affetto"Disse lei,finendo di spalmare la crema,abbracciandolo da dietro,poggiando poi il mento sulla sua spalla destra.
Prese il ciondolo dalle sue dita per esaminarlo un po.
"Sì,sì è proprio ca.."Non finì la frase,che Ian si girò verso di lei,facendola cadere in avanti.
Cassie,per cercare di stare in equilibrio e non spiccicarsi la faccia,si girò, finendo così sdraiata sulle gambe di Smoldy.
"Molto meglio"Commentò lui sorridendo e,in un nano secondo,le fece una foto con il cellulare.
"Hey,Smoldy! No!"
"Perchè? Sei così carina"Disse,facendole un'altra foto.
"Carina? Ma se ho i capelli che sono un disastro! Ringrazio solo di avere gli occhiali e il tuo cappello"
"A me vai bene così.."Disse lui chinandosi e posandole un bacio sul naso per poi scattare un'altra foto.
 
Michael divenne serio.
"Credo che cambierebbe tutto,invece"
"Oh,andiamo Michael! L'hai detto tu stesso la prima volta che ci siamo incontrati"
"Che cosa?"
"Hai detto che avresti avuto relazioni solo con ragazze che facevano parte del tuo mondo,perchè così sarebbe stato tutto più semplice"
"E una persona non può cambiare idea?"
"Certo che può"
Il problema è che Katie non si fidava.
Il suo cinismo le stava impedendo di fidarsi di lui.
"Katie.." Disse con un tono di voce più caldo, avvicinandosi a lei.
"Mike, che c'è?" Chiese, con un tono di una domanda retorica, "Non capisco perchè ti soffermi sempre su di me.. Perchè?"
"Forse ci sarà un motivo.."
"E qual è questo motivo?" Domandò, speranzosa, mentre lentamente moriva dentro dall'ansia.
Lui rimase a guardarla fissa negli occhi.
"Trevino", si avvicinò di più lei, "Qual è questo motivo?" Chiese, sfiorandogli per sbaglio la mano.
 
"Come sei profondo, Smoldy.." Lo prese in giro lei, sorridendo, mettendosi più comoda sulle sue gambe.
"Beh, me lo dicono TUTTE.." Ci tenne a sottolineare lui, con un sorriso beffardo.
"Tutte?" Chiese indignata lei, senza ragionare.
"E la piccola Cassie prova un pizzico di gelosia per Ian Somerhalder.." Disse a mo' di canzoncina.
"Beh, non voglio mica sposare un uomo che fa il galletto con tutte.."
"Tranquilla,avrò occhi solo per te"
"E per i nostri figli"Aggiunse Cassie.
"E per i nostri figli"Ripetè lui,sorridendo.
"Bene.."
"Senti,che ne dici di farci un bagno? Sto morendo di caldo.."
"D'accordo"Acconsentì la ragazza,"Vado a chiamare Katie"
"Anche Mike,per favore"
"Sicuramente li troverò insieme"
 
"Bè.."
"Sì?"
"Ragazzi venite a fare il bagno e ho interrotto qualcosa? Chiese Cassie,tutto d'un fiato.
Katie fece un salto alto tre metri.
I due ripresero a respirare regolarmente, "Che succede?" Chiese con un filo di voce la romana, portandosi una mano fra i capelli.
"No, niente, è che pensavamo di farci un bagno e volevamo chiedervi se vi andava, ma non mi sembra il momento, quindi ritorno da..."
"Cassie!" Esclamò Katie.
"Non hai interrotto niente.." Continuò Mike, sorridendo.
L'italiana sorrise e raggiunse, seguita dai due, l'altro attore.
"Dov'erano finiti i piccioncini?" Chiese Ian, prendendoli in giro.
La romana rimase un attimo perplessa, "Tuffiamoci, sto morendo dal caldo!"
Ian assunse un'espressione interrogativa, guardò prima Cassie, poi l'attore e poi la ragazza in questione.
"Oh,lascia stare Ian,le solite cose.."Disse Cassie.
"Quali solite cose?"Chiese la romana.
"Ehh,niente,Kat.."Disse l'amica,guardandosi intorno.
"Cassie che.."
Ma la ragazza non finì di parlare che Cassie la buttò in acqua con una spinta.
Smoldy e Trevino guardarono la ragazza con gli occhi sgranati.
"Che c'è? Se non lo facevo io,l'avrebbe di certo fatto Mike.."
Trevino si chiuse nelle spalle, "In effetti ha ragione.."
"Cassiopea Alexys!"Esclamò Katie,riemergendo, "Sei impazzita?!"
"Mh,forse.."Disse,sorridendo.
"Non osare sorridere! Questa me la paghi"
"Dai,era per scherzare.."
"Vieni qui a dirmelo!"
"Arrivo!"Urlò Trevino,prendendo al rincorsa e tuffandosi in acqua.
La romana chiuse gli occhi, "Non stavo parlando con te,cavernicolo!"
"Ehy,aspettatemi!"Disse Smoldy, "GEROLIMOOO!"Urlò,tuffandosi in uno strano tuffo di testa.
Cassie rise.
"Amico,qui a qualcuno urge un corso di nuoto dal magnifico Trevino"
"Sì,per imparare ad affogare"Disse Katie, roteando gli occhi.
Cassie sorrise alla scena e poi tornò sullo sdraio.
Sexyhalder si accorse della sua scomparsa.
"Ma,dov'è Cassie?"
"Oh,credo sia tornata allo sdraio"Disse Katie,intenta ad allontanare Mike con una mano che stava nuotando con una mano sopra alla testa per imitare uno squalo.
Ian nuotò verso delle scalette che lo riportarono sulla barca.
Cassie non si perse quello spettacolo.
I muscoli delle braccia di Smolder si contrassero prima di poggiare i piedi sul legno della barca.
Scosse la testa e poi si spostò i capelli dal viso,il corpo abbronzato su cui le goccioline scendevano verso il basso lentamente,indesiderose di abbandonare quel corpo e Cassie le capiva benissimo. Addirittura le invidiava.
Improvvisamente si sentì la bocca secca.
"Cassie,perchè non entri?"Le chiese lui, avvicinandosi.
Dopo aver ripreso conoscenza,Cassie si tolse egli occhiali, "Emm,io non so nuotare dove non tocco. Cioè,ho paura.."
"Paura?"
Annuì, "Quando ero piccola,durante il corso di nuoto,dei bambini mi hanno spinta nella piscina 'grande' e da lì ho sempre avuto paura"
"Capisco. E se ti dicessi che starei sempre accanto a te e non ti lascerei mai affogare?"
"Ho ancora paura"
"Dai,ti potrai aggrappare a me,non dovrai neanche staccarti"
"Ian.."
"Cassie,non puoi non fare il bagno,non solo perchè l'acqua è bellissima,ma anche perchè ci sono 40 gradi all'ombra. Finirai per star male"
La ragazza lo guardò negli occhi e valutò la situazione.
Fidarsi o no?
Con Ian era ogni giorno più o meno la stessa domanda e fin ora non l'aveva mai delusa.
Sospirò, "Fammi morire e giuro che torno dall'aldilà e ti prendi a calci nel sedere"
"Uh,allora devo stare attento"
L'italiana si alzò,si tolse gli occhiali e il capello e poi seguì l'attore verso il bordo della barca.
Lui le prese la mano sinistra.
"Pronta?"
La giovane annuì e si portò due dita sul naso.
"Ora!"Urlò Ian e i due saltarono.
Molto alla Joey e Pacey, pensò Katie emozionata nel vederli.
Appena riemersero dall'acqua, Cassie era poggiata alle spalle dell'attore.
"Smoldy, avete preso questa scena da Dawson's Creek, non vale!" Li prese in giro Katie.
Mike poggiò un braccio attorno alle spalle di Katie, "Sei fissata con 'sto telefilm!"
"Giuro che non so spiegarmi come fai ad interpretare un personaggio nel suo telefilm!" Esclamò spingendo la testa dell'attore sott'acqua.
"Qui puoi affogarlo.." Affermò Cassie.
"Piccola Cassie, non dirlo o lo farà davvero.."
La ragazza gli strinse le braccia al collo, "Hai ragione. Poi chi mi farebbe ridere?"
"E io scusa?"Chiese Smolder,indignato.
"Oh,anche tu mi fai ridere. Però Mike è unico"
"Ah,finalmente qualcuno che lo capisce!"Esclamò lui,riemergendo.
Katie lo rispinse sott'acqua di nuovo,ma stavolta lui la prese per i fianchi e la portò giù con lui.
Cassie e Ian guardavano la scena sorridendo.
"Allora,facciamo un giro?"Le chiese Smoldy.
"Un giro?"Chiese confusa lei,piegando la testa di lato.
"Una nuotata"
"Ian.."Disse Cassie,guardandolo con faccia preoccupata.
"Fidati di me.."Disse lui.
"Non fai altro che ripetermelo"
"Ti ho mai dato motivo per dubitare di me?"
"No"
Sexyhalder sorrise.
"Metti le tua mani sulle mie spalle"
Cassie fece come le era stato detto.
Ian prese un respiro profondo e poi si immerse,iniziando a nuotare.
 
La romana ritornò subito a galla e così anche l'attore, ritrovandosi a meno di cinque centimetri, "Io ti uccido!" Esclamò lei ridendo mentre strizzava gli occhi per l'acqua salata.
Quando li riaprì, si perse in quelle due pozze nere che studiavano il suo volto.
Possibile che con quaranta gradi all'ombra stesse rabbrividendo?
"Non dirmi che hai freddo.."Disse Mike.
"Mh? No,ma che freddo"
"E allora questo cos'era?"Chiese,imitandola.
"Un...un'alga mia si era attaccata al piede e ho dovuto toglierla.."
Un'alga,Katie?
SERIOUSLY?!
"Un'alga?!"
"Eh sì.."
"Ma qui non ci sono alghe.."
"E che vuoi! Sarà capitata solo a me, con la fortuna che mi ritrovo.."
"Tu sfortunata? E perché?" Chiese lui, sorridendo, stringendo di più la presa ai fianchi.
"Beh, faccio sempre figure di merda, danni e.."
"E non hai detto l'unica cosa che avrebbe potuto chiarirmi le idee.."
La romana corrugò la fronte, "Cioè?"
"Che sei stata sfortunata nell'incontrare me.."
 
L'italiana sorrise sott'acqua e poco dopo riemersero insieme, "Sei ancora viva?" Chiese lui.
"Così sembra.."
"Allora"Staccò le mani della ragazza, facendola spostare davanti a lui, facendole circondare il suo bacino con le gambe, "Ti fidi ancora di me?"
Vabbè,se me lo chiedi così però,pensò,mordendosi il labbro inferiore.
"Ian,credo che tu sia l'unico uomo di cui mi fiderò mai"
"Mh,piccola Cassie,l'acqua salata ti fa uno strano effetto.."Disse lui,sistemandole una ciocca bagnata dietro l'orecchio,"Tipo da acqua della verità"
"Guarda che io ti dico sempre cose carine che penso"
Lui corrugò le sopracciglia.
"Ok,ok,non sempre. Però non ci posso fare niente. Sono un tipo abbastanza chiuso,mi ci vuole un po per aprirmi e far vedere gli altri quello che provo. Mia madre mi chiama 'la regina delle nevi',quindi puoi immaginare"
"Sono sicuro che,presto,riuscirai ad aprirti.."
Cassie lo fissò negli occhi e le sembrarono più belli del solito,più azzurri,più vivaci,più grandi,più tutto.
"Se me lo permetterai.." Aggiunse lui, poi.
"Vedremo.." Fece la sostenuta lei, facendoli sciogliere in una risata, "No, a parte gli scherzi, credo che saresti l'unica persona con cui potrei sbloccarmi.."
"Come mai?"
"Forse perché sei l'unico che sa farmi sentire protetta, cioè, intendo veramente protetta.."
"Perchè è così che ti voglio far sentire,Cassie. Protetta"
"Ma,perchè lo fai?"
Lui si chiuse nelle spalle, "Non lo so. Ti vedo lì,così giovane,piena di vita e..fragile. Ho paura che ti possa spezzare da un momento all'altro"
"Allora ti faccio pena.."
"No,no,non fraintendermi"
"Mi hai appena detto che non so difendermi"
"Dico solo che hai bisogno di qualcuno che si prende cura di te e voglio essere io a farlo. E' sbagliato?"
"N-non credo"
Smoldy sorrise, "Ora,come tuo protettore.."
"Principe azzurro.."Lo corresse lei, "Ci sta meglio"Aggiunse,facendogli l'occhiolino.
"Come tuo principe azzurro,dico che è ora di mettere qualcosa sotto i denti"
"E io,come tua donzella,accetto"
 
"Perchè dovrei dire una cosa che non penso?"
"Perchè non ho una telecamera quando serve?"Chiese Trevino,ironico.
La romana roteò gli occhi, "E smettila! Lo sai benissimo anche tu che sono felice di averti e di avervi incontrato"
"Mh,io sta cosa non la sapevo"
"Vuoi che ti tiri un pugno,cavernicolo?"
"Come ringhi.." La prese in giro lui.
"Quanto sei scemo.." Scosse la testa lei, passando le braccia intorno al colpo dell'attore.
Lui ridacchiò appresso a lei.
"Insomma" Si udirono delle voci da dietro loro, "Vogliamo mangiare?"
"Già, mi ero dimenticata che abbiamo la piccola e insaziabile Cassie.." Fece Michael, tirandole una guancia, dopo essersi avvicinati tutti e quattro.
"E' il mio protettore che ha detto che è ora che io mi nutra"Disse Cassie,annuendo.
"Protettore?"Chiese Katie,guardando Mike.
"Cioè Ian.."Disse Cassie,per far capire di cosa stava parlando.
Trevino si portò una mano alla tempia sinistra,come se avesse mal di testa, "Ok,non farò domande,perchè sono cose 'Cian' che non riuscirò mai a capire"
"Cian?"Ripetè Sexyhalder.
"Cassie e Ian uniti"Spiegò la romana.
Smoldy e l'italiana risero.
"Ok,questa è una cosa da 'Trevino' che solo Katie riesce a capire"Disse Smoldy,copiando l'amico.
"Ormai non mi resta che interpretare i suoi discorsi intrecciatissimi.." Lo prese in giro la romana, mentre risaliva la barca, seguita dagli altri.
"Certo che la fusione dei nostri nomi sarebbe davvero strana.." Affermò Mike.
"Mikatie, Katiel.." Pensò Ian.
"Trevinolson.." Pensò Cassie.
Mike e Katie si guardarono e scoppiarono a ridere, corrugando la fronte.
"Va bene, dopo aver capito che ho amici pazzi, vado a prendere da mangiare.." Sorrise Katie, dopo aver strizzato i capelli.
"Oh, vengo con te.." Disse Cassie.
"Lascia vado io.." Affermò Trevino, passandole accanto.
Cassie aprì la bocca,per fare una battuta,ma poi la richiuse, semplicemente per il fatto che non c'era nessuna battuta da fare: erano troppo carini insieme.
In quel momento qualcosa si adagiò sulle sue spalle.
Abbassò lo sguardo e vide due mani sistemarle addosso un salviettone bianco.
Si girò.
"Grazie Ian"Disse,sorridendogli e scompigliandoli i capelli.
Dio,l'ho fatto,gli ho scompigliato i capelli!
Uno dei miei sogni erotici è stato soddisfatto.
"Lo sai che mi stai guardando come una manica?Le chiese.
"Maniaca?Io?"Rise, "Tu non hai ancora visto il mio sguardo da maniaca. Questo è il mio sguardo da maniaca"Disse,facendo uno sguardo alla Katherine, "Mentre questo"Aggiunse, "E' il mio sguardo alla Damon Salvatore bastonato"Sporse il labbro, "Ti amo,Elena"Fece una piccola pausa, "Ed è proprio perchè ti amo che non posso fare l'egoista con te. Per questo non puoi saperlo. Io non ti merito,ma mio fratello si. Dio quanto vorrei che non dovessi scordarlo,ma devi!"
Ian batté le mani.
 
"Mike,ce la faccio da sola"Disse la romana.
"Sì,certo,ce la fai da sola a inciampare e buttare il cesto del pranzo in acqua"
"Mamma mia,un po di fiducia!"
Lui scosse la testa, "Mi fido, scema.."
"Sì", disse lei, passando il cesto all'attore, "Infatti mi hai seguita.."
"Non pensi che magari era solo un pretesto per stare un pò con te e farti innervosire?"
OH CAZZO! KATIE, HA DETTO DAVVERO COSì?, pensò lei.
La ragazza deglutì, "Se ti diverti a farmi innervosire.." Disse lei, andando verso gli altri due ragazzi, strappando il cesto dalle mani dell'attore, sorridendo.
"Non è colpa mia se sei ancora più bella quando ti arrabbi.."
A queste parole la ragazza inciampò su un piccolo rialzamento della barca.
Il cesto sarebbe andato certamente in acqua e lei sarebbe caduta, se Mike non l'avesse presa in tempo.
Ian e Cassie sgranarono gli occhi, "Tutto bene?" Chiesero in coro.
Le mani di Trevino, sotto il seno, facevano ancora più pressione e inoltre quella frase continuava a rimbombarle nella testa, "Sì, sì, tutto bene!"
Cassie si portò una mano sul petto, "Per fortuna c'era Trevino"Sospirò.
"Già.."Disse Katie,mentre Mike l'aiutava a riprendere l'equilibrio, "Per fortuna"
"Io che ti avevo detto?"Chiese l'attore.
"Certo Trevino,inferisci"Disse la romana,ma non con il solito tono deciso.
Sembrava sovrappensiero e Cassie se ne accorse.
"Bro,vieni ad aiutarmi a sistemare l'ombrellone?"Chiese Ian.
"Yep!"Rispose, "Tieni e questa volta sta attenta.."Disse,rivolgendosi a Katie.
Lei prese il cesto e annuì.
Cassie le si avvicinò.
"Sia,Katie,sono stata a letto con Ian e ora sono incinta,è un bambino e abbiamo deciso di chiamarlo Asdrubale Paolo e Smoldy ha anche deciso di sposarmi e io indosserò un vestito fucsia e tu uno verde mela. Che ne dici?"
"Fantastico.."Commentò l'amica,tenendo lo sguardo puntato su Michael.
"Katie.."
"Mh-hm.." Continuò la ragazza sovrappensiero.
Cassiopea scosse la testa e le si piazzò davanti, coprendole la visuale, con le mani sui fianchi.
"Che", corrugò la fronte lei, "Che succede?" Domandò, poggiando il cesto su un piccolo ripiano.
"No, che succede a te?" Domandò Cassiopea, inclinando leggermente la testa.
"No, ma niente, avevo inciampato.."
"La verità?" La interruppe subito l'amica.
"E' che c'era un piccolo rialzamento.." Divagò con lo sguardo.
"Cos'ha fatto Trevino?" Domandò decisa l'italiana.
"Eh... E' che non lo so, io non", si bloccò, cercando di ragionare, "Comincia a fare complimenti, vuole farmi ammettere che a me piace e insomma cose del genere a cui non sono abituata.. Ma niente di che.." Spiegò velocemente, pregando che l'amica non avesse capito nulla di ciò che aveva appena pronunciato.
"Niente di che? NIENTE DI CHE?"Urlò quasi.
"Shh!"Disse la romana,portandosi un dito sulle labbra, "Zitta o ti sentiranno!"
Le due si girarono verso gli attori che si erano fermati per fissarle confusi. Gli sorrisero e poi tornarono parlare tra di loro.
"Katie,questi sono segni evidenti del fatto che lui vuole capire se provi interesse verso di lui per confessarti i suoi sentimenti!"
"Eh? Ma che dici? E' solo un curiosone.."
"Sì,certo! Senti,lo sappiamo entrambe che non saresti i questo stato se pensassi che non sia niente. Infondo,sotto tutti quegli strati di cinismo,tu sai che ho ragione"
Katie guardò l'amica, "Forse.."Ammise.
"Allora perchè non glielo dici?!"Chiese,esasperata.
"Per lo stesso motivo per cui tu non lo dici a Ian.."
"E' diverso.."Mormorò Cassie,fissandosi i piedi.
"No,non è vero. Tu la pensi come me. Sono due attori,come potrà mai funzionare?"
"Katie io.."
"Ragazze venite!"Le chiamò Smoldy.
La romana sospirò, "Continueremo dopo"
"Sì.."
Il pranzo passò tranquillo.
I quattro mangiarono con gusto,apprezzando quello che Edna aveva preparato e anche i panini di Cassie.
Nel pomeriggio avevano giocato a carte e avevano passato molto tempo in acqua.
Ora Cassie e Katie si stavano rilassando sugli sdrai,mentre Mike e Ian sistemavano l'ombrellone vicino al tavolo.
"Cassie?"Chiamò Katie.
L'amica non rispose.
"Cassie?"
La romana si alzò lievemente e poi sorrise,nel vedere che l'amica si era addormentata.
Ok,non credo che così potremo parlare,pensò.
Si rilassò di nuovo sulla sdraio, cercando di mettere in ordine le idee.
Tentò di farlo, ma dopo cinque minuti ci rinunciò e si alzò, raggiungendo i due attori, seduti a chiacchierare fra loro, "Posso aggiungermi a voi o vi state confessando?" Chiese Katie, sorridendo, "La piccola Cassiopea si è addormentata.."
"E' proprio un ghiro.." Ridacchiò Mike, mentre Ian buttò un occhio verso la ragazza, incurvando le labbra in un sorriso.
"Eh, una giornata al mare è stancante.." Sorrise Katie, guardando il cielo, "Poi ovvio che è una dormigliona di natura.."
"Una giornata con te è stancante. Dovrei avere un pò di lividi sulle braccia dopo oggi pomeriggio.."
"Non è colpa mia, tu provochi, io meno.." Sogghignò lei, guardandolo di sottecchi.
"Se vado ad infastidire Cassie, quando torno da voi, sarete ancora vivi? Posso andare tranquillo?" Chiese Ian, alzandosi.
"Promesso.." Disse Mike.
"Dipende.."Ribattè la romana, lanciandogli uno sguardo di sfida.
Ian rise e poi se ne andò,dirigendosi verso Cassie.
Si sedette sullo sdraio di Katie e fissò la ragazza che stava dormendo prona,con il viso girato verso di lui; alcuni capelli sul viso.
Ian glieli scostò e l'italiana arricciò in naso.
Il dito dell'attore iniziò a scivolarle lungo le spalle,poi la schiena e si fermò in un piccolo incavo prima di arrivare al sedere e tornò su.
Continuò così per almeno cinque minuti,poi Cassie iniziò a muoversi.
"Cassie,svegliati.."Sussurrò.
"Mh.."Mugugnò lei, aprendo gli occhi.
"Hey,sei tutta rossa sulla schiena,lo sai?"
La ragazza si tirò su di scatto.
"Rossa?"Chiese impanicata.
"Sì,come un gambero"
"Oh,no,no,no!"Esclamò,mettendosi a sedere e sentendo la pelle tirare.
"Da quanto sto dormendo?"
"Non so,tre ore credo"
"Oddio!E non mi sono mai mossa?"
"No"
"Cribbio no!"
"Ma ti sei messa la crema. Come hai fatto?"
"Perchè dopo il primo bagno non l'ho più rimessa! Katie!"
"Che c'è?"Urlò l'amica.
"Puoi venire qui,per favore? Con la crema solare"
La romana si alzò e seguita da Trevino raggiunsero i due.
"Ma che..? Cassie,ti sei scottata!"
"Ottimo spirito d'osservazione"Disse Mike.
La ragazza gli rivolse un sorriso falso e irritato, "Beh, è meglio se metti un pò di dopo-sole.."
"Capitan ovvio.." Fece da sottofondo Mike, sorridendo sotto i baffi.
Lei gli diede una gomitata.
"Problema: Qui non ce l'abbiamo.." Fece Ian.
"Soluzione: Torniamo a casa?" Chiese Cassie, con un'espressione leggermente addolorata.
"Beh, sì, direi che è il caso. Però non è meglio se ti metti un pò all'ombra ora? C'è ancora un pò di sole, anche se sta tramontando.." Disse Katie.
"No,Katie,ho urgente bisogno di tornare a casa. Mi sta tirando tutta la pelle.."
L'amica guardò Cassie e poi sospirò, "Ok,va bene. Ti aiuto a raccogliere le tue cose"
"No,no,fermati"Disse Cassie,alzandosi, "Ho detto che io tornerò a casa,non tu"
"Eh? Ma che stai dicendo?"
"Senti,quella abbrustolita qua sono io. Perciò faremo così: io tornerò a casa mentre voi tre potrete stare qui e finire di godervi la serata"
"Cassie.."Disse Ian, "Credi davvero che ti lascerò andare a casa da sola?"
"Bè,speravo di convincerti facendo gli occhi da cucciolo"
"Cassie.."
"Dai,ti perderai di vedere il sole andare oltre l'orizzonte"
"L'ho già visto mille volte"
"Dio,se sei testardo!"
"Come te.."
Cassie alzò gli occhi al cielo, "Va bene,allora io e Ian torniamo a casa,mentre voi due rimarrete qui"
"Maa,si sicura di non aver bisogno di me?"Chiese Katie, "Insomma,per metterti la crema"
"No,ce la posso fare.."
"Ma.."
"Katie,tranquilla,c'è Ian con me"
"Ok,ok"
"Chiamo Colin così può venirci a prendere con il moto scafo"Disse Smoldy,allontanandosi.
"Vado a prendere le tuo cose.."Disse Mike,rivolgendosi a Cassie e poi si allontanò.
"Cassie,sei impazzita!?"Chiese la romana all'amica,mettendole volontariamente una mano sulla spalla bruciata.
Cassie cacciò un urlo, "Katie!"
"Questo è il karma!"
"Ma che ho fatto?"
"Mi stai lasciando sola con Trevino!"
"Dai, non è quello che ti sei sempre immaginata? Voi due, da soli, il tramonto, una barca, scena da film... E magari anche un bac.."
"CASSIE!" La bloccò di colpo, "Non continuare!"
"E dai, che magari un giorno mi ringrazierai.." Sospirò Cassie.
"Sì.. Sai che vuol dire? Da sola con Michael è praticamente... No, No, No!" Sbuffò la ragazza, portandosi le mani alla testa.
"E dai, c'è di peggio.."
"Sì, tipo?" La guardò quasi a volerla fulminare.
"Tipo ustionarsi.." Fece un sorriso a trentadue denti.
"Bene, ecco qui.. Mi sembra di aver preso tutto, poi quando torniamo, controlleremo meglio.." Sorrise Trevino, prendendo la borsa di Cassie con dentro tutte le sue cose.
"Perfetto, sta arrivando.." Aggiunse Smoldy.
"Bene"Disse Cassie,infilandosi i pantaloncini anche se con fatica,visto che le bruciava pure il sedere,"Grazie mille"
Dopo circa una ventina di minuti,i ragazzi videro un motoscafo avvicinarsi e accostare di fianco alla barca.
"Cioè,noi ci abbiamo messo più di un'ora per arrivare fin qui,e lui ci mette venti minuti?"Chiese Katie,stupita.
"Noi ce la siamo presa con comodo"Rispose Mitch.
"Ok,noi andiamo"Disse Ian,"Mi raccomando,non sbranatevi"
"Ciao,ragazzi!"Disse Cassie,salendo sul motoscafo.
Dopo cinque minuti,L'italiana e Sexyhalder partirono.
"Ok"Disse Michael, "Direi di metterci qualcosa addosso e preparare la tavola per dopo,visto che sta iniziando a fare buio"
Katie annuì, s'infilò i pantaloncini e poi si bloccò, guardandosi intorno.
"Che hai fatto?" Chiese Mike, una volta indossati i bermuda.
"Non trovo la maglia.." Corrugò la fronte, "L'hai vista per caso?"
"Mh, no", assunse subito un'aria beffarda, "Beh, allora sembra proprio che qualcuno debba rimanere mezza nuda.."
La ragazza gli rivolse un'occhiata omicida, "Idiota, dove l'hai nascosta?"
L'attore cominciò a ridere.
 
I due dopo essere arrivati al pontile, tornarono a casa, "E adesso una bella doccetta ci sta proprio bene.." Sospirò Ian, stanco.
"Eh già..."
MAGARI CON TE SAREBBE MEGLIO!, pensò Cassie.
"Dai, andiamo, ti accompagno su.." Le sorrise Smolder, con in mano la borsa dell'italiana.
"Okey"Disse lei.
"Hey,ragazzi,siete voi?"Chiese Edna.
"Sì,mamma"
La donna comparì dal soggiorno, "Siete tornati presto. Dove sono Katie e Michael?"
"Sono rimasti sulla barca"
"Come mai?"
"Cassie si è ustionata e noi siamo tornati indietro.."
"Ustionata?"Chiese Edna,con tono preoccupato,"Oddio! Fammi vedere"
"No,non è niente di grave"
"Questo sarò io a deciderlo"
Cassie guardò Ian e lui ricambiò lo sguardo con uno da 'Ormai nessuno la ferma più'.
La ragazza si girò e scostò i capelli dalla schiena,in modo che la donna potesse vedere meglio.
Delicatamente le fece passare le dita sulla pelle.
"Ci metterò del dopo sole e andrà sicuramente a posto"
"Cassie,qui il dopo sole non ti farà nulla. Fai così,ora vai a farti una bella doccia. Darò a Ian una crema così che te la metta.."
"P-posso mettermela da sola.."
"Cassie,ci siamo già passati questo pomeriggio.."Disse Smoldy,guardandola divertito.
 
"Da nessuna parte"
"Mi prendi per scema? Stai ridendo! Sei colpevole!"
"In realtà io sto ridendo per la tua espressione"
"Mike,la maglietta,SUBITO!"
"Prova a fare una bella caccia del tesoro.."
"MIKE! Dai, dammi questa maglia.."
Lui continuò soltanto a ridre.
La ragazza cominciò ad avanzare verso lui, "Dai, non c'è nessun testimone, sai che potrei affogarti senza lasciare tracce.."
"Allora facciamo una cosa.. Se trovi la maglia, dovrai concedermi un bel bacio.."
"Eh? TU SEI MATTO!" Esclamò la romana, quasi inorridita, nonostante la sua mente stesse fantasticando.
E che fantasie!
"E allora niente maglia.."
"E dai, va bene, ok, ci sto.." Sbuffò lei, mettendo una mano sul fianco.
"Eccola qui!" La tirò fuori da dietro un cestino poggiato su un ripiano.
 
"D'accordo" Ridacchiò Cassie, pensando alla lista infinita dei momenti imbarazzanti di quel pomeriggio.
"Grazie mille, faccio subito eh.." Sorrise Cassie, avviandosi nella camera.
BENE, BENE, BENE.
No, Cassie, non va bene!
Ti sei ustionata e stai pensando a Ian Somerhalder, questo non va per niente bene!
La ragazza in fretta entrò in bagno, chiuse la porta ed iniziò a spogliarsi.
Si gettò sotto l'acqua della doccia e, velocemente, per via del getto d'acqua che bruciava ancora di più sulle spalle, uscì.
Si avvolse in un salviettone morbido,si pettino i capelli bagnati e poi se li raccolse in una crocchia.
Si finì di asciugare,si infilò l'intimo a poi si diresse in camera.
Mentre aspettava Ian,la ragazza si posizionò di spalle davanti all'enorme specchio e si fissò la schiena.
Cavolo,faceva proprio impressione!
Patrick due la vendetta,pensò.
In quel momento bussarono alla porta.
"Avanti!"Disse lei,continuando però a guardasi allo specchio,con aria disgustata.
Smoldy entrò in stanza.
"Eccomi"Disse.
Lei si girò verso di lui e per poco non svenne per terra.
Sexyhalder indossava dei pantaloncini di jeans e una canottiera bianca che metteva in risalto l'abbronzatura. I capelli erano bagnati, probabilmente per via della doccia appena fatta e si trovava a piedi nudi.
Non c'è niente di più sexy di un uomo a piedi nudi,pensò.
 
"Tu,piccolo imbroglione"Sibilò la romana,socchiudendo gli occhi.
"Colpevole"Disse Mike,sventolando la maglietta.
"Bene,la maglietta prego"Disse la ragazza allungando una mano.
"Il bacio,prego"La copiò lui.
Katie sospirò e poi si avvicinò all'attore. Si alzò sulle punte egli prese il viso tra le mani. Poi,con estrema lentezza,gli posò un bacio sulla guancia destra.
Si staccò lentamente e poi si riavvicinò, "Ora dammi la maglietta.." Sussurrò a pochi centimetri dalle sue labbra.
"E tu dammi un altro bacio.." Sussurrò lui.
Ok, ora le gambe cominciavano a tremare.
Katie, occhio!
"Ne avevi chiesto solo uno.."
"Sì, ma non ho ottenuto esattamente quello che volevo.." Sussurrò, avvicinandosi alla ragazza, che prontamente allontanò il viso.
A questo gesto lui sorrise.
"Dammi questa maglia" Disse, strappandogliela dalle mani, "Bad boy!" Finì lei.
"I wanna do bad things with you"Canticchiò Mike.
"Che c'entra ora la sigla di 'True Blood'?"Chiese la giovane,infilandosi la maglietta.
"Sono un bad boy e i bad boy fanno cose cattive"
"Sì,okey"Disse Katie guardandolo e utilizzando un tono di voce che solitamente si usava con i malati mentali.
"Vediamo che ci è avanzato"Disse la ragazza andando verso il cesto.
Michael,nel frattempo,stese la tovaglia sul tavolo e poi accese due candele.
Ormai si era fatto buio.
"Mh, panini, tramezzini.. C'è da mangiare.." Sorrise Katie, voltandosi.
Una volta girata rimase sorpresa ed inarcò le sopracciglia, "Una cenetta a lume di candela?" Chiese sorpresa lei.
"A meno che tu non voglia mangiare al buio.."
"Giusta osservazione, ma non farlo con altre fans.. Penserebbero che davvero tu abbia un animo dolce e romantico.."
"Oh, ma io sono romantico.." Disse lui, sistemando i bicchieri con le bottiglie sul tavolo.
"Sì, continua pure, adoro le favole.." Lo prese in giro lei, sistemando i panini su dei tovagliolini sopra il tavolo.
 
"Ehi, tutto bene?" Si avvicinò Ian, abbassandosi al livello della ragazza.
"Oh, sì, sì.. E' che.. ti sei abbronzato.." Deglutì rumorosamente.
No, dimmi che non sto facendo la figura della cretina che sbava davanti ad un super ragazzo figo perfetto!
"Sì, abbastanza.. E tu invece ti sei bruciata.. Dai, togli l'asciugamano, ti spalmo la crema.."
"E-eh? E' che devo vestirmi.."
"Cassie, se ti vesti come faccio a metterti la crema? L'importante è che hai mutandine e reggiseno, per il resto, tranquilla, non sono un maniaco.." Rise divertito sotto i baffi.
"Ok.." La ragazza, lentamente, tolse l'asciugamano che avvolgeva il suo corpo.
Nel frattempo l'attore guardò da capo a piedi la ragazza, "Smoldy, mi avevi assicurato neanche dieci secondi fa che non saresti stato un maniaco.." Affermò, quasi soddisfatta.
"Non ti sto fissando"Mentì lui.
"Ah,no?"
"No,stavo guardando il quadro dietro di te"Continuò a mentire e,il fatto di essere un attore lo aiutò,tanto che Cassie ci credette e arrossì.
Dio,pensavi stesse davvero fissando te?
"Facciamo in fretta bofonchiò la ragazza,sdraiandosi supina sul letto.
Smolder aprì il barattolino rotondo della crema,che aveva un odore che ricordava la schiuma di mare.
Buonissimo.
Ian si mise un po della pomata verdastra e poi,con più delicatezza possibile,iniziò a spalmarla sulla schiena di Cassie.
"Oh,Ian,potrei assumerti come massaggiatore"Disse lei,chiudendo gli occhi.
"Mh, davvero?" Ghignò lui.
"Sì, beh, non a caso tua mamma è una massaggiatrice.."
"Sarà una cosa genetica, di famiglia.." Spiegò lui, scendendo un pò di più.
"Sicuramente.. Smoldy?"
"Sì?"
"Se mi addormento non farci caso, anzi, potrai esultare perchè il tuo massaggio avrà funzionato.." Disse con voce roca.
"No, ma io ti voglio sveglia.." Sorrise lui.
COSAAA?!?!?!?!?!?!?!?
"Come?"
"E sì, non puoi addormentarti senza il bacio della buona notte.." Sorrise lui, "Senza il MIO bacio della buona notte.." Sottolineò poi.
Il bacio della morte vorrai dire,pensò Cassie.
"Sai,potrei anche farci l'abitudine poi Smoldy"
"E ci sarebbe qualcosa di male?"
"Non penso,non per il fatto che tu sei fidanzato"
"Cassie"L'ammonì lui.
"Che c'è? Tecnicamente è vero"
"No, tecnicamente è falso"
"So già che tutto questo non ci porterà a nulla di buono"
"Ma di cosa ti preoccupi?"
"Che ne so,della tua carriera forse?"
"Ancora questo discorso? Pensavo l'avessimo chiuso settimane fa"
"E invece io ora lo riapro"
"Cassie,non ti devi preoccupare,c'è Sharon per questo"
"Sharon mi ammazzerà se vedrà ancora una nostra foto insieme. Ormai ce ne sono più di nostre che di te e Nina"
"Non è colpa. E' lei che ha scelto che la nostra storia doveva essere pubblica ma riservata"
Cassie si mise a sedere davanti all'attore.
"Promettimi che da ora in poi starai appiccicato a Nina come una calamita"
"Cassie,questo non rientra nel contratto"
"Non mi importa. Non dico per sempre. Per un po almeno. Che ne so..mica c'è Coachella in questo mese? Andateci insieme. Oppure organizzate un viaggio"
"Un viaggio.."
"Sì,anche di due giorni. Basta che vi vedano insieme,per favore"
"Ok,vedrò cosa posso fare"
"Grazie"
"Però la mia carriera non è l'unica cosa che ti preoccupa,vero?"
Cassie sopirò e abbassò gli occhi, "Già"
"Che succede?"
"C'è che non voglio che tutto il mondo mi conosca come colei che sta rovinando la relazione tra Ian Somerhalder e Nina Dobrev"
"Ma noi non stiamo facendo niente di male"
"Vallo a dire ai giornalisti che storpiano su tutto"
 
"Cos'è,pensi che non possa essere romantico?"
"Esatto"
"Mah,nessuna ragazza me 'aveva mai detto. Io sono il romanticismo in persona!"
"Sè! Ci crederò quando lo vedrò"
"Ok"Bofonchiò lui,senza farsi sentire.
tirò fuori dai pantaloni il cellulare e poi mise una musichetta abbastanza romantica.
Velocemente prese Katie per i fianchi e la fece girare verso di lui.
"Così com'è?"
La romana ringraziò Dio perché il suo cuore, nonostante avesse perso tanti colpi, ancora continuava a battere.
"Mh, c'è di meglio.." Sussurrò lei ancora sorpresa.
"Sei bellissima stasera.." Le sussurrò all'orecchio, "E così?" Chiese ancora, sfiorandole il naso.
"Non penserai che mi lasci impressionare da queste banalità, spero... E poi non ti si addice, tu sei molto più cavern..." La ragazza non riuscì a finire la frase che il ragazzo strinse un pò di più la presa.
Si avvicinò repentinamente al collo della ragazza e cominciò a lasciare una scia di baci che sprigionavano la passionalità del ragazzo.
 
"Ti ripeto, Cassie.. Non devi far caso ai giornalisti.."
"Sì ma, lasciatelo dire da una fan: loro mi odieranno."
"MA IO NO!" Esclamò tutto di botto.
"Sì, ma loro non lo sanno. Tu passerai per il ragazzo di Nina che ha fatto un piccolo errore, Nina per la povera ragazza tradita ed io per la rovina-relazioni.."
"Cassie ma sai che non è la realtà.. È tutta una messa in scena.. A me importa solo di te, lo vuoi capire?"
Cassie sgranò gli occhi.
"Cioè,sei importante come amica.."
"S-sì,certo,ovvio"Disse,abbassando lo sguardo.
Troppe illusioni, Cassiopea.
Troppe.
"Cassie?"
"Mh?"
"Tieni"Disse l'attore,passandole una maglietta e solo li,lei capì di essere ancora mezza nuda.
Velocemente la indossò.
"Dovrei parlarti di una cosa.."Disse Ian serio.
"Certo,dimmi"
"Bè,prima hai parlato di viaggio,no?"
"Sì"
"Ecco,vedi.."
"Ian,Cassie,è pronto!"Urlò Edna,dalla cucina.
"Me lo dirai dopo"Disse Cassie,sorridendogli, "Ora esci,che mi devo cambiare"
"Ah,non scendi così?"
"Somerhalder,non vorrai mica che tua madre si faccia un'idea sbagliata,vero?"
"Perchè? Lei sarebbe felicissima di averti come nuora"
La ragazza rise e poi si alzò,afferrò Smoldy per la canottiera e lo trascinò fuori dalla stanza, "Sì,certo. Di a tua madre che arrivo"
"Come vuoi,mogliettina"
Chiusa la porta,Cassie si fiondò sull'armadio.
Doveva trovare qualcosa da indossare che non le facesse bruciare la schiena.
Dopo dieci minuti,decise di indossare una gonnellina larga a vita alta verde scuro e una canottiera bianca,si slegò i capelli e corse in cucina.
 
Katie deglutì.
Oh,porca la miseria!
Scosse la testa.
No,no,no.
"No"Sussurrò, allontanandolo.
"No?"Chiese lui.
"No"Disse decisa lei, "Michael,anche se trovo tutto questo molto eccitante,no"
"Perchè?"
"Perchè non sono la solita ragazza che ti cade così ai piedi e che magari riesci a portarti a letto"
"Non volevo farti sentire in questo modo. Scusami"
"No, è che.. Cioè.." cercò di mettere a fuoco lei, sorpassando l'attore, "È che... M-ma cosa ti dice il cervello, eh?"
"Katie io non ho mai pensato questo di te.. Soltanto che forse mi sono lasciato troppo andare.."
"Togli il 'forse'" Ribattè lei.
Ci fu un pò di silenzio.
"Beh però devi ammettere che sono romantico!" Esclamò lui ridendo.
"No, sei un depravato!" Rise lei, tirandogli un pugno.
 
"Scusate, ero a vestirmi.." Sorrise Cassie, sedendosi.
Ian e Edna le sorrisero.
"Allora"Cominciò Edna, "Come va con la bruciatura?"
"Beh, la crema ha rinfrescato parecchio.." Sorrise lei, "E grazie.."
"Ma quale grazie. Ian me lo diceva sempre che eri meravigliosa.."
Cassie lanciò uno sguardo all'attore il quale le sorrise ed abbassò subito lo sguardo.
Lui ha detto a sua madre che sei meravigliosa,pensò entusiasta.
"Ah,sì?"Chiese, "E cos'altro ha detto di me?"
"Mh,vediamo. Che sei una ragazza bellissima,che hai un gran cuore,che sei gentile con tutti,comprensiva,intelligente.."
"Sembra che ti abbia detto solo i miei pregi"
"Forse perchè non ho trovato difetti"Disse Ian.
Cassie arrossì.
"Bè,allora,altre alla scottatura di Cassie,com'è andata la giornata?"Chiese Edna, intervenendo,capendo che la situazione stava diventando abbastanza imbarazzante per la ragazza.
"Bene,ci siamo divertito molto"Disse Smolder.
"Già e tutti si sono abbronzati tranne me. Cioè,Ian è partito che era un latticino e torna che sembra un cioccolatino. Questa è un ingiustizia"Disse l'italiana,facendo la finta offesa.
Sexyhalder rise.
"Sì,Ian ha una pelle abbastanza resistete al sole. Il che gli sarà molto d'aiuto quando settimana prossima partirà per l'Africa"Disse Edna.
Africa?,pensò Cassie.
La giovane fece cadere la forchetta, "Africa?"Sussurrò.
 
"Basta,siediti e mangia,prima che arrivi a definirmi anche un maniaco"
"Oh,tranquillo,nella mia testa sei stato definito peggio"Disse Katie,sorridendo falsamente.
"Sai,se fossi stato un uomo,a quest'ora ti avrei già steso a terra"
"Già,ma sono una donna. E poi,se fossi stato uomo,IO ti avrei steso"
 
"Sì, certo.. Rambo, posa la fascetta e comincia a mangiare.." La prese in giro l'attore, sedendosi.
Tranquillamente, se così si poteva definire una cena tra Michael e Katie, i due finirono di mangiare, ringraziando la cucina della mamma di Smolder.
La romana cominciò a sistemare il tavolo insieme all'attore e, pian piano, sistemarono la barca, mettendo tutto in ordine.
Katie si recò da sola in bagno e prese tutto ciò che avevano portato per quella giornata e sistemò il tutto nella sua borsa, trovando uno dei tanti laccetti per capelli che aveva lasciato Cassiopea.
Quando la ragazza tornò sulla barca, non vide l'attore, "Trevino?" Lo chiamò.
"Sono qui.." Fece l'attore, dall'altra parte della barca.
Era seduto sulla parte più alta della barca, concentrato a guardare le stelle.
Katie si avvicinò lentamente e poi si sdraiò vicino a lui.
"Che fai?"Chiese,girando il viso nella sua direzione.
"Guardo le stelle"Rispose Michael, guardandola negli occhi.
"Posso stare qui con te?"
L'attore annuì,tornando a fissare il cielo.
La romana lo copiò.
"La vedi quella?"Chiese il ragazzo poco dopo.
"Quella"
"Mike,ce ne sono milioni di 'quella' se non me la indichi"Gli fece notare.
Lui si vece più vicino.
Testa contro testa.
Trevino alzò il braccio destro, "Punta quella stella. Segui la traiettoria del mio braccio. Ecco,quella. Quella è la cintura d'Orione,Katie. Sulla destra c'è un'altra piccola costellazione,che si chiama 'L'orsa verginella' ed è un po curiosetta. Sai,cerca di slacciare la cintura ad Orione.."
La romana corrugò la fronte e rigirò il viso verso di lui.
"Scherzi,vero?"
L'attore le sorrise, "Già,l'orsa verginella non esiste"
gli diede un pugno sulla spalla, "Fai il serio,Trevino"
Mitch rise e in silenzio ritornarono a fissare il cielo.
"E quella che stella è?"Chiese Katie,indicando il punto luminoso con la mano sinistra.
Michael le afferrò la mano e poi chiuse un occhio, "Quella è una stella molto,molto famosa. Vicino ad un'altra stella molto famosa"
"Mike"Lo ammonì lei.
"Vista una stella,le hai viste tutte,Olson"
"Ho capito,non sei niente si astronomia"
"Guardare le stelle ti fa brillare gli occhi"Disse lui,in contemporanea.
 
La mamma guardò prima Cassiopea e poi il ragazzo, abbassando lo sguardo.
Ian rimase fermo a guardarla, "Già.."
"E-e, come mai?" Chiese, riprendendo la forchetta in mano, cercando di ragionare.
"E' un'opera di volontariato, organizzato anche dalla mia Fondazione. Ed altre, tra cui anche quella della piccola Bonnie Bennett.." Sorrise lui, spiegando meglio alla ragazza.
CASSIE, TI FAI SEMPRE CONTAGIARE DAL PESSIMISMO DI KATIE!
La ragazza fece un sospiro, "Ah, capisco.."
Sollevata? No.. Diciamo che, anche se poteva capitare di peggio, non aveva la più vaga idea di come sarebbe stata senza l'attore.
"E.. Per quanto?"
"Una settimana.." Rispose lui, guardando il piatto non appena la ragazza lo guardò negli occhi.
Cassie improvvisamente sentì lo stomaco attorcigliarsi su se stesso. Ma non era la sensazione piacevole che provava nel vedere Ian,o nel stargli troppo vicino e nell'abbracciarlo. No,quella sensazione la faceva stare male.
Smise di mangiare.
"Vi lascio soli"Disse d'un tratto Edna.
"No"Disse Cassie, "Ho la schiena che mi brucia. Esco fuori a prendere aria. Grazie mille per la cena,era squisita Edna" E così dicendo,uscì dalla cucina e si diresse verso fuori,sedendosi poi sul dondolo posizionato sulla veranda.
Poggiò i piedi sulla ringhiera di legno e poi si diede una piccola spinta.
Altro che caldo,si sentiva congelare.
Perchè Ian non gli aveva detto niente?
Cosa aveva intenzione di fare?
Prendere e andarsene avvertendola il giorno stesso?
Oh,Cassie,piantala!,si ammonì mentalmente,Tu non sei la sua ragazza e ne fai parte dalla sua famiglia. Di certo non era tenuto a dirtelo se non voleva.
E allora perchè mi sento come se mi avesse in qualche modo tradita?
"Posso?"Chiese una voce che ormai conosceva fin troppo bene.
Lei annuì.
"Stai bene?"Le chiese Smoldy.
Annuì di nuovo.
"Continuerai a non parlare?"
Cassie alzò le spalle.
 
"Cassie.."
La ragazza alzò lo sguardo, guardando un punto davanti sè.
"Ma che succede?" Si piazzò davanti a lei, fermando il dondolo.
"Niente, cosa vuoi che succeda?" Chiese con finto menefreghismo.
"Adesso basta, sputa fuori il rospo.."
"Ah, io devo sputare fuori il rospo, eh? O tu?" Chiese indignata, mettendosi a braccia conserte.
"Cassie, se è per il viag..."
"Ian, abbiamo parlato tutto il tempo della sincerità oggi, della fiducia.. Non so quante volte mi hai chiesto se io mi fidassi davvero di te.. E poi?"
"Giuro che te l'avrei detto, mi è solo passato di mente.." Cercò di giustificarsi lui.
"Ma quello che non riesco a capire è: Cosa volevi fare? Cioè, sparire così, senza dire nulla perchè ti era passato di mente? Non sono nè la tua ragazza e nè mai lo sarò, ma pensavo ci fosse una base di fiducia, Ian.." Spiegò lei, alzandosi per sorpassare l'attore e trovare un luogo in cui potesse rilassarsi e riflettere in santa pace nel giardino della casa.
"Cassie"Disse lui,prendendola per un polso,"Fermati"
"No"Disse secca.
"Paliamone"
"NO"Ripetè la ragazza con più enfasi questa volta,liberandosi dalla sua stretta,dirigendosi nel giardino sul retro.
Ian si passò una mano sul viso.
"Tutto bene caro?"Chiese Edna,sull'uscio della porta.
"Non proprio"
"Ho sentito cosa ti ha detto e,bè,ha ragione. Non puoi pretendere che lei ti dia fiducia,se non fai tu lo stesso"
"Mamma,mi è passato di mente. Non l'ho fatto apposta"
"Non mentire a me,Ian Somerhalder"Disse la donna,diventando seria.
"Ok,non sapevo come dirglielo"
"Così va meglio"Disse,sorridendo.
"Solo non capisco perchè se la sia presa tanto"
"Davvero non capisci?"
Smolder guardò sua madre corrugando la fronte e poi sospirò, "Vado a cercarla"
"No,ha bisogno di stare da sola e distante da te"
"Ma.."
"Va a letto,caro. Domani mattina sarete entrambi più calmi e pronti per parlare"
 
La ragazza posò lo sguardo negli occhi dell'attore che sembrava volesse tuffarsi in quegli occhi color cioccolato e accennò un sorriso, "Mi ha sempre affascinato tutto questo.. Non so, le stelle, i pianeti, l'universo.."
"Vuoi andare sulla Luna? Posso portartici.." La prese in giro l'attore.
"Ma no, scemo!" Esclamò ridendo, portando lo sguardo al cielo, "A me non interessa di certo sapere cos'è una stella o le varie proprietà dei pianeti.. Non so, m'intriga il pensiero dell'universo.."
Poi portò di nuovo lo sguardo sull'attore, "Ci pensi quante persone sono presenti in tutto l'universo? E, se ci pensi, è proprio destino se due persone s'incontrano.."
"Ah,non sapevo che credessi nel destino"
Katie alzò le spalle, "E perchè non dovrei? Sono sicura che sia destino se certe cose capitano"
"Quindi,secondo te è destino se noi due ci siamo incontrati?"
"C-certo. Come credo sia destino che Cassie e Ian si metteranno insieme"
Mitch rise.
"Che c'è ora?"
"C'è che sei proprio impossibile e testarda. Neanche il destino potrà far sbloccare Ian"
Katie roteò gli occhi, "Allora lo farà Cassie"
"Comunque,sono d'accordo con te. Quei due avranno il loro 'Happy ending',prima o poi"
 
Cassie raggiunse il giardino sul retro e qui riprese a respirare normalmente.
Fiducia.
FIDUCIA!
Lui mi parla di fiducia,ma non mi da alcun motivo per cui fidarmi!
Dio,mai visto ragazzo più stupido!
Poggiò una mano sul tronco di una quercia e quì sentì un piccolo rilievo sul tronco.
Alzò lo sguardo e trovò un incisione.
I+M,lesse.
Oddio,I sta sicuramente per Ian,ma M?
E no,ora non puoi essere gelosa di una stupida ragazzina che probabilmente ora Smoldy non frequenta più.
Ma non eri arrabbiata con lui?,le chiese una vocina.
Oh,sì,hai ragione!
Rimani concentrata.
Buttò gli occhi al cielo e vide la luce della stanza di Ian accesa.
Dopo poco lui si avvicinò ad essa.
I loro sguardi si incontrarono e l'italiana arrossì.
Rendendosi conto di quello che stava accadendo,Cassie abbassò il viso e poi si diresse a grandi passi verso la casa.
Entrata in cucina,corse verso le scale,sperando di non incontrare Edna e poi si diresse in camera,dove si chiuse dentro.
 
"Lo spero con tutto il cuore, guarda.."
Ci fu un attimo di silenzio, mentre i due continuavano ad osservare il cielo.
"Facciamo un gioco?" Chiese l'attore, guardando la romana.
"Dipende che gioco.." Fece lei, corrugando la fronte.
Lui assunse subito un'aria beffarda, "Cosa intendi, Olson? No, perchè io adoro i giochi erotici.." La stuzzicò lui.
"TREVINO!" Esclamò a voce alta, dandogli un pugno sul braccio steso.
"Ahi, ti sto prendendo in giro!" Disse lui, massaggiandosi il braccio.
Lei si lasciò andare ad una risata, scuotendo la testa.
"Intendevo un gioco, magari per conoscerti meglio.. Prima faccio una domanda io a cui sei obbligata a rispondere e tu fai una domanda a me.. Tanto per conoscerci meglio.." Spiegò Trevino.
"Sì, ma contieniti con le domande.." Lo avvertì.
Con Trevino conviene prevenire piuttosto che curare, pensò lei.
 
Com'era possibile? Com'è stato possibile?
Mentire così, dopo ripetuti tentativi per far sì che io mi fidassi di lui, e c'ero cascata, lui.. Ah, basta Cassie, rilassati!, pensò la ragazza ancora infervorata.
Si recò in bagno e si sciacquò la faccia, guardandosi poi allo specchio.
Cassie, ma in che guaio ti stai andando a cacciare?
Dopo alcuni minuti di riflessione, la ragazza si sciacquò per l'ultima volta e, dopo aver asciugato il viso, uscì dal bagno e decise di andare in camera dell'attore.
Uscì dalla porta, attraversò il corridoio e finalmente arrivò davanti la stanza di Smolder.
Poggiò la mano sulla maniglia, prese un lungo respiro ad occhi chiusi e, poi, finalmente, si decise ad aprire.
"Senti,ok,lo ammetto sono arrabbiata con te,però io.."Iniziò la ragazza,per poi bloccarsi.
In stanza la luce era ancora accesa,ma accovacciato sul fianco sinistro,Ian stava già dormendo.
Cassie si morsicò il labbro inferiore e lo guardò con espressione intenerita.
Accidentaccio a lui e alla sua faccetta da angelo!
La ragazza sospirò.
Ok,avrebbe dovuto rimandare lo scontro a domani.
Cassie fece per andarsene,ma poi si bloccò,vedendo che Smoldy stava dormendo sopra le coperte,decise di coprirlo con una copertina.
C'erano 40 gradi all'ombra,però di sera poteva fare freschino.
Prese una coperta posta ai piedi del letto,poi si appoggiò sul materasso con un ginocchio e lo coprì.
Cercando di non svegliarlo,avvicinò la mano alla fronte e gli scostò alcuni capelli.
"Oh,Ian,perchè devi fare così?"Sussurrò, "Perchè ti devi comportare in questo modo? Io ti amo così tanto e tu hai questi strani comportamenti e mi illudi e basta e.."Sospirò, "Non riesco neanche ad essere arrabbiata con te,mannaggia al demonio!"
L'italiana fece per andarsene,ma Smolder le afferrò la mano.
"Cassie"Bofonchiò lui,muovendo le palpebre, "Aspetta"
Oddio,vedi che adesso ha sentito tutto!
 
"Mh,iniziamo con qualcosa di semplice"
"Okey"
"Che gusto di gelato preferisci?"
Katie sembrò sbigottita, "Cioè,tra tutte le domande,tu scegli proprio questa?"
"Mi hai detto tu di contenermi!"
La ragazza cominciò a ridere, chiudendo gli occhi, "Mike, contenerti non significa fare domande insignificanti.."
"Allora, aspetta che mi concentro.."
"Immagino che uscirà fuori.." Bofonchiò la ragazza.
"Perchè quando ti faccio un complimento, mi guardi sempre come se ti avessi preso a parolacce o fai una faccia stupita?" Chiese lui, contemporaneamente.
"Mh, mi piace la fragola, il cioccolato ed il pistacchio.. Uh, e la panna la adoro.." Divagò la ragazza, sorridendo sotto i baffi.
"Olson.." La riprese lui, cercando di non ridere, "Dai, seriamente, sono curioso di sapere.." Disse, girandosi verso il suo lato, alzando lievemente il busto per poggiare la testa sulla mano così da fargli da appoggio.
"Non è che rimango stupita o sono arrabbiata, è solo che.. Non sono abituata.."
"Dai, non dirmi che non hai mai ricevuto complimenti da altri ragazzi che non ci credo neanche morto.."
"No, no, anzi il contrario" Spiegò, girandosi verso lui, "Ne ho ricevuti tantissimi, ma ho sempre respinto tutti o la maggior parte.. Non sono una che cede subito e facilmente.."
 
"S-sì?" Chiese lei, ansiosa più del solito.
"Che ci fai qui?" Bofonchiò ancora, strofinandosi gli occhi.
Cassie tirò un sospiro di sollievo mentalmente.
Fortuna non ha sentito nulla!
"Niente, è che eri sdraiato sul letto ed avevo paura che tu potevi infreddolirti, così.."
"Già e ti ringrazio, ma o hai i raggi infrarossi da vedermi sdraiato sul letto oppure sei venuta qui volontariamente.." Sorrise lui.
"Smoldy, fa niente, ne parliamo domani.." Gli sorrise lei.
Cassie, non essere così dolce!, sentì borbottare il diavoletto sulla sua spalla.
"No, no, sono lucido. E Cassie, davvero, io voglio scusarmi con te, prima di tutto e prima di parlare di tutto questo perchè so che ho sbagliato.." Iniziò lui, poggiando la mano su quella della ragazza, poggiata a sua volta sul materasso.
Cassie spalancò gli occhi,"Io.."
Tu sei arrabbiata,le ripeté il diavoletto.
"Io non ti voglio sentire.."Disse, togliendo la mano da sotto la sua.
"Cassie.."
"No,Ian,perchè,in questo modo riusciresti ad abbindolarmi con le tue parole"
"Abbindolarti? No,Cassie,io voglio solo spiegarti"
"Non c'è niente da spiegare.."Disse lei,scendendo dal letto, "Tu hai il coraggio di venirmi a parlare di fiducia,quando sei il primo che tradisce la mia. Tu vieni a parlarmi di non volermi vedere soffrire,quando sei il primo che lo fa. Ci manca solo che poi venivi a fare la paternale su questi due punti che eravamo a posto"
"Io..ti faccio soffrire?"Chiese,stupito.
"Non sai quanto.."Rispose lei,con le lacrime agli occhi.
Era stanca,la schiena le bruciava così tanto che se qualcuno avesse voluto,avrebbe di certo potuto cucinarci sopra delle uova. A tutto questo si aggiungevano i pensieri quotidiani sul non poter avere Ian e sul suo amore non corrisposto. E poi era una ragazza sensibile.
"No,Cassie,non piangere"Disse l'attore,alzandosi e avvicinandosi a lei.
Fece per abbracciarla,ma lei lo allontanò. Ma non si diede per vinto e ci riprovò.
"No.."Sussurrò la ragazza,lasciando però che l'abbracciasse questa volta.
"Mi dispiace,Cassie,davvero"
"P-perchè non me l'hai detto?"
"Perchè non avevo il coraggio di dirti che ti avrei lasciato per una settimana"
O forse non avevo il coraggio di dirlo a me stesso,pensò Sexyhalder.
 
"Oh,l'ho notato"Disse Mitch.
"Ma come sei simpatico"Commentò Katie,sorridendogli falsamente, "Comunque ora tocca a me"
"Su,vai,non ho niente da nascondere"Si vantò lui.
"Ti sei mai innamorato di qualcuno che non fosse un'attrice?"
L'attore subito divenne serio, cercando di mascherare il tutto con una breve risatina nervosa.
"Che c'è da ridere?"
"E' una domanda stupida, Katie, ti facevo più intelligente.."
"O forse mi facevi più stupida perchè non ti aspettavi questa domanda alla quale non vuoi rispondere per smascherare il tuo lato da cavernicolo e la tua mente perversa nei confronti dell'amore?" Chiese lei, aggiungendo un lieve sorriso falso, guardandolo negli occhi.
Lui scosse la testa e si lasciò ad una breve risata, "Ok, vuoi sapere se sono innamorato di te.."
"Non mi sembra di essere l'unica persona su questa terra, Trevino.. Quindi, senza divagare, prego.. Rispondi seriamente.." Disse lei come se fosse un avvocato.
"Hai mai pensato di lavorare nel mondo legale?"
"Mh-hm, avanti, sputa il rospo!" Sorrise lei, "Seriamente, m'interessa sapere come vedi l'amore e, perchè no, pure qualche esperienza che hai avuto.."
 
"E certo. Magari sarebbe stato meglio dirmelo, non so, due giorni prima? O, perchè no, il giorno prima della partenza? Molto 'colpo di scena', giusto?"
"Io posso capirti, Cassie, ci sarei rimasto male anche io.."
"Beh, come minimo"La ragazza non smise di parlare che l'attore le parlò sopra, alzando un pò la voce, "Ma pensi che per me sia facile?"
Silenzio assordante.
"Se non te l'ho detto"Cercò di calmarsi, "E' perchè anche io ci tengo, per quanto tu magari non riesca a vederlo, io tengo a te.. E proprio per questo non riuscivo a dirtelo, perchè solo il pensiero mi sta tormentando da giorni.. E' un tamburo e non ce la faccio più.." Disse lui, sistemandosi sul letto, cominciando a gesticolare, teso.
"Bastava parlarmene tranquillamente"Disse lei,sedendosi sul letto accanto al ragazzo.
"Te lo ripeto,non sapevo come dirtelo.."
"Bè,potevi iniziare con 'Non trovi che oggi sia una bella giornata?' e finire con 'Lo sai che vado in Africa per una settimana?' Che ne dici?"
Ian rise, "Questo mi suona tanto di Cassie"
L'italiana sorrise, "Già"
"Mi dispiacerà lasciarti per una settimana,piccolina"Disse l'attore,facendole passare un braccio sulle spalle e attirandola a sè.
"Oh,Smoldy,non dirmi che sei uno di quei mariti appiccicosi,eh"
"No,sono solo..affezionato"
"Ma sì,vedi che una settimana passa in fretta"Disse lei,cercando il lato positivi della cosa. Solo che non vi era un lato positivo.
"E se tipo venissi con me?"Chiese d'un tratto Smolder.
Cassie si staccò da lui,con gli occhi sgranati, "Come prego?"
"Sì,vieni con me"
"Ian,quale parte del discorso di questa mattina su te e Nina non ti è ancora chiaro? Chiedilo a lei,no?"
"No"Rispose,sorridendole.
"N-no?"
Non si aspettava una risposta così 'secca'.
"Esatto,ho detto 'no'.."
"Ma.."
"Non devi decidere subito.."
"Solo entro lunedì"
"Ti mancano ben quattro giorni"
"Ho detto di no,Ian"
"Quattro giorni sono tanti,Cassie. Ti farò cambiare idea"
 
"Bè,prima di diventare attore,ero un ragazzo comune. E sì,mi sono innamorato di una ragazza della mia scuola,ma non è finita bene"Disse lui,alzandosi.
Mike tese una mano alla ragazza e l'aiutò ad alzarsi. "Vieni,è ora di rientrare,si sta facendo tardi"Aggiunse,dirigendosi verso il pannello di controllo della braca.
"Perchè non ne vuoi parlare?"Ebbe il coraggio di chiedergli lei.
"Mi sembra di averne già parlato, Katie.." Disse lui, cominciando a pilotare la barca.
"Sì, certo, hai ragione.." Rispose lei, quasi indignata, mettendosi seduta su un piccolo banchetto lì nella cabina di comando.
Per circa dieci minuti rimasero zitti, "Katie?"
"Mh.." Rispose lei, scocciata, continuando a guardare in basso.
"E dai, Katie, parla!" Sorrise lui, quasi supplicandola
La romana continuò il silenzio, ma dopo neanche un minuto, scoppiò come una bomba ad orologeria.
"Sai che c'è? Che ogni volta ci ritroviamo sempre qui.. Tu mi definisci come quella che divaga sempre, ma tu? Ti vedi, tu?"
"Mi sembra di averne parlato, Katie.." Sbuffò lui.
"Sì, ma come ne parleresti con un giornalista però.." Precisò lei.
 
Ma davvero vuole partire con me?, pensò lei.
"Ian, ma.." La ragazza non terminò la frase che l'attore le fece un sorrisone a trentadue denti. "No, Smoldy, se ho detto di no è no.. Non mi convincerai mica con questo sorriso da pubblicità.." Affermò lei, decisa.
"Tu hai quattro giorni per pensarci, ma, intanto, ho un'altra proposta per te. Spero non mi dirai di no anche a questa.."
"Dimmi.." Ridacchiò lei.
"Ti va di farmi un pò di compagnia a guardare la tv?" Chiese lui.
OH MERDA, NON SALTARGLI ADDOSSO, CASSIOPEA ALEXYS!
"Oh, beh. Temo che anche questa volta la risposta sia..." Finse la ragazza, ma l'attore non le fece terminare la frase che la prese in braccio e subito la buttò sul letto, con delicatezza.
"Pensi che sia cosa?"La incalzò,sorridendo maliziosamente.
Quello stronzo lo stava facendo apposta.
"Ecco..io..c-cioè.."
Respira Cassie,RESPIRA!
Si schiarì la gola, "O-ok,ma solo per dieci minuti"
"Benissimo"
"Posso almeno andare a mettermi il pigiama?"
"Certo"
Cassie scese dal letto e poi si diresse alla porta. Prima di uscire si girò verso Smolder, "Ah,Ian?"
"Mh?"
"Sappi che è l'ultima volta in cui lo sguardo alla Damon Salvatore funziona con me"
Lui le sorrise ancora così e lei si aggrappò alla porta per non cadere per terra, "A-arrivo subito"Disse uscendo,mezza rimbambita.
Di corse si diresse in camera.
Si svestì e indossò i pantaloncini e la canottiera.
Si struccò e poi si mise un po di acqua sulla scottatura che le aveva fatto salire la temperatura corporea al mille gradi.
Ok,forse era stata un po colpa di Sexyhalder.
Finito di prepararsi tornò da lui,che nel frattempo si era steso sul letto e con fare svogliato girava i canali.
Cassie si avvicinò e si buttò sul materasso,facendolo rimbalzare.
"Allora,che guardiamo?"
"Che ne dici di un film?"
 
"Non me la sento di parlarne,ok?"
"Però io ti ho sempre detto tutto di me"
"Davvero?"Chiese sarcastico, "Non mi sembra proprio"
"Come?! Io non ti ho mai nascosto nulla! Al massimo divagavo,ma alla fine ti raccontavo tutto"
"Non è vero,Katie"
"Trevino.."
"Non mi hai mai detto chi ti piace"La interruppe l'attore.
"Bè,perchè è una cosa privata"Bofonchiò.
"Anche i miei sentimenti riguardo quella storia sono privati.."
"Ma.."
"E non venirmi a dire che non sono a stessa cosa"
"Non si può parlare con te,cavernicolo,che subito tiri fuori la storia del ragazzo che mi piace. Ma perchè così tanto interesse?"
"E tu perchè me lo tieni nascosto? Ti basterebbe dirmi solo un nome,tanto a chi posso dirlo,scusa?"
"Beh, e che ne so se poi lo conosci?" Buttò lì, Katie.
Ma che cazzo dico?, pensò lei prendendosi a padellate in testa mentalmente.
"Katie, se mai dovessi incontrarlo, non aprirei mai bocca.."
"E chi me lo assicura?"
"Prima di tutto perchè c'è un certo rapporto tra di noi, non è fondato da due stupidi giorni passati insieme e secondo poi non lo conosco sicuramente.."
"Sì, però vedi come fai? Rigiri sempre la frittata a modo tuo, tutto poi ricade sempre su di me!" Disse lei, alzandosi e avvicinandosi all'attore, "Quanto manca?" Si schiarì la voce.
 
"Sì, ci sto!" Rispose entusiasta, Cassie.
In televisione cominciò la sigla di un horror, una di quelle ansiose, ricche di suspence.
La ragazza deglutì, "Smoldy, cos'è 'sta roba?" Chiese, cercando di non sembrare spaventata.
"Dovrebbe essere un horror.."
"Ah.."
"Che paurosa che sei!" La prese in giro lui.
"No, è solo che li trovo stupidi e noiosi, cioè, una morale non puoi trarla da questi film, sempre se così possono definirsi.."
L'attore cominciò a ridere, "Vieni qui, piccola fifona.." Disse, chiudendola con un abbraccio.
Cassie chiuse gli occhi e nascose il viso nell'incavo del collo di Ian.
"Cassie,sta solo camminando"
"Sono questi i pezzi peggiori. Credi che non stia per succedere nulle e poi BOOM esce qualcosa che ti fa passare mille infarti"
Smoldy rise.
"Non ridere di me,Somerhalder"
"Non rido di te. Rido per i tuoi comportamenti"
"Non è colpa mia se sono suggestionabile"Disse la ragazza,sbadigliando.
"Sì, suggestionabile.." Disse Smoldy, sbadigliando subito dopo la ragazza.
"Ecco, vedi, sono un pò come te.."
"Come me?" Chiese, ridendo, l'attore.
"Sì, cioè, ora ti spiego.. Tu, ad esempio, ti lasci influenzare dagli sbadigli, io invece mi lascio influenzare dai film horror.."
"Beh, ma la cosa dello sbadiglio è saputa e risaputa, è una cosa abbastanza normale.."
"Smoldy, oseresti dire che io non sono normale?" Chiese fingendosi offesa.
"No, MAI!" La prese in giro lui.
I due si lasciarono trasportare da una risata e Ian cambiò canale.
"Cosa fai?" Chiese Cassiopea.
"Cambio canale, ho una moglie un pò fifona.."
 
"Poco"Rispose lui.
Katie guardò avanti a sè e vide le luci del porto farsi sempre più vicine.
"Chiama un taxi,per favore"
"Sì"Rispose Katie, prendendo il cellulare.
dopo circa quindi minuti,Mike riuscì a 'parcheggiare' la nave.
Quando scesero dalla nave,Colin gli venne incontro.
"Com'è andata signor Trevino?"
"Molto bene,Colin"Rispose lui,passandogli le chiavi.
"Il signor Robert verrà domani a riprenderle"
"Certo"
"Signorina"Disse poi in segno di saluto alla romana.
Lei gli sorrise gentile.
Quando scesero dal molo,si trovarono il taxi davanti.
Ci salirono e per tutto il tragitto stettero ancora in silenzio.
Katie con il cesto da picnic stretto al petto come scudo.
"Dovrei essere io quello offeso,non tu"Disse Michael.
"E chi lo dice?"Chiese lei acida.
"Io"
"Oh,allora se lo dice il grande Michael Trevino è di certo vero! Ma fammi il piacere"
"Ti ho messo alla prova, tu non dici niente a me, io non dico niente a te.."
"Beh, io potrei dire benissimo la stessa cosa a te.." Ribattè la romana.
"Ma che vuol dire.." Trevino non finì la frase che la ragazza lo interruppe, "E poi sai che chi si fa i cavoli suoi campa cent'anni?"
"Sì, ma se devo campare cento anni con te, preferisco farmi i cavoli altrui.." Rispose lui, con un sorriso beffardo.
"Sai che ti dico? Che sei proprio uno sbruffone! E ricorda che questa storia posso anche lasciarla andare, ma il ricatto della maglietta con il bacio proprio no!"
"Ma dai, lo sa anche il conducente di questo taxi che muori dal desiderio di baciarmi.."
"Trevino.." Lo rimproverò lei senza continuare, avendo perso le speranze.
"Scusi", chiese l'attore al conducente.
"TREVINO!" Esclamò la ragazza, "Lo scusi.." Disse poi al conducente, riferendosi all'attore.
"Ho sonno e, ora come ora non riesco neanche a ragionare, ma una cosa riesco a dirtela.."
"Dimmi.." Sorrise Trevino soddisfatto, ridendo ancora sotto i baffi.
"Vaffanculo.."
Il taxi si fermò proprio in quel momento e Katie uscì dal veicolo.
Trevino pagò il taxista.
"Che linguaggio scurrile,ragazzina"Disse,raggiungendola.
"Solo con te,Trevino"
"Che onore"Disse lui,sarcastico.
"Che fai?"Chiese la romana,scocciata,vendendo l'attore piegarsi.
"Prendo le chiavi di casa"Rispose,alzando lo zerbino.
Infilò la chiave nella serratura ed entrò in casa,la quale era immersa nel buio e nel silenzio più profondo.
"Dici che stanno tutti dormendo?"Bisbigliò Katie.
"Probabile,ma non si sa mai"
 
"Ah ah ah,che simpaticone"Disse l'italiana,sbadigliando di nuovo,accoccolandosi meglio tra le braccia di Sexyhalder.
"Non dirmi che hai sonno"
"No no"Rispose lei,con gli occhi mezzi aperti.
"Dici? No,perchè sembra che ti debba addormentare da un momento all'altro"
"Ma va.."Replicò lei,sbadigliando.
"Se lo dici tu"
Tra i due cadde il silenzio,rotto dopo cinque minuti dal giovane, "Sai,Cassie,riguardo il discorso di prima,del viaggio intendo,voglio solo dirti che ci tengo molto che tu venga con me. Davvero,non ci vedrei nessun altro se non te. E..e non credo che riuscirei a partire,sapendo che dovrò starti distante per così tanto tempo. Sì,lo so,sono solo cinque giorni,ma mi sembrerebbero interminabili. Ecco,quello che voglio dire,in realtà è..è che credo di essermi affezionato a te. Credo di volerti bene,ma un bene che va oltre l'amicizia,non so se mi spiego. Ora,io lo so che tu sei innamorata di questo ragazzo che non ti vuole,ma,se questo può consolarti,io..cioè,tu..tu mi piace,Cassie"
Silenzio.
"N-non dici niente?"Chiese lui. "Cassie?"
Ian abbassò lo sguardo e vide la ragazza praticamente addormentata.
La guardò e poi sorrise affettuosamente.
Spense la televisione,le diede un piccolo bacio in fronte e poi spense le luci.
Coprì la ragazza con un leggero lenzuolo e poi chiuse gli occhi.
 
Katie,dopo aver poggiato il cestino in cucina,seguì Mitch su per le scale.
"Oh-oh"Disse lei.
"Che c'è?"
"No,è che..."
"Che?"
"Bè,la porta della camera mia di Cassie è aperta"
"E allora?"
"Cassie non riesce a dormire con la porta aperta"
"Sarà in camera con Ian"
La romana lo rimproverò con lo sguardo.
"Hey,non fraintendermi. Staranno guardando un film"
Per la prima volta sono io che fraintendo, pensò Katie.
"Va beh, però non andare a curiosare.."
Mike le rivolse uno sguardo interrogativo, "Per sicurezza, magari li svegli.."
Ok, non aveva paura di quello, ma di trovarli in atteggiamenti intimi, forse.
L'attore rise, "D'accordo, Miss Perversione.." La prese in giro lui, andando in camera, seguito da lei, "Quindi dormiremo insieme.. Ricorda il bacio della buona notte.." La prese in giro lui.
"Stai zitto, idiota.. Ho troppo sonno, non posso reggerti.." Sbuffò lei, sbadigliando per ben due volte durante la frase.
"Vado a bere un goccio d'acqua, Olson.." Disse l'attore, pizzicandole il fianco.
Dopo aver versato l'acqua dalla bottiglia nel bicchiere, la bevve tutto d'un sorso.
"Katie mette sete, brò?" Lo prese in giro Ian, entrando in cucina.
Michael saltò per lo spavento e poi rise, "E te? Con l'amichetta?"
"Cassie si è addormentata"
"Wow,amico,non è di certo cosa da vantarsi,sai?"
Ian scosse la testa, "Comunque,sono sceso solo per divi che dormirà con me. Non voglio svegliarla"
"Okey,non sarò io a fermarti"
"Bene"
"Notte"Disse Smoldy,usando dalla cucina.
Trevino scosse la testa e poi tornò di sopra.
Bussò alla porta della camera delle ragazze prima di entrare.
"Entra"Disse Katie,seccata.
"Sei già a letto?"Chiese l'attore,chiudendosi la porta alle spalle.
"Come ti ho già detto,ho tanto sonno"Replicò lei,sistemando i cuscini dietro di lei.
"Okey,mi cambio e sono da te"Disse lui,andando in bagno.
"Ho sentito dei passi,prima che arrivassi.."Disse la romana,poco dopo.
"Sì,era Ian"Rispose Mitch dal bagno, "Ha detto che Cassie si è addormentata e che non vuole svegliarla"
"Capisco"
Ah,Somerhalder,vecchio volpone,pensò Katie,con uno strano sorrisetto.
"Perchè ridi?"
"No,niente è che.."
La ragazza si bloccò,alla vista dell'attore che indossava solo i boxer.
Passarono alcuni minuti (in cui Katie si gustò quello spettacolo),prima che si rendesse realmente conto della situazione.
"Trevino!"Esclamò,portandosi una mano sugli occhi.
"Cosa c'è?"Chiese il giovane,con fare innocente.
"E me lo chiedi anche? VESTITI!"
"Io dormo sempre così.."
"Non con me.."
"Katie,si muore dal caldo!"
"O vestito o per terra e sai che se dico una cosa,quella è!"
L'attore sbuffò, "Ok,ok"
Michael si infilò la maglio che aveva portato per tutta la giornata.
"Contenta?"
Katie si tolse la mano dagli occhi,"Sì,grazie"
Trevino si mise a letto.
"Va bene,buona notte"Disse la romana.
"Non dimentichi nulla?"
Lei lo guardò confuso, "Ah,sì! La luce"Disse,premendo l'interruttore li vicino.
Ora erano immersi nel buio.
"No,Katie,intendevo il bacio"
"Trevino,ne abbiamo già parlato"
"O mi dai il bacio della buona notte o mi metto a cantare.."
"Sì,certo"
"Sono Enrico VIII il re Enrico VIII chi più re di me. Voglio impalmar una vedova sconsolata che sette volte s'è già sposata. Ogni marito è Enrico Enrico. Non vuole William o Sam per Signor. Son il suo ottavo Enrico. Enrico VIII chi più re di me Enrico VIII il re dei re.."
"Dio,ti prego!"
"Sono Enrico VIII il re Enrico VIII chi più re di me.."
"Ok,ma smettila! Patrick Swayze era molto più bravo di te a cantarla in Ghost.."
Mike sorrise e le si avvicinò.
Katie girò il viso verso di lui e poi socchiuse gli occhi.
Di certo il buio non la aiutava a vedere dove stava andando.
Arricciò le labbra e poi BOOM.
Quella che baciò non era una guancia,ma la sua bocca!
Subito si stacco.
"Mike?"Chiese con voce tremante.
"Era un sogno o è successo davvero?"
 
 
 
 
 
Buona sera,fanciulli!
Scusate l’enorme ritardo nel postare il capitolo. Per scusarci lo abbiamo fatto moltooo lungo :3
Niente,speriamo che vi piaccia e ci scusiamo in anticipo per gli errori grammaticali,ma l’abbiamo appena finito,dobbiamo uscire e siamo in super ritardo!
-1 alla dichiarazione della prima coppia **
 
Ps. Per questo capitolo siamo state ispirate da questa GIF

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Capitolo 40
*** Color mirtillo. ***


COLOR MIRTILLO
-Capitolo quaranta-
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“Cassie, svegliati..”
Oh, no, per favore, lasciami dormire, pensò.
“Cassie..”
La ragazza aprì gli occhi, contro voglia.
Intorno a lei regnava solo il buio.
“Buon giorno..” la voce di Ian si diffuse per tutta la stanza.
“No, ti prego..” sussurrò lei, con la voce impastata dal sonno.
Voglio tornare a dormire, pensò.
Richiuse gli occhi.
“E’ il momento di alzarsi piccola Cassie. Stò per accendere la luce..”
“No..”  piagnucolò l’italiana.
“Voglio farti vedere l’alba”
Cassie aprì di nuovo gli occhi.
L’abat-jour accesa.
“Ri-buongiorno..” disse Smoldy, sorridendole.
La ragazza gemette.
“Non sei un tipo mattiniero, eh?”
Nel bagliore, Cassie strizzò gli occhi e vide Ian piegato sulle ginocchia, a pochi centimetri del suo viso.
Sembrava divertito.
Divertito da lei.
“Che ore sono?” mormorò, “Dal buio saranno le due o le tre, no?"
“In realtà non è tardi, è presto. Vieni, su. Usciamo..”
“Stavo facendo un sogno bellissimo..” piagnucolò.
“E cosa stai sognando?”
Te, pensò.
“Di ritrovarmi in una piscina piena di fragole con panna..” mentì.
Ian sorrise.
Cassie si mise a sedere.
“Quindi, che ore sono precisamente?”
“Le cinque e mezza. Non abbiamo molto tempo. Ti ho lasciato dormire il più possibile. Su, andiamo..”
“Non posso cambiarmi prima?”
“No, forza..”
Cassie notò che era eccitato come un bambino.
Sprizzava gioia da tutti i pori.
Cercando di non fare rumore uscirono dalla stanza.
“Tieni, questa ti servirà..” disse, passandole una felpa.
Questa era verde scuro, con la scritta “Covington” in caratteri cubitali di color nero.
Mh, sembra una di quelle magliette che ti danno quando fai sport a scuola, pensò la ragazza, poi si diede una sberla sulla fronte.
Ma certo!, pensò, che scema! Ian giocava a football al liceo!
“Allora? Che fai? Non la indossi?” chiese lui.
“Oh, sì, certo..” rispose  e, velocemente la indossò.
La pelle della schiena si tirò.
Ahio!, penso.
Naturalmente le stava enorme, però aveva il profumo di Ian.
L’attore la prese per mano e poi la condusse alla fine del corridoio, sorpassando le scale e aprì una porta.
Accese una luce, scoprendo una scala di legno.
“Vado prima io..” disse Somerhalder, “Stai attenta quando sali..”
"Ma dove andiamo?"
"Ora vedrai"
La giovane lo seguì su per la scala, ritrovandosi sul tetto.
"Smoldy, siamo già stati su un tetto e ricordo che la cosa non è finita bene"
"Tranquilla" disse lui, prendendole una mano, "Siediti e goditi lo spettacolo"
Lei obbedì, "Ok, ma che dovrei vedere? Una navicella aliena?" chiese sarcastica.
"No, aspettiamo l'alba"
"Oh"
Smoldy le passò una cuffietta, collegata al suo cellulare.
“Mi sembra di averla già sentita questa canzone. Che cos’è?”
“La traviata. Un’opera di Verdi..”
“Parla di una storia d’amore, se non sbaglio..”
“Mh, vedo che abbiamo studiato, piccola Cassie..”
Cassie rise.
"Ora, guarda davanti a te"
La ragazza girò il viso e wow, non aveva mai visto uno spettacolo simile.
Il cielo si stava tingendo di arancione che si perdeva nell'azzurro chiaro e nella nuvole bianche appena accennate.
"Oh, Ian, è..è bellissimo" disse, poggiando la testa sulla sua spalla.
 
Michael era sveglio ormai da dieci minuti, girato su un fianco, concentrato a guardarla.
Katie corrugò la fronte ed arricciò il naso, girandosi di lato verso l'attore.
Appena aprì gli occhi si ritrovò il viso del ragazzo a pochi centimetri.
Sgranò leggermente gli occhi.
"Ehi, buongiorno.." sorrise lui, con un tono di voce abbastanza profondo.
"Da quanto sei sveglio?" chiese lei, ricambiando il sorriso.
"Dieci minuti.."
"Non guardarmi.." arricciò il naso lei, timida.
"Troppo tardi, sono dieci minuti che lo sto facendo.. E, la cosa incredibile è che fai una miriade di espressioni anche quando dormi.." rise lui, prendendola in giro.
"Forse ti stavo sognando.."
"Ah, allora adesso si spiegano i sorrisi ed i baci che lanciavi.."
"IDIOTA!" esclamò lei, lanciandogli un pugno, "Andiamo a fare colazione.." disse, girandosi dall'altro lato per alzarsi.
"E stavolta il bacio del buongiorno non me lo dai?"
OH CAZZO!
La romana collegò subito ciò che era successo e cominciò a ragionare razionalmente.
Ci eravamo baciati, MERDA!
Katie girò il viso verso di lui molto lentamente, tipo quelle bamboline di porcellana che vi sono nei film horror.
"Credo che quello di ieri ti sia bastato"
"Se si tratta di te, Katie, non ne avrò mai abbastanza"
Il cuore della romana fece una capriola.
"Trevino, stai ancora sognando?" chiese lei, forzando un sorriso, imbarazzata.
"Come il sogno che ho fatto ieri sera?" domandò dirimando, portandosi entrambe le mani dietro alla testa.
"Quale sogno?"
"Bo, tipo quello dove ci siamo baciati? Ah, no, non era un sogno"
"Te l'ho già detto, è stato un incidente"
"Sì, incidentalmente le tua labbra hanno incontrato le mie"
La romana sbuffò, "E, il tuo ricordarmelo " disse, ignorandolo, "E' poco cavalleresco"
"Hey, io sono un cavernicolo, ricordi?"
 
"Ecco a te, Cassie" disse Edna, passandole del burro.
"Grazie Edna"
"Come va la tua schiena, cara?"
"Oh, molto meglio. La pelle mi tira ancora un po, ma per fortuna non brucia" rispose, "La tua crema ha fatto miracoli"
"Ne sono felice" disse, sorridendo, "Ma, dove sono Michael e Katie?"
"Staranno ancora dormendo" disse Ian, uscendo in giardino, portando un cesto pieno di frutta.
"Con 'stanno dormendo' intendi dormendo insieme?"
Cassie guardò impanicata Smoldy.
"No, mamma. Cosa vai a pensare?"
Cassie notò una sfumatura di sarcasmo nel suo tono di voce e sperò che anche la donna non l'avesse notato.
Edna alzò le spalle, "Comunque,non sono loro che stanno dormendo tanto. Siete voi che vi siete alzati presto e anche insieme.."
"Telepatia" disse Cassie, riempiendosi la bocca con una fetta di pane ricoperta da burro e marmellata.
 
"E come dimenticarlo. Va bè, cavernicolo o no..."  la romana venne interrotta.
"Intendi dire 'bacio o no'.." sorrise lui a trentadue denti.
La romana lo guardò e roteò gli occhi, "Cavernicolo o no, b.. bacio o no, io vado a fare colazione.." Disse, aprendo la porta.
Lui sorrise e subito si alzò energeticamente.
Bello svegliarsi con il rodimento di culo!, pensò scendendo le scale.
"Già...Telepatia.." sorrise Ian, buttando un'occhiata a Cassie.
Edna la guardò e Cassie le sorrise goffamente.
"Buongiorno.." disse assonnata Katie, portando i capelli da una parte, uscendo dalla cucina.
"Buongiorno.." sorrise Cassie, seguita da Edna.
"Mh, è un buongiorno?" chiese Ian, corrugando la fronte.
"Sì che è un buongiorno!" esclamò sorridente Mike.
"Siete anche voi telepatici?" chiese Edna, alzandosi.
Katie e Mike si guardarono in giro confusi e Ian mimò loro di fare un cenno di consenso con la testa, così, i due, in contemporanea, mossero la testa su e giù.
"Avete dormito bene?" chiese Trevino.
"Mh-mh" disse Cassie.
"Piccola Cassie, dalla tua risposta non sembra. Cos'è, il nostro Somerhalder non ti ha fatto dormire?"
"Non tutti sono cavernicoli come te" disse Katie, versandosi del succo.
"Diciamo che è molto mattiniero.."
"E voi come avete dormito?" chiese Smoldy.
"Io benissimo, Katie un po meno perchè era..eccitata"
La romana sgranò gli occhi, "Michael Trevino!" esclamò indignata, "Sei un bugiardo di prima categoria!"
Cassie e Ian trattennero una risata per l'espressione assunta dall'amica.
"Avrei dormito di certo meglio se qualcuno non si fosse mosso tutta notte, non si fosse sdraiato in diagonale e non avesse continuato a borbottare qualcosa del tipo 'no,non la faccia!' continuamente!"
Tutti scoppiarono a ridere, compresa Edna.
"Oh caro" disse la mamma di Somerhalder, "Dovresti prendere una tisana prima di andare a dormire.."
"Credimi, con Katie una tisana non farebbe effetto.."
La romana fece un sorriso falso, "Io sono una ragazza tranquillissima sennò ti avrei già strozzato.." spiegò con tranquillità, sorseggiando il succo.
Ian e Cassie scossero la testa, sorridendo, seguiti da Edna.
"Ragazzi, a proposito di tranquillità, oggi io e tutta la famiglia Somerhalder ce ne andiamo a fare una passeggiata.."
"Grazie per il pensiero.." ridacchiò Ian, fingendosi offeso.
Edna rise, "Tesoro, se volete potete venire, però andremo a visitare il museo e poi andremo in un agriturismo, data la bella giornata.."
"Con tutto il rispetto, ma io e i musei non andiamo d'accordo.." disse Trevino.
"D'accordo, rimaniamo a casa.." decise Ian, "Per voi va bene?" chiese alle due ragazze.
"Certo, va benissimo.." disse Cassie.
Katie annuì, sorridente.
"Però, ragazzi, devo chiedervi un favore. Proprio perchè è un museo, non possiamo portare anche i bambini, quindi volevo chiedervi se potevate badare a Jaxon e Jessica. Sempre se per voi non è un problema, ovviamente.." chiese gentilmente.
Sexyhalder girò il viso verso i suoi amici e tutti e tre sorrisero e annuirono.
"Nessun problema" disse lui, a nome di tutti.
"Bene. Robert verrà a prendermi verso mezzogiorno, perciò dovrete dare a voi da mangiare a Jaxon e a Jessica. Ricordativi che ogni tre ore Jessica deve prendere il latte e che, se andate a fare una passeggiata, di ricordarvi di portarvi dietro dei pannolini, per bè..i bisogni. Inoltre, Jaxon deve fare un pisolino dalle due alle quattro minimo, se no, si addormenterà all'ora di cena e i suoi orari saranno tutti scombussolati. Quindi, anche qui, se uscite, ricordatevi che deve dormire almeno due ore"
"Prevedo una giornata impegnativa" disse Mitch.
"Oh, sono sicura che, con la tua faccia da pagliaccio, Jaxon si divertirà molto"  disse la romana.
Tutti risero, ed Edna rientrò in casa.
"Io dico di dividerci i bambini" disse Cassie, "Nel senso, due si occupano principalmente di Jaxon e due di Jessica, almeno non si crea ne casino ne confusione"
"Miss controllo è arrivata"
"Almeno io non mi metto le mutante al contrario" rispose Cassie, facendo riferimento ad un episodio successo a Mike qualche giorno prima.
"Tu stai passando troppo tempo con Katie"
Cassie rise e la romana roteò gli occhi.
"Comunque io mi prendo la bambina.." disse Michael.
"Sicuro?" chiese Smoldy, "Ti ricordo che i bambini così piccoli piangono, urlano, fanno la cacca e dopo mangiato devono fare il ruttino, il che potrebbe causare dei rigurgiti e.."
"Ok, lascia stare, rifiuto l'offerta e cambio pacco, mi prendo Jaxon"
"Ho capito che non ti potrò lasciare da solo neanche un attimo" disse Katie.
"A te va bene occuparti di Megan?" chiese Ian a Cassie.
"Certo" disse lei,sorridendo.
"Ragazzi, certo che voi siete più avvantaggiati però, eh.."  disse Katie, sbuffando.
"Come?" chiese Cassie, corrugando la fronte.
"Megan è quella che richiede più tempo, pazienza ed attenzioni, veramente.." spiegò Ian.
"Voi dovete badare ad una bambina, io a due!" esclamò, fingendosi  indignata.
"Due?!" chiese Michael.
"Perchè? Tu cosa sei?" fece, come domanda retorica.
Cassie e Ian scoppiarono a ridere e Mike accennò appena un sorriso e poi cominciò a farle il solletico.
"AIUTO!!!" cominciò a urlare Katie, interrotta dalle tante risate che non riusciva a trattenere.
"Per me sarà Jaxon a badare loro.." rise Ian, abbracciando Cassie.
"Povero bambino, non sa cosa gli aspetta" disse lei.
"Perchè, credi che noi saremo meglio?"
"Somerhalder, io ho un certo feeling con i bambini, perciò, stai tranquillo, ce la caveremo" disse Cassie, annuendo. "Bè, anche Katie è brava con loro, è solo Trevino che mi preoccupa"
"Ti potrà sorprendere.." disse l'attore.
 
"Ahhh" urlò Cassie, uscendo dal bagno mezza nuda.
"Che succede?!" chiese l'amica impanicata, sbucando da sotto al letto.
"Sono agitata!" mugugnò lei.
La romana corrugò la fronte, "Perchè, scusa?"
"Bè, ecco, i-ieri mi sono addormentata e tu eri qui con Trevino, poi questa mattina non siamo riuscite a rimanere neanche un secondo da sole, perciò non potevo dirtelo.."
"Dirmi cosa?"
"Che Ian parte per l'Africa fra una settimana.."
"Ehh?!" chiese lei, sgranando gli occhi, "E quando aveva intenzione di dirlo quel citrullo?!"
Cassie alzò le spalle, "Non so, ieri infatti mi sono arrabbiata con lui.."
"E hai fatto bene"
"Poi però non ho resistito a quegli occhioni dolci dolci e l'ho perdonato dopo neanche un'ora"
"Questo era prevedibile" disse Katie, poi sospirò, "So che sentirai la sua mancanza in quei giorni, ma tranquilla, ci muniremo di gelato e andremo a fare shopping e sfrutteremo Mike..."
"Mh, non so se ce ne sarà bisogno"
"Cassie, lo sappiamo entrambe come diventi quanto sei depressa.."
"Bè, non ce ne sarà bisogno perchè lui mi ha chiesto di seguirlo e io forse accetterò"
"Cosaaa?! Dio, Cassie, non mi puoi dire ste cose senza avermi preparato prima psicologicamente!"
"Scusa, è che tanto lo saresti venuta a sapere"
"Quindi ci vai" affermò.
"Non lo so.."
"Io ci andrei" disse lei, facendole l'occhiolino e alzandosi in piedi.
Cassie sospirò, "Non è così facile"
"Sai, Cassie, ultimamente ripeti troppo spesso questa frase.."
"Perchè è vero.." replicò l'amica, andando verso l'armadio.
Dopo due minuti a contemplare i suoi vestiti e poi scelse di indossare un vestito con ricamati dei fiori color salmone. Sotto di esso, per via della trasparenza, vi era una sotto veste color carne. Non aveva le maniche e uno scollo rotondo. In vita era stretto da una cinturina sottile.
Così la schiena è protetta, pensò.
"Comunque anch'io devo dirti una cosa.." disse Katie.
"Mh.."
"Ho baciato Trevino.."
"Eh?! Cheeeeeeeee?!?" chiese incredula, strozzandosi con la saliva.
"Oddio, Cassie.." disse allarmata, avvicinandosi, "Tutto bene?" domandò poi, dandole qualche pacca sulla schiena.
"Cioè.. Seriously?" fece, riprendendosi e asciugandosi le lacrime dovute all'essersi quasi strozzata.
"Sì, ma tranquilla, non stiamo insieme.." spiegò subito dopo lei, tranquillizzandola.
"Come? Cioè, vi baciate e non state insieme?" chiese, indignata e anche confusa.
"Bè, tu che hai fatto con Ian?"
"Sì, va bè, ma noi siamo un caso a parte.." farfugliò Cassie.
La romana sorrise sotto i baffi, "Comunque, non è stato niente di che. Ero stanca, così come lui e mi aveva chiesto soltanto il bacio della buona notte. Aveva cominciato a cantare, così da farmi cedere, dato che non volevo, ovviamente. Ma era buio e quindi.." lasciò intendere.
"E quindi..Katie, questo è cotto di te!"
"No, Cassie, io e Michael MAI!" esclamò insieme.
Cassie roteò gli occhi al cielo, "Sai, sento uno strano dolorino alla caviglia.." disse, per prenderla in giro.
Katie sgranò gli occhi, "No, Cassie, ti prego!"
L'amica scoppiò a ridere, "Ma ti sto prendendo in giro"
"Cretina! Non c'è niente da ridere!"
"Oh, dovevi vedere la tua faccia e ti giuro, saresti scoppiata anche tu!"
"Stare con Trevino ti fa male!"
"Mai quanto a te!"
"Andiamo, Robyn e Robert saranno di certo arrivati" disse, ignorandola.
"Okey, baby!"
 
"Bene ragazzi, questo è tutto.." disse Robyn, passando un foglietto pieno di numeri a Trevino, "Se avete bisogno, chiamate"
"Robyn, non è la prima che Jaxon rimane con me. E poi io ho il numero di tutti voi"
"Si, ma Cassie, Katie e Mitch no"
"Dio non abbiamo diciotto anni!" esclamò esasperato Smoldy.
Cassie e Katie si schiarirono la voce.
"Be, non tutti almeno" si corresse.
"Ecco qua" disse Robert, poggiando sul divano una confezione di pannolini, "Dovrebbero bastarvi"
Cassie sgranò gli occhi,"Ma saranno almeno venti!"
"Jessica è una macchina sputa cacca. Ti serviranno eccome!"
"Oh, e mi raccomando Jaxon deve fare il riposino.." disse Robyn.
"Dalle due alle quattro.." la interruppero Michael e Katie.
"Bravissimi, altrimenti c'è il rischio che.." continuò la sorella Somerhalder.
"Che si addormenti all'ora di cena.." ripeterono in coro, questa volta in quattro.
Robyn e Robert si guardarono e sorrisero, "Bè, sembrate proprio dei genitori modello per ora.." Ridacchiò Robyn, "D'accordo, noi andiamo allora e grazie mille.." sorrise, riconoscente, aprendo la porta.
"Grazie ragazzi.." fece Robert, uscendo di casa. Subito riaprì la porta, "Dovete badare ai bambini, non farne altri, eh.." precisò lui, facendo l'occhiolino.
"Vai via, maaaaan!" dissero in coro i due attori, ridendo.
"Va bene.." disse Ian, "Vediamo un po che fare"
"Io credo sia meglio dare da mangiare a Jaxon, visto che non ha ancora pranzato, così potrà digerire prima del pisolino" disse Katie, risoluta.
"Ok" disse Smoldy, "Tu vieni con me di sopra, Cassie? Così sistemiamo il fasciatoio per Jessica, prima che..bè, prima che la faccia"
Tutti risero.
"Okey" disse Cassie, prendendo il borsone contenete le cose per la piccola.
Ian si avvicinò al divano, dove era stato posizionato il passeggino. Facendo attenzione, staccò l'ovetto contente Jessica.
"Ce la fate e a preparare la pappa per Jaxon, no?"
"Bro, per chi ci hai preso?" chiese Trevino.
"Katie.." disse Smolder.
"Tranquillo, ci sono io.."
Nel frattempo Cassie e Ian salirono in camera.
"Ian, vuoi darla a me?" chiese l'italiana, riferendosi alla bimba che aveva in braccio.
"Magari, così intanto sistemo il fasciatoio.." le sorrise Ian, passando la bimba accuratamente tra le braccia della ragazza.
Nel frattempo lui la guardò e le sorrise.
Smoldy, non farmi svenire con la bimba in braccio però!, pensò lei.
"Dio, quant'è tenera.." slei, sedendosi sul letto, mentre Ian era intento a sistemare il fasciatoio, posizionando poi anche qualche asciugamano.
"Bè, è mia nipote.." si vantò lui, ridendo.
"Oh, giusto. Voglio una figlia così.." sorrise lei, giocherellando con la manina di Megan, guardandola dolcemente.
Somerhalder si girò, "Cercherò di impegnarmi.."
CAZZO! VUOLE METTERMI INCINTA! MERDA!
 
Michael aprì gli sportelli della cucina, uno ad uno, senza prendere niente.
"Che fai?" chiese Katie, posizionando Jaxon sul seggiolone.
"Cerco gli omogenizzati.."
"Non penserai mica di dargli quella porcheria precotta?" chiese Katie, alzando un sopracciglio.
"Non può mica mangiare la pasta.."
"Appunto, gli prepareremo noi la pappa" spiegò Katie sorridente, "Vero, bello?" chiese Katie, avvicinandosi al piccolo, facendogli una carezza.
Il bimbo mugugnò qualcosa timidamente, sorridendo e allungando una manina verso il viso della romana.
Lei gli si avvicinò e Jaxon le fece una piccola carezza.
"Ahh, sei troppo tenero.." disse lei, scompigliandoli i ricci.
"Quando hai finito di fare le avance al bambino dimmelo, eh" disse Mike, con tono un po secco.
"Non gli sto facendo delle avance!" disse la romana, "Dio, sembri geloso!"
"Io geloso? Di lui? Non scherzare Katie"
"Oh, non sto scherzando"
"Andiamo, io sono mille volte meglio di lui!"
"Ma, davvero Trevino? Ti stai davvero paragonando a un bambino di tre anni?"
Michael girò il viso, ma Katie si accorse che era arrossito.
"Comunque, mentre io gli preparo da mangiare, che ne dici di giocarci un po per tenerlo buono? Sai, tra bambini poi ci si capisce meglio, no?"
 
Cassie rise nervosa, "Non stancarti, mi raccomando"
"Non sarò io quello che si stancherà" disse lui, facendole l'occhiolino.
Cassie arrossì violentemente e abbassò lo sguardo sulla bambina.
Rimani tranquilla, pensò, rimani tranquilla!
Oddio Jessica meno male che non puoi capire quello che tuo zio dice se no ti si bloccherebbe la crescita!
"Bene, il fasciatoio è pronto.." disse Ian, girandosi verso la ragazza.
"Perfetto.." sorrise Cassie, "Allora, bisogna cambiarla adesso?"
"Se ti va.." le sorrise Ian, "Sai, ti vedo bene come mammina.."
"Bè, devo ammettere che da piccola giocavo spesso a 'mamma e figlia'.." rise lei, alzandosi dal letto.
"Un giorno dovremmo provare a giocare a 'moglie e marito', chissà, magari ci riusciamo anche bene.." ammiccò lui, mentre Cassie poggiava delicatamente la neonata sul fasciatoio.
"Smoldy, quando t'immedesimi in Damon Salvatore, avvisami la prossima volta" lo prese in giro lei.
"Sorry baby" disse lui, dandole una piccola pacca con il fianco, facendola sbandare leggermente a destra.
"Comunque noi giochiamo già a 'moglie e marito', eh" disse lei.
"Già, noi giochiamo.." disse Ian, pensieroso.
 
Nel frattempo Michael cominciò a giocare con il bimbo, mentre Katie era impegnata nel preparare la pappa al bimbo.
"Ehi, campione, che ne pensi di questa ragazza?" si sentì bisbigliare Trevino.
Katie si girò e gli sorrise, poi si voltò nuovamente per finire di cucinare.
Jaxon mugugnò qualcosa, sorridendo.
"Dici che se ci provo, ci sta?" chiese l'attore, guardando prima il bimbo e poi la romana.
Katie sorrise senza farsi accorgere.
"E' bella, vero?" continuò l'attore e il bimbo annuì velocemente, mugugnando il nome dell'italiana.
Bella? Ho sentito bene?, pensò lei.
"Mike.." rise lei, prendendo il piatto nel quale avrebbe poi versato il contenuto che era quasi cotto.
"Che c'è? Sto solo facendo delle semplicissime domande a questo angioletto"
Katie roteò gli occhi.
"Ok, Jaxon, qui bisogna stare attenti a ciò che si dice, perchè se no, zia Katie mi picchia con il piatto"
"Andiamo, non sono mica così violenta"
"E' quando una donna dice una cosa simile, che bisogna stare attenti, ricordalo!"
"Trevino, che stai facendo?"
"Insegno come capire le donne. Ok, so che nessuno può capirle, però ci sono dei trucchetti che conosco per aggirare le cose che dicono"
La romana sospirò, "Povero piccolo, traviato fin dalla tenera età!"
"E perchè, scusa?" chiese lui, corrugando la fronte.
"Perchè? Sei un cavernicolo e anche depravato, cioè, se seguirà i tuoi consigli sarà praticamente scansato da qualsiasi ragazza.."
Mike scoppiò a ridere, "Bè, per quanto mi riguarda, di esperienza ne ho avuta.."
"Giusto, che macho!" disse infastidita, "Poi se si tratta di quella gallina siliconata, posso immaginare.." borbottò, versando la pappetta del bimbo nel piatto.
"Gelosa, Olson?" chiese lui, distogliendo lo sguardo dal bimbo.
"No, per niente" rispose sorridente.
L'attore velocemente si alzò e si posizionò dietro la ragazza, la quale si era girata con il piatto in mano, "Oh, scusa.." sorrise beffardamente lui, mettendole una mano sul fianco.
 
Cassie rimase perplessa alla frase dell'attore.
"Sei capace a cambiare un bimbo, Smoldy?"
"Per chi mi hai preso?" rispose, fingendosi indignato.
"Bè, di solito voi uomini siete negati" ridacchiò lei, "Però magari tu sei l'eccezione.."
"Già... L'eccezione.." ripetè Smoldy, guardandola fissa negli occhi.
"Potresti smetterla di guardarmi negli occhi in quel modo?" chiese Cassie, arrossendo.
"Perchè?"
"Perchè odio tenere il contatto visivo con le persone.."
"Hai paura che possa scoprire qualcosa?"
"N-no! Anche perchè non ho niente da nascondere" mentì. "S-su, apri quel patello.."
Ian rise, "Come? Perchè io?"
"Bè, perchè sei l'uomo"
"Di solito questo è compito di una donna"
"Ma come siamo maschilisti. E comunque, è tua nipote"
"Ok, va bene" si arrese Smoldy.
L'attore afferrò lembi del patello e poi tirò le linguette.
"Prendile le gambe" le ordinò.
L'italiana fece come le era stato detto e le alzò.
Ian tolse il patello.
Entrambi arricciarono il naso.
"Oddio!" esclamò Cassie, nascondendo il naso nella maglietta. "Ma questa è una bambina o uno scaricatore di porto?" Chiese.
"Credo entrambi" disse Somerhalder.
Smoldy prese il patello, lo chiuse e lo mise da parte poi, con delle salviettine le pulì il sederino.
Delicatamente le mise un po di borotalco sulle chiappettine e poi le mise un nuovo pannolino.
"Ok, vado a buttare ste cose, torno subito"
 
"Suppongo tu non l'abbia fatto apposta, vero?" chiese la romana sarcastica, roteando gli occhi.
"Esatto"
"Accidentalmente ti sarà scivolata la mano lì e adesso non puoi più toglierla perchè il tuo braccialetto si è incastrato nella mia maglia, immagino.."
"Niente di più vero"
"Che approfittatore che sei, Trevino!"
"Approfittatore?"
"Sai che non ti posso picchiare perchè ho le mani occupate.."
"Ahhh, e allora sì, sono proprio un approfittatore"
La romana provò a muoversi, ma il ragazzo le sbarrò la strada, muovendosi insieme a lei.
Lei roteò gli occhi, "Se non ti togli, ti metto il piatto come cappello" sorrise lei, nascondendo l'imbarazzo.
L'attore ci pensò su un attimo, "D'accordo, come vuoi.."
Katie poggiò il piatto sull'appoggio del seggiolone, "Sai, non pensavo che ti saresti subito arreso, mi sorpren.." l'italiana non finì la frase che si ritrovò a due centimetri dall'attore.
L'aveva appena afferrata per un braccio, facendola voltare verso lui, "Mi dispiace, sono sempre il solito cavernicolo.." disse, prima che la romana potesse aprir bocca.
"Mike.."
Il ragazzo le si avvicinò di più, sfiorandole l'angolo della bocca.
"Trevino, l-la pappa si fredda.."
"Spero non diventerai così quando sarai sposata e tuo marito vorrà un po di attenzioni da parte tua" disse lui, scostandosi.
"Nah, con mio marito sarò molto, molto, molto più affettuosa" disse Katie, prendendo una sedia e posizionandola davanti al seggiolone. Facendo attenzione, poi, versò la pappa nel piatto.
"E se fossi io tuo marito?"
La romana scoppiò a ridere, "Non credo succederà mai. Comunque, se un giorno dovessi esserlo sarò crudelissima con te" disse annuendo.
 
Nel frattempo Cassie rivestì la piccola neonata delicatamente, facendo attenzione, "Ah, potessi avere anche io tuo zio.." sospirò lei, sorridendo, alla bimba.
Stette per prendere la piccola in braccio quando sentì afferrarsi i fianchi.
OH CAZZO!
"I-Ian, già hai fatto?" chiese, senza voltarsi.
"Già. E, dì un pò, com'è vorresti suo zio?" le soffiò in un orecchio.
NO, PERCHE' PARLO DA SOLA?! MANNAGGIA!, cominciò a maledirsi mentalmente lei.
"No, è che, vedi.."
"Sì?" La incalzò lui.
"Volevo dire che non ho mai avuto uno zio affettuoso come lo sei tu con Jessica.." fece imbarazzata.
"Bè, la vedo così poco per via del mio lavoro che quando posso, passo il mio tempo libero con lei. E poi come fai a non amarla?"
"Già, è troppo bella come bambina" disse Cassie, chinandosi su di lei.
La bambina allungò le braccia e l'italiana le prese le manine per poi baciarle.
"Ian prendi la bambina, che voglio farti una foto?"
"Certo" disse, prendendola in braccio.
"Dov'è la macchina fotografica?"
"Sulla scrivania" rispose Smoldy, andando a sedersi sul letto.
Cassie prese la Nikon dalla sua custodia e poi si posizionò davanti all'attore.
"Un bel sorriso.." disse.
Ian sorrise.
Ho detto un bel sorriso Smoldy, pensò, non un sorriso assassino!
L'italiana rimase a fissarlo senza scattare.
"Fatta?" chiese lui.
La ragazza si risvegliò dallo stato di trance, "N-no, è che non scattava.." inventò.
Di certo non poteva dirgli che l'aveva appena uccisa con quel sorriso.
L'attore subito si rimise in posa e Cassie questa volta scattò.
 
Trevino cominciò a ridere, poggiato con le mani sulla base d'appoggio della cucina.
Dio, dovrei fargli una foto così!, pensò lei.
Cercò di non pensarci e portò lo sguardo sul bimbo, "E adesso la pappa" sorrise lei dolcemente, "E il bavaglino?" chiese guardandosi intorno, borbottando.
"Che ti serve?" chiese l'attore.
"Potresti passarmi un bavaglino dalla borsa, per favore?"
Il ragazzo si chinò e ne prese uno giallo e bianco, "Che mi dai in cambio?" fece beffardo lui.
"Una padellata in testa se non ti sbrighi a passarmelo" ridacchiò lei sotto i baffi.
Lui sorrise e si sedette a fianco a Katie, prendendo una rivista di gossip poggiata sul tavolo.
"Ti piace, Jax?" chiese Katie con un sorriso a trentadue denti.
"Te l'ho dato io" s'intromise Mike con un espressione d'angioletto, "Convinci Katie a darmi un bacio in ricompensa?" chiese, giocherellando con la manina del bimbo.
Jaxon annuì e poi strinse le labbra in un bacetto.
"Ammettilo, l'hai corrotto con qualcosa mentre non vedevo" disse la romana.
Trevino sgranò gli occhi, "Katie, non è colpa mia se Jaxon la pensa come me su noi due"
"Dio, se la pensasse come te, sarebbe di certo rinchiuso in un manicomio!"
"Me ne vado in bagno, sono stanco di essere accusato di schizofrenia"
La romana, dopo varie frecciatine, cominciò a dare la pappa al bimbo mentre Mike era in bagno.
"Ma quanto sei bello.." disse con una vocina tenera Katie, riempendo il cucchiaino.
Il bimbo rise e poi aprì la bocca per mangiare l'ennesimo cucchiaino di pappa.
La ragazza riempì un altro cucchiaino ma il bimbo le fece cenno di no con la testa.
"Dai, un altro piccolo cucchiaino e poi basta" continuò con quella voce.
Jaxon sporse il labbro inferiore, facendo il musino triste, "Dai, ti faccio l'aeroplanino?"
Il bimbo testardo continuò a dire di no.
Katie, pensa, un giorno sarai madre anche tu, fai qualcosa!
"Ehi, dimmi un pò Jaxy, ti piacciono gli aeroplani? Sai che puoi partire e fare mille viaggi ed avventure? Ti possono portare in montagna, al mare a giocare con le onde e la sabbia e anche nei posti più magici di tutto l'universo" continuò lei, sotto lo sguardo meravigliato del bimbo, "Allora, ti piacciono?"
Lui annuì.
"Ne vuoi vedere uno?" chiese lei.
Jaxon sorrise e annuì contento battendo le mani.
Katie prese un pò di pappa con il cucchiaino e poi cominciò a farlo muovere in aria, facendo rumori strani con la bocca, così il bimbo divertito aprì la bocca ed ingoiò il cibo.
"Oh, ce l'ho fatta!" disse, pulendo il bimbo con il bavaglino, "Sei il bambino più bello e speciale di questo mondo tu" continuò, sporgendosi per dargli un bacino sulle manine.
L'attore, all'insaputa di Katie, era lì da qualche minuto, quasi imbambolato, con un sorriso stampato in faccia.
 
"Va bene, ora cambia un po" disse Cassie.
Fece una ventina di scatti, poi Ian la fermò, "Perchè ora non ti fai fotografare pure tu?"
"Nah, non sono fotogenica" disse.
"E allora?"
"No, davvero Ian, vengo orribile in foto"
"Non è vero"
"E chi sai tu per dirlo? Il Dio delle fotografie?"
"Esatto e grazie ai mie poteri uscirai come sei nella realtà, ovvero bellissima"
"Ian.." disse con tono quasi sofferente.
"Cassie.." disse lui,sorridendo.
"Ok, va bene" sbuffò.
"Pronta? Allora, 3, 2, 1 e..." l'attore scattò. "Siete bellissime"
"Ora sei contento?" chiese sorridente Cassie, "Bè, almeno posso dire di aver fatto la foto con una delle bimbe più belle" passò poi lo sguardo alla neonata, "Non è vero, Jessica?" chiese alla piccola che aveva la manina sulle labbra di Cassiopea.
Somerhalder sorrise intenerito, "E' un'impressione o anche a Jessica piacciono da morire le tue labbra?"
"Così pare.." rispose distrattamente lei.
Subito poi alzò lo sguardo verso l'attore.
ANCHE.
ANCHE?
ANCHE?!
"Che succede?" domandò Ian.
"No, niente, è che.. No, niente lasciamo stare.." sorrise lei.
"Dai, dimmi, ora sono curioso"
"No, è che.. Mi chiedevo, a chi altro piacciono le mie labbra?" chiese, stavolta con aria beffarda nonostante l'enorme imbarazzo.
Sexyhalder alzò le spalle, "A tutti penso.."
"A..a tutti?"
"Certo, sono così belle"
Cassie divenne paonazza, "Io non direi" borbottò.
"Perchè devi sempre sminuirti?"
L'italiana si chiuse nelle spalle, "La forza dell'abitudine"
"Non dovresti farlo. Così ti si abbassa l'autostima"
"Oh, quella è già scesa ai numeri negativi"  disse Cassie, alzandosi.
"Oh, Cassie, ma solo io vedo che persona fantastica sei?"
"Sì.."
"Quanto vorrei.."
"Quanto vorresti..?" ripetè lei, incitandolo a parlare.
"Quanto vorrei darti una padellata in testa quando fai così"
Cassie sorrise, "Tieni a freno le mani che prudono, Somerhalder"
Tenendo Megan in braccio, Cassie si avvicinò alle finestre, mentre Ian sistemava in giro.
"Ho voglia di uscire" disse l'Italiana.
"E dove vorresti andare?"
"Non lo so. E' una così bella giornata. Voglio stare un po in mezzo alla natura"
"Mh, potremmo andare al barco" propose Smoldy, "C'è anche un piccolo parco giochi.."
"Oh, sì, ti prego Ian"
"D'accordo, vado a chiedere a Kat e Mike se a loro va bene"
"Grazie"
"Ogni tuo desiderio per me è un ordine, Miss" disse Smolder, togliendosi il capello per poi inchinarsi e uscire dalla stanza.
"Aspetta, vengo con te"
 
"E tu quello con la faccia da pesce lesso meglio riuscita che io abbia mai visto" disse Katie, accorgendosi della presenza dell'attore.
"Mh?"
"Ho detto che hai un' espressione da pesce lesso che meriterebbe l'oscar"
"Come ogni parte del mio corpo"
"Shh, Jaxon potrebbe sentirti!"
"Se fosse una donna, cadrebbe anche lui ai miei piedi"
"Trevino, non tutte le donne ti muoiono dietro"
"Oh, purtroppo lo so bene"
Katie lo guardò, ma stavolta rimase in silenzio, poi abbassò lo sguardo e sorrise, mettendo in risalto le fossette.
Subito poi si voltò verso il bimbo.
"Mi sorprendi sempre" sorrise Mike, avvicinandosi alla ragazza.
"Mh, wow" sorrise lei, alzandosi per togliere il piatto al bimbo, "Positivamente o negativamente?" chiese, avvicinandosi al lavandino per lavare i piatti sporchi.
"Secondo te?" chiese lui, poggiandosi alla base della cucina.
"Positivamente perchè il mio peggio ancora non l'hai visto" lo prese in giro lei.
"Fino ad adesso mi piaci" affermò l'attore, quasi mangiandola con gli occhi.
Alla romana scivolò il piatto nel lavandino.
MI PIACI?!
"Ehi guys!" esordì Ian, entrando in cucina seguito da Cassiopea.
Katie alzò gli occhi e forzò un sorriso.
"Ops, mi sa che abbiamo interrotto qualcosa.." disse Cassie, massaggiando con la mano destra la schiena della piccola Jessica che teneva in braccio e che si era addormentata con le testolina appoggiata alla sua spalla sinistra.
"Ma che! Stavamo solo parlando di quanto bello fosse Jax" disse Katie, riprendendo il piatto che le era scivolato.
"Questo è poco ma sicuro" disse Cassie, avvicinandosi al frigo, per prendere qualcosa da bere.
"Dammi Cassie, la tengo io" disse Ian, avvicinandosi.
Cassie gli sorrise e poi gli passò Megan.
"Comunque, eravamo venuti a cerarvi per chiedervi se volevate venire con noi ad un parco qui vicino. Ci possiamo anche andare a piedi. Così noi ci rilassiamo e Jaxon si stancherà, così da prendere sonno più facilmente" disse Smolder.
"Mi piace come idea" disse la romana, "Trevino?"
"Io ti seguirei anche giù da un burrone"
Katie arrossì e l'amica trattenne un sorriso.
Dio,se erano belli insieme!
Katie sorrise per sdrammatizzare la situazione e poi si diresse verso il bimbo.
Lo prese in braccio, "Vieni, piccoletto" le sorrise lei, mettendolo giù.
Subito il bimbo corse verso Mike e gli diede un calcio sorridendo, "Ehi birbante!" esclamò con finta indignazione, poi, velocemente, se lo caricò in braccio e sparì verso il salotto.
Tutti e tre cominciarono a ridere.
"Vuoi da bere?" chiese Cassie.
"No, grazie tesoro.."
"Prima sembrava ti servisse un pò di acqua.." disse beffardo Somerhalder.
"IAN!" lo rimproverò Cassie.
"E meno male che non l'ho bevuta, perchè se non fosse stato per Trevino che mi ha fatto seccare la gola, a quest'ora ti avrei fatto fare già una figuraccia, Smolder" fece soddisfatta lei, mentre Cassie cercava di trattenersi dalle risate.
"Vado a chiamare i bimbi di là.." sorrise la romana, facendo poi un occhiolino all'attore facendogli capire che stava scherzando.
"Per la prima volta Katie mi ha risposto male" affermò corrugando la fronte, con un mezzo sorriso stupito.
"No, stava scherzando.." sorseggiò l'acqua l'italiana.
"Come fai a saperlo?" chiese Ian.
"Perchè sennò ti avrebbe preso direttamente a calci nel sedere.." spiegò con facilità, assumendo un'aria da furbetta.
"Sono abituato" disse Ian, "Ad essere trattato male o torturato. E' quello che mi succede con tutte le donne della mia vita"
Cassie, iniziò a tossire per via dell'acqua andatole di traverso.
Smoldy le si avvicinò ma lei alzò una mano, per fargli capire che stava bene.
"Forse è meglio se torniamo di sopra" disse, con il poco fiato che aveva, "Dobbiamo preparare la carrozzina e la borsa per uscire"
Katie arrivò in salone giusto in tempo per vedere Mitch sdraiato sul divano con Jaxon poggiato su di lui che gli dava dei piccoli pugni sul petto, mentre l'attore cercava di fargli il solletico.
"Va così, campione!" esclamò Trevino, ridendo.
La romana si appoggiò allo stipite della porta con una spalla e incrociò le braccia al petto, osservando la scena divertita.
Doveva ammetterlo, il cavernicolo ci sapeva fare con i bambini.
"Hai guardato abbastanza, Katie?" le chiese lui.
"Stavo solo cercando di capire chi era il bambino e chi era l'adulto" rispose prontamente L'italiana.
 
"Sì, prima che ti strozzi pure con la saliva.." la prese in giro Smolder.
I due, insieme alla bimba, passarono per il soggiorno e videro i due battibeccare come sempre.
Jaxon corse a piccoli passetti e si aggrappò alle gambe di Cassie, "Piccolo, che c'è?" chiese lei, inchinandosi, mentre i due continuavano a bisticciare.
"A Mike" disse, facendo subito il segno con l'indice che roteava sulle guance, "Katie.."
A Mike piace Katie.
A MIKE PIACE KATIE?! EH?!?
Cassie e Ian si guardarono e poi scoppiarono a ridere.
I due finalmente si ammutolirono.
"Che mi sono persa?" chiese la romana.
"Niente, niente.." rispose Ian, ridendo.
Cassie si abbassò all'altezza del bimbo, "Shh" disse, portandosi l'indice sulle labbra, "Non dire niente a zia Katie, è un segreto"
Jaxon l'imitò, portandosi anche lui il ditino alle labbra e poi annuì vigorosamente.
"Allora Jax, sei contento che usciamo?" gli chiese Katie.
"Sìì!" esclamò lui, correndo verso il divano.
"Bene, allora vieni che ti cambio. Non puoi uscire con la magliettina sporca"
Il suo sorriso scomparve.
"Che c'è?" chiese la romana, "Ho detto qualcosa di sbagliato?" alzò gli occhi verso Ian.
"Credo che abbia paura che tu gli faccia un bagno" disse Smoldy.
"Oh, no" disse la romana, sorridendo, "Voglio solo cambiarti la maglietta"
Jax piegò la testa di lato.
"Mh" disse Katie," Voglio solo fare così" disse e alzò la maglietta di Mike come dimostrazione.
Lei guardò il bimbo e lui annuì con un sorrisone.
Katie sorrise e poi si voltò spontaneamente a guardare Mike.
Lui fece un sorriso beffardo, assumendo un'aria da furbetto.
"Le camere sono di sopra" sussurrò Ian che non ebbe tempo di continuare che Cassie lo trascinò con attenzione su per le scale, "Scendiamo subito!" esclamò sempre Cassie.
Katie lo guardò, si morse il labbro inferiore per trattenere le risa e poi abbassò di colpo la maglia dell'attore, tirandogliela.
Lui scoppiò a ridere e gli diede un pugno.
 
"Cassie con delicatezza, ti prego" disse Ian, per prenderla un po in giro.
"Scusa, è che stavi per rovinare un momento magnifico. Non so se l'hai notato, ma Katie e Michael non bisticciano più come prima"
"In effetti non mi è ancora venuto mal di testa. Magari hanno finito gli argomenti su cui scontrarsi"
"O forse hanno trovato dei punti in comune, no?"
"Mi stai dicendo che potrebbero mettersi insieme?"
"E perchè no?" chiese Cassie, con gli occhi scintillanti, "Già mi immagino la scena: Lui che la porta a fare una passeggiata romantica nel giardino. Le loro mani che continuano sfiorarsi. Quella bella sensazione che ti prende la pancia. Ok, non proprio bella, tipo quella che ti fa capire che devi fare la cacca"
"Quella che ti fa capire che devi fare la cacca?"
"Sì, dai. Quando sei agitato e ti scappa la cacca. Mai successo?"
Smolder scrollò le spalle.
"Va bè, comunque. Lui ad un certo punto le prende la mano e la fa fermare. Si girano l'uno verso l'altro. Occhi negli occhi. 'Sei bellissima questa sera' le dice lui con voce profonda' 'Oh,non esagerare' dice lei, timida. 'Davvero, le stelle non ti rendono giustizia'. 'Perchè sei così gentile con me, Mike?' chiede lei. 'Perchè..'. 'Sì?'. 'per questo!'" Cassie prese un cuscino e poi se lo portò al viso, baciandolo, poi si sedette sul letto e lo buttò da parte. "Sarebbe romanticissimo" disse, sospirando.
L'attore rimase a guardarla con uno sguardo ironico.
"Che c'è?" chiese lei.
"Molto cinematografica"
"Tu mi stai prendendo in giro" fece, offesa.
"Ma dai, Cassie" cominciò a spiegare mentre prendeva la carrozzina con tutto l'occorrente, "complimenti ok, ma mani che si sfiorano e cose del genere proprio no..al massimo con le mani lo prende a schiaffi"
 
Dopo aver preso la magliettina pulita, Katie raggiunse Mike e Jaxon in soggiorno.
"Ecco la magliettina pulita.." sorrise Katie, sedendosi sul divano per stare alla stessa altezza del bimbo.
Vicino Katie era seduto Mike che la guardava curioso.
"Che c'è?" chiese lei, spogliando il bimbo nella parte superiore.
"Questa Olson versione mammina" la prese in giro lui, "non sono abituato, sempre cosi scorbutica"
"Sono un mistero, Trevino" disse, infilando la maglia al bimbo, prendendolo poi in braccio sulle ginocchia.
"Mi piacciono i misteri"
"Trevino" disse lei, con tono minaccioso per nascondere un po l'imbarazzo.
Cavolo, oggi era più gentile e adulante del solito e lei non era abituata e non sapeva come comportarsi.
 
"Mh, non se chi la bacia le piace.." disse Cassie, "Nel senso, se qualcuno che mi piace mi baciasse, me ne starei ferma, mica lo picchierei"
"Quindi io ti piaccio.."
"Eh? Da cosa l'hai dedotto, scusa?"
"Bè..io ti ho baciata e tu non hai fatto niente, anzi, sembrava stessi anche ricambiando e ora mi sembri arrossita"
L'italiana iniziò a fare cose a caso, "No, è che non mi va di riparlarne. E poi mi avevi colta di sorpresa e non sapevo che fare"
"E visto che avevi una lingua in bocca.." disse Smolder.
"Ian!" esclamò Cassie, sgranando gli occhi.
Ian rise, "Scusa, è che mi piace farti innervosire"
"Io..io non sono nervosa"
"Certo che no"
"Su, fai l'uomo. Dammi Jessica e porta giù la carrozzina"
"Sento puzza di sfruttamento"
"Ti sfrutto io se non ti sbrighi"
"Con piacere"
"Ian, smettila!"
Lui rise e uscì dalla stanza.
 
"Che c'è?" chiese lui, avvicinandosi di più, posizionando la testa dietro le spalle del bimbo.
Ora sì che aveva il potere di farla collassare!
La romana perse qualche battito.
"Allora, siete pronti per una bella passeggiata?" domandò Ian scendendo le scale.
Katie scattò subito, dopo aver messo Jaxon giù dalle sue gambe, si alzò in piedi.
"A-andiamo?" chiese lei, impacciata.
"Andiamo.." sorrise Trevino, cercando di rassicurarla, prendendo la mano del bimbo.
"Preso tutto?" chiese Cassie, mentre Ian sistemava la bimba dentro la carrozzina.
"Sembra di sì" sorrise Ian.
"Sicuri?" chiese Cassiopea, guardandosi intorno, davanti la porta di casa.
"Sembri mia madre" si lamentò Michael, facendo ridere tutti.
"Sì, sì, ridi! Sembra che tua madre faccia bene a tormentarti allora" tutti guardarono Katie, "Senza queste poi come facciamo ad entrare in casa?" domandò retorica lei, facendo ciondolare le chiavi che aveva in mano.
"Eccole!" esclamò Cassie e l'amica gliele passò.
"Grazie, Katie" disse Ian, sorridendole.
La romana poi si girò verso Trevino, sbatté le palpebre e sorrise.
Mike sbuffò, "Ok, ok, brava Katie, Contenta?"
"Molto, grazie"
"Su, andiamo" disse Cassie, per cercare di distrarre i due.
Non avevano ancora litigato e lei voleva riuscire ad arrivare a fine giornata con entrambi i timpani funzionanti.
Jaxon mosse la manina libera verso Katie e lei gliela afferrò.
I quattro poi si avviarono verso il parco.
 
"Sì, e poi dovevi vedere la sua faccia!" disse Katie, ridendo.
Cassie arrossì, "Non è colpa mia se il guscio è schizzato via dal piatto finendo nel piatto di un'altra persona"
Stavano camminando da circa una ventina di minuti e fra poco avvarrebbero raggiunto il parco.
Cassie stava spingendo la carrozzina, con il braccio destro di Smoldy legato intorno alla vita, mentre Katie si era messa a braccetto di Trevino che teneva il piccolo Jax sulle spalle, visto che si era stancato di camminare.
Avevano iniziato a raccontarsi cose buffe che avevo combinato in Italia. Un po per far passare il tempo, un po per ignorare i fotografi, anche se ormai stavano imparando a farci l'abitudine.
"Almeno io le figuracce non le faccio volontariamente, tu sì!" esclamò prendendo in giro l'amica.
"Cioè?"
"Se dico la parola 'Starbucks', ti ricorda qualcosa?"
La romana scoppiò in una risata, "E' stato un caso raro!"
"Bè, meno male! Pensa se salivi ogni volta sugli sgabelli di un locale, urlando il nome di una tua amica, per riuscire a trovarla.."
Michael e Ian cominciarono a ridere.
"Che?!" esclamò incredulo Michael.
"Non ci credo, quando sarebbe successo?" domandò Ian.
"Il primo giorno che ci siamo incontrate, qui poi.."
"Olson, non finirai mai di stupirmi" disse l'attore che teneva il bimbo sulle spalle.
"Bè, è una cosa positiva, no?" chiese con un sorrisone, guardandolo negli occhi.
"Ragazzi, la gelater.." disse Ian, prima che venne interrotto, o meglio quasi ignorato, dall'amico.
"Potrebbe.." rispose Mitch.
"Ma com'è che sono così strani oggi?" sussurrò Ian all'orecchio di Cassie.
"Non lo so, sembrano circondati da una nuvoletta di zucchero filato rosa, unicorni e arcobaleni.." rispose lei.
"Sembrano..innamorati"
"Perchè lo sono" disse Cassie, sorridendo.
"Bè,questo si sapeva. Solo che non sono abituato a vederli così..così.."
"Tranquilli?"
"Già"
"Cosa stavi dicendo bro?” chiese Trevino.
"No, dicevo che qui c'è una gelateria fantastica se poi vogliamo mangiare qualcosa di fresco.."
"Certo"
"Ecco arrivati" disse Ian subito dopo.
"Dove ci mettiamo?" chiese Cassie.
"Che ne dite sotto quella quercia?" chiese Smolder, indicando un albero enorme, "C'è ombra ed è vicina al parco giochi"
"Perfetto" disse la romana, allungando la mano libera verso Jaxon, toccandogli la pancia con un dito, facendolo così ridere.
Arrivati in prossimità della quercia, Trevino mise a terra Jaxon che corse subito verso lo scivolo, seguito dallo zio e da Mitch che prese il pallone da gonfiare.
Cassie e Katie, intanto, stesero le due enormi coperte sull'erba, poi Cassie prese Jessica e Katie l'aiutò a prendere il necessario per prepararle il latte.
"Come lo riscaldiamo?" chiese la romana, "Hai preso il contenitore che riscalda il latte?"
"Sìsì, è nella borsa"
"Allora.." iniziò Cassie, sedendosi a gambe incrociate e sistemandosi bene in braccio la bimba, "Che succede tra te e Mike?"
"Mh... Aspetta, sta per iniziare una conversazione imbarazzante?" chiese la romana, estraendo lo scalda latte.
"Probabile.." ridacchiò Cassiopea, "Insomma?"
"Cosa vuoi sapere?" divagò lei, mentre l'amica giostrava un pò con il latte.
"Non so, c'è quest'atmosfera intorno a te e Trevino.. Siete" si fermò pensando ad un aggettivo in grado di definirli davvero bene, "Strani, sì, ecco, strani.." disse, posando di nuovo lo sguardo sulla romana.
"E' che oggi è più, non so.. Insomma, non so come spiegarti.."
"Ha provato a baciarti?"
Le guance di Katie divennero di un rosso acceso, "No, cioè, quello lo fa quasi sempre.. Ma oggi è un continuo, mi guarda, è come se studiasse ogni mio movimento.." spiegò, guardando il cielo.
 
"Sono anche indietro, manca poco al rientro sul set e ancora devo studiarmi la parte con Candice.." spiegò Michael.
I due erano intenti a parlare di lavoro mentre se la spassavano con il bimbo.
"Bè, potresti sempre provare con Katie.."
"C'è il bacio, amico.."
"Appunto!" esclamò Smolder.
"Ah-ah io non sono un cattivo ragazzo come te"
"Io? Cattivo ragazzo? Tyler, non hai di fronte Damon Salvatore"
"Tu dici? Quindi chi è stato a provare una strana scena Delena con Cassie nel bosco un mesetto fa?"
Ian girò il viso dall'altra parte, "Non è la stessa cosa" borbottò.
 
"Perchè è cotto!" esclamò Cassie, cercando di non muoversi troppo per evitare di strattonare Jessica.
"Ma smettila Cassie"
"E' vero!"
"L'unica cosa che vuole è fare il cretino"
"Oh, Katie, secondo me no" disse Cassie, prendendo il biberon, iniziando a dare da mangiare a Jessica. "Nel senso, ok, Trevino a l'aria di uno arrapato 24 su 24 e sembra che ti voglia stuprare ogni volta che ti guarda, per non parlare di quelle labbra che.."
Katie si schiarì la gola e alzò un sopracciglio e Cassie si ricompose.
"Cioè, quello che voglio dire, è che..chissene frega! Io mi lascerei fare di tutto da uno così!" disse, scherzando.
"Sì, infatti ho visto con Ian.."
"Cioè?"
"Dai, su, siete uno più rimbambito dell'altra!" li prese in giro la romana, ridendo.
"Ehi, vacci piano con gli insulti, amica!" scherzò.
"Io dico solo la verità! E' ora che vi date una mossa, insomma, siete cotti, abbrustoliti, ustionati!"
"Ma che dici, lui no.."
"Dai, che tra poco lo capisce anche Jessica.." borbottò Katie.
 
"Non è la stessa cosa, eh? Ma dai, ancora stai qui fermo ad aspettare che ci sia una magica atmosfera come quella dei film per poterle far capire qualcosa, magari con un bacio?" lo rimproverò Mike.
"Parli tu?" domandò Ian.
"Concentriamoci su di te per una volta, man! Tu l'hai baciata, lei c'era stata e tu hai tirato fuori la scusa più banale di questo mondo per tirarti fuori da quella situazione che t'impauriva davvero: 'Scusa, ero agitato, ero solo nervoso'. Io almeno ci ho provato, ma sai meglio di me che Katie è una capace di prendermi a calci nel culo se solo provassi a baciarla.."
"Preferirei essere preso a calci in culo piuttosto che rivedere la faccia di Cassie dopo averla baciata. Dovevi vederla. Era così..così arrabbiata, così ferita"
"Avevi mangiato delle cipolle?"
Ian gli diede una spinta amichevole, "Smettila Man! Avevo lo stomaco chiuso e non avevo mangiato nulla"
"Si vede allora che l'hai baciata male.."
Sexyhalder fulminò l'attore con lo sguardo.
"Giusto per essere sicuri che non sia così, dovresti riprovarci"
 
"Oddio, Katie!" disse Cassie, arrossendo, passandole poi il biberon vuoto.
"Oddio, Cassie!" l'imitò l’amica per prenderla in giro.
"Non è..."
"No, fermati. Non voglio sentire ancora 'non è così facile' uscire dalla tua bocca"
"Ma è così"
"Cassie, credo che non ci sia niente di più semplice di te e Smoldy insieme"
"Ma che dici.." scosse la testa l'italiana, mentre preparava un latro biberon.
"Dai su, già vi siete baciati! A proposito, come bacia?" esordì curiosa la romana.
"KATIE!" finse una faccia scandalizzata, ridendo poi imbarazzata.
"Dai.."
"Non sono una ragazza così, anche io ho la mia privacy e non direi mai cose personali. Son cose che tengo per me.." spiegò, a testa bassa.
L'amica stette in silenzio.
"DA DIO, CAVOLO, BACIA DA DIO!" esclamò tutto d'un fiato poi.
Le due scoppiarono a ridere e Katie si buttò all'indietro, sdraiandosi.
 
L'attore rimase in silenzio e non disse niente.
"Ah, che fifone che sei.." lo prese in giro l'amico.
"Ehi buddy!" lo rimproverò Ian, "Ian Somerhalder fifone? Mi stai forse scambiando per Michael Trevino?"
Tutti e due risero.
"Dai, soprattutto oggi te la stai mangiando con gli occhi.." affermò Ian, facendo scivolare di nuovo Jaxon sullo scivolo, "Ultimamente stai diventando come Tyler, ammettilo.."
"E' che, non so, vedere quest'altro suo lato. Ma devo cercare di resisterle perchè penso che, se soltanto provassi a baciarla di nuovo, mi ucciderebbe. Insomma, è chiaro che da parte sua non c'è mai stato un chiaro cenno per farmi capire 'Puoi baciarmi' o cose così.."
"Se aspetti un suo segno, morirai senza averle più sfiorato le labbra. Non devi aspettare che lei in qualche modo ti dia il consenso, fallo e basta.."
"Certo, così mi si incazza come Cassie con il famoso bacio sul balcone"
Ian afferrò Jaxon appena sceso dallo scivolo, "Jax, vai da zia Cassie a farti mettere un cappellino?"
Il bimbo annuì, "Sì, zio"
"Ascolta.." disse, riprendendo il discorso con l'amico, "Non è detto che Katie la prenda come Cassie"
"Sì, farà certo di peggio!"
 
"Katie, i ragazzi ci guardano!" esclamò Cassie arrossendo, cercando di non ridere.
"Scusa, è che l'hai detto in un modo.."
"Bè, ma è la verità"
"Zia Cassie, zia Cassie!" esclamò Jaxon avvicinandosi.
"Dimmi tesoro" disse lei, spostando Jessica, per farle fare il ruttino.
"Lo zio ha..ha detto se mi dai il cappellino"
"Ti aiuto io" disse Katie, prendendo un capellino rosso dalla sua borsa e mettendoglielo poi intesta, "Ecco qui"
 
"Preferisci non baciarla più?"
"Magari ci riesco" disse Michael.
"Amico, ma tanto ricambia!"
"Sì, facile parlare. Ci avevo provato sulla barca e mi ha praticamente respinto, facendomi capire che non cede subito.." spiegò.
"Verme schifoso!" esclamò Ian ironico, dandogli una pacca sulla spalla, "Ci provi sulla MIA barca e non mi dici niente!"
 
"Non voglio il cappellino" si lamentò Jaxon, facendo il labbruccio.
"Vedi?" Katie indicò il sole con il dito, "I raggi del sole a quest'ora fanno male, serve a proteggerti.."
Il bimbo sorrise e annuì, poi si avvicinò e diede un bacino prima a Katie, poi a Cassie e successivamente a Jessica.
"Vai a giocare, cucciolotto" sorrise Katie, sdraiandosi di nuovo.
L'amica la guardò, "Come sei dolce.." la prese in giro.
"Io sono sempre dolce"
"Bè, su questo avrei leggermente da ridere"
Katie rese una salviettina e la tirò addosso all'amica.
"Katie!" esclamò Cassie.
"Così impari a dire che non sono dolce"
"Non ho detto questo. Solo che non sempre lo dimostri, soprattutto con Trevino"
"Certo, lui non è dolce con me"
"Mh, magari vorrebbe essere dolce con te, ma ha paura di un tuo rifiuto o, non essendo sicuro dei sentimenti che provi per lui, di allontanarti"
"Tu credi?" chiese la romana, alzandosi suoi gomiti.
L'amica si chiuse nelle spalle, "Potrebbe essere"
 
"Amico, non credevo fosse vietato"
"Mai detto questo, solo che ci volevo provare io con Cassie e ora non posso più farlo"
Mike sgranò gli occhi e guardò Ian. Quest'ultimo scoppiò a ridere, "Guarda che scherzavo"
"Sai, l'avevi detto molto seriamente che per un attimo ci avevo creduto"
"Zio! Zio! Come sto?" chiese Jaxon, correndo verso di lui.
"Oh, stai benissimo"
"Zia Katie mi ha aiutato a metterlo"
Smoldy guardò Mitch e poi tornò a fissare il nipotino, "Vuoi giocare con zio Mike e zia Katie?"
il bambino annuì.
"Bene, vado a chiamarti la zia"
Così dicendo il ragazzo lasciò il nipotino con l'amico e si recò dalle ragazze.
Katie fece un cenno con la testa verso Ian, dopo aver guardato l'amica, "Che succede? Troppo vecchiotto per correre dietro un bimbo?" lo prese in giro Katie, alzandosi.
"Esatto, e tu troppo giovane per riposarti e prendere il sole.." le sorrise, mettendosi seduto.
"Ricevuto, vado a far divertire quel bimbo!" disse Katie, facendo una piccola corsetta per raggiungere Mike ed il piccolo Jaxon.
"Come faceva a sapere che..?" chiese Ian.
"E' una veggente" rispose Cassie, sorridente.
"Allora, mammina, come sta andando con nostra figlia?" chiese Ian, sdraiandosi a pancia sotto, rivolgendo la testa verso l'italiana.
NOSTRA FIGLIA, MAGARI SMOLDY!, pensò lei, fantasticando.
"Tutto bene, ha appena preso la pappa ed ha fatto anche il ruttino.." disse soddisfatta, facendo ridere l'attore.
"Bè, allora ci vorrebbe un premio, non credi?" chiese malizioso lui, mentre con l'indice cominciò ad accarezzare la coscia scoperta della ragazza.
 
"Ecco zia Katie" fece un sorrisone lei, "Ti stavi annoiando con questo babbuino, vero?" ridacchiò lei.
L'attore subito la prese da dietro, stringendola fra le braccia, cominciando a farle il solletico, "Chiedi scusa, razza di ragazzina!" esclamò lui, cominciando a farla ridere.
Il bimbo fermo lì davanti, li guardava divertito, ridendo.
"Guarda, ti chiedo scusa solo perchè bisogna correre dietro Jaxon" disse la romana e l'attore la liberò dalla presa.
"Zia Katie, zia Katie! Vogli andare sull'altalena"
"Va bene" acconsentì lei, prendendolo per mano.
Arrivati davanti ad essa, Trevino aiutò Jax a sedarcisi sopra e poi iniziò a spingerlo.
La romana, intanto, si sedette sull'altalena libera da parte.
Katie cominciò a dondolarsi lentamente, guardando Mike ed il bimbo, "Sai che non saresti male come papà?" sorrise lei.
"Dovessi vedere che meraviglia che sono da fidanzato!" la prese in giro.
"Cavernicolo!" esclamò la romana, corrugando la fronte.
Lui rise e scosse la testa.
"Comunque è vero!" esclamò lei.
Lui la guardò e sorrise mantenendo le labbra chiuse, così da mettere in risalto le fossette.
Quella fossetta sul mento che la faceva impazzire!
"E' che sei molto più" sospirò, riflettendo, "Dolce.. Sì, dolce.." confermò sorridendo.
 
OH, CAZZO, ADESO MI STUPRA!, pensò Cassie.
"U- un premio?"
"Certo. Le bambine brave ricevono sempre un premio"
"E che tipo di premio. Un bacio?"
Ian annuì.
"Non..non potresti fare un altro genere di premio?"
"E che premio potrebbe essere se non un bacio?"
"Bè, ecco.."
Smolder le si avvicinò lentamente.
Oddio, ora mia bacia in pubblico.
Cassie chiusegli occhi e aspettò.
Aspettò finché non le sembrò che ci stava mettendo un po troppo.
Così riaprì gli occhi e si sentì avvero una stupida nel vedere l'attore che stava baciando la nipote.
"Ecco un bel bacio alla mia bellissima nipotina.." sorrise Smolder.
Subito posò lo sguardo sull'italiana, "Ehi, che succede?" chiese, preoccupato.
"Cosa?"
"Non lo so, hai una faccia strana.."
"No, sarà il caldo, tranquillo.." finse un sorriso lei.
DICO, SEI SCEMA? COME POTEVI PENSARE CHE TI AVREBBE BACIATA COSì, IN PUBBLICO, DAVANTI A TUTTI?!
"Oh, ho capito, vuoi anche tu un bacio"
"Cosaa?!"
"Mi sbaglio?"
"Ecco, io, cioè..."
Ian non le diede tempo di parlare che le diede un leggero bacio sulla guancia destra.
"Grazie" disse Cassie.
"Per cosa?"
"Per il bacio"
"Ma figurati.."
I due rimasero a fissarsi a lungo.
"Credo sia ora di far dormire un po Jessica" disse poco dopo Sexyhalder.
"G- già"
L'italiana prese la bambina e la stese, creando con una salvietta un piccolo cuscino per farle rialzare la testa. Poi si sdraiò accanto a lei.
L'attore la copiò, ma lui si sdraiò sul lato opposto.
"Credo che dovresti canticchiargli una canzone"
Cassie rise, "Sono così stonata che non credo funzionerebbe"
"Bè, tu prova"
"Non so cosa cantargli Ian.."
"Qualunque cosa va bene.."
Cassie si morse il labbro inferiore e si concentrò.
"Io sono qui, dai non piangere, stringiti a me più che puoi" disse, iniziando a canticchiare, "Io ti proteggerò non temere. Non piangere sono qua. Ci sono io ed ora in poi, fra le mie braccia al caldo dormirai. Il nostro nodo non si scioglie. Nessuno mai, lo farà. Perché tu sarai, nel mio cuore sei. Da adesso in poi, per sempre ci sarai. Sei dentro me e chi mi dice no, non sa che ci sarai sempre.."
"Sempre.." disse Ian.
Cassie sbadigliò e chiuse gli occhi.
"Di chi è questa canzone?"
"Di tarzan" rispose ridacchiando.
 
"Sai, sto iniziando davvero a preoccuparmi"
"Perchè?"
"Oggi sei troppo gentile, troppo accondiscende"
"Mi preferisci scontrosa e nervosa?"
"No,no" disse Trevino ridendo.
Trascorsero lì tutta la giornata, badando ai bambini.
La bimba si era ormai appisolata tra le braccia dell'attore e dell'italiana.
Michael, invece, si era appena seduto e al suo fianco c'era Jaxon sdraiato che si era poggiato sulle gambe di Katie, appena risvegliato.
"Adoro il tramonto.." disse la romana con uno sguardo perso tra le varie sfumature giallo-arancioni-rosse del cielo.
"Che ne dite di andarcene prima che Jaxon si riaddormenti?" chiese Michael.
"Sembri quasi responsabile.." lo prese in giro Katie.
Tutti sorrisero tranne la 'vittima' che le diede un pizzicotto sulla coscia.
"Andiamo?" chiese Ian.
"Andiamo.." rispose Cassie, sorridendogli, dopo aver preso la bimba tra le braccia.
 
"Ah, casa dolce casa!" esclamò Ian, spalancando le braccia, dopo essersi buttato sul divano.
"Hey, hey, Somerhalder c’è la cena da preparare" lo rimproverò scherzosamente Cassie.
"Perchè mi torturi così, donna?" chiese con tono drammatico lui.
"Pensavo fossi abituato ad essere torturato dalle donne della tua vita.." disse l'italiana, alludendo a quello che lui le aveva detto quella mattina. "Comunque, se non vuoi cucinare, puoi cambiare Jessica"
"Dov'è il grembiule?" chiese Ian, alzandosi dal divano.
Cassie scoppiò a ridere.
"Che volete da mangiare voi due?" chiese Katie, entrando in casa.
"Oh, tranquilla Kat. Questa sera ci pensano i ragazzi"
"Cosaa?!" chiese Trevino, "Man, ti sei fatto abbindolare ancora?"
"Mike, o il cibo o la cacca, scegli tu" rispose Smoldy.
"Datemi una pentola!"
Cassie sorrise a Katie, "Vieni, andiamo di sopra a rinfrescarci un po"
L'amica annuì e dopo aver preso Jax in braccio si diressero nella loro camera.
"Dio, che stanchezza.." Sbuffò Katie, entrando nella loro cameretta.
"Dai, non è stato tanto difficile gestire questi due marmocchi.." sorrise Cassie, "Oh, puoi tenerla un attimo?" Chiese poi, indicando Jessica tra le sue braccia, "Devo lavare le mani.."
La romana annuì.
Cassiopea passò la neonata tra le braccia dell'amica che aveva precedentemente fatto scendere il piccolo Jaxon.
"Due marmocchi? E Trevino dove lo metti?" chiese ridendo, davanti la porta del bagno.
"Giusto... TREVINO.." scandì bene le parole.
"Zio Mike.." intervenne il bimbo, battendo le mani mentre guardava sorridente le due ragazze.
"Sì, zio Mike è un monello con zia Katie"
"Katie non dirgli ste cose!"
"Ma è vero" disse la romana ridendo.
"Zio Mike monello"
"Ma che bravo, impara in fretta!"
"Katie, vedi di non dire parolacce allora, visto che è così bravo a ripetere le cose"
"Io non dico parolacce"
"No, certo che no"
 
"Prepari tu la tavola?" chiese Ian.
"Visto che mi tocca"
"Su, dai. E' giusto che anche noi a volte ci diamo da fare"
"Ian, dove ti sono finite le palle?"
"Sempre qui, amico.." rise lui, "Se un uomo cucina non vuol dire che non sia un uomo"
"Ah giusto, è la tua arma di seduzione con le donne" Mike si prese gioco dell'amico.
"Sì e devo dire che funziona"
"Bè, con la piccola Cassie sicuramente funzionerà, è una macina!"
"Bè, almeno mangia con gusto. Sai quante volte mi è capitato di uscire con una che a mala pena toccava l'acqua?"
"Mh, ti ricordi che ti avevo parato di Bree?"
"Aspetta, Bree la modella?"
"Yep. Quella faceva la dieta sedano. Ero arrivato a puzzare persino io di sedano! Morale della favola, mai uscire con una che fa la dieta del sedano. Almeno Katie e Cassie non mangiano sedano"
 
"Guarda che dico sul serio!"
L'amica la guardò storto.
"E' VERO!" esclamò, "E' vero tesoro" si rivolse al bimbo, "Che zia Katie non dice parolacce?"
Lui annuì.
"Vedi? Lo ha detto anche Jaxon.."
"Ma Jaxon è piccolo!" esclamò ridendo l'amica, asciugandosi le mani.
"Sì, ma non lo sai che i bambini sono la bocca della verità?" chiese, cercando di non ridere.
Cassie roteò gli occhi, "Sempre l'ultima parola, vero?"
"FOREVAHHH"
"Mh, detto da Jo Mo è molto più sexy"
 
"Bè, la cena è stata ottima" disse Cassie, afflosciandosi sulla sedia.
"Sì, davvero. Sono pienissima, potrei scoppiare" disse Katie.
Michael e Ian si guardarono, risero e poi si diedero il cinque per stringersi la mano.
Le due ragazze inarcarono le sopracciglia, con un'espressione divertita.
"Siamo stati bravi eh!" esclamò Michael, fiero.
"Sì, una cenetta con i fiocchi" sorrise Cassiopea.
"Bè, detto da te è un vero complimento" rise Michael.
"Ma taci!" lo rimproverò la romana, facendo ridere tutti.
"Sì, infatti. Io ho preparato tutto e" Disse Ian per poi rivolgersi alle ragazze, "sapete che ha detto il finto cuoco?"
"Sei un vero bastardo.." borbottò l'amico, sorridendo divertito.
"Ha detto che un vero uomo non cucina" lo prese in giro l'amico, soddisfatto.
Ricevette un pugno sulla spalla.
Le due scoppiarono a ridere, "Io l'ho sempre detto che il suo cervello da cavernicolo non si è mai evoluto!"
"Cavernicolo!" ripeté Jaxon, seduto nel seggiolone li accanto.
Cassie e Ian risero.
"Oddio, cucciolo di zia Katie, hai imparato qual è il vero nome di Trevino! Sono così orgogliosa di te"
"Dio, me l'hai traviato!" sbuffò Mike.
"No, si sarebbe traviato a stare troppo tempo con te!" rispose lei.
Cassie rise ancora e poi si alzò e iniziò a sparecchiare e Katie l'aiutò.
Qualche minuto dopo, dalla radiolina collegata alla camera di Ian, dove Jessica stava dormicchiando iniziò ad emettere strani rumori, segno che la piccolina si stava svegliando.
"Vado a vedere che cos'ha" disse Smoldy, alzandosi.
"Forza, campione" disse Trevino, prendendo Jaxon in braccio, "Andiamo di la e lasciamo sistemare in pace le ragazze"
Katie e Cassie sistemarono velocemente la cucina, tra una chiacchiera e l'altra.
Mentre la romana finiva di sistemare i piatti nella credenza, Cassie era poggiata alla base della cucina pensierosa.
"Stanca?" chiese la romana, ridendo sotto i baffi.
"Mh?" chiese Cassiopea, mezza assorta nei suoi pensieri.
L'amica rimase a guardarla con un sorriso ebete stampato in faccia.
"E non prendermi in giro!"
"Certo, lo so io che fantasie ti fai su Ian Somerhalder dentro quella testolina" rise soddisfatta.
"Abbassa la voce!"
"Perchè, pensi che lui non lo sappia?"
Cassie sgranò gli occhi, "Oddio, credi sappia che faccio fantasia su di lui?" chiese impanicata.
"Ma va, Cassie! Secondo te? Scherzavo. Ma che hai?"
"No, niente"
"Mh-mh, certo"
"E' solo che..sto pensando al invito di Ian di seguirlo in Africa"
"Hai deciso di andarci?"
"Non lo so. Cioè, perchè dovrei?"
"Invece di pensare il perchè dovresti, prova a pensare perchè non potresti"
"Bè, se la metti così.."
"Dai, lo so che vuoi dirgli di sì"
"No, sì, non lo so. Parliamo di te e Trevino per favore?"
"Perchè non parlare di voi due invece?"
"Invece di pensare il perchè non dovremmo parlare di voi due, prova a pensare perchè non potremmo.." la imitò Cassie.
"Sei piuttosto scontata, Alexys.."
"Ho imparato dalla maestra, Olson.." disse con un sorriso beffardo.
"E tu hai imparato le smorfie da seduttrice dal maestro Somerhalder, comunque non c'è niente da dire.." divagò velocemente, bevendo tutto d'un sorso l'acqua contenente nel bicchiere che aveva usato precedentemente.
"E no eh! Non vale divagare.."
"Ma non c'è niente da dire.."
"Oh, invece sì. Vedo i vostri sguardi e ho notato lo strano comportamento di oggi.."
"Ti prego, dimmi che non ti fa male la caviglia.."
"Vuoi la verità?"
"Oddio.."
"Sento un leggero fastidio, ma credo sia perchè abbiamo camminato"
"Oh, mamma"
"Katie, non è che devi affidarti alla caviglia e poi.."
"Cassie!" urlò Ian.
"Sì?"
"Puoi venire un secondo?"
"Ok!" urlò lei di rimando, "Arrivo subito, così finiamo di parlare"
"Oh, fai con calma" disse la romana.
Cassie alzò gli occhi al cielo e poi corse di sopra.
"Che succede?" chiese, entrando in camera di Ian.
"Mi aiuti a fare il bagno a Jessica. Sai puzza un po di vomito"
"Certo"
"Ok, vado a riempire il catino d'acqua. La tieni d'occhio tu?"
"E c'è anche da chiedere?" chiese lei, andando verso il fasciatoio e cominciando a spogliarla.
 
Nel frattempo Katie si recò nella cameretta dov'era Mike con il bimbo.
Erano seduti sul letto mentre l'attore era intento a parlarci e farlo ridere.
La romana si soffermò a guardarli.
Era incredibile quanto Michael la stesse sorprendendo, non aveva mai visto quel suo lato dolce e affabile.
"Ehi.." le sorrise lui, alzando lo sguardo.
"Ehi.." sussurrò timidamente, accennando un sorriso.
 
Velocemente fecero il bagnetto alla neonata e, dopo averla asciugata, Smoldy le mise il pannolino, mentre Cassiopea decideva per il pigiamino.
"Tutina rosa, verde o gialla?" chiese davanti all'armadio, rivolgendosi all'attore.
Arricciò la bocca.
"Che espressione sexy.." sussurrò lui con voce roca.
"Come?"
Cassie, svegliati!
Lui rise, "Ho detto che sei sexy, assorta nei pensieri, indecisa, con quella smorfia" sorrise lui.
"Em.." disse Cassie arrossendo.
"Che c'è?"
"E' che sexy non è proprio il modo in cui mi definirei"
"Perchè?"
Cassie alzò le spalle.
"Oh, Cassie, non sai quante volte sei sexy"
"A- ah sì?"
Lui annuì.
"Ad esempio?"
Ian rise, "Mh, quando ti metti sul divano a leggere e una ciocca di capelli ribelle ti sfugge dalla coda e tu inizi a soffiarla via, ostinata, e alla fine ti arrendi e la scosti con la mano"
UN ATTIMO.
Questo significa che..
Ian Somerhalder nota queste cose? Di me?
No, impossibile.
Cassie timidamente guardò lui e subito abbassò lo sguardo, scostandosi una ciocca ribelle che ricadeva sul viso, "Sm.."
"E anche quando fai così" la interruppe lui.
Lei sorrise, "Io sarò anche sexy, ma tu ti diverti a mettermi a disagio" cercò di divagare lei.
"Dico solo la verità" sorrise lui, avvicinandosi, "E la verità è" inarcò le sopracciglia, "Che sei sexy.." concluse, facendo scorrere il dito indice sulla sua spalla.
"F - forse è meglio che tu vada a buttare il pannolino di Jessica. Sai, sta iniziando a puzzare un pochetto"
"Come vuoi to, my love" disse lui, uscendo dalla stanza.
"Certo che tuo zio è stato predisposto per causarmi infarti, eh"
La bimba sbadigliò.
"Ok, ho capito, hai sonno" disse Cassie, dirigendosi verso il letto.
Con la mano libera tirò indietro il lenzuolo, poi poggiò la piccola Jessica sul materasso e si sdraiò accanto a lei.
"Non sai quanto sei fortuna ad avere uno zio così, piccoletta. Vorrei avercelo anch'io" disse, sbadigliando, "O forse no. Sai, se fosse mio zio non potrei fare pensieri sconci su di lui"
 
Katie si avvicinò.
"Non è il momento di mettere a letto questo bambino?"
"Ah, non so. Jax, hai sonno?"
Lui scosse la testa.
Michael guardò il bimbo e scosse la testa sorridendo.
"Mh, allora facciamo una bella cosa?" chiese Katie, piegandosi sulle ginocchia per stare all'altezza del bimbo che era seduto sul letto di fianco l'attore, "Adesso mettiamo il pigiamino e poi ti metti sotto la copertina e zia Katie ti racconta una storiella.." fece, con un sorriso dolce. "Ti va?" aggiunse poi, accarezzando la manina di Jaxon.
Lui annuì, sorridendo.
"Benissimo" si alzò lei e poi diede un bacio sulla guancia del piccolo.
Michael la fissava con una strana espressione e non appena lei incrociò il suo sguardo, lui divagò e fissò il pavimento.
"Tutto bene?" chiese, prendendo in braccio il bimbo.
L'attore annuì, guardandola.
La romana aggrottò le sopracciglia, "D'accordo" disse ancora confusa, "Noi andiamo a prepararci per andare a nanna.." sorrise lei, recandosi in bagno.
"Ok, Jax, ora ti leviamo questi bei pantaloncini.." disse, togliendoli i pantaloni, "E la magliettina" disse, togliendoli anche quella. "Poi ci mettiamo questo bel pigiamino con..le papere" disse ridendo, "Sei fissato con le papere anche tu come zio Mike?"
"Papere belle!"
"Oh, sì, sono belle" disse, sistemandogli le maniche del pigiamino, "E ora i dentini!" disse, passandogli lo spazzolino, mettendogli sopra il dentifricio.
Jaxon si strofinò un po i denti e poi Katie lo alzò per fargli sputare il tutto nel lavandino e fargli risciacquare la bocca.
 
Quando Ian tornò, trovò Cassie sdraiata con Jessica, entrambe addormentate.
Sorrise affettuosamente.
Forse non è il caso di svegliarla, pensò.
Prese la macchina fotografica e fece qualche foto a quel quadretto che trovava molto adorabile poi, cercando di non fare rumore, si tolse la maglietta e la buttò sulla sedia li vicino e successivamente fece lo stesso con i pantaloni.
In punta di piedi si diresse verso Cassie e le tolse le scarpe, per poi spostarla completamente sul letto e coprirla un po con il lenzuolo.
Poi girò intorno al letto e poggiò un ginocchio per prendere Jessica in braccio e spostarla nella culla li vicino.
Prima di due ore i suoi famigliari non sarebbero tornati.
Prese il cellulare e lo poggiò sul comodino li vicino, poi si mise a letto e spense la luce.
Si girò sul fianco sinistro per vedere Cassie dormire e poi anche lui chiuse gli occhi.
 
"Eccoci qua, pronti pronti per andare a nanna.." disse Katie, aprendo la porta del bagno.
Il piccolo camminò a piccoli passi verso l'attore.
"Ti piace il pigiamino?" chiese Katie sedendosi vicino Michael, riferendosi al piccolo di fronte a loro.
L'attore annuì.
"Zia Katie ha detto che ti piace perchè ci sono le paperelle.." disse lui tendendo le braccia verso i due.
Michael rise, guardando la ragazza, "Io amo le paperelle. Un giorno me lo presterai vero?" chiese lui, prendendo Jaxon in braccio.
Il piccolo si sedette con una gamba su quella di Mike e con l'altra su quella di Katie.
"No, è mio.." fece lui.
"Ma io sono zio Mike.."
Jaxon fece cenno di no con la testa, ridendo.
"Bravo Jaxy, mai prestare la roba ai cavernicoli.." ridacchiò lei, facendo una carezza sulla testa del bimbo.
"Poi dopo facciamo i conti sulla questione delle paperelle.." sussurrò Mike avvicinandosi pericolosamente al viso della ragazza.
Rimasero a guardarsi ed il sorriso che fino a prima era disegnato sul volto dell'attore piano piano scomparì.
QUESTE COSE DAVANTI AI BAMBINI NO, CAVERNICOLO!, pensò, tentando di non sciogliersi
Katie si schiarì la voce e prese le distanze, "A-allora Jaxon, che facciamo?" chiese dolcemente.
Il bimbo allungò una mano verso la guancia dell'attore e l'altra verso la guancia dell'italiana e poi li fece avvicinare.
La romana trattenne il fiato, cercando di evitare lo sguardo di Mitch, nulla, i suoi occhi per lei erano sempre stati delle calamite e, a quella distanza, era impossibile resiste al loro richiamo.
"Katie, respira" disse Trevino, serio, "Stai diventando blu"
Katie sbatté le palpebre sorpresa.
Non si era resa conto di star trattenendo il respiro.
Doveva assolutamente allontanarsi, ma il suo corpo l'aveva abbandonata, pietrificandosi e anche la sua parte razionale del cervello la stava abbandonando.
"Visto?" disse Mike.
"Cosa?" riuscì a chiedere.
"Anche lui se ne è accorto"
"Certo, sono diventata un mirtillo"
"Non di quello, Katie"
Lei rimase a guardarlo, poi tossì.
"Jaxy, che ne dici di dormire un pò, eh?" chiese lei, prendendolo in braccio.
L'attore la guardò e poi sospirò, "Vado a bere un sorso d'acqua.."
Lei annuì.
Dopo aver messo il bimbo sotto le coperte ed avergli raccontato una breve favola, le palpebre del bimbo cominciarono a farsi sempre più stanche finchè si addormentò.
Katie smise di carezzargli la testa e poi sistemò il lenzuolo.
Quando si voltò vide Michael poggiato al montante della porta.
"Allora, Katie?" chiese lui, incrociando le braccia.
Lei lo guardò confusa, "Si è addormentato.."
"Sì, lo vedo, ma non intendevo quello.."
"E allora, cosa?"
"Lo ha capito anche lui, Katie. E Jaxon è un bimbo.."
"Mike.."
"Perchè ti ostini a negare tutto questo?"
La romana rimase in silenzio e l'attore fece due passi verso lei.
"Trevino, ma cosa dovrei ammettere?" chiese retorica lei.
"Tu indossi questa maschera, l'hai sempre indossata.. E soprattutto oggi ho capito di quanto ti sforzi ad indossarla, perchè tu" prese un respiro, "Tu, Katie, sei tutto il contrario di come vuoi apparire.."
Ora eliminò un altro spicchio di distanza, "Quando deciderai di gettarla via?" chiese lui, mantenendo a fatica il suo sguardo.
"Il fatto è che tra noi non può funzionare, lo hai detto tu stesso mesi e mesi fa, perciò io non trovo neanche un m..." parlò nervosamente lei, facendo un passo indietro.
"Esatto, Katie" la interruppe lui, "Mesi fa, quando ti conoscevo a malapena, quando non pensavo si potessero provare emozioni così per una persona.."
COSA...?
HA DETTO VERAMENTE QUESTE COSE?
La romana corrugò la fronte.
Lui la guardò insistentemente, poi abbassò lo sguardo.
La ragazza si passò una mano fra i capelli, voltandosi.
"Io tengo a te, Katie.."
IO TENGO A TE, KATIE.
Queste parole provocarono un eco dentro di lei, un vero e proprio tonfo nel cuore.
La ragazza si voltò di nuovo verso l'attore.
Senza neanche pensarci due volte, con due falcate raggiunse l'attore e gli allacciò le braccia al collo.
Le labbra del ragazzo furono subito pronte ad accogliere quelle dell'italiana.
Come quando non bevi da cinque giorni e poi ritrovi una sorgente d'acqua pulita.
Così si sentivano i due.
Accomunati da una sete, una sete che ormai era stata soddisfatta.
L'uno dissetò l'altra.
Le braccia del ragazzo cominciarono a scorrere dalla schiena fino al suo viso.
Si sentì una risatina provenire dal letto.
Michael si staccò dalle labbra della ragazza.
I due si voltarono verso il bimbo che da sotto le coperte ridacchiava con uno sguardo da furbetto.
"Ehi, torna a dormire guerriero.." lo rimproverò affettuosamente lui.
Il bimbo si coprì sotto le coperte e chiuse di nuovo gli occhi, tornando a dormire.
Katie ridacchiò timidamente.
L'attore posò nuovamente lo sguardo sulla ragazza e dopo aver ricambiato il suo sorriso, riprese a baciarla.
 
 
 
 
 
 
 
 
Salve ragazze!
Scusate l’enorme ritardo, ma proprio enorme! Ce ne rendiamo conto pure noi.
Anyway, speriamo che il capitolo vi sia piaciuto e aspettiamo un vostro parere v.v
Piaciuta la dichiarazione?
Pronti per il capitolo successivo? No, perché vi aspetta un sorpesina;)
Franci&Erika 

P.S Per chi vorrebbe fare domande, io (Franci) ho messo il mio link di ask sul profilo:)

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Capitolo 41
*** Lui. ***


LUI
-Capitolo quarantuno-

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
E' successo veramente?
Erano circa dieci minuti che Katie si era persa nel guardare Michael dormire.
Lei aveva una relazione con Michael Trevino?
Lei e Michael Trevino?
Era tutta la notte che pensava e ripensava al loro bacio, ai loro baci.
Ai suoi occhi.
A lui.
Accennò un sorriso guardandolo e poi, facendo piano, si alzò dal letto cercando di non svegliarlo e con un sorriso si recò in cucina.
"Buongiorno, Edna" disse passando per il salone.
"Buongiorno Katie, tutto bene?"
"Benissimo, tu?" rispose sorridendo.
"Bene" rispose sorridendo stranamente, "Preparo la colazione prima che vada a curare il giardino?" chiese gentilmente.
"No, no, non preoccuparti, ci penso io" sorrise, "Qualsiasi cosa, se ti serve una mano, dimmelo, non ci sono problemi" sorrise poi, andando in cucina.
"Grazie" rispose Edna, quasi ridacchiando.
Dopo aver preparato la macchinetta del caffè ed averla messa sul fuoco, si poggiò con le mani sulla base della cucina fantasticando.
Improvvisamente sentì un paio di mani sui suoi fianchi.
"Buongiorno" sentì sussurrare all’ orecchio.
Rabbrividì all'istante.
"Buongiorno" sussurrò lei di rimando e Mike le diede un bacio sul collo, stringendo di più la presa.
Katie sorrise tra se e se, sentendosi come un panetto di burro al sole: in procinto di sciogliersi. Si girò e, alzandosi sulle punte, diede un bacio a fior di labbra all'attore.
"Solo questo?" chiese lui, sporgendo il labbro inferiore.
La romana rise, "Ci sarà tempo anche per altro. E poi c'è Edna nei paraggi e, prima di farlo sapere a lei, vorrei dirlo a Cassie"
 
Cassie si svegliò contro voglia per il caldo.
Si trovava così comoda, ma stava iniziando a sudare e c'era qualcosa accanto a lei..una stufa, che la stava facendo morire.
Aprì un occhio e si ritrovò il naso spiaccicato contro il petto liscio di Ian.
Il mento dell'attore era sopra la sua testa e, con il braccio destro la sormontava, stringendola a sè.
Oddio, non posso muovermi!, pensò.
Poi si ricordò che si era addormentata accanto a Jessica e, bè, dov'era Jessica?!
"No, no, no!" urlò, alzandosi, andando a sbattere contro la mascella di Smoldy.
"Che succede?!" chiese Ian, svegliandosi di colpo.
"Dov'è?!"
"Che cosa?"
"Jessica! Dov'è Jessica!?"
"Cassie, tranquilla. Robert è venuto a prenderla ieri sera, cioè, notte"
"Davvero?" chiese, tranquillizzandosi leggermente.
"Sì. Cavolo, mi è suonato il telefono, sono entrati a prendere la bambina e tu non ti sei accorta di nulla"
"Ho il sonno pesante" borbottò.
L'attore sorrise, "Me ne sono LEGGERMENTE accorto" si divertì a sottolineare quell'avverbio.
"Comunque, Smolder, sei una stufa" sbuffò lei,  ridendo, mentre si sventolava con una mano.
"Emano calore?" chiese con un sorriso beffardo.
"Sì" disse senza rendersene conto.
Subito assunse un'espressione ancor più da playboy.
"No, non in quel senso"
"Quale senso?" si avvicinò un pò di più lui, fissandola.
Ghiandole salivari andate in corto!, pensò lei.
"Nel senso che.."
"Sì?" la incalzò lui, fissandole le labbra.
"Nel senso che.. ch.. che è ora di andare a fare colazione" prese un pò le distanze lei.
Ian scosse la testa, "Sei sempre la solita"
 
"Mh, ci sarà tempo anche per altro" disse Mitch, con un tono malizioso.
"Trevino!" esclamò lei, sgranando gli occhi divertita, "Se continui così puoi anche dirmi addio"
"Bè, sai che negli addii c'è sempre un bacio?" domandò, consapevole del fatto che avrebbe detto qualsiasi cosa per strapparle un altro bacio.
Katie cominciò a ridere, "Bè, ma poi sarebbe l'ultimo bacio" fece, allacciando le braccia dietro la sua nuca.
L'attore rapidamente si avvicinò alla ragazza e le rubò un bacio, "Trevino, brutto imbroglione!" lo rimproverò affettuosamente lei.
Lui cominciò a ridere.
"Dai che non c'è nessuno" sussurrò.
La strinse per i fianchi e lei aderì al suo corpo.
La romana sorrise e cominciò a sfiorargli le labbra.
"Sei un ghiro, piccola Cassiopea!" esclamò Ian, entrando poco dopo in cucina.
"E tu una stuf.." disse Cassie per poi bloccarsi di colpo.
Ok, forse stava sognando, ma davanti a lei vi era la sua migliore amica che BACIAVA Trevino detto il cavernicolo.
"KATIE!" esclamò Cassie, sgranando gli occhi.
"C- cassie" disse lei, allontanandosi dall'attore imbarazzata.
"Ma che..?!"
"No, è che Michael aveva un pezzo di..di insalata tra i denti e io lo stavo aiutando a toglierla.."
"Con l'aiuto della lingua" disse Ian, ridendo sotto i baffi.
"L'insalata?" chiese scettica Cassie, "Di mattina? Persino per Trevino è strana come cosa"
"Non ha tutti i torti" disse Mike.
"Ecco, è che.. cioè..Cassie, sto per dirti una cosa, una bella cosa" disse, sorridendo in direzione di Mike, "E spero tu possa essere felice per me"
"Cosa?" chiese l'amica con un filo di voce che già sapeva cosa la romana voleva dirle e stava aspettando il momento giusto per esplodere.
"Io e Michael, cioè.."
"Quello che Katie sta cercando di dirti" intervenne Trevino, "E' che io e lei stiamo insieme, come una coppia intendo"
Cassie rimase a bocca aperta, portandosi le mani davanti la bocca.
"Woo.." disse Ian, rimanendo perplesso con un sorriso sulle labbra.
Katie cercò di mantenere lo sguardo dei due di fronte a loro, sorridendo timidamente.
"Grazie per essere stato così discreto" sussurrò la ragazza dell'attore, cercando di non ridere nonostante l'imbarazzo.
"Yo man!" esclamò Ian, dando un pugno all'amico come per congratularsi.
"Non ci credo" disse contenta e ancora sconvolta Cassie, "Io te l'avevo detto" sussurrò poi a Sexyhalder.
Il rumore della macchinetta del caffè interruppe la situazione alquanto imbarazzante.
"Katie, ti sta squillando il cellulare?" chiese l'italiana all'amica.
"N" stette per rispondere, "Sì! Sì.."
"Forse è mia madre che il mio è spento" improvvisò Cassie, "Andiamo.." disse alla romana.
I due attori si guardarono e risero.
Ovviamente era tutta una scusa per parlare tra di loro.
Le due ragazze velocemente si recarono in bagno al piano superiore, "Non ci credo!"  esclamò Cassiopea, "Ma quando avevi intenzione di dirmelo?" esclamò euforica.
"Bè, appena ti saresti svegliata. Certo che però quel cavernicolo ha reso tutto più imbarazzante!"
"Ma che imbarazzate. E’ stato carino! E poi tu non riuscivi a dire nulla!"
"Bè, è una novità anche per me. Mi devo abituare. Fino a ieri lo avrei preso volentieri a schiaffi e oggi..bè, oggi.."
"Non riesci a fare una frase sensata a causa sua"
Katie rise, trascinando anche l'amica.
"Bo, mi fa troppo effetto" disse la romana, portandosi entrambe le mani alle guance, "Io e Mike insieme. Io e il cavernicolo. Il cavernicolo e io. Michael Trevino e io. Io e un attore"
"Che ti avevo detto? I sogni si realizzano cinicona!"
Katie la guardò con un sorriso e poi roteò gli occhi, lasciandosi sfuggire un bel sospiro.
"Sono contentissima" fece Cassie, abbracciando l'amica.
"La romana, anche se non le disse niente, aveva veramente bisogno di un suo abbraccio.
"Bè" disse dopo averlo ricambiato, "Ora la prossima coppia che ha deciso di fare?" chiese, maliziosa.
"Katie, mi dispiace ma..."
"Ma, niente!" la interruppe subito, "Piuttosto hai pensato al viaggio in Africa?"
 
"E insomma ti sei buttato.." disse Ian.
"Eh.." sospirò Trevino, versando il caffè nelle tazze, sorridendo.
"Hai seguito il mio consiglio, bro!" lo prese in giro, "Però parlando seriamente.."
"Parlare seriamente io e te?" sdrammatizzò Mike.
"In effetti.." ridacchiò lui, "Michael Trevino, il famoso attore che aveva quell'idea stampata in testa che gli attori dovevano avere relazioni solo con attrici, ci è cascato!"
"Che ci vuoi fare?" chiese Mitch, chiudendosi nelle spalle, "Quando una ragazza è speciale, è speciale"
"Già, credo di capire cosa intendi"
"Con questa frase intendi riferirti alla piccola stellina che abbiamo in casa?"
 
"Mh, sì, più o meno. Ma gli darò risposta fra qualche giorno"
"Eh?" la incalzò l'amica.
"Bè, credo che accetterò"
"Evvai! Brava Cassie!"
L'amica rise, "Non ho ancora deciso, aspetta a cantar vittoria. Anche se, potrei accettare subito. Non voglio fare la parte del moccolo nella nuova coppia"
"Ma che moccolo e moccolo! Se deciderai di non andare, passeremo al piano B, ovvero, sfruttare Trevino"
"Dici che ora che state insieme, bisticcerete? No, perchè a volte siete spassosi"
"Tranquilla, credo che non sia cambiato quasi niente"
Cassie sorrise, "Meglio tornare giù"
"Già. Ah, Cassie?"
"Sì?"
"Perchè indossi il vestito di ieri?"
"Lunga storia. Aspetta il film!" disse l'amica, facendole l'occhiolino.
 
L'attore si schiarì la voce.
"Ti riferisci alla nostra stellina" disse retorico.
"Gli ho chiesto di venire in Africa con me" sputò fuori Ian, velocemente.
"Ottima mossa, e lei che ti ha detto?"
"Ancora deve farmi sapere, ma non credo che verrà dall'espressione che ha fatto quando gliel'ho detto" corrugò la fronte, fissando il vuoto.
"Amico, lo sai che Cassie è timida. Già è tanto se dorme con te, figuriamoci se ti piazza subito un 'sì' davanti la richiesta di dover stare ogni attimo insieme, in un altro paese, solamente voi due" lo rassicurò l'amico.
"Certo che" ricominciò Mike, "Sarei preoccupato anche io se fossi in Cassie, eh.."
L'attore assunse uno sguardo interrogativo.
"Beh, voi due da soli, in un altro paese, lontano da tutto, lontano da tutti..."
Ian corrugò la fronte.
"Insomma, hai capito, no?" fece malizioso.
Ian rise scuotendo la testa, "Pensi davvero che io e Cassie..."
"Che tu e Cassie?" chiese Katie, entrando in cucina, seguita dall'amica.
"Ch-che io e Cassie..." ripetè in difficoltà Ian, guardando l'amico.
"No, amico, non ho mai pensato che tu e Cassie bevete il latte di prima mattina, so che vi fa schifo spiegò, "Caffè?" domandò, porgendo due tazze verso le italiane.
"Grazie" disse Cassie, afferrando la tazza, sorridendo ai due attori, ignara della discussione appena avvenuta tra i due.
"Grazie cavernicolo" disse Katie.
Mike, sentendo il nomignolo fece una faccia strana.
"Scusa" disse la romana, "La forza dell'abitudine"
E tutti risero.
 
Cassie corse verso il camerino di Ian.
Erano passati cinque giorni dalla loro 'vacanzina' a casa della mamma di Ian.
Le cose tra Michael e Katie andavano a gonfie vele e, il fatto di stare insieme, per loro non implicava il non bisticciare.
Il giorno dopo Ian sarebbe partito per l'Africa e lei ancora non gli aveva risposto.
L'italiana aprì la porta del camerino e, nel farlo, rovesciò addosso alla truccatrice del ragazzo il caffè che teneva in mano.
"Oddio!" esclamò, portandosi una mano alla bocca.
"Ma che..?!"
"Oddio, scusi! Le giuro che non volevo!"
"Bè, per una che non voleva, hai mirato la mia maglietta proprio bene"
"Davvero, le giuro che non ho fatto apposta"
"Va, bè, ora vado a lavarmi che è meglio" disse la donna, un po seccata.
"La prego di scusarmi, di nuovo"
"Sì, sì" disse lei, andandosene.
Cassie, si sistemò la maglietta, fece un respiro profondo e poi fece timidamente capolino nel suo camerino.
Smolder era al telefono, con lo sguardo rivolto alla finestra.
"Sì, e poi mi servirà anche un mezzo che mi porti dall'aeroporto al villaggio. No, niente del genere. E' che.."
Alzando lo sguardo, Smoldy la vide.
Un lento sorriso sensuale gli si formò in viso, lasciandola senza parole.
E' certamente l’uomo più bello di tutto il pianeta, pensò.
E’ troppo bello per tutti.
Troppo bello per me.
"Scusami un attimo, Ty.."
"Ero venuta a vedere a che punto stavi. Mike ha finito di girare e io e Katie abbiamo fame e vogliamo andare a cenare" sussurrò la ragazza.
"Arrivo subito"
"Bene"
"Ah, Cassie, hai pensato a quella cosa?"
"Sì"
"Quindi, vieni o no?"
"Si, vengo"
"Ty? Si. Avrò bisogno di un biglietto in più perché ho una compagna. No, non è Miss Dobrev. Ok, grazie"
L'attore attaccò il telefono. "Allora" sorrise lui, "Hai deciso"
"Così sembra" si guardò intorno, arricciando le labbra, poi sospirò.
"Sono contento che tu abbia accettato"
L'italiana ricambiò il sorriso "Bè, mi sono informata e ti premetto che ho paura degli insetti e in Africa ce ne sono, quindi..."
"Mi concede l'onore di sopportarla?" la prese in giro Ian, avvicinandosi a lei, chiedendole la mano.
L'italiana rise, "Con piacere, monsieur" gli porse la mano.
 
"Ma" cominciò Katie, "No, niente"
L'attore la guardò con un'espressione confusa.
"No, niente, niente"
"Dai, dimmi" insisté l'attore, poggiandosi al muro.
"Come sai sono una fan di questo telefilm e mi chiedevo se Tyler e Caroline si fossero lasciati"
"Nei pezzi che stiamo girando ancora no, perchè? E poi non potrei mai rovinarti la sorpresa" sorrise lui.
"Ah" rispose secca lei.
"Che hai fatto?" chiese lui, guardando la ragazza di fronte, "Pensavo fossi Team Forwood"
"Sì, cioè, lo sono"
Rimasero un attimo in silenzio.
"Quindi ci saranno altre scene hot?" chiese dal nulla Katie.
L'attore la guardò e rise, "Sei gelosa" la prese in giro.
"No, non sono gelosa. Era solo una domanda, non montarti la testa" rispose con fermezza lei.
L'attore la prese per i fianchi e l'avvicino a lui, "Quando sei gelosa diventi ancora più bella" le sussurrò a fior di labbra.
"Zitto, cavernicolo" lo riprese lei, prendendo il viso dell'attore tra le mani.
Poggiò le labbra su quelle dell'attore una volta, un'altra volta e un'altra ancora.
 
"Dove andiamo a mangiare?" chiese Cassie, "Casa o fast food?"
"Il cibo: il centro dei pensieri di Cassiopea" la prese in giro Sexyhalder, "Pensavo fossi io, mi sento profondamente deluso"
"La convinzione fotte la gente" ridacchiò Cassiopea.
Somerhalder circondò le spalle dell'italiana con un braccio e cominciarono ad incamminarsi verso i loro amici.
"Direi di andare a casa. Sono stanca morto. E dobbiamo fare anche le valige"
"Dobbiamo?" chiese Katie, una volta che i due furono abbastanza vicino alla coppia.
"Cassie ha accettato di venire con me in Africa"
"Non avevamo dubbi" disse Trevino.
La romana gli diede una gomitata nelle costole, mentre Cassie diventava rossa come un pomodoro.
"Bè, io non ci speravo più ormai" disse Ian.
"Scusami se sono una ragazza che riflette molto sulle cose"
"Em, ragazzo dubbioso e ragazza che riflette, andiamo?" chiese Mike, "Non avevate mica fame?"
"Sì, sì" disse Cassie, "Come on!"
"Hey, ragazzi, tornate a casa?" chiese Nina, comparendo in quel momento.
"Yep, baby" disse Ian.
"Ragazze vi vedrò domani?"
"A me sì. Cassie no, va in Africa con Ian"
"Ah, hai accetto allora!"
"Già"
"Sai, se no ci sarei dovuta andare io. Ma qualcosa mi dice che è più felice di andarci con te"
"Nina" disse Smoldy un po minaccioso.
L'attrice rise, "Ok, ok, a domani!"
E la Dobreva si divertiva parecchio a metterli in imbarazzo, pensò Katie sorridendo tra sè e sè.
 
Dopo aver finito di cenare i ragazzi erano seduti ancora a tavola, presi dalle chiacchiere.
"Quindi partirete domani, giusto?" chiese Katie.
"Esatto" rispose Ian.
"Le avete fatte le valigie?" chiese l'altro attore.
"In cinque minuti saranno fatte" disse Ian, girandosi verso Cassie con un sorriso.
Incrociò Cassie con le sopracciglia inarcate ed un'espressione da bambina.
"Ok, forse la mia valigia sarà fatta in cinque minuti" la prese.
"Ah, le donne!" sospirò Michael, "Impiegate gli anni per riempire una valigia"
"E tu quando riempirai la tua testolina con un pò di materia grigia, Trevino?" lo stuzzicò Katie, facendo ridere tutti.
"Quando non ci sarai più tu che mi riduci il cervello in pappa" rispose lui.
"Oooh" disse Cassie, portandosi una mano sul cuore e assumendo un espressione dolcissima.
Katie arrossì un po' per la reazione dell'amica.
"Scusate, è che ancora mi devo abituare" disse Cassiopea, iniziando a giocare con un filo della tovaglia.
"Non sei l'unica" disse la romana e Trevino allungò il braccio sinistro per avvicinarla a se.
"Volete che vi lasciamo soli?" chiese Ian.
"Che dici, man?!" chiese Michael, ridendo.
"No, è che pensavo che forse io è Cassie dovremmo spostarci in un'altra suite"
"Oh, ma che vi siete messi in testa?" esclamò la romana.
Michael scoppiò a ridere, "Ma possibile che non riuscite a capire che non è cambiato nulla?" fece retorico lui.
"Per una volta ha detto una cosa giusta" confermò Katie, "Cioè, sempre se non serve per vostri interessi un'altra suite.." aggiunse maliziosa.
"KATIE!" esclamò Cassiopea, stavolta.
"Amico, la tua influenza comincia a sentirsi" rise Ian, mentre l'altra italiana era ormai diventata rossa come un peperone.
"Che cosa sciocca" borbottò Cassie, "Una suite per me e Smoldy per fare strane cose"
"Cassie ha ragione" disse Somerhalder, "Non abbiamo bisogno di un'altra suite per fare strane cose, questa ci basta e avanza"
"IAN!" esclamò di nuovo Cassie.
Tutti risero, tranne Cassie che stava letteralmente andando a fuoco.
"Che ne dite di cambiare argomento?" chiese Katie, andando in aiuto all'amica.
"Katie ha ragione" disse Mitch, "Man" disse, rivolgendosi a Ian, "E' vero che in Africa ci sono ragni enormi?" chiese, buttando una frecciatina a Cassie, di cui conosceva bene la fobia.
Katie quasi scoppiò a ridere, ma decise di trattenersi e diede una gomitata al fianco del ragazzo.
Cassie sgranò gli occhi, impaurita, cercando qualcuno che la rassicurasse.
"Ma no, amico.." disse Smoldy
L'italiana sospirò.
"Non sono enormi" continuò Ian, "Sono grandi quanto case ed anche velenosi, con tutte quelle zampette" la impaurì l'attore.
L'italiana sbiancò di botto.
Ian e Michael si lanciarono uno sguardo complice e Michael la sfiorò con un piede sotto il tavolo.
"AHHH!" urlò Cassiopea, tirandosi rapidamente indietro con la sedia, alzandosi e allontanandosi minimo di due metri.
Tutti e tre scoppiarono a ridere, piegandosi in due dalle risate davanti alla ragazza pallida con una mano sul cuore che batteva a mille dalla paura.
"Idioti!" esclamò la romana, ridendo.
"Voglio vedere se riderete ancora quando uno di quegli animaletti vi sarà entrato nelle orecchie e vi avrà deposto delle uova nel cervello che poi si schiuderanno in piccoli ragnetti che vi divoreranno dall'interno!" disse tutto d'un fiato Cassie.
"Piccola Cassie, vedi troppi film" le disse Mike.
"Sarà, ma almeno io sarò pronta a un loro attacco futuro"
"Ok, mentre noi scegliamo il film, voi finite di preparare le valigie?" chiese Katie, cercando di cambiare argomento.
"Yep!" disse Cassie, per poi seguire Ian in camera sua.
 
"Tieni" le disse Ian, passandole una sacca.
"Cos'è?"
"Una sacca da viaggio?"
"Porti questa?"
"No, tu la porti. Io porto questa" rispose, tirando fuori da sotto al letto una sacca identica alla sua.
"Ma.. la valigia?"
"Cassie, andiamo in un villaggio dove l'unica corrente elettrica è quella usata per il telefono pubblico, che tra l'altro funziona ben poco, se ti porti la valigia va a finire che la rovini"
"Quindi immagino niente ballerine, giusto?"
"Esatto. Se hai degli scarponcini è meglio"
"Em, no non li ho"
"Ok, domani mattina prima di partire andiamo a prenderli. Ah, portati dietro dei vestiti che non hai paura di rovinare"
"Ian, forse non hai capito che i miei vestiti sono sacri. OGNI vestito"
Smoldy rise, "Ok, ci fermeremo a prendere anche quelli"
"Almeno la biancheria è normale? Cioè, non devo portarmi mutande di Juta o di ferro, giusto?"
"A meno che tu non voglia ritrovarti con delle vesciche proprio li"
"No, grazie. Non ci tengo" disse Cassie, afferrando un po' delle sue mutande e mettendole nella sacca.
 
"Bene, bene, bene" disse Katie, avvicinandosi allo scaffale su cui erano riposti una serie di DVD, "Che film ci guardiamo?"
"Un film leggero" disse Michael, poggiandosi al muro dove vi era una finestra.
"Un film leggero.. Dai non posso crederci!" esclamò entusiasta, "C'è il DVD di 'Una teenager nella casa bianca'?!"
Lo afferrò e poi si girò verso l'attore con un'espressione simile a quella di una bimba emozionata davanti ad un regalo del suo giocattolo preferito.
L'attore rise, scrutandola.
"Sembri una bambina piccola"
"Ce lo vediamo, vero?" chiese, avvicinandosi a Michael.
"Ma è una cavolata 'sto film" si lamentò lui.
La ragazza gli sfiorò le labbra, "Ti prego" fece con gli occhi da cucciola, cercando di non ridere per la sua opera di convincimento.
"D'accordo, d'accordo" acconsentì lui, sospirando.
"Anche Cassie va matta per sto film!" disse Katie, avvicinandosi al televisore.
"Katie, ti dovrei chiedere una cosa" disse Mike, sedendosi sul divano.
"Dimmi"
"Aspetta, devo trovare le parole giuste"
"Trevino, se mi stai per chiedere la mano la risposta è no. Ok che tu sei un vecchietto e che ti senti pronto a sistemarti e io ti voglio bene, credo che questo sia chiaro, ma non sono pronta al matrimonio"
 
Ian rise, "Non stiamo andando in guerra, Cassie"
"Bè, che ne so, da come hai impostato la cosa sembrerebbe di sì" lo prese in giro lei.
"Casomai io.."
La ragazza assunse un'espressione interrogativa.
"Da solo, con te, in Africa, quasi spaesati, scollegati da tutto e da tutti. Sai che vuol dire?"
"Che potrai abusare di me ogni quel volta ti verrà voglia?" bisbigliò Cassie.
"Cosa?" chiese Ian.
"No, dicevo, che ci divertiremo"
"Certo che ci divertiremo. Chi non si diverte con Ian Somerhalder?"
"IO!"  esclamò Cassie, prendendolo in giro.
"Scommettiamo?" la sfidò lui, porgendo la mano verso di lei.
"Scommettiamo" rispose Cassie, ridendo.
"Però non hai stretto la mano, non vale. Vedi che anche tu non sei convinta delle tue parole?" si dipinse sul suo volto un sorriso beffardo.
La ragazza rise.
"Se ti diverti, ci sposeremo" propose lui.
Lei scosse la testa.
Magari fosse vero!, pensò.
"Dai, che fifona" la sfidò ancora lui.
"Scommettiamo!" esclamò lei, afferrando subito la mano.
 
Trevino rimase a guardarla serio.
"Scherzavo, dimmi.."
"No, volevo dirti questo" fece serio, "Però visto che non vuoi.."
"Mike.." quasi rise lei.
"Hai ferito i miei sentimenti, sei una ragazza insensibile" poi si bloccò, "Anzi, una gallina!"
"Razza di uomo delle caverne, tu chiamami un'altra volta così e ti stacco la..." non fece in tempo a finire che, "Vuoi venire con me a Coachella?" la interruppe Michael avvicinandola subito a sè, come spostasse un sacco.
"No, perchè mi hai chiamato gallina" brontolò lei.
"Dai, tu mi chiami cavernicolo"
"Mike, puoi chiamarmi come vuoi, tranne gallina. Perchè gallina è quella siliconata della tua ex"
Michael rise, "Ok, scusami Katie. Allora, vieni o no?"
"Devi anche chiederlo?" chiese lei, sistemandosi meglio tra le sue braccia.
"Volevo solo esserne sicuro" disse lui, baciandole il naso.
"Quando partiamo?"
"Anche domani, se vuoi"
"Va bene, così sentirò meno la mancanza di Cassie"
 
"Ok, noi dobbiamo andare" disse Cassie, sistemandosi la borsetta a tracolla.
Era mercoledì mattina e il gruppetto si era diretto all'aeroporto.
Cassie e Ian per raggiungere l'Africa e Katie e Mike per andare in California e partecipare al festival della musica di Coachella.
"Vero che ci raggiungete quando tornate?" chiese Katie.
"Certo. Infondo staremo via solo cinque giorni. Vero Ian?"
"Vero. Non ti preoccupare, Katie"
Dopo essersi salutati, i quattro si diressero in parti opposte.
Katie e Mike verso la destra e Ian e Cassie verso la sinistra.
"Ho voglia di divertirmi!" esclamò Katie, guardando i vari schermi giganti dov'erano scritte le varie partenze.
"Mh, meno male" fece l'attore con un tono abbastanza pervertito.
"Idiota!" roteò gli occhi lei.
"Che ho detto?" ridacchiò lui, prendendole la mano.
"Hai detto fin troppo, cavernicolo" sorrise lei, per il gesto dell'attore.
Ancora non era abituata.
Non mi abituerò mai, pensò lei.
 
"Non sentiremo troppo la mancanza di quei due?" chiese Cassiopea, seguendo l'attore.
"Beh, penso che ci riposeremo un pò le orecchie" ridacchiò Ian.
L'italiana rise, "Già, lo penso anch'io"
Dopo un minuto di silenzio l'attore esordì, "Comunque, in tal caso, ci sono io"
"Per cosa?" corrugò la fronte.
"Per colmare le tue mancanze..."
"E come intendi fare?" chiese, mettendosi le mani sui fianchi.
"Non posso svelare le mie mosse segrete, piccola Cassie" rispose lui, facendole l'occhiolino, prima di prendere anche la sua borsa e iniziare a camminare.
Cassie rimase ferma, un po imbambolata.
Una settimana. Insieme. Da soli.
Morirò, già lo so.
"Cassie? Che fai? Rimani li a fissarmi il sedere o vieni?"
La ragazza fece un piccolo saltello per essere stata scoperta e arrossì.
"Non ti stavo fissando il sedere" disse a denti stretti, una volta raggiunto.
 
"Su, andiamo, non voglio prendere l'aereo" disse l'attore, prendendole una mano.
Come se fosse un riflesso condizionato, Katie la tolse.
Trevino si girò verso di lei, alzando un sopracciglio.
"Scusa, la forza dell'abitudine" si giustificò l'italiana, porgendogli la mano.
Dopo qualche ora di viaggio, compreso il taxi, i due entrarono in un hotel dove avrebbero dovuto alloggiare per qualche giorno.
Dopo aver dato i propri dati alla reception, salirono in ascensore.
"Mi ero quasi addormentato in aereo" sbadigliò l'attore, stiracchiandosi.
"Veramente ti eri addormentato" lo riprese lei.
"Non è vero! Avevo solo chiuso gli occhi per riposarmi un pò.."
"Come ti ostini a proteggere la tua figura da uomo.. Anche gli uomini dormono, sai?" lo prese in giro.
"Romana, mi stai provocando" si avvicinò lui, guardandola di sottecchi.
"Mh, meno male" si morsicò un labbro lei.
 
Cassie e Ian scesero dall'aereo.
"E quindi ora prendiamo un taxi e ci facciamo portare il più presto lì. Certo ci sarà da camminare un pò, perchè fin laggiù non arriva" disse Ian.
"D'accordo" annuì Cassie.
L'attore corrugò la fronte.
"Che c'è?" chiese l'italiana incuriosita.
"No, è che.. No, niente.." scosse la testa.
"Dai, non farti pregare"
"No, è che sei diversa. Di solito una ragazza avrebbe sbuffato o avrebbe detto che aveva già la nausea di questo viaggio, ma tu hai semplicemente annuito. Sei.." cercò le parole, "Diversa, sì, diversa.." continuò lui, sorridendo, mentre la ragazza lo guardava attentamente, scrutando ogni piccola espressione dell'attore.
"Ian so che posso sembrare una ragazza pigra, e be', lo sono. Ma se c'è da intraprendere una nuova avventura sono le prima che si alza in piedi"
"Si, ma prima di finire abbrustolita almeno mettiti questo" disse, passandole il cappellino che già una volta le aveva prestato, "Indiana Jones non era di color gamberetto"
Cassie rise, si sistemò il cappellino, prese lo zaino in spalla e segui Ian, che portava le due sacche, fuori dall'aeroporto.
"Ian!" esclamò un ragazzo, dirigendosi verso di loro.
"Ty!" lo salutò Smoldy, stringendogli la mano per poi abbracciarlo.
"Cassie, ti presentò Ty" disse Ian, rivolgendosi alla ragazza che educatamente si era fatta da parte, "È lui che ha organizzato questa avventura"
Ty doveva essere inglese, non solo per l'aspetto  - chiaro di pelle, capelli biondi e ricci e occhi azzurri - ma anche per l'accento.
"È un piacere conoscerti" disse lui, allungandole la mano.
"Piacere mio" disse la ragazza, ricambiando la stretta.
"So che ti avevo promesso un taxi" disse l'inglese, tornando a parlare con Ian, "Ma ho pensato fosse stato meglio andare con la jeep, così possiamo andare fino a un certo punto e fare meno strada a piedi"
"Certo, mi sembra un'ottima idea"
"Sarà come fare un piccolo safari" disse Ty, rivolgendosi a Cassie sta volta, "Ti piacerà"
Cassie sorrise, "Ne sono certa"
 
"Di questo passo non credo di arrivare integro a fine settimana" disse Mitch, avvicinandosi pericolosamente a Katie.
"Siamo in un luogo pubblico, Mike"
"Lo so" disse, "Ma tanto ormai ti dovrai abituare. Domani la nostra faccia sarà già su qualche rivista"
Katie roteò gli occhi, "Per fortuna in questi anni ho perfezionato la mia versione di 'No, comment'.." disse sarcastica.
L'attore imitò la ragazza fingendo dei versi striduli, mentre uscirono insieme dall'ascensore.
Michael prese le chiavi dalla tasca e si caricò due valigie a sacca che portava con una sola mano, con l'altra era intento ad aprire la porta.
Una volta aperta entrò in camera e gettò le borse con poca delicatezza sul pavimento.
"Fortuna che", fece la romana entrando nella stanza, "Ho portato solo tre valigie", poggiò poi le valigie in un angolo, vicino il letto, "Ma non avevo mai pensato al fatto che il mio ragazzo è un cavernicolo.." Sbuffò, ironicamente.
"Aspetta" rise, sedendosi sul letto, "Com'è che mi hai chiamato?"
 
"Da quanto conosci Ty?" chiese Cassie a Ian mentre lo aiutava a caricare i bagagli sulla jeep.
Lui alzò le spalle, "Qualche anno. L’ho incontrato ad festa della ISF. Ty è a capo di un' associazione che cerca di aiutare i paesi a evolversi"
"Capisco"
"Non sapevo fosse la tua ragazza.." Disse Ty, facendo un cenno verso Cassie, una volta che lo ebbero raggiunto.
"Oh no, no.. Noi non stiamo insieme" Si affrettò a dire l'italiana.
Ian le rivolse un'occhiata veloce.
Ma perchè parlo troppo? L'ha chiesto a lui, merda, pensò.
"Ah capisco, scusate" Sorrise l'amico.
"Figurati" Disse con tono amaro Smolder.
Cassie aggrottò la fronte confusa.
Ty si accorse della strana tensione che si era creata, così cambiò discorso, o almeno tentò di farlo, "Bene, Cassie, pronta per la nostra avventura?"
"Sì, prontissima! Tranne per la parte dei ragni e dei serpenti.."
"Ah, capisco. Bè, se ti può rendere felice, nella capanna dormirai su una brandina rialzata"
A Cassie brillarono gli occhi, "In effetti sì, mi hai migliorato la giornata"
Ty rise e mise in moto la jeep.
Per tutto il tragitto lui e Ian non fecero altro che parlare di 'lavoro' tranne nei tratti in cui l'inglese prendeva una pausa e le faceva da guida, raccontandole qualche curiosità sugli animali o sulla natura che li circondava.
In un'ora, Cassie aveva già fatto più di cento foto.
Smoldy non la guardò molto durante il viaggio e l'italiana si preoccupò di aver detto qualcosa di sbagliato. Poi però pensò che il motivo era che non voleva dare strane impressioni a Ty e si mise il cuore in pace. Più o meno.
 
"C - A - V - E - R - N - I - C - O - L - O" ripeté Katie, facendo lo spelling, "E' il tuo soprannome, non te lo ricordi forse?"
"Non te lo ricordi forse?" disse Mike, facendole di nuovo il verso, "Certo che me lo ricordo e per averlo usato ti meriti una punizione" aggiunse, facendo un passo verso di lei.
"Una punizione?"
"Sì, esatto"
"C -che intendi fare?"
"Questo!" disse, prima di buttarla sul letto, iniziandole poi a farle il solletico.
"Oddio!" esclamò lei, ridendo. "Dai" Urlò ridendo, "Lasciami!"
L'attore rise divertito e continuò a farle il solletico.
"Se continui, ti lascio!"
"E' una minaccia?" chiese Michael fermandole le mani sul materasso.
La romana si morsicò il labbro inferiore, "Forse.."
"Tanto non sapresti resistermi, ne sono sicuro.." fece, sfiorandole il naso con il suo.
"Ma davvero?" chiese stupita, quasi ridendo.
"Sì" sbiascicò le parole lui.
L'attore cominciò a tracciare con la lingua dei piccoli cerchi sul collo della romana, con l'intervallo di un bacio tra l'uno e l'altro.
Katie cominciò ad andare quasi in trance, dei brividi le attraversarono la schiena ed il sangue affluì al cervello, mandandola letteralmente in tilt.
Katie, fai qualcosa, non puoi cedere così!
Improvvisamente, facendosi forza, la ragazza invertì i ruoli e stavolta era lei che aveva il controllo della situazione.
"Forse tu non sai resistere al mio fascino, caro il mio playboy" assunse un'espressione beffarda.
 
"Bene, da qui dobbiamo proseguire a piedi" disse Ty, fermando la jeep.
Tutti e tre scesero.
Cassie si caricò sulle spalle lo zaino di prima, mentre Ian prese le sacche.
"Da questa parte" disse l'inglese, facendoli cenno di seguirlo.
Stavano camminando da un po nella giungla, quando Cassie  - la solita goffa -  inciampò in una radice e rischiò di schiantarsi al suolo. Ian, dietro di lei, riuscì ad afferrarla.
"Tutto bene?" le chiese, rimettendola in piedi.
"Ah, adesso mi parli?" chiese, allontanandolo da lei con uno strattone.
"Ma che diavolo.." sussurrò l'attore fermandosi, mentre lei continuò a camminare nervosa dietro il ragazzo che faceva da guida a tutti e due.
"Ah.." sospirò lei, nervosa, quasi come un ringhio.
Trascorsero cinque minuti e nessuno parlò, eccetto l'amico di Ian.
Purtroppo anche stavolta Cassie stette per scivolare per colpa di un pò di melma, ma l'attore la prese di nuovo.
"Se continui così, non arriverai sana e salva.."
L'italiana lo fulminò con lo sguardo e si voltò nuovamente, ma l'attore la bloccò per il polso, "Che diavolo ti prende?" chiese quasi scocciato.
"Faccio quello che fai tu! T'inacidisci, non mi rivolgi la parola per tutto il tempo e poi quando la tua fase lunatica ti è passata pretendi che io torni ad essere quella normale?" disse tutto d'un fiato.
L'attore stette per ribattere ma la ragazza lo anticipò, "Ma per chi mi hai preso? Non sono una bambola, Ian"
"Non pretendo che tu sia una bambola, infatti"
"Ah, no? Mi tratti come se non avessi sentimenti! Se non ti andava più di portarmi qui, potevi benissimo dirlo che me ne stavo a casa con Katie e Michael e evitavo di morire morsa o stritolata da un serpente e che i ragni utilizzassero il mio corpo come deposito per le loro uova"
"Io voglio che tu stia qui, Cassie"
"E allora qual è il problema?" chiese, leggermente esasperata, "Hai fame? Non hai dormito bene? Dimmelo. Certo, non sono motivi validi per prendertela con me, ma almeno è un inizio"
"Tutto bene?" chiese Ty, raggiungendoli.
"Sì" disse Cassie, guardando Ian, "Sono solo inciampata di nuovo"
Ty rise, "Ian mi aveva detto che eri un po maldestra"
"Bene" disse a denti stretti la ragazza, riprendendo poi a camminare.
"E' per la frase che hai detto" disse Ian, raggiungendola, "Ecco perchè non ti ho parlato. E' per la frase che hai detto"
"Quale frase, Ian? Io sono una mitragliatrice di parole. Chissà quante frasi ho detto da quando mi sono svegliata"
"La frase che hai detto prima a Ty. Del fatto che non stavamo insieme"
Cassie sgranò gli occhi, "Ma è la verità!"
 
"Michael?"
"Mh?"
"Non provocarmi"
"Perchè? Hai un lato di te nascosto che non ho ancora visto?"
La romana rise, "Più o meno. Quel lato si chiama 'perdere il controllo'.."
"Oh, in quello io sono molto bravo!"
"Guarda, ci scommettevo!"
La romana si lasciò andare in un sorriso spontaneo.
"Ecco, questa è stata la prima cosa che mi è piaciuta di te" disse l'attore, poggiando le mani sui fianchi della ragazza che era a cavalcioni su di lui.
"Cosa?"
"Questo tipo di sorriso" capovolse di nuovo la situazione.
Stavolta era Mike sopra la ragazza.
"Ma io sorrido sempre"
"Non sorridevi quasi mai a me, ma quando ti lasciavi andare in una risata o ti esibivi nei tuoi soliti sorrisi accompagnati da quel tuo solito gesto, beh.." lasciò intendere lui.
"Quale gesto?"
"Questo" l'attore portò la ciocca di capelli dietro l'orecchio sinistro.
"Hai mangiato troppo zucchero stamattina, Michael?" chiese, avvicinando il viso dell'attore con le mani.
"Boh, il caffè l'hai preparato tu" ridacchiò lui, prima di poggiare le labbra su quelle della romana, "Se ti da fastidio la prossima volta.."
"La prossima volta eccederò senz'altro"  sorrise lei, passando le mani fra i capelli nero corvino dell'attore.
Michael ridacchiò divertito e cominciò a baciarle le labbra, mordicchiandole il labbro inferiore, mentre la romana si divertiva a negare l'accesso alla lingua dell'attore.
Un'ora dopo, i due erano ancora sdraiati a letto.
"Oh, mio Dio!" esclamò Katie, che si era messa a leggere tutti gli opuscoli che aveva trovato sul festival, "Ma qui suonano un sacco di persone!"
"Bè, vedi un po tu, è un festival dedicato alla musica"
"Ok, ma non mi aspettavo così tanti gruppi!" disse, "Oddio, ci sono persino i Cold War Kids e i The Chemical Brothers!"
"Va bene" disse Trevino, "Basta con questi opuscoli"
"Ma.."
"Ma nulla" disse lui, prendendole il foglietto dalle mani, "Vuoi andare a pranzo o no?"
Katie sentì il suo stomaco brontolare, "Bè, in effetti avrei una certa famina"
"Bene, allora andiamo! Vedrai che bel buffet che c'è!"
"Sembri più entusiasta per il cibo che per la musica"
"Perchè, tu no?"
 
"Sì, ma lo fai sempre" disse Ian.
"Beh, non mi sembra che siamo mai stati insieme" corrugò la fronte lei, leggermente imbarazzata, continuando a camminare.
"Non so se te ne sei accorta, ma quasi sempre lo domandano a me e rispondi sempre tu. Sei sempre prevenuta, sembra che ti faccia schifo immaginare anche solo lontanamente noi due insieme"
Ora Somerhalder era davvero scocciato, lo si capiva anche soltanto dalla sua fronte corrucciata.
Cassie si lasciò andare ad una risatina nervosa, "Sai, è buffo stare a parlare di queste cose con te Ian, perchè, vedi" si bloccò, "Ma niente, tanto a chi parlo.." sospirò poi, camminando più veloce.
"No, ora sputi fuori tutto quello che pensi e che hai da dire!" esclamò indignato, bloccandola di nuovo per il polso.
La ragazza ancora incatenata dalla presa dell'attore fece un sorriso amaro, "Sai che c'è? Che sei qui ad incolparmi di cose non vere, perchè qui l'unico che non può immaginarci anche lontanamente insieme sei tu, Ian, sei sempre stato tu"
"IO?!" alzò stavolta la voce.
Ty si voltò, ma si allontanò un pò, facendo finta di aprire uno zainetto.
Era un ragazzo intelligente e capiva al volo le situazioni fortunatamente.
"Chi è che mi ha baciato e poi mi ha respinta, uh? Chi è che ha definito quel bacio un errore? E ora sei qui perchè ho detto semplicemente la verità?"  strattonò via la presa dell'attore, "Ti consiglio di farti questa bella passeggiata e di schiarirti bene le idee prima di sputare sentenze a raffica!"
E così dicendo, Cassie riprese a camminare.
Questa volta Ian non cercò di fermarla o di rivolgerle la parola, il che non fece altro che far aumentare la sua rabbia.
Persino Ty si era accorto della tensione che si era creata, tanto che smise anche di parlare.
No, non avrebbe ceduto.
Anche se si fosse inginocchiato, lei non avrebbe ceduto.
Lui, il primo a vederla come, parole sue, una sorella minore, ora che lei cecava di comportarsi il più possibile da amica, la rimproverava per essere troppo prevenuta.
Altro che Trevino. Qui il cavernicolo era lui.
"Eccoci arrivati" disse Ty, qualche minuto dopo.
Cassie alzò lo sguardo.
Davanti a lei vi erano qualche casette fatte di paglia e un altro materiale che non riusciva ad identificare. Oltre a queste, vi erano due edifici costruiti in cemento.
"Questa è la scuola" disse Ty, indicando un edificio, "Mentre questo" disse, indicando l'altro, "E' l'ospedale" aggiunse, "Per ora, questo è il villaggio meno sviluppato della zona. Non vi è corrente elettrica, tranne per il telefono pubblico che funziona a monetine. Bè, quando funziona"
Da li a poco, qualche bambino iniziò ad andargli incontro.
"Molti di loro sanno l'inglese. Altri lo stanno imparando e altri non lo conoscono affatto. Non vedono molto spesso visitatori, perciò abbiate pazienza"
Pazienza, pensò Cassie.
Oggi Cassiopea ne era proprio a corto.
"Ciao!" Esclamò un bimbo rivolgendosi ai ragazzi.
"Ehi amico" esordì amichevolmente Ian, "oggi passeremo una bella giornata"
Poi rivolse lo sguardo verso Cassie che subito si voltò dall'altra parte, rivolgendosi ad un bimbo.
Il suo sorriso sparì subito dal suo volto.
 
"Idiota!" esclamò Katie, alzandosi dal letto.
"Se ti sentisse Cassie t'ammazzerebbe" ridacchiò lui, seguendo la ragazza.
Dopo aver preso l'ascensore, passarono per la reception e raggiunsero il buffet.
"Trevino, com'è che lo avevi chiamato tutto questo?" domandò meravigliata.
"Niente male come buffet, eh?!"  disse soddisfatto.
"Niente male? Penso che m'ingozzerò, diventerò una mongolfiera e poi dovrai portarmi al festival in braccio"
Mike rise, "Bè, non mi dispiacerebbe"
"Ah, vuoi che ingrassi davvero come una balena?" chiese Katie, mettendosi le mani suoi fianchi nella sua solita posizione da combattimento.
"No, non intendevo questo. Volevo solo dire che non mi dispiacerebbe portarti in braccio, almeno potrò tenerti stretta a me"
L'espressione dell'italiana si addolcì sentendo quelle parole.
"Mike?"
"Sì"
"Questa cosa del fare lo sdolcinato con me fra un po non avrà più effetto. Quando mi abituerò a questo tuo lato quasi da principe azzurro, sappi che per te ricomincerà l'inferno"
"Oh, non vedo l'ora" disse, passandole l'indice sul naso.
 
Lentamente, i  tre vennero circondati da bambini di tutte l'età e da alcuni adulti.
"Ian, Cassie" disse Ty, richiamando la loro attenzione, "Questo Abasi" disse, presentando loro un uomo di colore, "Abasi si occupa del villaggio. Diciamo che fa le mie veci. Se io non ci sono e avete bisogno di qualcosa, chiedete pure a lui. Lo troverete nella sua capanna o nella scuola, visto che fa anche l'insegnate"
"Piacere" dissero Smoldy e l'italiana, presentandosi.
"Il piacere è tutto mio" disse l'uomo, "Venite, vi mostro i vostri alloggi"
I quattro ripresero a camminare.
"Prego, dare me qualcosa" disse un bambino, prendendo la mano di Cassie.
"Em, c-che vorresti tesoro?" chiese lei.
Il bimbo si chiuse nelle spalle.
"Ubani, non importunate la signorina" lo rimproverò Abasi.
"Oh, no, non si preoccupi" disse Cassie, per poi frugare nella tasca posteriore dei suoi pantaloncini, "Ti va una caramella?" chiese, porgendola al bambino.
"Caramella?"
"Mh - mh. La apri e la mangi"
Il bambino guardò l'involucro rosso accesso e poi lo scarto e si mise la caramella in bocca. Dopo poco sorrise.
"Buona, eh?"
Lui annuì, "Grazie. Grazie signora"
"No, non signora, Cassie"
"Cassie" ripeté, "Io Ubani"
"Ciao Ubani. Quanti anni hai?"
"Dodici"
"Allora sei grande! Dov'è la tua mamma?"
Il volto del bambino divenne improvvisamente triste.
"Molti dei bambini che vivono qui provengono dal villaggio vicino. Quando piove, il villaggio, che si trova vicino alla riva di un fiume, viene inondato e molte persone muoiono, come sua madre" le disse Ty, intervenendo, vedendo la sua faccia confusa.
"E lui dove vive?"
"In una capanna con altri bambini"
"Non c'è un orfanotrofio?"
"No, Cassie. Non abbiamo abbastanza soldi"
Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime.
Già stava male a vedere le persone che chiedevano l'elemosina sulla strada. Stare in un posto del genere le avrebbe spezzato il cuore.
 
Dopo aver riempito i piatti, i due si recarono verso il tavolo.
"Certo che però" si mise seduta Katie, "Vuoi fare il principe azzurro e poi neanche mi sposti la sedia per farmi sedere" lo prese in giro lei.
"Saprò farmi perdonare"
Beffardo.
"Sto con un'idiota" scosse la testa, ridendo.
"E io con una gallina, ma non mi lam..."
L'attore non finì la frase.
La romana sferrò un calcio sotto il tavolo e colpì la caviglia del ragazzo, che a sua volta diede una ginocchiata al tavolino.
Si voltarono tutti appena videro il tavolo traballare, in seguito al rumore.
"Katie" disse Mike, digrignando i denti.
"Quante volte ti ho detto di non chiamarmi così?" chiese, sorridendo nervosamente.
"Scusa, non l'ho fatto apposta"
"Ti conviene" disse lei, con tono minaccioso, "Adesso io andrò in bagno, giusto per darti il tempo di riprenderti e capire che io non sono la siliconata della tua ex"
E così dicendo si alzò.
Con tutti gli animali proprio la gallina! Robe da matti!, pensò la romana.
 
Il bimbo mormorò qualcosa, toccando le guance della ragazza, incuriosito.
"Cos'ha detto?" chiese Cassie, cercando di bloccare le lacrime, rivolgendosi a Ty.
"Ha detto 'piangi'.."
"Oh no, è solo un pò di terra" disse Cassie, comunicando anche a gesti per farsi capire un pò meglio.
Ian rimase a guardarla, o meglio fissarla.
Lei non appena se ne accorse, posò nuovamente lo sguardo sul bimbo, "Oggi ci divertiremo" disse, prendendogli la mano.
Il bimbo sorrise.
Stavano raggiungendo le capanne, quando un uomo venne a chiamare Ty.
"Scusate" disse, prima di congedarsi.
"Da questa parte" disse Abasi.
Poco dopo raggiunsero delle strutture con il tetto fatto in paglia.
"Cassie, questa sarà la tua" disse, indicandole una capanna, "Mentre, Ian, tu starai in questa" disse, indicandone un'altra alla sua destra.
"Molto bene" disse Ian, sorridendo cortese.
"Immagino abbiate fame, dopo il lungo tragitto"
"Abbastanza" disse Cassie.
"Lasciate pure dentro i bagagli. Purtroppo non abbiamo cassettoni. L'arredamento è molto essenziale. Vi consiglio di lasciare tutto nelle sacche"
I due annuirono e poi entrarono nei loro alloggi.
Abasi aveva ragione, l'arredamento era essenziale.
Una brandina con cuscino e coperta. Un vaso con dei fiori. Un tavolino e una sedia di legno.
Cassie lasciò la sacca in un angolo, l'aprì, prese il beauty - case e prese la crema solare, che poi si spalmò in faccia. Dopo di che, uscì.
Cassie e Ian stavano mangiando ormai da qualche minuto nella struttura che faceva anche da scuola, circondati da adulti e bambini.
"Ti piace?" le chiese Karasi, una bambina di otto anni che, da quando si era seduta accanto a lei non faceva che parlare.
"Sì, mi piace il riso" rispose Cassie.
"Noi mangiamo solo quello"
"Davvero?"
Karasi annuì.
"Oh, ma non va bene"
"Non abbiamo altro"
"B- bè, vedrò di fare qualcosa in proposito" disse l'italiana.
Cassie alzò lo sguardo per cercare quello di Ian che però era concentrato su Ty che, seduto al suo fianco, gli stava raccontando dei vari problemi del villaggio.
Ad un certo punto i due si alzarono.
"Dove vai?" chiese Cassie a Smoldy.
"Con Ty. Hanno bisogno d'aiuto nel villaggio qui vicino. Devono far evacuare gli abitanti perchè sta crollando tutto"
Cosa?! No! Oh, merda! Non andare, non andare!
"Ok"
"Ci vediamo dopo"
"Ok" rispose di nuovo, con tono abbastanza distaccato.
 
Dopo aver asciugato le mani con una salviettina, uscì dal bagno.
Ogni giorno ripensava a lei e Michael insieme, ancora non riusciva ad abituarsi all'idea.
Possibile?
Richiuse la porta, ma non appena girò l'angolo, focalizzò con un sorriso il tavolo dell'attore.
Un sorriso che svanì all'istante alla visione del SUO ragazzo in compagnia della gallina siliconata.
Sì, proprio lei, Jenna Ushkowitz.
L'ira pervase il corpo della giovane e quasi fece un passo per avviarsi verso il tavolo.
Questa volta le avrebbe spaccato la faccia.
Prima a lei e poi a lui.
Ma poi si bloccò, cercando di ragionare razionalmente.
L'attrice si alzò e lasciò l'attore da solo.
Katie si poggiò dietro l'angolo e passò una mano tra i capelli.
Cercò di calmarsi e di tenere a freno i suoi istinti da uomo primitivo e poco femminili.
Quando ebbe ripreso il controllo, Katie si diresse verso il tavolo, con stampato in faccia un sorriso finto e freddo.
"Tutto a posto, ora?" le chiese lui, mettendosi in bocca un pezzetto di melone.
"Certo" disse la romana, "Non mi devi dire niente?"
"Mi dispiace di averti quasi chiamato gallina, ok? Ripeto, non l'ho fatto apposta. L'ho detto perchè ero abituato a chiamarti così, non perchè Jenna mi interessi ancora o altro. Giuro che starò più attento"
"Mh"
"Mh"
"Senti, parliamo un po di Jenna" disse Katie, poggiando i gomiti sul tavolo e incrociando le mani sotto il mento.
"Vuoi..parlare di lei?"
"Sì, perchè? A te non va? Hai qualcosa da nascondere?"
"No, niente" rispose l'attore, pulendosi la bocca con un tovagliolo.
Ti do una possibilità, Trevino, pensò, una sola.
"Da quando non vedi la sil..cioè, Jenna?"
"Non so..dalla festa organizzata dalla ISF"
La romana assottigliò gli occhi.
"Davvero?"
"Sì"
"Sicuro?"
Lui annuì.
Non posso crederci, pensò divorata dalla delusione.
La romana si ammutolì e con la forchetta giocherellò con alcune fettine di prosciutto nel suo piatto e qualche altro sfizietto che aveva preso.
"Non hai fame?" domandò lui.
Katie, mantieni la calma, ricordatelo.
Annuì.
"Ma non stai mangiando da circa dieci minuti.."
"Sono un pò sovrappensiero" fece, tenendo gli occhi incollati al piatto.
"C'è qualcosa che non va?" chiese lui, inclinando la testa per tentare di guardarla.
C'è che non mi hai detto la verità.
C'è che provi ancora qualcosa per la tua ex.
C'è che mi sono illusa di essere QUELLA ragazza che s'incontra nei soliti film d'amore.
C'è che MI HAI ILLUSA.
"No, va tutto alla perfezione" gli rivolse uno sguardo amaro.
"Katie, scusa, ma non mi sembra. Se c'è qualcosa che non va, puoi dirmelo, ok? Perchè è questo che si fa in una coppia. Io sono qui per ascoltarti. E anche se pensi che io possa non capire o non condividere qualcosa, fa niente. La sincerità è la base di ogni relazione"
"Sai, mi sembra buffo che tu abbia tirato in ballo la sincerità proprio ora"
"Mh, buffo? Perchè?"
"Non era Jenna quella con cui stavi parlando prima? Oppure mi sono sbagliata. Magari era la sua sorella gemella o MAGARI ho avuto una svista"
"Sei arrabbiata" costatò Trevino.
"No, arrabbiata non è il termine che userei. FURIOSA suona meglio"
"Katie" iniziò Trevino.
"No, no" lo fermò, posando la forchetta nel piatto per fare un cenno di pausa con la mano, "Non ho voglia davvero.."
"Non hai voglia?"
"Trevino, se pensi che farò una scenata di gelosia o che ti rivolterò il tavolo addosso, cosa che farei molto volentieri, ti sbagli di grande. Odio fare le sceneggiate davanti alla gente"
"Tu non hai capito niente.." sussurrò, scuotendo la testa.
"Io ho capito fin troppo, Trevino" esclamò, sovrastandolo con la voce.
Fortuna che nessuno se n'era accorto, se non i tavoli vicini.
Abbassò di nuovo il tono della voce, tornando a parlare normale, "Non ho fame perchè sono gonfia, ma gonfia nel vero senso della parola. Le bugie sono la cosa che più mi disgustano"
"Katie, merda, fammi parlare!"
"Godiamoci semplicemente la giornata qui, non voglio rovinare l'evento. E non perchè non voglio rovinare l'evento a te o a quella gallina siliconata, perchè non lo meritate nessuno dei due, ma perchè non voglio rovinare la MIA giornata"
"Katie.."
"Hai finito? Perchè io vorrei andare a comprami qualcosina prima che la festa inizi. Tipo un bracciale. L'anno scorso ho visto una foto di Ian a Coachella dove diceva di aver comprato un bracciale qui"
Mike guardò il suo piatto.
"Sì, andiamo"
I due si alzarono.
Camminavano uno di fianco all'altro, ma sembravano due persone che a mala pena si conoscevano.
Michael cercò di prenderle la mano, anche più di una volta, ma Katie si scostò ad ogni tentativo.
Arrivati davanti un stand, la romana si mise alla ricerca di un bracciale.
Non era vero che ne voleva uno. Prima aveva mentito. Voleva solo uscire dalla zone ristorante per prendere un po di aria fresca.
Quanto vorrei chiamare Cassie, pensò.
Katie prese il cellulare dalla borsetta, vedendo se magari non aveva sentito qualche chiamata o altro, visto che l'amica le aveva promesso che l'avrebbe chiamata il prima possibile, ma niente.
Cassie, ti prego, salvami.
Ho bisogno di te.
Tu sai sempre cosa devo fare, come devo comportarmi.
Ed era proprio questo il punto: Non sapeva come comportarsi.
"Questo è carino" l'attore gli porse un bracciale davvero carino.
Aveva delle pietre azzurre con alcuni ricami.
Delicato e raffinato.
Guardò a malapena il bracciale e continuò a cercarne altri.
"Non ti piace?" insistette lui.
La ragazza gli rivolse uno sguardo, uno di quelli che non aveva mai rivolto a lui prima d'ora, "Sicuramente non sta bene con la mia pelle" improvvisò lei.
"Per me sì, provalo"
Rimase a guardarla quasi per cercare un suo segnale.
Lei rimase fissa sul bracciale.
Michael le prese con delicatezza la mano ed alzò poco il braccio, per poggiare il braccialetto sul polso della romana.
Non incrociare il suo sguardo, Katie.
E come due calamite, quegli occhi nero carbone s'incastrarono tra quelli color nocciola.
Perchè stare così quando poteva essere una giornata meravigliosa, Michael?, pensò lei.
"No" tolse di scatto il braccio dalla sua presa, "Non mi piace"
L'italiana riprese a camminare cercando di distrarsi.
"Non trovo niente che mi piaccia" disse dopo dieci minuti, "Andiamo, dobbiamo andare a trovare un posto dove mettere gli asciugamano"
"Sì, però aspetta. Io ho visto qualcosa che mi piace e vorrei compralo"
"Ok, ma sbrigati" disse secca, allontanandosi dallo stand.
Cinque minuti dopo, Michael era di nuovo al suo fianco.
"Fatto"
"Mh" disse Katie, iniziando a camminare.
In silenzio raggiunsero un grande prato, dove era stato montato un palco con affianco delle enormi luci.
"Siamo alcuni dei primi" costatò Mitch, guardandosi in torno, vedendo che vi erano poche persone. "Dove ti vuoi mettere?"
La romana si guardò intorno.
"La!" disse, indicando un albero.
"Oh, ottima scelta, così almeno avremo anche l'ombra"
"Lo so"
"Katie, vorrai continuare così per tutto il giorno?"
"Continuare come?"
"A tenerti addosso quella maschera di finta tranquillità"
"Preferisti che ti prendessi a calci nel sedere?"
"Tu non vuoi neanche farmi spiegare.."
"Perchè non c'è niente da spiegare. Sono sicura che alla fine della tua fantastica spiegazione in cui ti rigirerai la frittata, ti ucciderei, perchè non c'è spiegazione che regge" sospirò, cercando di calmarsi, "Quindi, che ne dici di evitare questo discorso?"
"Non posso evitarlo, preferirei una scenata piuttosto che stare così con te"
"Anche io avrei preferito passare una giornata tranquilla e divertente se tu non mi avessi nascosto di aver visto la tua ex e di averci parlato al nostro tavolo" sistemò gli asciugamani lei, "Non pensi anche tu che delle volte desideriamo l'impossibile?"
"Impossibile è il tuo comportamento di adesso"
"Se non ti sto bene, puoi anche tornare in stanza. O, perchè no? Andare dalla cara Jenna. Magari con lei ti diverti di più" disse acida.
"Katie, stai avendo un comportamento infantile"
"Ma guarda un po chi mi sta dando dell'infantile. Trevino, davvero, ti conviene startene zitto"
L'attore sospirò.
La ragazza gli sorrise falsamente e poi si sedette, poggiando la schiena contro l'albero.
"Michael! Ciao!" esclamò una voce maschile.
Mitch, che non si era ancora seduto, salutò l'uomo arrivatogli di fianco.
"Joshua" esclamò sorpreso, abbracciando l'amico.
"Come stai?"
"Non male. Tu? Dov'è Diane?"
"E' andata a prendere da bere. E Ian? Pensavo venisse"
"Sì, arriverà fra qualche giorno. Ha approfittato della pausa delle riprese per andare in Africa"
"Capisco. E dimmi, sei qui da solo?"
"No, sono qui con la mia ragazza" disse, facendo cenno verso la romana che già era pronta ad alzarsi.
"Ciao, piacere Katie" sorrise lei, porgendo la mano.
Lui l'afferrò e poi la salutò, con sorpresa della ragazza, con due baci sulla guancia.
"Piacere Joshua, allora i pettegolezzi che girano su internet e sui giornali sono veri.." sorrise Joshua.
Dio, l'idolo della mia infanzia!
"Purtroppo sì" lanciò una frecciatina lei, sorridendo ironicamente.
Joshua ridacchiò e guardò Mike, "Vado a cercare la mia donna, non voglio mettermi in mezzo" alzò le mani in segno di difesa, carezzando il braccio della romana prima di andarsene.
Katie lo guardò andare via con aria sognate, poi, quando si accorse che Michael la stava fissando, rialzò la barriera di freddezza che aveva costruito poco fa.
In poco tempo, l'enorme prato di riempì di gente, di cui facevo parte anche molte celebrità, che,per la maggior parte, Trevino conosceva.
Katie era meravigliata. Non aveva mai visto così tante persone famose in una sola giornata.
Davvero un gran peccato non poter condividere questa gioia con il suo presunto fidanzato. Ogni volta che lo vedeva, la romana si arrabbiava ancora di più.
Chissà cosa si erano detti lui e Jenna.
Katie si sdraiò sull'asciugamano, guardandosi intorno.
Possibile che c'erano tutti tranne quella gallina siliconata?
Sarei proprio curiosa di vederli di nuovo insieme, pensò tra sè e sè.
I suoi pensieri furono interrotti quando Michael, dopo aver salutato un altro paio di persone, si sedette al suo fianco.
Si girò verso il suo lato e giocherellò con qualche filo svolazzante vicino la mano della romana.
"Tra poco dovrebbero suonare, giusto?" chiese Katie con il solito tono.
Subito l'attore alzò gli occhi verso la ragazza, "Sì, penso di sì"
I due rimasero in silenzio.
Dopo qualche minuto Michael prese a parlare, "Katie, per favore, potremmo smetterla e chiarire una volta per tutte?"
"Oh, è tutto chiaro, Trevino" fece con tono distaccato, guardando le persone passare davanti a lei senza degnarlo di uno sguardo.
"No, secondo me non è tutto chiaro" disse lui, "Anzi, credo tu abbia frainteso tutto"
"No, invece. Quello che ha frainteso tutto qui sei tu. Quando ci siamo baciati a casa della mamma di Ian, mi sembrava chiaro il messaggio che ti avevo mandato, no? Del fatto che anche tu mi piacessi. E quando siamo diventati una coppia, mi è sorto spontaneo pensare che fossimo un duo e non un trio. I ménage à trois non mi sono mai piaciuti e credo non mi piaceranno mai"
"Ménage à trois?" chiese Mike, sgranando gli occhi, "Non c'è nessun Ménage à trois. Ti prego, Katie, fammi dire com'è andata"
La ragazza si mise a sedere, "Ok, d'accordo, parla"
"Jenna si è avvicinata a me solo per salutami tutto qui"
"E perchè non me lo hai detto subito?"
"Perchè sapevo come avresti reagito"
Katie inclinò la testa di lato, "Liar, liar, pants on fire, brother" disse, copiando una battuta sentita dire da Ian sul set, durante le riprese.
"Cosa?!"
"Pensi davvero che io ti creda? Guarda, con queste scuse potevi intortare la tua ex, le tue fans, chiunque, ma non me"
"Ma come faccio a farti capire che ti sto dicendo la verità? Come?" chiese, alterato.
"Beh, innanzitutto potevi farlo dicendomi che l'ultima volta che l'avevi vista era stata mentre ero in bagno" fece, sorridendo falsamente, "Comunque ti costa tanto non aprire più questo discorso? Grazie"
L'attore stette per replicare quando la ragazza si alzò in piedi, "Vado a prendere da bere, ho sete"
Il pomeriggio passò abbastanza velocemente.
I gruppi che avevano suonato erano stati davvero grandiosi.
Katie si era divertita, anche se lei e Mike si erano detti si o no due parole.
"Katie, andiamo?" le chiese Mitch, indicandole il pezzo di parto di fronte al palco.
Erano le sei di sera.
Il sole stava tramontando.
Le persone se ne stavano andando, ma i gruppi avrebbero continuato a suonare, prima di prendere una pausa per poi riprendere verso letto.
"A far che?" chiese lei.
"A ballare"
"No"
"Dobbiamo farlo, Katie"
"No, io sono ancora arrabbiata con te"
"Katie, ascoltami. Questo posto è pieno di fotografi. Per tutto il giorno ti sei tenuta a debita distanza da me. Vuoi che parlino di noi? Vuoi che scrivano che siamo già in crisi dopo neanche una settimana?"
"Che dicano quello che vogliono" borbottò.
"E dai, Katie, è solo un ballo"
La romana roteò gli occhi, "Ok" si alzò dopo l'attore, "Ma tieniti a debita distanza, chiaro?"
L'attore scosse la testa e dopo averle preso la mano, si spostarono verso il palco e iniziarono a ballare.
Era una canzone tranquilla, quindi ballarono un lento.
"Ti stai avvicinando troppo"
"È un lento e siamo una coppia, Katie"
"Senti, se non vuoi che.." iniziò con tono minaccioso.
Non finì la frase che l'attore l'attirò a sè.
Perse un battito.
"Non hai capito bene le mie parole, allora"
"Katie, vuoi divertirti?" la interruppe brusco, "Allora facciamolo"
Meglio stare calme, Katie.
Ricorda che ci sono i paparazzi.
Lei si sforzò di sorridere e poi gli circondò il collo con le braccia.
Mike le mise una mano un filo sopra il sedere e l'altra sulla schiena, iniziando a muoverla su e giù.
"Te ne stai approfittando, vero cavernicolo?" chiese Katie a denti stretti, poggiando il mento sulla sua spalla destra.
"Certo che no" disse l'attore, trattenendo una risata.
Le prese una mano e le fece fare una giravolta poi tornò a stringerla a se.
"Ti prego" disse con tono supplichevole, "Ti prego, Katie, facciamo pace. Ti prego, ti prego" aggiunse baciandole l'orecchio.
La romana sentì il cuore sciogliersi e una serie di brividi percorrere la sua schiena.
La ragazza fece passare le dita fra i capelli morbidi come seta dell'attore.
Ma poi ricordò la bugia, la siliconata ed il sentirsi presa in giro, così smise.
La ragazza strusciò la testa sulla guancia dell'attore per evitare i baci.
"Katie" Sussurrò, baciandole la guancia.
"No" disse lei, recuperando un po di lucidità, "No. Andiamo" disse, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.
Michael la tenne stretta a se ancora per un po, per cercare di persuaderla, ma dopo poco si arrese.
"Voglio andare a fare una doccia prima di cena" disse Katie, allontanandosi da lui, dirigendosi verso i loro salviettoni.
Mike sospirò, quasi esasperato e la seguì.
L'aiutò a sistemare le loro cose e poi si diressero verso l'albergo.
 
Cassie guardò l'orologio che aveva al polso.
Le sei.
Nervosamente iniziò a picchiettare il piede per terra.
"Sei agitata, Cassie?" Le chiese, Karasi.
Cassie, insieme ad altri bambini, si trovava nell'edificio che non solo fungeva da scuola, ma anche da centro ricreativo.
"Abbastanza" rispose, cercando di sorridere.
In quelle ore aveva iniziato a conoscere Karasi.
La bambina, di solo otto anni, era molto intelligente. Aveva imparato l'inglese, a differenza di sua madre, ed era bravissima in matematica.
"Non ti preoccupare, ritorneranno presto" disse, perdendole una mano, riferendosi al gruppo di uomini, tra cui Ian, che erano andati nel villaggio vocino per aiutare.
Non si avevano loro notizie da più di cinque ore.
"Lo spero tanto" disse Cassie, guardando fuori dalla finestra.
Anche li aveva iniziato a piovere a dirotto.
Cassie preoccupata guardò il cellulare, illudendo sè stessa di vedere una chiamata di Ian.
Non sarebbe mai stato possibile.
Non c'era segnale e lui era chissà dove, mentre lei era con le mani in mano, senza sapere cosa fare.
Era così nervosa, che non riusciva neanche a prestare attenzione a quello che i bambini le chiedevano.
Aveva anche una brutta sensazione.
Non per portare sfiga, ma Cassie sentiva che c'era qualcosa che non andava. Le sembrava troppo strano che non fossero ancora tornati.
Ti prego, fai che non gli sia capitato nulla, pensò, ti prego, ti prego, ti prego!
 
I due rimasero in silenzio per tutto il tragitto.
Ad ogni tentativo di chiarire, la romana era subito pronta a chiudere il discorso.
"E dai" si riprese Michael in albergo, "Ora siamo io e te, possiamo.."
"Ma cosa vuoi?!" esclamò di botto Katie, quasi esausta.
"Chiedo tanto se voglio chiarire con la mia ragazza?"
"Sì, ancora per poco" borbottò, sistemando le chiavi sul comodino.
Michael si bloccò di colpo.
Prese la mano della ragazza per farla voltare verso di lui, "Cos'hai detto?"
C'era paura mischiata ad insicurezza nei suoi occhi, gli si poteva leggere chiaramente in quelle due pozze nere.
Rimasero a guardarsi, poi Katie si passò una mano fra i capelli, confusa.
"Capito" borbottò, lasciandole la mano.
Entrò in bagno, sbattendo la porta.
E certo, ora lui è quello arrabbiato, pensò la romana.
Katie si tolse le infradito e poi si sedette sul letto, iniziando a giocare con il cellulare mentre aspettava anche Trevino uscisse dal bagno.
Venti minuti dopo, la porta del bagno si aprì e Michael entrò in stanza con addosso solo un asciugamento striminzito.
La romana si impose di non guardare.
Stronzo, lo faceva apposta!
"E' il caso di uscire conciato così?" chiese Katie, alzandosi.
"Perchè, qualche problema?" le chiese lui.
"No, nessuno" rispose, entrando in bagno.
Quando si mise davanti allo specchio, si accorse di avere le guance in fiamme.
 
Cassie stava ancora cercando di calmarsi, quando sentì un urlo provenire da fuori.
Subito si fiondò alle finestre, vedendo che, dal fogliame della foresta, stavano comparendo alcune persone, tra cui Ian.
Felice, la ragazza corse fuori, fregandosene del fatto che era arrabbiata e della pioggia che la stava inzuppando.
Vedendola arrivare verso di lui, Ian le sorrise e aprì le braccia e, quando Cassie gli buttò le braccia al collo, lui la strinse a se, alzandola di qualche centimetro da terra.
"Oh, Ian!" esclamò, nascondendo il viso nel suo collo.
"Cassie" disse l'attore.
"Scusami, scusami, scusami"
"Non ti preoccupare"
"Mi sono spaventata. Non arrivavate più e.."
"Ora sono qui"
"Lo so, grazie al cielo"
"Ahio!" esclamò Somerhalder di punto in bianco.
"Che succede?"
Cassie si slegò dal suo abbraccio, giusto per vedere Ian piegarsi su se stesso e poi cadere a terra.
"Ian!" esclamò chinandosi, "Che hai?" chiese, prima di rendersi conto di avere una mano sporca di sangue.
Il ragazzo era sporco di sangue, così la ragazza, con l'aiuto di altri due uomini, soccorse Somerhalder e lo portarono all'interno della struttura.
La ragazza notò varie ferite sul fianco, sulle braccia, sul petto e qualcuno sulle gambe.
Notò, poi, qualche graffio in faccia.
L'attore fece più di una smorfia di dolore.
"Ian, cos'è successo?" chiese, impaurita.
Oh, non stava succedendo davvero.
Il senso di colpa iniziava ad affiorare per il litigio che c'era stato precedentemente, nel vedere il ragazzo debole.
"Cassie" disse a fatica, "Tranquilla"
 
Una doccia rilassante era quello che ci voleva.
Sì, proprio rilassante, pensò lei.
Indossò velocemente la biancheria intima, un paio di shorts ed una semplice canottiera rossa aderente.
Dopo aver asciugato al volo i capelli, lasciando le punte umide, uscì dal bagno.
L'attore era in piedi, poggiato con le mani ad un mobiletto che faceva da scrivania con in dosso solo un paio di pantaloncini neri.
Non appena chiuse la porta, l'attore la squadrò dalla testa ai piedi.
La romana, sentendosi in soggezione, schiarì la voce, "Hai sentito Cassie o Ian, per caso?"
Michael scosse la testa, continuando a fissarla.
Katie si avvicinò al letto e prese il suo cellulare per controllare.
"Non mi credi, Katie?"
"Dopo oggi pomeriggio, no, Michael, non ti credo"
"Adesso mi sono veramente stufato. Katie, dobbiamo parlare"
"Perchè? Tanto io non ti credo, perciò risparmia il fiato"
 
"Cassie, è meglio se esci ora" le disse Ty.
"C -cosa? No, no, io resto con lui" disse, afferrandogli la mano.
"No, Cassie. Lascia che il medico si occupi di lui. Vedrai che starà bene"
"Ma.."
"Ti prego, Cassie, vieni"
La ragazza guardò l'attore e poi annuì.
"Starai bene" disse a Smoldy, prima di uscire.
Doveva chiamare Katie. Doveva farlo subito.
"Ty, avresti dei gettoni da usare per il telefono?"
"Certo" rispose, passandole delle monetine.
"Grazie" disse, correndo verso il telefono pubblico, posto sotto una piccola tettoia.
Inserì i gettoni e poi, con mani bagnate per via della pioggia, compose il numero dell'amica.
Ti prego, rispondi, rispondi, pensò, chiudendo gli occhi, iniziando a picchiettare le dita sul telefono.
 
"Katie, smettila di ragionare come una bambina, affrontiamo una volta per tutte questo discorso.."
"Ah, io sarei la bambina?!" esclamò indignata, alzando il sopracciglio.
Il cellulare squillò.
I due rimasero a guardarsi.
"Ecco, appunto" borbottò l'attore, andando verso la finestra.
Katie roteò gli occhi ed afferrò il cellulare.
Lesse il nome sullo schermo.
Cassie.
Ah, finalmente!
"Tesoro, ma dove vi eravate cacciati? Mi stavo preoc..."
La romana si bloccò non appena sentì il respiro tremante dell'amica per telefono.
 "Cassie, dove diavolo sei?"
Le si gelò il sangue.
"Katie..Ian, oddio"
"Che succede?"
"Ian..Ian"
"Che cos'ha?" chiese Trevino, sussurrando.
La romana si chiuse nelle spalle, "Non lo so"
"Metti il viva voce"
L'italiana fece come le era stato detto.
"Cassie, sei ancora li?"
"Sì"
"Dimmi che è successo"
"Ian..Ian è ferito"
"Cosa?!"
"Senti, adesso non ti posso raccontare tutto, perchè non so fin quanto avrò connessione. Si è ferito e l'hanno portato in una capanna per medicarlo e..oh, Katie, avevo litigato con lui e mi sento così in colpa!"
"Vedrai che andrà tutto bene" la rassicurò Michael.
Katie lo guardò, "Ma certo, e ricorda che non devi sentirti in colpa, tutto si sistemerà, tu non hai fatto niente, chiaro?"
"Poi fateci sap.." Michael s'interruppe quando andò via il segnale.
"Cassie?" Chiamò Katie, preoccupata.
"E' andato via il collegamento, sicuramente era a qualche telefono a gettoni, tranquilla" fece Michael, carezzandole il braccio.
"Ho paura, chissà cosa sarà successo"
"Katie, sono andati lì e sicuramente ci sarà stata un'emergenza. Sai che il nostro amico ha un cuore d'oro, ma ci sono dei medici e filerà tutto liscio" disse, prendendola per i fianchi.
Si abbassò alla sua altezza per guardarla in faccia, "Fidati di me"
"E' quello che mi dici di fare da tutto il giorno"
"Perchè lo penso davvero"
"Ma come faccio, se mi hai mentito su una cosa semplicissima?"
Mike si chiuse nelle spalle, "Devi farlo e basta"
 
"Katie?! Katie?! Telefono di merda!" disse Cassie, attaccando la cornetta.
"Cassie?" la chiamò Ty.
"Ty, come sta Ian?"
"Non lo so, il medico non è ancora uscito"
"Oddio" disse, mettendosi una mano sugli occhi. "Sono stata così orribile con lui oggi. Se dovesse morire.."
Non finì la frase, in quanto scoppiò in lacrime.
L'inglese le avvolse le spalle con un braccio, "Andrà tutto bene. Lui non morirà"
 
"Michael, ragiona. E' come se ti dicessi che il formaggio è buono e devi assolutamente provarlo, ma io non l'ho mai assaggiato. Lo faresti?"
L'attore rimase in silenzio.
"Ecco, appunto" si voltò, passando una mano fra i capelli.
"Katie, ma prova a ragionare! Se te lo avessi detto, avresti subito pensato male e ti saresti arrabbiata ugualmente"
"Oh, giusto. Infatti, guarda un pò che bel risultato hai ottenuto adesso. Sono così contenta di avere un ragazzo che mi parla di sincerità e delle basi di una coppia, quando è il primo a fare il contrario" sospirò, andando verso la finestra aperta.
"Ok, d'accordo, non ho scuse. Ho sbagliato, ma cosa posso fare per rimediare?" chiese avvicinandosi.
La romana rimase un attimo in silenzio.
"Cosa vi siete detti?"
"Niente di importante. Si è avvicinata, mi ha salutato, mi ha chiesto come stavo e se una sera, prima di tornare a casa, potevamo - e con potevamo intendo io e te- bere qualcosa con lei"
"Tutto qui?"
"Tutto qui. Il cellulare le ha squillato. Era il suo agente. Ho salutato e se ne è andata"
"Mi sembra strano"
Mike rise, "Strano? Perché?"
"Perché sembra sia stata gentile.."
"Non sono stato con una vipera. E' normale, ci eravamo appena lasciati, l'invidia e la gelosia hanno preso il sopravvento, ma sono sicuro che si sia pentita. Sa di aver sbagliato, secondo me" spiegò lui.
"O magari ci stava solo provando, usando la tattica della gentilezza" affermò lei, gesticolando.
L'attore rise di nuovo, "Allora, mi credi ora?"
La romana ci pensò su, "Mh, può darsi"
"Mh" si avvicinò alla ragazza, la prese per i fianchi e l'avvicinò a sè.
"Ehi, ehi, ehi!" esclamò, "Mica ti ho perdonato, eh"
"Dai, ti do un bacio se mi perdoni"
"Veramente così farei un piacere a te" sorrise, poggiando le mani sul petto dell'attore, "Hai un pò di promesse da fare, caro mio"
"Ok" sospirò l'attore divertito, poggiando le mani poco sopra il suo sedere.
"Devi promettermi che qualsiasi cosa devi dirmela. Anche se prevedi una mia brutta reazione. Devi essere sincero, ed io lo sarò con te"
L'attore annuì, baciandole il naso.
"E.." poggiò una mano sul suo collo, "Devi promettermi che qualsiasi cosa ti passi per questa testolina, me la dirai, perchè, anche se magari non mi riguarda, riguarda te. E i problemi tuoi sono anche i miei, lo sai questo, vero?"
"Oh, lo so. Lo so fin troppo bene" sussurrò, prima di baciarla.
 
Cassie stava facendo su e giù nella sua capanna da almeno un'ora, quando vide la tendina scostarsi e un uomo entrare.
Questo iniziò a parlare in inglese e, sinceramente, la ragazza non capì molto. Un po perchè lei era negata in inglese, un po perchè lui non pronunciava bene le parole.
Riuscì solo a capire che era il medico, che aveva medicato Ian e che solo un miracolo poteva salvarlo.
Oh, mio dio, pensò.
"P- posso andare a vederlo?"
Il medico annuì e uscì dalla capanna.
Non piangere, Cassie, non piangere, si impose.
Dopo essersi ricomposta, uscì dalla capanna e si diresse verso quella di Ian.
Una volta entrata, lo vide sdraiato sulla brandina, con il petto nudo e fasciato all'altezza del fegato, con le gambe coperte da un lenzuolo.
Lentamente si avvicinò e si sedette sul pavimento accanto a lui.
Gli guardò intensamente il viso, scostandogli qualche ciocca di capelli dalla fronte, poi gli prese la mano destra.
"Tu ce la devi fare, capito Ian? Tu non sei uno che molla e oggi ti sei comportato da vero eroe. Sono così fiera di te. E ti devi riprendere, va bene? Ti devi riprendere per riabbracciare i tuoi amici, la tua famiglia, i tuoi fans. Per abbracciare me. Non puoi lasciarmi qui. Come potrò fare senza di te? Non mollare, ti prego. Io..io ti amo Ian. Ti ho sempre amato e, a meno che non mi cada un meteorite in testa, io ti amerò sempre. Sai chi è il ragazzo di cui sono follemente innamorata? Tu, stupidone! E non ci posso credere che non te ne sia mai reso conto. Ti amo e tu devi svegliarti per rifiutarmi, ok? Per dirmi che non provi i miei stessi sentimenti. Ora sono pronta. Sono pronta ad affrontare un tuo rifiuto, ma ti scongiuro, non morire!" disse, scoppiando poi in lacrime.
Non poteva crederci che avrebbe potuto perderlo da un momento all'altro.
In quel momento, sentì la mano di Ian stringere leggermente la sua.
"Oddio" sussurrò. "Ian? Ian mi senti?"
Lui corrugò la fronte e strinse gli occhi, senza però aprirli.
"Perché dovrei rifiutarti?" le chiese.
Oh, porca la paletta, ha ascoltato tutto!
"Ian!" esclamò buttandosi addosso all'attore, per abbracciarlo, "Tu non dovevi essere in fin di vita?"
"E chi te l'ha detto?"
"I - il medico"
"Sei sicura di aver capito bene?"
"Io..io non lo so. Oh, ma che importa! Tu stai bene!"
"E tu è vero che mi ami?" chiese, aprendo gli occhi.
 
"Ed ho una cosa per te" disse Michael, staccandosi da lei.
"Una sorpresa?"
"Meglio, un regalo!"
"Uuh, mi piacciono i regali" disse Katie, mentre gli occhi le diventavano a cuoricino.
Mitch rise, "Meno male. E sono sicuro che questo ti piacerà anche"
"Ah, ne sei convinto?"
"Convintissimo!"
"Ok, sono pronta"
"Tieni" disse, passandole un sacchettino.
Katie lo prese e lo aprì.
"Oddio!" esclamò entusiasta, quando tirò fuori il braccialettino che le aveva fatto provare quel pomeriggio, ma che lei aveva snobbato per fargli un dispetto. "E' bellissimo!"
"Sì?"
"Sì, grazie" disse, abbracciandolo, stringendolo forte a sè.
"Katie, così mi stritoli"
"Non importa. Resta con me Michael, resta con me per sempre"
 
La ragazza deglutì rumorosamente l'ultima goccia di saliva che aveva, dato che le ghiandole salivari smisero di funzionare mentre il sangue confluiva nelle gote.
"Cosa?" chiese, quasi stupita.
"E' vero che mi ami?" ripetè di nuovo, guardandola negli occhi.
"No, no, no! Non l'ho mai detto, Ian!" esclamò, nervosa.
"Ti ho sentita.."
"Magari è l'effetto di qualche antidolorifico o altro che ti hanno dato i medici, perchè io non ho detto nulla"
"Cassie, poco fa eri sorpresa perchè mi ero ri-svegliato ed avevo sentito tutto"
Stavolta era un Ian spazientito, diverso, non tranquillo come sempre.
"Ian, io non ho detto niente!"
Perchè? Digli la verità!
"E semmai lo avessi fatto, solo perchè pensavo tu potessi risvegliarti a queste parole"
"Ma dai, non dirmi idiozie, Cassie! Perchè una volta ogni tanto non provi ad ammettere ciò che provi veramente?" l'aggredì, alzando leggermente la voce.
"Ian, sei l'ultimo che può avere voce in capitolo quando si parla di queste cose, quindi non puoi davvero permetterti di parlare!"
Smoldy si alzò in piedi anche se con fatica, "E certo perchè la colpa adesso è mia, vero?!"
Anche Cassie si alzò, "Non sto dicendo questo! Però se proprio devo dirlo, sì, è colpa tua! Va bene?"
I due si scambiarono sguardi di fuoco per qualche minuto.
"E' meglio che ora torni nella tua capanna"
"E' quello che stavo per fare" disse lei, ma, arrivata sulla soglia della porta di bloccò.
Prima gli ho detto di essere pronta a un suo rifiuto, pensò, quindi, perché non togliermi questo peso?
L'italiana fece retro front e si avvicinò all'attore, puntandogli un dito contro al petto, "Tu non hai il diritto di essere arrabbiato, capito?! Non sei tu che ti devi tenere dentro sentimenti, anche forti, per un uomo di 33* anni a cui tutte le ragazzine corrono dietro, che ti bacia illudendoti di qualcosa che in realtà non prova, che fa il geloso se esci con qualcuno. Sì, ti amo Ian. E qui tutti sembrano averlo capito, persino quel cavernicolo di Trevino. E sai perché tu non te ne sei reso conto? Perché non hai voluto vedere! E sai perché non hai voluto vedere? Perché non provi lo stesso per me. Quindi scusami se mi viene difficile ammettere che ti amo davanti a te. Scusami se ho paura di essere rifiutata da quello che probabilmente è l'amore della mia vita. Scusami se ho paura di soffrire per una persona che se ne infischia di me!" disse lei, tutto d'un fiato.
Ian sgranò gli occhi, allibito dalla dichiarazione della giovane.
"Ecco, bravo, non dir.."
Ma prima che potesse finire la frase, Somerhalder  la prese per un polso e la sbatté contro il muro, incatenando le sue labbra con le sue.
All'inizio Cassie cercò di ribellarsi, mollandogli qualche pugno sul petto, ma, quando l'attore la strinse a sè, avvolgendola tra le sue braccia, finalmente si lasciò andare e rispose al bacio.
"Non osare più dire che non mi importa di te" le sussurrò lui, staccandosi leggermente le labbra dalle sue, con il fiatone.
L'italiana lo guardò negli occhi, si morse il labbro inferiore e poi annuì.
Sexyhalder si staccò da lei, passandosi una mano tra i capelli e solo in quel momento Cassiopea sia accorse che era in boxer.
"Bè, qui non sono l'unico che non vuole vedere. Qui, la sciocca sei anche tu. Ti amo anch'io, stupida. E sì, tutti se ne sono resi conto, anche quel cavernicolo di Trevino. Tutti tranne te" disse, copiando la parte finale del suo discorso.
Cassie deglutì rumorosamente.
Non ci poteva credere.
Stava sognando, ne era certa.
ADESSO LA SVEGLIA SAREBBE SUONATA.
"Non vale copiarmi il discorso" borbottò.
"Ti ho detto che ti amo e tu sai solo accusarmi di averti rubato il discorso"
Cassie si grattò il collo, "Tu mi ami. Ian Somerhalder mi ama. Mi devo sedere, non sto bene, sto per vomitare ne sono sicura" disse, andando a sedersi sulla brandina.
"Hey, quello ferito e in punto di morte dovrei essere io" scherzò Ian.
"Oh, sì, scusa, siediti" disse, facendogli un po di posto.
Passarono qualche minuto in silenzio.
La mente di Cassie era completamente svuotata.
"Quindi sei sicuro? Mi ami? Oppure ti senti in dovere di fare un'opera buona perché stavi per morire?"
"Non sono mai stato più sicuro in vita mia. Ti amo è qualcosa di forte, non vado in giro a dirlo alla prima che capita"
"Tu sei un attore Ian, chi mi dice che non stai mentendo?"
Ian le prese una mano e l'avvicinò al suo cuore, "Lui"
 
 
 
 
 
 
 
Buongiorno, girls!
Tutto bene?
Scusate l’enorme ritardo, non ci sono scuse D:
Piaciuta la sopresa?;)
Ed è da qui che inizia il divertimento ahah
 
*Ricordo che la storia si sviluppa ancora nel estate 2012, quindi Ian ha ancora 33 anni.

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Capitolo 42
*** Coachella day. ***


COACHELLA DAY
-Capitolo quarantadue-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Cassie si mosse leggermente.
Sentiva tutti muscoli della schiena indolenziti.
Sbuffò e poi alzò la mascherina che aveva sugli occhi.
Si trovava sull'aereo che l'avrebbe portata dall'Africa alla California, da Katie e Michael.
Affianco a lei, Ian Somerhalder stava ancora dormendo. O, almeno così credeva finchè non alzò il viso verso di lui.
"Buongiorno" disse Ian, baciandole il naso.
"Giorno" disse lei, mettendosi su un fianco.
Una delle cose belle della prima classe? I sedili letto.
"Dormito bene?" le chiese.
"Abbastanza"
Somerhalder le sorrise.
"Ma, senti Ian, posso farti una domanda?"
"Certo"
"Me lo sono sognata o ci siamo confessati di amarci, baciati e poi siamo diventati una coppia?"
"No, non te lo sei sognata, Cassie" rispose, cercando di non ridere.
"Fiu! Grazie la cielo! Se no mi sarei sentita davvero in imbarazzo"
"E' già la seconda mattina che me lo chiedi. Perchè?"
La ragazza si chiuse nelle spalle, "Perchè ho sognato così tante volte questo momento, che, ogni volta che mi risveglio, ho paura che tutto quello che ho vissuto fino ad esso sia un altro sogno"
L'attore le sorrise.
Non puoi farmi questi sorrisi di prima mattina però, pensò lei.
"Vieni qui"
Smolder prese con delicatezza il mento della ragazza e l'avvicinò al suo volto, poi poggiò le labbra sulle sue.
L'italiana sorrise, ricambiando il bacio.
"Siamo quasi arrivati?" chiese Cassiopea.
"Mh, forse, ma finchè non atterriamo, direi che potremmo goderci questo momento, no?" chiese, entrando in contatto di nuovo con l'altro paio di labbra.
"Ma c'è gente"
"Shh" carezzò la guancia della ragazza, "La gente dorme" disse, prima di cominciare a baciarla.
 
Quel mattino, Katie si svegliò abbastanza presto, tutta piena di energie.
"Mike, Mike, svegliati!" disse, scuotendo il ragazzo.
"Katie, che c'è?" chiese assonato.
"Oggi torna Cassie!"
"Mh, abbracciala anche per me" bofonchiò, girandosi dall'altro lato.
La ragazza rimase a guardarlo, incrociando le braccia.
"Ritornano i nostri amici, Mike!"
L'attore rimase in silenzio.
"E va bene, l'hai voluto tu!"
Decise di vendicarsi.
In un modo un pò cattivello, è vero, ma amava provocarlo.
Andò in bagno, prese un bicchiere di carta posizionato vicino il lavabo e lo riempì d'acqua gelata.
Con un passo felpato si avvicinò all'attore, "Dai, girati, almeno dammi un bacio" disse Katie, inchinandosi verso il ragazzo
Michael si girò subito, ma non fece in tempo a sorriderle e ad aprire gli occhi che la romana gli rovesciò il bicchiere colmo d'acqua in faccia.
"Che dici, ora ti svegli, cavernicolo?" fece con un sorriso furbetto.
"Dico che puzzi un pochetto e che ti dovresti fare la doccia"
"Era quello che stavo per fare"
"Lascia che ti accompagni"
"C - cosa vor.."
La ragazza non finì la frase.
L'attore si alzò di scatto dal letto, la prese per un polso, l'attirò a se e se la caricò su una spalla.
"Mike? Mike che fai?" chiese, mentre lui la portava in bagno, "Mettimi subito giù!"
"Hai suoi ordini, signorina!" disse Mitch, lasciandola andare, mettendola nella doccia. Poi, di colpo, accese l'acqua
"E' gelida!" esclamò Katie.
"Ah, troppo fredda, eh?" Chiese retoricamente, "Allora regoliamola, facciamo un po' più calda"
L'attore fece pressione col suo corpo appiccicato a quello di Katie, con una mano girava la manipola dell'acqua e con l'altra teneva ferma Katie prendendola dal fianco.
"Idiota!" esclamò, cercando di dileguarsi, "È bollente!"
L'attore subito aprì l'acqua fredda e la temperatura cambiò.
"Hai imparato la lezione, ragazzina?" chiese con un ghigno.
"Sai che ti odio quando fai così?"
La ragazza allungò una mano per aprire la porta della doccia, ma l'attore l'afferrò per il polso e la bloccò al muro.
"Ehi, dove vai?" chiese poggiando la fronte a quella della ragazza.
"Scappo da un cavernicolo che vuole farmi del male" rispose, sporgendo il labbro inferiore.
"No, questo cavernicolo non ti lascerà andare" disse Trevino, baciandola, "Lui ti vuole solo baciare qui, qui, qui, qui" disse ridendo, baciandole tutto il viso.
La romana chiuse gli occhi e si mise a ridere pure lei.
"Ok, ok" disse lei, "Ma ora lasciami, esci. Devo davvero fare la doccia. Con l'acqua della temperatura giusta, magari"
"Non posso stare qui, anch'io?"
"No"
"Dai.." disse, stringendola ancora a sè.
Katie gli diede un bacio, "No"
"Va bene, va bene, non insisterò"
"Grazie"
Mitch le sorrise e poi uscì dalla doccia, dirigendosi in camera.
Anche l'italiana uscì dalla doccia e prese un asciugamano.
"Tieni, asciugat…oddio, Cassie!" esclamò, vendendo l'amica.
I due appena arrivati, guardarono confusi gli altri due con i pigiama ancora gocciolanti.
"CASSIE!" esclamò di nuovo, saltandole addosso, "Come stai? Tutto bene?"
"Katie" disse quasi soffocando, "Se allenti un pochettino la presa, molto meglio" rise.
"E meno male che eri tu quello in fin di vita" rise Michael, dando una pacca sulla spalla all'amico.
"E' vero, come va Ian?" chiese la romana, abbracciandolo, "Mi avete fatto preoccupare!"
"Va meglio" disse, poi guardò l'amica della romana, "Ora sto bene" fece sorridente.
"Ah, meno male!" sorrise, "Sono così contenta di rivedervi!"
"Ci sono novità?" chiese Michael.
"Veramente…" iniziò Smolder.
"Bè, in Africa soli soletti, non ditemi che non avete combinato niente"
Il solito pervertito, io lo uccido!, pensò Katie.
"Ma ti vuoi stare zitto?" Katie gli mollò un pugno sulla spalla, "Ignoratelo, vi prego"
Cassie rise, "Bè, in effetti Mike ha ragione"
Katie sgranò gli occhi, "Cioè, voi due avete..."
"Eh? Ma cosa hai capito? No, no, no"
"Cassie ti sembra così impossibile che noi due…" disse Somerhalder, senza finire la frase.
L'italiana diventò tutta rossa, "No, Ian, non mi sembra impossibile, ma…non ora"
"Ragazzi, scusate, non ci so capendo molto" disse Michael.
Cassie sospirò , "Volevo solo dire che adesso io e Ian non siamo più amici. Siamo qualcosina in più, ecco"
"Qualcosina in più?" chiese Katie, sgranando gli occhi.
"Qualcosina in più, tipo noi?" chiese Michael, indicando la ragazza.
I due annuirono.
"No, non posso crederci!" esclamò la romana ridendo per la felicità.
Mentre le due italiane si abbracciavano, Michael fece l'occhiolino all'amico.
Erano sempre stati così quei due: comunicavano poco a parole quando si trattava di cose serie, ma dicevano tanto con piccoli gesti.
"Bè, finalmente ce l'avete fatta" si stiracchiò Katie.
"E già" ridacchiò Cassie, mentre Ian la guardava intenerito.
"Ma voi piuttosto" intervenì Somerhalder, "Cos'avete combinato?" si riferì agli abiti fradici.
Katie e Michael si guardarono e poi scoppiarono a ridere.
"Mh, io vado a fare una doccia" divagò la romana.
"Katie non era capace di accedere la doccia" disse Mitch.
"Ti ho sentito e non è vero!" urlò.
I tre risero.
"Va bè, noi andiamo a sistemare la nostre cose e farci una bella doccia. E' da quando siamo partiti che non ci laviamo"
"Già" confermò Cassie, "Io mi sento la terra in punti dove non ci dovrebbe stare"
"Ci vediamo fra un po giù per fare colazione, ok?"
"Non l'avete fatta sull'aereo?"
"Diciamo che abbiamo dormito per tutto il tempo" disse Ian, scambiandosi occhiate complici con l'italiana.
"Ok, bro! A che piano state?"
"Sotto il vostro"
"Allora a dopo" disse Mitch.
Cassie e Ian uscirono dalla stanza e si diressero verso la loro stanza.
"Ahh, che bello" disse la ragazza, entrando in camera, per poi buttarsi sul letto. "Dolce e caro materasso!"
Smoldy rise.
"Ian, perchè non vai prima tu a farti la doccia? Così dopo ti cambio le bende"
"D'accordo" sorrise l'attore.
Arrivato sulla soglia del bagno però si fermò e raggiunse la ragazza che era sdraiata sul letto.
"Dimenticato qualcosa?" chiese Cassie, mettendosi seduta di fronte il ragazzo.
Si chinò verso di lei e le diede un bacio.
Poi un altro.
E un altro ancora.
"Grazie" sussurrò lui a fior di labbra.
 
Katie asciugò i capelli e mentre l'attore era sotto la doccia ne approfittò per iniziare a truccarsi e a vestirsi.
Dopo aver messo un pò di mascara ed un filo di rossetto, tolse l'asciugamano di dosso ed indossò la biancheria intima.
Aprì l'armadio ed iniziò a pensare a cosa poteva mettere, sicura che l'attore era sotto la doccia.
Ma improvvisamente scattò la serratura della porta e si aprì, lasciando intravedere un Michael Trevino in boxer con i capelli ancora umidi.
"Cavernicolo, non guardare!" esclamò Katie, tentando di nascondersi dietro l'anta dell'armadio.
Mike rise, "Perchè? Sei la mia ragazza. ORA posso fissarti quanto voglio"
"No, non è vero. E smettila che sembri un maniaco"
"Però tu mi fissi quanto vuoi"
"N -non è vero" disse Katie, borbottando e arrossendo vivamente.
Colpevole, pensò.
"È vero, no?" si avvicinò il ragazzo.
"Sì, ma solo perché mi stai davanti" ammise.
Mike rise, "Bè anche tu, seppure dietro l'anta di un armadio", poi sospirò, andando verso il bagno, "Comunque hai un bel sedere"
"Idiota" iniziò a bofonchiare, "Pervertito, sempre il solito" continuò, cercando qualcosa da mettere.
Dallo specchio della parete a fianco era riflessa la figura dell'attore.
Non appena riuscì ad intravedere che faceva capoccella per guardarla, "Ti vedo, cretino!" esclamò.
 
Ian ci mese un po a lavarsi, per via delle ferite, ma dopo una mezz'oretta era già fuori, coperto da un accappatoio dall'aspetto morbidoso.
"Tutto tuo" disse lui.
Il che la ragazza non capì se con ‘tutto tuo’ intendeva che poteva andare in bagno o che lui era tutto suo.
Optò per la prima opzione, anche se la seconda era più allettante.
Una volta in bagno, Cassie si morse una mano per non urlare.
Sì, aveva voglia di urlare.
Aveva voglia di urlare a tutto il mondo che il suo sogno si era realizzato.
Che era riuscita a conquistare l'inconquistabile.
Che era riuscita a conquistare Ian Somerhalder.
Ora, tutte le fan fiction che aveva scritto su di loro, tutti i post in pagina, tutti i soldi spesi per i poster e altro, tutti i pensieri sconci, sembravano come un vago ricordo.
Riusciva solo a pensare a lui.
Se prima era maniaca, adesso sarebbe diventata da C.I.M!
Si fiondò in doccia e, come un razzo, si lavò.
Quando uscì, Ian eri li ad aspettarla, con addosso solo le mutande.
Oh, porca la miseria!
Questo è tutto per me, pensò, stringendosi nell'accappatoio.
"Tutto bene?" Chiese Ian.
"Sì, sì, tu piuttosto?"
"Solite ferite, ma sto un po' meglio" sorrise lui.
Il mio eroe, pensò Cassie mentre sorrideva.
La ragazza prese le bende, ma nel frattempo l'attore si era alzato ed arrivò alle sue spalle, abbracciandola.
"Ehy" sussurrò lei.
"Ehy" sussurrò di rimando l'altro, giocherellando con il nodo delle corde dell'accappatoio.
"Mettiti sdraiato, Somerhalder" disse la ragazza.
"Che autoritaria che sei" disse, sorridendo malizioso, "Mi piace"
"Ian?"
"Mh?"
"Sembri Christian Grey" disse, sentendo il respiro smorzarsi in gola.
"Se ti piace, possiamo fare le stesse cose che faceva lui"
Cassie sgranò gli occhi, "No, grazie" disse, con un filo di voce, ricordandosi cosa aveva letto nella trilogia di 50 sfumature.
"Perchè? Non ti piacciono i frustini?" la prese in giro lui.
"Esatto. E neanche le pinze per capezzoli, i dilatatori anali e tanti altri stani oggetti. Che poi io dico, DILATATORE ANALE?! Nel mio sedere non ci entra niente. Serve solo per far USCIRE la cacca"
"E come facevi con le supposte da piccola?" chiese, stendendosi sul letto.
Cassie si chiuse delle spalle, sedendosi di lato a lui, "Facevo la furba. La, emm, ributtavo fuori" disse, scoppiando a ridere, trascinando con sè anche Ian.
"Ok, questo non mi sembra un discordo adatto da fare davanti a te"
"Perchè?"
"Perchè è poco femminile e distrugge quel poco di sex appeal che sto cercando di tenere"
 
Michael rise.
"Dai, Katie, se tu ti togli le mutande, lo faccio anch'io"
"Non ci penso minimamente!" disse, un poco scandalizzata.
"Dai, dai, dai!"
"No"
"Ok, lo faccio io"
"No, Trevino, non davanti a me!"
"Invece sì" disse, afferrando l'estatico dei suoi boxer, tirandolo in avanti
"No, ti prego!" esclamò, quando sentì l'estatico fare 'tack', "Oddio" disse, imbarazzata.
Mike rise, "Katie, stai tranquilla, sto scherzando"
"Sei un vero idiota, spero che almeno tu sia consapevole di questo"
"Bè, può darsi" disse, entrando in camera, "Ma credo che tu non sia consapevole del fatto che ora sei in biancheria intima davanti a me" rise sotto i baffi.
Katie era imbarazzata o forse divertita da quella scena, "Tornatene in bagno, Mr. Perversione"
Si girò verso l'armadio, dando le spalle all'attore.
"E se invece restassi qui?"
"Tu prova a fare un passo verso di me e ti svito la test.."
La romana sentì una lieve pressione esercitata dalle mani calde dell'attore sui propri fianchi.
"Michael"
"Katie" disse lui, inclinando la testa di lato.
"Che stai cercando di fare?"
"Secondo te?"
"Bè, io avrei una certa idea, ma non mi sembra proprio il caso"
"Ah, quindi non ti sembra il caso che io prenda una maglietta? Cavolo Katie, sapevo che i miei pettorali ti facevano impazzire, ma non ti credevo così...così pervertita!"
 
L'italiana rise, "Ok, perchè stiamo facendo questi discorsi?"
"Il tutto è cominciato dal momento in cui ti ho detto che sei molto autoritaria"
Cassie lo guardò, "Solo per questo? Dilla tutta, Somerhalder"  fece, puntandogli l'indice contro.
"Ok" poggiò le labbra sull'altro paio, "Ti ho provocato" ammise con un sussurro, ridendo.
La ragazza annuì, mordendosi le labbra.
In quel preciso istante, l'attore si fiondò sulla bocca dell'italiana, quasi con foga, sorprendendola.
Nel frattempo, cominciò a scansare la stoffa dell'accappatoio all'altezza della spalla, poi spostò le labbra nel punto appena scoperto.
"Em, Ian?" chiamò lei imbarazzata.
"Sì?"
"Fermati"
Lui si staccò dalla sua spalla e alzò gli occhi verso la ragazza.
Cassie spostò le sue mani sulle guance un po ispide di lui.
"Perchè?" le chiese.
"Ian, io...io non..."
Come poteva dirgli che lei aveva conservato ancora la sua verginità?
L'attore le sorrise, "Lo so"
Cassie si accigliò, "Lo sai?"
Il giovane annuì, "Sei ancora vergine, vero?"
Arrossì, "B - bè, io...cioè"
"Guarda che non c'è problema, Cassie. Lo sapevo. Aspettavo solo che tu ti facessi coraggio e me lo dicessi"
"Come...come fai a saperlo?"
"Perchè ti ho conosciuto. Stai aspettando quello giusto, vero?"
"Sì"
Somerhalder poggiò le mani su quelle di lei che ancora erano posate sulle suo guance.
"Spero di essere io, quello giusto"
"Quindi non mi farai pressione?"
"No"
Cassie sorrise e poggiò la fronte contro la sua, "Grazie, Ian"
 
Le guance della romana divennero di un rosso accesissimo.
Voglio sotterrarmi, pensò.
"I tuoi pettorali? Ma per favore!" sbuffò lei, afferrando una maglia al volo, "E poi scusa se la convivenza con un cavernicolo piena di doppi sensi confonde anche me"
Michael ridacchiò, "Peccato, speravo di farti qualche effetto"
"Bè, di certo non fai effetto solo perché hai un fisico perfetto, altrimenti a quest'ora non sarei con te ma con un modello della Hollister. Tipo Alex, ecco" cercò di infastidirlo lei.
Mike si irrigidì, "Perchè hai tirato fuori lui?"
"In che senso?" chiese Katie, alzando un sopracciglio.
"Perchè proprio in tizio dell'hotel?"
"Alex"
"Sì, Alex. Perchè proprio lui?"
"Perchè è il primo che mi è venuto in mente"
"Sicura?"
"Sì. Mai stai bene? Mi sembri un po nervoso"
"Sì, sto bene"
"Non è che sei geloso, vero?" chiese, trattenendo una risata.
 
Cassiopea con fatica riuscì a cambiare le bende all'attore.
Non perché fosse faticoso e difficile cambiarle.
Magari, pensò la ragazza. Tenere a bada Ian Somerhalder è davvero un'impresa.
"Ora sei a posto, puoi vestirti Smoldy" disse lei, raggiante,  "Ti ho fatto male?" chiese.
"No" l'avvicinò a sè per i fianchi, "Sei un'ottima dottoressa" sussurrò a fior di labbra.
"Grazie" disse, baciandolo, poi girò su se stessa e si diresse verso le valigie.
"Sai, è strano" disse lei.
"Cosa?"
"Io...io non mi sono mai comportata così con un ragazzo"
"In che senso, Cassie?"
"Mh, vedi, quando un ragazzo tentava di corteggiarmi, io stavo sempre sulle mie, perchè il mio carattere è così. Io sono timida e molto chiusa e ci vuole del tempo per farmi uscire dal guscio. Poi io mi fido poco degli uomini. Invece con te è tutto diverso. Mi sento strana. Strana in senso positivo, sia chiaro. Sento che con te sono al sicuro e questo mi permette di essere me stessa, di aprirmi senza avere paura. E' bello"
"Quello che hai detto è bello, Cassie" disse lui, alzandosi.
"Posso abbracciarti, Ian?"
"E me lo devi anche chiedere?"
Cassiopea sorrise e poi corse verso di lui, saltò e gli buttò le braccia intorno al collo e legò le gambe intorno ai suoi fianchi.
Ian l'afferrò e poi si lasciò cedere all'indietro, buttandosi sul letto.
"Oh" disse l'attore, quando il gomito di lei gli finì nelle costole.
"Oddio, scusa" disse ridendo.
"Piccola Cassiopea, dimmi che passerai tutta la vita con me" fece, ridendo.
"Come?" chiese, a cavalcioni sull'attore.
"Dimmelo, perché già mi fai fuori adesso che stiamo insieme, figuriamoci se vuoi liberarti di me" la prese in giro.
"Smoldy, brutto mascalzoncello!" esclamò divertita, "Vuoi farmi credere che stai con me solo per vivere più a lungo?"
"Ci sono riuscito?" chiese, massaggiandole la schiena.
"No" sussurrò lei, sulle labbra.
"Bene" disse, catturandole.
 
"Non mi chiamo Katie Olson"
"Appunto, proprio per questo mi preoccupi"
Ci fu un attimo di silenzio, durante il quale Katie infilò i pantaloncini mentre l'attore rimase immobile davanti all'armadio.
"Non sai cosa mettere?" chiese divertita, "Perché io amo quando indossi quella maglia rossa" disse, sorridente.
"Magari anche ad Alex piacerà, no?" fece lui.
"Trevino, ti prego, no" sospirò.
"No, cosa?"
"Non iniziare a fare il geloso maniaco serial killer"
"Non posso essere geloso della mia ragazza?"
"Non dico questo. I ragazzi gelosi sono molto carini e dolci, ma solo quando non diventano pericolosi. E tu stai diventando pericoloso"
"Pensi che potrei far del male a quel ragazzo?"
"Mh, sì"
"Katie, io non voglio essere geloso" disse Mike, avvinandosi a lei.
"Lo so. Per quello basto e avanzo io" disse, facendogli l'occhiolino.
 
"Su, alzati. Voglio andare a prendere il sole ed ascoltare della buona musica" disse Cassie, scendendo dal letto, dirigendosi dietro un separé di legno per cambiarsi.
"Em, Cassie, posso parlarti di una cosa?"
"Certo" rispose, da dietro il separé.
"Vedi...ecco...non so come dirtelo, ma...tu sai che io per contratto sono il fidanzato di Nina, no?"
"Sì"
"E che lei è la mia fidanzata?"
"Mi sembra ovvio"
"Ecco, il mondo crede che noi siamo insieme e se mi vedessero con te, bè, sarebbe un problema"
La ragazza si ritrovò a fissare un punto non ben definito.
"No, no. Certo, va bene" fece, indossando velocemente gli indumenti.
"È un contratto e purtroppo la mia manager.."
L'attore dispiaciuto cercò di spiegare la situazione, ma l'italiana lo interruppe.
"Credimi, davvero" lo rassicurò lei, uscendo da dietro il separé, "Si tratta di un contratto e tu devi rispettarlo, e sottolineo DEVI" sorrise, avvicinandosi a lui.
"Quanto vorrei baciarti davanti a tutti" sussurrò lui prendendola per i fianchi.
"Ci sarà tempo" lo rassicurò di nuovo.
"Bè, intanto potremmo sfruttare questi dieci minuti a disposizione per noi" ammiccò, mordendosi le labbra.
Cassie ricorda il valore della parola DIGNITÀ!, pensò.
 
"Quindi non farmici diventare, ti prego"
"Michael Trevino prega Katie Olson?" si prese gioco di lui, "Sei un gelosone da paura, lo sai?"
"Che fai, sfotti?" chiese tentando di non ridere.
"No, però quando sei geloso diventi quasi sexy" lo provocò lei.
"Woah, Miss Olson, non si sbilanci troppo!" disse Trevino, ridendo.
"Stia tranquillo, Mr. Trevino, non lo farò" disse, stando al gioco. "Posso prende il tuo cellulare?" chiese poi, "Il mio è morto e voglio chiamare Cassie per vedere se lei e Ian sono pronti. Sto morendo di fame e voglio andare a fare colazione"
"Fai pure" acconsentì il ragazzo, indicando il cellulare posto sul comodino.
"Grazie" squittì lei, dandogli un bacio sulla guancia.
 
"N - non credo sia il caso" balbettò.
Smoldy corrugò la fronte.
"D - devo ancora truccarmi e pettinarmi" disse, dirigendosi verso al bagno.
"Cassie?" la chiamò lui.
L'italiana si fermò sulla porta, poggiando una mano sullo stipite di legno. Girò leggermente la testa nella sua direzione, "Sì?"
"Tra noi due non cambierà nulla, vero?"
Cassie notò una strana luce nei suoi occhi azzurri.
Sembrava impaurito.
"No" rispose, sorridendo.
Ian cercò di mascherare l'espressione preoccupata, accennando un sorriso.
In quel momento il suo cellulare iniziò a squillare.
“Scusami” disse, entrando in bagno. "Katie?"
"Piccola Cassie, a che punto siete?"
"Mi vesto al volo e siamo pronti"
"Mh, senza vestiti, eh" ammiccò Katie, prendendola in giro.
"Non ci scherzerei così tanto"
La romana si preoccupò sentendo il tono della voce dell'amica, "Ricevuto. E' successo qualcosa"
L'italiana sospirò, "Va bè, mi sbrigo. Intanto scendete, arriviamo subito"
"D'accordo, un bacio" riattaccò Katie.
La romana, dopo aver riagganciato, cominciò a guardarsi allo specchio.
Non poteva non pensare a cosa fosse successo all'amica.
Sicuramente riguardava Ian.
Ormai era facile intuirlo.
"Cos'è successo?" esordì Michael, infilandosi una maglia.
"Cos'è successo?" ripetè lei.
"Eri al telefono con Cassie e ti ho sentita un pò preoccupata, è successo qualcosa tra lei e Ian?"
Katie andò verso al bagno.
Non era brava a dire bugie, figuriamoci se doveva guardarlo negli occhi.
"No, no! Parlavamo di...Beautiful! E sembra che sia successo di nuovo qualcosa tra Brooke e Ridge, sai, incesti, tradimenti, cose del genere"
"Beautiful?" chiese Michael, assumendo un'espressione scettica, alzando il sopracciglio destro. "Mi vuoi far credere che tu, Katie Olson, guardi Beautiful?"
"C - certo. A Cassie piace molto e così me lo guardo anch'io. Perchè ti sembra così strano?"
"E che non mi sembri il tipo" disse ridendo.
"Guarda che non è che guardo solo The Vampire Diaries. Sono una ragazza acculturata, io"
"Bè, se ti accultura guardare Beautiful hai qualche problema"
"Potremo smetterla di parlarne? Voglio solo uscire da questa stanza"
"Sì, signora!" disse Trevino, prendendo lo zaino.
"Mi passi la borsa?" gli chiese Katie.
"A te"
"Merci" disse la ragazza, uscendo dalla stanza.
 
Cassie attaccò il telefono e poi si guardò allo specchio.
Non piangere, si disse.
Chiuse gli occhi e ingoiò il blocco che le stava chiudendo gola.
Andrà tutto bene, Cassie, pensò. Hai già 'ottenuto' Ian, non puoi pretendere di avere tutto quello che hai sognato subito. Questa cosa durerà poco. Puoi farcela. Ce l'hai fatta finora, perchè ora dovrebbe essere diverso?
"Cassie?" la chiamò Ian, picchiettando sulla porta.
"Sì?"
"Sei pronta?"
"Mh - mh"
"Stai bene?"
"Sì, sì"
"Hai una voce strana"
La giovane tossì, "No, è che mi sto mettendo il mascara e quando lo faccio tango sempre la bocca leggermente aperta e non riesco a parla bene" mentì.
"Ho capito solo a metà di quello che hai detto, ma va bene"
La ragazza dopo aver finito di prepararsi, poggiò la mano sulla maniglia della porta, ma poi si bloccò.
Tornò indietro e si guardò allo specchio.
Cassie, riprenditi.
La ragazza deglutì a fatica.
Cavolo, sto con Ian Somerhalder, pensò poi.
Solo allora riuscì a sorridere.
Si sistemò i capelli.
"Cassie, hai fatto?" si sentì la voce di Ian.
In quell'istante si allargò ancor di più il sorriso.
"Ecco" disse aprendo la porta, "Ho fatto" aggiunse, dopo aver incrociato il suo sguardo.
 
"Addio, addio, amici addio, noi ci dobbiamo lasciare" cominciò a canticchiare Katie in ascensore.
"Che canzone è?" chiese Mike, divertito.
"La canzone della Casa Blu"
L'attore scosse la testa, "Siamo sicuri che hai diciotto anni?"
Katie sorrise e, una volta che si chiusero le porte dell'ascensore, si avvicino all'attore, "Ma ehy, io dico che è OK! Io non vedo l'ora di tornare" canticchiò ancora, poggiando una mano sulla spalla del ragazzo mentre con l'altra mimava un microfono immaginario. "Voglio ritornaaare!" continuò, ridendo.
"Mi stai dicendo che vuoi tornare in stanza?" chiese Mike, usando un tono abbastanza malizioso.
"Oh, Michael, potersi per una volta evitare di fare strane frasi allusorie?"
"Non ho fatto nessuna frase allusoria. Ti stavo chiedendo se volevi tornare in stanza per dormire ancora un po. Qui sei tu la mente pervertita, mia cara"
Katie lo fissò negli occhi e corrugò la fronte.
Trevino la copiò e poi scoppiò a ridere.
"Che cretino" disse lei, roteando gli occhi e ridendo.
 
"Andiamo?" chiese Ian.
"Certo" disse Cassie, prendendo la borsa, buttandogli dentro il cellulare.
I due si diressero verso l'uscita e, una volta fuori, Somerhalder chiuse la porta, mentre Cassie andò verso l'ascensore, schiacciando poi il bottone.
Ian la raggiunse, facendole passare un braccio intorno ai fianchi.
"Ian" disse allarmata, guardandosi intorno.
"Tranquilla, piccola Cassie" le sussurrò all’orecchio, "Qui non c'è nessuno" aggiunse, posandole un bacio sulla guancia.
In quel momento le porte dell'ascensore si aprirono.
"Ciao ragazzi" disse Katie, sventolando una mano.
 
Il gruppetto, dopo aver preso l'ascensore, raggiunsero il buffet per la colazione.
Le ragazze si occuparono del cibo, mentre i ragazzi si recarono verso le macchinette del caffè, i succhi ed altre bevande.
La romana si schiarì la voce.
Cassiopea fece finta di niente.
Subito dopo Katie sospirò e guardò l'amica che prontamente se ne accorse e cercò di evitare il suo sguardo.
Rimasero in silenzio.
"OK"  disse Cassie, prendendo un cornetto con delle pinze riposte al fianco, "Diciamo che Ian vuole" abbassò la voce, "Andare un pò… Cioè, abbiamo parlato di un argomento che per me è tabù"
Katie sgranò gli occhi , "IAN SOMERHALDER VUOLE FARE SESSO CON TE?!" urlò.
"Se anche non lo urli a tutto il mondo, Katie" disse l'amica, parlando a denti stretti.
"Scusa" disse, abbassando il tono della voce.
"Bene, ora abbassi la voce" borbottò Cassie.
"Ian Somerhalder vuole fare sesso con te?" chiese di nuovo la romana, ignorandola.
"Sì" squittì, diventando rossa.
"Oddio!"
"Perchè, Michael non lo vuole fare con te?"
"Oh, lui è arrapato ventiquattrore su ventiquattro, quindi non riesco a capire quando fa il serio o no"
"Come fai a capire che non fa il serio?"
"Ooh, non stiamo parlando di me! Racconta! Tu vuoi farlo con lui?"
"C - certo!"
"E allora perchè sei ancora qui?"
"Ma sei diventata improvvisamente scema?"
"Perchè?"
"Katie, non posso fare sesso con lui!"
"Perchè?" chiese di nuovo.
"Perchè stiamo insieme da un giorno!"
"E allora? Se la passione scoppia, scoppia. Non ci puoi fare nulla"
"Non ho esperienza e mi vergogno"
"Eddai, non credo che Ian si faccia problemi per il fatto che tu sei un po inesperta e poi non dei vergognarti! Se sta con te significa che il tuo aspetto gli piace"
"No, Katie, non posso"
"Perchè no, scusa?"
"Perchè lui vuole tenere la nostra relazione segreta" sbottò.
 
"Mi sembri pensieroso" disse Trevino all'amico.
"Pensieroso?"
"Yep!"
Ian si chiuse nelle spalle, "Non sto pensando a nulla in particolare"
"Sicuro?"
"Sì"
"Okey"
"Ma se tipo" iniziò Smoldy, "Cioè, se una ragazza ti dice che è tutto 'ok', bisogna crederle?"
"Cassie ti ha detto che è tutto 'ok'?"
"Io non ho parlato di Cassie. Era una cosa ipotetica, una curiosità sull'universo femminile"
Michael accennò un sorriso.
Era tanto difficile per Ian Somerhalder  fare discorsi su cose concrete senza fare discorsi generali?
"Dipende"
"Grazie amico, sei molto d'aiuto"
"E tu sei di tante parole" ribatté, versando un pò di succo nel bicchiere, "Dipende in che contesto ti ha detto 'ok' QUESTA IPOTETICA RAGAZZA" continuò.
Somerhalder si zittì per qualche secondo, "Abbiamo parlato di una cosa un pò.."
"Un po'?"
"Intima, ecco"
"Intima in che senso?" continuò Trevino.
"Hai capito, maan!" esordì Ian, quasi rivoltando una tazzina di caffè.
"Scusa" si bloccò Michael, "Lei ti ha dato il suo consenso e tu sei ancora qui a parlarne con me?" chiese stupito Trevino.
 
"Cosa? Ancora?" Chiese Katie.
"Già"
"Ma prima o poi dovrà finire questa storia, vedrai che la porrà tra non molto. Gliene hai già parlato?"
"E' che non mi sembra ancora vero di starci insieme e stare con lui per me è così importante che andrebbe bene tutto, soltanto.."
"Soltanto non puoi fare un passo del genere, nonostante ci siano sentimenti da entrambi le parti oltre che una grandissima attrazione fisica, se non ufficializza neanche la cosa al pubblico" terminò la frase la romana.
"Perfettamente" Sbuffò, finendo di riempire il piattino.
"Mh"
"Sia ben chiaro, io non voglio che lui ufficializzi perchè voglio diventare famosa o per dimostrare di stare insieme a lui, o peggio ancora, per vantarmi. Voglio che ufficializzi per poter vivere la nostra storia in pace, alla luce del sole, senza aver paura che qualcuno possa vederci mentre ci abbracciamo o baciamo. Capisci? Nascondere il tutto non farà che peggiorare la cosa quando qualcuno lo scoprirà"
"In che senso peggiorare le cose? Non c'è niente di negativo nella vostra relazione"
"Questo lo dici tu" borbottò.
"Puoi essere più chiara, Cassie?"
"Ascolta, tutti lo amano insieme a Nina, poi arrivo io e sembra che distrugga la loro relazione. NESSUN fan di Ian mi amerà mai"
"Ma che sciocchezze! Tu sei Cassiopea Alexys, tutti ti amano! Non ho mai conosciuto una persona che ti odiasse"
 
"Mike, ma tu di cosa stai parlando?"
"Di puciare il biscotto. Di infilare il  wurstel nella serratura. Di sesso, insomma"
"Cosaa?! Io mica stavo parlando si sesso!"
Trevino corrugò al fronte, "Ti giuro che sembrava stessi parlando di quello"
Ian rise, "No, stavo parlando della nostra relazione. Del fatto che le ho chiesto di mantenere il segreto su quello che proviamo finchè non sistemo questa cosa del finto fidanzamento con Nina"
"E lei ti ha detto 'ok'?"
"Sì, ha detto che per lei va bene"
"Mio caro e stupidissimo amico" sospirò lui mettendogli una mano sulla spalla, "E' più che ovvio che Cassie non approverà a lungo questa situazione. Guarda la situazione dall'altra parte, mettiti nei suoi panni. Devi vivere con una persona che non puoi abbracciare in pubblico o anche baciare o scambiartici effusioni perchè tutto il mondo sa che sta con un altro. E' una situazione scomoda, amico, devi prendere al più presto una decisione se ci tieni veramente"
"Io ci tengo, Mike"
"E allora sbrigati, fai presto, non rovinare tutto ora che hai trovato una ragazza con la testa sulle spalle"
Ian annuì e cominciò a recarsi verso il tavolo.
"Tu non pensi mai di andare oltre con Katie?" chiese stavolta Ian.
Trevino quasi sputò il succo che aveva iniziato a bere, "Ian che domande sono?"
"Scusa, Man. Pensavo fossimo entrati nell'atmosfera delle strane confessioni"
"Ian, non siamo ragazze. Il massimo delle confessioni che possiamo farci è quanto è lungo in realtà il nostro pene o di aver baciato una cozza e di averlo fatto da sobri, non ste cose COSI' intime"
"Ok, scusa. Ero solo curioso"
Michael sospirò, "Comunque la risposta è sì"
Somerhalder sorrise, "Anche io"
"Con Katie?!" chiese, sgranando gli occhi.
"No!" disse, facendo una strana faccia, "Non che Katie non sia attraente, ma è come se tu pensassi di andare a letto con Cassie"
"Già, è strano"
"Cosa è strano?" chiese Katie, già seduta al tavolo.
"Uhm?" fece Mike, "Oh, niente. Parlavamo del tempo"
"Già, il tempo atmosferico che a volte fa degli strani scherzi"
"Voi. Siete. Strani" disse la romana, prendendo il caffè che Mike le stava porgendo.
"Tieni" disse Smoldy, passando un bicchiere pieno di succo alla pesca a Cassie.
"Grazie"
La romana afferrò un cornetto ripieno di nutella, "E' buonissimo" Farfugliò a bocca piena, mettendo una mano davanti. "Devi assolutamente assaggiarlo" disse poi, avvicinando il croissant alle labbra di Mike.
"Non mi va" disse tirandosi leggermente indietro.
"E dai, un morsico piccolo piccolo" sporse il labbro inferiore.
L'attore guardò gli occhi supplichevoli della ragazza.
"D'accordo.."
Michael rubò un piccolo pezzetto al croissant di Katie.
Ian e Cassie scoppiarono a ridere.
"Avete preso da mangiare per un esercito" fece notare Ian, ridendo.
"Bè, qualcuno dovrà riempire il vostro stomaco, no?"
"Già" esordì Katie, "Ricordo ancora quando aprimmo il frigo ed era praticamente vuoto.." fece riferimento a qualche giorno dopo la loro conoscenza.
"Non è che ci cibavano d'aria, semplicemente non avevamo tempo di cucinare" disse Ian.
"Eppure chissà perché adesso trovate il tempo di pranzare e cenare in hotel"
"Lo facciamo perché ci siete voi. Per passare qualche minuto in vostra compagnia" disse Smoldy.
Cassiopea gli sorrise, sporgendosi in avanti per dargli un bacio, ma lui spostò il viso.
Cassie chiuse gli occhi, ricordandosi che erano in pubblico e mordendosi la lingua.
Katie s'irrigidì e cercò di tranquillizzare l'amica che però guardò verso il proprio piattino.
Michael schiarì la voce e Katie subito cercò un aiuto negli occhi dell'attore, "Su, bisogna sbrigarci! E' l'ultimo giorno del Festival, ragazzi!" sorrise.
"Per la prima volta concordo con Katie" annuì Michael, poggiandole una mano sulla coscia.
"Se volete possiamo raggiungervi dopo" propose Ian.
"Non sarebbe meglio rimanere tutti e quattro insieme?" rifiutò Cassie.
"Certo, almeno sarà più facile evitare atteggiamenti intimi" esordì Michael.
Ricevette subito una ginocchiata sotto il tavolo da parte di Katie.
Il dolore non ebbe niente a che vedere rispetto le occhiatacce ricevute da Ian e Cassiopea.
Ci fu un silenzio imbarazzante.
"D'accordo" disse il cavernicolo, "Noi andiamo un attimo in bagno!"  esclamò, alzandosi dal tavolo, dopo aver preso per mano Katie con l'intento di trascinarla verso la porta del bagno, ancora con un pezzo di cornetto in mano.
Peccato non si erano accorti della scritta 'Privato'.
Cassie guardò con occhi supplichevoli la sua amica che stava venendo trascinata via da Michael.
Non voleva rimanere sola, per la prima volta da quando aveva conosciuto di due attori, con Ian.
Prese una forchetta e iniziò a giocherellare nervosa con un pezzo di mela presente nella ciotola della macedonia che si era presa.
"Sei offesa?" le chiese Somerhalder.
"No" rispose, deglutendo.
Più che offesa era rattristata.
Ora che poteva stare con Ian perchè, non si sa come, lui si era  - parole sue - innamorato di lei, la storia del finto fidanzamento era sempre tra i piedi.
"Però non mi sembri felice"
"Bè, Ian, vedi un po tu. Ti piacerebbe non potermi sfiorare o abbracciare o, addirittura baciare, o non fare quelle cose che tutte le normali coppie fanno?"
"No"
"Ecco"
"Ma questa mattina tu mi hai detto che andava bene"
L'italiana lasciò perdere il pezzettino di mela e sospirò, guardandolo, "L'ho detto perchè ti voglio bene, Ian. Perchè so quanto sia importante per te il tuo lavoro e quanto ti frutti la tua finta relazione con Nina. Pensi davvero che avrei accettato per qualcosa di futile?"
"Potevi dirmelo, comunque"
"Ed essere egoista nei tuoi confronti?"
"Non è essere egoista nei miei confronti, parlarne e basta"
"Bè, ora ne stiamo parlando. E' cambiato qualcosa? A me non sembra"
"Possiamo sempre rimanere chiusi in camera"
Cassie scosse la testa, "Ian, siamo stati inseguiti dai fotografi da quando siamo atterrati all’aeroporto, pensi che non sappiano dove sei in questo momento? E poi mi hanno visto in tua compagnia. Se entrambi non usciamo dalla stanza, due più due lo fanno. Inoltre, non c'è neanche Nina a questo evento. Cioè, il minimo errore e la vostra farsa salta, e io non voglio. In più è una bellissima giornata, siamo a Coachella, perchè dovremmo stare rinchiusi in stanza?"
 
"Mike, non c'è bisogno che mi trascini. So camminare da sola e ho capito il piano di lasciare soli Cassie e Ian in modo che possano parlare e chiarirsi"
"Quello non era il mio piano" disse lui, aprendo la porta del bagno.
"Ah, no?"
"No. Io volevo rimanere un po solo con te"
L'attore chiuse la porta a chiave e con un gesto rapido fece aderire la schiena della ragazza al muro.
"Ehi" rise Katie, quando l'attore accorciò le distanze.
Lui accennò un sorriso e subito affondò le labbra in quelle ammorbidite dal burro cacao della ragazza.
"Mike.." ansimò Katie, "È un bagno e per di più privato" sbiascicò tra un bacio e l'altro.
"Shh.." sussurrò l'attore, insinuando la mano sotto la maglia.
Michael sorrise, approfondendo il bacio.
Subito dopo prese in braccio la romana, facendosi circondare i fianchi con le gambe.
"Ian e Cassie ci aspettano.." sussurrò lei, faticando per trovare un minimo di lucidità.
"Hai un sapore buonissimo" le mordicchiò il labbro inferiore.
"E' il burro cacao" rispose, alzando inclinando la testa leggermente all'indietro, fissando il soffitto chiedendo mentalmente aiuto per riuscire a dire di no a Trevino.
Perchè doveva essere così bravo a convincere le persone?
 
"Per farci un po' di coccole" intimò Ian, avvicinando di poco la mano a quella della ragazza.
L'italiana sorrise, "Ci sarà tempo".  Assunse un'espressione beffarda, "Forse" aggiunse.
"Non provocarmi" rise divertito Ian.
"Sennò?"
"Allora, ti va di fare un salto in camera?" assunse una voce profonda Ian, inarcando un sopracciglio.
"A fare che?" chiese sospettosa.
"Non so. Guardarci un film, restare abbracciati un po"
"No, mi dispiace mio caro, ma se devo soffrire io a non poterti 'toccare', allora dovrai soffrire pure tu"
"Non ti facevo così cattivella" disse lui, ridendo.
"Non sono cattivella, sono giusta"
"Preparati ad essere punita una volta rimasti soli. In camera. Questa sera"
"E tu stai attento, che ho un gancio destro che farebbe invidia a Chuck Norris"
"Oh, tu potresti ferirmi anche senza picchiarmi. Basti solo pensare c..."
"Che ti ho quasi castrato" continuò lei, interrompendolo. "Lo so, c'ero anch'io. So cosa il mio ginocchio ha colpito"
"Non mi sembra ti dispiacesse così tanto, comunque"
"Ma se ero mortificatissima!" disse, diventato rossa in volto.
 
"Mich.." farfugliò lei, quasi senza fiato.
Lui continuò a baciarle il collo, ma stavolta le catturò di nuovo le labbra.
Si spostò di poco e poggiò la ragazza sulla base d'appoggio del lavandino.
Lei cominciò a giocherellare con i capelli dell'attore, mentre era intenta a divorargli le labbra.
Michael insinuò nuovamente la mano sotto la maglia della ragazza, ma stavolta iniziò a massaggiarle la pancia, salendo piano piano.
"Mike.." bloccò la mano lei, imbarazzata.
"Che c'è?" sussurrò, massaggiandole i capelli, mentre lasciava piccoli baci sulla spalla sinistra.
"F - fermati"
"Mh - mh" disse, continuando però a baciarle la spalla sinistra.
"Non possiamo farlo q - qui"
"E perchè no?"
"Perchè qualcuno potrebbe entrare e vederci!"
"E' questo il bello, non trovi?"
 
"Bè, perchè non avresti potuto avere figli" la prese in giro lui.
"E chi ti dice che voglio un figlio da te?"
"Cosa intendi?" divenne cupo lui.
"Che voglio un'intera squadra di calcetto, Ian!" rise l'italiana.
"Questa me la pagherai!"
"Ah - ah - ah, siamo in pubblico Somerhalder" disse lei, con sguardo furbo, sorridendo.
"Siamo già a quota due, signorina Alexys" disse Ian, mordendosi il labbro inferiore, "Alla prossima cattiveria, sarò davvero obbligato a punirti"
"E che vuoi fare? Comportarti come Christian Grey e farmi sdraiare sulle tue ginocchia con il sedere all'aria, sculacciandomi?"
"Se sarà necessario"
"Ian!" esclamò, arrossendo vivamente.
Smoldy rise.
"S - su" disse Cassie, alzandosi, "Andiamo a cercare quei due"
"Sei imbarazzata" la prese in giro l'attore, seguendola.
"Non è vero!" esclamò, quasi indignata.
"Sì, lo sei" disse più convinto.
Cassiopea gli diede una gomitata e scoppiarono a ridere tutti e due.
L'attore si guardò intorno e poi si avvicinò alla ragazza, mentre uscivano dalla sala, "Ho voglia di baciarti" sussurrò.
 
"Ehy" cercò di fermarlo un attimo, prendendogli il viso fra le mani.
Lui la guardò e poi sorrise.
Come resistere ad un sorriso del genere?
Come resistere a Michael Trevino?
"Va tutto bene, Katie?"
Che domande!
"Secondo te?" sorrise lei, poggiando ripetutamente le labbra su quelle del ragazzo.
L'attore stette per ricominciare il bacio con foga.
"Penso sia il caso di raggiungere Ian e Cassie, adesso"
Lui si lamentò, stringendola di più a sè.
"Sono grandi, possono stare cinque minuti da soli. Anzi, credo proprio sia quello che vogliono anche loro"
"Io invece credo che dovremmo stare tutti insieme. Per Cassie, sai. E' da quando la conosco che sogna di vivere questo momento. Lo sognava anche più di me, visto che io sono la cinica tra le due. Io ho ottenuto quello che desideravo, mentre io l'ho ottenuto per metà e visto che ci eravamo prefissate di fare tutto insieme, farò qualsiasi cosa in mio potere per renderla felice. E se quello che in questo momento la rende felice è non pensare che non può stare in pubblico con Ian, allora io le starò appiccicata come una cozza per tutto il santo giorno"
 
"Ma non puoi" lo canzonò Cassie, "C'è gente"
"Io non vedo nessuno"
"Bè, ma potreb.."
Cassie non finì la frase, visto che Somerhalder le stampò un bel bacio sulle labbra.
"Fermati!" esclamò, picchiandolo con la borsetta, "Sei impazzito?"
"Forse"
"Dov'è finito Mr. Dobbiamo mantenere le distanze finchè non sistemo le cose?"
"Non sono bravo a controllarmi"
"E invece ti controllerai. Almeno finchè non troviamo una soluzione!"
"Bè, una soluzione sarebbe appartarci da qualche parte e trascorrere la più bella giornata a Coachella di sempre insieme"
"IAN!" esclamò stavolta alzando un pò di più il tono della voce, cercando di non ridere.
"So che la consideri allettante come proposta" ammiccò lui.
Lei lo fulminò con lo sguardo, "Portami in giro, va" rise poi, scuotendo la testa.
 
"Sembri quasi nervosa" aggrottò la fronte Mike, quasi divertito.
"No, è che mi dispiace per questa situazione…E poi dobbiamo passare una bella giornata insieme, tutti e quattro" sorrise lei, "Tu non hai voglia di stare con i tuoi amici?"
"Certo che sì" le sistemò una ciocca dietro l'orecchio sinistro, "Però a volte ho bisogno di stare con la mia ragazza"
Katie si lasciò andare in un sorrisone e poi cominciò a giocherellare con il colletto della maglia dell'attore, "Pensa se non ci fossimo mai incontrati"
"Eh, il destino" ci scherzò su Mike, rubandole un bacio.
"Che disdetta! Proprio tu dovevi capitare davanti i miei occhi quel giorno!"
"Ah sì?" chiese divertito, "Pensa che se non fossi capitato davanti i tuoi occhi a quest'ora non staresti passando uno dei momenti più eccitanti della tua vita"
"Oh, sciocco e ingenuo Michael, davvero credi che sia successo così? Davvero credi che ti sia bastato passarmi davanti agli occhi per farmi capitolare ai tuoi piedi? No, mio caro. Come ti ho già detto, quando io e Cassie siamo venute sul set, lo abbiamo fatto per riuscire ad incontrare te e Ian, perciò, mio caro, sei tu che ti sei preso una bella cotta per la sottoscritta appena ti è passata davanti agli occhi"
 
"Non volevi mica trovare Katie?"
"Bè, non la vedo in giro, quindi suppongo si sia appartata con Mike da qualche parte"
"Cosa che dovremmo fare pure noi"
"No, scordatelo"
Smoldy sospirò, "Riuscirò a farti perdere il controllo, piccola Cassie"
"Povero illuso" lo prese in giro Cassie.
"Povera illusa"
I ragazzi rimasero qualche secondo in silenzio.
"Smoldy" assunse un tono di voce sexy, "Ti va se intanto che aspettiamo Mike e Katie..."
L'italiana lasciò la frase a mezz'aria, alludendo a ben altro mordendosi il labbro inferiore.
Ian aggrottò la fronte, poi ammiccò, "Andiamo?" accorciò di poco le distanze.
Cassiopea scoppiò in una risata, "Smoldy, pesce lesso! Non perderò mai il controllo, ripeto, MAI!"
"Vedremo" disse lui, sporgendosi in avanti, andando a sfiorargli il naso per poi ritirarsi subito indietro.
Cassie sbatté velocemente le palpebre, poi arrossì.
"T - ti va di uscire? Qui si muore dal caldo" propose, sventolandosi una mano vicino al viso.
Smoldy sorrise soddisfatto, cercando di non farsi vedere.
"Va bene" acconsentì, "Aspetteremo i due piccioncini innamorati davanti al palco. Dobbiamo trovare un albero così avremo l'ombra per tutto il giorno"
 
L'attore ridacchiò, "Ah, quindi sarei io quello che sbavava per te da un anno?"
Katie inarcò le sopracciglia e subito arricciò le labbra, "Punto primo: non ho mai sbavato per te"
BUGIARDA.
"E, punto secondo: a te sono sempre piaciuto" la interruppe lui.
IDIOTA!
"Tutta questa sicurezza, Mr. Trevino?" rise lei, prima che Mike le rubasse un piccolo bacio. "Bè, però ci sei cascato nella mia trappola, eh"
"BEST"
Un bacio.
"TRAP"
Un altro bacio.
"EVER"
Ancora un altro.
"Il mio piccolo genio del male" disse Mike, ridendo.
Katie sorrise, "E pensare che qualche settimana fa ti avrei ucciso volentieri"
"Nah, mi vuoi troppo bene per uccidermi"
"Adesso ti voglio bene, prima mi facevi saltare i nervi in un modo assurdo. Sei fortunato che non ho deciso di fare la cattiva per davvero"
"Ah bene! E io che pensavo fosse il massimo della cattiveria la tua"
Prese la mano della romana, intrecciando le loro dita.
"Non sai quel che ti aspetta, Trevino" sussurrò ridendo, a fior di labbra.
L'attore, dopo un ghigno, catturò le labbra della romana con foga.
"Ehy, ehy" lo fermò subito lei.
Ma, accidentalmente, gli morse il labbro, causando un piccolo taglietto.
"Ahi!" esclamò Michael, "Sei una cannibale?" la provocò.
 
I due fecero un giro in cerca dell'albero perfetto.
L'attore si fermo a salutare più di una persona e Cassie quasi rimase incantata dalle celebrità.
E chi lo avrebbe mai detto che un giorno avrebbe fatto parte di un evento simile e per di più con Ian Somerhalder?
Era tutto un sogno.
"Questo va bene?" chiese Smoldy.
"No, meglio quello laggiù"
Smoldy sorrise beffardamente, "Ti piace contraddirmi oggi?"
Cassie rise, "Non solo oggi"
"Ecco, lo hai fatto di nuovo"
"Scusa, giuro che non lo faccio apposta"
"E' questo il guaio, Cassie. Tu fai delle cose e non te ne rendi neanche conto. E questo ti fa sembrare ingenua ed estremamente sexy allo stesso tempo. Un cocktail afrodisiaco che da alla testa"
SMOLDER, NON PUOI DIRE CERTE COSE.
Quelle parole continuarono a rimbombare nella testa di Cassie.
"Tutto bene?" rise sotto i baffi lui.
"Mh?" aggrottò la fronte, "Sì, sì, sì. A proposito di cocktail, parlandone  mi è venuta una sete assurda!"
 
"No, ma potrei diventarlo se mi fai arrabbiare"
"Non so se prenderlo come una buona o una cattiva cosa"
"Io l'ho detta con tutte le brutte intenzioni di questo mondo. Nel senso, ti stavo minacciando se non lo avevi capito"
"E io che mi stavo già immaginando noi due come Anastasia Steele e Christian Grey versione cannibali" disse sarcastico.
"Non dirmi che hai letto quel libro?"
"Ne ho sentito parlare" fece vago, massaggiando le cosce della ragazza.
"E pensare che avevo dato della pervertita a mia sorella appena scoprii che lo stava leggendo da qualche giorno" ridacchiò la romana.
"E invece dovresti leggerlo, è cultura"
"Scusa, Mr. Acculturato, ma credo proprio che m'interessino altri tipi di argomenti. La perversione la lascerò tra le ultime cose da imparare"
"Katie, non si tratta solo di perversione, ma di uno stile di vita"
"Significa che arriverai a bendarmi gli occhi e a frustarmi?"
"No, assolutamente no. 'Picchiare' una donna per trarre piacere non è nelle mie corde"
"Ti conviene, Trevino. Tu prova solo a tirare fuori una frusta e vedi che alla fine quello che ci rimette sei tu"
"Mh, tu con la frusta. Devo dire che l'idea mi eccita molto"
"Vedremo se sarai ancora in grado di eccitarti quando ti avrò castrato"
"Castrato?"
"Sì, castrato. Kaput, bye bye ai gioielli di famiglia"
"Non lo faresti mai…" disse Trevino.
"Bè, tante persone mi sottovalutano" proseguì, mente Mike continuava a posare leggeri baci intorno le labbra rosee della romana, "Ad esempio, mia mamma non avrebbe mai detto che sarei andata a finire per innam" si fermò improvvisamente "per piacermi un cavernicolo"
"Come?" divenne serio.
"Ehy, scherzavo! Anzi le piacevi tanto. Ancora non sa che siamo una coppia però, penso che le prenderà un colpo quando glielo dirò"
"No, ripeti quello che hai detto prima"
"Non ho detto niente, e se ho detto qualcosa non me lo ricordo. Però, penso che dovremmo andare" Divagò velocemente, cercando di scendere per dileguarsi dagli occhi del ragazzo.
 
"Vuoi che ti prende qualcosa?" le chiese Sexyhalder.
"Mi piacerebbe del succo al mirtillo. Ti accompagno, comunque"
"D'accordo"
Ian prese il borsellino e i due si avviarono verso uno dei chioschi.
"Ian!" si sentì esclamare da una voce maschile.
I  ragazzi si girarono all'unisono.
Davanti a loro vi era Joshua Jackson insieme alla sua fidanzata, Diane Kruger.
"Hey, Josh!" esclamò Ian, andandogli incontro per abbracciarlo.
"Finalmente ti becco!" disse Joshua, ricambiando l'abbraccio. "Ma non eri mica in Africa? O, almeno, così mi ha detto ieri Michael"
"Sì, siamo tornati da qualche ora" sorrise, guardando Cassie, "A proposito, lei è Cassiopea"
L'italiana si presentò.
"Uh, la famosa amica italiana di Somerhalder, finalmente, che onore conoscerti" scherzò Josh.
"Wow, sono famosa e neanche lo so?" sorrise imbarazzata.
"Si sente parlare di te ovunque, scommetto che i paparazzi non ti daranno pace" intervenne Diane.
"In effetti sono sempre in agguato. Ora capisco perchè le celebrità non ne possono più di andare in giro. Che poi non capisco il perchè. Insomma, non sono una celebrità. Sono solo un'amica di Ian"
"E' questo che fa scalpore, cara" le disse Diane, "Non capita molto spesso che una celebrità diventi amica di una ragazza 'normale', scusa il termine"
"Che poi AMICA" disse Josh.
Cassie arrossì.
"Josh, smettila. Non fare anche tu come i giornalisti che travasano tutto" intervenne Smoldy.
"Dai, siamo in intimità, ragazzi"
"Siamo solo amici, veramente" disse Cassie con decisione.
"Scusate, però dagli sguardi che corrono fra di voi sembrava così"
"Bè, c'è complicità, questo è vero" disse Ian.
MA È SCEMO?, pensò Cassie.
"Sinceramente neanche con Nina ti vedo così. Magari, un giorno, chissà..." rise Joshua.
"Perdonatelo" intervenne Diane, "Dobbiamo andare, ci vediamo dopo. È stato un piacere, Cassiopea"
 
"Sì, andiamo" disse Mike, prendendole la mano.
I due uscirono dall'edificio e proprio quando Katie pensava di averla scampata, Trevino riprese il discorso.
"Che poi, non vorrei essermi sbagliato, eh, ma mi sembrava che tu avessi usato la parola 'innamorata'. Mi sbaglio?"
"Oh, sì, Mike, stai invecchiando!"
"Mah, sbaglierò!" esclamò lui.
"Sicuramente"
"È così tanto folle pensare che tu sia innamorata di me?"
"Bè, tanto folle quanto il fatto che tu lo sia di me" rispose quasi con un ghigno lei.
"Stai giocando a chi cede per primo?"
"Cedere a cosa?" ridacchiò lei, cercando gli amici in giro.
"Stare con te è stressante, Olson"
"Però con me stai benissimo, ammettilo" ridacchiò, dondolando di più le braccia.
"Dillo che sono l'amore della tua vita" le circondò le spalle, prima di darle un bacio.
"Al massimo sei il cavernicolo più stressante della mia vita"
"E l'unico spero"
"Bè.."
"Katie!" esclamò, strabuzzando gli occhi.
La romana ridacchiò, "Oh, ecco Cassie e Ian!" disse, lasciando la mano dell'attore e correndo verso l'altra coppia.
"Hey, eccovi!" disse Cassie, vedendo Katie avvicinarsi.
"Scusate, ci stavate cercando?"
"All'Anzio sì, poi ci abbiamo rinunciato" disse Smoldy, "Porcellini…" aggiunse dopo, facendo l'occhiolino.
"Ian, per piacere, non iniziare a comportati come Mike" scherzò Cassiopea.
"Già, un Michael Trevino basta e avanza" disse Katie.
"Lo so, sono così bello che, se ce ne fosse uno uguale me, morireste tutte sul colpo" disse Trevino.
Le due amiche si guardarono e poi scoppiarono a ridere.
"Convinto, oh" disse la romana.
I quattro ragazzi cercarono un posto dove appoggiarsi con i loro asciugamani.
"Io direi che lì è perfetto"
Cassie indicò un albero che faceva un pò di ombra.
"Perfetto!" disse Smolder, avvicinandola a sè per stamparle un bacio sulla fronte.
Mike e Katie si lanciarono uno sguardo complice, riferito ai due.
"Katie, è bellissimo questo bracciale" esclamò Cassie, indicando il bracciale precedentemente regalato da Michael, mentre i due attori stendevano gli asciugamani per terra.
"Vero!?"
Altro sguardo complice.
L'attore, però, stavolta le fece l'occhiolino.
"Dove lo hai preso?"
"Me lo ha venduto un passante per strada" rispose, cercando di provocare il ragazzo.
"Un passante molto bello, devo ammettere" disse Michael, "Non credevo che certi uomini così belli esistessero ancora. Poi mi sembrava un ragazzo per bene, intelligente e con molto fascino"
"Man, mi devi dire qualcosa?" chiese Ian.
"Del tipo?"
"Non è che hai cambiato sponda e non ce lo hai detto? Cioè, stai tranquillo, io ti vorrò bene anche con altre preferenze. Magari eviterò di raccogliere la saponetta quando mi cade mentre sto facendo la doccia quando ci sei anche tu in bagno, sai, giusto per non farti cadere in tentazione, ma va bene"
Cassie scosse la testa.
"Idioti" affermò la romana, ridendo.
"Senza speranze" aggiunse l'altra, mentre i due ragazzi ridevano fra di loro.
"E insomma, ho conosciuto l'amore di tutta la mia vita, sapete?" esordì Katie.
Tutti e tre la guardarono con aria interrogativa.
"Joshua Jackson! Gli sbavo dietro da quando ero piccola così!" indicò con la mano all'altezza della sua anca.
"Ah, brucia!" sussurrò Ian, abbracciando Cassie dopo averle scompigliato di poco i capelli.
"Non essere così sicuro di te, Somerhalder. Ho anch'io la mia cotta segreta"
Ian corrugò la fronte, "E chi sarebbe?"
"Ti piacerebbe saperlo, vero?" lo stuzzicò.
"Se non vuoi dirmelo tu, lo chiederò a Katie"
"Ah, ah, non contare su di me, Ian. Cassie è una mia amica, non te lo dirò mai"
"Siete perfide" disse l'attore.
Le due scoppiarono a ridere.
"Oh, Smoldy, sai che voglio bene unicamente a te" disse Cassie, battendogli di colpetti affettuosi sul petto.
"Questo non significa che io non sia geloso"
"Ian, lo sai che saresti geloso di un uomo morto?"
"Uomo morto? Quindi la tua cotta segreta è Kennedy?"
"Che?! NO! E' Patrick Swayze!"
Tutti e quattro scoppiarono in una risata rumorosa.
"Non prendetevi gioco del mio primo amore"
"Somerhalder, mi dispiace ma non sei stato il primo per la piccola Cassiopea" ridacchiò Mike.
Michael e Katie si persero in una risata mentre Ian, inaspettatamente, si avvicinò alla ragazza "Meglio, così sarò l'ultimo"
Le guance dell'italiana avvamparono e divennero di un rosso acceso, "Mantieni le distanze, Smoldy" Divagò lei.
Le circondò i fianchi con un braccio, "Non so quanto potrò resistere ancora"
"Bè, ci devi provare" disse Cassie, seria.
"Lo so" disse sospirando.
Katie e Michael si guardarono.
Avrebbero tanto voluto aiutare i loro amici, ma come fare?
Come annunciare a tutto il mondo che Ian Somerhalder aveva rotto con Nina Dobrev senza far passare Cassie per sfascia relazioni?
In quel momento il volto di Trevino si illuminò.
"Che succede?" gli chiese Katie.
"Credo di aver avuto un'idea"
"Un'idea? Un'idea per cosa?" chiese Ian.
"Credo di aver trovato il modo per farti stare con Cassie, alla luce del giorno"
"Davvero?"
L'attore annuì, "Settimana prossima abbiamo la convention ad Orlando, giusto?"
"Sì, e allora?"
"Allora potresti annunciare a tutti che hai rotto con Nina, spiegando che non stavate insieme da un po e che ti sei innamorato di Cassie. I fans capiranno"
"Mike, quello che mi preoccupa non sono loro, ma Sharon"
"Sharon? La tua agente?" chiese Katie.
"Sì, lei"
"Bè, amico, mancano ancora dei giorni alla convention ad Orlando, hai tutto il tempo per convincere Sharon che Cassie è la ragazza giusta per te"
Forse Mike aveva ragione.
Cassie e Ian si guardarono speranzosi.
Tanto valeva tentare.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



Angolo autore:
BUONA NATALE!
Scusate, scusate, scusate, scusate!
E’ da un sacchissimo che non aggiorniamo.
Non abbiamo scuse!
Speriamo che comunque questo capitolo abbia valso l’attesa.
Un bacio♥

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