Dreams: Ashley and Alix missing moments

di Himechan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Roccia e arcobaleno ***
Capitolo 2: *** Cenere ***



Capitolo 1
*** Roccia e arcobaleno ***


Questi piccoli missing moments sono nati per caso, durante un lungo viaggio in treno mentre pensavo e ripensavo tra me a come dare voce ai sentimenti nascosti di Ashley ed Alicia. Parti mancanti di una storia già scritta e conclusa, nel bene e nel male. Un finale che ho già deciso dopo mille ripensamenti e che questi piccoli pensieri spero riescano a lenire.
Un abbraccio di cuore a voi mie adorate lettrici.
Per la stesura di ogni moment ho utilizzato come sottofondo una musica del maestro Cacciapaglia. Per questo capitoletto ho scelto Arcobaleno, da cui, appunto, prende spunto il titolo.

Hime

Roccia e arcobaleno




Quando ti vidi per la prima volta, vestita con quel grazioso abitino color lavanda, mentre te ne stavi solitaria e pensierosa appoggiata alla ringhiera dell’ampio terrazzo, provai una strana sensazione. Non riuscii mai a spiegarmene il motivo, ma qualcosa mi attirava irrimediabilmente nei tuoi confronti. Mi avvicinai cautamente, quasi per non disturbare i tuoi pensieri e i mille sogni di bambina che ti passavano per la testa e poi, inaspettatamente, ti girasti verso di me e nei tuoi occhi belli e luminosi, specchiati nei miei, rividi me stesso. Rividi la stessa gioia ma anche lo stesso turbamento, qualcosa di lontano che ti impediva di lasciarti andare completamente: come me del resto. Non ho mai amato gli slanci sentimentali. Li ho sempre ritenuti sciocchi e inutili, io giovane uomo abituato ad avere tutte le persone, donne comprese, ai miei piedi ho sempre detestato chi amava con il cuore, chi faceva del sentimento la sua priorità. Il mio cuore è stato sempre duro come roccia. Oggi qualcosa l’ha scalfito impercettibilmente: dapprima con un semplice sguardo e poi con un bacio, e un altro e poi un altro ancora. E in quell’attimo, sentendo di appartenerti ancor prima di nascere, capii che il mio essere era pieno di te e della tua anima che era penetrata come acqua di sorgente nel mio animo di pietra e di fango. Fango e pietra. Sì. Un uomo abituato ai compromessi, senza mezze misure, né bianco né nero, allontanato dalla propria famiglia come un reietto, una bestia. Cane randagio, vagabondo in una prigione d’oro e di successo, prima che ti conoscessi credevo di non avere niente, e niente in realtà possedevo veramente, se non un’infinita, meschina, grandezza di me e del mio ego spaventoso.
Davanti ai tuoi occhi mi sentii per la prima volta piccolo e indifeso, come non lo ero da anni; come non lo ero da quando avevo il cuore puro di un bambino. Tu avevi abbattuto senza volerlo tutte le mie difese, come onda di tempesta, spazzando il marcio e l’orrido e l’infimo della mia vita povera e ricca allo stesso tempo. Non avevi detto una parola, eppure il tuo silenzio aveva parlato più di mille discorsi vacui.
Ti ho amato da subito Alix sai? Dal primo momento in cui il mio io si è liberato come un peso opprimente dai mostri del passato. Avevi un sorriso così cordiale e timido, pieno di promesse: mi sentivo quasi impacciato di fronte al tuo sguardo, poi ti sorrisi a mia volta e fu come se ci conoscessimo da sempre. Piano piano, un passo alla volta, senza fretta, mano nella mano, cominciammo il nostro viaggio nella vita di amarezza e gioia infinita.
-Buonasera principessa- mormorai a bassa voce per non disturbare i tuoi pensieri lontani.
Io roccia scalfita e tu arcobaleno luminoso della mia vita.









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Capitolo 2
*** Cenere ***


Un altro piccolo missing moment visto dagli occhi pieni di dolore di Ashley.


Cenere



Provo uno strano miscuglio di sensazioni. Tu sei in ospedale, probabilmente -anzi sicuramente- hai bisogno della mia presenza, ma io non ce la faccio, è più forte di me. Ti odio e ti amo, mi tormento e non riesco a trovare una spiegazione, una via d'uscita. L'ho scoperto nel modo più brutale, osceno e scioccante che un essere umano avrebbe mai potuto immaginare. Credo però che il fatto di averti trovata riversa a terra, quasi senza più vita, sia stato solamente l'anticipo crudele di quanto mi aspettava poco dopo, quando i medici mi hanno comunicato, come se io sapessi già tutto, che chi ti aveva praticato l'aborto ti aveva quasi ucciso. Io però non sapevo. Io non sapevo del tuo segreto, che era anche il mio, non sapevo del tuo tormento e della tua angoscia, della paura di rivelarmi che aspettavi un bambino, delle ore trascorse a piangere e a odiarti per quel gesto ignobile. Io non sapevo. E invece avrei dovuto. E quando il medico, in maniera asettica, mi spiegava cosa ti era capitato, mi sono sentito sciocco e stupido e infinitamente insignificante. Un emerito imbecille all'oscuro di tutto. Prima è giunta l'incredulità, poi un odio crescente nei tuoi confronti e infine la domanda che mi nasceva spontanea dal cuore: "Perché"? Perché non ti sei confidata con me? Perché hai fatto tutto di testa tua? Avevo una parte così irrilevante nella tua vita? Mi consideravi davvero così poco? Mi sento smarrito, non ho più certezze. Le mie certezze sono perdute assieme a quel minuscolo essere che avrebbe potuto essere nostro figlio. Mio e tuo Alix. L'intima parte di noi stessi, la migliore, probabilmente. La parte che avrebbe riempito la mia esistenza luccicante e vuota al tempo stesso di un'emozione nuova e totalmente inesplorata. Ci pensi? Magari avrebbe potuto avere la tua buffa espressione quando fai l'offesa -Dio com'è difficile odiarti-, o il tuo nasino all'insù, o il mio caratteraccio di pietra, o i tuoi occhi pieni di dolcezza quando mi fai sentire l'uomo più felice della terra. Ma tutto questo non ha più importanza, vero? Niente ha più importanza ora che hai distrutto in me la voglia di condivisione e di stare insieme, giorno per giorno. Mi hai escluso, mi hai umiliato, mi hai considerato un gretto senza scrupoli indegno di custodire il segreto più grande, e questo mi uccide cento e poi altre cento e poi mille volte. Avremmo potuto essere invincibili io e te, insieme.
Ora, separati, non siamo che due stelle che brillano di luce riflessa.
Alix ti amo e ti odio ancora, con eguale e potente intensità.
Ma l'amore, adesso che sono solo, senza te, ha il sapore amaro e crudele della cenere.

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