A sky full of lighters.

di Waitingaprince
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter One. ***
Capitolo 2: *** Chapter Two. ***
Capitolo 3: *** Chapter Three. ***
Capitolo 4: *** Chapter Four. ***
Capitolo 5: *** Chapter Five. ***
Capitolo 6: *** Chapter Six. ***
Capitolo 7: *** Chapter Seven. ***
Capitolo 8: *** Chapter Eight. ***
Capitolo 9: *** Chapter Nine. ***
Capitolo 10: *** Chapter Ten. ***
Capitolo 11: *** Chapter Eleven. ***
Capitolo 12: *** Chapter Twelve. ***
Capitolo 13: *** Chapter Thirteen. ***
Capitolo 14: *** Chapter Fourteen. ***

Capitolo 1
*** Chapter One. ***

fanficBrighton.
Due mesi di completo relax al mare per godermi al meglio le mie vacanze estive.
Non potevo chiedere di meglio.
Se poi a completare il quadro c’erano il mio migliore amico e la mia inseparabili amica, sarei dovuta saltare di gioia.
Peccato che non era così. Il mio migliore amico aveva abbandonato il nostro progetto pochi giorni prima. Io, ovviamente, mi ero arrabbiata tantissimo perché stavamo progettando questa vacanza INSIEME da più di tre mesi, e non poteva lasciare tutto perché i suoi stupidi amici gli avevano proposto una vacanza in un posto che io neanche lontanamente potevo immaginare.
Sbuffai buttando la valigia sul letto e cominciando a svuoltarla freneticamente tentando di non ridurre a brandelli tutto il mio guardaroba.
Ah, se ero arrabbiata! Mi avrebbe sentito chiaro e tondo quando mi avrebbe chiamato, sperando sempre che lo avrebbe fatto.
“AAAAAAAAAAAH” urlai rabbiosa scaraventando le scarpe della scarpiera.
“Calmati Rachel!” mi urlò Nicole dal piano di sotto.
Corsi giù per le scale.
“Come faccio a calmarmi eh?” chiesi “Come? Quando il mio migliore amico mi ha mollato qui quando avevamo deciso di passare finalmente una vacanza insieme come non facevamo da anni? Eh? Me lo aveva promesso!” presi un cuscino e cominciai a stringerlo con una forza non umana.
“Rachel, lo sai com’è lui. Ormai è famoso. Avrà avuto da fare tra tour e fan e chissà che altro” disse pacata Nicole.
“Lo so, però..” non sapevo come rispondere.
“Visto che ho ragione? Ora riposati e mangiati un gelato” disse lei sedendosi insieme a me sul divano e progendomi un Cornetto Algida.
Sorrisi e iniziai a mangiare il gelato.
“E' che me lo aveva promesso” abbassai lo sguardo.
“Sicuramente troverà il modo per farsi perdonare” sorrise Nicole.
Aveva ragione, lo avrebbe fatto.
Ecco perché adoravo Nicole: riusciva sempre a mettermi di buon umore in qualunque situazione.
“Giuro che se lo becco lo picchio” dissi ridacchiando.
“Secondo me ti metterà lui al tappeto” disse lei scoppianto a ridere.
“Non è vero! Rachel è la più forte del mondo!” ironizzai.
“Dicevi così anche contro tuo fratello più piccolo” mi ricordò ridendo.
Scoppiai a ridere per quell’affermazione.
Tra scherzi e risate passarono le ore.
“Hai finito di sistemare la valigia?” chiesi a Nicole.
“Non ancora, mi scocciavo”
“Allora ti aiuto io, e poi magari ordiniamo dal giapponese”
“Giapponese!” disse Nicole saltellando.
Salimmo in camera a stistemare le valige. Quando finimmo riscendemmo e io presi il telefono.
“Allora giapponese?” chiesi a Nicole cercando il numero.
“Sì!” Esultò lei.
Stavo componendo il numero quando suonarono alla porta.
“Ma.. ma cosa?” dissi fra me e me andando a rispondere al citofono.
“Sono arrivate le pizze” disse un ragazzo.
“Cosa?” dissi attaccando il citofono e correndo verso il cancello.
“Io non ho ordinato una p..” non riuscii a finire la frase.
Il mondo si fermò quando vidi il ragazzo sulla porta.
“Ehi, nemmeno si saluta?” disse lui sventolandomi una mano davanti agli occhi mentre lo fissavo sconvolta.
Nemmeno ebbe il tempo di aggiungere altro che lo abbracciai fortissimo.
“Louis, sei venuto” sussurrai felice.
Lui fece una faccia sorpresa e allo stesso tempo felice e mi strinse forte.
“Sì” disse affondando la testa nei miei capelli.
Sì, Louis Tomlinson, uno dei componendi del fomoso gruppo dei “One Direction” era il mio migliore amico.

___________________________
Zanzan! Ecco il primo capitolo della mia nuova fanfic. Spero di tutto cuore che vi piaccia anche perché è la prima sui One Direction quindi lascia a voi la parola. Ovviamente accetto anche le critiche che mi sarebbero molto utili dato che è la mia prima fanfic in questo fandom. Non ho altro da dire. Se non siete iscritte a questo sito potete anche dirmi cosa ne pensate su twitter @waitingaprince. Grazie a tutti.
Un bacio,
Waitingaprince*

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Capitolo 2
*** Chapter Two. ***

dbusjSorrisi di cuore.
“Ehi Rach, che hai fatto? Sei m..” non finì la frase e quando mi vide con Louis capì tutto.
“Ce ne hai messo di tempo, ragazzo! Non ce la facevo più a sopportare le lagne di questa ragazza” scherzò Nicole.
“Ma.. ma.. tu lo sapevi?” guardai confusa prima lei e poi Loius da cui mi ero staccata.
“Ovvio” annuì Nicole.
“E non me lo hai detto? Io ti strozzo ragazza!” dissi con fare minaccioso avvicinandomi pericolosamente alla mia amica.
Louis mi prese per un braccio.
“Fermati, l’ha fatto perché io volevo farti una sorpresa” e fece uno dei suoi sorrisi, quelli che ti fanno sciogliere ogni volta che li vedi.
“Per questa volta vi perdono, ma guai a voi se lo rifate” fissai male entrambi e scoppiammo a ridere tutti e tre.
“Louis!” sentii chiamare da fuori.
“Le tue valige non si spostano da sole, sappilo” continuò quella voce maschile.
“Arrivo, rotture viventi” sbuffò rumorosamente e io feci una leggera risata. Era un tipo buffo lui.
“Dai che ti aiuto io scansafatiche” dissi seguendolo.
In effetti c’era una valigia in mezzo alla strada che non era ancora stata spostata.
Scoppiai a ridere.
“Perché ridi? Non lo trovo divertente” disse Louis facendo il finto serio.
“Stai zitto mangia carote e vai a prendere quella valigia, io prendo l’altra” dissi andando verso la direzione opposta.
Presi la valigia cominciandola a trascinare a fatica.
“Louis ma che ci metti qui dentro? Sassi? Ne abbiamo abbastanza in giardino, non c’era bisogno di portarli” urlai.
“Ma se è lo stretto indispensabile!” urlò in risposta.
“Louis, non fai ridere!” dissi io.
“Mamma mia, quanto pesa!” dicevo ogni tanto.
“Aspetta, ti aiuto io. Louis non dovrebbe far portare le sue valige ad una ragazza carina come te” disse qualcuno alle mie spalle.
Cosa cavolo..
Non ebbi il tempo di pensare e quando mi voltai mi trovai davanti ad un ragazzo bellissimo, alto, capelli ricci sul castano scuso e due occhi verdi che facevano invidia agli smeraldi.
“C.. come scusa?” riuscii a malapena a balbettare.
“Ah, giusto. Piacere sono Harry, un amico di Louis. Starò con voi in vacanza” mi porse la mano.
La strinsi debolmente.
Gente, se è un sogno non svegliatemi!

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Eccomi di nuovo qui! Grazie per essere arrivati/e a leggere fino alla fine di questo capitolo. Vorrei veramente sapere cosa ne pensate perché come ho scritto nell’altro capitolo è la mia prima ff sui One Direction e vorrei sapere come migliorare. Se non avete l’account efp potete seguirmi su twitter @waitingaprince e dirmi cosa ne pensate! Per ora è tutto.
Un bacione,
Waitingaprince*

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Capitolo 3
*** Chapter Three. ***

jcnidosOk, matieni la calma Rachel!
“Ciao, io sono Rachel” sorrisi “Non ti preoccupare ce la posso fare”
“Ma non preoccuparti, la porto io” disse lui, che per quel poco che il mio cervello mi aveva fatto capire si chiamava Harry, prendendo la valigia e camminando come se fosse una piuma.
“N.. no, aspetta! La porto io” dissi inseguendolo impacciata.
Andai a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno e caddi a terra.
“Oh, scusa!” dissi tentando di alzarmi da terra.
“Non ti preoccupare” disse qualcuno porgendomi la mano.
Alzai lo sguardo: un ragazzo riccio, non quanto Harry, capelli castano chiaro e occhi di un marrone scuro stupendo.
No, mi stanno facendo uno scherzo!
“Grazie” dissi debolmente prendendogli la mano e tirandomi su.
“Piacere sono Liam, altro amico di Louis e di Harry” si presentò.
“Il piacere è tutto mio, io sono Rachel” esclamai.
“Scusami, ma ora devo recuperare una valigia” disse sorridendo.
Nicole era rimasta ferma paralizzata sulla soglia del cancello.
Le sventolai parecchie volte la mano davanti a gli occhi.
“Nicky, sei ancora connessa?” chiesi sventolandole ancora una volta la mano davanti agli occhi. Dopotutto la capivo, anche io cinque sencondi prima ero nelle sue stesse condizioni.
“NICKY!” esclamai.
“Eh? Sì? Come? Cosa? Quando? E perché?” chiese guardandosi intorno svegliandosi dal suo stato di trance.
“Non so risponderti. Ora vieni con me!” la presi per il braccio e la trascinai per la casa mentre quello che si chiamava Liam girovagava.
“LOUIS!” urlai “IO E TE DOBBIAMO PARLARE, URGENTEMENTE!”
“Se cerchi Louis è di sopra a sistemare la valigia con Harry” disse un ragazzo mentre apriva il frigo probabilmente alla ricerca di qualcosa di commestibile.
“Grazie” dissi avviandomi verso le scale.
Un momento.
Tornai velocemente indietro.
“Scusami, e tu chi saresti?” chiesi accigliata.
Il ragazzo tolse la testa dal frigorifero guardandomi.
Era alto e moro, dalla pelle olivastra e gli occhi color cioccolato.
“Ciao, io sono Zayn” disse infine sorridente.
“Rachel, lei è Nicole” indicai la mia amica che lo fissava.
Secondo me stava sbavando, però era meglio satre zitti.
“Vado a recuperare la valigia che mi hanno rubato” dissi ridacchiando e facendo un cenno al ragazzo di nome Zayn.
Tutti mori qui. Louis non si è portato qualcuno di biondo?
Appena pensai quella frase, mi trovai davanti ad un biondo.
Scoppiai a ridere non riuscendo ad evitare una figuraccia che Louis mi avrebbe rinfacciato probabilmente per tutta la vita se solo ne fosse venuto a conoscenza.
Il biondo dagli occhi azzurri mi guardò accigliato.
“Ciao, io sono Niall” disse infine, distaccato.
“Ciao sono Rachel e lei è Nicole” sorrisi indicando la mia amica che lo fissava.
“Scusa per la risata improvvisa” dissi imbarazzata abassando lo sguardo.
“Di niente” disse facendo spallucce.
“Hai visto Louis per caso?” chiesi.
“E’ di sopra” rispose lui indicando le scale.
“Grazie” sorrisi e mi avviai.
“LOUIS! LO SAI CHE SEI UN RAGAZZO MORTO VERO?” Urlai con una di quelle voci che usa per fare una minaccia dolce.
Salii di corsa le scale tirandomi dietro Nicole.
“Rach!” disse Louis appena mi vide “ti devo dire una cosa”
“Avevo intuito” dissi ironica
“ok, senti. I ragazzi volevano andare da un’altra parte. Però io volevo venire in vacanza con te così li ho dovuti portare. Non penso che daranno fastidio” disse pacato.
“Mi fido di te, ma me lo potevi dire prima” dissi “almeno la preparavo all’arrivo dei One Direction” indicai Nicole “e poi lo sai che non li conosco bene anche se sono tuoi amici”
Louis abbassò lo sguardo.
“Scusami” disse.
Quando Louis faceva quell faccino triste mi metteva tenerezza. Lo abbracciai istintivamente.
“Non ti preoccupare” dissi “Rach risolve la situazione!” feci una leggera risata.
“Grazie” disse lui stampandomi un bacio sulla fronte.
Mi avvicinai alle scale.
“A tutte gli esseri viventi presenti in questa casa” urlai “riunione condominiale tra un’ora in salone. E’ richiesta la partecipazione di tutti!” risi.
“Bene, Louis sii puntuale!” dissi facendo la finta seria.
“Agli ordini comandante!” disse lui ridendo.
Trascinai Nicole in camera e presi il telefono.
“Nicky qui c’è bisogono urgente di chiamare Anne!” le dissi.
Lei annuì solamente.
“Liam è mio” disse infine ridendo.
“Spera che Anne non te lo rubi” commentai.
"Io penso che l'unica che possa rubarmelo sei tu" scoppiammo a ridere entrambe.
Digitai il numero.
“Pronto c’è Anne?”
“Sì, sono io”
“Anne sono Rach! Non immaginerai MAI cosa è successo..”

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Eccomi qui! *alza la manina* Questo capitolo è più lungo degli altri. Spero comunque che vi piaccia! Come al solito grazie perché siete arrivati a leggere fino a qui.
Rigraziamente speciali a:
-Love98 per aver inserito la storia nei preferiti
-Noe97 e YouKissMe1D per aver inserito la storia nelle storie seguite
Se volete recensire o darmi un parere su questa ff e non avete un account di efp potete seguirmi su twitter @waitingaprince.
Per ora è tutto, al prossimo capitolo,
Waitingaprince*

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Capitolo 4
*** Chapter Four. ***

jsnvijfdni“Vas happening girl?” chiese Anne dall’altra parte del telefono.
Scoppiai a ridere per la domanda.
“La domanda perfetta per questa situazione! Senti qua, sei invitata a casa mia a Brighton per passare le vacanze perché nientepocodimeno..” creai suspance.
“Cosa cosa cosa?” chiese curiosa lei.
“I ONE DIRECTION SONO A CASA MIA!” esclamai emozionata.
Non ci fu risposta dall’altra parte del telefono.
“Anne? Sei ancora viva?” chiesi preoccupata.
“S.. sì, p.. penso” balbettò lei.
“Allora domani ti voglio qui per le quattro e mezza ok? Ti faccio venire a prendere da Zayn” scherzai.
“Non farmi scherzi ragazza” disse seria.
“Va bene, allora veniamo a prenderti IO e Zayn. Contenta?”
“Va meglio” disse sospirando.
“Bene, ti vengo a prendere alla stazione, a domani” dissi.
“Ciao Rach, ci vediamo domani”
Attaccai il telefono.
Per chiarire la situazione io ero fan dei One Direction, ma non solo perché ero la migliore amica di Louis. Amavo tutto di loro, ma sinceramente non ero capace di saltarci addosso appena li vedevo. Più che altro rimanevo paralizzata. Ero andata a tutti i loro concerti grazie ai pass che Louis spesso mi mandava per le esibizioni più importanti a cui teneva che fossi presente. Gli davo sempre il mio supporto, da quando eravamo al liceo. Ero stata io ad esortarlo a partecipare ad XFactor: aveva già da allora una voce che quasi mi metteva I brividi. Così cominciò la sua scalata verso il successo.
Non conoscevo gli altri ragazzi perché per questioni di sicurezza e di correttezza verso le altre fan non ci parlavo dato che avrei potuto farlo la volta successive al concerto dopo.
Sì, è una logica piuttosto contorta, ma io sono di questa opinione.
“Nicole” esordii “abbiamo un’intera estate da passare con loro. Ci credi?”
“Sinceramente no. Mi puoi dare un pizzicotto?” chiese retoricamente.
Le diedi un pizzicotto sulla guancia.
“Era una domanda retorica, scema” disse dandomi uno schiaffetto sulla mano.
“Ma hai le guance morbide” dissi scoppiando a ridere insieme a lei.
Parlammo del più e del meno e poi scendemmo al piano inferiore.
Tutti I ragazzi erano seduti sul divano davanti alla televisione, così io e Nicole ci mettemmo davanti pronte per cominciare la nostra “riunione condominiale”.
“Togliti da davanti la tv, c’è la partita” protestò Zayn.
“E’ quella di ieri, l’abbiamo vista anche noi. Uno a zero per il Manchester” commentò Nicole.
“COSA? IL MANCHESTER HA VINTO?” protestò Niall.
“A quanto pare” commentai “bene, diamo inizio alla riunione. Ci siete tutti?”
“Harry è uscito in giardino, ha detto che doveva fare una cosa” disse Liam.
Sbuffai e uscii velocemente in giardino per cercarlo. Lo vidi tornare con una pianta in mano.
“Avevi detto che volevi tutti gli esseri viventi” commentò come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Scoppiai a ridere.
“Posa qui il vaso, delle piante ce ne occupiamo dopo” dissi entrando insieme a lui in casa.
Mi misi di fianco a Nicole che era intenta a fissare Liam.
“Bene, ora che ci siamo tutti diamo inizio alla riunione” disse Nicole attirando l’attenzione.
“Allora” cominciai il mio discorso “grazie a tutti per essere qui. So per certo che passeremo un’estate fantastica insieme. Io sono Rachel, la proprietaria di casa, e lei è Nicole. Domani arriverà Anne, un’altra mia amica. Per quanto riguarda la sistemazione nelle stanze ce ne sono abbastanza per tutti. Io, Nicole ed Anne dormiremo in quella per tre al piano di sopra. Su c’è un’altra stanza da due. Chi ci vuole dormire?”
“Io e Louis” azzardò Harry guardando Louis che annuì.
“Bene allora a quella di questo piano dormiranno Niall, Zayn e Liam. Se volete cambiare le sistemazioni basta chiedere e risolveremo” sorrisi ottenendo il consenso generale.
“Per quanto riguarda I turni per buttare la spazzatura li decideremo insieme con calma, quando arriverà anche Anne” dissi.
“A proposito di Anne, chi mi vuole accompagnare alla stazione domani?” chiesi “La stazione è lontana e io non ho la patente”
“Ti accompagno io!” disse Zayn “sono l’unico che sa guidare quella macchina” disse quasi vantandosi.
“Non ti atteggiare, truzzo” disse Liam lanciandogli un cuscino in faccia.
Scoppiammo tutti a ridere.
“Bene, dato che è ora di cena, vi va di ordinare qualcosa al ristorante giapponese?” chiese Nicole.
“Certo” dicemmo in coro.
Presi il telefono e digitai il numero.
“Vorrei ordinare un take away!” ascoltai la segretaria “ah, allora vengo sul posto” dissi attaccando.
“Dice che dobbiamo andare sul posto a prendere il cibo per un motivo che non ho capito” dissi leggermente irritata.
“Chi mi vuole accompagnare?” chiesi.
“Ti accompagno io, ho voglia di un po’ d’aria” disse Harry alzando la mano.
Lo fissai per dieci secondi.
“Ok, vado a cambiarmi perché così non posso uscire” dissi.
“Fai veloce, però” disse Harry.
Annuii e corsi al piano di sopra a cambiarmi. Mi misi un paio di shorts e una maglietta bianca semplice con delle converse verdi.
Quando scesi, prima di uscire con Harry, Nicole mi avvicinò.
“Già hai fatto conquiste secondo me” mi sussurrò ridendo.
Io arrossii un poco.
“Si spera” dissi in imbarazzo. Lei mi fece l’occhiolino e mi diede una leggera spinta verso la porta.
Quando uscimmo di casa, io e Harry cominciammo una conversazione su cosa volevamo ordinare lì. Ci volevano dieci minuti per arrivare al ristorante a piedi.
“Sai, ti immaginavo diversa” disse ad un certo punto.
“Come?” chiesi incuriosita.
“Cioè, ti ho visto nel backstage di quasi tutti I nostri concerti. Perché non ci hai mai parlato?” chiese “e nemmeno oggi che ci siamo presentati così in casa tua di punto in bianco senza avvertire non sei quasi impazzita come avrebbe fatto una normale ragazza vedendoci” era pensieroso.
"Non sono un tipo interessante io, non saprei di cosa parlare" scherzai.
Lui mi guardò volendo una risposta un poco più seria.
“Oh bhè, perché vi rispetto. Nient’altro. Ci sono moltissime fan che sognano di vedervi da una vita e non sempre ci riescono. Io vi posso vedere sempre, e non voglio togliere l’occasione alle ragazze che vogliono realizzare I propri sogni” feci spallucce “sembra stupido, ma io la penso così”
“Non è stupido” disse lui serio “ti ammiro, invece”
Mi sorrise.
Mi si fermò il cuore. Era il sorriso più bello che avessi mai visto in vita mia.

________________
Eh già, sono ancora qua (?) Questo capitolo è leggermente più lungo perché volevo “mettere in chiaro” il perché del comportamento di Rachel nei confronti dei One Direction quando li vede in casa sua. Probabilmente per voi potrà non avere senso, ma per me sì.
Comunque, un rigraziamento speciale a:
-itsfrancy e Noe97 che hanno recensito il capitolo precedente: ragazze siete fantastiche<3
-Fiveguysmakemesmile e Love98 per aver messo la storia tra le preferite
-Youkissme1D, Noe97 e itsfrancy per aver messo la storia tra le seguite.
Per chi non ha efp può seguirmi su twitter @waitingaprince e dirmi cosa ne pensa del capitolo o della fanfiction.
Per ora è tutto,
Waitingaprince*

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Capitolo 5
*** Chapter Five. ***

ckdslRicambiai il sorriso con le guance in fiamme.
“Non c’è niente da ammirare” dissi facendo spallucce.
Lui continuò a sorridere e si voltò continuando ad andare avanti.
Quando arrivammo al ristorante giapponese avevamo seri dubbi su cosa prendere.
“Prendiamo un po’ di tutto, tanto alla fine mangeremo!” propose Harry.
Io annuii semplicemente.
“Allora ci faccia un vassoio per sette persone con un po di tutto, per favore” dissi alla ragazza alla cassa. Lei annuì e ci disse di sederci su delle poltroncine mentre aspettavamo.
Quando ci sedemmo cominciammo a parlare del più e del meno.
“Forse dovevamo avvertirti” disse Harry.
“Di cosa?” chiesi incuriosita.
“Che saremmo venuti. Trovarsi cinque persone in più in casa non è una passeggiata” rispose.
“No, per me non è un problema. Basta organizzarsi e tutto fila liscio” dissi annuendo.
“Sarà una bella estate allora” mi sorrise ancora e io ebbi di nuovo le guance in fiamme. Non mi ero mai sentita così prima tranne una volta.
“Qualche volta quando faremo I falò in spiaggia canterete con me, Nicole e Anne?” chiesi sorridendo speranzosa.
“Sarebbe fantastico! Mi ha detto Louis che hai una bella voce!” disse.
“L.. Louis ti ha detto questo? Secondo me ha bisogno di qualche apparecchio per l’udito” balbettai ridendo mentre arrossivo per l’ennesima volta.
Lui non disse nulla.
La signorina al bancone chiamò il nostro nome e andammo a prendere I vari pacchi che ci avevano preparato.
Ringraziammo e uscimmo dal ristorante tenendo due pacchi di cibo a testa.
“E’ un sacco di roba! Secondo te riusciremo a mangiarla tutta?” chiesi guardando Harry.
“Sì, Zayn è un pozzo senza fondo. Divorerà tutto prima che tu riesca a dire Haribo” disse convinto.
Feci una leggera risata.
“A proposito di Haribo, vogliamo prendere qualche pacco di caramelle da mangiare?” chiesi. Sapevo che quello era il punto debole di Harry e volevo vederlo sorridere ancora.
“Sì” disse con gli occhi che brillavano. Sorrisi sinceramente felice.
Ci fermammo ad un bar.
Qualche ragazza riconobbe Harry e lo additò e poi guardò male me, pensando chissà che cosa. Ricambiai le occhiatacce.
“Allora quali prendiamo?” dissi un poco nervosa per quegli sguardi.
“Sono indeciso fra I delfini e I coccodrilli oggi” disse pensieroso.
“Siamo a mare, prendiamo I delfini. Ti va?” sorrisi.
“Ottima scelta” prese il pacco e pagò.
Uscii volecemente da quell bar per gli sguardi asfissianti di quelle oche che mi guardavano male e aspettai Harry fuori.
Quando uscì ci incamminammo nuovamente verso casa.
“Deve essere dura essere famoso vero?” chiesi “Gente che ti riconosce ovunque, autografi, fan..”
“Alla fine è divertente anche se è stancante” disse “e poi puoi conoscere tantissime persone fantastiche” disse fissandomi.
“Non ne dubito! Insomma tu hai conosciuto I ragazzi” feci spallucce “e penso che per te siano degli amici fantastici”
Continuammo a parlare del più e del meno e ad un certo punto mi squillò il cellualre. Lessi il numero: Louis.
“Ehi Louis” dissi tutta allegra.
“Rach sono Nicole” disse.
“Vas happening? Non hai soldi sul cellulare eh?” risi mentre sentii Harry ridacchiava probabilmente per il “vas happening”. Ormai era diventata una delle mie frasi preferite.
“Sei scema? Comunque sì” rispose sospirando.
“Lo sapevo!”
“Comunque” disse continuando “io e I ragazzi abbiamo deciso di fare un falò in spiaggia. Niall si è portato anche la chitarra”
“Va bene, allora vi raggiungiamo direttamente lì” affermai “ti devo raccontare una cosa”
“Anche io, tu non ti puoi immaginare!” disse tutta esaltata.
“Penso di aver capito” risi “arriviamo tra dieci minuti”
“Ok, ciao”
Attaccammo il telefono,
Mi girai verso Harry che mi stava guardando e distolse lo sguardo appena mi girai.
“Hanno organizzato un falò in spiaggia e li dobbiamo raggiungere lì”
“Che coincidenza” disse “allora potrò sentirti cantare”
Feci una leggera risata.
“Ci leggono nel pensiero direi” continuai a sorridere.
“Ma dov’è la spiaggia?” chiese lui.
“Ah, giusto non sei mai venuto a Brighton” scossi la testa “la nostra villa è in una baia quindi dobbiamo solo percorrere il viale principale e fare una piccola discesa” lo guardai “è una bella esperienza vedere la spiaggia di sera, si vede tutto il lungomare illuminato, a me piace tantissimo!” dissi esaltata.
Lui mi osservò sorridendo.
“Non sono mai stato in spiaggia la sera, ma mi fido di quello che dici” rise.
Oddio com’era bello quando sorrideva. Lo guardai estasiata.
Quando tornai in me scossi la testa.
Arrivammo alla spiaggia.
Vidi un focolare e pensai fossero loro, così mi avvicinai e posai il cibo.
Nessuno mi vide così misi le mani sugli occhi di Louis.
“Indovina chi sono” dissi facendo agli altri segno di stare zitti.
“La mia migliore amica” affermò prendendo le mani e buttandomi a terra e dandomi un bacio sulla guancia mentre gli altri ridevano.
“Tomlinson smettila!” protestai.
“Calmati Rach” disse lui ridendo e lasciandomi andare.
Mi misi in piedi e mi tolsi la sabbia che avevo addosso.
Harry intanto arrivò lasciando I suoi pacchi vicino a dove li avevo pogiato io.
“Bene, abbiamo preso tantissima roba. Se non volete mangiarla datela a Zayn il pozzo senza fondo” scherzò Harry.
“Simpatico lui” disse Zayn assestandogli un colpo al ginocchio facendolo cadere a terra.
Tutti risero e lui fece un’espressione falsamente arrabbiata.
“Dai ragazzi, io ho fame quindi si mangia!” dissi prendendo I vari pacchi e aprendoli.
Mangiammo tutto in pochissimo tempo.
“Ottima scelta” commentò Liam.
“Il cibo italiano però è più buono” affermò Niall.
“L’italiano è il migliore del mondo, lo dicono tutti” disse Zayn.
“A me piace il giapponese” disse Harry.
“Mai quanto le caramelle Haribo” commentò Louis ridendo.
Scherzammo per un po.
“Cantiamo qualcosa” disse Niall prendendo la chitarra.
“Rach canta tu, hai una voce stupenda!” disse Louis.
“Tu hai bisogno di un apparecchio per l’udito” gli dissi.
“Rachel dai canta” disse Nicole.
“Sì, dai!” disse Liam.
“Rach, Rach, Rach” dissero in coro.
“E va bene, ma se vi rompo I timpani è colpa vostra” dissi ridendo.
Mi alzai e mi misi vicino a Niall che aveva la chitarra.
“Li sai gli accordi di Count on me di Bruno Mars?” gli sussurai e lui annuì.
Gli feci l’occhiolino e mi alzai.
“Sono Rachel e questa sera solo per voi canterò Count On Me di Bruno Mars” feci un inchino e Louis fece un applauso scherzoso.
Cominciai a cantare. Amavo tantissimo quella canzone, me l’aveva dedicata Louis.
Sorrisi involontariamente sentendo le farfalle nello stomaco pensando a questa cosa.
Quando finii ci fu un applauso generale e io sorrisi.
“Grazie, siete troppo genitili” feci un inchino.
“Ti prego Rachel mi fai un autografo?” disse scherzando Liam.
“Sono troppo brava” dissi mettendomi in posa scherzando.
Tutti ridemmo e io mi sedetti vicino a Nicole.
“Mi devi dire quella cosa” sussurrai.
“Anche tu” rispose.
Ci guardammo e ci alzammo insieme.
“Andiamo a fare un giro” dissi prendendo Nicole per mano e camminando per il bagnasciuga.
“Prima tu” mi disse Nicole.
“Bhè, è successo che quando Harry mi ha sorriso prima mi sono venute le farfalle allo stomaco” scossi la testa.
“Pensi che ti piaccia?”
“Non posso dirlo dopo nemmeno una giornata, però penso di sì” vidi gli occhi di Nicole illuminarsi “ma non sono sicura” precisai.
“Senti, non ti succede una cosa del genere da quando successe quella cosa con Louis”
Un fitta al cuore.
“Preferisco non parlarne” dissi cupa.
Calciai un po della sabbia.
A me un tempo piaceva Louis, se devo essere sincera. Poi cominciò ad uscire con una ragazza, la prima, e ci rinunciai, ma non del tutto. Non lo avevo ancora dimenticato nonostante fosse il mio migliore amico.
“Rach, tu sei troppo complicata! Capisco che ti piaccia ancora un poco, ma non credi sia l’ora di provare a cambiare qualcosa?”
“Forse hai ragione. Ma non sono sicura di quello che provo per Harry. Devo conoscerlo ancora un po” sospirai.
“Rach, ti piace. Altrimenti non ne parleresti così”
Sospirai.
“E tu?” chiesi.
“Ti ricordi Danielle? La fidanzata di Liam? Si sono lasciati!” cominciò a saltellare “e ho scoperto che abbiamo un sacco di cose in comune”
La guardai.
“Sono felicissima per te!” la abbracciai.
Tornammo al falò e poi tornammo tutti insieme a casa.
Mi misi subito a dormire.
Come prima giornata era stata piuttosto divertente.

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Ok, questo capitolo sembra un papiro! D: Scusate per la lunghezza! Comunque grazie ancora per essere arrivati/e fino a qua.
Rigraziamenti speciali a:
-they_aremysmile per aver recensito il primo capitolo
-itsfrancy e fiveguysmakemesmile per aver recensito il capitolo precendente
-fiveguysmakemesmile e Love98 per aver inserito la storia tra le preferite
-itsfrancy, Noe97 e YouKissMe1D per aver inserito la storia tra le seguite
Per chi mi vorrebbe dare pareri ma non ha un account su Efp mi può seguire su twitter @waitingaprince.
Per ora è tutto,
Waitingaprince*

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Capitolo 6
*** Chapter Six. ***

ncinieneQuando mi svegliai non volli aprire gli occhi. Mi rannicchiai e cominciai a pensare a non mi ricordo cosa.
Quando finalmente volli alzarmi erano le sei e mezza.
Caspita, è presto!
Pensai sorpresa.
Di solito mi svegliavo alle dieci quando ero in vacanza.
Decisi di scendere al piano inferiore a fare colazione.
Entrai in cucina lentamente, con gli occhi socchiusi, e vidi Harry che cercava qualcosa nella credenza.
“Buongiorno” dissi con la voce impastata dal sonno.
Lo vidi quasi saltare.
“Ah, Rach! Sei tu! Mi hai fatto prendere un colpo!” disse sorridendo.
BAM
Pensai quando lo vidi sorridere. Già da prima mattina doveva farmi quell’effetto? Non poteva aspettare almeno le dieci?
Scossi la testa.
“Cosa stai cercando?” chiesi stropicciandomi gli occhi con le mani.
“I cerelai, preparavo la colazione” rispose voltandosi e continuando a cercare.
“Sono nella credenza di lato, il latte è nel frigo” indicai sedendomi.
“Come mai ti sei svegliato così presto?” chiesi continuandolo a guardare.
“Dovrei chiederti la stessa cosa” disse facendo una leggera risata. Ah com’era bello quando rideva. “Non riuscivo a dormire. Tu, invece?”
“Mi sono svegliata e per noia sono venuta qui” dissi mettendo il mento sulle mani.
“Tieni” disse porgendomi una tazza di latte e cereali sorridendo “La stavo preparando per te”
Arrossii.
“G.. grazie” balbettai “Ma tu non mangi?”
“Ho già mangiato, non ti preoccupare” sorrise ancora.
Cominciai a mangiare.
“Ci voleva una tazza di cereali” sorrisi ad Harry alzandomi e mettendo la tazza nel lavandino.
Andai in salone per sedermi sul divano e accessi pigramente la televisione su MTV.
Stava per finire Someone like you di Adele quando vidi il titolo della canzone successiva.
Mi venne un colpo.
Corsi velocemente su per le scale richiando anche di inciampare e di cadere mentre Harry mi guardava ridendo.
Entrai in camera mia dove Nicole dormiva beatamente e la scossi forte per le spalle.
“Eh? VAS HAPPENING?” urlò spaventata.
“Calma Nicole! Sono Rach! Tradizione numero uno della settimana di solitudine!” le dissi.
Improvvisamente si svegliò del tutto.
“Non vorrai mica..” non finì la frase.
“Ovvio, è una tradizione!” dissi prendendola per un braccio e trascinandola al piano di sotto.
“Farò una figura di merda colossale con tu-sai-chi e me la legherò al dito per tutta la vita, te lo giuro” urlò disperata.
“Peccato che non ci sia ancora Anne a godersi la scena, e peccato che non abbiamo spazzole” risi.
Arrivammo giusto in tempo per l’attacco della canzone.
“You’re insecure, don’t know what for” Nicole cominciò a cantare dimenticando di poter fare una figuraccia colossale, sorte che sarebbe toccata pure a me.
“You’re turning heads when you walk through the door” continuai io cominciando a saltare sul divano mentre Nicole mi imitava.
Harry cominciò a ridere come un pazzo vedendoci cantare: sembravamo quelle fan pazze che ai concerti urlavano cose del tipo “Sposami” o “Voglio fare l’amore con te” e tutte queste cose qui. E, per ametterlo, una volta al concerto di Bruno Mars lo facemmo.
Avete indovinato: questa era la nostra tradizione.
Nacque in una maniera che ogni persona normale avrebbe ritenuto assurda, peccato che noi non eravamo normali.
I miei genitori, quelli di Nicole e quelli di Anne erano partiti e ci avevano lasciate da sole a casa mia.
Una mattina, come facevo sempre, accesi MTV e a quell’ora c’era sempre MTV PUSH che ci informava su artisti nascenti.
Una mattina di quella settimana accesi la Tv e sentii l’attacco di What Makes You Beautiful.
Louis me ne aveva parlato spesso, perché era il primo singolo del suo gruppo.
Istintivamente io e le mie amiche ci ritrovammo a cantare e saltare per la casa e da quel giorno divenne la nostra prima “tradizione”.
Insomma, mentre Harry rideva a crepapelle noi cantavamo.
“Baby you light up my world like nobody else” cominciammo a saltare e urlare per tutto il salotto. Come ci divertivamo facendo così io e quella ragazza!
Arrivò l’assolo di Harry.
Presi voce, ma non feci in tempo: mi trovai Harry davanti col naso quasi attaccato al mio e persi un colpo al cuore che poi mi cominciò a battere più velocemente del normale.
Feci un piccolo passo indietro paralizzata mentre lui cantava la sua parte con un sorriso splendido sulle labbra.
“C.. cosa?” sussurrai.
Appena Harry finì di cantare avvicinandosi pericolosamente a me, Nicole mi tirò per un braccio lanciandomi uno sguardo mentre continuavamo a cantare.
Quando finì la canzone ci buttammo sul divano.
“Wow” disse Nicole poi si fece pensierosa come se volesse dire una cosa seria “E TU MI HAI SVEGLIATO ALLE SETTE DEL MATTINO FACENDOMI FARE UNA FIGURA DI MERDA COLOSSALE SOLO PER RISPETTARE LA TRADIZIONE NUMERO UNO DELLE GIORNATE SOLITARIE?” urlò tutto d’un fiato.
“Sì” dissi con una faccia innocente dandole un bacio sulla guancia.
“Ti odio ragazza” sussurrò fra I denti.
“Io ti adoro invece” dissi abracciandola mentre lei tentava di liberarsi.
In tutto quello Harry rideva come un folle, penso che stesse quasi piangendo da quanto rideva.
“Smettila tu!” dissi lanciando un’occhiataccia al ragazzo.
“No, sul serio mi fate morire” coninuò a ridere.
“Fanne parole con Louis e gli altri e ti giuro sul fatto che mi chiamo Rachel che non vedrai l’alba del prossimo giorno!” dissi con fare minaccioso.
“Ok, scusami” disse sedendosi di fianco a me sul divano mentre guardavo Nicole.
“Dobbiamo parlare io e te” dissi mimando con le labbra la frase.
Lei annuii.
Mi alzai dal divano facendole segno di seguirmi e uscimmo in giardino.
“Harry.. io.. AAAAAAAAH” urlai disperata guardandola.
“Calmati o ti tiro uno schiaffo” disse minacciosa.
“Ok, ok” respirai profondamente.
“Cosa hai sentito?” chiese Nicole come un dottore che deve diagnosticare una malattia.
“Il cuore ha cominciato a martellarmi e probabilmente sono diventata color peperone” respirai nuovamente “Dio, quanto è bello quel ragazzo!”
“Tesi confermata: sei cotta, ragazza!” disse Nicole soddisfatta.
La guardai come se avesse parlato un alieno o qualcosa di simile.
“Riflettici: cosa sentivi PRIMA” e sottolineò il prima “quando ti trovavi vicino a Louis?”
“La stessa cosa” bisbigliai.
“Come, non ti sento!” disse Nicole mettendo la mano a coppa dietro l’orecchio.
“E va bene, la stessa cosa!” sbottai.
Mi alzai e rientrai mentre Nicole mi seguiva sorridendo.
Ormai si erano fatte le tre e mezza.
“Zayn, andiamo a prendere Anne!” dissi tirandolo per il collo.
“Piano ragazza!” disse ridendo.
Gli mollai il collo.
“Va bene, ma solo perché sei simpatico DIVERSAMENTE DA NIALL CHE NON MI HA VOLUTO CEDERE L’ULTIMO PEZZO DI DOLCE” urlai sentendo il biondo ridere mentre uscivamo di casa.
Mi sedetti sul sedile del passeggero mentre Zayn si metteva al volante.
“Sai guidare questa cosa?” chiesi.
“Non ti preoccupare, non ho ancora fatto incidenti” disse serio.
Risi.
Cominciammo a parlare delle solite cose di cui si può parlare con Zayn: capelli, band, ragazze, band, capelli, capelli, capelli.. ho già detto capelli?
“Certo che sei un truzzo!” scoppiai a ridere.
“Me lo dicono in molti” rise anche lui.
“Senti un pò, ma tu e Rebecca.. state ancora insieme?”
Mi guardò come se venissi da un altro mondo.
“Ma tu non li leggi I giornali?” disse.
“Quando ti vedo in copertina li scarto subito” dissi ironica ridacchiando.
Rise anche lui.
“Bhè, comunque sì” disse facendo una specie di sorriso che però non riuscii a decifrare.
Quando arrivammo alla stazione vidi Anne ferma che fissava un punto indefinito.
Ci fermammo e io scesi di corsa dalla macchina e corsi verso di Anne per abbracciarla mentre Zayn mi seguiva.
“Anne!” dissi tenendola ancora stretta. “Single” sussurrai lentamente.
Ma I suoi occhi ormai erano rivolti da un’altra parte.
“Ma è lui? Sul serio? Mica mi stai prendendo in giro?” sussurrò in preda all'ansia.
“Sì” dissi annuendo.

__________________
Tadaaaaan! Ecco il nuovo capitolo! Spero vi sia piaciuto.
Ringraziamenti a:
-fiveguysmakemesmile e Love98 che hanno inserito la storia tra I preferiti
-fiveguysmakemesmile e Noe97 che hanno recensito il capitolo precedente
-Heyitscaren, itsfancy, Noe97 e Youkissme1D che hanno inserito la storia tra le seguite.
Se volete farmi sapere cosa ne pensate ma non avete un account su questo sito potete seguirmi su twitter @waitingaprince.
Al prossimo capitolo,
Waitingaprince*

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Capitolo 7
*** Chapter Seven. ***

okZayn si avvicinò e io mi staccai dall’abbraccio.
“Anne, lui è Zayn” dissi guardandola per poi spostare lo sguardo su di lui anche se sapevo benissimo che per Anne non c'era bisogno di presentarsi.
“Truzzo, lei è Anne. Starà insieme a noi in vacanza. Non sconvolgerla parlando dei tuoi capelli, grazie!” dissi scherzando.
“Stai zitta Rach” mi disse seccato fissando Anne con gli occhi illuminati porgendole la mano.
Anne ricambiò debolmente la stretta di mano: per poco non si scioglieva.
Non pensavo che i colpi di fulmine fossero così efficaci pensai ridacchiando.
Ci incamminammo verso la macchina.
Io mi sedetti dietro mentre i due piccioncini si misero davanti.
Zayn non la smetteva di parlare della macchina e del fatto che era l’unico a saperla guidare mentre Anne lo guardava adorante.
Un altro argomento per lui molto interessante dopo i capelli era la sua macchina.
“Sei noioso Malik” sbottai.
“Oggi io e Nicole abbiamo rispettato la tradizione numero uno. Abbiamo fatto una figura di merda colossale con Harry che non ha smesso di ridere per un secondo” dissi rivolta ad Anne che mi guardò sbalordita.
“Non ci crederò mai. Voi non state bene! Cioè, siete state fortunate che c’era solo Harry” disse sconvolta.
“Che tradizione?” si intromise Zayn.
“Sapessi” dissi io ridendo insieme ad Anne “la prossima volta la rispetti anche tu” dissi tra le risate alla ragazza che annuì.
Quando arrivammo a casa presentai Anne agli altri e io, Anne e Nicole ci ritirammo in camera.
Mentre l’ultima arrivata disfaceva le valige io le tirai un cuscino.
“Ahia!” disse.
“E’ cotto di te, non ci sono storie!” dissi ridendo mentre Anne diventava color peperone.
“Non scherzare Rach!”
“Mai stata tanto seria” annuii io convinta.
Poi mi voltai verso Nicole.
“Tu invece?”
Arrossì.
“Liam mi prende troppo” disse scuotendo la testa.
Le abbracciai.
“Come siete carine! Voglio essere come voi!” sorrisi.
“Guarda che anche tu hai fatto conquiste” disse Nicole convinta.
“Come scusa?” chiesi piegando di lato la testa, non capendo.
“Harry non faceva altro che chiedere di te, di cosa ti piace e tutte queste cose e Louis lo fissava male” disse.
“Stai scherzando” dissi ridendo.
“No, te lo posso giurare”
La guardai stupita e subito diventai color pomodoro prendendo un cuscino e affondandoci la faccia.
“Tanto a me non piace Harry” balbettai.
“Certo, e gli asini volano!” commentò Anne finendo di svuotare la valigia.
“Ragazze, io non so che fare però” biascicai “insomma Harry è carino, dolce e simpatico ma lo conosco da due giorni e non so quello che provo per lui e per Louis” abbassai lo sguardo.
“A te può ancora piacere un poco Louis, ma non saprai mai quello che provi per Harry se non ti butti” disse Anne “quindi ora ti butti” concluse sorridendo.
“Ha ragione Anne. Non ti puoi rovinare la vita per colpa di Louis. Prova con Harry, se non funziona ci siamo pur sempre noi” disse Nicole sorridente.
“Ragazze vi ho mai detto che vi adoro?” dissi abbracciandole ridendo.
Quando scendemmo al piano di sotto vedemmo che era in corso una sorta di riunione.
“Ragazze!” ci chiamò Niall.
Ci avvicinammo.
“Bene, ora che ci siete anche voi” disse Zayn “il nostro programma di stasera è: andiamo in discoteca!” disse convinto Zayn.
“Spero che siamo comprese nel vostro programma, perché non vi libererete di noi facilmente” disse Nicole ridendo. Vidi Liam sorriderle divertito.
“Bene, allora come cena uno stuzzichino e poi andiamo, ballare a stomaco pieno non è una gran cosa” disse Louis “preparo dei panini” disse avviandosi verso la cucina.
“Ti aiuto io” dissi seguendolo.
Quando finimmo i panini li portammo agli altri.
Zayn ed Anne e Liam e Nicole erano seduti vicini sul divano. Niall e Harry probabilmente erano stati sfrattati e si erano seduti a terra.
“Si vendono panini!” scherzai porgendo un panino ad ognuno di loro e sedendomi poi vicino ad Harry mentre Nicole ed Anne mi lanciarono uno sguardo d’intesa.
Quando finimmo di mangiare io e le ragazze salimmo in camera per prepararci mentre i ragazzi fecero lo stesso.
Chiusi la porta alle mie spalle e le ragazze si guardarono, guardarono me e presero una serie di vestiti.
“Allora che ne pensate di questo?” disse Nicole indicando un vestitino color mare senza darmi il tempo di pensare.
“Con questi tacchi, assolutamente” disse Anne indicando dei tacchi da dieci centimentri neri “te li presto”
“Blu è il colore preferito di Liam” disse saltellando Nicole.
“Invece che ne pensi di questo?” chiese Anne indicando il suo vestito: a fascia color corallo con dei tacchi bianchi e una pochette dello stesso colore delle scarpe.
“Starai una favola!” disse Nicole esaltata mentre Anne sorrideva.
Io intanto mi era seduta a terra davanti all’armadio e non sapevo cosa mettere. Qualunque cosa non mi convinceva.
Le ragazze mi riguardarono.
“Invece per Rach questo vestito a balze nero con tacchi dello stesso colore e una pochette arancione fosfo per dare colore” disse Anne lanciando uno sguardo d’intesa a Nicole.
“Trucco dello stesso colore e una bella collana lunga” confermò Nicole.
Non ebbi il tempo di obbiettare che ero già in bagno a cambiarmi e pronta per essere truccata.
Quando fummo pronte ci guardammo insieme allo specchio.
“Siamo una forza!” esclamai stampando un bacio sulla guancia ad entrambe.
Scendemmo le scale e li trovammo tutti lì, pronti ad attenderci.
Li vidi aprire le bocche all’alria.
“Siete stupende” balbettò qualcuno di cui non riconobbi la voce.
“Grazie” dicemmo in coro.
Prendemmo tre taxi e arrivati alla discoteca entrammo.
Tutti cominciarono a puntare i ragazzi mentre la musica assordante invadeva la mia testa.
“Guarda, quelli sono i One Direction” vedevo mimare con le labbra a qualcuno.
Persi immediatamente Zayn ed Anne che ballarono insieme come Liam e Nicole.
Brave le mie ragazze pensai col sorriso sulle labbra.
“Mi concede questo ballo?” riuscii a sentire prima che Louis mi trascinasse in pista.
Gli altri ballarono, tranne Harry che si fermò al bancone e fissava me e Louis.
Misi le braccia al collo di Louis.
“Non sopporto questa gente che vi indica” gli dissi.
“Siamo venuti qui per divertirci, non per pensare a queste cose” mi disse di rimando.
Continuammo a ballare finché non arrivò Harry alle spalle di Louis.
“Te la rubo per un po” chiese Harry all’altro prendendomi per mano e tirandomi da un’altra parte.
Cominciammo a ballare.
“Salve ragazzi e ragazze! Mi è giunta voce che i One Direction sono qui con noi questa sera. Chen e pensate di un loro pezzo?” disse il dj mettendo What Makes You Beautiful.
Presi per mano Harry e lo trascinai verso Anne e Nicole che stavano con Zayn e Liam.
Ci guardammo e cominciammo a cantare mentre anche i nostri “cavalieri” ci seguivano.
E come quella mattina arrivò la parte solista di Harry che si avvicinò ancora. Mi ritrovai ancora una volta con la fronte contro quella di Harry ad un passo dallo sciogliermi. Si stava avvicinando pericolosamente e io non sapevo cosa fare. Quando le nostre labbra furono distanti nemmeno cinque centimetri qualcuno mi prese e mi tirò per un braccio. Mi venne una fitta al cuore.
“Cosa diamine..” dissi a mezza bocca mentre Louis ballava dopo avermi lasciato.
“Dovresti ringraziarmi” disse soddisfatto.
“Non credo” sussurrai innervosita.
Quando la serata finì tornammo a casa.
Io mi tolsi subito i tacchi e salutai tutti quanti con un bacio sulla guancia per andare a dormire.
Avrei raccontato ad Anne e Nicole tutto il giorno dopo.
_______________
Eccomi di nuovo qui con un altro papiro! Spero che vi sia piaciuto e grazie per essere arrivati fino a qua. Ok, questi capitoli erano una sorta di introduzione. Ora verrà il forte della storia (?), ma non aspettatevi troppo dalla mia mente bacata ùù.
Rigranziamenti a:
-fiveguysmakemesmile, itfrancy, they_aremysmile e Noe97 per aver recensito il capitolo di prima.
-they_aremysmile per aver recensito gli altri capitoli.
-fiveguysmakemesmile e Love98 per aver messo la storia tra le preferite
-YouInspireMe1D, Noe97, itfrancy e Heyitscaren per aver messo la storia tra le seguite.
Un bacio grandissimo anche a tutte/I quelle/I che seguono la fanfic da twitter!
Per chi non avesse un account efp può dirmi cosa pensa della fanfic su twitter @waitingaprince.
Grazie a tutti,
Waitingaprince*

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Capitolo 8
*** Chapter Eight. ***

ihinpPassarono due settimane e a mio parere la situazione stava degenerando.
Stavo letteralmente impazzendo e le ragazze non mi erano molto d’aiuto, ma non era colpa loro. Finalmente Nicole stava con Liam ed Anne con Zayn e, a mio parere, erano le coppie più belle che avessi visto. Vederli mi rendeva davvero felice e mi alleggeriva il cuore.
Io, però, non mi trovavo nelle loro condizioni, anche se lo desideravo più di qualunque altra cosa. Questo perché Harry continuava a comportarsi in maniera dolce nei miei confronti e così faceva anche Louis. Anche se era il mio migliore amico non trovavo giusto parlargli della mia “cotta” per Harry se provavo ancora qualcosa nei suoi confronti.
Un giorno, per rinfrescarmi le idee, decisi di andare a vedere l’alba da sola.
Mi svegliai prestissimo e, senza far rumore, indossai velocemente le prime cose che trovai sulla sedia vicino al mio letto. Scesi quasi correndo tentandi di non far rumore e lasciai un bigliettino in modo che gli altri potessero sapere dove fossi nel caso si fossero svegliati.
Sono andata a vedere l’alba. R.
Quando arrivai in spiaggia aprii una sdraio e mi sedetti verso est aspettando che il sole sorgesse.
In attesa, pensai che Harry era un ragazzo d’oro e che mi piaceva, e non poco, ma che comunque provavo ancora qualcosa per Louis. Poi mi dissi che Louis alla fine mi aveva scaricata e che dovevo cominciare a rivivere quelle emozioni che ormai non provavo da molto tempo.
Appena il sole sorse mi convinsi che mi piaceva Harry e che forse mi sarei buttata, come mi aveva consigliato Anne.
Così mi concentrai completamente sull’alba.
Non l’avevo mai vista e in quel momenti mi sembrò uno spettacolo meraviglioso. Quando il calore cominciò a propagarsi nell’aria provai la stessa sensazione che si prova davanti ad un camino appena acceso che si sta riscaldando e così mi accoccolai sulla sedia a sdraio sorridente.
“Sono arrivato tardi, cavolo!” sentii imprecare da una voce che ormai conoscevo bene: Harry.
“Sarà per un’altra volta” risposi senza voltarmi, continuando a godere del calore che il sole stava emanando.
“Allora sei ancora qui!” disse avvicinandosi alla sedia e facendosi vedere.
BAM
Le farfalle presero a volare nel mio stomaco e non riuscii a parlare.
Mi stava succedendo troppo spesso.
“Com’era l’alba?” chiese interessato.
“Bellissima” sorrisi.
Mai quanto te, però pensai.
“Peccato, me la sono persa” sospirò “ma questo spettacolo è più bello” sorrise.
“Dove scusa?” cominciai a fissare l’acqua e l’orizzonte alla ricerca di qualcosa.
Lui rise. Ah, quanto amavo la sua risata.
“Scema, non è quello che stai pensando tu”
Si avvicinò pericolosamente a me come era successo spesso in quelle due settimane. Di solito c’era qualcuno pronto ad interrompere tutto, però in quel momento no: eravamo io e lui.
“A cosa ti riferisci?” balbettai arrossendo e non capendo.
“A questo” disse poco prima che le nostre labbra si unissero.
Rimasi con gli occhi spalancati mentre le mie labbra si muovevano insieme alle sue.
Poi, lentamente chiusi gli occhi e le mie labbra si schiusero leggermente facendo in modo che le nostre lingue potessero giocare a quello strano gioco che per me era qualcosa di più.
Quando quella magia finì aprii lentamente gli occhi e l’unica cosi che vidi fu il sorriso di Harry.
BAM
Ancora.
Non sapevo cosa dire, ero imbarazzata e volgevo lo sguardo altrove mentre lui, appoggiato sui piedi e piegato in modo da poter essere alla mia altezza, mi guardava sorridente.
“I.. io” tentai di dire troturandomi le mani.
Poggiò l’indice sulle mie labbra.
Un brivido mi percosse tutto il corpo.
“Rach, tu mi piaci” disse infine tranquillo e sorridente.
Il cuore mi si fermò e poi ricominciò a battere troppo veloce. Arrossii e diventti color peperone.
“A.. anche a m.. me piaci” riuscii a malapena a balbettare tutto d'un fiato dopo essermi torturata le mani.
Lo vidi sorridere. Un giorno glielo avrei vietato così non mi sarebbero venute tutte quelle farfalle allo stomaco.
Mi fece alzare e mi prese per mano mentre camminavamo verso casa.
“Cosa diremo agli altri?” dissi guardando fisso a terra.
“Quello che vuoi”
“Tecnicamente noi non stiamo insieme, potremmo non parlarne e aspettare un poco” ero molto incerta sul da farsi. Avevo paura della reazione di Louis, di quella delle ragazze e di quella degli altri ragazzi.
Appena finii di parlare Harry si fermò davanti a me e si inginocchiò.
“Rachel Davies, vuoi essere la mia ragazza?” disse in tono solenne ma allo stesso tempo ironico.
Lo fissai con gli occhi spalancati e mi abbassai per fissarlo negli occhi.
Gli diedi un bacio a stampo.
“Lo prendo per un sì” disse sorridente, alzandosi e prendendomi ancora per mano.
Quando tornammo a casa fu tutto tranquillo: erano tutti svegli.
“ANNE, NICOLE!” urlai raggiungendole in salone. Ovviamente stavano con Zayn e Liam a parlare sorridendo.
“Scusatemi ragazzi, ma è una cosa super importante e devo commettere un furto” dissi tirando le mie amiche mentre i ragazzi facevano un’espressione falsamente arrabbiata.
Le trascinai in camera nostra.
“Ok ragazze, non so da dove cominciare” cominciai torturandomi le mani.
Si fissarono intensamente per dieci secondi.
“TU ED HARRY VI SIETE BACIATI?” urlarono.
Mi buttai su di loro per farle stare zitte.
“IDIOTE! Deve essere un segreto, Louis non lo deve assolutamente sapere!” dissi agitando le mani.
“E perché?” chiese Nicole mentre tentava di smuovermi di dosso.
“Perché no! Insomma, non gli ho neanche accennato quello che provo per Harry. Ho il terrore della sua reazione” le fissai “promettete di non dirlo nè a Louis nè agli altri ragazzi”
Annuirono semplicemente e le abbracciai.
Quando scendemmo al piano di sotto i ragazzi avevano preparato una colezione fantastica.
“Wow” esclamai saltellando verso il tavolo e prendendo posto “vi siete dati da fare, ottimo lavoro! Guadagnate tutti 10 punti!” dissi scherzando e addentando un cornetto.
"Dieci punti a Corvonero!" esultò Niall battendo il cinque a Liam.
Scoppiammo tutti a ridere.
“Mi fa molto piacere che ti piaccia” disse Louis venendomi vicino e dandomi un bacio sulla guancia.
Vidi Harry irriggidirsi così tentai di scostarmi da Louis senza darlo troppo a vedere.
La giornata passò velocemente e per quella sera decidemmo di restare a casa a vedere un bel film e di andare a dormire presto.
Vedemmo “Rapunzel”. Non ci andava di vedere un film serio o un film horror e pensammo che un film d’animazione sarebbe stata un’ottima scelta.
Io ero seduta a terra vicino ad Harry e tenevo la testa poggiata sulla sua spalla.
Lui mi teneva la mano e sorrideva.
Fu una bella serata, anche se non fu così emozionante.
Dopo il film ci ritirammo nelle nostre stanze e io mi addormentai quasi subito.
La mattina dopo mi svegliai presto. In quel periodo succedeva sempre ed era un po’ fastidioso.
Scesi velocemente al piano di sotto e vidi in cucina Louis che stava fissando qualcosa sul tavolo.
“Buongiorno!” dissi correndo e dandogli un bacio sulla guancia.
Lui non rispose.
“Ehi, che succede?” chiesi preoccupata.
“Dimmelo tu” disse passandomi il giornale che stava fissando.
Cavolo.

_____________
Zan zan! La storia si fa emozionante (?) Spero vi sia piaciuto questo capitolo spero di poter aggiornare ancora e presto!
Ringraziamenti a:
-itsfrancy e Heyitscaren per aver recensito.
-Blanc1D, fiveguysmakemesmile, HazzasHaribo, la_lla e Love98 per aver messo la storia nei preferiti.
-Heyitscaren, itsfrancy, itsmilitoswife, Noe97, SleepMore_ e YouInspireMe1D per aver inserito la storia tra le seguite.
-Tutti/e quelli/e che mi seguono da twitter.
SIETE VERAMENTE FANTASTICI! <3
Inserite un commento qua sotto e non là sopra (?) [cit.]
Grazie a tutti,
Waitingaprince*

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Capitolo 9
*** Chapter Nine. ***

njdsnjnsQuello che Louis mi stava facendo vedere era un giornale.
E in copertina io ed Harry sulla spiaggia la mattina precedente intenti a baciarci.
Fissai sconcertata la copertina di quel giornale non sapendo cosa dire.
Ma un po’ di privacy non si può avere qui? Pensai irritata.
“T.. ti devo dire una cosa” dissi titubante.
“L’avevo notato” era piuttosto irritato.
“A me piace Harry. A lui piaccio. Ecco tutto” dissi sussurrando per paura della sua reazione.
“E quando me lo avresti detto?” cominciò quasi ad arrabbiarsi.
“Quando tu mi avresti detto di Clare” sibilai a denti stretti in tutta risposta.
La sua espressione divenne stupita e poi ancora più arrabbiata di prima.
“Non sono cose che ti riguardano Rach!” quasi urlò.
“Ah, sì? Allora non ti riguardiamo nemmeno io e Harry” dissi arrabbiata.
Lui si zittì immediatamente e se ne andò uscendo di casa.
Continuai a guardare il giornale.
Deve bruciare.
E così lo buttai nel cestino.
Perché si deve arrabbiare con me? Decido io quello che voglio fare, gli ho solo reso pan per focaccia.
Mi stesi sul divano tendando di pensare.
Mi chiedevo perché ogni cosa che facevo non andava bene a qualcuno. Non riuscivo a fare nulla come volevo.
Venni distratta dai miei pensieri quando qualcuno mi mise le mani sugli occhi e mi diede un bacio sulla guancia.
Mi illuminai e tutte le mie preoccupazione sparirono.
“Harry!” dissi prendendogli le mani e tirandolo giù.
Gli diedi un bacio e lo invitai a sedersi vicino a me e così fece.
Appoggiai la testa al suo petto.
“Buongiorno” mi disse dolcemente giocando con i miei capelli.
“Buongiorno” gli sorrisi.
Rimanemmo così per qualche minuto.
“Ho litigato con Louis” dissi infine.
“Perché?” sospirò.
“Perché su un giornale c’era una nostra foto in copertina” dissi.
“Non ti dispiace aver litigato con lui?” chiese preoccupato.
“Un poco” sospirai “tu restami vicino però”
“Sempre” rispose dandomi un bacio a stampo.
“Eccoli i due piccioncini” commentarono Anne e Nicole seguite dagli sguardi stupiti degli altri ragazzi.
Io arrossii immediatamente.
“Ragazzo, ce ne hai messo di tempo” commentò Zayn ridendo e stampando un bacio ad Anne.
Guardai Harry e sorrisi.
“Louis?” disse Niall.
“Abbiamo litigato” commentai.
“Ha saputo eh?” chiese Nicole mentre dava un bacio sulla guancia a Liam.
Annuii semplicemente.
Il resto della giornata passò tranquillamente anche se Louis non tornò prima dell’ora di cena.
Per quella sera decidemmo di andare in discoteca.
Io ed Harry ballammo tutto il tempo insieme mentre qualche ragazza ci additava.
Vidi Louis ballare con una ragazza e la cosa mi irritava parecchio ma non lo diedi troppo a vedere.
Il giorno dopo decidemmo di andare a mare.
Raggiunta la spiaggia aprimmo gli ombrelloni e le sdraio e sistemammo le nostre cose.
Io, Nicole ed Anne ci buttammo contemporaneamente in acqua cantando il ritornello di What Makes You Beautiful come delle idiote e, infatti, i ragazzi risero a crepapelle tranne Louis.
Quando si buttarono in acqua ingaggiammo tutti una guerra schizzandoci e affondandoci a vicenda.
Ad un certo punto Harry mi si buttò addosso a peso morto.
Mi baciò sotto l’acqua, un casto bacio a stampo che mi fece volare le farfalle nello stomaco.
Risalii in superficie e mi misi sulle spalle di Harry dandogli un bacio sulla guancia.
“Trotta a riva cavallo” ordinai.
“Agli ordini, mia regina!” disse portandomi in spalle fino a riva dove mi lasciò scendere.
Presi il telo e lo avvolsi intorno al suo corpo per poi stringermi a lui.
Tornando a casa Harry mi teneva per mano ed io ero rossa come un pomodoro.
“Cosa facciamo questa sera?” chiese Niall.
“Andiamo al karaoke?” chiese Liam.
“Ma con voi è ingiusto, perderemo sicuramente!” protestò Anne mettendo il broncio.
“Io penso che possa essere divertente, invece” dissi.
“Allora chi è a favore del karaoke?” disse Harry.
Tutti alzarono la mano tranne Anne e Louis, che era intento a messaggiare e non ci stava ascoltando.
“Bene, allora si va al karaoke” disse Liam soddisfatto.
Per quella sera mi vestii in maniera semplice: un magliettone largo monospalla grigio, un pantaloncino corto e un paio di sandali grigi.
Ci sedemmo tutti in salone per una sorta di “riunione”.
“Allora, a quale karaoke andiamo?”
“Quello vicino al pub dell’altra sera?”
“No, è brutto! Andiamo a quello vicino al ristorante giapponese, così magari dopo andiamo a mangiare là!” proposi mentre gli occhi di Nicole si illuminavano: lei amava il giapponese.
Ottenni il consenso generale.
“Aspettate, viene anche Dianne. Dobbiamo aspettarla al cancello della baia” disse Louis mentre stavamo uscendo.
“Chi è Dianne?” chiese Niall mentre io ero intenta a chiudere la porta.
“Una ragazza che ho conosciuto la settimana scorsa in spiaggia con cui sto uscendo. Quella con cui ho ballato ieri sera” mi guardò con un sorriso bastardo.
Tirai le chiavi dalla porta con un colpo secco improvviso.
“Vai a quell paese Tomlinson” sussurrai avviandomi velocemente verso il cancello della baia mentre Nicole ed Anne mi seguivano di corsa.
“Fermati Rach” dissero.
Non le ascoltai.
Quella notizia era peggio di un colpo allo stomaco. Aveva fatto così anche quando mi voleva dire di Clare. Eravamo al liceo. Mi mise un bigliettino nell’armadietto.
Ti devo parlare urgentemente. Vieni alle 14.00 in cortile. L.
Appena arrivai nel cortile lo vidi pomiciare con una ragazza e solo dopo una settimana scoprii che si chiamava Clare.
Stavo provando la stessa sensazione.
Mi sentiva tradita, anche se me lo meritavo perché non gli avevo detto di Harry.
“Rach fermati!” dissero ancora le mie amiche con i ragazzi dietro di loro.
Mi bloccai sul posto.
La storia di Louis però era iniziata prima della mia con Harry.
“Allora, dobbiamo far aspettare Dianne tutto questo tempo? Muovetevi!” cominciai ancora a camminare e arrivai al al cancello dove c’era una ragazza alta, coi capelli castani e gli occhi verdi. Stava guardando verso Louis tutta sorridente.
“Tu devi essere Dianne. Io sono Rachel, amica di Louis” dissi frettolosamente. Le diedi le spalle e mi rivolsi agli altri.
“Muoviamoci!” urlai per farmi sentire.
“Siamo frettolosi oggi!” disse Harry raggiungendomi e prendendomi per mano.
“Sono nervosa” risposi sibilando.
Arrivati al karaoke ci diedero una sala. Ogni canzone veniva pagata una sterlina.
Ci sedemmo e tentammo di decidere chi doveva cantare prima.
“Ragazze” esordii guardando Anne e Nicole “vi va di iniziare col nostro cavallo di battaglia?”
“What Makes You Beautiful?” chiese Zayn.
“Sbagliato!” disse Anne “Billionaire!”
Ci alzammo e cominciammo a cantare.
Gli altri si unirono a noi piano piano.
Quando finimmo ci demmo il cinque.
“Rach canta Count On Me!” esclamò Niall.
“Perché non la fate cantare a Louis?” chiesi stizzita “io canto un’altra canzone oggi”
Misi la sterlina e scelsi la canzone.
Le note di “Gives You Hell” risuonarono nell’aria.
Fissai Louis sperando che capisse e cominciai a cantare.
“And truth be told I miss you, and truth be told I’m lying!”
Finì la mia canzone.
“Ora canto io” esordì Louis.
Inserì la sterlina e cominciò a cantare una canzone a me troppo nota.
“No we can’t make up our minds cause when we think we’ve got it right”
Mentre tutti i ragazzi cantavano io stavo per scoppiare.
Mi stava dicendo che non gli importava perché avremmo fatto pace come tutte le volte.
“Vaffanculo Tomlinson” dissi quandò terminò.
“Non alzare la voce con il mio ragazzo” disse Dianne sulla difensiva.
“Pfui! Faccio quello che voglio cara” dissi ridendo, non mi facevo mettere i piedi in testa dalla prima che passava.
Quando la nostra serata finì tornammo a casa.
“Non trattare così Dianne” mi disse Louis.
“Tomlinson, mi fai diventare ripetitiva” dissi entrando in casa.
“Io vado a dormire” dissi salendo le scale e entrando in camera mia.
“Ma che le è preso?” sentii Louis chiedere a qualcuno.

____________
Eccomi ancora qui! Che ne pensate? Spero vi piaccia, fatemi sapere! Chiedo scusa per eventuali errori D:
Ringraziamenti speciali a:
-Blanc1D, fiveguysmakemesmile, HazzasHaribo, kidrew, la_lla e Love98 per aver inserito la storia tra le preferite.
-Heyitscaren, itsfrancy, itsmilitoswife, kidrew, Noe97, SleepMore_, YouInspireMe1D e _FraCarri_ per aver inserito la storia tra le seguite.
-fiveguysmakemesmile, they_aremysmile e itsfrancy per aver recensito.
-Tutti quelli/e che mi seguono da twitter.
Se non avete efp potete dirmi cosa ne pensate su twitter @waitingaprince.
Inserite un commento qua sotto e non là sopra (?) [cit.]
Un saluto a tutti, California, e al prossimo capitolo (?)
Waitingaprince*

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Capitolo 10
*** Chapter Ten. ***

nfiownifMi sentivo male. Vedevo Dianne nelle braccia di Louis, dove volevo esserci io e ad ogni loro segno di affetto tremavo, inorridita e invidiosa.
Non volevo ammettere di voler essere al posto di Dianne.
Sto con Harry, sto con Harry. Non facevo altro che ripetermi ogni giorno.
E ogni giorno il nostro rapporto si deteriorava sempre di più.
Tutto da quando Dianne era entrata nella mia, nella nostra vita.
Notavo che Harry non provava più l’amore che provava pochi giorni prima di conoscere Dianne e la guardava come avrebbe dovuto guardare me.
Era tutto uno schifo.
E tutto questo era successo solo due settimane dopo l’arrivo di Dianne.
Orma viveva in casa nostra.
Ogni tanto guardava con uno sguardo malizioso Harry.
“Il tuo ragazzo è l’idiota là” le dicevo indicando Louis.
Lei si girava stizzita come se le avessi detto che era una troia, ma lo era e nessuno riusciva a non ammetterlo.
Quando vedeva che io, Anne e Nicole cantavamo le canzoni dei ragazzi ci faceva un discorso lunghissimo sul fatto che eravamo ridicole a cantare le loro canzoni davanti al gruppo e noi puntualmente le ridevamo in faccia.
Non era in simpatia a nessuno, nemmeno a Louis secondo me.
Lui stava con lei tanto per dire di avere una ragazza., era palese.
Erano passate altre due settimane e quella ragazza mi stava rovinando la vita.
Il mio rapporto con Louis non si era aggiustato, per niente.
Ero mezza stesa sul divano.
Pioveva quel giorno quindi tutti rimanemmo in casa e ovviamente Dianne si accampò da noi, come se facesse altro nella vita.
Stavo pensando a me e a Harry. In quel momento lui stava guardando Dianne con occhi sognanti, tutti l’avevano notato.
Niall gli lanciava qualche occhiata e gli faceva segno di smetterla notando che mi stavo alterando, ma non la smetteva.
Magari non sta guardando lei. Tentavo di illudermi, ma non ci riuscivo.
Mi alzai per prendere un bicchiere d’acqua e mi avviai verso la cucina.
Mi scontrai con Louis che mi abbracciò goffamente per poi staccarsi e andarsene borbottando.
Rimasi lì ferma.
Il cuore mi stava battendo troppo velocemente ed ero diventata color peperone.
Un brivido mi percorse la schiena.
Sto con Harry.
Aprii il frigo e presi la bottiglia d’acqua.
Sto con Harry.
Versai tremante l’acqua.
Sto con Harry, ma mi manca Louis.
Presi il bicchiere in mano.
Sto con Harry, ma mi manca Louis. Io sono inamorata di Louis.
Scossi violentemente la testa e bevvi un sorso.
Sto con Harry, ma mi manca Louis. Io sono innamorata di Louis, davvero davvero.
Posai con un botto il bicchiere.
Sto con Harry, sto con Harry e basta.
Cominciai un dialogo con me stessa.
No, ragazza. A te piace Louis dal primo anno di liceo, da quando si scontrò con te e ti chiese scusa e scopriste di dover fare il corso di biologia insieme, non prendere in giro me.
No, io sto con Harry.
Hai visto Harry come guarda Dianne eh?
Sì.
Ecco, capiscimi allora. Ora guarda Louis.
Mi sporsi la cucina per giardarlo, ma mi ritirai subito perché ero arrossita vedendolo sorridere per una battuta di Zayn.
Visto che effetto ti fa? Ora guarda Harry.
Guardai Harry. Fissava Dianne, sembre con lo stesso sorriso ebete che doveva fare quando guardava me, non lei.
Rabbia e dolore. Harry ti fa questo, te lo dico io. Louis invece? Ti rende felice. Sappiamo entrambe che ti manca da morire, non negare. Ti manca essere abbracciata da lui, ti manca il sorriso speciale che faceva solo a te, ti mancano le battute che non fanno ridere, ti manca cantare con lui. Ti manca sentire il tuo cuore battere velocemente vedendolo, ragazza.
Mi spiattellavo da sola la verità in faccia.
Sentivo come se qualcuno mi avesse dato un pugno allo stomaco.
Cominciai a tremare trattenendo i singhiozzi che si stavano facendo rumorosi.
Chiusi velocemente la porta della cucina incontrando lo sguardo di Niall per un centesimo di secondo. Abbasai velocemente la testa e chiusi la porta.
Nello stesso istante in cui la chiusi scoppiai in un pianto silenzioso.
Sì, ok. Louis mi manca. Lo amo e odio vederlo nelle braccia di un’altra che fa il filo al MIO ragazzo. Lui si merita di meglio, una molto meglio di me e di Dianne.
Ma stai zitta ragazza disse la mia coscienza Chi è che c’è sempre stata per lui? Che lo ha fatto diventare famoso? Chi? Chi lo merita più di tutti.
Continuavo a piangere, seduta sul pavimento della cucina, con la testa fra le mani.
La porta si aprì imporvvisamente e io saltai.
Alzai lo sguardo: Niall.
Mi guardò quasi spaventato.
“Rach, che è successo? Ti sei fatta male?”
Annuii.
“Cosa? Dove?” era preoccupato sul serio.
Indicai il cuore.
“Mi fa male, batte troppo forte” feci una specie di smorfia che doveva sembrare ad un sorriso falsissimo e ricominciai a piangere.
Lui mi abbracciò semplicemente.
Ho gia detto che andava tutto uno schifo?

____________
Ok, questa è la cosa più depressiva che io abbia mai scritto, penso D:
Ora non trucidatemi nè niente perché altrimenti non posso continuare e rendere tutto più amorevole (?)
Scusate per gli errori, se ci sono, ma ho il correttore in inglese e anche se rileggo a volte non me ne accorgo D:
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Se sì, fatemelo sapere con una recensione e rendetemi una persona felice (?) ùù
A parte questo, volevo ringraziare:
-itsfrancy, LadyNick, Ciovanna, they_aremysmile, fiveguysmakemesmile, Noe97 per aver recensito il capitolo precedente.
-_MysoulisonFire per aver recensito il primo capitolo.
-Blanc1D, Ciovanna, fiveguysmakemesmile, Giiu_1D_Styles, kidrew, LadyNick, la_lla, Love98 per aver inserito la storia nei preferiti.
-_MysoulisinFire per aver inserito la storia tra le ricordate.
-Heyitscaren, itsapancake, itsfrancy, itsmilitoswife, kidrew, Noe97, quinn_, SleepMore_, YouInspireMe1D, _FraCarri_ per aver inserito la storia nelle seguite.
-Tutti e tutte quelli e quelle che mi seguono da twitter.
Gente, ogni volta che posto aumentate, mi fate commuovere :’)
Grazie di tutto, sul serio.
Se non avete efp potete seguirmi su twitter @waitingaprince.
Per ora è tutto, un bacione alla mamma, California, e al prossimo capitolo (?)
Waitingaprince*

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Capitolo 11
*** Chapter Eleven. ***

jcwidFu difficile spiegare a Niall quello che stava succedendo.
Quando finii di spiegare lui fu molto chiaro, però.
“Devi parlare con Harry. Poi penserai a Louis” disse annuendo.
Io lo abbracciai.
“Grazie” sorrisi.
Dopo aver spiegato tutta la situazione anche a Nicole ed Anne mi sentii più sollevata.
“Non riesco a credere che ti piaccia ancora Louis, nonostante tutto” disse Anne scuotendo la testa e sorridendo.
“E’ amore” feci spallucce ridendo.
Ora veniva la parte difficile: parlare con Harry.
Ci vollero un paio di giorni per convincermi.
“Ti devo parlare” dissi abbasando la testa, mentre eravamo soli.
“Anche io” disse lui.
Rimasi stupita.
“Io non so come dirtelo” mi grattai la testa.
“Allora è meglio che inizi io” disse lui con un sorriso amaro.
Io annuii.
“Io” prese un grande respiro “Dianne mi ha baciato e bhè” fece un sorriso idiota “non l’ho respinta, ecco” sospirò.
“Nel senso che ti piace?” ero quasi speranzosa.
“Sì” ammise col capo basso.
Quasi mi venne da ridere.
“Oh, stavo giusto per dirti che, bhè, sono innamorata di Louis” ammisi a cuor leggero.
Mi guardò stupito.
“Quindi, non sei arrabbiata?”
“Sì, quella non si può permettere di fare le corna a Louis, se la vedrà con me” sorrisi beffarda.
Feci per voltarmi e andare via, ma lo abbracciai.
“Grazie di tutto Harry, grazie per questo periodo meraviglioso. Ti voglio bene, ci sarò sempre per te” sorrisi.
Lui mi strinse un po.
“Grazie a te” mi sussurrò all’orecchio.
Mi staccai dall’abbraccio e me ne andai. Sorridevo. Era un sorriso malinconico.
Raccontai tutto a Anne, Nicole e Niall. Rimasero stupiti.
“Lo sapevo che era una troia” commentò Nicole contrariata.
“Però ora potrai parlare con Louis serenamente” disse Niall annuendo convinto.
Il resto della giornata passò tranquillamente.
Il giorno dopo piovve così rimanemmo in casa e ancora una volta Dianne si accampò da noi.
“Volete un gelato?” chiese dalla cucina aprendo il frigo e la credenza.
Faceva come se fosse casa sua, ormai, e io mi annoiavo di discutere con una senza cervello.
“Sì” rispose Louis per tutti, piuttosto annoiato.
Sentivo il suo sguardo addosso.
Dianne tornò da noi con in mano una vaschetta di gelato e delle coppette.
Tornò in cucina e portò dei cucchiaini per tutti, pogiandoli sul tavolo.
Liam li vide. Cominciò a tremare e strinse forte la mano di Nicole.
Lei fissò i cucchiai e poi Dianne, poi di nuovo i cucchiai.
Tutti gli altri fissavano Dianne in cagnesco, vedendo le condizioni del povero Liam.
“Che ho fatto?” chiese come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Lì Nicole non ci vide più.
Scese giù dal divano e quasi le saltò addosso. Io e Anne la bloccammo in tempo.
“Io la uccido, le strappo tutti i capelli a quasta idiota” sussurrò Nicole.
“Ora porta Liam di là, prendete una forchetta un cono e poi tornate quando io ho finito di urlare ok?” dissi a Nicole.
Lei guardò Liam con una dolcezza che quasi mi fece sciogliere, lo prese per mano, gli stampò un bacio sulla guancia e lo portò in cucina.
Quando superarono la porta della cucina presi fiato e respirai profondamente chiudendo gli occhi.
“Si può sapere cosa ho fatto?” disse Dianne scocciata.
Aprii di scatto gli occhi, furiosa.
“Senti un po’, grande testa di cazzo che non sei altro” iniziai a urlare rabbiosa mentre Niall mi guardava più preoccupato degli altri. “come minchia può essere che il tuo cervellino di gallina munito di un solo neurone comprato al supermercato in saldo possa averti fatto fare la stronzata di portare qui, in questo salone, dove c’era Liam fino a dieci secondi fa, dei cucchiai? Come? Perfino i sassi sanno che Liam ha una strana fobia per i cucchiai e che nemmeno li può vedere! Oh, ma i sassi sono più intelligenti di te, giustamente, perché tu sei una grande testa di cazzo, ecco cosa sei!”
Era rimasta paralizzata fissandomi sconvolta.
“Non urlare contro la mia ragazza” sussurrò Louis tanto piano da non farsi sentire, ma per sua sfortuna lo sentii e mi girai verso di lui.
“La tua ragazza? La TUA ragazza?” scoppiai in una risata guardando prima Harry e poi Louis. “Lei” dissi indicando Dianne alle mie spalle “è quella che ha fatto lasciere me e il MIO ragazzo, perché l’ha baciato” continuai a ridere come un’idiota.
Tutti mi guardarono sconvolti, tranne Anne e Niall che sotto sotto se l’aspettavano una mia rivelazione così “plateale”. Infatti nessuno tranne loro due e Nicole sapeva che io ed Harry ci eravamo lasciati. Fu come una rivelazione shock.
Mi voltai verso Dianne.
“Ops” feci il labbruccio “scusami, non volevo. Sul serio!” scoppiai ancora a ridere.
“No, sul serio. Ci provo ad essere seria, ma non ci riesco!” continuai a ridere e mi sedetti vicino a Niall.
Liam e Nicole tornarono e Nicole mi guardò trionfante.
“Per quanto mi riguarda, io ora vado di sopra, mi cambio e vado a fare un giro” osservai fuori dalla finestra “ha anche smesso di piovere” notai sorridendo, alzandomi dal divano e salendo le scale.
Mi misi una felpona chiusa larga e i pantaloncini corti con un paio di converse.
Mentre mi lavavo sentivo movimenti provenire dal piano inferiore.
Uscii dalla stanza e entrai in salone.
Tutti si bloccarono.
“Avete visto un alieno?” dissi accigliata. “Comunque io esco, ci si vede questa sera”
Mi chiusi la porta alle spalle.
“Aspetta” urlò qualcuno mentre io stavo camminando per il vialetto di casa.
Mi girai e vidi Niall corrermi dietro mentre si metteva goffamente il cappotto.
“Ehi” sorrisi.
“Sei stata grande!” urlò.
“Ho detto la verità” cominciai a ridere.
“Se non sapessi che sei una ragazza, probabilmente ti direi che sei un uomo!” mi mise il braccio attorno alle spalle.
“Perché?” lo guardai accigliata.
“Perché hai le palle, ragazza”
Scoppiammo a ridere insieme.
Bhè, ora non andata proprio tutto uno schifo.
________
Eccomi qui! Vi piace questo capitolo? Spero di sì e fatemelo sapere con una piccola recensione dai! Mi scuso per gli errori, se ci sono.
In qualunque caso vi volevo dire che questo sarebbe come un capitolo di “passaggio”, come disse Ligabue “il meglio deve ancora venire” ùù
Grazie ancora per aver letto fino a qui e spero che continuate a seguire questa fanfic.
Ringraziamenti speciali a:
-_MysoulinFire, itsfrancy, SleepMore_ e they_aremysmile per aver recensito il capitolo precedente.
-Blanc1D, Ciovanna, fiveguysmakemesmile, Giiu_1D_Styles, kidrew, la_lla, Love98 e Raffy_HS per aver inserito la storia fra le preferite.
-_MysoulinFire per aver inserito la storia fra le ricordate.
-chococami, Heyitscaren, itsapancake, itsfrancy, itsmilitoswife, kidrew, Noe97, quinn_, SleepMore_, xParadise, YouInspireMe1D, _FraCarri_, _MysoulinFire e _Sheloveshiseyes per aver inserito la storia tra le seguite.
Grazie mille a tutti, che ogni volt ache posto aumentate. Mi fate commuovere, sul serio!
Se non siete iscritti a efp potete dirmi cosa ne pensate su twitter @waitingaprince.
Un saluto grandissimissimo e tante carote (?),
Waitingaprince*

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Capitolo 12
*** Chapter Twelve. ***

ubidiwvIo e Niall girammo parecchio per Brighton e andammo al centro commerciale. Comprammo tantissime cose e ci facemmo qualche foto idiota nelle cabine per le foto.
Un gruppo di fan ci riconobbe.
“CAVOLO, SEI NIALL HORAN” dissero insieme.
Lui sorrise e basta, uno di quei sorrisi che ti fanno svenire sul colpo.
“E tu sei la fidanzata di Harry” mi riconobbero.
“Ci siamo lasciati” feci spallucce.
“Davvero? Mi dispiace” disse una.
“Non dire scemenze, a voi fan non piacciono le ragazze dei vostri idoli. Ve lo dico da Directioner convinta” scoppiai a ridere “Diciamo che io ed Harry non siamo fatti per stare insieme” commentai.
Niall, intanto, firmò qualche autografo e si fece qualche foto con quelle ragazze.
“Tu sei la migliore amica di Louis, vero?” chiese una avvicinandosi timidamente.
“Lo ero, prima che litigassimo” sospirai “Però, ti dirò un segreto. Louis, per me, è più di un amico” sussurrai.
Lei mi guardò comprensiva, come se sapesse cosa si prova.
“Io adoro Louis. Il suo sorriso, il suo carattere, i suoi modi di fare, la sua voce. Sei fortunata a conoscerlo. Spero che vi mettiate insieme, stareste bene” disse lei infine.
“Sei gentile. La prima ragazza che non mi indica o guarda male sapendo che sono la migliore amica di quella carota” sorrisi, ero felice, e lei mi sorrise di rimando.
“Senti, potresti dare questa lettera ai ragazzi? Ci tengo veramente molto e mi faresti veramente felice” mi chiese ancora la ragazza, timidamente.
“Certamente! Se non la leggono tiro i capelli ad ognuno di loro” scoppiammo a ridere prendendo la lettera e mettendola in borsa.
Quando Niall finì tornammo a casa.
"C'è posta per una band nota come One Direction" urlai "se non leggete questa lettera ho promesso che vi tirerò uno ad uno i capelli" risi lasciando la lettera sul tavolo mentre Harry stava arrivando per aprirla.
Nicole ed Anne si fiondarono su di me.
“Tu non sai cosa è successo!” esclamarono con aria sconvolta.
“Sparate!” dissi.
Mi trascinarono in camera e ovviamente Niall ci seguì.
“Styles e Tomlinson hanno fatto pace!” disse Anne.
“Davvero?” ero la persona più felice sulla faccia della terra.
“Ma devi sentire questa!” disse Nicole gesticolando. “Prima si sono urlati addosso e poi Louis si è calmato e ha detto <scusami, sono solo nervoso. Grazie per avermi fatto aprire gli occhi. Rachel mi mancava ed ero invidioso di te e di tutto il tempo che passavi con lei> poi si sono abbracciati e ora sembra che non sia successo nulla”
“E’ un miracolo!” esclamò Niall.
Il mio cuore si era fermato.
Rachel mi mancava ed ero invidioso di te e di tutto il tempo che passavi con lei. Quella frase rimbombava nella mia testa.
“Terra chiama Rachel, terra chiama Rachel!” disse Anne sventolando una mano davanti alla mia faccia.
“Io mancavo a Louis” ripetei incredula “sul serio ha detto questo?” sussurrai.
“Sì, ed era anche serio” affermò Anne.
“Oh mio dio” dissi stenendomi a terra.
Dopo quella giornata, non so come, la mia vita tornò a com’era all’inizio dell’estate: tranquilla.
Ormai io e Louis parlavamo normalmente e ridevamo come era nostro solito fare, con un’unica differenza: non lo chiamavo più “migliore amico”. Non me la sentivo di farlo, per me lui era di più di quello che poteva essere un migliore amico. Non lo era perché ogni volta che lo vedevo mi batteva il cuore, mi veniva da sorridere e avevo voglia di abbracciarlo e di dirgli “sei solo mio”.
In una settimana massimo, tutto tornò come prima e la nostra vita scorreva felice. Harry ora stava con Dianne e, anche se continuavo a non sopportarla, mi stava meno antipatica.
Tornammo a casa dopo una bellissima giornata di mare.
Tutti andarono a farsi una doccia tranne me, Niall ed Anne perché tutti i bagni erano occupati.
Drin Drin
Squillò in cellulare e lessi il nome: Mamma.
Feci un cenno agli altri ed uscii per rispondere.
“Mamma! E’ da tanto che non ci sentiamo! A cosa devo questa tua chiamata?”
“Nemmeno un <come stai?> a tua madre, vero?”
Risi.
“Ok, come va?”
“Tutto bene. Ti piace la casa di Brighton?”
“E’ stupenda, eccezionale e ovviamente fantastica” sorrisi.
“Lo so, ho un ottimo gusto in fatto di case" si pavoneggiò "Penso che anche a te vada bene, comunque. Ho letto su qualche giornale che hai fatto conquiste”
“Mamma sei arretrata, ci siamo lasciati”
“Ah, meglio così. Tu devi stare con Louis” sbuffò.
Scoppiai a ridere: quella donna mi capiva sempre al volo.
“Si spera che ricambi”
“Lo farà, altrimenti gli tiro qualcosa in testa”
Continuai a ridere, avevo la madre migliore del mondo.
“Mamma, ma ora parliamo di altro. Papà dov’è?”
“E’ a Berlino per una conferenza”
“Gli dirò di portarmi qualcosa. E tu invece? Chi ospiti oggi? Sparami uno dei tuoi nomi” dissi scherzando.
Dovete sapere che mia madre era una famosa conduttrice televisiva: Sara McDone.
“Oggi abbiamo un canadese..”
“CORY?” urlai anticipandola.
“Mi dispiace deluderti, ma no. Monteith sarà qui il mese prossimo. Ovviamente ti manderò dei pass per te e le tue amiche, verrà con il Glee Cast e penso ci saranno anche Lea Michele e Mark Salling. Il mio canadese fa il cantante ed è 12 anni più giovane, penso”
“Non dirmi che è..”
“Justin Bieber” mi anticipò mia madre soddisfatta.
“Il cantante preferito di Niall ed Anne!” dissi sottovoce.
“Chi è Niall?”
“Uno dei ragazzi” dissi frettolosamente “E dimmi, Bieber è disponibile? Può parlare un attimo?”
“Penso di sì, ora sta uscendo dal camerino”
“Potrei parlare con lui? Giuro che faro tutto quello che vuoi” implorai.
“Dovrai metterti con Louis, assolutamente!” disse mia madre.
“Te lo giuro!” dissi esasperata “Ma ora passamelo”
“Aspetta dieci secondi”
Non sentii più nessuno.
“Pronto?” sentii un ragazzo rispondere.
“Ciao” dissi timida “Sono Rachel Davies. Non sono una tua grande fan, ma ti vorrei chiedere un favore enorme”
“Dimmi tutto, sono qui per questo”
“Grazie mille. La mia migliore amica e il mio migliore amico sono tuoi grandi fan. Ti amano, letteralmente. Lei è Anne, lui invece è Niall. Penso che tu conosca Niall, no? Il cantante dei One Direction!”
“Affermativo”
“Ecco. Potresti parlare con loro? Anche solo per un secondo. Ti prego, è importante” supplicai.
“Certamente tesoro” disse lui.
“Grazie mille! Ti devo un favore enorme!” sorrisi e corsi a chiamarli.
Ci sistemammo in salone.
“C’è questa persona che vi vorrebbe parlare. Ora metto il vivavoce” premei il tasto del vivavoce.
“Salve gente!” sentimmo la voce vivace di Justin.
Niall si irrigidì mentre Anne cominciò ad ansimare.
“Ma è..” tentò di dire Anne in preda all'emozione.
“Justin Bieber solo per voi” la interruppe lui “e questa è per voi” disse cominciando a cantare una canzone che avevo sentita da Anne e di cui non ricordavo il nome.
Appena finì Anne prese il telefono.
“Wow, sei stato spettacolare!” disse Anne tutto d’un fiato.
“Non dire così, era solo una prova”
“Non fare il modesto! Sei dannatamente bravo! Complimenti!”
“Grazie, mi fa piacere che tu me lo stia dicendo. Ti posso mandare un pass per il backstage del prossimo concerto a Londra?”
Anne per poco non sveniva.
“E c’è da chiederlo? Certo che puoi! Dallo alla madre di Rachel, Sara, che me lo porta. Grazie mille Justin, sei il mio idolo!”
Vedere Anne così felice, mi faceva sciogliere il cuore.
Anne mi ripassò il telefono e io fissai Niall che ancora non si muoveva.
Ma è morto? Pensai.
“Justin, sono Rachel. Grazie mille, sul serio. Ora ti sto per passare Niall. E’ veramente emozionato e non riesce e muoversi. Digli qualche cosa di carino”
“Sono qui per questo”
“Grazie mille, sei un tesoro”
Passai il telefono a Niall.
“Pronto?” sussurrò il biondo.
“Ciao Niall. Come va? Spero tutto bene. Sai, non ci sono molti ragazzi che sono miei fan, però il fatto che tu sia uno di questi mi rende veramente felice. Tu sei la prova che io non sono quello che dicono gli haters e che non sono un cantante per ragazze”
“Sei tu che mi hai reso migliore” sussurrò Niall.
“Grazie mille. Questo mi rende al settimo cielo. Manderò un pass per il backstage per te e per la tua amica Rachel, insieme a quello per la vostra amica Anne”
“Grazie mille” sussurrò ancora Niall.
“Io ora devo andare, ho delle prove. Vi aspetto a Londra”
Nessuno parlò per dieci secondi.
“Rach?” sentii la voce di mia madre e Niall mi passo il telefono.
Tolsi il vivavoce.
“Mamma! Grazie di tutto, sei sempre la migliore!”
“Di nulla tesoro, ora vedi di metterti con Louis”
“Agli ordini comandante! Grazie ancora mamma, ci sentiamo presto” attaccai il telefono.
Anne saltava e cantava come una pazza, tutta rossa in viso.
Niall era fermo e mi fissava.
“Mi stai prendendo per il culo, Rach?” disse continuando a fissarmi.
“Ho la faccia di un ache prende per il culo?”
“No” sussurrò Niall scoppiando a piangere.
“Niall, che succede?” corsi ad abbracciarlo.
“Il mio idolo, mi ha parlato. Ha detto che mi vuole vedere al suo concerto di Londra e che mi manderà il pass per il backstage e ci andrò con te. Non ci posso credere”
Mi staccai da lui e lo guardai dritto negli occhi.
“Niall è tutto vero ok? E io ti accompagnerò a quel concerto” sorrisi dolcemente.
Arrivarono gli altri.
“Rach, cosa hai fatto a Niall?” mi accusarono subito i ragazzi vedendo Niall piangere vicino a me.
“Ma che volete? Niall è il mio migliore amico e non gli farei nulla che lo possa far star male e per vostra informazione..”
“Ci ha fatto parlare con Justin Bieber, capite? JUSTIN BIEBER!” mi interruppe Anne che continuava a saltellare per tutta la stanza.
Il pianto di Niall finalmente si fermò.
“Mi sono commosso ragazzi, Rach non ha fatto nulla di male, anzi” sorrise “Lei è la migliore amica che io abbia mai potuto avere” si voltò verso di me “Grazie di tutto Rach” mi abbracciò.
“Grazie a te, di esserci sempre, in qualunque situazione” sorrisi.
Vidi Louis andare in cucina con passo svelto.
Mi staccai da Niall e gli diedi un bacio sulla guancia.
“Vado un attimo in cucina. Poi vado a farmi la doccia. Prendo il bagno al piano di sopra” dissi mentre entravo in cucina.
Vidi Louis prendere una carota dal frigo e mangiarla furiosamente.
“Ehi mangia carote!” mi avvicinai dandogli un bacio sulla guancia.
Lui non rispose.
“Louis, avanti, cosa hai?” mi stavo innervosendo.
“Allora ora è Niall il tuo migliore amico..” commentò apatico.
Presi un respiro.
“Lo vuoi capire che per me, da tre anni a questa parte, sei più di un amico? Ci vuole tanto a capirlo? Se ne sono accorti tutti e tu sei l’unico che non lo ha ancora capito!” stavo quasi per urlare, ma mi trattenni.
Mi girai e andai al piano di sopra per farmi una doccia calda.
Quell’idiota, è il mio solito problema!
Sbuffai ed entrai nella doccia.

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Eccomi ancora qui! YEYEYEYE! Allora, vi è piaciuto questo capitolo? Spero che sia piaciuto anche alle Beliebers LOL Bene, mi scuso per eventuali errori D: E comunque visto che colpi di scena? Eheheh! Spero di poter aggiornare al più presto!
Ringraziamenti speciali a:
-Heyitscaren, Ciovanna, itsfrancy, Raffy_HS, fiveguysmakemesmile, they_aremysmile e _MysoulisonFire per aver recensito il capitolo precedente.
-Blanc1D, Ciovanna, fiveguysmakemesmile, Giiu_1D_Styles, kidrew, la_lla, Love98 e Raffy_HS per aver inserito la storia tra le preferite.
-_MysoulisonFire per aver inserito la storia nelle ricordate.
-chococami, Heyitscaren, itsfrancy, itsmilitoswife, kidrew, Noe97, quinn_, SleepMore_, xParadise, YouInspireMe1D, _FraCarri_, _MysoulisonFire e _Sheloveshiseyes per aver inserito la storia tra le seguite.
Siete veramente fantastici tutti :')
Se non avete un account di efp potete seguirmi su twitter @waitingaprince.
Mi raccomando lasciate un commento qui sotto e non là sopra (?).
E soprattutto un bacione alla mamma, California e al prossimo capitolo (?).
Waitingaprince*

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Capitolo 13
*** Chapter Thirteen. ***

dcuisbcidsNonostante quel piccolo episodio, tra me e Louis andava alla grande.
Sì, alla grande, ma non come volevo io.
Eravamo appena tornati dal mare e io feci subito la doccia.
Mi vestii e andai ad asciugarmi i capelli al sole che ogni giorno tramontava verso le otto e mezza: usare il phone era inutile.
Rimasi lì in mezzo al prato a pensare mentre il sole mi riscaldava e mi asciugava i capelli.
Era passato un solo mese ed erano cambiate così tante cose.
Mi ero fidanzata con Harry, ma ci eravamo lasciati.
Nonostante questo eravamo rimasti ottimi amici.
Ogni volta che capitava di cantare What Makes You Beautiful e arrivava la parte del suo assolo si avvicinava a me. Io gli mettevo le mani sul petto e lo spiangevo indietro.
“Ti piacerebbe!” esclamavo e scoppiavamo puntualmente a ridere come due idioti.
Avevo trovato in Niall il migliore amico che avessi mai avuto: sempre disponibile, dolce e gentile.
E, non meno importante, avevo finalmente messo in chiaro con me stessa che ero innamorata di Louis.
“Non ci riuscirò mai!” un urlo mi destò dai quei pensieri.
Mi passai una mano nei capelli: asciutti.
“Stai calmo idiota!” continuò un’altra voce.
Mi avvicinai.
“Devi comportanti normalmente e poi farlo al momento giusto”
“Ma a lei non interesso”.
“Tu non hai capito nulla”.
Nicole e Louis.
“Ehi” sbucai sorridente.
Louis mi venne incontro e mi diede un bacio sulla guancia che mi fece arrossire.
Nicole mi guardò con un’occhiata da “mi devi un favore per tutta la tua vita”.
Non capii cosa volesse dire e scossi la testa come per dire "che cosa c'è?".
“Io vado” disse Louis avviandosi verso l’entrata.
Io mi sedetti sotto l’albero vicino a Nicole e appoggiai la schiena al tronco.
Sospirai.
“A volte mi sembra tutto così difficile” sospirai ancora.
“Cosa?”.
“Insomma Nicole, tu come hai fatto a dire a Liam quello che provi?”.
“Me lo sentivo lì, nel cuore. Mi è venuto d’istinto <Liam, tu mi piaci, e anche parecchio> ed ora eccoci qua” sorrise.
“Ma non avevi paura di un rifiuto?”.
“Rach, non fare questi inutili giri di parole. Tu sei una ragazza fantastica, i ragazzi ti ronzano intorno peggio dei moscerini intorno alla marmellata. Lou non ha motivo per cui rifiutare quello provi ok? Devi solo dirglielo con calma, molta calma”.
“Nicole, io sto tentando di dirglielo con calma” virgolettai la parola calma “da cinque anni. Sono cinque anni che sono qui come un’idiota ad aspettare il momento giusto. Eppure non è difficile dire quelle due parole. Perché io non ci riesco? Perché non riesco a dire <ti amo> ad una persona di cui sono innamorata da una vita? Dimmelo” ero nel pieno di una crisi isterica e avevo i nervi a fior di pelle.
Nicole mi bloccò la testa.
“Mantieni la calma ok? Sei una ragazza fantastica, e se Louis di scaricherà io gli faro rimpiangere la sua scelta a suon di bastonate ok?”.
Abbassai lo sguardo.
“Ora devi solo trovare il momento giusto e dirglielo” affermò con calma.
“Non c’è niente di giusto nella mia vita” sospirai.
Il resto della giornata passò tranquillo e quella sera decidemmo stranamente di rimanere a casa, per non so quale motivo.
Andammo a dormire tutti piuttosto presto.
La mattina dopo mi svegliai verso le otto e scesi subito in cucina: il mio stomaco aveva bisogno di cibo.
In cucina c’era Louis già vestito e pronto per uscire.
“Buongiorno” sussurrai ancora assonnata.
“Buongiorno dolcezza” mi diede un bacio sulla guancia.
Sentii le mie guance accaldarsi e ci misi le mani sopra.
Dio, che vergogna.
“Oggi io e te andiamo a fare colazione fuori, come al liceo” affermò lui all’improvviso.
“Per me va bene, ho voglia di un mocaccino” sorrisi “allora vado a prepararmi”.
Salii velocemente le scale ed entrai silenziosamente in camera.
Presi dall’armadio una maglietta larga con la Union Jack stampata sopra, un paio di pantaloncini corti e delle infradito blu.
Mi vestii velocemente e corsi giù per le scale.
“Allora andiamo?” chiesi sorridendo a Louis che si avvicinava.
Mi prese per mano e mi trascinò fuori dalla porta.
Io arrossii a quell contatto.
“Patriottica oggi eh?” mi chiese Louis mentre camminavamo, ancora mano nella mano.
“Come scusa?” non avevo capito.
“La maglietta” fece un segno con la mano libera “sei patriottica oggi” sorrise.
Mi guardai la maglietta e scoppiai a ridere.
“Non ci avevo fatto caso” continuai a ridere.
Arrivammo ad un Costa Coffee e presi un tavolino esterno.
“Io vado a prendere la colazione, tu aspettami qui” disse Louis avviandosi all’interno del locale.
“Non mi muoverei per nulla al mondo” sussurrai con un sorriso idiota stampato sulle labbra.
Appoggiai i gomiti sul tavolino.
Louis tornò con un vassoio enorme pieno di cose da mangiare e lo posò sul tavolino sedendosi.
“Dobbiamo andare in guerra o cosa?” scherzai e lui rise con me.
Ti amo, sai?
“Per te colazione all’italiana. Un bel mocaccino freddo e una brioche con gelato alla vaniglia. Per me un bel cornetto e un caffè” sorrise.
Basta, smettila di sorridere, mi stai uccidendo.
Mangiai velocemente la mia brioche mentre Louis nemmeno aveva iniziato.
Gustai lentamente il mio mocaccino.
Forse, potrei dirglielo ora.
“Louis..” cominciai esitante.
Ma che caspita fai Rach?
Alzò lo sguardo dal suo cornetto verso di me, curioso.
“Ti devo dire una cosa importante..” presi fiato.
Si mise composto sulla sedia e lasciò perdere la sua colazione, senza dire una parola.
Il cuore cominciò a battere forte. Mi si creò un groppo in gola ed ebbi paura di non riuscire a parlare.
“Louis” presi ancora fiato.
Oh, al diavolo.
“Io sono innamorata di te” dissi tutto d’un botto.
I suoi occhi si aprirono più del dovuto e non capii se fissavano me o un punto indefinito.
Non parlò per due minuti interi, i due minuti più lunghi e angoscianti della mia vita.
Quando sembrò voler parlare qualcosa, o meglio qualcuno ci interruppe.
“DIO TU SEI LOUIS TOMLINSON!” urlò una ragazza notandoci e correndo verso di noi.
Il mio stomaco si chiuse e sentii qualcosa nel petto, come una crepa che si stava lentamente allargando.
“Possiamo farci una foto insieme? Mi puoi fare un autografo sul cd e uno su questo foglio?” quella ragazza cominciò a sparare domande a raffica. Non si era minimamente curata di chiederci scusa per aver interrotto la nostra colazione.
Louis si voltò e fece uno dei sorrisi più falsi che avessi mai visto nella mia esistenza, e ne ho visti parecchi di sorrisi falsi io.
Alla vista di quella scena mi alzai di scatto.
“Grazie per la colazione, fammi sapere quanto ti devo, ciao” dissi fredda andandomene.
Lentamente le lacrime si fecero spazio sul mio volto e le crepe nel mio cuore aumentavano.
Louis per due minuti buoni non mi aveva risposto e io l’avevo presa per un “Rach, ti voglio bene, ma per me sei solo un’amica”.
Mi sedetti su una panchina.
Anche se ero vicina a casa non avevo la forza di camminare: le gambe mi tremavano e le lacrime che non smettevano di scendere offuscando i miei occhi.
Presi il cellulare.
“Niall ti prego, vieni a prendere. Sono vicino al centro commerciale” dissi con voce rotta dal pianto.
“Ok” lo sentii correre prima di attaccare.

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ZAYNZAYN (?) Eccomi ancora qui! Come va Directioners? E' da un po che non aggiornavo, ma mi dovete scusare: la scuola mi prende un sacco di tempo e non riesco quasi mai a scrivere çç
Cooooomunque.. Come vi sembra questo capitolo? Sul serio, lo voglio sapere èè Quindi recensite in tanti ùù
Ringraziamenti a:
-Harryjustkissme per aver recensito il primo e il sesto capitolo.
-_MysoulisonFire, Harryjustkissme e fiveguysmakemesmile per aver recensito il capitolo precedente.
-Blanc1D, Ciovanna, fiveguysmakemesmile, Giiu_1D_Styles, Harryjustkissme, itsapancake, kidrew, la_lla, Love98 e Raffy_HS per aver inserito la storia nelle preferite.
-_MysoulisonFire e sel4ever per aver inserito la storia nelle ricordate.
-AshHarmony, chococami, Ellie__, growingmustache, Heyitscaren, il phard di biancaneve, INeedToBeSaved, itsfrancy, itsmilitoswife, kidrew, Noe97, quinn_, SpleepMore_, SmurfyFedi, xParadise, _MysoulisonFire e _Sheloveshiseyes per aver inserito la storia tra le seguite.
Giuro siete tutti/e fantastici/che! Mi fate commuovere :')
Mi raccomando, lasciate una recensione, anche piccola per farmi sapere che ne pensate!
Per chi non avesse l'account di efp ricordo che sono anche su Twitter: @waitingaprince.
E detto questo un grande ciao a tutti, ci vediamo al prossimo capitolo! <3
Waitingaprince*

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Capitolo 14
*** Chapter Fourteen. ***

jnbikNiall non tardò ad arrivare.
Era leggermente sudato perché probabilmente aveva corso e anche perché faceva un caldo massacrante.
Quando mi vide la sua faccia si contorse in un’espressione preoccupata.
“Rach, che cosa è successo?” mi chiese abbassandosi e asciugandomi le lacrime con un pollice.
Io rimasi lì, seduta fissandolo negli occhi.
“Io.. Lou..” balbettai, ma non riuscii a dire altro e scoppiai ancora una volta in lacrime abbracciando Niall.
“Rachel, ti prego, smettila di piangere. Mi stai uccidendo” mi accarezzò la guancia.
Tentai di trattenere le lacrime, ma non ci riuscii e riscoppiai.
“Non ci riesco” lo abbracciai ancora di più “Ti prego, stammi vicino”.
“Andiamo a casa, dai”.
Mi prese per mano e ci avviammo lentamente verso casa.
Durante il tragitto non mi chiese nulla. Mi stringeva forte la mano come per dirmi “Ora ci sono io, non ti preoccupare”.
Quando arrivammo a casa avevo finito di piangere anche se il mio viso era segnato dalle lacrime.
Quando entrai in salone tutti mi guardarono con uno sguardo che non riuscii a decifrare.
Li guardai.
C’era anche Dianne.
Harry e Dianne. Liam e Nicole. Zayn ed Anne. Quanto amore. Per me nemmeno un po’ eh?
Feci un sorriso malinconico e una lacrima sfuggì al mio controllo.
No, non proprio ora.
La asciugai velocemente e, prima che altre potessero seguire l’esempio della prima, corsi al piano di sopra.
Aprii la prima porta che mi trovai davanti: la camera di Louis ed Harry.
Quando entrai mi chiusi la porta alle spalle.
Il profumo del ragazzo che amavo mi investì, letteralmente.
Certo che sono fortunata mi dissi sarcasticamente.
Ricominciai a piangere sentendo il profumo di Louis addosso e mi buttai sul suo letto.
Strinsi forte il cuscino.
“Louis perché?” sussurravo ogni tanto.
Qualcuno bussò alla porta.
“Voglio stare da sola” dissi acida.
“Rach, sono Anne. Posso entrare?”.
“Quale parte di ‘voglio stare da sola’ non è chiara? Forse la parola ‘sola’” commentai.
Sentii dei passi allontanarsi e ci pensai su.
Sono una merda di amica, carino.
Dopo massimo un quarto d’ora qualcun altro venne alla porta ed entrò senza bussare.
Quasi non urlai “Ho detto che voglio stare da sola, cosa c’è di male?”, ma riconobbi il profumo e mi irriggidii.
“Anne ci è rimasta male, sai?” disse Niall accarezzandomi i capelli mentre io continuavo a piangere.
“Sono uno schifo” dissi “Insomma, guardami. Tratto male la mia migliore amica per una cosa di cui lei non ha colpa e per cui mi voleva anche aiutare e non smetto di piangere per una cosa che mi sarà capitata un milione di volte”.
Mi accarezzò la guancia guardanomi dolcemente.
“Niall, perché non mi ama? Perché?” chiesi disperata continuando a piangere.
“Rach” quanto amavo quando mi chiamava così? Era l’unico, insieme a Louis, che mi calmava e mi conosceva da solo un mese: era qualcosa di meraviglioso “Mi puoi raccontare così è successo? Preferirei sentirti parlare e non vederti piangere” si stese al mio fianco.
“Bhe, non c’è molto da dire. Io gliel’ho detto a cuor leggero. Pensavo che avrebbe parlato o fatto qualcosa, e invece no: è rimasto con gli occhi fissi su qualcosa in silenzio. Poi è arrivata una fan e io me ne sono andata, non riuscivo a reggere la stiuazione” iniziai a gesticolare.
Niall mi prese le mani: odiava quando gesticolavo.
“Niall perché non mi ha detto niente?”
Non rispose.
“Perché mi sono innamorata di lui?”
“Questo lo sai tu”
Non lo ascoltai.
“Mi sono innamorata del suo sorriso, dei suoi occhi, dei suoi capelli, della sua voce, delle sue labbra, del suo fisico, della sua mania per le carote, delle sue maglie a righe, delle sue bretelle, del suo profumo, del suo carattere. Mi sono innamorata di lui, diamine. Vorrei non fosse mai successo, così ora non starei così” la mia voce era strozzata dal pianto.
“Se non vi foste conosciuti, ora tu non mi avresti accanto”.
Sorrisi.
“E’ vero” balbettai.
“Ora Rach, non arrenderti. Non dimenticare Louis. E’ stata parte di te per cinque anni e continuerà ad esserlo. Non tutto è perduto. Non è ancora detto che lui non ti ami come tu ami lui” era convinto di quello che diceva.
“Niall, smettila di dire così. Lo so che dici così perché sei il mio migliore amico e perché mi vuoi bene, ma non è come dici tu”.
Lacrime su lacrime.
“Pensi che io ti mentirei in una situazione del genere Rach?” era serio.
“No, ma siamo realisti: mi avrebbe detto qualcosa, fatto un cenno. Non so cosa avrebbe fatto, ma si sarebbe mosso e non avrebbe fatto una faccia idiota, non credi? Non ho possibilità con lui”.
Continuai a piangere, non smettevo.
“Oggi non pranzo” commentai.
“Ci sarà più cibo per me allora”.
Risi, ma il mio pensiero tornò a Louis e la mia risata venne smorzata ed altre lacrime continuarono a scendere.
“Su, vieni qui” disse Niall abbracciandomi.
Poggiai la testa al suo petto e bagnai con le mie lacrime la sua maglietta.
Lui non curò molto questa cosa.
“I’ll be here, by your side. No more fear, no more crying” canticchiava dandomi ogni tanto qualche bacio fra i capelli.
Mi addormentai così, fra le sue braccia.
Ero stanca di piangere.
Mi svegliai per delle grida provenienti dal piano di sotto che non riuscivo a capire bene poiché ero ancora assonnata.
Mi svegliai totalmente all’urlo di qualcuno.
“SEI UN COGLIONE!”
Parlate piano cavolo, stavo dormendo.
Guardai l’orologio: erano le sei di pomeriggio.
Cavolo, sono diventata un ghiro!
Mi sedetti dritta sul letto.
Guardai il letto tutto sfatto: il cuscino era umidiccio.
Dovevo aver pianto veramente tanto per averlo ridotto in quelle condizioni.
Scossi un po' la testa.
Sentii qualcuno avvicinarsi alla porta.
“Come hai fatto a sprecare un’occasione del genere?” sentii una voce femminile.
“Non lo so” una voce maschile.
Perché non riesco a capire chi siete? Diamine.
“Perché non glielo hai detto?”.
“Non chiedermelo”.
Silenzio.
“Ma devo rimediare”.
Sentii la porta aprirsi.
Lo vidi lì, fermo sulla soglia della porta mentre mi fissava come aveva fatto ore prima.
Il suo sguardo mi trafiggeva da parte a parte e non riuscivo a sostenere il suo sguardo.
Fissai il pavimento.
Le farfalle cominciarono a volare nel mio stomaco che piano piano si stava restringendo. Tentavano di scappare dal mio stomaco e si muovevano sempre più velocemente facendomi sempre più male.
Datemi dell’insetticida, vi prego.
Louis si avvicinò. Non lo vidi, ma lo sentii dai passi.
Non mi alzai dal letto nè mi mossi.
Sì abbassò fino a raggiungere il mio viso.
Prese il mio volto fra le sue mani e mi constrinse a guardarlo.
I suoi occhi, quei suoi bellissimi occhi, brillavano ed erano bellissimi.
Le sue mani erano calde e delicate, ma allo stesso tempo decise.
Lo guardai confusa. Non capivo.
Lui non disse una parola.
Improvvisamente poggiò le sue labbra sulle mie.
Si muovevano come se fossero state create per stare insieme.
Era un bacio dolce, ma allo stesso tempo pieno di passione.
Avrei dovuto dargli uno schiaffo: insomma, cosa voleva dire non rispondermi ore prima e poi venire a baciarmi.
Non ne ebbi la forza.
Chiusi gli occhi e mi abbandonai a quel bacio.
Misi le mani intorno al suo collo e cominciai a giocare con i ciuffi dei suoi capelli castani, così morbidi.
Le nostre lingue si cercavano e si intrecciavano.
Mi aveva rapita dal mio mondo, quello fatto di sogni di me e di lui insieme, e mi aveva portato in un altro mondo, fatto da me e da lui, da noi, più reale, più vero.
Quando ci staccammo rimasi con gli occhi chiusi.
Sì, è sicuramente un sogno. Sto immaginando tutto.
Aprii lentamente gli occhi e vidi Louis piegato sulle ginocchia che mi guardava con un sorriso meraviglioso: il più bello che avessi mai visto. Ed era solo per me.
Rimasi a fissarlo per qualche secondo, persa nei suoi occhi.
“Ti amo” sussurrai inconsapevolmente.
“Anche io ti amo Rachel”
Quella frase mi svegliò dal mio stato di trance.
Mi ama?
“Ok” mi prese le mani e le intrecciò nelle sue “Mi dispiace per quello che è successo al bar. Io non riuscivo a capacitarmi di quello che mi avevi appena detto. Rach io sono inamorato di te dal primo anno di liceo. Pensavo che tu non ricambiassi e quindi sono uscito con quelle altre ragazze, per distrarmi. Ma tutto quello che facevo mi portava a te. Mi dispiace di non aver fatto nulla al bar. So quanto hai pianto e questa cosa mi uccide” quando disse ques’utlima frase aveva gli occhi molto lucidi “Ma ti prometto che da ora in poi ti darò tutto l’amore che ho e spero che sia abbastanza per te perché tu meriti molto di più”.
Scoppiai a piangere: mi ero commossa.
Lui mi asciugò le lacrime con dei dolci baci sulle guance.
Si alzò sciogliendo la stretta delle nostre mani.
Mi porse ancora la sua mano.
“Vieni ti devo far vedere una cosa” disse.
Presi la sua mano e lo abbracciai.
Scendemmo mano nella mano.
“Evviva gli sposi” urlò Zayn.
“Se la fai piangere ancora ti spacchiamo la faccia” urlarono, invece, Niacole, Anne e Niall.
Io arrossii.
"Scusami Anne, non volevo trattarti in quel modo" la guardai con uno sguardo veramente pentito.
"Acqua passata" sorrise.
Uscimmo di casa.
Mi mise una benda sugli occhi.
“Non ci vedo più” scherzai.
“Vieni con me” mi prese la mano e mi trascinò.
Ad un certo punto sentii la sabbia fra le dita dei piedi.
“Perché siamo qui?”.
“Ora lo scoprirai”.
Strinsi più forte la sua mano per paura di perderlo.
Ci fermammo.
Si mise alle mie spalle e mi slegò la benda.
“Spero ti piaccia” sussurrò al mio orecchio.
Tremai.
Sorrisi appena mi tolse la benda.
“Louis.. è meraviglioso”.
Non avevo parole.
Mi aveva preparato una cena sulla spiaggia.
Mi fece sedere.
Si comportò da vero gentiluomo.
“E’ tutto squisito” dissi "e tu sei fantastico".
Sorrisi, il sorriso più sincero che avessi mai fatto in vita mia.
“Forse però hai esagerato” dissi sfiorandogli la punta del naso.
“E’ nella mia natura: io SONO esagerato” rise e io con lui.
“Chiudi gli occhi Rach” disse e io obbedii.
Sentii prendermi la mano ed infilarmi qualcosa al dito.
Un anello.
“Apri gli occhi”.
Aprii gli occhi e osservai l’anello che mi aveva messo al dito.
I can’t love you more than this.
Questo era inciso sull’anello.
Cominciai a piangere: mi ero commossa, ancora.
“Ehi” si alzò dalla sua sedia e venne vicino a me “Non piangere”.
“Louis, è tutto così perfetto. Io non so che dire” mi asciugai le lacrime.
Mi mise l’indice sulle labbra.
“Nulla, sei perfetta” e mi sorrise.
Io sorrisi di rimando.
“Ti amo Louis”.
“Anche io Rachel”.
Tornammo a casa mano nella mano.
“Louis, saremo così per sempre vero?”.
“Per sempre” disse lui.

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LALALALALALA!
Eccoci giunti alla fine.
Sapete, è veramente strano clickare su "completa".
Come vi è sembrata questa storia? Spero vi sia piaciuta, grazie mille per avermi seguito fino a questo capitolo.
Fatemelo sapere con una recensione. Ovviamente tutte le critiche sono bene accette perché mi servono per migliorare :)
Ringrazierò personalmente tutti quelli che inseriranno definitivamente la storia tra le preferite e/o tra le ricordate.
Risponderò ad ogni recensione con una posta.
Adesso è il momento dei ringraziamenti.
Ringrazio:
-fiveguysmakemesmile perché mi ha sostenuto tutto il tempo e mi ha sempre aiutato mentre scrivevo.
-OllyStyles per aver recensito il primo capitolo.
-itsapancake, itsfrancy, Civace, Raffy_HS, _Shebelieves_ e fiveguysmakemesmile per aver recensito il capitolo precedente.
-Blanc1D, Ciovanna, Civace, fiveguysmakemesmile, Giiu_1D_Styles, Harryjustkissme, itsapancake, kidrew, la_lla, Love98, Raffy_HS e SamCrush per aver inserito la storia tra le preferite.
-_Shebelieves_, sel4ever, RebeccaOlga e chiaraveneri per aver inserito la storia tra le ricordate.
-AshHarmony, chiaraveneri, chococami, Ellie__, francy13R, growingmustache, Heyitscaren, il phard di biancaneve, INeedToBeSaved, itsfrancy, itsmilitoswife, kidrew, Noe97, OllyStyles, quinn_, SleepMore_, SmurfyFedi, truecolors_, xParadise, ylle, _MysoulisonFire e _Sheloveshiseyes per aver inserito la storia tra le seguite.
Grazie sul serio per avermi seguito fin qui. Sono sul serio commossa :')
Per chi non avesse l'account efp e volesse dirmi qualcosa riguardo alla ff o su qualunque altra cosa sono anche su twitter @waitingaprince.
Penso che pubblicherò una one-shot a breve sui One Direction, se vi fa piacere leggerla fatemi sapere per posta :)
Grazie mille a tutti.
Ciaociao<3
Waitingaprince*

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