MODA E MAGIA A LOS ANGELES

di Annabel Lee
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vespa ***
Capitolo 2: *** la chiave ***
Capitolo 3: *** I love my family! ***
Capitolo 4: *** attenti alla ragazza 1 ***
Capitolo 5: *** attenti alla ragazza 2 ***
Capitolo 6: *** Rup o Rob? ***
Capitolo 7: *** This is Halloween! ***
Capitolo 8: *** Litigi e Green Day ***
Capitolo 9: *** Natale con i tuoi... ***
Capitolo 10: *** Sectumsempra ***
Capitolo 11: *** Bloody Valentine ***
Capitolo 12: *** La fine del film ***
Capitolo 13: *** The Deathley Hallows - Part 1 ***
Capitolo 14: *** The Deathley Hallows - Part 1 (2) ***
Capitolo 15: *** Owl. ***
Capitolo 16: *** Fortunately, I forgot your birthday. ***
Capitolo 17: *** A.V.F. ***
Capitolo 18: *** Inheritance ***



Capitolo 1
*** Vespa ***


USA, California, Los Angeles, Hollywood. Ore 7:30

 

Il telefonino ronzò sulla scrivania con quella canzoncina che adora tanto, ma di prima mattina è orribile:
Do what you want, ‘cause a pirate is free,YOU ARE A PIRATE!Yar har, fiddle di dee,Being a pirate is alright to be,Do what you want ‘cause a pirate is free,You are a pirate!
Con gli occhi ancora chiusi Anna si alzò dal letto, rendendosi conto di avere un crampo al polpaccio e una mano addormentata.

“AAAAHHHHHHIIIAAAAAA!!!!!PAPAAAAAAAA’!!!!!”Urlò ricadendo nel letto. Intanto il telefonino continuava il suo concerto:

Yar har, fiddle di Dee, Being a pirate is alright with me! Do what you want '‘cause a pirate is free, You are a pirate!Arr yarr, ahoy and avast,dinky-dink-dink-a-dinkadefast!Hang the black flag At the end of the mast!You are a pirate!”

La porta si aprì di colpo, un uomo entrò correndo e guarda la ragazza, che alzò la gamba dolorante digrignando i denti.

“Fa male…”mormorò. Il padre alzò gli occhi al cielo,mentre si avvicinava al letto, borbottando:

“E’ la terza volta consecutiva!”cominciò un massaggio al polpaccio.

“Non dirlo a me!”sibilò lei.

“Va meglio?” la ragazza annuì e il padre se ne andò dicendo:

“Spegni quella raganella!” Anna si alzò dal letto e spense la sveglia del cellulare,poi aprì la tapparella completamente abbassata e la finestra. Il suo più grande sogno era vivere a Los Angeles e lavorare lì,diventando una grande stilista,come la nonna. Ora che era lì,però,odiava tutto di quella città. Il caldo soffocante ti entrava nelle ossa,le ragazze ti guardavano con un aria di superiorità che farebbe abbassare lo sguardo anche alla regina d’Inghilterra e aveva la sensazione che gli ubriaconi stavano perennemente sotto casa sua. Si era trasferita dopo il diploma con tutta la famiglia:mamma Rosa,donna amante della campagna e dei posti caldi (in effetti,era più entusiasta lei che la figlia di trasferirsi in California),papà Carlo,più bianco di un finlandese amante della montagna,Nicole,neo-lureanda in veterinaria e alla fine Anna. Sin da piccola disegnava vestiti di tutti i tipi e questa passione non è mai scemata. Oltre la moda,le sue più grandi passioni erano scrivere,il pattinaggio sul ghiaccio e Harry Potter. E ora,era diventata assistente personale di Jany Temime,costumista dei film della sua saga preferita. Quando era arrivata la lettera per l’assunzione aveva cominciato a ridere e a saltare come una pazza per tutta casa.

Riprese in mano la lettera e la rilesse.’La aspettiamo alle 8:00 negli Studio.’ diceva.

Frena.

Che ore sono?Anna alzò lo sguardo e controlla l’orologio. Le 7:35.

OH. MERDA.

Fece un calcolo veloce. Per arrivare agli Studio ci volevano 10 minuti con il motorino e la borsa era già pronta. Bene,aveva 15 minuti per prepararsi.

NON CE LA FARO’ MAI!

Si precipitò in bagno e cominciò a lavarsi senza pensare,come un automa. Mentre saltellava su un piede per infilarsi i jeans,ricontrollò l’orologio. Erano le 7:45. Sorrise,ma cadde rovinosamente a terra a gambe all’aria.

“Attenta!”sentì la sorella.

“Zitta e torna alle tue capre!”disse rialzandoti e la sorella le rifilò un gestaccio che lei ricambiò con un labiale che significava:’ficcati quel dito nel culo.’.Nicole se ne andò indignata.

GRAZIE RAGAZZI! Ringraziò mentalmente i suoi vecchi compagni di liceo che le avevano insegnato i peggiori insulti. Aprì l’armadio e prese la prima maglia che vide:la maglia dell’Inter con il numero 10 di Sneijder,regalo per il diploma. Sorrise al ricordo del suo esame orale e delle facce sgomente dei professori durante l’esposizione della sua tesina:’La magia. Esiste veramente il mondo di Harry Potter?’ .Aveva lavorato per tutto l’anno scolastico su quella tesina e nemmeno lei sapeva come aveva fatto a collegare matematica e fisica con quell’argomento.

Raccolse i capelli biondi in una coda disordinata e corse in cucina.

“Giorno tesoro!”la salutò la madre.

“ ‘Orno…”bofonchiò mentre beveva succo di mele dal cartone poi fuggì letteralmente dalla stanza prendendo la borsa,le chiavi e il cellulare che squillava. Era Fiona Weir:

“Pronto?”rispose,ovviamente in italiano.

“Miss Oron?”chiese la Weir.

“Oh!Mrs Weir!Goodmorning!”si ricordò di parlare in inglese.

“Buongiorno anche a te,cara. Posso sapere se ti sei già avviata?”

“Oh…ehm…”MENTI!NO, DI’ LA VERITA’!”Certo!solo che c’è del traffico in strada…Non so se arrivo proprio alle 8…”

“Veramente volevo dirti che noi ci troviamo nel bar a due isolati prima degli Studio e volevo chiederti se ti volevi unire a noi per fare colazione…”

“Oh, non si preoccupi ho già fatto colazione. Ci vediamo direttamente agli studio.”

“D’accordo. Bye bye!”trillò la signora.

“Bye!”e chiuse il telefono mentre cercava di accendere la Vespa direttamente portata dall’Italia.

“Cavolo cavolo cavolo…ACCENDITI!”Urlò tirando un calcio al ciclomotore e quello si accese.

“Ah!Ci vogliono le maniere forti con te?”partì con un borbottio del motorino,che oramai era diventato un pezzo d’antiquariato.

In effetti,in strada c’era un po’ di traffico,ma Anna andava tranquillamente a 35 km/h,velocità quasi massima per quel due-ruote di 60 anni.

Dopo un tempo record di 8 minuti arrivò agli Studio. Erano dei container enormi e grigi con tante porte gialle. Mettevano tristezza. Tanta tristezza.

“Ehi!Bel motorino!”sentì urlare. Sbuffò

ED ECCO CHE ANCHE IN AMERICA C’E’ QUALCUNO CHE DEVE PRENDERMI IN GIRO PER LA VESPA! Si girò per ‘regalare’ all’ ‘ammiratore della sua adorata Vespa’ uno sguardo assassino,quando si accorse chi era l’ammiratore e si ritrovò ad invidiare la sua stessa Vespa.

Tom Felton si stava avvicinando a grandi passi verso di lei e con un gran sorriso sulla faccia. Era una sua grande fan,ma non avrebbe mai cominciato a urlare o a ridere isterica,almeno non in pubblico.

“Ciao,sono Tom Felton.”le porse la mano e lei ricambiò il saluto

“Anna Oron,sono la nuova assistente di…”

“Jany Tamime,lo so. Ti aspettavamo!”Anna si sorprese e il ragazzo capì:”Sei la prima italiana a lavorare con noi…e si vede…”si spiegò guardando prima la Vespa e poi la maglia della piccola italiana. Direttamente dal suo stomaco stava uscendo un insulto,ma si trattenne e cercò di sorridere.

“Bene,entriamo?”chiese l’attore indicandole la strada. Si avviarono fianco a fianco,in silenzio e il cuore di Anna voleva uscire dal suo petto per attaccarsi a quello del ragazzo,e anche lei l’avrebbe voluto fare.

 

 

 

ANGOLO TUTTO MIO!

Ciao a tutti!questo è l’opera della mia mente contorta e spero vi piaccia…vi prego di recensirla!un bacio. Per chi ha già letto questa storia,ho cambiato i nomi dei non-famosi,per questioni di privacy! Un bacio

Yaz

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Capitolo 2
*** la chiave ***


LA CHIAVE

 

Gli altri dello staff erano da poco arrivati quando Jany si presentò a Anna:

“Piacere,sono Jany.Tu sei Anna,giusto?”

“Si,signora.”

“Oh,chiamami pure Jany e diamoci del tu!Ecco,lui è Jay,l’altro mio assistente.” Un ragazzo sui venticinque anni si era avvicinato a loro. Era ben curato,con un’abbronzatura dorata e omogenea

Tipica dei californiani,i capelli castano dorato e gli occhi blu come l’oceano erano ipnotici. Vestiva bene,anche se in modo semplice:una camicia celeste e dei pantaloni di cotone color panna con semplici scarpe di tela colorate. Portava con sé anche una ventiquattr’ore. Anna si riguardò mentalmente:alta,bianca cadaverica,capelli biondo cenere,occhi marroni. OK, pensò sarcastica. Maglia da calciatore,jeans scuri,stretti e vecchi e le converse rosse decorate da lei,rotte e portava con lei una tracolla enorme e sgangherata,con qualche rattoppo qua e là.

BENE,IN CONFRONTO A LUI FACCIO SCHIFO! Si rammaricò.

“Piacere!”la salutò Jay e lei si destò dai suoi pensieri.

“Piacere mio!”disse. Fatte le presentazioni,Jany intervenne:

“Perfetto!Venite,vi mostro il laboratorio.” E si avviarono.

Mentre camminavano per gli studio,Annaa scoprì che Jay lavorava nello staff di Harry Potter da tre anni,e che questo sarebbe stato l’ultimo:
“L’ultimo film me lo gusterò solo alla fine,al cinema.”disse il ragazzo.

Arrivarono davanti ad una porta gialla con una targhetta ‘SARTORIA’.

“Jay,vuoi fare gli onori di casa?”sorrise miss Tamime. Jay sorrise a sua volta e aprì la porta.

Un tripudio di colori e stoffe sulle pareti laterali. Anna era rimasta a bocca aperta.

IL PARADISO…pensò,poi continuò a guardare la stanza. Davanti a lei c’erano due finestre e sotto due scrivanie con tutti gli attrezzi del mestiere. Al centro della stanza un grande tavolo,dei manichini,uno specchio e una macchina da cucire.

“Bene!Per oggi non c’è molto lavoro. Dovete prendere le misure agli attori che si presentano e cominciare a pensare ai vestiti per ogni personaggio. C’è una copia del copione per ognuno di voi,vi aiuterà.” i due annuirono ed entrarono nella stanza. Anna si avvicinò ad una delle scrivanie e cominciò a svuotare la borsa:cellulare,macchinetta fotografica,bottiglietta dell’acqua,quaderno dei disegni,matite colorate,astuccio e un notebook. Intanto Jay la guardava incuriosito:
“Cos’è,la borsa di Mary Poppins?” chiese. Anna guardò la borsa con ancora dentro qualche cosetta:
“Oh,ehm,più o meno…” disse,imbarazzata “Be’,ci vogliamo mettere al lavoro?” e prese il suo copione. Si sedette a terra per leggerlo.

“Ma che fai?”le chiese ancora il collega.

Lei scrollò le spalle:“Abitudini…”

“Tu sei strana!” rise Jay e,accomodandosi sulla sedia davanti la sua scrivania,cominciò a leggere anche lui il copione.

SONO TRA I PRIMI A LEGGERE IL COPIONE DE IL PRINCIPE MEZZOSANGUE,sorrise fra sé,MI PIACE QUESTO LAVORO!

 

Era passata una buona mezz’ora e qualcuno bussò alla porta:
“Possiamo?”alla soglia si affacciarono Daniel Radcliffe e Tom Felton. Jay e Anna sorrisero:

“Prego,entrate!”

I due attori entrarono. Tom salutò Jay abbracciandolo,invece Daniel lo evitò e lo stesso fece l’altro.

“Ciao,io sono Daniel Radcliffe.”si presentò.

“Piacere,Anna Oron.”gli sorrise. Jay prese la parola:
“Ok abbiamo fatto le presentazioni. Ora passiamo al lavoro. Anna,puoi prendere le misure a Daniel,per favore?Io le prenderò a Tom.” La ragazza annuì e cominciarono entrambi a lavorare.

Non passarono neanche dieci minuti che Daniel disse:

“Facciamo un gioco?”

“Che tipo di gioco?”chiesero gli altri.

“Anna,tu sei nuova e non sappiamo nulla di te...”spiegò l'attore “Quindi noi ti facciamo delle domande e ti devi rispondere. Con sincerità,ovviamente.” Anna lo guardò insospettita.

“Dai!Sarà divertente!”esclamò Tom,ridendo. La ragazza sbuffò:

“E va bene!”Daniel sorrise:
“Comincio io!Allora...Parlaci della tua famiglia.” Lei smise di lavorare,per sedersi a terra:
“In famiglia siamo io,i miei genitori e mia sorella.”

“Dove vivevate?”chiese Jay.

“In un paesino in Puglia.Però io andavo all'università a Milano e mia sorella in Abruzzo.”

“Suoni qualche strumento?” chiese Tom

“Suono la batteria.”

“Pop o rock?”

“Sinceramente un po' di tutto,tranne l'house.” Tom sorrise,quasi approvando la sua risposta.

“Fidanzati?” chiese Dan maliziosamente.

“Mai avuto uno...”I tre ragazzi sgranarono gli occhi.

“Come?”disse Jay “Quindi tu non hai mai...?”

“JAY!” Anna arrossì,portandosi le gambe al petto “Non così private!”

“Scusa...”il costumista abbassò lo sguardo,imbarazzato.

“Ehm...ok...facciamo qualche domanda un po' meno personale.” disse Dan;intanto Tom rideva.

“Sarebbe il caso!”disse Anna “E tu non ridere!E' già abbastanza umiliante di suo!”protestò rivolgendosi a Tom,che però non riuscì a smettere di ridere.

“Hai qualche tatuaggio?”domandò Jay. La ragazza annuì

“Una chiave.”disse,togliendosi dei bracciali dal braccio destro e mostrando ai ragazzi il polso.

Una chiave,di qualle per aprire i lucchetti,era disegnata. La testa era nera e poi andava sfumando fino alla punta in un grigio chiaro.

“L'ho fatto per il mio diciottesimo compleanno ed ero ubriaca.” spiegò Anna “Non ha nessun significato,però mi piace credere che un giorno l'avrà...”

Anna fissava il tatuaggio e non vide gli sguardi un po' preoccupati di Tom e Dan

 

 

I due attori erano appena usciti dalla sartoria.

“Mi ricorda qualcosa,quel tatuaggio e la sua storia.”disse Daniel. Tom sbuffò:

“Credi che...?” chiese,ma l'altro scrollò le spalle

“Non ci pensare,per ora. Vediamo come andrà a finire.”Daniel sorrise.

 

ANGOLO MIO!

Eccomi qui con un ritardo madornale!!!Scusatemi veramnete me è stato un periodo un po' così....Spero che con l'estate posso scrivere di più...

Voglio ringraziare le 64 persone che fin ad ora hanno letto il primo capitolo e mando loro un grande bacio.

Lasciatemi qualche recensione!!!! :)

 

Yaz

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Capitolo 3
*** I love my family! ***


I love my family!

 

La Vespa si fermò davanti ad un cancello in ferro battuto,mentre il sole tramontava.

La famiglia Oron aveva comprato una villetta non lontano dal mare,con i mattoni rossi e un giardino circondato da una ringhiera in ferro battuto,come il cancello. Anna entrò nel giardino e vide la madre seduta sulla sdraio a leggere un libro e il padre curava le rose.

Ciao,tesoro!”la salutò la madre,con un sorriso.

Ciao mamma. Come è andata oggi?”disse sedendosi sul prato.

Non c'era molto da fare,all'ambasciata.”rispose Rosa,la madre. Lavorava all'ambasciata italiana come economa.

E come è andata la tua giornata,papà?”

Carlo,il padre le mostrò le spalle rosse,tutto soddisfatto.

Sono stato tutto il tempo in giardino!”

La pensione forzata ti fa bene,allora!”rise Anna.

Come è stato il primo giorno di lavoro?”chiese la madre. Anna non rispose subito, ma le sue guancie si colorarono e cominciò a ridere, isterica:

Oh!Ahahahahahah!Ho...ho...lavorato con...Ahahahah!” i genitori sorrisero,compiaciuti:

E' andata bene!” esclamò Rosa,lei annuì,senza smettere di ridere. Carlo le diede una pacca sulla spalla.

Vai dentro. Tra un po' si dovrebbero collegare gli zii in chat.”

E infatti fu così. La ragazza chattò per una buona mezz'ora con parenti e amici,rispondendo alle solite domande e chiedendo informazioni sulle vicende altrui, fino a quando non arrivò la sorella.

'Sera a tutti!” esclamò Nicole,entrando in cucina “Ho un annuncio.”

Anna entrò in cucina,dove già i genitori erano arrivati,e chiese alla sorella:

Cos'è,sei passata dalle capre alle mucche?”

Molto meglio,sorellina.” disse con un sorriso “Io e Aaron partiamo!”

Da quando erano arrivati nella città,Nicole aveva trovato lavoro in uno studio veterinario. Aaron era il suo capo e il suo fidanzato. Era un tipo simpatico,affidabile e alla mano. Anna ricordò il grosso,dolcissimo Labrador che aveva Aaron

Dove andate?” chiese il padre.

In Nuova Zelanda!”

Andate a studiare i koala?” chiese Anna,divertita.

No,cara,dolce,stupida sorellina. C'è un allevamento di leoni e hanno dato la possibilità ad Aaron di andare a lavorare per sei mesi lì. E mi porta con lui!” a quel punto,Nicole era raggiante. Anche Anna era contenta per la possibilità della sorella. Nicole amava il suo lavoro,in fondo.

È magnifico,Ni!” l'abbracciò. I genitori erano un po' titubanti.

Sei mesi...Solo tu ed Aaron...” disse il padre.

Oh,avanti,papà!Nicole e Aaron sono grandi abbastanza per un'esperienza del genere,no?Perché,poi,avete accontentato me venendo qui e non potete accontentare lei?” disse Anna per difendere la sorella.

Mi vuoi fuori dai piedi,non è vero?” le sussurrò in un orecchio Nicole.

Mi farebbe comodo un'altra stanza,in effetti. Per lavorare.” le rispose sorridendo.

E va bene! Nicole,io e tuo padre siamo d'accordo.” disse Rosa.

Grazie mamma!”disse Nicole,abbracciando la madre e il padre. In quel momento,il telefonino di Anna squillò:

Hello?”

Ciao Anna! Sono Tom.”

Anna rimase un attimo senza dire niente.

Oh!Ehm...Ciao...C-come va?”

SOLITA DOMANDA IDIOTA,EH?MI SPIEGHI QUANTO SEI IDIOTA?

Bene grazie. Senti,domani arrivano Emma,Rupert e Evanna. Il pomeriggio volevamo andare a fare una passeggiata al mare. Ti va di venire con noi o hai da fare?”

Oh,non ho niente da fare,in effetti. Verrò volentieri!”

Magnifico! Ci vediamo agli studio domani mattina,allora.”

Certo. Grazie per l'invito. Ciao.” e chiuse il telefono. Doveva avere stampato in faccia un sorriso da ebete,perché la sorella le disse:

Avanti,pesce lesso. Aiutami a preparare la tavola.”

 

ANGOLO MIO!

Ecco,questo capitolo è un po',come dire, 'statico' e più corto degli altri,in effetti. Però penso che bisognava conoscere la famiglia della nostra protagonista,no? Ho cambiato i nomi,per motivi di privacy.

Un bacio a tutti,specialmente a hermione59. Recensite!!!

 

Yaz

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Capitolo 4
*** attenti alla ragazza 1 ***


Attenti alla ragazza 1

 

Quella mattina,Anna si svegliò alle sette meno un quarto,per lavarsi e vestirsi con calma. Scelse i vestiti con più cura del mattino prima:si mise un pinocchietto nero in cotone ed una maglia con le maniche a sbuffo azzurra. Si recò in cucina,dove Rosa stava facendo colazione.

Buongiorno,tesoro. Oggi lavori fino a pranzo,giusto?”

Si,ma non penso di tornare.” la madre la aggrottò la fronte.

Esco con gli altri!” spiegò Anna.

E questi 'altri' hanno un nome?”

Tom,Daniel e gli altri attori...”

Aah,oggi vai a pranzo con Tom...” accentuò il nome dell'attore,divertita.

Oh,mamma,ti prego...”

Ma io ti capisco,cara! È normale andare a pranzo e uscire con i colleghi...Poi se uno di questi è un bel ragazzo...”

Questo lo stai dicendo tu,mamma.”

Ed è quello che pensi,no?” Rosa sorrise un po' maliziosa e divertita dalla situazione. La figlia sbuffò e guardò l'orologio. Erano le 7:40.

Allora io devo andare. Vado a piedi. Ci vediamo!” se ne andò,mentre la madre la salutava bevendo un sorso di latte.

Uscita nel vialetto,Anna si affrettò a mettersi le cuffie per ascoltare un po' di musica. Mentre camminava per strada,vide alcune ragazze tutte eccitate con striscioni e cartelloni in mano.

QUALCUNO AVRÀ VINTO UNA GARA. O SARÀ UN COMPLEANNO. O UN MATRIMONIO...pensò. Avrebbe voluto scoprirlo,ma decise di andare avanti.

Arrivata ai grandi e tristi container quali erano gli studio,le si avvicinò un ometto sulla sessantina vestito con un'uniforme.

E lei chi è?” le abbaiò contro.

Oh...ehm...Anna Oron. E lei è...?”

Il custode. Miss Oron,lei lavora qui?” sputacchiò.

Si...” Anna si stava facendo piccola piccola davanti a quell'uomo,ma avrebbe voluto e potuto anche scoppiare a ridere. Quell'uomo le ricordava Alastor Moody. Il custode rise. Una risata che somigliava ad un latrato.

Sa,Miss Oron,quante ragazze come lei vengono qui con questa ridicola scusa per entrare là dentro?” e indicò gli edifici “Lei lo sa?”

Immagino...Ma io ho il pass!” e cacciò dalla borsa un cartoncino plastificato con la sua foto. Il custode studiò il pass attentamente,poi disse:

Mi scusi,Miss Oron. Ma vede,ci sono molte fan che...”

Non si preoccupi,Mr...?”

Mi chiami pure Joshua.”

Non si preoccupi,Joshua. In fondo è il suo lavoro.”

Lasci che mi sdebiti,Miss Oron. La posso accompagnare all'interno degli studios?” chiese prendendola a braccetto.

Grazie,Joshua!” e si avviarono.

PER DUE GIORNI DISEGUITO HO AVUTO DUE GALANTUOMINI...POTREI FARCI L'ABITUDINE!

 

Anna aveva già cominciato a lavorare quando arrivò Jay.

Buongiorno.” salutò la ragazza.

Buongiorno. Già al lavoro? Non ti va un caffè?”

Jay, da italiana vera io non berrò mai il vostro caffè!” scherzò e il ragazzo rise.

Scusami. Mi ero scordato che venivi dalla terra del caffè amaro.”

Sarà meglio per te se lo ricorderai in futuro.” lo minacciò e risero insieme.

Allora,” chiese Jay “a cosa stiamo lavorando?”

Alle divise di Quidditch...le sto rinnovando dal terzo film.”

La porta dietro di loro sbatté. Entrambi sussultarono.

Ma che cavolo...”

Daniel era entrato seguito da altre persone,che però Anna non riuscì a vedere perchè l'attore le si parò davanti.

Chi è...il tuo...personaggio...preferito...” ansimava

...Eh?”

Cosa c'è,Dan?” chiese Jay.

Jade...esce con noi...oggi pomeriggio...”

No!” fece il costumista.

Si ,invece.” disse una voce femminile “Tom mi ha mandato un messaggio ieri sera.”

Scusate,” intervenne Anna “posso sapere chi è Jade?”

Daniel la guardò preoccupata e si allontanò da lei,così Anna poté vedere le altre persone che erano entrate nella stanza: Emma Watson,Rupert Grint e Bonnie Wright.

Il rosso si avvicinò e le tese la mano.

Ciao,sono Rupert. Mi dispiace che ci dobbiamo conoscere così...”

In che senso?” Anna era sempre più incuriosita.

Jade è la ragazza di Tom. Piacere,sono Emma.”

Piacere mio. Cosa posso farle se lei è la ragazza di Tom?”

Chi è il tuo personaggio preferito della saga,Anna?” ripeté Daniel.

Draco Malfoy...”

Oh no!” urlarono tutti.

Qualcuno mi spiega cosa succede?” Anna si stava irritando.

Vedi,Jade è molto gelosa e possessiva di Tom,anche se lui non vuole ammetterlo. Bonnie Wright,piacere.”

Continuo a non capire...”

Anna,” disse Jay “l'ultima volta che una ragazza ha detto di essere una grande fan di Ton davanti a lei...Oh,bé...Era una cameriera,e Jade l'ha fatta licenziare.”

State scherzando vero?” chiese,ma le facce tetre degli altri le dicevano che stava sbagliando.

La prima domanda che ti farà sarà quella e tu. Devi. Mentire!” disse Daniel.

Ne va della tua carriera e della tua vita.” aggiunse Jay.

 

 

ANGOLO MIO!

Ecco un altro capitolo...di transizione! Ora mi ucciderete...

Bene qui conosciamo Joshua il custode,Bonnie,Rupert,Emma e,teoricamente, Jade.Questo capitolo l'ho dovuto dividere perché era troppo lungo. Spero vi piaccia.

Recensite!!!

Hermione59:si,cara,soprattutto tu mi ucciderai...ma almeno questo è un po' più...movimentato! Spero ti piaccia!

Un bacio,

Yaz

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Capitolo 5
*** attenti alla ragazza 2 ***


Attenti alla ragazza 2

 

ATTENZIONE!!!! Il nome del cane di Tom Felton è quello vero, ma non penso proprio che sia un Labrador!!!

 

Una magnifica Audi nera sfrecciava attraverso le strade di Los Angeles. I vetri oscurati nascondevano la discussione dei piccioncini all'interno dell'abitacolo.

Io NON ci voglio venire!” urlò una ragazza dai lunghi capelli castani.

Oh, andiamo, Jade! Ne abbiamo già parlato. È solo un pomeriggio...”

Un pomeriggio che avrei potuto utilizzare per faccende ben più importanti, non per uscire!” doveva fare ancora la manicure, pedicure e doveva ancora compare un nuovo collare per Roxy, il suo piccolo Pechinese. Quello rosa e con i fiorellini gialli l'aveva comprato più di un mese fa!

Tom Felton sbuffò e diede un'occhiata allo specchietto retrovisore. Roxy, adagiato sul suo cuscino sopra il sedile, abbaiava ridicolmente contro Timber, la sua bella Labrador marrone, che non degnava di uno sguardo il piccolo cane peloso.

E poi, questa nuova ragazza?” chiese Jade.

È la nuova assistente della costumista.”

Verrà con noi?”

Si.”

Ecco!” urlò Jade “Prima mi dici che ci sono solo io, e poi frequenti altre ragazze?” la sua voce, sommata all'abbaiare del Pechinese, fece irritare Tom.

Jade, nessuno ha detto che io la frequenti! Lavoriamo insieme, come con Emma, Bonnie, Evanna e altre ragazze che lavorano nel cast!”

La castana sbuffò sonoramente,incrociò le braccia al petto e volse lo sguardo fuori dai finestrini.

Perché non la lasci? Disse una vocina gelida dentro l'attore. Tom avrebbe scommesso che quella voce fosse di Draco Malfoy, e non la sua.

Con tutto quello che aveva fato per conquistarla, non l'avrebbe mollata facilmente.

Soffro di doppia personalità... pensò, poi sentì la sua ragazza che 'amoreggiava' con quel coso peloso.

Ma ami più me o Roxy?” chiese, irritato da quella scena troppo sdolcinata. Jade rise.

Oh, Tom! Sai quanto adoro il mio piccolo cucciolotto tenero tenero... il mio peluche che profuma di fragoline di bosco... il mio piccolo tesoro tutto da baciare...” baciò il naso umido del cane, poi rivolse un sorriso smagliante al ragazzo “ma amo te!”

Ah, ecco. Avevo qualche dubbio...” ma Jade non lo ascoltava più, perché aveva ripreso a coccolare Roxy.

Tom guardò Timber attraverso lo specchietto retrovisore. La sua amica a quattro zampe lo guardava come se dicesse: Caro, mi dispiace, ma ama più quel topo peloso e troppo cresciuto... A proposito, ho fame.

 

Erano le undici quando qualcuno entrò nella sartoria. Erano tutti radunati lì, mentre Jay ed Anna cominciavano a cucire le loro bozze.

Salve a tutti!” salutò Tom, con un sorriso smagliante.

Anna alzò lo sguardo dalla stoffa ed osservò la coppia appena arrivata: Tom portava al guinzaglio un bel Labrador Marrone e nell'altra mano aveva una busta di crocchette e una bottiglia d'acqua; dietro di lui c'era una ragazza con un Pechinese al guinzaglio rosa shocking, delle ciotole nell'altra mano e sottobraccio aveva un cuscino.

Dio solo sapeva quanto odiava quei cani piccoli, pelosi e rumorosi.

Dio solo sapeva quanto, invece, adorava i cani di taglia grossa.

Il Labrador, dopo esser stato sciolto dalla presa del guinzaglio, corse subito da lei.

Ciao, cucciolone!” disse piegandosi all'altezza del cane, che scodinzolava felice “Come ti chiami?”

Idiota! Ti metti a parlare con un cane in pubblico? Anna arrossì leggermente,

Chissene! Disse una vocina dentro di lei, quella della ragazzina che amava la natura e gli animali.

Si chiama Timber, ed è una femmina.” disse Tom, dopo aver salutato i tre attori appena arrivati “Le piaci.”

Anna notò che la padrona del Pechinese la guardava torva. Si rialzò e tese la mano, sorridendo.

Piacere, sono Anna”

Jade, la ragazza di Tom” puntualizzò la ragazza, stringendo la mano alla piccola italiana.

È veramente bella. Pensò. Aveva i capelli castani e gli occhi cangianti, la pelle leggermente dorata e un corpo da modella. Portava con disinvoltura scarpe vertiginose come se fossero pantofole e aveva un vestitino firmato (Versace, Anna l'aveva riconosciuto subito) molto corto, che metteva in evidenza le gambe magre.

Tom,” disse Daniel “David ci sta aspettando. Andiamo?” il ragazzo annuì e tutti gli attori se ne andarono salutando, lasciando soli Jay,Anna e Jade con i cani.

È inutile lavorare con dei cani qui.” sbuffò Jay “facciamo una pausa.” Entrambi i costumisti lasciarono stoffe, aghi e fili, mentre Jade cercava di aprire la busta delle crocchette.

Serve una mano?” chiese Anna, avvicinandosi alla castana. Quella sbuffò e le lanciò la busta, che Anna aprì velocemente e cominciò a far cadere il contenuto in una ciotola. Jay guardava la scena in silenzio, teso. Timber e Roxy si avventarono sulla ciotola insieme e cominciarono a mangiare.

Allora, Anna,” disse Jade, versando dell'acqua nell'altra ciotola “e così vieni dall'Italia.”

Già..”

E dimmi,” Roxy cominciò a bere avidamente, facendo cadere goccioline d'acqua sul pavimento “sei una fan della saga?”

Si...” Jay si era sistemato su una sedia dietro Jade e guardava le due ragazze preoccupato.

Qual è il tuo personaggio preferito?” il ragazzo giunse le mani e chiuse gli occhi.

Io... ehm...”

Fierobecco, Dobby, Fierobecco, Draco, Draco, Dobby, Grop, Dobby... no, non andavano bene!

Su, non ti mangio mica!” la incitò la castana, con un sorriso palesemente falso.

Fierobecco, Kreacher, Black...

Black!” quasi urlò. Jade inarcò le sopracciglia.

Ehm... Sirius Black... Si,lui... il mio personaggio preferito...Si.”

Sentito, Jay? Sirius Black! Sicura di non essere necrofila?”

 

Nel pomeriggio, i ragazzi andarono al mare.

La spiaggia era gremita di gente, anche se era Settembre, ma il gruppo deviò per una piccola stradina. Anna si ritrovò catapultata in un piccolo angolo di paradiso. La spiaggia era stretta e bianca, racchiusa tra gli scogli,e l'acqua era cristallina. Tutti si tolsero le scarpe e cominciarono a passeggiare in piccoli gruppetti. I cani vennero lasciati liberi, senza guinzaglio.

Come è andata con Jade?” bisbigliò Emma all'orecchio di Anna.

Oh...” sorrise “crede che io sia una necrofila.”

 

ANGOLO MIO!

Eccomi! Ecco, seriamente, vorrei uccidere Jade!

Voglio far notare che oltre alle descrizione dei due cani, anche il luogo è puramente inventato (se poi c'è, tanto meglio!). Recensite!

Un bacio,

Yaz

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Capitolo 6
*** Rup o Rob? ***


Rup o Rob?

 

Bonnie aveva portato delle bibite fresche. Tutti si sedettero a riva a bere e a scherzare, con Timber che sguazzava allegramente in acqua e Roxy sulle gambe di Jade (che non voleva sedersi a terra, così Tom mise una felpa sulla sabbia per farla sedere) che guardava torvo tutti, come la padrona.

Dalla strada arrivarono delle urla, quasi ritmate.

Che succede?” chiese Jay.

Boh...Stanno urlando un nome, sembra.” disse Emma.

Rup?” azzardò Anna, ascoltando meglio.

Non credo.” disse Rupert “sembra più Rom...Ron... no, aspetta... Rob?”

Vado a vedere.” Anna si alzò, si rimise le scarpe e corse via. Arrivata sulla strada, sentì un ticchettio dietro di lei. Si guardò dietro, e vide Timber che la seguiva, ancora bagnata e piena di sabbia e il guinzaglio in bocca.

Mi fai compagnia?” sorrise al cane e le mise il guinzaglio “Andiamo,su!”

In strada c'era una baraonda. Era forse una manifestazione? Poi Anna vide dei cartelloni con cuori e altre cose così. Si avvicinò alla folla e chiese ad una ragazzina sui quindici anni:

Ehi, scusa. Ma che succede?”

Ma come?!” fece quella “Non lo sai?! Oggi è arrivato ROBERT PATTINSON!!!”

Ah,ok... Grazie per...”

Non sei eccitata?!?” la interruppe.

Sinceramente, no.” la ragazzina la squadrò, poi con un sorrisetto disse:
“Tu sei una fan di Harry Potter, vero?”

Si,ma a te...”

Non c'è nessuna ragazza qui che non è eccitata per Rob, a meno non sia una fan di quella storiella!” spiegò cattiva la ragazza.

La mano di Anna si strinse attorno al guinzaglio di Timber. Un tic.

Andiamo! Trovati un lavoro e non pensare più a quelle cazzate! Hai vent'anni, diamine!”

Altro tic. Solo che Anna avrebbe voluto stringere la mano sulla gola di quella ragazza e non sul guinzaglio. Avrebbe voluto rispondere in italiano, con un bel liguaggio colorito, ma che gusto c'era se quella non capiva la sua lingua? Così rispose solo:

Tu pensa a studiare e a portare rispetto per le persone più grandi di te!” e se ne andò, con Timber che le trotterellava accanto.

 

Tutto bene?” chiese Dan. Anna era tornata incazzatissima.

È arrivato Robert Pattinson in città!”

È arrivato Rob?” chiese Jade, eccitata. Anna le riservò un veloce sguardo torvo.

E perchè stai così?” chiese Jay.

Non per l'attore,” spiegò Anna “ma per le sue fan! Sono... sono...” non le venivano le parole in inglese,così lasciò la frase incompiuta.

Alcuni fan possono esagerare, è vero.” disse Bonnie, cercando di calmarla e consolarla “ma bisogna lasciarli perdere, altrimenti ce la potremmo prendere per qualsiasi cosa!”

Mhm...” mugugnò Anna.

Sembri un orso quando fai quel verso, sai?” le disse Jade. Prima che potesse rispondere, Rupert disse:

Ehi,si è fatto tardissimo! Torniamo a casa,ok?”

 

Siamo giunti a destinazione, mister Radcliffe!” disse Tom, fermando la sua Audi vicino ad un hotel. Aveva dato una passaggio a Jade, Emma e ora aveva accompagnato Dan.

Grazie. Potresti fare l'autista, se fallisci con la recitazione.”

Sei simpatico quanto un riccio di mare nei pantaloni.” Daniel lo guardò preoccupato.

Cosa c'è?” chiese Tom.

Di solito non mi rispondi così.” disse Dan. Il biondo sbuffò.

Prima il tatuaggio, ora Timber. Hai visto come è corsa via con il guinzaglio in bocca?”

Mhm... credi che sia...”

Un segno? Non ne ho la più pallida idea.” entrambi sospirano.

Esayez de penser à l'amour et peirdre la raison.” disse Dan.

Eh?”

Prova a rogionar sull'amore e perderai la ragione. È un proverbio francese. Vabbè...” gli diede una pacca sulla spalla “Fatti una doccia e una dormita. Ci vediamo domani.”

Ok...”

 

ANGOLO MIO!!!

 

Attenzione! Non ho nulla contro i fan di Twilight, a meno che non si comportino così.

Bene, questo capitolo è più corto degli altri...Vi piace? Scusatemi se il francese non è corretto...I prossimi capitoli saranno dedicati ai mesi, ovvero ci sarà un capitolo per Ottobre, uno per Novembre,ecc.

Recensiteeeeee!!!

Un bacio,

Yaz

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Capitolo 7
*** This is Halloween! ***


This is Halloween!

 

Ottobre era arrivato, ma senza importanti cambiamenti del clima: ora bastava mettere un spolverino per stare bene.

Anna adorava il suo lavoro, e si era sempre più legata ai suoi colleghi, soprattutto a Jay e a Tom. Ora si comportavano come se si conoscessero da una vita. La sorella, poi, era partita e la ragazza aveva una stanza per lavorare. Non poteva chiedere di meglio!

Halloween era arrivato facendo decorare con zucche e scheletri le case,e non solo: anche gli studios erano stati addobbati con qualche teschio di cartone qua e là. Ad Anna ricordò vagamente le finestre delle scuole elementari italiane,che venivamo addobbate per ogni ricorrenza.

Jay aveva addobbato il laboratorio con zucche disegnate e pipistrelli di carta.

Happy Halloween!” gridò entrando nella stanza, con una marionetta in mano.

Anche a te.”rispose Anna “E quella?”

È la marionetta di Saw. Mai visto i film di Saw?”

Oh, si. Bel film,molto... macabro.”

Tu da cosa ti travestirai questa sera?” Anna alzò un sopracciglio.

Non mi travestirò. Anche perchè starò a casa.”

Come mai?” questa volta fu Anna a fare spallucce.

È il mio compleanno.”

Cosa?! Perchè non me lo hai detto prima?!”

Ora lo sai.”

Jay la abbracciò. “Auguri! Anche la marionetta di Saw ti vuole augurare buon compleanno!” disse agitando la bambolina davanti al naso della ragazza.

Bé... Sono onorata. È la prima marionetta che mi fa gli auguri!” scherzò lei, facendo finta di stringere la mano al giocattolo.

In giornata molte altre persone scoprirono che era il suo compleanno: allora fu una maratona di facce stupite, allibite, di gridolini, di 'perchè non me lo hai detto prima?!' e di abbracci. Quando arrivò Tom vestito per Halloween e fiero della sua maschera, Anna gli chiese:

Sei un netturbino?” Tom si offese un po'.

Ghostbusters ti dice niente?” disse irritato indicando un simbolo sul petto.

Oh! Si,scusami... Il logo... Si...” farfugliò lei imbarazzata.

Verso le cinque arrivò Jany e le chiese:

Fra mezz'ora stacchiamo tutti. Ti va di portarti del lavoro a casa? Se per te non è un problema,visto che è il tuo compleanno.”

Oh,no. Non ti preoccupare. Non avevo niente in programma per stasera.”

Perfetto! Ancora auguri!” e miss Tamime uscì dalla stanza.

Alle cinque e mezza uscì dagli studios con due grandi buste. Per fortuna aveva la macchina. Arrivò a casa.

Mamma, papà? Sono a casa!”

Tesoro! È pronta la cena. Cosa sono quelle buste?”

Lavoro.”

Valle a mettere nella camera di Nicole allora.”

Nicole era l'unica in famiglia ad avere la camera a pian terreno. Gli altri membri della famiglia dormivano al primo piano. Quella camera era tra la lavanderia e la cucina, e aveva una porta-finestra che dava sul retro.

Anna posò le buste sul letto a due piazze immacolato e andò a cenare.

 

Tesoro, è mezzanotte. Noi andiamo a dormire.” la avvisò Rosa.

Va bene, ma'. Io resto ancora un po' a lavorare.”

Ok. Buonanotte.”

'Notte.” la portasi richiuse le si stiracchiò e sbadigliò. Di lavorare, non se ne parlava a quell'ora. Magari un po' di TV.

Confidando nel sonno pesante dei genitori, andò in salotto, accese la TV e mise al minimo il volume. Guardò tutte le fiction che trovava, da I Simpson a N.C.I.S.

Si erano fatte le due e mezza, quando Anna sentì un leggero bussare alla porta dell'ingresso.

Ma chi cavolo è a quest'ora? Pensò ed andò ad aprire.

Una figura un po' sbilenca stava appoggiata allo stipite della porta.

Ciao...” disse con voce pastosa.

Tom!” era semplicemente stupefatta.

Shono tutto ubriaco... Mi hanno rubbato la maccina con dentro le... le...”

Le chiavi di casa?” suggerì lei.

Eshatto!” esclamò l'attore “Pohho dohhihe datte?”

Eh?”

Possho...” Tom si sistemò meglio “Possho dommire cottè?”

Waaaaa! Siiiiii! Una piccola vocina che somigliava tremendamente a una sua amica, Amaranta, dentro la testa di Anna.

Non puoi andare in un motel?”

E i cionnalisti? Shtavo camminaddo quaddo ho vistho 'Orron' vicino al caccello e ho pesshato shubito attè!” esclamò con un grande sorriso come quello dei bambini.

Ti peggo, possho dommre cottè?” Giunse le mani e sporse il labbro inferiore. Sembrava un cucciolotto.

Come resistere a un cucciolotto?

Va bene. Ma devi essere muto come una tomba!” Tom l'abbracciò.

Graccie!”

Shh!” Anna si ritirò dalla stretta e lo prese per mano “Vieni con me, e sta zitto!”

Lo portò nella camera di Nicole. “Ecco” disse “Dormirai qui e non ti muoverai da questa stanza. Buonanotte.” fece per girarsi verso la porta, ma Tom la bloccò per il polso.

Io vojo dommire cottè. Nodda solo!”

Saltagli addosso! Ora! La voce di Amaranta le riempiva la testa.

No, Tom! Io non posso...”

Vojo dommire cottè!” rifece la faccia da cucciolo. Anna sbuffò.

Diamine, te lo sta chiedendo! Non era un tuo sogno? Appena sarebbe tornata in Italia, avrebbe ucciso Amaranta. Sicuro.

E va bene!” disse togliendosi le scarpe “Forza, Tom, mettiti a letto.” e l'attore, con ancora il vestito da netturbino addosso, si infilò sotto le lenzuola insieme alla ragazza.

 

ANGOLO MIO!

Salve gente! Questo è il capitolo di Ottobre e il prossimo (racconterò cosa succede la mattina dopo) sarà quello di Novembre!

È vero, questo puzza di imbroglio anche a me...Recensite!

Un bacio, Yaz

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Capitolo 8
*** Litigi e Green Day ***


Litigi e Green Day

 

La sveglia del cellulare squillò. Anna si svegliò di soprassalto e si guardò intorno. Perché era in camera della sorella? E perché aveva impostato la sveglia alle...

“Alle sei?!” gridò guardando il cellulare. Cosa le era passato per la testa? Si ricordò che quella notte era venuto Tom... ed era ubriaco... e...

No, non era possibile! Era andata a dormire tardi, per le tre, e sicuramente si era sognata tutto.

Tutto!

Impostò la sveglia alle sette e si riaddormentò.

 

Tom stava seduto con la schiena appoggiata al muro del negozio ancora chiuso. Sbuffò. Aveva un mal di testa atroce e quel giorno avrebbe dovuto girare molte scene. Si accese una sigaretta e controllò l'ora. Erano le sei e un quarto del mattino. Puzzava ancora un po' d'alcool e quel vestito di Halloween era tutto bagnato dal sudore.

Vide una signora avvicinarsi al negozio.

“Salve...” la donna aprì la saracinesca.

Tom buttò la sigaretta “Salve.” seguì la signora dentro il negozio “Ho bisogno di un jeans e di una maglietta.”

“I jeans a destra e le maglie a sinistra. I camerini sono in fondo e lì,” indicò una porta dietro il bancone “c'è un bagno. Prima di cambiarsi, stacchi il cartellino e lo porti da me, grazie.”

Tom rimase sorpreso. Quella donna aveva capito tutto!

“Grazie...” sorrise e si diresse verso i jeans.

Mezz'ora dopo era già uscito dal negozio. Doveva passare da Anna, farsi accompagnare dai poliziotti per denunciare il furto dell'auto e poi andare a lavoro. Impiegò dieci minuti per arrivare a casa dellaragazza. Dal vialetto controllò che le luci fossero accese. Una era accesa.

Bene! Si è svegliata! Si avvicinò alla porta e suonò il campanello. Pregò con tutto se stesso che fosse Anna ad aprire. Ma le sue preghiere non vennero esaudite.

Un uomo alto, dalle spalle grosse, in canotta e pantaloncini lo guardava torvo.

“Si?”

Ehm...” Ma che cavolo...!

 

Prima di andare a fare colazione, Anna si lavò e si vestì. Andò in cucina con un occhio ancora chiuso. Sentiva delle voci provenire dalla stanza, quelle dei genitori e una che parlava italiano ma con un accento inglese.

“Giorno... Ow!” urlò. Rimase alla porta, sorpresa. I suoi genitori stavano allegramente parlando con Tom, che aveva una tazzina di caffè in mano.

“Ciao Anna.” la salutò l'attore. Dopo un po' di secondi, Anna riuscì a dire:

“Che ci fai qui?!”

“Purtroppo mi hanno rubato la macchina.” finse di spiegare Tom, visto che il suo sguardo diceva stai al gioco. “Ho dormito in un motel qui vicino, e questa mattina sono passato di qui e ho pensato che avresti potuto accompagnarmi per la denuncia e poi potevamo andare insieme a lavoro.”

Anna guardò la madre e il padre che le sorridevano. Avevano creduto a quella mezza verità!

Quindi... oh, diamine! Ho dormito insieme a Tom Felton!

“Oh... ehm...”

“Dai, Anna!” disse la madre ammiccando “Bisogna sempre aiutare gli amici!” Tom e la ragazza guardarono prima Rosa, poi si guardarono imbarazzati.

“Va... va bene... Mi dai del caffè, mamma?”

 

Salirono in macchina cinque minuti dopo.

“Non so dove si trova la polizia...” mormorò Anna.

“Io si. Al primo semaforo, gira a sinistra.” disse Tom. La ragazza annuì e partirono.

“Sicuro che te l'abbiano rubata? Avresti potuto lasciarla vicino al locale oppure l'avrai prestata a qualcuno?”
“No, riconosco la mia macchina tra mille anche da ubriaco. Ed è impossibile che io l'abbia prestata a qualcuno, visto che ieri sono stato solo con... JADE!” urlò.

“Eh?”

“È stata Jade! Mi ha preso le chiavi della macchina e se n'è andata!” sbuffò “Per favore, al posto di girare a sinistra al prossimo semaforo, vai dritto. Giuro che io...”

“Sta calmo,Tom. Almeno siamo sicuri che non te l'hanno rubata!”

“Mhm...” mugugnò l'attore.

Arrivarono davanti ad una villetta bianca e sul viale c'era un'Audi nera.

“È quella” chiese la ragazza. Tom le rispose con uno sguardo truce.

“Aspettami qui. Prendo la macchina e ce ne andiamo, ok?”

“Ok...” il ragazzo scese dalla macchina e si avviò sul vialetto. Suonò al campanello una, due, tre volte. Poi con 'leggera' violenza bussò alla porta. Anna vide Jade aprire la porta, poi cominciò a sentire la sfuriata dell'attore. Si fece piccola piccola sul sedile.

“Ascoltiamo un po' di musica, va'...” si disse e accese la radio. Le urla di Tom e Jade ora facevano da sottofondo a Holiday dei Green Day. Anna cominciò a tamburellare a ritmo sullo sterzo, poi si scatenò. Chiuse gli occhi e fece finta di avere una batteria davanti e si mise a muovere le mani in aria come se volesse colpire i tamburi immaginari. Le canzoni andavano e venivano e passò un buon quarto d'ora.

Poi qualcosa suonò, un clacson. Aprì gli occhi e vide la Audi di Tom per strada, che la stava aspettando.

“Va bene, andiamo...”

Seguì l'attore fino agli studios. Nei giorni seguenti, non fecero alcun accenno alla notte passata.

 

Angolo mio!!

Ok, io mi sono scimunita per finire questo capitolo! Perchè solo Hermione59 me lo recensisce?! >.< Vabbè... ci vediamo al prossimo capitolo, quello di Dicembre.

Un bacio,

Yaz

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Capitolo 9
*** Natale con i tuoi... ***


Natale coni tuoi...

 

Attenzione. Stiamo per raggiungere l'aeroporto di Pescara. Vi preghiamo di rimanere seduti e di allacciare le cinture. Grazie per aver viaggiato con noi!”
“Anna, papà dorme ancora?” le sussurrò la madre. La ragazza annuì assonnata.
“Sveglialo, allora.” Anna prese il padre per un braccio e cominciò a scuoterlo. Carlo si svegliò di scatto.
“Cosa...?”
“Stiamo atterrando, pa'. Mettiti la cintura.”
Quando scesero dall'aereo, una folata di vento gelido li investì con violenza. I tre avevano solo un impermeabile sopra i vestiti leggeri: a Los Angeles faceva più caldo che in Italia, anche a Natale!
Velocemente presero dalla borsa di Rosa (vagamente somigliante a quella di Mary Poppins) delle sciarpone di lana e corsero dentro l'aeroporto.
“Anna!” un coro echeggiò nell'edificio. Tre ragazze corsero incontro la ragazza e le saltarono addosso.
“Oddio!... ra... ga...” boccheggiò “n... non...” le amiche si staccarono. Una di loro, Amaranta, mancata rock star, dai capelli ricci e lunghi come Robert Plant, le saltò di nuovo al collo.
“Ci sei mancata tantissimo!”
“L'ho notato, sai?” disse Anna massaggiandosi il collo
“Ti è arrivata la mia cartolina dall'Egitto?” chiese con aria minacciosa Daniela. La ragazza annuì.
“Tesoro,” la madre si avvicinò ad Anna “Noi aspettiamo il volo di Nicole, ok? Salve, ragazze.” salutò infine con un sorriso.
“Salve, signora Oron! Bentornati!” salutarono in coro come delle scolarette.
“Io torno a casa con loro, mamma.”
“Va bene.” la madre e il padre si allontanarono, lasciandole sole. Le amiche rivolsero ad Anna sorrisi a trentadue denti.
“Allora?” chiesero all'unisono.
“Allora che?”
“Oh, certo!” disse Paula, così scura di pelle che sembrava perennemente abbronzata “Lei lavora con attori famosi e fa finta di nulla!”
“Pensavo non ti piacessero, Paula.” osservò Anna. Alla ragazza, infatti, non piaceva Harry Potter.
“Sono comunque famosi! E poi sai i bei ragazzi lì, in California? Sei la solita fortunata!”
“Ho fame.” cambiò discorso Anna. Le altre si avviarono verso il fast food.
“Eh, no!” le fermò la ragazza “Voglio mangiare decentemente!” Amaranta alzò gli occhi al cielo.
“Sai il traffico che c'è là fuori?”
“Pago io.”
“Andiamo?” chiese Amaranta sfregandosi le mani.

“Attenzione. Stiamo per raggiungere l'aeroporto di Londra. Vi preghiamo di rimanere seduti e di allacciare le cinture. Grazie per aver viaggiato con noi!”
Daniel si stiracchiò.
“Ahh! Casa dolce casa!” si girò verso Tom e lo scrollò “Sveglia!”
“... Eh?!” l'attore aprì gli occhi lentamente.
“Stiamo arrivando. Mettiti la cintura.”
“Mhm...” Tom richiuse gli occhi. Dan sbuffò e allacciò la cintura all'amico.
A Londra cadeva del nevischio. Ad aspettare i due attori c'erano Sam, il fratello di Tom, e Kate, la sorellina di Daniel. Quest'ultima, appena vide il fratello maggiore, gli saltò addosso.
“Dan!!”
“Ciao, Katy!”
Sam si avvicinò al fratello, che trasportava due valigie, la chitarra e la gabbia con Timber. Si abbracciarono come due amici, poi Sam disse:
“Viaggi sempre leggero, eh?”
“Sono tutti panni sporchi, quelli. Ho fame.”
“Al solito. Mamma ha invitato anche Kate e Dan. Venite, vero?” chiese ai due.
“Ovvio!”

“Cosa?!” urlò Amaranta,facendo girare tutto il ristorante verso di loro; Paula era rimasta a bocca aperta,con la forchetta a mezz'aria; Daniela si era quasi strozzata con i maccheroni. Anna annuì timidamente.
“Tu...coff... tu...”
“Aspetta,” fece Paula “Tom Felton è il biondino, giusto? Quello con la testa grossa e che sembra un cadavere?
“Giusto.” affermò Anna, anche se non condivideva quei commenti.
“E tu...” disse Amaranta “Hai dormito con lui? Mentre era ubriaco?” Anna annuì ancora.
“E non gli sei saltata addosso?” chiese la riccia. Anna scoppiò a ridere.
“Mentre ero nel letto avevo sentito una vocina che ha detto la stessa cosa!”
“Erano i tuoi ormoni.” disse Amaranta bevendo un po' d'acqua.
“Quindi, non avete fatto nulla?” chiese Daniela.
“Niente. Nothing. Nada. Rien. Anche perchè lui è fidanzato.” poi aggiunse “Con un'arpia.”
“Chissà perché, le fidanzate di un bel ragazzo sono sempre stronze agli occhi delle altre...” disse maliziosamente Paula.
“È un dato di fatto,questo.” tagliò corto lei “Allora? Come vi va la vita?”

Tom, dopo pranzo, si rinchiuse in camera con Daniel e Sam. Kate stava parlando allegramente con la signora Felton.
“Allora? Che ci devi dire?” chiese Dan.
“È una cosa molto importante e delicata, e non deve assolutamente uscire da questa stanza.”
“Ti sei lasciato con Jade!” esclamò il fratello.
“No!”
“Ah...” Sam arrossì. “Bè, racconta.” Tom respirò a fondo e iniziò.
“Ad Halloween sono andato ad una festa con Jade...”
“Non vogliamo saperei particolari delle vostre nottate, Tom.” disse Daniel.
“Lasciami continuare! Non devo parlare di lei. Allora, quella sera mi sono ubriacato, di brutto...” 
Dopo aver raccontato tutto, la mascella di Daniel era arrivata a terra; Sam, dopo aver riflettuto sul racconto, esclamò:
“Hai messo le corna a Jade!”
“Non ho messo le corna Jade!” ribatté Tom.
“Ma come no? Scusa, non avete... No, aspetta! Voi non avete...”
“No, Sammie, quella notte ho dormito.” il fratello sbuffò.
“Tom!” chiamò la madre “Porta a spasso Timber o mi farà la pipì sul tappeto!”
“Arrivo, mamma!”

Angolo della lady
Bien, mon ami, ci stiamo avvicinando al 'momento clu', come lochiamo io. Di cosa si tratta? Mi dispiace, ma non ve lo dirò nemmeno sotto tortura! XD Questo è il capitolo per Dicembre (ma va', si capisce!), spero vi sia piaciuto. *si mette in ginocchio*Vi scongiuro di recensire!!!
Un bacio,
Yaz

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Capitolo 10
*** Sectumsempra ***


In questo capitolo descriverò una scena del film, scritta in grassetto. In quella parte ci sarà un collegamento tra personaggi della storia e attori, caratterizzato dal passaggio della scrittura in grassetto a quella 'normale'. Buona lettura!

Sectumsempra

Anna era tornata a Los Angeles dopo aver passato le vacanze di Natale in Italia, tra parenti e vecchi amici. Era felice di tornare a lavoro, anche se aveva dell'arretrato. Infatti, appena arrivata non disfò nemmeno le valigie, ma si mise subito a cucire nel suo 'laboratorio'.
Il lunedì mattina arrivò agli studios con un enorme busta contenete tutti i vestiti cuciti e rattoppati in tempo record. Aveva anche delle meravigliose occhiaie e un magnifico mal di testa. Quando Tom le chiese cosa fosse successo, lei gli ringhiò contro:
“Ho dovuto cucire tutte le tasche dei tuoi pantaloni e delle tue giacche, visto che non puoi tenere sul set i tuoi snack!”
Non era proprio di ottimo umore. Ma non era l'unica.
Entrò nella sartoria, trovando Bonnie e Jay che discutevano.
“Che succede?” chiese. Jay le rivolse uno sguardo truce.
“È Daniel!” sbottò “Fa il doppio gioco con me! E io questo non lo sopporto!” prese un foglio, lo accartocciò e lo tirò per la finestra aperta.
“... Eh?”
Aveva passato la notte insonne, la sua risposta era più che comprensibile. Allora Bonnie le spiegò tutto:
“Jay e Daniel stavano insieme, fino a qualche mese fa. Si sono lasciati a... Luglio, mi pare.”
“Giugno dell'anno scorso.” precisò Jay “Ci siamo evitati quando era possibile, solo nei momenti puramente necessari parlavamo. Ma come colleghi, ovviamente.” Anna annuì.
“Solo che, a Natale, a ricominciato a fare l'amicone con me, e a corteggiarmi...” continuò Jay.
“Ma nello stesso periodo si vedeva con un altro.” concluse Bonnie “E Jay si è... alterato.”
“Alterato?!” disse Jay con voce un po' stridula “Solo alterato, dici? Io sono incavolato nero! Se...” ma qualcuno entrò.
“Ragazzi,” era Emma “Tom e Daniel stanno per girare la scena del duello. Venite?”
“Il Sectumsempra?!” chiese Anna, eccitata. Adorava quella scena (era un po' sadica). Emma annuì.
“Dai Jay, andiamo?”
“No.” rispose secco lui.
“Oh, avanti!” Anna lo prese per mano “Che te ne frega di Daniel, vieni a vedere Tom. Fallo per me!” sporse il labbro inferiore cercando di fare uno sguardo da cucciolo, ma per le risate degli altri ottenne solo una faccia ridicola. (nota della lady: la faccia da cucciolo di Tom era mille volte meglio!)
“Va bene, va bene. Basta che non farai più quella faccia.” rise Jay.
“Promesso!”
Si recarono sul set e si sedettero dietro i cameramen. Anna era emozionatissima. Conosceva quella scena, l'aveva letta e riletta sia sul libro che sul copione, la sapeva a memoria.
“Duello tra Draco Malfoy e Harry Potter. Ciack 1. E... azione!”
Draco entrò nel bagno e si diresse ai lavandini. Si tolse il maglioncino e si buttò l'acqua sul viso. Tremava e cominciò a piangere. Harry entrò nel bagno.So cosa le hai fatto, Malloy!”
Tom si girò.
“Malloy?!” rise “Come osi chiamarmi Malloy?” urlò gettandosi sul collega. Tutti scoppiarono a ridere.
“Ok, basta.” disse David Yates “Ai vostri posti, ragazzi. Daniel non sbagliare. Duello tra Draco Malfoy e Harry Potter. Ciack 2. E... azione!”
Draco entrò nel bagno e si diresse ai lavandini. Si tolse il maglioncino e si buttò l'acqua sul viso. Tremava e cominciò a piangere. Harry entrò nel bagno.So cosa le hai fatto, Malfoy. Una fattura, non è così?” il duello cominciò prepotente. Vetri che si rompevano, tubature che scoppiavano. Il pavimento era allagato.Sectumsempra!” urlò Harry. Anna sobbalzò.
“Stop!” urlò il regista “Bravi. Tom vai dalle truccatrici, così riprendiamo. Per voi, una pausa.”
Tom si avvicinò all'italiana. “Mi accompagni tu?” le sussurrò.
“Va bene...” sorrise lei. 
“Ti è piaciuta la scena?” Anna annuì.
“È emozionante.” 
“Sono stato bravo, eh?” chiese Tom con un ghigno.
“Non vantarti troppo, Felton!” lo ammonì dandogli una leggera gomitata. Arrivarono davanti alla stanza del trucco e parrucco ,quando Tom arrossì.
“Ehm... Anna, ho cambiato idea.”
“Come?”
“Non voglio che... che venga con me, lì dentro...”
“Ah. Capito. Ci vediamo sul set.” e se ne andò,un po' delusa. Quel ragazzo è veramente  strano, forse ha qualche rotella fuori posto... pensò tornando dagli altri Bah! Sarà la fama!

“Stavo per fare una cazzata!” Tom bevve un altro sorso di caffè. “Dan, stavo per mandare a monte tutto!”
“Oh, andiamo! Prima o poi dovrai dirglielo,no? Credi che queste siano solo coincidenze?”
“No,ma per ora nessuno deve sapere niente.” disse Tom massaggiandosi il fianco destro. Poi cambiò discorso.
“Anche tu hai fatto una cazzata,con Jay.”
“Ci siamo fraintesi. Lui crede che lo corteggiassi,ma io voglio dolo ristabilire un rapporto... civile.” Tomgli cinse le spalle.
“Non ho mai capito perchè deve essere tutto così complicato...”
“Probabilmente è per il nostro lavoro.” disse Daniel “Pensa se fossimo solo dei ragazzi, probabilmente non avremmo di questi problemi.”
“O non ce li avremmo così grossi...” simultaneamente bevvero dalle loro tazze

Angolo della lady
In questo capitolo (Gennaio,gente!) vediamo la mia scena preferita; quella del duello, o come la chiamo io 'la scena del Sectumsempra'.
Il prossimo capitolo, sarà quello più importante, quello che ho in mente dall'inizio! Il capitolo di San Valentino! Recensite!!
Un bacio, 
Yaz

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Capitolo 11
*** Bloody Valentine ***


Bloody Valentine

Anna odiava San Valentino. Perchè? Forse perchè non si è mai fidanzata? No, odiava San Valentino perchè odiava l'eccessivo romanticismo c'era nell'aria in quel giorno. Tutti quei cuoricini, bigliettini, canzoni smielate, tutto quel rosa; rabbrividiva. Mentre andava agli studios, vide coppiette che si sbaciucchiavano ogni cento metri, mediamente. 
Quella sera il padre aveva invitato la madre di Anna per una 'cenetta romantica'. La ragazza era semplicemente sconvolta: Carlo non aveva mai fatto una cosa del genere.
Però la nostra storia si evolve il giorno dopo, il 15 Febbraio.
“Buongiorno, single!” esclamò Jay appena la ragazza entrò nel laboratorio. Sussultò, visto che si stava chiedendo perchè non avesse visto i genitori quella mattina.
“Ricordamelo, mi raccomando!” rise “Oggi che si fa?”
“Si stira, si ricuce, si rattoppa. Siamo alla fine del film, non si può fare altro.” Anna sospirò. Era una settimana intera che stirava, rattoppava, ricuciva,  stirava, rattoppava, ricuciva e rattoppava ancora.
“Va bene... mettiamoci ala lavoro.” prese i vestiti di Luna Lovegood e accese il ferro da stiro.
La mattina passò così: tra il ferro, le risate, le battute dei due colleghi. A pranzo ordinarono dal ristorante orientale lì vicino del ramen.
“Ma gli altri?” chiese la ragazza.
“Non lo so... non sentito nessuno, nemmeno Dan..”
“Ti risenti con Daniel?” chiese Anna. Jay sorrise.
“Lo avevo frainteso. Non mi voleva corteggiare, ma mi voleva solo come amico. Abbiamo parlato, ci siamo scusati a vicenda, ed entrambi stiamo conoscendo persone nuove!”
“Allora non mi farai più compagnia nel paradiso dei single!” la ragazza si finse offesa.
“Ahahah! No, ma ci rincontreremo nel Paradiso di Cupido!” il Paradiso di Cupido era un locale per sole coppiette, perennemente addobbato come fosse San Valentino.
“Io non entrerò mai in quel... buco rosa confetto!” risero, poi qualcuno bussò alla porta. Era David Yates.
“Salve, signor Yates.”
“Ciao, David.”
“Ciao. Anna, un agente ti sta cercando. Puoi venire?” Anna guardò prima il regista, poi Jay. Il collega scrollò le spalle.
“Va bene. Ci vediamo dopo, Jay.”
“Ci vediamo dopo...” Anna seguì David per i corridoi degli studios, fino ad arrivare all' ingresso. Lì c'era unagente robusto e alto, dall'aria affranta.
“Lei è Anna Oron?”
“Si...”
“Signorina deve venire con me in centrale. Mi segua alla macchina, per favore.”

Jay era rimasto da solo. Finì di rifinire una cucitura e si sedette a terra,sbuffando.
Ma quando torna? Sentì qualcosa graffiare contro la porta. Andò ad aprire. 
“Oh, ciao Timber.” il Labrador entrò allegramente nella stanza “Dov'è il tuo padrone?”
“Dietro di te!” Tom stava sull'uscio, con i panni di Draco Malfoy: aveva gli occhi scavati e le occhiaie.
“Che hai fatto?” l'attore scrollò le spalle.
“La scena della morte di Silente. Anna?”
“È uscita...”
“E dove è andata?” Tom si sedette su una sedia.
“Perchè me lo chiedi?” disse Jay con un sorriso malizioso, Tom lo guardò torvo.
“Non ti ci mettere anche tu con questa storia! È una mia amica! Nient'altro!” per ora... la voce di Draco (ci avrebbe scommesso l'anima) gli rimbombava nella testa.
“Va bene, va bene! Comunque non so dov'è. Un poliziotto è venuta a prenderla.” cominciò a carezzare il cane.
“Come un poliziotto? Cos'è successo?!”
“Non lo so!”
In una buona mezz'ora, il laboratorio si riempì di persone, tutte in ansia per l'assenza di Anna. Timber correva da una parte all'altra della stanza per essere consolata, ma nessuno la calcolava.
“Vieni qui, Timber!” la richiamò Tom. La cagna si sedette obbediente davanti al padrone, con la testa sulle sue gambe. C'era chi guardava fuori dalla finestra, chi fissava la porta, chi beveva caffè e chi, come Tom, portava lo sguardo su qualsiasi cosa si muovesse.
“Ehi!” esclamò James Phelps, che guardava fuori dalla finestra “Sta arrivando qualcuno!” Per un secondo tutti rimasero immobili, poi corsero verso la porta e uscirono dagli studios. Anna uscì da una macchina della polizia: il viso era rosso, e sembrava più magra e malaticcia. Si spaventò vedendoli tutti lì ad aspettarla. Lì fissò uno ad uno,senza dire nulla. Ansimava e lo sguardo era smarrito. Evanna si avvicinò e le sussurrò:
“Cos'è successo?” Anna la guardò fisso negli occhi. Aprì la bocca, il labbro inferiore tremò, e disse:
“I... i miei g-genitori... questa notte... sono stati... u... uccisi...” tutti trattennero il respiro e nessuno si mosse per un minuto. Poi Matthew le si avvicinò e l'abbracciò, cullandola.  Altri, come Emma, Evanna, Jay e Dan l'abbracciarono. Alcuni piangevano per un dolore non loro, per persone che non avevano mai conosciuto. Dopo aver ripreso le forze, Anna disse a David Yates:
“Tornerò a casa, in Italia... per un po'...”
“Non ti preoccupare, resta fino a quando vuoi.”
Anna annuì, poi prese il cellulare.
“Devo avvisare... Nicole..” ma una mano la bloccò.
“Faccio io.”
“Ma è in Nuova Zelanda...!”
“Non ti preoccupare, dammi il numero” compose il numero di Nicole e aspettò che qualcuno rispondesse.
“Pronto? Nicole Oron? Salve, sono Tom Felton, un collega di tua sorella. Devo... devo raccontarti una cosa...”

Angolo della lady
Eccolo, il momento clu! Quanti mi danno della bastarda? Quanti della sadica? Bene.
Dispiace anche a me per Anna, me è una cosa che servirà per dopo... Forse qualcuno si chiederà: “Perchè Anna non piange?”
Semplice,ha già versato troppe lacrime quando è andata a riconoscere i corpi dei genitori. Oddio, sono cattiva!!! D:
Vabbè,lasciatemi una recensione, anche solo per mandarmi a quel paese per la fine che ho fatto fare ai poveri Carlo e Rosa!
Un bacione, Yaz

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Capitolo 12
*** La fine del film ***


 

La fine del film

Era passato un mese. Anna era riuscita a vendere la villetta dove viveva con la sua famiglia e si era trasferita in un appartamento si Santa Monica. Usciva tutte le sere, da sola. Girovagava per il lungo mare, si fermava in qualche bar per fare amicizia con le cameriere o i clienti. Anche le riprese del film erano finite. Se immediatamente dopo la morte dei genitori era riuscita ad andarsene dall'Italia dopo pochi giorni, ora sarebbe dovuta tornare per forza. O forse avrebbe fatto un viaggio; aveva guadagnato molto, in fondo. Verso fine Marzo, una sera, Anna si ritrovò per l'ennesima volta a camminare tra le giostre sulla spiaggia, e vide il Bundjing Jumping. L'aveva sempre voluto provare, ma aveva una paura matta. Eppure, in quel momento stava camminando verso un uomo basso e grassoccio, pelato, con un costume hawaiano e una canotta arancione.
“Buonasera, signorina. Vuole fare un salto?” chiese l'uomo, indicando l'impalcatura.
“Quanto viene?” Anna guardò in alto, leggermente intimorita. L'uomo intercettò il suo sguardo.
“Prima volta, eh?” La ragazza annuì.
“Mi stai simpatica, lo sai? E sei anche caruccia... Il primo salto è gratis, per te. Se ti è piaciuto, quelli dopo sono cinque dollari l'uno. D'accordo?” Anna annuì ancora.
“Allora, dimmi, quanto pesi?”
“Cinquantatré kili.”
“Devi mangiare, ragazza! O rischi di sfiorire prima del dovuto!” prese un imbracatura “Ecco, lascia che te la sistemi.” Anna lasciò fare. Anche se non sembrava, quell'uomo era gentile e aveva un tocco leggero e sicuro.
Probabilmente ha dei figli...
Ora, mio figlio Al ti porterà su e ti dirà tutto quello che devi sapere.” poi urlò “ Cominciamo da cinque metri, Al! Prego signorina, da questa parte. Si mantenga alle sbarre.” La fece salire su un piedistallo dove c'era un ragazzo più o meno della sua età, anche lui con una canotta arancione. Le sorrise amichevole e Anna ricambiò. Mentre salivano, Al non disse una parola. Si fermarono a cinque metri d'altezza; ad Anna tremavano le gambe.
Allora,... come ti chiami?” chiese Al, mentre la legava ad una corda elastica.
Anna..”
Allora, Anna. Io sono Al, e l'unica cosa che devi sapere è che sei dannatamente al sicuro con quella imbracatura, e puoi saltare quando vuoi. Pronta?”
Pronta.” Anna prese un bel respiro, lasciò la sbarra e...
WOHOOOOOOOOOOOOOO!!!!!” urlò come una forsennata. Mentre cadeva, scoppiò a ridere. Si sentiva libera, leggere. Poteva spaccare il mondo. Con uno strattone della corda non cadde sull'asfalto, ma rimase in aria, a mezzo metro da terra. Le si avvicinò l'uomo.
Allora?” la aiutò a mettersi dritta e la staccò dalla corda.
È stato... Magnifico!”  l'uomo sorrise.
“Bene! Ne facciamo un altro?”
“Assolutamente! Ne faccio altri due!”
“Dieci dollari.” Anna sorrise e cacciò dieci dollari dalla tasca posteriore dei jeans.
“Si può salire di più?” chiese, i soldi ancora in mano.
“Ovvio! Facciamo ora dieci metri, poi quindici?” chiese l'uomo. La ragazza sorrise ancora e gli diede i soldi.
“Al!” urlò l'uomo “Prima dieci poi quindici!” fece salire ancora Anna sul piedistallo.

Roxy annusava qualsiasi cosa nel raggio di cento metri, ringhiando ai bambini che si avvicinavano. Timber la guardava male, attaccata al suo padrone.
“Jade, il tuo cane sta spaventando chiunque.” disse Tom.
“Ma che dici! Povero Roxy...” lo prese in braccio “Nessuno ti comprende, vero cucciolotto? Ma mamma sa quello che vuoi, non è vero?” cacciò dalla borsa un biscottino per cani “Eeeecco qua! Per il mio tesorino... Anche Timber vuole un biscotto, Tom?” entrambi si girarono verso il Labrador, che aveva gli occhi che dicevano:
Preferirei un hot dog, o una bistecca. Ma mi posso accontentare. Basta che la finisce, lei.
“Si, penso di si. Seduta, Timber!” disse Tom, la cagnolona si mise seduta, guardando fisso il padrone. Tom prese un biscotto e slacciò il collare, allontanandosi.
“Ferma,Timber... Ferma...” Timber continuava a fissare Tom, immobile come una statua. Il ragazzo si allontanò di un centinaio di metri, poi urlò: “FORZA! VIENI QUI!” Timber scattò verso l'attore e gli saltò addosso, scordandosi del biscotto e cominciando a leccare Tom.
“Ok,ok. Basta! Bravissima, piccola.” tornarono da Jade e da Roxy, che fissavano il Bundjing Jumping.
“Ehm... Jade... Ti ricordi che ti ho detto sui genitori di Anna?”
“Si, sono morti... perchè me lo chiedi?”
“Perchè sul telegramma che le abbiamo mandato ha messo anche il tuo nome.” Jade lo fulminò con lo sguardo.
“Non sono una sua amica, Tom! Anzi, quella là non me la racconta giusta.”
“Jade, sei o non sei amica di Anna, devi essere comunque gentile con lei! E firmare il telegramma per le condoglianze è una cosa gentile!” Jade sbuffò e cambiò discorso:
“Ma chi è quel pazzo che vuole saltare appeso ad una corda?!” sbottò Jade. Tom scrollò le spalle, poi assottigliò gli occhi, per capire chi fosse il 'pazzo'. Aveva un'aria familiare.
“No! Ma quella è...”

“E questo era il suo ultimo salto, signorina! È stato un piacere!”
“Anche per me!” le gambe di Anna tremavano ancora, ma per l'adrenalina. Veramente, tremava tutta. Si allontanò con un largo sorriso stampato in faccia, quando vide Timber.
“Ma ciao! Ciao, cucciolona!” la accarezzò vigorosamente e Timber la lasciò fare, contenta.
“Anna!” la ragazza alzò lo sguardo.
“Ciao, Tom! Bella serata, vero?” Tom la prese bruscamente per un gomito e la porto lontano, sulla spiaggia.
“Che cavolo ti è preso?!”
“Come?”
“Sei matta?! Fare il Bundjing Jumping! È pericoloso! E quelli sono... giostrai da quattro soldi! Dei fannulloni!”
“Solo perchè non fanno il tuo stesso lavoro, non vuol dire che le persone siano dei fannulloni!”
“Si, ma tuo padre...”
“Non. Nominare. Mio. Padre.” ma Tom non ascoltò:
“Tuo padre...”
Uno schiaffo. Tom guardò Anna, sbalordito.
“TI ho detto di non nominarlo!” sibilò “Tu non sai niente di loro!” aveva le lacrime agli occhi.
“Ciaaao, Anna!” Jade si era avvicinata “Come stai?”
“Stavo meglio prima...” Anna continuava a fissare l'attore.
“E i tuoi genitori?” Anna si girò verso di lei. Jade aveva un sorriso palesemente falso, gli occhi che brillavano di cattiveria.
“Sai, Jade? Tu sei una sciocca, inutile, bastarda, infame e stronza! Nemmeno l'inferno ti rivuole per quanto sei... perfida! E sono stata maledettamente GENTILE!” sbottò Anna. Tom era rimasto basito, sia per lo schiaffo sia per il comportamento delle due ragazze.
“E ora,” continuò Anna, ansimava “io me ne vado. Domani parto. Ci vediamo a Settembre, Tom. Addio, Jade.”
E se ne andò, le lacrime di rabbia che le scendevano sulle guance 

Angolo della lady
Bon, finalmente qualcuno ha detto a Jade quello che tutti pensavano! Alleluja! La storia riprenderà con l'inizio dell'ultimo film. Lasciatemi una recensione!!!!! Un bacio a tutti,
Yaz 

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Capitolo 13
*** The Deathley Hallows - Part 1 ***


The Deathley Hallows – Part 1

Day 1 – Part 1

 

I capelli svolazzavano con la brezza di Settembre. La ragazza camminava velocemente, agitata. Stringeva convulsamente le mani attorno al pass e alla borsa. Dei ragazzi si voltarono a guardarla con spiccato interesse.

Non dovevo mettere il vestitino! Si rimproverò.

Arrivò davanti ai cancelli degli studios. I suoi occhi si illuminarono dietro gli occhiale da sole a specchio. Respirò a fondo mentre una guardia si avvicinava.

Il pass?” chiese quasi abbaiando l'uomo.

Ecco.” passò il foglietto con mani tremanti. La guardia studiò il pass per un po', poi la fece entrare.

 

Anna si svegliò nel suo lettone nella sua camera enorme. Il sole illuminava il parquet. Si stiracchiò guardandosi attorno, ancora assonnata. Si ritrovò a fissare il tatuaggio sul polso.

Meglio lavarsi e vestirsi. È già tardi...

Si lavò e si vestì in dieci minuti. Scelse un T-shirt larga blu elettrico che lasciava una spalla scoperta,un pinocchietto nero di cotone e delle ballerine nocciola. Scese di casa in fretta e furia (sei piani) e scese nel parcheggio.

Salve, Phinn!” salutò il ragazzo che portava a spasso un cucciolo di Chow-Chow.

Buongiorno, Anna! Primo giorno sul set?”

Già! Ci vediamo questa sera!” salì in macchina. Con sua grande fortuna, le strane erano completamente libere. Arrivò agli studios in pochi minuti. Anche lì non c'era nessuno, a parte Joshua e una ragazza che tremava da capo a piedi. Si avvicinò con un sorriso incoraggiante.

Tutto bene?” la ragazza la guardò per qualche istante, poi le se buttò al collo.

Oh, Dio! No, non va niente bene!” Anna rimase di sasso. Le diede delle pacche leggere sulla schiena. La fece staccare e la ragazza continuò:

Sono la nuova assistente di Jany Temime, Chantal Hassis. E... e questo è il primo giorno di lavoro e...”

... E ci saranno due film per I Doni delle Morte, non ti preoccupare. Sono Anna, l'altra assistente.Chantal tirò un sospiro di sollievo.

Deo gratias!” risero entrambe.

Ti va se entriamo per un caffè e aspettiamo lo staff?”

 

Tom si svegliò molto lentamente, il cuscino dall'altra parte del letto. Tentò di alzarsi, ma il lenzuolo sembrava una corda tra le sue gambe. Timber saltò sul letto e cominciò a leccarli la faccia. Mugugnò il suo dissenso e si mise seduto. Srotolò le lenzuola e si guardò allo specchiò. Si sarebbe dovuto fare la barba, e si sarebbe ossigenato i capelli. Di nuovo. Si ributtò nel letto, ma Timber abbaiò.

Ho capito! Ora mi alzo, cinque minuti...” ma il cane non la finiva più. E il cellulare cominciò a squillare.

Prnto...” mugugnò aprendo la chiamata.

Ancora a letto?” la voce di Dan era dannatamente fastidiosa di mattina.

Mhm..”

Alzati, dormiglione! Oggi tornerai di platino, lo sai? Eh?”

Si, lo so. Ma come fai ad essere così felice?”

Perchè il mio migliore amico si è lasciato con una ragazza che, sinceramente, tutti odiavano!” Tom sbuffò.

E se il tuo migliore amico ci fosse rimasto di merda?”

Non ci sei rimasto di merda, Tom. O non faresti quello che farai questa mattina. Perchè lo farai!”

E se io...”

Non era né una domanda, né una proposta, né un consiglio. Tom, devi farlo!”

Va bene. Ci vediamo tra un'ora, Harry.”

Ci vediamo, Draco! E fai smettere di far abbaiare Timber!”

Infatti, il cane continuava ad abbaiare. Tom si alzò e si rivolse alla sua amica a quattro zampe:

Visto? Mi sono alzato! A volte sei peggio di mamma, Timber.” Timber lo guardava soddisfatta.

 

Dan!” Anna saltò addosso all'attore.

Anna! Che cavolo hai fatto ai capelli?!” la ragazza scoppiò a ridere.

Dovevo darci un darci un taglio con il passato, Dan.”

Infatti si era tagliata i capelli, un taglio maschile, e aveva lasciato una ciocca dietro l'orecchio sinistro che aveva raccolto in una lunga treccia.

Perchè, sto male?”

No, no... è strano vederti così...” le scompigliò i capelli.

Avanti, Mister Radcliffe, deve venire con me per prendere le misure. Sei ingrassato!”

Non è vero!”

Si diressero nel laboratorio, dove vi era Chantal. La ragazza si alzò con aria adorante.

Daniel... Radcliffe...”

Chiamami Dan.” le porse la mano, ma Chantal gli saltò addosso.

Tipa emotiva.” bisbigliò Anna. Dan rise e ricambiò l'abbraccio.

 

Angolo della lady

Ma salve gente! Sono riuscita a finire questo capitolo prima del previsto! :3

E ho cambiato Nick! Ora sono Lady Malloy!! :D

Bene, non fraintendete il comportamento di Tom, ma di prima mattina un po' tutti siamo così, no?

Lasciatemi taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaante recensioni!!

Un bacio,

Malloy

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Capitolo 14
*** The Deathley Hallows - Part 1 (2) ***


The Deathley Hallow - Part 1
Day 1 – Part 2

“Tom! Che piacere rivederti!”
“Ehi, Charl! Rupert!” Tom abbracciò Emma e Rupert.
“Come sono andate le vacanze?” chiese il rosso.
“Il solito.” Tom scrollò le spalle “Sono stato due settimane a Vancouver, prima che Jade mi lasciasse.”
“Vi siete lasciati?!” chiesero all'unisono i due. Il biondo annuì. Emma cominciò a saltellare e Rupert lo abbracciò di nuovo.
“Ma la odiavate così tanto?”
“Sinceramente, si!”
“Bene. Andiamo, dai. Dan vi ha detto il suo piano?” si avviarono negli studios.

“Quindi, conoscerò tutti?” chiese Chantal, gli occhi lucidissimi “Tutti tutti?”
“Si, Chantal” Anna la guardava un po' comprensiva e un po' esasperata “Tutti. Anche Isaacs, la Carter e Alan Rickman.” Chantal aveva un sorriso ebete in faccia. Anna scoppiò a ridere. Dan le fissava stralunato.
“Ma davvero facciamo questo effetto?”
“Daniel, hai presente le ragazze strepitanti durante le premier? Siamo tutti così.” disse Anna.
“A Very Potter Fan until the very end!” aggiunse Chantal.
“Buongiorno gente!” Emma, Rupert e Tom entrarono. Anna abbracciò Emma e Rupert e salutò Tom con un imbarazzato 'ciao'. Chantal era a bocca aperta.
“Chantal?!” Anna le si avvicinò. Ma la collega la ignorò bellamente.
“Posso... Posso abbracciarvi tutti?!” tutti sgranarono gli occhi, poi Rupert la abbracciò (il cuore di Chantal fu messo a dura prova, in quel momento), seguito da Emma e dal biondo.
“Allora, noi dovremmo lavorare! Chi comincia?” chiese Anna dopo che Chantal si fu ripresa dalla sua estasi (NdA: l'estasi di Chantal durò tutto il giorno).
“Comincia Tom! Il trio dei miracoli accompagnerà Chantal in un mega-galattico giro turistico per gli studios!” esclamò Daniel.
Daniel, sappi che ti odio! Pensò Anna.
Grazie, Dan... pensò Tom. I quattro ragazzi li lasciarono soli. Tom tossicchiò. Anna restò immobile per qualche momento, poi si buttò sui vestiti dell'anno scorso.
Allora... provati questa camicia. Vediamo se ti va ancora.”
Va bene.” ora o mai più! Prese un bel respiro e si tolse la maglietta, dando le spalle alla ragazza.
Anna si girò proprio in quel momento. Divenne rossa, fissando la spalla destra del ragazzo. Cazzo no! Cazzo no! Rimase ferma, con la camicia in mano, a fissare il tatuaggio.
Un lucchetto.
Un lucchetto della stessa fantasia della sua chiave.
Ehm.. Anna? La camicia?”
Si, si. Eccola.” fece finta di niente. Probabilmente se l'era fatto con Jade. Pregò chissà quale Dio che Tom si fosse fatto quel tatuaggio insieme a Jade, e che Jade avesse la chiave.

Tom si avvicinò al set, scuro in volto.
Allora?” chiese Dan.
Non ha detto nulla... mi spieghi qual'era l'altra parte del piano?”
Anna ti doveva saltare addosso.” disse il moro con un'alzata di spalle “Forse dovresti dirglielo. In faccia.”
Si forse...”
Felton! Radcliffe! Finitela di fare salotto!” sbraitò David Yates.
Scusi!” Tom corse sul set e Daniel rimase lì, a guardare la scena.

Chantal si stiracchiò.
È stato più bello di quanto immaginavo, sai? Abbiamo letto i copioni, abbiamo fatto bozze, abbiamo cominciato a cucire...”
Abbiamo avuto sorprese più o meno gradite... aggiunse Anna nella sua mente. Sorrise a Chantal.
CI vediamo domani alle otto.” Chantal uscì dalla stanza saltellando con Luna Lovegood. TOC-TOC.
Cosa hai dimenticato, Chantal?” chiese Anna senza guardare chi entrava.
Sono Tom, Anna.”
Oh... ehm...”
Ti devo parlare.” Anna si sedette e fece sedere il biondo.
L'hai visto? Questo?” chiese Tom portando una mano sulla spalla destra. Anna annuì.
L'ho fatto anche io quand'ero ubriaco. Non te l'ho detto prima perchè credevo fosse una coincidenza, e poi stavo con Jade... Io non credo nel dentino.
Jade mi ha lasciato. Crede che io non la ami più. Crede che io la tradivo. Con te. All'inizio iole ho detto che eri solo una collega, un'amica, una fan. Perchè tu sei solo una fan, vero?”
NO! Non sono SOLO una fan! Anna non disse nulla. Non lo guardava. Rimasero in silenzio, così. Anna che guardava il pavimento e Tom che cercava il suo sguardo. Poi, Tom si alzò.
Bene.” uscì e sbattè la porta.
Anna rimase lì, pietrificata.
MERDA!

Angolo della lady
Ta- naaaaaaaaaaaa! Un capitolo scritto in mezz'ora! È uno schifo, lo so .-. Sto cercando di scrivere il più velocemente possibile perchè a fine mese non avrò il computer per continuare, questioni logistiche. Mancherò per un (bel) po'....
Lasciatemi i vostri commenti!!!
Un bacio,
Malloy 

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Capitolo 15
*** Owl. ***


Owl.
 
Anna era a casa, aspettando Emma per un caffè. Stava leggendo L’eleganza del riccio quando il campanello suonò.
“Arrivo!” lasciò il libro sul tavolo del salotto e andò ad aprire. Si ritrovò davanti Emma bagnata da capo a piedi.
“Ciao Emma. Ma che…?” Emma entrò in casa. Aveva un batuffolo nero tra le braccia.
“Piove! E poi, per strada ho trovato lui…” il gatto mosse la coda e miagolò. Anna lo prese in braccio: aveva un occhio giallo e uno azzurro.
“Ma ciao cucciolo! Sei tutto bagnato…”
“Ha tentato di mordermi un dito!” esclamò Emma. Anna rise.
“Ma hai fame, piccolino? Andiamo in cucina, su..” andarono in cucina, dove la ragazza riempì una ciotola di latte e la depose a terra. Il gatto ci si tuffò.
“Credo che una tisana sia meglio di un caffè, in questo caso.” Disse Anna.
“Concordo.” La ragazza mise a bollire l’acqua mentre Emma riempiva il colino con foglie di menta peperita e eucalipto.
“Ritienilo il mio regalo. Per la casa nuova.” Disse l’attrice indicando il gatto.
“Grazie! Mi sentivo molto sola qui..” Anna si rabbuiò.
“Come lo vuoi chiamare?” chiese Emma dopo qualche minuti di silenzio.
“Chi?”
“Il gatto.” Anna osservò il micio che annusava il tappeto.
“Owl.”
“Owl? Vuoi chiamare un gatto ‘gufo’? Non gli verranno le crisi d’identità?”
“Nah. I gatti sono troppo intelligenti, fieri e orgogliosi per avere crisi  del genere.” Owl cominciò a strusciarsi alle sue gambe.
“Come va il college?” chiese Anna.
“Benissimo! Anche se l’altro giorno ho chiesto un preservativo al posto di una gomma.”
“Come?!”
“Mi sono confusa! Qui chiamano ‘preservativo’ come noi chiamiamo ‘gomma’ in Inghilterra!” Anna scoppiò a ridere mentre versava la tisana nelle tazze. Ne porse una ad Emma insieme allo zucchero. Si sedettero al tavolo con un vassoio di biscotto e paste.
“Cosa hai fatto quest’estate? Non ti sei fatta sentire per niente.” Chiese Emma.
“Sono stata in Nuova Zelanda per due settimane, da mia sorella. Poi ho cominciato ad andare in giro senza meta. Sono stata in un sacco di posti meravigliosi, e ho dato fondo allo stipendio degli ultimi tre mesi. Ne è valsa la pena, però.”
Emma annuì, sorseggiando la bevanda calda.
“Sai, Tom mi ha raccontato cos’è successo l’ultima volta che vi siete visti, a Marzo.”
“Ho sbagliato io. Non dovevo reagire così.”
“Credo che avrei fatto la stessa cosa, soprattutto con Jade.” sorrise Emma.
“Di quello non me ne pento. Ma la odiavate davvero tutti?”
“Era lei che ci odiava. Noi ci siamo adattati al suo comportamento.”
“Tom.. ti ha raccontato del tatuaggio?” Emma scosse la testa, lo sguardo interrogativo. Allora Anna le mostrò la chiave.
“Tom ha un lucchetto dietro la spalla. Della stessa fantasia.”
“L’avete fatto insieme?” Anna scosse la testa.
“Quindi… è come se il destino…” Emma si zittì, poi esclamò “Voi siete destinati a stare insieme!”
“Ma dai! Credi nel destino?”
“E allora come me lo spieghi?”
“Coincidenza..?” Emma sospirò.
“Anna… Tom ti piace un sacco, si vede lontano un miglio. Non sei più solo una fan, lo sa bene. E tu piaci a lui!”
“E tu come lo sai?”
“Sono la sua migliore amica! Si confida con me. Ascolta,” il suo sguardo si fece determinato “il 23 Settembre ci sarà una festa dove ci hanno invitato. E tu ci verrai.”
“Ma non conosco nessuno!”
“Conosci noi. E Tom ci proverà con te, ne sono sicura.”

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Capitolo 16
*** Fortunately, I forgot your birthday. ***


Fortunately, I forgot your birthday.
 

Anna aprì il suo enorme armadio e cominciò a buttare sul letto i vestiti. Odiava mettersi i vestiti, e soprattutto i tacchi.
“Meow!” si girò. Owl stava alla porta e fissava i vestiti che volevano per aria. Allora venne un’idea ad Anna.
“Vieni qui..” lo prese in braccio e lo depose sul letto. Owl cominciò ad annusare e a strusciarsi sui vestiti, lasciandoli pieni di peli. Ogni volta che il gatto si strusciava su un vestito, Anna lo prendeva e lo metteva tra i panni da lavare.
Devo comprare il detersivo!
Alla fine rimase solo un vestito verde smeraldo con fantasie argentate che si allacciava dietro al collo e aveva una notevole apertura sulla schiena. Anna sorrise e acchiappò Owl e lo sbaciucchiò.
“Sei un gatto Serpeverde!” Owl balzò sul letto, disapprovando il comportamento della padrona. La ragazza prese il vestito e se lo mise. Si guardò allo specchio: non sarebbe passata inosservata, in fondo. Si aggiusto la treccia e passò alle scarpe.
Niente tacchi!Infatti scelse dei sandali grigi semplicissimi.
Il campanello suonò poco dopo. Andò ad aprire.
“Emma! Dan! Entrate!” nessuno dei due la salutò, ma rimasero alla porta, bloccati, a guardarle i piedi.
“Niente tacchi?”
“Sono già alta di mio. Sedetevi, io mi vado a truccare.” Owl era già arrivato per dare il benvenuto agli ospiti. Daniel lo prese in braccio e si buttò sul divano.
“No!” esclamò Emma “Io ti trucco!” andarono in bagno, e l’attrice disse con aria maliziosa:
“Ti sei fatta bella per Tom?”
“Ho pensato a tutto tranne che a lui!” mentì.
“Si, si, certo…”
 
“Allora? Ti piace la festa?” le urlò Dan nell’orecchio. Anna annuì, anche se la musica era troppo alta per lei.
“Esco un po’!” urlò di rimando. Uscì con qualche difficoltà dalla sala e si ritrovò su un terrazzo con una meravigliosa vista che dava sul mare. Vide Tom che stava seduto sulla ringhiera con il suo drink, da solo e pensieroso. Anna prese un bel respiro e si avvicinò.
“Ehi!”
“Ehi…” non la guardò. Anna cercò il suo sguardo, ma Tom girò la testa.
“Tutto bene?” il ragazzo incrociò le braccia.
“Ieri era il mio compleanno!” sbottò. La ragazza sgranò gli occhi, poi scoppiò a ridere. Tom la guardava malissimo.
“Tom! Sembri un bambino così!”
“Ti sei dimenticata di farmi gli auguri!”
“Vuoi che mi metta in ginocchio per scusarmi?”
“Arriveresti a tanto?”
“Certo che no.”
“Ti devi far perdonare!” i cuori dei due battevano all’impazzata. Ma Anna voleva più tempo. Sorrise.
“Thomas Andrew Felton, potrai mai perdonarmi per il gravissimo errore che ho commesso?”
“Mmm.. non so..” Tom ghignò. Anna alzò un sopracciglio, poi sospirò.
Piano… No, veloce…Cazzo no! Vai piano!Si avvicinò lentamente a Tom. Si sentiva goffa. Appoggiò le mani sulle cosce del ragazzo. Tom colse al volo la sua insicurezza, così lasciò il drink, prese tra le mani il viso dalla ragazza. Si piegò su di lei e la baciò. Fu un bacio leggero e lento. Il più bel bacio delle loro vite. Quando si staccarono, Anna cominciò a parlare a raffica:
“Non aspettarti tacchi a spillo e minigonne… né lingerie sexy tutte le sere… Aspettati invece dei momenti di pura follia.. almeno due al giorno..” ma si bloccò perché il ragazzo era sceso dalla ringhiera e la baciò con più foga.
Emma, Daniel ed Evanna si avvilirono, raggianti.
“Ce l’avete fatta!” esclamò Dan.
“Che ti avevo detto, Anna?” disse Emma. Anna sorrise.
“Cosa? Complottate contro di me?”
“No, scommettiamo su di voi. Matt mi deve dare dieci dollari!” disse Evanna andando via. Rimasero tutti esterrefatti, poi Daniel chiese:
“Allora? Ora che si fa?”
“”Voi fate quel che volete.” Disse Tom “Noi andiamo a vedere se Timber va d’accordo con Owl.”
 
Angolo della lady
Rieccomi! Alleluja, questi due ce l’hanno fatta! Mi è venuta la carie scrivendo questo capitolo, comunque. .-.
Credete che finisce così?
Ah! No no!!
Lasciate qualche recensione!
Un bacione,
Malloy

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Capitolo 17
*** A.V.F. ***


A. V. F.
 
Il telefono cominciò a squillare. Perché i telefoni squillano sempre in piena notte? Tom aprì un occhio, poi lo richiuse. Allungò un braccio verso l’altro capo del lettone. Vuoto. Perché non c’ero nessuno? Intanto il telefono continuava a squillare.
Fu allora che Tom riuscì ad attaccare il cervello. Si alzò di botto, urlando:
“ANNA!” scavalcò Timber e Owl, acciambellati vicino alla porta. Si tuffò sul telefono.
“Pronto?!”
“Signor Felton?” una voce femminile dall’altra parte del telefono.
“Si, si. Sono io.”
“Stiamo per cominciare, signore.”
“Si, arrivo!” riagganciò il telefono e tornò in camera. Si mise velocemente dei jeans, una maglia e le scarpe; corse all’ingresso.
“Le chiavi! Dove sono le chiavi?!” urlò. Ah, eccole lì, nello svuota tasche. Uscì di casa e si buttò per le scale. Mentre scendeva praticamente saltando, chiamò Daniel.
“Dan?!”
“Mhm…”
“Dan! Dannazione!”
“Sono le due…” mugugnò.
“Ed è ora! Ci vediamo lì?”
“Cosa?” ora sembrava più sveglio “Si, certo, ci vediamo lì.” Rimise il cellulare in tasca. Era arrivato in garage. Senza fermarsi si tuffò sulla macchina. O meglio, si spiaccicò, visto che non l’aveva aperta.
Apri la porta, idiota!
Partì in quarta, senza sfondare per un soffio il cancello. Le strade di Londra erano libere, per fortuna. Superò i cento chilometri orari.
Dai, dai,dai!!
Poi sentì la sirena. Guardò nello specchietto retrovisore.
“Ma porca miseria!” accostò maledicendosi.
“Salve signore.”
“Sera, agente..” ringhiò.
“Allora, ha superato il limite di velocità, è senza cintura, e quando ha accostato non ha messo la freccia.” L’agente cominciò a scrivere.
“Ma… ma… agente… mia moglie… io sono Tom Felton!” nei ristornati funzionava sempre.
“Si certo. E io sono Lord Voldemort.” Gli porse il foglietto della multa e se ne andò.
Tom si riavviò, questa volta a cinquanta kilometri orari.
Cento metri e parcheggiò davanti all’edificio. Corse fuori dalla macchina e si scontrò con Daniel.
“Ma dov’eri finito?”
“Cento metri!” sbraitò “Cento metri da qui mi hanno fermato e mi hanno fatto una multa!” tirò l’amico dentro la hall.
“Sto cercando Anna Felton.”
“Secondo piano.” Disse un’infermiera. Salirono per le scale. Quando arrivarono nel corridoio del secondo piano, sentirono un urlo agghiacciante. Tom si bloccò.
“Tutto bene?”
“Ho bisogno di acqua e zucchero. Subito!” si sedette, mentre Daniel correva via. Tornò poco dopo con un bicchiere, Tom lo prese e lo trangugiò il contenuto.
Altro urlo agghiacciante.
”Forse dovremmo…” cominciò Daniel.
“Io entro.” Tom si alzò, ma prima che potesse fare un paso, un dottore lo bloccò.
“Non le conviene, signore.”
“Ma..”
“Niente ma. Ha già preso acqua e zucchero. Non vogliamo che qualcuno svenga.” Il biondo tornò da Daniel.
“Hanno paura che svenga.” Borbottò.
“Ma sai,” disse Daniel “Potrebbe non essere Anna… Forse è un tizio che si è rotto la gamba..”
“Nel raparto maternità?!” si buttò a terra.
Anna urlò ancora.
“Fa davvero male…” mormorò.
“Stai per diventare papà!” esclamò Daniel, per distrarlo. Tom lo fissò, poi si alzò, ridendo.
“Sto per diventare papà!” abbracciò Dan “Sto per diventare papà!!”
“Ok, ok. Che ore sono?”
“Le due e mezza.”
 
“Che ore sono?”  
“Le quattro.” Entrambi si erano seduti a terra, gli occhi chiusi. In quel momento un’infermiera si avvicinò.
“Il signor Felton?”
“Sono io.” Tom si alzò, ansioso. La donna sorrise.
“Venga con me.” La seguirono in una saletta vuota, tranne che per una culla bianca con un fiocco azzurro.
“Abbiamo avuto dei problemi con il cordone ombelicale. Ecco perché non l’abbiamo fatta entrare. Ma ora sta bene. Si avvicini.” Il piccolo dormiva.
“Ciao…” Tom si era avvicinato silenzioso. “Ciao Viktor…”
“Ehm… Signore? Il piccolo si chiama Alexander.” Disse l’infermiera.
“Come? No! Lui si chiama…”
“Alexander Viktor Felton.” Disse Daniel con un occhiata eloquente a Tom.
“Dovevo sceglierlo io il nome…” borbottò.
“Si sta svegliando.” Il biondo si riavvicinò alla culla. Alexander si stava muovendo lentamente. Tom lo prese in braccio e lo carezzò. Il piccolo gli strinse l’indice.
“Benvenuto, Alex… Anna come sta?” chiese.
“La signora Felton sta riposando, ma fra un po’ dovrebbe svegliarsi. Se vuole vederla, mi segua.” Uscirono dalla stana, Tom aveva ancora in braccio il piccolo Alex. Entrarono in una stanza ben illuminata: Anna era distesa nel letto, lo sguardo sereno, un po’ sudata.
“Vi lascio soli.” Mormorò Daniel e se ne andò. Tom si sedette su un divanetto.
“Ecco Alex… lei è la mamma..” Alex aprì un po’ gli occhi: era azzurrissimi, più dei suoi.
“Mhmm…” Tom alzò lo sguardo.
“Buongiorno…”
“Che…ore…sono..?” chiese Anna sbadigliando.
“Le quattro del mattino.” Tom si alzò e si avvicinò al letto. Porse il bambino ad Anna. Lei lo prese, ed Alex si riaddormentò tra le sue braccia.
“Buonanotte, piccolino…” Tom le diede un bacio sulla fronte.
“Sei bellissima. Ti amo.”
“Ti amo anche io.”
 
Angolo della lady
Allora, il penultimo capitolo. Diamine, non mi sembra vero! Sto cominciando a piangere come una bambinetta!
Bien, che carino Alexander Viktor Felton! Un nome e spacchi il mondo! Penso ogni volta :D
Buonanotte gente, e lascai temi delle recensioni! Un bacio

Malloy

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Capitolo 18
*** Inheritance ***


Bene gente. Ultimo capitolo. Vorrei ringraziare un po’ tutti, quelli che hanno letto, hanno recensito, ecc. GRAZIE! Spero che questo capitolo vi piacerà.
N. B.: Quando è nato Alex, Tom e Anna avevano rispettivamente 27 e 26 anni. Ora sono passati altri 6 anni, ed hanno avuto un’altra bambina, Charlotte.
Buona lettura!
 

Inheritance

 
Tom stava ancora nel letto, gli occhi chiusi, beandosi della luce del mattino che entrava della finestra . Poi qualcosa gli saltò sullo stomaco.
Sgranò gli occhi e si ritrovò davanti (anzi, sopra di lui) Alex. Era già vestito: i suoi jeans preferiti neri, la felpa di Hogwarts (era un fanatico di Harry Potter, Tom l’aveva capito subito) e le scarpe nuove.
“Buongiorno papà!”
“Alex, se devi stare sul letto, togliti le scarpe.” Borbottò. Il bambino obbedì.
“Buongiorno papà!”
“Buongiorno…”
“Oggi è il mio primo giorno di scuola.” Disse Alex. Tom annuì, e buttò un occhiata all’orologio.
Quasi non gli venne un colpo.
“Alex Viktor Felton, perché sei già pronto alle sette del mattino?! La scuola comincia alle nove!”
“Ma è il primo giorno!” replicò il piccolo Felton “e poi mamma mi ha mandato qui, o avrebbe mandato Timber!”
Ok, meglio Alex sulla pancia che la bava di Timber in faccia.
“Va bene. Rimettiti le scarpe e andiamo di là.”
 
La cucina era leggermente affollata, tra Timber che guardava in estasi un panino al prosciutto, Owl che dormiva su una sedia, Anna che correva tra i fornelli e Charlotte che scorrazzava in ogni angolo e tentava di svegliare il gattone.
“Buongiorno.” Salutò Tom entrando e dando un bacio ad Anna.
“Papà!!!” urlò Charlotte, saltano gli addosso.
“Buongiorno anche a te, principessa!” la prese i braccio, dandole un sonoro bacio sulla guancia. “Facciamo colazione?”
“Siii!!!” trillò la bambina, saltando giù. Tom si avvicinò alla moglie.
“Perché sono svegli a quest’ora?” mormorò.
“Charlotte ha imparato come impostare la sveglia.” Sussurrò la donna, poi disse a tutti “Va bene, chi vuole latte e cacao?”
“IO! IO!” urlò Alex.
“Anche io!” urlò Charlotte.
“Posso averne un po’..?” i tre lo fissarono, sbalorditi “Che c’è?”
“Ma papà!” esclamò Charlotte “Latte e cacao è fatto per i bambini!”
“Ma oggi anche la mamma e il papà berranno latte e cacao, Char. Ecco qui.” Disse Anna, posando le tazze sul tavolo. Si sedettero tutti (Tim dovette togliere Owl dalla sedia e dovette togliere il cuscino pieno di peli) a tavola e bevvero in silenzio, anche se Alex sbuffava, tra un sorso e l’altro.
“Non ho un portafortuna!” sbottò il bambino.
“Cosa?!” chiese Tom.
“Non ho un portafortuna. Per l’inizio della scuola…”
“Alex, sono solo le elementari…” disse Anna.
“Appunto! Pensavo di trovare un portafortuna, questa mattina, ma niente!”
“I gadget di Harry Potter non vanno bene? Hai la stanza stra-piena di ninnoli…” disse Tom.
“Volevo qualcosa di particolare, originale…”
Originale? Tom sorrise e si alzò, andando in camera da letto.
Tornò poco dopo, con una scatolina in mano. Anna lo guardò interrogativo, poi sorrise. Aveva capito. I bambini guardavano curiosi la scatolina.
“Che cos’è?” chiese Charlotte, avvicinandosi.
“Un regalino per Alex. Tieni.”
Alex prese la scatolina e delicatamente la aprì. Sgranò gli occhi e rimase a bocca aperta.
“No!” esclamò “è lui?”
“Si.”
“Davvero? E’ quello originale?”
“Preso direttamente dal set!” disse Tom con un largo sorriso.
“Andiamo, Alex! Fammelo vedere!” Charlotte prese il contenuto della scatolina: l’anello di Draco Malfoy.
“E’ mio! Papà l’ha dato a me!” urlò Alex, riprendendosi l’anello.
“Anche io voglio un portafortuna!” borbottò Charlotte.
“Zio Dan ti ha regalato il ciondolo a forma di coccinella, quando sei nata.” Le disse la madre. “Lo vuoi mettere?”  la bambina sorrise, raggiante.
“Si!”
“Fammelo ritrovare, allora. Dovrebbe stare tra i miei gioielli. A pranzo te lo darò, va bene?” Charlotte annuì e corse in camera sua. Alex la seguì, dicendo che voleva ricontrollare (per la decima volta) lo zaino. Rimasero solo Tom ed Anna.
“Anna?”
“Sì?”
“Daniel non ha regalato nessun ciondolo a Char, quand’è nata.” Anna si alzò, prendendo le tazze e mettendole nel lavabo.
“Lo so.” Disse “Ecco perché tu oggi farai il giro delle gioiellerie di Londra per trovare un ciondolo a forma di coccinella entro pranzo. Magari Daniel può accompagnarti…”
 
Angolo della lady
Wow… è finita… non ci credo… oddio non ci credo!!!!
Allora, devo ringraziare:
 
Quei 513 (OMG) pazzi che hanno letto questa storia
 
1 - bellemorte86 
2 - CharlieGonzales 
3 - Drama in Sunset 
4 - FrancyWeasley 
5 - Khanysha 
6 - lidiacullen 
7 - LilianLane23 
8 - Lily102 
9 - Severia85 
10 - Shanon 
11 - SheIsElle 
12 - Thestral 
13 - Weasley girl 
14 - __sakura___ 
 
Per aver seguito la storia :D
 
1 - appina 
2 - LilianLane23 
3 - peace_love_and_rock n_roll 
4 - SheIsElle 
5 - Sweet_Child_O_Mine 
 
Per avela messa tra i preferiti *-*
 
E vi ringrazio per le 29 recensioni!!! <3 <3
Grazie di tutto, davvero! Un bacione,

Malloy

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