Un estate al mare

di S_ Lily _S
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** L: Quel maledetto posto ***
Capitolo 3: *** J: Sistemazioni e... assalti notturni ***
Capitolo 4: *** L: Costumi e costumi ***
Capitolo 5: *** J: Fatalità ***
Capitolo 6: *** L: Quell'ancora più maledetto posto ***
Capitolo 7: *** J: Un piccolo problema ***
Capitolo 8: *** L: Preparativi ***
Capitolo 9: *** J: Un gelato troppo gelato. ***
Capitolo 10: *** L: La vendetta è un piatto freddo. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


James Potter non può perdere le sue battute di spirito e la sua aria da scapestrato in un'estate. Una sola stramaledettissima estate. Quella delle vacanze in Francia.
Questa storia è lunga e dolorosa, dolorosissima ma ve ne faccio un vago accenno:
Lily Evans e famiglia, 25 Giugno '77, un'Atos scalcagnata e una valanga di bestemmie, direzione quella rete di viottoli che ti perdi anche con la guida turistica.
James Potter e compagnia bella, 25 Giugno '77, una marea di bagagli, e guai in vista, direzione quel paese là tutto tale e quale che Sirius entrò nel supermercato convinto che fosse la farmacia.
Lily e James, estate '77, in una specie di ''guerra fredda'' tra un'onda e l'altra. 
 
Bene, questo era il prologo. Ne seguiranno numerosissimi capitoli NOOOOOOOOO zitto, Sirius! e basta, voi due, stiamo scrivendo, diamine! 
Buon divertimento!

By Lily
James
Peter
Remus
e quello svitato di Sirius
NdA: Una storia scritta a quattro mani con M4RT1

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Capitolo 2
*** L: Quel maledetto posto ***


NdA: Ogni capitolo sarà narrato, ad alternanza, da James e da Lily. Partiamo da Lily:
 
Io non volevo neanche andarci in quel posto di vacche. Cioè, non sembra possibile, ma non ci si trova neanche un lato positivo, diamine! Sono 7 anni che mi ci metto d'impegno! Partendo dal mare, lì anche quello è fastidioso: la sabbia non sembra sabbia, ma un'ammasso di ciottoli tritati con il Bimbi alla bell'e meglio; il sale sembra particolarmente in agguato ogni volta che ti fai un bagno di 5 millisecondi cronometrati, e ti si azzecca addosso manco fosse adesivo; ed oltretutto sembra esserci una concentrazione particolarmente accentrata di zulù e bambini molesti con il pallone proprio dove metto piede io. E provate a dirmi che non devo protestare, ora. Preferisco starmene a casa che dover sopportare questo. Ma come ogni anno sono quì, seduta sul sediolino di sinistra della vecchia Atos bordeaux di papà.
Come ogni anno, Petunia saltella accanto a me, facendomi vomitare la colazione prima del previsto.
Come ogni anno, l'auto di papà perderà almeno un pezzo durante il tragitto.
E, dulcis in fundo, il mio programma settimanale è volato dal finestrino ancor prima di partire. 
Papà canticchia, seduto al volante, ed ogni tanto mi lancia occhiate riflesse nello specchietto retrovisore, che io mi limito a  scansare distogliendo lo sguardo, manco fossero dardi. La mamma ha caricato arrancando gli ultimi 347 bagagli nel cofano, e possiamo partire. 
Tunc- tutunc -tonf -tanc! Ecco, e voi vi fidereste a partire con il motore che sembra sul punto di aprirsi in due parti?
Cerco di dormire, mentre il sole mi picchia sugli occhi socchiusi. Li riapro, e vedo tutto arancione. Fuori il panorama scorre veloce come in un telefilm. Ripenso che forse avrebbe più senso lanciarmi dall'auto in corsa, che restarmene quì impalata a pensare quanto è amara la vita dei teenager del '77. O forse potrei distrarmi facendo i compiti. Se quì ci fosse quella certa persona che so io, mi riderebbe in faccia sguaiatamente. In realtà tutti mi riderebbero in faccia, cavolo, siamo al 1° di luglio e già penso alla scuola! Sono un caso perso, non c'è che dire. Sento un'ondata di ribrezzo salirmi alla gola, o forse è il pane e Nutella della colazione. Se non si fosse capito, soffro la macchina. E soffro anche le gomme anti- mal d'auto. Fanno schifo, ammettetelo. E soffro anche la troppa vicinanza di mia sorella Petunia che, guarda caso, mi è a due centimetri dal naso e ride. Lei ride per tutto. Spesso mi sembra di vedere il viso di Potter nel suo. Oh, diamine, non posso paragonare mia sorella a quel... 
Forse voi non conoscete Petunia. Petunia Evans è quello che si dice cattivo nel vero senso della parola. E non lo dico perchè ho pregiudizi! Petunia, con quei suoi vestiti stile sacco dell'immondizia, i capelli rocciosi dalla lacca legati in una coda di cavallo mini, il naso troppo lungo e gli occhi dilatati. Petunia, quella con l'alito pestenziale, quella che non deve finire il libro di Incantesimi entro l'estate, quella che a scuola non deve chiudersi in bagno per evitare le frecciatine di quei quattro, quella che andarsene a braccetto per il viale con quel pallone gonfiato del suo ragazzo è la sua massima aspirazione per l'estate, anzi no, per la vita.
Oh, beh, ma io sono Lily, è questo è l'importante: capelli rossi, un pò mossi d'estate, lunghi sulle spalle, occhi verdi smeraldo, espressione sempre troppo seria che vorrebbe nascondere, con la sua maglietta fortunata sempre indosso. 
Eccoci al ponte del traghetto: questo è il miglior posto in assoluto per vomitare la colazione. Passeggio, mantenendomi alla ringhiera, poi mi affaccio e guardo sotto. Da piccola immaginavo sempre che ci fossero tanti pesci a salutarmi da sotto le onde blu, prima di scoprire che quelle macchioline colorate sono probabilmente bicchieri e assorbenti. E restavo così per ore, e quasi mi dimenticavo di vomitare. Ora non c'è più niente da pensare. Oh, beh, almeno mi consoleranno i mursh- mallow che ho in tasca! Ne tiro fuori uno e me lo ficco in bocca. Poi due. Poi tre. Poi mi affaccio con il disgusto alle stelle, e...
Oh, cavolo, l'ho fatto di nuovo! E poi dicono che il mare è inquinato... 
- Hai vomitato?
- Sì
Petunia ride. 
- Bene!
- Sparisci, o ti butto giù dalla nave! Diventeresti benissimo parte dell'arredamento, con quella spugna morta che ti ritrovi al posto del cervello! - a volte mi spavento da sola. Oh, bene, almeno se n'è andata!
Scendiamo dalla nave, risaliamo sull'auto. Non parte. Papà riscende, controlla a destra e a manca, scende la mamma, scende Tunia, scendo io, papà risale, mamma risale, Tunia risale, io tento la fuga, papà riscende, mi acchiappa, mi sbatte sul sediolino, ripartiamo. 
Tung.
Via il paraurti.
Papà scende, lo carica sull'auto e accellera direzione autostrada.
Come ogni anno
la mamma accende la radio sulla sua canzone preferita.
Come ogni anno, tutti e tra cantano, e io vomito di nuovo.
Come ogni anno, passo tanto, troppo tempo a parlarmi da sola, e poi finalmente ci siamo. Siamo arrivati.
NdA2: Beh, eccoci con il primo capitolo... come avrete capito, Lily non ama molto quel posto. In realtà mi sono ispirata un pò a me stessa, che d'estate... beh, è un pò come per lei, con l'unica differenza che non vado in Francia e che non ho parenti serpenti XD Beh, fatemi sapere come vi è sembrato, e aggiornerò con il capitolo di arrivo di James. Baci Lily

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Capitolo 3
*** J: Sistemazioni e... assalti notturni ***


NdA: eccoci con un'altro capitolo. Stavolta parlerà James... non so se si è capito, ma saranno ad alternanza narrati da Lily e James come in sequenza. Non so se mi spiego... tipo, il capitolo di Lily finisce con l'arrivo? James inizierà con l'arrivo e le sistemazioni. Se quello di James finirà con il pranzo, quello di Lily inizierà dal pranzo, capito? Bene, sperando di essere stata abbastanza chiara, vi lascio al capitolo! Buona lettura!
 
 
Ed eccoci quì. Sono già stato in questa casa, in Francia, con Sirius, ma clandestinamente: nel senso che mi sono nascosto sotto il suo letto e sono saltato fuori ad ora di pranzo, con Sirius che sosteneva di avermi portato con sè perchè a casa mi picchiavano... all'epoca avevo 12 anni. Ora ne ho 16, ma la casa non è cambiata. E' una casa enorme, e meno male, perchè sennò col cavolo che ci staremmo tutti! Ci accomodiamo in salotto con la zia di Sirius - una delle tante - Clarabella. E' una signora buona e gentile, un pò grassa, vestita sempre di giallo. Attaccata stabilmente alla sua gamba, c'è la piccola Ninfadora, che ha 4 anni e il potere della metamorfosi, nel senso che può cambiare il suo aspetto a suo piacimento. Stamattina, per esempio, ha i capelli verdi e ricci, legati in due graziose treccine sulla testa. Accanto a lei c'è Sirius, il mio migliore amico: ha i capelli mossi e neri, che gli ricadono sulle spalle, ed è già in costume. Remus è alto e serio, è vestito con un completo sbiadito e non sembra particolarmente entusiasta. Peter, invece, sì che lo è. Con la sua camicia celeste in stile Hawaiano e mezza pancia che gli trasborda dai pantaloni, non la smette di emettere squittii e risatine. Accanto a lui, ci sono Bellatrix e Narcissa, due cugine di Sirius, antipatiche come la madre - che per fortuna è restata a casa - . La prima, più giovane, si veste come una trentenne e si trucca tutta nera. E' raccapricciante. Narcissa, invece, ha 17 anni, uno in più della sorella, e a differenza dell'altra è bionda, curata e carina, anche se ha la faccia troppo schizzinosa. Ed entrambe sono Serpeverde. Sirius ha smosso mari e monti pur di lasciarle a casa, ed invece eccole quì. C'è anche un ragazzo, Lucius Malfoy, che è stato caposcuola quando io facevo il 3° anno, e a giudicare da come sta accanto a Narcissa - come io starei vicino a Lily - è fidanzato con lei. Poi c'è l'odioso fratello di Sirius, Regulus. Cavolo, sono circondato dai Serpeverde! E poi ci sono io. James Potter, con i miei capelli arruffati, la mia maglietta rossa e i pantaloni blu - che a pensarci, hanno un buchino sul didietro - . E la mia aria da scapestrato, ovviamente, non si lascia a scuola, quella. 
- Ragazzi, le camere sono solo tre...
Accidenti, questa casa è di 3 piani e una mansarda e ci sono  meno camere di casa mia!
- In una camera - prosegue la zia - dormiremo io e Ninfadora - che a sentire il suo nome ha cominciato ad urlare. Beh, la capisco - .
- Nella camera di Sirius e Regulus potreste dormire anche voi - continua, indicandoci - mentre Bella e Narcissa dormono nell'altra ca... no, aspettate!
Narcissa alza gli occhi al cielo.
- Non permetto ad un uomo di dormire con le mie nipotine!
- Ma zia! - protesta Narcissa - è il mio ragazzo!
- Non mi interessa! La prima volta che un ragazzo ha dormito in camera mia mi ha messo incinta!
Sirius soffoca una risata. Da quanto mi ha raccontato, sua zia ha figli sparsi in tutto il mondo. 

Mezz'ora dopo, eccoci in camera da letto. Narcissa ha provato a convincere la zia in tutti i modi, ma Lucius è quì con noi. Mentre Sirius e Regulus litigano per il letto a castello, io mi sistemo sulla brandina cigolante che mi è toccata. 
Maledetta conta. 
Affianco a me Remus si è già svestito.
- Cavolo, Lunastorta, sei più secco di uno stecchino!
Le battute di Peter sono sempre estremamente squallide, ed infatti non capisco che sia una battuta finchè Codaliscia non mi guarda, speranzoso di strapparmi almeno un sorriso, che gli faccio per pietà.
Lucius si è spogliato e già dorme, nel suo bel pigiamino grigio e deprimente, mentre Sirius osserva le nostre mutande con interesse, e giudica:
- Peter! Copri quelle mutande oscene! E tu, Remus, perchè hai le mutande rosa? - Lunastorta arrossisce e borbotta qualcosa a proposito di una lavatrice. Io dò un'occhiata alle mie, di mutande, prima di togliermi i pantaloni. Tutto ok, i miei boxer arancioni con le barchette si guadagnano solo qualche risata e uno sbuffo di Regulus, che si gira verso il muro e inizia a russare. Sirius decide di cambiarsi in bagno - chissà che mutande ha... - e ci lascia in balia dei Serpeverde russanti.
- Chissà che mutande ha Bellatrix!? - sussurra Peter, sistemandosi il cuscino. Inizio a fantasticare su un paio di graziosi slip di pizzo nero... sento smuoversi qualcosa, sotto.
- Perchè non diamo un'occhiata?
Esaltati dalla nostra stessa idea, aspettiamo Felpato, che di felpato non ha nulla, dato che al suo passaggio sveglia mezza casa - e la mansarda - . Ma il nostro amico ha una paura tremenda delle cugine, così ci tocca di avventurarci da soli, io, Peter e Remus. Un'ora dopo, nel buio della nostra stanza, abbiamo capito perchè Sirius ha paura delle due ragazze.
- Ci hanno schiantato! - protesto io.
- Ed erano già vestite! - di lamenta Peter, sbadigliando.
- Dormiamo, che domani dobbiamo alzarci alle sette! - manco facessimo Pasquetta. Buonanotte!

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Capitolo 4
*** L: Costumi e costumi ***


Oh cavolo, sono già le 7! La prima giornata di mare non si può perdere in questo modo, o almeno è quello che dicono questi scapestrati dei miei parenti.
Balzo giù dal letto, rovesciando l'acqua sulla sveglia e la sveglia sul cuscino, calzo in fretta le pantofole e corro in bagno. Speriamo non sia già occupato. Sento la mamma urlare qualcosa a proposito della macchinetta del caffè, poi busso. Nessuna risposta. Ribusso, più forte. Niente. Oh, beh, è libero! Apro, e...
- PETUNIA!
- LILY!
Mia sorella calza in fretta una sottospecie di bermuda lanosi girgiolini e mi guarda, sconcertata.
- Ma... cosa ti metti? - mi dice piano, come se temesse uno scoppio da parte del mio costume a fiori che ho tra le braccia.
- Un costume - ribatto, secca, e la sposto via con un calcione. Beh, a volte anche noi ragazze sappiamo essere maschi!
- Ma è... è...
- Un costume - mi chiudo la porta alle spalle - che guarda caso corrispondono alla distanza minima di un centimetro dal suo bel naso chilometrico - e comincio a spogliarmi. O almeno vorrei, dato che la porta si riapre con uno scatto circa 5 nanosecondi dopo.
- Che vuoi?
- Questo è il mio costume! - le rotelle fuori posto di Petunia girano vorticosamente. Fra poco si alzerà in volo, credo.
- Ti sbagli, io non indosso mutande per il mare! - accenno, ovviamente riferendomi a quella specie di costume da pecora che sembra sia uscito da qualche fiaba di Esopo. 
- Questo a fiori è il mio, Lily, non insistere! - cavolo, ha 17 anni ed è ancora così infantile! Non le andato giù che la mamma le ha rifilato quella specie di casacca pelosa anni '40.
- Bene - ribatto, ed esco mollandole uno strattone al fianco. Vorrà dire che mi spoglierò in camera. La mia camera ha le pareti azzurre, ornate con qualche conchiglia quà e là. Mi poggio al muro. Cavolo, mi sono tagliata! Oh, sì, dimenticavo: la quasi totalità delle conchiglie è scheggiata. 
A colazione sfoggio la mia faccia da peggiore arrabbiatura e trangugio il mio toast nascosta dietro il libro di incantesimi. Corro all'ingresso e mi sistemo il copricostume celeste chiarissimo con le ondine bianche, poi lego i capelli e aspetto gli altri, sbuffando in continuazione. Mia sorella - ma come può essere mia parente? - ha i capelli legati in un vecchio elastico slabrato e un paio di vecchi pantaloncini beige che le arrivano sopra le ginocchia, il tutto si completa con una t-shirt blu con il collo mangiucchiato. 
Per tutto il tragitto resto seppellita tra le pagine del manuale, sulle quali quel cretino di Potter ha apposto il suo nobile autografo accompagnato da frasi idiote. Sono così arrabbiata che mi dimentico anche di soffrire la macchina. 
- Ma chi è questo Potter? - mi chiede mia sorella, acida, che ha continuato a sbirciare sul libro per tutto il tempo.
- Nessuno... - faccio io, sovrappensiero. 
- Il tuo ragazzo?
Chiudo il libro di colpo e resisto all'impulso di darglielo in fronte. Potter il mio ragazzo? Ma neanche per idea!
- Tunia - sussurra mielosa la mamma - se tua sorella ha un ragazzo è una cosa bella!
- JAMES POTTER NON E' IL MIO RAGAZZO! - urlo con quanto fiato ho in gola, ma è come se non avessi parlato - vogliamo parlare di Vernon? E dei suoi 900 kg in sovrappeso? 
Petunia stilla qualcosa che non capisco - e non voglio capire - , poi apre un giornale di gossip e ci si tuffa dentro. Speriamo ci affoghi anche. 
Io mi volto verso il finestrino e sbuffo. Anche quest'estate  la passerò da sola. Beh, meglio sola che male accompagnata, per esempio, da Potter. E non posso fare a meno di pensare a lui. No, non in quel senso: piuttosto non posso credere che è capace di fare guai anche a distanza. E l'ultimo lo sconterò tutta l'estate. Perchè Petunia Evans mi ricorderà che sono fidanzata con lui per tutte le vacanze...
E nel frattempo siamo arrivati.
NdA: scusate per il ritardo mostruoso con cui ho postato questo capitolo... la scuola incombe su di noi, ed il tempo stringe, ma il tempo è denaro, e chi trova un amico trova un tesoro... basta XD spero che continuerete a seguirmi e a recensire Baci Lily

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Capitolo 5
*** J: Fatalità ***


Eccoci arrivati in spiaggia. Sirius mi cammina sui piedi, o almeno quel che ne è rimasto, del mio amico Felpato, mentre è quasi scomparso sotto il peso di 900 kg di sedie a sdraio e giocattoli della bella e cara Ninfadora - << Non chiamarmi Ninfadora! >> - con cui probabilmente giocherà Peter. Io porto l'ombrellone rosso e blu a mò di fucile, puntato dietro la schiena ossuta di Lunastorta, che minaccia di affogarmi per ragioni ignote dentro il secchiello. Peter leccazza il suo ghiacciolo alla menta - ne ha già fatti fuori sette a colazione - e ci segue a ruota. Le ragazze portano il loro bel corpo curvoso, ed in più Bellatrix cammina ancheggiando con uno specchietto tempestato di quelli che sembrano diamanti - ed i Black non sono tipi da comprare roba di plastica dai cinesi - e Narcissa bacia appassionatamente Lucius, a pochi passi dalla zia Clarabella, contrariatissima, ma che resta con un sorriso cretino sul volto. Poi si piazza con una sedia- sdraio al centro della spiaggia, ancora deserta - non a caso sono le 7.45 - e pretende...
- ... ed ora fate voi, giovani! - noi? Per noi intende io, Sirius, Remus, Peter, Lucius, le ragazze e Ninfadora?
Prendo a calci la punta dell'ombrellone, nella speranza che si ficchi da sola nella sabbia e non cada più per tutta l'estate, mentre Remus tenta - invano - di trasportare dei sassi con la forza del pensiero. 
- Ecco fatto! - trillo, dopo ore, minuti e secondi di acuta sofferenza, e mi poggio sull'ombrellone fissato da me in persona...
- AAAAAAAAAAAAARGH! - cavolo, siamo piombati entrambi sul sedere immondo di Peter, piegato in due per recuperare una biglia nella sabbia! 
- Scusa, Coda! - dico a Peter, che ha fatto una capriola all'indietro ed ha travolto zia Clarabella. Sirius scoppia in una risata fragorosa e casca nella sabbia, mentre Dora ne approfitta per picchiarlo con la paletta. 
Ci siamo finalmente sistemati tutti come una banda di sfollati; butto all'aria la mia t-shirt verdina scambiata di marrone con un drago a cinque teste che sputa fuoco e balla la Samba contemporaneamente ed il pantaloncino bucato sul sedere, e sfoggio il mio nuovo costume boxer attillato con un motivo di bestioline non meglio identificate nei posti più improbabili. Noto solo adesso un coccodrillo sul bel mezzo dei miei gioielli. Remus porta uno slippino aderente color bronzo con un paio di corna sul didietro, mentre Peter... credo si sia dimenticato di indossare il costume e resta in mutande a fragoline. Puzza, anche. 
Andromeda è in un due pezzi sconcertante giallo canarino che lascia ben intravedere le pieghe abnormi di ciccia. Oh, quasi non me n'ero accorto: a farle le fusa c'è Regulus, il fratello mocciosetto di Sirius, con un bel boxerone blu scuro munito di fiocchetto bianco sull'elastico. La zia schiatta la prima sedia- sdraio, mentre Dora prende a botte Sirius con un'intero set di bowling. 
Con una smorfia, deposito i miei vestiti sul braccio dell'ombrellone, mentre Peter fruga freneticamente nella borsa del mare facendo volare via pezzi di tutto. Dopo avermi schiaffato in faccia una parmigiana di melanzane, due ghiaccioli all'amarena completamente sciolti e gocciolanti e quattro pacchi di wafer sfracellati, si ficca in bocca quelli che sembrano spiedini di pollo e farfuglia qualcosa a Sirius, sputando la colazione, il pranzo e la cena di ieri.
Vedo Remus accomodarsi agilmente sull'ultima sedia rimasta intera e tirar fuori dal nulla dei... non dirmi che...
- LUNASTORTA! Non starai mica...?
- C'è sempre bisogno di un ripasso prima della scuola! - sbuffo sonoramente, lasciandolo ai suoi incantesimi e bla bla bla, e mi dirigo a passo di marcia verso Sirius. Che continua a farsi picchiare da Dora. E Dora ha 4 anni circa.
- FELPATO, REAGISCI! - urlo, mentre i capelli della bambina diventano di un viola acceso, che si intona alla perfezione con il costumino tutto pizzi e merletti con un grosso gatto in primo piano.
- Oh, sì, è facile per te che non sei quì sotto, Mr. WWF - urla lui, schivando una palettata sul naso. Credo si riferisca al mio costume, con l'appellativo di Mr. WWF. Penoso.
Sirius prende il mio comando non troppo alla perfezione, e usa Regulus come scudo umano. 
- Facciamo il bagno? Eh? FACCIAMO IL BAGNO?  - urla Peter, facendomi la doccia con i suoi luridi sputi. 
- Sì! - urlo io di rimando, cercando si sputare il più possibile sul suo naso scaccolato. 
Una ragazzina antipatica mi striscia vicino con l'ombrellone, lasciandomi un mostruoso segnaccio rosso. Già, la spiaggia si è subito popolata. Quando finalmente Sirius si libera, prendiamo Remus ed i suoi fogli e li gettiamo a mare a capofitto. 
- Maledetti idioti! LE MIE ANTICHE RUNE! - urla, facendo voltare tutti i bagnanti. Io, intanto, corro sulla riva insabbiando completamente la gente che mi sta attorno. Mi guadagno una valanga di insulti, inutile dirlo.
Ok, ora è davvero venuto il momento di tuff... oh, cavolo, una MEDUSA SPIAGGIATA! Ah, no, è solo il sedere rosa di Sirius. Lo prendo gentilmente a calci fino alla riva poi, con un'ultimo sfogo, impano da capo a piedi una rossa che prende il sole, stesa in tutta tranquillità.
- MALEDETTI IDIOTI! - la tipa sembra reagire un pò troppo. Resto spiazzato. Mi rimane giusto il tempo per scapp... oh, cavolo! Quella che ho insabbiato è Lily Evans!

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Capitolo 6
*** L: Quell'ancora più maledetto posto ***


Oh, cavolo, quello che mi ha impanato è Potter!
Più infuriata di quanto lo sarei stato se ad insabbiarmi fosse stato un estraneo, mi alzo e fisso il gruppetto. No, questo è troppo: c'è la banda al completo! Potter, con un ridicolo costume da neonato e le gambe lunghe e secche come grissini, imbastisce un'espressione di scusa che sembra più una mezza risata mista a qualcosa che sospetto sia il... tutto di vedermi in costume. Vedo Black girarsi in fretta e scappare, mostrandomi in didietro insabbiato del costume rosa schoking. Ci sono anche Minus e Remus, che sghignazzano mentre il loro supereroe sembra diventato una statua di cera. Bianca
- Ciao! - mi dice, dopo molti tentativi falliti, e posa gli occhi sul mio costume - o molto più probabilmente sta girando film pervertiti su quello che può esserci sotto - .
- Anche quì! - rispondo io.
Lo so, forse non è così che ci si rivolge ad un compagno di classe che non vedi da una settimana. E che è anche innamorato di te, per giunta. Ma è così che ci si rivolge a James Potter.
- Stai passando una bella estate? - mi chiede lui, in un eroico sforzo di ignorare il mio tono.
Altro errore.
- No, non la sto passando. Ed in questo momento è peggiorata! 
La deve pagare. La deve pagare per stare in vacanza dove sto io. Sono infantile? Mai quanto lui, che in questo momento sta tirando dei sassolini in faccia a Minus. 
E quì arriva Petunia.
Diamine! Ha la stessa espressione che hanno tutte le ragazze della scuola quando lo vedono! Tranne me, si intende. Potter la guarda con espressione a dir poco schifata, la stessa che rivolge a Severus, ed io sento Black bisbigliare:
- Chi è quella cozza?
No, questo è troppo. Non mi importa che anche io, in genere, la chiamo cozza.
Avanzo verso Potter, che arretra, pestando i piedi a Lupin.
- Senti, Potter - dico, con voce autoritaria - non mi importa che non siamo a scuola! Se voglio, posso punirti anche quì!
Osservo la sua faccia, indecisa sul da farsi. Anche Minus ha tagliato la corda, e Lupin si affretta a seguirlo... che razza di costume ha?
- Perchè non dici ai tuoi amichetti di imparare l'educazione?
Ok, sono decisamente antipatica. Ma devo ammettere che incontrare Potter anche fuori da Hogwarts mi ha un pò spiazzata. Un pò troppo, a dire il vero.
- Senti, Evans - mi dice lui, con il suo tono maledettamente calmo da far venire i nervi - chiudiamo le ostilità, almeno quì. Perchè oggi non vieni a prendere un gelato con noi?
Dò un occhiata a mia sorella. Non vorrà mai venire, non con quelli come noi. E invece sì, sta annuendo. Cavoli, l'aria di mare fa miracoli. Potter la osserva: non credo avesse l'intenzione di invitarla, ma ormai è obbligato.
- Beh... potrebbe venire anche tua sorella - mi dice, gettandole un'occhiata - oh, e ci saranno anche il fratello e le cugine di Sirius.
Perfetto, la nobile dinastia dei Black al completo. Ma come faccio a chiudere le ostilità?
- Va... va bene. A che ora?
Al suono delle parole ''va bene'' ho rischiato di ritrovarmi Potter sulla coscienza. E' ovvio che non gli avevo mai detto va bene prima d'ora. - Alle 5.00!
- Ma solo per oggi! - gli urlo dietro, mentre corre via. 
Accanto a lui, ora, c'è un ragazzino che somiglia spaventosamente a Black, deve essere suo fratello. Ma perchè mi guarda? Si è unito alla banda?
Mi volto verso mia sorella, che mi dice:
- Ma quello è Potter?
- Sì.
- Hai visto come mi guardava?
- No, guardava me. Mi sbava dietro dal primo anno...
- E tu non l'hai mai baciato?
- Mai.
 
NdA: eccomi con un'altro capitolo... vedo che la storia sta riscuotendo parecchio successo, e non può che farmi immenso piacere! Ringrazio enormemente tutti quelli che hanno aggiunto o che aggiungeranno la storia tra le seguite\preferite\ricordate, tutti quelli che recensiscono ed infine tutti quelli che la leggeranno e si faranno due risate per noi. 
Baci, al prossimo!
Lily e Marty

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Capitolo 7
*** J: Un piccolo problema ***


- E lei non ti ha mai baciato?
I miei amici rispondono in coro, sogghignando:
- Mai!
Ho detto i miei amici? Volevo dire quelle carogne con cui sto in vacanza. Siamo di nuovo a casa, in cucina, attorno al tavolo, in attesa che Clarabella finisca di cucinare il pasticcio. E nel frattempo Lunastorta, Codaliscia e Felpato raccontano delle mie pene d'amore a Regulus, che sembra fin troppo interessato.
- ... e così è rimasto lì impalato, e lei se n'è andata!
Perfetto, Felpato ha appena raccontato di quella volta che la portai ad Hogsmeade. Tremendo.
- Ma quindi - mi chiede il fratello del traditore - tu e lei non state insieme! 
Io me ne sto zitto, iniziando a capire. 
- Voglio dire - continua lui - lei sta con un'altro?
No. Non sta con nessuno. E di certo non si metterà con un bambino del terzo anno. Ma di tutto questo dico solo ''no''.
- E pensi che le possa interessare uno come... come Sirius, diciamo...?
- Sono quasi 6 anni che lo odia. E poi lei esce solo con ragazzi più grandi - e non certo con gli sgorbietti di un metro e dieci, brutto infame. Piccolo commento personale, scusate... 
Questione chiusa. Tanto quel rompiscatole non può sapere che Lily è uscita con Michel Bobbs del quarto anno. Anche perchè era solo un dispetto verso il sottoscritto. 
- Ma non è uscita con Bubbs?
Diamine! Lo sa!
- Era un dispetto - meglio sappia anche questo.
Insomma, Regulus Black e Lily Evans uscire insieme? Se non altro, sarebbe la fine dell'amicizia tra me e Felpato. Non perchè sia colpa sua, ma me lo rinfaccerebbe a vita! E poi tutti a scuola sanno che la Evans è la mia... beh, in realtà non è niente, ma tutti sanno che mi piace - come potrebbero non saperlo! - , e non gradirei che un ragazzino del terzo anno di Serpeverde esca con lei mentre sono cinque anni che io provo a farla sedere accanto a me a lezione di pozioni. D'accordo, un pochino è anche perchè copierei da lei, ma solo un pochino.
- Il pranzo!
Finalmente Clarabella ci scodella il pasticcio, ma Ninfadora rovescia il suo piatto sulla mia camicia rosa. Cavolo! Era quella che dovevo mettere per il gelato! Resisto all'impulso di prendere il mio piatto e spiaccicarlo sui capelli blu elettrico della bambina, e inizio a mangiare. 
- Beh, tentar non nuoce! - esclama Regulus - non è vero, Jam?
Primo, non chiamarmi Jam, e comunque tentare cosa?
Ma sono troppo impegnato a rovistare mentalmente nella valigia per trovare qualcosa da mettermi, quindi rispondo ditrattamente un ''sì''.
- Allora oggi glielo chiedo!
La mia valigia si chiude di botto, lasciandomi seduto a fissare Regulus.
- Chiedi cosa a chi?
- Chiedo a Lily di uscire con me!
No, questo è troppo. Una minuscola parte di me mi dice di far prendere buca a quel piccolo bastardo, ma la paura che Lily accetti per farmi dispetto mi impone il contrario.
- Hai mai sentito cosa è successo ad Abrey? - chiedo con nonchalance.
- Sì! Gli avete raddoppiato la testa! - mi risponde lui.
- Solo perchè una testa non gli bastava a capire che non doveva provarci con Mary Aberet - sbuffa Sirius.
Regulus forse ha capito.
- Bello scherzo! Allora, cosa mi metto per uscire con lei?
No, per le mutande di Peter, non ha capito. E' ora di agire.
- Senti - gli dico, alzandomi - non devi neanche provarci con Lily Evans!
- Ma se a te neanche ti guarda!
Accidenti, è davvero tosto.
- Non mi interessa. Tu non ti avvicinare, tanto non ti vuole.
- Scommettiamo.
E' ufficiale: il fratello di Sirius è un cretino. 

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Capitolo 8
*** L: Preparativi ***


- James Potter.
Petunia ci sta lasciando.
Riconosco quello sguardo, a scuola ne incontro almeno un settecento al minuto.
- Sì, lo so - dico, sottolineando freneticamente il mio libro di Incantesimi.
- Puoi regalarmi quel libro, vero?
Come dice? Il libro di Incantesimi? Cosa diamine vuole farne?
- Non posso.
- Ti piace?
- Cosa, il libro?
- Non essere sciocca... dico lui!
Lui... lui... 
- Non mi piace Potter. Ora, potresti evitare di ricordarmi che anche lui è qui almeno per quattro nanosecondi, se non ti dispiace? - ribatto, seccamente.
Diamine, non si ha un po' di pace neanche a casa propria!
Adesso vado in cucina e... no, non se ne parla. Chissà, magari la mamma si è persa in un amore platonico verso Minus.
Non potrei sopportarlo, per Dio.
Prendo l'elastico sul comò e mi ci lego i capelli.
Mi arriva un paio di mutande in volo sul cuscino.
- Petunia! - sembra che mia sorella stia facendo le valigie un tantino in anticipo.
- Che c'è? Mi preparo per il gelato!
Giuro di non aver mai visto mia sorella tanto indaffarata con il suo guardaroba.
Sì può dire in tutta franchezza che il gelato di oggi pomeriggio è servito a qualcosa.
Cavoli, ma cosa si mette?! Quella gonna non l'ha mai indossata in tutta la sua vita!
Ok, l'amore è cieco, ma Petunia mezza nuda non passerebbe inosservata neanche ad una Mandragola con problemi di vista!
E poi la Mandr... ehm, Potter non ricambia.
Non ricambia.
Non ricambia, vero?
Cavoli, adesso sono io a fissare il suo autografo sul libro.
Mi sto solo preoccupando per la sorte di mia sorella... le voglio tanto bene, in fondo.
Farei meglio a chiudere il libro.
E a prepararmi anch'io per il gelato. Sapete, ci tengo molto. Al gelato, intendo, non alla compagnia.
Petunia si tatua un enorme ''Forza Potter'' sulla fronte.
Cavoli, questo è troppo!
Apro stancamente l'armadio.
Una gigantografia del suo mito mi prende alla sprovvista.
- E questa da dove l'hai presa?!
- Dal tuo libro di scuola... - confessa, arrossendo.
Avevo una fotografia di Potter in un libro? Non si finisce mai di imparare.
Strappo il poster e afferro la maglietta arancione ed una gonna di jeans.
Li calzo in fretta, poi prendo la... dove diamine è la mia spazzola?!
- PETUNIA!
- Aspetta un attimino, Lilyina, te la do subitissimo!
E' ubriaca o cosa?
- Cosa.
Cosa?
- Rivoglio la mia spazzola, donna! - sembro più isterica di stamattina in spiaggia.
- Ops, ne è saltato un dente... - cavoli, ma cosa ho insegnato a mia sorella? Ha anche la faccia tosta di venirmelo a dire?!
- Oh, no! Un'altro...
Questo è troppo.
Non pago spese impreviste dal dentista.
 
Era una battuta.
 
- Ora... NOOOO! - ha preso anche la mia piastra per capelli!
Che diamine combina? Tanto Potter non la cag... ehm, a Potter non piacciono le cose brutte.
Petunia è una cosa molto brutta.
Le urlerei di togliersi quelle squame argentate di dosso, ma non ce la faccio. No, niente sensi di colpa: nell'ultimo strillo mi si è abbassata la voce.
Maglio così, se mi sfuggirà qualche commento imbarazzante, nessuno lo sentirà.
 
NdA: ok, non dovrei avere neanche il coraggio di farmi sentire.
Infatti non ce l'ho :S
Beh, l'ultimo aggiornamento di questa storia risale a mesi e mesi e mesi e mesi... ok, basta xD
Mi scuso e mi prostro in ginocchio con tutti voi, ma vi prego, RISPARMIATEMI! Non è ancora giunta la mia ora, permettetemi prima finire di postare la storia!
Con affetto e un mazzo di fiori, Lily ^^
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 9
*** J: Un gelato troppo gelato. ***


- L'hai sentita? - sibila Regulus al mio povero orecchio vittima delle sue stupidaggini. 
- Mi ha detto "ciao"! - ma dai, sorprendente! 
- Sì, capita anche a me che mi facciano tenerezza i poppanti! - lo rimbecco, ridendo da solo.
La logica non è un'opinione: se Evans è educata saluta tutti.
Evidentemente non è poi così tanto educata: non ha salutato me. Un momento... mi ha sorriso! O forse sorrideva a Regulus.
- Ehi, bimbo, fatti da parte! - sibilo al suo orecchio, spingendolo indietro. Guardatelo, come si mette in mostra. Stupido. Qualcuno può sparargli un dardo avvelenato? 
- Ciao, James! - oh, no, la Cozza! Speravo di riuscire a mimetizzarmi dietro...
- Garçon stupide, déplacé, pour ne pas gêner! 
Francesi. Sempre di cattivo umore, puagh. 
- Ehm... due... deux... - Sirius si è impallato al bancone dei gelati. La gelataia sexy del posto lo fissa, con superiorità.
- Deux cones? Deux cones de crème glasée?
- No, no, due coni gelato! G-e-l-a-t-o!
Remus sbuffa e accorre in aiuto di Felpato, al bancone, per salvare la situazione (perdonate la rima involontaria), e inizia a conversare amabilmente con due esauriti clienti. 
La Cozza mi si avvicina, sensuale (come una Mandragora costipata):
- Allora, James? Ti piace la nocciola? - tantissimo.
- No, mi spiace.
- Neanche a me!
Volevo dire "da morire"!
La Evans strizza l'occhio alla Evans, quella femmina. Anche lei e Regulus si sono seduti core a core sulle deliziose poltroncine del bar. Cavoli, la Cozza mi è praticamente in braccio! 
Vedo Sirius e Remus tornare, traboccanti di gelato, con Peter alle calcagna che scivola muso a terra sulla sua stessa bava.
- Voilat! - afferro il mio cono al volo e inizio a leccarlo, con grinta. Adoro i cinque gusti più la panna!
La Cozza fa lo stesso, facendo schizzare robaccia dappertutto. Ho come l'impressione che abbia lasciato un dente nella cialda.
Le sue membra decisamente eccessive sono sulle mie. Mi sento come ricoperto di viscida melma traballante. Quindi mi sposto sulla sedia accanto, con un balzo, mentre Regulus mi maledice mentalmente. Cavoli, ora il mio corpo ossuto è su quello di Lily! Non ho neanche il tempo di guardarle nella scoll... ehm, di provarci gusto che mi sfila da sotto il sedere e finisce tra le braccia di Regulus. Che sorride a trentadue denti. Qualcuno può tirargli una fucilata? O almeno può tirarla a me?! 
Finalmente tutti si siedono. Ed io resto incastrato tra Regulus e lo Scorfano-Evans. Lecco il gelato con rabbia. Siamo partiti male: Regulus è vicino a Lily, io vicino alla sorella. Come può essere tua sorella? Una delle due deve essere stata adottata (o più probabilmente trovata in un cassonetto, nel caso dello Scorfano)! 
Comunque, sorella o no, ora quella tipa mi si è avvicinata un po' troppo, e guarda il mio gelato come se volesse istigarmi ad offrirglielo. Non se ne parla neanche, non voglio che la sua lingua arrivi nelle mie vicinanze. E poi devo tenere d'occhio Regulus, che è praticamente in braccio a Lily. Al tavolo di Sirius, Remus e Peter gareggiano a chi mangia più gelati (inutile dire chi è in vantaggio) tra gli sbuffi di Bellatrix. Ma non le sta bene niente? 
- Ehi, Lily!
Cavoli, Regulus ha preso coraggio.
- Vuoi uscire con me?
Dì no, per favore...!
- Ehm... non saprei...
Dì no, dì no, dì no...
- Penso di...
No, no, no... devo impegnarmi ad imparare la Legilimanzia!
Ehi, mi ha guardato!
- Certo, esco con te!
Diamine! Cosa può esserci di peggio?
- Ehi, potremo uscire anche noi insieme! 
Questa è la Cozza. Non c'è limite al peggio. 
Guardo il mio gelato. Ho voglia di affogarmi in tutti e cinque i gusti, e se non muoio c'è sempre la panna.
E' la fine. Una piccola parte del mio immenso cervello mi consiglia di accettare, giusto per fare dispetto a Lily. E così sia.
- Okay, ehm... - cavoli, non so come si chiama!
- Petunia! - mi precede la Cozza, tra le risatine isteriche di Regulus. Una grande, forse la più grande parte del mio immenso cervello mi consiglia di farlo smettere subito. 
Ehi, ma cosa fa la Cozza?! Mi dà una pacca amichevole sulla spalla! Diamine! Finisco dritto con il muso nella panna. Ehi, Lily sta ridendo! Ma cos'ha da ridere?! Esce con un tredicenne...
 
NdA: eccomi con il nuovo capitolo! Avevo promesso di postarlo stamattina ma, ahimè, avevo perso il capitolo xD
Quindi, Lily esce con Regulus. E James con lo Scorf... ehm, Petunia. Aspettatevi di tutto, spremetevi le meningi, perchè davvero ne accadranno delle belle.
Alla prossima! Un bacio, Lily ^^

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Capitolo 10
*** L: La vendetta è un piatto freddo. ***


Esco con un tredicenne. Accidenti, come si cade in basso per fare dispetti. E Potter esce con mia sorella. Come si cade in basso per vedetta! E per giunta stasera!
Non ho idea di cosa indossare ed ho trasferito il mio guardaroba sul letto. Vestito lilla, escluso perchè troppo scollato; vestito rosso, è troppo corto; jeans scambiati, troppo informali. Senza contare che devo fargli capire che non sono assolutamente interessata a lui. Insomma, un tredicenne, e per giunta fratello di Sirius Black!
Guardo mia sorella prepararsi... accidenti, sicuri che è mia sorella? Quel vestito non l'ha mai nemmeno guardato! E glielo ha regalato Vernon... un attimo, sa di essere fidanzata? Ah, cosa fa l'aria di mare...
- Ehi, Tunia! E Vernon...?
Lei mi rivolge un'occhiata straordinariamente significativa.
 
Dopo pochi minuti scelgo a malincuore una gonna di jeans e un top celeste. Mi sciolgo i capelli e vado in giro in cerca dei sandali argentati. Anche Tunia è pronta. Okay, il vestito è carino. Ma sono sicura che a Potter non piaccia il lilla. E poi era meglio che non si allacciasse i capelli. Ora sembra Mirtilla Malcontenta.
- Come sto?
Okay, si è completamente rincretinita, per così dire.
- Bene - le rispondo, trascurando i dettagli più eclatanti del mix di colori di cui è rivestita. 
- Che tipo è James?
Meglio che non mi lanci nella descrizione dettagliata di James Potter, cara Tunia! Ti basta sapere che è...
- Uno sbruffone rompiscatole ed estremamente infantile.
Okay, sono stata dura.
- Perfetto! - trilla lei.
Okay, è cretina. Non che non me ne fossi già accorta molto tempo fa, ma questo è davvero troppo! Penso a cosa succederà quando Tunia vedrà come si è vestito Potter. E viceversa. Mi preparo a scattare una fotografia. Devo immortalare il momento. Sarà bellissimo.
 
NdA: Eccomi qua, cari i miei lettori! Mi scuso per il ritardo come ormai è routine fare, e mi scuso anche per il capitolo un po' più corto degli altri. Mi rimetterò in sesto con il prossimo capitolo, quello dell'appuntamento vero e proprio. Non voglio anticiparvi nulla, quindi vi lascio alle vostre lunghe recen... ehm, un bacione!

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