Una scuola, quattro ragazzi e tanti guai

di GraceBlack
(/viewuser.php?uid=141982)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Primo: Quale faccia? ***
Capitolo 2: *** Capitolo Secondo: Lasciatemi morire in pace! ***
Capitolo 3: *** Capitolo Terzo: Resa? ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quarto: Stupido-Cervo-Non-Ti-Parlo ***
Capitolo 5: *** Capitolo Quinto: Non può esser vero! Pad mi stai prendendo in giro! ***
Capitolo 6: *** Capitolo Sesto: La tazza di Potter ***



Capitolo 1
*** Capitolo Primo: Quale faccia? ***


Era una fredda sera di Novembre e tutti i Grifondoro erano riuniti nella sala comune vicino al fuoco, tutti tranne un ragazzo del settimo anno dal temperamento scapestrato, James Potter.
Era rimasto nel suo dormitorio, ufficialmente per finire i compiti di Pozioni, veramente per pensare.
Quel giorno si sentiva più abbattuto del solito.
Voleva solo star da solo.
Era immerso nei suoi pensieri quando la porta della stanza si aprì, lui non ci fece caso e continuò ad osservare il vento che soffiava oltre la finestra. 

 
Sirius Black entro di soppiatto senza far troppi rumori, e si mise dietro l’amico completamente assente per poi urlargli nell’orecchio  

<< Prongssssssssssssssssssssss  >>.  

James dal canto suo sobbalzò colto di sorpresa e si girò verso l’amico

<< Sei diventato scemo?? >> gli chiese con espressione stralunata.

<< James da quando ti scaldi tanto per un innocuo scherzo? >> lo osservò sospetto

<< Non mi sto scaldando è solo che tu sei una tale testa di rapa che mi ha preso alla sprovvista >>

La verità era che non l’aveva sentito entrare.

<< Come vuoi tu Prongs, ero salito per proporti una partita a scacchi >> disse andando verso la porta << Vieni? >>.

James prese a guardare l’amico senza riuscire a trovare un motivo per non scendere

<< Devo finire la relazione per Luma >> disse concentrandosi sul foglio

<< Dalla a bere a chi non ti conosce James! >> fu la risaputa risposta di Sirius.

<< Non stavi certo studiando quando sono arrivato io! >> continuava a studiare l’amico cercando di capire cosa gli passasse per la testa, poi con fare rassegnato si sedette sul suo letto, che era quello più vicino alla finestra.

<< Avanti sputa il rospo, che succede? Non credo che Lumacorno o i suoi compiti siano il primo dei tuoi pensieri >> disse con aria di chi la sa lunga.


James dal canto suo sapeva di non poter mentire all’amico, ma non aveva voglia di farlo partecipe dei suoi pensieri

<< Non è niente Padfoot… inizia a scendere tra un po’ ti raggiungo >>.

L’altro di rimando non sembrava soddisfatto dalla risposta e aggiunse.

<< Guarda che neanche lei si è vista in Sala Comune  >> furono le ultime parole che gli rivolse prima di uscire dal dormitorio.

 
Com’era possibile che quella testa vuota del suo migliore amico sapesse sempre e comunque cosa gli passasse per la testa?

Rimasto solo James posò il compito pressochè bianco sul suo comodino e si distese sul letto ad osservare il soffitto.

Perché diavolo non mi sopporta?  

Quel pensiero gli rodeva la mente, non sapeva accettare che l’unica ragazza che era riuscita a rubargli il cuore fosse anche l’unica in tutta la scuola che non voleva saperne di uscire con lui.

Preso dai suoi pensieri guardò distrattamente l’orologio, erano quasi le 19.40 di li a pochi minuti si aspettava l’ingresso di Remus che lo chiamava per la cena.

Decise di facilitare il compito all’amico e con aria rassegnata scese in Sala Comune.

<< Pensavo fosse più lungo il compito, non ti dispiace farmi copiare dopo vero, Prongs? >>

Fu’ l’accoglienza di Sirius, era seduto con i loro compagni di stanza Remus Lupin e Peter Minus.

<< Ragazzi ora che anche James è tra noi che ne dite di scendere per la cena? >>

La proposta del più saggio del gruppo fu’ bonariamente accolta dai suoi scalmanati amici.

Così il gruppo dei malandrini scese per la cena, ma non senza aver fatto qualche incontro.

Infatti sulle scale del secondo piano si videro bloccare la strada da un gruppo di ragazze del quinto anno con a capo una graziosa ragazza di Corvonero Dalia Strauss, bionda dagli occhi corvini che, come era risaputo moriva dietro Sirius.

Le amiche alla vista del quartetto iniziarono a confabulare tra di loro mentre Sirius e James, accortisi ormai da tempo dell’effetto che la loro presenza aveva verso quelle particolari ragazze, continuarono a camminare per la loro strada sorridendo in maniera quasi distratta alle ragazze.

Erano quasi alla fine del corridoio quando una voce un po’ stridula non interruppe le loro risate compiaciute << Black?>>.

I ragazzi si voltarono sorpresi, quasi nessuna di quelle ragazze aveva mai trovato il coraggio di rivolgere loro la parola.

Sirius visibilmente divertito si avvicinò con la sua aria da Don Giovanni

<< Presente >> rispose con un sorriso << Tu sei? >>

Non stava scherzando, non ricordava veramente il nome di quella ragazza cosa che gli sembrava parecchio strana aveva degli occhi talmente intensi.

<< Io.. io.. io sono Dalia >> rispose la ragazza balbettando << Dalia Strauss >>

Pad si limitò a sorriderle e a porgerle la mano, sperando vivamente di non doverla sorreggere per un mancamento << Piacere Dalia >>.

La ragazza ebbe un leggero mancamento ma si riprese subito.

Sirius vedendola così impacciata non sapeva se ridere o restarne colpito, si voltò verso i suoi amici tutt’altro che pazienti

<< Volevi dirmi qualcosa? >> tagliò corto mentre il suo stomaco iniziava a reclamare.

<< Io, beh.. volevo chiederti se per caso.. beh si, insomma se per caso, tu avresti potuto.. >>

questa ragazza è proprio timida” pensò il nostro Pad.

<< Vuoi accompagnarmi a Hogsmeadequesta settimana? >> disse di botto il ragazzo sperando in questo modo di metter fine a tutti quei tentennamenti.

La ragazza rimase spiazzata e annuendo in maniera meccanica si riunì alle sue compagne per poi allontanarsi con loro urlanti di gioia.

 
Sirius si avvicinò ai suoi amici che fino ad allora erano rimasti fermi a guardarlo spazientiti.

James gli si avvicinò e mettendosi una mano intorno alle spalle gli sorrise

<< Prossima vittima o futura signora Black? Questo è il problema! >>

Disse con un’espressione che voleva esser seria, ma si rivelò quella di un clown.

<< Lo scopriremo solo vivendo Prongs! >> rispose l’interessato sorridendogli in maniera complice.

<< Devo ricordarvi io che state parlando di una ragazza e non di una partita a gobbiglie? >>

La voce di Remus alle loro orecchie parve lontana e indistinta, quasi fosse la loro coscienza, no loro l’avevano persa o era in ferie e tutto questo ormai da tempo.

<< Suvvia Moony! >> esordì James << Non stiamo mica facendo nulla di male! >>

Remus sospirò, non aveva voglia di ribadire come la pensava anche perché quei due facevano sempre finta di non sentirlo o di non capirlo.

Raggiunsero finalmente la Sala Grande, era piena di gente intenta a consumare l’ultimo pasto della giornata, a detta di Sirius il migliore di tutti.

Si diressero verso la tavolata dei Grifondoro.  

Prongs e Padfoot camminavano con fare svelto cercando quattro posti liberi, quando di colpo James si fermò con aria assente.

Sirius si voltò a guardarlo interrompendo il suo monologo  su quanto poco li capisse Moony, il suo amico era immobile accanto a lui e fissava un punto fisso, punto che Sirius non tardò a identificare.

<< Hai di nuovo quella faccia >> gli disse mentre lo tirava via di peso prima che qualcuno si accorgesse della sua faccia imbambolata.

<< Quale faccia? >> chiese l’altro mentre si lasciava trascinare via impassibile.

<< La faccia da “Evans”! >> disse un po’ irritato << La stessa che hai ogni giorno da circa 6 anni e 2 mesi! >>

Non avendo risposta lo fece sedere sulla panca lontano da occhi e orecchie indiscrete e continuò

<< La stessa che avevi mentre “ facevi i compiti per Lumacorto” non meno di un’ora fa! Dio James ti vuoi riprendere!!! La scuola è piena di ragazze! E tu? Che fai? Pensi sempre alla nostra cara so tutto! La nostra spina nel fianco! Devo ricordarti che se fosse in suo potere noi saremmo già stati espulsi?! >>

Oramai guardava l’amico allo stremo della pazienza ma lui sembrava non averlo minimamente sentito. 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo Secondo: Lasciatemi morire in pace! ***


James era intento a guardare la sua cena con aria tutt’altro che gioiosa. Pad non aveva tutti i torti d’altronde ma come poteva lui, un semplice ragazzo, borioso, affascinante e di talento dimenticare la ragazza più intelligente della terra? “Dio James smettila!!!” nessuno aveva parlato, era la parte malandrina della coscienza di Prongs che inspiegabilmente aveva la voce di Sirius. << Esci dalla mia testa! >> senza rendersene conto aveva parlato, guadagnandosi uno sguardo in tralice dai suoi compagni di stanza che ora lo guardavano perplessi. << Sicuro di star bene James? >> Remus lo guardava sinceramente preoccupato. Di tutta risposta il bel cercatore di Grifondoro si alzò e prese la via della Sala d’ingresso lasciando gli amici al tavolo ancora preoccupati << Si può sapere che gli prende? >> Moony stava seguendo con gli occhi la figura dell’amico che ora era sparita dietro la pesante porta di legno. << Indovina? >> Sirius era di nuovo intento a trangugiare la sua cena senza sembrare più di tanto preoccupato per la sorte del suo migliore amico << Secondo te cos’ha? >> disse in risposta a Remus che ora lo guardava accigliato << Non sarà di nuovo per Lily? >> << Bingo! La tua amichetta lo sta mandando in paranoia! >> Moony tornò a guardare le sue patate poi con semplicità si alzò intenzionato a raggiungere quella testa di pruno del suo amico << Ci vediamo nel dormitorio più tardi >> Sirius si limitò a un cenno del capo prima di fiondarsi sulla crostata di mirtilli. << Ma perché non parli tu con la Evan? >> una voce timida e tremolante si era rivolta a Black, quest’ultimo alzò lo sguardo per intercettare quello di Peter << Perché non sarebbe giusto, e poi io non sopporto la Evans! >> così dicendo fece cadere elegantemente il discorso << Spero solo che Moony ricavi qualcosa >> disse in conclusione Wormtail. Sirius si limitò ad un cenno di assenso e lanciò uno sguardo dall’altra parte del tavolo dove la Evans stava tenendo banco con le sue amiche “ Che ci troverà in lei…”
 
Remus salì le scale del dormitorio pensando a come far riprendere l’amico “ Ma perché diavolo si era fissato con Lily in quel modo?! “. Entrò nella stanza e non gli ci volle molto per individuare James che si era disteso per terra sul tappeto che si trovava tra il suo letto e quello si Pad. Proung non sembrava aver fatto caso all’ingresso di Moony  che si era comodamente seduto sul letto di Sirius e lo osservava << E’ comodo il pavimento, James? >> << E’ abbastanza comodo, aspetto che si decida ad aprirsi però >> rispose cupo il giocatore di Quidditch << Potresti sempre alzarti e cercare di comportarti da uomo >> << Non ho motivi per vivere! >> << Su dai alzati! >> Remus si era piegato per tirarlo su e dopo non poca fatica lo mise a sedere sul letto accanto a lui << Allora puoi smetterla di esser tanto melodrammatico?! >> la voce di Lupin risultava stranamente dura e inflessibile, per quanto James fosse abituato alle sue prediche ebbe l’impressione che questa volta l’amico facesse sul serio. Rimasero così a guardarsi in silenzio << Oggi è finita la mia vita Moony, tanto vale che mi butti giù dalla torre di Astronomia! >> il licantropo alzò gli occhi al cielo << E sentiamo perché mai la tua vita sarebbe finita? >> James sospirò alla ricerca delle parole che meglio esprimessero gli avvenimenti di quel pomeriggio << Le ho parlato >> disse di botto << L’ho incontrata per caso in biblioteca >> << James, tu non vai per caso in biblioteca >> lo punzecchiò l’amico << Si, dettagli! Insomma ero li e mi sono seduto accanto a lei e le ho chiesto di accompagnarmi per la prossima gita a Hosmeland e lei.. >> le parole gli si mozzarono in  gola << Lei ha detto che non verrebbe con me neanche se fossi l’ultimo ragazzo rimasto vivo dopo un terremoto >> detto questo si abbandono di peso sul letto di Sirius << Ora lasciami morire in pace >>. Remus rimase zittò per un po’ ad osservare l’amico poi andò verso il suo comodino e prese un taccuino. Tornò da James e lo lasciò cadere sul ventre di quest’ultimo << Cos’è? >> chiese sorpreso << Soltanto il conto di tutte le volte che mi hai chiesto di lasciarti morire, sono scritti anche orario, luogo e motivo >> disse ex prefetto con aria da ricercatore << Faccio parte di un programma scientifico? >> chiese Prongs perplesso << No, è solo che a lungo andare mi è sembrato utile >> << Utile? Scrivere tutti i miei due di picche? >> ora sembrava anche alquanto offeso. La porta del dormitorio si aprì di nuovo ed entrarono Sirius e Peter con la faccia di chi spera che la tempesta sia scampata. << Non dovevo diventare un cervo! Dovevo diventare una cavia da laboratorio! >> << James non fare il drammatico! >> << E cosa dovrei fare? Uno dei miei migliori amici ha cercato di vedere quante volte la Evans mi avrebbe rifiutato! >> James e le sue scenate da prima donna, pensarono gli altri. Sirius intanto si era avvicinato al davanzale della finestra, visto che il suo letto era occupato dai settanta kg della sua prima donna preferita << James tutti sapevamo del taccuino! >> << Ma bravi! Tutti a prendervi gioco dello sfortunato Potter! >> i tre malandrini si guardarono esasperati, << Prongs l’abbiamo fatto perché aspettavamo il giorno in cui tu ti saresti deciso a guardare in faccia la realtà. Devi andare avanti la Evans non ti merita >> Sirius lo stava guardando nella speranza che quel singolo neurone che albergava solo soletto nella testa di James si decidesse a collaborare. << Sapete che vi dico? Io vado a fare un giro dalle parti della guferia! E mi butto giù!! >> James prese a marciare verso la porta che fu prontamente chiusa da Remus << Potter ti proibisco di varcare questa porta! >> la voce del malandrino risuonò molto simile a quella della professoressa McGranitt. << Prongs per favore siediti e stammi a sentire >> Padfoot gli si era avvicinato e l’aveva cinto per la spalla con un braccio << Domani è un altro giorno, no? >> lo guardò in faccia cercando di recuperare quel poco di dignità che era rimasta all’amico << Non eri tu quello che usava questa filosofia? >> James sembrava sul punto di convincersi. << Poi si sa, morto un papa se ne fa un altro >> ed ecco la goccia che fece traboccare il vaso gli occhi di Potter diventarono vitrei e si spalancarono oltre il possibile. Remus osservandolo iniziò a prepararsi al peggio. << Lasciatemi morire in pace!!! >> l’urlo di Prongs avvolse tutta la Torre di Grifondoro, obbligando gli amici a metter in salvo i timpani. Al limite della pazienza Moony lo fece sedere sul letto e deciso come non mai gli si piazzò davanti << Ora tu, in nome della nostra amicizia mi devi fare una promessa! >> tutti gli occhi della stanza erano puntati sul ragazzo, che sembrava più feroce di quando diventava un lupo. << Tu non cercherai più di importunare Lily a meno che lei non inizi a guardarti in maniera diversa! Per favore non fare quella faccia da cane bastonato! L’unico cane qui è Sirius! >> James si limitò ad annuire, forse finalmente tranquillo o forse per paura che l’amico lo uccidesse a suon di urla. << Dimostrerai a Lily di esser maturo e ti guadagnerai il suo rispetto, ma fino ad allora tu >> lo indicò minacciosamente con l’indice << La smetterai di esser invadente e petulante! >> senza aspettare risposta andò vicino al suo baldacchino e si infilò il pigiama ignorando gli sguardi degli altri due. Il dormitorio di li a pochi minuti era avvolto dal più religioso dei silenzi e i suoi abitanti erano in viaggio verso la terra di Orfeo. “ Ha ragione Remus, piangere non mi servirà a niente. Devo conquistare Lily con le maniere mature. Ma che diavolo avrà voluto dire? “ con questi pensieri anche il nostro cercatore si addormentò.


The Grace's corner

Salve a tutti gentili lettori! Come avrete capito questa è la mia prima fan fiction, e quindi sono ancora molto inesperta. Per tal ragione vi chiederei caldamente di insultarmi anche in malo modo se a vostro parere la storia facesse piangere. Sperando si sentirvi al più presto e promettendo un aggiornamento rapido vi saluto. xD


Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo Terzo: Resa? ***


Passarono quasi due settimane prima che uno dei malandrini potesse di nuovo pronunciare le parole “bella” “cerbiatta” “Lily” o “Evans” nessuno aveva voglia
di sfidare di nuovo la pazienza di Remus, James compreso.
Ciononostante  di certo il nostro campione aveva solo apparentemente accantonato il “problema Lily” come amabilmente lo chiamava Sirius. Infatti in quel
periodo aveva smesso di importunarla in maniera esplicita, ma le aveva fatto recapitare in forma anonima alcuni regali. Per esempio prima dell’ora di
Trasfigurazione del lunedì precedente le aveva lasciato una gerbera rosa sul banco; il mercoledì successivo le aveva riparato una piccola crepa
impercettibile del suo calderone, crepa della quale neanche lei si era accorta. Le aveva lasciato l’ultimo pezzo della sua torta preferita durante la cena 
della domenica e riscaldato la poltrona vicino al camino tutte le sere. Ma nonostante ciò mantenne la promessa di non parlarle, Remus l’avrebbe ucciso. Lei
nonostante tutto sembrasse ignorare l’autore di tutte le carinerie.

<< Ehi Prongs! >> Sirius avanzava correndo verso il migliore amico, James sentendosi chiamare si voltò << Mi domandavo dove fossi finito >>.

<< La cara vecchia Minerva >> rise senza gioia << Le mancava passare un po’ di tempo con me e ha pensato bene di punirmi >>

<< Che hai fatto questa volta? >> osservava l’amico in maniera curiosa ma allo stesso tempo risentita, non aveva condiviso con lui lo scherzo.

<< Niente di nuovo tranquillo, le ho solo fatto notare che non dovrebbe esagerare con quei biscotti di zucca che le piacciono tanto o un giorno di questi sotto

forma di gatto la prenderanno per una palla >> rispose il giovane Black in maniera tranquilla.

<< Stupido cane! Non potevi tenere a freno la lingua? >>

<< E privarmi di vederla sputare fuoco dalle narici? Non sia mai! Sono un Black io! Mica un moccioso del primo anno che ha paura della prof! >>

<< Sir tu non avevi paura di lei neanche sei anni fa >>

<< Appunto! Mi ritengo una leggenda! Poi sentivo la mancanza della mia cara Minerva >> disse con fare teatrale mentre con James attraversavano il ritratto
della Signora Grassa

<< Sei senza speranza Pad! >> James lo precedeva attraverso la Sala Comune invasa da bambini del primo e del secondo anno. << Caposcuola, ma non possiamo avere un’area riservata? >> chiese Sirius abbandonandosi su l’unica poltrona libera vicino alla finestra.

<< Pad, mi dispiace ma credo che la tua cara Minerva non approverebbe. Sai già una volta ha informati che noi non siamo diversi dai nostri compagni, che siamo tutti Grifondoro e che la nostra nomina di Malandrini non vale come credito. Non credo che farebbe un eccezione per noi. >> anche James si mise comodo vicino a Sirius mentre iniziava a sfogliare una rivista di Quidditch sotto lo sguardo annoiato dell’Animagus.

<< Cervo andiamo a correre nella foresta??? >> iniziò a pregarlo.

<< Pad fuori non si sfiorano i 5 gradi e tu vuoi andare girando per la foresta? >>

<< Sai Prongs è un po’ che non ti riconosco più! >> si guardò intorno per esser certo che Remus non fosse nei paraggi e poi continuò << Quasi ti preferivo perso per la Evans! Stai diventando noioso peggio di Moony! E io non lo prenderei per un complimento. >> incrociò le braccia al petto con aria accigliata, mentre dal canto suo James continuava a mostrare interesse per la rivista.

**********

Nel frattempo in biblioteca Lily era intenta, con la sua migliore amica Alice, a cercare un volume di Trasfigurazione Avanzata. << Non ti sembra strano che da quasi un mese Potter non ti rincorra per i corridoi? >>. Anche Lily aveva notato questa anomalia ma non voleva farlo notare all’amica, o per lo meno ci provava.

<< Avrà trovato altro da fare >> rispose in maniera distaccata mentre faceva scorrere le dita lungo il dorso dei libri sullo scaffale.

<< Io non credo. Sai ho sentito che ha rifiutato di uscire con 10 ragazze e solo questa settimana! >> eccola li, la solita Alice sempre pronta con le notizie fresche.

<< Non credo che sia saggio uscire con tante ragazze nello stesso momento >>. Alice la guardò scocciata << Mica dovevano uscire in gruppo sciocchina! >>. Lily continuò a ignorare la filippica dell’amica su quanto fosse assurdo l’atteggiamento di Potter e su quanto non fosse da lui ignorarla.
Il soliloquio di Alice fu’ interrotto da un fortunato incontro tra la sezione di Pozioni e quella di Trasfigurazione eccolo li, l’amore della sua vita Frank Paciock.
Con un balzò fu’ subito accanto a lui, lasciando Lily impegnata alla ricerca del libro. Sconsolata decise di tornare in Sala Comune << Ciao Frank >> disse comparendo alle spalle dell’amica << io torno in Sala Comune ci vediamo li più tardi >> sorrise e uscì dal regno di Madama Pince.
Prese a camminare per i corridoi immersa nei suoi pensieri quando vide Remus Lupin a pochi passi da lei << Remus! >> lo chiamò alzando il passo per raggiungerlo. Il ragazzo le sorrise erano molto amici praticamente dal secondo giorno di scuola, per quanto fosse difficile immaginare che Lily e James potessero avere un amico in comune.

<< Ehi Lily! >> la salutò con un sorriso << tutto bene? >>

<< Si ero andata in biblioteca per cercare Trasfigurazione Avanzata, per caso l’hai preso tu? >>

<< Ah, ecco. So dov’è ma non l’ho preso io. >> temeva che stesse per propagarsi un incendio, scrutò attentamente il volto dell’amica che sembrava sorpresa.

<< E’ nel mio dormitorio, l’ha preso in prestito James due giorni fa. >> ecco, la fine era vicina Lily avrebbe inveito contro James e la sua neonata voglia di studiare. Ma le previsioni di Moony non si avverarono << Ah, dovrò chiedergli di prestarmelo allora >> continuarono a camminare in silenzio, mentre Remus cercava di capire l’innaturale calma dell’amica. 





Grace's Corner

Salve a tutti cari lettori!!! Scusate il ritardo di pubblicazione! Ma le idee scarseggiavano ad arrivare! Ringrazio tutti quelli che stanno seguendo la storia! e spero vivamente che si possa rivelare interessante :) 
Aspetto di sapere che ne pensate!!! Al prossimo capitolo!!! :P

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo Quarto: Stupido-Cervo-Non-Ti-Parlo ***


Ecco a voi il nuovo capitolooooooo!!!!! :D 



Remus entrò in Sala Comune seguito da Lily e vi trovò un Sirius accigliato con le braccia conserte in fase “Stupido-Cervo-non-ti-parlo!”.  

Il giovane prefetto raggiunse con non poca difficoltà i due compagni di stanza, mentre Lily salì nel suo dormitorio.

<< Che è successo al cane? >> chiese a James, mentre quest’ultimo continuava a leggere la descrizione della nuova Nimbus 1400 << Voleva andare a correre >>

<< Con questo tempaccio? >> chiese scettico Remus.

Sirius infastidito si alzò e si diresse verso le scale che portavano al loro dormitorio.

James e Remus non si scomposero minimamente per il comportamento del loro amico pulcioso, anzi sembrava non se ne fossero accorti.

<< James dobbiamo parlare >> disse il licantropo con la sua solita aria rasserenante.

L’amico d’altra parte non posò la rivista << Moony tranquillo finirò il tema prima degli allenamenti di domani, lo so che il Quiddicth non mi varrà come M.A.G.O

>> rispose questo con aria scocciata.

<< Ti stupirà sapere che non mi interessa minimamente sapere a che punto è il tuo tema. Volevo parlarti di Lily >> disse senza scomporsi.

James diventò pallido udendo il nome del suo grande amore, nome che era diventato Tabù tra i malandrini. Nome che Remus stesso aveva bandito.

Il cervo era ormai incapace di parlare, aveva la bocca aperta e un’espressione ebete sul viso celava la sua solita aria da strafottente.

Lupin si era aspettato una reazione simile, e non si stupì. Anzi continuò il suo discorso: << Penso che tra un po’ verrà a chiederti un libro che cercava in

biblioteca. >> rivolse all’amico il suo sguardo più severo e comprensivo << ti prego non rovinare tutto. Mostrale il vero James. Non quello che venerano quelle

galline >> disse indicando il fan club di James appostato

vicino al camino.

<< Verrà a parlarmi? >> chiese incredulo balbettando.

Remus annuì pentendosi quasi di averlo avvertito.

James scattò in aria come una molla e si diresse correndo verso la loro stanza urlando << PADDDDDDDD >>

Irruppe nella stanza come un uragano dimentico del fatto che il suo migliore amico avesse l’espressione da “Stupido-Cervo-non-ti-parlo!”.

Sirius da parte sua si vide arrivare addosso il tornado James e cadde disteso a terra sotto il suo peso << Si può sapere che ti prende! Stupido di un ramoso

ti togli di dosso?! >> la sua voce era un misto tra l’indignato e il divertito e la sua espressione era tutto meno che seria.

<< Pad! Luce dei miei occhi! Che ti ho fatto? >> James alle volte sapeva essere davvero smemorato.

<< Mi hai solo ignorato nell’ultima ora >>

<< Dai Sir! Non puoi avercela con me per quello! Poi ho buone notizie!!! >>

<< James ti ho già detto che la Minerva non andrà in pensione entro questa settimana quindi la verifica di lunedì non la saltiamo! >>

<< Minerva non centra >> lo sguardo di Potter era un misto tra risentito-emozionato-divertito-romantico.

<< Prongs non possiamo andare di nuovo a Mielandia solo per rimettere in sesto la scorta di Remus! >> fece una pausa per riflettere << Aspetta! Non ci avrà

scoperto Moony! >> Sirius sembrava alquanto impaurito all’idea che Remus avesse trovato le sue scorte di cioccolato magicamente sparite. Poi riflettendo

James sarebbe stato impaurito non entusiasta.

Ora Sirius cercava di studiare l’espressione del migliore amico quasi dimenticando i vari dolori che avvertiva per tutto il corpo visto il peso di quest’ultimo.

<< Oddio! >> ecco che il neurone solitario di Sirius si era applicato << centra la Evans!!!! >>

<< Bingo Pad!!!! >> abbracciò l’amico così forte che quest’ultimo si vide mancare l’ossigeno al cervello e con non poca difficoltà si liberò sia dalla stretta sia

dal peso di James.

<< Se continui così un giorno di questi mi ucciderai per la contentezza! >>

<< Non esser pesante Sir! Sono felice! >> ed eccola là, la classica espressione da cerbiatto innamorato.

<< Io non voglio immaginare cosa mi potrà accadere il giorno in cui qualche pazza ti concederà l’onore di sposarti >> Padfoot sembrava sinceramente

preoccupato all’idea.

<< Vorrai dire il giorno in cui Lily >> sottolineo il nome con grande enfasi << mi concederà tale onore! >>

<< Che è successo questa volta? Ti ha chiesto: “ Potter lasciami respirare da sola l’aria della Sala Comune” ? >> Sirius era veramente pessimo quando imitava

Lily.

<< Niente di tutto ciò. Deve chiedermi in prestito un libro >>.

Il giovane Black prese a guardare il migliore amico con un’espressione tutt’altro che comprensiva, si girò sui tacchi e senza parlare si diresse verso il suo

comodino.

<< Che fai? >> James era perplesso da questa reazione.

<< Cerco il numero del reparto “ Malattie Mentali” del San Mungo. L’ho scritto nell’agen… >> non finì mai la parola perché il cuscino di James lo colpì in pieno

viso. 




Grace's Corner 


Grazie per esser arrivati fin qui ** 
Un grazie speciale a chi ha recensito e a chi ha messo la storia tra le seguite! Spero di avere presto i vostri commenti!
Un grazie enorme va alla mia Prongs che mi ricorda ogni ora di aggiornare questa storia che sta adorando :) Spero di aggiornare in tempi brevissimi!!!! 
Un bacio e ricordate: Fatto il misfatto!!!!! 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo Quinto: Non può esser vero! Pad mi stai prendendo in giro! ***


Nuovo capitolo in arrivoooooo 


Quella notte Potter non riuscì a chiudere occhi e con lui il malcapitato Black.

<< Ti sembra normale che io grazie a te vada girando per la scuola con questa faccia?? Ho una reputazione da difendere io! >> Sirius era più nevrotico del

solito, le borse sotto gli occhi non miglioravano di certo il suo umore.

Da parte sua James aveva deciso di non rispondere all’amico, era ancora elettrizzato dalla notizia che Lily gli avrebbe parlato che saltellava per il castello

non mostrando un briciolo di stanchezza.

<< Quel cervo farà una brutta fine un giorno di questi >> l’espressione del giovane Black era un misto tra profondo odio e sonnolenza.

<< Sirius dai piantala… ma si può sapere perché tu non hai dormito? >> Remus ormai era stanco di sentirlo lamentare e voleva darci un taglio.

<< Perché il tuo stupido amico si è messo a saltellare sul Mio letto >> a questo punto sottolineo con enfasi il Mio << a intervalli di 30 minuti! Non avevo il

tempo di riprendere sonno che mi svegliava! >> un sonoro sbadiglio scappo dalle labbra di Sirius che continuava a guardar torvo James che saltellava davanti

a loro.

Moony alzò gli occhi al cielo, quei due non sarebbero mai cambiati, ne era certo. << James non dovresti tornare sulla terra? >>

<< E perché mai? Io sono in paradiso >> ecco che ci risiamo, James e i suo melodrammi.

<< Forse, e dico forse stai esagerando >>

<< Moony! Non mi rovinare la festa!!! >>

Sirius ormai osservava la scena accigliato.

<< Prong >> richiamò l’amico con sguardo perfido, << ti ricordi qual è la prima lezione di oggi? >>

Il cervo si voltò verso il cane molto perplesso.

<< Storia della Magia >>

L’espressione di gioia di James svanì in un colpo.

<< Non è vero! Non può essere! >> prontamente cercò l’appoggio di Remus che si girò dall’altra parte

<< Non può esser vero! Pad mi stai prendendo in giro! >>

<< James guarda che abbiamo veramente Storia della Magia alla prima ora… >> Peter cercava di esser d’aiuto, ma il suo aiuto, come sempre, si era rivelato

una spina nel fianco.

A quelle parole il giovane Capitano dei Grifondoro si era inginocchiato per terra inveendo contro il proprio destino crudele, quando i restanti Malandrini

scorsero in lontananza un cappello verde smeraldo molto familiare.

<< Gambe! >> così dicendo Padfoot scomparve dietro uno dei tanti passaggi secreti che portavano alla Sala Grande seguito da Remus e Minus, mentre James

ignaro del suo destino fino a quel momento lievemente mesto rimase per terra a piangersi addosso.

<< Potter! >> una voce alle spalle di James lo fece voltare. Ora si che era nei guai.

Si alzò di scatto e indifeso si ritrovò con le spalle al muro e lo guardò da cervo braccato.

<< Potter! Si può sapere di grazia che ci faceva inginocchiato per terra in mezzo al corridoio? >> la professoressa McGranitt non sembrava di buonumore

quella mattina.

<< Io… io.. >> andiamo James pensa a una buona scusa! La sua mente incominciò a girare a 300 km/h.

<< Mi stava allacciando le scarpe, professoressa >> così dicendo cercò di puntare tutto sul suo “sorriso disarmante” non ricordando che la cara Minerva non

si faceva incantare dai suoi trucchi e nemmeno da quelli di Pad.

<< Potter, avrai notato, spero, che questa mattina indossi dei mocassini! >> lo sguardo che la professoressa celava dietro gli occhialetti quadrati era la

perfetta riproduzione delle fiamme infernali.

<< Ora Potter, se hai smesso di prendermi in giro, ti sarei grata se mi raggiungessi alle 20 di questa sera nel mio studio per la tua punizione! >> detto

questo iniziò ad incamminarsi.

<< Ah, Potter! Vorrei ricordarti che sei Caposcuola! >> e urlando l’ultima parola si allontanò quasi volando, lasciando James nello sconforto.

Dieci minuti dopo raggiunse gli amici al tavolo di Grifondoro e si abbandonò sulla panchina vicino a Remus.

<< Qual è stato il verdetto questa volta? >> Sirius stava recuperando il suo solito buonumore, vedere James nei guai con Minerva era sempre un toccasana

quando non era coinvolto.

<< Sono in punizione questa sera >> rispose giocherellando con il porrige << e la colpa è solo vostra! Potevate avvisarmi che l’uragano Minerva stava venendo

sulla mia strada! >>

<< Scusa Prong! Ma non mi hai lasciato dormire stanotte >> quella per Sirius era più di una giustificazione.   

James continuava a studiare la ciotola davanti a se.

<< Andiamo a lezione? >> Lupin voleva solo allontanarsi dalla scena pietosa che i suoi due migliori amici gli stavano fornendo.

<< Lezione? Lezione? >> eccolo li il tono isterico da prima donna di James << Come puoi pensare alla lezione di Ruf se io devo passare la serata con Minerva!? >>

E così fu che i tre Malandrini si procurarono in massa un bernocolo in fronte per essersi picchiati per la disperazione.

<< Potter? >> una voce alle spalle di James e Remus li distrasse. Prima che Prongs potesse girarsi notò il colorito di Sirius tendere velocemente al bianco,

ma James infondo sapeva di chi era quella voce.



Grace's Corner


Ciao a tutti ragazzi! spero vi diverta questo capitolo!!! Non vedo l'ora di sapere che ne pensate!!! Un bacio! Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo Sesto: La tazza di Potter ***


Nuovo capitolo!!!!!!!!!!!!!



James si voltò lentamente per ritrovarsi un vivace Horace Lumacorno davanti a se.

<< Buongiorno, professore. Mi dica >> esclama gentilmente dando un calcio da sotto al tavolo a Sirius per farlo riprendere.

<< Oh, c’è anche il signor Black >> afferma tutto contento il professore di Pozioni.

<< Salve, professore >> risponde in maniera distaccata Pad, prevedendo il motivo della visita del professore, la stessa che lo conduceva sempre vicino al

gruppo dei malandrini. Il professore erano anni che cercava di far entrare Sirius e James nel suo LumaClub ma per loro fortuna erano sempre riusciti a

inventare una buona scusa per evitare quelle noiose serate tra secchie, come le aveva soprannominate Sirius per irritare Remus, che non aveva mai la

stessa fortuna dei compari.

<< Ragazzi ho controllato il calendario dei vostri allenamenti di Quiddicth! >> scusa che i due fratelli, amavano usare per declinare gli insistenti inviti del

professore-tricheco.

<< Ah >> riesce a dire Prongs impacciato.

<< E ho notato che giovedì sera il campo è occupato dai Tassorosso, questo credo implichi che voi due potrete finalmente accontentarmi e venire insieme al

signor Lupin alla mia cena >> dice guardando i due ragazzi con un enorme sorriso compiaciuto, sapeva che i ragazzi erano spalle al muro.

Remus accanto a James intanto tratteneva a stento le risate.

<< Saremo felicissimi di venire professore >> disse James con tono poco convinto pestando un piede a Moony che intanto si stava divertendo un mondo.

<< Si, professore. Non mancheremmo per nulla al mondo >> gli diede man forte Sirius con un fintissimo tono adulatore.

<< Allora a giovedì! >> detto questo il professore si allontanò dal gruppo camminando in maniera goffa sino al tavolo dei docenti.

<< Questa non ci voleva! >>

<< Vi avevo detto che dovevamo andare in camera! >>

<< Ma se ti stavi ancora ingozzando! >>

<< Che vai dicendo stupido cervo! Tu eri incantato come al solito a guardare la Evans! >>

<< Vi sembra il caso di litigare ora? >>

<< Zitto Moony! >> un coro di voci poco aggraziate tormentò i timpani del lupo mannaro che di risposta si diresse verso l’uscita seguito da Minus che gli

saltellava accanto, era impressionante quanto i movimenti di quel ragazzo ricordassero quelli di un topo.

<< Per colpa tua ora mi toccherà sorbirmi le dicerie di quel vecchio sulla mia famiglia! >>

<< Perché sarebbe colpa mia ora?? >>

<< “Saremo felicissimi di venire professore” >> lo canzonò Sir

<< Che avrei dovuto dire??? Professore mi butterei dalla Torre di Astronomia piuttosto! >>

<< Sarebbe stata un’idea! >>

Il bisticcio tra i “fratelli” durò per tutta la lezione di Storia, per quella di Trasfigurazione, dove la professoressa McGranitt esasperato li ammutolì con un

incantesimo, per protrarsi fino alla Torre di Divinazione.

<< Okay, come vuoi! Fingerò di avere la Puzzolosi! Basta che la smetti con questa storia Pad! Sei veramente pesante quando ti ci metti! >> esasperato James

aveva ceduto, e nel rilassarsi aveva infranto una delle preziose tazzine da tè della professoressa Deifobe

<< Potter! >>

<< Sei nei guai Prongs.. >> sussurrò al suo fianco Sirius che non sembrava stranamente divertito dall’isteria della professoressa.

<< Professoressa mi dispiace… io.. io >> afferrò la bacchetta e mormorò << Reparo! >> i pezzetti di delicata ceramica cinesi si ricomposero velocemente.

<< Oh. Grazie Potter >> affermò rilassandosi per poi voltarsi verso Sirius << Black mi dia la tazza di Potter! >> Sirius guardò James e titubante passò la

tazza alla professoressa.

<< Come pensavo… >>

<< Cosa professoressa? >> tentennò James guardandola.

<< Oh, niente Potter. Eviterei l’acqua e il vento se fossi nei tuoi panni. >>

Sirius inarcò un sopracciglio mentre continuava a fissare la Deifobe.

<< Professoressa non potrebbe spiegarsi meglio? >>chiese incerto James, che non amava la materia ne le stranezze della professoressa.

Il suono di un orologio a pendolo segnò la fine della lezione. << Andate! E ampliate la mente! >> la professoressa chiuse la porticina che conduceva alla

soffitta davanti ad un James accigliato che continuava a far domande davanti ad un’intera classe che lo studiava con timore.

<< Ma l’avete vista?? Ma dico come le hanno dato il posto da insegnante?! >>

<< James non si avverano mai le sue previsioni stai tranquillo! >>

<< Ma che diavolo avrà voluto dire?! >>

<< Prongs la stai facendo troppo lunga… insomma è solo la Deifobe! >>

<< Pad non sei tu quello dal destino incerto! >>

Tra le varie urla dei malandrini James non si era accorto che un’esile figura angelica si stava avvicinando.

<< Potter? >> eccola li, la sua voce. E stranamente non sembrava scocciata.

James si voltò con un’espressione estatica sul viso. << Evans >> disse sorridendo << dimmi pure. Come posso esserti utile? >>

<< Volevo chiederti se potessi prestarmi Trasfigurazione Avanzata… Remus mi ha detto che hai tu la copia della biblioteca. >> la ragazza manteneva la sua

aria controllata.

<< Certo. Te la do dopo in sala comune. >> James riuscì a parlarle in maniera amichevole senza eccedere come suo solito mentre Remus e Sirius lo studiavano

attentamente.

<< Evans hai sentito la Deifobe? Sembra che finalmente ti libererai di James! >> affermò Pad in tono amichevole.

<< Ho sentito, Black. E credo sia una grande scemenza! Eviterei l’acqua e il vento se fossi nei tuoi panni! Ora fa anche le previsioni del tempo?! >> detto

questo si allontanò seguita da Alice lasciano i malandrini in mezzo al corridoio. Come ebbe voltato l’angolo James si precipitò a strozzare il migliore amico.

<< Volevi fare il simpatico?! >>

<< Dio! Prongs sei proprio pesante! >>

<< Io?! Ma ti sei visto di recente allo specchio? Sacco di pulci! >>

<< Io almeno non ho un paio di corna! >>

<< Ma è mai possibile che dobbiate litigare per qualsiasi cosa! >> Remus esasperato allontanò James e Sirius uno dall’altro con un incantesimo scudo.

<< Ci vediamo in Sala Comune! E non voglio sentirvi litigare! >> così anche Remus sparì dietro l’angolo del corridoio diretto alla Torre di Grifondoro. 




Grace's Corner

Scusate l'assenza! Ma è cominciata l'università! Spero vi si piaciuto questo capitolo! Fatemi sapere un po' che ne pensate! La prof Deifobe non mi convince tantissimo.. penso che ci lavorerò un po' su! 
Un ringraziamento speciale a chi segue la storia e un grazie a chi la recensirà. <3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=785442