Destiny

di mizuki95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 33: *** Capitolo extra parte 1 ***
Capitolo 34: *** Capitolo extra parte 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Ragazzi, sono tornata! Vi sono mancata? Questo è il sequel di "Lui vorrebbe dimenticare", spero che vi piaccia! Ah, se ve ne siete accorti da soli è meglio, ma essendo il primo capitolo dubito che ci siate riusciti, perciò vi spiego io: ogni volta che parlerò di Mizuki Shiiba scriverò il nome del suddetto ragazzo in minuscolo, per non farvi confondere con il MIO Mizuki. Se non conoscete Tsubasa chronicle e Xxxholic, correte a leggerveli! Ed ora via, inizia lo spettacolo di sangue!





Shaoran, Sakura, Fay, Kurogane e Mokona stavano scappando.

 Erano riusciti a prendere la piuma di Sakura che si era nascosta in quel mondo, trovata casualmente dopo che Kurogane aveva tagliato in due la statua che la conteneva e che lo ritraeva vestito da donna, venerata da un gruppo di monaci, che ora li inseguivano armati insieme agli abitanti del villaggio

«Kurogane-san, perché hai distrutto quella statua?!» chiese Shaoran mentre correva con Sakura in braccio, che si era addormentata quando aveva assorbito la piuma «Abbiamo recuperato la piuma, non lamentarti!» fu la brusca risposta del ninja, ma Fay intervenne nella "conversazione"

«E' un peccato, era così carina, Kuro-chan. Avrei voluto mostrarla anche alla strega delle dimensioni»

«Sii! A Yuuko sarebbe piaciuta sicuramente!» disse Mokona,ma Kurogane rosso in viso, pensando alla statua, disse «Col cavolo! Quella strega me l'avrebbe rinfacciata per tutta la vita! Non provate a parlargliene,chiaro!?» e arrivarono davanti a un dirupo.

I monaci con il loro seguito stavano arrivando, quando Mokona disse «Buttatevi!» «Che cosa?!» esclamarono stupiti Shaoran e Kurogane, che poi si buttarono con Fay, e Mokona aprendo la bocca li ingoiò tutti e quattro e con loro andò nel mondo successivo.

 Misaki aveva finito di mangiare e stava per uscire quando mizuki, il cugino di Usagi-san, gli chiese impertinente «Takahashi-kun, dove sono i miei pantaloni neri?»

«Uh…sono stesi»rispose Misaki andando di fretta, ma quello gli chiese ancora «E la camicia azzurra? Mi servono per oggi»

«Stesa pure quella» poi mizuki se ne andò in soggiorno dicendo «Certo che sei proprio inefficiente! Hai messo quasi tutto il mio vestiario a lavare?! La mia governante a 54 anni è molto più veloce di te nelle faccende domestiche»

«Mi stai dando della "governante", e pure inefficiente?!» era la domanda che premeva di uscire dalla bocca di Misaki, che la trattene e senza altri indugi si avviò verso l'Università.

 Ormai erano passati tre anni, Misaki non ricordava nulla di Mizuki, la sua doppia personalità, e come aveva costatato una volta Usagi-san, nemmeno di Shino.

 Insieme alla morte del ragazzo dagli occhi rossi erano scomparsi tutti i ricordi relativi a ciò che era successo tredici anni prima, e a causa di ciò Misaki non sospettava nemmeno lo scherzo crudele che il destino gli riservava. 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Rieccomi! Ci sono stata un pò, ma ecco a voi il secondo capitolo di "Destiny"! Mizuki è tornato, che bello! Ma chissà perchè? Non era morto, vi domanderete sicuramente. Ebbene, per scoprirlo non vi resta che continuare a leggere! Al prossimo capitolo!








Kurogane, Shaoran, Sakura ,Fay e Mokona erano arrivati nel mondo successivo, quando Mokona se ne accorse
«Che succede, Mokona?» gli chiese Sakura quando vide la polpetta bianca saltellare dalla gioia «Siamo tornati nella dimensione dove si trova Yuuko! Andiamo a farle visita, andiamo a farle visita» canticchiò Mokona girando intorno a Sakura «Ok» disse la ragazza che insieme ai compagni si avviò verso il negozio.

 Mentre camminavano lungo una stradina isolata comparvero degli spicchi dimensionali, da cui uscirono i ninja che avevano incontrato più di una volta, che li attaccarono.

Per qualche motivo quel giorno i ninja erano concentrati su Sakura, e Shaoran le faceva da scudo; Fay era molto agile e veloce e i suoi attacchi a malapena si vedevano; Kurogane, invece, sferrava degli attacchi così potenti con la sua spada da spazzare via una dozzina di nemici in una volta sola. Shaoran e co. erano in vantaggio quando un ninja, che Shaoran e Fay si erano accorti che si comportava "diversamente"dagli altri, riuscì a catturare Mokona, e quando la tirò addosso a Shaoran, si approfittò del mezzo passo che il ragazzo fece per prendere Mokona e si scagliò contro Sakura, e afferrandola per la vita scappò «Sakura-hime!» gridò Shaoran, che a causa di tutti quei nemici non riuscì a riprendere Sakura.

Subito dopo stranamente gli altri ninja si gettarono all'inseguimento di quel ninja, che era seguito sia da Shaoran e co. che dai suoi stessi compagni, che gli tiravano addosso pugnali e spade pur di fermarne la fuga, ma prendendo diverse scocciatoie riuscì a seminare tutti i suoi inseguitori.

 Dopo che i ninja si rifugiarono negli spicchi dimensionali che comparvero alle loro schiene, Shaoran e co. continuarono la ricerca di Sakura, senza risultato «Mi dispiace, ragazzi…» disse Mokona piangendo

 «Ma proprio...non riesco a sentire la presenza di Sakura...è come se fosse scomparsa » «Non è colpa tua» la rincuorò Shaoran.

«Dobbiamo trovare Sakura-chan, e in fretta. E' inutile colpevolizzarsi» disse Fay, che insieme ai compagni si avviò alla ricerca di Sakura.

 Misaki era sulla strada di ritorno all'Università, quando vide una ragazza vestita in modo strano in spalla ad un individuo vestito altrettanto strano.

La ragazza a furia di dimenarsi all'improvviso gli diede un calcio nel basso ventre e riuscì a scappare, ma l'uomo si era ripreso quasi subito e la stava per riacchiappare, quando Misaki si sentì strano e iniziò a vedere prima tutto rosso e poi il nulla.

 Poi si gettò all'inseguimento di Sakura e del ninja, afferrò questi per la spalla e lo spinse all'indietro, per poi dargli un calcio alla mandibola, ma l'uomo riuscì a schivarlo per un soffio e contrattaccò trafiggendo con un pugnale l'avambraccio destro di Misaki, che lo estrasse subito e con esso infilzò la testa del ninja, ma in quel momento arrivarono gli altri ninja che uscirono dagli spicchi dimensionali.

 Mentre il ninja si rifugiava in uno di quegli spicchi, gli altri cercarono di catturare Sakura, ma Misaki si mise in mezzo e con una velocità impressionante li stese quasi tutti, ma a quel punto il dolore all'avambraccio iniziò a farsi sentire. Prese Sakura in spalle e gli disse solo «Tieniti forte» e iniziò a correre, seguito dai ninja che potevano ancora muoversi, ma riuscì a seminarli e senza nessuno che li seguisse andò a casa con Sakura ancora sulle spalle.

 Quando fece partire l'ascensore si rivolse a Sakura «Stai bene, Sakura? Ti hanno ferito?» «N-no...» rispose Sakura ancora sconvolta per l'accaduto, poi chiese «Scusi ma...come fa a conoscere il mio nome?»

« E' una storia lunga»

 «Posso…sapere il suo nome?» chiese Sakura e Misaki, mettendo una mano sopra la ferite disse, dopo averla fissata per qualche istante «Mi chiamo Mizuki».

Quando entrarono nell'appartamento il cugino di Usagi-san gli andò incontro dicendo «Si può sapere cosa diavolo hai combinato, stupido ragazzetto? A causa tua la mia camicia preferita è rovinata!»

«Hai osato dare dello stupido ragazzetto a Misaki DAVANTI A ME?» chiese Mizuki arrabbiandosi «Ti sei scavato la fossa da solo!»...

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Certo che Mizuki non scherza! Ora come farà il povero Mizuki Shiiba? Mah, spero vivamente che muoia lì dentro! ù_ù Peccato che non accadrà...non posso mica uccidere un personaggio della Nakamura, altrimenti in "Lifes" ucciderei Ijuuin-sensei perchè ci sta provando con Misaki da Mizuki! Ehi, quasi quasi ci faccio un pensierino...+_+ No, non posso farlo! Q_Q Ultimamente sono stata molto impegnata, per cui mi scuso se pubblico il capitolo solo ora! Vedrò di caricarne qualcun'altro, ma non ne sono sicura...come vi sembra che stiano andando gli eventi? Fra poco vedremo un'altra coppia di Junjou romantica *^* Per saperne di più, andate a leggere il prossimo capitolo!



«
Che cosa!? Come ti permetti di rivolgerti a me in questo modo!?» disse mizuki, in realtà parecchio intimorito dagli occhi rossi di Mizuki, che mentre lo fissavano furiosi, ordinò a Sakura «Vai nella stanza a sinistra del primo piano e portami la cassetta del pronto soccors» e Sakura senza parlare si avviò.

Quando i due Mizuki rimasero soli, il cugino di Usagi-san non ebbe il tempo di domandargli del colore dei suoi occhi che Mizuki gli diede un calcio nello stomaco e una ginocchiata sotto il mento.

mizuki ebbe a stento il tempo di inginocchiarsi per il dolore che fu preso per i capelli e pochissimi istanti dopo si ritrovò contro la parete; poi, afferatogli un braccio, Mizuki glielo spezzò girandoglielo con forza «AAAHHH!!» gridò questi dal dolore, ma Mizuki non si limitò a questo e gli ficcò due dita negli occhi.

Mentre quello gridava dal dolore tenendosi il viso con le mani, il ragazzo dagli occhi rossi lo trascinò per la camicia sulle scale fino alla stanza degli orsacchiotti, e ve lo rinchiuse.

 Appena chiuse la porta a chiave vide Sakura andargli incontro con la cassetta in mano, che però inciampò nel nulla. Mizuki sospirò e aiutando Sakura e prendendo la cassetta scesero entrambi in soggiorno, mentre Sakura gli domandava, incerta «Prima mi è sembrato di sentire qualcuno urlare..» «E' una tua impressione».

Mentre si fasciava l'avambraccio Sakura gli domandò «Ehm...»

«Si?»

«Mi può dire perché mi hai salvata?» poi cercò di spiegarsi meglio «Non è che mi stia lamentando, anzi, la ringrazio molto! E’ che...»

 «...non avrei dovuto averne motivo visto che non ci conosciamo?» completò Mizuki la frase che Sakura aveva lasciato in sospeso, che disse «Forse ci conosciamo ma io non mi ricordo di lei...mi scusi...»

ma Mizuki alzandosi dal divano le disse «Stai tranquilla, questa è la prima volta che ci vediamo»

 «Allora perché...» e guardandola negli occhi «Mi è stato chiesto»

 «Da chi?»

 ma poi Sakura si ricordò che era stata rapita davanti a Shaoran, che sicuramente ora la stava cercando insieme agli altri, e si precipitò all'uscio «Mi scusi, ma mi staranno cercando!».

Mizuki, però, si mise davanti alla porta dicendo «Non posso lasciarti andare in giro con quelli che ti cercano»

«Ma io devo tornare dai miei compagni!»

«Non posso lasciarti andare lo stesso»

 «Perché?» ma in quel momento Mizuki barcollando tornò in soggiorno e appena si sedette sul divano si coprì la bocca con una mano e iniziò a vomitare sangue «Che le succede?!» gli chiese Sakura preoccupata, non sapendo che fare, quando Mizuki le disse a fatica

«N-non preoccuparti...piuttosto...» e quando smise di vomitare, respirando a fatica «Io ora mi...r-riposo...ma quando...mi...mi s-sveglierò...non mi ricorderò di te...q-quindi...devi dir...dirmi che...sei la cugina di Ma...Manami...e c-che sei venuta...a farmi visita...intesi...?»

 «V-va bene,ma perché…?»

«Tu fallo...e basta...p-promettimelo» «S-si!» e svenne.

 Sakura rimase immobile mentre pensava a che cosa avrebbe dovuto fare: ora era libera di andare da Shaoran e gli altri, ma d'altra parte aveva fatto una promessa a quel ragazzo...

Alla fine decise di rimanere lì, e mentre puliva il pavimento dal sangue, qualcuno entrò nell'appartamento.

 «Che stanchezza…» disse sospirando Usagi-san levandosi il cappotto, che rimase sorpreso quando vide Sakura, che disse balbettando «Ah...i-io sono la cugina di Manami e s-sono ven...» «Chi sei veramente?» chiese Usagi-san, che aveva capito subito che Sakura mentiva, e pure male.

Sakura fissò la pezza zuppa di sangue fra le sue mani e disse «Mi chiamo Sakura, so solo che sono in viaggio con altre persone per ritrovare i miei ricordi» «Che?» chiese Usagi-san che non capiva di cosa stesse parlando Sakura,  ma poi vedendo il sangue nella mano di Misaki e sullo straccio che aveva Sakura in mano si avvicinò al divano chiedendole, preoccupato «Che gli è successo?!»

«Mizuki-san mi ha salvata e mi ha portato qui, ma poco fa ha iniziato a vomitare sangue ed è svenuto...»

«”Mizuki-san”?» chiese Usagi-san mentre scuoteva leggermente Misaki «A proposito, dove è andato a cacciarsi?»

«Mi scusi, ma...lo sta toccando proprio adesso» disse Sakura indicando Misaki

«Ti stai sbagliando, lui si chiama Misaki» ma poi si ricordò immediatamente di tutto quello che era successo tre anni prima, e smettendo di scuoterlo le domandò «E' stato lui a dirti di mentirmi?»

 «Si»...

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Ed eccovi il quarto capitolo (in realtà è l'unione del sesto e del settimo della versione "originale"). Certo che parlano tanto, eh! Visto che per poter caricare la fan fiction su questo sito devo obbligatoriamente cambiare i simboletti della conversazione, perdo un sacco di tempo x_x Forse dovrei farli parlare di meno...x_x Usagi-san non è molto gentile con Sakura, sono l'unica ad averlo notato? Purtroppo non so come si comporterebbe con una ragazza in circostanze così assurde, per cui mi ritrovo su un campo minato: al primo passo falso, potrei fare comportare Usagi-san in un modo così sfacciatamente OOC da farmi piangere (e far piangere pure voi). Credo che sia per questo che in questa fan fiction Usagi-san è meno considerato, un pò messo da parte, diciamo. Ma non linciatemi, vi prego! Q_Q Kurogane ed Hiro-san sono un accoppiamento orribile, e questo già si vede dal loro primo ed unico incontro! xD Nowaki con addosso solo i jeans...*ç* Ok, ammetto che questo l'ho messo solo per fungirleggiare un pò xD Ed il prossimo capitolo è ancora meglio! x°°D Ma ahimè, lo caricherò domani, se sono fortunata...attendete con ansia il prossimo capitolo! 




«Quindi è tornato…» borbottò tra sé e sé, per poi domandare alla ragazza «
Ti ha detto il motivo?»

 «Ecco…mi aveva chiesto di dirglielo perché al suo risveglio si sarebbe dimenticato di me...»

«Capisco» disse Usagi-san, che prese in braccio Misaki e lo portò nella sua stanza.

 Quando scese chiese a Sakura  «Hai un posto dove andare?»

«No, ma ho dei compagni che mi staranno sicuramente cercando…»

 «Allora vai pure»

  «Si»

ma Usagi-san le chiese, incuriosito  «Fai cosplayer?»

 «Che cos'è?»

«Quello che stai indossando non è un cosplay?»

 «Sono i miei vestiti...» e se ne stava per andare quando si girò in direzione delle scale dove c'era Misaki, che si era svegliato, e che chiese ad Usagi-san  «Uh? Usagi-san, è un'altra tua parente?».

 Sakura si ricordò quello che aveva promesso prima e disse di nuovo balbettando  «I-io sono la cugina d-di Manami e sono ve-venuta a farti v-visita...» Misaki non si accorse che stava mentendo e ledomandò, tranquillo  «Allora perché te ne stavi andando?» «Ah, ecco...» Usagi-san entrò nella conversazione e fumando una sigaretta rispose al posto della ragazza «Non voleva disturbarti mentre dormivi»  «Ah…ok...» e scendendo le scale chiese a Sakura «Sei venuta qui con Manami, o con qualcun'altro?»

«No, viaggio con delle persone»

 «Da dove vieni? Sei di Tokyo?»

 «Dal regno di Nenezon»

«Il “regno di Nenezon”? Usagi-san,hai mai sentito parlare di questa città? A me sembra il nome di qualche strano luna park…» e sedendosi sul divano  

«No, mai»

 «In ogni caso perché non resti qui finché non ti verranno a prendere?»

chiese Misaki a Sakura, che accettò l'invito.

 «L'avete trovata?» chiese Shaoran, quando si ritrovò nel parco con Mokona, Fay e Kurogane, che gli risposero di no, poi Kurogane disse «Maledetto! Dove l'avrà portata?»

 «E perché? Questa è la prima volta.. disse Mokona, che stava per ricominciare a piangere «Mokona, non innervosirti» le disse gentile Fay, che poi si rivolse a Shaoran  «Non la troviamo da nessuna parte e Mokona non percepisce la sua presenza. Può essere che l'abbiano portata in uno di quegli strani spicchi dimensionali?»

«Spero di no...ma in ogni caso la troveremo» e accarezzò Mokona, che all'improvviso saltò sulla testa di Kurogane e disse  «Ora la sento! Sento sia la presenza di Sakura che la piuma!».

«Davvero?» chiesero Fay e Shaoran, sollevati, mentre Kurogane l'afferrò e guardandola negli occhi disse  «Indicaci dove si trovano» e si avviarono, mentre Mokona pensò  «Sakura e la piuma si trovano nello stesso posto, perché Sakura non l'ha assorbita?».

Mezz'ora dopo si ritrovarono davanti un condominio, e Kurogane afferrandola per la testa le chiese  «Sakura si trova qui?»

«No, qui c'è una piuma. Sarebbe meglio andare da lei con la piuma e poi andarcene subito, no? Baka!» disse Mokona indicando Kurogane, che non la gettò in mezzo alle macchine che sfrecciavano a tutta velocità solo perché Fay la prese e mettendola sulle spalle di Shaoran disse  «Ok,sbrighiamoci» Shaoran annuì ed entrarono nel condominio.

Dopo essersela fatta a piedi per diversi piani, Mokona si mise a saltellare davanti a una porta dicendo  «E' qui! E' qui!»

Shaoran suonò il campanello e un uomo gli aprì  «Che volete?» disse quello guardando gli 'strani individui' che aveva davanti, e Fay stava per rispondere quando e Mokona entrò nell'appartamento e correndo disse  «Con permesso!»

 «Quel pupazzo si muove?!»disse sorpreso Hiro-san, che vide qualche secondo dopo Nowaki con addosso solo i jeans stringere tra le mani Mokona, dicendo «Ho trovato questo pupazzo che curiosava tra le tue valigie, Hiro-san»  

«Scusateci» disse Fay, sorridendo  «Abbiamo perso una cosa molto importante e ci stavamo facendo guidare da "quel pupazzo". Per la precisione si chiama Mokona»

 «Mokona Modoki!» disse Mokona a Nowaki salutandolo con una zampetta, ma Hiro-san, guardando Fay e co. disse «Non so di cosa stiate parlando ma andatevene subito. Non voglio seccature!» ma Kurogane entrò nell'appartamento e facendo indietreggiare Hiro-san gli disse

«Non ce ne andremo finché non avremo la piuma, tappo»

 «Kurogane-san...» disse Shaoran, che vide Hiro-san e Kurogane guardarsi in cagnesco  

«Hiro-san...» disse Nowaki ma i due continuavano a guardarsi storto e chiesero

 «Che c'è?!»

«Ehm...possiamo entrare?» chiese Shaoran a Nowaki, che accettò, e Shaoran e Fay entrarono.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Scusate se ho diviso le frasi alla cavolo di cane, ma sono mezz'addormentata a causa del fine settimana x_x Spero che nessuna fan di Tsubasa mi stia leggendo, altrimenti mi ritroverei linciata "Perchè ci sono ben tre piume in un mondo solo?! Le CLAMP non le metterebbero mai, ignoranta!" e dicendo ciò mi torturebbero atrocemente Q_Q Non è colpa mia, ma ci stavano ù_ù Povero Shaoran e Co. sempre 'sta domanda sul cosplay! xD Alla prossima volta con il capitolo seguente! ^^







«
Scusateci per come ci siamo presentati, ma come ha detto Fay-san stiamo cercando una cosa molto importante»

 «Che cos'è? » chiese Nowaki e Fay rispose «Una grossa piuma con un simbolo rosso sul dorso»

 «Ora che ci penso in casa abbiamo una cosa simile...» disse Nowaki pensandoci su, poi disse «Vado a prendervela» «Nowaki!» lo richiamò Hiro-san

«Non dare tutta questa confidenza a questi tizi!»

«Questi tizi!?» ripetè Kurogane innervosendosi «E noi cosa dovremmo dire di te, chibi-tan?»

 «Ho quasi 31 anni!»

«Oh, davvero? Non si direbbe dall'aspetto, nanerottolo»

«Smettila di darmi del tappo!»

«Kurogane-san, signore, smettetela, per favore» disse Shaoran che non riusciva a farli smettere di litigare.

 Poco dopo arrivò Nowaki con in mano la piuma di Sakura «Eccola! E' quella!» disse Mokona saltellando su e giù nell'uscio. Poi, mentre consegnava la piuma a Shaoran, Nowaki chiese ad Hiro-san «Hiro-san, ti dispiace se gli diamo la piuma che abbiamo trovato l'anno scorso?» ma Hiro-san era troppo occupato nel battibeccare con Kurogane, quando Nowaki diede un'occhiata a Shaoran e co. e disse «Mi sembrate un po’ stanchi. Che ne direste di una tazza di te?»

 «La ringrazio» disse Shaoran, che seguì Nowaki e Fay richiamo Kurogane dicendogli

 «Kuro-woof-woof, vieni a mangiare la pappa, su»

«Non sono un cane!» disse Kurogane, ma intervenne anche Mokona che disse

 «Smettetela di litigare e datevi il mignolo!» anche Nowaki dalla cucina disse

«Non fate i bambini!»

«Non sono un bambino!» disse Hiro-san, che aggiunse guardandoli storto «Prendetevi il tè e andatevene» e Kurogane andandosene

«Non accetto ordini dai bambini. Che aspetti a crescere un po’?»

«Grr!!» 

«Sono adorabili, eh?»disse Fay a Nowaki, che era d'accordo con il biondino.

Dopo che tutti si sedettero Nowaki chiese «Siete dei cosplayer?» «Cos'è?» chiese Shaoran e Nowaki rispose «Non sono dei costumi quelli che state indossando?»

 «No, sono i nostri vestiti abituali» ripose Fay sorridendo «Da dove venite?» gli chiese Hiro-san, e Mokona rispose «L'ultimo regno che abbiamo visitato è il regno di Nenezon!»

 «Re...regno di Nenezon?! Che razza di posto è?»

«E' l'ultimo regno che abbiamo visitato. Come si chiama questo?» disse Shaoran e Nowaki gli rispose «Questa è la città di Tokyo» e versando il tè nelle tazze «Ragazzino»...

«Il mio nome è Shaoran»

«Shaoran-kun, stai cercando qualcosa?»

«Come fa a saperlo?» chiese sorpreso Shaoran, e Nowaki porgendo ai presenti le tazze disse «E' da quando sei entrato che mi sembri teso e ti guardi in giro»

«E' vero» disse Kurogane «Qualche ora fa hanno rapito l'amica del ragazzo»

«E' terribile! Avete chiamato la polizia?» disse Hiro-san «Poli...zia?» ripetè stupito Shaoran, non sapendo cosa fosse

 «No, noi ce la caviamo bene da soli» disse Fay bevendo il tè

«Non importa se ve la cavate bene da soli! Non pensate a come si stia sentendo la ragazza, in questo momento? Sarà sicuramente spaventata a morte!»  disse Hiro-san e Shaoran, guardando la tazza che aveva tra le mani disse «Non ci avevo riflettuto attentamente. Dobbiamo muoverci» e bevve il tè tutto d'un fiato, ma poi si ritrovò con l'esofago in fiamme, e bevve in un sorso il bicchiere d'acqua fresca che gli porse Nowaki, e Kurogane gli disse «Il tè è caldo, va bevuto poco alla volta. Così»e lo sorseggiò

«Kuro-nii, come sei premuroso» disse Fay e Mokona gli fece da eco «Kuro-nii, come sei premuroso!»

 «Hai rotto!» gridò Kurogane che afferrò Mokona e la gettò dalla finestra della cucina.

Purtroppo per lui Mokona tornò qualche secondo dopo e sedendosi con la tazza tra le zampette sulla testa di Kurogane e gli disse «Cattivo, Kuro-nii» e bevve.

 Nowaki e Hiro-san risero, poi Nowaki disse «Ancora non mi sono presentato, che maleducato. Mi chiamo Nowaki Kusama e lui» e indicò Hiro-san «Lui è il mio coinquilino, Hiroki Kamijou»

 «Piacere di conoscervi. Come ho già detto il mio nome è Shaoran, mentre loro sono Fay-san, Kurogane-san e Mokona» disse Shaoran indicandoli

«E la ragazza che sta con voi come si chiama?»

«Sakura» rispose Shaoran, quando Hiro-san disse

 «Fermi tutti! Per caso questa Sakura e una ragazzina della tua età, vestita in modo strano con i capelli castani e gli occhi verdi? »

«Si, perché? L'ha vista?» chiese Mokona, e Hiro-san rispose

«Oggi  ho chiamato un mio amico che mi ha detto di essersi trovato in casa la ragazza che vi ho appena descritto»

 «Sakura-hime...» disse Shaoran...

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Visto che la sto caricando su questo sito ho l'opportunità di rileggere la fan fiction e ho notato una moltitudine di errori e incongruenze Dx Spero di correggerle tutte...ad esempio, cancellerò un avvenimento che doveva comparire in un flashback. Volevo usarla come idea da sviluppare più avanti, ma poi c'ho rinunciato, quindi non si è fatto più nulla. Per questo la cancellerò definitivamente. Se qualcuno se lo sta chiedendo...si, Mizuki Shiiba è ancora nella stanza degli orsi e vi rimarrà fino al giorno dopo. Come ho già detto, come abbia fatto a sopravvivere e soprattutto a stare zitto è un mistero. Sinceramente parlando, la mia parte preferita è quella che sta per arrivare (povero Misaki! xDD E anche Shaoran! O Kurogane, che viene scambiato da Usagi-san un molestatore verso Misaki! x°°D) e quella dell'incontro al supermercato tra Misaki e Watanuki, protagonista del manga CLAMPIANO "Xxxholic". E ovviamente, la fine...*Commossa* Ultima cosa e poi vi lascio al capitolo: adoro Yoshii, il padre di Misaki! *^*




«
Può dirci dove si trova il suo amico?» domandò Fay e Hiro-san glielo disse, dopodiché Shaoran e co. si congedarono e si avviarono.

« Ti ringrazio Sakura-chan, ma non c'è bisogno che mi aiuti nelle faccende domestiche!» disse Misaki mentre Sakura gli passava gli ingredienti per cucinare

«Se c'è qualcosa che posso fare vorrei farla» 

«Ma sei un ospite…» replicò Misaki che poi disse  «Per caso quando sei entrata hai visto Mizuki-san?»

«Ah...» disse Sakura che ripensò a quando qualche ora prima Usagi-san le aveva raccomandato di chiamarlo Misaki, ma ora iniziava a confondersi e non rispose nulla.

Misaki aveva appena messo il dolce in frigo che iniziò a sentirsi strano e vide tutta la stanza tingersi di rosso, poi s'inginocchiò, coprendosi il viso con una mano  «Misaki-san!» disse Sakura preoccupata, ma quando si avviò verso le scale per informare Usagi-san che era nello studio che Misaki si sentiva male si sentì afferrare per il polso e sentì Misaki dire  «Dove stai andando, Sakura?» «Misaki-san, si sente bene Forse vuole bere un po’ d'acqua...dove sarà...?» ma Misaki la lasciò e dirigendosi verso la finestra in soggiorno disse  «Sono Mizuki».

 A Sakura stava girando la testa per la confusione quando si ricordò di cosa avesse voluto chiedere a Mizuki e gli chiese «Perché mi ha chiesto di mentirle? Aveva detto che  si sarebbe dimenticato di me, ma ora mi sembra che se lo ricordi benissimo...e perché non ha voluto lasciarmi andare, prima?» Mizuki la guardò negli occhi e disse  «Non è indispensabile che tu lo sappia».

Sakura si offese e disse  

«Io allora me ne vado» e stava per raggiungere l'uscio quando Mizuki l'afferrò per i polsi e la spinse con la schiena contro il muro

 «Mizuki-san...mi lasci andare!» ma Mizuki non la lasciò e avvicinando il suo viso a quello di Sakura le disse  «Non avere tanta frettaStanno arrivando» disse Mizuki, che lasciò Sakura e la nascose dietro di sé  «Non fare rumore» le disse e in silenzio videro i passi dei ninja fuori dalla porta dell'appartamento. Quando se ne andarono Sakura emise un sospiro di sollievo, ma in quel momento qualcuno suonò al campanello e sentendo le voci di Mokona e Kurogane che litigavano si precipitò alla porta e l'aprì.

In quell'istante accaddero molte cose contemporaneamente: Sakura vide i suoi compagni e sorrise, e quando Shaoran si mosse verso di lei Mizuki l'afferrò per le spalle e la spinse dietro di lui, facendola cadere a terra, e Kurogane gli puntò la punta della sua spada sul petto  «Fermatevi!» gridò Sakura e tutti rimasero immobili  

«Chi diavolo sei?» chiese Kurogane a Mizuki, che lo guardò sprezzante  «E' quello che vorrei sapere io. Avete a che fare con quei ninja?»

 «Siamo i compagni di viaggio di Sakura-chan»disse Fay che abbassò con la mano la spada  Kurogane, mentre chiese  «Sakura-chan, stai bene?»

«S-si» disse Sakura e Shaoran  «Diamoci una calmata»  

«Io non ho bisogno di calmarmi» disse Mizuki, che indietreggiando afferrò Sakura per le spalle e la spinse sul divano, dopodiché si mise davanti a lei. Shaoran e co. entrarono nell'appartamento e circondarono Mizuki, che disse «Non mi ha parlato di compagni di viaggio, ma di un amico e di una polpetta bianca. Chi siete veramente?»

«Siamo veramente suoi compagni di viaggio!» disse Mokona che saltellando si avvicinò a Sakura, ma Mizuki l'afferrò e la tiro immediatamente  a Shaoran, che la prese al volo, e disse  «Un pupazzo parlante?!»

 «Non sono un pupazzo! Sono Mokona!»

 «Che roba è un "Mokona"?!»

 «Mokona è Mokona!» disse Fay, facendo poi un passo verso Mizuki, e disse sorridendo  «Stai tranquillo, noi siamo veramente compagni di viaggio di Sakura-chan. Non è vero, Sakura-chan?»

«E' vero, Mizuki-san! Non sono cattive persone»

 «Sei sicura?» le chiese Mizuki, che guardò attentamente Kurogane e commentò sarcasticamente  

«Quel gorilla senza cervello mi sembra tutto fuorché amichevole» allora Kurogane sguainò di nuovo la spada ma tra lui e Mizuki si mise Shaoran  

«Spostati, ragazzo»...

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Cielo, è da una vita che non aggiorno! Ma considerando le milioni di recensioni che mi avete lasciato sull'ultimo capitolo, mi sembra di capire che in fondo non ve ne importa molto...mi offendo se non vengo calcolata, sapete? Q_Q Mah, io aggiorno lo stesso! ù_ù 





«
No» disse Shaoran con decisione, per poi voltarsi verso Mizuki «Anche lei sta cercando di proteggere Sakura-hime?» «Si, purtroppo» rispose Mizuki e li fissò a lungo.

Mokona interruppe il silenzio e la tensione che si erano creati dicendo «Sakura, abbiamo recuperato una tua piuma!» e Shaoran, capendo cosa volesse fare, uscì dalla tasca la piuma che gli aveva consegnato Nowaki, ma quando guardò Mokona se ne accorse

«Mokona, perché tieni gli occhi aperti?»

«Che vuol dire quando li tiene aperti?» chiese sospettoso Mizuki e Shaoran gli rispose «Deve sapere che Sakura ha per-» 

«...ha perso i suoi ricordi che ora si mostrano sottoforma di quelle piume strane, dotate di un grande potere, come quella che hai in mano, giusto?» disse Mizuki interrompendo Shaoran

«Come fai a saperlo?» gli chiese Fay, e Mizuki rispose solo «Non ti riguarda» e Fay, girando intorno a Mizuki disse

«Vedi, Sakura-chan ha bisogno di assimilare dentro di sé quelle piume per poter riavere i suoi ricordi»

«Non mi riguarda» disse Mizuki «Non mi interessa se questa ragazza possiede o no i suoi ricordi. Mi ha solo detto di proteggerla finché Shaoran non verrà a prenderla»

«Sono io Shaoran» disse Shaoran avvicinandosi, ma Mizuki guardandolo attentamente gli chiese «Davvero? Tu chi sei dei due?»

«Eh?» dissero i presenti ma Mizuki ripeté «Chi sei dei due?» in quel momento Mokona prese tra le sue zampe la piuma che Shaoran aveva in mano e la appoggiò sul petto di Sakura, che svenne «Che le hai fatto?» disse Mizuki, che prese Mokona e la stritolò tra le sue mani.

 Mokona si lamentò per il dolore che questo le provocava quando Shaoran affondò un calcio sul fianco di Mizuki, che invece lo scansò all'ultimo secondo e colpì Shaoran su una parte specifica della nuca, che rimase cosciente, ma non riusciva a muoversi.

Kurogane sguainò la spada e stava per lanciare uno dei suoi attacchi su Mizuki, ma questi salì sulla spada, e in segno di sfida gli sbadigliò in faccia. Kurogane girò la lama della spada per farlo cadere a terra ma Mizuki lo anticipò e gli sferrò un calcio sotto il mento, e cogliendo un attimo di distrazione di Kurogane gli rubò la spada e gli sferrò diversi calci, ma Kurogane riuscì a pararli e in quel momento intervenne Fay,che bloccò i due «Invece di scannarvi come due cani dovreste preoccuparvi per Shaoran e Mokona» e guardò i due, distesi a terra

«Levati davanti!» gli disse Kurogane «E' la prima volta che mi confronto con un nemico così forte che non usa la magia»

 «La stessa cosa vale per me» disse Mizuki annuendo.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Ahia, le cose iniziano a farsi complicate! x_x Credo che Usagi-san mi voglia uccidere, visto che metto CONTINUAMENTE Misaki in pericolo o in punto di morte Q_Q Ma non posso farci nulla, mi piace torturarlo! A parte questo mio sclero che vi prego di non calcolare...cos'altro posso dire su questo capitolo? "L'esame dell'occhio" fatto da Mizuki è una cosa molto chiara per chi ha letto il sedicesimo volume di Tsubasa chronicle (Non lo hai ancora letto?  Rimedia!), e poi sono stanca quindi mi secco a spiegare xD Alla prossima con il prossimo capitolo! Mi raccomando, ricordate questa regola delle CLAMP mentre leggete la fan fiction "Andrà tutto bene...forse".




 
Fay riuscì a prendere con scaltrezza la spada a Mizuki e consegnandola a Kurogane disse, sorridendo
«Potrete ricominciare a  scazzottarvi più tardi, ok?» e avvicinandosi a Shaoran «Ahi, ahi, come lo hai ridotto, Mi...?»

«Mi chiamo Mizuki» e guardando Fay chiese «Sei tu Fay D.Florite?»

«Potrebbe essere» disse Fay, che colpendo una zona precisa della nuca di Shaoran riuscì a farlo muovere «Ti…ti ringrazio, Fay-san» disse Shaoran sgranchiendosi i muscoli

«Di niente. Piuttosto, ora sentirai un po’ di nausea, ma cerca di sopportarla»

 «Va bene».

 Mizuki sospirò e ordinò a Shaoran «Ragazzino, copriti l'occhio destro»

«Perché?»

«Fallo e basta» Shaoran si coprì l'occhio destro con la mano e Mizuki fece il simbolo V con le dita, poi gli chiese

«Quante dita vedi?»

«Due»

«Bene, ora copriti il sinistro» Shaoran lo coprì, e Mizuki rifece sempre lo stesso simbolo, e gli chiese «Quante dita sono?».

Shaoran non rispose, e Mizuki lo fece al posto suo

«Non vedi dall'occhio destro. Allora sei quello sbagliato»

«Che?» dissero Fay e Shaoran, ma Mizuki, guardando Kurogane, disse a Shaoran «Non m'importa. Potrò divertirmi a vedere il tuo amico ninja samurai soffrire quando capirà...come mi piacerebbe essere lì quando accadrà...proverò a “fidarmi” di voi. Portatevi pure la ragazza»

«La ringrazio, Mizu...?» 

«Mizuki, maledizione, il mio nome è Mizuki!»

«Hey, Mizuki!» disse Mokona, completamente ripresasi

«Visto che vuoi provare a fidarti di noi, perché non ci consegni la tua piuma?»

«Che cosa?» dissero Kurogane e Shaoran, ma in quel momento si sentì un «Cos’è questo baccano?» provenire dalle scale. Tutti si voltarono verso le scale da dove Usagi-san stava scendendo, che appena vide Mizuki lo guardò senza parlare, mentre questi disse «'Giorno,Akihiko. E' da 3 anni che non ci vediamo, come te la passi?»

 «Che…sta succedendo? Chi sono questi ragazzi?» gli chiese Usagi-san, stupito di rivederlo nonostante lo avesse già realizzato «Io sono Mokona!» disse Mokona saltellando intorno a Sakura

«Mh? Un pupazzo che si muove  e parla?»

«Non sono un pupazzo, sono Mokona!»Usagi-san guardò con aria interrogativa Mizuki, che si limitò ad alzare le spalle «Per favore, ci consegni la piuma» gli chiese Shaoran, ma Mizuki senza dire nulla si avvicinò a Sakura, che dormiva tranquilla sul divano, e Shaoran gli chiese di nuovo «Mizuki-san, la prego, ho bisogno di quella piuma!»

 «Perché?» e guardando Sakura, Shaoran rispose «Per poter aiutare una persona molto importante per me».

Mizuki lo osservò, poi spostò lo guardo su Kurogane, Fay e Mokona, che erano accanto a Shaoran, e disse «Non sei molto diverso da me, ragazzino. Anch'io ho una persona molto importante da difendere…ed è proprio per questo che non posso consegnarti quella piuma»

 «Mizuki, mi vuoi spiegare che sta succedendo? Che ci fanno questi ragazzi qui?» chiese Usagi-san che dall'arrivo di quei strani ragazzi non capiva cosa stesse succedendo. Ma Shaoran non cedette e gli domandò

«Come può aiutarla la piuma della principessa? Non è dotato di poteri, e non sa usarla...»

«Fa già tanto, senza bisogno che io faccia nulla».

Intervenne Fay che disse sorridendo «Qualsiasi cosa ti preoccupa posso farti conoscere la proprietaria di un negozio che esaudisce desideri, che chiede però in cambio un pagamento equo»

«Sarebbe inutile» disse Mizuki stringendo le mani in pugni «Perché?» chiese Shaoran, che si accorse del senso d'impotenza che veleggiava negli occhi di Mizuki, che rispose

«Perché non esiste uno scambio equo per poter riportare in vita un morto!».

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Ci fu un gran silenzio, che Fay interruppe dicendo «Lo stesso vale per le piume di Sakura-chan. Sono dotate di un grande potere, ma non sono in grado...»

«Lo so» lo interruppe bruscamente Mizuki «Ma questa piuma lo tiene in vita. Questo mi basta»

«Mizuki-san...» gli chiese Shaoran «Chi è la persona che vuole far continuare a vivere?» Mizuki si toccò il petto con una mano e  disse «Misaki»

«Che vuoi dire?» domandò Usagi-san «Misaki non è mai stato in pericolo, nemmeno lontanamente di vita, in questi 3 anni. Quando mai...?» «Chi è questo Misaki?» chiese Kurogane, che aveva fretta di andarsene.
Mizuki gli disse
«Ce l'hai davanti»

«Come?»

«Io sono dentro Misaki. Anzi, io sono una parte di Misaki...e lo  proteggerò a ogni costo...è l'unica persona che mi è rimasta»

«Ma ti rendi conto del fatto che parli di te stesso?»

 «Anche se "parlo di me stesso" io perlomeno riuscirò a proteggerlo, non me lo faccio certo dire da uno che non è riuscito a proteggere nemmeno sua madre»

«Come fai...a saperlo? » gli chiese stupito e al contempo sconvolto Kurogane, che notò lo sguardo interessato di Mizuki rivolto alla sua spada «E' davvero una bella arma» «Ohi, non farti venire strani pensieri» gli disse il ninja, ma quando Fay gli diede una pacca sulla spalla per farli calmare, Mizuki si tappò la bocca con la mano e iniziò a vomitare sangue.

Usagi-san gli stette vicino, mentre Shaoran gli chiese
«Che cos'ha Mizuki-san? »

«Succede sempre» fu tutto quello che disse Usagi-san, che prese in braccio Mizuki, che semicosciente, disse «La piuma...deve stare...dentro...Misaki...o mo...morirà...» e svenne.

Dopo che Usagi-san ritornò in soggiorno, dopo averlo messo a riposare nella stanza di Misaki, Fay gli disse
«Credo che lei non abbia capito bene cosa stia succedendo» «Già» disse Usagi-san, che chiese spiegazioni.

Shaoran, dopo un iniziale diffidenza, gli raccontò tutto quello che gli era successo: delle piume di Sakura, del loro viaggio, delle diverse dimensioni che avevano visitato, di cosa fosse successo quando erano arrivati nella dimensione di Usagi-san...Usagi-san ascoltò con la massima attenzione, e alla fine del resoconto disse
«E' davvero incredibile. Ma cosa c'entra Misaki con le piume?»

«Mizuki ha una piuma» disse Mokona, seria

«Il problema è che non possiamo prenderla, visto che è dentro al suo corpo, oltre al fatto che lui non vuole consegnarcela...».

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Ok, questo capitolo e quello successivo sono frutto di uno sclero, quindi non fatevi molto caso xD Considerateli una specie di intermezzo per alleggerire la tensione, ok? 




«
Basterà zittirlo una volta per tutte» disse Kurogane dirigendosi verso le scale, ma Usagi-san lo fermò e disse

 «Se proverai a fargli del male te la vedrai con me. Non ti conviene farmi arrabbiare»

«Oh,davvero? Vediamo quanto sei forte» e stava per sguainare la spada, quando Sakura si svegliò.

 Mokona le saltò intorno mentre Shaoran gli chiedeva «Stai bene, hime?» «Si» disse Sakura, guardando poi sbigottita la lama della spada di Kurogane sul collo di Usagi-san, impassibile nonostante il pericolo.

 Fay se ne accorse e disse «Via, Kuro-chuu, siamo ospiti»

 «Kuro…chuu?» domandò Usagi-san, che riuscì a non ridere

«Smettila con questi stupidi soprannomi!» disse Kurogane a Fay, che continuava a prenderlo in giro «Ci scusi per il disturbo» disse Shaoran a Usagi-san, e stava per avviarsi con i suoi compagni di viaggio, quando Mokona gridò di vedere il viso di Kurogane rosso

 «Qualcosa non va, Kurogane-san?» gli chiese Shaoran, ma Kurogane rimase in silenzio, e Fay disse canticchiando

«Qualcuno deve andare al bagno... »

«Fa silenzio!»

gli disse Kurogane, ma Sakura glielo indicò e Kurogane all'inizio non si avviò per orgoglio, ma poi salendo le scale riuscì a resistere all'impulso di tagliare in due il biondino che faceva battutine su di lui.

Sbagliò diverse volte la stanza, ma quando entrò nel bagno vi trovò Misaki che si stava facendo la doccia «Aaah! » gridò dalla sorpresa e si coprì con l'asciuga-corpo, mentre Kurogane gli domandava

«Che hai da vergognarti? Siamo entrambi uomini, no? »

«Si, ma lei chi è?!»

«Eh? Non ti ricordi?» e fece quello che doveva fare.

Quando si sentì la voce di Misaki gridare Usagi-san si precipitò correndo verso il bagno, e quando vi entrò vide Kurogane, che era scivolato su un boys love finito lì chissà come, sopra Misaki, coperto solo dall'asciuga-corpo, e teneva il viso a poca distanza da quello del ragazzo...

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


"Ma perchè hai scritto questa roba?!" Starete pensando sicuramente...bè, perchè mi andava vi rispondo ù_ù La parte del boys love è la stessa che compare nella doujinshi originale di Junjou romantica, quella che Misaki legge sul pc di Usami-sensei. Ve la ricordate? xD Nel prossimo capitolo comparirà il protagonista (co-protagonista, Yuuko the best! ù_ù9) di Xxxholic, non perdetevelo! xD 


«
Che sta succedendo qui?» chiese Usagi-san, circondato da un'aura demoniaca

«Stai fraintendendo come al solito, Usagi-san!» gli disse Misaki, che non riusciva ad alzarsi avendo Kurogane sopra di sé.

Arrivarono anche Shaoran, Sakura, Fay e Mokona, e mentre questi ultimi due imitavano (a loro insaputa) le fungirls, Shaoran raccolse da terra il libro, dicendo
«Kurogane-san, credo che tu sia scivolato su questo» «Me n'ero accorto» rispose Kurogane con tono acido alzandosi e uscendo poi dal bagno, e mentre Shaoran stava sfogliando il libro si fermò ad una pagina, la lesse e diventò rosso come un pomodoro

«Che succede, Shaoran-kun? Sei tutto rosso...» gli domandò preoccupata e al contempo incuriosita Sakura, accortasi dell'imbarazzo del ragazzo, che nascondendo il libro dietro la schiena disse «Nulla, nulla!».

Nel frattempo Misaki si allontanò dalla stanza, diventata improvvisamente luogo pubblico, ma si ricordò del boys love e stava tornando indietro per nasconderlo, quando Mokona rubò di nascosto il libro a Shaoran, e aprendo la stessa pagina che aveva letto il ragazzo iniziò a leggere ad alta voce




'
«No,non ce la faccio...sto per venire... »disse il giovane Misaki eccitato, ma Akihiko lo ficcò ancora di più e disse sorridendo «E' quello che sto cercando di farti fare» e iniziò a leccargli il lobo sinistro «Ah...mmmn...ahh...mi stai…uccidendo… » gemeva il ragazzo, ma Akihiko non si fermò e quando fu completamente penetrato da quel corpo. Misaki ebbe un enorme fremito, che gli attraversò tutto il corpo «Misaki»disse Akihiko ,che sentiva il luogo in cui erano collegati i 2 corpi diventare sempre più caldo, e quando sentì che stava per uscire fece uscire la sua erezione fuori per poi...'



 Fay gli chiuse il libro e Shaoran disse «Io proporrei di dimenticare tutto» «Anch'io» dissero Fay, Mokona e Kurogane (che suo malgrado aveva sentito tutto) mentre Sakura chiese «Non ho capito cosa stesse succedendo. Qualcuno sta venendo ucciso? Perché? Qualcuno me lo spiega?».

Tutti si girarono verso Sakura, stupiti dell'estrema ingenuità della ragazza, ma non dissero nulla e tornarono tutti in soggiorno, mentre Misaki, che era scappato nella sua stanza dopo aver mandato in soggiorno Usagi-san, si vestiva. 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Ah, l'incontro tra i nostri due uke (perchè sì, anche Watanuki è uke ù_ù E' l'uke di Doumeki! *DouWata for ever*)! *^* Fra poco torna l'azione, quindi godetevi questi capitoli rilassanti! E visto che parliamo di DouWata, fra poco farà la sua entrata in scena il seme di Watanuki! E Mizuki torna! *^* Non vi anticipo nient'altro, altrimenti non leggerete i prossimi capitoli! xD



«
Dobbiamo trovare una soluzione» disse Fay a Shaoran «Lo so. Dobbiamo riuscire a prendere la piuma»

«Penso che  dovremo chiedere aiuto alla strega delle dimensioni» Shaoran annuì, poi disse a Misaki «Scusateci ancora per il disturbo, ma ora ce ne andiamo» e se ne andarono.

«E' stata davvero una giornata strana» disse Usagi-san, che si accese un'altra sigaretta «E' vero...io non ci ho capito nulla»

«Invece io una cosa l'ho capita» disse Usagi-san, per poi spingerlo sul divano e mettersi sopra di lui «Non voglio mai più vedere un altro uomo così pericolosamente vicino al tuo viso»

«Usagi-san, guarda che stai fraintendendo come al solito!» gli disse Misaki, cercando di alzarsi, ma Usagi-san lo baciò e fece calare una mano sotto la maglietta di Misaki, che dopo il bacio disse, arrossendo

«No, fermati...» ma Usagi-san non si fermò e baciandogli delicatamente il collo, mentre una mano teneva ferma la testa di Misaki, l'altra scivolava da sotto la maglietta fino ai pantaloni del ragazzo, che a furia di dimenarsi riuscì a sciogliere quella "presa", e con la scusa di dover andare a fare la spesa scappò dal condominio.




 «Quel Baka-Usagi trova sempre una scusa per “farlo”» pensò fra sé e sé Misaki, mentre andava al supermercato.

Lì vide un ragazzo con addosso una divisa da liceale che correva per il negozio e gridava
«Credevo che ora mi steste alla larga!!» che inciampò, e stando a terra si rotolava.

Misaki scoppiò a ridere, e avvicinandosi a Watanuki gli chiese
«Qualcosa non va?»

«No, stia tranquillo» ma quando Misaki gli diede la mano per aiutarlo ad alzarsi, si accorse che era molto pesante, e mettendoci tutta la forza che aveva, riuscì dopo molta fatica a rialzarlo; ma appena lo fece Watanuki tornò leggero (era pesante poiché aveva diversi spiriti addosso) e cadde su Misaki, e finirono entrambi a terra.

I due si misero a ridere,dopodiché si salutarono, ma qualche minuto dopo si rincontrarono nel reparto tabacchi
«Che coincidenza!» disse Misaki, ma Watanuki disse fra sé  e sé «Al mondo esiste solo l'inevitabile...»

«Che cosa?» gli chiese Misaki «No, no, stavo solo pensando a voce alta» e Misaki, curioso, gli domandò «Non per farmi gli affari tuoi, ma...per chi è tutto quel tabacco? E tutto quel sakè...hai saccheggiato il reparto alcolici?»

«Lo stesso dovrei dirle io»

«Ah no, io non fumo, queste sigarette sono per il mio coinquilino. Se non fuma non si concentra»

«Lo stesso vale per me. Tutto questo tabacco è per la padrona del negozio dove lavoro, anche il sakè...dovrebbe vedere quante bottiglie si beve ogni giorno, ah ah ah. Ha detto che le sigarette servono per il suo coinquilino per concentrarsi, ma che lavoro fa? Mi sembra incredibile che ne fumi così tante» disse Watanuki guardando tutti i pacchetti che Misaki aveva nel cesto della spesa

«Anch'io molte volte non me ne capacito. Fa lo scrittore...invece tu, che negozio è quello in cui lavori?»

«So che sembra strano detto così...è un negozio in cui si realizzano desideri»

«Un…negozio alla Disney?» chiese sorpreso Misaki, ma Watanuki disse «No, per niente. In pratica, se vai in questo negozio, puoi veder realizzato un tuo desiderio, ma devi pagare un prezzo equivalente»

«Un prezzo equivalente? In che senso?» e avviandosi alla cassa «Per esempio, se il suo coinquilino volesse smettere di fumare ma non ce la facesse, andando nel negozio in cui lavoro, non potrebbe pagare il servigio che gli farebbe Yuuko, la padrona del negozio, con dei soldi, né tantomeno con...non so...una camicia.
Il prezzo deve essere equivalente al servizio, o ci sarebbe uno scompenso, anche se credo che il suo coinquilino dovrebbe dare in cambio l'anima...o qualcosa del genere. Mi sa che non mi sono spiegato bene
»

«Eh?»

«
Ehm...stavo dicendo: non si può pagare né un prezzo troppo alto, né un prezzo troppo basso, ma solo il prezzo equivalente»

«Ah, capisco »

«Vedo che anche lei ha preso molte cose da mangiare» disse Watanuki all'uscita dal supermercato

«Si, sono il cuoco di casa» rispose Misaki, che fece la stessa osservazione a Watanuki

«Anch'io sono il cuoco di "casa", ma è terribile»...

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Ragazze\i, la fan fiction vi sta piacendo oppure no? Visto che non recensite nemmeno una volta non riesco a capirlo! Dai, recensite! 8(Q_Q)8 Questo capitolo è un pò lunghetto perchè è l'unione dei capitoli 19-20-21 della versione originale, e ho apportato pure alcune modifiche! xD Volevo inserire una scenetta DouWata, ma non è proprio il momento! Ma neanche dopo è il momento, visto che poi la scena si concetrerà in un primo momento su Shaoran & co. e Misaki & co. (ora li chiamo così xD Sono idiota, non badateci!), poi solo sugli ultimi (voglio ammazzare di botte Takahiro! Qualcuno lo uccida! è.é). Ok, ora la smetto! xD Ah, visto che forse mi staccheranno il telefono non potrò aggiornare dopodomani *Si nasconde* Bye bye! E ricordatevi, recensite! Anche solo uno a testa! xD Ah, ma perchè mi compare nel cosino dell'account che sono più di quindici persone a leggere i capitoli ma solo cinque la seguono ufficialmente? Mettetela tra le seguite! D:




«
Perché?» chiese Misaki, e Watanuki rispose dicendo «Perché non cucino solo per Yuuko e per le altre due dipendenti del negozio, ma anche per un altro ubriacone come Yuuko e per un certo scroccone ch-»

«Chi sarebbe lo scroccone? Mangio semplicemente quello che mi offri » disse una voce e girandosi, i due videro Doumeki davanti al cancello del supermercato «Che ci fai qui? gli chiese Watanuki indietreggiando velocemente

«Sono stato qui tutto il tempo ad aspettare un certo cuoco che domani dovrebbe portare gli onigiri al salmone, le crocchet-»

«Chi ti credi di essere per fare tutte queste richieste?!» sbraitò Watanuki tornando sui suoi passi, quando Misaki entrò nella conversazione

«E' questo lo scroccone di cui mi stavi parlando?» «Ah? Si» rispose Watanuki guardando in cagnesco Doumeki, e poi aggiunse «Ah, abbiamo parlato per così tanto tempo e non mi sono neanche presentato...il mio nome è Kimihiro Watanuki, piacere»

«Misaki Takahashi, piacere. E dammi del tu, per favore...ho solo ventun anni, non sono così vecchio!» Watanuki annuì e indicò Doumeki con un espressione accigliata e disse «E lui è Doumeki »

«E' così che mi presenti alle persone? Sono Shizuka Doumeki, piacere» disse Doumeki educatamente, ma guardando a lungo Misaki gli domandò «Per caso ci siamo già visti?» «No, non mi sembra...perché?»chiese Misaki sorpreso  fissando attentamente Doumeki per cercare di ricordare se lo avesse già visto, ma all’improvviso vide il paesaggio girare intorno a sé e diventare rosso

 «Misaki-san, non si sente bene?» gli chiese Watanuki preoccupato, che rimase molto sorpreso dal cambiamento degli occhi di Misaki, in quel momento rossi cremisi. Doumeki nascose Watanuki dietro di sé,e quando queste gli chiese il motivo, lui rispose «La sua aura è cambiata drasticamente»

 «Che cosa? » gli chiese Watanuki, ma Mizuki fissandolo gli domandò fingendosi stupito «Ma come, non è ancora riuscito a catturarti? Non riesce neanche a rapire un ragazzino...mah!» «Cosa?»

ma Doumeki gli chiese «Chi sei?»

«Mi chiamo Mizuki. E' strano rivederti di nuovo, e ora che sei cresciuto ci somigli molto...sei suo parente?»

«Parente di chi? »

«Di quel vecchio, ovvio! Come ha detto di chiamarsi...?» e dopo averci pensato su disse «Il vecchio Haruka Doumeki!»

«Conosci il nonno di Doumeki?» gli chiese Watanuki, ma Mizuki non rispose  e fissando Doumeki disse «Ho fatto quello che mi aveva chiesto, quindi riferiscigli questo mio messaggio: ho fatto quello che mi hai chiesto, maledetto vecchio, ma non lascerò che quei ragazzi prendano la sua piuma. Se Misaki dovesse perderla morirebbe...lo difenderò anche a costo di morire di nuovo. E se proveranno a prendergliela li ucciderò, intesi? Non m'importa nulla di cosa sono destinati a fare»

«Che?» esclamò Doumeki non capendo di cosa stesse parlando il ragazzo dagli occhi rossi, ma appena si accorse che Mizuki guardava insistentemente Watanuki e dire «Non siete così diversi, ma neanche così simili» lo nascose meglio dietro di sé, guardandolo torvo. Ma Mizuki, accortosi del suo atteggiamento, si limitò ad avviarsi in una strada con i sacchi della spesa appena fatta, e li salutò dicendo «Alla prossima, nipote del vecchio...e a mai più rivederci, squilibrio dimensionale».

Watanuki non aveva compreso il significato del nome con cui Mizuki lo aveva  chiamato, ma si avviò comunque con Doumeki e dopo averlo accompagnato a casa si diresse verso il negozio da solo, nonostante Doumeki avesse insistito per stargli accanto, e dove trovò Shaoran e compagni.

 «Watanuki, ti ricordi chi sono loro, no?» gli domandò Yuuko, per poi presentarlo ai clienti «Lui è Kimihiro Watanuki, il mio assistente in negozio. Avanti, ditemi per cosa siete venuti».

Shaoran parlò a nome di tutti «In questa dimensione abbiamo trovato una piuma della principessa, ma è dentro il corpo di una persona, per cui non…»

 «Non sapete come estrarla, non è così?»

Shaoran annuì  e Yuuko continuò dicendo «E’ una questione un po’ difficile…accompagnatemi dove si trova. Lì potrò dirvi quanto mi dovrete pagare» e si alzò insieme a Shaoran e co, quando Sakura le chiese «Strega delle dimensioni...»

«Si?»

«Estrarre la piuma farà male a Misaki-san?»

«Non lo so per certo. Dipenderà da lui, e dalla forza della sua volontà»

«Sakura-chan, aspetta un secondo» disse Watanuki, chiedendole poi «Per caso la persona da cui dovete estrarre la piuma è Misaki Takahashi-san?»

«Lo conosci?» lo interrogò Sakura stupita, ma Watanuki ripensò a quello che Mizuki aveva detto prima e disse a Shaoran «Shaoran, ragazzi, per favore non fatelo!»

 «Perché?» gli chiese Kurogane, e Watanuki disse «Senza quella piuma Misaki-san potrebbe morire...o almeno credo» «Perché?» gli chiesero i Mokona

«A dire il vero, Non l’ho capito bene...ma ha detto che non avrebbe permesso a nessuno di privarlo della piuma...parlava in terza persona, dicendo che lui "avrebbe protetto Misaki" anche a costo di morire di nuovo...e  che avrebbe ucciso chiunque avesse voluto la piuma...»

«Quel ragazzo non mi fa paura. Che si faccia sotto» disse Kurogane, elettrizzato al pensiero di scontrarsi con Mizuki, ma Fay intervenne dicendo «Su,su. Ne riparleremo davanti al ragazzo, ok?» e si avviarono tutti tranne il Mokona nero e Maru e Moro.

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


 Ora iniziano gli scontri! Ci sono stata un pò più del solito ad aggiornare perchè sto leggendo le scans di molti manga non editi in Italia xD Oggi non ho molta fantasia, quindi passiamo subito al prossimo capitolo!...tra qualche giorno, perchè devo andare. ç_ç




«Che strano» disse Misaki, alzandosi dal divano «Che cosa?» gli chiese Usagi-san, mentre scendeva le scale «Poco fa stavo parlando con un ragazzo che ho incontrato al supermercato, ed ora sono qui. Quand'è che me ne sono andato? Mmmh...stavo parlando con Doumeki-kun e poi...e poi...mmmh...non riesco a ricordare! Mi sento come tre anni fa...prima mi trovavo in un posto e poi “puff!” in un altro

 Usagi-san sapeva il perché di questo, ma non disse nulla a proposito, e mentre Misaki stava posando quello che aveva comprato, qualcuno suonò il campanello

«Vado io» disse Misaki dirigendosi verso l'uscio, e quando aprì la porta vi trovò Shaoran, Sakura, Fay,Mokona, Kurogane, Yuuko e Watanuki, ma appena quest’ultimo disse «Buon pomeriggio» Mizuki uscì subito e lo colpì allo stomaco; poi chiuse la porta, che però fu squarciata da Kurogane, e insieme agli altri entrò nell'appartamento.

Mizuki indietreggiò velocemente, e chiuse la porta del soggiorno che era collegata al corridoio dove si trovava l'entrata, ed ebbe appena il tempo di vedere la faccia sorpresa di Usagi-san che Kurogane distrusse anche quella porta ed entrando in soggiorno disse «Questi legnetti sono niente per me!»

 «Raffredda i bollenti spiriti carino, o distruggerai tutta la casa!» gli disse Yuuko, entrando con gli altri

«Andatevene subito» gli ordinò Mizuki, ma Fay gli chiese sempre sorridendo «Ma come, non ci chiedi neanche perché siamo tornati?»

«So bene cosa volete, ma non ve la darò mai!»

«Hey, uscite subito da casa mia!» disse Usagi-san, ma Shaoran disse «Ci scusi se siamo venuti così, ma non vogliamo creare problemi»

 «Non volete creare problemi?! Ma se avete appena distrutto due porte!» pensò Watanuki, con lo stomaco ancora dolorante per via del calcio di prima...

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


«Andatevene!» disse Mizuki «Non m'importa se quella ragazza non ricorderà una sua festa di compleanno o quando le sono venute le mestruazioni, non vi darò la piuma!»

«Ehi, che razza di modo è per rivolgersi ad una ragazza?» gli disse Yuuko infastidita, ma poi se ne accorse e disse con un tono di voce più serio di quello che usava di solito

 «Non vogliamo parlare con te, doppia personalità. Facci parlare con il vero ragazzo. Sarà lui a decidere se tenere la piuma o no»

 «Non prendo ordini da un frammento di tempo»

«Come...?» gli chiese Yuuko, sorpresa che Mizuki lo sapesse. Usagi-san si accorse di una strana luce venire dal piano di sopra ma lo ignorò, mentre Mizuki disse nuovamente«Non vi cederò mai la piuma. Siete venuti per niente»

 E' tornata l'azione! Scusate se ci sono stata tutto questo tempo per aggiornare, ma la scuola occupa molto del mio tempo! Ho cercato di aggiustare alcune parti descritte male, ma non sono sicura di esserci riuscita bene...Purtroppo, visto che il mio cervello funziona un pò male, tornerà un personaggio che tutte voi detestate. Ma su, andate al prossimo capitolo per saperne di più! 

«Vogliamo vedere?» lo sfidò Kurogane, ma il tempo che gli puntò la spada contro, Mizuki aveva tra le braccia Sakura

 «Sakura!» esclamarono Mokona, Shaoran e Fay, mentre Mizuki la teneva per i capelli

«Ahi! Mi fai male,Mizuki-san!»disse Sakura cercando di liberare i capelli dalla mano di Mizuki, che poi le disse all'orecchio «Io ora allenterò la presa senza farti cadere, ma tu continua a lamentarti, ok?»Sakura non capì il motivo ma obbedì

«Lasciala!» gli ordinò Shaoran. Non aspettò oltre e si scagliò contro Mizuki, che saltando arrivò sulla ringhiera delle scale «Te la sei cercata!» disse Kurogane, sul punto di lanciare uno dei suoi attacchi, quando vide un ninja dietro a Mizuki che il ragazzo colpì alla testa, per poi  cadere di sotto. Mizuki scosse Sakura per i capelli dicendo «Vi consegnerò la ragazza solo se riuscirete  a sbarazzarvi di queste palle al piede, ok?»

 «Non scherzare con la vita di Sakura!» gli gridarono Shaoran e Mokona, e dal corridoio del primo piano dietro a Mizuki uscirono diversi ninja, che furono sconfitti man mano da Shaoran e co. e occasionalmente da Usagi-san, che da piccolo aveva imparato qualcosa di karate da Hiro-san...

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


*Carica mitraiatrice* Allora, vi piace come sta proseguendo la storia? Purtroppo Colui-che-non-doveva-tornare-in-vita è tornato, quindi la situazione diventerà leggermente sgradevole...*Punta mitraiatrice contro la testa del ninja* Vi avverto, visto che non lo vedrete mai, che nel prossimo capitolo taglierò una parte in cui *Spoiler* svela di aver sverginato Misaki da bambino prima ancora di quando lo rapì e lo condusse nel magazzino. Avevo in mente tutta una storia per questa cosa, ma visto che entra in contraddizione con quello che ha detto Takahiro e negli avvenimenti già narrati, non la scriverò.



I ninja, nonostante fossero sempre abbattuti tornavano ad rialzarsi, e mentre Mizuki assisteva allo "spettacolo", all’improvviso si sentì afferrare da dietro: un ninja, che sbucava da uno spicchio dimensionale dietro di lui, aveva circondato il suo corpo con una catena e lo stava trascinando dentro lo spicchio insieme a Sakura, che Mizuki mollò subito facendola cadere sopra Shaoran, che l'afferrò al volo.

 Lo spicchio dimensionale scomparve subito, mentre gli altri ninja continuavano ad attaccarli  «Mi sono stancato di giocare con voi! Akuma no kei!» gridò Kurogane lanciando uno dei suoi attacchi, disintegrando tutti i ninja  

«Dove lo ha portato?» chiese Yuuko a Mokona, che rispose  « Avverto ancora la presenza della piuma, non è molto lontano da qui» e si stavano avviando, quando Usagi-san li fermò e ordinò loro «Ditemi dove lo hanno portato»  «Non è cosa che ti riguardi» gli disse Kurogane. Usagi-san non si arrese e Fay intervenne, improvvisamente serio

  «Non è il momento di litigare. Dobbiamo muoverci, prima che quel tipo prenda la piuma»

 ma subito dopo si inginocchiò e battendo le mani disse a Kurogane

 «Vieni, cagnone, vieni» Usagi-san sorrise e Kurogane disse  «Uno di questi giorni ti faccio a fette! ».

 Misaki sentiva uno strano odore nell'aria, un odore "familiare", e quando aprì gli occhi si accorse dei polsi che aveva legati con una catena appesa al soffitto e di essere all’impiedi.

Si guardò in giro, riconoscendo subito il luogo in cui si trovava, e mentre dimenava  la catena nel tentativo di liberarsi, sentì una voce dire  «E' da tanto tempo che non venivamo qui, eh?» e vide lo stesso ninja che aveva visto qualche ora prima avvicinarsi a lui

 «Chi è lei? Perché mi ha portato qui? Mi liberi!» «Ma come, ti sei dimenticato di me?» domandò quel ninja con tono dispiaciuto, ma poi divenne subito furioso quando gli chiese

«Ti sei dimenticato di me dopo quello che mi hai fatto?!»

e afferrando Misaki per il mento lo guardò a lungo negli occhi, e quando vide che questi diventarono rossi gli mise una collana intorno al collo, dicendo  «Questo impedirà a quel tizio di uscire fuori e interromperci» e gli accarezzò il viso...

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Stima assoluta per Usagi-san, anche se credo di averlo fatto un pò OOC in questa fan fiction. Faticherò un sacco fra poco, visto che dovrò togliere almeno tre capitoli e sostituirli con altro...che faccio, ci scrivo come Misaki e Mizuki stavano durante la settimana dell'Incubo? Sicuramente qualcosa del passato, così metto più flashback che posso. Peccato che però non posso mettere tutto, perchè Mizuki non vuole che Misaki ricordi ogni cosa...mondo crudele! Anzi, fanwriters crudele! ç_ç Lo so, mi sto praticamente insultando da sola! Comunque! Non so quando potrò ri-aggiornare, se tra un'oretta o tre giorni, quindi godetevi più che potete questo capitolo! xD 




«
Che sta dicendo?! Mi levi questa catena!» disse Misaki scuotendo la catena, e appena quel ninja gli infilò una mano sotto il maglione, Misaki si spostò camminando all'indietro. Purtroppo la catena non gli permise di allontanarsi molto da quel ninja, che assestandogli un calcio nello stomaco lo fece ringinocchiare a terra.

 A quel punto il ninja si levò la maschera che indossava chiedendo «Questo viso ti ricorda qualcosa?».

Misaki rimase sbigottito e terrorizzato: quel ninja non era altri che Shino  «S-Shino...san?» chiese Misaki, paralizzato dalla paura, quando quel ninja rispose  «Si, sono io. Era da anni che non ci vedevamo, eh?» disse Shino sorridendo  

«Come è...possibile? T-tu sei...tu sei… »

 «Morto? Anch'io lo credevo, ma qualcuno ha rubato la mia anima prima che andasse all’altro mondo»

 Misaki non disse più nulla, mentre Shino, abbracciandolo, gli disse  «Non sei cambiato affatto. Te ne stai immobile come allora» e calò una mano sotto il maglione del più piccolo «N-no... » disse Misaki, improvvisamente privo di forze e paralizzato dalla paura, ma Shino non smise e gli chiese con noncuranza

 «Takahiro come sta? Stavo pensando di fargli visita quando avrò finito con te»

 «Non farlo...» disse Misaki quasi senza voce, ma Shino, dopo avergli dato un leggero bacio sulla clavicoa, disse scherzosamente «Che faccia che fai! Sembra che tu abbia visto un fantasma!» ma Misaki non aveva neanche la forza di controbattere.

 Shino gli alzò il maglione fino al petto e gli stava aprendo i pantaloni, mentre Misaki mormorava «Non...non mi toccare...neanche mi ami...non sono un giocattolo...non mi toccare! Neanche mi ami! Non mi toccare!» e Shino fu trafitto alla schiena da degli aculei spuntati da chissà dove.

 Levandosi l'aculeo che lo trapassava il moro indietreggiò allontanandosi da Misaki, che veniva circondato da diversi aculei che comparivano dal pavimento, creando una specie di barriera intorno al ragazzo, e Shino fu attaccato da delle lance che comparvero dal muro  «Ma che diavolo...?!» pensò Shino evitando le lance.

All'improvviso sentì un «Misaki!» provenire dalla porta del magazzino e voltandosi verso di essa vide Usagi-san, Shaoran, Sakura, Fay, Mokona, Watanuki e Yuuko entrare correndo nel magazzino, per poi essere attaccati pure loro dalle lance che sputavano da tutte le pareti

«Che sta succedendo qui? domandò Kurogane mentre distruggeva quelle lance impazzite, quando Mokona disse «E' la piuma che fa tutto questo!» «La piuma? chiesero Usagi-san e Watanuki, che riuscivano a schivare le lance a modo loro (Usagi-san le scansava facilmente, mentre Watanuki si muoveva in modo buffo per poterle evitare).

Usagi-san, guardando Misaki, si accorse che nonostante avesse gli occhi vuoti, il ragazzo stava piangendo.

 Cercando di scansare le lance camminando riuscì ad avvicinarsi a Misaki, e abbracciandolo disse «Sono qui, stai tranquillo. Calmati, Misaki. Ci penserò io a proteggerti».

Qualche secondo dopo le  lance si auto-distrussero, mentre Misaki smise di piangere e si addormentò.

 Usagi-san prese la lama di una lancia conficcata nel terreno e la usò per tagliare la catena, mentre Kurogane si occupava di Shino, ma dopo averlo ferito e stancato, Usagi-san lasciò Misaki a Watanuki, Sakura e Yuuko, e disse una cosa nell'orecchio di Kurogane, che smise di attaccare Shino dicendo«Fa come vuoi. Non mi diverto».

 Usagi-san allora iniziò a dargliene di santa ragione.

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


La prima parte della fan fiction sta per raggiungere la fine, nel frattempo godetevi questo brevissimo intermezzo! Povero Mizuki! Perchè sono così sadica?! ç_ç




Misaki aprì gli occhi e si ritrovò in un grande spiazzo nero. Si mise a camminare guardandosi in giro quando inciampò, e in quel momento si accorse di essere molto più basso e di avere i polsi legati.

Legati da una catena sporca di sangue, come la sua maglietta.

Allora cominciò a correre nello spiazzo buio quando vide qualcuno, che scoprì essere lui da bambino con i polsi sfregiati dalla catena, i vestiti zuppi di sangue e degli occhi rossi cremisi.

Misaki si spaventò ma quel bambino cercò di rassicurarlo «Misaki…Non avere paura di me» «C-chi sei?» gli domandò Misaki, e quel bambino rispose «Sono io…lasciamo stare. Io sono Mizuki, ma anche tante altre cose. Sono anche te»

«Che vuol dire? »

«Non volevo che venissi a sapere di me, dopo quello che è successo l'ultima volta...Ti giuro, non ti comparirei davanti se non fosse un’emergenza…» disse Mizuki abbassando lo sguardo, prendendo poi le mani di Misaki tra le sue, e guardandolo negli occhi disse «Io sono tante cose...sono il tuo odio per Shino, la tua paura di lui, la tua rabbia, il tuo senso d'impotenza, la tua vergogna, il tuo dolore, il tuo senso di colpa, il tuo odio verso Takahiro, e la vergogna di aver provato questo sentimento verso colui che si è dovuto sacrificare per te...e sono ciò di cui hai più paura al mondo…»

«Non capisco...» disse Misaki confuso «Tranquillo, è normale. Sono io che non voglio che tu capisca».

All’improvviso gli tornò in mente cosa gli stesse facendo Shino prima che svenisse, ma Mizuki, che aveva avvertito il suo pensiero, disse «Ti prego! Fammi uscire, o lui ci farà di nuovo quello che ha fatto quella volta!»

«Farti…uscire? Come faccio? Non so neanche dove siamo... »

«Basterà che tu apra veramente gli occhi!»

 «Ma io ho già gli occhi aperti»

«Misaki!» lo supplicò nuovamente Mizuki, stringendo le mani di Misaki nelle sue

«Fammi uscire! Basterà che tu ti levi quella dannata collana! E' quella che non mi fa uscire! Solo per questa volta, dammi il controllo! Dammi il controllo, e lui la pagherà cara per quello che ti ha fatto!»

«Ci proverò» disse Misaki, aprendo subito gli occhi. Alzandosi si vide circondato da Shaoran e compagnia, mentre Usagi-san, dall'altra parte della stanza, stava picchiando a morte Shino.

Ma mentre Watanuki gli chiese come si sentisse, Misaki si diresse verso Usagi-san, per poi dirgli

«Ora basta, Usagi-san»

«Misaki? Che stai dicendo? Questo bastardo...» disse Usagi-san, ma Misaki lo interruppe dicendo «Questa storia deve finire una volta per tutte»

e con forza si strappò la collana dal collo...

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Stimo Mizuki in questo capitolo! *^* Ah, per chi non segue "Xxxholic" non sarà chiaro il discorso sulle alette, quindi lo riassumo brevemente io: in "Xxxholic" le alette sono dei parassiti creati da Fei Wong Reed (il cattivone figlio di buona donna di Tsubasa chronicle e Xxxholic, che comparirà fra pochissimo) per rubare le anime delle persone, infatti le alette scelgono solamente le persone che hanno un forte desiderio di perdere il controllo. Nella mia fan fiction, ho interpretato l'amore non corrisposto per Takahiro di Shino come un modo per cui le alette avrebbero potuto sceglierlo, infatti in "Lui vorrebbe dimenticare" Shino perdeva la calma fin troppo facilmente, lo avevate notato? Mizuki le ha sempre viste perchè, come dirà più avanti Yuuko, lui è più di una semplice doppia personalità. *Prende a mazzate selvaggiamente in testa a Misaki per aver fermato Mizuki proprio sul più bello* E' sempre per via delle alette che Shino è vivo, perchè Fei Wong ha rubato la sua anima prima che potesse andare nella luce, e come si vede in Tsubasa chronicle, usa le anime che ruba per i burattini-ninja che manovra, quindi penso di non essere uscita fuori tema xD Bando alle chiacchiere, ecco a voi il capitolo!







Subito gli occhi di Misaki si fecero rossi, e guardando Usagi-san, Shaoran e co. disse con tono minaccioso
«Intromettetevi e vi ammazzo».

Nessuno rispose a quella  provocazione (in realtà Kurogane lo voleva fare, ma Yuuko e Fay gli tappavano la bocca e lo bloccavano) e Mizuki sollevò Shino dal pavimento per i capelli, ma guardandogli la schiena gli domandò «Ehi, che fine hanno fatto quelle strane alette?»

 «Come fai a sapere della loro esistenza?» gli chiese Shino allontanandosi di scatto, ma Mizuki gli restituì il calcio al ventre che aveva dato a Misaki, e quando lo vide inginocchiare disse «Io non sono come Misaki. Ho sempre visto quelle alette. Ti basta come spiegazione, bastardo?» e congiungendo le mani ne fece uscire un'alabarda, che commentò entusiasta

 «Questa si che è un'arma! Certo che la piuma è veramente utile...mi è bastato immaginare questa alabarda per trovarmela tra le mani. Collaudiamola subito!» e  guardando Shino disse, sorridendo sadicamente «E' finita per te, bastardo!» e gli diede un calcio che lo fece sbattere contro il muro.

 Usando la telecinesi che la piuma gli permetteva di usare, allungò la catena appesa al soffitto e la usò per legare i polsi di Shino, per poi aprirgli i pantaloni (Yuuko si girò e coprì gli occhi a Sakura e a Mokona) e dire «Ti piaceva tenere in mano il pene di Misaki, vero? Ti eccitava, non è così? Che ne diresti di tenere tra le tue mani il tuo di pene, ora?»

e con un colpo secco e preciso staccò il membro di Shino dal resto del corpo, che urlò dal dolore, ma per Mizuki non era abbastanza e lo iniziò a prendere a pugni e a calci, ferendolo con l’alabarda appena individuava un lembo della pelle dell’altro non ancora insanguinato e sorridendo sempre più divertito ogni qualvolta lo sentiva gridare dal dolore.

 Dopo un po’ si era ormai stufato di andarci “così piano”, e stava per trapassargli la cassa toracica con l'alabarda quando il suo braccio si fermò, e sentì la voce di Misaki dire nella sua mente

«Fermati! Non voglio più...essere un assassino!»

 «Non dire stupidaggini, Misaki! E' davanti a noi! Possiamo sbarazzarcene per sempre!».

In quel momento Shino riuscì a liberarsi i polsi e a rubargli l'alabarda, che usò per trafiggergli il petto...

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Oggi il capitolo è molto più lungo del precedente perchè li ho uniti! Ho notato che quello precedente era davvero corto! Comunque sia, ora inizieranno i flashback su Mizuki, godeteveli!






Dopo che Shino la estrasse dal corpo di Mizuki, Watanuki vide un paio d'ali bianche con dei tentacoli attaccarsi subito alla ferita che sbucava dalla schiena di Mizuki, e Yuuko disse
«Di nuovo quel parassita…» ma non poteva fare più nulla, essendosi il parassita-ali attaccato a Mizuki.

In quel momento Mizuki mise le braccia dietro la schiena nel tentativo di staccare le ali dalla schiena, i cui tentacoli cercavano di prendere la piuma nascosta nel suo corpo, ma tutto quello che Shaoran, Kurogane e Usagi-san vedevano era Mizuki con le braccia dietro la schiena, con le mani che sembravano stringere qualcosa e gridare «Staccati maledetto, staccati!».

 Mentre Shino cercava di scappare gli comparve davanti uno spicchio dimensionale, da cui comparì un vecchio, che gli domandò «Come hai osato ribellarti al tuo burattinaio?» e lo distrusse facendolo scoppiare dall'interno. Poi guardò Yuuko e gli altri, e si accorse con piacere che il suo parassita era riuscito a prendere la piuma, e che adesso Mizuki stava immobile con un espressione spaventata sul viso, in attesa che quelle ali tirassero fuori dal suo corpo la piuma.

Usagi-san chiese chi era quel vecchio, ma nessuno gli rispose e Mizuki iniziò a ridere a crepapelle, rimanendo immobile

«Sapere che stai per morire ti ha fatto impazzire?» gli chiese quel vecchio, ma Mizuki gli rispose «Idiota!» e il parassita prese subito fuoco dal punto che lo connetteva con Mizuki, le ferite di questi guarirono all'istante, e il fuoco stava per raggiungere a velocità impressionante il vecchio, che però chiuse il varco appena in tempo

«Da dove è sbucato quel fuoco!?» domandò Kurogane, mentre tutto il magazzino andava in fiamme «Dobbiamo uscire da qui!» gridò Shaoran uscendo insieme agli altri, ma Usagi-san invece si diresse verso Mizuki, che era svenuto.

 Usagi-san lo prese in braccio e uscì con lui dal magazzino,che fu divorato dalle fiamme. Dopodiché si riunirono in cerchio e Yuuko gli chiese «Volete davvero privarlo della piuma?»

«Si» rispose Shaoran con decisione «Se avrà ancora quella piuma in corpo quel tizio e i ninja gli daranno ancora la caccia. Lo facciamo anche per il suo bene»

 «Non è esatto» disse Yuuko, accarezzando la fronte di Mizuki «Se estrarrò la piuma da lui morirà»

«Per questo lei non lo priverà della piuma» disse Mizuki scendendo dalle braccia di Usagi-san

«Anche se è una donna non le permetterò di prendere la vita di Misaki»

 «Ci tieni davvero molto...vero, doppia personalità?»

«Esattamente, come lei tiene molto a quello squilibrio dimensionale» disse Mizuki indicando Watanuki, che gli chiese  «E' dall'ultima volta che ci siamo incontrati che vorrei chiedertelo: perché mi chiami  "squilibrio dimensionale"?»

 «Ma come, non lo sa? » chiese Mizuki a Yuuko, che comprese lo sguardo che la strega gli rivolgeva,e disse solo «Lo capirai, un giorno. Forse»

 «Che vuol dire? » gli chiese Watanuki, ma Mizuki si stiracchiò dicendo «In definitiva...voi non prenderete la piuma. Su, andiamo a casa» disse quest'ultima frase a Usagi-san, che gli disse «Non mi hai ancora spiegato perché sei qui»

«Eh? In che senso?» gli chiese Mizuki, facendo finta di non capire

«Tre anni fa mi dicesti che te ne saresti andato per permettere a Misaki di vivere, ma ora sei qui. Come mai?»

«Allora non sei completamente stupido» gli disse Mizuki, che guardando il cielo disse «Non mi è stato permesso di sacrificarmi. Mi ha detto che la piuma teneva in vita Misaki, ma che in cambio di questo avrei dovuto salvare e proteggere Sakura finché una "polpetta bianca" e uno Shaoran non fossero venuti a riprenderla»

«Chi te lo ha detto? » gli domandò Shaoran, e Mizuki disse rivolto a Yuuko «E' una sua vecchia conoscenza» e rivolgendosi a Shaoran «Adesso andatevene, o quel vecchio tenterà di rapire nuovamente Sakura»

«Ma...la piuma?» domandò ancora Shaoran e Mizuki, serio, gli rispose all'orecchio «Il tuo istinto non vuole che tu lasci qui la piuma, non è vero? Se tieni davvero a Sakura, ascolta il tuo cuore, non il tuo istinto, o la perderai»

«Come fa a...? »

 «Beh...» disse Mizuki prendendo la mano di Sakura e di Shaoran, e unendole, disse «Quando sarà il momento, non lasciare andare via la tua Sakura» «Come? » disse Sakura, rossa in viso,come Shaoran, per quel "tua Sakura", e li lasciò andare

«In pratica, che dobbiamo fare? La prendiamo o no questa piuma? » chiese Kurogane spazientito, ma Fay disse «Ho trovato! Facciamo così: noi continueremo a girare le dimensioni in cerca delle piume, e se torneremo in questa ci prenderemo la tua piuma, ok? » «Scordatevelo!» sbottò Mizuki, che però rimase a vedere insieme a Usagi-san finché Shaoran e co. non partirono per una nuova dimensione, e prima che questi partirono disse a Kurogane «Se tornerai in questa dimensione voglio battermi contro di te, chiaro?»e dopodiché strattonò Usagi-san, e lo guidò verso casa, e per strada gli disse «Akihiko, fammi un favore»

«Quale? »

«Se…se Misaki ti chiederà di me...rispondigli sinceramente e...per favore, non dirgli quello che ho fatto a Shino. Digli che Kurogane lo ha ucciso, o roba del genere»

 Usagi-san gli scompigliò i capelli e disse «Ok ,ma è strano che tu sia così gentile nei miei riguardi. Sarà perché sei innamorato di me?» Mizuki si tolse le mani di Usagi-san dai capelli, e indietreggiando disse arrossendo «C-che stai dicendo, baka?!»

«Ma sei stato tu a dirmelo, non ricordi?» Mizuki si girò e disse «N-niente affatto! Te lo sarai immaginato! Maledetto! Mi mostro un po’ più gentile e tu che fai, te ne approfitti? ma poi si girò verso Usagi-san, gli diede la buona notte e svenne.

 Usagi-san lo prese in spalla e lo portò a casa, dove lo distese sul suo letto, e dormì con lui.

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


Ehilà, sono tornata! Mi ci è voluto un pò perchè mi sto cimentando in one-shot di diversi pairings, e poi perchè mi sono dimenticata completamente di aggiornare! xD Comunque sia, vi lascio questo bel capitoletto splatter! Che lo stomaco ed il sadismo siano con voi! P.s.= Adoro Yoshii! *^* *Piange come una disperata per la sua morte*. P.p.s.= Yoshii è, per chi non se lo ricordasse, il nome che ho dato al padre di Takahiro e Misaki.






Misaki stava dormendo, quando sognò una cosa successa anni prima, una cosa che prima non ricordava.

Nel sogno vide la madre e il padre uscire un attimo per parlare con il medico, mentre Takahiro rimase con lui, e lo sentì essclamare 
«Che febbre!» e accarezzandogli una guancia «Misaki, dove sei stato in questi giorni? Ci hai fatto preoccupare moltissimo»

 ma Misaki aprì gli occhi, e guardandolo storto gli disse «Non lo toccare, traditore!» e gli tirò addosso il cuscino, dopodiché gli spaccò la lampada sulla tempia 
«Che ti è preso?» gli domandò stupito Takahiro con la tempia sinistra ferita, ma Misaki gli colpì la spalla con la lampada rotta, e guardando il sangue scorrere disse, sorridendo «Il rosso...è davvero un bel colore» e i suoi occhi diventarono subito rosso cremisi.

Takahiro rimase sbalordito dal cambiamento di colore degli occhi del fratellino, oltre all'improvvisa voglia di questi di ucciderlo 
«Metti giù quella lampada, Misaki » 

«Scordatelo! Non hai il diritto di vivere, bastardo! Lui gli ha fatto quelle cose a causa tua...mi fate schifo tutti e due!» e lo ferì alla gamba, quando Takahiro per autodifesa lo scaraventò contro il letto per poi chiedergli scusa, ma Misaki gli tirò la lampada addosso e ne approfittò per dargli un calcio nello stomaco e scappare a piedi nudi dall'ospedale, ritrovandosi disperso nella città, che non conosceva.

Dopo essere scappato in città Mizuki iniziò a guardarsi intorno, nella ricerca di un luogo in cui Takahiro non lo avrebbe trovato quando si sentì toccare la spalla da qualcuno, che ricevette subito un calcio nel ventre

«Ohi ohi, che dolore…!» esclamò quell'uomo piegandosi in due, che poi chiese a Mizuki «Non sei per caso Misaki-kun, il fratellino di Takahiro? Perché mi hai dato quel calcio?»

 «Conosci Takahiro?» domandò Mizuki diffidente nei confronti del ragazzo dai corti capelli neri che aveva davanti, sospettando che Takahiro avesse mandato qualcuno a cercarlo

«Più o meno...sono Yuuji Tsumiya, il fratello maggiore di Shino, l'amico di tuo fratello» Mizuki rimase immobile e rifletté su quello che avrebbe dovuto fare, e quando Yuuji gli propose di venire a casa sua, lui accettò con un ghigno.



 «Sono a casa» disse Yuuji entrando nell'appartamento, per poi spiegare al bambino «Non ti spaventare se vedi in giro molte persone. Sono alcuni miei parenti venuti a festeggiare il compleanno Anzu,la mia sorellina, che oggi compie sedici anni. Appena si libera il telefono chiamo a tuo fratello e gli dico che sei qui, ok?».

Poco dopo la sorella minore comparve in corridoio e gli chiese chi fosse il bambino, ma questi si diresse in cucina senza dire una parola

«Hey, Misaki-kun, dove vai?» gli domandò Yuuji seguendolo, che quando entrò in cucina vide Mizuki con il coltello per tagliare la carne grassa in mano«Posa quel coltello, è pericolo» gli consigliò gentile avvicinandosi a Mizuki, che sorridendo sadicamente gli tagliò la gola con un sol colpo, facendo schizzare il sangue sui mobili della cucina mentre lui cadde sul pavimento, e mentre esalava i suoi ultimi respiri, Mizuki gli disse «Sai, tuo fratello è morto, ma non mi sento meglio...lui ha distrutto Misaki...e io in cambio distruggerò la sua bella famigliola» e gli aprì la cassa toracica col coltello.

 In quel momento venne un signore, molto probabilmente uno zio di Shino, che voleva controllare da dove venisse quella piccola pozza di colore rosso che usciva dalla cucina e vide Mizuki, con in mano il coltello insanguinato e i vestiti sporchi delle chiazze del sangue del nipote che gli aveva ammazzato, dire «Happy birthday and bad death!»

«Che cosa…?!» gridò l'uomo, ma Mizuki gli trapassò il cuore con il coltello e afferrandogli la testa per il cranio gliela girò di centottanta gradi per poi  dirigersi nel soggiorno, dove erano tutti riuniti per festeggiare, e massacrarli tutti a partire da Anzu, che quando soffiò sulle candeline si ritrovò un coltello conficcato nella schiena, che Mizuki spinse fino a farne uscire la lama dalla parte opposta del corpo della ragazza.


 L’unica cosa che poté fare la ragazza fu emettere un grido soffocato e cadere sul pavimento, ormai morta.

 Iniziarono le grida e i tentativi di fermare quel piccolo demone dagli occhi rossi che li sterminò quasi tutti, lasciando in vita solo la madre di Shino, che zuppa del sangue del parenti si era rifugiata nella vasca da bagno, dove fu scovata da Mizuki.

Il bambino le disse, con tono allegro «Signora, lei oggi ha perso i suoi figli, suo marito, nonché i suoi fratelli e i genitori di suo marito,  almeno credo...Sa, per me i vecchi sono tutti uguali» ma la donna gli gridò «Chi sei?! Perché li hai uccisi tutti?! Che ti avevano fatto di male?! Perché?!» e girandole intorno Mizuki le rispose, smettendo di sorridere

«Quelle persone di là non mi hanno fatto niente. L'unico che volevo uccidere veramente era suo figlio Shino, ma ormai è tardi. Non mi ha fatto divertire per niente, è morto così facilmente…per cui ho deciso di rifarmi sulla sua famiglia. Le basta come spiegazione?»

 «Che vuoi dire, piccolo demonio? Il mio Shino è si fuori casa da qualche giorno, ma tornerà...!»

 «Com'è ottimista, signora!» e guardandola negli occhi, le si avvicinò e le passò il coltello sulla gola ma lei rimase paralizzata dalla paura, mentre Mizuki le disse «Vedo che lei nutre molta fiducia in suo figlio…»

 «Proprio perché è tale! E' una delle mie ragioni d'esistere!» disse la signora, ma Mizuki riprese a sorridere dicendo «Chissà come reagirà quando lo scoprirà...»

«Quando scoprirò cosa?».

 Mizuki si alzò, buttò il coltello in una stanza qualsiasi e uscendo dall'appartamento aggiunse «Quando capirà di aver perso anche la sua ultima ragione di vita».

 …

Camminava già da un po’ quando si fermò in un parco, e dopo essere salito su un'altalena pensò, mentre la muoveva «Dove posso andare? Qual è il posto in cui Misaki può stare? E se ci fosse…ci sarebbe spazio anche per me?».

All’improvviso si accorse di qualcuno sedersi nell'altalena accanto, e quando si voltò vide un bell'uomo sulla quarantina dai capelli neri, che guardandolo disse «Ti ho trovato...».



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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


Eccovi il nuovo capitolo! Purtroppo lo devo lasciare interrotto perchè non ci arrivo a sostituire le virgolette, lo faccio domani! Comunque sia, ribadisco: adoro Yoshii ù_ù 





«
Yoshii-san?»chiese Mizuki, e l'uomo domandò a sua volta «Perché mi chiami con il mio nome? Non si usa più dire "papà" ?»

«Che ci fai qui?» domandò Mizuki sospettoso, ma il padre accendendo la sigaretta disse «Ti stiamo cercando tutti,Misaki. Quando io e tua madre siamo tornati nella stanza in cui eri ricoverato abbiamo trovato Takahiro ferito, che blaterava qualcosa sui tuoi occhi, diventati rossi, e sul fatto che eri scappato dall'ospedale» e guardandolo negli occhi

«E' vero, il colore dei tuoi occhi è cambiato...di sicuro non è una cosa che hai preso da me, ma da tua madre...forse è una caratteristica delle persone con gli occhi verdi ah ah ah» disse quest'ultima frase scherzando, ma Mizuki non la capì, rimanendo pietrificato per qualche secondo. Poi, ripresosi dalla freddura, disse «Non voglio che Misaki torni da Takahiro»

 «E perché?»

«Perché è colpa sua se Misaki...»

«Colpa di che?»

Mizuki non rispose e guardò il suolo.

Il padre gli accarezzò la testa e gli chiese «Perché parli in terza persona?»

 Mizuki si tolse subito la mano dalla testa e disse«Perché io non sono Misaki»

«E allora chi sei?»

 «Io...non lo so...sono vivo da poco, ci sono tante cose che non capisco...come il fatto che Misaki voglia tanto bene a Takahiro»

«E' semplice: due fratelli potranno pure bisticciare, litigare, tirarsi per i capelli, mettere il broncio, non rivolgersi la parola, ma rimarranno pur sempre fratelli»

«Non capisco...proprio non lo capisco» 

«Senti, ma mi spieghi una cosa? Cos'è quella roba rossa sulla tua maglietta?»

 «E' sangue»

 «C-come? Sangue?!» esclamò l’uomo quasi strozzandosi con il fumo della sigaretta, e Mizuki disse «Meno ne sai e meglio è»

«Dimmi cosa  è successo!»

«No»

«Sono tuo padre, ho il dovere di saperlo!»

 «Non sei mio padre e...Misaki non ha fatto nulla, sono stato io».

 Il padre, alzandosi dall'altalena, si stiracchiò e disse «Allora non mi riguarda. Non sei mio figlio, no?»

 « Grazie per la comprensione, Yoshii-san» disse Mizuki, sollevato, quando il padre gli chiese «Puoi dirmi cosa è successo a Misaki? Mi sembra ancora incredibile che sia tornato conciato in quel modo...»

 «Non posso dirtelo»

 «Perché?»

 «Misaki non vuole che qualcuno lo venga a sapere...se ne vergogna»

 «Se la metti così...»

 «Ma come, non insisti?» domandò Mizuki sorpreso del menefreghismo del padre di Misaki, che però disse «No, perché ho capito che non mi risponderai comunque»

 «Come lo ha capito?» e sorridendogli il padre rispose «Perché anche Misaki è un gran testardo. Quando si mette in testa qualcosa niente gliela può levare. Io credo di aver capito chi sei»

«Davvero?»

«Si» e appoggiando le sue mani sulle spalle di Mizuki, lo guardò negli occhi e disse «Tu sei una parte di Misaki che si è staccata da tutto il resto della mente. E' sicuramente per via di quello che è successo a Misaki. O sto lavorando troppo con la fantasia?»

«Sei molto intelligente» disse Mizuki levando le mani del padre di Misaki dalle sue spalle, che chiese «Non sopporti i contatti fisici?»

 Mizuki assunse per un secondo un espressione spaventata, poi tornò calmo e disse «Esatto. Voglio che nessuno tocchi Misaki. Nessuno deve toccarlo»

«Non dopo quello che è successo, non è così?»…

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


Tanto per amare ancora di più il padre di Misaki, eccovi questo nuovo capitolo! Credete che la situazione si sia calmata? Vi sbagliate di grosso! Tra poco arriva Takahiro con tutta la sua coglioneria! Ho particolarmente adorato Usagi-san quando chiede a Misaki "Ma come sei riuscito per tutto questo tempo a spiegarti  tutti i tuoi vuoti di memoria?". Veramente! xD Ah, per chi non se lo ricordarsse, all'inizio della fan fiction Mizuki ha sigillato i ricordi di Misaki su Shino, per questo non ricorda nulla. Veramente avrebbe dovuto spiegarlo tra qualche capitolo, ma mi piace anticipare xD Ah, per chi non andasse a genio il comportamento "menefreghista" di Yoshii-san, eccola\o accontentata\o: Yoshii in verità ha chiesto a Misaki se si ricordasse cosa gli fosse successo, ma vi ricordate che lui non parlava? Ora vi lascio al capitolo!

 







Mizuki non rispose, ma all'improvviso il padre lo abbracciò, dicendogli  «Lasciati almeno abbracciare»

 «Lasciami!» disse Mizuki cercando di sciogliere l'abbraccio, ma l'uomo porse la bocca sull'orecchio del bambino e gli chiese «Qualsiasi cosa sia successa a Misaki ha spaventato anche te, non è vero?»

«T-ti sbagli!»

«E' inutile che fai il duro, lo capisco quando qualcuno soffre dentro. E' per questo che ho preferito non assistere ai parti di mia moglie ah ah ah...ma tu non ne sai nulla sui parti, capirai la battuta quando sarai grande»

«Yoshii-san, io sto bene, occupati di Misaki, piuttosto...è rimasto molto scosso»

«Prima voglio occuparmi di te. Piangi pure sulla mia spalla»

« Non dire sciocchezze! Io non piango!»

 «Tutti piangono quando sono tristi, non lo sai?»

«I-io non sono triste!» disse Mizuki con la voce che gli tremava, ma il padre obiettò «Qualcuno ha fatto del male a Misaki, vero? Sono sicuro che stai soffrendo pure tu. Anche tu hai sofferto quando soffriva Misaki».

Mizuki rimase in silenzio, poi Yoshii-san lo sentì tremare, e sentì il bambino singhiozzare e dire tra le lacrime «Misaki...non ha fatto nulla di male...non meritava che gli facesse quello...»

«Va tutto bene,ora. Non permetterò a nessuno di fargli del male»

«Davvero?» l'uomo annuì e rimase in quella posizione per tutto il tempo in cui Mizuki pianse, e dopo, facendolo scendere dall'altalena, gli porse una mano dicendo «Ora torniamo all'ospedale, su. La mamma sarà molto preoccupata...»

 «Ma...»

« Stai tranquillo. Dirò a Takahiro di fare più attenzione a Misaki, ok?» Mizuki annuì, e afferrandogli la mano si avviarono verso l'ospedale.

Questa scena fu subito divorata dal buio e Misaki sognò il momento in cui morirono i genitori nell'incidente di molti anni prima, si sentì sprofondare nella tristezza e nell'angoscia e sentì la voce di Mizuki dire «Non hai mantenuto la promessa! Lo hai tradito pure tu! Te ne sei andato così...Mi hai abbandonato…Non dovevo fidarmi di te!».

Misaki si svegliò di soprassalto, e si accorse di quattro cose: che era notte fonda, che si trovava nel letto di Usagi-san, che questi stava dormendo accanto a lui, e si accorse pure di piangere.

La mattina dopo, mentre facevano colazione, chiese a Usagi-san «Dove sono Sakura-chan e quegli altri ragazzi?»

 «Sono tornati a casa ieri»

 «Ah».

 Misaki si fece coraggio, poi disse «Usagi-san!»

 «Che c'è?»

«Devi sapere che io...ecco...lo so che mi prenderai per pazzo, ma...credo di avere...una doppia personalità...o almeno credo...ah ah ah...» ma poi ci ripensò e disse «Diment...»

 «Finalmente te ne sei accorto» disse Usagi-san interrompendolo, prendendo una frittatina con le bacchette «Lo sapevi già?!» chiese Misaki stupito e Usagi-san annuì, per poi domandargli «Ma come sei riuscito per tutto questo tempo a spiegarti  tutti i tuoi vuoti di memoria?»

«E che ne so, io?! Perché non me lo hai detto!?»

 «Pensavo che ci arrivassi da solo» Misaki aveva un enorme voglia di ucciderlo, mariuscì a trattenersi e prendendosi la testa tra le mani e iniziò ad andare fuori di testa

«Come è successo!? Perché ce l'ho?! Come è scaturita questa cosa?! E ora che faccio?! Guai, guai, grandi guai!! Ma...Usagi-san...com'è la mia doppia personalità? Non…ci hai mica parlato, vero?»

«Ha detto di chiamarsi Mizuki, e di carattere non ti somiglia poi molto»

 «Davvero? Perché, che fa? Non è che tu e questa doppia personalità...» ma poi ci pensò attentamente, e chiese «Scusa, ma...dov'è mizuki-san? E' da un po’ che non lo vedo...»

«Ora che mi ci fai pensare...».

Misaki sentì uno strano rumore e salendo le scale per controllare da dove venisse, aprì la porta della stanza degli orsacchiotti, da cui veniva lo strano rumore, e quando la aprì vi trovò mizuki, sanguinante.

Mizuki si svegliò subito e coprendo le orbite insanguinate di mizuki disse « Forse ho esagerato» e qualche istante dopo gli occhi erano guariti, ma fece tornare Misaki, che chiamò subito un'ambulanza.

 «Che cosa può esser successo?» si chiese fra sé e sé Misaki quando raggiunse Usagi-san, che aveva intuito la verità, ma per non far prendere la colpa dell'accaduto al ragazzo non gli disse nulla.

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


Sono tornata! Purtroppo è il vostro giorno sfortunato, visto che il capitolo è corto e devo andare a cenare, quindi non ho il tempo per caricare l'altro! Ah, ho pure controllato più avanti e mi sono ricordata che si parlerà ancora di Tsubasa, scusate xD Ma solo durante lo scontro tra Shaoran clone e Mizuki...vabbè, ora vi lascio al capitolo! Un'altra cosa!...Usagi-san! ç_ç






Dopo questo fatto i giorni passarono tranquilli, ma il peggio doveva ancora arrivare.

Quel giorno Misaki stava bussando alla porta della stanza di Usagi-san per svegliarlo, quando all’improvviso la porta si aprì e una mano gli afferrò un polso, facendolo entrare nella stanza, e lo spinse sul letto

«Usagi-san, lasciami!» sbottò Misaki dimenandosi, ma Usagi-san lo baciò e gli disse «Ho voglia di Misaki»

«Che!?» esclamò Misaki arrossendo «Lasciami andare, Baka-Usagi!» ma Usagi-san non lo ascoltò e baciandolo fece scivolare una mano sotto la maglietta del ragazzo, mentre con l'altra lo teneva per i polsi. Poi iniziò a baciargli la clavicola, mentre le gambe di Misaki si irrigidivano

«Sei già eccitato?» gli chiese compiaciuto Usagi-san, ma Misaki negò, aumentando la voglia dello scrittore.

 «Buon giorno» disse Aikawa-san vedendo Takahiro davanti alla porta dell'appartamento di Usagi-san

 «Le serve qualcosa?»

«Eh? No, grazie. Qui abita il mio fratellino, ma non risponde al citofono né al campanello» rispose Takahiro premendo di nuovo il campanello

«Lei è il fratello maggiore di Misaki-kun? Piacere, sono Eri Aikawa, l’editrice di Usami-sensei, che fa finta di non sentire il campanello» e usando la chiave che le aveva dato tempo prima Usagi-san aprì la porta ed entrò nell'appartamento con Takahiro, che sentì la voce di Misaki dire «Lasciami Kuso-Usagi! Non voglio...smettila...»

 «Misaki?» chiese Takahiro salendo le scale, e quando entrò nella stanza di Usagi-san lo trovò sopra a Misaki...

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


Purtroppo, per via dell'inizio della scuola, aggiornerò molto lentamente la fan fiction! Comunque sia, Usagi-san e Takahiro sono molto OOC in questo capitolo, perchè è una mia interpretazione di ciò che succederebbe se Takahiro scoprisse della relazione di Usagi-san e Misaki, poi dopo quello che è successo con Shino! Vabbè, vi lascio al capitolo!






«
Cosa diavolo...?» chiese Takahiro shoccato, e Misaki accorgendosi del fratello esclamò «N-Nii-chan!» ma Usagi-san venne afferrato per le spalle e buttato fuori dal letto, mentre Takahiro, salendovi, chiese a Misaki «Stai bene?»

 «Nii-chan ti stai...»

«Usagi!» gridò Takahiro rivolgendosi ad Usagi-san «Che stavi facendo a Misaki?!»

 «Io e Misaki sti...» ma Misaki gridò per sovrastare la voce di Usagi-san, e cercando di cambiare argomento chiese al fratello «Dove sono Mahiro e la Nee-chan?» ma Takahiro non gli rispose e passandogli la maglietta che Usagi-san gli aveva levato, mentre Misaki lo indossò Takahiro chiese di nuovo «Che volevi fare a Misaki?»

«Takahiro, prima di tutto calmati» gli rispose calmo Usagi-san, ma Takahiro perse le staffe e afferrandolo per il bavero della camicia gli disse «Calmarmi?! Ti ho appena visto avvinghiato a mio fratello, come potrei stare calmo?!»

«E' normale, visto che io e Misaki stiamo insieme»

 «Usagi-san!» lo richiamò Misaki, ma era tardi

«Insieme…? Insieme?! Tu e Misaki?!»

«So che avrei dovuto affrontare questo argomento con te in un altro modo, ma sì, questa è la verità»

«Va…avanti da molto questa cosa?»

 «Si»

«E durante questo tempo... » disse Takahiro con le mani che gli tremavano  «...hai fatto qualche porcheria a Misaki?

«E' meglio se ti calmi».

 Takahiro diede un pugno alla guancia destra di Usagi-san, che non lo schivò, quando si sentì afferrare da dietro

«Non dare di matto, Nii-chan!» lo pregò Misaki, ma Takahiro non lo ascoltò e per poter dare un altro pugno a Usagi-san cercò di scrollarsi il fratello di dosso «Lasciami, Misaki!» e diede il pugno a Usagi-san, che Misaki bloccò «Ti ho detto di lasciarmi!» gridò Takahiro infuriato e lo spinse contro un mobiletto facendogli sbattere violentemente la testa.

Takahiro non se ne accorse, essendo troppo impegnato nel picchiare Usagi, ma quando questi disse «Misaki!» si precipitò verso il ragazzo, che stava perdendo molto sangue dalla testa, e coprendosi la ferita guardò terrorizzato il sangue che gli scorreva sul viso e il fratello inginocchiandosi accanto a lui dirgli «Perdonami, non l'ho fatto apposta!»

«Dobbiamo medicarlo alla svelta» disse Usagi-san, che vide Misaki allungare una mano verso Takahiro avvicinandolo, per poi dargli un calcio e gridargli «Maledetto bastardo! Cosa gli hai fatto?

 «Mizuki, calmati. Misaki come sta?»gli chiese Usagi-san, ma Mizuki era furioso

«No, non sta affatto bene! Questo stronzo gli ha fatto qualcosa! Si è chiuso nella sua testa e mi ha lasciato in tredici! Che cazzo avete combinato qua fuori?!»

Poi si alzò e prendendo a calci Takahiro negli stinchi gli disse «Stronzo! Cane! Schifosa merda! Cosa gli hai fatto? Perché sta piangendo?»

«Misaki sta piangendo?» domandò Usagi-san dopo aver fermato il ragazzo, che rispose «Si, è molto triste...riesco a sentire la sua sofferenza!» e indicando Takahiro «Lui è suo fratello, no? I fratelli maggiori dovrebbero difendere quelli minori per quanto ne so, no?! Allora perché Misaki è ferito?!»

 «E' stato un incidente» gli disse Usagi-san, ma Mizuki non si accontentò di quella misera spiegazione e prendendo un cassetto del comodino lo ruppe in due e usò le schegge più grandi per ferire Takahiro, ma Usagi-san lo difese e Mizuki gli chiese «Perché lo proteggi? Non t'importa che abbia fatto del male a Misaki? ma non gli lasciò il tempo di rispondere che si avviò verso le scale «Dove vai?» gli chiesero Usagi-san e Takahiro, e Mizuki rispose seccato «A far medicare Misaki!» ma Usagi-san lo bloccò afferrandogli il braccio e costringendolo a girarsi gli disse «Non ci andrai da solo. Ti ci porto io»

«Non ne ho bisogno!»

«Sai come raggiungere l'ospedale?» gli chiese Usagi-san e Mizuki, stizzito, si fece accompagnare dall'uomo, che portò con sé anche Takahiro all'ospedale.

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


Mi piace molto questo capitolo, anche perchè Takahiro torna a fare la comparsa quale è! Misaki in questo capitolo è cattivo con Mizuki! ç_ç Il prossimo capitolo mi piace particolarmente perchè Mizuki si mette in testa di guidare l'auto di Usagi-san! Pover'uomo! x°°D "Non sperare che ti faccia guidare nuovamente la mia auto! Sei un pericolo pubblico!" x°°D  Comunque sia, se siete fortunati il prossimo capitolo uscirà domani o dopodomani! Mi raccomando, leggete e recensite!






Lì fortunatamente non gli diedero punti e gli fasciarono solamente la testa.

 Per tutto il tempo Mizuki non aprì bocca.

Quando tornarono nel loro appartamento Usagi-san gli disse «E' da quando siamo arrivati all'ospedale che non parli»

«Misaki....perdonami per la ferita» gli disse nuovamente Takahiro, ma Mizukivoltandosi verso di lui con lo sguardo adirato disse «E' inutile che ti scusi ora, e con ME! Maledizione! Non riesco a trovarlo!» e si sedette sul divano

«Chi non riesci a trovare?» gli chiese Usagi-san e Mizuki rispose «Misaki...non lo trovo. Si sarà nascosto da qualche parte nella sua mente»

 «Puoi provare a cercarlo ancora? Digli che voglio parlargli»

«La fai facile tu! Non fate altro che parlarmi nelle orecchie! E ora state zitti, che lo cerco!» e chiudendo gli occhi si sdraiò sul divano.

 Mizuki riaprì gli occhi e si ritrovò in un enorme spiazzo nero.

Camminando per un po’ di tempo finalmente vide un bambino, inginocchiato a terra, con la testa tra le ginocchia, con la maglietta sporca di sangue e una catena che gli univa i polsi

«Hey,Misaki…» gli disse Mizuki, ma Misaki non rispose

«Senti...so che ti sembrerà strano detto da me, però vorrei che uscissi e parlassi con quell’idiota di Takahiro...»

«Non voglio…» disse Misaki, e Mizuki capì che stava piangendo

«Perché?»

 «Non voglio che...non voglio che Nii-chan mi odi...» rispose Misaki singhiozzando «Stai tranquillo,quello lì è troppo stupido per odiare qual...»

«Invece si!» lo interruppe Misaki

«Ho ucciso Shino-san, ho ucciso i nostri genitori...ed ora gli ho portato via Usagi-san...mi odierà di sicuro!»

«E' per questo che non vuoi uscire? Ti stai sbagliando...lui non ti odia anzi, si sente in colpa per quello che ha fatto. Credo»

 «Non raccontarmi bugie!»

 «E' vero»

 «Lui mi odia...»

«Perché dici questo?» e alzando la testa Mizuki vide la faccia di Misaki bagnata del sangue della ferita alla testa

«Lui ha tentato di uccidermi perché mi odia!»

«Misaki...» e si avvicinò al bambino che gli urlò «Vattene!»

«Misaki io non...»

 «VATTENE!».

 Mizuki aprì gli occhi di scatto, mettendosi a sedere «Allora,come è andata?» gli chiese Usagi-san, ma Mizuki guardò lui e Takahiro furioso, per poi alzarsi e dire «Misaki non ne vuole sapere, e io non riuscirei a farlo uscire nemmeno volendo»

«Maledizione» esclamò Usagi-san, che ripensò a una cosa e disse «Ora che ci penso quel ragazzino, Shaoran, aveva detto che quella donna con i capelli neri poteva esaudire qualsiasi desiderio... »

«...dando in cambio qualcosa del medesimo valore. Questo lo so, ma che cosa vorresti chiederle?» domandò Mizuki, e Usagi-san rispose «Visto che non riusciamo a far venire Misaki qui da noi, saremo noi ad andare a prenderlo»

 «Quindi vuoi chiederle...» «Sì, voglio chiederle di far entrare me e Takahiro nella mente di Misaki per parlarci»

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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


Questo capitolo è un pò comico sul finale per cercare di sdrammatizzare. So che non dovrei dopo tutti i casini e le tragedie che scrivo ogni volta, ma questi piccoli siparietti sono carini, e soprattutto mi ammazzavo dal ridere mentre scrivevo! Stavo pensando, visto che non ho l'ispirazione per scrivere la TorixChiaki e la TakanoxRitsu che avevo promesso di scrivere, di caricare l'altra mia fan fiction su  EFP, quella di cui non ho mai scritto il sequel (mi dispiace!)...vabbè, poi vedrete! Ora vi lascio al capitolo!





«
Potrebbe funzionare!» esclamò Mizuki, stupito dall’idea che avrebbe potuto funzionare, anche se un po’ lo infastidiva. Era l’unico che fino a quel momento aveva avuto accesso alla mente del bruno, e concedere questo “privilegio” ad altri, nonostante fosse una situazione d’emergenza, lo lasciava molto scontento.

«Ma cosa vorresti dare in cambio?»

 «Lo deciderò lì».

 Allora Mizuki gli domandò «Ok, ma sai almeno dove abita?». Usagi-san scosse la testa, mentre Takahiro non capiva ancora di cosa stessero parlando i due, e Mizuki si mise una mano sulla fronte dicendo, esasperato «Vabbè, vi ci porterò io»

 «Conosci l'indirizzo?» gli chiese Usagi-san, e Mizuki rispose «Certo che no, non ci sono mai andato. Semplicemente percepisco l'aura dello squilibrio dimensionale».

 Usagi-san non capì cose volesse dire il ragazzo con quelle ultime parole, quando si accorse che questi aveva in mano le chiavi della sua auto e che gli disse di muoversi uscendo dall'appartamento.

 Una volta arrivati all'auto, mentre Takahiro si mise nei posti posteriori, Mizuki si mise alla guida, e Usagi-san, affacciandosi al finestrino gli disse, categorico «Non puoi guidare» «Perché?» chiese Mizuki nuovamente di cattivo umore, e Akihiko rispose «Perché non hai la patente»

«Tranquillo, non mi serve»

«E invece sì. Scendi subito»

 «No, so guidare»

«Scendi»

«Ti ho detto che so guidare, non rompere!».

Mentre i due battibeccavano Takahiro intervenne dicendo «Ehm…Credo che dovremmo muoverci…»

«Takahiro ha ragione» disse Usagi-san guardando l'uomo, poi rivolgendosi a Mizuki disse «Scendi che guido io»

«Ti ho detto che so guidare, e anche meglio di te! Vuoi vedere? Ti faccio vedere mezzo Giappone un’ora, idiota!»

 «Abbiamo già perso molto tempo, non farcene perdere altro. Scendi!».

 Mizuki lo guardò storto, e girò la chiave borbottando «Sembra un cane...Takahiro dice questo, ascolta Takahiro...» ma la sua voce fu coperta dal rumore del motore,e Usagi-san disse «Hey, ti ho detto di scendere!»

 «O sali o rimani qui,che scegli?» propose Mizuki e Usagi-san, preoccupato per Misaki, avendo capito che non sarebbe riuscito a far cambiare idea al ragazzo, decise di mettere da parte la testardaggine per una volta e sedendosi nel posto accanto al guidatore chiese «Sei sicuro di saper guidare?»

«Certo!» disse Mizuki con il sorriso sulle labbra, e premette l'acceleratore, andando a tutta velocità.

Quando arrivarono davanti al negozio di Yuuko, Usagi-san esclamò, sbattendo lo sportello del passeggero dalla rabbia «Non sperare che ti rifaccia guidare la mia auto! Sei un pericolo pubblico!».

 Mizuki sghignazzò sotto i baffi, ma poi si fece serio e condusse i due uomini all'interno del negozio, dove trovarono Yuuko distesa sul lettino che fumava la sua pipa...

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Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


'Sera! Scusatemi se ci sono stata così tanto ad aggiornare, ma non ho il tempo di collegarmi con i miei genitori a casa! Se mi beccano, me lo sequestrano! ç_ç Comunque sia, ora la situazione precipiterà in una maniera assurda, tanto che non ho il coraggio di pubblicare l'ultimo capitolo...Mizuki...ç_ç Vi lascio al capitolo!




«Cosa posso fare per voi?»domandò la donna, e Usagi-san le rispose dicendo «Vogliamo entrare nella mente di una persona per poterle parlare. Può esaudire il nostro desiderio?»


«Chi è la persona in questione?»chiese Yuuko e questa volta fu Mizuki a rispondere «Il vero me».

 Yuuko si alzò e disse rivolgendosi a Takahiro e Usagi-san «Volete entrare tutti e due?»Usagi-san annuì e Yuuko disse «Vi avverto che il prezzo sarà alto»

 «Con cosa le devo pagare?»le chiese Usagi-san e Yuuko rispose dicendo «Ricordi. Con i ricordi del ragazzo»

«Che intende?»le chiese stupito Usagi-san, e lei si spiegò meglio dicendo «Dopo che sarete tornati dalla mente del ragazzo questi perderà ogni ricordo collegato alla vostra relazione. Siete disposto ad accettare?»

«Ma perché un prezzo così alto?!»le chiese Mizuki, e guardandolo Yuuko rispose «Perché il ragazzo si trova nel mondo dei sogni, posto molto difficile da raggiungere».


Usagi-san, dopo averci pensato attentamente, disse «Ok, accetto le vostre condizioni»

 «Akihiko!»disse Mizuki, ma Usagi-san lo ignorò e chiese alla Strega «Ora che dobbiamo fare?»Yuuko allungò la mano verso di loro, sotto cui brillò un cerchio magico «Attraverso questo cerchio potrete raggiungere il ragazzo, ma saranno le vostre anime a farlo, non il vostro corpo. Quando deciderete di tornare indietro basterà chiamarmi. Prenderò il pagamento quando tornerete entrambi. Tutto chiaro?»i due annuirono, e Yuuko disse «Andate».

 Dopo che il simbolo sul pavimento smise di brillare Usagi-san e Takahiro si ritrovarono in un enorme spiazzo nero.

Usagi-san si ritrovò accanto a Takahiro ma non vide Mizuki con loro. Allora lo chiamò, e poco dopo questi venne da loro con l’aspetto di Misaki da bambino, solo con gli occhi cremisi e i vestiti sporchi di sangue.

Dopo un po’ che lui e Takahiro lo fissavano, Mizuki domandò indispettito«Che cazzo avete da guardare? Questo è il mio vero aspetto».

 Akihiko gli scompigliò i capelli, ma poi facendosi serio disse «Dobbiamo trovare Misaki».

 Mizuki guardò alla loro destra e disse«E' da quella parte».

S’incamminarono subito, ma Mizuki fece quella domanda a Usagi-san solo dopo svariati minuti «Akihiko...perché hai accettato così facilmente?»

«Anch'io sono rimasto scioccato quando quella donna mi ha rivelato il prezzo di quello che stiamo facendo...ma sono disposto a rinunciare a quei preziosi ricordi e ai meravigliosi sentimenti che ci legano pur di farlo tornare»Mizuki non disse più nulla e dopo un po’ videro Misaki, o meglio dire Misaki-bambino, però senza la catena intorno ai polsi, disteso sul pavimento, svenuto.

Takahiro lo chiamò e quando si avvicinò a lui vide Shaoran, con aveva un occhio azzurro e una strana veste nera, che cercò di afferrare Misaki, ma lui lo prese in braccio, svegliandolo, e lo portò correndo da Usagi-san e Mizuki, che disse, fra sé e sé «Che stupido clone, si sta lasciando manovrare»ma mentre Takahiro li stava raggiungendo, Shaoran evocò una spada e trafisse la schiena dell'uomo. Quando Misaki lo vide perder sangue, perse nuovamente il controllo della piuma creando molte lance che cercarono di colpire i presenti tranne Misaki e Takahiro, che scomparve.

Shaoran e Mizuki le distrussero, poi quest'ultimo attaccò Shaoran, mentre Usagi-san prese in braccio Misaki, che gli chiese «Usagi-san, che ci fai qui? Nii-chan è davvero...?»ma Usagi-san lo tranquillizzò e Mizuki, che stava avendo la peggio nel combattimento, vedendo che i due facevano con comodo disse «Akihiko sbrigati! Porta Misaki fuori da questo posto!»

 Usagi-san annuì e guardando verso l'alto gridò «Strega delle Dimensioni!» ma non accadde nulla.

«Ma cosa...»disse Usagi-san, che gridò di nuovo e mentre Shaoran trafisse il petto di Mizuki questi gli gridò «Akihiko sbrigati!».


 Shaoran lo buttò a terra, e ficcando la mano all'interno della ferita afferrò la piuma e ne estrasse metà, nonostante Mizuki cercasse di fermargli la mano con le sue, e gridò nuovamente «Akihiko! Vuole la piuma! Sbrigati, cazzo, sbrigati! SBRIGATI!».

In quel momento sotto i piedi di Usagi-san comparve il cerchio magico di Yuuko, che lo rispedì indietro, e la piuma che Shaoran estrasse da Mizuki era solo metà.

Mizuki, steso a terra, gli disse «Non te lo aspettavi, vero?»ma Shaoran non gli prestò attenzione e stava per uscire da quella dimensione, quando Mizuki alzandosi gli tirò una lancia, trafiggendogli una gamba, e scoppiò a ridere come un matto, per poi calmarsi e dire «Ma stiamo scherzando?! Prima vado d'amore d'accordo con Akihiko, poi non uccido Takahiro quando invece ne avrei tutti i motivi, e ora mi mostro indulgente verso questo ragazzino. Ora mi sono veramente rotto le scatole!»e lo attaccò sferrandogli un pugno, che Shaoran afferrò, cosa che non riuscì a fare con il calcio che Mizuki gli diede, e mentre si alzava dal pavimento Mizuki gli disse «Grazie per avermi fatto salire un po’ di sangue al cervello!»continuarono a combattere, ma a un certo punto Shaoran usò il potere magico del suo occhio azzurro e con questo riuscì a  sconfiggere Mizuki, che però non volle arrendersi, e usando il pizzico di potere della piuma che gli era rimasto in corpo fece scomparire Shaoran, che portò con sé la mezza piuma.


 Mizuki, rimasto da solo e gravemente ferito, si sdraiò a pancia in su e chiudendo gli occhi disse «Ho bisogno di riposarmi»e si addormentò.

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Capitolo 29
*** Capitolo 29 ***


Ehi, gente! Mi sono dimenticato di dirlo almeno una decina di capitoli fa, quindi lo dico ora: siamo alle battute finali! Altri tre capitoli (non contando il capitolo extra) e questa fan fiction finirà! Vabbè che continua, ma questa sarà l'ultima volta in cui Misaki potrà vedere Mizuki...e poi c'è Usagi-san, che in questa e nella scorsa fan fiction ha sofferto davvero tanto...ç_ç Vabbè, vi lascio al capitolo! Ma vi dico solo che sono incasinata con il prossimo capitolo, e se non risolvo uno dei miei soliti problemi di incongruenza con ciò che accade più avanti, ci starò di più per caricarlo! Ah, ma sto caricando un'altra fan fiction "Don't touch him", credo di avervelo già detto. L'ho fatto? Bene, allora correte a leggere! xD








Erano passati diversi giorni da allora.

 Come gli aveva detto Yuuko, Misaki non ricordava nulla della loro relazione, e trattava Usagi-san come un estraneo con cui era costretto a convivere, come un semplice amico di Takahiro, che con lui non aveva nulla a che fare.

 Una volta Usagi-san fece l'errore di molestare Misaki mentre questi cucinava, che si arrabbiò e gli diede del pervertito colpendolo in testa con il coperchio di una pentola.

Nonostante questo Usagi-san si comportava normalmente, anche se sentiva molto la mancanza dei suoi momenti con Misaki, dell'amore che questi provava per lui, dei suoi goffi tentativi di nasconderlo, tutte le sfuriate del ragazzo dopo le sue "piccole" molestie...ma sapeva bene che tutto questo non sarebbe tornato indietro, essendo il prezzo pagato per vederlo tornare, ma nonostante cercasse di convincersi che questo gli andasse più che bene…in realtà ne soffriva moltissimo.

Misaki, del resto, completamente dimentico di tutto quello che aveva passato con Usagi-san, svolgeva la sua routine quotidiana: Università, mettere in ordine l'appartamento, cucinare, convincere Usagi-san a lavorare...ma non riusciva a spiegarsi perché mai si sentiva triste e gli batteva il cuore quando lo scrittore gli metteva le mani nei capelli e gli sorrideva con quei sorrisi che gli sembravano tristi.

 Un giorno, dopo esser tornato dall'Università, posò la borsa e andò da Usagi-san, che era in soggiorno, e gli disse «Usami-san...»

«Si?» chiese lo scrittore alzando lo sguardo dal giornale che stava leggendo

«Ecco…volevo solo dirle che fra pochi mesi non dovrà preoccuparsi di avermi nel suo appartamento...»

 «Perché?» domandò con tono investigativo Usagi-san, pur avendo timore della risposta, che infatti  fu «Perché ho trovato un appartamento a Yokohama, una città un po’ lontana da qui»

«Perché lo hai fatto? Non ti trovi bene qui?» gli chiese ancora Usagi-san, sempre più sbigottito, e Misaki rispose dicendo «Lì ho trovato un lavoro, ma andare e venire da qui a lì sarebbe difficile, quindi con i miei risparmi ho comprato un appartamentino e mi ci trasferirò appena finita l'Università»

 «Non eri tu che volevi andare solo alla Mizuhashi?»

«Di che sta parlando, Usagi-san?» domandò confuso Misaki «Perché dovrei avere qualche preferenza per quell’Università?».

 Fu in quel momento che nella mente di Usagi-san riaffiorarono le parole della Strega delle Dimensioni “Dopo che sarete tornati dalla mente del ragazzo questi perderà ogni ricordo collegato alla vostra relazione”…ogni ricordo…addirittura quelli che costituivano dei piccoli momenti confidenziali come quello?!

 Usagi-san era così shoccato che fece quello che non avrebbe dovuto fare.

 Si alzò e afferrò i polsi di Misaki, facendogli sbattere la schiena contro la parete «Che c'è, Usami-san? domandò il ragazzo, ma Usagi-san non rispose e lo baciò. Misaki arrossì immediatamente, ma prima che Usagi-san arrivasse a fargli altro, il ragazzo gli mollò un calcio al ginocchio, e mentre riprendeva fiato gli chiese «Che diavolo voleva fare, vecchio pervertito?!» e arrabbiato e confuso si avviò correndo verso l'uscita dall'appartamento.

Usagi-san, seduto sul pavimento, gli afferrò il polso destro e Misaki, girandosi, lo vide con un'espressione triste negli occhi, un'espressione che gli sembrava di aver già visto sul viso dell'uomo, ma, pur sentendo il cuore andargli in tumulto solo con quell'espressione, si liberò il polso con un gesto brusco e afferrando il cappotto uscì dall'appartamento, con il cuore in lacrime.

 Mizuki, che in quel lasso di tempo era tornato in forma, non riusciva più a sopportare la situazione in cui i due si trovavano, e mentre Misaki camminava senza una meta precisa lui uscì fuori, prendendo il controllo del corpo, e si diresse nel negozio di Yuuko.

 Una volta arrivato ed essendo stato accolto da Yuuko, guardò appena Watanuki e disse alla Strega «La situazione sta peggiorando»

«Non è affar mio. Io ho semplicemente esaudito il desiderio del mio cliente» disse Yuuko sorseggiando un po’ di te, poi aggiunse «Qual è il tuo desiderio, doppia personalità? Visto che sei riuscito a entrare qui vuol dire che hai un desiderio»

«E’ così» disse Mizuki, sedendosi nella sedia dall'altra parte del tavolino, e aggiunse «Il mio desiderio è che Misaki riacquisti i suoi ricordi»...

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Capitolo 30
*** Capitolo 30 ***


Eccoci al penultimo capitolo! Dio, come piango per Mizuki! Sto ancora valutando l'idea di inserire su EFP il capitolo extra o meno, ma credo che lo farò. Suvvia, ora vi lascio al triste capitolo! 





«
Come pensi di pagare un servizio così grande?» gli chiese Yuuko, e Mizuki guardando il bordo del tavolo le rispose «Con la mia anima e quel poco di potere che mi è rimasto in corpo della piuma. Credo che siano sufficienti, no?» e alzando lo sguardo

«So bene che quando Misaki assorbì la piuma io mi divisi dalla sua mente. Anche se condivido ancora questo corpo con lui, io sono diventato un'anima a se stante, abbandonando il mio vecchio stato di doppia personalità...ma queste cose le sai già, no? E poi, io...voglio solo che Misaki sia felice»

 «Lo so» disse Yuuko posando la tazzina e aggiunse «Non puoi pagarmi con questo»

 «Perché?!»

 «Perché il pagamento che mi offri è troppo alto»

«Allora posso aggiungere un altro desiderio per bilanciare?»

«Cos’altro vuoi chiedermi?»

«E' una cosa che ho sempre voluto fare» disse Mizuki sorridendo con la tristezza negli occhi.

 Takahiro era ancora da loro e stava discutendo con Usagi-san e Misaki sulla questione del trasferimento, quando sentì il campanello suonare e andò ad aprire.

 Misaki stava ancora parlando della questione con Usagi-san quando Takahiro portò nella stanza un ragazzo dai medi capelli castani, che disse «'Giorno, ragazzi».

Usagi-san riconobbe subito quei occhi cremisi ed esclamò stupito «Mizuki?!»

«Oi, Akihiko. Cos'è tutto questo stupore?»

 «Come fai a essere qui se c'è anche Misaki?»

 «Tranquillo, questo è un corpo che ho preso in prestito, che però è identico a quello di Misaki. Beh, la caratteristica dei miei occhi è rimasta».

 Misaki non riusciva a capacitarsi del fatto che esistesse un ragazzo così simile a lui, e gli chiese «Chi sei?» Mizuki lo guardò e gli disse «Quindi continui a non ricordarti di me, eh? Tranquillo, ci ho fatto l’abitudine»

 «Scusa, ma proprio non mi ricordo...» Mizuki si avvicinò a Usagi-san e gli disse « Ti ricordi quello che mi hai promesso? Devi proteggere Misaki».

Usagi-san annuì, e vide Mizuki avvicinarsi a Misaki, che lo abbracciò e gli disse «Ti voglio bene, Misaki» e guardandolo gli prese il viso nelle mani e lo baciò.

Misaki diventò rosso come un pomodoro, ma non riuscì a muoversi dallo stupore, mentre sentiva dentro la sua bocca il respiro e la lingua di Mizuki entrarvi gentilmente.

 Quando Mizuki terminò il bacio Misaki ebbe un lungo flashback mentale e ricordò tutto «M-Mizuki?»

 «Sono io» disse Mizuki sorridendo, sorridendo di un sorriso vero, e all'improvviso il suo corpo diventò sabbia.

Dal cui mucchietto si vedeva un foglietto bianco ritagliato a forma di omino, con scritto sul petto "corpo".

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Capitolo 31
*** Capitolo 31 ***


Ah, siamo già arrivati qui? Mi sembra ieri che Mizuki sia comparso per la prima volta...ora la storia prenderà una piega totalmente diversa! Yokohama! *^* *Pensa ad una persona che è venuta da Yokohama a Tokyo tre anni fa, quando si è risvegliato Mizuki. Che sia un segno del destino o della mente malata della scrittrice?* Il prossimo sarà l'ultimo capitolo, ma sarà seguito da un capitolo non-sense (e sottolineo NON-SENSE) MizukixMisaki! Ma la storia mica finisce qui, eh! Continuerà in "Mizuki is awake and alive", il sequel di questa fan fiction! Mi aspetto che la seguiate in tanti,eh! Bye bye!




Misaki iniziò a versare lacrime silenziose e Usagi-san lo abbracciò, e dopo averlo calmato vide Takahiro prendere un vasetto e metterci dentro la sabbia e il foglietto, infine lo chiuse con un coperchio.

Misaki gli fece una richiesta nell'orecchio e Usagi-san condusse Takahiro e Misaki nel garage, e prendendo la macchina partirono e raggiunsero il cimitero in cui riposavano i genitori di Misaki e Takahiro. Quando giunsero davanti alle due tombe, Misaki scavò una fossetta e vi inserì il vaso, e dopodiché i tre se ne andarono.

 Mentre camminava si accorse che la gente gli si allontanava, spaventata dai suoi occhi, e sedendosi su una panchina ripensò alla sua discussione con la strega delle dimensioni...

Yuuko dopo aver ascoltato l'altro suo desiderio disse «Non è fattibile» «Perché? aveva gridato lui alzandosi dalla sedia, e Yuuko rispose «Non sarebbe un prezzo equivalente. Non posso darti un solo shikigami, ma...» e si passò l'indice sul mento, ticchettandolo «Ma cosa?» le chiese impaziente e Yuuko disse «Posso fornirti due shikigami: uno di lunga durata e uno di corta. Possono andarti bene?»

 «Certamente!»

 «Però ti avverto che puoi usare uno shikigami alla volta, quindi, se usi per primo lo shikigami di corta durata non potrai usare quello di lunga finché l'altro non si esaurirà, e viceversa»

«Vabbè, questo lo capivo anche da solo. L'importante è che possa continuare a proteggerlo».

 Yuuko lo guardò a lungo, per poi domandargli «Ma perché vuoi continuare a farlo? Non ti fidi di quell'uomo che è venuto con te?»

 «Si può dire che mi fidi di lui, però ci sono cose da cui lui non lo può proteggere» rispose Mizuki , poi aggiunse«Non ci saranno problemi, no? Anche se prendi la mia anima potrò continuare a vivere, o diventerò un vegetale?»

«Potrai vivere solo perché hai una particolarità: la tua mente è una parte della tua anima. Di conseguenza, pur rinunciando ad una parte, potrai continuare a vivere tranquillamente con l’altra»

 «D’accordo...iniziamo?» Yuuko annuì e sotto di Mizuki comparve un grande cerchio magico.

Dopo essersi svegliato nel corpo a lunga durata, se ne era andato dal negozio, e pensando ancora a quello che aveva fatto quando aveva usato l'altro shikigami, inconsciamente si diresse verso l'appartamento di Usagi-san e Misaki, ma dopo averlo guardato a lungo si avviò.

 Così iniziò la sua "operazione: vivere!": prima di tutto vendette a nome di Misaki l'appartamento a Yokohama, comprando con i soldi che aveva ricavato un appartamentino a Tokyo; poi si creò un'identità all'anagrafe, facendosi registrare come cugino lontano di Misaki e Takahiro, pur chiamandosi "Takahashi"; s'iscrisse all'Università Teito. Ifine trovò due lavori: uno in una casa editrice e uno come commesso in un negozio di fiori, dove fece la conoscenza di Nowaki Kusama, l'uomo che anni prima aveva tentato di salvare Misaki...

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Capitolo 32
*** Capitolo 32 ***


Ed ecco finalmente l'ultimo capitolo (per ora...)! :D Ho faticato un pò per aggiustarlo, spero che apprezziate lo sforzo! e.e La fan fiction ovviamente non è finita qui, sia perchè c'è un extra, sia perchè continua in altre due-tre fan fictions! xD Ne avrete di roba da leggere, eh! Ho dimenticato qualcosa? Non mi sembra...per cui vi lascio al capitolo, in caso in cui mi ricordo cosa sto dimenticando lo scrivo nel capitolo extra! :D




Tutte le notti s'intrufolava nell'appartamento di Usagi-san, per controllare che l'uomo avesse effettivamente mantenuto la promessa: vedendolo dormire sereno con Misaki accanto si sentiva corroso dalla gelosia, ma poi dopo un po’ iniziò a farci l'abitudine, e la visita notturna diventò un gesto quotidiano lungi dall’essere dimenticato.

Gli pesava non poter stare con Misaki, poterci parlare, e gli pesava ancor di più il fatto che volesse fare le stesse cose con Usagi-san, ma poi ripensava al motivo per cui non lo faceva e si dava dell'infantile. Erano passati anni dall’ultima volta in cui aveva “parlato” con il ragazzo, per cui avrebbe dovuto essersi fatto il callo piuttosto che esserne ancora dispiaciuto. Trascorse le giornate come una persona "normale": la mattina andava alla Teito, poi faceva un saltò alla Mizuhashi per vedere come se la passava Misaki; poi tornava a casa, faceva uno spuntino veloce, pensando al fatto che stava molto meglio quando non ne aveva bisogno, e si dirigeva al lavoro alla casa editrice, facendo molta attenzione nel non esser visto da Isaka-san, che vedeva tutti i giorni durante i suoi turni a fare chissà cosa, visto che non era la sua casa editrice; dopo questo lavoro si dirigeva al negozio di fiori, dove aveva instaurato un’amicizia tra colleghi con Nowaki, l'unica persona a cui non facevano paura i suoi occhi rossi e che rispettava. Ma una volta, notando uno strano tizio con gli occhiali e un cappello marroncino spiare il collega da un bar davanti al negozio, lo trovò alla fine del suo turno di lavoro dopo che aveva malmenato gli amici di uno sbruffone che all'Università aveva provato a minacciarlo, e fraintese credendo che fosse uno di loro in cerca di vendetta, che aveva deciso di vendicarsi su Nowaki.

Hiro-san era appena uscito dal bar quando lui lo afferrò per una spalla e lo portò nel vicoletto accanto al bar «Che cosa vuoi?» gli chiese Hiro-san con la sua solita gentilezza, e Mizuki gli chiese «Cosa vuoi da Nowaki-san? Perché lo osservi tutti i giorni?» «Non è qualcosa che ti possa riguardare» disse Hiro-san avviandosi verso l'uscita dal vicolo, ma Mizuki lo afferrò per la spalla e lo buttò contro il muro dicendogli «Invece mi riguarda. Cosa vuoi da lui?» «Perché dovrei dirlo a te?» ma Mizuki gli afferrò il polso del braccio sinistro e disse «Questo ti servirà per farti capire che non devi provare a toccarlo»  e gli storse il braccio.

Hiro-san gridò dal dolore, ma Mizuki non gli mollò il braccio, e quando capì che si era rotto lo lasciò, o meglio dire lo buttò contro la porta del retro del bar, e mentre Hiro-san indietreggiava Mizuki gli si avvicinò e lo prese a calci finché non si stancò, e andandosene disse «Buona notte».

Quando poi scoprì che l'uomo con gli occhiali in realtà era il coinquilino di Nowaki capì di aver frainteso...tornato a casa, la sera, andava a fare la sua visita notturna a Misaki e a Usagi-san, e appena si accertava che andasse tutto bene, se ne tornava a casa, si faceva una doccia ristoratrice, cenava e andava a dormire.

Tranne per il fatto che doveva evitare Misaki, Usagi-san, e tutti i loro conoscenti costantemente, era felice di quella vita.

 

                                                                                        THE END

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Capitolo 33
*** Capitolo extra parte 1 ***


E rieccomi qui, dopo una lunga assenza! Questo è il capitolo extra di cui vi avevo parlato qualche tempo fa! Avevo pensato di unirlo alla seconda parte, ma poi c'ho ripensato xD (=si scazza a riordinare l'altra parte) In realtà doveva esserci anche un capitolo UsagixMizuki, in cui praticamente Usagi-san assistiva un Mizuki febbricitante e parlava con lui, che poi scappava ringraziando l'uomo quando Misaki rientrava nell'appartamento. Questo capitolo non l'ho mai scritto, chiedo scusa. Vabbè, vi lascio alla prima parte dell'extra! E vi rammento che presto caricherò "Mizuki is awake and alive", il sequel! :D



Mizuki era appena uscito dalla sua Università e arrivato alla Mizuhashi venne a sapere che presto si sarebbe svolto il festival culturale, e decise di andarvi dopo il lavoro alla casa editrice. Si divertì un po’ quel giorno, sia per la casa dei fantasmi, per nulla spaventosa, sia per i progetti che aveva visto, ed essendo la prima volta che li vedeva, ne era entusiasta.

Quando però vide Misaki in compagni di alcuni ragazzi che lo stavano portando da qualche parte, si intrufolò nella cerchia, ed evitando continuamente di farsi scorgere da Misaki, andò con loro al festino in un locale vicino all'Università.

Durante il festino Mizuki non riuscì a rilassarsi: Misaki era dall'altra parte del locale in compagnia di altri ragazzi, verso cui provò un odio "istintivo", ma non poteva andargli vicino perché avrebbe potuto riconoscerlo, e malediceva Usagi-san per non esser lì a controllare il ragazzo.

 Dopo un po', mentre quasi tutti i ragazzi nel locale si ubriacarono fino all'inverosimile, lui raggiunse Misaki, che dormiva con la testa sul bancone, ubriaco. Quando vide uno dei ragazzi, un ragazzo dai capelli tinti di biondo, ubriaco anch'egli, avvicinarsi a Misaki, Mizuki scoppiò e accelerando il passo si affiancò al ragazzo, per poi dargli un calcio allo stomaco, e prendendo in braccio Misaki in braccio gridò «Se provi ad avvicinarti di nuovo a lui ti ammazzo!» subito dopo prese la borsa di Misaki uscì dal locale. Quando entrò nell'appartamento del ragazzo scoprì che Usagi-san era fuori per una cena di lavoro con Isaka-san, e sarebbe tornato tardi, o almeno questo aveva scritto sul foglio che aveva lasciato in cucina.

 «Idiota....» borbottò Mizuki tra sé e sé e salite le scale posò delicatamente Misaki nel suo letto. In quel momento però il ragazzo addormentato lo afferrò nel sonno e Mizuki si ritrovò sul letto, sopra Misaki, con il viso a pochissima distanza da quello di Misaki.

Subito arrossì e distolse lo sguardo ma poi, guardando Misaki, avvicinò il suo viso a quello del ragazzo e lo baciò. Misaki non si oppose, essendo addormentato e ubriaco, e d’altra parte il ragazzo dagli occhi rossi si sentì fremere quando toccò l'interno della bocca di Misaki, e dopo averlo baciato a lungo gli infilò lentamente le mani sotto i vestiti, ma improvvisamente si pensando «Che diavolo sto facendo?».

 Indietreggiando velocemente scese dal letto, e coprendosi la bocca osservò Misaki voltarsi dall'altra parte come se  nulla fosse accaduto, mentre Mizuki si sentiva un verme, pensando a quello che stava per fare al ragazzo, e sedendosi sul pavimento con le spalle rivolte al muro si prese la testa tra le ginocchia, sconsolato.

Dopo un po’ alzò la testa, e fissando Misaki: ripensò a quello che gli stava facendo, e se ne chiese il perché. Lui odiava a morte Shino per quello che aveva fatto a Misaki, eppure anche lui lo stava facendo: stava approfittando di un Misaki inerme...quindi anche lui era come Shino? Ma allora che cos'erano i batticuori che gli venivano quando lo guardava, la notte, dormire?

Perché prima, durante il festino, si era sentito estremamente irritato da tutti quei ragazzi che giravano intorno a Misaki? Perché al pensiero di non potergli mai parlare gli faceva male il cuore? Perché vederlo tra le braccia di Usagi-san gli faceva venire quelle strane fitte al cuore?

Che cosa gli stava succedendo? In quel momento sentì la porta dell'ingresso aprirsi, e sentendo la voce di Usagi-san, si scoprì arrossire, e rivestito subito Misaki, uscì di nascosto dall'appartamento.

Una volta entrato nel suo appartamentino si coprì il viso, rigato di lacrime, e si sentì un vero stupido: lui, che aveva ammazzato chissà quante persone, ora piangeva per questa stupidaggine? Si sentiva essere caduto veramente in basso.

To be continued...

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Capitolo 34
*** Capitolo extra parte 2 ***


Ed eccoci qua con l'ultima parte del capitolo extra! Ringrazio di cuore tutti\e coloro che hanno seguito la storia fino alla fine, e ringrazio ancora di più quelli che continueranno a seguirla! Perchè sì, da come dico da una vita, c'è un sequel che inizierò a caricare presto, ovvero "Mizuki is awake and alive"! Che altro mi rimane da dire? Ecco, che alla fine le modifiche non erano il grande ostacolo che m'ero immaginata, mi ci voleva solo un po' di voglia per farle! xD Ho scoperto che il protagonista di "The Kan" è un certo Kedamono quando in Sekai-ichi hatsukoi, che suppongo tutti\e voi conosciate già, Yuu mostra a Chiaki il nuovo volume uscito del manga, e i fansubber hanno sottotitolato anche gli ideogrammi sulla copertina di questo, e così ci sono arrivata! Ora vi lascio, godetevi il capitolo! 





Il giorno dopo Mizuki si sentiva a pezzi e non riuscì a prestare molta attenzione alle lezioni, poiché nella sua testa continuavano a ronzare i sentimenti della sera prima. Si ritrovò molto distratto anche al negozio di fiori, dove venne ripreso da Nowaki, che gentilmente gli fece presente la sua distrazione.

«Scusami, Nowaki-san...è solo che ultimamente non me ne va bene una» e posando i garofani che aveva in mano, Nowaki gli disse «Stai tranquillo, capita a tutti»

«Ma per me è diverso! Non mi sono mai sentito così! Non devo sentirmi così...non ora» ribatté il bruno premendosi l’estremità del cappello nero sul viso. Nowaki si voltò verso di lui e sorridendogli, lo rincuorò «E' normale, non preoccuparti di sbagliare. Finché lo farai in buona fede, anche gli sbagli più grandi non saranno così gravi. L’importante è perseverare». Mizuki ascoltò stupito le parole dell’altro, e se le impresse bene nella memoria.

 Tornato a casa fece uno spuntino veloce, fece i compiti ed il solito salto da Usagi-san e Misaki, che però trovò non nel condominio ma in una stradina vicino ad esso, circondato da un gruppetto di coetanei che gli tenevano le braccia bloccate, mentre il finto biondo che Mizuki aveva preso a calci la sera prima, che sicuramente aveva scambiato Misaki per Mizuki, lo stava minacciando.

Infatti tenendogli il mento di Misaki con la mano gli disse «Come hai osato prendermi a calci mentre ero ubriaco, eh?» «Eh? Di che stai parlando?» «Fai il finto tonto?!» e gli diede un pugno nello stomaco. In quel momento sentì una pressione sulla guancia sinistra, e l'istante dopo si ritrovò contro la parete con l'impronta di una scarpa sulla parte sinistra del viso: Mizuki era veramente incazzato e li riempì di botte, ma non li uccise solo perché Misaki lo guardava sbalordito «Mi…zuki?» chiese il ragazzo guardando Mizuki, che accennò a un sorriso e disse «Uhm…sì, sono io» «Ma tu...?»

 Mizuki gli si avvicinò, e mettendogli una mano sulla guancia destra gli parlò come se parlasse con sé stesso «Scusami se mi sono indebolito negli ultimi tempi» «Eh?» disse Misaki, che non capiva di cosa stesse parlando l'altro ragazzo, che disse «Va tutto bene» e gli spostò la mano sugli occhi, che svenne.

 Mizuki lo prese in braccio e sorridendo leggermente lo portò nel condominio e poi nella sua stanza, dove lo adagiò sul letto. Questa volta senza cose che gli giravano per la testa, e accarezzandogli il viso disse «Il mio compito è proteggerti, niente di più...niente di meno» e uscì qualcosa dalla tasca posteriore dei pantaloni, qualcosa che posò sul comodino; dopo avergli dato un'occhiata un ultima volta se ne andò portando con sé i ragazzi, che vennero picchiati e torturati così tanto che temettero di morire, ma Mizuki si sentiva generoso per quel giorno e lì spedì semplicemente in ospedale con il ricovero d'urgenza.

 La mattina dopo Misaki si svegliò e sul comodino trovò una cosa che aveva sempre desiderato: la collanina portafortuna che il protagonista del suo manga preferito indossava sempre prima di ogni prova. Il ragazzo scese subito in soggiorno quasi correndo, dove trovò Usagi-san che stava bevendo una tazza di caffè, e gli disse «Grazie mille, Usagi-san!»

«Per cosa?» domandò l’uomo soffiando sulla tazza bollente «Ma come, non sei stato tu a mettermi la collanina che lo chef Kedamono, il protagonista di “The Kan”, usa come portafortuna in ogni capitolo del manga?»

«Non so proprio di cosa tu stia parlando» disse Usagi-san sedendosi sul divano, e Misaki iniziò ad avanzare ipotesi borbottando «Ma allora chi me l'ha messa sul comodino? Forse Aikawa-san?»

«Non ne ho idea» disse Usagi-san, che lesse il messaggio che gli era appena arrivato sul cellulare 'Non lasciare che Misaki finisca in qualche guaio, e ricordati che fra tre mesi fa il compleanno. E se un ragazzo con i capelli tinti di biondo ti chiedesse di lui non gli parlare, chiaro? Baka'.

Usagi-san sorrise e sorseggiando il caffè ripeté «Proprio non ne ho idea» e con la mano libera spettinò i capelli di Misaki.


 THE END

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