Can I go to the toilet, please?

di DaphRoe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inverno ***
Capitolo 2: *** Estate ***



Capitolo 1
*** Inverno ***


Nome autore: DaphRoe
Titolo: Can I go to the toilet?
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Arancione
Avvertimenti: Slash, Flashfic
Contoparole: 500 e 432
Prompt: Carta Igienica, Linguaccia
Pairing scelto: Hugo/Scorpius
Altri personaggi: citata Rose Weasley
Introduzione: Scorpius sta con Rose, ma in una lunga giornata invernale si ritrova solo in casa con Hugo, il fratello di lei...

Can I go to the toilet, please?


Dicembre 2023

Era una giornata come ogni altra a Godric’s Hollow: Hermione e Ron erano al lavoro, Rose uscita con Lily per fare shopping natalizio e Hugo era a casa con un tremendo raffreddore. D’accordo, non si può dire che fosse una giornata canon per dei maghi, ma almeno era simile alle precedenti. C’era solo una cosa diversa dal solito: Scorpius Malfoy, fidanzato della primogenita della famiglia, quella mattina faceva compagnia a Hugo. Draco e Asteria non erano in casa perché in viaggio di lavoro da qualche giorno fino alla fine della settimana, così la sera precedente Rose aveva invitato il ragazzo a stabilirsi temporaneamente da lei. Sia chiaro: Hermione e Ron all’inizio avevano protestato, è ovvio, ma alla fine avevano ceduto quando Rose aveva sostenuto che Scorpius e Hugo erano diventati amici a Hogwarts, perché erano nella stessa Casa, e quindi per il fratello la compagnia di un amico poteva essere solo utile. Che poi anche lei usufruisse della presenza di Scorpius in casa, questi sono dettagli superflui.
Quella mattina Hugo era di pessimo umore. Sarebbe voluto andare anche lui a fare shopping con i cugini, giusto perché adorava spendere i soldi che non aveva. Adorava guardare le vetrine, anche quelle Babbane - cosa che non avrebbe mai ammesso, perché sapeva che il cugino James l’avrebbe preso in giro fino alla morte.
In ogni caso, prescindendo da quello che avrebbe voluto fare, rimaneva il fatto che era costretto in casa da quel dannatissimo raffreddore.
Hugo era in bagno, si stava preparando per lavarsi nella vasca, cosa che lo rilassava molto, quando Scorpius bussò alla porta.
“Che c’è?” domandò. Era già in mutande, non aveva alcuna intenzione di aprire quella porta.
“Apri ed esci per favore: devo andare in bagno.”
“Vai prima a prendere la carta igienica nello sgabuzzino, per favore!” ribatté Hugo, infilandosi i pantaloni e chiudendo l’acqua della vasca. “L’ho appena finita.”
L’altro Appellò la carta igienica, prendendola al volo, e disse: “Ora apri.”
Hugo eseguì e fu faccia a faccia con Scorpius.
“Esci?” domandò Scorpius, irritato, ma il suo sguardo tuttavia cadde inevitabilmente sul petto nudo dell’amico.
“Sì, hai ragione.” rispose il rosso, che non aveva mancato di notare dove fosse finito lo sguardo di Scorpius.
Hugo provava una forte attrazione fisica per Scorpius, celata da qualche anno, dai tempi in cui si erano conosciuti.
All’inizio non era riuscito ad accettare di essere gay e – soprattutto – di essere innamorato del suo futuro cognato, ma con il tempo aveva imparato a convivere con quel sentimento, a nasconderlo così bene che non arrossiva più in presenza dell’altro, nonostante l’amasse.
Ma ad avere un problema era Scorpius. Cosa diavolo gli stava succedendo? Perché si sentiva attratto dal fratello della sua ragazza? Perché non riusciva a smettere di pensare a quegli addominali scolpiti dall’allenamento? Perché desiderava che quella porta chiusa sparisse o che Hugo entrasse mentre lui era in bagno? Decise democraticamente che aveva bisogno di Rose e di qualche momento di intimità. Sì, di Rose. Doveva cancellare quegli innaturali pensieri.

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Capitolo 2
*** Estate ***


Agosto 2024

La testa di Scorpius doleva insopportabilmente: la sua impressione era che milioni di piccoli pugnali continuassero a trafiggere le sue tempie e allo stesso tempo qualcuno gli prendesse a pugni la fronte dall’interno.
Le uniche due persone presenti in casa Weasley erano lui e Hugo – Rose era appena uscita a comprare una medicina per l’emicrania del fidanzato.
Era quasi mezzogiorno, e la villetta di Godric’s Hollow nella quale i Weasley vivevano sembrava sul punto di andare in ebollizione. L’Incanto Refrigerante che Rose aveva gettato sulla casa prima di uscire, sebbene fosse decisamente ben fatto, non bastava a rinfrescare l’ambiente più di quanto potesse fare il pezzo di pergamena che Scorpius stava agitando davanti al proprio volto come fosse un ventaglio.
Il giovane Malfoy si trovava in piedi di fronte all’ampia finestra del soggiorno – che si trovava al pianterreno –, e osservava dalla finestra la schiena ampia e arrossata di Hugo, impegnato a potare l’aiuola con energia.
Naturalmente, come accadeva da parecchi mesi a quella parte, la vista di Hugo – il quale in particolarmente appariva particolarmente tenace e virile, a torso nudo e con i capelli madidi di sudore – condusse immancabilmente i pensieri di Scorpius verso derive imbarazzanti. Cioè allo scrosciare dell’acqua che pian piano andava colmando la vasca da bagno e il lieve vapore che vi aleggiava sopra – Scorpius si soffermava su tali insignificanti dettagli per non pensare alla cosa davvero importante di tutta quella faccenda. Ossia al singulto del suo stomaco di fronte alle spalle rotonde di Hugo, alle costole che tendevano appena la pelle del suo torace, al suo sguardo guizzante e malandrino.
Ricordava di aver trattenuto a stento l’impulso di balzargli addosso, per poi andarsene sbattendo la porta alle proprie spalle.

Alla fine, Scorpius si era arreso al caldo, infilandosi sotto il getto d’acqua gelida della doccia, al bagno incriminato del piano di sopra. Si stava godendo i piccoli schizzi che gli piovevano addosso, scorrendo confusamente sul suo corpo. Quando si fu rifrigerato a sufficienza, girò la manopola e il getto si arrestò.
Uscendo dalla doccia, ebbe una sorpresa: Hugo stava di fronte a lui, a torso nudo, con il petto scottato dal sole ardente e i pantaloni sporchi di terriccio. Gli fece una linguaccia.
Scorpius non ebbe bisogno di saltargli addosso. Ci pensò Hugo ad afferrarlo per i capelli umidi e poggiare le labbra sulle sue, per un bacio che sapeva di natura, di estate e di incredibilmente piacevole. Le mani di Scorpius scivolavano freneticamente sul dorso sudato dell’altro, con in testa un pensiero.
Rose potrebbe uccidermi, ma ne sarebbe valsa la pena.

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