Best Friends. di BeccaJamieThomas93 (/viewuser.php?uid=137343)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Sick ***
Capitolo 2: *** 2. Test ***
Capitolo 3: *** 3. Sleepy ***
Capitolo 4: *** 4. Cuddle ***
Capitolo 5: *** 5. Height Difference ***
Capitolo 6: *** 6. Find ***
Capitolo 7: *** 7. Spotlight ***
Capitolo 8: *** 8. Twilight ***
Capitolo 9: *** 9. Club ***
Capitolo 10: *** 10. Surprise ***
Capitolo 11: *** 11. Ice Cream ***
Capitolo 12: *** 12. Come out ***
Capitolo 13: *** 13. Study ***
Capitolo 14: *** 14. Sami ***
Capitolo 15: *** 15. Fight ***
Capitolo 16: *** 16. Clumpsy ***
Capitolo 17: *** 17. Domestic ***
Capitolo 18: *** 18. Drunken Ramblings ***
Capitolo 19: *** The End...? ***
Capitolo 1 *** 1. Sick ***
Note dell'autrice: COSA? Sto scrivendo qualcosa che non sia una Klaine? Cosa mi ha travolto? Beh, lasciatemi spiegare cosa mi ha travolto... NEFF! NICK/JEFF! Ho deciso di amarli. Questa raccolta di Drabble parla di punti casuali del loro rapporto, che si tratti di amicizia, di fidanzati o di stare insieme. Se volete dirmi qualcosa, fatelo. Sono aperta tutto! In questi capitoli c’è una quantità disgustosa di fluff, ma ci saranno anche momenti angoscianti e ‘osceni’ ;) Così ora, cari lettori, lasciate che la Neff abbia inizio!
Note della traduttrice: oh, eccoci qua con questa raccolta :3 Non vi assicuro niente, poichè sono arrivata anch'io al 5 capitolo, mentre lei è al 40 x°D
Comunque, in verità queste non sono Drabble. Cioè, in inglese lo sono, ma in Italiano superano le 110 parole, quindi, ho ritenuto opportuno scrivere che sono delle 'Flashfic' e non 'Drabble' :3
La storia originale si trova QUI.
Per il resto...
Susu correte a leggere
1. Sick
"Nick-y!" lo chiamò Jeff, dondolando dietro la porta, e poi correndo dentro. "è tempo dei giochi notturni!"
"Non vengo," gracchiò Nick, con voce debole. Jeff guardò il suo amico, e tutta la sua allegria sparì. Nick era steso sul suo letto, con un volto perlato di sudore. "Sono stanco. Vai senza di me."
"No mai!" esclamòJeff. "Non me ne andrò quando il mio migliore amico sta male!" Si mosse velocemente verso di lui, sedendosi ai bordi del letto, mentre l’amico era colpito dalla tosse. "Poverino" cinguettò.
"Non sono un bimbo," disse imbronciato Nick, fissando l’amico.
"certo che no, Nicky." Jeff sorrise calorosamente, accarezzando la testa di Nick. "Ma posso prendermi cura di te."
"Non chiamarmi così," protestò Nick prima che gli venne un altro attacco di tosse.
"Non preoccuparti, Nick, ti sentirai meglio in men che non si dica!" gli promise Jeff. Nick si limitò a fare un debole gemito. |
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Capitolo 2 *** 2. Test ***
Note dell'autrice: Vorrei precisare che nel mondo della Dalton, Nick è gay, mentre Jeff a volte, è etero o bisessuale.
2. Test
"Ho avuto una A, ho avuto una A!" Jeff si voltò, urlando quasi come volesse cantare.
"Tu sei pazzo". Nick rise. "Sei fortunato, ti amo". Alzò gli occhi, e si portò velocemente una mano sulla bocca quando si rese conto di quello che aveva detto.
"Mi a-ami??" A Jeff mancò quasi un respiro e vide il volto di Nick impallidire.
"Sì," ammise scombussolato. "E so che non sei gay, così come io non dovrei provare nulla, e poi tu sei il mio migliore amico e non voglio perdere quella a-"
"Zitto, Nick," gli ordinò Jeff , mantenendo entrambe le mani di Nick nelle sue. Nick sbatté le palpebre, aprendo la bocca per lo choc ma la richiuse silenziosamente. “Voglio provare qualcosa" disse Jeff, poi si chinò e posò le labbra dolcemente su quelle di Nick. Il suo mondo sembrava stare esplodere in un impeto di passione e di fuoco, e quando Jeff si allontanò sorrideva come un idiota.
"Anch'io ti amo, Nick." |
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Capitolo 3 *** 3. Sleepy ***
3. Sleepy
"Non voglio alzarmiiiiiiiiiiiiii!" si lamentò Jeff, rotolando nel letto, affondando la testa nel cuscino. Nick rise per quanto fosse adorabile il suo migliore amico. Si sentiva in colpa, per aver schiacciato l’amico lì sotto le coperte, ma doveva farlo alzare.
"Abbiamo 10 minuti per arrivare in tempo in classe," Disse Nick infilandosi sotto le coperte al suo fianco, facendo dimenare il biondo. "Alzati, culo pigro."
"Non voglio," aggiunse Jeff dando uno schiaffo sulla spalla a Nick. Il moro che ora si trovava alzato al suo lato, roteò gli occhi, e tirandolo per le braccia, cercò di tirarlo in posizione seduta. Jeff accigliò e tirò fuori la lingua. "So cosa vuoi fare!" disse indignato trattenendosi supino sul letto.
"Ma tu mi ami," rispose scherzosamente Nick.
"Si," brontolò Jeff. "E ora sposati, che devo vestirmi.".
"Si signore!" Nick gli fece un finto saluto come i militari e si spostò. |
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Capitolo 4 *** 4. Cuddle ***
4. Cuddle
"Ho freddo" si lamentò Jeff, fregandosi furiosamente le braccia . Nick rise sopra il letto e fece segno al suo ragazzo.
"Vieni qui, ti riscaldo io," sorrise.
"Yay!" esclamò Jeff, saltando sul ragazzo bruno. "Calore!"
"Omph!" Brontolò Nick quando sentì che Jeff stava schiacciando il suo torace, così rotolò verso una posizione più comoda, avvolgendo le braccia intorno al biondo. "Mi hai schiacciato". Si lamentò il moro.
"Sei così caldo," Affermò Jeff aspirando il suo profumo, ignorandolo. "Essere coccolato è la cosa che più mi piace". Strofinò il volto sul petto di Nick, e il moro non poté fare a meno di accettare la cosa.
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Capitolo 5 *** 5. Height Difference ***
5. Height Difference
Nick alzò lo sguardo al suo ragazzo e accigliò. “Odio il fatto che tu sia più alto di me.”
“Perché?” chiese Jeff sorridendo. “Io lo adoro. E poi, ti rende adorabile e divertente, è una dimensione perfetta da mantenere tra me e te. E per fare anche questo” rise, prendendo i compiti quasi finiti dalle mani di Nick e portandoli alti, sopra la sua testa.
“Hei!” disse Nick amareggiato. “Ridammeli!”
"Daii vieni a prenderli!" Disse Jeff in tono di sfida, ghignando. Nick saltò di scatto verso la mano alzata di Jeff, dove I suoi preziosi compiti erano stati rapiti. Ma non la raggiunse, e tutti I suoi saltelli furono invani, aumentando la sua frustrazione per l’altezza.
"Li stai sgualcendo," si lamentò Nick. "Ridammeli!"
"Prendili," ridacchiò mentre Nick faceva un altro salto invano. Continuò a ridacchiare, finchè Nick non cominciò a inseguirlo per tutto il dormitorio. Dopo qualche minuto, Nick riuscì finalmente a prendere per la giacca Jeff e lo spinse su un divano del primo piano. Spinse le sue labbra su quelle di Jeff dandogli un leggero e dolce bacio, così che il biondo abbassò il braccio, e Nick, come da piano glieli sfilò da mano.
"Ha!" Esclamò. "C’è lo fatta, anche con la tua differenza di altezza!"
"Ma non in modo leale," gemette Jeff. "Li hai preso imbrogliandomi."
"E tu li hai presi prendendomi in giro per la mia altezza." Gli rispose Nick tirando la lingua da fuori.
"Si ma non è giusto," sospirò.
"Ma io continuo ad aver vinto," Insistette Nick. Jeff non poté fare a meno di sorridere, pensando che la loro differenza di altezza, rendeva Nick sempre più adorabile.
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Capitolo 6 *** 6. Find ***
Nota della Traduttrice: In questo capito c'è un accenno a 'A Very Potter Musical'...giusto per avvertire chi non lo conoscesse :)
6. Find
"Non riesco a trovarlo," Sospirò Jeff con impazienza, dondolando sui talloni. "Ho trovato tutti, ma non sono ancora riuscito a capire dove si trovi Nick!"
"Beh, non ti resta altro che continuare a guardare, non credi?" Ridacchiò David mentre Jeff sospirò.
"Perchè mi sono messo d’accordo con tutti che avrei smesso di cercare solo quando avevo trovato tutti i Warblers?" sospirò pesantemente.
"Amico, è il tuo migliore amico, questo è il vostro pezzo di torta!" Wes diede un pugno amichevole sulla spalla del biondo. Jeff scosse la testa e continuò a cercare Nick. Aveva guardato dappertutto, nelle cucine, nei dormitori, alle scale per i bagni, negli armadi, dietro i divani e anche sotto i tavoli. Ma non aveva trovato Nick. Avvilito sentì una voce, come non lo aveva notato prima? C’era una massa buia sotto un tavolino; si avvicinò al tavolo cautamente. Jeff si abbassò e trovò il moro lì sotto, intento a ridere. Nick si precipitò a uscire dal buio, finalmente alla luce del sole.
"Sono l’ultimo?" Gli chiese e Jeff annuì. "Se noi staremo a Hogwarts, saresti un Tassorosso." Affermò Nick. Jeff lo guardò come se fosse pazzo. "Perchè i Tassorosso sono sei magnifici TROVAtori." Spiegò Nick. Così che i due si sbellicassero dalle risate, fino a mantenersi a vicenda per rimanere in piedi.
"Fratelli, prendetevi una camera," una voce ridacchiò dietro di loro. Si calmarono e si girarono, vedendo che c’era David a guardarli. "Beh, ritornate da noi quando avete finito," Disse roteando gli occhi. Il volto di Jeff divenne rosso come un pomodoro, e osservò che anche quello del suo migliore amico avevo lo stesso colore sulle guance. Anche se erano in quella situazione imbarazzante, non potè fare a meno di ridere. |
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Capitolo 7 *** 7. Spotlight ***
7. Spotlight
"Amico, dove lo hai preso?" esclamò Nick, guardando l’oggetto ai piedi di Jeff.
"I miei genitori lo hanno donato ai Warblers," sorrise. "Non è magnifico?" Disse toccando col piede l’enorme aggeggio.
"Assolutamente!" Squittì Nick. "Ho sempre voluto esibirmi sotto i riflettori." Aggiunse malinconicamente. Sul volto di Jeff si allargò un grosso sorriso. Ora non stava solo facendo un regalo ai Warblers, ma anche uno al suo migliore amico!
"Perchè non lo facciamo adesso?" Gli chiese il biondo.
"Davvero?" Nick rimase a bocca aperta.
“Si," annuì. "La possiamo chiamare pratica per quando tu mi aiuterai a presentare un assolo con questi riflettori per i Warblers."
"Oh!" A Nick gli si illuminarono gli occhi. "Jeff, sei il miglior amico di sempre! Ti amo!"
"Ti amo anche io," disse Jeff, e questa volta era lui quello che sembrava malinconico.
"Stai bene amico?" gli chiese il moro.
“si," disse Jeff con un sorriso incollato sul volto. "Sto aiutando il ragazzo che amo a far realizzare il suo sogno, perché non dovrei stare bene?" si mosse per accendere I riflettori, che brillarono e si muovevano nella stanza.
"Aspetta, cosa?" Nick sgranò gli occhi. "Ritorniamo indientro di qualche minuto. Il ragazzo che ami?"
"Nick, I-" Jeff stava fissando Nick con orrore. "Questo non doveva uscirmi, non volevo dire-" Disse agitato.
"Jeff, vieni qui." Ordinò Nick alla testa bionda. Jeff lo guardò sorpreso e confuso, ma obbedì, come tirato da una forza invisibile. Si fermò di fronte a Nick.
"Si, Nick?" gli chiese a bassa voce.
"Ti amo anche io," Il moro sorrise e poggiò delicatamente le labbra su quelle del suo migliore amico. Nick era davvero felice di poter condividere quel momento sotto I riflettori. Erano illuminati da quella candida luce quando Jeff lo tirò su un lato.
"Ora sei stato tu ad avverare un mio sogno," disse il biondo col respiro affannoso. "E sotto I riflettori, anche."
"Sono nato per essere una stella.” Replicò Nick, con un sorriso largo sul volto.
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Capitolo 8 *** 8. Twilight ***
Nota d’autrice: Fondamentalmente, quello da capire in questo capitolo: A Jeff piace twilight e Nick crede che lui sia pazzo.
Come ho già detto, nel mio universo, Nick è gay, e Jeff etero o bisessuale.
Note della traduttrice: Oddio...buongiorno!
Vi ho lasciato a secco per un bel po è? D: mi dispiace..
Comunque...per chi l'altro capitolo mi aveva chiesto se eravamo in due a tradurre (mmh, diciamo che avevo risposto alla recensione ma la pagina mi si era riavviata e davvero non me ne teneva di riscriverla, scusate anche la pigrizia xD), ebbene, io sono sempre la stessa di prima xD
Solo che la traduttrice di questo contatto mi ha invitato a 'unirmi' a lei per evitare equivoci ed altro.
Passiamo alla storia...uhm, che posso dire? A me Twilight non piace troppo (effettivamente non mi piace quasi per niente ma dettagli):| infatti, ho amato Nick e la sua frase:
"Penso che mi limiterò a lasciare te e le tue scintillanti fate in pace".
ahahahaha, ma ora, vi lascio alla storia.
8. Twilight
"Cosa stai facendo?" Disse Nick ridendo, entrando nella stanza del dormitorio che condivideva con il suo migliore amico. "Stai ... leggendo?"
"Shhhh!" Esclamò Jeff, girando la testa fino a fissare il moro. "Lo trovo solo buono come libro!" Era disteso lungo sul suo letto, con la pancia in giù, appoggiato sui gomiti e con il naso in un libro nero.
"Che cosa stai leggendo?" Gli chiese Nick, avvicinandosi al letto di Jeff e sbirciato la copertina. "Twilight? Davvero?" Alzò le sopracciglia. "Ok..sto pensando che tu sia gay".
"Non prendermi in giro," accigliò Jeff, mostrando la lingua a Nick. "E 'una storia d'amore epica."
"A volte mi spaventi, Jeff," affermò il moro scuotendo la testa. "Penso che mi limiterò a lasciare te e le tue scintillanti fate in pace".
"Sono vampiri!" Gli rispose il biondo indignato.
"Qualunque cosa tu dica," alzò gli occhi. "Vieni a trovarmi quando deciderai di essere un ragazzo etero e di nuovo normale. Oppure ..." Fece una piccola pausa, pensando se aggiungere o meno la seconda parte. "O quando decidi di essere gay." Finì, facendogli l’occhiolino.
La mascella di Jeff cadde sul libro e Nick uscì dalla stanza, ridendo. |
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Capitolo 9 *** 9. Club ***
Nota dell’autrice: Questa one shot è AU, solo perché Jeff è più vecchio e non va più alla Dalton. Quindi spero che vi piaccia! Questo capitolo è più lungo degl’altri ed è stato decisamente una bomba scriverlo! Io penso ai Warblers… più come un club :)
Nota della traduttrice: Vorrei precisare che questo capitolo supera di un bel po’ l’avvertimento Drabble, infatti questo è un vero e proprio one shot :) Ma per il resto è tutto normale. Ora, alla FF :3
9. Club
Nick fece un respiro profondo e gonfiò il petto, cercando di non guardare nervoso il buttafuori a cui aveva appena consegnato i suoi documenti falsi. L’omone con la barba scrutò per bene il documento, ritenendolo opportuno per quel locale, e li restituì a Duvall, che non poté fare a meno di fare un sospiro di sollievo. Dentro al locale, incontrò Wes e David. Erano entrati tutti e tre divisi, per essere meno visibili.
"Non posso credere che abbia funzionato!" Sussurrò Nick ai due.
"Mio cugino è il migliore nei documenti falsi," Disse David con un sorriso beffardo sul volto. "E ora, divertiamoci!" Wes afferrò il suo braccio, e lo tirò nella pista da ballo. Ballava sfrenatamente Pump It dei Black Eyed Peas, cercando di sembrare più grande e imponente. Wes era un completo fallimento, facendo la sua interpretazione di un irrigatore, un carrello della spesa e un taglia erba in fusione. David era troppo impegnato a ridere come un matto per le mosse del migliore amico per ballare.
Nick, però, si considerava un ragazzo con degli assi nella manica. Era così imbarazzante ballare vicino Wes, ma cos’altro poteva fare? Aveva osservato quasi tutti, concludendo che non c’era nessuno che gli piaceva minimamente. La canzone finì e Nick smise di ballare, guardando Wes cambiare il suo ballo in modo robotico per via della canzone in sottofondo che era partita. Era Tik Tok di Ke$ha. Come un segnale, una voce gli sussurrò all’orecchio.
"Perchè non fai a meno del tuo talentuoso amico, e vieni a ballare con me?" Gli offrì. Nick si girò e trovò un uomo alle sue spalle, mantenendo a fatica la mascella al suo posto. Quell’uomo era sicuramente più grande di lui, e anche di bell’aspetto. "Il mio nome è Jeff," Sorrise in modo impertinente.
"N-nick," Balbettò il bruno. Jeff afferrò la mano di Nick e lo tirò avanti verso il centro della pista cominciando a danzare, avvicinandosi velocemente.
"Così, quanti anni hai?" Ridacchiò Jeff."Non sembri avere l’età adeguata per stare qui."
"Ho 22 anni," Disse Nick con aria di sfiga. Jeff alzò gli occhi.
"No, non ne hai," Scosse la testa divertito.
"Si che c’è li ho," Insistette Nick.
"Non lo dirò ad anima viva, ragazzo," Gli promise Jeff. "Dai, dimmi la tua età, e io ti dirò la mia."
"Bene," sospirò. Continuarono ancora a ballare, l’uno vicino all’altro. Nick non aveva mai fatto qualcosa di lontanamente simile prima. "Ho sedici anni."
"Lo pensavo," affermò il biondo ridendo sopra il volume della musica martellante. "Io ne ho 25."
"Wow," Nick spalancò gli occhi. Con tutto il mondo a disposizione era finito per ballare proprio con qualcuno di così irraggiungibile?
"La cosa ti da fastidio?" Gli chiese Jeff. Nick scosse la testa con decisione. La canzone finì in quel preciso momento. "Vogliamo bere?” Gli offrì Jeff.
"Solo uno," gli rispose il moro, un po diffidente.
"Va bene ragazzo," sorrise. "Non cercherò di violentarti, te lo prometto."
"Bene," annuì Duvall, non pienamente soddisfatto. Jeff lo tirò al bar e ordinò per entrambi, anche qualche drink che Nick non aveva mai sentito prima. Quando arrivò, nel suo bicchiere c’era del liquido rossastro condito con del lime. Nick assaggiò cautamente, spalancando gli occhi. "E’ davvero buono!" Esclamò.
"Conosco i miei drink," Jeff sorrise. Avevano parlato per tutta la serata, e per Nick fu un grande momento. Aveva ballato, bevuto, e aveva parlato con un ragazzo carino in una sera! Per non parlare di Jeff. Gli piaceva il calcio e anche il canto, era laureato e il suo sogno era diventare un professore. Avevano davvero molte cose in comune. Dopo un po’, Wes e David si avvicinarono a loro.
"Dovremmo tornare a casa amico," Disse Wes. "Sono le due del mattino.”
"Sul serio?" esclamò Nick.
"Posso accompagnarlo io a casa," Gli rassicurò Jeff. David lo guardò con diffidenza.
"Penso che sia meglio che venga con noi." Affermò con fermezza.
"Bene…che ne dici se ti do il mio numero?" chiese il biondo, tornando a Nick.
"Okay," Il moro fece un grande sorriso. Tirò fuori dalla tasca il suo cellulare e lo porse al biondo, che digitò il suo numero e poi glielo riporse. "Fantastico," affermò contento.
"E qualcosa che ricordi me?" Gli chiese Jeff, strizzando l’occhio. Senza una pausa, si chinò sulle labbra di Nick, che si bloccò come congelato. Piagnucolò quando Jeff si tirò via dal bacio. "Chiamami." Fece un sorrisetto compiaciuto e, girandosi, se ne andò via, lasciando Nick stordito.
"Sono così felice che mi abbiate convinto a venire con voi," respirò forte.
"Ci avrei scommesso," Brontolò Wes. |
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Capitolo 10 *** 10. Surprise ***
Note della traduttrice:ok, la frase ‘you mock us, sir!’ per chi non lo sapesse, l’ha detta davvero Thad in Glee…ma che cazzate dico, chi è che non lo sa? u_u però…se qualcuno ancora non lo sa, la traduzione sarebbe ‘lei ci sta prendendo in giro, signore!’ ma davvero non c’è l’ho fatta a tradurla. Amo quella frase xD
10. Surprise
"Oh, Nick," Gemette Jeff. Erano passate almeno 2 settimane, ma lui non si era ancora abituato a baciare il suo migliore amico. Era forse la cosa più bella del mondo. Nick sorrise e tirò il biondo verso di se, dandogli un morbido bacio, tenendogli la mano destra stretta.
"Oi!" Chiamò una voce alle loro spalle. Jeff si allontanò dal suo ragazzo, diventando scarlatto in volto, e girandosi, osservò che c’era il Consiglio Warbler proprio li. "Siamo venuti qui per proggettare la prossima riunione Warbler e cosa troviamo? Due che limonano in un modo assurdo!" Disse Wes scuotendo la testa. "Avete dei limiti? Questa stanza è sacra, e l’unico scopo che ha, e quello delle riunioni!"
"A quanto pare non sanno quello che Kurt e Blaine hanno fatto in questa sala," Borbottò il bruno, causando una leggera risata di Jeff.
"Da quanto tempo state insieme, comunque?" Chiese David, inclinando la testa.
“ Tipo..come due settimane fa," sorrise Duvall.
"Com’è che c’è lo siamo mancati?" Chiese Wes alzando le sopracciglia.
"Voi siete solo un eccezione," Ridacchiò il biondo.
"YOU MOCK US, SIR!" Esclamò Thad e Nick roteò gli occhi.
"Beh allora noi…vi lasciamo." Tossì Goffamente Jeff, afferrando la mano di Nick e tirandolo fuori dall’aula. |
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Capitolo 11 *** 11. Ice Cream ***
11. Ice Cream
Nick guardò il suo migliore amico leccare un cono gelato gemendo. Stupido, sembrava una presa in giro da un ragazzo etero..e senza neanche troppo senso. Jeff diede al suo amico uno sguardo strano. "Tutto bene, Nick?" Gli chiese preoccupato. "Sembra che qualcosa ti preoccupi."
"Sto bene," il ragazzo fece un grosso sorriso per il bene di Jeff. "Visto?"
"Bene..tu dovresti assaggiare un po del mio gelato," insistette Jeff, mantenendo il gelato a pochi centimetri dal volto di Nick.
"No grazie," Rifiutò gentilmente Nick, mettendo una mano in avanti per respingerlo.
"Ma..è così buono," Piagnucolò il biondo. "Ti prego…provalo, per me?" Disse rivolgendo I migliori occhioni da cucciolo che aveva mai fatto, e il moro sospirò.
"Bene," disse Duvall, leccando di poco il cono, pensando a come il biondo lo stava facendo diventare frustato e neanche se ne accorgeva. Però, ne valse la pena, quando un sul volto di Jeff apparì un sorriso luminoso, sentendo dire da Nick quanto fosse buono il suo gelato.
Note della traduttrice: Ok, ho deciso di metterlo alla fine perché, boh, ci sono rimasta male ç^ç io speravo che Nick leccasse qualche residuo di gelato dalle labbra di Jeff! E invece no! BFGDS >.< #sidispera
Per il resto..vi è piaciuta? *w*
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Capitolo 12 *** 12. Come out ***
Note di traduttrice: come ha detto l’autrice, questa Drabble toccherà di poco l’avvertimento ‘angsty’ ma, niente paura :)
Ultima cosa… oddio, non riesco mai a trovare una traduzione perfetta a ‘come out’, cioè, si il senso è ‘dire di essere gay alle persone’ ma..boh, Nick in una frase dice ‘I come out to my parents’, ho cercato di tradurlo al meglio…ma non credo che sia un successo xD
P.s. la spiegazione del cosa sono i Mormoni la trovate QUI. Io non vi dirò niente, anche perchè, non mi interessa più di tanto xD
12. Come out
"Nick, cos’è successo?" Jeff si alzò e corse dal suo fidanzato, guardandolo allarmato. Nick stava…piangendo? Nick non aveva mai pianto, neanche quando si ruppe la caviglia 5 anni prima. Jeff tirò a sedere Nick sul suo letto e avvolse le braccia attorno alle sue spalle. "Cosa c’è che non va?" Ripetè a bassa voce.
"Ho rivelato quel che sono ai miei genitori," Anche se piangeva, la voce di Nick era costante. Jeff invidiava quella sua parte.
"Oh," emise Jeff. "Stai bene?"
"No," il moro scosse la testa furiosamente . "Mi manderanno alla St. John Academy il prossimo anno."
"Cosa? Perchè?" Esclamò Sterling. "Non possono!"
"Perchè io sono tenunto ad essere il loro piccolo studente cattolico," Nick sniffò con rabbia. "E hanno già chiamato per iscrivermi."
"Pezzi di merda!" Affermò Jeff alzandosi e cominciando a camminare per la stanza. "Loro non possono farti andare via dai tuoi amici, via da me, e cercare di fermare il tuo lato gay. Guarda i miei, sono dei Mormoni(*) e mi hanno accettato."
"Non tutti hanno dei genitori come i tuoi, Jeff," Affermò Duvall con amarezza.
"Oh, Nick," Il biondo si girò di nuovo verso il suo ragazzo. "Scusa."
"Per piacere, sfruttiamo al meglio il tempo che ci rimane." Propose Nick.
"Naturalmente," concordò rapidamente. Si sedette sul letto e tirò Nick tra le sue braccia. "E non mi importa, io ti amerò sempre. Ovunque tu sarai."
“Anch'io ti amo” sussurrò Nick, il fantasma del suo respiro solletico all'orecchio di Jeff. "Non ti lascerò mai realmente." |
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Capitolo 13 *** 13. Study ***
Best Friends; 13. Study
- Note
dell'autrice: questo capitolo è uno
dei miei preferiti in assoluto. Spero vi piaccia!
Note
della traduttrice: ok lo
ammetto, mi sono persa alla frase 'empty rockstar cans'. Ho detto
'oddio, perché Jeff è circondato delle Rockstars
vuote? D:' poi ho ragionato che vicino alle caramelle doveva essere
sicuramente qualche cosa da bere no? E ho finalmente capito xD
La Rockstar è una famosa marca di Energy Drink, alla pari
della nostra 'Red Bull' o 'Burn' :3
Questo prodotto è in vendita in quasi tutto il mondo, e
indovinate, tranne l'Italia! :D
Ma fa niente, non voglio lamentarmi di quello che non arriva in Italia,
o potrei scrivere tanti libri da creare una libreria.
E poi devo dire anche che questa è stata la prima Drabble di
quest'autrice dove ho riscontrato un po' di difficoltà nella
traduzione...mmh. Ma credo di essermela cavata u.ù
Ma ora vi lascio a questo Jeff che sembra tanto drogato \0/
13. Study
"Io odio la matematica," Affermò Jeff, facendo
cadere la matita sul tavolo. "La smetto."
"Non abbiamo ancora finito di studiare," gli rispose Nick
osservando la chioma bionda. "E non dirmi che ti sei scolato e mangiato
tutto questo per nulla." Il moro indicò un mucchio di carte
di caramelle stropicciate e aperte, e lattine di Rockstar
vuote. "E' solo mezza notte."
"Mi diverto a mangiarle," protestò Jeff.
"Fortunatamente ne ho ancora per dopo."
"Uhm..non vedo l'ora," Nick
roteò gli occhio . "Ora vieni qui e lascia che ti
aiuti con questo esercizio." gli ordinò il moro.
"Bene" Jeff gli fece il broncio. Si sporse di nuovo sul suo
quaderno di matematica, cercando invano di dare un senso ai simboli,
lettere e numeri. Dopo pochi minuti di concentrazione sulla matematica,
il suo mal di testa aumentò e parlò. "Se fossi un
mago punterei la mia bacchetta su questi test e li finirei."
Brontolò il biondo. Improvvisamente il suo volto si
illuminò. "Haha sarei un mago impressionante, non trovi,
Nick? Sarei epico, e anche potente! E tutta le gente si inchinerebbe
dinanzi a me!" disse fantasticando
con un sorriso eccitato sul volto.
"Zitto Jeff" sbottò Nick. "Sto cercando di
studiare."
"Mai!" Jeff, saltando in piedi. "Non starò mai
zitto!"
"Guarda, ti comporti così solo per via degli
zuccheri e la caffeina" sospirò Nick.
"Guarda come salto in alto, Nick!" Gli gridò il
biondo ignorandolo e saltando in aria. "Scommetto che posso toccare
perfino la luna!"
"Ugh," gemette Nick. "Ho bisogno di imparare queste formule!
Taci, Jeff!"
"Non mi interessa!" Disse Jeff mostrandogli la lingua.
"Io credo che potresti smetterla," mormorò il moro,
con ancora gli occhi incollati al libro.
"E io credo che potrei anche toccare la Luna!" Jeff fece un
grosso sorriso "Andiamo! è così divertente!" rise
sonoramente salendo sul letto in piedi, e cominciando a saltare.
"Guarda come salto in alto! Ancora di più di prima!" Grido
felice. "Sto volando! Proprio come un uccello!" ridacchiò, cominciando
a muovere le braccia come delle ali.
"Jeff!" Gridò Nick. "Smettila di essere
così alto!" Il biondo si fermò e
osservò il suo migliore amico.
"No." gli rispose semplicemente, scendendo dal letto e
passando accanto a Duvall. "Mi piace essere alto. Anche alle persone
della Luna piace essere alti, poiché non c'è
ossigeno e devono gridare per farsi sentire. Mi sto esercitando. Tu
dovresti-" si interruppe, soffocando, perché Nick lo stava
baciando e wow questo era molto meglio della Luna.
Piagnucolò quando Nick si staccò da lui con un
sorriso.
"Ora, stai zitto." Le parole calde del moro
galleggiavano nell'aria che stava respirando Jeff. Nick si scostò
bruscamente allontanandosi, e riportando il capo sui libri. Sterling
rimase li, immobile e shoccato.
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Capitolo 14 *** 14. Sami ***
Note dell'autrice: Questo capitolo è un po diverso dagli altri, poichè si basa su più spazi temporali. Ah e anche il prossimo avrà questa stessa 'formazione'. Spero che vi piaccia lo stesso.
Note della traduttrice: ok, in questo capitolo c'è niente popo di meno che una canzone di Darren Criss :O
Saaaamiiiiii, Why can't you see what you're doing to me *canta a squarcia gola*
Comunque, il link per la canzone è questo per chi non la conoscesse :3
Mentre la Traduzione la riporto a fine capitolo ♥
E poi, ci stiamo forse dimenticando di quella bellissima canzone di Without you dei R5? u.u ♥
dovevo mettere anche la canzone del piccolo Jeff, o non ero orgogliosa xD
14. Sami
"A tutti, lui è Jeff Sterling," Annunciò Wes. "Si è da poco trasferito qui, e sta cercando di entrare nei Warblers." continuò l'asiatico. Nick sapeva che lo stava guardando troppo, ma proprio non ne poteva fare a meno. Il nuovo ragazzo era seriamente bello, con una chioma biondo e due caldi occhi marroni. "Okay, Jeff, cosa hai intenzione di cantare per noi?" Gli chiese Wes.
"La canzone si chiama Without You," Disse Jeff nervoso. Nick spalancò gli occhi. Anche la sua voce era degna di uno svenimento! E ora era troppo curioso di sentirlo cantare. La musica iniziò da qualche cassa di stereo sparsa per la stanza, con un costante strimpellamento della chitarra elettrica. Jeff aprì la bocca e cominciò a cantare, mentre Nick rimase a bocca aperta. Il ragazzo aveva sicuramente del talento. Nick chiuse la bocca e cercò di tornare in se, ma fortunatamente nessuno sembrava essersene accorto. Jeff continuava a cantare, con la voce piena di emozione. Quando la sua esibizione finì, partì un applauso generale, e Duvall si alzò avvicinandosi e dandogli una pacca sulla spalla.
"Congratulazioni, Jeff, sei entrato!" Annunciò Wes con un sorriso. Nick voleva congratularsi con Jeff, ma non era riuscito a farlo. Perchè un ragazzo così perfetto avrebbe dovuto badare a lui?
≈≈≈
Nick non poté fare a meno di notare Jeff per tutta la settimana. Il modo in cui sorrideva, il modo in cui i suoi morbidi capelli cadevano sul suo viso snello, e anche il suo modo di camminare. La cosa peggiore era che Jeff non notava Nick. Come se lui fosse invisibile. Per la prima volta, Nick desiderò che lui non fosse timido e tranquillo. Una volta Duvall sognò di parlare e ridere con il biondo, e quando si svegliò si sentì incredibilmente vuoto. Ecco, pensò, è tempo di far qualcosa per questo.
≈≈≈
Fece un grosso sospiro e si sedde difronte a tutti gli altri Warblers. I suoi occhi trovarono subito Jeff, che stava osservando il pavimento. E' naturale che non mi stia guardando, Nick sospirò rumorosamente. Avrebbe cancellato performance che stava per fare, ma non poteva, quella canzone era per Jeff, visto che il biondo non sapeva neanche della sua esistenza. Wes annuì e il moro cominciò a cantare, cercando di mantenere lontani gli occhi dal nuovo Warbler biondo.
(*)I've seen her face, I've heard her name
I've lost my place and she's to blame.
And I can't stand it when I'm staring in her eyes,
And she's not looking back
It ain't a big surprise
Nick pensò di essere invisibile, da quando aveva messo anche il cuore nel cantare quella canzone, e Jeff non aveva neanche alzato lo sguardo su di lui. Aveva l'attenzione di tutti i Warblers, ma gli occhi di Jeff erano ancora puntati sul suolo.
I've heard music, I've heard noise
I wish that she could hear her voice
The way that I do, when I go to sleep at night
And dream my life away
But she's gone when I awake
La voce di Jeff lo aveva perseguitato nei suoi sogni, profonda, chiara, e bellissima. Non poteva toglierselo dalla mente, per quante volte avesse provato.
Sami
Sami
Why can't you see
What you're doing to me
Jeff non si stava neanche accorgendo di quello che Nick stava provando, stava mettendo tutti i suoi sentimenti su un piatto d'argento.
The way her hair falls in her eyes, makes me wonder if
She'll ever see through my disguise, I'm under her spell
Everything is fallin', I don't know where to land
Everyone knows who she is
But she don't know who I am
Sami
Sami
Why can't you see
What you're doing to me
I've see you singin' on that stage,
Looking like an angel and all I do is pray (that maybe)
One day you'll hear my song and understand that all along
There's something more that I'm trying to say, when I say
Jeff non sapeva neanche dell'esistenza di Nick, ma Duvall sperava in un giorno, in cui lui sarebbe caduto e non ci sarebbe stato più un ritorno indietro. Forse Nick ebbe l'attenzione che voleva, quando Jeff finalmente si accorse di lui.
Sami
Sami
Why can't you see
What you're doing to me (what you're doing to me)
Jeff guardò finalmente Nick e i loro occhi si conobbero. Nick sentì una scossa passargli per il petto quando Jeff gli sorrise, ma in qualche modo continuò a cantare.
Sami
Ooh when I say
Sami
When I say
Why can't you see
What you're doing to me
What you're doing to me
Nick finì la canzone e tutti i Warblers gli applaudirono, incluso Jeff, con gli occhi ancora su Nick. Dopo la prova Warblers Jeff si avvicinò a Nick e il suo cuore per poco si fermò. Jeff sorrise al moro, spostando con un leggero movimento della testa i capelli sui suoi occhi.
"Nick, giusto?" Gli chiese. Nick annuì, senza fiato. "Vuoi uscire per un caffè..qualche volta?" Continuò Jeff, dando a Nick un altro sorriso.
"Mi p-piacerebbe," balbettò.
"Incontriamoci al bar Main, sabato alle quattro. Non vedo l'ora di vederti lì." Il biondo gli fece l'occhiolino, e girandosi, scattò via, lasciando Nick senza parole.
(*)Mi sono perso ed è colpa sua.
E non posso farci niente quando fisso i suoi occhi,
E lei non mi restituisce lo sguardo
Non è una gran sorpresa
Ho sentito la musica, ho sentito il rumore
Vorrei che potesse sentire la sua voce
nel modo in cui lo faccio io, quando vado a letto di notte
E sogno la mia vita lontana
Ma quando mi sveglio se n’è andata
Sami
Sami
Perché non riesci a vedere
Cosa mi stai facendo
Il modo in cui i suoi capelli le ricadono sugli occhi, mi fa pensare se
Vedrà mai attraverso il mio travestimento, sono sotto il suo incantesimo
Tutto sta cadendo, non so dove atterrare
Tutti sanno chi è lei
Ma lei non sa chi sono io
Sami
Sami
Perché non riesci a vedere
Cosa mi stai facendo
Ti ho vista cantare su quel palco,
Sembravi un angelo e tutto ciò che faccio è pregare (che forse)
Un giorno sentirai la mia canzone e capirai che da sempre
C’è qualcosa in più che sto cercando di dire, quando dico
Sami
Sami
Perché non riesci a vedere
Cosa mi stai facendo (cosa mi stai facendo)
Sami
Sami
Perché non riesci a vedere
Cosa mi stai facendo
Cosa mi stai facendo
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Capitolo 15 *** 15. Fight ***
Best Friends; 15. Fight
Note
della traduttrice: ok, questa all'inizio
è davvero angst ç__ç o almeno per me.
Mi è venuto quasi un colpo a leggerla/tradurla.
Ma non voglio farvi anticipazioni.
Leggete susu.
15. Fight
"Per favore, Nick?" Piagnucolò Jeff.
"Accidenti, Jeff, sei sempre così bisognoso!"
Esclamò Nick. "Non puoi semplicemente tornare indietro e
trovare qualcuno che se ne occupi?" Sbottò. Jeff tacque, e
Nick subito si pentì di quello che aveva detto .
"Bene, almeno io non sono un coglione." Jeff si
girò, con gli occhi lucidi. Nick guardò il suo
ragazzo in stato di shock. "Tu lo sai che ho avuto offerte da altri
ragazzi, che non credono che io sia bisognoso o fastidioso." Jeff
aggiunse con rabbia. Nick socchiuse gli occhi, nel senso di colpa e con
la simpatia in evaporazione. Come poteva dirlo Jeff?
Questo non è il genere di cose che si dice
al proprio ragazzo, penso. "Bene, allora dovresti andare da
loro!" Urlò Duvall. "Perchè noi abbiamo chiuso."
se ne andò, con l'ultima immagine accartocciata del volto di
Jeff ancora impressi nella sua mente. Il suo pensiero successivo fu: Cosa ho fatto?
≈≈≈
Era
passata una settimana, e non si parlavano ancora, cercando di evitarsi
alle lezioni e alle prove dei Warblers. Nick non tornava sempre pochi
minuti prima del coprifuoco, e Jeff era sempre nascosto sotto le
coperte, con la luce fioca, quando rientrava. Il cuore di Nick sentiva
un vuoto dentro. Jeff non era solo il suo ragazzo(ex, si
ricordò a se stessa; e questo fu' un'altra fitta al petto),
ma anche il suo migliore amico. Duvall si sentiva penoso, ma aveva
troppa paura che chiedendo scusa a Jeff, il biondo si sarebbe
arrabbiato di più, e se ne sarebbe andato. Non era pronto a
questo. Un'altra settimana era passata, e alcuni dei Warblers
stavano capendo che qualcosa era finito. Quando infine, Kurt, gli
chiese cosa c'era di sbagliato, Nick capì di non poter
prolungare la cosa ancora a lungo. Se Jeff si sarebbe trasferito in un
altra camera, il moro non lo avrebbe davvero sopportato. Se no,
sarebbero sempre potuti tornare insieme. Anche se questo punto gli
sembrava improbabile, poichè Jeff evitava ancora Nick, e non
cercava neanche più di guardarlo.
≈≈≈
Anche se Nick era
andato mentalmente oltre ai suoi discorsi di scuse, fu
Jeff a rompere il ghiaccio. Quando Nick ritornò al
dormitorio, sempre in ritardo, aprì la porta e Jeff
saltò fuori dal suo letto.
"Nick, posso parlarti?" gli chiese incerto.
"Ti vorrei parlare anche io," Annuì il moro. "Mi
dispiace per quello che ho detto su dite...sul fatto che sei
bisognoso... e sono pentito di aver chiuso con te. E' stato il
più grande errore della mia vita. Ti capisco se vuoi
trasferirti di stanza, ma io ho bisogno del mio migliore amico."
"E a me dispiace di aver nominato altri ragazzi," Jeff scosse
la testa tristemente. "Non è stata una bella cosa...ed
è stato eccessivo. Entrambi lo siamo stati. I- Io non posso
dire che che non sono bisognoso, ma se tu lo vuoi, posso ancora correre
tra le tue braccia." Jeff sorrise tristemente, facendo una piccola
risata priva di umorismo e piena di scusa.
"Io non posso dire che non sarò mai infastidito o
geloso, ma ti amerò sempre," Replicò Nick. "E
desidero che ritorni tra le mie braccia da quando ci siamo lasciati."
Allargò le braccia in modo da fargli capire.
"Ti amo anche io," Jeff sorrise per davvero e corse ad
abbracciare il suo ragazzo.
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Capitolo 16 *** 16. Clumpsy ***
Best Friends; 16. Clumpsy
Nota della traduttrice: ragazzi..aaaaah, lo sapete che
mi piace quando lasciate una recensione vero? xD
E devo davvero ingraziare GleeKinn518, perchè davvero,
ragazza, tu hai commentato TUTTE
le ff che ho tradotto fino adesso
E ti ringrazio tanto u-u
Poi vorrei dire...oddio, date la colpa a Twitter se ho perso un po di
tempo nell'aggiornare ahaha vi giuro, è stato quasi un parto
ahaah
Ora passiamo alla storia. WOOOOOOAAA \o/
16.
Clumsy
Jeff era stato sempre notoriamente goffo, e quel giorno non
poteva
farne di certo a meno. Nick stava cercando di insegnargli ad andare
sullo skateboard, e non andava così bene. Era riuscito a non
cadere ancora(toccando ferro) ma barcollò e
vacillò
pericolosamente prima di mettere entrambi i piedi a terra.
Era terrorizzato da quel pezzo di legno con delle rotelle, ma
Nick
era occupato a far batutte e a prenderlo prima delle sue cadute,
così Jeff non era poi così preoccupato.
"Basta sporgere la testa verso fuori e andare," Disse Nick al
suo ragazzo.
"Se sei nervoso cadrai con la faccia a terra, e noi non non vogliamo
rovinare questo bel visino, non è vero?"
"Giusto," Rise Jeff tremante. "Ci siamo...allora." Si spinse e
tirò fuori il piede dallo skate, spingendosi di
più percorrendo buona parte del marciapiede. "Ci sto
riuscendo, Nick!" Disse eccitato.
"Guardami!"
"Stai andando alla grande, Jeff," Nick sorrise orgoglioso
osservando il ragazzo più alto che si allontanava sul
sentiero.
"Nick?" Il biondo lo chiamò improvvisamente, con un
po di ansia nella voce.
"Si, mio amore?" Gli chiese Nick.
"Come faccio-" La domanda di Jeff fu interrotta, quando
sbattè contro la cassetta rossa e bianca della posta. "A
fermarmi." Finì, gemendo. Giacendo sul cemento della strada,
immobile.
"Jeff!" Urlò Nick, nel panico. "Jeff, stai bene?"
Il moro corse veloce in avanti, accovacciandosi vicino al suo ragazzo.
"Stai bene, piccolo?"
"Sto bene," Jeff gemette. "Avevo il casco. Solo…
zitto."
"Senti un rumore nella tua testa?" Gli chiese Nick
preoccupato. "Magari hai avuto una commozione celebrale! E' meglio se
chiamo un ambulanza! Oh, Jeff Io-"
"Zitto, Nick," borbottò il biondo, con gli occhi
chiusi. "Sto bene."
"Ma cosa succederrebe se-" Cominciò Nick.
"Sto bene," Jeff tagliò corto. "Solo aiutami ad
alzarmi."
"Okay," Gli rispose Nick, mordendosi un labbro. Si
alzò, poggiò un braccio intorno alla vita di
Jeff, e lo tirò su, con tutte le sue forze. "Maledizione,
sei pesante." Si lamentò.
"Hey!" Esclamò Jeff. "Mi hai chiamato grasso? Non
sono grasso." Protestò. Nick ridacchiò.
Ovviamente, Jeff stava bene.
"Sei solo più alto di me, babe,"
Cinguettò Duvall. "Non grasso."
"Bene." Gli sorrise Jeff.
"Ora, perchè non entriamo?" Offrì Nick,
"Credo che ne abbiamo avuto abbastanza di skateboard per oggi."
"Mi piace," Jeff fece scivolare la mano in quella di Nick
mentre tornavano a casa sua. "Ma domani mi insegni come ci si ferma."
"Sarebbe l'ideale," Gli promise Nick.
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Capitolo 17 *** 17. Domestic ***
Note
dell'autrice:
Questo
si basa dopo le superiori, quando Nick e Jeff vanno al college insieme.
E
questo è ambientato nel loro appartamento.
Note della traduttrice: ok..potrei morire dal fluff di
questa One ahaah seriamente, è qualcosa di...
mmmh, preparatevi solo a fare tanti 'awww awww' ok? xD
P.S. per chi non lo sapesse Hell's Kitchen è un programma TV
dove un Capo Cuoco, tipo gestisce una cucina, e i cuochi sono
tutti..come dire..uhm, non inesperti.
Comunque in poche parole, sto tizio prende a parole tutti ahahaha
Non vi so dire altro, perchè l'ho visto solo una
volta ma è uno spasso ahahaha
Ma ora..alla FF. WOOAAAA \o/
17. Domestic
"Ciao, mio caro," Jeff avvolse le braccia attorno alla vita
del fidanzato. Nick lo strinse a se, e catturò le sue
labbra. "Vedo che hai preparato la cena," gli chiese Jeff sorridendo.
"Mi piaci con il grembiule."
"E' naturale che così," Disse Nick roteando gli
occhi, scendendo con lo sguardo sulla scritta del grembiule bianco
'Bacia il cuoco' in leggere rosse. "Tu l'hai comprato. Io lo odio. Mi
fa sentire una ragazza."
"Awh, ma tu non sei una ragazza." Affermò Jeff
ancora sorridente. "Sei troppo sexy per esserlo."
"Dannatamente vero." Ridacchiò Nick, girandosi di
spalle e assaggiando il cibo ancora sul fuoco.
"Allora, cosa mi hai preparato?" Chiese il biondo, dando una
pacca scherzosa sul lato B di Nick.
"Hey!" Esclamò Nick, dimenandosi. "Non farlo."
"Scusa," Gli occhi di Jeff brillavano di luce propria. "Eri
troppo carino."
"Sì, sì," Brontolò Duvall,
tornando a girarsi verso i fornelli. "Possiamo mangiare ora? Giuro che
potrei mangiare un fottuto cavallo in questo momento, sono affamato. E
Hell's Kitchen va in onda tra mezz'ora."
"Ti amo," Affermò Jeff ridendo.
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Capitolo 18 *** 18. Drunken Ramblings ***
Best Friends; 18. Drunken Ramblings
Note della
autrice: Ok io amo
questa One! Mi dispiace solo che non sono tanto pratica del essere
ubriaca, poiché non l'ho mai fatto, e sono ancora minorenne!
Anche se mi è stato detto che lo sembro quando sono
iperattiva o stanca...forse è per questo che non tocco
alcool. LOL
Spero che vi piaccia.
Note della traduttrice: Ok non voglio farvi spoiler
ma..'Nick i'm a lesbian!' AHAHAHAHA
18. Drunken Ramblings
"Come ha fatto ad ubriacarsi così facilmente?"
Chiese Kurt, spostando gli occhi su Jeff che girava in tondo al loro
divano.
"Diciamo che l'ha presa alla leggera," Gli rispose Nick
stringendosi tra le spalle.
"Ma siamo arrivati a questa festa da solo mezz'ora!"
Replicò Kurt, gettando un braccio sulle spalle di Blaine.
Doveva parlare ad alta voce -se non urlare- per essere ascoltato, su
quella musica martellante.
"Si ubriaca sempre così velocemente," Aggiunse Wes
ridendo e avvicinandosi a loro con un piatto tra le mani.
"NICK!" urlò Jeff, fermandosi d'avanti al moro.
"Si, tesoro?" Nick guardò il biondo che abbracciava
molto teneramente un pezzo di carta con una foto di Megan Fox che
probabilmente aveva tagliato da un giornale. L'aveva baciata e poi rise
forte. "Sono lesbica!"
"Umm, penso che tu debba essere una ragazza per essere
lesbica, tesoro," Gli rispose Nick accarezzandogli una spalla.
"Oh, quelle non sono caramelle?" Disse eccitato il biondo.
"Sono fatto di caramelle? Vuoi mangiarmi?"
"Uh…" Balbettò Nick, rosso in viso.
Blaine ridacchiò, così Jeff guardò lui.
"Guarda, Nick!" Gridò il biondo. "E' una pecora!"
Si chinò verso e avvolse con le braccia la testa di Blaine,
passando le dita tra i capelli ricci del solista.
"Ow!" Gemette Blaine.
"Nick, controlla il tuo ragazzo!" Gli ordinò Kurt.
"Jeff, dammi Blaine indietro."
"No!" gli rispose mettendogli il broncio. "E' la mia pecora
ora."
"Dai a Kurt il suo ragazzo, Jeff," gli rimproverò
Nick. Jeff accigliò ma ubbidiente lasciò Blaine,
che scosse la testa, trasalendo.
"Mi ha tirato i capelli in una maniera assurda"
Piagnucolò Blaine. Kurt baciò la fronte del
proprio ragazzo e si alzò in piedi, tirando con se il riccio.
"Dai, Blaine, andiamo a parlare con Wes e David e a prendere
qualcosa da mangiare," Suggerì.
"Suona bene, Kurt." Blaine annuì entusiasta e si
dileguò in fretta. Jeff si lasciò cadere sul
divano e poggiò la testa sul grembo di Nick.
"Io ti aaaaaaaaaamo, Nick." Sorrise sereno. "Un giorno, voglio
che ci sposeremo e che avremo tanti bimbi gay e che faremo l'amore
sulla spiaggia e-"
"Okay, credo sia abbastanza, baby," Nick tagliò
corto lasciando Jeff perplesso per la mano sulla sua bocca. Il biondo
leccò la sua mano per dispetto e Nick la tirò
subito indietro. "Che schifo, Jeff!" Esclamò.
"Non sembri così schifato della mia lingua quando
ci baciamo." Affermò Sterling cominciando a ridere.
"Oh silenzio, tu," Nick scosse la testa, sorridendo
maliziosamente.
"Solo se mi prometti che mi sposerai!" Insistette Jeff,
sedendosi.
"E' naturale amore." Ridacchiò il moro.
"Yay!" esultò. Poi urlò "Nick e io ci
sposeremo!"
"Oh santo..." Duvall gemette disperato, riportando la mano
sulla bocca dell'altro.
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Capitolo 19 *** The End...? ***
Continuo..?
Ok..buon giorno
ragazzi... purtroppo non so dove dovevo dirlo, ma devo
informarmi che, la storia, non è più presente su
FanFiction.net ... quindi, mi dispiace che non avremo altre FF Niff di
questa autrice.
Mi scuso anche
perchè forse ho infranto qualche regola di
EFP ma la storia è incontinuabile.
Lisa.
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