LETTERS.

di marphell
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Letter to Lisbon ***
Capitolo 2: *** Red Letter ***
Capitolo 3: *** UNA SOLA DOMANDA ***
Capitolo 4: *** DEVI GUARDARLA MORIRE ***
Capitolo 5: *** THE FINAL LETTER ***



Capitolo 1
*** Letter to Lisbon ***


Letter to Lisbon

 

Ciao Teresa,

Scriverti questa lettera è molto difficile perchè forse sto per fare uno sbaglio e so che non me lo lasceresti mai fare da solo, ma è da nove anni che aspetto questo momento e non me lo lascerò fuggire. Vorrei che ricordassi tutti i giochetti e le cavolate che ho fatto solo per vedere il tuo sorriso.
Credevi di star per morire, quel pugno sul naso: sempre al tuo servizio, ricordi?
Alla fine preferisci il vecchio divano o quello nuovo? Comunque se lo rivuoi è a casa mia.
Che fine ha fatto il magnifico pony che ti ho regalato? (so che ti è piaciuto!)
Ricorda anche i bellissimi momenti passati assieme. Gli abbracci, l'ortensia e soprattutto il ballo, sulle note della tua canzone preferita.
Saluta tutta la squadra, ringraziali per tutto quello che hanno fatto per me...e poi voglio ringraziare te.
Mi hai aiutato a superare il momento più brutto della mia vita. Sei una vera amica Lisbon, e forse anche di più.
Grazie di tutto.

Patrick

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Capitolo 2
*** Red Letter ***


Oh Patrick, Patrick, Patrick.
Ho saputo che hai lasciato il CBI. Per quale motivo? Hai scoperto qualcosa di nuovo su di me? Ad esempio dove abito? Se è così, sono molto felice così completerei il mio lavoro senza uscire di casa e stancarmi troppo. Se fossi rimasto concentrato su di me, mi avresti trovato molto tempo fa, ormai non hai più la stessa passione nel cercare la tua vendetta. E' solo una scusa per rimanere con la tua nuova famiglia.
Ti aspetto.
John

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Capitolo 3
*** UNA SOLA DOMANDA ***


UNA SOLA DOMANDA
 



Salve agente Lisbon,

non ci siamo mai incontrati, ma ho visto molte sue foto, ora capisco perchè Patrick ha scelto di lavorare al CBI di Sacramento. Scommetto che non sa dove si trovi il suo consulente. Non ho ancora deciso cosa farne di lui, ormai non è più interessato alla sua vendetta, ha di meglio a cui pensare.
Abbiamo parlato tanto, è un buon conversatore. E poi, lui non è l'unico che riesce a interpretare i movimenti o, meglio ancora, ad ipnotizzare le persone.
Ho scoperto molte cose interessanti su voi due, siete più legati di quello che pensassi e, forse, anche di quello che pensate voi... Ho solo una domanda da farle:
se potessi ucciderla ora, sacrificherebbe la sua vita per il suo amato consulente?


Red John

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Capitolo 4
*** DEVI GUARDARLA MORIRE ***


DEVI GUARDARLA MORIRE
 

"Ho solo una domanda da farle: se potessi ucciderla ora, sacrificherebbe la sua vita per il suo amato consulente?" Ho già rischiato la vita per Jane, sono disposta a farlo ancora. "Se potessi ucciderla ora..." vuol dire che mi sta osservando o è solo una mossa per spaventarmi? In qualunque caso, darei la mia vita per lui. Spero solo che non sia già... Una fitta alla testa e poi tutto buio. Al mio risveglio ero legata nel mio ufficio e Patrick era svenuto davanti a me, anche lui legato ad una sedia; aveva del sangue in faccia. Anch'io avevo le mani sporche di sangue, ma era il mio, quello che mi usciva dalla ferita sulla testa.
-Patrick! Patrick, svegliati!- Non si muoveva, poteva anche sembrare morto, se solo non respirasse. Era molto buio e potevo intravedere i riflessi biondi dei capelli del mio consulente grazie ad uno spiraglio di luce.
-Teresa...- Non conoscevo quella voce, ma potevo immaginare a chi appartenesse: John Il Rosso.
-Teresa, so che ti sei svegliata!- Dovevo slegarmi e liberare Patrick; sentivo dei passi avvicinarsi e so che non portavano niente di buono. La porta si aprì lentamente, ma nessuno la oltrepassò. I polsi mi facevano male e la ferita sulla testa pulsava. In quel momento, Patrick si svegliò.
-Patrick! Ti unisci a noi?- disse una figura alta entrando.
-Noi? In che senso, non... Teresa!-
-Patrick! Mi dispiace, non sono riuscita a fermarlo!-
-Perchè? Perchè hai preso anche lei? Mi sembrava avessi capito che dovevamo essere solo noi due!-
-Ma Patrick! Così è più divertente! Non pensi anche tu Teresa? Uh... quella ferita non sembra essere delle migliori...- disse mentre premeva con un dito contro il taglio, facendomi sussultare.
-Non la toccare!-
Ma come siamo arrabbiati! Tranquillo! Non la ucciderò, non ancora...- Ero riuscita ad allentare i nodi ai polsi mentre John si era girato verso Patrick. Avevo liberato i polsi, ma non avevo niente per colpirlo, a parte le mie mani, decisamente poco forti in quel momento. La ferita pulsava. Dovevo fare qualcosa, ma cosa? Presi la corda con cui ero stata legata e mi slanciai verso John, strozzandolo. Patrick non riusciva ancora a liberarsi e io non potevo resistere ancora a lungo, infatti nel giro di un secondo, John era riuscito a liberarsi dalla mia presa, scaraventandomi a terra.
TERESA!- gridò Patrick.
-Ok, Patrick. La tua Teresa sta facendo i capricci.-
-Lasciala andare! Lei non c'entra! E' fra me e te!-
-Oh invece c'entra Patrick. Ora, facciamo un bel gioco! Domanda n° 1: sei innamorato di lei?-
-...no.- Un coltello si conficcò nel ginocchio di Patrick che urlò di dolore.
-Sbagliato! Riesco a leggerti Patrick. Esitazione prima di rispondere! Non cercare di mentirmi!-
-Ok! Ok! La amo! Ma ora lasciala andare!-
Anche io lo amavo e non poteva morire per me.
-Hai sentito Teresa? E' innamorato di lei! Che cosa dolce!-
-Sei solo un bastardo!-Forse non avrei dovuto spingermi tanto oltre, aveva preso il coltello dal ginocchio di Patrick e me lo stava puntando alla gola. Sentivo la lama che premeva contro il collo.
-Adesso basta!- gridò Patrick.
-Basta? Basta dici, eh? Dì alla tua puttanella di stare zitta e guardarti soffrire!-
-Perchè mi stai facendo questo?-
-Patrick, tu devi vivere per avere la tua vendetta! L'hai dimenticato per caso?-
-Se è questo che ti aspetti, uccidimi. Ora.-
-No. Ho detto che non ti ucciderò. Al massimo il tuo bel capo.- Patrick era esausto, anche io. La ferita pulsava. Vedevo tutto annebbiato e poi... nulla.
Mi risvegliai con la testa dolorante, non sapevo cosa fosse successo e dove mi trovavo. Una persona entrò nella stanza.
-Buongiorno agente Lisbon. Come si sente?-
-Ho mal di testa. Mi ricordo che ero legata, John e... Patrick! Dov'è Patrick?-
-Si calmi agente...-
-No! Non mi calmo! DOV'E' PATRICK?-
-Il signor Jane non sta bene, è in coma.-
-Posso vederlo?-
-Sarebbe meglio che...-
-Voglio vederlo!-
-Va bene, come vuole.- Con l'aiuto del dottore, mi alzai e percorremmo un lungo corridoio; ci fermammo davanti ad una porta.
-Prego, entri.- La porta si richiuse dietro di me. Lui era lì, steso sul lettino con un respiro regolare, ma con gli occhi chiusi. Il rimore di quelle macchinette mi stava facendo impazzire. Doveva svegliarsi perchè dovevo dirgli troppe cose.
-Patrick.- Iniziai a piangere
-patrick, che cosa ti ha fatto quel mostro? Devi lottare! Devi svegliarti. Hai fatto una stronzata ad andare da lui senza qualcuno, ormai lo dovresti sapere: non si evtra in azione senza rinforzi.- Le lacrima mi avevano bagnato tutto il viso, non riuscivo più a smettere di piangere.
-Tu sei la persona più bella che io abbia mai conosciuto anche se a volte sei proprio un bambino. Sono riuscita a sopportarti come consulente, ora voglio sopportarti come qualcosa di più. Ti amo più della mia stessa vita. Ti prego svegliati.- Lo bacia teneramente sperando ad una sua reazione, ma...niente.
-Agente, è meglio che se ne vada. Deve riposare.
-Certo.- Tornai in camera, mi stesi sul letto ed ero troppo stanca per pensare, mi addormentai.

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Capitolo 5
*** THE FINAL LETTER ***


THE FINAL LETTER

 

Mia Teresa,

E' molto tempo che dormi, lo so perchè sono stato tre ore a fissarti. Osservavo il tuo candido volto, i tuoi occhi, le tue guancie leggermente arrossate e soprattutto le tue labbra carnose. Si, le ho sfiorate con le mie.Non potevo più resistere a quella tentazione.  C'è stato un attimo in cui pensavo potessi sentirmi, ma non volevo svegliarti perchè sarebbe stao ancora più difficile lasciarti. Con te ho voltato pagina, ti penso sempre, ma non posso mettere a rischio la tua vita solo per egoismo. Ti amo Teresa, sei l'unica cosa bella della mia vita e dovrai restarlo, per sempre. Non prenderlo come un addio perchè io odio gli addii. Un giorno, forse, tornerò.Tornerò quando tutto sarà più sicuro per te e per noi e ti assicuro che questo succederà. Ti amo e ti amerò per sempre.




 

Patrick

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