Nove Creature

di Smurfette
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La nascita ***
Capitolo 2: *** La radura ***
Capitolo 3: *** Nuovi progetti ***
Capitolo 4: *** I preparativi ***
Capitolo 5: *** Gli ultimi preparativi ***
Capitolo 6: *** Abbiamo terminato! ***
Capitolo 7: *** La rosea corsa nel bosco ***
Capitolo 8: *** La confessione di Puffetta ***
Capitolo 9: *** La vita che voglio ***



Capitolo 1
*** La nascita ***


Un filo di luce penetrò nella stanza buia e malridotta. Delle goccioline, segno che la notte aveva piovuto veramente tanto, scivolavano sul davanzale della finestra, ininterrottamente. Era stata una vera e propria tempesta.
Passò qualche minuto, e il raggio si ingrandì ulteriormente mostrando un piccolo letto vuoto e sfatto.
Gargamella probabilmente aveva avuto una notte insonne. O forse no.
Entrato nella sua stanza spalancò le ante dell'infisso malridotto che si staccarano e finirono a terra provocando un rumore assordante.
Stranamente, Gargamella non se ne curò. Poggiò i gomiti sul davanzale bagnato e osservò il cielo serenamente.
Birba lo raggiunse e richiamò la sua attenzione con un leggero miagolio del "buongiorno".
Gargamella sospirò e si voltò verso il proprio animale domestico.
-Birba, oggi è il gran giorno. Vogliamo iniziare? Prima iniziamo, meglio sarà.- Birba annuì debolmente con la testa, decisa.

*Inizio Flashback*
-Di nuovo! Quei puffi me l'hanno fatta di nuovo!- sbraitò Gargamella sbattendo la porta di legno ammuffita -E' davvero il colmo!-
Birba cominciò a ridere sguaiatamente. Ancora una volta Gargamella aveva fallito. Grazie ad un suo inutile piano, come sempre, dopotutto.
-Non cominciare, maledetta gattaccia!- la minacciò brandendo la scopa tra le mani facendola zittire immediatamente. L'uomo la riposò furioso.
-Non ci posso credere, per l'ennesima volta- disse, stringendo i pugni -Dov'è che sbaglio ogni volta? Dove?!?- si sedette sulla sedia vicino al tavolo, sfinito.
Si guardò nello specchio poggiato lì sopra, notando che i pochi capelli che aveva erano totalmente scompigliati e bruciacchiati.
-Gargamella- lo riprese Birba -Io ti dico sempre dove sbagli, ma tu non vuoi mai ascoltarmi!-
La gatta si piegò sulle proprie zampette magre e scattanti e poi spiccò un salto sul tavolo.
-Quello che ti fa sempre fallire è la tua tremenda disorganizzazione- guardò il proprio padrone che aveva cominciato ad interessarsi del suo discorso, per una volta -Mentre loro sono, a tuo discapito, sempre uniti e organizzati. E' inutile cercare un metodo per cercare il loro nascondiglio, distruggere le loro case o costruire stupide trappole. Quello che dovresti fare è attaccarli da dentro- -Cosa vorresti dire?- chiese confuso l'uomo.
-Il piano di creare una puffetta stava riuscendo, ma non sei stato abbastanza furbo, mio caro. Puffetta era sgraziata, ma forse non era neanche questo a scatenare l'antipatia degli altri puffi. Era il suo carattere, non sapeva porsi gentilmente a loro e inoltre tu l'hai trattata così male che lei ha deciso di schierarsi dalla loro parte ed è successo quello che è successo-
-Mia carissima Birba- la interruppe Gargamella -Ti ricordo che Puffetta era solo uno strumento, non vedo perchè trattarla bene- sbuffò infastidito dalla rimprensione della gatta.
-Non capisci proprio niente Gargamella- scosse la testa Birba -Fai lo stesso anche con me. Se mi trattassi meglio, consigli di questo genere te ne darei giorno e notte-
-Cosa vorresti dire?!? Hai un piano segreto ed efficace e non vuoi neanche confessarmelo?- Gargamella diventò rosso dalla rabbia.
-E' questo che intendo- sorrise felinamente Birba -Vedi di trattarmi con rispetto d'ora in poi, e ti dirò ciò che vuoi. Innanzitutto, quando diventerai ricco, voglio mangiare pesce tutti i santi giorni della mia vita-
-Birba, tu farnetichi. Se fossi ricco, ti avrei già sbattuto fuori.-
Birba fulminò con uno sguardo il padrone che notata la serietà dell'animale ammutolì istantaneamente.
-Con il mio piano non potrai fallire. Voglio solo che tu prometta che esaudirai il mio desiderio di mangiare bene e una bella cuccia comoda e pulita nell'immensa dimora che costruirai, tutto qui-
Gargamella scrutò ancora una volta Birba, pensieroso. Non aveva mai visto la sua gatta così tremendamente seria.
-E' sia!- battè i pugni sul tavolo -Faremo come dici tu!-
Birba si leccò i baffi.
-Sento già il sapore della conquista- sogghignò la gatta.
*Fine Flashback*

Gargamella si diresse verso la stanza degli esperimenti, dove un enorme calderone era già sul fuoco a bollire l'acqua.
Si avvicinò al tavolo dove erano poggiati varie barattoli chiusi accuratamente.
-Ho controllato tutto ieri- proferì Gargamella -Abbiamo tutti gli ingredienti, oggi è arrivato il gran giorno-
-Lo spero bene- rispose Birba che si accucciò a terra ad osservare i movimenti del padrone.
-Allora, dunque.- l'uomo prese tra le mani un barattolo che conteneva una scintillante polvere azzurra e la svuotò completamente nel calderone, poi cominciò a mescolare. Passarono cinque minuti e il miscuglio era diventato morbido, simile ad una crema per farcire i dolci.
-Ci siamo, la consistenza è ottima- controllò Gargamella -Adesso debbo aggiungere queste ciocche di capelli. Una ciocca rosa, una rossa, una ambra, una gialla, una nera, una viola, una grigia e un paio di ciocche marroni. Adesso veniamo ai cristalli, li ho lucidati proprio stamani. Otto cristalli azzurri, due verdi, quattro ambrati e due grigi-
Nel composto azzurro cominciò a formarsi un vortice arcobaleno.
-Ed infine- pronunciò Gargamella solennemente -Un petalo di rosa bianca- Continuò a mescolare pazientemente, poi prese un secchio d'acqua e spense il fuoco che scaldava il calderone.
-Adesso non ci resta che aspettare, Birba-
Gargamella si sedette sulla sedia, esausto. Non aveva fatto nulla di eccezionale, ma in realtà era dall'alba che pesava e divideva attentamente le dosi degli ingredienti.
Passò circa un quarto d'ora. Gargamella e Birba si guardarono, poi annuirono nello stesso istante. L'uomo si alzò, prese due stracci e con quelli rimosse il calderone dal focolore, poggiandolo sul tavolo che aveva sgomberato poco prima.
Non dovette aspettare molto. Dal pentolone sbucò una testolina coperta da un candido cappello bianco con una pallina di peluche rossa seguita da un'altra testolina coperta da un cappello nero.
Un lampo bianco costrinse Gargamella a chiudere gli occhi.
-Io sono puffa Fotografa- esclamò quella che aveva appena scattato la foto -Dovevo pur avere una foto che imprimesse l'emozione del nostro creatore alla nostra nascita- sorrise.
Pochi secondi e furono entrambe giù.
Il pentolone cominciò ad emettere strani suoni.
-Oh cavoli, non ci riesco! Forza, formiamo una scala!-
-No, non preoccupatevi- esclamò Gargamella con un tono insolitamente gentile -Vi aiuto io-
Infilò le sue mani nel pentolone e subito le sentì tastare, poi le rialzò.
Nelle sue mani, altre sette splendide puffette. Quella che prima parlava era una puffetta dai capelli corti e neri. Fu proprio lei la prima a presentarsi.
-Piacere signor Gargamella, io mi chiamo puffa Sapientona- disse sistemandosi gli spessi occhiali fucsia sul naso. Aveva dei grandi ed espressivi occhi azzurri contornati da lunghe ciglia nere.
-Io già mi sono presentata- sorrise amabilmente la puffa che era uscita per prima. Aveva una folta chioma rossa e indossava un sgargiante completo a quadrettoni. Un mano una macchinetta fotografica minuscola.
-Io sono la puffa Cheerleader- si presentò la puffa con il cappello nero mentre sventolava i suoi ponpon neri e blu in aria, ridendo. Aveva i capelli lisci e azzurro cielo come gli occhi.
-Io sono puffa Ballerina- continuò la puffa accanto a lei facendo un elegante inchino, aveva dei graziosi boccoli rosa pallido.
-I-io s-sono puffa T-Timidi- la puffa con i capelli grigio perla e gli occhi identici arrossì violentemente torturandosi le dita delle mani.
-Io sono Fioraia!- si presentò una puffa che indossava un cappello di paglia adornato con una rosa arancione. Mentre diceva ciò, porse una rosa a Gargamella che l'accettò senza troppi complimenti.
-Io sono Musicista- si fece avanti, suonando la sua chitarra elettrica rossa per rendere speciale la sua presentazione, una puffa dalla chioma lunga e mossa, gli occhi ambra e magnetici. Sembra una vera e propria star.
-Io sono puffa Solitaria- se Musicista aveva degli occhi stupendi, lei l'aveva indubbiamente superata. I suoi occhi ametista, di una tonalità pià scura dei capelli dello stesso colore, esprimevano una dolcezza infinita mitigata a una maturità sorprendente.
-Ed ecco il pezzo forte- disse togliendosi il cappello una puffa dai capelli corti e biondi e gli occhi verde smeraldo -Sono puffa Stilista- disse facendo un inchino. Le presentazioni erano terminate.
-Oh, miei ragazze- recitò commosso Gargamella -Quale onore essere alla vostra presenza, misero qual sono-
Le puffe sorrisero, compiaciute. Birba anche sorrise. La commedia stava procedendo alla grande.
-Io e Birba ci sentivamo così soli e tristi...abbiamo deciso di creare voi, meravigliose compagne di sventura-
-Di sventura? Cosa mai è successo?- chiese curiosa puffa Cheerleader. -Giusto, loro non possono sapere- disse Gargamella, guardando malinconico Birba che abbassò le orecchie in segno di tristezza.
-Raccontaci, Gargamella- lo incitarono disponendosi in un semicerchio. Un sorriso maligno di dipinse sul volto dell'uomo.
-Dovete sapere- cominciò il pezzo forte della sua recita -Che io non sono sempre stato così. Un tempo ero un bel giovanotto e vivevo con Birba e la mia famiglia in un grande castello. Ebbene sì, ero un principe- prese una pausa, poi continuò -Ero felice insieme a loro. Passavo i miei pomeriggi a giocare con la mia sorellina, Agatha. Un giorno però...- annaspò forte il naso, cercando di sembrare il più triste e più prossimo al pianto -Incontrai un omino blu, era il Grande Puffo. Vive poco distante da qui, in un villaggio che non mi è concesso vedere e visitare. Per sbaglio ci finii mentre giocavo a nascondino con Agatha e Grande Puffo pensava che io gli volessi fare del male, così cominciò a pedinarmi. Giorni dopo ero seduto sotto un albero, a leggere tranquillamente un libro.
Egli si avvicinò e mi confessò che era geloso della mia felicità, così cacciò una strana bacchetta magica e fece sparire il mio castello, compresa la mia famiglia. Rimasi solo, con Birba. Vagammo giorni e giorni, ma nessuno voleva aiutarci. Grande Puffo, con tutti i suoi amici aveva divulgato la falsa notizia che io volevo distruggere il loro villaggio e creavo scompigli nella sua comunità. Nessuno, nessuno ci ha aiutato. Io e Birba abbiamo creato questa misera casetta, all'inizio ci stavamo bene, ma adesso...beh, eccoci qui- prese un grosso fazzoletto e finse di piangere, ripetendo quanto gli mancava la sua famiglia.
Le puffette si guardarono rattristate e provarono a consolarlo.
Puffa Stilista prese la parola.
-Cosa possiamo fare per te, Gargamella?- chiese improvvisamente.
-Oh no, non voglio sottoporvi a nessun rischio e soprattutto coinvolgervi in questa storia- rispose scuotendo fortemente la testa. Il suo piano stava riuscendo alla perfezione, senza nessun intoppo.
-Invece noi vogliamo fare qualcosa- continuò puffa Musicista.
-T-tu ci hai c-creato. Dobbiamo s-sdebitarci, dopotutto-
-E poi te lo meriti! Insomma, non hai fatto niente! Dai Gargamella, dicci come fare! Un modo ci sarà!- insistette Fioraia.
-Beh...sì, un modo c'è. Siete proprio sicure di volerlo fare?-
-Assolutamente- dichiararono all'unisono.
-I puffi sono molto uniti tra loro. Ho provato varie volte a parlare con Grande Puffo, supplicandolo, ma nulla. Erano così tanti che ogni volta mi cacciavano via. L'unico modo per parlarci, sarebbe condurlo qui, da me, ma non so come. Loro non si fidano immediatamente degli sconosciuti, anche se non sembra così. Dovreste diventare loro amiche e...-
-Beh, possiamo anche "conquistarli", così sarebbe più facile- ammiccò la puffa Cheerleader.
-Oh beh, non credo che per voi sarà un problema- le lusingò Gargamella -Una volta fatto ciò, si fiderebbero completamente di voi e potrete condurli a me- -Se permetti- si intromise puffa Stilista -Dico che bisognerebbe anche un po' dividerli all'interno del gruppo. Se anche li conducessimo da te, la loro unione ti schiaccierebbe ancora e noi non potremmo fare più nulla. Se rompiamo i loro legami, il tuo piano funzionerà-
Passò un'oretta circa l'organizzazione del piano. Alla fine, Gargamella consegnò una collana dorata a puffa Stilista, che permetteva di contattare il padrone senza alcun problema.
-Tienila sempre con te- le raccomandò prima di andare a dormire.
-Adesso Birba- si rivolse alla gatta, una volta che le puffette si ritirarono in una minuscola stanza preparata per loro -Possiamo dormire sonni tranquilli. Andiamo, domani ci aspetta un'importante giornata- Puffa Solitaria non era felice, quella storia non la convinceva. Lo sguardo di Gargamella, il suo tono poco rassicurante...era tutto così strano. Ma se le altre si erano fidate, perchè ribellarsi? Non poteva dire nulla in contrario. Avrebbe capito tutto, prima o poi. Bisognava solo aspettare.
P.S.: una misera manipolazione dei personaggi del film "I puffi" in 3D. Ci tenevo veramente a mostrarvi le nuove puffette. Se fossi più brava, di sicuro non assomiglierebbero tutte così tanto a puffetta. Ho cercato di cambiare più cose possibili, ma questo è il massimo che so fare. Per ora le ho raggruppate(insieme a Puffetta ^.^), non vorrei che qualcuno le copiasse. Spero vi sia piaciuto sia l'inizio della fiction e anche la rappresentazione delle nove puffette, al prossimo chappy =)

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Capitolo 2
*** La radura ***


Erano le sette in punto. La giornata era abbastanza fresca e un leggero venticello scuoteva le fronde degli alberi.
Stilista, seduta su una sedia, dondolava le gambe osservando i pochi metri che la separavano dal pavimento di legno.
Accanto a lei, Musicista lucidava la sua chitarra sfiorando di tanto in tanto le corde con il fazzoletto producendo lievi suoni.
Ai piedi della sedia Cheerleader era intenta a riscaldarsi, distendendo i muscoli atrofizzati dalla lunga dormita.
-E' quasi ora- proferì Stilista osservando le altre compagne che dormivano placidamente.
Passarono cinque minuti.
-Abbiamo aspettato abbastanza, non trovate?- chiese la puffa dai capelli color cielo sorridendo perfidamente.
-Va bene, cominciamo- fece spallucce la chitarrista, alzandosi in piedi e afferrando la propria chitarra.
Musicista cominciò a suonare lo strumento e fu inevitabile la risata di Stilista alla reazione delle compagne addormentate: tutte scattarono all'impiedi, guardandosi intorno spaesate.
Terminata la melodia, Cheerleader cominciò a volteggiare, a fare ruote e capriole incitando le compagne a prepararsi per la lunga giornata.
-Voi siete tutte matte- esclamò Fotografa stropicciando gli occhi con le mani. -Ma che ore sono?- chiese Solitaria, mentre sgranchinava le gambe.
-Sono le sette e un quarto, adesso- rispose Ballerina che stava controllando un orologio a cucù appeso nella stanza.
-Forza ragazze, dobbiamo sbrigarci- le richiamò Musicista.
Appena furono tutte in piedi, uscirono fuori dall'abitazione e videro Gargamella che discuteva con Birba.
-Buongiorno, Gargamella- salutò cordiale Sapientona, mentre ripuliva gli occhiali.
-Buongiorno a voi, puffette- ricambiò l'uomo -Siete pronte ad affrontare questa lunga giornata?-
-Più o meno- commentò Fioraria, ancora assonnata.
-Come abbiamo già detto- continuò Gargamella -Vi condurrò al centro del bosco poi proseguirete da sole: i puffi non debbono assolutamente vedermi, o scopriranno tutto-
-Ce la caveremo- sorrise Timidi che non vedeva l'ora di trovare un letto su cui riposarsi. Prima avrebbero incontrato i puffi, meglio e soprattutto di più avrebbe riposato.
Sospirò guardando Ballerina, agitata come lei.
Le altre puffette con il consenso di Gargamella avevano scelto loro due come "esche". La ragione? Erano le più dolci e carine. Che futile motivo. Idiota, lo avrebbe definito.
Lei non aveva nessuna intenzione di assecondarle, si sarebbe ritirata all'ultimo momento.
Osservò una seconda volta Ballerina. Ma che agitata. Era calma. Calmissima. Aveva un 'espressione molto rilassata rispetto alla sua. Già.
Tutte volevano rendere felice il povero Gargamella, e lei non era da meno ma la verità era che aveva troppo paura di inoltrarsi da sola nel bosco ad un certo punto del piano. Non per niente il suo secondo soprannome era "Paurosa" o peggio ancora "Fifona". Sperava veramente che la fortuna avesse pietà di lei, magari facendola stare in compagnia di Ballerina, tutto sarebbe stato molto più facile.


Grande Puffo osservava tutti i puffi svolgere i loro compiti quotidiani. Era incredibile come la serenità regnasse ogni giorno ed era sorprendente il modo con cui si accingevano a svolgere i soliti lavoretti senza mai stancarsi.
Mentre pensava a tutto questo vide improvvisamente Coraggioso correre senza freno, quasi rischiava di far cadere la torta a puffo Pasticciere.
-Ehi, Coraggioso! Dove vai così di fretta?- gli chiese Grande Puffo curioso.
-Oh!- il puffo scozzese si fermò di botto alzando una lieve polverina -Good morning, Grande Puffo! Sto andando al bosco: io, Tontolone, Quattrocchi, Forzuto e Brontolone dobbiamo raccogliere del materiale per Inventore. Vorrei restare a parlare con te, ma adesso devo proprio scappare. Ci vediamo dopo!!!-
E così come era venuto, svanì.
Grande Puffo si grattò il capo, confuso. Alla fine decise di dare un mano e girò il villaggio in cerca di qualcuno da aiutare.


-Siamo arrivati- esclamò Gargamella sorridendo -Il nostro cammino insieme è terminato. Vi ringrazio ancora per quello che fate per me, spero di rivedervi il più presto possibile-
-Non preoccuparti Gargamella- lo rassicurò Sapientona -Non dovrai aspettare molto-
Le puffette annuirono e quando l'uomo si allontanò decisero di proseguire e sostare più avanti.
Camminarono per un po', finchè Solitaria non intimò alle compagne di prestare attenzione e ascoltare i suoni.
Tutte ammutolirono all'istante.
In effetti, si sentivano delle voci in lontananza.
-Sbrighiamoci ragazze- le incitò Fioraia indicando un grosso salice affianco a loro -Arrampichiamoci così possiamo tenere sott'occhio la situazione-
Le compagne acconsentirono e in meno di un minuto tutte raggiunsero la cima dell'albero.


-Sono arrivato!- Coraggioso sventolò la mano, catturando l'attenzione dei compagni.
-Io odio aspettare!- si lamentò come al solito Brontolone che fissava crucciato il compagno.
-Ho avuto un piccolo contrattempo- si giustificò.
-Sì, sistemarti il kilt- Forzuto roteò gli occhi al cielo, sospirando.
-Va bene ragazzi, basta. Vogliamo iniziare la ricerca?- Tontolone pose fine a quello che poteva essere l'inizio di una lunga discussione.
-Sì, senza dubbio- intervenne Quattrocchi -Ma prima ascoltatemi, Inventore ha dato precise istruzioni su quale di tipo di legna prendere e il luogo dove raccoglierla e mi sento in dovere di presentar...-
-Smettila, Quattrocchi- lo minacciò Forzuto -Sappiamo benissimo cosa dobbiamo o non dobbiamo prendere, lo facciamo sempre. Non ci servono le tue stupide lezioni- sbuffò seccato dall'evidente egocentrismo del puffo occhialuto. -Aspetta Forzuto, potrebbe esserci d'aiuto- commentò Tontolone.
-Facciamo una cosa- propose Coraggioso già stanco dei loro battibecchi -Ci divideremo. Io vado da quella parte- disse indicando un sentiero. Sembrava un percorso pericoloso, ma in realtà bastava solo far attenzione ai ragni giganti che si trovavano sui rami: di solito i puffi vi trovavano legna di qualità ottima e resistente.
-Va bene- acconsentì Quattrocchi -Io e Tontolone andremo a destra allora-
-Brontolone ed io andremo al centro- aggiunse Forzuto rallegrato dall'idea di non dover sopportare Quattrocchi per almeno due ore.
Si salutarono e ognuno prese la propria strada.


-Se ci facevano attendere un altro po'- commentò Fioraria -Avrei di sicuro lanciato loro qualcosa- aggiunse guardandosi intorno in cerca di un possibile oggetto che fosse stato adatto a quell'azione.
-La colpa è stata tutta di quel puffo che è arrivato in ritardo- sbuffò Fotografa.
-Si chiama Coraggioso- puntualizzò Stilista che aveva già memorizzato tutti i nomi ed elaborato un piano.
Le puffette scesero dall'albero e si disposero in un cerchio per poi passare subito all'azione.
-Molto bene, ragazze. Meglio di così non poteva capitarci- prese parola Stilista -Faremo così. Timidi, vai nella direzione dov'è andato Coraggioso. Sei la perfetta donzella da salvare-
Timidi voleva ribattere, ma la puffa bionda la interruppe immediatamente.
-Non preoccuparti- la rassicurò -Verrò io ad assicurarmi che vada tutte bene. Qualcuno dovrà pur stuzzicare i ragni. Musicista, tu verrai con me ad aiutarmi.-
La puffa castana già sapeva quale sarebbe stato il suo compito e annuì, Timidi fece lo stesso rincuorata dal fatto che con lei ci sarebbero state le sue due compagne. A debita distanza, ma ci sarebbe state.
-Invece Ballerina andrà dove sono andati Forzuto e Brontolone insieme a Cheerleader-
-Fioraia e Fotografa resteranno qui e si accerteranno che tutto proceda secondo i tempi prestabiliti-
-E voi- osservò Solitaria e Sapientona richiamandole con un cenno della testa -Andrete ovviamente dove sono andati Tontolone e Quattrocchi-
Prese una pausa, poi continuò.
-Conoscete il piano: vi siete perse e cercando me e Musicista vi siete disperse tutte. Io e Musicista dopo averci assicurato che Timidi sarà in compagnia di Coraggioso, raggiungeremo Fioraia e Fotografa e andremo al villaggio raccontando che non vi troviamo e siamo delle straniere. A questo punto arriverete voi e beh...abbiamo concluso per questa giornata-
Stilista sorrise soddisfatta, sembrava che tutto quello che avesse detto fosse già avvenuto.
Non persero tempo e si divisero: Stilista, Musicista e Timidi nel percorso ombrato, Ballerina e Cheerleader al centro, Sapientona e Solitaria a destra.


-Siete proprio sicure che i ragni non ci uccideranno?- chiese titubante ed impaurita Timidi, osservando le numerose ragnatele che tracciavano un reticolato complesso sulle chiome verdi degli alberi.
-Avanti, Timidi- la incoraggiò Musicista -Basta trovare Coraggioso e abbiamo terminato. Ehi...eccolo lì-
La puffa indicò un omino blu che trasportava un bel ramo sulla spalla poco più avanti.
Le tre puffette corsero in mezzo ai cespugli e lo sorpassarono, poi Timidi uscì allo scoperto.
Aspettò un po'. Ecco, tra poco avrebbe svolto il suo compito.
Si guardò intorno, un po' annoiata. All'improvviso, un ticchettio fastidioso la risvegliò dai suoi pensieri.
Timidi si voltò, terrorizzata. Si aspettava qualcosa di orribile, sì, ma la realtà che le si parava improvvisamente davanti agli occhi le fece realizzare ciò a cui andava veramente incontro.
L'urlo le scappò da bocca spontaneo.
Un grosso, gigantesco ragno marrone e peloso si trovava a due passi da lei e la guardava minaccioso.
Timidi vide le compagne allontanarsi, segno che qualcuno stava per arrivare.
Quanto ci impiegava, quel maledetto puffo ad arrivare?
Timidi strinse i denti, sudando freddo.
Il ragno cominciò a muovere le sue magre zampette verso la puffa, che reagì d'istinto. Al diavolo il piano, al diavolo tutto. Quella bestiaccia voleva sicuramente papparsela in un solo boccone e lei non aveva nessuna intenzione di accontentarlo.
Timidi corse nella direzione opposta al ragno senza guardare avanti ma solo misurando la distanza che acquistava durante la corsa dal nemico.
Accadde quel che accadde.
Improvvisamente sbattè contro qualcosa e cadde all'indietro.
Adesso il ragno l'avrebbe sicuramente raggiunta e lei non sarebbe più esistita.
Si mise seduta sull'erba aprendo lentamente gli occhi lucidi prossimi al pianto, osservando la cosa, o meglio colui con il quale aveva avuto il brusco impatto.
Eccolo, quel maledetto puffo. Stava in piedi davanti a lei osservandola incuriosito e a tratti meravigliato.
-Sei tu che hai urlato?- chiese.
Timidi sbiancò. Si era completamente dimenticata del pericolo che stava correndo.
-Oh sì- cominciò a tremare -C'è un orribile ragno più avanti- disse indicando un grosso cespuglio -Ha tentato di mangiarmi-
Coraggioso storse la bocca e cominciò a ridere di gusto.
Timidi restò allibita dalla sua reazione e arrossì, sia per la vergogna che per la rabbia.
-B-beh...c-cosa c'è di tanto d-divertente?- chiese offesa.
-I ragni non sono carnivori- tentò di darsi contegno il puffo -Anzi, sono anche molto amichevoli. Ti sarai impressionata...come ti chiami?- le chiese.
-T-Timidi- ripose, poi aggiunse -O P-Paurosa, se preferisci-
Coraggioso la fissò ancora una volta.
-Non c'è un soprannome che riassumi entrambi?- rise ancora.
Timidi voleva solamente sparire, aveva fatto la figura dell'imbranata. Cominciò a torturarsi le dita delle mani, rossa dalla vergogna.
Il puffo capì il suo imbarazzo e tentò di rompere il ghiaccio.
-Non ti ho mai vista da queste parti, Timidi. Cosa ci facevi da sola?- le chiese.
-Ero con le mie compagne, veniamo da un paese molto lontano- spiegò, notando l'espressione incredula del puffo alla parola "compagne" -All'improvviso abbiamo perso di vista due nostre amiche, così ci siamo divise per cercarle ma...- disse indicando il posto che la circondava -Niente di niente-
-Quindi non sapete dove cercarle. Vi state dirigendo in qualche posto preciso?- tentò di estrapolarle più informazioni possibili.
-A dire il vero no- prese una pausa -Vivevo con le mie compagne in una casetta, ma sono arrivati gli umani e siamo state costrette ad andarcene- spiegò recitando il copione preparato la sera prima.
Coraggioso invitò la puffetta a seguirlo nel villaggio assicurandole che avrebbero cercato con l'aiuto dei suoi amici anche le altre puffette.


-E questo è dunque- concluse il suo esaustivo discorso Quattrocchi.
Tontolone aveva ascoltato tutto come al solito, anche se non aveva capito un bel niente.
-Sono andate sicuramente a destra- una voce squillante interruppe Quattrocchi che voleva introdurre un nuovo e noioso discorso.
-Quattrocchi, hai sentito anche tu?- domandò Tontolone.
-Certo che ho sentito. Sembrava una voce femminile, ma non era quella di Puffetta-
Solitaria e Sapientona camminarono in avanti, fingendo di non essere al corrente della loro presenza.
Pochi secondi e a due a due si trovarono l'uno di fronte all'altro.
A Quattrocchi s'illuminarono gli occhi alla vista di Solitaria che squadrava da capo a piedi i due puffi.
-?- Tontolone rimase interdetto. Oltre Puffetta, non aveva mai visto altre puffette.
-Salve- ruppe il ghiaccio Sapientona che non vedeva l'ora di giungere al villaggio -Mi chiamo Sapientona-
-Solitaria- la puffetta dai capelli viola rispose cercando di avere un tono più o meno cordiale.
-Quattrocchi e Tontolone- rispose il primo rubando le parole dalla bocca del compagno maldestro -Se mi permettete- continuò -Vorrei chiedervi da dove venite. Oltre al nostro villaggio, non conosciamo altri "abitanti" nei dintorni-
-In effetti veniamo da un paese molto lontano, ma ci siamo dovute spostare a causa delle nuove costruzioni degli uomini- sbuffò Sapientona sembrando di essere il più convincente possibile -E durante il viaggio, proprio in questa radura, abbiamo perso le nostre compagne. Non sappiamo proprio come orientarci-
-Vi aiutami noi- sorrise loro Tontolone -Venite al nostro villaggio: vi ospiteremo e vi aiuteremo a trovare le vostre amiche-


-Uffa- sbuffò Cheerleader -Ma quanto ci mettono?-
-Non lo chiedere a me, si vede che è una loro brutta abitudine- ribattè Ballerina.
-Io odio cercare la legna- una voce infastidita giunse alle orecchie attente e sveglie delle puffette.
Le due compagne si scambiarono uno sguardo d'intesa. Pochi minuti e se li sarebbero trovati davanti.
Ballerina si arrampicò su un albero molto alto, mentre Cheerleader si piazzò sotto di lei.
I passi e le voci si fecero più chiare.
-Ballerina, scendi! Ti aiuto io!-
-Non ci penso proprio!-
Nello stesso istante in cui pronunciarono quelle parole sbucarono dai cespugli i due puffi che rimasero allibiti come i loro compagni alla vista di quelle nuove puffette.
-Non fare la fifona! Se tu fossi scesa prima con me, adesso non dovevamo arrivare a questo punto!-
-Non è questo il problema- continuò Ballerina -Se io ti seguissi, mi spiaccicherei al suolo-
-Vuoi dire che non ti fidi di me?- si finse offesa Cheerleader.
-Ehm...scusate- interruppe il discorso Forzuto, pavoneggiandosi.
Cheerleader sorrise e si voltò verso il nuovo interlocutore.
-Posso esservi di aiuto?-
-Oh sì- rispose Cheerleader congiungendo le mani che trattenevano i suoi inseparabili ponpon -La mia amica non riesce a scendere, puoi aiutarmi? Probabilmente ha ragione lei, non riuscirei ad reggerla-
-Non c'è problema- Forzuto salì sull'albero e senza troppi complimenti sorrise spavaldo a Ballerina prendendola in braccio e scendendo giù, posandola delicatamente a terra.
-Ci voleva così tanto?- la rimproverò Cheerleader.
Ballerina ignorò la compagna.
-Grazie, ehm...?-
-Forzuto, mi chiamo Forzuto-
-E io sono Brontolone- si aggiunse il puffo che fino era rimasto ad osservare la scena.
-Io sono Ballerina- sorrise la puffa dai boccoli rosa.
-E io Cheerleader-
Le puffette raccontarono la storia che avevano programmato con le altre e come previsto furono invitate al villaggio dei Puffi.


Le nove puffette si ritrovarono al villaggio e non persero tempo a raccontare la loro storia a Grande Puffo che le accolse calorosamente e decise di ospitarle nella casetta di Puffetta per quella notte.
I puffi erano contenti del loro arrivo, ma Puffetta lo era ancora di più.
Non aveva mai avuto delle amiche e trovarsene nove all'improvviso non poteva non aumentare la sua sorpresa e meraviglia.
Per quella sera le puffette avevano deciso di riposarsi e Puffetta si organizzò per preparare una grande cena.
-Sapete- cominciò a parlare la puffa emozionata dalla nuova compagnia -Non ho mai avuto amiche femmine: come avete potuto notare in questo villaggio sono tutti maschi- affermò un po' contrariata -Hanno un cuore d'oro e sono molto gentili, però per me è inevitabile pensare a come sarebbe la mia vita con una compagna con cui parlare di nuova cose-
-Beh, posso immaginare- commentò Cheerleader -Però non l'ho mai provato. Insomma, la mia situazione è l'esatto contrario- rise.
-Eh già- sospirò Puffetta -Penso che la cosa migliore sia vivere sia con amici che con amiche, così non ci si annoierebbe mai-
La cena fu letteralmente divorata dalle ragazze che parlarono del più e del meno con Puffetta stringendo immediatamente amicizia.
Stilista si alzò e chiese di potersi allontare un attimo.
Si diresse verso il bagno e chiuse la porta a chiave, poi aprì il medaglione.
Gargamella rispose alla chiamata immediatamente.
-Allora, com'è andata?- chiese l'uomo che aveva un tono preoccupato.
-Meravigliosamente, Gargamella. Eccetto per Timidi, ma si può rimediare, non è nulla di grave. Siamo già nelle grazie di Puffetta e anche gli altri puffi sembrano felici del nostro arrivo-
-Mi raccomando- l'ammonì Gargamella -Dai tempo al tempo. Più riuscirete a conquistarli, meglio sarà-
-Puoi contarci-
Stilista chiuse il medaglione e si diresse nella stanza dove si erano riunite tutte, si sedette sul letto e ricominciò a parlare con Puffetta, informandosi sull'organizzazione e le abitudini dei puffi.
Era già a metà dell'opera.





Heilà!^.^ Volevo postare questo capitolo prima, ma ho dovuto studiare moltissimo oggi. Penso che ci saranno vari errori di battitura e anche nella forma e nell'esposizione del testo, ma l'ho scritto tutto di fila senza correggere nulla...se volessi farlo, dovrei impiegarci almeno un'ora e non posso: debbo andare a dormire tra poco, domani mi spetta un'altra noiosa giornata di scuola T.T
Spero che il capitolo sia piaciuto, magari se domani ho tempo oltre a scrivere il terzo correggerò questo.
Adesso mi tocca proprio andare. Grazie mille a Nordlys per aver recensito <3
A presto! Buona navigazione. ^_^

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Capitolo 3
*** Nuovi progetti ***


Stilista aprì gli occhi, lentamente. Si mise a sedere sul letto e sbadigliò portando la mano sinistra davanti alla bocca e inarcando il braccio destro con la schiena per sgranchire le ossa.
Si guardò intorno e l'unica cosa che vide furono otto letti sistemati e soprattutto vuoti.
Aggrottò le sopracciglia, perplessa.
Dove erano le sue compagne?
Mentre si alzava dal letto vide Puffetta che le sorrideva vicino l'uscio della porta.
-Buongiorno, pigrona!- scherzò.
-Buongiorno anche a te Puffetta- ricambiò Stilista senza fare troppo caso alla battuta -Ma si può sapere che ore sono?- domandò con un tono leggermente seccato.
-Sono le dieci e mezza- le rispose -Hai dormito un bel po'. Le altre volevano svegliarti, ma ho insistito nel lasciarti riposare: sembravi davvero molto stanca ieri e questo bel sonno ristoratore ti ha fatto solo del bene- prese un pausa -Vuoi venire a fare colazione?- le propose.
-Va bene- annuì, seguendo Puffetta nella cucina.
-Oggi ti porterò personalmente a visitare il villaggio- la informò -Ci sono tante cose da vedere! Ma non essere troppo curiosa, soprattutto se ci sarà un puffo che ti offrirà un bel pacchetto regalo: è Puffo Burlone. Sembra tanto gentile ma una volta che apri la scatola riceverai solo un cumulo di polvere in faccia- continuava Puffetta gesticolando.
Stilista l'osservò attentamente: in quel momento sembrava Sapientona.
-Sono molto felice che tu mi faccia da guida- sorrise falsamente -E sono davvero molto curiosa di conoscere il vostro villaggio-
-Oh, ti mostrerò anche i posti più sicuri-
-Più sicuri? In che senso?- Stilista si stava interessando all'argomento.
-Devi sapere che nelle vicinanze c'è un uomo, di nome Gargamella, che tenta sempre di acchiapparci così abbiamo costruito queste "zone rifugio"-
-Capisco- sentenziò Stilista, cupa in volto. Oltre ad essere bugiardi, mostravano con false prove, come i rifugi, che Gargamella li perseguitava. Stilista si sentiva molto motivata ad aiutare il suo creatore.
-Cos'hai?- le domandò Puffetta notando il suo atteggiamento ostile.
Stilista immediatamente rilassò il volto: non doveva destare sospetti e soprattutto doveva conquistare i puffi, anche se della loro amicizia non le importava nulla.
-No, scusami- inventò la bionda sorridendo falsamente -E' che la mattina non riesco a concentrarmi su quello che mi dicono le persone e mi innervosisco se mi parlano, ma non è niente di personale- portò una mano dietro al collo massaggiandolo, fingendosi imbarazzata.
-Ahhh capisco- rise Puffetta -Molti la mattina sono suscettibili! Non preoccuparti, la prossima volta sarò più attenta-
-Oh, ma figurati, è solo una questione momentanea. Anzi, mi hai fatto del bene: adesso sono più sveglia che mai!- si alzò dopo aver bevuto l'ultimo sorso di succo d'arancia -Allora, vogliamo farci questo bel giretto?-


Timidi aveva deciso di stare in compagnia di Solitaria e Sapientona.
Erano state le prime a svegliarsi e gironzolavano nel villaggio da un po', osservando le casette a forma di fungo e i numerosi fiori di tutti i colori che si trovavano lungo la strada, finchè non videro avvicinarsi un puffo con un delizioso pacchetto regalo in mano e Coraggioso che indicava le tre.
I due si avvicinarono alle puffette che rimasero molto sorprese.
-Buongiorno- le salutò Coraggioso.
-Salve- risposero in coro, esaminando il puffo che lo affiancava.
-Volevo darvi questo regalo- disse Burlone, trattenendo le risate -Come omaggio della vostra nuova...ehm...permanenza?-
-Mmm- Sapientona notò lo strano atteggiamento del puffo che si sforzava di mantenere la bocca ferma -Non dovevi- aggiunse.
Puffo Burlone porse il pacchetto a Solitaria, che immediatamente fece finta di sistemarsi il fiocco del vestitino, così Timidi fu costretta a prenderlo.
-Ehm...- lo guardò stranita la puffetta, non sapendo cosa fare e notando gli sguardi contrariati delle amiche.
-Aprilo, è una vera sorpresa- la incitò il puffo.
-Dai Timidi...non vuoi mi mica che ti chiamiamo Pau...-
-Va bene, va bene!- esclamò lei irritata dall'ultima frase di Coraggioso. Sciolse il fiocco rosa e aprì la scatola.
Immediatamente quest'ultimo esplose e la fuliggine volò sulle teste delle tre puffette mentre i due puffi risero sonoramente.
-Comunque ahahah sia- tentò di dire il puffo artefice dello scherzo -Il mio nome è Puffo Burlone-
-Adesso si spiega tutto- lanciò una frecciatina Solitaria scuotendo i capelli per rimuovere la polvere nera.
-Andiamo, non ve la siete mica prese?- rise ancora di più Coraggioso.
-Beh, bel modo di accogliere delle nuove arrivate!- esplose Sapientona, digrignando i denti.
-Andiamocene ragazze- sbuffò Timidi che già non ne poteva più.
Le tre voltarono le spalle e cominciarono a camminare verso il lato opposto.
Timidi era furiosa: già non sopportava più quel puffo dai capelli rossi. Era irritante e il suo amico lo era ancora di più, insieme formavano propria una bella coppia di rompiscatole.
Inizialmente non voleva attuare questo piano, era indecisa.
Ma adesso, la vendetta di Gargamella sarebbe stata anche la sua rivincita.
"Puoi contare su di me tanto quanto Stilista, Gargamella" disse tra sè e sè la puffa dai capelli grigi.
Si voltò, inquadrando il volto di Coraggioso. Gargamella lo aveva nominato, aveva contribuito a renderlo ridicolo molte volte.
"Stai in guardia, Coraggioso. Il primo a pagarne le conseguenze con Grande Puffo sarai proprio tu."


Fioraria era rimasta incantata da tutti quei fiori.
Ogni volta che ne vedeva uno si soffermava ad esaminarlo e con grande sorpresa notò con quanta cura i puffi si preoccupassero di annaffiarle secondo i loro precisi bisogni.
Con lei c'era Fotografa.
L'esuberante puffetta dai capelli rossi non aveva perso tempo e stava scattando varie fotografie. Pensava che quel lavoretto avrebbe fatto comodo a Gargamella. Conoscere il luogo del nemico e la sua struttura era un ottimo espediente al fine di organizzare per bene la parte finale del piano.
Improvvisamente si sentirono chiamate.
Poco distanti da loro c'erano Tontolone e Quattrocchi che le salutavano.
-Avviciniamoci- propose Fotografa.
-Ciao ragazze!- le salutò Tontolone -Avete dormito bene?-
-Oh sì, grazie- rispose Fioraia -Stiamo girando un po' per il villaggio. I vostri fiori sono davvero molto belli-
-Siamo lusingati- affermò Quattrocchi -Parla una vera e propria esperta in questo campo, dopotutto-
-Noto però- disse crucciando il viso -Che non avete le rose blu dalle spine grigie-
-Rose blu dalle spine grigie?- chiese Quattrocchi interessato. Per la prima volta non conosceva l'esistenza di un qualcosa e ciò sconvolse Tontolone che rimase a bocca aperta per un bel po' -Qual è la loro particolarità? Forse crescono in un ambiente specifico-
-Beh- ci pensò su Fioraria -Sono rose molto particolari. Se ti pungi anche leggermente con una spina, svieni. L'effetto dipende da individuo a individuo: nel nostro caso possiamo anche dormire una settimana. Un uomo per un'ora, al massimo un'ora e mezza per quanto concerne i bambini- si guardò intorno -Potrebbero anche crescere qui, a dirla tutta. Anche se sarebbe opportuno piantare il seme in inverno: stranamente sono fiori che crescono velocemente solo con un clima rigido, o comunque in notti fredde.-
-Devono essere molto belle queste rose- disse Tontolone.
-In effetti sì, sono nominate anche "Rose Incantatrici". Quando le si vede per la prima volta è inutile resisterle: tutti le vogliono cogliere ma la maggior parte di loro non sa come evitare di pungersi- rise Fioraia.
-Potremmo costruire una recinzione e piantarle- propose Tontolone -Dobbiamo dirlo a Grande Puffo, ma sicuramente ti darà il suo consenso-
-Va bene- sorrise Fioraia -E penso che questo farà anche piacere a Fotografa-
-Oh sì- intervenì la puffa -E' il fiore che preferisco immortalare di più. Grazie a Fioraia so anche come prenderlo e togliere le spine, così non rischio nulla-
-Allora andiamo da Grande Puffo, così incomincieremo subito!- esclamò Tontolone.
-E magari chiediamo a Puffo Inventore di costruire una bella recinzione- aggiunse Quattrocchi.
I puffi si diressero verso la casa del Grande Puffo, che si trovava al centro del villaggio. Andare da Inventore non sarebbe costata molta fatica: si trovava lì vicino e avrebbero impiegato pochissimo tempo.


Musicista, Cheerleader e Ballerina non sapevano proprio cosa fare. Non c'erano campetti o strutture in cui esercitare le proprie passioni e per le strade i puffi erano indaffarati con i loro lavoretti.
-Mi sto annoiando- affermò Ballerina -Qui non c'è nulla da fare-
-E' possibile che con tante cose da organizzare- aggiunse Musicista -Non ci sia un concerto-
-O una partita- aggiunse Cheerleader.
Si sedettero su una pietra liscia, davanti a loro un prato rigoglioso e soprattutto sgombro.
-Ballerina, vogliamo fare qualche piroette?- propose la puffa dai capelli azzurri.
-Perchè no- fece spalluccie la puffa boccoluta, scendendo dalla pietra.
-Io vi farò un po' di musica- propose la puffa castana, prendendo la sua chitarra.
Cominciarono le loro esercitazioni che furono interrotte da un applauso.
Le puffette si voltarono di scatto e videro un puffo che assomigliava molto a Forzuto, ma non aveva il cuore tatuato sul braccio e quest'ultimo inoltre era proprio accanto a lui.
-Siete tutte e tre molto brave- osservò il puffo -Io sono Puffo Atleta- si presentò.
Le tre ricambiarono il saluto e si presentarono.
-Stiamo organizzando le Olimpiardi dei puffi- disse rivolgendosi a Cheerleader e Ballerina -Se volete potete partecipare anche voi: da quel che vedo siete delle sportive a tutti gli effetti-
-Ebbene sì- si vantò Cheerleader arricciando con il dito una morbida ciocca di capelli.
-E io?- si crucciò Musicista, sentendosi in disparte.
-Non preoccuparti- la rassicurò Atleta -Volevamo inventare qualcosa di nuovo per inaugurare i nuovi giochi sportivi e la tua musica potrebbe essere un'idea-
Alla puffetta castana si illuminarono gli occhi -Ma è meraviglioso!- cominciò a parlare sottovoce di tutti gli accordi e i vari strumenti che avrebbe voluto usare -E dimmi un po'- chiese ad Atleta -Ci sono altri puffi musicisti in giro?-
I due puffi si scambiarono uno sguardo d'intesa e cominciarono a ridere.
-Beh sì- ammise Forzuto -Ma è una vera frana. Lo chiamiamo puffo Trombettiere*, o meglio ancora puffo Stonato-
Musicista storse la bocca, contrariata. Non era bello prendere in giro una persona che aveva la passione per la musica e che magari non riusciva a metterla in pratica.
-Non c'è nulla da ridere- sbuffò -Suonare non è per niente facile. Vorrei vedere voi suonare uno strumento come la mia chitarra- disse indicando la diavoletta rossa e lucida che si trovava sul masso dove prima era seduta.
I due puffi ammutolirono all'istante, poi Forzuto si grattò il mento.
-Diciamo che- continuò quest'ultimo -Oltre a Ston...ehm Trombettiere c'è anche Tontolone che ha dimostrato di avere un vero talento con la batteria, ma è ancora agli inizi-
-Non c'è problema- sorrise Musicista -Aiuterò entrambi io. Diventeranno così bravi che neanche li riconoscerete!-
-Un po' mi dispiace- disse con falso tono dispiacuto Cheerleader -Dover vincere io il premio al posto vostro...ma non è colpa mia se sono più brava, vero Ballerina?-
-Beh, dovrai vedertela anche con me, non solo con loro- fece l'occhiolino la puffa dai capelli rosa.
-Sì, ma non c'è sfizio...ho solo te con cui competere- disse ridacchiando.
-Mie care- aggiunse Forzuto punto nell'orgoglio -Oltre alle prove di "specialità" e "agilità", in cui non ci avete mai visto competere, vi sono anche prove di forza. E sono sicuro che non riuscirete ad alzare neanche un peso da un chilo- rise dando una gomitata sul braccio di Atleta che immaginava la scena.
-Oh, staremo a vedere- ribatterono in coro le due.
-A questo punto non ci resta che misurarci alle Olimpiadi, adesso dobbiamo andare a cercare altri partecipanti. Ci si becca!- salutarono i due puffi rimanendo le tre puffette nuovamente da sole.
-Secondo voi- chiese Ballerina -Sarà meglio vincere o perdere? Insomma, per conquistare gli altri puffi, la loro benevolenza-
-Non lo so- ci pensò Cheerleader -Chiederemo a Stilista, lei sa sempre cosa fare-
-Ragazze- intervenne Musicista -Penso che i soprannomi "Atleta" e "Forzuto" non siano stati dati a caso. Come intendete batterli nelle prove di forza?-
-Nel caso dovessimo vincere- rispose Cheerleader -Potremmo chiedere a Gargy di darci una pozione rafforzarzante giusto per l'occasione, ci accontenterà se gli spiegheremo il motivo-
-Gargy?- storse la bocca Musicista.
-Gargamella! Dai, secondo me sarà assolutamente d'accordo.-
-Anch'io ne sono convinta.- annuì Ballerina.
-Allora ragazze- concluse Musicista con un tono falsamente dispiaciuto e suscitando le risatine delle due compagne -Sarà terribile vedere gli sforzi di tutti i partecipanti mentre voi vi riposate tranquillamente-


Stilista stava girando con Puffetta per il villaggio finchè non giunsero nel centro, proprio fuori la dimora di Grande Puffo.
-Devi sapere- cominciò a spiegare Puffetta -Che Grande Puffo conserva tante boccette e tanti intrugli per fermare Gargamella-
-Deve essere davvero fastidioso questo...ehm...Gargamella?- disse Stilista facendo finta di non ricordare il nome alla perfezione.
-Esatto! E poi se noti la casa di Grande Puffo è la più grande di tutte perchè ha un passaggio secreto che porta in un villaggio sotterraneo-
-Un villaggio sotterraneo? E a cosa serve?-
-Serve quando Gargamella decide di accamparsi nelle vicinanze giorni e giorni per catturarci. Ci nascondiamo dei sotterranei: è una nostra seconda dimora.-
-Capisco-
Mentre parlavano, videro Quattrocchi, Tontolone, Fioraia e Fotografa uscire dalla casa di Grande Puffo che li accompagnava all'uscio sorridente.
-Si stanno dirigendo da puffo Inventore- osservò Puffetta -Andiamo a vedere cosa combinano-
Puffetta aveva tolto le parola di bocca a Stilista che stava già pensando come coinvolgere la nuova compagna nel piano. Sarebbe stata perfetta: si fidava ciecamente di lei.
-Ehi, cosa state facendo?- chiese Stilista raggiungendo con Puffetta gli altri quattro.
-Oh! Stilista, Puffetta- gli occhi di Fioraia cominciarono a brillare -Grande Puffo ci ha dato il permesso di costruire un recinto per piantare le Rose Incantatrici, non è magnifico?-
-E' meraviglioso- affermò Stilista. Più veniva a conoscenza di nuovi progetti, più riusciva a vedere il piano finale realizzato.
Tontolone bussò alla porta di Inventore, che spalancò la porta, dapprima irritato per la visita di Quattrocchi e il suo inseparabile amico, poi compaciuto di avere davanti anche le nuove puffette che non aveva avuto modo di conoscere.
-Benvenute nel nostro villaggio, puffette- sorrise -Io sono puffo Inventore-
Le tre puffette si presentarono poi parlarono al puffo del nuovo progetto.
-Interessante- concluse una volta ascoltata la loro descrizione -Deve essere quindi un recinto che non lasci avvicinare i visitatori ma allo stesso tempo permetta loro di contemplare le rose, giusto?-
-Esatto- annuì vigorosamente Fotografa.
-Va bene- disse -Lo costruirò. Ma debbo prima pensare come procedere. Ritornate domani e vi farò sapere-


Durante il resto della giornata le puffette non avevano molto da fare e decisero di chiacchierare delle ultime novità disposte in modo circolare, sul prato.
-Stilista, devi chiedere a Gargamella una pozione rafforzante- disse Ballerina.
-E come mai?- sbuffò la puffetta.
-Se noi vinciamo la gara- insistè Cheerleader -Conquisteremo, oltre a un bel premio, anche la fiducia e l'affetto di tutti i puffi, nonchè la loro ammirazione-
-Va bene, va bene- sospirò -Altre richieste?-
-Beh- disse con fare pensieroso Fioraia -Digli che adesso nel villaggio dei puffi crescerà una bella pianta di rose blu con le spine grigie. Saranno utili, non trovate?- commentò ridendo.
-Ottimo lavoro Fioraia- sorrise Stilista -E a parte Ballerina, Cheerleader e Fioraia voi cosa state facendo di utile?-
-Io dovrò aiutare vari puffi per l'organizzazione dell'apertura delle olimpiadi dei puffi- disse Musicista -Legherò molto con i miei "colleghi"-
-Io e Timidi pensavamo di tenere d'occhio gli altri puffi, aiutandoli nell'organizzazione delle olimpiadi. Non so, disporre sedie, tavoli, dare consigli...cose di questo tipo.-
-Io sono già stata ingaggiata per un bel servizio!- esclamò orgogliosa Fotografa.
-Come? E non hai detto nulla?- chiesero all'unisono le altre puffette.
-Oh sì- continuò con fierezza -Devo fare le foto mentre i puffi lavorano per l'evento e soprattutto un vero e proprio book fotografico che ritrae la memorabile giornata in cui Cheerleader e Ballerina vinceranno- prese una pausa, ammiccando -Ma non è tutto. Devo "intervistare" tutti i puffi che parteciperanno, fotografarli per poi creare delle schede e anche chiedere pareri agli spettatori. Sapientona e Timidi, siete assunte per aiutarmi-
Le due puffe si guardarono allibite, poi annuirono sorridendo. Almeno Stilista non si sarebbe arrabbiata per la loro "inattività".
-Cavoli, sto ricevendo troppe notizie positive, mi sto emozionando- commentò Stilista scatenando le risatine delle compagne -Potremmo scoprire cose interessanti su tutti loro e usare queste informazioni a nostro favore. E tu, Solitaria, cosa mi dici?-
La puffa dai capelli lilla stava guardando il cielo. Alla domanda di Stilista, incastrò i suoi occhi ametista in quelli smeraldo della compagna.
-Io ho deciso di occuparmi di una cosa importante che abbiamo un po' sottovalutato- osservò tutte le compagne che era curiose di ascoltarla -Vorrei conoscere di più Grande Puffo e il rapporto negativo con Gargamella. E' bene conoscere il nemico-
-Cosa vuoi che nasconda quel puffo rosso?- chiese Musicista ingenuamente.
-A dire la verità, come disse Gargamella- sospirò -Non sembra essere così convinto della nostra presenza. Penso sospetti qualcosa e voglio accertarmene-
-Ha ragione Solitaria- sentenziò Stilista -E' bene tenerlo d'occhio, quel vecchio-
Le puffe volevano chiacchierare ancora ma arrivò Puffetta.
-Ragazze, ho qualcosa da raccontarvi che vi farà molto piacere!-


*So che si chiama Puffo Musicista ma il suo strumento "di base" è la tromba e poi non vorrei confonderlo con la nuova puffetta >.<


Finalmente posso pubblicare anche il terzo capitolo!>.<
Volevo farlo ieri ma il tempo non me l'ha concesso -.-'
Non importa, adesso è qui v.v xD
Sto notando con grande piacere che questa storia mi sta appassionando(e incuriosisce Nordlys xD). Ogni volta che scrivo un nuovo capitolo nascono sempre nuove idee. Sembrerà strano, ma non mi capita spesso ed essendo appunto una delle poche volte sono ancora più motivata a continuare!
Non so più cosa dirvi...>_> Grazie ovviamente a Nordlys che si impegna a leggere questa fict e a recensirla ogni benedetta volta xD
E soprattutto grazie per il consiglio che mi hai dato ^.^
E ora...ci si sente al prossimo chappy, buona navigazione!^.-

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Capitolo 4
*** I preparativi ***


-Che succede, Puffetta?- chiese Sapientona che non ne poteva più del solito discorso "necessario del piano finale" e voleva ascoltare qualcuno che fosse estraneo alla situazione.
-I puffi hanno deciso di organizzare una festa in vostro onore! Una festa d'accoglienza!-
-Oh, che gentili- sorrise Ballerina.
-E quando si terrà? Insomma, devo cambiarmi i vestiti!- si agitò Cheerleader -Non posso presentarmi con due ponpon in mano e la solita divisa!-
-Oh no, non preoccuparti! Si terrà tra una settimana-
-Ah, che fortuna- prese fiato la puffetta.
-Siete davvero carini- si complimentò Stilista alzandosi in piedi e sorridendo -Non dovevate, siamo lusingate-
-E' il minimo! Vedrete, vi divertirete tantissimo!-


Il giorno dopo tutti i puffi si adoperarono per organizzare il necessario per le Olimpiadi e per la festa. Fotografa, come molti altri, si era alzata di buon mattino per non perdere tempo.
Aveva deciso di dirigersi a casa di puffo Inventore che doveva lavorare a ben due progetti.
Lo raggiunse proprio quando stava uscendo da casa.
-Buongiorno, Inventore!- salutò la rossa amichevolmente.
-Salve Fotografa- ricambiò sorpreso il puffo -Come mai in piedi a quest'ora?-
-Beh, so che oltre a costruire il palchetto dove si esibiranno i musicisti devi anche costruire la recinzione per le rose blu. Ti meriti ben due pagine nel giornalino per l'impegno che dimostri-
-Oh, finalmente! Il mio lavoro viene apprezzato!- rise Inventore.
-Hai già pensato a qualcosa di concreto per la recinzione?- chiese la puffa.
-Sì, a dirla tutta. Pensavo di collocare i fiori nella piazzetta centrale e l'aiuola dove verranno piantate sarà semplicemente circolare ma sormontata da una campana di vetro...e non è tutto!- prese una pausa battendo un pugno sul petto -Sulla campana disporrò il braciere della fiamma olimpica-
-Wao!!!- esclamò emozionata la rossa.
-Le rose saranno piantate la notte stessa della vostra festa- sorrise -Proprio il giorno prima dell'inizio delle olimpiadi-


-Bene bene bene- Musicista camminava avanti e indietro nella piazza dove sarebbe stato montato il palchetto -Ti vedo molto assonnato, non è vero Tontolone?-
-Oh scusa Musicista ma ci siamo alzati troppo presto-
-Ti rammento che sono già le nove- lo rimproverò.
Con Musicista e Tontolone erano venuti a provare Trombettiere, Tamburino, Svitato e perfino Timido.
-Comunque sia- si calmò osservando tutti i presenti -Debbo dire la verità, mi aspettavo molte meno persone, ma a quanto pare mi sbagliavo. Sono contenta che ci siate anche voi!- battè le mani, entusiasta -Ditemi un po', che strumenti suonate?-
-Io suono la batteria- rispose Tontolone.
-Io la tromba, ma non sono per niente bravo e so che già te l'hanno detto-
-Non preoccuparti Trombettiere, so già cosa fare con te. Poi?-
-Io il tamburo, ma non so fino a che punto può servire. Di solito lo uso per comunicare notizie al villaggio-
-Ci penserò-
-Io di solito suono l'allarme...potrei essere il solista- rise Svitato.
-Vedremo, perchè no- poi si rivolse a Timido -E tu, Timido, o meglio Attore? Perchè sei qui?-
Timido si avvicinò a Musicista e le confidò un segreto.
-A dire la verità vorrei farmi notare la tua amica Timidi...magari suonando riuscirei a farle capire che esisto-
-Mpff...- Musicista voleva scoppiare a ridere, ma meglio così. Timidi aveva rimediato al danno con Coraggioso -Non preoccuparti, sei nella band!- fece l'occhiolino Musicista.
Musicista si avvicinò ad un telo che nascondeva una montagna di oggetti.
-Miei cari- cominciò -Come sapete io suono già la chitarra, Tontolone la batteria e purtroppo nè la tromba nè il tamburo sono classificati come strumenti adatti ad una band, quindi...- sollevò il telo che nascondeva vari strumenti moderni e lucidati -Da oggi avrete un nuovo strumento!-
-Trombettiere- disse prendendo un sassofono -Penso che la tromba sia veramente antiquata. Grazie a me, il tuo nuovo nome sarà "Talentuoso" o "Sassofonista", scegli tu- sorrise.
Con le dita sfiorò la tastiera.
-Timido, questo che ti affido è uno strumento impegnativo. Se riuscirai a suonare tutte le melodie che ho scritto in questa settimana stai certo che Timidi ti noterà-
-Infine- disse afferrando uno strumento simile alla chitarra -Mio caro Tamburino, passi da un estremo all'altro: ecco a te un bel basso!-
I puffi ammirarono i loro nuovi strumenti mentre Svitato regolava l'intensità del microfono.
-Possiamo cominciare le lezioni- sentenziò soddisfatta Musicista osservando il suo operato.


Cheerleader e Ballerina avevano deciso di aiutare Stilista e Puffetta per realizzare i vestiti da indossare.
-Ma non dovreste farlo anche per me- disse Puffetta -La festa è dedicata a voi-
-Si dia il caso mia cara- intervenne Stilista -Che tu sei l'unica puffetta del villaggio e, cosa più importante, nostra amica. Devi assolutamente avere un vestito elegante!-
-Mmm...va bene! Tu hai già qualche idea per i vestiti?- chiese incuriosita.
-A dire la verità no- sbuffò Stilista -Vorrei prima disegnare con voi tre dei modelli, scegliere i colori e chiedere alle altre se sono d'accordo e poi cucirli. Tu che ne pensi?-
-Il parere delle altre conta, dopotutto debbono indossarli anche loro-
-Il mio deve essere bellissimo!- esclamò con occhi luccicanti Cheerleader -O nero, o blu. Assolutamente. Magari blu...-
-Lo sappiamo che adori il blu- rise Ballerina -Io invece sono indecisa sul colore. Debbo pensarci!-
-Avanti ragazze- le incoraggiò Stilista distribuendo fogli, matite e colori -Disegnate vari modelli, poi proponiamo i colori ed eventualmente faremo alcune modifiche. Puffetta, c'è qualcuno nel villaggio che può aiutarci a cucirli?-
-Certamente!- annuì vigorosamente la bionda -C'è puffo Sarto. Oggi era impegnato a cucinare le ultime fascette e altre tute per i partecipanti, altrimenti l'avrei invitato qui ma sono sicura che domani sarà completamente disponibile-
-Perfetto! Penso che da domani riusciremo già a cucire il primo vestito- sorrise Stilista soddisfatta.


Fioraia stava organizzando le composizioni di fiori e si stava impegnando a soddisfare tutte le richieste.
Non era un compito facile: Quattrocchi le aveva spiegato che dovevano rappresentare sia il loro arrivo sia la comunità, quindi lei aveva pensato ad un colore che simboleggiasse i puffi, ma il blu le sembrava banale.
Così aveva optato per le margherite e le campane arcobaleno, ma era difficile trovarli. Inoltre, voleva cercare una fonte di acqua pura con cui innaffiare le rose blu: più l'acqua era pura, più le rose sarebbero cresciute grandi e scintillanti.
Per contribuire Quattrocchi, che non era esperto di fiori e piante varie, aveva deciso di chiamare un terzo aiutante, Selvaggio, che conosceva alla perfezione il bosco.
Si incontrarono tutti nello spiazzo dove le puffette avevano organizzato il loro primo piano.
Selvaggio li condusse vicino ad un cespuglio situato ai piedi di un albero e aprì un varco tra il numeroso fogliame con le mani, rivelando un passaggio segreto.
-Lì c'è una sorgente di acqua pura- spiegò Quattrocchi.
-Perfetto, andiamo. Hai portato le bottiglie da riempire?-
-Certo! Sono qui, proprio nello zainetto!-
I tre puffi scesero lungo le radici degli alberi finchè non poggiarono piede su una superficie fredda e umidiccia.
Faceva molto freddo.
-Vediamo di sbrigarci- disse Fioraia battendo i denti e sfregando i palmi tra loro.
Camminarono facendosi luce con una torcia e seguendo il suono dello scroscio di un torrente.
-Un momento- si fermò di scatto Quattrocchi -Un torrente sotteraneo?-
-Sì, esatto- rispose la puffa sorpresa dalla reazione del puffo.
Selvaggio commentò la sua perplessità con uno sbuffo e continuò a camminare.
-Non ne so niente di fiumi sotterranei! Aspettatemi! Devo studiarne il fenomeno!-
-Ma non prenderci in giro!- lo derise la puffa.
Continuarono ad andare avanti e i puffi, ad eccezione di Selvaggio, si incantarono ad ammirare lo spettacolo che si ergeva davanti a loro.
Vi era una roccia cristallina e trasparente da cui sgorgava l'acqua. All'interno dell'inusuale "contenitore" l'acqua vorticava ininterrottamente.
-E' incredibile- ammise Quattrocchi lucidando gli occhiali.
-Sembra un sogno- Fioraia immerse la sua mano nell'acqua fredda -Quest'acqua deve essere pura almeno al 90%- ritirò le mani dall'acqua -Ma ciò non toglie che io abbia freddo! Andiamo alla sorgente e riempiamo le bottiglie, su-
I tre puffi scalarono l'enorme roccia e riempirono ben dieci bottiglione d'acqua.
-Ehm...adesso chi le porta?- chiese Quattrocchi capendo che per quella volta non avrebbe avuto scuse.
-Voi due ovviamente- rispose Fioraia -Non volete mica che mi stanchi? Debbo ancora cercare i fiori!-
-N-no. No di certo- Quattrocchi divise le bottiglie con Selvaggio e tornarono "in superficie" a cercare i fantomatici fiori.


Sapientona insieme a Timidi stava cercando di intervistare i puffi.
Timidi cercava in tutti i modi di catturare l'attenzione di quest'ultimi ma tutti mostravano quanto lavoro dovevano portare a termine a fine giornata e la lasciavano, insieme alla compagna, al punto di partenza.
-Che noia- sbuffò la puffa dai capelli argentati -Di questo passo non riusciremo neanche a scrivere una riga-
-Non demordere- la incoraggiò Sapientona -C'è anche chi deve allenarsi. Non avranno nessuna scusa per sottrarsi dall'intervista: sono loro i protagonisti che compariranno in primo piano nel giornalino-
-Sarà- disse roteando gli occhi al cielo pensando a quanto fosse odioso per lei quel compito.
Mentre discorrevano, videro passare Brontolone che si lamentava come al solito.
Le due puffe si guardarono con aria di sfida e, piegate le gambe, scattarono in avanti e cominciarono a correre verso il povero puffo che si spaventò nel vederle così agguerrite.
-E' mio!- urlò Sapientona strattonando Brontolone per un braccio.
-Accidenti- si crucciò Timidi -Mi tocca aspettare qualche buon puffo paziente-
Si sedette su una panchina, ad ascoltare Sapientona e Brontolone.
-Io odio le interviste!- dichiarò quest'ultimo prima di lasciar parlare la puffetta.
-Avanti, Brontolone, non fare l'antipatico.-
Sapientona partì con le domande base, ma non si fermò solo a quello. Cominciò a contestare le affermazioni del puffo e a cercare di farlo ragionare.
-Che tipa-
-Eh, a chi lo dici- rispose Timidi -Pensa che lo fa sempre con me. Dice che la timidezza, come la paura, può essere sconfitta. Ma se il mio nome è Timidi e come optional c'è "Paurosa", cosa c'è da concludere?-
Mentre Timidi parlava di quelle cose, sgranò gli occhi. Ma chi è che le aveva parlato? E soprattutto, a chi aveva raccontato quelle cose? Alzò gli occhi e lo vide. Lui, sempre lui, quel maledettissimo puffo.
-Oh- disse scattando in piedi -Non sapevo fossi tu- arrossì, maledicendo quel carattere così debole che si ritrovava.
-Si era capito- rise Coraggioso.
Piombò il silenzio. Timidi doveva almeno scrivere un'intervista, ma non voleva assolutamente parlare con lui. Voleva vederlo al più presto scontare la sua condanna.
-Da quanto ho capito- ruppe il ghiaccio -Dovreste racimolare qualche intervista-
-Hai capito bene- si rassegnò, capendo l'intenzione del puffo di volerle rovinare la giornata.
-Partecipante o spettatore?- chiese con tono monotono.
-Un po' di grinta, giornalista! Comunque sia...partecipante!- rispose fiero il puffo.
-Qual'è la competizione che ti esalta di più?-
-Sicuramente il salto con l'asta, sono un mito! Faccio salti anche da grandi altezze, è una sensazione stupenda. Peccato che tu non possa provarla, Paur...ehm Timidi-
La puffetta si morse il labbro, cercando di controllare la voglia di suonargli il quadernetto sulla testa.
-Mmm...cosa ne pensi dei partecipanti?-
-Sono ossi duri- rispose il puffo -Basti pensare a Sportivo che è bravissimo in ogni cosa. E anche Forzuto e Selvaggio se la cavano parecchio. Chi invece non mi preoccupa affatto sono Ballerina e Cheerleader-
Adesso aveva proprio superato il limite.
-E come mai, di grazia? Pensa di essere più bravo?- la faccia di Timidi si contrasse -Ti ricordo che i loro nomi rappresentano un loro talento, tu cos'hai? Una qualità, nient'altro!-
-Ti ricordo- disse con fare canzonatorio Coraggioso, avendo raggiunto il suo scopo -Che anche i tuoi nomi rappresentano le tue qualità-
La faccia di Timidi diventò rossa come non mai e le guancie si gonfiarono a dismisura.
-Q-questo è troppo!- voltò le spalle e, trattenendo le lacrime, se ne andò digrignando i denti.
-Coraggioso!- lo rimproverò Brontolone -Ma cosa combini?-
-Non preoccuparti amico mio- sorrise il puffo -Non lo faccio per cattiveria-
-Sì, ma Timidi non l'ha presa tanto bene- gli fece notare il puffo.
-E se non lo fai per cattiveria- intervenne Sapientona -E' inutile anche provarci. Non ci sono riuscita io, figurati tu-
-Don't worry, vedrai che riuscirò a farla emergere- le assicurò Coraggioso seguendo con gli occhi la figura di Timidi che scompariva velocemente.


Solitaria camminava per il villaggio osservando i puffi lavorare. Inutilmente, pensava.
Tra poco il loro mondo sarebbe stato sconvolto. Niente più feste, niente di niente. Non sapeva se fosse una cosa giusta. Alla fine, Gargamella non le aveva ispirato tutta quella fiducia. I puffi sembravano così innocenti...
Ci pensò su e rispose al suo quesito con la prima giustificazione che le venne in mente: anche loro potevano e sapevano essere cattivi se volevano.
Mentre rimurginava sul suo pensiero poco convincente, lo vide.
Grande Puffo era appena uscito da casa e quando focalizzò la figura della puffetta dai capelli viola sorrise.
-Buongiorno, Solitaria!-
-Buongiorno anche a te, Grande Puffo- ricambiò cordiale.
-Di un po', hanno preso tutti i compiti e a te non ne è rimasto neanche uno, vero?- rise il puffo.
-In effetti sì- rispose -Non ho proprio nulla da fare. Sto girando per vedere se qualcuno ha bisogno di una mano, ma niente. E poi anche se volessi molte cose non le so fare, a dirla tutta-
-Non preoccuparti- la rassicurò.
Solitaria non disse nulla, restò impalata a guardare Grande Puffo che con fare pensieroso ricominciò a parlare.
-Ti vedo strana oggi, vuoi parlare con qualcuno?-
Solitaria in effetti aveva bisogno di sfogarsi, in un modo o in un altro.
Non poteva di certo spifferare del piano, ma solo ricavare informazioni e magari rafforzare la loro alibi.
-Beh- sospirò -A dire la verità mi manca un po' la mia vecchia casa. Non voglio essere nostalgica, anche perchè qui siete tutti molto simpatici e accoglienti, ma è più forte di me pensarci. Magari mi sbaglio, ma odio gli umani con tutta me stessa- dopo quello che aveva detto, Grande Puffo non poteva più avere dubbi sulla loro provenienza, assolutamente.
-No, Solitaria, gli umani non sono tutti uguali. Noi puffi abbiamo anche rapporti amichevoli con loro e a dire la verità il nostro unico e vero nemico è soltanto Gargamella. Occasionalmente ce ne sono altri, ma niente più-
Solitaria rimase interdetta da questa sua affermazione. Ricordò poi che Gargamella aveva specificato che neanche gli umani volevano aiutarlo a causa dei puffi.
Ma se i puffi erano quasi sempre al villaggio e la maggior parte degli umani si fidavano di loro, forse Gargamella...
-E' normale avere nostalgia di casa- interruppe il filo dei suoi pensieri Grande Puffo -Ma nella vita bisogna andare avanti e avere il coraggio di cambiare-
Solitaria rimase a fissarlo, immobile.
-Non so perchè, Solitaria- riprese a parlare -Mi viene spontaneo darti questo consiglio. Non lasciarti abbindolare dalle false apparenze e soprattutto esponi sempre le tue idee, non chiuderti in te stessa lasciando agire gli altri-
-Cosa vuoi dire?- chiese confusa Solitaria. Quel vecchio puffo stava impazzendo. Forse era l'età, capitava.
-Un giorno dovrai imporre i tuoi ideali, i tuoi pensieri e abbattere il muro che hai costruito intorno a te-
Grande Puffo vide l'espressione di Solitaria che sembrava ancora più confusa.
-Non fa nulla- sospirò -Lo capirai presto. Adesso debbo andare a controllare come procedono i lavori, ci vediamo più tardi!-
La puffa ricambiò il saluto con un cenno della mano.
"Io ho costruito un muro?"
Rmurginò a lungo su questa domanda, senza ricevere una risposta adeguata. Fece spalluccie e tornò indietro, cercando di svuotare la mente e dimenticare quel discorso inutile.


Concluso anche questo capitolo ^w^
Spero sia piaciuto, anche se i prossimi capitoli(incluso questo)non saranno molto movimentati...voglio anche specificare che non sono neanche inutili: se leggerete con attenzione, ci sono dei punti chiave che si riscontreranno nel finale...ma ora basta, non voglio spifferarvi nulla v.v xD
Grazie come al solito a Nordlys per le sue recensioni ^^
Mi tocca andare a nanna T_T xD Ci becchiamo al prossimo chappy!!!*O*

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Capitolo 5
*** Gli ultimi preparativi ***


-Mpff...-
-Avanti Solitaria, non può non piacerti- le disse Stilista.
-Non ha tutti i torti- annuì Puffetta -Il vestito che ha disegnato per te è stupendo-
-Non lo metto in dubbio- affermò la puffa dai capelli viola -Però non so...è così...insomma...io me lo aspettavo più semplice-
-Eccola, ha vergogna...sei diventata Timidi?- roteò gli occhi Cheerleader.
-Va bene, va bene!- esclamò -Lo indosserò sicuramente, lo prometto!-
-Il mio è perfetto!- alla puffa dai capelli azzurri brillarono gli occhi.
-Il mio è così delicato- osservò Ballerina prendendo il foglio -Spero di non rovinarlo!-
-Non oseresti- intervenne Stilista con fare altezzoso -Comunque- riprese il suo discorso con Solitaria -Avanti, dimmi il colore che vuoi. Manchi solo tu!-
-Viola, senza dubbio-
-Molto bene- sorrise Stilista -Adesso non ci resta che aspettare Sarto. Penso arriverà alle 12, abbiamo ben due ore per riposarci-
-Oh, mi aveva assicurato che ieri avrebbe finito, infatti così vi ho detto- intervenne Puffetta -Ma il lavoro era più duro del solito, per questo è costretto a venire a quest'ora-
-Non c'è problema, Puffetta- la tranquillizzò Ballerina che era rimasta ad osservare incantata lo schizzo del suo vestito -Basta che riusciamo a cucirlo ehm cucirli tutti!-


-Molto bene, Timido- sorrise Musicista soddisfatta -Vedo che impari in fretta!-
-Beh- arrossì il puffo -Mi sono esercitato molto anche a casa. Ho imparato tutte e due le canzoni, l'unica cosa da fare è continuare a suonare finchè non le avrò memorizzate completamente-
-Per quanto mi riguarda- continuò Musicista -Per me puoi già andare a riposarti. Con gli altri mi spetta un lavoro più duro, soprattutto con Trombettiere e Tamburino- sospirò immaginando già qualche scenata-A proposito, se vedi Tontolone avverti anche lui-
Appena Timido si allontanò, Musicista fulminò con lo sguardo i due puffi rimasti.
-Quante volte ti debbo spiegare, Trombettiere- sbuffò sonoramente -Che il sassofono si mantiene così?- sistemò la posizione delle mani del puffo sullo strumento -Avanti, prova le prime note-
Trombettiere, incerto, soffiò nel sassofono e cominciò a suonare.
Immediatamente la puffetta lo bloccò, scuotendo la testa.
-Ma insomma- sospirò nervosa -Tutto quello che devi fare è solo l'entrata, la parte centrale di un minuto e l'uscita che è l'entrata al contrario...cosa c'è di così difficile? Ho elaborato una composizione facilissima!-
Trombettiere sbuffò sonoramente -Se tu fossi più gentile, magari mi impegnerei di più-
-Certo, come no. Vediamo un po' te, Tamburino. Mi sembra che l'altra volta non stavi andando male-
Tamburino suonò tutta la melodia, ma sbagliò la parte finale.
-Ecco, Musicista, non riesco proprio a capire questa parte-
-Mmm- ragionò la puffetta -Prova a ripeterla singolarmente. Una volta che l'hai memorizzata, capirai bene la nota da prendere per unirle. Vai avanti, mentre aiuto Trombettiere-
Nuovamente Mucisista si recò da Trombettiere.
-Dobbiamo impegnarci caro mio- disse piegandosi sulle ginocchia e prendendo il sassofono che il puffo aveva poggiato vicino alla sedia -Vuoi o non vuoi essere rispettato dagli altri puffi?- chiese.
Trombettiere gonfiò le guancie, indispettito, poi sospirò e prese il sassofono che Musicista gli porgeva.
-Così ti voglio- sorrise -E ora, ricominciamo!-


-Mi raccomando, mantieni bene lo scalino e cerca di non farmi cadere-
-Non preoccuparti Fioraia!- sorrise Quattrocchi contento di poter fare qualcosa di utile.
-Mmm...Brontolone, potresti passarmi quel mazzetto di fiori?- chiese gentilmente la puffa che ormai aveva compreso quanto fosse suscettibile il puffo.
Brontolone, sempre lamentandosi, acconsentì.
I tre puffi stavano sistemando i fiori per le strada, formando una "via floreale" che avrebbe condotto allo spiazzale dove si sarebbero tenute le olimpiadi.
Fioraia scese dalla scala, non prima di aver versato una goccia di acqua pura sui fiori e si asciugò il sudore che le imperlava la fronte.
-Oh, che fortuna!- sorrise -Dobbiamo addobbare solo le ultime due case!-
-Era ora!- sospirò Brontolone.
Per tutta la durata di quel tempo Quattrocchi e Fioraia non avevano fatto altro che parlare di botanica, animali, fiori e robe varie.
Per la prima volta anche Quattrocchi aveva trovato qualcuno di chiacchierone e informato quanto lui, oltre a Sapientona.
Brontolone aveva immediatamente capito che non sarebbe riuscito a farli tacere così si era messo l'anima in pace e aveva deciso di ascoltarli.
A dire la verità, Quattrocchi non faceva discorsi così noiosi: se voleva, sapeva anche essere coinvolgente.
Scosse la testa, pensando che tutti quei discorsi probabilmente gli avevano dato volta al cervello e aiutò Fioraia che continuava a parlare con il puffo a sistemare gli ultimi fiori.


Sapientona stava continuando le interviste finchè non decise di riposarsi sedendosi su una panchina, all'ombra.
Chiuse gli occhi ispirando col naso e quando li riaprì vide che accanto a lei si era seduto Tontolone, spensierato come sempre.
-Buongiorno Sapientona- la salutò allegramente.
-Ehi, Tontolone- rimase interdetta la puffa scostando una ciocca corta dagli occhi -Non dovevi essere alle prove? Sai che Musicista è pignola sull'orario!-
-Oh non preoccuparti! Oggi ha deciso di dedicarsi a Trombettiere e Tamburino, sono libero di riposarmi. E poi sono così bravo a suonare la batteria che non ho bisogno di altre prove! Anche Musicista ha detto che ho imparato bene tutti i brani!-
-Non vantarti troppo- lo riprese Sapientona -Non sei così bravo come pensi. Esistono vari tipi di batterie e stili, e tu stai imparando solo lo stile "rock-pop"-
-Vari stili?-
-Oh...ehm...come spiegare? Non esiste solo il genere che suoni tu. Magari è il tuo preferito, ma ve ne sono molti altri...non so, il jazz per esempio-
-E poi?-
Sapientona sorrise imbarazzata -Non sono molto informata sulla musica- ammise -Alla fine nessuno è sicuro di quel che sa...magari so molte cose, ma non potrò mai eguagliare la bravura di Musicista o il gusto di Stilista nel vestirsi...capisci?-
-Io vorrei tanto essere bravo in tutti gli stili di batteria- confessò il puffo con gli occhi sognanti -Però non posso infastidire Musicista ora che è così impegnata-
Sapientona lo fissò, poi guardò il quadernetto e prese qualche appunto di nascosto.
-Senti- gli disse -Mi mancano solo due interviste...e posso terminarle anche questo pomeriggio. Se vuoi possiamo fare un salto in biblioteca e cercare un libro sulla batteria. Lo prenderai in prestito e comincerai a studiare a casa, chiedendo qualche consiglio a Musicista quando ha più tempo-
-Oh, mi faresti un gran favore- sorrise il puffo -Non so proprio come muovermi in biblioteca- si alzò, sgranchendo le gambe.
-Va bene- annuì convinta Sapientona facendo lo stesso -Allora andiamo!-


Timidi era stata esonerata dal suo compito e se ne stava seduta su un prato osservando i fiori che la circondavano.
Era un po' amareggiata da quella "condanna" ma dopotutto nessuno aveva torto. Sospirò.
Non era brava nelle composizioni di fiori come Fioraia, non poteva insegnare suonare come Musicista, non avrebbe partecipato alle olimpiadi come Ballerina e Cheerleader, non avrebbe cucito i vestiti come Stilista e non sarebbe stata neanche in grado di fare interviste come Sapientona.
Un po' le infastidiva il fatto che Stilista fosse molto più pacata con Solitaria. Forse perchè lei se voleva sapeva come imporsi. Chissà.
Sta di fatto che Stilista le aveva assicurato un compito alla sua portata in futuro, semplice e veloce.
Ma ciò non la rassicurava affatto, per niente, a dirla tutta.
Il filo dei suoi pensieri fu interrotta da una voce.
Stava già pensando di fuggire, quando poi vide Timido che le si avvicinava sorridendo.
Ricambiò anche lei il sorriso.
Musicista l'aveva informata di tutto, ma il suo compito era ovviamente fare finta di nulla.
Una cosa che la sorprese fu il fatto che il puffo non arrossì minimamente nel vederla mentre lei, nonostante non provasse nulla per lui, già percepiva il cuore battere a mille.
-Ciao Timidi, come stai?-
-C-ciao, io sto bene, e tu?-
-Non c'è male- affermò il puffo sedendosi accanto a lei.
-N-non dovevi essere alle prove a quest'ora?-
-Sì, ma ha detto Musicista che sono abbastanza capace e voleva concentrarsi su Trombettiere e Tamburino-
-Oh, stai imparando in fretta-
-Sì, la tastiera mi sta piacendo molto. Stranamente, non sto neanche più balbettando e mi sembra di aver acquistato più sicurezza e fiducia in me- fece una pausa -Dovresti provare-
Timidi lo guardò. Pian piano si stava calmando, il cuore aveva ripreso a battere normalmente e sentiva che non avrebbe balbettato. Probabilmente stare con chi era simile a lei e poteva capirla faceva del bene.
-Forse hai ragione- ammise -Dovrei provare a fare qualcosa che può appassionarmi-
-Secondo me ci riusciresti, è questione di pratica-
-Ci penserò-
Si stesero entrambi sull'erba, chiacchierando del più e del meno.
Timidi si stava davvero rilassando.
Passò circa un'oretta e Timido si alzò in piedi mentre la puffa si mise a sedere sull'erba.
-Timidi, debbo andare. Vado a vedere se Musicista ha bisogno di una mano e a dire la verità dovrei proprio aiutarla con i vari cavetti e roba del genere...a quest'ora avranno finito di montare il palchetto-
-Beh, probabile...non è molto grande e ci lavorano dalla settimana prima che noi arrivassimo. Anche Musicista ha detto che per le undici sarebbe stato montato completamente-
-Allora non mi resta che avviarmi- sorrise -Ci vediamo più tardi!-
Timidi rimase da sola, nuovamente. Si ristese sull'erba, fissando il cielo per qualche minuto.
Le nuvole cambiavano forma continuamente.
Improvvisamente sentì un rumore. Dei passi.
Voleva alzarsi immediatamente, ma prima ancora che si muovesse un volto le oscurò la vista del cielo sorridendole beffardo.
-E brava Timidi!- esclamò Coraggioso.
La puffa diventò improvvisamente rossa. Tutta la sicurezza che aveva prima le venne a mancare in meno di un secondo.
-Ma come?- le chiese il puffo -Prima eri così rilassata e adesso...- rise Coraggioso.
-Smettila- sbuffò la puffa -Ma ti diverti a prendermi in giro?-
-In effetti...- disse il puffo passando la mano sotto il mento con fare pensieroso -Sì!-
Si sedette accanto a lei, senza farsi problemi.
-Chi ti ha dato il permesso di stare qui?- gonfiò le guancie Timidi, indispettita.
-Avanti, non fare la preziosa-
Rimasero alcuni secondi in silenzio, poi il puffo riprese a parlare.
-Allora, non fai niente di niente?-
-No- sospirò la puffa -Niente di niente. Ho provato facendo la cosa più semplice, ma non mi riesce-
-Capisco. Non dovresti avere paura delle tue compagne, tipo Stilista.. E' vero che ha un carattere forte ma a questo punto...prova a contrastarlo-
-Cosa stai dicendo?- storse il naso la puffetta -Vuoi dire che io non ho carattere e mi faccio mettere i piedi in testa dalle altre?-
Sapientona le aveva riferito che il puffo voleva solo "farla emergere". Non sapeva se "ringraziarlo" o restare indifferente. Alla fine aveva capito che non era così antipatico come sembrava, ma la sua presenza la metteva inevitabilmente in soggezione.
-Mi sbaglio?- chiese Coraggioso, l'espressione terribilmente seria.
Timidi tacque, non sapeva cosa rispondere.
Si alzò in piedi, cercando di dissimulare il suo disagio.
-I-io vado a casa, vedo cosa stanno facendo le altre. C-ci vediamo Coraggioso-
-Ci si becca- ricambiò lui, deluso dal non aver ricevuto nessuna risposta.


Quando Timidi entrò in casa, vide un putiferio. Stoffe ovunque, Solitaria su in piedi su una sedia che sbuffava, Stilista che riordinava i fogli e discuteva con puffo Sarto.
Ah, era arrivato alla fine.
-Oh bentornata Timidi- sorrise Puffetta -Stiamo cucendo il vestito per Solitaria, dopo toccherà a me e te-
-Wao- disse la puffa dai capelli grigi non potendo credere al caos che si era formato.
-Avanti, avanti- disse Stilista incoraggiando un'imbronciata Solitaria -Prima cominciamo, meglio sarà!-
-Oh, che tremenda tortura!- si imbronciò la puffa dagli occhi ametista.
In quel momento entrarono Fioraia e Fotografa che, incrociando lo sguardo di Solitaria, cominciarono a ridere fragorosamente.
-Ehi, Solitaria! Sembri proprio Brontolone!!!- esclamò la puffa dei fiori.
Fotografa scattò immediatamente una foto alla puffa imbronciata.
-Sarà la foto più divertente da inserire nel giornalino!- saltellò la puffa dai capelli rossi.
-Non è assolutamente divertente- sbuffò senza riuscire a trattenere un sorriso.
Stilista e Sarto cominciarono a cucire i vestiti. Andavano molto d'accordo e si capivano alla perfezione, erano molto professionali.
Per la prima volta dalla sua creazione Stilista sembrava rilassata, aveva trovato qualcuno che condivideva la sua passione ed era estremamente gentile con lei.

Passarono le ore. Avevano completato tutti i vestiti e adesso rimaneva da cucire quello per Stilista.
Fotografa era soddisfatta, aveva scattato molte fotografie simpatiche e carine.
Non avevano impiegato molto, a dirla tutta. Puffetta se la cavava con la cucitura a mano e aveva dato una mano ai due puffi.
Adesso l'ultimo vestito da cucire era proprio quello di Stilista.
Stavano scegliendo la stoffa e Sarto aveva convinto la puffa dagli occhi smeraldo ad utilizzare una stoffa dorata e luminosa che si intonava perfettamente con i suoi capelli.
Sembrava che a Sarto stesse veramente a cuore Stilista. Lei era gentile, ma si vedeva che non si fidava ancora ciecamente di lui.
Solitaria rimase a fissarli, incantata.
Chissà...magari Stilista si sarebbe sciolta. Aspetta, ma quando?!?


Era calata la sera e anche il vestito di Stilista era stato cucito alla perfezione. Sarto se ne era andato via dal un bel pezzo e sembrava un po' triste all'idea di dover lasciare la nuova compagnia delle simpatiche puffette.
Solitaria pensava a questo, camminando per le strade vuote.
Vedere la sua compagna così felice le sembrava un sogno. Voleva bene a Stilista ed era contenta della nuova conoscenza che l'aveva resa così docile in quelle ore.
Stava pensando a loro due, a quanto sarebbe stato bello vederli conoscersi pian piano ma...tra poco sarebbe tutto finito.
Mancavano pochi giorni alla festa e alle olimpiadi e all'attuarsi del piano finale.
Sospirò.
No, Gargamella non gliela raccontava giusta. I puffi non erano così cattivi.
Ma cosa doveva fare?
"Debbo aspettare? O debbo agire?"
Alzò gli occhi al cielo e ammirò le stelle che brillavano. Assomigliava tanto ai cappelli dei puffi visti dall'alto.
"Proverò a parlarle...non ora. Non domani. Al momento giusto."


Salve!!!*w*
Volevo pubblicare il capitolo ieri, ma dovevo correggerlo un po' prima.
Non sto avendo molto tempo, ma sono sicura che ogni due-tre giorni riuscirò ad aggiornarlo senza problemi ^^
In questa settimana ho avuto molto da fare >.<
Non sono stata impegnata molto con lo studio a dirla tutta(anche se questa settimana mi toccherà prendere molte interrogazioni...ma ne vale la pena, così acquisterò più tempo da dedicare alla fict!*-*) ma più che altro ho dovuto aiutare mia madre in vari impegni xD
Non mi resta che salutarvi e ringrazio, come al solito, Nordlys ^_^
Ciau <3

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Capitolo 6
*** Abbiamo terminato! ***


Mancavano solo due giorni alla festa di accoglienza e tre all'attuazione del piano.
Erano le sette del mattino e le nove puffette uscirono dalla dimora di Puffetta per restare sole, in giardino.
Quel giorno avevano stabilito di svegliarsi presto perchè Stilista aveva affermato che "con la biondina tra i piedi" non si poteva parlare liberamente.
-Molto bene- cominciò il discorso Stilista -Avete fatto tutte un ottimo lavoro. I puffi sono stati letteralmente conquistati e ho notato già qualche discordia-
-Discordia?- domandò Timidi -Di cosa stai parlando? Io pensavo che su questo punto non stavamo riuscendo per niente...-
-Ti sbagli di grosso, mia cara- sorrise beffarda la biondina -E debbo dire la verità, sei proprio tu la generatrice-
-Io?!?- la puffa dai capelli argentati spalancò la bocca, incredula -Ma di cosa stai parlando?!?-
-Ci avrei scommesso, davvero!- esclamò Cheerleader battendo un pugno nella mano -Ma come non puoi capire?!?-
-Timidi- spiegò con tono più pacato Sapientona -Detto in parole molto semplici...piaci a ben due puffi-
Timidi ci pensò su e ricordò la giornata che aveva trascorso ieri. Arrossì violentemente e cominciò a negare balbettando, ma le sue contestazioni non furono ascoltate e le puffette continuarono il loro discorso.
-Comunque sia, complimenti a tutte voi. I puffi si fidano completamente-
-Un attimo- intervenne Solitaria, decisa.
Le puffette si guardarono, interdette.
-Voglio solo dirvi che io non sono sicura di quello che stiamo facendo-
-Cosa vorresti dire?- Fioraia digrignò i denti, aggressiva.
Fotografa rimase sorpresa dalla reazione della compagna e decise di ascoltare Solitaria.
-Calmati- disse -Questa faccenda ci sta stressando un po' troppo, per i miei gusti. Ascoltiamola-
-Abbiamo tutte parlato con i puffi, "fingendo" di instaurare un legame. E facendo ciò io mi sono resa conto che non sono così subdoli e viscidi come ci ha raccontato Gargamella...non so, ma qualcosa non quadra-
Stilista storse la bocca, contrariata. Le puffe cominciarono ad agitarsi.
-Datevi un contegno- le sgridò Stilista, mettendole a tacere -O sveglieremo tutti quanti! La nostra copertura calerà!-
-Va bene- sospirò Ballerina.
-Solitaria- la richiamò Stilista -Non penso che Gargamella ci abbia creato solo per dare fastidio ai puffi o per fini personali. Lui ci ha create come compagnia, si sentiva solo, e noi ci siamo offerte di aiutarlo spontaneamente. Io sono certa di quel che sto facendo, ma se tu vuoi puoi fare una piccola ricerca personale. Però ti chiedo di non intralciare il nostro operato-
-Non era mia intenzione ostacolarvi, volevo solo esprimervi questo mio dubbio. Comunque sì, cercherò di informarmi. Non ora, ma quando mi si presenterà l'occasione-
-Va bene- annuì -Abbiamo chiuso quest'argomento. Non siate turbate, Solitaria voleva solo "sfogarsi", l'ha detto stesso lei-
I lineamenti di Fioraia si distesero e la puffa sembrava molto più calma di prima.
-Avete altro da dire?- aggiunse.
Tutte tacquero, negando e scuotendo la testa.
-Adesso bisogna discutere velocemente di come agiremo. Sono riuscita a contattare Gargamella, ieri-
-Oh, come stai?- chiese sorridendo Cheerleader.
-Sta bene, comunque- riprese il suo discorso la biondina -Agiremo così-
Le puffe si fecero attente e, viste da fuori, pendevano letteralmente dalle labbra della loro leader.


Fioraia era amareggiata, come tutte le altre.
Solitaria aveva messo in dubbio l'utilità del loro piano, ma la vera ragione del suo stato d'animo era tutt'altra.
Lei era stata scelta come uno dei principali scacchi che avrebbe instaurato un legame con i puffi.
Inizialmente le sembrava un compito facile, uno scherzo da ragazzi.
Ma adesso le sembrava un po' strano dover...tradire...i suoi amici?
Tradire. Questa parola che reputava così insignificante, adesso assumeva un significato enorme.
Si sentiva in colpa, ma non sapeva perchè. Dopotutto, agiva per una buona, un'ottima causa.
Erano le undici e stava camminando per il villaggio osservando il suo operato, rimurginando sulle sue azioni e su quella tristezza inspiegabile.
Sentì dei passi, alzò lo sguardo e vide un sorridente Quattrocchi che le si avvicinava e altri puffi che la salutavano complimentandosi del suo lavoro.
-Hei Fioraia, cos'hai? Sembri triste!- le disse il puffo guardandola preoccupato.
-Uh? Io?- disse fingendosi sorpresa e notando gli sguardi spaesati degli altri puffi -Oh no, assolutamente!- sorrise -Ero sovrappensiero!-
Si voltò verso gli altri, ridendo.
-Grazie, mi lusingate. Sono davvero contenta che vi piacciano-


Sbuffò sonoramente, guardando Tamburino, Trombettiere, Svitato e Timido in cerca di "conforto".
-Ma è possibile che anche...- non finì di parlare che una voce squillante giunse alle loro orecchie, salvando i tre puffi dal noioso discorso che avrebbe cominciato Musicista sulla puntualità.
-Sono arrivato!-
-Tontolone!- lo sgridò la puffetta -Hai ritardato di ben dieci minuti!-
-Oh, non è colpa mia!- si scusò il puffo -Sono...-
-Sono i tuoi piedi che ti rallentano, vero?- continuò la puffa dai capelli castani imitando la voce stridula del compagno.
Lo fissò cercando di essere il più seria possibile, poi cominciò a ridere.
-Non me ne importa proprio nulla!- ammise, lasciando di stucco i compagni -Abbiamo imparato il pezzo perfettamente! Adesso non ci resta che provare insieme in questi due giorni!-
Il gruppo cominciò ad eseguire i brani, tutti ai rispettivi posti: Tamburino con il basso, Trombettiere con il sassofono, Timido con la tastiera, Musicista con la chitarra e Svitato che aveva scoperto di aver un grande talento come cantante.


Ballerina e Cheerleader si stavano recando nel "campo allenamenti" allestito in quei giorni per gli sportivi.
Annoiate, avevano deciso di farsi vedere per non destare sospetti riguardo il loro allenamento.
-Allora, signorine- le accolse puffo Sportivo -Finalmente vi fate vedere!-
-Eh sì- sorrise Ballerina -In questi giorni ci siamo allenate per conto nostro-
-Non vogliamo certo rivelarvi i nostri infallibili segreti per raggiungere una meritata vittoria- disse Cheerleader arricciando una ciocca di capelli.
-Come no- intervenne Forzuto avvicinandosi e stringendo tra le mani un peso molto impegnativo -Sarete le prime a perdere-
-Lo vedremo, Forzuto, lo vedremo- affermò con sicurezza Ballerina.
-Non so come fate ad essere così sicure- storse la bocca il puffo mentre eseguiva gli esercizi davanti agli occhi delle due puffette -Eppure scommetto che non riuscireste mai ad alzare un peso del genere-
Ballerina, punta nell'orgoglio, si infervorò.
-Vogliamo vedere?- domandò.
-Ehi, vacci piano- le sussurrò Cheerleader -Non ne siamo capaci, per ora-
-Lasciami provare- Ballerina si avvicinò al peso, determinata.
-Aspetta, Ballerina- provò a fermarla Forzuto -Forse è un po' troppo pesante per te-
-Vuoi dire che non ne sono capace?- lo fulminò.
-Ehm, forse dovresti riscaldarti prima- tentò allora Sportivo.
-Mi sono riscaldata abbastanza camminando- affermò con fare altezzoso -E ora, veniamo a noi-
Si piegò vicino all'oggetto, sotto gli sguardi increduli e preoccupati dei tre compagni, spalancò le mani e le strinse intorno al tubo che collegava i due pesi, distese le gambe e si spinse in su con la schiena senza mollare la presa.
Non successe nulla.
I pesi rimasero a terra e lei fu costretta a ringinocchiarsi.
Forzuto e Sportivo cominciarono a ridere, mentre Cheerleader cercò di non lasciarsi contagiare.
-Va bene, Ballerina- le mise una mano sulla spalla -Ci hai provato, adesso perchè...-
-No!- esclamò la puffa dai capelli boccoluti -Non mi ero preparata a sufficienza, ci riprovo-
-Basta Ballerina, su- rise Forzuto, cercando di riprendere i suoi pesi.
-Per oggi abbiamo riso abbastanza- scherzò Sportivo.
Ballerina contrasse i muscoli, tirò il viso che divenne rosso e con uno scatto alzò i pesi.
Mordendosi il labbro, gonfiò i muscoli al tal punto che cominciarono a tremare per lo sforzo immane, poi crollò: cadde all'indietro e sbattè la testa per terra.
-Ballerina- si piegò Cheerleader, scuotendo le spalle della compagna.
-E' svenuta?- chiese Forzuto, preoccupato.
-Probabile- rispose Sportivo -Ma se la mettiamo così non potrà partecipare-
-N-no!- si riprese Ballerina -Sono solo stanca- tentò di giustificarsi -Oggi io e Cheerleader si siamo allenate anche per conto nostro, non potete neanche immaginare che fatica-
-E' vero- ammise distratta Cheerleader -Eravamo venute qui tanto per vedere cosa combinavate-
-Capisco- disse Sportivo, ancora scettico.
-Comunque propongo di iniziare l'allenamento anche qui- sentenziò Ballerina non badando alle premure della compagna -Domani è l'ultimo giorno disponibile per gli allenamenti, tanto vale approfittarne-
I due puffi si allontanarono e Cheerleader afferrò la compagna per un braccio.
-Non ti permettere mai più di fare una cosa del genere- le sussurrò con uno sguardo così serio che non le si addiceva -Adesso li hai fatti insospettire. Sarà meglio per te non fare nulla di compromettente fino alla fine da ora in poi, mi hai capito bene?-
Ballerina deglutì, fissando l'espressione della compagna.
-Va bene, farò come dici tu-


-E anche oggi abbiamo finito!- annunciò Musicista alzandosi in piedi e stiracchiando le gambe -Non ci posso credere che per domani dobbiamo solo riprovare-
-Hai proprio ragione- sorrise Trombettiere felice di aver imparato a "tenere in mano" il sassofono.
-E poi con la mia voce faremo un figurone- scherzò Svitato suscitando le risate dei compagni.
-Ehi ragazzi, secondo voi non dovremmo darci un nome?-
-Un nome?- chiese Tamburino mentre riponeva il basso nell'apposita custodia.
-Sì, ormai siamo un vero e proprio gruppo, una band!-
Musicista, di spalle, sgranò gli occhi.
Aveva sempre desiderato formare una band ma...con loro? No. Non era possibile. Non poteva, non rientrava nei piani.
-Che ne dici Musicista?-
-Oh, ehm...- improvvisò -A dire la verità ci stavo pensando- simulò un sorriso spontaneo -Ma non volevo farvelo sapere!-
-Ci avrei scommesso!- schioccò le dita Timido.
-E hai già inventato un nome?- gli occhi di Tontolone brillarono, speranzosi di conoscere il nome che rappresentava lui ed i suoi compagni di musica.
-A dire la verità...voglio dirvelo la sera delle olimpiadi...è una sorpresa!- disse portando il dito davanti la bocca, facendo l'occhiolino.
-Ohhh, dobbiamo aspettare così tanto?- piagnucolò Tamburino.
-Esattamente!- annuì vigorosamente la puffetta.
-Non è giusto!- finse di imbronciarsi Svitato, provocando le risate di tutti.
-Ah, che bella giornata!- esclamò Trombettiere dando una pacca sulle spalle a Timido.
-Sono sicuro che ne passeremo tante altre così!- rise quest'ultimo.
-Stai acquistando molta sicurezza, Timido- osservò Trombettiere.
-Sì, ed è tutto merito di voi e soprattutto Musicista...grazie ragazzi!- inevitabilmente, arrossì.
-Oh beh, c'è ancora del lavoro da fare!- rise Tamburino.
-Ne avremo quanto ne basta!- esclamò Tontolone.
-Già, ne avremo quanto basta- affermò Musicista voltandosi e facendo finta di accordare la chitarra.
No, non sarebbe stato così. Loro avrebbero pagato l'ingiustizia fatta a Gargamella. La cattiveria che avevano commesso non poteva essere lasciata in sospeso.
"Almeno" pensò la puffetta "Andremo a vivere con Gargamella e magari creerà una famiglia anche a noi".


Fotografa era nello studio di Giornalista, insieme a Poeta e Narratore.
Stavano elaborando le interviste e tutti i racconti scritti per il giornalino.
-Sarà un successone- sentenziò Giornalista, orgoglioso.
Poeta stava aiutando il puffo a stampare gli ultimi fogli.
-Stanotte azionerò la nuova macchina che ha costruito Inventore- sentenziò il puffo che organizzava il tutto -Se tutto va bene, dovranno essere stampate circa centodieci copie-
Passarono 10 minuti.
-Abbiamo finito- annunciò Poeta -Ci mancano solo la copertina e le pagine finali con le foto-
-Ragazzi, venite a vedere gli scatti di Fotografa- disse Narratore.
I puffi si avvicinarono, osservando l'album aperto sul tavolo.
-Sono davvero belle- osservò Giornalista.
-E anche molto artistiche- si complimentò Poeta.
-Grazie- sorrise la puffa -E in effetti sono indecisa su quali scartare e quali inserire- sospirò -Volete darmi una mano?-
I puffi si guardarono, poi annuirono.
Fotografa li guardò, poi sorrise.
-Allora iniziamo!-
Si disposero intorno alla puffetta, puntando gli occhi sulle pagine.
-Questa è davvero buffa!- rise Poeta -Quando l'hai scattata?-
-Oggi- rise la puffetta -Ballerina era proprio sicura di alzare quel peso!-
-E a giudicare dalla foto ce la stava mettendo tutta- osservò Narratore divertito.
Presero la foto e successivamente ne scelsero alcune molto belle, altre un po' meno ma molto divertenti.
-Abbiamo finito!- esclamò Fotografa dopo mezz'ora -Ma manca la più importante!-
-Uh?- rimasero interdetti.
-La nostra!-
Fotografa sistemò la macchinetta sulla finestra, selezionò l'autoscatto e corse insieme ai suoi "colleghi" al centro della stanza.
Un flash inondò la stanza e illuminò i loro sorrisi.
-Eccola qui- annunciò Fotografa -Questa andrà in prima pagina, insieme alla poesia!-


Sono riuscita a pubblicare subito il sesto capitolo *w*
Cavoli, ci stiamo avvicinando ai capitoli "di fuoco" xD
A dire il vero, questo capitolo è un po' corto rispetto agli altri. Volevo inserirlo nel capitolo cinque, ma poi quest'ultimo sarebbe risultato un po' troppo lungo.
Annuncio che il prossimo chap sarà abbastanza lungo xD Quindi...preparatevi una bella merendina accanto a voi e sedetevi comodi v.v
Grazie Nordlys e sì...ho notato anch'io alcuni errori di battitura!XD
Ci sentiamo al settimo capitolo :3 Notte <3

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Capitolo 7
*** La rosea corsa nel bosco ***


-Non vedo l'ora di annaffiare i boccioli delle rose blu dalle spine grigie!- esclamò Fioraia, mentre tirava il ciuffo ed i capelli laterali all'indietro.
-Lo avrai ripetuto almeno una ventina di volte da stamattina- affermò Sapientona con un tono tra l'annoiato e il divertito mentre puntava il phon sul suo ciuffo.
-Non puoi proprio capire- aggiunse la puffetta, mentre pettinava i capelli -Io ho finito! Che ve ne pare?-
Le puffette puntarono gli occhi su Fioraia. Aveva tirato tutti i capelli all'indietro, legando quelli scalati in avanti in una coda "a spruzzo" e lasciando la lunghezza libera.
-Molto bello- disse Solitaria -Io sono ancora indecisa su cosa fare-
-Anche io ho finito!- aggiunse Sapientona.
-Così presto?- chiese Ballerina mentre prendeva un paio di forcine da uno scrigno.
-Ti ricordo che rispetto a te e alle altre ho i capelli molto corti- disse Sapientona mentre ammirava il ciuffo a vela che aveva finito di fissare con la lacca.
-Io non vedo l'ora di indossare il mio meraviglioso vestito!- esclamò Cheerleader mentre tirava qualche ciocca laterale e corta.
-Io non vedo l'ora di vedertelo addosso- intervenne Fotografa mentre ordinava i capelli in un alta coda -Così la smetti di nominarlo sempre!- disse suscitando le risate delle puffette.
-Non capisci proprio niente- aggiunse la puffa mentre applicava un grande fiocco blu sul piccolo codino che tirava le ciocche dietro la testa.
-Chi mi dà una mano?- chiese Timidi alla prese con delle treccie alla francese.
-Cavoli- disse Solitaria -Hai scelto un'acconciatura un po' impegnativa, riguardo il tempo. Ma niente di impossibile. Dai, faccio io-
Dopo 10 minuti anche Timidi aveva terminato.
-Voilà- disse Solitaria -Finito anche con te!-
-Che belle- affermò la puffa dai capelli argentati. La sua acconciatura consisteva nell' intrecciare i capelli in testa, lasciando però sia il ciuffo che la lunghezza liberi e svolazzanti.
Solitaria invece aveva optato per una pettinatura più semplice e veloce: il ciuffo che spesso le copriva le fronte era stato tirato all'indietro e le ciocche che le incorniciavano il viso erano state arricciate.
-Finalmente ho terminato anche io, non ne potevo più!- affermò Musicista alzandosi dalla sedia e riponendo disordinatamente l'arricciacapelli nel borsello.
Aveva arricciato le punte, poi aveva tirato le ciocche laterali, lasciando la lunghezza scorrere sulla schiena, formando un vortice di boccoli.
-Non pensate che mi stia divertendo- si lamentò Ballerina -La mia è ancora più faticosa: debbo fermare tutti i ricci in testa con i ferretti...perchè non mi date una mano, visto che avete finito sia i capelli che il trucco?-
-Dai, vengo io- disse Sapientona.
-Non so chi mi sembri- affermò Fotografa.
-Te lo dico io- disse Stilista -Quella che ho disegnato io! Ti ricordi? Aveva il ciuffo a vela, i capelli tirati e tutti i ricci in testa- affermò pettinando le ciocche che le incorniciavano il viso delicatamente e infilando un ultimo ferretto dell'ordinato chignon.
-Esatto- affermò Ballerina -Adoro quella pettinatura!-
All'improvviso la porta si spalancò ed entrò Puffetta, sfoggiando il suo nuovo vestito.
-Allora, come sto?- chiese emozionata.
Per l'occasione aveva arricciato anche lei le punte dei capelli e tirato il ciuffo lateralmente.
-Wao- dissero in coro.
-E' proprio vero che il bianco ti dona- annuì Stilista guardandola soddisfatta.
Puffetta indossava un semplice tubino bianco dalle cui spalle partivano due fasce pieghettate che si incrociavano sul petto e formavano una "coda di sirena" dietro.
-Tutto merito tuo- sorrise la biondina.
-Comunque sia, sarà meglio che indossiamo anche noi i vestiti. Sono le sette e mezza e bisogna arrivare nella piazza principale tra mezz'ora- sentenziò Fotografa.
-Decisamente- la appoggiò Cheerleader che già stava chiudendo la lampo del suo vestito.
Era a fascia, stretto il vita e terminava con una gonna a palloncino. Tutto blu, proprio come il fiocco che aveva applicato in testa.
-Soddisfatta?- chiese ridendo Fioraia, mentre sistemava il suo.
-Assolutamente- confermò la puffa dai capelli color del cielo ammirando il completo nello specchio -Certo che il tuo è così sgargiante-
-E' ovvio- disse sicura la puffetta -A parte che l'arancione è il mio colore preferito...ma stasera debbo anche annaffiare le rose, e quest'evento si intona perfettamente con il mio vestito-
In effetti, Fioraia indossava un vestito che aveva sulla monospalla destra e sulla parte finale della gonna un fiume di rose di stoffa.
-Non scherziamo proprio- intervenne Musicista -Il mio è troppo figo!-
Fece una giravolta su se stessa, facendo roteare la gonna svasata. Il suo era completamente nero, il corpetto era a forma di cuore.
-Io spero proprio di non sporcarlo- intervenne Ballerina -E' così chiaro!- disse sistemando i numerosi volà della gonna, e le spalle del corpetto intrecciato.
Timidi invece era già sulla soglia della porta ad osservare le compagne con Puffetta. Aveva un vestito tutto in volà, argentato e brillantinato.
Fotografa si osservava allo specchio lisciando la gonna pieghettata del suo tubino verde petrolio e infine si avvicinò alla due tirando il fiocco che si trovava sotto il petto.
Sapientona decise di sedersi. Aveva un vestito morbido, la gonna larga e le maniche trasparenti che scivolavano sulle spalle.
Solitaria indossava anche lei un vestito morbido ma era a giromaniche e terminava più stretto sulle ginocchia, era completamente viola.
Le puffette erano tutte pronte, stavano aspettando Stilista in cucina. Mentre discutevano, arrivò finalmente la puffetta.
Tutte sorrisero e si complimentarono con lei: era sempre la più elegante. L'abito era all'americana, lungo e con il colloalto ma che lasciava completamente scoperte le spalle e la schiena liscia della puffetta.
-Grazie- fece un piccolo inchino -Adesso, che ne dite di andare?-
-Certo!- saltellò Cheerleader -Non vedo l'ora di festeggiare!!!-


Arrivate al centro del villaggio, dove si sarebbe tenuta la festa, tutti i puffi si voltarono a contemplare le dieci meraviglie.
-L'avevo detto che sarebbero state favolose- disse con sicurezza Sarto avvicinandosi a Stilista e complimentandosi per il suo stile impeccabile.
Puffetta si fece avanti e la maggior parte del puffi le si avvicinò riempendola di moine e premure.
Certo, l'arrivo delle altre nove aveva incuriosito e attratto la maggior parte dei puffi, ma era inevitabile soffermarsi davanti alla loro prima cotta.
Brontolone, per la prima volta, non sapeva di cosa lamentarsi ed era rimasto letteralmente incantato.
Fioraia si avvicinò ad Inventore e Grande Puffo per parlare del grande evento che avrebbe segnato la "sua" serata mentre Fotografa si diresse dai suoi colleghi di giornalino.
Musicista si guardò intorno e non le sfuggirono gli sguardi affascinati della sua band, così si avvicinò a Tamburino, Trombettiere, Svitato e Tontolone con Sapientona, notando anche l'assenza di Timido ma immaginando già dove fosse.
-Buonasera- sorrisero disinvolte.
-Permetteteci di dire- intervenne Svitato -Che siete davvero belle-
-Già- aggiunse Tontolone -E Sapientona non sembra neanche lei!-
La puffa arrossì, in quel momento si sentiva tanto Timidi.
Quest'ultima era stata immediatamente fermata da Timido che la guidava attraverso la folla per mostrarle come avevano allestito i tavoli e le decorazioni.
-Però- osservò Coraggioso -Timido non si è fatto così tanti problemi ad avvicinarsi-
-Geloso?- più che aver domandato, sembrava che Solitaria, sbucando da dietro, avesse affermato la cosa.
-E tu da dove sei saltata fuori?- arrossì il puffo.
-Dalla folla- rispose, senza sembrare troppo euforica -Secondo me ti conviene sbrigarti, prima che sia troppo tardi-
-Che vuoi dire?- chiese, confuso.
-Lascia perdere...- sospirò -Goditi la serata-
Solitaria voleva fargli capire che doveva sbrigarsi con Timidi, non tanto perchè l'altro puffo era nettamente più sveglio di lui, ma perchè tra poco non si sarebbero più rivisti.
-Io vado- disse Solitaria, rompendo il silenzio che si era improvvisamente creato -E non prenderla come una cosa personale, ti volevo solo aiutare-
La puffa dagli occhi ametista raggiunse Musicista, Fioraia, Sapientona, Stilista, Puffetta, Timidi e i loro rispettivi compagni che si erano riuniti ad un tavolo per chiacchierare ed in effetti l'aria era amichevole e accogliente.
All'improvviso Grande Puffo, in piedi su un fungo, richiamò l'attenzione generale invitando tutti i puffi ad ascoltarlo.
-Miei cari puffi- disse una volta che tutti tacquero -E' stato un onore per me organizzare questa festa pre-olimpiadi per annunciare l'arrivo delle nove puffette-
I puffi applaudirono, poi smisero per far continuare il discorso.
-Volevo ringraziarle per il loro contributo dato in questa settimana, nonostante non ci conoscessero affatto, e per il modo in cui hanno spronato i loro compagni ad avere fiducia in loro stessi e ad impegnarsi. L'ultima cosa che vorrei dirvi è che a mezzanotte, Fioraia annaffierà i boccioli che sono sotto questa campana di vetro...- disse indicando dietro di sè il contenitore su cui era posto il braciere -...e vi invito ad ammirare questo importante fenomeno. Non ho nient'altro da dire: vi auguro una buona serata, divertitevi!-
Il discorso fu concluso da un applauso generale e l'inizio di un buffet.
Ballerina si fece spazio tra la folla che la schiacciava.
-Mpff...- si lamentò.
Una mano l'afferrò per un braccio e la trascinò indietro.
-Ma cosa...? Forzuto?-
-Ballerina- rise il puffo -Non vorrai mica mangiare? Domani bisogna essere in forma!- affermò schioccando le dita e mollando la presa sulle puffetta.
Ballerina roteò gli occhi al cielo, annoiata.
-Non avevo certo intenzione di gettarmi sul mangiare come sta facendo Golosone- specificò -Ma mi hanno detto che Cuoco ha fatto dei dolcetti alla fragola, in particolare i miei preferiti, e ci terrei ad assaggiarli-
All'improvviso sbucò dal nulla Cheerleader con un intero vassoio di dolcetti.
-Ehi Ballerina! 'Sera Forzuto! Guada qui! Mentre tutti ascoltavano Grande Puffo mi sono avvicinata al buffet e sono riuscita a prendere tutti i dolcetti che volevamo!- esclamò con gli occhi che brillavano, contagiando anche la compagna.
-Non sai quanto ti adoro!- ammise la puffetta boccoluta -Stavo cercando di farmi spazio, ma nulla!-
-Ma che diamine- disse esasperato Forzuto -Io mi impegno tanto per non farmi tentare e voi non vi create nessun problema?-
-Perchè mai farsi problemi- disse Cheerleader cercando tra i vari dolci uno al mirtillo -Cuoco non li fa mica tutti i giorni! Li ha fatti solo mercoledì...-
-Momento momento momento- la interruppe Ballerina -Sei andata da Cuoco, mercoledì, senza di me?-
-Beh, non ti svegliavi...-
-Cheerleader!- la rimproverò ridendo quest'ultima.
Forzuto si lasciò contagiare dalle risate e assaggiò anche lui uno dei famosi pasticcini.
Erano passate un bel po' di ore e i puffi avevano deciso, dopo il buffet, di unire i tavoli e riunirsi tutti per parlare e organizzare vari giochi.
Le ore era trascorse velocemente ed era arrivato finalmente il momento di veder sbocciare i fiori.
Mentre tutti si accalcavano intorno all'aiuola, Stilista prese in disparte Timidi, che allontanò con una scusa Timido che si era avvicinato a lei per ammirare lo spettacolo.
-Spero tu non ti sia dimenticata del tuo compito- le ricordò la bionda.
-Non preoccuparti- affermò seria Timidi -Stavo cercando un modo per "isolarmi", ma fortunatamente sei arrivata tu. Appena Grande Puffo richiamerà l'attenzione generale, mi allontanerò-
-Bene- annuì Stilista -E vedi di farti perdonare per tutti gli inconveniente causati nel piano-
-Lo farò-
Ancora una volta Grande Puffo salì sul fungo e invitò tutti i puffi a fare silenzio e a non spingersi.
-Accomodatevi, dovete tutti ammirare il grande evento-
I puffi decisero alcuni di sedersi, altri di arrampicarsi sui funghi, altri ancora di rimanere in piedi ma alla fine tutti guadagnarono un posto per osservare la scena.
Durante questi minuti Timidi si allontanò senza destare sospetti e una volta fuori il campo visivo di tutti i puffi, cominciò a correre verso il bosco.


Correva Timidi, correva.
La piazza dove era prima era così luminosa, pensava.
Il bosco invece era scuro e faceva perfino fatica a riconoscere il posto dove si trovava.
Si fermò vicino ad una radice, ansimando per la fatica.
Si guardò intorno: sì, nessuno l'aveva notata.
O almeno, era quello che lei pensava.
Infatti, mentre indietreggiava tra la folla, un puffo l'aveva seguita con lo sguardo per poi farlo con i piedi.
Era Coraggioso e quest'ultimo non si sarebbe fatto scappare l'occasione di scoprire perchè la puffa avesse tanta fretta di allontanarsi.
-Vediamo- disse Timidi, tentando di ragionare -Dovrebbe essere un po' più avanti...-
Camminò, stavolta con più calma e riuscì ad arrivare al centro del bosco.
Non c'era ancora nessuno.
Si mise a sedere su un sasso, osservando il luogo circostante e stringendosi nelle spalle per il freddo.
Tirava parecchio vento e secondo puffo Meteo il giorno delle olimpiadi ci sarebbe stata una grande pioggia, ma tutti gli sportivi avevano affermato che questo non li avrebbe fermati, anche se Cheerleader era contraria al fatto di dover bagnare i propri capelli per nulla.
Quel posto adesso era così diverso dalla prima volta che ci era stata...
Improvvisamente, sentì dei passi pesanti.
Si alzò in piedi, con le orecchie tese, poi lo vide.
Gargamella, con una lanterna in mano, sbucò dalle fronde degli alberi insieme a Birba. Sembrava una scena da film dell'orrore.
-Buonsera, piccola puffetta...- la salutò l'uomo con un tono che voleva sembrare dolce.
-Timidi, attenta!!!- una voce fuori campo troncò il discorso.
Coraggioso sbucò da un cespuglio, saltò sulla roccia e strattonò la puffetta per un braccio cominciando a correre lontano.
-Ma cosa stai facendo?!?- chiese urlando in preda al panico Timidi.
No, no e no. Cosa stava combinando? Stilista si sarebbe infuriata!
-Piuttosto tu cosa stavi facendo qui da sola! E' pericoloso! Quello è Gargamella!-
-Lo so benissimo chi è!-
A quell'affermazione il puffo si bloccò, lasciando la presa sul polso di Timidi e voltandosi a guardarla stralunato.
-Ma cos...-
Non fece in tempo a formulare la domanda che una mano violenta lo strinse facendolo gemere dal dolore.
-Argh!-
-Guarda chi si vede!- esclamò Gargamella piegandosi in ginocchio vicino a Timidi -Coraggioso! Uno dei tanti che non mi ha mai permesso di parlare con Grande Puffo!-
-Gargamella, mollami immediatamente!- si infuriò quest'ultimo cercandosi di allentare la stretta senza successo.
Coraggioso si voltò verso Timidi, esasperato. Ma vide la puffetta immobile, calma. Impassibile.
-A che gioco state giocando?- cominciò a tremare.
-Oh, non preoccuparti- tentò di rassicurarlo Gargamella -Non voglio farti del male, vero Timidi?-
La puffetta annuì vigorosamente.
-Gargamella è buono. Vuole solo parlare con Grande Puffo per riavere la sua famiglia, ma voi non avete mai acconsentito ad esaudire il suo desiderio, anzi, gli avete fatto solo del male-
-Ma cosa stai dicendo?!?- urlò confuso e spaventato Coraggioso, mentre veniva rinchiuso in una gabbia.
Timidi gonfiò le guance, indispettita.
-Avete fatto solo del male a Gargamella- cominciò a raccontare -E sappiamo tutte che godevate nel vederlo soffrire! Ma è ora che gli diate la sua meritata felicità!- sospirò.
-Non voglio neanche ora farvi del male- recitò Gargamella guardando in cagnesco Coraggioso che iniziava a capire l'imbroglio -Voglio solo raggrupparvi e farvi ragionare, dopodichè vi lascerò liberi-
-Timidi, state commettendo un grave errore! Gargamella è cattivo!-
-Taci!- finse di piangere Gargamella -Mi avete fatto solo soffrire in questi anni!-
-Non piangere, Gargamella, tra poco sarai con i tuoi genitori- la puffetta gli si avvicinò per confortarlo.
Coraggioso la guardava, incredulo. Lei e le altre...si erano lasciate ingannare e a quanto pare stavolta Gargamella aveva giocato d'astuzia. Tentò di rimediare, richiamando l'attenzione della puffa mentre l'uomo cercava qualcosa nel suo borsone.
-Timidi- le disse, allungando la mano da dentro la gabbietta -Gargamella è cattivo, vi ha mentito!-
-Non è assolutamente vero! Se fosse così, voi sareste buoni! Anch'io all'inizio dubitavo di questo, ma poi ho visto come mi trattavi e ho capito che siete tutti così! Siete degli ipocriti e vi fingete sempre gentili solo per pugnalare alle spalle al momento giusto!- prese una pausa, annaspando con il naso -Coraggioso, è venuto anche per te il momento di soffrire, anche se non potrai soffrire mai come me. E' stato bello, vero, prendermi in giro solo perchè sono debole? Gargamella vi terrà rinchiusi qualche giorno, giusto il tempo di convincere Grande Puffo a ridargli la famiglia, poi vi lascerà liberi-
-Ammetti allora di essere stata debole quando ti criticavo? Timidi, lo facevo per il tuo bene! E anche quello che ti dico ora lo sto facendo per te e per gli altri! Gargamella vi sta imbrogliando!-
Gli occhi di Timidi si riempirono di lacrime.
-Vedi, mi dai ancora della debole! Fino a quando continuerai a farlo?- tirò indietro le lacrime, uno sguardo serio -Ma come vedi, adesso non sono debole. Non cedo alle tue inutili suppliche!-
Gargamella porse due boccette a Timidi, che le afferrò stringendole al petto con forza.
-Gargamella vi sta imbrogliando! Ha fatto lo stesso con Puff..-
-Adesso basta!- tuonò l'uomo tirando su la gabbietta e facendo sbattere la testa di Coraggioso contro le sbarre.
-Non avete mai avuto pietà di me e, a quanto vedo, neanche con coloro che vi assomigliano!!!- disse indicando con la testa Timidi.
-Io vado Gargamella. Mi dispiace per l'intoppo, ma rimedieremo ancora-
-Non preoccuparti- la rassicurò l'uomo -Stanotte dì a Stilista di aprire il medaglione, le avviserò in cambio di piano. Questa "cattura" non è stata per niente inutile, anzi, ci faciliterà le cose-
Timidi annuì e senza volgere lo sguardo a Coraggioso, che la fissava rattristato e deluso, corse via.


Tornata nella piazza, vide i boccioli che si stavano schiudendo.
Stilista si voltò e la raggiunse immediatamente, osservando la borsetta della puffa molto più gonfia rispetto a prima.
-E' andato tutto bene? Ci hai messo più del previsto...ma vedo che hai recuperato i due vasetti, almeno-
-Come dire- sospirò Timidi, mentre si sedeva, esausta -Coraggioso mi ha seguita. Gargamella l'ha portato con sè e ha detto di aprire il medaglione stasera perchè vuole cambiare il piano-
-Fantastico- roteò gli occhi al cielo Stilista -C'è altro che devi dirmi? Ti vedo un po', troppo agitata. Bevi qualcosa- disse porgendole del succo di ciliegie.
Timidi bevve, poi riprese a parlare.
-Coraggioso diceva che Gargamella non è come sembra. Non so perchè, ma in effetti stasera Gargamella sembrava strano-
-Probabilmente non vede l'ora di tornare a casa- la puffa bionda osservò l'espressione triste della compagna -Non preoccuparti, Timidi. Avremo sicuramente un'altra famiglia e poi Gargamella ci ha promesso che non farà loro nessun male-
-Va bene...- sospirò Timidi, mentre Stilista le dava una pacca sulle spalle -Grazie-
-Di nulla-
Stilista aveva deciso di non sgridare Timidi per l'ennesimo errore. Tra poche ore, alla fine, tutto sarebbe finito.


Allora, come vi è sembrato il capitolo?v.v
Eh sì Nordlys, ci avviciniamo alla fine e Gargamella...beh, eccolo qui!XD
Timidi combina sempre guai alla fine ._."
Anche se a Gargamella è venuta in mente una nuova idea, a suo parere moltooo più efficace della precedente!
Qual'è? In pratica...No, non posso dirvela!XD
Scoprirete tutto nel prossimo capitolo v.v
A presto!^.-

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Capitolo 8
*** La confessione di Puffetta ***


-Wahhh...- sbadigliò sonoramente Timidi.
La puffetta dagli occhi argentati si portò una mano alla testa massaggiandola, dolorante.
Non ricordava più nulla della sera precedente.
Era stata la grande serata in loro onore che tutti avevano atteso con trepidazione, soprattutto per ammirare le rose blu sbocciare.
Belle, a dirla tutta. Era riuscita a tornare in tempo per ammirare lo spettacolo.
Tentò di ricordare ancora qualcosa, poi vide due boccette poggiate sulla scrivania di Cheerleader e Ballerina.
Ah, sì. Giusto. Aveva incontrato Gargamella e quest'ultimo aveva portato via Coraggioso che si era immischiato nella vicenda.
Che diamine...
Si alzò dal letto, sbuffando.
-Allora- urlò -Si può sapere cos'è tutto questo baccano?-
Alla fine, se non fosse stato per quei continui schiamazzi provenienti dalle altre stanze non si sarebbe mai svegliata e non avrebbe ricordato assolutamente nulla.
-Timidi!- la testolina di Puffetta fece capolino nella stanza -Tra mezz'ora cominciano le olimpiadi! Presto, preparati!-
-Oh, è vero!- la puffetta si alzò dal letto e velocemente corse a prendere i suoi vestiti.

-C'è scritto- schiarì la voce Sapientona -Che dovete spalmare la crema sulla parte che intendente rafforzare-
-Quindi sulle braccia- constatò Ballerina.
-Mmm- storse il naso Sapientona -Io vi consiglio di spalmarla ovunque, come ha detto Gargy. Oltre a darvi una forza impressionante, questa crema vi dà velocità e tutto quelle che occorre per superare le competizioni sportive di ogni genere-
-D'accordo- annuì Cheerleader aprendo il vasetto -Speriamo che tutto fili liscio!-


La mezz'ora passò e tutti i puffi erano riuniti nel piazzale delle competizioni.
Gli spettatori erano seduti sugli aspalti, mentre Musicista e la sua band erano dietro le quinte.
-Emozionati?- chiese la puffetta, lucidando la chitarra.
-Un po'- ammise Timido.
-Dai, che ce la faremo!- esclamò Svitato.


Ballerina e Cheerleader si riscaldavano insieme agli altri concorrenti quando videro poi avvicinarsi Grande Puffo.
-Puffi, ho una comunicazione da darvi- annunciò con tono solenne.
Tutti si accalcarono per sapere cosa aveva da dire.
-Coraggioso, mi hanno raccontato, ha deciso di organizzare una sorpresa per tutti noi e ci teneva così tanto a farlo che ha deciso di rinunciare alla gara, altrimenti non avrebbe avuto tempo-
-Cosa?!?- spalancò la bocca Sportivo -Ma non è giusto!-
-Non preoccuparti, Sportivo- gli diede una pacca sulla spalla Grande Puffo -Coraggioso sa quel che fa!-
L'anziano puffo si allontanò e Brontolone che si trovava nei paraggi commentò con un "Io odio chi si ritira senza avvisare!"
-Bel coraggio a lasciare la gara all'improvviso- commentarono alcuni.
-Non per niente si chiama Coraggioso!- commentò Cheerleader ironicamente.
Forzuto si voltò, osservando lei e Ballerina.
-Se non altro, avrete un piccolo vantaggio. Coraggioso, dopo me e Sportivo, ovviamente, era uno dei puffi più capaci nello sport-
Quella classificazione, oltre a indispettire le due puffe, fece scatenare anche le repliche degli altri puffi.
-Questo è da vedere- affermò Ballerina, sicura di sè.
-Ah, una cosa- la interruppe nuovamente il puffo -Attenta ai pesi...-
La puffa boccoluta gonfiò le guance, irritata da quel "consiglio".
-Calmati, Ballerina. Il suo scopo è solo farti innervosire!-
-Che noia- sospirò.
-Fai come Selvaggio! Guarda come riposa invece di riscaldarsi!-
-Questa è bella...-cominciarono a ridere, mentre il puffo pensava a mangiare piuttosto che immischiarsi nella discussione cominciata da Forzuto.


Grande Puffo salì sul palco, seguito da un silenzio generale.
-Miei cari puffi, buongiorno! Sono lieto di annunciare l'inizio delle olimpiadi! Quest'anno vi è una grande novità: al posto di introdurre la corsa che prevede l'accendere la fiamma del braciere con uno squillo di tromba, vi sarà un piccolo concerto!- alcuni puffi applaudirono, altri urlarono emozionati -Detto questo...dichiaro ufficialmente aperte le olimpiadi!-
Grande Puffo scese dal palchetto e il sipario si aprì.
Musicista guardava il pubblico sorridente, Timido sorrise debolmente, Trombettiere e Svitato erano felici di riacquistare una nome decente, Tontolone non veda l'ora di cominciare e Tamburino voleva dimostrare la sua seconda e innata capacità.
Musicista introdusse la canzone con un sottofondo di chitarra, poi cominciarono a suonare ininterrottamente scatenando l'ilarità del pubblico.
Finirono, dopo pochi minuti e dopo aver ringraziato gli spettatori con un inchino si ritirarono dietro le quinte per poi prendere posto sugli aspalti.
-Cavolo- mugugnò Timido -Sembra essere passato un secondo!-
-Hai visto, non è stato tanto difficile- sorrise Musicista.
-E ora, godiamoci le gare!- esclamò Svitato.


I puffi concorrenti si misero in posizione.
Cheerleader si trovava tra le prime striscie ed era concentrata al massimo. Era molto competitiva.
Ballerina, più distratta, si trovava nelle piste centrali, accanto a lei Forzuto.
-Sei sicura di non volerti ritirare?- le disse quest'ultimo.
-Non ci provare Forzuto, non lo farò mai- affermò.
-Oh, ma non lo dico così. Non vorrei vederti svenire ancora...a questo punto poi dovrei riportati indietro in braccio, come la prima volta-
La puffa arrossì violentamente, facendo formare un sorrisetto sulle labbra di Forzuto.
-M-ma cosa dic...-
Mentre tentava di ribattere, lo sparo segnò l'inizio della corsa e lei rimase indietro.
-Ci vediamo appena tagli per ultima il traguardo, Ballerina!- la salutò ridendo Forzuto.
-Ma che diamine!- urlò quest'ultima, riacquistando terreno immediatamente.
Forzuto, sicuro di sì, correva velocemente ed era tra i primi, insieme a Sportivo, Cheerleader e Selvaggio.
-Cavoli, non sapevo fossi così veloce!- esclamò Sportivo in direzione della puffetta.
-Mi hai sopravvalutato troppo!- rispose lei, senza perdere la concentrazione.
-Peccato che Ballerina non sia da meno- rise il puffo che l'aveva imbrogliata.
Un po' gli dispiaceva aver fatto quella cosa, ma non sapeva proprio cosa dirle per attaccare discorso...
-Non ti credere di averla passata liscia, Forzuto!- lo richiamò la puffa dai capelli rosa.
-Ma che cavolo...- spalancò la bocca quest'ultimo, vedendo la puffa sorpassarlo e raggiungere più o meno la posizione di Cheerleader.
-Credevi di potermi lasciare indietro così?- lo derise cacciando la lingua -Beh, non credo proprio!-
Come si potè immaginare, Cheerleader arrivò per prima e il braciere della fiamma olimpica fu acceso da lei.
I partecipanti adesso avevano diritto a cinque minuti di pausa, poi avrebbero cominciato con le prove di forza.
Ballerina, seduta accanto a Cheerleader, discuteva.
-Ballerina, non lasciarti distrarre- la riprese la vincitrice della corsa -Pensa solo al tuo obiettivo, sono stata chiara?-
-Ci proverò, ma lo sai che non sono competitiva come te- sospirò Ballerina alzandosi in piedi e stiracchiandosi.
La gara iniziò.
Tutti i concorrenti dovevano alzare vari pesi, e per quel giorno si prevedevano i pesi leggeri.
Solo Forzuto, Selvaggio, Sportivo, Ballerina e Cheerleader e i puffi più robusti riuscirono ad arrivare al peso massimo della categoria, provocando vari borbottii tra i puffi che cominciarono a scommettere sulle due puffette.


-Ma tu guarda- borbottò Fotografa -Adesso si scomette pure!-


Forzuto osservava le due puffe che conversavano tranquillamente.
Appena Cheerleader si allontanò dalla compagna, il puffo le si avvicinò.
-Adesso mi spieghi com'è stato possibile-
-Cosa intendi dire?- finse di essere stata colta alla sprovvista la boccoluta, guardandosi intorno spaesata.
-Ballerina, non mentirmi- si fece serio -Fino a due giorni fa un peso leggerissimo ti ha causato quell'effetto devastante e ora mi vieni a raccontare che questi per te sono una piuma?-
-Te l'ho detto- sbuffò la puffa -Ero molto stanca. Non seccarmi proprio adesso! Debbo concentrarmi!-
-No, non mi convinci- digrignò i denti il puffo -Tu e la tua amica nascondete qualcosa-
Ballerina deglutì. No, non poteva essere. Non avrà mica scoperto qualcosa...
-Forzuto, le tue accuse sono infondate- disse incrociando le braccia -E non sei l'unico ad avere una forza straordinaria, va bene?-
-Ti ricordi che il tuo nome è Ballerina e si è sempre saputo che voi danzatrici non alzate mai i pesi-
-Questo lo dici tu-
La conversazione fu interrotta da un altro squillo. La gara delle abilità personali stava cominciando.
-Beh, che vinca il migliore- lo salutò la puffetta.

Fu proprio lei a cominciare. Entrò con un sciassè ed eseguì un grand jetè scaturendo un "oohhh" generale.
Ballerina danzava amabilmente, sembrava leggera e delicata come una piuma.
Forzuto l'osservava da lontano, estasiato come tutti, d'altronde.
Come poteva essere possibile? Lei non poteva possedere tutta quella forza. E una che non riusciva a scendere da un albero non poteva gettarsi a capofitto in prove di forza. Doveva scoprire cosa era successo, prima o poi.

Cheerleader fu la quindicesima ad esibirsi.
La sua entrata fu molto più scenica della compagna e la sua grinta infiammò il pubblico.
Roteava, saltava e compiva sequenze di passi e contrazioni molto impegnativi.
Finì la sua performance con una spaccata, poi se ne andò.
Cheerleader e Ballerina avevano definitivamente conquistato i puffi.


La prima parte delle olimpiadi terminò alle sei di sera.
-Grande Puffo- Stilista si avvicinò con passo felpato all'anziano -Dovremmo invitare tutti i puffi alla festa a sorpresa organizzata da Coraggioso! Starà aspettando da tempo!-
-Giusto!- sorrise il puffo -Ora darò l'annuncio, penso sia proprio il momento di svelare loro questo mistero!- rise.
Il puffo salì sul fungo, richiamando ancora una volta tutti i puffi.
-Miei cari puffi, volevo avvertirvi di una cosa- annunciò, facendo risedere tutti, compresi i partecipanti -Come vi ho già detto, Coraggioso ha deciso di ritirarsi dalle olimpiadi per organizzare una festa a sorpresa questa sera. Siete tutti invitati allo spiazzale del bosco, dove ha allestito vari banchetti-
I puffi urlarono dalla gioia e si precipitarono nel bosco.
Puffetta si avvicinò a Stilista, sorridendo.
-Stilista- le disse -Vieni con me? Percorreremo un altro sentiero! Ci metteremo solo cinque minuti in più...-
-D'accordo- acconsentì la bionda. Ormai il suo compito era terminato.


Le due biondine stavano passeggiando lungo un piccolo laghetto che delimitava il bosco.
-Sai Stilista- cominciò a parlare Puffetta mentre osservava il tramonto -Sono felice che tu e le altre siate qui. Soprattutto tu- le sorrise.
-Sei gentile, Puffetta. Anch'io sono felice di averti conosciuta-
Averti conosciuta. Già. Anche Stilista si era affezionata a qualcuno. Non lo dava a vedere, ma ci teneva a Puffetta e anche molto. Ma sapeva che separarsi da lei era giusto. Aveva cercato di non instaurare un legame solido, ma era stato tutto inutile.
Ci era cascata. E sapeva che sarebbe stata male tra poco...quando sarebbero state separate una volta e per sempre.
Il vento scosse i capelli delle puffette che si unirono formando un'unica chioma dorata.
Alzarono entrambe gli occhi al cielo che era diventato improvvisamente grigio.
-Cavoli, per una volta Meteo ha avuto ragione!- rise Puffetta, poi tornò seria -Sai, non ti ho mai raccontato una cosa, Stilista...-
-Cosa, Puffetta?-
-E' una storia un po' strana, ma finisce bene. E' la mia storia. Non sembra, ma sono una puffa molto riservata e mi confido con poche persone. Tutti i puffi conoscono la mia storia, ma adesso dirla a te che sei la mia migliore amica acquista tutt'altro senso-
-Dimmi pure- la incoraggiò la compagna, pensando che questa storia parlasse della sua solitudine come unica puffetta del villaggio.
-In realtà io non sono sempre vissuta nel villaggio dei puffi. Sono stata creata da Gargamella-
-Gargamella?!?- sobbalzò Stilista.
-Sì, l'uomo cattivo di cui ti parlai tempo fa. Lui voleva e vuole tutt'ora trasformare i puffi in oro per arricchirsi ma non vi è mai riuscito, così, sapendo che i puffi erano tutti maschi, ha creato me per mettere discordia tra loro e portarli a lui. Ma capii che i puffi erano veramente buoni e gentili e che lui era solo un egoista, così...eccomi qua, sono una di loro- sorrise.
Un lampo, improvvisamene, illuminò i volti delle due puffette.
Subito dopo, un tuono le fece sobbalzare. Stilista era rimasta immobile.
Stilista, finalmente, sgranò gli occhi e capì.
-Cos'hai?-
I suoi occhi smeraldo cominciarono a diventare lucidi come non mai.
-Oh, Puffetta- singhiozzò Stilista -Perchè non me l'hai raccontato prima?-
Strattonò l'amica per un braccio e cominciò a correre ininterrottamente verso il centro del bosco mentre le goccioline di pioggia cominciavano a bagnare il suolo violentemente.
-Ma cosa succede?!?- urlò confusa la compagna.
-Puffetta, non giudicarmi male- le raccontò, compiendo uno sforzo immane -Ma anche io e le altre siamo una sua creazione! Gargamella ci ha imbrogliate! Ci ha raccontato che lui era un principe e che Grande Puffo- ansimò -Aveva mandato via la sua famiglia rimanendolo solo e non voleva restituirgliela- ansimò più forte -E ora ha organizzato una trappola per tutti i puffi! Non è stato Coraggioso! Coraggioso è stato rapito ieri per sbaglio! Se non vogliamo che attui il suo vero piano dobbiamo sbrigarci!-
Corse più forte.
-Stilista!- pianse Puffetta, incredula -Allora tu hai dovuto fingere di essere mia amica? Voi tutte avete finto di essere nostre amiche?-
-Dovevamo- affermò Stilista -Dovevamo fingere. Ma la finzione si è trasformata in realtà- una goccia di pioggia si mescolò alla lacrima che Stilista lasciò scorrere sul viso affaticato -Puffetta, io tengo davvero molto a te, devi aiutarmi e credere in me! Se agiamo insieme possiamo fermare Gargamella!-
Puffetta rimase in silenzio, osservando la sua compagna.
-Adesso sì che parli da puffa!- le sorrise, incoraggiandola -Non preoccuparti! So cosa si prova! Dai, lo fermeremo insieme!-
-Promettimi- continuò a piangere la puffa dagli occhi smeraldo -Che alla fine di questa faccenda saremo di nuovo vere amiche-
-Lo prometto!- esclamò Puffetta, aumentando la velocità.
La pioggia, i tuoni e il fruscio dei cespugli accompagnava le due puffette nella corsa contro il tempo.


-Eccovi qui, puffi miei!- rise sadico Gargamella -Finalmente!-
Un lampo illuminò la figura dell'uomo che si ergeva imponente sui puffi.

* Inizio Flashback*
I puffi eravano arrivati, tutti di corsa, al luogo prestabilito.
Avevano trovato, disposti in semicerchio, enormi...stanze? Coperte da una tovaglia, con sopra un cartello.
"Dolci", "Insalate", "Bevande", "Primi" e tanto altro.
-Però- osservò Quattrocchi -Non sapevo che Coraggioso sapesse organizzarsi così bene e, a giudicare dall'odore, cucinare con tanta abilità!-
Quest'ultima frase fece indispettire Cuoco, irritato perchè non era stato consultato dal puffo ma allo stesso tempo fece venire l'acquolina in bocca a Golosone.
Tutti i puffi, senza fare complimenti, si diressero verso quelle "grandi stanze" piene di cibo, che attiravano soprattutto gli sportivi, bisognosi di ristoro.
Le puffette rimasero indietro.
Appena tutti entrarono nelle stanze, il telo si sollevò e mostrò ciò che erano in realtà: gabbie vuote con una boccetta fumante da cui provenivano gli odori del cibo.
I puffi urlarono ma fu tutto inutile. Nello stesso istante in cui il telo si era alzato, le sbarre avevano chiuso ogni via d'uscita.
-Cosa significa?!?- urlavano spaventati.
-Dov'è il cibo?- piagnucolò Golosone.
-Io odio le gabbie!- si lamentò Brontolone.
-E' quello che vi meritate!- sbraitò Fioraia, zittendo tutti i puffi.
*Fine Flashback*

-Gargamella!- urlò Grande Puffo, poi si voltò verso le puffette -E voi, cosa state combinando?!? Fuggite! Cercate aiuto!-
-Oh, non ce ne sarà bisogno- lo zittì Gargamella.
-Grande Puffo, parlo a nome mio e delle mie compagne- si fece voce Fotografa -Gargamella ci ha create. Ci ha dato la vita. E ci ha raccontato di come l'hai privato della sua unica ragione di vita: la famiglia. Abbiamo deciso di aiutarlo, spontaneamente. Non opponete resistenza, Gargamella non vuole farvi del male. Accetta di ridargli la famiglia e tornerete al villaggio incolumi-
-No, puffette!- urlò Tontolone -Vi ha imbrogliato!-
-Perfavore, Tontolone!- intervenne Musicista.
Gargamella si sedette ad osservare la scena, soddisfatto e curioso di ascoltare le frecciatine velenose delle sue fedeli puffette. Era arrivata l'ora della sua rinvincita.
La pioggia accompagnò il campo di battaglia. Non era una guerra combattuta con armi o cose del genere, ma con le parole. Parole che facevano male e che contraddivano ciò che il cuore voleva dire.
-Vuoi parlare proprio tu che non ne combini mai una buona?- lo derise.
-E soprattutto- aggiunse Sapientona -Non capisce mai nulla!-
I puffi restarono in silenzio, intontiti e spaesati.
-Vuol dire che per tutto questo tempo- cercò di ragionare Grande Puffo -Voi ci avete mentito e avete fatto tutte quelle cose solo per non...-
-Non destare sopetti- concluse Fioraia sbuffando -Ci sei arrivato, finalmente, vecchio rimbambito!-
Risero, malvagie.
-Voi...voi fino ad ora non siete mai state così- strinse i pugni intorno alle sbarre della gabbia.
-Si chiama "arte della recitazione"- evidenziò il concetto Sapientona -Siamo brave, vero?- ammiccò.
Gargamella rise. Altro che puffette altruiste...erano identiche a lui. Ben fatto, Birba. La ricompensa che gli sarebbe spettata sarebbe stata molto più grande di quello che il micio potesse immaginare.
-Musicista!- urlò Trombettiere -Non dire idiozie!!! Vuoi dire che il lavoro che hai fatto, la cura con cui ha scritto le canzoni e scelto gli strumenti per noi era falsa?-
-In effetti...- sorrise la puffa portando il dito sotto il mento con falso fare pensieroso.
-E il nome della band che avevi preparato? Noi non eravamo un gruppo?- intervenne Tontolone, stringendo le mani ai propri compagni.
Musicista rivolse loro uno sguardo...impassibile. I suoi ex compagni rabbrividirono.
-Non avevo mai pensato ad un nome- disse, gelida.
-E tu, Sapientona- cercò ancora una volta Tontolone di convincere una delle puffe a credergli -Veramente non te ne importava niente della mia passione per la batteria?-
-E' la tua, non la mia- ribattè seccata mentre staccava da un cespuglio una larga foglia per coprirsi dalla pioggia.
-Fioraia- intervenì Inventore -Mi sembrava che tu fossi entusiasta della festa e delle rose...cosa hai da dire?-
-Hai ragione- ammise -Ero entusiasta delle rose-
-Fotografa!- la richiamò Giornalista -E le foto di gruppo, le tue preferite? Cosa stanno a significare?-
-Un pezzo di carta che ritrae degli omini blu sorridenti-
Feriti. I puffi non erano neanche più spaventati dalla presenza di Gargamella. Erano feriti.
Piombò il silenzio.
Le puffette osservavano i loro vecchi compagni. Le espressioni impassibili, decise. Il cuore a pezzi.
-Credo sia ora di andare- sentenziò Gargamella -Mie puffe, grazie. Tornate al villaggio per stanotte, prendete le vostre cose e assicuratevi che non vi siano altri puffi-
-UN MOMENTO!!!- due voci squillanti richiamarono l'attenzione di tutti.
-Oh, giusto! Manca Puffetta!- sorrise Gargamella avvicinandosi alle due.
-NO!- urlò Stilista, parandosi davanti all'amica.
Si rivolse poi alle compagne.
-Puffe! Solitaria aveva ragione fin dall'inizio! Gargamella è uno sporco mentitore!-
-CHE COSA?!?- urlarono all'unisono le otto puffette, comprese Solitaria.
Quest'ultima era rimasta in disparte fino a quel momento, insieme a Timidi.
-Anche Puffetta è una creazione di Gargamella e il suo unico e vero scopo e arricchirsi trasformando i puffi in oro! Ci ha ingannate!-
Le puffe spalancarono la bocca, incredule.
Fioraia guardò Inventore, Grande Puffo e gli altri puffi che prima avevano tentato di farla ragionare, con sguardo spaventato.
Fotografa portò una mano ad una foto nascosta nella tasca del vestito, abbassando il capo per non guardare negli occhi i compagni.
Musicista si voltò di scatto, verso i suoi compagni. Scrutò le loro espressioni e si portò una mano al cuore. I suoi amici erano in pericolo...loro, non avrebbero più continuato a suonare...spesso li aveva immaginati senza di lei...ma alla fine...non ci sarebbe stato nessuno.
-I-io- quest'ultima fu l'unica capace a proferire una parola per cercare di rimediare, cercando il consenso e la comprensione nello sguardo dei compagni, ma venne interrotta.
-Embè, adesso cosa volete risolvere?- si adirò Gargamella.
-Gargamella!- gli si pararano davanti Ballerina e Cheerleader -Libera subito i puffi!-
-Questa è bella- rise l'uomo -Piuttosto, venite tutte qua che l'oro non è mai abbastanza!-
Ballerina provò a pestare un piede a Gargamella.
-Ma com'è possibile? La crema prima aveva funzionato...-
-Oh- sospirò l'uomo -Ho dimenticato di dirvi che funziona solamente dodici ore...e soprattutto è valida solamente per lo scopo per cui si usa. Probabilmente non pensavate, mentre la spalmavate, di farmi del male- ridacchiò.
Gargamella fischiò e Birba fu immediatamente a terra. Era pronto a catturare le puffette.
-Scappate!- urlò Grande Puffo.
Le puffette corsero verso il villaggio, inseguite dal gatto.
Fotografa, invece, si avvicinò senza farsi notare da Gargamella alla gabbia di Giornalista.
-Ehi!- cercò di richiamare la sua attenzione.
Il puffo la scrutò, indeciso sul da farsi. Alla fine, non avevano avuto pietà nel ferirli.
-Prendi!- porse lui una foto di gruppo, l'ultima scattata.
-Non era solo un pezzo di carta?- chiese, acido.
-Leggi dietro. Appena vi libereremo, chiariremo-
Si allontanò velocemente, anche lei verso il villaggio.
Giornalista, circondato dagli altri puffi girò la foto.
Non vi lasceremo nelle sue mani. Tenete duro, vi libereremo.


Solitaria fece cenno alle compagne di seguirla.
Corsero senza mai fermarsi, con Birba alle calcagne.
Arrivarono al villaggio e velocemente entrarono nella casa di Grande Puffo.
La puffa dai capelli viola aprì una botola segreta e tutte vi si calarono dentro.
Birba distrusse la dimora di Grande Puffo e cominciò a cercare le puffette. Nulla. Scomparse.


-Ma dove siamo?- domandò Timidi, stringendosi nelle spalle.
Il rumore della pioggia era meno intenso, ora.
-Quando parlai con Grande Puffo mi rivelò l'esistenza di questo "mondo sotterraneo" se così vogliamo chiamarlo. Serve proprio a rifugiarsi da Gargamella- spiegò Solitaria.
Le puffe si sedettero su un sasso, esauste.
-Io non le pensavo veramente quelle cose- disse Musicista, agitata -E' solo che...cercavo di non pensarci...alla separazione...-
-Musicista- sospirò Cheerleader -Sappiamo quanto ci tenevi a formare una band...soprattutto con loro-
Piombò il silenzio.
-Non vi agitate- disse Puffetta -Vado a prendere da mangiare. Aspettatemi qui-
Ritornò dopo un po'.
Puffetta scrutò i volti delle compagne. Erano sofferenti, amareggiati. Ed erano tutte inzuppate a causa della pioggia.
-Dobbiamo trovare un modo- disse, rompendo il silenzio e distribuendo pezzi di pane e frutta -Per liberarli! Ci sono riuscita io da sola anni fa. Adesso siamo in dieci!-
Le puffette sospirarono.
-Siamo riuscite a fare quel poco- disse Solitaria -Non vedo perchè non riusciremo a fare anche questo-
Le altre sembravano confortate da quelle parole, anche se si sentivano viscide e sporche.
-Io- intervenne Stilista -Non volevo che succedesse tutto questo...-
-Non è colpa tua- la bloccò Timidi -Tutte ti ammiravamo per quel che facevi. Ciò per cui credevamo di lottare era una giusta causa. Falsa, ma era giusta-
-Sì, ma se io avessi dato ascolto a Solitaria...- cominciò a singhiozzare la bionda -Non sarebbe successo nulla di tutto ciò!-
-No, non fare così- l'abbracciò Puffetta -Niente è ancora perduto! Possiamo recuperare!-
-E tutto tornerà come prima?- concluse, piangendo ininterrottamente Stilista.
-Certo- le sorrisero le compagne.
-Ma adesso, asciughiamoci e riposiamoci. Dobbiamo trovare un modo per salvare i nostri amici!-


Buonaseraaaa v.v
Come và, bella gente?*w*
Avete vistooo cosa è successo?:O Puffetta si fa venire le cose alla fine...è una combinaguai come Timidi ahahah xD
Mmmh...le puffette sono alquanto demoralizzate...e ci credo, dopo tutte quelle cose dette ai propri amici senza pensarle veramente, dico io...:-\ xD
Dai, ce la faranno! O forse no. Boh. Chissà.
Eh sì, Nordlys, come ti ho già detto...siamo agli sgoccioli! Ma prima che la storia finisca ci vorranno almeno due, tre capitoli, dipende dall'ispirazione xD
Adesso io vado v_v Spero sia stato un capitolo interessante...dopotutto, è proprio una delle scene clou!*w*
Eh beh...notte belli!^.-

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Capitolo 9
*** La vita che voglio ***


Solitaria si mise a sedere sul letto, si piegò lentamente all'indietro ma si ritrasse di scatto. Il collo e la schiena erano doloranti.
Istintivamente portò una mano dietro la nuca e cominciò a massaggiare la pelle con forza.
Sospirò. La sera prima erano andate nella seconda casa di Puffetta e avevano usato delle tovaglie per eliminare la maggior quantità d'acqua presente nel cuoio capelluto ma era inevitabile che quest'ultimi rimanessero umidi.
Ripresasi dal risveglio poco piacevole, cercò di captare qualche suono.
La pioggia non aveva smesso di cadere, poteva benissimo sentire le goccioline picchiettare sul terreno.
Si guardò intorno: le compagne stavano ancora dormendo.
Si soffermò ad osservare Stilista che era abbracciata a Puffetta: era la prima volta che la vedeva con i capelli così disordinati e il volto stanco.
Gargamella l'avrebbe pagata, e anche tanto.
Si alzò dal letto senza fare rumore, camminando lentamente.
Allungò la mano verso il pomello della porta ma una voce la fermò.
-Solitaria, siamo sveglie. Dai, iniziamo ad organizzare il piano-
Si voltò, era Sapientona. Le altre era tutte sedute sui letti, l'espressione ancora assonnata ma allo stesso tempo determinata.


Riunite intorno al tavolo, le puffette discutevano animatamente.
-Vediamo di combinare qualcosa per le tre- sbuffò Solitaria.
-Non mettere fretta! Sono solo le sei!- la calmò Fotografa.
-Le sei?!? E a che ora ci siamo alzate?!?- spalancò la bocca la puffa dai capelli viola.
-Alle cinque precise- sentenziò Cheerleader -Non abbiamo dormito, se è questo che volevi sapere-
-Dai ragazze, bando alle ciance- le interruppe Puffetta -Proponete le vostre idee!-
Fioraia alzò la mano.
-Ho pensato alle mie rose blu- disse, notando gli sguardi disorientati delle compagne -No, non le voglio andare a riprendere perchè ho paura che si rovinino- tutte emisero un sospiro di sollievo, provocando uno sguardo di dissenso da parte della puffetta -Ma vi ricordo che il tocco di una spina può addormentare un puffo per una settimana e un uomo per un'ora. Possiamo usarla a nostro vantaggio su Gargamella! Certo, l'effetto non è immediato e dobbiamo immobilizzarlo se non vogliamo che usi qualche antidoto...-
-Ora che mi ci fai pensare- intervenne Puffetta -Puffo Cacciatore ha molte trappole che spesso non usa nemmeno, possiamo usare quelle!-
-Bell'idea- sorrise Ballerina -Ma ci manca Birba! O addormentiamo anche lui?-
-No, purtroppo le spine non hanno effetto sugli animali- sospirò Fioraia -Come facciamo? Ci papperà tutte in un boccone, quel gattaccio!-
-Non c'è problema- annuì Puffetta -Possiamo costruire una gabbia con la legna avanzata di puffo Falegname. Se ci manca qualche materiale, andiamo a cercarlo nella casa di puffo Inventore-
-Gargamella e Birba sono incastrati, ma adesso dobbiamo pensare a come agire- sentenziò Fotografa.
-Dobbiamo farli uscire da quella catapecchia- riflettè Musicista -Potremmo, io e qualcuna di voi, fare da esca. Io installerò delle casse nel bosco e suonerò, mentre ci dividiamo. Pian piano lo condurremo verso una fossa che scaveremo e riempiremo con le spine dalle rose blu, così non potrà tornare indietro anche perchè si addormenterà-
-E Birba?- domandarono in coro.
-Potremmo costruire una grande gabbia- propose Puffetta -Quando correrete, una di voi vi entrerà e di conseguenza anche Birba. A questo punto una di noi chiuderà la gabbia e chi è dentro fuggirà attraverso le sbarre troppo piccole per Birba-
-Aspettiamo che poi Gargamella si addormenti e prenderemo le chiavi delle gabbie per liberare i puffi-
-Allora è fatta! Ma dov'è Timidi?- chiese Ballerina guardandosi intorno.
La puffetta dai capelli argentati entrò, uno scatolone tra le braccia.
-Beh, Gargamella non può mica scontarla così la sua punizione. Ho in mente qualcosa...- le puffette, imitando la compagna, sorrisero complici -Beh, mi avete capito!-


Erano le due del pomeriggio.
-Finito!- disse Stilista, sfregando le mani sporche di fango e asciugandosi con un panno altrettanto rovinato la fronte sudata.
-Però! Non sapevo sapessi usare questa roba!- esclamò Solitaria.
Le puffe avevano prelevato dal magazzino di puffo Inventore una macchina abbastanza pericolosa per scavare nel terreno. Era molto difficile da usare e per questo Inventore, su richiesta di Grande Puffo, fu costretto a metterla da parte con gran rammarico.
-Sono convinta che Inventore sarà felice di saperlo- sorrise Puffetta.
Fioraia nel frattempo aveva provveduto a tagliare le spine delle rose blu e a gettarle nella buca.
Cheerleader e Ballerina trasportavano un enorme gabbia con le braccia.
-Che forza ragazze!- rise Fotografa -Penso che alla fine avere quella crema non ha creato così tanti danni!-
-Anche io ho terminato- Musicista le raggiunse, la chitarra sulle spalle -Debbo salire sull'albero ora. Controllando man mano il percorso da quassù- disse indicando l'albero -Dovrò staccare i minimicrofono sparsi per la foresta. Appena Gargamella e Birba saranno dentro, mi fermerò-
-Bene, penso che possiamo cominciare-
-Non vedo l'ora finisca tutto- sospirò Timidi -Questa pioggia è insopportabile!-
-Dai, non ci metteremo molto- la confortò Fotografa.
-Ai vostri posti!- esclamò Puffetta.


Ballerina e Cheerleader, agitate, erano di fronte alla porta della casa di Gargamella.
Musicista, insieme a Fioraia e Fotografa, da lontano e in piedi sull'albero più alto del bosco, riusciva a intravedere solo il portone ancora chiuso.
Puffetta, Stilista, Solitaria, Timidi e Sapientona aspettavano impazienti sul tetto dell'abitazione.
Fu questione di secondi.
Una volta pronte, Stilista schioccò le dita.
Cheerleader lanciò un sasso contro il portone.

-Chi diavolo è?!?- domandò brusco Gargamella.
L'uomo era accanto a un pentolone pieno di acqua che bolliva.
I puffi erano imprigionati nelle gabbie e tremavano dalla paura alla vista dell'imponente libro di magia dell'alchimista aperto sul tavolo.
Gargamella aveva deciso di preparare la pozione e farla finita una volta e per tutta con la storia dei puffi.
Sbuffò.
-Va bene, vado un attimo. Aspettatemi qui, miei preziosi puffi, non osate fuggire via! Oh, dimenticavo! Voi non potete fuggire via!- rise maligno allontanandosi.
-Quel verme...io...!!!- si irritò Forzuto, scuotendo inutilmente le sbarre della gabbia.
-Chi potrà mai essere?- chiese Grande Puffo.

-Oh, mie care Ballerina e Cheerleader!- le salutò l'uomo con sguardo derisorio mentre Birba lo raggiungeva, strusciandosi vicino alle sua gambe.
-Sono loro!- esclamò Tontolone -Ve l'avevo detto!-
-Staremo a vedere- si lamentò Brontolone.
-Gargamella!- disse Ballerina puntandogli il dito contro -Libera subito i puffi!-
-Eh no Ballerina- ridacchiò Gargamella -Non hai capito niente! Non libererò loro, anzi...prenderò voi!-
Le due puffe cominciarono a correre, seguite dall'uomo e dal suo fidato compagno.
-Birba, non fartele scappare!- lo incitò Gargamella.
Mentre correvano, Musicista cominciò a suonare la chitarra imitando un brusio di voci.
-Dove sono?!?- si fermò Gargamella di scatto, imitato da Birba.
Camminarono avanti, poi le videro.
Gargamella corse istintivamente verso Ballerina, che si trovava vicino alla buca coperta da un mucchio d'erba, mentre Birba si avventò su Cheerleader che correva verso un cespuglio.
Andò tutto come previsto.
Gargamella cadde nella fossa e si punse con le spine grigie, Birba rimase intrappolato nella gabbia chiusa prontamente da Fotografa.
-Maledette! Fatemi subito uscire!- si lamentò Gargamella.
Musicista, Fioraia, Fotografa, Ballerina e Cheerleader si avvicinarono alla buca, sporgendosi.
-Hai finito di ingannarci, Gargamella!- lo derise Fioraia -Adesso, fatti un pisolino!-
Passarono cinque minuti. L'uomo saltava e cercava di arrampicarsi inutilmente e fu costretto a cedere al sonno provocato dalle spine mentre Birba, vista la fine del padrone, smise di miagolare e tacque.
-Ben fatto!- esclamarono in coro le puffette, dandosi il cinque a vicenda.
-Adesso prendo le chiavi!- Cheerleader si calò nella buca con una corda presa da puffo Cacciatore e afferrò la borsa di Gargamella, poi Ballerina la tirò su.
-Ecco le chiavi!- sorrise.
Una volte prese, si diressero tutte verso la casa di Gargamella e vi trovarono le altre puffe già dentro.
-Eccovi, finalmente!- notò la loro presenza Solitaria interrompendo il brusio di voce di tutti i puffi.
Le puffe divisero le chiavi e aprirono le gabbie.
I puffi erano liberi.
Cominciarono a correre tutti verso l'uscita, eccetto Timidi.
-Timidi!- la richiamò Timido, avvicinandosi -Cosa stai facendo? E' pericoloso restare qui, Gargamella potrebbe tornare-
-Suvvia, è passata solo mezz'ora! Ballerina, vieni ad aiutarmi!-
-Eccomi- sorrise la puffa boccoluta -Ho già trovato una candela accesa, è lì- disse indicando un mobile che si trovava vicino alla finestra -Ho già posizionato le sedie per salire, ma adesso l'effetto della crema è finito...dobbiamo collaborare un po'-
-Non c'è problema!- sorrise Timidi.
-Puffe!- le richiamò Timido, rosso in volto -Dobbiamo andarcene! Non c'è tempo! E tu, Timidi, potresti farti del male!-
Timidi si morse il labbro, nervosa.
-Timido, sono più capace di quanto tu non pensi- disse sbattendo lo scatolone sul tavolo -Quindi...raggiungi gli altri al villaggio e non infastidirmi!- ringhiò, assumendo un'espressione decisa.
Il puffo ammutolì all'istante.
-Va bene- sospirò, rassegnato -Allora...vi aspetterò al villaggio insieme agli altri- e detto questo, se ne andò.
Le puffe rimasero da sole, o quasi.
Timidi e Ballerina scesero dal tavolo, avvicinandosi al mobile su cui era poggiata una piccola candela
-Allora, salgo prima io- disse la puffa dagli occhi grigi.
Le puffe, passandosi lo scatolo e aiutandosi a salire su varie sedie e sgabelli riuscirono a raggiungere il mobile.
-Adesso salgo io e poi possiamo accendere i fuochi!- sorrise Ballerina cercando di arrampicarsi sul manico.
-Non ci riesco!- sbuffò, saltando insistentemente.
-Sporche traditrici!!!- una voce imponente e brusca fece gelare il sangue delle vene alle due compagne, che voltarono la loro testa lentamente verso l'interlocutore.
-Credevate di farla franca? Beh, vi sbagliavate di grosso!-
-Ballerina, sbrigati!- Timidi allungò la mano verso la compagna, mentre quest'ultima cercava di afferrarla.
-Siete spacciate!- si avvicinò lentamente l'uomo, seguito da Birba.
-Non è ancora detta l'ultima parola!- una voce fuori campo diede una nuova speranza alle due puffette.
Ballerina improvvisamente si sentì alzata in aria.
-Forzuto?!?- domandò, spaesata.
-E chi altro poteva essere- scherzò quest'ultimo saltando sul mobile e poggiando nuovamente la puffa per terra.
-Non mi sfuggirete!- gridò Gargamella.
-Mi spiace, Gargy- disse con falso tono dispiaciuto Timidi -Ma abbiamo chiuso qui-
Timidi gettò la scatola che conteneva fuochi d'artificio sulla candela.
I tre puffi, contemporaneamente, si lanciarono fuori la finestra.
L'esplosione fu istantanea.
Fumo e fuoco invasero la cucina, bruciando e rovinando tutti gli ingredienti di Gargamella.
-No, no!- battè i pugni sul muro quest'ultimo, uscendo dal retro della casa e tossendo convulsamente.
I puffi, a causa dell'impatto, stavano affrontando uno sbalzo più violento di quello previsto.
-Non so se chiudere gli occhi o meno!!!- gridò Timidi, coprendosi gli occhi con le mani.
-No, Timidi! Copriti la testa col cappello!- le disse Forzuto mentre calava quello di Ballerina.
La puffa dai capelli argentati stava per afferrare il cappello, ma quest'ultimo volò via.
Alla fine, atterrarono su un mucchio di foglie.
-Wao- esclamò Ballerina sfilandosi il cappello che le copriva il volto -Lo rifacciamo?- rise.
Forzuto si passò una mano sulla fronte, esasperato dal commento della puffa boccoluta, poi entrambi guardarono Timidi.
-Timidi, ma la senti?- rise Forzuto.
-Oh, sarà d'accordo. Vero, Timidi?-
La puffa non rispose.
-Timidi?-


Erano le cinque del pomeriggio.
Timidi aprì gli occhi, lentamente.
-Mmm...- mugugnò.
-Finalmente ti sei svegliata- sospirarono delle voci.
La puffa strizzò gli occhi, poi mise a fuoco il luogo che la circondava.
Era su un letto, tanti puffi che la circondavano.
-Sei svenuta- le disse Grande Puffo -Il botto ti ha provocato questo brutto effetto-
-Se vuoi saperlo- aggiunse Puffetta -E' finito tutto bene e la tua idea...beh, strepitosa. Si vedevano mille colori nel cielo anche da qui-
-Già- intervenne puffo Artificiere -Mi toccherà rifarli ma...non importa, accidenti! La tua è stata un'idea fantastica!-
Molti puffi cominciarono a circondare Timidi, riempendola di moine.
-Penso che per adesso può bastare- intervenne puffo Medico -Lasciatela riposare-
Tutto abbandonarono la casa, eccetto un puffo che si soffermò a parlare con il puffo Infermiere.
-E sia, ma non un minuto di più- aveva detto quest'ultimo.
Coraggioso entrò nella stanza.
-Ehi- lo salutò Timidi.
-Wao Timidi- le disse, sedendosi vicino al letto -Mi sono ricreduto. Altro che Paurosa...-
Piombò il silenzio.
-Scuse accettate- disse Timidi, sorridendo -Piuttosto...quello che dissi l'altra volta non era vero- sospirò -Voi puffi siete veramente buoni. Ma il piano ci aveva imposto delle necessità. Scusa-
-Non preoccuparti- la consolò -Tutto a posto-
-Coraggioso, i cinque minuti sono passati- rientrò Infermiere attenendosi ai suoi doveri ma visibilmente dispiaciuto per l'avere interrotto la conversazione.
-Va bene- si alzò quest'ultimo, avvicinandosi all'uscita -Ci vediamo domani!-
-D'accordo- lo salutò Timidi con il gesto della mano.


-Wao, non ci posso credere!- spalancò la bocca puffo Inventore -Davvero hai utilizzato il trapano?!?-
-Oh, sì!- esclamò Stilista -E' veramente una forza!-
A Inventore brillarono gli occhi.
Inizialmente lui e gli altri puffi pensavano che Stilista avesse in mente solo vestiti e roba del genere ma adesso...erano obbligati a ricredersi.
-A questo punto intendo darti il permesso, Inventore- intervenne Grande Puffo -Di utilizzarlo, ma sempre con l'aiuto di Stilista!-
-D'accordo!- esclamò il puffo, battendo il cinque alla bionda -E' fatta!-
-Comunque sia- cambiò discorso Solitaria -Speriamo di non aver provocato grossi danni...anche se...-
-I danni ci sono stati, purtroppo- sospirò Grande Puffo.
-Grande Puffo- intervenne Stilista -La colpa alla fine è solo mia. Solitaria e le altre fin dal principio hanno capito che qualcosa non quadrava, ma io ho insistito-
-Non dire schiocchezze, Stilista- storse il naso la puffa dai capelli lilla -Abbiamo partecipato tutte, quindi la pagheremo tutte-
Grande Puffo le scrutò.
-L'unica cosa che dovrete fare- sentenziò, catturando l'immediata attenzione dei presenti -E' raccontarci com'è andata dall'inizio e darci informazioni su Gargamella. La vostra pena sarà solo rimanere qui con noi!- sorrise contagiando le due puffette.
-Allora comincio!- esclamò improvvisamente Sapientona che fino a quel momento era rimasta stranamente in silenzio -Dopo la vostra cattura, Solitaria ci ha condotte nel villaggio segreto...-
Molti puffi erano seduti intorno a lei, ad ascoltarla attentamente.
Ad assisterla c'erano Stilista, Solitaria, Fioraia e Fotografa che correggevano la sua versione arricchita da episodi inesistenti.


Musicista era con Svitato, Trombettiere, Tamburino, Tontolone e Timido.
-Volevo dire- cominciò a parlare, la voce che tremava -Che io non ho mai pensato a quelle cose. Sono stata costretto a dirle...non perchè mi fosse stato imposto, ma per farmi forza. Dovevo trovare una ragione per non soffrire...della vostra assenza.
I puffi tacquero per un po'.
-Musicista, cavolo- intervenne Svitato -E' la prima volta che ti trema la voce!-
I puffi cominciarono a ridere, spezzando la tensione che si era creata.
-Allora- aggiunse Trombettiere -Come vogliamo chiamare questa band?-
Tutti alzarono lo sguardo verso il cielo, pensierosi.
-I Gargy's Destructor!- propose Musicista -I distruttori di Gargamella!-
I puffi si guardarono, pensierosi. Alla fine, l'avevano conciato per le feste a quel pazzo di alchimista...
-Bella trovata! E come abbrevviativo...I Destructor!- concluse Tontolone togliendo ogni dubbio ai propri compagni.
-Allora...chi approva questo nome, metta la mano al centro!- esclamò Tamburino.
Tutti allungarono la mano verso il cerchio che si era formato. Adesso erano ufficialmente una band.


Cheerleader e Ballerina erano vicino al campo sportivo.
-Pensavo di ritirarmi dalle olimpiadi- sbuffò Ballerina -Alla fine, non potrei mai vincere- rise -Non mi sono neanche allenata-
-Io ci proverò- affermò Cheerleader -Ma per adesso voglio solo riposare, sono esausta. Sembra quasi un incubo aver dovuto fare da esca a Birba...immaginavo già la sensazione delle sue zanne nella mia carne- rabbrividì -Sarà meglio non pensarci! Vado a stendermi un po' sul prato, raggiungimi appena hai finito- concluse il discorso allontanandosi.
-Concluso cosa?- domandò disorientata la puffa dai capelli rosa.
-Ehi, Ballerina!- Forzuto si avvicinò a quest'ultima, mentre la puffa dai capelli color del cielo si allontanava.
-Ciao Forzuto- ricambiò il saluto, capendo cosa voleva dire la compagna -Grazie per come mi hai salvata...ancora- ammise, arrossendo.
-Di niente- rispose il puffo, fermandosi a guardare il campo insieme a lei.
-Alla fine- ricominciò Ballerina -Ho deciso di non partecipare più...so perfettamente che non riuscirei a superare nessuna gara- sospirò.
Forzuto la osservò.
-Pensa se dovessi alzare ancora qualche peso...- disse con falso tono pensieroso.
I due si guardarono e cominciarono a ridere.
Era sera. Ognuno, stanco degli avvenimenti che avevano riempito le due giornate, si era ritirato nella propria dimora.
Puffetta e Stilista erano stese sul prato vicino a casa, ad ammirare le stelle.
-Hai visto- disse Puffetta -Da quando è esplosa la casa di Gargamella, non ha più piovuto. Sembra che con lei sia sparito anche lui...beh, per modo di dire. A quel pazzoide ogni tanto vengono delle idee subdole. Mi domando perchè non prende in considerazione quella di lasciarci in pace una volta per tutte-
-Eh già- annuì Stilista.
Restarono un po' in silenzio, a contemplare la distesa celeste.
-Sai, mi sento così leggera. E' strano ora dover pensare di rimanere qui per sempre-
-Non vuoi?- le chiese Puffetta, voltandosi a guardarla.
-No, non intendo questo. E' una sensazione estremamente piacevole. Irreale. E pensare che fino a ieri pomeriggio cercavo di pensare a come sarebbe stata la mia vita insieme alla famiglia di Gargamella...- rise a quest'ultime parole, scuotendo leggermente la testa -Adesso però- voltò anche lei la testa verso la compagna, sorridendo -Adesso possiamo rimanere amiche per sempre, giusto?-
-Giusto!-
-E' questa la vita che voglio!-


-Birba, è tutta colpa tua!- sbraitò Gargamella scaraventando una sedia su un albero -Se prima avevamo solo questa catapecchia, adesso neanche questa ho!-
Si sedette a terra, esausto ed irritato.
Provò a calmarsi.
-Beh- sospirò, grattandosi il capo con le unghie sporche -Almeno ci sei tu a farmi compagnia-
-Miaoooooo!- annuì Birba.
Gargamella si voltò verso l'animale in cerca di conforto ma vide che in realtà Birba si stava occupando delle sue "pulizie generali".
-Tu, brutta bestiaccia!!!- Gargamella gridò, alzandosi in piedi e afferrando una sbarra di ferro.
Il gatto, allarmato, cominciò a correre via, seguito dal padrone furioso.


The end!!!
Wao. Mi sembra impossibile, ma è la realtà: ho concluso la fiction!!!*w*
Spero che anche il finale sia piaciuto e non abbia deluso le aspettative dei lettori >.<
Comunque sia, mi scuso in anticipo per aver impiegato così tanto tempo nel postare quest'ultimo capitolo ma sono stata presa da vari impegni che non potevo rimandare...ma alla fine l'ho pubblicato, è questo che conta!!!^w^
Infine, ringrazio Nordlys per avere recensito ogni capitolo ^^ Se lo farai anche con quest'ultimo, vorrei sapere come ti è parso e magari anche come pensavi che avrei concluso...insomma, un parere generale!xD Adesso non mi resta che salutarvi e...alla prossima fanfiction!!!^.-

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